www.gazzetta.it sabato 2 marzo 2013 1,50 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. N A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 Numero n 52 Anno
CLAMOROSO SI APRE UNA CREPA NEL RAPPORTO TRA FANTANTONIO E L’INTER: DOMANI SARA’ IN CAMPO A CATANIA?
STRAMACASSANO: MANI ADDOSSO Lite nello spogliatoio: urla, provocazioni e spintoni. Tocca ai giocatori separarli. Oggi interviene Moratti 3 Antonio Cassano, 30 anni, da luglio all’Inter. Eccolo con il tecnico Andrea Stramaccioni, 37 anni
BREGA, DALLA VITE, DI FEO ALLE PAGINE 1213
LOTTA SCUDETTO BIANCONERI SENZA RIVALI: AL SAN PAOLO FINISCE 11 (CHIELLINI E INLER)
LASSU’ C’E’ SOLO LA JUVE I punti sul Napoli restano 6, ma sono 7 per gli scontri diretti. Cavani graziato per una gomitata a Chiellini, dopo tante scintille. Poi l’abbraccio
STASERA ALLEGRI PROVA IL SORPASSO
MilanLazio: duello con vista Champions Balotelli non ce la fa
3 Mario Balotelli, 22 anni. Quattro gol col Milan IPP
Mario potrebbe saltare altre gare. Petkovic ci crede e carica Hernanes
CECERE, CENITI, D’URSO, GARLANDO, GOZZINI, GRAZIANO, MALFITANO, OLIVERO, SCHIANCHI, G. MONTI DA PAGINA 2 A PAGINA 9, COMMENTO DI LUCA CALAMAI A PAGINA 19 BOCCI, CIERI, DELLA VALLE ALLE PAGINE 1011
CAGLIARI «VOGLIO USCIRE DA UOMO LIBERO»
La sfida di Cellino: rifiuta gli arresti domiciliari VELLUZZI, FRONGIA A PAGINA 15
Serie A / 27ª GIORNATA Domani sera c’è RomaGenoa PARTITE Ieri NAPOLI JUVE 11 Oggi MILAN LAZIO (20.45) (2 3) Domani TORINO PALERMO (12.30) (0 0) BOLOGNA CAGLIARI (0 1) CATANIA INTER (0 2) FIORENTINA CHIEVO (1 1) PESCARA UDINESE (0 1) SAMPDORIA PARMA (1 2) SIENA ATALANTA (1 2) ROMA GENOA (20.45) (4 2)
La stretta di mano fra Edinson Cavani e Giorgio Chiellini al termine di una partitaduello con colpi proibiti LAPRESSE/ANSA
CICLISMO OGGI LA CORSA GAZZETTA IN TV
IL ROMPI PALLONE
Strade Bianche per i duri La Ferrari esalta Alonso Moser contro re Cancellara «Le novità funzionano»
Dal Molin e Borsi sul podio Parte bene la babyItalia
DI GENE GNOCCHI
GIALANELLA, PASTONESI ALLE PAGINE 192627
BUONGIOVANNI, MERLO A PAGINA 29
PERNA, PIOLA ALLE PAGINE 2425
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Altri dubbi sullo sceicco che vuole la Roma: ha chiesto di pagare la prima rata in punti-fragola della Esselunga.
LA NOSTRA ENERGIA SCENDE IN PISTA.
30 3 0 2> 9 771120 506000
* Una partita in più. Fra parentesi i punti di penalizzazione
ATLETICA EUROINDOOR: ARGENTO E BRONZO
Sponsor Ufficiale Settore Nordico
F.1 I TEST A MONTMELÒ DELLA F138
CLASSIFICA JUVENTUS* 59 PARMA 32 NAPOLI* 53 TORINO ( 1) 31 LAZIO 47 CAGLIARI 31 MILAN 45 BOLOGNA 29 INTER 44 CHIEVO 29 FIORENTINA 42 ATALANTA ( 2)27 CATANIA 42 GENOA 26 ROMA 40 SIENA ( 6) 21 UDINESE 37 PESCARA 21 SAMP ( 1) 32 PALERMO 20
GDF SUEZ, in qualità di Sponsor Ufficiale Settore Nordico, scende in pista con le atlete e gli atleti ai Campionati del Mondo della Val di Fiemme.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
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SERIE A
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ITALIANE IN EUROPA
LA SUPERSFIDA DELLA 27a GIORNATA
Juve, vedi Napoli e DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO NAPOLI
CHAMPIONS rit. ottavi mercoledì 6 marzo ore 20.45 JUVENTUS Celtic (andata 3-0) martedì 12 marzo ore 20.45 Barcellona MILAN (andata 0-2)
EUROPA LEAGUE and. ottavi giovedì 7 marzo ore 19 Stoccarda LAZIO ore 21.05 Tottenham INTER
Match Chiellini-Cavani
La Juve ci ha rimesso solo i vetri del pullman, presi a sassate al suo arrivo. Dal campo è uscita illesa e soddisfatta: l’1-1 lascia intatto il distacco dal Napoli, anzi, di fatto aggiunge un punto ai 6 di scarto perché alla banda Mazzarri, in difetto negli scontri diretti, non basterà arrivare al fianco della Signora. D’accordo le fatiche di Champions e altri tosti scontri diretti sulla strada, ma non è facile ipotizzare una rimonta a questa Juve che nel torneo scorso, nelle ultime 11 giornate, perse soltanto due punti. La freddezza e la serenità con cui ha vissuto la torrida vigilia e con cui ha dominato il primo tempo in un San Paolo rovente, raccontano lo stato d’animo di una vera grande. Non ha perso i nervi neppure per la mancata espulsione di Cavani (gomitata a Chiellini) che Orsato, «graditissimo» a Mazzarri, ha minimizzato in giallo. Pilotata da un ottimo Pirlo, la Juve ancora una volta è stata frenata dai suoi peccati offensivi (Vucinic) e, nel primo tempo, non ha ucciso una partita ferita grave. Ma Conte può essere soddisfatto.
clic SCONTRI DIRETTI: SCUDETTO ALLA JUVE A PARITA’ DI PUNTI La Juve resta a +6 dal Napoli, ma dopo l’1-1 è come se avesse guadagnato un punto. Come mai? Se le due squadre arrivassero appaiate in classifica a fine campionato, lo scudetto andrebbe ai bianconeri. In questo caso, infatti, sono decisivi gli scontri diretti. E la squadra di Conte aveva vinto 2-0 l’andata a Torino.
Incompiuto Mazzarri meno. Bel-
la l’orgogliosa ripresa del suo Napoli, ma questa era una partita da vincere. Ancora una volta, nel momento decisivo, è mancato qualcosa. Non lo ha regalato Cavani che non segna da oltre un mese. Quattro pareggi di fila e neppure una vittoria nei quattro match contro Milan, Inter e Juve (2) non sono una marcia da scudetto. La sensazione è che a questo gruppo, costruito bene per arrivare in alto, manchi un pizzico di magia per raggiungere la cima e, viste le probabili partenze di Cavani e Mazzarri, dovrà trovarlo in altre forme. Questo Napoli di più non può. Di chi è Pirlo? La sorpresa di Conte è Peluso al posto di Asamoah. Doppia mandata sulla fascia: l’ex atalantino, che come nella bolgia di Glasgow reagisce bene, e Chiellini imbrigliano la corsa di Maggio e Pandev. Lichtsteiner, soccorso da Vidal, fa buona guardia anche a destra. Con i due esterni sempre bassi, la Juve inizia la partita in sicurezza, ma si accorge presto di una situazione strana: Pirlo ha una libertà che manco osava
Sopra: la tirata di capelli di Giorgio Chiellini a Edinson Cavani e la vendetta dell’uruguiano sul difensore della Juventus. A destra: la carezza a fine gara di Gigi Buffon a Gokhan Inler HG-SKY-ANSA-IMAGE SPORT
Colpi proibiti, abbracci A Chiellini replica Inler Il pari per i bianconeri è come andare a +7 Match nervoso: campioni in carica subito in vantaggio Ma gli azzurri non cedono: è 1-1. Conte sorprende tutti con Peluso, Mazzarri lascia troppa libertà a Pirlo
sognarsi. Anche la casalinga di Voghera sa che per fermare la Juve bisogna cominciare ad arginare la fonte più limpida. Dovrebbe farlo Hamsik in prima battuta e Behrami in seconda, ma lo juventino galleggia tra i due e trova sempre ampia libertà per creare. Al 10’ si allarga a sinistra e pennella sulla fronte di Chiellini il pallone che diventa 1-0. Al 19’ una meravigliosa coltellata alla Pirlo (ma è Bonucci!) taglia il campo in verticale e raggiunge Vidal che rifinisce per Vucinic. È uno degli snodi chiave del match: sul 2-0 la risalita di un Napoli teso e scioccato dallo svantaggio sarebbe apparsa improba. Invece il montenegrino, con una tenerezza imperdonabile, consente a De Sanctis il riflesso salvifico. Match point Ancora una volta
l'attacco tradisce. Ma Conte appare ugualmente sereno. Il suoi hanno saldamente in pugno il match davanti a un Napo-
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poi ridi 1
NAPOLI
JUVENTUS
1
(3-4-1-2)
(3-5-2)
1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 5 Britos (dal 1’ s.t. 20 Dzemaili); 11 Maggio, 85 Behrami, 88 Inler (dal 39’ s.t. 27 Armero), 18 Zuniga; 17 Hamsik; 7 Cavani, 19 Pandev (dal 21’ s.t. 24 Insigne). PANCHINA 22 Rosati, 15 Colombo, 6 Rolando, 55 Gamberini, 2 Grava, 13 El Kaddouri, 4 Donadel, 9 Calaiò, 16 Mesto. ALLENATORE Mazzarri CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-3-1-2 ESPULSI Bigon, d.s, al 30’ s.t. per proteste AMMONITI Cavani, Behrami, Cannavaro e Zuniga per gioco scorretto.
1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio (dal 46’ s.t. 20 Padoin), 13 Peluso; 9 Vucinic (dal 40’ s.t. 6 Pogba), 12 Giovinco (dal 30’ s.t. 32 Matri). PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 22 Asamoah, 39 Marrone, 33 Isla, 24 Giaccherini, 27 Quagliarella. ALLENATORE Conte. CAMBI DI SISTEMA dal 41's.t. 5-4-1 ESPULSI nessuno AMMONITI Vidal e Peluso per gioco scorretto.
La moviola
Cavani da rosso Dubbi da rigore su Lichtsteiner Gomitata a Chiellini: solo ammonizione Orsato tradito dal giudice di porta
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Chiellini (J) al 10’, Inler (N) al 44’ p.t. ARBITRO Orsato di Schio. NOTE Paganti 58.143, incasso di 2.815.220,06 euro; abbonati e quota non comunicati. In fuorigioco 1-3. Angoli 7-5. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t. POSSESSO PALLA NAPOLI 52,1%
PASSAGGI POSITIVI JUVENTUS 47,9%
TIRI IN PORTA
IIIII NAPOLI 5
NAPOLI 84,7%
JUVENTUS 79,1%
TIRI FUORI
IIII IIIIIII JUVENTUS 4
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 7' Giovinco si libera in area: De Sanctis respinge. GOL! 10' Cross di Pirlo da sinistra, Chiellini stacca su Britos e segna di testa. 19' Vucinic tutto solo, De Sanctis salva d’istinto. GOL! 44' Gran tiro di Inler dal limite, sporcato di testa da Bonucci: palla all'incrocio.
NAPOLI 7
IIIIII JUVENTUS 6
SECONDO TEMPO 14' Gran tiro di Hamsik da fuori: Buffon in angolo. 22' Gran destro di Vucinic, De Sanctis di pugno. 23' Maggio scende e spara: Buffon in angolo. 28' Bel colpo di testa di Cavani: centrale. 29' Botta di Hamsik su Buffon, Dzemaili mette fuori il comodo tap in.
Il contatto tra Inler e Lichtsteiner: restano dubbi di rigore FOTOPRESS FRANCESCO CENITI
BARICENTRO alto 56,3 metri
li che paga visibilmente la pressione della vittoria necessaria e di un San Paolo eccitato dalla voglia d’impresa. Passeggiando tra i draghi addormentati, direbbe Arbasino. Gambe frenate, troppi errori in appoggio, soprattutto in Inler e Hamsik, quelli che dovrebbero accendere la luce perché in fascia non si batte chiodo. Ma nessuno della banda Mazzarri vede i corridoi che scopre Pirlo così Cavani vive di attese. Il Napoli si avvicina lento all'area e non sa come schiuderla, ma al 44’ pesca il jolly. Inler sorprende la mediana troppo bassa, si avvicina e tuona: una deviazione di Bonucci benedice l’1-1. Poco dopo, in pieno recupero, altro snodo del match: dopo una zuffa d’area, Cavani molla una gomitata da rosso che il «graditissimo» Orsato, su segnalazione del giudice d'area, riduce in giallo. Chissà come la pensa Rizzoli... Ecco il Napoli Graziato dalla Ju-
ve e dall’arbitro, il Napoli si merita il punto nella ripresa che gioca con più coraggio e sentimento, aiutata dal nuovo disegno di Mazzarri: 4-3-1-2 con Dzemaili al posto di Britos. Poi Insigne. Pirlo continua a viaggiare alto, ma gli manca il solito apporto dei due portaborse: latita soprattutto Marchisio, intossicato da una vigilia «antipatica». Buffon comincia a lavorare e verso la mezz’ora il Napoli, al culmine del suo sforzo, dà l’impressione di poter sorpassare una Juve stanca. Chiellini rischia il rigore su Cavani, ma Orsato, qui «meno graditissimo» a Mazzarri, tira dritto. Magari Rizzoli... Le forze fresche, il ritocco (4-5-1) e l’esperienza della truppa aiutano la capolista a portare in porto un punto che pesa. Il campionato non è morto, ma la Juve è ancora più viva: l’agguato peggiore è alle spalle. Senza danni. A parte il pullman. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BARICENTRO medio 53,1 metri
I DUE GOL 1
Quanto contano i giudici di porta? Tanto. Spesso possono fare le fortune (o le sfortune) dell’arbitro centrale. Prima di Napoli-Juve l’attenzione dei tifosi era su chi avrebbe diretto il match scudetto, dimenticando un particolare non secondario: gli addizionali. Specie nel primo tempo le scelte più importanti di Daniele Orsato sono state prese su suggerimento di De Marco (è un internazionale) e Celi (che invece non lo è). Il primo ha graziato Cavani trasformando un rosso diretto in una ammonizione, mentre il secondo ha valutato non da rigore il contatto Inler-Lichtsteiner (il replay alimenta le perplessità). In entrambi i casi l’arbitro, posizionato peggio, ha delegato. Rosso mancato Questi gli episo-
2
1 Il colpo di testa di Chiellini che ha portato la Juve in vantaggio 2 Il destro di Inler, deviato da Bonucci: il Napoli pareggia IPP
di: al 12' Lichtsteiner lanciato da Pirlo è toccato da Inler. Contatto non clamoroso, ma arriva in velocità e poteva causare la caduta. Orsato è lontano e aspetta l’opinione di Celi (a pochi metri) che urla nell’auricolare «non da rigore». In realtà i dubbi restano: Inler si è preso un bel rischio. Certo, l’arbitro ha quasi sempre lasciato correre su situazioni simili. E arriviamo all’ultimo minuto del primo tempo con la gomitata di Cavani a Chiellini. Tutto nasce da un angolo per il Napoli: i
due si trattengono, poi l’attaccante si libera con una spinta. Mentre l’azione prosegue Chiellini si alza, raggiunge Cavani e gli tira i capelli. Un gesto non rilevato, ma meritevole del giallo. Passano pochi secondi, e col pallone lontano, Cavani cerca Chiellini e gli rifila una gomitata sulla tempia. Orsato è di spalle, allora entra in scenda De Marco: l’arbitro va da lui per capire che cosa è accaduto e dopo un intenso conciliabolo estrae il giallo per Cavani. Scelta sbagliata. Ma cosa può aver detto il giudice di porta per risparmiare il rosso al napoletano? Il gesto deve essere stato derubricato a entrata scomposta. In altre parole, non volontario. In realtà le immagini dimostrano il contrario, ma il cartellino mette al riparo Cavani da prove tv. La ripresa fila più tranquilla: da segnalare le molte, continue trattenute in area durante gli angoli. Brutta abitudine delle nostre squadre spesso pagata in Europa con rigori contro (la Lazio ne sa qualcosa). Sarebbe il caso che gli arbitri iniziassero a fischiarli. Ieri abbracci affettuosi su Cavani e Pandev. Orsato e i suoi collaboratori hanno fatto finta di nulla. Metro coerente, però non vuol dire sia corretto. Per il resto ok i gialli a Peluso, Vidal, Zuniga, Cannavaro e Bherami. Curiosità: la prima punizione è stata chiamata da Orsato dopo quasi 8 minuti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
SERIE A LA SUPERSFIDA DELLA 27a GIORNATA le Pagelle
NAPOLI
6,5
DE SANCTIS EVITA IL 2-0 BRITOS MALE CAVANI FIACCO Primo tempo di difficoltà assortite contro un avversario che tiene bene il campo. Rientra in partita con un numero aiutato dalla buona sorte. Poi una decisione degli arbitri mantiene in campo Cavani. Nella ripresa gli azzurri meritano il pari. E anche qualcosa in più
6,5
di NICOLA CECERE
7 h il migliore Inler
JUVENTUS
Quando la sfida sta avviandosi al riposo con una Juve in carrozza gli viene l’ispirazione giusta e lascia partire quella cannonata che deviata da Bonucci riapre i giochi: se il campionato si mantiene interessante, insomma, il merito è suo. Ci prova anche alla fine, un secondo prima di essere cambiato per esaurimento delle batterie.
TIRI 4 PASSAGGI OK 42/48 RECUPERI 4
7
6,5
De Sanctis
Campagnaro
La sua prestazione è racchiusa nel minuto magico n. 19 quando Vucinic gli si para davanti in perfetta posizione di sparo. Il portiere non trema, ha il merito di non tuffarsi a casaccio e così riesce a evitare il 2-0 tenendo in vita il match. Nel secondo tempo una sola parata. Sempre su Vucinic.
Se ne sta prudentemente attestato nella sua zona, perché Giovinco è un brutto cliente. Poi le vicende del confronto lo spingono all’assalto ma nel secondo tempo deve di nuovo agire da marcatore puro, centralmente, di fianco a Cannavaro. I due se la sbrigano benone, la Juve non sfonda nel mezzo
PARATE 4 RINVII 28 USCITE 4
CONTRASTI VINTI 3/7 LANCI 5 PASSAGGI OK 32/35
VIDAL OPACO BENE PELUSO VUCINIC, ERRORE GRAVE Primo tempo in largo attivo con l’occasionissima per chiudere il discorso scudetto (Vucinic). Ripresa in sofferenza: il Napoli aveva immesso un centrocampista in più. Risultato giusto, quindi, che parla comunque bianconero. Nel complesso un’altra prova di carattere
TIRI 1 PASSAGGI OK 32/38 RECUPERI 6
Una sola parata difficile: sulla staffilata da fuori di Hamsik il portierone si distende e respinge bene. Poi un paio di interventi che per lui sono di ordinaria amministrazione ma al 28’ su tiro da lontano non irresistibile, Gigi non tenta di bloccare e così, respingendo, dà la palla gol a Dzemaili.
Ancora una volta la prestazione del terzetto arretrato è di buon livello. L’analisi delle occasioni avute dagli avversari porta ad escludere distrazioni nell’area di rigore, dove per Cavani e Pandev non c’è stata gloria. Applicazione e concentrazione ferree di questo reparto sempre da Nazionale
PARATE 9 RINVII 19 USCITE 1
CONTRASTI VINTI 0/1 LANCI 2 PASSAGGI OK 29/33
6,5
Behrami
Zuniga
Hamsik
Bonucci
Chiellini
Lichtsteiner
Vidal
Marchisio
Peluso
In fase di avvio i lanci in verticale di Pirlo aprono per due volte la difesa azzurra e lì c’è poco da fare: è l’abilità dell’illustre avversario. Ammonito per un intervento a centrocampo del tutto evitabile che tradisce tensione. Dà l’esempio con una ripresa all’arma bianca: contro di lui non si passa
Comincia malissimo: Chiellini gli zompa sulla testa andando a incornare il cross di Pirlo, lui resta immobile, completamente sorpreso da un’azione di non difficile decifrazione. Poi tiene il San Paolo col fiato sospeso per quello scontro violento con Inler. Inevitabile la sostituzione nell’intervallo
Al rientro dopo l’infortunio alla mano, si muove con disinvoltura sul piano atletico ma trova nel compasso ampio del dirimpettaio Peluso un ostacolo complicato da superare. Meglio nel secondo tempo, quando impegna Buffon e serve un buon pallone a Cavani nonostante giochi più arretrato per la modifica del sistema.
Conferma l’eccellente stato di forma con una prestazione sostanziosa anzitutto sul piano dell’efficienza fisica. Corre dappertutto, va al raddoppio con puntualità, recupera decine di palle e si immola su Peluso (ammonito) che se ne sta filando in porta. È sempre più prezioso per Mazzarri
Niente di nuovo sotto il sole. Ordinato, volenteroso però scolastico quando c’è da spingere e trovare un affondo. Ha comunque il merito di aver contenuto le iniziative di Lichsteiner, uno dei bianconeri più in forma. Se il Napoli della ripresa ha messo sotto la Juve è stato anche per la tenuta degli esterni
Comincia con fare minaccioso: un destro e un sinistro dentro l’area che terminano alti. Poi vive un lungo periodo di difficoltà poiché non riesce a trovare lo spunto e nel contempo non contiene Pirlo. Un sinistro dai venti metri al 58’ obbliga Buffon a una gran parata. Il più vivo fra le punte
C’è dovunque e comunque. Respinge di piede e di testa, arriva come un treno su questo e quello: non si passa, gente. Dice: e l’autogol? beh, pura sfortuna signori, pura sfortuna. Un gesto istintivo su cannonata da fuori. Certo, Buffon ne resta ingannato, magari ci sarebbe arrivato. Ma non ci sono certezze
Un ritorno sulle scene da gran protagonista. Non solo in positivo. C’è il gol sulla copertina, ovvio: uno stacco con perfetta scelta di tempo ad annichilire l’avversario. Poi ingaggia una furibonda battaglia con Cavani, colpi proibiti e una gomitata rimediata sul viso. Si vendica rischiando il rigore
Il terzino d’attacco trova in Zuniga un osso duro da superare. A sua volta impedisce al colombiano di creare pericoli su quella corsia. Praticamente pari e patta. Con la grande differenza però che toccava agli azzurri creare i presupposti per un successo che dimezzasse il distacco. Alla Juve va benone così
Fa il suo in quel primo tempo illuminato soprattutto dal genio di Pirlo. Non smette di combattere nella ripresa dove però il mutato quadro tattico pone più di un problema al centrocampo bianconero. E allora Arturino si ritrova a remare contro corrente, a volte pare assente, in definitiva non incide granché
Alla vigilia aveva ampiamente ribadito che non è razzista e che non ce l’aveva con la città di Napoli: il San Paolo lo sommerge egualmente di fischi, ma sembrano sibili di timore non di contestazione. Gioca una gara diligente nella prima parte, va in affanno nella seconda, come altri.
Vale il discorso fatto per Lichtsteiner. L’ex atalantino, preferito ad Asamoah probabilmente per la stazza fisica e la propensione difensiva, tiene a bada Maggio assolvendo così al suo compito di base. Poi cerca qualche affondo (steso da Behrami in extremis) e spedisce un tiro da lontano di poco alto
CONTRASTI VINTI 2/3 LANCI 4 PASSAGGI OK 32/35
CONTRASTI VINTI 3/4 LANCI 2 PASSAGGI OK 21/23
TIRI 1 PASSAGGI OK 28/32 RECUPERI 1
TIRI 0 PASSAGGI OK 32/33 RECUPERI 6
TIRI 1 PASSAGGI OK 36/39 RECUPERI 3
TIRI 5 PASSAGGI OK 31/36 RECUPERI 4
CONTRASTI VINTI 0/1 LANCI 4 PASSAGGI OK 43/44
CONTRASTI VINTI 5/7 LANCI 1 PASSAGGI OK 22/26
TIRI 1 PASSAGGI OK 21/28 RECUPERI 7
TIRI 0 PASSAGGI OK 33/34 RECUPERI 10
TIRI 0 PASSAGGI OK 16/19 RECUPERI 4
TIRI 1 PASSAGGI OK 24/28 RECUPERI 5
5
5
4,5
5,5
Pandev
Dzemaili
Insigne
Smascherato da De Marco e salvato dalla mancanza di coraggio dello stesso arbitro e di Orsato, resta in campo per la ripresa. Dove ripete però quel primo tempo di una generosità pari alla latitanza in fase offensiva. Un solo tiro, fiacco, nessuna iniziativa degna del suo livello. Continua la fase di appannamento
Vale lo stesso discorso. Anche lui non riesce a rendersi pericoloso a dispetto di un continuo movimento sulla fascia dove il Napoli intende creare le premesse per il colpo del k.o. Mazzarri lo ha preferito a Insigne per esperienza e duttilità tattica ma il risultato lascia molto a desiderare
Ma come ha fatto a non mettere dentro quella respinta di Buffon? Porta spalancata, nessun avversario vicino a contrastarlo, pallone lento, sul destro. Il classico match point dall’esecuzione elementare. E invece lo ha spedito fuori: a 17’ dalla fine, sull’1-2, la Juve avrebbe visto le streghe
Non ha molti minuti a disposizione. Cerca di darsi da fare, ma in realtà la spinta, possente, del centrocampo lo esclude spesso e volentieri dal vivo della contesa. Deve stare largo per cercare lo sfondamento verso il fondo campo, un compito da gregario eccellente che lui cerca di assolvere. Con esiti modesti
TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 8
TIRI 0 DRIBBLING 1 SPONDE 2
TIRI 2 PASSAGGI OK 10/12 RECUPERI 4
TIRI 0 DRIBBLING 1 SPONDE 0
s.v.
TIRI 0 PASSAGGI OK 3/3 RECUPERI 0
6
6
6,5
l’allenatore Walter Mazzarri
l’allenatore Antonio Conte
Armero Rileva l’affaticato Inler a sei minuti dalla conclusione. Si segnala unicamente per un cross di sinistro, il suo piede, spedito in curva da eccellente posizione e con i compagni a centro area rimasti in vana attesa del suggerimento giusto.
5,5
Barzagli
6
Cavani
5,5
6,5
Buffon
Maggio
7
6
6
Britos
6
7
Che il dio del calcio ce lo conservi in queste condizioni almeno fino al mondiale brasiliano (parlando da tifosi del tricolore). Domina la contesa con lanci millimetrati e illuminazioni geniali, tiene sempre in mano il pallino in un primo tempo di chiara marca juventina. Poi anche lui è costretto a svangare sotto l’assalto del Napoli
Cannavaro
5
6
6,5
7,5 h il migliore Pirlo
Nel primo tempo lascia troppa libertà a Pirlo. Un rischio affidarlo a Hamsik. Cambiando modulo nella ripresa, sistema egregiamente la situazione e prende possesso della sfida. Sfiorando il successo
4,5
5
6
s.v.
Vucinic
Giovinco
Matri
Pogba
Prima del napoletano Dzemaili ha sul destro un pallone facile servitogli su di un vassoio dorato da Vidal. Deve inquadrare la porta e collocarlo in rete per lo scudetto-bis. Ma tira ignorando il suo talento e non riesce ad angolare permettendo a De Sanctis di compiere la prodezza salva campionato
Una mezz’ora discreta animata da qualche iniziativa alla ricerca di un dialogo rasoterra a chiudere i triangoli. Guadagna qualche punizione, tiene palla, gli avversari gli dedicano ruvide carinerie. Ma sulla distanza il ragazzo si smarrisce anche perché nella ripresa è il Napoli a comandare le operazioni
Di stima. Cerca di portare peso in un attacco dove non c’è molta trippa per gatti. Eccezion fatta per un paio di tentativi da fuori area di Vucinic (uno parato e l’altro alto) la Juve è concentrata sulla gestione del prezioso pareggio e lascia le punte isolate in balia di Cannavaro e Campagnaro: due cattivoni
Poteva entrare prima? E’ l’unico interrogativo (naturalmente senza controprova) della gestione di Antonio Conte in una serata di gloria bianconera (scudetto sempre più a portata). Magari i muscoli e l’atletismo del francesino sarebbero stati preziosi per risollevare il centrocampo in chiara difficoltà
TIRI 5 DRIBBLING 0 SPONDE 6
TIRI 1 DRIBBLING 2 SPONDE 1
TIRI 1 DRIBBLING 1 SPONDE 1
TIRI 0 PASSAGGI OK 3/3 RECUPERI 1
s.v.
Padoin Ultimo cambio della serata, della serie «perdiamo un po’ di tempo». E la manovra riesce se è vero, come è vero che l’arbitro concede appena due minuti di recupero: evidentemente Orsato non vedeva l’ora di chiudere la sua notte da incubi con un pari e patta.
TIRI 0 PASSAGGI OK 0/0 RECUPERI 0
Schiera la Juve migliore preferendo il difensore Peluso ad Asamoah, che vocazione offensiva. Forse nella ripresa doveva intervenire sul centrocampo. Di sicuro c’è l’ennesima dimostrazione di forza e personalità.
GLI ARBITRI Orsato 5 Non è facile dirigere una sfida così dopo una settimana di bombardamento mediatico. E scontenta tutti. Ma le decisioni chiave sono dei collaboratori. Tonolini 6-Cariolato 6 De Marco 4,5-Celi 5,5
6
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SABATO 2 MARZO 2013
SERIE A FOCUS TECNICO LE STATISTICHE DEL BIG MATCH
Hamsik a tutta potenza Pirlo ad alta precisione Le conclusioni da fuori area sono le soluzioni principali del Napoli: Marek effettua 5 tiri. E che delizia il cross del regista! ANDREA SCHIANCHI
Quando ha capito che non c’era verso di attaccare la Juventus attraverso il gioco a terra, gli scatti in profondità delle punte e le volate sulle fasce, Walter Mazzarri ha ordinato lo «schema-scaldabagno». Di che cosa si tratta? Semplice: tirate da fuori area, sempre e forte, non abbiate paura che il pallone finisca in curva. E così è stato. I «bombardieri» del Napoli hanno iniziato a prendere di mira la porta di Buffon con sistematicità e, nonostante il primo tempo fosse stato fino a quel momento di marca juventina, ecco il pareggio piovere da lontano, uno «scaldabagno» scagliato da Inler e deviato involontariamente da Bonucci. La sensazione di dominio che la squadra di Conte aveva trasmesso, soprattutto dopo il gol del vantaggio di Chiellini, evapora in un attimo. Non bastano più il controllo del campo, le illuminanti aperture di Pirlo, le incursioni dei centrocampisti: forse perché ai bianconeri il pareggio va benone, o forse perché le legnate da fuori area dei napoletani mettono i brividi, fatto sta che la Juve sembra accontentarsi. Perfezione L’azione del
gol di Chiellini è da inserire nel «Manuale del perfetto centrocampista». Pirlo va a battere l’angolo, tocca corto, riceve il passaggio di ritorno, porta a spasso il diretto avversario (che nella situazione è Behrami) e poi pennella con il piede sinistro un cross perfetto sul secondo palo. Poi la zuccata di Chiellini fa il resto. Ma il movimento di Pirlo, il
diamo i numeri... POSSESSO PALLA
NAPOLI
52,9% PASSAGGI POSITIVI
NAPOLI
84,7%
la Sfida MAREK HAMSIK 25 ANNI NAPOLI
ANDREA PIRLO 33 ANNI JUVENTUS
Soprattutto nel secondo tempo il Napoli ha preso possesso del campo, e del pallone. Ma non è bastato... Molto precisi i giocatori del Napoli, segno che c’è lucidità nelle idee. Tuttavia, a volte, manca la necessaria rapidità.
PALLONI PERSI
BARZAGLI
10
PALLONI TOCCATI
71
74
La Juve cerca di impostare l’azione da dietro. In questo lavoro s’impegnano Bonucci, Chiellini e Barzagli che non sempre risulta preciso negli appoggi.
PALLONI PERSI
9
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PALLONI RECUPERATI
4
6
PALLONI RECUPERATI TIRI EFFETTUATI
5
LANCI EFFETTUATI
1
VIDAL
2 4
Britos si scontra con Inler e ha la peggio: la zuccata è tremenda, i giocatori chiamano subito i soccorsi. Per fortuna tutto si risolve bene ANSA
suo modo di accarezzare il pallone nonostante sia guardato a vista e la tecnica mostrata sul traversone sono esempi da insegnare ai bambini. Mossa Il Napoli nella ripresa
cambia pelle: Mazzarri disegna un inedito 4-3-1-2 e chiede ai terzini Maggio e Zuniga di spingere come forsennati. Da questo vorticoso mulinare di gambe scaturisce una specie di pressione che costringe la Juventus a stare attenta e «bassa». E qui si scatenano, come detto, i tiratori. Tre volte ci prova Hamsik, altre due volte tenta Inler, e su una ribattuta Dzemaili (che intelligentemente segue l’azione) si divora il gol del vantaggio. La mossa tattica di Mazzarri (un centrocampista al posto di un difensore) porta maggiore qualità in mezzo al terreno di gioco, e in alcune circostanze il
Mazzarri cambia pelle nella ripresa: il 4-3-1-2 dà più qualità al centrocampo
10 In mezzo al campo Vidal mette a disposizione il suo spirito di sacrificio. Che, tradotto, significa lottare e recuperare palloni su palloni: ne ruba ben 10.
CROSS
LICHTSTEINER Napoli dimostra di poter far girare la sfera velocemente. Qui è la Juve a non essere pronta: Vidal, Pirlo e Marchisio non escono sempre con i tempi giusti e permettono a Hamsik e Inler di arrivare tranquillamente ai trenta metri. I numeri raccontano che i tiri da fuori sono l’arma che il Napoli sceglie per scardinare la Juve: Hamsik effettua 5 conclusioni, Zuniga 4, Inler 5, Dzemaili 3. E gli attaccanti? Soltanto Cavani ci prova, due tentativi e nulla più. Troppo poco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
7 Sulla fascia destra, avanti e indietro come uno stantuffo: Lichtsteiner sforna ben 7 cross per gli attaccanti in mezzo all’area.
DRIBBLING
PIRLO
4
Il miglior dribblatore della partita è Pirlo, un regista. Gli attaccanti, invece, si mettono poco in luce.
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A LA SUPERSFIDA DELLA 27a GIORNATA PRIMA DELLA GARA IL PULLMAN CHE TRASPORTAVA I BIANCONERI ALLO STADIO È STATO ASSALTATO NEL TRAGITTO DALL’HOTEL AL SAN PAOLO
Sassi e uova contro il bus. Marotta: «Da paura» L’autobus arriva col vetro rotto Ultrà bianconeri bruciano un’auto Ferito un agente GIANLUCA MONTI NAPOLI
Come lo scorso anno, anche ieri il pullman della Juve è arrivato al San Paolo con un vetro rotto. Il bus che conduceva la squadra allo stadio è stato colpito mentre stava per imboccare la discesa che conduce agli spogliatoi. L’im-
ponente schieramento di forze dell’ordine non è riuscito a impedire che pseudotifosi del Napoli inscenassero un fitto lancio di pietre, uova e petardi: «Sono stati momenti di apprensione — ha detto l’a.d. juventino Beppe Marotta —, specie quando il nostro bus è stato colpito con alcuni sassi. Il Napoli non è certamente responsabile dell’accaduto, ma questi sono atteggiamenti non consoni allo sport». Per evitare guai peggiori la polizia ha fatto ricorso ai lacrimogeni. Intervallo Problemi anche per tre autobus di tifosi juventini, che sono stati oggetto di una
sassaiola da parte di un gruppo di ultrà azzurri, che hanno mandato in frantumi un finestrino. A questo punto i tifosi bianconeri sono scesi dai pullman ed in corteo si sono diretti verso lo stadio, ma durante il percorso, a quanto pare, hanno dato alle fiamme un’auto e ne avrebbero danneggiate altre due. Una volta all’ingresso dello stadio, invece, c’è stato da parte loro un tentativo di forzare il cordone delle forze di polizia. Alla fine, i tifosi ospiti sono entrati al San Paolo con un po’ di ritardo rispetto all’inizio della gara e qualcuno, approfittando della calca, ha provato a scavalcare i tornelli: qui è rimasto ferito un poliziotto di Torino.
Il pullman della Juventus colpito dalle uova dei tifosi del Napoli ANSA
della «linea a tre» in campionato, perché Bonucci, pure lui un gol all’attivo quest’anno, l’aveva buttata dentro in Champions, nell’1-1 interno contro lo Shakhtar. Solo pareggi, ma fondamentali. Quella sera Bonucci tenne in corsa la Juve europea, ieri il Chiello ha messo un serio freno alle ambizioni napoletane. «Sì, era una partita importante - spiega Giorgione -. Nulla di decisivo, sia chiaro, però secondo me abbiamo dato un bel segnale a chi ci vuole strappare lo scudetto. Meritiamo senza discussioni questo primato. Speravamo di vincere, va bene lo stesso, il risultato è giusto. La mia caviglia? Sicuramente fa molto male, devo ringraziare lo staff medico, i fisioterapisti: abbiamo lavorato fino a
guerra&pace LA BATTAGLIA CHIELLINI-CAVANI
«Giusto darsele per 90’ poi amici come prima» Dalle mani in faccia allo scambio di maglia. Il Chiello: «Con Edinson ci siamo parlati, nessun problema. Tutto finisce lì» DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO NAPOLI
Applaude il San Paolo al 90’. Il Napoli ha rischiato il k.o. nel primo tempo, ma una volta trovato il pareggio si è ripreso, ci ha provato ed è andato a un passo dal 2-1 con Dzemaili. Applaude convinto il popolo azzurro. Sorride di più la Juventus, perché l’1-1 equivale di fatto a un nuovo allungo da parte della banda Conte. I punti di vantaggio restano sei, ma solo sulla carta. Gli scontri diretti dicono infatti Juventus: tre punti a Torino, uno in trasferta. Per vincere lo scudetto il Napoli dovrà quindi necessariamente chiudere solitario in testa, mentre i bianconeri incasserebbero la posta piena anche in caso di arrivo a braccetto con i ragazzi di Mazzarri. Insomma, praticamente «+7» sulla seconda, un altro passettino verso lo scudet-
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domanda a... CINQUE ESPERTI di A.GOZ E FR.VELL.
to bis, fieno in cascina da gestire nel momento in cui ci sarà da giocarsi molto probabilmente i quarti di Champions League. Per questo quando Orsato mette fine alla battaglia, dalla panchina bianconera Alessio scatta fuori e va a dare più di una pacca sulle spalle di Conte; per questo Buffon prima abbraccia e poi raduna i compagni per portarli sotto lo spicchio di stadio riservato ai circa tremila tifosi della Signora.
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1 Uno dei tanti abbracci in area tra Chiellini e Cavani. 2 I due si stringono la mano a fine «battaglia». 3 Alla fine, scambio di maglia AFP-LAPRESSE-SKY
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Gazzetta.it Gazza
Tvf Orsato ammonisce Cavani AFP
gol in serie A per Chiellini, di cui 16 in maglia bianconera. E diventa il tredicesimo bianconero a segno in questa A
Il «Tir» e Cavani E fra i più felici
c’è sicuramente Giorgio Chiellini, a forte rischio fino a ieri pomeriggio. Titolare dopo due mesi e mezzo, stringendo i denti, perché la caviglia è ancora gonfia e fa male. Ma Chiellini è un Tir: le dà, le prende soprattutto (Cavani se la cava a buon mercato), poi segna da centravanti puro: di testa, nell’area piccola, sovrastando e travolgendo Britos. E’ il primo centro
Petardi nella notte Il soggiorno napoletano della Juve non si è svolto certo all’insegna della tranquillità. Ieri per tutto il giorno numerosi tifosi del Napoli hanno affollato il marciapiede adiacente l’albergo occupato dalla squadra bianconera intonando cori contro Marchisio e compagni. Nella notte tra giovedì e venerdì sono anche esplosi in zona due forti petardi. Quando il pullman bianconero è uscito dal parcheggio dell’hotel Parker per recarsi allo stadio, i carabinieri hanno faticato non poco a scortarlo verso Fuorigrotta visto che uno stuolo di motorini ha seguito il bus per l’intero tragitto in una sorta di assalto continuato. Addirittura un razzo ha colpito il pullman della Juve e rimbalzando è finito sul tetto di un taxi.
notte fonda tutti i giorni, anche a casa. Poi, è stato soprattutto Conte a spronarmi». Chiusura da signore anche sul fronte Cavani: «La gomitata? Quello che è successo si vede dalle immagini. Ci siamo parlati, nessun problema. E’ giusto darsele per 90’, a decidere su questo o quel fallo ci deve pensare l’arbitro, e quando la gara è chiusa tutto deve finire lì. E’ anche il bello dello sport: sfidare grandi campioni come Cavani, darsele di santa ragione e uscire da avversari che si rispettano». Ottima lezione Giorgione!
NAPOLI-JUVENTUS: HIGHLIGHTS E PAROLE DEI PROTAGONISTI Rivivi la super sfida del San Paolo, clou della 27a giornata di Serie A, sul nostro sito: troverete gli highlights della partita e le video interviste ai protagonisti realizzate nel dopo gara a Napoli.
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SALVATORE BAGNI
FRANCO CAUSIO
ANGELO DI LIVIO
GIOVANNI GALEONE allenatore
BRUNO GIORDANO
Opinionista tv Ex calciatore del Napoli
Opinionista tv Ex calciatore della Juve
Opinionista tv Ex calciatore della Juventus
Ex tecnico del Napoli
allenatore Ex calciatore del Napoli
Un tempo per uno, prima la Juve che poteva chiudere la partita, poi il Napoli che non ha avuto la forza di ribaltare il risultato. Era il Napoli la squadra che doveva vincere, ma l’ho vista fisicamente in calo nei suoi uomini migliori. Al contrario la Juve è in crescita e ha recuperato i suoi uomini più importanti, come Chiellini. Per questo e per i 7 punti di distacco, per il Napoli la vedo dura.
Nel primo tempo è venuta fuori la Juve. Poteva raddoppiare e quando non le chiudi poi la paghi. Il secondo tempo è stato del Napoli che, con un modulo più offensivo, ha fatto andare in difficoltà la Juve che ha rischiato dopo il pari di Inler. Ora la Juve resta favorita ma ha sempre la Champions e il Napoli deve farsi trovare pronto.
Due episodi potevano cambiare la partita, il tiro di Vucininc parato da De Sanctis e la gomitata di Cavani. Alla fine il risultato è giusto. Il Napoli ha trovato il gol di Inler che l’ha ricaricato, la Juve tatticamente ha fatto una grande gara, sapeva di dover soffrire. Sette punti non sono incolmabili, c’è ancora speranza per il Napoli, considerati anche i tanti scontri diretti.
Risultato giusto, nel primo tempo più Juve, poi nettamente meglio il Napoli. I bianconeri si sono po’ accontentati, senza voler rischiare. In generale ho visto più rugby che calcio, è stata una sfida tecnicamente mediocre. Preferisco di gran lunga Barcellona-Real. Il campionato per me è chiuso dall’inizio.
Pareggio giusto. Perché la Juve con certi ritmi ha dimostrato di essere una grande squadra. Poi è uscito il Napoli. Che ha fatto un gran secondo tempo. La Juve ha messo una bella ipoteca sul titolo perché ha anche lo scontro diretto a favore. Il Napoli può tenere bene il secondo posto. La gomitata di Cavani a Chiellini? Se è stato ammonito hanno visto. E l’hanno valutata non violenta.
«Qui sembrava di vedere rugby Real-Barça è un’altra cosa» Dopo il pari del San Paolo, con la Juve che con gli scontri diretti si porta a +7, il campionato è chiuso o, considerata la partita con il finale del Napoli, c’è ancora speranza per Mazzarri?
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SERIE A LA SUPERSFIDA DELLA 27a GIORNATA
4 Conte: «Se avessimo
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anni fa l’ultima vittoria bianconera al San Paolo (2-1 il 30 settembre 2000); nelle successive 6 sfide 4 vittorie del Napoli e 2 pareggi
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i bianconeri a segno in questo torneo (meglio hanno fatto solo Fiorentina e Roma con 14)
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i confronti in panchina tra Conte e Mazzarri con il tecnico bianconero che resta in in vantaggio per 3-2 nel conto delle vittorie
centrato il raddoppio che mazzata per loro» L’allenatore della Juve: «C’era un clima infuocato Chiellini e Cavani? Giorgio guarda se Edi ha il gel...» DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO NAPOLI
Un pareggio che assomiglia a una vittoria, ma che ha pure il retrogusto amaro della sconfitta. Per la Juve la notte del San Paolo è un mix di emozioni contrastanti e di immagini che avranno turbato il sonno di Antonio Conte: il match-ball di Vucinic, la caduta sospetta di Lichtsteiner in piena area napoletana, la testa di Bonucci che fa diventare imparabile il tiro di Inler, la gomitata di Cavani che potrebbe finire su qualche telefonino come il gol di Muntari finì su quello di Galliani. L’allenatore bianconero, però, si sarà fatto coccolare dall’ottimo primo tempo, da un predominio tattico abbastanza netto, dalla considerazione che a undici giornate dalla fine la Juve ha sul Napoli un vantaggio di sei punti più uno, quello virtuale regalato dallo scontro diretto favorevole. Personalità E infatti l’analisi di
Conte è molto serena: «Dopo il
to, è davvero il mancato raddoppio: altre volte eravamo stati bravi ad assestare il colpo del k.o., stavolta no. Poi nella ripresa il Napoli è stato molto più guardingo: sono partite in cui comunque qualche conticino lo fai. E anche noi abbiamo un po’ gestito». Sugli episodi arbitrali solo qualche battuta: «Chiellini stava controllando se Cavani aveva del gel sui capelli (ride, ndr). Giudicate voi, ci sono delle immagini. Non era facile arbitrare, erano state create grandi tensioni su questa partita. Mi dispiace per l’ostracismo nei confronti di Rizzoli e per i condizionamenti creati per indirizzare la designazione. Questo non è bello». L’ordine Da oggi Conte e la Juve si concentrano nuovamente sulla Champions: mercoledì i bianconeri tornano in campo per il ritorno degli ottavi contro il Celtic. Il 3-0 dell’andata è decisamente rassicurante ed è probabile che Conte modifichi un po’ la formazione titolare per tre motivi: risparmiare le energie di chi sta giocando tanto e si prepara allo sprint finale primaverile, evitare ammonizioni pesanti ai diffidati e sfruttare le motivazioni di chi ha meno occasioni e quindi darebbe il massimo anche in una partita dal risultato già quasi scritto nonostante la naturale prudenza dell’allenatore. «Anche se partiamo dal 3-0 non sono tranquillo - conclude Conte -. Quest’anno la Champions ci ha tolto energie fisiche e nervose, ecco perché il mio appello alla squadra è di stare sempre tutti a disposizione e sul pezzo per cercare di rivincere il titolo. Non c’è più tempo per scherzare: noi dobbiamo essere belli, attenti, determinati, cattivi». Solo questo: Conte non è mica uno che pretende tanto.
primo tempo avevamo fatto la bocca alla vittoria. Siamo stati bravi a non perdere mai la calma nonostante un clima infuocato. Adesso mancano undici gare, noi vogliamo bissare il successo dello scorso anno: sarebbe un’impresa ancor più straordinaria. A Napoli abbiamo fatto un passo avanti, ma la matematica non ci dà vincitori. Dobbiamo ancora giocare in casa della Lazio e dell’Inter, col Milan e con il sorprendente Catania. Mi dispiace che non siamo stati precisi quando avremmo potuto chiudere la gara: il 2-0 per il Napoli sarebbe stata una mazzata». Restano buone sensazioni dopo la partita più attesa del campionato: «Era importante questa prova di personalità, di carattere. L’unico rimpianto, lo ripe-
«Giudicate le immagini, non era facile arbitrare Sono state create tante tensioni» Antonio Conte, 43 anni, si agita in panchina REUTERS
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L’INFORTUNATO
Pepe dimesso Riprenderà in estate NAPOLI (m.gra.) Simone Pepe, operato giovedì a una coscia, ha visto la partita nella sua stanza del Policlinico San Matteo di Pavia. L’esterno lascerà l’ospedale oggi, per iniziare la lunga riabilitazione che lo riporterà in campo non prima della prossima estate. Una stagione maledetta per il romano, dentro (una sola presenza) e fuori dal campo, con i sospetti (poi totalmente spazzati) di un coinvolgimento nel caso «calcio scommesse». Fronte De Ceglie: il rientro è previsto fra due settimane.
CONSOB
Rischio multa per aumento capitale 2011 La Consob accusa la Juve di non aver dato tempestivamente e in modo completo al mercato informazioni sulla difficile situazione della società in occasione dell’annuncio dell’aumento di capitale da 120 milioni fatto il 23 giugno del 2011, sette giorni prima della chiusura di un esercizio da cui emergeranno, in occasione dell’approvazione del bilancio a settembre, perdite per 95,4 milioni. Per questo la Juventus ora rischia una multa.
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Mazzarri: «Meritavamo 4 Il ruggito di Inler: «È tutto aperto Ci mancano due rigori» 7 Il gol è per i tifosi»
LO SVIZZERO 5O CENTRO IN CAMPIONATO
I NUMERI
Il tecnico del Napoli: «Se ci girano meglio le cose possiamo fare un filotto di vittorie. Conte? Ho visto la gara, non lui...»
Astinenza Cavani Nemmeno sta-
dura ormai da cinque partite. L’impegno ce l’ha messo, come sempre, ma non è riuscito a concretizzare. Così come Hamsik e Pandev, quest’ultimo poi non ci ha mai provato, a differenza dello slovacco. E senza le reti di Cavani, il Napoli continua a non vincere. Certo, il pareggio contro la Juve resta un risultato positivo, ma insignificante per la classifica, visto che ha lasciato tutto invariato per le prime due posizioni. Sarà un caso, ma da quando Cavani s’è bloccato, la squadra ha rimediato soltanto 4 pareggi oltre alle due sconfitte in Europa League, contro il Viktoria Plzen. L’attaccante è apparso abbastanza nervoso, probabilmente è stizzito dal fatto che non riesca a segnare. «L’astinenza di Cavani? C’è Inler che ci pensa, ha già segnato 5 gol e ci sono pure le prodezze di Hamsik. Noi non abbiamo soltanto l’uruguaiano. Pandev e Insigne? Si rispettano e lavorano per mettermi in difficoltà. Il primo mi garantisce esperienza, ma il ragazzino ha sempre fatto bene subentrando», ha concluso Mazzarri, che poi ha lanciato un’ultima stoccata al collega rivale Antonio Conte: «Nessun saluto? Non ho mai parlato di Conte finora. Ha parlato lui. Io ho visto la gara, non lui. Ho fatto il mio».
volta ha segnato. L’astinenza
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MIMMO MALFITANO NAPOLI
Tutto come prima, o quasi. Le ambizioni del Napoli restano le stesse, come il distacco dalla Juventus, ma con una giornata in meno da giocare (e con gli scontri diretti a sfavore). Il significato del pareggio può riassumersi in quest’analisi che chiude la storia di uno scontro diretto che non ha avuto protagonisti veri. Ci sarebbe voluta la gara perfetta per battere la capolista, ma il collettivo di Walter Mazzarri è stato davvero convincente soltanto nel secondo tempo, quando l’avversario è calato sul piano fisico. Tatticamente, invece, la gara non ha avuto sorprese, probabilmente il centrocampo napoletano avrebbe potuto approfittare meglio della brutta giornata di Marchisio e Vidal. Ma il timore dell’avversario ha condizionato le giocate di Inler e Behrami. Recriminazione Il risultato è stato commentato senza enfasi dall’allenatore napoletano: «Sono contento per quanto fatto dalla squadra nel secondo tempo, ma non per il risultato. A un certo punto della ripresa ho pensato che avremmo segnato il gol vincente, l’avremmo meri-
Walter Mazzarri sembra prendersela con Giorgio Chiellini ANSA
tato. Basti pensare all’occasione sprecata da Dzemaili». Prima della partita, la designazione dell’arbitro Orsato era stata definita «graditissima» da Mazzarri. Ma dopo qualcosa non gli è andato a genio: «Sapete che io non commento mai gli arbitraggi, ma mi hanno detto che c’erano due rigori. Ma noi dovevamo e potevamo vincere anche senza questi episodi». Dicevamo delle undici partite che mancano da qui alla fine della stagione e dei 6 punti (più uno per gli scontri diretti) da recuperare. Il tecnico del Napoli ritiene che ci siano ancora margi-
ni per poter lottare: «Dobbiamo giocare senza preoccuparci di chi ci precede e di chi ci insegue. Sarà importante pensare soltanto a noi stessi e a sommare il maggior numero di punti. Poi, a metà maggio chiuderemo i conti. Abbiamo perso almeno 4 punti nelle ultime settimane e non possiamo più permettercelo. Io credo che se ci girano meglio gli episodi in fase di realizzazione, possiamo anche vincere le prossime 4-5 partite».
i punti in più per il Napoli e sei per la Juventus rispetto alla 27ª giornata del torneo scorso, quando i bianconeri a quota 53 erano a -4 dal Milan capolista e il Napoli era 4˚ con 46
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i gol di Inler, tutti realizzati nelle ultime 14 gare; prima di questo «filotto» aveva segnato solo 6 reti in 189 partite
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO D’URSO NAPOLI
Tensione, nervosismo, fatica, occhiate truci al triplice fischio. Ma almeno la certezza di aver guarito molte delle proprie insicurezze degli ultimi tempi. Il Napoli avrebbe voluto marchiare i cuori della gente col dolce ricordo di una vittoria eclatante. Saziare la fame da lupo, figlia delle ultime settimane di stenti, con 3 pareggi e 2 sconfitte. «Però abbiamo creato tanto e chiuso all’attacco — spiega nel dopo gara il mediano Gokhan Inler, autore del gol del pareggio —, anche se nel primo tempo abbiamo pure rischiato molto. Ci abbiamo provato, ma alla fine l’uno a uno è il risultato giusto». Prospettive Un risultato che comunque può get-
tare una nuova luce sul cammino degli azzurri, innescare nuovi risultati positivi, accentuare il tasso di autostima. Affinché presto si possa ritrovare l’abitudine a vincere. «Abbiamo fatto il massimo, specie nel secondo tempo quando siamo cresciuti — prosegue lo svizzero, al 5˚ gol stagionale in campionato —. Volevamo vincerla, ma si è visto che la Juventus è veramente forte. È chiaro che poi partite del genere possono essere decise dagli episodi. La dedica per il gol è ai tifosi, sono contento di essere stato io l’autore del pareggio perché abbiamo preso un punto importante. Non parliamo di scudetto, mancano ancora tante partite alla fine. Non dobbiamo pensare né alla Juve né a chi insegue, ma solo a noi». Proprio come aveva spiegato poco prima dell’inizio del match il presidente Aurelio De Laurentiis: «Scudetto? Col campionato a 3 punti può accadere di tutto fino all’ultima giornata, anche perdendo questa sera avremmo comunque chance di vincere lo scudetto. Si tratta di un campionato equilibrato e interessante». Ecco perché con un pareggio così, ottenuto in fondo a un’autentica battaglia ben interpretata, il Napoli può continuare a crederci. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A L’ANTICIPO DI STASERA
A
UN ALTRO TRIDENTE
Perché vedere
MILAN-LAZIO E’ una sfida che vale la Champions: Allegri da milanista non ha mai battuto la Lazio in campionato e vuole sfatare il tabù. San Siro, ore 20.45
S El Shaarawy sarà in campo nonostante il malessere di giovedì. Giocherà a sinistra
S Pazzini torna in mezzo all’attacco. In questo ultimo periodo ha giocato titolare contro il Barcellona
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci MILANELLO
Messo a terra dal derby. I fischi fanno male all’anima, ma le botte e i contrasti fortuiti alla fine sono peggio, perché il dolore dura di più. Mario Balotelli non giocherà Milan-Lazio e forse non sarà l’unica partita che salterà. Lo scontro con Handanovic è stato duro, lì per lì è rimasto tramortito soltanto il portiere dell’Inter, eppure Mario ha sofferto a lungo. C’è una contusione muscolare e ossea alla gamba destra: il perone non è fratturato, sono state fatte tutte le analisi possibili, tac e radiografie hanno dato esito negativo. L’osso è intero, ma sofferente. E l’edema midollare, unito alla brutta botta al muscolo, potrebbe avere bisogno di altri giorni per regredire.
Balotelli si è fermato Mario salta la Lazio e rischia altre gare Ma resta a Milanello La contusione è muscolare e ossea: Balo fuori dai convocati, ma non lascia la squadra. Tocca a Pazzini compagni, naturalmente, hanno apprezzato. Mario è sempre sotto tiro dei paparazzi: per questo sabato, niente night fever. A Milanello è al riparo dai flash.
A Milanello E’ difficile fare una
S Boateng ha riconquistato l’attacco. Allegri lo vede bene come mezzala, ma pure avanti negli ultimi tempi è stato ok
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COSÌ IN SERIE A
S RETI SUBITE DI TESTA Milan 13 Bologna 10 Palermo 10 Genoa 9 Siena 9 Cagliari 7 Fiorentina 7 Inter 7 Sampdoria 7 Atalanta 6 Chievo 6 Roma 6 Torino 5 Catania 4 Lazio 4 Napoli 4 Parma 4 Pescara 4 Udinese 3 Juventus 3
S RETI FATTE DI TESTA Roma 14 Fiorentina 11 Cagliari 10 Siena 10 Catania 8 Torino 8 Bologna 7 Chievo 7 Genoa 7 Inter 7 Napoli 7 Parma 6 Atalanta 5 Pescara 5 Udinese 4 Juventus 3 Lazio 3 Sampdoria 3 Milan 2 Palermo 2
prognosi precisa: quello che è certo è che Mario sta fuori da Milan-Lazio. E’ stato escluso dalla lista dei convocati, ma ha deciso di rimanere a Milanello nonostante avesse avuto da Allegri il permesso di tornarsene a casa. Un modo per proseguire le cure intensamente sia in serata che questa mattina, e anche un gesto per dimostrare quanto è coinvolto nella vita del Milan. Staff e
Zero possibilità Nei primi gior-
Lo scontro Balotelli-Handanovic nel derby CANONIERO
ni della settimana il suo sembrava un infortunio da nulla, però la situazione si è evoluta in modo negativo. Giovedì il pessimismo si è consolidato e ieri Allegri ha spento ogni possibilità dicendo: «Balotelli non ci sarà al 99,99 per cen-
to». Poi è sparito anche lo 0,1 di chance, perché Mario non si è visto in campo. E’ rimasto in palestra come nei giorni precedenti, e addio speranze. Dopo quattro partite, tre condite da gol, Balo si ferma. Per fortuna del Milan e dei suoi tifosi, El Shaarawy ha recuperato: non ha più la febbre e si è allenato regolarmente. Alternative «Mi sembra che sia
il caso di mettere in campo quelli che stanno meglio. Ho Pazzini, ho Robinho che non
L’ANALISI GIÀ PERSI 10 PUNTI IN 26 PARTITE. ALLEGRI: «E’ Il NOSTRO PUNTO DEBOLE»
A ZURIGO
Rossoneri col mal di testa Sono primi per gol subiti Ne hanno già incassati 13 in campionato. E in quelli fatti sono ultimi... FABIANA DELLA VALLE MILANO
Questione di testa. Saperla usare bene nel calcio può essere un vantaggio sia in attacco sia in difesa, e porta punti in più. Per il Milan invece in questa stagione è diventato un problema: non solo fa fatica a segnare in questo modo, ma soprattutto incassa troppi gol. I rossoneri sono la squadra che ha subito più reti su colpi di testa: 13 in totale, 10 in più rispetto alla Juventus e più del doppio rispetto a Lazio e Napoli (tutte e due a quattro), giusto per fare un confronto con quelle che le stanno davanti in classifica. L’ultimo è arrivato contro l’Inter, che è riuscita a far male due volte ai rossoneri con la testa: all’andata la zuccata di Samuel (che costò la sconfitta ai rossoneri), al ritorno il pareggio di Schelotto. Senza queste amnesie difensive il Milan avrebbe 10 punti in più (uno perso contro Sampdoria, Udinese e Inter, tre con la Roma, due con Cagliari e Inter). Ritorno all’antico Le statistiche dicono che il Milan soffre la te-
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i punti persi per gol subiti di testa: uno contro Sampdoria e Udinese, tre con Roma e Inter, due col Cagliari
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i gol subiti di testa dai rossoneri su punizioni indirette; tre invece su calcio d’angolo
sta soprattutto sui calci da fermo: ha subito 3 volte dalla bandierina (Pellissier, Legrottaglie, Burdisso) e 4 su punizioni indirette: Ranegie dell’Udinese, Terlizzi del Pescara, Ibarbo del Cagliari e Samuel. Allegri in 26 giornate ha cambiato molto spesso l’assetto difensivo e soprattutto la coppia centrale di difesa: Mexes e Zapata sono stati i più utilizzati (rispettivamente 22 e18 presenze). Nelle partite incriminate Allegri ha schierato 6 coppie centrali differenti e la costante è Mexes, presente in 10 occasioni su 13. Il tecnico ha cercato anche di
ha quasi mai giocato ma è in grande forma e in questa settimana si è allenato molto bene», ha detto Allegri, un po’ infastidito dalle continue domande sulla coppia di attaccanti giovani. Allegri ha anche deciso di lasciare a casa Constant, che pure sta meglio. «Non voglio rischiare di perderlo per un mese con un rientro affrettato». La Lazio fa paura perché è una specie di tabù personale del tecnico: mai battuta in campionato da quando è al Milan (soltanto in Coppa
Il colpo di testa di Ezequiel Schelotto, 23 anni, che ha regalato il pareggio all’Inter nel derby di ritorno LIVERANI
risolvere il problema cambiando la marcatura sui calci piazzati: ha iniziato difendendo a uomo, poi è passato alla zona e ora è tornato a uomo. La situazione però non è migliorata. Attenzione e posizione «I gol di testa sono il nostro punto debole — ha ammesso ieri Massimiliano Allegri —, dobbiamo pensare di far meglio sia in area sia fuori area». Problema di attenzione o di posizione in campo? Probabilmente un po’ tutte e due le cose. Alcuni giocatori (vedi Mexes) fanno fatica a mantenere la concentrazione per novanta minuti. In più i problemi di piazzamento dei due centrali non sono ancora stati risolti. Nell’ultima rete subita di testa, quella di Schelotto nel derby, sul cross di Nagatomo la difesa rossonera non è piazzata nel modo corretto: Zapata è lontano da tutti gli avversari, mentre Mexes sceglie male il tempo dello stacco e De Sciglio è dietro a Schelotto, sbagliando quindi la diagonale che doveva consentirgli di saltare tra l’avversario e il pallone. Male anche in attacco La cosa curiosa è che il Milan quest’anno non riesce a usare bene la testa neanche in attacco: primo nella classifica per gol subiti, è ultimo (insieme al Palermo) in quella delle reti segnate: appena due su 45 fatte: Bojan (il più piccolo della compagnia) contro la Roma e Nocerino a Torino. Stasera con la Lazio qualcosa cambierà di sicuro in difesa rispetto alle ultime partite: con Mexes squalificato, Yepes dovrebbe fare coppia con Zapata. Per riprendersi il terzo posto sarà fondamentale usare bene la testa. Soprattutto quando attaccano gli altri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Antirazzismo: il 22 incontro tra Boateng e Blatter
Kevin Prince Boateng, 25 BOZZANI Il presidente della Fifa Joseph Blatter incontrerà Kevin Prince Boateng a fine mese per discutere il tema della lotta al razzismo nel mondo del calcio. Il centrocampista del Milan, protagonista del gesto di protesta contro i cori razzisti che portò i giocatori rossoneri a lasciare il campo durante l’amichevole contro la Pro Patria dello scorso gennaio, sarà a Zurigo il 22 marzo per una visita di cortesia. Blatter ha elogiato Boateng per aver assunto una posizione «forte e coraggiosa», anche se ha sottolineato come l’uscita dal campo non sia una soluzione per risolvere il problema del razzismo nel mondo del calcio. Boateng il 21 marzo, su invito dell’Onu, parteciperà alla «Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali» al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. E il giorno dopo, come ha fatto sapere la Federazione mondiale del calcio, dovrebbe fermarsi a Zurigo per incontrare Blatter. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Petkovic a Hernanes «Spezza un altro tabù»
Mario Balotelli, 22 anni, attaccante DI CIUCCIO
Grazie al brasiliano la Lazio è tornata a battere il Milan in casa Il tecnico gli chiede un successo a San Siro dopo 24 anni sono diventate più rarefatte. E lo stesso dicasi per i gol. L’ultimo lo ha realizzato un mese e mezzo fa, per giunta su rigore (la rete del 2-2 a Palermo il 19 gennaio scorso). L’ultimo gol su azione, in campionato, è vecchio di due mesi e mezzo (quello con cui la Lazio vinse a Marassi sulla Samp il 22 dicembre). La buona tradizione contro il Milan, insomma, da sola non basta. Per preservarla Hernanes è chiamato a tornare al gol.
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)
Aggrappati ad Hernanes. La Lazio si presenta stasera a San Siro priva di molti uomini importanti (Klose e Mauri in avanti, Konko dietro), a Petkovic dunque non resta che affidarsi all’estro e alla determinazione del Profeta che, sia pur con l’ormai consueto casco protettivo, in campo ci sarà. Imbattuto Il tecnico di Sarajevo
Italia), ma Allegri come al solito cerca di allentare la pressione, per sé e per chiunque dei suoi. «La Lazio l’avevo battuta quando allenavo il Cagliari ed è ora di riuscirci di nuovo. La partita è importantissima, non decisiva. Sia che si vinca, sia che si perda, non sarebbe l’ultima, quindi nulla sarebbe scontato. Anzi, vista la nostra posizione di classifica andrebbero bene due risultati su tre». Senza Balotelli, è logico cercare fiducia e talismani altrove. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimiliano Allegri, 45 anni AP
punta tutto sul brasiliano. Sul suo estro, si diceva. Ma anche sulla sua buona tradizione nelle sfide col Milan. Eh sì, perché Hernanes è imbattuto nei match giocati contro i rossoneri. Li ha affrontati cinque volte finora e per la Lazio sono arrivate due vittorie e tre pareggi. In queste cinque gare il Profeta ha pure realizzato due gol, l’ultimo è stato quello che nella gara di andata all’Olimpico ha dato il via alla vittoria per 3-2 dei biancocelesti sulla squadra di Allegri. L’altro gol era arrivato, sempre all’Olimpico, nella stagione precedente, quando la Lazio s’impose per 2-0. I gol del Profeta hanno consentito ai biancocelesti di tornare a battere il Milan in campionato dopo 14 anni. La chiusura del
Uefa Petkovic ci conta. Il tecni-
Hernanes, 27 anni, centrocampista brasiliano, 8 reti in campionato ANSA
cerchio ci sarebbe se, adesso, il centrocampista brasiliano contribuisse con i suoi gol a interrompere un’altra striscia negativa, quella delle vittorie della Lazio a San Siro sul Milan: l’ultima è infatti vecchia di 24 anni (1-0 nel 1989). Alla ricerca del gol Impresa difficile. Per realizzarla serve il miglior Hernanes, quello che si era visto con una certa regolarità fino a Natale e che si è invece visto solo a intermittenza col nuovo anno. Le sue magie
SOCIETA’
Perdite di 6,5 mln nella semestrale Il Consiglio di gestione della Lazio ha approvato il bilancio intermedio consolidato al 31 dicembre con un risultato negativo di 6,56 milioni. Il giro di affari consolidato si attesta a 46,36 milioni, 7,33 in più rispetto alla stagione precedente.
co è comunque sicuro che, a prescindere da Hernanes, la sua Lazio a San Siro non sfigurerà: «Andiamo a Milano per dominare, pur consapevoli che di fronte avremo una delle squadre più forti d’Italia e d’Europa». A proposito di Europa. Petkovic commenta così la pesante squalifica inflitta dall’Uefa alla Lazio. «Sicuramente è sfavorevole per la squadra, non potremo lottare ad armi pari con lo Stoccarda (negli ottavi di Europa League, ndr). È penalizzante, ma aspettiamo che l’Uefa confermi con certezza che sia successo qualcosa. Il mio commento è che dobbiamo diventare ancora più forti e dare di più per combattere tutto questo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Strama-Cassano lite e mani addosso Nello spogliatoio urla provocazioni e spintoni All’Inter fine allenamento rovente, i 2 separati solo da compagni e Cordoba. E oggi toccherà a Moratti tentare di ricomporre messo abbastanza in salita il cammino dell’Inter.
MATTEO BREGA MATTEO DALLA VITE
Erano quelli del bbene bbene. Ma ieri è andata male male. Fra Andrea Stramaccioni e Antonio Cassano si è sfiorata la rissa nello spogliatoio, dopo l’allenamento: un diverbio molto pesante, tanto che i due sono quasi venuti alle mani e solo l’accorrere di chi era nello stanzone ha consentito che la situazione non degenerasse ulteriormente. E solo l’intervento del presidente Moratti in persona, oggi, consentirà forse una ricomposizione fra i due, una riappacificazione perlomeno temporanea, magari solo di facciata: nell’interesse della squadra, che ha bisogno del contributo di Cassano sul campo, e per un tentativo di conclusione della stagione senza ulteriori scossoni, perché infortuni e risultati negativi hanno già
Un crescendo di tensione Il liti-
gio è nato alla fine dell’allenamento di ieri mattina: non in campo, anche se forse le prime scintille si sono accese sulla strada del ritorno verso lo spogliatoio. E’ stato lì che l’asticella della tensione fra Stramaccioni e Cassano si è alzata via via, parola dopo parola, provocazione dopo provocazione. Il classico scambio di parole che nasce da vedute divergenti: il problema è che i due sono tipi fumantini, e in certi casi non se le mandano a dire. Il problema è stato che quando da una parte e dall’altra si è passato il livello di guardia, è diventato quasi inevitabile avvicinarsi fisicamente. E tentare, dopo urla assortite e accenni di spintoni, di venire alle mani. A quel punto, come nella miglior
tradizione degli scazzi da spogliatoio, è stato l’intervento di terzi a evitare che il tutto sfociasse in roba da saloon e avesse strascichi ancora più gravi: fra i più attivi ci sarebbero stati Stankovic e il team manager Ivan Cordoba.
laFotonotizia
Rinnovo a rischio? Sta di fatto
Solo frizioni La luna di miele fra
Cassano e l’Inter è quindi già finita? Più volte l’Inter si era sentita dire «Vedrete cosa combinerà Cassano», soprattutto dai milanisti, ma dopo i primi mesi in cui era andato tutto così liscio da suscitare quasi stupore, viste certe turbolenze passate di Fantantonio, negli ultimi tempi c’erano stati solo episodi definibili secondari: dal piccolo diverbio in campo con Guarin, a Udine, per la paternità di una punizione da calciare, al fastidio catturato dalle telecamere per la sostituzione sul 2-0 in Inter-Pescara. Per il re-
sto solo frizioni, ordinarie storie di spogliatoio dove magari non sempre i compagni accettano volentieri le ironie o l’umoralità di Cassano; ma il tecnico era più o meno sempre riuscito, magari camminando un po’ sul filo, a far sì che non venissero troppo scompaginati gli equilibri del gruppo. E comunque era stato Cassano il giocatore scelto — da Strama d’intesa con la società — per «metterci la faccia» dopo il tracollo di Siena; è stato al barese, una volta perso Milito, che il tecnico ha affidato il ruolo di centravanti «atipico» nella variabile tattica del 4-2-3-1 e in ogni caso i minutaggi non autorizzano a supporre un problema Cassano figlio di sue insoddisfazione per scarso impiego.
Quel «cambio» mal digerito In Inter-Pescara del 12 gennaio, Strama sostituisce Antonio Cassano (con Rocchi) che uscendo dimostra di non prenderla bene. LAPRESSE
che per lungo tempo i due sono stati legati da un patto indissolubile, ora da riverificare alla luce dei prossimi giorni: a cominciare dal faccia a faccia che oggi Moratti avrà con i due protagonisti della vicenda — sempre che non sia un confronto a tre — per continuare con la trasferta di Catania (Cassano sarà regolarmente convocato?), per finire con la vicenda del prolungamento del contratto: perché quel rinnovo fino al 2015 di cui si era cominciato a parlare, a questo punto non si può più dare così per scontato.
Sullo sfondo Andrea Stramaccioni, 37 anni, tecnico dell’Inter. In primo piano Antonio Cassano, 30 PEGASO
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DOMANI LA SFIDA AL MASSIMINO DA ANDUJAR A ZANETTI, UN ESERCITO 1
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A sinistra gli argentini del Catania 1. Mariano Andujar, 29 anni 2. Nicolas Spolli, 30 3. Pablo Alvarez, 28 4. Sergio Almiron, 32 5. Mariano Izco, 29 6. Lucas Castro, 23 7. Adrian Ricchiuti, 34 8. Pablo Barrientos, 28 9. Gonzalo Bergessio, 28 10. Alejandro Gomez, 25. A destra quelli dell’Inter 1. Ricardo Alvarez, 24 anni 2. Esteban Cambiasso, 32 3. Juan Pablo Carrizo, 28 4. Diego Milito, 33 5. Rodrigo Palacio, 31 6. Walter Samuel, 34 7. Ezequiel Schelotto, 23 8. Matias Silvestre, 28 9. Javier Zanetti, 39
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Con il Catania la sfida più argentina d’Europa Nove ne ha l’Inter, dieci i siciliani. E l’anno prossimo potrebbe esserci il sorpasso GIULIO DI FEO
Si gioca al Massimino, ma il teatro potrebbe essere Baires e l'unico dettaglio in mezzo sarebbe l’oceano. Per il resto, in Europa, non c’è partita più Argentina di Catania-Inter: prendendo in considerazione i maggiori campionati, si sfidano i due club che ne hanno di più, 19 in totale se si considerano le due rose. Ovvio, in campo ce ne sarà qualcuno in meno, a partire dagli infortunati (Milito, Samuel, Silvestre e Barrientos), ma resta comunque la foto di un trend tutto italiano. Perché gli argentini storicamente alla A piacciono, ma adesso anche di più. Ne abbiamo 52, prima colonia in Europa, hanno talento, fame agonistica, spesso il
passaporto giusto, un carattere simile al nostro, imparano subito la lingua se non la conoscono già e si adattano facilmente ai ritmi del calcio italiano. E i gruppi sono in aumento: Moratti per l'anno prossimo ha già in mano il sorpasso con Campagnaro e Icardi, mentre Pulvirenti ha dichiarato di aver già in canna i prossimi botti in Sudamerica. Filosofie di mercato diverse: l’Inter deve vincere, il Catania continuare a stupire e magari fare cassa. Ma il minimo comun denominatore è uguale, e sa di asado. Colonia milanese All'Inter la via la aprì Attilio Demaria, primo straniero nerazzurro dei tornei a girone unico, mezzala sinistra che arrivò a Milano nel ’31 e fece coppia con Meazza nell' Ambrosiana prima e con gli azzurri campioni del Mondo poi (aveva già giocato in albiceleste, ma all'epoca si poteva fare). Il seme dell’Argentina di oggi lo gettò nel 1995 Zanetti. Fu presentato in terrazza Martini a Milano il 5 giugno del 1995 insieme ad avioncito Rambert. I
Milito, Palacio e Samuel: gioia argentina nel 2-0 dell’andata FOTOPRESS
cronisti aspettavano lui, si aprì l’ascensore e comparve Berlusconi: «Aspettavate me?». Qualche piano più giù c'era una riunione di Fininvest, solo che il piano era sbagliato. Bell’antipasto di derby per uno che poi ne avrebbe giocati tanti, ma la colonia inizia a diventare tale nel 2002-03. L'anno dopo il 5 maggio, la rivincita di Cuper: in estate via Adriano (prestito a Parma) e Ronaldo, arrivano Al-
meyda, Crespo e, a gennaio, Batistuta. Da allora in poi l’Inter non ha mai avuto in squadra meno di 4 argentini, proprio come nella notte della Champions 2010 a Monaco: Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito, ancora tutti presenti. Colonia siciliana A Catania inve-
ce il nucleo argentino l’ha messo su Lo Monaco. L'ex a.d., che quest'inverno ha fatto il merca-
to a Palermo e pure lì ne ha portati 4, ne ha fatto un marchio di fabbrica. Il primo fu Izco, preso dal Tigre per 60 mila euro e che ora è primatista del club per presenze in A (176, il primo dell’Inter ne conta 595 e il suo nome è facilmente intuibile in questo contesto). Da allora gli argentini a Catania sono diventati sempre di più: 5 un anno, 7 quello dopo, fino ai 14 di due stagioni fa (in due occasioni ce n’erano 10 contemporaneamente in campo). Il risultato? Bel gioco, sinergia con la città, ottime plusvalenze e prospettive di farne ancora, e dalla salvezza si è passati a inseguire un posto in Europa. Perché anche nel dopo Lo Monaco, il Catania ha continuato sulla stessa strada: l'ultimo gioiello è El Pata Lucas Castro, preso per 2,5 milioni dal Racing. Attaccante esterno, agile ma compatto, salta l'uomo sia coi piedi che con la corsa e non disdegna il lavoro sporco: Maran l'ha inserito con calma nell’ingranaggio e ora ne ha fatto un titolare, con le big alla finestra per il futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
clic TENDENZA ITALIANA A 7 IL PALERMO, POI SAMP, ATALANTA E FIORENTINA Volendo fare una classifica dei club più argentini d’Europa, le non italiane le trovi parecchio indietro. Dopo Catania (10) e Inter (9) c’è il Palermo con 7, a seguire Atalanta, Fiorentina e Sampdoria con 4. A quota tre, invece, oltre alla Lazio ci sono Wigan, Espanyol, Valencia, Saragozza, Manchester City (e che argentini: Zabaleta, Tevez e Aguero) e Malaga. Quest’ultima non pescherà molto tra Buenos Aires e dintorni, ma non si può lamentare quanto a sudamericani: in tutto sono dodici, appena due meno dell’Inter di Stramaccioni...
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il personaggio
NUMERI 2013 I MINUTI GIOCATI
I NUMERI
9 Dalle corna a Rosetti
i gol realizzati da Antonio Cassano fino ad oggi: 8 in serie A e uno in Coppa Italia contro il Verona
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le presenze di FantAntonio in questo campionato, il primo con la maglia dell’Inter
7
le presenze in Europa League del giocatore barese
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la quota in cui (fra gol, assist e rigori procurati) scatterà il secondo bonus stagionale che frutterà a Cassano 200.000 euro
alla rottura con Garrone Tredici anni di Cassanate MILANO
Il termine Cassanata fu coniato da Fabio Capello a Roma e dopo una delle tante esondazioni (verbali e non) di Antonio Cassano, calciatore di talento assoluto con i cosiddetti 5’ sparsi in qua e in là. Il termine Cassanata dà l’idea di un’intemperanza, di una parola fuori posto, di una «sclerata», di un colpo di genio al contrario di FantAntonio lungo la sua lunga carriera di calciatore nelle varie squadre in cui ha militato. Gli esordi Si comincia addirittu-
ra nel 2001, quando l’Antonio Cassano dell’Under 21 viene lasciato in panchina contro la Romania e il giorno seguente lascia il ritiro. «Striscia la notizia» lo raggiungerà per consegnarli un provolone, lui reagisce, tira una manata alla telecamera ma alla fine accetta sorridendo. Ai tempi della Roma, Cassano non si presentò agli allenamenti diretti da Fabio Capello e in Coppa Italia (il 31 maggio 2003 nella finale di ritorno fra Roma e Milan) viene espulso e - prima di uscire - fa il gesto delle corna verso l’arbitro Rosetti: totale della squalifica, 2 giornate più altre 2 date successivamente.
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L’imitazione e il vaffa Poi si ricor-
Antonio Cassano in maglia Samp. Nell’ottobre 2010 la lite con l’allora presidente Riccardo Garrone e l’inevitabile addio al club IPP
dano una manata in faccia a Chiellini, l’imitazione proprio di Capello ritrovato al Real Madrid, tappa bruciata malamente: nel 2006 c’è una ribellione con tanto di punizione per «indisciplina» in seguito alla ribellione del giocatore per non essere stato schierato in Real Madrid-Terragona. Il ritorno in Italia è alla Sampdoria, e il gesto più plateale avviene durante Sampdoria-Torino, gara in cui i nervi del giocatore saltano quando l’arbitro Pierpaoli estrae il cartellino rosso (immeritato): seguono un paio di «vaffa» da parte di Cassano, la svestizione e il lancio della maglia e un invito a Pierpaoli stesso a «incontrarsi» dopo la partita. Di fatto la storia più triste avviene nei confronti di Riccardo Garrone (scomparso da poco, una scomparsa che ha toccato tantissimo Antonio): volano parole irrispettose che di fatto gli costano l’addio alla Samp. Soldatini E’ Milan: primo anno bene, poi i problemi (risolti) al cuore, quindi il mal di pancia e il passaggio all’Inter. In mezzo, l’exploit in Nazionale quando attacca i gay. Con i nerazzurri, un attacco alla Juventus («Son tutti soldatini»), alcuni al Milan e tanta serenità: fino a ieri. Poi domani chissà. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Palacio deve rifiatare, Alvarez deve giocare MILANO Paradossale perché non succederà mai, ma ovviamente fra i primi undici posti della classifica dei minutaggi 2013 c’è la squadra che... non dovrebbe giocare in Sicilia per troppa si fa per dire usura. Eccola, col 4 4 2: Handanovic; Zanetti, Ranocchia (squalificato), Juan Jesus, Nagatomo (infortunato); Guarin, Gargano, Cambiasso, Pereira; Palacio, Cassano. Insomma, questa è la Top 11 dei più stanchi, ma sappiamo tutti che nonostante la gara di giovedì a Londra diversi di loro giocheranno a Catania. Chi? Capirlo è uno Strama lavoro di queste ore Cassano più di Cambiasso In questa classifica che tiene presente 12 gare (8 di A, 2 di EL e 2 di Tim Cup) Handanovic è il sempre presente con 1110’ fra A ed Europa League: ipotesi di turnover per lui? Zero, si spera. A seguire, Zanetti con 1020’, quindi Palacio con 978’ che a questo punto potrebbe accomodarsi in panchina proprio in vista della sfida contro il Tottenham. Tutto sta nel capire se il prescelto come punta sarà (soprattutto dopo gli eventi di ieri) Cassano con probabilmente Tommaso Rocchi che comunque ha giocato più minuti (127) di Ezequiel Schelotto (85, ma è arrivato dopo l’ex laziale). Il fatto è che nella classifica dei più presenti, Cassano è 7˚ e ha giocato più di Cambiasso (8˚): Strama ragiona anche su questo, e considerando i numeri pare che non possa prescindere dall’utilizzo di Rocchi. Alvarez meno di Jonathan Detto che il meno presente di tutti è Stankovic (14’), eccoci a sviscerare la classifica dal 12˚ posto in poi. Il dato più rilevante è quello relativo ad Alvarez: per lui 244’, meno di Jonathan che ne ha 257. Distanza breve, certo, ma insomma se c’è uno che a Catania deve dare il suo contributo, be’, è proprio Ricky. Subito dietro all’undici dei più stanchi, ecco Chivu con 366’, che comunque dovrà giocare per forza a Catania per assenza di centrali disponibili (a parte Juan Jesus); lo segue Silvestre (ora infortunato) che ha giocato solo 28’ in più di Kuzmanovic, l’ultimo arrivato. Appena dietro, Kovacic (268’) quasi alla pari di Benassi (245’). Stramaccioni valuta, anche perché Catania è tappa preziosissima e pesantissima. M.d.v.
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A Totti e la freccia su Nordahl
IL BOMBER
S Gunnar Nordhal era nato a Hornefors, in Svezia. Ha giocato dal 1949 al ’56 con il Milan (dove con Gren e Liedholm formò il famoso Gre-No-Li) e dal ’56 al ’58 con la Roma. Ben 5 volte re del gol in A, è il 2˚ miglior marcatore di sempre (dietro a Piola) ma il migliore come media gol (0,77 a partita). Ha vinto un oro olimpico con la Svezia, nel ’48. In nazionale ha segnato 43 reti in 33 gare. Col Milan ha vinto 2 scudetti
«Roma, non finisce qui» Con il Genoa il capitano giallorosso punta a sorpassare lo svedese Intanto lui, De Rossi e Osvaldo portano a cena tutta la squadra ANDREA PUGLIESE ROMA
«Vorrà dire che segnerò una doppietta al Genoa e sorpasserò Nordahl». Due settimane fa Francesco Totti aveva festeggiato così la vittoria con la Juventus, pensando già al prossimo traguardo. Questa volta individuale, per fare un altro passo avanti nella storia di sempre. Quel passo lo aspetta domani sera all’Olimpico, quando contro i liguri il capitano giallorosso proverà a salire sul secondo gradino dei marcatori di sempre della Serie A a girone unico. Per riuscirci, ex aequo, gli basterà un gol alla squadra di Ballardini, a cui non ha mai segnato all’Olimpico (in tutto sono tre i gol realizzati finora al Genoa, ma tutti a Marassi). Con quella doppietta lì, invece, Totti sarebbe da solo alle spalle di Silvio Piola, il re dei goleador italiani. Troppo lontano, è vero, ma chissà... Fiducia Totti quest’anno ha segnato finora nove gol, già uno in più rispetto all’intero bottino portato a casa nella scorsa stagione. Con un’eventuale rete segnata domani sera non solo però aggancerebbe Nordahl, ma chiuderebbe (in anticipo) in doppia cifra il suo 13˚ campionato. Ci cre-
Il patto Intanto, giovedì sera la
dono anche i bookmaker, che offrono in lavagna l’aggancio allo svedese a 1,80 (probabilmente di destro, rete offerta a 1,91, contro l’11 ad esempio del gol su punizione) e il sorpasso a 4,20. Del resto, anche nel giorno in cui è stato festeggiato a sorpresa a Trigoria per il gol alla Juve Francesco è stato chiaro: «Non finisce qui». Così, dopo aver saltato la sfida di Bergamo per squalifica, domani Totti tornerà in campo ancora una volta da trequartista (insieme a Lamela), il nuovo ruolo che gli ha ritagliato addosso Aurelio Andreazzoli. Anche se, a conti fatti, Francesco ha libertà di manovra, esattamente come ce l’aveva con Zeman, dove invece di giocare esterno sinistro d’attacco puro faceva in realtà il registra arretrato sul centrosinistra.
squadra è andata a cena per compattarsi ancora di più, su proposta dello stesso Totti, De Rossi e Osvaldo. Il momento è positivo, l’entusiasmo nel gruppo è forte e si avverte. La cena doveva essere inizialmente in un ristorante ai Parioli, poi invece si è virato in zona Colosseo: tavolo unico, disposizione tipo ritiro, niente alcool e brindisi, con mogli e fidanzate e qualcuno (tra cui Lamela, Osvaldo e Florenzi) che poi ne hanno approfittato per una passeggiata in centro. Niente ore piccole però, con il conto che è ballato tra Totti e Osvaldo. L’ultima cena risaliva a più di un anno fa, quando dopo il pesante k.o. con la Juve in Coppa Italia, la squadra si ritrovò a Via Veneto. A Trigoria, invece, ieri è spuntato il cappellino «motivazionale» (ideato da Baldissoni e distribuito a dirigenti e dipendenti), con su scritto 0,2% e di fianco «Io ci sono» o «Contate su di me!». Slogan legato alle parole di Andreazzoli («Basta lo 0,2% di ognuno di noi che, sommato agli altri, ci farà raggiungere le vittorie») che ieri ha commentato così: «È uno slogan che avrà un buon seguito, una via importante. La voglia di spingere il vagone ci porterà avanti». Proprio come Totti. La freccia su Nordahl è già messa, basta completare il sorpasso.
TOP 10 A GIRONE UNICO CALCIATORE PIOLA NORDAHL TOTTI MEAZZA ALTAFINI BAGGIO R. HAMRIN SIGNORI DEL PIERO BATISTUTA
GOL 274 225 224 216 216 205 190 188 188 184
Francesco Totti, 36 anni, da sempre alla Roma LAPRESSE
LA SOCIETA’
Al Qaddumi in attesa Zanzi: «Punto al top assoluto» Domani l’attesa sarà anche per lui, Adnan Adel Aref Al Qaddumi al Shtewi. Sarà all’Olimpico per vedere la Roma, forse ancora con Michele Padovano. Niente Gigi Moncalvo, invece, che ieri si è defilato così: «Ero il portavoce dello sceicco, ma in seguito alle sue parole mi sono ritirato. Se ha davvero i soldi? Aspettiamo il 14 marzo per capire». Ieri Al Qaddumi ha lavorato sotto traccia, probabile che cerchi di «muovere» gli eventuali capitali ad inizio della settimana. La Roma resta in attesa, Pallotta è fiducioso. Un po’ (eufemismo) meno i tifosi, che sentono «odor di bufala». Intanto dalla semestrale che ha messo in risalto perdite per 26 milioni di euro (non in linea con i parametri Uefa per il fair play finanziario) emerge anche il +22% nei ricavi (di cui l’8,7% da sponsorizzazioni, tra cui il milione e cento mila euro incassato dalla Volkswagen). Adidas, nel frattempo, sta cercando di recuperare terreno sulla Nike per il futuro sponsor tecnico, anche se il problema dell’azienda tedesca sono i tempi (stretti) per la commercializzazione e la campagna promozionale. «Vogliamo diventare il miglior club del mondo ha detto ieri il ceo Italo Zanzi Per farlo dobbiamo vincere sempre, fino allo scudetto. È l’unica strada per arrivare al top, strada che passa dallo stadio e da un brand di livello internazionale». pug
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CALCIOSCOMMESSE KUTUZOV NON SI PRESENTA
Micolucci conferma: «Ho scritto quel fax» E sul tesseramento negato al bambino la Procura mette l’Ascoli sotto indagine In Procura Figc doveva essere il giorno di Vitali Kutuzov e del pentito Vittorio Micolucci, ma soltanto il secondo si è presentato in Procura federale che indaga su Bari Treviso e Salernitana Bari. L’attaccante bielorusso non si è visto così come l’ex team manager del Bari, Luciano Tarantino (che si è fatto posticipare l’interrogatorio a venerdì 8 marzo). Sentiti anche Vitangelo Spadavecchia e Simone Cavalli. «Ha confermato il famoso fax da lui scritto che è circolato — spiega l’avvocato di Micolucci, Daniela Pigotti — Avendo giocato per anni nel Bari conosceva molto bene l’ambiente e nell’ottica della collaborazione gli era stato chiesto dalla Procura se avesse delle informazioni, quindi ha riferito delle cose che sapeva de relato». Micolucci è tornato a giocare da pochi giorni con il Giulianova, formazione dell’Eccellenza abruzzese. «Il mio errore è stato grande — ammette il calciatore — ho buttato tutto ma questa seconda opportunità
mi servirà per ricominciare nella squadra della mia città». Intanto il Tnas ha ridotto da 3 anni a 13 mesi la squalifica di Maurizio Nassi e quella di Gianluca Nicco (già ridotta dalla Cgf da tre a un anno) per cui la sospensione è terminata il 31 dicembre 2012. Ascoli sotto inchiesta «Tua mamma
sta con Micolucci, non puoi giocare nell’Ascoli» nello scorso dicembre era il titolo di un articolo denuncia della Gazzetta che aveva raccontato la storia di un ragazzo di 12 anni respinto dalla società marchigiana perché aveva un «legame» con l’ex giocatore bianconero coinvolto nel calcioscommesse. Adesso su quel mancato tesseramento la Procura Federale ha aperto un fascicolo e sta indagando. Gli 007 federali vogliono vederci chiaro: il «no» dell’Ascoli potrebbe aver violato il codice di giustizia sportiva (l’articolo 1 in modo particolare). Se fosse così ci sarebbe un rischio deferimento per la società. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CALCIO A 5
Semifinali di Coppa Italia a Pescara Attesa per Luparense-Montesilvano PESCARA (o.d’a.) La città di Pescara s’infiamma per la corsa alla Coppa Italia. Il sogno della Cogianco Genzano contro la corazzata Marca, la fame di Montesilvano contro la Luparense. Il programma. Donne: Lazio-Sinnai ore 11 e Italcave Real Statte-Az Gold
Women ore 15.30. Uomini U21: Kaos Futsal-Torrino (14, Montesilvano) e Reggiana-Asti (16, Montesilvano). Uomini: Cogianco Genzano-Marca (18, Pescara) e Montesilvano-Luparense (20.30, tv RaiSport 1, Pescara).
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SERIE A IL CASO
Cellino rifiuta i domiciliari ma potrebbe uscire oggi L’aveva detto: «Fuori solo da uomo libero, perché sono innocente» Il presidente del Cagliari teme che Is Arenas venga chiuso per sempre mone dal pm Lussu, titolare dell’inchiesta su Is Arenas. Longhi ha svolto vari sopralluoghi nell’impianto del Cagliari.
FRANCESCO VELLUZZI MARIO FRONGIA
Massimo Cellino l’aveva detto nel primo interrogatorio: «I domiciliari non li voglio. Voglio uscire da uomo libero perché sono innocente». Ieri, il presidente del Cagliari è stato di parola. In mattinata il Tribunale del riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali del patron, del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici di Quartu. A mezzogiorno, Mauro Contini e Stefano Lilliu - come Cellino, in arresto per peculato e falso dal 14 febbraio scorso nell'ambito dell’inchiesta Is Arenas Stadium hanno lasciato il carcere di Buoncammino. Cellino ha rifiutato i domiciliari che, dai suoi legali erano stati chiesti al centro tecnico di Assemini. Nonostante pioggia e vento gelido, sono stati numerosi i tifosi rossoblù che hanno atteso la scarcerazione. Con qualche momento di tensione all’uscita del sindaco Contini («È questo che volevate» ha urlato il primo cittadino infilandosi in un’auto dei familiari). L’assessore Lilliu è invece andato via in silenzio. «Ma per noi è una liberazione, è una cosa molto importante. Perché il mio as-
Il presidente del Cagliari Cellino, a sinistra, attende di entrare nel carcere di Buoncammino. E’ il 14 febbraio ANSA
sistito in questa vicenda non c’entra veramente nulla», commenta il legale Roberto Nati. La sentenza della Cassazione La
giornata è stata segnata anche dalla sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso dei difensori di Andrea Masala, il dirigente del Comune, in carcere dal 29 novembre. Per la Corte avrebbe potuto lasciare Buoncammino già a dicembre. Di fatto, dà torto al Tribunale del
Riesame. Masala era finito in carcere con il collega Pierpaolo Gessa (scarcerato dopo solo 5 giorni) e l’impresario Antonio Grussu (da subito ai domiciliari). Una sentenza che potrebbe modificare il quadro generale degli altri imputati. Longhi in tribunale L’ex arbitro
internazionale e membro del Casms (Comitato analisi manifestazioni sportive) Carlo Longhi, è stato sentito come testi-
Tifosi e club «La Società Cagliari calcio rinnova la stima al presidente Cellino, che ancora una volta conferma il proprio coraggio e l’indiscussa integrità morale» è il sunto del messaggio del sito rossoblù. Intanto, i tifosi inondano web e social network. Per la gran parte sono al fianco del patron. «È il nostro eroe». L’avvocato Benedetto Ballero, stupito anche lui per la presa di posizione di Cellino, è furibondo per lo stadio, la cosa attorno a cui ruota tutta la vicenda. Il presidente ha il terrore che venga chiuso per sempre. «Non viene fatto utilizzare uno degli impianti migliori d’Italia, è assurdo», tuona Ballero. Che sul rifiuto dei domiciliari, invece, è sorpreso: «E’ tutto un punto interrogativo. Ma Cellino ritiene di non aver fatto nulla e, quindi, pretende che i giudici si prendano tutto il tempo necessario per accertare la sua estraneità». Le ultime di tarda sera danno Cellino ai domiciliari da questa mattina. Ma la location scelta, Assemini, non sarebbe idonea. Bisogna trovarne un’altra. A casa no? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA VICENDA
Il 29 novembre vengono arrestati i funzionari comunali Pierpaolo Gessa, Andrea Masala e l’impresario Antonio Grussu nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio di Is Arenas. Poi vanno ai domiciliari.
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domande a... CARLO FEDERICO GROSSO avvocato penalista
«Non è possibile dire di no Mai vista una cosa simile»
S 1 E’ possibile rifiutare gli arAltri arresti Il 14 febbraio nell’inchiesta coordinata dal pm Enrico Lussu, il Gip dispone l’arresto del presidente del Cagliari Massimo Cellino, del sindaco di Quartu S.Elena Mauro Contini e dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Lilliu. L’accusa è di tentato peculato e falso ideologico.
resti domiciliari? «Il codice di procedura penale non contempla espressamente questo caso. Io ritengo, però, che dalla disciplina complessiva concernente i criteri di scelta delle misure cautelari, la sostituzione delle misure stesse e, soprattutto, i poteri del tribunale del riesame, stabiliti dall’articolo 309 comma 9 del c.p.p., che consente al tribunale di decidere anche in maniera diversa dalle richieste dell’indagato, si possa ritenere che la decisione di trasformare la custodia cautelare in carcere in arresti domiciliari non possa essere rifiutata».
2 La coglie di sorpresa la mossa di Cellino? «Mai capitata una cosa simile. Si fanno i salti mortali per ottenere i domiciliari». 3 Come la vede? «E’ una protesta. Se glieli mantengono gli indizi ci sono». fr.vell.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
16
SABATO 2 MARZO 2013
SERIE A
a
27
MILAN (4-3-3) LAZIO (4-5-1)
TORINO (4-2-4) PALERMO (3-4-2-1)
BOLOGNA (4-2-3-1) CAGLIARI (4-3-1-2)
CATANIA (4-2-3-1) INTER (4-2-3-1)
FIORENTINA (4-3-3) CHIEVO (5-3-2)
OGGI 20.45 ARBITRO Rizzoli (2-3)
DOMANI 12.30 ARBITRO Rocchi (0-0)
DOMANI ore 15 ARBITRO Banti (0-1)
DOMANI 15 ARBITRO Bergonzi (0-2)
DOMANI ore 15 ARBITRO Doveri (1-1)
32 ABBIATI
GIORNATA
20
17
ABATE
ZAPATA 16
SQUADRE
PT
PARTITE G
V
N
F
S
JUVENTUS 59 27 18 5 4 54 18 NAPOLI 53 27 15 8 4 47 22 LAZIO 47 26 14 5 7 37 29 MILAN 45 26 13 6 7 45 32 INTER 44 26 13 5 8 41 34 FIORENTINA 42 26 12 6 8 46 32 CATANIA 42 26 12 6 8 34 31 ROMA 40 26 12 4 10 54 47 UDINESE 37 26 9 10 7 35 34 SAMPDORIA (-1) 32 26 9 6 11 33 30 PARMA 32 26 8 8 10 32 35 TORINO (-1) 31 26 7 11 8 32 32 CAGLIARI 31 26 8 7 11 32 44 BOLOGNA 29 26 8 5 13 35 36 CHIEVO 29 26 8 5 13 26 42 ATALANTA (-2) 27 26 8 5 13 24 38 GENOA 26 26 6 8 12 26 37 SIENA (-6) 21 26 7 6 13 27 37 PESCARA 21 26 6 3 17 20 53 PALERMO 20 26 3 11 12 22 39 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Sau (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma) 8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Icardi (Sampdoria); Bianchi (3) (Torino)
36 DARMIAN
33 11
17
LULIC CANDREVA LEDESMA 24 19 8 15 87 HERNANES GONZALEZ 3 DIAS
16 BOSELLI 27 ILICIC FABBRINI 28 20
8 DOSSENA KURTIC
MARCHETTI 22
11 43 21 3 MOTTA SORENSEN CHERUBIN MORLEO 15 6 TAIDER PEREZ 33 23 18 DIAMANTI GABBIADINI KONE 10 GILARDINO 27 SAU
6 MUNOZ
7 COSSU 5 CONTI
4 NAINGGOLAN 8 13 AVELAR ASTORI
21 DESSENA 15 14 ROSSETTINI PISANO
AGAZZI 1
22
3
5 12 ROLIN MARCHESE 10 LODI BIAGIANTI 13 19 17 CASTRO GOMEZ IZCO 9
P. ALVAREZ SPOLLI 27
BERGESSIO 8 PALACIO 14 7 18 GUARIN SCHELOTTO ROCCHI 21 17 GARGANO KUZMANOVIC 31 40 26 4 PEREIRA JUAN JESUS CHIVU ZANETTI HANDANOVIC 1
1 VIVIANO 40
2
15
TOMOVIC RODRIGUEZ 10 AQUILANI
SAVIC
23 PASQUAL
7 20 PIZARRO BORJA VALERO
22
30
LJAJIC
TONI
8 JOVETIC
77 43 THEREAU PALOSCHI 14 16 5 COFIE GUANA L. RIGONI JOKIC 13
51 ACERBI
DAINELLI 2
FREY 3 21 ANDREOLLI
PUGGIONI 1
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 14 Salamon, 81 Zaccardo, 77 Antonini, 14 Traoré, 8 Nocerino, 23 Ambrosini, 7 Robinho, 19 Niang. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Flamini-Nocerino 60-40%. SQUALIFICATI Mexes (1). DIFFIDATI Zaccardo, De Jong, El Shaarawy. INDISPONIBILI De Jong, Didac Vilà, Bonera, Constant, Bojan, Balotelli.
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 4 Basha, 20 Vives, 86 Birsa, 29 Menga, 19 Stevanovic, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Brighi-Vives 60-40%. SQUALIFICATI Diop (3), Ogbonna (1). DIFFIDATI Cerci, Jonathas, Meggiorini, Rodriguez. INDISPONIBILI Jonathas, Bakic, Caceres.
PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 44 Naldo, 45 Carvalho, 8 Garics, 20 Abero, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 77 Pasquato, 19 Christodoulopoulos, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Sorensen-Naldo 60-40%. SQUALIFICATI Antonsson (1). DIFFIDATI Garics, Kone, Motta, Taider. INDISPONIBILI Natali.
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 4 Almiron, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 30 Salifu, 34 Cani, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Biagianti-Almiron 60-40%. SQUALIFICATI Legrottaglie (2), Bellusci (1). DIFFIDATI Barrientos. INDISPONIBILI Barrientos, Capuano.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 6 Sissoko, 21 Migliaccio, 19 Llama, 92 Romulo, 27 Wolski, 14 Mati Fernandez, 9 El Hamdaoui, 18 Larrondo. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Cuadrado (1). DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Aquilani, Pasqual. INDISPONIBILI Hegazi, Rossi, Camporese.
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 2 Ciani, 27 Cana, 23 Onazi, 7 Ederson, 18 Kozak, 28 Saha. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Dias-Cana 60-40%, Floccari-Kozak 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Hernanes, Konko, Lulic. INDISPONIBILI Brocchi, Klose, Konko, Mauri, Stankevicius.
PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 89 Morganella, 14 Anselmo, 18 Faurlin, 50 Sanseverino, 23 Donati, 7 Viola, 33 Formica, 19 Sperduti, 9 Dybala, 10 Miccoli. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Nelson-Morganella 60-40%, Kurtic-Faurlin 60-40%, Fabbrini-Miccoli 60-40%. SQUALIFICATI Aronica (1). DIFFIDATI Dossena. INDISPONIBILI Barreto, Hernandez, Mantovani.
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 29 Murru, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 20 Ekdal, 22 Cabrera, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORI Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Rossettini–Ariaudo 60-40%, Dessena–Ekdal 60-40%, Ibarbo–Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 30 Carrizo, 27 Belec, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 10 Kovacic, 11 R. Alvarez, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 28 Pasa, 99 Cassano, 49 Terrani. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Rocchi-Alvarez 70-30%, Kuzmanovic-Kovacic 70-30%. SQUAL. Ranocchia (1). DIFF. Cambiasso, Handanovic, Juan Jesus, Palacio. IND. Milito, Mudingay, Obi, Samuel, Nagatomo, Silvestre.
PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 93 Dramé, 12 Cesar, 26 Farkas, 7 Seymour, 25 Vacek, 10 Luciano, 39 Stoian, 31 Pellissier, 11 Samassa. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Guana-Seymour 60-40%. SQUALIFICATI Hetemaj (1). DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Sardo, Spyropoulos.
PESCARA (5-3-2) UDINESE (3-5-1-1)
SAMPDORIA (3-5-2) PARMA (3-5-2)
SIENA (3-4-2-1) ATALANTA (4-4-2)
ROMA (3-4-2-1) GENOA (3-5-1-1)
Taccuino
DOMANI ore 15 ARBITRO Russo (0-1)
DOMANI ore 15 ARBITRO Valeri (1-2)
DOMANI 15 ARBITRO Tagliavento (1-2)
DOMANI 20.45 ARB. Gervasoni (4-2)
PESCARA
14
77 PERIN CAPUANO 15 5
COSIC 23
BALZANO
BOCCHETTI 18
22 ROMERO 6 ZAURI
4
26 RIZZO CASCIONE BLASI 17
28 17 3 GASTALDELLO PALOMBO COSTA OBIANG POLI 25 19 14 16 2 KRSTICIC ESTIGARRIBIA DE SILVESTRI 12
99 CAPRARI
98 ICARDI
SANSONE 11 AMAURI
24 MURIEL ALLAN PASQUALE BASTA 3 26 7 37 8 BADU PEREYRA 11 5 75 DOMIZZI DANILO HEURTAUX
MESBAH 5
7 BIABIANY
VALDES 10
ROSI 18 32 87 GOBBI MARCHIONNI 6 29 28 LUCARELLI PALETTA BENALOUANE
BRKIC 1
28a GIORNATA Venerdì 8 marzo, ore 20.45 GENOA-MILAN (0-1) Sabato 9 marzo, ore 20.45 UDINESE-ROMA (3-2) Domenica 10 marzo, ore 15 ATALANTA-PESCARA (ore 12.30) (0-0) CAGLIARI-SAMPDORIA (1-0) CHIEVO-NAPOLI (0-1) JUVENTUS-CATANIA (1-0) PALERMO-SIENA (0-0) PARMA-TORINO (3-1) INTER-BOLOGNA (ore 20.45) (3-1) LAZIO-FIORENTINA (ore 20.45) (0-2)
22 NELSON
21 ANDUJAR
CURCI
23 IBARBO
SORRENTINO 54
10 DI NATALE
PROSSIMO TURNO
RIOS
29 25 GARCIA VON BERGEN
20 17 BIAVA PEREIRINHA
WEISS
Edinson Cavani, 26 anni ANSA
14 GAZZI
9 10 7 BIANCHI BARRETO SANTANA
CERCI
99 FLOCCARI
26 RADU
1
25 2 17 GLIK RODRIGUEZ MASIELLO BRIGHI
10 11 92 BOATENG PAZZINI EL SHAARAWY
RETI P
76 2 YEPES DE SCIGLIO
18 4 MONTOLIVO MUNTARI
FLAMINI
Classifica
1 GILLET
MIRANTE 83
25 PEGOLO 86 88 TEIXEIRA TERLIZZI
24 STEKELENBURG
18 FELIPE
VERGASSOLA 6 8
DELLA ROCCA 14 33 ANGELO RUBIN 27 77 ROSINA 10 SESTU EMEGHARA 19 DENIS BONAVENTURA 88 10 BIONDINI
7 LIVAJA 17 CARMONA
GIORGI 18
DEL GROSSO RAIMONDI 3 83 2 77 LUCCHINI STENDARDO CONSIGLI 47
23 PIRIS
29 3 BURDISSO MARQUINHOS
23 15 16 7 TOROSIDIS PJANIC DE ROSSI MARQUINHO 8 10 TOTTI LAMELA 9 OSVALDO 22 91 BORRIELLO BERTOLACCI PISANO ANTONELLI TOZSER 28 13 8 33 87 VARGAS KUCKA 3 90 3 MORETTI PORTANOVA BOVO FREY 1
PANCHINA 32 Pelizzoli, 2 Zanon, 28 Bianchi Arce, 8 Bjarnason, 70 D’Agostino, 93 Quintero, 7 Sculli, 10 Celik, 60 Caraglio, 22 Vukusic, 9 Abbruscato. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Cascione-D’Agostino 70-30%, Caprari-Celik 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero, Celik. INDISPONIBILI Sforzini, Togni, Modesto.
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 35 Rossini, 8 Mustafi, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 15 Poulsen, 6 Maresca, 11 Munari, 21 Soriano, 23 Eder, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi (squalificato). BALLOTTAGGI Palombo-Rossini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri, Gastaldello, Krsticic. INDISP. Berardi, Poulsen, Gavazzi.
PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 3 Uvini, 24 Paci, 36 Bolzoni, 7 Valiani, 16 Verre, 70 Mannini, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani, 99 Pozzi. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Angelo-Valiani 60-40%. SQUALIFICATI Vitiello (10/5/2013), Terzi (10/3/2013). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 27 Dodò, 42 Balzaretti, 11 Taddei, 4 Bradley, 20 Perrotta, 77 Tachtsidis, 48 Florenzi, 17 Lopez. ALLENATORE Andreazzoli. BALLOTTAGGI Torosidis-Balzaretti 60-40%. SQUALIFICATI Guberti (agosto 2015). DIFFIDATI Balzaretti, Bradley, Piris, Destro, Osvaldo. INDISPONIBILI Destro, Castan.
PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 6 Faraoni, 34 Gabriel Silva, 15 Rodriguez, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 77 Maicosuel, 13 Ranegie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Brkic-Padelli 60%-40%, Pasquale-Gabriel Silva 60%-40%, Muriel-Maicosuel 60%-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Domizzi, Pinzi, Allan, Maicosuel, Di Natale. INDISP. Pinzi, Lazzari, Benatia.
PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 31 Coda, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 16 Parolo, 17 Palladino, 21 Sansone, 9 Belfodil. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Benalouane-Coda 55-45%, Marchionni-Ninis 55-45%, Gobbi-Parolo 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Galloppa, Coda, Sansone, Paletta. INDISPONIBILI Galloppa, Mariga, Santacroce.
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 8 Radovanovic, 9 Troisi, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Lucchini-Canini 55-45%. SQUALIFICATI Cazzola (1), Contini (1). DIFFIDATI Carmona, Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez. INDISPONIBILI Capelli, Marilungo, Cigarini, Bellini, Scaloni.
PANCHINA 33 Tzorvas, 32 Donnarumma, 26 Cassani, 4 Ferronetti, 15 Krajnc, 14 M. Rigoni, 11 Jankovic, 17 Immobile, 19 Jorquera, 16 Hallenius, 23 Said. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI Bovo-Ferronetti 70-30%. SQUALIFICATI Granqvist (1), Matuzalem (1). DIFFIDATI Jankovic, Manfredini. INDISPONIBILI Floro Flores, Olivera, Nadarevic, Matuzalem, Rossi, Manfredini.
A fuoco bus del club (o.d’a.) Giovedì sera è anda to a fuoco un furgoncino del Pesca ra, parcheggiato sul retro della se de. La Digos ha aperto un’indagine: non è esclusa la natura dolosa.
SERIE A DONNE
Torres in Friuli (f.sal.) Così la 23a giornata (ore 15): Brescia Pordenone; Chia siellis Torres; Fiammamonza La zio; Firenze Como; Mozzecane Na poli; Riviera di Romagna Verona; Tavagnacco Perugia, Torino Moz zanica. Classifica (prime posizio ni): Torres 59, Tavagnacco 58, Bre scia 50, Verona 46.
CONSIGLIO FEDERALE
Il 7 con Malagò Il Consiglio federale si riuni rà giovedì 7 marzo nella sede della Figc, con ospite il nuovo presiden te del Coni Giovanni Malagò.
SULLA RAI
Match dal Brasile Parte oggi su Raisport 1 il cal cio brasiliano, con Linense Ponte Preta (ore 22.30). Domani c’è San tos Corinthians (ore 20). Il com mento tecnico sarà di Jose Altafini.
FIORENTINA MONTELLA SCEGLIE UNA FORMAZIONE INEDITA
BOLOGNA
PRIMAVERA 20a GIORNATA
Jovetic sfida il tabù Chievo
Il Dall’Ara ricorda Dalla a un anno dalla scomparsa
Big match a Catania: arriva il Napoli Nel girone A c’è Juventus-Genoa Il Milan riparte dalla trasferta di Padova
Jo-Jo non ha mai segnato ai veronesi: ora ci prova nel tridente con Ljajic e Toni
A un anno dalla scomparsa il Bologna tiene viva la memoria di Lucio Dalla. «Un amico, un tifoso e un grandissimo artista» lo definiva ieri il sito del club rossoblù nell’anniversario della morte. Prima della gara con il Cagliari, al Dall’Ara saranno proiettati filmati e foto e diffusi i brani più noti di Dalla, insieme con «Le tue ali Bologna», l’inno cantato con Morandi, Mingardi e Carboni. E lunedì sera per celebrare il 70o «compleanno» nella sua «Piazza Grande» (Piazza Maggiore) concerto con Morandi, Renato Zero, Zucchero e gli Stadio.
GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
Si invertono i ruoli nel regno viola. Tocca al «principino» Ljajic spiegare a Re Jovetic come si segna al Chievo. Dal 2008 infatti, data che salutò l’arrivo in viola di Jo-Jo, mai Stevan è riuscito ad andare in
rete contro i veronesi. Ce l’ha fatta invece l’amico Adem, lo scorso anno al Franchi. Gol bellissimo, su punizione, quanto inutile. Perché il Chievo uscì dal Franchi con tre punti in tasca e i complimenti dei più. Finì 2-1, terzo successo esterno su 8 confronti totali a Firenze in Serie A. Cinque le vittorie viola, zero i pareggi. Tutti dentro Jovetic non sarà cer-
to l’unica bocca da fuoco in campo domani. La squalifica di Cuadrado sembra portare infatti verso una soluzione ultraoffensiva quanto inedita. Dentro Toni, che con la maglia viola sulle spalle in passato ha già creato dispiaceri al Chievo, con
Jovetic e Ljajic a supporto. Mediana a tutta tecnica con Pizarro in regia e la coppia Aquilani-Borja Valero a correre e creare accanto al cileno. Confermata la difesa, con il compito preciso di riscattare la serataccia di Bologna. Nelle nove gare giocate nel 2013, solo in una circostanza (contro il Parma) la porta viola è rimasta inviolata. Tornano a disposizione, e andranno in panchina, Roncaglia e Mati Fernandez. News anche dagli States. Giuseppe Rossi ha cominciato da qualche giorno a lavorare sul campo. A fine mese previsto l’ultimo controllo al ginocchio, quello decisivo, con il professor Steadman. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicola Zanarini
Archiviato il torneo di Viareggio, riparte il campionato Primavera con tutte le protagoniste in campo. Big match a Catania, dove arriva il Napoli nella sfida tra le due squadre in vetta al girone C. Cercheranno di approfittarne Lazio e Palermo. La 20a giornata:
Oggi ore 14: a Sarnico (Bg) Inter Verona (diretta Sportitalia 1); ore 14.30: Chievo Brescia, Padova Milan, Atalanta Sassuolo, Modena Varese. Domani, ore 11: Cesena Udinese; ore 14.30: Cittadella Bologna. Classifica (prime po): Atalanta 45 p.; Inter 41; Chievo e Milan 37; Cesena 31.
GIRONE A
GIRONE C
Oggi, ore 11: Cagliari Pro Vercelli; ore 14.30: Grosseto Fiorentina, Juventus Genoa, Sampdoria Novara, Empoli Parma, Livorno Spezia, Siena Torino. Classifica (prime posizioni): Juventus 44 punti; Fiorentina 38; Torino 37; Empoli 33; Genoa 31.
Oggi ore 11: Reggina Ascoli, Vicenza Crotone; ore 14: Catania Napoli, Juve Stabia Palermo; ore 14.30: Ternana Pescara, Lazio Lanciano. Domani, ore 11: Bari Roma (su Sportitalia 1). Classifica (prime pos.): Napoli e Catania 40 p.; Lazio e Palermo 38; Roma 34.
GIRONE B
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA
Bestia nera Allegri al test Lazio con l’85% di voti Negli ultimi 3 anni Milan sempre pari coi biancocelesti ma stavolta gli scommettitori puntano sull’«1» a 1,65 I precedenti Sulla Lazio grava
LUCIA LAUDANDO AGIPRONEWS
il peso di parecchi infortuni, ma soprattutto una serie di precedenti poco esaltanti. La vittoria in Serie A a San Siro manca dal 1989, un tabù che in lavagna si fa ancora più pesante con il 5,00 offerto per il segno «2» perfettamente in linea con il 5% di giocate che ha dato fiducia a Petkovic. L’appiglio dei numeri viene dalle ultime tre stagioni, con i biancocelesti che sono sempre riusciti a strappare un pareggio: stavolta la «X» pagherebbe 3,80, ma anche in questo caso le preferenze si mantengono ai minimi, con il 10% delle scommesse.
La rimonta è stata straordinaria, ma serve l’ultimo guizzo per renderla perfetta. Massimiliano Allegri lo sa meglio di tutti: dopo aver recuperato 29 punti in 13 partite, l’allenatore del Milan aspetta al rendez-vous la Lazio, l’unica squadra che in campionato non ha mai battuto dopo quasi tre anni sulla panchina rossonera. La coincidenza è particolarmente significativa visto che in caso di vittoria la squadra scavalcherebbe proprio i biancocelesti verso la conquista del terzo posto ed è un invito a nozze anche per i quotisti. Gli esperti, generalmente prudenti nei big match, stavolta puntano con decisione il dito e spingono forte sul Milan, piazzato a 1,65 sulla lavagna Snai. Il favore è confermato con forza ancora maggiore dagli scommettitori, che nell’85% di giocate effettuate sul match hanno scelto i vicecampioni d’Italia.
LE QUOTE ECCO LE PIÙ GIOCATE
In porta Quote e giocate prendono strade diverse quando dall’esito finale si passa ai gol. La spaccatura è evidente nelle giocate sull’Under e sull’Over: chi è andato al banco, in otto casi su dieci ha detto che il match finirà con tre o più reti complessive, ma sul tabellone l’Over parte in leg-
gero svantaggio (a 1,85), in una situazione di sostanziale equilibrio, con l’Under avanti ma senza sbilanciamenti eccessivi (a 1,80). La media gol di entrambe (sia fatti che subiti) in realtà non è così bassa, ma sulle valutazioni si sente l’assenza dei giocatori che danno una garanzia in più in fatto di show: Klose manca ormai da settimane, il Milan deve rinunciare a Balotelli. Il testimone In loro assenza il testimone passa ovviamente a El Shaarawy e Pazzini (le cui reti si giocano a 2,25 e 2,50), mentre dall’altra parte del campo le condizioni di Floccari lasciano ancora qualche dubbio e lanciano in prima linea Hernanes (4,00) e Candreva (5,00). Con tutti e quattro la possibilità di almeno una rete per parte (la scommessa Goal) vale 1,70. La partita di stasera in realtà è solo il primo snodo di dieci giorni decisivi per le sorti europee di entrambe. In Europa Stavolta però la batta-
glia non è in classifica ma sui campi di Barcellona e Stoccarda, dove Milan e Lazio si giocano il pass per continuare l’avINFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT ventura in Champions ed Europa League. È qui che le quote El vanno nella stessa direzione Shaarawy per entrambe, visto che tutte e e Hernanes due partono con un piede avanFORTE ti. I rossoneri hanno già fatto REUTERS metà del lavoro con il 2-0 a San Siro e per loro la qualificazione ai quarti è precipitata (in senso buono) a 1,65 contro il 2,05 dei blaugrana. Se la cava anche la Lazio, che invece troverà per la prima volta lo Stoccarda giovedì prossimo; in questo caso la promozione si gioca a 1,75, con un piccolo margine di vantaggio sull’1,90 dei tedeschi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NEL 2011-2012 DUE A DUE 1
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4 Appunti
I NUMERI
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come le sconfitte esterne consecutive dell’Udinese. Per i friulani invertire la rotta a Pescara è una scommessa da 2,15
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come gli esiti Goal della Roma in campionato: i giallorossi sono la squadra che ne conta di più e contro il Genoa un incontro con entrambe a segno paga 1,70
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Palermo ancora senza successi in trasferta: è l’unica squadra di A che ancora non ha vinto fuori. La prima «esterna» da tre punti, a Torino, si gioca a 3,75
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i Goal del Cagliari nelle ultime 10 partite di campionato. Per i sardi, che giocano a Bologna, un altro è bancato a 1,73
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sono gli Under della Sampdoria arrivati nelle partite a Marassi. Questa volta di fronte c’è il Parma e una gara con meno di tre marcature complessive vale 1,65
Il 9 settembre 2011 la Lazio spaventa i rossoneri con Klose che segna dopo appena 12 minuti 1) Cissé raddoppia (ANSA) 2) Ma Ibrahimovic rilancia il Milan (AFP) 3) E Cassano fa il 2-2 (ANSA)
Ia scommessaimpossibile
FACILE 69 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 1 Oggi Serie A Domani Serie A Domani Serie A Domani Serie A
ore 20.45 Milan-Lazio ore 15 Sampdoria-Parma ore 15 Fiorentina-Chievo ore 20.45 Roma-Genoa
QUOTA «Goal» 1,70 «Under» 1,65 «1» 1,45 «Goal» 1,70
COMPLICATA 162 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 2 Oggi Bundesliga Oggi Liga Domani Serie A Domani Ligue 1
ore 15.30 Amburgo-G.Furth ore 16 Real Madrid-Barcellona ore 15 Pescara-Udinese ore 17 Marsiglia-Troyes
QUOTA «No Goal» 1,83 «Over 3,5» 2,25 «2» 2,15 «Under» 1,83
COLPACCIO 466 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 3 Oggi Liga Domani Serie A Domani Serie A Domani Premier
ore 16 Real-Barcellona ore 12.30 Torino-Palermo ore 15 Catania-Inter ore 17 Tottenham-Arsenal
QUOTA «1» 2,60 «2» 3,75 «2» 2,90 «Over» 1,65
di CARLO PELLEGATTI
A Pisa sboccia il galoppo con le poule per i 3 anni E poi c’è Luther da seguire Signore e signori, si ricomincia! Per rendere il giusto omaggio alla riapertura dell’Ippodromo romano delle Capannelle e alle prime corse di selezione di Pisa, l’aria è più dolce, il sole più tiepido, con il termometro che smette finalmente di guardarsi l’ombelico. A San Rossore dieci belle femmine prendono il via al Premio Andreina, per capire chi possa ambire al «Regina
Elena», mentre i maschi del Thomas Rook hanno un traguardo più immediato nel tempo, il classico Premio Pisa, in programma il 24 marzo. La corsa più complicata, come tradizione, è il Premio Federico Regoli, intitolato al fantino di Cavaliere d’Arpino, il miglior cavallo, secondo Tesio, uscito dalla Dormello, poi diventato grande allenatore, così celebre da essere nominato in un libro
di Ernest Hemingway. Parafrasando il titolo del film di Woody Allen, mi verrebbe voglia di dire «Provaci ancora Luther!». Il cavallo di Federico De Paola, dopo aver perso di un muso il Premio Enrico Camici, allunga la distanza, ma non dovrebbe avere problemi ad affrontare i 1500 metri della pista pisana. Lo ricordo, infatti, a dicembre, brillante secondo nel Rosenberg, addirittura con 100 metri in più. Sul peso perde qualcosa nei confronti di Bivago e di Starry Martino, ma la monta di Stefano Landi, galvanizzato dal pareggio di Schelotto, domenica nel derby, può regalare finalmente un primo posto ad un cavallo di qualità spesso piazzato ma quasi mai vincente. Allora Play Again, Luther… Anzi… Win Again, Luther!
SERIE A
Tra Catania e Inter c’è il Goal a 1,68 L’Inter è sempre andata in rete nelle ultime 7 gare, il Catania ha segnato in 10 delle 13 gare in casa. Al Massimino ci sono i presupposti per giocare il Goal che paga 1,68. Quanto al pronostico secco le quote premiano i siciliani, che in casa hanno conquistato 29 punti su 39: l’«1» viaggia a 2,40, il «2» sale a 2,90.
LIGA
Real-Barcellona è Over a 1,50 Nel Clasico di Spagna, l’Over è quasi una garanzia. Le ultime 10 tra Real e Barcellona per 9 volte sono finite con almeno 3 reti: oggi a 1,50. Per alzare la posta c’è la versione extra large (Over 3,5, almeno 4 gol) offerta a 2,25. Poi le quote danno il Barcellona in vantaggio, con il «2» a 2,30 e il successo del Real a 2,60.
Il tecnico del Barça Tito Vilanova AFP
BUNDESLIGA
Il Greuther Furth è No Goal: 1,83 Solo 3 reti segnate dal Greuther Furth (peggior attacco in Bundesliga) nelle ultime 10 gare. Nella trasferta con l’Amburgo la quota che intriga è il No Goal a 1,83, mentre la giocata secca sugli ospiti a secco di gol sale a 2,10. Nell’«1X2» è netto il vantaggio dell’Amburgo, a 1,60 contro il 5 dei Greuther e il 3,80 sul pari.
PREMIER
Derby in salita per l’Arsenal Alta pressione su Wenger. Prima della sfida con il Bayern, c’è da affrontare il derby contro il Tottenham a White Hart Lane e le quote non sono dalla parte dei Gunners: il «2» viaggia a 2,90, contro il 2,20 offerto sugli Spurs. Tra Tottenham e Arsenal c’è la costante dell’Over: 7 negli ultimi 8 confronti, adesso vale 1,65.
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sconfitta interna per la Fiorentina in questo campionato: è la squadra meno battuta in casa assieme a Napoli e Udinese. L’«1» dei viola con il Chievo è a 1,45
Arsène Wenger dell’Arsenal ACTION
LIGUE
Troyes, un pari a Marsiglia è a 4,25 Contro un Marsiglia reduce da due k.o. tra campionato e coppa (tutti con il Psg), il Troyes, può tentare l’impresa al Velodrome. Per gli ospiti, penultimi, una striscia di 4 pari consecutivi e la quinta «X» sarebbe un bel colpo a 4,25. Prevedibile un atteggiamento chiuso per il Troyes, l’Under è un’idea da 1,83.
SABATO 2 MARZO 2013
di LUCA GIALANELLA
i sono certe giornate in cui il ciclismo C dà lezioni al mondo. A se stesso, ai suoi detrattori, a chi lo ritiene ormai senza futuro. Manifesto ideale per la promozione. Oggi si corre la «Strade Bianche», la piccola Roubaix italiana, che dal 2007 è cresciuta anno dopo anno per diventare un appuntamento centrale nella primavera dei corridori da classiche del Nord: Fabian Cancellara (alla ricerca del tris: a fianco nella foto Bettini), Taylor Phinney, Peter Sagan. Le crete senesi, il profumo del Brunello di Montalcino (zona che viene attraversata al termine del secondo tratto di sterrato), otto zone di strade bianche, senza
dall’autore di Atletico Minaccia
a prima volta è successo l’altra sera, a cena. L Mia madre mi fa: «Vuoi anche un po’ di insalata vicino alla carne?». Io alzo gli occhi dal piatto, i muscoli facciali a non tradire emozioni: «No. Scordatelo». Mi alzo, scosto la sedia, me ne vado senza finire e senza sparecchiare. Rebel for life. Da quando Mario Balotelli è tornato in Italia, a vestire i colori della mia squadra, il Milan, il mio organismo, quasi un tacito accordo tra cuore e sinapsi, ha preso ad agire così. E ho scoperto che mi piace. Pur di rompere le scatole a qualcuno, da quasi un mese ho cominciato a parcheggiare nel posto auto del vicino. È più comodo, devo fare meno manovre. Una volta ho lasciato la mia Fiesta (non è ancora la Bentley mimetica di Balo, ma ci stiamo lavorando) sulla pista di decollo dell’aeroporto (ero in ritardo per il volo, voi cosa avreste fatto?). E sempre parlando dell’on the road, di recente ho preso una multa sulla tangenziale perché il tutor mi ha beccato a 92 km/h, anziché a 80. «Provate a prendermi», ho sussurrato accartocciando la multa e spedendola con una tripla nel cesto dell’immondizia. Fast and furious. L’altro giorno ero alle poste. Arriva il mio
tempo, che esaltano l’agonismo e l’avventura. Che i corridori amano, se proposte con il giusto grado di sicurezza, proprio per quel fascino dell’antico e dell’anacronistico. E il gran finale in Piazza del Campo a Siena, ciclisti come fantini in un Palio a due ruote, in uno dei luoghi d’Italia più conosciuti nel mondo. Domani, poi, la carovana si sposta a Roma per una corsa «imperiale», Roma Maxima, che ha preso il posto dello storico Giro del Lazio. Se Parigi si ferma, a fine luglio, per accogliere la tappa finale sui Campi Elisi del Tour de France, così domani la Capitale ritrova il fa-
laVignetta
DA UN PO’ MI COMPORTO COME BALO E HO SCOPERTO CHE MI PIACE PURE! Marco Marsullo, autore di Atletico Minaccia Football Club (Einaudi) comincia con questo articolo sulla «Balotelli generation» la sua collaborazione con la Gazzetta
numero, l’impiegato comincia a guardarmi, io resto immobile. A un tratto mi fa: «Venga, è il suo turno, tocca a lei». Non ho avuto dubbi, mi sono alzato la felpa, una scritta campeggiava sulla mia maglia della salute: «Why always me?». Già, perché sempre io? Allora è una congiura, è evidente, i poteri mediatici ce l’hanno coi bravi-cattivi ragazzi come noi. Eh sì, io e Mario facciamo notizia, riempiamo le pagine dei quotidiani sportivi e dei siti internet. E non importa se l’altro pomeriggio ho piazzato su una sedia mio cugino piccolo, avrà poco più di due anni, e l’ho usato come bersaglio per le freccette (non l’ho mai beccato, state tranquilli). È evidente che ce l’avete con noi. Cosa c’è di male in quello che facciamo? Chi di voi non ha pagato multe per quasi trecentomila sterline nella vita? E andiamo su, non fate i puritani, avrete anche voi i vostri scheletri nell’armadio. Io e Balo siamo quella parte nascosta delle vostre coscienze, quell’angolo buio dove i vostri sensi di colpa se ne stanno rannicchiati. A volte nella vita bisogna agire d’istinto, fa bene al cuore, alla mente, ci tiene giovani. Ma voi ve lo immaginate Balotelli a sessant’anni? Ecco. Vi siete risposti da soli. L’immortalità ha un prezzo. Forever young.
di STEFANO FROSINI
Cestista gioca con Cantù
No vabbe' la scenografia dei tifosi napoletani stupenda, con il vesuvio che si accende... Tanta roba @mancio6
Si dondola su aspen mountain con mia sorella, un po' nevosa oggi :) @martina
MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis
cambio che comunque resta nell’ordine naturale delle cose («...in attesa delle determinazioni ministeriali del futuro Governo relative alle nuove nomine della Coni Servizi...» si legge nel comunicato Coni vergato dal solo Malagò), passeranno mesi, e non di paralisi. Lo sport italiano e i suoi protagonisti di ieri e di oggi migliori della politica? Beh, lo sapevamo già.
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I giocatori della Juventus festeggiano il punto al San Paolo AP di LUCA CALAMAI
MARTINA NAVRATILOVA
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Il prologo giovedì 7 marzo, quando Malagò sarà ospite del Consiglio federale. Dove Macalli è pregato di non prendere per il collo Abodi come ha fatto il 30 gennaio costringendo il direttore generale Valentini a trasformarsi in bodyguard. E dove chissà se ci sarà qualcuno voglioso di informare Malagò che di quel 10% di contesa mutualità derivante dai diritti tv della A (una torta che sembra avere risvegliato anche l’attenzione dei grillini, obiettivo la scuola) la parte di pertinenza del Coni non c’è. O quantomeno, non si vede.
Juve, scudetto ormai in pugno Occasione Milan
STEFANO MANCINELLI
Ex campionessa di tennis
Nell’agenda di Malagò è in arrivo frattanto un doppio test di convivenza col calcio dopo lo show in Lega di A: il 15 marzo la Giunta Coni dovrebbe ratificare la delibera Figc sulle modalità elettive del Consiglio federale per le due vicepresidenze, due voti a testa per ciascun membro e non uno come invece vorrebbe l’Aic di Tommasi e Albertini. Malagò in Giunta asseconderà il dettato di Abete, che apre alle vicepresidenze Dilettanti (Tavecchio) e serie A (Beretta o Lotito) o si mostrerà sensibile ai malesseri del sindacato dei calciatori?
ilCommento
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
di RUGGIERO PALOMBO
«Q
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TwitTwit
Ps: Ora io mando il pezzo al Direttore, se non gli piace chiamo il mio procuratore e chiedo di essere ceduto a un altro giornale. Nessuno può mettere me e Balo in un angolo.
CONI E CONI SERVIZI, PROVE D’INTESA CONI E FEDERCALCIO, DOPPIO TEST
scino del ciclismo mondiale dopo il Giro d’Italia 2009 e il ricevimento della carovana rosa al Quirinale dal presidente Giorgio Napolitano. Dalle Terme di Caracalla ai Fori Imperiali, i Campi di Annibale e il passaggio da Castelgandolfo (davanti al palazzo del papa emerito Benedetto XVI), e quindi il rientro sull’Appia Antica, i lastroni di basolato nero, le grandi ville romane, il «Quo Vadis?» dove Gesù apparve a San Pietro e lo convinse a tornare indietro per farsi crocifiggere. Quindi di nuovo Caracalla, i Fori, l’Arco di Costantino che accoglierà, sullo sfondo, il vincitore. Ecco, il ciclismo è anche questo.
Si riapre la corsa al 2˚ posto: il Napoli rallenta, rossoneri e Lazio ci provano
Palazzo di Vetro
uelli del Pd hanno la faccia come il culo» tuona Grillo, «nessun italiano vorrebbe in questo momento trovarsi nella situazione di Bersani» argomenta la senatrice Pd Josefa Idem che forse fa un pensierino a Renzi, «magistrati cancro e mafia del Paese» denuncia tanto per cambiare Berlusconi. Piccolo spaccato quotidiano di come vanno le cose cinque giorni dopo le elezioni politiche. Cinque giorni dopo l’elezione di Malagò (foto Ansa) al Coni le cose sono andate diversamente: chi doveva bere l’amaro calice lo ha fatto, chi aveva voglia di straparlare si è limitato a qualche conversazione privata, e tutti, alla fine, hanno mostrato il buonsenso e l’umiltà di dare retta ai buoni consigli. Così, uno tra Malagò, Pagnozzi e Petrucci ha alzato il telefono e tra nuovo Coni e vecchia Coni Servizi è iniziato il dialogo. Patto tra gentiluomini, i tre hanno stabilito di non rivelare il nome di chi ha fatto il primo passo. Accontentati. Da domenica scorsa, l’interazione Malagò-Pagnozzi è diventata quotidiana, e a Malagò sono bastate poche ore per comprendere quanto prezioso sia stato fin qui il contributo di Coni Servizi, convinzione certificata da un paio di «dediche» contenute tra le righe dell’intervista rilasciata giovedì al Corriere dello Sport («Il Coni è stato molto abile nell’adattare i bilanci alla situazione economica», «Il Coni sull’Olimpico ha lavorato benissimo»). Questo non vuol dire che tra Malagò e Pagnozzi saranno rose e fiori vita natural durante, ma che quella che poteva sembrare una priorità del nuovo Governo (già, ma quale?) non è più tale. Per rivedere cariche e funzioni in Coni Servizi, un ri-
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DA PIAZZA DEL CAMPO AL COLOSSEO COSI’ SALE IL VALORE DEL CICLISMO
ilPunto
di MARCO MARSULLO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Alcuni piacevoli doni, specialmente sono unici. Grazie @MariaSharapova
MARC MARQUEZ Pilota MotoGP corre con la Honda
Mi sono divertito a fare un giro con @ValeYellow46 ?? Quanto si apprende stando con un pilota @marcmarquez93
NOVAK DJOKOVIC Tennista serbo, n.1 del mondo
Sono contento di giocarmi la finale domani. Non è sempre facile giocare al 100% per tutta la partita ma io ci provo sempre. ;) @DjokerNole
on ha ammazzato il camN pionato ma ha lo scudetto in pugno. La Juve esce dal San Paolo con il bicchiere mezzo pieno: sei punti di vantaggio in classifica più lo scontro diretto a favore. Solo Chiellini e compagni possono rimettere in gioco la concorrenza. Eppure anche nella notte che consacra la squadra di Conte regina della serie A emerge un problema che accompagna i bianconeri dall’inizio del torneo e cioè la mancanza del famoso top-player in attacco. Per vincere lo scudetto probabilmente basta e avanza questa rosa. Ma saranno sufficienti Vucinic, Giovinco, Matri, Quagliarella e Anelka per dare l’assalto alla Champions? Superato di slancio l’ostacolo Celtic la strada diventerà più dura. E la sfida contro il Napoli, una gara stile-Champions, ha dimostrato una volta di più che spesso la grande mole di gioco prodotta dal centrocampo fatica a trovare sbocchi vincenti negli attaccanti di ruolo. Anche stavolta a secco. Ormai non c’è tempo per operazioni di mercato ma se la Juve vuole continuare a crescere è chiaro che serve un Buffon-centravanti, o un Pirlo-centravanti. La campagna acquisti estiva dovrà completare questa lacuna. Il pareggio del San Paolo riapre invece la corsa al secondo posto. Quello che vale la qualificazione diretta alla fase a gironi della Champions. Quindi, ai soldi veri. Milan-Lazio di stasera acquisisce un valore in più. La società rossonera in settimana ha vinto una partita importante blindando El Shaarawy, l’ultimo dei suoi bimbi d’oro con un contratto da «sistemare». Galliani, restando all’interno di parametri economici corretti, ha disegnato un progetto di alto profilo e questo è un piccolo capolavoro visto che appena sette mesi fa il Milan sembrava avvia-
to a una stagione fallimentare dopo cessioni e divorzi dolorosi. Oggi l’unico rimpianto è la partenza di Thiago Silva. Con il brasiliano la squadra rossonera sarebbe già pronta ad aprire un ciclo vincente. Sistemato il domani c’è un presente che non ammette passi falsi. La sfida contro la Lazio vale un tesoretto che, di questi tempi, fa la differenza. Galliani questi milioni se li sogna anche di notte e non è il solo. La volata Champions vede impegnate sei squadre. Una volatona da Giro d’Italia, dove è ammesso anche qualche colpo proibito pur di mettere la ruota davanti. Milan e Lazio partono in leggero vantaggio e non solo perché lo dice la classifica. I rossoneri non possono fare calcoli, hanno bisogno di una vittoria per agganciare subito il terzo posto e preparare nel migliore dei modi l’avvicinamento al Barcellona. L’assenza di Balotelli è un problema anche se il Milan ha incantato in Champions senza avere Mario in campo. E se Montolivo, diventato il leader tattico della squadra, lasciasse il segno anche in fase conclusiva? Nella Lazio occhio ad Hernanes: arrivando da dietro può trovare spazi preziosi. Domani, infine, uno sguardo speciale lo merita Catania-Inter. In attesa di fare cassa nel prossimo mercato (basteranno le cessioni di Lodi e Gomez a garantire una montagna di euro) la squadra siciliana vuole alimentare una delle storie più intriganti del campionato. I nerazzurri, invece, arrivano a questo passaggio-chiave della stagione con un problema in più: lo scontro tra Stramaccioni e Cassano. Una vicenda negativa che si somma all’infortunio che ha tolto di scena Milito e a un progetto tattico che non ha preso consistenza neppure dopo la ricca campagna acquisti invernale. L’Inter è un cantiere aperto. Brutto scenario per dare l’assalto alla zona Champions. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
IL CALCIO CHE L’INCHIESTA DELLA GAZZETTA
16ª PUNTATA
4 In Veneto IL CONCORSO
JUNIOR TIM CUP
La squadra del Venezia calcio a 5 dove gioca Alireza Rajabi ROMANELLO
Alì ha smesso di fuggire adesso insegue il Milan Rajabi, scappato dalla guerra tra le ruote di un Tir, accolto a Venezia A 18 anni gioca nella A di calcio a 5: «Mi vedo assieme a El Shaarawy» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI VENEZIA
Pallone e integrazione rimano bene nel Venezia calcio a cinque, il club premiato dal presidente Carlo Tavecchio nell’ambito del progetto «Il calcio che vogliamo» voluto da Telecom Italia e Lega Nazionale Dilettanti che ha assegnato alla regione Veneto la mission Tim Together, un concorso tra le società più virtuose nell’inserimento sociale e sportivo di giovani profughi fuggiti da Paesi difficili. Il Venezia calcio a 5 ha dato asilo ad Alireza Rajabi, per tutti Alì, un giovane afghano diventato da poco maggiorenne, che nel 2011 è arrivato in Italia dopo un viaggio da brividi.
nascita che non ho mai avuto. In quella situazione ho confessato le mie origini e la Federazione iraniana ha preteso che andassi all'anagrafe di Kabul per regolarizzare la mia posizione. Ma io non potevo andare in Afghanistan perché avrei fatto una brutta fine».
Milanista Quel centro si chiama Robi & Paolo Alì ha deciso subito
della sua vita. «Al Persepolis ero attaccante e facevo molti gol, ma il mio obiettivo era venire in Italia. Da bambino giocavo emulando Baggio e Maldini,
«Sono andato via da Kabul, a Teheran mi sono finto iraniano per giocare a calcio»
Imbianchino «Sono afghano di
nascita ma quando avevo un anno con la mia famiglia ci siamo spostati a Teheran per sfuggire alle faide tribali del mio villaggio vicino a Kabul che mettevano a rischio la vita di tutti i miei familiari — dice — In Iran facevo l'imbianchino per aiutare in casa e studiando quando potevo da odontoiatra. Tutti pensavano che fossi iraniano e io lo lasciavo credere. Quando mi sono avvicinato al calcio, quello vero a 11, nella squadra del Persepolis i dirigenti di quel club hanno richiesto i documenti di
nel vostro Paese ero pronto a morire. Sono arrivato a Bari, da lì ho preso il treno per risalire a Venezia dove abita un mio cugino che però non poteva ospitarmi e così sono finito in un centro di accoglienza dove ho lavorato e giocato al calcio».
i miei idoli. Così decisi di intraprendere il viaggio della speranza. Con altri giovani sono arrivato al confine turco a piedi dove sono stato fermato e carcerato come clandestino. Stessa sorte in Grecia: per 4 mesi non ho visto il sole dentro la mia cella. Ad Atene mi hanno dato il foglio di via per tornare in Iran ma d’accordo con un camionista che veniva in Italia, mi sono nascosto tra le assi delle ruote del suo tir viaggiando a mezzo metro dall’asfalto. Per venire
Forte Rossarol situato a Tessera, vicino all'aeroporto di Venezia. Ci lavorano tra gli altri come istruttore Stefano Trevisanello, ex attaccante di Varese e Verona in serie A negli anni 70, e l’educatrice Sandra Brescancin che hanno facilitato l'inserimento di Alì e di altri giovani profughi. Al resto ha pensato il Venezia calcio a 5 che ha arruolato Alì nelle giovanili e lo ha portato in prima squadra. «Qui mi trovo bene, coi documenti sono a posto, anche se ho il problema di pagare l'affitto e le utenze dell’appartamento che condivido con altri due giovani afghani — sospira Alì — Con la maggiore età ho dovuto lasciare il centro di Tessera e arrangiarmi per conto mio. Purtroppo non ho un lavoro, sono disposto a fare qualunque mestiere serio. Col calcio a 5 mi diverto ma il mio sogno è di approdare nella A di quello a undici. Sono milanista e se chiudo gli occhi mi vedo con la maglia rossonera al fianco di El Shaarawy». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il calciatore Alireza Rajabi, 18 anni FOTO SPORTQUOTIDIANO
Prosegue senza sosta la Junior Tim Cup, il torneo di calcio a 7 riservato agli oratori italiani A Pescara Domani all'Adriatico, prima di PescaraUdinese, scenderanno in campo gli oratori di Sant'Antonio e Santa Lucia A Milano Il 10 marzo, prima di Inter-Bologna, si sfideranno le squadre Santissimi Chiara e Francesco e San Giulio Barlassina. La domenica successiva, prima di Milan-Palermo, in campo Sds Cinisello e Precotto
integrazione come valore
Bruno Listuzzi (Venezia C5) premiato da Carlotta Ventura e Carlo Tavecchio VENEZIA
Il concorso Tim Together è decollato bene a Venezia dove alla premiazione del Comitato Regionale Veneto della Federazione italiana gioco calcio, guidato dal presidente Giuseppe Ruzza, erano presenti un centinaio di bambini e ragazzi tesserati per il Venezia calcio a 5. Valori comuni Carlotta Ventura, responsabile domestic media di Telecom Italia, fa il punto dell’iniziativa: «Con questo concorso su base regionale, dedicato ai settori giovanili in accordo con la Lega Nazionale Dilettanti e che viaggia parallelamente a quello dedicato agli oratori insieme alla Lega Serie A, vogliamo riportare il calcio, coi suoi veri valori, tra i ragazzi — argomenta la manager del noto gestore telefonico — Lo spirito è quello di assegnare una mission alle regioni coinvolte dal nostro progetto. In Puglia abbiamo lanciato il fair play, qui in Veneto l'integrazione. Il progetto si avvale della collaborazione dei social network come Facebook e Twitter». Le tappe Il contest (così viene
IL SONDAGGIO
«Se nati qui, sono italiani» Anche gli utenti di www.gazzetta.it chiedono un calcio che sia veicolo di integrazione. Abbiamo chiesto se sia giusto che vengano tesserati come italiani, senza le attuali lungaggini burocratiche, i giovani calciatori nati o cresciuti in Italia ma che, per legge, sono ritenuti extracomunitari. L'85,6% ha risposto di sì. Scrive «Signora Viola»: «Stiamo ancora qui a chiederci se Balotelli è italiano? E' nato qui? Si sente italiano? Parla italiano? Ha imparato a giocare a calcio in Italia? E allora, de che stamo a parla’?».
chiamato) di Tim Together girerà tutte le province della regione. Dopo l'esordio di Venezia, toccherà Verona e Vicenza (sabato 6 aprile), Padova e Rovigo (sabato 27 aprile) e infine Belluno e Treviso (sabato 25 maggio). In ognuna di queste tre tappe sarà premiata una società che si è distinta con opere sul campo e anche fuori dal campo di gioco, mirate a favorire l'inserimento di giovani stranieri nell’ambito del calcio dilettantistico. a.to © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDO SPAGNA
Clasico strappalacrime ta di recuperare l’efficienza fisica per tornare in panchina potrebbe contrastare con la necessità di completare la guarigione nei tempi giusti. Rosell è stato a New York anche per capire cosa fare in vista della prossima stagione, perché al di là dei messaggi positivi di questi giorni — e non potrebbero essere diversi — un club come il Barcellona non può permettersi di prolungare oltre giugno quest’incertezza.
A MADRID ORE 16
Il rischio Dopo le pesanti sconfit-
Leo Messi, 25 anni, Barça LAPRESSE
GDS
Tra crisi e shock Il Barça ritrova il nemico Mou Roura quasi piange parlando di Vilanova mentre il Real cerca la spinta Champions DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ MADRID
È successo verso la fine della conferenza, quando il buon Jordi Roura si è sentito rivolgere la solita domanda sull’ultimo contatto telefonico avuto con Tito Vilanova. Roura non è un «secondo» giovane e rampante, ma un amico sincero e fedele dell’allenatore che a New York sta combattendo contro un tumore. «Ci siamo parlati ieri. L’ho sentito bene, pieno di energia e di volontà, e ci dà tanta speranza...». A questo punto, quando ormai la frase si stava completando da sola, Jor-
di si è fermato, incapace di proseguire, e nel lungo e inatteso silenzio si è percepito il suo sforzo per non piangere. Per 39 secondi — come hanno ricostruito i colleghi del Periodico — non si è sentito un alito, nella grande sala stampa di San Joan Despì. Jordi ha infine ingoiato le lacrime e ha concluso «... di rivederlo presto con noi». E però tutti i presenti si sono guardati in faccia chiedendosi il significato dell’improvvisa commozione. Non è che Vilanova sta peggio di come raccontano? La paura I giornali catalani sui tavoli strillano in copertina le solite buone notizie, il presiden-
te Rosell — in questi giorni a New York — dice che Tito tornerà in panchina il 2 aprile per l’andata dei quarti di Champions, ammesso ovviamente che il Barça risalga prima la corrente con il Milan. In un’altra situazione sarebbe comunque un peccato di alterigia nei confronti dei rossoneri; in questa, ha il sapore di un esorcismo. Col cuore gonfio di pena ciascuno cerca le sue fonti riservate, e alla fine si mettono assieme le varie risposte, la salute di Vilanova non è certo materia da scoop. Ne esce un quadro abbastanza rassicurante, a nessuno risulta che Tito rischi la vita, ma le cure sono lunghe e la fret-
te di San Siro e del Camp Nou, la squadra blaugrana rischia oggi la terza stazione della sua via crucis, visto che va al Bernabeu per il clasico di Liga. Con 16 punti di vantaggio sul Real (e 12 sull’Atletico), si può dire che la partita di questo pomeriggio abbia valore soltanto dal punto di vista psicologico, ma è co-
Xavi salta la sfida per infortunio. E Messi si confida sul blog cinese: «Ne usciremo» munque enorme a tre giorni da Manchester United-Real e a dieci da Barcellona-Milan, le euro-ordalie che attendono le regine di Spagna. Dovessero uscire entrambe dalla Champions, la Liga assumerebbe un importanza capitale, e qualsiasi cosa accada oggi non è pensabile che il Barça se la lasci sfuggire. Ma se il Real facesse il colpo martedì a Old Trafford, il Barcellona arriverebbe al Milan con la sensazione, sbagliata ma disturbante, di stringere un pugno di mosche. La notizia di ieri è che Xavi è rimasto a casa per una lesione al bicipite femorale, e ci sono poche speranze di recuperarlo per il Milan (10-15 giorni di prognosi). Intanto Messi ha postato sul suo blog cinese — avete letto bene — la seguente frase: «Non siamo abituati a vivere situazioni del genere, ma ho fiducia che questo gruppo saprà uscirne». Fra le ragioni del declino di una squadra pazzesca, non trascureremmo il fatto che nel momento di crisi la sua stella si palesi attraverso un blog cinese.
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LA 27a GIORNATA GetafeSaragozza 2-0 Oggi Real MadridBarcellona, DeportivoRayo Vallecano OsasunaAth.Bilbao, ValenciaLevante Domani GranadaMaiorca, EspanyolValladolid, MalagaAtletico Madrid, Real SociedadBetis Lunedì Siviglia-Celta CLASSIFICA Barcellona 68 A.Madrid 56 Real Madrid 52 Malaga 42 Valencia 41 R.Sociedad 40 Betis 39 Getafe 38 Rayo V. 37 Levante 34 Valladolid 33 Siviglia 32 Espanyol 31 Osasuna 28 Ath.Bilbao 26 Granada 26 R.Saragozza 25 Celta 23 Maiorca 18 Deportivo 16
L’EX MILANISTA OGGI TITOLARE
Kakà all’assalto del Manchester e della nazionale «Punto a conquistare una maglia in Champions e a tornare nel Brasile di Scolari» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
Oggi c’è un Clasico e Kakà sarà titolare, ma Ricky guarda avanti. Il giorno che più gli sta a cuore, in tempi brevi, è il prossimo martedì. Il 5 marzo Felipe Scolari comunicherà la lista dei convocati del Brasile per le amichevoli con Italia e Russia del 21 e 25 marzo e il Madrid si giocherà all’Old Trafford il passaggio ai quarti di finale della Champions League dopo l’1-1 dell’andata. Carpe diem Il piano di Ricky è preciso: «Sfruttare le occasioni che mi danno, giocare bene, dare tutto e aspettare. Certo che la partita col Barça mi può servire per mettermi in mostra e conquistarmi una maglia per Manchester. E certo che mi piacerebbe tornare in nazionale e giocarmi il Mondiale in casa. Con Menezes avevo un buon rapporto nonostante non mi abbia chiamato per due anni. Scolari ancora non l’ho sentito. Nella prima lista non sono entrato, vediamo la prossima. Cominciamo battendo il Barça». L’apertura di Felipao Ieri Scolari in qualche modo
ha aperto una porticina a Kakà: «Certe cose della partita con l’Inghilterra non mi sono piaciute, soprattutto a livello tattico. Farò le mie scelte pensando al bene del Brasile, non posso giudicare in base a ciò che scrivono i giornalisti». Scolari non ha escluso la possibilità di chiamare anche chi gioca poco col suo club, quindi la speranza di Kakà è legittima. Anche perché Ricky ultimamente sta giocando: oggi può arrivare la quarta gara di Liga consecutiva da titolare. «Io mi considero assolutamente in grado di giocare le partite importanti, e no, nessuno qui al Madrid mi ha fatto sentire un giocatore finito». Tifo e amarcord Ieri nella conferenza stampa di Kakà il Milan è apparso due volte: prima quando il brasiliano ha ricordato il suo partitone all’Old Trafford nel 2007, poi quando ha elogiato la gara d’andata dei rossoneri contro il Barça: «Mi è piaciuto l’impegno, la maniera di giocare, la disciplina tattica. Tutti sapevano cosa fare e l’hanno fatto bene. Ora resta il ritorno...». Parlava da tifoso, Kakà, pieno di speranza. Come per il suo prossimo martedì.
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INTERNATIONAL BOARD OGGI A EDIMBURGO LA 127a RIUNIONE DEI LEGISLATORI DEL CALCIO
Taccuino
Novità: il gol fantasma si vedrà allo stadio
GERMANIA - 24A GIORNATA
La Fifa pensa di rendere pubblici i «casi» sugli schermi. Si parla pure di fuorigioco FABIO LICARI
E siamo a quattro. Sono diventate quattro le tecnologie sul «gol fantasma» in ballo per Confederations 2013 e Mondiale 2014. Dopo «occhio di falco» e «goalref», testati (si fa per dire) al Mondiale per club in Giappone, ecco che questa settimana la Fifa ha dato l’okay ad altri due sistemi: «Cairos» e «goalcontrol-4d». La rincorsa è partita. Ma c’è una novità. Blatter aveva detto che non ci sarebbe stata spettacolarizzazione dell’evento: invece adesso la Fi-
fa sta pensando di rendere pubblico sullo megaschermo dello stadio, e quindi anche in tv, in tempo reale, il responso della tecnologia sui casi discussi. La trasparenza è sempre una cosa positiva. Se ne parlerà al 127o International Board della storia, oggi a Edimburgo (Scozia). Nuovi sistemi In realtà i legislatori del calcio (a maggioranza di 6 voti su 8) si limiteranno a valutare i risultati degli esperimenti. Il «Cairos», figlio illegittimo del vecchio pallone col chip, è un sistema tedesco simile al «goalref»: chip nella palla e sensori. Il «goalcontrol-4d», invece, anch’esso tedesco, è parente dell’«occhio di falco»: 14 telecamere (7 su ogni porta) che registrano la posizione del pallone vicino alla porta in 3 dimensioni. Costerebbe un po’ meno, 200 mila euro per lo
versioni light (meno telecamere) per ridurre una spesa che altrimenti potrebbero affrontare solo Germania, Inghilterra (dalla prossima stagione sicuro), forse Italia. Inoltre l’arbitro può sempre ignorare il suggerimento della tecnologia e, 45’ prima della partita, può decidere di non usarla se le prove danno qualche problema.
Sepp Blatter, 76 anni REUTERS
strumento più 3.000 a partita. Decide l’arbitro Sarà bello capi-
re come i nuovi sistemi potranno inserirsi nella lotta per la Confederations che comincia il 15 giugno: la decisione (frettolosa?) ad aprile. Ma serve per abbassare i prezzi troppo alti. Tanto che la Fifa pensa anche a
Fuorigioco: interferenza Al Board oggi non si parlerà dell’abolizione della «tripla sanzione» (vecchia promessa di Blatter mai mantenuta) ma di fuorigioco. Due questioni da valutare. La prima è: quando un giocatore «interferisce» ed è in fuorigioco? Per interferenza s’intende sempre quando «si impedisce all’avversario di giocare la palla ostruendo la sua visuale». La proposta di modifica è questa: se prima per «interferenza» si considerava anche un
semplice «movimento o un gesto che per l’arbitro potesse ingannare o distrarre il rivale» (troppo soggettivo), ora servirà invece «lottare per la conquista della palla». Sempre se il Board approverà il cambio. Fuorigioco passivo Inoltre si metterà per iscritto una prassi: un giocatore in fuorigioco è sempre rimesso in gioco da un rinvio deliberato di un avversario (anche se sbagliato), ma non da un rimpallo (su avversario o su pali e traverse) né da un salvataggio sulla linea (di portiere o difensore). Caso Shakhtar Infine, per evitare gol «immorali» tipo quello dello Shakhtar al Nordsjelland (invece di restituire la palla ai danesi dopo un infortunio di uno di loro), si deciderà che, in casi del genere, l’arbitro non dovrà convalidare il gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Eintracht k.o. in casa Eintracht.-Borussia M. 0-1. OGGI Borussia Do.-Hannover, Norimberga-Friburgo, Werder-Augsburg, Amburgo-Greuther Wolfsburg-Schalke, Leverkusen-Stoccarda. DOMANI Hoffenheim-Bayern, Fortuna D.-Mainz. CLASSIFICA Bayern 60; Borussia Do. 43; Leverkusen 42; Eintracht F. 38; Friburgo 35; Amburgo e Borussia M. 34; Hannover, Mainz e Schalke 33; Stoccarda 29; Werder 28; Fortuna, Norimberga e Wolfsburg 27; Augsburg 18; Hoffenheim 16; Greuther 13
FRANCIA - 27A GIORNATA
Test Psg a Reims Montpellier-Rennes 2-0. OGGI Reims-Psg, Sochaux-Nancy, Bastia-Ajaccio, St.Etienne-Nizza, Lorient-Valenciennes, Tolosa-Evian. DOMANI Brest-Lione, Marsiglia-Troyes, Lilla-Bordeaux. CLASS. Psg 54; Lione 51; Marsiglia 46; Nizza 45; St.Etienne e Montpellier 44; Rennes 41; Lilla 40; Lorient 39; Bordeaux 38; Valenciennes 34; Tolosa 33; Ajaccio 29; Brest 28; Sochaux e Bastia 27; Reims 24; Evian 23; Troyes 20; Nancy 18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE B
SABATO 2 MARZO 2013
29a GIORNATA
Sassuolo, cinque record oltre la A Gli emiliani vanno già più forte della Juve di B per punti conquistati e numero di vittorie STEFANO FOGLIANI SASSUOLO (Modena)
Il pragmatismo emiliano-lombardo sul quale sono state costruite le fortune del Sassuolo (squadra modenese, griffe Mapei) fa sì che non si dia troppo peso ai numeri che scrivono, fin qua, la marcia record della capolista - 64 punti, +10 sulla seconda, miglior attacco, miglior differenza reti - e tiene basso il profilo del tecnico Di Francesco, quasi a dire che i numeri senza risultati sono nulla, che il testacoda odierno (Sassuolo-Grosseto) è «partita non semplice, contro una squadra viva» e che il traguardo «è ancora lontano». I due terzi di stagione già in archivio, tuttavia, mettono il Sassuolo già davanti alla Juve del 2006-07 (62 punti dopo 28 giornate) schiudendo ai neroverdi la possibilità di rimanere per sempre negli almanacchi. Magari grazie a una promo-
zione, quest’anno alla portata, e a una infinita serie di record che la dicono lunga sul ritmo impresso dalla capolista al campionato. Attacco ai primati Il Sassuolo è
in media per lasciare un segno anche statistico sulla serie B: mancano 31 punti per superare
i 94 della Juve 2006-07 e la media punti tenuta fin qua dagli emiliani (2,29) potrebbe anche scendere a 2,21 permettendo al Sassuolo (che a questa media chiuderebbe a una improbabile quota 106) di restare nella storia della B. Più difficile restarci come squadra che ha fatto più punti di sempre in casa
(la Salernitana del 1948-49 ne avrebbe fatti, con i tre a vittoria, 59, e al Sassuolo servirebbe quindi un en plein), non impossibile invece diventare la squadra che ha fatto più punti di sempre in trasferta - 40 come Chievo, Lecce, Juve e il Sassuolo stesso l’anno scorso – e nemmeno diventare la squadra più
vincente di sempre in assoluto e in trasferta: di vittorie, per raggiungere il primo traguardo, ne mancano 9 (su 14 possibili), mentre per raggiungere il secondo ne bastano 3. Più difficile occhieggiare al top delle reti realizzate - le 95 della Spal del 1949-50, il Sassuolo dovrebbe segnarne altre 36, troppe
SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI PADOVA JUVE STABIA MODENA (-2) NOVARA (-4) BRESCIA TERNANA LANCIANO ASCOLI (-1) SPEZIA CITTADELLA CROTONE (-2) CESENA REGGINA (-2) VICENZA BARI (-7) PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
64 54 53 46 43 39 38 37 35 34 34 34 33 33 33 33 31 30 28 26 21 16
PARTITE G V N P 28 20 4 4 28 16 6 6 28 15 8 5 28 13 8 7 28 11 10 7 28 9 12 7 28 10 8 10 27 10 9 8 28 11 6 11 27 7 13 7 28 8 10 10 28 7 13 8 27 9 7 11 28 8 9 11 28 8 9 11 28 9 8 11 27 7 10 10 28 7 11 10 28 6 10 12 28 8 9 11 28 5 6 17 28 4 10 14
RETI F S 59 23 52 35 41 21 38 32 45 40 32 31 41 40 36 32 42 30 33 30 27 29 32 39 36 39 37 45 32 40 27 35 31 45 26 34 31 39 33 33 22 46 30 45
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO Sabato 8 marzo, ore 15 ASCOLI EMPOLI (3 0); BARI JUVE STABIA (1 2); BRESCIA NOVARA (2 4); GROSSETO VERONA (0 2); MODENA CITTADELLA (3 0); PADOVA VICENZA (2 0); PRO VERCELLI LAN CIANO (1 1); TERNANA SPEZIA (1 1); VARESE SAS SUOLO (0 4). Ore 18 LIVORNO REGGINA (3 1). Lunedì 10, ore 20.45 CROTONE CESENA (0 0).
JUVE STABIA PRO VERCELLI JUVE STABIA (4-3-3) 22 SECULIN 25 BALDANZEDDU 2 MARTINELLI 6 SCOGNAMIGLIO 19 DICUONZO 17 SUCIU 8 MEZAVILLA 10 CASERTA 7 VERDI 9 BRUNO 3 ZITO All. BRAGLIA
PRO VERCELLI (4-4-2) 1 VALENTINI 6 MODOLO 5 BORGHESE 4 RANELLUCCI 23 SINI 8 ERPEN 2 GENEVIER 26 APPELT 20 CRISTIANO 32 RAGATZU 9 EUSEPI All. BRAGHIN
PANCHINA 1 Nocchi, 14 Gorzegno, 23 Figliomeni, 4 Agyei, 16 Improta, 27 Acosty, 20 Cellini
PANCHINA 12 Miranda, 7 Grossi, 30 De Silvestro, 19 Germano, 11 Iemmello, 17 Scavone, 13 Greco
ARBITRO Roca di Foggia GUARDALINEE Tasso-Liberti PREZZI da 15 a 100 euro TV TV Sky Calcio 8 HD e B Tv
GDS - DATI STATISTICI CAMP
CESENA MODENA
CITTADELLA TERNANA
CROTONE ASCOLI
EMPOLI VARESE
CESENA (4-2-3-1) 22 CAMPAGNOLO 25 CECCARELLI 26 VOLTA 5 TONUCCI 14 COMOTTO 13 PARFAIT 16 GIANDONATO 27 DEFREL 19 SUCCI 23 TABANELLI 11 GRANOCHE All. BISOLI
MODENA (3-5-2) 1 COLOMBI 4 NARDINI 6 ANDELKOVIC 13 PERNA 5 MINARINI 7 STURARO 33 MORETTI 8 SIGNORI 23 PAGANO 9 ARDEMAGNI 23 PISCITELLA All. MARCOLIN
CITTADELLA (4-3-3) 22 CORDAZ 19 SOSA 26 GASPARETTO 5 PELLIZZER 3 DE VITO 2 VITOFRANCESCO 23 PAOLUCCI 24 BUSELLATO 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 11 MINESSO All. FOSCARINI
TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 2 FERRARO 13 FAZIO 15 LAURO 20 DIANDA 8 CARCURO 5 MIGLIETTA 34 SCOZZARELLA 27 RAGUSA 9 LITTERI 21 ALFAGEME All. TOSCANO
CROTONE (4-3-3) 33 CAGLIONI 18 DEL PRETE 15 CHECCUCCI 14 LIGI 3 MIGLIORE 17 MAIELLO 29 CRISETIG 6 ERAMO 9 GABIONETTA 11 CIANO 10 DE GIORGIO All. DRAGO
ASCOLI (3-5-2) 1 GOMIS 5 PRESTIA 13 RICCI 6 FAISCA 2 SCALISE 8 DI DONATO 18 LOVISO 23 CAPECE 21 PASQUALINI 9 SONCIN 10 ZAZA All. SILVA
EMPOLI (4-3-1-2) 34 BASSI 2 LAURINI 14 PRATALI 13 REGINI 32 ACCARDI 5 MORO 6 VALDIFIORI 11 CROCE 8 SAPONARA 7 MACCARONE 10 TAVANO All. SARRI
VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 2 PUCINO 25 TROEST 8 CORTI 32 FRANCO 24 ZECCHIN 5 DAMONTE 14 FILIPE 29 KONE 27 JUAN ANTONIO 9 MARTINETTI All. JOZIC
PANCHINA 1 Ravaglia, 2 Morero, 15 Brandao, 8 Djokovic, 37 Arrigoni, 24 Graffiedi, 30 Rodriguez
PANCHINA 12 Manfredini, 20 Aldrovandi, 27 Gulan, 32 Lazarevic, 34 Osuji, 10 Mazzarani, 11 Stanco
PANCHINA 1 Pierobon, 6 Coly, 4 Biraghi, 16 Baselli, 18 Schiavon, 14 Dumitru, 13 Di Nardo
PANCHINA 1 Ambrosi, 35 Masi, 3 Vitale, 18 Botta, 14 Bencivenga, 11 Sinigaglia, 29 Maniero
PANCHINA 12 De Luca, 13 Mazzotta, 19 Vinetot, 4 Galardo, 24 Matute, 7 Pettinari, 8 Falconieri
PANCHINA 22 Maurantonio, 15 De Sanctis, 20 Graham, 7 Russo, 14 Legittimo, 11 Montalto, 30 Feczesin
PANCHINA 22 Pelagotti, 32 Accardi, 4 Gigliotti, 30 Bationo, 18 Signorelli, 20 Pucciarelli, 17 Shekiladze
PANCHINA 22 Bastianoni, 13 Fiamozzi, 3 Struna, 26 Lazaar, 33 Ferreira Pinto, 11 Scapuzzi, 20 Forte
ARBITRO Cervellera di Taranto GUARDALINEE Marinelli-Pegorin PREZZI da 15 a 36 euro TV Sky Calcio 7 HD e B Tv
ARBITRO Manganiello di Pinerolo GUARDALINEE Bernardoni-Carbone PREZZI da 13 a 45 euro TV Sky Calcio 10 HD e B Tv
ARBITRO Gavillucci di Latina GUARDALINEE Di Vuolo-Ranghetti PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 11 e B Tv
ARBITRO Merchiori di Ferrara GUARDALINEE Vicinanza-Lo Cicero PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 4 HD e B Tv
(andata 0-4)
(andata 1-3)
(andata 0-2)
(andata 2-2)
CESENA D’Alessandro k.o. per due settimane (micro-frattura a un dito del piede destro). Rientrano Campagnolo e Djokovic. Squal. Comotto e Meza Colli. Diff. Brandao, Gessa, Giandonato, Granoche, Parfait, Succi.
CITTADELLA Probabili le conferme di Gasparetto e De Vito in difesa, Paolucci e Busellato a centrocampo. Ballottaggio Minesso-Dumitru. Squal. nessuno. Diff. Biraghi, Coly, Di Roberto, Schiavon.
CROTONE Tornano Migliore e De Giorgio, disponibili anche Vinetot e Addae. Squal. Abruzzese. Diff. Caglioni, Correia, Matute, Migliore, Torromino, Del Prete.
EMPOLI Valdifiori torna in regia, Pratali e Moro rientrano dal primo minuto. Saponara ok, sarà titolare. Squal. Hysaj eTonelli. Diff. Regini e Valdifiori.
ASCOLI In attacco rientra Zaza, al suo fianco Soncin visto che Feczesin non è al top. In porta esordio per Gomis. Squal. Fossati e Peccarisi. Diff. Feczesin, Morosini, Pasqualini, Russo, Soncin.
VARESE L’alternativa al 4-4-2 è il 4-2-3-1 con Martinetti unica punta e Ferreira Pinto, Juan Antonio e Scapuzzi alle sue spalle. Squal. Ebagua, Rea e il tecnico Castori. Diff. Bressan, Pucino, Zecchin.
MODENA Solo panchina per Lazarevic. Minarini per Zoboli infortunato. Squal. Gozzi Diff. Dalla Bona, Gulan, Pagano, Signori.
LANCIANO BRESCIA
TERNANA A centrocampo torna titolare Dianda. In attacco Litteri favorito su Maniero. Squal. nessuno. Diff. Botta, Ciofani, Brosco, Lauro, Litteri, Alfageme.
NOVARA REGGINA
SASSUOLO GROSSETO
SPEZIA LIVORNO
LANCIANO (4-3-3) 33 LEALI 27 ALMICI 2 AQUILANTI 6 AMENTA 3 MAMMARELLA 17 VASTOLA 8 MINOTTI 10 VOLPE 5 PICCOLO 19 FALCINELLI 9 FOFANA All. GAUTIERI
BRESCIA (4-3-2-1) 1 ARCARI 15 ZAMBELLI 21 DE MAIO 25 CALDIROLA 3 DAPRELA' 19 FINAZZI 5 BUDEL 20 ROSSI 8 SCAGLIA 24 FELIPE SODINHA 32 CORVIA All. CALORI
NOVARA (4-3-3) 22 BARDI 2 PERTICONE 4 LISUZZO 5 LUDI 7 CRESCENZI 18 MARIANINI 23 PESCE 32 FERNANDES 19 GONZALEZ 11 SEFEROVIC 20 LAZZARI All. AGLIETTI
REGGINA (3-5-2) 22 BAIOCCO 2 ADEJO 3 ELY 21 DI BARI 11 ANTONAZZO 14 HETEMAJ 18 COLUCCI 8 ARMELLINO 29 RIZZATO 9 DI MICHELE 16 GERARDI All. DIONIGI
SASSUOLO (4-3-3) 1 POMINI 23 GAZZOLA 20 BIANCO 26 TERRANOVA 3 LONGHI 6 BIANCHI 4 MAGNANELLI 7 MISSIROLI 19 TROIANIELLO 8 PAVOLETTI 28 CATELLANI All. DI FRANCESCO
GROSSETO (4-2-3-1) 12 LANNI 30 DONATI 29 PADELLA 19 BARBA 8 SOM 6 CRIMI 35 DELVECCHIO 24 SODDIMO 17 GIMENEZ 7 MANCINO 11 PIOVACCARI All. MORIERO
SPEZIA (4-2-3-1) 22 IACOBUCCI 5 PASINI 13 BENEDETTI 14 SCHIAVI 2 MADONNA 8 BOVO 7 MUSACCI 9 SANSOVINI 10 DI GENNARO 3 MARIO RUI 21 OKAKA All. CAGNI.
LIVORNO (3-4-3) 1 MAZZONI 4 BERNARDINI 27 EMERSON 17 CECCHERINI 28 SCHIATTARELLA 23 DUNCAN 16 GENTSOGLOU 3 GEMITI 26 SILIGARDI 9 PAULINHO 8 DIONISI All. NICOLA
PANCHINA 1 Aridità, 26 Scrosta, 23 D'Aversa, 20 Paghera, 24 Di Cecco 28 Falcone, 25 Plasmati
PANCHINA 12 Cragno, 2 Rosso, 6 Ant.Caracciolo, 14 Arias, 17 Benali, 11 Mitrovic, 16 Fofana
PANCHINA 1 Kosicky, 15 Ghiringhelli, 21 Colombo, 6 Buzzegoli, 13 Parravicini, 9 Rubino, 26 Baclet
PANCHINA 1 Facchin, 4 Bergamelli, 27 D'Alessandro, 23 Bombagi, 17 Barillà, 19 Campagnacci, 26 Comi.
PANCHINA 22 Pigliacelli, 5 Antei, 24 Marzorati, 10 Troiano, 14 Masucci, 9 Boakye, 25 Berardi
PANCHINA 22 Franza, 32 Cosenza, 13 Obodo, 20 Mandorlini, 34 Foglio, 36 Coulibaly, 9 Lupoli
PANCHINA 1 Russo, 4 Lollo, 6 Albarracin, 11 Pichlmann, 18 Piccini, 30 Antenucci, 35 Romagnoli.
PANCHINA 12 Fiorillo, 11 Lambrughi, 6 Salviato, 7 Belingheri, 5 Decarli, 21 Vacca, 20 Dell'Agnello
ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Stallone-Di Iorio PREZZI da 13 a 40 euro TV Sky Calcio 6 HD e B Tv
ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Manzini-Santuari PREZZI da 13 a 30 euro TV Sky Calcio 9 e B Tv
ARBITRO Pasqua di Tivoli GUARDALINEE Paiusco-Ciancaleoni PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 5 HD e B Tv
ARBITRO Di Bello di Brindisi GUARDALINEE Segna-Raparelli PREZZI da 15 a 45 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD e B Tv
(andata 4-1)
(andata 0-2)
(andata 0-1)
(andata 2-1)
(andata 5-1)
JUVE STABIA Sarà Bruno il terminale offensivo con Verdi e uno tra Zito e Acosty al suo fianco. Squal. nessuno. Diff. Nocchi, Acosty, Figliomeni.
LANCIANO Rientrano Almici e Volpe. In mezzo Minotti e Vastola. Squal. Rosania, Turchi Diff. Casadei, Vastola
NOVARA Mehmeti ancora fermo. A riposo anche Lepiller, per un problema muscolare nella rifinitura. Squal. nessuno Diff. Alhassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Lisuzzo, Ludi.
SASSUOLO Assenti i soli Valeri e Chibsah. In attacco conferma per Pavoletti. Squal. nessuno. Diff. Bianchi, Catellani, Terranova, Troianiello. Troiano.
SPEZIA Ai già infortunati Goian e Sammarco si aggiunge Garofalo. Possibile Di Gennaro dietro le punte Squal. Porcari. Diff. Benedetti, Bovo, Di Gennaro, Lollo, Madonna, Sansovini.
PRO VERCELLI Difesa obbligata per Braghin. In attacco Eusepi è in vantaggio su Greco. Squal. Abbate, Filkor e Scaglia. Diff, Erpen, Abbate, De Silvestro, Eusepi, Fabiano.
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ECCO I PRIMATI CHE POSSONO ESSERE BATTUTI
Così oggi (ore 15) SPEZIA NEI GUAI: SI FERMA ANCHE GAROFALO. BRESCIA: CALORI TORNA ALLA DIFESA A 4 CLASSIFICA
per 14 giornate - e a quello dei gol in trasferta, detenuto dal Pescara di Zeman (45) per raggiungere il quale servirebbero 15 reti in 6 trasferte. A Sassuolo non se la prenderà nessuno, tuttavia, se i record attuali resteranno tali e il Sassuolo salirà comunque in A.
BRESCIA Calori torna alla difesa a quattro. Emergenza a centrocampo: assenti Lasik, Saba e Bouy, mentre Budel rientra dalla squalifica. Squal. And.Caracciolo, Picci Diff. Lasik, Saba, Caldirola, Mitrovic.
REGGINA Freddi è rimasto a casa (stiramento). In attacco Gerardi e Di Michele. Squal. nessuno. Diff. Adejo, Armellino, Ely, Freddi, Lucioni.
GROSSETO Moriero perde Iorio, al suo posto torna Padella al fianco di Barba. Crimi favorito su Mandorlini. Squal. nessuno. Diff. Mandorlini, Rigione, Lupoli, Som.
LIVORNO In attacco Nicola proporrà il tridente Siligardi, Paulinho e Dionisi. Squal. Cellerino. Diff. Salviato, Belingheri, Gemiti, Dionisi, Lambrughi, Schiattarella.
PAGAMENTI IRPEF
Novara verso una nuova penalizzazione GIUSEPPE MADDALUNO
Il Novara rischia di perdere un altro punto, oltre ai 4 di penalità per il calcioscommesse (il 10 aprile l’udienza al Tnas, con il club che spera in uno sconto). Si è svolta ieri l’udienza della Disciplinare in relazione al mancato pagamento dell’Irpef sugli emolumenti di settembre e ottobre 2012. Pagamento che la società avrebbe effettuato, a seguito di una momentanea mancanza di liquidità, adoperando la formula del «ravvedimento operoso», ovvero una rateizzazione, tempestivamente comunicata alla Covisoc. Operazione prevista dall’ordinamento statale, ma non da quello sportivo e, per questo motivo, il Procuratore federale ha chiesto un punto di penalizzazione per il club e due mesi di inibizione per il presidente Carlo Accornero e per l’amministratore delegato Massimo De Salvo. Caso unico «E’ solo un problema di coordinamento tra norme statali e sportive - spiega il legale del club, Cesare Di Cintio -. Noi siamo convinti di avere operato in maniera corretta e per questo abbiamo chiesto il proscioglimento. Si tratta di un caso limite, mai verificatosi prima». La sentenza è attesa per la giornata di lunedì, sarà il primo dei tre gradi di giudizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I POSTICIPI
Lunedi due gare: Vicenza-Bari e Verona-Padova Il programma della giornata sarà completata lunedì da due posticipi. Ecco arbitri e orari. VICENZA-BARI (ore 19) Mariani di Aprilia. VERONA-PADOVA (ore 21) Ciampi di Roma.
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMA DIVISIONE IL BIG MATCH DEL GIRONE A
Lecce-Trapani: le stelle non stanno a guardare Chiricò e Abate giocano in anticipo la sfida con vista sulla B Il salentino: «Segno e vi salutiamo». Il siciliano: «Non scappate» GIUSEPPE CALVI
Il Lecce per allungare il passo, il Trapani per ribaltare le posizioni. Non sarà una sfida decisiva, ma potrà incidere tanto sulla corsa verso la promozione diretta in Serie B. Nel posticipo di lunedì la squadra di Toma punta a mettere una seria ipoteca sul primo posto: vincendo, porterebbe il vantaggio a 5 punti sulla formazione di Boscaglia, l’attuale concorrente più diretta. Imbattuto dal 9 dicembre, il Trapani è in serie positiva da 8 incontri (6 vittorie e 2 pareggi), che hanno fruttato 20 punti. Con il nuovo allenatore, subentrato a Lerda, il Lecce ha ottenuto 3 vittorie e un pareggio, nell’ultima giornata a Chiavari, perdendo solo in Coppa Italia, mercoledì con il Latina. Nel primo incrocio, il 22 ottobre scorso, i giallorossi s’imposero grazie al gol di Foti (forse pronto per la panchina, lunedì al «Via del Mare»), distaccando di 12 punti i siciliani, adesso lontani appena due lunghezze. Chiricò, gol impossibili «Ricordo bene l’incontro a Trapani: Foti impostò l’azione, mi servì il pallone e poi andò in area per ricevere il mio assist e battere il portiere Nordi», dice Mino Chiricò,
Cosimo Chiricò, 21 anni, attaccante del Lecce LEZZI
21 anni, nato a Brindisi. Domenica contro l’Entella, l’esterno offensivo ha regalato spettacolo: dribbling, accelerazioni e anche un gol da incorniciare. «Con quel sinistro a giro da fuori area ho firmato la mia rete più bella nel calcio professionistico - fa notare Chiricò, 3 gol nello scorso torneo per la promozione in B del Lanciano -.
Giovanni Abate, 31 anni, attaccante del Trapani ASARO
Per i giallorossi 10 punti in 4 gare, i siciliani sono imbattuti da quasi tre mesi
GIRONE A DOMANI LA 25a GIORNATA (ore 14.30). RIPOSA SAN MARINO
Reggiana, Parola reintegrato in rosa Cuneo: ecco Loria ALBINOLEFFE-REGGIANA
(1-1)
ALBINOLEFFE Squalificato Maietti, tornano Cisse e Pesenti. Allievi, Diakite e Previtali sono recuperati completamente. REGGIANA Una sola modifica rispetto alla squadra che ha battuto l’Entella prima del turno di riposo: Aya, che ha scontato la squalifica, rileverà Cossentino in difesa. Rossi ieri si è fermato per un affaticamento muscolare, ma non preoccupa. Sempre out Gilioli. Il Collegio arbitrale ha ordinato il reintegro di Parola, da due mesi fuori rosa per motivi disciplinari. La Reggiana dovrà pagare all’atleta un risarcimento pari al 20% del suo stipendio e rispettare il contratto che scade nel 2014. ARBITRO Merlino di Udine.
ALTO ADIGE-TREVISO
(3-1)
ALTO ADIGE Vecchi conferma il solito 4-3-3. In avanti esordio di Testardi, a centrocampo Branca potrebbe essere preferito a Uliano. TREVISO Ritorna Merlano dalla squalifica, ma il giovane Tonozzi potrebbe essere confermato in porta. Squalificato Cernuto, che sarà sostituito da Semenzato. ARBITRO Brasi di Seregno.
CREMONESE-ENTELLA
(0-0)
CREMONESE Infortunato Martina Rini, squalificato Sales: al suo posto dovrebbe giocare Avogadri. Intanto è rientrato in società Vittorio Berago al fianco di Gigi Simoni. Lo era stato ai tempi della Cremonese di Serie A e dell’Inter. ENTELLA Squalificato Rosso, dubbi sulle condizioni fisiche di Cesar, Zampano e Guerra. I tre, comunque, hanno lavorato in gruppo, le possibilità di recupero sono concrete. ARBITRO Maresca di Napoli.
FERALPI SALO’-TRITIUM
(1-0)
FERALPI SALO’ Niente partita dell’ex per il difensore Malgarti: lesione al legamento collaterale del ginocchio
sinistro, starà fuori almeno un mese. In difesa rientra Tantardini, mentre Magli sarà confermato da centrale. In attacco ballottaggio Montini-Miracoli. TRITIUM Romualdi e Cazzaniga, pur confermando il 3-5-2, potrebbero optare su qualche nome nuovo. Restano indisponibili Corti e Teoldi, mentre recupera Riva. ARBITRO Fiore di Barletta.
LUMEZZANE-CARPI
(0-1)
LUMEZZANE Festa in dubbio tra il 4-4-2 iniziale di Trapani e il 4-3-1-2 del secondo tempo. Nel primo caso spazio a Pintori sulle fasce, nel secondo a Dadson in mediana. Ancora assente Gallo, che ne avrà per un altro mese. CARPI Due dubbi in difesa per Brini, che deve valutare le condizioni di Letizia (caviglia) e Terigi (polpaccio). Se non recuperano pronti Pasciuti (favorito su Cardin) a destra e Gagliolo al centro. Si va verso la conferma del 4-4-2 che ha battuto il
RINVIATE PER NEVE
Il 13 e 14 marzo tre partite da recuperare Sono state definite le date dei recuperi delle tre partite del girone A di Prima divisione che domenica scorsa non si sono potute giocare a causa dei campi resi impraticabili dalla tanta neve caduta. Mercoledì 13 marzo, ore 14.30: Cuneo Alto Adige e Tritium Portogruaro. Giovedì 14 marzo, ore 14.30: San Marino AlbinoLeffe.
(2-1)
PAVIA Squalificati Fasano e Monticone. Roselli sta valutando se riproporre la difesa a 5 o a 4, in attacco invece verrà schierato dal primo minuto Beretta. Tornano a disposizione Meza Colli e Lussardi. COMO Il nuovo allenatore Colella annuncia variazioni in tutti i reparti, ma tiene nascoste le sue scelte. Torna anche il difensore centrale Marchi, confermato il modulo giù utilizzato da Paolucci, il 4-2-3-1. ARBITRO Piccinini di Forlì.
PORTOGRUARO-CUNEO
Abate, gol... stupidi Già, Giovan-
ni Abate, 31 anni, solo nato a Crotone ma siciliano di Augusta. Con 10 reti, ha spinto il Trapani nella rincorsa sul Lecce. «Ho solo sfiorato la B, a 20 anni, nel Palermo, e quattro stagioni fa nel Mantova: in tutto 15 presenze - sottolinea l’attaccante, due promozioni in C1 con Gela e Portogruaro -. Sbagliai a lasciare il Palermo per andare in prestito all’Avellino. Vorrei proprio ritagliarmi di nuovo uno spazio in B, stavolta da protagonista. A giugno mi scadrà il contratto, ma sono pronto a legarmi ancora al Trapani, società di categoria superiore: è la mia prima scelta anche se dovessi ricevere una proposta "indecente" da altri club. Sono stato bene pure al nord, in particolare a Portogruaro. Ora, però, posso vincere nella mia terra, dopo l’assurda rimonta registrata nella scorsa stagione, quando sprecammo 11 punti di vantaggio». Boscaglia lo punge spesso in allenamento. «Mi chiede di segnare anche qualche gol "stupido", con un tiro sporco o con un rimpallo - afferma Abate -. La squadra di Toma, tecnico che ricordo col 4-2-4 già nel Pisa, varrebbe la B, per la ricchezza del suo organico; eppure, il Trapani ha i mezzi per ribaltare ogni pronostico. Stimo tantissimo Chevanton e ammiro anche Chiricò, che si è esaltato già nello scorso campionato nel Lanciano».
L’ANTICIPO
Cuoghi vuole il Viareggio di Coppa Italia Viareggio Sorrento (girone B di Prima divisione) si gioca oggi alle 14.30 per evitare la concomitanza con l’ultimo corso del Carnevale. «Bisogna dimenticare la grande prova di Pisa in Coppa Italia e concentrarsi sul campionato»: è l’invito che l’allenatore del Viareggio, Cuoghi, ha fatto ai suoi giocatori. I bianconeri 5 punti nelle ultime 6 partite sono precipitati a ridosso della zona playout. Cuoghi deve rinunciare agli infortunati Gerevini e Lamorte, ma recupera Carnesalini, Calamai e Trocar. Probabile conferma dello schieramento di Pisa. Nel Sorrento quasi certa l’assenza del portiere Rossi (convocato nonostante un risentimento muscolare). Papagni dovrebbe puntare sul 4 3 3, per le assenze di Arcuri e Terminiello (infortunati), Di Nunzio e Alessio Esposito (squalificati). Così in campo (ore 14.30) VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Carnesalini, Fiale, Trocar; Pellegrini, Pizza, Maltese, Calamai, Martella; Giovinco, Magnaghi. (Furlan, Conson, Crescenzi, Peverelli, Sandrini, Benedetti, De Vena). All. Cuoghi. SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Kostadinovic, Ciampi, Nocentini, Bonomi; Guitto, Salvi, Beati; Corsetti, Bernardo, Tortolano. (Frasca, Balzano, Fusar Bassini, Ferrara, Musetti, Iuliano, Konad). All. Papagni. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno (Calò Grillo).
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GIRONE B DOMANI LA 22a GIORNATA (ore 14.30). DERBY FROSINONE-LATINA
Pavia, con Concas al posto di Di Gaudio a destra in mediana unica novità. In attacco ancora Viola al fianco di Della Rocca. ARBITRO Bindoni di Venezia.
PAVIA-COMO
Nel girone d’andata segnai due reti consecutive, contro San Marino e Treviso. Chissà, ora mi ripeterò e, dopo il bersaglio colpito contro l’Entella, segnerò pure al Trapani: con un successo il Lecce diventerebbe artefice del suo destino. Magari mi capirà Daniele Faggiano, salentino, d.s. del Trapani, che mi stima tanto: ho saputo che, quan-
d’ero nel Casarano di Toma, mi ha seguito per il Siena allenato da Conte. L’a.d. Tesoro ha fissato un premio se arriverò a 10 gol; praticamente impossibile, mi accontento degli 8 assist dettati ai compagni. Per la classifica cannonieri spero che Foti rientri presto; può ancora vincerla, altrimenti il mio favorito è Abate».
(1-0)
PORTOGRUARO In difesa manca il centrale Patacchiola (squalificato), al suo posto Blondett in coppia con Moracci. Altinier ha superato i problemi muscolari e parte titolare al fianco di Corazza. Prezzi ridotti per riempire il Mecchia. CUNEO Assenti i difensori Carretto e Ruggeri, dovrebbe essere rinviato anche il rientro dell’attaccante Torri. In difesa è disponibile e potrebbe fare il suo esordio Loria. A centrocampo recuperato Garavelli, che si posizionerà alle spalle delle due punte, Ferrario e Martini. Ballottaggio tra Longhi e Danucci per un posto in cabina di regia. ARBITRO Guccini di Albano Laziale.
IL POSTICIPO Lecce-Trapani. La giornata si concluderà lunedì alle 20.45 con il posticipo Lecce-Trapani (andata 1-0): arbitra Ghersini di Genova. Questa settimana riposa il San Marino.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lecce p. 44; Trapani* 42; Alto Adige*˚ 37; San Marino˚ ed Entella 35; Carpi 34; Lumezzane 33; Feralpi Salò* 31; Pavia 30; Cremonese (-1) 29; AlbinoLeffe˚ (-6) 26; Como* (-1), Cuneo˚ e Portogruaro*˚ (-1) 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10*. (* ha riposato; ˚una da recuperare). PROSSIMO TURNO Domenica 10 febbraio, ore 14.30: Carpi-San Marino (3-0; lunedì 11, ore 20.45); Como-Alto Adige (0-0); Cuneo-Tritium (0-0); Entella-Feralpi Salò (1-1); Lecce-Lumezzane (1-2); Reggiana-Cremonese (0-0); Trapani-Portogruaro (1-1); Treviso-Pavia (0-2).
Perugia, Cangi k.o. e furto nella sede Avellino con Di Masi ANDRIA-BENEVENTO
(1-0)
ANDRIA Squalificato Larosa, è molto probabile che Cosco torni al 4-4-2 ripresentando D’Errico come esterno di centrocampo. In avanti conferma per il tandem Sy-Innocenti, qualche dubbio sul ruolo di terzino destro: ballottaggio Tartaglia-Cutrupi. BENEVENTO All’appello di Carboni mancheranno solo Siniscalchi (squalificato) e Pedrelli (distrazione muscolare all’adduttore destro), rientra Mengoni, che con Signorini costituirà la coppia dei centrali difensivi. ARBITRO Pelagatti di Arezzo.
BARLETTA-GUBBIO
(0-0)
BARLETTA Infortunato Menegaz, squalificato Di Bella. Burzigotti, De Leidi e Camilleri si contendono due maglie in difesa. A centrocampo rientra Allegretti, Barbuti in vantaggio su La Mantia. Risoluzione consensuale del contratto per Petterini. GUBBIO Carroccio e Caccavallo infortunati, Sandreani influenzato; ha raggiunto solo ieri il ritiro di Corato e tenterà un recupero in extremis. Sottil sta pensando al 4-3-1-2 con Baccolo trequartista e Bazzoffia e Galabinov in attacco. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore.
FROSINONE-LATINA
(0-0)
FROSINONE Del Duca squalificato, Guidi e Bertoncini infortunati. Stellone spera di recuperare Biasi che giocherebbe centrale con Ficagna, all’esordio. Tra i pali rientra Zappino. Ampia scelta in attacco. LATINA Recuperati Cejas, Milani e Bindi, torna Kolawole. Schetter è squalificato e sarà sostituito proprio da Kolawole, Giallombardo lascia il posto a Bruscagin. ARBITRO Aureliano di Bologna.
NOCERINA-CATANZARO
(3-2)
NOCERINA Chiosa e Corapi squalificati, Scardina e Diagouraga non ancora a posto. Per far coppia con Baldan in
difesa è ballottaggio tra Giuliatto e Andelkovic. Probabile riconferma, invece, per il giovane Pepe nel terzetto di centrocampo. CATANZARO Mancano Pisseri (squalificato) e Borghetti (fuori da due mesi per noie al ginocchio), ma c’è abbondanza in ogni reparto. In porta c’è Faraon. ARBITRO Intagliata di Siracusa.
PERUGIA-AVELLINO
(1-1)
PERUGIA Camplone non potrà avere in difesa Cangi (fuori un mese) e Cacioli per infortuni muscolari. Massoni è in dubbio per una distorsione alla caviglia. Previsto l’arretramento a destra di Moscati, con Russo e Lebran al centro. A sinistra torna Liviero, a centrocampo prima da titolare di Dettori. Nella notte tra giovedì e venerdì ladri nella sede del Perugia e nei locali del Curi: portati via un televisore, una macchina fotografica, un pc portatile e l’attrezzatura tecnica di alcuni calciatori.
SERIE D
Oggi sei anticipi A Mezzolara c’è la differita tv Oggi alle 14.30 si giocano sei anticipi. GIRONE A Chieri-Trezzano (ore 15): Pirriatore di Bologna: Santhià-Sestri Levante (ore 15): Boggi di Salerno. GIRONE D Formigine-Riccione (a Savignano sul Panaro): Jouness di Torino; Mezzolara-Pistoiese (ore 15, differita Rai Sport 2 alle 23.55): Viotti di Tivoli. GIRONE E CasacastaldaLanciotto (a Gualdo Tadino): Gosetto di Schio; Deruta-Castel Rigone: Capraro di Cassino.
AVELLINO Diversi dubbi di formazione per Rastelli, a partire dal modulo con la possibile conferma del 4-4-2. Indisponibile il portiere Fumagalli per una distrazione al collaterale mediale del ginocchio sinistro, al suo posto Di Masi. In dubbio anche D’Angelo, alle prese con una infiammazione al quadricipite. Saranno oltre mille i tifosi che raggiungeranno Perugia. ARBITRO Cifelli di Campobasso.
PISA-PAGANESE
(0-0)
PISA A parte Rizzo, infortunato, e Perez, squalificato, Pane ha tutti a disposizione. In ballottaggio per una maglia in attacco Tulli e Gatto, sulla fascia sinistra Benedetti e Pedrelli. PAGANESE Paganese in emergenza, soprattutto in difesa per gli infortuni di Fernandez, Agresta e la squalifica di Pepe. In allarme i giovani Pastore, Puglisi e Perrotta. A centrocampo infortunati Neglia, sicuro assente, e Scarpa. Pronto per la sostituzione Babù. In attacco Caturano ha lavorato poco in settimana e potrebbe partire dalla panchina. ARBITRO Dei Giudici di Latina.
PRATO-CARRARESE
(0-1)
PRATO Con Romanó non recuperato, Disabato pronto per la panchina e Cavagna squalificato, ci sarà un centrocampo inedito, probabilmente con Di Dio a destra, Corvesi centrale e Casini. Esposito fa tesoro delle indicazioni dell’amichevole con lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti. CARRARESE L’allenatore Iaconi spera di recuperare in extremis Makinwa, mentre in porta dovrebbe rilanciare Cicioni. Nella partitella di metà settimana in evidenza Partipilo e Orlandi, che si candidano a un posto da titolare sugli esterni di centrocampo nel probabile 4-4-2 di partenza. ARBITRO Morreale di Roma.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Latina* (-1) p. 43; Avellino 41; Nocerina e Perugia (-1) 36; Pisa 33; Benevento 32; Frosinone (-1) 31; Catanzaro 28; Prato 27; Paganese* e Viareggio 26; Gubbio 25; Andria (-2) 22; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (*una in meno). PROSSIMO TURNO Domenica 10 febbraio, ore 14.30: Avellino-Viareggio (1-1); Barletta-Frosinone (1-3); Benevento-Sorrento (1-1); Carrarese-Perugia (0-3); Catanzaro-Pisa (1-4); Gubbio-Prato (1-0); Latina-Andria (1-0); Paganese-Nocerina (4-1).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
FORMULA 1 LA TECNICA
Giorno super La F138 esalta Alonso «Recuperati 8 decimi»
Dall’alto gli scarichi della Ferrari F138 mostrati ieri a Montmelò e il doppio Drs della Red Bull RB9, l’ultima magia di Newey COLOMBO
Scarichi e fiancate Ferrari cambia faccia GIORGIO PIOLA MONTMELÒ
Nella girandola degli esprimenti la Ferrari è stata forse la più attiva. Sulla F138 sono comparse nuove fiancate, scarichi con terminali più bassi, un’ala anteriore completamente ridisegnata, un diverso diffusore. Quest’ultimo (con gli scarichi) è rimasto anche per la simulazione di gara di Alonso, mentre l’alettone ha fatto solo pochi giri. Le paratie laterali, il profilo principale e il gruppo di flap mostrano reminiscenze Red Bull e Lotus. Le fiancate sono più basse
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e spioventi all’esterno, con piccole protuberanze per coprire la meccanica. Tanti esperimenti con il doppio Drs, che difficilmente vedremo in Australia. Lotus, Mercedes, Sauber e Red Bull devono perfezionare la fase di ritorno al massimo carico, che avviene col variare della velocità: i piloti ora rischiano di avere in frenata l’alettone ancora parzialmente in stallo. A proposito di doppio drs la Red Bull ha completato il proprio schema introducendo una piccola presa d’aria all’altezza dell’attacco centrale del profilo inferiore dell’alettone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo spagnolo: «Siamo messi 200 volte meglio di un anno fa Le novità funzionano e il degrado delle gomme è limitato» Grosjean il più rapido, Vettel a singhiozzo col doppio Drs DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA MONTMELÒ (Spagna)
Luci e azione. Proprio come sul set di un film. Il protagonista Fernando Alonso la immaginava così quest’ultima due giorni di prove sulla Ferrari a Barcellona. E poco importa che alla fine la scena fosse bagnata e le temperature non esattamente da «Mediterraneo». Il Capitano rosso si è calato di buona voglia nella parte, vivendo quello che lui stesso ha definito «un giorno perfetto». Rispetto a tre mesi fa, solo il clima è lo stesso di Interlagos. La faccia racconta un altro stato d’animo. Per non parlare del paragone con l’anno scorso, quando l’antenata della F138 viaggiava a un’eternità dalle rivali e la prima gara in Australia si annunciava come
Fernando: «Sono ultimo? Come giudicare una punta del Real dall’allenamento» un incubo. «È tutto molto diverso, oggi sono molto più fiducioso e ottimista», spiega sorridendo Alonso. Buon passo Ci sono almeno
due buone ragioni per esserlo. Primo: i nuovi componenti provati «hanno più o meno funzionato tutti e risposto alle attese». Secondo: lo spagnolo nel pomeriggio ha affrontato una simulazione di gara con due set di gomme dure e poi le intermedie per uno scroscio di pioggia, fermandosi dopo 40 giri per le bandiere rosse provo-
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cate dalla Caterham di Van der Garde. «E il degrado degli pneumatici, che al mattino era tremendo, si è mantenuto costante per 14 giri», osserva Alonso. Un dato importante. Anche perché Fernando ha marciato a tratti sul passo di 1’29"-1’30", in linea con i tempi fatti registrare qui nei giorni ben più caldi del gran premio. «L’Australia sarà una prova del fuoco per le gomme e le squadre, perché finora non abbiamo girato con il caldo (ieri c’erano 10-11 gradi; n.d.r.). La Pirelli dice che il degrado è dovuto alle basse temperature. Ma non mi preoccupo, saremo tutti nella stessa situazione». Incognite Già, sembra quasi
avere più timori Jenson Button, primo ieri mattina davanti al sorprendente Sutil, e secondo nel pomeriggio dietro al so-
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lito Grosjean, che della sua lodatissima McLaren dice: «Sono contento dei progressi, ma sento che c’è ancora qualcosa da fare per arrivare pronti a Melbourne». Mentre il tre volte iridato Sebastian Vettel ha provato a singhiozzo, complici gli esperimenti della Red Bull sul rivoluzionario Drs passivo progettato da Adrian Newey: «Con questo clima è difficile fare valutazioni su te stesso e sugli altri». La pensa così anche Alonso, che rimprovera ai giornalisti di volere analizzare a tutti i costi i test «come se si andasse al campo di allenamento e si pensasse che il terzo attaccante del Real Madrid giocherà solo perché ha fatto un gol in allenamento». Eppure per il Samurai ieri c’erano motivi per illuminarsi. Nonostante l’ultimo posto del tutto irrilevante nella classifica dei tem-
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SABATO 2 MARZO 2013
Fernando Alonso, 31 anni COLOMBO
BUTTON INSEGUE
S
la prova della verità. La Ferrari, già affidabile con Massa, sarà anche veloce? «Se ci fidiamo della teoria, dovremmo avere ridotto il distacco di 7-8 decimi che avevamo dalla pole nell’ultima gara in Brasile. Io credo che sarà così», prevede Alonso. «Non so se le nostre soluzioni siano abbastanza fantasiose da superare gli avversari. Ma so che qui l’anno scorso eravamo a due secondi dai migliori, con un’auto impossibile da far funzionare. Eppure ci siamo giocati il Mondiale. Oggi ne abbiamo una che risponde come vogliamo e i risultati in pista corrispondono alle previsioni della galleria del vento. Il potenziale fa ben sperare. Rispetto al 2012 siamo duecento volte meglio».
Nel fuoco Ora manca solo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
KART IL CAMPIONISSIMO DICE STOP DOPO LE LIBERE
Sorpresa a Muro Leccese Schumi rinuncia alla gara PASQUALE MARGIOTTA MURO LECCESE (Lecce)
Michael Schumacher non correrà la tappa del Wsk Euro Series di Muro Leccese. Dopo le libere di giovedì al volante del kart numero 47 della Tony Kart Racing Team, il sette volte iridato di F.1 non si è presentato alle verifiche e si è quindi ritirato dalla KZ1. Una categoria molto combattuta, visto che la giornata di ieri si è chiusa con una gran lotta: i primi tre — Federer, Leclerc e Max Verstappen — sono raccolti in soli 75 millesimi. Da oggi si entra nel vivo con la Fina-
I diplomi Manager sportivi Domenicali alla Bocconi Stefano Domenicali ha partecipato ieri all’Università Bocconi di Milano alla consegna dei diplomi di «Sport Management», programma di formazione per manager sportivi, giunto alla terza edizione e promosso da Sport Business Academy, della quale è partner Rcs Sport. Nella foto (da destra) il capo della Gestione Sportiva della Ferrari, il professor Dino Ruta (codirettore della Academy) e il pallavolista Pasquale Gravina.
Michael Schumacher, 44 anni, sul kart in Salento
le 1 in KZ1 e KZ2. In KF Junior continua la crescita dei figli di Schumi e di Alesi. E la presenza dei due ex ferraristi al circuito salentino ha acceso l’entusiasmo dei tifosi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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4 Monza sulla Rai
Così ieri a Montmelò (4.655 m)
pi. Al mattino la Ferrari ha infatti gettato nella mischia molte della novità in vista di Melbourne, tra cui le fiancate dal diverso andamento in zona scarichi, il fondo modificato e l’ala anteriore con nuove feritoie nelle paratie, che poi non è stata usata durante la simulazione. «Avevamo paura che non saremmo riusciti a completare il programma, perché c’erano da valutare nuove parti con l’auto piena di sensori e il maltempo ci ostacolava. Invece siamo riusciti a girare in condizioni variabili con diversi tipi di gomme, raccogliendo più informazioni che in altri 10 giorni di prova. Sono stati test super positivi. Ho buone sensazioni», ragiona Alonso dopo 102 giri.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
1. Grosjean (Fra-Lotus) 1’22"716 (88 giri) Gomme morbide 2. Button (GB-McLaren) 1’23"181 (72) Medie 3. Maldonado (Ven-Williams) 1’23"628 (75) Morbide 4. Vettel (Ger-Red Bull) 1’23"743 (65) Medie 3. Hülkenberg (GerForce India) 1’23"744 (79) Medie 6. Sutil (GerForce India) 1’24"215 (62) Medie 7. Ricciardo (AusToro Rosso) 1’25"483 (61) Morbide 8. Chilton (GB-Marussia) 1’25"598 (75) Morbide 9. Van der Garde (Ola-Caterham) 1’26"316 (48) Medie 10. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’26"655 (120) Medie 11. Alonso (Spa-Ferrari) 1’27"878 (102) Medie
S Oggi Per quanto riguarda i top team, gireranno Massa (Ferrari), Webber (Red Bull), Raikkonen (Lotus), Hamilton (Mercedes) e Perez (McLaren)
Monaco a Sky La tv di Stato trasmetterà 9 gare in diretta Tra queste, le ultime due: Stati Uniti e Brasile
PAOLO IANIERI
A due settimane dal via del Mondiale (la stagione scatta il 17 marzo a Melbourne), Sky e Rai hanno raggiunto l’accordo sulla trasmissione delle gare della Formula 1. Nove gare Al fianco di Sky, che
da quest’anno trasmetterà tutta la stagione su Sky Sport con la creazione di due canali ad hoc (206 e 207 e 9 opzioni video), la televisione di Stato — che dal 13 settembre 1953, quando trasmise il GP d’Italia a Monza, ha sempre seguito la F.1 — manderà in onda in diretta 9 delle 19 gare in calendario, mentre le altre 11 saranno trasmesse in differita. L’accordo con Sky, che alla Rai è costato oltre 100 milioni di euro, sarà valido fino al 2017. Sky vanta invece i primi diritti per tre anni, fino al 2015, più un’opzione di due. Scelta Ma quali sono le gare che, oltre che sulla tv a pagamento, saranno trasmessi in diretta anche da Rai1? Il criterio di scelta prevedeva l’impossibilità da parte Rai di trasmettere più due gare consecutive in diretta. E sempre alla Rai è toccato scegliere i primi tre GP da trasmettere live: Monza e poi le ultime due corse in calendario, Stati Uniti ad Austin (alle 20 italiane) e quello del
Brasile a San Paolo (alle 17). Dopodiché è stata Sky a scegliere i tre GP da trasmettere in esclusiva in diretta: e tra questi c’è Montecarlo. Poi la spartizione delle corse è andata avanti un GP per volta. Rai2 Delle prime quattro gare
extraeuropee in calendario, la Rai trasmetterà in diretta soltanto la terza, quella in Cina, mentre Australia e Malesia, che si correranno nella mattina italiana, saranno trasmesse in differita su Rai2 alle 14. Un orario che comunque dovreb-
SCHIERAMENTO 2013
Bianchi firma per la Marussia Spodestato Razia Dopo essere stato «bruciato» da Sutil alla Force India, il 23enne francese Jules Bianchi si consola con il volante della Marussia. Prende il posto del brasiliano Luiz Razia. Bianchi dovrebbe portare al team, attraverso i propri sponsor, una cifra di poco superiore ai 5 milioni di sterline (circa 5,7 milioni di euro), somma che Razia non sarebbe stato più in grado di garantire. Intanto la Caterham ha annunciato i piloti di riserva: saranno l’americano Alexander Rossi e il cinese Ma Qing Hua.
MONDIALE CROSS NUOVE REGOLE
In Qatar si sperimenta il 2014 Cairoli vince la qualifica LOSAIL (Qatar) — (m.z.) Oggi, con diretta su Sportitalia 2 dalle 17, scatta il Mondiale cross con una grossa novità: in previsione del 2014, quest’anno le trasferte extraeuropee si disputeranno con una manche per classe e una superfinale che vedrà al via i primi 20 di ciascuna classe. Il punteggio sarà separato per categoria come fossero due gare diverse. La svolta è stata voluta da Youthstream. «Non si poteva più tenere il pubblico davanti alla tv per 4 ore — ha spiegato Giuseppe Luongo, titolare della società che gestisce il Mondiale —. Inoltre la copertura, con le nuove acquisizioni in Sud America e in Medio Oriente, è diventata internazionale. Bisogna continuare su questa strada: quest’anno arriva il Qatar, nel futuro la Thailandia». Novità dell’ultima ora è il ritorno del GP di Finlandia, che il 14 luglio sostituisce quello della Russia. Nella manche di qualifica Mx1, ieri, successo di Tony Cairoli (Ktm).
be garantire ottimi ascolti visto che si tratta di quello consueto in cui scattano i GP europei. Il Bahrain, quarta gara, sarà invece trasmesso sempre su Rai2 (la rete che ospiterà tutte le differite) alle 19. Per chi ha l’alta definizione, il canale sarà il 501 HD. Dirette Gli altri GP trasmessi in
diretta da Rai1 saranno la Spagna (alle 14), il Canada (alle 20), l’Ungheria (alle 14), Singapore (alle 14) e il Giappone (alle 8). Tutte le altre gare, (Monaco, Gran Bretagna, Germania, Belgio e Abu Dhabi) saranno trasmesse alle 19, mentre a causa del fuso orario la Corea andrà in onda alle 14 e l’India alle 15.30. Programma Nei gran premi che saranno trasmessi in diretta la Rai trasmetterà live anche le prove libere e le qualifiche, in quelli in differita, invece, la lotta per la pole position andrà in onda tre ore dopo la conclusione, mentre le prove libere saranno raccontate in una sintesi serale. Sono state confermate le trasmissioni Pole Position e Pit Lane, mentre per le gare in differita esordirà un nuovo approfondimento, Parco chiuso, che andrà in onda (in diretta) al termine della gara. A commentare le gare sarà sempre Giancarlo Mazzoni, spalleggiato dal commento tecnico di Ivan Capelli e dell’ingegner Giancarlo Bruno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
In Australia
Stoner esordio amaro Sbatte con la sua Holden Esordio con botto per Casey Stoner nel Turismo australiano: l’ex iridato MotoGP è finito a muro a 8 giri dalla fine nella gara V8 Supercars ad Adelaide mentre era 14o IPP
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
CICLISMO LA CLASSICA GAZZETTA
SABATO 2 MARZO 2013
SETTIMA EDIZIONE
Diretta RaiSport 2 dalle 13.45 Live su Al Jazeera Si vede in 116 Paesi
Oggi la 7ª Strade Bianche. Ritrovo alle 9.30 a Gaiole in Chianti (Siena): partenza alle 11. Arrivo a Siena, in piazza del Campo, verso le 16. Diretta tv su RaiSport 2 dalle 13.45. La corsa sarà trasmessa in 116 Paesi di 5 Continenti. Live su Eurosport e novità Al Jazeera in Medio Oriente e Nord Africa
Strade Bianche Cancellara da tris «Questa corsa è un paradiso» Già re nel 2008 e 2012: se vince, gli dedicano un tratto di sterrato. Sagan e Phinney i rivali DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI GAIOLE IN CHIANTI (Siena)
Quando il ciclismo è strade silenziose e contadine, di terra e perciò di fango o di polvere. Quando il ciclismo è in bianco e nero anche quando il mondo è a colori. Quando il ciclismo è non solo pedalare, ma anche rimbalzare e remare. Quando il ciclismo è sentieri o sterrati. Quando il ciclismo è un viaggio e un omaggio alla memoria. Quando il ciclismo è originale, perché torna alle origini, ma anche perché dà origine al nuovo ciclismo. Quando il ciclismo sembra il pugilato. Ma il pugilato dell’Ottocento: colpi a mani nude e riprese a sfinimento. Strade Bianche: e Fabian Cancellara diventa il campione dei pesi massimi. Forza, potenza, resistenza. Dare e prenderle, portare e incassare. Oggi «Spartacus» pedala come il campione in carica, come il de-
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E’ una gara unica, che i corridori amano correre, anche sapendo di dover soffrire
tentore del titolo. Un po’ Ali e un po’ anche Tyson. Cancellara, già due vittorie bianche. «La prima nel 2008, in volata su Alessandro Ballan: una vittoria, se fosse stato pugilato, ai punti. La seconda nel 2012, da solo: una vittoria per k.o. E pensare che quel giorno avevo mal di gambe. Poi pensai che il mal di gambe potessero, anzi, dovessero averlo anche gli altri. Ed era proprio così».
DALLA BASILICATA Fabian Cancellara è nato il 18 marzo 1981 a Wohlen (Svi): il papà è originario di San Fele (Potenza). Ha vinto 2 Roubaix, 1 Fiandre, 1 Sanremo (BETTINI)
Qual è il fascino di questa corsa?
Non so dove posso arrivare in una corsa così unica. E’ una sfida che mi affascina PETER SAGAN SLOVACCO, 23 ANNI (Bettini)
CADEL EVANS AUSTRALIANO, 36 ANNI
Qui la considerano quasi di casa.
«A volte succede anche nelle Fiandre... La Toscana è terra di ciclismo pedalato e raccontato, è terra di cucina e di vini, che quasi è un peccato non sedersi a tavola, tranquilli, a mangiare e bere. La verità è che io mi sento mezzo italiano. Ho l’Italia nel cuore, anche se le mie radici sono più a sud. Mio nonno di Atella, mio padre di San Fele, provincia di Potenza, per mio nonno Lucania, per mio padre Basilicata, per me famiglia, parentado e parentele». Stavolta?
«Le Strade Bianche è una di quelle corse che i corridori amano correre, anche sapendo di soffrire, altrimenti vanno da un’altra parte. Sarà quell’alternarsi di terra e asfalto. Sarà l’ambiente e l’avventura, le incognite e gli imprevisti. Sarà la partenza nelle vie di un villaggio e l’arrivo in una piazza storica. Sarà che, per un giorno, ti senti Girardengo o Binda, Coppi o Bartali». Comincia il suo mese d’oro?
«Sanremo, Fiandre, Roubaix... Come tre campionati del mondo. Si vince e si perde, ma se dai tutto te stesso vinci sempre, anche quando non arrivi primo. Il mio motto è: niente prigionieri. Significa: non avere rimorsi. E si traduce in fare il massimo per vincere, anche a costo di far vincere qualcun altro. Qualche volta è successo, ma non me ne sono mai pentito».
«Non c’è giorno in cui non abbia voglia di andare in bici. E quando salgo in bici, sento lo stesso entusiasmo e la stessa gioia che prova un bambino. Le sconfitte mi costringono a imparare la lezione e mi regalano la voglia di impegnarmi ancora di più. Invece le vittorie rappresentano la perfezione. Capolavori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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La Toscana è terra di cucina e vini, quasi un peccato non sedersi a tavola
VALVERDE TORNA IN ITALIA DOPO 5 ANNI ATTENZIONE AL TRICOLORE PELLIZOTTI Androni Giocattoli 21 Pellizotti, 22 Di Serafino, 23 Malaguti, 24 Chiarini, 25 Ermeti, 26 Frapporti, 27 Reda, 28 Parrinello. Astana (Kaz) 31 Kessiakoff /Sve), 32 M. Iglinskiy (Kaz), 33 Aru, 34 Kangert (est), 35 Vanotti, 36 Gruzdev (Kaz), 37 Tiralongo, 38 Ponzi. Bardiani-Csf 41 Colbrelli, 42 Fortin, 43 Canola, 44 Delle Stelle, 45 Pasqualon, 46 Boem, 47 Di Corrado, 48 Coledan. Blanco (Ola) 51 Slagter (Ola), 52 Boom (Ola), 53 Martens (Ger), 55 Nordhaug (Nor), 56 Wagner (Ger), 57 Vanmarcke (Bel). Bmc (Usa) 61 Blythe (Gb), 62 Evans (Aus), 63 Kohler (Svi), 64 Phinney (Usa), 65 Quinziato, 66 Schär (Svi), 67 Van Avermaet (Bel), 68 Cummings (Gb). Cannondale 71 Sagan (Slk), 72 Moser, 73 Bodnar
Indimenticabile la tappa del Giro vinta a Montalcino Ho provato i 40 km del finale
co ciclistico, un paradiso per chi interpreta la bicicletta come una compagna che regala emozioni e sentimenti. E un po’ anche per la sua tradizione: dovunque, in Toscana, si respira aria di autentico ciclismo».
Io mi sento mezzo italiano. E qui, per un giorno, mi sento Girardengo o Binda, o Bartali
Gazzetta.it
Al via 132 corridori di 17 squadre / Bel tempo: sole e 13 gradi
Toh, chi si rivede: Alejandro Valverde. Il campione spagnolo della Movistar torna a correre in Italia. Era dal Mondiale di Varese 2008 che non si vedeva. Precedentemente aveva disputato la tappa di Pratonevoso al Tour 2008, giorno in cui gli ispettori del Coni gli fecero il prelievo di sangue che poi gli costò la squalifica di due anni per il coinvolgimento nell’Operacion Puerto. Come gara in linea, l’ultima disputata da Valverde in Italia è stato il Giro del Piemonte 2005. In gara oggi ci sono 132 corridori di 17 squadre: RadioShack-Leopard (Lus) 1 Cancellara (Svi), 2 Busche (Usa), 3 Hondo (Ger), 4 Nizzolo, 5 Popovych (Ucr), 6 Rohregger (Aut), 7 Roulston (Nzl), 8 A. Schleck (Lus). Ag2r La Mondiale (Fra) 11 Belletti, 13 Cherel (Fra), 14 Gadret (Fra), 15 Gastauer (Lus), 16 Georges (Fra), 17 Kadri (Fra), 18 Nocentini.
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Cancellara, lei sta pedalando verso i 32 anni.
«E’ una gara recente, eppure è diventata subito una classica. Un po’ per la sua singolarità: una sessantina di chilometri di terra e ghiaia. Un po’ per la sua unicità: esistono altri percorsi accidentati, ma nessuno è fatto così. Un po’ per la sua zona: il Chianti senese è un grande par-
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Franco Pellizotti, 35 anni BETTINI
(Pol), 74 Dall'Antonia, 75 Koren (Slo), 76 Paterski (Pol), 77 Sabatini, 78 Vandborg (Dan). Crelan-Euphony (Bel) 81 Bueken (Bel), 82 Devillers (Bel), 83 Delfosse (Bel), 84 Honig (Ola), 85 Planckaert (Bel), 86 Premont (Bel), 87 Steels, 88 Sys. Garmin-Sharp (Usa) 91 Dekker (Ola), 92 Dennis (Aus), 93 Farrar (Usa), 94 Hunter (Saf), 95 Kreder (Ola), 96 Nuyens (Bel), 98 Rosseler (Bel). Iam Cycling (Svi) 101 Klemme (Ger), 102 Brandle (Aut), 103 Hollenstein (Svi), 104 Reichenbach (Svi), 105 Lang (Svi), 106 Pelucchi, 107 Saramotins (Lit), 108 Wyss (Svi). Katusha (Rus) 111 Belkov (Rus), 112 Brutt (Rus), 113 Caruso, 114 Gusev (Rus), 115 Kolobnev (Rus), 116 Kuschynski (Bie), 117 Paolini, 118 Vicioso (Spa). Lampre-Merida 121 Cunego, 122 Pozzato, 123 Favilli, 124 Graziato, 125 Niemiec (Pol), 126 Pietropolli, 127 Stortoni, 128 Wackermann. Movistar Team (Spa) 131 Amador (Crc), 132 Cobo (Spa), 133
Lastras (Spa), 134 Madrazo (Spa), 135 Sanz (Spa), 136 Teruel (Spa), 137 Valverde (Spa), 138 Visconti. Team Argos-Shimano (Ola) 141 Damuseau (Fra), 142 Fröhlinger (Ger), 143 Geschke (Ger), 144 Mezgec (Slo), 145 Parisien (Can), 146 Peterson (Usa), 147 Sinkeldam (Ola), 148 Timmer (Ola). Vacansoleil-Dcm (Ola) 151 Flecha (Spa), 152 Marcato, 153 Bole (Slo), 154 Kreder (Ola), 155 Ligthart (Ola), 156 Ruijgh (Ola), 157 Lagutin (Uzb), 158 Van Poppel (Ola). Vini Fantini-Selle Italia 161 Failli, 162 Finetto, 163 Garzelli, 164 Mazzanti, 165 Proni, 166 Gatto, 167 Santambrogio, 168 Taborre. IL METEO Oggi è previsto sole con vento da nord-est tra i 22 e i 19 km/h. Temperatura attorno ai 12-13 ˚C. ALBO D’ORO 2007 Kolobnev (Rus), 2008 Cancellara (Svi), 2009 Lovkvist (Sve), 2010 M. Iglinsky (Kaz), 2011 Gilbert (Bel).2012 1. Cancellara (Svi); 2. M. Iglinsky (Kaz) a 42"; 3. Gatto.
LE STRADE DEL CHIANTI SCOPRITE NEI VIDEO I LUOGHI DELLA CORSA Con l’arrivo delle corse di primavera della Gazzetta, ritorna il grande ciclismo sul nostro sito, con servizi, interviste audio ai protagonisti e soprattutto i video. Potete scoprire i luoghi magici attraversati oggi dalle «Strade Bianche» nei video di presentazione della corsa: le strade del Chianti senese, così silenziose e così ciclistiche.
LEGGETE IL COMMENTO di Luca Gialanella
a pagina 19
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SABATO 2 MARZO 2013
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Mi dispiace non avere una roccia come Ballan in squadra. Cercherò di vincere per lui
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TAYLOR PHINNEY AMERICANO, 22 ANNI (Bettini)
57,2 KM STERRATI Un’immagine spettacolare del passaggio del gruppo nella campagna senese. Oggi ci sono 8 tratti di sterrato: in totale 57,2 km FOTO ROBERTO BETTINI
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Anche dai test ho buone sensazioni. Non mi nascondo, punto deciso alla vittoria OSCAR GATTO 28 ANNI, 3˚ NEL 2012
DOMANI
Un anno fa «Le Strade Bianche l’ho cor-
sa una sola volta, nel 2012. E’ vero che venivo dalla vittoria al Trofeo Laigueglia, ma è anche vero che venivo da una settimana di febbre. Non che an-
E’ affascinante ma lo strappo finale non è per me. Punterò su Roma Maxima FILIPPO POZZATO VICENTINO, 31 ANNI
DA MERCOLEDI’
«Roma Maxima» Tirreno-Adriatico arrivo al Colosseo Riecco Nibali Domani si corre la seconda corsa Gazzetta della stagione: è la «Roma Maxima», che raccoglie l’eredità del Giro del Lazio: 180 km, partenza e arrivo sui Fori Imperiali a Roma all’ombra del Colosseo. Diretta Tv su RaiSport 2 alle 13.30. Tra i favoriti. lo spagnolo Valverde e Filippo Pozzato, primo al Laigueglia
Il trentino è innamorato delle Strade Bianche «Non è la Roubaix, ma ti consuma molto di testa»
Moreno ha l’ottimismo della volontà («Volere è potere, anche se poi non puoi abbastanza»), l’energia dei sogni («Anche quelli a occhi aperti»), la forza dell’età (22 anni), forse qualche eredità legata non solo al cognome (Moser), ma anche al giorno di nascita (25 dicembre). Moreno ha capelli ribelli anche se stilizzati, occhi profondi anche se con lenti a contatto, parole semplici e mai banali. E Moreno ha una voglia matta: si chiama Strade Bianche.
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Appunti
La voglia matta «Bella, difficile E ti demolisce» GAIOLE IN CHIANTI (Siena)
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DAMIANO CUNEGO VERONESE, 31 ANNI (Bettini)
l’italianopiù atteso MORENO MOSER
DAL NOSTRO INVIATO
Su queste strade sono già stato protagonista, anche al Giro. Corro per vincere
LA GAZZETTA DELLO SPORT
dassi piano, ma un conto è la febbre della corsa, un altro è la febbre da malattia. Ma se non andò come speravo, non è stata colpa della febbre. Al momento della salita più impegnativa, quella del Monte Sante Marie, mi sono fatto trovare impreparato. Indietro. Come rimanere in fondo al gruppo prima del Poggio alla Sanremo: un errore grave. Tant’è che non sono più riuscito a rientrare davanti. E ho chiuso nel secondo gruppo. Deluso». La corsa «Le Strade Bianche è bella perché difficile da interpretare. Mi è sempre piaciuta, prima quando la guardavo in tv, poi quando l’ho fatta in bici. Stavolta nessuna ricognizione: un po’ perché ho corso giovedì a Camaiore, un po’ perché me la ricordo bene. La gara comincia sul Monte Sante Marie: da lì in poi non si può più risparmiare né dormire. Le Strade Bianche stanca di gambe e di testa. Forse più di testa che di gambe. Non è la Roubaix, ma demolisce. L’ultima salita, un muro di un chilometro al 16%, è dura, ma a quel punto più che la testa servono soltanto le gambe». La prima «La mia prima corsa stagiona-
Moreno Moser, 22 anni, 5 vittorie nel 2012 da neopro’. In questa stagione ha debuttato giovedì a Camaiore: 12˚
le è stata, appunto, a Camaiore. E’ andata più o meno come me l’aspettavo. Sull’ultima salita — quella del Pìtoro — ho tenuto duro e scollinato con altri nove corridori. Discesa e poi tre km di pianura fino al traguardo. Tutti attaccavano Sagan. "Peter, tranquillo — gli ho detto — ci penso io". Ho chiuso su tre attacchi, l’ultimo di Nibali. Ho fatto quello che dovevo fare. Poi ci ha pensato Sagan. E Peter, alla fine, mi ha detto grazie. Anche alle Strade Bianche sarà bene essere tutti e due davanti. Poi si vedrà chi starà meglio. Certi arrivi non si possono programmare».
BETTINI
past.
Da mercoledì 6 a martedì 12 marzo, ecco la 48ª Tirreno Adriatico: con Nibali, vincitore nel 2012, Contador, Evans, Froome, Rodriguez... Una prova spettacolare, che scatterà con la cronosquadre da San Vincenzo a Donoratico. Finale il 12 marzo con una crono individuale a San Benedetto: 7 tappe
FIERA «BICIFI» A FIRENZE
Martini pedala con Argentin e Tafi Alfredo Martini, 92 anni e ancora in bici. Il Grande Vecchio del ciclismo italiano è salito in sella per accendere «il palco a pedali» dei Tetes de Bois, alimentato dall’energia prodotta da un centinaio di spettatori pedalatori. E’ successo ieri a Firenze, alla Fortezza da Basso, con la fiera Bicifi dedicata alle due ruote: film («Hugo Koblet»), incontri (Gianni Mura), concerti, mostre, libri e granfondo. Verso il Mondiale di settembre.
Alfredo Martini tra Tafi e Argentin
ACCORDO RINNOVATO
DA DOMANI AL 10 MARZO
Parigi-Nizza Skoda-Rcs Sport le auto del ciclismo con Basso e Ulissi
Anche nel 2013 saranno Skoda le auto ufficiali di Rcs Sport per le corse della Gazzetta. Si inizia oggi con la «Strade Bianche»: al Giro la fornitura sarà di circa 140 vetture FOTO BETTINI
Prende il via domani con un prologo di 2,9 km la 71ª edizione della Parigi Nizza. Per Ivan Basso sarà il debutto stagionale. In gara anche Diego Ulissi, 2˚ giovedì a Camaiore, ed Elia Viviani. Le tappe: domani, Houilles, 2.9 km; lun. 1ª tappa, Saint Germain en Laye Nemours, 195 km; 2ª t., Vimory Cérilly, 200.5 km; 3ª t., Châtel Guyon Brioude, 170.5 km; 4ª t.,Brioude Saint Vallier, 199.5 km; 5ª t., Châteauneuf du Pape La Montagne de Lure 176 km; 6ª t.,, Manosque Nizza, 220 km; 7ª t., Nizza Col d’Èze, cronoscalata. 9.6 km
DONNE IN GARA A EL SALVADOR
Cantele che partenza: «A fine anno stop» (giulia de maio) «Questa al 99% sarà la mia ultima stagione. Perché non avrei dovuto partire così forte?». Noemi Cantele, 31 anni, punta della Nazionale, sta sbancando la Vuelta Ciclistica a El Salvador. La tricolore varesina, dopo essersi aggiudicata tre giorni fa il Gp de Oriente, nelle ultime 48 ore ha vinto in solitaria la prima tappa, primeggiato con le sue compagne della BePink nella cronosquadre di Santa Tecla e difeso la maglia di leader nella breve frazione in linea di ieri: «Volevo partire bene e con il caldo sto dimostrando di avere una buona gamba».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
SCI NORDICO MONDIALI IN VAL DI FIEMME
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HANNO DETTO
S Noeckler «Siamo stati una squadra unita che voleva fare bene e l’abbiamo dimostrato: io ho sentito l’emozione, ma ho trovato subito il ritmo giusto»
IL MEDAGLIERE Paese NORVEGIA RUSSIA USA FRANCIA GERMANIA GIAPPONE SVIZZERA POLONIA SVEZIA AUSTRIA SLOVENIA CANADA KAZAKISTAN FINLANDIA
O 7 2 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0
A 5 0 0 0 0 1 0 0 6 4 1 0 0 0
B 5 3 1 1 2 0 0 0 0 1 1 1 1 1
Totale 17 5 3 3 3 2 1 1 6 5 2 1 1 1
Noeckler, Di Centa, Clara e Hofer sfiorano l’impresa nella 4x10: lo sprint ci condanna al 4˚ posto per 2/10. Norvegia ancora oro STEFANO ARCOBELLI LAGO DI TESERO (Tn)
I vichingi esagerati si prendono tutto. I moschettieri affranti restano senza neanche un bronzo. Passano di oro in oro i norvegesi, che hanno perso una sola staffetta dal ’91: a Ramsau nel ’99, quando ancora gareggiava Fauner, ora dt che sta portando la croce azzurra di un Mondiale senza gioia. La gloria è sempre degli altri: perciò la disperazione prende il sopravvento nel quartetto italiano che voleva premiare la passione di oltre 40 mila appassionati accorsi sulla pista fiemmese. L’emozione di una grande staffetta viene frustrata, come un contrappasso, dai Giochi d’oro di Torino 2006. La medaglia sfugge a Didi Noeckler e Giorgio Di Centa, a Roland Clara e David Hofer, per l’inezia di due decimi. Finisce in Russia. Svanisce sul rettilineo che esalta il ventenne siberiano Sergej Ustiugov e deprime l’ultimo frazionista. I rimpianti sono stampati sui volti dei quattro e di tutta la spedi-
ilRacconto di Claudio Gregori
Per gli azzurri una sinfonia Incompiuta
Roda: «Sono stati fatti errori Ora si cambia» «Da Fauner mi aspetto un progetto». Chenetti lascia? Malagò rassicura su Sochi
S Da sinistra: Petter Northug (Nor), Calle Halfvarsson (Sve), Sergey Ustiugov (Rus) e l’azzurro David Hofer, quarto AP
Staffetta, che mazzata La volata è di legno DAL NOSTRO INVIATO
IL BILANCIO IL PRESIDENTE FISI
zione. Sempre e solo frustrazioni. Anche quando funziona tutto: con i materiali, con tantissimo cuore, con la tattica e con una cifra tecnica che c’è ma pare non essere mai sufficiente per emergere al cospetto degli avversari di turno.
rare un deb, ma la prova dell’altoatesino è efficace, lineare e sofferta il giusto nell’ultimo tratto, con un cambio ad appena 5" dal tedesco Dotzler. La seconda (e più delicata) frazione è affidata a un quarantenne, uno che si commuove ancora quando scia, dopo decine di staffette tra Olimpiadi e Mondiali. Giorgio Di Centa assolve il compito con il solito ardore
(lui lo chiama piacere di esserci), apre la bocca come un leone affamato, si prende la testa e scatta nell’ultima salita per concludere col terzo tempo i 10 chilometri contro uno dei russi più forti in circolazione, Maxim Vylegzhanin (2˚ tempo). A sei decimi da Dario Cologna, il biolimpionico friulano darà l’arrivederci alla 50 km di domani con l’entusiasmo di un ragazzino. Avesse ancora trent’anni come Roland Clara, al quale tocca il terzo tratto e primo in tecnica libera, farebbe numeri clamorosi. Quei numeri che non riescono per fare la differenza al nostro Rollo, bravissimo nel porsi davanti a tutti, a tenere il ritmo, a tentare una fuga. «Ci puoi provare una, due tre volte: ma solo alla settima puoi fare il buco». Clara cambierà solo a 2"3 dal vincitore del Tour de ski, Legkov. L’Italia si mantiene così (e sempre) in lizza per la medaglia, mentre si crea un gruppo di quattro con Svezia e Norvegia, ma manca lo strappo decisivo del quartetto al punto che lo svizzero Fischer recupera, il tedesco Teichman recupera do-
Si è trattato di una stupenda Incompiuta. Bella come la sinfonia n. 8 di Franz Schubert in si minore, che travolge e commuove. Gli sci azzurri erano plettri. Hanno suonato una musica che ha sedotto fino allo strazio. Hanno trasformato lo Stadio del Fondo nella Scala. Un teatro di neve, trapunto di cristalli che il sole accendeva come diamanti. Noeckler, Di Centa, Clara e Hofer hanno reso musicale la foresta. L'hanno fatta risuonare di flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trombe e tromboni, timpani e archi. Hanno regalato il brivido. Centomila occhi accesi hanno seguito la gara
con entusiasmo. Nel fragore del tifo s’intuiva, accelerato, il tam-tam dei cuori. I nostri erano stupendi. Infiammavano la folla. Provavano l’ebbrezza di condurre in testa. Nei primi due movimenti della sinfonia, Allegro moderato e Andante con moto, deliziavano la folla e la facevano vibrare. La trama della gara era seducente e rassicurante come un romanzo d'appendice. Noeckler, Di Centa e Clara erano sicuri e infallibili come Athos, Porthos e Aramis, i moschettieri di Dumas. La gente si spellava le mani. Poi è entrato in scena David Hofer, il nostro D'Artagnan.
Cambi Con un ventenne come
Didi Noeckler al debutto: in classico, pare un azzardo schie-
Cuore e materiali velocissimi non bastano, un’altra delusione davanti a 40.000 tifosi
po cadute e bastoncini rotti e il finlandese Heikkinen compie un mostruoso ritorno di oltre un minuto. Confusione In questo caos controllato, a guadagnarci è il norvegese Petter Northug che se ne sta coperto, provocato solo nell’ultimo attacco in salita dallo svedese Halfvarsson. Il russo fa tappo davanti a Hofer che cerca lo spiraglio. Dal piano alla discesa che porta allo stadio, la medaglia dell’Italia svanisce in un battibaleno: la rincorsa in dirittura di Ustiugov, iridato giovanile a sprint, pare lo stesso crescendo di Northug per infilzare il rivale preferito, uno svedese ancora e solo d’argento. Northug va a prendersi il nono oro con Gjerdalen, Roenning e Roethe; e eguaglia il record di Bjoern Daehlie. L’azzurro negli ultimi metri prova un’inutile spaccata: su quel traguardo, c’era solo un ideale legno. La medaglia sfiorata poteva capovolgere il destino di tanti azzurri. E dopo tanta fatica fa ancora più male perdere così.
Di Centa «Volevo la medaglia per questi ragazzi giovani, per la squadra, per la Val di Fiemme e per l’Italia che ne ha bisogno. Abbiamo dato il massimo»
S Clara «Ci abbiamo messo l’anima per questa staffetta. Ho fatto metà del percorso con la pelle d’oca, stiamo bene e siamo solo sfortunati: non gli ultimi arrivati»
Da sinistra: Paruzzi, Roda, Malagò e Di Centa PENTAPHOTO CAVALESE
Il debutto mondiale di Giovanni Malagò da presidente del Coni. E l’ultimatum azzurro di Flavio Roda a Silvio Fauner. Il neo capo italiano dello sport ha parlato di vari temi, a cominciare dai Giochi 2014; poi ha assistito alla staffetta, premiato i medagliati e conversato con il Carlo XVI Gustavo. Malagò sull’Olimpiade invernale: «Se andrà bene non mi prenderò i meriti, se andrà male non mi sentirò responsabile, ma siamo ottimisti: lo sci alpino è tra i leader. Le risorse in più? Per la Fisi un’Olimpiade con 10 discipline è gravosa, proveremo a essere protagonisti. Ma non ne farò un problema di medaglie». Su Fiemme 2013: «Ha capitalizzato al meglio, il Trentino ha lavorato bene, in periferia facciamo i conti con la crisi delle società, bisogna programmare con l’aiuto dei privati». Su Cortina candidata ai Mondiali 2019: «Ce la metteremo tutta, la prossima settimana incontrerò il sindaco». Sul doping: «Cercheremo di punire anche i dirigenti che lo coprono ma investiremo anche in ricerca». Progetto o cambio Il presidente Fisi, invece, s’è
S Hofer «Quando volevo partire, il russo mi ha fatto da tappo e sapevo che in volata era più forte. Peccato, abbiamo creduto nella medaglia»
soffermato sul Mondiale nordico senza medaglie: «Non è colpa dei ragazzi che non hanno esperienza, sono stati fatti errori e bisogna intervenire, ma non lo faremo per rattoppare la situazione: voglio capire dove si è sbagliato, senza scelte azzardate. Se ora ci sono solo 2 atleti nel gruppo rosso, vanno razionalizzati i costi visto che siamo in crisi. Se c’è da anticipare un ciclo lo farò prima dei Giochi. Ma bisogna invertire la tendenza. Ad esempio in Val di Fiemme dobbiamo lavorare per un centro federale». Silurerà il d.t. del fondo Fauner? «Ho bisogno di confrontarmi prima di decidere, aspetto da Fauner un progetto ben definito e credibile. Ma i problemi vengono da lontano: chi c’era prima ha pensato ai propri interessi e non a programmare». Dopo la staffetta, Fauner ha evitato i giornalisti tant’era demoralizzato. Sul futuro resta in lizza Selle e potrebbe essere coinvolto Piller Cottrer. Anche Sepp Chenetti, tecnico del fondo per la combinata nordica a fine stagione potrebbe lasciare. Toccherà al d.t. Ivo Pertile affrontare le questioni tecniche legate alle delusioni nel salto. s.a.
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Ma un’ombra sinistra lo seguiva. E, mentre incominciava il terzo movimento della sinfonia (Scherzo), subito la «performance» trasmutava. All'improvviso gemevano gli Stradivari, il romanzo d’appendice trasmutava in Iliade cruenta. Al posto dell’estasi il pathos. D’Artagnan trasmutava in Ettore, mentre i bordi della pista si alzavano e diventavano le mura di Troia. I volti erano scolpiti dal presentimento. Non difendeva Hofer i ricordi splendenti delle vittorie di Lillehammer e Torino. Nemmeno il suo bel nome biblico lo proteggeva. Non lo
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salvava il valore. Hofer correva verso il traguardo inseguito dal Fato inesorabile. Northug era Achille. Ma, per un prodigioso fenomeno di rifrazione, anche Halvarsson, il vichingo, era Achille. Anche Ustiugov, l'unno, venuto dalle steppe della Russia immensa. Sopra la neve, con un brivido, sentivamo rotolare le terribili parole omeriche: «Non vi è alcuna alleanza fra uomini e leoni, e tra lupi e agnelli». E David Hofer era l'uomo, era l'agnello. Mentre la Scala diventava altare sacrificale, stupendo e crudele, e il sole illuminava lacrime al posto dei cristalli di neve.
la guida Fondo. Uomini. Staffetta (4x10 km tc/tl): 1. Norvegia (Gjerdalen 27’13"7, Roenning 26’34"3, Roethe 23’30"0, Northug 24’19"2) 1h41’37"2; 2. Svezia (Richardsson 27’17"1, Olsson 26’31"6, Hellner 23’27"9, Halfvarsson 24’21"8) a 1"2; 3. Russia (Belob 27’31"7,Vylegzhanin 26’15"5, Legkov 23’28"8, Ustiugov 24’23"6) a 2"4; 4. ITALIA (Noeckler 27’18"8, Di Centa 26’26"4, Clara 23’33"1, D.Hofer 24’21"5) a 2"6; 5. Finlandia a 11"7; 6. Svizzera a 13"0; 7. Germania a 45"5; 8. Giappone a 54"2; 9. Francia a 55"6; 10. Usa a 1’01"4. Oggi. Fondo - Ore 12.15: 30 km tc in linea donne (De Martin, Cavallar, Scardoni, Agreiter). Combinata nordica Ore 10 (hs 134) e 15 (2x7.5 km): sprint a coppie (Bauer-Pittin). Salto - Ore 16.30: gara a squadre uomini hs 134 (Colloredo, Bresadola, Morassi, R.Dellasega). TV - Dirette Rai Sport 1 ed Eurosport.
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ATLETICA EUROPEI INDOOR
Dal Molin tra Balnuweit (5˚) e Martinot Lagarde (3˚)
Veronica Borsi preceduta dalla turca Yanit REUTERS
COLOMBO
Dal Molin-Borsi, podi nel futuro Nei 60 hs argento per Paolo, bronzo per Veronica: parte bene la baby Italia a Göteborg DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI GÖTEBORG (Svezia)
Argento e bronzo: tutto in cinque minuti. Tutto in quarta corsia. E due storie che da tempo corrono in parallelo tra tante difficoltà, arrivano a compimento. Paolo Dal Molin e Veronica Borsi, 25enni nati uno un mese dopo l’altro — tra il giugno e il luglio 1987 (è più «vecchia» lei) — di colpo ritrasformano l’Italia in un Paese di ostacolisti. Entrambi, tra le barriere della Scandinavium Arena, volano. Accomunati da un destino meraviglioso. E con tanto di tre record nazionali: uno firmato da Dal Molin (un gigantesco 7"51), due addirittura dalla Borsi (prima 7"96, poi 7"94). Non male pensando che nella storia della rassegna, cominciata nel 1970 e giunta all’edizione n. 32, dalla specialità sono arrivati in tempi lontani un argento (Daniele Fontecchio a Madrid 1986) e tre bronzi (Sergio Liani a Sofia 1971, Rita Bottiglieri a San Sebastian 1977 e Giuseppe Buttari a Milano 1978). Dal Molin Il ragazzo è nato a Yaoundè da padre camerunese e mamma bellunese, dalla quale ha preso il cognome. E’ arrivato in Italia a 10 anni. E’ cresciuto a Occimiano, nell’alessandri-
Paolo Dal Molin, 25 anni, e Veronica Borsi, 25, sorridono insieme: nei 60 hs avevano rispettivamente migliori prestazioni di 7"59 e di 8"00
CRONOLOGIA 60 HS UOMINI
CRONOLOGIA 60 HS DONNE
TEMPO ATLETA 7"76 G. Buttari 7"70 D. Fontecchio 7"62 L. Ottoz 7"60 E. Pizzoli 7"60 E. Pizzoli 7"57 E. Abate 7"51 P. Dal Molin
TEMPOATLETA 8"33 P. Lombardo 8"10 C. Tuzzi 7"98 C. Tuzzi 7"97 C. Tuzzi 7"97 C. Tuzzi 7"96 V. Borsi 7"94 V. Borsi
SEDE Milano Atene Parigi Atene Valencia Magglingen Goteborg
DATA 12/3/1978 3/3/1985 20/2/1993 21/2/1998 28/2/1998 4/2/2012 1/3/2013
SEDE Budapest Genova Atene Parigi Parigi Goteborg Goteborg
DATA 2/2/86 12/2/1994 28/2/1994 13/3/1994 13/3/1994 1/3/2013 1/3/2013
GÖTEBORG (Svezia)
Non solo ostacoli: sono anche altre le note liete di giornata in casa azzurra. A partire da Michael Tumi e Daniele Greco che oggi, nei 60 e nel triplo, inseguiranno a loro volta il podio. Il 23enne vicentino in batteria ha una buona accelerazione e poi controlla, stampando un facile 6"59, secondo tempo dopo il 6"55 del francese Jimmy Vicaut. Eliminato il britannico Chambers (6"78), al palo lo spagnolo Rodriguez, «sarà una sfida a due» prevede il poliziotto. Il 21enne transalpino - uno da 10"02 nei 100 e 6"53 nei 60 è in condizioni eccellenti: due settimane fa, ai campionati na-
zionali in sala di Aubiere, ha inferto la prima sconfitta «casalinga» a Lemaitre dal 2009. Oggi, tra semifinale e finale, passerà poco più di un’ora: ci sarà da gestire al meglio la situazione. Triplo A Greco, compagno di
club di Tumi e già quarto all’Olimpiade di Londra, basta un tentativo per superare la qualificazione a 16.90: plana a 16.94 (unico a oltrepassare il limite richiesto) e saluta la compagnia. Assente dell’ultima ora il romeno Marian Oprea, leader europeo stagionale, sono il russo Aleksey Fyodorov (16.82) e il francese Harold Correa (16.76) a finire alle spalle del 24enne leccese. Peccato solo per il riacutizzarsi di una compressione articolare all’interno
Borsi La Borsi, 25enne romana
di Bracciano, balza in vetta alla lista italiana dopo ben 19 anni: col 7"96 della semifinale
scavalca di 1/100 la frascatana Carla Tuzzi (Parigi, 13/3/1994). Poi scende a 7"94. Ad accomunare le due, anche coach Vincenzo De Luca. Veronica, già miglioratosi di 6/100 - fino a 8"00 - due settimane fa agli Assoluti di Ancona, conferma tutto il suo talento. Finalmente, verrebbe da dire. Visto che, già molto promettente da ragazzina (fu per esempio quinta ai Mondiali allievi 2003), la sua carriera è stata pesantemente condizionata da un grave infortunio, la rottura del tendine d’Achille sinistro dell’ottobre 2005. Pazienza «Per tornare a certi li-
velli ci sono voluti anni e molta pazienza — sorride — sono stata anche sul punto di smettere. Ma ne è valsa la pena. Con tanti grazie alle Fiamme Gialle e in particolare al tenente colonnello Gabriele Di Paolo che mi hanno sempre sostenuta». Sognava un ingresso in finale. E’ arrivato molto di più. A precederla solo la turca Nevin Yanit (7"89) e la bielorussa Alina Talay (col suo stesso 7"94). Tanto di cappello anche a Micol Cattaneo, ottima settima con 8"11 (ma 8"08 nel turno precedente) e un brava a Marzia Caravelli che, alla fine di un inverno tribolato, è semifinalista dopo l’8"09 della batteria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’analisi
IL RESTO DELLA PRIMA GIORNATA
Tumi e Greco brillano nei 60 e nel triplo Oggi puntano all’oro
no. E ora risiede a Saarbruchen, in Germania. Vola in batteria (7"59, personale eguagliato, alzandosi dieci metri prima del traguardo), si migliora in semifinale (7"58) ed esplode in finale, con un crono esagerato che toglie 6/100 (un’enormità) al primato tricolore di Emanuele Abate (Magglingen, Svizzera; 4/2/2012). Il russo Sergey Shubenkov, già campione continentale all’aperto, per precederlo deve centrare la prima prestazione mondiale dell’anno: 7"49. Poi, di bronzo, c’è il francese Pascal Martinot Lagarde (7"53). «Sul primo ostacolo mi sono sentito morire — racconta euforico il portacolori dell’Athletic Club Bolzano — ci sono arrivato troppo sotto. Ma quando ho rimesso il piede a terra, ho capito che avrei potuto costruire un’impresa. Ho corso a tutta: non è stata la gara perfetta, ma visto tempo e piazzamento, può andar bene così». La dedica va alla famiglia: «A tutta la mia famiglia — specifica — è numerosa. E il salto di qualità lo devo al mio allenatore in Germania: ha capito che con me funziona la qualità, non la quantità».
della caviglia sinistra, quella di stacco: l’azzurro, in finale, rischia autonomia limitata.
Due medaglie che lucidano la tradizione degli ostacoli
Bilancio Oggi, intanto, nelle
qualificazioni dell’alto (fissata a 1.94), entra in scena Alessia Trost. La finale sarà domani, come quella del triplo femminile alla quale è ammessa una pimpante Simona La Mantia: alla palermitana campionessa in carica serve un’unica prova a 14.24, terza di giornata, per centrare l’obiettivo. Promossi anche Collio (6"72 nei 60), Tamberi (2.23 in alto) e la Viola (personale di 4’13"80 nei 1500). Tra i bocciati eccellenti Chesani e Fassinotti (con lo stesso 2.23 di Gianmarco, ma più errori) e la Bruni (fa 4.36, non 4.46). Dei 26 azzurri in gara, superano turni in 10 e non mancano i flop. Assegnati altri due titoli: il peso è del serbo Asmir Kolasinac (20.62), il pentathlon della francese Ida Nana Djimou che, con 4666 punti, conferma l’oro di Parigi 2011. a. b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’era una volta una scuola degli ostacoli chiamata Calvesi, aveva sede a Brescia e gli atleti venivano ospitati al Francescanum, da frati moderni ed aperti. Lo studente migliore era Eddy Ottoz, della famiglia che produceva in Val d’Aosta il genepy. Era un ragazzo dal fisico elegante, ma un poco striminzito vicino agli statuari americani e ai forzuti dell’est. Però fra gli ostacoli ballava. Vinse tre ori nei 60 e nei 50 hs nei Giochi Europei Indoor, chiamati così perché i bacchettoni di allora non consideravano l’atletica in sala cosa seria... Poi lo è diventata e noi abbiamo perso un poco di vista le medaglie nella specialità. Il primo successo era datato 1966. Ieri Paolo Dal Molin e Veronica Borsi hanno tolto la polvere da quella tradizione. Esecuzione tecnica ottima, capacità di gestire le emozioni eccellente, perché hanno infilato primati a ripetizione, senza lasciare scaricare le pile nervose e in dieci minuti hanno cambiato l’umore a casa Italia. Un altro record. Paolo è irruente, carico come una mina, che rischia di brillare incocciando ogni volta nel primo ostacolo, che è il suo muro psicologico. Veronica è riflessiva, prudente all’inizio, preferisce emergere nel finale. Sono una coppia perfetta per i palcoscenici europei. Ora si riparte con orgoglio, perché c’è ancora chi studia la tecnica e sa insegnare; basta solo non illudersi di essere già arrivati al capolinea. Gianni Merlo
In TV alle 13 La Bruni e Chesani sono eliminati in qualificazione FINALI Uomini. 60 hs: 1. Shubenkov (Rus) 7"49; 2. Dal Molin 7"51 (primato italiano; prec. 7"57, Abate 2012); 3. Martinot Lagarde (Fra) 7"53; 4. Baji (Ung) 7"56; 5. Balnuweit (Ger) 7"58. 6. Lynsha (Biel) 7"58. Peso: 1. Kolasinac (Ser) 20.62; 2. Alic (Bos) 20.34; 3. Prasil (Cec) 20.29. Donne. 60 hs: 1. Yanit (Tur) 7"89; 2. Talay (Bie) 7"94; 3. Borsi 7"94 (primato italiano, prec. 7"96 della stessa atleta, 2013); 4. O’Rourke (Irl) 7"95; 5. Kondakova (Rus) 7"99; 7. Cattaneo 8"11. Pentathlon: 1. Nana Djimou (Fra) p. 4666; 2. Maksimava (Bie) 4658; 3. Melnychenko (Ucr) 4608. QUALIFICAZIONI Uomini. 60. Batt. I: 1. Vicault (Fra) 6"55. II: 3. Collio 6"72, q. (9˚). III: 1. Tumi 6"59, q (2˚). 400. Batt. II: 4. Haliti 47"93, el (17˚). III: Juarez rit. IV: 1. Maslak (R.Ceca) 46"54; 4. Valentini 47"82, el (15˚). 800. Batt. IV: 5. Benedetti 1’53"44, el. V: 1. Kszczot (Pol) 1’48"69. 3000. Semif. II: 1. Ibrahimov (Aze) 7’50"55; 9. Haidane 8’03"20, el (17˚). 60 hs. Semif. I: 1. Dal Molin 7"58, Q (pb, 2˚); II: Shubenkov (Rus) 7"52. Batt. I: 1. Martinot-Lagarde (Fra) 7"58. II: 6. Tedesco 7"85, el (pb, 19˚). III: 1. Shubenkov (Rus) 7"52. IV: 1. Dal Molin 7"59, q (pb=, 3˚). Alto: 6. Tamberi 2.23, q; 10. Chesani 2.23, el.; 13. Fassinotti 2.23, el. Triplo: 1. Greco 16.84; 2. Fyodorov (Rus) 16.82; 3. Correa (Fra) 16.76; 14. Boni 16.43, el. Donne. 400. Batt. I: 1. Shakes-Drayton (Gb) 51"70; 4. Spacca 53"79, el (15a). II: 5. Bazzoni 54"55, el (18a). 800. Batt. I: 1. Kotulskaya (Rus) 2’02"35. II: Milani sq. 1500. Semif. I: 4. Viola 4’13"80, q. (7a). II: 1. Aregawi (Sve) 4’11"38; 5. Magnani 4’15"85, el. (15a). 60 hs. Semif. I: 3. Cattaneo 8"08, q.; 6. Caravelli 8"12, el. II: 1. Yanit (Tur) 7"94; 2. Borsi 7"96 (primato italiano; prec. 7"97, Tuzzi, 1994), q. (2a). Batt. I: 1. Yanit (Tur) 8"01; 4. Caravelli 8"09, q (9a). II: 4. Cattaneo 8"09, q (9a). III: 1. Talay (Bie) 8"02; 2. Borsi 8"05, q (3a). Asta: Bruni 4.36, el. (12a); Benecchi 4.16, el. (20a) Lungo: 1. Klishina (Rus) 6.62; 19. Liboà 5.94, el. Triplo: 1. Saladuha (Ucr) 14.47; 3. La Mantia 14.24, q. OGGI Ore 11. Lungo (q, gr. A): Ojiaku, Tremigliozzi. 11.35. Asta (q). 11.55. Alto D (q): Trost. 12.25. 3000 D (b): Weissteiner. 12.30. Lungo (q, gr. B): Catania. 12.50. 60 eptathlon. 13. Peso D (q): Nicoletti, Rosa. 13.10. 1500 (b): Abdikadar, Salami. 13.30. Asta (q): Piantella. 13.35. 60 D (b): Alloh, Draisci, Hooper. 13.45. Lungo eptathlon. 16. Lungo D (finale). 16.05. Peso eptathlon. 16.10. Asta D (finale). 16.15. Alto (finale): Tamberi. 16.35. 400 D (sf). 16.55. 800 (sf). 17.15. 60 (sf): Collio, Tumi. 17.25. Triplo (finale): Greco. 17.30. 800 D (sf). 17.45. 400 (sf). 18. Alto eptathlon. 18.05. 1500 D (finale): Viola. 18.20. 3000 (finale). 18.40. 60 (finale): ev. Collio, Tumi. TV Telecronache dirette RaiSport 2 alle ore 13 e su Eurosport alle ore 18.15.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
SCI COPPA DEL MONDO la guida
LA CLASSIFICA COPPA DI DISCESA 1 Aksel Lund SVINDAL (Nor) 2 Dominik PARIS 3 Christof INNERHOFER 4 Klaus KROELL (Aut) 5 Hannes REICHELT (Aut) 6 Erik GUAY (Can) 7 Kjetil JANSRUD* (Nor) 8 Johan CLAREY* (Fra) * infortunati, non saranno in gara
Oggi in tv discesa uomini e donne alle 11.45 e 10.30
359 349 344 321 290 262 184 174
David Poisson è stato il più veloce nella seconda prova cronometrata della discesa di Kvitfjell (Nor) condizionata dal vento. Il francese ha chiuso 1’46"11 davanti a Svindal (a 34/100), poi Paris (a 1"05), sesto Heel (a 1"24). Sedicesimo Klotz, 19˚ Varettoni e 23˚ Innerhofer. DISCESA MASCHILE (Kvitfjell, ore 11.45). Pettorali: 11 Franz (Aut), 12 HEEL, 13 Streitberger (Aut), 14 Poisson (Fra), 15 Sporn (Slo), 16 Guay (Can), 17 PARIS, 18 Reichelt (Aut), 19 Theaux (Fra), 20 Svindal (Nor), 21 INNERHOFER, 22 Kroell (Aut), 27 FILL, 36 VARETTONI, 44 KLOTZ, 49 MARSAGLIA. Coppa del Mondo (27 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 1215; 2. Svindal (Nor) 1006; 3. Neureuther (Ger) 798; 7. Moelgg 537; 9. Innerhofer 496. DISCESA DONNE (Garmisch, ore 10.30). Pettorali: 2 MARSAGLIA, 5 E. FANCHINI, 10 Fenninger (Aut), 11 MERIGHETTI, 17 Weirather (Lie), 18 Maze (Slo), 19 Mancuso (Usa), 20 Riesch (Ger), 21 Cook (Usa), 22 Rolland (Fra), 24 Stuffer, 29 N. Fanchini, 35 Borsotti, 39 E. Curtoni. Coppa discesa (6): 1. Vonn (Usa) p. 340; 2. Maze (Slo) 239; 3. Cook (Usa) 215; 6. Merighetti 196. Coppa del Mondo (28): 1. Maze (Slo) p. 1924; 2. Riesch (Ger) 910; 3. Fenninger (Aut) 766; 21. I. Curtoni 299. In tv Diretta RaiSport1 ed Eurosport.
Werner Heel, 31 anni, tre successi in Coppa del Mondo: due superG e una discesa AFP
«Inner in difesa Questa pista favorisce Paris» Heel arbitra la corsa alla Coppa: «Kvitfjell veloce, ma Lenzerheide è per Innerhofer» PIERANGELO MOLINARO
Nello sci i campi di battaglia non sono mai uguali. C’è quello più pendente, quello più ghiacciato, quello più in ombra. Ogni atleta ha il preferito. Non è una questione solo di caratteristiche tecniche, ma di approccio. La pista dove ti senti a casa, dove è più facile attaccare, dove per qualche oscuro motivo riesci a tirare fuori il meglio di te. Werner Heel oggi è a casa. Non a Merano, ma a Kvitfjell, 250 km a nord di Oslo. Qui nel marzo 2008 ha capito di poter essere un campione. Vinse la discesa, si scoprì competitivo anche in superG, ma un anno e mezzo dopo fece un errore: per qual-
che dollaro in più cambiò sci e scarponi e si ritrovò all’inferno. Oggi Paris, Innerhofer e Svindal si giocano buona parte della coppetta della discesa e lui potrebbe essere l’ago della bilancia. Werner, che effetto le fa vestire questi panni?
«Faccio la mia gara, non penso a loro, ho fame e qualche sfizio da togliermi. In una sola stagione ho risalito le classifiche ed è stato come scalare una montagna. Ora vorrei tornare a vedere il panorama dal podio».
ficili ma da lavorare bene. Mi sono sempre sentito a mio agio». Visto che la conosce bene, dia un consiglio a Paris e Inner.
«Conta molto la prima parte, bisogna essere velocissimi, perché a metà la pendenza cala e la velocità è un capitale con cui si deve arrivare. Nel finale poi non si può più commettere alcun errore». Chi teme di più?
Cosa ha di speciale per lei questa pista?
«Svindal gioca in casa, ma noi possiamo anche batterlo. Il norvegese è al momento il discesista più completo, ma noi tre in ogni momento possiamo arrivargli davanti».
«Esalta il mio modo di sciare. Ci sono bei salti, dossi non dif-
Fra Innerhofer e Paris, a chi
questa pista si addice di più?
«Questa di Kvitfjell senz’altro a Paris perché ci sono tratti in cui bisogna saper galleggiare sulla neve e Dominik in questo è bravissimo. Innerhofer qui deve difendersi, anche se questa volta non c’è la neve fredda e aggressiva degli scorsi anni che lui odia. Ma quella della finale di Lenzerheide, con i suoi curvoni da fare a tutta, è più adatta alle sue caratteristiche». Lei come ha fatto a tornare al vertice? Molti la davano per finito.
«Ho capito questa estate che sarei tornato su, ma non sapevo quanto ci avrei impiegato. Ho cambiato sci e scarponi ed in allenamento all’improvviso non ho più preso secondi dai miei compagni. Ma non è stato facile. Se penso che inizio stagione in discesa partivo con il 56. Adesso sono in primo gruppo e anche in superG».
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DONNE SUPERG A GARMISCH
I RISULTATI SUPERG DONNE (Garmisch): 1. Weirather (Lie) 1’19"82; 2. Mancuso (Usa) e Maze (Slo) a 12/100; 4. Fenninger (Aut) 28/100; 5. Hosp (Aut) 29/100; 6. Ruiz Castillo (Spa) 33/100; 7. Rolland (Fra) 66/100; 8. Schmidhofer (Aut); 9. Ross (Usa) 75/100; 10. Rebensburg (Ger) 80/100; 11. Riesch (Ger) 93/100; 12. Smith (Usa) 1"04; 13. Aufdenblatten (Svi) 1"12; 14. Worley (Fra) 1"19; 15. Goergl (Aut) 1"24; 18. AGERER 1"37; 22. STUFFER 1"71; 25. E. CURTONI 1"78; 28. N. FANCHINI 1"96; 31. Borsotti 2"64; 34. Marsaglia 3"06. Rit. Merighetti, E. Fanchini, Gut (Svi). Coppa superG (6): 1. Maze (Slo) p. 370; 2. Mancuso (Usa) 305; 3. Vonn (Usa) 286; 21. E. Curtoni 69. Tina Weirather, 23 anni EPA
Tina Maze, 29 anni, e Julia Mancuso, 28, 2e REUTERS
Dna da numero 1 Prima gioia per la Weirather Figlia di Harti e della Wenzel, batte Mancuso e Maze (a pari merito). Merighetti out La genetica non è un’opinione, ma qualche volta si rivela in ritardo e nessuno nel Circo Rosa ha una parure di geni nobili come Tina Weirather, grazie a mamma Hanni Wenzel e papà Harti Weirather. Ieri Tina, a 23 anni, ha vinto la prima gara di Coppa del Mondo, il primo dei due superG di Garmisch. Che abbia talento lo si sa da anni, ma due gravissimi infortuni le hanno fatto perdere stagioni intere. Anche in questa non è partita al top, con un dolore a una tibia che doleva sempre a scarpone chiuso e l’unica fiammata era arrivata a dicembre con il terzo posto a Lake Louise. Il capolavoro Ieri, in un superG dal disegno sem-
plice Tina è stata perfetta, fra le poche a capire dove e quando alzare il piede dall’acceleratore e privilegiare la precisione. L’altra Tina, la Maze ha masticato rabbia e si è piazzata seconda parimerito al centesimo con la Mancuso e stamane in discesa potrebbe battere il record dei 2000 punti nella classifica generale a cui tiene moltissimo. Per le azzurre è l’ennesima gara da dimenticare. Avrebbe potuto essere un’occasione per Daniela Merighetti che invece nel punto più complesso ha tirato sul palo e si è trovata in ritardo e fuori dal tracciato. Le altre non sono state mai in corsa e alla fine la migliore è Lisa Agerer, diciottesima a 1"37 dalle leader. Oggi è in programma la discesa e la speranza è che le nostre discesiste abbiano almeno un po’ di orgoglio. pa. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA
In questi casi contano più gli sci e la testa?
«Uno e l’altro. I materiali sono importanti, non ho ancora trovato il set up migliore e ancora dopo Garmisch sono intervenuto sugli scarponi per trovare una risposta migliore a inizio curva. Ma quando prendi distacchi pesanti ti riempi di dubbi. Quando non ci credi non vai avanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANNIVERSARIO DI CALGARY 1988
Sestola fa festa a Tomba 25 anni dopo il bis d’oro (p.r.) Sestola celebra oggi e domani il 25o anniversario della doppietta d’oro di Alberto Tomba a Calgary 88. Alle 18 Tomba sarà premiato in piazza, domani sarà sulle piste del Monte Cimone.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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BASKET I PROGRAMMI DEGLI AZZURRI
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Pianigiani
L’ESTATE AZZURRA
Il c.t.: «Italia, è il momento di fare il salto di qualità» «Il divorzio dal Fenerbahce? Non si poteva fare di più in Eurolega» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI SIENA
Simone Pianigiani, ci spiega perché ha divorziato dal Fenerbahce?
«Penso che nelle cose ci voglia coerenza e onestà intellettuale. Il Fenerbahce è stata un’esperienza bella, importante ma non mi ci vedevo, l’anno prossimo, nella stessa situazione. Le regole del campionato turco, molto sentito, che prevede sempre due giocatori nazionali in campo, e il tipo di gioco di grande stazza e lento che ha successo là, non sono funzionali al progetto europeo che è stato alla base della mia scelta di andare al Fener. La squadra aveva perso fiducia in Eurolega, penso di aver fatto il massimo per adeguare la mia concezione di pallacanestro alla nuova realtà, onestamente non credo che andando avanti avrei potuto fare meglio con lo stesso gruppo. Ho lasciato la squadra comunque ai vertici di un campionato difficilissimo e con la vittoria della coppa turca, loro sono stati carinissimi nel cercare di farmi finire la stagione. Sono convinto e sereno della scelta che ho fatto nel momento in cui l’ho fatta». Ora è praticamente c.t. full time della Nazionale, il suo contratto scade a settembre...
«Non vado a parlare adesso di queste cose. Il mio impegno è nato part time ma adesso ci sono spazi maggiori non solo perché il presidente Petrucci mi chiama tutte le mattine all’alba o c’è il progetto dei nuovi centri federali da seguire che a me interessa molto. Voglio fermarmi un attimo dopo anni col piede sull’acceleratore e valutare la mia situazione: non voglio trovarmi a settembre a iniziare una nuova stagione da qualche parte di corsa e senza stop come ho fatto col Fener, anche se ho l’impressione che di pause non ne avrò molte. Tra poco andrò col presidente negli Stati Uniti a incontrare Bargnani, Belinelli e Gallinari».
S Simone Pianigiani 43 anni, alla guida della Nazionale italiana dal dicembre 2009 CIAMILLO
Estate difficile...
«Molto tosta, sulla falsariga della scorsa ma con il livello della competizione che affronteremo superiore. Ma se l’Italia deve salire sul gradino successivo per competere con le squadre migliori, questo è il momento giusto. Ci troveremo a fine luglio quando i giocatori, d’accordo con il nostro staff e i loro club, dovranno presentarsi al raduno già pronti atleticamente per sostenere un cinque contro cinque. Pause, poi, non ne avremo più: è la vita dell’atleta professionista di oggi. Anche la sperimentale avrà una manifestazione ufficiale, i Giochi del Mediterraneo, che aiuterà sempre più giocatori giovani a mettere la testa fuori di casa». Come giudica Siena da spettatore?
«In più di 20 anni qui, non avevo mai visto una partita dalla tribuna... Situazione strana, per mille motivi. Ero convinto che Siena in campionato avrebbe continuato a lottare per il titolo, per la bontà del lavoro e dello staff. Quello che non era preventivabile è il suo cammi-
no in Eurolega che potrà continuare ancora ad alto livello». Domenica c’è Milano-Siena.
«Sfida sempre particolare ma relativamente importante per la classifica, perché quest’anno la situazione in A è molto fluida e tutto si deciderà nei playoff, ripartendo da zero. Siena è in evoluzione giorno dopo giorno grazie anche a quanto sta facendo in Europa, Milano ha la profondità per puntare tutto sulle sfide decisive».
Questi i programmi della Nazionale verso l’Europeo di Slovenia (4-22 settembre)
S Calendario 24-25/6 raduno a Roma, screening giocatori Acqua Acetosa 29/7 Media Day e Workshop 30/7-6/8 Raduno a Folgaria 7-9/8 Torneo internazionale a Trento 12/8 Raduno a Trieste 17-19/8 Torneo ad Anversa con Belgio, Polonia e Israele. 20/8 Rientro a Trieste 22/8 Italia–Montenegro a Capodistria (Slo) 24/8 Slovenia-Italia a Capodistria. 27-29/8 Torneo dell’Acropolis con Lituania, Grecia e Bosnia. 30/8 Rientro a Trieste 2/9 Trasferimento in Slovenia 4/9 Italia-Russia 5/9 Italia-Turchia 7/9 Italia-Finlandia 8/9 Italia-Grecia 9/9 Italia-Svezia
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A SIENA
Operatori sportivi Partito il corso È iniziato ieri all’Università di Siena il corso di aggiornamento professionale di Operatore delle Società Sportive. Si concluderà a metà giugno e prevede approfondimenti in diritto, economia, statistica, marketing, storia, comunicazione e medicina.
NBA PER IL CENTRO DI CHICAGO 23 PUNTI, 21 RIMBALZI E 11 STOPPATE
Noah, numeri da sballo contro i nemici giurati di Philadelphia (m.o.) Solo quattro giocatori negli ultimi 20 anni erano riusciti a compilare simili statistiche: 23 punti, 21 rimbalzi, 11 stoppate. Joakim Noah si era stancato di perdere e così giovedì notte ha deciso di prendersi sulle spalle i suoi Chicago Bulls e trascinarli alla vittoria contro i Philadelphia 76ers. Le 11 stoppate pareggiano il record di squadra stabilito da Artis Gilmore nel 1977 (poi visto nell’88-89 alla Fortitudo Bologna). Volontà «La sua forza di volon-
tà dall’inizio alla fine è stata incredibile — ha poi commenta-
to coach Thibodeau — Era dappertutto, ha stoppato, cambiato in difesa, marcato chiunque, un extra sforzo su ogni possesso». «Mi piacere aver giocato bene ma soprattutto aver vinto» si schermiva poi il figlio del tennista Yannick, autore della terza tripla doppia in carriera. Record Noah è anche diventato il primo giocatore nella storia della lega ad andare oltre 20 punti, 20 rimbalzi e 10 stoppate (categoria statistica rilevata però solo dalla stagione ’73-74, Wilt Chamberlain e Bill Russell con ogni probabilità avranno fatto persino meglio)
Joakim Noah, 28 anni, 2.11 AP
con il 65% dal campo (8/12). Solo Hakeem Olajuwon e Kareem Abdul Jabbar sono invece riusciti nella triplice impresa (20+20+10) addirittura due volte in carriera. Gli altri, con una a testa, sono Shaquille
A SIENA IL PRIMO INCONTRO UFFICIALE
O’Neal, Shawn Bradley ed Elvin Hayes. Joakim avrà sicuramente apprezzato che la sua miglior partita tra i pro’ sia arrivata sul campo dei 76ers, i cui tifosi, notoriamente beceri (famosi per aver fischiato persino Babbo Natale), avevano esultato quando il centro dei Bulls s’infortunò a una caviglia in una partita della serie di playoff dello scorso aprile, vinta poi dai Sixers.«Sicuramente quel ricordo mi ha motivato tantissimo» ha poi ammesso Noah. Marco Belinelli ha contribuito al successo con 6 punti in 27’, partendo in quintetto al posto dell’infortunato Rip Hamilton (schiena). Risultati: Chicago-Philadelphia 93-82 (Noah 23; Holiday 22); Indiana-LA Clippers 91-99 (West 22; Paul 29); Lakers-Minnesota 116-94 (Bryant 33; Barea 20).
Il c.t. azzurro Simone Pianigiani col presidente Fip Gianni Petrucci
Petrucci accoglie il coach: «Padrone della Nazionale» SIENA
Il primo incontro ufficiale tra il presidente Gianni Petrucci e il suo coach, Simone Pianigiani, «Dominus, padrone di tutte le scelte tecniche della Nazionale» non è solo l’occasione per rilanciare la centralità dell’Italia e mettere un po’ di sana pressione sul c.t. in vista dell’Europeo. Petrucci ha già affrontato con le controparti i grandi problemi del basket. Ha invitato il suo successore al Coni, Giovanni Malagò che ha accettato, al consiglio federale del 9 marzo. «Sa che ho votato per il suo avversario — dice — ma alla luce del sole. E’ stato bravo, ha vinto, il basket vuole raccordarsi col Coni e, d’intesa con la Lega, gli esporremo i nostri problemi. Spero che possa portare avanti con la politica quello che io non sono riuscito a fare, una modifica della Legge 91 obsoleta e di far rientrare anche i palasport nella legge sugli stadi». Coraggio Petrucci ha avuto il co-
raggio di non guardare il bicchiere mezzo pieno, le molte società solide o, comunque, senza debiti in un momento economicamente difficile, ma quello mezzo vuoto dei controlli inadeguati e della immagine lesiva che danno le società inadempienti: «Ho incontrato le società — dice —, dobbiamo far loro capire che solo chi ha le risorse per finire una stagione potrà iniziarla. Altrimenti devono ricollocarsi ad un livello adeguato alle loro capacità. Le aiuteremo a farlo come dal 2014 cercheremo i meccanismi per far partecipare alla serie A quelle realtà che ne hanno la potenzialità tecnica e economica qualo-
ra venisse meno qualcuna di quelle già esistenti. Ma senza cessione o affitti di diritti sportivi, cosa della quale non abbiamo discusso, e neppure di blocco delle retrocessioni. Il basket è uno sport troppo importante per meccanismi del genere. Mi fa grande piacere che oggi il presidente di Caserta (il cui allarme sulla possibilità di non finire la stagione aveva provocato la prima uscita in merito di Petrucci, ndr.) mi abbia chiamato comunicandomi di aver risolto la situazione». Il presidente della Fip ha anche polemizzato con l’Osservatorio che vieta le trasferte e costringe i tifosi fuori casa ad essere reclusi in gabbie: «Non leggo di bol-
«
Dico no alle gabbie per i tifosi in trasferta, il basket è etica e immagine sociale
lettini di guerra o di spostamenti di masse oceaniche. Scriverò dunque al Ministero dell’Interno perché se al calcio si dà una forza pubblica adeguata si possa fare altrettanto per il basket. Le gabbie sono inaccettabili, il basket è etica e immagine sociale». Petrucci ammette candidamente di non sapere che il contratto di Pianigiani scadrà a settembre. I progetti che ha in cantiere sono tagliati su un c.t. full time ma, negli ultimi anni, al di là delle convinzioni personali, si diceva che la Fip non potesse permettersi un grande nome a tempo pieno. Petrucci si illumina: «La Federazione può tutto». Sipario. Applausi. chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA
TEST DI PATERNITÀ
TENDINE D’ACHILLE
Donna vuole che Jordan riconosca il figlio 16enne
Hackett in dubbio per la supersfida con Milano
Michael Jordan potrebbe avere un figlio nato da una relazione extraconiugale. E’ quanto sostiene Pamela Smith, che sarebbe rimasta incinta nel ’95. Un mese fa la donna ha fatto causa a MJ chiedendogli il riconoscimento del figlio, oltre che la piena custodia. La notizia di una paternità segreta in realtà aveva già cominciato a trapelare lo scorso dicembre, quando il figlio 16enne della Smith, Grant Pierce Jay Jordan Reynolds, aveva pubblicato su YouTube un video in cui diceva di essere figlio di Jordan. La donna ha chiesto che MJ si sottoponga a un test di paternità.
(g.n.) Ci sarà bisogno oggi di ulteriori accertamenti per il tendine d’Achille della gamba sinistra di Daniel Hackett, infortunatosi col Fenerbahce. L'ecografia non ha escluso complicazioni. «Non bene» ha twittato Hackett, a rischio per la partita di Milano. CASERTA CAMBIA (l.b.) Raffaele Iavazzi, titolare del 49% delle quote è il nuovo presidente di Caserta. Il 51% passa a Gianluca Galimberti, nel consiglio di amministrazione resta Francesco Gervasio presidente uscente. EUROLEGA Top 16: Cska Mosca Alba Berlino 80 65 (Krstic 20; Wood 11).
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PALLAVOLO LA SEMIFINALE DI CHALLENGE CUP
Papà Fei e l’Europa fra ansie e telefono Il bomber di Piacenza oggi in campo aspettando Ettore: «Penso alla gara, poi volo nello spogliatoio...» MATTEO MARCHETTI
Occhi sul campo, gambe e braccio pronti a esplodere. Ma appena caduto a terra l’ultimo pallone Alessandro Fei correrà nello spogliatoio a vedere se ci sono messaggi sul telefonino. Il conto alla rovescia per la nascita del suo secondo figlio, il fratello di Olivia, doveva già essere terminato, ma un rinvio dell’ultimo momento tiene il bomber di Piacenza sulle spine. «Era tutto deciso - spiega - con il cesareo programmato per ieri, quando avrei potuto vedere il nuovo arrivato Ettore». Invece il piccolo Fei si fa attendere e prima ancora di nascere ha già mandato all’aria i piani del papà. «Avevamo previsto tutto. Non sarei partito in mattinata con la squadra, avevo un aereo prenotato nel pomeriggio che, dopo uno scalo, mi avrebbe portato a Liberec in serata per la semifinale di Challenge. Invece giovedì i medici ci hanno detto che si può attendere ancora qualche giorno». Alessandro Fei (ora 34 anni) in versione papà durante l’Olimpiade di Londra TARANTINI Precedenti A Piacenza di corse
in sala parto se ne intendono. Basti ricordare quella di Meoni durante la finale 2009. Al termine di gara-3 cono Trento l’allora regista biancorosso fu costretto a organizzare una staffetta fra il pullman della squadra e la macchina dei parenti per raggiungere l’ospedale dove dopo poche ore la moglie diede alla luce il figlio. In casa biancorossa si augurano che sia di buon auspicio. Per Fei tutto rimandato almeno fino a lunedì. «Della nascita di Olivia, che compirà 4 anni a giugno, ricordo tutto: l’ingresso in sala parto, il tentativo di calmare mia moglie, le sensazioni incredibili. Allora ero molto più teso perché si trattava del primo. Però non posso negarlo, anche adesso un po’ di tensione c’è. Dal punto di vista medico è tutto a posto, ma è pur sempre un parto e poi stiamo parlando dell’erede, toccherà a lui portare avanti il nome». Partita Alessandro e Stefania avevano fatto i conti perfetti per Olivia, venuta alla luce in un periodo di riposo per i palla-
volisti. Ettore invece arriva nel mezzo della stagione. «In effetti - ride Fox - il periodo è intenso. Ma la situazione è tranquilla, i medici ci hanno dato tutte le garanzie e in campo sarò concentrato». A casa è pronta una task force: «La mamma di Stefania dorme da noi e sua sorella lavora nel reparto neonatale dell’ospedale. Da quel punto di vista siamo coperti». Non ha lasciato niente di intentato Alessandro, perché la famiglia per lui ha un ruolo fondamentale. «E’ la nostra vita, non solo la mia. Per questo mia moglie e Olivia appena possono mi seguono. E’ stupendo averle vicino in ogni occasione; la nostra è una famiglia serena ed è giusto restare insieme il più possibile». Non è escluso che Ettore possa entrare per la prima volta in un palazzetto in questa stagione. «E’ un po’ piccolino, prima di decidere dobbiamo capire che tipo sarà. Certo, se arrivassimo in finale i tempi si allungherebbero e allora potrebbe anche fare il suo esordio in tribuna...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GUIDA EUROPEA Coppa Cev maschile (rit. finale), domani Halkbank Ankara (Tur)-Andreoli Latina (and 3-1). Coppa Cev femminile (rit. finale). Oggi Fenerbahce Istanbul -Muszyna (Pol) (and. 2-3) Challenge Cup maschile (rit. semifinali), oggi Dukla Liberec (R.Ceca)-Copra Elior Piacenza (and. 0-3) e Bydgoszcz (Pol)-Ufa (Rus) (and. 1-3) (a.a.)
Taccuino A-1 UOMINI
C’è Perugia-Vibo (m.s. mi.fa.) Tutti disponibili per Kovac, che presenterà al centro Al letti e Semenzato. Come opposto gioca Tamburo, ma è prevista la staffetta con Edgar. In regia staffet ta Daldello Van Harskamp. A Peru gia, campo ostico per la Callipo, Vi bo è chiamata a fare più punti possi bili per conservare il 7˚ posto e ac corciare le distanze dalla Sir Sa fety. Blengini punta sul solito sestet to: Klapwijk Coscione, Buti Baro ne, Urnaut Kaliberda. Classifica: Trento 48; Macerata, Piacenza 44; Cuneo 40; Modena, Perugia 33; Vi bo, Latina 28; Castellana 26; San Giustino 20; Ravenna 10; Verona 9.
TIRO A SEGNO GLI EUROPEI
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E OGGI TESCONI
Oggi tocca all’altro medagliato di Londra, Luca Tesconi, nella pistola 10 m, specialità in cui ai Giochi fu argento. Il c.t. Turisini e il tecnico Masetti indicano come molto in forma Giuseppe Giordano. Sempre oggi anche la carabina donne. Risultati. Carabina a 10 metri uomini: 1. Richter (Isr) 207.3; 2. Bubnovich (Bie) 205.9; 3. Kurki (Fin) 182.1; 6. Campriani 119.9; 23. Tressoldi (ITA) 621.1; 29. De Nicolo (ITA) 620.2. Squadre: 1. Italia 1872.5; 2. Russia 1867.9; 3. Bielorussia 1866.2. Pistola a 10 metri donne: 1. Goberville (Fra) 201.5; 2. Marovic (Cro) 198.3; 3. Chaika (Bie) 178.2; 16. Ricci 378; 30. Chiaberto (ITA) 373. Squadre: Serbia 1134; Ucraina 1133; Germania 1130. Oggi: pistola uomini (Amore, Giodano, Tesconi), e carabina donne (Pica, Sena, Zublasing)
A-1 DONNE (m.l.) Oggi anticipo del la 18ª (20.30): Unendo Yamamay Busto Duck Farm Chieri Torino (di retta RaiSport 1). Classifica: Bu sto 34; Bergamo 30; Piacenza, Villa Cortese 24; Chieri, Conegliano 22; Urbino 17; Pesaro 16; Giaveno 11; Bologna 7.
Da sin Niccolò Campriani (25). Marco De Nicolo (36) e Simone Tressoldi (28)
Campriani cade sulle novità Ma salva l’Italia DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI ODENSE (Danimarca)
Alla fine si è materializzato quel che Niccolò Campriani temeva. La nuova finale, in cui si azzerano i punteggi ottenuti nelle qualifiche, alla prima sperimentazione, agli Europei 10 m, ha avuto su di lui l’effetto peggiore. Facendolo precipitare da un primo posto straordinario a un misero (per lui) sesto. Una beffa che a un certo punto gli ha fatto perfino dire: «Non lo so neanche se continuerò fino a Rio. Questo ora è un altro sport. E devo capire se mi piace ancora». Parole pesanti. Poco o per nulla mitigate dal fatto che la sua mostruosa prestazione nelle qualificazioni era valsa il titolo continentale a squadre, confermando quello di un anno fa a Vierumaki. Ieri come allora conquistato con il medesimo terzetto, completato dai legnanesi Marco De Nicolo e Simone Tressoldi. Tranquilli, poi l’olimpionico ha corretto il tiro e ha detto che a Rio ci sarà a difendere l’oro e l’argento di Londra. Ma è evidente che è stato un brutto colpo e che queste benedette e maledette nuove regole saranno difficili da digerire. Benedette, anche. Perché la novità delle qualifiche è l’introduzione dei decimali (prima si contavano solo in finale). Coi quali emerge chi davvero va al centro del centro del bersaglio (che è 0.5 mm). Bene, Nicco ha fatto 631.2 (alla media di 10.52), oltre 5 punti più del secondo (Bubnovich, Bielorussia: 626.1). Ovviamente record del mondo e europeo, visto che era la prima volta che si
Mostruoso
tirava con queste regole: si tratta ora di vedere quanto durerà. In ogni caso un vantaggio sproporzionato nella carabina 10 m. Tant’è che prima delle finali lo speaker ha parlato di «prestazione impressionante da parte del più forte tiratore al mondo». Con le vecchie regole, cioè mantenendo il punteggio delle qualifiche, Nicco avrebbe potuto tirare a testa in giù. Ora invece bisogna ricominciare. Finale maledetta E non è solo
questione di ripartire tutti e 8 da 0. E’, per esempio, che i primi sei colpi di finale si sparano in due serie da 3 senza interruzione e con soli 150” a disposizione per ciascuna. «Per il mio ritmo – dice Nicco – non ho il tempo di respirare abbastanza da abbassare il battito cardiaco». Per capire: nei 60 colpi di qualifica ha fatto 59 dieci e un nove. In quei primi sei di finale di nove ne ha fatti tre. E non è più stato in gara. «E’ come se non avessi partecipato», lamenta. Che nel nuovo meccanismo delle eliminazioni, è uscito per terzo, quindi sesto qualificato. Dieci minuti prima del trionfo dell’israeliano Richter. «Ora – chiude con la solita saggezza – non devo cercare alibi: il bersaglio è sempre quello e io devo imparare nuove tecniche». Il tutto col sorriso di sempre, solo ogni tanto appena piegato in una smorfia di sarcasmo. Che gli si è distesa del tutto solo in cima al podio della gara a squadre. Insieme ai compagni azzurri. Tutti e due raggianti, eppure solidali con lui. «Nicco – ha detto De Nicolo - è il Federer di questo sport. La finale così è una baracconata che umilia chi ha talento e affossa questo sport». © RIPRODUZIONE RISERVATA
TENNIS PERDE A DUBAI CON BERDYCH SPRECANDO TRE MATCH POINT
Federer, k.o. con tanti rimpianti (ri.cr.) Una piccola crisi si vede anche da questi particolari. Siamo arrivati a marzo e Federer non ha ancora raggiunto una finale. Soprattutto, sul cemento di Dubai (1.785.500 $) riesce a perdere dopo aver dominato soprattutto di testa per due set un avversario che non è certo conosciuto per le capacità leonine di risalire mentalmente da situazioni difficili. Delusione Di più: Roger si inchina dopo aver sprecato tre match point nel tiebreak del secondo set, un parziale nel quale è stato in grado di risalire da 5 giochi a 2 sotto. Così, per la seconda volta consecutiva (era
già successo agli Us Open) lo svizzero perde contro il ceco al quale aveva concesso solo tre vittorie nelle precedenti 14 sfide dirette: «Ovviamente lascio questa partita con molti rimpianti — dirà l’ex numero 1 — forse avrei dovuto farlo muovere di più, ma mi ha fatto male con il servizio». Il numero 6 del mondo, finalista la settimana scorsa a Marsiglia, non sta nella pelle: «Sono molto felice, vincere in pratica in casa di Roger (c’erano 5000 spettatori, tutti per Federer, ndr) è una cosa geniale. Ci ho creduto su ogni punto, non ho mai guardato al punteggio». Curiosamente, Federer e Berdych sono gli unici
top ten a non aver ancora vinto un torneo quest’anno, ma il ceco ha l’occasione di riempire la casella oggi (finale alle 16, diretta Supertennis). Certo, non parte favorito (anzi) contro Djokovic, e non solo perché il numero uno è avanti 12-1 nei precedenti (unica sconfitta a Wimbledon 2010): il serbo è in striscia positiva da 17 partite e dagli emiri non ha ancora perso un set. In semifinale ha stoppato Del Potro, complicandosi un po’ la vita in un secondo set nel quale ha recuperato da 0-3 e ha avuto un match point sul 5-3, prima di vincere il tiebreak: «sono soddisfatto di come ho gestito i punti importanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tomas Berdych, 27 anni, riceve i complimenti di Roger Federer, 31 REUTERS
Semifinali: Djokovic (Ser) b. Del Potro (Arg) 6-3 7-6 (4); Berdych (Cec) b. Federer (Svi) 3-6 7-6 (8) 6-4.
Taccuino ACAPULCO
Fognini ed Errani ok Sulla terra messicana di Acapulco (uomini 1.155.000 $. donne 235.000) Fabio Fognini e Sara Erra ni sono in semifinale e nella notte (i risultati sul nostro sito gazzetta.it) hanno giocato rispettivamente con tro Ferrer e la Cornet, che ha annul lato 9 match point alla Dominguez. Uomini, quarti: Ferrer (Spa) b. LO RENZI 6 3 6 1; FOGNINI b. Giraldo (Col) 7 5 6 4; Almagro (Spa) b. Ze ballos (Arg) 6 3 6 4; Nadal (Spa) b. Mayer (Arg) 6 1 7 5. Donne, quarti: ERRANI b. Bertens (Ola) 6 4 6 4; Cornet (Fra) b. Dominguez Lino (Spa) 3 6 7 6 (10) 7 6 (2); Soler Espi nosa (Spa) b. KNAPP 6 2 6 2; Sua rez Navarro (Spa) b. SCHIAVONE 6 7 (5) 6 4 6 2.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Rugby IN CELTIC ZEBRE ANCORA BEFFATE: 19-23 COL CONNACHT
Treviso da urlo: 4 mete e 29-29 a Belfast con l’Ulster capolista (e.sp.-ma.p.) A Belfast, Treviso mette paura all’Ulster capolista segnando 4 mete a 2 (3 di Budd) e sbagliando allo scadere con Di Bernardo la trasformazione della vittoria. I biancoverdi ottengono tre punti e il settimo posto scavalcando Cardiff, prossimo ospite a Monigo il 23. «La vittoria col Munster non è stata un caso dice il presidente Amerino Zatta —; senza nazionali, abbiamo dimostrato che non esiste una seconda squadra ma 40 giocatori di livello». Ulster avanti 17-3 con giallo a Iannone entrato da poco per Morisi infortunato come di Sbaraglini. Poi la rimonta e il sorpasso 24-23 al 23' della ripresa, ma due calci di Jackson riportavano avanti i padroni di casa fino alla meta finale di Budd lesto a schiacciare vicino alla bandierina. Troppo angolato per Di Bernardo. Solite Zebre Intanto ancora una volta le Zebre si fermano a un passo dalla prima vittoria, che fugge negli ultimi 5’ quando Dan Parks piazza il drop del controsorpasso e poi chiude i conti con il calcio del 23-19 finale. Un inizio difficile (14-3 al 21’), ma la voglia di giocare il pallone porta, oltre ad errori, anche ad azioni splendide dai propri 22, come quella che porta alla meta di Sarto dopo lo slalom di Sinoti. Buso mantiene a contatto le
Ippica IPPODROMO FALLITO
Zebre nella ripresa e al 31’ col Connacht in 14, Garcia dalla lunga distanza porta avanti la franchigia. Nel finale però decidono Parks e il giallo a Bergamasco. ULSTER-TREVISO
29-29
MARCATORI: p.t. 3’ c.p. Di Bernardo, 19’ m. Trimble tr. Jackson, 28’ c.p. Jackson, 33’ m. Olding tr. Jackson, 40’ m. Budd tr. Di Bernardo; s.t. 7’ c.p. Jackson, 12’ m. Barbieri tr. Di Bernardo, 16’ c.p. Jackson, 23’ m. Budd tr. Di Bernardo, 30’ e 38’ c.p. Jackson, 39’ m. Budd. ULSTER: Andrew (28’ s.t. Marshall); Trimble, Cave (26’ p.t. Cochrane),
Olding, Allen; Jackson, Pienaar (32’ s.t. O’Connor); Diack, McComish, Henderson; Tuohy (32’ s.t. McComb), Stevenson; Fitzpatrick (16’ s.t. Black), Herring, Afoa. All. Anscombe. TREVISO: Williams; Nitoglia, Morisi (16’ p.t. Iannone), La Grange, Toniolatti (13’ s.t. Derbyshire); Di Bernardo, Semenzato; Loamanu, Budd, Barbieri (26’ s.t. Filippucci); Van Zyl, Bernabò (16’ s.t. Fuser); Cittadini (16’ s.t. Roux), Sbaraglini (19’ p.t. Maistri), Al. De Marchi (26’ s.t. Muccignat). All. Smith. ARBITRO: McMenemy (Scozia). NOTE: p.t. 17-10, spett. 10678. Gialli: 32’ p.t. Iannone, 36’ p.t. Henderson, 11’ s.t. Stevenson. Calci: Jackson 7/9 (19 p.), Di Bernardo 4/5 (9 p.). Punti: Ulster 2, Treviso 3.
Dean Budd, 26enne terza linea neozelandese: ieri tre mete SARTORI
Baseball C’E’ ANCHE L’ITALIA
Atletica UN FATTO DEL 2009
CONNACHT ZEBRE
23-19
MARCATORI: p.t. 2’ m. McKeon tr. Parks, 17’ c.p. Buso, 21’ m. Duffy tr. Parks, 28’ c.p. Buso, 30’ m. Sarto tr. Buso; s.t. 8’ c.p. Parks, 20’ c.p. Buso, 31’ c.p. Garcia, 36’ drop Parks, 40’ c.p. Parks. CONNACHT: Henshaw (10’ s.t. Vainikolo); Poolman, Griffin, Murphy, Duffy; Parks, Marmion (32’ s.t. O’Donohe); McKeon (20’ s.t. Naoupu), Faloon, Muldoon; Browne, Kearney; White (20’ s.t. Loughney), Harris-Wright, Wilkinson (10’ s.t. Buckley). All. Elwood. ZEBRE: Benettin; Sarto (27’ s.t. Chiesa), M. Pratichetti, Garcia, Sinoti (15’ s.t. Pace); Buso, Chillon (36’ s.t. Palazzani); Van Schalkwyk, Ma. Bergamasco, Ferrarini (20’ s.t. Belardo, 29’ s.t. Caffini); Bortolami, Sole; Ryan (20’ s.t. Leibson), Manici (8’ s.t. Festuccia), An. De Marchi (6’ s.t. Aguero). All. Gajan. ARBITRO: Hennessy (Galles). NOTE p.t. 14-13. Gialli: 23’ s.t. Loughney, 36’ s.t. Bergamasco. Calci: Parks 5/7, drop 1/3 (13 p.); Buso 4/6 (11 p.), Garcia 1/1 (3 p.). Punti: Connacht 4, Zebre 1. Altre: Dragons-Leinster 19-26; Scarlets-Edimburgo 14-13; Glasgow-Cardiff 29-13. Oggi: Munster-Ospreys. Classifica: Glasgow, Ulster 61; Leinster 59; Scarlets 50; Ospreys* 47; Munster* 41; Treviso 35; Cardiff 33; Connacht 32; Edimburgo 24; Dragons 23; Zebre 8. (*: una in meno) ECCELLENZA (i.m.) Da oggi il 14˚ turno di Eccellenza. Domani si celebra il 150˚ Rovigo-Padova, con in palio per la prima volta la «Adige Cup». Oggi. Ore 14: Fiamme Oro-Viadana; Calvisano-Lazio. Ore 15: Reggio Emilia-Mogliano; San Donà-Crociati; L’Aquila-Prato. Domani, ore 15: Rovigo-Padova. (diff. ore 22.30 su RaiSport 1). Classifica: Viadana 55; Prato, Calvisano 53; Padova 42; Rovigo 39; Mogliano 36; Fiamme Oro 25; San Donà, Lazio 22; Reggio Emilia 20; L’Aquila 9; Crociati 3.
Pallanuoto LA 5
a
DI RITORNO
In Aprile il bando Oggi scatta Lite con vicina Anticipo: Nervi per il nuovo Agnano il World Classic Pistorius patteggia batte Camogli Ippodromi che sopravvivono e altri che forse rinascono. Merano almeno per il 2013 terrà aperto con affitto annuo alla cordata Martone, mentre il prossimo aprile verrà indetto il bando europeo per l’assegnazione della concessione di quello napoletano ormai chiuso da ottobre, dopo fallimento e liquidazione della società di gestione precedente. Lo ha deciso il Comune, proprietario dell’impianto, dopo l’incontro coi lavoratori dell’ippodromo e le rappresentanze sindacali, confermando l’intenzione di salvare l’ippica partenopea e il posto degli oltre 100 dipendenti di Agnano. Una cordata di imprenditori ippici locali punta all’aggiudicazione. Intanto il ministro del Mipaaf, Mario Catania, dopo mesi di silenzio ha improvvisamente deciso di schierarsi con gli ippici per risolvere il problema di 66 milioni di premi arretrati del 2012 che un decreto vorrebbe pagati nei prossimi due anni e che invece dovrebbero essere liquidati prima. Staremo a vedere...
Napoli è chiuso da ottobre GRASSO
L’azzurro Alex Liddi US PRESSWIRE
(m.c.) Il terzo World Baseball Classic (o il nuovo Mondiale) comincia oggi da Fukuoka e Taichung. In Giappone la nazionale di casa, vincitrice nel 2006 e 2009, cerca il tris senza le stelle Darvish, Suzuki e Matsuzaka, ma con Abe, Fighters e Tanaka. Nel girone, oltre a Cina e al debuttante Brasile (senza il Major Gomes), c’è Cuba, 25 volte campione del mondo Ibaf, desiderosa di riscattare le sconfitte con il Giappone al Wbc (in finale nel 2006, al 2˚ turno nel 2009). I caraibici non hanno Cespedes, ma confidano sulle mazze di Abreu e Despaigne. Si gioca anche a Taiwan. Uno dei due posti per la seconda fase sembra della Corea, finalista nel 2009. A contendersi un biglietto per Tokyo (8-12/3) saranno Olanda, Australia e Taiwan. Gli orange campioni del mondo hanno un line-up di fuoco. L’Italia debutterà giovedì contro il Messico, a Phoenix, Arizona. Programma. Oggi: gir. A Giappone-Brasile (dir. ore 11 Esp America, ch. 214 sky); gir. B Australia-Taiwan, Corea-Olanda (diff. Espn ore 22).
Oscar Pistorius sta cercando una via extragiudiziale per chiudere la causa civile da lui stesso intentata nei confronti di una donna che nel 2009 lo accusò di averla aggredita. A riferirlo è stato l’avvocato del campione, Gary Pritchard, precisando che sono in corso negoziati «riservati» per trovare una soluzione. Quattro anni fa, la vicina di casa di Pistorius, Cassidy Taylor-Memmory, accusò l’atleta di aggressione, sostenendo che le aveva sbattuto la porta in faccia, ferendola lievemente. Pistorius passò la notte in cella ma il mattino dopo la denuncia venne ritirata e fu rilasciato. Un paio di anni fa Pistorius denunciò la Taylor-Memmory per danni all’immagine, chiedendo 187.000 euro. A condurre le indagini, all’epoca, fu peraltro Hilton Botha, l’investigatore incaricato in un primo momento della vicenda Steenkamp. Pistorius intanto è finito sulla copertina di Time, definito «Man, superman, gunman», cioè uomo, superuomo e sparatore.
Oscar Pistorius in copertina su Time
Scacchi VINCE IL QUADRANGOLARE CON ANAND E KRAMNIK
Caruana batte Gelfand: Zurigo è sua Fabiano Caruana ha vinto il quadrangolare di Zurigo. Dopo aver battuto l’iridato Anand (India), il 20enne azzurro ieri ha superato l’israeliano Gelfand dopo 5h45’ di gioco. Il quarto al via era il russo Kramnik, attuale n.2 del ranking EPA
Arco Europei indoor azzurri di bronzo
Ippica Oggi Gp ad Aversa Powell Bi da battere
(gu.l.g.) Agli Europei Indoor di Rzeszow (Pol), bronzo per l’Italia dell’olimpico maschile con Palazzi, Zagami e Fissore vincenti sull’Ucraina 234-232. Oggi si chiude con le finali per il titolo. Il trio olimpico donne (Valeeva, Lionetti, Mandia) affronta l’Ucraina dopo aver battuto ai quarti l’Estonia (231-216) e in semifinale la Russia (232-231). Nel compound donne Tonioli, Longo e Anastasio in finale con la Russia. Nell’individuale olimpico la vicecampionessa Natalia Valeeva con Natalia Erdynieva (Rus).
Al Cirigliano (inizio 15.05) in 8 nelL’Andreani. Da battere Powell Bi. GP ANDREANI (m 1660): 1 Positano d'Ete (M. Minopoli jr); 2 Pinko Ur (R. Legati); 3 Petra Axe (A. Buzzitta); 4 Pacific Model (G. Trinchillo); 5 Powell Bi (A. Greppi); 6 Powder Fi (V.P. Dell’Annunziata jr); 7 Palissy (A. Di Nardo); 8 Poker Model (R. Gallucci).
Boxe BOSCHIERO AD ABANO (i.m.) Fissata al palasport di Abano (Pd) la difesa dell’Europeo dei superpiuma di Devis Boschiero il 23 marzo contro Samir Kamsi (Fra).
Ghiaccio Mondiali juniores Coppie azzurre ok Ai Mondiali juniores di figura all’Agorà di Milano, 13˚ posto dei giovanissimi Giulia Foresti-Leoluca Sforza nelle coppie di artistico e di Sofia Sforza-Francesco Fioretti nella danza. Tra le donne, Sara Casella esclusa dal libero di oggi (29a). Donne. Corto: 1. Cesario (Usa) 54.69; 2. Pogorilaya (Rus) 53.98; 3. Hicks (Usa) 53.98; 29. Casella 36.74. Coppie. Finale: 1. (3.2.) Denney-Frazier (Usa) 155.83; 2. Purdy-Marinaro (Can) 154.70; 3. (7.1.) Fedorova-Miroshkin (Rus) 154.57; 13. (13.13.) Foresti-Sforza 113.48. Danza. Finale: 1. (1.1.) Stepanova-Bukin (Rus) 150.17; 2. (2.3.) Papadakis-Cizeron (Fra) 143.26; 3. (3.2.) Aldridge-Eaton (Usa) 139.33; 13. (15.8.) Sforza-Fioretti 116.50; 17. (18.16.) Busi-Fabbri 102.05. Oggi Ore 13: libero uomini (Panfili, ore 13.30). Ore 18.30: libero donne. In tv: Eurosport 2, ore 17. PISTA LUNGA Così ieri nella Coppa del Mondo in pista lunga a Erfurt (Ger). Uomini. 10.000. I: 1. De Jong (Ola) 12’53"56; 2. Bergsma (Ola) 12’55"36; 3. Seung-Hoon Lee (S.Cor) 13’19"84. II: 9. L. Stefani 13’56"20. Donne. 500 (I). I: 1. Beixing Wang (Cina) 38"07; 2. Oenema (Ola) 38"34; 3. Wolf (Ger) 38"39. II: 7. Y. Daldossi 39"86; 10. P. Simionato 40"21. 5000. I: 1. Sabliková (R.Ceca) 7’01"33; 2. Beckert (Ger) 7’02"84; 3. Pechstein (Ger) 7’06"96. II: 12. Lollobrigida 7’23"77.
Golf Max Ferretti, 46 anni BORSARELLI NERVI-CAMOGLI 7-5 (2-2, 2-1, 3-1, 0-1) Ellevi Nervi: Ferrari, Bocciardo, Puccio, D'Alessandro 1, Temellini, Silvestri, Tyrrell, Marziali, Ferrero, Lanzoni, Mann 3, Caliogna 3, Cavo. All. Ferretti. Camogli: Gardella, Beggiato, Iaci 1, Rocchi, Fabiano, Cupido 2 rig., Trebino, Bruni 1, Cambiaso, Foti 1, Gandini, Antonucci, Viola. All. Cavallini. Arbitri: Bianchi e Brasiliano. Note: sup.num. Nervi 6 (2 gol), Camogli 10 (1). Usc. 3 f. Lanzoni 4˚ t.
(f.ga.)L’anticipo sorride al Nervi, che conquista tre punti fondamentali in chiave salvezza contro un buon Camogli. Decisivo il 3˚ tempo chiuso dai padroni di casa sul 7-4 grazie ai gol di Mann e Caliogna. Oggi (ore 15): Carpisa Yamamay Acquachiara-Blu Shelf Carisa Savona, Ferla Pro Recco-Posillipo, Igm Ortigia-Brescia, Florentia-Promogest Quartu, Lazio-Bogliasco. Class.: Brescia 45; Pro Recco 39; Savona 31; Florentia 30; Posillipo 24; Acquachiara 23; Bogliasco 19; Quartu 18; Lazio 14; Nervi* 13; Ortigia 11; Camogli* 1. (*una partita in più) DONNE La 4a di ritorno Igm Ortigia-Despar Messina (13.30), Padova-Mediterranea Imperia, Rapallo-Geymonat Orizzonte, Bologna-Roma (15), Ngm Firenze-Bogliasco (16.30).
DELPODIO AVANTI Secondo giro fermato dal maltempo ieri a Centurion (Saf, par 72), nello Tshwane Open. I due azzurri al via hanno comunque completato le 18 buche: Matteo Delpodio con un -4 è salito al 25˚ posto con -5, mentre Edoardo Molinari (-1, 72 71) va incontro al quarto taglio consecutivo. In testa a -12 (67 65) il sudafricano Charl Coetzee, che gioca nel circuito di casa.
Hockey ghiaccio GARA-6 QUARTI (m.l.) Match-point per Asiago, Renon, Val Pusteria e Valpellice, tutte a un passo dalle semifinali. Oggi gara-6 (al meglio di 7) dei quarti playoff. Ore 18.30 (al PalaTazzoli di Torino): Milano-Val Pusteria (serie 2-3). Ore 20.30: Cortina-Renon (serie 2-3); Asiago-Bolzano (serie 3-2); Valpellice-Alleghe (serie 3-2). Così gara-5: Renon-Cortina 3-1; Bolzano-Asiago 4-3; Alleghe-Valpellice 1-3; Val Pusteria-Milano 5-1.
Hockey prato AZZURRE IN WORLD CUP (g.l.g.) Nella seconda partita di World Cup a Valencia, Spagna-Italia finisce 5-4, ma ai tiri liberi (shoot-out). Nei tempi regolamentari le azzurre centrano uno storico pareggio (1-1) contro un’avversaria contro cui avevano sempre perso e grazie al punto conquistato rimangono in corsa per la qualificazione al Round 3. Risultati: Bielorussia–Repubblica Ceca 5-1 (1-0); Spagna-Italia 1-1 (5-4 dopo gli shoot out). Classifica: Bielorussia 7, Spagna* 5, Italia* e Irlanda* 3, Repubblica Ceca 0. Una partita in meno. Oggi: Repubblica Ceca-Italia; Irlanda-Spagna. Riposa Bielorussia.
TORINO QUINTE’ (ore 18,30, inizio 15) Una volata per 18. Indichiamo Nuvolari di Casei (17), Eclisse Domar (16), Nedved Kyu (9), Marissa (14), Onirico Grif (8), Mandela (5). ANCHE Gal.: Siracusa (14.45). Tr.: Treviso (14.25), Palermo (15.25). IERI A ROMA Wet And Wild (Bartos), allenato da Franco Contu, ha vinto il Pr. Da Zara (steeple m 3450) lasicando a 4 lunghezze Lo Zoccolo Duro. Terzo Jolemi SAN GIOVANNI QUINTE’ (m 2060): 1 Novarica (2100 D. Di Stefano) 1.14.5; 2 Mig Enne; 3 Ozzak; 4 Ohara Pine Sm; 5 Lindbergh Grif; Tot.: 2,63; 1,71, 3,80, 5,87 (34,32) Quinté 16-14-3-1-4 nv . Quarté e 2.689,71 (col rit. 2 e 39,37) Tris e 369,60 (39,36). A PARIGI Assente dallo scorso ottobre, rientra oggi a Vincennes nel Prix de l’Union Europeenne lo svedese Commander Crowe, l’anno scorso tra l’altro vincitore in Patria di Eltilopp, Olympiatravet e Hugo Abergs Memorial.
Nuoto STELLE A MARSIGLIA (al.f.) Oggi a Marsiglia (Fra), sfida tra sprinter francesi (F. Manaudou, Bousquet) e americani (Adrian, Ervin). Risultati (50 m.). Uomini: 200 sl Mallet 1'50”22, 3. Barbacini 1'51”28; 50 do Lacourt 24”94, Tancock (Gb) 25”46, Wildeboer (Spa) 25”50; 100 ra Perez Dortona 1'01”48, Di Lecce 1'01”94. Donne: 200 sl Costa Schmid (Spa) 1'58”70; 800 sl, 200 fa Belmonte (Spa) 8'31”09, 2'09”39; 50 do Peris (Spa) 28”38, Halsall (Gb) 28”93, Credeville 29”41, Fiordoro 29”95; 100 ra Garcia (Spa) 1'09”33, Celli 1'10”78.
Pallamano ESCLUSE LE TRICOLORI In A-1 donne, per problemi economici (non hanno pagato le multe e non hanno disputato 2 partite), escluse le tricolori del Teramo. Torneo ora a 5 squadre (Salerno, Sassari, Conversano, Nuoro e Mestrino) e senza retrocessioni.
Scherma EUROPEI CADETTI Altre due medaglie per l’Italia agli Europei Cadetti e Giovani di Budapest. Son gli argenti delle sciabolatrici e degli spadisti azzurri cadetti. Enrico Bergamini, Gianluca Casaro, Gabriele Risicato e Federico Vismara hanno ceduto in finale all'Ungheria 45-26. Nella sciabola femminile Rebecca Gargano, Eloisa Passaro, Bianca Pivanti e Flaminia Prearo sono state battute dalla Russia 45-34.
Varie OKTAGON Il circuito di qualificazione per Oktagon Milano, Grand Prix di fighting in programma il 20 aprile al Forum, fa tappa oggi al Pala Ruffini di Torino. Sul ring volti noti come Marco Re, Francesco Palermo, Giovanni Redi e Roberto Cocco. In ambito femminile spiccano Patrizia Gibelli e Giulia Grenci.
IN LOMBARDIA
Rossi assessore sceglie Chechi per l’Expo 2015 Antonio Rossi, che sarà Assessore allo Sport in Lombardia, ha scelto come collaboratore Jury Chechi, al quale affiderà il compito di curare i rapporti con gli Enti ed Expo Spa per l’Esposizione 2015, e ha dato la presidenza della commissione Sport all’ex sciatrice Lara Magoni.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
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TERZO TEMPO GazzaFocus
LETTERE
Un altro traguardo prestigioso per il fuoriclasse dello United
Mille volte di Giggs e un contratto in più Il gallese rinnova fino al 2014: giocherà fino a 40 anni 999 gare da pro, oggi può entrare fra gli immortali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
A
VETERANI E RECORD
S Dino Zoff Il portiere dell’Italia è il più anziano vincitore del Mondiale: aveva già compiuto i 40 anni (nato il 28-2-42) quando vinse il trofeo nel luglio ’82
82 anni, è l’uomo che scoprì il talento di Giggs. All’epoca, era l’osservatore del Manchester City. «Una volta vidi un gruppo di ragazzi all’uscita della scuola. Avevano gli scarpini e il pallone. Mi fermai per vederli giocare e notai subito un mancino che sembrava una gazzella. Si chiamava Ryan Wilson e aveva nove anni. Avrebbe preso il cognome della madre qualche tempo dopo. Convinsi la famiglia a portarlo ad un provino
Sono un tifoso della Unendo Yamamay Busto Arsizio e ho assistito all’incontro di volley di serie A-1 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza – Uyba. E’ stato un vero spettacolo! Sul taraflex le due squadre si sono affrontate con correttezza e professionalità offrendo sprazzi di gioco esaltante! Sugli spalti le due tifoserie «Amici delle farfalle» e «Pink Wolf» formavano una magnifica cornice coreografica con un comportamento estremamente sportivo e rispettoso. Nonostante le avverse condizioni meteo, sugli spalti del Pala Banca c’erano famiglie al completo dei propri bambini. Secondo me questo è un aspetto molto importante perché dimostra come lo sport a Piacenza sia vissuto come un momento di festa e di aggregazione sociale. Orazio Bonaccorso (Legnano)
Con innegabile senso dello spettacolo anglosassone, il Manchester United ha fatto firmare a Ryan Giggs un nuovo contratto annuale alla vigilia di quella che potrebbe essere, per il gallese, la presenza numero 1000 da professionista. Oggi i Red Devils ospitano il Norwich ed è l’occasione buona per consentire a Giggs di entrare nel ristretto club dei mille, composto da Peter Shilton, Ray Clemence, Pat Jennings, David Seaman, Tony Ford e Graham Alexander. Il nuovo accordo consentirà al fuoriclasse gallese, un’intera carriera allo United, di giocare oltre la soglia dei 40 anni, obiettivo centrato in Premier solo da Terry Sheringham e Gordon Strachan.
Lo scopritore Dennis Schofield,
A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it
Piacenza-Busto di volley Così lo sport è spettacolo
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Lo show Lo show è stato completato da una foto in cui Giggs mostra la maglia numero 23 – le sue stagioni con i Red Devils —, Alex Ferguson al suo fianco e, sullo sfondo, la squadra al completo. «Sono onorato di questa firma. Giocare a calcio mi piace più che mai e mi sento ancora in grado di aiutare la squadra». Giggs è il giocatore più decorato dello United: 12 Premier, 4 Fa Cups, 4 Coppe di Lega, 8 Community Shields, 2 Champions, 1 Intercontinentale, 1 mondiale club.
Non solo calcio
S Stanley Matthews L’inglese vinse il primo Pallone d’oro della storia a 41 anni e disputò a 50 l’ultima partita in prima divisione
S
Ryan Giggs, 39 anni, ha appena firmato il contratto. A destra il manager Alex Ferguson GETTY
con il City. Ryan incantò tutti. Ryan ha fatto una carriera straordinaria, ma ci sentiamo ancora». Giggs è il talento armato di Ferguson. Un quarto di secolo di vita in comune: il gallese in campo, lo scozzese in panchina. Sir Alex, che quando abbandonerà la panchina farà il d.t. dello United, ha omaggiato Giggs: «Che cosa dire ancora di Ryan? È un talento eccezionale. Si è guadagnato il nuovo contratto perché ha dimostrato di essere integro, grazie pure allo yoga». Il presidente della Fifa, Sepp Blatter, ha inviato un messaggio: «Giggs è una bandiera che ha avuto il coraggio di non cambiare mai squadra». Anche David Beckham, da Parigi, lo ha elogiato: «Ryan è ancora in grado di esprimersi a grandi livelli». Chapeau, Mr Giggs. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PREMIER CAOS CHELSEA
Oggi Benitez sarà contestato Tottenham: Bale a 8 milioni (bold) Rafa Benitez e Roman Abramovich si sono incontrati ieri al centro tecnico di Cobham: «Il boss mi ha chiesto come facessi a non sentire freddo in calzoncini corti», le parole dello spagnolo. Benitez non ha chiesto scusa dopo lo sfogo di mercoledì: «Confermo tutto, ma chiedo ai tifosi di sostenerci». Difficile: oggi è annunciata una contestazione pesante nei confronti di Benitez. Atmosfera diversa al Tottenham, in vista del derby con l’Arsenal: il club vuole alzare lo stipendio di Bale a 150 mila euro la settimana (7,8 milioni di euro lordi l’anno). Il Real Madrid, però, fa sul serio. OGGI (ore 16) Chelsea Wba, Everton Reading, Man Utd Norwich, Southampton Qpr, Stoke Swansea, Sunderland Fulham, Swansea Newcastle, (18.30) Wigan Liverpool. DOMANI (17) Tottenham Arsenal. LUNEDI’ (21) A.Villa Man City. CLAS. Man Utd 68, Man City 56, Tottenham 51, Chelsea 49, Arsenal 47,
Roger Milla L’attaccante del Camerun segna a Usa 94 il gol più «anziano» del Mondiale nel 6-1 contro la Russia. Ha già compiuto 42 anni
Il volley femminile, non solo in questa stagione, ha messo in moto una passione particolare da parte dei tifosi. Purtroppo quello che mostrano le squadre e le singole giocatrici non corrisponde a quello che offrono le società e ancor di più la Lega. Esiste una dicotomia fra la base del movimento e il vertice. Troppo scarso rispetto al «tanto» che fa vedere la base.
C’è chi disse no al doping
Che significa split decision?
Ho letto «Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte» di Alessandro Donati e lo ritengo un libro importantissimo, che ogni persona appassionata di qualsiasi sport farebbe bene a comprare. Fra le tante cose, secondo me Sandro Donati ha acquisito la certezza che MAI si sono dopati: Silvano Barco: denunciò che il doping dilagava nella Nazionale di sci di fondo; Marcello Guarducci: rifiutò il doping e... fu immediatamente emarginato dalla federazione nuoto; Maria Rosa Quario: sci alpino; Stefano Mei, Ileana Ongar, Donato Sabia: azzurri dell’atletica; Gwen Torrence: eccezione nell’atletica americana che è uno dei più grandi centri di doping al mondo anche se nessuno lo riconosce.
Nel pugilato, che significa: vittoria per split decision?
Giuanin
S Paolo Maldini gioca la sua ultima partita il 31 maggio 2009 (FiorentinaMilan). Ha 40 anni, 11 mesi e 5 giorni. Tra i suoi trionfi, 7 scudetti e 5 Champions
Fra i tanti spunti avvilenti (e verosimili) che offre il coraggioso libro di Donati, anch’io sono stato colpito da queste grandi eccezioni. Qualcuno, a quanto pare, riuscì a resistere alle sirene del doping (almeno delle proposte) dominante e per questo i loro risultati valgono doppio. In particolare Stefano Mei e Donato Sabia, che avevo seguito da vicino nella loro carriera atletica, alla luce di quanto letto mi sembrano due autentici eroi.
Mario Sommi (Sestri Levante, Ge)
E’ la decisione non unanime. Quando i tre giudici non concordano sul nome del vincitore e quindi i cartellini sono sul 2-1. Si dice majority decision quando due giudici vedono la vittoria dello stesso pugile e il terzo il pari. Purtroppo lo «strabismo» dei giudici è in aumento e sono sempre più frequenti le «split decision».
L’impresa di Di Benedetto Spero che il giornale darà risalto all’impresa di Alessandro Di Benedetto al Vendée Globe. Alessandro è stato l’ultimo concorrente a terminare questa edizione ma finirla è di già un’impresa. E’ giunto 11˚ su una corsa in cui ben 9 navigatori hanno abbandonato. Alessandro si è distinto durante la corsa per la simpatia ed è diventato protagonista raccontando la corsa attraverso i video su internet. Marco Astolfi (Boulogne Billancourt, Francia)
Accontentato. Potrà leggere tutto dell’impresa di Di Benedetto oggi su Sportweek. Un racconto che mostra l’altra faccia della vela
SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_governo cercasi
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
A notizie Tascabili
IL CASO MPS
E il Pil precipita: -4,2%
Ma se Bersani non ce la fa è già pronta la carta Renzi? Il sindaco di Firenze «non pugnala» il leader del Pd e spinge per un confronto con Grillo. A meno che non sia Napolitano a chiamarlo... Oggi il cronista deve dar conto di due precisazioni di gran peso. Una del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’altra del sindaco di Firenze, e principale avversario di Bersani durante le primarie del Pd, Matteo Renzi.
1Cominciamo da Napolitano? Prevedendo uno stallo al momento dell’elezione del presidente della Repubblica, parecchi politici di destra e di sinistra avevano proposto nei giorni scorsi la rielezione a capo dello Stato di Giorgio Napolitano, con l’intesa che, schiarita la situazione politica e portato il paese a nuove elezioni anticipate, naturalmente con una legge diversa dall’attuale, il presidente si sarebbe dimesso. Basterebbero – si diceva – un paio d’anni. I giornali, attingendo non si sa a quali fonti, avevano anche precisato che Napolitano, ad onta un’indisponibilità più volte dichiarata, sotto sotto non fosse del tutto in disaccordo. Abbiamo letto in qualche articolo questa espressione: «Se messo con le spalle al muro…».
2 Invece no? Invece no. Ieri Napolitano, che sta sempre in Germania (ricordiamo: viaggio programmato un anno fa e capitato per caso subito dopo le elezioni, come sarà col prossimo arrivo a Roma della regina Elisabetta), ha parlato all’università Humboldt di Berlino, poi s’è
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante un incontro del 2011 ANSA
A
IL LEADER M5S
S Il comico: «Non siamo in vendita» Spara a zero Beppe Grillo: «Offrendoci presidenze e ministeri, il Pd fa il mercato delle vacche». Poi l’attacco del leader del M5S a Matteo Renzi: «Ha perso le primarie e ora vuole fare il premier. Hanno la faccia come il c...». Più sobrio Gianroberto Casaleggio: «Voteremo le proposte, non appoggiamo nessun governo»
fermato a parlare con i giornalisti. Ha detto questo: «Non esiste un mandato a termine per il Quirinale (cioè la storia del “paio d’anni”, ndr). E, come ho già detto, non mi ricandido per la presidenza della Repubblica. Non esistono proroghe, non esistono rielezioni a tempo, l’ho già detto tante volte. La carta d’identità conta. Non credo che sia onesto dire "tranquilli, posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni". La decisione è automatica, quando sono finiti i sette anni bisogna procedere all’elezione di un nuovo presidente. I padri costituenti concepirono il ruolo del presidente sulla misura dei sette anni. Non è un caso che nessuno nella storia repubblicana abbia avuto un secondo mandato». Era anche stata ventilata la possibilità di sciogliere subito le camere e votare di nuovo, cosa impossibile dato che il capo dello Stato si trova nel cosiddetto semestre bianco e non ha più potere di scioglimento. Napolitano lo ha ricordato ai colleghi, e ha aggiunto: «Dubito che un nuovo presidente pensi soltanto a sciogliere le Camere.
3 Ieri è circolata la voce che Napolitano, rientrato in Senato dopo l’elezione del nuovo capo dello Stato, potrebbe guida-
re un governo istituzionale.
Su questo ha risposto così: «Bisogna vedere come dare un governo all’Italia. Poi, nel merito, non entro».
4 Ricordiamo che Napolitano è stato al massimo ministro dell’Interno e presidente della Camera, e che non ha mai guidato nessun governo. Sentiamo la precisazione di Renzi?
Renzi è stato zitto per quattro giorni e ieri ha finalmente parlato scrivendo sul suo blog, «senza giri di parole», che la sfida delle urne «il centro-sinistra l’ha persa». «La vittoria numerica alla Camera non è sufficiente e lo sappiamo. E non si dica: “Ah, gli italiani si sono fatti abbindolare, non ci hanno capito”, come ha detto qualche solone dei nostri in tv nelle ore della débâcle. Gli italiani capiscono benissimo i politici: casomai non sempre accade il contrario». Segue un attacco all’idea di D’Alema di offrire la Camera al M5S e il Senato a Berlusconi, «secondo gli schemi che hanno già fallito in passato. Trovo sbagliato e dannoso inseguire Beppe Grillo sul suo terreno, quello delle dichiarazioni ad effetto. Quello della frase di tutti i giorni. Tanto lui cambia idea su tutto, la storia di questi ultimi 30 anni lo dimostra. Grillo
non va rincorso, va sfidato. Sulle cose di cui parla, spesso senza conoscerle. La priorità è rimettersi in sintonia con gli italiani, non giocare al compro-baratto-e-vendo dei seggi grillini. Togliere il finanziamento pubblico ai partiti, subito, come primo atto del nuovo Parlamento, con efficacia immediata sarebbe come dire ai cittadini: ok, abbiamo capito la lezione». Seguono precisazioni sull’eventualità che l’incarico di governo sia affidato a lui: «Io ho combattuto Bersani a viso aperto quando non lo faceva nessuno, guardandolo negli occhi. Non lo pugnalo alle spalle, oggi: chiaro? Nello zoo del Pd ci sono già troppi tacchini sui tetti e troppi giaguari da smacchiare per permettersi gli sciacalli del giorno dopo».
5 In definitiva che cosa pensa: che si debba fare il governissimo col Pdl o che si debba tentare un accordo con Grillo?
Il Corriere ieri ha scritto che Renzi accetterebbe di essere chiamato in causa solo se il suo nome comparisse in una rosa di possibili premier proposti al capo dello Stato dal Pd. E con l’obiettivo di mettere insieme un governo di grande coalizione (col Pdl e il M5S) «che riesca finalmente ad avviare le tante riforme da fare.
IL PROCESSO MEDIASET L’EX PREMIER IN AULA PER L’APPELLO, PROPONE UNA MANIFESTAZIONE A ROMA IL 23 MARZO
Berlusconi, chiesti quattro anni «In piazza contro la magistratura» Silvio Berlusconi lancia un nuovo attacco alla magistratura, ma questa volta fa un passo in più e, forte dei voti ricevuti alle elezioni, chiede a chi è d’accordo con lui di scendere in piazza, il 23 marzo a Roma, forse a piazza San Giovanni. Ma per il suo sfogo il leader Pdl sceglie, forse non a caso, un giorno e un luogo particolari: parla uscendo dal tribunale di Milano dopo che il sostituto pg Laura Bertolè Viale ha chiesto per lui in appello la conferma della sentenza a quattro anni di carcere e a cinque di interdizione dai pubblici uffici nel processo
Mediaset, in cui l’ex premier è accusato di frode fiscale. Il caso De Gregorio Ma la nuova
ondata di indignazione nasce dai fatti di giovedì, quando Berlusconi è stato indagato per corruzione dalla Procura di Napoli per aver versato 3 milioni a De Gregorio. «Queste accuse — afferma con forza — ci portano a manifestare contro l’attività di una parte della magistratura che usa la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici che non si riescono a eliminare con il sistema democratico delle elezioni. Ho già detto
Lo sfogo del Cav Silvio Berlusconi si sfoga uscendo dal tribunale di Milano dopo l’udienza AP
che tale comportamento è una patologia del nostro sistema, è un cancro della nostra democrazia». Quanto all’ex senatore Idv Sergio De Gregorio, il Cavaliere sottolinea: «I magistrati gli hanno detto: "O ci dici qualcosa su Berlusconi o vai in galera", e lui che ha paura del carcere ha parlato. È una barbarie». De Gregorio smentisce («nessuna costrizione, la scelta di sottopormi a interrogatorio è stata il frutto di una mia libera determinazione») e l’ex premier Romano Prodi, il cui governo cadde anche per il cambio di "fronte" dell’allora senatore, attacca: «Se è vero, si tratterebbe di un episodio tristissimo, un attentato alla democrazia. Si faccia chiarezza perché non si può cambiare la storia del Paese corrompendo il Parlamento».
Disoccupati record: sono tre milioni In un anno +22,7% S Il cda attacca gli ex vertici Il Montepaschi passa all’attacco contro la precedente gestione protagonista dello scandalo derivati. La banca presieduta da Alessandro Profumo, dopo il lancio dei Monti bond per circa 4 miliardi, ieri ha promosso le azioni di responsabilità ai danni degli ex vertici, Giuseppe Mussari (nella foto) e Antonio Vigni, e contro le banche che hanno «impacchettato» gli strumenti tossici, ovvero Nomura e Deutsche Bank
Gli effetti della crisi in Italia si manifestano in maniera impietosa, anche solo leggendo i nuovi dati dell’Istat. I disoccupati a gennaio, ormai, sfiorano i 3 milioni (2 milioni e 999 mila) in aumento del 3,8% rispetto a dicembre e del 22,7% se ci si riferisce all’anno scorso. Il tasso di disoccupazione cresce, in una anno, del 2,1% arrivando all’11,7%, numero che si triplica per i giovani. Secondo l’istituto di ricerca si tratta dei dati peggiori da quando, nel 1992, sono iniziate le rilevazioni. Nel dettaglio i disoccupati sono aumentati di 554 mila unità su gennaio 2012. Mentre i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni che cercano e non trovano occupazione arrivano al 38,7%. Senza contare che i precari sono 2,8 milioni. E che l’economia italiana stia male lo certificano anche altri dati: i consumi delle famiglie sono scesi del 4,9% nel 2012, così come il Pil in ribasso del 4,2%. Il debito pubblico è volato al 127% del Pil. E a rendere il quadro ancora più complicato ci si mette anche la pressione fiscale che ha raggiunto il 44%. Migliora solo l’export (+2,3%).
Disoccupati protestano lunedì a Napoli: «Siamo in mutande» ANSA
In un’azienda lombarda
Carne di cavallo nella pasta fresca Sequestro dei Nas Terzo caso in Italia di posi tività al Dna equino in prodotti a base di carne bovina. Dopo le lasagne prodotte nel Bolognese e nel Veronese, è la volta del ripieno della pasta fresca «Piemontesino al vitello», prodotta da un’azienda brianzola. I Nas ieri hanno sequestrato 210 chili di carne. Lo scandalo della carne equina si configura come una truffa commerciale ma, come ha detto il ministro della Salute Balduzzi non ci sono elementi «per lanciare allarmi per la salute».
Il bimbo è morto
Roma, partorisce e butta il neonato in un cassonetto Ancora un bambino finito in un cassonetto. Una romana di 25 anni ha partorito e nascosto per oltre 20 ore il neonato in borsa. Dopo un aperitivo con un’amica è andata al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo per un’emorragia e prima di entrare ha buttato il figlio nell’immondizia, avvolto in una busta di plastica. Una volta ricoverata ha confessato ai medici ed è stata fermata e rischia l’accusa di infanticidio. La Procura ha disposto l’autopsia per capire se il piccolo sia nato vivo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
ALTRI MONDI
«STOP AL DIVIETO»
Nozze gay, Obama attacca la California Nuovo passo avanti di Barack Obama (nella foto Afp) verso il riconoscimento dei diritti dei gay. Il presidente Usa è
JUVENTUS E SSC NAPOLI: LICENZE VINCENTI CELLY DEDICATE AI TIFOSI Celly Spa è nota e apprezzata per i suoi marchi Celly e Muvit e per la capacità di realizzare e distribuire accessori per telefonia mobile adattandosi velocemente ai cambiamenti del mercato tramite un’offerta che ogni anno si arricchisce di nuove partnership e collaborazioni. In quest’ottica, nel 2012 ha siglato due accordi di licenza per progettare e produrre articoli a marchio Juventus e SSC Napoli, scelte rivelatesi vincenti in quanto entrambe le squadre figurano attualmente ai vertici della classifica di Campionato e i bianconeri sono impegnati anche in vista della sfida di ritorno con il Celtic negli ottavi di finale di Champions League in programma il 6 marzo a Torino.
Roma violenta Assalto a blindato ucciso ex delle Br
CONVOCATI LUNEDÌ
Muore il rapinatore, catturati i due complici Uno era in permesso premio: scatta inchiesta
Pre Conclave Già partita la lettera per i cardinali
FRANCESCO RIZZO
Le linee Juventus e SSC Napoli comprendono accessori per iPhone 4/4S, 5, Galaxy SIII e smartphone, in tre modelli: cover in stampa ad alta qualità Imd, fondine e custodie in ecopelle con puller personalizzato, che vanno a intercettare i fan Juventus, una delle tifoserie più numerose d’Italia, e i 4,5 milioni tifosi del Napoli nel mondo, con la più alta propensione all’acquisto tra i supporter italiani, che potranno così trasmettere la passione per la loro squadra del cuore sia allo stadio sia lontano dai campi di calcio e proteggere in tutta sicurezza e praticità i propri device mobili. Le linee a marchio SSC Napoli e Juventus comprendono cover in Tpu per iPhone 4/4S e iPhone 5 dotate di foro posteriore per la fotocamera e di comodo accesso ai tasti per il volume e al connettore di ricarica. Ultraleggere e ultrasottili assicurano minimo ingombro ma massima resistenza a ogni tipo di sollecitazione. La cover è decorata con tecnologia di stampa ad alta definizione Imd che dona un effetto ultralucido e conferisce un’eccellente protezione antigraffio. Per quanto riguarda i modelli a marchio SSC Napoli la cover è disponibile bianco-azzurra o completamente azzurra (solo per iPhone 4/4s), nera o blu (per iPhone 5), mentre nella versione dedicata alla Juventus è proposta in bianco-nero, total black, total white o rosa.
Neo è una custodia verticale a fondina in ecopelle dotata di pull-out system per permettere un’agevole estrazione del dispositivo, di puller personalizzato e di fori per lo speaker. È disponibile nei formati L, per iPhone 4/4S, XL, compatibile con iPhone 5, e XXL, compatibile con Samsung Galaxy SIII e veste in bianco-azzurro o completamente in azzurro per i tifosi napoletani e in bianco-nero, total black, total white o rosa per quelli juventini. Zigly, custodia verticale universale in ecopelle dotata di chiusura con zip con puller personalizzato e di asola per laccio da collo è adatta per contenere non solo ogni tipo di smartphone ma anche lettori Mp3 e fotocamere digitali compatte. Munita di una piccola tasca interna, ideale per custodire le schede di memoria. È disponibile in azzurro quando tifa Napoli e in bianco-nero, total black, total white o rosa nella versione dedicata alla Juventus. Accanto agli articoli dedicati agli appassionati di calcio Celly propone anche una innovativa collezione nata dalla partnership con Underline e Crea International. La Twitch mobility mania comprende una linea dalle funzionalità aggiuntive rivolta a quanti esigono uno stile ricercato al passo con lo sviluppo tecnologico. La raffinata gamma Twitch, dedicata a iPhone 5 e iPad Mini, è segmentata per modello e su quattro varianti: il blu e verde tech della Business version, il beige e rosso passionale della Lady, il nero e verde acido della Young, il marrone e giallo della Casual. La custodia con slide up è il modello rivoluzionario della collezione e ogni dettaglio è frutto dell’attento studio di designer italiani di fama internazionale: l’innovativa estrazione a scorrimento laterale (easy catch system), utile e divertente, il rivestimento interno antigraffio che pulisce lo schermo durante l’estrazione, la scocca in Abs ultraresistente con esclusivi inserti in ecopelle fronteretro, il logo impresso a caldo con dettagli in metallo lucido colorato e lo screen protector incluso. L’ampia collezione Twitch è costituita anche da back cover, comodissimi iFlip per avvolgere il telefono, custodie “agenda” per iPhone 5 e Booktab per iPad mini, con pratica funzione stand a due inclinazioni. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
intervenuto ufficialmente presso la Corte Suprema per sollecitarla a dichiarare che la California non può impedire i matrimoni omosessuali in base ad un norma incostituzionale, nota come Proposition 8. Una posizione importante che può diventare un precedente per altri Stati.
Sono in tre, travestiti da postini e vogliono mettere le mani su un plico contenente 100 mila euro in partenza da una banca di via Carlo Alberto, a Roma. Attendono il furgone portavalori e, quando uno dei tre vigilantes esce dalla filiale, scatta l’azione. Giorgio Frau, 56 anni, ex brigatista rosso, apre il fuoco ferendo una delle guardie giurate, che reagisce e lo uccide. Gli altri due assalitori, Claudio Corradetti, 41 anni e Massimo Nicoletti, 34, fuggono in scooter, ma vengono bloccati mentre salgono su un tram, trovati in possesso di due pistole e arrestati. Scene di ordinario Far West romano, ieri alle
Quinto morto nella Capitale in meno di un mese. E a Tor Bella Monaca altra sparatoria 13: una rapina finita male, turisti e ragazzi in fuga, testimoni che parlano di una decina di esplosioni — «sembravano i petardi che i cinesi sparano in questa zona», dice una testimone — e un foro nel muro di un negozio accanto alla banca. Poi, un particolare: due dei tre uomini del commando hanno trascorsi di violenza politica. Allarme Frau era un ex delle Brigate rosse e dell’Unione comunisti combattenti, di recente forse in contatto con le "nuove Br". Molte condanne nel suo passato: dai 6 anni e 8 mesi nel processo per l’attentato al «padre» dello Statuto dei lavoratori Gino Giugni, gambizzato dalle Br nel 1983, ai 21 per una rapina
ilrisparmiatore
DI FRANCESCO CARLÀ*
L’euro è sano dopo il voto Ma la Borsa non ha fiducia Una settimana fa, alla vigilia delle elezioni, avevo raccomandato di non scommettere sull’esito del voto. Questa volta, in effetti, anche i trader professionali
Sopra, il furgone portavalori assaltato dai tre banditi non lontano dalla stazione Termini di Roma; sotto, il corpo di Giorgio Frau ANSA
in Spagna, per i quali però ottiene l’applicazione dell’articolo 21 del Codice di procedura penale, sulla competenza territoriale. Nel 2003 i carabinieri, in una casa affittata da Frau, trovano armi e divise, guarda caso, da postini. Era libero dal 2011, come era libero Corradetti, chiamato «Drago», ultrà romanista, volto noto dell’estrema destra, già arrestato per rapina: ha 20 anni da scontare ma godeva di un permesso dal carcere di Sulmona (L’Aquila) per buona condotta. Scattano le polemiche e il ministro della Giustizia, Paola Severino, apre un’inchiesta, mentre un magistrato esperto di terrorismo come Ferdinando Imposimato lancia l’allarme: «Bisogna inda-
gare sull’ipotesi di attacchi a scopo di autofinanziamento da parte di gruppi che mettono insieme esponenti di diverse ideologie». Come, appunto, un "rosso" e un "nero". «Non c’è un ritorno delle Br — replica il collega Stefano Dambruoso — sono soggetti che commettono reati per sopravvivere». Però Roma ha paura: in poco più di un mese è il quinto omicidio e, ieri, c’è stata un’altra sparatoria. Due ragazzi di 23 anni su una Smart sono rimasti feriti per i colpi esplosi, dicono, da un’altra auto, in mezzo al traffico, vicino a Tor Bella Monaca. Ma la vicenda è poco chiara. E intanto in città arrivano i rinforzi: 200 uomini delle forze dell’ordine.
se la sono vista brutta. Basta dare un’occhiata ai grafici dei titoli dell’indice Ftse Mib nel pomeriggio di lunedì scorso, per capire che si è trattato di un lungo giro sulle montagne russe. Ma il grafico più interessante di tutti non è quello della Borsa, e nemmeno del famigerato spread, che pure si è mosso. Il movimento più istruttivo è quello che riguarda la nostra moneta unica. L’Italia è la terza economia della zona euro, quindi ci si poteva attendere che i timori legati all'ingovernabilità, sollevati dai risultati elettorali, potessero mettere in grave crisi la moneta. Non è andata così. Almeno a giudicare dai movimenti dell’euro, rispetto al dollaro, nelle ore e nei giorni successivi al voto. Raggiunto un picco attorno a 1,33 sulla moneta Usa, è poi sceso
verso quota 1,31. Un movimento non così violento rispetto, per esempio, al vero crollo che ha coinvolto i titoli bancari protagonisti dell’indice di Borsa, oppure i titoli di Stato. Perché l’euro risulta così forte nonostante la crisi politica italiana? Perché i mercati pensano che la moneta non sia in pericolo e credono inoltre che sopravvivrebbe a eventuali default dei Paesi mediterranei. E invece, perché la Borsa italiana punisce sopratutto le banche e le aziende controllate dallo Stato? Il timore è evidente: la debolezza economica e finanziaria dell’Italia, e la contemporanea forza di altri Paesi, potrebbe portare a scalate ed acquisizioni.
«Papa emerito» Benedetto XVI
Giornata surreale, ieri a Roma. La Chiesa si è svegliata senza un Papa in carica, visto che Benedetto XVI dalle 20 di giovedì ha concluso il mandato. È iniziato dunque il periodo della cosiddetta «sede vacante», in attesa che il Conclave si riunisca e venga scelto il nuovo Pontefice. Lunedì, intanto, alle 9.30, si riunirà la prima congregazione dei cardinali (avvisati tramite lettera). Complicato fare ipotesi. «È difficile che lunedì esca la data del Conclave», è la previsione di Padre Federico Lombardi. Anche se si punta sull’11 marzo. In questa fase di transizione toccherà al camerlengo, il cardinale Tarcisio Bertone, occuparsi della gestione quotidiana della Santa Sede. È lui che ha sigillato, giovedì sera, lo studio e la camera da letto del Pontefice, prendendo possesso del palazzo apostolico. L’appartamento papale non sarà riaperto fino all’elezione del nuovo Vescovo di Roma. Fino ad allora Bertone si occuperà di «salvaguardare e amministrare» i beni della Chiesa. Le prime ore da «Papa emerito» di Benedetto XVI, intanto, si sono svolte serenamente. Ha cenato con la sua famiglia, ha visto i telegiornali, si è dedicato ai libri e poi si è concesso anche una passeggiata nel Salone degli Svizzeri a Castel Gandolfo. Ed è riuscito pure a «dormire benissimo», come ha raccontato il segretario don Georg Gaenswein in una telefonata con Padre Federico Lombardi.
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*Francesco Carlà Presidente di www.finanzaworld.it
IL BILANCIO IN ITALIA
Auto, a febbraio crolla il mercato: -17,4% in un anno Tonfo del mercato dell’auto a febbraio: ha ceduto rispetto ad un anno fa il 17,41%, registrando appena 108.419 nuove immatricolazioni. Un dato che fa tornare l’Italia ai livelli degli Anni ’70 e che è frutto della crisi che attanaglia il Paese ma anche del carico fiscale sull’auto. Prosegue, invece, la ripresa del mercato dell’usato, che a febbraio cresce dell’1,07% e nel bimestre del 3,57%. In caduta libera anche il gruppo Fiat che ha immatricolato in Italia 30.874 nuove autovetture (-16,84%) rispetto ad un anno fa.
SABATO 2 MARZO 2013
IN UNA COMMEDIA DI NATALE
E la bruttina Boyle diventa un’attrice La cantante Susan Boyle (nella foto Ansa), diventata famosa nel 2009 grazie allo show «Britain’s Got Talent», diventa attrice. La
Tornano i Martini e sfidano i tempi: «In crisi come voi»
51enne da 2 milioni di album venduti sta infatti ultimando le riprese della commedia «The Christmas Candle», ambientata a Londra negli Anni 80. Al suo fianco anche Samantha Barks, star de «Les Misérables». «Sto davvero girando un film, ancora non ci credo», ha detto emozionata.
5 topfivecd LA CLASSIFICA
ALTRI MONDI
Al via domani su Rai 1 Un medico in famiglia 8 Banfi: «Nonno Libero non è stato rottamato»
Nonno Libero, in arte Lino Banfi, è tornato dall’America: da domani su Rai 1, in prima serata, le sue battute divertenti e i suoi occhi teneri riporteranno allegria ed emozioni in milioni di salotti italiani. Avete capito bene, riparte la serie Un medico in famiglia che tocca quota otto stagioni e 234 puntate. Era il 1998 quando la famiglia Martini entrava nelle nostre case e Nonno Libe-
«
2 Sanremo 2013 (Rhino Records) 3 Happy Mistake Raphael Gualazzi (Sugar) 4 Passione Andrea Bocelli (Sugar)
GIULIO SCARPATI (LELE) SULLA NUOVA SERIE
Il cast di «Un medico in famiglia 8», da domani sera in tv su Rai 1 ANSA
ro diventava il nonno di tutti. «Sono affezionato a questo personaggio perché mi ha permesso di conquistare quelle generazioni che non avevo conquistato con i miei film — racconta Banfi —. Ora mi sono fermato a tre, ma mi auguro di abbracciarne una quarta». Con lui ci sono il figlio Lele, interpretato da Giulio Scarpati, la nuora Bianca (Francesca Cavallin), in dolce attesa, i nipoti Maria, in procinto di sposarsi con Marco, Ciccio, che aspetta due gemelli insieme a Tracy, e Annuccia, ormai alle prese con la magia dei primi amori. Nuove storie La famiglia è cresciuta: «Si è allargata, incasi-
nata, ma compatta affronta le dinamiche della vita», interviene Scarpati. In questa ottava stagione i Martini si troveranno ad affrontare una truffa immobiliare che rischia di lasciarli senza tetto. «Mi sembra di essere ritornati alle prime puntate — prosegue l’attore romano — quando si affrontavano temi legati alla realtà: la fiction ha l’obbligo di raccontarla, soprattutto in un momento difficile come questo, ovviamente con il sorriso sulle labbra». E Banfi aggiunge: «Mancavo da qualche anno ma quando sono arrivato sul set mi sembrava che il tempo non fosse passato. Mi sono sentito accolto in un periodo in cui si parla di
rottamare le persone di una certa età. Libero, invece, riappare per riunire la sua famiglia». Accanto ai personaggi storici ci sono delle new entry come Al Bano Carrisi, che vedremo nella prima puntata nei panni di se stesso: «Che fatica imitare Al Bano», ironizza il cantante. Oppure come Catherine Spaak che interpreta la madre di Bianca: «Gemma è una suocera eccentrica, invadente, che porterà scompiglio in famiglia», spiega l’attrice francese. L’ultima parola spetta a Banfi, il nonno più famoso della tv: «Libero mi piace, ma prima di morire voglio proprio interpretare un cattivo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PROPOSTA TESORI IN GESTIONE PER RIDURRE IL DEBITO. MA ARRIVA IL PRIMO STOP
Un film tutto al femminile, fuori dagli stereotipi del cinema italiano. Esce il 7 marzo «Amiche da morire», dell’esordiente
5 Un posto nel mondo Chiara Galiazzo (Rca)
o almeno la loro gestione — dovrebbero essere messi all’asta con un bando per soggetti internazionali. Questione intricata: per ora il Consiglio ha bocciato l’idea, ma in assenza di stabilità politica e di ricette economiche la proposta è una carta da giocare. Secondo alcune indiscrezioni cui fa riferimento la tv satellitare al-Arabiya, il Qatar avrebbe già espresso il suo interesse a prendere in gestione i più importanti siti archeologici egiziani per cinque anni. La somma che l’Egitto riceverebbe in cambio sarebbe pari a 200 miliardi di dollari, sufficienti per pagare l’enorme debito nazionale e avviare progetti di rilancio dell’economia. dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La piramide di Cheope e la statua della Sfinge, a Giza: potrebbero essere usate per fare cassa ANSA
Giorgia Farina, commedia che racconta con originali tratti noir la storia di tre donne molto diverse, ma unite da una disavventura. E interpretate da Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. E con un Vinicio Marchioni in un’inedita versione da poliziotto brusco ma acuto.
A CURA DI
STEFANIA ANGELINI
La storia dell’artista in 80 opere
Ligabue tra genio e follia Lucca celebra il maestro
C’è «Priscilla» per i ritardatari
«Antonio Ligabue. Istinto, genialità e follia» è la mostra che si apre oggi a Lucca per ripercorrere, attraverso 80 opere legate alle differenti tecniche espressive (olio su tela, disegni, grafiche e sculture), la storia di uno degli artisti più controversi e imprevedibili della storia dell’arte del ’900. Ma il percorso dell’esposizione intende indagare Antonio Ligabue (1899 1965) non solo come uomo e artista ma soprattutto nel suo rapporto tra arte e follia. ANTONIO LIGABUE. ISTINTO, GENIALITÀ E FOLLIA A LUCCA, AL LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART, FINO AL 9 GIUGNO
A 15 mesi dal debutto italiano, il musical «Priscilla» è ancora in scena e offre ai... ritardatari l’occasione di scoprire uno dei musical più scintillanti e travolgenti allestiti negli ultimi anni. Appuntamento al Teatro Brancaccio di Roma fino al 7 aprile. Lanciato nel 2006, «Priscilla» ha ricevuto molti premi internazionali, tra cui un Olivier Award, un What’s on Stage Award come Best New Musical e un Tony Award per i Costumi. PRISCILLA AL BRANCACCIO DI ROMA, BIGLIETTI DA 19 EURO
Uno dei dipinti di Antonio Ligabue in mostra a Lucca
Piccole cantine in mostra a «Bottiglie Aperte»
Milano insegna a bere Il nome dell’iniziativa, «Bottiglie aperte», stuzzica la sete (alcolica), ma la festa che Milano dedica, fino a domani, alle piccole etichette di vino italiano di qualità merita uno spettatore... sobrio. La manifestazione, organizzata a Palazzo dei Giureconsulti, raduna una decina di cantine, di varie zone d’Italia, dal Friuli alla Campania fino alla Sicilia, e tanti vini: dalla Ribolla al Marsala passando per il Greco di Tufo. Ma propone anche percorsi di degustazione guidata, nella sezione «Storie di food», con formaggio di capra e bagna cauda del Monferrato, olio extravergine del Belice, salumi emiliani. Il programma prevede inoltre brevi corsi di orientamento al vino e performance continuative di giovani chef che creano piatti di supporto all’assaggio dei vini. Per saperne di più, ci si può anche collegare alla pagina Facebook di «Bottiglie aperte». BOTTIGLIE APERTE OGGI E DOMANI A MILANO, PALAZZO DEI GIURECONSULTI, INGRESSO 15 EURO, INFO: WWW.BOTTIGLIEAPERTE.IT
I documentari Bbc
Teatro a Napoli
Tutta la natura Salemme tenta da vedere in tv come il diavolo
L’Egitto ha un’idea: affittare le piramidi La crisi viaggia fulminea e si espande. «Dalle Alpi alle Piramidi» si potrebbe dire, prendendo in prestito il celebre verso di Alessandro Manzoni. L’Egitto, infatti, per far fronte a un debito nazionale ormai incontrollabile, starebbe prendendo in esame l’idea, nata da un cittadino, di «subaffittare» i propri tesori archeologici: le piramidi di Giza, la Sfinge e le aree templari di Abu Simbel e di Luxor. La voce circolava su Internet da diversi mesi, ma ieri è arrivata una conferma da Adel Abdel Sattar, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, che in un’intervista all’emittente OnTv ha parlato di una proposta avanzata dal governo. Secondo il piano, i vari siti archeologici —
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gazzaWeekend
Lo show a Roma
1 Gioia Modà (Ultrasuoni)
Il nucleo familiare si è allargato, si è incasinato, ma compatto affronta la realtà
Si rivede la Gerini in un noir al femminile
Un momento del musical «Priscilla»
Ecco la classifica dei primi cinque dischi più venduti su Ibs:
EMANUELE BIGI ROMA
NEI CINEMA DAL 7 MARZO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Per veri appassionati della natura: i documentari della Bbc sbarcano su Rete 4. Il primo appuntamento con la program mazione Bbc Knowledge è previsto per domani alle ore 9. Per 12 settimane, ogni domenica, gli spettatori saranno catapultati in scenari e avventure mozzafiato. Si parte con un «viaggio nel cuore della Terra», una spedizione fino al centro del pianeta che rivelerà l’importanza della geologia nella vita quotidiana. Non mancherà nemmeno l’adrenalina di «Strade pericolose», un programma in cui personaggi famosi percorreranno le vie più temibili del mondo. VIAGGIO NEL CUORE DELLA TERRA SU RETE4, DOMANI, ALLE 9
Ricordate il film «La vita è meravigliosa»? Un uomo scopre cosa sarebbe il mondo se lui non fosse mai nato. Con l’ironia che gli è propria, Vincenzo Salemme ne aggiorna la trama nella commedia teatrale «Il diavolo custode», diventando una versione napoletana di Satana che cerca di convincere un barista, afflitto dalla crisi eppure inguaribilmente onesto, che le cose potrebbero andare diversamente. Se solo perdesse, come dice sua moglie, «il brutto vizio di emettere scontrini». Il risultato è una satira sui meccanismi della psicanalisi. «Spero di farvi venire voglia di parlare con il diavolo che è in voi, senza averne paura: se quel diavolo è in voi, forse è solo un povero diavolo. E magari vuol darvi una seconda chance», dice l’attore e regista. Lo spettacolo, dopo una lunga tourneé estiva, è in scena a Napoli fino al 7 aprile. IL DIAVOLO CUSTODE DI V. SALEMME, CON V. SALEMME E N. ACUNZO, AL TEATRO DIANA DI NAPOLI
A
FERROVIE PERDUTE
S A spasso su itinerari dimenticati Cinquanta eventi, in tutta Italia, per riscoprire le linee ferroviarie d’epoca. Ma non è solo uno sfizio per cultori: l’appuntamento (25 mila presenze l’anno scorso) permette di immergersi in angoli dimenticati del paesaggio italiano. Che possono diventare piste ciclabili, per trekking o cavallo. Domani sono previsti viaggi con treni storici, camminate e mostre: dalla Via dello Zolfo in Sicilia alla Adriatico-Appennino nelle Marche, fino alla Pisa-Marina di Pisa-Tirrenia in Toscana e la Transiberiana d’Italia nel Molise. Per tutte le informazioni: ferroviedimenticate.it
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 MARZO 2013
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Il 7 aprile riparte la sfida: il campione del mondo contro Valentino Rossi. Un duello Yamaha a 360˚ SERENA GENTILE
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Jorge è cresciuto Ora sorpassa con grande stile
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Lui non ha alzato muri nel box, Jorge Lorenzo non ha paura dello scambio di dati tecnici, e non mai pensato di mettere il veto al ritorno di Valentino nel team, come non aveva «perso tempo» (testuale) a chiedere di licenziarlo prima. Rossi se n’è andato da solo e ora è pure tornato, pentito. Jorge nel frattempo ha vinto un altro Mondiale e non vede l’ora che si riparta, il 7 aprile. Si sta leccando i baffi che non ha all’idea di potersi confermare contro il compagno e rivale in pista sulla stessa Yamaha, che è come vincere due volte. È il contrappasso, sono gli anni che vanno inesorabili e la ruota che gira per tutti. Tre anni fa appena, Vale era il Fenomeno e Jorge ciucciava Chupa Chups
Lor
(per contratto). Come cambiano in fretta le cose, le classifiche e gli sponsor. Che carattere Lorenzo non è
«un politically correct» (testuale anche stavolta), né con Vale né con gli altri. È fatto così, è un duro. Uno diretto, testardo, alla continua ricerca di sfide, partendo da se stesso. Rivedere i sorpassi «por fuera» in 125: quante volte è caduto, tante si è rialzato. Ruvido dentro, elegante fuori. Non si tiene un cecio in bocca, ma ha un look ricercato, anche un po’ serioso per la sua età (25). Vale a 34 suonati usa le sneakers, fa lo scazzato, Jorge scarpini appuntiti Gucci e abiti scuri con cravattino, preferibilmente dell’amica Versace. Di
Vale in pista se ne infischia, ma fuori Lorenzo ne soffre il carisma, è innegabile. Perché il sorriso di Rossi arriva, lui invece ha la fama di odioso. E per diventare simpatico si è messo a fare teatro e le scenette, che studia a tavolino. Ma Vale in materia è inarrivabile, quando vuole è un comico vero (rivedere lo spot Fastweb). Anche se adesso che è cresciuto un po’ se la tira: è il testimonial della Opel Adam gialla, ma alla presentazione ha spedito un collaboratore. Lo spagnolo mai, non molla un millimetro, è un precisino: perfetto per l’ultimo orologio della Sector che lo ha «ingaggiato». Il giorno dopo, era puntuale a far le foto per Categoria, la sigaretta elettronica che da quest’anno ha appicciato sulla moto. La sfida continua.
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SABATO 2 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6
Scorpione 8
Toro 6 -
Gemelli 6 -
Cancro 8 -
Leone 5,5
DI ANTONIO CAPITANI
Le spese vi vessano, i rimuginamenti inutili v’assalgono. Siate più distaccati e diverrete sia credibili sia tollerabili. Strano, eh? Sudombelico mogetto.
Scontrosi e cupi, oggi non aderite alle proposte altrui manco se vi pagano tre milioni di euro... Ammorbiditevi, svagatevi! Suinally too.
Pedanti e tagliati con l’accetta, rischiate di perdere consensi. Pure suini, E di aprire crepe negli zebedei di milioni di persone. Change now!
Le stelle rendono il sabato un capolavoro di fortuna e relax. E lo sport produce effetti superbi, pure sugli ormoni, grossi... come tamburi.
Luna storta. Lavoro storto. Amore storto. E fornicazione da far venire due zebedei come due forme di parmigiano DOP. Ussignùr, state su.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 6 -
Capricorno 7 +
Acquario 5,5
Pesci 8 -
La stanchezza impera. E lavoro, famiglia, amici v’attorcigliano gli zebedei: dovete fare tutto sa soli. Sudombelico inattivo. O solo deluso.
Sabato brioserrimo. Perché la Luna vi porta complicità utili, non solo nel lavoro: sfruttatele. Il morale sale, il sudombelico addirittura lo doppia.
C’è mosceria in cielo. E c’è pure nel vostro cuore, poco solare. Ma non si prevede nulla di tragico, solo obblighi noiosi. E letargo suino.
Le idee si chiariscono e tutto diventa più facile da affrontare. Con Mr. Successo e Miss Fortuna a scortarvi. Maestria fornicatoria suprema.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
Vergine 7,5
Bilancia 7 -
Svaghi, viaggi e lavoro premiano e appagano. Sapete anche imporvi con fermezza e muovendo le leve giuste. Pure suinally speaking. Uau.
Spese indovinate e incassi vi rinfrancano. Ma siete cotti (dalla stanchezza) più d’un brasato. Riposate. Fornicazione goloso-minimal.
IL MIGLIORE. Sfoderando creatività e audacia, conquistate una posizione dietro l’altra. Anche in senso fornicatorio, volendo. Seminate bene: raccoglierete sicuramente meglio! ANDREA BARGNANI
Il lungo dei Toronto Raptors è nato il 26 ottobre 1985: in questa stagione viaggia a 12,9 punti in 28,9 minuti sul campo
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 16.00 MANCHESTER UNITED NORWICH
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CALCIO 14.00 INTER - VERONA Campionato Primavera. SportItalia
15.00 CESENA - MODENA
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15.00 CROTONE - ASCOLI
Serie A MP Calcio, MP Calcio HD, Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1
Serie B. Sky Calcio 11
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BASKET 17.00 DUKE - MARYLAND
Ligue 1. SportItalia
18.30 WIGAN - LIVERPOOL
Serie B. Sky Calcio 7
2.00
Serie B. Sky Calcio 6
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Serie B. Sky Sport 1, Sky Calc o 1
Ieri
A CURA DI
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AOSTA
min max
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18.30 MONDIALI JUNIORES Programma libero femminile. Da Milano. Eurosport 2
Trento 3 12
Aosta 1
Milano
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Torino 2 11
Venezia
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REGGIO CALABRIA
Il sole oggi MILANO
ROMA
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VENEZIA
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Anche i Miami Heat, campioni Nba in carica, e la loro stella LeBron James si sono fatti contagiare dall’Harlem Shake, il fenomeno che sta spopolando su Internet. Nel video che vi propone il nostro sito, gli Heat ballano negli spogliatoi e si esibiscono anche in costume.
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Domani
Dopodomani
Arriva l'alta pressione da Ovest con bel tempo soleggiato su tutto il territorio. Possibile solo qualche addensamento residuo sull'estremo Sud, tra la Calabria e la Sicilia, e addensamenti anche sul Piemonte. Nebbie mattutine al Nordovest.
Resiste l'alta pressione con un'altra bella giornata di sole ovunque. Vanno segnalate un po' di nubi irregolari sulle isole maggiori, sulla Calabria e al Nordovest. Qualche nebbia mattutina tra la Lombardia e il Piemonte.
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Sorge
Sarà il Milan a vincere la sfida di stasera alle 20.45 a San Siro contro la Lazio proseguendo la rincorsa al terzo posto che vale la Champions League. Ne è convinto il 56,9% dei votanti. Per il 23,1% finirà in pareggio, mentre solo il 20% punta sulla vittoria della squadra di Petkovic.
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Agitati
LeBron e Miami si scatenano... con l’Harlem Shake
Ancona
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Nebbia
Milan o Lazio? I tifosi puntano sui rossoneri
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L'AQUILA
Mossi
IL VIDEO
Bologna Genova
GENOVA
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ATP ACAPULCO Finale SuperTennis
IL SONDAGGIO
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Molto forti
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Maltempo sulle isole e Calabria con rovesci e temporali spesso forti o anche violenti. Nubi e piogge diffuse anche sul resto del Sud e fino al medio Adriatico e locali nevicate tra 1000 e 1200 m. Bel tempo prevalente sul resto del Paese. Trieste
Coperto
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Oggi
Forti
MARI
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30 km femminile a tecnica classica. Dalla Val di Fiemme (Tn) Eurosport, Rai Sport 1
Rovesci
Pioggia
TENNIS
12.00 MONDIALI
PATTINAGGIO ARTISTICO
Semifinale Eurosport 2
GazzaMeteo
Legenda
Sprint a squadre HS 134. Dalla Val di Fiemme (Tn) Rai Sport 1
21.00 GP DEL QATAR
12.45 SNOOKER: HAIKOU WORLD OPEN
Serie A1 femminile. Rai Sport 2
10.00 MONDIALI
MX1 Gara 1. SportItalia 2 MX1, MX2. Finale. SportItalia 2
AUTOMOBILISMO
Serie A1 maschile. Rai Sport 1
20.30 YAMAMAY BUSTO ARSIZIO DUCK FARM CHIERI
SCI NORDICO
MX2 Gara 1. SportItalia 2
BILIARDO
18.30 SAFETY PERUGIA TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA
Discesa libera maschile. Da Kvitfjell, Norvegia Eurosport 2, Rai Sport 2
18.00 GP DEL QATAR
Inseguimento maschile. Da Oslo, Norvegia. Eurosport
VOLLEY
11.45 COPPA DEL MONDO
17.00 GP DEL QATAR
15.45 COPPA DEL MONDO
15.00 FORMULA 1
15.00 SPEZIA - LIVORNO
MONTREAL CANADIENS PITTSBURGH PENGUINS
MOTOCROSS
13.45 COPPA DEL MONDO
Da Goteborg, Svezia Rai Sport 2
Serie B. Sky Calcio 9
Discesa libera femminile. Da Garmisch Partenkirchen, Germania Eurosport, Rai Sport 2
NHL. ESPN America
BIATHLON
HS 134 maschile. Dalla Val di Fiemme (Tn) Eurosport, Rai Sport 1
10.30 COPPA DEL MONDO
NHL. ESPN America
Inseguimento femminile. Da Oslo, Norvegia. Eurosport
16.00 CAMPIONATI EUROPEI INDOOR
15.00 NOVARA - REGGINA
19.00 BOSTON BRUINS TAMPA BAY LIGHTNING 1.00
16.20 MONDIALI
SCI ALPINO
HOCKEY GHIACCIO
NCAA. ESPN America
ATLETICA
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15.00 LANCIANO - BRESCIA
Aviva Premiership Sky Sport 2
CHICAGO BULLS BROOKLYN NETS UCLA - ARIZONA
Sprint a squadre. Dalla Val di Fiemme (Tn) Eurosport
16.10 HARLEQUINS - CHIEFS
NCAA. ESPN America NBA. Sky Sport 2
3.30
RUGBY
Us PGA Tour. Da Palm Beach Gardens, Stati Uniti Sky Sport 2
WBC. ESPN America
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Il sole domani MILANO
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Sorge
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10 feb.
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SABATO 2 MARZO 2013