www.gazzetta.it mercoledì 27 febbraio 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 Numero n 49 Anno
IL CLASICO DOPO IL K.O. COL MILAN, I CATALANI FINISCONO ANCORA AL TAPPETO
DOPO DERBY SANZIONE PURE PER L’INTER
Anche Mou stende il Barça
Balo, lunga notte e multa per il gesto ai tifosi nerazzurri
Al Camp Nou festa Real: 31, i blaugrana fuori dalla coppa. L’egemonia è finita 3 Josè Mourinho, 50 anni, già allenatore dell’Inter del «Triplete»
RICCI A PAGINA 24
BOCCI, CIERI, PASOTTO ALLE PAGINE 1415
UNA CITTA’ IN DELIRIO E’ MARADONA SHOW: NAPOLI SI FERMA E SOGNA CON LUI
IO, DIEGO IL CONFRONTO «Messi è un grandissimo giocatore, ma io sono meglio»
CAVANI «Guai a perderlo. E alla squadra dico di non temere la Juve»
LA PANCHINA «Non ho ucciso nessuno. Vorrei allenare qui dopo Mazzarri» BOVOLENTA, D’URSO, G. MONTI ALLE PAGINE 235
IL CASO CI SONO DUBBI DOPO I PRIMI TEST
Arruolabile o no? Carew all’Inter sembra un giallo La società gli dà 7 giorni di prova. Moratti intanto parla del nuovo stadio: «Si farà, con o senza i partner cinesi» ELEFANTE, GOZZINI, TAIDELLI ALLE PAGINE 1617 3 John Carew, 33 anni
RECUPERO LJAJIC AVEVA ILLUSO I VIOLA
Cuore Bologna: rimonta con Motta e Christo e piega la Fiorentina: 21 CALAMAI, TOSI, VELLUZZI A PAGINA 10
L’ALTRA CORSA SEI SQUADRE IN LOTTA
l'Intervento
L’ULTIMO RE DEL GOLFO
Folla in zona Champions Occhio alla rinata Roma e al Catania dei miracoli
IL DIECI D’ORO Maradona, 52 anni, due scudetti a Napoli
di ERRI DE LUCA
Napoli è una città monarchica e anarchica. Ha bisogno di un re per la domenica e minimo governo nel resto dei sei giorni. Molti chili e molti anni fa Maradona è stato l’ultimo re del golfo.
BIANCHIN, LICARI ALLE PAGINE 1213
SERIE B OCCASIONE VERONA OGGI A BARI
Sassuolo, un piede in A Livorno crolla in casa
L’ARTICOLO A PAGINA 25 SERVIZI DA PAGINA 26 A PAGINA 29
IL ROMPI PALLONE di GENE GNOCCHI
w
Maradona vuole incontrare Napolitano: «Potrebbe incaricarmi di formare il nuovo governo».
ELEZIONI BERSANI APRE A GRILLO
Pogba carica il tiro, 5 gol da record
In Lombardia vince Maroni Lazio e Molise alla sinistra
3 Paul Pogba, 19 anni
DELL’ARTI, CONTICELLO ALLE PAGINE 4041
E’ il primo bianconero a segnare tanto non avendo ancora compiuto 20 anni
G.B. OLIVERO A PAGINA 8
LA NOSTRA ENERGIA SCENDE IN PISTA.
9 771120 506000
30 2 2 7>
Sponsor Ufficiale Settore Nordico
VENERDI’ LA SUPERSFIDA JUVE AL SAN PAOLO CON LA DIFESA MIGLIORE
GDF SUEZ, in qualità di Sponsor Ufficiale Settore Nordico, scende in pista con le atlete e gli atleti ai Campionati del Mondo della Val di Fiemme.
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
PRIMO PIANO Tifosi in festa Maradona mostra la maglia numero 10 del Napoli. A sinistra si affaccia dal balcone dell’hotel con una donna nel piano inferiore che gli fa la foto e il pubblico sotto in delirio. I tifosi espongono striscioni, come quello a sinistra, e immortalano l’evento col telefonino FOTOAGENZIA/ REUTERS/DE MARTINO
Delirio Mar «La Juve non è più forte: vinci De Laurentiis, tieni Cavani»
spendere ai napoletani. Non ho mai ricevuto un invito da lui ad assistere ad una gara del Napoli. Il mio sogno è allenarlo. Visto che l'Inter o la Roma vogliono Mazzarri, io mi candido... E giocherei pure dietro a Cavani (scherza), anche se Careca era più forte».
«Io vittima della giustizia, se Napolitano mi riceverà, spiegherò tutto. Sogno di allenare il Napoli, ma solo se Mazzarri va via. Tra me e Messi, io il migliore»
Firme E così il fuoco di fila di domande si è sviluppato in un crescendo di euforia: come se la macchina del tempo avesse fatto tornare Diego giocatore, in grado da solo di spostare l'inerzia delle partite e della vita delle persone. «Ai ragazzi dico di fare sport e di non drogarsi. Sono orgoglioso pure di un amico come Siani, è lui il nuovo Troisi, è come Maradona. Ringrazio Miccoli per aver comprato all'asta il mio orecchino sequestrato: se me lo ridarà, gliene darò un altro dei miei». Tanti gliene vorrebbero regalare i tifosi, tanti orecchini e tante altre notti magiche da rivivere. Il giorno in cui è ritornato a Napoli, Diego ha firmato fotografie, un'istanza di autotutela con cui chiede all'Agenzia delle Entrate di rivedere le carte e, prima di andar via, il suo autografo sulla maglia che è stata di Carmelo Imbriani, l'ex azzurro morto 12 giorni fa per un male incurabile. Masaniello Maradona sta sempre col popolo e con tutti i suoi figli. Soprattutto quelli più sfortunati.
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO D'URSO NAPOLI
Ha scelto l'antico tribunale del popolo, la sala Masaniello, un simbolo di Napoli: lui, Diego Armando Maradona, l'eterno eroe della gente di Fuorigrotta, ha urlato lì la sua innocenza. E dove altrimenti: una mossa di alta psicologia. E come un re è stato accolto dopo 8 anni di esilio: traffico impazzito, migliaia di tifosi giù ad attenderlo, una febbre contagiosa che ha attraversato tutta la città. Segno di un amore indissolubile tra il coraggioso Ulisse dello scudetto e la sua sacra Itaca, luogo di dolci ricordi e tempeste sotto forma di cartelle esattoriali. Tsunami Quando Maradona è
entrato in sala, il tempo si è fermato. Uno di quei momenti sen-
« «
Ai giocatori del Napoli dico di non avere paura di vincere: la Juve non è più forte Da De Laurentiis non ho mai ricevuto un invito per una partita del Napoli
za tempo. I suoi legali Pisani e Scala hanno spiegato perché il Pibe non è un evasore fiscale, «perché non gli è mai stata notificata alcuna cartella esattoriale e, quindi, la presunta violazione originaria è nulla come lo è stata per Alemao e Careca». Musica per le orecchie della folta platea dinnanzi a sé: da quel
momento è cominciato lo show di Diego, uno spartito recitato con passione, senza risparmiare stilettate ai nemici.
italiano... Essere Maradona vuol dire non essere Careca e Alemao. Chiedo giustizia». Progetti Nuovo emblema perfi-
Innocente Uno spazio in cui
Maradona si è ripreso per un' ora e mezza lo scettro di padrone della città: «Ho di nuovo l'aria di Napoli nel corpo. Era tanto tempo che volevo tornare. Chi, come Coppola, Franci, Ferlaino o Gallo, ha scritto il mio contratto è libero, mentre io, che andavo in campo per far felici i napoletani, dovrei pagare 40 milioni di euro di tasse. Ci metto la faccia perché non ho ammazzato nessuno. Voglio tornare con mio nipote Benjamin per fargli vedere il Napoli e quello che ho fatto. E non vorrei forzare nessuno a discutere della mia vicenda, se Napolitano vuol parlarmi poi... Certo, non saprei neppure chi è il capo del governo
no dell'Italia supertassata, Maradona non ha nemmeno smesso di sognare un ritorno in panchina a Napoli, punzecchiando qua e là il presidente De Laurentiis. E si è issato pure, il Pibe, al di sopra della Juve, di Pelè e Messi: «I bianconeri sono pratici, noi non dobbiamo regalare loro lo scudetto, bisogna batterli. Il campionato è aperto. Ai giocatori del Napoli dico di non aver paura di vincere. Pelè giocava contro belle statuine, non lo sopporto perché quando sbaglia a prendere le pasticche dice stupidaggini. Adesso sento fare paragoni con Messi, ma io credo di essere il migliore. Cosa deve fare De Laurentiis per tenersi Cavani? Tiri fuori i soldi, non li faccia
DOPO I COMPLIMENTI
Miccoli: «Diego, grazie. Un giorno ti ridarò l’orecchino» «Mi hanno veramente emozionato le belle parole che Maradona ha speso nei miei confronti». Il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, attraverso il sito ufficiale della società ringrazia Maradona che ha parlato di lui. «Non ho mai nascosto che lo considero il più grande calciatore di tutti i tempi — continua Miccoli — un modello assoluto di cui ho la massima stima. Farò di tutto per mettermi in contatto con lui quanto prima per organizzare un incontro e restituirgli finalmente il suo orecchino».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
4
LA SUA CARRIERA
Diego Armando Maradona è nato a Lanus (Argentina) il 30 ottobre 1960.
S Col Napoli Arriva in Italia dal Barcellona nell’estate del 1984. In sette stagioni, fino al 1991, Diego porta il Napoli ai vertici vincendo gli scudetti 1987 e 1990, la Coppa Italia 1987, la Coppa Uefa 1989 e la Supercoppa italiana 1990. In 188 presenze in Serie A segna 81 gol.
S Con l’Argentina El Pibe de oro guida la nazionale argentina alla conquista della Coppa del mondo nel 1986 e si ferma in finale nella rassegna iridata del 1990. Segna 34 gol in 91 partite con la Selección, di cui sarà commissario tecnico tra il 2008 e il 2010
adoNapoli clic
la giornata
QUANDO DIEGO VINCE IL PRIMO SCUDETTO CAVANI È APPENA NATO
La cena con gli amici, la città che impazzisce: «Io sono napoletano» GIANLUCA MONTI NAPOLI
Edinson Cavani (14 febbraio 1987) è appena nato quando il Napoli di Maradona vince il suo primo scudetto. Ecco le date di nascita degli altri 10 degli 11 titolari azzurri: Hamsik e Insigne non erano neanche venuti al mondo. Morgan De Sanctis, 26 marzo 1977; Hugo Campagnaro, 27 giugno 1980; Paolo Cannavaro, 26 giugno 1981; Alessandro Gamberini, 27 agosto 1981; Christian Maggio, 11 febbraio 1982; Valon Behrami, 19 aprile 1985; Gokhan Inler, 27 giugno 1984; Camilo Zuniga, 14 dicembre 1985; Marek Hamsik, 27 luglio 1987; Lorenzo Insigne 6 giugno 1991.
Diego Maradona è ripartito per Dubai da Fiumicino alle 20.36 di ieri. Nel suo blitz napoletano Maradona ha voluto al fianco soltanto gli amici di un tempo come Beppe Bruscolotti, che lo ha ospitato lunedì sera nel suo ristorante «10 maggio 1987», la data del primo scudetto del Napoli. Al tavolo del Pibe, seduto alla destra di Bruscolotti, c’erano lo storico massaggiatore azzurro Salvatore Carmando e la governante dell’appartamento di via Scipione Capece nel quale Maradona ha vissuto per sette anni, Lucia Vignati. La cena Diego ha gradito molto la cena che gli aveva fatto preparare la signora Mary Bruscolotti, moglie di Beppe, cui è affezionatissimo. Antipasto misto,
mozzarella, spaghetti aglio e olio (il piatto preferito dell’argentino) e linguine con le vongole. Maradona si è lasciato prendere dalla nostalgia ed ha aperto il cassetto dei ricordi. Ha pure interrotto l’intrattenimento musicale che era stato organizzato per lui, poiché desiderava soltanto una serena e ciarliera serata tra amici. «Era felice di essere tornato — rac-
,S Diego Armando Maradona a Fiumicino prima di imbarcarsi per Dubai ha incontrato Bruno Giordano, altro grande ex del Napoli dello scudetto ANSA
conta Bruscolotti —, l’ho trovato pure dimagrito. È molto legato alla squadra e alla città, sogna un futuro nel Napoli perché il suo feeling con i tifosi non si è mai interrotto». Diego ha fatto rientro al Royal alle 00.45. Lì si è fatto portare un po’ di frutta in camera, poi si è affacciato nuovamente al balcone della stanza ed ha salutato i tifosi che erano in strada: «Io non mi vendo. Io sono napoletano», ha urlato mentre il popolo lo acclamava. Vecchie abitudini Come al solito, ieri la sveglia è suonata tardi. Alle 10.45 Maradona si è alzato, l’appuntamento con i giornalisti in corso Umberto era fissato per le 11. Ha tardato, ma quand’è arrivato i tifosi sono andati in delirio. Diego doveva pranzare in Costiera, precisamente a Vico Equense. Aveva già il tavolo prenotato alle 14, ma la conferenza si è protratta a lungo e a quel punto ha preferito cambiare programma e tornare al Royal, dal quale è poi uscito alle 16.35, dopo un ultimo saluto dal balcone, per dirigersi a Fiumicino. Nel tragitto in auto ha costeggiato anche le Vele di Scampia mentre all’aereoporto di Roma ha incrociato Bruno Giordano, un altro dei componenti della MaGiCa. Baci, abbracci e poi la partenza per Dubai. Napoli spera di rivederlo presto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
clic SONDAGGIO: MEGLIO MESSI O MARADONA? STRAVINCE DIEGO
S Le cadute Una volta lasciata Napoli, Maradona entra in una spirale negativa. È sospeso due volte per doping, nel 1991 per uso di cocaina e al Mondiale 1994 per l’efedrina. Conclude la carriera da giocatore nel Boca Juniors nel 1997, dopo essere passato dal Siviglia e il Newell’s Old Boys. Quindi, passa ad allenare: ultima esperienza a Dubai, nell’Al-Wasl.
S
Con cadenza regolare ogni tanto il mondo del calcio si domanda chi sia il più forte di tutti i tempi o perlomeno chi sia il più forte tra i due campionissimi argentini Maradona e Messi (nella foto), dimenticando per un attimo il brasiliano Pelè o altri pretendenti al trono. Gli umori dei tifosi cambiano a seconda del momento e pochi giorni dopo la mediocre prestazione di San Siro di Lionel e nel giorno in cui Maradona ha dichiarato di essere «più grande di Messi», più del 60% dei votanti il sondaggio del nostro sito stanno con Diego: è lui il più forte.
Il Fisco Maradona deve 40 milioni al Fisco italiano, per via di un contenzioso relativo agli ultimi anni di militanza nel Napoli e ai contratti di sfruttamento dell’immagine firmati col club azzurro. Nelle precedenti visite in Italia gli son stati sequestrati orologi, orecchini e il compenso per la trasmissione Ballando con le stelle.
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
PRIMO PIANO
il Film Quando disse a Tacconi: «Tanto gli faccio gol comunque»
3 novembre 1985 Quella punizione pazzesca dentro l’area Al San Paolo arriva la Juve. Punizione dentro l’area di rigore, la barriera è vicinissima: Diego disegna una parabola magica ANSA
9 novembre 1986 La prima vittoria a Torino dopo 29 anni Il Napoli non vinceva a Torino con la Juve da 29 anni: Ferrario, Giordano e Volpecina rispondono al gol iniziale di Laudrup AP
28 aprile 1986 Con Sivori: un argentino azzurro-bianconero Diego Maradona al San Paolo con Omar Sivori, italoargentino che ha segnato la storia sia della Juventus, sia del Napoli ANSA
Diego-Juve, che storia GERMANO BOVOLENTA
Napoli-Juve ai tempi di Maradona e Platini. Anni Ottanta, anni difficili e prodigiosi. Ci sono i paninari e gli yuppy. L'edonismo reaganiano e Madonna con le minigonne nere e i tacchi a spillo. Il computer è eletto «personaggio dell'anno», Indiana Jones corre alla ricerca dell' arca perduta. Cambiano molte parole e molte sfide. Cambia anche il calcio. La Roma del Barone Liedholm e il Verona dell'operaio Bagnoli interrompono l'egemonia juventina.
El Pibe e la supersfida Quanti duelli con Platini Negli anni 80 con Maradona il Napoli diventa grandissimo: tiene testa ai bianconeri, li batte e riesce a vincere 2 scudetti Oro di Napoli Maradona è la magia improvvisa, il genio, la delizia. Si presenta giovedì 5 luglio 1984 alle 18.31 al San Paolo: 60 mila tifosi sugli spalti, lui sul terreno di gioco. Solo. Ha i pantaloni lunghi di una tuta grigia e una sciarpa azzurra. Calcia forte e il pallone sale in cielo. Dice: «Buonasera napolitani, sono molto felice di essere qui con voi». E si mette a palleggiare dentro il grande stadio. Poi dice ancora: «A Barcellona mi sentivo in catene. Napoli è stata la città di Sivori: sarà la mia città». Comincia quella sera il romanzo di Napoli e Maradona. La città di Maradona. La squadra di Maradona che sfida la Juve, il Milan, il calcio. Il Napoli si riempie di ori e trionfi: in sette anni di campionato incassa 153 miliardi di lire e porta al San Paolo sette milioni e mezzo di spettatori. La prima Juve di Diego è una partita senza gol e senza tanti squilli. Cinque maggio 1985, due giornate alla fine, Verona con lo scudetto in mano. Juve al 6o posto, Napoli 8o. Platini vince la classifica marcatori con 18 gol. Maradona, al suo primo anno, ne segna 14.
Petrolio juventino La Juve è gui-
data da Giovanni Trapattoni detto Giuan. Simpatico e tarantolato. Gli anni Ottanta esaltano la pubblicità in tv e slogan tipo «Milano da bere», ma le battute e gli aforismi del Trap sono spesso più divertenti. La sua Juve vince e lui si contorce e sdrammatizza: «Ohei fioeu, calma e gesso. Noi siamo un pozzo di petrolio greggio, ma non ancora capaci di estrarlo tutto». La sua Juve perde ed è superata: «Quando ti abitui allo zucchero, non accetti più il sale». Giuan ha Michel Platini. Francese dalla classe immensa, doveva andare all'Inter. Diventa invece «la Juve» e l'Avvocato Agnelli fa le battute. Una: «Platini è venuto da noi per un tozzo di pane, poi lui ci ha messo il foie gras». La Juve lo paga, al cambio di oggi, 130 mila euro. Al Napoli, in fase di costruzione, arriva Diego Armando Maradona. Lo prendono, al cambio di oggi, dal Barcellona per 6 milioni e mezzo di euro. Michel e Diego, numeri 10, i due re, trasformano il nostro calcio e portano scudetti, divertimento e incassi.
Quella punizione La seconda di
Diego Armando Maradona affronta Michel Platini: i duelli tra il «Pibe de Oro» e «Le Roi» hanno caratterizzato tutta la rivalità tra Napoli e Juventus della fine degli anni Ottanta DFP
Maradona contro la Juve di Platini, al San Paolo, è una cosa speciale. 'Nu babà. Vale molto e sarà raccontata molte volte. Ripercorriamola. Domenica 3 novem-
bre 1985. La Juve ricostruita e con uomini nuovi (Manfredonia, Laudrup e Serena) si presenta così al San Paolo: 8 partite del campionato, 8 vittorie. Napoli staccato di 6 punti, come adesso. Nel ritiro bianconero un cronista tv chiede a Platini: «Lo sai chi è a Napoli il Maschio Angioino?». Michel fa un sorrisino ironico: «Certo, Diego Maradona». Piove molto, il campo «è un acquitrino». Seduto in panchina, assieme all'allenatore Ottavio Bianchi, c'è il presidente Ferlaino. Verso la mezz'ora del secondo tempo l'arbitro Giancarlo Redini di Pisa fischia una punizione a favore del Napoli per un fallo di ostruzione. Discussione infinita, più di tre minuti. Urla, smorfie, gesti. Barriera bianconera a cinque metri, punizione indiretta. Tocca di piatto Eraldo Pecci (scarpe numero 47), due juventini si staccano dalla barriera, Maradona colpisce di sinistro, preciso e leggero (qualcuno scriverà: «vellutato inzuppato»), il pallone va nell'angolo. Gol bellissimo, il portiere Tacconi «nulla può». La città e la gente Il San Paolo impazzisce, tuffi e abbracci nel fango. La gente canta: «O mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazon? Ho visto Maradona, ho visto Maradona! Eh, mammà, innamorato son!». Cantano e svengono.
Dieci tifosi sono portati all' ospedale, due colpiti da infarto «per l'emozione». Ciro Ferrara, riserva della difesa, quel giorno a bordo campo, dirà: «In tanti anni di calcio non ho mai più visto un numero del genere. Incredibile, nel senso che non si è mai capito come possa essere passato quel pallone». Diego, ammonito, fa polemica. Difende l'amico Bagni espulso («E' buonissimo, non ha fatto niente») e poi dedica il gol alla città e alla gente. Il Napoli vince e arriva terzo, ma la Juventus il 23 aprile 1986 conquista lo scudetto numero 22. La sfida però assume contorni quasi epici. La Juve è sempre la Juve, con i suoi uomini e con il suo potere. Ma il Napoli adesso, con il Niño de Oro, è 'na cosa grande. Ferlaino, Agnelli e il mare L'an-
no successivo, 9 novembre 1986, andata e trionfo a Torino. Maradona non segna, ma il Napoli vince 3-1. La Juve, che ha in panchina Rino Marchesi (il Trap è passato all'Inter), va in vantaggio con Laudrup, poi pareggio e rimonta azzurra con Ferrario, Giordano e Volpecina. L'ingegnere Ferlaino gongola e parla di Agnelli: «L'ho incontrato una volta a Capri e ho scoperto che abbiamo in comune una sola cosa: la passione per il mare. Ma il mare è di tutti, capirete...». Nel ritorno al San Paolo, nuova vittoria (2-1) e scudetto al Napoli. La Juve arriva seconda, Platini se ne va. Diego rimane per altre sei Napoli-Juventus e vince il secondo scudetto con Albertino Bigon in panchina. La sua ultima sfida con la Juve al San Paolo, nell'anno di Italia '90, è bella e abbondante. Due gol, 3-1. Poi Diego scappa, inseguito dai suoi eccessi e dalle sue follie. Napoli per lui ha cantato e ballato sette anni. Per il Pibe de Oro, per «Maradona è megli'e Pelè». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PER IL MATCH DI VENERDÌ ANCORA DISPONIBILI POCHI POSTI IN CURVE E DISTINTI NONOSTANTE I PREZZI ELEVATI: SI PREVEDE IL SECONDO INCASSO DELL’ERA DE LAURENTIIS
Sarà tutto esaurito nel San Paolo rizollato GIANLUCA MONTI NAPOLI
Ha detto Diego Maradona che «per trattenere Cavani, De Laurentiis deve mettere mano alla tasca e non chiedere soldi ai napoletani». Una stoccata forse non casuale, dato che il Napoli ha deciso di aumentare il costo dei biglietti in vista della sfida scudetto di venerdì con la Juve. Sono necessari 90 euro per un posto nei Distinti, mentre ne servivano 110 per sedersi in tribuna Nisi-
da (già esaurita da giorni). Per un tagliando di Curva (30 euro) c’è chi si è sobbarcato anche dieci ore di fila davanti alle ricevitorie autorizzate, sia nella giornata di ieri che di lunedì. Nella storia del club, soltanto con il Chelsea lo scorso anno i prezzi erano stati più alti e per questo motivo non ci fu il «sold out» con 52.495 spettatori sugli spalti. Tutto esaurito Comunque, da queste parti la passione non conosce crisi e quindi i tifosi azzurri hanno già riempito il San
Paolo (saranno tanti anche i sostenitori bianconeri, in arrivo da tutto il Meridione). Poche le scorte di biglietti ancora disponibili per chi vorrà recarsi nell’anello inferiore di Curve e Distinti, dove la visibilità non è il massimo. Poco importa, quel che conta è esserci e al momento sono in oltre 50.000 ad aver prenotato un posto a Fuorigrotta tra paganti e abbonati (10.500). Venerdì il colpo d’occhio sarà degno degli anni d’oro e affari d’oro farà anche il cassiere del Napoli. Imbattibile il record assoluto della gestio-
ne De Laurentiis (3.153.376 euro contro il Chelsea in Champions), ma vacilla il secondo miglior incasso della nuova era: 2.541.504 euro per Napoli-Bayern del 18 ottobre 2011. Il primato di tutti i tempi risale ad Italia-Argentina del Mondiale ’90 (quasi sette miliardi di vecchie lire), quando in campo c’era un certo Maradona. Corsi e ricorsi. Rizollatura completata Intanto, è stata completata a tempo di record la rizollatura del terreno di gioco. Il Napoli si è attiva-
Il nuovo prato del San Paolo
to con grande celerità dopo le lamentale formulate anche da Mazzarri nel post-partita con la Sampdoria. Nonostante la pioggia, già nel weekend l’operazione era stata portata a termine grazie a ottocento rotoli d’erba, di circa dieci metri quadri ciascuno, arrivati direttamente da Rovigo e costati oltre 200.000 euro. Nelle prossime quarantotto ore il campo verrà leggermente rullato e poi «pettinato» per essere tracciato nell’immediata vigilia. Soddisfatto anche l’agronomo della Lega, Giovanni Castelli, atteso in città per un briefing definitivo: si è detto sicuro che non ci saranno più problemi fino a fine stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
VENERDI’ LA SUPER SFIDA
Orfani di Cavani 500’ senza gol E il Napoli stenta
Gazzetta.it Gazza
Tvf
La punta è a secco da un mese e la squadra ne risente: 3 pari e 2 k.o. nelle ultime gare MIMMO MALFITANO NAPOLI
Non c’è convergenza tra le analisi tecniche di Walter Mazzarri e la realtà dei numeri. Le convenzioni dell’allenatore non ammettono critiche o discussioni sul rendimento del suo Napoli. I numeri, invece, sostengono la tesi della crisi, di un momento poco entusiasmante che la squadra sta vivendo da qualche settimana. Nessuno potrà contestare le cifre attuali, dunque, che rivelano le statistiche: nelle ultime gare giocate, il Napoli ha sommato tre pareggi e due sconfitte, ha realizzato un solo gol (Campagnaro, un difensore, contro la lazio) ed ha perso tre punti dalla Juve nelle ultime tre partite. Insomma, dovrebbero bastare questi dettagli per avere un’idea più o meno chiara del momento che sta attraversando il collettivo napoletano. Astinenza Cavani La sua inquietudine è palpabile. Anche a Udine, l’attaccante uruguaiano è
30giorni fa
L’ultimo centro contro il Parma L’ultimo gol di Cavani risale a un mese fa: era il 27 gennaio 2013, al Tardini si giocava Parma-Napoli e l’attaccante uruguaiano segnò la rete decisiva del 2-1 al 39’ del secondo tempo: assist di Insigne e 18˚ centro del Matador LAPRESSE
apparso nervoso, smanioso di trovare il gol che gli manca, ormai, da 500 minuti. L’ultima prodezza risale al 27 gennaio scorso, a Parma. Da allora, le sue prestazioni sono state lodevoli sul piano dell’impegno, ma poco produttive per quanto riguarda la concretezza. Paradossalmente, il meglio di sé lo sta dando nella fase difensiva, quando rincorre e sradica il pallone dai piedi degli avversari come un navigato marcatore. Ma non è questo il Cavani che serve al Napoli, probabilmente c’è qualcosa che non funziona nella manovra, nell’impostazione del gioco. Perché dalle sue parti stanno arrivando pochissimi palloni giocabili. Che al suo fianco ci sia Pandev o Insigne, cambia poco: loro due hanno una percentuale di realizzazione bassissima (20 presenze e 2 gol, il primo; 25 presenze e 4 reti, il secondo) e tutto questo incide sulla forza dell’attacco che si avvale prevalentemente della collaborazione di Marek Hamsik, che ha segnato finora 9 reti e dopo Cavani è il giocatore che ha la percentuale più al-
Diego Maradona a Napoli ANSA
BALE, IL MANCINO CHE FA PAURA ANCHE ALL’INTER Edinson Cavani, 26 anni, attaccante del Napoli dal 2010 LAPRESSE
ta sotto rete. Notte da sogno Vorrebbe viverla
il San Paolo, venerdì sera. Ecco perché si rende necessario il recupero fisico e psicologico di Cavani. Il Napoli avrà a disposizione un’opportunità forse unica per ridurre lo svantaggio dalla capolista. Unica, perché se la Juve dovesse perdere si complicherebbe la vita, considerati anche gli impegni di Champions. Diversamente, metterebbe una seria ipoteca sullo scudetto ed il Napoli dovrebbe cominciare a preoccuparsi di mantenere quel secondo posto che gli consentirebbe di evitare i turni preliminari di Champions. Insomma, dovrà studiarsela bene la
partita, Walter Mazzarri. Dovrà provare ad evitare gli errori commessi nella gara d’andata, quando affidò la marcatura di Pirlo ad Hamsik e tenne Pandev largo sulle tracce di Chiellini. Ci vorrà una prestazione di carattere, che il suo Napoli non offre da oltre un mese: ai 3 pareggi e 2 sconfitte rimediate in campionato, vanno anche sommate le 2 sconfitte in Europa League, nel doppio confronto col Viktoria Plzen. La questione, dunque, è maledettamente seria e potrebbe rilevare le prime indicazioni sul futuro del Napoli, del suo allenatore e dello stesso Cavani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gareth Bale è l’avversario più pericoloso per l’Inter nei prossimi ottavi di finale di Europa League. Il mancino del Tottenham ha portato la sua squadra al terzo posto in Premier e si prepara al derby con l’Arsenal. Guarda il video.
TUTTO MARADONA NELLA DUE GIORNI NAPOLETANA L’arrivo a Fiumicino, poi quello a Napoli, l’abbraccio con i tifosi, le parole accorate per la «sua» gente partenopea, l’entusiasmo, l’incontro con Giordano: video, foto e servizi su Maradona che torna all’ombra del Vesuvio.
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A VENERDI’ LA SUPERSFIDA PRODEZZE IN SERIE
JUVE NAPOLI 2-0 8a giornata Bomba da fuori area e Pogba chiude la gara dopo il gol di Caceres
JUVE-BOLOGNA 2-1 10a GIORNATA Al 92’, di testa, il baby francese regala i tre punti ai bianconeri
JUVE-UDINESE 4-0 21a GIORNATA Inizio difficile per la Juve, poi Pogba apre la gara con una bomba da 30 metri
JUVE-UDINESE 4-0 21a GIORNATA E contro i friulani Pogba concede il bis: rete del 2-0, altro gran tiro da fuori
JUVE-SIENA 3-0 26a GIORNATA Infine, l’ultima prodezza, domenica scorsa contro il Siena: sempre da fuori
Dinamite Pogba, nessuno come lui nella storia Juve
Come Ale Pogba farà 20 anni
il 15 marzo. Ne aveva appena compiuto uno, da cinque giorni, quando Alessandro Del Piero con una tripletta al Parma raggiunse quota 5 gol con la Juve. Ale aveva 19 anni e 4 mesi, quindi un po’ più giovane di quanto sia adesso il francese. Nessun paragone, ovviamente, ma il fatto che venga accostato a Del Piero per la precocità delle sue ottime prestazioni è un’ulteriore conferma delle qualità di Pogba. Paul è anche il più giovane centrocampista della storia bianconera ad aver segnato 5 gol a quasi 20 anni. Meglio di lui solo altri sette giocatori, tutti però attaccanti: Felice Borel (57), Boniperti (32), Nicolè (18), Buso (10), Gabetto (7), Galderisi (6) e appunto Del Piero (6). E Pogba difficilmente si fermerà qui.
Cinque gol a meno di 20 anni: è il più prolifico baby centrocampista di sempre DAL NOSTRO INVIATO
VINOVO
Tutte le volte la stessa storia. Paul Pogba sostituisce uno dei tre intoccabili del centrocampo e a fine gara il commento di solito è questo: «Adesso come si fa a lasciarlo fuori alla prossima partita?». Si fa, perché Antonio Conte non è il tipo che si impressiona facilmente. E poi il tecnico sa benissimo che nel processo di crescita di un giovane campione anche le giornate passate in panchina a stu-
diare Pirlo, Vidal e Marchisio sono importanti. Però Pogba è già in un’altra dimensione e non si può ignorare che il suo status non sia più quello di riserva: Paul è un titolare che per scelta dell’allenatore e per la grande concorrenza spesso inizia le partite dalla panchina. Domanda: Pogba giocherebbe dal primo minuto nel Napoli, nel Milan, nella Lazio e nell’Inter? La risposta è sì. E in attesa di verificare gli effetti della sua esplosione sulle strategie di mercato bianconero (se arrivasse un’offerta irrinunciabile a questo punto Vi-
dal potrebbe essere ceduto), è inevitabile chiedersi il peso che il francese potrà avere nella volata-scudetto e valutare il suo valore dando anche un’occhiata al passato. Che cifre Finora Pogba è sceso in campo in 25 delle 38 partite stagionali della Juve: è il decimo più utilizzato insieme a Matri, quindici volte è stato titolare (dodicesimo della rosa). In totale ha giocato 1.497 minuti e anche in questo caso sono undici i compagni rimasti di più in campo a dimostrazione che
Paul è davvero il dodicesimo uomo. Un altro numero che impressiona riguarda i gol: già 5, di cui pesantissimi quello nel recupero di Juve-Bologna e la doppietta apriscatole con l’Udinese. Pogba ha una facilità di calcio impressionante, usa entrambi i piedi ed è anche molto rapido con le caviglie: la preparazione per la conclusione vincente contro il Siena ha evidenziato proprio la velocità di esecuzione che ha messo fuori causa sia il difensore sia il portiere anche perché è riuscito a calciare quasi contro tempo.
Difesa bunker Barzagli-Bonucci-Chiellini L’assicurazione per Conte I tre titolari bianconeri insieme hanno perso una sola volta Ma per Chiello decide l’allenamento di oggi in vista del Napoli DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)
Giorgio Chiellini ieri non si è allenato con i compagni, ma a Vinovo c’è cauto ottimismo. Il difensore della Juve e della Nazionale ha evitato di correre rischi e per precauzione ha svolto una seduta differenziata. Lo staff medico e quello atletico hanno studiato per lui un programma di avvicinamento alla grande sfida di venerdì e al momento è probabile la convocazione di Chiellini. La partita di Napoli, però, si gioca tra due giorni e il difensore bianconero ha solo gli allenamenti di oggi e domani per testare la caviglia destra, che si era gonfiata domenica subito dopo uno scontro fortuito durante Juve-Siena e che non si è ancora sgonfiata del tutto. Se anche stamattina Chiellini non dovesse scendere in campo, allora scatterebbe l’allarme e Conte comincerebbe a pensare al piano B, che prevederebbe probabilmente Peluso sul centro-sinistra. Ma in casa bianconera persiste un certo ottimismo sul pieno recupero di uno dei leader della squadra. Super difesa Contro il Napoli la fisicità e l’esperienza di Chiellini risulterebbero molto
Andrea Barzagli
Leonardo Bonucci
Giorgio Chiellini
è il più presente fra i bianconeri in questa stagione: 36 gettoni, sempre titolare LAPRESSE
è a quota 34 presenze fra campionato e coppe: ha segnato contro lo Shakhtar LAPRESSE
non gioca titolare dal 16 dicembre scorso, in casa contro l’Atalanta LAPRESSE
10
le gare di campionato giocate insieme dai tre: una sola sconfitta, 6 reti subite, tre delle quali solo contro l’Inter
preziose. E poi la possibilità di schierarlo insieme a Barzagli e Bonucci renderebbe Conte probabilmente molto sereno, almeno per una questione statistica. La Juve è in assoluto la squadra meno battuta della Serie A: 17 gol incassati in 26 partite (0,65 a gara). L’unico ad
avere un rendimento simile è proprio il Napoli che ha preso 21 reti. Ma quando Conte ha potuto schierare i tre centrali titolari (appunto Barzagli, Bonucci e Chiellini) le cose sono andate ancora meglio: 10 incontri, una sola sconfitta (con l’Inter), 6 gol subiti (0,6 a ga-
gb.o.
ra), ma solo una volta con più di una rete al passivo (sempre contro l’Inter). In pratica, se escludiamo la serata storta con i nerazzurri, la difesa titolare della Juve ha incassato 3 reti in 9 partite. E nelle cinque esibizioni in Champions la storia è molto simile: 3 gol al passivo, 2 dei quali a Londra contro il Chelsea grazie a una sfortunata deviazione di Bonucci su tiro di Oscar e a una prodezza dello stesso Oscar. Una specie di bunker, insomma, cui troppo spesso però è mancato un pezzo. Organizzazione Chiellini è stato fuori squadra per infortunio circa due mesi e la sua assenza si è sentita anche perché lui completa alla perfezione il reparto con le sue caratteristiche principali: lo stacco aereo, le leve lunghe che gli consentono di arrivare sul pallone anche in condizioni difficili, la prontezza nei raddoppi. Aggiungendo queste qualità a quelle di Barzagli (senso della posizione e dell’anticipo, fortissimo nell’uso contro uno) e di Bonucci (visione di gioco, ottima lettura della manovra avversaria, personalità), la difesa di Conte si impone come la migliore della Serie A. Anche perché alle spalle dei tre mastini c’è sempre Gigi Buffon, che contro il Siena ha dimostrato per l’ennesima volta di saper fare una parata decisiva anche in una giornata di semi-vacanza. Al di là delle individualità, il vero segreto della difesa bianconera è l’organizzazione nella fase di non possesso palla, che naturalmente coinvolge anche gli altri reparti. Nelle rare ripartenze del Siena ha impressionato la facilità con la quale sei o sette giocatori della Juve rientravano rapidamente e chiudevano ogni varco. Il Siena non sarà il Real Madrid, ma di recente aveva segnato tre gol a Inter e Lazio. Allo Stadium si è fatto pericoloso solo nel finale e a partita chiusa: merito di una Juve che concede poco e che al San Paolo dovrà concedere ancora meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DA VINOVO
Lichtsteiner punta Napoli «Ma venerdì non si decide niente» Allenamento tattico ieri a Vinovo: un approfondito ripasso di concetti già noti, ma anche qualche movimento specifico legato alle caratteristiche del Napoli. L’avvicinamento alla grande sfida prosegue in modo regolare, dopo il gran freddo dei giorni scorsi la Juve ha lavorato sotto un bel sole e con una temperatura confortante. Intanto Stephan Lichtsteiner ha analizzato lo scontro diretto di venerdì ai microfoni di Rai Sport: «Questa sfida non chiuderà i giochi, perché dopo mancheranno ancora undici gare. Noi andremo a Napoli per imporre il nostro gioco e non commettere errori». A Napoli c’è entusiasmo per l’arrivo di Maradona: «Ma non potrà giocare — scherza Licht —. Ci sono Cavani, Hamsik e altri elementi tra cui gli svizzeri che possono fare la differenza. Dovremo stare attenti e preparare al meglio la gara». E magari sfruttare l’ottimo momento di Stephan e la sua pericolosità in zona gol: «Giocando nel centrocampo a cinque arrivo davanti alla porta più spesso. Un mio gol anche al San Paolo? Magari... L’importante però è vincere, non chi segna». gb.o.
I RIVALI DI CHAMPIONS
Il Celtic perde Brown e Lustig Brutte notizie per il Celtic, in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro la Juventus. Il club scozzese perde il capitano Scott Brown (problema all’adduttore) e il difensore Mikael Lustig (guaio alla coscia rimediato all’andata).
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
RESTA SOBRIO SE DEVI GUIDARE. SOPRATTUTTO SE DEVI GUIDARE IL PAESE.
DON’T DRINK AND DRIVE.
9
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A IL RECUPERO DELLA 26a GIORNATA BOLOGNA FIORENTINA
2 1
di FR.VELL.
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ljajic (F) al 27’ p.t.; Motta (B) al 13’, Christodoulopoulos (B) al 39’ s.t.
Gara dura Cinque gialli ma tutti giusti
BOLOGNA (4-2-3-1) Curci; Motta (dal 28’ s.t. Garics), Antonsson, Cherubin, Morleo; Perez (dal 3’ s.t. Taider), Krhin; Kone, Diamanti, Gabbiadini (dal 24’ s.t. Christodoulopoulos); Gilardino. PANCHINA Agliardi, Lombardi, Carvalho, Guarente, Naldo, Pazienza, Abero, Pasquato, Moscardelli. ALLENATORE Pioli. CAMBI MODULO nessuno. BARICENTRO ALTO 54,7 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Antonsson, Diamanti e Gabbiadini per gioco scorretto.
Non deve faticare in particolar modo l’arbitro Guida, comunque dirige bene, senza problemi. La partita è dura, ma non ci sono, per sua fortuna, episodi per i quali le due squadre si debbano lamentare a fine gara. La sfida è sentita e Guida deve tirar fuori ben cinque cartellini gialli. I più pesanti sono quello di Cuadrado, per il fallo su Morleo, che lo costringe a saltare la gara col Chievo e quello di Antonsson che col pestone rifilato ad Aquilani si «guadagna» il turno di squalifica e perderà la gara interna con il Cagliari. Guida grazia Migliaccio per una brutta entrata su Morleo: era da ammonizione. E grazia anche Pasqual che interviene pesantemente su Kone.
FIORENTINA (4-3-3) Viviano; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual (dal 45’ s.t. Larrondo); Migliaccio (dal 41’ s.t. Toni), Borja Valero, Aquilani; Cuadrado, Jovetic, Ljajic (dal 33’ s.t. Sissoko). PANCHINA Neto, Lupatelli, Compper, Romulo, Llama, Wolski, El Hamdaoui. ALLENATORE Montella. CAMBI MODULO nessuno. BARICENTRO MEDIO 52 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Aquilani e Cuadrado per gioco scorretto. ARBITRO Guida di Torre Annunziata. NOTE Spettatori 17.890 per un incasso complessivo di 180.842,00. Tiri in porta: 8 (1 palo)- 5; tiri fuori: 2-6; angoli: 3-1; fuorigioco: 2-3. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 4’.
Il gol di Lazaros Christodoulopoulos, 26 anni, giocatore greco arrivato a Bologna durante il mercato di gennaio ANSA
Fiorentina degli sprechi Christo non la perdona
IL FILM DELLA PARTITA
LUCA CALAMAI BOLOGNA
Partiamo dalla favola. Perché il calcio si nutre di belle storie. Stefano Pioli al 24’ del secondo tempo lancia nella mischia Lazaros Christodoulopoulos, acquistato a gennaio dal Panathinaikos a zero euro. L’attaccante greco, al debutto in A, comincia a girare intorno a Gilardino. Movimenti intelligenti che lo portano per ben due volte al tiro. Il preludio della magia che decide la partita. Al 39’ Lazaros raccoglie un rinvio sporco della balbettante difesa viola e spara un destro a filo d’erba che si infila nell’angolino basso alla destra di Viviano. Un bolide imparabile. E’ il 2 a 1 che vale il derby. Il greco finisce sotto una «montagna» di abbracci, fatica a trattenere le lacrime. Per sempre Lucio A fine partita
i tifosi lo accompagnano negli
spogliatoi cantando ad alta voce la canzone «L’anno che verrà» dell’indimenticabile Lucio Dalla che fa da sottofondo alla notte rossoblù. Emozioni a fior di pelle. Venerdi sarà l’anniversario della scomparsa del cantautore bolognese. La curva Bulgarelli dedica gli stessi cori ad Alessandro Diamanti. Capitano coraggioso. L’uomo che prende per mano il Bologna dopo un primo tempo chiuso in svantaggio. Il genietto, che la Juve sta corteggiando neppure troppo segretamente, gioca a tutto campo. Un po’ gregario, un po’ guerriero, molto leader. Rianima una squadra in affanno e la trascina al pareggio (13’) servendo su punizione l’assist per il colpo di testa vincente di Motta. Strana storia questa del Bologna che vince il derby con le reti di un debuttante e di quello che, fino alla rete del pareggio, era stato il peggiore in campo anche perché febbricitante (infatti dopo la rete ha chiesto il cambio). La
verità è che Pioli sta per compiere un altro miracolo. Si allontana in maniera probabilmente decisiva dalla zona retrocessione. Viola ciao Champions E la Fiorentina? I sogni di Champions si infrangono davanti a un dato da incubo: nel 2013 neppure un punto lontano dal Franchi. Una statistica che boccia, per ora, le ambizioni della creatura della famiglia Della Valle. Difficile spiegare questo campionato a due facce. Come si può passare dai 90’ fantastici offerti contro l’Inter al secondo tempo incolore di Bologna? Di sicuro qualcosa non funziona più a dovere nel reparto difensivo. Così così Viviano, male Tomovic, male Gonzalo Rodriguez, male Savic. La difesa, che, con i suoi gol, aveva aiutato la squadra a salire in alto, ora è sotto processo. Un reparto che non ha convinto neppure nel primo tempo - chiuso in vantaggio grazie a un bel gol
di Ljajic - visto che il Bologna centra un palo con Gabbiadini e sfiora due volte il bersaglio con Gilardino. Certo, l’assenza di Pizarro pesa, ma non si spiega perché, a esempio, Montella abbia ritardato l’inserimento di forze fresche. E dire che giocatori in affanno ce n’erano e tanti: da Cuadrado (che ha sbagliato un gol clamoroso), a tutta la linea difensiva. Sarà un caso ma quando, nel tentativo di recuperare il pari il tecnico viola pesca a piene mani dalla panchina, la Fiorentina ha una scossa e a pochi secondi dal termine Aquilani alza sopra la traversa un pallone facile, facile. Con Curci immobile. Di fatto la zona Champions si allontana. Resta invece solida la possibilità di conquistare un posto in Europa League ma Jo-Jo e compagni devono cambiare marcia lontano dal Franchi. La prossima trasferta sarà all’Olimpico contro la Lazio: spareggio per l’Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Adem Ljajic, 21 anni, festeggia il gol del vantaggio viola ANSA
Marco Motta, 26 anni, esulta per il pareggio del Bologna ANSA
Vincenzo Montella, 38 anni, deluso dopo la sconfitta ANSA
Guaraldi: «Con i greci ci vediamo bene»
ANDREA TOSI BOLOGNA
E’ l’antidoping l’avversario più difficile per Lazaros Christodoulopoulos. Il test lo costringe a saltare la zona mista per raccontare la sua prodezza all’esordio in A facendo filtrare una frase rituale: «Sono contento per il gol al mio debutto. Rin-
grazio allenatore e compagni per la fiducia». Il presidente Guaraldi è scattato negli spogliatoi. Risale trafelato e commenta: «Grande vittoria, dopo Kone, abbiamo scoperto Lazaros: almeno coi greci ci vediamo bene». Bologna felice Passa anche Mar-
co Motta, autore del momentaneo pareggio (terzo gol in A, l’ultimo con la maglia del Torino nel 2007), a lungo fischiato dal pubblico: «Sono felice, capisco che i tifosi si aspettino molto da me per i miei trascorsi in grandi club. Il mio compito è trasformare quei fischi in consensi. Ho giocato con 38.5 di febbre, dopo il gol non mi senti-
vo bene perciò ho chiesto il cambio». Invece Alino Diamanti parla in tv e dedica la vittoria a Dalla, a un anno dalla morte: «Abbiamo sofferto tanto nel primo tempo perché ora la Fiorentina è la migliore squadra dopo la Juve. Nel secondo tempo ci siamo trasformati. Questo per noi è un successo importantissimo per la salvezza che dedichiamo alla memoria di Lucio Dalla». Stefano Pioli cita Napoleone Bonaparte: «Abbiamo vinto grazie al gol dell’ultimo arrivato? Meglio essere un generale fortunato che bravo. Il Bologna ci ha messo tanta corsa per vincere, prendendo anche dei rischi. La scelta dei 4 giocatori offensivi non è un atto di coraggio ma
una presa di coscienza sul valore della mia squadra». Vincenzo amaro Sull’altro fronte Vincenzo Montella mastica amaro: «Sconfitta che fa male e che ci insegna come queste partite vadano gestite sui 95’. Ora dobbiamo dormire poco e svegliarci presto per riflettere e ripartire. Sarà il tempo a dire se siamo sulla strada giusta per diventare una squadra importante». Luca Toni nel finale ha fallito il 2-2: «Ho colpito di testa mentre stavo ricadendo dal salto, purtroppo la palla è andata alta. C’è rabbia per questo k.o. Dovevamo chiuderla nel primo tempo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DIAMANTI CUOR DI CAPITANO CUADRADO E’ IN AFFANNO BOLOGNA 7 CURCI 6 Va giù moscio su Ljajic. Salva risultato e pagella bloccando nel finale su Jo Jo. MOTTA 6,5 Fatica a sintonizzarsi sulla partita poi cancella i fischi dei suoi tifosi con un gran gol di testa. GARICS 6 Vince un paio di duelli in velocità con Cuadrado. ANTONSSON 5,5 Soffre le accelerazioni in verticale di Jo Jo. CHERUBIN 5,5 Non sempre puntuale nelle chiusure. MORLEO 6 Recita il compitino senza abbandonare quasi mai la sua mattonella di campo. In una delle rare discese serve una palla d’oro a Christodoupoulos. PEREZ 6 Ruvido. Anche troppo. Ma sempre nel cuore della partita. TAIDER 6,5 Porta più genialità nella partenza del gioco rossoblù e sfiora il gol da fuori area. KHRIN 5,5 Dovrebbe dare ordine alla manovra: missione fallita. KONE 5,5 Un paio di spunti da applausi. Zero tiri in porta.
h
IL MIGLIORE
7 DIAMANTI
GABBIADINI 5,5 Centra il palo con un siluro da fuori area poi, esce dalla partita. Troppo timido. CHRISTODOULOPOULOS 7 Debutto in A per il greco proveniente dal Panatinaikos e gol decisivo. Il suo destro in corsa fulmina Viviano. GILARDINO 6 Si batte con animo da ex ma arriva con una frazione di ritardo su un paio di palloni. ALL. PIOLI 7 Propone una squadra solida e con benzina nelle gambe. La squadra non sbanda neppure dopo il gol di Ljajic.
FIORENTINA 5
LA FELICITÀ IN CASA EMILIANA IL PRESIDENTE COMMENTA L’EXPLOIT DI CHRISTODOULOPOULOS
Diamanti: «Vittoria dedicata a Dalla» Montella amaro: «Dobbiamo svegliarci presto»
di L.CAL.
Lotta su tutti i palloni con la grinta di un gregario ma la punizione al bacio per Motta è il colpo da fenomeno. Cuore di capitano.
I viola vanno in vantaggio, ma buttano via diverse occasioni Il Bologna resiste e pareggia, il 2-1 è di Christodoulopoulos DAL NOSTRO INVIATO
le Pagelle
la Moviola
VIVIANO 5,5 Lo salva il palo sulla conclusione di Gabbiadini; resta piantato tra i pali sulla punizione che porta al gol di Motta. Poteva fare di più. TOMOVIC 5 Si fa sorprendere da Motta. GONZALO RODRIGUEZ 5 Regala un pallone d’oro agli avversari con una leggerezza in disimpegno. Gli capita troppo di frequente. Non trasmette più sicurezza al reparto. SAVIC 5,5 Elegante quando esce palla al piede ma pasticcia sul gol partita del Bologna. PASQUAL 5,5 Nella versione difensore sbanda sulle serpentine di Diamanti. MIGLIACCIO 6 Macina chilometri e dà il via all’azione del gol di Ljajic. TONI 5 Sbaglia un gol clamoroso alzando di testa sopra la traversa. (Sissoko s.v.). BORJA VALERO 6 Montella lo propone per lo squalificato Pizarro. Dimostra di avere tempi e saggezza tattica. AQUILANI 6 Delizioso l’assist per Ljajic. Sparacchia al cielo alcune conclusioni forzate dalla distanza CUADRADO 5 Si mangia un gol incredibile a porta vuota. La Gialappa’s ci avrebbe campato per molti mesi. Ammonito saltala prossima. E’ in un momentaccio. JOVETIC 6 In versione Totti apre spazi preziosi ai compagni ma di palle buone a lui ne arrivano con il contagocce. Cerca il pari, ma Curci inchioda a terra il suo tiro. MIGLIORE h 6,5 ILLJAJIC
Tre gol nelle ultime due partite, per uno che veniva accusato di non «vedere» la porta. ALL. MONTELLA 5 Perché non inserire prima qualche giocatore fresco quando la squadra è andata in affanno?
Lazaros e i compagni rossoblù abbracciano il tecnico Pioli ANSA
ARBITRI GUIDA 6 Sono giuste le cinque ammonizioni. Anzi, risparmia un giallo a Migliaccio e forse anche uno a Pasqual per un’entrata dura su Kone. Rosi 6 - Paganessi 6 Bergonzi 6 - Doveri 6
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A
Vladimir Petkovic, 49 anni REUTERS
LAZIO 47
MILAN 45
INTER 44
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 9 punti in 5 partite CONDIZIONE FISICA Non esaltante. Petkovic è in corsa su tre fronti e fa meno turnover di tanti colleghi. Tra gli infortunati, pesa l’assenza di Klose: fino a fine marzo non lo rivedremo.
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 4 punti in 6 partite CONDIZIONE FISICA Rispetto al passato questo Milan corre molto e gli infortuni, dato decisivo nel 2011 12, sono molto diminuiti. Non a caso, tanti gol sono arrivati negli ultimi 15 minuti.
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 11 punti in 8 partite CONDIZIONE FISICA L’organico è molto ridotto per giocare 4 partite nei prossimi 12 giorni tra campionato ed Europa League. La squadra non è a terra ma l’infortunio di Milito persa molto.
CONDIZIONE PSICOLOGICA La qualificazione in Europa League ha dato fiducia, come l’eliminazione della Juve in Coppa Italia. In più, nell’ultima settimana Marchetti non ha preso gol: il morale c’è.
CONDIZIONE PSICOLOGICA Dopo le prime 8 pessime giornate ha una media scudetto e il 2 0 al Barcellona è un jolly che le altre non hanno. Logico che il ritorno al Camp Nou possa essere decisivo.
CONDIZIONE PSICOLOGICA Il derby ha alzato il livello della soddisfazione, soprattutto per la reazione all’intervallo e il gol di Schelotto, uno dei nuovi. Strama spera sia stata la svolta dell’anno.
IL CALENDARIO 27) MILAN 28) Fiorentina 29) TORINO 30) Catania 31) ROMA 32) Juventus
IL CALENDARIO 27) Lazio 28) GENOA 29) Palermo 30) CHIEVO 31) FIORENTINA 32) Napoli
IL CALENDARIO 27) CATANIA 28) Bologna 29) SAMP 30) Juventus 31) Atalanta 32) CAGLIARI
33) UDINESE 34) PARMA 35) Bologna 36) INTER 37) Sampdoria 38) CAGLIARI
in maiuscolo le gare in trasferta
Massimiliano Allegri, 45 anni
33) JUVENTUS 34) Catania 35) Torino 36) PESCARA 37) Roma 38) SIENA
in maiuscolo le gare in trasferta
Andrea Stramaccioni, 37 LAPRESSE
33) Parma 34) PALERMO 35) NAPOLI 36) Lazio 37) GENOA 38) Udinese
in maiuscolo le gare in trasferta
Lotta per l’Europ CORSA ALLA CHAMPIONS LA SITUAZIONE ALLA 26a NEGLI ULTIMI ANNI 1998-99 LAZIO 55 FIORENTINA 50 MILAN 48 PARMA 47 Udinese 42 Juve 41
2005-06 Juventus 67 MILAN 57 INTER 55 ROMA 51 Fiorentina 50 Livorno 43 CHIEVO 39
1999-00 JUVENTUS 59 LAZIO 50 INTER 48 MILAN 46 Roma 45 Parma 43
2006-07 INTER 70 ROMA 54 Palermo 45 LAZIO 43 Empoli 41 MILAN 40
2000-01 ROMA 59 JUVENTUS 55 LAZIO 52 PARMA 43 Atalanta 40 Milan 40
2007-08 INTER 61 ROMA 55 JUVENTUS 48 FIORENTINA 47 Milan 43
2001-02 INTER 53 ROMA 53 JUVENTUS 52 Bologna 44 Chievo 40 MILAN 38
2008-09 INTER 60 JUVE 53 MILAN 48 FIORENTINA 46 Genoa 45 Roma 44
2002-03 JUVENTUS 57 INTER 54 MILAN 52 LAZIO 45 Parma 42 Chievo 41
2009-10 INTER 58 MILAN 54 ROMA 51 Palermo 43 Juventus 41 Napoli 41 SAMPDORIA 40
2003-04 MILAN 67 ROMA 57 JUVE 56 Lazio 41 Parma 41 INTER 40
2010-11 MILAN 55 NAPOLI 52 INTER 50 Lazio 48 UDINESE 44 Roma 42 Juve 41
2004-05 JUVE 57 MILAN 57 Sampdoria 44 INTER 43 Palermo 42 UDINESE 42
2011-12 MILAN 54 JUVENTUS 52 Lazio 48 UDINESE 46 Napoli 43
In maiuscolo le squadre qualificate alla Champions, preliminari compresi. Dal 2011-12 la quarta classificata non va in Champions.
Sfida Champions Milan-Lazio Il Catania corre, la Roma sogna A 12 turni dalla fine la Fiorentina ha il miglior calendario, ma non si ritrova più E l’Inter è attesa domenica dallo scontro diretto contro la rivelazione Maran LUCA BIANCHIN FABIO LICARI
Sì, d’accordo, venerdì c’è Napoli-Juve sfida scudetto, per loro le prossime coppe dovrebbero essere sicure: ma chi si aggiungerà in Europa? Vediamo un po’ la classifica: Catania 16; Milan e Cagliari 15; Juve 14; Napoli 13; Samp 12; Torino 11; Udinese, Bologna e Siena 10; Inter e Genoa 9; Lazio, Roma 8; Fiorentina 7; Atalanta, Chievo e Palermo 5; Parma 3; Pescara 1. Sorprendente, no? S’intende, è quella del girone di ritorno. Sembra quasi un altro campionato rispetto all’andata e può offrire serie indicazioni
sull’ultimo terzo di stagione. Soprattutto sulla grande ammucchiata per le coppe, con 6 squadre in corsa per 4 posti. Da qui al 13 maggio può succedere tutto, anche che l’Udinese, dall’improbabile 37, agganci il treno: c’è già riuscita tre volte. Coppa Italia Disponibili, anco-
ra, un tassello in Champions e tre in Europa League. In ballo Lazio (47 punti oggi), Milan (45), Inter (44), Fiorentina e Catania (42), Roma (40). Con il particolare non secondario che la Lazio e una tra Inter e Roma (semifinale di ritorno il 17 aprile) possono rientrare dalla porticina della Coppa Italia. Sei posti in totale, e non 7, perché
da un anno siamo retrocessi nella seconda fascia del ranking Uefa. E non si vedono possibilità di recupero su Germania, Inghilterra e Spagna. Trend Milan Se fosse solo per il trend, il Milan avrebbe ottime chance: corre, gioca bene, il morale post-Barça è a mille, è a -2 punti dalla Lazio ma può tentare il break sabato, nello scontro diretto. Tutte le considerazioni su gioco e trend (16 punti in 7 gare, media scudetto) valgono per il Catania che deve recuperare 5 lunghezze dalla Lazio. Non uno scherzo. Calendario Fiorentina Valutan-
do il calendario — mancano 12
Petkovic, Strama e Andreazzoli possono entrare in Europa anche dalla Coppa Italia Per 11 volte negli ultimi 14 anni la top 3 al 26o turno si è conservata a fine campionato
partite, quindi sono 36 i punti a disposizione, un’enormità — chi potrebbe sorridere di più è la Fiorentina attesa da soli tre scontri diretti (Milan e Roma in casa, Lazio fuori) e, nelle ultime tre giornate, dalla sfilata Siena, Palermo e Pescara che potrebbero anche essere disinteressate. Parliamo della Fiorentina del 2012 naturalmente. Dopo il k.o. di Bologna, e i 7 punticini nelle ultime 7 partite, c’è poco da essere ottimisti per Montella così dipendente da Pizarro. Roma-Catania indietro Un po’ più complicata l’agenda del delizioso Catania di Maran che, oltre agli scontri diretti (Inter, Lazio e Milan), deve vedersela
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
Vincenzo Montella, 38 anni
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
FIORENTINA 42
CATANIA 42
ROMA 40
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 12 punti in 7 partite CONDIZIONE FISICA Non giocare le coppe è un vantaggio rispetto a Milan, Inter e Lazio. Soltanto contro l’Inter due domeniche fa, però, la Fiorentina ha dominato sul piano atletico.
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 10 punti in 6 partite CONDIZIONE FISICA Ha vinto 5 delle ultime 7 partite, prova che la condizione fisica è eccellente. Lodi e Izco, testa e gambe in mezzo al campo, sono i più in forma: non è un caso.
Contro queste 5 avversarie dirette ha fatto 11 punti in 7 partite CONDIZIONE FISICA Marquinhos sta benissimo, Totti torna riposato dopo la squalifica. La doppia reazione di Bergamo (da 1 0 a 1 2, poi da 2 2 a 2 3) dimostra che la squadra è tonica.
CONDIZIONE PSICOLOGICA La sconfitta di ieri sera a Bologna pesa molto: invece di agganciare il Milan, Montella è rimasto sesto. Ha vinto solo 2 delle ultime 9, 2 delle ultime 7 in campionato.
CONDIZIONE PSICOLOGICA Il Catania non era mai stato così in alto a due terzi di campionato: il morale è altissimo e Maran piace a tutti. Se poi segnano anche gli esordienti come Keko...
CONDIZIONE PSICOLOGICA La vittoria contro la Juve del 16 febbraio vale mezza stagione, infatti la Roma ha vinto anche a Bergamo. L’impatto di Andreazzoli è stato più positivo del previsto.
IL CALENDARIO 27) Chievo 28) LAZIO 29) Genoa 30) CAGLIARI 31) Milan 32) ATALANTA
IL CALENDARIO 27) Inter 28) JUVENTUS 29) Udinese 30) LAZIO 31) Cagliari 32) CHIEVO
IL CALENDARIO 27) Genoa 28) UDINESE 29) Parma 30) PALERMO 31) Lazio 32) TORINO
33) Torino 34) SAMP 35) Roma 36) SIENA 37) Palermo 38) PESCARA
in maiuscolo le gare in trasferta
Rolando Maran, 49 anni FOTOAG.
33) Palermo 34) MILAN 35) Siena 36) SAMP 37) Pescara 38) TORINO
in maiuscolo le gare in trasferta
Aurelio Andreazzoli, 59 FORNASARI
33) Pescara 34) Siena 35) FIORENTINA 36) Chievo 37) MILAN 38) Napoli
in maiuscolo le gare in trasferta
a, 6 apertissima Classifica SQUADRE
PT
G
PARTITE V N P
RETI F S
JUVENTUS 58 26 18 4 4 53 17 NAPOLI 52 26 15 7 4 46 21 LAZIO 47 26 14 5 7 37 29 MILAN 45 26 13 6 7 45 32 INTER 44 26 13 5 8 41 34 FIORENTINA 42 26 12 6 8 46 32 CATANIA 42 26 12 6 8 34 31 ROMA 40 26 12 4 10 54 47 UDINESE 37 26 9 10 7 35 34 SAMPDORIA (-1) 32 26 9 6 11 33 30 PARMA 32 26 8 8 10 32 35 TORINO (-1) 31 26 7 11 8 32 32 CAGLIARI 31 26 8 7 11 32 44 BOLOGNA 29 26 8 5 13 35 36 CHIEVO 29 26 8 5 13 26 42 ATALANTA (-2) 27 26 8 5 13 24 38 GENOA 26 26 6 8 12 26 37 SIENA (-6) 21 26 7 6 13 27 37 PESCARA 21 26 6 3 17 20 53 PALERMO 20 26 3 11 12 22 39 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La class fica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a par tà di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
PROSSIMO TURNO
con Udinese e Juve. Una vera prova di maturità per un traguardo che sarebbe storico. Discorso che può riguardare anche la Roma: ritrovata fiducia e concretezza con Andreazzoli, ha all’orizzonte il derby, la Fiorentina, il Milan più Udinese e Napoli. Però in classifica è a quota 40: forse l’Europa League è il massimo cui aspirare. Milan peggio dell’Inter Aumentano progressivamente le difficoltà parlando di Inter e Milan. I nerazzurri hanno in lista Catania, Lazio, Udinese, Juve e Napoli. I rossoneri evitano Guidolin ma in compenso trovano Fiorentina e Roma. Una striscia che non può lasciare tranquilli. Anche perché Inter (1,3) e Milan (0,5) hanno la peggior media-punti negli scontri diretti. Lazio da spareggi Il calendario
da paura è quello della Lazio che però con le 5 rivali ha la miglior media (1,8). Deve affrontare tutte tranne il Napoli: e cioè Fiorentina, Catania e Juve (in casa), Milan, Inter e Udinese (fuori) più il derby. Lazio, Inter e Milan hanno oltretutto qualcosa in comune: il contestuale impegno in Europa. Con il Barcellona non è finita, ma la
Da sinistra, Hernanes (Lazio), 27 anni, Mario Balotelli (Milan), 22, Fredy Guarin (Inter), 26, Stevan Jovetic (Fiorentina), 23, Alejandro Gomez (Catania), 25, e Francesco Totti (Roma), 36 LAPRESSE EIDON LORENZINI
prospettiva di una Champions in un’altra stagione senza grandi favorite (il Bayern?) potrebbe moltiplicare la spinta. Mentre Lazio (Stoccarda) e Inter (Tottenham) — siamo sicuri, vero? — non vorranno dare ragione alle malelingue che insinuano il disinteresse italiano per l’Europa League. In ogni caso, per tutte, un aumento della fatica è inevitabile. Il passato La tradizione dice
che la classifica di oggi — con Juve, Napoli, Lazio al vertice — è all’87% quella che ritroveremo a fine stagione. Proprio così: da quando esiste la Champions «allargata», stagione ’98-99, arrivati alla 26a giornata ben 49 su 55 squadre hanno mantenuto il posto in Champions fino alla fine. Sono riuscite a recuperare l’Udinese (3), il Milan (2), l’Inter (1) e la Samp (1). Precisazione: non abbiamo considerato il Chievo che, nel 2006, prese il posto della Juve squalificata. Prossimo turno Confusi? Nessun problema: Milan-Lazio (sabato) e Catania-Inter (domenica) potrebbero rendere tutto più bello e complicato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
27ª GIORNATA venerdì 1 marzo, ore 20.45 NAPOLI-JUVENTUS sabato 2 marzo, ore 20.45 MILAN-LAZIO domenica 3 marzo, ore 15 TORINO-PALERMO ore 12.30 BOLOGNA-CAGLIARI CATANIA-INTER FIORENTINA-CHIEVO PESCARA-UDINESE SAMPDORIA-PARMA SIENA-ATALANTA ROMA-GENOA ore 20.45
(0-2) (2-3) (0-0) (0-1) (0-2) (1-1) (0-1) (1-2) (1-2) (4-2)
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Sau (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma) 8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Icardi (Sampdoria); Bianchi (3) (Torino) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter); Giovinco (1) e Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma)
4
COPPE E PREMI
Ecco le cifre per i club nella stagione in corso e per le prossime due edizioni I soldi Champions Nei gruppi 8,6 milioni Vittoria nei gruppi 1 Pari nei gruppi 0,5 Ottavi finale 3,5 Quarti finale 3,9 Semifinali 4,9 Finalista 6,5 Campione 10,5 Totale massimo al campione 37,4 milioni (più il market pool che può quasi raddoppiare la cifra) I soldi Euroleague Nei gruppi 1,3 milioni Vittoria gruppi 0,2 Pari nei gruppi 0,1 Primo posto gruppi 0,4 Secondo posto 0,2 Sedicesimi finale 0,2 Ottavi 0,35 Quarti 0,45 Semifinali 1 Finalista 2,5 Campione 5 Cifra massima (market pool escluso) 9,9 milioni
SPAGNA
Barça, Atletico e Real saldi sul podio Che corsa per i preliminari: 10 in lotta La Spagna qualifica tre squadre alla Champions (la quarta fa i preliminari) e tre in Europa League (di cui una dalla coppa). Barcellona, Atletico Madrid e Real non dovrebbero avere problemi, per il quarto posto ci sono dieci squadre tra i 42 punti del Malaga e i 31 dell’Espanyol. Che però è solo a
+8 sulla retrocessione... Le più in forma? Valencia e Real Sociedad, 11 punti nelle ultime 5. A 13 GIORNATE DALLA FINE Barcellona 68; Atletico Madrid 56; Real Madrid 52; Malaga 42; Valencia 41; Real Sociedad 40; Betis 39. Rayo Vallecano 37; Getafe 35; Levante 34; Valladolid 33; Siviglia 32; Espanyol 31.
INGHILTERRA
United e City prenotano i primi due posti Swansea già sicuro di andare in Europa L’Inghilterra qualifica tre squadre alla Champions (la quarta fa i preliminari) e tre in Europa League (di cui due dalle coppe). Lo United ha mezzo titolo in tasca, il City ha 5 punti sulla terza. Gli altri posti Champions sembrano materia per Tottenham, Chelsea e Arsenal. Per l’Europa League c’è ancora molto da scrivere, anche
se le prime cinque sono quelle attese a inizio stagione, con l’eccezione del Liverpool. Lo Swansea ha conquistato un posto in Europa League vincendo la Coppa di Lega. A 11 GIORNATE DALLA FINE Manchester Utd 68; Manchester City 56; Tottenham 51; Chelsea 49; Arsenal 47; Everton 42; Wba 40; Liverpool 39; Swansea 37.
GERMANIA
È il campionato con meno pathos Bayer e Eintracht guardano alle spalle La Germania qualifica tre squadre alla Champions (la quarta fa i preliminari) e tre in Europa League (di cui una dalla coppa). È il campionato con più verdetti già scritti: il Bayern è primissimo, le ultime tre sono praticamente definite e si giocano solo il terz’ultimo posto che vale lo spareggio salvezza. In bilico anche
la corsa Champions (ma oggi chi scommetterebbe contro Borussia e Bayer?) e la lotta per l’Europa minore, con molte squadre coinvolte. A 11 GIORNATE DALLA FINE Bayern 60; Borussia Dortmund 43; Bayer Leverkusen 42; Eintracht 38; Friburgo 35; Amburgo 34; Hannover, Mainz, Schalke 33; Borussia Moench. 31
FRANCIA
Ligue1 per due: se la giocano Psg e Lione Per il preliminare occhio al St. Etienne La Francia qualifica due squadre alla Champions (la terza fa i preliminari) e tre in Europa League (di cui due dalle coppe). Il Psg ha appena vinto lo scontro diretto col Marsiglia riducendo a due la corsa per il titolo: il Lione è a 3 dai parigini, potrebbe essere decisivo lo scontro diretto alla terzultima giornata. Il Marsiglia
rischia anche il preliminare di Champions (il Nizza è a 1) ma nessuna corre come il St.Etienne: 5 vittorie e 1 pari nelle ultime 6 per la squadra dell’ex milanista Aubameyang. A 12 GIORNATE DALLA FINE Psg 54; Lione 51; Marsiglia 46; Nizza 45; St. Etienne 44; Montpellier, Rennes 41; Lilla 40; Lorient 39; Bordeaux 38.
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A
Attento Balo! Gestaccio e nottate Il giudice lo multa Il Milan lo assolve La risposta alla curva costa 10mila euro. Prandelli: «Non è grave». Intanto il club vigila sulle discoteche ALESSANDRA BOCCI MILANO
Misurato, controllato, hanno detto il suo procuratore e il suo allenatore. Non abbastanza, però, per reggere la pressione del derby fino alla fine. Il gestaccio di Mario Balotelli ai tifosi che gli urlavano contro e gli mostravano un paio di banane gonfiabili costa diecimila euro, cinquemila a banana. Piuttosto cara come merenda, ma visto lo stipendio dell’attaccante la multa non dovrebbe rappresentare un problema. Libertà Non può essere mai sereno, il mondo di Mario. La sentenza del giudice sportivo arriva a margine di una serata comunque poco tranquilla, prolungata in discoteca con gli amici crestati El Shaarawy e Niang. Balotelli ha fatto tardi (El Shaarawy era andato via per conto suo con la fidanzata e Niang era stato riaccompagnato a casa dall’autista), ma il Milan non ha ritenuto di doverlo punire con una trattenuta in busta paga. Il lunedì era giorno libero per i giocatori del Milan, il primo dopo tre settimane, e Balotelli stava fe-
steggiando il compleanno del fratello. Semmai qualche imbarazzo al Milan è stato creato dalle frasi di Raiola: secondo il suo agente, Mario sarebbe sceso in campo con la febbre alta, condizione che non sarebbe stata molto compatibile neppure con il dopopartita del ragazzo. Galliani però ha parlato con Raiola e l’imbarazzo si è dissolto. Niente punizioni Balotelli ha in-
cassato la benevolenza del Milan, ma anche l’indulgenza del c.t. Prandelli. Il muro di protezione intorno a Mario e alla sua vita è alto e composito e le balotellate per il momento sono sotto controllo. «Mario deve saper sopportare qualsiasi cosa, i campioni hanno equilibrio», ha detto il c.t. «La multa? La pagherà. Il codice etico? Non entro nei dettagli, Balotelli pagherà la multa, ma non mi sembra abbia fatto una cosa così grave». Dunque, la convocazione per la prossima partita non è a rischio, almeno non per problemi di comportamento. «Mario è un talento con potenzialità incredibili: ora è in un grande club, con un grande allenatore che può dargli tutti gli strumenti per tradurre le sue potenzialità. Ora
4
I NUMERI
4
i gol realizzati da Balotelli nelle prime tre partite col Milan. Non è riuscito a eguagliare il record di Bierhoff (5 in 4 gare)
0
le reti nel derby di Milano: non ha mai segnato né con l’Inter né con il Milan
mi aspetto continuità. Mi aspetto che esploda», ha concluso Prandelli. Acciacchi Il derby però ha lasciato scorie sulla pelle di Balotelli, non solo multe da pagare. Ieri l’attaccante è arrivato a Milanello zoppicando, non si è allenato con il gruppo ma è rimasto in palestra e poi è andato a Busto Arsizio per alcuni controlli. Il ginocchio destro fa male, potrebbe essere la conseguenza di uno scontro con Handanovic. Al momento però le condizioni di Mario non preoccupano: si tratta di una semplice botta, e Balotelli dovrebbe essere al suo posto contro la Lazio, in una partita che per la classifica vale quanto e forse più del derby, ma dal punto di vista psicologico sarà una passeggiata, almeno per lui. I tifosi si aspettano di vederlo tornare a esultare per un gol, magari in quella posa plastica che ha assunto dopo le reti in Italia-Germania e che secondo il Corriere.it dovrebbe essere replicata in una statua di bronzo che troverebbe posto nel salotto della sua casa di Brescia. Una specie di training autogeno, appena appena kitsch.
Mario Balotelli, 22 anni, discute con Javier Zanetti, 39, durante il derby ANDREOLI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO IL DERBY
RINVIATO A GIUDIZIO DUE ANNI FA
IL SION A LOSANNA
Razzismo: 50mila euro all’Inter Moratti non ci sta: «Sono allibito»
Assolto Paolo Maldini Era accusato di corruzione
Gattuso, debutto da allenatore con silenzio stampa
Il club nerazzurro punito per i cori, il Milan paga gli striscioni contro Cassano
12’ del primo tempo ed al 34’ e 37’ del secondo tempo, esposto quattro striscioni dal contenuto insultante nei confronti di un calciatore e dei sostenitori della squadra avversaria; 4) nel corso del primo tempo e al 30’ del secondo tempo, indirizzato in varie circostanze un fascio di luce-laser sul terreno di gioco, nonostante reiterati inviti a desistere da tale riprovevole comportamento».
MILANO
Adriano Galliani aveva promosso il pubblico di San Siro nel derby, derubricando l’accoglienza riservata a Mario Balotelli alla voce «folklore». In realtà il giudice sportivo la pensa diversamente. I cori razzisti nel derby ci sono stati e sono stati sanzionati con una multa di 50 mila euro. L’Inter è stata punita, dice la motivazione, «per avere i suoi sostenitori: 1) all’11’ del primo tempo, all’11’, 15’, 16’ e 19’ del secondo tempo, indirizzato grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale ad un calciatore della squadra avversaria; 2) al 30’ del primo tempo e al 44’ del secondo tempo, indirizzato analoghi cori nei confronti di altro calciatore della squadra avversaria; 3) al
Il presidente deluso Immediata
Uno dei tanti cartelli esposti dal pubblico interista contro Balotelli durante il derby SYNC
IL GIUDICE SPORTIVO
Manata, tre giornate a Diop MILANO — Il giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Abou Diop (Torino) per aver colpito un avversario con una manata al volto. Stop di 2 turni per Nicola Legrottaglie (Catania), per avere contestato una decisione arbitrale. Una giornata per Aronica (Palermo), Contini e Cazzola (Atalanta), Ogbonna (Torino), Bellusci (Catania), Matuzalem e Granqvist (Genoa), Hetemaj (Chievo), Mexes (Milan), Ranocchia (Inter).
la replica di Massimo Moratti: «La cosa che mi lascia allibito è la multa per cori razzisti. Credo che durante il derby il pubblico si sia comportato molto bene. Quella cifra si giustificherebbe in presenza di comportamenti estremi». Ammenda ai rossoneri Punito
anche il Milan con un’ammenda di 10mila euro «per avere suoi sostenitori, al 6’ del primo tempo, al 36’ e 39’ del secondo tempo, esposto tre striscioni dal contenuto insultante nei confronti di un calciatore (Cassano, ndr) e dei sostenitori della squadra avversaria». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Paolo Maldini, 44 anni, una carriera in rossonero ANSA L'ex terzino del Milan, Paolo Maldini, è stato assolto dall'accusa di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. L'ex calciatore, difeso dall'avvocato Danilo Buongiorno, era a processo a Milano perché, secondo l'accusa, avrebbe corrotto un funzionario dell'Agenzia delle entrate. Ieri è arrivata l'assoluzione. Secondo gli inquirenti, per evitare controlli fiscali Maldini avrebbe messo a libro paga un funzionario dell'Agenzia delle entrate, a cui si sarebbe rivolto anche per una verifica illecita per il buon esito di un'operazione immobiliare. Accuse cadute con la sentenza. I giudici della decima sezione penale di Milano (presidente del collegio, Gaetano La Rocca) hanno, infatti, assolto l'ex calciatore «per non aver commesso il fatto». Maldini aveva più volte spiegato nelle pause delle udienze del processo di essere sereno. «Non ho mai corrotto nessuno e il Tribunale se ne renderà conto». Maldini era stato iscritto nel registro degli indagati nel 2010 e rinviato a giudizio, assieme ad altre persone, nel marzo del 2011. «Non sono stati tre anni e mezzo facili, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia, e questa è la giusta conclusione di un processo assurdo». Sono le prime parole di Maldini, affidate al suo legale.
Nel suo primo giorno da allenatore Gennaro Gattuso ha proclamato il silenzio stampa. Le colorite esternazioni del presidente del Sion Constantin hanno già fatto il giro del mondo, e l’ex milanista ha ritenuto opportuno non mettere ulteriore carne al fuoco. Supportato dal fido Luigi Riccio (tecnico in seconda dall’inizio di questa stagione) il neo giocatore allenatore ha diretto in serata il suo primo allenamento autogestito, come domandato dal padre padrone Constantin. E ha poi visionato assieme ai compagni un dvd che ripercorreva l’epopea del Sion nella Coppa di Svizzera, manifestazione in cui i biancorossi si sono imposti 12 volte su 12 finali disputate. Oggi, infatti, il debutto di Ringhio avverrà proprio nei quarti della coppa nazionale, sul terreno di un balbettante Losanna (reduce da tre sconfitte). Alla seduta di preparazione ha assistito anche l’ex tecnico Muñoz, che si è nel frattempo opposto al suo declassamento a osservatore e pretende di ritornare al timone della prima squadra. p.l.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
Un Montolivo mai visto Allegri ha trovato il suo uomo-squadra
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
Riccardo Montolivo, 28 anni, è alla prima stagione con la maglia rossonera LAPRESSE
Silenzioso ed efficiente: con la forza della normalità si è preso le chiavi del gioco convincendo il tecnico a schierarlo regista MARCO PASOTTO MILANO
Strappare il pallone dai piedi di Messi deve procurare un certo piacere. Più o meno come sentirsi definire dal presidente «una bella persona, il Pirlo di oggi e di domani». In tempi di bad boy da ammansire, essere promosso dentro e fuori dal campo equivale ad avere in mano le chiavi della squadra. A Riccardo Montolivo è successo così. La cosa più bella è che si è trattato di un processo del tutto naturale. Ricky è diventato il leader (categoria silenziosi) del Milan col passare delle settimane. Zero vezzi, poche parole, molti fatti. Il prodotto finale è sotto gli occhi di tutti. Con Riccardo su questi livelli, Allegri alla fine ha dovuto rivedere i propri principi tattici: da mezzala, là dove il tecnico rossonero predilige piazzare i suoi macina-gioco, Max l’ha portato al centro della mediana. Perché Riccardo adesso è in grado di fare tutto. Ramazza-palloni e innesco per i compagni. Il centrocampista universale. Maturità Come si è arrivati a
tutto questo? In modo banale, se vogliamo. Riccardo è un grande lavoratore, e soprattutto uno con giornate molto normali: Milanello, casa, la fidanzata Cristina. Che peraltro gli rimprovera di essere troppo
dati consegnati agli studi di MilanLab parlano di un atleta con performance molto buone, superiori alla media. Uno dei punti di forza? L’elevazione. Ricky va su in cielo, come nella considerazione di Prandelli: «Ha fatto già un grande Europeo, forse qualcuno si è dimenticato — ha detto ieri il c.t. azzurro —. Ora sta raccogliendo i frutti di anni di lavoro, è maturo».
I SUOI TOCCHI PER ZONA
FONTE: OPTA
schematico e poco estroso pure nell’abbigliamento. D’altra parte è lo stesso Ricky a definirsi «noioso» al cospetto delle creste. Lui ci scherza su, ma la realtà è che la normalità è la sua forza. Lo descrivono tutti come un ragazzo molto sereno, condizione strettamente connessa alla capacità di non cacciarsi nei guai. Riccardo si è calato nella realtà rossonera al cento per cento, e si vede. Lo vedono i compagni, per ognuno dei quali lui ha sempre una parola, un abbraccio o un consiglio. Lo vedono Allegri e lo staff atletico, perché Ricky durante la settimana ha una dedizione totale al lavoro. Svolge programma individualizzato, come tutti gli altri, e i
GDS
6,88
la sua media voto nel mese di febbraio. Riccardo ha ulteriormente migliorato quella di gennaio (6,10)
2.461
i minuti in campo Dopo El Shaarawy è il rossonero più utilizzato lungo la stagione da Allegri
Che media Pare anche che la grande stagione di Riccardo sia in qualche modo «agevolata» dall’ultimo periodo buio a Firenze. Un anno e mezzo in cui il Monto ha accumulato sofferenza e incertezze. Il passaggio al Milan è equivalso a una liberazione, al riprendere in mano il proprio lavoro senza punti interrogativi. In questo momento Riccardo è un ragazzo felice, in ogni cosa che fa. E sta dedicando al Milan tutto se stesso. Basta ripensare al prolungato litigio con Cambiasso: chi conosce Riccardo si è stupito di tanta impetuosità. Vuol dire che ci tiene. E anche che ci riesce: la media voto stagionale, dopo gli stenti di inizio stagione (5,50) condivisi con tutti i compagni, è un diagramma che continua a puntare verso l’alto. Nel girone di ritorno sta viaggiando a 6,43, febbraio ha registrato un picco di 6,88. Montolivo e il Milan sono cresciuti insieme. E non è un caso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I BIANCOCELESTI CON IL VECCHIO SCHEMA IL MOMENTO-NO SEMBRA SUPERATO
Lazio: 4-5-1 modulo anti-crisi Ma ora è emergenza infortuni Petkovic perde pure Konko per 6 settimane dopo Mauri e Klose Ritorna Cavanda? STEFANO CIERI ROMA
Un doppio 2-0 per risollevarsi e ripartire. E per cominciare a pensare che la crisi d’inverno sia alle spalle. In attesa di nuove conferme (sabato a San Siro col Milan) la Petko-Lazio torna a respirare grazie alle vittorie scaccia-crisi con Borussia e Pescara. Crisi superata? Come già accaduto in occasioni delle precedenti batoste (quella di Napoli a settembre e quella di Catania), anche la debacle di Siena ha dunque avuto effetti benefici sul gruppo biancoceleste. Che, dopo aver toccato il fondo è riuscito a rialzarsi. Previo il solito chiarimento all’interno dello spogliatoio. Che stavolta ha essenzialmente ri-
guardato l’assetto tattico. Il gruppo ha «votato» per il ritorno al 4-5-1 dopo le diverse variazioni sul tema, con frequente utilizzo della difesa a tre, che avevano finito per disorientare la squadra e minarne le convinzioni. Col nuovo-vecchio assetto, i biancocelesti non solo sono tornati a vincere, ma soprattutto sono rimasti imbattuti per 180 minuti, dopo che nelle precedenti 8 gare avevano incassato la bellezza di 15 reti.
Col fiato sospeso Il club, intanto, attende per oggi la sentenza dell’Uefa per i fatti di Lazio-Borussia. C’è il rischio concreto che venga resa esecutiva la squalifica (poi sospesa con la condizionale) dell’Olimpico per un turno (si giocherebbe a porte chiuse). Dopo i cori razzisti con il Tottenham, c’è stato il saluto romano di qualche centinaio di tifosi in curva durante il match col Borussia. E potrebbero avere un peso sulla decisione anche i tre tifosi tedeschi accoltellati prima del match (anche se lontano dallo stadio, quindi i fatti non sono direttamente punibili).
Konko e Cavanda Momento dif-
ficile superato, dunque, ma gli esami veri cominciano adesso. Quello di sabato a San Siro col Milan è un crocevia fondamentale della stagione. E poi, dopo la sfida coi rossoneri, la lazio avrà un altro scontro diretto con la Fiorentina, a cavallo del quale ci sarà il doppio match di Europa League con lo Stoccarda. Appuntamenti delicati e decisivi che la formazione romana dovrà affrontare in piena emergenza. Ai k.o. di Brocchi (stagione finita), Klose (rientra a fine marzo) e Mauri (ne avrà almeno per un’altra decina di giorni), si è aggiunto
quello di Konko. Gli esami cui si è sottoposto ieri hanno confermato la lesione del collaterale del ginocchio destro. Konko dovrà star fermo per sei settimane: una tegola per Petkocic, sia per il valore del giocatore sia per la mancanza di alternative nel suo ruolo. Ci sarebbe, è vero, Cavanda, ma il belga da un mese a questa parte è di fatto fuori rosa, dopo il fallimento della trattativa per il rinnovo contrattuale. Quasi impossibile che venga reintegrato, anche se nel dopo-parita di lunedì Petkovic non lo ha escluso: «Le porte non sono chiuse per nessuno». Cauto, però, l’agente del giocatore Ulisse Savini: «Ad oggi non ci sono possibilità che venga reintegrato — ha detto a RadioSei — ma in futuro potrebbe cambiare qualcosa».
Vladimir Petkovic, 49 anni, alla Lazio dal 2012 LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
I NUMERI
0
le reti subite dalla Lazio nelle ultime due partite (Borussia M. e Pescara), dopo che nelle precedenti 8 partite la squadra di Petkovic ne aveva incassati 15
43
i giorni trascorsi dall’ultimo successo in campionato della Lazio alla vittoria col Pescara di lunedì scorso: Hernanes e compagni non gioivano dal 13 gennaio (Lazio-Atalanta 2-0)
NELLO STAFF MEDICO
Giocatori in fuga per curarsi? Arriva un rinforzo La Svizzera porta bene. Vladimir Petkovic è stato il vero colpo di Lotito, che così ha guardato sempre al Canton Ticino — per la precisione a Lugano — per risolvere un problema che la Lazio si porta dietro da tempo. Nello staff biancoceleste è entrato da qualche giorno Roberto Maragliano, fisioterapista che a Formello conoscevano già bene: curò l’ex biancoceleste Behrami. In Svizzera è uno dei professionisti più stimati: collabora con la nazionale elvetica, anche il napoletano Inler è tra i suoi assistiti. Non è un «acquisto» di secondo piano. Negli ultimi anni molti giocatori della Lazio hanno preso l’abitudine di andarsi a curare lontano da Roma, spinti evidentemente dalla scarsa fiducia: così Lotito spera di aver risolto il problema. Anche perché la cosa ha creato non pochi disagi: i viaggi di Klose da Muller Wohlfahrt hanno fatto proseliti, l’ultimo a recarsi in Germania per «sistemare» gli adduttori è stato Ederson. Tra gli effetti collaterali di quest’ultima trasferta c’è anche il gelo del club con Stefano Lovati, ortopedico e figlio dell’indimenticato Bob. Davide Stoppini
LA GAZZETTA DELLO SPORT
16
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A
identiKit & CARRIERA
v
Inter, l’ultimo giallo Per il centravanti-attore prime visite col dubbio Ma resta 7 giorni in prova Il norvegese da ieri è a Milano: i risultati dei test iniziali non convincono del tutto. Oggi nuovi esami, poi deciderà Strama ANDREA ELEFANTE ALESSANDRA GOZZINI MILANO
Come un film. Non horror come quello che John Carew ha appena finito di girare in Canada, con tanto di immagine che lo ritrae con una testa mozzata in mano, da lui stesso definito «un thriller, pieno d’azione. Ma non posso dire molto altro sulla trama». No: un film con connotati di giallo, perché chiuso l’ultimo ciak in Canada, Carew vorrebbe tornare al vecchio set, il prato, e diventare il primo norvegese della storia dell’Inter, con un contratto per tre mesi a 300.000 euro. Ma l’Inter ha delle perplessità, si riserva di decidere non prima di una settimana, e il suo sì al momento pare ancora tutt’altro che scontato. Inattivo da 7-8 mesi In questa sto-
ria c’è un condizionale non da poco, perché sette-otto mesi di quasi totale inattività non sono pochi, e l’inevitabile ruggine pare sia stata messa in luce in modo abbastanza inequivocabile dai primi accertamenti medici cui Carew si è sottoposto ieri, appena atterrato in Italia. Risultati, al di là di un peso ovviamente «non forma», che tradirebbero anche i segni di problemi fisici avuti nelle ultime stagioni della sua carriera. Ingaggio o amici come prima Ri-
sultati che hanno fatto subito riflettere l’Inter, ma non al punto — salvo sorprese dopo un ultimo aggiornamento societario programmato per oggi — di venir meno all’accordo preso con il norvegese, che è stato fatto venire a Milano apposta dal Canada, via Londra: ovvero un pe-
DA UN FILM HORROR A UN ... FILM THRILLER
John Carew con una testa decapitata tra le mani sul set di «Killing Time»
«
Sto bene, l’Inter è una sorpresa, Negli ultimi mesi ho viaggiato e girato un film JOHN CAREW AL SUO ARRIVO
riodo di prova di 7-10 giorni, che Carew a questo punto sosterrà anche a tutela della sua immagine. Più o meno a metà della prossima settimana, l’Inter deciderà: firma del contratto e dunque tesseramento (magari in tempo per averlo in Inter-Bologna del 10 marzo), oppure amici come prima. Dunque, come da programma annunciato ieri sera dal club nerazzurro, stamattina Carew sosterrà un secondo ciclo di esami, compresi quelli per l’idoneità, e poi salirà per la prima volta alla Pinetina, dove ovviamente inizierà ad allenarsi a parte, e non subito con il gruppo. Gior-
no dopo giorno le verifiche toccheranno a Stramaccioni e ai suoi staff, anche con test atletici specifici e forse anche grazie a un’amichevole «mirata». L’ottimismo di John Carew, 33 anni, svincolato dall’estate scorsa, era atterrato nel primo pomeriggio di ieri su Milano dispensando ottimismo: «Sto bene, sono in forma. La vita mi ha riservato questa sorpresa, sono pronto a dare tutto, voglio fare il meglio possibile. L’Inter è una grande squadra, non me l’aspettavo: negli ultimi mesi ho viaggiato, ho girato un film e nelle ultime due settimane mi sono allenato». In effetti due settimane dopo tanta inattività sono pochine, ma chissà. Nel frattempo, quel che è certo è che per favorire un approccio fra il giocatore e il club nerazzurro è stato importante anche Amedeo Carboni, ex-compagno di John al Valencia e al fianco di Benitez nel periodo interista del tecnico spagnolo. In con-
tatto con entrambi i fronti, Carboni ha suggerito il possibile ingaggio.
MILANO
Vinte le primarie contro gli altri top-svincolati, Carew dovrà ora faticare duro — e chissà se basterà — per provare ad avere parte del governo dell'attacco interista. Servono infatti tutti i consensi: quelli dello staff medico e poi il sì tecnico di Stramaccioni. Premessa: l'allenatore ieri ha argomentato prima delle indiscrezioni sulla frenata all'affare imposta dai test medici: «Dopo il k.o. di Milito abbiamo cercato di vedere se in giro c'era un prototipo di attaccante che poteva fare al caso nostro e
abbiamo identificato il profilo di Carew. Ha un passato di ottimo livello, farà le visite e poi vedremo: starà 7-10 giorni in prova, solo dopo decideremo se tesserarlo o meno. Se lo riterrò utile resterà, altrimenti no. So che questa formula è poco usata in Italia, a differenza di quanto succede all'estero: non ho ancora parlato con lui, voglio valutarlo sul campo, solo lì verificherò se potrà esserci o meno utile». Strama, dentro al salone per la presentazione del nono torneo «Amici dei bambini», lascia un attimo col cellulare attaccato all'orecchio, ma a richiesta diretta — Carew non ha su-
Andrea Stramaccioni, 37 anni ANSA
John Carew, 33 anni, ai tempi del West Ham. Nel riquadro, ieri al suo arrivo a Milano IPP/SKY
Carew-story La prima passerella che Strama eventualmente gli concederà non corrisponderà al suo debutto in Italia, a cui pensò Capello nel 2003 (14 settembre): ingresso, rigore e gol contro il Brescia. Da romanista Carew ne piazzò altri cinque, prima di abbandonare in anticipo per cervicale: a maggio si incastrò con la Ferrari in un maxi-tamponamento in zona Trigoria. Più che per i gol, all’Olimpico ne ricordano le esultanze: calciò un bidone senza sapere che era pieno d’acqua, rischiando l’infortunio, un’altra volta prese in braccio un raccattapalle. Il ragazzino diventò il portafortuna di John: dopo un altro gol si prese un bacio in fronte, dopo Roma-Juve 4-0 (quello di Totti e Tudor) Carew gli regalò la maglietta. Chissà se la prossima settimana gli regalerà anche una maglia dell’Inter. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL TECNICO «E’ UN ATTACCANTE DAL GRANDE PASSATO, MA DEVO ANCORA PARLARCI»
Strama: «Soltanto in campo posso verificare la sua utilità»
L’arrivo
INFORTUNI PER SAMUEL ALTRE DUE SETTIMANE perato le visite? — dribbla con l'aiuto dell'ascensore che lo nasconde: «Non so nulla». Ciclo decisivo Se poi alla fine
dovesse dimostrarsi pronto all' uso, Carew perderebbe comunque l'inizio di un serie che l'allenatore cerchia come fondamentale: «Ci aspettano tre partite di campionato e due in Europa, un ciclo ravvicinato e decisivo. A Catania sarà quasi uno scontro diretto». Il ciclo decisivo si piazzerà tra il derby («Siamo soddisfatti del finale in crescendo, ma non possiamo gioire per un derby non vinto, da Balotelli non ho visto gesti strani») e un futuro che l'allenatore inquadra a lunghissimo termine (magari con un baby-Strama, «Sì, è un’eventualità»): «L' Inter del futuro passa dai nostri nuovi giovani». a.goz.
Ranocchia tornerà a Londra Nagatomo forse ci sarà già a Catania MILANO (lu.tai.) Due giorni di riposo benedetti. Ranocchia ne ha approfittato per tornare a casa e staccare dopo un recupero per il derby «miracoloso», vista la distorsione al ginocchio destro di giovedì contro il Cluj. Staff medico e fisioterapisti hanno fatto un lavoro straordinario e il ragazzo ha dato grande prova di attaccamento alla maglia. Strama e il dottor Combi infatti hanno lasciato a Ranocchia piena libertà di scelta e lui all’ultimo ha deciso di andare oltre al dolore, con un’infiltrazione poco prima di giocare. Fino ad un fallo di Boateng a circa un quarto d’ora dalla fine il ginocchio ha retto abbastanza bene: essendo
gonfio, non si è piegato in modo naturale e l’ultima parte di match è stata un calvario. Il dolore era notevole pure ieri, ma comunque Ranocchia sarebbe stato in grado di giocare anche a Catania, domenica, se non fosse stato squalificato. Lo rivedremo il 7 marzo a Londra, contro il Tottenham, quando dovrebbe tornare disponibile anche Nagatomo, che contro il Milan ha a sua volta riportato una lieve distorsione al ginocchio sinistro. Le sue condizioni saranno valutate meglio oggi alla ripresa, ma c’è una speranza di recuperarlo già per Catania. Samuel invece non tornerà prima di due settimane.
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
o di Carew la tattica
DAY AND NIGHT
E adesso rischia di fare la fine di Madjer e Cissokho tagliati di successo NICOLA CECERE MILANO
Estate 1988, il presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini, sta costruendo con Giovanni Trapattoni lo squadrone che poi dominerà il campionato. Si possono ingaggiare solo tre stranieri e due posti sono dei tedeschi Brehme e Matthaeus. Manca un attaccante e il Trap punta alto: Rabah Madjer. Nientemeno che il Tacco di Allah, ovvero la riedizione aggiornata di Mariolino Corso, noto negli anni Sessanta come il piede sinistro di dio. Madjer è un algerino che gioca da brasiliano. Grazie alle sue invenzioni e ai suoi gol, il Porto l’anno prima è salito sul tetto del mondo. Vincendo la Coppa dei Campioni contro il Bayern, e superando il Penarol nella Coppa Intercontinentale. Soprattutto il primo trionfo stupisce l’Europa. Si gioca il 27 maggio al Prater di Vienna, quindi i tedeschi, forti fra gli altri di Brehme, Matthaeus e Rummenigge, hanno cinquantamila tifosi a favore. Per sovrappiù chiudono il primo tempo in vantaggio e stanno pilotando la sfida verso l’epilogo pronosticato da tutti quando, al 78’, Madjer risolve una mischia inventandosi un colpo di tacco. E due minuti dopo, seminando avversari, calibra un cross dalla parte opposta dove arriva Juary, ex interista, a beffare il Bayern. Dunque l’estate successiva l’algerino viene presentato alla stampa italiana con tanto di foto in maglia nerazzurra. Poi però al termine di visite mediche approfondite si scopre che ha un «buco» di venti centimetri nella coscia destra. Uno strap-
VEDI MILANO E... VIA 1
2
1 Rabah Madjer, 55 anni 2 Aly Cissokho, 25 BOZZANI/EPA
po trascurato, roba pericolosa, spiega il club di Pellegrini che ripudia immediatamente il Pallone d’oro africano 1987. Madjer si ritrova a Valencia, ma per pochi mesi (14 presenze, 4 reti). Il Porto se lo riprende e in maglia biancoblù l’algerino vincerà ancora un campionato, una coppa e una supercoppa. Più la Coppa d’Africa 1990. Ma non era «zoppo»? Di più immediata lettura la vicenda Cissokho. Ci sono di mezzo sempre il Porto e Milano, sponda rossonera però. Terzino sinistro, naturalizzato francese. Viene preso per quindici milioni il 14 giugno 1989 e ripudiato quattro giorni dopo. Motivo: una grave imperfezione della masticazione, che può causare danni di postura e quindi alla corsa. A Lione si mettono a ridere e decidono di investire 14 milioni sul ragazzo, allora ventunenne. L’anno scorso è passato a Valencia per 9 milioni. Ha sempre giocato con continuità. Chissà se il Milan, ortodontisti permettendo, ci riproverà.
Così la torre diventò re del calcetto in Costa Smeralda Non ne ha mai saltato uno. D’estate John Carew era il re della Costa Smeralda. Scattava il torneo di calcetto e cominciava il totonomi, ma uno era assicurato: Carew. A Roma, John è diventato amico del cuore di Alex Nuccetelli che a giugno raduna campioni e starlette. Calcisticamente lo hanno snobbato, ma la palla non gliela portavi via. Di notte si scatenava. Spariti i Pancaro e i Coco, è rimasto lui. Indimenticabile un pressing su Melissa Satta, allora single. Picche. Ma John non si è mai perso d’animo. Papà di una bambina, ma single incallito, in disco ha sempre dominato, spalleggiato dagli inseparabili amici norvegesi Nick e Will ai quali pagava la vacanza. Ama la moda e la mondanità, la pasta al sugo romana e le donne. E’ cittadino del mondo: norvegese, ma di casa a Londra, New York e Roma dove comprò una Ferrari da Giovannino Malagò, restituendola. E’ buono come il pane, è imbattibile a braccio di ferro, ma guai a farlo arrabbiare; ha imparato dagli amici boxeur Mike Tyson e David Haye. Ne sa qualcosa John Riise, altro ex Roma: in nazionale gli sputò su un piede, rimediò un destro da ko. Francesco Velluzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
«Cinesi più lontani 14 Dritti sul 3o posto e il nuovo stadio»
I NUMERI
i trofei vinti da Massimo Moratti da quando, nel febbraio del 1995, è diventato il proprietario dell’Inter. In bacheca sono finiti 5 scudetti (di cui uno a tavolino), un Mondiale per club, una Champions, una Coppa Uefa, 4 Coppe Italia e 4 Supercoppe italiane
12
i giocatori acquistati nell’ultima stagione: Cassano, Palacio, Gargano, Handanovic, Mudingayi, Silvestre, Pereira in estate; Rocchi, Kuzmanovic, Kovacic, Schelotto e Carrizo
34
le reti subite dai nerazzurri in questo campionato. Si tratta della peggior difesa tra le prime sette squadre della classifica
Moratti «L’Inter può ancora trovare la continuità San Donato ok per l’impianto». Ma è più facile a Rho LUCA TAIDELLI MILANO
«Mi sono informato anch’io, Carew sta facendo le visite e domani (oggi, ndr.) farà quelle di idoneità. Resterà in prova un paio di settimane, poi definiremo la cosa. Credo che possa essere il giocatore giusto come nome e come carriera. Poi vedremo in questi giorni se ci saranno la voglia e la forma fisica. Chi lo ha voluto? Stramaccioni ci ha detto «o lo prendete o vado via...». Ride. Scherzi a parte, è stata una scelta comune. Anzi, Stramaccioni è stato l’ultimo che ha insistito per questa cosa. Se non è dispendioso come sembra che sia, Carew può essere utile in un campionato che non sai mai cosa ti riserva. Ma anche in ottica Europa League, può far riposare le nostre punte». Massimo Moratti parla al termine del consiglio d’Amministrazione dell’Inter («Abbiamo discusso sulle differenze tra budget e situazione reale»), quando non è ancora definitiva la possibile «bocciatura» del vice Milito.
Massimo Moratti, 67, patron dell’Inter dal 1995 ANSA
d
Comunque ottimista Ma il suo ot-
timismo non verrà scalfito dall’eventuale mancato arrivo del norvegese. Intanto perché prima o poi potrebbe arrivare l’ora di Tommaso Rocchi, «che ad oggi non ha trovato spazio perché non è nella lista Uefa e perché anche nel derby servivano giocatori con altre caratteristiche. Ma l’allenatore lo sta vedendo molto bene». Moratti crede ancora al terzo posto perché «a livello numerico e qualitativo, i giocatori ci sono. A volte ho la sensazione che però si fidino troppo di aver trovato l’assetto giusto, altre che invece vadano in campo con eccessiva tensione. Ma sono sicuro che possono ancora trovare una continuità da Champions». Cinesi e soluzioni stadio Coppa
HA DETTO MORATTI
S su Bale «Gran giocatore e segna sempre al 90’. Me lo ricordo nel 2010... Contro il Tottenham sarà una sfida interessante, da coppa dei Campioni
nobile la cui atmosfera i nerazzurri torneranno comunque a respirare nell’imminente ottavo di Europa League contro il
Villas Boas e Bale, nuovi incroci pericolosi
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Chelsea, almeno inteso come quartiere, gli è rimasto nel cuore. Nel tempo libero, André Villas Boas è avvistato spesso nella zona più chic di Londra. Compra i giornali nella bottega gestita da una famiglia di mozambicani. Va a mangia-
re sushi a pochi metri dalla palestra frequentata da Fabio Capello e Antonio Giraudo. Ma nella professione, l’allenatore portoghese si sta prendendo una bella rivincita: il 3-2 nel derby in casa del West Ham ha permesso al Tottenham di scavalcare il Chelsea in classifica, piazzandosi al terzo posto e puntando ora al secondo. Un colpo di mano ad un anno dall’esonero del 4 marzo 2012, quando AVB fu licenziato da Abramovich. Spurs al top Il Tottenham è la
squadra del momento, in Inghilterra. Arriva benissimo alla sfida di Europa League con l’Inter: domenica prossima, nel
derby con l’Arsenal, le prove generali. Gli Spurs sono in serie positiva da 11 gare. L’inserimento del tedesco Holtby, prelevato a gennaio dallo Schalke 04, ha dato forza al centrocampo. In attacco, perso Defoe per infortunio, AVB ha trovato nel Bale alla Totti, o alla Cassano, la formula giusta per segnare. Fenomeno Bale E qui si apre il capitolo del vero fenomeno della Premier. Il gallese, definito da AVB «fonte d’ispirazione, giocatore di classe mondiale, vero calciatore dell’anno», è stato osannato ieri da giornali e siti. I numeri del gallese sono impressionanti: 9 gol nelle ultime 7 gare. E’ a quota 15 in clas-
17
IL PRESIDENTE C’E’ PESSIMISMO SUGLI INVESTITORI STRANIERI
VERSO L’EUROPA LEAGUE LA PROSSIMA AVVERSARIA DEI NERAZZURRI E IL SUO TRASCINATORE SONO PROTAGONISTI DELLA PREMIER
Il tecnico del Tottenham era il tattico di Mou, il gallese ha piegato l’Inter già nel 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Un abbraccio fra André Villas Boas, 35 anni, e Gareth Bale, 23 anni
Tottenham. «Ho visto le ultime prodezze di Bale - spiega infatti Moratti -. E poi segna sempre al 90’... Grandissimo giocatore, sarà una sfida molto interessante, da coppa dei Campioni». Pensare di nuovo in grande passa anche dal nuovo stadio e dal reperimento di investitori stranieri. «Con i cinesi andiamo avanti a lettere di buona volontà, ma mi sembra che la cosa si stia un po’ addormentando ammette il presidente -. Per il nuovo impianto ci sono comunque tanti gruppi interessati soprattutto in Oriente. San Donato mi pare la soluzione più interessante, però stiamo valutando anche altre soluzioni». In verità è più probabile che lo stadio sorga nell’area dell’Expo, a Rho. Anche se questa soluzione, peraltro caldeggiata pure dal sindaco Pisapia in un incontro del giugno scorso, comporterebbe tempi un po’ più lunghi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
sifica cannonieri: 11 di sinistro (2 su punizione), 3 di destro, 1 di testa. Le sue reti hanno consegnato 15 punti agli Spurs: senza Bale, il Tottenham sarebbe nono. Solo Van Persie è più decisivo di lui. Nelle celebrazioni, sono state ricostruite le tappe clou della carriera. La scoperta da parte di Rod Ruddick, osservatore del Southampton, che seguì Bale in un torneo a Cardiff quando Gareth aveva 9 anni. Il trasferimento a Southampton, dove a 14 anni corse i 100 metri in 11 secondi e 4 decimi. Il debutto in Premier, contro il Millwall, a 16 anni e 275 giorni. Lo sbarco nel Tottenham, nel 2007, che lo pagò 12 milioni di euro. Nell’ottobre 2010, la consacrazione mondiale, con la tripletta all’Inter in Champions. Tre anni dopo, è ancora Inter, con un piccolo vantaggio per i nerazzurri: Bale non è più una sorpresa.
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE A IL CASO
Lo sceicco ora attacca «La Roma non mi vuole» Adnan: «Io vado avanti lo stesso». Ma il portavoce è scettico: «Siamo pessimisti, nel club non c’è più la volontà di vendere» MASSIMO CECCHINI ROMA
Se Massimo Troisi camminasse ancora nelle nostre strade, forse ripeterebbe con un sorriso: «Pensavo fosse amore, invece era un calesse». Ecco, il calesse su cui sono saliti James Pallotta e lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi non sembra più condurli sull’altare di un matrimonio d’interesse come tanti, ma verso un divorzio prenuziale al veleno. In questa situazione così tesa — resa più nervosa dalle indagini della Procura di Roma che ha mosso subito la Guardia di Finanza per monitorare le oscillazioni del titolo in Borsa — a soffrirne è la Roma, che ieri (oltre a perdere il 2,98% a Piazza Affari) è stata investita dalle dichiarazioni del giornalista Gigi Moncalvo, in qualità di portavoce dello sceicco: «O meglio portasilenzio, vista l’indagine in atto». Doverosamente, abbiamo chiamato lo sceicco per sa-
«Senza garanzie, perché firmare il preliminare? La banca e Pallotta non comunicano» pere se il «consulente» possa parlare in sua vece e la risposta — dopo uno sfogo su come sia stata distrutta la sua immagine — è stata chiara: «Moncalvo è mio amico, fate riferimento a lui». Roma scettica Postilla: alla Roma, pur avendo spedito le dichiarazioni a Pallotta, non sono convinti del suo ruolo e per questo non replicano ufficialmente a dichiarazioni che, come vedrete, sono forti. «Le perplessità su Adnan sono legittime — dice a Radio Manà Manà — Ma quello che tutti devono chiedersi è: gli americani firmano un accordo senza assumere informazioni bancarie e legali? Se fosse un sòla, in che mani sarebbe la Roma? Io sui soldi dello sceicco non so rispondere. La maggior parte delle sue attività sono all’estero, ma Pallotta lo ha scelto fra 3-4. Fino a domenica tutto è filato tranquillo. Poi c’è stata l’intervista a Fiorentino di UniCredit («siamo scettici», ndr)
Lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi allo stadio con l’ex attaccante Michele Padovano GMT
PARLA ALEMANNO
«Lo stadio? In due mesi il progetto» «Lo sceicco? Non ho notizie su un eventuale cambio di proprietà, mi informerò nei prossimi giorni. Di certo seguo la situazione con attenzione, ma queste sono libere decisioni della società, su cui non posso influire». Gianni Alemanno, sindaco di Roma, glissa così la situazione del club giallorosso. «Difficile farsi un’idea, su molte cose ci sono verifiche in corso, compresa la correttezza di alcuni comportamenti. Di certo, con gli americani la Roma è diventato un marchio globale, non mi stupirei di un interesse internazionale». Peccato solo che, in questo caso, lo sceicco abita dietro l’angolo. E lo stadio? «Stanno lavorando, in un paio di mesi arriverà il primo progetto che dimostrerà che la cosa sta andando avanti. È l’inizio di un percorso reale». Non resta che aspettare. Andrea Pugliese
che forse ha ottenuto i suoi scopi e getta acqua gelata sulla trattativa. Il problema è che i due azionisti della As Roma non comunicano. E ognuno per i fatti suoi vuole dismettere il proprio pacchetto. Bisogna dare atto a UniCredit che senza di essa la Roma non avrebbe avuto un futuro garantito, ma Adnan è andato da Pallotta perché ha la maggioranza. Il suo sarebbe stato un intervento in due fasi e a poco a poco sarebbe diventato l’azionista di maggioranza. Ma chi pensa al bene della Roma? Quando Zeman diceva: "Qui manca la società" forse aveva ragione. Con queste premesse la Roma per 10 anni non troverà investitori». Stop alle cessioni «Tutto era pronto per il 21 gennaio, ma si paventava la cessione di Osvaldo e Stekelenburg. Adnan si impose e i giocatori non vennero toccati. Disse: "Sto per arrivare e vendete due campioni?"». Di sicuro lo sceicco vuole contare. Adnan diventerebbe vice presidente inserendo tre uomini di fiducia nel Cda. Come fa a dire Pallotta che avrà il comando? Infatti dice lo sceicco: «Perché vogliono mettermi con
le spalle al muro e non farmi decidere?". Adnan vuole partecipare alle decisioni tecniche. Padovano? L’idea è quella che entri nel Cda e faccia il consulente dell’area tecnica e sportiva, affiancando Baldini». Domani Cda Sull’accordo però non c’è più ottimismo. «Rispetto a tre mesi fa qualche dubbio in più ce l’ho, ma più su una parte della As Roma. Mi auguro che l’investimento venga fatto, ma sono pessimista. Non c’è più la volontà di vendere. Adnan mi ha detto: "Io voglio andare avanti perché altrimenti sembra che non ho i soldi". Ma se l’affare salterà Adnan mostrerà le carte e ci saranno morti e feriti». Detto che domani è in programma un Cda che licenzierà la semestrale e sancirà la nomina di Zanzi a global Ceo, la conclusione la sintetizziamo con una domanda: a prescindere da possibilità e volontà di versare entro il 14 marzo i 50 milioni pattuiti, come potrebbero convivere tre soci (Pallotta, UniCredit e Adnan) che nutrono palese e sfiducia? E allora fra amore e calesse la differenza resta enorme. Incolmabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LE TAPPE
21 Febbraio Comunicato accordo La Roma emette due comunicati: nel primo annuncia la firma dell’accordo preliminare tra As Roma SPV LLC (controllante di NEEP Roma Holding S.p.A.) e lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi per il suo ingresso nella Roma; con il secondo chiarisce i «rumours» sui cambi azionari 24 Febbraio Parla Unicredit In un’intervista a Il Messaggero, il vice ceo di Unicredit, Paolo Fiorentino, tratta così la vicenda: «Siamo molto scettici, gli americani lo sanno. Ancora non si può parlare di bufala, bisogna aspettare. Ci sbaglieremo, ma ci sono dubbi sulla stato patrimoniale dello sceicco» 25 Febbraio Comunicato garanzie La Roma fa sapere come lo sceicco sia stato oggetto di un’attività di «due diligence», rendendo dichiarazioni sul suo patrimonio, ma senza formali garanzie. Da presentare entro il 14 marzo
LA POLEMICA SOLO QUATTRO A FAVORE
Toro, 10 rigori contro E Cairo ironizza «Ecco il nostro primo record» FRANCESCO BRAMARDO TORINO
Sfortuna, beffa, furto, complotto: sono tante le sfaccettature per spiegare la sconfitta del Toro nella trasferta in Sardegna che allarma per come è avvenuta più che per il quanto (4-3 il risultato finale). Il d.g. Antonio Comi preferisce evitare di gettare altra benzina su una legna bagnata, che sembra non attecchire. «Già in un paio di occasioni ci siamo espressi in merito all’operato arbitrale ed il risultato è sotto gli occhi di tutti». Sotto accusa il metro di giudizio arbitrale nei confronti dei granata. Il club più tartassato I numeri: dieci rigori contro, solo quattro a favore, il club più tartassato nonostante una delle difese meno battute del campionato. «Sono numeri che fanno riflettere perché abbiamo una squadra che cerca di giocare e non di distruggere il gioco degli avversari. La stranezza non è nei rigori subiti — prosegue Comi — ma in quelli ignorati a nostro favore. Lo diciamo a voce bassa nel nostro stile, nel rispetto delle istituzioni come è nel dna del presidente Cairo e nostro. Ci aspettiamo la giusta attenzione, nulla più. Il calcio ha bisogno di serenità e non vogliamo creare alibi all’interno della squadra o dello spogliatoio. Il Toro è vivo e sta centrando l’obiettivo giocando, sul campo». Tweet ironico del presidente Urbano Cairo: «Cari tifosi, in Europa non ci siamo ancora ma abbiamo già il nostro primo record». Domenica sugli spalti è in programma una «panolada» di protesta. Biglietti scontati per la gara delicata contro il Palermo: con 30 euro ingresso nel settore riservato a papà, mamma e figli under 16. E per il derby carnet in vendita (massimo 5 per ogni tesserato) attraverso i club. Salvezza Mancano una decina di punti in classifica (in tal caso salvezza acquisita) per rigori non concessi o episodi clamorosi. Sono sei i k.o. a causa di penalty contestati o gol annullati. Le partite sotto la lente: contro il Cagliari (andata e ritorno), Parma (rigore su Sansone), Roma (penalty a Marquinho), Milan (rigore su Bianchi e fallo di Pazzini sul gol rossonero), Udinese (penalty su Santana e Glik). © RIPRODUZIONE RISERVATA
PULVIRENTI «007» ANIMALISTA Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha posato per un calendario benefico. E’ in versione James Bond «007» per il mese di marzo. Il ricavato va all’associazione animalista P.A.N.
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
SERIE A L’INTERVISTA
identiKit & CARRIERA
v 1. Poli festeggia dopo il gol al Chievo AP 2. L’esultanza alla fine della partita, terza vittoria consecutiva in casa PEGASO 3. Poli abbracciato da Daniele Gastaldello LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI BOGLIASCO (Genova)
Domani la Sampdoria designerà ufficialmente Edoardo Garrone per proseguire il lavoro del padre Riccardo. Curiosamente, fu proprio lei, Poli, all’epoca diciassettenne, il primo giovane talento bloccato dal presidente scomparso.
«Ero molto legato a lui: una persona buona, genuina, di grande spessore morale, mai sopra le righe, che mi aveva fatto entrare nella sua famiglia. Vi racconto un aneddoto: era il settembre 2009, giocammo con l’Inter (sconfitta 1-0, n.d.r.) ed alla fine chiesero al presidente un giudizio su di me. "Non fatemi parlare di lui, altrimenti mi emoziono"».
Polivalente «La Samp è casa mia Juve, se n’è parlato» «Rossi più che un tecnico è un insegnante di calcio Rivedo la stessa voglia di crescere del grande 2009»
«
Ora sorridete, ma il suo inizio di stagione è stato difficile.
«Sono contento del presente, ma è vero che l’estate scorsa è stata un po’ turbolenta. Questo è l’ambiente in cui sono cresciuto a livello di Primavera: sono stato accolto benissimo in un gruppo composto da ragazzi sempre pronti a mettersi in discussione».
ANDREA POLI CENTROCAMPISTA SAMP
Aveva un bel rapporto con Ferrara, ma adesso con Rossi cos’è cambiato?
«Se sono mancati i risultati, vuol dire che sono stati commessi degli errori da parte di tutti. Io sono abituato a prendermi le mie responsabilità. Di sicuro Delio Rossi, più che un allenatore, è un insegnante di calcio. Un uomo meticoloso, vuole ogni cosa eseguita alla perfezione. In un gruppo giovane, è l’ideale».
Il centrocampista della Sampdoria, Andrea Poli, 23 anni, veneto. Ha esordito in Nazionale lo scorso 15 agosto nell’amichevole contro l’Inghilterra PEGASO
GENOVA
Quasi una settimana dopo il via alle udienze del processo contro i quattro capi ultrà considerati fra i responsabili della sospensione di Genoa-Siena del 22 aprile scorso, ieri presso il Tribunale di Genova si è svolto un altro processo per gli otto sostenitori rossoblù che avevano scelto il patteggiamento: per loro pene lievi, comprese fra i sei mesi e venti giorni e gli otto mesi e venti giorni di re-
«Si può sempre crescere, a qualunque età».
«La mia risposta? Adesso Andrea Poli è alla Sampdoria. L’anno nerazzurro è stato molto positivo. Lì ho lasciato tanti amici, ed ho potuto, appena ventunenne, giocare con tanti campioni, facendo pure il titolare in Champions. Sul modo in cui il rapporto si è concluso, per rispetto di entrambe le parti, se n'è già parlato troppo».
«Parlerei di intensità: prima, però, è vero che arrivavo a un quarto d’ora dalla fine ed ero in riserva. Oggi non più».
«Parliamo di periodi completamente diversi, a cominciare dall’età dei giocatori, Nel 2009 io ero il più giovane della rosa, il gruppo era più esperto: non bisogna vergognarsi di ricordare che davanti avevamo Cassano e Pazzini. Una sicura analogia è la volontà del gruppo di fare bene e prendersi soddisfazioni importanti, come stiamo facendo, anche se
clusione, in considerazione del fatto che il gup Roberto Fucigna ha accolto le attenuanti generiche, valutando positivamente (oltre al buon comportamento in sede processuale) le iniziative benefiche portate avanti dagli imputati. Come già spiegato dai loro legali nei giorni scorsi, i quali avevano sottolineato questo aspetto nella vita dei loro assistiti. L’ambulanza A tale scopo, il col-
legio difensivo ha prodotto in udienza ampio materiale, compresi alcuni articoli di quotidiani, utili a spiegare nel dettaglio le iniziative benefiche realizzate da questi ragazzi con la tifoseria genoana: dopo gli aiuti ai genovesi colpiti dall’ultima alluvione, sono stati raccolti i fondi per l’acquisto di un’ambulanza. fi.gri.
Gli ultrà a Genoa-Siena NEWPRESS
Novantuno presenze in A. Poli il giovane senatore.
In campo ci mette furore. Ma, rispetto ai suoi esordi, oggi è più razionale.
ULTRÀ AL PATTEGGIAMENTO CONDANNE FRA 6 E 8 MESI
Genoa-Siena, pene ridotte per otto tifosi impegnati nel sociale
ci mancano ancora dei punti per raggiungere la quota-salvezza. Abbiamo subìto solo due reti nel ritorno, miglioriamo gara dopo gara».
Cosa le è rimasto dell’esperienza all’Inter, che alla fine ha deciso di non riscattarla?
Vede analogie fra la Samp di Rossi e quella di Delneri?
Dopo 77 gare senza gol, tre reti quest’anno. Esagerato.
«Sono contento innanzitutto perché ho fatto gol pesanti (contro Genoa. Bologna e Chievo, n.d.r.), utili ad ottenere risultati importanti per la Sampdoria. Segnare è magnifico, ma di sicuro non intendo fermarmi qui, anche se in partita sono più altruista che egoista».
Settantasette gare senza reti e poi già tre gol quest’anno. Non mi voglio fermare
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SCOMMESSE BARI-BIS
Stellini «Sì, Conte è estraneo alle combine» MAURIZIO GALDI
«Abbiamo ribadito l’assoluta estraneità di Conte, perché è la realtà. Abbiamo esposto i fatti come sono accaduti, fatti che vedono Conte escluso nel modo più assoluto»: sono le prime parole di Cristian Stellini e del suo avvocato Raffaele Della Valle al termine delle oltre tre ore di audizione davanti alla Procura federale che sta indagando sulle presunte combine di Bari-Treviso e Salernitana-Bari. Stellini è stato sentito sulla vicenda relativa soltanto alla partita con la Salernitana e ha confermato quanto già detto ai magistrati baresi. Per Salernitana-Bari sapeva della combine ma aveva subito detto no ai soldi (al primo incontro con alcuni giocatori della società campana), quella partita non la giocò, ma al ritorno a Bari trovo i soldi nello spogliatoio: «Io sono rientrato a Bari, da Milano, il giovedì successivo alla partita. Trovai, al mio posto negli spogliatoi, una busta con dentro del denaro. Era il corrispettivo della partita con la Salernitana. Diedi una parte di soldi, penso 3-4.000 euro, ad Angelo Iacovelli; una parte la diedi in beneficenza. Quando ho trovato la busta ho chiesto a qualcuno cos’era e qualcuno mi rispose "sono i soldi della Salernitana"». L’altra audizione Dopo Stellini
«Cerchiamo la miglior soluzione per entrambi, senza vincitori né vinti. La Juventus? Qualcosa è successo, ma le dico la verità: davanti ho altre dodici partite di campionato e mi interessano solo quelle».
è stato sentito in Procura Gianluca Galasso ex calciatore del Bari. Galasso era indagato dalla Procura di Bari sia per Bari-Treviso che per Salernitana-Bari, con archiviazione per la prima partita, mentre potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio per la seconda. Gli uomini della Procura federale devono cominciare daccapo con Galasso, che a Bari si è avvalso della facoltà di non rispondere, per fare chiarezza sulla sua posizione per entrambe le gare. Oggi intanto il calendario è ricco, sono previste le audizioni di Stefano Guberti (Roma), Daniele De Vezze (Matera), Raffaele Bianco (Carpi), Vincenzo Santoruvo Vincenzo (Frosinone), Alessandro Parisi (ex Torino), Massimo Bonanni (società svizzera).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Poli...valente. Ha giocato ovunque, ma dove si trova meglio?
«Nel mio ruolo di mezzala, destra o sinistra». Ha debuttato in Nazionale lo scorso Ferragosto.
«In un momento delicato per me. Perciò questa Italia ha un importante risvolto umano per il sottoscritto». Nel gennaio scorso ha sfiorato la Juve, ora state lavorando al rinnovo con la Samp.
CASO IS ARENAS
QUATTRORUOTE DENUNCIA
Taccuino
Gessa conferma: pressioni da Cellino
«Giocatori, in auto usate le cinture»
RIUNIONE IN LEGA
QUARTU SANT’ELENA (Ca) (m.f.) Mentre Andrea Masala, funzionario dell’Edilizia privata del comune di Quartu, non risponde al pm, il suo collega dei Lavori pubblici, Pierpaolo Gessa, ribalta il quadro. L’ingegnere — arrestato per tentato peculato e falso, oggi ai domiciliari per l’inchiesta sulla costruzione dell’Is Arenas Stadium racconta al gip Casula e al pm Lussu delle pressioni avute da Cellino e dal sindaco di Quartu, Contini. Gli sarebbero state «consigliate» 80 persone da assumere come steward e una ditta per la fornitura del calcestruzzo per lo stadio. Il Corpo forestale sta verificando le dichiarazioni.
Calciatori sorpresi in auto senza cinture di sicurezza e bacchettati da «Quattroruote». Nel numero di marzo del mensile c’è un ampio servizio sui giocatori che sono stati colti in fallo, stavolta al volante: i rossoneri Mexes e Robinho, i bianconeri Bonucci e Pepe, gli interisti Gargano e Mudingayi, i giallorossi Totti e De Rossi, il napoletano Paolo Cannavaro e anche i tecnici Conte, Allegri, e Mazzarri. «Quattroruote» denuncia questa cattiva abitudine sottolineando come personaggi così popolari «dovrebbero dare il buon esempio ai giovani che li considerano idoli».
Nuovo calcio giovani Alle 11 in Lega si riunisce il gruppo di lavoro per la riforma del l’attività giovanile. I punti all’ordine del giorno: snellire il format della Coppa Italia Primavera, con ottavi e quarti di finale in gara unica; spie gare la formula della nuova Cham pions League Primavera.
PRIMAVERA
Inter a valanga L’Inter ha vinto 4 0 in casa del Cittadella in una gara di recupe ro del Girone A.
SERIA A DONNE
Oggi due recuperi (f.sal.) Questa sera si gioca no due recuperi di campionato: il derby veronese Mozzecane Vero na (ore 18) e quello lombardo Bre scia Mozzanica (ore 19).
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
MAGIC +3 CAMPIONATO COSI’ DOPO 26 TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA BRILLANO I GIOCATORI DI LAZIO E ROMA
Da Radu a Torosidis, romane protagoniste MATTIA BAZZONI
Il greco Vasilis Torosidis, 27 anni BOZZANI
Una top 11 che parla romano. Un po' biancoceleste, un po' giallorossa, giusto per non scontentare nessuno nella capitale. Non può essere altrimenti, quando si interrompe un digiuno. La Roma è tornata a vincere in trasferta, non succedeva dal 3-1 di Siena, il 2 dicembre scorso. Allora toccò a Destro caricarsi sulle spalle la squadra di Zeman e recuperare lo svantaggio. Stavolta, contro l'Atalanta, l'aiuto arriva dalla difesa e dal centrocampo. Fra i migliori di giornata, infatti, finiscono di di-
ritto Pjanic (10 punti: 7 il voto, 3 la carezza su punizione) e il terzino Torosidis. Arrivato dall' Olympiacos per far rifiatare Piris e Balzaretti, il greco 27enne è al primo acuto italiano: 6,5 in pagella, rete e anche un'ammonizione, per non farsi mancare niente. Festa anche in casa Lazio, di nuovo vincente dopo cinque giornate di pareggi (2) e sconfitte (3). Contro il Pescara non serve nemmeno il solito Floccari, perfetto nei panni del vice-Klose. Ci pensano Radu, anche lui al primo centro in A, e Lulic, che riscatta parzialmente una stagione sottotono (5,89 finora la sua media voto).
Si vince a centrocampo Ma l'im-
pronta laziale è anche nel modulo della top 11, un 4-5-1 identico a quello scelto da Petkovic. Spazio ai centrocampisti, che ripagano con i gol: due da Conti, uno da Pogba, uno da Schelotto. Completano la difesa Darmian, del Torino, e lo juventino Lichsteiner. Attenti perché quando il numero 26 bianconero riesce a mettere benzina nelle gambe diventa imprendibile. Infine, un solo attaccante. Cavani? Di Natale? No, si chiama Marko Livaja, ha 19 anni, gioca nell’Atalanta. sentiremo parlare ancora di lui,
Ecco perché la squadra rossoblù è in serie positiva da 7 gare Il modulo, Conti, Cossu. E poi Pinilla stanco della panchina... Ivo Pulga (e con lui Diego Lopez che allena ma non può parlare) vola basso, sceglie il basso profilo, subito dopo l’incredibile 4-3 col Torino ha ricordato che è «vietato distrarsi, in serie A basta poco per compromettere il lavoro di mesi» e si è poi augurato che questa sia «l’ultima volta a porte chiuse» (difficile...). Il tecnico tocchi tutto il ferro che vuole ma è evidente che non si possono cancellare certi numeri: il Cagliari in serie positiva da 7 giornate (come la Samp, meglio delle grandi, meglio anche dell’emergente Catania) è una delle squadre più in forma del momento.
GLI ASSIST Sono 9 i giocatori che hanno firmato un assist nell’ultima giornata di campionato.
Millenumeri di LUCA BIANCHIN
Sau nei top10 in A E tra gli italiani...
S
nica è entrato subito in partita, procurandosi e trasformando il rigore del 3-3. E’ evidente che il cileno soffre a stare fuori: Pulga potrebbe sfruttare al meglio la sua benefica voglia arretrata visto anche il calo di forma di Ibarbo. Vedremo: il tecnico ha fatto capire che non ci saranno problemi di intesa con Sau.
Cinque cose che nessuno ha detto su Marco Sau (e il grafico qui sopra aiuta a capire): 1) Secondo i voti Gazzetta, è tra i 10 calciatori top della A. A parte qualche ipotesi di mercato o sulla convocazione in Nazionale, non ha una pubblicità di questo livello. 2) Nelle ultime 11 partite ha due 6 e nessun 5,5. Per gli standard, è un dato pazzesco. 3) Tra gli attaccanti fanno meglio di lui solo Totti, El Shaarawy e Cavani. 4) Tra i giocatori con migliori voto, solo uno — il solito El Shaarawy — è più giovane di lui. 5) L’unico attaccante italiano superiore a Sau si chiama Francesco, gioca nella Roma ed è formalmente fuori dalla Nazionale. A logica, quelle voci su Prandelli torneranno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Che numeri Tutto comincia la se-
di puntare su un modulo torna-
4
Lulic (Lazio), Pirlo (Juve), Obiang (Samp), Cossu (Cagliari) Carmona (Atalanta), Bradley (Roma), Boateng (Roma), Biabiany (Parma) e Nagatomo (Inter)
GUGLIELMO LONGHI
Autostima Non è solo questione
GDS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come corre il Cagliari Tanti gol, gioco, fortuna
ra del 6 gennaio, triste Epifania, 2-1 all’Olimpico con la Lazio, ultima di sei sconfitte di fila. La squadra è allo sbando, si salvano in pochi (i soliti noti: Cossi, Sau, Conti), la classifica è un pianto: penultimo posto con 16 punti. Toccato il fondo? Sì, in tutti i sensi. Poi la svolta, qualcosa che attraversa la squadra. Prima certezza: il modulo non si tocca. Avanti dunque con Naingollan trequartista (e poi Cossu) dietro le due punte. Arrivano le vittorie col Genoa, il pareggio di Bergamo, quello fortunoso in casa col Palermo (gol di Thiago Ribeiro al 90’). Poi la banda Pulga-Lopez strapazza la Roma con un 4-2 che segna la fine dell’era zemaniana. Il Cagliari dimentica paure e brutti ricordi: se la gioca alla pari con il Milan a Is Arenas (incredibilmente pieno...) poi reagisce alla grande al colpo dell’arresto di Cellino andando a vincere 2-0 a Pescara. Il resto è storia recente: il pazzesco 4-3 di domenica contro il Toro in uno stadio deserto ma con la figura del presidente che sembra materializzarsi alle note di I wish you were here, (vorrei che fossi qui) separate agli altoparlanti dello stadio. Bilancio della serie d’oro: 4 vittorie e 3 pareggi, 15 gol segnati e 9 subiti.
LA TOP 11 TOTALE 111 PUNTI (+ 6 DI MODIFICATORE)
Mauricio Pinilla, 29 anni, secondo da sinistra, festeggiato dopo il gol su rigore contro il Torino LAPRESSE
to affidabile, ovviamente, ma anche di un po’ di autostima ritrovata. Quella con il Toro è stata la sintesi del momento felice della squadra: un’idea di gioco definita, una discreta condizione fisica e, cosa che non guasta mai, un’apprezzabile dose di fortuna, si veda il gol decisivo nei secondi finali. Cossu ha dimostrato di rendere al massimo come trequartista, Naing-
golan mezz’ala non è certo un ripiego, Conti si è preso la squadra nei momenti più difficili, Sau ha confermato il suo talento. Il c.t. Prandelli lo tiene d’occhio, difficile che lo convochi già per l’amichevole col Brasile, però mai dire mai. L’uomo in più E poi c’è lui, Mauricio Pinilla, 3 gol in 14 partite finora, e tanta panchina. Dome-
il tabellino della gazza
IL VINCITORE DEL CAMPIONATO D’INVERNO
Lo juventino Alex dice grazie al meteo (m. baz.) Una Kawasaki, con tanti auguri di buon compleanno. Alex Pedulli, 36 anni domani, è il primo classificato del campionato d’inverno, il torneo che si disputa dalla 21a alla 26a giornata e che mette in palio, appunto, il bolide a due ruote. Successo per distacco: 492 punti, 5,5 in più del secondo, 8,5 sul terzo. In pratica, è come se avesse giocato una giornata in 12. La mossa «Fino alla settimana scorsa ero secondo, poi ho fatto un buon punteggio: sapevo di poter vincere racconta Alex, che vive a Faenza e lavora come operaio in una ditta di macchinari industriali . La mia tattica? Sono
Alessio Cerci, 25 anni, esterno AP stato attento al meteo. Sapevo che molte partite erano a rischio per colpa della neve, così ho agito di conseguenza». Savic in difesa («Un 6 assicurato»), Pogba a centrocampo. Nonostante il triplo flop di Lamela, Cavani e Balotelli, alla fine la vittoria è arrivata
comunque: «Merito anche del mio amico Kansio, che mi ha consigliato di prendere Sau al posto di Milito». Ma il merito è soprattutto del blocco bianconero: Buffon, Lichsteiner, Bonucci e Pogba. Non sarà per caso juventino? «Sì, ma so essere obiettivo. Cerci per me è un fenomeno, anche se è del Torino, infatti è stato il mio primo acquisto». L'altro "acquisto" è di 4 mesi fa, si chiama Marta, la sua ragazza: «Ha capito la mia passione per il fantacalcio. Vede il nome della squadra, Betzy Gulf? Sono i nomignoli delle nostre auto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Che cos’è il baricentro? La stagione 2012 13 ha portato qualche modifica al tabellino che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del baricentro. Che cosa significa? Durante ogni parti ta viene registrata ogni azione, tocco di palla, giocata (contrasto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atle ta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di un giocatore in quel momento della partita. Al 90’ la somma di queste registrazioni dà corpo alla posizione media del giocatore e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, medio, alto e mol to alto. Nel week end potevate studiarlo nel tabellino di Inter Milan e Juventus Siena: formazioni e campetti riportano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne riconoscere la posizione.
A che cosa serve? Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il baricentro può servire anche a Magic+3.
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MAGIC + 3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini
Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 6 102 AGAZZI (CAG) 2.5 103 AGLIARDI (BOL) 6 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANDUJAR (CAT) 5 164 ANEDDA (CAG) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BELEC (INT) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 167 BERNI (SAM) 0 112 BIZZARRI (LAZ) 0 165 BRICHETTO (PAL) 0 113 BRKIC (UDI) 0 114 BUFFON (JUV) 6.5 116 CARRIZO (INT) 0 117 CASTELLAZZI (INT) 0 119 COLOMBO (NAP) 0 120 CONSIGLI (ATA) 2.5 173 COPPOLA F. (TOR) 0 121 CURCI (BOL) 6 122 DA COSTA (SAM) 0 123 DE SANCTIS (NAP) 6 172 DONNARUMMA (GEN) 0 124 FARELLI (SIE) 0 126 FREY S. (GEN) 6.5 127 FREZZOLINI (ATA) 0 128 FRISON (CAT) 0 129 GABRIEL (MIL) 0 130 GILLET (TOR) 2 171 GOICOECHEA (ROM) 0 131 GOMIS A. (TOR) 0 133 HANDANOVIC (INT) 7 135 LOBONT (ROM) 0 136 LUPATELLI (FIO) 6 137 MARCHETTI (LAZ) 6 175 MARINI (SIE) 0 138 MIRANTE (PAR) 3 139 NETO (FIO) 6 168 PADELLI (UDI) 6.5 140 PAVARINI (PAR) 0 141 PAWLOWSKI (UDI) 0 142 PEGOLO (SIE) 2 170 PELIZZOLI (PES) 4 143 PERIN (PES) 0 144 POLITO (ATA) 0 145 PUGGIONI (CHI) 2.5 147 ROMERO (SAM) 6.5 149 ROSATI (NAP) 0 169 RUBINHO (JUV) 0 163 SAVELLONI (PES) 0 150 SORRENTINO (PAL) 6.5 151 SQUIZZI (CHI) 0 152 STEKELENBURG (ROM) 4.5 166 STILLO (GEN) 0 153 STOJANOVIC (BOL) 6 154 STORARI (JUV) 0 174 STRAKOSHA (LAZ) 0 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0 156 TERRACCIANO (CAT) 0 157 TZORVAS (GEN) 0 158 UJKANI (CHI) 0 160 VIVIANO (FIO) 6
MEDIA QUOT. 4.79 15 4.73 14 4.59 12 4.17 3 4.9 15 6 1 4.5 1 0 1 0 1 4.5 1 4.5 1 4.5 3 0 1 5.05 13 5.35 21 0 1 4.75 1 0 1 4.84 15 0 2 5.33 7 4 1 5.12 19 0 1 0 1 4.77 16 0 1 0 4 0 1 4.92 16 3.97 1 0 1 5.02 18 6 1 6 1 5.43 18 0 1 5.21 16 4.29 4 4.67 7 5.17 6 0 1 5 16 7.17 1 4.1 7 5.25 1 4.17 4 5.11 19 0 1 0 1 0 1 4.66 16 0 1 4 5 0 1 6 1 6.25 1 0 1 6 1 0 1 0 1 4.26 9 5.15 14
CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 17 7 -18 5.91 23 5,5 -35 6.16 22 -31 5.95 9 -14 5.78 26 6 -31 6.1 0 0 0 3 -6 6 0 0 0 0 0 0 3 -4 5.83 3 -5 6.17 5 -10 5.9 0 0 0 19 -21 6 24 6,5 -17 6.07 0 0 0 2 -3 6.25 0 0 0 25 5,5 -36 6.1 0 0 0 5 -4 6 1 -2 6 26 6 -21 5.98 0 0 0 0 0 0 26 6,5 -37 6.19 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26 6 -32 6.21 14 -24 5.71 0 0 0 24 8 -31 6.38 0 0 0 0 0 0 21 6 -19 6.36 0 0 0 21 5 -30 6.33 6 -9 5.58 9 6,5 -13 6.11 6 -5 6.08 0 0 0 26 5 -37 6.26 3 6 -2 6.83 24 -51 6.15 2 -2 6.25 6 5 -9 5.75 23 6,5 -23 6.07 0 0 0 0 0 0 0 0 0 25 6,5 -38 6.22 0 0 0 12 6,5 -23 5.79 0 0 0 0 0 0 2 0 6.25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19 -30 5.89 19 -21 6.09
R. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
ESPAMM 0/2 1/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 1/0 0/0 0/1 1/2 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/1
Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 6 6 9 202 ABERO (BOL) 6 6 4 203 ACERBI (CHI) 5 5.55 4 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 6 5.62 6 208 ANDREOLLI (CHI) 5 6 8 404 ANGELLA (UDI) 0 6.75 6 209 ANTONELLI (GEN) 6 5.89 8 210 ANTONINI (MIL) 0 5.33 4 211 ANTONSSON (BOL) 6 5.65 7 212 ARIAUDO (CAG) 0 5.46 4 213 ARONICA (PAL) 4 5.41 4 214 ASHONG (FIO) 6 6 1 215 ASTORI (CAG) 5.5 5.36 7 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 5.5 5.92 8 219 BALZANO (PES) 5.5 5.56 5 220 BALZARETTI (ROM) 6 5.67 10 221 BARZAGLI (JUV) 6.5 6.14 15 222 BASTA (UDI) 6 6.44 16 223 BELLINI (ATA) 0 5.78 4 224 BELLUSCI (CAT) 5.5 5.75 6 225 BELMONTE (SIE) 6.5 5.92 1 394 BENALOUANE (PAR) 0 5.41 3 226 BENATIA (UDI) 6 6.05 5 227 BERARDI G. (SAM) 0 5.6 4 407 BIANCHI ARCE (PES) 0 5.12 3
CAMPIONATO P. V. G. 16 6 0 7 0 0 10 5,5 0 20 6 0 18 5 2 10 0 3 22 6 0 6 0 0 22 0 0 12 0 0 12 5 0 0 0 0 21 5,5 0 0 0 0 17 5,5 0 19 5,5 0 21 6 0 25 6,5 0 18 6 1 9 0 0 18 6 0 6 6,5 0 12 0 0 10 6 0 15 0 0 4 0 0
MEDIA VOTO 5.94 5.83 5.6 5.8 5.78 6.05 5.86 5.42 5.7 5.46 5.68 0 5.64 0 5.91 5.64 5.68 6.16 6.22 5.78 5.97 6 5.73 6.05 5.7 5.12
A. 2 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 0 0 1 0 0
ESPAMM 0/2 0/1 0/1 1/5 1/2 0/4 0/5 0/1 0/3 0/1 1/4 0/0 2/5 0/0 0/4 0/4 0/3 0/3 0/2 0/0 0/8 0/1 1/5 0/2 1/1 0/0
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 228 BIAVA (LAZ) 0 229 BOCCHETTI (PES) 6 230 BONERA (MIL) 0 231 BONUCCI (JUV) 6 232 BOVO (GEN) 0 233 BRITOS (NAP) 6 234 BRIVIO (ATA) 5 236 BURDISSO (ROM) 6 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 0 238 CAMPAGNARO (NAP) 6 239 CAMPORESE (FIO) 6 240 CANINI (ATA) 0 241 CANNAVARO (NAP) 5.5 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 0 244 CAPUANO M. (PES) 5 245 CARVALHO (BOL) 6 246 CASSANI (GEN) 0 247 CASTAN (ROM) 0 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 0 252 CHERUBIN (BOL) 6 253 CHIELLINI (JUV) 6 254 CHIVU (INT) 0 401 CIANI (LAZ) 0 255 CODA (PAR) 5 409 COMPPER (FIO) 6 256 CONTINI (ATA) 3 257 COSIC (PES) 4 258 COSTA (SAM) 6.5 260 DAINELLI (CHI) 5.5 259 D'AMBROSIO (TOR) 0 261 DANILO (UDI) 6 262 DARMIAN (TOR) 7 263 DE CEGLIE (JUV) 0 264 DE SCIGLIO (MIL) 6.5 265 DE SILVESTRI (SAM) 6 406 DEL FABRO (CAG) 0 266 DEL GROSSO (ATA) 0 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 6 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 0 273 DOMIZZI (UDI) 6 274 DRAME' (CHI) 0 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 6 281 FERRI (ATA) 0 282 FERRONETTI (GEN) 0 284 FREY N. (CHI) 5.5 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 0 286 GAMBERINI (NAP) 0 393 GARCIA (PAL) 5 287 GARICS (BOL) 6 289 GASTALDELLO (SAM) 6 290 GLIK (TOR) 5 291 GRANQVIST (GEN) 5.5 292 GRAVA (NAP) 0 414 GRILLO (SIE) 0 293 HEGAZY (FIO) 6 295 HERTAUX (UDI) 6 296 JOKIC (CHI) 6 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 5.5 300 KONKO (LAZ) 0 405 KRAJNC (GEN) 0 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 4 304 LICHTSTEINER (JUV) 10 305 LUCARELLI (PAR) 6 306 LUCCHINI (ATA) 6.5 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (GEN) 0 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 6 396 MARQUINHOS (ROM) 6 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 6 315 MATHEU (SIE) 0 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (PAR) 5 318 MESTO (NAP) 5 319 MEXES (MIL) 5.5 323 MORETTI E. (GEN) 5.5 324 MORGANELLA (PAL) 0 325 MORLEO (BOL) 6 326 MOTTA (BOL) 6 327 MUNOZ (PAL) 6.5 397 MURRU (CAG) 0 328 MUSTAFI (SAM) 6
MEDIA QUOT. 6.11 11 5.41 4 5.55 4 6.02 12 5.11 2 6 6 5.12 3 5.78 8 6 4 5.92 8 6.3 12 6 2 5.48 5 6.14 10 0 2 5.33 4 5.09 4 5.8 4 5.57 5 5.8 8 5.75 3 5.5 2 5.5 4 5.93 9 5.93 9 5.8 5 5.58 6 5.57 4 6 5 5.45 3 5.32 3 5.85 8 5.72 7 6.38 10 5.93 11 5.62 6 5.41 5 6.24 9 5.79 7 5 1 5.58 5 5.4 3 0 4 5.61 7 0 4 5.21 4 5.87 9 5.75 4 5.71 4 5.5 2 5.56 6 5.67 3 5.75 3 5.55 4 5.5 2 6.08 10 5.39 3 5.7 6 5.93 11 5.87 8 6.16 12 4.5 1 0 4 6 4 5.67 5 5.69 6 5.5 4 5.64 6 6.18 12 5.25 1 6.14 14 6.78 19 5.76 8 5.68 5 0 1 5.9 8 5.7 4 6.33 13 6 9 0 1 5.63 5 4.67 2 0 2 5.38 4 6.08 7 5.28 5 5.74 7 5.66 6 5.6 6 5.56 5 5.65 7 5.1 2 5.5 2
CAMPIONATO P. V. G. 23 0 1 18 6 0 10 0 0 22 6,5 0 10 0 0 13 6 0 14 5 0 15 6 1 1 0 0 14 0 1 22 6 1 0 0 0 20 0 0 21 6 1 0 0 0 10 0 0 17 5 0 4 0 0 9 0 0 19 0 1 4 0 0 14 0 0 13 0 0 22 0 1 14 6 0 6 0 1 13 0 0 15 5 0 0 0 0 11 4 0 11 4 0 23 6,5 1 25 5,5 0 18 0 2 21 6 2 20 7 0 12 0 0 18 6,5 0 14 6 0 2 0 0 19 0 0 5 0 0 0 0 0 19 6 0 0 0 0 6 0 0 20 6 1 12 0 0 10 0 0 3 0 0 24 6 0 7 0 0 4 0 0 11 5,5 0 6 0 0 20 0 1 22 5,5 0 17 0 0 23 6,5 1 23 5 1 25 6 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 13 6 0 17 6 0 3 0 0 21 6 0 21 0 1 3 0 0 22 5 2 20 7 4 21 6 1 11 6,5 0 0 0 0 21 0 0 5 0 0 21 6 1 20 6 0 0 0 0 16 6 0 4 0 0 0 0 0 4 5 0 15 5 1 16 6 0 21 6 0 20 0 0 20 0 0 15 0 0 23 6,5 0 4 0 0 8 6 0
MEDIA VOTO 6.02 5.5 5.8 6.23 5.61 6.08 5.42 5.77 6 5.73 6.25 0 5.7 6.19 0 5.58 5.21 5.75 5.71 5.76 5.75 5.73 5.69 5.82 6.04 5.6 5.31 5.68 0 5.64 5.36 5.85 5.8 6.06 5.88 5.78 5.55 6.21 5.89 5 5.69 5.6 0 5.75 0 5.08 5.84 5.88 5.71 5.5 5.73 5.67 5.75 5.64 5.75 6 5.61 5.64 6.07 5.87 6.08 5 0 6 5.83 5.72 5.5 5.86 6.05 5.25 6.1 6.22 5.83 5.82 0 6.05 5.9 6.19 6.05 0 5.73 4.83 0 5.38 5.81 5.66 5.95 5.71 5.74 5.63 5.74 5.25 5.67
A. 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 0 1 0 0
ESPAMM 0/4 1/1 0/5 0/9 0/5 0/2 1/2 0/6 0/0 0/1 0/6 0/0 0/5 0/6 0/0 1/1 1/2 0/0 0/2 0/5 0/0 0/5 0/5 0/3 0/3 1/2 0/4 0/3 0/0 1/2 0/1 1/4 0/4 0/4 2/6 0/8 0/3 0/1 0/3 0/0 0/4 0/2 0/0 0/5 0/0 0/0 0/7 0/3 0/1 0/0 1/6 0/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/6 0/3 1/10 1/4 0/4 0/1 0/0 0/0 1/2 0/3 0/0 1/7 0/3 0/0 1/8 0/4 0/9 0/3 0/0 1/4 0/2 1/2 1/0 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/1 0/8 1/6 1/2 1/6 0/3 0/6 0/3 1/0
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 329 NAGATOMO (INT) 6.5 412 NALDO (BOL) 6 331 NATALI (BOL) 6 410 NELSON (PAL) 0 333 OGBONNA (TOR) 3 334 PACI (SIE) 0 335 PALETTA (PAR) 5.5 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 6 338 PASQUALE (UDI) 5.5 339 PELUSO (JUV) 6 399 PEREIRA (INT) 0 340 PERICO (CAG) 6 382 PIRIS (ROM) 6 343 PISANO E. (GEN) 0 342 PISANO F. (CAG) 6.5 345 PORTANOVA (GEN) 6 346 POTENZA (CAT) 0 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 10 348 RAIMONDI (ATA) 5 349 RANOCCHIA (INT) 5.5 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 0 413 ROLANDO (NAP) 0 398 ROLIN (CAT) 0 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0 352 ROMULO (FIO) 6 353 RONCAGLIA (FIO) 6 354 ROSI (PAR) 5 355 ROSSETTINI (CAG) 6 356 ROSSINI (SAM) 6.5 357 RUBIN (SIE) 5 416 SALAMON (MIL) 0 358 SAMUEL (INT) 0 359 SANTACROCE (PAR) 0 360 SARDO (CHI) 0 402 SAVIC (FIO) 6 361 SCALONI (ATA) 0 362 SILVESTRE (INT) 0 363 SORENSEN (BOL) 6 364 SPOLLI (CAT) 6.5 411 SPYROPOULOS (CHI) 0 365 STANKEVICIUS (LAZ) 0 366 STENDARDO (ATA) 6 415 TEIXEIRA (SIE) 6 388 TERLIZZI (SIE) 6 368 TERZI (SIE) 0 369 TOMOVIC (FIO) 6 408 TOROSIDIS (ROM) 9 403 UVINI (SIE) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 6 374 YEPES (MIL) 0 375 ZACCARDO (MIL) 0 376 ZANON (PES) 0 389 ZAPATA (MIL) 6 377 ZAURI (PES) 4
MEDIA QUOT. 5.7 9 6 3 5.5 4 7.17 8 5.77 5 6.04 5 5.8 10 5 4 6.35 14 6.06 8 5.5 7 5.69 9 5.94 4 5.7 7 5.85 7 5.94 10 6.44 8 6 3 5 4 6.36 10 5.94 7 6.33 12 0 2 6.52 15 5.79 6 0 9 5.8 4 6 1 6.21 5 6.12 12 6.09 7 5.74 7 5.71 6 6.12 8 0 5 6.35 8 5.8 3 5.32 4 6.33 10 5.7 3 5.62 6 5.87 7 6.2 11 6 4 0 3 6.07 9 6 5 5.89 7 0 4 5.79 7 7 8 0 4 0 4 5.65 7 5.82 5 5.93 9 5.25 3 5.77 8 4.83 1
CAMPIONATO P. V. G. 22 5,5 0 0 0 0 4 0 0 3 0 1 13 4 0 15 0 2 25 6 0 4 0 0 23 0 1 17 5,5 1 16 6 1 17 0 1 9 6 0 22 6 0 16 0 1 24 6,5 1 9 6,5 1 1 0 0 5 0 0 14 7 1 19 5,5 1 23 6 2 0 0 0 23 0 5 14 0 0 0 0 0 6 0 0 1 0 0 12 0 1 20 0 3 17 5 2 18 6 0 21 6,5 0 14 5 0 0 0 0 13 0 1 5 0 0 17 0 0 17 0 2 7 0 0 6 0 0 15 0 1 20 6,5 1 2 0 0 0 0 0 21 6 1 3 6 0 14 6 2 0 0 0 17 0 0 3 6,5 1 0 0 0 0 0 0 23 6 0 11 0 0 15 0 1 16 0 0 13 6,5 0 3 4 0
MEDIA VOTO 5.68 0 5.62 6.17 5.92 5.82 5.98 5.17 6.13 5.85 5.62 5.62 5.94 5.66 5.77 5.9 6.22 6 3.33 6.21 5.89 6.2 0 6.07 5.89 0 6 0 5.86 5.88 5.88 5.81 5.74 6 0 6.31 5.8 5.56 6.09 5.9 5.62 5.86 6.2 6 0 6 6 5.61 0 5.88 6.17 0 0 5.78 6.09 5.77 5.5 5.92 5
A. 2 0 0 0 0 0 1 0 4 1 1 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0
ESPAMM 1/1 0/0 0/2 0/0 1/2 1/4 0/7 0/1 0/3 0/1 2/8 0/4 0/0 0/3 0/4 0/6 0/2 0/0 0/0 0/2 0/6 0/8 0/0 1/6 0/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/8 1/3 1/1 0/1 0/3 0/0 0/5 0/2 0/4 0/3 0/2 0/0 0/6 0/6 0/0 0/0 0/5 0/0 1/2 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 1/4 0/6 0/3 1/8 1/2 0/1
A. 0 2 0 1 1 0 3 0 3 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 3 3 0 0 3 0 0 2 0 0
ESPAMM 0/0 0/6 0/4 0/0 0/8 0/0 0/4 0/2 1/2 0/3 0/1 0/1 0/0 1/5 1/3 0/2 0/9 0/1 0/0 0/4 0/5 0/4 0/4 0/2 0/1 0/8 2/2 0/2 0/4
Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 747 AGRA (SIE) 5 5.25 3 503 ALLAN (UDI) 6.5 6 11 504 ALMIRON (CAT) 0 6.5 14 505 ALVAREZ R. (INT) 5.5 5.5 6 506 AMBROSINI (MIL) 0 5.81 7 756 AMPUERO (PAR) 0 0 3 507 ANGELO (SIE) 0 5.78 6 508 ANSELMO (PAL) 0 5.43 3 717 AQUILANI (FIO) 6 6.72 13 509 ARMERO (NAP) 6 5.42 7 510 ASAMOAH (JUV) 5.5 6.45 11 511 BADU (UDI) 6.5 5.82 5 738 BAKIC (TOR) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 5.5 5.87 10 513 BARRIENTOS (CAT) 0 6.45 16 514 BASHA (TOR) 0 6.14 6 516 BEHRAMI (NAP) 5.5 5.93 11 723 BENASSI (INT) 0 6.5 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 5 6.34 12 520 BIABIANY (PAR) 7.5 6.36 16 521 BIAGIANTI (CAT) 0 5.8 5 522 BIONDINI (ATA) 5.5 5.67 6 523 BIRSA (TOR) 5.5 7.06 10 524 BJARNASON (PES) 5.5 6.16 9 719 BLASI (PES) 0 4.94 3 525 BOATENG (MIL) 7 5.57 12 526 BOLZONI (SIE) 5 5.63 6 527 BONAVENTURA (ATA) 6 6.58 17
CAMPIONATO P. V. G. 2 5 0 24 6,5 0 21 0 3 13 5,5 0 15 0 0 0 0 0 18 0 0 9 0 0 16 0 4 14 6,5 0 20 5,5 2 14 6,5 0 0 0 0 23 5,5 0 22 0 4 13 0 1 23 6 0 1 0 0 0 0 0 19 5 3 22 6,5 1 16 0 0 13 5,5 0 13 5,5 2 17 5,5 2 9 0 0 21 6 1 18 5 0 24 6 4
MEDIA VOTO 5.25 6.04 6.12 5.42 6.04 0 5.72 5.57 6.1 5.54 6.08 5.86 0 6.02 5.93 5.95 6.13 7 0 5.82 6.2 5.93 5.83 6.11 5.78 5.39 5.48 5.7 6.17
4
I NUMERI
VIVI LE EMOZIONI DEL GRANDE CALCIO IN DIRETTA SUL TUO iPad CON
incluso gratuitamente nel tuo abbonamento Premium ABBONATI SUBITO
mediasetpremium.it iPad ® is a trademark of Apple Inc., registered in the U.S. and other countries. App Store is a service mark of Apple Inc.
199 309 309 *
La visione dei contenuti varia in base al pacchetto sottoscritto. *Da rete fissa iva incl.: 5,83 cent al minuto no scatto alla risposta da lun a ven da h. 18.30 a 23, sabato da h. 13 a 23 e domenica da h.9 a 23. Negli altri orari costi di 14,37 cent. al minuto. Da rete mobile max 48,4 cent a minuto in base a gestore utilizzato.
7,13
la media voto nelle ultime quattro partite di Cerci, secondo della A in questa classifica dietro a Conti
7,5
i punti persi da Daniele Conti con i cartellini, tra ammonizioni ed espulsioni. Un classico per il centrocampista del Cagliari
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 708 BORJA VALERO (FIO) 6 528 BRADLEY (ROM) 7 529 BRIENZA (ATA) 0 530 BRIGHI (TOR) 0 531 BROCCHI (LAZ) 0 757 CABRERA (CAG) 0 749 CALELLO (SIE) 0 533 CAMBIASSO (INT) 5 534 CANA (LAZ) 6.5 535 CANDREVA (LAZ) 6.5 536 CARMONA (ATA) 7 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 5.5 539 CASTRO (CAT) 7 540 CAZZOLA (ATA) 5.5 542 CERCI (TOR) 10 748 CEVALLOS (JUV) 0 543 CHIARETTI (PES) 0 760 CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 6 545 CIGARINI (ATA) 0 546 COFIE (CHI) 5.5 548 CONSTANT (MIL) 0 549 CONTI (CAG) 13.5 551 COSSU (CAG) 8 554 CUADRADO (FIO) 6 555 D'AGOSTINO (PES) 0 729 DE JONG (MIL) 0 557 DE ROSSI (ROM) 0 558 DELLA ROCCA (SIE) 4.5 559 DESSENA (CAG) 0 561 DIAMANTI (BOL) 6 562 DONADEL (NAP) 0 563 DONATI (PAL) 0 564 DOSSENA (PAL) 0 565 DZEMAILI (NAP) 0 566 EDERSON (LAZ) 0 567 EKDAL (CAG) 6.5 727 EL KADDOURI (NAP) 0 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 6 758 FAURLIN (PAL) 0 707 FERNANDEZ M. (FIO) 6 571 FLAMINI (MIL) 0 572 FLORENZI (ROM) 6 715 FOGGIA (LAZ) 0 744 FORMICA (PAL) 0 573 GALLOPPA (PAR) 0 574 GARGANO (INT) 6 743 GAVAZZI (SAM) 0 575 GAZZI (TOR) 6 577 GIACCHERINI (JUV) 6 732 GIORGI (ATA) 5 578 GOBBI (PAR) 0 579 GOMEZ (CAT) 7 580 GONZALEZ (LAZ) 6 583 GUANA (CHI) 5.5 584 GUARENTE (BOL) 6 585 GUARIN (INT) 6 586 HAMSIK (NAP) 5 587 HERNANES (LAZ) 6.5 588 HETEMAJ (CHI) 5.5 589 ILICIC (PAL) 5.5 590 INLER (NAP) 5 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 6.5 593 JANKOVIC (GEN) 0 594 JORQUERA (GEN) 0 731 KONE P. (BOL) 6 750 KOVACIC (INT) 0 596 KRHIN (BOL) 6 598 KRSTICIC (SAM) 5.5 599 KUCKA (GEN) 5.5 600 KURTIC (PAL) 5.5 751 KUZMANOVIC (INT) 6 601 LAMELA (ROM) 5 604 LAZZARI (UDI) 0 605 LEDESMA (LAZ) 6 606 LJAJIC (FIO) 6 607 LLAMA (FIO) 6 608 LODI (CAT) 10 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 5.5 611 LULIC (LAZ) 11 613 MAGGIO (NAP) 0 614 MAICOSUEL (UDI) 0 615 MANNINI (SIE) 0 739 MARCHIONNI (PAR) 5 617 MARCHISIO (JUV) 7.5 733 MARESCA (SAM) 0 722 MARIGA (PAR) 0 618 MARQUINHO (ROM) 9.5 619 MARRONE (JUV) 0 620 MATUZALEM (GEN) 5 621 MAURI (LAZ) 0 622 MERKEL (UDI) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 6 625 MODESTO (PES) 0 626 MONTOLIVO (MIL) 6 627 MORALEZ (ATA) 0 629 MORRONE (PAR) 0 630 MUDINGAYI (INT) 0 631 MUNARI (SAM) 0 632 MUNTARI (MIL) 5.5 742 NADAREVIC (GEN) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 5.5 635 NINIS (PAR) 0 636 NOCERINO (MIL) 5.5 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 7 639 OLIVERA (GEN) 0 640 ONAZI (LAZ) 6.5 641 PADOIN (JUV) 0 643 PALLADINO (PAR) 5 714 PALOMBO (SAM) 0 644 PAROLO (PAR) 5 646 PASQUATO (BOL) 6 713 PAZIENZA (BOL) 6 647 PEPE (JUV) 0 752 PEREIRINHA (LAZ) 6 648 PEREYRA (UDI) 5.5 649 PEREZ (BOL) 6 650 PERROTTA S. (ROM) 6.5 651 PINZI (UDI) 0 652 PIRLO (JUV) 7.5 653 PIZARRO (FIO) 0 654 PJANIC (ROM) 10 655 POGBA (JUV) 10 656 POLI (SAM) 9.5 657 PULZETTI (BOL) 6 658 QUINTERO (PES) 0 754 RADOSEVIC (NAP) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 0 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 0 664 RIGONI L. (CHI) 6 663 RIGONI M. (GEN) 0 665 RIOS (PAL) 6 666 RIVEROLA (BOL) 6 745 RIZZO (PES) 5 761 RODRIGUEZ D.M. (UDI) 0 753 RODRIGUEZ M. (SAM) 0 730 ROSINA (SIE) 5.5 667 ROSSI (GEN) 6.5
MEDIA QUOT. 6.83 19 6.02 10 5.92 10 6.43 10 5.6 4 5 4 0 4 6.5 15 5.8 6 6.67 15 6.08 8 6.3 4 5.74 8 6.7 15 5.61 6 7.15 24 0 4 0 2 6 4 6.28 11 5.89 7 6.09 9 6.26 14 6.24 14 6.48 15 6.08 8 6.12 5 5.44 8 5.79 5 5.88 8 6.98 23 6 1 5.65 7 6 7 5.97 11 6.25 4 6.05 10 6.5 5 5.5 1 5.93 10 6 8 5.7 7 5.56 4 6.54 13 0 4 7.17 11 6.43 4 5.81 8 0 1 6.24 13 6.55 9 5.9 6 5.87 9 7.1 21 6.17 11 5.97 8 5.96 5 6.64 17 7.71 30 7.1 21 5.74 7 6.48 15 6.54 17 5.8 6 6.27 12 6.5 7 5.33 4 6.72 15 5.5 9 5.81 6 5.93 8 6.56 15 5.71 6 5.62 11 7.57 25 6.08 10 6.19 13 6.5 12 5.67 3 7 22 6 1 6.07 7 6 14 6.62 14 6.04 8 5.2 4 6.18 9 6.95 20 6.62 8 6 2 6.26 12 6 4 5.86 6 6.54 14 5.79 5 6.23 9 5.19 3 6.17 14 5.98 13 5.5 4 5.6 4 6.13 8 5.67 4 5 4 6.29 14 5.94 5 5.78 12 6 4 6.3 12 5.5 4 6.25 1 5.75 5 6.75 4 6.8 7 6.06 11 6.3 6 5.5 4 6 4 5.67 5 6.3 12 5.91 8 6.43 6 6.14 9 6.86 20 6.44 11 6.78 16 7.21 15 6.55 14 5.6 4 6.25 4 0 2 5.5 3 5 4 5.67 4 5.93 11 6.32 12 5.91 9 5.75 4 5.4 4 0 3 0 6 6.22 13 5.96 8
CAMPIONATO P. V. G. 25 0 1 20 6 1 19 0 1 16 0 2 8 0 0 2 0 0 0 0 0 24 5 3 14 6,5 0 24 6,5 4 13 6,5 2 8 0 1 20 5,5 1 25 7 4 19 6 0 24 7 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20 0 2 16 5,5 1 18 0 0 20 8 3 17 7 0 24 0 1 12 0 1 12 0 1 16 0 0 7 5 0 20 0 2 23 0 6 4 0 0 19 0 0 13 0 0 22 0 1 7 0 1 21 6,5 1 3 0 0 4 0 0 23 6 2 1 0 0 15 0 0 9 0 0 25 6 3 0 0 0 5 0 1 7 0 1 23 6 0 0 0 0 25 6 2 11 6 1 16 5 2 23 0 0 24 7 5 23 6 1 18 5,5 0 13 0 1 22 6 4 26 5 9 24 6,5 8 21 6 0 21 5,5 5 25 5,5 4 7 0 0 23 6,5 0 13 0 3 8 0 0 20 0 5 2 0 0 12 0 0 21 6 1 25 6 3 20 5,5 0 4 6 0 21 5 11 19 0 1 24 6 1 17 0 3 4 0 0 23 7 5 0 0 0 15 5,5 1 24 7 1 20 0 4 16 0 2 6 0 0 18 5 1 20 7,5 4 13 0 3 3 0 0 18 6,5 3 7 0 0 7 5,5 0 23 0 3 8 0 1 16 0 1 16 0 0 23 6,5 2 21 0 1 2 0 0 9 0 0 18 0 2 5 6 0 1 0 0 23 6 2 10 0 0 20 5,5 2 2 0 0 22 6 1 8 0 0 5 6,5 0 12 0 0 5 5 1 5 0 0 25 5 2 9 0 1 13 0 0 1 0 0 3 6 0 25 6 3 16 0 0 8 6,5 1 15 0 2 22 6,5 5 18 0 1 17 7 3 18 7 5 20 6,5 3 6 0 0 14 0 1 0 0 0 10 0 0 2 0 0 7 0 0 22 6 1 13 0 2 17 6 2 1 0 0 5 5 0 0 0 0 0 0 0 20 5,5 3 14 6,5 0
MEDIA VOTO 6.48 5.89 5.69 6.1 5.6 5.5 0 6.02 6 6.1 5.88 5.75 5.71 6.2 5.82 6.33 0 0 0 6.05 5.79 6.06 6.25 6.09 6.35 5.75 6.04 5.47 5.93 5.76 6.26 6 5.79 5.89 5.85 5.5 6.05 6 5 5.68 6 5.93 5.62 6.13 0 6 6.07 5.86 0 6.1 6.09 5.6 5.87 6.31 6 6 5.75 6.07 6.44 6.17 5.88 5.81 6.16 5.7 6.18 5.96 5.75 6.11 5.5 5.83 5.86 6.26 5.76 5.62 6.1 5.92 6.27 6 5.5 6.17 0 5.93 5.89 5.92 5.54 5.4 6.09 6.42 6.04 6 5.81 6 6.14 6.07 5.43 6.08 5.31 5.98 5.86 5.5 5.8 5.9 5.83 5 6.2 5.81 5.5 6 6.07 5.79 6.25 5.81 6 6.8 5.86 5.62 5.64 6 5.83 5.98 6.09 6 5.96 6.34 6.56 6.17 6.35 6.18 5.75 6.07 0 5.62 5 5.67 5.93 5.65 5.59 5.5 5.6 0 0 5.95 5.96
A. 8 1 2 0 0 0 0 4 0 4 1 0 0 2 1 6 0 0 0 3 0 1 2 5 4 2 0 2 0 0 5 0 0 2 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 2 0 1 6 2 1 1 2 7 1 1 1 1 1 3 0 1 1 0 0 2 1 0 0 2 3 1 0 0 5 0 3 3 3 1 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 4 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 3 1 4 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0
ESPAMM 0/3 0/3 1/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/3 0/5 0/5 1/7 0/1 0/5 0/5 0/8 0/3 0/0 0/0 0/0 1/7 0/3 0/1 1/13 1/3 0/7 0/2 0/4 1/4 0/2 0/8 0/5 0/0 0/5 0/3 0/4 0/0 0/6 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/1 0/3 0/6 0/0 0/5 0/0 1/1 0/2 0/4 0/2 0/3 1/1 0/5 0/2 1/3 0/8 0/4 0/7 0/1 0/2 0/4 0/1 0/7 0/0 0/1 0/7 0/5 0/2 0/0 0/5 1/4 1/4 0/2 0/0 1/0 0/0 0/2 0/7 0/2 0/3 0/2 0/5 0/4 1/1 0/0 0/3 0/0 0/4 1/2 0/1 0/4 0/4 0/5 0/3 0/0 0/2 0/5 0/1 0/0 0/9 0/0 0/2 0/0 0/4 0/4 0/0 0/2 0/0 0/0 0/6 0/1 0/4 0/0 0/1 0/2 1/6 0/0 0/7 0/7 0/12 1/4 0/1 0/3 0/2 0/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/8 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/3 0/0
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
CODICE GIOCATORE 669 SALIFU (CAT) 670 SAMPIRISI (CHI) 671 SANTANA (TOR) 672 SCHELOTTO (INT) 673 SCIACCA (CAT) 759 SCULLI (PES) 675 SESTU (SIE) 676 SEYMOUR (CHI) 755 SISSOKO (FIO) 679 SORIANO (SAM) 680 STANKOVIC (INT) 681 STEVANOVIC (TOR) 682 STOIAN (CHI) 683 STRASSER (PAR) 685 TACHTSIDIS (ROM) 686 TADDEI (ROM) 687 TAIDER (BOL) 689 TOGNI (PES) 690 TOZSER (GEN) 691 TRAORE (MIL) 726 TROISI (ATA) 692 VACEK (CHI) 693 VALDES (PAR) 694 VALIANI (SIE) 695 VARGAS J. (GEN) 698 VERGASSOLA (SIE) 699 VERRE (SIE) 700 VIDAL (JUV) 701 VIOLA (PAL) 702 VIVES (TOR) 716 WEISS (PES) 746 WOLSKI (FIO) 705 ZANETTI (INT) 741 ZIELINSKI (UDI) 706 ZUNIGA (NAP)
MAGIC PUNTI 0 0 0 10 0 0 0 0 6 0 0 9 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 4.5 5 6 0 0 0 0 6 0 6 6.5 0 0
MEDIA QUOT. 6.17 4 5.21 3 6.32 12 5.92 10 0 2 0 7 6.38 11 5.47 4 6 8 5.56 4 5.5 4 6.12 6 6.5 6 0 1 5.71 7 5.25 4 5.64 6 6.36 5 5.67 5 5 4 5.67 3 5.21 3 6.12 12 6.55 12 6.08 8 6.21 12 5.33 1 6.67 18 5.5 3 5.71 6 6.4 13 6 5 5.92 11 0 1 5.74 9
CAMPIONATO P. V. G. 7 0 0 17 0 0 18 0 2 20 7 1 2 0 0 1 0 0 21 0 1 18 0 0 1 0 0 21 0 0 1 0 0 14 6,5 2 11 0 2 0 0 0 18 0 1 3 0 0 21 0 1 7 0 1 15 0 0 5 0 0 5 0 0 8 0 0 20 4,5 3 19 5 2 12 6 0 24 0 2 6 0 0 21 0 5 3 0 0 16 6,5 0 20 0 4 0 0 0 25 6,5 0 1 0 0 22 0 0
MEDIA VOTO 6.17 5.32 5.94 5.71 0 0 6.12 5.65 6 5.62 6 5.62 5.83 0 5.66 5.33 5.62 6.07 5.63 5 5.67 5.5 6.02 5.97 6.12 6.02 5.33 6.17 5.5 5.89 5.85 0 5.9 0 5.74
A. 0 0 1 1 0 0 4 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0 1 1 0 0 0 1 5 0 1 0 5 0 0 4 0 1 0 1
ESPAMM 0/1 0/4 0/1 0/0 0/0 0/0 0/3 1/4 0/0 0/4 0/1 0/1 0/0 0/0 1/7 0/2 1/4 0/4 0/1 0/0 0/1 1/2 0/10 0/0 0/1 0/5 0/0 0/7 0/0 0/5 2/6 0/0 0/1 0/0 0/2
Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 4 805 AMAURI (PAR) 9.5 935 ANELKA (JUV) 0 937 BALOTELLI (MIL) 5 807 BARRETO D.S. (TOR) 5 808 BELFODIL (PAR) 5.5 933 BELTRAME (JUV) 0 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 6.5 810 BIANCHI (TOR) 8.5 812 BOGDANI (SIE) 0 813 BOJAN (MIL) 0 903 BORRIELLO (GEN) 5 936 BOSELLI (PAL) 6 814 BUDAN (ATA) 0 815 CALAIO' (NAP) 0 916 CAMPOS TORO (UDI) 0 932 CANI (CAT) 0 816 CAPRARI (PES) 6 930 CARAGLIO (PES) 5 817 CASSANO (INT) 5 819 CAVANI (NAP) 5 820 CELIK (PES) 5.5 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 5.5 825 DESTRO (ROM) 0 827 DI NATALE (UDI) 5 828 DIOP (TOR) 4 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 0 831 EDER (SAM) 9.5 832 EL HAMDAOUI (FIO) 6 833 EL SHAARAWY (MIL) 10 931 EMEGHARA (SIE) 6 834 FABBRINI (PAL) 5 835 FLOCCARI (LAZ) 6 928 FLORO FLORES (GEN) 0 836 GABBIADINI (BOL) 6 837 GILARDINO (BOL) 6 839 GIOVINCO (JUV) 9 926 HALLENIUS (GEN) 0 941 HAUCHE (CHI) 0 840 HERNANDEZ (PAL) 0 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 5 842 ICARDI (SAM) 6 843 IMMOBILE (GEN) 0 844 INSIGNE (NAP) 5 902 JONATHAS (TOR) 0 845 JOVETIC (FIO) 6 940 KABASELE (TOR) 0 846 KEKO (CAT) 9.5 847 KLOSE (LAZ) 0 848 KOZAK (LAZ) 0 850 LARRONDO (FIO) 6 906 LIVAJA (ATA) 13.5 942 MALELE (PAL) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 6 855 MAXI LOPEZ (SAM) 0 856 MEGGIORINI (TOR) 0 934 MENGA (TOR) 0 858 MICCOLI (PAL) 5.5 859 MILITO (INT) 0 861 MOSCARDELLI (BOL) 6 862 MURIEL (UDI) 5.5 863 NENE' (CAG) 0 912 NIANG (MIL) 0 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 6 867 PALACIO (INT) 6 868 PALOSCHI (CHI) 0 869 PANDEV (NAP) 5 870 PAOLUCCI (SIE) 0 871 PAPONI (BOL) 6 872 PARRA (ATA) 0 874 PAZZINI (MIL) 0 876 PELLISSIER (CHI) 5 877 PINILLA (CAG) 10 879 POZZI (SIE) 5.5 880 QUAGLIARELLA (JUV) 0 921 RANEGIE (UDI) 0 925 REGINALDO (SIE) 0 882 ROBINHO (MIL) 0 883 ROCCHI (INT) 0 929 ROSSI G. (FIO) 6 885 ROZZI (LAZ) 0 943 SAHA (LAZ) 0 927 SAID (GEN) 0 920 SAMASSA (CHI) 5 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (SAM) 6 886 SANSONE N. (PAR) 0 888 SAU (CAG) 10 939 SFORZINI (PES) 0 938 SPERDUTI (PAL) 0 891 THEREAU (CHI) 5 892 THIAGO (CAG) 0 919 TONI (FIO) 6 894 TOTTI (ROM) 0 896 VUCINIC (JUV) 6 913 VUKUSIC (PES) 0 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 0
MEDIA QUOT. 5.78 11 6.82 20 6 16 9.62 32 5.85 6 6.8 18 6 2 5.75 6 7.05 22 6.76 20 6.25 7 6.75 17 6.87 18 5.88 13 6.67 8 6.11 12 6 4 0 7 5.97 11 5.12 11 7.48 25 8.59 39 6.18 7 5.79 8 6.88 25 6.4 16 7.98 35 4 1 6 4 6.22 13 6.83 20 6.53 14 8.38 32 8.9 15 6.17 8 7.08 16 5 10 6.74 18 7.16 24 6.98 23 4 2 0 11 5.25 3 0 3 6.31 17 7.31 15 6.38 17 6.62 19 5.25 9 7.74 27 0 4 9.5 4 7.62 26 5 4 5.33 4 7.75 7 6 2 5.25 4 0 1 7.27 20 6.8 9 6.08 12 0 6 7 22 7.53 28 5.25 4 7.18 11 6.57 12 6.25 6 7 2 7.48 25 7 22 7.62 15 6.07 14 6.8 6 5.67 4 5 4 7.58 22 6.28 14 6.2 17 5.3 4 7.46 19 5.94 8 6.5 9 6.46 15 5.33 4 6 11 0 1 5 10 7 4 5.1 3 6.5 4 6.67 17 7 10 7.84 29 5 12 0 9 6.64 20 6.11 13 7.12 17 7.9 34 7.02 24 5.25 8 5 4 5.56 4
CAMPIONATO P. V. G. 20 4 2 21 6,5 6 1 0 0 4 5 4 10 5 0 24 5,5 7 1 0 0 8 0 0 22 6,5 7 23 5,5 8 11 0 2 18 0 3 19 5 7 4 6 0 8 0 1 19 0 4 2 0 0 0 0 0 17 6 1 4 5 0 23 5 8 23 5 18 15 5,5 3 14 0 1 26 5,5 9 16 0 4 23 5 14 3 5 0 9 0 0 18 0 3 21 6,5 4 15 0 3 25 7 16 5 6 4 11 5 1 14 6 4 4 0 0 20 0 5 24 0 10 24 6 7 1 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 22 5 1 20 6 8 23 0 5 26 5 4 15 0 1 20 0 11 0 0 0 1 6,5 1 20 0 10 11 0 0 4 0 0 9 7,5 2 1 0 0 2 0 0 0 0 0 15 6 6 11 0 3 21 0 2 1 0 0 19 6 5 20 0 9 10 0 0 11 5,5 4 16 0 3 10 0 0 3 0 1 20 6 11 21 6 7 13 0 7 21 5 2 7 0 2 3 0 0 9 0 0 20 0 10 19 5 4 14 7 3 7 5,5 1 16 0 7 14 0 1 13 0 3 15 0 2 7 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 3 0 1 7 5 0 1 0 0 17 6 2 17 0 5 22 7 11 1 0 0 0 0 0 25 5 5 20 0 2 20 0 7 23 0 9 22 6 6 17 0 1 1 0 0 8 0 1
MEDIA VOTO 5.56 5.92 6 6.62 5.75 5.93 6 5.75 6.16 5.89 5.42 6.07 6.03 5.88 5.83 5.81 6 0 5.8 5.12 6.13 6.39 5.64 5.67 5.77 5.68 6.11 5 6.12 5.69 6.19 5.97 6.44 6.6 5.72 6.08 5 6.03 5.96 5.96 4 0 5.25 0 6.12 6.03 5.62 6.04 5.29 6.25 0 6.5 6.25 5.14 5 6.25 6 5.25 0 6 5.83 5.79 0 6.18 5.95 5.3 6 5.81 6.25 6 6.08 5.93 5.92 5.71 5.6 5.5 5.17 6.08 5.64 5.96 5.4 5.89 5.62 5.17 5.88 5.42 0 0 5 5.5 5.3 6.5 6.12 5.96 6.36 5.5 0 6 5.76 6.08 6.67 6.07 5.28 5 5.44
A. 0 0 0 0 1 3 0 0 4 1 0 1 1 0 0 2 0 0 0 0 7 1 0 0 3 1 2 0 0 0 3 0 2 0 1 0 0 1 0 5 0 0 0 0 1 0 2 3 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 3 0 2 3 1 0 2 3 0 3 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 2 1 1 0 0 2 1 1 8 5 0 0 0
ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/5 0/4 0/3 0/1 0/6 0/0 0/1 1/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/3 0/3 0/2 1/3 0/2 1/0 0/1 0/1 0/3 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/5 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/4 0/2 0/3 0/3 0/0 0/0 0/5 1/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/3 0/1 0/3 0/0 0/6 0/0 0/2 0/2 0/3 0/2 0/0 1/3 0/3 0/1 0/3 0/1 0/0 1/0 0/5 0/1 0/5 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 1/1 0/3 0/2 0/1 0/0 0/2 0/2 0/2 0/4 0/4 0/1 0/0 0/4
4
I NUMERI
6,67
La media voto di Francesco Totti, la più alta del campionato.
8
Il voto di giornata più alto ottenuto da Handanovic (Inter) e Conti (Cagliari).
CLASSIFICA GENERALE Poa. Magic manager Città 1 Giancarlo Coppa Ardenno (SO)
23
CLASSIFICA DI GIORNATA Team Cielo Stellato 58
Punti 1922,5
Pos. Magic manager 1 Federico Salvelli
Città Team Castelnuovo Del Garda (VR) Feccia Del Garda
Punti 98
2
Andrea Bartolucci
Monte S.Maria T. (PG) 3
1920,5
2
Ratcliff Bachi
Livorno
W17
93,5
3
Francesco Di Comite
Bari (BA) Piwi Team Laf G59
1915
3
Enrico Bonfanti
Piacenza
Bonfa87
93,5
4
Ermete Labbadia
Lenola (LT)
L'Uomo Dei Sogni
1914
4
Michele Paradiso
Bari
Jackson Fantasy
92,5
5
Federico Gianni
Viareggio (LU)
4-3-3
1909,5
5
Marco Agasso
Polonghera (CN)
Magic Marco
92,5
6 7
Ermete Labbadia Francesco Di Comite
Lenola (LT) Bari (BA) Piwi Team
Suspiria Laf G61
1903 1903
6
Antonello Caputo
Mola Di Bari (BA)
Mola 2
92,5
7
Daniele Condurso
Roma
Deli Team
92
8
Francesco Pratici
92
Mulazzo (MS)
Stef1
1903
8
Antonio Tricarico
Casalgrande
Adryana 24
9 Andrea Balduini 10 Giancarlo Coppa
Pietrasanta (LU) Ardenno (SO)
Balduino415 Cielo Stellato 86
1903 1903
9
Fabrizio Cherchi
Selargius
Fcl Inter
92
10 Ratcliff Bachi
Livorno
G23
91,5
11 Marco Serena 12 Gerardo Di Conza
Piacenza) Lioni (AV)
Sereal Campeon 6 Gigi43
1901,5 1901
11
Alassio (SV)
Mosquito Coast
91,5
Strongoli (KR)
Ercole 68
91,5
13 Davide Collareta
Genova (GE)
Arbeloa21
1900,5
13 Massimo Bardini
Sarzana (SP)
Veronicamatilde
91
14 Marco Lo Medico 15 Gianluca Marchese 16 Tiziano Dante
Bagheria (PA) Costanzana (VC) Seregno (MI)
Les Merengues 81 Nonno Arialdo 23 El-tex G63
1900,5 1900,5 1900
14 Enrico Bonfanti
Piacenza
Bonfa54
91
15 Massimo Meregalli
Sovico (MI)
Fantableff
90,5
16 Matteo Chiavarini
Grignasco (NO)
Athletic Grignasco
90,5
17
Thiene (VI)
Last_02
1897,5
17
Celle Ligure (SV)
Franrame2012
90,5
18 Alessio Parisi
Montecarlo (LU)
Alek 17
1897,5
18 Mauro Termignoni
Monza
Birillo 13
90
19 Roberto Cinque 20 Antonio Vallelonga
Novara Riace (RC)
Faiv 102 Un Capitano! 134
1897,5 1896,5
19 Michele William Perfetto
Monza
Cavoletti E Rape
90
20 Claudia Paci
Pesaro
Noa3
90
Lodovico Paterno
Massimo Mosca
12 Ercole Caligiuri
Francesco Ramella
4 Schelotto-Livaja, si riparte:
I rigori segnati da Di Natale (Udinese) e Cavani (Napoli) che però non vanno a segno da oltre un mese.
50 chilometri portafortuna L’interista e l’atalantino di nuovo protagonisti dopo aver cambiato squadra Hanno un destino comune: il doppio viaggio Milano-Bergamo li ha trasformati MATTIA BAZZONI
Il giorno dopo è solo relax, immerso in un mare di complimenti. Ezequiel Schelotto prima ha cinguettato un affettuoso ringraziamento («Grazie di cuore, non mi dimenticherò mai quello che ho vissuto ieri»), poi ha postato una foto da Venezia in compagnia della fidanzata. Marko Livaja, invece, si è goduto un primo segno di celebrità, il wallpaper che il sito ufficiale dell'Atalanta gli ha dedicato. Ezequiel e Marko, eroi di imprese a metà. La rete dell'interista nel derby non vale i tre punti, come la doppietta del croato contro la Roma non porta alla vittoria, ma per i Magic manager sono loro i protagonisti. Intrecci Un destino comune. Solo a gennaio, il futuro per entrambi non sembrava così rosa. Il matrimonio tra Schelotto e l'Atalanta era al capolinea: zero gol, 5,7 di media. Rendimento non da lui, che aveva chiuso la stagione precedente con 2 reti, 3 assist e un 6,05 solidissimo di media. Pochi sorrisi anche per Livaja, titolare con l'Inter in Eu-
ropa League, ma a secco in campionato: sei presenze macchiate dall'errore contro il Genoa (in pagella 4,5). Poi il doppio trasferimento: stessa direttrice, Milano-Bergamo, mete opposte. Il croato all'Atalanta si è ambientato subito. Ha esordito col Catania, giocato un tempo col Torino e convinto Colantuono, che lo ha voluto titolare contro la Roma. Subito ripagato
L’italo argentino a segno nel derby, doppietta con la Roma e gran voto per il croato con due reti (le prime in A) e un 7,5: il voto più alto della stagione. Più difficile il cammino per Schelotto, naufragato con tutta l'Inter a Siena (voto 4) e confinato in panchina. Proprio dalla panchina domenica si è alzato per aggiustare un derby storto. Anche per lui la prima rete e il voto più alto: 7. Da anatroccoli nerazzurri a cigni. Sempre nerazzurri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marko Livaja, 19 anni, croato, è passato dall’Inter all’Atalanta BOZZANI
VIVI TUTTO IL CALCIO CHE CONTA CON
a
al mese
E se ti abboni subito hai anche di cinema. ABBONATI SUBITO
mediasetpremium.it
199 309 309 *
Corrispettivo iniziale 59€. Sconto di benvenuto 20€.Offertavalida fino al 13/03/13 pernuovi abbonamenti annuali.Visione Serie&Doc+Calcio+Cinema+Play a 24€/m anziché 34€ peri primi sei mesi. Entro il 6° mese, scegli a cosa rimanere abbonato.Recesso nei primi 12 mesi: recupero sconti fruiti + 8.34€ perabbonamento. Info su Offerte, abbonamento e copertura segnale su mediasetpremium. it. *Da rete fissa iva incl.: 5,63 cent al minuto no scatto alla risposta da lun a ven da h.18.30 a 23, sabato da h.13 a 23 e domenica da h.9 a 23. Negli altri orari costo di 14,37 cent. al minuto. Da rete mobile max 48.4 cent a minuto in base a gestore utilizzato.
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MONDO COPPA DI SPAGNA
Il fallo di Pique su Cristiano Ronaldo: l’arbitro assegna il rigore, poi trasformato dal portoghese per l’1-0 AFP
L’esultanza di Cristiano Ronaldo, 28 anni, per uno dei suoi 2 gol che hanno affondato il Barcellona al Camp Nou AP
Altra imBarçata Tris Real in Coppa Mou vola in finale Doppietta di Cristiano Ronaldo e sigillo di Varane: nuovo k.o. blaugrana dopo la batosta con il Milan BARCELLONA REAL MADRID
1 3
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) su rigore al 13’ p.t.; Cristiano Ronaldo (R) al 12’, Varane (R) al 23’, Jordi Alba (B) al 44’ s.t.
BARCELLONA (4-3-3) Pinto 5; Dani Alves 5,5, Piqué 5, Puyol 4, Jordi Alba 6; Xavi 5 (dal 28’ s.t. Thiago 5,5), Busquets 5,5, Fabregas 4 (dal 14’ s.t. Villa 5); Pedro 5 (dal 26’ s.t. Tello 5,5), Messi 5, Iniesta 6,5. PANCHINA Valdés, Mascherano, Adriano, Song. ALLENATORE Roura 5 ESPULSI nessuno AMMONITI Piqué, Puyol per gioco scorretto
REAL MADRID (4-2-3-1) Diego Lopez 7; Arbeloa 6,5, Sergio Ramos 7, Varane 8, Coentrao 6,5; Xabi Alonso 7 (dal 39’ s.t. Essien s.v.), Khedira 7; Di María 7,5, Özil 7 (dal 34’ s.t. Pepe 6), Cristiano Ronaldo 8,5; Higuaín 6 (dal 25’ s.t. Callejon 6). PANCHINA Adan, Modric, Kakà, Benzema. ALLENATORE Mourinho 8 ESPULSI nessuno AMMONITI Arbeloa per gioco scorretto ARBITRO Undiano Mallenco 7 NOTE spettatori 95.002. Tiri in porta 3-7. Tiri fuori 5-2. Angoli 5-3. Fuorigioco 3-2. Recuperi: 0’ p.t.; 3’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci BARCELLONA
Un’altra sberla. Ancora più forte di quella presa dal Milan. Il Barça viene schiantato dal Madrid, prende 3 gol, a 1, guarda i rivali andare in finale di Copa del Rey e s’interroga. La difesa che prende gol per la dodicesima partita di fila, umani, la perdurante assenza per malattia grave di Vilanova, storici, sfugge il senso dell’inusuale e autolesionistica polemica sull’arbitro montata da un Roura telecomandato alla vigilia, filosofici: c’è vita dopo il tiqui-taka? La rivincita E dall’altra parte il trionfo del Real Mou, sublimato dallo stato bestiale di Ronaldo, autore di una doppietta che gli offre un record: è il primo ad andare a segno per 6 volte di fila al Camp Nou. Mourinho, atteso da 8 giorni da tutto o niente che si chiuderanno martedì prossimo all’Old Trafford, si prende una
COPPA DI FRANCIA IL PSG COL MARSIGLIA NEGLI OTTAVI
Beckham, esordio-bis Ancelotti difende Ibra ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Tre giorni dopo la vittoria del Psg sul Marsiglia in Ligue 1 (2-0), il remake del derby di Francia, in versione ottavi di coppa (gara unica, eventuali supplementari e rigori), propone di nuovo David Beckham, stavolta titolare. E Carlo Ancelotti lo piazza in mezzo al campo: «Mi aspetto che faccia bene come Verratti». L’azzurro è squalificato, ma per la stampa francese — più che come Verratti — lo Spice boy gioca alla Pirlo per via dei lanci sfoggiati all’esordio. «Beckham – conti-
rivincita colossale: contro il Barça, i puristi del possesso spagnoli, gli stessi madridisti stanchi dei suoi modi spesso poco urbani. Niente Villa La coppia Roura-Vi-
lanova sceglie lo status quo e manda in campo gli stessi 10 che hanno affrontato il Milan. In porta come sempre in Copa del Rey c’è Pinto. Villa va quindi in panchina, Sanchez addirittura in tribuna. Se non è una sentenza poco ci manca. Il Barça non cambia uomini e finisce schiavo delle stesse pene sofferte a San Siro. Parte forte con due tiri in 85 secondi, poi il Madrid apre la doccia e raffredda l’entusiasmo del Camp Nou. Al primo affondo del Madrid, minuto 12, Ronaldo punta Piqué che lo stende. Rigore solare che Ronaldo trasforma senza patemi. Il Barça è scosso. Non c’è reazione, la palla circola balbettando, il Madrid non ha bisogno di barricate per nua Ancelotti – può giocare 90’, deve partecipare alla costruzione del gioco e tirare qualche punizione». Magari contendendola a Ibrahimovic finito però nel mirino della critica. L’Equipe gli rinfaccia il paragone con il buon debutto dell’inglese che ha giocato 14 palloni in un quarto d’ora, contribuendo all’azione del 2-0, firmato però dallo svedese. Ibrahimovic per Le Parisien è un «gigante che vacilla», perché apatico in campo. E domenica, parte dei tifosi l’ha pure fischiato. Perplesso Ancelotti: «Ci vuole coraggio per fischiare uno che segna 22 gol». Che sono già uno in più dell’ultimo capocannoniere di Ligue 1, Olivier Giroud. © RIPRODUZIONE RISERVATA
David Beckham, 37 anni LAPRESSE
OTTAVI (in maiuscolo le qualificate) Sochaux-TROYES 1-2; EVIAN-Le Havre 3-1; ST. ETIENNE-Lilla 3-2. Oggi: Lorient-Brest; Raon-Bordeaux; Venissieux-Nancy; Psg-Marsiglia. Domani: Lens-Epinal.
Lionel Messi, 25 anni, si dispera AP
difendersi. Peggio, i catalani sembrano preoccuparsi più dell’arbitro che della partita. Lo stato di nervoso choc è testimoniato dall’assenza di profondità e pericolosità del Barça per tutto il primo tempo. Un liscio dell’appannato Fabregas innervosisce il Camp Nou, Iniesta non ha compagni che lo sostengano, Xavi desaparecido. Unica fiammata, una punizione di Messi che accarezza la rete di Diego Lopez. Il Madrid non deve fare granché: si difende e si affida ai tiri in serie di Ronaldo. Ancora Ronaldo Dopo l’interval-
lo il Barça torna in campo molto prima dei rivali. Ha fretta di ritrovarsi, evidentemente. In meno di un minuto il Camp Nou è già lì a cantare la sua litania, «Villaaa, Villaaa». Poi ci riprova al 10’. Il Barça sembra di nuovo partire bene ma allo stesso fatidico minuto, il 12’, un altro contropiede mostruoso del Madrid manda via da solo Di Maria: Puyol scherzato, Pinto ribatte sui piedi di Ronaldo che segna con freddezza. Entra Villa ma è tardi. Altri 10 minuti e Varane, già in gol all’andata, salta su un corner e segna il 3-0. La rete di Jordi Alba alla fine non conta nulla. Al Barça resta senz’altro la Liga, vinta da tempo, e c’è da vedere come andrà a finire col Milan. Al quale, psicologicamente, il Madrid ieri ha dato una grossa mano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
OGGI L’ATLETICO
Migliori
h 8,5
CRISTIANO RONALDO
Il programma delle partite di ritorno delle semifinali di Copa del Rey (in maiuscolo le qualificate) IERI BarcellonaREAL MADRID 1-3 (andata 1-1) OGGI ore 22 SivigliaAtletico Madrid (andata 1-2) LA FINALE In gara unica, era inizialmente prevista per il 18 maggio, però la concomitanza con la finale del concorso canoro «Eurovision» mette in pericolo la data: Tve, che trasmette entrambi gli eventi, vorrebbe spostare la finale tra il Real Madrid e la vincente tra Siviglia e Atletico. Quindi si sta cercando una data alternativa
Due reti, tanti tiri, persino le scuse ai compagni per egoismo. Momento di forma stellare, 39 gol in 39 partite stagionali.
h8
VARANE Dopo il 9 dell’andata, ecco un 8. Perfetto in difesa, come al Bernabeu si permette anche di segnare un gol. Ha ancora 19 anni, il futuro è tutto suo.
h 6,5 INIESTA Unico dei suoi a provarci, ma è troppo solo e finisce col giocare a biliardo senza sponde. Assist a Jordi Alba per il gol.
Peggiori
i 4 FABREGAS Roura e Vilanova si ostinano a preferirlo a Villa e pagano caro l’errore. Un suo liscio scatena il malumore del Camp Nou. Fuori forma.
i4
PUYOL La caduta sul dribbling perfetto di Di Maria sul 2-0 del Madrid fa male alla vista. Esce a pezzi dal confronto.
i5 MESSI
Lo mettiamo tra i peggiori per i suoi 49 gol stagionali, per quello che ci si aspetta da lui: ieri, come a San Siro, non si è visto nulla.
Taccuino
CHAMPIONS D’ASIA
Lippi, che debutto 3-0 all’Urawa Bella partenza per il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi nella Champions League d’Asia: 3-0 ai giapponesi dell’Urawa Red Diamonds nel gruppo F. Il successo netto è stato firmato da Barrios (16’ pt), da Muriqui (21’ st) e autogol di Suzuki al 46’ st. Si è giocato in un’atmosfera surreale: lo stadio era presidiato da 7.000 poliziotti e 4.000 uomini addetti alla sicurezza per il timore di incidenti provocati dai nazionalisti. Nell’altra gara, 1-1 tra Muangthong (Thailandia) e Jeonbuk (Sud Corea). Supercoppa cinese Prossimo impegno di coppa, martedì 12 sul campo del Jeonbuk. È stata la prima partita stagionale dei campioni di Cina che domenica 3 saranno impegnati in Supercoppa cinese (contro il Guizhou Rehne) per conquistare il primo trofeo stagionale, e quindi venerdì 8 affronteranno il debutto in campionato (in casa contro lo Shanghai Shenxin). Debutto Zenga Oggi tocca all’Al-Nasr di Walter Zenga, nel gruppo C, sul campo del Sepahan (Iran). L’altra sfida è Al-Ahli (A.Sau)-Al-Gharafa (Qat) © RIPRODUZIONE RISERVATA
COPPA D’INGHILTERRA
Oggi in campo il Chelsea Replay degli ottavi di FA Cup. Ieri l’Everton ha battuto l’Oldham 3 1, qualificandosi ai quarti. Oggi (20.45 ora italiana) si gioca Middlesbrough Chelsea.
COPPA DI GERMANIA
Bayern-Borussia da brividi Oggi (20.30) c’è Bayern Borussia Dortmund, quarti di Coppa di Germania. Alle 19 Stoccarda Bo chum. Ieri (in maiuscolo le qualificate): Mainz FRIBUR GO 2 3 d.t.s.; Kickers Offenbach WOLFSBURG 1 2.
EX NAZIONALE TEDESCO
Frings annuncia il ritiro Il 36enne Torsten Frings, ex centrocampista di Bayern e Germania, ora al Toronto, ha annunciato il ritiro dopo il recente intervento all’anca.
ORA AL LEVANTE
Martins andrà al Seattle (Usa) Obafemi Martins, ex attaccante dell’Inter, ora al Levante (Spagna), si trasferirà ai Seattle Sounders nella Major League Soccer americana.
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
di VALERIO PICCIONI
i sarà un bel po’ di sport nel Parlamento C che verrà. Per tutti i gusti. Il «medagliere» sembra quello dell’Italia alle Olimpiadi: vince la scherma con una doppietta olimpionica, alla Camera arriva con Monti Valentina Vezzali, al Senato è promosso con il Pdl lo sciabolatore Marco Marin. Dove ci sarà pure Josefa Idem (foto Ansa), ormai senza canoa, che era capolista del Pd in Emilia Romagna. E visto che ci siamo, Antonio Rossi, diventerà assessore in Lombardia con la vittoria di Maroni. Ancora in bilico la sorte di Manuela Di Centa. Poca fortuna per il pallone: Renzo
visto da Erri
li e molti anni fa Maradona è stato l’ultimo re del golfo. Napoli l’ha avuto in dote dall’Argentina, dopo avere versato in quel paese un popolo di nostri, partiti a riempire un altro sud. «L’Argentina è una nazione di italiani che parlano spagnolo», disse Jorge Luis Borges, scrittore di laggiù, senza origini nostrane. A saldo di milioni di braccia da lavoro, un paio di piedi miracolosi hanno fornito il più gradito rimborso festivo. Si fanno paragoni tra lui e altri campioni, ma nessuno regge, perché nessuno si è sprecato e dissipato tanto quanto lui. Perciò Napoli l’ama: per la sovrana indifferenza della sua carriera.
Ulivieri non ce la fa per Sel. Toccherà invece soltanto a Laura Coccia, Pd, diversi record italiani da velocista, rappresentare la disabilità sportiva a Montecitorio. Non passa Annalisa Minetti. La cantante mezzofondista bronzo a Londra era comunque messa male al via: quinta a Roma nella lista di Monti, hanno passato il guado in tre. Poi Franco Carraro, presidente di tutto ma mai parlamentare: debutterà a Palazzo Madama. Ecco i presidenti federali: Luciano Rossi (Umbria, Pdl), riporta il tiro a volo al Senato, mentre non ce la fa Paolo Barelli
laVignetta
MARADONA È L’ULTIMO RE DI NAPOLI UNA CITTÀ MONARCHICA E ANARCHICA apoli è una città monarchica e anarchica. N Ha bisogno di un re per la domenica e minimo governo nel resto dei sei giorni. Molti chi-
di STEFANO FROSINI
Nel calcio di oggi si è ristretto il campo, allargandosi la taglia dell’atleta. La palla schizza più svelta ma imprecisa. Avvengono progressi anche all’indietro. Lui, isso in napoletano, è stata la versione definitiva del biliardo applicato al campo di calcio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Erri De Luca, nato a Napoli 62 anni fa, scrittore e poeta. Grande amante della montagna, il suo ultimo libro, «Il torto del soldato», è uscito l’anno scorso per Feltrinelli.
mercatoaVista
di NICOLA CECERE
n quel primo tempo di grande difficoltà vissuImismo) to dall’Inter nel derby, il tifoso avvilito (eufeosservava anche la panchina, dove si trovavano seduti fianco a fianco i nuovi arrivi di gennaio. Tutte riserve, quindi? Beh, no, poi Schelotto ha dimostrato che quella del tifoso avvilito era una conclusione emotiva. Però a esaminare a freddo le due fasi del mercato nerazzurro, estiva e invernale, ci sono troppi «movimenti» che non convincono. Acquisti e cessioni che sembrano svincolati da un piano generale, studiato a tavolino, e perciò figli di estemporaneità. Colpi a sorpresa, pennellate di stucco a tappare un buco, non mattoni su cui riedificare. Con l’allenatore costretto a navigare a vista: il peggio che possa capitare a un tecnico giovane, inesperto. All’inizio il disegno tattico di Stramaccioni era orientato al 4-2-3-1. Con Lavezzi, Sneijder e Lucas alle spalle di Milito. Cioè qualità, velocità, imprevedibilità al servizio del cannoniere. I milioni del PSG hanno mandato all’aria il piano. E allora ecco il terzetto fatto in casa: Palacio, Sneijder, Cassano. Ma Sneijder esce di scena finendo intrappolato in una vertenza troppo lunga per potersi dire che sia stata gestita bene. In rosa non c’è un vice-Milito: una carenza evidenziata subito. Degli attaccanti giovani Longo viene ceduto e Livaja trova spazio
in coppa. Dove gioca bene e segna. Eppure parte anche lui. Con Coutinho. In precedenza altri giovani di talento, tipo Biabiany e Destro, sono stati mollati con eccessiva disinvoltura. Molti tifosi li rimpiangono. I conti forse tornano sul piano economico, di certo non su quello tecnico-programmatico. Così adesso, dovendo rimpiazzare Milito, ci si deve arrangiare con Carew (nella foto Epa con la maglia della Norvegia) il cui arrivo lo stesso Moratti non considera scontato: «Lo teniamo in prova qualche giorno e poi decidiamo». Sempre che passi le visite mediche. Rocchi, l’alternativa, è stato definito «un’occasione a costo zero». Meglio dire «a chilometri zero», visto che finora è rimasto in disparte. E’ arrugginito? Chiaro, sta lavorando per recuperare una condizione atletica accettabile. Il guaio è che pure Carew è fermo da tempo. Se almeno uno dei due non ridiventa in fretta un giocatore, l’Inter dovrà affrontare il difficile sprint per la Champions con il solo Palacio. In Coppa non sono utilizzabili. Insomma il sogno Lavezzi&Lucas si è infranto sull’anziana coppia Rocchi-Carew. Che brutto risveglio. Dice: sono stati fatti diversi tentativi per arrivare a Kozak, Floccari, Pinilla, Pellissier, e via attaccando: prezzi sempre proibitivi. L’unico sul quale il club ha deciso di investire è il promettente Icardi. Ottima scelta. Peccato che il ragazzo debba finire il campionato con la Samp. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tanto è un gioco
Il campionato ha votato come gli italiani. Allegri, rimonta alla Silvio
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MAX BIAGGI Campione Sbk oggi commentatore
Il Papu Gomez (a destra) alle prese con Biabiany del Parma ANSA
Quel giorno che provai la Ferrari di Schumacher a Fiorano! Pelle d’oca!!! @maxbiaggi
ALEX ZANARDI Due ori Paralimici a Londra
Buffo Paese, io che ho due soldi voto chi vorrebbe redistribuire il reddito, chi ha solo speranza lo dà a chi vuole tenersi stretti i suoi... @lxznr
DA LAVEZZI-LUCAS A ROCCHI-CAREW INTER, LO STRANO BALLO SULLE PUNTE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Catania grillino E Mazzarri vuole smacchiare la zebra
Poteva ottenere assai di più, ma ha ignorato la lusinga del calcolo avveduto, del risparmio. Si è speso e sparso come il figlio prodigo. Ora è di passaggio a casa. La città se l’abbraccia e se lo bacia, se lo canta e se lo solfeggia a serenata sotto il balcone dell’albergo. Come al solito lui non si affretta con le autorità, con gli incontri ufficiali. Vuol bene a Napoli per gioco, che è il più nobile movente. Ha un carico pendente con le tasse ma pare fuori di giurisdizione e morso di Equitalia, il partito che ha perso le elezioni. Conserva anche da nonno il guizzo vivo dentro agli occhi, da dove partiva la serpentina travolgente, il cambio di passo che lasciava sul posto il reparto incaricato della sua sorveglianza. Napoli lo vorrebbe cittadino a vita. Non che debba per forza occuparsi di calcio, diventare allenatore. Aprisse una pasticceria, un negozio di barbiere, un ferramenta, avrebbe solo da regolare il traffico all’ingresso.
della Federnuoto, primo (considerando che Berlusconi potrebbe optare per un altro collegio) dei non eletti al Senato nel Lazio per il Pdl. Passa invece Enrico Costa, anche lui Pdl, alla Camera: guida una disciplina associata, la pallapugno. Poi gli Enti di promozione: Fossati dell’Uisp e Molea dell’Aics, tutti e due per il Pd. Ci sarebbero le forze per un partito trasversale più sport a scuola, meno tasse e burocrazia per le società sportive, legge sugli stadi (o sugli impianti, come la chiama il nuovo presidente del Coni, Malagò). Ma il problema è quanto durerà la legislatura. Cioè: la squadra c’è, nessuno sa quanto giocherà.
DI LUIGI GARLANDO
Napoli se l’è messo come anello al dito. I suoi scudetti valgono di più delle dozzine altrui. Sarebbe stato bello averlo allo stadio per l’arrembaggio alla prima della classe. Avrebbe dato la spinta in più del santo protettore sceso in terra. Io l’avrei fatto addirittura sedere in panchina a scatenare da lì vicino l’impossibile imitazione.
I tifosi prendono d’assalto l’auto di Maradona ANSA
25
GLI SPORTIVI IN PARLAMENTO CI SONO MA AVRANNO IL TEMPO PER GIOCARE?
nuoviEletti
di ERRI DE LUCA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
RESI STIEGLER Nazionale Usa di sci
Russian Relaxation @ResiStiegler
BRANDON BROWN Cestista Usa di Avellino
Io non capisco un cazzo #Elezioni2013 @bbeezy5
CARLO MOLFETTA Oro a Londra nel Taekwondo
Tempo di terapie... #unavitaditerapie @MolfettaTkd
ome ha votato il campioC nato? Più o meno come gli italiani. C’è il Napoli che mostra una vaga malinconia da Bersani. Si carica con i sondaggi che lo vogliono maturo per lo scudetto. Mazzarri ha intenzione di smacchiare la zebra. Cova l’idea del gran sorpasso, ha l’occasione per portarsi a -2 e medita l’agguato del San Paolo alla Juve capolista. Invece di colpo si ritrova a -6. Alla faccia degli exit-poll. C’è il Milan che sembrava sepolto: 5 sconfitte nelle prime 8 partite, distanze siderali dal vertice, squadra sventrata dalle partenze eccellenti, Allegri delegittimato in serie, deriso da Berlusconi più o meno come a sinistra deridevano Berlusconi: no el capisse un casso... E invece Allegri, come Berlusconi, ha rimontato di brutto, al di là delle attese, al di là dell’Inter. A proposito: l’anagramma di Stramaccioni? «Scarica Monti». Il Professore è stato scaricato perché prometteva agli italiani balzi sui gradoni con sacchi di sabbia sulle spalle, tipo Zeman. E poi, soprattutto c’è il piccolo Catania, arrivato sorprendentemente nella zona di governo: il grillino del campionato. La forza del movimento: attaccano in massa, solidali e organizzati. Barrientos lo chiamano "el Pitu", il Puffo; Gomez, alto 164 cm, è il Papu. Dove vanno questi piccoletti? Mancano solo Pisolo e Brontolo... El Pitu, el Papu, poi el Toro Bergessio, el Pata Castro, el Flaco Spolli... Nomignoli e risolini. Si va be’, partono forte, clamoroso al Cibali, poi si fermano... E invece, alla 7ª di ritorno, il Catania è a 5 punti dal terzo posto Champions e domenica aspetta la nobile Inter nella sua tana con l’intenzione di sorpassarla. L’hanno sottovalutato. Un errore. Come è stato un grave errore, rico-
nosciuto ora ecumenicamente, avere sottodimensionato Grillo e il suo movimento. Come diceva D’Alema? «Grillo è un incrocio tra Bossi e il Gabibbo». Là il Puffo, qua il Gabibbo: deformati e minimizzati. Un comico e un esercito di scontenti. Davvero solo voto di protesta? Ma in quell’esercito di scontenti ci sono tanti 20enni, 30enni, 40 enni, che non hanno trovato una forma politica in cui riconoscersi e da cui essere riconosciuti; giovani istruiti, tecnologicamente avanzati, abituati a impegnarsi nelle associazioni e quindi predisposti al fare più di tanti altri. Ora chiedono responsabilità e occasioni di impegno. E di tagliare i costi della politica. Il Cagliari ’70 e il Verona ’85, spendendo meno dei grandi club, arrivarono allo scudetto mostrando calcio di valore. Occhio a non ripetere l’errore: il calcio del grillino Catania non è solo calcio di protesta. In Argentina l’Inter ha speso 6 milioni per il deludente Alvarez, il Catania la metà per l’ottimo Gomez; mentre Zamparini sulla stessa isola frulla tecnici e giocatori, Pulvirenti ha trattenuto i gioielli (vedi Lodi) e dato continuità, con Maran, al progetto tecnico di Montella; Maran non avrà 5 stelle, ma una banda che assicura movimento e motivazioni feroci. Giocare e comprare meglio, correre di più sono ingredienti di governo: la classifica è più logica di quanto sembri. Poi magari il Catania non vincerà lo scudetto perché il campionato, a differenza dello scenario politico, una maggioranza netta ce l’ha: la Juventus. Miglior difesa, miglior attacco (senza i gol a tavolino della Roma), +6 sulla seconda: ha i numeri per comandare. Ed è abituata a farlo. La vecchia balena bianconera. © RIPRODUZIONE RISERVATA
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE B
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
28a GIORNATA
d
l’Analisi di NICOLA BINDA twitter@NickBinda
HANNO DETTO
Almeno la B ha un sicuro vincitore Ma chi ha vinto, Bersani o Berlusconi? Chissà se e quando riusciremo a capirlo. La Serie B, in confronto, sembra la Bulgaria di una volta. La leadership del Sassuolo non è proprio in discussione: 10 punti sulla seconda, altra prestazione da incorniciare, attacco stellare e — stavolta sì — democratico, visto che ha un gol per tutti gli attori. Non è più solo la A l’obiettivo per la capolista: per rendere ancor più storica questa stagione, parte la caccia ai record della categoria. Charito questo, riaperti dalla sconfitta del Livorno i dubbi sul secondo posto, il tema playoff resta quello più caldo e lo spostamento (per neve) a oggi della partita del Varese, insieme a quella del Verona, certifica quello che è ormai il leit motive della stagione: ci saranno o no gli spareggi per la B? Il Varese deve fare in modo che il ritardo non raggiunga i 10 punti (oggi è di 7) e ha il tifo di tutti coloro — pur distanti — che ai playoff sperano soltanto di arrivarci. Certo, se qualcuno desse una mano alla squadra di Castori sarebbe utile. Ma forse adesso i partner ci sono: l’Empoli di Ciccio Tavano si candida per diventare un collaborativo compagno di battaglia, ma anche il Padova ha infilato un successo utile (anche) in questo senso. Logico però che il Verona, caricato dal colpo del Crotone, cerchi di dare l’accelerata letale: sarà un caldo mercoledì, soprattutto a Bari. L’eventualità di chiudere il campionato senza la coda degli spareggi non piace di sicuro alla Lega. Che giustamente si porta avanti e domani, nell’assemblea nell’insolita sede di Sky, varerà (tra i 12 punti all’ordine del giorno) anche le date e le modalità di svolgimento di playoff e playout. Una mossa doverosa. Il campo — e soltanto quello — dirà se è anche necessaria.
S Di Francesco (allenatore del Sassuolo) Sbagliamo se ci sentiamo in Serie A, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, ma non presuntuosi
S Silva (allenatore dell’Ascoli) Un inizio straordinario, forse non si aspettavano di essere aggrediti cosi alti. Poi é uscita la loro grande qualità
ASCOLI-SASSUOLO 2-4 BARI-VERONA stasera, ore 20.45 BRESCIA-EMPOLI 0-3 GROSSETO-VICENZA 1-2 LIVORNO-CROTONE 1-2 MODENA-LANCIANO 2-2 PADOVA-JUVE STABIA 1-0 PRO VERCELLI-CITTADELLA 0-0 REGGINA-SPEZIA 1-1 TERNANA-NOVARA 1-1 VARESE-CESENA oggi, ore 15
PROSSIMO TURNO 29ª giornata Sabato 2 marzo, ore 15 CESENA-MODENA (0-4) CITTADELLA-TERNANA (1-3) CROTONE-ASCOLI (0-2) EMPOLI-VARESE (2-2) JUVE STABIA-PRO VERCELLI (4-1) LANCIANO-BRESCIA (0-2) NOVARA-REGGINA (0-1) SASSUOLO-GROSSETO (2-1) SPEZIA-LIVORNO (5-1) Lunedì 4 marzo VICENZA-BARI ore 19 (0-1) VERONA-PADOVA ore 21 (1-2)
2 4
Pavoletti (attaccante del Sassuolo) Il gol non mi ripaga dell'amarezza per 40 giorni di squalifica. Ho ritrovato il bel Sassuolo che avevo lasciato
Segna Babacar Il Padova respira Juve Stabia k.o.
ASCOLI (3-4-2-1) Maurantonio 5; Prestia 5,5, Peccarisi 5,5, Faisca 5; Scalise 5,5 (dal 24’ s.t. Montalto 6), Russo 5 (dal 17’ s.t. Colomba 5,5), Di Donato 6 (dal 29’ s.t. Capece s.v.), Pasqualini 5,5; Fossati 5,5, Soncin 5,5; Feczesin 6. PANCHINA Gomis, Ricci, Loviso, Conocchioli. ALLENATORE Silva 5,5.
PADOVA-JUVE STABIA PRIMO TEMPO 0-0
la 6,5, Marzorati 6,5, Terranova 6,5, Longhi 6,5; Bianchi 6,5, Magnanelli 6,5, Missiroli 7; Berardi 7 (dal 30’ s.t. Laribi s.v.), Pavoletti 7,5 (dal 33’ s.t. Boakye s.v.), Masucci 7,5 (dal 22’ s.t. Troiano 6,5). PANCHINA Pigliacelli, Antei, Laverone, Catellani. ALLENATORE Di Francesco 7,5.
PADOVA (4-3-3) Silvestri 7; Rispoli 6,5, Legati 6,5, Trevisan 6,5, Renzetti 6; De Feudis 6,5, Viviani 6, De Vitis 6 (dal 22’ s.t. Dellafiore 6); Cutolo 6,5, Babacar 7 (dal 17’ s.t. Vantaggiato 6), Farias 6,5 (dal 41’ s.t. Jelenic s.v.). PANCHINA Calderoni, Longato, Raimondi, Bonazzoli. ALLENATORE Colomba 6,5.
ARBITRO Borriello di Mantova 5,5. GUARDALINEE Gava 6 - Avellano 6. AMMONITI Fossati (A) per gioco scorretto; Peccarisi (A) per proteste. NOTE paganti 1.192, incasso di 11.213 euro; abbonati 1.378, quota di 10.523,12 euro. Tiri in porta 8-9 (con un palo e una traversa). Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 4-2. Angoli 8-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
6,5, Scognamiglio 6,5, Dicuonzo 5,5; Suciu 5,5 (dal 17’ s.t. Caserta 6,5), Mezavilla 6,5, Jidayi 6,5; Improta 5,5 (dal 14’ s.t. Zito 6), Cellini 6, Acosty 6 (dal 15’ s.t. Verdi 6,5). PANCHINA Mosca, Gorzegno, Pompilio, Murolo. ALLENATORE Braglia 6,5.
Leonardo Pavoletti, 24 anni, sommerso dai compagni dopo il gol LAPRESSE
Un doppio poker Il Sassuolo vola Ad Ascoli 4 gol e quarta vittoria consecutiva Super Pavoletti dopo 40 giorni di squalifica
Non lo fermano più. Il Sassuolo appunta sul petto la quarta vittoria di fila, porta a 10 i punti sul Livorno e a 14 quelli sul Verona, che stasera a Bari sarà costretto a vincere. Non c’è più storia. Anche il grasso risultato di ieri è figlio di uno strapotere di gioco, dei singoli e di squadra che l’Ascoli non è stato in grado di arginare, se non in avvio e nel finale. Se il Sassuolo di inizio stagione prendeva gol col contagocce, quello delle ultime settimane ha bisogno di prendere uno schiaffo per reagire. Era già successo con Pro Vercelli (da 0-1 a 3-1) e Spezia (da 1-2 a 3-2), è ricapitato ieri contro un Ascoli buono per venti minuti e poi progressivamente risucchiato nella propria metà campo. Prima di crollare in modo impietoso sotto i colpi degli attaccanti del Sassuolo (Masucci, Pavoletti, Berardi, tutti e tre in rete) e di Troiano.
sta, Silva ha voluto sfruttare la freschezza dei propri giocatori, che sabato non erano scesi in campo a Cesena causa neve, per provare a vincere. Così ha disegnato un iniziale 3-4-2-1 con Feczesin punta centrale e Fossati e Soncin a reggergli lo strascico. La partenza dei bianconeri è stata efficace e il gol, quasi immediato, è stato la concretizzazione di una bella azione portata avanti da Scalise, rifinita da Feczesin e trasformata in oro da Fossati (unico suo acuto della serata). L’Ascoli ha sfruttato l’onda, mettendo pressione alla difesa del Sassuolo, ma senza concretizzare. Un peccato mortale. Rimonta La rabbia emiliana è
stata convogliata nel solito gioco elegante e pieno di idee. In attacco Di Francesco ha punta-
h 7,5 il migliore PAVOLETTI (Sassuolo) Una traversa, un palo e il gol: parziale risarcimento per una squalifica stupida
to sulla voglia di Pavoletti, al rientro dalla squalifica per il caso-spray nasale, e sul ritorno di Masucci dopo l’infortunio. Ancora una volta, mosse azzeccate. Il pareggio, al 25’, è una perla di quest’ultimo: verticalizzazione di Magnanelli, stop e destro di prima intenzione nell’angolino basso (Maurantonio aveva battezzato fuori il tiro). Da qui alla fine del primo tempo è stato un dominio emiliano: Pavoletti ha preso una traversa, un palo e poi, finalmente, al 39’ ha girato in gol un cross di Magnanelli (e la palla ha sbattuto ancora sul palo). L’Ascoli, che in casa contro il Sassuolo non ha mai vinto e che senza bomber Zaza (14 gol, ma ieri squalificato) è una squadra amputata, nella ripresa ha avuto un’occasione con Feczesin (Pomini in angolo), poi ha alzato bandiera bianca. Così il Sassuolo ha arrotondato con Berardi (cross di Pavoletti dopo il bel tacco di Masucci) e Troiano, appena entrato (pallonetto a Maurantonio). Inutile il primo gol in Serie B di Montalto, nel finale della gara.
MARCATORI RETI
PARTITE V
IN CASA N P
V
FUORI N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
31
TOTALI F S
Diff. Reti
SASSUOLO
64
11
2
0
9
2
4
28 20
4
4
28
LIVORNO
54
9
2
4
7
4
2
28 16
6
6
30 23 22 12 52 35
17
VERONA
50
9
3
1
5
5
4
27 14
8
5
20
6
19
15 39 21
18
VARESE (-1)
43
7
5
2
5
3
5
27 12
8
7
24 13
11
17 35 30
5
EMPOLI
43
5
5
4
6
5
3
28
11
10
7
19 22 26 18 45 40
5
PADOVA
39
5
8
1
4
4
6
28
9
12
7
17
12
15
19 32 31
1
JUVE STABIA
38
6
4
4
4
4
6
28 10
8
10 20 19
21
21
41 40
1
MODENA (-2)
37
6
6
2
4
3
6
27 10
9
8
18
9
18 23 36 32
4
NOVARA (-4)
35
6
3
4
5
3
7
28
11
6
11
18
12 24 18 42 30 12
BRESCIA
34
6
6
2
1
7
5
27
7
13
7
18
9
TERNANA
34
4
6
4
4
4
6
28
8
10
10 16
LANCIANO
34
4
7
3
3
6
5
28
7
13
8
19
ASCOLI (-1)
33
6
4
4
3
3
7
27
9
7
11
21
SPEZIA
33
6
1
6
2
8
5
28
8
9
11
CITTADELLA
33
5
6
3
3
3
8
28
8
9
11
CROTONE (-2)
33
7
3
3
2
5
8
28
9
8
11
17
12
10 23 27 35 -8
CESENA
31
5
4
4
2
6
5
26
7
10
9
16
19
13 23 29 42 -13
REGGINA (-2)
30
5
6
4
2
5
6
28
7
11
10 15
16
11
18 26 34 -8
VICENZA
28
3
4
6
3
6
6
28
6
10
12 20 23
11
16 31 39 -8
BARI (-7)
26
6
3
5
2
6
5
27
8
9
10
17
15
16
16 33 31
PRO VERCELLI
21
5
3
7
0
3
10 28
5
6
17
15
21
7
25 22 46 -24
GROSSETO (-6)
16
4
7
3
0
3
11
4
10
14
21
17
9
28 30 45 -15
28
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Bolano 6 - Valeriani 6. AMMONITI Di Cuonzo (JS) per gioco scorretto; Farias (P) per c.n.r. NOTE paganti 829, incasso di 7.299 euro; abbonati 4.422, quota non comunicata. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 2-1. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4'.
ANDREA MORETTO PADOVA
La carica dei 101. Tanti erano i giorni passati dall'ultimo successo del Padova all'Euganeo. Una sorta di maledizione della vittoria che aveva ricevuto in eredità anche l'allenatore Franco Colomba, che nello stadio di casa aveva raccolto appena tre pareggi senza vedere l'ombra di un gol. Il suo Padova, partito forte prima di Natale con il successo a La Spezia, si era via via spento e la panchina era divenuta insicura e traballante. Ma più che le alchimie, la pozione giusta a far cambiare tutto è stata una notte infrasettimanale, contro la Juve Stabia e con la più scontata ricetil migliore BABACAR (Padova) ta del calcio: Il suo primo gol serve al un gol, il priPadova per uscire mo di Babadalla crisi di risultati. car, e la prima vittoria del 2013, tramutando così i fischi in applausi, sorpassando la Juve Stabia in classifica e dando una nuova spinta alla volata per i playoff. L'allenatore Braglia ha poco da rimproverarsi, una squadra che con il 4-3-3 ha giocato all'attacco dal primo minuto, ha subito il gol decisivo all'inzio della ripresa quando sembrava avere altre ambizioni e poi non ha più trovato il pareggio, grazie anche ad alcuni interventi decisivi di Silvestri.
h7
Velocità Nel primo tempo la Juve Stabia gioca a memoria e in velocità, ma l'occasione migliore è del Padova: al 21' Cutolo dopo uno scambio con Farias s'inserisce in area e calcia con l'esterno, ma Seculin è bravo a mettere in angolo. La svolta, e con lei anche la sbavatura difensiva della Juve Stabia, arriva al 7' della ripresa: De Feudis anticipa Di Cuonzo, il suo tiro non è trattenuto da Seculin. E così il centrocampista offre un comodo assist per il gol di Babacar. La reazione della Juve Stabia c'è con un colpo di testa di Cellini, mentre Seculin salva sulla linea una rovesciata di De Vitis. La parata decisiva la fa però Silvestri alla mezz'ora su un tiro da fuori di Caserta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLASSIFICA PUNTI
MARCATORE Babacar al 7' s.t.
JUVE STABIA (4-3-3) Seculin 6; Baldanzeddu 6,5, Martinelli
Morso dell’Ascoli Nonostante si trovasse di fronte la capoli-
SQUADRE
1-0
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6,5; Gazzo-
ROBERTO PELUCCHI ASCOLI PICENO
S
IL RISVEGLIO PRIMO SUCCESSO DEL 2013
PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Fossati (A) al 6’, Masucci (S) al 25’, Pavoletti (S) al 39’ p.t.; Berardi (S) al 14’, Troiano (S) al 25’, Montalto (A) al 39’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
ASCOLI SASSUOLO
6
17 59 23 36
15
21 33 30
3
16
11
13 27 29
-2
21
13
18 32 39
-7
18
15
21 36 39 -3
20 27
17
18 37 45 -8
16
16 25 32 40 -8
15
2
18 RETI Sansovini (Spezia). 16 RETI Ardemagni (4, Modena). 15 RETI Cacia (3, Verona). 14 RETI Zaza (Ascoli); Siligardi (1, Livorno). 13 RETI Tavano (3, Empoli). 12 RETI Gonzalez (3, Novara). 11 RETI Succi (2, Cesena); Paulinho (2, Livorno); Ebagua (2, Varese). 10 RETI Caputo (3, Bari); Sforzini (2, Grosseto; ora è nel Pescara). 9 RETI Gabionetta (3, Crotone); Saponara (Empoli); Farias (Padova); Comi (2, Reggina); Boakye e Terranova (7, Sassuolo). 8 RETI Dionisi (4, Livorno); Pavoletti (Sassuolo). 7 RETI Corvia (1, Brescia); Di Roberto (3, Cittadella); Maccarone (Empoli); Danilevicius (Juve Stabia; ora è nel Latina); Berardi (Sassuolo); Vitale (3, Ternana); Malonga (1, Vicenza).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
domande a... FRANCO LERDA ALLENATORE
«Di Francesco, un 4-3-3 che esalta gli attaccanti» Franco Lerda, ex allenatore del Lecce, commenta con noi la giornata di serie B. Lerda, cosa ha seguito in questa serata? «In particolare, Ascoli-Sassuolo. La squadra di Di Francesco, che ormai ha il 4-3-3 nel suo dna, impressiona sempre più per personalità e per forza: subito in svantaggio, ha dominato la gara, esaltando la qualità del tridente d’attacco». Secondo lei ci saranno i playoff? «Sì. Perché Varese ed Empoli sono destinate a crescere ancora e Livorno e Verona non mi convincono. La formazione di Sarri si è imposta con autorità a Brescia». Cos’altro ha detto questa giornata? «I successi esterni del Crotone appunto a Livorno e del Vicenza, che si è rilanciato condannando praticamente il Grosseto. E poi la rimonta-pareggio del Lanciano, che non finisce mai».
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
SERIE B 28a GIORNATA
Tavano tira due spintoni a Calori L’attaccante si scatena e l’Empoli dilaga contro il Brescia: adesso l’allenatore è in bilico BRESCIA EMPOLI
0 3
PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Saponara al 4’, Tavano al 16’ p.t.; Tavano al 2’ s.t.
BRESCIA (3-5-2) Arcari 5; Ant. Caracciolo 5 (dal 33’ p.t. Felipe 6), De Maio 4,5, Caldirola 5; Zambelli 5, Finazzi 4,5, Rossi 4,5, Scaglia 5, Daprelà 5; And. Caracciolo 4,5 (dal 13’ s.t. Mitrovic 5), Corvia 5 (dal 25’ p.t. Picci 5,5). PANCHINA Cragno, Rosso, Arias, Benali. ALLENATORE Calori 4,5. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 6,5; Laurini 6, Tonelli 6,5, Regini 6,5, Accardi 6 (dal 20’ s.t. Hysaj 6); Moro 6,5, Signorelli 6,5, Croce 6,5; Saponara 7 (dal 26’ p.t. Pucciarelli 6); Maccarone 6,5, Tavano 7 (dal 32’ s.t. Casoli 6). PANCHINA Dossena, Romeo, Bationo, Shekiladze. ALLENATORE Sarri 7. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5. GUARDALINEE Segna 6 – Alassio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI And. Caracciolo (B) per comportamento non regolamentare; Caldirola (B), Tonelli (E), Rossi (B), Corvia (B), Hysaj (E) e Picci (B) per gioco scorretto. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti e incasso non comunicati; abbonati 3.828, quota non comunicata. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-0. Angoli 8-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’.
DAL NOSTRO INVIATO
h7
MATTEO PIERELLI BRESCIA
Attenzione all’Empoli, squadra che potrebbe salvare i playoff. E attenzione alle mosse di Corioni (contestatissimo): è stata una notte di riflessione, la panchina di Calori traballa, questa mattina c’è una riunione. Si fanno tanti nomi, da Dario Bonetti a Papadopulo, da Novellino alla soluzione interna (Gigi Maifredi con Ivan Javorcic, tecnico della Primavera): può succedere di tutto. Sta di fatto che il Brescia non è più una squadra. I giocatori a fine partita sono stati chiamati sotto la curva a prendersi una dose inimmaginabile di insulti. Il 2013 è imbarazzante: nessuna vittoria, nessun gol nelle ultime cinque partite e playout che sono solo 4 punti sotto. Insomma, l’encefalogramma è piatto. Che Saponara L’esatto opposto
dell’Empoli, che invece gode di
il migliore SAPONARA (Empoli) In 25 minuti un gol, un assist e sprazzi di classe pur con il mal di schiena
sist allo stesso Tavano e dimostra di avere una classe fuori dal comune. La partita L’Empoli è anche cinico. E approfitta subito delle difficoltà del Brescia (senza Lasik, Budel, Saba e Bouy), la cui difesa a tre fa acqua da tutte le parti. Dopo solo 4 minuti Saponara fa quello che vuole sulla destra, entra in area disinvolto e fredda Arcari. L’esultanza di Ciccio Tavano, 33 anni, e uno sconsolato Felipe LAPRESSE
ottima salute e vola al quarto posto. La squadra di Sarri dimostra di avere tutte le carte in regola per restare là in alto a lungo. Lo dicono i numeri (una sola sconfitta, contro il Novara, nelle ultime 14 partite) e la logica. I toscani giocano a memo-
ria, nulla è lasciato al caso e davanti schierano un tridente da urlo: i vecchietti terribili Maccarone e Tavano, più il talentuoso Saponara, che sta in campo solo 25 minuti (il mal di schiena lo tormenta), eppure segna un gran gol, serve un as-
Gestione L’Empoli gestisce la partita, il Brescia non accenna la minima reazione e 10 minuti dopo prende il secondo gol: Tavano riceve da Saponara, si accentra, salta Antonio Caracciolo e con un precisissimo rasoterra batte ancora Arcari. Due tiri e due gol, il delitto perfetto... Il Brescia tenta una reazione, ma
non va oltre un tiro pericoloso di Andrea Caracciolo (bravo Bassi). Troppo poco. Alla mezzora entra Felipe e Calori torna alla difesa a quattro. Ma non cambia molto: Finazzi e Rossi a centrocampo sono irritanti, Andrea Caracciolo (fischiatissimo quando esce nel secondo tempo) e Corvia davanti non combinano nulla. E così l’Empoli ha vita facile. All’inizio del secondo tempo la partita è già finita: Laurini dalla destra serve Tavano che segna un’altra doppietta al Brescia, come il 23 marzo 2009 quando vestiva la maglia del Livorno: 3-0 e pubblico inviperito. I tifosi non salvano nessuno (a parte Picci), la partita scivola via lentamente: per il Brescia è un’agonia infinita, mentre l’Empoli può fare festa anche se Casoli e Tonelli finiscono in ospedale: possibile fratture a naso e perone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GOL E HIGHLIGHTS guarda le immagini su
www.gazzetta.it
LA SORPRESA LA SQUADRA DI MARCOLIN VA SUL 2-0 POI VIENE RIPRESA
ZONA RETROCESSIONE IL GROSSETO SEGNA MA POI CROLLA COL VICENZA
Harakiri Modena Il Lanciano ride
Esplode Bojinov E Camilli se ne va
MODENA LANCIANO
2 2
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Zoboli (M) al 21’, Ardemagni (M) su rigore al 37’ p.t.; Falcinelli (L) all’11’, Turchi (L) al 45’ s.t.
MODENA (4-3-3) Colombi 5,5; Gozzi 5, Andelkovic 6, Zoboli 6,5 (dal 1’ s.t. Gulan 5), Perna 5,5; Sturaro 5,5, Moretti 6, Signori 6; Pagano 5 (dal 25’ s.t. Nardini 5), Ardemagni 7, Piscitella 5,5 (dal 30’ s.t. Osuji 6). PANCHINA Manfredini, Mazzarani, Maiorino, Stanco. ALLENATORE Marcolin 5,5. LANCIANO (4-3-3) Leali 6,5; Aquilanti 6, Rosania 5, Amenta 5, Mammarella 5,5 (dal 12’ s.t. Paghera 6); Vastola 6 (dal 34’ s.t. Plasmati s.v.), D’Aversa 6,5, Di Cecco 6,5; Piccolo 5,5, Falcinelli 6,5, Fofana 6 (dal 17’ s.t. Turchi 6,5). PANCHINA Aridità, Minotti, Scrosta, Falcone. ALLENATORE Gautieri 6,5. ARBITRO La Penna di Roma 5,5. GUARDALINEE Ciocchi 6 - De Meo 6. ESPULSI Gozzi (M) al 28’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e comportamento non regolamentare) e Rosania (L) al 37’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Pagano (M) per proteste; Mammarella (L), Paghera (L), Amenta (L) e Turchi (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.158, incasso di 7.950 euro; abbonati 2.531, quota di 22.742 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 4-5. Angoli 4-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
PAOLO REGGIANINI MODENA
Sembrava tutto in discesa per il Modena. Sembrava. Perché ancora una volta nei minuti finali la squadra di Marcolin si è disunita permettendo al Lanciano di cogliere un pareggio che vale l’ottavo risultato utile consecutivo. La partita Il Modena ha pagato in parte l’uscita per infortunio di Zoboli (autore del suo primo gol in gialloblù) ma soprattutto una pessima condotta di gara nella ripresa dopo aver dominato il primo tempo. Un nuovo calo di tensione che rischia di compromettere una corsa sempre più difficile verso i playoff. L’inzuccata di Zoboli al 21’ su corner per il vantaggio gialloblù ha subito restituito al Modena ciò che Pagano aveva appena dissipato, calciando su Leali nel cuore dell’area piccola. Trovato il gol, il Modena prova a insistere: Signori si smarrisce a
tu per tu con Leali, ma poi si fa perdonare con un tacco che spedisce in area Ardemagni il quale viene atterrato da Rosania (ammonito). Rigore sacrosanto per il 16˚centro stagionale del bomber. Recupero Il Lanciano però non
è morto e riesce con Falcinelli ad accorciare nei primi minuti della ripresa con un tiro dal limite. Il Modena fatica a gestire, lasciando troppo spazio al Lanciano che si galvanizza. L’espulsione di Gozzi (mano nel tentativo di colpire di testa in area avversaria) toglie a Marcolin un altro difensore affidabile. Quando La Penna dopo 11 minuti riporta la parità numerica per il fallo di Rosania su Ardemagni, il Modena intravvede il traguardo. Senza però fare i conti con Turchi che al 45’ sigla il pari. Gli errori di Piccolo e di Sturaro in zona gol nel recupero non cambiano il risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore ARDEMAGNI (Modena) Procura e realizza il rigore, provoca l’espulsione di Rosania, fa reparto da solo
GROSSETO VICENZA
1 2
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Delvecchio (G) al 25', Bojinov (V) al 30' su rigore e al 46’ s.t.
GROSSETO (4-2-3-1) Lanni 6; Donati 6, Barba 6,5, Iorio 6, Som 5; Mandorlini 6, Delvecchio 6,5 (dal 29' s.t. Obodo 6); Soddimo 6,5 (dal 16' s.t. Foglio 5,5), Gimenez 6 (dal 32' s.t. Coulibaly 5,5), Mancino 7,5; Piovaccari 5. PANCHINA Franza, Cosenza, Padella, Crimi. ALLENATORE Moriero 5,5. VICENZA (4-4-2) Bremec 8; Brighenti 6, Camisa 6,5, Milanovic 6,5, Di Matteo 6; Padalino 6 (dal 28' s.t. Tiribocchi 6), Cinelli 5,5 (dal 1' s.t. Castiglia 6), Ciaramitaro 6, Bellazzini 6,5; Bojinov 6,5, Malonga 5,5 (dal 1' s.t. Semioli 6,5). PANCHINA Coser, Martinelli, Laczko, Giacomelli. ALLENATORE Dal Canto 6,5. ARBITRO Pinzani di Empoli 6,5. GUARDALINEE Vivenzi 6 – Schenone 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Som (G) e Tiribocchi (V) per gioco scorretto; Delvecchio (G) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 247, incasso di 3.549 euro; abbonati 1.003, quota di 12.179,89 euro. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 2-2. Angoli 12-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5'.
MAURIZIO CALDARELLI GROSSETO
Il Vicenza conquista la terza vittoria consecutiva in trasferta, con un doppio Bojinov e toglie le ultime speranze di rimonta a un Grosseto che ha disputato forse la migliore partita in quanto a intensità, occasioni e voglia. Iorio e compagni si sono creati almeno cinque limpide occasioni da rete. Palle gol, neutralizzate dall’ex Bremec in giornata di grazia. La gara I veneti hanno subito la vivacità dei toscani e dopo aver guardato solo a contenere hanno alzato la testa dopo essere stati puniti da un preciso colpo di testa di Delvecchio (che si è ripreso la maglia dopo due mesi di assenza) sull’invitante tocco di Mancino. Ci ha pensato Tiribocchi, a pochi secondi dal suo ingresso in campo, a guadagnarsi un calcio di rigore, in un contatto con Som, che
g
Bojonov ha realizzato spiazzando Lanni. I padroni di casa, invece, un penalty l’hanno gettato con un esterno destro da dimenticare di Piovaccari. Un episodio nato da un fallo di Camisa su Barba che i ragazzi di Moriero avevano dimenticato, gettandosi a testa bassa in avanti, fino al vantaggio. Bojinov show Più pesante il ri-
gore di Bojinov, che ha tolto lo smalto ai maremmani, colpiti nel finale in contropiede. Bellazzini, al 44’, ha preso la traversa, mentre al 46’ Bojinov, dopo aver dribblato anche Lanni, si è visto respingere la palla sulla linea da Barba. Sulla respinta la palla è finita a Semioli che ha rimesso al centro per la testa di Bojinov, che stavolta non ha fallito. Nel dopopartita l’addio del presidente Camilli: «A fine anno me ne vado. E non c’entra niente la situazione ormai compromessa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 8 il migliore BREMEC (Vicenza) Più forte dei fischi, salva la porta dagli ex compagni con 4 interventi superlativi
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE B 28a GIORNATA
4
Impresa del Crotone Livorno, brutta botta La squadra di Drago, decimata, va sotto e poi vince Paulinho non basta: oggi il Verona può arrivare a -1 LIVORNO CROTONE
1 2
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Paulinho (L) al 27’, Gabionetta (C) su rigore al 43’ p.t., Ciano (C) al 19’ s.t.
LIVORNO (5-3-2) Mazzoni 5,5; Salviato 5,5 (dal 24’ s.t. Bigazzi 5,5), Bernardini 5,5, Emerson 5, Ceccherini 5,5, Gemiti 6 (dal 14’ s.t. Lambrughi 5,5); Schiattarella 5,5 (dal 14’ s.t. Siligardi 5,5), Gentsoglou 5, Duncan 6; Dionisi 5,5, Paulinho 7. PANCHINA Aldegani, Decarli, Vacca, Dell’Agnello. ALLENATORE Nicola 5,5.
CROTONE (4-2-3-1) Caglioni 5; Del Prete 7 (dal 30’ s.t. Galardo s.v.), Abruzzese 6,5, Ligi 5,5, Mazzotta 6; Matute 6,5, Crisetig 6; Maiello 6, Eramo 6,5, Gabionetta 6 (dal 43’ s.t. Pettinari s.v.); Ciano 7. PANCHINA De Luca, Checcucci, Sahman, Falconieri, Caetano. ALLENATORE Drago 7. ARBITRO Pairetto di Nichelino 5. GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Ceccarelli 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Schiattarella (L), Ligi (C), Abruzzese (C), Bernardini (L), Gentsoglou (L), Duncan (L) e Crisetig (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.662, incasso di 13.116 euro; abbonati 2.779, quota di 17.291,82 euro. Tiri in porta 6 (con un palo e una traversa)- 6 (con un palo). Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 2-1. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO LIVORNO
Ciao ciao Sassuolo, il Crotone sgambetta il Livorno in casa e in B, ora, c’è un club sempre più solo al comando: quello del cavalier Squinzi. Blitz intrigante dei calabresi, bravo Drago a cucire la gara tatticamente, sfruttando al meglio una spintarella di Pairetto contestato a fine gara: concede un rigore discusso (e discutibile) sull’1-0 a Ciano, fischio che pesa non poco. Ma il Livorno perde anche per sue colpe, la fase calante della mediana e il non riuscire a reagire dopo il colpo dell’1-2 (ma salvandosi con un palo) è un demerito che resta per chi sogna la A (e oggi il Verona può arrivare a -1).
La Chiave Tatticamente è una gran bella sfida: Drago attacca subito, usando un «3 con» efficace: prima tridente ed Eramo dietro d’un metro, poi a sprazzi con un 4-2-4 e linee corte, reparti a contatto, ma Eramo a fare pendolo tra trequarti e reparto avanzato. Mossa furba, e che impone la difesa a 5 a Nicola, con Salviato e Gemiti inchiodati sui lati, bassi, Schiattarella nei tre di mediana, quasi mai a potersi incastonare dietro Dionisi e Paulinho. Assetto obbligato e da contropiedisti per i toscani, l’imposizione calabrese però non rende sterile il Livorno specie se Duncan regala un primo tempo strepitoso, da mi-
2
le doppiette: quelle di Bojinov (terza in B dopo le due con la Juventus) e di Tavano (13 in B per lui)
CIANO (Crotone) Guadagna il rigore, raddoppia in acrobazia, un palo: graffia quasi da solo
1
gliore in campo, per poi scomparire del tutto insieme al resto del centrocampo. Ma Paulinho brilla come sempre, il resto fa il suo dovere, Dionisi si muove e graffia; tutto però frutto di giocate individuali, mai che si trovi il filo della manovra, e non ci si affidi su lanci.
L’attaccante brasiliano Paulinho, 27 anni, esulta dopo aver segnato l’undicesimo gol in questo campionato (due su rigore)
La svolta Il risultato, alla fine, è
LAPRESSE
gono a contatto. Dalla tribuna appare decisione generosa, ma lo stop livornese non nasce tutto lì. Perché nella ripresa Del Prete asfalta la concorrenza sulla sua corsia e quando mette in mezzo per un doppio colpo di testa (Eramo e Caglioni ribatte, Ciano in tap-in con tuffo raddoppia) il Crotone sigilla un blitz che non è un furto.
deciso soprattutto dagli episodi: lo bloccano come un’ipoteca. Due legni di Paulinho (stupendi, uno su pallonetto in acrobazia e l’altro su punizione dal limite), la rete dopo la sgroppata con sassata di Duncan (Caglioni devia ma sui piedi del brasiliano, che in scivolata segna), poi l’«assist» di Pairetto da Nichelino. Ciano in area spalla a spalla con Emerson, si gira e cade appena i piedi ven-
Cagni, la prima X Reggina adagio 1 1
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Okaka (S) al 13’ p.t.; Colucci (R) al 2’ s.t.
REGGINA (3-4-3) Baiocco 6; Adejo 5, Freddi 6 (dal 37’ s.t. Ely s.v.), Di Bari 6; Antonazzo 6 (dal 15’ s.t. D’Alessandro 6), Colucci 6,5, Hetemaj 6, Rizzato 6; Campagnacci 6, Di Michele 5,5, Gerardi 6,5 (dal 21’ s.t. Comi 6). PANCHINA Facchin, Armellino, Bombagi, Barillà. ALLENATORE Dionigi 6.
SPEZIA (4-3-1-2) Iacobucci 5,5; Madonna 5,5, Benedetti 6, Schiavi 5,5, Garofalo 6 (dal 1’ s.t. Pasini 6); Bovo 6,5, Porcari 6, Mario Rui 5,5; Di Gennaro 5 (dal 37’ s.t. Lollo s.v.); Sansovini 6, Okaka 6,5 (dal 1’ s.t. Pichlmann 5). PANCHINA Russo, Musacci, Piccini, Antenucci. ALLENATORE Cagni 5,5. ARBITRO Ciampi di Roma 6. GUARDALINEE Bagnoli 6 - Del Giovane 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Campagnacci (R), Madonna (S) e Freddi (R) per gioco scorretto; Okaka (S) per proteste; Di Michele (R) e Porcari (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 219, incasso di 2.870 euro; abbonati 2.890, quota di 11.421 euro. Tiri in porta 13 (con un palo)-1. Tiri fuori 11-5. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
vittoria casalinga, quella del Padova: per ora è il minimo stagionale dopo le 2 delle giornate 10 e 24
4
Scaramanzie Porta male parlar
di premi: un milione in caso di A e un altro se ci si salva subito ha promesso Spinelli, nella viglia della scoppola. Serve a poco inserire Siligardi per uno Schiattarella avulso da tutto, Lambrughi e Bigazzi cambiano poco. Il Crotone cambia pelle di continuo, ribatte colpo su colpo.
LORENZO VITTO REGGIO CALABRIA
Due squadre ancora in terapia intensiva si sono affrontate con la paura di entrare in sala rianimazione. Morale della favola: ne esce un pareggio (ai punti avrebbe meritato la Reggina) che in chiave salvezza accontenta molto di più la formazione del neo allenatore Gigi Cagni, al debutto sulla panchina dello Spezia. Nella seconda gara di fila al Granillo, il tecnico Dionigi deve vedersela contro un suo ex maestro: erano insieme alla Sampdoria 13 anni fa. Bisognava cancellare la sconfitta di Lanciano, così l’allenatore fa turnover e manda in panchina Barillà, Comi, Ely, e Bombagi, sostituiti da Campagnacci, Gerardi, Freddi ed Hetemaj, per un ritorno al 3-4-3 suo credo tattico. Cagni rivolta la squadra: fuori Guarna, Romagnoli, Piccini, Lollo, Musacci e Pichlmann. Modulo:
partita senza reti: è il 26˚ incontro che termina 0-0 in questo torneo
1
rigore sbagliato sui cinque assegnati: sono 25 gli errori dal dischetto su 111 tiri, è il quinto che finisce fuori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PARI DELLA PAURA IL NUOVO TECNICO CAMBIA LO SPEZIA
REGGINA SPEZIA
Novara, un pari 1 dopo 15 partite Ternana in salvo
I NUMERI DELLA B
le vittorie in trasferta: siamo a 23 nel girone di ritorno (con 4 partite ancora da giocare), ma 16 in meno rispetto alla scorsa stagione
h 7 il migliore
EQUILIBRIO ANCORA A SEGNO FERNANDES
TERNANA NOVARA
1 1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Fernandes (N) al 13’, Maniero (T) su rigore al 30’ s.t.
TERNANA (3-5-2) Brignoli 6,5; Ferraro 5, Fazio 6, Lauro 6; Ragusa 6,5, Carcuro 6 (dal 39’ s.t. Di Deo s.v.), Miglietta 6, Scozzarella 6, Vitale 6 (dal 19’ s.t. Dianda 6); Litteri 5,5 (dal 19’ s.t. Maniero 6,5), Alfageme 5,5. PANCHINA Ambrosi, Sinigaglia, Masi, Botta. ALLENATORE Toscano 6.
NOVARA (4-3-3) Bardi 6,5; Colombo 5,5, Lisuzzo 6,5, Ludi 6, Crescenzi 6; Fernandes 7 (dal 39’ s.t. Rubino s.v.), Buzzegoli 6, Pesce 6; Gonzalez 6, Seferovic 6 (dal 33’ s.t. Marianini s.v.), Lepiller 6,5 (dal 21’ s.t. Lazzari 6). PANCHINA Kosicky, Perticone, Parravicini, Ghiringhelli. ALLENATORE Aglietti 6. ARBITRO Palazzino di Ciampino 6. GUARDALINEE Fiorito 6 - Colella 6. AMMONITI Colombo (N) e Lazzari (N) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.744, incasso di 24.118,50 euro; abbonati 2.513, quota di 14.817,13 euro. Tiri in porta 1-3. Tiri fuori 1-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMILIANO ANCONA TERNI
Avanti piano. Finisce 1-1 tra Ternana e Novara. Pareggio giusto in una gara giocata al piccolo trotto. Ravvivata solo dai due gol nella ripresa. Vantaggio ospite dopo 13’ con Bruno Miguel Fernandes, classe 1994, al secondo gol consecutivo dopo quello allo Spezia. E 1-1 firmato su rigore da Riccardo Maniero al 30’ (fallo ingenuo di Colombo su Ragusa). Terzo pareggio casalingo di fila per gli umbri che si mantengono a distanza di sicurezza dalla zona playout. Primo pareggio per il Novara durante la gestione di Alfredo Aglietti, che finora aveva vinto otto gare ed era stato battuto nelle altre quattro. Di più, il segno X sulla ruota dei piemontesi torna dopo quattro mesi (1-1 col Varese il 27 ottobre), addirittura cinque in trasferta: 1-1 a Verona il 21
settembre. La chiave Senza Brosco, squalifi-
cato, il tecnico umbro Domenico Toscano sposta Fazio al centro della difesa, con Ferrario a destra. In avanti (out Ceravolo), conferma Litteri e Alfageme. Aglietti conferma Ludi al centro della difesa, dirottando Perticone in panchina. L’avvio di gara è lento. Il Novara mantiene l’iniziativa approfittando dell’iniziale timidezza dei padroni di casa. Così un destro a giro di Buzzegoli (9’) dal limite dell’area costringe Brignoli a tuffarsi per deviare in angolo. E due minuti dopo tocca a Gonzalez con un sinistro da posizione defilata sfiorare il palo più lontano. Un tiro cross di Carcuro, parato a terra da Bardi (17’) è il preludio a una volée alta di Pesce e, soprattutto, a uno strepitoso intervento d’istinto del portiere piemontese su conclusione ravvicinata di Litteri (32’). Il Novara conferma la propria superiorità territoriale con una ciabattata di Fernandes, deviata da Brignoli (36’). La ripresa Il secondo tempo è tutto nei due gol. Lepiller (13’) salta in area Ferraro sulla sinistra e mette in mezzo per l’accorrente Fernandes che non sbaglia: 0-1. Il forcing della Ternana (dentro Dianda che va a destra con Ragusa a sinistra) si concretizza con il rigore trasformato da Maniero, al secondo gol stagionale dopo quello del 17 novembre alla Reggina (1-1). © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore FERNANDES (Novara) Due gol di fila per il classe 1994: è alla settima gara in B, ma pare un veterano
L’UNICO 0-0 BRAGHIN (ESPULSO) INVOCA DUE CALCI DI RIGORE
4-3-1-2. Pronti via e la squadra di casa costruisce la prima azione pericolosa con Di Michele. Dal gol fallito al gol subito. L’errore Così al primo affondo lo Spezia sblocca il risultato (13’) con Okaka, che sfrutta un clamoroso errore di Adejo. Reagisce subito la Reggina che sfiora il pari con un diagonale di Di Michele, di poco a lato. Reggina più aggressiva del solito e Spezia che si limita a controllare. Prima dell’intervallo Iacobucci respinge un insidioso tiro di testa di Campagnacci sui piedi di Gerardi che a porta vuota manda fuori. Ad inizio ripresa Cagni provvede a sostituire il nervoso Okaka con Pichlmann e Garofalo con Pasini. Al 2’ la Reggina arriva al meritato pareggio con un radente tiro da fuori area di Colucci che sorprende Iacobucci alla sua destra. Poi Rizzato crossa dalla sinistra e Comi sciupa di testa tirando debolmente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 6,5 il migliore COLUCCI (Reggina) Realizza il gol del pareggio e dirige il centrocampo con grande esperienza
La Pro attacca Il Cittadella tiene PRO VERCELLI CITTADELLA
0 0
PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini 6,5; Modolo 7, Ranellucci 6,5, Borghese 6,5, Scaglia 6,5; Filkor 5,5, Genevier 6, Scavone 6 (dal 18’ s.t. Germano 6); Grossi 5,5 (dal 33’ s.t. Erpen 6,5), Ragatzu 6,5, Greco 6 (dal 22’ s.t. Eusepi 6). PANCHINA Miranda, Appelt, Cristiano, Sini. ALLENATORE Braghin 6.
CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6,5; Ciancio 6, Gasparetto 5,5, Sosa 6,5, De Vito 6; Busellato 6 (dal 35’ s.t. Vitofrancesco s.v.), Paolucci 6,5 (dal 29’ s.t. Baselli 6), Schiavon 6; Di Roberto 6,5 (dal 22’ s.t. Dumitru 6), Di Carmine 6, Minesso 6. PANCHINA Pierobon, Vitofrancesco, Biraghi, Pecorini, Di Nardo. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Giancola di Vasto 5,5. GUARDALINEE Melloni 5,5 - Tegoni 6. ESPULSI il tecnico Braghin (P) al 27’ p.t. per proteste. AMMONITI Scaglia (PV), Scavone (PV), Ciancio (C), Schiavon (C), Germano (PV), De Vito (C) e Filkor (P) per gioco scorretto; Cordaz (C) per proteste. NOTE paganti 1.932, incasso di circa 12.000 euro; abbonati 1.063, quota non comunicata. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 3-2. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
RAFFAELLA LANZA VERCELLI
La rovesciata di Erpen al 90’ e il tiro in porta angolato di Ranellucci ma parato da Cordaz non si trasformano in quel gol che avrebbe dato un’altra spinta alla Pro Vercelli nella sua corsa salvezza. La squadra di Braghin è stata più bella e divertente del Cittadella, soprattutto nei primi e negli ultimi minuti della gara, ma dal campo è uscito uno 0-0 che soddisfa più gli ospiti che i padroni di casa, tutti cuore e carattere alla ricerca di quei tre punti sperati, ma non arrivati. Che partenza La Pro nei primi minuti ha l’argento vivo addosso: Greco dopo neppure un minuto ha tra i piedi una splendida palla che non riesce a trasformare in gol. La risposta è di Paolucci che all’11’ prova il tiro dalla distanza, che si spegna però sulla linea di fondo. Sarà il centrocampista veneto
la spina nel fianco di Valentini. Cordaz invece viene preso di mira più volte dai bianchi, ma si fa trovare sempre attento: padroni di casa che non sono fortunati neppure nei rimpalli. Creano molto, fraseggiano, ma non trovano la porta. La Pro Vercelli reclama anche due rigori: uno su Borghese (trattenuto da tergo), un altro molto più nitido su Eusepi. Proteste La Pro Vercelli, dopo un inizio di ripresa spumeggiante, inevitabilmente cala ma, pur in riserva, cerca l’acuto: prima con Grossi, poi con Borghese. Erpen strappa applausi con la sua rovesciata, Ranellucci strozza in gola il grido del gol: Cordaz si supera anche in questo caso. La gara finisce in parità: porte inviolate e Pro Vercelli che ai punti avrebbe meritato la vittoria. Ma il Cittadella a centrocampo e in difesa, pur senza Coly, è stata squadra ben compatta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore MODOLO (Pro Vercelli) È il simbolo della Pro: difende con caparbietà e si propone in attacco
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SERIE B LE ALTRE PARTITE VARESE CESENA
BARI VERONA
VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 13 FIAMOZZI 25 TROEST 19 REA 32 FRANCO 33 FERREIRA PINTO 5 DAMONTE 14 FILIPE 11 SCAPUZZI 27 JUAN ANTONIO 21 EBAGUA All. CASTORI
CESENA (3-4-2-1) 1 RAVAGLIA 26 VOLTA 5 TONUCCI 14 COMOTTO 25 CECCARELLI 13 PARFAIT 16 GIANDONATO 36 CONSOLINI 27 DEFREL 7 D’ALESSANDRO 19 SUCCI All. BISOLI
PANCHINA 22 Bastianoni, 30 Carrozzieri, 26 Lazaar, 29 Kone, 24 Zecchin, 7 Oduamadi, 9 Martinetti.
PANCHINA 33 Melgrati, 2 Morero, 15 Brandao, 6 Meza Colli, 23 Tabanelli, 11 Granoche, 30 Rodriguez
ARBITRO Nasca di Bari GUARDALINEE Citro-Peretti PREZZI da 5 a 45 euro TV Sky Sport 1HD, Sky SuperCalcio HD, Sky Calcio 1HD; B Tv
Fabrizio Castori, 58 anni LAPRESSE
Andrea Mandorlini, 52 anni LAPRESSE
BARI (4-3-3) 1 LAMANNA 20 RISTOVSKI 23 CEPPITELLI 14 POLENTA 29 ROSSI 10 BELLOMO 4 ROMIZI 8 SCIAUDONE 7 GALANO 18 CAPUTO 19 FEDATO All. TORRENTE
VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 29 CACCIATORE 18 MORAS 5 CECCARELLI 6 MARTINHO 4 LANER 19 JORGINHO 16 NIELSEN 7 RIVAS 8 CACIA 17 CARROZZA All. MANDORLINI
PANCHINA 12 Pena, 2 Sabelli, 30 De Falco, 26 Altobello, 27 Iunco, 21 Ghezzal, 17 Tallo.
PANCHINA 33 Berardi, 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 25 Crespo, 13 Sgrigna 21 Gomez, 9 Ferrari.
ARBITRO Baracani di Firenze GUARDALINEE Manna-Di Francesco PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 1HD; Premium Calcio
Posticipi delicati Varese e Verona ancora insieme Rinviata a oggi la sfida tra Castori e il Cesena E Mandorlini stasera a Bari cerca lo scatto MATTEO BREGA
È come una zanzara, fastidiosa. Si fa di tutto per evitarla. Per questo motivo il Verona prova a scansare i playoff, cercando di afferrare il tagliando per la A subito, senza passare dagli spareggi. Per farlo serve mettere tra sé e la quarta almeno 10 punti. La zanzara in questione è il Varese di Castori che insegue a 7 punti. A oggi sarebbero playoff. È curioso che il destino abbia spostato proprio la gara del Varese che giocherà oggi, nella stessa giornata della gara della squadra di Mandorlini. Sarà sfida a distanza dopo il 2-0 veronese ai lombardi di sabato. L’elastico dei punti aumenterà o diminuirà nel giro di poche ore. Varese-Cesena Castori incrocia
il suo passato (a Cesena 5 anni) e per la sfida di oggi tiene a riposo gli acciaccati Pucino e Oduamadi; in difesa rientra Fiamozzi, mentre sull’esterno sarà ballottaggio Scapuzzi-Zecchin e al posto di Corti c’è Filipe, al rien-
tro dalla squalifica, mentre Juan Antonio è ancora titolare (Neto Pereira fermo per lo stiramento). Non tira aria serena in casa Cesena, il rinvio ha infastidito parecchio i romagnoli che ritengono come, con un po’ di buonsenso, si sarebbe potuto giocare anche ieri sera, ma bisogna pensare a oggi e al fatto che Giandonato ha accusato un lieve attacco influenzale: non dovesse recuperare, giocherebbe
LEGA DI B
Novità: domani c’è l’assemblea nella sede di Sky Per la prima volta un Consiglio e un’Assemblea di Lega si terranno nella sede di una tv, Sky Italia, che da anni segue la Serie B. Domani le 22 società si riuniranno nella sede di Rogoredo: in mattinata Sky farà un approfondimento sulla B, poi alle 17.30 ci sarà la conferenza stampa.
29
LEGA PRO IN CAMPO ALLE 20.45
IN CAMPO ALLE 15
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Meza Colli. Squalificati Corti (V), Coppola (C). Diffidati Bressan (V), Pucino (V), Rea (V), Zecchin (V), Brandao (C), Comotto (C), Gessa (C), Giandonato (C), Granoche (C), Meza Colli (C), Parfait (C), Succi (C). Andata 0-2. Bari-Verona Torrente senza vittorie dal 26 dicembre: squalificato Dos Santos, è probabile che il tecnico riproponga la difesa a quattro con il recuperato Rossi a sinistra; torna Romizi, mentre in attacco Ghezzal dovrebbe riposare, Fedato e Galano i maggiori candidati ad affiancare Caputo. Per Mandorlini è emergenza: Hallfredsson, Bacinovic e Moras sono squalificati, al posto del greco c’è Ceccarelli, e in mezzo al campo con Laner e Jorginho è pronto Nielsen, infine davanti Rivas e Carrozza in vantaggio su Gomez e Sgrigna. Squalificati Dos Santos (B), Bacinovic (V), Hallfredsson (V), Moras (V). Diffidati Caputo (B), Ceppitelli (B), Sabelli (B), Sciaudone (B), Bacinovic (V). Andata 0-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Semifinale di Coppa
PRIMA DIVISIONE
GIRONE A Classifica Così dopo 24 giornate: Lecce p. 44; Trapani* 42; Alto Adige*˚ 37; San Marino˚ ed Entella 35; Carpi 34; Lumezzane 33; Feralpi Salò* 31; Pavia 30; Cremonese (-1) 29; AlbinoLeffe˚ (-6) 26; Como* (-1), Cuneo˚ e Portogruaro*˚ (-1) 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10*. (* ha riposato; ˚una gara da recuperare) Domenica (ore 14.30) AlbinoLeffeReggiana (1-1); Alto AdigeTreviso (3-1); CremoneseEntella (0-0); F. Salò-Tritium (1-0); Lecce-Trapani (lunedì, 20.45; 1-0); LumezzaneCarpi (0-1); Pavia-Como (2-1); PortogruaroCuneo (1-0); rip. San Marino GIRONE B Classifica Così dopo 21 giornate: Latina* (-1) p. 43; Avellino 41; Nocerina e Perugia (-1) 36; Pisa 33; Benevento 32; Frosinone (-1) 31; Catanzaro 28; Prato 27; Paganese* e Viareggio 26; Gubbio 25; Andria (-2) 22; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (*una in meno) Domenica (ore 14.30) AndriaBenevento (1-0); Barletta-Gubbio (0-0); FrosinoneLatina (0-0); NocerinaCatanzaro (3-2); Perugia-Avellino (1-1); PisaPaganese (0-0); Prato-Carrarese (0-1); ViareggioSorrento (sabato, 1-1)
Lecce-Latina in tv Di fronte i numeri 1
Le due capolista giocano l’andata: Rai Sport, 20.45 Toma rilancia Ferrario e Pecchia pensa al derby GIUSEPPE CALVI
S’accendano le luci e vengano avanti le prime delle classi. Stasera Lecce e Latina si incrociano al Via del Mare - con inizio alle ore 20,45, diretta tv Rai Sport 1, arbitro Benassi di Bologna - per la partita d’andata della semifinale di coppa Italia (il Viareggio è l’altra finalista), ma potrebbero rivedersi in coda alla stagione per sfidarsi anche in Supercoppa, nell’incontro tra le vincitrici dei due gironi di Prima divisione. In vetta alle rispettive classifiche (2 punti di vantaggio sul Trapani per i giallorossi, 2 punti avanti i laziali rispetto all’Avellino), le squadre di Toma e Pecchia non snobbano questa competizione però guardano soprattutto ai prossimi importanti impegni di campionato. Qui Lecce Nel Lecce, tra i 18 con-
vocati, solo Benassi, Tomi e De Rose erano in campo dall’inizio nell’ultima partita con l’Entella. E’ una settimana fondamentale per la corsa-promozione,
S Antonio Toma, 49 anni, promosso in prima squadra a Lecce per sostituire Franco Lerda
S Fabio Pecchia, 39 anni, allena il Latina per la prima stagione dopo le esperienze a Gubbio e Foggia
IL GIUDICE SPORTIVO
Fermati 25 giocatori Il Pavia ne perde due Entella: stop a Rosso FIRENZE Il giudice della Lega Pro ha squalificato 25 giocatori (6 del girone A di Prima divisione, mentre era in sosta il girone B; 19 di Seconda) dei quali due del Pavia. Ecco il dettaglio. PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: una giornata a Monticone (Pavia). Non espulsi: una giornata a Sales (Cremonese), De Rose (Lecce), Fasano (Pavia), Cernuto (Treviso) e Rosso (Entella). Ammenda di 500 euro al Treviso. SECONDA DIVISIONE Giocatori espulsi: due giornate a Schicchitano (Poggibonsi); una a Fantini (Fano), Salustri (Milazzo), Elia (Arzanese), Marongiu (Castiglione), Mazzanti (Gavorrano), Marsili (Martina), Zampa (Salernitana) e Giacinti (Vigor Lamezia). Non espulsi: una giornata a Muratore (Melfi), Berretti (Fano), Gagliardi (Normanna), Gatti e Rampi (Foligno), Angelino e Febbraio (Hinterreggio), Menicozzo (L'Aquila), Roveredo (Poggibonsi) e Novinic (Teramo). Allenatori: tre giornate a Scalabrelli (secondo della Giacomense) e Susini (secondo della Salernitana) per gravi offese all'arbitro. Ammende: 500 euro Campobasso, 300 Melfi e Salernitana.
con lo scontro diretto col Trapani, nel posticipo di lunedì. Toma ha diviso i giocatori in due gruppi di lavoro. Stasera, con Benassi titolare, avrà spazio Ferrario e nella ripresa potrebbe debuttare Fatic, subentrando a Tomi. In attacco, l’allenatore si affiderà agli esterni Rosafio e Drame e ai centrali Bustamante e Malcore. Qui Latina Pensando al derby di Frosinone, anche Pecchia proporrà una formazione «alternativa». Nel Latina mancheranno lo squalificato Sacilotto e l’infortunato Giallombardo: in difesa dovrebbero esserci Cafiero e Giacomini e a centrocampo Cejas, assente da un mese, giocherà un tempo e in attacco sono in ballottaggio Angelilli e Pagliaroli. Intanto, l’Alta Corte di giustizia sportiva ha respinto la richiesta del Latina di misura cautelare urgente in merito alla partita sul campo della Paganese, concedendo l’abbreviazione dei termini alla metà: l’udienza di discussione è fissata per il 18 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino L’AMICHEVOLE
Prato con lo Zenit Il Prato gioca stamane (11.30) a Coverciano un’amichevo le con lo Zenit di Spalletti.
SERIE D
Recuperi e Coppa Oggi sette recuperi (14.30): GIRONE B Darfo Montichiari: Sac centi di Modena; Pontisola Pro Se sto: De Luca di Ercolano. GIRONE D Rosignano Lucchese: Andreini di Forlì. GIRONE F Celano Vis Pesaro: Ac comando di Olbia; San Nico lò Aminternina: Viotti di Tivoli. GIRONE G Isola Liri Hyria Nola: Frasca di Sulmona. GIRONE H Ischia Matera: Panare se di Lecce. COPPA ITALIA Andata delle semi finali (ore 14.30). Castelfranco Por to Tolle: Strippoli di Bari; Torre Nea polis Arezzo (ore 15, diretta Rai Sport 2): Luciano di Lamezia. Le ga re di ritorno si giocano il 20 marzo.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
30
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MOTOGP TEST A SEPANG
4
IANNONE È 14˚ Così ieri a Sepang (5.548 m)
S 1. Pedrosa (Honda) 2’01"580 (43 giri) 2. Lorenzo (Yamaha) 2’01"815 (25) 3. Marquez (Honda) 2’01"942 (23) 4. Bradl (Honda) 2’01"959 (38) 5. Rossi (Yamaha) 2’02"028 (25) 6. Crutchlow (Yamaha) 2’02"272 (28) 7. Bautista (Honda) 2’02"362 (32) 8. Dovizioso (Ducati) 2’02"801 (22) 9. Hayden (Ducati) 2’03"143 (46) 10. Smith (Yamaha) 2’03"632 (24) 11. Nakasuga (Yamaha) 2’03"734 (24) 12. A.Espargaro (Art) 2’03"941 (28) 13. Spies (Ducati) 2’04"047 (25) 14. Iannone (Ducati) 2’04"050 (32) 15. Yoshikawa (Yamaha) 2’04"590 (23) 16. Pirro (Ducati) 2’04"626 (38) 17. Aoyama (Ftr) 2’04"743 (30) 18. De Puniet (Art) 2’05"288 (22) 19. Takahashi (Honda) 2’05"510 (34) 20. Edwards (Ftr-Kawasaki) 2’05"518 (21) 21. Petrucci (Ioda-Suter) 2’05"827 (35) 25. Corti (Ftr-Kawasaki) 2’06"306 (26)
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA SEPANG (Malesia)
Dani Pedrosa, 27 anni, nel 2012 ha vinto sette gare ed è arrivato 2˚ nel Mondiale dietro Lorenzo IPP
Questione di punti di vista. Valentino Rossi torna in sella alla Yamaha per i secondi test dell’anno, conta i soliti 4 decimi di distacco a cui sembra abbonato e storce la bocca: «Una giornata buttata». Andrea Dovizioso, invece, deve fare i conti con un ritardo di 1"2 dalla vetta, ma è decisamente più soddisfatto della sua Ducati rispetto alla prima uscita di tre settimane prima. Obiettivi diversi. Perché Valentino aveva finito Sepang-1 terzo a 442 da Dani Pedrosa e invece si ritrova addirittura quinto, superato dal solito compagno Jorge Lorenzo, dall’altro spagnolo terribile Marc Marquez, autore di una scivolata innocua, ma anche dall’altro ragazzino della Honda (sponda Lucio Cecchinello) Stefan Bradl, che un passo alla volta
«
Ho sentito Biaggi commentare la Superbike. Se l’è cavata bene, complimenti VALENTINO ROSSI PILOTA YAMAHA
prosegue la sua marcia di avvicinamento al vertice. Guai È un po’ infastidito il pesa-
rese. «È andato tutto storto. Sulla moto 2013 si è rotto un piccolo cablaggio dell’impianto elettrico, ma per sostituirlo hanno dovuto smontare mezza moto. Peccato, perché l’altra M1 era in versione 2012, così abbiamo perso tempo invece di fare il lavoro di sviluppo che avevamo programmato. Avevo tenuto la gomma nuova per tornare in pista con la moto 2013, ma quando mi apprestavo a farlo è iniziata la pioggia». Niente da fare, dunque, lavoro rinviato ad oggi e simulazione di GP, si spera, domani, per confrontarsi per la prima volta sulla distanza lunga con Lorenzo, che continua a macinare giri veloci, anche se ieri Pedrosa è sembrato più incisivo. Pioggia I condizionali sono d’obbligo, perché la giornata d’apertura di questi secondi test è stata decisamente più lenta rispetto alla corrispondente dei primi. Anche se i valori in campo sono stati rispettati. Ma il tracciato di Sepang è molto sensibile agli acquazzoni (ed è piovuto tutti i giorni passati almeno un paio d’ore) e il caldo ci ha messo del suo, rallentando ancora le prestazioni (soprattutto di motore e
I soliti 4 decimi Rossi lontano da Pedrosa «È andato tutto storto» Valentino quinto: «Ho perso la giornata per un piccolo cablaggio» Lorenzo insegue il connazionale della Honda. Passo avanti Ducati gomme). Infine il nubifragio del primo pomeriggio ha tolto circa 3 ore di prove per poter migliorare ancora un po’. Salto Non è sembrato accorger-
si di tutto questo Dovizioso, 8˚, che è apparso decisamente più confortato rispetto alla prima uscita. Anche se 1"2 di distacco è sempre un’eternità, ma siamo ancora nei limiti della decenza, che nella prima uscita non era stata rispettata. La Ducati ha permesso al forlivese (tra i pochi a migliorarsi rispetto al primo giorno dello scorso test: 13o a 2"4) di essere
Valentino Rossi, 34 anni, nove volte iridato AFP
RITORNO VERRÀ INGAGGIATO UN TESTER EUROPEO
Suzuki fa i piani 2014 Tratta con la Dorna e fa la corte a Brivio SEPANG
La Suzuki non si nasconde più ed è pronta a rientrare nel 2014. A Sepang è presente, «in vacanza», Nobuatsu Aoki, pilota storico di Hamamatsu e ora collaudatore. Nobu non ha problemi a parlare dei programmi Suzuki. «Io e un giovane stiamo sviluppando la moto (motore 4 cilindri in linea; n.d.r.) in Giappone, e presto si unirà un europeo: non italiano, ma non dico chi è. Faremo 3-4 test a Motegi».
sviluppo Piani Ma non solo. «L’intenzio-
ne è di fare i test di Barcellona, dopo il GP (16 giugno; n.d.r.). Non faremo nessuna uscita come wild card. La Suzuki sta organizzando la squadra. Ne vorrebbe una sua, diretta emanazione del reparto corse, ma tratta con gli organizzatori», perché la Dorna ha detto che non è possibile l’ingresso di nuovi team, ma si deve prendere il posto di chi è già presente. Brivio Si è detto che è stato cer-
cato Davide Brivio, consulente VR46, per gestire il team, ma non ci sono state conferme né da Suzuki né da Brivio, che anche in questo secondo test non è presente. Nel precedente, invece, i grandi capi Suzuki avevano partecipato alla riunione delle Case Msma. f.f.
Nobuatsu Aoki, 41 anni MILAGRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Desmo di Pirro ha un nuovo telaio e sfoghi d’aria SEPANG - (f.f.) La Ducati lavora pure a lunga scadenza. Il tester Michele Pirro ha portato in pista il «laboratorio» già provato a Jerez. Visivamente il telaio è totalmente differente, con travi di sezione più stretta, ma piastra posteriore molto estesa in altezza. Il forcellone è in alluminio. Lo scarico basso, poi, torna al passato con lo sfogo laterale. Sulla carenatura ci sono tanti sfoghi d’aria in più, in particolare sul lato sinistro. Branchie anche nella parte anteriore della zona serbatoio MILAGRO
più incisivo, grazie alle modifiche provate dal test team a Jerez e approvate da tutti e quattro gli ufficiali. Ora la Desmosedici ha il serbatoio spostato all’indietro, con la prima «fetta», vicino allo sterzo, occupata dall’elettronica, a sua volta leggermente modificata per consentire una migliore connessione tra l’apertura del gas e lo scarico della potenza a terra. Affiatamento «È andata meglio
— ha spiegato Andrea — e anche io conosco di più la moto. Fin dalla prima uscita la sensazione è stata migliore rispetto
all’altra volta. Continuiamo a fare prove, anche estreme, per dare indicazioni agli ingegneri che devono indirizzare lo sviluppo. Ho usato una sola gomma e ho fatto il mio tempo che già aveva tanti giri (16; n.d.r.) all’attivo. Ma anche nell’ultima uscita sono stato solo 4 decimi più lento. Ho fatto un paio di giri dietro Pedrosa e ho capito meglio dove perdiamo: in frenata la moto non è assolutamente male e anche i problemi in uscita sono solo colpa di quello che succede quando dobbiamo chiudere la curva». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SUPERBIKE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
FORMULA 1
4 «La nuova Ferrari 8 Guintoli si esalta «Visto? So vincere 4 sta andando bene pure sotto il sole» come speravamo» I NUMERI
Il francese, sposato con la 47a donna più ricca di Gran Bretagna: «Com’è facile guidare l’Aprilia»
Vittorie Prima di domenica a Phillip Island, Guintoli aveva vinto solo 3 volte in Superbike, tutte l’anno scorso con la Ducati: ad Assen, a Silverstone e a Magny-Cours
DOMANI TEST
Domenicali: «Non siamo i più forti ma ce la giochiamo». Prost: «Vettel è ancora favorito»
S Calendario Ferrari e Red Bull, i due team più attesi, faranno girare domani e sabato Felipe Massa e Mark Webber, mentre venerdì e domenica Fernando Alonso e Sebastian Vettel
6˚
Miglior piazzamento mondiale Al massimo, nella sua carriera Sbk, Guintoli aveva chiuso il Mondiale al 6˚ posto. È successo nel 2011, quando correva con la Ducati Sylvain Guintoli, 30 anni, francese, ha debuttato in Sbk a fine 2009 con la Suzuki ALEX PHOTO PAOLO GOZZI
C’è voluta una bella dose di coraggio per mettere al posto di Max Biaggi un pilota che non aveva mai vinto neanche una volta sull’asciutto. Eppure l’azzardo dell’Aprilia ha pagato al primo colpo: Sylvain Guintoli ha sbancato l’apertura Superbike in Australia, facendo volare la RSV4 come neanche l’elegante trentenne francese immaginava. Pareggiando il conto con il più esperto compagno Eugene Laverty (un primo e secondo ciascuno), Guintoli è al comando del Mondiale con gli stessi 45 punti che Max aveva totalizzato nella scorsa edizione, spiccando il volo verso il sesto titolo: «Ero convinto che l’Aprilia fosse una moto fatta su misura per Biaggi e molto difficile da portare al limite, invece fin dalla prima volta che ci ho girato, mi sono sentito come a casa». Asciutto Dopo dieci anni di Mondiale,
tra 250, MotoGP e Superbike, Guintoli nel 2012 aveva conquistato tre successi con Ducati private di due squadre diverse. Ma sempre sul bagnato e a Phillip Island c’era un sole da spaccare le pietre. Guintoli è partito davanti e non l’hanno più preso. «Per me è stata una consacrazione, adesso mi sento sbloccato psicologicamente. Sul bagnato mi sento forte, ma prima ho sempre guidato moto così, così ed era l’unica condizione nella quale poteva giocarmela. Domenica, ogni volta che passavo in rettilineo, mi dicevo quanto sia più facile correre da ufficiale. La RSV4 è così forte che neanche potevo immaginarlo». Guintoli ha ereditato da Max Biaggi anche la squadra di Aligi Deganello. «Fin
dal primo test ho apprezzato il suo metodo di lavoro, è un tipo freddo che sa il fatto suo», riconosce l’ex capotecnico di Marco Simoncelli. Rischio Approdato in Superbike nel
2010 con la Suzuki ufficiale, Guintoli avrebbe potuto tornarci a fine 2012. Ma l’obbiettivo era l’Aprilia e per aspettare la decisione di Biaggi ha rotto coi giapponesi, rischiando di restare fuori qualora il campione avesse deciso di continuare. «Gli ho fatto un bel regalo di Natale», disse Max al momento della firma. Famiglia Guintoli vive tra il sud della Francia e le Midland inglesi, avendo sposato nel 2003 l’affascinante Caroline, rampolla della 47ª famiglia più ricca della Gran Bretagna. Hanno tre figli: Alicia di 7 anni, Leila di 4 e Olivier di dieci mesi. Una bella famiglia che lo ha seguito fino in Australia calamitando le attenzioni sotto al podio. Tra una gara e l’altra si diverte praticando sport «ma sono come i bambini, cambio passioni rapidamente. Adesso sto giocando con una mountain bike elettrica, un razzo da 85 km/h». Futuro Guintoli è già diventato il riferimento degli avversari. A cominciare da Laverty che in gara-2 ha replicato guidando con ferocia: «Aprilia ha due piloti forti, con gli stessi obbiettivi. È inevitabile che nasca una grande rivalità, non solo tra noi piloti ma anche tra i due gruppi di meccanici che ci seguono. Credo che sarà un vantaggio per tutti, perché finiremo per andare sempre più forte». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
5
Podi nelle ultime 6 gare Considerando le ultime 4 corse del 2012 e le prime 2 del 2013, Guintoli è sempre salito sul podio tranne che in gara-2 a Portimão 2012 (4˚)
Da domani a domenica sono in programma sul circuito spagnolo di Montmelò gli ultimi test prima dell’inizio del Mondiale
S
Fernando Alonso, 31 anni, sulla Ferrari F138 nei test di Montmelò della scorsa settimana COLOMBO ALESSANDRO STEFANINI
Ottimista ma con moderazione. Alla vigilia dell’ultima sessione di collaudi nella quale la Ferrari presenterà una versione (quasi) definitiva della F138, Stefano Domenicali guarda all’appuntamento del 17 marzo in Australia con uno spirito assai diverso rispetto a un anno fa: «Siamo in una situazione totalmente differente — ha spiegato il capo della Gestione Sportiva lunedì sera da Londra, dove si trovava per un evento — anche se non dimentichiamo che tutti stanno facendo un ottimo lavoro e in base a ciò che si è visto sinora nelle prove non ci sono molti cambiamenti rispetto a quello che si è visto nel finale della scorsa stagione». Obiettivi I primi, parziali verdetti, che
sono stati emessi sopratutto la scorsa settimana a Montmelò, sembrano però confermare il target iniziale, quello annunciato sin dal giorno della presentazione della monoposto 2013. «L’obiettivo è quello di essere vicini alle macchine più veloci e al momento la situazione sembra ok. Ma sarei sorpreso se fossimo noi i più veloci alla prima corsa. Però se fossimo tutti racchiusi in un paio di decimi con una stagione comunque lunga, tutto sarebbe possibile». Domenicali ha ribadito che una volta che la Ferrari sarà a due decimi dai migliori «saranno poi i piloti a fare la differenza». Ma le prime gare, avverte, serviranno alle scuderie per adeguarsi alle nuove gomme Pirelli che si degradano prima e costringeranno a un maggior numero di soste ai box.
Test A Montmelò, dove si girerà da domani a domenica, la Ferrari porterà il pacchetto per Melbourne (e qualcosa anche per l’estate). Inoltre a Maranello si è lavorato sodo per risolvere i problemi di surriscaldamento che mandavano in tilt le centraline: ora questi componenti sono protetti maggiormente.
Mondiale Il campionato scatta il 17 marzo con il GP d’Australia a Melbourne. La settimana successiva, il 24 marzo, si rimane in Asia per il GP Malesia a Sepang
Rivali Intanto Alain Prost, che lunedì
era intervenuto alla presentazione del 6 cilindri turbo che la Renault sta svezzando per il 2014, ha già le idee chiare su chi è il favorito della stagione: «Sebastian Vettel. Anche se spero che non abbia un inizio di stagione simile a quello di due anni fa quando vinse 4 delle prime 5 gare. Chi ci sia dietro di lui, è difficile stabilirlo ora. Perdendo Hamilton e ingaggiando un giovane pilota al suo posto la McLaren uscirà un po’ indebolita e non credo che la Mercedes lotterà per il campionato. Dunque l’avversario più pericoloso per Vettel dovrebbe essere Alonso, ma attenzione anche a Raikkonen e a Grosjean». Voci A proposito di McLaren e Mercedes tengono banco l’annuncio della promozione di Tim Goss a direttore tecnico in sostituzione di Paddy Lowe e le voci che vogliono l’ex motorista Ferrari, Gilles Simon, in contatto con la Honda per costruire un V6 turbo (per la McLaren). Sul possibile passaggio di Lowe alla Mercedes è intervenuto Niki Lauda. «La situazione è che Lowe è stato messo in gardening (a riposo forzato; n.d.r.) dalla McLaren ma Ross Brawn non è in discussione: se Lowe verrà o non verrà da noi, Ross resterà nella sua posizione. La situazione è sotto controllo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Domenicali, 47 anni CANONIERO
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
BASKET NBA: LARGO AI GIOVANI
in vetrina
I MIGLIORI DEBUTTANTI DELLA STAGIONE
WASHINGTON WIZARDS
CLEVELAND CAVALIERS
NEW ORLEANS HORNETS
GOLDEN STATE WARRIORS
MINNESOTA TIMBERWOLVES
Bradley Beal
Dion Waiters
Anthony Davis
Harrison Barnes
Alexey Shved
Compirà 20 anni a giugno, guardia, 1.96 da Florida, scelta n.3: per il terzo mese è miglior rookie dell’Est, 13.9 punti di media ma 4 volte oltre i 20 nelle ultime 6 gare e un high di 28.
Guardia, 1.92, 21 anni, scelta n.4, due stagioni a Syracuse. E’ secondo realizzatore tra i rookies dietro a Lillard (14.4 punti di media), ha un massimo di 33 punti fatti
Ala-pivot di 19 anni, 2.08, prima scelta assoluta del draft, uscito da Kentucky e olimpionico a Londra, sta deludendo un po’ e fa fatica: 12.6 punti, 7.5 rimbalzi di media
Ala di 2.03 e 20 anni, uscito da North Carolina, scelta n.7: rispetto ad altri con cifre migliori (segna 9 punti di media) gioca in un club da playoff quasi 26’ a partita
Guardia di 24 anni, 1.98, già uomo chiave della Russia bronzo a Londra, segna 10 punti di media. Miglior europeo, meglio anche di Prigioni e Teletovic arrivati nelle Nba da «vecchi»
Lillard Matricola numero 1 Il futuro è già iniziato Il play di Portland, rookie dell’anno: «Per migliorare, mio padre mi imponeva di giocare solo con la sinistra» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol NEW YORK
Damian Lillard si stupisce che qualcuno si stupisca. Lo ribadisce anche a noi senza alzare la voce: «Credo in me stesso, ho lavorato duro e quando hai fatto bene i compiti sai che puoi ottenere grandi risultati. Mi ci sono volute una ventina di partite di Nba per capire che sarei salito in alto». Ha solo 22 anni e parla come un quarantenne. Ma se giochi play devi crescere in fretta, se no rimani schiacciato dalle responsabilità di quel ruolo. Il gm di Portland, Neil Olshey, che lo aveva inseguito ossessivamente l’anno passato quando lavorava ai Clippers, lo ha scelto con il numero sei al draft, sollevando qualche mugugno. Perché se hai frequentato una piccola High School di Oakland e poi un’anonima università dello Utah, non puoi sorprenderti che il tuo nome susciti scarso entusiasmo. Lui sostiene che la sua forza nasce proprio da que-
sta piccola mancanza di rispetto: «Sono sempre stato poco considerato: fuori dal grande giro e senza copertura televisiva. Sfondare è diventata una mia rivincita personale». Paura L’esordio non poteva andare meglio: il 31 ottobre contro i Lakers, invece di tremare ha segnato 23 punti e servito 11 assist, miglior prestazione di sempre da regista in compagnia di personaggi come Oscar Robertson e Isiah Thomas. Per spiegare come ha esorcizzato la paura racconta un aneddoto: «Perché quella vera l’ho provata a sedici anni mentre aspettavo l’autobus vicino al liceo. Tre membri di una gang cercarono di rapinarmi, ma io li mandai al diavolo. Poi, uno estrasse la pistola: compresi che essere un bravo ragazzo e fare le cose giuste non basta a salvarti». Nelle prime sedici gare di Nba ha segnato 20 punti in nove gare, più di chiunque nel suo ruolo. Ora fra i debuttanti ha già staccato tutti. Dice: «In questo momento, mi darei un A. Faccio parte di una leva di ottimi
La benedizione di LeBron: «Damian non sembra mai essere in difficoltà»
LA DECISIONE
«Coach K» lascia la Nazionale Usa Mike Krzyzewski lascia la Nazionale statunitense. «Ho amato tutto il tempo passato con la Nazionale, è stato un onore — ha detto il coach di Duke — Allenare Team Usa per 7 anni è stato meraviglioso», «Coach K» era stato chiamato dopo i flop all’Olimpiade 2004 e al Mondiale 2006 e ha vinto due titoli olimpici (2008 e 2012) e l’oro al Mondiale 2010. Al suo fianco c’è sempre stato Mike D’Antoni che in passato era stato indicato come possibile successore.
giocatori, ma la differenza la fai se cerchi di migliorarti». Video Ecco la sua altra grande qualità: non accontentarsi mai. Racconta un altro pezzo della sua giovane vita: «Nel dicembre del 2010 mi ruppi un piede e con il mio allenatore al college pensammo a come potevo progredire nonostante l’immobilità. La risposta fu: con i video. Ne avrò guardati centinaia: le mie partite e le cose che sbagliavo in campo. Perché con le immagini ti rendi conto che avevi un compagno smarcato e lo hai ignorato. Ma non solo. Studiai le clip dei miei futuri rivali: ho imparato a memoria le mosse di Tony Parker, Chris Paul, Derrick Rose, Russell Westbrook. Soprattutto il pick and roll, poco usato all’università. Sapevo che mi sarebbe servito per il salto nella Nba». Benedizioni Doc Rivers e Gregg Popovich si sono entusiasmati nel vederlo giocare. LeBron James lo ha benedetto così: «Non sembra mai essere in difficoltà:
mai troppo frettoloso e soprattutto mai lento». Si sprecano i paragoni: forse non veloce come Rose o esplosivo come Westbrook, ma fisicamente forte e più bravo al tiro. Suo padre Houston gli ha imposto fin da bambino un regime speciale per puntare in alto: niente schiacciate e partite in cui doveva tirare solo con la sinistra. Spiega: «Ci ha insegnato la concretezza e ad alzare l’asticella delle difficoltà». E quella sfrontatezza, persino fastidiosa: «Quando devo affrontare uno dei big, non mi faccio intimorire dal nome. Voglio che mi dimostri con i fatti di meritarsi tutta la sua fama». Lui, almeno quelli, li sta facendo. Peccato che Portland rischi di rimanere fuori dai playoff. Ma Lillard scuote la testa: «Cosa mi fa pensare che ce la faremo? Abbiamo battuto team come i Lakers, gli Spurs, i Nuggets, i Grizzlies, i Mavs oltre che Heat e Knicks a Est. Quando sai di poterti battere alla pari con queste squadre, pensi di avere una chance». © RIPRODUZIONE RISERVATA
EASTERN CONFERENCE MIAMI DAVANTI A TUTTI ATLANTIC DIVISION V NY Knicks 33 Brooklyn 33 Boston 30 Philadelphia 22 Toronto 23 CENTRAL DIVISION V Indiana 35 Chicago 32 Milwaukee 26 Detroit 22 Cleveland 18 SOUTHEAST DIVISION V Miami 40 Atlanta 32 Washington 18 Orlando 15 Charlotte 13
P 20 24 27 32 34 P 21 24 28 37 38 P 14 23 37 41 43
% 62.3 57.9 52.6 40.7 40.4 % 62.5 57.1 48.1 37.3 32.1 % 74.1 58.2 32.7 26.8 23.2
WESTERN CONFERENCE SAN ANTONIO È LA NUMERO 1 NORTHWEST DIVISION V P Oklahoma City 41 15 Denver 36 22 Utah 31 26 Portland 26 30 Minnesota 20 33 PACIFIC DIVISION V P LA Clippers 40 18 Golden State 33 23 LA Lakers 28 30 Sacramento 19 38 Phoenix 18 39 SOUTHWEST DIVISION V P San Antonio 45 13 Memphis 37 18 Houston 31 27 Dallas 25 30 New Orleans 20 37
% 73.2 62.1 54.4 46.4 37.7 % 69.0 58.9 48.3 33.3 31.6 % 77.6 67.3 53.4 45.5 35.1
stars& stripes Howard 3/12 ai liberi: Denver batte i Lakers
Howard fa 3/12 ai liberi, i Lakers perdono a Denver. «In trasferta con 14/31 dalla lunetta non si vince» dice D’Antoni. Ma se i Nuggets vincono senza Gallinari (colpo alla coscia) è perché travolgono i Lakers in velocità superandoli 33 3 nei punti in contropiede: «Denver sembrava una staffetta di atletica» dice Bryant.
Wizard caldi Washington si sta rivelando, da quando è tornato John Wall, una delle squadre più brillanti (13 9 bilancio dei Wizards dal rientro, anche per l’esplosione di Beal. Hanno battuto Toronto: per Bargnani 8 punti in 21’. RISULTATI: Utah Boston 107 110 t.s. (Hayward 26; Pierce 26). Toronto Washington 84 90 (DeRozan 23; Beal 20), Denver LA Lakers 119 108 (W.Chandler 23; Bryant 29), Detroit Atlanta 103 114 (Stuckey 22; J.Smith, Horford 23),
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
BASKET SERIE A: LA RIVELAZIONE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
PALLAVOLO L’ANDATA DI COPPA CEV
Eterno Prandi «Latina, prenditi la tua Europa» Massimiliano Menetti, 40 anni, nel 2012 ha guidato Reggio Emilia alla promozione dalla LegaDue CIAMILLO
«La mia Reggio a cappelletti ed erbazzone» Menetti e la neopromossa in zona playoff «I giocatori mi seguono anche negli errori» PAOLO BARTEZZAGHI
Massimiliano Menetti è nato a Palmanova ma è reggiano fin alla punta dei capelli che non ha più. La sua vita cestistica è intrecciata alla sua città. E la squadra, ottava in serie A da neopromossa, ha la spina dorsale reggiana: dal patron Stefano Landi, al presidente Ivan Paterlini, all’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda fino a Riccardo Cervi, giovane centro su cui punta non solo Reggio ma anche la Nazionale. Menetti, quanto conta la reggianità diffusa in società?
«È un elemento che io sento e voglio trasmettere a tutti. Qui ci sono stati tanti allenatori più bravi di me e altri ne arriveranno. Ma il mio attaccamento non ce l’avrà nessuno». Si riesce a trasmettere la reggianità a chi reggiano non è?
«Tutto parte dalla società. Coi tempi che corrono, il nostro patron Landi investe» «Il d.s. Frosini è toscano, il vice allenatore Fioretti è di Cantù, il preparatore Tibiletti è di Varese. Ma a Reggio è facile immedesimarsi. L’erbazzone i cappelletti sono valori in cui credere. Ed è vero che il Lambrusco è il vino più buono del mondo». E come si arriva dalla LegaDue alla zona playoff?
«Con la fame e la cattiveria agonistica con cui si lotta dal primo giorno per la salvezza, obiettivo primario. Poi è cresciuta la consapevolezza che il lavoro stava dando frutti e parallelamente l’ambizione e la determinazione per raggiungere risultati insperati». Il momento della svolta?
«Importante, per un gruppo in parte nuovo, è stata la prima vittoria dopo le tre sconfitte iniziali. Abbiamo dominato Biella sotto tutti gli aspetti, mentale e tecnico. Le cinque vittorie di fila, poi, ci hanno dato ancora più coscienza dei nostri mezzi».
Merito di?
«Dei giocatori. Ci seguono in tutto e per tutto, anche nei miei errori. Vuol dire andare nella stessa direzione. Su tutti, c’è una società che supporta staff e squadra. E che ha idee e progetti. Con un patron che investe, pur con i tempi che corrono. Come dico spesso, siamo una cooperativa dei canestri». Perché con Milano è stata la vittoria più bella?
«Mi sono commosso per la determinazione e la rabbia agonistica uniti a un livello tecnico tattico altissimo. A volte la rabbia fa andare fuori giri. Invece la squadra continua ad ascoltarci mentre noi facciamo richieste sempre più impegnative». La difesa di Reggio è tra le migliori della serie A: un credo tecnico o una necessità?
«In LegaDue eravamo il secondo attacco più prolifico e la migliore da tre punti. Ma chi lotta per salvarsi non può prescindere dalla difesa. Solo con il talento sarebbe dura. La squadra è stata fatta pensando a giocatori con le caratteristiche emozionali per giocare così. Per intendersi: più facile fare difendere Cinciarini che un americano. Se parti dalla difesa, nel basket italiano sei a buon punto». Da dove nasce la passione per il basket?
«Ho cominciato a giocare a 7 anni, perché da piccolo ero alto. Poi sono rimasto così. Ho giocato fino ai cadetti, dopo la finale nazionale mi accorsi che per stare nel basket dovevo cambiare strada. Sono stato fuori da Reggio solo un anno, da vice a Montegranaro nel 2009-10. E 4 stagioni nella femminile, con la promozione in A-1. Di Reggio, sì». Come sta andando la crescita di Cervi?
«Ha fatto un doppio salto mortale fino alla serie A e sta facendo progressi dopo le difficoltà iniziali. Per il resto, tocca a lui. Questo ormai è un lavoro, con i pro e i contro. che richiede un cambio di mentalità. Deve avere pazienza e rimboccarsi le maniche. Due cose che i giovani spesso non riescono a fare». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DONNE EUROLEGA
Schio-Rivas spareggio per le Final Eight (fr.vell.) Stasera il PalaCampagnola sarà completamente arancione. Ed esaurito. Ci saranno 2500 persone per sostenere il Beretta Schio contro le spagnole del Rivas Ecopolis Madrid nell’assalto alle Final Eight di Eurolega (dal 18 marzo a Ekaterinburg, in Russia). Schio, forte dell’ottavo posto nel ranking determinato dai gironi, ha la bella in casa. Ma l’avversario è tosto: lo scorso anno le madrilene, con Jones e Aguilar in più, arrivarono alla finale. Ora (da gennaio c’è l’ex Schio Maja Erkic) fanno meno paura, ma dopo aver perso di 6 in Veneto, in gara 2 hanno rifilato 25 punti alla squadra di Maurizio Lasi. «Sappiamo che la storia si scrive ogni giorno, ma sono i grandi appuntamenti che portano i nomi alla ribalta; noi vogliamo portare Schio tra i grandi nomi del basket europeo con l’aiuto della nostra gente», arringa il tecnico al secondo anno sulla panchina arancione dove già ottenne le Final Eight. «La lezione di Madrid ci ha insegnato molto. Non possiamo permetterci di essere così poco compatte sotto canestro, dovremo serrare di più i ranghi, come in gara 1. Sarà la chiave del match». Intanto il 9 e 10 marzo le Final Four di Coppa Italia si giocheranno a Lucca. SERIE A (n.z. g.d.) Il recupero di Bologna Avellino è stato fissato per mercoledì 27 marzo alle 20.30. La partita era stata rinviata domenica scorsa per il timore che il tetto del palasport di Casalecchio cedesse sotto il peso della neve. Stabiliti anche i posticipi della 24a giornata: Reggio Emilia–Varese (24/3 alle 20) e Siena–Cantù (25/3 alle 20). E della 25a giornata: Sassari–Milano (30/3 alle 12) e Avellino Siena (1/4 alle 20). Dopo coach Sacchetti, Sassari ha confermato il d.s. Federico Pasquini fino al 2018. Mirza Alibegovic va a Brindisi.
Dopo 33 anni dal mitico successo del Torino, il tecnico ci riprova contro l’Ankara GIAN LUCA PASINI
Nel 1980 la Klippan Torino vince la prima Coppa Campioni (ai tempi si chiamava ancora così) ad Ankara, come la ricorda Silvano Prandi che di quella squadra era l’allenatore?
«(sorriso) Fumosa... La prima Coppa vinta da una squadra occidentale. Perché fino a quel momento le competizioni europee erano esclusivo appannaggio delle squadre dell’Est, come si diceva allora. La sera mi chiamò mia moglie dall’Italia, le immagini erano state l’apertura della Domenica Sportiva, e mi disse "si vedeva tutto lattiginoso, una coltre bianca". Era il fumo! Non c’erano squadre turche in campo, la nostra avversaria era la Stella Rossa Bratislava, ma c’erano novemila spettatori già al palazzo un’ora e mezza prima della partita e tutti fumavano!». Salto nel tempo di 33 anni stasera a Latina gioca l’andata della finale di Coppa Cev contro l’Halkbank Ankara.
«Due situazioni molto diverse. Qui è la prima di due gare, in cui come si è visto, può accadere di tutto. Bisogna andare in campo sapendo questo. Anche in virtù del golden set che ha cambiato la storia di molti turni, come è capitato a noi». Le piace il golden set?
«E’ meglio della regola precedente dove il risultato dell’andata poteva condizionare anche il ritorno. Questa regala di certo emozioni al pubblico e tutto quello che piace fa divertire la gente, secondo me è ben accetto. Poi tecnicamente lo trovo meno casuale dei rigori nel calcio: in fondo qui si parla di un set ai 15, in cui si deve giocare a pallavolo». Per Latina in cui Prandi è arrivato l’anno scorso è la prima finale europea, può essere un handicap?
«Non mi pare. E’ una partita di pallavolo, non un Mondiale o un’Olimpiade. Un torneo, conta come si gioca a pallavolo. Le capacità che si mettono in cam-
Silvano Prandi, 65 anni, con il centrale Carmelo Gitto TARANTINI
po. Loro sono forti, sono secondi in classifica. E’ scontato che sarà una partita difficile». E per Silvano Prandi queste partite pesano? Dorme prima della gara?
«Calcolando il fatto che sono 37 anni che faccio il primo allenatore solo considerando l’A-1, se mi facessero stare soffrire avrei fatto altro prima. O no? Mai avuto problemi di sonno». In squadra all’Andreoli ha anche suo figlio, Massimiliano. Le ha creato problemi?
«No. Ma forse a lui sì. Probabilmente sono stato molto più du-
1
Finali europee di Latina Prima finale in Europa per Latina, è la 14ª per Silvano Prandi che ne ha vinte 7 (a.a.)
ro con lui che con gli altri giocatori». Ha molto da ricordare: pensa spesso al passato?
«Non troppo. A volte è oggetto di sorrisi: una volta ero in allenamento con la Bulgaria e ho detto: ho allenato Zlatanov. I ragazzi pensavano che parlassi di Hristo, "no parlo del papà..." Sono rimasti un po’ interdetti. Più spesso mi serve per il mio lavoro. Il passato mi dà fiducia per le cose che faccio adesso. E la fiducia è importante». Quindi lei si volta mai indietro?
«Non ho conservato nulla: articoli, trofei, riconoscimenti. Per me la pallavolo è tornare in palestra ogni giorno. Il prossimo allenamento». Per la prossima partita, la prossima finale. Anche nell’era di internet e di Facebook è bello sapere che ci sono allenatori così. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino Giocano le 2 Piacenza (a.a.) In campo anche le squadre di Piacenza in Challange. Coppa Cev maschile (finale), Ore 20.30 (Silver Tv Sky 892) An dreoli Latina Halkbank Ankara (rit. domenica). Coppa Cev femminile (finale), oggi Muszyna (Pol) Fenerbahce Istanbul (rit. sabato) Challenge Cup maschile (and. semifinali), Copra Elior Piacen za Dukla Liberec (R.Cec) (rit. saba to) e Ufa (Rus) Bydgoszcz (Pol) Challenge Cup femminile (and. semifinali), oggi Amburgo
(Ger) Rebecchi Piacenza e Krasno dar (Rus) Salo (Fin) 3 0 (25 06, 25 20, 25 18)
Modena, si può fare (p.r.) Ieri si sono ritrovati i potenzia li "salvatori" di Modena. Si è deciso di formare una società che rileverà la proprietà. Resterà Bruno Da Re che presto inizierà a reperire spon sor, e a confermare i vari Lorenzet ti e Celitans. Nel gruppo a oggi sono sicuri Gino Gibertini, Dino Piacenti ni e Tonino Panini. Il gruppo alla fine dovrebbe contare 7 8 unità. Insom ma Modena ha buona possibilità di andare avanti. da verificare ancora
il budget totale su cui contare. RECUPERO A-2 (f.c.) Stasera (20.30) si gioca il recupero dell'8ª di ritorno fra Globo Sora e Coser plast Matera, match non disputato a causa del terremoto. Classifica: Città di Castello 56; Molfetta 43; So ra 40; Atripalda 37; Padova 33; Monza 32; Corigliano 31; Ortona 29; Reggio Emilia 26; Potenza Picena, Brolo 19; Matera 18; Loreto 10. ABBONDANZA OK (a.a.) Il Rabita Baku di Marcello Abbondanza rima ne in testa alla classifica con la vit toria 3 1 sul Lokomotiv Baku di Giu seppe Cuccarini nella 16ª del cam pionato azero.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
SCI NORDICO MONDIALI IN VAL DI FIEMME
identiKit & CARRIERA
La vispa Teresa
v
Bjoergen beffata dall’astro Johaug
STEFANO ARCOBELLI LAGO DI TESERO (Tn)
Therese Johaug è una bambola dalle trecce d’oro, una scarica di adrenalina sui Mondiali fiemmesi (e norvegesi). Vispissima. In gara, e anche dopo. Nella 10 km a tecnica libera, mentre infligge una colossale lezione a Marit Bjoergen (la più amata dai norge), impassibile e nera a 10"; e al traguardo, mentre libera una felicità antica. Vichinga. Crolla e si rialza, saltella in estasi e manda baci, lancia i bastoncini e stacca felina i due magici sci in un girotondo emozionante e coinvolgente. Le lacrime come il sorriso: non si distinguono. L’azzurro degli occhi abbaglia come l’azzurro del cielo. Il sole su Lago di Tesero armonizza la scena, stupenda. Tutti ai piedi di Therese. Addio record I Mondiali della Bjoergen li segna ancora una volta lei, la più affascinante ancorché potente, non a caso soprannominata Duracell. Velocità e resistenza. A Holmenkollen, la Vispissima aveva sfilato a Marit il quinto titolo nella 30 km; due anni dopo le subentra nell’albo dell’unica prova pattinata a cronometro, negando ancora una rassegna tutta d’oro alla fondista più forte. «Quando mi sono alzata ho capito che sarebbe stato il mio giorno più bel-
lo. E’ stata una gara bellissima. La regina resta lei, ma non è finita». La Bjoergen era partita col 68, la Johaug aveva il 78: aveva cioè il vantaggio di conoscere i rilevamenti. Il duello a distanza era fiero, da brivido, sul filo dei decimi (5 per Marit dopo 1.8 km), e dei secondi (5 per Therese dopo 6.8 km). La gara pendeva nella seconda parte dalla parte della Vispissima, più agile nelle salite, con più ca-
Modella e contadina, più agile e potente: è pronta alla successione valli da scaricare sulla neve e un passo pattinato efficace da vedere, come forse solo la Belmondo dei bei tempi sapeva eseguire. Il distacco s’incrementava negli ultimi chilometri: Marit, aspettava rassegnata il responso. L’oro finiva all’altra, all’erede al trono che ha 24 anni e un futuro da star.
10
ori mondiali di Marit Bjoergen, di cui 2 a Fiemme 2013 più l’argento di ieri (4 in totale, con 3 bronzi)
Contadina e modella Modella e
fondista, la Vispissima è una perfetta sintesi di frivolezza e fatica. Ama vivere in mezzo agli animali, ama collezionare gioielli tanto da lanciare una griffe in un prossimo futuro. Nata ad Os, residente a Tron-
E’ arrivato ai Mondiali Pietro Piller Cottrer, l’argento olimpico in carica della gara in programma oggi, la 15 km tl, di cui è stato iridato ad Oberstdorf 2005. Infortunatosi durante la Marcialonga, il campione sappadino farà un importante annuncio in questi giorni e parlerà di futuro: non escluso il ritiro per intraprendere la carriera di allenatore. A proposito di allenatori, in tribuna c’è l’ex d.a. Marco Albarello, che con Marco Selle (commentatore Rai e responsabile FuturFisi per il fondo) sono in attesa di eventuali cambi su cui riflette il presidente Roda.
IL MEDAGLIERE PAESE NORVEGIA USA RUSSIA FRANCIA GIAPPONE SVIZZERA AUSTRIA SVEZIA GERMANIA CANADA SLOVENIA KAZAKISTAN FINLANDIA
Therese Johaug, 24 anni, ai Mondiali di Fiemme era già stata d’argento nella combinata. Nella foto piccola, la delusione di Marit Bjoergen. Sotto la Johaug nelle vesti di modella EPA
7
medaglie femminili della Norvegia sulle 12 complessive conquistate finora: 3 Bjoergen, 2 Johaug, 1 Weng, 1 Falla
Arriva Piller, si ritira?
RISULTATI 10 km tl donne: 1. Therese Johaug (Nor) 25’23"4; 2. Marit Bjoergen (Nor) a 10"2; 3. Yulia Chekaleva (Rus) a 32"7; 4. Goessner (Ger) a 3"2; 5. Stephen (Usa) a 41"2; 6. Weng (Nor) a 43"2; 7. Kalla (Sve) a 45"6; 8. Roponen (Fin) a 49"3; 9. Steira (Nor) a 1’01"6; 10. Hugue (Fra) a 1’02"8; 11. Zeller (Ger) a 1’03"2; 12. Sarasoja (Fin) a 1’03"7; 13. Guschina (Rus) a 1’07"; 14. Maekaeraeinen (Fin) a 1’10"5; 16. AGREITER a 1’15"6; 20. PILLER a 1’26"; 35. Cavallar a 2’03"1; 39. Debertolis a 2’13"5. Oggi. Fondo - Ore 12.45: 15 km tl uomini (Clara, Hofer, Fabio Clementi, Moriggl). Salto - Ore 17: qualif. ha 134 uomini (Colloredo, Morassi, Bresadola, R.Dellasega). Domani. Fondo - Ore 12.45: staffetta 4x5 km tc/tl donne (Scardoni, De Martin, Agreiter, Piller). Combinata nordica - Ore 10 (hs 134) e 15.30 (10 km ins.): Pittin, L.Runggaldier, Bauer, Michielli. Salto - Ore 17: finale hs 134 uomini. CAMPUS Concluso ieri il Campus della Fiamme Gialle per 40 ragazzi di tutta Italia che hanno vissuto l’esperienza dei Mondiali di sci nordico. I ragazzi hanno anche incontrato i campioni delle Fiamme Gialle di ieri e di oggi: da Franco Nones a Giorgio Vanzetta, da Cristian Zorzi e Manfred Moelgg nonché il Presidente Fisi, Flavio Roda, e Lucia Recchia.
La sfida tutta norvegese della 10 kl tl alla 24enne per 10" DAL NOSTRO INVIATO
la situazione
dheim, Therese condivide il sito con un’altra bionda di nome Marthe. Dicono sia single, ma nel fondo l’hanno vista frequentare lo svizzero Perl. «Si fa volere bene e quando comincia a festeggiare si lascia sempre andare» dicono di lei gli allenatori rispetto alla Bjoergen, sempre misurata nei modi. «Scusa se ti ho battuto...» e non recita quando abbraccia la grande sconfitta della quale nutre un grande rispetto, perché sono autentiche disfide sulla neve quelle che a Holmenkollen si vedono spesso. La Vispissima ha un rapporto frequenze-peso ideale per cer-
O 4 2 2 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0
A 5 0 0 0 1 0 3 3 0 0 0 0 0
B 3 1 1 0 0 0 1 0 2 1 1 1 1
TOT 12 3 3 2 2 1 4 3 2 1 1 1 1
Futuro Qui avvenne il passag-
te rampe come queste fiemmesi da tirarti il collo: e lei si trasforma in Duracell, allenata a ogni asperità. S’allena così tanto e intensamente, da soffrire spesso ai piedi. Ma lo fa per migliorare il gesto tecnico. «Ho lottato metro dopo metro e quando sono entrata nello stadio mi sembrava di volare. Sono fiera di me». Con lei sul podio c’è pure la russa Yulia Checaleva, arrivata a mezzo minuto e capace di lasciare di legno e per un secondo alla biathleta tedesca Miriam Goessner. Poi l’americana Stephen, e ancora una norge, Heidi Weng, classe ’91.
gio di consegne tra Bente Martinsen, figlia di Odd avversario di Nones, e la Bjoergen nel 2003: dieci anni dopo matura un altro cambio storico. «Non l’avevo mai vista così motivata» afferma ammirata. La Johaug è la nuova dea dello sci della fatica. Più la guardi e più ti sembra tenace, la Vispissima Therese: un volto angelico e indemoniato allo stesso tempo. Dieci chilometri dopo e dieci secondi prima, il mondo del fondo capovolge la gerarchia. Ora comanda Theresina: si rassegni, Marit. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI AZZURRI LA 22ENNE CHIUDE SEDICESIMA LA 10 KM TL: «POSSO MIGLIORARE»
La Agreiter cresce e lancia gli altoatesini Oggi nella 15 km tl in gara Clara, Moriggl e Hofer Favorito Cologna LAGO DI TESERO
Gli affanni dei fondisti azzurri non finiscono mai. Ma Debora Agreiter, sedicesima nella 10 km tl a 1’15" dalla vincitrice (il bronzo a 32"7) è uscita assai soddisfatta, e aveva dipinto (lei che ama la pittura) sul volto un sorriso che valeva più ogni parola: «Il livello è da paura, perciò sono contenta per-
ché so di avere dei margini, ho appena compiuto 22 anni. Mi manca ancora un po’ di forza nelle braccia e devo migliorare nei piani, però questo risultato mi gratifica e mi carica anche per la staffetta». L’argento mondiale under 23 è una che non s’accontenta ed è l’ultimo talento con più prospettive, soprattutto a skating, del fondo azzurro rosa. Adesso anche Marina Piller non si pone limiti anche se chiude ventesima e passa «delusa» e «stanca» come Ilaria Debertolis, 39a, (entrambe reduci dal 5˚ posto a sprint) e Veronica Cavallar (35a, «non so cosa mi succede»). Oggi tocca agli uomini, nella 15 km sempre a skating in cui il favorito è
4
NUMERO
52
Medaglie azzurre ai Mondiali: l’ultima volta senza podi a Fiemme 2003. I migliori piazzamenti finora sono stati due quinti posti nelle sprint a coppie (Hofer-Pellegrino, Piller-Debertolis)
l’olimpionico Dario Cologna, reduce dal trionfo in combinata. Tre dei 4 azzurri sono altoatesini: Roland Clara è salito sul podio di Coppa del Mondo in questa specialità, idem Thomas Moriggl a Lahti nel 2005, attesi come David Hofer, che domenica a sprint ha confermato condizioni e ambizioni. Il quarto è un deb, Fabio Clementi, 22 anni, doppio fratello d’arte, che vive a Bormio e scia a Santa Caterina, grazie all’intuito di mamma Silvana maestra di sci. Virus Moriggl non doveva esser-
ci, colpito da un virus prima della prova di Coppa a Davos tanto da finire in ospedale. «Ho
32 anni e parto sempre ottimista, l’importante è uscire dalla gara sapendo di aver dato tutto: cerco ancora un’emozione forte in carriera». Moriggl è uno che parla alle mucche: «Se le tratti bene, ti rispondono». La sua dimensione è stare sereno nella sua malga in Val di
Debora Agreiter, 22 anni, con Cristian «Zorro» Zorzi, 40
Slingia. Hofer preferisce la scultura e sulla pista mondiale si lancia nella gara distance con più consapevolezza: «Devo crederci, spero di sfruttare qualche trenino giusto, sarà una gara in cui non ci si potrà riposare neanche nei piani: noi italiani siamo da "medaglia probabile"». E’ Clara, uscito «deluso» dalla 30 km, a cercare la svolta: «Ci sta mancando un po’ di fortuna, voglio uscire da qui con qualcosa di buono: dopo sei podi in Coppa questa è la mia più importante opportunità. Non posso tirarmi indietro: non so da quanto tempo ho questa 15 km in testa. Quando sono in forma, e penso di esserlo, non voglio pormi limiti. Stavolta non devo sciare sull’uomo, a inseguimento, ma potrò gestirmi da solo: con testa e gambe». s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
v
PIERANGELO MOLINARO
Domenica a Meribel Tina Maze ha conquistato la Coppa del Mondo con nove gare di anticipo ma non ha festeggiato. Tina, mentre lo staff affrontava 12 ore di viaggio con auto e pulmino, è volata da Lione a Monaco per raggiungere già in serata Garmisch, dove oggi è in programma la prima prova della discesa di sabato. «Così ho risparmiato un po’ di chilometri e di stanchezza», spiega. La slovena, 29 anni, non lascia nulla al caso, è una professionista vera. E pare stupita quando le si chiede perché non abbia ancora festeggiato una vittoria che da sola vale una carriera. «La stagione finisce a marzo e devo rimanere ancora concentrata», dice secca. Ma in Slovenia è stata festa.
«Ho visto su internet e c’è quasi stupore perché sino a poco tempo fa nessuno credeva che potessi farcela. Siamo un piccolo Paese e con tante montagne, ma nessuno aveva ancora vinto la Coppa del Mondo. La festa vera sarà quando tornerò a casa».
«
E’ stato Andrea a pensare al team personale Prima mi sentivo incompleta
«Ho perso tanto Vincerò tutto» Per anni ottima sciatrice, in questa stagione ha dominato la Coppa. E rilancia
«Quella è la sua pista, ma proprio il fatto di esserle arrivata vicino mi ha dato sicurezza».
«Cinque anni fa, quando ho cominciato ad avere uno staff tutto mio».
Domenica sul traguardo ha pianto. Quanta tensione le ha portato questo inseguimento alla Coppa?
Di chi è stata l’idea, sua o di Andrea Massi, il suo allenatore?
«A Meribel ero felice. Sono concentrata da mesi su questo obiettivo e basta poco per far saltare i piani». Momenti difficili nella stagione?
TINA MAZE E ANDREA MASSI E’ IL SUO TECNICO E FIDANZATO
Quando ha capito che avrebbe vinto?
«La scorsa estate, quando ho visto cosa riuscivo a fare in allenamento».
LE SUE POSIZIONI IN COPPA DEL MONDO
Ma l’ha aiutata l’infortunio della Vonn.
Dal 54˚ posto nel 2000/01, alle ultime 5 stagioni in crescendo
Non le ha messo paura nemmeno la tripletta della statunitense a Lake Louise?
«Con Lindsey in gara forse avrei fatto qualche punto in meno, ma ho capito subito di essere competitiva in tutte le specialità».
identiKit & CARRIERA
TINA MAZE
SCI LA NUMERO 1
«Ai Mondiali di Schladming, dopo la prima manche del gigante. E’ la mia specialità, avevo già vinto la coppetta ma lì ero quinta. Non mi riconoscevo, sono andata in crisi». In tanti frangenti la sua caccia alla vittoria è apparsa feroce. Ha vinto e stravinto, ma sembra incapace di gioire.
«Nella mia carriera ho perso tanto. Ora che ho raggiunto questa condizione fisica e tecnica devo sfruttarla». Quando è nato il progetto Coppa del Mondo?
«Io non avevo il coraggio. E’ stato Andrea a proporlo. Sino a quel momento avevo vinto qualche gara, ma mi sentivo una sciatrice incompleta, senza un obiettivo vero da inseguire, un sogno da realizzare. In quella primavera 2008 è iniziato il cammino». E in Slovenia sono cominciate le critiche...
«Nessuno ci credeva e all’inizio è stata dura. Eravamo io, Andrea e uno skiman pagato dall’azienda che mi forniva gli sci, un pulmino datoci in uso da uno sponsor e pochi soldi». Questo progetto ha rischiato di fallire?
«Sì. Le critiche erano tante. In quella stagione mi salvò la medaglia d’argento in slalom ai Mondiali di Val d’Isère che allentò un po’ la pressione». Poi avete continuato a crescere.
«Ma non è stato facile. Quando
hai uno staff solo per te la responsabilità è maggiore. Devi crescere anche dentro, diventare ogni giorno più professionista, studiare i particolari, trovare i collaboratori giusti e avere dialogo con loro».
mentale con Andrea Massi.
Lei li ha trovati.
Qualche secondo di silenzio. Poi: «Non lo so, lo conosco da sempre, quando a 16 anni sono entrata in squadra e Andrea era il preparatore atletico del gruppo. Mah... Direi che siamo insieme da 5 anni».
«Livio Magoni, l’allenatore, è arrivato nel 2011 e mi ha aiutato a crescere tecnicamente, Andrea Vianello la scorsa estate. Ora siamo un bel gruppo. Lo scorso anno nella classifica di Coppa mi sono piazzata seconda e non ero contenta, potevo fare di più, me ne rendevo conto. Con Vianello ho avuto un salto di qualità nei materiali che mi ha permesso di essere competitiva ovunque». Si dice anche che lei abbia un bel caratterino, che quando non vince c’è aria di tempesta.
«Bisogna capire dove si sbaglia e lavorarci sopra, ognuno con le sue responsabilità». Sembra nodale in questo cammino anche il rapporto senti-
«Andrea è un grande, mi ha insegnato tanto, è un vero professionista. Siamo stati capaci di crescere insieme». Quando è iniziata la vostra storia?
L’anno prossimo ci sarà l’Olimpiade. Cambieranno i programmi?
«No, voglio inseguire tutto. Ho sempre desiderato gareggiare in tutte le specialità, è divertente, non hai il tempo di annoiarti. La stanchezza? Basta che non arrivi nella testa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
HOCKEY GHIACCIO IL CASO
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
ALL’ASTA NEL 2006
A OTTOBRE 2012
Borg riacquistò i suoi cimeli
Holyfield e le cinture iridate
Nel marzo 2006 la casa londinese d’aste Bonhams annuncia che il 21 giugno successivo bandirà due trofei di Wimbledon e due racchette di Bjorn Borg. Non appena la notizia si diffonde, tutti i grandi rivali dello svedese, da McEnroe a Connors e anche Agassi chiamano Borg per pregarlo di desistere. L’ex numero uno riacquisterà i cimeli dalla casa d’aste per una cifra non comunicata.
L’ex iridato dei massimi Evander Holyfield, oberato dai debiti (tra l’altro deve pagare gli alimenti a 11 figli), a ottobre 2012 mette all’asta alcuni cimeli (le cinture iridate, guantoni, corde, pantaloncini e scarpe) dei suoi incontri più importanti, insieme a una Chevrolet Corvette rossa del 1962. Non si conosce l’ammontare della somma raccolta. Nel 2007 aveva già messo all’asta la casa di 109 stanze.
Eruzione, il miracolo in vendita L’autore di «Miracle on Ice», il gol della vittoria sull’Urss ai Giochi dell’80, ha messo all’asta i cimeli DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol NEW YORK
Dopo Björn Borg ed Evander Holyfield ora è Mike Eruzione a disfarsi delle sue storiche «memorabilia». E meno male che l’America è un Paese di collezionisti, disposto a sborsare centinaia di migliaia di dollari per qualsiasi oggetto che abbia avuto un ruolo anche marginale in un’impresa sportiva. Quella di Eruzione, definita «Miracle on Ice» (Miracolo sul Ghiaccio), ha sempre riempito d’orgoglio un’intera Nazione. Fu la sorprendente vittoria del Team Usa dell’hockey ghiaccio contro la supercorazzata di allora, l’Urss. Epica Mentre si discuteva di boi-
cottare l’Olimpiade estiva di Mosca dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan, in quella invernale casalinga di Lake Placid (New York), gli Stati Uniti affrontarono l’acerrima rivale nella penultima partita del girone per le medaglie. Nessuno concedeva alla formazione americana una sola chance di successo. Invece quella squa-
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Milano Via Solferino, 22
Miracolo sul ghiaccio Mike Eruzione, segnato dal cerchio, festeggia il gol decisivo contro l’Unione Sovietica ai Giochi del 1980. A destra, oggi accanto alla maglia di quel giorno
dra imbottita di giocatori universitari battè i russi 4-3. E quel ragazzo italo-americano di origini napoletane segnò il gol decisivo. Poi, sull’onda del trionfo, gli yankee batterono nell’ultima partita la Finlandia per 4-2. Ma fu la vittoria sull’Orso sovietico
a diventare epica. Eruzione, la cui cugina aveva sposato Giorgio Chinaglia, ad appena 26 anni decise di ritirarsi, rinunciando a un remunerativo contratto nella Nhl. Alla vigilia dei Giochi di Salt Lake City ci svelò di aver preferito smettere «per non macchiare con una carrie-
ra mediocre quello che era stato professionalmente il momento più bello della mia vita».
PAGHE esperta programma Zucchetti esegue al proprio domicilio no contatti con clienti studio. Corriere 38-XZ - 20132 Milano
CORSO ITALIA prestigioso 200 mq Euro 1.600.00,00 CE: G IPE: 175 kWh/ mqa - 334.67.88.848 Occasione Immobiliare. NUOVE eleganti mansarde, panoramiche, silenziose. Via Cimarosa. CE: B in fase di progetto - IPE: 45 kWh/mq 02.88.08.31.
A Milano 50 minuti! Euro 69.000 villetta nuova cielo terra con giardino piscina veranda affacciata colline Bonarda e Moscato. Il prezzo è scontato del 40%! Pronta consegna tutto finito pagato. A chi si intesta entro il 30 marzo arredo gratis. Telefona per vedere 035.47.20.050 CE: C - IPE: 95,31 kWh/mqa. MONTECARLO confine. Esclusiva. Introvabile! Lussuosi appartamenti nuovi, terrazze, piscina, climatizzazione. Da Euro 179.000 ! italgestgroup.com 0184.05.55.50
BABY-SITTER srilankese, offresi parttime/giornata anche mansioni domestiche. Esperienza. 380.78.27.669
tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436
AUTISTA direzionale in mobilità, con inglese ed iscrizione al ruolo, disponibilità immediata. Offresi ad aziende 338.25.12.469 CUSTODE esperto con alloggio, cerca lavoro. Serietà, precisione, cortesia assolute. 333.38.91.465. CERCO a Milano e in Italia lavoro con vitto e alloggio anche stagionale, sono pizzaiolo, cameriere barista. Tel. 342.12.23.670 BADANTE italiana 40enne con 18 anni di esperienza nell'assistenza anziani cerca lavoro con vitto, camera modesta, remunerazione. 339.20.07.707 POLACCA 39 anni, patentata, badante, cameriera, colf, vitto e alloggio. 331.81.69.792
ABBADESSE splendido quadrilocale con ampi terrazzi, serra, luminosissimo. Scelta capitolato. Valore da progetto CE: E - IPE: 133,94 kWh/mqa 02.49.45.87.61. ACCURSIO /Gallarate, bilocale con taverna, ristrutturato, climatizzato, box. CE: F - IPE: 59,73 kWh/mqa 02.88.08.31. ATTICO - edificio epoca, terrazzo vista Castello Sforzesco. Pronta Consegna. CE: C - IPE: 65,85 kWh/mqa. www.filcasaservice.it 02.89.09.36.75
SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03
LAVORO Eventi Ristoranti
Saldi
Shop
CASA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:
•ORO USATO: Euro 25,55/gr. •ARGENTO USATO : Euro 375,00/kg.
•GIOIELLERIA CURTINI
via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori
LABORATORIO magazzino, Accursio vendesi - 145 mq. passo carraio. CE: F - IPE: 59,73 kWh/mca. 02.88.08.31. MILANO adiacenza tangenziale vendesi affittasi capannone da 1000 a 7000 mq. Ampio spazio esterno per manovre. 02.33.90.144 NEGOZIO - via Valtellina, sette luci, sottonegozio, box triplo, carico/scarico.CE: F - IPE: 147,22 kWh/mca 02.88.08.31. SHOW-ROOM /studio, vendesi, MM Porta Romana. 285 mq. Euro 313.000,00. CE: F - IPE: 59,03 kWh/ mca 02.88.08.31. UFFICI - vendesi - palazzo storico, mq 250/1.000. Personalizzabili. www.filcasaservice.it Valore da Progetto CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.89.09.31.72 - 02.88.08.31. UFFICIO prestigioso 100 mq. - vendesi/affittasi - corso Italia. Box. CE: G IPE: 69,00 kWh/mca 02.88.08.31.
ACQUISTIAMO
brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, monete, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85.
PUNTO D'ORO
compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 Milano. 02.58.30.40.26
ACQUISTIAMO
automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114.
SIAE SRL
•ABBIAMO GRUPPI acquirenti interessati ad investire in aziende anche in difficoltà. Telefono 02.89.28.06.00 A abili affaristi investite nel mattone resiste all'inflazione, sul mare 5Terre euro 110.000,00 (CE: esente) regalatevi dimora mediterranea restauratissima ottime finiture giardino vista mare immobiliare5terre.com 0187.92.09.70.
ATTIVITÀ da cedere / acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14
L’appuntamento quotidiano 7 GIORNI SU 7 Viaggi
COMMERCIALE milanese 40enne, inglese francese perfetti, empatia, presenza, dialettica, elasticità valuto nuova assunzione. Categorie protette. ricercacorriere@fastwebnet.it
MONOLOCALE nuovo con giardino Corsico -XXIV Maggio. Box. Pronta consegna euro 148.200. CE: B - IPE: 53,26 kWh/mqa 02.45.11.91.66.
MANZONI 7 affittasi prestigioso bilocale 80 mq interno tranquillissimo finemente ammobiliato portineria 24/7 no intermediari. CE:B, EP 295,59 kWh/mqa. 031.79.04.19
Mostre
COORDINATORE vendite selezione costruzione gestione reti vendita esamina proposte Tel. 333.53.72.947
REPUBBLICA vendesi/affitasi appartamento CE G, IPE 217,15 kWh/mqa. 02.87.28.14.89 - 335.61.61.438 TRILOCALE Filiberto, nuova costruzione, biservizi, terrazzo. Personalizzabile euro/mq 6.700 CE: A - IPE: 28,5 kWh/mqa www.filcasaservice.it 02.34.93.16.65. TRILOCALE stabile signorile, Vittor Pisani, ottimo investimento. CE: da G IPE: 187,5 kWh/mqa 02.67.07.53.08.
HOTEL quattro stelle Milano centro ricerca chef, responsabile di sala, camerieri, receptionist 334.12.69.988
Corsi
AMMINISTRATIVA 30enne, esperienza pluriennale, gestione autonoma ,contabilita' generale ed analitica sino a bilancio. Offresi Milano e provincia. Disponibilita' immediata. Cell. 342.77.15.458 DISEGNATORE autocad, perito meccanico, impiantistica, carpenterie, macchine, piping, autonomo offresi. Tel. 320.19.70.734 IMPIEGATO 53enne, categorie protette, esperienza trasporti internazionali, ottimo inglese, valuta proposte. 348.67.16.554
APERTURA nuova sede ricerchiamo 3 ambosessi per gestione clienti e backoffice. 02.24.00.177 APERTURA punto commerciale. Selezioniamo anche senza esperienza personale per accoglienza, acquisizione e assistenza clienti. Disponibilità immediata. Per info signora Valentina 02.53.78.65 AZIENDA in Milano operante da oltre 30 anni nel settore elettrodomestici cerca: 2 responsabili commerciali massimo 35enni, esperienza export minimo 5 anni, inglese / francese fluenti, inviare cv via e-mail : hirux@hirux.com fax: 02.54.25.92.50/1 AZIENDA Milano, ricerca impiegata diploma scuola superiore, con esperienza receptionist, data entry, customer service, contabilità. Curriculum rbrt.ricci@gmail.com
Spettacoli
Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
ORA o mai più. Ultimi 3 attici nuovi. 3.000/mq anziché 3.800/mq. Benefattori dell'Ospedale. CE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa 335.80.45.694
Serenità Ma ora è arrivato il momento di fare i conti con il passato. Ed Eruzione, come altri suoi colleghi famosi, ha deciso
Ha ricavato più di un milione di dollari: «Ma lo faccio solo per aiutare i figli»
Ogni giorno oltre 8 MILIONI DI LETTORI con l’abbinata Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle edizioni stampa e digital
agenzia.solferino@rcs.it
di mettere all’asta quel pezzo meraviglioso della sua esistenza, per anni custodito in soffitta dentro a una sacca. La maglia numero 21 che indossava quel giorno è stata venduta a 657.250 dollari; la mazza con cui segnò il mitico gol se l’è aggiudicata un bambino di 9 anni, pagandola più di cinque volte il valore (50 mila dollari) di partenza. I guanti sono stati battuti a 53.775 e la tuta di riscaldamento oltre 50 mila. Eruzione, che lavora da anni per la Boston University e ancora oggi va in giro per l’America a tenere discorsi per motivare le nuove generazioni, sostiene di non trovarsi in difficoltà economiche. «Non avrei avuto bisogno di disfarmi di questi oggetti. L’ho fatto solo per garantire serenità ai miei tre figli, ormai grandi, e al mio nipotino», ha spiegato. In una sala gremita da 140 persone, proprio nel cuore di Lake Placid, l’uomo del miracolo ha realizzato 1.3 milioni di dollari. Alla collezione messa all’asta, mancava solo il pezzo più pregiato: la medaglia d’oro. «Fino a quando sarò vivo, quella non la venderò mai».
ABBANDONATI ai massaggi ayurvedici. Percorsi di bellezza scontati del 20%. Info 02.91.43.76.86. MANZONI elegantissimo centro italiano massaggi ayurvedici. Ambiente raffinato rinnovato. Sabato aperto. 02.39.68.00.71 SCOPRI le nostre promozioni regalandoti piacevoli momenti in un'oasi di relax. 02.66.98.13.15.
ABBANDONATI alla passione di donne unicamente per te! chiama 899.996.101 troverai quella giusta! da 32 centesimi/minuto. VM18 MCI. AMANDA trasgressiva 899.842.473. Viziosa 899.842.411. Euro 1,30min/ ivato. VM18. Futura Madama31 Torino. CERCHI nuovi incontri? Vuoi parlare con una sconosciuta? Semplice, veloce, economico. Chiama 899.996.101 da 32 centesimi/minuto. VM18 MCI. CONTATTO piccante 899.11.14.84. Esibizioniste 899.89.79.72. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo. INTRIGANTI casalinghe 899.89.79.72. Padrona 899.11.14.84. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo.
Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126 BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610 FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34 GENOVA : tel. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55 NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712 OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084 PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63 PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : tel. 011/50.21.16, fax 011/50.36.09
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
CICLISMO LA STAGIONE NEL VIVO
SABATO A SIENA
DOMENICA NELLA CAPITALE
DAL 6 AL 12 MARZO
Nibali a Camaiore E comincia Moser
Otto tratti di sterrato per 57 km Ecco la «Strade Bianche»
«Roma Maxima»: grande sfida all’ombra del Colosseo
Tirreno-Adriatico: Contador la star
Domani si corre il 64˚ Gp Camaiore: percorso duro (183 km) con 6 passaggi sul Monte Pitoro. Al via Nibali, Cunego, Ulissi, Sagan. Debutto 2013 per Moreno Moser e Michele Scarponi.
Sabato via alle corse Gazzetta con la 7ª «Strade Bianche» sullo sterrato delle crete senesi (8 tratti, 57,2 km). Partenza da Gaiole in Chianti, arrivo in piazza del Campo a Siena dopo 190 km.
Domenica «Roma Maxima», che raccoglie l’eredità del Giro del Lazio: 180 km, partenza e arrivo sui Fori Imperiali a Roma all’ombra del Colosseo.
4
LANCIO’ «CAV» Maximilian Sciandri è nato il 15 febbraio 1967 a Derby (Gb), da papà italiano e mamma inglese. Pro’ dal 1989 al 2004, 33 vittorie: 3 tappe al Giro, 1 al Tour. Ha creato a Quarrata (Pt) la base dei giovani inglesi: è d.s. alla Bmc.
S
«Con Sciandri e Bettini nascerà la nuova Italia» Di Rocco, presidente Fci: «Max avrà un contratto dal 1˚ settembre Tre anni in squadra con Armstrong? Spero non ci siano problemi» ziato a dialogare con Bettini, Villa (pista), Amadori (under 23) e De Candido (junior) per confrontarsi sui programmi».
LUCA GIALANELLA
Presidente Di Rocco, come gestirà Sciandri?
«Max è legato alla Bmc da un contratto triennale, e guadagna bene. Con noi avrà un contratto di collaborazione solo dal 1˚ settembre, giusto per il periodo del Mondiale, un me-
Il nodo più delicato: Sciandri è stato compagno di squadra di Lance Armstrong per tre stagioni, 1992 e 1993, e poi 1996. Correvano alla Motorola. Anche in questo caso, è pronto ad accettare le critiche?
Il presidente Renato Di Rocco, 66 anni, con Paolo Bettini, 38 BETTINI
«
Bettini mi serve di più per i rapporti con i team, per i giovani: è qui che si deve cambiare la mentalità RENATO DI ROCCO DAL 2005 PRESIDENTE FCI
se e poco più. Lui sarà il responsabile dei professionisti, e le scelte le condividerà con Bettini». Un c.t. part-time: ma l’Italia può accettarlo?
«Ho parlato con il presidente della federazione della Gran Bretagna e con i vertici della
Bmc, sono entusiasti che Sciandri lavori con noi. Lui guadagnerà poco, non possiamo offrirgli tanto, so che lavorerebbe anche gratis... Per noi sarà come Pianigiani è per il basket. E poi non è l’unico caso nel ciclismo: Luca Guercilena, team manager di RadioShack, è il c.t. della Svizzera». Non la preoccupano le critiche?
«No, proprio no. Sciandri viene da esperienze su pista e strada, ha la mente aperta, è qui per far crescere il nostro movimento e i tecnici italiani. Ha quel mix di esperienza importante, porta un metodo e un’esperienza di alto livello, che ha dato risultati. Ha già ini-
laFotonotizia
Qui Hawaii: Armstrong vince mini-Triathlon Ha perso i 7 Tour ed è squalificato a vita per doping, ma Lance Armstrong non riesce a stare lontano dalla competizione. Il 41enne texano ha vinto, il 10 febbraio, il Monster Mini Triathlon alle Hawaii, gara amatoriale (1,9 km a nuoto, 90 km in bici, 21 km di corsa) non riconosciuta dall’Usada. Era in squadra con Bree Wee e Dana Hendry. Il nome del team? «Due pazzi e un matto». Armstrong (nella foto, è a sinistra) è stato il migliore a nuoto, e i due compagni hanno conservato il primato.
37
DOMANI IN TOSCANA
Mondiali 2012: Vincenzo Nibali guida l’Italia BETTINI
La nuova Italia del terzo mandato di Renato Di Rocco da presidente della Federciclismo prende forma. Tre giorni dopo la Sanremo, il Consiglio federale del 20 marzo dovrà mettere l’imprimatur sulla nuova struttura tecnica. Come già annunciato dalla Gazzetta il 2 gennaio, Paolo Bettini diventerà il direttore tecnico generale e, con ogni probabilità, l’italo-inglese Maximilian Sciandri prenderà il suo posto come c.t.. Dovrebbe: se per l’olimpionico non ci sono problemi, la nomina di Sciandri va approvata dal Consiglio, ed è sicuramente una scelta delicata. Di Rocco spiega qual è il suo piano per il direttore sportivo della Bmc, che da tecnico dell’Inghilterra ha lanciato Cavendish, Phinney e tanti altri giovani polivalenti, su strada e pista.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Spero non ce ne siano. Sciandri ha corso con il primo Lance, quello che non è stato mai toccato dalle inchieste. Tutti hanno detto che quell’Armstrong non aveva nulla a che fare con l’altro. Mi sono informato, spero che non ci siano problemi». Perché Bettini non sarà più il nostro c.t.?
«Perché mi serve di più per il raccordo con le squadre, con i giovani. Lui è il nostro uomo-immagine: quando un atleta parla con Paolo, deve provare un’emozione. Bettini mi serve di più sull’ammiraglia degli juniores, che su quella dei professionisti... E’ lì che deve incidere per cambiare la cultura e portare i giovani verso la multidisciplinarietà».
Le squadre Sciandri ha corso con Viscontea (’89), Carrera (1990-91) Motorola (1992-1993) GB (1994-95) Motorola (1996) Française des Jeux (1997-1999) Linda McCartney (2000) Lampre (2001-2003) Csc (2004)
S Bronzo olimpico ’96 Ha corso da italiano fino al febbraio 1995; da inglese, bronzo olimpico 1996 ad Atlanta
Max Sciandri, 46 anni BETTINI
Contador, Nibali, Evans, Froome, Rodriguez... è la 48ª Tirreno Adriatico, che scatta il 6 marzo con la cronosquadre da San Vincenzo a Donoratico. Finale il 12 marzo con una crono individuale a San Benedetto
il retroscena
Macchi-Tas, il Coni paga tasse doppie Di Rocco testimone per il paralimpico E’ stato il caso che ha scosso la vigilia delle Paralimpiadi e farà ancora rumore adesso che è arrivato davanti al Tas, il tribunale arbitrale sportivo di Losanna. Al centro Fabrizio Macchi, il paralimpico varesino fermato dal Coni a luglio 2012 per la frequentazione di Michele Ferrari, il medico inibito dal 2002 per una decisione (contestata, ma che ha portato alle squalifiche dei ciclisti Pozzato, Visconti e Scarponi per 3 mesi) dell’allora Commissione Disciplinare della Federciclismo dopo il processo per doping avuto dal preparatore al Tribunale di Bologna. Il varesino è stato deferito dalla Procura del Coni al Tna (tribunale nazionale antidoping) con richiesta di 3 mesi di squalifica, e poi assolto «perché il fatto non sussiste». Ma la vicenda non si è chiusa lì. La Procura, diretta da Ettore Torri, ha fatto ricorso al Tas: in base a elementi nuovi (4 stralci di intercettazioni telefoniche tra Macchi, Michele Ferrari e suo figlio Stefano), ha chiesto 8 mesi di squalifica per l’atleta. Il caso verrà discusso dal Tas il 13 marzo a Losanna. E su questa giornata sono emersi alcuni particolari interessanti, e imbarazzanti. Macchi è difeso dall’avvocato Giuseppe Napoleone. Per portarlo davanti al Tas, il Coni ha pagato 27 mila euro: 1000 euro per il deposito del ricorso, 13 mila euro come parte che propone l’appello, e 13 mila euro perché Macchi... non li ha pagati. Proprio così. Il corridore, raggiunto dal ricorso del Coni, ha fatto presente di non poter pagare la somma, visto che il procedimento gli aveva fatto perdere le Olimpiadi, gli sponsor e alcune collaborazioni. A quel punto, per il regolamento del Tas (articolo R 64.2), chi propone l’appello (cioè il Coni) è obbligato a pagare la somma anche per l’appellato, cioè per la persona per cui si chiede la sanzione. C’è di più. L’avvocato Napoleone ha chiesto, e ottenuto, che testimone della difesa di Macchi fosse Renato Di Rocco, il presidente della Federciclismo, che ieri ci ha confermato la sua disponibilità a presentarsi in aula a Losanna. Qual è il motivo per cui Di Rocco è stato chiamato in causa? In un’intervista all’Ansa nel novembre 2012, il cui contenuto il presidente Fci ci ha confermato anche ieri, Di Rocco affermava che «questo di Macchi è un caso particolare, non è un caso di doping, ma un problema di presunta frequentazione. E anch’io, che sono presidente della Federciclismo, non conoscevo il provvedimento in virtù del quale il dottor Ferrari era stato inibito nel 2002». All’epoca, Di Rocco non era presidente e la decisione in questione venne pubblicata per estratto solo sull’organo della Fci «Il Mondo del ciclismo». L’arbitro del Tas che dovrà decidere è il tedesco Ullrich Haas, il giudice che squalificò Valverde e Contador. l. gial.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ACCUSE
TOUR DE LANGKAWI
IL RE DEL GIRO
Donati: «Indurain andava da Conconi La Banesto pagò»
Arredondo resta al comando Corre per Tonti
Hesjedal debutta il 18 marzo in Catalogna
«Francesco Conconi aveva un contratto con la Banesto di Miguel Indurain per grandi cifre. Non credo che la squadra pagasse tanto soltanto per fare dei test». Al giornale online olandese «Nos.nl» l’ha detto il professor Sandro Donati, esperto italiano di antidoping. All’epoca, lo spagnolo (5 Tour, 2 Giri) aveva ammesso il legame con il discusso medico per alcuni consigli sulla preparazione.
Condizioni meteo estreme (pioggia e vento) per la 6ª tappa del Tour de Langkawi in Malesia: a Kuantan, ha festeggiato Tom Leezer (Ola, Blanco), con Andrea Guardini 6˚ a 40". E Julian David Arredondo, 24enne colombiano della Nippo De Rosa di Andrea Tonti, è rimasto al comando della classifica generale. Il primo italiano è un suo compagno: Fortunato Baliani, 7˚ a 2’49".
Non ha ancora iniziato la stagione e tra i big sarà l’ultimo a farlo: stiamo parlando di Ryder Hesjedal, re del Giro d’Italia 2012 alla caccia del bis. Il 32enne canadese della Garmin debutterà infatti al Giro di Catalogna (18 24 marzo). Da novembre, Hesjedal si è allenato quasi sempre alle Hawaii, come sua abitudine, e solo da pochi giorni è rientrato in Europa, a Girona: «Tutto finora va secondo i piani».
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
TUTTENOTIZIE & RISULTATI Lotta PROTESTA PER L’ESCLUSIONE CIO
Paralimpiadi A CASA DELLO ZIO
Anche Murtazaliev ridà l’oro olimpico
Pistorius: veglia funebre per Reeva
Dopo il bulgaro Valentin Yordanov, olimpionico ad Atlanta 1996, anche il russo Sagid Murtazaliev, oro nella libera a Sydney 2000, ha deciso di restituire la medaglia d’oro per protestare contro la decisione del Cio di proporre la soppressione della lotta dal programma delle Olimpiadi del 2020. «È stata una decisione molto difficile da prendere — ha spiegato Murtazaliev con una lettera indirizzata dal presidente del Cio Jacques Rogge —. Dopo una lunga riflessione, ho deciso di seguire l’esempio del presidente della federazione bulgara Valentin Yordanov».
Oscar Pistorius ha organizzato ieri sera un servizio funebre dedicato a Reeva Steenkamp, la fidanzata che lui stesso ha ucciso il 14 febbraio nella sua casa di Pretoria. La commemorazione si è tenuta nella casa dello zio del campione paralimpico, Arnold, di cui Oscar è ospite da quando è stato rilasciato su cauzione in attesa del processo per omicidio premeditato, previsto per giugno.
L’olimpionico Sagid Murtazaliev La Turchia spera Intanto il re-
sponsabile della candidatura di Istanbul ai Giochi del 2020, Hasan Arat, ha detto di sperare che a Buenos Aires la vittoria nella corsa all’organizzazione contro Madrid e Tokyo coincida con il rientro della lotta nel programma olimpico. Le due decisioni infatti verranno prese nell’assemblea in programma settembre a Buenos Aires. A Londra 2012 la Turchia ha vinto una medaglia di bronzo nella lotta greco-romana categoria 120 kg, ma lo sport è tra i più popolari del paese. E la lotta è entrata di prepotenza anche nei difficili colloqui diplomatici sul nucleare tra Stati Uniti e Iran in corso ad Almaty, nel Kazakistan. Nelle
more degli incontri bilaterali, i funzionari statunitensi si sono complimentati per l’eccellente organizzazione della Coppa del Mondo tenutasi a Teheran la settimana scorsa, aggiungendo che gli Stati Uniti, un’altra potenza di questo sport, che è molto popolare nelle università, si batteranno perché non venga escluso dai Giochi. Tra l’altro, uno dei protagonisti più applauditi della tappa iraniana di Coppa è stato l’americano Jordan Burroughs, medaglia d’oro a Londra: tra Stati Uniti ed Iran non ci sono relazioni diplomatiche ufficiali dal 1980, dopo il caso degli ostaggi dell’ambasciata Usa a Teheran. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Richiesta personale L’agenzia incaricata della comunicazione del campione ha riferito che lui stesso ha richiesto il servizio funebre, «essendo profondamente addolorato per la perdita della sua compagna Reeva». Pistorius ha sempre affermato di averle sparato per errore, avendo creduto che un intruso fosse entrato nella sua abitazione. «Oscar ha chiesto un servizio funebre privato per chi condivide la sua perdita, inclusi i suoi familiari che conoscevano e amavano Reeva come una di loro», fa sapere in una dichiarazione l’agenzia Vuma, che gestisce l’immagine del plurimedagliato. Esattamente una settimana fa, una commemorazione privata si è tenuta nella città costiera di Port Elizabeth, dove il corpo della modella è stato cremato. Nello stesso giorno, a Pretoria iniziava l’udienza che quattro giorni dopo avrebbe portato alla scarcerazione su
Arco
Nuoto
EUROPEI INDOOR (gu.l.g.) Al via oggi gli Europei indoor di Rzeszow (Pol). Azzurri sulla linea di tiro con uno staff tecnico rinnovato: il c.t. olandese Wietse van Alten affiancato da Ilario Di Buò nel nuovo ruolo di tecnico guideranno un gruppo privo del terzetto olimpico di Londra, già proiettato alla stagione all’aperto. Nell’arco olimpico Alberto Zagami, Matteo Fissore e Luca Palazzi avranno il compito di difendere il titolo continentale conquistato da Nespoli nel 2011. Nel femminile Natalia Valeeva, argento nella scorsa edizione, punta al tris dopo le vittorie del 2002 e 2010. Al suo fianco Pia Lionetti e Claudia Mandia. Nel compound in gara Sergio Pagni, Mauro Bovini, Antonio Carminio, Laura Longo, Anastasia Anastasio e la detentrice del titolo Marcella Tonioli.
REGIONALI (al.f.) A Roma (25 m). Uomini: 200 sl Di Pippo 1'49”20; 1500 sl Ventrone 15’17”90; 100 do, 200 mx Milli 53”80, 2'01”50; 100 fa Cofrani 54”10. Donne: 800 sl Consiglio 8'47”40; 100 do, 50 fa Di Liddo 1'01”30, 27”00; 200 do Sorriso 2'11”50; 100 ra Recchia 1'09”90; 200 mx Pompili 2'16”20. A Napoli (25 m). Uomini: 50 sl Spadaro 22”12; 100 do Pezzullo 56”87.
Atletica Azzurri in Svezia senza la Cusma Sono 40 gli azzurri (21 uomini e 19 donne) oggi in partenza per gli Euroindoor in programma a Goteborg (Sve) da venerdì a domenica (domani aperitivo con le qualificazioni del peso maschile con Dodoni). Dopo quelle di Fabio Cerutti, Emanuela Abate e Fabrizio Donato, l'ultima rinuncia è della febbricitante Elisa Cusma (800), mentre ha recuperato Gianmarco Tamberi (alto), che ieri mattina, in allenamento, ha effettuato un test positivo.
Oscar Pistorius, 26 anni AP
cauzione di Pistorius. La portavoce di Vuma, Janice Hills, non ha fornito altri dettagli sulla cerimonia, aggiungendo che si tratta «di una questione privata». Intanto la famiglia di Reeva Steenkamp ha ingaggiato un team legale per «curare e proteggere» i propri interessi a fronte della grande copertura dei media sul caso. In particolare i familiari dell’ex modella hanno chiesto agli avvocati Mike Venter e Dup de Bruyn di vigilare sul rispetto della privacy. «Per il momento non ci saranno interviste o dichiarazioni ai media di alcun tipo, chiediamo umilmente ai media di rispettare la nostra privacy». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SQUALIFICATI La federazione russa ha squalificato per due anni, fino al gennaio del 2015, tra atleti sulla base divariazioni anomale del loro passaporto biologico. Si tratta delle mezzofondiste Olesya Syreva e Yulia Rusanova, rispettivamente argento nei 3000 e bronzo negli 800 agli Europei indoor del 2011, e della maratoneta Mikhael Lemaev.
Boxe CATANIA NO (i.m.) Primi problemi per la nuova presidenza della Fpi che ha rinunciato per questioni organizzative ad ospitare a Catania Mondiali junior/youth femminili 2013 assegnati dall’Aiba, la quale ha riaperto il bando per trovare una nuova sede.
Coni MALAGO’ NOMINATO Il Consiglio dei ministri di ieri, su proposta del ministro per lo Sport Piero Gnudi, ha nominato Giovanni Malagò presidente del Coni: si tratta di un passaggio formale dopo l’elezione avvenuta nel Consiglio nazionale del 19 febbraio, per il quadriennio 2013-2016. Ora la nomina ufficiale sarà trasmessa alla Presidenza della Repubblica per la firma del decreto.
Disabili Tennis TORNEO DI DUBAI
Tennis SECONDO MARCA
Baseball NELLO SPRING TRAINING
Djokovic facile Mistero Nadal Liddi, un gran Si salva Del Potro Salta l’America? fuoricampo Esordio tranquillo per Novak Djokovic a Dubai (1.785.500 $, cemento, diretta dalle 11 Supertennis): il numero uno del mondo, che non giocava dal primo turno di Davis in Belgio, ha avuto vita facile contro il connazionale Troicki in un’ora e sette minuti. Per Nole è il 14˚ successo consecutivo sul circuito dal Masters di novembre. Si salva invece l’argentino Del Potro, che annulla tre match point a Baghdatis sul 4-5 del terzo set, mentre viene eliminato Tsonga, fresco vincitore di Marsiglia, che cede per stanchezza al connazionale Llodra. Saluta anche un’altra testa di serie, il serbo Tispsarevic, eliminato dal redivivo Davydenko che recupera da 1-4 e due break nel secondo set. Primo turno: Djokovic (Ser) b. Troicki (Ser) 6-1 6-4; Del Potro (Arg) b. Baghdatis (Cip) 4-6 6-4 7-6 (4); Llodra (Fra) b. Tsonga (Fra) 7-6 (3) 6-2; Tursunov (Rus) b. Hájek (Cec) 4-6 6-1 6-2; Kamke (Ger) b. Kukushkin (Kaz) 4-6 6-4 6-4; Berdych (Cec) b. Ram (Usa) 6-1 6-3; Davydenko (Rus) b. Tipsarevic (Ser) 6-0 7-5; Hanescu (Rom) b. Tomic (Aus) 3-2 rit.; Granollers (Spa) b. Montañés (Spa) 6-3 6-1.
Novak Djokovic, 25 anni ANSA
Rafael Nadal, 26, numero 5 REUTERS
Rafael Nadal potrebbe non giocare i tornei americani sul veloce del mese di marzo e dunque non iscriversi ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami per rientrare direttamente a Montecarlo ad aprile. Lo scrive il quotidiano sportivo spagnolo Marca, ma la notizia è stata smentita dall’agenzia che cura gli interessi del giocatore: «E’ solo una speculazione». Nadal, assente dai campi di gioco per sette mesi a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, è ritornato a giocare all’inizio del mese a Viña del Mar in Cile, perdendo in finale con l’argentino Horacio Zeballos, e poi vincendo il torneo di San Paolo in Brasile, il primo dopo il Roland Garros 2012. Nadal ieri notte ha debuttato al torneo sul rosso di Acapulco, dove tra le donne (235.000 $) Flavia Pennetta perde al primo turno dalla Dominguez Lino 7-5 6-3. A Delray Beach (Florida, 455.775 $, cemento) eliminato al primo turno Cipolla dal francese Roger Vasselin 6-1 6-4.
Nella terza partita di spring training giocata lunedì a Peoria, i Seattle Mariners affrontavano gli Anaheim Angels. L’azzurro Alex Liddi era titolare, in 3ª base, 8˚ nell’ordine di battuta dei Mariners. Nelle prime due partite in 5 turni non aveva ottenuto valide. Liddi è rimasto senza valide anche nei primi 2 turni lunedì, fino al 7˚ inning, quando sul risultato di 7-2 per gli Angels si è presentato alla battuta contro Matt Oye. Sul secondo lancio Liddi ha battuto un fuoricampo impressionante, che il suo allenatore, Eric Wedge, ha descritto come «il più lungo che io abbia mai visto da quando faccio spring training in questo campo (questa è la terza stagione, ndr)». Il sito MLB lo ha definito «da misurare», mentre il sito Seattle Times ha parlato di fuoricampo-mammuth. Che oltretutto ha dato il via alla rimonta: Seattle ha poi vinto 9-8. Sempre su Liddi, Wedge ha detto: «E’ già in grande forma fisica. Ora copre bene il piatto, lavora bene, sta crescendo».
Il ligure Alex Liddi, 24 anni USP
Ippica LA RIVALE DI VARENNE
Mamma Fan Idole sogna con Atom
MASIELLO ARGENTO (c.arr.) Prima medaglia azzurra ai Mondiali di sci nordico paralimpico a Solleftea (Sve) sino a lunedì. Il milanese Enzo Masiello, atleta delle Fiamme Oro di Moena, ha vinto l’argento nella 15 km di sci di fondo, chiudendo dietro il russo Roman Petushkov, già oro nello sprint e davanti al giapponese Kozo Kubo.
Ghiaccio Figura: Mondiali jr da oggi a Milano
Fan Idole e il sui quarto figlio, un maschio nato nei giorni scorsi
Fan Idole e’ stata una dei più grandi avversari di Varenne, sconfiggendolo nella World Cup di Parigi 2000 poi persa a tavolino per doping, e nel Trot Mondial di Montreal 2002, ultima corsa del campione italiano che finì secondo ma poi squalificato per il passaggio di una ruota del suo sulky all’interno dei paletti che delimitano la pista. Appena ritirata, Fan Idole venne fatta coprire da Varenne ma subì un aborto a due mesi da parto. Nei giorni scorsi è diventata madre per la quarta volta, di un maschio da Oiseaux del Feaux e poche ore dopo il parto (esattamente lunedì) a Enghien è andato a segno un altro suo prodotto, il 3 anni Atom Idole che promette molto bene, al contrario dei due fratelli che erano già scesi in pista, Top Idole (al massimo un 3˚ posto) e Uranidole capace al massimo di vincere sulla psita provinciale di Euze nei Pirenei. Atom Idole è figlio di Quido du Gotier, al quale Fan Idole, oggi 10 anni, verrà destinata quest’anno.
L’Agorà di Milano, da oggi a domenica, ospita la 38ª edizione dei Mondiali juniores di figura, in Italia per la prima volta (in tv su Eurosport 2). La rassegna proporrà alcune delle migliori stelle del futuro, dalle russe Elena Radionova e Julia Lipnitskaia, allo statunitense Joshua Ferris. Russi da battere sia nelle coppie (Lina Fedorova-Maxim Miroshki favoriti), sia nella danza (Alexandra Stepanova-Ivan Bukin su tutti). L’Italia, che vanta tre medaglie nella storia (due argenti con Federica Faiella-Luciano Milo nel 1998 e 1998 nella danza e un bronzo di Carolina Kostner nel 2003), punta a buoni piazzamenti con i bergamaschi Giulia Foresti-Leo Luca Sforza nell’artistico e soprattutto con Sofia Sforza-Francesco Fioretti nella danza, già decimi a Minsk 2012. OGGI Ore 11.45: corto danza (ore 12.58 Busi-Fabbri, ore 16.55 Sforza-Fioretti). Ore 18.15: corto coppie (ore 18.22 Foresti-Sforza). In tv: Eurosport 2, diff. ore 17, diretta ore 19. Domani - Ore 11.30: corto uomini (Panfili). Ore 19: libero coppie. Venerdì - Ore 10.45: corto donne (Casella). Ore 18.45: libero danza. Sabato - Ore 13: libero uomini. Ore 18.30: libero donne. Domenica - Ore 14.30: Gala.
Ippica Nolita Om vince a Laval Ieri, sulla pista francese di Laval, successo dell’italiana (allenata in Francia) Nolita Om (Y. Lebourgeois). La figlia di Yankee Slide si è imposta in 1.15.8 nel Prix Le Loir (m 2875). Non piazzati Narissa King e Masson del Ronco. IERI MONTEGIORGIO QUINTE’ (m 1600): 1 Prataline (G. Pacileo) 1.15.8; 2 Pamich; 3 Pepe dell'Alvio; 4 Perla di Roberto; 5 Pegaso Slm; Tot.: 5,26; 2,02, 1,64, 3,42 (26,00) Quintè 11-13-6-10-9 e 4.245,93. Quarté e 654,96 (col rit. n. 12 e 60,33). Tris e 124,65 (e 21,88). OGGI S. GIOVANNI QUINTE’ (ore 18.30, inizio 15) In 17 su tre nastri, lo start a m. 2060. Indichiamo Patrik Slide slm (7), Power Action (17, m 2100), Perno Axe (16, m 2080), Potter Jet (14, m 2080), Panter Or (1), Pan di Girifalco (13, m 2080). ANCHE Gal.: Grosseto (14.45). tr.: Firenze (14), Aversa (15.10).
MEILUTYTE RECORD (al.f.) La 15enne lituana Ruta Meilutyte, olimpionica dei 100 rana, migliora il suo primato nazionale dei 200 misti a Sheffield (Gbr, 50 m): 2'13”69. Uomini: 50-100 do Tancock 25”94, 55”18; 100 ra Steeples 1'01”47; 200 ra Willis 2'14”06; 200 fa, 200 mx Pavoni 2'00”11, 2'02”71. Donne: 100-200 sl Turner 55”83, 1'59”42; 50-100 do Davies 28”37, 1'01”78; 100 fa Gray 59”38. SORPRESE GIAPPONESI (al.f.) A Sagamihara (Giap, 25 m). Uomini: 50-100 sl Shioura 21”28, 47”23; 200 sl Koseki 1'45”29; 400 sl, 200 fa, 400 mx Seto 3'42”96, 1'52”17, 4'03”79; 200 do Shirai 1'50”15; 100 ra Tomita 57”91; 200 ra Yamaguchi 2'03”56. Donne: 400 sl Igarashi 4'03”80; 50-100 do Terakawa 26”05 (r.n.; 2˚ t. stag.), 55”76 (1˚ t. stag.); 100 ra, 100 mx Watanabe 1'05”18, 59”34 (r.n.); 200 ra Takahasi 2'19”09; 200 fa Hoshi 2'03”60 (4˚ t. stag.); 400 mx Ohtsuka 4’28”76. NUOVA COPPA (al.f.) Il Bureau della Fina riunitosi a Barcellona ha varato la nuova coppa del mondo: si partirà a Eindhoven (Ola) in 7-8 agosto, tre giorni dopo la chiusura dei mondiali, per poi spostarsi a Berlino il 10-11 agosto. Successivamente, tra ottobre e novembre, verranno disputate le tappe di Mosca (Rus), Dubai (Eau), Doha (Qat), Singapore, Tokyo (Giap) e Pechino (Cin).
Pallanuoto CHAMPIONS Oggi, ultima giornata dei preliminari, senza apprensioni per il Brescia che alle 19 è ospite del Vojvodina (Ser): solo una sconfitta con 12 gol di scarto, per la differenza reti complessiva, regalerebbe al Marsiglia (Fra) la qualificazione agli ottavi. L’altra sfida del girone C è Kazan (Rus)-Barceloneta (Spa). Class.: Barceloneta 18; Kazan 10; Brescia, Marsiglia 9; Vojvodina 7.
Rugby Convocati dell’Italia Parisse invitato Il c.t. della Nazionale, Jacques Brunel, ha ufficializzato i 30 convocati per le ultime due giornate del Sei Nazioni 2013, contro l’Inghilterra il 10 marzo a Twickenham e contro l’Irlanda all'Olimpico il 16. Non ci sono novità rispetto al Galles, ma Sergio Parisse, squalificato fino al termine del torneo per una espulsione rimediata nel campionato francese, parteciperà al raduno, invitato dallo staff tecnico, in attesa di evoluzioni sulla squalifica. I 30 convocati. Piloni e tallonatori: Castrogiovanni, Cittadini, De Marchi, Lo Cicero, Rizzo, Ghiraldini, Giazzon; seconde linee e flanker: Furno, Geldeenhuys, Minto, Pavanello, Barbieri, Ma. Bergamasco, Derbyshire, Favaro, Vosawai, Zanni; mediani: Botes, Gori, Burton, Orquera; centri e ali: Benvenuti, Buso, Canale, Garcia, Iannone, Masi, McLean, Morisi, Venditti.
Scherma TROFEO MANGIAROTTI Da venerdì a domenica al padiglione della Fiera di Bolzano si terrà la prima edizione del Torneo Internazionale under 14 Edoardo Mangiarotti con in gara circa 1000 atleti nati tra il 1999 e il 2001. All'inaugurazione, venerdì, saranno presenti la figlia di Mangiarotti, Carola, e Valentina Vezzali.
Sport invernali MONDIALI JR (s.f.) Ottimo 6˚ posto ieri nella discesa femminile dei Mondiali junior di le Massif (Can) per Marta Bassino, piemontese del gruppo FuturFisi (17 anni proprio oggi) a 23/100 dal podio e a 47/100 dalla francese Piot, oro con 4/100 sull'iridata di superG Venier (Aut) e 24/100 sulla connazionale Miradoli. Nell' ultima gara, lo slalom maschile di Mont Saint Anne netto successo di Feller (Aut) con 76/100 su Zenhausern (Svi) e 1”17 su Paloniemi (Fin); Zingerle 10˚ a 4”25, fuori Bacher, Baruffaldi, Buzzi, Franceschetti, e Ronci (7˚ dopo la 1a manche).
Tiro a segno Campriani campione britannico Niccolò Campriani ha vinto il campionato britannico di carabina 10 m. a Bisley. Fino all’ultimo c’erano dubbi sul fatto che potesse essere in effetti premiato, visto che non era mai successo che vincesse uno straniero. Mentre non ci sono mai stati dubbi sull’esito della gara, articolata su 3 prove, con le vecchie regole: quindi 3 serie da 60 colpi, nelle quali l’olimpionico azzurro ha fatto 599, 600 (record del mondo eguagliato e 599: il titolo non è mai stato in discussione. Oggi Campriani raggiunge il resto della comitiva azzurra a Odense, in Danimarca, dove venerdì sarà in linea agli Europei.
Vela COPPA AMERICA (r.ra.) Nuovi arrivi per il team Artemis. Il sindacato svedese capeggiato da Paul Cayard ha appena ingaggiato l’australiano Iain Jensen (oro a Londra con il 49er) e l’inglese Andrew Simpson (oro e argento nella Star ai Giochi 2008 e 2012 ).
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
TERZO TEMPO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
LETTERE
GazzaFocus
Un progetto agonistico tra sport e solidarietà
San Patrignano di corsa contro le dipendenze Un team di 10 ragazzi a novembre alla maratona di New York «Lo sport ci aiuta a battere la droga: vi dimostreremo come»
PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it Twitter: @arturifra
Liga spagnola in declino: ne vogliamo parlare? Una doverosa premessa: complimenti al Milan da uno juventino convinto. In Europa si tifa italiano anche solo per i punti Uefa. Veniamo al punto: non crede che la débâcle delle squadre spagnole (Malaga, Barcellona e in parte Real Madrid) sia dovuto allo scarso livello della Liga? Barcellona e Real Madrid sono 4 mesi che praticamente si allenano... Forse non sono più abituati alle tensioni delle partite vere; sarei curioso di vederle nel nostro campionato o in quello tedesco. E infatti Bayern Dortmund e Schalke hanno fatto un ottima figura). Sergio Chiaravalli
E da quando sarebbe cominciato questo declino iberico, da un paio di mesi? Il 9 maggio dell’anno scorso la finale dell’Europa League è stata vinta dall’Atletico Madrid sull’Athletic Bilbao. La manifestazione è stata conquistata da squadre spagnole 5 volte sulle ultime 9 edizioni. Del dominio del Barcellona nella Champions negli ultimi 7 anni (tre successi) sappiamo. Senza contare il livello tecnico e la stima guadagnata. La Spagna come nazionale è campione del mondo ed europea, con giocatori usciti dalla Liga. Mi piacerebbe, come italiano, che le nostre formazioni abbiano débâcle del genere.
Messi e il carisma
Foto di gruppo per il team di San Patrignano che correrà a New York. Da sinistra si riconoscono anche Letizia Moratti, ambasciatrice della comunità (in golf nero), il professor Gabriele Rosa (con la sciarpa al collo) e il dottor Boschini (maglietta azzurra) responsabile del running MANLIO GASPAROTTO
Correre per inseguire se stessi, per ritrovarsi, per superare un problema, per cancellarlo. Il gesto è antico, ma lo sfruttamento medicale del running è sempre più attuale. E sbarca anche a San Patrignano, dove si corre da sempre ma dove il 2013 sta per trasformarsi nell’anno della corsa. «Vogliamo portare una squadra di ragazzi alla maratona di New York, e lo faremo. Ma sarà la punta dell’iceberg di qualcosa di più ampio, un vero studio scientifico sull’importanza della corsa, del movimento nel processo di riabilitazione dalle dipendenze». Il professor Gabriele Rosa, manager e preparatore di maratoneti che hanno vinto ovunque nel mondo, parla con enfasi e con amore del suo ultimo progetto: «Usare la corsa per combattere la droga». E lo farà nella Comunità riminese simbolo della lotta alle dipendenze, fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, dove ogni giorno si lavora su scuola e formazione (oltre allo sport, in campo dalle 18) per vincere la battaglia. La comunità A coordinare il pro-
getto è il dottor Boschini, medico e runner appassionato: «Ma anche uno che ha già completato il percorso di recupero in comunità, dove si corre da sempre e dove la squadra podistica è nata nel 2006. Ma ora faremo qualcosa di più grande: abbiamo selezionato 14 persone e fatto i test con l’aiuto del professor Rosa e del suo staff. Ora faremo due team, perché non tutti potranno correre a novembre a New York, non tutti gli ospiti di San Patrignano possono muoversi liberamente da un confine all’altro. Quindi qualcuno a novembre correrà una maratona italiana, facendo comunque parte a tutti gli effetti della squadra». Numeri Marcello Chianese è il re-
Sopra, si corre sui pendii di San Patrignano, sotto Letizia Moratti con il dottor Boschini. A piede pagina il professor Rosa durante i test
LE PRIME GARE
Brescia il 10 marzo Poi le staffette a Milano in aprile Il progetto New York è già attivo, tanto che il 10 marzo la squadra di Sampa sarà a Brescia. Nessuno correrà la maratona ma il team si dividerà sulle gare da 10k e della mezza maratona inserite nella manifestazione. Ma il calendario stilato dal professor Rosa dopo i test dei giorni scorsi prevede anche la maratona di Milano, del 7 aprile, dove Sampa si presenterà al via con tre staffette. Tutti allenamenti nella corsa verso New York e la raccolta di sponsor e compagni di squadra.
sponsabile della polisportiva San Patrignano, lui non corre, fa calcio, e spiega: «Lo sport è nella vita di ogni giorno della nostra comunità, lo pratica ciascuno dei 1300 ragazzi che sono con noi. Abbiamo la squadra di calcio, di basket e di pallavolo. E ora anche quella di maratona. Ma decliniamo l’attività secondo regole precise: per noi è sempre l’occasione per relazionarci con gli altri. Lo sforzo e la tensione ci aiutano a risolvere molti problemi. Ma se un ragazzo va a segno dopo aver dribblato 4 avversari io lo richiamo, perché per noi la solidarietà anche nei confronti degli altri è un valore. Senza educatori lo sport non avrebbe senso. Noi lo usiamo solo in funzione di recupero, di quello che i ragazzi saranno e faranno domani quando saranno fuori da San Patrignano». E New York? «La corsa entra nella stessa ottica, la squadra si spenderà per tutta la comunità legandosi a un progetto di raccolta fondi: chiunque potrà correre a New York a novembre con la maglia di San Patrignano, gli basterà pagare una piccola differenza in beneficenza, oppure coinvolgere la propria azienda. Ci appoggiano già Robe di Kappa, che è il nostro sponsor tecnico, e Cimberio Varese che finanzia la nostra attività sportiva ma speriamo di avere tante altre aziende che potrebbero correre con i nostri colori negli States». Lo studio Il traguardo di Central Park ne cela tanti, quindi. Quello formativo per i ragazzi, quello solidale (per finanziare la comunità e i suoi progetti sportivi: presto sarà realizzato il nuovo campo di calcio sintetico) e scientifico, sul quale Rosa investe con convinzione: «Abbiamo dimostrato con i fatti come la corsa combatta il diabete, sono certo che i numeri ci confermeranno la forza del running anche contro tutte le dipendenze». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nei giorni scorsi si è parlato tanto di Milan-Barca, e naturalmente si è parlato tanto di Lionel Messi: sono rimasto allibito nel constatare quanti giornalisti o opinionisti lo giudichino il migliore di tutti i tempi. Messi segna caterve di gol in Spagna, dove la prima e la seconda hanno 50 punti sulla terza e gli attaccanti viaggiano a medie gol stratosferiche (tipo campionato olandese anni 90 o Romania ai tempi del regime di Ceausescu quando Matetut segnò 43 gol). Inoltre nelle sfide con Milan ed Inter non ha mai inciso (e non può essere un caso), ma soprattutto manca della dote fondamentale per poter essere giudicato il più grande: il carisma. Pierpaolo Straforini (Ferrara)
L’argomento non è nuovo nei suoi vari risvolti, ma lo riprendo volentieri perché m’incuriosisce l’argomentazione sul carisma. Prima però mi chiedo che cosa c’entri la supposta mancata incisività contro Milan e Inter (che è comunque molto discutibile, prestazioni alla mano), per un giocatore capace di segnare fino a 14 gol in una sola Champions (e in tutte le fasi della manifestazione). Veniamo al carisma. Traduzione? Non è un capopopolo? Non trascina i compagni urlando in campo? Non parla abbastanza sciolto in tv? Non polemizza con allenatori e avversari? Mi dica lei che tipo di carisma hanno avuto gente come Eusebio, Shevchenko, Scirea, Van Basten, eccetera eccetera. Se poi parliamo di leadership, ce n’è una emozionale, alla Gattuso o Puyol, e ce n’è un’altra detta strumentale (categoria dei più bravi) in cui l’argentino s’inserisce alla grande.
spetto vedo in formazione Evani e Colombo: buoni giocatori, ma non fuoriclasse come l’attuale tecnico del Parma. Roberto Orizio (Brescia)
Sarà stato certamente un lapsus di memoria, dato che Donadoni è stato il primo acquisto super del presidente negli anni 80, presentato con una significativa battuta: riaccende la luce a San Siro dai tempi di Rivera. Sacchi stesso ha sempre considerato Donadoni l’arma in più e la chiave tattica di tutta quella squadra di fenomeni perché alle doti tecniche eccezionali univa una capacità di corsa normalmente sconosciuta agli artisti come lui. Una qualità rara a questi livelli che lo accumuna a Pirlo, sia pure in un ruolo diverso. Quel Milan era in grado, proprio grazie alle rincorse di Donadoni di pressare altissimo una volta persa la palla. Roberto era poi capace di produrre scatti violenti e molto ravvicinati: da questo punto di vista disponeva di qualità organiche simili a quelle di El Shaarawy.
Responsabilità oggettiva In riferimento alla possibile decisione dell'Uefa di far disputare alla Lazio l'incontro con lo Stoccarda a porte chiuse, il presidente Lotito ha dichiarato: «Non è giusto pagare per poche persone». Voglio ricordargli che per una sola persona (Doni) l'Atalanta ha avuto complessivamente otto punti di penalizzazione in due campionati. Questo prima che si allentassero i cordoni della borsa che hanno consentito ad atleti e società di farla franca. Ma è evidente che la messa in discussione della responsabilità oggettiva non trova ancora riscontri a livello europeo. Marco Eynard
Berlusconi e Donadoni Qualche giorno fa Berlusconi, scegliendo il Milan più forte della storia, ovvero quello di Arrigo Sacchi, ha dimenticato di citare un giocatore assolutamente straordinario come Roberto Donadoni, l’uomo con il più alto tasso tecnico della squadra, dopo Van Basten. Con tutto il ri-
Aggiungo che i frettolosi rottamatori di questa norma-cardine dell’ordinamento sportivo dovrebbero spiegarci chi deve allora pagare, chi deve occuparsi dell’ordine pubblico, chi deve mettere in piedi un sistema di steward davvero funzionante, chi dovrebbe sentire la missione di modificare in meglio il fair play e il clima del calcio. Spero di non essere fastidioso e ripetitivo con tutti questi «chi».
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
ELEZIONI 2013
Il fatto del giorno
_in cerca di maggioranza
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Ma ora Bersani spera davvero di avere l’appoggio di Grillo? Il Leader del Pd deluso, ma chiude al governissimo e sembra voler dialogare con M5S. Arrivare a una soluzione stabile, però, non sarà facile
IL VOTO ALLE POLITICHE TSUNAMI CINQUESTELLE, BERLUSCONI SPRINT, DELUSIONE PER MONTI
Ieri Grillo ha parlato con i giornalisti, riuniti davanti alla sua casa di Sant’Ilario (Genova). Chi le piacerebbe al Quirinale? «Dario Fo. È un premio Nobel, è una mente aperta, ha una lucidità fantastica». Come vede la grande coalizione Pd-Pdl? «Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti, L’ammucchiata Alfano-Bersani-Casini, come prima delle elezioni. Dureranno 7-8 mesi, non di più. È l’economia che non gli darà scampo, chiudono mille imprese al giorno. Non abbiamo più grandi imprese come a Ivrea, Biella e Alessandria. Questa è una guerra generazionale, siamo un popolo di vecchi». Che farà quando Napolitano vorrà parlare con quelli del Movimento 5 Stelle? «Andrò io». Che proporrà? «Il M5S non si allea con nessuno. Lo dirò a Napolitano. Per il resto, devo vedere, sono personaggi che fanno parte della storia». Aspetta che crolli tutto? «No, è già crollato tutto».
1Che ha detto Dario Fo? Non ci sta. «Sono troppo vecchio. È un atto di stima, mi fa piacere, ma ci vogliono forze inaudite, non ho le possibilità fisiche e psichiche». Farà 87 anni il prossimo 24 marzo. Grillo ha detto che, in ogni caso, sceglieranno il loro candidato per il Quirinale attraverso la rete.
2 Bersani?
UN SEGGIO AL SENATO VA AL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA VALLE D’AOSTA/ DATI DEL VIMINALE
ELETTA CON I GRILLINI
Marta, 25 anni è la più giovane a Montecitorio C’è una ragione per sorridere: dalle urne è uscito il Parlamento più giovane e con più donne della storia repubblicana. La media alla Camera è di 45 anni, al Senato di 53 e il 31% degli eletti è donna. La più giovane a fare il suo ingresso a Montecitorio è Marta Grande, 25 anni, studentessa laureanda del Movimento Cinque Stelle. ««Voteremo le idee non i partiti» ha subito detto Marta, eletta nel Lazio.
Pier Luigi Bersani ieri in conferenza stampa. A destra, Beppe Grillo intervistato dai giornalisti a Genova AP/ANSA
Il segretario del Pd ha indetto una conferenza stampa assai sofferta. «Non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi. Questa è la nostra delusione. Se non si riesce a garantire la governabilità del paese non si può dire di aver vinto». Poi: «Ci ha battuto la crisi. E c’è stato un rifiuto della politica così come si è presentata in questi anni, di istituzioni inefficienti e di una politica apparsa moralmente non credibile».
3 Farà la grande alleanza con Berlusconi o no?
Berlusconi non sarebbe del tutto contrario (per il momento), ma per ora Bersani ha detto di no. Il suo ragionamento è questo: «Non è l’ora della diplomazia. I punti essenziali sono tre: riforme istituzionali e della politica e dei suoi costi. Legge sui partiti. Moralità pubblica e privata. No, invece, a discorsi a
tavolino sulle alleanze. Ognuno, in Parlamento, si deve prendere le sue responsabilità. È certo che il prossimo governo deve essere di cambiamento, anzi di combattimento. Consegneremo al presidente della Repubblica le nostre impressioni, le nostre valutazioni. E alla fine sarà lui a dire chi è in grado di poter fare il governo in questo passaggio difficile. Noi, per parte nostra, ci rivolgeremo al Parlamento.
Un governissimo con il Pdl è escluso. Certo, ci confronteremo, ma non penso che atteggiamenti diplomatici corrispondano al cambiamento che dicevo, dobbiamo ribaltare lo schema, non credo che il paese tolleri balletti di diplomazia… Si riposassero». Su Grillo: «È lui che ci deve dire che cosa vuole fare. Attendiamo in ogni caso che il Parlamento si insedi. Lì ci saranno le possibilità istituzionali».
Questa frase significa che il Pd è pronto a cedere la presidenza della Camera ai grillini. «Siamo favorevoli alla co-responsabilità. Il Movimento 5 Stelle è primo alla Camera. Ciascuno si prenda le sue responsabilità». Sull’Europa, invece, forse le posizioni sono distanti da quelle del M5S: «Un’Italia che si staccasse dall’Europa sarebbe un disastro. Questa è matematica, non è un’opinione. Certo, altro discorso è se si dice che bisogna chiedere una rivisitazione della politica economica. Lì ci sono le proposte dei progressisti». Ieri, in un quadro mondiale depresso proprio dal risultato delle nostre elezioni, Piazza Affari ha perso il 4,8%, lo spread è arrivato a 340. Bersani ha detto qualcosa anche su Renzi, gli è stato chiesto se col sindaco di Firenze candidato premier il Pd avrebbe potuto ottenere un risultato migliore. Risposta: «Non lo so. Io ho fatto le primarie. Di più non potevo. In ogni caso, il mandato di questa segreteria scade quest’anno e al Congresso deve girare la ruota, l’ho sempre detto. Per il resto, non sono uno che abbandona la nave».
4 Berlusconi? Nella telefonata con Belpietro, ieri mattina in tv, ha aperto alla possibilità del governissimo. S’è lamentato «dei vari Giannino o Casini» che hanno sottratto al centro-destra una vittoria che era a portata di mano. È convinto che, in Senato, Bersani sarà costretto a venire a patti con il Pdl, a cominciare dalla presidenza dell’assemblea, che vorrebbe per i suoi, e dal Quirinale.
5 Ha ragione? Chi sa. Forse no. Grillo non farà inciuci, ma appoggerà le cose che lo convincono. Si intravede un governo Bersani di minoranza (detto in questo momento «di scopo»), che potrebbe durare anche più del previsto. Al momento della fiducia in Senato il Movimento 5 Stelle, per non compromettersi, uscirà dall’aula, mi figuro. Forse per loro sarebbe un errore anche accettare la presidenza della Camera. A Grillo conviene che si concretizzi il monumento alla casta, cioè l’asse Pd-Pdl, al quale fare, generalmente parlando, la guerra. Sistema giovane contro sistema marcio, eccetera. Sulla nuova legge elettorale la fanno tutti troppo facile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CHI NON CE L’HA FATTA L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA FUORI DOPO 30 ANNI. NON ELETTI INGROIA E GIANNINO
Fini, Di Pietro, Marini e la Concia... Ecco il Parlamentino degli esclusi Nelle ultime due legislature, aver guidato la Camera dei deputati non ha portato bene agli onorevoli eletti: a Gianfranco Fini tocca la stessa sorte che toccò a Fausto Bertinotti nel 2008, ovvero restare fuori dal Parlamento dopo aver ricoperto la terza carica dello Stato. Ma il leader di Fli (in Parlamento dal 1983) non è l’unico escluso della tornata elettorale. A subire la mannaia degli sbarramenti di coalizione e di lista c’è Rivoluzione Civile, a
partire dall’ex pm Antonio Ingroia: il leader Idv Antonio Di Pietro e i capi dei partiti dell’intesa, Oliviero Diliberto, Angelo Bonelli e Paolo Ferrero. Sotto il 4%, e quindi escluso, anche il capo di Fare per Fermare il Declino, Oscar Giannino. Restano fuori anche il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè e quello dell’Mpa Raffaele Lombardo. Le vittime di Fli Tra gli esclusi di
Futuro e Libertà anche Italo
Bocchino. Al Senato non entra l’ex presidente della Commissione giustizia della Camera e candidata alla presidenza della Regione Lazio, Giulia Bongiorno. L’ex presidente del Senato Franco Marini, non ce la fa in Abruzzo, dove era candidato per il Pd. Stessa sorte anche per la deputata uscente del Pd Anna Paola Concia. Rimane al palo anche Mario Sechi, ex direttore del Tempo, candidato di Scelta civica in Sardegna. Parlamento off
limits per l’ormai ex ministro degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi (Scelta civica). Delusioni sportive Non ce l’han-
no fatta l’ex allenatore Renzo Ulivieri (Sel) e Gianni Rivera (Centro Democratico). Appesa a un filo la conferma dell’ex sciatrice Manuela Di Centa: già deputata del Pdl dal 2006 e ricandidata in Friuli, la sua permanenza a Montecitorio è legata al calcolo dei resti elettorali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra, in senso orario: Gianfranco Fini, 61 anni; Antonio Di Pietro, 62; Franco Marini, 79; Antonio Ingroia, 53 LAPRESSE, ANSA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
MARTEDÌ NERO PIAZZA AFFARI PRECIPITA SUBITO E INFINE CEDE IL 4,89%. IL DIFFERENZIALE TRA BTP E BUND VOLA A 344 PUNTI
Tempesta in Borsa, s’impenna lo spread Una partenza da elettroshock ha mandato di traverso la mattinata, e non solo quella, agli agenti di Borsa di mezza Europa: dopo lo tsunami elettorale italiano la tempesta perfetta sui mercati si è presentata senza bussare. Pronti via, Piazza Affari è crollata del 4,89% a 15.552 punti, bruciando 17 miliardi di capitalizzazione. In mezz’ora di scambi sui mercati telematici lo spread s’è arrampicato di 50 punti fino ai 347, con un rendimento del Btp al 4,92%. Molto debole e spesso peggiore anche la partenza delle altre Borse europee: Madrid -3,4%, Parigi -2,8%, Londra più cauta ha ceduto «solo» l’1,3%. Sono stati presi di mira l’intera squadra delle partecipate dal Tesoro, da Enel ad Eni e Finmeccanica, ma so-
prattutto i bancari: Mps al9,2%, Ubi e Banco Popolare al -7,4%, Unicredit oltre il 7%. Carige è stato l’unico titolo, assieme a Intesa Sanpaolo, sul quale la Consob è intervenuta per raffreddare la volatilità per le perdite superiori al 10%. Nel primo pomeriggio un po’ di ossigeno dopo l’avvio positivo di Wall Street sull’intervento al Senato Usa del presidente della Fed, Ben Bernanke, ma alla fine il tonfo è stato comunque fragoroso: Ftse-Mib giù del 4,89% e in forte ribasso anche le altre Borse europee, da Madrid (-3,2%) a Parigi e Francoforte (oltre 2 punti giù). Chiusura pesante anche per lo spread a 344. Insomma, un «martedì nero» fotografato assai bene dal titolo di un report firmato Mediobanca: «La commedia italiana si trasforma in tragedia greca».
Trasparenza e fratture Tre legi-
slature interrotte prima delle
QUIRINALE «SERENO»
Approvato il bilancio
S
GDS
Alle regionali il leader del Carroccio resiste alla rimonta di Ambrosoli: «Ora la macroregione del Nord». Vittorie nette per Zingaretti e Frattura TRE REGIONI AL VOTO L’ONDA GRILLINA MENO EFFICACE RISPETTO ALLE POLITICHE
Il 2-1 è pur sempre ossigeno per il centrosinistra a rischio annegamento dopo lo tsunami. Ma la rimonta più ambita alle elezioni regionali non è diventata realtà in zona Pd: Roberto Maroni ha battuto Umberto Ambrosoli e da ieri è il nuovo presidente della regione Lombardia nell’era post-formigoniana. Restano i successi netti di Nicola Zingaretti nel Lazio e Paolo Frattura nel Molise, unici sorrisi di una giornata complicata come poche per Pier Luigi Bersani. Alla fine, i numeri lombardi danno comunque il senso della rimonta abbozzata: il leader della Lega ha raccolto 5 punti in più, 43,2% contro 38%, ma solo il giorno prima nel conteggio delle coalizioni per il Senato c’erano oltre 8 punti di vantaggio per il centrodestra. Il figlio di Giorgio Ambrosoli, «l’eroe borghese» assassinato nel 1979, candidato «civico» spinto dalla vittoria nelle primarie, aveva tentato il colpo puntando sul voto disgiunto di grillini e montiani. Il fenomeno è avvenuto, ma non in dose sufficiente: il leader della Lega, in netto arretramento nel voto nazionale, ha trionfato e alla fine s’è detto entusiasta perché «il Nord ora ha un governo stabile, forte e con un programma». Si riferiva allo scacco usato nella sua campagna, la macroregione del Nord da realizzare con Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, regioni anch’esse in salde mani leghiste. Una certezza settentrionale, mentre al governo centrale ci sono ben altri problemi: «Il Carroccio non è disponibile a governi di larghe e grosse intese o inciuci», ha detto Maroni, dedicando la vittoria a un amico in difficoltà, il capo della polizia Antonio Manganelli, tutt’ora ricoverato. E, intanto, in piena festa, nella sede federale del partito compariva anche l’amico-nemico ed ex leader maximo della Lega, Umberto Bossi.
41
A notizie Tascabili
MIB SULLE MONTAGNE RUSSE IL RALLY DI IERI A MILANO
Maroni prende la Lombardia Lazio e Molise della sinistra FILIPPO CONTICELLO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Napolitano in Germania «Prova dura ce la faremo» «Sono sereno»: la situazione è complessa e richiede una profonda «riflessione» delle forze politiche, ma «sono sicuro che riusciremo a superare la prova» e che «un sentiero costruttivo per la formazione del nuovo governo» si troverà. Ieri si è speso per tranquillizzare tutti, gli italiani, la Germania ed anche i mercati, Giorgio Napolitano nella prima giornata di visita in Germania. La stampa tedesca ha però reagito con preoccupazione al risultato delle elezioni: il berlinese «Tagesspiegel» ha detto che l’Italia ha messo «la Ue su un piano inclinato»
Inps, sale il deficit Nel 2013 supererà quota 10,7 miliardi Sale ancora il disavanzo finanziario dell’Inps, di cui ieri è stato approvato il bilancio di previsione per il 2013: il deficit toccherà 10.721 milioni di euro, 2.762 milioni in più rispetto ai 7.959 milioni del 2012. Aumentano anche le spese per le pensioni: 265.877 milioni di euro (erano 261.333 lo scorso anno), con un incremento di 4.544 milioni di euro (+1,7%). Numeri che incideranno sul patrimonio netto dell’istituto, previsto in calo a 15.416 milioni di euro.
Dopo l’apertura tedesca
Pillola giorno dopo I vescovi spagnoli: «Ok per gli stupri» Timido spiraglio dei vescovi spagnoli alla pillola del giorno dopo, ma solo se «evita il concepimento» e quindi non sia «abortiva». È quanto ha spiegato ieri il portavoce della Conferenza episcopale spagnola, Juan Antonio Martinez Camino, nel commentare la decisione dei prelati tedeschi di consentire questo tipo di pillola nei casi di stupro. «La violenza sessuale è un atto di ingiustizia e violenza. In questo caso, è legitti mo impedire la fecondazione», ha assicurato il vescovo iberico.
I test effettuati in Italia
Ikea: «Non c’è carne di cavallo nelle polpette»
La pubblicità tedesca delle polpette Ikea al centro delle indagini ANSA GDS
Sopra Umberto Bossi e Roberto Maroni, governatore lombardo; Nicola Zingaretti, presidente del Lazio ANSA
scadenza naturale e guai giudiziari in quantità. Il voto in Lombardia nasce dagli scandali multipli che hanno rovesciato la giunta Formigoni, mentre è stato il caso-Fiorito a terremotare il governo di Renata Polverini e spalancare il successo di Nicola Zingaretti in Lazio: i 13 punti dal rivale Francesco Storace (41,5% contro 28,9%) raccontano una partita senza storia. E proprio da quelle parti s’è registrato il boom del Movimento 5 Stelle, che alle regionali ha cifre minori rispetto alle politiche: il candidato laziale Davide Barillari ha sfondato quota 20%. E il neogovernatore Zingaretti ha subito messo in chiaro la dura realtà: «Eredito la regione in condizioni disastrose: il mio primo atto sarà il taglio dei costi della politica e un "pacchetto trasparenza" per discontinuità rispetto al passato». Storico in Molise: dopo 11 anni ci sarà un inquilino nuovo al palazzo della regione. Il piddino Paolo Di Laura Frattura ha sfrattato con il 44,5% il rivale Michele Iorio, che governava la regione senza sosta dal 2001 e aveva perfino vinto le elezioni regionali 2011, poi annullate dal Consiglio di Stato. A Campobasso dicono che la «Frattura» è reale, come nelle rivoluzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FEUDO ROSSO
Il Pd perde pezzi anche in Toscana: -15% a Livorno Nella città dove nel 1921 nacque il Partito comunista italiano, il Pd alle politiche fa registrare il crollo maggiore di tutta la Toscana, una delle regioni più «rosse» d’Italia. A Livorno, uno dei feudi dei democratici, il partito fa segnare il 39,06% dei consensi alla Camera ( 15% rispetto al 2008) e il 41,43% al Senato ( 13% sulle scorse politiche). Risultati buoni in termini assoluti, ma un crollo verticale rispetto alla media regionale, dove c’è stato un calo medio del 9% alla Camera e dell’8% al Senato. Alle elezioni il Pd si conferma comunque primo, anche senza le percentuali bulgare (ampiamente oltre il 50%) di cinque anni fa, ma sente sul collo il fiato dei Cinque Stelle, che ha preso il 25,8% al Senato e il 27,1% alla Camera, e si afferma come secondo partito cittadino al suo debutto elettorale.
Ikea difende le sue polpette: i risultati dei primi test mostrano che non c’è traccia di carne di cavallo nei suoi prodotti. Almeno secondo i dati diffusi da Stoccolma. Almeno nei prodotti analizzati in Italia. «L’impasto delle polpette è costituito solo da carne di manzo e di maiale», precisa una nota dell’azienda. E mentre l’Europa si divide sulla tracciabilità delle etichette, un nuovo caso scuote l’Albania. Sostanze tossiche (aflatossina) sono state trovate nei mangimi.
L’ex direttore del Tg1
La Rai a Minzolini: «Sì al reintegro, ma a New York» Il senatore Augusto Minzoli ni, neoeletto nelle liste Pdl al Sena to, non verrà reintegrato alla dire zione del Tg1: i legali della Rai hanno risposto alla lettera degli avvocati del giornalista nella quale si chiedeva il suo reintegro alla guida del telegiornale di Rai 1 dopo l’assoluzione dall’accusa di pecu lato. La tv di Stato è sì pronta ad assumere «le determinazioni» del la sentenza, ma ridando l’incarico di corrispondente da New York, quello precedente all’attuale ruolo di capo dei corrispondenti.
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
ASCOLTI BOOM: 40 MILIONI
Gli Oscar incollano gli americani alla tv Boom di spettatori per la notte degli Oscar. Domenica la cerimonia, trasmessa dalla Abc, è stata vista da 40,3 milioni di
Egitto, a fuoco mongolfiera: morti 19 turisti Caduta a Luxor: niente italiani tra le vittime, salvi solo in due. «Si gettavano nel vuoto» DANIELE VAIRA
«Scioccante. Si lanciavano giù come sacchettini di carta in fiamme». È il racconto scioccante di alcuni testimoni, che hanno assistito ieri all’alba a Luxor, nel sud dell’Egitto all’esplosione di una mongolfiera turistica con 21 persone a bordo. La comitiva voleva ammirare dall’alto le meraviglie dell’antica Tebe. Drammatico il bilancio dell’incidente: 19 morti e due feriti gravi (uno è il pilota). Le vittime sono 9 cittadini di Hong Kong, 3 britannici, 2 francesi, 4 giapponesi e una egiziana. La dinamica della tragedia non è ancora definita, ma secondo fonti della sicurezza egiziana c’è stata un forte botto mentre la mongolfiera si trovava a circa a 300 metri di altezza. Poi è stata vista precipitare avvolta dalle fiamme. Tra le ipotesi è che sia esploso il contenitore del gas che alimenta il bruciatore al di sotto del «pallone», con il quale si riscalda l’aria all’interno. Ci sarebbe stata una fiammata che ha provocato un rogo nell’abitacolo dell’aerostato nel quale si trovava il gruppo di turisti, incendiando il pallone di fibre sintetiche. La mongolfiera si è quindi schiantata in un campo di canne da zucchero e lì è cominciato il lavoro delle squadre di soccorso per recuperare i corpi. Turismo in crisi Le autorità loca-
li hanno proibito il sorvolo di mongolfiere nella zona mentre è stata aperta un’inchiesta. Il governatore di Luxor ha escluso che si sia trattato di un atto criminale o di terrorismo, ma a poche settimane dall’affondamento di una nave da crociera ad Aswan, che però non ha provocato vittime, il disastro di Lu-
spettatori con un incremento del 3% rispetto al 2012. Lo show ha inoltre raggiunto la audience più alta degli ultimi tre anni. Intanto, l’apparizione agli Oscar di Michelle Obama si rivela un boomerang. A puntare il dito contro la First Lady sono i repubblicani: «È stato un episodio esibizionista».
RIMANE PAPA EMERITO
Benedetto XVI: «Sua Santità pure dopo l’addio» C’è curiosità attorno a Benedetto XVI (nella foto LaPresse), e non solo perché oggi sarà protagonista dell’ultima udienza a Roma (si affaccerà dalla loggia del palazzo di Castel Gandolfo, alle ore 17.30). L’attenzione è concentrata anche su piccoli dettagli. Come si chiamerà il Papa, una volta lasciato il soglio pontificio, o come si vestirà? A fare luce è stato padre Federico Lombardi: «Si chiamerà "Papa emerito" o "Romano Pontefice Emerito" e chiunque avrà a che fare con lui potrà continuare a chiamarlo "Sua Santità Benedetto XVI"». Vestirà la talare bianca ma quella semplice, senza mantellina. Lascerà anche le scarpe rosse. Sfilerà dalla mano l’anello del pescatore, il cui sigillo sarà distrutto, e tornerà a indossare quello vescovile. Il suo addio ufficiale, avverrà domani alle ore 20. E, intanto, anche ieri ci sono state alcune novità sul Conclave, la cui data dovrebbe essere comunicata il 1˚ marzo. Ci potrebbe, infatti, essere il primo «forfait» di un cardinale. Si tratta dell’indonesiano Julius Riyadi Darmaatmadja, arcivescovo emerito di Jakarta di 78 anni, gravemente malato, anche se «l’accettazione dei motivi della sua rinuncia spetta al sacro collegio», ha aggiunto padre Lombardi. Il suo probabile abbandono porterà il numero dei grandi elettori da 117 a 116.
A
GIALLO A TRAPANI
LO SCRITTORE INGLESE
Scoperti 50 poemi inediti di Kipling Sono tornati alla luce 50 poemi inediti dello scrittore e poeta inglese Rudyard Kipling (1865 1936), l’ autore de «Il Libro
DA STASERA DOPO IL SUCCESSO IN PIAZZA A FIRENZE
Il Dante di Benigni a puntate su Rai 2
Dopo lo show sulla Costituzione S il comico legge Parroco trovato l’Inferno: «Voglio morto in canonica tornare nell’abisso»
Il cadavere di don Michele Di Stefano (nella foto), 80 anni, è stato ritrovato ieri sul suo letto della canonica della chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe a Ummari, frazione di Trapani. Il sacerdote è stato trovato con il cranio fracassato. A dare l’allarme è stato un suo ex vicino di casa, inviato dai familiari del sacerdote in chiesa. Secondo gli investigatori qualcuno si sarebbe introdotto nella canonica entrando da una finestra sul retro. Non sono stati trovati segni di forzature su porte e finestre
della giungla». I manoscritti, finora ignoti, sono stati trovati in un archivio di un ex dirigente della Cunard Line, considerata la più importante compagnia di navigazione britannica, che era custodito all’interno di un nascondiglio in una casa di New York, nella zona di Manhattan.
Roberto Benigni, 60 anni FOTOGRAMMA
C’è da scommettere che dopo il boom della serata dedicata alla Costituzione (12,6 milioni di spettatori e il 44% di share lo scorso 17 dicembre su Rai 1) il ritorno di Roberto Benigni in tv non passerà del tutto inosservato. Da stasera, infatti, rivedremo il comico toscano su Rai 2 con Tutto Dante: dodici puntate dedicate alla
lettura e all’esegesi dei canti dell’Inferno, dall’XI al XXIII, registrati la scorsa estate a Firenze. «È il momento di tornare nel profondo abisso: grazie a Dante assistiamo a uno dei più grandi miracoli letterari e quando ci si trova dinanzi alla bellezza e alla grandezza nasce in noi una irrefrenabile voglia di farne parte», ha detto Benigni. L’evento ha portato in piazza Santa Croce 70 mila spettatori e coinvolto uno staff di oltre cento persone. Si inizia con il canto XI: «quello meno amato dai critici del passato e non solo — continua l’attore e regista—, uno dei canti più straordinari per me. Dante ci dirà, con la stessa perizia di uno scienziato, com’è fatto l’Inferno, ci parlerà della sua struttura topografica e morale». Poi Benigni va più a fondo nella spiegazione: «Dante parla della finanza, dell’usura, di quei farabutti che ci fregano oggi come ieri. Ci ha indicato una via di speranza, andando a scrutare i barlumi, le premonizioni e i tentennamenti dello spirito umano. È riuscito a dare a qualsiasi cosa del visibile e dell’invisibile un nome, a esprimere l’inesprimibile, a dare materia allo spirito. Ha usato lo stesso amore e lo stesso numero di parole per descrivere gli ordini angelici, il fondo del male e l’altezza del bene. A noi non resta che credergli perché lui esige di essere creduto, perché quel viaggio lo ha fatto davvero». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PREMIO AL WORLD MOBILE FORUM DI BARCELLONA In alto alcune mongolfiere turistiche in partenza da Luxor, in Egitto. Sotto i resti dell’aerostato andato a fuoco e precipitato, ieri all’alba AP
xor assesta un altro colpo all’industria del turismo egiziana, già colpita dall’instabilità che regna nel Paese dopo la rivoluzione di due anni fa. Sono dieci in tutto le mongolfiere in Egitto che vengono utilizzate a Luxor e a Hurghada sul Mar Rosso per trasportare i turisti e quello di ieri è il primo incidente mortale di un aerostato di questo tipo. Il ministro dell’Aviazione ha aggiunto che la mongolfiera era stato sottoposta a controlli che non avevano evidenziato nessuna anomalia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Progettata in Italia, si chiama Atooma: è la migliore app per cellulari dell’anno La miglior applicazione per cellulari del mondo è italiana. Al World Mobile Congress, la fiera di riferimento per le novità tecnologiche in corso a Barcellona, il premio «Best App for the Year» è andato ad Atooma: l’applicazione per la piattaforma Android consente di automatizzare lo smartphone. Ad esempio, si può istruire il proprio cellulare a eseguire una serie di compiti come attivare il vivavoce ed eliminare la suoneria. «La
giuria — ha spiegato l’ideatrice di Atooma, Gioia Pistola — ha voluto premiare la facilità d’uso e il potenziale dell’applicazione che consente di realizzare molti tipi di funzioni nel mobile, oltre a condividere e scaricare quelle di altri utenti». Atooma è una sorta di «applicazione delle applicazioni» che può interessare molti profili di utenti, fino alle imprese che si occupano di domotica e dello sviluppo della tv «intelligente».
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6,5
Toro 7
Gemelli 5,5
Cancro 8
Leone 7
Vergine 6,5
DI ANTONIO CAPITANI
Sulla scrivania, in casa, ovunque si ammassano cose da fare: che sgobbata! Ma il cuore è contento e i successi arrivano. Giovialità suina.
La Luna è un’esplosione di creatività: grazie ad essa portate a casa successi fulgidi. Il vigore cresce, il sudombelico esulta.
L’umore è storto, i rapporti con gli altri fanno l’effettogastrite. E ci sono tanti impicci. L’ormone sfigopenzola pure.
I ritmi piacevoli del lavoro rinfrancano. Come gli incassi di soldi e di complimenti. Così non vi sfigolagnate più e il mondo vi è grato.
Motivazione, fortuna e intuito ci sono. Il fatto è che siete socievoli come i velociraptor. Cambiate registro. Opacità suine incombono.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 5,5
Scorpione 7+
Sagittario 6-
Capricorno 7,5
Acquario 6
Pesci 5,5
Il senso di abbandono vi pervade. E siete confusi, demotivati, stanchi. In una parola: una palla. State su, perché a star giù non migliora.
Amici, clienti e staff offrono appoggi solidi, così il lavoro approda al successo. Allenamenti e sport alla grande, esercizi suini rinfrancano.
Gli zebedei girano come gelatiere. Perché lavoro e affetti appaiono (ma non sono!) sfigaterrimi. Siate obiettivi e fornicate, potendo!
Potete dedicarvi con successo al lavoro e alle vostre passioni. Contatti, dritte e p.r. portano fortuna, la fornicazione è pionieristica.
State su e non vedete sceneggiate partenopee dove ci son solo sciocchezzuole. L’intelletto fa faville, il sudombelico un cicinìn meno.
Non c’è verso di andare d’accordo con gli altri. Anche perché siete tolleranti come gli alligatori. Niente azzanni né azzardi, manco suini!
IL MIGLIORE. Grazie a loquela, autorevolezza e colpi di glutei XL trionfate! Bene pure p.r. e viaggi. Stelle a forma di suino vi esaudiscono anche in «quel» senso. LEO MESSI
L’attaccante del Barcellona, quattro volte di fila Pallone d’oro, è nato a Rosario (Argentina) il 24 giugno 1987
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre HOCKEY GHIACCIO
IN DIRETTA
1.30
CALCIO 15.00 TORRE NEAPOLIS AREZZO
CORINTHIANS MILLONARIOS
SKY SPORT 1 9.00
BILIARDO
SCI NORDICO 9.45
15 km a tecnica libera. Da Val di Fiemme (TN) Eurosport, Rai Sport 1
Dalla Cina Eurosport
CALCIO: INTER - MILAN Serie A. Highlights
12.30 MONDIALI
14.00 HAIKOU WORLD OPEN
CALCIO: JUVENTUS - SIENA
CALCIO: PALERMO - GENOA Serie A. Highlights
GazzaMeteo
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
5
10
ANCONA
0
9
min max
-4
7
3
12
BOLOGNA
-2
10
AOSTA BARI
Legenda CIELO
VENTI
CAGLIARI
0
10
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
-1
7
Nuvolo
Moderati
CATANIA
3
13
FIRENZE
0
12
NCAA
Sul Settentrione nuvoloso con precipitazioni deboli specie su Emilia-Romagna e Triveneto, nevose in montagna. Al Centro, al Sud e in Sicilia alternanza irregolare di piogge e schiarite. Sulla Sardegna variabile senza precipitazioni. Trieste
Trento 3
Aosta
0
Torino 2 8
9
Milano
3 6
Venezia
8
6
7
4
4
1
10
Perugia
MILANO
-1
7
ROMA
NAPOLI
4
12
2 13
PALERMO
5
12
Agitati
Nebbia
Il sole oggi MILANO
ROMA
9 4
REGGIO CALABRIA
8
13
ROMA
1
12
TORINO
1
8
-4
TRENTO
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:08
18:04
6:50
17:55
6
11
VENEZIA
0
12
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
«Sir Football» è la video rubrica da Londra curata dal nostro corrispondente Stefano Boldrini, che approfondisce il fenomeno Bale. Mentre il nostro Alessandro Grandesso da Parigi in «GazzEiffel» racconta del momento delicato di Ibrahimovic al Psg
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Prevalente assenza di precipitazioni, eccetto residui fenomeni su Nordovest e basso Adriatico. Durante il giorno si alterneranno nuvole e schiarite, qualche nebbia mattutina sulle aree pianeggianti e vallive del Nord e del Centro.
In Sardegna frequenti piogge, solo a tratti qualche zona di sereno. Sul resto del Paese variabile per l'alternanza di annuvolamenti e schiarite, nebbie mattutine sulle zone pianeggianti e vallive peninsulari, al più qualche pioviggine.
11
6
8
L’Aquila 2 8
Campobasso
Bari
1 8
Napoli 6
8
Potenza
14
0
Cagliari 2
12
8
Catanzaro
12
4
Palermo
10
Reggio Calabria 6 13
7 13
10
Sorge
Nella lunga e interessante conferenza stampa tenuta ieri a Napoli, Diego Armando Maradona tra l’altro ha parlato di sé. Si è definito migliore di Lionel Messi, il fuoriclasse argentino che ha allenato come c.t. al mondiale sudafricano. Ha ragione? Votate il sondaggio
2 8
8
0
Le nostre rubriche da Londra a Parigi: si va da Bale a Ibra
Ancona
Firenze
10
-1
Maradona: «Sono migliore di Messi» Siete d’accordo?
8
11
4
POTENZA
IL VIDEO
Bologna Genova
-2
PERUGIA
IL SONDAGGIO
11
L'AQUILA
Mossi
Coppa Libertadores
Oggi
GENOVA
Neve
Serie B
18.15 CALCIO: QUEENS PARK RANGERS MANCHESTER UNITED 21.00 CALCIO: FLUMINENSE - GREMIO
RUGBY: ITALIA - GALLES Sei Nazioni
Molto forti
Calmi
14.15 CALCIO: NEWCASTLE - SOUTHAMPTON
Premier League
Sei Nazioni.
Coperto
Temporali
Da Dove Mountain. Stati Uniti
Premier League
16.30 RUGBY: SCOZIA - IRLANDA
Forti
MARI
10.00 GOLF: ACCENTURE MATCH PLAY
16.30 CALCIO: VARESE CESENA
Sei Nazioni
1.00
SKY SPORT 3
Serie B
14.00 BASKET: MINNESOTA - INDIANA
Rovesci
Pioggia
GOLF: ACCENTURE MATCH PLAY Da Dove Mountain, Stati Uniti
15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS
Serie A. Highlights
9.30
HAIKOU WORLD OPEN Dalla Cina Eurosport
CALCIO: UDINESE - NAPOLI
Gazzetta.it
12.00 CALCIO: MODENA - LANCIANO
11.30 RUGBY: INGHILTERRA FRANCIA
Serie A
9.15
Qualifiche maschili. Da Val di Fiemme (TN) Eurosport
7.30
Serie A. Highlights
10.45 CALCIO: UDINESE - NAPOLI
Serie A. Highlights
16.45 MONDIALI
SKY SPORT 2
Serie A. Highlights
10.30 CALCIO: ATALANTA - ROMA
SuperTennis
SALTO CON GLI SCI
Coppa Libertadores Sky Sport 1, Sky SuperCalcio
Champions League
10.15 CALCIO: LAZIO - PESCARA
11.00 ATP DUBAI
Danza. Programma corto. Da Milano Eurosport 2
21.00 CALCIO: MILAN - BARCELLONA
Serie A. Highlights
TENNIS
15.30 MONDIALI JUNIORES
Serie B Sky Calcio 1
8.30
HS 134 maschile. Da Val di Fiemme (TN) Rai Sport 1
PATTINAGGIO ARTISTICO
20.45 BARI - VERONA 2.00
PHILADELPHIA FLYERS WASHINGTON CAPITALS NHL ESPN America
Coppa Italia serie D. Semifinale di andata Rai Sport 2
10.00 CALCIO: CAGLIARI TORINO
17.00 MONDIALI
Catania 8 14
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848
EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:06
18:06
6:49
17:56
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011
La tiratura di martedì 26 febbraio è stata di 327.324 copie
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
10 feb.
18 feb.
25 feb.
4 mar.
COLLATERALI *con Le Grandi Battaglie N. 2 e 11,19 - con Passione Rally N. 2 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 6 e 11,19 - con Carosello N. 8 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 9 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 9 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 13 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 15 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 18 e 11,19 - con I Love Travel N. 23 e 5,19 con La Cucina Italiana N. 27 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 28 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 27 e 11,19 con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 43 e 6,19 - con Aerei da Combattimento N. 46 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 37 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 46 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013