www.gazzetta.it martedì 5 marzo 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
NAPOLI 53 punti
MILAN 48 punti
anno 117 Numero n 54 Anno
INTER e LAZIO 47 punti
FUORI LA SECONDA Dietro la Juve si apre la lunga volata per la Champions (subito o con i preliminari): un test in 6 voci per analizzare le prospettive di Napoli, Milan, Inter, Lazio, Fiorentina e Roma
Da sin. Cavani, Balotelli, Palacio e Floccari
MILAN TRA ANSIA E MOMENTO D’ORO
3 Giampaolo Pazzini, 28 anni. 12 gol in campionato LAPRESSE
Balo a rischio pure col Genoa Pazzini record SuperMario potrebbe andare in panchina. Intanto l’ex interista va in gol ogni 106’ DELLA VALLE, PASOTTO ALLE PAGINE 56
JUVE DOMANI IL RITORNO DI COPPA
Pirlo, lezione 30 «Celtic non mi fido Ricordo Istanbul» GRAZIANO ALLE PAGINE 1213
CHAMPIONS ANCHE BORUSSIASHAKHTAR
IL CASO ADESSO DEVE RICONQUISTARE I NERAZZURRI
CASSANO INTER SCUSAMI
Fantantonio ha atteso che tutta la squadra fosse presente nello spogliatoio per chiudere l’incidente con Stramaccioni. Sarà multato con 40 mila euro Moratti: «È un artista, ma basta liti» DALLA VITE, LAUDISA ALLE PAGINE 89
3 Rooney, asso del Man Utd e Ronaldo, stella del Real
Sir Alex contro Mou è come una finale
Antonio Cassano, 30 anni, è passato in estate dal Milan all’Inter in cambio di Pazzini
ARCHETTI, BOLDRINI, CONDO’, LICARI PAG. 141521
IL ROMPI PALLONE
9 771120 506000
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DI GENE GNOCCHI
Si è rivisto Cassano ad Appiano: un po’ di footing e poi una decina di riprese al sacco.
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SERIE B E PRO LECCE SCAVALCATO DAL TRAPANI
EXTRATIME ALL’INTERNO INSERTO DI CALCIO INTERNAZIONALE
Padova fatale: Verona giù Bari, colpaccio a Vicenza
VIAGGIO NEI SEGRETI DEL TOTTENHAM DI BALE Così Villas Boas prepara la sfida con Strama
BINDA, CALVI, MANTOVANI ALLE PAGINE 2223
ALL’INTERNO 12 PAGINE
l'Analisi
L’EURO INGORGO di LUCA CALAMAI
Il digiuno di Cavani, le magie di Palacio, le «creste rossonere», l’intramontabile Totti, l’inquieto JoJo e il talentuoso Hernanes sono il pepe della volata Champions. I loro gol e le loro invenzioni lasceran no sicuramente il segno. Ma in questo strano campionato anche gli «architetti» della pan china stanno recitando un ruolo importante. L’ARTICOLO ALLE PAGINE 23
F.1 IL FERRARISTA SPRIZZA OTTIMISMO
3 Fernando Alonso, 31 anni. Due mondiali vinti EPA
Grinta Alonso «2012 super ma farò meglio» Vi raccontiamo l’emozione di un giro di pista a Montmelò con Fernando al volante della 458 PERNA ALLE PAGINE 2829
ATLETICA EUROINDOOR: L’ORO DEL TRIPLO
Greco: «Gesù mi fa volare» BUONGIOVANNI A PAGINA 35
3 Daniele Greco, 24 anni COLOMBO CICLO DOMANI LA TIRRENOADRIATICO
Nibali: «Qui per vincere» GHISALBERTI, PASTONESI PAG. 31
3 Vincenzo Nibali, 28 anni BETTINI
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
PRIMO PIANO
6
voci per capire lo stato di salute delle 6 squadre allo sprint
Sei squadre, due posti per entrare in Champions subito oppure ad agosto Euro-volatone alle spalle della Juve. In ballo due pass per la Champions (uno valido per i soli playoff) e due per l’Europa League. La vincitrice della Coppa Italia avrà diritto a un posto in Europa League: se le finaliste entreranno in Champions, sarà la sesta classificata in Serie A a usufruire del «ticket»
1 Il valore aggiunto 2 Il difetto 3 Il giocatore chiave
HJL
NAPOLI 53
HJL
IL VALORE AGGIUNTO La continuità tattica. Il Napoli gioca un calcio monotematico con un 3 4 2 1 che non è oggetto di discussione. Uno spartito che ormai i giocatori recitano a memoria. E che trasmette serenità al gruppo.
S Walter Mazzarri 51 anni «Il calcio non è una scienza esatta e quindi resta tutto aperto fino alla fine del campionato»
4 L’arma a sorpresa 5 Il passaggio chiave del calendario 6 Il futuro PAGINA A CURA DI LUCA CALAMAI
IL DIFETTO Mazzarri ha costruito un centrocampo puntando più sulla fisicità che sulla qualità. Una scelta che non convince al 100%. IL GIOCATORE CHIAVE Hamsik è il suo modello di riferimento. Ed è il giocatore che può riaccendere il Cavani goleador. L’ARMA A SORPRESA La speranza dell’allenatore della squadra azzurra è di assistere presto alla definitiva consacrazione di Insigne.
MILAN 48
HJL
IL VALORE AGGIUNTO Allegri ha trasmesso serenità a un gruppo spaventato dopo le partenze estive e ha avuto il merito di investire su El Shaarawy e De Sciglio. Ha restituito al Milan l’identità da grande squadra.
S Massimiliano Allegri 45 anni «Ci vuole molta calma». Dedicato ai suoi giovani, al mondo Milan
IL DIFETTO In passato Allegri non era riuscito a creare un buon feeling con la vecchia guardia. Un errore che non ha ripetuto. IL GIOCATORE CHIAVE Allegri adora El Shaarawy. E non perde occasione per elogiarlo. Ma la forza è nel gruppo compatto. L’ARMA A SORPRESA Allegri spera di poter contare su un Balotelli sempre più maturo.
INTER 47 IL VALORE AGGIUNTO Le intuizioni a partita in corso che gli hanno permesso di capovolgere spesso il risultato e il feeling con il gruppo. Lo spogliatoio si è schierato al suo fianco dopo lo scontro con Cassano.
S Andrea Stramaccioni 37 anni «Sembro invecchiato dopo un anno di panchina dell’Inter? Del 300%, come dice sempre Moratti»
IL DIFETTO L’inesperienza a gestire una grande squadra come l’Inter in un momento di grande rinnovamento.
IL GIOCATORE CHIAVE Stankovic è un riferimento umano e tattico. Palacio è il terminale ideale del progetto di Strama. L’ARMA A SORPRESA La crescita di Kovacic darebbe freschezza e qualità in mezzo. Può funzionare a meraviglia sia davanti alla difesa che dietro Palacio.
IL PASSAGGIO CHIAVE Milan Napoli sarà un passaggio decisivo. Mazzarri spera di uscirne ancora in corsa per lo scudetto.
IL PASSAGGIO CHIAVE Milan Napoli di metà aprile sarà il passaggio chiave.
IL PASSAGGIO CHIAVE Le prossime tre gare con Bologna, Samp e Juve diranno fino a che punto l’Inter può alzare l’asticella.
IL FUTURO DEL TECNICO 40% Napoli 60% su un’altra panchina
IL FUTURO DEL TECNICO 60% Milan. Che diventerà subito 100% se la società gli rinnoverà il contratto.
IL FUTURO DEL TECNICO Stramaccioni ha la fiducia di Moratti e quindi almeno l’80% di possibilità di restare all’Inter.
L’EURO INGORGO
Attento Napoli! Il Milan è un treno E anche l’Inter sogna il 2o posto
Il digiuno di Cavani, le magie di Palacio, le «creste rossonere», l’intramontabile Totti, l’inquieto Jo-Jo e il talentuoso Hernanes sono il pepe della volata Champions. I loro gol e le loro invenzioni lasceranno sicuramente il segno. Ma in questo strano campionato anche gli «architetti» della panchina stanno recitando un ruolo importante. La vittoria dell’Inter al Cibali, tanto per restare alla stretta attualità, è figlia delle invenzioni di Strama. Uno che divide perché convive a fatica con due etichette: geniale e inesperto. E allora mettiamo gli allenatori in copertina. Le loro scelte tattiche e il loro modo di gestire campioni e spogliatoio (vero Cassano?) avranno un peso decisivo in questo sprint che vede sei formazioni in lotta per la Champions e una settima, il Catania, che cercherà di agganciare l’Europa League. Comunque una vetrina nobile.
Vantaggi e problemi A undici giornate dal termine chi sta meglio tra i nostri strateghi? I numeri dicono Mazzarri. Ha cinque punti di vantaggio e la legittima ambizione di puntare ancora allo scudetto. Ma il tecnico partenopeo ha anche diversi problemi: un Cavani in crisi, un ambiente che ha vissuto il pareggio con la Juve come una mezza sconfitta e un contratto, il suo, in scadenza. Tre indizi che fanno una prova: il Napoli se non si rimette subito in moto può diventare vulnerabile. Chi, invece, merita per il momento un dieci in pagella è Max Allegri. Ripensate a cosa era il Milan a fine agosto: un progetto
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volte nelle ultime otto stagioni: dal 2004-05 la 2ª classificata alla 27ª giornata è poi entrata in Champions
6
i punti di distacco del Milan dalla zona Champions dopo 27 turni nel 2006-07: i rossoneri riuscirono poi a entrarvi.
senza capo, nè coda. Ora i rossoneri sono un modello di riferimento per tutti. E non solo nel calcio italiano. Il gran momento di Max Vogliamo ripercorrere il lavoro di Max? Ha rincuorato una squadra impaurita, ha lanciato El Shaarawy, De Sciglio e Niang, ha creato un feeling vincente con gli ultimi Mohicani del gruppo storico, ha affidato la direzione d’orchestra a Montolivo, si è tappato le orecchie davanti alle critiche a volte intempestive di Berlusconi e ha inserito Balotelli senza provocare una minima turbativa in spogliatoio. L’ultima vittoria del
tecnico rossonero sono i due gol di Pazzini contro la Lazio. Il superbocciato che diventa protagonista. E’ come se anche Allegri avesse segnato una doppietta. Max, insomma, è il tecnico rock del momento. Ma la Champions è ancora tutta da giocare. E l’inesperienza di allenatori quali Stramaccioni, Montella, Andreazzoli e, tutto sommato, lo stesso Petkovic a vivere ad alta quota è una variabile tutta da godere. La sensazione è che presto potremmo trovarci a titolare nuovamente «Clamoroso al Cibali». Mai come quest’anno abbiamo in panchina tanti allenatori-centravanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mazzarri lotta per lo scudetto, ma deve guardarsi le spalle. Ci sono altre 5 squadre che inseguono la Champions, pure con il terzo posto. E per l’Europa League occhio al Catania...
clic TUTTI I SECONDI POSTI DEGLI ULTIMI OTTO CAMPIONATI DI SERIE A Ecco chi e con quali punteggi ha conquistato il 2˚ posto in A nelle ultime otto stagioni. 2004-2005: Milan 79. 2005-2006: Roma 69 (dopo penalizzazioni Calciopoli; sul campo Milan 88). 2006-2007: Roma 75. 2007-2008: Roma 82. 2008-2009: Juve 74. 2009-2010: Roma 80. 2010-2011: Inter 76. 2011-2012: Milan 80. Dopo 27 giornate 53 punti, come il Napoli oggi, li avevano l’Inter nel 2010-2011 (seconda anche alla fine) e un anno fa la Juve, che poi vinse lo scudetto.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
HJL
LAZIO 47
HJL
IL VALORE AGGIUNTO Petkovic ha convinto lo spogliatoio della Lazio a non accontentarsi e a convivere pure con la parola scudetto. La squadra lo ha seguito in questo processo di maturazione e ora vuole andare oltre.
S Vladimir Petkovic 49 anni «Qual è il tipo di calcio che mi piace? Il calcio pro-attivo»
IL DIFETTO Petko non ha preteso adeguati rinforzi a gennaio e ha avallato la scelta di Lotito di mettere fuori rosa prima Diakitè e ora Cavanda. IL GIOCATORE CHIAVE Klose perché è mezzo attacco. Ma il portavoce di Petkovic in campo è Ledesma. L’ARMA A SORPRESA Il ritorno di Ederson può dare un’alternativa credibile alla linea dei trequartisti logorata dopo sette mesi vissuti a cento all’ora.
FIORENTINA 45
HJL
IL VALORE AGGIUNTO Montella ha costruito una squadra che produce spettacolo e ha difeso la sua «idea» anche nei momenti difficili. Con l’arrivo del caldo e dei campi asciutti la Fiorentina diventerà ancora più pericolosa.
S Vincenzo Montella 38 anni «Dobbiamo imparare a vincere anche giocando male»
IL DIFETTO L’aeroplanino è molto bravo a preparare le partite, meno a cambiarle in corso d’opera.
L’ARMA A SORPRESA Montella potrebbe avere nell’ultimo mese un Pepito Rossi all’Altafini. Un’arma micidiale.
I CONTI IN TASCA
IL VALORE AGGIUNTO Andreazzoli ha riportato serenità dentro la squadra dialogando con i giocatori e diventando una specie di fratello maggiore. In più è capace di cambiare due o tre moduli tattici nella stessa gara.
S
IL GIOCATORE CHIAVE Pizarro è il punto di riferimento del tecnico. Rapporto complicato con Jovetic: la Champions passa da lui.
ROMA 43
Aurelio Andreazzoli 59 anni «Essere sognatori non è un peccato, chi non ha sogni ha finito di vivere»
3
IL DIFETTO La mancanza di esperienza. Andreazzoli era molto ascoltato da Spalletti ma è un altro conto gestire un grande spogliatoio da capo. IL GIOCATORE CHIAVE Il tecnico ha riconsegnato le chiavi della squadra a De Rossi e ha rilanciato Stekelenburg in porta. L’ARMA A SORPRESA La Roma nel finale di stagione ritroverà Destro. I gol e la freschezza della punta potrebbero dare una spinta decisiva.
IL PASSAGGIO CHIAVE Derby e Juve sono le prime due partite di aprile e, per la doppia sfida, ci sarà di nuovo Klose.
IL PASSAGGIO CHIAVE In coda affronterà Siena, Palermo e Pescara: tre battaglie o tre gare con formazioni già retrocesse?
IL PASSAGGIO CHIAVE Nelle ultime quattro giornate la Roma affronterà Fiorentina, Milan e Napoli. Tutte sfide Champions.
IL FUTURO DEL TECNICO 90% Lazio 10% Bundesliga o Premier
IL FUTURO DEL TECNICO Al 99,9% resterà alla guida della Fiorentina.
IL FUTURO DEL TECNICO Cinquanta per cento che resta.
L’arrivo in Champions vale almeno 30 milioni Compreso l’indotto Il paradiso è quell’inconfondibile musichetta del martedì o mercoledì sera. Ma è pure la vagonata di soldi che ti fa vivere da big del pallone. Con la Juve che pare già prenotata, le altre italiane che potranno volare lassù saranno una o due. Il secondo posto dà l’accesso diretto alla Champions, il terzo richiede l’anticamera dei preliminari. Ma quanto vale il secondo posto? Una trentina di milioni, incluso l’indotto (incassi allo stadio e bonus degli sponsor). Come minimo, visto che i club italiani godono di un «market pool» — la quota dipendente dal mercato televisivo del Paese di riferimento — tra i più elevati d’Europa. I premi Uefa, infatti, si compongono di una parte fissa (8,6 milioni per la partecipazione ai gruppi), di una variabile (1 milione a vittoria; 500 mila euro a pareggio; 3,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e così via, fino ai 10,5 milioni per la vittoria) e del «market pool» che può più che raddoppiare gli introiti finali. Tra l’altro, il «market pool» aumenta al diminuire delle squadre di uno stesso Paese. Cinico, no? Così quest’anno Juventus e Milano hanno festeggiato — si fa per dire — la prematura uscita di scena dell’Udinese: se lo spartiranno solo loro due il «market pool» italiano. Non a caso, nella sua semestrale di bilancio, il club bianconero allineato agli ottavi ha già registrato tra i ricavi ben 42,8 milioni di proventi Uefa, oltre a un incremento di 3,6 milioni alla voce botteghino. E il terzo posto? Se non si superano i preliminari di Champions, ci si deve accontentare delle briciole dell’Europa League: circa 3 milioni in caso di uscita nella fase a gruppi. Quanto ai premi della Lega in funzione dei diritti tv, la differenza è minima tra un piazzamento e quello attiguo: 200 mila euro in questa stagione (la seconda intasca 3,6 milioni), il doppio nella prossima. Marco Iaria
gli scontri diretti Stramaccioni è in vantaggio su Allegri ma è sotto la Viola per differenza reti Ecco il quadro degli sconti diretti all’interno dell’euro-volata per Champions ed Europa League. NAPOLI p. 53 Napoli-Roma 4-1, ritorno 19 maggio; Napoli-Milan 2-2, rit. 14/ 4; Inter-Napoli 2-1, rit. 5/ 5; Napoli-Fiorentina 2-1, 1-1; Napoli-Lazio 3-0, 1-1. MILAN p. 48 Milan-Inter 0-1, 1-1; Lazio-Milan 3-2, 0-3; Roma-Milan 4-2, rit. 12/ 5; Milan-Fiorentina 1-3, rit. 7/ 4; Napoli-Milan 2-2, rit. 14/ 4 INTER p. 47 Inter-Roma 1-3, 1-1; Inter-Fiorentina 2-1, 1-4; Milan-Inter 0-1, 1-1; Inter-Napoli 2-1, rit. 5/ 5; La-
zio-Inter 1-0, rit. 8/ 5. LAZIO p. 47 Napoli-Lazio 3-0, 1-1; Lazio-Milan 3-2, 0-3; Lazio-Roma 3-2, rit. 7/ 4; Lazio-Inter 1-0, rit. 8/ 5; Fiorentina-Lazio 2-0, rit. 10/ 3 FIORENTINA p. 45 Napoli-Fiorentina 2-2, 1-1; Fiorentina-Lazio 2-0, rit. 10/ 3; Milan-Fiorentina 1-3, rit. 7/ 4; Roma-Fiorentina 4-2, rit. 5/ 5; Inter-Fiorentina 2-1, 1-4 ROMA p. 43 Roma-Fiorentina 4-2, rit. 5/ 5; Lazio-Roma 3-2, rit. 7/ 4; Inter-Roma 1-3, 1-1; Roma-Milan 4-2, rit. 12/ 5; Napoli-Roma 4-1, rit. 19/ 5.
CHAMPIONS LEAGUE LOTTOMATICA SCOMMESSE S.R.L. - CONC. AAMS N. 4032 del 28/03/2007
Martedì 5 marzo ore 20.45
MANCH. UTD - REAL MADRID BORUSSIA D. - SHAKHTAR D. Mercoledì 6 marzo ore 20.45
PSG - VALENCIA JUVENTUS - CELTIC GLASGOW TUTTI I NUMERI
PER GIOCARE IN ATTACCO.
1 2.85 1.60
X 3.60 4.00
2 2.25 5.00
1 1.80 1.30
X 3.55 5.25
2 4.25 9.00
La pianificazione degli eventi live potrebbe variare secondo il Programma Ufficiale Aams.
BONUS DEL 50% SULLA PRIMA RICARICA CONTO FINO A 25 EURO
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Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti www.aams.gov.it e www.lottomatica.it e presso i punti vendita
le quote potrebbero subire variazioni
Da sinistra l’azzurro Marek Hamsik, 25 anni, il rossonero Stephan El Shaarawy, 20, il nerazzurro Rodrigo Palacio, 31, il biancoceleste Sergio Floccari, 31, il viola Stevan Jovetic, 23, e il giallorosso Daniele De Rossi, 29
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
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MARTEDÌ 5 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL PERSONAGGIO
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LE SUE STAGIONI IN SERIE A
I NUMERI
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le partite giocate da Pazzini in campionato: è l’attaccante che ha giocato di più dopo El Shaarawy (26)
LAZIO BIAVA PROLUNGA FINO AL 2014
Petkovic ride: Mauri in Europa Klose a fine mese
5
D’ARCO
Pazzo per il gol Con il Milan è da record Una rete ogni 106 minuti Pazzini ha una media superiore al 2009-10, stagione dei 19 centri nella Samp. Sorpassati anche Cavani ed El Shaarawy FABIANA DELLA VALLE MILANO
Sarà la concorrenza, oppure la voglia di dimostrare di essere da Milan, fatto sta che Giampaolo Pazzini sta viaggiando a ritmi da record. Gol, gol e ancora gol, con una media voto al di sopra delle aspettative. Chi lo descriveva depresso dopo l’arrivo di Mario Balotelli non aveva fotografato bene la realtà. Il Pazzo lavorava nell’ombra per farsi trovare pronto al momento opportuno. E non solo in Champions, dove Balo non può giocare, ma anche in campionato. Giampaolo ha reso a Mario pan per focaccia: così come il nuovo arrivato aveva approfittato dello stop di Pazzini per debuttare da titolare contro l’Udinese, segnando subito una doppietta, il Pazzo è tornato dall’inizio con la Lazio grazie all’infortunio di Balo e ha fatto centro due volte pure lui. Media gol da record Così adesso
sono 12 le reti in campionato. E’ il secondo miglior marcatore del Milan e con El Shaarawy forma la coppia più prolifica della A: 28
gol contro i 27 dei napoletani Cavani e Hamsik. Al momento è la sua seconda miglior stagione di sempre: solo nel 2009-10, l’anno del record (19 reti) e della Champions con la Samp, dopo 27 giornate aveva segnato di più (13 gol in 2254 minuti). Il Pazzo milanista però ha una migliore media realizzativa (12 reti in 1273 minuti giocati, ovvero una ogni 106 minuti, contro i 173 del 2009-10) e voti migliori in pagella: la media è 6,2. Non solo: dei quattro attaccanti che hanno segnato più di lui in Serie A è quello che ha il rapporto gol fatti/minuti giocati migliore: meglio di Cavani (18 gol, uno ogni 119 minuti), El Shaarawy (16, uno ogni 135 minuti) e Di Natale (15, uno ogni 129 minuti). L’affare è mio Chiedersi chi ci
abbia guadagnato nello scambio tra lui e Cassano pare addirittura superfluo. Pazzini però, intervistato a «Undici», talk show sportivo di Mediaset, ha trovato una terza via: «L’affare l’ho fatto io. E’ stata un’operazione che ho fortemente voluto e ora mi godo il Milan. Su alcuni aspetti sono
due società diverse e le opinioni che mi sono fatto su alcune persone quando ero all’Inter hanno influito sulla mia scelta».
le gare giocate in Champions League con la maglia del Milan: 381 minuti giocati e zero gol segnati.
19
il record di marcature in Serie A: con la Sampdoria nella stagione 2009-10.
1
tripletta al debutto da titolare con la maglia del Milan (la terza in carriera): a Bologna nella seconda giornata di campionato.
Serata da sogno a Barcellona Di sicuro Pazzini caratterialmente ha poco in comune con Cassano ma anche con Balotelli. Difficile che faccia parlare di sé per le intemperanze dentro o fuori dal campo. Educato, sorridente, gentile. Lui e Montolivo sembrano fatti della stessa pasta. Il Pazzo però difende Mario: «Balotelli ha delle stravaganze, ma è un ragazzo normalissimo e non ha nulla di negativo. Con Marotta c’è un bel rapporto, siamo stati vicini in tante finestre di mercato. Il Napoli? Quest’estate siamo stati molto vicini». Pazzini venerdì a Genoa probabilmente sarà titolare, visto che Balotelli non è ancora a posto. Di sicuro ci sarà martedì prossimo col Barcellona: «Spero che sia una di quelle serate che sogni da bambino». Magari con un gol, per inaugurare la solita esultanza anche in Champions League.
Giampaolo Pazzini, 28 anni, è arrivato al Milan l’estate scorsa, nello scambio con Cassano. Con i nerazzurri ha segnato 16 gol in campionato in una stagione e mezzo
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PHOTOVIEWS
Stefano Mauri, 33 anni ANSA Miroslav Klose, 34 anni A.I. DAVIDE STOPPINI ROMA
La luce in fondo al tunnel, perché in un tunnel ora è la Lazio: fuori dai primi tre posti in campionato dopo 10 giornate consecutive passate a guardare avanti, più che indietro. E allora sotto con le coppe, lì dove la Lazio non sbaglia mai. Con una luce in più, appunto: a Stoccarda, giovedì, ci sarà anche Stefano Mauri. Il centrocampista è tornato ad allenarsi, ha disputato anche la partitella. Petkovic finalmente sorride. E non è un sorriso di circostanza: la rosa si è pian piano ristretta, anche per scelte societarie (Diakite prima, Cavanda ora) che il tecnico ha accettato, pur nella sorpresa per situazioni che in Svizzera non aveva mai vissuto. Klose a fine mese Il sorriso di Petko è tutto per
Mauri, fuori dal 9 febbraio per un problema alla caviglia destra. È un uomo chiave, non un recupero qualunque. Con lui la Lazio è da scudetto, senza è da retrocessione. Lo dicono i numeri: con lui in campo da titolare, in campionato, la squadra di Petkovic ha portato a casa 43 punti in 21 partite. Senza Mauri, o con il centrocampista utilizzato solo a match in corso, la musica è stonata: 4 punti in 6 gare. In Germania, giovedì, partirà dalla panchina, per poi tornare dall’inizio domenica sera contro la Fiorentina. Un po’ di più, invece, bisognerà ancora pazientare per Klose. Il tedesco ieri è stato visitato a Monaco dal professor Muller-Wohlfahrt: il ginocchio destro è in via di guarigione. Il derby e gli eventuali quarti di Europa League sono salvi: il rientro è infatti fissato per il 30 marzo col Catania. Quel giorno Cavanda sarà ancora fuori rosa, mentre Biava avrà rinnovato il suo contratto con la Lazio: il difensore allungherà fino al 2014 la prossima settimana. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRASFERTA NEGATA AI TEDESCHI
S
L’Olimpico a porte chiuse Protesta pure lo Stoccarda La notizia è singolare e fa capire quanto diversa sia la mentalità tedesca da quella italiana. Lo Stoccarda ha inviato all’Uefa una lettera di protesta per la decisione di fare giocare a porte chiuse il ritorno degli ottavi di Europa League (14 marzo). All’Olimpico erano annunciati 10 mila tedeschi: il club ha scritto all’Uefa per tutelare i suoi tifosi. E pazienza se le porte chiuse, decise per i saluti romani dei tifosi laziali, potrebbero essere un vantaggio in chiave qualificazione.
7-17 MARZO 2013
83 SALONE °
INTERNAZIONALE
DELL’ AUTO ED ACCESSORI GINEVRA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
IL PROBLEMA ROSSONERO
4 Balotelli, che guai
MARIO COL MILAN Queste le partite giocate fino a questo momento da Balotelli in maglia rossonera
E’ a rischio anche per Genoa-Milan
3 FEBBRAIO Milan-Udinese 2-1 Minuti: 90 Gol: 2 (un rigore) Voto: 8
Nel migliore dei casi Allegri lo porterà in panca Constant torna in gruppo, forfait per Zapata
10 FEBBRAIO Cagliari-Milan 1-1 Minuti: 90 Gol: 1 (rigore) Voto: 6,5 15 FEBBRAIO Milan-Parma 2-1 Minuti: 90 Gol: 1 Voto: 7 24 FEBBRAIO Inter-Milan 1-1 Minuti: 90 Gol: 0 Voto: 5
MARCO PASOTTO MILANO
Più no che sì. Il fixing di Mario Balotelli al momento continua a essere piuttosto basso e Mario sembra destinato a saltare anche la sfida col Genoa di venerdì sera. La giornata di ieri è trascorsa come tutte le altre dell’ultima settimana: solo cure, e nulla più. La forte contusione osseo-muscolare all’altezza del perone destro continua a far male e i miglioramenti al momento non sono così significativi da autorizzare ottimismo per l’anticipo di Marassi. Al massimo, se tutto dovesse filare nel migliore dei modi, Allegri potrebbe convocarlo per portarlo in panchina. Ma nulla più. L’obiettivo, visto che il Balo sarà costretto per motivi di regolamento a saltare la partita dell’anno a Barcellona, è riaverlo in forma domenica 17 marzo a San Siro contro il Palermo. Niente rischi Lo scopo di Allegri e dello staff medico è chia-
Il momento dello scontro tra Balotelli e Handanovic nel derby CANONIERO
ro: con un giocatore basilare come Balotelli non si può rischiare di affrettare i tempi di recupero. Mario si rivedrà solo quando sarà del tutto a posto, tanto più che in attacco le soluzioni alternative non mancano. La ricca vittoria sulla Lazio ha restituito al Milan un Pazzini versione deluxe, che garantisce un alto rendimen-
El Shaarawy, lavoro a parte. Mexes, Yepes e Zaccardo in lizza per due maglie
to. L’unica avvertenza riguarda il ginocchio che lo aveva costretto ai box prima che si fermasse Balotelli. Ora come ora il Pazzo sta bene, ma è anche il centravanti designato al Camp Nou. Dunque, non si possono correre rischi. Nel caso in cui Allegri venerdì decidesse di preservarlo, al centro dell’attacco ci potrebbe essere Niang, a cui il tecnico rossonero nelle ultime partite ha fatto tirare un po’ il fiato. Normale gestione per un ragazzo di soli 18 anni. D’altronde, Max sa come si fa. Sempre restando in attacco, mentre Bojan è alle prese coi postumi dell’infiammazione tendinea a un ginocchio, dall’allenamento di ieri c’è da registrare il lavoro personalizzato di El Shaarawy. Nulla di allarmante, comunque: fa parte del programma individuale di Stephan, il cui ginocchio sinistro va trattato con tutte le attenzioni e le cure del caso in modo da evitare nuove infiammazioni. Garanzie Dall’attacco alla difesa. Constant, dopo aver saltato Inter e Lazio, ha ripreso ad allenarsi col gruppo e c’è molto più ottimismo rispetto a Balotelli, ma anche per l’esterno è in piedi il discorso valido per SuperMario: Kevin sarà della partita solo se perfettamente recuperato. Come in avanti, Allegri sta ricevendo da Abate e De Sciglio ottime garanzie, e non c’è motivo di bruciare i tempi. Restano molti più dubbi sulle condizioni di Zapata, uscito dopo un tempo con la Lazio per problemi agli adduttori. Al centro della difesa Mexes, Yepes e Zaccardo si giocheranno due maglie. Del tutto recuperato Bonera, ma occorre cautela dopo un mese di stop. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’IDEA «MA CHIEDETE AD ALLEGRI»
Galliani: «Mario e Pazzini insieme? Si potrebbe fare» MILANO Niente tabelle. Che spesso portano male e distraggono i giocatori. Così Galliani racconta: «Non mi piace fare previsioni — ha detto entrando in Lega —. Noi dobbiamo cercare di far bene, e poi vediamo cosa succede. Io a quelli che fanno le tabelle non ho mai creduto. So solo che il Milan ha fatto un girone straordinario da 41 punti. L’inizio a handicap? Nessun rammarico, era chiaro che ci voleva del tempo, e comunque raramente un club, cambiando tanto, riesce in così poco tempo a rimettersi in carreggiata». Galliani poi si gode Pazzini: «I gol li ha sempre fatti. Se possono giocare insieme lui e Balotelli? Secondo me sì, ma dovete chiederlo ad Allegri. Spero che Mario ce la faccia per venerdì. Se così fosse, terremmo a riposo Pazzini in vista del Barcellona, evitando qualunque pericolo di infortunio e stanchezza». Quindi applausi ad Allegri: «E’ un bravo allenatore e lo sta dimostrando. E chi ha un contratto fino al 2014 è al riparo da ogni burrasca».
LA FIRMA FINO AL 2018
E l’a.d. lancia Cristante: «Gli auguro di imitare Kakà» MILANO Fresco del premio come miglior giocatore del torneo di Viareggio, Bryan Cristante, 18 anni compiuti domenica, ieri ha prolungato come anticipato da Galliani il suo contratto con il Milan fino al 30 giugno 2018. «Gli ho augurato di fare come Kakà — ha detto l’a.d. rossonero —, che in sei anni da noi ha fatto sei contratti. Oppure El Shaarawy, che in tre anni ha avuto tre contratti. I ragazzi partono con stipendi da ragazzi, poi la crescita dipende da loro». Il centrocampista della Primavera nella prossima stagione sarà promosso in prima squadra ma è ancora presto per paragoni con centrocampisti importanti come Pirlo. «Calma, ci vuole pazienza — ha frenato Galliani —. Non possiamo fare come in Brasile dove dopo due gol un giocatore vale 20 milioni di euro». E se dovessero arrivare richieste per Cristante quale sarebbe la valutazione? «Io chiederei 20 milioni... È una battuta, non lo vendiamo».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL CASO
Cassano si scusa
sul campo
4 Si pente nello spogliatoio
I NUMERI
6,13
La media voto di Antonio Cassano in questa stagione in A. Cassano fin qui ha giocato 23 gare e i suoi voti oscillano da un massimo di 7,5 a un minimo di 5
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Le reti in A per Cassano, tutte su azione. Il barese quest’anno non ha segnato in Europa League, mentre ha realizzato un gol in Coppa Italia
Adesso aspetta la multa ed è pronto per Londra FantAntonio, mano tesa a Strama e ai compagni dopo il duro scontro di venerdì. Pagherà 40 mila euro per chiudere il caso nia e multa. E la multa ammonterebbe a circa 40.000 euro, pena «lieve» perché abbinata alla sosta coatta in campionato.
MATTEO DALLA VITE CARLO LAUDISA MILANO
Alle ore 9 e un po’ Antonio Cassano è alla Pinetina. Saluta in maniera normalissima tutti coloro che sono già presenti, anche perché non era la Prima Volta ad Appiano dopo quella lite di venerdì scorso: FantAntonio si era allenato (oltre che sabato) anche domenica mentre la squadra se la giocava (con rimonta) a Catania, e quin-
La talpa Riguardo alla vicenda, c’è da far riemergere una frase detta da Stramaccioni circa la... fuoriuscita del fattaccio. «Sospetti sulla talpa? Non lo so - ha dichiarato il tecnico Stramaccioni a Cielo -, ma io sono quasi sicuro che non sia stato un calciatore».
«
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Il futuro Intanto Edoardo Garro-
Tutti sanno chi è la talpa che ha fatto uscire la notizia della lite. Ma non si può dire GIAMPAOLO PAZZINI ATTACCANTE MILAN (EX INTER)
Cassano ha un ingaggio non sopportabile per la Samp. Ritorno impossibile EDOARDO GARRONE PRESIDENTE SAMPDORIA
Andrea Stramaccioni, 37 anni, esulta dopo il successo con il Catania AFP
Il film dell’allenamento nel giorno della pace Tre immagini dell’allenamento di ieri dell’Inter, dove si è rivisto Antonio Cassano. In alto Cassano (a destra) e Rocchi, in pressing su Kovacic (in mezzo, con la pettorina blu). Al centro Fantantonio scarica il pallone pressato dal capitano della Primavera Simone Pasa, sotto lo sguardo attento del tecnico Andrea Stramaccioni, nel cerchio giallo sullo sfondo. Sotto l’attaccante barese a contrasto con Ibrahima Mbaye, che lo salta IMMAGINI DA INTER.IT
di alcuni incontri erano già stati fatti. Cassano, insomma, arriva presto, consapevole di aver sbagliato e con in testa l’idea di fare la cosa giusta: porgere le scuse a tutti. Davanti a tutti Antonio fa colazione, sorride, sfoglia i giornali, via via arrivano gli altri compagni e poco alla volta tutti si ritrovano nello spogliatoio per preparare l’allenamento mattutino. Facce ancora un po’ assonnate dopo il trionfo in Sicilia, ma Cassano non ha giocato ed è fresco. E prende la parola: «Voglio scusarmi per quel che è successo», racconta in pratica FantAntonio. Punto. E da lì si riparte. E a Londra ci sarà.
I colloqui e i 40.000 euro Cassano
si mette a disposizione di Stramaccioni e si allena bene. Molto bene. Sorride e cazzeggia sempre, forse però meno del solito. Il litigio ruvidissimo fra i
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
«Se cadi 7 volte, rialzati 8 volte...» @chriscarol99
Carolina Marcialis MOGLIE DI CASSANO
due di venerdì scorso (all’uscita dal campo la scintilla, nello spogliatoio l’esplosione dopo la battuta di Antonio: «Ecco, Mourinho ha fischiato la fine» rivolta al tecnico) ha avuto l’effetto-bomba fuori ma anche di chiarire certe cose all’interno: ora Cassano deve dare segnali forti di qualità calcistica. E fare un finale di campionato da grande. Dopo i faccia-a-faccia chiarificatori con la società di venerdì (subito dopo il fattaccio) e di sabato mattina, ieri non c’è stato bisogno di altri colloqui: Cassano ha capito di dover mettere a disposizione la parte migliore di sé. Allenandosi al massimo. L’Inter, proprio venerdì, gli aveva comunicato la doppia sanzione: niente Cata-
ne, presidente della Sampdoria, esclude un ritorno di Cassano in blucerchiato, ma è anche vero che nella testa del giocatore c’è l’idea di voler restare all’Inter. Sarà così anche in virtù del contratto? Non è detto: di certo il discorso del rinnovo sarebbe svanito e al momento la permanenza di Cassano nella propria squadra del cuore è tutta da guadagnare. Nel frattempo, la signora Cassano (Carolina Marcialis) twitta: «Se cadi 7 volte, rialzati 8 volte...». C’è chi fa i conti delle Cassanate abbinate alle squadre: nell’Under 21, nella Roma, nel Real Madrid, nella Samp, in Nazionale, nel Milan e nell’Inter. Sono sette... © RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO LONDRA IL COLOMBIANO ANCORA DOLORANTE MA DOVREBBE FARCELA PER GLI OTTAVI DI EUROPA LEAGUE IN PROGRAMMA GIOVEDÌ
Guarin: caviglia così così, ma vede il Tottenham Il giovane Kovacic potrebbe tornare titolare. Mentre l’allenatore ha l’incubo-Bale APPIANO GENTILE (COMO)
Ieri Fredy Guarin zoppicava ancora un po’. Leggermente e certamente meno di quando era uscito dal «Massimino» di Catania, ma la caviglia sinistra era ancora dolorante. Oggi e domani se ne saprà di più, ma l’ottimismo cresce perché il fisico del Guaro ha superato anche momenti peggiori e perché il fatto di essere uscito prima dalla gara contro i rossoazzurri ha fatto
sì che la situazione non si complicasse ulteriormente. «Si è girata» aveva detto dopo il match col ghiaccio sulla caviglia tenuto dallo scotch. Oggi se ne saprà di più, ma nelle ultime ore cresce l’idea di poterlo vedere al White Hart Lane di Londra nel durissimo match contro il Tottenham. Anche Ranocchia da vedere Dopo esser stato alla Procura Federale, oggi Andrea Ranocchia dovrebbe tornare ad allenarsi: la squalifica ha fatto passare in secondo piano il suo infortunio al ginocchio in Romania, nella serata vittoriosa contro il Cluj. Da quella sera, tanta terapia e non tanti minuti di allenamento e il derby giocato con un recupero-lampo all’ultimo momento, per cui sarà importante vedere se oggi il difensore centrale si aggregherà
al gruppo per poter essere disponibile in vista della gara di Europa League. Emergenza sempreviva Stramaccioni non porterà a Londra Rocchi, Schelotto e Kuzmanovic perché non in lista; non avrà Nagatomo infortunato come Milito e Obi e Samuel. Riavrà ovviamente Cassano (che ieri si è allenato con chi non aveva giocato a Catania), ma è certo che l’emergenza è sempre-viva e che anche ieri i cosiddetti giocatori di movimenti erano 12-13. Di certo potrebbe tornare il momento di Mateo Kovacic: non ha giocato a Catania, non ha giocato il derby e insomma l’ultima volta che si è visto sul campo è stata nella trasferta in Romania contro il Cluj: quella sera, dopo un primo tempo un po’ sfasato, riuscì a riprendersi nella ri-
presa. Grana-Bale Detto che la gara di domenica prossima di campionato (Inter-Bologna, ore 20,45) vedrà l’esordio assoluto di Carrizo con la maglia dell’Inter (Handanovic è squalificato, ma a Londra sarà regolarmente in campo), eccoci alla grana-Bale per l’andata degli ottavi di Europa League: sulla corsia destra dell’Inter, considerando che il gallese trita tutti sulla propria fascia mancina, Stramaccioni ha poche alternative. Può presentare Zanetti o Jonathan o inventarsi qualcos’altro (di difficile previsione, visti i tanti infortunati). Il match di giovedì avrà inizio alle 21,05, mentre il ritorno a San Siro comincerà alle 19. La campagna d’Europa diventa bella impegnativa. m.d.v
Fredy Guarin, 26 anni, centrocampista colombiano, 2a stagione all’Inter ANSA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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davanti all’Inter T f v E Moratti ordina Gazzetta.it
Gazza
Le tappe della vicenda SABATO 2 MARZO
«Ora basta liti Antonio? Artista» Il litigio che apre il caso Mani in faccia ad Appiano Strama-Cassano: mani addosso. La Gazzetta sabato 2 marzo rivela il litigio a fine allenamento tra il tecnico e l’attaccante barese. DOMENICA 3 MARZO
Antonio, niente Catania Strama non lo convoca L’Inter non convoca Cassano per la trasferta di Catania. Stramaccioni in conferenza: «Non è sospeso, è stata una mia scelta tecnica» LUNEDÌ 4 MARZO
La rimontona di Catania Palacio firma la doppietta Senza Antonio, l’Inter va sotto di due gol a Catania, ma i nerazzurri fanno la rimontona nella ripresa: segna Alvarez e poi Palacio firma la doppietta
«È peggio che la cosa sia successa piuttosto che sia uscita. A Catania carattere e qualità» MATTEO DALLA VITE MILANO
Ha calcisticamente goduto. Un po’ come successe dopo il trionfo allo Juventus Stadium, ultima rimontona prima del Massimino. Massimo Moratti era proprio soddisfatto per la remuntada a Catania. Felice come un tifoso che rivede segnali di gloria. In tutto questo, però, c’è quel chiodo che fa ancora un po’ male: la lite Cassano-Stramaccioni è un livido tuttora evidente. «Se è normale che una cosa del genere esca dallo spogliatoio? — racconta il numero uno dell’Inter — Sul fatto di uscire, vedo che sono molto scandalizzati tutti, ma è peggio che la cosa succeda». Insomma, ecco il tuono presidenziale: basta liti. Basta così. Bravo Strama La mattina dopo
il 3-2 al Catania, il presidente dell’Inter parla innanzitutto della Rimontona. «Significa molto — dice Moratti — perché significa che c’è la personalità della squadra, di fondo, che è fortissima. E c’è molta qualità, che nel momento in cui si vuole tirarla fuori vien fuori. Poi è stato bravo anche il mister nel secondo tempo, un po’ come è successo con il Milan». Insostituibili E a proposito di carattere e personalità, ecco la scintilla data dai favolosi Anni 30 (anche citati da Stramaccioni), ovvero Cambiasso, Stankovic, Zanetti, Chivu e ovviamente Palacio, autore di 2 gol e un assist. «Si tratta di gente con una forte personalità, li conosciamo già tutti, è quello che ho
« «
Strama bravo anche nel 2˚ tempo in Sicilia. I nostri 30enni? Insostituibili Antonio è un campione, gli artisti sono un po’ speciali, bisogna capirlo... MASSIMO MORATTI PRESIDENTE DELL’INTER
sempre detto: è difficile ritrovare giocatori che siano perfettamente uguali a loro, quindi quando hanno la giornata di forma o sono in forma come in questo momento è chiaro che da indimenticabili diventano anche insostituibili». Artista. E giugno? C’è un’analisi
di quel primo tempo abbastanza agghiacciante: ma negli occhi, gli viene chiesto, resta di più la reazione o proprio quel Lato A della gara? «Scelgo la reazione — dice sorridendo Moratti — Devo dire però che anche nella prima frazione di gio-
co, al di là dei due episodi dei gol, l’Inter ha sempre tenuto il pallone e fatto la partita: certo era meno incisiva, mentre nel secondo tempo è stata più incisiva». Poi ecco che — inevitabilmente — Moratti torna sul litigio che ha coinvolto Stramaccioni e Cassano (e non solo). «Non ero presente, non vi so dire cosa sia successo... (sorride, ndr). Ma vedo che tendono tutti a normalizzare. Lui, lo sappiamo, è un campione, gli artisti sono un po’ speciali, bisogna capirlo insomma. La multa? Non lo so, ho lasciato che sia chi conosce la vicenda a fare le proposte». La multa ci sarà ma ora di certo Cassano dovrà dare segnali forti in campo: e poi a fine anno si vedrà se continuare insieme o no. E crescono i sussurri sul no...
Cristiano Ronaldo, 28 anni AFP
«EXTRA TIME» SU UNITED-REAL E GLI HIGHLIGHTS DEL CITY Ricchissimo menu di calcio internazionale sul nostro sito: la rubrica «Extra Time», con un focus sulla supersfida di Champions tra Manchester United e Real; gli highlights della Premier League con il posticipo tra City e Aston Villa; i gol sudamericani con Forlan protagonista e un focus su Pellè, bomber italiano del Feyenoord.
Basta liti Di certo Massimo Mo-
ratti è rimasto più infastidito dal fatto che sia successo quel che è successo piuttosto che dalla «spifferata» all’esterno, cosa che comunque non lo lascia indifferente. «Sul fatto che sia uscita, vedo che sono molto scandalizzati tutti, ma è peggio che la cosa succeda, non tanto che poi esca o non esca, perché poi con 40 persone presenti in tutti gli spogliatoi è chiaro che possa anche accadere. È un peccato, ma è chiaro che possa accadere. Soprattutto queste cose non devono succedere». La chiosa riguarda sia il terzo posto e sia il futuro nerazzurro Mauro Icardi: «Il terzo posto? Vediamo, speriamo. Icardi continua a fare gol? Gioca nella Sampdoria, però». E al momento serve la reazione buona di Cassano. A Londra soprattutto.
Totti festeggia con in figli
MATERAZZI SUL CASO CASSANO E SUI GOL DI TOTTI E PAZZINI Riguarda sul nostro sito «Gazza Offside», la rubrica di approfondimento del lunedì sulla serie A con Antonino Morici e Alberto Cerruti. Ospite, come sempre, Marco Materazzi che commenta il caso Cassano («chieda scusa»), l’impresa di Totti («può raggiungere Piola») e i gol di Pazzini («si vende male»).
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CALCIOSCOMMESSE
Ranocchia da Palazzi «Ho chiarito, tutto finito» MAURIZIO GALDI
«Ho chiarito la mia posizione, era giusto che venissi qui a parlare. Ho risposto a tutto e speriamo si concluda presto». Andrea Ranocchia esce dalla sede della Procura federale dopo una quarantina di minuti dove era stato chiamato per fornire elementi in merito alla presunta combine Salernitana-Bari (3-2) del 23 maggio 2009, quando lui vestiva la maglia dei biancorossi pugliesi. «Io estraneo? Assolutamente sì — ha aggiunto il difensore dell’Inter —. Sono venuto qui a rispondere alle domande, è durata anche poco e sono stati gentilissimi. A Bari mi hanno
archiviato e spero uguale anche qui. Ora penso a giocare e basta». È il suo avvocato, Nicola Di Mario, a spiegare: «Gli è stato chiesto se fosse stato a conoscenza di eventuali accordi. Lui ha risposto assolutamente no e che è estraneo ai fatti. Era giovane e non poteva essere a conoscenza di nulla. Non pensava neppure che dietro a quella partita ci fosse tutto questo». In realtà nessuno dei suoi compagni dell’epoca ha coinvolto il calciatore nei fatti, tanto che — nonostante a Bari si fosse avvalso della facoltà di non rispondere — i magistrati pugliesi avevano deciso l’archiviazione della sua posizione al termine di complesse indagini.
IL SUPER PENTITO
Novità a Cremona Gervasoni verso il patteggiamento Carlo Gervasoni verso il patteggiamento. L’ex di Cremonese e Piacenza, il superpentito dell’inchiesta sul calcioscommesse di Cremona, sembra destinato a chiudere la sua vicenda giudiziaria patteggiando una condanna inferiore a 2 anni: ci sarebbe già l’intesa con ilprocuratore Di Martino. E pure l’altro pentito Filippo Carobbio potrebbe seguirlo.
Le altre audizioni Ha negato
ogni addebito per Salernitana-Bari anche Simone Bonomi. Il difensore del Sorrento ha smentito di aver ricevuto soldi per cedere la partita ai campani, ma anche di essere a conoscenza dell’accordo. Sentito anche l’altro ex barese Davide Lanzafame che, sia ai federali che ai pm pugliesi, aveva già ammesso di aver ricevuto del denaro per la combine con la Salernitana e anche per la partita persa col Treviso della stagione precedente. Saltate ieri le audizioni di Cosimo D’Angelo (ex dirigente della Salernitana) e di Fabio Brini ex allenatore del Pergocrema. Oggi saranno sentiti Stefano Guberti (calciatore Roma), Nicola Belmonte (calciatore Siena), Nicola Strambelli (calciatore Monospolis), Andres Santiago Ladino (calciatore soc. argentina), Benito Emanuel Rivas (calciatore Hellas Verona), Giuseppe Pillon (ex allenatore Empoli). © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EX CAPITANO
SERBO VIA FACEBOOK
Legami con ultrà: Doni 5 mesi di stop Atalanta multata
Propone combine Giocatori del Como lo denunciano
Pesante sanzione per Cristiano Doni: l’ex capitano dell’Atalanta ha avuto cinque mesi di squalifica per le sue frequentazioni con gli ultrà nerazzurri, mentre la società ha patteggiato una multa di 28 mila euro. Agli atti della Disciplinare le intercettazioni telefoniche nelle quali Doni dimostrava «una posizione di assoggettamento». Doni aveva confermato nell’interrogatorio reso ai magistrati di essere andato dagli ultrà ai domiciliari con i compagni di squadra Tiribocchi e Acquafresca, mentre il nome di un altro calciatore nerazzurro, Bellini, compare soltanto nelle intercettazioni della Procura.
(ma.gal.) Anche Facebook può essere strumento di «corruzione». Ci avrebbe provato un serbo denunciato alla Procura federale e alla Questura di Como dai calciatori Alessandro Micai, Cesare Ambrosini, Michael Cia, Luca Tremolada, Paolo Marchi e dell’avvocato Fabrizio Diana referente integrity del Como. Questo serbo li ha contattati sui loro profili e avrebbe offerto alcune giocate «sicure», oltre a proporre loro di giocare su altre partite. L’esposto alla Procura federale è stato presentato dall’avvocato Mattia Grassani e il Procuratore Palazzi avrebbe già aperto un fascicolo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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GAZZETTA CUP l’incontro Foto, autografi e cento domande ai due talenti Alla presentazione della Gazzetta Cup, nella Sala Montanelli di via Solferino 28, circa 50 giovanissimi calciatori di tre squadre oratoriali l’Atletico Real di Torino, il Santo Spirito e l’Orpas di Milano - hanno sottoposto Mattia De Sciglio e Marco Benassi a tantissime domande sulla loro attività con un tema conduttore: le emozioni e la passione con la quale svolgono la professione di calciatore. Alla fine autografi e foto ricordo per tutti.
4 «Una discussione 4 «Balotelli mi piace Vorrei fare il Maldini 25 col mister ci sta 443 di questo Milan» L’Inter è vivissima» De Sciglio scherza su Mario: «Io non litigo con i tifosi...». E sul Barça: «Sfrutteremo i loro spazi» MARCO PASOTTO MILANO
Il ragazzo è (molto) spontaneo, e gli spiace scherzare con una naturalezza che spesso il mondo del calcio a lungo andare trasforma in retorica e banalità. A Mattia De Sciglio invece piace raccontare e raccontarsi senza filtri. Così quando il piccolo Luca gli chiede se ha mai «reagito male ai tifosi», Mattia risponde sorridendo: «No... Non sono mica come Balotelli». Risata generale in sala. Ovviamente De Sciglio scherzava, e a scanso di equivoci lo ripete una decina di volte, ma il siparietto è gustoso. Mattia, dentro e fuori dal campo, è l’emblema ideale per il nuovo corso Milan. De Sciglio, quanto le piace questo progetto giovani?
«Molto, è la strada giusta. La società vuole portarlo avanti, e lo dimostra». E lei che cosa deve dimostrare? Ha già ricevuto i complimenti personali di Berlusconi...
«Lo ringrazio per le belle parole. Sto vivendo un bel momento ma sono consapevole che devo fare ancora parecchio, senza cali di concentrazione». Proprio come quelli che il Milan dovrà evitare a Barcellona.
«Intanto ora siamo concentrati al 100% sul Genoa. Per quanto riguarda il Barça, vivono un momento di calo rispetto al mese passato ma è normale, qualsiasi squadra affronta momenti del genere durante una stagione. Al Camp Nou sarà più difficile che a Milano, però troveremo ancora più spazio e proveremo a fargli male. Comunque batterli ci ha gasato». Non ci sarà Balotelli, ma con un Pazzini così...
IL NUMERO
IL NUMERO
Le presenze di Mattia De Sciglio, 20 anni, con la maglia del Milan in questa stagione: 19 in campionato più 6 nelle coppe. Il giovane difensore milanese ha debuttato in prima squadra il 18 settembre 2011, a 18 anni, in Champions contro i cechi del Viktoria Plzen
i minuti giocati in questa stagione da Marco Benassi, centrocampista di Modena, con la maglia dell’Inter: 1 presenza in campionato, 2 in Coppa Italia e 3 in Europa League con un gol (il 21 febbraio al Cluj segna il 3-0 al 43’ della ripresa su assist di Cassano)
«Mario si è subito inserito molto bene, per noi è importante. Lo stesso vale per Pazzini: è un grandissimo, può essere decisivo in qualsiasi momento». Che cosa vorrebbe in particolare dalla sua carriera?
«Voglio arrivare a vincere tutto. E poi la Nazionale, il sogno di chiunque. Mi auguro di ripercorrere la carriera che ha fatto Maldini». Quindi si vede più a sinistra che a destra?
«Mi trovo bene su entrambe le fasce, ma a sinistra posso anche accentrarmi e andare al tiro». La parola secondo posto è tabù?
«Dobbiamo continuare come stiamo facendo ora, sfruttando qualsiasi passo falso del Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Benassi perdona Cassano e rilancia la squadra «A Catania abbiamo dato un segnale molto forte» VINCENZO D’ANGELO MILANO
Nel suo accento emiliano c’è tutta la genuinità di un ragazzo di 18 anni. Marco Benassi da Modena arriva in Gazzetta in taxi, look sportivo, occhi grandi, come il sorriso che ha stampato sul volto. Lo capisci subito che Marco è un ragazzo semplice, per dirla proprio alla Benassi: «umile». L’umiltà è la virtù che l’ha spinto così in alto, insieme all’amore per il calcio: «Da piccolo pensavo solo al pallone. A volte, anche da solo, andavo al parco a giocare». Marco Benassi, prima della stagione si aspettava un anno così?
«Assolutamente no. Ero già contento della convocazione per il ritiro con la prima squadra. L’ho presa come un premio per la bella stagione passata con la Primavera, sapendo poi che una volta rientrati a Milano sarei tornato da Bernazzani (tecnico della Primavera, ndr)». E invece Strama l’ha voluta con lui.
«Il mister mi conosce bene, con la Primavera abbiamo vinto la NextGen insieme. Chiaro che devo tanto a lui, lo ringrazierò sempre per la grande fiducia che ha avuto in me». Qualcuno la paragona a Marchisio?
«È un accostamento che mi lusinga, lui è un fuoriclasse. In realtà io sono più un regista, anche se mi piace buttarmi pure negli spazi». Il suo idolo da bambino era?
«Ronaldo e Baggio. Amavo gli attaccanti perché facevano gol. Se penso al mio ruolo, oggi dico Zanetti, fuoriclasse in campo e fuori». Esordio in A da titolare in Inter-Pescara. Cosa ha provato?
«Un’emozione indescrivibile. Sono stato bravo a non esternarla, ma entrare a San Siro con lo stadio pieno ti lascia senza fiato». Dalla A al primo gol da professionista col Cluj in Europa League. Sensazioni?
«L’emozione di quell’istante la porterò dentro per tutta la vita. Lì per lì neanche mi ero reso conto di quello che avevo fatto. Poi al fischio finale ho iniziato a pensare: "ma è tutto vero?"». Attualità: parliamo di Cassano.
«Come ha già detto il mister, una discussione può capitare. La squadra è tranquilla. Tutto è stato chiarito». La vittoria a Catania è stata la svolta?
«Abbiamo dimostrato di essere vivi e che lotteremo fino alla fine. Un segnale forte per le tutte le nostre rivali». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PRESENTAZIONE SONO TREMILA LE SQUADRE PARTECIPANTI: ARRIVANO DA 12 CITTÀ ITALIANE
Gazza Cup: 30 mila ragazzi per 6 mila partite Parte il 15 marzo la 5a edizione del torneo rosa per giovanissimi dai 10 ai 13 anni
ne della Gazzetta Cup, il Torneo organizzato dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con il CSI, il Centro Sportivo Italiano, che è stata presentata ieri nella Sala Montanelli del nostro giornale. Gazzetta e CSI «Qui alla Gazzet-
DAVIDE LONGO MILANO
Tremila squadre, 30 mila ragazzi, 6 mila partite e 12 città coinvolte di tutta Italia, da Bolzano a Catania. E poi Bari, Cagliari, Firenze, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma e Torino. Sono i numeri straordinari della quinta edizio-
ta ospitiamo spesso grandi campioni, ma questa è la presentazione più bella dell’anno - spiega il direttore Andrea Monti a 50 giovani calciatori di Atletico Real Torino, Orpas Milano e Santo Spirito Milano presenti in sala - perché per noi questo è l’equivalente di un grande torneo nazionale. Voi attraverso la Gazzetta Cup veicolate una serie di valori positivi nei quali
noi crediamo profondamente». Giuseppe Valori, presidente del CSI milanese ha letto un messaggio di Massimo Achini, presidente nazionale, assente perché impegnato in una missione ad Haiti: «Sono a 7 mila chilometri, ma con il cuore sono con voi. San Francesco diceva: "Fate ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e vi ritroverete a fare l’impossibile". Questo è ciò che è avvenuto con la Gazzetta Cup». Il torneo ha come sponsor tecnico la Legea e come Charity partner l’ALT, l’Associazione lotta alla trombosi: «Con la Gazzetta Cup - racconta il segretario scientifico Marco Moia - vogliamo promuovere un messaggio
importante: fare attività fisica aiuta a migliorare la società». La formula Il torneo, a parteci-
pazione libera e gratuita, è diviso in categorie per fasce d’età: «Junior» per i nati dal 1 gennaio 2002 al 31 dicembre 2003 che giocheranno a calcio a 5, e «Young» per i nati dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2001 che giocheranno a Calcio a 7. La manifestazione è in 3 fasi. La prima, denominata «Interna» si svolgerà dal 15 marzo al 5 maggio. Le 16 migliori squadre per ciascuna categoria accederanno alla seconda fase, «Cittadina», dall’11 maggio al 2 giugno. La terza fase, quella «Nazionale» si disputerà l’11 giugno a San Siro e vi parteciperanno 24 squadre, cioè le prime classificate di ogni categoria delle fasi cittadine. Mattia De Sciglio, Marco Benassi e i ragazzi della Gazzetta Cup BOZZANI
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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DOPO LA SFIDA SCUDETTO
Napoli, meno male che la difesa c’è Nelle ultime 10 gare ha preso solo 5 gol. Ma a Verona non ci saranno né Britos, né Cannavaro MIMMO MALFITANO NAPOLI
Meno male che lì dietro stanno reggendo! La crisi dell’attacco è stata sostenuta, fin qui, dal rendimento della difesa che viaggia alla media di un gol incassato ogni due partite, relativamente alle ultime dieci gare. Una solidità riscontrata anche nei momenti difficili, come quello che il Napoli sta attraversando in questo periodo. Crisi di vittorie, per meglio dire, perché scorrendo la classifica la situazione non è per niente allarmante. Anzi, la squadra è in piena corsa per lo scudetto e saldamente piantata al secondo posto che significherà qualificazione diretta in Champions League. Variazioni I numeri esaltano
l’aspetto difensivo che Walter Mazzarri varia a seconda delle difficoltà che presenta la partita. Spesso qualcosa lo modifica nel corso dei novanta minuti, così come sta avvenendo da qualche settimana: nei secondi tempi, quando c’è da recuperare il risultato, l’allenatore non disdegna la difesa a quattro, con tre centrocampisti e una mezza punta alle spalle dei due attaccanti, mentre in partenza, è sempre schierata a tre. Emergenza Dovrà inventarsi qualcosa di diverso, Mazzarri, per rimediare all’emergenza che gli toccherà gestire dopo l’infortunio di Britos (ieri è stata operato per ridurre la frattura alla mandibola) e l’assenza di Paolo Cannavaro, che dovrà scontare una giornata di squalifica. Un’emergenza da far fronte in un momento particolare, considerato che la squadra non riesce più a vincere e l’allenatore non sa come ovviare all’astinenza degli attaccanti. E la trasferta di Verona non
Classifica SQUADRE
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PARTITE V N P
RETI F S
JUVENTUS 59 27 18 5 4 54 18 NAPOLI 53 27 15 8 4 47 22 MILAN 48 27 14 6 7 48 32 INTER 47 27 14 5 8 44 36 LAZIO 47 27 14 5 8 37 32 FIORENTINA 45 27 13 6 8 48 33 ROMA 43 27 13 4 10 57 48 CATANIA 42 27 12 6 9 36 34 UDINESE 40 27 10 10 7 36 34 SAMPDORIA (-1) 35 27 10 6 11 34 30 BOLOGNA 32 27 9 5 13 38 36 TORINO (-1) 32 27 7 12 8 32 32 PARMA 32 27 8 8 11 32 36 CAGLIARI 31 27 8 7 12 32 47 ATALANTA (-2) 30 27 9 5 13 26 38 CHIEVO 29 27 8 5 14 27 44 GENOA 26 27 6 8 13 27 40 SIENA (-6) 21 27 7 6 14 27 39 PALERMO 21 27 3 12 12 22 39 PESCARA 21 27 6 3 18 20 54 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
PROSSIMO TURNO 28ª GIORNATA venerdì 8 marzo, ore 20.45 GENOA-MILAN sabato 9 marzo, ore 20.45 UDINESE-ROMA domenica 10 marzo, ore 15 ATALANTA-PESCARA ore 12.30 CAGLIARI-SAMPDORIA CHIEVO-NAPOLI JUVENTUS-CATANIA PALERMO-SIENA PARMA-TORINO INTER-BOLOGNA ore 20.45 LAZIO-FIORENTINA ore 20.45
(0-1) (3-2) (0-0) (1-0) (0-1) (1-0) (0-0) (3-1) (3-1) (0-2)
molto dipenderà dal rendimento dell’attacco, perché se Cavani ritroverà la condizione dei momenti migliori, il Napoli avrà un enorme vantaggio. Ma bisognerà stare concentrati anche dinanzi a De Sanctis.
ricorda nulla di buono. Nelle ultime due stagioni, infatti, il Napoli ha perso altrettante volte: nel 2010-11 è finita 2-0 con rete di Sardo e Moscardelli; nel 2011-12 il Chievo ha vinto 1-0 con gol del solito Moscardelli dopo un clamoroso errore di Fideleff.
Due ipotesi Per ovviare al-
Precedenti E sono proprio que-
sti precedenti a preoccuparlo più di ogni altra cosa. Ed a rendere ancora più difficile la trasferta c’è stata la sconfitta subìta dai gialloblu a Firenze, peraltro favorita da un’azione di fuorigioco non segnalata dal guardalinee. Insomma, ci sono tutti i presupposti perché l’allenatore tema più del previsto questa sfida. Ovvio che
Morgan De Sanctis, 35 anni, decisivo anche contro la Juventus FORTE
l’emergenza in difesa, dicevamo, l’allenatore avrà a disposizione due opportunità: schieramento a tre con Campagnaro, Rolando e Gamberini oppure, a quattro, con Maggio, Campagnaro, Gamberini, Zuniga. Quest’ultima potrebbe essere l’ipotesi più probabile, a meno che Mazzarri non decida di rischiare Rolando. Per il difensore portoghese, arrivato a gennaio, sarebbe l’esordio
nel campionato italiano. In precedenza aveva giocato le due gare di Europa League, contro il Viktoria Plzen. Le rimonte effettuate contro Lazio e Juve, con la difesa a quattro, potrebbero essere un motivo di riflessione per il tecnico: i fatti hanno dimostrato che con un centrocampista in più (Dzemaili) la squadra è più protetta. In questi giorni, comunque, Mazzarri ragionerà sulla soluzione più opportuna e indicata per evitare spiacevoli sorprese contro un avversario che necessità di punti pesanti per confermare nuovamente la categoria, così come avviene da diversi anni. Le necessità sono simili, mentre diversi sono gli obbiettivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
CHAMPIONS RITORNO OTTAVI / DOMANI I BIANCONERI
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I PROSSIMI IMPEGNI
S Domani JuventusCeltic Ritorno Ottavi di finale Champions
S Domenica 10 marzo JuventusCatania ore 15
S Sabato 16 marzo BolognaJuventus ore 20.45
S Sabato 30 marzo InterJuventus ore 15
S 2/3 aprile Eventuale andata quarti Champions
S Domenica 7 aprile JuventusPescara ore 15
S 9/10 aprile Eventuale ritorno quarti Champions
S Domenica 14 aprile LazioJuventus ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Meno di due anni di lavoro, tanto è bastato ad Antonio Conte per riportare la Juventus saldamente in vetta alle cose italiane e con un piede già dentro la stanza del «G8». Il 3-0 di Glasgow è la più garantita delle polizze. Un piccolo sforzo di concentrazione e i bianconeri entreranno di slancio nei quarti di finale di Champions, cosa che al più popolare club italiano non riusciva da sette anni. Era quella l’armata di Fabio Capello, gruppo straordinario: Buffon in porta, Fabio Cannavaro dietro, Emerson, Vieira e Nedved a centrocampo, Del Piero, Trezeguet e Ibrahimovic in avanti. Andarono fuori proprio ai quarti, contro l’Arsenal (sconfitta 2-0 a Londra, 0-0 a Torino). Stesso destino l’anno precedente: eliminati dopo aver perso 2-1 a Liverpool e pareggiato 0-0 in casa. Se la presero non poco allora i tifosi, sazi di scudetti, stufi invece di uscire sempre troppo presto dall’Europa che conta, nonostante lo squadrone a disposizione. Miracolo Conte Diverso il di-
scorso quest’anno. L’ingresso nei quarti del trofeo più prestigioso a livello di club andrebbe già oltre il traguardo minimo richiesto in estate dai vertici di corso Galileo Ferraris. «Confermiamoci in Italia e superiamo almeno la fase a gironi in Coppa», si erano detti presidente e collaboratori più stretti. Insomma, Antonio Conte si avvia a firmare un’altra stagione ai limiti del miracoloso dopo lo scudetto centrato l’anno scorso contro ogni pronostico e contro il Milan di Ibrahimovic e Thiago Silva. Ma restiamo all’Europa e a un cammino finora straordinario. Non era infatti per nulla scontato già il passaggio agli ottavi di finale, considerata la presenza nel girone di squadroni come Chelsea (campione d’Europa uscente) e soprattutto Shakhtar, con gli ucraini di Lucescu ancora forti della presenza del fenomeno brasiliano Willian Borges da Silva, più semplicemente Willian, ceduto a gennaio ai russi dell’Anzhi, la squadra di Eto’o per intenderci. Una progressione fantastica quella della banda Conte. Subito tre pareggi, qualificazione a rischio, poi il cambio di marcia e le tre vittorie consecutive con primo posto annesso: 4-0 al Nordsjaelland, 3-0 al Chelsea, infine l’1-0 esterno di Donetsk. E alla ripresa ecco la devastante vittoria al Celtic Park, a segno Matri, Marchisio e Vucinic sul campo in cui la Juve non era
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I minuti di imbattibilità
10
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I risultati utili 2010 11 (4 vittorie e 6 pareggi)
La striscia positiva in questa edizione (3 pareggi e 4 vittorie)
Europa League
Champions League
l’ultimo gol al 5’ del secondo tempo di Nordsjaelland Juventus, poi rete inviolata al ritorno contro i danesi e nelle altre gare con Chelsea, Shakhtar Donetsk e Celtic
90'
I gol incassati dalla Juventus in questa edizione di Champions: difesa meno battuta del torneo insieme a Psg e Porto
Al G8 una Juve a ritmo di record In Europa non perde da 17 gare E Conte può imitare Capello Striscia super: caccia al primato Ajax (21 risultati utili tra 1994 e ’96) Da sette anni i bianconeri non arrivano ai quarti di Champions mai passata nella sua storia.
Un golper due
La correzione sul tabellone del Celtic Park Al 3’ del p.t. Matri segna: la palla supera la linea, ma l’arbitro convalida solo la ribattuta di Marchisio. Dopo qualche minuto il gol viene assegnato all’attaccante
L’ATTACCANTE BIANCONERO PUNIZIONE ESEMPLARE IN NAZIONALE
Bendtner ubriaco alla guida: 6 mesi fuori dalla Danimarca COPENAGHEN
Pugno duro in Danimarca per certe leggerezze. Chi rappresenta il Paese non può permettersi bravate da ragazzino sciocco. Dunque, sei mesi senza Nazionale per Nicklas Bendtner, attaccante della Juve, arrestato sabato notte, a Copenaghen, per guida in stato di ebbrezza.
Nicklas Bendtner, 25 anni LAPRESSE
400
le gare senza sconfitte per la Juventus in Europa
Infortunato La Federcalcio danese ha voluto punire il 25enne giocatore (già 55 presenze
Cifre da regina «Siamo un’outsider, come il Borussia Dortmund», hanno spesso detto sia Conte sia Buffon. E hanno assolutamente ragione. Sulla carta, infatti, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester United e pure Psg hanno mezzi tecnici decisamente superiori ai bianconeri. Ma un’occhiata un po’ più attenta alle cifre di questo torneo suggerisce una certa prudenza nei pronostici. La Juve è infatti reduce da quattro vittorie consecutive e Buffon non subisce reti da 400’: in pratica dal 5’ del secondo tempo di Nordsjaelland-Juve 1-1, terza gara della fase a gironi. In totale, sono quattro i gol subiti: miglior difesa, in compagnia di Paris Saint Germain e Porto. Zero sconfitte in questa edizione della Champions, come Borussia Dortmund e Schalke 04. Quin-
di la differenza reti: Juve seconda con +11, quindici reti fatte e quattro subite. Comanda il Psg di Carletto Ancelotti: +12, sedici gol all’attivo, quattro al passivo. La striscia europea Intanto,
non va dimenticato che la Juventus vanta una striscia aperta di 17 gare europee senza sconfitte: le sette di questa stagione in Champions League, più le quattro vittorie e i sei pareggi nell’Europa League 2010-2011, giocata sotto la guida tecnica di Gigi Delneri. Il record assoluto è dell’Ajax, che fra il 1994 e il 1996 mise insieme 21 gare utili consecutive fra Champions e Supercoppa: 15 vittorie e 6 pareggi. La Juve è seconda a quota 20: fra il 1969 e il 1972, totalizzò infatti 13 vittorie e 7 pareggi in Coppa delle Fiere e in Coppa Uefa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL VERDETTO DELLA DISCIPLINARE PUNITO PER LE FRASI DI GENNAIO
con la maglia del suo Paese) spiegando che «pur nel rispetto della vita privata di ciascuno, i rappresentanti della Nazionale sono tenuti a seguire corrette regole di comportamento». Il provvedimento è stato deciso in accordo con il commissario tecnico Morten Olsen e lascia aperte le porte per un rientro del ragazzo al termine del periodo di sospensione. In ogni modo, il centravanti danese è fermo per il serio infortunio muscolare rimediato due mesi fa, e non potrà fra l’altro tornare in campo prima di maggio-giugno. L’ultima sua partita con la Juventus (10 presenze complessive) risale al 12 dicembre scorso, in Coppa Italia contro il Cagliari, mentre in nazionale ha giocato l’ultima volta il 14 novembre contro la Turchia, quando segnò su rigore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Agnelli zitella isterica» Ventimila euro di multa a Pulvirenti e al Catania Costa caro ad Antonino Pulvirenti (e al Catania) l’aver dato ad Andrea Agnelli della «zitella isterica in crisi di astinenza»: è arrivata, infatti, un’ammenda di 20.000 euro al presidente etneo — che aveva patteggiato — e di altri 20.000 euro per la società siciliana. È questa la decisione della Disciplinare (presidente Lo Giudice) pubblicata ieri sul sito della Federcalcio.
Antonino Pulvirenti, 51 anni EIDON
Lo scontro Tutto nasce il 20 gennaio al termine dell’assemblea della Lega di Serie A che portò
all’elezione di Maurizio Beretta alla presidenza e lo stesso Pulvirenti in Consiglio federale con Lotito. Ironicamente Agnelli aveva commentato: «Un esordio importante visto che manca da 10 anni in Lega». La replica del presidente etneo fu immediata. «È stato il suo atteggiamento durante l’assemblea a risultare strano. Si è comportato come una zitella isterica». Il patteggiamento Nonostante all’indomani del deferimento Pulvirenti abbia dichiarato: «Sarò costretto a difendermi e dirò che cosa è successo davvero in assemblea. Ma lo farò solamente davanti a un giudice, se costretto a svelare quello che dovrebbe rimanere fra le mura della Lega». Ma in udienza ha preferito patteggiare. ma.gal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2006
L’ultima volta della Juventus ai quarti di Champions, con Capello allenatore: sconfitta per 2 0 a Londra il 28 marzo contro l’Arsenal, e nel ritorno a Torino, il 5 aprile, finì 0 0
Pirlo: «Ricordo Istanbul, quindi rispetto il Celtic» «Uscire sarebbe un disastro storico, ma se staremo concentrati andremo avanti noi» DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Antonio Conte, 43 anni, alla Juve dal 2011/12 LAPRESSE
Chiellini e Caceres lavorano ancora a parte, oggi il provino decisivo per entrambi, quasi impossibile che trovino una maglia da titolare contro il Celtic. E fuori dagli undici saranno pure Lichtsteiner, Vidal e Marchisio, tutti diffidati: situazione che si può tranquillamente gestire dopo il 3-0 dell’andata al «Celtic Park». Ieri prime indicazioni tattiche, oggi la prova generale. Questa la possibile squadra titolare di domani sera: Buffon in porta; Barzagli, Marrone e Bonucci dietro; Isla e Asamoah sulle fasce; Pirlo in regia; Pogba e Giaccherini interni; Quagliarella e Matri di punta. Là davanti è in realtà ancora aperto il ballottaggio fra Quagliarella e Giovinco, con il napoletano che non gioca dal 3 febbraio scorso, 32’ a Verona, contro il Chievo. L’ultima da titolare è addirittura datata 26 gennaio: in gol nell’1-1 contro il Genoa. Capitolo Anelka: lavora a parte per smaltire la lombalgia accusata la scorsa settimana; insegue al massimo la panchina. Prudenza Pirlo «Non dimenticherò mai la partita di Istanbul contro il Liverpool, ai tempi del Milan — dice Pirlo a The Scottish Sun —. E’ una partita che ricorderò a me stesso prima del Celtic. Oggi siamo in una posizione ottima e ci aspettiamo di superare il turno dopo il risultato di Glasgow, però non possiamo pensare di alzare il piede dall’acceleratore. Mi aspetto un Celtic ferito, quella scozzese è una squadra molto orgogliosa. Il modo in cui li abbiamo sconfitti in casa loro è stato netto, e sono convinto che cercheranno la vendetta. Ma se staremo concentrati andremo avanti noi, ne sono sicuro. Rispettiamo i nostri avversari, detto questo fallire contro gli scozzesi a Torino sarebbe uno dei più grandi disa-
d
HA DETTO
S Sulla finale Champions persa col Milan nel 2005 (con Ancelotti allenatore): «Prima del Celtic ripenserò alla partita di Istanbul col Liverpool, che rimontò tre gol di svantaggio»
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA SENTENZA SU CALCIOPOLI
«Giraudo faceva parte del sistema Moggi»
Antonio Giraudo, 66 anni ANSA NAPOLI
S Sul ritorno col Celtic di Neil Lennon (nella foto) «Non possiamo pensare di alzare il piede dall’acceleratore. Mi aspetto un avversario ferito e orgoglioso»
Andrea Pirlo, 33 anni, è alla seconda stagione con i bianconeri EIDON
stri della storia juventina». Guardando poi avanti «dobbiamo essere realisti — conclude Pirlo —, sappiamo che non siamo i favoriti per la Champions League. La logica dice Bayern Monaco, Real Madrid, Manchester United e anche Barcellona, nonostante la sconfitta di Milano. La cosa più impor-
L’ARBITRO CHAMPIONS
La sfida di domani al turco Aydinus Un turco per la Juve: a dirigere domani sera allo Juventus Stadium di Torino il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Juventus e Celtic sarà infatti l’arbitro turco Firay Aydinus. Si parte dallo 0 3 dell’andata in favore dei bianconeri.
tante che possiamo fare è rimanere concentrati contro il Celtic, e poi vedremo ciò che il sorteggio ci offrirà». Biglietti a disposizione Non si registra ancora il tutto esaurito per domani sera. A disposizione ci sono 400-500 biglietti, acquistabili anche allo stadio prima della partita. Contemporaneamente è gia iniziata la vendita libera per Juve-Catania di domenica pomeriggio: speciali promozioni riservati alle donne e agli Under 20. Intanto, è stato assegnato a Paolo Bertelli, preparatore atletico della Juventus, il premio Cronometro d’oro. Bertelli ha ritirato il riconoscimento presso il Museo del Calcio, a Coverciano, nel corso della tradizionale riunione d’aggiornamento dei preparatori atletici delle squadre di calcio di serie A, B e Lega Pro.
Da parte dell’ex a.d. della Juventus Antonio Giraudo vi fu «piena adesione al progetto criminoso ideato e diretto da Luciano Moggi». Sono uscite ieri le motivazioni della Quarta sezione della Corte di Appello di Napoli della sentenza di dicembre quando l’ex dirigente bianconero fu condannato a un anno e otto mesi per associazione per delinquere nell’appello del rito abbreviato. L’associazione per delinquere
«Va senz’altro ritenuta sussistente l’associazione a delinquere — scrivono i magistrati che si soffermano ampiamente sul ruolo dell’ex d.g. Luciano Moggi, principale imputato, condannato in primo grado e in attesa del processo di appello che comincerà a maggio - con un indiscutibile potere di condizionamento proprio del direttore sportivo juventino, potere dispiegato soprattutto nella sfera di competenza dei designatori arbitrali». Infine per il Collegio giudicante (presidente Maurizio Stanziola, consiglieri Teresa Annunziata e Rosa Molè) «non è di poco conto evidenziare che la valenza concreta di tale potere non risulta essere una soggettiva percezione... ma una reale condizione accertata dai fatti rivelati».
m.gra.
La condanna Il perché della condanna è spiegato così: «La duplice veste di consigliere federale e di dirigente di un club tra i più importanti e blasonati, per storia e prestigio acquisito nelle competizioni, attribuiva all’imputato una particolare visibilità cui si accompagnava un concreto potere decisionale non solo nell’ambito proprio della squadra ma anche nelle questioni e relazioni esterne».
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CHAMPIONS RITORNO OTTAVI
Scopri come puoi andare in Finale!
LA SUPERSFIDA DELLA GIORNATA TRA DUE DELLE SQUADRE PIU’ TITOLATE AL MONDO I PRECEDENTI
INCROCI DECISIVI
Per tre volte chi passa vince la Coppa E il tacco di Redondo a Manchester nel 2000 rimane indimenticabile L’immagine più memorabile è quella della bionda chioma di Redondo, che con un colpo di tacco si libera di Berg e serve a Raul il gol a porta vuota. Era il ritorno dei quarti di Champions 1999-2000, i campioni d’Europa in carica contro i futuri campioni. Non l’unico precedente tra Manchester United e Real Madrid, visto che sono due titani del calcio continentale. Il primo confronto risale alla semifinale di Coppa Campioni 1956-57: 3-1 Real a Madrid, 2-2 a Manchester, spagnoli poi vincenti in finale sulla Fiorentina. Undici anni GDS
dopo, altra semifinale: stavolta passa lo United di George Best (1-0 a Old Trafford con gol proprio di Georgie, 3-3 al Bernabeu), che poi vince la Coppa. Poi si arriva alla sfida del Duemila, che manda il Real in semifinale (0-0 all’andata, 2-3 al ritorno) e poi al successo in finale contro il Valencia. L’ultimo doppio confronto, prima dell’attuale, è nei quarti del 2002-2003: Ronaldo e Figo meglio di Beckham e Van Nistelrooy (3-1 Real a Madrid, 4-3 United al ritorno). Ma niente Coppa: finale a Old Trafford, sì, ma le italiane si erano messe in mezzo...
Wayne Rooney, 27 anni e Cristiano Ronaldo, 28, si contendono il pallone nella gara di andata finita 1-1
Ro-Ro, lotta tra titani Rooney ora sogna il triplete «Il bello deve ancora venire» DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)
Il Wayne Rooney show potrebbe essere lo spettacolo nello spettacolo in Manchester United-Real Madrid. Il centravanti inglese, unico fuoriclasse di una nazione che si vanta di aver inventato il calcio moderno, ma ha vinto solo il mondiale organizzato in casa nel 1966, si presenta alla sfida dell’Old Trafford con il morale alto e il motore caldo. Ha giocato 90 minuti contro il Norwich e qualche giornalista di queste parti fa notare che potrebbe essere l’indizio di un Rooney destinato a partire dalla panchina, ma ci vorrebbe tutta la perfidia di Alex Ferguson per piazzare una mossa come questa. Rooney, tanto per mettere le mani avanti, dice: «Sono fresco e pronto per lottare fino a fine
della stagione». Al top Rispetto alla gara del Ber-
nabeu, le parti si sono rovesciate. Venti giorni fa, Van Persie era l’attaccante più in forma dello United. Adesso il più tonico è Rooney, splendido gol al Norwich e due assist cucinati per il giapponese Kagawa. Una staffetta perfetta: «Si sfidano due squadre tra le più forti al mondo – spiega Wayne -. Sarà una serata eccitante. Sappiamo che il Real sta vivendo un momento straordinario, ma siamo in corsa per tre trofei e il treble è una motivazione fortissima». Lo United è leader incontrastato in Premier, affronterà il Chelsea domenica prossima nei quarti di Coppa d’Inghilterra e superando il Real potrebbe tornare fra le primo otto d’Europa. Lui e Van Persie / La stagione di
Stasera ottavi da casa?
Rooney è stata oscurata a lungo dal boom di Van Persie. L’intelligenza di Wayne è stata quella di evitare una rivalità pericolosa. Si è messo al servizio della causa, lasciando la vetrina del ruolo di centravanti puro all’olandese, acquisto ultrareclamizzato della scorsa estate. Si è proposto come uomo dell’ultimo passaggio: 9 gli assist in Premier – compreso il corner che lanciò Welbeck in rete all’andata -, con l’aggiunta di 11 gol. Una situazione, questa, che alla lunga potrebbe non essere più gradita a Rooney e, da copione, ecco le prime voci di un possibile trasferimento al Psg, dove, guarda quanto è strana la vita, potrebbero approdare Mourinho e Ronaldo, gli avversari più temibili di stasera. The best Rooney, 71 presenze e
27 gol nella sua storia in Champions, difficilmente stecca le gare che contano. L’Old Trafford è la sua casa, che fece traballare il 28 settembre 2004, quando si presentò in Europa con una tripletta al Fenerbahce. E’ trascorso un decennio, ma Rooney, 27 anni, è nel pieno della carriera: «Il bello deve ancora arrivare. La mia età è quella in cui i giocatori raggiungono il vertice del rendimento. Tra i 27 e i 32 anni un calciatore dà il meglio di sé». Stasera il Rooney show potrebbe essere il primo atto della nuova commedia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ronaldo torna a Old Trafford, un amore che non è mai finito DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI MANCHESTER (Inghilterra)
Dice la leggenda che Sir Alex Ferguson e il Manchester Utd s’innamorarono (sportivamente, s’intende) di Cristiano Ronaldo la stessa notte che s’incontrarono. Amichevole di fine luglio, Sporting-United 2-0, per celebrare il nuovo stadio Alvalade. CR, non ancora «7», fu impressionante. Tanto che Rio Ferdinand e Nicky Butt dissero a Ferguson: «Lo prendiamo?». Naturalmente lo United lo aveva seguito a lungo e non aveva bisogno di un’amichevole. Però la notte stessa fu organizzato l’incontro tra tecnico, Cristiano diciottenne, e l’agente Mendes a fare da traduttore. Accordo per 12,8 milioni di sterline. E l’impressione che sarebbe rimasto ancora un anno allo Sporting.
Come Best Così convinto, Cri-
stiano, che si presentò a Manchester senza un ricambio di vestiti. Ma Sir Alex aveva ben altri progetti. Lo United, subito: «Domani ti alleni con noi, poi torni in Portogallo a prendere le tue cose». E una maglia importante. Cristiano chiese la 28 come allo Sporting, ma Ferguson gli affibbiò la 7: quella di Cantona, Bryan Robson, Beckham e George Best. Il quale, a modo suo, accolse così il giovane portoghese, primo della storia con i red devils: «Sono tanti i giovani calciatori ai quali hanno dato l’etichetta di nuovo Best, ma questa è la prima volta che è un complimento per me». Sei stagioni straordinarie, compresa una Champions (nel 2008 a Mosca contro il Chelsea), un’altra finale (2009, persa col Barça), il Pallone d’oro e il World Player. Nel 2009, il Madrid.
Scommessa vinta Cristiano era un ragazzino, oggi è diventato un uomo. Prima dell’andata a Madrid, Ferguson ammise: «Sapevo che sarebbe diventato molto forte, ma non così forte. Non pensavo avrebbe cominciato a segnare così tanto». Se nel Real la media è quella di un robot (186 gol in 186 gare), allo United CR7 faceva già le prove generali da attaccante pur schierato sull’ala: 118 reti in 292 gare. Ferguson e Cristiano cominciarono a scommettere sui gol stagionali: con 10 nella prima e 15 nella seconda, vinse il tecnico che però «non volle neanche un penny da me», rivelò Ronaldo. Lui si sdebitò rifiutando le 400 sterline scommesse nella terza stagione, vinta già a febbraio. «Non troppi complimenti» Anche Lippi era incantato da quel Cristiano: «Deve avere la fiducia totale di allenatore e squadra. Altrimenti non gli permetterebbero di fare certe cose». Intendeva i giochetti con la palla che avrebbero potuto mettere in difficoltà i compagni. E infatti stasera l’Old Trafford accoglierà il «suo» Ronaldo come il figliol prodigo, sperando che un giorno, chissà, possa tornare a quella casa che non ha mai dimenticato. Anche se Mou, scherzando ma non troppo, confessa: «Preferirei che gli dicessero qualcosa di brutto per non distrarlo, ma so che non accadrà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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CHAMPIONS RITORNO OTTAVI
S Alex Ferguson 71 anni, allena il Manchester United dal 1986. Ha vinto due Champions
Sir Alex: «Vince chi difende meglio» Josè: «Lui è unico» Lo scozzese e il portoghese scelgono la linea soft, niente proclami e massima concentrazione DAI NOSTRI INVIATI
MANCHESTER
Bisogna avere 71 anni, essere seduti sulla stessa panchina da 26 stagioni e aver vinto 48 trofei da allenatore per guadagnarsi il rispetto e i toni misurati da parte di Josè Mourinho: è uno dei punti a favore di Alex Ferguson nella sfida di stasera. Un anziano signore scozzese che non ha mai nascosto le sue simpatie per il partito laburista contro un uomo di mezz’età portoghese che ha sempre avuto il cuore a destra. Tra i due volarono gli stracci all’inizio dell’avventura al Chelsea di Mou, nel 2004, poi subentrarono la stima, la considerazione, persino una reciproca simpatia, al punto che Ferguson ha indicato in passato il portoghese tra i possibili eredi. Ieri, lo scozzese ha frenato sull’argomento («Non è il momento di pensare a queste cose. Io voglio ancora allenare a lungo lo United»), anche perché il consiglio degli «anziani» dello United, presieduto da Bobby Charlton, non approva i modi spregiudicati di Mou. Che però tra Chelsea e Psg ha solo l’imbarazzo della scelta. In questa vigilia, i due hanno condiviso anche la concretezza: zero proclami, la scel-
ta della formazione e della tattica migliore per neutralizzare l’avversario sono stati in cima ai loro pensieri. Lo scozzese Ha parlato prima Ferguson: «Il Real è forte e arriva dai due successi sul Barcellona, ma noi non abbiamo paura. Sarà una sfida affascinante e bellissima, con due squadre che si presentano in grande forma. Gli attacchi di Manchester e Real sono formidabili. Mi aspetto molti gol e per questo sono convinto che passerà chi saprà difendersi meglio. Il Real è spietato in contropiede. Sul piano mentale per noi sarà fondamentale la fiducia. Bisogna credere nelle nostre possibilità». A chi gli chiede un paragone tra il Ronaldo brasiliano che con il Real segnò tre gol all’Old Trafford il 23 aprile 2003 e il Ronaldo portoghese, lo scozzese risponde ironico: «L’altro, il ciccione, allora era all’apice della carriera. Quello attuale è un atleta superbo. Non salta mai una gara. È fortissimo nella corsa e nel tiro. Calcia con i due piedi». Il portoghese Mourinho non si
fa illusioni dopo il doppio successo sul Barcellona, anche se le statistiche sono incoraggianti: alla guida del Real ha perso
solo due volte in trasferta in Champions, con Bayern e Borussia: «Il doppio Clasico vinto dà fiducia, ma non sarebbe cambiato niente anche se lo avessimo perso, sono tornei diversi. Siamo in un ottimo momento, ma pure lo United lo è e ha già vinto la Premier a marzo. Sarà una sfida che tutti vogliono vedere, come una finale. Questa gara ha lo stesso valore di quella che nove anni fa mi portò a conquistare la mia prima Champions, però sono cresciuto e la vivo diversamente. Se vinco, non farò i 100 metri di corsa e in aereo sarò sorridente. Se perdo non piangerò e in aereo farò finta di dormire. Ferguson l’ho affrontato tante volte, con Porto, Chelsea e Inter. A volte ho vinto, altre perso, ma non mi importano le statistiche e i record. Allenare fino a 70 anni? Perché no, se Dio mi dà la salute posso immaginarmi in panchina a quell’età. Maturità ed esperienza sono importanti nel mio mestiere, ma Ferguson è unico e non ci sono parole per dire quanto lo stimo. Non credo a un calcio inglese in crisi, ma chi attraversa un buon momento è il calcio italiano: la Juve è fortissima e il Milan ha vinto l’andata con il Barça». Boldrini-Licari © RIPRODUZIONE RISERVATA
MOURINHO
FERGUSON
IL SIR E LO SPECIAL ONE: VA IN ONDA L’INCROCIO DELLE SUPER PANCHINE MAN. UNITED (4-2-3-1) BORUSSIA D. (4-2-3-1) REAL MADRID (4-2-3-1) SHAKHTAR (4-2-3-1) OGGI ore 20.45 ANDATA 1-1 1 2,75 1 2
5
Rafael
Ferdinand 16
OGGI ore 20.45 ANDATA 2-2
X 3,60
2 2,35
3 Evra
26
4
Piszczek
Subotic
Cleverley
7
10
19
Valencia
Rooney
Welbeck
7 C. Ronaldo
8
5 Kehl
10
11 Reus
Blaszczykowski Götze
20 Van Persie
9 Lewandowski
9 Benzema
9 Luiz Adriano
10 Ozil
6 Khedira 5 4 Coentrao S. Ramos
22 Di Maria
28 Taison
22 Mkhitaryan
3 Hübschmann
14 X. Alonso 2 17 Varane Arbeloa
26 Rat
29 A. Teixeira
7 Fernandinho
44 Rakitskiy
D.Lopez 41
5 Kucher
33 Srna
Pyatov 30
ARBITRO Çakir (Turchia). TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio.
ARBITRO Skomina (Slovenia) TV Sky Sport 3 HD e Calcio 2 HD; Premium Calcio 1.
MANCHESTER UNITED Panchina 13 Lindegaard, 12 Smalling, 8 Anderson, 17 Nani, 26 Kagawa, 11 Giggs, 14 Hernandez. Allenatore Ferguson. Squalificati nessuno. Diffidati Rafael, Van Persie. Indisponibili Jones, Fletcher.
BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak, 27 Santana, 6 S. Bender, 7 Leitner, 18 Sahin, 19 Grosskreutz, 23 Schieber. Allenatore Klopp. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Owomoyela.
REAL MADRID Panchina 13 Adan, 3 Pepe, 15 Essien, 19 Modric, 8 Kakà, 20 Higuain, 29 Morata. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati S. Ramos, X. Alonso. Indisponibili Casillas.
SHAKHTAR DONETSK Panchina 32 Kanibolotskiy, 38 Kryvtsov, 6 Stepanenko, 23 Ishchenko, 13 Shevchuk, 20 Douglas Costa, 11 Eduardo. Allenatore Lucescu. Squalificati nessuno. Diffidati Hübschmann, Luiz Adriano. Indisponibili Ilsinho, Ismaily.
PSG (4-4-1-1) VALENCIA (4-5-1)
JUVENTUS (3-5-2) CELTIC (4-1-3-2)
1 1,80
X 3,75
DOMANI ore 20.45 ANDATA 3-0
2 4,00
1 1,33
30 Sirigu 23
Josè Mourinho, 50 anni, 3a stagione con il Real. Ha vinto due Champions con Porto e Inter
2 5,50
15 29 Hummels Schmelzer
Gundogan 16
DOMANI ore 20.45 ANDATA 2-1
S
X 3,75
1 Weidenfeller
De Gea 6 Evans 23
Carrick
1 1,60
29
2
32
14
Beckham Matuidi
7 Menez
20 Pastore 11 Lavezzi
15 Barzagli 33 Isla
6
39 19 Marrone Bonucci 21
27
32
Quagliarella
Matri
88 Hooper
7 23 6 21 8 Jonas Canales Albelda Parejo Feghouli 12 Joao
Guaita 13
24
22
Pogba Pirlo Giaccherini Asamoah
9 Soldado
17 22 18 Guardado Mathieu Victor Ruiz
2 8,00
1 Buffon
13 17 Van der Wiel Thiago Silva Alex Maxwell
Lucas
X 5,00
9 Samaras
49 Forrest
21 16 Mulgrew Ledley 67 Wanyama 3 4 6 2 Izaguirre Ambrose Wilson Matthews Forster 1
ARBITRO Mazic (Serbia). TV Sky Sport 3 HD e Calcio 2 HD; Premium Calcio 1.
ARBITRO Aydinus (Turchia) TV Canale 5; Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio.
PARIS SAINT GERMAIN Panchina 1 Douchez, 3 Sakho, 6 Camara, 22 Armand, 26 Jallet, 20 Chantome, 19 Gameiro. Allenatore Ancelotti. Squalificati Ibrahimovic (2), Verratti (1). Diffidati Thiago Silva, Matuidi. Indisponibili Thiago Motta.
JUVENTUS Panchina 30 Storari, 3 Chiellini, 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 8 Marchisio, 9 Vucinic, 12 Giovinco. Allenatore Conte. Squalificati nessuno. Diffidati Vidal, Marchisio, Lichtsteiner. Indisponibili Pepe, Bendtner, De Ceglie, Anelka, Caceres.
VALENCIA Panchina 1 Diego Alves, 14 Barragan, 3 Cissokho, 10 Banega, 11 Piatti, 24 Tino Costa, 16 Valdez. Allenatore Valverde. Squalificati nessuno. Diffidati Guaita, Barragan, Tino Costa. Indisponibili Rami.
CELTIC Panchina 24 Zaluska, 25 Rogne, 15 Commons, 33 Kayal, 7 Miku, 10 Stokes, 32 Watt. Allenatore Lennon. Squalificati nessuno. Diffidati Brown, Forrest. Indisponibili Brown, Lustig.
L’ALTRA SFIDA DI OGGI IL TECNICO DELLO SHAKHTAR HA COMPRATO IL BIGLIETTO PER VEDERE IN INCOGNITO I RIVALI CONTRO IL BAYERN
CONTRO IL VALENCIA
Lucescu spia: «So come battere il Borussia»
Ricorso del Psg per Ibrahimovic E torna Thiago
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI DORTMUND (Germania)
La settimana scorsa Mircea Lucescu e un suo collaboratore hanno pagato 500 euro due biglietti per vedere come si poteva battere il Borussia Dortmund, sconfitto in quella gara dal Bayern. Una richiesta di accredito avrebbe evitato l’esborso, ma «una umile società dell’Est non vuole disturbare», è stata la spiegazione divertita dell’allenatore dello Shakhtar. Detto che il suo datore di lavoro Rinat Akhmetov, 16 miliardi di patrimonio stimato, è l’uomo più ricco dell’Ucraina e può permettersi i
costosi ticket, la certezza è che Lucescu non voleva dare nell’occhio, confondendosi fra i tifosi, seppure extra-vip. «Sarei andato in curva, non in tribuna», replica lui. Il collega Jürgen Klopp ha rivelato ieri di «essere così furbo da aver mostrato il Borussia peggiore, mercoledì scorso contro il Bayern». Lucescu invece, stretto fra due traduttori (romeno-russo; russo-tedesco), ha fatto intuire gli aspetti positivi della spiata: «Ho visto come possono andare in difficoltà anche se sono forti fisicamente e pericolosi sui calci piazzati. Ma noi all’andata abbiamo creato 5-6 occasioni, loro non avevano sofferto così nemme-
battuto. Il 2-2 dell’andata costringerebbe lo Shakhtar a costruire la partita, ma i borussiani, ancora euroimbattutti come Schalke e Juve, in casa hanno sempre vinto in Champions e non hanno una natura prudente: un solo 0-0 in tutta la stagione. «Sono fiducioso», sussurra il guru Mircea. «E spero che l’ambiente non influenzi l’arbitro. Squadre dell’Est...». Dirige Skomina, sloveno, e il groviglio sulla sua provenienza è inestricabile: un tempo nel blocco orientale, adesso nell’area euro. Con lui lo Shakhtar ha battuto il Chelsea detentore. Almeno un buon auspicio per Lucescu c’è.
no al Bernabeu, quando pareggiarono con il Real Madrid. Se loro sono fra i favoriti nascosti di questa Champions, allora lo siamo pure noi». Ascesa Questo è il punto: nel rimescolamento delle gerarchie, rafforzato anche nell’andata degli ottavi, Borussia e Shakhtar pensano di essere qualche gradino sopra, rispetto alle previsioni estive. Chi passa oggi crede di potersi avvicinare al trofeo. «Ma per una squadra dell’Est è difficile vincere la Champions», racconta il romeno. Più o meno quello che disse nel 2009 prima della finale di Europa League contro altri tedeschi, il Werder poi
Mircea Lucescu, 67 anni EPA
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Il Paris Saint Germain ha presentato ricorso alla Uefa contro la squalifica di due giornate inflitta a Zlatan Ibrahimovic, espulso nel finale della gara di andata degli ottavi di Champions contro il Valencia. L’obiettivo è di ridurre lo stop a una sola giornata, per averlo disponibile eventualmente per i quarti di finale. Contro il Valencia, già battuto a Mestalla 2 1, mancherà anche Marco Verratti, anche lui squalificato, ma in lista ora c’è David Beckham e Ancelotti dovrebbe recuperare Thiago Silva, assente dall’11 gennaio per un problema alla coscia.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
SERIE A IL PERSONAGGIO
TUTTI I SUOI GOL E TRE AUGURI MOLTO SPECIALI
Totti prenota il trono e il ritorno in azzurro «Prima il rinnovo, poi il primato tra i goleador della Serie A» E la Nazionale è pronta a celebrarlo con una amichevole Francesco Totti, 36 anni, festeggia il suo nuovo traguardo in giallorosso con i figli Cristian 7 anni e Chanel 5 EIDON
clic SENZA CALCI DI RIGORE PIOLA RESTA IN TESTA E FRANCESCO È NONO Ecco chi ha segnato di più in Serie A senza calciare rigori. In testa resta Silvio Piola con 251 gol (274 totali), dietro di lui Nordahl con 224 (un solo rigore). Poi Meazza 203, Altafini 202, Boniperti e Hamrin 176, Batistuta 170, Gabetto 165 e quindi Totti al nono posto con 164 gol su azione. Ne ha realizzati su rigore 61. Decimo è Amadei con 163
il bomber «raggiunto»
GERMANO BOVOLENTA
Gunnar Nordahl nasce a Hornefors, nord della Svezia, poco sotto il Circolo Polare Artico. La mamma è sarta, il papà fabbro. Ha 4 fratelli: Gosta, Goiam, Knut e Bertil. Lavorano come aiutanti tornitori e poi giocano nella squadretta locale. Gosta e Goiam smettono subito, Knut e Bertil hanno talento e fanno una discreta carriera. Gunnar è un fenomeno. Centravanti, a 16 anni segna due gol a partita e cambia squadra, passa al Degerfors in prima divisione. Quattro stagioni, da dilettante e tornitore, e poi lo convincono a trasferirsi al Norrköping. Accetta in cambio di un buon lavoro. Lo assumono a 23 anni: pompiere, con grado di caporale e pensione garantita. È alto 1,90, pesa 95 chili, lar-
MASSIMO CECCHINI ROMA
Confessiamo, nelle ore in cui la santificazione gli ha già fatto spuntare un’aureola (ovviamente giallorossa) in mondovisione, abbiamo parlato con alcuni degli amici più cari per provare a mettere in piazza i suoi difetti. Confessione bis: abbiamo trovato poco. Francesco Totti, per tutti, è uno scrigno di virtù. «Certo, a volte è permaloso», oppure «è ghiotto ma adesso meno di prima», o anche «non si rende conto del suo potere mediatico», ma con gli anni «è diventato più sensibile». Insomma, gli occhi lucidi che l’ingresso in campo dei figli Cristian e Chanel hanno fatto rimbalzare in tutte le case d’Italia, rappresentano l’evoluzione di un ragazzo scanzonato che il tempo ha fatto diventare uomo, abituandolo a convivere anche con gli infortuni e relativi effetti collaterali (sulla tibia sinistra ha una placca di metallo tenuta insieme da 10 viti). Figli & Targa D’altronde con Totti le stagioni sono state generose. Vent’anni fa, il 28 marzo 1993, esordiva in A, il 4 settem-
bre 1994 segnava il suo primo gol (al Foggia) e adesso siamo ancora qui a parlare di lui, a celebrare i 225 gol che gli sono valsi l’aggancio a Nordahl al 2˚ posto nella classifica dei cannonieri della A a girone unico, a commuoverci per le magliette dei figli con la scritta «Sei forte papà» e a pensare con un sorriso al pathos che c’è stato dietro quella improvvisata, ovvero una corsa con i nonni materni — quelli paterni erano in tribuna — consumata nel finale di partita, perché se il Genoa avesse strappato punti la festa non sarebbe stata celebrata. Adesso si guarda avanti. Alla targa per il sorpasso che la Roma ha già preparato e a quell’inseguimento a Piola, regale a quota 274 reti, che darà un nuovo senso a uno sfolgorante tramonto. «A breve termine il primo traguardo è agguantare la zona Champions — ha detto Totti — nel lungo periodo punto al primato di Piola, anche se so che è difficilissimo. Se dovessi smettere il prossimo anno, poi, non ci riuscirei mai». Proprio vero, visto che il suo contratto scade nel 2014. Ma il capitano può stare tranquillo perché il rinnovo sembra una formalità. D’altronde anche il global ceo Italo Zanzi ha detto: «Abbiamo capi-
to che Francesco è un asset formidabile» e allora la formula — che sia biennale (come vuole Totti) o annuale con opzione(come gradirebbe il club) — non ostacolerà il nuovo matrimonio. D’altronde c’è bisogno di accelerare, visto che mantenendo l’attuale media-gol, gli occorrerebbero 114 partite per agguantare Piola. Pallotta & Co. Se il mezzo miracolo accadesse, i complimenti giunti ieri (Capello, Del Piero, Mazzone, Materazzi, Malagò, Veltroni e ovviamente il presidente Pallotta, oltre a tanti altri) crescerebbero in modo esponenziale. A proposito, come finale di partita sta prendendo corpo l’idea di una convocazione tributo per Totti in Nazionale, proprio come accadde per Piola a Firenze, nel 1952, contro l’Inghilterra, e a Roberto Baggio a Genova, nel 2004, contro la Spagna. Prandelli da tempo ha detto di non essere contrario all’idea, ma toccherà alla Figc muoversi, tenendo conto che i calendari intasati non favoriscono neppure le iniziative più belle. Ma non disperiamo. D’altronde, in questi vent’anni, capitan Totti ci ha abituato ai miracoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il mito di Nordahl, pompiere buono e generoso Segnava in tutti i modi e si innamorò dell’Italia
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i gol segnati da Gunnar Nordahl nella stagione 1949-50. È anche il primato di reti nel campionato di A ghezza torace 105 centimetri. È un ragazzo timido, con una vocina dolce. In campo è devastante, nel Norrköping gioca 95 gare con 93 gol. È titolare, assieme a Gren, Liedholm e ai suoi fratelli Knut e Bertil (che giocheranno poi con Roma e Atalanta) della Svezia, medaglia d’oro all’Olimpiade di Londra 1948. Con 7 gol è capocannoniere. Lo vogliono tutti, lo opziona la Juve, lo prende il Milan. Arriva alla Stazione centrale di Milano sabato 22 febbraio 1949. Il treno si ferma sbuffan-
do e più di duemila tifosi urlano e sventolano bandiere rossonere e assalgono il vagone. Vetri in frantumi, 4 feriti. Cinque giorni dopo gioca all’Arena la prima partita di campionato, Milan-Pro Patria 3-2, e segna il primo gol. Il Gre-No-Li Conquista subito il Milan e il calcio italiano. I giornali scrivono: «Il dilettante Nordahl, un pompiere di 27 anni, è un terrificante ammasso di muscoli». Quando prende la corsa è inarrestabile, travolge le difese, gli avversari per fermarlo si aggrappano alla sua maglia e lui li trascina con sé per metri e metri. Segna in tutti i modi: destro, sinistro, testa, in corsa e da fermo. Milano gli piace, ma pensa sempre alla moglie Ingrid e al figlio Tomas di 3 anni in Svezia. Torna a casa e convince Nils Liedholm e Gunnar
Gren a trasferirsi in Italia. Liedholm dirà: «Mi ha parlato per una notte intera e mi ha preso per sfinimento». Con Gren e Liedholm costituisce il Gre-No-Li, il trio più famoso del nostro calcio. Uno, il Professore, pratica un gioco che è «un ricamo all’uncinetto». L’altro, il Barone, «attraversa i campi con le sue eleganti gambe da cervo». Gunnar è il Pompiere o il Bisonte sfondatore, a scelta. Nordahl vince due scudetti e cinque classifiche cannonieri. Cifre esagerate, anche per quei tempi. Una valanga di gol, 210 con il Milan in otto stagioni. Poi, a 36 anni passa alla Roma e chiude con altri 15. Segna solo un rigore in rossonero. Ma i rigoristi erano gli altri due del trio. Il Pompiere è buono e generoso e non si arrabbia mai. Una volta, contro la Juve a Torino, segna tre gol e costringe il
Gunnar Nordahl, svedese, ha giocato con il Milan e la Roma
corretto Carlo Parola a un fallo da espulsione. Il Milan vince 7-1, negli spogliatoi Gunnar abbraccia Parola e gli chiede scusa. «Mi dispiace tanto, ma non potevo non segnare». Negli ultimi anni pesava quasi un quintale, ma era ancora molto veloce e implacabile. Liedholm, il suo migliore amico (assieme fanno anche la pubblicità al vermouth Punt e Mes), racconterà il segreto della sua precisione e potenza: «Lui aveva cominciato a giocare al Polo. Laggiù faceva molto freddo e suo padre a bordo campo gli diceva continuamente: "Se vuoi scaldarti tira Gunnar, tira". E lui tirava sempre: da 40, 50 metri, a volte 60. E colpiva tutto quello che voleva». Gunnar Nordahl muore a 73 anni ad Alghero, dove si trovava in vacanza, il 15 settembre 1995. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A IL CASO
Genoa, punito il fair play ALESSIO DA RONCH GENOVA
GIUDICE SPORTIVO
Un turno per 14 Giallo Pisano: Banti si corregge
Non urla, non può farlo, essendo a letto da qualche giorno con una bronchite che ne ha quantomeno dimezzato la forza della voce, né vuole. Enrico Preziosi preferisce guardare avanti come è capitato spesso di fronte ad errori arbitrali, ma stavolta non può tacere: «Non mi interessa fare polemica, né cercare colpevoli, voglio solo che il designatore sappia che a questo punto della stagione i punti valgono doppio, sia per la corsa allo scudetto che per quella alla salvezza. Servono arbitri appropriati, servono persone di buon senso».
Sono 14 i giocatori squalificati in A per un turno dal giudice sportivo. Si tratta di Candreva (Lazio), Kucka (Genoa), Aquilani (Fiorentina), Bradley (Roma), Cannavaro (Napoli), Carmona (Atalanta), Cerci e Meggiorini (Torino), Gastaldello e Krsticic (Sampdoria), Handanovic (Inter), Kone (Bologna), Vidal (Juventus) e Pisano (Cagliari), quest’ultimo fermato dopo la precisazione via mail dell’arbitro Banti che in un primo tempo aveva indicato, sbagliando, Rossettini. Ammonito con diffida l’allenatore del Genoa, Ballardini. Multato il Napoli con 20 mila euro per il lancio di petardi, bengala e bottiglie da parte dei propri tifosi nel settore ospiti e in campo, durante la partita contro la Juventus. Ammenda di 5 mila euro alla Roma, 3 mila al Catania e 2 mila al Pescara.
Rosso per fair play Ecco, buon
senso. Sono le due parole più pronunciate in ambiente rossoblù dopo la sconfitta di Roma. Il simbolo della giornata nera è l’espulsione di Davide Ballardini. Il tecnico del Genoa si è visto mostrare il cartellino rosso dall’arbitro Gervasoni per aver lasciato l’area tecnica. Il fatto che tutto fosse accaduto per chiedere ai propri giocatori di scagliare il pallone fuori dal campo, interrompendo un’azione d’attacco, per consentire il soccorso di un calciatore della Roma rimasto a terra, non è stato minimamente tenuto in considerazione. Espulso per fair play, insomma. Una decisione da arbitro robot, senza elasticità. Il regolamento interpretato alla lettera. Cosa che, vista dalla parte di Preziosi, è apparsa ancor più come una beffa, perché il rigore concesso alla Roma e quello negato al Genoa la settimana prima a Palermo non sono stati digeriti, così come l’espulsione di Kucka nel finale della sfida all’Olimpico. Lì, secondo il presidente del Grifone il regolamento è stato maltrattato. Buon senso e buona fede «Io — continua Preziosi — difenderò la mia serie A e i grandi investimenti fatti, non posso lasciarli in mano di persone poco appro-
L’arbitro Gervasoni invita Ballardini a lasciare il campo dopo l’espulsione: a nulla servono le spiegazioni del tecnico genoano. A destra: Kucka molto contrariato dopo il rosso per proteste, accompagnato negli spogliatoi dai dirigenti per evitare guai peggiori IMAGE SPORT
Ballardini, rosso e rabbia Preziosi: «Cose assurde» Gervasoni sotto accusa: «Arbitri, ora basta. A Roma il tecnico voleva far soccorrere Osvaldo. E che beffa il doppio giallo a Kucka» «Il designatore Braschi scelga bene, d’ora in poi. Domenica non ho visto buona fede» priate. Vorrei che Gervasoni rivedesse la gara con tranquillità per capire cosa ha fatto e vorrei che il designatore Braschi, da ora in poi, scegliesse bene i suoi uomini, visto che le partite si fanno sempre più importanti. Io non sono mai interve-
nuto polemicamente, ho sempre preso e incassato qualsiasi cosa, come ad esempio a Palermo, con il mancato rigore su Rossi, anche se due arbitri erano lì a tre metri a vedere. Ora, però, basta, nelle prossime partite vorrei vedere sul campo quel buon senso e quella buona fede che non ho visto domenica sera a Roma». Danno doppio L’accusa è pesan-
te, il presidente la spiega: «Qualcuno si fa condizionare e noi ci finiamo nel mezzo. Guarda caso a Roma, contro i giallo-
rossi ci capita spesso. Contro la Lazio quasi mai a onor del vero. Stavolta c’era una festa, ma che ci sia il Pupone o Nordahl ci rimettiamo sempre noi. Totti è un campione, magari avrebbe festeggiato ancor di più facendoci tre reti, non era il caso di farlo festeggiare con un regalo così. L’espulsione di Ballardini è incredibile, quella di Kucka una beffa. Era l’ultimo baluardo, l’ultimo ad avere ancora la forza di attaccare in una squadra che aveva dato tutto. C’è stato un battibecco con Totti, niente di più, e l’arbitro l’ha
ammonito ed espulso, quando bastava un richiamo. La punizione, comminata così, non era equa, costava il rosso a uno e all’altro no. In più è danno doppio, perdiamo Kucka (sarà assente anche Matuzalem, a cui è stato diagnosticata una lesione muscolare che lo terrà fuori circa un mese) pure per la sfida contro il Milan di venerdì. Vi confesso che stavolta l’ingiustizia brucia troppo, perché noi quella partita l’abbiamo dominata, meritando sul campo di vincere e invece...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
L’ALTRA GENOVA IL PRESIDENTE SI GODE IL NUOVO CORSO BLUCERCHIATO E LODA PALOMBO: «VIVE UNA SECONDA GIOVINEZZA»
Garrone e la Sampdoria ritrovata «Rossi un maestro, il merito è suo» FILIPPO GRIMALDI FRANCESCO VELLUZZI
mai li ho chiesti. E’ improbabile che possa succedere».
L’aveva promesso giovedì scorso, nel primo appuntamento ufficiale da presidente: «Al momento di prendere le decisioni difficili, dovrò evitare di far prevalere le ragioni del cuore». Così parlò Edoardo Garrone, che ieri ha ribadito il concetto a «Radio Sportiva». La stima per Fantantonio calciatore rimane, ma la realtà è ben diversa. Lo dice, innanzitutto, il business plan di Corte Lambruschini: «Abbiamo deciso di puntare sulla linea verde, anche per un problema di gestione del monte ingaggi. Cassano, più volte accostato alla Samp, ha un ingaggio non sopportabile per noi. Il suo ritorno non è possibile». Anche l’ipotesi riduzione degli emolumenti non è percorribile: «Non ricordo casi di riduzioni di ingaggio: non li ho visti nè
Che partenza Molto meglio guardare in casa propria, dove i numeri parlano di una Samp da favola: «Dopo un primo tempo un po’ sottotono, la ripresa è stata migliore e alla fine la vittoria meritata. Avevo chiesto ai ragazzi di regalarmi una vittoria, perché sarebbe stato uno stimolo a fare meglio». Gran parte dei meriti vanno a Delio Rossi, bravo a «lavorare sulla testa dei giocatori, ma anche sulla tattica. La squadra mette impegno e aggressività. Abbiamo la terza miglior difesa. Il tecnico ha fatto un bel lavoro con una squadra dall’età media molto bassa. I giovani vanno gestiti come tali e in questo Rossi è un maestro di calcio». Il domani? Avanti così, a fari spenti. «Tireremo le somme a fine stagione. Stiamo trattando vari allungamenti di contratto per valorizzare i giovani. C’è l’impe-
Edoardo Garrone, 51 anni, è il presidente della Samp ANSA
Angelo Palombo, 31 anni, rientrato alla Samp a settembre PEGASO
Enrico Preziosi, 65 anni
gno a costruire una squadra sempre più forte». L’Angelo ritrovato Ma già ora,
fra i successi del nuovo allenatore c’è la rinascita di Palombo da centrale difensivo. «Dopo un lungo periodo di appannamento, gli ha trovato una posizione nuova. È un giocatore rinfrancato, vive una seconda giovinezza. Ha un contratto lungo (fino alò 2017 ndr) e credo che finirà da noi la carriera». Ieri Palombo era a Milano, al Micam dove è stato testimonial di una nota azienda di calzature e dell’iniziativa «Riciclati», una scarpa dal basso impianto ambientale, creata con materiali riciclati. «A Genova sto benissimo, vivo vicino al mare e sono felice. Rossi ha cambiato la nostra mentalità, lavoriamo di più, nel senso che gli allenamenti sono più duri e intensi, si sta più sul campo, ma ci divertiamo. Chiaro che sono un centrocampista centrale, ma da difensore me la cavo. Rossi mi ha dato la possibilità di giocarmela». E Ferrara? «Non mi ha mai detto niente». Poi lodi per la stella Icardi: «E’ fortissimo, gioca con tranquillità e ha gran fiuto del gol». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CAGLIARI
A porte chiuse contro la Samp ASSEMINI (m.f.) Cagliari Sam pdoria, domenica alle 15, a porte chiuse. Ieri il comune di Quartu ha respinto la richiesta del Cagliari per l’apertura al pubblico di Is Arenas. La municipalità ha ripreso le indica zioni della Commissione di vigilanza che aveva definito l’impianto non agi bile. Intanto, sul tema, ieri il dg Mar roccu ha avuto contatti in Lega e Fi gc. Il club non conferma ma potreb be esserci una protesta estrema: con i doriani, schierare la Primave ra. Mentre domani in città si tiene il corteo di tifosi, società e giocatori, il parlamentare Mauro Pili insiste: «Il ministro dell’Interno è stato commis sario a Bologna e ha firmato più vol te deroghe per il Dall’Ara. Perché non si fa lo stesso per Is Arenas? In caso contrario, la A è falsata».
COPPA ITALIA PRIMAVERA
Finale Juve-Napoli il 13 marzo l’andata Sarà il 13 marzo allo Juve Sta dium l’andata della finale di Coppa Italia tra bianconeri e Napoli. Ore 20.45, diretta su SportItalia 1. Il ritor no il 23 al San Paolo (ingresso gratui to per chi è ancora in possesso del tagliando di Napoli Juve di Serie A).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A Le date SERIE A 2013-14 1a giornata 25 agosto 38a giornata 18 maggio Turni infrasettimanali 25 settembre, 30 ottobre, 7 maggio Sosta invernale Dal 23 dicembre al 4 gennaio
SUPERCOPPA ITALIANA 2013 Finale 10 agosto Pechino (Cina). In alternativa, se le squadre fossero impegnate con i preliminari di Champions o Europa League, il 18 in Italia
COPPA ITALIA 2013-14 Finale 16 aprile 2014 Stadio Olimpico di Roma. La data è stata anticipata per permettere ai nazionali di rifinire il Mondiale brasiliano
PRIMAVERA FINAL EIGHT 2012-13 A Cesena, Forlì e San Marino dal 1˚ o 2 giugno al 9 o 10 giugno. Date da decidere perché devono incastrarsi con playoff e playout di B e con l’Europeo U21
Nuova A, via il 25 agosto Fermi 13 giorni a Natale Tre turni infrasettimanali, chiusura il 18 maggio. Supercoppa il 10 agosto in Cina. E Beretta si taglia lo stipendio del 20% MATTEO BREGA MILANO
Il Consiglio di Lega ieri ha scelto le date del prossimo campionato di Serie A: parte il 25 agosto (le prime due giornate si svolgeranno di sera alle 20.45) e terminerà il 18 maggio 2014 per permettere ai nazionali di rifinire il Mondiale in Brasile che comincerà il 12 giugno. I turni infrasettimanali della stagione 2013-14 saranno tre: 25 settembre, 30 ottobre e 7 maggio. La sosta invernale è fissata dal 23 dicembre al 4 gennaio; il campionato riprenderà domenica 5 con l’anticipo alle 20.45, mentre il resto della giornata si giocherà il 6 gennaio alle 15. Supercoppa Il Consiglio ha an-
che fissato la Supercoppa italiana per il 10 agosto 2013 a Pechino, utilizzando subito l’ultimo anno di accordo con i partner cinesi della United Vansen Sports. La data resta legata ai partecipanti che potrebbero essere impegnati nei preliminari di Champions o Europa League: in quel caso si studierà una soluzione alternativa (il
Maurizio Beretta, 57 anni, presidente della Lega Calcio di A ANSA
18 agosto in Italia?). Per il 2014 invece bisogna attendere. Si valutano le proposte straniere (Medio Oriente, Canada o ancora Cina), altrimenti se si restasse in Italia si potrebbe sdoppiare la partita in andata e ritorno per aumentare il ritorno economico in fatto di incassi e di diritti tv. Per quanto riguarda la Coppa Italia, già deciso il giorno della finale: 16 aprile 2014 all’Olimpico di Roma.
Primavera Ieri è stata decisa an-
che la sede della fase finale del campionato Primavera (la Final Eight): si giocherà a Cesena, Forlì e San Marino. Oggi si ufficializzeranno le date: il via l’1 o il 2 giugno, finale il 9 o il 10 al Manuzzi di Cesena. Nuovi business Durante il Consiglio è stata bocciata la proposta di Andrea Agnelli e Massimo Mezzaroma di creare una commissio-
ne dedicata ai cambi regolamentari. È stato ritenuto che lo stesso Consiglio possa svolgere questa funzione. E subito lo ha messo in pratica abbozzando un pacchetto che verrà portato in Assemblea e poi alla apposita commissione federale che riguardano le modifiche delle Norme che regolano il calciomercato. I nuovi business non sono stati discussi, mentre è stato nominato Achille Serra responsabile degli impianti, delle infrastrutture e della sicurezza: «Avremo un personaggio molto autorevole a rappresentarci nei rapporti con le istituzioni per risolvere al meglio questioni come quella di Is Arenas» — ha spiegato Maurizio Beretta. Invece, in ottica spending review, il presidente Beretta, i revisori e i consulenti della Lega si sono ridotti del 20% lo stipendio. Il numero uno di via Rosellini vedrà quindi «sgonfiarsi» la sua busta paga da 350 mila euro lordi: una scelta oculata in un periodo di crisi. Nella giornata di ieri, infine, si è chiusa l’era di Elena Morini come capo ufficio comunicazione dopo 16 anni. E il Consiglio ha deciso per il momento di affidare l’incarico proprio a Beretta che lo svolgerà «ad interim».
Un gruppo di ultrà ha «vietato» al patron Sebastiani di richiamare il boemo a giugno ORLANDO D’ANGELO PESCARA
In un colpo solo, ieri a Pescara si sono chiusi due capitoli di storia. Addio Galeone, e addio Zeman. Dovrebbe arrivare Marco Giampaolo, abruzzese, ex biancazzurro, voglioso di essere al centro di un progetto a lungo termine nella sua terra. L’accordo è nell’aria, ma non ancora ufficiale. «Stiamo facendo una scelta che riguarda il nostro futuro, non dobbiamo fallire. Con Giampaolo ci siamo confrontati e abbiamo parlato di un progetto. Lui ha la nostra stima, ci siamo dati qualche ora di tempo prima di decidere. Una notte di riflessione non cambierà la cose. Altri candidati? Non ce ne sono», ha detto il presidente Sebastiani ieri sera,
Marco Giampaolo, 45 anni, abruzzese ma nato in Svizzera LAPRESSE
preludio all’annuncio. Al mattino il presidente aveva già ingoiato il gran rifiuto del 72enne profeta delle due promozioni, che ha rifiutato il tutorato al giovane Bucchi. Società spiazzata Il «no» aveva spiazzato la società cancellando ogni possibile scelta-tampone da qui a giugno. La società
nel pomeriggio ha preso una decisione drastica: scegliere adesso l’allenatore del futuro. E il ritorno di Zeman, vi chiederete? Cancellato. Qualche giorno fa, prima della partita persa contro l’Udinese, una delegazione di tifosi della curva nord aveva fatto visita al presidente Sebastiani nei suoi uffici in centro città. «Il boemo è un tradito-
I NUMERI
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i gol realizzati dal Bologna nel girone di ritorno. Il club rossoblù va a tutta birra: è quello che ha segnato di più nella seconda parte del campionato
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i gol totali siglati finora dalla squadra allenata da Stefano Pioli: è al settimo posto
27
le reti segnate in casa dal Bologna. Si piazza così in quinta posizione in serie A
re, mai più a Pescara», avevano detto al numero uno della società. Episodio che ha avuto il suo peso ieri. Chiudere l’era Zeman e guardare oltre: così si arriva a Giampaolo, già sul punto di arrivare a Pescara lo scorso novembre, dopo Stroppa. Il tecnico ex Siena e Cesena ieri pomeriggio era in viaggio verso Modena (avrebbe dovuto passare qualche giorno ospite dell’amico Di Francesco a Sassuolo per assistere agli allenamenti), quando è stato raggiunto dalla telefonata del d.s. Delli Carri. Appuntamento tra la via Emilia e Pescara attorno alle 19: il Delfino si è mosso in pompa magna, con il d.s. il presidente Sebastiani, il vice Martino e l’amministratore Iannascoli. Chiaro segno della volontà di chiudere l’operazione in serata. Il Pescara, dopo aver prima proposto un accordo di tre mesi con rinnovo in caso di salvezza, gentilmente declinato da Giampaolo, ha poi alzato la posta. Il tecnico ha chiesto esplicitamente un contratto fino al 2015. Il tecnico di Giulianova ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di traghettare la squadra verso il ritorno di Zeman in estate. Il contratto a lunga scadenza è la sua garanzia. «Un anno o due, vedremo, non è questo che farà la differenza», ha chiuso Sebastiani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO LA SALVEZZA GIÀ 17 GOL IN 8 GARE
Bologna a raffica Nel ritorno è suo il miglior attacco ANDREA TOSI BOLOGNA
Il largo successo sul Cagliari ha regalato al Bologna due primizie di questa stagione, il secondo successo in fila e il saldo attivo (+2) tra gol realizzati e subiti. E’ proprio grazie alla forza del suo attacco, al momento il migliore nel girone di ritorno, il 7˚ assoluto in A, il quinto nelle gare interne, che Stefano Pioli sta scalando la classifica riportando il Bologna sulle medie dell’anno passato. Quando la necessità diventa virtù, la squadra emiliana scopre di avere molte frecce nel suo arco. Dietro a Gilardino, bomber a quota 10, e a Diamanti (7) si muovono tutti gli altri attaccanti. Qualcuno, come Christodoulopoulos, ha trovato subito il successo personale, Kone è già a quota 5, infine Pasquato domenica ha pescato un jolly dalla distanza. Insomma, dalla cintola in su il Bologna è pericoloso. Pioli così può giostrare 7 giocatori offensivi, ognuno con caratteristiche proprie, nessuno degli interpreti è un doppione. Superate le crisi di classifica con un +11 sulla zona B che toglie pressione e alimenta ambizioni, i rossoblù si apprestano ad affrontare un trittico complicato (nell’ordine Inter, Juve e Udinese al Friuli) ma che oggi fa meno paura perché davanti un gol può sempre arrivare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ilDalla day
I rossoblù ballano per Lucio Anche il Bologna ha partecipato ieri sera al «Dalla Day» in piazza Maggiore per ricordare Lucio, a un anno dalla scomparsa. I giocatori e Pioli hanno ballato sulle note di «Attenti al lupo» SCHICCHI
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OGGI L’ANNUNCIO DA LIMARE LA DISTANZA SUL CONTRATTO: IL CLUB PROPONE 2014, IL TECNICO PREFERIREBBE 2015
Il Pescara a Giampaolo I tifosi rinnegano Zeman
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I TECNICI CACCIATI Sono 11 gli allenatori esonerati finora. Sannino ha lasciato il posto a Gasperini nel Palermo. Pulga ha sostituito Ficcadenti nel Cagliari, Corini Di Carlo nel Chievo. E ancora, De Canio è stato cambiato con Delneri al Genoa e Stroppa con Bergodi al Pescara. Altri cambi: Delio Rossi è subentrato a Ferrara nella Samp, Iachini a Cosmi nel Siena, Ballardini a Delneri al Genoa, Andreazzoli ha preso il posto di Zeman e ancora Gasperini è tornato al Palermo. Fino a Giampaolo per Bergodi
PALERMO IL PATRON FURIBONDO
Zamparini: «I rinforzi sono una delusione Mercato dissennato» PALERMO La pareggite non consente al Palermo di fare il salto per sperare nella salvezza. Il presidente Zamparini si tiene il punto di Torino, ma chiede un cambio di rotta. «Un punto guadagnato — ha detto a Stadionews24 —. Dobbiamo fare 19 punti in 11 partite, all’Olimpico ho visto una squadra messa bene ma non avevamo l'attacco. Spero che Miccoli, Dybala e Ilicic ci diano una mano per fare i gol. La grande delusione sono i nuovi, ma c'era da aspettarselo». Se non è una bocciatura al mercato di gennaio poco ci manca. Una risposta a Pietro Lo Monaco che aveva indicato come unico responsabile della situazione del Palermo proprio Zamparini. «E’ la caratteristica della nostra squadra, la mancanza di attaccanti che fanno la differenza – ha continuato La campagna di gennaio è stata dissennata. E' arrivato solo il portiere, ma aver perso Budan, Brienza e Giorgi per prendere giocatori non pronti è stato un errore. Lo Monaco ha detto che è tutta colpa mia, ma non ho risposto. Penso che i nuovi arrivi siano giocatori validi che devono inserirsi». Il patron chiede cattiveria. «Ci manca un Amauri in avanti. A gennaio lo rivolevo, ma il Parma non me l'ha dato. Mi aspettavo un Calaiò, un Floro Flores... Boselli diventerà bravo quando si ambienterà. Il turno di domenica contro il Siena è definitivo. Penso che la salvezza sia a 38 punti». Fabrizio Vitale
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
di PAOLO CONDO’
el corso della sua veloce e intensa carriera N José Mourinho ha trovato modo di discutere, spesso arrivando alla lite, con quasi tutti gli allenatori delle grandi squadre d’Europa. La rivalità con Pep Guardiola è certamente stata la storia più calda (e divertente da raccontare) degli ultimi anni, ma in uno spettro che va dalle battute sferzanti alle vere e proprie colluttazioni verbali, Mourinho ha affrontato Wenger e scudisciato Benitez, è stato ironico con Ancelotti e sarcastico con Mancini, ha stuzzicato Rijkaard e spedito frecciate a Capello. Con un solo tecnico si è accuratamente tenuto distante da ogni polemica, ostentando sempre un sacro rispetto: Sir Alex Ferguson. E conoscendo un po’ psicologia e dinamiche mentali dello Special
di LUDOVICO MANNHEIMER
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MOURINHO CONTRO SIR FERGUSON PER BATTERLO E (MAGARI) SOSTITUIRLO
laChampions
ilSondaggione
LA GAZZETTA DELLO SPORT
One, siamo certi che non sia stato quel Sir a proteggere il grande manager scozzese. Ferguson, col quale stasera si batterà in un Manchester United-Real Madrid potenzialmente e probabilmente meraviglioso, è per almeno due ragioni il massimo punto di riferimento di Mou. Il primo motivo è semplice: i due appartengono a ere mediatiche assai diverse, ma tolta la tara dei tempi sono molto simili, e quindi Sir Alex per Mou è un modello. «In squadra voglio solo cattivi perdenti» è la frase-manifesto di Ferguson che il portoghese, agro e insofferente almeno nella stessa misura, ha subito adottato. Il secondo motivo è ovvio, e come tale nemmeno celato:
Mou vede la panchina di Old Trafford come punto d’arrivo della sua carriera — per lo meno parlando di club — e siccome è noto a tutti che Sir Alex dirà una parola importante, forse decisiva, nella scelta del suo successore, tenerselo buono è assolutamente necessario. Fino a due mesi fa Mourinho ha temuto la grande beffa, perché se Guardiola fosse rimasto sul mercato è credibile che Ferguson gli avrebbe riservato la prima telefonata; ma ora che l’eterno nemico si è accasato al Bayern, la strada sembra libera. Sir Alex fa capire di avere ancora voglia di allenare ma chissà, se qualcuno dovesse eliminarlo negli ottavi di Champions... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogni settimana l’opinione dei lettori Gazzetta sui grandi temi e i protagonisti dello sport
Cassano perdonato dai ragazzi I più giovani gli danno un’altra chance ma per il 58% l’Inter dovrebbe cederlo a fine stagione a Juve ha superato indenne lo scontro diL retto del San Paolo e ha mantenuto inalterato il vantaggio sul Napoli. I sei punti che separano le due squadre sono, secondo la maggioranza dei lettori della Gazzetta, ormai incolmabili, e non sarà difficile per i bianconeri laurearsi campioni d’Italia per il secondo anno consecutivo. Cavani e compagni devono quindi rinunciare ai sogni scudetto e, anzi, iniziare a guardarsi le spalle per salvare il secondo posto dalla rimonta del Milan. I rossoneri non possono infatti limitarsi a puntare alla terza posizione; il loro obiettivo dev’essere il secondo gradino del podio e la conseguente qualificazione in Champions senza la fatica dei preliminari.
prattutto tra i giovani, però, non sono pochi quanti pensano che bisognerebbe confermarlo: le magie in campo valgono qualche colpo di testa ogni tanto. Il vero protagonista di questa giornata è stato Totti che, grazie al gol contro il Genoa, ha raggiunto quota 225 reti in campionato affiancando Nordahl. Il capitano della Roma insegue Piola a 274 ma l’obiettivo è troppo ambizioso secondo oltre tre quarti dei lettori della rosea. In coda alla classifica, Palermo, Pescara e Siena sono appaiate a 21 punti, -5 dal Genoa quartultimo. Due terzi degli intervistati le danno tutte e tre spacciate. Dando uno sguardo all’Europa, sembra non fi-
Juve: per la maggioranza il pari al San Paolo decisivo per lo scudetto. Napoli: il 26% crede ancora nel titolo
Stramaccioni divide sulle rimonte Inter: colpa o merito suo? Barça: per due terzi è una crisi passeggera
I RISULTATI CHAMPIONS: REAL FAVORITO DI UN SOFFIO SUL MANCHESTER
Antonio Conte, 43, alla Juve dal 2011 AFP
Andrea Stramaccioni, 37, all’Inter dal 2012 LAPRESSE
Se il Milan sta vivendo un ottimo periodo di forma, è invece indecifrabile il momento dell’Inter. Anche a Catania, così come nel derby, i nerazzurri hanno cambiato faccia nel secondo tempo, riprendendo una partita che sembrava compromessa. I lettori della Gazzetta si dividono: per 4 su 10 la motivazione delle rimonte sta in un calo degli avversari, mentre i restanti si dividono tra chi dà la colpa a Stramaccioni per le scelte sbagliate e chi, al contrario, lo premia per i cambi giusti. Gli intervistati esprimono più certezze riguardo al futuro di Cassano. La maggioranza ritiene che l’ennesima cassanata non sia perdonabile: il giocatore ha sprecato un’altra occasione e sarebbe giusto cederlo. So-
su Gazzetta.it
x «Fantantonio alla fine è solo un immaturo» «Ma era una battuta! E pure divertente» di JACOPO GERNA
nire la crisi del Barcellona, che dopo la sconfitta di San Siro ha perso due volte contro il Real Madrid. Per la maggioranza dei lettori però è solo un momento passeggero e non certo la fine del dominio catalano. Sempre a proposito di Europa, tra oggi e domani si giocheranno quattro ottavi di Champions. Tre di questi sembrano abbastanza scontati, con Juve, Psg e Borussia Dortmund che non dovrebbero avere difficoltà ad avanzare ai quarti. Molto più combattuta invece la supersfida tra Manchester Utd e Real Madrid, con gli uomini di Mourinho leggermente favoriti nonostante giochino in trasferta.
untuale e attesa dai tifosi dell’Inter come P una cartella esattoriale di Equitalia, è arrivata la prima Cassanata in versione nerazzurra. Fantantonio è un personaggio che fa discutere e in poco tempo la community sul nostro sito si è scatenata. La maggioranza lo attacca, ma non manca chi è a favore del talento di Bari.
Irrecuperabile Rossonero 76 «Ero convinto che questo ragazzo fosse maturato definitivamente e invece con sommo rammarico vedo che ha la stessa testa di sempre. Da milanista fui contento quando nel gennaio 2011 lo prendemmo gratis dalla Samp dopo il diverbio con il presidente Garrone. Ma non c’è niente da fare: si nasce ribelli e si muore ribelli. Cassano mi hai deluso per la millesima volta» Sammy11 «E meno male che da sempre ha sbandierato ai 4 venti di essere interista! E’ solo un immaturo e lo sarà sempre». Zanga 88 «Ma come si può a 30 anni avere ancora una testa del genere? Cassano è un buon gio-
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catore, uno di quelli che è un piacere vedere giocare, ma non è neanche un fenomeno e fare ancora queste Cassanate... Un conto è farle a 20 anni, un conto a 30» Member_14238 «Si continua a ritenere Cassano un campione per non far abbassare il suo prezzo, ma nessuno lo vuole. Il problema più grosso è che l’Inter è convinta di aver fatto un affare». Teosseno «Un artista? Moratti poteva risparmiarsela. Poi è chiaro che Cassano non ha distrutto lo spogliatoio». Alextox «Tra screzi e tensioni che crea in continuazione (in campo e in allenamento) e il fatto che non conosce la fase di non possesso palla, credo che non valga la pena puntare su Cassano».
suo modo di vedere le cose. Preferisco qualcuno che dice le cose in faccia, così come sono, anziché sentirmele dire da qualcun altro. Cassano è questo, prendere o lasciare. Nel calcio, così come nello sport in generale, ho visto e sentito di peggio. Non facciamo i moralisti. Preferisco Cassano a chi si fa venire i mal di pancia». Brunellobossi «Non tutti sono perfetti. Anche Cassano, come Ibrahimovic o Balotelli, fa errori. E’ compito della società e della squadra recuperare quelli che a volte vanno fuori dalle righe. Cassano serve all’Inter e sarebbe criminale eliminarlo, dopo aver già ceduto Sneijder e preso Rocchi». Ruud7484 «Cassano ha fatto solo una battuta innocente e divertente. L’allenatore è permaloso e dovrebbe pensare ad allenare, dato che non sa nemmeno fare la formazione».
Da proteggere Akita «Cassano è genuino, ma soprattutto è un buono. Ha il suo carattere e il
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SERIE B
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I POSTICIPI DELLA 29a GIORNATA
Verona allergico ai derby E il Padova va di corsa L’Hellas, già battuto all’andata, steso dagli ex Farias e Cutolo Brilla la squadra di Colomba: seconda vittoria consecutiva VERONA PADOVA
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PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Farias al 15’, Cutolo al 22’ s.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Cacciatore 5,5, Moras 6 (dal 32’ p.t. Ceccarelli 6), Maietta 6,5, Martinho 6; Laner 6 (dal 20’ s.t. Rivas 6), Jorginho 6,5, Hallfredsson 6,5; Gomez 6,5, Cacia 6, Sgrigna 5,5 (dal 33’ s.t. Ferrari 6). PANCHINA Berardi, Albertazzi, Nielsen, Carrozza. ALLENATORE Mandorlini 6.
PADOVA (4-3-3) Silvestri 8; Rispoli 6,5, Legati 7, Trevisan 7, Renzetti 7; De Feudis 6,5, Iori 7, De Vitis 6 (dal 10’ s.t. Viviani 6,5); Cutolo 7,5 (dal 28’ s.t. Dellafiore 6), Babacar 6 (dal 33’ s.t. Raimondi 6), Farias 7,5. PANCHINA Calderoni, Jelenic, Longato, Bonazzoli. ALLENATORE Colomba 7. ARBITRO Ciampi di Roma 6,5. GUARDALINEE Iori 5,5 - Cocchi 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI De Feudis (P), Laner (V) e Martinho (V) per gioco scorretto; Iori (P) per proteste. NOTE paganti 3.936, incasso di 71.981,39 euro; abbonati 11.564, quota di 108.732 euro. Tiri in porta 8-5 (con un palo). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 0-0. Angoli 8-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
h 8 il migliore SILVESTRI (Padova) Portiere ben impostato ed elegante, para di tutto e di più: incubo del Verona.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA VERONA
Aniello Cutolo da Napoli. E’ il nemico giurato del Verona. Che sia un ex non importa. Tutto è iniziato la stagione scorsa quando ha segnato per il Padova e ha esultato in un modo da far infuriare i tifosi dell’Hellas, con un seguito di minacce e la Digos a proteggerlo per qualche giorno. Così il Bentegodi lo aspettava e sin dal riscaldamento l’ha insultato e fischiato; in partita, ogni volta che prendeva palla, scattavano gli ululati. E lui? Prendeva palla, ricamava giocate e cercava quel gol più di ogni altro. Fino a trovarlo, a metà ripresa, chiudendo il derby (terza vittoria padovana in 28 gare al Bentegodi) sul 2-0: partito in leggero fuorigioco, ha infilato con un pregevole tocco all’incrocio. Stavolta l’esultanza sono state le mani dietro alle orecchie verso gli spalti e una corsa gioiosa verso i suoi tifosi. L’aspetto ancora più brutto è stata la caccia all’uomo seguita in campo con un paio di duri interventi ai suoi danni, fino a quando Colomba non l’ha tolto. Ex Chievo Cutolo ha messo il fiocco sul derby del Padova confezionato con la carta del... Chievo. Perché a deciderlo sono stati proprio due giocatori dell’altra squadra di Verona, prestati in biancoscudato. In primis il portiere Silvestri, decisivo più volte. E poi Farias (pure ex Verona), che ha sbloccato la gara al 15’ della ripresa dopo un’azione insistita di De Feudis, e che avrebbe potuto co-
SASSUOLO LIVORNO VERONA EMPOLI VARESE (-1) PADOVA JUVE STABIA BRESCIA MODENA (-2) CITTADELLA NOVARA (-5) CESENA TERNANA LANCIANO ASCOLI (-1) CROTONE (-2) SPEZIA REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
64 57 53 46 46 42 39 37 37 36 35 34 34 34 33 33 33 31 29 28 22 19
LIVORNO PARTITE G V N P 29 20 4 5 29 17 6 6 29 15 8 6 29 12 10 7 29 13 8 8 29 10 12 7 29 10 9 10 28 8 13 7 28 10 9 9 29 9 9 11 29 11 7 11 28 8 10 10 29 8 10 11 29 7 13 9 27 9 7 11 28 9 8 11 29 8 9 12 29 7 12 10 29 9 9 11 29 6 10 13 29 5 7 17 29 5 10 14
RETI F S 59 25 54 36 41 23 48 41 39 35 34 31 42 41 35 30 36 33 33 40 43 31 32 45 27 30 32 41 36 39 27 35 38 47 27 35 34 33 31 40 23 47 32 45
Sabato, ore 15 ASCOLI EMPOLI (3 0), BARI JUVE STABIA (1 2), BRESCIA NOVARA (2 4), GROSSETO VERONA (0 2), MODENA CITTADELLA (3 0), PADOVA VICENZA (2 0), PRO VERCELLI LANCIANO (1 1), TERNANA SPEZIA (1 1), VARESE SASSUOLO (0 4). Ore 18 LIVORNO REGGINA (3 1). Lunedì, ore 20.45 CROTONE CESENA (0 0)
in campo il Padova c’era. Poi nella ripresa, quando il Verona è partito ancora più deciso (Jorginho di poco a lato), sono arrivate le frecciate del Padova, che ha chiuso la gara sfiorando il tris, mentre gli attacchi del Verona andavano sempre a sbattere su Silvestri. Aniello Cutolo, 29, a sinistra esulta con Francesco Renzetti, 25 LAPRESSE
Gialloblù bene per un’ora, il Padova ha impostato una partita prudente e poi ha colpito ronare con il bis se Rafael e il palo non gli avessero detto di no. Ci mettiamo poi i meriti di Colomba, ex dell’Hellas, che ha impostato una gara prudente, soprattutto nella ripresa, e davanti ha scel-
to le armi giuste per fare centro. Anche Mandorlini era un ex, e nei suoi confronti gli insulti non sono mancati: chissà perché... Buon Verona Per un’ora si è visto
un ottimo Verona, poi i gol del Padova l’hanno gelato. Nel primo tempo Silvestri è stato bravo su Gomez (di testa però avrebbe potuto fare meglio), Laner (alta la successiva ribattuta da terra) e Sgrigna (dopo grande azione di Gomez); in mezzo due tentativi di Babacar e uno di Cutolo, perché
quando Bremec respinge un tiro di Iunco, poi prende il campo, ma riesce a rendersi pericoloso solo con gli inserimenti di Ciaramitaro che al 23’ in spaccata sfiora il bersaglio e al 29’ in mezza rovesciata in acrobazia obbliga Lamanna all’unica vera parata del primo tempo.
ALBERTA MANTOVANI VICENZA
Risorge al momento giusto il Bari, che non vinceva dal 26 dicembre e aveva raggranellato la miseria di due punti con un solo gol segnato nelle ultime sei partite. Va al tappeto invece il Vicenza, che subisce il contro-sorpasso in classifica e torna terzultimo dopo una partita che ha confermato la singolare allergia di Dal Canto alle partite casalinghe: da quando ha preso in mano la squadra tre sconfitte in altrettante gare al Menti e invece tre vittorie consecutive in trasferta.
Gol annullato La squadra di Tor-
Bari sprint I pugliesi hanno vin-
Francesco Caputo, 25 anni, realizza il suo undicesimo gol LAPRESSE
preferito a Cinelli in mediana e in difesa Martinelli centrale al posto di Milanovic sofferente a una caviglia e Laczko esterno
PT
PROSSIMO TURNO
Sorpasso del Bari con Caputo gol Il Vicenza sprofonda: è terz’ultimo
Con Dal Canto i veneti sempre battuti al Menti, ma vittoriosi in trasferta
SQUADRE
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI
L’ALTRA PARTITA I PUGLIESI TORNANO ALLA VITTORIA DOPO SETTE GARE
to con un gol di Caputo dopo appena 5’, con il Vicenza quasi colto di sorpresa dall’avvio veemente degli avversari: il cross di Sciaudone dalla linea di fondo è intercettato da Castiglia che s’impappina nel tentativo di retropassaggio a Bremec, a sua volta preso in controtempo e costretto a una respinta corta che Caputo capitalizza al meglio. Peggior partenza non poteva capitare ad un Vicenza che Dal Canto ha rimescolato in alcuni ruoli, con Castiglia
CLASSIFICA
sinistro al posto di Di Matteo. Il gioco dei biancorossi di casa non fluisce come al solito perché il Bari raddoppia sulle fasce con gli esterni offensivi e così Semioli e Bellazzini non trovano spazi per affondare, il resto lo fa Polenta, perfetto nel fare da schermo davanti alla difesa e impedire i rifornimenti a Bojinov e Malonga. Il Vicenza fatica a riprendersi dal colpo subìto, rischia ancora al 20’,
rente ruba ancora agli avversari la partenza nella ripresa e al 13’ soltanto i riflessi di Bremec evitano il raddoppio di Caputo. Dal Canto prova a sparigliare le carte, toglie prima Malonga e poi Bellazzini e con Tiribocchi accanto a Bojinov e Giacomelli esterno accentua l’impronta offensiva, ma concede al Bari ripartenze come quella del 29’, con Caputo fermato da Camisa con un contrasto ai limiti del rigore, invano reclamato dal centravanti. Il Vicenza spinge con la forza della disperazione, ma non è fortunato nel finale all’arma bianca. Prima si vede annullare un gol di Bojinov per un presunto fallo commesso su Sciaudone e pochi secondi oltre il 3’ di recupero è Lamanna a salvare la vittoria del Bari su colpo di testa di Castiglia, con Tiribocchi stoppato nel tentativo di ribattuta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sì ai playoff E così il Livorno ringrazia. Il vantaggio sul Verona risale a 4 punti e al tempo stesso si riapre il discorso playoff, con il quarto posto a 7 lunghezze dall’Hellas. E si riapre anche per il Padova, che nel suo momento di maggior difficoltà (seguito alla sconfitta di Reggio Calabria) ha reagito con un pareggio a Empoli e due vittorie con Juve Stabia e Verona, ritrovando quel successo esterno che mancava dal 26 dicembre (3-2 a La Spezia). Il campionato ha ritrovato una sua protagonista.
Siligardi k.o. al ginocchio Torneo finito? LIVORNO Brutto compleanno per Davide Nicola (40 anni oggi), che perde un giocatore fondamentale: Luca Siligardi (foto Liverani). L’attaccante del Livorno, uscito sabato a La Spezia dopo 14 minuti, ieri è stato sottoposto ad accertamenti medici che hanno riscontrato un trauma distorsivo del ginocchio sinistro con lesione del legamento crociato anteriore. Siligardi nei prossimi giorni sarà visitato dall’ortopedico di fiducia della società, il professor Lamberto Felli, e se venisse confermata la diagnosi, il giocatore dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico e pertanto la sua stagione agonistica potrà considerarsi terminata. Una brutta notizia per il tecnico amaranto, che perde il suo miglior attaccante, 14 gol in 22 presenze, con la media di un gol ogni 112 minuti. Intanto la squadra ha ripreso la preparazione in vista della gara di sabato con la Reggina: dovrebbe essere recuperato Luci. Francesco Foresi
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VICENZA BARI
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Caputo al 5’ p.t.
VICENZA (4-4-2) Bremec 6,5; Brighenti 6, Camisa 6, Martinelli 5,5, Laczko 5; Bellazzini 6 (dal 27’ s.t. Tiribocchi 5,5), Castiglia 4,5, Ciaramitaro 6,5, Semioli 6 (dal 35’ s.t. Padalino 6); Bojinov 6, Malonga 6 (dal 21’ s.t. Giacomelli 5,5). PANCHINA Coser, Milanovic, Cinelli, Di Matteo. ALLENATORE Dal Canto 5,5. BARI (4-3-3) Lamanna 6,5; Ristovski 6, Ceppitelli 6, Dos Santos 6, Sabelli 6 (dal 22’ s.t. De Falco 6); Defendi 6,5, Polenta 6,5, Sciaudone 6,5; Iunco 6,5, Caputo 7, Ghezzal 6. PANCHINA Pena, Altobello, Aprile, Fedato, Galano, Tallo. ALLENATORE Torrente 6,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 6. GUARDALINEE Longo 6–Bianchi 6. ESPULSI Caputo (B) al 47’ s.t. per doppia ammonizione (comportamento non regolamentare e gioco scorretto). AMMONITI Ristovski (B), Ghezzal (B), Ceppitelli (B), Dos Santos (B), Iunco (B), Ciaramitaro (V) e Camisa (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.003, incasso di 30.457 euro; abbonati 5.319, quota di 22.163 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 5-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
7 h il migliore CAPUTO (Bari) Firma la vittoria, sfiora un altro gol, tiene in allarme la difesa del Vicenza
DISCIPLINARE
Novara: via un altro punto per l’Irpef ROMA La commissione Disciplinare presieduta da Claudio Franchini ha tolto 1 punto al Novara, per non aver presentato nei tempi previsti la documentazione del pagamento dell’Irpef sugli stipendi di settembre e ottobre: la penalizzazione sale a 5. Due mesi di inibizione al presidente Carlo Accornero e all’a.d. Massimo De Salvo. INIBIZIONE Il presidente del Cesena, Igor Campedelli, e l’ex vice Graziano Pransani sono stati inibiti per 6 e 4 mesi per «violazioni Covisoc». Ammenda di 75 mila euro al club. RECUPERI Gli arbitri dei due recuperi della 27a giornata (domani, ore 18.30): Cesena Ascoli (Castrignanò di Roma) e Modena Brescia (Manganiello di Pinerolo). INCONTRO Stamattina alle 11 nel centro tecnico di Coverciano incontro tra arbitri, dirigenti, tecnici e i capitani dei club di B. Nel corso della riunione, rinviata il 12 febbraio per il maltempo, il presidente dell’Aia, Nicchi, e il designatore della Can B, Messina, illustreranno una serie di dati statistici sugli episodi più ricorrenti e una casistica sulla tipologia dei falli.
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PRIMA DIVISIONE IL POSTICIPO DEL GIRONE A
Doppio Mancosu Trapani in vetta Lecce scavalcato Bogliacino illude Toma, poi si scatena la punta LECCE-TRAPANI
girone A CLASSIFICA SQUADRE
PT
TRAPANI
PARTITE RETI G V N P F S 45 23 13 6 4 45 23
LECCE
44 24 13 5
6 40 29
ALTO ADIGE
40 22 11 7
4 31 22
ENTELLA
36 24 8 12 4 34 27
SAN MARINO
35 22 10 5
7 34 27
CARPI
35 24 9
7 25 20
LUMEZZANE
34 24 8 10 6 30 25
8
FERALPI SALO' 34 23 10 4
9 28 31
PAVIA
7 24 23
33 24 8
9
CREMONESE (-1) 30 24 6 13 5 27 18 ALBINOLEFFE (-6) 29 23 8 11 4 30 20 PORTOGRUARO (-1) 27 22 6 10 6 24 26 COMO (-1)
24 23 5 10 8 29 33
CUNEO
24 23 6
6 11 17 23
REGGIANA
22 23 6
4 13 22 37
TREVISO (-1)
12 24 2
7 15 19 43
TRITIUM
10 22 1
7 14 14 46
1-2
MARCATORI Bogliacino (L) su rigore al 5’, Mancosu (T) al 23’ p.t.; Mancosu (T) al 20 s.t. LECCE (4-2-4) Benassi 5,5; Martinez 5,5, Ferrario 5,5 (dal 34’ s.t. Foti s.v.), Diniz 5, Tomi 4,5; Memushaj 5, Giacomazzi 6; Chiricò 5,5, Jeda 5, Bogliacino 7, Falco 5,5 (dal 27’ s.t. Drame 5). (Bleve, Di Maio, Vanin, Kalombo, Zappacosta). All. Toma 5. TRAPANI (4-4-2) Nordi 6,5; Lo Bue 6, Pagliarulo 5,5, Filippi 6, Rizzi 6,5; Basso 6,5, Pirrone 6,5 (dal 38’ s.t. Tedesco s.v.), Caccetta 6,5, Madonia 5,5 (dal 13’ s.t. Pacilli 6,5); Abate 6 (dal 27’ s.t. Giordano 5,5), Mancosu 7,5. (Dolenti, D’Aiello, Docente, Gambino). All. Boscaglia 7. ARBITRO Ghersini di Genova 6. NOTE paganti 3.673, abbonati 2.878, incasso di 51.905,54 euro. Ammoniti Pagliarulo, Caccetta, Tomi, Diniz e Rizzi. Angoli 10-2.
Matteo Mancosu, 28 anni LEZZI GIUSEPPE CALVI LECCE
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 MARZO ore 14.30 CARPI-SAN MARINO (lunedì 11 ore 20.45) COMO-ALTO ADIGE CUNEO-TRITIUM ENTELLA-FERALPI SALO' LECCE-LUMEZZANE REGGIANA-CREMONESE TRAPANI-PORTOGRUARO TREVISO-PAVIA riposa ALBINOLEFFE
(3-0) (0-0) (0-0) (1-1) (1-2) (0-0) (1-1) (0-2)
In cima alla salita più aspra, il Trapani mette la freccia e sorpassa il Lecce, ora secondo, distaccato di un punto. E’ meritatissima la vittoria della squadra di Boscaglia, capace di ribaltare il risultato con una prestazione perfetta, con spiccata vocazione al confronto sul piano del gioco. Sotto già dopo 5’, su rigore di Bo-
gliacino, Filippi e compagni hanno reagito mantenendo equilibrio e affondando gli avversari con incursioni velenose sulle corsie esterne, finalizzate dalla doppietta di Mancosu. Illusione Lecce La squadra di Toma impone subito un ritmo elevato, Chiricò e Falco sono ispirati e possono contare sui lanci di Bogliacino, bravo a cucire difesa e centrocampo. Proprio l’uru-
guaiano al 4’, approfittando di un errore di Pagliarulo in disimpegno, serve Jeda, sul quale lo stesso difensore commette fallo in area. E’ rigore e Bogliacino non dà scampo a Nordi. Il Lecce attacca ancor di più, Bogliacino detta per Falco, che tira sul portiere, lesto a ribattere di piede. Il Trapani resiste alzando una diga davanti alla propria area e comincia a impostare qualche ripartenza, con gli esterni Basso e Madonia che diventano vivaci. Risposta Trapani Al 23’, al primo tentativo, la formazione di Boscaglia agguanta il pareggio: su una rimessa di Benassi, corta, Caccetta porta palla ad Abate, che smista per Mancosu, fortunato sulla conclusione deviata da Diniz per l’1-1. I granata prendono coraggio, a centrocampo Pirrone e Caccetta tengono a distanza Memushaj e Giacomazzi. E in 4 minuti, Basso e in particolare Madonia - egoista al 33’, quando tira ignorando due compagni smarcati - fanno tremare Benassi. Nel finale di tempo il Lecce, sin lì stordito dal colpo del pareggio, punge con Giacomazzi (tacco di poco a lato) e Chiricò, «murato» sul fondo. L’arbitro Ghersini grazia Martinez, almeno da ammonizione per un rude intervento ai danni di Pirrone. Nella ripresa, subito una parata di Benassi su Abate, il Lecce è pericoloso con Bogliacino, due volte, di testa e manca una clamorosa occasione con Jeda. Dall’opportunità di tornare in vantaggio, i giallorossi passano al tonfo pesantissimo, evidenziando crepe paurose in difesa e a centrocampo: Ferrario e Diniz sono infilzati e sullo scambio Pacilli-Abate nasce l’assist per Mancosu che firma il raddoppio. E’ festa per il Trapani, davanti a un centinaio di tifosi che grifano «la capolista se ne va...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
Taccuino GIRONE B
L’Avellino in casa con il Viareggio
Sulla maglia di Zappino insulti a Latina LATINA Una maglia con insulto dell’avversario: «Pontino bastardo». In questo modo Massimo Zappino, 31 anni, portiere del Frosinone (nella foto), ha voluto festeggiare la vittoria (2 1) nel derby con il Latina. Un’offesa che la dirigenza della capolista ha denunciato con un esposto alla Procura federale: «Abbiamo agito a tutela della nostra comunità e dei tifosi spiega il vicepresidente del Latina, Fabrizio Colletti – è stato un gesto inqualificabile. Un incitamento alla violenza che contrasta con gli sforzi per rendere più sicuri gli stadi. Non vogliamo danneggiare il Frosinone, siamo convinti che la società non sapesse niente». C’è anche chi ipotizza che sia stato un tifoso, dopo la fine, ad invitare Zappino ad indossarla. Vincenzo Abbruzzino
La situazione del girone B do po 22 giornate: Latina* ( 1) p. 43; Avellino 42; Nocerina e Perugia ( 1) 37; Frosinone ( 1) e Pisa 34; Bene vento 33; Prato 30; Viareggio e Ca tanzaro 29; Gubbio 28; Paganese* 27; Andria ( 2) 23; Sorrento 16; Bar letta 14; Carrarese 13. (*una parti ta in meno). Così domenica la 23ª giornata (ore 14.30): Avellino Via reggio (1 1); Barletta Frosinone (1 3); Benevento Sorrento (1 1); Carrarese Perugia (0 3); Catanza ro Pisa (1 4); Gubbio Prato (1 0); Latina Andria (1 0); Paganese No cerina (4 1, a Pisa e a porte chiu se).
PANCHINE
Orlandi va a Barletta BARLETTA Ieri sera il Bar letta ha ufficializzato l’esonero di Raffaele Novelli e l’arrivo sulla pan china di Nevio Orlandi, che oggi diri gerà il primo allenamento con la squadra pugliese.
SECONDA
Non ha pagato l’Irpef Tolti 2 punti al Milazzo Per mancato pagamenti del le ritenute Irpef e dei contributi Inps, la Disciplinare ha inflitto 2 punti di penalizzazione al Milazzo. Quattro mesi di inibizione per l'am ministratore unico Bruno Chiala stri. La nuova classifica del girone A: Pro Patria p. 51; Savona 50; Re nate e Castiglione 44; Bassano 43; Venezia 41; Forlì ( 1) e Alessandria 39; Monza ( 6) e Mantova 34; San tarcangelo 27; Bellaria 26; Valle d’Aosta ( 1) 24; Rimini 23; Giaco mense 21; Fano ( 1) 20; Casale ( 5) 15; Milazzo ( 2) 7.
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MAGIC +3 CAMPIONATO COSI DOPO 27 TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA PUNTEGGI FANTASTICI CON PALACIO E BONAVENTURA E SE STEKELENBURG AVESSE PARATO IL RIGORE... Giacomo Bonaventura, 23 anni LAPRESSE
Che squadra: solo il portiere non segna! MARCO GUIDI
Un’intera squadra a segno, portiere escluso. La Top 11 di questo 27esimo turno di campionato è da record: 13 gol, 3 assist e soprattutto 126,5 Magic punti, frutto anche del generoso bonus di 6 punti per il modificatore della difesa. E se Stekelenburg avesse parato il rigore di Borriello, si sarebbe pure oltrepassata quota 130. Il portiere della Roma è comunque il migliore di giornata tra i pali: 8 in pagella
e pazienza per il meno 1 del gol subito. In difesa spicca il talentino giallorosso Romagnoli, che all’esordio da titolare scrive subito il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Lo imitano i veterani Chiellini, Pasqual e Marchese, bomber improvvisati. Perle e Diamanti a centrocampo
I gol più belli del weekend arrivano però tutti dal centrocampo. Tra Diamanti, Bonaventura (che concede pure il bis e arriva a sei in questa stagione) e Inler c’è l’imbarazzo della scelta. Hanno il cannone nei piedi? A vedere i capolavori di
giornata viene da pensare di sì. Nella Top 11 c’è naturalmente spazio per Francesco Totti, al 225esimo centro in Serie A, condito pure da due assist al bacio che fanno schizzare il suo Magic punteggio a 12. Torna in formazione Pazzini (doppietta alla Lazio sabato sera), che con l’arrivo di Balotelli era finito un po’ fuori dai radar fantacalcistici. Il più bravo di giornata è però l’interista Rodrigo Palacio: due gol, un assist e 8 in pagella nella rimonta della sua Inter a Catania. Pensare che era partito dalla panchina...
Con Larrondo sono diventati 15 i viola a segno in campionato Toni-Jovetic-Ljajic, l’esperimento per ora è accantonato
GLI ASSIST Questi gli uomini assist della 27ª giornata di campionato.
millenumeri di LUCA BIANCHIN
Romagnoli boom Meglio di Baresi
S 2 assist Totti (Roma) 1 assist Palacio, Pereira e Cambiasso (Inter), Lodi (Catania), Guana (Chievo), Pirlo (Juventus), Raimondi (Atalanta), Estigarribia (Sampdoria)
La prova del nove non ha dato gli esiti sperati. Perché quella vista contro il Chievo domenica scorsa, è stata la nona formula offensiva schierata dal primo minuto da Montella in 27 gare di campionato. Mai però il tecnico si era spinto fino al tridente puro. Esperimento, quello che ha visto scendere in campo contemporaneamente dall’inizio Toni, Jovetic e Ljajic, che verrà per il momento accantonato. In attesa di future rispolverate. Già contro la Lazio infatti, il ritorno dalla squalifica di Cuadrado normalizzerà un attacco parso contro il Chievo confuso. E soprattutto slegato dal resto dei reparti.
Coppie Detto del «tridentone» inserito per la prima volta dall’inizio, sono otto le altre soluzioni offensive schierate dal tecnico. In dieci circostanze la coppia scelta è stata quella composta da Jovetic e Ljajic. Cinque vittorie, un pareggio e quattro sconfitte il bilancio. In nove occasioni è toccato al tandem Toni-Jovetic. Valutazione e bottino in termini di punti simile, con cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte. In assenza di Jo-Jo, Montella ha puntato due volte su Toni-Ljajic (altrettante vittorie),
4
S
GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
comunque calcolato da Montella. La cui parola d’ordine è da sempre «ripetitività». Il concetto è semplice. Memorizzare alla perfezione in allenamento quello che deve accadere in partita. In modo da renderlo automatico e spensierato. Logico che si aspettasse quindi delle problematiche, con un sistema nuovo rispetto a quello sempre utilizzato. Quando il campo ha detto che il rapporto costi-benefici privilegiava la prima categoria, è tornato all’antico. Inserendo all’intervallo Romulo al posto di Ljajic, allargando il campo, riassaporando vecchi equilibri.
GDS
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Fiorentina coop del gol ma il tridente non va
Meccanismi Il rischio era stato
LA TOP 11 DA 126,5 PUNTI (+6 DI MODIFICATORE DIFESA)
discorso alla Coppa Italia il dato si impenna fino a 17. Contando i centri di Hegazy e Seferovic. In sostanza, fra i titolari, il solo Tomovic non è riuscito ad esultare. Guardando la rosa viola, e le potenzialità del singolo, è invece Mati Fernandez il più atteso all’appuntamento con il gol. Fino ad ora soltanto sfiorato.
Ci sono statistiche significative e statistiche affascinanti. Nel caso di Romagnoli, è buona la seconda. Alessio a 18 anni ha esordito in A: gol al Genoa e 7 in pagella. Iniziare con 10 punti non è per tutti, nemmeno per i grandi difensori italiani degli ultimi vent’anni (il grafico qui sopra dimostra). In un confronto come questo, interessa considerare anche l’età dell’esordio. Baresi ha preso il primo voto in A a meno di 18 anni, Cannavaro a 19. Ora il terzetto titolare in Nazionale: per Barzagli e Bonucci battesimo nel fantacalcio a 22 anni, per Chiellini a 20. Maldini no, lui esordì in A a 16 anni, ma qui siamo su un livello estremo. E Romagnoli sembra (almeno) in media con gli altri nazionali: se lo si comprasse adesso...
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Marcelo Larrondo, 24 anni, argentino, è arrivato alla Fiorentina lo scorso gennaio dal Siena LAPRESSE
mentre in una circostanza ha schierato Toni-Mati, El Hamdaoui-Mati e Toni-Cuadrado (nella sconfitta dell’Olimpico contro la Roma). A Parma, nella quarta di campionato, toccò a Seferovic affiancare Jovetic. Tutti in gol Domenica prossima
nel «derby di classifica» (definizione di Montella) contro la
Lazio, toccherà ad uno fra Ljajic e Toni affiancare Jo-Jo. L’altro andrà in panchina, pronto ad entrare. A prescindere dalle scelte, c’è un altro dato che spicca. Ed inorgoglisce chi mette il gruppo davanti a tutti. Grazie al gol di Larrondo, sono addirittura quindici i calciatori viola andati a segno in campionato durante questa stagione. Allargando il
Taccuino
IL VINCITORE DI GIORNATA
Leonardo trionfa e non se ne accorge neanche... (ma.gu.) Vincere senza nemmeno accorgersi. A Leonardo Giorgetta di Termoli (Campobasso) è successo in questa Magic giornata. La sua Fc il Bosco ha totalizzato la bellezza di 108 punti, ma il suo fantallenatore non lo sapeva. «È una squadra che non seguo più da tempo — confessa Leonardo —. Ho lasciato la formazione base, nemmeno la ricordavo». Un colpo di fortuna? Fino a un certo punto, perché Giorgetta già nello scorso campionato si era laureato vincitore di giornata. La stoffa del Magic manager non si discute. «Però
Leonardo Giorgetta è di Termoli con l’altra squadra sono arrivato a malapena a 70 punti in questo turno. E al fantacalcio con gli amici lotto per non retrocedere…». Milanista sì, ma Palacio… Leonardo è tifoso del Milan. «Per questo a inizio anno ho puntato
su Boateng e Pazzini per la Fc il Bosco. Ma in attacco, su consiglio di un amico interista, ho scelto pure Palacio e Totti, che è motivato dal record di gol in A da raggiungere». E Balotelli? «Quando ho creato questa squadra non c’era, infatti il Pazzo è rimasto titolare». Scherzi del destino. A centrocampo Pirlo è inamovibile. «Che errore ha fatto il mio Milan a non trattenerlo. Lo rimpiango molto…». Leonardo si consoli col successo alla Magic, da dedicare a due persone speciali. «Alla mia fidanzata Dina e al bimbo che mi sta per donare». Auguri e figli maschi!
Che cos’è il baricentro? La stagione 2012 13 ha portato qualche modifica al tabellino che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del baricentro. Che cosa significa? Durante ogni parti ta viene registrata ogni azione, tocco di palla, giocata (contrasto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atle ta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di un giocatore in quel momento della partita. Al 90’ la somma di queste registrazioni dà corpo alla posizione media del giocatore e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, medio, alto e mol to alto. Nel week end, ad esempio, potevate studiarlo nel tabellino di Catania Inter: formazioni e campetti ri portano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne riconoscere la posizione.
A che cosa serve? Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il baricentro può servire anche a Magic+3.
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MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini
Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 6 102 AGAZZI (CAG) 3 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANDUJAR (CAT) 3 164 ANEDDA (CAG) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BELEC (INT) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 167 BERNI (SAM) 0 112 BIZZARRI (LAZ) 0 165 BRICHETTO (PAL) 0 113 BRKIC (UDI) 5.5 114 BUFFON (JUV) 5 116 CARRIZO (INT) 0 117 CASTELLAZZI (INT) 0 119 COLOMBO (NAP) 0 120 CONSIGLI (ATA) 6.5 173 COPPOLA F. (TOR) 0 121 CURCI (BOL) 6 122 DA COSTA (SAM) 0 123 DE SANCTIS (NAP) 6 172 DONNARUMMA (GEN) 0 124 FARELLI (SIE) 0 126 FREY S. (GEN) 2.5 127 FREZZOLINI (ATA) 0 128 FRISON (CAT) 0 129 GABRIEL (MIL) 0 130 GILLET (TOR) 6 171 GOICOECHEA (ROM) 0 131 GOMIS A. (TOR) 0 133 HANDANOVIC (INT) 4.5 135 LOBONT (ROM) 0 136 LUPATELLI (FIO) 0 137 MARCHETTI (LAZ) 3 175 MARINI (SIE) 0 138 MIRANTE (PAR) 4.5 139 NETO (FIO) 0 168 PADELLI (UDI) 0 140 PAVARINI (PAR) 0 141 PAWLOWSKI (UDI) 0 142 PEGOLO (SIE) 3 170 PELIZZOLI (PES) 5.5 143 PERIN (PES) 0 144 POLITO (ATA) 0 145 PUGGIONI (CHI) 4 147 ROMERO (SAM) 6.5 149 ROSATI (NAP) 0 169 RUBINHO (JUV) 0 163 SAVELLONI (PES) 0 150 SORRENTINO (PAL) 6.5 151 SQUIZZI (CHI) 0 152 STEKELENBURG (ROM) 7 166 STILLO (GEN) 0 153 STOJANOVIC (BOL) 0 154 STORARI (JUV) 0 174 STRAKOSHA (LAZ) 0 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0 156 TERRACCIANO (CAT) 0 157 TZORVAS (GEN) 0 158 UJKANI (CHI) 0 160 VIVIANO (FIO) 4.5
MEDIA QUOT. 4.86 15 4.66 14 4.59 11 4.17 3 4.83 15 6 1 4.5 1 0 1 0 1 4.5 1 4.5 1 4.5 3 0 1 5.08 14 5.34 21 0 1 4.75 1 0 1 4.9 16 0 2 5.43 8 4 1 5.15 20 0 1 0 1 4.69 15 0 1 0 4 0 1 4.96 17 3.97 1 0 1 5 17 6 1 6 1 5.32 17 0 1 5.18 16 4.29 4 4.67 7 5.17 6 0 1 4.93 15 6.75 1 4.1 7 5.25 1 4.14 5 5.17 20 0 1 0 1 0 1 4.73 17 0 1 4.21 7 0 1 6 1 6.25 1 0 1 6 1 0 1 0 1 4.26 8 5.12 14
CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 18 6 -18 5.92 24 6 -38 6.15 22 -31 5.95 9 -14 5.78 27 6 -34 6.09 0 0 0 3 -6 6 0 0 0 0 0 0 3 -4 5.83 3 -5 6.17 5 -10 5.9 0 0 0 20 6 -21 6 25 6 -18 6.07 0 0 0 2 -3 6.25 0 0 0 26 6,5 -36 6.12 0 0 0 7 6 -5 6 1 -2 6 27 7 -22 6.02 0 0 0 0 0 0 27 5,5 -40 6.17 0 0 0 0 0 0 0 0 0 27 0 -32 6.21 14 -24 5.71 0 0 0 25 7 -33 6.4 0 0 0 0 0 0 22 6 -22 6.34 0 0 0 22 5,5 -31 6.3 6 -9 5.58 9 -13 6.11 6 -5 6.08 0 0 0 27 5 -39 6.21 4 6,5 -3 6.75 24 -51 6.15 2 -2 6.25 7 6 -11 5.79 24 6,5 -23 6.09 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26 6,5 -38 6.23 0 0 0 13 8 -24 5.96 0 0 0 0 0 0 2 0 6.25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19 -30 5.89 21 5,5 -24 6.03
R. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
ESPAMM 0/2 1/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/4 0/0 0/0 0/1 0/0 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 1/0 0/0 0/1 1/2 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/1
Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 7 6.06 10 202 ABERO (BOL) 0 6 4 203 ACERBI (CHI) 5.5 5.55 4 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 5 5.6 6 208 ANDREOLLI (CHI) 6 6 8 404 ANGELLA (UDI) 0 6.75 6 209 ANTONELLI (GEN) 5.5 5.87 8 210 ANTONINI (MIL) 0 5.33 4 211 ANTONSSON (BOL) 0 5.65 7 212 ARIAUDO (CAG) 5 5.43 4 213 ARONICA (PAL) 0 5.41 4 214 ASHONG (FIO) 0 6 1 215 ASTORI (CAG) 5.5 5.37 7 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 0 5.92 8 219 BALZANO (PES) 5 5.53 4 220 BALZARETTI (ROM) 5 5.64 9 221 BARZAGLI (JUV) 6.5 6.15 15 222 BASTA (UDI) 0 6.44 16 223 BELLINI (ATA) 0 5.78 4 224 BELLUSCI (CAT) 0 5.75 6 225 BELMONTE (SIE) 5 5.79 1 394 BENALOUANE (PAR) 6.5 5.5 3 226 BENATIA (UDI) 0 6.05 5 227 BERARDI G. (SAM) 0 5.6 4 407 BIANCHI ARCE (PES) 0 5.12 3
CAMPIONATO P. V. G. 17 7 0 7 0 0 11 5,5 0 21 5,5 0 19 6 2 10 0 3 23 5,5 0 6 0 0 23 0 0 13 5 0 12 0 0 0 0 0 22 5,5 0 0 0 0 17 0 0 20 5 0 22 5 0 26 6,5 0 18 0 1 9 0 0 18 0 0 7 5 0 13 6,5 0 10 0 0 15 0 0 4 0 0
MEDIA VOTO 6 5.83 5.59 5.79 5.79 6.05 5.85 5.42 5.7 5.42 5.68 0 5.64 0 5.91 5.61 5.64 6.17 6.22 5.78 5.97 5.86 5.79 6.05 5.7 5.12
A. 2 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 0 0 1 0 0
ESPAMM 0/2 0/1 0/1 1/6 1/2 0/4 0/5 0/1 0/4 0/1 1/4 0/0 2/5 0/0 0/4 0/4 0/3 0/3 0/2 0/0 0/8 0/1 1/5 0/2 1/1 0/0
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 228 BIAVA (LAZ) 4.5 229 BOCCHETTI (PES) 5.5 230 BONERA (MIL) 0 231 BONUCCI (JUV) 7 232 BOVO (GEN) 5.5 233 BRITOS (NAP) 5 234 BRIVIO (ATA) 0 236 BURDISSO (ROM) 5.5 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 0 238 CAMPAGNARO (NAP) 6.5 239 CAMPORESE (FIO) 0 240 CANINI (ATA) 6 241 CANNAVARO (NAP) 6 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 0 244 CAPUANO M. (PES) 4.5 245 CARVALHO (BOL) 0 246 CASSANI (GEN) 0 247 CASTAN (ROM) 0 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 0 252 CHERUBIN (BOL) 6.5 253 CHIELLINI (JUV) 10 254 CHIVU (INT) 5.5 401 CIANI (LAZ) 0 255 CODA (PAR) 6 409 COMPPER (FIO) 6.5 256 CONTINI (ATA) 0 257 COSIC (PES) 5.5 258 COSTA (SAM) 7 260 DAINELLI (CHI) 6 259 D'AMBROSIO (TOR) 0 261 DANILO (UDI) 5 262 DARMIAN (TOR) 6.5 263 DE CEGLIE (JUV) 0 264 DE SCIGLIO (MIL) 7.5 265 DE SILVESTRI (SAM) 6 406 DEL FABRO (CAG) 0 266 DEL GROSSO (ATA) 6 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 5 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 0 273 DOMIZZI (UDI) 6 274 DRAME' (CHI) 5.5 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 5.5 281 FERRI (ATA) 0 282 FERRONETTI (GEN) 0 284 FREY N. (CHI) 6 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 6.5 286 GAMBERINI (NAP) 0 393 GARCIA (PAL) 6 287 GARICS (BOL) 6 289 GASTALDELLO (SAM) 5.5 290 GLIK (TOR) 6 291 GRANQVIST (GEN) 0 292 GRAVA (NAP) 0 414 GRILLO (SIE) 0 293 HEGAZY (FIO) 0 295 HERTAUX (UDI) 6 296 JOKIC (CHI) 5.5 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 5 300 KONKO (LAZ) 0 405 KRAJNC (GEN) 0 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 0 304 LICHTSTEINER (JUV) 6 305 LUCARELLI (PAR) 6 306 LUCCHINI (ATA) 7 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (GEN) 0 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 9 396 MARQUINHOS (ROM) 0 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 6 315 MATHEU (SIE) 0 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (PAR) 5 318 MESTO (NAP) 0 319 MEXES (MIL) 0 323 MORETTI E. (GEN) 6 324 MORGANELLA (PAL) 5 325 MORLEO (BOL) 6.5 326 MOTTA (BOL) 0 327 MUNOZ (PAL) 6.5 397 MURRU (CAG) 0 328 MUSTAFI (SAM) 0
MEDIA QUOT. 6.04 10 5.42 4 5.55 4 6.07 12 5.15 3 5.93 6 5.12 3 5.76 8 6 4 5.92 8 6.3 12 6 2 5.5 6 6.14 11 0 2 5.33 4 5.06 3 5.8 4 5.57 5 5.8 8 5.75 3 5.5 2 5.5 4 5.96 9 6.2 11 5.75 5 5.58 6 5.6 5 6.25 6 5.45 3 5.33 3 5.9 9 5.73 7 6.38 10 5.89 11 5.67 6 5.41 5 6.31 9 5.8 7 5 1 5.61 6 5.4 3 0 4 5.58 7 0 4 5.21 4 5.88 10 5.73 4 5.71 4 5.5 2 5.56 6 5.67 3 5.75 3 5.58 4 5.83 3 6.08 10 5.41 4 5.72 6 5.92 11 5.88 8 6.16 12 4.5 1 0 4 6 4 5.69 5 5.68 6 5.5 4 5.61 6 6.18 12 5.25 1 6.14 13 6.74 18 5.77 8 5.79 5 0 1 5.9 8 5.7 4 6.45 14 6 8 0 1 5.66 5 4.67 2 0 2 5.3 3 6.08 7 5.28 5 5.75 7 5.62 6 5.64 6 5.56 5 5.69 8 5.1 2 5.5 2
CAMPIONATO P. V. G. 24 5 1 19 5,5 0 10 0 0 23 7 0 11 5,5 0 14 5 0 14 0 0 16 6 1 1 0 0 14 0 1 23 6,5 1 0 0 0 21 6,5 0 22 6,5 1 0 0 0 10 0 0 18 4,5 0 4 0 0 9 0 0 19 0 1 4 0 0 14 0 0 13 0 0 24 6,5 1 15 7 1 7 5,5 1 13 0 0 16 6 0 1 6,5 0 11 0 0 12 5,5 0 24 7 1 26 6 0 19 0 2 22 5 2 21 6,5 0 12 0 0 19 7,5 0 15 6 0 2 0 0 20 6 0 5 0 0 0 0 0 20 5 0 0 0 0 6 0 0 21 6 1 13 5,5 0 10 0 0 3 0 0 25 5,5 0 7 0 0 4 0 0 12 6 0 7 6,5 0 20 0 1 23 6 0 19 6 0 24 6 1 24 6 1 25 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 14 6 0 18 5,5 0 3 0 0 22 5 0 21 0 1 3 0 0 22 0 2 21 6 4 22 6 1 12 7 0 0 0 0 21 0 0 5 0 0 22 6 2 20 0 0 0 0 0 17 6 0 4 0 0 0 0 0 5 5 0 15 0 1 16 0 0 22 6 0 21 5 0 22 6,5 0 16 0 1 24 6,5 0 4 0 0 8 0 0
MEDIA VOTO 5.98 5.5 5.8 6.26 5.6 6 5.42 5.78 6 5.73 6.26 0 5.74 6.2 0 5.58 5.17 5.75 5.71 5.76 5.75 5.73 5.69 5.83 6.1 5.58 5.31 5.7 6.5 5.64 5.38 5.9 5.81 6.06 5.84 5.81 5.55 6.28 5.9 5 5.71 5.6 0 5.71 0 5.08 5.85 5.85 5.71 5.5 5.72 5.67 5.75 5.67 6 6 5.63 5.69 6.06 5.88 6.08 5 0 6 5.85 5.71 5.5 5.82 6.05 5.25 6.1 6.21 5.84 5.92 0 6.05 5.9 6.18 6.05 0 5.75 4.83 0 5.3 5.81 5.66 5.95 5.68 5.79 5.69 5.77 5.25 5.67
A. 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 0 1 0 0
ESPAMM 0/5 1/1 0/5 0/9 0/5 0/2 1/2 0/7 0/0 0/1 0/6 0/0 0/6 0/7 0/0 1/1 1/2 0/0 0/2 0/5 0/0 0/5 0/5 0/3 0/3 1/2 0/4 0/3 0/0 1/2 0/1 1/4 0/4 0/4 2/6 0/8 0/3 0/1 0/3 0/0 0/4 0/2 0/0 0/5 0/0 0/0 0/7 0/3 0/1 0/0 1/6 0/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/6 0/3 1/11 1/4 0/4 0/1 0/0 0/0 1/2 0/3 0/0 1/7 0/3 0/0 1/8 0/4 0/9 0/3 0/0 1/4 0/2 1/2 1/0 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/1 0/8 1/6 1/2 1/6 0/3 0/6 0/3 1/0
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 329 NAGATOMO (INT) 0 412 NALDO (BOL) 0 331 NATALI (BOL) 0 410 NELSON (PAL) 0 333 OGBONNA (TOR) 0 334 PACI (SIE) 0 335 PALETTA (PAR) 0 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 10 338 PASQUALE (UDI) 0 339 PELUSO (JUV) 5.5 399 PEREIRA (INT) 7.5 340 PERICO (CAG) 0 382 PIRIS (ROM) 5.5 343 PISANO E. (GEN) 5.5 342 PISANO F. (CAG) 3.5 345 PORTANOVA (GEN) 6 346 POTENZA (CAT) 0 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 4 348 RAIMONDI (ATA) 7 349 RANOCCHIA (INT) 0 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 5.5 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 7 413 ROLANDO (NAP) 0 398 ROLIN (CAT) 4.5 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 10 352 ROMULO (FIO) 6.5 353 RONCAGLIA (FIO) 0 354 ROSI (PAR) 5.5 355 ROSSETTINI (CAG) 5.5 356 ROSSINI (SAM) 0 357 RUBIN (SIE) 6 416 SALAMON (MIL) 0 358 SAMUEL (INT) 0 359 SANTACROCE (PAR) 0 360 SARDO (CHI) 0 402 SAVIC (FIO) 0 361 SCALONI (ATA) 0 362 SILVESTRE (INT) 0 363 SORENSEN (BOL) 6.5 364 SPOLLI (CAT) 5.5 411 SPYROPOULOS (CHI) 0 365 STANKEVICIUS (LAZ) 0 366 STENDARDO (ATA) 7 415 TEIXEIRA (SIE) 5 388 TERLIZZI (SIE) 5 368 TERZI (SIE) 0 369 TOMOVIC (FIO) 5.5 408 TOROSIDIS (ROM) 6 403 UVINI (SIE) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 5.5 374 YEPES (MIL) 5.5 375 ZACCARDO (MIL) 6 376 ZANON (PES) 0 389 ZAPATA (MIL) 6 377 ZAURI (PES) 6
MEDIA QUOT. 5.7 9 6 3 5.5 3 7.17 8 5.77 5 6.04 5 5.8 10 5 4 6.5 16 6.06 8 5.5 7 5.79 10 5.94 4 5.69 7 5.82 7 5.85 9 6.4 8 6 3 5 4 6.2 9 6 8 6.33 12 0 2 6.48 14 5.87 6 0 8 5.58 4 8 2 6.23 6 6.12 11 6.06 7 5.72 7 5.71 6 6.11 9 0 5 6.35 8 5.8 3 5.32 4 6.33 10 5.7 3 5.62 5 5.91 7 6.17 11 6 4 0 3 6.11 10 5.75 5 5.83 7 0 4 5.78 7 6.75 8 0 4 0 4 5.65 7 5.79 5 5.94 9 5.25 3 5.79 8 5.12 1
CAMPIONATO P. V. G. 22 0 0 0 0 0 4 0 0 3 0 1 13 0 0 15 0 2 25 0 0 4 0 0 25 7 2 17 0 1 17 6 1 18 6,5 1 9 0 0 23 5,5 0 17 6 1 25 4,5 1 10 6 1 1 0 0 5 0 0 15 4,5 1 20 6,5 1 23 0 2 0 0 0 25 5,5 5 15 7 0 0 0 0 7 5 0 2 7 1 13 6,5 1 20 0 3 18 6 2 19 5,5 0 21 0 0 15 6 0 0 0 0 13 0 1 5 0 0 17 0 0 18 0 2 7 0 0 6 0 0 16 6,5 1 21 5,5 1 2 0 0 0 0 0 22 7 1 4 5 0 15 5 2 0 0 0 19 5,5 0 4 6 1 0 0 0 0 0 0 24 6 0 12 6 0 16 6 1 16 0 0 14 6 0 4 6 0
MEDIA VOTO 5.68 0 5.62 6.17 5.92 5.82 5.98 5.17 6.14 5.85 5.65 5.68 5.94 5.65 5.79 5.84 6.2 6 3.33 6.1 5.92 6.2 0 6 5.97 0 5.83 7 5.92 5.88 5.89 5.79 5.74 6 0 6.31 5.8 5.56 6.06 5.9 5.62 5.9 6.17 6 0 6.05 5.75 5.57 0 5.81 6.12 0 0 5.79 6.08 5.78 5.5 5.93 5.25
A. 2 0 0 0 0 0 1 0 4 1 1 1 0 2 0 1 0 0 0 0 2 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0
ESPAMM 1/1 0/0 0/2 0/0 1/2 1/4 0/7 0/1 0/3 0/1 2/9 0/4 0/0 0/3 0/5 1/6 0/2 0/0 0/0 0/3 0/7 0/8 0/0 1/6 0/3 0/0 0/3 0/0 0/0 0/8 1/4 1/1 0/1 0/3 0/0 0/5 0/2 0/4 0/3 0/2 0/0 0/6 0/6 0/0 0/0 0/5 0/0 1/2 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 1/5 0/7 0/3 1/8 1/2 0/1
A. 0 2 0 1 1 0 3 0 4 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 3 3 0 0 3 0 0 2 0 0
ESPAMM 0/0 0/6 0/4 0/0 0/8 0/0 0/4 0/2 1/4 0/3 0/1 0/1 0/0 1/5 1/3 0/2 0/10 0/1 0/0 0/4 0/5 0/4 0/4 0/2 0/2 0/8 2/3 0/2 0/4
Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 747 AGRA (SIE) 0 5.25 3 503 ALLAN (UDI) 6 6 11 504 ALMIRON (CAT) 6 6.48 14 505 ALVAREZ R. (INT) 9 5.77 8 506 AMBROSINI (MIL) 6.5 5.86 8 756 AMPUERO (PAR) 0 0 3 507 ANGELO (SIE) 0 5.78 6 508 ANSELMO (PAL) 0 5.43 3 717 AQUILANI (FIO) 4.5 6.59 12 509 ARMERO (NAP) 0 5.42 7 510 ASAMOAH (JUV) 0 6.45 11 511 BADU (UDI) 6 5.83 6 738 BAKIC (TOR) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 0 5.87 10 513 BARRIENTOS (CAT) 0 6.45 16 514 BASHA (TOR) 0 6.14 5 516 BEHRAMI (NAP) 6 5.94 11 723 BENASSI (INT) 0 6.5 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 7 6.38 13 520 BIABIANY (PAR) 6 6.35 16 521 BIAGIANTI (CAT) 6 5.81 6 522 BIONDINI (ATA) 6.5 5.73 6 523 BIRSA (TOR) 0 7.06 10 524 BJARNASON (PES) 5 6.09 9 719 BLASI (PES) 5 4.95 3 525 BOATENG (MIL) 9.5 5.75 13 526 BOLZONI (SIE) 5 5.59 5 527 BONAVENTURA (ATA) 14 6.88 21
CAMPIONATO P. V. G. 3 0 0 25 6 0 22 6 3 14 6 1 16 6,5 0 0 0 0 18 0 0 9 0 0 18 5 4 15 0 0 20 0 2 15 6 0 0 0 0 23 0 0 22 0 4 13 0 1 24 6,5 0 1 0 0 0 0 0 20 7 3 23 6 1 17 6 0 14 6,5 0 13 0 2 18 5,5 2 10 5 0 22 7 2 19 5 0 25 8 6
MEDIA VOTO 5.25 6.04 6.12 5.46 6.07 0 5.72 5.57 6.03 5.54 6.08 5.87 0 6.02 5.93 5.95 6.15 7 0 5.88 6.2 5.94 5.88 6.11 5.76 5.35 5.55 5.66 6.24
4
I NUMERI
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10
Gli assist di Francesco Totti in questo campionato. Il capitano della Roma è saldamente in testa a questa classifica. Seguono Borja Valero (Fiorentina) a quota 8 e Cassano (Inter) e Hamsik (Napoli) a 7.
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 708 BORJA VALERO (FIO) 6.5 528 BRADLEY (ROM) 5.5 529 BRIENZA (ATA) 6 530 BRIGHI (TOR) 6 531 BROCCHI (LAZ) 0 757 CABRERA (CAG) 0 749 CALELLO (SIE) 0 533 CAMBIASSO (INT) 8 534 CANA (LAZ) 5 535 CANDREVA (LAZ) 3.5 536 CARMONA (ATA) 6 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 5.5 539 CASTRO (CAT) 5.5 540 CAZZOLA (ATA) 0 542 CERCI (TOR) 5.5 748 CEVALLOS (JUV) 0 543 CHIARETTI (PES) 0 760 CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 6 545 CIGARINI (ATA) 0 546 COFIE (CHI) 9 548 CONSTANT (MIL) 0 549 CONTI (CAG) 4.5 551 COSSU (CAG) 6 554 CUADRADO (FIO) 0 555 D'AGOSTINO (PES) 0 729 DE JONG (MIL) 0 557 DE ROSSI (ROM) 6 558 DELLA ROCCA (SIE) 5.5 559 DESSENA (CAG) 4.5 561 DIAMANTI (BOL) 10 562 DONADEL (NAP) 0 563 DONATI (PAL) 0 564 DOSSENA (PAL) 5.5 565 DZEMAILI (NAP) 4.5 566 EDERSON (LAZ) 5 567 EKDAL (CAG) 5 727 EL KADDOURI (NAP) 0 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 7 758 FAURLIN (PAL) 0 707 FERNANDEZ M. (FIO) 0 571 FLAMINI (MIL) 6.5 572 FLORENZI (ROM) 0 715 FOGGIA (LAZ) 0 744 FORMICA (PAL) 6 573 GALLOPPA (PAR) 0 574 GARGANO (INT) 6 743 GAVAZZI (SAM) 0 575 GAZZI (TOR) 5.5 577 GIACCHERINI (JUV) 0 732 GIORGI (ATA) 5.5 578 GOBBI (PAR) 6 579 GOMEZ (CAT) 5.5 580 GONZALEZ (LAZ) 6 583 GUANA (CHI) 7.5 584 GUARENTE (BOL) 0 585 GUARIN (INT) 6 586 HAMSIK (NAP) 6 587 HERNANES (LAZ) 5 588 HETEMAJ (CHI) 0 589 ILICIC (PAL) 5.5 590 INLER (NAP) 10 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 6.5 593 JANKOVIC (GEN) 0 594 JORQUERA (GEN) 5.5 731 KONE P. (BOL) 5.5 750 KOVACIC (INT) 0 596 KRHIN (BOL) 0 598 KRSTICIC (SAM) 6.5 599 KUCKA (GEN) 5.5 600 KURTIC (PAL) 5 751 KUZMANOVIC (INT) 5.5 601 LAMELA (ROM) 5 604 LAZZARI (UDI) 0 605 LEDESMA (LAZ) 5.5 606 LJAJIC (FIO) 5 607 LLAMA (FIO) 0 608 LODI (CAT) 7.5 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 6 611 LULIC (LAZ) 5 613 MAGGIO (NAP) 6 614 MAICOSUEL (UDI) 5.5 615 MANNINI (SIE) 0 739 MARCHIONNI (PAR) 6.5 617 MARCHISIO (JUV) 5.5 733 MARESCA (SAM) 0 722 MARIGA (PAR) 0 618 MARQUINHO (ROM) 6 619 MARRONE (JUV) 0 620 MATUZALEM (GEN) 0 621 MAURI (LAZ) 0 622 MERKEL (UDI) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 0 625 MODESTO (PES) 0 626 MONTOLIVO (MIL) 6.5 627 MORALEZ (ATA) 0 629 MORRONE (PAR) 0 630 MUDINGAYI (INT) 0 631 MUNARI (SAM) 0 632 MUNTARI (MIL) 0 742 NADAREVIC (GEN) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 4.5 635 NINIS (PAR) 0 636 NOCERINO (MIL) 0 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 5.5 639 OLIVERA (GEN) 0 640 ONAZI (LAZ) 0 641 PADOIN (JUV) 0 643 PALLADINO (PAR) 0 714 PALOMBO (SAM) 5 644 PAROLO (PAR) 4.5 646 PASQUATO (BOL) 9.5 713 PAZIENZA (BOL) 0 647 PEPE (JUV) 0 752 PEREIRINHA (LAZ) 5 648 PEREYRA (UDI) 5.5 649 PEREZ (BOL) 6.5 650 PERROTTA S. (ROM) 10 651 PINZI (UDI) 0 652 PIRLO (JUV) 8.5 653 PIZARRO (FIO) 5.5 654 PJANIC (ROM) 5 655 POGBA (JUV) 0 656 POLI (SAM) 6 657 PULZETTI (BOL) 0 658 QUINTERO (PES) 5 754 RADOSEVIC (NAP) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 0 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 0 664 RIGONI L. (CHI) 5.5 663 RIGONI M. (GEN) 5.5 665 RIOS (PAL) 6 666 RIVEROLA (BOL) 0 745 RIZZO (PES) 0 761 RODRIGUEZ D.M. (UDI) 0 753 RODRIGUEZ M. (SAM) 0 730 ROSINA (SIE) 6.5 667 ROSSI (GEN) 0
MEDIA QUOT. 6.81 19 6 10 5.92 11 6.41 10 5.6 4 5 4 0 4 6.56 16 5.73 6 6.54 14 6.07 8 6.3 4 5.72 8 6.65 15 5.61 6 7.08 23 0 4 0 2 6 5 6.28 11 6.1 8 6.09 9 6.18 13 6.22 14 6.48 15 6.08 8 6.12 4 5.47 9 5.75 5 5.81 8 7.1 25 6 1 5.65 7 5.95 7 5.89 10 6 4 6 10 6.5 4 5.5 1 5.98 11 6 8 5.7 6 5.67 5 6.54 13 0 4 6.88 11 6.43 4 5.82 9 0 1 6.21 13 6.55 9 5.88 6 5.88 9 7.04 20 6.17 11 6.05 9 5.96 5 6.61 17 7.65 30 7.02 20 5.74 7 6.43 15 6.67 19 5.8 6 6.28 12 6.5 6 5.36 4 6.67 14 5.5 9 5.81 6 5.95 8 6.52 15 5.68 6 5.6 11 7.46 24 6.08 10 6.16 13 6.41 11 5.67 3 7.02 22 6 1 6.06 7 5.96 13 6.6 14 6 8 5.2 4 6.19 10 6.88 20 6.62 7 6 2 6.25 12 6 4 5.86 6 6.54 13 5.79 5 6.23 9 5.19 3 6.19 14 5.98 12 5.5 4 5.6 4 6.13 8 5.67 4 5 4 6.22 14 5.94 5 5.78 12 6 4 6.26 12 5.5 4 6.25 1 5.75 5 6.75 4 6.5 6 6 10 6.83 8 5.5 4 6 4 5.5 5 6.27 12 5.94 9 6.88 8 6.14 8 6.93 21 6.39 11 6.68 15 7.21 15 6.52 14 5.6 4 6.17 4 0 2 5.5 3 5 4 5.67 4 5.91 11 6.25 12 5.92 9 5.75 4 5.4 4 0 3 0 6 6.24 13 5.96 8
CAMPIONATO P. V. G. 27 6,5 1 21 6 1 20 6 1 17 6 2 8 0 0 2 0 0 0 0 0 25 7 3 15 5 0 25 4,5 4 14 6,5 2 8 0 1 21 5,5 1 26 5,5 4 19 0 0 25 6 5 0 0 0 0 0 0 2 6 1 20 0 2 17 6 2 18 0 0 21 5 3 18 6 0 25 0 1 12 0 1 12 0 1 17 6 0 8 5,5 0 21 5 2 25 7,5 7 4 0 0 19 0 0 14 5,5 0 23 4,5 1 8 5 1 22 5 1 3 0 0 4 0 0 24 6 2 1 0 0 15 0 0 10 6,5 0 25 0 3 0 0 0 6 6 1 7 0 1 24 6 0 0 0 0 26 5,5 2 11 0 1 17 5,5 2 24 6,5 0 25 5,5 5 24 6 1 19 6,5 0 13 0 1 23 6 4 27 6 9 25 5 8 21 0 0 22 5,5 5 26 7 5 7 0 0 24 6,5 0 13 0 3 9 5,5 0 22 6 5 2 0 0 13 0 0 22 7 1 26 6,5 3 21 5,5 0 5 5,5 0 22 5,5 11 19 0 1 25 5,5 1 19 5 4 4 0 0 24 6,5 5 0 0 0 16 6 1 25 5 1 21 6 4 17 5,5 2 6 0 0 19 6,5 1 21 5,5 4 13 0 3 3 0 0 19 6 3 7 0 0 7 0 0 23 0 3 9 0 1 18 0 1 16 0 0 24 6,5 2 21 0 1 2 0 0 9 0 0 18 0 2 5 0 0 1 0 0 24 5 2 10 0 0 20 0 2 2 0 0 23 5,5 1 8 0 0 5 0 0 13 0 0 5 0 1 6 5,5 0 26 5 2 10 6,5 2 13 0 0 1 0 0 4 5 0 26 5,5 3 18 6,5 0 9 7 2 15 0 2 23 7,5 5 19 6 1 18 5 3 19 0 5 21 6 3 6 0 0 15 5 1 0 0 0 11 0 0 2 0 0 7 0 0 23 6 1 14 5,5 2 18 6 2 1 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 21 6,5 3 14 0 0
MEDIA VOTO 6.46 5.9 5.71 6.09 5.6 5.5 0 6.06 5.91 6.04 5.93 5.75 5.7 6.17 5.82 6.32 0 0 6.5 6.05 5.8 6.06 6.19 6.09 6.29 5.75 6.04 5.5 5.88 5.72 6.34 6 5.79 5.85 5.78 5.4 6 6 5 5.7 6 5.93 5.72 6.13 0 6 6.07 5.86 0 6.08 6.09 5.59 5.9 6.28 6 6.03 5.75 6.07 6.43 6.12 5.88 5.8 6.19 5.7 6.2 5.96 5.71 6.07 5.5 5.81 5.91 6.27 5.75 5.6 6.07 5.92 6.24 5.97 5.5 6.19 0 5.94 5.85 5.93 5.54 5.4 6.11 6.38 6.04 6 5.82 6 6.14 6.07 5.43 6.08 5.31 6 5.86 5.5 5.8 5.9 5.83 5 6.15 5.81 5.5 6 6.04 5.79 6.25 5.81 6 6.58 5.83 5.8 5.64 6 5.62 5.96 6.11 6.14 5.96 6.39 6.53 6.09 6.35 6.17 5.75 6 0 5.62 5 5.67 5.93 5.64 5.61 5.5 5.6 0 0 5.98 5.96
A. 8 1 2 0 0 0 0 5 0 4 1 0 0 2 1 6 0 0 0 3 0 1 2 5 4 2 0 2 0 0 6 0 0 2 1 0 0 1 0 1 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 2 0 1 6 2 2 1 2 7 1 1 1 1 1 3 0 1 1 0 0 2 1 0 0 2 3 1 0 0 6 0 3 3 3 1 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 4 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 4 1 4 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0
ESPAMM 0/3 0/4 1/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/3 0/5 1/5 1/8 0/1 0/5 0/5 0/8 0/4 0/0 0/0 0/0 1/7 0/3 0/1 1/14 1/3 0/8 0/2 0/4 1/4 0/2 0/9 0/7 0/0 0/5 0/3 0/4 0/0 0/6 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/1 0/3 0/6 0/0 0/5 0/0 1/1 0/3 0/4 0/2 0/3 1/1 0/5 0/2 1/3 0/8 0/4 0/7 0/1 0/2 0/4 0/1 0/8 0/0 0/1 0/8 1/5 0/3 0/0 0/6 1/4 1/4 0/2 0/0 1/0 0/0 0/2 0/7 0/2 0/3 0/2 0/5 0/4 1/1 0/0 0/3 0/0 0/4 1/2 0/1 0/4 0/4 0/5 0/3 0/0 0/2 0/5 0/1 0/0 0/10 0/0 0/2 0/0 0/4 0/4 0/0 0/2 0/0 0/1 0/7 0/1 0/4 0/0 0/1 0/2 1/6 0/0 0/7 0/7 0/13 1/4 0/1 0/3 0/2 0/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/9 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/3 0/0
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
CODICE GIOCATORE 669 SALIFU (CAT) 670 SAMPIRISI (CHI) 671 SANTANA (TOR) 672 SCHELOTTO (INT) 673 SCIACCA (CAT) 759 SCULLI (PES) 675 SESTU (SIE) 676 SEYMOUR (CHI) 755 SISSOKO (FIO) 679 SORIANO (SAM) 680 STANKOVIC (INT) 681 STEVANOVIC (TOR) 682 STOIAN (CHI) 683 STRASSER (PAR) 685 TACHTSIDIS (ROM) 686 TADDEI (ROM) 687 TAIDER (BOL) 689 TOGNI (PES) 690 TOZSER (GEN) 691 TRAORE (MIL) 726 TROISI (ATA) 692 VACEK (CHI) 693 VALDES (PAR) 694 VALIANI (SIE) 695 VARGAS J. (GEN) 698 VERGASSOLA (SIE) 699 VERRE (SIE) 700 VIDAL (JUV) 701 VIOLA (PAL) 702 VIVES (TOR) 716 WEISS (PES) 746 WOLSKI (FIO) 705 ZANETTI (INT) 741 ZIELINSKI (UDI) 706 ZUNIGA (NAP)
MAGIC PUNTI 0 0 5.5 5.5 0 5 5 6.5 0 0 6.5 0 0 0 0 0 10 0 6 0 0 0 6.5 0 6 0 0 5 0 5 5.5 0 6 0 5.5
MEDIA QUOT. 6.17 4 5.21 3 6.28 12 5.9 10 0 2 5 7 6.32 11 5.53 5 6 8 5.56 4 6 5 6.12 6 6.5 5 0 1 5.71 7 5.25 4 5.83 8 6.36 5 5.69 6 5 4 5.67 3 5.21 3 6.14 12 6.55 12 6.08 9 6.21 12 5.33 1 6.59 17 5.5 3 5.67 5 6.36 13 6 5 5.92 11 0 1 5.73 9
CAMPIONATO P. V. G. 7 0 0 17 0 0 19 5,5 2 21 6 1 2 0 0 2 5,5 0 22 5 1 19 6,5 0 2 0 0 21 0 0 2 6,5 0 14 0 2 11 0 2 1 0 0 18 0 1 3 0 0 23 7 2 7 0 1 16 6 0 5 0 0 5 0 0 8 0 0 21 7 3 19 0 2 13 6,5 0 24 0 2 6 0 0 22 5,5 5 3 0 0 17 5,5 0 21 5,5 4 0 0 0 26 6 0 1 0 0 23 6 0
MEDIA VOTO 6.17 5.32 5.92 5.72 0 5.5 6.07 5.69 6 5.62 6.25 5.62 5.83 0 5.66 5.33 5.72 6.07 5.66 5 5.67 5.5 6.07 5.97 6.15 6.02 5.33 6.14 5.5 5.87 5.83 0 5.9 0 5.75
A. 0 0 1 1 0 0 4 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0 1 1 0 0 0 1 5 0 1 0 5 0 0 4 0 1 0 1
ESPAMM 0/1 0/4 0/1 0/1 0/0 0/1 0/3 1/4 0/0 0/4 0/1 0/1 0/0 0/1 1/7 0/2 1/4 0/4 0/1 0/0 0/1 1/2 0/11 0/0 0/2 0/5 0/0 0/8 0/0 0/6 2/6 0/0 0/1 0/0 0/3
Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 5 805 AMAURI (PAR) 5.5 935 ANELKA (JUV) 0 937 BALOTELLI (MIL) 0 807 BARRETO D.S. (TOR) 5.5 808 BELFODIL (PAR) 0 933 BELTRAME (JUV) 0 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 9 810 BIANCHI (TOR) 6 812 BOGDANI (SIE) 5 813 BOJAN (MIL) 0 903 BORRIELLO (GEN) 9.5 936 BOSELLI (PAL) 5 814 BUDAN (ATA) 0 815 CALAIO' (NAP) 0 916 CAMPOS TORO (UDI) 6 932 CANI (CAT) 5 816 CAPRARI (PES) 5.5 930 CARAGLIO (PES) 0 817 CASSANO (INT) 0 819 CAVANI (NAP) 4.5 820 CELIK (PES) 0 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 6.5 825 DESTRO (ROM) 0 827 DI NATALE (UDI) 9.5 828 DIOP (TOR) 0 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 0 831 EDER (SAM) 6 832 EL HAMDAOUI (FIO) 0 833 EL SHAARAWY (MIL) 6.5 931 EMEGHARA (SIE) 5.5 834 FABBRINI (PAL) 5.5 835 FLOCCARI (LAZ) 5 928 FLORO FLORES (GEN) 0 836 GABBIADINI (BOL) 6 837 GILARDINO (BOL) 6.5 839 GIOVINCO (JUV) 5 926 HALLENIUS (GEN) 0 941 HAUCHE (CHI) 0 840 HERNANDEZ (PAL) 0 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 4.5 842 ICARDI (SAM) 9 843 IMMOBILE (GEN) 5.5 844 INSIGNE (NAP) 5.5 902 JONATHAS (TOR) 0 845 JOVETIC (FIO) 5.5 940 KABASELE (TOR) 0 846 KEKO (CAT) 0 847 KLOSE (LAZ) 0 848 KOZAK (LAZ) 0 850 LARRONDO (FIO) 9.5 906 LIVAJA (ATA) 5.5 942 MALELE (PAL) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 6 855 MAXI LOPEZ (SAM) 0 856 MEGGIORINI (TOR) 4.5 934 MENGA (TOR) 0 858 MICCOLI (PAL) 6 859 MILITO (INT) 0 861 MOSCARDELLI (BOL) 6 862 MURIEL (UDI) 5.5 863 NENE' (CAG) 5 912 NIANG (MIL) 6 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 5 867 PALACIO (INT) 15 868 PALOSCHI (CHI) 5 869 PANDEV (NAP) 5 870 PAOLUCCI (SIE) 0 871 PAPONI (BOL) 0 872 PARRA (ATA) 0 874 PAZZINI (MIL) 13.5 876 PELLISSIER (CHI) 0 877 PINILLA (CAG) 4.5 879 POZZI (SIE) 0 880 QUAGLIARELLA (JUV) 0 921 RANEGIE (UDI) 0 925 REGINALDO (SIE) 0 882 ROBINHO (MIL) 6 883 ROCCHI (INT) 5 929 ROSSI G. (FIO) 0 885 ROZZI (LAZ) 0 943 SAHA (LAZ) 0 927 SAID (GEN) 0 920 SAMASSA (CHI) 0 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (SAM) 6 886 SANSONE N. (PAR) 6 888 SAU (CAG) 4.5 939 SFORZINI (PES) 0 938 SPERDUTI (PAL) 0 891 THEREAU (CHI) 5.5 892 THIAGO (CAG) 0 919 TONI (FIO) 6.5 894 TOTTI (ROM) 12 896 VUCINIC (JUV) 4.5 913 VUKUSIC (PES) 0 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 0
MEDIA QUOT. 5.74 10 6.76 20 6 16 9.62 31 5.82 6 6.8 18 6 2 5.75 6 7.13 23 6.73 20 6.07 7 6.75 17 7 19 5.7 12 6.67 8 6.11 11 6 5 5 6 5.94 11 5.12 11 7.48 25 8.42 38 6.18 7 5.79 7 6.87 25 6.4 15 8.04 36 4 1 6 4 6.22 13 6.8 20 6.53 14 8.31 32 8.33 15 6.1 8 6.92 15 5 9 6.7 18 7.13 23 6.9 22 4 2 0 11 5.25 3 0 3 6.23 16 7.39 16 6.33 16 6.58 18 5.25 9 7.64 26 0 4 9.5 4 7.62 24 5 4 6.38 6 7.3 7 6 2 5.25 4 0 1 7.18 20 6.8 9 6 12 0 5 6.94 21 7.53 27 5.36 5 7.04 11 6.47 12 6.21 7 7 2 7.36 24 7.36 26 7.42 14 6.02 13 6.8 6 5.67 4 5 4 7.88 26 6.28 14 6.09 16 5.3 4 7.46 18 5.94 8 6.5 9 6.42 15 5.29 4 6 10 0 1 5 10 7 4 5.1 3 6.5 4 6.62 17 6.93 10 7.7 28 5 12 0 8 6.6 20 6.11 13 7.1 17 8.06 36 6.91 23 5.25 8 5 4 5.56 4
CAMPIONATO P. V. G. 21 5 2 22 5,5 6 1 0 0 4 0 4 11 5,5 0 24 0 7 1 0 0 8 0 0 23 6,5 8 24 6 8 12 5 2 18 0 3 20 6,5 8 5 5 0 8 0 1 19 0 4 3 6 0 1 5,5 0 18 5,5 1 4 0 0 23 0 8 24 5 18 15 0 3 14 0 1 27 6,5 9 16 0 4 24 6,5 15 3 0 0 9 0 0 19 0 3 22 6 4 15 0 3 26 6,5 16 6 5,5 4 12 5,5 1 15 5 4 4 0 0 22 6 5 26 6,5 10 25 5 7 1 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 23 4,5 1 21 6 9 24 5,5 5 27 5,5 4 15 0 1 22 5,5 11 0 0 0 1 0 1 20 0 10 11 0 0 6 6,5 1 10 5,5 2 1 0 0 2 0 0 0 0 0 16 6 6 11 0 3 22 5 2 1 0 0 20 6 5 20 0 9 11 6 0 12 6 4 17 5 3 11 6 0 3 0 1 21 5 11 22 8 9 14 5 7 22 5 2 8 0 2 3 0 0 9 0 0 21 8 12 19 0 4 15 5 3 7 0 1 16 0 7 14 0 1 13 0 3 16 6 2 8 5 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 3 0 1 7 0 0 1 0 0 18 6 2 18 6 5 23 5 11 1 0 0 0 0 0 26 5,5 5 20 0 2 22 6,5 7 24 7,5 10 23 4,5 6 17 0 1 1 0 0 8 0 1
MEDIA ESPVOTO A. AMM 5.53 0 0/1 5.9 0 0/0 6 0 0/0 6.62 0 0/0 5.73 1 0/0 5.93 3 1/0 6 0 0/0 5.75 0 0/0 6.17 4 0/6 5.9 1 0/4 5.36 0 0/3 6.07 1 0/1 6.05 1 0/6 5.7 0 0/0 5.83 0 0/1 5.81 2 1/3 6 0 0/0 5.5 0 0/1 5.78 0 0/1 5.12 0 0/0 6.13 7 0/0 6.33 1 0/4 5.64 0 0/3 5.67 0 0/3 5.8 3 0/2 5.68 1 1/3 6.12 2 0/2 5 0 1/0 6.12 0 0/1 5.69 0 0/1 6.18 3 0/3 5.97 0 0/0 6.44 2 0/3 6.42 0 0/1 5.7 1 0/0 6 0 0/0 5 0 0/0 6 1 0/6 5.98 0 0/0 5.92 5 0/3 4 0 0/0 0 0 0/0 5.25 0 0/0 0 0 0/0 6.05 1 0/0 6.03 0 0/2 5.62 2 0/4 6.02 3 0/2 5.29 0 0/3 6.2 3 0/3 0 0 0/0 6.5 0 0/0 6.25 0 0/5 5.14 0 1/0 5.5 0 0/0 6.1 0 0/1 6 0 0/0 5.25 0 0/0 0 0 0/0 6 0 0/3 5.83 1 0/1 5.75 1 0/4 0 0 0/0 6.17 2 0/6 5.95 3 0/0 5.42 0 0/2 6 2 0/3 5.75 3 0/3 6.21 1 0/2 6 0 0/0 6.02 2 1/3 6.02 4 0/3 5.85 0 0/1 5.68 3 0/3 5.6 0 0/1 5.5 0 0/0 5.17 0 1/0 6.18 1 0/6 5.64 0 0/1 5.9 0 0/6 5.4 0 0/1 5.89 1 0/0 5.62 0 0/1 5.17 1 0/1 5.88 1 0/0 5.36 0 0/1 0 0 0/0 0 0 0/0 5 0 0/0 5.5 0 0/0 5.3 0 1/0 6.5 0 0/0 6.12 2 1/1 5.97 1 0/3 6.3 1 0/3 5.5 0 0/1 0 0 0/0 5.98 2 0/2 5.76 1 0/2 6.05 1 0/2 6.71 10 0/5 6 5 0/4 5.28 0 0/1 5 0 0/0 5.44 0 0/4
4
I NUMERI
6,71
La media voto di Francesco Totti, la più alta del campionato. Seguono due giocatori della Fiorentina: Pizarro (6,53) e Borja Valero (6,46).
3
Le doppiette in questa giornata: ci sono riusciti Bonaventura (Atalanta), Palacio (Inter) e Pazzini (Milan).
8
I punti persi da Daniele Conti per i cartellini in questa stagione. Il capitano del Cagliari è stato ammonito anche nell’ultima gara contro il Bologna.
CLASSIFICA GENERALE
27
CLASSIFICA DI GIORNATA
Pos. 1
Magic Manager Andrea Bartolucci
Città Monte S.Maria
Team Tiberina (PG) 3S
Punti 2002
Pos. 1
Magic Manager Leonardo Giorgetta
Città Termoli (CB)
Team F.C. Il Bosco
Punti 108
2
Giancarlo Coppa
Ardenno (SO)
Cielo Stellato 58
1995
2
Marco Iannace
Peschiera Borromeo (MI)
Maracanà10
104,5
3
Ermete Labbadia
Lenola (LT)
L'Uomo Dei Sogni
1994,5
3
Francesco Boncompagni
Dorno (PV)
La Rabiosa...
101
4
Federico Gianni
Viareggio (LU)
4-3-3
1990,5
4
Michele Di Pippa
Milano
The Bears
98
5
Marco Serena
Piacenza
Sereal Campeon 6
1989
5
Carmine De Pascale
Avellino
Bra7/2012
97,5
6 7
Francesco Di Comite Francesco Di Comite
Bari Bari
Piwi Team Laf G59 Piwi Team Laf G61
1984 1983,5
6 7
Gaetano Cucciniello Marcello Sanna
Cimitile (NA) Samassi (CA)
Blue Tiger 3-solo Un Capitano-3
97 96,5
8
Giancarlo Coppa
Ardenno (SO)
Cielo Stellato 86
1982,5
8
Leonardo Distaso
Monza
Team Leo
96
9 10
Roberto Cinque Ermete Labbadia
Novara Lenola (LT)
Faiv 104 Suspiria
1980,5 1980
9 10
Francesco Pratici Andrea Niero
Mulazzo (MS) Monza
Stef4 Cecilia
96 96
11 12
Francesco Pratici Marco Lo Medico
Mulazzo (MS) Bagheria (PA)
Stef4 Les Merengues 81
1980 1979,5
11 12
Andrea Ricotta Paolo Fastame
Alessandria Livorno
Serradifalco Fasteam 5
95,5 95,5
13
Gerardo Di Conza
Lioni (AV)
Gigi43
1979
13
Daniele Marando
Milano
Ayase12
95,5
14 15 16
Francesco Pratici Daniele Mazzoni Gianluca Marchese
Mulazzo (MS) Nembro (BG) Costanzana (VC)
Stef1 Sfu @ Laf 71 Nonno Arialdo 23
1979 1978,5 1978
14 15 16
Massimiliano Barghini Valerio Angioletti Gabriele Crippa
Pistoia Cordenons (PN) Mandello Del Lario (LC)
Las Locas Aston Vigna Orgoglio Italiano
95,5 95 94,5
17
Roberto Cinque
Novara
Faiv 102
1978
17
Gaetano Cucciniello
Cimitile (NA)
Il Pirata Morgan
94,5
18
Davide Collareta
Genova
Arbeloa21
1976
18
Cristian Carosi
Segni (RM)
Daila-flo-tommy 8
94,5
19 20
Davide Vallelonga Antonello Colaianni
Riace (RC) Cese Di Preturo (AQ)
Cu59 Mg4- 9 Giornata
1975 1975
19 20
Carmine De Pascale Piter Marando
Avellino Giaveno (TO)
M+mlupi Base137
94,5 94,5
Di Natale si è risvegliato Andrà ancora sopra i 20 gol? Totò è tornato a segnare, è arrivato a quota 15 reti e ora punta al prestigioso traguardo per il quarto anno di fila: più di 20 mila Manager credono in lui MARCO GUIDI
E alla settima partita Totò si risvegliò. Di Natale torna al gol a Pescara dopo un digiuno di ben sei gare. Caso raro per il bomber dell’Udinese che, parole sue, vive per gonfiare le reti avversarie. Per ritrovare un periodo di secca così lungo occorre spostare indietro le lancette del tempo di oltre cinque anni. Stagione 2007-08, nel girone d’andata l’attaccante campano non segna per sei giornate di fila, che sarebbero sette se si conta pure una domenica in cui proprio non scende in campo. 150 e non sentirli Sembrava di-
ventata una maledizione. Di Natale era alla ricerca del 150esimo gol in Serie A con la sua Udinese da gennaio. Ma vuoi un momento di appannamento, vuoi un po’ di sfortuna il bersaglio gli era sfuggito per sei weekend consecutivi. Fantallenatori increduli, tifosi bianconeri disperati. Prima della liberazione di Pescara, quando Totò per tre volte ha
calciato verso la porta di Pelizzoli, trovando infine la rete. Chi l’ha dura la vince. Così Di Natale è tornato in carreggiata e ora insidia da vicino Cavani ed El Shaarawy per il titolo di capocannoniere (nel mondo delle scommesse la sua quota è scesa ieri a 7 volte la posta). Anno difficile Gol a parte (ne
ha segnati 15 in 24 gare), la stagione di Totò al momento non è stata felice come al solito. A dircelo è la media voto (6,12), di molto inferiore agli ultimi tre anni (sempre sopra al 6,40). Sarà l’età (a ottobre saranno 36 primavere...), sarà un’Udinese che a inizio torneo ha stentato parecchio dopo le partenze di big come Asamoah e Isla. Niente panico, però. Ora le cose sembrano andare meglio ed esorcizzato il traguardo dei 150 gol bianconeri, c’è un altro record da raggiungere: andare sopra le 20 reti in campionato per il quarto anno consecutivo. Mancano appena 5 gol: forza Totò, 20.038 Magic manager credono ancora in te. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Di Natale, 35 anni, è all’Udinese dalla stagione 2004-05 LAPRESSE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
MOTORI
4
Alonso dipinge il fu
TUTTE LE DATE
Il calendario del Mondiale 2013 con le dirette tv
«Il 2012 è stato super Riuscirò a far meglio»
S 17 marzo GP Australia Diretta Sky 24 marzo GP Malesia Diretta Sky 14 aprile GP Cina Dir. Sky e Rai 21 aprile GP Bahrain Diretta Sky 12 maggio GP Spagna Dir. Sky e Rai 26 maggio GP Monaco Diretta Sky 9 giugno GP Canada Dir. Sky e Rai 30 giugno GP Gran Bretagna Diretta Sky 7 luglio GP Germania Diretta Sky 28 luglio GP Ungheria Dir. Sky e Rai 25 agosto GP Belgio Diretta Sky 8 settembre GP Italia Dir. Sky e Rai 22 settembre GP Singapore Dir. Sky e Rai 6 ottobre GP Sud Corea Diretta Sky 13 ottobre GP Giappone Dir. Sky e Rai 27 ottobre GP India Diretta Sky 3 novembre GP Abu Dhabi Diretta Sky 17 novembre GP Stati Uniti Dir. Sky e Rai 24 novembre GP Brasile Dir. Sky e Rai
Il ferrarista: «Nessun fastidio se Vettel ha un titolo in più Non cambierei la mia carriera neppure con Schumacher»
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA MONTMELÒ (Spagna)
Se pensate che Fernando Alonso sia stanco di lottare, che la frustrazione di aver perso il Mondiale ne abbia minato il carattere. Insomma, che il Samurai abbia deposto la spada, vi conviene cambiare idea. Lo spagnolo mette le cose in chiaro alla vigilia di un’altra stagione in cui rincorre il terzo titolo, infrangendo il tabù con la Ferrari. Barba incolta, occhi sereni, il due volte iridato lancia il suo messaggio dopo gli ultimi test a Barcellona, ospite a un evento dello sponsor con Felipe Massa. Motivazioni «Sono migliore del-
l’anno scorso — assicura Alonso —. Più preparato e più motivato. Nel 2012 ho fatto la stagione più bella della mia carriera, ma questa sarà ancora meglio. Allora partivo per la prima gara in Australia con poca fiducia. La macchina era a un secondo e mezzo dal vertice e io non pensavo che avrei lottato per il titolo. Ora è diverso. A Babbo Natale, come ogni anno, ho chiesto un’auto per vin-
cere. Mi aspetto che la Ferrari dia a Felipe e a me una vettura competitiva. Non chiedo che sia mezzo secondo più veloce delle avversarie, mi basta che sia due decimi più lenta». Obiettivi «La base di partenza
della F138 è infinitamente migliore. Il podio a Melbourne è un obiettivo possibile, se pensiamo che l’anno scorso finimmo quarti. La pressione è sempre la stessa, anche se in Cina arriverò a 200 GP. Voglio vincere il Mondiale, ci provo dal 2007. Mi resta la curiosità di scoprire quali siano i reali valori. Ricordo che l’ultima volta, qui a Barcellona, la Mercedes di Schumacher era la più veloce e poi in Australia fece doppietta la McLaren. La Red Bull sembrava non andare e invece vinse già in Bahrain». Massa: «Spero anch’io di poter lottare per il podio. Essere più competitivi in qualifica, dove soffrivamo, ci aiuterebbe. Abbiamo lavorato per questo. E il fatto che l’ala mobile non sia più libera è un vantaggio per noi». Orgoglio Alonso: «Non mi dà fastidio che Vettel abbia vinto un Mondiale più di me. Dormo
«
Lo spagnolo: «Un anno fa non pensavo di lottare per il titolo. Ora è diverso. Ma credo che la Red Bull sia ancora davanti
Pennelli da corsa Massa, De la Rosa, Alonso e Gené fanno i pittori. A sinistra, Fernando al simulatore
«
prima. Sono ambasciatore della Spagna, beniamino delle Asturie, cose di cui vado fiero e che non cambierei con niente». Rivali Alonso: «Per come è fini-
Felipe: «Abbiamo cercato di migliorare in qualifica. Il fatto che l’ala mobile non sia più libera per noi è un vantaggio»
tranquillo. Ognuno ha la sua carriera e io non farei a cambio con nessuno, neppure con Schumi, che ha vinto 7 titoli in un’altra epoca. Bisogna essere orgogliosi dei propri risultati. Io ho vinto un Mondiale in kart e due in F.1 con la Renault, ma oggi ho più apprezzamenti di
to il 2012, considerando che i regolamenti non sono cambiati, sarebbe una sorpresa maiuscola se la Red Bull non fosse davanti a tutti con margine. Noi non saremo i più veloci, ma neppure un secondo dietro. Se hanno vinto tre titoli di fila è perché hanno sempre inventa-
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
turo
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
Prova speciale
Un’emozione mondiale sulla 458 con Fernando La sfida a Massa, una battuta: «Non poteva capitarti un run peggiore di questo». La cronaca di un giro, sfidando la fisica DAL NOSTRO INVIATO
MONTMELÒ (Spagna)
Capisco che le cose si mettono male, quando Felipe Massa si sporge dal finestrino e in segno di sfida chiede a Fernando Alonso: «Si va via in tre questa volta?». Il terzo è Pedro De La Rosa, che aspetta dietro ai due su un’altra Ferrari 458 Italia colore rosso fiammante, pronto a lanciarsi in pista per un altro giro da pazzi sul circuito del Montmelò. «Conviene che mi allacci meglio le cinture», dico con una battuta ad Alonso. E lui sorridendo mi avverte che ci sarà da tenersi forte: «Non poteva capitarti un run peggiore di questo...».
Lo spettacolo a tutta manetta in Catalogna Sopra, Alonso sulla Ferrari 458 Italia; al suo fianco il nostro collega Luigi Perna. Sotto, lo spagnolo pronto per un altro giro e, ancora più in basso, la 458 Italia con cui il vice iridato ha dato spettacolo a Montmelò COLOMBO
facile lavorare. Quello che proviamo ci dà delle risposte precise. Mentre prima avevamo alti e bassi senza sapere perché. Dovremmo essere più vicini ai migliori, ma non si può dire guardando i test. Sarebbe come prevedere che il Barcellona vincerà alla domenica guardandolo in allenamento. Oppure chi vincerà tra Nadal e Djokovic vedendoli riscaldarsi. Se Federer fa un ace non significa che vincerà il Roland Garros e se Benzema segna un rigore non vuol dire che lo tirerà in partita al posto di Cristiano Ronaldo». Gomme «Il mio migliore inver-
to qualcosa. Dobbiamo essere più bravi di loro». Massa: «In inverno tutti parlano di tutti. Basta essere i più veloci in una giornata per diventare i favoriti. Di certo Lotus, Mercedes e Ferrari sembrano forti. Ma sappiamo quanto erano avanti Red Bull e McLaren a fine stagione. Non penso che la Red Bull abbia perso la strada». Sviluppo Alonso: «Questa, rispetto alla macchina del 2012, è una monoposto su cui è più
no con la Ferrari è stato nel 2010. Da allora la F. 1 ha avuto un’involuzione e anche queste nuove gomme ci hanno dato problemi. Al momento sono un’incognita per tutti, perché il degrado è stato più alto del previsto. Vorremmo capirne molto di più, ma ci riusciremo solo a Melbourne. Ho delle informazioni in tasca, anche sul bagnato, che userò al momento giusto. Le prime 4-5 gare riserveranno sorprese. E la strategia, con molte soste, sarà ancora più importante».
ma fondato appena Massa si rivolge ad Alonso e lo invita a cominciare un’inattesa gara: «Adesso parti prima tu!». Fernando, che continua a guardarlo divertito, accenna un sì con la testa e schiaccia l’acceleratore a tavoletta. La 458 Italia in un istante schizza in avanti come lanciata da una fionda. La spinta è scioccante
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La nuova Golf eletta a Ginevra auto dell’anno Una vittoria del made in Italy: la Vw è disegnata da de Silva Oggi c’è l’erede della Enzo
Si apre all’insegna del made in Italy l’83O Salone di Ginevra: la nuova Volkswagen Golf ha vinto in maniera schiacciante il titolo di Auto 2013. La nuova Golf è la settima generazione di un modello
macchina proprio accanto allo spagnolo idolo dei ferraristi è stato un caso. C’era da rispondere a un quiz su domande di storia della Formula 1 e di finanza, a margine dell’evento organizzato dalla banca che sponsorizza la scuderia di Maranello. Le regole erano chiare: ai primi venti sarebbe toccato andare in pista con Alonso o Massa, agli altri con De La Rosa o Genè. Io mi sono piazzato nono, rispondendo bene sulla finanza e malissimo sulla F.1, segno che forse dovrei cambiare mestiere, e così mi sono guadagnato un pass per il «paradiso». Al resto ci ha pensato la fortuna: numeri dispari in auto con Alonso, numeri pari con Massa. Perciò eccomi sul sediolino della rossa a destra di Fernando, con la vaga sensazione che la sorte se la stia ridendo alle mie spalle. Senza fiato Il sospetto si confer-
AL SALONE
CORRADO CANALI GINEVRA (Svizzera)
Occasione Come sia finito in
La settima generazione della Volkswagen Golf
che ha venduto oltre 29 milioni di unità. Perché made in Italy? Perché la prima l’ha disegnata Giorgetto Giugiaro nel 1974, l’attuale Walter de Silva, responsabile dello stile di tutto il Gruppo Vw. Oggi, invece, l’attenzione si sposterà sulla nuova Ferrari, la rossa più rossa di sempre che finalmente si svela: sarà dotata di un
pacchetto tecnologico unico nel panorama delle sportive. È l’erede della Enzo e avrà una missione ben chiara: essere la Ferrari più veloce, potente, innovativa della storia. Sarà spinta da un tradizionale 12 cilindri di 6.300 cmc abbinato ad un motore elettrico che servirà a spuntare un potenza di oltre 900 Cv, un livello mai toc-
cato fino ad ora da un modello del Cavallino. Se poi aggiungiamo che per la scocca si è ricorso, come nella Enzo, al carbonio, sfruttando l’esperienza acquisita in tanti anni di presenza in F.1, si intuisce che il peso supplementare necessario per alloggiare batterie e motore elettrico, pari a circa 120 chili, è stato contenuto ai minimi termini. Tornando al design della nuova Enzo, non c’è dettaglio che non sia funzionale al progetto e anche l’abitacolo compatto, ma non per questo scomodo per chi potrà salire a bordo, sarà all’altezza del blasone del marchio. «La nuova Ferrari è stata pensata sin dall’inizio per essere un capolavoro», ha spiegato Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Ferrari. Un altro italiano... © RIPRODUZIONE RISERVATA
SUL NOSTRO SITO LA RASSEGNA SVIZZERA IN TEMPO REALE Su Gazzetta.it scoprite tutto quello che c’è da sapere sull’83o Salone di Ginevra, aperto al pubblico da giovedì a domenica 17 marzo. Da oggi potete seguire le presentazioni alla stampa in tempo reale delle decine di anteprime mondiali visibili al Palaexpo. Tra queste anche le attesissime Ferrari, McLaren, Alfa Romeo, Lamborghini, oltre a moltissimi veicoli green. Online fotogallery, video e gli articoli dei nostri inviati. In più tutte le informazioni pratiche su come arrivare al Salone e le cartine dell’esposizione.
e sento stringersi la bocca dello stomaco senza poter respirare. Il finestrino destro è rimasto abbassato, però la velocità sale così in fretta oltre i 200 km/h che non riesco a spingere il bottone per sollevarlo. Per fortuna ci pensa Alonso, il quale subito dopo comincia a giocare in curva con la fisica come noi umani non possiamo neppure immaginare. In taxi La Ferrari urla impazzi-
ta al massimo dei giri e il due volte iridato la butta senza riguardi nel curvone di Montmelò, telegrafando sul pedale del gas per disegnare una traiettoria che si allarga verso l’esterno al limite dell’aderenza. Intanto, mentre io fatico anche ad orientarmi, Fernando lancia una rapida occhiata nello specchietto sinistro come se guidasse un taxi e si tiene all’esterno della curva in discesa, perché Massa lo sta sorpassando. Divertente per loro, assurdo per chiunque altro. Le due Ferrari ora viaggiano una dietro l’altra a pochi centimetri. Fernando resta incollato al brasiliano mezzo giro, intraversando la macchina ad andatura da rizzare i capelli. Poi sul rettilineo opposto dà fondo ai 570 cavalli, affianca Felipe e lo supera in frenata con le gomme che stridono più volte in cerca di grip. Le ultime tre curve le fa tutte in derapata, facendo fumare gli pneumatici. Quindi torna ai box da vincitore. Fine della giostra. Scherzi «Siete impressionan-
ti», gli dico mentre cerco di immaginarmi cosa debba essere un giro con lui sulla F.1. «Bella macchina», mi risponde. Scendo. Alonso torna a scherzare con De la Rosa, sgasando in modo ritmato per intonare un coro al suono dell’8 cilindri. Avanti i prossimi. Tocca alla fidanzata Dasha Kapustina. Almeno di lei avrà avuto pietà? lu.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Taccuino FARÀ 7 GARE CON CITROËN
Kubica sbarca nel Wrc Robert Kubica correrà 7 gare del Mondiale Rally con la Citroën nel la classe WRC 2. Il polacco, vittima di un grave incidente nel 2011, inizie rà dal Portogallo (11 14/4). Ma prima sarà alle Canarie per la terza gara dell’Europeo (21 23/3).
PRESENTAZIONI MOTOGP
Forward a 6 punte Presentato ieri a Milano lo squadrone Forward. In MotoGP cor rono Colin Edwards e Claudio Corti, con le Ftr Kawasaki; in Moto2 ci so no Alex De Angelis, Simone Corsi, Mattia Pasini e Ricky Cardus (Speed Up). Alla presentazione c’erano an che don Mazzi e Lele Mora. In Belgio vetrina per il team Marc Vds: confer mati in Moto2 Scott Redding e Mika Kallio con le Kalex, a cui si aggiunge Livio Loi (Kalex Ktm) in Moto3.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
SI RINGRAZIANO
IL BUONO DEL BIOLOGICO DAL 1978
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CICLISMO LA GARA GAZZETTA
v la guida
MARCO PASTONESI
identiKit & CARRIERA
Dorsale numero 1. Alla Tirreno-Adriatico, da domani, Vincenzo Nibali correrà come il campione uscente. Nibali, perché ha rinunciato alle Strade Bianche?
«E’ una delle corse che mi piacciono di più. Regala tante emozioni, ma anche tanti rischi. E stavolta ho voluto evitarli. Però mi è dispiaciuto».
DIRETTA SU RAISPORT2 E alla Roma Maxima?
«L’ho fatta anche se non era adatta alle mie caratteristiche. A Rocca Priora ho attaccato un po’ per vedere come stavo, un po’ per portare via un gruppetto. Quegli ultimi 40 chilometri, con il gruppo che insegue, si rivelano più lunghi di quello che sono e, se si fanno con una compagnia giusta, passano più in fretta. La nostra azione è stata buona: peccato che nel finale ci siamo fermati». Rispetto a un anno fa, come si sente?
«Forse un po’ più indietro. Ma allora puntavo al Tour, stavolta al Giro. Essere al massimo adesso sarebbe un problema». La Tirreno-Adriatico?
«Corro innanzitutto per onorarla: l’anno scorso sono stato protagonista e l’ho vinta. Corro anche per controllare la concorrenza in vista del Giro. E corro sempre per vincere, in questo caso per rivincere».
Domani il via da San Vincenzo La 48ª Tirreno Adriatico, organizzata da Rcs Sport, scatta domani con la cronosquadre da San Vincenzo a Donoratico. La corsa dei due mari è una delle più prestigiose del calendario per qualità di partecipazione. Ogni giorno diretta tv su Raisport2 dalle 14.30 e differita su Eurosport. Su Gazzetta.it servizi e cronaca live della corsa.
Nibali «Non sarò al top ma io corro sempre per vincere»
QUANTI BIG
La prima volta di Contador Vincenzo Nibali, vincitore 2012, parte col numero 1. Avrà avversari terribili: Contador (alla prima presenza), Evans (1˚ nel 2011), Rodriguez, Froome, Moser, Sanchez. Per le volate fari su Cavendish, Sagan, Degenkolb, Greipel, Bennati, Chicchi. Poi i migliori cronoman (Cancellara, Martin, Phinney) e cacciatori di tappe come Pozzato e Cunego.
Se pensa all’edizione 2012?
«Il percorso è simile. La tappa più importante mi sembra ancora quella di Prati di Tivo (dove vinse, ndr), anche se sarà leggermente più breve».
Alla Tirreno-Adriatico il re 2012 non ha intenzione di abdicare. «E già che ci sono misuro i rivali per il Giro»
«
Invecchierà pure lui prima o poi, ma intanto il lavoro — lui ha una vera religione dell’allenamento — lo tiene in alto».
La forma non è quella di un anno fa: se lo fosse sarebbe un problema VINCENZO NIBALI TERZO AL TOUR 2012
Ci sarà anche Rodriguez.
«"Purito" lo conosciamo bene. Ha quei guizzi cui nessuno riesce a tenere dietro». Ha visto anche Wiggins.
Molti avversari li ha già incontrati quest’anno. Froome?
«Ha conquistato il Giro dell’Oman. Mi sembra già molto competitivo. Poi, per mia fortuna, si concentrerà sul Tour». Contador?
«Non corre mai per fare lo spettatore. Dovunque vada, lascia il segno. Vuole essere protagonista anche se partecipa al giro del palazzo, figurarsi alla Tirreno-Adriatico».
«Non ci sarà, ma lo troverò al Giro. In Oman ha snobbato la corsa e si è nascosto. Quando si è visto è stato per aiutare Froome. Io non so fare come lui: l’istinto mi spinge a inventarmi sempre qualcosa. Non sono capace di stare fermo». Moser?
«Alle Strade Bianche ha fatto una bellissima azione. Lui è bravo a saper cogliere il momento giusto. Ha coraggio e gambe. E cresce nel modo giusto».
Evans?
«E’ serio, determinato, rigoroso, ha una voglia inesauribile.
S
tenza, una forza della natura». Insieme, Moser e Sagan prima o poi s’ingelosiranno l’uno dell’altro?
«Sono semplici, intelligenti e furbi per capire che la loro diversità è una garanzia di successo. Sagan a volte si fa prendere dal carattere, ma se sbaglia capisce e chiede scusa. Moser lo conosco meno: io pensavo di avere la testa fra le nuvole, ma anche lui non scherza. Però in corsa si trasforma».
Vincenzo Nibali, 28 anni, all’attacco domenica nel finale della Roma Maxima (sopra) e vincitore della TirrenoAdriatico 2012
A Prati di Tivo la tappa chiave
«A proposito: c’è stata una scossa anche nella zona a sud di Roma, domenica, mentre stavamo correndo. Ma non l’ho sentita. Forse in quel momento eravamo sui sampietrini».
Sette le tappe: sabato arrivo in quota a Prati di Tivo. 1ª tappa San Vincenzo Donoratico, cronosquadre, 16,9 km; 2ª San Vincenzo Indicatore, 232 km; 3ª Indicatore Narni, 190 km; 4ª Narni Prati di Tivo, 173 km; 5ª Ortona Chieti, 230 km; 6ª Porto S. Elpidio Porto S. Elpidio, 209 km; 7ª San Benedetto, crono 9,2 km.
Oppure il merito è della sua nuova posizione in sella?
«Escludo. La nuova posizione, più compatta e filante, ce l’ho sulla bici da crono, non su quella da strada».
BIONDI/BETTINI
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NELLA VINI FANTINI
Sponsor e contratti Di Luca non ci sarà
Nibali, visto come si sta trasformando il mondo?
«Le dimissioni di Papa Benedetto XVI: imprevedibili. Però Papa Giovanni Paolo II aveva resistito fino alla fine. Il successo di Beppe Grillo: travolgente. Però speriamo che a perdere non sia il popolo».
Non ci sarà Danilo Di Luca nella Vini Fantini alla Tirreno Adriatico. Gli aspetti burocratici legati al suo tesseramento (fidejussione all’Uci per coprire il contratto) e all’ingresso del nuovo sponsor Acqua&Sapone nel team hanno ritardato l’arrivo dell’abruz zese: forse Di Luca potrebbe esserci alla Sanremo.
Sagan?
«Peter è un fenomeno, una po-
Terremoti.
PARIGI-NIZZA IL VENTIDUENNE FRANCESE DI ORIGINE ALGERINA VINCE IN VOLATA LA 1a TAPPA
Bouhanni infilza Petacchi e Viviani Elia ora è a 1" ARRIVO: 1. Nacer BOUHANNI (Fra, Fdj) 195 km in 4.47’24", media 40,778 km/h; 2. Alessandro Petacchi (Lampre); 3. Elia Viviani (Cannondale); 4. Debusschere (Bel); 5. Haussler (Aus); 6. Renshaw (Aus); 7. Rojas (Spa); 8. Howard (Aus); 9. Bozic (Slo); 10. R. Feillu (Fra); 13. Oss; 150. Boonen (Bel) a 1’53". CLASSIFICA: 1. Nacer BOUHANNI (Fra, Fdj); 2. Damien Gaudin (Fra, Europcar); 3. Sylvain Chavanel (Fra, Omega) a 1"; 4. Westra (Ola); 5. Viviani; 6. Petacchi a 2"; 19. Gesink (Ola) a 6"; 31. Gilbert (Bel) a 8"; 35. Porte (Aus) a 9"; 49. Van Garderen (Usa) a 11"; 64. Fuglsang (Dan) a 12"; 76. Scarponi a 13"; 78. Basso a 14"; 92. Menchov (Rus) a 15". OGGI: 2ª tappa, Vimory-Cérilly di 200,5 km. In tv: diretta su RaiSport2 ed Eurosport dalle 14.45.
SETTE GIORNI DI CORSA
La volata di Nemours. Da sinistra: Jens Debusschere, 4˚, Nacer Bouhanni, 1˚, Alessandro Petacchi, 2˚, ed Elia Viviani, 3˚ BETTINI
Colpo doppio di Nacer Bouhanni alla Parigi-Nizza. Il 22enne di nonni algerini, ex gendarme che corre avvolto nel tricolore francese (senza scritte), è uno dei tanti emergenti tra gli sprinter. Ieri, con una volata imperiosa, ha battuto Alessandro Petacchi ed Elia Viviani, strappando la maglia gialla di leader della corsa al connazionale Damien Gaudin, vincitore a sorpresa domenica del cronoprologo, Ma il giudizio dello sprint è differente per i nostri due velocisti beffati dal transalpino. Il treno della volata è stato lanciato, per modo di dire, dall’Orica di Howard, ma gli australiani hanno sbagliato i tempi e sono andati lunghissimi. Finale con-
fuso. Petacchi, che ai 700 metri aveva dovuto fare a spallate con Renshaw per tenere la posizione, è rimasto solo e ha dovuto partire lungo sulla sinistra, a circa 230-240 metri dal traguardo: è stato battuto, ma non ha avuto nulla da recriminare. Viviani, invece, ha un po’ dormito nel momento di preparare lo sprint. Elia era a ruota di AleJet, ma nel momento caldo ha tentennato e perso posizioni. La sua poi è stata una volata a zigzag in rimonta e negli ultimi 50 metri è uscito alle transenne a velocità doppia. Ma ormai i primi due posti erano andati. Strana invece la corsa di Boonen. Il belga, uomo da classiche del Nord, è rimasto attardato a poco più di 20 km dall’arrivo, apparentemente a causa del vento: magari si sta nascondendo. Oggi, su un altro arrivo per velocisti, probabile rivincita. c.ghis.
DIRITTI TV E DIGITALI
Eurosport-Rcs: accordo per altri 4 anni Eurosport e Rcs Sport, che organizza le corse della Gazzetta dello Sport, hanno rinnovato e potenziato la collaborazione per i diritti televisivi e digitali. Nei prossimi quattro anni, ovvero fino a tutto il 2016, Eurosport trasmetterà le corse rosa in diretta, con un maggior numero di ore e in alta definizione. «Siamo orgogliosi del rinnovato accordo con Eurosport — ha dichiarato Giacomo Catano, ad di Rcs Sport —. Siamo anche certi che tale accordo consentirà di ottenere grandi soddisfazioni in termini di esposizione e ascolti».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
BASKET L’EA7 ALLA RICERCA DELL’ASSETTO GIUSTO
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Gentile e Melli: Milano ha cambiato coi giovani
I NUMERI
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punti di Melli e Gentile sugli ultimi 24 di Milano contro Siena, in 6’ e senza errori (5/5 al tiro).
Protagonisti nel successo con Siena, da qualche partita hanno sostituito Langford e Fotsis in quintetto: «Questione di energia» l’inizio delle partite dove abbiamo avuto dei problemi. Non tanto in attacco, quanto di intensità fisica e mentale in difesa. I primi a essere dispiaciuti degli alti e bassi siamo noi, qualche volta abbiamo avuto un approccio alla partita un po’ presuntuoso e supponente». Melli: «Io sono sempre a disposizione, anche da pivot come domenica. Ovvio il quintetto ha un fascino diverso. La scelta del coach è precedente alla questione Fotsis, l’ha fatta forse per risolvere due problemi: che io fossi più incisivo e per dare più tranquillità a Fotsis, ammesso che non lo fosse, in un momento particolare. Iniziare la gara, dove spesso abbiamo avuto problemi, mi responsabilizza».
LUCA CHIABOTTI
Hanno fatto cose mirabili e errori. Ma stavolta è andata bene, le prime hanno pesato più dei secondi: Alessandro Gentile e Nicolò Melli hanno deciso la sfida contro Siena. Con 22 punti e due triple chiave nell’ultimo quarto il primo, che si presentava col 16% da tre («Da piccolo, tiravo solo da tre... non è solo una questione tecnica, ma anche mentale» dice), con 5 punti di fila nel momento più caldo il secondo. I più giovani dell’EA7 sono stati gli antidoti di Sergio Scariolo ai problemi della squadra. Dentro Alessandro, fuori Langford, dentro Nicolò, fuori Fotsis dal quintetto iniziale. La cura è lunga, le ricadute frequenti. Ma intanto l’Emporio Armani ha raggiunto Cantù, ed è 2-0 con Siena e Roma che la precedono di 2 punti in classifica. Il terzo posto è lì, a un passo, poco per le aspirazioni e le aspettative della società, molto per come s’era messa la stagione. «Le sensazioni oggi sono buone, teniamole così — dice Melli mentre va a festeggiare il compleanno della nonna —: l’attimo positivo, il periodo è di alti e bassi: senza scordare il k.o. di Reggio Emilia, siamo consapevoli di quello che s’è fatto con Siena. E’ stata una partita diversa da altre volte, non la più bella, ma significativa: tutti siamo andati nella stessa direzione. Ora non facciamo proclami perché finora li abbiamo disattesi...». Contro Siena avete preso la squadra in mano anche in un finale convulso e tirato.
Gentile: «Giocare contro Siena che ci ha battuto l’anno scorso in finale ed è venuta a vincere la coppa Italia sul nostro
Come vivete gli alti e bassi, anche di utilizzo, a cui siete sottoposti a Milano?
Melli: «E’ una scelta che ho fatto due anni fa, se avessi voluto giocare di più non sarei venuto in una squadra di così grande ambizione, blasone e soldi. Credo che al di la delle statistiche il mio ruolo sia di equilibratore tra reparti, cercare di fare un lavoro oscuro. Non dico che ho giocato sempre bene, ma è quello che cerco sempre di fare». Gentile: «Avere due grandi giocatori davanti come Hairston e Langford è stimolante ma significa, anche, che lo spazio te lo devi conquistare. Io non sono abituato a stare dietro, non è facile. Ogni tanto vi dimenticate che ho appena compiuto 20 anni, sono il primo a saper che devo crescere e migliorare tanto e in tutto. Ma le critiche me le prendo ma sono contentissimo di come sta andando la mia crescita».
Alessandro Gentile, 20 anni, contro Siena. Sotto Nicolò Melli, 22 CAST
ERA FINITA 63-52
Avellino-Cantù 20-0 a tavolino Il Giudice Sportivo, visionato il referto di Avellino-Cantù, ha decretato la vittoria a tavolino 20-0 a favore della Sidigas (che aveva vinto 63-52 sul campo). La Foxtown aveva indicato Bruno Arrigoni (1o assistente) come capo allenatore (Trinchieri era assente per malattia) come già nella gara con Varese, quando invece la deroga è concessa solo in casi eccezionali e solo per una gara durante la stagione. Cantù ha presentato ricorso.
campo dà motivazioni forti. Ma, come dice Scariolo, dobbiamo tenere i piedi per terra. Abbiamo fatto tanti errori tecnici e tattici, la nostra squadra è molto più forte di quello che sta dimostrando ma con questa intensità, poi verrà anche il resto». Melli: «Forse perché siamo giovani, anche se ormai siamo abbastanza esperti, abbiamo fatto le scelte senza pensare troppo. Non abbiamo mai avuto paura di perdere, sentivamo di avere in mano le redini della partita. Poi è andata bene...». Gentile e Melli in quintetto: ha funzionato.
Gentile: «Credo che mettere me e Nicolo in quintetto dipenda dalla ricerca di maggiore concentrazione e impatto al-
punti di Gentile nel doppio confronto con Siena, top scorer di Milano in tutti e due i successi
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vittorie di Milano in 5 partite nelle quali Melli è partito in quintetto.
2-0
Bilancio di Milano contro Siena in stagione regolare: lo è anche con Roma che la precede di due punti in classifica
Bravi&cattivi di MASSIMO ORIANI
Sassari, una vittoria da grande squadra
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Travis Diener
Un Diener tira l’altro. Una settimana fa era stato Drake con una prova monstre a trascinare il Banco di Sardegna alla vittoria su Pesaro, domenica è toccato a Travis: 29 punti, 4 rimbalzi e 4 assist nel capolavoro di Brindisi, che ha permesso alla Dinamo di mantenere la vetta assieme a Varese, 6a vittoria a fronte di 2 sole sconfitte nel 2013 (la migliore con Milano, Reggio Emilia e Roma). Ancora più significativa perché da grande squadra: mancavano due americani del quintetto, Easley e Thornton, l’Enel si era portata avanti di 14 (70-56) nel 3o quarto, sarebbe stato umano mollare. Invece no, Sassari ha dimostrato di aver fatto un ulteriore passo in avanti.
Trascinata da Ala-Diener (l’altro, il cugino, è Man-Drake Diener...) ha rimontato e vinto su un campo non facile. «La vittoria più bella dei miei tre anni con la Dinamo» l’ha poi definita a ragion veduta il play di Fond du Lac, autore anche del canestro che ha deciso la sfida, la tripla del +4 nell’ultimo minuto di gioco. Sassari è prima e non è un caso. E’ la squadra che segna più punti in serie A (89.2 a partita, 5.4 in più della seconda, Varese con 83.8), quella che serve più assist (16.8, davanti a Cantù con 14), tira meglio da due (57.1%, seconda Brindisi con 55.9), e da tre (39.2 contro i 38 di Cantù) e quella che perde meno palloni (12.7, alla pari con Montegranaro).
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Kangur (Siena)
Bologna
Chiede scusa a tifosi e sponsor per la figuraccia fantozziana con Montegranaro (anche a 35 prima del 24 finale). Com’è Umana lei...
Fa 2/7 ai liberi nei 2’ finali, 5 errori pesantissimi per uno che aveva 16/20 (80%) in stagione. La mano trema anche ai gelidi estoni.
Siae3 o Okonoplast che si chiami, Bologna (Hasbrouck nella foto) perde sempre (1 9 nelle ultime 10). Provasse con Victoria’s Secret?
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Tsaldaris
Avellino
Nel 2013 è 6 2, 1a con Milano, Sassari e Roma. A Pesaro con l’ex Daniele Cinciarini (foto) ha vinto la 4a in fila. La neopromossa è promossa a pieni voti.
Con uno Tsaldaris (foto) «Angelico» Biella aggancia la Scavo all’ultimo posto. E i tifosi si mobilitano per salvare il club. Applausi.
Lakovic (foto) 27 punti, 7 assist, 33 di valutazione, Ivanov 21 rimbalzi: peccato che per il 20 0 a tavolino è come se non avessero mai giocato...
Reggio Emilia
Hackett contro gli arbitri su Twitter
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Venezia
IL CASO
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I tweet di Hackett di domenica
L’anno scorso fu un twitter con la foto taroccata degli arbitri della semifinale di Coppa Italia in maglia di Siena che costò ad Alessandro Gentile un deferimento con la richiesta di tre giornate di squalifica, ridotte poi a una. Stavolta è Daniel Hackett a twittare messaggi durante Milano-Siena critici nei confronti degli arbitri. Quello conclusivo: «Non ho scritto né offese né parolacce né scritto la parola che identifica i giudici di gara... Ho espresso i miei pensieri e ne ho il diritto... Multate questo... I ragazzi non meritavano un finale così. E dopo Pesaro ci risiamo!». Già domenica sera, Daniel aveva cancellato alcuni messaggi, ieri ha chiuso l’account. Hackett è un impulsivo, senza fare troppi drammi, ha sbagliato e pagherà. Twitter vale una dichiarazione a mezzo stampa, visto il precedente Gentile, verrà squalificato. Polemiche Milano-Siena solleva spesso polemiche. La Mps ritiene che ci fosse fallo su Sanikidze a 7" dalla fine sul -1 (difficile dirlo, anche con le immagini), ma di certo il seguente antisportivo di Kangur grida vendetta. Tutti i falli per fermare il tempo sono, nell’intenzione, antisportivi. Dice la regola: «Se un giocatore non sta effettuando alcun tentativo di giocare la palla e avviene un contatto, il fallo è antisportivo». Ma allora lo era anche l’intervento di Green su Brown a -12" dalla fine. Viene data agli arbitri una responsabilità di interpretazione eccessiva complicata dalla loro qualità. Banchi domenica diceva: «La designazione di stasera è stata preparata con due contenitori da cui sono stati estratti due nomi. Hanno arbitrato i più fortunati, non i più bravi, cioè chi è stato estratto. In Eurolega c’è l’eccellenza assoluta, qui può capitare in una gara così il n.10 e il n.20 del ranking arbitrale». E’ il problema del sorteggio, soluzione di emergenza per l’emergenza delle designazioni degli anni passati inspiegabili (se non pensando male), un sistema spazzato via appena un dirigente, Livio Proli, ha voluto sollevare fino in fondo la questione. Oggi il problema è la qualità degli arbitri: Facchini, nuovo responsabile, sta lavorando duro e il basket è più sereno. Poi capitano spesso arbitraggi insufficienti. Ma su questo, e sulla valutazione dei fischietti, si può migliorare. Cominciando dalle piccole cose: gli antisportivi, i passi... La gente non capisce più niente (anche noi, n.d.r.). chiabo
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BASKET NBA
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HOCKEY PRATO STORIA DI WORLD LEAGUE
Durant e Kobe domenica da star a Los Angeles Kevin batte i Clippers, Bryant ferma Atlanta Thunder da finale, Lakers ora da playoff?
Chiara Padalino, Elisabetta Pacella, Alessia Padalino e Giulia Pacella. Le Padalino hanno 28 anni, le Pacella 18
L’Italia che sogna sotto il segno delle gemelle
MASSIMO ORIANI
Come passare una domenica di marzo a Los Angeles? Downtown, facendo dentro e fuori dallo Staples Center. Il sogno di tanti appassionati di basket Nba. Ore 12.40 palla a due tra Clippers e Thunder, poi quattro passi e uno spuntino a L.A. Live, la zona centrale della città rivitalizzata con l’apertura di cinema, negozi e ristoranti, e, alle 19.30, tip off tra Lakers e Hawks. Cosa chiedere di più alla vita?
Alessia e Chiara Padalino, Elisabetta e Giulia Pacella: due coppie di azzurre identiche
Foto Due match che hanno foto-
grafato buona parte di quanto sta accadendo a Ovest. I Clippers non sembrano essere pronti per lottare per l’anello (hanno perso le ultime 5 gare contro Oklahoma City, San Antonio e Miami), Durant e soci continuano a dettar legge, mentre la promessa di accedere ai playoff di Kobe Bryant potrebbe essere mantenuta. Durant non vincerà l’mvp, vista la stagione mostruosa di LeBron James, ma è di gran lunga il secondo miglior giocatore della lega. I suoi 35 punti sono arrivati con 25 tiri, nonostante un inusuale 12/15 ai liberi. Tre errori sono tanti per uno che li tira col 90.7% (dato incredibile: ne ha tentati 546, Curry, 2o col 90.4%, è fermo a 209). Unico neo: il pugno di Ibaka rifilato nelle parti basse a Griffin: era da espulsione, inspiegabilmente gli arbitri, pur avendo visto al replay, si sono limitati a un fallo tecnico. Oltretutto il congolese ha poi segnato i 3 punti della sicurezza a 59" dalla fine.
MARIO SALVINI
Kevin Durant, 24 anni, ala dei Thunder, contro Blake Griffin, 23 AFP
glior bilancio (13-5) della lega (dietro a Miami con 16-2, San Antonio con 13-3 e Denver con 12-4), il 3o a Ovest e le previsioni statistiche di Espn, che non più di 15 giorni fa non gli davano più del 29% di chance di centrare i playoff, ora li piazzano all’ottavo posto a fine stagione, con 42 vittorie, alla pari con Utah. Forse la visita di Nole Djokovic nello spogliatoio dei Lakers nel prepartita ha ispirato i californiani. Sicuramente ha stimolato Howard, che ha cercato di convincere il serbo d’aver vinto un torneo di tennis scolastico. Pare gli abbia anche detto che sa tirare i liberi... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Kobe finisseur In serata è tocca-
to ai Lakers, capaci di vincere per la 13a volta nelle ultime 18 gare. Kobe (34 punti) ha messo il canestro decisivo a 9" dalla fine: in questa stagione è la prima volta che gli riesce nell’ultimo minuto (0/2 prima di ieri) mentre l’anno scorso ne aveva infilati 7 (su 14), secondo solo agli 8 di Chris Paul. Dal 25 gennaio i gialloviola hanno il 4o mi-
Risultati: Indiana-Chicago 97-92 (West 31; Belinelli e Butler 20); LA Lakers-Atlanta 99-98 (Bryant 34; Horford 24); Washington-Philadelphia 90-87 (Webster e Wall 16; Wright 15); Orlando-Memphis 82-108 (Nicholson, Moore e Afflalo 12; Prince 14); San Antonio-Detroit 114-75 (Ginobili 17; Monroe 16); Houston-Dallas 136-103 (Parsons 32; Mayo 18); Sacramento-Charlotte 119-83 (Salmons 22; Mullens e Henderson 12); LA Clippers-Oklahoma City 104-108 (Paul 26; Durant 35).
stars& stripes BELINELLI 20 PUNTI MA BULLS K.O.
Bella prova di Belinelli, che ha segnato 20 punti in 45’ (8/12 dal campo con 4/5 da 3) con 5 assist contro Indiana, che però ha piegato i Bulls.
SUPER PARSONS E’ il giocatore più cresciuto rispetto all’anno scorso: Chandler Parsons, che ha chiuso con 32 punti e 12/13 dal campo nella vittoria di Houston su Dallas.
MESSAGGIO SPURS D’accordo, erano i Pistons, ma gli Spurs hanno mandato un messaggio alla lega: pur con Tony Parker fuori 1 mese, per gli avversari la vita non sarà facile, come dimostra il +39 finale.
CRISI VIRTUS PAGA L’ALLENATORE
Bologna, addio Finelli Al suo posto c’è Bechi BOLOGNA
Dopo la fuga di Ricky Minard e il k.o. di Biella, ultima in classifica che evoca gli spettri della retrocessione, la crisi della Virtus ha vissuto ieri la fase più acuta con l’esonero di coach Finelli, giubilato dall’a.d. Claudio Sabatini all’ora di cena. Un provvedimento che fa capire quanto siano profondi i problemi dentro la V nera fresca di nuovo sponsor ma sempre in difficoltà nelle scelte tecniche degli ultimi anni. Ovviamente Finelli paga il crollo dei risultati con 9 sconfitte nelle ultime 10 partite. «Con
Alex Finelli, 45 anni CIAMILLO
grande dispiacere abbiamo deciso di sollevare Finelli dal suo incarico — ha spiegato Sabatini usando il plurale in ossequio ai soci della Fondazione — ma purtroppo non c’erano più le condizioni per proseguire nel rapporto perchè l’allenatore non aveva più in pugno lo spo-
Facce di un’Italia felice. Uguali a due a due. Storie parallele e affascinanti di una nazionale arrivata dove non era mai stata prima d’ora. Alessia e Chiara, Elisabetta e Giulia, azzurre ognuna con il proprio doppio. E se già sarebbe una bella curiosità avere una coppia di gemelli in una nazionale, figuriamoci due. Eppure è questo quel che succede nell’Italia dell’hockey prato che domenica a Valencia ha vinto il Round 2 di World League a Valencia. Che ci sono Alessia e Chiara Padalino, nate il 26 aprile del 1984. E Giulia ed Elisabetta Pacella, nate dieci anni dopo, il 3 maggio 1994.
Poeta k.o. Intanto la Virtus perde Poeta per almeno una dozzina di giorni. Gli accertamenti dopo l’infortunio di domenica parlano di sospetto stiramento dei flessori della gamba destra, il regista sarà sottoposto a nuovi esami e salterà la gara contro Caserta. Sabatini sta sondando il mercato dei play: piacciono Jacob Pullen, ex Biella e in uscita da Gerusalemme, e Curtis Jerrells che ha lasciato il Besiktas per questioni economiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA
a.to.
AL ROUND 3
Risultato storico Ora con l’Olanda e la Germania
Tris mancato E diciamo subito
che le coppie avrebbero potuto essere tre. Perché nella rosa della squadra di Fernando Ferrara ci sono anche le De Guio dell’Amsicora Cagliari. Solo che a Valencia è potuta andare solo una delle due, Marta. L’altra, Giulia, è rimasta a casa a studiare: fa medicina, aveva esami imminenti. Ed è un peccato. Ma in passato è già successo che siano state tutte e sei in squadra insieme, per quello che è probabilmente un record mondiale
football gliatoio». Ora l’ex patron, peraltro sempre plenipotenziario nella gestione del club, punterà su Luca Bechi, 43enne coach livornese con un passato a Biella, Brindisi e Ucraina, che già oggi sarà presentato. Bechi sarà il 10o coach nel decennio sabatiniano.
in fatto di squadre nazionali. Anche così, però, in un momento che per l’italdonne è da considerare storico, avere Alessia e Chiara, Elisabetta e Giulia è un bel caso. Tanto più che stiamo parlando di vere protagoniste: Alessia Padalino è stata la mvp del torneo di Valencia, mentre Elisabetta Pacella ha segnato la rete della vittoria per 1-0 all’Irlanda che domenica ci ha dato il primo posto e ci qualifica al Round 3, tra le migliori 16 squadre del mondo.
Nfl: finisce male il provino della donna kicker È finito sul nascere il sogno di Lauren Silberman (nella foto AP) di diventare la prima donna a debuttare nella Nfl. La 28enne, che gioca con una squadra di calcio del Wisconsin, puntava a diventare kicker dei New York Jets, ma il provino è stato un disastro, Al primo calcio, che ha percorso appena 16 yard, è atterrata male e si è infortunata. Il secondo è stato ancora più corto, 14 yard, e a quel punto, visibilmente zoppicante, ha chiesto di vedere uno dei tecnici e non ha più calciato.
Vincendo il Round 2 di World League domenica a Valencia (davanti a Spagna e Irlanda), l’Italia è qualificata per il Round 3, tra le migliori 16 squadre al Mondo. Se consi deriamo che l’Italia non è mai stata a Mondiali o Olimpiadi, né alla vecchia Coppa del Mondo, è un risultato storico. Il Round 3 è a Rotterdam (13 23 giugno) con l’Olanda, Germania, la Nuova Zelanda e Sud Corea.
Capirsi al volo Le Padalino sono
nate all’Aia da mamma olandese e papà foggiano. Alessia a dire il vero ha vinto europei juniores e anche un Mondiale indoor senior con l’Olanda. E al Klein Zwitserland, club della sua città in cui gioca anche la sorella, è la capitana. Averla portata in maglia azzurra è stato un bel trionfo. «Loro dicono che si rivedono molto in noi», racconta Elisabetta Pacella. Perché molte delle dinamiche ovviamente sono le stesse. «Io e mia sorella ci capiamo con uno sguardo, anzi a volte non c’è nemmeno bisogno di quello. E per Alessia e Chiara è la stessa cosa. Ovviamente non è solo una questione di campo: è bello sapere di avere in squadra chi ti comprende meglio di chiunque altro al mondo. Per me e Giulia l’hockey è sempre il primo argomento di conversazione. Anche se poi di fatto non siamo così uguali come potrebbe sembrare. Per esempio io sono molto più maschiaccio di mia sorella: lei adora lo shopping, io lo detesto. Lei fa il linguistico, io lo scientifico». Tutte e due però a 16 anni sono emigrate da Cernusco sul Naviglio a Roma, dove giocano nell’Acea San Saba. Per crescere e migliorare. Così che l’Italia, entrata nel segno delle gemelle, ora può sognare in grande. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TENNIS IL PRIMATO
TRIATHLON A MILANO
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IL PARALLELO LA ROMAGNOLA RISCRIVE LA STORIA AZZURRA NEI PRIMI 3 MESI DELLA STAGIONE
IN GAZZETTA LA FESTA CON LAUREUS
I PREMIATI DEL 2012 Gli oscar del triathlon 2012
Elite uomini Alessandro Fabian Elite donne Anna Maria Mazzetti GDS
Nessuno supera Sara in 9 settimane e mezzo Quest’anno la Errani è la professionista che ha vinto più singolari: 18. E’ record assoluto italiano dal 1˚ gennaio ad oggi stralian Open 2011 di Flavia insieme all’argentina Dulko, addirittura Roland Garros e Us Open 2012 ed Australian Open 2013 di Sara, sempre con l’amica Roberta Vinci. Così come l’ha sorpassata nelle prove dello Slam, dove la 25enne romagnola vanta, nel 2013, la finale al Roland Garros, i quarti a Melbourne e le semifinali a New York, mentre la 31enne pugliese — per colpa di infortuni e amnesie —,
VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
Come lei non c’è nessuno. Almeno nel tennis italiano, Sara Errani è la prima a vincere 18 partite (7 sconfitte) in queste magiche 9 settimane e mezza d’inizio anno — peraltro record assoluto 2013 anche Wta —, con l’acme di un titolo (domenica sulla terra rossa di Acapulco) in tre finali. Quasi come lei, aveva fatto più recentemente solo lei stessa, la tenace romagnola, nel magico 2012 della clamorosa esplosione, con 16 partite vinte e 5 perse dall’1 gennaio ai primi di marzo. Cioé nella tradizionale vigilia del «coast to coast» sul cemento Usa, California-Florida, che scatta giovedì a Indian Wells e si conclude a Miami.
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singolari di fila-record vinti da Adriano Panatta nel 1976 fra Roma, la coppa Davis e Parigi. Nell’estate 2009, Flavia Pennetta, ne infilò 15, vincendo Palermo e Los Angeles, con le semifinali a Cincinnati. Sara Errani è nata a Bologna il 29 aprile 1987, alta 1.64, pesa 60 chili AFP
LA CLASSIFICA
Sarita resta n. 8 Vinci sempre 16 Fognini sale al 36 Il bis ad Acapulco lascia la Errani al numero 8 del mondo a 65 punti da Kvitova. Invariate i primi 10 e le prime 10, Vinci resta 16, Pennetta scade a 101; fra gli azzurri, Seppi è sempre 20, Fognini sale al 36 (record 32 nel 2011), Lorenzi al 49, Bolelli scivola al 75 e Starace al 205.
Alessandro Fabian premiato da Ana Cretu BOZZANI
Age group donne Sara Tavecchio Giovani uomini Matthias Steinwandter Giovani donne Angelica Olmo Squadre Canottieri Napoli Eventi Triathlon Internazionale di Bardolino Paratriathlon Michele Ferrarin
Notte da Oscar per il movimento «Pronti a volare» Premio a Fabian, 10o ai Giochi «Che forza al via». Vedana: «Siamo nella fase di stacco» ALBERTO FUMI MILANO
Il triathlon italiano ha tirato fuori dall’armadio il vestito buono e si è regalato una notte da Oscar. Ieri sera nella sala Buzzati in Gazzetta, Linus ha presentato l’evento voluto da Laureus Italia che ha radunato l’intero movimento. «Sono colpito dall’affluenza — dice il direttore di Radio Deejay — è un piacere vedere gli atleti in una veste diversa e sentirsi parte del gruppo». Il migliore Dopo le selezioni on line, la giuria di esperti ha assegnato il premio di miglior atleta dell’anno ad Alessandro Fabian, 10º a Londra al debutto ai Giochi e ambasciatore Laureus. «L’Olimpiade è stato il momento più bello della carriera sportiva. Alla partenza senti un’esplosione di emozioni, come se potesse cambiarti la vita». Il più prestigioso premio al femminile va ad Anna Maria Mazzetti, 46ª ai Giochi dopo una sfortunata caduta in bici, che da gennaio si allena in Australia a Canberra. Gli altri In un clima familiare, festoso e goliardi-
Pennetta Quasi come lei, c’è
stata Flavia Pennetta, che, nello stesso periodo, nel 2008, s’è fermata a 15 successi e 5 sconfitte e, nel 2005, ha firmato un bel bilancio 12-4. La chiave delle due prestazioni di rilievo è sicuramente il torneo di Acapulco, in Messico, il preferito di Flavia, che ci ha giocato 7 finali (vincendo proprio nel 2005 e 2008), deragliando poi, di malavoglia, verso tappe del circuito più prestigiose e ricche di premi per migliorare la classifica. Ottenendo in premio il numero 10 — prima italiana di sempre — il 17 agosto 2009, altro limite che la Errani ha migliorato, nel paralle-
Age group uomini Giuseppe Solla
lo, con la Pennetta, fino ad arrivare al 6 (oggi è 8).
s’è fermata tre volte ai quarti, e solo a Flushing Meadows.
Doppio A parte il gioco da fondocampo, la tenacia e la matrice di scuola spagnola (Flavia a Barcellona, Sara a Valencia), le due azzurre hanno sicuramente in comune Acapulco, che la Errani ha vinto nelle ultime due edizioni, firmando il bis fallito dalla veterana, oggi ancora in vantaggio come titoli Wta: 9 a 7. Dopo averla eguagliata al numero 1 del mondo di doppio (la Pennetta il 28 febbraio 2011) ed averla abbondantemente superata nei trionfi Slam di specialità: Au-
Famiglia I punti di contatto fra Flavia Pennetta e Sara Errani sono tanti. A cominciare dalle famiglie, benestanti, che si sono accollate l’onere finanziario degli inizi, con genitori sportivi praticanti che le hanno dato un’ottima educazione. Per continuare con l’amore per la Fed Cup che ritroveranno, insieme, il 20-21 aprile, al Ct Palermo. Dove hanno giocato, entrambe, tre finali del torneo Wta: Sara con due successi, Flavia con uno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
co, è stata completata la carrellata di premiazioni. Michele Ferrarin è il migliore nella categoria Paratriathlon: dopo due finali nel nuoto a Londra, punta dritto a Rio de Janeiro nella triplice diventata la sua grande passione e il suo nuovo orizzonte sportivo. L’oscar per la gara migliore va al triathlon olimpico di Bardolino, disputata per la prima volta nel 1984 che attualmente raduna 1200 atleti, tra i giovani premiati Matthias Steinwandter e Angelica Olmo, la Canottieri Napoli tra le squadre, Giuseppe Solla e Sara Tavecchio per la categoria age-group. Il futuro La serata è stata una sferzata di energia.
Fabio Vedana, ora allenatore nella nazionale svizzera con cui ha vinto la gara femminile a Londra, sottolinea i segnali positivi. «Il movimento è in crescita. Il triathlon italiano è nella fase di stacco: mancano il volo e l’atterraggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ATLETICA IL CAMPIONE EUROPEO INDOOR
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L’AMICO DONATO «FA COSE UNICHE»
SONO CINQUE GLI AZZURRI SUL PODIO UN ORO, UN ARGENTO E TRE BRONZI
Tra Fabrizio Donato, bronzo olimpico e Daniele, compagni di fatiche, c’è grande amicizia. «Quel che fa per raggiungere questi obiettivi non l’ho visto mai fare» dice il laziale COLOMBO
I cinque azzurri saliti sul podio agli Europei indoor di Göteborg che hanno portato l’Italia al 5˚ posto nel medagliere. Da sinistra Veronica Borsi (bronzo nei 60 hs), Simona La Mantia (bronzo nel triplo), Daniele Greco (oro nel triplo), Paolo Dal Molin (argento nei 60 hs) e Michael Tumi (bronzo nei 60) COLOMBO
Tre balzi nella fede Greco: «Quando Gesù è con me volo lontano» «Il premio? In pellegrinaggio a Medjugorje Canto solista in chiesa, così prego due volte»
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ALTRI CASI
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S L’«anello» di fidanzamento con Francesca, anche lei triplista, è stato un rosario
mi per la mia gloria, che è vana. Ma per quella di Dio — sostiene —. Condivido questo dono con Francesca. Quando ci siamo fidanzati, l’anello è stato un rosario. Dalle nostre parti si dice che il vento unisce i fumi e il Signore unisce le persone». Al punto che i due, a breve, potrebbero trascorre qualche giorno di vacanza a Medjugorje. «Per una quindicina di giorni — spiega — starò tranquillo, recupererò gli infortuni. Francesca frequenta la quinta ragioneria: suoi impegni permettendo, potremmo approfittarne». DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI GÖTEBORG (Svezia)
Domenica sera, per festeggiare, una pizza da un ristoratore napoletano amico di Antonietta Di Martino («Siamo andati a suo nome»), ieri il lungo ritorno verso casa. Fino a Monaco di Baviera con tutta la squadra, a Roma con una parte, a Brindisi con coach Raimondo Orsini, così come negli 80 km d’auto per Galatone. Arrivo a destinazione, verso mezzanotte. Daniele Greco, occhialini d’ordinanza («Sono miope e astigmatico, quando salto solo lenti a contatto») e pizzetto curato, nel bagaglio a mano, rispetto al viaggio d’andata, ha messo la medaglia d’oro da campione d’Europa indoor del triplo. Conquistata grazie a un 17.70 che, forse, vale persino di più. Resta un solo rimpianto: «Domenica, per più motivi, non sono riuscito ad andare in Chiesa».
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Non cerco di migliorare per la mia gloria che è vana: salto per quella di Dio
La sua fede è vissuta con semplicità. «In famiglia, con la mia ragazza Francesca, con gli amici. Cantavo nel coro della parrocchia di Galatone — ricorda —. Nell’ambito, insieme a Maurizio, Luca, Alessio, Manuel e Daniele, eravamo i "Fantastici 6". Ma per la mia attività non potevo seguire sempre le prove. Non lontano, a Lido Conchiglie, frazione di Sannicola, le
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Il solo rammarico di Göteborg è che domenica non sono riuscito ad andare a Messa
funzioni erano rimaste senza accompagnamento. Così ora, alla domenica, alternandomi con Federica e con Massimiliano alla chitarra, presto servizio alla comunità da solo. San Francesco diceva che chi canta prega due volte». Pellegrino Questa forte spiritualità non può non entrare nell’atletica. «Non cerco di migliorar-
S Jonathan Edwards Primatista del triplo con 18.29, figlio di un pastore anglicano, fino al 1993 rinunciò a diverse gare per non gareggiare la domenica
S Nicola Legrottaglie Difensore del Catania, fa parte degli «Atleti di Cristo» e finanzia il progetto «Missione Paradiso»
Obiettivo Mosca Il futuro, a 24
La maglietta Greco è uomo pro-
fondamente religioso. Si è ben capito anche dopo il trionfo alla Scandinavium Arena, quando ha schierato la T-shirt con la scritta a mano «Gesù vive in me» e «Tutto io posso in colui che mi dà la forza». «L’ho preparata dopo aver vinto gli Europei under 23 di Kaunas 2009 — racconta —. Da allora, quando gareggio, la porto con me. Ma la indosso solo quando, a quei richiami, sento di aver corrisposto in pieno, quando riesco a dare il massimo. Ecco perché l’ho tirata fuori lo scorso anno a Potenza, quando saltai 17.47 con la febbre e in quest’occasione».
Ostacoli A sentirlo si ha l’impressione che dietro il successo di Göteborg ci sia stato un disegno celeste. «In questi giorni — riassume — ho combattuto contro molti acciacchi. Ho tenuto a bada la caviglia sinistra con gli antidolorifici, ma l’infiammazione pubica s’è presto riflessa sull’adduttore destro e poi al polpaccio sinistro. Insomma, ero ai limiti». Difficile capire, allora, come un simile exploit sia potuto materializzarsi. «Fuor da ogni altra considerazione — sorride — è arrivato perché sono in grande condizione e ho interpretato al meglio una pedana strana. Pareva sorda, in realtà restituiva tanto. Il rischio era anticipare l’azione. Per questo ho allungato la rincorsa. A casa era a 41.60 metri, quando l’ho provata giovedì l’ho portata a 42.00, venerdì in qualificazione a 42.80 e sabato, in gara, a 43.20».
Eric Liddell Scozzese, figlio di missionari protestanti in Cina, ai Giochi di Parigi 1924 rinunciò a correre i 100 perché le batterie erano di domenica
Daniele Greco, 24 anni, nella foto grande aspetta, pregando, la misurazione del 17.70. A sinistra al salto, mentre rastrella la sabbia d’oro e con la maglietta dedicata al Signore. A destra il crocefisso al dito AP, AFP, COLOMBO
anni compiuti venerdì, è dalla sua parte. «I piani non cambiano — ammette — resto coi piedi per terra. E col mirino puntato sui Mondiali di Mosca. Dato che la nostra specialità è molto traumatica, ci arriverò tramite poche e selezionate gare, come mi ha insegnato Fabrizio Donato. A partire dal Golden Gala. In tutto, adesso, ho ancora più convinzione. Intanto continuerò a fare il pendolare tra il Salento e Castelporziano, una settimana da una parte e tre dall’altra. E dal 1˚ marzo il mio allenatore ha il distacco da scuola, così potrà seguirmi ancor più da vicino». © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Kaka Attaccante del Real Madrid il cui vero nome è Ricardo Izecson dos Santos Leite, nel 2007 dichiarò che a fine carriera avrebbe voluto diventare pastore evangelico
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PALLAVOLO UN CAMPIONE IN GAZZETTA
RUGBY CELTIC LEAGUE
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Treviso vola con Nitoglia «Ma all’Italia dico ancora no»
E’ STATO ARGENTO AL MONDIALE DI ROMA DEL 2010 Robertlandy Simon, 25 anni, 206 cm, era il capitano della Nazionale cubana vice campione del mondo al Mondiale italiano del 2010. Sul suo ruolo ieri si è dilungato: «Mi piace. A Piacenza, però ho provato anche a giocare opposto (il bomber della squadra, ndr). Per uno come me è più facile spostarmi di posizione. Avrei vantaggi in attacco e a muro. Anche se al momento non ci penso. Di solito ragiono così: io sono uno dei due centrali. Poi sceglieranno l’altro...»
I biancoverdi fermano Munster e Ulster L’ala splende per maturità: «Non siamo più bimbi. L’azzurro? Non mi interessa»
La sua specialità: fare ruotare la palla prima della battuta. Ha imparato dal papà giocatore di basket TARANTINI
Tutto il mondo di Simon «Con noi Cuba stellare» Il centrale di Piacenza in visita alla Gazzetta a ruota libera «Se tornassimo tutti in Nazionale saremmo imbattibili...» mai ispirato a nessuno in particolare, ma quando il discorso comincia a svariare tra i vari sport, si capisce che qualcosa di inconscio, in quel gesto che è il suo marchio di fabbrica, dev’esserci stato. «Il basket è la mia passione. La è sempre stata. Sia mio padre (Robert, ndr) che mia madre (Nancy Aties, ndr) hanno giocato in Nazionale. Anche io avrei voluto giocarci, ma poi le cose sono andate diversamente. Solo col tempo mi sono innamorato della pallavolo». Robertlandy sa tutto di Nba, tiene per i Boston Celtics e quasi sospira quando riflette. «La pallavolo purtroppo non ha nulla di simile». Meglio cambiare argomento. Per scoprire ad esempio che si sta appassionando al calcio, è diventato persino tifoso. «Della Juventus, claro». Anche se poi al primo computer disponibile è andato a controllare risultati e roster del World Baseball Classic. «Del 12-0 di Cuba alla Cina ho già letto tutto stamattina. Appena nasci, a Cuba, ti mettono in mano un bate y una bola». Una mazza e una pallina.
MARIO SALVINI
La galleria di quelli passati sotto la foto della borraccia tra Coppi e Bartali, se un giorno mai decidessimo di pubblicarla, sarebbe la storia stessa dello sport. Eppure forse mai con nessuno dei centinaia di illustri ospiti era andata così. «Per favore, non è che mi fate fare un giro in Gazzetta? Sono curioso di vedere come fate il giornale». Ovvio che sì. E così Robertlandy Simon ieri è arrivato, col suo passo caracollante da pugile che sta salendo sul ring. Ha fatto sollevare lo sguardo a quelli che ha incrociato, e strabuzzare gli occhi a qualche collega donna. Si è guardato attorno, ha chiesto. Ha detto che: «Sono curioso di tutto. Magari un giorno proverò a fare il giornalista». Per come gioca e per quel rappresenta nella pallavolo di oggi, quel giorno dovrebbe esser molto lontano. Per allora le tecniche a cui si è interessato ieri probabilmente non esisteranno nemmeno più. Ma non sarà un problema: a giudicare da come maneggia I-phone e tablet dà l’idea di uno che resterà aggiornato. Robertlandy Simon è unanimamente riconosciuto come il miglior centrale al mondo. Cubano, uscito dal suo Paese legalmente ma senza transfer, ha dovuto aspettare due anni inattivo prima di poter ricominciare a Piacenza. Che con lui ora è terza in campionato e in finale di Challenge Cup. «Siamo migliorati sempre, e stiamo continuando. Sono convinto che non abbiamo limiti, e possiamo arrivare fino in fondo». Basket Come richiesto Robertlandy (a proposito, il nome è un errore di un’impiegata dell’anagrafe: avrebbe dovuto essere Roberlandy, lei aggiunse una "t"), ha fatto roteare la palla sulle dita come fa prima di ogni battuta. «Ho cominciato da ragazzino. Mi diverte farlo, ormai mi viene automatico, senza pensarci. Fa parte della routine». Dice di non essersi
«
Il basket è la mia passione. Seguo tutto della Nba La mia squadra del cuore? I Boston Celtics
ROBERTLANDY SIMON CENTRALE PIACENZA
«
Mi piace ballare. E quando posso scappo a Milano. Dove c’è anche un ristorante cubano...
Cuba da sogno Il baseball è una
questione di orgoglio nazionale. Tema interessante. «Ah, certo se mi richiamassero, a giocare per Cuba tornerei subito». Però una cosa del genere non è mai successa, sebbene le nuove norme della reforma migratoria suggeriscono che qualcosa potrebbe cambiare. «Non so, nello sport cambiano più lentamente che negli altri ambiti. Però sarebbe bello. Credo che con me, Leal, Juantorena, e con Leon opposto, non avremmo rivali. Potrebbe allenarci il primo che passa per strada».
ROBERTLANDY SIMON CENTRALE PIACENZA
Ludovico Nitoglia, 29 anni: in Celtic vanta 49 presenze e 12 mete BREGANI SIMONE BATTAGGIA
Tra domenica e venerdì scorsi Treviso ha conquistato otto punti contro Munster e Ulster, le sole due squadre di Celtic League a essersi qualificate per i quarti di Coppa Europa. Nove giorni fa, a Monigo, la Red Army ha preso cinque mete — ne aveva subite 17 nei 15 turni precedenti — uscendo battuta 34-10; venerdì a Belfast, i bianchi hanno evitato la quarta sconfitta stagionale — su 23 gare, tra Celtic e Heineken — solo perché Di Bernardo non è riuscito a trasformare dalla bandierina la terza meta personale di Budd. Coscienti Nelle prime due stagioni di Celtic, a Treviso non erano mancate le vittorie e nemmeno gli exploit: 9 nel 2010-11 ma tutte in casa, Leinster e Munster comprese; 7 nel 2011-12, passando a Glasgow, Belfast e Newport. Quest’anno il bilancio è di 7 vittorie, un pari e 9 sconfitte, ma Treviso ora batte le grandi quando non ha gli azzurri. Sabato 23 a Roma, l’Italia perdeva dal Galles con 15 biancoverdi su 23; il giorno dopo, Treviso batteva 34-10 il Munster. «Abbiamo preso coscienza di che squadra siamo — racconta Ludovico Nitoglia —. Il primo anno eravamo come bambini ai primi passi, nonostante fossimo forti. Giocare e allenarsi con costanza ad alti livelli è fondamentale. Anche le Zebre, che pure non vincono, sono sempre lì nel punteggio. Noi abbiamo acquisito sicurezza». Maestro Dingo Per molti Nitoglia è il più forte trequarti ala in Italia. Romano, nato in una fa-
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Taccuino
miglia di rugbisti e cresciuto tra Primavera, Lazio, Nitoglia è stato svezzato a Calvisano (2004-09), prima di una stagione a L’Aquila e dell’arrivo a Treviso, dove ha aggiunto alle doti di base — velocità, tecnica e lettura della difesa — una certa duttilità tattica. «Ma le palle alte restano un problema — racconta con umiltà —. Bernabò mi prende in giro, dice che in difesa mi schierano in linea, invece che profondo, così sui calci faccio meno danni». Con Brendan Williams, però, costituisce una coppia esplosiva. «Io amo Dingo. In campo è bello, divertente, costruttivo. Contro l’Ulster ha fatto quattro buchi che nemmeno noi riuscivamo a stargli dietro, figurarsi gli avversari». Ai margini per scelta Nitoglia ha vestito l’azzurro per 17 volte. La prima nel 2004 col Canada a L’Aquila, una settimana prima di sfidare gli All Blacks al Flaminio — e di costruire il buco per la meta di Mauro Bergamasco. L’ultima contro nel 2006 a Roma contro la Scozia, per un 10-13 che non significò cucchiaio di legno — c’era stato il pari in Galles — ma che nel giro azzurro fece storcere il naso a molti. Da allora Nitoglia non fu più convocato e nel gennaio 2008, quando Nick Mallett lo cercò, oppose il gran rifiuto. Sono passati cinque anni, sono cambiate molte facce ma Nitoglia si chiama ancora fuori e di quanto avvenne non vuol parlare. «Non ho sentito Brunel e comunque la Nazionale non mi interessa — spiega "Ludo", sondato da Troiani all’inizio del mandato del francese —. Fa piacere sentire che potrei essere utile, ma non ho cambiato idea». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SEI NAZIONI DOMENICA INGHILTERRA-ITALIA
Azzurri a Roma, Parisse domani a Parigi Cisolla in Bahrain (a.li.) L’avventura in maglia dell’An dreoli Latina di Alberto Cisolla si conclude in Turchia. Sempre in questo Paese il Ciso disputò l’ulti ma gara con la maglia azzurra, al l’Europeo di Istanbul, 10 novembre 2009, Italia Finlandia 3 0. L’ex ca pitano della nazionale e la società Andreoli Latina sciolgono consen
sualmente il loro accordo che per metterà all’atleta di poter giocare in Bahrein con il Muharraq.
FEI PAPÀ (m.mar.) È nato ieri a Treviso Ettore Fei (3.7 kg e 52 cm) figlio del bomber del Copra Elior Piacenza. Che aveva ritardato la partenza per la trasferta di Coppa in Repubblica Ceca per assistere alla nascita del secondo genito. Au
guri a tutta la famiglia.
TROFEO GAZZETTA (c.g.) 88: Zaytsev, 85: Celitans, 71: Stokr, 64: Sokolov, Juantorena, Petric, 62: Fei, 60: Sabbi, 59: Grbic, Ka ziyski, 55: Urnaut, 54: Simon, Raphael. Donne (18ª): 60: Bauer, Van Hecke, 56: Petrauskaite, C.Bo setti, 55: Di Iulio, 53: Nikolova. 51: Turlea, 50: Diouf, 46: Aguero,
(r.parr.) Due allenamenti ieri a Roma per gli azzurri in vista di Inghilterra Italia di sabato a Twickenham, 4˚ turno del Sei Nazioni. Domani Sergio Parisse volerà a Parigi per l’appello contro la squalifica di un mese per il presunto insulto all’arbitro Cardona in
Stade Bordeaux del 16 febbraio. Intanto per Italia Irlanda del 16 marzo, restano 6000 biglietti. MONDIALE 2015 Lo stadio di Exeter è stato aggiunto ai 18 tra i quali si sceglieranno i 12 per il Mondiale 2015. Sicuri solo Twickenham, Wembley e il Millennium di Cardiff.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica IL VARENNINO E IL SUO RIVALE
La tragedia IN SUDAFRICA
Pascià rotta francese Probo già vola: 1’12"9
Il padre di Pistorius «Armati per difesa»
Arti marziali PETROSYAN OK (a.fr.) Giorgio Petrosyan, l’armeno trapiantato a Gorizia, tre volte iridato di K1, ha vinto per ko al 2’08” del 1˚ round il super right, a Trieste, contro Ole Laursen (Dan). Prossimo match il Glory 7 di Milano il 20 aprile.
Atletica Conferma Mullings Squalifica a vita Mentre starebbe per scatenarsi una bufera-doping in merito ai controlli Iaaf retroattivi sui Mondiali di Helsinki 2005, il Tas ha respinto il ricorso del 30enne sprinter giamaicano Steve Mullings contro la decisione della commissione antidoping del suo paese, che il 22 novembre 2011 lo ha squalificato a vita per seconda positività. Mullings (personali di 9"80 sui 100 e di 19"98 sui 200), nel 2004, fu sospeso due anni a causa di una positività al methyltestosterone, mentre nel 2011 fallì un test della Wada ai campionati nazionali (furosemide).
Mangelli 2012: da sin. Quid (10), Probo Op (20) e Pascià Lest (3o) PERRUCCI
(m.f.) L’anno scorso era diventato l’erede di papà Varenne dopo la vittoria nel Derby, ottavo Gran Premio (Aste, Allevatori, Elwood Medium, Giovanardi, Città di Napoli, Nazionale e Marangoni gli altri) di una carriera in quel momento addirittura migliore di quella paterna. Ma poi Pascià Lest fallì clamorosamente la consacrazione nel GP Orsi Mangelli di San Siro, allora ancora aperto: solo terzo, esattamente come l’illustre genitore che però ebbe a che fare con due mostri (almeno quel giorno) come l’americano Conway Hall (ora grande stallone) e il danese C Toj Frokjaer. Pascià venne invece sconfitto soprattutto da se stesso, con una resa clamorosa a traguardo lontano, sotto la pressione di Probo Op (già 2˚ nel Derby) poi battuto dallo svedese Quid Pro Quo. Resa imputata ad un accumulo di catarro che ne rese proble-
Sci alpino NELLE PROVE VELOCI
matica la respirazione. Pascià sta riposando e nei giorni scorsi è stato trasferito in Francia dal trainer Holger Ehlert, dopo aver soggiornato in Italia, prima a Vigone (dove risiede Varenne) per alcuni test legati alla possibile copertura di fattrici (è stato sottoposto anche ad un esame morfologico per l’attività stalloniera) e poi in Toscana. Durante questo periodo, Pascià è stato curato anche ad un arto ed è probabile che a questo punto i suoi uomini adotteranno la cautela necessaria per poterlo riavere al meglio nella stagione in corso. Fa invece già sul serio Probo Op. Ieri a Follonica, durante il convegno di corse, il figlio di Frome Above, allenato e guidato da Edy Moni, ha sostenuto la prova di qualifica (necessaria dopo oltre 4 mesi di inattività) volando il miglio in 1.12.9 con l’assistenza del galoppino.
Golf PGA TOUR
Oscar Pistorius, 26 anni e, a destra, il padre Henke in tribunale ANSA/AFP
Il padre di Oscar Pistorius, Henke, in un’intervista al Daily Telegraph ha giustificato l’amore del figlio e di tutta la famiglia per le armi con la necessità di proteggersi dalla criminalità. Ha aggiunto che la colpa è per gran parte del governo sudafricano, che non riesce ad abbassare i livelli di criminalità nella società: «Ci sono le armi da caccia e le altre per proteggersi. Del resto — ha affermato nell’intervista il signor Pistorius — basta guardare il tasso di criminalità contro i bianchi per capire che la protezione che il governo ci accorda è davvero scarsa». Henke si riferisce al dato dei 1600 proprietari terrieri bianchi uccisi in Sudafrica dal 1990 in poi. E ancora: «Non si può contare sulla polizia e non perché sia inefficace, ma perché la criminalità è così diffusa da essere un cancro difficilmente estirpabile». L’intervista è uscita il giorno dopo la
rivelazione di un quotidiano sudafricano, il Beeld, secondo il quale la famiglia Pistorius (padre, zii e il nonno) possiederebbe 55 armi da fuoco. Sponsor Oscar Pistorius è accusato di aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp il giorno di San Valentino con una pistola 9 mm ritrovata nel loro appartamento di Pretoria. Il campione paralimpico è membro di una associazione di collezionisti d’armi e a gennaio aveva scaricato incidentalmente il revolver di un amico in un ristorante chic di Johannesburg. Il tribunale ha poi appreso che Oscar aveva richiesto la licenza per parecchie altre armi da fuoco. Intanto si è scoperto che il comune di Gemona, dove Pistorius era solito allenarsi, ha congelato una sponsorizzazione di 15.000 euro all’anno per 5 anni siglata nel novembre del 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Boxe A MONTECARLO
Baseball PRIMA DEL CLASSIC
Finali di Coppa Manassero 29 Ecco i jet italiani a Palm Beach
Super torneo per Mandela
Italia, un test con Oakland
Le gare veloci del fine settimana hanno definito i qualificati per le finali di Coppa del Mondo della settimana prossima a Lenzerheide, in Svizzera. Il regolamento prevede che vi partecipino i migliori 25 nella graduatoria di specialità, a cui si aggiungono i campioni del mondo juniores e gli sciatori che hanno superato i 500 punti in classifica generale. Nel supergigante maschile saranno sei gli italiani presenti: Matteo Marsaglia, Werner Heel, Christof Innerhofer, Siegmar Klotz, Peter Fill e Dominik Paris. Nella discesa maschile toccherà a Dominik Paris, Christof Innerhofer, Werner Heel e Peter Fill. Nella discesa femminile si sono qualificate Daniela Merighetti ed Elena Fanchini, infine nel supergigante femminile sarà presente Elena Curtoni. In questo fine settimana gli appuntamenti a Kraniska Gora per gli uomini e a Ofterschwang per le donne definirà il quadro definitivo delle discipline tecniche.
Il promoter africano Golden Gloves ha stipulato una partnership con il Casinò di Montecarlo per l’organizzazione , il 30 marzo, del «Million Dollar Super Four», uno spettacolare torneo dei mediomassimi tra Edwin Rodriguez (22), Zsolt Erdei (33), Denis Grachev (12-1-1) ed Ezequiel Osvaldo Maderna (19). La finale del Super Four si terrà il 13 luglio nel Principato, farà parte delle celebrazioni per il 95˚ compleanno di Nelson Mandela e servirà anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul «Nelson Mandela Children’s Hospital», un progetto per creare strutture di assistenza per i bambini in tutta l’Africa. Nella stessa serata del 30 marzo si terrà anche il Mondiale dei medi Wba tra il russo Gennady Golovkin (25) e il giapponese Nobuhiro Ishida (24-8) e la sfida per il titolo europeo dei superwelter tra il detentore russo Rabchenko (22) e il nostro Adriano Nicchi (20-3-2).
o
Il velocista Werner Heel, 30 anni EPA
Matteo Manassero, 19 anni AFP
Matteo Manassero ha chiuso al 29˚ posto l’Honda Classic disputato a Palm Beach Gardens, in Florida (Usa, par 70). Il veronese era 117˚ dopo il primo giro, ma con un secondo chiuso a 67 colpi è riuscito a risalire; sabato ha chiuso con tre bogey e due birdie, domenica con un doppio bogey, due bogey e due birdie, per un totale di +3 (73 67 71 72). Il torneo è andato a Michael Thompson con -9 (67 65 70 69), 28enne dell’Arizona alla prima vittoria nel Pga Tour dopo due stagioni senza risultati eclatanti. Ha preceduto di due colpi l’australiano Ogilvy (-7), e di quattro Luke Guthrie (Usa). Poche luci per Tiger Woods, che dopo aver chiuso i primi tre giri a livello del par, domenica ha pagato un 74 (un eagle, due birdie, quattro bogey e due doppi bogey) che lo ha relegato al 37˚ posto. Rory McIlroy (N.Irl), leader della classifica mondiale, si era ritirato durante il secondo giro per dolori a un dente del giudizio.
L’ungherese Zsolt Erdei, 38 EPA
CAMPIONATI USA (si.g.) Conclusi ad Albuquerque i campionati Usa indoor. Uomini. 60: Cherry 6"49; Dixon 6"54. 400: Wariner 45"82. 800: Sowinski 1’47"09. 60 hs: Osaghae 7"62 (b. 7"59). Peso. Whiting 21.80 (mpm ’13); Martin 20.93; Roberts 20.89. Donne. 60: Pierre 7"08; Lawson 7"10. 400: Floyd 52"02. 60 hs: Ali 7"93; Castlin 7"97. Peso: Carter 19.41. AZZURRINI (si.g.) Completamento triangolare indoor jr di Ancona. Uomini. 60. I: Desalu 6"81. 400: Conti 48"90. 60 hs: Perini 7"87/7"86. Alto: 2. Meloni 2.14. Asta: 3. Sinno 5.10. Lungo: 2. Jacobs 7.69. 5000 marcia: Minei 20’20"19. Donne. 200: 3. Herrera Abreu 24"58. 400: Pasquale 55"56. Alto: 3. Pau 1.79; 5. Sesia 1.79. Lungo: 3. Sportoletti (a) 6.11; 4. Cuneo (a) 5.93. Triplo: Cestonaro 13.12; Lanciano 13.07. Peso: 2. Cantarella 14.34. 3000 marcia: 2. Clemente 13’46"94. 4x200: 3. Italia 1’40"28. Lanci outdoor u. 23. Martello: 2. Falloni 69.32. Giavellotto: Roehler (Ger) 83.26. Donne. Martello: Magni 58.21. Giavellotto: 5. Jemai 50.20.
Boxe
Nuoto DOPPIA BIANCHI (al.f.) A Forlì (25 m). Uomini: 50-100 sl Leonardi 22”94, 49”31; 50 do Pizzamiglio 24”86; 50 ra, 100 fa Di Tora 30”26, 53”87; 50 fa Facchinelli 24”90. Donne: 50 sl, 100 fa Barbieri 26”61, 1'01”15; 100 sl, 100 do Bianchi 56”02, 1'02”91; 50-100 ra Carraro 32”58, 1'10”95. A Desenzano (Bs, 25 m). Uomini: 50, 400 sl, 200 fa Maestri 23”12, 3'51”27, 1'59”26; 50 do Rivolta 24”59; 100 ra, 200 mx Fossi 1'00”46 (Broglia 1'00”93), 2'01”23. A Milano (25 m). Donne: 100 ra Castiglioni 1'08”71. GRIMALDI TERZA (al.f.) Martina Grimaldi, bronzo olimpico a Londra 2012, terza nella la tappa di Eilat (Isr) della Coppa del Mondo 10 km. Uomini: Reichert (Ger) 1h53'29”, Lurz (Ger) a 5”, Meyer (Usa) a 9”; 5. Furlan a 13”; 11. Sanzullo a 26”. Donne: 1. Cunha (Bra) 2h02'53”, Harle (Ger) a 1”, Grimaldi a 2”; 9. Cirillo a 6”; 16. Ponselè a 15”; 18. Lamberti a 19”.
NDIAYE SENZA AVVERSARIO (r.g.) L’italiano Mouhamed Ali Ndiaye (21-1) ancora senza avversario per il vacante Europeo supermedi. L’inglese George Groves (16), cosfidante che avrebbe dovuto affrontare il 16 marzo a Londra, rinuncia, orientato verso il Mondiale. Nel ranking Stieglitz (Ger. 43-3), Magee (Irl. N. 36-5-1) e Kashtanov (Ucr, 30-1) sono i primi tre.
Rugby
MARTI (i.m.) A Padova il medio cubano Reward Marti (8-4-1) ha sconfitto ai punti Michal Bilak (R. Cec., 19-23) in una riunione tenuta sperimentalmente in diretta negli studi della tivù La9. AZZURRI (i.m.) Da oggi sei azzurri impegnati al 40˚ torneo «Chemistry» di Halle (Ger) agli ordini dei tecnici Bergamasco e Cirillo: 56 Cipriano, 60 Cosenza, 69 Di Russo, 75 Munno, 81 Rosciglione, 91 Turchi.
Ippica Taranto: 3-2-5-4-7
SITUAZIONE. Gir. A (a Fukouka, Giappone): Cuba-Cina 12-0; oggi Brasile-Cina (dir. Espn America 214 alle 9) Gir. B (a Taichung, Taiwan): Corea-Australia 6-0; oggi Australia-Olanda, Taiwan-Corea (dir. Espn alle 12,30)
Firmato ieri dal presidente federale Luciano Rossi e da Franco Gussalli Beretta l’accordo per il quale la Beretta fornirà l’abbigliamento alle nazionali.
Pallamano
(m.l.) La quarta semifinalista del 79˚ campionato italiano uscirà oggi (ore 20.30) da gara-7 di Renon-Cortina (serie 3-3). Già promosse il Val Pusteria che affronterà l’Asiago e il Valpellice che dovrà vedersela con la vincente. Serie da giovedì, al meglio di 7.
(m.c.) L’Italia prova oggi contro gli Oakland Athletics la formazione che debutterà giovedì contro il Messico al World Baseball Classic. Il c.t. Mazzieri, che sta effettuando la rifinitura anche con i dieci giocatori reduci dagli spring training di Major League, deve rinunciare a Jeff Bianchi, interbase dei Milwaukee Brewers, vittima di un fastidio muscolare. Al suo posto è stato richiamato il riminese Jack Santora. Regolarmente a disposizione invece Panerati (il più giovane nel roster dei 28), dopo la ricostruzione dell’unghia spezzata nel corso dell’amichevole con i Brewers. Cuba intanto si guadagna il lasciapassare per la seconda fase (da venerdì a Tokyo) liquidando la Cina con 15 valide (3/4 Fernandez, Abreu 2/4, 5pbc), contro le tre degli avversari, e due big inning (4p. al 5˚ e 6 al 6˚).
Beretta sponsor
MONDIALE AFRICANO (r.g.) A Windhoek, Namibia, il locale Paulus Ambunda (20) detronizza dal mondiale Wbo supergallo il filippino Sor Singyu (43-2), battuto ai punti. E’ il terzo namibiano iridato, dopo Harry Simon e Paulus Moses.
Hockey ghiaccio Renon-Cortina Chi in semifinale?
Il lanciatore azzurro Luca Panerati
Tiro a volo
8ª corsa - m 1600: 1 Golden Gill Ur (F. Marangi) 1.14.2; 2 Operà As; 3 Nigno Fq; 4 Medoc Blue; 5 Nobel Jet; Tot.: 5,48; 2,52, 3,44, 3,60 (55,57). Quinté: n.v. Quarté: e 2.635,30. Tris: e 201,80. OGGI QUINTÉ A TRIESTE Al Montebello (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Madyson de Gloria (13), Lindbergh Bi (15), Lion by Pass (4), Orsa Jet (12), Marco Aurelio (8) e Obelix Np (10). SI CORRE ANCHE Trotto: Foggia (14.45) e San Giovanni Teatino (15.35). Galoppo: Roma (14.50). ARRIVANO I SOLDI I 30 milioni di euro da destinare al pagamento di premi e corrispettivi agli ippodromi fino a tutto il mese di agosto 2012, sono stati accreditati all’Assi, che entro il 15 marzo effettuerà tutti i pagamenti.
ITALIA OK (an.gal.) A Tel Aviv l’Italia maschile ha superato in amichevole Israele 31-21 (20-10). Ottimo esordio tra gli azzurri dell’italo-uruguaiano Marrochi autore di 5 reti. Oggi si replica alle 10.30 italiane.
POSTUMI DA DERBY (i.m.) Rovigo esce dal derby con due giocatori fratturati: il seconda linea Jeff Montauriol al pollice della mano destra, il pilone Nicola Quaglio al naso e ad un’arcata sopraciliare. Non saranno in campo sabato a Prato.
Sport invernali MONDIALI FREESTYLE Iniziati i Mondiali di freestyle, tra Oslo e Voss (Nor). Oggi le qualifiche delle gobbe, con Giacomo Matiz e Deborah Scanzio.
Tuffi DALLAPÈ SPOSA (al.f.) Dopo 10 anni di fidanzamento, Francesca Dallapè si sposerà: le nozze con Manuel Panzolato il primo giugno a Villamontagna (Tn).
Vela RC44 IN SICILIA (f.camm.) Torna la grande vela in Sicilia dove dal 1˚ al 5 maggio approda a Trapani la tappa italiana del RC44 Championship Tour, la seconda di 5 (la prima in gennaio a Muscat, in Oman) del circuito monoscafi di 44 piedi progettati da Russel Coutts. A sfidarsi 13 team di varie nazionalità.
AZIENDA ULSS 16 DI PADOVA L’Azienda Ulss 16 di Padova indice gara d’appalto, a procedura negoziata, per l’affidamento quadriennale servizio trasporto e accompagnamento di persone disabili per l’Azienda Ulss n. 16 di Padova, suddivisa in due lotti di appalto. Importo complessivo quadriennale a base d’asta, è di € 1.700.000,00, Iva esclusa per i due lotti di appalto. Offerte in ribasso, pena l’esclusione dalla gara, sull’importo complessivo quadriennale posto a base d’asta per singolo lotto di appalto. Non sono previsti oneri per la sicurezza legati al DUVRI. N. di gara 4841092. L’istanza di partecipazione, corredata da quanto richiesto, dovrà pervenire entro le ore 12.00 del 29.03.2013 all’Ufficio Protocollo dell’Azienda Ulss 16 di Padova, via E. Degli Scrovegni, n. 14 - 35131 PADOVA, con le modalità indicate nel bando. Il Responsabile Unico del Procedimento è il dr. Luca Bezzan. Il testo integrale del Bando di gara e la relativa documentazione sono disponibili sul sito aziendale www.ulss16.padova.it. Per ulteriori informazioni al Dipartimento Interaziendale Acquisizione e Gestione Beni e Servizi - tel. n. +39 049 8214601 - 6090 mail ulss16.padova@legalmail.it. IL DIRETTORE GENERALE Dott. Urbano Brazzale
AZIENDA ULSS 16 DI PADOVA
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TERZO TEMPO GazzaFocus
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LETTERE
Ogni mercoledì mattina tutti a teatro per solidarietà
Tempi Supplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it
E se questo Milan fosse da scudetto? Caro Cerruti, sabato sera per la prima volta in questa stagione sono andato a San Siro, per accompagnare mio figlio Riccardo, di 13 anni (nato il 18 agosto come Rivera!) a vedere il Milan. Ripensando alla bellissima partita di Pazzini e compagni, e guardando la classifica, mi sono convinto che il terzo posto è poco. Il Napoli ha soltanto 5 punti in più e la tanto osannata Juventus mi sembra in calo fisico. E allora perché non possiamo fare il colpaccio, come nel '99, puntando allo scudetto? Lei che ne ha viste tante, ci crede? Franco Jori Colico (Lecco)
Da sinistra il difensore Maurizio Peccarisi, 35 anni, e i centrocampisti Massimo Loviso, 28 anni, Manuel Scalise, 31 anni, con Gianfranco De Antoniis FANINI
L’Ascoli sul palcoscenico Dai gol a Oscar Wilde I giocatori recitano con i disabili un racconto dello scrittore inglese Soncin è il duca di York, Peccarisi fa il fantasma. In scena a maggio se Liam Graham (lord Dampier) conosce già a memoria la sua parte, non troppo lunga, così come Andrea Soncin (duca di York). Il «fantasma» Peccarisi e Massimo Loviso (alias Mr. Otis) hanno invece un lungo copione da memorizzare: «La gente può vedere il nostro lato umano e sensibile - racconta il centrocampista -. Diamo un calcio allo stereotipo del giocatore ignorante che pensa soltanto a donne, soldi e macchine».
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI ASCOLI PICENO
C’è un altro tipo di partita che i giocatori dell’Ascoli aspettano per tutta la settimana. Due ore che danno più soddisfazioni di un gol segnato o di un gesto tecnico ben riuscito e che permettono di giudicarli per quello che sono e non per come appaiono nell’immaginario collettivo. Ogni mercoledì, dalle 10 alle 12, l’appuntamento è al teatro comunale di Villa Pigna, che il Comune ha concesso gratuitamente, per le prove dello spettacolo «Il fantasma di Canterville», da un racconto di Oscar Wilde. Con loro sul palcoscenico ci sono i ragazzi disabili delle associazioni di volontariato Anffas di Ascoli Piceno e Aipd di Teramo. Non ci sono allenamenti o impegni
Unità «Abbiamo creato un forte
legame con i ragazzi delle associazioni - precisa Soncin -. La loro presenza fa sentire noi "normali". E forse due ore la settimana sono anche poche». «Quando usciamo dal teatro sottolinea il centrocampista Tommaso Morosini, che interpreta il finto fantasma e dovrà scegliere le musiche - ci sentia-
Il difensore Pasqualini: «Ripassiamo le parti anche nello spogliatoio» tecnici che tengano: quelle due ore del mercoledì sono sacre. Perché «Diversamente Ascoli» è un progetto solidale sul quale la società del presidente Roberto Benigni vuole insistere, dopo gli ottimi risultati ottenuti l’anno scorso. Non solo calcio Il pallone è im-
portante, l’allenatore Massimo Silva e la dirigenza pretendono impegno e serietà, ma al tempo stesso c’è la consapevolezza che i risultati possano arrivare con più facilità se c’è un gruppo forte, se i giocatori sono amici e non soltanto compagni. Le iniziative di quest’anno vanno proprio in questa direzione. La squadra ha cantato il nuovo inno del club e di recente alcuni calciatori si sono cimentati ai fornelli in una divertente sfida tra Sicilia ed Emilia Romagna, ripresa dalle telecamere di Ascoli channel e visibile sul sito ufficiale. A tirare i fili è l’addetta stampa Valeria Lolli, un vul-
Il centrocampista Morosini: «Quando usciamo dal teatro ci sentiamo realizzati» cano di idee, che ha anche una parte nello spettacolo, ma i giocatori non devono essere sollecitati. Ognuno di loro nella rappresentazione ha un compito che ricopre con passione: c’è chi recita con i ragazzi disabili (Massimo, Marta, Peppe, Antonella, Franz, Francesca, Gianfranco, Noemi e Rita), chi si occupa di scenografie, musiche ed effetti sonori. «Il fantasma di Canterville» di Oscar Wilde, riadattato e semplificato, andrà in scena in maggio e il testo non è stato scelto a caso: il protagonista, il fantasma di Sir Simon - nobile inglese del ’500 interpretato dal difensore Maurizio Peccarisi - rappresenta infatti il «diverso» all’interno della routine di una «normale» famiglia americana di fine ’800, che accetta con naturalezza la presenza del fantasma nel castello. Le prove proseguono spedite, i primi costumi sono pronti, così come alcune scenografie. Il difensore neozelande-
S L’attaccante dell’Ascoli, Andrea Soncin, 34 anni, con Francesca Muzzi durante le prove dello spettacolo «Il fantasma di Canterville», adattamento del racconto umoristico scritto da Oscar Wilde nel 1887. Lo spettacolo fa parte del progetto solidale «Diversamente Ascoli», che il club realizza per il secondo anno. FANINI
mo bene, realizzati». «Già lo scorso anno avevo aderito al progetto - ricorda il centrocampista Manuel Scalise, che nello spettacolo è Lord Gray - ma devo dire che quest’anno l’esperienza è ancora più esaltante». «E’ nato un feeling immediato con i ragazzi, che sono più bravi di noi - continua il difensore Lorenzo Pasqualini -. Noi siamo un po’ impacciati, sul campo ce la caviamo meglio. Comunque, siamo molto presi da questa iniziativa, capita di ripassare le parti anche nello spogliatoio». «L’aspetto positivo di questa esperienza - aggiunge Peccarisi - è che ci ha insegnato a collaborare, a fare gruppo». «Ci ha arricchito, dovrebbero ripeterla tanti altri colleghi, anche di Serie A», gli fanno eco Luca Ricci e Marco Fossati. Insomma, in un momento in cui la credibilità del calcio è vicina allo zero, da Ascoli arriva un bellissimo raggio di sole. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INIZIATIVA
La regista: «Li tratto da attori veri»
Caro Franco, ammiro il suo ottimismo da vero tifoso, ma temo per lei che lo scudetto sia ormai prenotato dalla Juventus, con il Napoli come unica, eventuale, alternativa. Rimontare 11 punti in 11 partite, mi sembra francamente troppo, anche se personalmente non credevo nemmeno che il Milan potesse trovarsi così presto terzo, da solo, dopo la sua partenza falsa. Centrare il secondo posto sarebbe un'impresa ancora più clamorosa, ma siccome la classifica rimane cortissima e mancano gli scontri diretti con il Napoli, la Fiorentina, la Roma e la stessa Juventus, "accontentarsi" di giocare i preliminari di Champions in fondo non sarebbe poco.
Gli obiettivi dell’Inter Prescindendo dal risultato di Catania, l’Inter non dovrebbe puntare al terzo posto, che la obbligherebbe ai preliminari di Champions. Conviene fare il meglio possibile in Europa League e in Coppa Italia, così l’anno prossimo ci sarebbe più tempo per formare un gruppo giovane e amalgamato, con un allenatore più esperto, in grado di affrontare fra due anni la Champions con migliori possibilità. Vittorio Lor Milano
ASCOLI PICENO Il progetto «Diversamente Ascoli» con le associazioni di volontariato, voluto dalla società bianconera, è al secondo anno di vita. L’anno scorso i giocatori bianconeri hanno costituito una band musicale con i ragazzi e le ragazze down dell’Aipd (Associazione italiana persone Down) di Teramo e partecipato ai laboratori di ceramica, legatoria e musica con i ragazzi dell’Anffas (Associazione nazionale famiglie disabili intellettivi e relazionali) di Ascoli Piceno. Un’attività che è stata premiata dalla Lega di B. Quest’anno la società ha deciso di alzare l’asticella, proponendo uno spettacolo teatrale, «Il fantasma di Canterville». «I giocatori sono fantastici - spiega la regista Maria Rosaria Olori - hanno preso seriamente l’impegno, non saltano una prova. E non è facile, perché io li tratto come se fossero degli attori veri, li metto sotto. Il difficile non sta soltanto nell’imparare a memoria la parte, ma nella capacità di calarsi nel personaggio, di essere credibili. Il teatro non è per tutti». I risultati, però, sono brillanti. «I giocatori prosegue la regista trasmettono un senso di normalità ai disabili che sono con loro sul palcoscenico. Sono rimasta sorpresa dalla loro capacità interpretativa. C’è qualcuno che si vergogna un po’ a recitare, ma tutti si sono messi in gioco, smentendo lo stereotipo del calciatore interessato soltanto alle cose futili. Alcune scene sono state modificate proprio su loro indicazione e queste modifiche sono nate dalla loro grande sensibilità». ro.pe.
Dall'accelerazione del milanista Jori a questa frenata interista, con un ragionamento proiettato nel futuro. Oggi, però, per qualsiasi club, non soltanto l'Inter, i milioni garantiti dalla partecipazione alla Champions, valgono più della conquista dell’Europa League e/o della coppa Italia. E quindi, caro Lor, si rassegni, perché l'Inter farà di tutto per arrivare al terzo posto.
Stramaccioni e Cassano Stramaccioni nel tentativo di sdrammatizzare il caso-Cassano ha detto che certe cose devono rimanere all’interno. Quando escono questi spifferi, significa che qualcuno vuole far sapere che il timoniere ha perso credibilità. Penso quindi che sia il momento di un "governo tecnico" al di sopra delle parti, fino a fine stagione. In modo da sfruttare al meglio la rosa a disposizione. Alcide Pedrazzoli Reggio Emilia
Non mi sembra il caso di fare dietrologia. Stramaccioni ha commesso molti errori, non soltanto per inesperienza, ma in questa vicenda non è lui il colpevole, perché ha sbagliato Cassano a mancargli di rispetto. E quindi non c'è bisogno di alcun governo tecnico. I bilanci, per tutti, si faranno alla fine: per Stramaccioni, Cassano, gli altri giocatori e anche per i dirigenti.
Barça finito? Macché! Dalla partita Barcellona-Real Madrid (1-3) sulla stampa spagnola è incominciata una dura critica al Barcellona, con titoli "il ciclo è finito", "addio alla fame di vittorie" ecc. Mi sembra eccessivo parlare della fine di un ciclo per una squadra prima nella Liga e ancora in corsa per i quarti di Champions. Per me la fine di un ciclo arriva quando una squadra dopo un certo periodo non riesce più a portare in bacheca dei trofei. Raffaele Casella Felitto (Salerno)
Concordo, perché c'è sempre troppa fretta nei giudizi. Il Barcellona è in chiara flessione, ma per considerare finito il suo meraviglioso e indimenticabile ciclo aspetterei la partita di martedì prossimo contro il Milan. Se i rossoneri passeranno il turno, e a maggior ragione vincendo anche al Camp Nou, ne riparleremo volentieri.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il vertice blindato
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Ma adesso Grillo sembra favorevole ad un governo dei tecnici? Il leader M5S incontra i parlamentari in un hotel a Roma. Fuori la ressa. Eletti i capigruppo: «Non daremo la fiducia a un esecutivo dei partiti» Ieri gli eletti del Movimento 5 Stelle, che s’erano già radunati domenica per una prima presa di contatto all’hotel St. John di Roma, si sono spostati all’hotel Universo, sempre di Roma, e qui hanno eletto i loro due capigruppo, Vito Crimi, di 41 anni, al Senato (34 voti su 54) e Roberta Lombardi, di 39, alla Camera (37 voti su 109). Elezione per alzata di mano, preceduta da un breve discorso con saluto di Beppe Grillo. Alla riunione era presente anche Gianroberto Casaleggio, ma non si sa se abbia parlato. La prima parte della riunione s’è svolta a porte chiuse e solo a un certo punto è stato acceso il collegamento in streaming. Notizie d’agenzia sostengono che nel momento di massimo ascolto fossero collegate 25 mila persone.
1Siamo tutti in ansia per sapere che cosa ha detto Grillo.
Ha parlato pochissimo, solo per dire che «siamo tutti uniti» e raccontare che i giornalisti, quando gli sentono dire che, per esempio, vuole il reddito di cittadinanza (mille euro al mese per chiunque non lavori, il che richiederebbe un fondo da una trentina di miliardi) gli replicano: «Questo lo sappiamo già, dicci qualcosa di nuovo». «Cioè – ha chiosato – ai giornalisti interessa molto poco che noi si mantenga quello che abbia-
mo promesso in campagna elettorale». È scappato via quasi subito, gli è morto il suocero e probabilmente è tornato di corsa a Genova.
Direi che non ha nessuna possibilità di riuscita. Vito Crimi, il capogruppo al Senato (ma resterà capogruppo, con la responsabilità di parlare con i giornali, solo per 3 mesi), ha fatto un discorso chiaro. «La coerenza sarà il nostro punto di forza. Manterremo sempre quanto abbiamo detto in campagna elettorale. Quindi abbiamo già detto più volte che non daremo mai la fiducia a un governo politico o a un governo dei partiti. Il Parlamento è l’organo centrale della democrazia italiana, la democrazia italiana è fondata sul Parlamento che in questi anni ha dovuto farsi suddito dei governi. I governi con i decreti legge e con un sistema elettorale che ha permesso ai governi di tenere in pugno i parlamentari timorosi di non essere rieletti. Noi dobbiamo togliere questa sudditanza, con un solo interesse: l’interesse dei cittadini». La capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, ha detto di essere totalmente d’accordo, spe-
QUIRINALE: GRANDI MANOVRE
IN SICILIA E SARDEGNA
La rivoluzione delle isole tra Province e zona franca
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In alto Beppe Grillo alla riunione del Movimento 5 Stelle all’Hotel Universo, a Roma. Sotto il due capigruppo del M5S, Roberta Lombardi (alla Camera) e Vito Crimi (al Senato). A destra, Grillo assediato dai giornalisti al termine dell’incontro ANSA
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HA DETTO
2 S’è capito se l’idea di Bersani di tirarli dentro il governo o almeno dentro la maggioranza ha una minima possibilità di riuscita?
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S Massimo D’Alema (Pd) «Spetta al Partito democratico la prima parola per la ricerca di una via d’uscita allo stallo politico. Ha ragione Bersani, essendo il Pd la prima forza del Paese e avendo la maggioranza alla Camera nessuna soluzione può prescindere dal Pd. Un accordo con il Pdl? Lo escludiamo»
cie sulla questione della coerenza, «che ci dà la credibilità di portare i cittadini dentro le istituzioni». È molto importante, per la Lombardi, questa cosa del mandato di soli tre mesi, «non ci sono leader, ogni cittadino è leader di se stesso».
3 Forse i grillini non hanno chiara l’importanza del capogruppo, perno dei movimento di ciascun gruppo nelle battaglie in aula e in commissione.
Forse. La storia di un movimento senza leader è l’idea di Casaleggio.
4 E se Napolitano tentasse la strada del governo tecnico?
Crimi ha detto che potrebbero prenderlo in considerazione. Ma la premessa è che non deve essere in alcun modo collegato ai partiti. «Qualunque proposta alternativa al governo dei partiti, noi la valuteremo. Non sta a noi individuare il governo. Non siamo la coalizione che dice di aver vinto le elezioni e sta a chi dice di aver vinto le elezioni e a Napolitano di individuare un governo».
5 In definitiva, deputati e senatori non permetteranno la nascita di nessun governo. I com-
mentatori dei giornali e i leader politici, una volta tanto d’accordo, dicono che questa è mancanza di senso di responsabilità.
I grillini potrebbero risponderle con le parole che lo stesso Crimi ha scritto su Facebook il giorno dello spoglio, quando la vittoria del M5S si profilava chiara e le difficoltà dell’ipotetico governo Bersani pure. «Irresponsabili siete voi che ci avete condotto qui, irresponsabili siete voi incapaci di introdurre una legge sul conflitto di interessi, incapaci di fare una riforma delle pensioni senza creare un esercito di esodati, capaci di tassare la prima casa anche a chi non ha un lavoro, capaci di autorizzare discariche e centri commerciali senza ritegno, responsabili di coprire l’avvelenamento di massa di aziende come l’Ilva, incapaci di fare una legge anticorruzione seria, incapaci di colpire i patrimoni di chi ha fruito dello scudo fiscale, incapaci di modificare questa legge elettorale porcata, incapaci di dire no alla colonizzazione delle basi militari Usa, incapaci di ridurre i costi della politica in un momento nel quale un terzo del popolo italiano fatica ad arrivare a fine mese... e noi dovremmo avere senso di responsabilità? Se un minimo di senso di responsabilità avete voi, dovete semplicemente fare le valigie... e sparire!» © RIPRODUZIONE RISERVATA
Napolitano vede Monti in vista del Consiglio europeo Giorgio Napolitano, rientrato dalla lunga visita ufficiale in Germania, attende di poter avviare le consultazioni ufficiali nel tentativo di dipanare la complessa matassa emersa post-voto. In questo quadro il Quirinale ieri ha visto Mario Monti in «un incontro né formale né informale, ma che ha avuto per esclusivo oggetto questioni di governo in vista del Consiglio europeo del 14 marzo»
Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, 62 anni, ANSA
Mentre i grillini a Roma discutono la loro strategia politica, Sicilia e Sardegna, due regioni a statuto speciale in cui è stata fortissima l’esplosione del MoVimento 5 Stelle, mettono a punto iniziative che di fatto vogliono modificare il sistema. Ieri sera a Palermo la Giunta regionale presieduta dal governatore Rosario Crocetta, dopo aver raggiunto un’intesa in un vertice di maggioranza, ha approvato la delibera per la cancellazione delle nove Province siciliane: al loro posto ci saranno liberi consorzi dei Comuni, come stabilisce lo statuto speciale della Regione. «Con questa eliminazione risparmieremo oltre 50 milioni di euro, questa è la vera rivoluzione», ha detto Crocetta, strizzando l’occhio al M5S che lo ha sempre sostenuto. La norma passa adesso all’Assemblea regionale siciliana e dovrebbe essere approvata entro la fine del mese. A questo punto è prevedibile che già alle amministrative di fine maggio si voti solo per i Comuni e non per le Province. Niente Iva Ma da tempo c’è mo-
vimento anche in Sardegna dove già si sono ottenuti risultati importanti. Il 12 febbraio una delibera del governatore Ugo Cappellacci ha stabilito che verrà dato «atto delle circa 240 deliberazioni assunte dai Consigli Comunali della Sardegna, in ordine all’attivazione della zona franca». In pratica dal 24 giugno la Regione godrà di particolari condizioni tributarie, per cui i cittadini non pagheranno l’Iva ed avranno altri vantaggi fiscali. Qualcosa sta già cambiando.
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ALTRI MONDI
LA CLASSIFICA DI FORBES
È il messicano Slim l’uomo più ricco È il tycoon messicano Carlos Slim (nella foto) l’uomo più ricco del mondo per il quarto anno di seguito, secondo la classifica di
Forbes. Lo segue il fondatore di Microsoft Bill Gates, terzo è Amancio Ortega, padrone di Zara e per la prima volta dal 2000, l’altro americano Warren Buffett non è sul podio. Nonostante la crisi, però, i miliardari continuano ad aumentare: nel 2012 sono 1.426 con una ricchezza complessiva di
Il pm sulle cene di Arcore «Rete di prostituzione» A Milano la requisitoria finale del caso Ruby: «Donne pagate per fare sesso con Berlusconi». La replica: «Tesi fantasiosa» FILIPPO CONTICELLO
Se le parole sono pietre, quelle che ha scandito ieri il pm di Milano, Antonio Sangermano, sono particolarmente aguzze: «Le serate organizzate ad Arcore erano espressione di un collaudato sistema prostitutivo organizzato per il soddisfacimento del piacere sessuale di Silvio Berlusconi». Lo ha detto durante la requisitoria della pubblica accusa nel processo Ruby iniziata ieri: si concluderà venerdì con la richiesta di condanna per il Cavaliere, unico imputato per prostituzione minorile e concussione. Il magistrato ha chiarito i dettagli del «sistema» organiz-
Tentata estorsione al Cavaliere: condanna a 2 anni e 8 mesi per Lavitola zato da Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti e s’è soffermato sul doppio ruolo di quest’ultima: era «protagonista attiva di atti prostitutivi» e anche «intermediatrice e agevolatrice dell’altrui prostituzione». In aula s’è parlato tanto e nel dettaglio delle intercettazioni da cui emergerebbe «l’ansia» delle ragazze per dormire ad Arcore, quasi «una competizione» tra loro. E poi dettagli sulla particolare «terza fase delle serate», ovvero sesso in cambio di soldi. Trattasi di denaro in contanti, bonifici, ma anche «prospettive di inserimento professionale e politico». E, proprio per questo, Sangermano ha sottolineato la «macroscopica anomalia» nel processo dovuta al fatto che il Cav «ha remunerato gran parte dei testimoni a suo carico con 2.500 euro mensili». È stato il passaggio che più di tutti ha in-
A sinistra il pm di Milano, Antonio Sangermano, ieri durante la requisitoria finale del processo Ruby: venerdì verrà formulata la richiesta di condanna. A destra Silvio Berlusconi, 76 anni, e Karima El Mahroug, 20 ANSA
IL POLITICO PDL
Cosentino nei guai «Nessuna revoca, ok all’arresto» Nicola Cosentino sarà arrestato. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ieri ha infatti respinto la richiesta di annullare la misura cautelare per concorso esterno in associazione mafiosa presentata nei giorni scorsi dagli avvocati dell’ex sottosegretario Pdl. Il provvedimento gli sarà notificato non appena Cosentino decadrà dalla carica di deputato del Pdl, agli inizi della prossima settimana. Per i tempi stretti è difficile che l’ordinanza possa essere annullata dal Riesame.
fastidito Niccolò Ghedini, avvocato del Cav: «I soldi alle ragazze sono alla luce del sole: è particolare che una persona non possa dare loro un’aiuto», ha dichiarato. Altra spina L’ultima udienza della fase istruttoria è stata, comunque, dedicata all’attesa deposizione del magistrato dei minori, Anna Maria Fiorillo. È la donna da cui tutto è partito: nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 aveva deciso di destinare l’allora minorenne Ruby, fermata per furto, in una comunità protetta per minori. E ha sottolineato di «non aver mai cambiato disposizioni», neanche dopo la quarta telefonata in arrivo dalla questura di Milano per sostenere che la giovane era la nipote di Mubarak. Parole come tegole per Berlusconi, che in serata s’è detto «un po’ stupito e
un po’ divertito» per la «requisitoria fantasiosa»: «Ho avuto la duplice fortuna (e forse il merito) di non aver mai dovuto remunerare una donna e sono sempre stato in grado di dare una risposta positiva a chi mi chiedeva un aiuto. Il pm non ha avuto nessuna di queste due fortune», si legge in una nota. Ieri per il Cavaliere notizie importanti pure dalla procura di Napoli: il gup Francesco Cananzi ha condannato a due anni e otto mesi per tentata estorsione ai suoi danni Valter Lavitola. Pare che da latitante in America Latina, il faccendiere abbia provato a farsi consegnare «ingenti somme di denaro» dall’allora premier, minacciando rivelazioni scomode. Stavolta in primo piano c’è la vicenda Tarantini-escort, altra spina nella vita giudiziaria di Berlusconi.
5.400 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 4.600 miliardi del 2011. Sempre più poveri, dunque e sempre più super ricchi. Tra loro anche un drappello di italiani: il primo è Michelle Ferrero, 23˚ con 20,4 miliardi, mentre Leonardo Del Vecchio è in quarantanovesima posizione con 15,3 miliardi e
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LA REGINA STA MEGLIO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Miuccia Prada 78ª con 12,4 miliardi. Fuori dai primi cento restano Giorgio Armani (131˚, 8,5 miliardi) e Silvio Berlusconi (194˚) con 6,2 miliardi di dollari, 300 milioni in più dell’anno precedente. Tra le new entry Renzo Rosso di Diesel con 3 miliardi di dollari.
IN VATICANO IERI HANNO GIURATO IN 103
Primo incontro dei cardinali: Conclave vicino
S Elisabetta II dimessa dopo 24 ore È uscita da sola, sorridente in cappotto rosso e borsetta al braccio. La regina Elisabetta II ieri pomeriggio ha lasciato l’ospedale King Edward VII nel centro di Londra, dopo meno di 24 ore dal suo ricovero, domenica, per sintomi di gastroenterite. Con lei, però, non c’era nessuno dei membri della famiglia reale. Gli impegni di questa settimana rimangono cancellati e la sovrana dovrà osservare un periodo di riposo a Buckingham Palace
I cardinali riuniti ieri per la prima Congregazione ANSA
È entrata a pieno regime la macchina che porterà al prossimo Conclave per eleggere il successore di Benedetto XVI. I membri del Collegio cardinalizio, elettori e non, si sono riuniti ieri nell’Aula del Sinodo, in Vaticano, dove hanno dato inizio alla prima delle Congregazioni generali che gestiscono il governo provvisorio della Chiesa durante il periodo di sede vacante. Si tratta di riunioni dove in genere cominciano a definirsi le prime "cordate" in vista dell’elezione del Papa. Il primo giorno di incontro dei porporati è trascorso tra adempimenti tecnici (tutti hanno giurato di mantenere il segreto sugli eventi del Conclave) e discussioni libere durante cui hanno preso la parola ben 13 cardinali. Impossibile sapere cosa abbiano detto. Il portavoce vaticano, padre Lombardi, ha fatto però capire che si è parlato anche della data del futuro Conclave. E poi ha fornito dati precisi sul numero di porporati: 142 su un totale di 207, di cui 103 i cardinali elettori, sotto gli 80 anni di età: 12 sono ancora in viaggio verso Roma.
L’ACQUISTO DEL PATRON DEL TORO
Sì di Telecom: La7 è di Cairo Vendita da un milione di euro «Ho preso la patata bollente» L’accordo alla fine è arrivato: Telecom cede La7 a Urbano Cairo. Il primo a dare la notizia, ieri, è stato il giornalista Gad Lerner su Twitter. Poi è arrivata anche la conferma dal Cda. «La7? Ho preso una bella patata bollente»: è stato questo il primo commento del patron del Toro. L’accordo raggiunto per il passaggio di La7 a Cairo prevede il riconoscimento a TI Media di un corrispettivo pari a 1 milione di euro e, prima del trasferimento della partecipazione, La7 Srl sarà ricapitalizzata per un importo tale per cui la società avrà una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni. Questa ricapitalizzazione contribuirà inoltre a raggiungere il livello di patrimonio netto concordato, cioè pari a 138 milioni.
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notizie Tascabili
In una 3a elementare
Mattinata di disagi
Maestra muore durante le lezioni Aveva 34 anni
Torino, metrò «impazzisce» Due ore di stop
E brucia la Città della Scienza
L’hanno vista accasciarsi mentre faceva lezione. Una scena che gli alunni di terza di una scuola elementare di Perignano, paesino nel comune di Lari (Pisa), non dimenticheranno facilmente, anche se gli è stato fortunatamente risparmiato il peggio. Un malore ha ucciso Tamara Valeriani, un’insegnante di 34 anni. «Si è sentita male, ha chiamato le colleghe ed i bambini sono stati fatti uscire dall’aula prima che morisse», racconta il sindaco di Lari, Mirko Terreni. La donna aveva problemi cardiaci. «Nei prossimi giorni — ha aggiunto il sindaco — lavorerà con i bambini anche la psicologa dell’istituto, per far capire loro che cosa sia accaduto».
Mattina di guasti e disagi alla metropolitana di Torino. Un convoglio è infatti «impazzito» e ha iniziato a percorrere avanti e indietro il tragitto tra le fermate di piazza Rivoli e piazza Bernini senza consentire ai passeggeri di scendere. Colpa di un malfunzionamento del software che governa i treni torinesi, che viaggiano senza conducente. Il traffico è tornato regolare soltanto alle 10.30, ma nel frattempo ai passeggeri il Gtt ha offerto un servizio di navette in superficie. I problemi di ieri però non sono finiti qui: intorno alle 7,30 un uomo si è sentito male all’altezza della stazione Nizza e per soccorrerlo è stato necessario fermare il convoglio causando ritardi su tutta la tratta.
Crolla una palazzina nel centro di Napoli Non ci sono vittime Tanta paura ieri mattina a Napoli, dove un’ala di una palazzina in pieno centro è crollata senza fare vittime. Alle 10 l’edificio, palazzo Guevara di Bovino, che si trova alla Riviera di Chiaia a due passi dal consolato americano, è venuto giù con uno schianto terribile, a cui sono seguiti minuti di vero terrore. Un centinaio le persone fatte sgomberare, tra il palazzo coinvolto e quello adiacente. Sulle ragioni del crollo l’ipotesi che prevale è quella di un’infiltrazione d’acqua, proveniente da una falda naturale presente in zona, che avrebbe di fatto creato un torrente sotterraneo di acqua e fango confluito in un ampio scavo a circa 25 metri dal sottosuolo realizzato nel cantiere della metropolitana di piazza della Repubblica. Poco prima del crollo c’era stato infatti un intervento per tamponare una falla che si era aperta in
L’ala della palazzina crollata ieri mattina a Napoli ANSA una galleria: una circostanza che aveva allarmato un dirigente della società che ha in appalto i lavori della metro, Antonio Liguori. L’uomo è immediatamente risalito in superfice e ha chiesto agli inquilini di lasciare subito l’edificio che dopo poco è crollato. Ma in serata sempre a Napoli c’è stato un altro allarme: un vasto incendio ha bruciato la Città della Scienza, il «polo tecnologico» aperto negli Anni 90 dalla Fondazione Idis a Bagnoli. Le fiamme si sono sprigionate dopo la chiusura al pubblico avvolgendo quattro capannoni. Gli investigatori non hanno escluso la pista dolosa.
Aurelia Sordi, sorella di Alberto ANSA
Il raggiro alla sorella
«Tesoro» di Sordi Tre gli indagati per tentata truffa Sono tre gli indagati dalla procura di Roma per il tentativo di raggiro ai danni di Aurelia Sordi, la sorella 95enne di Alberto, dal quale ha ereditato un patrimonio di decine di milioni di euro. Si tratta di Arturo Artadi, storico autista dell’attore romano ed attuale collaboratore di Aurelia, il notaio Gabriele Sciumbati e l’avvocato Francesca Piccolella. Sono accusati di concorso in circonvenzione di incapace.
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ALTRI MONDI
A NOVEMBRE «BLACK FLAG»
Assassin’s Creed: arriva il 4˚episodio I fan di «Assassin’s Creed» (nella foto una scena) sono già in fibrillazione: a novembre uscirà il quarto capitolo della saga, «Black
Flag». Un’epopea che ha venduto 50 milioni di copie e che vuole ancora stupire. Ubisoft tornerà indietro di un paio di generazioni per cercare di acchiappare i fan con una nuova avventura. Non ci saranno solo inseguimenti per i tetti dei Caraibi e combattimenti in mare. Si spazierà tra 50 location.
L’ANTEPRIMA A MILANO
Vanoni, la sua vita diventa un docufilm Ornella Vanoni racconta tutto di sé e della sua carriera in un docufilm dal titolo «Ornella Vanoni. Ricetta di Donna», scritto,
A
NUOVE TARIFFE A CONFRONTO TRA LOW COST E TUTTO COMPRESO
THE HOBBIT SUPER
diretto e prodotto da Alexandra della Porta Rodiani. Sarà proiettato in anteprima l’11 marzo al Piccolo Teatro di Milano, dove ha iniziato a cantare. E presto arriverà il suo nuovo album, «Meticci», forse l’ultimo: «I dischi non si vendono, bisogna farne solo se ci credi».
LA SERIE TV DA VENERDÌ SERA SU RAI 2
«Rex» tutto nuovo E il commissario diventa playboy
S
*TARIFFE BASE TUTTO COMPRESO COMUNICATE DAI 4 GESTORI ITALIANI E NON COMPARABILI TRA DI LORO
Sms, minuti, web Tra gli operatori sfida senza limiti I gestori contro la crisi: più servizi sui cellulari a prezzi «mini». L’esperto: «Attenti ai dettagli» DANIELE VAIRA
Casanova-Marcoré e Bianca Balti, Pino il pinguino (con la voce di Elio), Aldo, Giovanni e Giacomo, Raoul Bova e Teresa Mannino: è affollato il panorama dei testimonial scelti dai gestori di cellulari per primeggiare nell’arena delle promozioni primaverili. In questo «marasma» c’è un minimo comune denominatore: il «tutto incluso» per unire messaggi, chiamate e Internet in un solo pacchetto. L’obiettivo è risparmiare, ma avendo più servizi. Tim, con la sua campagna pubblicitaria ambientata ai tempi di Casanova, propone «Tutto compreso». La versione base offre 300 minuti e sms verso ogni operatore e In-
Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA
DI FIAMMA SATTA
)
Perdere casa è un dramma L’indifferenza rende incivili Se a qualcuno sfuggisse l’origine del detto popolare «casa dolce casa» potrebbe andare a vedere la commedia Tutti contro tutti, opera prima di Rolando Ravello che l’ha scritta, diretta e interpretata con Marco Giallini e Kasia Smutniak (nella foto). Il film
ternet fino ad un giga (a 29 euro al mese, 19 se si è un nuovo cliente Tim). L’offerta ha anche altre due versioni maggiorate: «700» (39 euro al mese, 29 per i nuovi clienti) e 1500 (69 euro, 49 per chi passa a Tim). Tutte le opzioni danno la possibilità di scegliere uno smartphone. Vodafone, con l’aiuto della hit di Pino il pinguino, ribatte con «Unlimited» a 11,90 euro al mese. L’offerta propone la connessione al web «senza limiti» (fino alla velocità di 42.2 Mbps per il primo Gb di traffico, poi si passa a 32 Kb) e sms illimitati verso tutti. Per le chiamate si attiva, in contemporanea, l’opzione con 200 minuti al giorno verso tutti (a un euro quotidiano), addebitato alla prima chiamata fatta. Le associazioni dei consu-
è ben girato e, ovviamente, fa anche ridere (grazie anche alla presenza di Marco Giallini, un attore che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo), ma potrebbe davvero risultare utile vederlo per riorganizzare meglio alcuni files. Per esempio che non bisogna mai dare per scontato l’aiuto che gli altri possono offrirti perché in questo mondo oberato dalla
LA MASCOTTE
E il pinguino rock doppiato da Elio fa il boom online Gli animali piacciono. Anche in pubblicità. Ne sa qualcosa la Vodafone, che dopo aver sdoganato l’atletico orso Bruno, doppiato da Diego Abatantuono, ora con Pino il pinguino ha fatto il pieno di consensi sui social network. L’animale, doppiato da Elio, e protagonista di un video musicale, è risultato cliccatissimo su Youtube dove ha superato 1,2 milioni di visualizzazioni.
matori invitano a leggere «sempre bene i dettagli delle offerte per evitare sorprese». «Occhio alle soglie» Wind affronta il mercato con Aldo, Giovanni e Giacomo e il pacchetto «All inclusive» in promozione per 5 anni. La versione base offre a 7 euro al mese 120 minuti mensili verso tutti, 120 sms verso ogni operatore e 1 giga di Internet alla massima velocità. Ci sono anche la versione «Big» (10 euro al mese, 300 minuti e 300 sms verso tutti, 1 Gb di Internet) e quella Unlimited (12 euro al mese, minuti, sms, mms illimitati verso Wind e 1 giga di Internet). 3 Italia non sta guardare e con Bova e la Mannino propone le ricaricabili «All In» e punta sul «low cost». La versione base offre a 1 euro a settimana 30 sms, 30 minuti verso tutti e 250 kb (occhio: un quarto di un giga) di navigazione ogni 7 giorni. Nella versione medium (1.50 euro a settimana) chiamate e messaggi settimanali vengono raddoppiati. Con 2,50 euro a settimana si ha diritto a 100 sms, 100 minuti e 250 kb di navigazione. Alberto Maffetti di «Sos Tariffe» spiega: «Il target delle nuove promozioni è soprattutto quello dei ragazzi che spendono meno e vogliono avere più servizi, sfruttando i social network». Ma non manca un consiglio: «Prestate attenzione alle soglie. In molte offerte, per esempio, superato 1 Gb di Internet, navigate lentissimi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
crisi, ognuno pensa per sé. Oppure che sicurezze scontate, per esempio poter tornare a casa, potrebbero un giorno saltare in caso qualcuno l’occupasse e cambiasse la serratura, come accade alla famigliola del film. Oppure che infilarsi al calduccio fra le lenzuola pulite del proprio letto è un privilegio negato a molti. Nella commedia di Ravello si dorme in macchina o ci si accampa sul pianerottolo, ma Tutti contro tutti è solo un film. Nella realtà, invece, vedere così tante persone dormire in strada è situazione drammatica e inaccettabile. Che società civile è mai la nostra, se permettiamo questo? O se passiamo indifferenti davanti a mucchi di stracci e di giornali sotto cui si proteggono dal gelo esseri umani? *seguite Fiamma sul blog diversamenteaffabile.it
SU CORRIERE.IT
Storie di disabili Il blog «InVisibili» compie un anno InVisibili, il blog del «Corriere della Sera» dedicato alla vita delle persone con disabilità, compie un anno. Con oltre 200 mila pagine viste al mese è uno dei più seguiti di Corriere.it: InVisibili ha infatti portato allo scoperto con toni spesso lievi e a volte anche ironici, le storie e i problemi di tutti i giorni di quella che spesso viene considerata una minoranza ma che in realtà coinvolge direttamente in Italia circa 4 milioni di cittadini. Gli autori del blog sono i giornalisti Claudio Arrigoni, Franco Bomprezzi e Simone Fanti, ai quali si è aggiunta recentemente l’artista, pittrice e ballerina, Simona Atzori.
Un miliardo al box office «Lo Hobbit», l’ultimo film di Peter Jackson, ha superato il miliardo di dollari al box office globale: 301 milioni negli Usa, 700 nel resto del mondo, ed è appena uscito in Cina. «Un viaggio inaspettato» è diventato il 15˚ film di ogni tempo a superare la fatidica soglia del miliardo di dollari: in precedenza, con «The Lord of the Rings: The Return of the King» Jackson si era piazzato al sesto posto di questa speciale classifica, forte di un incasso di un miliardo e 119 milioni. Il secondo capitolo della trilogia «The Hobbit», «The Desolation of Smaug», arriverà nelle sale il 13 dicembre 2013, mentre l’ultimo, «There and Back Again», è stato appena spostato dal 18 luglio 2014 al 17 dicembre
Ettore Bassi con il cane Rex ieri alla presentazione della serie alla stazione Termini, a Roma ANSA EMANUELE BIGI ROMA
Un nuovo canale televisivo, un nuovo commissario e un nuovo cane poliziotto. Ritorna il Commissario Rex in una veste completamente rinnovata: la serie tv passa a Rai 2 (da venerdì in prima serata) e il cane Henry è andato in pensione insieme al compagno di avventura Lorenzo Fabbri (Caspar Kapparoni) protagonista delle precedenti stagioni. A sostituirlo arriva Davide Rivera, interpretato da Ettore Bassi, che rivela: «Il mio commissario sarà più sexy, solitario, per certi versi asociale e con delle piccole manie». Sarà uno sciupafemmine? «No, ma piace alle donne, diciamo che mi sono ispirato a Jack Bauer della serie 24». E non è finita qui, Rex cerca anche di svecchiarsi: «Un po’ come ha fatto 007 reclutando Daniel Craig», spiega l’attore pugliese con il sorriso sulle labbra. «Ovviamente — continua Bassi —, questa serie vuole avvicinarsi ai prodotti internazionali, adeguandosi a un linguaggio moderno: ci saranno infatti più scene d’azione e maggior crudezza, pur mantenendo un tono leggero e da commedia. Per questo ho accettato il ruolo di Rivera». «Vedrete anche un Rex inedito — interviene Andrea Costantini, uno dei due registi —. In un episodio scoprirete il suo lato oscuro...». Queste due ultime stagioni ambientate a Roma (la quarta e la quinta) coprodotte da Italia e Germania, sono già andate in onda con successo in Australia, Colombia e in mezza Europa: «Spero che avremo lo stesso riscontro anche in Italia», dice ancora Bassi. Che poi racconta la sua esperienza di recitazione accanto ad un pastore tedesco: «È come lavorare con i bambini, con loro non esistono trucchi, devi sempre confrontarti con onestà altrimenti non si crea la giusta sintonia». © RIPRODUZIONE RISERVATA
laFotonotizia
Bologna ricorda il suo Dalla Migliaia in piazza con le star Una piazza Maggiore gremita fin dalle prime ore del pomeriggio (nella foto, Ansa) per il concerto dedicato a Lucio Dalla. Bologna ieri ha reso omaggio così al cantautore scomparso il 1˚ marzo del 2012 e che ieri avrebbe compiuto 70 anni. Sul palco della sua città si sono alternati tanti artisti: da Bocelli, a Zucchero, passando per Ron, Pino Daniele e Renato Zero. La serata si è aperta sulle note di «Piazza Grande».
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
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22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
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Toro 7
Sagittario 8
Gemelli 5,5
Cancro 7
Leone 7
DI ANTONIO CAPITANI
Luna sponsor di ogni vostro programma odierno, specie se correlato a studi, sport e contatti lontani. Tutto sa di successo (e di suino)!
Lavoro, affetti e soldi virano verso il positivo. Ergo: non fatevi venire paranoie portasfiga. E relaxatevi. Sudombelico very infiammable!
Qualcuno potrebbe millantare qualità e poteri come fossero le lauree di certi politici. Occhio. Il martedì è teso, il sudombelico sfigatino.
La vostra fortuna risiede nella tenace cura del dettaglio. Specie nel lavoro, dove cose positive pigliano forma. Fornicazione funambolica.
L’entusiasmo lunare attenua il periodaccio stellare. Così voi avvertite sollievi nel lavoro e nel privato. Cicogne e suini giungono a voi.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
IL MIGLIORE La giornata ha i toni di un flash-mob festoso. Le soddisfazioni arrivano, cuore e ormoni si alleano per dar vita a un governissimo sentimentalsuino.
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 5,5
Bilancia 7+
Scorpione 7
Capricorno 6
Acquario 7+
Pesci 6-
Le stelle frenano lavoro, amore, iter di progetti e pratiche. E a voi vengono due zebedei palloniformi. Giornatina tesa. E suinopriva.
Tutto si movimenta piacevolmente. Dal lavoro agli affetti, dalle p.r. all’economia. Un po’ si mobilita anche il sudombelico. Viaggi fortunati.
Le fortune lunari avvolgono le finanze che potrebbero rimpinguarsi un cicinìn. L’immagine brilla, l’ira cala, il sex ha un buon gusto.
Scacciate lo sfigoabbattimento. E rimboccatevi le maniche. Fidandovi poco di chi ieri vi odiava e oggi vi lecca (senza dire dove…).
I sollievi e gli aiuti più consistenti arrivano da amici, protettori e clienti. La concorrenza è battuta, il sudombelico punta sulla qualità.
La Luna vi stressa. E vi affetta. Gli zebedei santi in primis. Perché l’autonomia scricchiola e la fornicazione è sciapa. Ma domani migliora.
KOJO KWADWO ASAMOAH
L’esterno sinistro della Juventus è nato ad Accra, in Ghana, il 9 dicembre 1988. In Serie A ha giocato anche con l’Udinese
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Polemiche in Spagna per il gesto delle manette fatto da Piquè durante il Clasico di sabato scorso. Inevitabile il parallelo con lo stesso gesto fatto da Mourinho quando era all’Inter. Stampa madrilena scatenata contro il giocatore del Barcellona. Guarda il video sul nostro sito.
Francesco Totti dopo aver raggiunto Nordahl a quota 225 gol riuscirà nell’impresa di agguantare anche Piola, miglior marcatore di sempre, a quota 274 reti? Il 77% dei votanti il sondaggio del nostro sito ritengono che l’ex campione del mondo nel 1938 sia irraggiungibile.
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Su tutto il Paese la giornata sarà caratterizzata dalla presenza di parecchia nuvolosità e precipitazioni anche abbondanti e intense, nevose ad alta quota su Alpi e Appennini, con venti di Scirocco. Solo localmente qualche schiarita.
La situazione meteorologica continuerà ad essere all'insegna del tempo perturbato. Perciò dobbiamo aspettarci ancora molte piogge e nevicate ad alta quota sui monti, il sole solo a tratti farà capolino tra le nubi in qualche zona.
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I lettori sono sicuri Totti non riuscirà a raggiungere Piola
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Riecco il gesto delle manette: Piqué come Mou
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18 feb.
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COLLATERALI *con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 1 e 12,19 con Le Grandi Battaglie N. 3 e 11,19 - con Passione Rally N. 2 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con Carosello N. 9 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 10 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 10 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 13 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 15 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 19 e 11,19 - con I Love Travel N. 23 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 28 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 29 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 28 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 44 e 6,19 con Aerei da Combattimento N. 47 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 37 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 47 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 5 MARZO 2013
SPERONI AFFILATI VILLAS BOAS E BALE, ARTEFICI DEL FENOMENO SPURS, GIOVEDÌ ASPETTANO L’INTER A LONDRA IN EUROPA LEAGUE: ECCO TUTTI I LORO SEGRETI
ALL’INTERNO PRIMO PIANO Deca Trends
NUOVI PROFETI DI UN CALCIO ANTICO ALESSANDRO DE CALÒ a pag. 2
Calcio e musica
PER CHI TIFANO LE STELLE DEL ROCK GIULIO DI FEO a pag. 4
EUROPA Spagna
PASSAGGIO DI POTERE NEI PAESI BASCHI FILIPPO MARIA RICCI a pag. 6
Russia
LACINA TRAORÉ: «SONO IL GIGANTE DELLE NEVI» Intervista di LUCA CASTALDINI a pag. 8
LACINA TRAORÉ CON L’ALLENATORE GUUS HIDDINK (AFP)
Germania
FINITO IL SOGNO DELL’HOFFENHEIM PIERFRANCESCO ARCHETTI a pag. 9
MONDO Coppa Libertadores
ALONSO, VENDETTA CONTRO MONTEZUMA FABIO LICARI a pag. 10
Cina
AL DRAGONE NON PIACE IL PALLONE
LOTTOMATICA SCOMMESSE S.R.L. - Conc. AAMS N. 15078 del 16 aprile 2012.
LUIGI GUELPA a pag. 11
TOTTENHAM
EXTRATIME@GAZZETTA.IT - @ETGAZZETTA SETTIMANALE DI CALCIO INTERNAZIONALE 5 MARZO 2013 - n. 92
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S. BOLDRINI e A. BOCCI alle pagine 2 e 3
ANDRÉ VILLAS BOAS, 35 ANNI, E GARETH BALE, 23, ALLENATORE E MIGLIOR MARCATORE DEL TOTTENHAM (EPA)
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PRIMO PIANO
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
Decatrends DI ALESSANDRO DE CALÒ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SE IL NUOVO CALCIO CI RIPORTA INDIETRO Villas Boas è bravo ma propone un gioco arcaico: difesa e contropiede. Già visto RR Sta tornando al potere un calcio che, sul campo, premia speculazione e cinismo e che, da fuori, tende a essere giudicato quasi esclusivamente dai risultati. Tira una brutta aria di restaurazione. Salvo rare eccezioni, la deriva attraversa il vecchio continente e sconfina nelle isole. La punta dell’iceberg si era materializzata nell’epilogo delle ultime Champions e Europa League, col successo di due squadre ultradifensive e votate al contropiede come Chelsea e Atletico Madrid. Piano: Di Matteo e Simeone hanno meriti indiscutibili, essendo riusciti a portare Blues e Colchoneros una bella spanna oltre ai loro limiti. L’argentino, in particolare, teorizzando il fatto che nel calcio è possibile vincere anche senza tenere il pallone, ha costruito un gruppo in grado di sfidare i giganti Barça e Real, con l’orgoglio di chi sta all’opposizione.
André Villas Boas è un ragazzo di sangue blu e discreta cultura che è riuscito a trasformare la passione per il calcio in un mestiere ben retribuito. Allenatore astratto e premeditato, nel Chelsea è andato a sbattere il muso contro un complicato cambio generazionale, attività non troppo dissimile da quella intrapresa da Stramaccioni sul fronte Inter. Certo, il portoghese André sembra più rigido e spigoloso dell’italiano Andrea, ma alla fine i due giovani tecnici mostrano un sicuro tratto in comune: il ritorno a un calcio un po’ arcaico che concede quasi nulla alle delizie degli occhi ma rimane la scorciatoia più concreta per agguantare in fretta qualche risultato. Lasciando da parte il capitolo Barça, resta vivo un paradosso: i vecchi Ferguson, Heynckes e Lucescu ci fanno vedere un calcio totale e innovativo, mentre diversi giovani restano aggrappati a difesa e contropiede, briciole aggiornate di dinosauri già visti. Per fortuna esiste anche il partito dei Klopp, che in Italia fa riferimento ai Conte ed Allegri: con loro il calcio forse può andare avanti senza dover, necessariamente, tornare indietro.
AVB E BALE: ATTENTI A QUEI DUE Espulso dal Chelsea, André Villas Boas s’è rilanciato col Tottenham, avversario dell’Inter in Europa League. Grazie all’esperienza fatta con i Blues, a un modulo più prudente e alla sua arma letale gallese All’Inter VILLAS BOAS (CERCHIO) CON MOU ALL’INTER
ADESSO VI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A LONDRA
STEFANO BOLDRINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
ettiamola così: il Chelsea è la panchina peggiore per un allenatore giovane alla prima esperienza in Inghilterra. Per governare il club più eccentrico, mediatico e imprevedibile della Premier, servono esperienza, una buona dose di faccia tosta, qualche pelo sullo stomaco e un minimo di fortuna. Ed è tutto quello che è mancato ad André Villas Boas nella sua breve avventura al Chelsea, dove acclamato con gli squilli di tromba dovuti a un tecnico che in una stagione alla guida del Porto aveva fatto il pieno di trofei, compresa l'Europa League - finì in poco tempo nel tritacarne, con l’epilogo inglorioso dell’esonero, il 4 marzo 2012. Il suo successore, Roberto Di Matteo, mise il dito sulla piaga, conquistando in 76 giorni Champions e Coppa d’Inghilterra.
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l identikit VINSE CAMPIONATO ED EUROPA LEAGUE CON IL PORTO André Villas Boas è nato a Oporto il 17-10-1977. Comincia giovanissimo al Porto con Bobby Robson e, dopo una parentesi da c.t. delle Isole Vergini, torna al Porto con Mou, con cui lavora anche a Chelsea e Inter. Nel 2009 va all’Academica, nel 2010 al Porto: vince Supercoppa, Coppa di Portogallo, campionato ed Europa League. L’anno dopo è al Chelsea: esonerato, al suo posto Di Matteo e... la Champions. Dal 3-7-2012 allena il Tottenham. (GETTY)
Passaggio a Nord-Est Villas Boas ha avuto coraggio ad accettare la scorsa estate l’offerta del Tottenham. È ripartito dalla stessa Londra, cambiando solo le coordinate geografiche: dal Sud-Ovest al Nord-Est della capitale britannica. Dal lusso, dalle Rolls Royce e dai ristoranti che ti prosciugano il conto in banca della zona chic di Londra, ai vicoli, le bottegucce e le problematiche dell’area dove cominciarono, nell’agosto 2011,
i riots che sconvolsero il Paese. Villas Boas si è adattato senza problemi alla nuova realtà, pur continuando a frequentare, nel tempo libero, il quartiere di Chelsea, in particolare un ristorante specializzato nel sushi, un paio di negozi e qualche amico di lingua portoghese.
21 su 40 L’avvio al Tottenham è stato un flop: una sconfitta (Newcastle) e due pareggi (WBA e Norwich). Il primo successo è maturato il 16 settembre, 3-1 in casa del Reading, ma la svolta è arrivata due settimane dopo con il 3-2 sul Manchester United, all’Old Trafford. Un trionfo atteso da 23 anni, ma soprattutto una prova di forza mostrando un calcio meno avventuroso rispetto ai tempi del Chelsea: squadra corta, difesa più coperta, ripartenze veloci, contropiede. I numeri dicono che l’ultimo stop in campionato degli Spurs è il 2-1 rimediato sul campo dell’Everton il 9 dicembre 2012, mentre l’ultima sconfitta in assoluto è quella incassata a Leeds (1-2) il 27 gennaio, nel quarto turno di Coppa d’Inghilterra. In 40 gare, il Tottenham ha macinato 21 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte. Ha segnato 68 gol e ne ha subiti 42. Dal 4-3-3 al 4-2-3-1 AVB ha cambiato diverse cose dai giorni dei Blues. A partire dal modulo: dal temerario 4-3-3 al più equilibrato 4-2-3-1. Il Chelsea aveva la difesa alta, quasi in perfetto stile zemaniano: ora è più bassa,
L’inizio difficile Gli Spurs hanno cominciato con 2 punti in 3 partite di Premier
La svolta Il 4-2-3-1 ha portato la squadra al terzo posto: sarebbe Champions IL POSTICIPO
TEVEZ! CITY OK E ADESSO FA CUP (bold) Un gol di Tevez al tramonto del primo tempo permette al Manchester City di vincere 1-0 sul campo dell’Aston Villa e di restare a -12 dallo United, tenendo a distanza il Tottenham. Un primo tempo di sofferenza, una ripresa più spigliata. Alla fine, il City ha imposto la differenza di classifica: il Villa è terzultimo. La vigilia era stata scaldata da Mancini: «Non mi piacciono i giocatori che non sanno ammettere i loro errori. Quando sei un top player e guadagni molto, devi assumerti le tue responsabilità. Io voglio calciatori che quando si arrabbiano perché non li faccio giocare reagiscano mostrandomi di meritare il posto da titolare. Per questo qui servono due-tre calciatori di ottimo livello». Frasi, queste, che lasciano intendere come il vero problema della stagione del City sia stato uno spogliatoio bollente. Duello al vertice rimandato, però, perché il prossimo weekend si disputano i quarti di FA Cup: sabato City-Barnsley ed Everton-Wigan, domenica Millwall-Blackburn e il big match Manchester United-Chelsea.
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PRIMO PIANO
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
LE 3 SQUADRE DEL TECNICO PORTOGHESE
IL RITRATTO
L’AMBIZIOSO DI SANGUE BLU CHE AMA I LIBRI E I QUADRI (MA NON MOU) Il portoghese è particolare: trovate un altro allenatore che prende l’aereo e va a Venezia solo per vedere una mostra ALESSANDRA BOCCI
BATTO protetta dalla diga dei due centrali di centrocampo. Ma è cambiata soprattutto la gestione degli uomini. Nel Chelsea, ricevuto l’ordine di avviare il ringiovanimento, Villas Boas fu mandato allo sbaraglio contro i boss della vecchia guardia: Terry, Lampard, Cole, Drogba. «L’esperienza con i Blues mi è servita ed è stata utilissima qui al Tottenham - le parole recenti del portoghese -. Il lavoro che io e il mio staff svolgiamo adesso è figlio dell’esperienza maturata al Chelsea. Oggi sono un uomo e un allenatore diverso. Gli errori servono per crescere e migliorarsi. Bisogna adattarsi alla cultura dello spogliatoio in cui sei chiamato a operare. Nel Chelsea non seppi gestire bene le forti personalità di quella squadra». Parole misurate per evitare di definire «figli di buona donna» i grandi vecchi di Stamford Bridge. Manager del mese Imparata la lezione, AVB è entrato in punta di piedi in un ambiente più tranquillo come quello degli Spurs. La gestione del portiere è stata esemplare. In estate è arrivato il francese Hugo Lloris, ma inizialmente l’allenatore ha continuato a schierare Friedel, 41 anni, monumento del Tottenham. L’avvicendamento è stato soft, con Lloris inserito in modo quasi impercettibile, a cominciare dalle gare di Europa League dove, peraltro, gli Spurs sono imbattuti (3 vittorie e 5 pareggi), fino a un naturale e indolore passaggio di consegne. L’altra mossa, apparentemente
scontata, è stata quella di dare la massima libertà a Gareth Bale, l’uomo che con 16 gol in Premier e 20 in totale sta trascinando gli Spurs in alto. AVB ha dato pieni poteri al talento e alla forza straripante del gallese, utilizzandolo nelle ultime gare come vertice alto del rombo di centrocampo. «Gareth ha un impatto paragonabile a quello di Messi e Cristiano Ronaldo. È un calciatore di classe mondiale, che deve solo vincere i trofei già conquistati da Messi e Ronaldo. Mi auguro che questo avvenga con il Tottenham», l’investitura di AVB, premiato il 1o marzo manager del mese di febbraio.
Terzi davanti al Chelsea Un altro elemento che ha favorito il lavoro del portoghese è la minore esposizione mediatica del Tottenham. Il Chelsea è un grande fratello permanente, con gole profonde che danno regolarmente in pasto ai tabloid i peccati dello spogliatoio. Negli Spurs, l’interesse è concentrato su Bale, Defoe e Adebayor. L’ambiente è più blindato. Ci sono meno star e AVB riesce a governare meglio la situazione. In questo clima, è riuscito a valorizzare Vertonghen - altro elemento in ascesa, straordinario nel derby con l’Arsenal - e a rivitalizzare Lennon. Oggi il Tottenham è la terza forza in Premier, in zona Champions diretta, 2 punti sopra il Chelsea... L’Inter sarà un esame di maturità. Villas Boas è persino più giovane di Stramaccioni: i due insieme hanno 72 anni, solo uno più di Ferguson. Tottenham-Inter è bella anche per questo.
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l suo problema è sempre staIsé Mourinho to il sangue blu. Quando Josi è accorto che il
CLASSIFICA
SQUADRA
MANCHESTER UNITED MANCHESTER CITY TOTTENHAM CHELSEA ARSENAL EVERTON LIVERPOOL SWANSEA WBA FULHAM STOKE CITY WEST HAM NORWICH SUNDERLAND NEWCASTLE SOUTHAMPTON WIGAN ASTON VILLA READING QPR
PT
71 59 54 52 47 45 42 40 40 33 33 33 32 30 30 27 24 24 23 20
G
28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28
V
23 17 16 15 13 11 11 10 12 8 7 9 7 7 8 6 6 5 5 3
N
2 8 6 7 8 12 9 10 4 9 12 6 11 9 6 9 6 9 8 11
P
F
3 3 6 6 7 5 8 8 12 11 9 13 10 12 14 13 16 14 15 14
68 51 49 56 53 44 53 39 38 39 26 32 27 31 38 39 33 26 34 21
S
31 24 33 30 32 35 34 34 37 44 33 41 45 38 49 51 55 53 54 44
28a giornata CHELSEA
1-0
EVERTON
3-1
MANCHESTER UNITED
4-0
SOUTHAMPTON
1-2
STOKE CITY
0-1
SUNDERLAND
2-2
SWANSEA
1-0
WIGAN
0-4
TOTTENHAM
2-1
ASTON VILLA
0-1
BA 28’ pt
FELLAINI 42’ pt PIENAAR 14’ st MIRALLAS 21’ st
KAGAWA 46’pt; 31’,43’ st ROONEY 45’ st
RAMIREZ 45’ pt
GARDNER rig.37’ pt SESSEGNON 25’ st
MOORE 41’ st
BALE 37’ pt LENNON 39’ pt
WBA READING
ROBSON KANU 39’ st
NORWICH QPR
REMY 15’ pt BOTHROYD 32’ st
WEST HAM
COLLISON 48’ pt
FULHAM
BERBATOV rig.16’ pt RIETHER 34’ pt
NEWCASTLE LIVERPOOL
DOWNING 2’ pt SUAREZ 18’,34’pt; 4’ st
ARSENAL
MERTESACKER 6’ st
MANCHESTER CITY
TEVEZ 46’ pt
Prossimo turno 9 marzo: Wba-Swansea, Reading-Aston Villa, Qpr-Sunderland, Norwich-Southampton. 10 marzo: Newcastle-Stoke City, Liverpool-Tottenham. 16 aprile: Arsenal-Everton. Rinviate a data da destinarsi: Fulham-Chelsea, Manchester City-Wigan, West Ham-Manchester United CHAMPIONS LEAGUE
PRELIMINARI DI CHAMPIONS
SPAREGGI PER LE COPPE
EUROPA LEAGUE
SPAREGGI RETROCESSIONE
RETROCESSIONE
sangue del suo giovane assistente era blu, non solo per i quarti di nobiltà, ma anche per le capacità e l’ambizione, il sodalizio si è interrotto ed è rimasta grande freddezza. Non possono esserci due Special nello stesso mondo. André Villas Boas è nato da una famiglia dell’alta borghesia con radici aristocratiche e inserti inglesi. Abitava in una zona ricca di Porto e l’inizio della storia è noto: nel suo palazzo viveva Robson, allenatore del Porto, e il ragazzino gli lasciò nella cassetta della posta un biglietto con annotazioni tattiche. Robson si incuriosì, lo mandò a far pratica in Scozia e Inghilterra. Tutto è cominciato così. Villas Boas è arrivato al calcio studiando e questo certe volte non aiuta. Più Guardiola che José La sua carriera è andata avanti di corsa, prima con Robson, poi con Mou, che lo volle alle giovanili del Porto e lo portò con sé in Inghilterra e in Italia. A Milano AVB ha vissuto a stretto contatto con Silvino, il preparatore dei portieri di Mou. Sempre insieme, nello stesso appartamento, a cena e a pranzo nello stesso ristorante di corso Garibaldi. Villas Boas girava l’Italia e l’Europa, era l’occhio di Mourinho, ma si è stufato. Non voleva osservare, voleva allenare. Voleva stare sul campo, e a Mourinho non andava bene. Così Villas Boas si è staccato sempre di più, anche perché l’immagine di Baby Mourinho o Special Two gli risultava insopportabile, e non è solo una questione di sangue blu: Villas Boas è quanto di più lontano si possa immaginare dall’altro
ANDRÉ VILLAS BOAS , 35 ANNI, CON LA MOGLIE JOANA NEL 2012 ALLA PREMIAZIONE COME MIGLIOR ALLENATORE PORTOGHESE (GLOBAL)
tecnico portoghese. Gli amici lo descrivono come educato, per nulla arrogante, riservatissimo, amante dell’arte e delle buone letture. Un tipo alla Guardiola, però più chic. È sposato, ha due figlie, fa le vacanze in Algarve, ama viaggiare e girare le grandi città: è capace di volare a New York per pochissimi giorni o di scappare a Venezia per poche ore, soltanto per vedere una mostra. In Portogallo durante la stagione calcistica si fa vedere poco o nulla, anche se conserva la casa di famiglia e altre proprietà. Era ricco anche prima di arricchirsi con il calcio e questo forse spiega alcune sue abitudini. Primo, parlare poco Dell’uomo, anzi del ragazzo Villas Boas, non si sa molto: come capita ai rampolli delle grandi famiglie, è protetto da una ristretta cerchia e non ama parlare con i giornalisti. Dell’allenatore, a parte la storia dello scambio epistolare con Robson seguita dai successi in Portogallo ed Europa, si sa di più. Villas Boas è stato vicinissimo alla Juve prima di andare al Chelsea, e negli ultimi tempi alla Roma, ma la Premier per ora è un richiamo più forte. AVB ormai in Portogallo è una star, anche se non come Cristiano Ronaldo o Mourinho. Anche perché giornali e tv, appunto, faticano a trovare notizie sulla sua vita perfetta e su una carriera con una sola macchia, il Chelsea. Lì il sangue blu non è bastato, anzi, l’incontro con alcuni nativi cockney non lo ha favorito. In Inghilterra, non sempre un incontro fra classi diverse è possibile.
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Johnny Marr «A un provino scesi in campo con il mascara. Lì capii che il calcio non era il mio destino» se la voce dei Led Zeppelin -. Quando vincemmo la Coppa di Lega nel ’74 mi ci vollero 3 giorni per tornare a casa. È una religione, solo che il crocefisso lo porti nel weekend». All’opposto pareva John Bonham, batterista del gruppo. In concerto a Earls Court il 24 maggio 1975 urlò: «Il calcio? Un mare di coglioni!». E magari non era casuale: quella sera a Wembley c’era Inghilterra-Scozia (5-1).
CHIEDI CHI TIFAVANO I BEATLES Quando il rock incontra il pallone: Roger Daltrey pazzo per l’Arsenal, l’exploit di Elton John al Watford, le divisioni interne ai Sex Pistols GIULIO DI FEO 5RIPRODUZIONE RISERVATA
ohn aveva 11 anni, e quella scena dev’essergli rimasta impressa come una foto: El gringo Robledo salta e incoccia dentro, Newcastle-Arsenal 1-0 e coppa ai Magpies. Tre maggio 1952, John fa di cognome Lennon e con la tempera ci sa fare, un mese dopo prende un foglio e dipinge. Viene bene, talmente bene che 19 anni dopo quel foglio sarebbe diventato la cover di Walls and bridges nonostante a John Lennon il calcio interessasse poco. Già, ma chi tifava? Nella Liverpool dei Beatles «non m’interessa» non era scusa valida: cattolici con l’Everton, protestanti dall’altra parte. Per John, che da ragazzino giocava («Era il più bravo tra noi», diceva Pete Best), gli indizi portano ai Reds: papà li tifava, e sulla copertina di Sgt. Pepper l’unico calciatore è Stubbins, bomber rosso nel dopoguerra. I Beatles erano
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più o meno come il loro leader, «A Liverpool ci sono tre squadre, noi tifiamo per quell’altra» disse George Harrison. Ringo simpatizzava Reds, McCartney ha svelato l’arcano due anni fa: «La mia famiglia è di evertoniani. Ma sono amico di Kenny Dalglish e mi piace pure il Liverpool. Non posso tifare entrambe? Ho una dispensa papale che me lo consente. In caso di derby? Alle strette, Everton». A Londra invece c’erano i cattivi del rock, zazzere al posto dei caschetti. Ma anche i Rolling Stones per il calcio non impazzivano. Mick Jagger tifa Arsenal ma pare infiammarsi più per l’Inghilterra: nel 2006 prese un volo privato per Gelsenkirchen e si sciroppò quel quarto maledetto col Portogallo, fuori ai rigori. Keith Richards invece «da bimbo era timido, introverso, se una palla gli rotolava accanto scappava via», disse la mamma. Pallone e libertà In Inghilterra il calcio non si gioca, si vive. E anche la generazione che tra gli anni 60 e 70 ha piantato i semi del rock non è
«WALLS AND BRIDGES» DEI BEATLES
stata esente. I fratelli Davies, che poi sarebbero diventati The Kinks, sono nati e cresciuti a Muswell Hill, 20 minuti da White Hart Lane, ma a papà non si scappa: Arsenal lui, Arsenal loro. Anche Roger Daltrey invece, voce degli Who, tifa Arsenal, e in maniera ben più viscerale. Ha offerto alla causa Highbury Highs, lirica suonata proprio lì il 7 maggio 2006 dopo l’Arsenal-Wigan 4-2 che mandò in pensione l’impianto. Era più emozionato allora, ha
poi confessato, che a Woodstock nel 1969. Stesso partito per i Pink Floyd, che a calcio giocavano pure: Pink Floyd Football club, con Roger Waters in porta. Alla fine di Fearless, però, piazzano l’ omaggio al Liverpool: you’ll never walk alone. Arsenal anche nella deriva punk, in parte: nei Sex Pistols Sid Vicious e John Lydon, spesso in sciarpa biancorossa, erano Gunners, Steve Jones teneva due piedi in una scarpa («A 12 anni mi rasavo a zero e vedevo il Chelsea, ma con gli amici andavamo anche al Qpr»), Glen Matlock era degli Hoops e a volte si mescolava tra la folla di Loftus Road con Mick Jones dei Clash (dove Joe Strummer si diceva dei Blues). Qpr per Nick Cave e la sua sigaretta sempre accesa, nei Genesis Phil Collins non ha mai nascosto di tifare Tottenham, così come i The Jam tranne Paul Weller, del Chelsea: si diceva che sulla cover di Stanley Road non volesse Best bensì Charlie Cooke, ala dei Blues anni 60, salvo poi cambiare idea perché George era un tantino più riconoscibi-
le. Un caso a parte Elton John, cavaliere di una delle cavalcate più belle d’Inghilterra: comprò il Watford in 4a serie e lo portò in Premier e alla finale di FA Cup ’84. Primo acquisto, nel ’76, Tom Walley: firma del contratto in giacca crema, canotta a righe e cravatta barocca al collo. La formula? I quattrini di Elton, i lanci lunghi del tecnico Taylor, i gol di Luther Blissett, che poi sarebbe andato al Milan e pure allora ne sbagliava tanti. Al campo Sir John andava con The Beast, Aston Martin V8 modificata coi colori del club, e quando passò la mano nel 1987 restò presidente a vita e non mollò: vari concerti per reperire fondi, e nel 2001 convinse Vialli a fare il manager. «Tre giorni per tornare» Vive di calcio Robert Plant, insignito della vicepresidenza onoraria del Wolverhampton a 60 anni dopo averne passati 55 sugli spalti del Molineux. «Mi stavo giocando il matrimonio - dis-
Le scarpette di Ozzy Negli anni successivi il rock s’è andato metallizzando, come il calcio. Brian Johnson degli AC/DC è pazzo per il Newcastle, fu a un passo dal comprarlo. Glielo offrì l’idolo d’infanzia Jackie Milburn, «uomo meraviglioso. Poi andai dal cda a parlarne e capii che volevano solo qualche milionata. Era un trappolone, dissi no». Il re dei tastieristi Rick Bateman ha fatto per un anno il manager del Brentford e poi sbarcò nel calcio yankee prendendo con Peter Frampton e Paul Simon i Philadelphia Fury. Ozzy Osbourne è di Aston, «dove da bambino o calciavi la palla o calciavi qualcuno», e simpatizza Villa, ma in modo soft: «Un giorno mi arrivò un pacco, dentro c’erano un paio di scarpe firmate Beckham. Poi David lo incontrai a un party e gli chiesi: "Perché mi hai spedito delle scarpe?". E lui: "Non sapevo cos’altro mandarti"». Villa, ma sfegatato, pure per il suo vecchio bassista Geezer Butler. E il brit rock moderno? Pete Doherty tifa Qpr, un giorno un fan gli tirò una maglietta, poi la rivoleva indietro e finì in rissa. Damon Albarn dei Blur sanguina Blues e spesso s’è visto cantare con la 25 di Zola, leggendaria la passione dei fratelli Gallagher per il City. Da ragazzi gli Oasis erano hooligan veri, una volta smantellarono lo sportello all’auto di Cantona, e a settembre Liam s’è fatto buttare fuori dal Bernabeu per eccesso di esultanza. Diego incontra Freddie E c’è pure chi al rock stava per essere strappato, tipo Nicky Byrne dei Westlife che ha in bacheca una FA Cup giovani come portiere del Leeds. Tra le leggende, Steve Harris degli Iron Maiden ha i martelli del West Ham sul cuore: ha fatto le giovanili del club fino a 17 anni per poi scegliere la musica e tenersi i capelli lunghi (il mister era per sforbiciare). E poi c’è Johnny Marr, chitarrista degli Smiths. Aveva talento vero, provò con City (per cui tifa) e Nottingham Forest con Brian Clough. «Ma non la prendevo seriamente - spiegò -, mi presentai in campo truccato, col mascara. Metà mi fissava come uno da evitare, l’altra metà voleva prendermi a calci. Lì capii che non era destino». E i Queen? C’è una foto in cui posano con Maradona. Pare risalga al concerto del 2 febbraio 1982 a Baires. Diego in maglia inglese, Freddie Mercury con quella albiceleste. Esattamente due mesi dopo, l’Argentina invase le Falkland.
Robert Plant «Quando il Wolverhampton vinse la Coppa di Lega nel ’74, ci misi tre giorni per tornare a casa»
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EUROPA
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l’eurogol DELLA SETTIMANA
LA GIRATA DI SOLDADO, ROBA DA CARTONI RR Questo al campetto te lo chiamano «gol alla Holly & Benji», nel senso che il gesto pare fatto apposta per esaltare la matita del disegnatore e anche se la stecca è talmente forte che l’occhio umano fatica a seguire il pallone uno se lo rivede in mente fotogramma per fotogramma. Chissà se capiterà pure a Roberto Soldado: cioccolatino di Feghouli dalla destra, e lui gira in porta con la potenza del pugno di un gigante.
TOP 11 BIG IN JAPAN? NO, A MANCHESTER Furia Sovrasta Piqué e decide il clasico di testa, prima aveva chiuso ogni varco. Con Mou è più odio che amore, ma avercene di gente così...
Falco Colpisce da rapinatore d’area per il gol decisivo, ma contro il Psg ci mette anche tanta sostanza in mediana. Anche gli operai vanno in paradiso
7 IRAIZOZ (p, A. Bilbao)
Speedy Non ha attecchito a Parma, al Betis va come un fulmine. Tre gol nelle ultime due, doppietta in casa della Real Sociedad
7 KRYCHOWIAK (c, Reims)
Futuro È nata una stella. A 18 anni gioca titolare con Pellé e insieme all’italiano demolisce pure il NEC: 2 gol, accelerazioni, pericoli
7 S. RAMOS (d, Real Madrid)
42
6 Van Persie Man. Un. (Ing, 19x2) 38
Ninja Felpato, elegante, una gioia per gli occhi. Prima tripletta asiatica in Premier, e se a Manchester è una star, a Tokyo... di più
PABON (a, Betis)
44
4 Falcao Atl. Madrid (Spa, 21x2), Suarez Liverpool (Ing, 21x2)
Killer Massacra il Wigan con tre gol, offre spunti di classe e combina alla grande con gli altri piedi buoni. Tra le 5 punte migliori in Europa
7,5 7,5 BOETIUS (a, Feyenoord)
3 Martinez Porto (Por, 22x2)
Gigante Disinnesca Giroud e qualsiasi tentativo di intrusione in area. Ok, c’è Bale, ma anche il belga è una bella gatta da pelare
8 KAGAWA (c, Man. United)
48
Rebus La Hiena segna, manda in gol Iñigo Martinez ed è un rebus per il Betis. Lui e Griezmann tra le coppie più belle d’Europa
8 SUAREZ (a, Liverpool)
78
2 Ronaldo Real M. (Spa, 24x2)
Duro Altra prova monstre dello spagnolo, che mura l’attacco Eintracht a domicilio e propizia il colpo fuori casa. Otto milioni spesi molto bene
7,5 VERTONGHEN (d, Tottenham)
1 Messi Barcellona (Spa, 39x2)
Show Due gol e un assist al Wolfsburg, e quella sensazione che non ci sia trama in cui il wunderkind dello Schalke non metta becco
7
7 DOMINGUEZ (d, Borussia M.)
I CANNONIERI D’EUROPA IN BASE AL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTÀ DEI VARI CAMPIONATI (TRA PARENTESI)
DRAXLER (c, Schalke 04)
7
LUIS SUAREZ IN RIMONTA SI MUOVE HOSINER
VELA (c, Real Soc.)
Scarpad’oro
Eroico Bielsa lo rispolvera, e lui risponde con le molle ai piedi: Armenteros e Sola gli sbattono contro, colpo basco a Pamplona
7 Hosiner Austria (Aut, 25x1,5) 37,5 8 Cavani Napoli (Ita, 18x2)
36
9 Rimkevicius Siauliai (Lit, 35x1) 35 10 Bony Vitesse (Ola, 23x1,5) 34,5 11 Ibrahimovic Paris St. Germain (Fra, 22x1,5) 33 12 El Shaarawy Milan (Ita, 16x2), Lewandowski Borussia Dortmund e Kiessling Bayer L. (Ger, 16x2), Bale Tottenham (Ing, 16x2) 32 16 Atar Maccabi Tel Aviv (Isr, 21x1,5) 31,5 17 Michu Swansea (Ing, 15x2), Ba Newcastle-Chelsea (Ing, 15x2), Mandzukic Bayern Monaco (Ger, 15x2), Di Natale Udinese (Ita, 15x2), Djebbour Olympiacos (Gre, 20x1,5) 30 22 Bacca Bruges (Bel, 19x1,5), Pellé Feyenoord e Finnbogason Heerenveen (Ola, 19x1,5), Griffiths Hibernian e Higdon Motherwell (Sco, 19x1,5) 28,5 27 Cardozo Benfica (Por, 14x2) 28 28 Mkhitaryan Shakhtar Donetsk (Ucr 18x 1,5), McKay Inverness (Sco, 18x1,5), Rusescu Steaua Bucarest (Rom, 18x1,5) 27 31 Meyong Vitoria, Eder Sporting Braga (Por, 13x2), Soldado Valencia (Spa, 13 x 2) 26 34 Mbokani Anderlecht e Sawaneh Leuven (Bel, 17 x1,5), Soriano Salisburgo (Aut, 17x1,5), Altidore Az Alkmaar (17x1,5) 25,5
Wunder21
LE PAGELLE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
Honved, ombre Rossi AUSTRALIA 6,5 Del Piero (Sydney) Un gol stupendo da 30 metri, il dodicesimo, ma perde a Perth 2-1, dalla penultima: playoff a 1 punto. CIPRO 6,5 Monachello (Olympiakos) Nel 2-2 in casa con l’Alki non segna ma aiuta i suoi. EMIRATI ARABI 7 Zenga (Al Nasr) Torna a vincere in campionato dopo un mese: 4-1 al Dubai, doppietta di Morimoto 6,5 Mascara (Al Nasr) Utile sponda per gli altri attaccanti. FRANCIA 5,5 Ancelotti (all. Psg) Perdere in 11 contro 10 a Reims, terzultimo, non è un buon segnale. 5,5 Sirigu (Psg) Non ha colpe sul gol di Krychowiak, tutto solo, però nell’area piccola... 6,5 Verratti (Psg) Gioca come al solito con sicurezza e savoir faire, salva un gol quasi fatto. 7,5 Ranieri (all. Monaco) Quinta vittoria consecutiva in Ligue 2, ad Ajaccio col Gazélec e primo posto sempre più solido. 7 Raggi (Monaco) Non corre ri-
schi, non soffre, tosto. GERMANIA 5 Molinaro (Stoccarda) Entra al 46’ e causa il rigore dell’1-1. Poi si perde 2-1 a Leverkusen. GRECIA 7 Greco (Olympiacos) Primi 90’ da titolare, nell’era Michel. Tanto lavoro sporco a centrocampo, interventi precisi nel 4-0 all’Ofi. INGHILTERRA 6,5 Mancini (all. Man. City) Massimo risultato con il minimo sforzo: 0-1 a Birmingham, non perde terreno dallo United. 5 Santon (Newcastle) Un suo errore favorisce il gol-partita dello Swansea. 6 Zola (all. Watford) Il pareggio in casa dei Wolves al 93’ è un colpo di sfortuna: Watford terzo. 6 Cassetti (Watford) Fa il suo dovere: uno dei punti di forza della squadra. 5 Forestieri (Watford) Entra al 78' e fallisce due occasioni. Zola ci rimane male. OLANDA 7,5 Pellé (Feyenoord) Gol di testa, il diciannovesimo, e un assist
contro il Nec. In forma strepitosa. ROMANIA 5,5 Piccolo (Cluj) Perde in casa con l’Otelul, becca pure un’ammonizione. SLOVENIA 6,5 Vanoli (all. Koper) Alla ripartenza dopo la pausa strappa un pari fuori casa al Domzale, 2 punti sopra e in zona Europa. SPAGNA 5,5 Longo (Espanyol) Gioca il primo tempo di un match soporifero. 5,5 Acquafresca (Levante) Titolare fino al 58’ (poi esce per Oba Martins): ma non incide. SVIZZERA 6 Gattuso (Sion) Giocatore-allenatore, e uno degli ultimi ad arrendersi nel k.o. di Zurigo. Settimo giallo stagionale, ma autore di un eccellente assist. UNGHERIA 4,5 Rossi (all. Honved) Si riparte molto male: 0-4 in casa col Videoton, con 3 gol da fuori area. 5 Alcibiade (Honved) Non ha colpe particolari, ma che botta. 5 Lanzafame (Honved) Sullo 0-0 sbaglia due chance, poi sparisce.
VAN DUINEN, IL ROSSO CHE INFIAMMA IL DEN HAAG LARGO AI GIOVANI: CLASSIFICA MARCATORI DEGLI UNDER 21 NEI MIGLIORI CAMPIONATI D’EUROPA
16 El Shaarawy (Milan) 12 Lukaku (West Bromwich) 11 Lamela (Roma) 9 Icardi (Sampdoria), Son (Amburgo) 8 Castaignos (Twente), Götze (Borussia D.), Isco (Malaga), Kokorin (Dinamo), Musa (Cska) 7 J. Ayew (Marsiglia), Baptistao (Rayo), Belfodil (Parma), Eriksen (Ajax), Rodriguez (Porto), Van Duinen (Den Haag)
RR (gdf) Concreti, veloci,
divertenti, centravanti ma anche altro. L’Eredivisie di tipi così ne sputa fuori un paio a stagione, e questo pare l’anno di Mike Van Duinen, il rosso del Den Haag che ha messo al tappeto l’Heracles. Al centro o a sinistra poco importa: dribbling, tiro, se non ci riesce quantomeno ci prova.
I NUMERI DI MASSIMO PERRONE
Messi come Di Stefano Reims proibita per il Psg
15
Gli anni passati dall’unica altra volta che il Barcellona aveva perso 2 partite in 5 giorni contro la stessa squadra: prima del Real Madrid era capitato solo contro il Maiorca nel 1998.
18
I gol nel clasico di Messi, che ha eguagliato il record di Di Stefano.
4
Gli anni passati dalla precedente tripletta di Kagawa: prima di quella in Manchester United-Norwich 4-0 bisogna risalire a un 5-3 del Cerezo Osaka, nella serie B giapponese, contro il Mito HollyHock nel 2009.
5
Gli incontri di Premier consecutivi in cui Bale ha segnato: eguagliato il record degli Spurs di Sheringham, Keane e van der Vaart.
12
Le partite senza un k.o. per il Tottenham:
da quando esiste la Premier non ci era mai riuscito. L’ultimo precedente è una striscia di 14 incontri nel 1984-85.
3
Le triplette di Suarez in meno di un anno: al Liverpool ci era riuscito solo Owen nel 1998.
800
Le partite giocate in Premier dalle 7 squadre che ci sono dal 1992: Manchester United (523 vittorie), Arsenal (428), Chelsea (416), Liverpool (391), Tottenham (310), Aston Villa (288) ed Everton (283).
10
Gli anni dopo cui lo Schalke 04 ha vinto sul campo del Wolfsburg. L’unico successo nei 15 precedenti era un 2-1 del 2003.
35
Gli anni dopo cui il Reims ha ospitato il Psg: aveva vinto (2-0) anche l’ultima volta, nel 1978.
6
EUROPA
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
SPAGNA
NEI PAESI BASCHI ORA COMANDA LA SOCIEDAD ALLA FRANCESE SPAGNA
MARADONA: «IL MIO SOGNO? ALLENARE LEO AL BARÇA» RR «Adoro Messi e sogno di ritrovarlo un giorno al Barcellona. Sì, prima o poi vorrei allenare Leo al Barça». A parlare così, intervistato dal quotidiano spagnolo Marca, è Diego Armando Maradona, che sabato scorso era al Santiago Bernabeu per assistere al clasico vinto dal Real Madrid. L’ex Pibe de Oro prende le difese del suo pupillo e connazionale: «Non possono massacrare Messi per aver giocato male due partite, considerate le valanghe di gol che ha segnato anche quest’anno: non può salvare il Barcellona tutte le settimane. La crisi blaugrana? In estate hanno giocato subito delle amichevoli in Estremo Oriente perché gli avversari pagavano delle fortune e adesso ne stanno pagando le conseguenze». E poi non c’è più Guardiola. «Lui e Mourinho sono due grandi allenatori che giocano a scacchi per vincere le partite. Mourinho è rimasto solo con la partenza di Guardiola e il Barcellona è come se fosse sfigurato». Sempre sul fronte Real Madrid, da un lato Diego consiglia l'ex cognato Aguero («sarebbe un ottimo rinforzo»), dall’altro esalta Cristiano Ronaldo: «È un animale».
PORTOGALLO
RIABILITATO IL BOAVISTA VUOLE I DANNI RR (m.m.d.s.) Vittima dello scandalo Fischietto dorato del 2006, il Boavista nel 2008 venne retrocesso in seconda Liga. Dopo 5 anni e molti ricorsi sportivi e civili, il Consiglio di Giustizia della federazione ha revocato quella sentenza e aperto le porte per il reintegro in prima Liga. Ora il club chiede i danni, materiali e morali (8 milioni di euro), e la promozione d’ufficio. La Fifa vigila e ha fatto sapere che vuole avere l’ultima parola.
Un anno fa non si parlava d’altro che dell’Athletic di Bielsa Adesso a sorprendere è la Real del tecnico Montanier, primo club a sconfiggere il Barça in Liga e a 2 punti dalla Champions DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A MADRID
FILIPPO MARIA RICCI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
uattro marzo 2012. L’Athletic Bilbao batte 2-0 la Real Sociedad e si piazza al 5˚ posto, a un punto dalla Champions. Marcelo Bielsa è un eroe, i suoi ragazzi pressano, segnano, sono belli da vedere, fanno fuori il Manchester United e corrono verso le due finali, Europa League e Copa del Rey (le perderanno entrambe). La Real torna a San Sebastian moscia e preoccupata: 13˚ posto, 6 punti di margine sulla retrocessione, sensazione d’impotenza.
Q
Prima quasi assoluta Un anno dopo i Paesi Baschi si sono ribaltati: 11giorni fa la Real ha vinto 3-1 l’ultimo derby giocato a San Mames. La Catedral, lo stadio più antico di questa Liga, simbolo, santuario emotivo, sta per chiudere (per rinascere dalla sue ceneri pochi metri più in là). Dei 25 componenti della rosa della Real solo uno aveva vinto a San Mames prima di venerdì 22 febbraio: il Chori Castro ai tempi del Maiorca, successo senza rivalità. La squadra di San Sebastian non vinceva a San Mames dal 2001, e non faceva il doblete sui rivali, vittoria all’andata e al ritorno, dal 1988-89: non poteva scegliere occasione migliore per rompere le strisce negative. Il ribaltone Rispetto a un anno fa dopo 26 giornate le posizioni si sono rovesciate: la Real è sesta, a 2 punti dalla Champions, l’Athletic 14˚ a 6 lunghezze dalla retrocessione. La squadra di Montanier sta disputando la miglior Liga dai tempi del chiacchierato 2˚ posto del 2003, quando con un altro francese in panchina, Denoueix, chiuse il campionato a 2 punti dal Real Madrid di Del Bosque. Chiacchierato perché dalle carte dell’Operacion Puerto, la più grande operazione antidoping spagnola, è emerso un legame diretto e inequivocabile della Re-
CLASSIFICA SQUADRA
BARCELLONA ATL. MADRID REAL MADRID MALAGA VALENCIA REAL SOCIEDAD BETIS GETAFE RAYO SIVIGLIA LEVANTE VALLADOLID ESPANYOL ATH. BILBAO OSASUNA GRANADA SARAGOZZA CELTA VIGO MAIORCA DEPORTIVO
PT
68 57 55 43 42 41 40 38 38 35 35 34 32 29 28 26 25 23 21 17
G
26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26
V
22 18 17 12 12 11 12 11 12 10 10 9 8 8 7 7 7 6 5 3
N
2 3 4 7 6 8 4 5 2 5 5 7 8 5 7 5 4 5 6 8
P
F
2 5 5 7 8 7 10 10 12 11 11 10 10 13 12 14 15 15 15 15
83 48 64 37 38 44 37 37 34 38 32 34 31 31 22 25 25 25 26 29
S
30 23 24 24 39 34 38 44 43 38 40 33 35 50 28 38 38 36 49 56
26a giornata GETAFE
2-0
SARAGOZZA
REAL MADRID
2-1
BARCELLONA
DEPORTIVO
0-0
RAYO
OSASUNA
0-1
ATH. BILBAO
VALENCIA
2-2
GRANADA
1-2
ESPANYOL
0-0
VALLADOLID
MALAGA
0-0
ATL. MADRID
REAL SOCIEDAD
3-3
SIVIGLIA
4-1
COLUNGA 21’ pt ESCUDERO 16’ st
BENZEMA 6’ pt SERGIO RAMOS 37’ st
JONAS 27’ pt SOLDADO 48’ pt
NOLITO 9’ pt
VELA 6’ st MARTINEZ 11’ st XABI PRIETO rig.17’ st
al col dottor Fuentes, cosa poi confermata dall’ex presidente del club Inaki Badiola. Allora a tirare la squadra di San Sebastian c’erano un giovane Xabi Alonso, Nihat e Kovacevic (43 gol in 2), Karpin, Lopez Rekarte, De Pedro. Oggi gli stranieri di grido sono il francese Griezmann, il messicano che piaceva a Wenger Carlos Vela, il portiere cileno Bravo. E gli spagnoli Xabi Prieto, De La Bella, Agirretxe, Mikel Gonzalez, Inigo Martinez, Ilarramendi. L’apertura Una rosa con 16 canterani, un club che, sentendosi schiacciato dall’appeal politico-sportivo dell’Athletic nella regione, aprì agli stranieri nel 1990 comprando l’irlandese John Aldridge e poi anche agli spagnoli, o ai non baschi se preferite, nel 2002. Un anno fa si parlava solo di Muniain, Susaeta, De Marcos, Herrera, Javi Martinez e Llorente. E di Bielsa, il maestro. Ora l’attenzione si è spostata di 100 km, da Bilbao a
San Sebastian. Qui un allenatore di 48 anni nato in Alta Normandia, laureato, con poca esperienza e fattosi notare con le promozioni del Boulogne, ha costruito un piccolo miracolo economico. Tanta cantera, zero investimenti, gioco attrattivo e risultati. Montanier è arrivato nell’estate 2011 e il 4 novembre scorso uscì da Anoeta accompagnato dai cori dei tifosi txuri-urdin (i suoi...) che chiedevano le sue dimissioni. La Real aveva perso con l’Espanyol bissando il k.o. in Copa del Rey col Cordoba di pochi giorni prima. Non vinceva da 5 partite e il futuro di Montanier sembrava segnato. Il club ha tenuto duro e 4 mesi dopo è cambiato tutto: da allora la Real ha giocato 17 partite perdendo solo col Real Madrid (4-3 al Bernabeu) e battendo il Barça (1˚ k.o. in Liga). Oggi è Bielsa a essere in discussione, Montanier è un mezzo eroe, e resterà per sempre l’allenatore che ha portato la Real alla vittoria nell’ultimo derby di San Mames.
SOPRA AL TIRO ANTOINE GRIEZMANN, 21 ANNI, E, SOTTO, IL TECNICO DELLA REAL SOCIEDAD PHILIPPE MONTANIER, 48 ANNI (EPA, AFP)
NEGREDO 12’,29’pt; 23’ st MEDEL 21’ st
MESSI 18’ pt
SUSAETA 18’ st
LEVANTE
IBORRA 16’ pt BARKERO 44’ st
MAIORCA
ALFARO 13’ pt HEMED 49’ st
BETIS
JORGE MOLINA 29’ pt PABON 4’,21’ st
CELTA VIGO
FERNANDEZ 40’ pt
Prossimo turno 8 marzo: Betis-Osasuna. 9 marzo: RayoEspanyol, Valladolid-Malaga, Barcellona-Deportivo, MaiorcaSiviglia. 10 marzo: Ath. Bilbao-Valencia, Levante-Getafe, Celta Vigo-Real Madrid, Atl. Madrid-Real Sociedad. 11 marzo: Saragozza-Granada CHAMPIONS LEAGUE
PRELIMINARI DI CHAMPIONS
SPAREGGI PER LE COPPE
EUROPA LEAGUE
SPAREGGI RETROCESSIONE
RETROCESSIONE
MARCATORI
LA MOSSA DEL SOLDADO TRIPLETTA DI NEGREDO 39 Messi (Barcellona) 24 Ronaldo (Real Madrid) 21 Falcao (Atletico Madrid) 13 Negredo (Siviglia), Soldado (Valencia) 12 Ruben Castro (Betis), Aduriz (Athletic Bilbao), Vela (Real Sociedad), 10 Piti (Rayo), Postiga (Saragozza), Riki (Deportivo) 9 Oscar Gonzalez (Valladolid), Iago Aspas (Celta), Higuain (Real Madrid) 8 Isco (Malaga), Hemed (Maiorca), Jorge Molina (Betis) 7 Victor (Maiorca), Pizzi (Deportivo), Martins (Levante), Baptistão (Rayo), Verdù (Espanyol), Saviola (Malaga), Benzema (Real Madrid), D. Castro (Getafe), Manucho (Valladolid), Apoño (Saragozza), Jonas (Valencia), Kike Sola (Osasuna), Villa (Barcellona) 6 Fabregas (Barcellona), Agirretxe (Real Sociedad), Adrian Colunga (Getafe)
IRLANDA
SAVA, L’ITALO-ROMENO CHE SOGNA DI DIFENDERE IL TRAP Gabriel, nato a Roma da genitori di Bacau, è il n.1 del Drogheda. E dopo aver preso il passaporto di Dublino, spera in una chiamata in nazionale ALESSANDRO RIBALDI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
alle parti di Dublino il palD lone che va per la maggiore è quello ovale. Il rugby in Irlanda è più di un gioco: stadi pieni, tifo sfrenato e agonismo ai massimi livelli. Il calcio invece ha il suo, piccolo, campionato. Non è paragonabile a quello della vicina Inghilterra e non ha la metà del seguito di quello
scozzese. Però ogni anno vede affrontarsi 12 squadre, in un girone all’italiana, per 3 volte. Si inizia a marzo, quest’anno l’8. L’anno scorso il titolo è andato agli Sligo Rovers che partono, anche in questa stagione, con i favori del pronostico. A contendere il titolo gli Shamrock Rovers, squadra più titolata nella storia dell’isola (17 scudetti), e l’outsider Drogheda United, nel torneo scorso sorprendente secondo. Sulle coste del Mar d’Irlanda, meno di 40 mila abitanti, Drogheda ha vinto un
GABRIEL SAVA, 26 ANNI, ITALO-ROMENO, PORTIERE DEL DROGHEDA UNITED
campionato, nel 2007. Dall’anno scorso in porta c’è Gabriel Sava che, per l’ottima annata, ha avuto una nomination quale «Goalkeeper of the Year», miglior n.1. Gabriel è nato a Roma nel 1986 e vanta un’esperienza nelle giovanili della Lazio. «I miei genitori andarono via da Bacau in Romania a metà anni 80 - spiega Sava - e decisero di trasferirsi a Roma, in cerca di una nuova vita. Io sono nato lì. Il calcio l’ho scoperto per caso, attraverso amici di mio padre sono arrivato alle giovanili della Lazio, a 13 anni, e in tanti dicevano che non avrei mai fatto strada». Queste voci devono averlo segnato profondamente.
Ambizioso Gabriel infatti una decina d’anni fa decide di lasciare il calcio e l’Italia. Si trasferisce a Drogheda dove due suoi fratelli gestiscono un ristorante. Qui riscopre il calcio, parte dagli under 17 del Drogheda, nel 2008 va al Bray Wanderers, poi in B al Monaghan che nel 2011, anche grazie a lui, ottiene la promozione. E Sava rientra alla base. Al Drogheda è titolare irremovibile: «Le mie prestazioni sono cresciute di giorno in giorno. Il mio prossimo obiettivo? Quello di finire in qualche campionato più prestigioso. Non dico l’Italia, ma alcune società svedesi di A e inglesi di League One mi stanno seguen-
do. Sarebbe bello provare in qualche contesto più competitivo. Anche se qui sto bene, ho una fidanzata irlandese e abbiamo un bimbo di 4 anni, Bobby. La gente è molto socievole, mi ferma per strada, s’informa sulle mie condizioni». Sava, inoltre, è divenuto da poco anche cittadino irlandese. «Trapattoni non mi ha ancora chiamato - racconta scherzando ma la nazionale irlandese è carente di portieri. Ho preso il doppio passaporto anche per questo motivo: è un sogno, lo so, ma un giorno perché non provare a realizzarlo?». La verde Irlanda, dopo il Trap, potrebbe aver ancora voglia di tingersi d’azzurro.
7
EUROPA
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
FRANCIA
AUXERRE
CRISI SENZA FINE IN BORGOGNA: IN C D’UFFICIO?
POVERO PSG, ORSO BIPOLARE Leonardo dopo il k.o. a Reims ha parlato di favole e animali Ma domani Ancelotti si gioca Champions e stagione col Valencia PARIGI
ALESSANDRO GRANDESSO 5RIPRODUZIONE RISERVATA
utta colpa delle favole. E dei soldi. Quelli che magari non ha il Reims per rifare il prato oppure quelli dello sceicco del Qatar, che spende, spande e poi si ritrova con una squadra troppo chic per giocare su quel prato malconcio. Allora finisce che la squadra perde, come è successo sabato a Reims. O almeno questa è la parabola di Leonardo, d.s. del Psg nelle vesti di un Esopo in versione calcistica che filosofeggia su inattese sconfitte e fa da psicologo alle sue star, costrette domani a passare il turno di Champions League.
T
Ma il coccodrillo... Quella del Psg milionario può essere ormai raccontata come «la favola dell’orso e del coccodrillo», nuovi personaggi della mitologia leonardesca, secondo l’analisi di fine gara di sabato del d.s. parigino. Racconta Leo: «Il Psg è di sicuro superiore al Reims, ma è quel tipo di superiorità che mi ricorda il duello tra l’orso e il coccodrillo. Nell’acqua è il coccodrillo a essere più forte. Nella foresta l’orso. C’est la vie». Una massima di vita calcistica dalla morale per lo meno ambigua perché, per Leonardo,
quella di Reims è «una sconfitta normale, prevedibile». E non perché il Reims, neopromossa dal passato glorioso, nei 90’ contro il Psg si gioca l’orgoglio di tutta una stagione, ma perché «questo tipo di partite si giocano in condizioni difficili, su un campo mal ridotto, tra bagarre e tanta corsa. È un vero combattimento e il Psg non ha i mezzi per vincere questo tipo di partite. Quindi la sconfitta è normale». Interpretazione amletica, dai risvolti psicologici paradossali.
DAVID BECKHAM, 37 ANNI, A TESTA BASSA DOPO LA SCONFITTA, AL COSPETTO DEL LEONE, MASCOTTE DEL REIMS (AFP)
Ligue-Europa: 2 facce In pratica, il Psg perde a Reims (1-0) come a Sochaux (3-2, il 17 febbraio) o a Nizza (2-1, il primo dicembre), perché «è una squadra fatta per sentirsi più a suo agio in Champions League che in campionato. Il Psg è basato sul talento, sulla qualità dei passaggi, sulla tecnica individuale». Insomma, la prosaica Ligue 1 non è proprio l’habitat ideale per i nobili Ibrahimovic, Beckham, Lavezzi, Lucas, Verratti. Normale quindi che chi «si senta a suo agio in certi contesti sia più forte e vinca». Magari anche in dieci per mezz’ora come il Reims. Solo che il campionato sarebbe, almeno secondo la dialettica ufficiale dei dirigenti parigini, l’obiettivo prioritario del Psg che ora si ritrova alle corde proprio in Europa, il contesto ideale secondo il verbo di Leo. Domani la squadra di Carlo Ancelotti è obbligata a vidimare la qualificazione dopo la vittoria per 2-1 all’andata a Valencia. Possibile, ma non scontato. Mancano infatti sia l’orso sia il coccodrillo di turno. Ovvero Verratti, per somma di ammonizioni, e soprattutto Ibrahimovic, espulso in Spagna da Tagliavento e squalificato due turni dall’Uefa. Ma almeno il Psg è sempre primo in campionato. Per grazia ricevuta dal Lione, tornato soltanto con un pareggio da Brest (1-1).
CLASSIFICA SQUADRA
PARIS SG LIONE MARSIGLIA ST. ETIENNE NIZZA MONTPELLIER LILLA RENNES LORIENT BORDEAUX VALENCIENNES TOLOSA BASTIA AJACCIO* BREST REIMS SOCHAUX EVIAN NANCY TROYES
* Ajaccio 2 punti di penalizzazione
PT
54 52 49 47 45 44 43 41 40 38 35 34 30 29 29 27 27 24 21 20
G
27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27
V
16 15 15 13 12 13 11 12 10 9 9 8 8 7 8 6 7 5 4 3
N
6 7 4 8 9 5 10 5 10 11 8 10 6 10 5 9 6 9 9 11
P
5 5 8 6 6 9 6 10 7 7 10 9 13 10 14 12 14 13 14 13
F
49 47 34 44 39 43 37 39 43 27 35 32 30 29 28 23 28 25 24 29
S
17 26 32 19 32 32 27 36 43 24 37 32 51 37 37 31 40 39 45 48
27a giornata MONTPELLIER
2-0
RENNES
REIMS
1-0
PARIS SG
BASTIA
1-0
AJACCIO
LORIENT
1-1
VALENCIENNES
ST. ETIENNE
4-0
NIZZA
SOCHAUX
1-2
TOLOSA
0-0
BREST
1-1
MARSIGLIA
2-1
LILLA
2-1
HILTON 30’ st S. CAMARA 41’ st
KRYCHOWIAK 19’ st
MAOULIDA 2’ st
MONNET PAQUET 4’ pt
P. AUBAMEYANG rig.7’ pt BRANDAO 15’,29’ st MOLLO 25’ st
PRIVAT 49’ st
CHAFNI 8’ pt
JARJAT aut. 35’ st GIGNAC 37’ st
RODELIN 14’ st KALOU 27’ st
RR (s.s.) Crisi senza fine per l'Auxerre: finito in Ligue 2 al termine della stagione scorsa, il club capace della doppietta campionato-coppa nel 1996 sotto la guida del mitico Guy Roux oggi 74enne vivacchia a centro classifica, ma con una spada di Damocle sulla testa. La Direzione Nazionale del Controllo di Gestione, infatti, ha nuovamente chiesto garanzie economiche al presidente Gerard Bourgoin in merito al deficit di bilancio che già nel giugno scorso ammontava a più di 16 milioni di euro. Senza nuove ed ingenti iniezioni di capitale entro il termine di questa stagione, il club borgognone rischia la retrocessione nella serie National (la serie C) per ragioni amministrative.
MARCATORI DANIC rig.35’ st
NANCY
MOUKANDJO rig.7’ pt ZITTE 40’ pt
EVIAN LIONE
MAKONDA aut.8’ st
TROYES
MARCOS 26’ st
BORDEAUX
PLASIL rig.31’ pt
Prossimo turno 8 marzo: Rennes-St. Etienne. 9 marzo: Paris Sg-Nancy, Ajaccio-Lorient, Evian-Sochaux, Troyes-Reims, Valenciennes-Lilla, Brest-Tolosa. 10 marzo: Nizza-Montpellier, Bordeaux-Bastia, Lione-Marsiglia
SI MUOVE SOLO AUBAMEYANG, ARRIVA GIGNAC 22 Ibrahimovic (Psg) 15 Aubameyang (St. Etienne) 12 Cvitanich (Nizza), Gomis (Lione) 11Aliadière (Lorient) 10 Alessandrini (Rennes), Ben Basat (Tolosa), Payet (Lille) 9 Ben Yedder (Tolosa), Brandão (St. Etienne) Erdinç (Rennes), Modeste (Bastia), Gignac (Marsiglia) 8 Belhanda e S. Camara (Montpellier), Courtet (Reims), Féret (Rennes), Lopez (Lione), Gouffran (Bordeaux), Nivet (Troyes)
8
EUROPA
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
GOL ALL’ALTEZZA QUANTI BOMBER ENORMI
Traoré ha un’altezza inusuale per un calciatore, specie per una punta. Ora il più alto del mondo è il belga Kristof Van Hout, portiere del Genk: 2.08. Ma ci sono anche tanti attaccanti giganti...
LUCA CASTALDINI
Lei ha scelto l’Anzhi per ragioni economiche? «Non solo, ma anche perché in Russia il livello del campionato cresce anno dopo anno, in più noi pratichiamo un buon calcio. D’altronde, con un fuoriclasse come Eto’o siamo facilitati. Non credo di esagerare dicendo che all’Anzhi giochiamo un calcio dello stesso livello dei principali club europei». Quanto tempo passa a Makhachakala? «Molto poco. Io vivo e mi alleno a Mosca». Che cosa le piace e cosa no della Russia? «Dal punto di vista calcistico questo Paese è ancora nella fase di crescita continua, di entusiasmo. La cosa che soffro molto è il gelo invincibile con cui si deve convivere».
Peter CROUCH 2.01 Inglese, classe ’81, oltre 100 gol in Premier e Division 1. Da 2 anni gioca allo Stoke City
« DUE METRI E 21 FRATELLI SONO IL GIGANTE DELLE NEVI»
L’ivoriano dell’Anzhi duetta con Eto’o e avvisa: «Siamo al livello delle big del continente. L’Italia mi piace, dovevo andare alla Juve ma ora sogno la Premier»
LACINA TRAORÉ, 22 ANNI, SOTTO CON DENISOV DELLO ZENIT (AFP-GETTY)
l
N
Nikola ZIGIC 2.02 Serbo, classe ’80, ha vinto una Coppa del Re a Valencia. Ora è al Birmingham
RUSSIA
5RIPRODUZIONE RISERVATA
on è mai stato così in alto l’Anzhi di Makhachkala. Anche in Europa. Venerdì riparte il campionato russo, dopo la pausa invernale, col club del Daghestan 2˚ dietro al Cska. Mentre in Europa League l’Anzhi ha già fatto fuori l’Hannover e giovedì aspetta il Newcastle agli ottavi. Se il leader dell’Anzhi è Eto’o, il bomber del Daghestan è il gigante ivoriano Lacina Traoré, 22 anni, 203 cm, 9 gol in campionato (2˚ dietro a Kerzhakov dello Zenit, a 10) e 5 in Europa, ex Kuban e Cluj.
Jan KOLLER 2.02 Classe ’73, miglior marcatore di sempre in nazionale ceca: 55 reti. Ha smesso nel 2011
«Nella guerra civile, nel mio Paese, ho perso un caro amico. Ora lì va meglio»
tutto insomma». In quale torneo le piacerebbe giocare un giorno? «In Premier League, è un sogno per molti giocatori, lì credo che si giochi il calcio più moderno. Sì, per me sarebbe un piacere arrivare lì». E in Italia ha mai rischiato di sbarcare? «So che l’anno scorso anche la Juventus mi aveva cercato, ma la trattativa a un certo punto si è interrotta per una serie di motivi, tra cui quello economico. Dopo il gol che segnai in Champions alla Roma a fine 2010, anche con l’Udinese c’era stato più di un contatto».
Buon motivo per restare solo pochi anni qui? «No. Io sono concentrato sulla mia carriera. Ho lasciato la mia famiglia e il mio Paese quando avevo 18 anni per andare al Cluj, quindi non sarà certo il freddo a farmi desistere».
Lei cosa sa dell’Italia? «Un grande Paese, molto accogliente. E un grandissimo campionato. Da quasi un anno in nazionale ho come c.t. un "italiano": Sabri Lamouchi, ex Inter, Genoa e Parma. E al Cluj ho avuto come allenatori Trombetta e Mandorlini, e come vice Nicolini e Bordin. Insomma, un po’ vi conosco».
È stato un periodo duro quello in Romania? «Sì, ricordo che piansi molto allora. Anche perché non va dimenticato che quando arrivai al Cluj, nel 2008, avevo 18 anni. Arrivare lì significò lasciare il mio Paese, gli amici, la famiglia,
Da che famiglia proviene?
«Molto numerosa: ho 11 fratelli e 10 sorelle. Abbiamo tutti lo stesso papà, che ha avuto tre mogli». Che lavoro fanno i suoi? «Mio padre è medico e mia mamma invece vende frutta e verdura nei mercati». Con i soldi del suo contratto ha fatto loro un regalo? «Sì, ho comprato una casa molto grande dove i miei genitori e fratelli possono vivere». La guerra civile del suo Paese le ha strappato qualche persona cara? «Ho perso un amico che per me era un fratello. Lui si era arruolato nell’esercito e un giorno un altro commilitone caricò male il kalashnikov. Dal quale partì un colpo che uccise all’istante il mio amico». Come vede il futuro del suo Paese? «Da un paio d’anni le cose sono cambiate, ma ci vorrà ancora molto tempo, 4-5 anni, perché la Costa d’Avorio possa riprendersi e tornare quel grande Paese che era prima del conflitto. Come anche in Russia vi sono situazioni di grandissima ricchezza e allo stesso tempo di pesantissima povertà».
CLASSIFICA SQUADRA
CSKA MOSCA ANZHI ZENIT SAN PIETROBURGO KUBAN KRASNODAR TEREK GROZNY SPARTAK MOSCA RUBIN KAZAN LOKOMOTIV MOSCA DINAMO MOSCA KRASNODAR ROSTOV AMKAR PERM VOLGA N.N. KRYLYA SOVETOV ALANIA MORDOVIA SARANSK
PT
43 41 38 32 32 32 31 31 30 28 20 19 17 16 11 9
G
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
V
14 12 11 10 10 10 10 9 10 8 5 5 4 4 2 2
N
1 5 5 2 2 2 1 4 0 4 5 4 5 4 5 3
P
4 2 3 7 7 7 8 6 9 7 9 10 10 11 12 14
F
33 34 36 32 23 35 26 27 28 33 20 19 19 18 18 18
S
17 18 20 21 27 30 19 21 25 27 25 31 30 36 31 41
Prossimo turno 8 marzo: Volga N.N.-Kuban Krasnodar, Krasnodar-Amkar Perm. 9 marzo: Dinamo MoscaLokomotiv Mosca, Krylya Sovetov-Cska Mosca, AlaniaRostov. 10 marzo: Spartak Mosca-Terek Grozny, Mordovia Saransk-Anzhi, Rubin Kazan-Zenit San Pietroburgo
LACINA TRAORÉ
Tor Hogne AAROY 2.04 Norvegese, classe ’77, ex Aalesund, ora è in B giapponese al JEF United
RUSSIAN PREMIER LEAGUE
MERCATONE! ECCO WILLIAN, BRESSAN E TANTO LOVE Il campionato riparte venerdì. Il Cska favorito riprende Vagner Love: «L’altra volta ho fatto sesso tutto il tempo» LUCA BIANCHIN 5RIPRODUZIONE RISERVATA
edizione brasiliana di L’ Playboy ha intervistato Vagner Love e non lo ha fatto parlare di filologia. La risposta da titolo è stata questa: «Quando giocavo al Cska non c’erano altri brasiliani, quindi stavo spesso a casa. Però mi anno-
iavo, allora facevo sesso tutto il tempo». Mister Love è tornato: il Flamengo non riusciva a pagarlo e il Cska se l’è ripreso. Siamo al terzo matrimonio: Vagner ha giocato con la squadra dell’Esercito dal 2004 al 2009, poi nel 2010 e 2011. Troverà Doumbia, fermo da agosto per l’infortunio alla schiena ma pronto al rientro, e Necid, che si allena dopo otto mesi a bordo campo. Neto allo Zenit La Russian Premier League riprenderà venerdì e Vagner Love non sarà l’unica novità. Lacina Traoré si allena già con Willian, 35 milioni dall’Anzhi allo Shakhtar: sembrava dover passare al Chelsea a giugno, inve-
ce il brasiliano con l’afro ha scelto il nuovo stadio di Makhachkala, appena autorizzato dalla federazione. In spogliatoio troverà Spahic e non Samba: il difensore bosniaco è arrivato dal Siviglia per 2 milioni, il congolese è stato venduto al Qpr per quasi 15 (soldoni). Non solo: ci sono possibilità che Vagner Love e Willian si giochino la RPL perché lo Zenit è a -5, ha perso Criscito per infortunio e si è rinforzato in modo più discreto. Ha preso Neto, ottimo al Siena in autunno, e ha continuato a pensare a un campionato sovietico, che resta il vero argomento di discussione di questi giorni. L’Uefa non è proprio convinta ma se ne riparlerà, co-
me dell’accordo tra lo Zenit e il ’93 Solvyov, che non ha rinnovato con la Dinamo Mosca e raggiungerà San Pietroburgo in estate. Nelle libere interpretazioni del mercato c’è chi ha legato lo sgarbo al petardo lanciato in campo in Dinamo-Zenit di novembre, sospesa e archiviata con il 3-0 a tavolino.
IN ALTO VAGNER LOVE AI TEMPI DEL CSKA, QUI SOPRA BRESSAN (AFP)
Bocchetti allo Spartak La RPL intanto cresce forte e cambia. Pillole dal mercato. Lo Spartak ha preso Bocchetti dal Rubin e Movsisyan, punta armena, per quasi 8 milioni dal Krasnodar. L’Alania si è costruita una fama: penultima, ha convinto Renan Bressan, stella del Bate in Champions, il georgiano Chanturia e il
buon Drenthe, che ha 25 anni ma gira l’Europa da una vita. Il Terek ha portato a Grozny Facundo Piriz, ex Nacional, nome girato anche per il mercato italiano, e il brasiliano Kanu dall’Anderlecht. Il Kuban Krasnodar si è rinforzato con Kaboré, capitano del Burkina Faso finalista in Coppa d’Africa, e con Xandao, difensore ex Sporting Lisbona. Soprattutto, il Rubin ha chiuso per M’Vila, arrivato dal Rennes in cambio di 12 milioni e tanta voglia di sopportare le sue follie. Ancora più originale il Volga: ha scommesso su Castelen, olandese che ha giocato solo 9 volte in campionato tra il 2009 e il 2012. Si sono fidati il giusto: verrà pagato al minuto.
9
EUROPA
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
GERMANIA
OLANDA
BELGIO
GUDJOHNSEN A BRUGES: PAR CONDICIO
FINE DEL SOGNO PICCOLO ZWOLLE PER L’HOFFENHEIM AMMAZZAGRANDI Il club di Sinsheim, campione d’inverno da neopromosso nel 2008, adesso si avvia verso la retrocessione. Colpa del magnate Hopp, che ha messo tutto in mano a un manager senza scrupoli PIERFRANCESCO ARCHETTI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
Grazie al bel gioco del tecnico Langeler (miglior olandese 2012) e al bomber svedese Avdic, la neopromossa ha già battuto il Psv (fuori casa) e il Feyenoord. E domenica che scontro con l’Ajax
CLASSIFICA SQUADRA
BAYERN BORUSSIA D. LEVERKUSEN EINTRACHT FRIBURGO SCHALKE AMBURGO MAINZ BORUSSIA M. HANNOVER STOCCARDA FORTUNA DUSSELDORF NORIMBERGA WERDER WOLFSBURG AUGSBURG HOFFENHEIM GREUTHER FURTH
ALEC CORDOLCINI PT
G
63 46 45 38 36 36 35 34 34 33 29 28 28 28 27 21 16 14
24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
V
N
P
F
20 3 1 64 8 13 7 4 54 28 13 6 5 45 31 11 5 8 38 35 9 9 6 30 23 10 6 8 41 39 10 5 9 29 33 9 7 8 32 29 8 10 6 33 34 10 3 11 47 45 8 5 11 26 42 7 7 10 29 32 6 10 8 24 31 8 4 12 39 48 7 6 11 24 37 4 9 11 21 36 4 4 16 27 49 2 8 14 14 37
iventato miliardario grazie all’informatica, Dietmar Hopp comprò la squadra del suo paesello da 3300 abitanti e la portò in Bundesliga. La storia dell’Hoffenheim appassionò la Germania nel 2008: dopo la promozione, gli sconosciuti diventarono anche campioni d’inverno davanti al Bayern, poi si smarrirono nel ritorno (settimo posto). Non sono mai retrocessi, ma ora la caduta è molto vicina: la distanza dal quart’ultimo posto è di 11 punti. Hopp era l’ottavo personaggio più ricco della Bundesrepublik, 5 anni fa, con 6,3 miliardi di patrimonio: adesso viaggia all’11˚ posto (5,5 miliardi), ma non è stato il calcio a dissanguarlo (ehm ehm). Azioni ballerine, dismissioni, soldi trasferiti nelle sue associazioni benefiche. Il club gli è costato «soltanto» 350 milioni, nuovo stadio compreso, ma il fallimento è politico e morale. Parole sue, la filosofia dell’Hoffenheim era quella di «valorizzare i ragazzi di casa e di provare ad avere una formazione con tutti provenienti dalla nostra zona». Il magnate si dichiarava anche «l’esatto opposto di Abramovich», non voleva cambiare «gli allenatori come camicie» e dare soldi «ai mercanti del calcio».
Prossimo turno 8 marzo: Augsburg-Norimberga. 9 marzo: Schalke-Borussia D., Bayern-Fortuna Dusseldorf, MainzLeverkusen, Greuther Furth-Hoffenheim, Friburgo-Wolfsburg, Borussia M.-Werder. 10 marzo: Hannover-Eintracht, Stoccarda-Amburgo
Filosofia e fiasco L’Hoffenheim che veleggia verso la seconda divisione ha 23 stranieri in rosa, in due anni ha cambiato 5 tecnici e due d.s. perché la gestione sportiva è in mano a un procuratore, Roger Wittmann. Costui, cognato di Mario Basler e compagno dell’ex tennista Anke Huber, è il discusso titolare della Rogon. L’agenzia gestisce 8 giocatori dell’Hoffenheim, ma collabora pure nei trasferimenti di elementi con altri agenti, pretendendo provvigioni corpose. «Il signor Wittmann ha portato molti benefici al club», ha detto Hopp, convocato dai
tifosi infuriati. Il capolavoro della Rogon è stato l’ingaggio del portiere Tim Wiese, arrivato in estate a costo zero dal Werder ma ricompensato con 3 milioni l’anno. Wiese, già inaffidabile nel passato (famoso il regalo a Emerson con la Juve in Champions), ora è fuori rosa: neppure il potente Wittmann lo ha salvato dalle papere e da una rissa in discoteca, la sera di Carnevale: Wiese era travestito da carcerato è uscito scortato da poliziotti veri. Al suo posto è arrivato Gomes dal Tottenham. Su suggerimento della Rogon.
D
24a giornata EINTRACHT
0-1
AMBURGO
1-1
BEISTER 21’ pt
BORUSSIA M. L. DE JONG 22’ pt
GREUTHER FURTH
DJURDJIC 14’ pt
BORUSSIA D.
3-1
NORIMBERGA
1-1
FRIBURGO
WERDER
0-1
AUGSBURG
WOLFSBURG
1-4
SCHALKE
LEVERKUSEN
2-1
LEWANDOWSKI 8’,21’ pt SCHIEBER 27’ st
SIMONS rig.33’ pt
OLIC 5’ st
KIESSLING rig.37’ st L. BENDER 41’ st
HOFFENHEIM
0-1
FORTUNA DUSSELDORF
1-1
SVENSSON aut.6’ pt
5RIPRODUZIONE RISERVATA
S
HANNOVER
ABDELLAOUE 40’ pt
SCHMID 38’ st
WERNER 29’ pt
DRAXLER 33’pt; 18’ st FARFAN 34’ st HUNTELAAR 41’ st
STOCCARDA
IBISEVIC rig.12’ pt
BAYERN
GOMEZ 38’ pt
MAINZ
ezione: come trasformare un calendario terribile in un serbatoio di punti salvezza. Docenti: Art Langeler e il suo PEC Zwolle, matricola che nel 2013 ha già abbattuto 2 grandi: il Psv, k.o. 3-1 a domicilio, e il Feyenoord, superato 3-2 all’IJsseldelta Stadion. Domenica potrebbe scapparci uno storico tris con un Ajax che non sta attraversando il periodo più brillante della stagione: fuori a sorpresa dall’Europa League, umiliato 3-0 in semifinale di coppa d’Olanda dall’Az. «Siamo l’unica squadra che lotta per salvarsi senza ricorrere al lancio lungo», dichiara Langeler, votato la scorsa stagione allenatore olandese dell’anno per la promozione-show del PEC. Tutto vero: lo Zwolle affronta qualsiasi rivale a viso aperto, e dopo un inizio di Eredivisie difficile sono arrivati anche i punti. Per l’Ajax il PEC potrà contare pure sulla «spia» Jaap Stam, vice di Langeler, ma anche preparatore individuale dei difensori delle giovanili ajacidi. La prossima stagione sarà vice di Frank De Boer e lascerà Zwolle; prima però vuole tirare un brutto scherzo al suo ex compagno di nazionale.
L
KLASNIC 41’ pt
HOPP, 72 ANNI, PROPRIETARIO DELL’HOFFENHEIM
Meglio di Ibra e Larsson Bel gioco e un inaspettato potere rigenerativo: tanti i protagonisti dello Zwolle ricostruiti dalla cura Langeler. L’ex capitano van den Berg (a fine gennaio all’Heerenveen, ex compagno di Emanuelson e Afellay nelle giovanili oranje) che agli allenamenti preferiva birra e marijuana. O Rochdi Achenteh, oggi tra i migliori terzini sinistri in Eredivisie, salvato dalle cattive compagnie ai tempi delle giovanili Psv da Hiddink. Ma il protagonista della rinascita è stato l’attaccante svedese Denni Avdic, arrivato in estate in prestito dal Werder a un passo dall’appendere le scarpe al chiodo. Vice capocannoniere del torneo svedese con l’Elfsborg nel 2010, Avdic era uno tanti pretendenti alla corona di nuovo
CLASSIFICA SQUADRA
PSV AJAX FEYENOORD VITESSE TWENTE UTRECHT NEC DEN HAAG HEERENVEEN GRONINGEN HERACLES NAC BREDA RKC WAALWIJK ZWOLLE AZ ALKMAAR RODA VVV VENLO WILLEM II
PT
G
53 51 50 48 44 42 36 35 29 29 28 27 26 26 25 25 22 14
25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
V
N
P
F
S
17 2 6 80 27 14 9 2 56 25 15 5 5 50 32 14 6 5 50 31 12 8 5 40 24 12 6 7 38 29 10 6 9 35 41 8 11 6 41 43 7 8 10 36 46 8 5 12 24 39 6 10 9 49 53 7 6 12 27 42 6 8 11 27 33 6 8 11 27 38 6 7 12 35 43 5 10 10 36 50 5 7 13 28 51 2 8 15 23 55
Da 5 ª a 8ª spareggi per il 30 posto in Europa L.
25a giornata VITESSE
2-0
NAC BREDA
1-2
PSV
2-0
VVV VENLO
ZWOLLE
2-0
WILLEM II
TWENTE
0-2
NEC
0-3
RKC WAALWIJK
2-1
AZ ALKMAAR
RODA
4-1
GRONINGEN
DEN HAAG
3-1
HAVENAAR 15’ pt BONY 11’ st
GUDELJ 4’ st
DEPAY 3’ pt VAN BOMMEL 45’ st
VALPOORT 11’ st KLICH 15’ st
LIEDER 39’pt; 31’ st
DEMOUGE 1’,41’ pt HUPPERTS 29’ pt SANHARIB MALKI 3’ st
VAN DUINEN 20’,36’ st CHERY 42’ st
UTRECHT
HEERENVEEN
FINNBOGASON 37’,40’ st
AJAX
MOISANDER 4’ pt ALDERWEIRELD 35’ pt
FEYENOORD
BOETIUS 11’pt; 38’ st PELLE’ 42’ pt
ALTIDORE 24’ st
TEXEIRA 7’ pt
HERACLES
CASTILLION 31’ st
Prossimo turno 8 marzo: Groningen-Nac Breda. 9 marzo: Heerenveen-Psv, Heracles-Nec, Willem II-Vvv Venlo, Az Alkmaar-Den Haag. 10 marzo: Roda-Feyenoord, Ajax-Zwolle, Utrecht-Rkc Waalwijk, Twente-Vitesse
Ibra. Un’incredibile serie di problemi fisici avevano trasformato la sua avventura in Bundes in un incubo. Prima una gomitata gli aveva procurato una commozione cerebrale, poi una rara malattia gli aveva fatto perdere sensibilità al piede destro. Il suo 1˚ gol in Eredivisie, all’Ajax all’andata, ha interrotto un digiuno di 749 giorni. Da allora Avdic è tornato a essere un giocatore vero, tenendo una media di un gol ogni 2 gare. Meglio di due illustri connazionali al primo anno in Eredivisie: Ibrahimovic all’Ajax aveva segnato una rete ogni 4, Larsson nel Feyenoord una in 15 gare.
DENNI AVDIC, 24 ANNI, 7 GOL CON LO ZWOLLE
GRECIA
PORTOGALLO
Pacos De Ferreira-Vitoria Setubal Sp. Lisbona-Porto Gil Vicente-Nac. Madeira Maritimo-Moreirense Rio Ave-Estoril Beira Mar-Benfica Vitoria G.-Acad. Coimbra Olhanense-Braga
Kerkyra-Platanias Panthrakikos-Atromitos Ofi Creta-Olympiacos P. Levadiakos-Xanthi Paok-Panionios Pas Ioannina-Asteras T. Aek Atene-Panathinaikos Veria-Aris
CLASSIFICA BENFICA PORTO PACOS DE FERREIRA BRAGA RIO AVE MARITIMO ESTORIL VITORIA G. NAC. MADEIRA SP. LISBONA VITORIA SETUBAL ACAD. COIMBRA GIL VICENTE OLHANENSE MOREIRENSE BEIRA MAR
CHAMPIONS LEAGUE
2-0 0-0 1-2 1-1 0-2 0-1 2-0 0-1
55 53 38 37 29 29 28 27 26 23 23 20 19 17 16 15
CLASSIFICA OLYMPIACOS P. ASTERAS T. PAOK ATROMITOS PANATHINAIKOS* PAS IOANNINA XANTHI LEVADIAKOS PANIONIOS PLATANIAS OFI CRETA AEK ATENE VERIA PANTHRAKIKOS ARIS KERKYRA
2-1 0-1 0-4 1-4 4-2 1-2 0-2 3-1
63 47 46 41 32 32 31 29 28 27 26 26 26 26 22 20
Dalla 2 ª alla 5ª spareggiano per i preliminari di Champions (1 posto) e l’Europa League (2 posti) * Panathinaikos 2 punti di penalizzazione
PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE
SPAREGGI PER LE COPPE
SVIZZERA
ROMANIA
TURCHIA
24a giornata
21a giornata
22a giornata
Genclerbirligi-Istanbul Bb Orduspor-Karabukspor Belediyespor-Elazigspor Eskisehirspor-Galatasaray Antalyaspor-Gaziantepspor Kayserispor-Mersin Idman Y. Bursaspor-Sivasspor Besiktas-Fenerbahçe Kasimpasa-Trabzonspor
Gl. Bistrita-Ceahlaul Steaua Buc.-Gaz Metan Viitorul Constanta-Univ. Cluj Cluj-Otelul Petrolul Ploiesti-Csms Iasi Rapid Buc.-Dinamo Buc. Brasov-Concordia Chiajna Pandurii T.j.-Vaslui Turnu Severin-Astra Ploiesti
0-0 3-0 1-1 0-1 2-1 0-1 3-2 2-1 0-0
Lucerna-Thun Zurigo-Sion Servette-Basilea Young Boys-San Gallo Losanna-Grasshopper
0-0 3-1 1-2 2-0 0-0
CLASSIFICA STEAUA BUC. ASTRA PLOIESTI PANDURII T.J. PETROLUL PLOIESTI VASLUI DINAMO BUC. CLUJ BRASOV RAPID BUC. CONCORDIA CHIAJNA GAZ METAN OTELUL* VIITORUL CONSTANTA CEAHLAUL CSMS IASI UNIV. CLUJ TURNU SEVERIN GL. BISTRITA
53 41 41 37 36 36 33 29 29 25 24 23 22 20 18 18 14 13
CLASSIFICA GRASSHOPPER BASILEA SAN GALLO (-1) SION YOUNG BOYS ZURIGO THUN (-1) LOSANNA LUCERNA SERVETTE
45 43 36 35 30 27 23 22 20 15
CLASSIFICA GALATASARAY BESIKTAS FENERBAHÇE BURSASPOR ANTALYASPOR KASIMPASA KAYSERISPOR ESKISEHIRSPOR GENCLERBIRLIGI TRABZONSPOR ORDUSPOR SIVASSPOR KARABUKSPOR ISTANBUL BB GAZIANTEPSPOR ELAZIGSPOR BELEDIYESPOR MERSIN IDMAN Y. SPAREGGI RETROCESSIONE
0-0 3-2 0-1 0-0 5-2 2-1 1-0 3-2 2-0
47 42 40 37 37 36 35 34 31 30 29 29 29 28 28 27 22 20 RETROCESSIONE
* Otelul 2 punti di penalizzazione
ADDIO OTELUL, CAMPIONATO A RISCHIO RR (g.s.) Il campionato romeno rischia di fermarsi. Quattro squadre hanno chiesto al tribunale di dichiarare lo stato di insolvenza: Otelul Galati, Rapid Bucarest, Universitatea Cluj e Gloria Bistrita. Colpisce soprattutto la presenza dell’Otelul campione 2011 che rischia di essere cancellato come l’Unirea vincitrice nel 2009. All’inizio della scorsa settimana la squadra ha incassato anche le dimissioni del tecnico Grigoras.
GRECIA
OLYMPIACOS A UN PASSO DAL 40˚TITOLO RR (a.mer.) L’Olympiacos Pireo, trascinato dal capocannoniere Djebbour (20 gol in 20 partite), potrebbe vincere già domenica il suo 40˚ scudetto, con 5 giornate d’anticipo. Dopo essere passata 4-0 sul campo dell’Ofi sabato nell’utimo turno, domenica la squadra vincitrice degli ultimi due campionati aspetta l’Aek Atene, 13˚, con 16 punti di vantaggio sulla più vicina inseguitrice, l’Asteras Tripolis che se la vedrà in casa con il Panthrakikos.
PARTIZAN: PRESO L’ASSASSINO DEL FRANCESE
UCRAINA
24a giornata
ROMANIA
SERBIA
SCATTO BENFICA, RIPARTITO IL CAMPIONATO UCRAINO 21a giornata
RR (a.c.) L’islandese Eidur Gudjohnsen ha un rapporto speciale col derby di Bruges: qualsiasi maglia indossi, risulta decisivo. Lo scorso 28 novembre un suo gol aveva permesso al Cercle Bruges di eliminare il Club Bruges dalla coppa nazionale. Cambiata casacca a gennaio, giovedì scorso ha segnato il secondo dei 3 gol con cui i nerazzurri hanno travolto il Cercle, condannandolo ai playout. Quando si dice par condicio...
19a giornata
Shakhtar-Volyn Lutsk Illychivets-Metalurg Z. Dnipro-Arsenal Kiev Met. Kharkiv-Metalurg D. Zorya-Zakarpattya Uzhgorod Tavriya-Karpaty Chernomoretz O.-Vorskla Dinamo Kiev-Kryvbas
4-1 1-0 3-0 3-2 2-1 0-2 1-0 1-1
CLASSIFICA SHAKHTAR DNIPRO MET. KHARKIV DINAMO KIEV CHERNOMORETZ O. METALURG D. ILLYCHIVETS ZORYA VOLYN LUTSK ARSENAL KIEV KARPATY KRYVBAS TAVRIYA VORSKLA ZAKARPATTYA UZHGOROD METALURG Z.
54 41 39 38 33 26 25 25 23 23 22 22 21 20 11 3
RR (a.l.) È stato arrestato a Barcellona il teppista serbo che nel settembre 2009 picchiò a morte Brice Taton, 28enne tifoso francese del Tolosa giunto a Belgrado per una partita di Europa League. Lo ha reso noto il premier serbo Ivica Dacic, spiegando che il latitante è sotto la custodia della polizia spagnola e sarà estradato. Djordje Prelic, ultrà del Partizan, era stato condannato nel 2011 a 35 anni, ridotti a 15 in appello.
BOSNIA
NAZIONALISMO E VIOLENZA IN DUE PARTITE RR Diciannove poliziotti e due tifosi sono stati feriti negli scontri dopo Zeljeznicar-Travnik, Serie A bosniaca. Tre persone sono state fermate. Nel weekend scontri anche a Gradacac per un’altra partita di A: Zvijezda-Borac Banja Luka è stata interrotta per 40 minuti. I tifosi del Borac, già coinvolti in passato in incidenti, hanno intonato cori nazionalisti e sono dovuti essere scortati fuori dallo stadio dalla polizia.
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MONDO
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
COPPA LIBERTADORES
l «Mi dissero: prendi la pillola. Poi parlarono di problema irreversibile»
LA SITUAZIONE
c’è oltretutto il problema dell’altura, e così alla fine il club lo cancella dalla rosa pubblicata sul sito web. Ivan Alonso non esiste più. «Dal 17 luglio sono stato sospeso dal club - rivela il centravanti -. Prima mi dissero: non sappiamo che cos’hai, per giocare prendi una pillola. Poi parlarono di problema cardiaco irreversibile». Stipendio sospeso, stop agli allenamenti.
Girone 1
Nacional M.-Barcelona Gua. Boca J.-Dep. Toluca Dep. Toluca-Nacional M. Barcelona Gua.-Boca J. Dep. Toluca-Barcelona Gua. Boca J.-Nacional M. Barcelona Gua.-Dep. Toluca Nacional M.-Boca J. Boca J.-Barcelona Gua. Nacional M.-Dep. Toluca Barcelona Gua.-Nacional M. Dep. Toluca-Boca J. NACIONAL M. (Uru) DEP. TOLUCA (Mex) BOCA J. (Arg) BARCELONA GUA. (Ecu)
PT G 4 2 3 2 3 2 1 2
2-2 1-2 2-3 1-2 7/3 8/3 13/3 14/3 3/4 4/4 17/4 17/4 V 1 1 1 0
N 1 0 0 1
P 0 1 1 1
F 5 4 3 3
S 4 4 3 4
Girone 2
Palmeiras-Sp. Cristal Tigre-Libertad Sp. Cristal-Tigre Libertad-Palmeiras Libertad-Sp. Cristal Tigre-Palmeiras Sp. Cristal-Libertad Palmeiras-Tigre Tigre-Sp. Cristal Palmeiras-Libertad Libertad-Tigre Sp. Cristal-Palmeiras LIBERTAD (Par) SP. CRISTAL (Per) PALMEIRAS (Bra) TIGRE (Arg)
2-1 0-2 2-0 2-0 6/3 6/3 12/3 3/4 9/4 11/4 19/4 19/4 PT G 6 2 3 2 3 2 0 2
V 2 1 1 0
N 0 0 0 0
P 0 1 1 2
F 4 3 2 0
S 0 2 3 4
Girone 3
Atletico Mineiro-San Paolo The Strongest-Arsenal S. Arsenal S.-Atletico Mineiro San Paolo-The Strongest San Paolo-Arsenal S. Atletico Mineiro-The Strongest The Strongest-Atletico Mineiro Arsenal S.-San Paolo Atletico Mineiro-Arsenal S. The Strongest-San Paolo Arsenal S.-The Strongest San Paolo-Atletico Mineiro ATLETICO MINEIRO (Bra) THE STRONGEST (Bol) SAN PAOLO (Bra) ARSENAL S. (Arg)
PT G 6 2 3 2 3 2 0 2
2-1 2-1 2-5 2-1 7/3 8/3 14/3 15/3 4/4 5/4 18/4 18/4 V 2 1 1 0
N 0 0 0 0
P 0 1 1 2
F 7 3 3 3
S 3 3 3 7
Girone 4
Emelec-Velez Iquique-Penarol Penarol-Emelec Velez-Iquique Penarol-Velez Iquique-Emelec Emelec-Iquique Velez-Penarol Iquique-Velez Emelec-Penarol Penarol-Iquique Velez-Emelec VELEZ (Arg) PENAROL (Uru) IQUIQUE (Chi) EMELEC (Ecu)
PT G 6 3 6 3 3 3 3 3
V 2 2 1 1
N 0 0 0 0
P 1 1 2 2
F 4 3 3 1
S 1 2 5 3
Girone 5
PT G 6 2 4 2 1 2 0 2
0-1 1-1 4-0 2-0 6/3 7/3 14/3 15/3 3/4 4/4 11/4 11/4 V 2 1 0 0
N 0 1 1 0
P 0 0 1 2
F 5 3 1 0
S 0 1 5 3
Girone 6
Real Garcilaso-Ind. Santa Fe Deportes Tolima-Cerro Porteno Cerro Porteno-Real Garcilaso Ind. Santa Fe-Deportes Tolima Deportes Tolima-Real Garcilaso Cerro Porteno-Ind. Santa Fe Ind. Santa Fe-Cerro Porteno Real Garcilaso-Deportes Tolima Deportes Tolima-Ind. Santa Fe Real Garcilaso-Cerro Porteno Cerro Porteno-Deportes Tolima Ind. Santa Fe-Real Garcilaso REAL GARCILASO (Per) DEPORTES TOLIMA (Col) IND. SANTA FE (Col) CERRO PORTENO (Par)
PT G 7 3 4 3 2 2 0 2
1-1 2-1 0-1 1-1 0-1 7/3 3/4 3/4 10/4 10/4 17/4 17/4 V 2 1 0 0
N 1 1 2 0
P 0 1 0 2
F 3 3 2 1
S 1 3 2 3
U. De Chile-Cd Lara Newell’s-Olimpia A. Olimpia A.-U. De Chile Cd Lara-Newell’s Newell’s-U. De Chile Olimpia A.-Cd Lara Cd Lara-Olimpia A. U. De Chile-Newell’s Newell’s-Cd Lara U. De Chile-Olimpia A. Cd Lara-U. De Chile Olimpia A.-Newell’s
2-0 3-1 3-0 2-1 oggi oggi 13/3 13/3 4/4 5/4 12/4 12/4 PT G 3 2 3 2 3 2 3 2
V 1 1 1 1
N 0 0 0 0
P 1 1 1 1
F 4 4 2 2
S 3 3 3 3
Girone 8
Caracas-Fluminense Gremio-Huachipato Huachipato-Caracas Fluminense-Gremio Huachipato-Fluminense Gremio-Caracas Fluminense-Huachipato Caracas-Gremio Caracas-Huachipato Gremio-Fluminense Fluminense-Caracas Huachipato-Gremio FLUMINENSE (Bra) GREMIO (Bra) CARACAS (Ven) HUACHIPATO (Chi)
L’uruguaiano Alonso è stato tagliato nel giugno scorso dal Toluca messicano per un’aritmia cardiaca. Ma dopo i controlli negli Usa è tornato in patria, al Nacional. Con cui ora ha sconfitto il suo ex club FABIO LICARI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
on quella faccia «tagliata» con l’accetta, un po’ alla Daniel Day- Lewis, Ivan Alonso ha interpretato in carriera anche lui tanti ruoli. È in campo nella finale forse più spettacolare del secolo, Coppa Uefa del 2001, Liverpool-Alaves 5-4 al golden gol: entrato al 22’, dopo 4’ segna il temporaneo 1-2 restituendo speranze agli spagnoli. Poi si vede
C
0-1 1-2 1-3 0-3 1-2 6/3 7/3 13/3 3/4 11/4 19/4 19/4 PT G 6 3 3 2 3 2 3 3
V 2 1 1 1
N 0 0 0 0
P 1 1 1 2
F 3 4 3 4
S 4 2 2 6
annullare il gol del successo ai supplementari per fuorigioco: finisce in lacrime. Continua a giocare in Spagna, una carriera media da centravanti, va in Messico e infine torna a casa, Montevideo, Uruguay, dov’è nato nel 1979. Ma non come avrebbe mai pensato: tra carte in tribunale, ricorsi Fifa e l’incredibile gol della vendetta in Libertadores. Compagno di Jarque È il 2011. Dopo 11 stagioni in Spagna (Alavés, Real Murcia, Espanyol), Ivan Daniel, 32 anni, prende un aereo per il Messi-
co, destinazione Deportivo Toluca: 25 gol in 34 partite di campionato, capocannoniere nell’Apertura e nel Clausura (ma fuori dai playoff), idolo dei tifosi. Ma nel giugno 2012 lo shock che mette a rischio la carriera e tutto il resto: durante il ritiro pre-stagionale gli diagnosticano un’aritmia cardiaca. È stato compagno di Dani Jarque, morto nell’Espanyol nel 2009 per attacco cardiaco, e ha paura che una tragedia possa ripetersi, accarezza l’idea di smettere. Il club replica a muso duro: prima facciamo nuovi controlli. L’abilitazione però non arriva,
IVAN ALONSO AI TEMPI DEL TOLUCA (AFP)
IL PUNTO SULLA MANIFESTAZIONE CONTINENTALE
PIANGI ARGENTINA, SORPRESA GARCILASO Sette k.o. su 11 partite: i club di Baires e dintorni sono partiti molto male. Invece la deb peruviana guida il suo girone, il 6 ADRIANO SEU 5RIPRODUZIONE RISERVATA
Girone 7
OLIMPIA A. (Par) NEWELL’S (Arg) U. DE CHILE (Chi) CD LARA (Ven)
CUORE MATTO IVAN VENDETTA SERVITA
1-0 1-2 1-0 3-0 0-1 2-0 6/3 12/3 2/4 3/4 10/4 10/4
Millonarios-Club Tijuana San Jose’-Corinthians Club Tijuana-San Jose’ Corinthians-Millonarios Millonarios-San Jose’ Club Tijuana-Corinthians Corinthians-Club Tijuana San Jose’-Millonarios San Jose’-Club Tijuana Millonarios-Corinthians Club Tijuana-Millonarios Corinthians-San Jose’ CLUB TIJUANA (Mex) CORINTHIANS (Bra) SAN JOSE’ (Bol) MILLONARIOS (Col)
IVAN ALONSO, 33 ANNI, DEL NACIONAL IN GOL CONTRO IL TOLUCA, SUO EX CLUB, IN COPPA LIBERTADORES (AP)
Sorteggio galeotto Alonso non si arrende. Rescinde il contratto e va negli Stati Uniti per consulti medici. Arrivano buone notizie: nessun problema cardiaco, può giocare. Neanche il tempo di guardarsi attorno e dal Nacional Montevideo arriva l’offerta alla quale non può rinunciare: il ritorno a casa, il ritorno in campo. Ma Alonso non ha dimenticato il Toluca e si rivolge alla Fifa per una causa di 1 milione di euro. Quando pare che la partita col suo ex club possa svolgersi in tribunale, ecco la straordinaria coincidenza. Sorteggio di coppa Libertadores 2013: Toluca e Nacional nello stesso gruppo! Il Toluca teme la sfida: si rivolge alla Fifa per negare il transfer e, così, impedire che Ivan Alonso scenda in campo. Scusa bella e buona che non regge infatti alla verifica di Zurigo. Intanto, al debutto di coppa Nacional-Barcelona (Ecuador) finisce 2-2 con gol del pari proprio di Alonso, al 92’, su assist dell’ex interista Alvaro Recoba. Un primo avviso. La seconda giornata prevede Toluca-Nacional. Intanto il presidente del Toluca, Fernando Corona, chiede invano che la causa si sposti dalla Fifa alla federcalcio messicana, accusando Alonso di essere un «bugiardo». Si gioca. E succede l’inverosimile: il 20 febbraio scorso, due volte avanti i messicani, due volte raggiunti dagli uruguaiani, fin quando al 57’ ancora lui, Ivan Alonso, firma la rete del successo. Della vendetta. Della rinascita.
opo una manciata di partite è già chiaro che sarà D la solita Libertadores, vietata ai deboli di cuore. Tra sorprese, magie, polemiche e, purtroppo, persino tragedie, c’è già tanta carne al fuoco dopo appena 2 giornate della fase a gruppi, che compirà il giro di boa tra stasera e venerdì con 13 partite in programma. Le magie di Dinho Sullo sfondo continua a tenere banco la morte del 14enne boliviano, ucciso da un bengala lanciato dalla curva dei tifosi brasiliani in San José-Corinthians del 21 febbraio. Ma se la confessione del responsabile (un 17enne) ha quantome-
no evitato l’incidente diplomatico tra Bolivia e Brasile, che ha mobilitato persino il proprio console a La Paz, continua il braccio di ferro tra la Conmebol e il club brasiliano, punito (per responsabilità oggettiva) con l’obbligo di disputare il resto del torneo a porte chiuse. In un simile scenario, a riconciliare la gente col calcio ci ha pensato Ronaldinho, autentico trascinatore di un Atletico Mineiro partito a razzo con 2 vittorie nelle prime 2 partite. Nessun gol per Dinho, ma ben 5 delle 7 reti realizzate finora dal Galo sono arrivate grazie alle sue intuizioni e al suo zampino decisivo, il tutto condito da qualche numero da giocoliere. Quanto basta per fargli guadagnare titoloni e prime pagine, mentre si dice «convinto di potere ancora essere utile alla Seleção». Si salva il Velez Non passa inosservato il pessimo avvio dei 5 club argentini. Su un totale di 11 gare disputate finora sono arrivate ben 7 k.o. Tutte hanno perso almeno una volta, mentre Tigre e Arsenal hanno persino replica-
DA SINISTRA: RONALDINHO, JO E BERNARD (REUTERS)
o Il Tijuana del Turco Mohamed adesso medita il colpo contro i campioni
SALAZAR, 25 ANNI DEL GARCILASO IN GOL AL TOLIMA (AFP)
to. Una mediocrità generale, a livello di gioco e risultati, messa a nudo anche dallo zoppicante avvio del Boca, che conta sul tanto atteso ritorno di Riquelme per trovare un’identità di gioco precisa alla vigilia del «clasico rioplatense» contro il Nacional del Chino Recoba, in testa al gruppo 1. Finora si salva solo il Velez, che ha riscattato il k.o. al debutto con due successi, l’ultimo nella tana del Peñarol, grazie a un lampo al fotofinish dell’ex genoano Lucas Pratto.
Esordienti alla ribalta Al confine tra sorpresa e impresa si trovano le deb Garcilaso e Tijuana, al comando dei rispettivi gironi. Se le altre matricole (Tigre, Lara e Iquique) pagano dazio, i due club più giovani volano: 1 pari e 2 vittorie (in trasferta) per il club di Cuzco fondato nel ’09; 2 vittorie e difesa imbattuta per i Xolos, nati nel 2007 e guidati da Mohamed, il “Mou” argentino, che medita il colpaccio contro i campioni in carica del Corinthians domani in Messico.
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MONDO
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
1 Lippi, confermarsi campione è più diffi-
3 domande a... MARCELLO LIPPI, all. Evergrande
«NOI PIÙ FORTI, TEMO JIANGSU E PECHINO»
LUIGI GUELPA 5RIPRODUZIONE RISERVATA
a Super League spegne 10 candeline e la sfida ai campioni dell’Evergrande Guangzhou di Marcello Lippi (Li-Pi secondo la pronuncia locale) rischia di passare in secondo piano di fronte alla spasmodica ricerca di un testimonial di lusso. Ci sono parecchi soldi nel grande circo del pallone cinese, mancano però i nomi altisonanti, specie dopo la partenza di Anelka e Drogba, ritornati in Europa. I cinesi hanno «assunto» proprio ieri come nuovo ambasciatore David Beckham, che farà da testimonial della Super League e si è impegnato a visitare Pechino tre volte fra marzo e novembre. Oggi Beckham, vent’anni prima Gary Lineker per il soccer giapponese: in Oriente ci si aggrappa ai «maestri» del calcio.
L
Ah, gli inglesi Ci sono però inglesi che a quelle latitudini hanno fatto danni, come l’ex portiere del Tottenham, e attuale vice-allenatore dello Shanghai Shenhua, Ian Walker, che se n’è uscito con una frase infelice sugli hamburger: «Non so che carne ci fosse in mezzo a quelle due fette di pane. Era qualcosa di poco commestibile». Nonostante parole che hanno creato un caso diplomatico, l’espansione della nuova superpotenza sembra poter abbattere i limiti di qualsiasi sogno sportivo, anche se la disorganizzazione si tasta con mano. «Manca la pianificazione fa notare l’argentino Leonardo Pisculichi, 29 anni, ex Argentinos Juniors, oggi agli Shandong Luneng -. A volte non sappiamo a che ora ci si deve allenare. Lo stesso vale per le tra-
cile che vincere? «Sarà come l’anno scorso: il Guangzhou Evergrande era considerata la squadra più forte e tutti giocavano la gara della vita contro di noi. D’altra parte sono ben abituato a situazioni del genere: le ho già vissute con la Juventus e con la Nazionale. Normale che sia così, non mi preoccupo».
2 Chi sono i rivali più temibili quest’anno? «Intanto c’è lo Jiangsu Sainty che ci ha conteso lo scudetto l’anno scorso fino alla fine (vinto con 4 punti di vantaggio, ndr). Poi il Pechino Guoan, che ha un’ottima squadra. E infine la novità, il Dalian Aerbin, già quinto l’anno scorso, che si annuncia fortissimo perché ha assorbito l’altro club di Dalian, lo Shide, che non
MARCELLO LIPPI, 64 ANNI, AL GUANGZHOU DA MAGGIO SCORSO (AFP)
esiste più: da due squadre ne è nata una».
3 Come si è rinforzato il Guangzhou e che cosa ha studiato tatticamente? «Direi di sì, siamo migliorati. Avevamo già un’ottima base, abbiamo preso il portiere della nazionale cinese, Zeng Cheng, 26 anni, il centrocampista brasiliano Elkeson dal Botafogo, l’ala Feng Renliang dallo Shanghai Shenua, il difensore centrale Zhao Peng dall’Henan. Quelli di cui avevamo bisogno. Tatticamente siamo arrivati al 4-3-3 che, in fase d’attacco, diventa un 3-4-3. Pronti a cambiare, anche più volte, a partita in corso. Supportati da una forte preparazione atletica, per non andare in riserva dopo un’ora come accadeva l’anno scorso». FABIO LICARI
LA CINA È PICCINA NONOSTANTE LI-PI Al via la decima Super League: aumentano gli spettatori, Beckham fa da testimonial, ma il livello del torneo non cresce. E l’ex ct punta al bis sferte. Ci si muove con i treni ad alta velocità, ma spesso un gruppo arriva a destinazione con un convoglio e l’altro con quello successivo». Ex c.t. ko in Supercoppa A non perdere colpi sono le scommesse, meglio se clandestine. Un cancro che non è stato estirpato nonostante arresti, squalifiche (a fine febbraio 33 fra giocatori, dirigenti e tecnici) e la revoca del titolo ’03 allo Shanghai Shenhua. Molti addetti ai lavori ritengono che le misure repressive non serviranno. Problematiche che fanno a pugni con l’entusiasmo popolare tramutato in una sorprendente media spettatori (18.740). Per la sfida scudetto del 20 ottobre 2012 tra la squadra di Lippi e il Jiangsu c’erano 65.769 tifosi sugli spalti di Nanchino, record in Cina per il calcio. Sfida che domenica ha deciso la Supercoppa nazionale a favore dei Sainty (2-1, gol di Salihi e Krivets, Conca per il Guangzhou). Si parte da questi numeri e dagli auguri del Segretario Generale del Partito Comunista Xi Jinping in vista della prima giornata dell’8 marzo. Delle 16 formazioni (da quest’anno tutte con sponsor tecni-
co Nike), sette hanno cambiato allenatore. L’Evergrande di Lippi parte con i favori dei pronostici e gli innesti del brasiliano Elkeson e dei nazionali Zeng Cheng e Zhao Peng. Ad insidiarlo ancora una volta il Jiangsu, guidato in attacco dal bomber rumeno Cristian Danalache, 30 anni, ex Unirea Urziceni, capocannoniere lo scorso anno con 23 gol. Da tenere d’occhio an-
NELLA FOTO, L’ESULTANZA DI LUCAS BARRIOS (AL CENTRO), 28 ANNI, DOPO IL GOL IN CHAMPIONS AGLI URAWA REDS. A SINISTRA DARIO CONCA, 29 (AFP)
che il Guoan di Pechino, che ha nel maliano Freddy Kanoute, 35 anni, ex Tottenham e Siviglia, e nel brasiliano Andre Lima, 27 anni, prelevato dal Gremio, una coppia offensiva ben assortita. Infine, il Dalian che ha preso Guillaume Hoarau dal Psg e trattenuto il nigeriano Peter Utaka. Altro bel duo di tenori, con cui Lippi dovrà fare i conti se vuole ottenere il bis.
America, «perché per uno che veniva dalla povertà, come me, quel lusso era troppo».
ria del calcio che abbraccia oltre un trentennio. Geniale, carismatico, testardo e vincente come pochi, prima da giocatore e poi da tecnico, Luis Cubilla si è spento ieri in Paraguay a 72 anni per un tumore allo stomaco che lo aveva colpito lo scorso anno. Unico flop nella carriera dell’ex attaccante uruguaiano, la parentesi europea nel Barcellona, dal ’62 al ’64, dopo aver vinto tutto in Sud
Mister coppa Quando iniziò a giocare lo chiamavano El Negro, nomignolo che in Sud America si affibbia a chi ha origini umili. Ma lo sfacciato ragazzino di Paysandù, giunto a Montevideo per tentare la fortuna niente meno che nel Peñarol, divenne «re» ad appena 21 anni, quando già vantava 4 campionati, 2 coppe Libertadores, 1
RR (m.maz.) Il Boca di Bianchi vive la sua Waterloo alla Bombonera. Doveva essere la festa per il ritorno di Riquelme dopo 8 mesi, invece il protagonista è l’Union, ultimo in classifica, che passa per 3-1 dopo 26 partite (e 288 giorni) senza vincere. Brutte notizie anche per il River, che col San Lorenzo perde 2-0 (espulso Ramon Diaz). Il Lanus non riesce a battere il portiere Saja ma grazie allo 0-0 col Racing resta primo nel Torneo Final.
BRASILE
RIO: LA FINALE È VASCO-BOTA FORLAN 6˚GOL RR (m.can.) Nel giorno del 60˚ compleanno di Zico il Flamengo ha perso 2-0 in casa col Botafogo di Seedorf nella semifinale della Coppa Guanabara, prima fase del torneo carioca. Domenica in finale troverà il Vasco che ha battuto 3-2 il Fluminense. Gaucho: con una doppietta di Forlan (6˚ gol nel torneo) l’Internacional di Dunga va in finale col São Luiz. Nel paulista, il Santos di Neymar pareggia 0-0 il derby col Corinthians di Pato.
URUGUAY
PRIMI 3 PUNTI PER IL PEÑAROL NACIONAL GIÙ
CONCACAF
IL MESSICO VINCE ANCORA L’UNDER 20
ADDIO LUIS CUBILLA, RE DI LIBERTADORES er gli uruguaiani se ne va P un «Maestro». Per il mondo è l’addio a un pezzo di sto-
CROLLO BOCA NEL GIORNO DI RIQUELME
RR Ammucchiata di piccole in testa al campionato uruguaiano dopo la seconda giornata. A punteggio pieno si trovano El Tanque Sisley, il Progreso che ha battuto 1-0 il Danubio, il Defensor Sporting che con lo stesso risultato ha superato i Wanderers e il Racing, vittorioso sul campo del Fénix. Quinto è il Peñarol grazie al 2-0 sul River Plate (Zalayeta ed Estoyanoff), mentre il Nacional di Recoba ha conquistato il suo primo punto in trasferta con il Cerro Largo.
URUGUAY Gran giocatore e ancor più grande tecnico, l’unico a vincere 3 titoli sudamericani con 3 squadre diverse. «Ilcalcio saluta un genio», diceEl Pais diMontevideo
ARGENTINA
Intercontinentale e si preparava a spiccare il salto verso l’Europa. L’avventura non andò affatto bene, con appena 20 partite in un anno e mezzo, ma Cubilla si rifece una volta tornato in patria, quando vinse di nuovo tutto con la maglia del Nacional (4 titoli, un’altra Libertadores e ancora una Intercontinentale). «Il calcio saluta un genio che col suo stile ha disegnato giocate e piroette sinuose», scrive El Pais uruguaiano, ricordando l’unico in grado di vincere la Libertadores con 3 club, contando anche i 2 trionfi da tecnico alla guida dell’Olimpia (oltre in panchina 12 «scudetti», 2 Recopa, 1 Supercopa, 1 Intercontinentale).
La furbata all’Urss Quando El Pais parla di «piroette sinuose» non fa altro che ricordare la giocata che rese Cubilla l’idolo di un popolo ai Mondiali del 1970, quando uccellò un rivale dell’Urss lungo la linea di fondo, rubandogli la palla da dietro per servire a Esparrago l’assist che proiettò in semifinale l’Uruguay, con cui disputò 3 Mondiali da giocatore. Un maestro d’astuzia, per cui era impossibile vivere senza il pallone. «Morirò il giorno in cui non potrò più guardare il calcio», aveva detto qualche anno fa mentre la malattia si aggravava e lo costringeva a lunghi ricoveri. Ed A. SEU è stato di parola.
RR (c.p.) Il Messico ha vinto il campionato Under 20 Concacaf (Centro e Nord America), bissando il titolo del 2011. Il Tri ha battuto 3-1, nella finale di Puebla, gli Stati Uniti: dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (Joya risponde a Corona), gran gol in rovesciata di Julio Gómez che dà il vantaggio ai messicani e rete sicurezza di Espericueta. Terzo il Salvador che batte 1-0 Cuba nella finalina. Le 4 squadre parteciperanno al prossimo Mondiale under 20.
COLOMBIA
EMBARGO FINITO PER L’AMERICA?
LUIS CUBILLA CON LA COPPA LIBERTADORES 1990: AVREBBE COMPIUTO 73 ANNI IL 28 MARZO
RR (c.p.) Dopo 16 anni l’America di Cali, la squadra con più tifosi in Colombia, molto probabilmente verrà rimossa dalla «Lista Clinton», l’elenco voluto dall’ex presidente Usa che comprende tutte le società e le persone che hanno relazione con denaro proveniente dal narcotraffico. Questo permetterà al club, che ora langue in seconda divisione, di allestire una squadra più competitiva.
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EXTRA FUN
EXTRATIME - 5 MARZO 2013
SVIZZERA
RR (n.s.) Nonostante il premier Netanyahu, tifoso del Beitar Gerusalemme, si sia detto determinato ad estirpare il razzismo antimusulmano fra i tifosi più oltranzisti del suo club (che ai primi di febbraio avevano incendiato la sede della società per l’acquisto di due ceceni di religione musulmana), le proteste della Familia (così si chiamano gli ultras) continuano. Domenica dopo il primo gol del Beitar ad opera del musulmano Sadaev (ex Terek) col Maccabi Netanya 300 ultras hanno lasciato lo stadio in segno di protesta. Per fortuna il resto del pubblico ha applaudito il gol del ceceno.
Angelica
IL MUSULMANO IN GOL, ULTRAS SE NE VANNO
RR «Basta con le foto di donne mezze nude sul giornale!». «Ma veramente le foto sono del capo...». «E chi se ne frega! Qua non ci facciamo imporre le cose dall’alto!». «No, no, sono del capo nel senso che è proprio lei, il capo...». Dialogo ironico, inventato e semiserio, però il concetto ci sta. Il capo, nello specifico, è Angelica Camacho, quotata modella colombiana, amica di Radamel Falcao, spesso impegnata in servizi con addosso maglie da calcio e nominata da qualche mese editorialista e responsabile delle pagine sportive della rivista di costume Sybarite, che per festeggiare la nomina ci ha fatto pure la copertina. Nel resto del magazine si parla di tutto, dal celebration day dei Led Zeppelin a tutti i segreti di Django Unchained, fino al carnevale. Lettura che impegna.
S TWENTE Steve McClaren ha lasciato la panchina del Twente. Il 51enne tecnico inglese, che nel 2010 portò il club a vincere il suo primo «scudetto» s’è dimesso per i risultati negativi, un solo successo nel 2013.
S TIAGO L’atletico Madrid di Simeone ha perso Tiago per due mesi: il 31enne centrocampista portoghese ex Juve ha rimediato la frattura dell’ulna del braccio destro nella semifinale di Coppa del Re contro il Siviglia.
S EMERSON Guai in vista per lo Sceicco Emerson del Corinthians, imputato nel processo contro una banda di contrabbandieri d’auto di lusso. Accusato anche Diguinho, suo ex compagno all’epoca del Fluminense.
ARGENTINA
RUBA SCARPE NEL SUO CLUB: ARRESTATO RR (mar.maz.) Ezequiel Avila, 19enne fantasista del Tiro Federal che partecipa alla terza serie argentina, è stato arrestato per tentativo di furto nel campo d’allenamento del suo club. «Avevamo notato che mancavano magliette e scarpe e abbiamo deciso di chiamare con la polizia - ha spiegato il presidente del club, Carlos Davola -. Ci siamo appostati e di notte abbiamo scoperto il colpevole: purtroppo era il nostro calciatore, come se rubasse uno della nostra famiglia». Avila è uno dei giocatori più promettenti e secondo cannoniere della squadra di Rosario.
STATI UNITI
TEIXEIRA: ESILIO NELL’EX VILLA KOURNIKOVA
INGUARIBILE DRAGOVIC STAVOLTA ESPULSO PER L’OMBRELLO AL VICE
S
IL GASCOIGNE MODELLO È REGAN RR (s.m.) Il padre si sta disintossicando negli Usa e il figlio fa il suo debutto nello showbiz, ma non col pallone ai piedi, come ti aspetteresti dall’erede naturale di Paul Gascoigne, bensì a petto nudo, sguardo magnetico e giacca da 250 sterline. Il 17enne Regan ha posato come modello per un negozio di Londra: il servizio gli servirà per il portfolio per la scuola di recitazione, vera ambizione del giovane Gascoigne che, stando alla sorellastra Bianca, ha un grande talento e odia il calcio.
S CAVIGLIA È andato bene l’intervento a Jérémy Clément del St. Etienne, che, per un’entrataccia di Eysseric del Nizza, ha subito la frattura esposta della caviglia destra: uno resterà fuori 5-6 mesi, l’altro rischia 12 turni di squalifica.
S
RR (f.mass.) Il 12 marzo sarà un anno che Ricardo Teixeira si è dimesso dalla CBF. Il 65enne ex presidente non è più tornato in Brasile e vive un esilio dorato in una villa da 7,4 milioni di dollari nell’esclusiva Sunset Island, nella baia di Biscayne, Miami. La villa, intestata a un avvocato americano, prima era di proprietà dell’ex tennista russa Anna Kournikova e dispone di 7 camere da letto, 7 bagni e una spa. Al molo è ormeggiato un Azimut di 68 piedi da 2 milioni di dollari. Teixeira vive negli Usa grazie al visto di studente della moglie che frequenta un master di marketing a Miami.
Tweet DELLA SETTIMANA di FILIPPO CONTICELLO
DIEGO E CRISTIANO TRA VERO E FALSO La foto a sinistra è vera, quella a destra no. Maradona s’è fatto fotografare con Cristiano nel dopogara al Bernabeu, ma non ha mai scritto che il portoghese è meglio di Messi: un tifoso del Real ha creato il fotomontaggio da un messaggio del Pibe alla fidanzata. Stupore argentino su Twitter, prima di scoprire la burla.
BRASILE
CHIUSA LA DISCOTECA DI DINHO: È POCO SICURA RR (a.s.) È un Ronaldinho sempre meno gaucho: adesso all’ex milanista, ora all’Atletico Mineiro, hanno pure chiuso la discoteca di Porto Alegre per la mancanza di un piano di sicurezza approvato dalle autorità locali. Il locale di Dinho è finito nel mirino delle autorità di controllo insieme a una ventina di altri esercizi notturni nel timore che si ripeta la tragedia che il mese scorso ha causato la morte di 245 ragazzi in un incendio divampato in una discoteca del Rio Grande do Sul.
GALLES
VAN DER MEYDE Liberatosi dai suoi demoni, raccontati nell’autobiografia, l'ex interista Andy Van der Meyde ha festeggiato la nascita della quinta figlia, la terza avuta dall’attuale compagna Melisa Schaufeli.
INGHILTERRA
RR (s.s.) Aleksandar Dragovic, 21enne difensore del Basilea, domenica ha realizzato due reti sul campo del Servette (1-2 il finale), ma dopo la seconda è stato espulso per un gesto dell’ombrello fatto per una scommessa vinta: «Era per il nostro secondo allenatore che, se avessi segnato un gol di testa, avrebbe dovuto fare il giro del campo». L’arbitro, però, ha pensato che fosse indirizzato ai tifosi avversari e l’ha cacciato. Dragovic si era già distinto a maggio per aver dato tre scappellotti in testa al Ministro dello Sport Ueli Maurer durante la premiazione per la Coppa di Svizzera, vinta dal Basilea.
RIMOZIONE Per la partita del suo Deportivo col Rayo il tecnico Fernando Vazquez era andato al Riazor in macchina, ma deve averla parcheggiata male perché dopo lo 0-0 non c’era più, rimossa dal carro attrezzi.
S DISTRUZIONE Il Besiktas ha annunciato che a fine stagione verrà distrutto il vecchio stadio Inonu. In 2 anni nella stessa zona sul Bosforo ne verrà costruito uno nuovo da 42.000 posti.
CARDIFF, NUOVO NOME? MA È GIÀ DI UN CLUB GAY RR (s.s.) Il Cardiff City, primo in Championship con 5 punti sull’Hull City nonostante la sconfitta di sabato contro il Middlesbrough, sogna la Premier. Il proprietario malese Vincent Tan dopo aver cambiato il colore della maglia, dal blu al rosso, e inserito un drago nel logo, vuole dare un nuovo nome alla squadra: Cardiff Dragons. Ma i tifosi si sono fermamente opposti, perché i Cardiff Dragons esistono già: si tratta del primo club di dilettanti gallesi dichiaratamente gay-friendly.
PERÙ
VIAGRA PER BATTERE IL MAL D’ALTURA RR (a.s.) Secondo il quotidiano peruviano Libero, i giocatori dell’Universitario di Lima hanno adottato un insolito rimedio contro il mal d’altura nella trasferta ai 3.400 metri di Cuzco contro il Cenciano, sabato scorso: una bella scorpacciata di Viagra per aumentare la pressione circolatoria e la capacità respiratoria. Peccato che poi contro l’ultima in classifica non siano andati oltre l’1-1, per rientrare a Lima con qualche problema di... tensione.
La frase ALEXANDRE PATO PUNTA DEL CORINTHIANS
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ISRAELE
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QUANDO IL CAPO VA IN COVER
Giocare senza pubblico è come fare sesso senza preservativo: c’è bisogno di una grandissima concentrazione
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