www.gazzetta.it domenica 3 marzo 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXIX Numero numero 9 Anno
italia: 52555255555549
Serie A / 27ª GIORNATA
IL CASO VIGILIA AGITATA PER LA DELICATA SFIDA DI CATANIA: IN CAMPO KUZMANOVIC, ALVAREZ E ROCCHI
Inter: Cassano non convocato dopo la lite con Stramaccioni
PARTITE Venerdì NAPOLIJUVE 11 Ieri MILANLAZIO 30 Oggi TORINOPALERMO (12.30) (00) BOLOGNACAGLIARI (01) CATANIAINTER (02) FIORENTINACHIEVO (11) PESCARAUDINESE (01) SAMPDORIAPARMA (12) SIENAATALANTA (12) ROMAGENOA (20.45) (42)
Tutto è nato da una battuta su Mourinho. Il tecnico: «Normale discussione, doveva restare fra noi». Il futuro di Fantantonio in nerazzurro è a forte rischio DALLA VITE, ELEFANTE PAG. 89, COMMENTO DI ARTURI PAG. 17
3 Andrea Stramaccioni, 37 anni e Antonio Cassano, 30 ANSA
CLASSIFICA JUVENTUS* 59 NAPOLI* 53 MILAN* 48 LAZIO* 47 INTER 44 FIORENTINA 42 CATANIA 42 ROMA 40 UDINESE 37 SAMP (1) 32
PARMA TORINO (1) CAGLIARI BOLOGNA CHIEVO ATALANTA (2) GENOA SIENA (6) PESCARA PALERMO
32 31 31 29 29 27 26 21 21 20
* Una partita in più. Fra parentesi i punti di penalizzazione.
IN CHAMPIONS! LA VITTORIA PER 30 SULLA LAZIO COMPLETA LA GRANDE RIMONTA DEI ROSSONERI: ORA SONO TERZI
MILAN CHE SALTO Espulso Candreva. Gli ospiti, in dieci per 75’, non reggono l’urto: doppietta di Pazzini e rete di Boateng Traversa di Niang
STELLE D’ITALIA CICLISMO DOMINA LE STRADE BIANCHE
Capolavoro Moser La dinastia continua
BOCCI, BREGA, CERRUTI, CIERI, DELLA VALLE, FROSIO, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 7
TRE RETI IN DUE
ilCommento
Kevin Boateng, 25 anni festeggia con una capriola il gol. Sopra Giampaolo Pazzini, 28
IN CORSIA DI SORPASSO di LUIGI GARLANDO
Ma chi ci guadagnerà nello scambio Cassano Pazzini? Milan o Inter? Il campionato ha pal leggiato a lungo la domanda estiva, si è preso tempo e ieri ha dato una risposta perentoria.
A 17 km dall’arrivo Moreno scatta e arriva da solo in piazza del Campo «Spinto dall’urlo della gente» PASTONESI ALLE PAGINE 2627 COMMENTO DI GIALANELLA PAG. 17 3 Moreno Moser, 22 anni BETTINI
ATLETICA GÖTEBORG: EUROPEI INDOOR
Greco, un triplo d’oro Tumi bronzo nei 60
L’ARTICOLO A PAGINA 17
SPAGNA IL CLASICO FINISCE 21
BUONGIOVANNI, MERLO ALLE PAGINE 3031
Il Barça cola a picco Mourinho lo batte col Real delle riserve
Daniele Greco, 24 anni. Ha vinto con 17.70 REUTERS
CONDO’, RICCI ALLE PAGINE 1819
9 771120 506000
30 3 0 3>
3 La delusione di Messi dopo il gol di Sergio Ramos REUTERS
CAPOLISTA L’ANNO SCORSO ERANO 20
CAGLIARI ANDRA’ IN UNA COMUNITA’
IL ROMPI PALLONE
Juve cooperativa del gol Già 15 giocatori a segno
Cellino, sì ai domiciliari «Ma contro la mia volontà»
DI GENE GNOCCHI
OLIVERO A PAGINA 11
FRONGIA A PAGINA 13
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Buone notizie per Cassano e Strama. Da domani entrano nel Thunder Boxing Team al posto di Russo e Mangiacapre.
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SERIE A
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Milan da sorPaz Nuotando di felicità Giampaolo Pazzini dopo il primo gol si lancia sopra la pensilina del parterre e mima la nuotata con una dedica speciale: nel tondo, infatti, si riconosce la biondissima moglie Silvia BOZZANI
Lazio k.o. in 10: è scavalcata I rossoneri volano al 3˚ posto Grande Pazzini: doppietta e la zuccata che anticipa la rete di Boateng Candreva espulso subito per fallo su El Shaarawy rovina i piani di Petkovic ALBERTO CERRUTI MILANO
Ed ecco a voi il Milan formula tre, che scavalca la Lazio con tre gol e per la prima volta occupa, da solo, la fila numero tre della classifica. Settima vittoria consecutiva in casa e prima di Allegri contro la Lazio, che vale doppio perché dopo il 2-3 dell’andata questo 3-0 ga-
rantisce ai rossoneri il vantaggio nei confronti diretti, in caso di arrivo a pari punti. E se il Napoli a meno 6 dalla Juve sogna ancora lo scudetto, il Milan a meno 5 dallo stesso Napoli, con la sfida di ritorno a San Siro, a maggior ragione può puntare addirittura al secondo posto. Lasciati i legittimi calcoli a Galliani, è giusto applaudire in generale la strepitosa rimonta di Ambrosini e compagni, inco-
minciata e culminata senza Balotelli, e in particolare la eccezionale condizione atletica di una squadra che gioca a memoria e non dipende più dai gol di El Shaarawy, il suo uomo migliore, perché stavolta il grande protagonista è Pazzini, bravo a firmare due reti, propiziando quella di Boateng. Dato al Milan ciò che è del Milan, bisogna però sottolineare il grave handicap che frena la Lazio, co-
stretta a giocare per un’ora e un quarto con un uomo in meno per la discussa espulsione di Candreva, punito per un fallo su El Shaarawy lanciato a rete. Un episodio che facilita il compito dei rossoneri, comunque da elogiare perché non si fermano mai dal primo all’ultimo minuto. Milan affamato Nella squadra
che vola al terzo posto, al fian-
co di Zapata si rivede Yepes, per sostituire lo squalificato Mexes, e così Allegri ricompone la coppia colombiana al centro della difesa, tra i due esterni Abate e De Sciglio. Un po’ per scelte tecniche e un po’ per dosare le energie di tutti, rispetto al derby cambia per due terzi anche il centrocampo in cui tornano Flamini a destra e capitan Ambrosini al
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zzo
LA CORSA DELLE PRIME CINQUE
MILAN
LAZIO
3
0
(4-3-3)
(4-5-1)
32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata (dal 1’ s.t. 81 Zaccardo), 76 Yepes, 2 De Sciglio; 16 Flamini, 23 Ambrosini, 18 Montolivo; 10 Boateng (dal 31’ s.t. 7 Robinho), 11 Pazzini (dal 22’ s.t. 19 Niang), 92 El Shaarawy. PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 4 Muntari, 8 Nocerino, 12 Traorè, 14 Salomon. ALLENATORE Allegri. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pazzini per proteste, Boateng e Yepes per gioco scorretto.
22 Marchetti; 17 Pereirinha (dal 1’ s.t. 27 Cana), 20 Biava, 3 Dias, 26 Radu; 87 Candreva, 15 Gonzalez, 24 Ledesma, 8 Hernanes (dal 25’ s.t. 7 Ederson), 19 Lulic; 99 Floccari (dal 33’ s.t. 28 Saha). PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakoscha, 2 Ciani, 23 Onazi, 18 Kozak. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA dal 16’ p.t. 4-4-1. ESPULSO Candreva al 16’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Biava e Radu per gioco scorretto.
MARCATORI Pazzini al 40’, Boateng al 44’ p.t.; Pazzini al 15’ s.t. ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE paganti 22.823, incasso di 602.136,60 euro; abbonati 24.598, quota di 718.837,29 euro. In fuorigioco 2-1. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
POSSESSO PALLA
PASSAGGI TOTALI
GDS
MILAN 64,2%
LAZIO 35,8%
TIRI IN PORTA
IL MICIDIALE UNO-DUE NEL GIRO DI 4 MINUTI CAMBIA TUTTO
IIIIIII MILAN 7
centro, al posto di Muntari e Nocerino, con il confermato Montolivo sul centro sinistra, alle spalle del trio Boateng-Pazzini-El Shaarawy. È il solito 4-3-3 per la verità un po’ atipico, perché Boateng non sta quasi mai a destra, preferendo andare al centro, dove rischia di togliere spazio a Pazzini, rilanciato per l’infortunio di Balotelli. E siccome De Sciglio ed El Shaarawy si confermano i più intraprendenti e promettenti, quasi tutto il gioco del Milan si sviluppa sulla sinistra. Ma al di là delle posizioni, colpisce la fame di vittoria dei rossoneri che si gettano sulla Lazio come se la volessero sbranare in pochi minuti. Lazio penalizzata Con il suo con-
fermato 4-5-1 in cui, rispetto al 2-0 contro il Pescara, Pereirinha festeggia i suoi 25 anni rilevando l’infortunato Konko, mentre Biava torna titolare al posto di Cana al centro della difesa, la Lazio si illude subito
con una bella discesa di Candreva, sprecata da un tiro molle e centrale di Floccari. Rimane questo l’unico acuto di un primo tempo dominato dal Milan, che dopo un quarto d’ora chiede invano un rigore per un intervento di Candreva su El Shaarawy. Rizzoli si consulta a lungo con l’arbitro di porta Giannoccaro e alla fine assegna una punizione dal limite, con espulsione di Candreva, ritenuto colpevole di avere interrotto una chiara occasione da gol,
Settima vittoria di seguito in casa per i rossoneri e prima di Allegri coi biancocelesti
44’ primo tempo Boateng, gol e acrobazia Super Marchetti sulla zuccata del Pazzo, arriva Boateng che firma il 2-0. E poi si esibisce nel salto mortale AFP
malgrado il ritorno di Dias che stava raddoppiando su El Shaarawy. Morale: Lazio in dieci dal 16’. Troppo per resistere alla furia milanista, malgrado una buona copertura degli spazi, con il 4-4-1 d’emergenza in cui Gonzalez è bravo a spostarsi dal centro sulla destra per coprire il vuoto lasciato da Candreva. Con Floccari troppo isolato, perché Hernanes è risucchiato a ridosso della difesa quasi come il regista Ledesma, ci vuole il solito Marchetti per limitare i danni alle spalle di Biava e Dias in perenne affanno, tra gli esterni Pereirinha e Radu, infilati dalle discese dei loro dirimpettai De Sciglio e Abate. Show Pazzini Nemmeno il sacrificio di tutti può però bastare per frenare l’onda rossonera, il cui unico difetto è quello di faticare a sbloccare il bugiardissimo 0-0. Bisogna infatti aspettare il 40’ per vedere il primo gol, nato dalla fascia meno sfrutta-
ta, la destra, con un tiro-cross di Abate che dopo un contrasto Pereirinha-El Shaarawy finisce sul destro di Pazzini, pronto a firmare il primo gol. Passano altri 4’ ed ecco il raddoppio di Boateng, che devia una respinta di Marchetti su colpo di testa di Pazzini. Con due gol e un uomo in più, il secondo tempo è una comoda passerella, con il debutto rossonero del campione del mondo Zaccardo al posto di Zapata, ma soprattutto con il sigillo finale di Pazzini che si inventa un tiro da fuori area, con un gran destro, un gol inedito per lui, quasi a voler dimostrare di non meritare la retrocessione a vice-Balotelli. E con questi sono 12 i suoi gol, con la meritata ovazione del pubblico quando Allegri lo sostituisce con Niang, subito capace di scheggiare la traversa. Ma per adesso basta e avanza così. Anche per questo insaziabile Milan. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LAZIO 267
TIRI FUORI
III IIIIIIIIIIIIII LAZIO 3
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 2-0 3’ El Shaarawy in corsa, Marchetti blocca. 5’ Floccari devia centralmente un cross di Candreva. 38’ Pazzini aggancia un cross di De Sciglio, ma calcia alto. GOL! 40’ Marchetti respinge su tiro di Abate, El Shaarawy tocca e Pazzini arriva a correggere di destro davanti alla porta. GOL! 44’ Boateng irrompe di destro sul pallone respinto da Marchetti su colpo di testa di Pazzini.
40’ primo tempo Pazzini apre le danze Marchetti riesce solo a respingere il gran tiro di Abate, sui rimpalli si fionda Pazzini che sblocca la partita ANSA
MILAN 482
BARICENTRO ALTO 56,2 metri
MILAN 14 (1 traversa)
II LAZIO 2
SECONDO TEMPO 11’ Hernanes, su punizione, impegna Abbiati che alza in angolo. GOL! 15’ Pazzini raccoglie un rinvio molle di Radu e infila da fuori area con un gran destro. 25’ El Shaarawy da sinistra sfiora il palo. 41’ Niang in corsa scheggia la traversa.
BARICENTRO BASSO 50,3 metri
la Moviola DI ALEX FROSIO
Candreva sul Faraone: fuori area ma più da giallo Milan-Lazio era considerata una partita clou come Napoli-Juve, per questo era stata affidata a Nicola Rizzoli. In effetti, il primo quarto d’ora è incandescente. Al 4’ El Shaarawy salta Marchetti che lo tocca sgambettandolo. Sarebbe rigore, ma Rizzoli dà il vantaggio, che si deve concretizzare subito e deve essere superiore al rigore: può essere considerato tale il tiro di Pazzini senza Marchetti in porta (ma salva Biava). Al 16’ El Shaarawy salta Pereirinha, prepara il tiro e Candreva da dietro lo spinge. Rizzoli fischia subito la punizione
fuori area, poi si consulta con il guardalinee Padovan e il giudice di porta Giannoccaro. Giusta la punizione dal limite, perché il Faraone viene spinto quando è un passo fuori dall’area, ma esagerata l’espulsione di Candreva per chiara occasione da gol: così la valuta Rizzoli vedendo El Shaarawy con lo specchio della porta spalancato, ma Dias stava arrivando in chiusura. L’ammonizione sarebbe bastata. Qualche protesta della Lazio sull’1-0 per un presunto fallo di El Shaarawy su Pereirinha, ma il contrasto è regolare.
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 27a GIORNATA italia: 52555255555549
le Pagelle 8 h il migliore Pazzini
MILAN
7,5
DE SCIGLIO E’ UNA FRECCIA E ABATE SPINGE FORTE Allegri aveva detto tempo fa che per dare giudizi bisognava aspettare fine febbraio. O ha la palla di cristallo, o in allenamento vedeva qualcosa che noi umani non potevamo percepire. Febbraio è passato e il Milan è per la prima volta da solo al terzo posto.
6
di ALESSANDRA BOCCI
La rivincita del bravo ragazzo, stretto fra i paragoni con Cassano e l’arrivo di Balotelli. Fine del mercato, fine delle storie amare: per una notte, Pazzini si è ripreso il Milan. Se non entra una bella girata (al 38’) può entrare un tocco di rabbia e di prontezza, doppiato poi con un bel tiro da fuori. Ma Pazzini c’è, con la testa, anche nel secondo gol.
TIRI 5 DRIBBLING 1 SPONDE 1
6,5
6 h il migliore Marchetti
LAZIO 6
7
Abbiati
Abate
Una bella parata su un calcio di punizione di Hernanes, però è praticamente l’unica cosa che ha da fare in novanta minuti. Sullo 0-0, infatti, Floccari lo aveva messo sul velluto tirando una sola volta, piano e centralissimo. E con le decisioni dell’arbitro Rizzoli la serata diventa di pieno relax.
Caos per la prima mezzora, quando la Lazio prima si arrocca, poi si divincola dal peso del dover giocare in dieci. L’operazione riesce per pochi minuti, poi gli spazi diventano praterie per i suoi piedi veloci. È lui a innescare l’azione del primo gol. Anche nel secondo tempo spinge tantissimo.
PARATE 3 RINVII 13 USCITE 1
CONTRASTI VINTI 4/5 LANCI 1 PASSAGGI OK 25/38
6,5
RADU RISSOSO GONZALEZ C’È BIAVA E DIAS IN SOFFERENZA Secondo una celebre battuta di Liedholm, in 10 si gioca meglio. Meglio non andare a raccontarlo nello spogliatoio della Lazio dopo questa partita. Il Milan ci mette un po’ per dilagare, ma l’uomo in più è un regalo troppo grosso per non sfruttarlo. E il sorpasso è cosa fatta.
PARATE 3 RINVII 26 USCITE 4
5
Pereirinha
Biava
Subito un gentile aiuto per El Shaarawy, non raccolto dal milanista. Subito tanta fatica, che dura 45 minuti. All’intervallo resta nello spogliatoio, ma d’altra parte la partita non cambia granché.
Si dà da fare, si danna l’anima, ma il Milan in questo periodo va a mille all’ora, e con il vantaggio dell’uomo in più personaggi come El Shaarawy e Boateng diventano quasi imprendibili. Soffre quanto si può soffrire se si deve svuotare una piscina con un secchio bucato.
CONTRASTI VINTI 1/3 LANCI 0 PASSAGGI OK 7/10
CONTRASTI VINTI 2/3 LANCI 2 PASSAGGI OK 9/9
Yepes
6
7,5
De Sciglio
Flamini
Ambrosini
Montolivo
Dias
5
4,5 Radu
Candreva
Gonzalez
Ledesma
5,5
5
Un tempo con pochi problemi, poi esce per infortunio. Come Yepes e Abbiati, è facilitato dal fatto che la Lazio non può neppure provare a giocare la partita che aveva preparato, ma si comporta in maniera assennata ed è bravo a rilanciare quando può.
Si prende una inutile ammonizione nel finale con un fallo che si poteva risparmiare. A parte questo, controlla senza problemi la situazione, visto che Floccari è desolatamente solo e spreca l’unica occasione che gli viene concessa prima che la partita della Lazio si spenga.
Una freccia, anche a sinistra. Ma non è solo una questione di velocità: i cross sono belli, i movimenti intelligenti. E' sempre lucido, anche quando i laziali lo attaccano con rabbia di una gara diventata presto ingiocabile. Vista la sua versatilità, il Milan può considerare definitivamente chiusa la caccia all'esterno.
Torna dopo un infortunio in una sfida che poteva presentare tante insidie, invece deve faticare meno del previsto. Tagliati dall'espulsione di Candreva, i centrocampisti della Lazio sono costretti a girare in tondo, e lui può chiudere con relativa tranquillità. Ha anche un'occasione per andare al tiro, però tarda a inserirsi.
Rieccolo, dopo la magistrale partita giocata contro il Barcellona. Assente nel derby, è il primo a far capire ai suoi che le partite vanno azzannate, dominate, se possibile chiuse. Non si sa se questa sia la sua ultima annata, ma per ora non ha nulla di un malinconico canto di cigno.
Non usa colori brillanti per le pennellate e nessuno lo chiama direttore d'orchestra, ma ormai è una certezza. Sempre più comandante in seconda, coadiuva con razionalità e maggiore sicurezza di sé. Ha trovato ciò che gli mancava all’inizio: il suo posto in campo e la certezza di essere importante.
Il continuo e reciproco scambio di cortesie con Pazzini non produce nulla di buono, visto che l’attaccante del Milan sale a quota dodici gol, e piazza in faccia a lui il tocco che lancia i rossoneri verso il sorpasso alla sua Lazio.
Rissosissimo, baruffa con tutti, colpa forse della frustrazione di una partita giocata con il cuore in gola. Fa quello che può, ma fa anche tanti errori: è lui a offrire a Pazzini l’occasione della doppietta con un rinvio corto e prevedibile.
Esce subito di scena uno dei protagonisti della gara di andata. La sua partita dura 16 minuti. Nel tabellino, resta solo un bel cross che Floccari poteva sfruttare meglio. Ha l’attenuante del cartellino a colore variabile: è stato rosso, ma forse poteva essere giallo.
Tanto tanto lavoro, dall’inizio alla fine. È il più lesto a capire che cosa serve fare quando il Milan va in superiorità numerica. Gli reggono gambe e polmoni, ma gli regge anche la testa: gol e folate dei famelici milanisti si moltiplicano, ma lui non si perde mai d’animo.
Il capitano cerca di fare da collante qua e là, ma risulta subito un’impresa impossibile. La Lazio non riesce a reagire in alcun modo al tracollo provocato dall’espulsione di Ledesma: quella di ieri è la storia di una partita mai nata.
Ci prova su punizione all’inizio del secondo tempo, e costringe Abbiati a una bella parata. Ma è l’unico segno di vita in una partita che tutti si immaginavano molto diversa. La Lazio e Petkovic speravano in lui per riuscire a battere il Milan a San Siro, dopo 24 anni, ma dovranno ripassare tutti l’anno prossimo.
CONTRASTI VINTI 7/8 LANCI 2 PASSAGGI OK 38/43
CONTRASTI VINTI 1/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 47/53
CONTRASTI VINTI 7/8 LANCI 2 PASSAGGI OK 38/43
TIRI 1 PASSAGGI OK 32/36 RECUPERI 1
TIRI 2 PASSAGGI OK 48/52 RECUPERI 7
TIRI 2 PASSAGGI OK 58/65 RECUPERI 12
CONTRASTI VINTI 4/6 LANCI 5 PASSAGGI OK 20/21
CONTRASTI VINTI 5/5 LANCI 2 PASSAGGI OK 19/27
TIRI 0 PASSAGGI OK 1/3 RECUPERI 2
TIRI 0 PASSAGGI OK 11/15 RECUPERI 0
TIRI 0 PASSAGGI OK 31/35 RECUPERI 6
TIRI 2 PASSAGGI OK 20/22 RECUPERI 3
4,5
6
5
Zapata
Hernanes
7
5,5
l’allenatore Massimiliano Allegri
l’allenatore Vladimir Petkovic
7
6,5
El Shaarawy
Zaccardo
Niang
Robinho
Lulic
Floccari
5
5
Cana
Ederson
Uno splendido anarchico. Poco ordine, forse, ma tanta energia, e con l'energia si rivedono i colpi di una volta. Dà una spinta alla gara sfruttando una respinta di Marchetti su un colpo di testa di Pazzini. Poi sfiora anche il secondo gol, perché le traiettorie che sceglie a volte sono mirabili e a volte strampalate.
Una bella occasione, ma Marchetti lo placca, un’altra, e ne esce un tiro altissimo. El Shaarawy non centra la porta ma macina i chilometri e aiuta la squadra in tutti i modi. Soprattutto nelle secche dello zero a zero, il suo apporto è insostituibile, e concreto.
Debutta all’inizio del secondo tempo, prendendo il posto di Zapata. Qualche incertezza forse dovuta al fatto che deve ancora prendere le misure ai compagni per ora frequentati soltanto in allenamento, ma neppure una sbavatura. D’altra parte, era una partita liscia come la seta, la migliore per esordire.
Prende il posto di Pazzini e lascia subito generosamente una buona palla gol a El Shaarawy, che manda fuori. Poi Stephan ricambia la cortesia, e Niang di interno colpisce la traversa. Rispetto alle ultime ottime uscite, è sembrato però un po’ più impacciato.
L’uomo degli ultimi minuti, quello che Allegri dice sempre che potrebbe buttare nella mischia, senza farlo mai. Abbonato alla panchina, reagisce bene. Già questo è positivo. Se davvero ha voglia di restare al Milan, ha ancora tanta qualità da dare. Ma bisogna che le gambe ritrovino forza.
Comincia a girare a vuoto già prima che Rizzoli lasci la Lazio in dieci, figuriamoci dopo. Il centrocampo del Milan scoppia di salute e il gioco sulle fasce è ottimo. A lui non rimane che restare a guardare, provando però a intercettare un pallone qua e là.
Spreca una buona occasione depositandola fra le braccia di Abbiati. Poi quando la Lazio resta in dieci di palloni là davanti ne arrivano pochi. Tanto lavoro per aiutare i compagni fino alla sostituzione nel finale di partita.
Entra all’inizio del secondo tempo, con il campo e la partita saldamente nelle mani del Milan. Può fare poco ed è esattamente quello che fa.
Entra al posto di Hernanes negli ultimi minuti. Non per correggere alcunché, ma forse per far risparmiare energie al suo compagno, che per la verità è sembrato spento dal fischio d’inizio.
Prende il posto di Floccari quando la partita è già ampiamente chiusa, anzi archiviata. Arrivato ai primi di febbraio da svincolato, certamente ha vissuto tempi migliori. I pochi minuti di ieri possono servire all’operazione di rimessa in forma.
TIRI 5 DRIBBLING 1 SPONDE 5
TIRI 3 DRIBBLING 3 SPONDE 4
CONTRASTI VINTI 3/4 LANCI 0 PASSAGGI OK 34/35
TIRI 1 DRIBBLING 0 SPONDE 2
TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0
TIRI 1 PASSAGGI OK 12/14 RECUPERI 4
TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 1
TIRI 0 PASSAGGI OK 4/8 RECUPERI 2
TIRI 0 PASSAGGI OK 4/6 RECUPERI 0
TIRI 1 DRIBBLING 0 SPONDE 2
Boateng
6
6
6
6,5
5
Un uomo solo, e non al comando, per tutto il convulso finale del primo tempo. Poi qualche difensore un po’ si aggiusta, e Gonzalez dà una mano a tutti. Intanto però la partita è diventata quasi un incubo per lui. Nonostante lo strepitoso periodo di forma, non può parare le mosche. Pazzini nel secondo tempo sorprende anche lui
Come Candido di Voltaire, potrebbe raccontare che bisogna passare attraverso prove incomprensibili per arrivare allo scopo, e che bisogna pensare a coltivare il proprio orto. Lui lo ha fatto, e sugli alberi c’è la frutta.
5
5
s.v. Saha
L’handicap di giocare così tanto tempo con l’uomo in meno è pesantissimo, ma poteva forse cambiare qualcosa subito, senza aspettare che il Milan si impossessasse della partita anche sotto il profilo del punteggio.
GLI ARBITRI RIZZOLI 5,5 Contestatissimo per il fallo di Candreva su El Shaarawy. Non concede rigore e fa bene, espelle Candreva e sbaglia. Marzaloni 6, Padovan 6; Damato 6, Giannoccaro 6.
IL GRANDE ASSENTE L’AGENTE RAIOLA: «STA RECUPERANDO. ADESSO FA LE CURE E MI AUGURO CHE TORNI IL PIÙ PRESTO POSSIBILE»
Niente tribuna, Balotelli a casa da mamma Mario, fermato da un infortunio, non era a San Siro Galliani: «Speriamo di averlo venerdì» MARCO PASOTTO MILANO
La tribuna stavolta avrebbe avuto un altro sapore. Molto più amaro. Perché ieri sul cammino di Mario Balotelli non s’è messo di traverso il regolamento, ma un perone che fa male. Male abbastanza da non avergli mai permesso di allenarsi lungo
la settimana e da aver tolto le ultime speranze ad Allegri già prima della rifinitura. E allora, a quella balconata dove dieci giorni fa aveva festeggiato come un matto, ieri SuperMario ha preferito stare a casa dalla mamma. Il rifugio perfetto per qualsiasi figlio che non stia bene. Cautela Un abbraccio familiare per sollevare il morale, perché ora come ora il futuro appare incerto. Il prossimo appuntamento è per venerdì sera a Marassi contro il Genoa, prima che il regolamento europeo scavalchi qualsiasi problema fisico e lo tolga nuova-
mente di scena in Champions. Solo che Genova al momento è un obiettivo, ma non può essere una sicurezza. Lo scontro con Handanovic, dopo il quale Mario aveva ripreso a correre e a giocare senza mostrare segni di sofferenza, si è rivelato infido. La botta ha fatto guai all’osso ma anche al muscolo, e non si possono correre rischi. L’incertezza resta e la parola d’ordine quindi non può che essere speranza, in attesa che i prossimi esami portino qualche buona notizia. «Speriamo di recuperarlo per Genova», si è limitato a dire Galliani, mentre il suo
procuratore Raiola ha mostrato un pelo di ottimismo in più: «Sta recuperando. Adesso fa le cure e speriamo di riaverlo il più presto possibile». Serenità Questa è una buona occasione anche per sottolineare il comportamento di Mario. Al Milan è piaciuto molto che sabato si sia fermato in ritiro nonostante il rompete le righe di Allegri. «È stato bravissimo», sottolinea Galliani, mentre Raiola preferisce sottolineare l’atteggiamento nel derby: «Era molto tranquillo, sereno, soprattutto prima della partita. Quando è uscito era dispiaciuto per non aver fatto gol, ma nulla di grave. Sono mesi che lo vedo tranquillo. Ha vissuto molto serenamente anche il periodo un po’ negativo con il Manchester, così come la trattativa con il Milan».
Adriano Galliani, 68, con Mino Raiola, 45. A sinistra, Mario Balotelli. 22 ANSA
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 27a GIORNATA italia: 52555255555549
il personaggio
GIAMPAOLO PAZZINI
Lo scambio, la crisi, la rimonta: Pazzo inverte i ruoli con Cassano Tormentone: chi ha guadagnato nell’affare tra Milan e Inter? Il rossonero, con 101 gol tra A e B, scatta in vantaggio anche dopo l’arrivo di Balotelli. «E’ sempre così, io ho bisogno di riconfermarmi» MARCO PASOTTO MILANO
È stata per mesi una domanda dall’eco praticamente infinita: nello scambio Pazzini-Cassano, chi ci guadagna di più? La risposta, parziale ma piuttosto indicativa, arriva dagli ultimi due giorni. Il punto più alto del Pazzo rosso-
nero corrisponde a quello più basso dell’Antonio nerazzurro. Guadagno netto ed evidente: peccato non si possa mettere a bilancio. Il Milan che vola di nuovo a prendersi il terzo posto lo fa sulle ali di Giampaolo. Lui e Montolivo sono i bravi ragazzi della squadra. Quelli che piacciono all’allenatore perché non si lamentano mai, e alle mamme dei compagni perché
non portano sulla cattiva strada i loro figli. Sacrificio Nella partita di ieri
del Pazzo c’è una storia buona per un romanzo. C’è un inizio da favola, con il pallone di Bologna infilato nel borsone dopo una tripletta al debutto da titolare. Ci sono le incertezze di un’intera squadra smembrata e ricostruita, in cui si è incagliato
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i gol di Pazzini È il secondo miglior bottino stagionale in campionato dopo i 19 con la Samp nel 2009-10
Berlusconi vota la fiducia a De Sciglio «E’ stato fantastico» Galliani: «Presidente felice, ci sono buone fondamenta» Allegri: «Terzo posto meritato e siamo in gran forma» FABIANA DELLA VALLE MILANO
Un girone fa era tutta un’altra storia. Dalla Lazio alla Lazio, ovvero come trasformare in pochi mesi un campionato grigio in una rincorsa emozionante. La gara dell’andata era stata uno dei momenti più bassi del disastroso inizio di stagione: 3-2 all’Olimpico, 7 punti dopo 8 partite e terzultimo posto in classifica. All’epoca le due squadre sembravano appartenere a due mondi diversi, separate da distanze siderali. Solo un folle poteva ipotizzare una rimonta così. Deve esserci anche un po’ di follia nel dna di Massimiliano Allegri, visto che non ha mai abbandonato le speranze. Ha continuato a predicare calma e a chiedere fiducia: in 19 partite ha scalato posizioni ed è tornato a respirare aria d’Europa. Ora il terzo posto è di nuovo suo e il secondo è lontano solo cinque punti. Allegri col tempo ha riconquistato anche la fiducia dei tifosi: la curva ieri è tornata a dedicargli cori, come era già successo nel derby (non altrettanto benevoli quelli per Cassano: «Gioca con il cuore»). Il Milan non batteva la Lazio in campionato dal 2008 e il tecnico non aveva mai vinto contro i biancocelesti da rossonero: ora ha infranto anche questo tabù. folle, Allegri è anche incontentabile, perché sul 2-0 continuava a urlare come un matto perché i suoi buttavano via troppi palloni. La gestione della palla è una delle cose che lo fa arrabbiare di più. «Allegri nell’intervallo ha detto ai ragazzi di tenere palla e loro l’hanno fatto molto bene — ha svelato Adriano Galliani —, questa era una partita da 4 punti e li abbiamo fatti tutti, in settimana ho massacrato i ragazzi dicendo loro che bi-
mercoledì 6 marzo ore 20.45 JUVENTUS Celtic (andata 3-0)
giovedì 7 marzo ore 19 Stoccarda LAZIO ore 21.05 Tottenham INTER sognava vincere almeno 2-0 per andare in vantaggio nello scontro diretto. Berlusconi è molto felice, ha fatto i complimenti a tutti i giocatori ma a uno in particolare: ha detto che De Sciglio è stato fantastico. Stiamo creando qualcosa d’importante, abbiamo impiegato i primi due mesi per ricostruire il palazzo che ora ha buone fondamenta, ora siamo terzi ma dobbiamo essere davanti anche a maggio perché l’anno prossimo si gioca la Champions con le squadre Primavera dei 32 club qualificati e il Milan deve esserci». Terzo posto meritato Il Milan
adesso sembra la squadra da battere, quella più in forma e con la migliore condizione psicologica: «Stiamo bene fisicamente — ha confermato Allegri —, speriamo di mantenerci co-
sì fino alla fine. La squadra ha giocato bene, anche in 11 contro 11 abbiamo avuto 2-3 occasioni, è stato positivo anche non aver preso gol in casa dopo tanto tempo. Sono contento per il debutto di Zaccardo: ho sostituto Zapata perché aveva un fastidio all’adduttore. Mi sono arrabbiato perché ogni tanto abbiamo buttato via la palla, a volte siamo troppo ingenui, basta ricordare il derby. La strada però è ancora lunga. I ragazzi hanno meritato il terzo posto, ma in lizza ci sono anche Roma, Fiorentina e Inter». Inevitabile la domanda su Antonio Cassano, protagonista della prima cassanata nerazzurra. Allegri glissa: «Al Milan si è sempre comportato bene, andare via è stata una sua scelta». Difficile rimpiangerlo, soprattutto dopo la doppietta di Pazzini... © RIPRODUZIONE RISERVATA
DELUSIONE E RABBIA
CHAMPIONS Ritorno ottavi
EUROPA LEAGUE Andata ottavi
Kevin Prince Boateng, 25 anni, ha segnato ieri sera alla Lazio il secondo gol in A della stagione: qui fa festa con De Sciglio
Con questo gran tiro angolato, Pazzini firma la doppietta personale e chiude la sfida con la Lazio sul 3-0 REUTERS
ITALIANE IN EUROPA
martedì 12 marzo ore 20.45 Barcellona MILAN (andata 0-2)
PEGASO
Silvio vota De Sciglio Oltre che
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anche lui. Ci sono i gol, pesanti, con cui ha provato a riprendere in mano la stagione sua e di tutto il gruppo. C’è una promessa, di Galliani, non mantenuta e seguita da una telefonata: «Lo so, ti avevo garantito che non avremmo preso un centravanti, ma stiamo per chiudere con Balotelli. Tu, però, non ti preoccupare, per noi resti molto importante». Il Pazzo ha ascoltato e
La delusione dei giocatori della Lazio per la pesante sconfitta NEWPRESS
La Lazio punge: «Bravo il Milan, ma Rizzoli no» Tare: «Candreva non da rosso, El Shaarawy fa fallo sull’1-0». Petkovic: «In 11 contro 11...» STEFANO CIERI MILANO
Delusa e arrabbiata. Più arrabbiata che delusa, però. La Lazio esce da San Siro con un’altra pesante sconfitta (ancora 3-0, come nella precedente trasferta di Siena), ma stavolta, oltre che ai propri errori, imputa il k.o. al direttore di gara. Due le decisioni di Rizzoli che il clan laziale contesta e che, secondo i biancocelesti, hanno pesantemente indirizzato la gara. Espulsione, perché? Il primo er-
rore è quello-chiave dell’intera partita: il cartellino rosso a Candreva. «Mi sarebbe piaciuto giocare in undici contro undici — sospira Petkovic —. Forse avremmo perso lo stesso, ma sarebbe stata tutta un’altra partita. Candreva non andava espulso: il fallo su El Shaarawy non era una chiara occasione da rete perché c’erano altri nostri giocatori che potevano intervenire. È stata una scelta sbagliata. E poi è stato singolare che tra il fallo e la decisione dell’arbitro sia passato tantissimo tempo. Perché? Ma forse questo è il futuro del calcio...», sottolinea il tecnico, alludendo forse al fat-
to che gli arbitri abbiano atteso indicazioni da bordo campo da qualcuno che avesse avuto notizie delle immagini televisive. Ma l’allenatore laziale contesta pure la regolarità del primo gol milanista. «El Shaarawy fa fallo su Pereirinha prima che la palla arrivi a Pazzini. L’azione andava fermata». Danneggiati Concetti ripresi poi a nome della società dal d.s. Igli Tare. «Premetto che il Milan non ha rubato nulla. Anzi, ha meritato di vincere e noi gli facciamo i complimenti. Però ci sentiamo fortemente danneggiati. Perché l’espulsione di Candreva non c’era: Dias era pronto a intervenire, quindi non si trattava di chiara occasione da rete. E poi come si fa a non fischiare il fallo di El Shaarawy su Pereirinha in occasione dell’1-0? Il Milan avrebbe potuto vincere lo stesso, noi però non abbiamo potuto giocare ad armi pari. Purtroppo era accaduta la stessa cosa a Firenze nel girone di andata. Due sconfitte in altrettanti scontri diretti che sono state condizionate da errori arbitrali contro di noi, questa purtroppo è la realtà». Tare poi difende la scelta di puntare su Pereirinha per la sostituzione di Konko, invece che reintegrare Cavanda. «Pereirinha l’abbiamo seguito a lungo prima di prenderlo: può fare benissimo il terzino. Cavanda? Abbiamo delle regole, vanno rispettate. Solo chi conosce bene come stanno le cose può dare un giudizio su questa vicenda». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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non si è preoccupato. Ha applaudito l’arrivo di SuperMario, non si è mai sentito retrocesso a centravanti di scorta, e quando è tornato il suo turno ha scelto di far parlare i fatti: una prova di grande sacrificio e intelligenza col Barcellona, di totale sostanza ieri. In mezzo alle creste, ai tatuaggi da bad boy, c’è spazio anche per i bravi ragazzi. Coppia da sballo Per Giampaolo
è stata la serata più importante dell’anno con un traguardo speciale: il primo gol è stato il centesimo tra i professionisti. Il secondo, numero 101 della lista (93 in A, 8 in B), riporta in vetta anche El Shaarawy: ora, con 28 centri in due, Giampaolo e Stephan hanno di nuovo scavalcato Cavani e Hamsik nella classifica delle coppie-gol del torneo. Chi lo conosce giura che questa per Giampaolo non vuole essere una risposta a Balotelli. Ma solo un modo per essere utile
alla causa comune. Ieri ha praticamente fatto tutto lui: la prima rete, il colpo di testa che ha propiziato il secondo, e il tiro del terzo gol. Riguardarlo per coglierne bene lo spirito: dopo l’omaggio di Radu, Giampaolo avrebbe potuto avanzare verso Marchetti, ma ha preferito tirare. Era distante, e Marchetti era piazzato. Ma ha tirato, con la sicurezza e la personalità di chi sapeva dove sarebbe finito quel pallone. «Io ho sempre bisogno di confermarmi, è sempre stato così — racconta il Pazzo —. Sono molto contento, ho fatto 12 gol. Ringrazio tutti perché mi hanno messo nelle condizioni di fare bene. Un tridente Pazzini-Balotelli-El Shaarawy? Non sono cose che decido io. Cerco sempre di farmi trovare pronto, qui sono felicissimo e sono contento quando riesco a ripagare la fiducia dell’allenatore». © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMPLEANNO E CONTRATTO BIG DELLA PRIMAVERA
Cristante oggi diventa maggiorenne e festeggia con la firma per cinque anni MILANO Sarà un compleanno speciale per lui. Bryan Cristante oggi compirà 18 anni e lunedì metterà la firma su un nuovo contratto. Il centrocampista della Primavera rossonera, che è già stato chiamato spesso in prima squadra, è squalificato e ha saltato la partita con i baby di Dolcetti, stasera però sarà alla «Domenica Sportiva» per ritirare il «Golden Boy», il premio che viene assegnato ogni anno al miglior giocatore del Viareggio. Cristante è già entrato nella storia del Milan, diventando il rossonero più giovane ad aver esordito in una gara di Champions (Viktoria Plzen-Milan 2-2). Domani firmerà un contratto di 5 anni. Adriano Galliani l’ha confermato ieri nel post partita, aggiungendo parole d’elogio per il neo maggiorenne:
Bryan Cristante, 18 anni LIVERANI «Bryan è come De Sciglio, quando l’abbiamo visto abbiamo capito subito che sarebbe diventato un giocatore vero. Ha le stimmate del campione, puntiamo molto su di lui e dalla prossima stagione sarà aggregato alla prima squadra». Così il Milan procede sulla strada del rinnovamento e continua a puntare sui talenti fatti in casa. f.d.v.
IL PORTIERE LAZIALE
Marchetti: «Poca malizia e anche io ho sbagliato»
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Federico Marchetti, 30 anni LAPRESSE MATTEO BREGA MILANO
Il 2013 della squadra di Petkovic è terrificante lontano dall’Olimpico: 11 gol subiti negli ultimi 4 viaggi di campionato, tre gol presi in ciascuna delle ultime tre gare. Così non si va in Champions, e forse si rischia anche l’Europa (senza comunque dimenticarsi dell’eventuale paracadute Coppa Italia). «Non è tutto casuale: in alcuni casi c’entra il destino, in altri è questione di particolari – spiega a fine match Marchetti -. Ci è mancata un po’ di attenzione e un po’ di malizia. Anche io ho sbagliato». Fatto sta che la Lazio lontano dall’Olimpico non vince dallo scorso 22 dicembre, successo per 1-0 a Genova contro la Sampdoria. Il portiere non cerca scuse, anche nel k.o. di ieri sera. «Sul tiro di Abate dal quale è arrivato l’1-0 non sono riuscito a gestire la palla nel modo migliore – continua il portiere biancoceleste -. Il secondo gol di Pazzini? Non sono riuscito a scappare all’indietro». Champions Non cala comunque l’ottimismo: «Ce la giocheremo fino alla fine, non avremo contraccolpi, sono sicuro – prosegue il numero uno della Lazio -. Il Milan ha meritato sicuramente la vittoria. Peccato perché se fossimo riusciti a mantenere lo 0-0 nel primo tempo poi ce la saremmo giocata meglio. L’espulsione? Non ho rivisto l’azione, non so se fosse dentro l’area El Shaarawy. Comunque era meglio che desse il rigore e ci lasciasse in undici». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 3 MARZO 2013
SERIE A
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4 Storia
PROSSIMI IMPEGNI
Prima Cassanata, poi il divorzio E’ andata così S negli ultimi 4 club
Ecco gli impegni dell’Inter nel mese di marzo.
Oggi ore 15 Catania-Inter (campionato)
Con Capello Le assenze alla Roma In maglia giallorossa (dal 2001 al 2006) spesso non si presentava agli allenamenti: Capello non era contento... OMEGA
S Giovedì 7 ore 21.05 Tottenham-Inter (Europa League)
S Domenica 10 ore 20.45 Inter-Bologna (campionato)
S Giovedì 14 ore 19 Inter-Tottenham (Europa League)
S Domenica 17 ore 15 Sampdoria-Inter (campionato)
S Sabato 30 (orario da definire) Inter-Juventus (campionato)
Ancora con Capello L’imitazione al Real Madrid Capello se lo ritrova davanti pure a Madrid (2006-2007): l’imitazione del tecnico di Fantantonio è nella storia AP
Cassano-Inter futuro in bilico Antonio non convocato dopo la lite con Strama E a fine stagione addio? Il diverbio di venerdì è nato da una battuta su Mourinho. Il barese sarà multato, Branca da domani proverà a ricucire DAI NOSTRI INVIATI
MATTEO DALLA VITE ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)
Antonio Cassano non convocato per Catania-Inter; prossimamente multato pesantemente dalla società; (anche) ieri tenuto a rapporto dal d.t. Branca e dal d.s. Ausilio dopo telefonata dell’altro ieri con Moratti; atteso domani per la ripresa degli allenamenti in vista di Tottenham-Inter di giovedì, gara nella quale potrebbe — condizionale d’obbligo — tornare in squadra e in campo: questo il bollettino di ieri dopo la rissa sfiorata con il tecnico Stramaccioni venerdì, quando i due sono venuti alle mani nello spogliatoio, dopo una lite dai toni molto accesi. Tentare previsioni a più lunga scadenza oggi come oggi è difficile, e lo è anche supporre una ricomposizione della vicenda senza che il rapporto allenatore-giocatore risulti compromesso, o comunque danneg-
giato alle radici: oggi, piuttosto che fare valutazioni sul rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2014, viene più facile considerare in sospeso il futuro di Cassano all’Inter. E a questo punto un addio a fine stagione è tutt’altro che da escludere. Magari — ma è una strada non facilmente praticabile — con un ritorno di Antonio alla Samp, nell’ambito dell’operazione Icardi. Prime insofferenze La prima cre-
pa che ha incrinato un rapporto fino ad allora prima idilliaco e poi comunque solido, si può far risalire a Inter-Pescara del 12 gennaio: Stramaccioni, già sul 2-0 e a tre giorni da Inter-Bologna di Coppa Italia, sostituì al 23’ s.t. Cassano, che — lo rivelarono le immagini tv — storse il naso. Ma l’episodio di venerdì non si può definire un fulmine a ciel sereno anche perché pure nel mese e mezzo successivo il barese aveva lanciato altri più o meno significativi, ma mai definitivi, segnali di insofferenza: vi-
Il giocatore ieri si è allenato e poi è stato tenuto a rapporto dal d.t. e da Ausilio sto in campo allargare le braccia per sue giocate non andate a buon fine per scarsa collaborazione o presenza in area dei compagni, sentito in allenamento lamentarsi perché «qui non si fanno tre passaggi di fila». Corde tirate troppo Niente di particolarmente nuovo, come sa chi in passato si è allenato con lui o chi lo ha allenato: Cassano è così, prendere o lasciare. I compagni non lo avevano (ancora) lasciato, pur non digerendo sempre volentieri la sua ironia che a volte sconfina nell’insolenza; Stramaccioni, a volte tappandosi le orecchie, era più o meno riuscito a prendere: il buono del suo calcio di qualità, fino-
ra comunque utile all’Inter, tanto che il barese è stato impiegato più di quanto fosse stato previsto la scorsa estate, quando arrivò dal Milan. Il problema è che entrambi non hanno caratteri «morbidi» e che certe corde non vanno tirate troppo: cosa successa invece venerdì.
d
HA DETTO
Appuntamento a domani Poi è
Ironia su Mourinho Partitella di
fine allenamento, una decisione di Strama, Cassano che non ci sta, Strama che manda tutti sotto la doccia, Cassano che fa il sarcastico, e non era la prima volta, con una battuta tipo: «Ecco, Mourinho ha fischiato la fine». Ironia della sorte, proprio di Mourinho si ricorda alla Pinetina una lite con Balotelli (quella della catenina strappata) sconfinata nelle mani addosso. Fatto sta che da quella frase è nato un battibecco, proseguito nella strada verso lo spogliatoio e poi degenerato fra quelle quattro mura. Perché da insulto è nato insulto, da provocazione è nata provocazione, Stramaccioni si è
lasciato trascinare e solo l’intervento di alcuni giocatori — era presente praticamente tutta la squadra — ha impedito che il contatto fisico fra i due si prolungasse e avesse conseguenze peggiori.
S Adriano Galliani (L’a.d. Milan su Cassano) «Quando è andato via dal Milan dissi che di questo signore non avrei mai più parlato e così faccio»
toccato a Branca, che era alla Pinetina con Ausilio, prendere in mano la situazione ed è a lui che Moratti, molto risentito (eufemismo) per l’accaduto, ha dato l’incarico di mediare fra le parti per tentare di rimettere a posto le cose. Il presidente, che già venerdì ha parlato a lungo dell’accaduto con Stramaccioni, per ora si è limitato, a mo’ di avviso, a sottoscrivere la decisione di non convocare Cassano per Catania-Inter, nella speranza di non dover intervenire personalmente. Prossimo appuntamento «diplomatico» domani: l’obiettivo, per forza o per amore, è ricucire per due mesi. Poi, salvo miracoli, certe strade si separeranno inevitabilmente.
A CATANIA IL TECNICO PENSA AL 4-3-3, MA LA POSSIBILE VARIANTE E’ IL 4-2-3-1. I TRE INNESTI DELL’ULTIMO MERCATO VANNO DECISI A DARE UNA NUOVA SPINTA
Largo ai rinforzi di gennaio: Kuz, Schelotto e Rocchi PERCHE’ VEDERE
CATANIA-INTER Perché per l’Inter è quasi l’ultima chance di prendere il 3˚ posto. E perché il Catania ha una classifica e un gioco da grande squadra stadio Massimino, ore 15
APPIANO GENTILE
E’ il momento del mercato di gennaio: Kuzmanovic, Schelotto e Rocchi. E l’ultimo (sempre fermo a 99 gol in Serie A dal 1˚ febbraio 2012) è colui che desta più curiosità perché
sarebbe la sua prima gara in campionato da titolare. «Rocchi - dice Strama - paga il problema di non essere nella lista dell’Europa League, sono state fatte scelte dolorose e nessuno si immaginava l’infortunio di Milito. Lui non stava bene nelle scorse partite, lo sapevamo; mentre a Udine e in Coppa ho dimostrato di volerlo utilizzare perché ha giocato. Adesso sta bene e fino alla fine del campionato sarà utilizzato spesso. Spazio agli acquisti di gennaio? Per motivi diversi, Kuzmanovic e Schelotto, insieme a Rocchi, non sono nella lista di Europa League e dal primo minuto o a gara in corso li utilizzerò. Ma tutti stanno dimostrando
comunque di poter fare bene». Guarin nel suo La doppia idea tattica è la seguente: probabile 4-3-3 iniziale, con Alvarez e Schelotto larghi (Rocchi centravanti) e Guarin riportato in mezzo al campo, da interno e non da trequartista. «La posizione ideale di Fredy - dice Strama - è da interno di centrocampo a tre, perché può sfogare forza e tiro. L’ho messo a supporto di un attacco che perdendo Milito aveva smarrito un po’ di peso. Adesso però lo metterò nella posizione che più preferisce perché ho anche Schelotto e Alvarez che mi danno alternative». Buoni indizi per il 4-3-3.
E’ scontro diretto L’altra alternativa è il 4-2-3-1, con Rocchi punta centrale: avendo fra gli attaccanti convocati solo Palacio (che nel 2013 ha giocato più di tutti) e il baby Colombi (numero 47, diciottenne), Strama piazzerebbe dietro al punto di riferimento d’attacco tutti centrocampisti offensivi chiedendogli sacrifici. C’è sempre la trasferta di Londra da tener presente, «e - aggiunge riferendosi anche a Cassano - non si può pensare di mettere sempre gli stessi in campo visto che ho due attaccanti per l’Europa League e tre per la A». Giusto: è il Catania? «Il Catania è bravo nelle due fasi, riescono a correre tanto - continua a Inter Chan-
nel -. Hanno il campo dalla loro, la posizione di classifica gli dà serenità. Maran sta facendo un lavoro straordinario. Sarà uno scontro diretto: in casa hanno costruito dei risultati importanti battendo Lazio, Fiorentina, Roma e pareggiando col Napoli. È un campo storicamente difficile per l’Inter, a cui noi arriviamo mentalmente pronti sfruttando una settimana lunga senza impegni». Per vincere Tradotto: «L’Inter riprende il tecnico - ha però dimostrato di avere tanta voglia di conquistare il terzo posto: rispettiamo l’avversario ma andremo lì per vincere».
Tommaso Rocchi, 35 anni LAPRESSE
m.d.v - a.e.
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Antonio Cassano, 30 anni, è arrivato all’Inter la scorsa estate ANDREOLI
Con Garrone Il litigio col presidente della Samp Con Riccardo Garrone volano parole grosse: dopo quattro anni a Genova (dal 2007) viene di fatto cacciato ANSA
Con Galliani I mal di pancia al Milan Nel gennaio 2011 arriva in rossonero: primo anno bene. Poi nell’estate 2012 molti mal di pancia: se ne va all’Inter BUZZI
Con Stramaccioni Il diverbio all’Inter E’ storia di venerdì: la Gazzetta rivela che, a fine allenamento, Cassano e Stramaccioni litigano nello spogliatoio di Appiano ANSA
«Sì, la discussione c’è stata Ma non è una sospensione» Stramaccioni «Fra me e Cassano non c’è stato nessun contatto Ce l’ho con chi ha spifferato la storia: sono cavoli miei, suoi e nostri» riportata all’esterno, fuori, perché eravamo al chiuso...».
APPIANO GENTILE (Como)
IN INGHILTERRA
Scatta il Coutinho-show Regala due assist e trascina il Liverpool a Wigan Vero, ci sono banchi di prova più duri del Wigan. Però Philippe Coutinho regala un altro show al Liverpool, che vince 0-4 in trasferta grazie a Suarez e alle illuminazioni del brasiliano preso dall’Inter per 10 milioni. Rodgers ne ha fatto il titolare a sinistra nel 4-2-3-1 ed è proprio da qui che ispira lo 0-1, andando via a Boyce e crossando preciso per la testa di Downing. L’assist dello 0-2 brilla ancora di più: doppio dribbling su McArthur e filtrante preciso per Suarez. Il Wigan deve usare spesso le maniere forti per arginarlo, su di lui spreca due cartellini gialli, e dopo 70’ Rodgers lo sostituisce con il mediano Henderson. Oltre agli assist, Coutinho ha messo in mostra un’ottima intesa con Suarez e Gerrard. Domenica prossima ad Anfield c’è il Tottenham, per ironia della sorte tre giorni dopo l’Inter in Europa League.
Niente paraventi e nessun depistaggio, ma una sentenza secca delle 12,25: Cassano non convocato. Nel giorno successivo alla lite fra Andrea Stramaccioni e Antonio Cassano, il foglio bianco con su scritti gli arruolati per Catania ha una riga di pennarello nero in più per cancellare il nome di FantAntonio. Il tecnico la spiega come una scelta propria e non vuole chiamarla sospensione. Ma in fondo lo è, a tempo determinato. Ed è una scelta forte, considerando l’emergenza offensiva. Un segnale evidente circa la gravità dell’insubordinazione dell’attaccante. «Questa non convocazione — ecco le parole letterali di Stramaccioni — non equivale a una sospensione, è una mia decisione e basta. Se Cassano fosse sospeso, non si sarebbe allenato regolarmente con noi stamattina (ieri, ndr) e lunedì non lo vedreste con noi: invece ci sarà e, toccando ferro e sperando non succeda niente a livello di infortuni, giovedì sarà certamente nei 18 per Londra». La talpa Intanto Cassano non è
a Catania. «Quello che è successo va riportato nei binari delle cose che possono succedere in uno spogliatoio di Serie A e in una discussione senza contatti, non come è stato scritto da qualcuno che non vuole bene all’Inter». In verità nel «mirino» c’è la talpa di Appiano Gentile. «Chiarisco: non ce l’ho
Nessun contatto Stramaccioni
parla anche del match contro gli etnei, di Rocchi e Schelotto, dell’Europa League, ma è chiaro che il tema Cassano è centrale e il più gettonato. «Certe cose che vengono riportate all’esterno devono rimanere dentro — continua il tecnico, che si è presentato all’ora fissata, le 12.30 —: magari ce ne sono state molte altre e non sono uscite. Non c’è stato un contatto ma solo una discussione con un mio calciatore come ne posso aver avute altre, quindi è una cosa che deve restare nello spogliatoio, sono cose nostre. Mi dà molto fastidio che sia stata riportata all’esterno e punto... Fra l’altro Cassano è quello che ha avuto il minutag-
«
Lo spogliatoio è sacro. A Londra, salvo infortuni, Antonio sarà fra i diciotto ANDREA STRAMACCIONI ALLENATORE INTER
con chi l’ha scritto ma con chi l’ha riportato. Perché se per esempio tu litighi in casa con tua moglie, non ti fa piacere se si viene a sapere fuori. Se fosse successa una cosa plateale, fuori dal campo, va bene. Ma se succede qualcosa nello spogliatoio, che è sacro, sono cavoli nostri, cavoli miei e cavoli del giocatore, quindi chi l’ha ripor-
tata all’esterno non vuole bene all’Inter e soprattutto vìola le regole dello spogliatoio. Io posso aver discusso altre trentamila volte prima di oggi e non si è mai saputo perché il mio rapporto coi giocatori... resta dentro lo spogliatoio. Non c’entra affatto chi l’ha scritto, ha fatto il suo lavoro: parlo di chi, da dentro al mio spogliatoio, l’ha
Andrea Stramaccioni, 37 anni, tecnico dell’Inter dall’aprile del 2012 ANSA
gio più alto nelle ultime 7 giornate, dopo Roma è il giocatore che ho impiegato di più quindi non convocarlo resta una mia scelta». Pausa. «E non facciamola diventare una conferenza su Cassano, perché quel che ho detto è già abbastanza esauriente». m.d.v.- a.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ogni rete è notevole, a prescindere dall’avversario».
Gomez vola alto «Voglio il Catania dentro la storia»
Porterebbe la squadra a cena se riuscisse nell’impresa?
«Preferisco non pensare alle ipotesi ma concentrarmi sulla realtà, che propone uno scontro già di per sé duro e impegnativo». Cosa o chi teme maggiormente dell’Inter?
«La grande forza collettiva, provata negli anni, i tanti campioni e un gruppo molto determinato perché il terzo posto non è lontano; noi però non abbiamo timori, sappiamo di poter giocare una buona gara e in casa nostra ci esaltiamo».
La piccola ala argentina ha già segnato all’Inter «L’Europa? Se restiamo umili ce la faremo» DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO MASCALUCIA (Catania)
Piccolo Papu, grande Gomez. Il presidente Pulvirenti nell’intervista di due giorni fa alla Gazzetta ha detto che confida nell’argentino più basso del match (alto appena 1,66) per battere l’Inter. Un incoraggiamento, sì, ma anche una profonda convinzione, un indelebile atto di stima. E in effetti il Papu, se in giornata di grazia, può scardinare da solo un intero reparto difensivo. Capace di saltare l’uomo con la naturalezza del grande campione, abile a disegnare traiettorie millimetriche che diventano preziosi assist per i compagni. Ma anche infallibile nelle conclusioni a rete, in grado di sprigionare un’enorme forza esplosiva col suo piccolo piede. E non solo, qualche giorno fa, durante la partitella in famiglia, è riuscito a beffare il difensore che lo controllava saltando più in alto e andando a segnare di testa, proprio lui che è costretto a guardare tutti dal basso
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Dei nerazzurri temo il collettivo: sono una grande squadra, ma in casa ci esaltiamo Io uomo partita? Spero tanto che la profezia di Pulvirenti si avveri...
verso l’alto. Un gesto che ha mandando in visibilio i 1.500 tifosi accorsi a Torre del Grifo con l’entusiasmo delle grandi occasioni. Già dalla scorsa estate è cominciato un serrato corteggiamento da parte di diversi club che volevano accaparrarselo, in primis la Fiorentina dell’ex Montella. Ma Pulvirenti e Gasparin hanno tenuto duro, alzando le barricate anche durante il mercato di gennaio e il Papu è rimasto ai piedi dell’Etna. Per i dirigenti del Catania sarà più complicato resiste-
C’è un argentino dell’Inter di cui è più amico?
re all’assedio anche la prossima estate. Persino l’Inter, l’avversario di oggi, pare avere allungato lo sguardo (anche se in questo caso sarebbe meglio dire abbassato) su Gomez. Ma il progetto di Alejandro, 25 anni appena compiuti, timido e di poche parole, per ora ha un disegno preciso: dare un dispiacere all’Inter. E lui sa come fare. Il presidente Pulvirenti l’ha indicata come uomo partita, un onore o una responsabilità?
«Entrambe le cose. Sapere di avere la fiducia del presidente è importante, lui è sempre vicino a noi. Quindi è un grande onore e una grande responsabilità, così grande da doverla condividere con tutto il gruppo. Spero di riuscire a concretizzare il pronostico». Quanto vale per lei un gol contro l’Inter?
«All’Inter ho già fatto gol, ma al di là del fatto che segnare alle grandi squadre è ancora più bello, siamo in un momento della stagione in cui il peso di
«Ho un ottimo rapporto con Juan Pablo Carrizo, un ex compagno, un ottimo portiere e un vero amico, ma saluterò con piacere tutti». Quante possibilità ha il Catania di andare in Europa?
«In estate dissi che mi sarebbe piaciuto entrare nella storia di questa squadra: restiamo umili ma siamo convinti di potercela fare, tutti insieme». Alejandro Dario Gomez, 25 anni, argentino: alto 1,66, è soprannominato «El Papu» LAPRESSE
ATTESI OLTRE 20 MILA SPETTATORI
L’entusiasmo è alle stelle Tutto esaurito al Massimino Catania-Inter è attesa come una delle partite più importanti della storia del club siciliano e avrà una splendida cornice di pubblico: i biglietti venduti sono stati 10.460, mentre gli abbonati sono quasi 9.000. Lo stadio Massimino dunque sarà tutto esaurito: si prevedono oltre 20.000 spettatori. Sono disponibili solo 250 biglietti (destinati ai tifosi dell’Inter e rimasti invenduti) che saranno polverizzati già questa mattina.
È già a 5 reti, pensa sempre di poter arrivare in doppia cifra?
«Con Maran si parlò di questo già prima che iniziasse il campionato: è ancora possibile. Non è fondamentale ma spero di riuscirci e mi auguro che questi gol servano ad ottenere il miglior piazzamento di sempre del Catania in A». Cosa si sente di promettere ai tifosi?
«Posso dire che ce la metteremo tutta e che il calore del Massimino completamente gremito ci permetterà di mostrare il miglior Catania». © RIPRODUZIONE RISERVATA
v identiKit & CARRIERA
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VENERDÌ AL SAN PAOLO GLI SCONTRI DOPO L’ASSALTO A TRE AUTOBUS JUVENTINI
Gli incidenti di Napoli: arrestato ultrà bianconero, 50 identificati NAPOLI La sfida scudetto tra Napoli e Juve ha offerto spettacolo solo in campo. Venerdì sera all’esterno dello stadio è stato un continuo susseguirsi di incidenti, provocati da entrambe le tifoserie. Pesante il bilancio stilato ieri dalla Questura di Napoli: un sostenitore della Juve arrestato, un poliziotto ferito durante la gara, dieci auto
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danneggiate, una incendiata e 50 tifosi ospiti identificati. I problemi sono cominciati quando i tifosi del Napoli hanno assaltato tre autobus che stavano conducendo i rivali al San Paolo. A quel punto, i tifosi bianconeri si sono diretti a piedi verso lo stadio di Fuorigrotta con intenzioni bellicose e hanno cominciato a far danni. C’è stato un fitto lancio di bombe carta, fumogeni e
pietre, una delle quali ha ferito un poliziotto intento ad arginare la furia dei tifosi della Juve che tra l’altro sono entrati in ritardo nel settore loro riservato. Al termine della partita, la polizia ha fermato uno degli autobus occupato dai sostenitori bianconeri, che era diretto in Lombardia, il primo che si era fermato poiché colpito da una pietra in via Terracina, a pochi passi dallo stadio.
Tarda notte Identificati tutti coloro
che si trovavano sul pullman, per i quali si valuta l’ipotesi di ricorrere al Daspo. Arrestato M.G., 35 anni milanese di fede bianconera, per detenzione di petardi. Quest’ultimo ieri ha patteggiato la pena (8 mesi di reclusione con la condizionale) ed è tornato in libertà. Regolare il deflusso degli autobus con a bordo sostenitori juventini provenienti da Puglia e Sicilia, anche se il settore ospiti è stato sgombrato addirittura all’1.30 di notte. Gianluca Monti © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il pullman della Juve colpito dalle uova lanciate dai tifosi del Napoli ANSA
Juve, più gol per tutti Giorgio Chiellini 1 gol Difensore, 28 anni, alla Juventus dal 2005-06 EIDON
I 15 GOLEADOR LE RETI BIANCONERE
Giovinco 11: 7 in A, 2 in Coppa Italia, 2 in Champions
Quagliarella 10: in Serie A 7 e 3 in Champions
Vidal 10: 5 in A, 1 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa, 3 in Champions
Vucinic 10: 6 in A, 1 in C. Italia, 1 in Supercoppa, 2 in Champions
Matri 7: 6 i centri in campionato, 1 in Champions
Marchisio 6: 4 in campionato, due in Champions
Pirlo 5: tutti realizzati in campionato i gol di Andrea
Pogba 5: tutti in A, una doppietta all’Udinese
Lichtsteiner 4: lo svizzero è andato a segno solo in A
Asamoah 3: due gol in campionato, 1 in Supercoppa
Bonucci 1: a segno in Champions con lo Shakhtar
Caceres 1: in gol nel 2-0 interno contro il Napoli
Giaccherini 1: a segno a Marassi contro il Genoa
Peluso 1: in gol contro la Lazio, in Coppa Italia
Si aggiunge Chiellini: 15 a segno per Conte Nel mirino il record della scorsa stagione quando furono 20 i marcatori. Giovinco leader con 11 centri DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)
Gli era mancato così tanto il campo che al ritorno da titolare non si è fatto mancare nulla: gomitate, capelli tirati, botte prese e date, soprattutto il gol che ha avvicinato la Juve allo scudetto. Giorgio Chiellini è stato il grande protagonista della notte del San Paolo. Prima ha messo in discesa la gara dei bianconeri con uno splendido stacco su cross di Pirlo: Britos di testa è molto forte, ma nel duello con Chiel-
lini ha fatto la figura del lillipuziano di fronte a Gulliver. E nella ripresa, dopo i contatti ravvicinati con Cavani, Giorgio ha saputo risolvere un paio di mischie pericolose nell’area di Buffon. La cooperativa Chiellini non segnava dal 18 febbraio 2012, quando risolse la sfida interna con il Catania. Domenica prossima allo Stadium arriverà proprio la squadra di Maran ed è verosimile che Giorgio salti la partita con il Celtic e torni in campo contro i siciliani: dopo il lungo stop e l’intensa gara di
Napoli è meglio non esagerare. Nello sprint finale la Juve ha bisogno del suo guerriero della difesa, che sa essere prezioso anche in attacco come ha dimostrato al San Paolo.
Sono 54 i gol fatti nel solo campionato dalla Juventus
Chiellini, tra l’altro, è il nuovo iscritto alla cooperativa bianconera del gol: in questa stagione sono già 15 i giocatori di Conte che hanno segnato almeno una volta (13 le firme sulle partite del solo campionato). Il capocannoniere è Giovinco con 11 reti, a quota 10 ci sono Vidal, Vucinic e Quagliarella, a 7 Matri, a 6 Marchisio, a 5 Pirlo e Pogba. Seguono Lichtsteiner (4) e Asamoah (3), mentre una volta hanno colpito Bonucci, Caceres, Giaccherini, Peluso e appunto Chiellini. All’appello, oltre ovviamente ai portieri, mancano Barzagli, Marrone, Padoin, De Ceglie, Isla e Anelka, mentre non hanno più chance i lungodegenti Bendtner e Pepe. Curiosità Nella speciale classifi-
ca stagionale delle cooperative del gol la Juve ha raggiunto in testa Lazio e Fiorentina. Tanti diversi marcatori anche per Roma (14), Milan (13), Inter (13), Sampdoria (13), Napoli (13). In fondo ci sono Genoa (6), Palermo (7) e Chievo (8). La prolificità di tanti giocatori non è una novità per la Juve. Anzi, nel primo anno di Conte riuscirono a fare gol addirittura 20 giocatori: tutti tranne Elia, Grosso, Sorensen e Pazienza. Nel 2010-11, la terribile stagione con Delneri in panchina, segnarono in 15 grazie anche ai tanti infortuni e ai continui interventi sul mercato che costrinsero il tecnico ad alternare ben 36 giocatori di movimento (contro i 24 dello scorso campionato e i 25 utilizzati finora nel 2012-13). Andamento simile nel 2009-10 (27 giocatori di movimento, 16 realizzatori), nel 2008-09 (28 giocatori, 17 marcatori) e nel 2007-08 (26 giocatori, 16 marcatori). Chissà se all’elenco dei goleador bianconeri di questa stagione si aggiungerà ancora qualcuno: le occasioni non mancheranno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RITORNO OTTAVI SI PARTE DAL 3-0 DI GLASGOW
EURORIVALE VA IN SEMIFINALE
Mercoledì Champions: turnover per i diffidati
Il Celtic batte 2-1 il St. Mirren nei quarti di Coppa di Scozia
Conte risparmierà Vidal, Marchisio e Lichtsteiner. Spazio a Pogba, Isla e Giaccherini DAL NOSTRO INVIATO
VINOVO
Un sabato di riposo e una domenica di lavoro perché riparte la Champions League e la Ju-
ventus non può permettersi di staccare la spina: mercoledì i bianconeri scendono in campo per il ritorno degli ottavi di finale contro il Celtic. Dopo il 3-0 dell’andata la qualificazione ai quarti è virtualmente raggiunta, ma Antonio Conte predica prudenza: «Non mi sento tranquillo — ha detto venerdì sera a Napoli —, fino al termine della partita non mi considererò promosso al turno successivo». Resta il fatto che il risultato di Glasgow sia oltremodo rassicurante
Antonio Conte 43 anni LAPRESSE
per la Juventus e per il suo tecnico, che potrà fare delle scelte anche in base allo stato di forma di alcuni giocatori, alla stanchezza di altri e alla... fedina penale. No Quagliarella Non dovrebbero scendere in campo contro il Celtic i tre diffidati Lichtsteiner, Vidal e Marchisio: al loro posto è probabile che giochino Isla, Pogba e Giaccherini ma anche Padoin potrebbe essere preso in considerazione. Un turnover esasperato non sarebbe un’implicita contraddizione con quan-
to dichiarato da Conte perché il tecnico potrebbe puntare sulle motivazioni di chi gioca poco. In attacco solito rebus: Matri, entrato nel finale a Napoli, è nettamente favorito e poi bisogna valutare le condizioni di Anelka. Il francese ha saltato Napoli per il mal di schiena. Se riuscirà a recuperare potrebbe anche avere un po’ di spazio mentre su Quagliarella è stato chiarissimo Conte: «Quando sarà in forma, giocherà».
Il Celtic vola in semifinale di Coppa di Scozia. Gli eurorivali della Juventus hanno vinto 2-1 sul campo del St. Mirren. Al 5’ biancoverdi in vantaggio con Ledley, al 13' il pareggio di Goncalves, quindi il gol partita firmato da Stokes. Servirà invece un miracolo per accedere ai quarti di finale di Champions League dopo la batosta interna contro la Juventus: un 3-0 firmato Matri, Marchisio e Vucinic. La squadra scozzese arriverà a Torino martedì mattina. Segnali di ripresa, in ogni modo, dopo il k.o. di mercoledì scorso in campionato contro il Motherwell, la prima inseguitrice. Una sconfitta che non cambia comunque la storia del torneo scozzese, con il Celtic avanti di 19 punti, anche se con una gara in più.
gb.o.
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PRIMAVERA 20a GIORNATA
Azzurri k.o. a Catania e addio vetta Crollo Milan Edinson Cavani, 26 anni, alla terza stagione nel Napoli, è capocannoniere della Serie A con 18 reti EIDON
Cavani dove sei? vani sia iniziata nel momento in cui queste voci sono diventate più insistenti. Fatto sta che adesso sono 7 le partite consecutive in cui il giocatore non ha segnato per un totale di 590 minuti (Catania, Lazio, Plzen, Sampdoria, Plzen, Udinese e Juve). Dati che riportano a un’altra crisi, vissuta tra febbraio e marzo 2011: in quel periodo furono 6 senza reti le partite e anche allora ci furono le due gare dei sedicesimi di Europa League, contro il Villarreal.
Tra colpi proibiti e sirene di mercato col Napoli è a secco Alla base della crisi anche problemi di natura tattica Dovesse sfumare lo scudetto, Edi potrebbe partire MIMMO MALFITANO NAPOLI
Le difficoltà cominciano ad emergere insieme a tutte le altre complicazioni che la crisi del gol sta evidenziando. L’astinenza di Edinson Cavani è l’aspetto più preoccupante insieme alla mancanza di vittorie, conseguenza dello scarso rendimento sotto rete dell’attaccante uruguaiano. Non basta rasserenarlo dicendogli che prima o poi il gol arriverà: sarebbe meglio capire il motivo per cui il capocannoniere del campionato abbia frenato in modo così brusco. Troppo semplice sarebbe circoscrivere l’analisi alla singola prestazione: l’impressione è che qualcosa non funzioni più nemmeno nell’organizzazione del gioco. Dalle parti di Cavani, infatti, arrivano pochi palloni e nemmeno tanto giocabili. Né Inler né
Behrami si stanno dimostrando in grado di assisterlo nei suoi tagli o nelle verticalizzazioni. Così come dalle fasce non arrivano più cross invitanti per i suoi stacchi. Revisione Toccherà a Walter
Mazzarri capirne le difficoltà e
Arsenal, City e Real si sono già detti disponibili a versare quei 63 milioni di clausola cercare di risolvere i problemi. L’attualità gli ricorda che il suo Napoli è al quarto pareggio consecutivo, che l’ultima partita vinta risale al 2 febbraio, contro il Catania, e che in mezzo a questi risultati ci sono pure le due sconfitte in Europa League col Viktoria Plzen. E
non è un caso se tutto ciò sia avvenuto in concomitanza con la frenata di Cavani, che comincia a far trasparire un nervosismo nemmeno più tanto controllato. Basti pensare alla gomitata a Chiellini e all’errore dell’arbitro Orsato che lo ha soltanto ammonito quando il regolamento punisce la reazione con il rosso.
S Uno dei tanti scontri fra Cavani e Chiellini venerdì sera LAPRESSE
Voci mercato E’ probabile
che le tensioni vissute dall’uruguaiano siano determinate dalle voci che arrivano dall’Inghilterra e dalla Spagna: Arsenal, Manchester City e Real Madrid hanno ufficializzato il loro interessamento. E questioni del genere provocano emozioni forti che influiscono sull’aspetto psicologico. Non è un caso che la crisi di Ca-
Clausola rescissoria Il futuro è uno dei pensieri che affollano la mente di Edinson Cavani, partito ieri per un breve viaggio di pellegrinaggio in Palestina. Si è sempre detto innamorato di Napoli, ma non ha mai escluso di poter valutare le eventuali offerte che gli potrebbero arrivare. Con Aurelio De Laurentiis ha firmato a settembre il prolungamento e l’adeguamento economico del suo contratto che scadrà nel 2017 con uno stipendio di 5 milioni di euro a stagione. I due hanno concordato anche una clausola rescissoria di 63 milioni di euro che Arsenal, Manchester City e Real Madrid sarebbero pronti a versare se l’attaccante dovesse dare segnali positivi. L’impressione è che se il Napoli non dovesse vincere lo scudetto, Cavani potrebbe prendere in considerazione l’idea di andare via. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INFORTUNIO DOPO LO SCONTRO FORTUITO CON INLER DURANTE LA PARTITA CON LA JUVENTUS
Mandibola rotta: operazione per Britos Intervento domani Potrebbe essere in campo già a Verona domenica prossima GIANLUCA MONTI NAPOLI
Miguel Angel Britos sarà sottoposto domani a un intervento chirurgico di riduzione della frattura alla mandibola sinistra, rimediata venerdì sera durante Napoli-Juve. Questo, dunque, l'esito dello scontro fortuito con Inler, avvenuto
nel corso del primo tempo, che aveva tramortito l'uruguaiano. In un primo momento si era temuto il peggio perché Britos aveva perso i sensi e sia l'arbitro sia gli altri giocatori in campo avevano fatto ampi gesti alla panchina azzurra, dalla quale sono scattati medico e massaggiatore. Britos si è ripreso ed è rimasto in campo. Il medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola, gli ha impedito di disputare la ripresa, nonostante il giocatore si fosse detto disposto a stringere ancora i denti, e a fine gara ha trasportato Britos alla clinica Pineta Grande di Castelvolturno per sottoporlo a una Tac, che ha dato esito negativo. Nessun trauma crani-
be addirittura essere della partita domenica a Verona contro il Chievo, altrimenti sarà disponibile per il match casalingo contro l'Atalanta. Probabile che debba indossare una maschera protettiva sin dalla ripresa degli allenamenti. Emergenza difesa Mazzarri do-
co, dunque, ma frattura composta alla mandibola sinistra. Ieri mattina c'è stato il consulto con il professor Tartaro, chirurgo maxillofacciale, ed è stata presa la decisione di procedere con l'operazione, che verrà effettuata domani alla clinica Ruesch. L'uruguaiano potreb-
Britos soccorso dopo lo scontro con Inler EIDON
vrà comunque fronteggiare una piccola emergenza nel reparto arretrato perché in settimana arriverà la squalifica di capitan Cannavaro, ammonito contro la Juve. Probabile l'esordio in campionato del portoghese Rolando, al posto di Britos verrebbe schierato Gamberini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I NUMERI
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le partite consecutive di Cavani senza gol, per un totale di 590’. Dopo la rete a Parma del 27 gennaio, è rimasto a secco contro Catania, Lazio, Viktoria Plzen (andata sedicesimi Europa League), Sampdoria, Viktoria Plzen (ritorno sedicesimi Europa League), Udinese e Juventus
63
milioni di euro, la clausola rescissoria fissata col Napoli dal manager di Cavani. Il contratto da 5 milioni di euro a stagione scadrà nel 2017
3
I club più interessati a lui: Arsenal, Real Madrid e Manchester City
67
i gol in tre campionati di serie A col Napoli: 26 nel 2010-2011, 23 nella scorsa stagione e 18 in quella attuale
27
le reti stagionali: alle 18 in campionato, da aggiungere le 7 in Europa League, 1 in Supercoppa italiana e 1 in coppa Italia
(v.d’a.) Il sabato nero delle due milanesi si è aperto con il pareggio a sorpresa dell’Inter, fermata sul 2-2 dal Verona ultimo in classifica, e si è chiuso con l’ancora più sorprendente k.o. del Milan, che becca quattro sberle in casa del Padova penultimo, senza Ganza, Petagna e Cristante, e pagando a caro prezzo lo sforzo del torneo di Viareggio. Risultati che hanno permesso all’Atalanta di allungare ancora di più in vetta nel girone B (3-1 al Sassuolo) e al Chievo di riavvicinarsi al secondo posto — valevole per l’accesso diretto alle Final-Eight scudetto — lontano ora due punti, ma con una gara da recuperare. Crollano anche la Juve, sconfitta a domicilio dal Genoa, e il Napoli, che perde lo scontro al vertice del girone C a Catania e si ritrova al quarto posto, scavalcato da Lazio e Palermo: per gli azzurri secondo k.o. di fila. I risultati della 20a giornata. GIRONE A
Cagliari-Pro Vercelli 3-1, Grosseto-Fiorentina 1-4, Juventus-Genoa 1-2, Sampdoria-Novara 0-0, Empoli-Parma 0-1, Livorno-Spezia 1-1, Siena-Torino 0-2. Classifica: Juventus 44 punti; Fiorentina 41; Torino 40; Genoa 34; Empoli 33; Novara 28; Spezia 27; Pro Vercelli 26; Parma 23; Sampdoria 21; Cagliari 19; Livorno 18; Siena 17; Grosseto 9. GIRONE B
Inter-Verona 2-2, Chievo-Brescia 6-0, Padova-Milan 4-1, Atalanta-Sassuolo 3-1, Modena-Varese 1-3. Oggi, ore 11: Cesena-Udinese; ore 14.30: Cittadella-Bologna. Classifica: Atalanta 48 p.; Inter 42; Chievo 40; Milan 37; Cesena 31; Varese 29; Bologna 28; Udinese 22; Sassuolo e Cittadella 18; Brescia e Modena 17; Padova 16; Verona 10. GIRONE C
Reggina-Ascoli 3-0, Vicenza-Crotone 6-1, Catania-Napoli 3-1, Juve Stabia-Palermo 0-1, Ternana-Pescara 0-5, Lazio-Lanciano 6-1. Oggi, ore 11: Bari-Roma (diretta su Sportitalia 1). Classifica: Catania 43 p.; Lazio e Palermo 41; Napoli 40; Roma 34; Reggina 29; Ascoli 27; Vicenza 26; Juve Stabia 24; Pescara 21; Crotone 19; Bari 18; Ternana 9; Lanciano 6.
UNDER 18
Oggi il raduno Mercoledì test con l’Austria (v.d’a.) L’appuntamento è per oggi alle 12 a San Felice del Benaco, in provincia di Brescia. L’Under 18 di Alberigo Evani si raduna presso l’hotel Villa Luisa in vista dell’amichevole di mercoledì 6 contro l’Austria allo stadio Turina di Salò, ore 14.30. È il primo raduno della selezione Under 18 dopo il quinto posto ottenuto in Russia nel Memorial Granatkin, dove tra gli altri si era messo in evidenza Bryan Cristante, vincitore a Viareggio del Golden Boy - miglior giocatore del torneo - ma fuori dalla lista dei convocati per il codice etico, dopo il rosso per proteste rimediato contro il Brescia.
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Cellino fuori MARIO FRONGIA CAGLIARI
Ha lasciato il carcere di Buoncammino sul sedile posteriore di una Land Rover grigia dai vetri oscurati. Al volante, un agente del penitenziario. Sono trascorse da poco le 17. Piove. Massimo Cellino esce dopo 16 notti trascorse in cella. «Vado ai domiciliari contro la mia volontà», avrebbe urlato ai suoi legali. Jeans, giubbotto nero, felpa grigia, occhiali scuri, viso tirato, il presidente rossoblù si trova ora nella Cooperativa sociale San Lorenzo a Villamassargia, mezzora d’auto da Cagliari. La precisazione non è casuale. Nella zona operano due comunità. Una fa capo alla Asl 7 e riceve pazienti alle prese con problemi di droga, alcol e disturbi mentali. L’altra, in un’area chiamata «Tallaroga», è stata ribattezzata «La fattoria della nuova vita». E ospita detenuti nell’azienda agricola donata da un ex sindaco, Angelo Corsi, al Comune di Iglesias. Cellino sconta i domiciliari qui. La Coop San Lorenzo lavora al reinserimento dei condannati. Il presidente,
«Sì ai domiciliari Ma vado contro la mia volontà» Il patron del Cagliari in una comunità di recupero dopo 16 giorni di carcere
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IL CASO IS ARENAS
FIORENTINA-CHIEVO Il 29 novembre vengono arrestati i funzionari del comune di Quartu S. Elena Andrea Masala e Pierpaolo Gessa e l’impresario Antonio Grussu nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio di Is Arenas
S
S
con la sua Fender Stratocaster, la chitarra con cui ha suonato anche a Buoncammino, riparte da qui. Da edifici circondati da serre, campi, allevamenti, colture florovivaistiche e agricole. La giornata Venerdì il presidente del Cagliari aveva rifiutato i domiciliari concessigli dal Tribunale del Riesame. Cellino è finito in carcere il 14 febbraio, accusato di concorso in tentato peculato (poi diventato peculato) e falso col sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici di Quartu, Mauro Contini e
Stefano Lilliu. L’inchiesta della procura di Cagliari riguarda il dirottamento di fondi pubblici (circa 750 mila euro) su una struttura privata, lo stadio Is Arenas, dato dal comune in convenzione triennale al club rossoblù. Ieri, in mattinata il patron ha ricevuto il fratello minore, Alberto. Ed è facile che abbiano concordato i passaggi legati all’uscita dal carcere. Poi, a più riprese ha avuto colloqui con i legali, Giovanni Cocco e Benedetto Ballero: «Sta bene ma è uscito contro la sua volontà». Di fronte al carcere e sul web è esplo-
sa la gioia dei tifosi. Qualcuno, usando la scaramanzia celliniana, ha scritto: «Presidente, auguri di ogni bene. Ma forse, viste le vittorie con Pescara e Torino con lei in carcere, poteva stare in cella almeno per la gara di Bologna».
LIBERI Il 1˚ marzo Contini e Lilliu vanno ai domiciliari che spettano anche a Cellino, ma lui li rifiuta
Il retroscena «Voglio uscire da
uomo libero perché sono innocente», è stato il mantra di Cellino. La posizione avrebbe avuto momenti critici con i suoi legali. Gli avvocati non commentano: avevano indicato quale sede per i domiciliari il centro di Assemini, ritrovo della squadra. Ipotesi bocciata dal pm Lussu. L’abitazione in città, è stata scartata da Cellino. Superata l’idea sulla comunità L’Aquilone di don Follesa, religioso molto vicino al presidente, la scelta della Coop San Lorenzo. Intanto, l’esame dei domiciliari passa dal gip Casula al collegio della seconda sezione del Tribunale, presieduta da Massimo Poddighe.
I sardi per l’impresa, Pioli a caccia del bis BOLOGNA-CAGLIARI Due squadre cariche che arrivano da successi di prestigio: la vittoria serve a scacciare definitivamente l’incubo della retrocessione Dall’Ara, ore 15
NICOLA ZANARINI MARIO FRONGIA
Alla ricerca della continuità perduta. Dopo tante prove di maturità fallite, Stefano Pioli chiede al Bologna di vincere per la prima volta due partite di fila. «Finora nelle seconde
gare ci è sempre mancato qualcosa ma siamo cresciuti e più consapevoli. E non temo cali di tensione dopo il 2-1 alla Fiorentina». Il tecnico conferma un 4-2-3-1 superoffensivo con Kone, Diamanti e Gabbiadini dietro a Gilardino. «Tutti devono sacrificarsi ma Kone può farlo di più evitando del lavoro a chi deve segnare». Pioli analizza il Cagliari: «Hanno un impianto di gioco consolidato e stanno gestendo bene l’affare Cellino, ma io mi concentro su di noi e su una salvezza che non deve arrivare all’ultima giornata». Taider torna a 20 giorni dall’operazione alla mano destra. E in difesa rientra Sørensen. Qui Cagliari Un occhio a Dia-
In casa la Viola non può fallire se vuole la grande Europa: nel ritorno, però, va male, solo 7 punti. Il Chievo ha fatto peggio, con cinque Franchi, ore 15
GIOVANNI SARDELLI GIANCARLO TAVAN
«Ritmo alto, atteggiamento giusto, maggior praticità. Evitando i disfattismi». Ogni domenica ha il suo menù, quello di Fiorentina-Chievo viene snocciolato da uno chef Montella (nella foto Ap) ancora arrabbiato per l’indigesta cena di Bologna. «E rabbiosa dovrà essere la squadra. Vogliamo andare in Europa e tutto passa dalle prestazioni. Anche se per vincere dobbiamo giocare molto meglio degli avversari». Un difetto che il tecnico vuole correggere prima possibile. Troppe le rimonte subite: «Non sappiamo ancora gestire il vantaggio». In compenso al Franchi la Viola raramente tradisce: «Ci sentiamo protetti, ma vorrei la stessa squadra fuori». Oggi spazio al tridente con Toni più Ljajic e Jovetic. In difesa probabile esor-
manti e uno agli scontri in coda. Il Cagliari vola a Bologna. «Per provare a vincere. Ma se non dovessimo perdere, va bene lo stesso. Loro giocano un buon calcio, non mollano mai e hanno Diamanti che con una giocata può decidere», dice Ivo Pulga. Rossoblù a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo. «Vediamo che succede dietro, per salvarsi potrebbero bastare meno di 40 punti. Stiamo bene, la squadra crea e trasforma, cosa che non ci riusciva prima. Sau? Col Toro ha preso una tacchettata. Ma sta bene». Con Ariaudo per Avelar, Dessena e Ekdal in ballottaggio, in attacco potrebbe esserci Pinilla. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Panagiotis Kone, 25 anni LAPRESSE
dio di Compper, arrivato a gennaio dall’Hoffenheim. Cuadrado sta fuori perché è squalificato, ma a margine dell’evento benefico «Meyer per amico», organizzato dall’ospedale pediatrico fiorentino, chiarisce: «Il mio futuro? Voglio restare, ma non dipende solo da me». Qui Chievo «Voglio una squadra con più rabbia e determinazione, solo così possiamo fare risultato a Firenze». Il tecnico dei veneti Eugenio Corini suona la carica. A Firenze il Chievo non ha mai pareggiato, ma in 8 confronti ha ottenuto tre vittorie, tra cui quella dello scorso anno e l’altra storica al debutto in A. La squadra si è preparata con sedute a porte chiuse negli ultimi giorni. Il tecnico ha provato varie soluzioni tattiche, anche se non attribuisce una importanza fondamentale al modulo. «Non credo che sia la tattica l’aspetto principale per tener testa a una Fiorentina che sul suo campo è fortissima. Se vogliamo portare a casa punti, oltre al gioco, sarà indispensabile mettere più grinta e decisione. Nelle ultime 4 gare (un solo punto) queste cose sono mancate, ma anche la fortuna è mancata. Meritavamo di più. Quindi bisognerà essere bravi e concreti a sfruttare gli spazi che la Fiorentina, che attacca molto, ci concederà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SFIDA SALVEZZA L’ATALANTA RISCHIA TANTO A SIENA
Iachini-Colantuono Chi perde è nei guai Perché vedere
SIENA-ATALANTA Il Siena corre: 10 punti nel girone di ritorno. E’ una sfida salvezza per entrambe. Se l’Atalanta (solo 5 punti nel ritorno) la perde è nei guai. Franchi, ore 15
ALESSANDRO LORENZINI GUIDO MACONI
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LA PARTITA PULGA-LOPEZ CONTRO IL BOLOGNA: ISOLANI IMBATTUTI DA 7 GARE, PER GLI EMILIANI MAI 2 VITTORIE DI FILA
Perché vedere
Montella a tre punte Corini, momento no Perché vedere
ALTRI ARRESTI Il 14 febbraio finiscono a Buoncammino il presidente del Cagliari Massimo Cellino, il sindaco Mauro Contini e l’assessore Stefano Lilliu. L’accusa è tentato peculato e falso ideologico
Il presidente del Cagliari Massimo Cellino, 56 anni, esce in macchina dal carcere di Buoncammino, nel centro del capoluogo sardo, dove era detenuto dal 14 febbraio ANSA
A FIRENZE IL CHIEVO HA FATTO UN PUNTO IN 4 GARE
Quella con l’Atalanta per il Siena è la prima delle 7 finali-salvezza da qui a metà aprile. Per questo Iachini (nella foto Forte) vuole giocarla in 12. «Ci servirà il pubblico, fondamentale da qui alla fine. Ne sentiamo il bisogno». Iachini ha recuperato Angelo e Sestu, ma non Vergassola. I primi due dovrebbero essere titolari, anche se il tecnico ha avuto buone indicazioni, giovedì con lo Zenit, pure dalle alternative: «Non lascio indietro nessuno, poi le scelte dipendono da partite e avversari». Il Siena è obbligato a vincere, ma la tensione può giocare brutti scherzi. «Non dovremo sentire troppo la pressione, questa partita è importante come tutte da qui alla fine. Tatticamente e mentalmente dovremo
fare una grande gara contro un’ottima squadra che si conosce a memoria. Scontro decisivo? Dal primo giorno ho detto di non guardare la classifica e ho ribadito che i conti si fanno alla fine, non cambio certo idea adesso. Giocheremo per vincere con quella dose di spregiudicatezza necessaria a chi deve rincorrere, ma garantendo sempre attenzione e intensità». Qui Atalanta A Siena la squadra di Colantuono gioca il primo di due match-ball salvezza. Domenica arriva il Pescara a Bergamo, ma prima viene questa trasferta toscana, storicamente insidiosa, resa ancor più difficile dal momento difficile che stanno attraversando i nerazzurri. «Servirà calma e sangue freddo, ma sappiamo di avere la forza per uscire da questo momento», dice Stefano Colantuono votando la fiducia alla sua squadra. Ma dopo due sconfitte di fila ora servono i risultati. Per questo l’Atalanta è andata in ritiro a Zingonia da mercoledì e ha raggiunto la Toscana con un giorno d’anticipo. Davanti si punta ancora sull’esperienza di Denis e sulla freschezza di Livaja: in poco tempo il croato ex interista si è preso sulle spalle l’Atalanta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
14
DOMENICA 3 MARZO 2013
SERIE A
italia: 52555255555549
GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
27
a
TORINO (4-2-4)-PALERMO (3-4-2-1) oggi, ore 12.30
GIORNATA Classifica SQUADRE
PT
PARTITE G V N P
17
7
22
MASIELLO
SANTANA
NELSON
14
10
RODRIGUEZ
GAZZI
BARRETO
GILLET
JUVENTUS 59 27 18 5 4 54 18 NAPOLI 53 27 15 8 4 47 22 MILAN 48 27 14 6 7 48 32 LAZIO 47 27 14 5 8 37 32 INTER 44 26 13 5 8 41 34 FIORENTINA 42 26 12 6 8 46 32 CATANIA 42 26 12 6 8 34 31 ROMA 40 26 12 4 10 54 47 UDINESE 37 26 9 10 7 35 34 SAMPDORIA (-1) 32 26 9 6 11 33 30 PARMA 32 26 8 8 10 32 35 TORINO (-1) 31 26 7 11 8 32 32 CAGLIARI 31 26 8 7 11 32 44 BOLOGNA 29 26 8 5 13 35 36 CHIEVO 29 26 8 5 13 26 42 ATALANTA (-2) 27 26 8 5 13 24 38 GENOA 26 26 6 8 12 26 37 SIENA (-6) 21 26 7 6 13 27 37 PESCARA 21 26 6 3 17 20 53 PALERMO 20 26 3 11 12 22 39 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
25
33
9
GLIK
BRIGHI
BIANCHI
5
le partite utili consecutive per il Genoa e per Ballardini, è la migliore serie stagionale per i grifoni. Avevano fatto meglio tra il 3 maggio e il 13 settembre 2009, 8 gare utili
KURTIC
FABBRINI
21
29
DARMIAN
CERCI
DOSSENA
27
GABBIADINI
SAU
43
23
33
IBARBO
KONE
11
32
3
MOTTA
ARIAUDO
PALERMO p. 20
BOLOGNA p. 29
CAGLIARI p. 31
PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 89 Morganella, 14 Anselmo, 18 Faurlin, 50 Sanseverino, 23 Donati, 7 Viola, 33 Formica, 19 Sperduti, 9 Dybala, 10 Miccoli. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI Nelson-Morganella 60-40%, Kurtic-Faurlin 60-40%, Fabbrini-Miccoli 60-40%. SQUALIFICATI Aronica (1). DIFFIDATI Dossena. INDISPONIBILI Barreto (da valut.), Hernandez (20 gg), Mantovani (1 mese). ALTRI nessuno.
PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 44 Naldo, 45 Carvalho, 8 Garics, 20 Abero, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 77 Pasquato, 19 Christodoulopoulos, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Sørensen-Naldo 60-40%. SQUALIFICATI Antonsson (1). DIFFIDATI Garics, Kone, Motta, Taider. INDISPONIBILI Natali (15 giorni). ALTRI Stojanovic, Paponi, Pulzetti, Radakovic, Riverola.
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 8 Avelar, 29 Murru, 32 Casarini, 20 Ekdal, 22 Cabrera, 18 Nenè, 19 Thiago Ribeiro, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Ariaudo–Avelar 60-40%; Dessena–Ekdal 60-40%; Ibarbo–Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Conti, Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Piredda.
X 3.35
99
2 3.65
QUOTE
presenze per Sorrentino negli ultimi 3 tornei, solo Hamsik e De Sanctis di più
1 2.10
X 3.20
2 3.60
5
le reti realizzate in Serie A da Nainggolan. Solo al Bologna ne ha realizzate due, entrambe in casa
SE LA T
8 BJARNASON
BOCCHETTI
DI NATALE
17
23
WEISS
BADU
MURIEL
26 BLASI
14
1
DANILO BRKIC
7
24
5
11 DOMIZZI
26 PASQUALE
BALZANO
4 Ventura cerca
ARBITRO RUSSO Assistenti Viazzi-Liberti IV Marrazzo Add Baracani (1) Palazzino (2) PREZZI da 20 a 180 euro TV Sky Calcio 5
PESCARA p. 21
UDINESE p. 37
PANCHINA 77 Perin, 2 Zanon, 28 Bianchi Arce, 18 Rizzo, 93 Quintero, 7 Sculli, 10 Celik, 60 Caraglio, 22 Vukusic, 99 Caprari. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Cascione-Rizzo 60-40%, Weiss-Caprari 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero, Celik. INDISPONIBILI D’Agostino (5 giorni), Sforzini (15 giorni), Togni (7 giorni), Modesto (10 giorni). ALTRI Chiaretti, Mbodi.
PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 6 Faraoni, 34 Gabriel Silva, 15 Rodriguez, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 77 Maicosuel, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Brkic-Padelli 60-40%, Pasquale-Gabriel Silva 60-40%, Muriel-Maicosuel 70-30%. SQUALIF. nessuno. DIFFID. Domizzi, Pinzi, Allan, Maicosuel, Di Natale. INDISP. Pinzi (25 giorni), Lazzari (25 giorni), Benatia (10 giorni). ALTRI nessuno.
QUOTE 1 3.35
X 3.35
10
2 2.10
I NUMERI
0 l’antidoto giusto
i pareggi in trasferta del Chievo in questo torneo: 3 vittorie in casa di Genoa, Cagliari e Lazio, e ha perso le altre 10 partite
le squadre di Blasi in Serie A. Solo con Perugia, Juventus e Napoli ha giocato per più di una stagione
18
77
GIORGI
RAIMONDI
7
17
2
LIVAJA
CARMONA
STENDARDO
RUBIN
77
18 FELIPE
SESTU
14 DELLA ROCCA
25
10
88
PEGOLO TERLIZZI
EMEGHARA
36 BOLZONI
86 TEIXEIRA
27
88
3
DENIS
BIONDINI
LUCCHINI
10
83
ROSINA
47
CONSIGLI
19
6
BONAVENTURA DEL GROSSO
ANGELO
ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Di Fiore-Petrella IV Barbirati Add Calvarese (1) Giacomelli (2) PREZZI da 25 a 45 euro TV Sky Calcio 6; Mediaset Premium Calcio 3
SIENA p. 21
ATALANTA p. 27
PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 3 Uvini, 24 Paci, 87 Grillo, 7 Valiani, 16 Verre, 70 Mannini, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani, 99 Pozzi. ALL. Iachini. BALLOTTAGGI Angelo-Valiani 60-40%. SQUALIFICATI Vitiello (10/05/2013), Terzi (10/03/2013). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani. INDISPONIBILI Vergassola (7 giorni). ALTRI Rosseti, Ze' Eduardo, Calello, Matheu, Marini.
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 8 Radovanovic, 9 Troisi, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALLENATORE Colantuono. BALL. Lucchini-Canini 55-45, BiondiniRadovanovic 55-45%. SQUAL. Cazzola (1), Contini (1). DIFF. Carmona, Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez. INDISP. Capelli (30 gg), Marilungo (st. fin.), Cigarini (7 gg), Bellini (7 gg), Scaloni (7 gg). ALTRI Gagliardini, Milesi, Palma.
QUOTE 1 2.20
X 3.25
2 3.25
12
all’effetto Gasp
Il Torino pensa all’allungo sulla via della salvezza contro un Palermo costretto a cercare l’impresa FRANCESCO BRAMARDO TORINO
SIENA (3-4-2-1)-ATALANTA (4-4-2) oggi, ore 15 33
C
PORTALA D
HEURTAUX
ALLAN
10
CASCIONE
COSIC
3
PEREYRA
ABBRUSCATO
4
75
37
9
15
È SEMPRE
BASTA
CAPUANO
28a GIORNATA Venerdì 8 marzo, ore 20.45 GENOA-MILAN (0-1) Sabato 9 marzo, ore 20.45 UDINESE-ROMA (3-2) Domenica 10 marzo, ore 15 ATALANTA-PESCARA (ore 12.30) (0-0) CAGLIARI-SAMPDORIA (1-0) CHIEVO-NAPOLI (0-1) JUVENTUS-CATANIA (1-0) PALERMO-SIENA (0-0) PARMA-TORINO (3-1) INTER-BOLOGNA (ore 20.45) (3-1) LAZIO-FIORENTINA (ore 20.45) (0-2)
ASTORI
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 4 Basha, 20 Vives, 86 Birsa, 29 Menga, 19 Stevanovic, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Brighi-Vives 60-40%. SQUALIFICATI Diop (3), Ogbonna (1). DIFFIDATI Cerci, Jonathas, Meggiorini e Rodriguez. INDISPONIBILI Jonathas (3 giorni), Bakic (7 giorni), Caceres (7 giorni). ALTRI A. Gomis, Ogbonna, Caceres, Barbosa, Bakic, Jonathas, Diop.
5
PROSSIMO TURNO
NAINGGOLAN
TORINO p. 31
8
18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 12 RETI Pazzini (3) (Milan) 11 RETI Sau (1) (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma) 8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Icardi (Sampdoria); Bianchi (3) (Torino) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter); Giovinco (1) e Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma) 6 RETI Diamanti (3) (Bologna); Matri e Vucinic (1) (Juventus); Amauri (1) (Parma) 5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna); Gomez e Lodi (1) (Catania); Thereau (Chievo); Rodriguez (2) (Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo, Pogba e Vidal (2) (Juventus); Inler (Napoli); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo); N. Sansone (Parma); Cerci (Torino)
13
4
1 AGAZZI
ARBITRO BANTI Assistenti Di Liberatore–Giallatini IV Crispo Add Giancola (1) Di Paolo (2) PREZZI da 8 a 80 euro TV Sky Calcio 3
ZAURI
MARCATORI
5
COSSU CONTI
DIAMANTI GILARDINO
15
15 ROSSETTINI
ARBITRO ROCCHI Assistenti Stefani-Faverani IV Galloni Add Massa (1) Pinzani (2) PREZZI da 20 a 250 euro TV Sky Calcio 1 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio
6
PELLIZOLI
DESSENA
7
10
23
PISANO
21
CHERUBIN TAIDER
SØRENSEN PEREZ
GARCIA
8
CURCI
1
6
18
PESCARA (5-3-2)-UDINESE (3-4-2-1) oggi, ore 15
I NUMERI
le reti realizzate dalla Fiorentina da fuori area in questo campionato: il migliore è Jovetic con 3 reti. Solo la Juventus fa meglio con 12
28
16
54
VON BERGEN
11
QUOTE
10
BOSELLI
25
36
1 2.00
4
MORLEO
MUNOZ SORRENTINO
RIOS
17
1
RETI F S
20
ILICIC
14
3 6
27
2
BOLOGNA (4-2-3-1)-CAGLIARI (4-3-1-2) oggi, ore 15
le presenze in A per Livaja con Cesena, Inter ed Atalanta, una sola volta ha giocato tutti i 90 minuti
Un jolly da giocare oggi con il Palermo, poi il bonus — sette giorni dopo contro il Parma — e per il Toro le gare abbordabili finiranno qui. Dopo bisognerà strappare punti con le unghie e con i denti contro chi vola alto. Un'occasione da non gettare al vento contro i rosanero, uno scontro-salvezza, punti pesantissimi per entrambe le squadre. «E’ la partita di tutta la stagione — ammette Gianpiero Ventura — ed a seconda del risultato finale potremo capire se dobbiamo rimboccarci le maniche oppure solo i polsini, cioè se avremo creato un guado alle nostre spalle». Mancherà Ogbonna, squalificato, sostituito egregiamente in passato da Rodriguez, mentre Glik ritroverà l’arbitro Rocchi, che lo mandò negli spogliatoi anzitempo nel derby. Rocchi ok «Spero che Rodri-
guez sia sereno, ha carattere. Glik avrà l’occasione — aggiunge il tecnico — per dimostrare al direttore di gara di sapere giocare a calcio. Ultima-
Gianpiero Gasperini, 55 anni, è tornato sulla panchina del Palermo dopo Malesani LAPRESSE
mente con i direttori di gara è successo un po’ di tutto, ma non ho nulla da eccepire su Rocchi. Nel derby ha arbitrato benissimo. Il fallo di Glik, se il parametro è Napoli-Juve (gomitata di Cavani, n.d.r.), era da giallo. Altrimenti, giusta l’espulsione. Occhio al Palermo, il cambio di allenatore porta sempre adrenalina». Tridente Un mese dopo l’ultima in panchina con i rosanero e l’interregno di Malesani, Gasperini è richiamato al miracolo-salvezza. «La situazione è complicata, ma ho l’obbligo di provarci. Dobbiamo crederci per il Palermo, per la sua gente, per la stessa società, non molleremo fino all’ultima giornata anche se dovesse andarci storto contro il Torino, la prima di dodici finali». Si parte da una certezza. «Tridente in attacco. Miccoli parte dalla panchina, se sta bene è un giocatore superiore, ma davanti ora ho qualche alternativa in più». L’ultima vittoria, il 24 novembre. «Ce la possiamo ancora fare, la corsa salvezza passa dalle vittorie in casa. Chi ci può dare una mano? Tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
15
italia: 52555255555549
CATANIA (4-2-3-1)-INTER (4-3-3) oggi, ore 15
FIORENTINA (4-3-3)-CHIEVO (5-3-2) oggi, ore 15
12
4
MARCHESE
ZANETTI
5 ROLIN
17 10 LODI
21 ANDUJAR
3
27
SPOLLI BIAGIANTI
GOMEZ
19
7
14
SCHELOTTO
GUARIN
9
CASTRO BERGESSIO ROCCHI
PASQUAL
17
1
KUZMANOVIC
13
11
21
ALVAREZ
GARGANO
20
HANDANOVIC
COMPPER
1 VIVIANO
2
JUAN JESUS
40
31
ALVAREZ
5 43
30
PIZARRO
TONI
ANDREOLLI
16
2
77
22
AQUILANI
LJAJIC
1
ACERBI
COFIE
13 JOKIC
ARBITRO BERGONZI Assistenti Vuoto-Costanzo IV Dobosz Add Guida (1) Tommasi (2) PREZZI da 30 a 180 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
ARBITRO DOVERI Assistenti Giachero-Iannello IV Meli Add Peruzzo (1) La Penna (2) PREZZI da 14 a 125 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2
CATANIA p. 42
INTER p. 44
FIORENTINA p. 42
CHIEVO p. 29
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 4 Almiron, 8 Sciacca, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 30 Salifu, 34 Cani, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Biagianti-Almiron 60-40%. SQUALIFICATI Legrottaglie (2), Bellusci (1). DIFFIDATI Barrientos. INDISPONIBILI Barrientos (10 giorni), Capuano (da definire). ALTRI nessuno.
PANCHINA 30 Carrizo, 77 Di Gennaro, 28 Pasa, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 10 Kovacic, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 8 Palacio, 47 Colombi. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Rocchi-Palacio 60-40%, SQUALIFICATI Ranocchia (1 giornata). DIFFIDATI Cambiasso, Handanovic, Juan Jesus e Palacio. INDISPONIBILI . Milito, Mudingayi, Obi, Samuel, Nagatomo, Silvestre. ALTRI Cassano, Belec.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 15 Savic, 6 Sissoko, 21 Migliaccio, 19 Llama, 92 Romulo, 27 Wolski, 14 Mati Fernandez, 9 El Hamdaoui, 18 Larrondo. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Compper–Savic 60-40%, Tomovic–Roncaglia 60-40%. SQUALIFICATI Cuadrado (1). DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Aquilani, Pasqual. INDISP. Hegazi (2 mesi), Rossi (2 mesi), Camporese (3 mesi). ALTRI Capezzi.
PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 93 Dramè, 12 Cesar, 33 Papp, 7 Seymour, 10 Luciano, 39 Stoian, 31 Pellissier, 11 Samassa, 27 Hauche. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Guana-Seymour 60-40%, Paloschi-Pellissier 60-40%, Jokic-Dramè 55-45%. SQUALIFICATI Hetemaj (1). DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Sardo (7 giorni), Spyropoulos (da valutare). ALTRI Provedel, Farkas, Vacek.
QUOTE 1 2.35
X 3.30
2 2.90
4
QUOTE
i gol in Serie A di Schelotto, il primo proprio con la maglia del Catania alla Lazio il 17 aprile 2011
1 1.40
UA PASSIONE
X 4.50
141
2 7.50
DA BETTER.
le presenze in A di Dainelli con la maglia della Fiorentina, vestita per sei stagioni di fila
ESTIGARRIBIA
ROSI
16
4
25
22
KRSTICIC
PALOMBO
A PESCARA
Samp per il poker Donadoni vuole uscire dalla crisi
L’ultimo treno per Bergodi con l’Udinese
L’antipasto, di sicuro, sarà una festa: tifosi di Samp e Parma — come vuole la tradizione di un gemellaggio storico — uniti al Village blucerchiato e poi insieme allo stadio, per la sfida delle rispettive formazioni Esordienti sul prato del Ferraris, che precederà di un paio d’ore la partita vera. A quella penseranno poi Rossi e Donadoni, seppure con pensieri e stati d’animo decisamente opposti.
Cinque difensori, un attaccante e mezzo. Ma ugualmente aggressivo. E’ il Pescara che oggi si gioca una grossa fetta di futuro contro l’Udinese. Bergodi, che rischia anche il posto, oggi chiede ai suoi una prova spavalda. «Dobbiamo rischiare la giocata, il passaggio in più, non aver più nessun timore e fare per questo solo il compitino. Ci serve una vittoria per sbloccarci», ha detto ieri il tecnico. L’Udinese davanti ha grande qualità, gente come Di Natale e Muriel, micidiali». Assente il grande ex, Gaetano D’Agostino Qui Udine «Ho deciso chi giocherà, ma prima voglio parlare con i diretti interessati». Guidolin fa catenaccio su chi difenderà la porta oggi. Il titolare è il serbo Zeljko Brkic, assente dal 13 gennaio quando un pestone del fiorentino Cuadrado gli procurò la frattura del secondo dito della mano destra. Da allora i pali sono stati difesi da Daniele Padelli che si è comportato bene. La sensazione è che saranno rispettate le gerarchie e che scoccherà nuovamente l’ora di Brkic. Intanto Di Natale è a digiuno di gol proprio dalla gara contro la Fiorentina. «Meno parliamo di questo argomento e meglio è» sbriga l’argomento Guidolin. «Il discorso Europa è ancora aperto per tutti, dobbiamo provarci». D’Angelo-Meroi
4
SANSONE
29
VALDES
11
10
6
GOBBI
19
5
DE SILVESTRI
MESBAH
83
PALETTA MIRANTE
18
AMAURI
OBIANG
GASTALDELLO
SARÀ FESTA FRA LE DUE TIFOSERIE
10
12
14
28
28
MARCHIONNI BENALOUANE
BIABIANY
ICARDI
I NUMERI
32
7
98
POLI
17
ROMERO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Mi aspetto un atteggiamento giusto da parte nostra, in linea con le ultime partite. Gli infortuni? Solo contrattempi, l’importante è che tutti stiano bene». Delio Rossi, Sampdoria: l’«1» contro il Parma a 2,20.
87
3
Grimaldi-Piovani
2,20
2
COSTA
Quanti dubbi Gli ospiti, che non vincono dall’Epifania (da allora, tre pareggi in sette partite: il piatto piange) e quest’anno in campionato hanno sempre subìto almeno un gol fuori casa, arrivano a Genova con il loro carico di incertezze. Partendo da Paletta e Belfodil, che in settimana hanno lavorato a parte, ma sono stati convocati. Senza dimenticare il sistema di gioco: 4-3-3 oppure 3-5-2? «Dobbiamo dimenticare le tensioni e tornare a marciare», ha spiegato Donadoni. Dal quale, al Ferraris, ci si può aspettare qualche modifica nella formazione rispetto alle ultime uscite. Nel 3-5-2, ad esempio, è ipotizzabile Gobbi titolare con Parolo o Mesbah in panchina, anche se la vera novità potrebbe essere l’attacco leggero, con la coppia Sansone-Biabiany.
LA CHANCE SAMP CONTRO IL PARMA
SAMPDORIA (3-5-2)-PARMA (3-5-2) oggi, ore 15
CON TE,
Io ci credo Il tecnico blucerchiato è stato il protagonista della rinascita (in campo, ma pure fuori) di Icardi e compagni, imbattuti ormai da cinque turni, ed oggi alla ricerca del quarto successo interno consecutivo, che manca alla Samp da quasi tre anni. L’occasione giusta, insomma, per avvicinarsi ulteriormente a quella quota-salvezza che permetterà di iniziare a costruire il futuro. A cominciare dal rinnovo di Rossi, appunto, prima mossa (già annunciata) della Sampdoria che verrà. E che, salvo poche eccezioni, è destinata a ripartire dal meglio della rosa di quest’anno. Anche perché «questo gruppo — ammette lo stesso allenatore blucerchiato — ha ampi margini di crescita».
«Il Catania ha dimostrato soprattutto in casa il proprio valore. Nella mia testa si tratta di uno scontro diretto, è una squadra a due punti da noi». Andrea Stramaccioni, Inter: il «2» al Massimino è a 2,75.
PUGGIONI
51
14
TOMOVIC
PEREIRA
2,75
DAINELLI
L. RIGONI
THÈRÈAU
10
3
GUANA
PALOSCHI
7
RODRIGUEZ
VINCERE A CATANIA È DURA PER L’INTER
FREY
8
BORJA VALERO JOVETIC
5
CHIVU
40 IZCO
22
18
21
23
26
Le quote
LUCARELLI
ARBITRO VALERI Assistenti De Pinto-De Luca IV Passeri Add Candussio (1) Castrignanò (2) PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Calcio 4
I NUMERI
0
le vittorie del Genoa in casa della Roma all'Olimpico. L'unico successo dei rossoblu è stato al Flaminio, 1-0 il 17-01-1990 (Aguilera)
SAMPDORIA p. 32
PARMA p. 32
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 35 Rossini, 8 Mustafi, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 6 Maresca, 11 Munari, 21 Soriano, 5 Renan, 23 Eder, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Palombo-Rossini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri, Gastaldello, Krsticic. INDISPONIBILI Berardi (7 giorni), Poulsen (7 giorni), Gavazzi (60 giorni). ALTRI Austoni, Falcone, Savic.
PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 31 Coda, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 16 Parolo, 17 Palladino, 21 Sansone, 9 Belfodil. ALLENATORE Donadoni. BALL- Paletta-Coda 55-45%, AmauriSansone 55-45%, Mesbah-Parolo 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Galloppa, Coda, Sansone, Paletta. INDISP. Galloppa (10 giorni), Mariga (15 gg), Santacroce (5 gg). ALTRI De Angelis, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Boniperti.
QUOTE 1 2.20
X 3.10
11
2 3.40
7
87
MARQUINHO
PISANO
46 ROMAGNOLI
29 24
BURDISSO STEKELENBURG
23
16
91
TOTTI
DE ROSSI
9 OSVALDO
15
8
PJANIC
LAMELA
PIRIS
22
BORRIELLO
BOVO
28
TOZSER
90
8
35
13 ANTONELLI
1
PORTANOVA FREY
VARGAS
TOROSIDIS
Torres a valanga
3
KUCKA
BERTOLACCI
Taccuino SERIE A DONNE
33
10
24 MORETTI
ARBITRO GERVASONI Assistenti Maggiani-Grilli IV Musolino Add Romeo (1) Nasca (2) PREZZI da 17 a 115 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio
ROMA p. 40
GENOA p. 26
PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 3 Marquinhos, 27 Dodò, 11 Taddei, 4 Bradley, 20 Perrotta, 77 Tachtsidis, 48 Florenzi, 17 Lopez. ALL. Andreazzoli. BALLOTTAGGI Romagnoli-Maquinhos 60-40%, Romagnoli-Balzaretti 80-20%, Marquinho-Balzaretti 60-40%, Marquinho-Florenzi 80-20%. SQUAL. Guberti (agosto 2015). DIFF. Balzaretti, Bradley, Piris, Destro, Osvaldo. INDISP. Destro (25 giorni), Castan (15 gg). ALTRI Svedkauskas, Lucca.
PANCHINA 30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 26 Cassani, 4 Ferronetti, 19 Jorquera, 14 Rigoni, 17 Immobile, 11 Jankovic. ALLENATORE Ballardini. BALL. Bovo-Ferronetti 60-40%. SQUAL. Granqvist (1) e Moretti (1). DIFF. Jankovic, Manfredini. INDISP. Olivera (10 giorni), Nadarevic (5 gg), Floro Flores (15 gg), Matuzalem (10 gg), Rossi (3 gg), Manfredini (20 gg). ALTRI Said, Krajnc, Velazquez, Marchiori, Stillo, Melazzi, Zima, Hallenius, Alhassan.
QUOTE 1 1.50
X 4.15
2 6.00
3
7
le partite utili consecutive per il Cagliari, nelle quali sono stati raccolti 15 punti, uno solo in meno di quelli racimolati nelle prime 19 giornate
le partite di Gobbi contro la Samp in A: 6 vittorie e 5 pari. Con il Parma 3 vittorie su 3
ROMA (3-4-2-1)-GENOA (3-5-1-1) oggi, ore 20.45
i punti raccolti in casa dal Torino nelle ultime quattro partite: i successi con Chievo, Siena ed Atalanta, il pareggio senza reti con la Sampdoria
le reti in questo campionato per Pjanic, due di queste su punizione diretta, a Lazio ed Atalanta
(f.sal.) I risultati della 23a giornata: Brescia-Pordenone 4-0, Chiasiellis-Torres 0-6, Fiammamonza-Lazio 2-3, Firenze-Como 1-1, Mozzecane-Napoli 1-5, Riviera di Romagna-Verona 1-2, Tavagnacco-Perugia 4-0, Torino-Mozzanica 0-3. La classifica: Torres 62, Tavagnacco 61, Brescia 53, Verona 49, Napoli 39, Firenze 35, Mozzanica* e Riviera di Romagna* 32, Como** 31, Pordenone 28, Chiasiellis 27, Fiammamonza* 14, Perugia 13, Lazio* 11, Mozzecane* 10, Torino* 4 (ogni * una gara in meno).
CON TAGLIAVENTO
Arbitri a convegno Si è tenuto a Terni un convegno sulle sanzioni arbitrali e la giustizia sportiva cui hanno preso parte — tra gli altri ospiti — l’arbitro Paolo Tagliavento e il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti, l’avvocato Marco Brusco.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
DOMENICA 3 MARZO 2013
italia: 52555255555549
Roma, le due missioni di De Rossi Oggi torna a caccia dell’Europa, ma in estate può partire per ripianare i conti della società Perché vedere
ROMA-GENOA La Roma insegue il terzo successo di fila con vista sull’Europa. Il Genoa è lanciato dagli ultimi cinque risultati utili consecutivi Olimpico, ore 20.45
vato — sotto la gestione di Andreazzoli — un ruolo centrale nella Roma. Il centrocampista, in attesa di segnare il suo primo gol stagionale, per il suo club ha riassunto una centralità doppia: tecnica ed economica, soprattutto alla luce dei conti in rosso evidenziati dall’ultima semestrale. Dubbio Marquinhos Ma comincia-
MASSIMO CECCHINI ROMA
Comunque vada, l’aggettivo per lui sembra tornato a essere solo uno: indispensabile. Calcisticamente (in senso stretto) e non. Stiamo parlando di Daniele De Rossi, che stasera sarà titolare contro il Genoa avendo ritro-
mo dal calcio giocato, con l’allenatore che, parlando della forma di Daniele, dice così: «Sta decisamente meglio, noi parlavamo di 2-3 settimane per essere ottimisti e riportarlo in condizione decente. Be’, decente: diciamo nella forma che piace a tutti, e devo dire che ha fatto un bel passo in avanti». Per questo Andreazzoli è un po’ meno preoccupato dopo l’infortunio occorso ieri a Mar-
quinhos («ci proverò fino all’ultimo», dice). Per il brasiliano un problema al flessore della coscia sinistra, che oggi sarà sottoposta a una ecografia. Inutile dire che sia in forte dubbio, ma per sostituirlo il tecnico pensa al baby Romagnoli (18 anni) e non all’arretramento di De Rossi. «Daniele può fare bene anche il difensore, ma credo che ho anche altre possibilità e intendo, a meno che non sia soffocato da una situazione, andare secondo logica». Ovvero Romagnoli. Seduzione estera Ma l’azzurro,
oltre a essere tornato utile sul campo, potrebbe esserlo anche sul piano dei conti. La semestrale del club si è conclusa con 26 milioni di perdite e nel bilancio si evidenzia come già 15 milioni
Daniele De Rossi, 29 anni, ha debuttato in Serie A nel 2002-2003 FORTE
dei 30 relativi alla seconda ricapitalizzazione sono stati già usati per i pagamenti. Non a caso, sul bilancio si legge (p. 64): «Ulteriori risorse finanziarie si rendono necessarie in considerazione del fabbisogno previsto fino alla data di chiusura dell’esercizio. Gli amministratori hanno già comunicato agli azionisti la richiesta della necessaria provvista. Non si esclude un ricordo ad indebitamento oneroso, per tramite di società di factoring del gruppo UniCredit». Detto che la banca ha già fornito crediti per circa 44 milioni (oltre a quelli d’inizio gestione Usa), torna perciò d’attualità la possibile cessione di De Rossi per fare cassa. Il centrocampista fa gola sia ad Ancelotti che a Mourinho, quindi Psg e Real Madrid — anche in caso di scambio di panchine tra i due — sono pronti a bussare alla porta della Roma. A meno che lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi non apra davvero i forzieri. A proposito, l’aneddotica locale intorno al personaggio continua. Il Giornaledell’Umbra.it, ha scritto come la ditta di sartoria industriale Fagnu’s di Umbertide, fallita nel 1997, fu acquistata dalla finanziaria Sviluppumbria e nella società entrò anche lo sceicco, ma i soldi che doveva portare non sono mai comparsi, tanto da dover patteggiare una condanna a 2 anni (pena sospesa e non menzione). Vero? Si attendono verifiche. Intanto stasera qualcuno lo attende in tribuna d’onore, ma la sua presenza non è sicura. Alla Roma di sicuro c’è chi spera stia preparando i soldi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
2˚ TRA I SUBENTRATI
Genoa super con Ballardini: 1,8 punti a gara GENOVA E ora sotto con gli esami (dopo il posticipo di stasera, seguiranno il Milan in casa e la Fiorentina ancora fuori), ma il pensiero di Ballardini, dall’alto dei nove punti conquistati in cinque partite (è il secondo miglior tecnico fra i subentrati della A, con 1,80 punti-gara: il primo è proprio Andreazzoli a quota 2) non contempla la paura. Tanto da affermare, prima di andare a far visita a casa-Totti, come «l’idea sia quella di vedere un Genoa come quello degli ultimi tempi». Almeno nella testa, perché qualcosa, fra infortuni e squalifiche, cambierà per forza. Se si rivede Jankovic, dopo un lungo stop per la pubalgia, stasera non giocherà Rossi, seppure convocato. Complessi? No, grazie Questo Genoa ha svoltato. E non intende perdere la fiducia in se stesso, nonostante nella storia dell’Olimpico (giallorosso) i rossoblù non abbiano mai vinto e stasera si trovino davanti un Totti più motivato che mai: «Uno dovrebbe essere preoccupato se non creasse occasioni, mentre noi abbiamo sempre avuto le nostre tre-quattro palle-gol a partita. Ci aspettano tre gare terribili, ma siamo convinti di potercele giocare, anche se la Roma è il club che probabilmente ha investito di più. Totti? E’ stato e continuerà a essere un grandissimo giocatore». Filippo Grimaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 3 MARZO 2013
l’Avventuroso
italia: 52555255555549
di REINHOLD MESSNER
ul Broad Peak queste sono ore decisive. La spediS zione polacca che intende realizzare la prima invernale dell’8000 pakistano ha a disposizione quella che potrebbe essere l'ultima finestra di bel tempo utile. Breve però. La difficoltà nella stagione più fredda, per quel che riguarda le montagne del Karakorum, è data proprio dalle copiose precipitazioni nevose, intervallate da poche giornate di bel tempo. Perciò possono avere successo solo azioni veloci. Difficilissime su montagne imponenti come il K2, la seconda
ilCommento
di FRANCO ARTURI
è ricascato. Quando ti trovi sul giornale o sul video la notizia della nuova cassanata, C’ il sentimento comune si aggrappa ad una crudele autorassicurazione: che ti dicevo? quello non cambia mai. Siamo attirati da ogni forma di stabilità, anche nella percezione del mondo e delle condotte altrui: semplicemente, di fronte a comportamenti ripetitivi fatichiamo di meno e non dobbiamo spendere energie mentali per adeguarci al nuovo. Una minoranza è subito indotta a sminuire la portata delle trasgressioni: che sarà mai? altri fanno di peggio e con i tempi duri che ha alle spalle vorrei vedere voi. Ma non è una reazione di qualità diversa: il pregiudizio, in questo caso positivo, continua ad essere la chiave di lettura. Il personaggio in sé è solo il pretesto del discorso. Potremmo declinarlo per Balotelli o Maradona, Materazzi o Ibrahimovic, Barkley o Tyson: stili e infrazioni mutevoli, ma eguale radice. Il
tema è: si può cambiare o ciascuno è infallibilmente legato al suo profilo di personalità, soprattutto quand’è irrequieto, ribelle, sregolato? Un’altra domanda: nello sport di alto livello il talento e l’estro sono strettamente legati a queste connotazioni fuori dagli argini? In altri termini: per questi grandi artisti dello sport cambiare significa indebolirsi come un Sansone senza capelli? Risposte certe e assertive come quelle che erano contenute sui «manuali di istruzioni» per i bambini del guru americano della pediatria Benjamin Spock non ne possono esistere. Se ve ne propongono alcune, lasciate perdere: le semplificazioni in questo caso sono la porta di ingresso delle menzogne pure e semplici. Del resto sul termine cambiamento si sono esercitati centinaia di grandi produttori di aforismi: ne troverete una valanga. Bellissimi, lampeggianti. Uno va a destra, l’altro a sinistra, un terzo in su, un quarto in giù. Alla fine vi girerà la testa e ne saprete quanto prima. Come per ciascun proverbio, che puntualmente ne prevede un altro di senso opposto. Una cosa sembra ragionevolmente accertata nel campo dei comportamenti umani: se continuiamo a ripeterli sempre uguali, è impossibile aspettarsi risultati diversi. E’ solo quando decidiamo di spezzare la catena (operazione molto dispendiosa e spesso dolorosa) che riusciamo ad aprire all’improvviso vie nuove davanti a noi. Non ci sono multe e riprovazioni sociali che tengano: è soltanto la nostra autodeterminazione a contare qualcosa in questo processo. Spesso nasce dall’insoddisfazione in noi stessi o dalla sofferenza: ma il destino dei tanti Cassano del mondo resta esclusivamente nelle loro mani. P.s.: anche come comunità nazionale la parola del momento (un lungo momento) è quella del cambiamento. Ci riusciremo solo se ci decideremo finalmente che è ora, non un attimo prima.
Antonio Cassano, 30 anni, prima stagione all’Inter FORTE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
stradeBianche
A SIENA LA VITTORIA DI MOSER APRE IL NOSTRO RINASCIMENTO CICLISTICO Saronni, rapido in volata, e va forte a cronometro. Zio Francesco, alla stessa età, vinceva da neopro’ una tappa del Giro, a Firenze. tifosi a bordo strada alzavano questi cartelli: Moreno vendemmia sui pendii di Palù, ma si è «W Moser il montanaro volante». E’ il 1951. diplomato al liceo scientifico-tecnologico con Aldo Moser lascia i vigneti e i frutteti di Palù di 70/100, conosce a memoria i film di Tarantino, Giovo e dice a mamma Cecilia: «Salgo in bici, ascolta Pink Floyd, Nirvana, Placebo e Coldprovare non costa nulla. Se va bene proseguo, play. Fa il corridore a tempo pieno soltanto dalaltrimenti torno a sudare nei campi». Si allena l’anno scorso. Prima, era poco più che diverticon una gerla carica di pane sulle spalle, lui che mento. Affronta la vita e il ciclismo con aria difaceva le consegne per il fornaio. E’ l’inizio del- staccata, è capace di estraniarsi, non soffre la la dinastia che da 62 anni fa sognare il ciclismo pressione. Anni luce da chi sbarca nel professiomondiale. Aldo, Enzo, Diego, Francesco (tutti nismo già nauseato da corse, ritiri, stress. fratelli) e poi i figli: Leonardo, Matteo e More- Ieri Moreno Moser ha conquistato le «Strade no (di Diego), più Ignazio (di Francesco), 20 Bianche» con un’azione cominciata sullo sterraanni, il più giovane, appena passato professio- to senese a 17 km dall’arrivo, esaltata nell’ultinista. Otto nomi che dal dopoguerra fanno co- mo chilometro dalle pendenze al 18% ed esplonoscere Palù di Giovo, frazione di Giovo, val di sa in Piazza del Campo a Siena, uno dei luoghi italiani più conosciuti del mondo. Cembra, nord-est di Trento. E’ la sua vittoria più importante, Cinquecento abitanti, con due Moreno Moser, perché corsa vera, con avversari di famiglie imparentate: Simoni 22 anni BETTINI altissimo livello (come Cancellae Moser. La mamma di Francera) che non erano al via soltanto sco era una Simoni. per prepararsi ma per vincere. E ci Il paese della maglia rosa, intenevano a questa classica della dossata da Aldo, Enzo, FranceGazzetta, che è la nostra piccola sco e Gilberto Simoni, torna alRoubaix e per bellezza del paesagla ribalta con Moreno Moser. gio non teme confronti. Per quello che ha dimostrato di In Toscana, patria del Rinascimento artipoter fare in poco più di un anno da stico e culturale cinque secoli fa, si apre professionista, è diverso per modo di con Moser il Rinascimento ciclistico delcorrere e per carattere. Da ragazzino l’Italia. Dopo troppi anni di buio. era imbattibile, nella sua valle, in mountain bike. E’ uno scattista micidiale, alla © RIPRODUZIONE RISERVATA
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NANGA PARBAT, VI SPIEGO PERCHÉ SONO FALLITI I QUATTRO TENTATIVI più alta della Terra. O anche il Nanga Parbat. Sul quale sono falliti ben 4 tentativi. Due portati dal versante Diamir, due da quello Rupal. Sul secondo, che è esposto a Sud e presenta la parete più alta del mondo (4500 m), da una parte c'erano due polacchi, verso Ovest, e dall’altra, verso Est, un francese solitario, Joel Wischnewski, di cui non si hanno più notizie. I polacchi, che già negli anni scorsi avevano tentato il Nanga, ma sul versante Diamir, erano molto più a sinistra della via della prima salita sul Rupal, nel 1970. Una volta sul Passo Mazeno, non sarebbe stato possibile arrivare alla cima sull’omonima Cresta: è la più lunga al Mondo. Stessa
laVignetta
LA DIFFICILE VOCE DEL VERBO CAMBIARE FORSE L’ITALIA E’ UN PO’ COME CASSANO
LA GAZZETTA SPORTIVA
di LORENZO CASTELLANI
cosa per l’italiano Daniele Nardi e la francese Elisabeth Revol. Loro, dal Diamir, hanno affrontato lo Sperone Mummery. Ma, in cima a esso, si sarebbero trovati in un grande bacino che d’inverno raccoglie tutta la neve che cade sul Nanga. Insuperabile. Sempre sul Diamir, due ungheresi e uno statunitense hanno tentato la via Kinshofer. Ma poi hanno cambiato idea e provato a fare come Moro e Urubko un anno fa, spostandosi fin quasi al limite del versante Rakhiot. Ma, al contrario di Simone e Denis, non sono riusciti a trovare una via nel ghiacciaio che sbarra subito la strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA
dallaPrima
Il Milan in corsia di sorpasso e l’Inter inguaiata Napoli guarda lo specchietto retrovisore I nerazzurri nella tana del Catania
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis
L’abbraccio tra Pazzini e Boateng dopo il gol del 3-0 LAPRESSE di LUIGI GARLANDO
La mia ora del giorno favorita @MariaSharapova
IVAN BASSO Corridore della Cannondale
Doppietta meravigliosa @cannondalePro, non ci stanchiamo mai di vincere: @MorenoMoser & @petosagan presente e futuro spettacolare. @ivanbasso
LEWIS HAMILTON Pilota di F.1 con la Mercedes
di LUCA GIALANELLA
I
Amo guidare sotto la pioggia @LewisHamilton
MAX BIAGGI Ex pilota di motociclismo
Che meraviglia! Impariamo tutti a rispettare la natura. Fondamentale per le nuove generazioni. Sciare che passione @maxbiaggi
a chi ci guadagnerà nello scambio CassaM no-Pazzini? Milan o Inter? Il campionato ha palleggiato a lungo la domanda estiva, si è preso tempo e ieri ha dato una risposta perentoria. Nel giorno in cui FantAntonio è stato cacciato dalla lista dei convocati per essersi azzuffato con il suo allenatore, il Pazzo segna un doppietta (12 reti in campionato), innesca il terzo gol e trascina il Milan oltre la Lazio, al terzo posto che vale un piazzamento Champions. Il Diavolo non rientra più dalla corsia di sorpasso: dopo aver scavalcato l’Inter, si è lasciato alle spalle anche la banda Petkovic cui ha recuperato 10 punti nelle 9 giornate dopo Natale. Un ritmo impressionante e una freschezza atletica che consigliano al Napoli di tenere d’occhio lo specchietto retrovisore: il vantaggio si è ridotto a 5 punti e la squadra di Mazzarri, avvilita dalle tante occasioni perse per avvicinare la Juve, dovrà far visita al Milan. Il secondo posto e l’accesso diretto alla Champions sono molto più di un’ipotesi per Allegri che ieri ha vendemmiato segnali positivi: Abate e De Sciglio aggressivi come mai (buona notizia anche per Prandelli); ancora in gol Boateng, l’uomo che cammina sulla luna nelle feste scudetto, sempre più ritrovato; difesa più sicura. E tutto questo (Barcellona battuto, terzo posto) senza Balotelli, di cui temeva di essere dipendente. La Lazio in emergenza, partita bene, è stata falciata dall’espulsione di Candreva dopo un quarto d’ora. Il Milan non le ha mai permesso di tirare fuori la testa dall’acqua. Espulsione esagerata, impercettibile la chiara occasione da gol. Curioso: Rizzoli, sgradito dal
Napoli, ha dato una spintina al Milan verso il secondo posto. Forse era meglio tenerselo al San Paolo... Oggi, nella tana di un Catania euforico, che cova un’irresistibile voglia di sorpasso, l’Inter prova a tenere il passo. I siciliani hanno tutto ciò che manca ai rivali: entusiasmo, empatia ambientale, solida identità tattica, dirigenza reattiva, sul mercato e non. L’Inter e Cassano si assomigliano: faticano a controllare il proprio impulso autodistruttivo. Dopo aver sciaguratamente mollato Livaja senza sostituirlo, dopo aver assunto l’ultima riserva della Lazio (Rocchi), perso Milito e contattato un attore (Carew), ci mancava solo la zuffa Stramaccioni-Cassano. Alla voce attaccanti la lista dei convocati per Catania recita: l’esausto Palacio, il vecchio Rocchi e il bimbo Colombi. Stop. Può una società come l’Inter giocarsi così la fase cruciale della stagione? Costretto ad arrangiarsi fin dall’alba della stagione per i mancati acquisti promessi, inguaiato dalla balorda gestione di Sneijder, Strama continua a doversi inventare qualcosa. Un anno in questa Inter ne vale 10 della gavetta che non ha fatto. Poteva aspettarsi una mano in più da Cassano, sui cui ha puntato forte, ma il ragazzo ignora l’indirizzo della riconoscenza, anche verso chi gli ha aggiustato il cuore. Ha tradito la fiducia nel momento in cui il giovane tecnico si gioca un sogno e una carriera. In un momento così critico (2 vittorie nelle ultime 10 giornate), la cosa più bella, in fondo, resta la classifica. Il terzo posto è ancora lì, a portata di mano. A patto che la squadra compensi la contingenza grama rovesciando in campo ogni molecola di anima e di energia. Gli argentini del Catania lo fanno sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
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MONDO SPAGNA le Pagelle
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DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ MADRID
di P.C.
LA RISCOPERTA DI MODRIC PEDRO E THIAGO DOVE SONO? REAL MADRID 6,5 DIEGO LOPEZ 6 Pronto sul tiro centrale di Messi. ESSIEN 6,5 Non si accontenta di marcare Villa, ma da vecchio centrocampista spinge quanto può. VARANE 7 Sospetti che sia un fuoriclasse. Sicuro, deciso, attento. Titolare tutta la vita. SERGIO RAMOS 7 Non tiene Messi in occasione del gol, ma si riscatta ampiamente andando a segnare il 2-1. È il secondo leader dopo Ronaldo. COENTRAO 5,5 Insulso il confronto con Pedro. ARBELOA 6 Entra a far legna, e si sente. PEPE 6 A centrocampo domina sui palloni alti. Sempre a terra, difficile dire quando simuli e quando soffra davvero. MODRIC 7 La riscoperta del giorno: guarda Messi quando rincula, cuce il gioco, crea gli assist per Morata. Classico titolare in qualsiasi altra squadra, e qui fa la muffa. CALLEJON 6 Meno acceso di altre volte, comunque copre bene su Jordi Alba. KAKÀ 5,5 Ottima partenza, ma dopo un quarto d’ora se ne perdono le tracce. Ci eravamo illusi. KHEDIRA 6 Entra per stringere le viti al centrocampo. MORATA 6 Inizia con il cross dell’1-0. Si muove bene e si fa trovare sugli assist, ma sbaglia due palle gol extralarge. BENZEMA 6 Pronto sul gol, che è facile, invisibile da lì in poi. IL MIGLIORE 7,5 RONALDO Irresistibile, mai così vispo. Cambia la gara con le sue accelerazioni, almeno una punizione meriterebbe il gol.
h
All. MOURINHO 7 In loop positivo, non sbaglia nulla e domina mentalmente il pomeriggio.
BARCELLONA 5,5 VALDES 6,5 Due buone parate su Ronaldo e Morata, perde la testa dopo il 90’ e viene espulso. DANI ALVES 6.5 In risalita, almeno per gli 80’ nei quali è la migliore sponda per Messi. Nel finale però è un argine che cede. PIQUÈ 5 Non tiene più Ronaldo, una volta invece gli riusciva. MASCHERANO 6 Regge il centro-area nelle mischie palla a terra, patisce sui corner. JORDI ALBA 5,5 A fine gara giura che il dito mostrato alla curva dopo l’1-1 era l’indice e non il medio. Il dubbio resta, la prestazione è comunque grigia. THIAGO 5 Deludente. Non si vedeva da un po’, sembra regredito. (Tello s.v.) BUSQUETS 6,5 La tendenza a simulare rimane, e non è bello. Tatticamente, però, è l’uomo che impedisce alle ripartenze del Real di fare ancora più male.
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IL MIGLIORE
7 INIESTA
Primo tempo di livello supremo, nella ripresa forzatamente cala un po’. Ma il Barcellona è lui. PEDRO 5 L’ombra del bravo esterno che era. Non si nota praticamente mai. ADRIANO 6 Si guadagnerebbe il rigore del potenziale 2-2... MESSI 6 Due grandi accensioni: il gol e una serpentina con la quale lancia Villa. Ci ha abituato a molto di più. VILLA 5 Resta troppo laterale per colpire, ma come crossatore non serve. Era un cecchino, ora è un equivoco. SANCHEZ 5 Rivede il campo senza incidere. All. ROURA 5 Crudele trovarsi adesso sulla panchina del Barca. GLI ARBITRI PEREZ LASA 5 Bravo fino a metà ripresa, da lì cambia la politica dei cartellini e si perde un rigore al 47’. Un po’ grave. Cote Saez 5 Martinez Segovia 6
Cristiano Ronaldo si alza dalla panchina quando il secondo tempo è iniziato da un minuto, e per la prima volta in tanti anni il boato del Bernabeu provoca alla schiena del Barcellona un lungo brivido gelato. Era riuscito a raddrizzare una brutta partenza, il Barça: subito sott’acqua per la deviazione vincente di Benzema sul troppo facile cross del giovane Morata, aveva pazientemente arginato l’entusiastico volume di fuoco del Real — brevemente ispirato da Kakà, e poi da Modric — per riguadagnare il centro del ring, e da lì mandare presto in gol un Messi meno esangue rispetto alle ultime uscite. Condotto per mano dal meraviglioso Iniesta di sempre, irrinunciabile vertice di ogni triangolo, il Barcellona col suo ipnotico possesso palla pareva nuovamente il pifferaio che fa ballare il cobra; perché questo è il Madrid, un sinuoso, elegante e letale serpente che puoi anche controllare, ma senza mai distrarti, nemmeno per un istante. Tenendo a bada gli avversari col palleggio, il Barca guadagnava tempo per testarsi, diciamo un check-up completo di ciò che ultimamente non funziona. Si annota così che allo splendore di Iniesta corrisponde l’imprecisione di Thiago, il rimpiazzo di Xavi (a forte rischio per il Milan) che ha smesso di crescere perché gioca troppo poco; che la puntualità di Busquets non basta a proteggere una difesa sempre più abbordabile sui lati; che Pedro e Villa sembrano aver perso il guizzo in area, o forse restare troppo defilati anche quando Messi non si lancia nello spazio centrale. Un solo tiro di Leo, centrale, si aggiunge alla bella veronica con la quale salta Ramos sul gol. Poco, a fronte dei cioccolatini che Modric sforna per Morata anche in regime di dieta contropiedista. Peggior nemico Una grande squadra in crisi così evidente dovrebbe avere la fortuna di rimandare a tempi migliori il confronto con i nemici storici. Al Barça capita il contrario, e Mourinho oggi è un osso troppo duro: risparmiando mezza squadra in vista di Manchester, e dopo il sacco del Camp Nou in coppa, Mou imposta la perfetta strategia win/win. Vince in ogni caso: se batte il Barcellona lo fa con le riserve, se perde
ANCORA REAL
Festa Real dopo il 2-1. Nel tondo, la furia di Valdes con l’arbitro a fine gara AFP
Mou vince con le riserve Il Barcellona non c’è più Clasico deciso da Sergio Ramos dopo il botta e risposta Benzema-Messi, ma è l’ingresso di Ronaldo a sparigliare MARADONA DA MESSI, MA OSPITE DI RONALDO 1
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1 Sergio Ramos, 26 anni, stacca su Piqué per il 2-1 CECIARINI 2 Maradona al Bernabeu, ospite... nel palchetto di Ronaldo 3 Jordi Alba mostra il dito medio al pubblico dopo l’1-1 di Messi
è perché non gliene fregava nulla, come testimonia una formazione che comprende Callejon, Morata e Pepe a centrocampo. In realtà il suo intimidatore ha perso il posto dietro, perché Varane è un tale talento da non poter più uscire. Il postulato di questa situazione sono i 16 punti di vantaggio che il Barca vanta in Liga sul Madrid (13 alla fine del match: il titolo resta vicino), ma non ci fa caso nessuno perché il momentum è tutto di Mou. Metti che martedì passi a Old Trafford, come in tanti pensiamo: l’inseguimento della Decima finirebbe di intristire il Barcellona. Super Cristiano Si diceva che l'inizio della fine corrisponde al riscaldamento di Ronaldo. In forma letteralmente esplosiva, Cristiano entra al 13’ e dopo 30’’ carica un cartellino giallo sulle spalle di Piqué: è il segnale che il tempo del possesso pal-
la orizzontale è finito, ora ci si impadronisce della boccia per filarsela in verticale. Il portoghese strappa un paio di volte seminando mezzo Barça, su punizione costringe Valdes a un bel volo e poi (già sul 2-1) timbra un incrocio dei pali supersonico, in poche parole è un incubo in technicolor. E qui, una volta di più, la mancanza di Vilanova si avverte chiara, perché il Barca non trova un antidoto alla sofferenza innanzitutto dal punto di vista mentale. Nel recupero Sergio Ramos sgambetta Adriano in area, e il rigore ci sarebbe anche se la caduta è un po’ accentuata: ma è un episodio dentro a una storia di segno diverso. Dominato negli anni di Guardiola, negli ultimi 12 mesi il Real ha rovesciato l’inerzia del confronto, aprendo crepe profonde nella sicurezza degli eterni rivali. Prima che si ripiglino, il Milan ne approfitti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IRA BLAUGRANA ALBA, GESTACCIO AL BERNABEU: «NON ERA IL MEDIO MA L’INDICE, PER DIRE CHE LEO È IL No 1»
Gazzetta.it
Piqué: «L’arbitro ci chieda scusa»
Gazza
MADRID
È raro vedere il Barcellona parlare di arbitri, però ultimamente sta succedendo spesso. Prima della sfida di coppa con il Real Madrid Roura aveva espresso senza giri di parole il suo mancato gradimento nei confronti di Undiano Mallenco. Nota tanto inedita quanto stonata. Ieri le lamentele per il rigore non dato nel recupero erano decisamente giustificate, però la crisi del Barça va molto più in là. Tormento Le conferenze stam-
pa di Jordi Roura cominciano a essere un tormento. Martedì
sera dopo la secca sconfitta col Madrid in Coppa del Re l’allenatore aveva indirizzato le responsabilità con un certo coraggio verso «episodi puntuali». Ieri Roura ha elogiato il fatto che i suoi ci abbiano messo la faccia, arrivando fino alla fine con la possibilità di pareggiare. Innegabile (il rigore su Adriano è chiaro) e comprensibile: che cosa deve dire? Però resta negli occhi un Barça impotente e la lettura di Roura è pallida come l’immagine data dalla sua squadra: «Nelle ultime settimane abbiamo giocato tante partite complicate, intense, e con poca possibilità di riposare. Però non bisogna dimenticare che giocavamo al
Bernabeu e che per lunghi tratti abbiamo controllato la partita. Siamo venuti qui per allungare il nostro vantaggio e alla fine abbiamo perso, l’unica cosa negativa. E comunque avevamo accumulato un vantaggio tale che questa è una sconfitta che alla classifica non fa male». Immagini eloquenti Si è parlato
tanto dell’arbitro: «Le immagini sono eloquenti», ha detto Roura, concetto ripetuto pari pari dal d.g. Zubizarreta. I giocatori, d’accordo: «Abbiamo dato del tu al Madrid – ha detto Piqué – poi è entrato in gioco l’arbitro e lì avevamo tutto da perdere. Dobbiamo essere
molto superiori a loro perché l’arbitro non sia decisivo. Chiaro che era rigore, però non possiamo farci nulla. Spero che la prossima volta l’arbitro ci chieda scusa. Comunque abbiamo talento a sufficienza per vincere le partite senza pensare all’arbitro». Anche per Jordi Alba: «Il rigore era chiarissimo». Il difensore si è poi difeso dalle accuse di aver mostrato il dito medio ai tifosi del Madrid festeggiando la rete di Messi: «Ho sollevato l’indice, non il medio. Era per indicare che Leo è il numero uno. Nient’altro». Tante polemiche, poco gioco. Non è il vero Barça. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tvf TUTTE LE EMOZIONI DELLA SFIDA DI MADRID SUL NOSTRO SITO Tutte le emozioni della sfida di Madrid sono disponibili in un servizio di 95 secondi ad alta intensità che racconta in immagini di quanto accaduto al Santiago Bernabeu. Inoltre una fotogallery con il film della partita e l’immagine del presunto dito medio mostrato da Jordi Alba. Dall’Australia il servizio con il dodicesimo gol di Del Piero per il Sydney FC.
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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REAL M.
BARCELLONA
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(4-2-3-1)
(4-3-3)
Diego Lopez; Essien, Varane, Sergio Ramos, Coentrao (dal 23’ s.t. Arbeloa); Pepe, Modric; Callejon, Kakà (dal 13’ s.t. Khedira), Morata; Benzema (dal 13’ s.t. Ronaldo). PANCHINA Adan, Carvalho, Ozil, Higuain. ALLENATORE Mourinho CAMBI DI SISTEMA nessuno ESPULSI nessuno AMMONITI Coentrao, Morata e Arbeloa per gioco scorretto, Sergio Ramos per comportamento non regolamentare.
Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Thiago (dal 40’ s.t. Tello), Busquets, Iniesta; Pedro (dal 32’ s.t. Adriano), Messi, Villa (dal 22’ Sanchez). PANCHINA Pinto, Puyol, Fabregas, Song. ALLENATORE Roura. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI Valdes al fischio finale per proteste. AMMONITI Jordi Alba, Piqué, Thiago e Dani Alves per gioco scorretto, Iniesta per proteste.
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Benzema (RM) al 6', Messi (B) al 18' p.t.; Sergio Ramos (RM) al 37' s.t. ARBITRO Perez Lasa. GUARDALINEE Cote Saez e Martinez Segovia NOTE spettatori 80.000. Angoli: 4-1. In fuorigioco: 0-0. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 3'. POSSESSO PALLA REAL MADRID 27,9%
PASSAGGI POSITIVI BARCELLONA 72,1%
TIRI IN PORTA
BARCELLONA 89,9%
Il nemico di Josè segna la rete dell’armistizio Tra il difensore e lo Special One non corre buon sangue, ma per vincere serve un... matrimonio d’interesse
TIRI FUORI
IIIIIII REAL MADRID 7
REAL MADRID 74,2%
il personaggio SERGIO RAMOS
III IIIII BARCELLONA 3
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO GOL! 6’ Accelerazione di Morata sulla sinistra, cross basso e perfetto per la deviazione di Benzema GOL! 18’ Messi riceve dentro l’area da Alves, rientra saltando Ramos e infila Diego Lopez 32’ Villa per Messi, che dal limite calcia sul portiere 39’ Traversone lungo di Modric per il colpo di testa a lato di Morata
REAL MADRID 5
II BARCELLONA 2 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
SECONDO TEMPO 12’ «Azionissima» di Messi che dopo due dribbling attiva Villa, gran recupero di Varane a salvare 20’ Punizione ciclonica di Ronaldo, vola Valdes GOL! 37’ Corner di Modric, testa vincente di Ramos 42’ Incrocio dei pali di Ronaldo su punizione 47’ Sergio Ramos sgambetta Adriano in area, l'arbitro non fischia il rigore
LIGA 26a GIORNATA
L’Atletico a Malaga: può andare a -9 Ieri Real Madrid-Barcellona 2-1, Deportivo-Rayo Vallecano 0-0, Osasuna-Athletic Bilbao 0-1, Valencia-Levante 2-2. Oggi Granada-Maiorca, Espanyol-Valladolid, Malaga-Atletico Madrid, Real Sociedad-Betis. Domani Siviglia-Celta.
CLASSIFICA Barcellona 68; Atletico Madrid 56; Real Madrid 55; Malaga, Valencia 42; Real Sociedad 40; Betis 39; Getafe, Rayo Vallecano 38; Levante 35; Valladolid 33; Siviglia 32; Espanyol 31; Athletic Bilbao 29; Osasuna 28; Granada 26; Saragozza 25; Celta 23; Maiorca 18; Deportivo 17.
BRESCIA ANTICA E MODERNA
IL COMPLESSO DI SANTA GIULIA AL CENTRO DI TRE EVENTI. Dal 7 marzo l’area, riconosciuta nel 2011 dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, vedrà la riapertura del Capitolium restaurato e ospiterà, in Santa Giulia, due importanti mostre, che mettono vis à vis una delle più celebri collezioni d’arte contemporanea europea, quella della Fondazione Daimler Mercedes (qui concessa per la prima volta all’Italia), con il meglio delle collezioni pubbliche e private bresciane di arte contemporanea. L’area archeologica del Capitolium (foto in alto) viene riaperta con un nuovo percorso museale, sia nell’allestimento delle antiche sale, sia nelle innovative modalità di comunicazione con una installazione multimediale a cura di Studio Azzurro. Per l’occasione “gli antichi Dei tornano nella loro casa”: nel tempio restaurato saranno, infatti, ricollocati gli altari e le effigi delle divinità che duemila anni fa qui venivano venerate. Pochi passi più in là, lungo Via Musei, il complesso
monastico di Santa Giulia accoglie fino al 30 giugno una selezione della Daimler Art Collection,costola artistica del gruppo Mercedes Benz.Si tratta di circa 150 opere, tra quadri,sculture,video,videoinstallazioni e fotografie appositamente individuate per il pubblico italiano. Alla Collezione tedesca farà da contrappunto, sempre in Santa Giulia fino al 30 giugno, la mostra tutta italiana:“Novecento mai visto.Da De Chirico a Cattelan e oltre”,che presenta artisti dell’ultimo secolo presenti nelle collezioni pubbliche e private di Brescia (foto in basso:Giorgio Morandi,Natura morta).
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
Mou e Ramos, nemici-complici. Un rapporto con pochi alti e diversi bassi, ieri consacrato dalla vittoria sul Barça. La seconda di fila per il Madrid contro i rivali, terzo clasico con i difensori a segno (Varane due volte e ieri Ramos, decisivo), la frittata del 5-0 incassato da Mou al suo debutto nel clasico nel novembre 2010 completamente girata. Numeri opposti Il portoghese
era arrivato alla sfida del Bernabeu dell’agosto scorso, ritorno di Supercoppa di Spagna, con il morale alzato dalla vittoria a casa del Barça in aprile che era valsa la conquista della Liga, ma
con numeri molto difficili: due vittorie in 11 clasico, con 6 sconfitte. Da allora: 3 vittorie e due pari. Barça battuto nella Supercoppa ed eliminato in Copa del Rey. «Quel 5-0 ci fece molto male — ha riconosciuto ieri Karanka, inviato da Mou in conferenza stampa —, le partite contro il Barça in quella stagione per noi furono difficili. Ora siamo più tranquilli, affrontiamo queste sfide con più sicurezza e la cosa si traduce in risultati». Dai fischi agli applausi È cambiata la dinamica dei clasico, è cambiata la relazione di Mou col madridismo così come la sua relazione con i giocatori. Solo un mese fa quando gli Ultras Sur intonavano il loro coro per l’allenatore il Bernabeu rispondeva con fischi sonori. Ieri si è tornati
alla situazione dello scorso anno, quando lo stadio salutava con un’ovazione l’attacco del cantico. Lo stesso è successo prima della gara, quando lo speaker (che in gennaio una volta «dimenticò» di citare Mou per paura della reazione del pubblico), ha declamato il nome dell’allenatore: i fischi si sono trasformati in applausi. Le vittorie, soprattutto se contro il Barça, curano tutto. Convenienza Resta da vedere se cambierà anche la relazione tra Mou e i giocatori, soprattutto alcuni. Uno dei grandi critici dell’Unico, Casillas, è fuori gioco. L’altro, Sergio Ramos, ieri ha segnato il suo terzo gol nel clasico (tutti di testa). Che è valso la vittoria dopo un altro pomeriggio movimentato col tecnico, che almeno due volte è uscito dalla panchina per criticarlo tanto che Sergio a un certo punto lo ha guardato e ha gesticolato come per dire: «Lasciami perdere». Tre settimane fa Mou criticò direttamente Ramos per il gol incassato dal Manchester, ennesimo attacco ai giocatori in questa stagione. «Educazione e stile m’impediscono di criticare un compagno, soprattutto quando sbaglia», la gelida risposta, sempre pubblica, del difensore. La relazione è fredda, però i due hanno bisogno l’uno dell’altro per arrivare in fondo alla stagione con qualcosa da festeggiare. No, difficile pensare che nascerà un’amicizia, però si può pensare a un matrimonio d’interesse. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA
BERGAMO
PADOVA
BRESCIA
GH Majestic “già Baglioni”
Hotel Excelsior San Marco
Hotel Methis
AC Hotel Brescia
Bologna - Via Indipendenza, 8 Tel 051.225445 - Fax 051.234840 www.duetorrihotels.com
Bergamo - Piazza Repubblica, 6 Tel 035.366111 - Fax 035.223201 www.hotelsanmarco.com
Padova - Riviera Paleocapa, 70 Tel 049.8725555 - Fax 049.8725135 www.methishotel.com
Brescia - Via Giulio Quinto Stefana, 3 Tel 030.2405511 - Fax 030.2405512 www.ac-hotels.com
Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” è il più antico e prestigioso hotel 5 stelle lusso a Bologna, risalente al sec.XVIII situato a pochi passi dai principali musei e monumenti, nel cuore della città.
Eleganza e fascino in una cornice meravigliosa.Vicino alle vie più eleganti della città e a pochi passi dalla funicolare per Bergamo Alta. All’8° piano, vista mozzafiato dal Roof Garden Restaurant.
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Per la sua eccezionale posizione l’hotel è ideale per soggiorni di lavoro e di piacere. 113 camere, connessione wi-fi, parcheggio, minibar gratuito, fitness centre, zona bar e ristorante.
SIRACUSA
GENOVA
BRESCIA
SAN DONATO MILANESE
Mercure Siracusa Prometeo
BEST WESTERN PREMIER CHC
PriMotel Brescia
Hotel Santa Barbara
Siracusa - Viale Teracati, 20 Tel 0931.464646 - Fax 0931.461616 www.mercure.com
Genova - Via Albareto, 15 Tel 010.6018963 - Fax 010.6530541 www.chcairport.it
Brescia - Via Borgosatollo, 30 Tel 030.3534286 - Fax 030.3534173 www.primotelbrescia.it
P.le Supercortemaggiore, 4 Tel 02.518911 - Fax 02.5279169 www.duetorrihotels.com
Moderno hotel 4 stelle, in centro città, di fronte al Parco Archeologico, al Teatro Greco e a pochi minuti d’auto dall’isola di Ortigia, è la meta ideale per i viaggi d’affari e di piacere.
Nuovissimo design hotel, a due passi dall’aeroporto e dalla passeggiata di Sestri Ponente, con 115 camere, ristorante, cocktail lounge bar, area wellness, Internet point, garage privato.
Antico cascinale ristrutturato, l’hotel è vicino alla tangenziale e all’uscita dell’autostrada Brescia Centro. Offre 35 camere, ricevimento, hall, sala riunioni, ascensore, bar, parcheggio e garage.
A 1 km da tangenziali, autostrada, capolinea metropolitana e a pochi chilometri dall’aeroporto di Linate, l’hotel offre 158 camere “Sonno di Piuma”, ristorante, palestra, Internet gratuito.
Pubblicità a cura del Servizio Hotel Press©.Gli alberghi interessati al programma Alberghi d’Italia© di Nexus For possono contattare:NEXUS FOR...S.r.l.- Tel.02.267131.005 - servizio_commerciale@nexusfor.com Nexus For è esclusivista per Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport dal 1993.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
MONDO MANCHESTER UTD NORWICH
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PREMIER 28˚ TURNO
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Kagawa al 46’ p.t; al 31’ e 42’ s.t., Rooney al 44’ s.t.
IERI ChelseaWest Bromwich 1-0; EvertonReading 3-1; Manchester Utd -Norwich 4-0 SouthamptonQueens Park R. 1-2; StokeWest Ham 0-1; SunderlandFulham 2-2; SwanseaNewcastle 1-0; WiganLiverpool 0-4
MANCHESTER UNITED (4-4-2) De Gea 6; Smalling 6, Evans 6, Vidic 6, Evra 6,5; Valencia 6,5, Anderson 6 (dal 28’ s.t. Cleverley 6) Carrick 6, Kagawa 8; Rooney 7, Van Persie 6 (dal 20’ s.t. Welbeck 6). PANCHINA Lindegaard, Rafael, Nani, Young, Hernandez. ALLENATORE Ferguson 7.
NORWICH (4-4-2) Butt 5; Martin 5, Turner 5, Bassong 4,5, Garrido 5; Snodgrass 5 (dal 28’ s.t. E.Bennett 5), Howson 5,5, Johnson 5,5, Pilkington 5; Hoolahan 5 (dal 27’ s.t. Kamara 5), Holt 5 (dal 45’ s.t. Becchio sv). PANCHINA Camp, Fox, Whittaker, R.Bennet. ALLENATORE Hughton 5. AMMONITI Snodgrass, Garrido, Johnson e Turner, tutti per gioco scorretto. ARBITRO Swarbrick 6. NOTE spettatori 75.586. Tiri in porta: 7-1. Tiri fuori: 5-1. Angoli 7-3. In fuorigioco: 3-3. Recuperi: 2’ p.t.; 3’ s.t.
Wayne Rooney, 27 anni, a sinistra, si complimenta con Shinji Kagawa, 23, autore di tre gol ANSA
Kagawa tripletta Il Manchester viaggia a sushi Lo United va a +15 con i gol del giapponese Anche Rooney incanta: due assist e una rete DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)
Quando al secondo gol di Shinji Kagawa i giornalisti giapponesi si sono agitati nella tribuna dell’Old Trafford, si è capito che la giornata stava prendendo una piega storica, ma al tris è scoppiato letteralmente il finimondo. Kagawa è il primo calciatore nipponico a firmare una tripletta in Premier e anche il primo asiatico in assoluto. A Tokio e dintorni era notte piena, quando i siti hanno cominciato a vomitare un diluvio d’informazioni. Oggi il ragazzo prelevato dal Borussia Dortmund sarà trattato come un eroe e per le casse del Manchester United si annunciano affari d’oro: la maglia numero 26 andrà a ruba e immaginiamo che aumenteranno i tour turi-
stici destinati a catapultare all’Old Trafford masse adoranti di tifosi giapponesi. La rete di Rooney, al 90’, è servita solo a dare i contorni del poker ad un match che lo United ha gestito in scioltezza, con Rafael e Giggs tenuti a riposo. L’appuntamento del gallese con la gara numero 1000 è rinviato. Ferguson vuole concedere a Ryan una passerella da sogno martedì sera contro il Real Madrid. Prova di forza Lo United ha fornito un’altra prova di forza. Sta uccidendo la Premier: aspettando Aston Villa-Manchester City di domani, il vantaggio sui «cugini» è salito a più 15. L’attesa di 46’ per abbattere la porta del Norwich non ha logorato i Red Devils. La consapevolezza che prima o poi il gol sarebbe arrivato ha tranquillizzato uno United che solo al quarto d’ora
LE ALTRE
Il Chelsea vince Benitez diventa «Interim One» (bold) I soliti «buuhh», qualche striscione ironico – su tutti Rafa Interim One -, ma alla fine Benitez ha superato indenne la contestazione grazie all’1-0 sul Wba con la firma di Demba Ba. Il Chelsea ha creato almeno 10 occasioni, Benitez ha voluto ribadire di avere la schiena dritta: Terry e Torres in panchina, capitano Lampard, al quale è stato annullato per fuorigioco il gol numero 200 con i Blues. Il Chelsea torna terzo, aspettando il derby Tottenham-Arsenal di oggi.
FABIO LICARI
Due domande alla Fifa. 1) Stiamo arrivando alla moviola in campo? 2) Stiamo ufficializzando — ben più di quanto non sia già nei fatti — un calcio a due velocità? Sì, perché le decisioni dell’International Board lasciano pensare. Tecnologia I legislatori del cal-
cio hanno messo in chiaro la situazione. Esistono, oggi, quattro sistemi. Due basati su telecamere (occhio di falco e goalcontrol-4d), due su chip e sensori (goalref e cairos). Chiunque abbia un’idea migliore si presenti, subito, e cerchi di ottenere la nuova licenza. Il segretario Valcke spiega: «Così i prezzi si ab-
basseranno anche di quattro volte». Ad aprile si decide chi andrà in Confederations e poi al Mondiale. Con le novità anticipate ieri. E cioè: 1) che i «casi» discussi sulla linea di porta potranno essere mostrati sul megaschermo dello stadio (a discrezione dell’organizzatore, Fifa, Premier o Figc che sia), tipo moviola ma senza decisione; 2) che, all’interno dello stesso torneo, l’organizzatore potrà decidere se usare la tecnologia sempre o soltanto in alcune partite. Come dire: Napoli-Juve sì perché è importante, Torino-Palermo no. I presupposti erano molto diversi. Fuorigioco Okay alle modifiche
proposte. 1) Si chiarisce il concetto di «interferenza» nel fuori-
OGGI TottenhamArsenal LUNEDÌ Aston VillaManchester City
Rooney Nella desolazione di un
Norwich che tirerà in porta solo una volta, lo United se l’è presa comoda, ma quando in campo hai Rooney, la gara può accendersi all’improvviso. L’allungo del centravanti, con tunnel su Bassong e assist per Kagawa, è stato da manuale: bello anche il tocco del giapponese. Il tris nipponico è maturato sull’ennesimo assist di Rooney, arrivato a quota 20 nella classifica degli ultimi passaggi. Al 90’, con una sventola, Rooney ha messo la sua firma sul tabellino ed è cominciato il conto alla rovescia, destinazione Real. Alla resa dei conti in Champions, si presentano due squadre in forma super. L’Old Trafford sarà l’ombelico del mondo calcistico: 500 giornalisti accreditati, tribuna stampa al collasso, Manchester invasa dagli spagnoli, molti dei quali riparati in Inghilterra dopo lo scoppio della crisi. Ferguson ci crede: «Kagawa ha il senso del gol. Giggs sarà tra i diciotto che affronteranno il Real. Merita di raggiungere un traguardo prestigioso in una sfida di questo livello. Sarà dura, ma noi ci arriviamo bene e non abbiamo paura».
CLASSIFICA Manchester United 71; Manc. City 56; Chelsea 52; Tottenham 51; Arsenal 47; Everton 45; Liverpool 42; Swansea, West Bromwich 40; Stoke City, Fulham, West Ham 33; Norwich 32; Newcastle, Sunderland 30; Southampton 27; Aston Villa, Wigan 24; Reading 23 Qpr 20
Il Psg a terra Oggi il Lione per l’aggancio PARIGI
Seconda sconfitta in tre partite e primato solitario a rischio. Nel primo incontro pomeridiano della 27a giornata di Ligue 1, il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti è stato superato a sorpresa per 1-0 dal Reims quart’ultimo in classifica. Un k.o. incredibile anche per come è maturato visto che il Reims, in dieci al 60’ per la seconda ammonizione di Glombard, è riuscito ad andare comunque in vantaggio con Krychowiak (64’), difendendo l’1-0 fino al fischio di chiusura. Il Psg rischia ora di essere raggiunto in testa dal Lione, oggi a Brest. E’ la seconda battuta d’arresto consecutiva in trasferta per i parigini, dopo il 2-3 incassato a Sochaux due turni fa. Una volta in svantaggio, Ancelotti ha cercato di raddrizzare la gara inserendo Beckham per Verratti e Menez per Pastore, quindi anche Gameiro per Lucas Moura, ma le mosse dell’italiano non sono servite. Nelle gare della serata, derby caldissimo in Corsica: il Bastia vince 1-0, 5 espulsi (3 dell’Ajaccio).
| 1-0
REIMS-PSG MARCATORI Krychowiak al 19’ s.t.
REIMS (4-3-3) Agassa; Glombard, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak, Devaux (dal 17’ s.t. Devaux), Ramarè (dal 31’ s.t. Ca); Fortes, Courtet (dal 37’ s.t. Fauvergue), Diego. ALLENATORE Fournier PSG (4-4-2) Sirigu; van der Wiel, Alex, Sakho, Armand; Lucas (dal 32’ s.t. Gameiro), Verratti (dal 20’ s.t. Beckham), Matuidi, Pastore (dal 22’ s.t. Menez); Ibrahimovic, Lavezzi. ALLENATORE Ancelotti. ARBITRO Kalt 27ª GIORNATA Venerdì: Montpellier-Rennes 2-0. Ieri: Reims-Psg 1-0; Bastia-Ajaccio 1-0; Lorient-Valenciennes 1-1; St.Etienne-Nizza 4-0; Sochaux-Nancy 1-2; Tolosa-Evian Tg 0-0. Oggi: Brest-Lione; Marsiglia-Troyes; Lilla-Bordeaux. CLASSIFICA: Paris SG 54; Lione 51; St.Etienne 47; Marsiglia 46; Nizza 45; Montpellier 44; Rennes 41; Lille, Lorient 40; Bordeaux 38; Valenciennes 35; Tolosa 34; Bastia 30; Ajaccio 29; Brest 28; Sochaux, Reims 27; Evian 24; Nancy 21; Troyes 20. Ajaccio 2 punti di penalizzazione © RIPRODUZIONE RISERVATA
grande festa a Rio Zico, 60 anni e una statua
Rio del Janeiro festeggia Zico, che oggi compie 60 anni: il Flamengo dedica una statua al suo grande ex
© RIPRODUZIONE RISERVATA
INTERNATIONAL BOARD SCELTA DISCUTIBILE SUI «GOL FANTASMA»
Fifa: la tecnologia non in tutte le gare dello stesso torneo
ha alzato la voce con Van Persie, fermato da Butt. I tiri di Carrick e Rooney sono stati innocui, ma dal 20’ in poi Valencia ha martellato la sua fascia e si sono aperte le prime crepe. L’1-0 è arrivato da un affondo dell’ecuadoriano: cross per Van Persie, assist sporco dell’olandese ed esterno di Kagawa.
FRANCIA 27a GIORNATA
BUNDESLIGA 24a GIORNATA
gioco: quando «si impedisce all’avversario di giocare la palla ostruendo la sua visuale», non più però con «un movimento o un gesto che per l’arbitro può ingannare o distrarre il rivale» (troppo soggettivo), ma «lottando per la conquista della palla». Inoltre si mette per iscritto una prassi: un giocatore in fuorigioco è sempre rimesso in gioco da un rinvio deliberato di un avversario (anche se sbagliato), ma non da un rimpallo (su avversario o su pali e traverse) né da un salvataggio sulla linea (di portiere o difensore). Nuovo Board Il resto: 1) La decisione sul velo delle giocatrici islamiche è rimandata al Board 2014. 2) A dopo anche la decisione sui gol poco «etici» (tipo quello dello Shakhtar al Nordsjelland che aspettava la restituzione della palla). 3) Una base più larga nelle decisioni del Board che consulterà una commissione arbitrale e una calcistica (ex giocatori, allenatori). 4) Il Board avrà un sito web: siamo nel futuro? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Torna Lewandowski (2 gol) Il Borussia rivede la vittoria Stoccarda giù a Leverkusen (p.f.a.) Dopo il pari con l’altro Borussia e l’eliminazione in coppa di Germania contro il Bayern, il Borussia Dortmund si diverte con l’Hannover (3-1). Decisivo Lewandowski, al rientro dalla squalifica: schierato trequartista dietro a Schieber, segna con due deviazioni sottoporta e va a quota 16, capocannoniere con Kiessling. Schieber completa il tris con un sinistro dal limite, mentre l’ennesima frittata di Santana (autotraversa di testa) aveva portato l’Hannover all’1-2 con Abdellaoue. Oggi la risposta del Bayern, capolista a +14, impegnato con l’Hoffenheim. Lo Stoccarda, giovedì con la Lazio in Europa League, perde 2-1 a Leverkusen. Molinaro entra nella ripresa e causa il rigore dell’1-1, solo 3’ per Macheda. 24ª . Venerdì: Eintracht-Borussia M. 0-1. Ieri: Borussia Do.-Hannover 3-1; Amburgo-Greuther Furth 1-1; Norimberga- Friburgo 1-1; Werder-Augsburg 0-1; Wolfsburg-Schalke 1-4; Leverkusen-Stoccarda 2-1. Oggi: Fortuna-Mainz, Hoffenheim-Bayern. CLAS.: Bayern 60; Borussia Do. 46; Leverkusen 45; Eintracht 38; Friburgo, Schalke 36; Amburgo 35; Borussia M. 34; Hannover, Mainz 33; Stoccarda 29; Werder, Norimberga 28; Fortuna, Wolfsburg 27; Augsburg 21; Hoffenheim 16; Greuther Furth 14.
Taccuino AUSTRALIA
Del Piero a 12, ma il Sydney k.o. PERTH Ale Del Piero segna, ma il suo 12O gol in Australia non basta ad evitare al Sydney la sconfitta, 2-1, in casa del Perth Glory, la seconda consecutiva, che lascia gli Sky Blues all’8O posto, fuori dalla zona playoff vicina solo un punto. L’ex juventino pareggia con una bordata di sinistro da 25 metri. Un gran bel gol prima del 2-1 del Perth. A 4 turni dalla fine del campionato regolare, il Sydney è in corsa per i playoff tra le prime sei.
FIFA
Al via la task force anti-razzismo ZURIGO «Primo, rivedremo le attuali sanzioni. Poi avvieremo un processo di educazione in cui voglio coinvolgere i calciatori». Sono questi i primi passi da presidente della task force anti-razzismo della Fifa di Jeffrey Webb, nominato da Joseph Blatter. «Le multe non hanno funzionato, nemmeno come deterrente», ma «il fatto che il razzismo esista nella società non significa che dobbiamo tollerarlo».
CINA
Lippi, oggi la Supercoppa GUANGZHOU Secondo impegno stagionale per Lippi. Dopo il successo (3-0 ai Red Diamonds Urawa) nel debutto in Champions d’Asia, oggi il Guangzhou Evergrande (vincitore di campionato e coppa) affronta lo Jiangsu (2o in campionato) nella Supercoppa di Cina.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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CALCIO A 5 FINAL EIGHT COPPA ITALIA italia: 52555255555549
SPECIALE PER GAZZETTA
Luparense avanti In finale trova il super Genzano
IL TABELLONE LA FINALE IN DIRETTA SU RAISPORT 2
Il Montesilvano battuto ai rigori. Finisce 7-0 sul Marca per i biancorossi trascinati da Rescia
GDS
Exploit I biancorossi di Genza-
ORLANDO D’ANGELO PESCARA
FLASH DALLE SEMIFINALI
L’attesa sta per terminare. Questa sera al Pala Giovanni Paolo II di Pescara si assegna la Coppa Italia di calcio a 5. Il successore dell’Asti, vincitore dell’ultima edizione ma eliminato quest’anno al primo turno, sarà una tra la Cogianco Genzano e la Luparense. Fischio d’inizio alle 19, cornice di pubblico assicurata e spettacolo garantito. Per cucire la coccarda del 2013 sulle maglie, bisognerà superare l’ultimo ostacolo. Impossibile fare un pronostico, inutile fare calcoli. I quarti e le semifinali hanno già ribadito che tutto può accadere, che non ci sarà un secondo di tregua in questa finalissima. D’altronde, la Cogianco, grande sorpresa, ha dimostrato che non è rimasta a Pescara fino ad oggi per caso. La sua Final Eight non è stata un weekend fuori porta.
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Che sfida Di tutt’altra pasta la
1. L’esultanza della Luparense che si è qualificata per la finale dopo i calci di rigore 2. Max Rescia, 25 anni, del Genzano 3. Una veduta dall’alto del PalaGiovanni Paolo II di Pescara CASSELLA/DI LORETO
UNDER 21 ALLE 16.30 L’ULTIMO ATTO TRA I DETENTORI DEL TITOLO E I PIEMONTESI (ieri 5-1 per le cagliaritane). Dall’altra parte, la tradizione delle tarantine, capaci di soffocare le ambizioni della formazione di casa, l’Az Gold Women: il 3 a 2 decisivo arriva a 18’’ dalla sirena finale, dopo la contestata espulsione della stella Blanco, a 30’’ dalla conclusione.
Bologna per il bis: l’ostacolo è l’Asti Donne, Lucileia c’è 1
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1 Lucileia, star brasiliana e punto di forza del Sinnai; 2 Nicolò Garbin, dell’Asti, a segno contro la Reggiana; 3 L’esultanza di Nicoletti e Moroni, giocatrici del Real Statte DI LORETO/CASSELLA
Nella coppa al femminile, la brasiliana porta il Sinnai in finale con la Real Statte
no ripetono l’exploit dei quarti e fanno secca la Marca Futsal, ieri ancora meno brillante rispetto alla prima partita (vinta solo dopo i rigori ad oltranza) contro l’AcquaeSapone, e anche sprovvista di buona sorte. Il 7-0 maturato alla fine dei 40’ non ammette discussioni. L’interpretazione della gara da parte dei laziali di Musti è perfetta, le gambe girano di più e meglio degli avversari, lenti e svuotati. Il primo tempo decide quasi tutto della qualificazione, con il nazionale argentino Rescia (doppietta) e soci a riposo sul 3-0. La goleada arriva nel finale quando Fernandez tenta l’ultima, disperata carta del portiere di movimento. Ma raccoglie solo un’imbarcata storica.
PESCARA
Le sarde del Sinnai e le pugliesi dell’Italcave Real Statte, oggi pomeriggio alle 16 e 30 al Pala Giovanni Paolo II, si sfidano per la Coppa Italia femminile, penultimo atto dell’emozionante weekend a tutto futsal. La classe della brasiliana Lucileia illuminerà anche la domenica conclusiva, dopo aver mandato in frantumi i sogni di gloria della Lazio
Under 21 La regina di Coppa
Under 21 può fare il bis: il Kaos Futsal, detentore del trofeo, ieri ha strapazzato nella prima semifinale il Futsal Potenza con uno schiacciante 9 a 0 prenotando il posto per la finalissima di oggi pomeriggio alle 14 (al Pala Giovanni Paolo II). I bolognesi troveranno di fronte l’Asti, che ha battuto 3 a 2 il Consorzio Edilnord Reggiana. Questa mattina, a Montesilvano, un clinic per allenatori di livello mondiale con il c.t. azzurro Menichelli, Venancio Lopez (Spagna) e Stankovic (Croazia). Nel bilancio finale della manifestazione, restano il colore e l’allegria degli oltre 3.500 studenti delle scuole di Pescara e provincia che hanno riempito gli spalti in questi tre giorni. E stasera, prima della finale di serie A, la scuola vincitrice del concorso del Settore Giovanile e Scolastico «I Valori scendono in campo» riceverà una medaglia celebrativa dalla Presidenza della Repubblica. A rendere ancora più significativa la manifestazione, la visita del presidente Fabrizio Tonelli a «Casa Agbe Trenta Ore per la Vita», struttura che ospita ogni anno decine di famiglie i cui figli sono colpite da patologie oncoematologiche. Oggi l’Agbe riceverà una targa della Presidenza della Repubblica e contributo della Divisione calcio a cinque. O. D’An.
sfida tra Luparense e Daf Montesilvano (1-1 nei tempi regolamentari). Roba da lasciarci le penne, tanto è tirata la contesa. Partita più fisica che tec-
nica, illuminata dal lampo di Canal nel primo tempo, poi dalla saetta di Burato a metà ripresa. In mezzo, mago Merlim fa numeri a ripetizione che manco Harry Potter terrebbe il suo passo, Honorio e Rogerio combattono come leoni. L’abruzzese Mammarella (miglior portiere al mondo da due anni a questa parte) sembra Vishnu, ha mani e piedi ovunque sui tiri dei Lupi, e quella «giovane promessa» di Ivan Alves Junior, 41 anni a luglio, sembra essere sbucato dalla macchina del tempo con la sua versione di due decenni fa: il migliore in campo è lui. Quando le cose prendono una piega simile, solo i rigori possono decretare la vincitrice. Tre errori dal dischetto per i padroni di casa (Junior, Calderolli e Burato), solo uno per i veneti (Canal): finisce 4-3. L’ex Colini va in finale (senza Pedotti e Caputo squalificati) per aggiungere l’ennesimo trofeo al suo curriculum. © RIPRODUZIONE RISERVATA
i tabellini Il sigillo è di De Bella Burato errore fatale COGIANCO GENZANO-MARCA FUTSAL 7-0 MARCATORI Rescia 14’10’’ e 18’59’’, Mauricio 15’ p.t., Paulinho 6’31’’, Saul 11’38’’, Giasson al 17’53’’, De Bella 18’46’’ s.t. COGIANCO GENZANO Miarelli, Everton, Rescia, Crema, Saul, Crema, Giasson, Mauricio, De Bella, Mentasti, Paulinho, Leofreddi. All. Musti. MARCA FUTSAL Miraglia, Duarte, Nora, Bertoni, Jonas, Ercolessi, Borja Blanco, Caverzan, Follador, Chimanguinho, De Zen, Cavallin. All. Fernandez. ARBITRI Galante e Manzione ALTER EGO LUPARENSE-MONTESILVANO 4-3 d.c.r. (1-1) MARCATORI Canal (L) 4’34’’ p.t., Burato (M) 6'36’’ s.t. ALTER EGO LUPARENSE: Putano, Pedotti, Honorio, Canal, Rogerio, Merlim, Geison, Buonanno, Caputo, Saiotti, Bertollo, Andretta. All.Colini. MONTESILVANO: Mammarella, Tosta, Calderolli, Junior, Cuzzolino, Fragassi, Burato, Bocao, Fantecele, Di Pietro, Pieragostino, Scordella. All. Ricci. ARBITRI: Massini e Sabatini. RIGORI: Junior (M) parato, Pedotti (L) gol, Bocao (M) gol, Honorio (L) gol, Calderolli (M) palo, Canal (L) parato, Cuzzolino (M), Rogerio (L) gol, Burato (M) parato
22
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B
DOMENICA 3 MARZO 2013
29a GIORNATA italia: 52555255555549
d
l’Analisi di NICOLA BINDA twitter@NickBinda
HANNO DETTO
CESENA-MODENA 1-0 CITTADELLA-TERNANA 1-0 CROTONE-ASCOLI sospesa EMPOLI-VARESE 3-1 JUVE STABIA-PRO VERCELLI 1-1 LANCIANO-BRESCIA 0-2 NOVARA-REGGINA 1-1 SASSUOLO-GROSSETO 0-2 SPEZIA-LIVORNO 1-2 VERONA-PADOVA domani, ore 21 VICENZA-BARI domani, ore 19
PROSSIMO TURNO 30ª giornata Sabato 9 marzo, ore 15 ASCOLI-EMPOLI (3-0) BARI-JUVE STABIA (1-2) BRESCIA-NOVARA (2-4) GROSSETO-VERONA (0-2) MODENA-CITTADELLA (3-0) PADOVA-VICENZA (2-0) PRO VERCELLI-LANCIANO (1-1) TERNANA-SPEZIA (1-1) VARESE-SASSUOLO (0-4) LIVORNO-REGGINA ore 18 (3-1) Lunedì 11 marzo CROTONE-CESENA ore 20.45 (0-0)
I POSTICIPI
Sfida salvezza Vicenza-Bari E poi a Verona caldo derby con il Padova
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Belingheri (L) al 3’ p.t.; Belingheri (L) al 5’, Benedetti (S) al 17’ s.t.
Schiavi 5,5, Benedetti 5 (dal 26’ s.t. Pichlmann 5); Madonna 6, Bovo 6,5, Musacci 5,5 (dal 33’ s.t. Piccini 6), Di Gennaro 5, Mario Rui 6,5; Sansovini 5 (dal 12’ s.t. Okaka 6,5), Antenucci 5,5. PANCHINA Russo, Albaraccin, Romagnoli, Lollo. ALLENATORE Cagni 6.
S Belingheri (centrocampista del Livorno) E’ la mia seconda doppietta della stagione: cerco di essere al servizio dei compagni senza strafare
S Nicola (allenatore del Livorno) Più difensori metti e meno marchi, più centrocampisti hai e meno pressi. Allora meglio dare a tutti più responsabilità
nardini 6, Emerson 6,5, Decarli 6; Schiattarella 6, Gentsoglou 6, Duncan 6,5, Lambrughi 6,5; Belingheri 7 (dal 32’ s.t. Ceccherini 6); Siligardi s.v. (dal 14’ p.t. Dionisi 5), Paulinho 6,5 (dal 40’ s.t. Dell’Agnello s.v.). PANCHINA Fiorillo, Gemiti, Salviato, Molinelli. ALLENATORE Nicola 6,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. GUARDALINEE Segna 6 - Ruparelli 6. AMMONITI Pasini (S) e Dionisi (L) per gioco scorretto; Piccini (S) per proteste; Belingheri (L) e Mazzoni (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.817, incasso di 22.671,70 euro; abbonati 4.150, quota di 44.457,63 euro. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 3-1. Angoli 8-2. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.
Cagni (allenatore dello Spezia) Non mi interessa molto il risultato, comunque immeritato, perché ho avuto dalla squadra le risposte che cercavo
VICENZA-BARI (ore 19)
Luca Belingheri, 29 anni, 7 gol finora, esulta con Jospeh Duncan,19 e Paulinho, 27 LAPRESSE
Belingheri scatenato E il Livorno si rilancia Una doppietta e tre punti per allontanare il Verona Lo Spezia perde ancora: Cagni è vicino al playout ALESSIO DA RONCH LA SPEZIA
S
Domani il Veneto con due posticipi diventa un crocevia per la salvezza e per la promozione. Prima lo scontro diretto Vicenza-Bari per restare in B, poi a Verona il derby d’alta quota col Padova.
LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni 6,5; Ber-
DAL NOSTRO INVIATO
Dipende tutto da cosa guardi: il Livorno continua a tener fissi gli occhi in avanti e fa bene, toglie dalle sue spalle la pressione e la piazza tutta sul Verona e le altre inseguitrici. I toscani battono lo Spezia, si portano a più 4 sui veneti in attesa del posticipo e, nel frattempo, vanno a più 11 su Varese e Empoli. Il massimo dopo le due sconfitte consecutive che potevano togliere certezze. Lo Spezia, invece, sarà ora che smetta di imitare le grandi, di sognare playoff sempre più lontani e inizi a voltarsi, guardandosi alle spalle, considerando come traguardo primario evitare i playout, meta da raggiungere con più grinta, più determinazione, più attenzione. Aggressione Nicola non ha paura e la squadra lo segue con coraggio. Il Livorno va fuori casa per aggredire e, forse, ci mette pure più cattiveria di quanto accade davanti ai propri tifosi. Il successo viene più dagli errori degli avversari che dalle gioca-
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RISULTATI
1 2
SPEZIA (3-5-2) Iacobucci 6; Pasini 6,
Le praterie e quel centro affollatissimo Sembrava l’occasione giusta per dare la scalata verso i record della categoria, invece la partita con l’ultima della classe è stata il patatrac del Sassuolo. Meglio volare bassi e restare concentrati sull’obiettivo promozione, che malgrado la sconfitta non resta in dubbio. E’ vero che il Livorno ha guadagnato 3 punti, è vero che il terzo posto del Verona potrebbe avvicinarsi domani sera, ma è anche vero che il quarto è a 18 punti. Cosa c’entra? C’entra, c’entra. Riflettiamo: nell’ipotesi che Livorno e Verona saltino l’attuale capolista, a quel punto i playoff sarebbero ancor più a rischio perché il Sassuolo oggi ha 8 punti di vantaggio sulla soglia del +10 che li annullerebbe. Non solo. Il quarto posto scotta ancora: chi è davvero in grado di accorciare le distanze? Lo scontro diretto candida l’Empoli, più in palla rispetto a un Varese nervoso. Poi lasciamo perdere, le altre squadre non possono essere d’aiuto per salvare i playoff (a meno che domani il Padova...). La parte alta della classifica ha queste praterie. La conseguenza è un centro più compresso che mai. Ci sono 8 punti tra la zona playoff e i playout. Questi sì — rispetto a quelli citati prima — che sono 8 punti che scottano. E’ qui che c’è la vera Serie B, quella che in un battito di ciglia può cambiare il destino di una squadra. A quel gruppone di squadre può capitare di tutto, nel bene e nel male. Di solito la conseguenza sul torneo, in una situazione del genere, è una salomonica carrellata di pareggi. Stavolta ce ne sono stati solo due, uno dei quali maturato in extremis e l’altro macchiato da polemiche arbitrali. A proposito: ben venga l’incontro di martedì a Coverciano tra capitani e direttori di gara; l’occasione non va sprecata, perché spiegandosi si possono sciogliere tanti dubbi.
SPEZIA LIVORNO
te dei toscani, ma è anche vero che ogni episodio è figlio di una scelta precisa: è più semplice indurre all’errore un difensore se vai a pressarlo la dove non se lo aspetta. Benedetti sbaglia sciaguratamente un passaggio semplice, più per paura che per incapacità. Paulinho ringrazia e impegna severamente Iacobucci, Belingheri è sveglio e rapido e fa 1-0 dopo soli tre minuti. Lì si decide la partita. Bomber Belingheri Non sono solo fuochi d’artificio, anzi. Nicola perde subito Siligardi, per un infortunio al ginocchio che preoccupa un po’, entra Dionisi e dà immediatamente ragione a chi lo aveva messo in panchina: l’attaccante ci mette volontà, ma ne azzecca pochissime, sprecando situazioni favorevolissime. Paulinho fatica, Duncan e Gentsoglu fanno bene in contenimento, ma inventano poco. Meno male che dietro Emerson e Lambrughi stoppano tutto e Belingheri risolve il problema del gol. Il 2-0 è bellissimo: Paulinho aggira Pasini e lancia il fantasista, Schiavi e Benedetti non sono perfetti e
CLASSIFICA
Sansovini spento Cagni piazza la difesa a tre e infoltisce il centrocampo, arretrando un po’ Di Gennaro. Lo Spezia, tradito da Benedetti, ha comunque una buona reazione nervosa, grazie soprattutto alle incursioni di Mario Rui a sinistra e Bovo al centro, che creano scompiglio. Di Gennaro non è preciso in due conclusioni, Antenucci lo imita, Sansovini è spento, fallisce l’unica chance a fine primo tempo e viene sostituito all’inizio del secondo. L’ingresso di Okaka porta nuove idee e un po’ di rifornimenti, ma ormai la forza fisica e la fiducia dello Spezia stanno scemando. Benedetti trova il gol in una mischia dopo un numero di Mario Rui, ma è l’ultimo squillo prima della resa.
PUNTI V
IN CASA N P
V
FUORI N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
31
TOTALI F S
Diff. Reti
SASSUOLO
64
11
2
1
9
2
4
29 20
4
5
28
LIVORNO
57
9
2
4
8
4
2
29 17
6
6
30 23 24 13 54 36 18
VERONA
53
9
3
1
6
5
4
28 15
8
5
20
EMPOLI
46
6
5
4
6
5
3
29 12
10
7
22 23 26 18 48 41
7
VARESE (-1)
46
8
5
2
5
3
6
29 13
8
8
27 15
12 20 39 35
4
PADOVA
39
5
8
1
4
4
6
28
9
12
7
17
15
19 32 31
1
JUVE STABIA
39
6
5
4
4
4
6
29 10
9
10
21 20 21
21 42 41
1
BRESCIA
37
6
6
2
2
7
5
28
8
13
7
18
9
17
21 35 30
5
MODENA (-2)
37
6
6
2
4
3
7
28 10
9
9
18
9
18 24 36 33
3
NOVARA (-4)
36
6
4
4
5
3
7
29
7
11
19
13 24 18 43 31
12
CITTADELLA
36
6
6
3
3
3
8
29
9
9
11
17
15
16 25 33 40
-7
CESENA
34
6
4
4
2
6
6
28
8
10
10
17
19
15 26 32 45 -13
TERNANA
34
4
6
4
4
4
7
29
8
10
11
16
16
11
LANCIANO
34
4
7
4
3
6
5
29
7
13
9
19 23 13
18 32 41
ASCOLI (-1)
33
6
4
4
3
3
7
27
9
7
11
21
18
15
21 36 39 -3
12
10 23 27 35 -8
11
8 6
12
21
CROTONE (-2)
33
7
3
3
2
5
8
28
9
8
11
17
SPEZIA
33
6
1
7
2
8
5
29
8
9
12
21 29 17
REGGINA (-2)
31
5
6
4
2
6
6
29
7
12
10 15
VICENZA
28
3
4
6
3
6
6
28
6
10
BARI (-7)
26
6
3
6
2
6
5
28
8
9
PRO VERCELLI
22
5
3
7
0
4
10 29
5
GROSSETO (-6)
19
4
7
3
1
3
11
5
29
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
16
17 59 25 34 15
41
21 20
14 27 30 -3
18 38 47
-9
-9
12
19 27 35 -8
12 20 23
11
16 31 39 -8
11
17
17
16
16 33 33
7
17
15
21
8
26 23 47 -24
10
14
21
17
11
28 32 45 -13
0
ARBITRO Mariani di Aprilia
h
MIGLIORE
7
BELINGHERI (Livorno) Gioca con grande personalità e calma a tutto campo, ma il meglio lo da in zona gol
18 RETI Sansovini (Spezia). 16 RETI Ardemagni (4, Modena). 15 RETI Cacia (3, Verona). 14 RETI Zaza (Ascoli); Siligardi (1, Livorno). 13 RETI Tavano (3, Empoli). 12 RETI Succi (2, Cesena); Gonzalez (3, Novara); Ebagua (2, Varese). 11 RETI Paulinho (2, Livorno). 10 RETI Caputo (3, Bari); Sforzini (2, Grosseto; ora è nel Pescara). 9 RETI Corvia (1, Brescia); Gabionetta (3, Crotone); Maccarone e Saponara (Empoli); Farias (Padova); Comi (2, Reggina); Boakye e Terranova (7, Sassuolo). 8 RETI Dionisi (4, Livorno); Pavoletti (Sassuolo). 7 RETI Di Roberto (3, Cittadella); Danilevicius (Juve Stabia; ora è nel Latina); Belingheri (Livorno); Berardi (Sassuolo); Vitale (3, Ternana); Malonga (1, Vicenza).
(andata 0-1). VERONA-PADOVA (ore 21) VERONA Brutte notizie per
Cocco che ha causa di una lesione al bicipite femorale sinistro resterà fuori un paio di settimane. Prosegue il recupero di Agostini, con Hallfredsson e Moras che rientrano dopo aver scontato la squalifica. Squalificati Bacinovic. Diffidati Bacinovic, Martinho e Cacciatore. PADOVA Iori torna dopo la squalifica a centrocampo, dove Viviani e De Vitis si giocano un posto dal 1’. In avanti spazio al tridente, oppure Farias trequartista dietro Cutolo e Babacar. Problemi per Vantaggiato per una botta al flessore subita contro la Juve Stabia. Ultime due sedute di allenamento a porte chiuse Squalificati nessuno. Diffidati Ze Eduardo, Farias, De Vitis e Viviani. ARBITRO Ciampi di Roma
(andata 1-2).
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MARCATORI RETI
PARTITE SQUADRE
Belingheri stavolta fa fuori Iacobucci con un pallonetto. La gestione del finale è da grande squadra, con calma e personalità, senza concedere assalti.
VICENZA Conferma del 4-4-2, in difesa come centrale Martinelli al posto di Camisa o di Milanovic. A centrocampo ritorno di Semioli dall'inizio. Squalificati Pinsoglio. Diffidati Pinsoglio, Ciaramitaro, Martinelli e Pisano. BARI Torrente ritrova Dos Santos dopo la squalifica, ma perde Rossi, Bellomo e Romizi. A centrocampo c’è il ritorno di Defendi, mentre in difesa Polenta sarà spostato sulla sinistra. In attacco Caputo e Iunco. Squalificati Bellomo e Rossi. Diffidati Caputo, Ceppitelli, Sciaudone, Sabelli.
3
domande a... MASSIMO FICCADENTI ALLENATORE
«Il Livorno mi sorprende e in attacco è micidiale» Massimo Ficcadenti, ex allenatore del Cagliari, commenta con noi la giornata di B. Ficcadenti, cosa ha seguito in particolare? «Ho visto Spezia-Livorno. Il gol in avvio ha segnato la gara, ma credo che lo Spezia avrebbe meritato il pareggio: ha fatto una buona partita, però adesso è in zona rischio. Certo, davanti il Livorno ha giocatori molto importanti». Secondo lei i playoff si faranno? «Le tre davanti hanno un gran bel margine. Bisogna guardare a Empoli e Varese e capire se hanno la forza per accorciare le distanze, Le prime tre non credo che molleranno. Comunque mancano ancora 13 giornate, è presto». Cosa la colpisce in questo torneo? «Lo scatto delle prime tre, fanno un campionato a parte: la mia sorpresa è il Livorno. E poi vedo tante squadre propositive, buon segno».
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
23
SERIE B 29a GIORNATA
italia: 52555255555549
Piovaccari fa lo scherzo al Sassuolo La capolista, imbattuta in casa da aprile, perde col Grosseto ultimo: l’attaccante fa doppietta SASSUOLO GROSSETO
0 2
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Piovaccari al 3’ e al 30’ s.t.
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 5,5; Gazzola 5,5, Bianco 4,5, Marzorati 5,5, Longhi 5,5; Missiroli 5,5, Magnanelli 5,5, Troiano 5 (dal 21’ s.t. Boakye 5); Troianiello 5 (dall’8’ s.t. Berardi 5), Pavoletti 4, Catellani 5 (dal 27’ s.t. Masucci 5). PANCHINA Pigliacelli, Antei, Bianchi, Frascatore. ALLENATORE Di Francesco 5.
GROSSETO (4-2-3-1) Lanni 6,5; Donati 6,5, Padella 6,5, Barba 6,5, Calderoni 6,5 (dal 41’ s.t. Cosenza s.v.); Mandorlini 6,5, Delvecchio 6,5; Soddimo 6,5 (dal 19’ s.t. Crimi 6), Mancino s.v. (dal 14’ p.t. Gimenez 6), Som 7; Piovaccari 8,5. PANCHINA Franza, Lupoli, Brugman, Coulibaly. ALLENATORE Moriero 7. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. GUARDALINEE Paiusco 6 - Ciancaleoni 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Longhi (S) e Berardi (S) per gioco scorretto; Delvecchio (G) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.453, incasso di 6.880 euro; abbonati 1.528, quota di 4.118 euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 8-7. In fuorigioco 3-9. Angoli 8-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI MODENA
8,5 h il migliore
Per la serie la palla è rotonda, ecco che il calcio ribalta qualunque logica, tecnica e aritmetica nel testacoda del Braglia. Prima di questa sfida, 48 punti dividevamo la capolista Sassuolo, ormai avviato trionfalmente in Serie A, e il fanalino Grosseto, ormai caduto miseramente in Lega Pro, ma alla fine è la squadra maremmana ad esultare per un successo impronosticabile perché gli emiliani in questo campionato non avevano mai perso in casa mentre gli ospiti non avevano mai vinto in trasferta. Una curiosa coincidenza amplifica il significato di questo risultato: l’ultimo k.o. interno dei neroverdi (0-2 col Gubbio, poi retrocesso) risaliva al 21 aprile dell’anno passato, nello stessa giornata il Grosseto festeggiava a Varese l’ultimo colpo esterno (3-1 a Varese). Nella ripresa due gol in contropie-
PIOVACCARI (Grosseto) Voto felliniano per un bomber vecchio stampo: due contropiede, due gol
RILANCIO IL BRESCIA TORNA ALLA VITTORIA
de di Piovaccari, alla maniera del Boninsegna anni 70, fulminano Bianco e Pomini. Così Arrigo Sacchi, seduto in tribuna per applaudire i record e il calcio offensivo del Sassuolo, deve assistere ad una lezione di gioco all’italiana che Moriero impartisce al collega Di Francesco con grande efficacia. «Se giochiamo cento volte, il Sassuolo vince 99, ma questa era la nostra partita e abbiamo meritato» dice l’allenatore del Grosseto.
Pavoletti comincia la sua giornata nera sprecando in avvio una palla gol, ma poi la capolista non trova più sbocchi. Nel gorgo di occasioni sprecate ed errori marchiani, Troiano in apertura di ripresa fallisce un rigore in movimento e nel giro di pochi secondi arriva lo svantaggio nel rispetto della legge gol sbagliato gol subìto. Ma l’episodio che denuda il Sassuolo arriva poco dopo quando l’arbitro annulla il pari dello stesso Troiano per fuorigioco attivo di Pavoletti che si attarda ad infilarsi uno scarpino davanti al portiere avversario anziché uscire dal campo. Mai visto nemmeno tra i dilettanti. «Questa sconfitta ci serva da lezione e deve farci aprire gli occhi sul futuro, perché non siamo ancora in serie A» ammonisce Di Francesco.
Federico Piovaccari, 28 anni (a destra), festeggiato da Delvecchio LAPRESSE
Sassuolo svuotato Il filotto di 4 successi e il +10 sulla seconda sembrano il viatico per un’altra goleada, ma il Sassuolo gira a vuoto e si vede già nel primo tempo che il gioco non c’è.
DERBY D’EMILIA ROMAGNA BISOLI: 13 PUNTI IN 6 GARE
SORPASSO FOSCARINI SORRIDE DOPO 9 GARE
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Corvia due volte C’è poco Modena Gol di Minesso Calori respira Cesena brillante e il Cittadella va Stop al Lanciano Succi decisivo Ternana saltata LANCIANO BRESCIA
0 2
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Corvia al 28’ e al 39’ s.t.
LANCIANO (4-3-3) Leali 6,5; Almici 6,
h 7,5 il migliore CORVIA (Brescia) Due gol ed altrettante occasioni: una spina nella fragile difesa del Lanciano
Aquilanti 5, Scrosta 5, Mammarella 6; Vastola 5,5 (dal 20’ s.t. Paghera 6), Minotti 6, Volpe 6 (dal 29’ s.t. Plasmati s.v.); Piccolo 5,5 (dal 1’ s.t. Di Cecco 6,5), Falcinelli 6, M. Fofana 4. PANCHINA Aridità, D’Aversa, Marceta, Falcone. ALLENATORE Gautieri 6. 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6 (dal 47’ s.t. Rosso s.v.); Finazzi 5,5 (dal 24’ s.t. Mitrovic 6), Budel 6, Rossi 6,5; Felipe 6,5 (dal 37’ s.t. Benali s.v.), Scaglia 6; Corvia 7,5. PANCHINA Cragno, Ant. Caracciolo, Maxi Arias, A. Fofana. ALLENATORE Calori 6,5.
FIORENZO CARLINI LANCIANO (Chieti)
Domenica da ricordare per Calori che prima viene contestato dai tifosi, poi conquista una preziosa vittoria con i gol di Corvia che stendono il Lanciano e infine venire espulso per proteste. Non c’è Caracciolo e il Brescia gioca con una sola punta, anche perché teme l’avversario in serie positiva da otto giornate. Gautieri deve fare a meno degli squalificati Turchi e Rosania e all’ultimo momento anche di Amenta, che cede il posto al giovane Scrosta, mentre recupera due giocatori importanti come Almici in difesa e Volpe a centrocampo. Il Brescia parte bene e costringe il Lanciano nella propria metà campo. Dopo due tiri di Fofana e Mammarella, la squadra di Calori si rende peri-
1 0
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Succi al 4’ s.t.
CESENA (4-2-3-1) Campagnolo 6; Ceccarelli 6,5, Volta 6, Tonucci 7, Consolini 6,5; Parfait 6 (dal 12’ s.t. Giandonato 6), Djokovic 6 (dal 27’ s.t. Brandao 5,5); Defrel 6,5, Succi 6,5, Tabanelli 5,5 (dal 1’ s.t. D’Alessandro 6,5); Granoche 6. PANCHINA Ravaglia, Morero, Graffiedi, Rodriguez. ALLENATORE Bisoli 6.
BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6; Zambelli
ARBITRO Irrati di Pistoia 6. GUARDALINEE Stallone 6 - Di Iorio 6. ESPULSI M. Fofana (L) al 38’ p.t. per gioco scorretto; il tecnico Calori (B) al 40’ s.t. per proteste. AMMONITI Daprelà (B), Vastola (L), De Maio (B), Caldirola (B) e Finazzi (B) per gioco scorretto; Budel (B), Falcinelli (L), Scaglia (B) e Rossi (B) per comp. non regolamentare. NOTE paganti 680, incasso di 8.838 euro; abbonati 1.335, quota di 8.301 euro. Tiri in porta 5-6 (con un palo). Tiri fuori 0-5. In fuorigioco 0-0. Angoli 6-8. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
CESENA MODENA
MODENA (4-3-3) Colombi 6; Nardini
coloso prima con Scaglia al 25’ e poi con il brasiliano Felipe, dapprima una punizione da trenta metri finita sul palo e poi con un tiro deviato da Leali in angolo. La svolta Il Lanciano non ha la
grinta mostrata in altre occasioni e subisce il gioco degli ospiti rischiando di capitolare quando Corvia costringe Leali ad un intervento prodigioso. Nel finale di primo tempo la gara ha una svolta decisiva. Fofana, quello del Lanciano, prima tira su Arcari da favorevole posizione, poi si fa espellere per un ingenuo fallo di reazione su Daprelà, lasciando la squadra in dieci. Un episodio che determina il crollo psicologico del Lanciano, che da quel momento non riuscirà più ad essere pericoloso. Scaglia, Rossi e Felipe, invece, sono un continuo pericolo per la difesa abruzzese. Che cede al minuto 28: Felipe calcia corto un angolo per Rossi che trova libero in area Corvia, abile a girare di testa. Dieci minuti dopo il Brescia raddoppia, di nuovo con l’attaccante. Benali lo trova ancora libero in area: per Corvia si tratta del nono gol stagionale che rilancia il Brescia in zona playoff. © RIPRODUZIONE RISERVATA
6,5, Andelkovic 6, Perna 6, Minarini 6; Sturaro s.v. (dall’11’ p.t. Signori 5), Moretti 7, Osuji 6; Pagano 5 (dal 12’ s.t. Stanco 6), Ardemagni 6, Piscitella 6 (dal 30’ s.t. Mazzarani 6). PANCHINA Manfredini, Gulan, Lazarevic, Maiorino. ALLENATORE Marcolin 6. ARBITRO Cervellera di Taranto 5. GUARDALINEE Marinelli 6,5 - Pegorini 5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Signori (M), Giandonato (C) e Djokovic (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.658, incasso di 12.555 euro; abbonati 7.580, quota di 35.054,30 euro. Tiri in porta 4-3 (con un palo). Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 4-2. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
ALESSANDRO BURIOLI CESENA
Il Cesena riprende la marcia (13 punti nelle 6 partite giocate nel 2013) e, grazie all’aiuto della dea bendata, supera un Modena inoffensivo per 65 minuti e poi a tratti devastante. La squadra di Bisoli, con un giorno in meno di recupero nelle gambe, cancella così la beffarda sconfitta di Varese, aumenta il vantaggio sulla zona playout e si presenta in grandi condizioni al recupero di mercoledì con l’Ascoli. Il Modena, che per lunghi tratti si è specchiato troppo (in particolare nella prima mezz’ora, quando ha fatto pesare la superiorità numerica a centrocampo, prima che Bisoli passasse al 4-3-1-2), dimostra comunque di essere in salute. Primo tempo soft Marcolin si affi-
da al 4-3-3, abbassando Nardini sulla linea dei difensori, Bisoli a sorpresa porta in panchina D’Alessandro nonostante la micro-frattura a un dito del piede: in campo lo rileva Tabanelli, che al 6’ reclama il rigore quando Nardini scivola e lo affonda. Il Modena manovra ma non entra in area, il Cesena fatica a prendere le misure però insidia Colombo con un sinistro di Defrel al 14’. Bisoli si gioca D’Alessandro a inizio ripresa e torna al 4-2-3-1, ma è Succi a decidere la sfida. Cambia gioco per Defrel, poi va a rimorchio a deviare in rete di testa il pallone del francese sporcato da un difensore. Marcolin cambia spartito e passa al doppio centravanti e proprio Stanco timbra di testa al 19’ s.t. la prima conclusione del Modena: Campagnolo para a terra. In contropiede il Cesena ha con D’Alessandro la possibilità di raddoppiare, ma il suo destro è bloccato a terra da Colombi. Bisoli perde Djokovic e inserisce Brandao, avanzando Consolini a centrocampo ma nel quarto d’ora finale il Cesena è cotto e il Modena lo assedia: Signori (30’) si divora il pareggio, Osuji (41’ di sinistro e 44’ in tuffo di testa) non inquadra lo specchio, Ardemagni (45’) prende il palo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore MORETTI (Modena) Il Modena perde, ma il regista brilla di luce propria: ritmo e geometria
CITTADELLA TERNANA
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Minesso al 12’ p.t.
CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6; Sosa
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il migliore PELLIZZER (Cittadella) Torna dopo la squalifica e in tandem con Gasparetto si dimostra insuperabile
6, Gasparetto 7, Pellizzer 7, De Vito 6; Busellato 6,5, Paolucci 6 (dal 29’ p.t. Baselli 6), Schiavon 6,5; Minesso 6,5 (dal 18’ s.t. Di Roberto 5,5), Di Carmine 5,5, Dumitru 5,5 (dal 33’ s.t. Ciancio s.v.). PANCHINA Pierobon, Vitofrancesco, Biraghi, Di Nardo. ALLENATORE Foscarini 6,5.
TERNANA (3-5-2) Brignoli 6,5; Ferraro 6, Fazio 6, Lauro 5,5 (dal 5’ s.t. Masi 6); Dianda 6 (dal 30’ s.t. Maniero s.v.), Scozzarella 5, Miglietta 5,5, Botta 5 (dal 1’ s.t. Vitale 5), Ragusa 6,5; Litteri 5, Alfageme 5. PANCHINA Ambrosi, Carcuro, Sinigaglia, Brosco. ALLENATORE Toscano 5,5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 7. GUARDALINEE Bernardoni 6,5 - Carbone 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lauro (T), De Vito (C) e Busellato (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 436, incasso di 2.603 euro; abbonati 1.516, quota di 6.077 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
area per Minesso che si gira bene di sinistro e supera l’incolpevole Brignoli. La partita è piacevole, con la Ternana che reagisce subito, dapprima Ragusa pesca Alfageme a due passi da Cordaz, l’attaccante cicca clamorosamente la sfera (era comunque in fuorigioco), quindi è Pellizzer a respingere nell’area piccola il diagonale di Dianda.
SIMONE PRAI CITTADELLA (Padova)
Occasioni Il Cittadella deve ri-
Il Cittadella torna a vincere dopo nove turni di campionato (l’ultimo successo risaliva a metà dicembre) e scavalca la Ternana in classifica. La squadra padovana è migliorata nella fase difensiva, come aveva chiesto Foscarini, e da due gare riesce a mantenere inviolata la porta di Cordaz. Per la Ternana, invece, una giornata storta che interrompe la serie di tre risultati utili consecutivi. Gli attaccanti rossoverdi praticamente non sono mai riusciti a impensierire il portiere Cordaz. Comincia bene il Cittadella, al 5’ bella azione corale conclusa dall'ex Dumitru, pallone a fondo campo. Il vantaggio dei padroni di casa al 12’: Paolucci apre a sinistra per Dumitru, cross a centro
nunciare a Paolucci alla mezz’ora, la squadra di Foscarini si rivede comunque in attacco con il colpo di testa di Pellizzer, devia in angolo il portiere, un paio di minuti più tardi Schiavon non inquadra la porta. Dal destro svirgolato di Miglietta nasce un assist d’oro per Litteri che all’altezza del dischetto calcia di prima intenzione senza inquadrare la porta. Il Cittadella finisce in crescendo la prima frazione, e parte bene anche nel secondo tempo, con Busellato che pesca in area Dumitru, debole e centrale il destro dell’attaccante. La partita con il passare dei minuti scende di tono e vive di sporadiche fiammate, allo scadere sinistro in corsa di Di Roberto, centrale, respinge di piede Brignoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
SERIE B 29a GIORNATA
italia: 52555255555549
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Empoli, due Big Mac Il Varese va a pezzi 3 1
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Maccarone (E) all’11’ e al 25’ p.t.; Zecchin (V) al 20’, Signorelli (E) al 44’ s.t.
EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 6; Laurini 6, Pratali 6,5 (dal 27’ s.t. Romeo 6), Regini 6, Accardi 6; Moro 7, Valdifiori 6, Croce 6; Saponara 6,5 (dal 45’ s.t. Gigliotti); Maccarone 7,5, Tavano 6 (dal 40’ s.t. Signorelli s.v.). PANCHINA Pelagotti, Bationo, Pucciarelli, Shekiladze. ALLENATORE Sarri 6,5.
VARESE (4-4-2) Bressan 4,5; Pucino 5,5, Troest 5, Marino 4,5 (dal 37’ p.t. Scapuzzi 6,5), Franco 5 (dal 1’ s.t. Filipe 5,5); Zecchin 7, Kone 6, Corti 4,5, Lazaar 5,5 (dal 18’ s.t. Ferreira Pinto 6,5); Juan Antonio 6, Martinetti 6. PANCHINA Bastianoni, Fiamozzi, Struna, Damonte. ALLENATORE Jozic 6,5 (Castori squalificato). ARBITRO Merchiori di Ferrara 6. GUARDALINEE Vicinanza 6,5 - Lo Cicero 6. ESPULSI Corti (V) al 41’ s.t. per proteste; Martinetti (V) al 46’ s.t. per proteste. AMMONITI Valdifiori (E), Franco (V), Filipe (V) e Kone (V) per gioco scorretto; Pratali (E) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.054, incasso di 4.318,50 euro; abbonati 1.409, quota di 6.209,13 euro. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 9-1. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO EMPOLI (Firenze)
Maccarone-resti del Varese: 2-1. Il k.o. con aggancio in classifica dell’Empoli è merito della punta che ai tempi del Milan piaceva a Capello e Terim, bravo a inventarsi due gol-rapina. Quello di Signorelli, invece, chiude i giochi quando i lombardi stavano riacciuffando gara e bottino. Il Varese (strafalcidiato) si sveglia dopo il riposo, regalandosi un finale arrembante ma nervoso e un 3-4-1-2 che mette alle corde i toscani dopo il gol di Zecchin (punizione con barriera che si apre stile sipario). Ma il nervosismo beffa Corti (protesta e mette a -10’ dalla
fine i suoi in inferiorità numerica con il terzo gol conseguenziale) poi Martinetti: paroline di troppo, rosso diretto. Ha poche colpe Castori (in tribuna, squalificato), i tifosi sul 2-0 (e Varese ancora sotto ipnosi), intonano: «Fabrizio Castori, aleeeooo».
le partite sospese in questo torneo: CittadellaVerona all’83’, VareseGrosseto all’82’, sempre per nebbia. La scorsa stagione erano state 4
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i campi imbattuti: è caduto anche quello del Sassuolo
Le svolte Un tempo per uno. Ma
la gara si decide nel primo quarto d’ora, minuti sempre fertili per l’Empoli. Merito del sosia di... Del Piero, come lo definirono a Middlesbrough importandolo in Inghilterra: Maccarone anticipa Bressan su un rasoterra di Saponara, si gira e segna a porta vuota. Raddoppia sradicando il pallone dai piedi di Marino (scatto breve e rasoterra a
1
squadra che ancora non ha vinto in trasferta: è la Pro Vercelli. Per la prima volta c’è riuscito il Grosseto
h 7,5 il migliore
2
Massimo Maccarone, 33 anni, centravanti, gioca nell’Empoli dal gennaio 2012. Ha segnato 9 gol in questo campionato LAPRESSE
ripresa traballa ma si aggiusta in tempo. Appena vede scricchiolare troppo la barca esclude Tavano per Signorelli, il resto lo fa l’ingenuità di Corti e la palla in area di Croce che proprio Signorelli usa per il 3-1. Varese in rosso Le espulsioni pe-
sano, ma di più le assenze. E, comunque, una ripresa con 4 nitide palle gol (oltre alla rete di Zecchin) rende il pomeriggio meno amaro anche se i rimpianti evaporano. Senza quelle due ingenuità difensive, avulse dal concetto di tattica e strategia pallonare, la trama poteva essere diversa e il distacco dalla quinta ancora esistente. Ora, invece, non c’è più.
i rigori assegnati: uno realizzato da Bruno e uno sbagliato da Gonzalez (gli errori totali sono ora 26)
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le reti su punizione: Zecchin ha bissato la prodezza di mercoledì contro il Cesena
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PARI NEL RECUPERO LA REGGINA SI SALVA. RISSA IN CAMPO: ESPULSI COLUCCI E LISUZZO
Non basta il gol di Pesce Antonazzo beffa il Novara NOVARA REGGINA
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Pesce (N) al 39’ p.t.; Antonazzo (R) al 46’ s.t.
NOVARA (4-3-3) Bardi 6,5; Perticone 6,5, Lisuzzo 5, Ludi 6, Crescenzi 6,5; Marianini 6 (dal 26’ s.t. Ghiringhelli 5,5), Buzzegoli 7 (dal 41’ s.t. Parravicini 5), Pesce 7; Gonzalez 5, Seferovic 5, Fernandes 6,5 (dal 30’ s.t. Lazzari 6). PANCHINA Kosicky, Faragò, Motta, Rubino. ALLENATORE Aglietti 5,5.
REGGINA (3-4-3) Baiocco 7; Adejo 6, Ely 6, Di Bari 6; Antonazzo 6,5, Colucci 4,5, Hetemaj 5,5, Barillà 6,5; Bombagi 5 (dall’11’ s.t. Di Michele 6), Gerardi 5 (dal 20’ s.t. Comi 6,5), Campagnacci 5,5 (dal 26’ s.t. Rizzato 6,5). PANCHINA Facchin, Bergamelli, Armellino, D’Alessandro. ALLENATORE Dionigi 6,5. ARBITRO Velotto di Grosseto 5. GUARDALINEE Manzini 6 - Santuari 6. ESPULSI Lisuzzo (N) e Colucci (R) al 24’ s.t. per comportamento non regolamentare. AMMONITI Hetemaj (R), Ely (R), Buzzegoli (N) e Crescenzi (N) per gioco scorretto; Pesce (N) per proteste. NOTE paganti 1.105, incasso di 15.828 euro; abbonati 3.422, quota di 24.080 euro. Tiri in porta 8 (con un palo e una traversa)-4 (con una traversa). Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-0. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.
GIUSEPPE MADDALUNO NOVARA
Stessa porta, stessa beffa ma a parti invertite. Novara-Reggina finisce in parità, proprio come due anni fa, quando in palio c’era la finale playoff. Diversi, però, gli umori: allora un siluro di Rigoni regalò la qualificazione agli azzurri, stavolta un gol in mischia di Antonazzo salva la Reggina in pieno recupero. Errori È l’epilogo più scontato
per una partita mal gestita da Velotto, cui evidentemente il Piemonte non porta bene, segnata dal nervosismo e dai tanti errori sottoporta del Novara, passato in vantaggio sul finire di primo tempo e incapace di trovare poi il colpo del k.o., nonostante le svariate occasioni. È una partita dai due volti, quella del Piola, decisa anche dalle mosse dei due allenatori. Il primo tempo è spento, noioso. Giusto un paio di spunti del
JUVE STABIA PRO VERCELLI
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Cristiano (PV) al 32’ p.t.; Bruno (JS) su rigore al 16’ s.t.
JUVE STABIA (4-3-3) Seculin 5,5; Baldanzeddu 5,5, Martinelli 6, Murolo 5,5, Zito 6,5; Mezavilla 6, Jidayi 5,5 (dal 13’ s.t. Cellini 5,5), Caserta 5,5 (dal 33’ p.t. Suciu 5); Verdi 6, Bruno 6, Acosty 5,5 (dal 1’ s.t. Gorzegno 5,5). PANCHINA Nocchi, Scognamiglio, Dicuonzo, Improta. ALLENATORE Braglia 5. PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini 6; Modolo 6 (dal 7’ s.t. Germano 6), Borghese 6, Ranellucci 6, Sini 6,5; Erpen 7, Genevier 5,5, Appelt 6, Cristiano 6,5 (dall’11’ s.t. Scavone 5,5); Eusepi 5,5 (dal 38’ s.t. Iemmello s.v.), Ragatzu 6,5. PANCHINA Miranda, De Silvestro, Rosso, Greco. ALLENATORE Braghin 6,5. ARBITRO Roca di Foggia 5. GUARDALINEE Tasso 6 - Liberti 6. AMMONITI Modolo (PV) ed Erpen (PV) per gioco scorretto. NOTE paganti 942, incasso di 9.112,50 euro; abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in porta 5-6. Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 3-3. Angoli 7-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
MACCARONE (Empoli) Doppietta fai da te: rapina, furbizia, caparbietà e mestiere. Tre punti suoi
pelo d’erba col portiere in uscita). Il 4-4-2 da «pronto soccorso» del Varese è in bambola, Martinetti e Juan Antonio non si vedono, nemmeno se si attacca in 4. Il Varese si trasforma dopo il tè, sfruttando l’infortunio di Pratali, il gol di Zecchin e un 3-4-1-2 rivoluzionario: Corti in difesa, Ferreira Pinto (esterno) e Filipe (centrale) inseriti in mediana con Juan Antonio dietro Scapuzzi e Martinetti. E’ l’altra svolta del match, ma non produce gol, solo lividi all’Empoli che barcolla, coi tre mediani ostaggio e una fase difensiva in un attimo divenuta burrosa dopo un primo tempo a dettar legge. Sarri prima si gode il «due con» da medaglia che ha in attacco, un Moro in gran vena, poi nella
Rigore di Bruno 3 Alla Pro Vercelli resta la rabbia
I NUMERI DELLA B
Doppietta di Maccarone e Signorelli: ecco l’aggancio Altre espulsioni per i biancorossi che chiudono in 9 EMPOLI VARESE
ERRORE DELL’ARBITRO LA JUVE STABIA RECUPERA
Se non ci fosse il rischio di cadere negli stereotipi razzisti, visto dove si gioca la partita, bisognerebbe dire che la Pro Vercelli subisce uno scippo incredibile. E non è nemmeno la prima volta che è sfortunata con gli arbitri. Stavolta, la vittoria le sfugge per un paio di errori dei suoi giocatori in attacco, ma soprattutto per quelli dell’arbitro Roca: un rigore regalato alla Juve Stabia, con Cellini che, appena si sente pressato da Germano, si tuffa, uno negato ai vercellesi, per fallo di mano di Baldanzeddu su colpo di testa di Ranellucci, e aggiungiamoci un gol annullato a Erpen per un fuorigioco non chiaro di Eusepi, autore dell’assist. Ma, al di là degli episodi, va detto chiaramente che la Pro Vercelli è superiore sul piano del gioco e meriterebbe i 3 punti.
gnificato della partita: la Juve Stabia fa un solo vero tiro nello specchio, al 15’ della ripresa, con un difensore, Martinelli, rimpallato. Le sue difficoltà sono evidenti, Zito è schierato sulla linea di difesa, anche se poi è l’unico a proporre azioni offensive e cross, ma, partendo troppo dietro, si deve sfiancare e non ha la collaborazione dei compagni. Caserta si fa male ed esce dopo mezzora, ma nella Juve Stabia manca l’organizzazione, al contrario della Pro Vercelli, con Erpen che, da ex applaudito (al contrario dell’ex fischiato Genevier), domina a centrocampo, con Sini, Cristiano a Ragatzu a svettare insieme a lui. Cognati Proprio Cristiano segna
al 32’ con un tiro da 30 metri non valutato bene da Seculin, che però, al 29’, ha evitato un gol sicuro di Ragatzu. Singolare coincidenza, l’1-1 è determinato da due cognati: il rigore per gli stabiesi lo procura Cellini (e Bruno lo trasforma con un tiro potente al 16’ della ripresa), lui e Cristiano hanno sposato due sorelle. Per il resto, è uno show della Pro Vercelli, che negli ultimi 20’ merita applausi per le azioni belle e concrete. Il gol annullato a Erpen è al 27’. Genevier, solo davanti alla porta, sbaglia il tiro al 29’, imitato da Scavone, di testa, al 40’. Al 44’ il rigore negato. Braghin recrimina, ma lo fa signorilmente. Ciò non toglie che la Pro Vercelli si ritrova ancora una volta con le gambe tagliate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore ERPEN (Pro Vercelli) L’ex dà ordine al gioco, comanda a centrocampo, fornisce cross e assist
LA GARA MANCANTE RETE DI MAIELLO ALL’ASCOLI
mentre Seferovic, sciupone, si divora due ghiotte occasioni, colpendo anche un palo. Rissa Al 23’ l’ennesimo errore di Velotto, che grazia Hetemaj, già ammonito, dopo un duro intervento su Pesce, scatena un parapiglia che coinvolge almeno una dozzina di calciatori. Ne fanno le spese Colucci, il più attivo, e Lisuzzo. I tecnici provano a ridisegnare le squadre con l’uomo in meno, la Reggina cresce, ma il primo tiro in
h 7 il migliore PESCE (Novara) Non solo il gol, una partita di sacrificio a recuperare palloni e a ripartire
Simone Pesce, 30 anni BOZZANI
Novara, vanificati dalla scarsa lucidità di Gonzalez sotto porta (al 14’ e al 24’), prima del vantaggio che porta la firma di Pesce (39’), ma che nasce dalla caparbietà di Bruno Fernandes, il più «in palla» degli avanti azzurri. Bella la sua azione insistita da cui scaturisce l’assist per il diagonale del centrocampista. Nella ripresa la Reggina alza il baricentro e la gara diventa una partita a scacchi. Dionigi cambia la linea d’attacco (dentro Comi e Di Michele),
GENNARO BOZZA CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)
La chiave Per capire meglio il si-
porta amaranto arriva solo al 28’. Aglietti inserisce Lazzari e al 35’ l’ex Empoli conquista un rigore (fallo netto di Barillà): sul dischetto va Gonzalez che calcia sulla traversa. Legno colpito anche da Rizzato, con un gran tiro, prima del rocambolesco finale: Parravicini, appena entrato, si addormenta con la palla tra i piedi a fondo campo, Barillà prende palla e mette in mezzo, il resto lo fa Antonazzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Crotone segna poi c’è il diluvio CROTONE-ASCOLI Sospesa al 45’ p.t. (1-0) PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Maiello al 31’ p.t.
CROTONE (4-3-3) Caglioni 6; Del Prete 6,5, Checcucci 6, Ligi 6, Mazzotta 6; Matute 6, Crisetig 6, Eramo 6; Gabionetta 6, Maiello 6,5, Ciano 6,5. PANCHINA De Luca, Migliore, Vinetot, Addae, Galardo, De Giorgio, Pettinari. ALLENATORE Drago 6. ASCOLI (3-5-2) Gomis 5,5; Ricci 6, Faisca 5,5, Legittimo 6; Scalise 6, Di Donato 6, Loviso 6, Russo 6, Pasqualini 6; Soncin 5,5, Zaza 5,5. PANCHINA Maurantonio, Conocchioli, Graham, De Sanctis, Gragnoli, Feczesin. ALLENATORE Silva 6. ARBITRO Gavillucci di Latina 6,5. GUARDALINEE Di Vuolo 6 – Ranghetti 6. AMMONITI Pasqualini (A) per gioco scorretto. NOTE paganti 837, incasso di 977 euro; abbonati 2.537, quota di 13.612 euro. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 0-1. In fuorigioco 1-0. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0’.
LUIGI SAPORITO CROTONE
Acqua a catinelle e tutto rimandato dopo Pasqua tra Crotone e Ascoli, ma la metà
di gara disputata ha visto la squadra di Drago chiudere meritatamente in vantaggio. Il nubifragio ha permesso di giocare solo il primo tempo, ma già al fischio iniziale c’erano dubbi: si è cominciato lo stesso, con l’Ascoli (senza Peccarisi e Fossati squalificati e con Gomis al debutto) che non prova mai a impensierire Caglioni, mentre Drago ripropone la formazione di Livorno con Checcucci al posto di Abruzzese. Gol e pozzanghere Rossoblù
più intraprendenti e subito tanto lavoro per Gomis che si deve disimpegnare su Gabionetta in apertura e su Crisetig al 24’. Alla mezzora il gol su un errore di valutazione della difesa che sbaglia il fuorigioco e consente a Maiello di segnare la quarta rete stagionale nonostante le pozzanghere rallentino il diagonale. Poi è solo pallanuoto e nell’intervallo la sospensione. Mercoledì l’Ascoli recupera la gara di Cesena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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PRIMA DIVISIONE L’ANTICIPO DEL GIRONE B italia: 52555255555549
L’altro Giovinco gasa il Viareggio Il fratello dello juventino va ancora a segno Rigore e assist per il 2-1: Sorrento ribaltato
girone A (25a) girone B (22a) Un turno pro Alto Adige Super derby a Frosinone Lumezzane, è spareggio Perugia-Avellino è il clou (1-1)
ALBINOLEFFE-REGGIANA
ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, M. Belotti, Allievi, Regonesi; Previtali, Girasole, Gazo; Valoti; Pesenti, A. Belotti. (Amadori, Ambra, Pirovano, Martinovic, Taugourdeau, Pontiggia, Cisse). All. Pala. REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig; Iraci, Aya, Zini, Magliocchetti; Bovi, Zanetti, Ardizzone; Alessi; Rossi, Bonvissuto. (Bellucci, Cossentino, Antonelli, Scappi, Cavalieri, Viapiana, Marcheggiani). All. Apolloni. ARBITRO Merlino di Udine (Cecconi-Pignone).
(3-1)
ALTO ADIGE-TREVISO
ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone; Iacoponi, Cappelletti, Bassoli,
girone B CLASSIFICA SQUADRE LATINA (-1) AVELLINO NOCERINA PERUGIA (-1) PISA BENEVENTO FROSINONE (-1) VIAREGGIO CATANZARO PRATO PAGANESE GUBBIO ANDRIA (-2) SORRENTO BARLETTA CARRARESE
Al centro Giuseppe Giovinco, 22 anni, attaccante del Viareggio UMICINI
PT 43 41 36 36 33 32 31 29 28 27 26 25 22 16 14 13
G 20 21 21 21 21 21 21 22 21 21 20 21 21 22 21 21
PARTITE V N P 13 5 2 12 5 4 10 6 5 11 4 6 9 6 6 9 5 7 8 8 5 7 8 7 8 4 9 7 6 8 6 8 6 7 4 10 5 9 7 3 7 12 3 5 13 3 4 14
RETI F S 28 16 32 18 34 25 32 23 30 24 30 22 26 19 30 32 29 34 24 22 23 20 19 28 16 19 14 32 17 35 23 38
Martin; Furlan, Bertoni, Branca; Campo, Testardi, Thiam. (Grandi, Kiem, Panzeri, Bontà, Uliano, Fink, Maritato). All. Vecchi. TREVISO (3-5-2) Tonozzi; Semenzato, Stendardo, Zammuto; Brunetti, Spinosa, Piccioni, Burato, Fortunato; Tarantino, Strizzolo. (Merlano, Videtta, Allegretti, Rosaia, Beccia, Kyeremateng, Madiotto). All. Ruotolo. ARBITRO Brasi di Seregno (Monetta-Robilotta).
(0-0)
CREMONESE-ENTELLA
CREMONESE (4-3-1-2) Viotti; Avogadri, Tedeschi, Moi, Visconti; Baiocco, Buchel, Pinardi; Caridi; Carlini, Le Noci. (Grillo, Armenise, Cremonesi, Degeri, Fietta, Djuric, Momentè). All. Scienza. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni; De Col, Cesar, Bianchi, Zampano; Staiti, Raggio Garibaldi, Volpe; Vannucchi; Cori, Guerra. (Otranto, Falcier, Russo, Di Tacchio, Hamlili, Ballardini, Argeri). All. Prina. ARBITRO Maresca di Napoli (Chiocchi-Muto).
(1-0)
FERALPI SALO’-TRITIUM
FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Caputo, Magli, Leonarduzzi, Cortellini; Fabris, Castagnetti, Berardocco; Montella, Miracoli, Tarana. (Gallinetta, Tantardini, Savoia, Ilari, Finocchio, Bracaletti, Montini). All. Remondina. TRITIUM (3-5-2) Paleari; Teso, Cusaro, Bossa; E. Bortolotto, Arrigoni, Calvi, Casiraghi, Magni; R. Bortolotto, Grandolfo. (Nodari, Cremaschi, Spagnoli, Martinelli, Cogliati, Spampatti, Chinellato). All. Romualdi-Cazzaniga. ARBITRO Fiore di Barletta (Hager-Vettorel).
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
(0-1)
LUMEZZANE-CARPI VIAREGGIO-SORRENTO
2-1
MARCATORI Corsetti (S) al 34’ p.t.; Giovinco (V) su rigore al 33’, Pizza (V) al 42’ s.t. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli 6; Carnesalini 5,5, Fiale 5,5, Trocar 6; Pellegrini 5 (dal 27’ s.t. Peverelli s.v.), Pizza 6,5, Maltese 6 (dal 19’ s.t. Sandrini 6,5), Calamai 5,5 (dal 19’ s.t. De Vena 5,5), Martella 5,5; Giovinco 7, Magnaghi 6. (Furlan, Crescenzi, Tomas, Benedetti). All. Cuoghi 6. SORRENTO (4-2-3-1) Polizzi 6; Kostadinovic 6, Nocentini 7, Ciampi 6 (dal 44’ s.t. Konan s.v.), Bonomi 6; Salvi 5,5, Beati 6; Guitto 6,5, Corsetti 6,5 (dal 21’ s.t. Fusar Bassini 6), Tortolano 7 (dal 35’ s.t. Musetti s.v.); Bernardo 6. (Frasca, Balzano, Ferrara, Juliano). All. Papagni 6. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno 5. NOTE paganti 112, abbonati 405, incasso di 3.978 euro. Espulsi l’allenatore Cuoghi al 38’ p.t. e Salvi al 9’ s.t.; ammoniti Pellegrini, Pizza, De Vena e Musetti. Angoli 12-2.
GIOVANNI LORENZINI VIAREGGIO (Lucca)
Come a Pisa nella semifinale di Coppa Italia, sono state le invenzioni di Giuseppe Giovinco a regalare un altro prezioso successo al Viareggio nella lotta per evitare i playout. Il fratellino d’arte anche contro il Sorrento è stato determinante: prima ha costretto a due falli
Salvi (espulso), poi è entrato nell’azione decisiva del rigore del pareggio trasformato con freddezza, infine ha servito l’assist vincente a Pizza. «E’ un momento in cui mi va tutto bene, mi auguro che continui», ha detto al termine della gara. Sorrento sfortunato Vittoria im-
portante per i bianconeri dopo due passi falsi consecutivi in trasferta. Tra l’altro, è la settimana volta che vanno in svantaggio in casa e poi riescono a recuperare (2 vittorie e 5 pareggi). Beffato il Sorrento, che per 75 minuti è stato padrone del campo nonostante l’inferiorità numerica. Il Sorrento era passato meritatamente in vantaggio al 34’ con un bel gol di Corsetti (pallonetto su Gazzoli). Neppure l’espulsione di Salvi a inizio partita cambiava il canovaccio della partita: nessun serio pericolo per Polizzi. Solo con l’ingresso di Sandrini i padroni di casa si sono svegliati: al 33’ Giovinco ha superato in velocità Ciampi ed è stato agganciato da dietro in area. Rigore e 1-1. Al 42’ ancora cross di Giovinco, velo di Magnaghi e tiro violento al volo di Pizza per il 2-1.
LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito; Meola, Mandelli, Dametto, Carlini;
PROSSIMO TURNO
Paganese: a Pisa e a porte chiuse con la Nocerina
(2-1)
PAVIA-COMO
FIRENZE Il derby Paganese-Nocerina di domenica 10 si gioca a Pisa a porte chiuse. Troppo alto è il rischio di incidenti. E’ questa la decisione dopo che la Lega Pro, i club, le amministrazioni comunali, l'Aic e l'Aiac da un mese hanno portato avanti iniziative di sensibilizzazione con le tifoserie e nelle scuole. Martedì ci sarà un nuovo incontro con il Prefetto di Salerno, dopo quello di martedì scorso con Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro. «E' una nuova tappa — dichiara Ghirelli — di un percorso condiviso, affinché nel prossimo campionato la gara sia aperta a tutti. Il calcio si gioca con il pubblico, altrimenti non avrà molto futuro». Lo stesso derby all’andata era stato giocato a Chieti sempre a porte chiuse.
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seconda divisione
serie D
25a giornata (ore 14.30)
25a giornata (ore 14.30)
Alessandria, arriva il Savona Pergolettese Il derby accende la Toscana e ora la fuga Pro Patria e Salernitana in casa per cercare di gestire bene il vantaggio sui rivali. Dietro alle due capolista il clima è caldo: Savona e Pontedera, oggi promossi, vanno sui campi di due squadre in corsa per i playoff per due sfide anche con risvolti campanilistici (la rivalità dei liguri con l’Alessandria è di vecchia data, mentre a Poggibonsi è un derby toscano). Altre due partite sono sottolineate con il rosso: nel girone A tra Mantova e Venezia è confronto di nobili tradizioni, nel B tra Teramo e Aprilia è sfida per i playoff, mentre a Lamezia debutta De Petrillo, terzo allenatore stagionale del Foligno.
Dadson, Marcolini, Giorico; Baraye; Inglese, Kirilov. (Coletta, Zamparo, Possenti, Pintori, Ceppelini, Samb, Torregrossa). All. Festa. CARPI (4-4-2) Sportiello; Letizia, Poli, Terigi, Sperotto; Di Gaudio, Papini, Bianco, Melara; Viola, Della Rocca. (Trini, Pasciuti, Gagliolo, Perini, Concas, Cortesi, Arma). All. Brini. ARBITRO Bindoni di Venezia (Tudisco-Santoro).
Negli anticipi va in vetta il Chieri (A) e allunga il Castel Rigone (E): oggi le rivali. Solo Torres (G) e Ischia (H) hanno un buon vantaggio: negli altri gironi giochi aperti e riflettori sulla Pergolettese (B), nuova capolista dopo i recuperi di mercoledì e oggi pronta alla fuga.
PAVIA (5-3-2) Kovacsik; Capogrosso, D’Orsi, Meregalli, Zanini, Di Chiara; Statella, La Camera, Redaelli; Beretta, Cesca. (Teodorani, Turi, Ferrini, Bracchi, Lussardi, Meza Colli, Romero). All. Roselli.
COMO (4-2-3-1) Perucchini; Luoni, Ambrosini, Migliorini, D. Donnarumma; Giampà, Ardito; Gammone, Tremolada, Schenetti; Mendicino. (Micai, Marchi, Schiavino, Scialpi, Verachi, A. Donnarumma, Lisi). All. Colella. ARBITRO Piccinini di Forlì (Galetto-Baccini).
(1-0)
ANDRIA-BENEVENTO ANDRIA (4-4-2) Rossi; Cutrupi, Migliaccio, Zaffagnini,
Malerba; D’Errico, Giorgino, Branzani, Taormina; Sy, Innocenti. (Sansonna, Tartaglia, Contessa, Bottiglieri, Guariniello, Loiodice, Maccan). All. Cosco. BENEVENTO (4-3-1-2) Gori; D’Anna, Signorini, Mengoni, Anaclerio; Davì, Rajcic, Montiel; Mancosu; Marchi, Marotta. (Mancinelli, Bolzan, Rinaldi, Carotti, Espinal, Buonaiuto, Germinale). All. Carboni. ARBITRO Minelli di Varese (Croce-Serpilli).
(0-0)
BARLETTA-GUBBIO
BARLETTA (4-2-3-1) Liverani; Calapai, Camilleri, Burzigotti, Romeo; Piccinni, Allegretti; Carretta, Meduri, Molina; Barbuti. (Pane, Pippa, De Leidi, Dezi, Prutsch, La Mantia, Simoncelli). All. Novelli. GUBBIO (4-3-1-2) Venturi; Bartolucci, Briganti, Radi, Belfasti; Malaccari, Boisfer, Palermo; Baccolo; Di Piazza, Galabinov. (Farabbi, Regno, Cancellotti, Galimberti, Guerri, Cocuzza, Bazzoffia). All. Sottil. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Cipolloni-Agostini).
(0-0)
FROSINONE-LATINA
FROSINONE (4-3-3) Zappino; Frabotta, Ficagna, Blanchard, Amelio; Gori, Carrus, Frara; Aurelio, Santoruvo, Ganci. (Vaccarecci, Vitale, Bottone, Gucher, Lapadula, Curiale, Cesaretti). All. Stellone. LATINA (4-3-3) Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin; Burrai, Cejas, Sacilotto; Barraco, Danilevicus, Kolawole. (Ioime, Cafiero, Agius, Angelilli, Gerbo, Jefferson, Ricciardi). All. Pecchia. ARBITRO Aureliano di Bologna (Mondin-Dal Cin).
(3-2)
NOCERINA-CATANZARO NOCERINA (4-3-3) De Lucia; Garufo, Baldan, Giuliatto,
Daffara; Pepe, A. Bruno, De Liguori; Mazzeo, Evacuo, Negro. (Ragni, Andelkovic, L. Bruno, Rizza, Lettieri, Gorobsov, N. Russo). All. Auteri. CATANZARO (3-5-1-1) Faraon; Conti, Sirignano, Bacchetti; Catacchini, Castiglia, Ronaldo, Benedetti, Squillace; Russotto; Fioretti. (Cannizzaro, Orchi, De Risio, Quadri, Fiore, Carboni, Masini). All. Cozza. ARBITRO Intagliata di Siracusa (Ernetti-Tozzi).
(1-1)
PERUGIA-AVELLINO
PERUGIA (4-3-3) Koprivec; Moscati, Russo, Lebran, Liviero; Nicco, Esposito, Dettori; Politano, Ciofani, Fabinho. (Giordano, Giani, Garcia, Zanchi, Cenciarelli, Rantier, Tozzi Borsoi). All. Dicara (Camplone squalificato). AVELLINO (4-4-2) Di Masi; Zappacosta, Fabbro, Izzo, Bianco; Bariti, Angiulli, Massimo, Millesi; Biancolino, Castaldo. (Orlandi, Bittante, Giosa, Arini, Catania, Herrera, Zigoni). All. Rastelli. ARBITRO Cifelli di Campobasso (Maspero-Leali).
(0-0)
PISA-PAGANESE
PISA (3-5-2) Sepe; Sbraga, Carini, Sabato; Buscé, Barberis,
(1-0)
PORTOGRUARO-CUNEO PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Blondett, Moracci,
Pondaco; Coppola, Sampietro, Martinelli; Cunico; Altinier, Corazza. (Festa, Santandrea, Zampano, Herzan, Pignat, Orlando, De Sena). All. Madonna. CUNEO (4-3-1-2) F. Rossi; Di Lorenzo, De Franco, Loria, Donida; Cristini, Danucci, Palazzolo; Garavelli; Ferrario, Martini. (Negretti, Serino, Scaglia, Longhi, Lodi, Di Quinzio, Oddenino). All. E. Rossi. ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Favia-Forte).
Mingazzini, Favasuli, Benedetti; Scappini, Tulli. (Pugliesi, Rozzio, Suagher, Colombini, Pedrelli, Fondi, Gatto). All. Pane. PAGANESE (4-4-2) Marruocco; Calvarese, Perrotta, Fusco, Nunzella; Babù, Soligo, Romondini, Ciarcià; Tortori, Girardi. (Robertiello, Puglisi, Pastore, Franco, Lulli, Romano, Caturano). All. Grassadonia. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Fraschetti-Carovigno).
(0-1)
PRATO-CARRARESE PRATO (4-3-1-2) Layeni; Saitta, Malomo, Ghinassi, De
IL POSTICIPO E IL RIPOSO LECCE-TRAPANI La giornata si completa lunedì alle 20.45 con il bi match Lecce-Trapani (andata 1-0, su Rai Sport 1): arbitra Ghersini di Genova. Questa settimana riposa il San Marino.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lecce p. 44; Trapani* 42; Alto Adige*˚ 37; San Marino˚ ed Entella 35; Carpi 34; Lumezzane 33; Feralpi Salò* 31; Pavia 30; Cremonese (-1) 29; AlbinoLeffe˚ (-6) 26; Como* (-1), Cuneo˚ e Portogruaro*˚ (-1) 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10*. (* ha riposato; ˚una da recuperare). PROSSIMO TURNO Carpi-San Marino (3-0; lunedì, ore 20.45); Como-Alto Adige (0-0); Cuneo-Tritium (0-0); Entella-F. Salò (1-1); Lecce-Lumezzane (1-2); Reggiana-Cremonese (0-0); Trapani-Portogruaro (1-1); Treviso-Pavia (0-2); rip. AlbinoLeffe.
GIRONE A
GIRONE B
BOGLIASCO-DERTHONA Monterenzi di Brescia BRA-VERBANIA Detta di Mantova (ore 15) CHIERI-TREZZANO 2-0 Giocata ieri FOLGORE CARATESE-ASTI Acquapendente di Genova LAVAGNESE-CHIAVARI Catona di Reggio Calabria NOVESE-BORGOSESIA Sommese di Nola SANTHIA’-SESTRI LEVANTE 3-1 Giocata ieri TORTONA-GOZZANO Moretti di Foligno VERBANO-IMPERIA Meleleo di Casarano CLASSIFICA Bra* e Chieri** p. 51; Lavagnese* 48; Santhià* 47; Chiavari 40; Borgosesia* 36; F. Caratese* 34; Verbania* 33; Derthona* 30; Gozzano* 29; Sestri Levante* e Bogliasco* 28; Tortona 24; Trezzano 23; Asti* 22; Verbano* 18; Novese* 17; Imperia 16. (* una gara in meno, ˚ una in più)
ALZANO CENE-SAN GIORGIO Giuliani di Teramo CARONNESE-CASTELLANA De Tullio di Bari MAPELLOBONATE-DARFO Loprete di Catanzaro MEZZOCORONA-PONTISOLA Amabile di Vicenza MONTICHIARI-VOGHERA De Luca di Ercolano OLGINATESE-FERSINA PERGINESE Agrò di Terni PERGOLETTESE-CARAVAGGIO Panarese di Lecce PRO SESTO-SANT’ANGELO Sartori di Padova SEREGNO-SERIATE Palermo di Bari TRENTO-LECCO Affatato di Domodossola CLASSIFICA Pergolettese p. 56; Pontisola 54; Voghera* 51; Olginatese* e Caronnese* 46; Castellana 41; Lecco* (-3) 40; Atl. Montichiari e Caravaggio* 37; Alzano Cene e Mapellobonate* 35; Darfo (-3), Seregno*, Fersina e Seriate* 32; Pro Sesto 30; San Giorgio* 24; Mezzocorona* 20; Trento (-1) 17; Sant’Angelo 13. (* una gara in meno)
(28a)
Agostini; Casini, Disabato, Di Dio; Silva Reis; Napoli, Tiboni. (Brunelli, Bisoli, Carminati, Corvesi, Roman, Essabr, Cesarini). All. Esposito. CARRARESE (4-4-2) Cicioni; Lanzoni, Benassi, Anzalone, Vannucci; Partipilo, Corrent, Venitucci, Belcastro; Mancuso, Merini. (Piscitelli, Bregliano, Melucci, Ciciretti, Malatesta, Tognoni, Orlandi). All. Iaconi. ARBITRO Morreale di Roma (Caliari-Rizzato).
LA SITUAZIONE PROSSIMO TURNO Così domenica 10 la 23ª giornata (ore 14.30): Avellino-Viareggio (1-1); Barletta-Frosinone (1-3); Benevento-Sorrento (1-1); Carrarese-Perugia (0-3); Catanzaro-Pisa (1-4); Gubbio-Prato (1-0); Latina-Andria (1-0); Paganese-Nocerina (4-1, a Pisa e a porte chiuse).
GIRONE C
(28a)
KRAS REPEN-CLODIENSE Marchese di Cosenza LEGNAGO-REAL VICENZA Celentano di Torre Annunziata MONTEBELLUNA-VIRTUS VECOMP Viola di Bari PORDENONE-SANVITESE Fracassi di Campobasso PORTO TOLLE-GIORGIONE Volpato di Merano SACILESE-ESTE Frosini di Pistoia SAMBONIFACESE-TAMAI Guarino di Caltanissetta SAN PAOLO-CEREA Balice di Termoli SANDONA’ JESOLO-UNION QUINTO Perrotti di Campobasso TRISSINO VALDAGNO-BELLUNO Corona di Oristano CLASSIFICA Sambonifacese p. 54; Porto Tolle 52; Pordenone 51; Real Vicenza 50; Virtus Vecomp 49; Clodiense 47; Sandonà Jesolo 43; Legnago e Sacilese 40; Trissino Valdagno 39; Tamai e Belluno 38; Montebelluna 36; Este 34; San Paolo 33; Giorgione 29; Cerea 22; Sanvitese 17; Kras Repen 14; Union Quinto 13.
GIRONE D CAMAIORE-TUTTOCUOIO Castello di Potenza FIDENZA-PAVULLESE Garoffolo di Vibo Valentia FORCOLI-SPAL Maggioni di Lecco FORMIGINE-RICCIONE 1-1 Giocata ieri FORTIS JUVENTUS-CASTENASO Del Toso di Maniago LUCCHESE-MASSESE Alfaré di Mestre MEZZOLARA-PISTOIESE 1-1 Giocata ieri PRO PIACENZA-CASTELFRANCO Moraglia di Verona ROSIGNANO-BAGNOLESE De Angeli di Abbiategrasso CLASSIFICA Pro Piacenza e Tuttocuoio p. 50; Lucchese 46; Spal 45; Massese 44; Mezzolara** 39; Pistoiese 76; Formigine 35; Fidenza* 33; Fortis Juventus* 32; Castelfranco* 31; Castenaso* 27; Camaiore* 23; Forcoli*, Pavullese* e Riccione (-1) 20; Bagnolese* 16; Rosignano* 14. (* una gara in meno, **una in più)
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ALESSANDRIA-SAVONA Abisso di Palermo BASSANO-GIACOMENSE Capilungo di Lecce MANTOVA-VENEZIA Benassi di Bologna MILAZZO-BELLARIA Colarossi di Roma MONZA-VALLE D’AOSTA Amoroso di Paola PRO PATRIA-FORLI’ Lanza di Nichelino RENATE-FANO Lazzeri di Arezzo RIMINI-CASALE Fanton di Lodi SANTARCANGELO-CASTIGLIONE Casaluci di Lecce CLASSIFICA Pro Patria p. 50; Savona 47; Castiglione 44; Renate* 41; Bassano 40; Alessandr.* 39; Forlì* (-1) e Venezia 38; Mantova 34; Monza* (-6) 31; V. d’Aosta* (-1) e Santarcangelo* 24; Bellaria* 23; Giacomense 21; Rimini e Fano (-1) 20; Casale* (-5) 15; Milazzo 9. (* una in meno)
ARZANESE-BORGO A BUGGIANO Magnani di Frosinone (a Mugnano) FONDI-MARTINA Giovani di Grosseto GAVORRANO-CHIETI Oliveri di Palermo L’AQUILA-CAMPOBASSO Albertini di Ascoli Piceno NORMANNA-MELFI Baldicchi di Città di Castello POGGIBONSI-PONTEDERA Bruno di Torino SALERNITANA-HINTERREGGIO Caso di Verona TERAMO-APRILIA Ceccato di Bassano VIGOR LAMEZIA-FOLIGNO Gentile di Lodi CLASS. Salernitana p. 54; Pontedera 46; L'Aquila 44; Poggibonsi 41; Aprilia, Teramo e Chieti (-1) 36; Martina 33; Arzanese 31; Borgo a Buggiano, Vigor Lamezia e Hinterreggio 30; Gavorrano 29; Melfi e Foligno 26; Campobasso (-2) 25; Normanna 15; Fondi 13.
CASACASTALDA-LANCIOTTO 0-0 Giocata ieri DERUTA-CASTEL RIGONE 1-3 Giocata ieri PIANESE-FIESOLECALDINE Cavallina di Parma PIERANTONIO-SCANDICCI Mancini di Fermo SANSEPOLCRO-PONTEVECCHIO Molinaroli di Verona SPOLETO-BASTIA Simiele di Albano Laziale SPORTING TERNI-TODI Guddo di Palermo TRESTINA-FLAMINIA Guida di Salerno VITERBESE-AREZZO Colosimo di Torino CLASS. C. Rigone* p. 48; Sansepolcro e Casacastalda* 44; Deruta* e Viterbese 40; Pontevecchio 39; Pianese 36; Sp. Terni 34; Fiesolecaldine e Spoleto 33; Scandicci 32; Arezzo 31; Trestina 29; Bastia e Lanciotto* 27; Pierantonio 23; Flaminia 20; Todi 17. (* una gara in più)
ANCONA-MARINO Zingrillo di Seregno ASTREA-ISERNIA Cataldo di Bergamo CELANO-TERMOLI Varola di Olbia CIVITANOVESE-VIS PESARO Bichisecchi di Livorno JESINA-SAMBENEDETTESE Scarpini di Arezzo MACERATESE-FIDENE Pasqua di L'Aquila OLYMPIA AGNONESE-RECANATESE Diomaiuta di Albano Laziale RENATO CURI-SAN NICOLO’ Marchetti di Ostia SAN CESAREO-AMITERNINA Valiante di Nocera Inferiore CLASSIFICA San Cesareo p. 51; Sambenedettese 48; Maceratese 45; Termoli 42; Ancona 41; Vis Pesaro e Olympia 37; Astrea 36; Jesina 34; Fidene 32; Renato Curi 31; Civitanovese e Isernia 28; Amiternina 26; Celano 24; Recanatese 18; San Nicolò e Marino 15.
BUDONI-OSTIA MARE Perotti di Legnano CASERTANA-ARZACHENA Provesi di Treviglio CIVITAVECCHIA-PORTO TORRES Pirone di Ercolano HYRIA NOLA-SORA Calogiuri di Lecce ISOLA LIRI-SELARGIUS Urselli di Taranto PALESTRINA-SARNESE Mastrodonato di Molfetta SANT’ELIA-ANZIOLAVINIO Frasca di Sulmona TORRES-CYNTHIA Prontera di Bologna TORRE NEAPOLIS-LUPA FRASCATI Giua di Pisa CLASSIFICA Torres p. 48; Casertana 43; T. Neapolis 42; Sarnese, Lupa Frascati e Palestrina 41; Sora 39; Ostia Mare 38; Cynthia 32; Porto Torres 30; Arzachena e Budoni 29; Isola Liri 26; Anziolavinio 24; Selargius 23; Civitavecchia (-3) 21; Hyria Nola 20; Sant’Elia 15.
BATTIPAGLIESE-BISCEGLIE Colinucci di Cesena FOGGIA-SANT’ANTONIO ABATE Costantini di Ascoli Piceno FORTIS TRANI-INTERNAPOLI Vingo di Pisa FRANCAVILLA-CTL CAMPANIA Cesaroni di Pesaro GLADIATOR-MATERA Candeo di Este ISCHIA-BRINDISI Pietropaolo di Modena MONOSPOLIS-NARDO’ Dionisi di L’Aquila (ore 17.30) POMIGLIANO-GROTTAGLIE Zingarelli di Siena TARANTO-POTENZA Iorio di Torre Annunziata CLASSIFICA Ischia* p. 59; Gladiator 54; Monospolis e Matera (-2) 47; Bisceglie 46; Foggia 36; Battipagliese 34; Nardò e Taranto 32; Brindisi 29; Pomigliano 28; Campania, Internapoli* e Francavilla 27; Sant’Antonio Abate (-2) 26; Grottaglie 16; Trani 10; Potenza 9. (* una in meno)
ACIREALE-RIBERA Castello di Chivasso (a porte chiuse) COSENZA-COMPR. NORMANNO Minotti di Roma LICATA-VIBONESE De Remigis di Teramo (a porte chiuse) MESSINA-PALAZZOLO D'Apice di Arezzo NISSA-CITTA’ DI MESSINA Conforti di Salerno NOTO-AGROPOLI Xausa di Portogruaro PRO CAVESE-GELBISON Chiavaroli di Pescara RAGUSA-COMPR. MONTALTO Fabbri di San Giovanni Valdarno SAVOIA-SAMBIASE Campo di Trapani CLASSIFICA Messina p. 55; Cosenza 53; Gelbison 42; Savoia 40; Città di Messina 38; Compr. Montalto e Licata 34; Ribera, Vibonese e Agropoli 33; Compr. Normanno 31; Pro Cavese e Ragusa 30; Sambiase 29; Palazzolo 27; Noto (-3) 23; Acireale 15; Nissa (-1) 8.
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DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI SIENA
Ha vinto alla Moser. Per la prima volta Moreno Moser, nipote di Francesco, figlio di Diego, erede e testimone e interprete della dinastia Moser, ha vinto alla Moser. E non, com’era — paradossalmente — successo finora, alla Saronni. Non ha vinto con una fucilata, una fiammata, apparendo e scomparendo nel nulla. Ma ha vinto scattando, inseguendo, insistendo, ha vinto sentendo, gestendo, immaginando, ha vinto soffrendo, spingendo, sognando. Ha vinto facendo la guerra, come un fante, e ha vinto facendo la resistenza, come un partigiano. Ha vinto d’istinto e di voglia. Ha vinto con le gambe, ma ha vinto anche con l’anima. Ha vinto con la generosità, ma anche con la saggezza. Ha vinto con la forza, di forza e, alla fine, anche per forza.
È un vero Moreno Moser, 22 anni, vola sullo sterrato FOTO ILARIO BIONDI/BETTINI
Country & western Ieri Moreno
Moser stava alle Strade Bianche come Francesco Moser alla Parigi-Roubaix. Moreno una volta, la prima, questa, Francesco tre volte, per sempre, nella storia. Le Strade Bianche non valgono la Roubaix, ma il genere è quello, per l’ambiente country & western, per l’avventura-è-l’avventura, forse anche per quella musica che i corridori sentono dentro di loro, rock o rap, garage o hip hop, dipende dal frullare delle gambe, dal ballare della catena, dal rimbalzare del telaio. E infine anche dall’urlo della gente. Il Monte Sante Marie ha lo stesso valore che la foresta di Arenberg vanta proprio nella Roubaix: lì comincia la storia, il film, il romanzo. Qualcuno dice che si chiama così, Sante Marie, al plurale, perché chi l’affronta, a un certo punto comincia a vedere doppio, o triplo, o addirittura quadruplo. Non una sola Santa Maria, ma due, tre, o addirittura quattro. C’è un altro punto, sempre nella fantasiosa e ciclistica Toscana, battezzato Quattro Madon-
Capolavoro sullo sterrato Moreno domina come lo zio
Moreno Moser con papà Diego, 66 anni MOSNA
ne. A occhio, l’occhio stanco di un pedalatore, forse accade lo stesso fenomeno, anche se più preciso. Lì, sul Monte Sante Marie, dietro i quattro coraggiosi fuggitivi di giornata (Ermeti con lo svizzero Schaer, il russo Belkov e il lettone Saramotins), a cinque minuti e mezzo e a una cinquantina di chilometri dal traguardo, il gruppo dei più forti era tirato proprio da Moreno Moser. Leg-
gero eppure solido. Ispirato. Se fino a quel punto la corsa era stata amministrata dai compagni della Cannondale, da quel serpente di ghiaia che sale e scende come incantato da un pifferaio magico, era Moreno a prendere l’iniziativa, cioè a inventare una trama. Muro e contrade E la trama era di quelle eroiche, come succe-
de su queste strade vecchie, oneste, contadine. Su e giù. Terra e asfalto. Vento e nuvole. Una lotta allo sfinimento. A una ventina di chilometri dal traguardo ha attaccato Flecha, un «hombre», un «gaucho», un «campeador». Ai -17 Moreno si è alzato sui pedali, si è riportato su Flecha, ha acciuffato i quattro, ha risposto e allungato, ha tenuto un centinaio di metri di respi-
LaTribù dal Trentino
Fratelli, cugini, nipoti Tutti in furgone da Palù con il capostipite Aldo
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Giornata speciale in piazza del Campo a seguire il trionfo Papà Diego: «Meno male che Moreno non ha preso da me» DAL NOSTRO INVIATO
SIENA
Diciassette squadre e una tribù. Le 17 squadre: quelle dei corridori, delle ammiraglie. E la tribù: quella dei Moser, dentro e fuori dalla corsa, un albero genealogico così ramificato da sembrare un bosco, fratelli padri zii cugini nipoti, una parentela di vite e vitigni, di bici e baci, una ruota che non smette di girare. E non smettono di girare neanche le ruote del furgone Nissan dell’Unione sportiva Montecorona e quelle di altre cinque macchine, una trentina di trentini, una rappresentanza del popolo moseriano. Sul contachilo-
metri, per seguire Moreno, gli ultimi 350 sono quelli da Palù di Giovo a piazza del Campo, partenza ore 6 del mattino. Il patriarca e il papà «Ero un po’ come Moreno. O forse lui è un po’ come me — racconta Aldo Moser, 79 anni, il patriarca —. Solo che io non avevo la sua sparata. Le prime corse da professionista, come lui, a 20 anni: attaccavo, rimanevo solo, poi perché in discesa foravo, o perché nei paesi mi perdevo, o perché in volata ero fermo, vincevo poco. E quel Giro di Lombardia del 1954, quando scattai sul Ghisallo e Coppi mi disse di aiutarlo, poi caddi fra i binari a Niguarda e mi riportai sui primi sul ponte della Ghisol-
fa, infine settimo, ma su sette». «Meno male che Moreno non ha preso da me — dice Diego Moser, 66 anni, il papà —. Volere non è sempre potere, a volte la testa domanda e le gambe non rispondono. Mai preteso nulla da Moreno, né quando non aveva voglia e non si allenava e non correva, né adesso che sembra pedalare sempre con leggerezza e facilità. Lo seguo come un padre, come un tifoso, come un turista, senza pressioni, senza interferenze». I parenti e i fan All’arrivo, prima
davanti alla tv, poi sotto il podio, quindi intorno a Moreno, infine insieme a tavola, i Moser fanno gruppo. C’è Matteo, 33 anni, fratello, enologo:
Tutti a guardare Moreno in tv. Nino Marconi (1), storico d.s. della Montecorona; Leonardo (2), 29, fratello di Moreno; Matteo (3), 33 anni, fratello maggiore di Moreno; Carlo (4), 29 anni, figlio di Francesco Moser; Aldo Moser (5), 79 anni, il capostipite, 2 giorni in rosa nel 1958 e 1971 FOTO REMO MOSNA
«Moreno è tranquillo e simpatico, fuori corsa sembra strano e svagato, in corsa si trasforma, determinato e concentrato». C’è Leonardo, 28 anni, fratello, imprenditore agricolo (enologo come titolo, contadino come pratica): «Moreno mi fa venire una tremenda nostalgia del ciclismo». C’è Carlo, 29 an-
ni, cugino (è uno dei figli di Francesco), nel settore vendite dei vini Moser: «Sono il Moser ciclisticamente sbagliato. Prima e ultima corsa, a 11 anni, ritirato. Non mi pesava il cognome, ma la bici». C’è Remo Mosna, 67 anni, che fotografa i Moser dal 1969: «Le foto sono diventate un problema. Sono così tante che, se mi fermo per archiviarle, non posso più andare a scattarle». C’è Tommaso Pellegrini, 22 anni, presidente del Moreno Moser fans club: «Il nostro simbolo è una fenice, perché il suo motto è "post fata resurgo", dopo la morte torno ad alzarmi. Ogni volta che un Moser finisce di correre, ce n’è un altro che comincia».
Bianca e azzurra E c’è anche Nino Marconi, 75 anni, da 45 nella Montecorona, con qualsiasi Moser: «Maglia bianca e azzurra, dalla nascita, anno 1951, quando Aldo cominciava a correre. Adesso la squadra conta su otto juniores, tre allievi, tre esordienti e 22 giovanissimi, di cui quattro ragazzine fra i 6 e i 12 anni, e una di loro le vince tutte. Un furgone, quattro macchine, le bici rigorosamente Moser, due sponsor. Nel baule pane, salame e vino, sempre. Perché il ciclismo è la nostra esistenza». past.
LEGGI IL COMMENTO di LUCA GIALANELLA
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Moser
Cancellara è quarto
GUARDATE FRANCESCO ALLA ROUBAIX.... Moreno è nipote di Francesco Moser, 61 anni, l’italiano più vincente di sempre. Oltre al magico 1984 (record dell’ora, Giro e Sanremo), Francesco vinse 3 Roubaix consecutive: 1978, ’79 e ’80 (nella foto BETTINI)
Strade Bianche a Siena Il nipote di Francesco vola a 17 km dall’arrivo e stacca tutti nel finale: Cancellara k.o. La «piccola Roubaix» è italiana ro all’ultimo chilometro, e lì si è sublimato. Una volata prima su un muro e poi fra le contrade. E l’apoteosi, come un palio, in palio un trionfo, nella piazza del Campo. Moreno ha 22 anni. Ieri era il più giovane corridore dei 79 arrivati. Qualcosa vorrà pur dire. Ed era anche il primo corridore italiano vincitore alle Strade Bianche. Anche questo, qualcosa vorrà pur dire.
Per esempio: che il ciclismo italiano possiede un talento, un tesoro. Per esempio: che il ciclismo italiano può guardare l’orizzonte non solo per celebrare un tramonto, ma anche per festeggiare un’alba. Per esempio: che il ciclismo italiano è un «Nuovo cinema paradiso». Magari Moreno non diventerà come lo zio Francesco, ma nella prima gara da professionista (anzi, da
stagista: il Trofeo Melinda) nel 2011 ha accarezzato la vittoria, nella prima stagione da professionista nel 2012 di vittorie (e sonanti) ne ha collezionate cinque, e adesso, in tre giorni e due corse, nella prima ha aiutato Sagan a vincere, e nella seconda, aiutato da Sagan, ha vinto. E anche questo, qualcosa vorrà pur dire. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SAGAN 2˚, NOCENTINI 3˚ UN PODIO CHE VALE In alto, il podio sotto l’imponente Torre del Mangia in piazza del Campo a Siena. Con Moser, il compagno Peter Sagan (2˚), 23 anni, vincitore giovedì a Camaiore grazie proprio al trentino, e l’aretino Rinaldo Nocentini (3˚), 36 anni, protagonista di un ottimo inizio di stagione. A fianco, l’urlo di Moreno all’arrivo FOTO BETTINI
L’INTERVISTA AL VINCITORE
«Un concerto rock Qui si corre da soli contro il destino» Moser «In questa corsa si segue solo l’istinto. Nel finale mi ha spinto l’urlo della gente» DAL NOSTRO INVIATO
SIENA
Emozionato, stranito, sorridente, presente, divertito, riconoscente, aeronautico. Insomma: felice. Moreno, attacco previsto?
«In una corsa così, non si va a tattiche ma a istinto. A una ventina di chilometri dall’arrivo, quando i fuggitivi avevano ancora più di 2’ e mezzo, quando Flecha se n’era andato da solo a inseguirli, e quando il gruppo ha rallentato, ho sentito che era giunto il momento di provarci. E ci ho provato». La presenza di Sagan?
«Mi dava tranquillità: se avesse-
ro ripreso me, sarebbe toccata a lui. La stessa tranquillità che mi aveva dato prima l’enorme lavoro dei compagni. Avevamo la situazione sotto controllo fin quasi dall’inizio. L’importante era non ostacolarci. Ma come io ho aiutato Peter a Camaiore, Peter ha aiutato me qui. E abbiamo dimostrato di essere una grande squadra». C’è stato un momento in cui ha temuto di non vincere?
«Negli ultimi 5 km, quando il gruppo ci stava raggiungendo e davanti nessuno mi aiutava a tirare. Ma c’era da capirli. Per questo non sono mai andato al 100%, tenevo sempre qualcosa di riserva. Sapevo che l’ultima salita, all’ultimo chilometro, sarebbe stata decisiva. Sapevo che avrei dovuto spendere lì le ultime energie. Sarebbe stato sciocco perdere in quel modo. Ho stretto i denti, ho dato tutto. Poi c’è stata la gente — un urlo lungo quasi un chilometro — a spingermi al traguardo. Una sensazione da concerto rock».
Aveva detto che le Strade Bianche la ispiravano.
«Sarà per l’ambiente, o per lo sterrato. Già al GiroBio avevo vinto una tappa sullo sterrato, quella di Asiago. Qui ho corso un anno fa: non era andata così bene, ma avevo sentito emozioni particolari. E mi ero fatto una convinzione». Quale?
«Questa è una corsa diversa dalle altre perché, a un certo punto, diventa individuale. Non ci sono più tattiche, strategie, giochi, ma si è soli con il destino. Un po’ perché lo sterrato demolisce le gambe, un po’ perché demolisce le bici. Conta il cuore, ma conta anche la fortuna. Ed è in queste circostanze che riesco a dare il meglio». Come lo zio Francesco?
«Le Strade Bianche non sono
1. Moreno MOSER (Cannondale) km 188 in 5.01'53", media 37,365 km/h; 2. Peter Sagan (Slk, Cannondale) a 6"; 3. Rinaldo Nocentini (Ag2R) a 7"; 4. Cancellara (Svi); 5. Saramotins (Lit); 6. Van Avermaet (Bel); 7. Kolobnev (Rus); 8. Reda; 9. Caruso a 10"; 10. Belkov (Rus) a 13"; 11. Niemiec (Pol) a 15"; 12. Ponzi a 17"; 13. Valverde (Spa); 14. Iglinsky (Kaz) a 19"; 15. Amador (Crc) a 21"; 16. Cunego; 17. Visconti a 23"; 18. Slagter (Ola); 19. Lagutin (Uzb); 20. Aru a 27"; 21. Schär (Svi) a 31"; 22. Brandle (Aut); 23. Gatto a 44"; 24. Chiarini a 1’34"; 25. Brutt (Rus) a 1’39"; 28. Evans (Aus) a 1’43"; 29. Pellizotti; 32. Flecha (Spa) a 1’58"; 33. Marcato a 2’48"; 65. Phinney (Usa) a 11’48"; 79. Boem a 17’49". Partiti 132, arrivati 79
S
la Roubaix. E siamo due corridori diversi. Ma qualcosa di simile forse c’è». Moreno, i suoi limiti?
«Non ne ho idea. Faccio quello che mi sento. A volte va, a volte no. Mi scopro anch’io, di corsa in corsa. Non sono uomo da grandi giri, perché non sono uomo da grandi salite. Non sono uomo da Roubaix, perché sono un peso leggero. Credo di essere uno scattista, dunque da classiche, anche quelle del Nord».
ALBO D’ORO 2007 Kolobnev (Rus) 2008 Cancellara (Svi) 2009 Lovkvist (Sve) 2010 M. Iglinsky (Kaz) 2011 Gilbert (Bel) 2012 Cancellara (Svi) 2013 Moser
Gazzetta.it VIDEOINTERVISTE A MOSER, SAGAN EVANS E PHINNEY Sul nostro sito tutti i servizi sul trionfo di Moreno Moser alle «Strade Bianche». Guardate le videointerviste al vincitore, a Peter Sagan, a Cadel Evans e a Taylor Phinney. Più la fotogallery su una corsa che, alla 7ª edizione, si sta affermando come una delle più belle del circuito mondiale. E oggi non perdete i video della «Roma Maxima» con arrivo al Colosseo
A Roma DIR. RAISPORT 2, 13.30
«Roma Maxima» Nibali e Pozzato sfidano Valverde Si disputa oggi a Roma la prima edizione della Roma Maxima, corsa Gazzetta che sostituisce il vecchio Giro del Lazio (l’ultima edizione nel 2008 fu vinta da Masciarelli davanti a Pozzato e Di Luca) e che sarà trasmessa in 116 paesi dei 5 continenti. Oggi i favoriti per giocarsi la vittoria sono lo spagnolo Alejandro Valverde e due italiani: Vincenzo Nibali e Filippo Pozzato. Il ritrovo di partenza è previsto su via dei Fori Imperiali alle ore 9. I corridori muoveranno poi alle 10.20 verso il km 0 posto in via Appia Pignatelli. L’arrivo, dopo 180 km, è previsto intorno alle ore 15, sempre ai Fori Imperiali, davanti al Colosseo. Sedici le squadre al via. Ecco i migliori iscritti: Gadret e Belletti (Ag2R); Gavazzi e Sella (Androni); Nibali (Astana); Battaglin (Bardiani); Phinney (Bmc); Caruso (Cannondale); Duarte (Colombia); Caruso (Katusha); Pozzato e Cunego (lampre); Valverde e Visconti (Movistar); Flecha (Vacansoleil); Gatto e Garzelli (Vini Fantini). Tv: diretta RaiSport2 dalle 13.30.
DA OGGI IN FRANCIA
Parigi-Nizza al via C’è anche Basso Prende il via oggi con un prologo di 2,9 km a Houilles la 71ª edizione della Parigi-Nizza. Per Ivan Basso sarà il debutto stagionale. In gara anche Diego Ulissi, 2˚ a Camaiore, Michele Scarponi ed Elia Viviani. Tra gli stranieri, Van Garderen e Gesink. Diretta RaiSport 2 dalle 15.35
IN MALESIA
Ancora Chicchi Sua l’ultima tappa Francesco Chicchi (Vini Fantini) ha vinto l’ultimo sprint del Tour de Langkawi davanti a Rico Rogers e Graeme Brown. Per il velocista toscano è il secondo successo in Malesia. Nella generale, trionfo del colombiano Julian Arredondo (Nippo-De Rosa) con 1’15" su Weening e 2’10" sullo spagnolo Pardilla.
IN BELGIO
Fiandre occidentali Bravo Napolitano
E adesso?
«Tirreno-Adriatico, Sanremo, Coppi e Bartali, Brabante, Amstel, Freccia Vallone e Liegi. Niente Giro, ma Tour». past.
Danilo Napolitano (Accent) ha vinto la 1ª tappa della Tre Giorni delle Fiandre Occidentali. In classifica comanda Vandewalle. Oggi la conclusione con la Nieuport-Ichtegem di 181,8 km.
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la curiosità
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MONTMELÒ
«È stato come poter fare l’amore con una bella ragazza e dover scappare perché sta arrivando il fidanzato». La battuta è il ritratto di Davide Valsecchi e del suo primo giorno in F.1. Il brianzolo ha ancora la schiettezza che manca a tanti piloti-robot. La Lotus l’ha fatto debuttare al mattino per sostituire Kimi Raikkonen, vitti-
«Last minute» Valsecchi gira con la tuta di Kimi ma di un’intossicazione alimentare. E Valsecchi ha fatto vedere di essere veloce, anche se l’avventura è durata solo 16 giri, dal momento che era stato richiamato nel frattempo l’altro titolare Grosjean. «Mi hanno detto che avrei guidato mentre stavo facendo colazione in circuito. Ho chiesto ai ragazzi dove fosse il materiale, ma era stato già spedito in Australia. Io avevo solo il casco, che porto sempre nei viaggi. Così ho messo la tuta e le scarpe di Raikko-
nen, guidando con il suo sedile, perché non c’era tempo». Dopo Trulli La concitazione ha
quasi superato l’emozione, per il primo italiano che tornava a guidare in test collettivi di F.1 dodici mesi dopo Trulli sulla Caterham a Jerez. Ma Valsecchi ha dimostrato di meritarsi la fiducia, nonostante abbia potuto provare a singhiozzo. «Rispetto ai test giovani di Abu Dhabi, con la vecchia vettura, su questa era tutto diverso. A comin-
ciare dai comandi al volante. Infatti ho fatto un po’ di confusione e nel giro buono non ho neppure usato il Kers. Ma sono contento, anche se è durata poco. E gli ingegneri erano soddisfatti. Ho fatto due giri a velocità costante per rilevamenti sugli scarichi. Poi mi sono dovuto fermare in pista per uno stop precauzionale dovuto alla pressione dell’olio. Al rientro, con gomme nuove, ho fatto subito 1’23"448. C’erano altri due set disponibili e sarei sceso a 1’22".
Ma stava arrivando Grosjean e servivano due ore per cambiare la pedaliera. Questa Lotus però è da primi tre posti». Il francese nel pomeriggio ha poi fatto 46 giri, con il miglior tempo di 1’23"380. Davide ora scalpita, vorrebbe un’altra occasione. «Farò un programma al simulatore e ad inizio aprile dovrei provare tre giorni al Paul Ricard». Potrà almeno togliersi la voglia. lu.pe.
Davide Valsecchi, 26 anni COLOMBO
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BRIVIDO
Massa La Ferrari perde la ruota Hamilton vola con Mercedes Sulla F138 cede il portamozzo. Lewis (gomme soft) lascia Felipe a 7 decimi DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA MONTMELÒ (Spagna)
Il sole sta quasi tramontando sul Montmelò, quando spuntano le bandiere rosse e le telecamere inquadrano la Ferrari di Felipe Massa ferma su tre ruote. Mancano 20’ a fine prove e la F138 torna ai box sul carro gru, chiudendo in anticipo una giornata che fino ad allora era stata ancora senza intoppi. Stavolta a fermarla è stato invece il portamozzo anteriore sinistro, che ha ceduto danneggiando il cerchio dall’interno. Un problema insolito, sul quale però la scuderia di Maranello sta facendo verifiche per evitare che si ripeta. «Nessuno spavento, certo è stato strano perdere una ruota così — dice Massa mentre è a tavola —. Non c’è da allarmarsi. Il cerchio sembrava tagliato all’interno. Quindi è scappato via anche il dado di serraggio. Ma niente rischi». Controllo Il brasiliano in quel momento era in pieno rettilineo, prima dell’ingresso nel
Motodrom, e perciò non è finito in testacoda, rallentando e parcheggiando in mezzo alla pista. Fosse successo poco più avanti, nel curvone che porta al traguardo, se la sarebbe vista brutta. Pensieri che però i piloti rimuovono. Tempone «Oggi abbiamo provato a fare il tempo, anche se non proprio in condizioni di qualifica. Hamilton probabilmente lo era. Ciò nonostante, non mi aspettavo che fosse così veloce», aggiunge Massa. In verità, Felipe non è stato il solo a stupirsi. La prestazione del britannico della Mercedes è sulla bocca di tutti. Ne parlano tecnici e rivali. Lewis Hamilton, con gomme soffici, al mattino ha demolito di un secondo e mezzo il precedente record dei test invernali di Sergio Perez, scendendo fino a 1’20"558, limite inavvicinabile per tutti. Per dare un’idea, il secondo miglior tempo assoluto è stato 1’21"266 di Massa con gomme super soffici. Sorpresa La freccia d’argento
insomma è tornata a essere...
MONDIALE CROSS DAVANTI A DESALLE
Cairoli, rinnovo triennale con la Ktm e vittoria nella superfinale in Qatar LOSAIL (Qatar) — Tony Cairoli festeggia il rinnovo triennale del contratto con la Ktm del Team De Carli vincendo la superfinale della tappa inaugurale del Mondiale 2013, in notturna in Qatar. Il 27enne siciliano, terzo in rimonta nella manche Mx1 dietro i belgi Clement Desalle (Suzuki) e Ken De Dycker (Ktm), si è imposto nella superfinale grazie a una condotta di gara praticamente perfetta. Nei primi giri ha fatto
sfogare Desalle, per poi passarlo quando mancavano 25’ alla fine. Terzo è arrivato il francese Gautier Paulin (Kawasaki). Nel Mondiale, in testa c’è Desalle - vincitore del GP - con 47 punti; Cairoli è secondo a quota 45. Nella Mx2 il GP è andato all’olandese Herlings (Ktm), che ora comanda la classifica iridata a punteggio pieno. Prossima tappa il 10 marzo in Thailandia. Massimo Zanzani © RIPRODUZIONE RISERVATA
Felipe Massa, 31 anni, ancora dentro l’abitacolo della F138 che ha appena perso la gomma anteriore sinistra. Il brasiliano finirà lì il suo test COLOMBO
freccia. E si propone, con la Lotus, come minaccia per le tre grandi. Può contare infatti anche sull’affidabilità: Hamilton ha macinato altri 117 giri, gli stessi messi insieme da Nico Rosberg il giorno prima. In totale, dall’inizio dell’inverno, il britannico ha già fatto 2.593 km sulla nuova vettura, cioè la distanza di 8 GP. Come se avesse corso quasi mezza stagione
Button applaude l’ex compagno: «Nessuno veloce come loro». Red Bull in difficoltà ancora prima di partire per Melbourne. Ne è impressionato anche Jenson Button, suo ex compagno alla McLaren: «Nessun team è stato costantemente veloce e affidabile quanto la Mercedes». Alla fine quello che sembrava più prudente era proprio Hamilton, forse perché accortosi di aver scoperto le carte: «Le aspettative non cambiano. Sapevo che la
nuova macchina sarebbe stata migliore della vecchia e lo è». Guai Più difficile interpretare i tempi della Ferrari, che ha provato a lungo con le gomme soft. Fernando Alonso via Twitter ha ribadito il messaggio del giorno prima, quando si è detto certo che il divario di 7-8 decimi rispetto ai migliori sia ora più ridotto: «Siamo sulla strada giusta». Di certo, sul fronte dello sviluppo, la rossa non ha tra le sue priorità la sperimentazione del Drs passivo sull’ala posteriore come la Red Bull. I vantaggi non sembrano giustificare le enormi difficoltà per trovare il giusto settaggio. Tanto che anche il team di Adrian Newey al momento l’ha fatto sparire, avendo ben altre preoccupazioni. Mark Webber anche ieri ha potuto provare poco (59 giri), con sensori e vernici di riscontro ovunque sulla carrozzeria: «Non abbiamo potuto completare il programma per piccoli problemi. Avessimo altre due settimane di test le prenderemmo al volo». Brutto segnale.
Lewis Hamilton, 28 anni, porta a spasso Rosco, il suo bulldog inglese COLOMBO
Tarquini ci riprova sulla Honda Civic (l.s.) Ad Arluno (Mi), è stato presentato l’Honda Racing Team JAS che disputerà il Mondiale Turismo con due Civic per Gabriele Tarquini (foto) e Tiago Monteiro. Prima tappa il 24 marzo a Monza
Così ieri nella penultima giornata di test sul circuito catalano di Montmelò (4.655 m). 1. Hamilton (GB-Mercedes) 1’20"558 (117 giri) gomme soffici; 2. Massa (Bra-Ferrari) 1’21"266 (94) supersoffici; 3. Sutil (Ger-Force India) 1’21"627 (109) soffici; 4. Maldonado (Ven-Williams) 1’22"305 (34) soffici; 5. Bottas (Fin-Williams) 1’22"468 (31) soffici; 6. Gutierrez (Mes-Sauber) 1’22"553 (99) soffici; 7. Webber (Aus-Red Bull) 1’22"658 (59) soffici; 8. Perez (Mes-McLaren) 1’22"694 (101) soffici; 9. Vergne (Fra-Toro Rosso) 1’23"223 (114) soffici; 10. Grosjean (Fra-Lotus) 1’23"380 (46) medie; 11. Valsecchi (Ita-Lotus) 1’23"448 (16) soffici; 12. Bianchi (Fra-Marussia) 1’24"028 (74) soffici; 13. Van der Garde (Ola-Caterham) 1’24"235 (126) soffici. OGGI GRAN FINALE L’ultima giornata di test, per quanto riguarda i top team, vedrà girare Alonso (Ferrari), Vettel (Red Bull), Button (McLaren) e Rosberg (Mercedes). IL 17 C’È IL GP AUSTRALIA Tra due settimane esatte inizia il Mondiale 2013. La tappa inaugurale è prevista infatti il 17 marzo in Australia, a Melbourne. Il 24 c’è invece il GP Malesia a Sepang.
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MondialeTurismo
i tempi
V8 AUSTRALIA AD ADELAIDE
Stoner, fantastica rimonta: da 30˚ a 15˚ «Che divertimento battagliare così» Archiviata la delusione per il ritiro al debutto di venerdì («Mi son concentrato a non distruggere un’altra gomma e a portare a casa la macchina») Casey Stoner si è rifatto nella seconda gara del campionato V8 australiano ad Adelaide, chiudendo 15˚ dopo essere scattato ultimo dei 30 in griglia. «Mi sono divertito — ha detto l’ex iridato MotoGP —, ho fatto un po’ di battaglie e vorrei correre subito un’altra gara. Ma intanto ho capito cosa mi aspetta».
Casey Stoner, 27 anni, australiano
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
ATLETICA CAMPIONATI EUROPEI INDOOR italia: 52555255555549
Salti in paradiso
I BALZI, IL VOLO, LA FESTA 1
Greco è re del triplo: 17.70! Quanta fede nel suo oro Vola tra i grandi e poi si mette a pregare: «La religione mi dà le risposte. In gara soffrivo a inguine e caviglia, non sapevo quanto potevo saltare» IlCommento
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I NUMERI di GIANNI MERLO
Sulle orme di Gentile e Donato Quarantacinque anni fa ai Giochi di Mexico City Giuseppe Gentile fu per un giorno primatista mondiale del triplo con 17.10 in qualificazione. Il giorno dopo, in finale, stabilì un nuovo limite con 17.22, ma poi fu ingoiato dal brasiliano Prudencio e dal sovietico Saneyev. Rimase di bronzo, ma affascinò Pier Paolo Pasolini che lo chiamò a sostenere il ruolo di Giasone in «Medea» con Maria Callas. Il triplo è una disciplina durissima, devastante per muscoli e articolazioni, ma per l’atleta che se ne innamora è come una droga: non la lascia più. Fra i tanti interpreti abbiamo avuto un campione mondiale indoor: Paolo Camossi, 17.32 a Lisbona nel 2001. Poi sulla scena è arrivato Fabrizio Donato, oro europeo indoor e all’aperto e l’anno scorso bronzo olimpico. Nel 2011 a Parigi stabilì il record italiano in sala con 17.73. Quel giorno pure Greco era in finale, ma un metro dietro. Ora lo ha quasi raggiunto.... Ha un talento enorme perché è capace di correre i 100 in 10”38. Ma è fragile come il cristallo. È l’incubo dei fisioterapisti. Senza la pubalgia sarebbe arrivato forse a 18 metri.
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Nelle liste mondiali Con il 17.70 di ieri, Greco si inserisce all’11˚ posto delle liste mondiali all time del triplo indoor. Il record è di Teddy Tamgho (Fra) con 17.92
Daniele Greco, 24enne di Galàtone (Le), è alto 1.86. Gareggia per le Fiamme Oro
DANIELE GRECO quarto all’Olimpiade di Londra
Pensavo di essere andato più lontano, tengo il misurone per i Mondiali DANIELE GRECO 24 anni compiuti venerdì
3 DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI GÖTEBORG (Svezia)
Da Galàtone, paese di 15.800 abitanti nel leccese, al tetto d’Europa. Dai cento ettari del terreno di famiglia, dove si coltivano fagiolini, fragole, angurie e minunceddrhe, cetriolo dolce tipico della zona, alla sabbia d’oro della Scandinavium Arena. Daniele Greco, nella città di Christian Olsson e sotto gli occhi di Jonathan Edwards, il passato prossimo della specialità, nel triplo degli Europei indoor vola oltre le stelle. Fino a 17.70, una misura esagerata. Per uno che non arriva certo dal nulla (come dimenticare il quarto posto all’Olimpiade di Londra o il trionfo agli Europei under 23 del 2009?) vale un progresso sul personale di addirittura di 23 cm. Ma anche la 2a prestazione italiana all-time a soli tre dal record di Fabrizio Donato e di gran lunga la migliore al mondo del 2013 in sala. Nella rassegna è la quarta medaglia tricolore della specialità, dopo l’oro e l’argento dello stesso Donato a Torino 2009 e a Parigi 2011 e il bronzo di Paolo Camossi a Gand 2000. La gara Il poliziotto allievo di
Raimondo Orsini, 24 anni festeggiati venerdì, in Svezia con più di un acciacco (un’infiammazione alla zona pubica e una compressione alla caviglia sinistra, quella di stacco) gestisce la gara da consumato campione. Senza farsi spaventare dal pronostico e dal primo posto della qualifi-
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Sono credente. Un giorno capirò il senso della morte di mio fratello a 17 anni
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cazione (16.94). Calzettoni bianchi al ginocchio, piazza un 17.00 d’ingresso che lo porta al comando. Poi, dopo un nullo, mentre il russo Fyodorov al terzo tentativo arriva a 17.12, spara un 17.15 che lo riporta subito in testa. Il capolavoro arriva alla quarta prova, con tanto di nove centimetri regalati alla pedana. L’azione è pressoché perfetta. L’attesa per la misurazione infinita: Daniele, da sempre profondamente religioso, si inginocchia con le mani giunte e diventa una statua. Quando il risultato è ufficializzato, bacia il crocefisso che porta al collo ed esplode. «Pensavo fosse anche di più — ammette il fidanzato di Francesca Lanciano, primatista italiana junior della specialità -: mi tengo il misurone per un’occasione ancora più importante, magari i Mondiali di Mosca d’agosto». La fede Dietro di lui, che rinun-
cia al quinto tentativo e fa nullo al sesto, il russo Samitov cresce fino a 17.30 e poi, appunto, Fyodorov. I 40 centimetri di vantag-
IN ITALIA È LA 2a MISURA MIS. 17.73i 17.70i 17.60 17.53 17.52 17.48 17.47 17.45 17.39 17.39i 17.34 17.34
ATLETA F. Donato D. Greco F. Donato F. Donato F. Donato F. Donato D. Greco P. Camossi D. Greco F. Donato P. Camossi D. Greco
SEDE Parigi Goteborg Milano Helsinki Bressanone Londra Potenza Milano Bressanone Ancona Bressanone Londra
DATA 6/3/2011 2/3/2013 7/6/2000 30/6/2012 8/7/2012 9/8/2012 9/6/2012 7/6/2000 8/7/2012 28/2/2010 17/6/2001 9/8/2012
gio sul piazzato la dicono lunga sul dominio dell’azzurro. «Sapevo di valere un simile risultato — ammette — ma le ultime settimane sono state difficili. Ho cercato di saltare subito lontano, perché non sapevo quanta autonomia avrei avuto. Mi sono imbottito di antinfiammatori, così la caviglia è rimasta tranquilla, mentre l’inguine mi ha dato un po’ fastidio. La concorrenza era quella che era. Ma la pedana, a saperla sfruttare, portava lontano». La maglietta Daniele, a ga-
ra conclusa, indossa una T-shirt bianca da lui preparata con scritte a mano in inglese. Sul davanti recita: «Gesù vive in me», sul retro «Tutto io posso in colui che mi dà la forza». Non è bigottismo, non è solo il rispetto di una tradizione. Daniele, nel telefonino, ha un’applicazione con l’Antico Testamento e i Vangeli. E alla domenica, dopo aver fatto parte del coro parrocchiale di suo paese, da qualche tempo presta servizio come solista durante le funzioni della parrocchia di Lido Conchiglie. «La fede — ha detto più volte — mi dà certe risposte. Un giorno mi farà anche capire il senso della morte di mia fratello Davide a 17 anni». Intanto la dedica è per Donato. Amico, riferimento, compagno di allenamenti e argento uscente: «Voleva esserci — dice Greco — lo ha fermato l’influenza. Un giorno, magari ai Mondiali di Mosca, ce la faremo a salire insieme su un podio importante». E così sia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Diretta su RaiSport2 ed Eurosport
La Aregawi stacca tutte nei 1500 Oggi speriamo pure nella La Mantia FINALI Uomini. 60: 1. Vicaut (Fra) 6"48; 2. Dasaoulu (Gb) 6"48; 3. Tumi 6"52; 4. Saidy Ndure (Nor) 6"61; 5. Rose (Sve) 6"62, 6. Reus (Ger). 6"62; 3000: Ibrahimov (Aze) 7’49"74; 2. Higuero (Spa) 7’50"26; 3. Olionaird (Irl) 7’50"40; 4. Kowal (Fra) 7’50"89; 5. Carvalho (Fra) 7’53"23; 6. Akkas (Tur) 7’54"89. Alto: 1. Mudrov (Rus) 2.35; 2. Dmitrik (Rus) 2.33; 3. Baba (Cec) 2.31; 4. Mastoras (Gre) 2.29; 5. Tamberi 2.29; 6. Grabarz (Gb) 2,.23. Triplo: 1. Greco 17.70 (17.00, n, 17.15, 17.70, r, n); 2. Samitov (Rus) 17.30; 3. Fyodorov (Rus) 17.12; 4. Kuznyetsov (Ucr) 17.02; 5. Correa (Fra) 16.92; 6. Taillepierre (Fra) 16.72. Donne. 1500: 1. Aregawi (Sve) 4’04"47; 2. Macias (Spa) 4’14"19; 3. Broniatowska (Pol) 4’14"30; 4. Karaieva (Bie) 4’15"15; 5. Podosenova (Rus) 4’16"32; 6. Soboleva (Rus) 4’16"50; 7. Viola 4’16"83.
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I NUMERI
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Le medaglie tedesche Dopo due giornate di gara e 11 ori assegnati, la Germania è ancora a 0 podi
Asta: 1. Bleasdale (Gb) 4.67; 2. Rogowska (Pol) 4.67; 3. Sidorova (Rus) 4.62; 4. Svobodova (Cec) 4.62; 5. Savchenko (Rus) 4.37; 6. Zhuk Krasnova (Rus) 4.37. Lungo: 1. Klishina (Rus) 7.01; 2. Lesueur (Fra) 6.90; 3. Jarder (Sve) 6.71; 4. Proctor (Gb) 6.69; 5. Spanovic (Ser) 6.68; 6. Kucherenko (Rus) 6.62; QUALIFICAZIONI Uomini. 60. Sf. I: 12. Tumi 6"58; 2. Saidy Ndure (Nor) 6"59. II: 1. Dasaoulu (Gb) 6"52; 2. Vicaut (Fra) 6"60; 8. Collio 6"89. 400. Sf. I: 1. Maslak (Cec) 46"18; 2. Levine (Gb) 46"50. II: 1. Trenikhin (Rus) 46"00; 2. Stracham (Gb) 46"88. 800. Sf. I: 1. Lopez (Spa) 1’48"56; 2. Ananenka (Bie) 1’48"77. II: 1. Mohammed (Gb) 1’48"89; 2. Bybyk (Ucr) 1’49"92. 1500. Sf. I: 1. Ozbilen (Tur) 3’39"58; 8. Salami 3’54"04, el (24˚). III: 6. Abdikadar 3’47"21, el (19˚).Asta. I: 1. Otto (Ger) 5.75; 2. Filip-
pidis (Gre) 5.75. II: 1. Lavillenie (Fra) 5.70; 5. Piantella 5.50, el (12˚). Lungo. I: 1. Menkov (Rus) 8.22; 7. Ojiaku 7.56, el (17˚); 13. Tremigliozzi 7.26, el (25˚). II: 1. Reif (Ger) 8.15; 6. Catania 7.78, el (12˚). Eptathlon (dopo 4 gare): 1. Dudas (Ser) p. 3476; 2. Sintnicolaas (Ol) 3444; 3. Mayer (Fra) 3442. Donne. 60. Batt. I: 1. Sailer (Ger) 7"12; 5. Alloh 7"30, q (pb, 11a). II: 1. Okparaebo (Nor) 7"13; 6. Draisci 7"41, el (17a). III: 1. Naimova (Bul) 7"12; 6. Hooper 7"41, el (17). 400. Sf. I: 1. Morosanu (Rom) 52"24; 2. Child (Gb) 52"29. II: Shakes-Drayton (Gb) 51"03; 2. Hejnova (Cec) 51"27. 800. Sf. I: 1. Meadows (Gb) 2’01"02; 2. Arzamasova (Bie) 2’01"22. II: 1. Kotulskaya (Rus) 2’03"05; 2. Lupu (Ucr) 2’03"26. 3000. Sf. I: 1. Moreira (Por) 9’01"00. II: 6. Weissteiner 9’12"73, el (13a). Alto: 1. Green (Sve), Beitia (Spa), Veneva (Bul) 1.92; 8. Trost 1.92, q. Peso: 1. Schwanitz (Ger) 18.77; 5. Rosa 17.87, q; 16. Nicoletti 16.28, el. OGGI Ore 11. 60 hs eptathlon. 11.05. Triplo D (finale): La Mantia. 11.10. Peso D (finale): Rosa. 11.15. 400 D (finale). 11.30. 800 (finale). 11.45. 800 D (fi-
nale). 11.58. Asta eptathlon. 12. 400 (finale). 12.10. 3000 D (finale). 16.30. 60 D (sf): Alloh. 16.33. Asta (finale). 16.40. Alto D (finale): Trost. 17. Lungo (finale). 17.45. 1000 eptathlon (finale). 18. 1500 (finale). 18.15. 60 D (finale): ev. Alloh. 18.30. 4x400 D (finale). 18.45. 4x400 (finale). TV Dirette su RaiSport 2, ore 10.55-12.20, 17-18.55; Eurosport ore 15.45-19.
MEDAGLIERE: ITALIA 3a Paese Russia Francia ITALIA Gran Bretagna Svezia Azerbaigian Serbia Turchia Bielorussia Spagna Polonia
O 3 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0
A 2 1 1 1 0 0 0 0 2 2 1
B 2 1 2 0 1 0 0 0 0 0 1
Tot. 7 4 4 2 2 1 1 1 2 2 2
1. Lo step di Daniele Greco, 24, per il 17.70 AFP 2. L’azzurro nella fase di volo COLOMBO 3. L’atterraggio è perfetto, i 18 metri vicini AFP La maglietta di Greco indica «Gesù vive in me» AFP
DOMENICA 3 MARZO 2013
Tumi è bronzo sui 60 piani Trost: che sofferenza Lo sprinter ha chiuso in 6"52, la saltatrice friulana rischia tanto in qualificazione
Vicaut (Fra) precede Dasaoulu (Gb) e Michael Tumi AFP GÖTEBORG (Svezia)
E’ di bronzo la volata sui 60 metri di Michael Tumi con vista sul futuro. Il 23enne vicentino, uno che si è affacciato alla ribalta internazionale solo in questa stagione, nella finale è preceduto dal francese Jimmy Vicaut e dal britannico James Dasaolu. Entrambi, con 6"48, stampano i crono mondiali più veloci dell’anno e nei 100 all’aperto, per chiarire, valgono 10"02 e 10"10. Il poliziotto allenato da Umberto Pegoraro chiude in 6"52, a 1/100 dal proprio fresco primato italiano. Nelle 31 edizioni precedenti della rassegna continentale, mai il terzo aveva corso così velocemente. Cosa chiedergli di più? Alla vigilia, leader europeo 2013, poteva forse puntare a qualcosa di meglio. Ma il risultato va valutato in prospettiva. Anche perché Michael, dopo il 6"58 della semifinale (con Simone Collio, infortunato, costretto a rialzarsi), nonostante una reazione di 0"160 allo sparo, non parte benissimo. E’ isolato in terza corsia, con i rivali in quinta e in sesta. Ha un’ottima accelerazione, aggancia la testa, ma nel finale, buttando anche lo sguardo all’interno, si disunisce un po’. Consuntivo «Sono felice e un po’ rammaricato —
sostiene — il tempo va bene, ma posso far meglio. Spero di dimostrarlo presto, all’aperto. Ho pagato la corsia e l’esplosione di Dasaolu. Intanto, pensando da dove son partito, il bilancio della mia stagione in sala non può che essere positivo». Da un prospetto a un altro, dall’alto del russo Mudrov (2.35), arriva il quinto posto di Gianmarco Tamberi. Il 20enne marchigiano (mezza barba tagliata, l’altra ben lunga) con 2.29 conferma il piazzamento degli Europei all’aperto 2012. Per una medaglia sarebbero serviti due centimetri in più, il personale. Ma il ragazzo, che ha personalità da vendere, si farà notare. Come Giulia Viola, settima nei 1500 della svedese d’Etiopia Aregawi, dopo il record italiano under 23 di venerdì in batteria (4’13"80). Sofferenza Trost Oggi tocca ad Alessia Trost che pure, in qualificazione, soffre le pene dell’inferno per entrare tra le otto finaliste. La friulana paga lo scotto dell’esordio in una gara senior importante. A 1.89 c’è un errore. A 1.92 due. Sbagliasse anche il terzo tentativo, sarebbe eliminata. Non fallisce, ma a 1.94 restano in nove. L’azzurra non lo capisce e si riveste. Tutto da rifare. Tra lei (ottava) e la francese Melfort (nona) è scontro diretto. Pasticciano entrambe, però dopo il terzo nullo della transalpina, Alessia potrebbe tirare un sospiro di sollievo. Invece, senza che dalla tribuna le dicano che può bastare, salta di nuovo. Arriva (ininfluente) un’altra «x». «Non mi sono adattata alla pedana — spiega — non ho trovato la rincorsa, ero agitata e impaurita. Adesso azzero tutto». Prima, tra triplo e peso, fari su Simona La Mantia e Chiara Rosa. Intanto, mentre la barbie russa Klishina vola a 7.01 nel lungo, con in tribuna Giovanni Malagò, neo presidente del Coni, l’atletica azzurra conferma di aver imboccato un nuovo corso. L’Italia, dopo 11 di 26 gare, alle spalle di Russia e Francia, è terza nel medagliere e nella classifica a punti. Peccato solo per i tanti eliminati al primo turno: 27 su 40, pari al 67.5%. a. b © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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PALLAVOLO L’ANTICIPO DI A-1
italia: 52555255555549
LE ALTRE GARE
LA GAZZETTA SPORTIVA
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Klapwijk lancia Vibo in corsia di sorpasso
DOPING A HELSINKI
La Iaaf ha annunciato che molti atleti in gara ai Mondiali 2005 di Helsinki sono risultati positivi nel riesame dei campioni e che presto saranno resi noti tutti i nomi. Le fiale di urina congelate sono state infatti ritestate dalla Iaaf entro il termine di prescrizione degli otto anni previsti dal codice Wada. La Iaaf ha anche confermato la sospensione cautelativa della lunghista Tatyana Kotova annunciato lo scorso mese dall’agenzia antidoping russa BEKELE Il Tas di Losanna ha reso noto che la turca Alemitu Bekele, privata dell’oro europeo 2010 dei 10.000 per anomalie dei valori del sangue in base al passaporto biologico, ha fatto ricorso contro la sospensione di quattro anni. Una decisione verrà presa non prima di quattro mesi
L’olandese decisivo nel 3-1 su Perugia che rimette in lizza i calabresi per il 6o posto. Barone: «Più bravi in attacco» PERUGIA
Simone Buti, 29 anni (a sinistra), sfida il muro di Semenzato, 31 BENDA
21a giornata: alle 18 Cuneo a Macerata senza Ngapeth Giuliani col dubbio Starovic-Kooy MACERATA-CUNEO ore 17.30 (m.g.-g.sca.) Lube con Parodi ancora a riposo, Giuliani ha un solo dubbio di formazione da sciogliere tra Starovic e Kooy, con il privo favorito. Cuneo recupera Wijsmans, ma perde Ngapeth (adduttore gamba sinistra). Il sestetto: Grbic-Antonov, Wijsmans-Della Lunga, Antonov-Kohut, libero De Pandis. In tv: diretta RaiSport 1. Arbitri: Rapisarda-Santi. MODENA-SAN GIUSTINO (p.r.-m.s.) Kovacevic a riposo, in dubbio Casadei. Sestetto: Baranowicz -Celitans, Deroo-Quesque, Sala-Vesely, Manià libero. San Giustino con Torre-Cebulj, De Togni-Bohme, Fiore-Maric, Cesarini (L). Arbitri: Pasquali-Bartolini. TRENTO-VERONA (niba-p.r.) All’Itas bastano due punti per
avere la certezza del primo posto in regular season. Sestetto: Raphael-Stokr, Juantorena-Kaziyski, Djuric-Birarelli, Bari (L). La Marmi Lanza, che a Trento ha vinto una volta (l’ultima) su 10 partite, con Peacock-Gavotto, Ter Horst-Fedrizzi, Gotsev-Viafara, Pesaresi (L). In panchina dovrebbe tornare Rak. Arbitri: Balboni-Braico. CASTELLANA-RAVENNA (an.gal.-s.cam) Ricciardello libero e Dolfo favorito su Casoli sono le novità di Castellana. Il sestetto: Falaschi-Sabbi, Cester-Yosifov, Alex Ferreira-Dolfo. Ravenna recupera Zhukouski e Moro, che partiranno titolari. Arbitri: Gentile-Pol. Classifica: Trento 48, Macerata, Piacenza* 44, Cuneo 40, Modena 33, Perugia* 33, Vibo* 31; Latina* 28, Castellana 26, San Giustino 20, Ravenna 10, Verona 9. *una gara in più
Colpo grosso di Vibo Valentia, che torna così a sperare nell’accesso ai playoff direttamente ai quarti, proprio ai danni di Perugia. Servirà un’impresa contro Macerata, ora, oltre a una sconfitta della Sir Safety a Cuneo. «Siamo stati bravi a controllare il match — è il commentato del tecnico di Vibo, Blengini — ora cercheremo quel sesto posto al quale non abbiamo mai smesso di credere. Sappiamo che per noi le gare da dentro o fuori iniziano contro Macerata». La partita Perugia ha iniziato la gara in maniera impeccabile, portandosi sul 14-10, trascinata da un ottimo Tamburo (8 punti). Bravi i giocatori di Vibo a mettere il bavaglio all’opposto di casa, da lì è cominciato il dominio, allo splendido attacco finale di Klapwijk, respinto fuori dal muro, che ha chiuso il primo set. Nel secondo set la Sir ha iniziato ancora peggio di come aveva terminato. Kovac ha progressivamente rivoluzionato il sestetto con gli inserimenti prima di Tomassetti, poi di Van Harskamp ed Edgar e poi anche Schwarz, senza però riuscire a ritrovare la squadra, rimasta in balìa del sestetto di Blengini. La reazione della Sir Safety, decisa e perentoria, c’è
stata nel terzo set, grazie a un eccezionale Petric (8 punti, tra cui l’attacco finale). A nulla infatti è valso l’inserimento di Kaliberda al posto di Badawy. Nel quarto set l’equilibrio è durato sino al 12-13, prima dell’inizio dello show di Vibo, trascinata ancora da un Klapwijk non sempre efficace (42% in attacco), ma onnipresente nelle fasi cruciali. Proprio lui ha chiuso il match con un attacco in diagonale. Deluso Kovac: «La squadra ha perso la testa dopo esser stata sorpassata nel primo set, senza più ritrovarsi». Esulta Barone: «Abbiamo giocato meglio degli avversari un po’ in tutti i fondamentali, specialmente in attacco». m.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PERUGIA–VIBO
1-3
(19-25, 11-25, 25-17, 21-25) SIR SAFETY PERUGIA: Daldello 1, Vujevic 8, Alletti 6, Tamburo 16, Petric 14, Semenzato; Giovi (L), Edgar 1, Tomassetti 2, Van Harskamp, Schwarz 1. N.e. Van Rekom, Pochini (L). All. Kovac VIBO VALENTIA: Buti 8, Klapwijk 20, Badawy 12, Barone 8, Coscione 1, Urnaut 19; Farina (L), Cortellazzi, Forni, Kaliberda, Rocamora. N.e. Lavia, Montesanti (L). All. Blengini. ARBITRI: Sampaolo e Cesare. NOTE Spettatori 1000 circa. Durata set 27’ , 21’, 24’ , 28’ ; totale 100’. Sir Safety: b.s. 11, v. 1, m. 7, s.l. 1, e. 25. Callipo: b.s. 11 , v. 5 , m. 10, s.l. 3, e. 26. Trofeo Gazzetta: 6 Urnaut, 5 Klapwijk, 4 Buti, 3 Coscione, 2 Petric, 1 Tamburo.
COPPE SEMIFINALI CHALLENGE CUP
A-1 DONNE L’ANTICIPO DELLA 18a GIORNATA
Piacenza da 10: finale con Ufa Oggi Latina insegue la Cev
Brinker-Kozuch, Busto decolla Chieri battuta: +7 su Bergamo
Hristo Zlatanov, 36 anni, 12 punti (m.mar.) E' un Piacenza da dieci: tanti sono i successi in Challenge Cup, tutti ottenuti senza perdere un set. Un percorso netto che porta i biancorossi in finale; per decidere se meriteranno anche la lode diventa obbligatorio aver ragione dell’Ural Ufa di Frigoni e Vissotto, capace di eliminare al golden i polacchi del Bydgoszcz. Gli emiliani tornano a giocarsi un trofeo continentale dopo quasi 5 anni: l’ultima apparizione in una gara decisiva è del 30 marzo 2008, con la sconfitta in Champions col Kazan. In casa del Liberec per il Copra è tutto semplice e i cechi sono travolti da una valanga di muri. Alla fine saranno 15-3, con Holt a fare la voce grossa nel fondamentale (7) e bravo a ripetersi in attacco.
LIBEREC-PIACENZA 0-3 (14-25, 20-25, 13-25) DUKLA LIBEREC: Kaminski 1, Hadrava 3, Hysky 6, Stanek 6, Reznicek 2, Spravka 3; Kopacek (L), Burrow 5, Vodvarka 1, Zajicek, Demar 1. Ne: Kraus. All. Nekola COPRA ELIOR PIACENZA: Papi 7, Holt 15, Fei 11, Zlatanov 12, Simon 6, De Cecco 3; Marra (L), Tencati, Corvetta, Vettori 3, Ogurcak. Ne: Maruotti. All. Monti ARBITRI: Mitev e Lungu (Rom). NOTE D.s.: 20’, 24’, 20’; tot. 64’. Copra: b.s. 12, v. 3, m. 15, e. 19. Dukla: b.s. 11, v. 1, m. 3, e. 18. Challenge Cup maschile (rit. semifinali). Ieri: Bydgoszcz (Pol)-Ufa (Rus) (and. 1-3) 3-2, g.s. 15-12. Finali: 19 o 20/3 Ural Ufa (Rus)–Copra Elior Piacenza; 24/3 Copra Elior Piacenza–Ural Ufa (Rus). LATINA PER LA CEV (a.a.) Oggi il ritorno della finale di Cev maschile: alle 16 (canale 892 Sky) Halkbank Ankara (Tur)Andreoli Latina (Tur) (and. 3-1). Il Muszyna di Valentina Serena ha vinto ad Istanbul la Cev donne. Ritorno: Fenerbahce Istanbul (Tur)-Muszyna (Pol) 2-3 (18-25, 25-19, 15-25, 25-22, 11-15; and. 2-3).Challenge Cup donne (rit. semifinali). Oggi Rebecchi Piacenza-Amburgo (Ger) (and. 3-0) e Salo (Fin)-Krasnodar (Rus) (and. 0-3).
Francesca Marcon, 29 anni GALBIATI BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) Nell’anticipo di campionato, davanti a oltre 4 mila spettatori, la Unendo Yamamay ritorna alla vittoria dopo il ko di Piacenza, piegando sull’asse Brinker-Kozuch (39 punti in due) la Duck Farm e ipotecando così il primato in classifica (+7 su Bergamo). Con Pisani per l’acciaccata Arrighetti (in panchina con Lloyd), Busto parte forte col tandem tedesco (25-14), ma Chieri-Torino, dopo aver annullato cinque set point, pareggia i conti con una Fabris super (9 punti). Nella terza frazione la Duck resta in partita fino al 14-13, prima che Brinker e Bauer salgano in cattedra, girando parziale e partita. BUSTO ARSIZIO-CHIERI 3-1 (25-14, 28-30, 25-17, 25-17) UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Marcon 11, Bauer
16, Caracuta 2, Brinker 16, Pisani 8, Kozuch 23; Leonardi (L). Bisconti, Arrighetti, N.e. Faucette, Lloyd, Spirito. All. Parisi. DUCK FARM CHIERI TORINO: Vindevoghel 8, Borgogno 8, Fabris 17, Piccinini 17, Fernan dez 10, Bechis. Sirressi (L). Frigo, Gennari 1, Zauri N.e. Ravetta, Vietti, All. Salvagni ARBITRI: Tanasi, Caltabiano NOTE Spett. 4211. Incasso: 18043. D.s.: 22', 34', 24’, 23’; tot 103’. Unendo: b.s. 11, v. 5, m. 9, 2al. 4, e. 8. Duck: b.s. 9, v. 2, m. 8, 2a l. 3, e. 16. TG: 6 Brinker, 5 Kozuch, 4 Fabris, 3 Bauer, 2 Piccinini, 1 Marcon. Classifica: Busto 37; Bergamo 30; Piacenza, Villa 24; Conegliano, Chieri 22, Urbino 17; Pesaro 16; Giaveno 11; Bologna 7. Oggi (ore 18) 18o turno: UrbinoVilla Cortese; Bologna-Piacenza (6/3, 20.30); Conegliano-Pesaro. Rip. Bergamo, Giaveno. A-2 DONNE (m.l.) Oggi (ore 18) 20o turno. Ore 18: Crovegli-No vara; Marsala-San Vito; Pavia-Soverato; Montichiari-Casalmaggiore; Frosinone- Fontanellato; Ornavasso-Sala Consilina; Mazzano-San Casciano. Classifica: Novara 48; Ornavasso 45; Casalmaggiore 44; Frosinone 38; Pavia 34; Crovegli, Mazzano 26; Sala Consilina 25; Montichiari, San Casciano, Soverato 24; Fontanellato 23; Marsala 10; San Vito 8.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
SCI COPPA DEL MONDO
italia: 52555255555549
DISCESA MASCHILE A KVITFJELL VINCE THEAUX, IL NORVEGESE (2˚) SCATTA VERSO LA COPPA DI SPECIALITÀ, GLI AZZURRI NONO E DECIMO
Paris e Innerhofer frenati dal vento, Svindal scappa Ottimo Varettoni: quinto. Nel 2008 proprio su questa pista si ruppe il ginocchio destro PIERANGELO MOLINARO
Il dubbio viene: che Eolo fosse un vichingo. Perché ieri a Kvitfjell protagonista è stato il vento, vento che ha praticamente consegnato ad Aksel Lund Svindal la coppa della discesa e penalizzato i nostri Paris e Innerhofer. Gare così non hanno senso e che sarebbe stata una farsa lo si è capito prima del via, quando è stato rimosso
lo striscione del traguardo per paura che finisse per falciare qualche atleta in arrivo a 130 all’ora. Ma non solo: sono state spostate le porte sui salti per evitare folate assassine mentre gli atleti erano staccati da terra. Non è mai successo in passato e sarebbe contro il regolamento visto che non si tratta dello stesso tracciato su cui sono state disputate le prove. Senza contare i tabelloni pubblicitari, quasi totalmente rimossi dopo che i primi erano volati in pista. Quindi si sapeva che non sarebbe stata una gara regolare che, a favore di uno e contro un altro, il vento avrebbe comunque influito. Il volo Ha vinto il francese Adrien Theaux, discesista fra i più raffinati del Circo Bianco, fra i pochi
a non trovarsi contro — sul lungo rettilineo d’arrivo — la folata trasversale che ha costretto molti a lasciare la posizione aerodinamica. Alle sue spalle Svindal e quindi l’austriaco Kroell. Tutti bravi, ma era Eolo a decidere chi colpire. E con gli azzurri è stato particolarmente attento... Raffiche Il primo a partite dei nostri, Heel, quando è entrato nel bosco si è trovato una raffica ad aspettarlo e un’altra cattiva all’inizio del tratto finale. Stessa sorte per Paris e Innerhofer che sono entrati nel finale a memoria, essendo la pista nascosta da una nuvola di neve sollevata dalla ventata violenta. Paris ci ha provato, ma ha commesso pure due errori nella parte centrale che gli sono costati velocità. Si è
LA CLASSIFICA
Silvano Varettoni, 28 anni
ATLETA PUNTI 1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 439 2. Klaus KROELL (Aut) 381 3. Dominik PARIS 378 4. Christof INNERHOFER 370 5. Hannes REICHELT (Aut) 290 6. Eric GUAY (Can) 267 7. Adrien THEAUX (Fra) 232 Manca una discesa dalla fine di Coppa del Mondo (13/3 finale a Lenzerheide). I punti: 100 al vincitore, 80 al 2˚, 60 al 3˚, 50 al 4˚, 45 al 5˚, 40 al 6˚, 36 al 7˚, 32 all’8˚, 29 al 9˚, 26 al 10˚, 24 all’11˚, 22 al 12˚, 20 al 13˚, 18 al 14˚, 16 al 15˚, da 15 a 1 dal 16˚ al 30˚.
fatto sbattere fuori da un dosso (che Svindal aveva accuratamente evitato) e ha dovuto risalire in traiettoria. Alla fine Dominik nono, Inner decimo e Heel 14˚. C’è una sola discesa prima della fine della stagione, quella delle finali
il 13 marzo a Lenzerheide, in Svizzera, e solo un miracolo potrà permettere a Paris e Innerhofer di conquistare la coppa di specialità. Svindal in classifica è scappato (439 punti) e si è messo in mezzo anche Kroell fra lui e gli
azzurri. E’ a 50 lunghezze dal norvegese, poi Paris a 62 e Innerhofer a 69. Troppi, ma è giusto tentare ancora visto che la matematica non chiude i giochi. La novità La nota lieta per la squadra italiana è il quinto posto di Silvano Varettoni, discesista non di primo pelo (28 anni), ma che sta alzando la testa dopo anni difficilissimi. Era dato per finito dopo che nel 2008 proprio a Kvitfjell sulla lunga parabolica verso sinistra che immette nel tratto finale si era sfasciato il ginocchio destro. Ma ieri anche in quel punto, dove sarebbe stato umano alzare il piede, si è buttato dentro senza alcun timore. Una freccia in più per l’arco azzurro della velocità. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Maze, sei esagerata! MARISA POLI
Tina Maze, 29 anni, al 20˚ successo di Coppa del Mondo in carriera: 2 discese, 1 superG, 12 giganti, 2 slalom e 3 combinate AP
Nove trionfi, venti podi in trenta gare, la Coppa vinta a nove prove dalla fine già la scorsa settimana a Meribel. Tina Maze non si ferma più. A Garmisch è sua discesa che vale altri tre record, a cominciare dal più atteso. Con il successo sulla Kandahar ghiacciata ha raggiunto quota 2024 punti, prima atleta ad abbattere il muro dei 2000. L’unica sciatrice, uomini compresi, a collezionarne tanti in una stagione di Coppa. Il precedente primato apparteneva a Hermann «Herminator» Maier, a quota 2000 nel 1999/2000. Impresa sfuggita anche alla Vonn vincitutto dell’anno scorso che si dovette accontentare di fermarsi a 1980, proprio davanti alla Maze.
Azzurre Dopo la delusione del superG di venerdì l’Italia tira un sospiro di sollievo grazie alla reazione di Nadia Fanchini,
la guida
Punti in coppa
Oggi in tv superG uomini e donne alle 11 e 12.15
2024
Tina Maze è salita a quota 2024 punti in Coppa. Ha sfondato il muro dei 2000 punti, fino a ieri punteggio record raggiunto da Hermann Maier (foto) nel ’99/2000
Podi in stagione
Primati «E’ un giorno incredibi-
le per me, è pazzesco aver superato i duemila punti» esulta Tina, che sul traguardo ha mostrato una T-shirt con la scritta 2000. «La cosa più importante è di aver vinto di nuovo in discesa, mi era riuscito solo una volta a St. Moritz 2008 e fu anche una questione di fortuna. Poi non ero mai più stata capace di finirne una senza errori. Sono fiera di esserci riuscita qui. Tante gare mi hanno reso felice quest’anno, ma mai come stavolta mi sono successe tante cose belle tutte insieme». La slovena, al nono successo di Coppa stagionale (e 20˚ in carriera), in 1’40"46 è stata la più veloce ed è diventata la terza donna della storia a vincere nella stagione in tutte e cinque le discipline accanto a quei fenomeni di Petra Kronberger (1990/91) e Janica Kostelic (2005/06). Per la cronaca, si è lasciata alle spalle la statunitense Laurenne Ross (a 39/100) e alla padrona di casa, Maria Riesch, terza a 50/100. Alla tedesca, seconda a oltre mille punti nella classifica generale, non resta che inchinarsi: «Complimenti a Tina per il suo favoloso exploit. E’ incredibile quello che sta facendo ed è difficile spiegare che cosa è a renderla così forte».
I record
Vince la discesa e cancella Maier Oltre quota 2000 A Garmisch 9˚ trionfo stagionale: battuto il primato di punti. «Anno magico: che emozioni» l’incidente
dodicesima a 1"51 dalla Maze e autrice del terzo tempo nel tratto finale. «Ho visto in tv la caduta della McKennis, sono sempre sensibile, è successo anche stavolta: in quella zona ho tirato un po’ su il piede per non rischiare». Tredicesima la Merighetti, penalizzata dal pettorale (aveva l’11): quando è partita la pista era ancora all’ombra. Coppetta «L’obiettivo adesso è
Una rovinosa caduta per la statunitense Alice McKennis: la 23enne prina nella discesa di St. Anton è stata recuperata in elicottero. La diagnosi parla di frattura del piatto tibiale della gamba destra.
di vincere anche la Coppa di discesa», rilancia la Maze. A una gara dalla fine è a un punto dalla Vonn, fuorigioco dai Mondiali di Schladming dopo il grave infortunio al ginocchio destro nel superG iridato. «Lindsey è imbattibile in
discesa — riconosce la 29 enne di Crna na Koroskem, paesino non lontano dal confine austriaco — e il fatto che non ci sia mi offre più di una chance». Per vincere anche la coppetta di discesa — dopo essersi già assicurata quella di gigante — le basterà finire quindicesima a Lenzerheide, il 13 marzo. «Le mie emozioni sono dappertutto, ma riesco a tenerle dentro. Realizzerò quello che ho fatto quando tutto sarà finito». A Lubjana la festeggeranno il 19 marzo, di ritorno dalle finali di Coppa di Lenzerheide. In attesa di altri record. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Tina Maze ha raccolto il 20o podio della stagione (in 30 prove) eguagliando Stenmark (80/81, nella foto). Nel mirino i 22 di Maier, a quota 21 c’è Phil Mahre (81/82)
RISULTATI DISCESA UOMINI a Kvitfjell (Nor): 1. Theaux (Fra) 1’29"10; 2. Svindal (Nor) a 19/100; 3. Kroell (Aut) a 50/100; 4. Paradis (Can) a 51/100; 5. VARETTONI a 77/100; 6. Hudec (Can) a 92/100; 7. Franz (Aut) a 95/100; 8. Streitberger (Aut) a 97/100; 9. PARIS a 98/100; 10. INNERHOFER a 1"05; 11. Perko (Slo) a 1"17; 12. Kueng (Svi) a 1"18; 13. Mayer (Aut) a 1"19; 14. HEEL a 1"24; 15. Poisson (Fra) a 1"26; 19. KLOTZ a 1"46; 22. FILL a 1"63; 36. Marsaglia a 2"44. Rit. Nyman (Usa), Sporn (Slo). Coppa del Mondo (29): 1. Hirscher (Aut) 1215; 2. Svindal (Nor) 1086; 3. Neureuther (Ger) 798; 7. Moelgg 537. Coppa superG: 1. Svindal (Nor) 380; 2. Marsaglia 209; 3. Mayer (Aut) 196. DISCESA DONNE a Garmisch (Ger): 1. Maze (Slo) 1’40"46; 2. Ross (Usa) a 39/100; 3. Riesch (Ger) a 50/100; 4. Gut (Svi) a 74/100; 5. Moser (Aut) a 80/100; 6. Mancuso (Usa) a 93/100; 7. Weirather (Lie) a 99/100; 8. Rebensburg (Ger) a 1"06; 9. Cook (Usa) a 1"07; 10. Stuhec (Slo) a 1"23; 11. Rolland (Fra) a 1"34; 12. N. FANCHINI a 1"51; 13. MERIGHETTI a 1"56; 14. Kueng (Svi) e Fenninger (Aut) a 1"79; 19. BORSOTTI a 2"09; 21. E. FANCHINI a 2"14; 23. AGERER a 2"22; 24. STUFFER a 2"45; 33. E. Curtoni a 3"37; 37. Marsaglia a 3"84. Rit. Mckennis (Usa), Smith (Usa). Coppa discesa (7): 1. Vonn (Usa) 340; 2. Maze (Slo) 339; 3. Riesch (Ger) 272. Coppa del Mondo (30): 1. Maze (Slo) 2024; 2. Riesch (Ger) 970; 3. Fenninger (Aut) 784. OGGI SuperG uomini a Kvitfjell (Nor) ore 11. Pettorali: 9 Fill, 11 Heel, 17 Mayer (Aut), 18 Reichelt (Aut), 19 Marsaglia, 20 Ligety (Usa), 21 Innerhofer, 22 Svindal (Nor), 24 Klotz, 32 Paris, 46 Varettoni. SuperG donne a Garmisch (Ger) ore 12.15. I pettorali: 5 Stuffer, 10 Weirather (Lie), 16 Mancuso (Usa), 17 Maze (Slo), 18 Rebensburg (Ger), 19 Riesch (Ger), 20 Suter (Svi), 21 Gut (Svi), 22 Fenninger (Aut), 23 E. Curtoni, 27 Merighetti, 32 N. Fanchini, 33 Agerer, 36 E. Fanchini, 39 Borsotti, 40 Hofer, 43 Marsaglia. IN TV Diretta RaiSport2 ed Eurosport 2.
Maze «suona» gli sci: oggi può vincere la Coppa di superG
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SCI NORDICO MONDIALI IN VAL DI FIEMME
PALLANUOTO
Gli ori della fatica
La 5a di ritorno Che rimonte per il Quartu e il Savona
italia: 52555255555549
Marit Bjoergen, 32 anni, sfinita ma felice all’arrivo: con lei la compagna di squadra Johaug
Bjoergen insaziabile Una volata regale: trionfa nella 30 km Quarto successo: «La più forte di sempre? Vedremo tra un po’. Vecchia per essere sexy» DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI LAGO DI TESERO (Tn)
Marit Bjoergen è la fondista perfetta. Si considera insaziabile ma «non la più forte di tutti i tempi, ci penserò quando sarò ex, per ora sono solo una sciatrice che pensa sempre alla prossima medaglia». Anzi «un’aliena anche un po’ fragile ma fantastica» la definisce Virginia De Martin (20ª a oltre 5’) dopo la 30 km a tecnica classifica in linea, che la norvegese desiderava domare da sempre. Da quando la tenacissima polacca Justyna Kowalczyk le negò il trionfo ai Mondiali di Liberec 2009 e ai Giochi di Vancouver 2010 (dove comunque salì 5 vol-
te sul podio con 3 ori) in entrambi i passi, e l’altra norvegese Therese Johaug le sfilò la specialità negandole la cinquina d’oro ai Mondiali in casa, e pure l’unico record che probabilmente non riuscirà mai ad infrangere: cioè 5 titoli mondiali in un’unica edizione, impresa della quale ha l’esclusivo primato la russa Elena Vjalbe, realizzato a Trondheim 1997. Vecchia e bella Fu proprio ve-
dendo trionfare la fatina ai bordi di quella pista, che Marit confessò a mamma Kristin: «Un giorno diventerò la più forte di sempre». Ieri, invece, sorrideva quasi paonazza quando le chiedevano se si sentisse anche un’icona sexy: «Io? C’è Heidi
Weng, c’è Therese Johaug, e poi sono vecchia...». Non abbastanza, a 32 anni, per provare a frenare un po’: no, non si ritirerà dopo i Giochi di Sochi come aveva annunciato ad Holmenkollen, ma visto che la Vjalbe vanta solo più ori mondiali di lei (12 contro 14) anche se meno medaglie (19 contro 17), l’operazione a Falun 2015 potrà essere compiuta con irrisoria facilità. Prendere due ori ancora, pare qualcosa di banale per lei. E poi si ritirerà? Macché: nel 2016 il Tour de ski scandinavo dovrebbe partire dalla Svezia e concludersi a Trondheim, casa sua. Questa sarebbe la sua passerella d’addio. Troppo La norvegese si prende,
intanto, sulla pista fiemmese baciata da un sole splendente, la gara più lunga in rosa. Lo fa sfruttando le sue doti di antica sprinter per bruciare la Kowalczyk che aveva tentato l’allungo nell’ultima asperità: ma il tentativo ha finito per aiutarla ed eliminare dalla volata a tre la più agile Johaug, tanto felice per il bronzo e per l’oro della compagna battuta nella 10 km. «Ne avevano di più» non nasconde la delusione Justyna, un solo argento dopo una stagione dominata, che in passato rinfacciava a Marit l’uso di uno strano spray giustificato per curare l’asma. La Bjoergen non ha mai perdonato alla polacca quei sospetti lanciati e gode doppiamente quando le infligge batoste come questa. Azzurri Tattica per le tre medagliate, un massacro per le altre, azzurre comprese: Debora Agreiter cade tre volte e rompe uno sci ma riuscirà ad arrivare 24ª a 8’22, come Lucia Scardoni (28ª a 10’15") mentre problemi di stomaco costringono al ritiro Veronica Cavallar dopo 10 km. Oggi sui Mondiali nordici calerà il sipario dopo la 50 km classica con un altro duello che si annuncia avvincente tra il norvegese Northug e lo svizzero Dario Cologna. Il pericolo viene dall’est. E magari da Giorgio Di Centa, in gran forma e reduce dal rimpianto in staffetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida La Kowalczyk 2ª Oggi la 50 km tc Di Centa spera La prova dal grande trampolino a squadre ha avuto uno strascico polemico per via del ricorso tedesco originata dalla segnalazione dell’austriaco Morgenstern, accolto grazie alla prova video, che ha retrocesso dall’argento al quarto posto la Norvegia. Nella prima serie, secondo la protesta della Germania, aveva saltato dalla pedana 20 come registrato dai risultati mentre in realtà si era lanciato dalla pedana 22, con una differenza decisiva di 6 punti nel calcolo complessivo. RISULTATI. Fondo. Donne. 30 km tc (in linea): 1. Marit Bjoergen (Nor) 1h27’19"9; 2. Justyna Kowalczyk (Pol) a 3"7; 3. Therese Johaug (Nor) a 8"7; 4. Weng (Nor) a 1’38"3; 5. Fessel (Ger) a 1’49"; 6. Haag (Sve) a 2’05"7; 7. Niskanen (Fin) a 2’12"8; 8. Kylloenen (Fin) a 2’16"1; 9. Steira (Nor) a 2’16"5; 10. Ishida (Giap) a 2’19"1; 20. DE MARTIN a 5’40"2; 24. AGREITER a 8’22"1; 28. SCARDONI a 10’15"3; rit. CAVALLAR. Combinata nordica. Uomini. Sprint coppie (2x7.5 km): 1. Sebastien Lacroix-Jason Lamy Chappuis (Fra) 35’37"9 (4); 2. Wilhelm Denifl-Bernhard Gruber (Aut) a 16"6 (3); Tino Edelmann-Eric Frenzel (Ger) a 43"9 (1); 4. Kato-A.Watabe (Giap) a 44"5 (2), 5. Moan-Kokslien (Nor) a 1’03"3 (5); 7. BAUER-PITTIN a 11’53"5 (13). Salto. Uomini. A squadre (hs134): 1. Austria (Loitzl, Fettner, Morgenstern, Schlierenzauer) 1135.9; 2. Germania 1121.8; 3. Polonia; 8. ITALIA (R.Dellasega, Morassi, Bresadola, Colloredo) 965.9. OGGI. Fondo - Ore 12.30: 50 km tc in linea uomini (Di Centa, Checchi, Noeckler, Pellegrin). TV - Dirette Rai Sport 1 ed Eurosport.
SPRINT A SQUADRE IL FRANCESE HA CONQUISTATO IL TERZO ORO. PITTIN STACCATO: «TROPPI INFORTUNI»
IL MEDAGLIERE
Lamy Chappuis, signore della combinata
PAESE
O
A
B
TOT.
NORVEGIA FRANCIA RUSSIA USA AUSTRIA GERMANIA GIAPPONE POLONIA SVIZZERA SVEZIA SLOVENIA CANADA KAZAKISTAN FINLANDIA
8 3 2 2 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0
5 0 0 0 5 1 1 1 0 6 1 0 0 0
6 1 3 1 1 2 0 1 0 0 1 1 1 1
19 4 5 3 7 4 2 3 1 6 2 1 1 1
CLAUDIO GREGORI LAGO DI TESERO
Jason Lamy Chappuis è un d’Artagnan infallibile. Ha vinto le gare che Pittin aveva sognato. Con Lacroix si è imposto nella Team Sprint e ha fatto la storia della combinata: nessuno aveva mai collezionato 4 medaglie. Tre sono d’oro. Micidiale Nato in America da
mamma statunitense e padre francese, a Missoula nel Montana, dove un tempo gli indiani cacciavano i bisonti, dove vive il grizzly, Jason è preciso come una freccia e micidiale come il grizzly. Qui ha regalato esecuzioni superbe nei finali nel fondo. In origine era un talento nel salto. Poi ha lavorato duro, migliorando la resistenza e potenziando le braccia. È diventato un fondista dallo sprint che uccide. Ha vinto l’oro olimpico a Vancouver, battendo Pittin, terzo, e
l’oro mondiale a Holmenkollen. Pittin aveva provato a Seefeld, nel dicembre 2011, il suo spunto mortale: per tre volte era stato sul punto di vincere, per tre volte era stato trafitto. Quattro settimane dopo, però, si era preso la rivincita, piegando per tre volte Jason a Chaux-Neuve. «Volevo battere il campione olimpico a casa mia, dopo averlo battuto a casa sua. Ma non ci sono riuscito», ha detto Pittin, con una punta di rimpianto. Martoriato dagli incidenti, ha visto evaporare quel sogno.
Speranza olimpica «Mi sono mancate le gare, la fiducia e la continuità nel salto», ha detto, ma ha aggiunto: «In poco tempo posso ritornare ad alto livello. Cercherò la rivincita a Sochi. Punto al podio olimpico». Pittin ha 23 anni. Dei 12 combinatisti che ieri lo hanno preceduto solo lo statunitense Taylor Fletcher ha tre mesi meno di lui. Ma Lamy Chappuis ha 26 anni e, con Frenzel e Watabe, 24 anni, sarà sulla sua strada. La gara è stata intensa. I tedeschi Frenzel e Edelmann era-
Il francese Jason Lamy Chappuis, 26 anni
no in testa dopo il salto, mentre l’Italia, 13ª, era costretta a partire nel fondo con un handicap di 2’03". La Francia, 43" di ritardo, ha rimontato. È stato Lacroix a isolarla in testa al penultimo giro. Poi Jason ha allargato il gap e ha conquistato il vello d’oro. Senza le sue medaglie la Francia sarebbe a zero, come l’Italia. Invece è seconda nel medagliere.
FLORENTIA-QUARTU 10–11 (3-2, 4-3, 3-1, 0-5) Florentia: Mugelli, Borella 1, Pagani 2 (1 rig.), Molina, Espanol 2, M.Lapenna 3, Gobbi; F. Di Fulvio 1, Brancatello, Bini 1, A.Di Fulvio. N.e. Martini, Minetti. All. Sottani. Promogest Quartu: Volarevic, M.Luongo 7 (2 rig.), Racunica 1, Steardo 2, Klikovac 1, Sassanelli, Astarita; Pagliara, Nicche, Russo. N.e. Montaldo, Graffigna. All. Pettinau. Arbitri: Piano e Savarese. Note: sup. num. Florentia 10 (4 gol), Quartu 7 (1). Esp. Ercolano per proteste 3˚ t. (a.p.) Finale incredibile. Da 9-5 a metà terzo tempo a 10-11. Pareggio a 16” dalla sirena, gol vincente dei sardi a 2” con doppietta di Michele Luongo (in totale ne realizza 7), colpevolmente trascurato dalla Florentia. ACQUACHIARA-SAVONA 10-10 (3-1, 4-3, 2-2, 1-4) Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez 2, D.Mattiello, Danilovic 2, Scotti Galletta, Petkovic 1, Gambacorta, Postiglione, Saviano, Marcz 2, Di Costanzo 2, Sadovyy 1. N.e. Ragusa. All. F.Porzio. Blu Shelf Carisa Savona: Antona, Alesiani 1, Damonte 3, Petrovic 2, Grosso, Rizzo 1, M.Janovic 1, Fulcheris, G.Bianco 1, Michelotti, J.Colombo 1, Deserti. N.e. Rolle. All. Pisano. Arbitri: Centineo e Severo. Note: sup. num. Acquachiara 11 (4), Savona 14 (8). (f.nap.) Come all'andata, il Savona rimonta nell'ultima azione l'Acquachiara, obbligandola al pari. I napoletani si portano sul +4 in avvio di ultimo quarto, ma nel finale perdono lucidità: a 17" dalla fine Janovic infila in superiorità il gol del pareggio. ORTIGIA-BRESCIA 5-16 (0-4, 1-2, 0-3, 4-7) Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Abela, Puglisi, Boyd, Napolitano 1, Tringali 1, Di Luciano 1, Polifemo, Zovko, Vinci, Suti 2, Negro. All. Baio. Brescia: Del Lungo, Valentino 2, C.Presciutti 2, Legrenzi, Loncar 2, R.Calcaterra 3, Mammarella, Nora 3, Binchi 2, Elez 2 rig., Giorgi, G.Fiorentini, Moratti. All. Bovo. Arbitri: Castagnola e Pinato. Note:
Il savonese Mladjan Janovic IPP sup. num. Ortigia 5 (1), Brescia 8(4). Usc. 3 f. Puglisi 26’49". Porte chiuse per la mancata autorizzazione della Questura in assenza della conformità della Commissione comunale sui pubblici spettacoli. (a.s.) PRO RECCO-POSILLIPO 14-7 (4-1, 5-3, 2-0, 3-3) Ferla Pro Recco: Tempesti, F.Lapenna 1, Madaras 3, Felugo, Figlioli 4 (2 rig.), Figari, D.Fiorentini; Giacoppo 1, N.Gitto 3, S.Luongo, A.Fondelli, Mangiante 1, Aicardi 1. All. Tempestini. Posillipo: Negri, Rossi, Toth 1, Gallo 3 (1 rig.), Kovacs, Baraldi 1, Saccoia 1; Giu.Mattiello, Renzuto Iodice 1, Foglio, Cuccovillo, Cappuccio. All. Occhiello. Arbitri: Petronilli e Riccitelli. Note: sup. num. Pro Recco 6 (3), Posillipo 8 (5). Esp. Toth per proteste 3˚ t. (i.v.) LAZIO-BOGLIASCO 9-8 (2-1, 3-2, 1-2, 3-3) Lazio: Gazzarini, M.Gitto, Sebastianutti 1, Africano, Latini 2, Colosimo, N.Presciutti 2, Mandolini 1, Leporale, Maddaluno, Gianni 1, L.Di Rocco 1, Vittorioso 1. All. Formiconi. Bogliasco: Dinu, Sekulic 3 (1 rig.), A.Di Somma, Vergano 1, E.Di Somma, Dufour, Camilleri 2 (1 rig.), Boero 1, Bettini 1, Barillari, Guidaldi, Cocchiere, Gavazzi. All. Del Galdo. Arbtri: Collantoni e Taccini. Note: sup. num. Lazio 12 (4), Bogliasco 8 (1). Usc. 3 f. Vittorioso 4˚ t. (g.s.)
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L’anticipo: Ellevi Nervi-Camogli 7-5. Class. (5a di rit.): Brescia 48; Pro Recco 42; Savona 32; Florentia 30; Posillipo, Acquachiara 24; Quartu 21; Bogliasco 19; Lazio 17; Nervi 13; Ortigia 11; Camogli 1. Pr. turno (9/3): Brescia-Florentia, Savona-Pro Recco (8/3), Quartu-Acquachiara, Posillipo-Lazio, Bogliasco-Camogli, Nervi-Ortigia. DONNE La 4a di ritorno: Igm Ortigia-Despar Messina 9-14, Padova-Mediterranea Imperia 9-10, Rapallo-Geymonat Orizzonte 8-8, Bologna-Roma 10-9, Ngm Firenze-Bogliasco 16-9. Class.: Rapallo 34; Orizzonte 31; Firenze 28; Imperia 26; Messina 18, Padova 16; Bogliasco 15; Bologna 13; Roma 9; Ortigia 0.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
BASKET SERIE A: LA 6a DI RITORNO italia: 52555255555549
Milano-Siena a pezzi 4 Langford fuori
In contropiede
CRESPI VICE EX
DI DAN PETERSON
Olimpia-Mens Sana Giù le maschere Siena ha una nuova identità dopo la rivoluzione estiva. Milano non ancora La sfida Milano-Siena è fra due squadre che hanno resettato tutto. Siena l’estate scorsa quando sono andati via 8 grandi giocatori e Pianigiani, l’allenatore che ha vinto 6 scudetti in 6 anni; Milano tra fine dicembre e gennaio di quest’anno quando sono usciti Stipcevic, Cook e Hendrix e sono arrivati Green, Bremer e Radosevic. Il risultato è che Siena ha trovato già la sua identità, anche se ha sofferto un po' all’inizio della stagione: gioventù, entusiasmo, velocità, pressing e tiro da tre. Milano è ancora alla ricerca della sua nuova «faccia», che sarà senz’altro: gioco corale, difesa di squadra, intensità sui rimbalzi e palle vaganti. Il problema con un «complete makeover» è che non si può mai sapere quanto tempo ci vorrà per la realizzazione del progetto. Infatti, all’inizio dell’anno, Siena ha fatto un po’ di fatica: Supercoppa italiana persa, due sconfitte nelle prime 6 partite in Serie A, 0-3 in regular season dell’Eurolega. Idem per Milano, che ha dato segni di ripresa — 8 vittorie in fila in trasferta, 5 consecutive in Serie A — fino alle due recenti battute d’arresto: contro Varese in Coppa Italia e a Reggio Emilia domenica scorsa. Quindi, per l’Armani, questa partita è un banco di prova non indifferente. Siena, per vincere, deve contrastare i centimetri e i chilogrammi di Milano vicino al canestro, come ha saputo fare in Europa con i loro «pivot-bonsai»: Tomas Ress, Kristian Kangur e Viktor Sanikidze. Poi deve difendere contro l’abilità in uno-contro-uno degli attaccanti di Milano, Gentile soprattutto e Hairston se ce la farà. Dovrà sapere pure rientrare in difesa contro i lanci lunghi in contropiede del «piccolo grande uomo», Marques Green. E dovrà usare tutta la sua esperienza guadagnata in Eurolega per affrontare un avversario ferito che avrà una reazione agonistica dopo il -18 a Reggio Emilia. Milano dovrà sapere attaccare le tattiche di Siena: zona 2-3, zone 3-2, pressing 2-2-1, raddoppi a metà campo, uomo. Dovrà sapere difendere per 24 secondi in ogni azione contro i tagli e passaggi di Siena che fanno girare la testa. Milano ha già battuto la Mps a Siena all’andata. Storia antica. E non può contare sulla reazione agonistica per tutto; quella vale per 10' (forse). Invece, Milano, per completare l’opera di «new look», dovrà saper giocare con una determinazione fredda per 40' e forse anche per un supplementare. Giù le maschere. Tutti vogliono vedere i nuovi connotati di queste due grandi protagoniste.
Da questa stagione, il 50enne Marco Crespi è vice allenatore di Siena. Il tecnico ha esordito in serie A proprio con Milano nel 1998 (foto).
S La carriera Dopo le giovanili e lo staff della prima squadra, Crespi è promosso capo allenatore di Milano nel 1998. Resta fino al 2000, poi va a Biella dove conquista la promozione in A-1. Quindi allena a Siviglia (Spagna), Pesaro e dal 2006 è a Casale Monferrato. Con i piemontesi arriva alla promozione in serie A nel 2011. È stato nello staff azzurro di Boscia Tanjevic, campione d’Europa nel 1999.
Dubbio Hairston E non c’è Hackett Banchi: «Siamo in emergenza». Scariolo: «Seri e concentrati» Alle 20.45 su RaiSport 2 BARTEZZAGHI-NIGRO
Non sarà la sfida prevista. Milano-Siena (arbitri Taurino, Lanzarini, Martolini, diretta alle 20.45 su Rai Sport 2) non è il confronto tra le squadre in testa al campionato. Lo scorso anno, sempre alla sesta giornata di ritorno, la Mens Sana era prima quando ospitò l’Olimpia seconda. Oggi Siena è terza, Milano è sesta. Se finisse così la stagione regolare, sarebbero di fronte nei quarti di finale. Nelle ultime 4 stagioni, tre volte si sono ritrovate di fronte in finale. Infortuni E non sarà la partita prevista per i tanti infortuni. Milano non avrà Keith Langford che per una tendinopatia al ginocchio destro non si è allenato per tutta la settimana. Per la società, la sua presenza «è altamente improbabile». In dubbio anche l’ex Malik Hairston che, per problemi di schiena, ha saltato gli ultimi allenamenti. Siena non avrà Daniel Hackett per l’infortunio al tendine d’Achille della gamba sinistra riportato giovedì in coppa col Fenerbahce. Domani si sottoporrà a ulteriori accertamenti. Anche Benjamin Eze, altro ex, non si è allenato negli ultimi due giorni per un problema all’adduttore, ma dovrebbe esserci. Scariolo «Considerando le
condizioni fisiche con le quali ci avviciniamo — ha detto ieri Sergio Scariolo — sarà necessario, a maggior ragione, partire concentrati e seri soprattutto in difesa. Giochiamo contro una squadra in grande forma, che fa grande uso del pick and roll, tira
NBA GALLINARI RIENTRATO CON 7 PUNTI, 8 PER BARGNANI IN 33 MINUTI
San Antonio: si ferma Parker «Il miglior play della stagione» Distorsione a una caviglia: fuori un mese Coach Popovich: «Ovvio, ci mancherà» «Ovviamente ci mancherà. Per come sta giocando, è il miglior play della stagione in Nba». Gregg Popovich ha commentato così l’infortunio alla caviglia sinistra di Tony Parker che dovrebbe stare fuori per 4 settimane. L’uscita del francese non ha messo in discussione la facile vittoria degli Spurs con Sacramento. Otto uomini in doppia cifra, 15 assist in 23 minuti per Manu Ginobili. Parker aveva chiuso febbraio con 26 punti di me-
dia, 8.3 assist e il 54 per cento al tiro. Gli Spurs, con 46 vittorie e 14 sconfitte, hanno il miglior bilancio della Nba davanti a Miami che venerdì ha raggiunto la 13a vittoria consecutiva contro Memphis. Nelle ultime tre stagioni, senza Parker, San Antonio è scesa da una percentuale di vittorie del 77.3 al 50% . «La chiave del nostro successo sarà restare in buona salute», aveva detto recentemente il francese. Appunto.
La giornata
Tony Parker, 30 anni, 1.88 ANSA
Varese-Caserta dalle 12 in tv Le altre alle 18.15 VARESE-CASERTA (ore 12) (a.f.) Cimberio al completo. Ieri il grande ex Sandro Gamba ha presenziato all’allenamento e ha pranzato con la squadra. Anche la Juve è al completo, al seguito anche il nuovo azionista di maggioranza Gianluca Galimberti con il neo presidente Raffaele Iavazzi. Arbitri: Seghetti, Aronne, Terreni. Tv: LA7d e Sportitalia 2. PESARO-REGGIO EMILIA (cam.ca.-d.b.) Scavolini Banca Marche con Flamini (ginocchio) e Amici (caviglia) in forte dubbio. Thomas è rientrato ieri dagli Stati Uniti per un lutto e non si è mai allenato. Trenkwalder al completo. Arbitri: Begnis, Sardella, Ramilli. Tv: Teletricolore. AVELLINO-CANTÙ (l.z.-p.t.) Sidigas senza Johnson, debutta Brandon Brown. In settimana problemi per Hunter e Spinelli, ma sono a disposizione. FoxTown ancora senza Trinchieri in panchina, non c’è Scekic (caviglia), Anderson preferito a Smith. Arbitri: Chiari, Sahin, Caiazza. Tv: Telesettelaghi BIELLA-BOLOGNA (ga.p.-n.z.) Squadre al completo. Virtus al debutto con lo sponsor Oknoplast. Pronto all’esordio anche Danilo Andjusic, la guardia serba ha smaltito la distorsione a una caviglia. Arbitri: Mattioli, Lo Guzzo, Calbucci. Tv: E’ Tv. ROMA-CREMONA (a.pit.-a.r.) Acea al completo. Vanoli recupera Ruini, ma non Peric (caviglia), nei 12 ancora Huff. Bloccato il passaggio di Cazzaniga a San Severo (Dna). Arbitri: Cerebuch, Quacci, Di Francesco. Tv: Studio 1.
Alessandro Gentile, 20 anni, 2.00, contro Marco Carraretto, 35, 1.97 CIAMILLO
molto da tre, usa tante difese a zona e spesso fa affidamento sulle straordinarie prestazioni del top scorer di Eurolega, Bobby Brown». Lo scorso anno Siena era la squadra che utilizzava meno le triple in Italia: 18.6 tentativi a partita, saliti a 24.9 quest’anno. Banchi «Affrontiamo questa importantissima gara in una condizione di assoluta emergenza — ha detto Luca Banchi — ma con la convinzione di dover ancora una volta trovarne la soluzione con una prova al di sopra delle nostre possibilità. Avremo un organico ridotto, ma non per questo meno combattivo e determinato a giocare una partita di grande intensità. Milano è reduce da una parte cen-
Italiani Dopo aver saltato due
partite per una problema a una coscia, Danilo Gallinari ha segnato 7 punti (1/3, 1/4) in 22’ nella vittoria di Denver con Oklahoma City. Andrea Bargnani ha realizzato 8 punti (3/6, 0/1) in 33 minuti. Era dal 9 dicembre, prima dell’infortunio, che il Mago non restava in campo così tanto. Toronto ha perso con Indiana. RISULTATI Denver-Oklahoma City 105-103 (Chandler 35; Westbrook 38); Brooklyn-Dallas 90-98 (Williams 24; Carter e Nowitzki 20); San Antonio-Sacramento 130-102 (Blair 16; Thornton 25); Miami-Memphis 98-91 (Wade 22; Gasol 24); Cleveland-LA Clippers 89-105 (Miles 16; Crawford 24); Boston-Golden State 94-86 (Pierce 26; Curry 25); Utah-Charlotte 98-68 (Kanter 23 e 22 rimbalzi; Mullens 12); Phoenix-Atlanta 92-87 (Dragic 19; Horford 20); New Orleans-Detroit 100-95 (Vasquez 25; Monroe 27); Toronto-Indiana 81-93 (Gay 21, George 22); Washington-New York 88-96 (Beal 29; Anthony 30); Orlando-Houston 110-118 (Harris 27; Harden 24).
trale di stagione di alto profilo e vorrà dimostrare come l’ultima sconfitta a Reggio Emilia possa considerarsi solo un episodio, mentre noi cercheremo di trovare le risorse per giocare una partita più equilibrata possibile». L’assenza di Hackett è pesante. Non entra quasi mai in quintetto, ma è sempre in campo nei momenti chiave. La sua energia difensiva e la capacità di spaccare le difese lo hanno guidato a vincere il titolo di miglior giocatore in Coppa Italia. Senza Langford, Milano perde pericolosità soprattutto in uno contro uno. Un’occasione per Alessandro Gentile, migliore in campo con 13 punti in 17 minuti nella vittoria a Siena dello scorso novembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTEGRANARO-VENEZIA (a.p.) Sutor senza l’infortunato Mazzola e Steele, in rotta con la società. Umana al completo, se si esclude il lungodegente Fantoni: recuperato anche Bulleri, che mercoledì aveva accusato un fastidio alla schiena. Arbitri: Sabetta, Giansanti, Biggi. Tv: Tv7 Triveneta Network. BRINDISI-SASSARI (f.d.s.-g.d.) Enel con Reynolds in dubbio per un affaticamento muscolare e e Grant per influenza. Nel Banco di Sardegna, Thornton è con la squadra ma non dovrebbe giocare. A Easley era stato concesso un permesso per un lutto familiare, si sta cercando di farlo tornare in Italia in tempo per il match. Arbitri: Cicoria, Filippini, Pozzana. Tv: Videolina. CLASSIFICA Varese, Sassari 32 punti; Siena 28; Cantù, Roma 26; Milano 24; Venezia, Reggio Emilia 22; Brindisi 20; Caserta, Cremona 16; Bologna 14; Montegranaro 12; Avellino, Pesaro 10; Biella 8.
Taccuino LEGADUE
DONNE
Trieste-Orlandina in diretta streaming
Schio-Priolo e Parma-Taranto
Oggi 6a giornata di ritorno alle 18.15: Barcellona-Novipiù Casale Monferrato (a Cefalù); Giorgio Tesi Group Pistoia-Aget Imola; Fileni Bpa Jesi-Le Gamberi Foods Forlì; AcegasAps Trieste-Upea Capo d’Orlando (diretta streaming su legaduebasket.it e sportube4). Riposa: Ferentino. Ieri: Bitumcalor Trento-Biancoblù Bologna.Venerdì: Prima Veroli-Givova Scafati 84-88. Tezenis Verona-Centrale del Latte Brescia (8/3). Classifica: Pistoia 28; Barcellona, Casale 26; Brescia 24; Scafati 22; Forlì, Bologna 20; Trieste, Trento, Verona, Capo d’Orlando 16; Veroli, Ferentino, Jesi 14; Imola 10. EUROLEGA Venerdì: Unicaja Malaga-Zalgiris Kaunas 67-83; Panathinaikos Atene-Anadolu Efes Istanbul 75-62.
Oggi 9a giornata di ritorno. Ore 16: Famila Wüber Schio-Priolo. Ore 18: Cus Chieti-Acqua&Sapone Umbertide; Lavezzini Parma-Goldbet Taranto; Gesam Gas Lucca-Gma Pozzuoli. Riposano: Cus Cagliari, Ceprini Costruzioni Orvieto. Classifica: Schio 28 punti; Lucca 24; Parma, Taranto 22; Umbertide 16; Priolo 12; Pozzuoli, Chieti 8; Orvieto, Cagliari 6. JOIN THE GAME (a.m.) Oggi in 106 province italiane prima fase di Join The Game, 11o campionato nazionale di 3 contro 3, con quasi 35.000 ragazzi e ragazze under 13 e 14. Il 7 aprile fase regionale, 11-12 maggio finali a Caorle (Ve). Oggi, prima di Treviso-La Torre (promozione), un minuto di silenzio in ricordo di Enzo Lefebre, il manager della Benetton, morto l’1 marzo 2012.
DOMENICA 3 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
italia: 52555255555549
Tennis IL NUMERO UNO VINCE A DUBAI
Rugby UN BIENNALE CON I GALLESI
Fortissimo Djokovic Berdych si inchina
Tebaldi agli Ospreys «Lì mi vogliono, qui no»
(ri.cr.) Chi fermerà Nole? Due indizi sono ancora pochi per indirizzare la stagione di Djokovic verso il dominio (leggasi Grande Slam, impresa che non riesce da Laver, anno 1969), però i segnali contano. Perché Federer appare un po’ svuotato, e adesso si ferma quasi due mesi, Nadal sta tornando di prepotenza (ad Acapulco ieri notte ha giocato la terza finale consecutiva dal rientro) però non ha ancora trovato i più forti e sembra sempre più confinato all’amato rosso, Murray avrebbe le potenzialità, ma la testa?
(si.ba.) Tito Tebaldi ha firmato un biennale per gli Ospreys. Il 25enne mediano di mischia delle Zebre, 16 caps azzurri ma due soli con Brunel c.t. — nel giugno scorso contro Canada e Usa — è il primo italiano sotto contratto con una franchigia gallese. Arriverà a Swansea in estate. «È l’occasione di una vita — commenta —. Ho sempre sognato di fare un’esperienza fuori dall’Italia, in un club importante. Ma andare agli Ospreys è il massimo». A facilitare l’arrivo di Tebaldi è stato Gruff Rees, attuale tecnico dei trequarti dei gallesi, per 8 mesi agli Aironi come responsabile della tecnica individuale. «Ho visto da vicino come sfida le difese. Ha capacità al piede di alto livello e una gran lettura difensiva». «Quando si è saputo che Kahn Fotuali’i se ne sarebbe andato (a Northampton, ndr), mi hanno chiamato — commenta Tebaldi —. L’ingaggio infatti è per la posizione da n.9, ma fu proprio Rees a farmi provare anche da 10». Andy Lloyd, manager della franchigia, definisce Tebaldi «ampiamente sottovalutato». Tra i motivi che spingono il n.9 a partire c’è certamente la difficoltà di trovare spazio, in azzurro e anche alle Zebre, dove recentemente gli è preferito Chillon. «C’è rammarico, sono partito più dalla panchina che nel XV. Mi stupisce che io non trovi spazio in Italia
Che numeri Il serbo intanto, si
prende il secondo torneo su due del 2013, aggiungendo Dubai (per la quarta volta) agli Australian Open, senza perdere un set e collezionando il 18˚ successo consecutivo (non perde da Parigi Bercy a ottobre), una striscia all’interno della quale ha incontrato 13 volte un top ten. Fa fatica contro Berdych, che gioca un primo set di grandissimo spessore ma non sfrutta il break di vantaggio (era 4-2) e tre palle break sul 4-4, prima di regalare il 7-5 con il peggior game della sua comunque eccellente partita. Nel secondo set, basterà un solo break a «Djoker»: «Non sono stato intenso come nei giorni precedenti, ma avevo di fronte un grande avverario — dice il numero 1 — stavolta ho fatto la differenza con il servizio».
Ippica GP ANDREANI
Il serbo Novak Djokovic, 25 EPA
Tornando a Nadal, esame importante in Messico contro Ferrer, avversario durissimo per una finale sul rosso: in semifinale David ha sudato molto per sbarazzarsi di un grande Fognini, che si potrà consolare con la finale di doppio insieme a Bolelli. Tra le donne, la Errani è campionessa in carica e ieri notte ha difeso il titolo contro la Suarez Navarro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DUBAI (1.775.500 $, cemento). Finale: Djokovic (Ser) b. Berdych (Cec) 7-5 6-3. ACAPULCO (terra). Uomini (1.155.000 $), semifinali: Ferrer (Spa) b. FOGNINI 6-3 6-7 (5) 6-1; Nadal (Spa) b. Almagro (Spa) 7-5 6-4. Donne (235.000 $), semifinali: Suarez Navarro (Spa) b. Soler (Spa) 6-2 6-1; ERRANI b. Cornet (Fra) 6-2 6-1.
Tiro EUROPEI A ODENSE
Golf HONDA CLASSIC
Ghiaccio Mondiali juniores E’ tripletta Usa Tito Tebaldi, 25 anni LAPRESSE
ma tra i campioni in carica sì. Il mio contratto scade a fine stagione e in queste settimane nessuno si è fatto vivo per trattenermi, dalle Zebre o dalla Fir. E ormai è troppo tardi». CELTIC Ieri Munster-Ospreys 13-13. Classifica: Glasgow, Ulster 61; Leinster 59; Scarlets 50; Ospreys 49; Munster 43; Treviso 35; Cardiff 33; Connacht 32; Edimburgo 24; Dragons 23; Zebre 8. ECCELLENZA Per la 14ª di Eccellenza, oggi il 150˚ Rovigo-Padova (ore 15, diff. RaiSport 1 ore 22.30). Così ieri: Fiamme Oro-Viadana 12–21; Calvisano-Lazio 42–25; Reggio Emilia-Mogliano 15–32; San Donà-Crociati 18–12; L’Aquila-Prato 6–26. Classifica: Viadana 59; Calvisano 58; Prato 57; Padova* 42; Mogliano 41; Rovigo* 39; San Donà 26; Fiamme Oro 25; Lazio 22; Reggio Emilia 20; L’Aquila 9; Crociati 4.
Boxe ULTIMA DI REGULAR SEASON
Assolo di Pacific Model ieri al Cirigliano. Il figlio di Malabar Circle As, una volta respinto nel lancio Powell Bi, non ha più avuto problemi a conquistare il GP Andreani: lungo il percorso ha controllato la situazione, staccando in retta d’arrivo da cavallo nettamente superiore per concludere in 1.14.9. Secondo Positano d’Ete, sempre nella sua scia. Per Pacific Model, che era recentemente finito terzo a Parigi, quello di ieri è il primo GP della carriera come del resto per il suo trainer e driver Giuseppe Trinchillo.
Un contrattempo imbarazzante per Serena Williams che venerdì, arrivata a Palm Beach per seguire il giro di Tiger Woods nell’Honda Classic è stata fermata dalla sicurezza. Motivo? Stava tentando di fare una foto al numero due al mondo come una qualunque fan, ignorando che fosse proibitissimo. Subito è intervenuta una guardia a mettere la mano davanti l’obbiettivo e lei, imbarazzatissima si è scusata. Intanto, mentre Tiger è riuscito a superare il taglio del torneo e Matteo Manassero, unico italiano in gara ha chiuso al 39˚ posto, il numero 1 Rory McIlroy ha lasciato la gara. Ufficialmente per un terribile mal di denti che gli ha impedito di gareggiare ai suoi livelli. I maligni parlano di difficoltà ad abituarsi alla nuova attrezzatura Nike dopo anni con Titleist.
Ieri ad Aversa i 4 anni classici CUOMO
L’Europeo di Odense si chiude con l’argento di Martina Pica, esordiente 21enne della Marina. Nelle qualifiche le tre azzurre hanno terminato racchiuse in 8/10 di punto: decima Sabrina Sena; nona Petra Zublasing; ottava e in finale Martina Pica. Con un totale di 1241.9, abbastanza per l’oro a squadre che mai l’Italdonne aveva conquistato. In finale la Pica ha beneficiato dell’azzeramento del punteggio, poi ha sparato in modo eccellente nel duello con l’austriaca Ungerank. Peccato per i pistoleri. Con Luca Tesconi, acciaccato e lontanissimo dalla finale e con Giuseppe Giordano precipitato nell’ultima serie. Tra junior e senior l’Italia se ne torna con 5 ori e un argento. Non era mai successo. Carabina 10 m donne: 1. Ungerank (Aut) 208.3; 2. Pica 206.3; 3. Dvorsak (Slo) 185.9; 9. Zublasing 414.3; 10. Sena 413.9. Squadre: 1. Italia 1242.9; 2. Germania 1241.9; 3. Austria 1240.9. Pistola 10 m u.: 1. Ekimov (Rus) 199.2; 2. Gourianov (Rus) 198.6; 3. Carrera (Spa) 177.2; 11. Giordano 577; 16. Amore 576; 40. Tesconi 567. Squadre: 1. Russia 1734; 2. Serbia 1732; 3. Ucraina 1730; 5. Italia 1720.
IN SUDAFRICA Matteo Delpodio, 39˚ con 209 colpi (71 68 70, -7), naviga a metà classifica nello Tshwane Open a Centurion in Sudafrica. Al comando c'è un quartetto con 200 (-16) colpi formato da Tullo e dai sudafricani Coetzee, Van der Walt e Fichardt (65 71 64).
La Williams bloccata dalla guardia
Conclusi all’Agorà di Milano i Mondiali juniores di figura, con due storiche triplette. Tra gli uomini statunitense , tra le donne russa. Oggi (ore 14.30) il Gala (diff. Eurosport 2, ore 18). Uomini. Finale: 1. (2.1.) Farris (Usa) 228.32; 2. (3.1.) Brown (Usa) 224.15; 3. (2.3.) Omori (Usa) 204.34; 22.(24.22.) Panfili 136.96. Donne. Finale: 1. (5.1.) Radionova (Rus) 169.71; 2. (4.2.) Lipnitskaya (Rus) 165.67; 3. (2.3.) Pogorilaya (Rus) 160.32; 29. Casella.
Ginnastica Coppa: Ferrari 5ª Vanessa Ferrari centra il 5˚ posto nel concorso generale vinto dall’americana Katelyn Ohashi in Coppa a Boston. Vanessa ha fatto segnare 14.466 al corpo libero, secondo punteggio all’attrezzo. All around donne: 1. Ohashi (Usa) 59.199; 2. Biles (Usa) 57.666; 3. Moors (Can) 57.066; 5. FERRARI 56.098.
Hockey pista SERIE A-1 (m.nan) La 17ª. Viareggio-Prato 5-4; Thiene-Breganze 1-5; Giovinazzo-Trissino 4-1; Follonica-Matera 6-4; Valdagno-Forte dei Marmi 18-5 (11 reti di Pedro Gil); Sarzana-Bassano 3-7; Martedì. Classifica: Valdagno, Viareggio 48; Bassano 41; Lodi* 36; Forte dei Marmi 31; Novara*, Breganze 26; Sarzana 18; Prato 16; Matera 14; Follonica 13; Trissino, Giovinazzo 12, Thiene 1. (*: una in meno).
Hockey prato ITALIA OK (pe.m.) Vittoria record e passaggio turno quasi certo per l’Italia nel Round 2 della World League a Valencia. Con la Rep. Ceca finisce 8-0: il massimo risultato azzurro in una gara ufficiale.
Ippica Torino: 14-12-7-13-9 8ª corsa - m 1600: 1 Marissa (R. Vecchione) 1.13.4; 2 Nespolita; 3 One Way; 4 Landolfo; 5 Nedved Kyu; Tot.: 2,34; 1,79, 2,41, 3,90 (25,33). Quinté: n.v. Quarté: e 2.062,87. Tris: e 242,80. OGGI SI CORRE A Trotto: Firenze (14.15), Bologna (14.35) e Montegiorgio (15.15). Galoppo: Pisa (14.30 con le poule) e Roma (14.50)
Il massimo azzurro Matteo Modugno
Trasferta vittoriosa per i Dolce & Gabbana Italia Thunder che a Reno, in Nevada, chiudono con una vittoria contro gli Usa Knockouts la regular season delle World Series. Un successo ininfluente, visto che il secondo posto era già al sicuro, ma comunque importante. Particolarmente brillante la prestazione di Mangiacapre, ormai tra i grandi del torneo, che costringe il rivale all’abbandono, mentre delude Valentino. I quarti si disputeranno con andata il 22-23 marzo e ritorno il 29-30 marzo. I Dolce & Gabbana Italia Thunder saranno opposti ai Poland Hussars, con andata il 22 a Varsavia e ritorno il 30 marzo in casa. Usa Knockouts-Dolce & Gabbana Italia Thunder 2-3. Gallo: Conlan (Irl) b. D’Andrea (Thu) 3-0 (49-46, 48-47, 49-46); leggeri: Yunusov (Tag) b. Valentino (Thu) 3-0 (48-47, 49-46, 48-47); medi: Mangiacapre (Thu) b. Camp (Usa) abb. 3 (30-27, 30-27, 30-27); mediomassimi: Szello (Ung, Thu) b. Katende (Sve) 2-0 (48-46, 47-47, 48-46); massimi: Modugno (Thu) b. Turner (Irl) kot 2. Classifica: Kazakistan 24; Thunder 22; British 16; Ukraine 14.; Germania 9; Usa 4.
caso Pistorius
Atletica Oggi la Roma-Ostia
TRIANGOLARE (si.g.) Nel match indoor di Ancona, vinto dalla Germania (193 p.) davanti a Italia (169) e Francia (164), 3 primati italiani juniores: 1'49"58 di Emilio Perco (800), 1'26"85 della squadra nazionale maschile (4x200) e 4'21"91 di Federica Del Buono (1500). Record nazionale allieve per Noemi Stella nei 3000 metri marcia (13'25"27). Nei lanci all'aperto, primi i tedeschi sugli azzurri, bene nel disco Albertazzi (62.39) e la Marchetti ( 53.89).
Serena sgridata I Thunder ok McIlroy fuori Ora la Polonia
5ª corsa - GP Andreani - m 1660: 1 Pacific Model (G. Trinchillo) 14.9; 2 Positano d’Ete; 3 Palissy; 4 Powder Fi; Tot.: 1,80; 1,28, 1,50, 2,49 (3,46) Trio: 24,90 OGGI GP PONTE VECCHIO A Firenze (inizio convegno alle 14.15) c’è il glorioso Ponte Vecchio sul miglio. Favorito il veloce Mirtillo Rosso che può ipotecare la corsa fin dal via. L’avversario più insidioso è Geox. 5ª corsa - 16.05 - Pr. Ponte Vecchio - m 1600: 1 Oneghin del Ronco (A. Di Nardo); 2 Irambo Jet (Fr. Facci); 3 Geox (Fed. Esposito); 4 Mirtillo Rosso (E. Bellei); 5 Orleans Om (G. Lombardo jr); 6 Nancy’s Treb (Renè Legati); 7 Leticia Bi (E. Moni); 8 Newyork Newyork (L. Baldi); 9 Lord Dany (R. Andreghetti).
EUROINDOOR (gu.l.g.) Agli Europei Indoor di Rzeszow (Pol), spareggio fatale per il terzetto olimpico femminile: Valeeva, Lionetti e Mandia hanno chiuso 226-226 con l’Ucraina. Natalia Valeeva bissa anche l’argento del 2011 nell’individuale, superata 7-3 dalla Erdynieva (Rus).
(g.l.g.-m.m.) Oggi la 39ª Roma-Ostia con 12.000 al via. Favoriti Kimeli, Kiprop e Ndiema. Tra le donne Kiprop, Cheromei e la Console. La partenza al Palottomatica alle 9.15. Diff. alle 16 Raisport 1. A Piacenza (9.30) la 18ª Placentia Marathon; la 10ª Treviso Marathon avrà 3 partenze, da Vidor, V. Veneto e Ponte di Piave, da dove partirà Zanardi nell’handbike.
Pacific Model Pica d’argento facile ad Aversa nella carabina
Martina Pica, 21 anni, della Marina
Arco
COMMANDER K.O. Il meeting d’hiver è finito con il Prix de l’Union Europeenne (m 3000) vinto da Quinoa du Gers (M. Abrivard) in 1.16.2, mentre il rientrante Commander Crowe è stata squalificato per una rottura sull’ultima curva quando era in terza posizione. Nel convegno secondo posto per Mururoa As (Ch. Martens).
Nuoto Adrian sprint battuto Manaudou (al.f.) Nathan Adrian, olimpionico dei 100 sl, batte Florent Manaudou nei 50 sl: a Marsiglia (Fra, 50 m), l'americano tocca in 21”75, 7/100 meglio del campione olimpico dello sprint. La britannica Fran Halsall stampa il miglior crono mondiale dell'anno dei 100 farfalla: 58”37. Uomini: 50 sl Adrian (Usa) 21”75, Manaudou 21”83, Ervin (Usa) 22”01, Bousquet 22”14; 200 do Tancock (Gb) 2'02”77, 3. Sabbioni 2'05”10; 50 ra Perez Dortona 27”80, Di Lecce 28”11; 100 fa Czerniak (Pol) 53”19, Munoz (Spa) 53”86, Pancari 55”62. Donne: 50 sl Halsall (Gb) 24”91, Coughlin (Usa) 25”52; 400 sl Belmonte (Spa) 4'09”23; 200 do Credeville 2'13”06; 50 ra Garcia (Spa) 32”37; 100 fa Halsall (Gb) 58”37 (1˚ t. stag.), Ignacio (Spa) 1'00”40; 200 mx Gomez (Spa) 2'14”98, Trombetti 2'18”22, Dal Rio 2'18”51.
Pallamano SERIE A (an.gal.) In serie A. Girone A (6ª rit.): Mestrino-Mezzocorona 25-32; Trieste–Rovereto 27-16; Merano–Cassano Magnago 29-27; Pressano-Ferrara 34-31; Bressanone-Bolzano 25-31. Classifica: Bolzano 44, Pressano 40, Trieste 30, Ferrara 25, Bressanone 22, Mezzocorona 20, Cassano M. 15, Merano 13, Rovereto 7, Mestrino 0. Gir. B (6ª
Reeva sparava al poligono Una foto su Twitter: «Stamattina ho giocato con la pistola. Ora sono meno stressata», protagonista Reeva Steenkamp la fidanzata di Pistorius uccisa dal parolimpico la notte di San Valentino. E’ uno scoop del Sun, che cita una fonte che parla di una Reeva che aveva dimestichezza con le armi.
rit): Cingoli–Romagna 19-36; Carpi-Castenaso 31-23; Sassari-Ancona 38-26; Bologna-Ambra 32-36. Cl.: Ambra 41; Carpi 34; Ancona, Sassari 33; Romagna 27; Casalgrande 20; Farmigea 15; Bologna 10; Castenaso 6; Cingoli 3. Gir. C (7ªrit.): Città Sant’Angelo-Putignano 35-23; Chieti-Fondi 27-31; Teramo-Gaeta 32-25; Fasano-Conversano 29-26; Noci-Palermo 21-27. Cl.: Fasano 51; Conversano 42; Fondi 32; Teramo 31; Città Sant’Angelo 27; Noci 22; Chieti 21; Gaeta 17; Palermo 15; Lazio 9; Putignano 3.
Pallavolo A-2 MASCHILE (f.c.) Oggi (ore 18): Molfetta-Reggio Emilia; Ortona-Brolo; Sora-Padova; Corigliano-Matera; Monza-Atripalda; Loreto-Città di Castello. Riposa: Potenza Picena. Classifica: Città di Castello 56; Molfetta 43; Sora 40; Atripalda 37; Padova 33; Monza 32; Corigliano 31; Ortona 29; Reggio Emilia 26; Matera 21; Potenza Picena, Brolo 19; Loreto 10.
Scherma Bianco 3a a Bologna Terzo posto per Ilaria Bianco nella tappa di Coppa del Mondo di sciabola a Bologna. Oggi la prova a squadre, con Irene Vecchi, Lucrezia Sinigaglia, Rossella Gregorio e Livia Stagni. Finale: Zagunis (Usa) b. Muhammad (Usa) 15-9. Semifinali: Zagunis (Usa) b. Gavrilova (Rus) 15-11; Muhammad (Usa) b. Bianco 15-13. Quarti: Zagunis (Usa) b. Marzocca 15-11; Gavrilova (Rus) b. Stagni 15-7; Bianco b. Kovaleva (Rus) 15-9. Ottavi: Marzocca b. Vecchi 15-14. FIORETTO DONNE Niente podio per le azzurre del fioretto nella prova di Coppa del Mondo di San Pietroburgo. Elisa Di Francisca e Arianna Errigo sono state eliminate nei quarti rispettivamente da Golubytskyi (11-8) e Thibus 15-13. Oggi la prova a squadre. Finale: Deriglazova (Rus) b. Korobeinikova (Rus) 15-8. Semifinali: Deriglazova (Rus) b. Golubytskyi (Ger) 15-9; Korobeinikova (Rus) b. Thibus (Fra) 15-14. Ottavi: Errigo b. Volpi 15-7. SPADISTE A St. Maur (Fra) sesto posto per Rossella Fiamingo, superata ai quarti dalla Embrich. Finale: Branza (Rom) b. Szasz (Ung) 11-6. Semifinali: Szasz (Ung) b. Embrich (Est) 10-9; Branza (Rou) b. Samuelsson (Sve) 15-8. Quarti: Embrich (Est) b. Fiamingo 14-13.
Sport invernali COPPA BIATHLON A Oslo, i dominatori di stagione Fourcade e Berger vincono l’inseguimento. Oggi le mass start. Uomini, inseguimento 12.5 km: 1. M. Fourcade (Fra) 33’48"2 (2); 2. Boe (Nor) a 27"7 (3); 3. Loginov (Rus) a 35"5 (3); 24. HOFER a 2’57"0 (5). Coppa (20 p.): Fourcade 958; Svendsen (Nor) 751; 23. Hofer 312. Donne, inseguimento 10 km: 1. Berger (Nor) 32’12"2 (4); 2. Habert (Fra) a 31"2 (2); 3. Kuzmina (Slk) a 45"1 (4); 11. PONZA a 3’40"2 (2); 24. OBERHOFER a 5’23"6 (9). Coppa (20 p.): Berger 1009 pts; Domracheva (Bie) 700; 19. Oberhofer 342. COPPA EUROPA (s.f.) Terzo posto per Florian Eisath nel 1˚ gigante di Soldeu (And) vinto da Elia Zurbriggen, 22enne figlio del fuoriclasse Pirmin. A 21/100 l'altro svizzero Pleisch, a 25/100 Eisath.
Tennis UOMINI IN FLORIDA Quarti a Delray Beach (Usa, 455.775 $, cemento): Haas (Ger) b. Dodig (Cro) 7-6 (6) 2-6 6-1; Isner (Usa) b. Anderson (Saf) 6-2 7-6 (1); Roger-Vasselin (Fra) b. Berankis (Lit) 6-4 6-3; Gulbis (Let) b. Muñoz (Spa) 6-1 6-4. CIAO VENUS Semif. a Florianopolis (Bra, 235.000 $, cemento): Putchkova (Rus) b. V. Williams (Usa) 4-6 6-4 7-5; Niculescu (Rom) b. Mladenovic (Fra) 6-0 6-2. DONNE IN MALESIA Semifinali a Kuala Lumpur (Malaysia, 235.000 $, cemento): Pliskova (Cec) b. Morita (Giap) 6-0 6-2; Mattek-Sands (Usa) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6-4 6-1.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
DOMENICA 3 MARZO 2013
italia: 52555255555549
Il fatto del giorno
_rompicapo alleanze
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Ma se Grillo si taglia fuori Bersani può dialogare solo col Pdl?
Il nuovo Parlamento I neoeletti in Parlamento si riuniscono per la prima volta il 15 marzo: il giorno dopo verranno invece eletti i presidenti di Camera e Senato
L’uomo mascherato
La scelta del premier Il 21 marzo il presidente della Repubblica Napolitano avvierà le consultazioni per affidare l’incarico di formare il governo
Venerdì Beppe Grillo è uscito dalla sua villa a Marina di Bibbona (Li) completamente coperto per non essere ripreso dai fotografi ANSA
Il leader M5S apre al governissimo ma poi fa dietrofront. Il Pd però insiste con un accordo per la legge sui partiti E Napolitano: «Serve responsabilità» Il taccuino del cronista registra oggi due prese di posizione. Prima Grillo, che ribadisce sul suo blog: «Non daremo mai la fiducia a nessun governo». Poi Bersani che, in un’intervista tv a Presadiretta (in onda oggi), gli risponde: «Vorrei dirgli che non m’impressiona. Gli pongo una sola questione, che si chiama democrazia. Io voglio fare una legge sui partiti e sono pronto a discutere del finanziamento ai partiti. Dopo Bersani c’è il Pd, dopo Grillo voglio sapere cosa c’è, non per Grillo ma per l’Italia. Su questo noi non molliamo, su tutto il resto si discute. Ognuno in Parlamento si prenderà le sue responsabilità. Grillo e il M5S cosa pensano? Fin qui hanno detto “tutti a casa”. Adesso sono nella casa anche loro. Quindi adesso o dicono tutti a casa ma compreso loro, o dicono come vogliono ristrutturare la casa».
1Mi pare roba vecchia. Non avevano più o meno detto tutti e due le stesse cose già in campagna elettorale?
Grillo — che ieri ha lanciato l’idea di un referendum online sull’euro — si era in precedenza fatto intervistare dal settimanale tedesco Focus (niente a che vedere col nostro Focus). «Se Bersani e Berlusconi proponessero l’immediata modifica della legge elettorale, la cancellazione dei rimborsi elettorali
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L’AGENDA POLITICA
e la durata massima di due legislature per ogni parlamentare, sosterremmo ovviamente subito un governo del genere. Ma non lo faranno mai, stanno solo bluffando per guadagnare tempo». Sì, è vero che le prese di posizione citate all’inizio non sono nuove. Ma a questo punto, unite all’intervista a Focus, e a quello che abbiamo sentito negli ultimi giorni, fanno capire piuttosto bene come sono disposti i pezzi sulla scacchiera.
2 Come sono disposti? Grillo vuole un governo Pd-Pdl, e restare all’opposizione, sia pure con il codicillo che se eventualmente una legge gli stesse bene lui la voterebbe. Con il Pd-Pdl alla ribalta e lui in platea a tirare pomodori, il Nostro è sicuro di vincere alla grande le prossime elezioni e pigliarsi sia la Camera che il Senato. Qualunque sia la legge elettorale. C’è una sola incognita. I giovani grillini, arrivati freschi freschi in Parlamento, carichi oltre tutto d’entusiasmo, accetteranno questa linea di resistenza dura? Oggi e domani i parlamentari del Movimento 5 Stelle si riuniscono a Roma, ci sarà anche Grillo (Casaleggio non si sa), luogo e ora sono segretissimi, non abbiamo la minima idea se dopo sarà almeno diramato un comunicato. L’altro giorno sembrava che Bersa-
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RENZI RILANCIA
ni avesse portato a buon fine il suo "scouting", cioè il reclutamento di giovani grillini pronti a dargli il voto di fiducia. Su questo però Napolitano sembra aver disilluso il segretario del Pd.
3 Perché? S «I soldi per la politica vadano all’edilizia» Matteo Renzi si mette a fare i conti e rilancia: «Tutti i partiti rinuncino al finanziamento pubblico da subito e usino quei soldi per dare una risposta concreta all’emergenza abitativa, con un fondo per l’edilizia pubblica. Parliamo di 45 milioni di euro per il Pd e 43 per Grillo: si può fare molto»
Napolitano, che ieri ha chiesto «senso di responsabilità» ai partiti, ha detto che lui, per dare l’incarico, vuole una maggioranza certa. Cioè, se il gruppo del Movimento 5 Stelle, rinforzato da Grillo e Casaleggio, si presenterà al Quirinale il giorno delle consultazioni per ribadire che loro la fiducia non la danno a nessuno, Napolitano non incaricherà Bersani, vale a dire non gli farà tentare nessuna manovra sotterranea. Né lo scouting né l’uscita dall’aula.
4 Quindi? Quindi il Pd potrebbe tentare la carta di una personalità diversa da quella di Bersani. Renzi? Amato? Un qualche terzo che adesso non ci viene in mente? In ogni caso, la posizione di Grillo e quella di Napolitano costringerebbero il Partito democratico a mettersi al tavolo con Berlusconi. Il Cavaliere non aspetta altro. Ha già pronta la sua richiesta principale: la presidenza del Senato. Poi, è anche lui d’accordo con l’abolizio-
ne totale del finanziamento pubblico. Cedendo il Senato al Pdl, il Pd renderebbe manifesto il famoso inciucio in stile D’Alema. I fuochi d’artificio del comico genovese, a quel punto, non sono nemmeno immaginabili. Idem il furore della base democratica, che in queste ore sta tempestando di messaggi il vertice del partito per ammonirlo dal compiere passi falsi. D’altra parte non si vedono vie d’uscita diverse da queste.
L’erede al Quirinale I due rami del Parlamento e i rappresentanti delle Regioni si riuniranno il 15 aprile per eleggere il nuovo Capo dello Stato: con loro, i rappresentanti delle Regioni
IL NEO-GOVERNATORE
Maroni da Fazio: «Lascio il timone Lega ai giovani»
Roberto Maroni, 57 anni ANSA Largo ai giovani. Roberto Maroni, neo eletto governatore della Lombardia, lascerà la segreteria della Lega. «Sono un uomo di parola: la prossima settimana ci sarà una riunione federale. Ci sono tanti giovani 40enni capaci». Il leader del Carroccio lo ha detto a «Che tempo che fa», su Rai 3, dove ha anche parlato anche di politica nazionale. «Grillo non risolve i problemi dei cittadini arrabbiati. Guardate quello che è successo a Parma. E la legislatura non durerà più di due anni. Imbarazzato per il caso Berlusconi-De Gregorio? Non più di quanto lo fossi prima, non è una novità».
BONAIUTI PRECISA
Il Cav: «In piazza ma non contro la magistratura»
5 Riandare a votare subito? Ci sarebbe lo stesso risultato, probabilmente. E solo il prossimo presidente della Repubblica può sciogliere le Camere. Mentre per Camera e Senato il nome di un presidente in qualche modo salterà fuori, per il Quirinale ci vuole un accordo. Che tutto il Pd voti compattamente il candidato indicato dalla segreteria mi pare una pia illusione. Il partito è spaccato e nella direzione di mercoledì potrebbe già esserci una qualche resa dei conti. All’accordo tra Pd e Pdl sono favorevoli anche i grandi burocrati, che puntano a restare indispensabili, e che si cambi poco o niente per favore. Un asse tra destra e sinistra potrebbe fargli gioco. Il Movimento 5 Stelle è invece visto, da questi vecchi navigatori dell’Amministrazione, come fumo negli occhi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvio Berlusconi, 76 anni AFP Dopo lo sfogo di venerdì di Silvio Berlusconi, tocca a Paolo Bonaiuti, portavoce del leader del Pdl, raddrizzare la rotta. Si legge in una nota: «Contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani che hanno evidentemente forzato frasi del presidente Berlusconi, la manifestazione del Pdl del 23 marzo non sarà "contro la magistratura", ma un’iniziativa politica rivolta al Paese in questo momento di grave crisi. In questa iniziativa globale rientrerà poi anche il tema della malagiustizia, alla luce degli accadimenti degli ultimi giorni».
DOMENICA 3 MARZO 2013
ALTRI MONDI
PRESIDENTE VENEZUELANO italia: 52555255555549
Chavez, nuove cure Ha iniziato la chemio Il presidente venezuelano Hugo Chavez (nella foto) ha iniziato il ciclo di chemioterapia nell’ospedale militare di Caracas,
Addio al pranzo La crisi taglia il pasto completo Coldiretti: «Solo il 18% degli italiani mangia primo e secondo». L’esperto: «Si risparmia» del valore del piatto». E così, 3,7 milioni di lavoratori il pranzo se lo portano da casa. «Nel 2012, i consumi sono calati quasi il doppio del Pil, 4,3% contro 2,4 — prosegue Daveri —. Non possiamo più intaccare i risparmi per mantenere i modelli di consumo. Spaghetti al posto del pasto completo? La crisi si nota di più per gli italiani, soprattutto anziani, fuori dalle mense della carità». E che sono saliti, l’anno scorso, a 3,7 milioni, compreso chi ha avuto pacchi dono. Mentre il 59% di noi ha ripreso a salvare gli avanzi. Sale Resta il fatto che nel 2012
abbiamo acquistato più pasta (+3,6% dal 2011) e meno carne (-5,5%), pesce (- 1 %) e pure dessert (- 12 %). A dispetto del fatto che negli ultimi 5 anni, secondo l’Istat, i rincari di pane e pasta siano stati doppi rispetto al ritmo a cui cresce l’inflazione. «Non è sbagliato pranzare con un piatto di spaghetti — dice il dietologo Andrea Ghirelli — purché si aggiunga almeno
32% Gli italiani che pranzano solo con la pasta Secondo un’indagine di Coldiretti, il 32% degli italiani ha sostituito il pranzo completo con un piatto di pasta. Alimento di cui consumiamo, in media, 26 chili a persona all’anno
FRANCESCO RIZZO
Tasche piene di spaghetti, come Totò in Miseria e nobiltà. Sono quelle degli italiani, secondo un sondaggio di Coldiretti: il 32% di noi sostituisce il pranzo completo con un piatto di pasta. E, del resto, solo il 18% si concede a metà giornata un pasto vero e proprio, con primo, secondo e contorno,
mentre al 9% basta un panino, a un altro 9% frutta o yogurt. Colpa della crisi, scrive Coldiretti, che, secondo i dati Ismea-Gfk-Eurisko, ha indotto 6 italiani su 10 a tagliare sul cibo. E a scegliere piatti più leggeri a metà giornata. «Abitudine che c’è da tempo, soprattutto in città — dice l’economista Francesco Daveri —, dove si impongono i ritmi di lavoro: il fatto è che magari si spende il triplo
Nel 2012, consumi giù quasi il doppio del Pil: e si spende meno per carne, pesce e dolciumi un frutto o si ceni con un secondo di proteine e un po’ di verdura. Siamo un Paese che ha bisogno di meno energie fisiche per lavorare e che acquista tanti cibi calorici a basso costo: risultato, metà dei maschi adulti è in sovrappeso. E poi, magari, spende in palestre o diete. Scegliamo allora con più cura: un kg di arance costa al massimo 1,5 euro. Ed è sano».
dopo il quarto intervento effettuato a dicembre per vincere il cancro e la grave infezione respiratoria che ne è seguita. «Il morale è alto, sta continuando la sua battaglia per la vita», ha detto il vicepresidente Nicolas Maduro, che ha parlato pure di «una nuova fase» di cure «più intense e dure».
IL PORTAVOCE VATICANO
«Ratzinger, stesso coraggio di Wojtyla» Il Vaticano si prepara al Conclave ma, prima di domani, nella Cappella Sistina che lo ospiterà non accadrà nulla. «Ci
CANNA FUMARIA OSTRUITA DA UN NIDO
Soffocati da monossido mentre dormivano: tre vittime in Puglia Tragedia a Margherita di Savoia, paesino pugliese non lontano da Trani, dove ieri sono morte tre personesembra per colpa delle esalazioni da monossidodi carbonio. Ma questa volta pare che la causa non sia il malfunzionamento di una stufa, quanto della canna fumaria ostruita da un nido di uccelli. Le vittime sono Sabino Giannino, 51 anni, la figlia Giulia di 15 anni e la sorella di lui, Teresa Giannino. L’uomo e la ragazzina vivevano a Milano ed erano tornati in questi giorni nel loro paese d’origine. A dare l’allarme sarebbero stati i parenti, che non riuscivano a mettersi in contatto con loro. La tragica morte potrebbe infatti risalire alla notte tra venerdì e sabato, anche se i corpi sono stati scoperti soltanto nel pomeriggio di ieri. Il pm della Procura di Foggia Enrico Infante ha disposto l’autopsia sulle vittime, mentre la sezione investigativa scientifica dei Carabinieri ha eseguito accertamenti e rilievi fino a sera.
A COSENZA: TRA LORO UN DISABILE
Carbonizzati nel rogo di una casa in disuso Muoiono tre senzatetto I due volti dell’Italia multietnica. Ieri Unioncamere ha comunicato che sono 480mila, in Italia, le imprese guidate da cittadini stranieri, con un aumento di 24.329 nel 2012. E i marocchini sono più dei cinesi. Ma, sempre ieri, tre cittadini extracomunitari sono morti a Cosenza, nel rogo della casa abbandonata in cui vivevano (nella foto Ansa, i rilievi della Polizia). Un casolare in centro, non lontano dal Comune, con le finestre rotte, sacchi di rifiuti sul pavimento, teli di cellophane come coperte. Le vittime sarebbero romene o, più probabilmente, nordafricane: l’identificazione non è semplice, i cadaveri, trovati dai vigili, sono carbonizzati. Uno dei tre verrà forse riconosciuto perché privo di un arto: potrebbe essere un mendicante che usava una stampella. La causa della tragedia sarebbero due stufe elettriche, allacciate alla rete con un collegamento di fortuna. Il giorno dei funerali, ancora da stabilire, a Cosenza sarà lutto cittadino.
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POLAROID: IL RITORNO
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sono ancora i turisti — spiega padre Lombardi — per i lavori è necessaria la formale decisione della congregazione dei cardinali». Ieri a Roma ne erano arrivati 66, ne mancano 15. E Lombardi ha anche parlato di Joseph Ratzinger: «È stato coraggioso come Wojtyla»
Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI
S L’icona di Istagram diventa oggetto La fotocamera icona di Instagram, popolare app gratuita, sta per diventare un oggetto vero e proprio. La società italiana Socialmatic ha infatti firmato un accordo con la Polaroid per produrre la versione digitale e sociale della OneStep, la popolare macchina fotografica con pellicola autosviluppante diventata di culto negli Anni 80. La Polaroid Socialmatic Camera potrà scattare, modificare, condividere e stampare le foto. Dovrebbe essere in vendita all’inizio del prossimo anno
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Quali mante spiaggiate... Solo pesce portato a riva Il Corriere della Sera ha pubblicato venerdì in prima pagina un articolo che attribuiva al sindaco di Firenze Matteo Renzi diverse frasi relative alla situazione politica ed era intitolato «Renzi, pronto a fare il premier». Poco dopo il suo portavoce ha scritto su Twitter che «la ricostruzione del Corriere della Sera su Renzi non è vera». Lo stesso Renzi ha scritto ancora su Twitter: «Ho perso le primarie. Adesso faccio il sindaco». Qualche giorno fa un sito russo ha raccolto la segnalazione da parte di un testimone di una «scia di fuoco» nel cielo della Lettonia, che poteva essere un meteorite, finito secondo la ricostruzione nel mar Baltico. La notizia è stata ripresa dai siti di molti giornali italiani, ma da praticamente nessuno nel resto del mondo e non ha più avuto nessuna conferma. Mercoledì il sito di Repubblica ha pubblicato le foto di «centinaia di mante spiaggiate a Gaza beach». La didascalia dice: «Per ora resta solo un mistero. Difficile stabilirne le cause, ma lo scenario che si è presentato sulla spiaggia è stato davvero sconcertante. È qui che alcuni pescatori palestinesi hanno scoperto all'alba centinaia di mante spiaggiate sulle sabbie di Gaza Beach». Ma le foto mostravano in realtà degli animali che erano stati pescati e portati sulla spiaggia dai pescatori palestinesi, come spiegavano le didascalie originali delle fotografie e come hanno raccontato dei siti locali, che hanno citato divertiti il sito italiano e la bufala.
notizie Tascabili
Vicino a Ivrea
L’uomo è incensurato
Niente Facebook Una 14enne tenta il suicidio
Shock a Genova, gambizzato un geometra
Un morto nel Nord del Paese
I genitori le avevano vietato l’uso di Facebook e degli altri social network per via dei brutti voti a scuola. Così venerdì pomeriggio una ragazza di 14 anni di origini romene del Canavese si è gettata in un dirupo. Portata all’ospedale di Ivrea se l’è cavata con una prognosi di 40 giorni. Secondo quanto hanno ricostruito i Carabinieri ieri la ragazzina al termine delle lezioni non era tornata a casa. Gli amici e la convivente del padre l’avevano rintracciata poi nei pressi del Castello Medievale del paese ma lei, rimproverata per essersi allontanata, ha scelto di saltare nel dirupo.
Un geometra di 42 anni, Giuseppe Badile, è stato gambizzato nella notte tra venerdì e sabato in strada a Genova, nel quartiere di San Fruttuoso. L’aggressore con il volto coperto da un casco nero ha atteso Badile sotto casa e lo avrebbe colpito con due colpi d’arma da fuoco, uno alla gamba sinistra, uno a quella destra. La polizia scientifica ha repertato sul posto un proiettile deformato di medio calibro e al momento si ipotizza l’utilizzo di una pistola a tamburo. La squadra mobile sta indagando sulla vita privata e quella lavorativa del geometra, che è scapolo, senza precedenti penali e incensurato.
Ancora scontri in Egitto E Kerry vola al Cairo: «Ora servono riforme» Ieri il segretario di Stato Usa, John Kerry, è arrivato in Egitto, mentre nel Paese continuavano i disordini: a Mansoura (nord), i manifestanti hanno cercato di prendere d’assalto la sede del governatorato e negli scontri c’è stato un morto. A Port Said 500 contestatori, tra cui molti ultrà, hanno lanciato bottiglie molotov contro il commissariato, provocando un incendio. Al Cairo, invece, i dimostranti hanno bruciato le foto del segretario di Stato Usa, mentre i leader dell’opposizione, Hamdin Sabahi e Mohamed El Baradei, hanno risposto picche alla proposta di un incontro con lui, accusando Washington di voler «interferire» nella politica egiziana. Oggetto del con-
John Kerry e Nabil al-Arabi, segretario della Lega Araba tendere le elezioni politiche di aprile, che l’opposizione vuole boicottare. Kerry avrebbe comunque telefonato a El Baradei per sottolineare l'importanza della sua partecipazione al voto. E nell’incontro con le autorità egiziane, il politico americano ha detto: «L’Egitto rimetta in piedi l’economia, e trovi un consenso politico per porre fine ai disordini». Oggi incontrerà il presidente Morsi, nel mirino delle proteste.
I Carabinieri eseguono rilievi ANSA
Nell’Alta Valsusa
Ordigno bellico esplode: feriti tre ragazzini Un ordigno risalente probabilmente alla Seconda guerra mondiale è esploso ieri in mano ad un ragazzo di 16 anni, che lo aveva trovato nelle campagne di Novalesa, nell’Alta Valsusa. La bomba gli ha strappato la mano e i due amici che erano con lui, di 16 e 18 anni, sono feriti in modo serio.
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ALTRI MONDI
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LUTTO AVEVA 95 ANNI. PIANISTA E COMPOSITORE: SUE OLTRE 100 COLONNE SONORE
VIDEOGIOCHI/1 SI LOTTA PER SOPRAVVIVERE
È morto il maestro Trovajoli Rese magico il cinema italiano
Il maestro Armando Trovajoli è scomparso a Roma a 95 anni ANSA
Armando Trovajoli. Forse, tra i più giovani, c’è chi non lo conosce. Forse c’è qualcuno che sa che è stato un grande musicista, ma che non saprebbe canticchiare nulla di suo. E invece le note di questo superbo compositore sono patrimonio di tutti, fanno parte della nostra storia e non esiste chi non conosca almeno una sua melodia. Trovajoli, autore di oltre cento colonne sonore, è scomparso all’età di 95 anni qualche giorno fa a Roma, ma la notizia
è arrivata solo ieri. «Ho rispettato fino all’ultimo le volontà di un uomo schivo, che non amava presenzialismi e applausi. Sarà cremato», ha comunicato la moglie Maria Paola. È stato lui a comporre Roma nun fa la stupida stasera, ma anche Aggiungi un posto a tavola. Poi tanta musica per il cinema italiano, da Riso amaro a Un giorno in pretura, da La ciociara a C’eravamo tanto amati, da Nell’anno del Signore a Brutti sporchi e cattivi, da Il Vedovo a I Mo-
stri. Pianista e direttore d’orchestra, ha suonato anche con mostri sacri come Gorni Kramer, Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis e Chet Baker. Tanti i ricordi commossi del maestro, tra cui quello del "collega" Ennio Morricone: «Una perdita dolorosa, ci conoscevamo da più di 50 anni. L’ho sentito suonare dal vivo l’ultima volta un anno fa: non era mai stato così bravo». e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’immagine del videogame «Tomb Raider» con Lara Croft in azione
A Riecco Tomb Raider
Mr. Ruzzle
CONCERTO PER DALLA
«Logica e velocità: così con le parole il mondo si rilassa»
GIULIO DI FEO
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Hasselberg, creatore del gioco che ricorda Scarabeo «È una mania digitale, ma aiuta il cervello e la socialità» FILIPPO CONTICELLO
LA SFIDA BISOGNA CERCARE IL TERMINE GIUSTO TRA 16 LETTERE
Sembrava una delle utopie che affollano il mondo: rendere piacevoli i lunghi minuti prima del trapano. Poi si scopre che basta la logica per essere felici dal dentista: Ruzzle, fenomeno social del momento, ha riempito di spensieratezza i tempi morti di milioni di persone. E il gioco per smartphone e tablet, rivisitazione digitale del vecchio caro «Scarabeo», ha messo in fila oltre 30 milioni di download nel mondo. Al Gemelli di Roma hanno notato che comporre parole unendo 16 lettere provoca dipendenza e quel cannibale di ascolti di Gerry Scotti vuole trasformare il tutto in uno show tv. Spera, però, di non fare la fine di Nichi Vendola: il leader di Sel ha usato Ruzzle in uno spot e ora si lecca le ferite post-elettorali. Chi ride di gusto è un simpatico ragazzotto svedese: Daniel Hasselberg, co-fondatore della Mag Interactive, la società che ha lanciato il gioco, ha notato con piacere che pure Rihanna si scervella sulla sua griglia diabolica. Hasselberg, in Italia ogni giorno ci sono 30 milioni di sfide e il 10 marzo iniziano i campionati nazionali di Ruzzle: come ha fatto a incollarci tutti allo schermo?
«La passione cresce ovunque e stimola pure il cervello: che male c’è? Nell’autunno del 2011 pensavamo a un gioco veloce e con un forte legame con i social network e solo dopo molti test ci siamo accorti di aver fatto centro. Abbiamo rilasciato l’app a marzo e, non so come, la moda è partita a dicembre 2012 con un’impennata dei download a Collins, cittadina della Louisiana vicina da New Orleans. Ora siamo stupiti, più forti e con ricavi sufficienti per pianificare e sviluppare altri giochi».
Miss Croft rinasce: non è più super sexy
Da Morandi a Mengoni: in piazza a Bologna Tutto pronto in Piazza Maggiore a Bologna per il grande concerto di domani sera per ricordare Lucio Dalla. Il cantautore scomparso un anno fa avrebbe compiuto domani 70 anni. Tantissimi gli artisti che hanno voluto partecipare, da Morandi a Pino Daniele, Andrea Bocelli, Gigi D’Alessio, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, i Negramaro, Chiara, Renato Zero e Zucchero. Sul palco anche il compagno di Dalla, Marco Alemanno. La serata, intitolata «4 marzo», sarà trasmessa in diretta su Rai 1 dalle 21.10
Una decina di anni fa Lara Croft era popolare come una starlette in carne e ossa. Al cinema aveva le sembianze di Angelina Jolie, Sabrina Impacciatore la parodiava in tv, Eugenio Finardi si presentava a Sanremo cantando Amami Lara e Marina Rei per il video di Un inverno da baciare si fece fare un alter ego virtuale con le sue fattezze. Un immaginario che resta in soffitta: il Tomb Raider (Square Enix, per Ps3, Xbox 360 e pc) che esce martedì non ritorna, rinasce. E anche Lara è nuova. Niente più forme da pin-up, atteggiamenti aggressivi e pistoloni spianati. Miss Croft adesso è esile, ventunenne e per nulla supereroina o icona sexy. Avventura Resta il mestiere (ar-
cheologa) e il fatto che gliene capitino comunque di tutti i colori, cambia il concetto: sopravvivere, prima che cercare manufatti. La nave su cui è imbarcata naufraga nel Pacifico, e Lara piomba su un’isola ostile tra tombaroli, cultisti, belve e strani fenomeni. Contesti in cui nei videogames di solito ti ritrovi un macho perfettamente a suo agio, qui no. Rhianna Pra-
tchett (figlia del geniale scrittore Terry) nello sceneggiare Tomb Raider ha tratteggiato una protagonista semplice, in cui immedesimarsi. La si vede col viso sporco e contratto dalla fatica, gli abiti zuppi di fango, sanguinante. E pian piano spavento e debolezza diventano la leva per trovare forza interiore e superare le difficoltà. L’arma che la caratterizza è l’arco, la prima volta che lo imbraccia è per uccidere un daino e potersi sfamare. Il battesimo del fuoco invece ha destato qualche polemica, quando è stato mostrato in un’anteprima estiva: un mercenario la mette spalle al muro, Lara gli molla una ginocchiata e dopo una dura lotta gli spara. Gli sviluppatori hanno negato il presunto principio di violenza sessuale: il trailer non è completo, nella scena c’è «solo» intimidazione fisica. Il gioco in sé? Ammicca a capisaldi del genere come Uncharted, ci sono esplorazione, movimenti silenziosi e sparatorie, con un comparto grafico e sonoro di tutto rispetto. Per non farsi mancare niente si gioca anche in multiplayer, ma la polpa è tutta nel resto. La catarsi c’è, Lara va salvata e farlo è emozionante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VIDEOGIOCHI/ 2 IL PUNTO FORTE È LA GRAFICA
GDS
Daniel Hasselberg, papà di Ruzzle
Lo sa che, dati alla mano, gli italiani usano di più le app che consentono di barare su Ruzzle? Come difendete la regolarità delle partite?
«Ci stiamo sforzando di fermare i "truffatori". La situazione migliorerà molto nelle prossime settimane, quando presenteremo alcune contromisure. Sono sicuro che gli imbroglioni non daranno più fastidio come capita adesso».
il contesto sociale e, in periodi di crisi, l’intrattenimento low cost piace di più. Il nostro è un gioco libero, coinvolgente e agevola le relazioni: quello che serve in questo tempo buio». E come la mettiamo col rischio patologico di dipendenza?
La Ruzzle-mania è spinta dalla crisi e dalla voglia di cercare più distrazioni dalla realtà?
«Prendete me: ho giocato tutti i giorni per un anno e non ha avuto alcun impatto negativo sulla mia vita. La maggior parte della gente "ruzzla" sull’autobus o prima di una riunione, senza rubare tempo ad altre cose. Certo, è difficile smettere di giocare. E rassegnarsi a perdere...».
«Conta sempre
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E in Crysis 3 il cyber-eroe tira con l’arco a New York «Il miglior videogioco sia esteticamente sia tecnicamente mai creato sinora» ha scritto il New York Daily News. «Il nostro capolavoro» ha detto, invece, Cevat Yerli, il gran capo di Crytek, la factory tedesca creatrice di Crysis 3 (Electronic Arts, disponibile per Xbox 360, Ps3, pc). Un po’ troppo esagerati forse, ma il nuovo (e forse ultimo) episodio della saga del cyber-soldato Prophet (nella foto) è, di certo, un action game che può soddisfare gli appassionati più esigenti degli "sparatutto": più, però, per la raffinata grafica che per la bontà della tra-
ma. Prophet viene risvegliato, dopo 23 anni di sonno criogenico, in una New York completamente trasformata, avvolta da una cupola e ridotta ad una foresta pluviale piena di pericoli. Il protagonista ha a disposizione l’inconfondibile nanotuta (un po’ come lo Spartan II di Halo) e — novità — un micidiale e tecnologico arco (un po’ come Lara Croft). Bellissima la New York riprodotta. In multiplayer previste otto modalità di gioco. Punto di forza di Crysis 3 la grafica delle 12 mappe a disposizione. m.arc. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 3 MARZO 2013
ALTRI MONDI Oroscopo
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LE PAGELLE
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Toro 6 -
Gemelli 6 -
Cancro 8
Leone 5,5
Vergine 7 +
DI ANTONIO CAPITANI
Avete voglia di leadership. E non esitate a combattere per ottenerla. Potete farcela, ma non mazziate la gente. Fornicazione ruvida.
Fra voi e certe persone c’è crisi: selezionare diventa un must, anche sul piano suino. Rogne multispecie rompono, ma si risolvono presto.
Siete pedanterrimi: in casa, nel lavoro, nello sport. Pure nella fornicazione. E fate venir voglia di darvi in pasto alle foche. Relaxatevi.
Vigore, ormone e zebedei penzolano. E qualche paranoia ve la fate. Ma con strategia e faccia di glutei, potete vincere. Pure suinamente.
Luna Ok per lavoro e vita sociale. Voi acquisite punti simpatia, la gente non vuol più darvi in pasto alle foche e fornicate pure. Bravi.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6 -
Scorpione 8 -
Sagittario 6 -
Capricorno 7 +
Acquario 6 -
Pesci 8
Aprite gli occhi, paratevi i glutei, riguardate l’organismo, oggi. E occhio alle spese compulsive. Golosità suine, però, vi rilassano.
Stelle d’oro, le vostre: potete chiedere e ottenere, rilassarvi, compiacervi del vostro operato. Siete pure irresistibilmente fighi e suini.
Saranno forse più gli assolo che il gioco di squadra a riuscirvi. Certo che avete la simpatia del facocero mannaro. E fornicate pure malino.
Sono tanti i santi (stellari) che avete in paradiso. Così, ogni ripresa, riscossa, risalita sono possibili. Il sudombelico fa pure un figurone.
Tensioni e spleen vi affettano gli zebedei come una fetta di guanciale. E la fornicazione è in stallo come la politica italiana. Ussignùr.
L’umore è buono, la fortuna aiuta. Nel lavoro, nello sport, in viaggio. In amor avete tanti occhi (e forse tante mani) addosso. Che suini.
IL MIGLIORE. Domenica briosa e brillante, densa di input fortunati per lavoro e rapporti interpersonali. La vostra creatività è super, il sudombelico festaiolo. SEBASTIAN VETTEL
Il pilota della Red Bull è nato il 3 luglio 1987 a Heppenheim, in Germania. Ha vinto tre titoli mondiali consecutivi dal 2010
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La bellissima modella uccisa nel giorno di San Valentino a colpi di pistola, per il cui omicidio è accusato il fidanzato e campione paralimpico Oscar Pistorius, stringe in mano una pistola, per qualche scherzo del destino proprio una 9 millimetri, come l'arma che l'ha uccisa...
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Dopodomani
Bel tempo soleggiato e stabile su tutto il territorio salvo locali nebbie mattutine sulle pianure del Nord e una tendenza ad addensamenti in giornata su Ovest Piemonte e sul Ponente Ligure, ma senza piogge.
Venti più umidi meridionali portano nubi via via più diffuse sulle regioni tirreniche, sulla Sardegna e al Nordovest con anche qualche pioggia sul Piemonte, sulla Liguria e sull'isola. Tempo più asciutto e soleggiato sul resto del Paese.
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Sorge
Oltre il 61 per cento dei lettori del nostro sito pensa che i nerazzurri debbano liberarsi presto di Fantantonio perché è ingestibile e non andava neanche preso. Poco più del 38 per cento pensa invece che sia giusto tenerlo perché il talento del fantasista compensa le follie.
Ancona
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La vittima armata: quella 9 millimetri nelle mani di Reeva
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Il sole oggi
Inter e Cassano: quale futuro dopo la lite con Strama?
Bologna Genova
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Agitati
IL VIDEO
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Nebbia
Serie A1 maschile. Rai Sport 1
IL SONDAGGIO
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L'AQUILA
Mossi
17.30 MACERATA LUBE CUNEO BRE BANCA LANNUTTI
Alta pressione da Ovest con bel tempo soleggiato su tutto il Paese. Possibile solo qualche addensamento residuo sull'estremo Sud, tra la Calabria e la Sicilia. Nebbie mattutine sulle pianure del Nord. Trieste
GENOVA
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PALERMO
50 km partenza in linea classica. Dalla Val di Fiemme (Tn) Eurosport
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Super G maschile. Da Kvitfjell, Norvegia Rai Sport 2, Eurosport 2
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17.00 TOTTENHAM ARSENAL
14.00 BREST - LIONE
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15.00 SIENA - ATALANTA
12.30 TORINO - PALERMO
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Finale Rai Sport 2
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La tiratura di sabato 2 marzo è stata di 366.406 copie
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10 feb.
18 feb.
25 feb.
4 mar.
COLLATERALI *con le Grandi Battaglie N. 3 e 11,19 - con Passione Rally N. 2 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 6 e 11,19 - con Carosello N. 9 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 10 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 10 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 13 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 15 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 18 e 11,19 - con I Love Travel N. 23 e 5,19 con La Cucina Italiana N. 27 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 28 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 28 e 11,19 con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 43 e 6,19 - con Aerei da Combattimento N. 47 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 37 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 47 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 3 MARZO 2013
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