GDS 08-03-2013

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www.gazzetta.it venerdì 8 marzo 2013 1,20 €

REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero n 57 Anno

L’ANTICIPO A MARASSI (ORE 20.45) LA RINCORSA CHAMPIONS DEI ROSSONERI

W LE DONNE

Milan, notte da Faraone

Sentite 18 azzurre «Festa per riflettere Ma basta violenze»

El Shaarawy vuole battere il «suo» Genoa e puntare Cavani Sarà staffetta con Balotelli. Ballottaggio tra Boateng e Niang 3 Stephan El Shaarawy, 20 anni ANSA

BOCCI, DELLA VALLE, GRIMALDI ALLE PAGINE 12­13

MANCINI, POLI ALLE PAGINE 32­33

EUROPA LEAGUE 1 NERAZZURRI DOMINATI, QUALIFICAZIONE ORMAI COMPROMESSA

CHE BOTTENHAM! L’Inter affonda a Londra sotto i colpi di Bale & C: 3­0 Grande Tottenham: super Handanovic evita la goleada. Strama: «A San Siro servirà un miracolo». Il fuoriclasse gallese (ammonito) salterà il ritorno degli ottavi

EUROLEAGUE 2 PETKOVIC VEDE I QUARTI

3 Ederson, 27 anni festeggiato da Petkovic e i compagni EPA

Ederson e Onazi: blitz a Stoccarda Lazio da sogno

BOLDRINI, DALLA VITE, ELEFANTE, LONGHI DA PAG. 2 A 5

l'Analisi

L’EUROPA FA VENIRE I NODI AL PETTINE

Il brasiliano migliore in campo Travolgente il 2­0 del nigeriano con una cavalcata di 50 metri

di SEBASTIANO VERNAZZA

Traditi dall’Inter e salvati dalla Lazio. E’ l’estrema sintesi della nostra serata in Europa League, che per gli italiani non è una coppa, ma un’allergia. A Londra è andata male, l’Europa ha fatto venire al pettine i nodi dell’Inter. C’è differenza tra Cibali e «White Hart Lane», che significa «Vicolo del Cervo Bianco» e che è il nome dello stadio del Tottenham. L’ARTICOLO A PAGINA 18

CICLISMO ALLA TIRRENO­ADRIATICO

CIERI, STOPPINI ALLE PAGINE 6­7

SU SPORTWEEK

MERZARIO, 70 ANNI AD ALTA VELOCITA’ 3 Samir Handanovic, 28 anni, il migliore, come spesso accade, guarda sconsolato il pallone colpito da Bale in fondo alla rete EPA

A € 1,50 con la Gazzetta.

MERCATO LO SVEDESE NON SI E’ AMBIENTATO A PARIGI: RESTA IL TEMA INGAGGIO

Ibra già stufo pensa alla Juve Al Psg potrebbero arrivare sia Ronaldo che Rooney 3 Matthew Goss, 26 anni, vince la volata BETTINI

30 3 0 8>

Goss che volatona! Si rivede Belletti Cav polemico coi suoi 9 771120 506000

GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 26­27

TENNIS LOTTA AL DOPING: LA SVOLTA

Passaporto biologico: sì La spuntano i campioni BARTEZZAGHI PAG. 29 COMMENTO DI VALENTI PAG. 18

Il suo cartellino sembra accessibile: 10 milioni ma il grosso ostacolo sono i 12 netti a stagione al giocatore. La via d’uscita può essere la spalmatura. Cavani vede la Premier, per il napoletano Chelsea o City. Real su Falcao GRANDESSO, LAUDISA, LICARI ALLE PAGINE 10­11

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

La talpa dell’Inter non si ferma più: «Nelle grigliate degli argentini c’è carne di cavallo».

IL TECNICO DOPO IL CELTIC

Ora Agnelli deve blindare Conte Il Chelsea lo tenta 3 Antonio Conte, 43 anni SPORTIMAGE

ALLE PAGINE 8­9­18

SCOMMESSE SCAGIONATO

L’INTERVISTA IL BOMBER

Paolo Cannavaro Dubbio Di Natale vuole i danni «Allenarmi pesa da Figc e Coni Il futuro? Non so» GALDI A PAGINA 15

VELLUZZI A PAGINA 14

mcsapparel.com


LA GAZZETTA DELLO SPORT

2

VENERDÌ 8 MARZO 2013

EUROPA LEAGUE ANDATA OTTAVI Bale e un balzo da centravanti Il Tottenham decolla Temuto per la velocità, il gallese Gareth Bale, 23 anni, punisce l’Inter di testa anticipando Cambiasso AP

PRESI A PALLATE Inter umiliata dal Tottenham Bale apre il tris: Euro disastro Dopo 18 minuti i nerazzurri sono già sotto di due gol, Alvarez spreca il 2-1 Nella ripresa entrano Palacio e Guarin, ma White Hart Lane non è Catania... DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE LONDRA

Il Tottenham non è il Catania, White Hart Lane non è il Massimino: domenica è sembrata improvvisamente già lontanissima e all’Inter è rimasta addosso una brutta sensazione di impotenza, anche di scampata umiliazione: eh sì, poteva andare anche peggio. Consolazione da poco Tutto co-

me temuto, l’Inter ha sofferto, anzi ha ballato, dall’inizio alla fine. Al ritmo indiavolato imposto dal Tottenham che ha celebrato lo straordinario momen-

to di forma suo e del suo trascinatore, Gareth Bale, all’11˚ gol in meno di 40 giorni. Lo ha fatto tenendo la palla e comandando il gioco quasi a suo piacimento, calpestando gli affanni nerazzurri ingigantiti dall’ennesima emergenza stagionale: compreso Guarin, preservato nel primo tempo, fra infortunati e fuori lista Stramaccioni aveva fuori 11 giocatori (più due portieri). Una squadra intera, e quella che gli è rimasta ha palesato troppo presto un’inferiorità quasi smaccata, a tratti persino rassegnata per capacità di reazione. Handanovic è stato il migliore dei suoi, e questo dice il resto: fatto sta che dopo 12

partite di fila l’Inter ha scritto «zero» anche alla casella dei gol segnati e che da ieri sera ha un piede e mezzo fuori dall’Europa League. Consolazione da poco, fra una settimana il Tottenham non avrà Bale: consola di più il fatto che, quasi certamente, presto l’Inter potrà dedicarsi solo alla (difficile) corsa al terzo posto in campionato. Duelli stravinti Per l’Inter la par-

tita era diventata una salita ripida già dopo 6’ e impervia dopo 18’: un avvio choc, il Tottenham come un temporale in grado di far piovere due gol dopo averne sfiorato anche un altro, con una dimostrazione di

la Moviola DI GUGLIELMO LONGHI

Bale, giallo ok: salta il ritorno Lo spagnolo Lahoz ha fama di arbitro che fischia poco e infatti lascia correre molto in una partita piuttosto semplice da comandare. Al 14’ del primo tempo l’episodio chiave: Bale vola in area cercando il piede di Gargano che però non lo tocca, anzi si ferma qualche secondo prima proprio per mostrare che non è fallo. Ammonizione giusta

e pesante per il gallese che, diffidato, salterà il ritorno. Al minuto 28 della ripresa punito per simulazione anche Guarin che cade senza essere sfiorato da Gallas. Per il resto pochi problemi per l’arbitro: soltanto un paio di sviste non gravi da dividere con i guardalinee (un angolo non dato a entrambe le squadre.

superiorità anzitutto fisica che ha fatto barcollare l’Inter come un pugile alle corde. Stramaccioni l’aveva disegnata speculare agli Spurs, con un 4-2-3-1 presto torturato, stropicciato dalle folate inglesi nate da duelli stravinti in ogni zona del campo: Lennon ha fatto penare Juan Jesus, che Stramaccioni aveva fatto scivolare a sinistra; Defoe ha martoriato la coppia centrale, in particolare Ranocchia; Sigurdsson, ben prima di segnare il 2-0, si è impadronito della fascia sinistra trovando sempre campo aperto; in mezzo Parker, con le spalle coperte da Dembélé, ha sovrastato Gargano e Cambiasso, inizialmente destinato a staccarsi quasi sulla linea dei difensori, provando - con risultati presto sconfortanti - ad arginare per primo Bale. Stragareth Ecco, appunto, Bale: la foto dello strapotere del Tottenham. A volte quasi secondo attaccante in appoggio a Defoe e comunque sempre libero di muoversi su tutto il fronte offensivo, meglio se partendo da lontano. Quando al 14’, dopo aver già messo in discesa la partita dei suoi staccando di testa

le Pagelle

DEFOE: MANCA SOLO IL GOL BRAVO GALLAS PARKER SUPER E’ stata la partita perfetta per la squadra di Villas Boas: è riuscito tutto, dagli episodi alle mosse tattiche.

7,5 7,5 l’allenatore Villas-Boas Si sta prendendo una rivincita con i fiocchi dopo l’esonero al Chelsea e dà una lezione al collega Stramaccioni.

h 7

6,5

5,5

6

6,5

6,5

7

il migliore Bale

Friedel

Walker

Gallas

Vertonghen

Assou-Ekotto

Parker

Lo zio d’America nonostante i 42 anni in arrivo è ancora un portiere vero. Una parata vera, ma decisiva, sul tiro a botta sicura di Palacio. Applausi.

Non è in serata, sbaglia un paio di «diagonali» e Villas Boas lo richiama all’ordine. È il punto debole della serata degli Spurs, ma l’Inter non ne approfitta.

L’esperienza soccorre i suoi 36 anni in arrivo. Un paio di chiusure vecchia maniera. Il francese non è ancora bollito. Riserva importante.

Firma il 3-0 con uno stacco imperiale. Commette un solo errore, ma l’urlo dello stadio lo avverte e il belga rimedia. Il migliore della difesa. Una sicurezza.

Tiene la posizione e affonda i colpi con intelligenza. Fa il suo dovere senza squilli di tromba, ma dalle sue parti non si passa.

Grande interprete del calcio britannico, è uno dei leader degli Spurs. Imbattibile nel tackle, dirige il traffico della sua zona. Per lui Capello stravedeva.

PARATE 1 RINVII 16 USCITE 2

CONTRASTI VINTI 4/7 LANCI 3 PASSAGGI OK 33/39

CONTRASTI VINTI 1 LANCI 0 PASSAGGI OK 45

CONTRASTI VINTI 2 LANCI 0 PASSAGGI OK 44

CONTRASTI VINTI 2/2 LANCI 4 PASSAGGI OK 39/39

TIRI 0 PASSAGGI OK 66 RECUPERI 4

6,5

6,5

6,5

7

6

6,5

s.v.

Dembelé

Lennon

Sigurdsson

Defoe

Livermore

Holtby

Naughton

Medianone di lotta e di governo. Non sta benissimo dopo il colpo ricevuto con l’Arsenal, ma fa il suo dovere.

Mister velocità nel primo tempo è tra i più tonici. Nella ripresa va a strappi, ma sfiora il 4-0. Si fa male ed esce con l’aria seria.

L’islandese che possiede una fabbrica di pesce ha il guizzo dello squalo quando piazza la botta del 2-0. Tra i migliori.

Grande attaccante, gli manca solo il gol, ma apre le porte del 2-0 e da solo fa impazzire la difesa dell’Inter. Dopo Rooney, il miglior bomber inglese.

Entra per dare un ricambio di muscoli e di fiato in una partita dove un errore può riaprire mille discorsi, ma lui non fa danni.

Il tedesco rischia un’ammonizione per proteste, tanto per dire che sente maledettamente la partita anche sul 3-0. Bel giocatore.

Prende il posto di Lennon a dieci minuti dalla fine. La partita ormai è andata.

TIRI 0 PASSAGGI OK 51/53 RECUPERI 2

TIRI 1 DRIBBLING OK 1 SPONDE 3

TIRI 2 DRIBBLING OK 1/3 SPONDE 6

TIRI 2 DRIBBLING OK 0 SPONDE 2

TIRI 0 PASSAGGI OK 18/20 RECUPERI 4

TIRI 1 PASSAGGI OK 9/12 RECUPERI 1

CONTRASTI OK 2/2 LANCI 0 PASSAGGI OK 7/9

La capocciata che apre la gara e il corner per il 3-0 di Vertonghen. Devastante: 21 gol stagionali e 11 in 37 giorni. Ammonito, salterà il ritorno. TIRI 2 DRIBBLING OK 0 SPONDE 8

GLI ARBITRI LAHOZ 6,5 Azzecca quasi tutte le decisioni, in particolare le simulazioni. Forse ci stava qualche cartellino giallo in più. Cebrian Devis 6,5 - Rodriguez 6,5; Gomez 6,5 - Del Cerro Grande 6,5


VENERDÌ 8 MARZO 2013

TOTTENHAM

INTER

3

0

(4-2-3-1)

(4-2-3-1)

TOTTENHAM (4-2-3-1) Friedel; Walker, Gallas, Vertonghen, Assou-Ekotto; Parker, Dembélé (dal 20’ s.t. Livermore); Lennon (dal 37’ s.t. Naughton), Bale, Sigurdsson (dal 27’ s.t. Holtby); Defoe. PANCHINA 25 Lloris, 20 Dawson, 33 Caulker, 46 Carroll. ALLENATORE Villas Boas CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO ALTO 55,4 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Bale per comportamento non regolamentare.

Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus (dal 1’ s.t. Palacio); Gargano, Cambiasso; Alvarez (dal 23’ s.t. Jonathan), Kovacic (dall’11’ s.t. Guarin), Pereira; Cassano. PANCHINA 27 Belec, 28 Pasa, 33 Mbaye, 24 Benassi. ALLENATORE Stramaccioni CAMBI DI SISTEMA dal 28’ p.t. 4-1-4-1, dal 1’ s.t. 4-3-3 BARICENTRO MOLTO BASSO 45,8 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Guarin per comportamento non regolamentare, Pereira per gioco scorretto.

MARCATORI Bale al 6’, Sigurdsson al 18’ p.t., Vertonghen al 9’ s.t. ARBITRO Mateu Lahoz (Spagna) NOTE spettatori 34.353. In fuorigioco 1-5. Angoli 5-3. Recuperi p.t. 1’, s.t. 3’

POSSESSO PALLA TOTTENHAM 61%

INTER 39%

334 INTER

TIRI FUORI

IIIIIIIIII TOTTENHAM 10

536 TOTTENHAM

I III INTER 1

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 2-0 GOL! 6’ Cross dalla sinistra di Sigurdsson, stacca Bale che anticipa Cambiasso e praticamente solo la piazza di testa. 8’ Bale per Defoe, sinistro: vola Handanovic. GOL! 18’ Lennon per Defoe che si beve Ranocchia e tira: Handanovic para, poi Sigurdsson anticipa tutti. 39’ Tiro centrale di Sigurdsson, para Handanovic. 43’ Cassano per Alvarez che con la porta spalancata incrocia con il sinistro, allargando troppo.

il caso DA UNA BUFERA ALL’ALTRA

Dopo la coppa snobbata o Strama appeso al 3 posto Moratti vuole i 30 milioni della qualificazione Champions per pensare al rilancio Figo: «Cassano dal primo minuto? Vuol dire che ha fatto pace con l’allenatore»

IIIII

TOTTENHAM 3

GARETH BALE 23 ANNI ALA

ANTONIO CASSANO 30 ANNI ATTACCANTE

INTER 5

SECONDO TEMPO 3-0 6’ Pereira lanciato sulla sinistra, prova la conclusione incrociata invece di servire Palacio. GOL! 8’ corner di Bale, Vertonghen anticipa tutti di testa. 16’ Sinistro di Bale fuori di poco. 18’ Destro di Defoe, para ancora Handanovic. 26’ Tunnel su Chivu di Lennon che si allarga sulla destra e tira, Handanovic salva in uscita bassa. 29’ Palacio lanciato a rete, Friedel lo anticipa di piede.

MINUTI GIOCATI

94

94

GOL

1

0 La disperazione di Ricky Alvarez dopo avere sciupato un’occasionissima davanti alla porta inglese AP

PASSAGGI OK

29/31 impietoso su Cambiasso, è stato ammonito per simulazione da diffidato e dunque ha perso la gara di ritorno a San Siro, è stato come se il Tottenham si fosse convinto ancor di più che la questione andava chiusa ieri sera. E così è stato, perché già 4’ dopo Sigurdsson ha smascherato di nuovo i limiti difensivi dell’Inter e accentuato i suoi disagi, che Stramaccioni ha provato ad attenuare cambiando spartito, stavolta non ad inizio secondo tempo: 4-1-4-1, con

Si qualifica se LA SITUAZIONE

Ai quarti solo vincendo con 4 gol di scarto Il 3-0 subìto ieri sera rende il compito dell’Inter particolarmente difficile. Giovedì prossimo a San Siro, per passare ai quarti di finale, l’Inter dovrà infatti vincere con almeno 4 reti di scarto. Con il 3-0 si andrebbe ai supplementari ed, eventualmente, ai rigori. Il 4-1, invece, qualificherebbe il Tottenham. Nonostante la squalifica di Bale, all’Inter serve un miracolo.

3

la Sfida

TOTALE PASSAGGI

TIRI IN PORTA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Kovacic non più a ridosso di Cassano, dove era andato regolarmente a sbattere contro un muro, ma arretrato davanti alla difesa. Quasi una tregua, coincisa con una pausa del martellare inglese, ma è stato lì che Alvarez, fallendo a porta spalancata il possibilissimo 2-1, ha sconfortato l’Inter e ricordato al Tottenham che la partita non era ancora chiusa.

18/27

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE LONDRA

LANCI OK

3

2

FALLI SUBITI

1

1

Illusione 4-3-3 Operazione che

gli Spurs hanno regolarmente avviato e poi risolto ad inizio ripresa, togliendo per tempo coraggio alla seconda variazione tattica di Strama, che con Palacio aggiunto a Cassano e il conseguente 4-3-3 aveva cercato un complicato replay di domenica. Di fatto il film proiettato è rimasto il medesimo, perlomeno finché l’onda d’urto del Tottenham non si è placata, ma solo dopo il 3-0 e il 4-0 sfiorato, anzi scongiurato da Handanovic almeno tre volte, dunque ben più di quante l’Inter non abbia avvicinato il 3-1: di fatto una volta sola, con Palacio che si è fatto rubare il tempo dal 42enne Friedel.

Pensa: Gareth Bale non ci sarà al ritorno. Bello, consolante, il missile è disinnescato, il Titano sarà incatenato. Il problema? Il problema è che — a meno di miracoli con doppio carpiato — il ritorno c’è, ci sarà, ma forse anche se non si gioca è uguale... Tre gol da riprendere: se l’Inter riuscirà nell’impresa, chapeau. Sennò, se l’è proprio cercata. L’unico ritorno da registrare — per ora — è quello dei nerazzurri sul pianeta-Terra e sul suolo italiano: il tour d’Europa (sempre a meno che i nerazzurri non smentiscano ogni pronostico) è stata una bella avventura cominciata ad agosto, e adesso resta solo il campionato (all’inseguimento del terzo posto) e la semifinale di Coppa Italia. Morale: un «titulo» se ne va. Meno di 3 milioni Sia chiaro: a

San Siro la gara sarà comunque da giocare alla morte e siamo sicuri che l’Inter lo farà anche per-

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ché sgravata dalla squalifica di quel fenomeno di Bale (11 gol nelle ultime 9 partite, 22 totali in questa stagione, praticamente la decisività di un Cristiano Ronaldo), ma a questo punto il tifoso interista vuole solo un traguardo: il terzo posto in campionato. Del resto in questo vicolo — cieco e obbligatorio — ci si è messo proprio Andrea Stramaccioni parlando chiaro alla vigilia di questa nottata fatta di streghe: «Conta il terzo posto» ha detto. Che è poi quello che ha ordinato da tempo il presidente Massimo Moratti per far sì che il prestigio dell’Inter torni nel suo habitat naturale e che il portafogli possa avere una boccata d’ossigeno (qualificarsi per la Champions League vale una trentina di milioni, almeno). Il bottino di Europa League fino a questo punto dice 2.650.000 euro. L’Inter vuole di più. Perché Moratti vuole di più. Autogol o no? Ed è per questo che Stramaccioni ha parlato di altri obiettivi prioritari, di terzo posto: che sia stata una bella scelta o no, bé, questa è una storia che andrebbe analizzata a fondo. Perché in questi ca-

si è vero che «urbi et orbi» si può dire qualcosa che poi davvero non pensi o non dici ai tuoi giocatori. Ma così, prima di una partita che era Everest più che Zoncolan, bé, forse non è proprio stata una grande idea. Ah, almeno nella gara di ieri è stata ritrovata la fisionomia (silhouette magari no) di Antonio Cassano. O terzi o dolori Dopo il venerdì della Grande Lite ad Appiano, dopo essersi chiarito e aver chiesto scusa, dopo aver saltato la gara di Catania, dopo essere stato nuovamente convocato e rimesso in campo dal 1’, ecco, dopo tutto questo Cassano è riuscito a fare poco, praticamente nulla. Qualche buona intuizione da finto centravanti, giusto dei granelli di sabbia contro lo Tsunami bianco del Tottenham. «Se fra Strama e Antonio è pace? — dice Figo a Sky Sport — Direi di sì e il fatto che sia partito dall’inizio vuol dire che è tutto chiarito». Bene: però adesso il terzo posto è davvero un salvacondotto obbligatorio. Per tutti. Sennò, a fine anno, saranno fatte scelte molto dolorose. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DI STEFANO BOLDRINI

SI SALVA HANDANOVIC CASSANO TROPPI CHILI L’Inter non è mai stata praticamente in partita: i gol presi in venti minuti fanno saltare tutto. Gioco e anche morale.

4,5 4 l’allenatore Stramaccioni Stavolta non c’è un piano B a salvarlo. Stavolta perde di brutto nel Paese dove aveva vinto la Nextgen Series con la Primavera nerazzurra. Cambiasso su Bale non è proprio un colpo di genio.

h 7

5,5

5

5

5,5

5

il migliore Handanovic

Zanetti

Ranocchia

Chivu

Juan Jesus

Gargano

Capitan Inter riesce, con l’esperienza e il buon senso, a tenere gli argini, ma anche per lui rincorrere avversari indemoniati è un’impresa ai limiti dell’impossibile.

Non sta benissimo e si vede. Parte male, poi si riprende, ma ormai dopo neppure venti minuti il match è già andato. L’impegno è fuori discussione, ma aveva pochi allenamenti nelle gambe.

Anche per lui una notte da incubi. L’Inghilterra non gli ha mai portato bene, neppure ai tempi della Roma. Quando il Tottenham affonda, lui annega.

Dalle sue parti naviga Lennon, uno che quando mette la quinta è brutto cliente per tutti. Si arrangia, ma in Europa serve ben altro. Sotto la doccia dopo 45’.

Assiste impotente alla serata da urlo di Parker. Ogni tanto prova ad alzare la voce alla sua maniera, ma in terra inglese sono abituati a ben altro.

CONTRASTI OK 4/4 LANCI 0 PASSAGGI OK 26/32

CONTRASTI OK 5/7 LANCI 1 PASSAGGI OK 19/21

CONTRASTI OK 4/7 LANCI 1 PASSAGGI OK 24/30

CONTRASTI OK 1/3 LANCI 0 PASSAGGI OK 11/14

TIRI 0 PASSAGGI OK 25/35 RECUPERI 8

TIRI 0 PASSAGGI OK 20/25 RECUPERI 8

4,5

5

5,5

5

5,5

5,5

Alvarez

Kovacic

Pereira

Cassano

Palacio

Guarin

5,5

Tra i suoi piedi passa l’occasione per riaprire la partita e la divora. Un peccato mortale, spot di una serataccia in cui fa l’argentino fa la figura della comparsa.

Ancora troppo tenero per una sfida di questo genere sul campo della squadra più in forma della Premier. L’impressione è che debba ancora capire in quale pianeta è atterrato.

Il suo contachilometri è sicuramente quello che macina di più, ma il calcio non è solo corsa. Serve di più, almeno a questi livelli. Diffidato, salterà il ritorno.

E’ tornato El Gordo: gioca con una zavorra di diversi chili. Peccato perché i piedi e il talento non ingrassano mai, ma nel calcio moderno la “panza” non è ammessa.

Uno come lui dovrebbe giocare sempre e comunque perché ha fame, talento e velocità, ma si fa respingere da Friedel il pallone della speranza. Peccato per lui e per l’Inter.

Dovrebbe dare un contributo di classe e di rabbia, ma entrare a gara compromessa non è facile. Alla fine rimedia anche un cartellino giallo per simulazione.

Un altro giocatore con problemi di bilancia. Entra quando ormai i buoi sono scappati e la stalla è vuota. Almeno in questo, non ha colpe. Ma una bella dieta?

TIRI 2 PASSAGGI OK 18/19 RECUPERI 6

TIRI 1 PASSAGGI OK 15/15 RECUPERI 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 8/16 RECUPERI 4

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 5

TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 9 RECUPERI 4

CONTRASTI OK 1/1 LANCI 2 PASSAGGI OK 6/8

Incassa tre gol, ma è di sicuro il migliore dell’Inter. Senza di lui potrebbe finire in goleada. Gli arrivano da tutte le parti, non perde mai la testa. PARATE 7 RINVII 22 USCITE 2

5 Cambiasso Perde Bale nell’azione dell’1-0. Soffre gli allunghi di una squadra fortissima sul piano atletico. Londra non è Catania e il calcio inglese ha ritmi che non perdonano.

Jonathan


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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EUROPA LEAGUE ANDATA OTTAVI

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FLASH DA LONDRA UNA NOTTE DA DIMENTICARE

I NUMERI

16

Simulazione: Bale ammonito 14’ primo tempo L’arbitro spagnolo Mateo Lahoz ammonisce Gareth Bale per simulazione. Diffidato, il gallese salterà il ritorno AFP

Sigurdsson firma il 2-0 18’ primo tempo L’islandese Sigurdsson sigla il 2-0 inglese mettendo in rete dopo la parata di Handanovic sul tiro di Defoe EPA

Vertonghen chiude i conti 9’ secondo tempo Lasciato completamente solo su calcio d’angolo, Vertonghen segna di testa la rete del definitivo 3-0 AP

I gol di Bale in 3 partite contro l’Inter: 3 a San Siro nella gara d’andata della fase a gruppi della Champions 2010-11 (finì 4-3 per l’Inter con tripletta del gallese nella ripresa) e 1 ieri a White Hart Lane

Stramaccioni «Turnover sì, ma l’Europa l’abbiamo onorata». Moratti via scuro in volto DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE LONDRA

Conta il terzo posto, sì. Ma contava anche dare un senso alla gara di ritorno. Macché. Tre sberle equivalgono a una resa in Europa, e adesso viene da chiedersi se fosse proprio il caso di abbassare l’asticella dicendo che l’Europa League va onorata ma che conta solo quella terza piazza scivolosissima. «Adesso - dice Andrea Stramaccioni - ci vuole proprio un miracolo per passare il turno. Cercheremo di vincere la gara di ritorno ma visto questo passivo e questo risultato mi pare molto difficile poter ribaltare, anche se nel calcio non si sa mai. Dispiace essere arrivato a questa partita con tante defezioni in Lista e con giocatori non al meglio. Ho poi fatto un po’ di turnover perché il nostro obiettivo principale rimane conquistare il 3˚ posto, anche se questa competizione, finora, l’abbiamo sempre onorata». Attivo e passivo Davanti all’en-

nesimo primo tempo dell’Inter formato «zerbino» - una maxi

3

Le sconfitte dell’Inter in questa Europa League: in casa nel preliminare contro l’Hajduk Spalato (0-2) e 3-0 nelle trasferte di Kazan e di Londra ieri

passivo che no. «Abbiamo sofferto tanto il Tottenham, forse è la prima squadra quest’anno che ci mette tanto in difficoltà fisicamente. C’è molto rammarico, soprattutto per le due clamorose occasioni create, che potevano rendere meno complicato il ritorno. Partire da un 3-0 a sfavore è pesante. Aver poi preso gol nei primi 10 minuti ha ulteriormente accentuato la loro esaltazione, e pensare che avevamo lavorato proprio sul fatto di evitare un loro avvio così». Io e Cassano In tribuna c’era

clic PRESI TRE GOL A WHITE HART LANE COME CON BENITEZ L’Inter aveva incassato tre reti in casa del Tottenham anche il 2 novembre 2010, con Benitez nel girone di Champions. Nel 3-1 segnarono Van der Vaart, Crouch, Eto’o (per l’Inter) e Pavlyuchenko.

Massimo Moratti, arrivato ieri col figlio Giovanni alle 16 ora locale e andato via dallo stadio con il volto scurissimo per la delusione. Avrà fatto una chiacchierata con tutti prima del match, e magari anche con Cassano l’Artista; di certo qualche minuto prima della gara si è messo a sorridere con Roy Hodgson, spiegandogli il Rinnovamento Inter, che c’è bisogno di tempo per ritornare grandi. «Stiamo lavorando molto sull’approccio alle partite - riprende Strama -: eravamo anche partiti bene stasera, purtroppo una giocata di Bale

Andrea Stramaccioni, 37 anni, perplesso durante la sfida di ieri sera a White Hart Lane AFP

Il tecnico: «Loro reagiranno come fanno i grandi club: a Milano ci sarà ancora da soffrire» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Elementare, Bale. Anche i bookmaker pagavano poco la scommessa su chi avrebbe segnato il primo gol del Tottenham: era scritto che dovesse essere il gallese e così è stato. Ed è lo stesso Bale a far capire quale sia stato il piano tat-

tico elaborato dagli Spurs: attaccare e colpire subito l’Inter: «Abbiamo avuto un grande inizio. Trovarci avanti di due gol dopo appena 20’ ci ha permesso di governare meglio la partita e di mettere l’Inter nella situazione peggiore. A quel punto, il contropiede sarebbe diventato per noi un’arma micidiale. E’ bello aver segnato e il risultato di tre a zero mi rende meno amaro dove saltare il ritorno». Bale, ammonito per simulazione, non sarà in campo nello stadio che, nel 2010, gli valse la consacrazione internazionale con la tripletta all’Inter in Champions. Le big d’Europa lo stanno cercando, United e

Real su tutti, ma il Tottenham vuole raddoppiargli l’ingaggio per convincerlo a restare a Londra. Avb Villas Boas gode. Il Tottenham vola anche in Europa, dove è imbattuto: «Abbiamo mostrato 90’ di grande calcio. Abbiamo giocato all’attacco per tutta la gara, riducendo le loro chance. E’ stata una bellissima serata di coppe europee. Al ritorno mi aspetto però una prova d’orgoglio da parte dell’Inter e ci sarà da soffrire. La qualificazione non è scontata. Bale ci mancherà a Milano, ma questa squadra ha le

Fa 0-0 l’Anzhi di Eto’o Ok Benfica e Fenerbahçe

In ansia Nel Tottenham, preoccupa solo Lennon, uscito per infortunio. E’ l’unica nota negativa di una serata che da queste parti ricorderanno per un bel pezzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Spalletti battuto in Svizzera: per lo Zenit ritorno durissimo REUTERS

Ecco il quadro completo degli ottavi di finale di andata di Europa League. ANZHI-NEWCASTLE

0-0

A Mosca finisce senza reti la sfida tra i russi e gli inglesi. Poche le emozioni e ora tutto si deciderà al St. James’ Park. Il Newcastle è la squadra che ha segnato meno reti finora in Europa League (8) e in casa dovrà sbloccarsi per cambiare ritmo se vorrà continuare nella competizione. 0-1

Basta lo squillo del camerunense Webò per abbattere il Viktoria Plzen. I cechi, che avevano segnato 5 gol al Napoli senza subirne nel turno precedente, cadono a 9 minuti dalla fine. Il gol di Webò vale mezza qualificazione ai quarti per il Fenerbahçe. STEAUA B.-CHELSEA

1-0

Un rigore di Rusescu lascia tutto aperto per il match di ritorno. La Steaua, che aveva eliminato l’Ajax proprio attraverso i penalty nei sedicesimi, prosegue a far vittime dagli undici metri. Bertrand atterra Popa e dal dischetto Rusescu supera Cech. Basta e avanza, Rafa Benitez ora deve ribaltare tutto a Stamford Bridge.

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risorse per poter fare a meno almeno per una volta di lui. Contro l’Inter siamo andati bene perché tutti hanno svolto alla perfezione la loro parte. Defoe è stato bravissimo, ha dato un enorme contributo alla squadra e in questo finale di stagione il suo ritorno è fondamentale. Ora dobbiamo recuperare le energie per la gara di Liverpool, poi a Milano ci aspetterà un’altra serata di calcio importante. L’Inter ha le reazioni da club di valore mondiale, ma io l’ho detto in estate e lo ribadisco: vogliamo arrivare lontano in Europa».

Il fallo da rigore che castiga il Chelsea in Romania REUTERS

V. PLZEN-FENERBAHÇE

ci ha fatto andare in svantaggio nei primi minuti e questa era la situazione peggiore per noi, in un ambiente del genere. Ripeto che il grande rammarico è stato quello di non capitalizzare quelle due occasioni che abbiamo avuto, ma loro ci hanno messo in difficoltà sotto diversi profili, il più evidente quello fisico. A San Siro possiamo far bene, di grandi rimonte ne abbiamo fatte... Io e Cassano? Non c’è da far pace, sono cose normalissime quelle successe. Adesso conta soltanto far risultati con l’Inter».

GLI INGLESI «L’EROE» BALE: «IL GRANDE INIZIO CI HA AIUTATO, IL 3-0 RENDE MENO AMARA LA MIA SQUALIFICA PER IL RITORNO»

L’euforia di Villas Boas: «Serata di grande calcio»

Grandi k.o. Cadono il Chelsea e Spalletti

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«Sbagliati due gol Ora a San Siro serve un miracolo» parentesi di 46 minuti in cui la sua Inter dà segni di reattività bassissimi e impalpabili - Andrea Stramaccioni se ne sta seduto, sedutissimo, al fianco di Baresi e con gli occhi fissi sul campo. Quel campo sul quale volano e svolazzano e imperano quelli vestiti di bianco. Strama si alza poco ed esce pochissimo oltre il cartellone pubblicitario con scritto «Uefa», mentre André Villas Boas delle vasche nella propria area tecnica se ne fa sei o sette a tempo. I due rispecchiano Tottenham e Inter: chi devasta e chi è più

I risultati utili consecutivi del Tottenham tra campionato ed Europa League: 11 vittorie e 5 pareggi. Ultima sconfitta: 2-1 in FA Cup contro il Leeds United il 27 gennaio

LE ALTRE PARTITE

BENFICA-BORDEAUX

1-0

Il Benfica è volenteroso, ma anche fortunato. Contro il Bordeaux decide un autogol del portiere Carrasso su conclusione di Rodrigo. Ma il passaggio del turno è ancora apertissimo. LEVANTE-RUBIN

Q André Villas Boas, 35 anni, prima stagione sulla panchina del Tottenham: l’anno scorso è stato esonerato dal Chelsea IPP

0-0

Tanto nervosismo e nessun gol a Valencia. Nella ripresa due cartellini rossi in pochi minuti. Prima lascia il campo per doppia ammonizione l’argentino Ansaldi dei russi, poi se ne va Michel. Il tabellino invece resta inchiodato sullo 0-0. BASILEA-ZENIT

2-0

Traballa il sogno di Luciano Spalletti di vincere l’Europa League. Il suo Zenit ne prende due a Basilea nel finale. Prima segna Diaz, poi l’ex senese Neto causa un rigore che Frei trasforma. Ora serve una bella rimonta ai russi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

EUROPA LEAGUE ANDATA OTTAVI DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI STOCCARDA (Germania)

Mai dire crisi. Punta nell’orgoglio dopo le critiche piovute per gli ultimi rovesci in campionato, la Lazio rialza la testa in Europa. E lo fa nel migliore dei modi, ottenendo una vittoria esterna che ipoteca la qualificazione ai quarti di finale e allunga la striscia d’imbattibilità europea (salgono a 11 i risultati utili consecutivi: 7 vittorie e 4 pareggi). Successo storico, quello dei biancocelesti, perché mai la squadra romana era stata capace di vincere in Germania. Ci riesce al quinto tentativo in uno stadio che al calcio italiano ha già regalato una Coppa Uefa (quella vinta qui dal Napoli di Maradona nel 1989). I cambi di Petko Successo netto e che non è mai in discussione quello della squadra di Petkovic, ancora una volta rivitalizzata dall’atmosfera dell’Europa League (era già accaduto col Borussia Mönchengladbach). Ma rivitalizzata soprattutto dai cambi apportati dal tecnico di Sarajevo. Rispetto alla sciagurata serata vissuta sabato a San Siro col Milan, Petkovic cambia modulo (più intrigante questo 4-4-1-1) e ben cinque uomini. Con molta oculatezza l’allenatore toglie proprio quelli che, più degli altri, hanno fin qui tirato la carretta: Biava e Dias, Gonzalez e Ledesma. Giusto far rifiatare proprio loro. E giusto fermare pure Floccari che, da quando si è fatto male Klose, non ha avuto un attimo di tregua. Bentornato Ederson Giusto fermare tutti loro perché i ricambi stavolta si rivelano all’altezza della situazione. Due in par-

Onazi, che Lazio Altro Euroshow Il 2-0 del nigeriano è lungo 50 metri Apre Ederson, chiude una cavalcata da metà campo: lo Stoccarda va k.o., quarti ipotecati ticolare, il trequartista Ederson e il centrocampista Onazi. Non a caso sono proprio loro a firmare i due gol con cui la Lazio sbanca la Mercedes Benz Arena. Oltre alle reti, le due new entry danno alla mano-

si qualifica se... LA SITUAZIONE

All’Olimpico sufficiente una sconfitta di misura In virtù della vittoria per 2-0 fuori casa, la Lazio si qualifica ai quarti di finale se all’Olimpico vince, pareggia, o perde con un solo gol di scarto (1-0, 2-1, 3-2 eccetera). Dovesse perdere 2-0 si andrebbe ai supplementari; sarebbe invece eliminata perdendo con 2 o più gol di scarto (3-0, 3-1, 4-2 eccetera)

vra laziale un altro passo rispetto a quello troppo compassato delle ultime uscite e anche (segnatamente Ederson) quel pizzico di fantasia che si è perso da quando Mauri si è fatto male ed Hernanes è andato in affanno. Ederson (al suo terzo gol stagionale in appena nove presenze) sblocca la gara al 20’, al primo affondo dei romani. La rapidità con cui si gira e fredda il portiere avversario Ulreich è da attaccante vero. Sfiora pure il raddoppio, l’ex Lione, con un colpo di testa su cross di Candreva sul finire del primo tempo. Rivelazione Onazi Ma a mettere al sicuro il risultato (e la qualificazione) ci pensa poi nella ripresa Onazi con un autentico pezzo di bravura. Il nigeriano fa 50 metri palla al piede, penetrando centralmente nella

sbilanciata retroguardia tedesca e con un tocco morbido supera Ulreich in uscita. Chapeau. È il suo primo gol con la Lazio: dopo la Coppa d’Africa vinta, da protagonista, con la Nigeria, per lui un’altra serata da incorniciare. A quel punto, con uno Stoccarda attonito e privo di idee (l’assenza di Ibisevic è un’attenuante insufficiente a giustificare la brutta prova della squadra di casa, male Macheda che lo sostituiva) la Lazio potrebbe dilagare. Non ci riesce solo perché la mira di Candreva e Lulic non è la stessa dei goleador di giornata. Ma a Petkovic va benissimo così: Lazio ritrovata, qualificazione ipotecata e nuove risorse (Ederson e Onazi) pronte per l’uso pure in campionato. Di più il tecnico non poteva proprio chiedere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

STOCCARDA

LAZIO

0

2

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ederson al 20’ p.t., Onazi all’11’ s.t.

(4-1-4-1)

(4-4-1-1)

Ulreich; Sakai, Tasci, Rudiger, Boka; Kvist (dal 10’ s.t. Harnik); Okazaki, Gentner, Maxim (dal 41’ p.t. Hajnal), Traore; Macheda (dal 48’ s.t. Holzhauser). PANCHINA Ziegler, Felipe Lopes, Molinaro, Hoogland. ALLENATORE Labbadia. CAMBI DI SISTEMA dal 10’ s.t. 4-3-3. ESPULSI nessuno. AMMONITI Tasci per gioco scorretto, Harnik per c.n.r.

Marchetti; Pereirinha, Cana, Ciani, Radu; Candreva, Onazi, Hernanes (dal 27’ s.t. Gonzalez), Lulic; Ederson (dal 18’ s.t. Ledesma); Kozak (dal 39’ s.t. Floccari). PANCHINA Bizzarri, Biava, Dias, Lombardi. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA dal 18’ s.t. 4-5-1. ESPULSI nessuno. AMMONITI Hernanes e Ciani per gioco scorretto, Cana per c.n.r.

ARBITRO Tudor (Romania). NOTE spettatori 28.750, incasso non comunicato. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 1-0. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.


VENERDÌ 8 MARZO 2013

le Pagelle

GUARDATE CHE VOLATA!

DI STOP

MARCHETTI C’È, LULIC DI CORSA GENTNER HA TALENTO, SAKAI NO STOCCARDA 5

GDS

A sinistra Onazi fa gol a Ulreich. Dall’alto la volata di Onazi e lo striscione contro l’Uefa dei tifosi tedeschi: l’Olimpico al ritorno sarà chiuso pure per loro IPP/EPA

la Moviola DI M.IAR.

Giallo Cana: salta il ritorno Partita senza particolari episodi da moviola. Tutto è filato liscio per l’arbitro romeno Tudor e i suoi assistenti. Tre ammonizioni per la Lazio: tutte corrette. Nell’area biancoceleste, Okazaki viene ostacolato con un intervento da dietro da Cana mentre sta per calciare: l’arbitro giustamente sorvola. Nei minuti finali c’è stato un parapiglia che poteva degenerare: giallo a Cana e Harnik, Ciani già ammonito (diffidato, salterà il ritorno) rischia l’espulsione.

ULREICH 5,5 Lascia una sensazione generale di inadeguatezza. Va giù pesante sul gol di Ederson, salva nel finale su Lulic. SAKAI 4,5 Di buono ha le rimesse laterali. Il resto è noia. TASCI 5,5 Fa il regista difensivo, con qualche licenza di troppo. RUDIGER 5 Rude, lo dice pure il nome. Graziato da Ederson, si arrangia con il fisico. BOKA 5 Un pasticcio a metà con Kvist sul vantaggio della Lazio. Ma davvero Labbadia lo preferisce a Molinaro? KVIST 5 Dovrebbe fare la diga davanti alla difesa. Dovrebbe. HARNIK 5 Va a fare compagnia a Macheda, ma con scarsi risultati. OKAZAKI 6 È l’uomo più pericoloso. Pure sfortunato: ha 4 occasioni, due escono di poco e sulla prima Marchetti fa un paratone. IL MIGLIORE 6,5 GENTNER Due assist per Okazaki, mica male. Si mette spesso tra le linee, i suoi sì che sono piedi da Europa League.

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MAXIM 6,5 I suoi inserimenti mandano spesso in crisi la Lazio. Messo k.o. da Hernanes. HAJNAL 5 Fa rimpiangere il compagno. Di parecchio. TRAORE 5,5 Dà l’impressione di non seguire uno spartito tattico. MACHEDA 5 Esce tra i fischi, ma è il terminale di una squadra che produce poco o niente. (Holzhauser s.v.) All. LABBADIA 5 Non trova contromisure su Ederson.

LAZIO 7 MARCHETTI 6,5 Un solo intervento, ma decisivo su Okazaki. PEREIRINHA 5,5 Il primo tempo è da incubo, poi cresce alla distanza. Entra, casualmente, nell’azione del gol di Ederson. CANA 6,5 Sfiora il gol di testa, mette una pezza alle amnesie di Pereirinha. Molle su Okazaki nel finale. CIANI 6 Torna dopo la serataccia di Siena. Forse è per quello che parte timido, poi si esalta con i palloni alti dello Stoccarda. RADU 6,5 Graziato da Okazaki, nel pieno di una partita ottima. CANDREVA 6,5 Va a sprazzi. Ma sono sprazzi d’oro. Spreca il 3 0. ONAZI 7 Un nigeriano che scia: slalom e 1o gol nella Lazio. Tornato campione dalla Coppa d’Africa, grande risorsa per Petkovic. HERNANES 6 Prima senza caschetto, dopo il trauma con la Juve. E stavolta è lui è mandare all’ospedale Maxim con una manata. GONZALEZ 6 Minuti di allenamento per la Fiorentina. LULIC 6,5 Spazi larghi, una manna per i suoi allunghi.

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IL MIGLIORE

7 EDERSON

Sblocca la partita, manca il 2 0, mette in crisi lo Stoccarda che non riesce mai a prenderlo.

LEDESMA 6 Entra quando il più è fatto. KOZAK 5,5 Falloso, sia negli appoggi sia negli interventi. FLOCCARI 6 Pochi minuti, abbastanza per sfiorare il 3 0. All. PETKOVIC 7 Serata perfetta: fa turnover, ipoteca la qualificazione e ritrova una difesa imbattuta.

GLI ARBITRI DAN TUDOR 6 Ha il cartellino facile e si vede. Ma gestisce bene, seppure in maniera teatrale, il match. Nica 6-Onita 6; Balaj 6-Petrescu 6

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IL NUMERO

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Le sconfitte della Lazio in questa stagione in Europa League. I biancocelesti hanno cominciato con due vittorie ai playoff contro il Mura, poi tre successi e tre pareggi nella fase a gironi. Ai sedicesimi una vittoria e un pari contro il Borussia M’bach, e ieri il colpo di Stoccarda

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IL DOPOGARA PRIMA VITTORIA LAZIALE IN GERMANIA

Petkovic esulta «Turnover e testa È un gran gruppo» Esplode petardo: fermati due tifosi biancocelesti Striscione tedesco contro l’Uefa DAL NOSTRO INVIATO

DAVIDE STOPPINI STOCCARDA (Germania)

Non ci crede neppure Vladimir Petkovic, quando dice che «ora abbiamo il 51% di possibilità di passare il turno, lo Stoccarda è pericoloso in trasferta». In realtà i quarti sono ipotecati, nonostante un ritorno da giocare a porte chiuse. Perché la Lazio d’Europa non si batte: 11˚ match di fila senza sconfitte, seconda serie della storia. E prima vittoria biancoceleste di sempre in Germania: «Ma questo mi interessa meno — dice il tecnico —. Piuttosto, la nostra è stata una grande prestazione. Abbiamo sofferto pochissimo, in campo abbiamo messo qualità, quantità e testa». Hernanes E non ditegli che

l’avversario era di secondo piano: «Sapevamo dei loro problemi e li abbiamo colpiti proprio lì. Non è uno Stoccarda debole, è la Lazio che è forte. L’unico rammarico è non aver

segnato la terza rete». Troppa grazia, forse. I gol di Ederson e Onazi sono preziosi anche perché allungano la panchina della Lazio: «È dall’inizio che faccio un turnover ragionato. È la prova che tutti possono essere utili per Lazio». Anche Hernanes lo è stato, alla prima senza caschetto protettivo. «Possiamo arrivare in fondo all’Europa League», sussurra. Prima di rassicurare il d.s. Tare, che dopo Milano aveva detto: «Ci manca un po’ Hernanes». E lui: «Stavolta non sbaglieremo nel finale di stagione come in passato». Due fermi E chissà che dall’Uefa

lunedì, giorno della discussione del ricorso, non arrivino buone notizie sui due turni a porte chiuse: «Se necessario andrò anch’io a Nyon — ha detto Lotito — per ristabilire la verità». I 1.100 tifosi della Lazio ieri a Stoccarda erano «attenzionati»: nell’intervallo hanno ritirato gli striscioni per protesta, dopo che due tifosi erano stati fermati (e poi rilasciati dietro il pagamento di 800 euro) per un petardo esploso dopo la rete di Ederson, come ha fatto sapere il club. Più tardi dal settore ospiti è anche partito il coro «Uefa vaff...», in un ideale gemellaggio che a inizio partita aveva prodotto, nella curva dello Stoccarda, lo striscione «Uefa=Mafia». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

DOPO LA CHAMPIONS Tanto è un gioco

4 Conte ad altezza Capello 80 Piano Juve per blindarlo: rinnovo e top player 15 Ma l’Europa lo tenta

I NUMERI

DI LUIGI GARLANDO

Un calcio moderno ricco di memoria Prandelli, Conte e Allegri innovano, ma la difesa resta il nostro tesoro Il giorno dopo la sconfitta con la Spagna nella finale dell’Europeo 2012, Cesare Prandelli osservava: «Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Noi siamo venuti qui per cambiare, per perseguire un'idea senza farci condizionare dal risultato. Possiamo essere orgogliosi di quest'Italia. Abbiamo schierato una squadra propositiva e corretta. Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti». Però all’alba dell’idea, quando il c.t. decise di svuotare la mediana da incontristi puri e di riempire il campo con gente portata a costruire sempre e ovunque, molti reagirono indignati, come se avesse attaccato Garibaldi. Più o meno: noi non siamo spagnoli, la nostra storia è difesa e contropiede, abbiamo conquistato il mondo col catenaccio e il contrattacco della Grande Inter, col Pallone d’Oro Fabio Cannavaro e con Gigi Buffon, Muro di Berlino... Ma chi scambiò Prandelli per un rottamatore della tradizione equivocava. Lo dimostrarono le partite di qualificazione a Euro 2012: in 10 match solo 2 gol subiti, migliore difesa di tutti i gironi. Non si trattava di rinunciare alle nostre attitudini storiche, al nostro pregiato know-how difensivo, alla nostra insuperata abilità tattica di incartatori, si trattava di completare quelle conoscenze con altre che potessero renderci più moderni, più europei, più competitivi.

i gol fatti dalla Juve nelle 40 partite di questa stagione

i goleador stagionali della Juve: l’anno scorso furono 20

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Voci su un passaggio del tecnico al Chelsea. Lui smentisce ed è pronto ad aprire un ciclo con i bianconeri. A patto che...

COSA FA L’U U 83

i gol subiti dalla Juve nelle 40 partite di questa stagione

le partite della Juve nell’era Conte: il bilancio è di 52 vittorie, 25 pareggi e 6 sconfitte

E’ lo stesso felice progetto di Antonio Conte. La sua Juve è sempre alta e aggressiva, portata a costruire e ad attaccare. Una rivoluzione di mentalità e ritmo che ha reso la Signora cittadina europea. Ma senza rinunciare alle competenze difensive. Buffon non prende gol in Champions da 490 minuti. Delle 32 squadre che hanno partecipato alla fase a gironi, la Juve è quella che ha subito meno reti (4) insieme al Porto che deve però ancora giocare il suo quarto di ritorno a Malaga. L’abbagliante successo sul Barcellona spaziale ha portato in copertina le creste di Boateng ed El Shaarawy, ma il trionfo di San Siro è figlio prima di tutto di una eccezionale prova difensiva, dell’impeccabile applicazione tattica e tecnica in marcatura. Messi lasciato senza ossigeno, che scappava sulla fascia come per respirare da una finestra aperta, era la prova di una gabbia calibrata alla perfezione. Allegri, da giocatore e da tecnico, ha sempre teorizzato la costruzione, al Milan vive di tridenti arditi, ma sa come si chiude una porta. In tre ottavi su quattro di Champions non abbiamo subito gol. Innovazione offensiva nella tradizione difensiva: il c.t. della Nazionale e i due migliori allenatori della seria A stanno mostrando la strada che porta lontano anche in Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Meglio di Capello? Ci sono uno

MIRKO GRAZIANO MILANO

Il popolarissimo sito internet Dagospia lancia la bomba: «Conte è a un passo dal Chelsea. Sono in stato avanzato, infatti, le trattative che dovrebbero portarlo alla guida del club londinese. Roman Abramovich vuole a tutti i costi l’allenatore bianconero per avviare un nuovo ciclo vincente». Sempre secondo Dagospia, poi, «lo stesso Andrea Agnelli non avrebbe posto alcun veto». Su internet si scatena immediatamente l’inferno. La nazione juventina torna a tremare, non vuole nemmeno prendere in considerazione un futuro senza il tecnico leccese. Immediata la caccia a una reazione ufficiale. La Juve smentisce in maniera secca. Ancor più deciso l’entourage di Conte: «Tutto falso, non fa parte dello stile di Antonio». Ma Conte piace, eccome Al di là delle posizioni di Dagospia, del club e di Conte, c’è di sicuro l’attenzione delle grandi corazzate europee per il tecnico campione d’Italia. Gioco, organizzazione, rabbia e risultati della nuova Juve non sono passati inosservati. L’interesse del Chelsea è datato, ma occhio anche alla pista spagnola, soprattutto nel caso in cui Mourinho lasciasse Madrid per andare in Inghilterra o più probabilmente al PSG.

Gioia juventina dopo il 2-0 di Fabio Quagliarella al Celtic LAPRESSE

Insomma, presto potrebbe scatenarsi un frenetico giro di allenatori a livello internazionale. E oltre a Conte, sono salite notevolmente e non a caso anche le azioni di Jürgen Klopp, 45enne allenatore del Borussia Dortmund, altra grande sorpresa di Champions. Da blindare La Juve è serena, co-

nosce l’amore e il rispetto che Conte nutre nei confronti della società e dei tifosi, allo stesso tempo si rende però conto di non poter temporeggiare e basta. Certo, c’è in pieno vigore un contratto da 3 milioni più bonus a stagione fino al 2015 (il più ricco a livello nazionale), ma qualcosa andrà comunque

2015

la scadenza del contratto che lega Conte alla Juve. Lo stipendio è di 3 milioni netti all’anno fatta per rendere meno attraenti sirene e milioni stranieri, magari con la promessa di un grandissimo colpo a giugno, necessario per partire non più da outsider anche oltre confine. Niente incontri nell’immediato però: la stagione è nella fase più calda, e nessuno ha intenzione di distogliere ogni tipo di energia dalle cose di campo.

scudetto da difendere e un sogno da inseguire. L’ingresso nel G8 europeo ha infatti riportato la Juve nelle stanze del calcio che conta. Sei anni dopo Capello, «ma con un gruppo tecnicamente inferiore», fa notare la critica generale. Già, quella di Don Fabio era una squadra eccezionale: Buffon in porta, Fabio Cannavaro in difesa, Nedved, Vieira ed Emerson punti fermi del centrocampo, infine Ibra e Trezeguet attaccanti titolari, con Del Piero prima alternativa. Un vero e proprio «dream team», e infatti il popolo bianconero non perdonò mai a Capello l’eliminazione nei quarti contro l’Arsenal, stesso risultato dell’anno precedente, quando fu invece il Liverpool a giustiziare i bianconeri. Oggi la Juve ha decisamente meno talento, personalità ed esperienza rispetto a quella del 2006, non c’è traccia di top player in attacco, eppure sta lo stesso spaventando l’Europa con i numeri e con il gioco: cinque vittorie nelle ultime cinque gare, con 13 gol fatti e Buffon imbattuto da 490’; miglior difesa del torneo insieme al Porto, che però deve ancora giocare il ritorno degli ottavi. Sì, qui la mano del tecnico è decisiva, evidente, quasi esaltante. Normale che l’olimpo del calcio abbia messo gli occhi su Conte. Juve, attenta! © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INVERSIONE DI TENDENZA NEL 2013 L’ATTACCO È TORNATO A FIRMARE LA MAGGIOR PARTE DEI GOL BIANCONERI: 14 SU 24. MA LA PUNTA APRE LA QUESTIONE «FUTURO»

Matri: «Se mi sento importante resto, altrimenti...» DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

A lungo criticato, messo in discussione, individuato come il vero punto debole del progetto Conte. Parliamo del reparto offensivo della Juventus, quello orfano di uno «specialista», di un killer d’area di rigore, di un bomber internazionale, di un top player per riassumere il tutto. Analisi che, va detto, non fa una piega in generale: là davanti serve eccome il fuoriclasse, senza è infatti impossibile fare l’ultimo salto di qualità ed entrare stabilmente nell’elite internazionale. Detto questo, a livello di numeri l’attacco juventino ha però rimesso molte cose a posto in questo inizio di 2013. Con i gol di mercoledì sera, per esempio, Matri e Quagliarella hanno portato a 40 reti l’apporto stagionale del

reparto: esattamente il 50% delle segnature della Juventus tutta. Una netta inversione di tendenza rispetto a una prima parte della stagione nella quale la «linea a cinque» del 3-5-2 di Conte produceva più reti dell’attacco. Nel 2013, poi, i campioni d’Italia l’hanno buttata dentro 24 volte in 14 partite, e 14 di questi gol portano la firma delle punte: Matri cinque, Vucinic quattro, Giovinco tre e Quagliarella due. Fra i centrocampisti, comanda invece Pogba con tre gol: nel nuovo anno a segno pure Lichtsteiner due volte, quindi un gol a testa per Pirlo, Marchisio, Vidal, Peluso e Chiellini. Prima europea... Quella sul Cel-

tic è la prima vittoria europea della Juve decisa e firmata unicamente da attaccanti. Durante la stagione, campionato e coppe nazionali comprese, era successo solo altre cinque vol-

te: Juve-Chievo 2-0 (doppietta di Quagliarella); Juve-Cagliari 1-0, Coppa Italia e rete di Giovinco; Cagliari-Juve 1-3 (Matri due volte, poi Vucinic); Juve Milan 2-1, ancora Coppa Italia, in gol Giovinco e Vucinic; Juve-Fiorentina 2-0 (Vucinic e Matri). Giovinco e Quagliarella sono i capocannonieri stagionali con 11 gol: ma il primo segna ogni 214’, Quagliarella esulta ogni 96’. Un gol ogni 213’ per Vucinic (10 reti in totale), mentre Matri (a quota otto) viaggia alla media di un centro ogni 178’ giocati. Matri e Vucinic «Rimescolare le

carte sta diventando la nostra specialità in attacco — dice Matri —. Dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti, e l’altra sera io e Quagliarella siamo stati proprio bravi. L’ho detto più volte: se mi sento importante, preferisco un minutaggio limi-

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i gol di Alessandro Matri in questa stagione: viaggia alla media di una rete ogni 178 minuti giocati

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i gol di Fabio Quagliarella, che segna ogni 96 minuti giocati. E’ capocannoniere stagionale insieme con Giovinco

tato alla Juve piuttosto che una maglia sicura altrove. Però, ho bisogno di sentirmi davvero importante, altrimenti è meglio cambiare aria. Finora, però, attorno a me sento fiducia sincera da parte del tecnico e della società». Quindi, Ale fissa gli obiettivi: «Lo scudetto va rivinto, la Champions è un sogno». E infatti in questo momento «più che al sorteggio europeo penso alla sfida con il Catania. Domenica sarà durissima, è la squadra rivelazione del campionato, mentalmente e fisicamente i siciliani stanno benissimo». Vucinic utilizza invece il suo sito ufficiale per caricare la piazza: «Stiamo facendo qualcosa di straordinario, teniamo però i piedi per terra... Continuiamo a lavorare duro, con umiltà e sacrificio, perché alla Juve vincere non è importante... è l’unica cosa che conta!». © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

Antonio Conte, 43 anni, allena la Juve dal luglio 2011. Finora ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana. In precedenza aveva festeggiato due promozioni dalla B alla A LAPRESSE

Bianconeri nei quarti A Como la Final Four

Nicola Pilotti

Maran tra dubbi di modulo e la speranza Barrientos

Sette anni dopo nei quarti come don Fabio JUVENTUS 2005-06 Il rimpianto bianconero Nel 2005-06 la Juve di Capello (piena di nazionali poi campioni e vicecampioni del mondo) vinse sul campo lo scudetto, ma fallì in modo clamoroso in Europa. Dopo aver eliminato a fatica il Werder negli ottavi, la Juve fu eliminata dall’Arsenal (2-0 a Londra, 0-0 a Torino)

JUVENTUS 2012-13 Il sogno da cullare La Juventus di Antonio Conte arriva lanciata allo sprint primaverile: è in testa al campionato e cerca l’impresa in Champions. Dopo aver vinto il girone davanti a Shakhtar, Chelsea e Nordsjaelland ed eliminato il Celtic negli ottavi, si prepara ad affrontare i quarti

CATANIA (g.f.) Il tridente offensivo o la difesa a tre e due soli attaccanti di ruolo (Castro e Gomez)? Maran sta scegliendo il modulo per battere la Juve, tenendo conto che Barrientos, Bergessio e Capuano (infortunati) non ci saranno quasi certamente, mentre l’assente sicuro è lo squalificato Legrottaglie. C’è una piccola speranza che Barrientos possa guarire in tempo, ma visto che mancano due giorni alla partita, l’ipotesi sembra legata a un filo. A centrocampo ha ripreso ritmo e vigore fisico l’ex Almiron, che potrebbe prendere il posto del capitano Biagianti: Maran, però, pensa alla staffetta a metà partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOSSE INCROCIATE I DORIANI PARLANO CON JUVE E NERAZZURRI PER POLI E ICARDI

Zaza, bianconeri avanti Ma ora è spuntata l’Inter L’attaccante in prestito all’Ascoli non rinnova con la Samp: è pronto anche il Milan

sto punto il valore di un giocatore in fase evolutiva e con un contratto in scadenza tra un anno è destinato a scendere drasticamente. Con il rinnovo la Samp potrebbe chiedere 7-8 milioni. Così dovrebbe accontentarsi di 2. La Juve è avanti anche perché con la Samp c’è sul tavolo la questione Poli. Con l’agente Branchini i colloqui di gennaio sono serviti a buttare le basi del trasferimento. Ora con la Samp si cerca di definire e magari uscire dalla riunione con due nuovi giocatori.

MATTEO BREGA ALESSANDRO RUSSO MILANO

Il sedicesimo squillo in campionato ha tolto la polvere da qualsiasi dubbio. Il sedicesimo gol in campionato di Simone Zaza, arrivato in coppia con il 15˚ nel recupero di mercoledì a Cesena, non ha fatto altro che fare riaffiorare gli interessi di Juventus, Inter e Milan per l’attaccante della Sampdoria prestato all’Ascoli. Ma i top club italiani sulla griglia di partenza non sono alla pari.

Le milanesi Ma come la Juve ha

Simone Zaza ve. Zaza viene seguito ormai da un anno abbondante dagli osservatori bianconeri, fin dai tempi di Viareggio (11 gol tra mezza stagione regolare e playout di Prima Divisione dopo l’esperienza non fortunata alla Juve Stabia). La Juve lo ha seguito in diverse occasioni e i report sono sempre stati più che positivi. Ma gli ottimi rapporti che l’a.d. bianconero Beppe Marotta continua ad alimentare con la Sampdoria fanno sì che la strategia juventina sia attendista. Non si vuole andare a rompere il fronte giocato-

ALESSANDRIA La Primavera della Juventus centra i quarti di finale della NextGen battendo di misura il Rosenborg. Ad Alessandria i bianconeri dominano in lungo e in largo ma sciupano troppo, lasciando il risultato in bilico fino alla fine. Già al 18’ e al 21’ Padovan, solo davanti all’estremo norvegese, spreca due grosse opportunità. La rete del vantaggio arriva al 28’, firmata Beltrame. L’attaccante sfrutta un liscio di Bjornstand e tutto solo in area sigla con facilità la rete del vantaggio. Sul finale di prima frazione, ancora Padovan calcia sul portiere. Nella ripresa, dopo un’occasione fallita da Gerbaudo, sono i norvegesi a tentare la via del pareggio prima con Foones, poi al 45’ con Harberg che fallisce il pari sparando alto sulla traversa. Il triplice fischio finale suona come una liberazione. Domenica c’è il derby col Torino, mercoledì l’andata della finale di Coppa Italia con il Napoli allo Juventus Stadium. Calendario fitto di appuntamenti. In NextGen il prossimo impegno è a Londra contro il Chelsea: in caso di passaggio del turno, la Final Four di Como, dal 29 marzo al 1˚ aprile, sarà a tinte bianconere.

QUI CATANIA LA SFIDANTE DI DOMENICA

confronto

Juventus Un passo avanti è la Ju-

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NEXTGEN ROSENBORG K.O., ORA CHELSEA

UOMO DEL G8? L’ultima volta che la Juve arrivò nei quarti di Champions era il 2005-06 e c’era Capello in panchina. Dopo sette anni di attesa i bianconeri sono tornati nel G8 d’Europa e adesso sperano di non interrompere la corsa

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Nato a Policoro (Matera) il 25 giugno ’91, in prestito all’Ascoli dalla Sampdoria PIERANUNZI

re-club. È stato, però, fatto arrivare al procuratore dell’attaccante, l’agente Fifa Christian Maifredi, il messaggio che nel caso in cui il ragazzo fosse sul mercato la Juve sarebbe interessata. I fatti, a questo punto, parlano a favore della capolista della A. Perché Zaza ha un contratto in scadenza nel 2014 con la Samp. E i due tentativi di rinnovo portati avanti da Osti e Sagramola sono naufragati. A que-

già in piedi un altro affare con la Samp, anche l’Inter è in continua comunicazione con i doriani per Icardi. I 15 milioni richiesti per l’attaccante argentino (10 cash più 5 provenienti da due contropartite) potrebbero anche aumentare se nel pacchetto venisse inserito Zaza. I nerazzurri hanno chiesto informazioni sull’attaccante di Policoro: qualche domanda per capire le richieste del ragazzo (cresciuto nell’Atalanta, con la quale ha esordito in A grazie a Delneri) e il valore che gli attribuisce la Samp. Non va tralasciata nemmeno la pista Milan. Perché i rossoneri lo seguono e il profilo di Zaza coincide con quello che in via Turati stanno cercando: attaccante giovane con margini di miglioramento. In un settore dove Allegri ha una batteria di giovanotti, lui (22 anni a giugno) manterrebbe la media anagrafica. E di talento. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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VENERDÌ 8 MARZO 2013

MERCATO CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Wayne Rooney è tormentato davvero. Lo tenta l’idea di ritrovare Cristiano Ronaldo che ha ormai le valigie pronte per Parigi. Intanto Ibrahimovic già sbuffa al Parco dei Principi e strizza l’occhio alla Juve. Basterebbero questi indizi per dare il via ad una sceneggiatura da kolossal. Ma c’è dell’altro. Prepariamoci ad un’estate bollente e i goleador più importanti con una nuova maglia in mano. Perché a cascata anche Edinson Cavani aspetta la proposta giusta dalla Premier League per far valere la sua clausola da 63 milioni di euro con il Napoli, mentre il Real è da mesi sulle tracce di Radamel Falcao per rimpiazzare CR7 oppure il Liverpool fatica a tenersi stretto il suo bomber: Suarez. Tanto per completare il quadro occhio anche alle mosse del Manchester City, disposto a far par-

Rooney-CR7 al Psg? Ibra ripensa alla Juve Dzeko tentazione Inter Cavani vede la Premier Si prevede un’estate bollente: Chelsea e City per il napoletano Il Real stringe per Falcao, pure Suarez e Gomez sul mercato

sbuffare. Una lingua ancora tutta da imparare, un ambiente poco accogliente: lo svedese non si sente a suo agio. E se arrivasse un’offerta... Del Manchester United s’era già parlato, ma lui e la sua famiglia tornerebbero volentieri in Italia. Ecco perché l’ipotesi-Juve non va presa sotto gamba. Quell’ingaggio da 12 milioni netti è un muro per tutti. Ma con una spalmatura l’impatto economico potrebbe essere attutito. Magari con la spesa del cartellino ridotta all’osso. La questione è aperta, anche se è presto per trarre delle conclusioni. In fatto è certo: i bianconeri sono a caccia di una stella e lo svedese ha sempre il suo appeal. Più difficile, invece, che la sua disponibilità possa attrarre sia l’Inter che il Milan. Cavani inglese Il conto alla ro-

Mancini sicuro: «Se Dzeko venisse a giocare in A, sono certo che farebbe 20 gol» tire Edin Dzeko, attratto dal ritorno in Bundesliga, ma anche dalle lusinghe dell’Inter... E lo stesso Bayern Monaco deve fare i conti con i malumori di Gomez, immalinconito dalle panchine in serie. Il quadro è ricchissimo di spunti, incroci e sorprese ancora tutte da metabolizzare. Parigi centrale Della trama che può portare Cristiano Ronaldo al Psg insieme a Mourinho s’è detto ormai da tempo. I lavori sono in corso e non è casuale che quel Rooney marginale all’Old Trafford stia pensando seriamente di cambiare aria. Così prende corpo l’ipotesi parigino proprio al fianco del suo vecchio compagno allo United. Ibra nervoso In parallelo Zlatan Ibrahimovic ha iniziato a

ZLATAN IBRAHIMOVIC PSG L’attaccante svedese, 31 anni, è approdato la scorsa estate sotto la Torre Eiffel ma sembra già stanco dell’avventura a Parigi e nel campionato francese. Il suo cartellino è accessibile (potrebbe essere ceduto per 10 milioni di euro), spaventa di più l’ingaggio di 12 milioni netti a stagione. Su di lui ci sono Juventus e Manchester United.

EDINSON CAVANI NAPOLI L’attaccante del Napoli, 26 anni, è uno degli oggetti del desiderio dei club europei: De Laurentiis si è cautelato con una clausola rescissoria di 63 milioni da esercitare dal 1 luglio al 20 agosto. Sul Matador c’è fortissimo l’interesse di Chelsea e Manchester City, ma anche il Real Madrid ci sta pensando come possibile sostituto di Ronaldo, vicino all’addio al Madrid.

CRISTIANO RONALDO REAL MADRID Non è un mistero che tra il fenomeno portoghese, 28 anni, e il Real Madrid si sia creata una certa distanza. Il portoghese è pronto a salutare la Spagna nonostante il costo del suo cartellino sia elevatissimo: difficile che il Real lo lasci per meno di 100 milioni, cifra che comunque non spaventa il Psg. E c’è sempre lo United che sogna il grande ritorno...

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milioni

10 milioni di euro il valore del cartellino

12 milioni di euro netti a stagione per l’ingaggio

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RADAMEL FALCAO ATLETICO MADRID Il colombiano, 27 anni, sta diventando sempre più decisivo e il Real Madrid ha lui come primo obiettivo in caso di partenza di Cristiano Ronaldo. Certo, non sarà facile convincere l’altra squadra di Madrid a privarsi del suo gioiello, ma quando il Real Madrid fa un’offerta, è sempre difficile dire di no.

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LUIS SUAREZ LIVERPOOL L’uruguaiano cresce di anno in anno e sembra pronto per il grande salto in un club che punti a vincere la Champions. A Liverpool sta bene, ma con l’offerta giusta può partire, anche è il suo futuro sembra sempre in Inghilterra. Il Chelsea ci pensa seriamente e sembra proprio l’unico club in grado di portarlo via da Anfield.

35

milioni

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Bomber Revo Il caso WAYNE ROONEY

Rottura con Ferguson Ora l’addio allo United sembra scontato Con l’arrivo di Van Persie non è più indispensabile, i tifosi sono d’accordo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Perfidamente ieri il sito della Bbc ha mandato in onda una vecchia intervista di Rooney, in cui il centravanti del Manchester United confessava: «Il tentativo di cambiare squadra nel 2010 è stato l’errore più grande della mia vita».

Chissà se il bomber dell’Inghilterra, sbattuto in panchina da Alex Ferguson nella gara con il Real Madrid, ha ripensato in queste ore a quelle parole. Rooney è sul mercato. Lo United è entrato nell’ordine di idee di venderlo. Come scriveva due giorni fa il Times, «oggi si può cedere ad un prezzo elevato e lo United può concludere un grande affare, mentre tra un

60 milioni di euro il valore del cartellino

8 milioni di euro per l’ingaggio

anno il suo valore scenderà di dieci milioni di euro».

WAYNE ROONEY MANCHESTER UNITED Sul talento del 27enne di Liverpool nessuno ha mai avuto dubbi, ma il suo rapporto troppo spesso conflittuale con Alex Ferguson lo hanno riportato ai margini dello United. Guadagna 300 mila sterline a settimana... solo il Psg può accontentarlo

Parigi Ad una cifra che oscilla tra i 50 e i 60 milioni di euro, pochissimi club al mondo possono permettersi di acquistare Rooney. Lo stipendio di Rooney, 300 mila euro lordi la settimana, è un altro elemento fondamentale di questa vicenda. Il Psg si sta già muovendo. Con il probabile sbarco a Parigi di Cristiano Ronaldo, si potrebbe ricosti-


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I NUMERI

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i milioni spesi dal Real Madrid per acquistare Cristiano Ronaldo dal Manchester United nell’estate del 2009

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i gol di Cavani in questa stagione in Serie A. L’attaccante del Napoli è il capocannoniere del torneo, aspetto che lo rende uomo mercato: per portarlo via da Napoli basta pagare la clausola rescissoria di 63 milioni di euro

Opzione Dzeko Proprio ieri Ro-

berto Mancini ha aperto le porte all’addio a Dzeko. Il bosniaco ha chiesto d’andar via a fine stagione. Lo attrae la prospettiva di tornare in Bundesliga, il campionato in cui s’è imposto con il Wolfsburg. Ma sullo sfondo c’è anche l’Inter, alla ricerca di un grande centravanti per il dopo-Milito. Bloccato il

sampdoriano Icardi gli uomini di Moratti non escludono altri interventi e un contatto con l’entourage di Dzeko c’è già stato. Ma ieri Mancini non ha fatto sconti: «Dzeko ha le qualità per fare almeno 20 gol nel campionato italiano, ma se lo mettiamo in vendita il City vuole più dei 20 milioni spesi per acquistarlo». Scelte Gomez Oltre ai soliti City e Psg occhio, però, anche alle strategie del Bayern Monaco di Pep Guardiola. La dirigenza bavarese non ha fretta, ma se si privasse di Gomez (tentato anche lui dalla Premier League) c’è da star certi che Rummenigge e i suoi collaboratori hanno un bel po’ di milioni da investire. E le nostre devono forzatamente mettersi in coda. Ma con tutte queste star in movimento... © RIPRODUZIONE RISERVATA

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EDIN DZEKO MANCHESTER CITY Il centravanti bosniaco, 26 anni, è sempre stato l’uomo della provvidenza nel City di Mancini, dove però troppo spesso è finito in panchina: questo non essere leader indiscusso apre a scenari futuri lontani dal City. Dzeko è il sogno dell’Inter per il prossimo mercato, ma occhio al Bayern e alla voglia del giocatore di tornare in Germania...

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milioni

milioni

4

4,5

olution La panchina del Manchester United durante la sfida di Champions con il Real: Ferguson (sinistra) distante da Rooney, rabbuiato per l’esclusione

«Sponsor retroattivo» Parigi aggira il fair play clic

tuire, all’ombra della torre Eiffel, la coppia dei «bad boys» dello United. Altre possibili destinazioni sono Real Madrid, Chelsea, Barcellona e Anzhi. Il Manchester City si è chiamato per ora fuori per ragioni diplomatiche. È scontato che l’ultima squadra al mondo alla quale lo United sarebbe disposto a cedere Rooney è il City, anche se in Inghilterra, quando ci stanno di mezzo le sterline, non sono schizzinosi.

EPA

I tifosi I tifosi in questa storia si

sono schierati dalla parte di Ferguson. «Tutti riconoscono il talento di Rooney — racconta Duncan Drasdo, a.d. del Manchester United Supporters’ Trust -, ma abbiamo fiducia in Ferguson e se ha deciso di lasciarlo andare, avrà le sue ragioni». Anche Barney Chilton, direttore della Red News Fanzine, sostiene Sir Alex: «Con l’arrivo di Van Persie le gerarchie sono cambiate e probabilmente Rooney non è più affidabile come una volta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

il retroscena

Ma l’Uefa non ci casca: soldi bloccati

ANCELOTTI AI QUARTI DI CHAMPIONS CON 4 SQUADRE DIFFERENTI Eliminando il Valencia, Ancelotti mercoledì sera ha portato il Psg ai quarti e centrato un altro record, arrivando ai quarti di Champions con quattro club differenti: prima la Juventus, poi Milan, Chelsea e ora Psg.

ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI

MARIO GOMEZ BAYERN Il centravanti della nazionale tedesca, 27 anni, può lasciare il Bayern dopo 4 stagioni, nelle quali ha vinto un campionato tedesco, una coppa nazionale e una Supercoppa nazionale, perdendo però due finali di Champions contro Inter e Chelsea. E proprio l’Inghilterra può essere la sua prossima meta: Chelsea e City seguono con interesse la situazione.

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D Lo sceicco fa il furbo: numeri& STATISTICHE

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vescia riguarda ovviamente anche il Napoli. Edinson Cavani è nel mirino sia del Chelsea che del Manchester City e De Laurentiis si fa forte della clausola da 63 milioni di euro. Ma è chiaro che tutto dipenderà dagli sviluppi dell’asta appena nata in Premier League. Sia il Chelsea che il City hanno messo gli occhi su Luis Suarez, punto di forza del Liverpool. Ed è la chiara alternativa all’uruguaiano di Mazzarri.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Qualsiasi calcolatrice andrebbe in tilt di fronte all’enigma finanziario del Psg. Il club francese spende senza contare, ma alla fine ha i conti in regola. Dall’ultimo bilancio chiuso a giugno 2012 emerge infatti solo un deficit di 5,45 milioni di euro, nonostante gli oltre 150 milioni investiti dal principe del Qatar nella prima annata nella Ville Lumière. Saliti nel frattempo a oltre 250 con gli acquisti dei vari Thiago Silva, Ibrahimovic, Lavezzi, Lucas, Verratti. Un paradosso retroattivo sdoganato dalla Direzione Nazionale di Controllo e Gestione (DNCG) della Lega francese, che rivendica l’ispirazione del fair play finanziario Uefa. Balzo Il miracolo qatariota emerge alla voce «altri prodotti» tra le entrate del bilancio Psg, passata da 17 a 125,4 milioni di euro. Un balzo, a fronte di un differenziale di biglietteria, marketing e diritti tv di appena 14 milioni, che per il settimanale L’Express rivelerebbe l’entrata in vigore precoce del contratto d’immagine con il Qatar Tourism Authority (QTA), ufficializzato però solo qualche settimana fa. In pratica c’è l’inedito effetto retroattivo che valorizza l’ormai

Ancelotti e lo sceicco REUTERS

inseparabile binomio Psg-Qatar, difeso dal dg del Psg, ex presidente Juve, Jean-Claude Blanc il mese scorso sul Parisien: «Da 18 mesi è sistematico. Quello del QTA è un investimento che lega l’immagine di un club con un paese dove magari vi si presentano le star, portandoci in ritiro la squadra, pubblicizzandolo a livello planetario, offrendo più garanzie di una sponsorizzazione di un unico evento magari dispendioso come un Mondiale». Vip Per Blanc si tratta di «un’innovazione» che magari «mette in discussione certe gerarchie» sollevando polemiche e perplessità dei big club europei alle prese con drastiche cure dimagranti. È tutto in regola anche per la DNCG presieduta da Richard Olivier, spesso presente in tribuna Vip del Parc des Princes, e che lo scorso settembre elogiava sul settimanale Jdd l’investimento del Qatar che «ha risvegliato la Ligue 1». Tocca ora all’Uefa valutare un accordo che dovrebbe garantire al Psg 600 milioni di euro in quattro anni, ma che copre pure la prima campagna acquisti culminata con i 45 milioni spesi per Pastore, portando alla ribalta il Qatar. Intanto, il Lione fa brutta figura con un rosso da 28 milioni, come il Marsiglia a -8: due club a caccia di sceicchi altrettanto dispendiosi.

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L’EX INTERISTA

Taccuino

Adriano innamorato vuole tornare a giocare

SPAGNA

Da quasi un anno senza giocare, Adriano ha concluso la vita da single e pensa di tornare a giocare. L’attaccante ha postato su Facebook una serie di foto con la nuova fidanzata Renata Fontes, una dentista di Rio de Adriano, 31 anni, Janeiro, che lo avrebbe bacia Renata, convinto a cambiare vita, la nuova fidanzata a smettere di frequentare i locali notturni e a tornare a giocare. L’ex centravanti dell’Inter si vede mentre abbraccia e bacia l’ultima fiamma. In realtà già alla festa dei suoi 31 anni, il 17 febbraio, a Rio, l’Imperatore ha presentato ad amici e parenti la nuova fidanzata, che sembra già avere un buon rapporto con i due figli del calciatore, Adrianinho e Sophia. L’ultima fidanzata di Adriano era stata la modella Luana Kisner, con cui ha rotto nel novembre 2011. Fuori dal campo, l’attaccante continua il suo recupero dalla seconda operazione al tendine di Achille della gamba destra con un personal trainer. Adriano ha rivelato ad alcuni amici di aver ricevuto proposte da alcuni club per riprendere a giocare. Sembra comunque escluso un suo ritorno al Flamengo.

Quella del Psg è una bella pensata. Messa in giro ad arte già a dicembre (e rivelata da Le Parisien) per vedere le reazioni. In due parole: la Qatar Tourism Authority — comunque la vediate, sempre i padroni del Psg — stipula un contratto di sponsorizzazione mostruoso con il club (da 150 a 200 milioni all’anno fino al 2106) e lo rende retroattivo. Peccato che: 1) il valore sia totalmente fuori dalle cifre di mercato, perché top club come Barcellona guadagnano non più di 50/60 milioni all’anno; 2) la retroattività non abbia senso; 3) l’odore di conflitto d’interessi sia insopportabile. Insomma, è l’ultimo mezzuccio per aggirare il fair play che, al momento, vedrebbe il Psg condannato senza speranza dopo anni di spese compulsive. La Uefa ha seguito queste acrobazie e ha già pronto il piano B: niente retroattività, riconoscimento di massimo 50-60 milioni di sponsorizzazione, il resto «congelato» ai fini dei conti del fair play. Altrimenti il gioco sarebbe sporchissimo. Se poi qualcuno a Nyon cambiasse improvvisamente idea – tutto può succedere – da quel momento il fair play sarebbe finito. Buttato nel cestino. Possibile? Fabio Licari

Anticipo in casa Betis Oggi è in programma un anticipo per la 27a giorna ta del campionato spagnolo. A Siviglia il Betis ospita l’Osasuna (ore 21.30) per provare ad agganciare il Mala ga al quarto posto in classifica, ultimo utile per la qualifi cazione in Champions. Il Betis è a 40 punti, 3 in meno del Malaga: vincendo, per una notte, scavalcherebbe anche il Valencia (42 punti) e la Real Sociedad (41).

FRANCIA

Il Saint Etienne a Rennes La 28esima giornata della Ligue 1 si apre con un match molto interessante per l’alta classifica. Il Ren nes, ottavo con 41 punti, ospita il Saint Etienne quarto e in piena corsa Champions (ore 20.30). In caso di suc cesso esterno, infatti, il Saint Etienne scavalcherebbe il Marsiglia al 3˚ posto, portandosi avanti di un punto.

GERMANIA

L’Augsburg ospita il Norimberga Con il Bayern che ha fatto il vuoto ormai in classi fica, con 17 punti di vantaggio sul Borussia Dortmund secondo, in Germania l’attenzione è rivolta più alla cor sa Champions e alla lotta salvezza. Nell’anticipo della 25a giornata, l’Augsburg terzultimo ha l’occasione di guadagnare punti preziosissimi nella corsa salvezza, giocando in casa (20.30) contro il Norimberga.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

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I GOL DI STEPHAN

Questo il dettaglio dei 16 gol di El Shaarawy in campionato

STASERA L’ANTICIPO DELLA 28a GIORNATA IN SERVIZIO 500 AGENTI

«Una festa di calcio»: ecco l’appello della Lega con i due club

23 SETTEMBRE Udinese-Milan 2-1 (9’ s.t.) 26 SETTEMBRE Milan-Cagliari 2-0: 2 gol (15’ p.t., 37’ s.t.) 29 SETTEMBRE Parma-Milan 1-1 (5’ s.t.) 20 OTTOBRE Lazio-Milan 3-2: un gol (34’ s.t.) 27 OTTOBRE Milan-Genoa 1-0 (32’ s.t.) 30 OTTOBRE Palermo-Milan 2-2: un gol (35’ s.t.) 3 NOVEMBRE Milan-Chievo 5-1: un gol (30’ s.t.) 17 NOVEMBRE Napoli-Milan 2-2: 2 gol (44’ p.t., 37’ s.t.) 30 NOVEMBRE Catania-Milan 1-3: 2 gol (8’ e 47’ s.t.) 9 DICEMBRE Torino-Milan 2-4: un gol (31’ s.t.) 16 DICEMBRE Milan-Pescara 4-1: un gol (36’ s.t.) 27 GENNAIO Atalanta-Milan 0-1 (29’ p.t.) 24 FEBBRAIO Inter-Milan 1-1 (21’ p.t.)

GENOVA «Una festa di calcio»: un po’ appello, un po’ speranza, il messaggio congiunto firmato ieri dal presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, insieme al numero uno del Genoa Enrico Preziosi e all’a.d. milanista Adriano Galliani. Diciotto anni dopo la tragica scomparsa di Vincenzo Claudio Spagnolo, nulla è più come prima. Da quasi tre anni il piazzale antistante le tribune del Ferraris è dominato dal cippo e dalla targa che

ricordano la scomparsa del giovane tifoso rossoblù: per non dimenticare, ma pure per far sì che certe tragedie mai più debbano accadere. «Genoa Milan — si legge nella nota — è e dovrà essere per sempre soltanto un grande appuntamento sportivo di cui le due città, le tifoserie delle due squadre, il club più antico d’Italia e quello più titolato al mondo, e tutti gli appassionati del calcio italiano possano sentirsi davvero orgogliosi».

Il buon esempio La Lega, insieme a

La polemica Ovviamente, le misure

Genoa e Milan, ha ricordato ancora una volta l’apporto fondamentale garantito in questi anni proprio dai genitori di «Spagna», che più volte hanno cercato di ristabilire la calma fra le due fazioni. Al resto penserà stasera il Genoa che — oltre a una nuova tappa delle celebrazioni per i suoi 120 anni di vita — «ha invitato 250 bambini delle scuole calcio affiliate ad assistere gratuitamente a Genoa Milan».

di sicurezza adottate per l’occasione dalla forze dell’ordine intorno al Ferraris e nei punti a rischio della viabilità cittadina saranno proporzionate all’importanza della sfida, come ribadito nel vertice di mercoledì in Prefettura. Tuttavia, proprio ieri il Sindacato italiano dei lavoratori di Polizia (Silp) ha diffuso una nota ufficiale in cui auspica «che l’incontro si possa svolgere tranquillamente sotto il profilo

Cavani ti prendo El Shaarawy bracca il re Per sé e per la Champions Un gol nelle ultime 6 gare, ma grazie a Pazzini la coppia del Milan è di nuovo la più prolifica: l’uruguaiano è a +2, Stephan col Genoa vuole essere decisivo Perché vedere

GENOA-MILAN

in questo momento non è la Nazionale, ma la necessità del Milan di accumulare punti Champions. Eppure questa concorrenza pare aver rivitalizzato tutti, compreso Prince Boateng che da quando è stato riutilizzato anche come attaccante ha ingranato una marcia in più.

l’imbarazzo dell’ex

Il Milan cerca l’undicesimo risultato utile consecutivo, però il Genoa prima della sconfitta con la Roma era in serie positiva da 5 gare Marassi, ore 20.45

Giocatore totale Il sa-

ALESSANDRA BOCCI MILANO

Un girone fa, Stephan El Shaarawy era il traghettatore del Milan verso una nuova era, ma anche un ragazzo che non riusciva ad esultare per un gol segnato al club che lo aveva cresciuto. Le radici di Stephan sono rossoblù, e decisamente liguri. Oggi El Shaarawy torna a Marassi per cercare di battere ancora il Genoa, operazione che avrebbe un’importanza ancora maggiore di quella riuscita all’andata. Coppie top Sono passati mesi da

quel gol silenziato dall’emozione, ma l’importanza di El Shaarawy per il Milan è ormai consolidata, anche se il ritmo delle reti è notevolmente diminuito, El Shaarawy è tornato a segnare nel derby, ma complessivamente nelle ultime sei partite (cinque di campionato più l’ottavo di finale con il Barça), è arriva-

Tanti giocatori importanti decidono di non esultare quando segnano al loro ex club: qui sopra El Shaarawy, 20 anni, contro il Genoa, e Cristiano Ronaldo, 28, (con Kakà) a Manchester PEGASO/LIVERANI

CROCIERA ROSSONERA

Galliani e Balotelli domani in nave al porto di Genova La terza Crociera Rossonera Msc scalda i motori. Domattina, al porto di Genova, a bordo della Msc Splendida sarà presentata la crociera 2013 dedicata ai tifosi rossoneri (via il 9 giugno). All’evento, oltre all’a.d. di via Turati, Galliani, e al Ceo di Msc Crociere, Vago, parteciperanno Balotelli e De Jong.

to solo il gol all’Inter. Contro la Lazio, però, è tornato a segnare Pazzini, e i due hanno superato la coppia d’oro Cavani-Hamsik: 28 reti (16 El Shaarawy, 12 Pazzini) a 27. La corsa per il primato è ripresa, anche perché il passo di Cavani nel frattempo si è appesantito. Segnare a valanga per tutta la stagione non è semplice, ma il duello fra le coppie gol di Milan e Napoli potrebbe andare avanti fino in fondo, di pari passo con la lotta per i posti Champions. Passo a tre Oggi forse El Shaa-

rawy eviterebbe ancora di esultare, ma certo non sarebbe scontento di fare gol. Allegri ha deciso: sarà Pazzini il compa-

gno e il vantaggio sulla coppia napolitana potrebbe consolidarsi. Lasciare in campo Pazzini accanto a El Shaarawy è forse anche un modo per scaldare i motori, visto che fra pochi giorni c’è la sfida di ritorno con il Barcellona al Camp Nou. A Marassi invece sarà staffetta con Balotelli, che si è allenato poco in questi giorni a causa della contusione riportata nel derby. E’ un turnover tutto azzurro, una ragnatela di rapporti e di possibilità che potrebbe arricchire anche la nazionale di Prandelli: El Shaarawy lotta per consolidarsi, Balotelli per confermarsi, Pazzini per riaffacciarsi a Coverciano. Ovviamente il primo pensiero di tutti e tre

crificato in questo momento di generale fulgore sembra El Shaarawy, che non è più l’unico terminale in attacco. Eppure, nonostante i chilometri macinati e qualche acciacco, El Shaarawy si fortifica, partita dopo partita. E’ ancora il giocatore più utilizzato da Allegri (così come Hamsik è il più utilizzato da Mazzarri) ed è la guida della squadra anche quando non segna: un giocatore totale, e consapevole. E’ un ragazzo, ma Allegri gli ha affidato le chiavi della squadra quando le cose si mettevano male e non gliele ha mai chieste indietro. Per questo El Shaarawy può proseguire con la testa leggera anche la corsa al titolo di capocannoniere: perché lo fa pensando a cose più importanti. Un leader sa dimenticare se stesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARLA L’ALLENATORE CHE LO HA LANCIATO E SOTTOLINEA: «ALLENARE LA ROMA? SONO UN PROFESSIONISTA, CAPITA DI CAMBIARE SQUADRA»

Mancini: «Mario non cambierà neanche a 30 anni» «Ma il mio litigio con lui non ha niente in comune con lo scontro Strama-Cassano» Balotelli? Uno che non cambierà mai, ma che può e deve stare sempre al top: questa è l’opinione di Roberto Mancini, fino a poche settimane fa tecnico dell’attaccante del Milan, che in una lunga intervista a Sky ha fatto il punto sul suo ex pupillo e sul calcio italiano in generale. «Con Balotelli abbiamo vinto un campionato, una FA Cup, una Cha-

rity Shield. C'è stato sempre nelle vittorie. È migliorato in tutto, però i suoi errori li farà sempre. Non penso che Mario possa cambiare del tutto, io credo che anche il giorno che avrà 30 anni, farà quello che fa adesso. Ma questo è lui, nel bene e nel male». Gemelli diversi «La cosa impor-

tante è che lui capisca che in campo può e deve dare di più, sempre il massimo, perché da un giocatore come lui ci si aspetta sempre il massimo. E Mario lo può fare». Mancini non vede nessuna analogia tra lo scontro tra Stramaccioni e Cassano ed il suo con Balotelli. «Queste sono balle, riporta-

squadra che gioca sempre al massimo. La sua Juve assomiglia alla prima Juve di Lippi») e non ha escluso un trionfo europeo per lui: «Adesso è tutto aperto. Nessuno pensava che il Milan battesse il Barcellona e ha vinto 2-0. Dopo il 3-1 di Napoli nessuno pensava che il Chelsea potesse arrivare in finale e vincere, e poi vinse. La Champions è una storia particolare». E alla domanda se da ex laziale avrebbe remore nell’allenare la Roma, Mancini ha risposto così: «Sono un professionista. Quando uno fa questo lavoro cambia squadra. Non si può stare sempre nella stessa squadra».

te solo dai tabloid e dai fotografi che erano qua, perché tra me e lui non c'è stato assolutamente niente. Noi stavamo giocando una partitina, io giocavo nella squadra avversaria, lui ha fatto un fallo su un suo compagno e io l'ho preso per la maglia e l'ho mandato via. Poi i fotografi hanno scattato e sembrava fosse Non c'è mai stato assolutamente niente. E non ho idea di quello che c'è stato tra Stramaccioni e Cassano, sinceramente». Traslochi Mancini ha parlato anche del campionato italiano e della Juve. Ha elogiato Conte («credo che abbia dato una mentalità importante alla

Un momento del litigio fra Balotelli e Mancini in allenamento OLYMPIA

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HA DETTO

S

fi.gri.

Adriano Galliani, 68 anni ANSA

Enrico Preziosi, 65 anni ANSA

«Il Barça? Conta più il campionato» Balo in panchina Allegri: «Non faccio turnover». Zapata c’è Prince è acciaccato: ballottaggio con Niang no a Barcellona), che ha recuperato dal fastidio all’adduttore. A conferma che il tecnico non sottovaluta la gara di stasera.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE MILANELLO (Varese)

Chissà come la prenderà Leo Messi quando scoprirà che Massimiliano Allegri teme più l’ex Borriello e il baby Bertolacci dell’attacco stellare del Barcellona. In realtà le cose non stanno esattamente così, il tecnico rossonero non sottovaluta la furia catalana nonostante le tre sconfitte dell’ultimo periodo, però da uomo pragmatico pensa prima al Genoa e poi alla Champions League. Anche perché il terzo posto in campionato è un obbligo, in Europa quel che sarà sarà. Sembra fatalismo, invece è solo realismo. Perché, spiega l’allenatore, «in Coppa può succedere qualsiasi cosa, basta pensare a Manchester United-Real Madrid, dove l’arbitro ha rotto l’equilibrio della partita. Se saremo bravi e fortunati passeremo il turno, ma siccome non possiamo pensare di qualificarci alla prossima Champions solo vincendo questa, dobbiamo difendere il terzo posto in campionato. E’ questo il nostro obiettivo stagionale. In ogni caso andare a Barcellona con due gol di vantaggio è una soddisfazione». Balo in panchina, dubbio Boa

Quindi i cambi di formazione saranno ridotti al minimo sindacale, perché il Genoa ha battuto Lazio e Udinese e non è av-

Su Balotelli «Ha lavorato 8 giorni a parte, non credo che partirà titolare, non ha i 90 minuti nelle gambe. Pazzini sta discretamente bene»

Lungo monologo del tecnico per la festa della donna: «Cosa esiste di più perfetto al mondo?»

S Sulla Juve «Conte ci teme? Non credo che la Juve perderà 11 punti, è solida e penso che vincerà lo scudetto. Conte lo fa per tenere i suoi sulla corda»

Massimiliano Allegri, 45 anni AP

versario da prendere sotto gamba. «Non ci sarà turnover, manderò in campo la migliore formazione possibile, stanno tutti bene, se deciderò di cambiare 3-4 giocatori la squadra non ne risentirà». Riposeranno Abate e Ambrosini e Balotelli partirà dalla panchina: «E’ stato fuori otto giorni, non credo che partirà titolare. Non ha i 90 minuti nelle gambe». In attacco i sicuri sono El Shaarawy e Pazzini, il dubbio è Niang-Boateng: Prince è acciaccato e Allegri deciderà solo oggi. Se ci sarà anche solo una minima percentuale di rischio lo risparmierà. In difesa rientrerà Mexes e al suo fianco a sorpresa ci sarà Zapata (gli stessi che giocheran-

S Sul Barça «Non credo che abbia mai perso 3 gare in così poco tempo negli ultimi anni. Ora può succedere di tutto: è una soddisfazione avere 2 gol di vantaggio»

S Su Cassano «Al Milan ha avuto un comportamento buono, non ha mai dato in escandescenze ed è stato un giocatore importante per lo scudetto»

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S

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Cassano angioletto Allegri dimo-

stra praticità anche quando parla dell’impossibilità di vincere lo scudetto: «La Juve è solida, non credo che possa perdere 11 punti, e poi noi dovremmo vincerle tutte. Credo che la Juve vincerà lo scudetto perché ha fatto una grande stagione, Conte dice che ci teme per tenere sulla corda i suoi, ma sa bene come stanno le cose». Il Barcellona può attendere e anche il rinnovo del contratto: «Non è una priorità, ci sono due partite importanti e da portare a termine la stagione. Se raggiungerà il terzo posto il Milan avrà fatto un’ottima annata». Allegri diventa diplomatico quando il discorso scivola su Antonio Cassano: «Chi ci ha guadagnato nello scambio tra lui e Pazzini? Tutti e due. Comunque Cassano al Milan non ha mai dato in escandescenze». In realtà le gole profonde di Milanello raccontano di liti anche nel periodo rossonero. In particolare ricordano un acceso scambio di opinioni (eufemismo) con Allegri in allenamento. Fatti che appartengono al passato. Meglio concentrarsi sul Genoa. E da stanotte si comincerà a pensare a Messi e compagnia.

«Kucka ci manca ma ci proveremo»

Il Balla ci crede, eccome. «Da quanto ho sentito dire, non penso che ci troveremo di fronte un Milan con la testa al Barcellona. Loro puntano a uno dei primi tre posti in campionato, dunque danno grande importanza a questa partita, ma la stessa cosa vale per noi. Ci teniamo. Molto. E non aggiungo altro». Tutt’altro, Ballardini ha il cuore in tempesta dopo l’amara notte dell’Olimpico: gli brucia da morire l’assenza forzata di Kucka, esemplare unico non replicabile di carrarmato da centrocampo, «perché lui non ha un vice. Credo che sia stato espulso ingiustamente. E poi non esistono tanti giocatori con le sue qualità. Al Genoa, ma anche altrove». E quando gli chiedono chi non vorrebbe trovarsi di fronte a Marassi fra El Shaarawy e Balotelli, lui insiste: «Aggiungerei Kucka». Così, se qualcuno non avesse ancora capito quanto pesi questa assenza per i rossoblù. Però talvolta succede. Ed è successo. Almeno lui, il Balla, ha salvato la panca dopo l’espulsione. E quello è un altro dente che duole: «Il mio caso era talmente chiaro... Non credo che si debba commentare. Piuttosto, se ci fosse un altro sistema, dovrebbero venire a chiederti scusa, magari in forma privata. Il problema non è tanto l’errore, quanto la mancata ammissione dello stesso. Parentesi aperta e chiusa».

Davide Ballardini, 49 anni, allenatore del Genoa dal 21 gennaio: è subentrato a Gigi Delneri ANSA

lardini se l’è fatta, e potrebbe essere sorprendente, perché prevede — mantenendo il 3-5-1-1 — Bovo in mezzo al campo al fianco di Rigoni e Vargas, con Pisano ed Antonelli esterni. Una mezza rivoluzione, ma a sorpresa è stato lo stesso Ballardini a tessere un grande elogio del difensore genoano: «Bovo per me sa fare tutto, è un giocatore intelligente, adatto anche a essere impiegato come esterno o come centrocampista». La rifinitura di ieri, almeno in buona parte, dovrebbe avere dato altre preziose conferme in tal senso. Il camaleonte Di sicuro, anche se al cospetto del Diavolo, «la mia idea è di mantenere il nostro assetto. Cioè, rimanere compatti e in grado di sapere attaccare e al tempo stesso difendersi bene». A condizione di «essere redditizi e ottenere dei punti, contro un avversario la cui qualità è straordinariamente elevata». Il gentiluomo Ciò che stupisce

di più, in questa strana vigilia, è l’accorata difesa delle donne (proprio così) da parte di Ballardini, prendendo spunto dal fatto che la partita del Ferraris si gioca, appunto, l’8 marzo. Prima un pensiero per Spagna («il mio ricordo va a questo ragazzo che non c’è più»), poi tanti concetti in libertà. Sospira: «Non ho la favella fluida», e quasi si scusa. Storie, perché dal profondo del suo cuore sgorga un appassionato elogio della figura femminile: «Ditemi cosa ci sia di più perfetto della donna. Se stasera potessimo fare un minuto di riflessione su di loro, per ricordare quante donne nel mondo siano quotidianamente di straordinaria utilità. Penso a mia mamma ed a mia moglie. Il nostro primo dovere da uomini dovrebbe proprio essere questo: tutelare donne e bambini». E bravo il Balla. Sarebbe davvero un 8 marzo perfetto, e non solo in campo.

L’alchimista Ma l’amarezza era

(e rimane) tanta, quindi valeva la pena di togliersi almeno quel sassolino dalla scarpa. Anche perché i problemi rossoblù non si sono fermati qui. Detto di Kucka, gli altri contrattempi sono arrivati da Giove Pluvio, che ha costretto Borriello e compagni — insieme a una settimana forzatamente corta — a lavorare poco sul campo, con il prato del Signorini ridotto ad acquitrino. Un’idea, però, Bal-

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CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO MASCHILE

OGGI

Savona

Piscina Zanelli

CLASSIFICA

6ª GIORNATA DI RITORNO

VENERDÌ 8 MARZO 2013 19:00

BLU SHELF CARISA SAVONA

FERLA PRO RECCO

PROMOGEST

CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

SABATO 9 MARZO 2013 Quartu Sant’Elena

Piscina Centro Nuoto

15:00

Napoli

Piscina Scandone

15:00

CN POSILLIPO

SS LAZIO NUOTO RN CAMOGLI

Bogliasco

Piscina Comunale

15:00

RN BOGLIASCO

Sori

Piscina Comunale

15:00

ELLEVI NERVI

IGM ORTIGIA *

Brescia

Piscina La Marmora

13 Mar.

AN BRESCIA

RN FLORENTIA

Belgrado

9 Mar. 19:00

PARTIZAN BELGRADO (SRB)

AN BRESCIA

Ritorno 20 Mar

COPPA DEI CAMPIONI FEMMINILE  QUARTI DI FINALE

Ferla Pro Recco

* differita domenica alle 22.30 su Rai Sport 1

Kirishi

9 Mar. 13:00

KINEF KIRISHI (RUS)

MEDITERRANEA IMPERIA

WORLD LEAGUE FEMMINILE Chelyabinsk

13 Mar. 20:00

RUSSIA

ITALIA

AN Brescia Ferla Pro Recco Blu Shelf Carisa Savona RN Florentia Carpisa Yamamay Acquachiara CN Posillipo Promogest RN Bogliasco SS Lazio Nuoto Ellevi Nervi IGM Ortigia RN Camogli

48 42 32 30 24 24 21 19 17 13 11 1

WORLD LEAGUE

COPPA DEI CAMPIONI MASCHILE  OTTAVI DI FINALE

ore 19.00 DIRETTA Blu Shelf Carisa Savona

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d Balla con il Genoa

dell’ordine pubblico», ma si rammarica altresì «di fronte al perseverare di quanti hanno precise responsabilità tecniche e politiche rispetto alle criticità ambientali dovute a uno stadio inadeguato per motivi di sicurezza». Non a caso questa sera, oltre a circa 500 agenti, saranno in servizio altrettanti steward, il doppio rispetto al numero abituale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ritorno 23 Mar

23 Gen 26 Gen 6 Feb 9 Feb 16 Mar

Italia** Olanda Russia

Olanda - Italia 6 - 12 Italia - Russia 16 - 15 dtr Russia - Olanda 4-6 Italia - Olanda 13 - 10 Olanda - Russia

8 3 1

** Italia qualificata alle superfinali in programma a Pechino dall’1 al 6 giugno


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

SERIE A L’INTERVISTA

Il grande dubbio Di Natale «Non lo so se continuerò Allenarmi ora mi pesa»

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I NUMERI

168

I gol segnati da Di Natale in Serie A: 150 con l’Udinese, dove gioca dal 2004, e 18 con l’Empoli, dove è cresciuto e ha giocato come professionista dal 1999 al 2004

Dopo i 150 gol in Serie A con l’Udinese è a un bivio: «Servono gli stimoli giusti...» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

Delirio. Effetto dei 150 gol realizzati in Serie A con la maglia dell’Udinese. Potenza di un campione che è talmente integrato in questa città da far accorrere più di 500 persone sotto la pioggia. Fanno la coda per due ore per un autografo. Questo è quel che ieri si è consumato all’Udinese Store. L’ennesima festa al simbolo indiscusso Totò Di Natale. «È un piacere enorme vedere questa gente, i bambini, i ragazzi. È bellissimo; pensavo di fermarmi 20 minuti, sono rimasto un’ora ed è stato emozionante. Ho ripensato alla prima rete che realizzai contro il Parma nel 2004 e ho ripensato a quando ero piccolo io, ai sogni che mi portavo dentro». Come ha festeggiato i 150 gol con la «10» bianconera?

«Con una cena in famiglia in un ristorante in città. Pochissime persone, quelle più care. E poi in spogliatoio con una torta. Ma prima della fine del campionato inviterò tutta la squadra a cena». Stava diventando un incubo questo gol numero 150. Sei partite senza segnare.

«Per me l’incubo era raggiungere i 40 punti e ora li abbiamo fatti. I gol sono 10 anni che li faccio. E poi parliamoci chiaro: di pensieri ne avevo ben altri e gli incubi sono le malattie». Ora si parla già del prossimo

Totò Di Natale, nato a Napoli, compirà 36 anni il 13 ottobre. È sposato con Ilenia e ha due figli, Filippo e Diletta LAPRESSE

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traguardo: i 20 gol per la quarta volta di fila, ed è già a 15, i 188 in A di Del Piero da superare e ne mancano 20, visto che è a quota 168...

«Ai 20 gol tengo. Ma mi creda: penso molto più alle 11 partite che mancano da qui a maggio. Saranno davvero 11 finali. Ora che abbiamo raggiunto quota 40 giochiamo più sciolti, più tranquilli. La squadra è migliorata e c’è un grande Allan, il nuovo arrivato che più mi ha impressionato. Ci hanno frenato l’inesperienza dei giovani, la sfortuna e gli infortuni. Penso a Pinzi, per l’equilibrio che ci dà, ma pure a Benatia e Lazzari». Insomma, vuole l’Europa.

«L’Europa League. Abbiamo il dovere di provarci. Ma prima dobbiamo battere la Roma che è fortissima, poi fare risultato a Catania, ed è un’impresa perché giocano benissimo».

Uno degli striscioni dedicati a Totò Di Natale dalla curva Nord dello stadio Friuli di Udine PETRUSSI

« «

Voglio allenare i bambini, non mi interessa sedere su una panchina di un club di A Totti è un fuoriclasse: mi dispiace non aver giocato con lui in Nazionale ANTONIO DI NATALE ATTACCANTE UDINESE

Lei, a 35 anni, come si sente fisicamente?

«Bene. Non sento l’età, ma, dopo 20 anni di calcio, gli allenamenti cominciano a pesarmi. La partita mi diverte ancora tantissimo». Che cosa vuole fare l’anno prossimo? Ha ancora un anno di contratto.

«A giugno deciderò. Voglio fermarmi e pensare alla soluzione migliore. Bisogna sempre trovare gli stimoli giusti». Pensa che si chiuda un ciclo,

Ma è vero che vuole fare l’allenatore?

«È vero che ho finito il corso di terza ed è stata un’esperienza bellissima. Mi sono divertito. Ma chi pensa che io voglia prendere una panchina di A sbaglia. Voglio insegnare, voglio allenare i piccoli, partendo dalla mia esperienza». È più dura ora segnare?

«Mi marcano meglio. E le squadre sono toste. La Juve è la più forte e Barzagli è il miglior difensore italiano».

la festa

Domani con la Roma sarà una sfida nella sfida: lei contro Totti. Tutti e due ancora al top.

«Francesco è un campione. E colgo l’occasione per fargli i complimenti per il traguardo raggiunto. Spero ne faccia altri 50. Abbiamo un bel rapporto, magari porterò la sua maglia a mio figlio Filippo (che a vederlo calcia esattamente come Totò, ndr) e mi viene da pensare che siamo rimasti in pochi. Io, lui, Buffon, Pirlo. Francesco vede il gioco come pochi, sa dove mettere la palla. È stato un peccato non giocare con lui in Nazionale, ci siamo soltanto allenati insieme».

quello suo e di Guidolin?

«No, il mister è una persona incredibile e ha ancora due anni di contratto. Spero rimanga. Io devo pensare se continuare».

Invece, in attacco, il suo erede Muriel non fa valanghe di gol...

«Li farà. Ne può fare altri 5, è forte, ma ha avuto un brutto infortunio. Credo che un altro anno a Udine gli possa far bene».

Lo hanno abbracciato più di 500 tifosi Ieri all’Udinese Store, in centro a Udine, più di 500 persone hanno voluto complimentarsi con Totò Di Natale per i 150 gol in A con la maglia bianconera. Creata una maglia celebrativa, oltre a una linea di t-shirt e ai cuscini con il numero 150 PETRUSSI

«Sì, ma occhio anche a Giuseppe Rossi». E invece vede Quagliarella a Udine come erede?

«Sarei felice se Fabio tornasse qui. Ha tanta qualità». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo Stekelenburg si è ripreso la Roma

ANDREA PUGLIESE ROMA

Quando Romagnoli ha segnato il 2-1 al Genoa, domenica scorsa, tra quelli che hanno esultato di più c’era proprio lui, Maarten Stekelenburg. Un’esultanza vera, spontanea, partecipativa. Una cosa che, nella normalità

delle cose, potrebbe essere anche normale e scontata, se non fosse che il portiere olandese fino ad un mese fa era un corpo avulso: dal gruppo, dalla squadra, da Roma intesa come città e ambiente. «Ma adesso con Andreazzoli è cambiato il nostro sistema di gioco — dice il numero giallorosso — Io? Ora sto giocando, per me questo è molto importante». La rinascita Già, perché nella gestione-Zeman l’olandese era finito dietro le quinte, scavalcato nelle gerarchie da Mauro Goicoechea, una delle scelte che hanno portato nel baratro il tecnico boemo. Maarten (che fin dal-

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I gol nelle coppe europee tutti realizzati con la maglia dell’Udinese. Di Natale è il giocatore che, nella storia del del club friulano, ha segnato più reti in Europa

Balotelli-El Shaarawy è la coppia d’attacco del futuro?

IL GIALLOROSSO ANDREAZZOLI L’HA RILANCIATO DOPO LA «CESSIONE» AL FULHAM: RESTERÀ NELLA CAPITALE, RAFAEL PUÒ ASPETTARE

Il portiere olandese «Ora sono felice. La Champions? Possiamo fare la corsa sul Milan»

Le reti in Nazionale Totò ha 42 presenze in maglia azzurra. Il debutto a Pescara, nell’amichevole Italia-Turchia 1-1 del 20 novembre 2002. Il primo gol in Italia-Repubblica Ceca 2-2, a Palermo il 18 febbraio 2004. L’ultima apparizione all’Europeo 2012, nella finale Spagna-Italia 4-0 del 1˚ luglio

l’estate sembrava destinato ad un’altra stagione turbolenta) non se è mai fatto una ragione e non si spiegava come fosse possibile che non giocasse (fattispecie che gli aveva fatto perdere anche la nazionale olandese e la fiducia del c.t. Van Gaal). Così tanto, che nei giorni caldi (quelli finali) del mercato di riparazione aveva rilasciato delle dichiarazioni di fuoco («Voglio giocare. E poi non ho capito l’utilità dell’acquisto di Goicoechea»), mirate alla rottura definitiva con il club. Alle porte, infatti, c’era il trasferimento al Fulham, dove il connazionale Jol l’avrebbe accolto a braccia aperte. «Chiedetelo a Zeman perché me ne vado», disse ai tifosi a

Ciampino, prima di tornare il giorno dopo a causa dell’impossibilità della Roma (possibile ingresso di Sebino Nela in società, si occuperà di giovani) di portare subito a Trigoria il giovane Rafael Barbosa (Santos). Tirato a lucido Il nuovo Stekelenburg, invece, è tirato a lucido. Scherza, ride, ha ritrovato il buonumore e finalmente parla anche in italiano. O almeno si sforza di farlo. Tutti sintomi di una ritrovata serenità, che nasce dalla rinnovata fiducia in se stesso, che l’ha riportato anche nel giro della Nazionale. E non è un caso che contro il Genoa (Osvaldo si è chiarito con Muzzi, per lo «scre-

Maarten Stekelenburg, 30 LAPRESSE

zio» pagherà una mini-multa, quella del regolamento interno di squadra), sia stato il migliore dei giallorossi. «Ma no, ho fato solo qualche parata, è già tutto passato — dice lui — La Champions? Per me è un traguardo ancora possibile, il Milan lo possiamo riprendere, ci sono solo 5 punti di distanza. Per riuscirci, dobbiamo provare a vincere tutte le partite fino alla fine». A cominciare da domani a Udine, dove lui dovrà trovare il modo di arginare Di Natale. «Fortissimo. E molto pericoloso. Ma noi abbiamo Totti: giocatore fantastico. E una bella persona». La Roma, adesso, spera invece di rivedere con continuità lo Stekelenburg fantastico del Sudafrica 2010. In tal caso, il d.s. Walter Sabatini ha già deciso: Rafael può aspettare, il portiere della Roma resterà ancora a lungo l’olandese volante. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A IL CASO SCOMMESSE

Cannavaro: «Cito per danni Figc e Coni» L’avvocato del capitano del Napoli: «Merita il risarcimento per la squalifica del calcioscommesse»

Fulmine a ciel sereno: Paolo Cannavaro citerà in giudizio la Federcalcio e il Coni per il danno subito dalla vicenda calcioscommesse. Il suo avvocato, Luciano Malagnini, spiega: «Riteniamo ci siano gli estremi per il risarcimento dei danni». Per questo è stato preparato un ricorso, probabilmente al Tar del Lazio, nel quale si chiede la «condanna per equivalente» della Federcalcio e del Coni per il danno subito dal capitano del Napoli.

sono diversi. Innanzitutto la famosa violazione della clausola compromissoria. Come è già capitato per la Juventus, Cannavaro non sarà deferito dalla Procura federale per violazione della clausola compromissoria (il divieto per un tesserato di adire vie legali contro altri tesserati o società senza aver ricevuto il placet della Figc) perché in questo caso la Figc dovrebbe autorizzare Cannavaro (o vietargli) di agire contro se stessa. Anche quando Agnelli e la Juventus fecero ricorso al Tar chiedendo i danni per la retrocessione per calciopoli, la Federcalcio non intervenne.

Una patata bollente Per la Federcalcio si tratta di una vera e propria patata bollente. I problemi

Sanzione illegittima? L’altro aspetto curioso, ma che potrebbe far sudare le storiche sette

MAURIZIO GALDI ROMA

camicie ai legali della Federcalcio, è rappresentato dal fatto che «l’illegittimità» della sanzione inflitta a Cannavaro in primo grado (6 mesi per omessa denuncia), di fatto è stata sancita da un organo della stessa federazione, la Corte di giustizia federale. Insomma un caso spinoso.

Paolo Cannavaro, 31 anni, al Napoli dal 2006-07: squalificato 6 mesi per omessa denuncia in primo grado, in appello è stato assolto ANSA

A favore della Figc La Federcalcio può sempre invocare il fatto che le regole sono chiare: le sanzioni sono esecutive dalla loro emanazione già in primo grado. Ieri in Consiglio, anche se informalmente, si è anche parlato della possibilità di modificare questa norma (lo chiedevano soprattutto le società professionistiche di A) per rendere le sanzioni esecutive solo

dal secondo grado, ma le regole sono ferree e sono sancite dalle federazioni internazionali (in questo caso Fifa e Uefa). Inoltre il danno subito da Cannavaro è relativo, visto che non gli è mai stato sospeso lo stipendio, e al limite è del Napoli, che ne ha dovuto fare a meno per diverse partite. Del resto non è la prima volta che in appello una sanzione di primo grado viene ridotta e mai c’è stata una richiesta danni. Inoltre anche il Tnas ha sancito nelle ultime sue decisioni, nella quali ha ridotto notevolmente le sanzioni inflitte proprio per il calcioscommesse, ha sempre «negato» ogni risarcimento danni. Insomma sarà una battaglia dura per tutti i contendenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN PROCURA FEDERALE

L’inchiesta Bari-bis: oggi sentito Perinetti

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Stefano Palazzi è il numero uno della procura della Federcalcio ANSA

Ieri in Procura federale erano in programma sei audizioni per il filone Bari-bis del calcioscommesse. In particolare la partita nel mirino era Salernitana-Bari del 2009. In mattinata è stato sentito l’ex presidente della Salernitana, Antonio Lombardi, visto che secondo quanto raccontato da Andrea Masiello e Marco Esposito, un suo dirigente avrebbe materialmente portato i soldi per «combinare» la gara. Nel pomeriggio sentiti Salvatore Masiello e Paulo Barreto del Torino (ma all’epoca al Bari) che hanno negato ogni addebito. In particolare Barreto aveva già ottenuto l’archiviazione dalla Procura di Bari perché «le accuse di Andrea Masiello non avevano trovato riscontro». Sentiti pure Francesco Caputo (Bari) e Antonio Infimo (Isola Liri), quest’ultimo all’epoca dei fatti alla Primavera e, come accaduto anche per altri suoi coetanei di allora, sarebbe stato scagionato dagli stessi «accusatori». Ultimo a essere sentito Luca Fusco (Paganese) che, pur avendo ammesso l’incontro avvenuto con i calciatori della Salernitana alla vigilia dell’incontro, ha anche chiarito che appena ha capito che si voleva «aggiustare» la partita si arrabbiò e andò via. Oggi sono invece previste le audizioni di Nicola Santoni (ex tecnico Ravenna), Giorgio Perinetti (direttore sportivo Palermo) e Luciano Tarantino (ex team manager Bari). ma.gal. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

Ecco Yakovenko La Fiorentina ha messo le ali L’ucraino arriva a parametro zero per il 4-3-3 della prossima stagione. E può tornare Cerci

«Se vinciamo qualche gara fuori casa, il terzo posto è alla nostra portata»

la scheda OLEKSANDR YAKOVENKO CENTROCAMPISTA 25 ANNI

Ucraino di Kiev, nato il 23 luglio 1987, è un esterno offensivo. Vivaio Metalist Charkov, nel 2005 approdò nel campionato belga (Lierse). Nel torneo successivo andò al Genk, nel gennaio 2008 fu acquistato dall’Anderlecht. Dal 2009 al 2011 è stato girato in prestito al Westerlo, l’anno successivo ha giocato, sempre in prestito, nel Leuven. In questa stagione, all’Anderlecht, è andato spesso in panchina visto il contratto in scadenza. Arriverà in viola a costo zero, ha il passaporto comunitario ed è figlio dell’ex ct dell’Ucraina Under 21, Pavlo Yakovenko. Una presenza anche nella nazionale maggiore ucraina.

GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

Difficile da pronunciare, più facile da inquadrare tatticamente. La Fiorentina avrà il suo esterno offensivo, individuato in Oleksandr Yakovenko attualmente in forza all’Anderlecht. Ucraino di Kiev, classe 1987, arriverà in viola a

na. Proprio entrando a gara in corso, fornì l’assist di testa a De Sutter nella sfida di Champions contro il Milan: gara vinta comunque dai rossoneri, in Belgio, 3-1. Manca solo l’accordo sulla durata del contratto, ma l’affare si farà. Passaporto comunitario, destro naturale, buona esperienza europea, discrete qualità tecniche e capacità di giocare sia a destra che a sinistra. Caratteristiche che si sposano perfettamente con quelle dell’esterno d’attacco di un 4-3-3, modulo che i viola hanno in mente per la prossima stagione. È il motivo per il quale la Fiorentina sta valutando se riportare Alessio Cerci a Firenze, attualmente in com-

Samp per abbonati? (m.f.) Tentativo in extremis del Cagliari di consentire l’accesso del pubblico a Is Arenas per la gara di domenica con la Sampdoria. Men tre la Lega ha confermato ieri la gara a porte chiuse, il club sardo cerca di sfruttare lo spiraglio lasciato aperto dal prefetto Alessio Giuffrida. Ovve ro, l’ipotesi di permettere l’accesso ai 4.800 abbonati. Il club rossoblù — col d.g. Francesco Marroccu a tesse

I NUMERI

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le vittorie esterne della Fiorentina in questo campionato contro Genoa (1-0), Milan (3-1) e Palermo (3-0)

11

i gol di Jovetic in campionato, miglior marcatore della Fiorentina in questo torneo. Il secondo è Toni a quota 7

PRIMA DA TITOLARE PER IL GRECO

Christodoulopoulos si prende il Bologna Taider sceglie l’Algeria BOLOGNA «E’ una questione di cuore». Si batte il petto con la mano destra infortunata Saphir Taider mentre spiega la decisione di giocare nell’Algeria e rinunciare alla Francia. Il centrocampista nato a Castres il 29 febbraio 1992 ha collezionato 15 presenze con i «Bleus» fra Under 18, 19 e 20 ma da quasi un anno non riceve più chiamate. Ha così rotto ogni indugio optando per la nazionalità della madre e facendo scattare un derby maghrebino in famiglia: il fratello maggiore Nabil ha infatti scelto le origini del padre entrando 4 volte nella Tunisia. La scelta di Taider ha suscitato l’interesse dei media arabi e nel giro di poche ore a Casteldebole si sono presentati Al Jazeera e la tv pubblica algerina. Il debutto con le «Volpi del deserto» è in programma il 26 marzo ad Algeri nella gara di qualificazione mondiale contro il Benin. Intanto si avvicina la gara con l’Inter e Pioli proporrà un 4 2 3 1 ancora più offensivo per l’assenza dello squalificato Kone; sul versante destro della trequarti giocherà Christodoulopoulos, alla prima da titolare dopo il debutto con gol alla Fiorentina ma sembra meno adatto del connazionale a dare una mano in fase difensiva. Da segnalare il ritorno in gruppo di Natali dopo 5 mesi. Nicola Zanarini © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN CONSIGLIO FEDERALE

BORJA VALERO CENTROCAMPISTA VIOLA

Pace Malagò-Figc E Abete gli regala una maglia azzurra

proprietà libera con il Torino. Sognare si può La priorità rima-

parametro zero, essendo in scadenza di contratto nel giugno 2013. Oleksandr, figlio dell’ex ct dell’Under 21 ucraina Pavlo Yakovenko, è stato seguito a lungo dagli uomini mercato della Fiorentina. Che hanno approfittato della favorevole situazione contrattuale. Farà parte della rosa, senza troppe aspettative.

Prove di 4-3-3 Cresciuto nelle giovanili del Metalist Charkov, approdò (2005) nel campionato belga (Lierse SK). Poi l’esperienza al Genk, prima del trasferimento all’Anderlecht. Squadra nella quale ha avuto alterne fortune. Migrando anche in prestito prima nel Westerlo e poi nel Leuven. Tornato alla base, in questa stagione ha alternato campo e panchi-

re le trame con la municipalità — ha chiesto al comune di Quartu Sant’Ele na di convocare la Commissione pub blico spettacolo. La Commissione, per eventi che non superino i cinque mila spettatori, è abilitata a fornire il via libera. Il Cagliari ha già incassato il via libera per le porte chiuse e quin di è ormai al riparo di qualsiasi ri schio esilio. Oggi dovrebbe arrivare la risposta: gli uffici del Comune di Quartu sono al lavoro per esaminare tutti i documenti.

PRIMAVERA

ne il finale di stagione. «Giocando così e vincendo qualche gara in trasferta, possiamo lottare per il terzo posto» ha detto Borja Valero a Sky. Chiaro il riferimento alla sfida di domenica, all’Olimpico, contro la Lazio. «Quella contro i biancocelesti è una partita importantissima, uno snodo cruciale nella lotta europea» gli ha fatto eco Larrondo. Ospite del «Fiorentina Store» insieme con il compagno di reparto Ljajic. Adem non ha parlato, ma è il favorito per affiancare Jovetic in attacco. Lazio-Fiorentina è già iniziata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino CAGLIARI

4

C’è Cagliari-Novara Alle 14.30 si gioca Caglia ri Novara, anticipo dell’8a giornata di ritorno del Girone A.

SERIE A CALCIO A 5

Oggi tre anticipi Oggi (ore 20.30): Rieti Vene zia (20), Acqua&Sapone Genzano, Luparense Marca (RaiSport 2). Do mani (18): Putignano Kaos Bolo

gna (16), Verona Pescara, Monte silvano Napoli, Lazio Asti (18.15, RaiSport 1).

CALCIO DONNE

Nazionali in campo (f.sal.) La Nazionale femmini le di Cabrini nella Cyprus Cup alle 13.30 (a Larnaca) sfida la Nuova Ze landa. In campo anche l’Under 19 di Corradini in Spagna con l’Inghilter ra (ore 12).

Giovanni Malagò, 54 anni, presidente del Coni, con la maglia numero 10 azzurra ricevuta in dono da Abete ANSA

«Sono molto contento di essere venuto e del modo in cui sono stato accolto. Ho trovato una bellissima atmosfera, è stata una chiacchierata allegra e serena e mi ha fatto anche piacere incontrare molti amici»: il presidente del Coni Giovanni Malagò esce sorridente, accompagnato dal presidente Abete e dal direttore generale Valentini, dalla sede della Federcalcio. In mano la maglietta della Nazionale con il 10 e lui con la battuta pronta: «Chiederò a Totti il permesso di indossarla». Insomma, come diranno i consiglieri al termine «si è sancita ufficialmente la pace tra Malagò e il calcio», ma lo si era capito da tempo. Giustizia sportiva Intanto Abete nel salutare Malagò aveva accennato alla «necessaria riforma» della giustizia sportiva e se ne è parlato a lungo in Consiglio. «Avere l’arbitrato come terzo grado di giustizia è anomalo per diversi motivi — spiega Abete —. Prima di tutto per il fatto che viene chiamata la Federazione, organo politico, che fino a quel momento è fuori e ne vuole restare fuori per garantire l’autonomia della giustizia sportiva sia inquirente che giudicante. Poi c’è da intervenire sulla responsabilità oggettiva soprattutto per quanto riguarda le esimenti e le attenuanti per problemi legati alle scommesse». ma.gal. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

Ve la do io la salvezza Mazzone: «Palermo, se batti il Siena...» L’ex tecnico fa le carte ai 3 club quasi condannati: «Al Barbera il pari non serve. Per il Pescara è dura» LUCA CALAMAI

COME SI SOFFRE...

La voce di Carletto è bella viva. «La lotta per la salvezza? Una volta sono retrocesso con il Bologna e poi si è saputo il perché. Mah, lasciamo perdere». Mazzone, un po’ nonno e un po’ pensionato, specialista in salvezze (ne ha portate a casa 14) prova a rincuorare Palermo, Siena e Pescara, arenate a 21 punti. Una quota che, oggi, vuol dire Serie B. «No, non è ancora finita. Undici partite da giocare sono un campionato. Ma, tanto per essere chiari, la sfida di domenica al Barbera è uno spareggio. Chi vince può continuare a sperare. Un pareggio non servirebbe né al Palermo, né al Siena».

«Qualche anno fa mi voleva al Palermo. Ma, ormai, avevo deciso di fare il pensionato. Però io difendo Zamparini perché ha investito tanti soldi e non è che si sia divertito tanto. Però è un dirigente che ci mette cuore e buone idee. È stato lui a scoprire e a lanciare Pastore. Ed è solo il primo nome che mi viene in mente. Zamparini è un combattente, non si arrenderà facilmente». Contro il Siena domenica al Barbera è uno spareggio.

Dall’alto, Alessio Sestu, 29 anni, Fabrizio Miccoli, 33, e Elvis Abbruscato, 31

«In panchina c’è il mio amico Beppe Iachini. Sono stato io a lanciarlo nell’Ascoli dopo averlo visto nelle giovanili. È un guerriero. Però è stato chiamato a un’impresa disperata. Il Siena è una squadra normale e ha i 6 punti di penalizzazione. È come scalare il Monte Bianco.

Chi può essere la pedina chiave dei toscani?

«Parlano molto bene dell’ultimo arrivato, Emeghara. Ma Beppe deve trovare una risposta forte da tutto il gruppo, subito. La sconfitta contro l’Atalanta ha fatto saltare per aria tutte le possibili tabelle salvezza». Resta il Pescara.

d

HA DETTO

Il presidente Zamparini continua a cambiare allenatori.

Tre squadre in crisi: chi ha più possibilità di salvezza?

«Il Palermo. Per la tradizione, per il valore aggiunto che garantiscono i tifosi, per la classe di Miccoli. In queste ultime partite Sorrentino è stato sempre il migliore. Ma oltre a un grande

portiere serve chi la palla la butta dentro. Miccoli, anche part-time, può fare la differenza».

Senza la penalizzazione oggi sarebbe salvo».

«Ci ho lavorato per un breve periodo. Mi avevano ingaggiato per salvare la squadra ma dopo poche partite mi tirai indietro: non ritenevo possibile questa impresa. Io alleno, non faccio miracoli». L’anno scorso con Zeman il Pescara ha vinto e divertito.

S Carlo Mazzone «Non resta che aspettare le prossime 3-4 partite. Allora guarderemo la classifica e sarà tutto più chiaro, anche su chi fare la corsa»

«È una bella piazza. Purtroppo qualche giovane interessante non è riuscito a fare il salto di qualità. Si era parlato di un possibile ritorno di Galeone. Un’idea affascinante. Poteva portare una scossa positiva. Il Pescara ha bisogno di inventarsi qualcosa. Weiss ha talento: potrebbe essere lui a trascinare il gruppo». Il Genoa è al quart’ultimo posto in classifica.

«Ma ha 5 punti di vantaggio dal terzetto di coda e una rosa di giocatori da zona Europa. In questo momento non saprei dire su quale squadra Palermo, Siena e Pescara potrebbero fare la corsa. Non resta che aspettare le prossime tre-quattro partite. Allora guarderemo la classifica e sarà tutto più chiaro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

il borsino in coda: il quart’ultimo posto è a 5 punti Siena punti 21

Palermo punti 21

Pescara punti 21

Ha poca personalità Ma un Emeghara in più

Gli attaccanti steccano Serve il talento di Miccoli

La difesa è un colabrodo Weiss può dare qualità

COSA NON VA Ha poca personalità nelle partite decisive. Dopo alcuni risultati positivi è mancata totalmente contro l’Atalanta. Un segnale d’allarme. COSA VA Il nuovo modulo disegnato da Iachini ha dato solidità tattica alla squadra. La formula, 3 4 2 1, esalta le doti di goleador di Emeghara, le qualità di rifinitore di Rosina e la corsa sugli esterni di Rubin. Tra l’altro, domenica a Palermo, rientrerà sulle corsie esterne anche Angelo, che potrebbe dare un contributo molto importante. L’UOMO CHIAVE Nonostante la modesta prova con l’Atalanta il nigeriano Emeghara resta l’uomo in più. La sua freschezza fisica e il suo senso del gol possono essere decisive. La squadra sta imparando a servirlo. Emeghara è una delle novità più divertenti di questa fase del campionato.

COSA NON VA I numeri dell’attacco non tornano. Miccoli tra infortuni e squalifiche è a digiuno da una vita, Ilicic va a corrente alternata, Fabbrini ha poca confidenza con il gol e Boselli sembra ancora un corpo estraneo. COSA VA L’acquisto nel mercato invernale di Sorrentino ha dato solidità al reparto difensivo. Non a caso, nelle ultime sei partite i rosanero hanno subito «soltanto» 5 reti. Le prodezze di Sorrentino hanno pesato in maniera importante come dimostrano i bei voti in pagella. L’UOMO CHIAVE Sicuramente Miccoli. L’anno scorso Fabrizio con 16 reti trascinò il Palermo alla salvezza. Quest’anno il bomber è fermo ancora a 5. E non segna da novembre nel derby contro il Catania. Il talento di Miccoli può essere decisivo.

COSA NON VA Sicuramente la difesa. Basta guardare i numeri del campionato. Il reparto arretrato del Pescara è il più battuto del torneo e non ha pagato neppure la scelta di spedire in panchina il talento Perin per inserire tra i pali Pelizzoli. COSA VA Dal punto di vista psicologico il Pescara ora non ha più niente da perdere e quindi potrebbe ritrovare quella spregiudicatezza che gli ha permesso di ottenere risultati importanti. La pressione, nel momento caldo della stagione, ha finito per bloccare molti dei talenti abruzzesi. L’UOMO CHIAVE Weiss era e resta il giocatore più interessante. Dai suoi colpi possono arrivare i gol tanto attesi dal nuovo tandem tecnico. Weiss oltre alle reti può dare qualità a tutto il reparto offensivo.

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LE ULTIME 11 GARE

(in maiuscolo le gare in trasferta) SIENA 28a giornata PALERMO 29a Cagliari 30a GENOA 31a Parma 32a PESCARA 33a Chievo 34a ROMA 35a CATANIA 36a Fiorentina 37a NAPOLI 38a Milan PALERMO 28a Siena 29a MILAN 30a Roma 31a SAMPDORIA 32a Bologna 33a CATANIA 34a Inter 35a JUVENTUS 36a Udinese 37a FIORENTINA 38a Parma PESCARA 28a ATALANTA 29a Chievo 30a PARMA 31a JUVENTUS 32a Siena 33a ROMA 34a Napoli 35a GENOA 36a Milan 37a CATANIA 38aFiorentina

Il punto di L.CAL.

Non è finita C’è il tempo per risalire Hanno già un piede in serie B. Perché hanno 5 punti di ritardo dalla quart’ultima in classifica, perché il mercato invernale non ha prodotto la scossa che serviva e sembrano già rassegnate. I 21 punti di Palermo, Siena e Pescara suonano come una condanna già scritta. Invece, non è ancora finita. Il tempo per risalire c’è. Non per tutti, ma per chi riuscirà a cambiare subito passo e a macinare le ultime giornate a ritmo da Europa League. Difficile, non impossibile. Palermo-Siena è, in questo senso, un primo spareggio. Stavolta non vale la regola del «meglio due feriti che un morto». Servono tre punti. La sensazione è che i rosanero abbiamo qualche arma in più da poter spendere. L’effetto-Barbera, ad esempio. Zamparini riuscirà a convincere la Palermo calcistica che non è il tempo dei processi? E poi la presenza di Gasparini, che ama sviluppare un calcio offensivo. La ricetta indispensabile per un finale di torneo dove sarà necessario attaccare, pur di mettere insieme vittorie indispensabili. Le idee di Gasparini più i gol di Miccoli: può funzionare. Le «altre» stanno peggio. Siena si porta sulle spalle il peso dei 6 punti di penalizzazione sommati alla crisi del Monte dei Paschi. E il Pescara sembra aver esaurito l’entusiasmo dell’effetto Zeman. Il fatto che la società, dopo Bergodi, non sia riuscita a ingaggiare un allenatore esperto di salvezza è l’amara conferma che la formazione è ormai avviata verso la B. Resta da capire su chi potrebbe fare la corsa questo disperato terzetto. Il Genoa ha «solo» 5 punti di vantaggio. Ma sembra essere uscito più forte dal mercato invernale. Attenti, piuttosto, al Chievo nelle prossime 4 giornate: Napoli e Milan in casa; Pescara e Udinese fuori. Un tappone alpino pieno di insidie. © RIPRODUZIONE RISERVATA

STORIE DELL’ALTRO MONDO

Bruno shock: «Così hanno fatto a pezzi la mia ex amante» Ma l’ex portiere del Flamengo nega di essere il mandante RIO DE JANEIRO

Strangolata, squartata e poi data in pasto ai cani rottweiler: sono da film dell’orrore i dettagli della morte di Eliza Samudio, l’ex amante del portiere del Flamengo, Bruno Fernandes das Dores de Souza, in carcere dal lu-

glio del 2010 per la scomparsa della donna. I particolari sono stati rivelati ieri durante l’udienza al tribunale brasiliano di Contagem, vicino a Belo Horizonte, dove Bruno pur negando di essere il mandante ha ammesso per la prima volta che la giovane è stata uccisa. Bibbia tra le mani, Bruno, 28 anni, ha detto ai giudici che il cadavere mai ritrovato della ragazza, da cui ha avuto un figlio, è stato fatto sparire ed ha accusato per il delitto l’amico d'infanzia Luiz Henrique Romao, più conosciu-

to come «Macarrao». Un incubo Sarebbe stato lui, con

l'aiuto di un ex poliziotto, Marcos Aparecido dos Santos, a sequestrare Eliza il 10 giugno 2010, condurla in un casolare ed eliminarla. Il tutto per liberare l’amico di un «incubo»: l’ex amante non voleva lasciare in pace Bruno e minacciava uno scandalo se lui non avesse ammesso la loro relazione e non si fosse occupato del bambino avuto insieme. La versione iniziale di Bruno, che per quasi due anni ha negato tutto, è così crollata. Ora, l’ex portiere del Flamengo — che, all’apice della carriera, era quotato come successore di Julio Cesar — se dovesse essere ritenuto colpevole, oltre a chiudere col mondo del calcio rischia una condanna a 41 anni di prigione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BRASILE / 2

FEDERCALCIO SOTTO ACCUSA

I calciatori del Palmeiras aggrediti dagli ultrà

Nigeria contro le lesbiche La Fifa pronta a intervenire

(m.can.) I giocatori del Palmeiras sono stati aggrediti ieri da un gruppo di tifosi all’aeroporto Buenos Aires, mentre aspettavano il volo di ritorno per San Paolo, dopo la sconfitta per 1-0 con il Tigre in Coppa Libertadores. Gli aggressori non erano argentini, bensì tifosi del Palmeiras. Il portiere Fernando Prass è stato ferito ad un’orecchio, colpito da alcune schegge di vetro. Il trequartista cileno Valdivia era il bersaglio principale, ma è riuscito a rifugiarsi in un bagno. Il rapporti tra la tifoseria organizzata e il Palmeiras sono tesissimi. Intanto anche il Corinthians è rientrato a San Paolo con una sconfitta: la squadra di Pato ha perso 1-0 in Messico col Tijuana, capolista del girone 5 a punteggio pieno con 9 punti. Per completare l'infelice serata dei brasiliani nel torneo, il Fluminense ha pareggiato 1-1 in casa coi cileni dell'Huachipato.

Fuori le lesbiche dai campi di calcio in Nigeria. La Fifa ha scritto una lettera alla federcalcio nigeriana, dopo la denuncia dei media locali, secondo i quali nel paese africano sarebbe impedito alle giocatrici omosessuali di giocare a pallone. I giornali nigeriani avevano scritto che il capo della lega femminile, Dilichukwu Onyedinma, aveva detto che le giocatrici omosessuali dovevano essere bandite dalle competizioni. «Ogni calciatrice che fa parte dell’associazione verrà squalificata le parole attribuite alla Onyedinma chiameremo i responsabili dei club affinché controllino le loro giocatrici che non potranno giocare nemmeno in nazionale». Le associazioni omosessuali legate allo sport hanno scritto al presidente Fifa Blatter. Per adesso la Fifa si è limitata a inviare una lettera prima di aprire un'eventuale inchiesta.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

DOPING, I CAMPIONI DEL TENNIS CI HANNO MESSO LA FACCIA

ilCaso di GIANNI VALENTI

a scelta del tennis di adottare il passaporto biologiL co per combattere il doping aumentando i controlli sul sangue degli atleti è una di quelle notizie che vanno incorniciate e possono avere un effetto positivo, di emulazione. Non sono tanti, infatti, i grandi sport che a livello internazionale hanno deciso di compiere questo passo. Il tennis va così ad allinearsi a ciclismo (il vero pioniere), atletica, nuoto, sci e canottaggio. Il trauma portato dalla confessione di Lance Armstrong comincia, insomma, a dare i suoi frutti. Ma la decisione che la Federazione internazionale (Itf) ha

dallaPrima

laVignetta

EUROPA IMPIETOSA CON LA STRAMAINTER PER FORTUNA CI RESTA UNA BELLA LAZIO di SEBASTIANO VERNAZZA

raditi dall’Inter e salvati dalla Lazio. E’ T l’estrema sintesi della nostra serata in Europa League, che per gli italiani non è una coppa, ma un’allergia. A Londra è andata male, l’Europa ha fatto venire al pettine i nodi dell’Inter. C’è differenza tra Cibali e «White Hart Lane», che significa «Vicolo del Cervo Bianco» e che è il nome dello stadio del Tottenham. A Catania, in Serie A, si può riemergere dagli abissi di uno svantaggio per 0-2, rigirare la frittata e vincere per 3-2. A Londra ti attacchi al tram. Anzi, alla metropolitana. Se ti mandano giù, non ritorni più su. Inter incapace di intendere di volere, in balia della furia degli inglesi. Il re è nudo, si diceva una volta per mostrare la debolezza di un’autorità. Ecco, oggi Andrea Stramaccioni è nudo di fronte ai limiti dell’Inter: i compromessi e gli svarioni sul mercato; i poteri forti in spogliatoio; la mina vagante Cassano; la scarsa identità di gioco; i calcoli sbagliati sul dosaggio delle energie e sull’importanza delle competizioni. Una grande squadra come l’Inter, che tre anni fa ha vinto la Champions, non può snobbare l’Europa League. Assurdo navigare a vista, sperare che il disordine si riordini da sé, che tutto si aggiusti in qualche modo. Ogni partita dell’Inter corrente sembra dominata dall’improvvisazione e dal caso, che a pen-

sarci bene è l’anagramma di caos. L’Italia, in Europa League, non è mai andata oltre gli ottavi di finale. Nelle tre edizioni fin qui completate, dal 2009 al 2012, al massimo siamo arrivati nella cerchia delle sedici, per l’appunto gli ottavi, con la Juve, eliminata dal Fulham nel 2010, e con l’Udinese, buttata fuori dall’Az Alkmaar nel 2012. Per il resto, figuracce epocali. E dire che l’Italia è stata la nazione che ha vinto il maggior numero di Coppe Uefa, progenitrice dell’EL: 9 titoli, distribuiti tra Juve (3), Inter (3), Parma (2) e Napoli (1). In Europa League notte fonda, ma con ogni probabilità grazie alla Lazio sfonderemo il muro degli ottavi e per la prima volta un nostro club entrerà nei quarti. Quest’anno la squadra di Petkovic ha preso sul serio la competizione e la vittoria di ieri in Germania ne è l’ulteriore dimostrazione. Nei sedicesimi la squadra di Petkovic si era sbarazzata del Borussia Moenchegladbach, ieri ha bastonato lo Stoccarda a casa sua: mettere in riga i tedeschi accresce il curriculum, restituisce credibilità. Dall’euro-settimana arriva un’indicazione per il nostro campionato, l’Inter sembra la più volubile e fragile delle squadre in corsa per il terzo posto. A Stramaccioni comincia a mancare la terra sotto i piedi. Gli restano il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Roma e lo sprint per il terzo pass di Champions. Fili sottili, rischio di fallimento. Stramazzati alla meta?

nerosità che Ferguson non gli ha concesso. Lo scozzese è un allenatore pragmatico fino al midollo. Non ha esitato a escludere Wayne Rooney dalla formazione iniziale. La sua strategia ha funzionato alla perfezione fino all’espulsione di Nani. Il Real Madrid ha dato segnali di frustrazione di fronte a un rivale che non accennava ad abbassare la guardia. Abituato a giocare a una sola velocità — la massima — ancora una volta ha dimostrato di non saper pazientare attendendo il momento propizio. È una lezione che la squadra di Mourinho non ha ancora appreso. Il violento impatto di Nani su Arbeloa ha cambiato le sorti della partita e ha sancito la fine delle teorie cospirative avanzate da Mourinho e dal suo entourage. Modric, un giocatore che sembrava destinato alla malinconia, ha salvato la squadra all’Old Trafford. Il suo gol ha messo a tacere tutte le critiche che gli erano piovute addosso. Per Modric è difficile inserirsi in questo Real folgorante, senza pause, impaziente, una squadra che non aspetta nessuno. E nessuno meglio di Ronaldo, protagonista di una stagione gloriosa, può rappresentare questo modo di fare calcio. Diventato il Di Stefano di questo secolo, Cristiano Ronaldo ha la virtù di elettrizzare tutta la squadra, e il suo effetto contagioso va aldilà dei gol. Finalmente è apparsa una versione calcistica di Ronaldo meravigliosa, che coincide inoltre con una differente percezione del suo comportamento. È un Ronaldo più umano, più vicino, più amato che mai dal Real Madrid e dal calcio spagnolo. Parliamo di un giocatore, una volta di ghiaccio, che ha dichiarato di sentirsi sopraffatto dall’affetto dei tifosi del Manchester United. Scosso o no emozionalmente, ha segnato il gol della vittoria, quello che ha cambiato le sorti del Real Madrid in appena due settimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ilPunto

Adesso la Juve suscita in Europa curiosità e rispetto

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

SARA ERRANI Giocatrice di tennis

I giocatori della Juventus festeggiano con i tifosi LAPRESSE

di ANTONIO DI ROSA

on esiste la perfezione. In N nessun campo. Si tende ad arrivarci ma poche volte ci

@SaraErrani

CRISTIANO RONALDO COME DI STEFANO HA IL POTERE DI ELETTRIZZARE IL REAL

rer, l’artista della racchetta, l’uomo immagine di tutto il movimento mondiale. «Dobbiamo catturare chi imbroglia», ha detto senza girarci tanto intorno. E il coraggio è presto venuto a tutti gli altri. Dapprima si è accodato Andy Murray, poi il numero uno del mondo Novak Djokovic. Infine anche Rafa Nadal, al rientro dopo un lungo infortunio. Proprio lo spagnolo è stato oggetto negli anni di insinuazioni e sospetti, peraltro mai provati. Ecco, il tennis moderno meraviglioso giocattolo di spettacolo e soldi, aveva bisogno di uno strumento come il passaporto biologico per tutti questi motivi: smascherare i truffaldini, evitare i sospetti e darsi ancor più credibilità.

Le imprese, il valore dei giocatori ma pure un Conte più sereno in panchina

che bella sorpresa mi hanno fatto i ragazzi del villaggio indiano che sto aiutando! Grazie:) fantastico!

di SANTIAGO SEGUROLA Adjunto al director di «Marca», quotidiano sportivo spagnolo

dra che era in difficoltà nella Liga e veniva dai due pareggi interni contro Barça e Manchester United. Le aspettative, non senza motivazioni, sono salite alle stelle: una settimana dopo aver raggiunto la finale di Copa del Rey a spese del Barcellona, il Real ha sconfitto i Red Devils all'Old Trafford. L'obiettivo principale della stagione è ancora intatto. Il madridismo desidera disperatamente la decima Champions. Una controversa decisione dell'arbitro Çakir ha cambiato l'andamento della sfida dell'Old Trafford, dove il Manchester, fino a quel momento, aveva concesso al Real il dono velenoso del possesso palla. Tempo fa Pep Guardiola mi disse che nessuna squadra sapeva approfittare degli errori e della generosità degli avversari quanto il Real Madrid. «La mia preoccupazione in queste partite è quella di limitare i nostri errori e trovare delle misure per porvi rimedio. Tutto il resto mi sembra secondario». Nella Liga il Barcellona di Guardiola non ha mai perso al Bernabéu. Per quattro anni è stata la squadra con la difesa meno battuta del campionato spagnolo. In questa stagione ha invece subito 30 gol in 24 partite, una cifra rotonda che ben spiega le gravi lacune difensive della squadra. Il Real ne ha approfittato tanto nella Liga quanto nella Copa. Alex Ferguson ha preso nota: il Manchester United ha fatto con il Real quello che normalmente la squadra di Mourinho fa con il Barça. Gli ha consegnato il pallone e ha costruito una solida cortina difensiva sperando di portare l’avversario alla frustrazione. Mourinho aveva fatto appello, senza successo, al rispetto del Manchester United per la vecchia cultura calcistica britannica. Aveva implorato una ge-

di LORENZO CASTELLANI

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Marca la differenza

ancora inverno, ma il Real Madrid sta vivenÈ do una primavera anticipata. Due settimane di vittorie hanno cambiato l'orizzonte di una squa-

preso in pieno accordo con le associazioni professionistiche dei giocatori (Atp e Wta) e gli organizzatori dei Grandi Slam (i quattro tornei più importanti al mondo) è frutto della pressione che da qualche mese sul tema hanno messo i più grandi campioni di questo sport. Senza i loro appelli difficilmente saremmo arrivati in tempi rapidi a questa decisione. E’ il bello e l’ originale della vicenda: ricordate i big di altre discipline uscire allo scoperto in questo modo? Il primo a farsi avanti e a parlare della necessità di una vera lotta al doping è stato proprio Roger Fede-

SERGIO PARISSE Capitano della nazionale di rugby

BBQ con i ragazzi!! Che bello sapere che domenica sarò a Londra con la squadra #felicità #tranquillitá #voglia @sergioparisse

CARLO MOLFETTA Campione olimpico di taekwondo

Pranzo sublime in compagnia degli amici dell' @Federugby #carne #barbecue #gelato @MolfettaTkd

FERNANDO ALONSO Pilota di F.1 della Ferrari

Una nuova sessione di foto con il mio amico @ViceroyEs . Spettacolare il nuovo modello, da guardare! #viceroy @alo oficial

si avvicina. Ebbene la Juve fa eccezione anche in questo. Ha un ruolino di marcia eccezionale: sei punti di vantaggio in campionato (sette considerando gli scontri diretti col Napoli), promossa ai quarti di finale di Champions, già vincitrice della Supercoppa italiana. In Europa è imbattuta come lo fu l’anno scorso in campionato. Non subisce gol da 490 minuti. Ha superato Chelsea, campione uscente, Shakhtar Donetz, Nordsjelland, Celtic Glasgow per cinque gol a zero. E non sappiamo dove arriverà. Non ha tanti top player (Pirlo e Buffon lo sono) ma possiede un gioco di squadra molto efficace. Non importa chi scende in campo. Guardate l'attacco. Non c'è mai la stessa coppia. Matri e Quagliarella non giocavano insieme dal gennaio dell’anno scorso ma mercoledì sera hanno segnato entrambi. Vucinic e Giovinco sono quelli che Conte schiera con maggiore frequenza. Bendtner si è perso tra infortuni e fumi dell'alcol. Anelka si allena per essere all' altezza. Siamo certi che Conte lo farà giocare quando avrà assorbito tutti gli schemi. Alla Juve avviene solitamente il contrario di quello che vediamo nelle altre squadre. Arriva un giocatore nuovo e non va in campo fino a quando non è pronto. Questa è la logica del mister bianconero. Inoppugnabile. Seria. Concreta. Non parlo della difesa perché esprime la massima garanzia con chiunque ma la colonna portante si chiama Barzagli. Lo consideravano finito o declinante invece spazza via tutto e tutti e si candida a essere ribattezzato The Wall (il muro) al posto di Samuel. Antonio Conte è il regista di tut-

to questo. Non è cambiato sul piano tecnico perché ha idee ben chiare su che cosa bisogna fare. Lui sostiene che la squadra e il tecnico non hanno esperienza in Champions. Beh, Conte, come giocatore, ha vinto tutto e di match ad altissimo livello ne ha giocati moltissimi. Dunque, cose ne ha viste e vissute. Non è l'ultimo arrivato anche se la panchina è qualcosa di diverso. Devi gestire un gruppo, non essere gestito. Devi entrare nella testa dei tuoi uomini e farli sentire importanti soprattutto quando fai le scelte e sei costretto a lasciar fuori alcuni giocatori. Non è un caso che il tecnico continua a ripetere che la rosa deve essere pronta perché lui ha bisogno di tutti. E' cambiato anche il Conte uomo. Più sereno in panchina (nessuno gli può rimproverare una gestualità che è figlia della passione). Più equilibrato davanti ai microfoni: con gli avversari, con gli arbitri, con gli osservatori. Anche quando le cose non vanno bene. Ha capito che bisogna mettere in soffitta quegli atteggiamenti aggressivi (vedi Genoa) che nuocciono alla sua immagine. E ora regala larghi sorrisi davanti alle telecamere. La faccia buia e corrucciata è solo un retaggio del passato. Conte è un predestinato perché ha studiato tanto, ha appreso dai suoi ex allenatori (Trap, Lippi, Sacchi, Zoff, Ancelotti) e ha costruito in pochissimo tempo una squadra competitiva e vincente. Le parole di Buffon fanno testo: «Sedici mesi fa venivamo da un settimo posto in campionato. Poi è arrivato un allenatore che ci ha spiegato cosa si deve fare per tentare di vincere. Eccoci qua». Se la Juventus non è una squadra perfetta, poco ci manca per esserlo. E in Europa stanno a guardare con curiosità e rispetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

DA PAURA

55

Le sicurezze

1 PAZZINI Sono 12, ma non si ferma

2 DI NATALE

I rischiatutto

1 JUAN JESUS

a

Traballante a Catania

28

2 ASTORI

Ha finito il digiuno Ora l’abbuffata?

Un mese, zero sufficienze E la Sampdoria fa paura

3 POGBA

3 CIGARINI

Quando carica il destro i portieri tremano

GIORNATA

Fuori causa per 5 gare Quanti dubbi al rientro

4 ROSINA

4 ROLANDO

Nelle ultime 5 gare, 2 reti e la media di 6,5: è al top

Cannavaro e Britos sono out E lui debutta in Seria A

5 LUCARELLI

5 HERNANES

Sta tornando il pilastro che conoscevamo

Il Profeta sembra spento Non segna dal 19 gennaio

PROGRAMMA

oggi, ore 20.45 GENOA-MILAN (0-1) domani, ore 20,45 UDINESE-ROMA (3-2) domenica, ore 15 ATALANTA-PESCARA (0-0) (ore 12.30), CAGLIARI-SAMPDORIA (1-0), CHIEVO-NAPOLI (0-1), JUVENTUS-CATANIA (1-0), PALERMO-SIENA (0-0), PARMA-TORINO (3-1), INTER-BOLOGNA (3-1) (ore 20.45), LAZIO-FIORENTINA (0-2) (ore 20.45)

MAGIC SAMP

Mauro Icardi, 20 anni, 9 reti questa stagione ANSA

a

È miniera «d’oria»

La squadra di Delio Rossi è una manna per magic manager Da Costa a Obiang, il 2013 è l’anno del boom. Poi c’è Icardi... MATTIA BAZZONI

CAGLIARI-SAMPDORIA domenica, ore 15

U n anno fa bastava picconare una zolla qualsiasi dello Juventus Stadium per trovare filoni d’oro. Da Pirlo a Giaccherini, la squadra di Conte ha rappresentato una garanzia per i Magic manager. Non che la nuova stagione abbia cambiato le abitudini. Ultimamente, però, quel filone si è allungato: da Torino verso Milano, dove la squadra di Allegri marcia imbattuta da 9 gare, ma soprattutto sotto i piedi di Delio Rossi, che a Genova sta compiendo miracoli. Da gennaio a oggi, infatti, la Samp ha perso una sola gara e raccolto 18 punti, 3 in più della capolista. Una sgasata sorprendente. Solo a dicembre, i blucerchiati galleggiavano in zone a rischio. Poi è arrivata la cura Rossi e la squadra, da pericolante, è diventata una boutique di lusso: il fantacalcista (ma anche qualche d.s.) entra, compra ed è sicuro dell’affare. Primo: non prenderle La prima

mossa è stata cementare la difesa. Nel 2013 i blucerchiati hanno subito 3 reti, nessuno ha fatto meglio. I voti sono cresciuti di conseguenza: Costa nelle ultime 9 gare ha tenuto una me-

PARTITE

RETI

SQUADRE

PT

JUVENTUS

59 27 18 5 4 54 18

NAPOLI

53 27 15 8 4 47 22

MILAN

48 27 14 6 7 48 32

INTER

47 27 14 5 8 44 36

V

N

19

8

DE SILVESTRI

20

AVELAR

23

EKDAL

4

ASTORI

1

7

EDER

NAINGGOLAN COSSU S

P AGAZZI L

35

14

IBARBO

23

13

3-5-2

OBIANG

ROSSINI

6

17

MARESCA

PALOMBO

98

15

21

ROSSETTINI

DESSENA

27 SAU

ICARDI

16

22 ROMERO

3

POLI

COSTA

24

2

PERICO

ESTIGARRIBIA

ARBITRO MASSA Assistenti Chiocchi-Meli IV Giallatini Add Velotto (1) Cervellera (2) PREZZI si gioca a porte chiuse TV Sky Calcio 3

Cagliari

31 Sampdoria

PANCHINA 25 Avramov, 29 Murru, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 22 Cabrera, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORI Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Avelar–Murru 60-40%; Cossu–Thiago Ribeiro 60-40%; Ibarbo–Pinilla 60-40% SQUALIFICATI Pisano (1). DIFFIDATI Conti, Sau, Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Conti (15 giorni) ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Piredda. DRITTE Sì Sau No Perico

35

PANCHINA 32 Berni, 1 Da Costa, 8 Mustafi, 13 Berardi, 4 Rodriguez, 7 Castellini, 11 Munari, 5 Renan, 21 Soriano, 12 Sansone, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Maresca-Munari 60-40%, Eder-Sansone 60-40% SQUALIFICATI Gastaldello (1), Krsticic (1). DIFFIDATI Romero, Poli, De Silvestri, Eder. INDISPONIBILI Gavazzi (90 giorni), Poulsen (3 giorni). ALTRI Savic, Falcone, Austoni. DRITTE Sì Eder No Maresca

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Sguardo al futuro Ma è dalla cintola in su che la Samp fa gola. A centrocampo, la lunga assenza di Maresca (torna in campo proprio domenica) è stata assorbita dalla crescita di Krsticic (media voto di 6,39 nel nuovo anno, ma contro il Cagliari è squalificato, al pari di Gastaldello) e Obiang (6,31): 42 anni in due. In attacco, l’infortunio di Maxi Lopez ha spianato la strada a Icardi, 20 anni appena compiuti. Proprio Maurito, pupillo di Messi ai tempi del Barcellona, è l’attaccante più prolifico del 2013: 8 centri, fra i quali la doppietta alla Juve e il poker contro il Pescara. C’è tanta qualità e tanto futuro nella Samp di Rossi. E una lunga fila alla porta: sono Magic manager pronti all’assalto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCATORI

Classifica G

4-3-1-2

dia di 6,28 (per avere un’idea, quella di Barzagli è di 6,17), fino alla 18a giornata era di 5,67. Stesso exploit per Gastaldello (6,28 nel 2013), Rossini (6,30) e Palombo (6,58), per nulla spaesato dal cambio di ruolo (ma attenti, per Magic +3 resta un centrocampista). Anche Romero fa segnare grandi numeri: nel nuovo anno la pagella dice 6,37 (Buffon è a 5,94) e la sua imbattibilità resiste ormai da 285 minuti.

ONLINE

DAMMI IL

19

LA GAZZETTA DELLO SPORT

P

F

S

LAZIO

47 27 14 5 8 37 32

FIORENTINA

45 27 13 6 8 48 33

ROMA

43 27 13 4 10 57 48

CATANIA

42 27 12 6 9 36 34

UDINESE

40 27 10 10 7 36 34

18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 15 RETI Di Natale (4) (Udinese) 12 RETI Pazzini (3) (Milan) 11 RETI Sau (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Totti (2) (Roma) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) e Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Icardi (Sampdoria) 8 RETI Bergessio (Catania); Borriello (2) (Genoa); Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Bianchi (3) (Torino)

VIVI TUTTO IL CALCIO CHE CONTA CON

SAMPDORIA (-1) 35 27 10 6 11 34 30 BOLOGNA

32 27 9 5 13 38 36

TORINO (-1)

32 27 7 12 8 32 32

PARMA

32 27 8 8 11 32 36

CAGLIARI

31 27 8 7 12 32 47

ATALANTA (-2)

30 27 9 5 13 26 38

CHIEVO

29 27 8 5 14 27 44

GENOA

26 27 6 8 13 27 40

SIENA (-6)

21 27 7 6 14 27 39

PALERMO

21 27 3 12 12 22 39

PESCARA

21 27 6 3 18 20 54

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

a

PROSSIMO TURNO

29a GIORNATA Sabato 16 marzo CATANIA-UDINESE ore 18 BOLOGNA-JUVENTUS ore 20.45 Domenica 17 marzo, ore 15 SIENA-CAGLIARI ore 12.30 FIORENTINA-GENOA MILAN-PALERMO NAPOLI-ATALANTA PESCARA-CHIEVO SAMPDORIA-INTER TORINO-LAZIO ROMA-PARMA ore 20.45

(2-2) (1-2) (2-4) (1-0) (2-2) (0-1) (0-2) (2-3) (1-1) (2-3)

al mese

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20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

MAGIC +3 CAMPIONATO UDINESE-ROMA domani, ore 20.45

GENOA-MILAN oggi, ore 20.45 4-3-3

3-5-1-1 13

1

8

22

VARGAS

90

BO BORRIELLO O

19

16

NIANG

FLAMINI

MEXES

11

18

PAZZINI

MONTOLIVO

91

CI BERTOLACCI

3

GRANQVIST

BOVO

4

EL SHAARAWY

MUNTARI

17

32 ABBIATI

Genoa

PANCHINA 30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 26 Cassani, 4 Ferronetti, 19 Jorquera, 28 Tozser, 17 Immobile, 11 Jankovic. ALL. Ballardini. BALLOTTAGGI Bovo-Tozser 60-40% SQUALIFICATI Kucka (1). DIFFIDATI Jankovic, Manfredini. INDISPONIBILI Olivera (10 giorni), Nadarevic (10), Floro Flores (15), Matuzalem (20), Rossi (7), Manfredini (10). ALTRI Said, Krajnc, Velazquez, Marchiori, Stillo, Melazzi, Zima, Hallenius, Alhassan. DRITTE Sì Borriello No Bovo

11

DRAMÉ

MAGGIO

14 77 THÉRÉAU RR E

56

19

5

43

7

PALOSCHI

CAVANI

88

GUANA

21

6

18

1

LUCARELLI

16 PAROLO

83

29

MIRANTE NT PALETTA

28 BENALOUANE

10 VALDES

32

31

11

9

33

25

AMAURI MA

BIANCHI

BRIGHI

GLIK

7

10

14

6

BIABIANY IA

BARRETO

GAZZI

OGBONNA

40 1 GILLET

30 JUAN JESUS CARRIZO R

87

7

17

ROSI

SANTANA

MASIELLO

32 Torino

PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 18 Gobbi, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 17 Palladino, 21 Sansone, 9 Belfodil. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Palladino 55-45%, Mesbah-Gobbi 55-45% SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Galloppa, Coda, Sansone, Paletta, Valdes, Gobbi, Parolo. INDISP. Mariga (10 giorni), Santacroce (5 giorni), Coda (da valutare). ALTRI De Angelis, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Boniperti, Galloppa. DRITTE Sì Lucarelli No Parolo

19

GIOVINCO R

CASTRO

3

GIORGI

6 POGBA

9

17

VUCINIC

GOMEZ

4

26

12

LICHTSTEINER

MARCHESE

ANDUJAR

MUNOZ

19 15

14

8

10

23

PEREZ

TAIDER

18

4

GABBIADINI

4-5-1

8

26 RADU

5

1

21

PANCHINA 27 Belec, 26 Chivu, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 10 Kovacic, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 28 Pasa, 18 Rocchi, 99 Cassano. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Gargano-Cambiasso 60-40%. SQUALIFICATI Handanovic (1). DIFFIDATI Juan Jesus, Palacio, Cambiasso. INDISPONIBILI Samuel, Silvestre, Milito, Nagatomo, Obi, Mudingayi, Castellazzi. ALTRI nessuno. DRITTE Sì Palacio No Juan Jesus

3 22

DIAS

M MARCHETTI I

20

CHERUBIN

BIAVA

3

17

MORLEO

PEREIRINHA

ARBITRO CALVARESE Assistenti Passeri-Marrazzo IV Maggiani Add Russo (1) Pinzani (2) PREZZI da 23 a 385 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 2

47 Bologna

21

DOSSENA

ANGELO

10 FAURLIN

20

10

ILICIC

EMEGHARA

RIOS

88

BOLZONI

25

TERLIZZI

9 DYBALA

36

ROSINA

27

86 TEIXEIRA

27

MICCOLI RR

3-4-2-1

PEGOLO

14

77 SESTU

DELLA ROCCA

18 FELIPE

22

33

NELSON

RUBIN

21 Siena

21

PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 87 Grillo, 3 Uvini, 24 Paci, 70 Mannini, 7 Valiani, 16 Verre, 99 Pozzi, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani. ALLENATORE Iachini. BALLOTT. Angelo-Belmonte 60-40% SQUALIFICATI Vitiello (10 maggio 2013), Terzi (17 marzo 2013). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani. INDISPONIBILI Vergassola (7 giorni). ALTRI Rosseti, Ze’ Eduardo, Calello, Matheu, Marini. DRITTE Sì Emeghara No Bolzoni

LAZIO-FIORENTINA domenica, ore 20.45

CURCI

6

7

6

PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 89 Morganella, 3 Aronica 14 Anselmo, 28 Kurtic 50 Sanseverino, 23 Donati, 7 Viola, 33 Formica, 16 Fabbrini, 17 Boselli. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Faurlin-Kurtic 60-40%, Nelson-Morganella 60-40%, Dybala-Fabbrini 60-40%, Ilicic-Formica 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dossena, Kurtic. INDISPONIBILI Barreto (15 giorni), Hernandez (20 giorni), Mantovani (30 giorni). ALTRI Sperduti. DRITTE Sì Miccoli No Ilicic

GARICS

ANTONSSON

GUARIN PALACIO GILARDINO DIAMANTI

15

PANCHINA 77 Perin, 28 Bianchi Arce, 23 Togni, 8 Bjarnason, 93 Quintero, 10 Celik, 60 Caraglio, 9 Abbruscato. ALLENATORE Bucchi. BALLOTTAGGI Cosic-Bianchi Arce 60-40%, Sculli-Celik 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero, Celik. INDISPONIBILI Capuano (30 giorni), Balzano (10 giorni), Sforzini (7 giorni), Modesto (7 giorni), Zauri (5 giorni), Rizzo (7 giorni), Caprari (7 giorni). ALTRI Chiaretti, Mbodi. DRITTE Sì Vukusic No Kroldrup

8

42 Palermo

CHRISTODOULOPOULOS

4 CASCIONE

ARBITRO ROMEO Assistenti Rosi-Musolino IV Costanzo Add Giacomelli (1) Ciampi (2) PREZZI da 6 a 170 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 3

PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 27 Biagianti, 8 Sciacca, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 30 Salifu, 34 Cani, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Almiron-Biagianti 60-40% SQUALIFICATI Legrottaglie (1). DIFFIDATI Barrientos, Rolin. INDISPONIBILI Barrientos (10 giorni), Bergessio e Capuano (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Marchese No Rolin

21 GARGANO

VON BERGEN SORRENTINO C I

6

4-2-3-1 ALVAREZ

25

54

ROLIN

59 Catania

11

17 WEISS

30 Pescara

PANCHINA 16 Polito, 22 Contini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 44 Cazzola, 8 Radovanovic, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Lucchini-Canini 55-45% SQUAL. Carmona (1). DIFF. Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez, Raimondi. INDISP. Capelli (30 giorni), Marilungo (stagione finita), Bellini (10 giorni), Scaloni (10 giorni). ALTRI Frezzolini, Gagliardini, Milesi, Palma, Troisi. DRITTE Sì Bonaventura No Biondini

5

ALMIRON

23

32 PELIZZOLI

COSIC

3-4-1-2

21

SPOLLI

KROLDRUP

BOCCHETTI

18

ZANETTI

PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 15 Caceres, 4 Basha, 18 Bakic, 20 Vives, 29 Menga, 19 Stevanovic, 80 Jonathas. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Birsa-Menga 60-40%, Darmian-D’Ambrosio 70-30%. SQUALIFICATI Diop (2), Cerci (1), Meggiorini (1). DIFFIDATI Jonathas e Rodriguez. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI A. Gomis. DRITTE Sì Brighi No Ogbonna

RAIMONDI

IZCO

10

70

PALERMO-SIENA domenica, ore 15

3-5-2

LODI

SCHELOTTO

32 Inter

18

GARCIA

17

RANOCCHIA

MARCHIONNI

77

BELLUSCI

23 KUZMANOVIC

ARBITRO MARIANI Assistenti Altomare-Barbirati IV Di Fiore Add De Marco (1) Gavillucci (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4

Parma

PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 11 Taddei, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 42 Balzaretti, 20 Perrotta, 47 Lucca, 48 Florenzi, 17 Lopez. ALL. Andreazzoli. BALLOTTAGGI Castan-Romagnoli 55-45%. SQUALIFICATI Bradley (1), Guberti (agosto 2015). DIFFIDATI Burdisso, Piris, Balzaretti, Destro, Osvaldo. INDISPONIBILI Destro (20 giorni). ALTRI Svedkauskas. DRITTE Sì Totti No Castan

4-2-3-1 PEREIRA

LIVAJA

43 Atalanta

INTER-BOLOGNA domenica, ore 20.45 36

CIGARINI

13

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 13 Peluso, 39 Marrone, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 27 Quagliarella, 32 Matri. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Asamoah-Peluso 70-30%, Chiellini-Marrone 70-30%, Giovinco-Matri 55-45% SQUALIFICATI Vidal (1). DIFF. Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Pirlo, Matri. INDISP. Caceres (3 giorni), Anelka (3 giorni), De Ceglie (10 giorni), Pepe (stagione finita), Bendtner (stagione finita). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Pirlo No Asamoah

DARMIAN

STENDARDO

8

PIRLO

86

7

29

BONUCCI

BIRSA

21

14

12

22

ZANON

ARBITRO CELI Assistenti Galloni-Rubino IV Stefani Add Di Bello (1) Pasqua (2) PREZZI da 15 a 205 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio

ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Bianchi-Nicoletti IV Liberti Add Doveri (1) Peruzzo (2) PREZZI da 30 a 80 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1

4-2-4

2

ALVAREZ

53 Juventus

5 MESBAH

MARQUINHO

26 BLASI

VUKUSIC D’AGOSTINO

ASAMOAH

BARZAGLI

PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 16 Mesto, 4 Donadel, 20 Dzemaili, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 24 Insigne, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Pandev-Insigne 55-45%. SQUALIFICATI Cannavaro (1) DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini, Inler, Armero, Zuniga. INDISPONIBILI Britos (da valutare). ALTRI Colombo, Rinaudo, Radosevic. DRITTE Sì Cavani No Rolando

19 D RENIS

22

21

15

GAMBERINI

PARMA-TORINO domenica, ore 15 6

BUFFON C I

88 BIONDINI

CASTAN

7

19

55

29 Napoli

PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 13 Jokic, 12 Cesar, 51 Acerbi, 7 Seymour, 10 Luciano, 39 Stoian, 31 Pellissier, 11 Samassa, 27 Hauche. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Hetemaj-Acerbi 60-40%, Dramè-Jokic 65-35% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Sardo (7 giorni), Spyropoulos (7 giorni). ALTRI Provedel, Farkas, Papp, Vacek. DRITTE Sì L. Rigoni No Dramé

3-5-2

1

47

7 SCULLI

3

3

CONSIGLI C

5

TOTTI

MARCHISIO

2

LUCCHINI

22

CHIELLINI

ARBITRO ROCCHI Assistenti Niccolai-Paganessi IV Giachero Add Tagliavento (1) Valeri (2) PREZZI da 22 a 86 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2

Chievo

77

40 Roma

3

ZUNIGA

FREY

STEKELENBURG

10 TACHTSIDIS

PEREYRA

24

BURDISSO

3-5-2

ROLANDO DE SANCTIS

INLER

29

DE ROSSI

JUVENTUS-CATANIA domenica, ore 15

14

BEHRAMI

HAMSIK

L. RIGONI HETEMAJ

MURIEL

PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 6 Faraoni, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 77 Maicosuel, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Domizzi, Pinzi, Allan, Muriel, Maicosuel, Di Natale. INDISPONIBILI Pinzi (20 giorni), Lazzari (20 giorni), Pasquale (30 giorni), Benatia (da valutare), Rodriguez (15 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Di Natale No Gabriel Silva

85 17

24

37

10

DEL GROSSO BONAVENTURA

23

ARBITRO GUIDA Assistenti Crispo-Giordano IV Vuoto Add Rizzoli (1) Irrati (2) PREZZI da 20 a 130 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio

CAMPAGNARO

PANDEV

9 OSVALDO

BASTA

3-4-1-2

COFIE

3 ALLAN

DANILO

83

16

LAMELA

8

PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 20 Abate, 76 Yepes, 81 Zaccardo, 23 Ambrosini, 8 Nocerino, 10 Boateng, 12 Traoré, 45 Balotelli, 22 Bojan, 7 Robinho. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Niang-Boateng 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Jong, Yepes, El Shaarawy, Boateng, Zaccardo. INDISPONIBILI Didac Vilà (da valutare), De Jong (stagione finita). ALTRI Bonera, Salamon, Antonini. DRITTE Sì El Shaarawy No Zapata

93

3

1 BRKIC F

BO DI NATALE

48 Udinese

4-3-1-2

ANDREOLLI

5

4-3-3

4-4-2

PIRIS

8

10

BADU

21

CHIEVO-NAPOLI domenica, ore 15

PUGGIONI C I

7

HEURTAUX

26 Milan

16

TOROSIDIS

75

ARBITRO DAMATO Assistenti Dobosz-Preti IV Marzaloni Add Banti (1) Mazzoleni (2) PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio

1

GABRIEL SILVA

CONSTANT

PISANO

DAINELLI

11 DOMIZZI

ZAPATA

92

87

2

35

5

14

5

34

DE SCIGLIO

M. RIGONI

PORTANOVA

FREY

3-4-2-1

3-5-1-1

2

ANTONELLI

24 MORETTI

ATALANTA-PESCARA domenica, 12.30

19

11

LULIC

CUADRADO

8

21

HERNANES

22

24

99

LEDESMA

FLOCCARI L

LJAJIC

8

15

JOVETIC

7

2

PIZARRO

RODRIGUEZ

20

23

6

40 TOMOVIC

MIGLIACCIO

BORJA VALERO

GONZALEZ

3-5-2

1 VIVIANO

15 SAVIC

PASQUAL

MAURI

ARBITRO GERVASONI Assistenti Posado-La Rocca IV De Luca Add Orsato (1) Bergonzi (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 1

32 Lazio

PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 43 Sørensen, 44 Naldo, 45 Carvalho, 11 Motta, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 28 Riverola, 77 Pasquato, 9 Moscardelli. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI Garics-Motta 60-40%, Morleo-Sørensen 60-40% SQUALIFICATI Kone (1). DIFFIDATI Diamanti, Garics, Motta, Taider. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Stojanovic, Abero, Natali, Paponi, Pulzetti, Radakovic. DRITTE Sì Diamanti No Antonsson

47 Fiorentina

PANCHINA 1 Bizzarri, 2 Ciani, 27 Cana, 23 Onazi, 7 Ederson, 38 Cataldi, 18 Kozak, 28 Saha, 50 Lombardi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Mauri-Ederson 60-40%. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Konko, Hernanes, Lulic, Radu. INDISPONIBILI Brocchi (stagione finita), Klose (30 giorni), Konko (40 giorni), Stankevicius (10 giorni). ALTRI Cavanda, Diakite, Foggia, Zarate. DRITTE Sì Floccari No Dias

45

PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 6 Sissoko, 92 Romulo, 19 Llama, 14 Mati Fernandez, 27 Wolski, 9 El Hamdaoui, 30 Toni, 18 Larrondo. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Tomovic–Roncaglia 60-40%, Ljajic–Toni 70–30% SQUALIFICATI Aquilani (1). DIFF. Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Pasqual. INDISP. Camporese (90 giorni), Rossi (60 giorni), Hegazi (60 giorni). ALTRI Capezzi. DRITTE Sì Borja Valero No Migliaccio


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTE LE STATISTICHE DEI PROTAGONISTI DELLA 28a GIORNATA

PORTIERI GIOCATORE ABBIATI (MIL) AGAZZI (CAG) AGLIARDI (BOL) AMELIA (MIL) ANDUJAR (CAT) AVRAMOV (CAG) BELEC (INT) BENUSSI (PAL) BERNI (SAM) BIZZARRI (LAZ) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CONSIGLI (ATA) COPPOLA F. (TOR) CURCI (BOL) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (NAP) FARELLI (SIE) FREY S. (GEN) FRISON (CAT) GILLET (TOR) GOICOECHEA (ROM) MARCHETTI (LAZ) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (UDI) PAVARINI (PAR) PEGOLO (SIE) PELIZZOLI (PES) PERIN (PES) POLITO (ATA) PUGGIONI (CHI) ROMERO (SAM) ROSATI (NAP) RUBINHO (JUV) SAVELLONI (PES) SORRENTINO (PAL) STEKELENBURG (ROM) STORARI (JUV) TZORVAS (GEN) UJKANI (CHI) VIVIANO (FIO)

MEDIA VOTO 5.92 6.15 5.95 5.78 6.09 6.00 5.83 6.17 5.90 6.00 6.07 6.12 6.00 6.00 6.02 6.17 6.21 5.71 6.34 6.30 5.58 6.11 6.08 6.21 6.75 6.15 6.25 5.79 6.09 6.23 5.96 6.25 5.89 6.03

MAGIC MEDIA 4.86 4.66 4.59 4.17 4.83 4.50 4.50 4.50 4.50 5.08 5.34 4.90 5.43 4.00 5.15 4.69 4.96 3.97 5.32 5.18 4.29 4.67 5.17 4.93 6.75 4.10 5.25 4.14 5.17 4.73 4.21 6.25 4.26 5.12

MAGIC MESE 5.50 4.38 5.13 5.88 4.88 5.50 5.88 5.38 4.25 4.25 3.75 5.50 5.25 4.25 4.75 4.25 3.50 7.13 5.88 5.00 4.75

MAGIC CAMPO 4,88 5 4,59 3,1 4,27 5,75 5,5 4 5,83 4,8 5,33 4,58 5 4 5,19 4,31 5,11 4,11 5,68 5,95 3,63 5,3 5,5 4,42 7,25 4,42 5 4,5 4,45 5,23 3,93 6,25 4,72 4,8

OPTA INDEX 677 614 929 1512 1404 988 821 1121 1014 384 630 507 785 1076 653 757 927 488 1488 993 1030 590

GAZZA INDEX 61 R 68 S 40 a 39 S 52 a a a a a a 78 R 83 R a 83 a a R a 76 a a 70 S a 62 a 38 S 63 R 61 R a 66 S a 65 S R 73 R a a 78 a a a a 84 a 62 R a a 50 a 55 S

MAGIC MEDIA 6.06 5.55 5.60 6.00 6.75 5.87 5.65 5.43 5.41 5.37 5.92 5.64 6.15 6.44 5.75 5.79 5.50 5.60 5.12 6.04 5.42 6.07 5.15 5.12 5.76 6.00 6.30 5.50 5.80 5.57 5.80 5.75 5.50 5.96 6.20 5.75 5.58 6.25 5.45 5.33 5.90 5.73 6.38 5.89 5.67 6.31 5.80 5.61 5.40 5.58 5.21 5.88 5.73 5.71 5.56 5.67

MAGIC MESE 6.33 5.38 5.63 5.50 5.75 6.13 6.00 5.67 5.17 5.00 5.75 5.50 6.50 6.33 6.00 5.88 5.67 5.00 5.33 5.63 6.50 5.50 5.75 7.00 5.83 5.75 8.00 6.25 5.17 6.63 5.63 5.50 7.00 6.38 6.00 5.50 5.25 6.00 6.00 -

MAGIC CAMPO 5,63 5,5 5,55 6,33 7 6,05 5,59 5,43 5,1 5,5 6,17 5,63 6,35 6,22 5,56 5,83 5,3 5,72 6 6,38 5,45 6,13 5,42 5,08 5,5 6,27 5,27 5,75 5,83 5,58 6 5,43 5,88 6,21 6,83 5,83 6 5,36 5 5,96 5,88 6,1 6,09 5,45 6,44 5,92 5,75 5,25 5,72 5,5 5,95 6 5,88 5,38 5,5

OPTA INDEX 1109 768 600 472 929 974 602 563 618 525 1003 198 984 668 560 347 435 507 321 665 791 350 601 338 1125 488 451 821 830 393 -48 -107 552 1004 462 304 754 938 915 869 657 662 -142 822 -6 450 -

GAZZA INDEX 73 a 67 a 48 a 63 S 73 a 74 a 56 a 69 a 74 a 67 a a 80 R 48 a 79 a 68 a 49 R a 62 R 45 a a 60 S 71 a 75 a 58 S 76 a 51 a a 81 a 76 a a S 53 a a 49 S 60 a 78 R S 53 S a 63 a 66 R 72 a 63 a 65 S 67 a 79 a 71 a 68 R 80 R a 66 S S 70 R 55 R a 66 a a

DIFENSORI GIOCATORE ABATE (MIL) ACERBI (CHI) ALVAREZ P.S. (CAT) ANDREOLLI (CHI) ANGELLA (UDI) ANTONELLI (GEN) ANTONSSON (BOL) ARIAUDO (CAG) ARONICA (PAL) ASTORI (CAG) AUGUSTYN (CAT) AVELAR (CAG) BALZARETTI (ROM) BARZAGLI (JUV) BASTA (UDI) BELLUSCI (CAT) BELMONTE (SIE) BENALOUANE (PAR) BERARDI G. (SAM) BIANCHI ARCE (PES) BIAVA (LAZ) BOCCHETTI (PES) BONUCCI (JUV) BOVO (GEN) BRIVIO (ATA) BURDISSO (ROM) CACERES (TOR) CAMPAGNARO (NAP) CANINI (ATA) CARVALHO (BOL) CASSANI (GEN) CASTAN (ROM) CASTELLINI (SAM) CESAR (CHI) CHERUBIN (BOL) CHIELLINI (JUV) CHIVU (INT) CIANI (LAZ) COMPPER (FIO) CONTINI (ATA) COSIC (PES) COSTA (SAM) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (TOR) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DEL GROSSO (ATA) DI CESARE (TOR) DIAS (LAZ) DODO' (ROM) DOMIZZI (UDI) DRAME' (CHI) FARAONI (UDI) FELIPE (SIE) FERRI (ATA)

MEDIA VOTO 6.00 5.59 5.79 5.79 6.05 5.85 5.70 5.42 5.68 5.64 5.91 5.64 6.17 6.22 5.97 5.86 5.79 5.70 5.12 5.98 5.50 6.26 5.60 5.42 5.78 6.00 6.26 5.74 5.75 5.71 5.76 5.75 5.69 5.83 6.10 5.58 5.31 6.50 5.64 5.38 5.90 5.81 6.06 5.84 5.81 6.28 5.90 5.71 5.60 5.71 5.08 5.85 5.85 5.71 5.72 5.67

GIOCATORE FERRONETTI (GEN) FREY N. (CHI) GABRIEL DA SILVA (UDI) GAMBERINI (NAP) GARCIA (PAL) GARICS (BOL) GLIK (TOR) GRANQVIST (GEN) GRAVA (NAP) GRILLO (SIE) HERTAUX (UDI) JOKIC (CHI) JONATHAN (INT) JUAN (INT) LICHTSTEINER (JUV) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (ATA) MACEACHEN (PAR) MARCHESE (CAT) MARQUINHOS (ROM) MASIELLO S. (TOR) MBAYE (INT) MESBAH (PAR) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MORETTI E. (GEN) MORGANELLA (PAL) MORLEO (BOL) MOTTA (BOL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) MUSTAFI (SAM) NALDO (BOL) NELSON (PAL) OGBONNA (TOR) PACI (SIE) PALETTA (PAR) PASQUAL (FIO) PELUSO (JUV) PEREIRA (INT) PERICO (CAG) PIRIS (ROM) PISANO E. (GEN) PORTANOVA (GEN) POTENZA (CAT) RADU (LAZ) RAIMONDI (ATA) RANOCCHIA (INT) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (TOR) ROLANDO (NAP) ROLIN (CAT) ROMAGNOLI A. (ROM) ROMULO (FIO) RONCAGLIA (FIO) ROSI (PAR) ROSSETTINI (CAG) ROSSINI (SAM) RUBIN (SIE) SAVIC (FIO) SORENSEN (BOL) SPOLLI (CAT) STENDARDO (ATA) TEIXEIRA (SIE) TERLIZZI (SIE) TOMOVIC (FIO) TOROSIDIS (ROM) UVINI (SIE) VON BERGEN (PAL) YEPES (MIL) ZACCARDO (MIL) ZANON (PES) ZAPATA (MIL)

MEDIA VOTO 5.75 5.67 6.00 6.00 5.63 5.69 5.88 6.08 5.00 5.85 5.71 5.50 5.82 6.21 5.84 5.92 6.18 6.05 5.75 5.30 5.81 5.66 5.95 5.68 5.79 5.69 5.77 5.25 5.67 6.17 5.92 5.82 5.98 6.14 5.65 5.68 5.94 5.65 5.79 6.20 6.00 6.10 5.92 6.20 6.00 5.97 5.83 7.00 5.92 5.88 5.89 5.79 5.74 6.00 6.06 5.90 6.17 6.05 5.75 5.57 5.81 6.12 5.79 6.08 5.78 5.50 5.93

MAGIC MEDIA 5.75 5.58 5.83 6.08 5.41 5.72 5.88 6.16 4.50 5.69 5.68 5.50 5.61 6.74 5.77 5.79 6.45 6.00 5.66 5.30 6.08 5.28 5.75 5.62 5.64 5.56 5.69 5.10 5.50 6.00 7.17 5.77 6.04 5.80 6.50 5.50 5.79 5.94 5.69 5.82 6.40 6.00 6.20 6.00 6.33 6.48 5.87 5.58 8.00 6.23 6.12 6.06 5.72 5.71 6.11 6.33 5.91 6.17 6.11 5.75 5.83 5.78 6.75 5.65 5.79 5.94 5.25 5.79

MAGIC MESE 5.83 5.17 6.00 5.88 5.75 6.00 6.25 5.00 7.25 6.00 6.75 7.00 6.33 5.75 5.50 5.00 5.25 6.00 5.88 5.83 6.38 6.25 4.00 4.50 6.88 5.67 6.00 6.00 5.75 6.13 6.67 6.00 6.33 5.75 5.75 6.00 5.25 5.50 5.88 6.33 6.50 5.67 5.75 6.25 6.00 5.75 5.88 5.88 7.00 5.88 5.75 5.00 5.63

MAGIC CAMPO 6 5,75 6 5,67 5,59 5,44 5,85 6,42 5,75 5,67 6 5,65 7,05 5,85 5,57 6,28 5,91 5,44 5,5 6,29 5,35 5,78 5,61 5,45 5,5 5,81 5,17 5 7,75 5,58 5,71 6,27 6,08 5,95 5,56 5,9 5,88 5,42 6,25 6,5 6,14 6,38 6,69 5,5 5,67 6 6,42 6 6 5,65 5,55 5,8 5,78 5,86 5,86 6,45 5,75 6 5,67 7,5 5,9 5,4 5,69 5,29 5,5

OPTA INDEX 69 403 532 931 957 228 794 712 720 618 458 1021 724 354 782 911 584 576 149 549 493 353 800 546 1308 454 153 373 631 915 1113 284 -66 712 449 608 821 693 556 743 577 -73 1292 691 774 462 658 600 652 529 1044 741 919 275 455 632 894 691 665 565 404 709

GAZZA INDEX a 62 a R 73 a 82 R 48 S 74 a 69 a S a 67 R 67 a a 69 a 82 a 70 S 77 R a 56 a 65 a 68 S a a 56 S 59 a 64 a 71 R 60 a 54 a 93 a a a a a 60 a 53 S 66 a 68 a 78 a 67 S 58 R 60 R 61 S 67 a a 73 S 82 R 76 a 64 a 69 a a S R 63 S 62 S 64 R 72 a 62 a 72 S 58 S 65 a 54 a 88 R a 66 a 60 R S a 79 a 62 R 60 R 64 R 63 a

OPTA INDEX 825 776 582 383 195 400 518 611 611 704 745 127 371 377 586 328 826 394 976 1107 419 642 46 510

GAZZA INDEX a 74 a 56 a 70 R 57 R a 56 S a 56 a 62 a 68 a a 48 a 62 R a a 65 a 71 a 39 S 73 a 63 R 69 R 58 R 68 a 58 R 93 R 71 a 76 S 67 R a 71 a

CENTROCAMPISTI GIOCATORE AGRA (SIE) ALLAN (UDI) ALMIRON (CAT) ALVAREZ R. (INT) AMBROSINI (MIL) AMPUERO (PAR) ANGELO (SIE) ANSELMO (PAL) ARMERO (NAP) ASAMOAH (JUV) BADU (UDI) BAKIC (TOR) BASHA (TOR) BEHRAMI (NAP) BENASSI (INT) BENTIVOGLIO (CHI) BERTOLACCI (GEN) BIABIANY (PAR) BIAGIANTI (CAT) BIONDINI (ATA) BIRSA (TOR) BJARNASON (PES) BLASI (PES) BOATENG (MIL) BOLZONI (SIE) BONAVENTURA (ATA) BORJA VALERO (FIO) BRIENZA (ATA) BRIGHI (TOR) CABRERA (CAG) CAMBIASSO (INT)

MEDIA VOTO 5.25 6.04 6.12 5.46 6.07 5.72 5.57 5.54 6.08 5.87 5.95 6.15 7.00 5.88 6.20 5.94 5.88 6.11 5.76 5.35 5.55 5.66 6.24 6.46 5.71 6.09 5.50 6.06

MAGIC MEDIA 5.25 6.00 6.48 5.77 5.86 5.78 5.43 5.42 6.45 5.83 6.14 5.94 6.50 6.38 6.35 5.81 5.73 7.06 6.09 4.95 5.75 5.59 6.88 6.81 5.92 6.41 5.00 6.56

MAGIC MESE 5.25 6.25 8.00 6.38 6.00 6.00 5.25 6.00 6.13 6.00 6.88 5.75 5.67 7.50 6.25 4.83 7.25 5.00 8.50 6.63 5.67 5.75 6.25

MAGIC CAMPO 5,25 6,25 5,72 5,44 5,43 5,6 5,5 5,5 6,35 5,92 5,6 5,73 6,5 6,44 6,63 5,83 5,67 6,13 6,56 5 5,55 5,5 6,46 6,54 6,56 6,06 6,54

GIOCATORE CANA (LAZ) CASARINI (CAG) CASCIONE (PES) CASTRO (CAT) CAZZOLA (ATA) CHRISTODOULOPOULOS (BOL) CIGARINI (ATA) COFIE (CHI) CONSTANT (MIL) COSSU (CAG) CUADRADO (FIO) D'AGOSTINO (PES) DE ROSSI (ROM) DELLA ROCCA (SIE) DESSENA (CAG) DIAMANTI (BOL) DONADEL (NAP) DONATI (PAL) DOSSENA (PAL) DZEMAILI (NAP) EDERSON (LAZ) EKDAL (CAG) EL KADDOURI (NAP) ESTIGARRIBIA (SAM) FAURLIN (PAL) FERNANDEZ M. (FIO) FLAMINI (MIL) FLORENZI (ROM) FORMICA (PAL) GARGANO (INT) GAZZI (TOR) GIACCHERINI (JUV) GIORGI (ATA) GOBBI (PAR) GOMEZ (CAT) GONZALEZ (LAZ) GUANA (CHI) GUARENTE (BOL) GUARIN (INT) HAMSIK (NAP) HERNANES (LAZ) HETEMAJ (CHI) ILICIC (PAL) INLER (NAP) ISLA (JUV) IZCO (CAT) JANKOVIC (GEN) JORQUERA (GEN) KOVACIC (INT) KRHIN (BOL) KURTIC (PAL) KUZMANOVIC (INT) LAMELA (ROM) LEDESMA (LAZ) LJAJIC (FIO) LLAMA (FIO) LODI (CAT) LUCCA (ROM) LUCIANO (CHI) LULIC (LAZ) MAGGIO (NAP) MAICOSUEL (UDI) MANNINI (SIE) MARCHIONNI (PAR) MARCHISIO (JUV) MARESCA (SAM) MARQUINHO (ROM) MARRONE (JUV) MAURI (LAZ) MERKEL (UDI) MIGLIACCIO (FIO) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORRONE (PAR) MUNARI (SAM) MUNTARI (MIL) NAINGGOLAN (CAG) NINIS (PAR) NOCERINO (MIL) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALLADINO (PAR) PALOMBO (SAM) PAROLO (PAR) PASQUATO (BOL) PAZIENZA (BOL) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (UDI) PEREZ (BOL) PERROTTA S. (ROM) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (SAM) QUINTERO (PES) RADOVANOVIC (ATA) RENAN (SAM) RICCHIUTI (CAT) RIGONI L. (CHI) RIGONI M. (GEN) RIOS (PAL) RIVEROLA (BOL) RODRIGUEZ M. (SAM) ROSINA (SIE) SALIFU (CAT) SAMPIRISI (CHI) SANTANA (TOR) SCHELOTTO (INT) SCIACCA (CAT)

MEDIA VOTO 5.91 5.75 5.70 6.17 5.82 6.50 6.05 5.80 6.06 6.09 6.29 5.75 5.50 5.88 5.72 6.34 6.00 5.79 5.85 5.78 5.40 6.00 6.00 5.70 6.00 5.93 5.72 6.13 6.00 5.86 6.08 6.09 5.59 5.90 6.28 6.00 6.03 5.75 6.07 6.43 6.12 5.88 5.80 6.19 5.70 6.20 5.96 5.71 5.50 5.81 5.75 5.60 6.07 6.24 5.97 5.50 6.19 5.94 5.85 5.93 5.54 5.40 6.11 6.38 6.04 5.82 6.00 6.07 5.43 6.08 6.00 5.86 5.50 5.90 5.83 6.15 5.81 5.50 6.04 6.25 5.81 6.00 6.58 5.83 5.80 5.64 5.62 5.96 6.11 6.14 6.39 6.53 6.09 6.35 6.17 6.00 5.62 5.00 5.67 5.93 5.64 5.61 5.50 5.98 6.17 5.32 5.92 5.72 -

MAGIC MEDIA 5.73 6.30 5.72 6.65 5.61 6.00 6.28 6.10 6.09 6.22 6.48 6.08 5.47 5.75 5.81 7.10 6.00 5.65 5.95 5.89 6.00 6.00 6.50 5.98 6.00 5.70 5.67 6.54 6.88 5.82 6.21 6.55 5.88 5.88 7.04 6.17 6.05 5.96 6.61 7.65 7.02 5.74 6.43 6.67 5.80 6.28 6.50 5.36 5.50 5.81 5.68 5.60 7.46 6.16 6.41 5.67 7.02 6.00 6.06 5.96 6.60 6.00 5.20 6.19 6.88 6.62 6.25 6.00 6.54 5.79 6.23 6.19 5.98 5.50 6.13 5.67 6.22 5.94 5.78 6.26 6.25 5.75 6.75 6.50 6.00 6.83 5.50 5.50 6.27 5.94 6.88 6.93 6.39 6.68 7.21 6.52 6.17 5.50 5.00 5.67 5.91 6.25 5.92 5.75 6.24 6.17 5.21 6.28 5.90 -

MAGIC MESE 5.67 5.50 6.00 5.50 6.00 6.50 7.00 6.33 6.25 4.83 5.25 5.00 7.25 5.50 5.00 5.88 7.13 6.25 6.25 7.75 6.17 6.13 5.33 6.00 6.13 5.88 6.17 5.17 5.88 5.63 5.33 5.50 6.50 6.38 5.50 5.50 5.63 6.50 5.83 7.63 7.88 5.75 6.63 5.50 5.67 6.17 6.75 6.33 5.67 5.50 6.25 5.75 6.25 5.13 7.75 5.33 6.50 6.13 8.25 7.13 5.50 6.88 7.00 7.38 5.75 6.67 5.50 6.00 7.13 5.25 7.00 -

MAGIC CAMPO 5,64 5,5 5,4 6,54 5,94 6,44 6,6 5,83 6,17 6,23 6,08 5,11 5,38 5,65 6,68 6 5,7 6 5,75 7,25 6,33 6,5 5,77 6 6,19 5,6 6,96 6,5 5,54 6,14 6,31 5,64 5,92 6,19 6,27 6,22 5,43 7,17 7,42 6,58 5,7 6,35 5,83 5,67 6 6,83 5,3 5,6 5,89 6 6,91 6,35 5,72 6 7,04 6 6,19 6,19 6,4 6,38 4,83 5,83 7,08 6,43 6,61 6,17 6,62 6,33 6,33 5,91 5,9 6 6,64 5,75 6,42 6,17 5,65 6,1 6,25 6,25 5,5 6,67 6,13 5,33 5,33 6 6,88 5,5 6,75 7,1 6,06 6,94 8 5,94 6,25 5,67 5 5 5,88 6,5 6,44 5,5 5,61 6,5 4,63 6,05 6,44 -

OPTA INDEX 314 695 714 639 237 560 584 840 587 731 799 760 568 389 1121 986 338 194 194 735 493 768 642 119 334 616 730 647 291 151 638 532 786 528 872 712 280 708 964 600 234 404 770 562 328 833 508 1080 208 879 133 763 718 376 546 536 693 531 108 53 353 1054 283 778 819 300 632 585 443 24 311 325 377 649 377 705 520 462 1013 410 849 573 951 243 142 134 863 189 826 722 99 295 452 -

GAZZA INDEX 60 S R 69 R 51 a 71 R S 64 a 61 R 66 a 67 a 62 S 73 a 55 R a 58 R 73 a a 82 a 68 R 49 S a 68 a a 66 R S 42 a 63 S 48 S a 72 R 70 a 67 a 70 S 55 S 51 a 66 a 64 a 38 a 70 a 69 a 71 a 51 S 76 R 70 R S 50 a 48 a R S 59 a 72 a S 63 a 67 R 70 S R 61 a a 49 a 72 S 64 R 61 R a 63 a 66 a 45 a 60 S S 59 S a 53 S 73 a 72 a a 47 S a 70 a a 61 a 62 a a S a S 58 S S 38 a a 72 R 55 S R 79 a 53 S 65 a 69 S 72 a 61 R a a a 66 a 53 S 80 a a a 71 a a 36 S 58 a 71 R a

GIOCATORE SCULLI (PES) SESTU (SIE) SEYMOUR (CHI) SISSOKO (FIO) SORIANO (SAM) STANKOVIC (INT) STEVANOVIC (TOR) STOIAN (CHI) STRASSER (PAR) TACHTSIDIS (ROM) TADDEI (ROM) TAIDER (BOL) TOGNI (PES) TOZSER (GEN) TRAORE (MIL) VALDES (PAR) VALIANI (SIE) VARGAS J. (GEN) VERRE (SIE) VIVES (TOR) WEISS (PES) WOLSKI (FIO) ZANETTI (INT) ZIELINSKI (UDI) ZUNIGA (NAP)

MEDIA VOTO 5.50 6.07 5.69 6.00 5.62 6.25 5.62 5.83 5.66 5.33 5.72 6.07 5.66 5.00 6.07 5.97 6.15 5.33 5.87 5.83 5.90 5.75

MAGIC MEDIA 5.00 6.32 5.53 6.00 5.56 6.00 6.12 6.50 5.71 5.25 5.83 6.36 5.69 5.00 6.14 6.55 6.08 5.33 5.67 6.36 6.00 5.92 5.73

MAGIC MESE 6.33 6.00 6.00 6.00 7.00 7.17 6.00 5.63 6.25 5.75 6.00 4.25 5.88 5.67

MAGIC CAMPO 6,18 5,78 6 5,81 5,5 7 6,88 5,89 5,5 5,75 6 5,71 6,25 6,39 6,3 5,5 5,81 6,13 6 6,25 5,5

OPTA INDEX -66 359 486 135 83 110 471 -172 125 993 473 87 526 251 390 -45 405 376 712 561

GAZZA INDEX R 62 S 57 R a 49 S S 65 a 45 a R 45 S a 67 R a 59 S a 63 a 60 R 58 R a 62 S 60 S a 75 a a 59 a

MAGIC MESE 4.50 6.38 8.17 5.50 5.33 7.00 6.25 6.63 5.63 6.00 5.17 8.17 5.13 5.50 6.50 6.50 7.17 5.83 7.17 8.63 6.50 6.63 5.75 5.75 6.25 6.75 7.63 5.63 7.88 7.75 8.50 6.63 5.75 5.83 5.50 5.83 4.75 7.75 5.17 5.38 5.50 6.67 7.63 7.50 8.50 6.38 5.83 9.17 6.13 -

MAGIC CAMPO 4,75 7,09 7,25 5,86 7,46 7 6 6,64 7,67 5,83 5,63 6 5,17 7,88 8,36 5,86 5,58 7 8,63 6 7 6,55 7,19 8,88 6,67 6,7 7,08 6,28 6,54 7 6,35 6,63 6,27 6,25 5,64 6,35 9,5 5 5,5 9 7,29 7,4 8 5,13 7,83 6,86 6,17 6 7,17 7,18 6,58 5,27 7,25 5 7,94 6,7 6,61 5,25 7,79 7 7,21 6,33 5,75 6 5,13 6,63 7,5 6,96 7,38 6,45 5,77 6,88 7,04 4,69

OPTA INDEX 228 556 1236 530 153 764 -40 259 769 260 -60 17 98 385 1106 521 535 759 581 46 519 298 866 681 873 688 344 701 570 632 662 76 600 122 1191 684 801 621 418 247 -15 -9 79 111 485 77 301 -32 451 1037 207 435 191 1571 43 386 -51 294 123 335 103 225 785 672 699 834 254 360 1321 742 12

GAZZA INDEX 48 S 61 a S 54 a 53 S 62 R S 50 a 60 a S a 43 a a a a 78 a 54 S 58 R 59 a 77 a 68 R S 60 S 57 R 43 a 65 a S 75 a 63 S 46 R 53 a 56 S a 58 S 60 R 44 R 54 a 46 R 61 a a R R a 52 S 48 a a 62 S R 64 a 48 R S a 43 a 75 R 43 S 48 S R S 78 R 42 R 54 S a 48 S a 48 a 46 S R a a R a a 62 S 66 a 63 S 59 a 50 S 41 R 66 a 59 a 45 S

ATTACCANTI GIOCATORE ABBRUSCATO (PES) AMAURI (PAR) BALOTELLI (MIL) BARRETO D.S. (TOR) BELFODIL (PAR) BIANCHI (TOR) BOGDANI (SIE) BOJAN (MIL) BORRIELLO (GEN) BOSELLI (PAL) BUDAN (ATA) CALAIO' (NAP) CAMPOS TORO (UDI) CANI (CAT) CARAGLIO (PES) CASSANO (INT) CAVANI (NAP) CELIK (PES) DE LUCA (ATA) DENIS (ATA) DI NATALE (UDI) DOUKARA (CAT) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL HAMDAOUI (FIO) EL SHAARAWY (MIL) EMEGHARA (SIE) FABBRINI (PAL) FLOCCARI (LAZ) GABBIADINI (BOL) GILARDINO (BOL) GIOVINCO (JUV) HAUCHE (CHI) IBARBO (CAG) ICARDI (SAM) IMMOBILE (GEN) INSIGNE (NAP) JONATHAS (TOR) JOVETIC (FIO) KEKO (CAT) KOZAK (LAZ) LARRONDO (FIO) LIVAJA (ATA) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (SAM) MENGA (TOR) MICCOLI (PAL) MOSCARDELLI (BOL) MURIEL (UDI) NENE' (CAG) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (ROM) OSVALDO (ROM) PALACIO (INT) PALOSCHI (CHI) PANDEV (NAP) PAOLUCCI (SIE) PARRA (ATA) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PINILLA (CAG) POZZI (SIE) QUAGLIARELLA (JUV) RANEGIE (UDI) REGINALDO (SIE) ROBINHO (MIL) ROCCHI (INT) ROSSI G. (FIO) ROZZI (LAZ) SAHA (LAZ) SAMASSA (CHI) SANSEVERINO (PAL) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (PAR) SAU (CAG) THEREAU (CHI) THIAGO (CAG) TONI (FIO) TOTTI (ROM) VUCINIC (JUV) VUKUSIC (PES)

Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio. La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica tenendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.

MEDIA VOTO 5.53 5.90 6.62 5.73 5.93 5.90 5.36 6.07 6.05 5.70 5.83 5.81 6.00 5.50 5.12 6.13 6.33 5.64 5.67 5.80 6.12 6.12 5.69 6.18 5.97 6.44 6.42 5.70 6.00 6.00 5.98 5.92 6.05 6.03 5.62 6.02 5.29 6.20 6.50 5.14 5.50 6.10 6.00 5.83 6.17 5.42 6.00 5.75 6.21 6.00 6.02 6.02 5.85 5.68 5.60 5.17 6.18 5.64 5.90 5.40 5.89 5.62 5.17 5.88 5.36 5.00 5.30 6.50 6.12 5.97 6.30 5.98 5.76 6.05 6.71 6.00 5.28

MAGIC MEDIA 5.74 6.76 9.62 5.82 6.80 6.73 6.07 6.75 7.00 5.70 6.67 6.11 6.00 5.00 5.12 7.48 8.42 6.18 5.79 6.87 8.04 6.00 6.22 6.80 6.53 8.31 8.33 6.10 6.92 6.70 7.13 6.90 6.23 7.39 6.33 6.58 5.25 7.64 9.50 5.00 6.38 7.30 7.18 6.80 6.94 5.36 7.04 6.47 6.21 7.00 7.36 7.36 7.42 6.02 6.80 5.00 7.88 6.28 6.09 5.30 7.46 5.94 6.50 6.42 5.29 6.00 5.00 5.10 6.50 6.62 6.93 7.70 6.60 6.11 7.10 8.06 6.91 5.25


LA GAZZETTA DELLO SPORT

22

SERIE B

VENERDÌ 8 MARZO 2013

L’INCHIESTA

4 Silvestri guida la carica dei n.1 A

I TOP PER I VOTI Ecco i migliori portieri di Serie B (medie voto della Gazzetta) tra quelli con almeno 5 partite valutate e e non oltre i 23 anni

S SILVESTRI (Padova) 6,55 LEALI (Lanciano) 6,52 FIORILLO (Livorno) 6,39 LAMANNA (Bari) 6,29 IACOBUCCI (Spezia) 6,26 NOCCHI (Juve Stabia) 6,25

IN RAMPA DI LANCIO

Il portiere del Padova piace al Tottenham, ma il futuro è anche di Bardi e Leali GIULIO DI FEO

L’ultimo della stirpe è Marco Silvestri da Castelnuovo ne’ Monti, 22 anni appena compiuti. Da un paio di mesi s’è preso da titolare la porta del Padova, e lunedì nel derby vinto a Verona ha fatto almeno 4 parate di quelle che fanno la differenza, che non tutti fanno. Cifre alla mano nessun altro portiere di B è come lui (10 partite, 6,55 di media voto), ma quelle non dicono tutto, specie se si parla di giovani. Spesso contano le basi, e Silvestri ne ha di solidissime: nelle giovanili del Modena l’ha forgiato Ermes Fulgoni, che in passato aveva fatto lo stesso con Buffon. E poi il fisico, 1.91 cm., gambe scattanti e braccia lunghe, oltre a tecnica invidiabile e carisma. Il ragazzo è targato Chievo, felice intuizione del d.s. Sartori che lo prelevò dal Modena un paio

Diversi i giovani in evidenza: questa nidiata è nata in uno stage del 2008 e adesso... di anni fa, e ora ha il futuro davanti. Quello immediato è domani, c'è il derby col Vicenza. Più in là, invece, c'è il mercato. Silvestri è a Padova in prestito (un anno dopo Perin, a conferma che questi i portieri li sanno prendere) e secondo una promessa non scritta coi gialloblù dovrebbe restarci un altro anno, ma l'esplosione ha fatto drizzare parecchie antenne. Il Tottenham, per esempio, è venuto a vederlo un paio di volte: relazioni positivissime. Nidiata Silvestri è l'ultimo in ordine di esplosione, e la stirpe è quella dei giovani portieri italiani, destinata a far rinverdire

una tradizione che ha visto qualche anno buio. Il seme lo gettò nel 2008 Rocca, oggi c.t. dell'Under 15 e all'epoca vice di Casiraghi: la A era un florilegio di stranieri, e lui convocò i 23 migliori 16-18enni per uno stage con Peruzzi, Castellini, Pazzagli e Bordon. In quella lista c'era anche Silvestri oltre a tanta della B di oggi. Bardi per esempio che l'Inter guarda crescere bene a Novara ed è titolare con l'Under 21. C'era pure Colombi, il futuro dell'Atalanta che al momento sta tra i pali a Modena: ha 21 anni ma ne dimostra 10 in più, va matto per i film di Jean Reno e mostra la stessa freddezza del francese in Leon. O Pinsoglio e Seculin, passato da star nelle Primavera di Juve e Fiorentina e attualmente alla ricerca di continuità (fondamentale, per un portiere) in B. Sorprese Una certezza, a 20 anni appena fatti, è Leali. Il Bre-

Marco Silvestri, 22 anni, portiere e rivelazione del Padova IPP

scia lo fece esordire in A con Corioni che lo descriveva come il nuovo Buffon, e infatti un anno dopo l'ha preso proprio la Juve (3,5 milioni) per poi prestarlo a Lanciano. Scelta azzeccata, il ragazzo fa esperienza e belle parate, e l'anno prossimo i bianconeri meditano di alzare il target del prestito, magari una A a salvarsi, alla Perin. La Juve controlla anche Nocchi, bravo a Castellammare dopo tanta gavetta più in basso, mentre il Genoa guarda ai progressi di Lamanna, confermatosi bene al secondo anno a Bari. Riscoperte? Lanni a Grosseto, ex Roma e riemerso a buoni livelli, e soprattutto Fiorillo. Pure lui con quella scomodissima etichetta di Leali, e dato quasi per perso dopo una girandola di prestiti infruttiferi e tribune. A Livorno l'hanno rispolverato in assenza di Mazzoni: 17 gare che parevano tornati i vecchi tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Francesco Bardi, 21 anni, gioca nel Novara, è titolare nell’Under 21 ed è di proprietà dell’Inter

S Nicola Leali, 20 anni, gioca nel Lanciano ma è della Juve che l’ha pagato 3,5 milioni al Brescia

La 30a giornata (domani, ore 15) ARRIVA IL SASSUOLO E CASTORI CARICA I TIFOSI DEL VARESE: «VOGLIO UNA BOLGIA» CLASSIFICA SQUADRE

PT

SASSUOLO LIVORNO VERONA EMPOLI VARESE (-1) PADOVA BRESCIA JUVE STABIA MODENA (-2) ASCOLI (-1) CITTADELLA NOVARA (-5) TERNANA LANCIANO CESENA CROTONE (-2) SPEZIA REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)

64 57 53 46 46 42 40 39 37 36 36 35 34 34 34 33 33 31 29 28 22 19

PARTITE G V N P 29 20 4 5 29 17 6 6 29 15 8 6 29 12 10 7 29 13 8 8 29 10 12 7 29 9 13 7 29 10 9 10 29 10 9 10 28 10 7 11 29 9 9 11 29 11 7 11 29 8 10 11 29 7 13 9 29 8 10 11 28 9 8 11 29 8 9 12 29 7 12 10 29 9 9 11 29 6 10 13 29 5 7 17 29 5 10 14

RETI F S 59 25 54 36 41 23 48 41 39 35 34 31 37 31 42 41 37 35 38 40 33 40 43 31 27 30 32 41 33 47 27 35 38 47 27 35 34 33 31 40 23 47 32 45

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Venerdì 15, ore 19 REGGINA CESENA (1 1). ore 21 VERONA LIVORNO (2 0). Sabato 16, ore 15 BRESCIA BARI (1 1); EMPOLI LAN CIANO (3 0); GROSSETO MODENA (0 0); JUVE STA BIA ASCOLI (4 2); NOVARA CROTONE (1 2); PADO VA PRO VERCELLI (2 1); SASSUOLO CITTADELLA (0 1); SPEZIA VARESE (0 0); VICENZA TERNANA (0 0).

IL POSTICIPO

Crotone-Cesena si gioca lunedì: arbitra Abbattista Il programma della giornata sarà completato lunedì dal posticipo tra Crotone e Cesena (ore 20.45). Arbitra Abbattista di Molfetta. B ITALIA Torna la B Italia, la rappresentativa della Serie B. Lunedì 11 e martedì 12 a Novarello la selezione guidata da Massimo Piscedda farà un raduno con un’amichevole in famiglia alle 10.30 di martedì. B SOLIDALE Domenica saranno

inaugurati il Centro di comunità di Medolla e il Centro di comunità di Stuffione, entrambi nel Modenese. Sono progetti di ricostruzione post terremoto a cui sono stati destinati i 150mila euro raccolti dalla Lega di B negli ultimi playoff e playout e consegnati il 24 agosto dal presidente Andrea Abodi alla Caritas italiana.

ASCOLI EMPOLI

BARI JUVE STABIA

Morosini e Colomba no Feczesin accanto a Zaza

Tallo il sostituto di Caputo Ancora fiducia a Polenta

Confermato il 4-3-2-1 Corvia è l’unica punta

Mancino, super recupero Moriero non cambia

Confronto con Caliendo Resta la fiducia a Marcolin

ASCOLI Seduta defatigante per chi è stato impiegato nel recupero di Cesena. Lavoro differenziato per Morosini e Colomba, entrambi indisponibili. In attacco, accanto a Zaza, si giocano una maglia Feczesin e Soncin, col primo favorito. Silva potrebbe fare turnover a centrocampo, facendo riposare Di Donato a vantaggio di Fossati. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Feczesin, Morosini, Pasqualini, Russo e Soncin. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Gomis; Prestia, Peccarisi, Faisca; Scalise, Loviso, Fossati, Capece, Pasqualini; Feczesin, Zaza. All. Silva.

BARI Bellomo e Rossi rientrano dopo aver scontato un turno di squalifica. Ancora costretto ai box Romizi, a centrocampo potrebbe essere confermato anche stavolta Polenta con l’innesto di Altobello in retroguardia. Tallo è il maggior candidato alla sostituzione dello squalificato Caputo. SQUALIFICATI Caputo e Ceppitelli. DIFFIDATI Caputo, Iunco, Ristovski, Sciaudone e Sabelli. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Lamanna; Ristovski, Altobello, Dos Santos, Rossi; Bellomo, Polenta, Sciaudone; Iunco, Tallo, Ghezzal. All. Torrente.

BRESCIA Subito al lavoro il giorno dopo il colpo di Modena. Si va verso la conferma dell’albero di Natale, che ha fruttato le vittorie esterne di Lanciano e Modena, con gli stessi interpreti. L’unica novità è il ritorno di Caldirola: prende il posto di Antonio Caracciolo, unico fermato dal giudice sportivo. Parte in panchina Andrea Caracciolo, nonostante il gol-vittoria a Modena. SQUALIFICATI Ant. Caracciolo. DIFFIDATI Rossi, Lasik, Mitrovic e Saba. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) Arcari; Zambelli, De Maio, Caldirola, Daprelà; Finazzi, Budel, Rossi; Felipe, Scaglia; Corvia. All. Calori.

GROSSETO Moriero recupera Mancino, che ha smaltito a tempo di record il risentimento muscolare che lo ha messo fuori gioco con il Sassuolo. Sono tornati in gruppo anche Iorio e Belardi. Il tecnico pensa di riproporre lo schieramento di sabato e l’unico dubbio riguarda Crimi o Mandorlini al fianco di Delvecchio. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mandorlini, Rigione, Lupoli e Som. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-1-1) Lanni; Donati, Padella, Barba, Calderoni; Mancino, Crimi, Delvecchio, Som; Soddimo; Piovaccari. All. Moriero.

MODENA Faccia a faccia tra squadra e il manager Caliendo dopo la sconfitta contro il Brescia. Difficile il recupero di Zoboli, torna a disposizione Signori in lotta per una maglia con Mazzarani. In attacco Marcolin (non rischia nonostante i soli 5 punti nel girone di ritorno) potrebbe concedere una chance a Stanco che ha convinto nelle ultime due partite. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dalla Bona, Gulan e Pagano. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Colombi; Nardini, Gozzi, Andelkovic, Perna; Osuji, Moretti, Signori; Lazarevic, Ardemagni, Stanco. All. Marcolin.

Sarri ritrova Saponara Ma Pratali lo preoccupa

Cellini-Bruno in attacco Ancora Seculin tra i pali

Aglietti, difesa ridisegnata Fernandes nel tridente

Moras è out, Sgrigna fuori Albertazzi per Martinho

Giannetti lavora in gruppo L’unico a parte è Paolucci

EMPOLI Ancora incognita sull’infortunio a Pratali: la schiena è ancora bloccata, si attendono risposte sulla risonanza magnetica, si teme una distorsione al bacino. Sarri recupera Saponara, Regini e Laurini. In difesa manca anche Tonelli (naso rotto): Romeo è in vantaggio su Accardi. Signorelli per Valdifiori squalificato. SQUALIFICATI Valdifiori. DIFFIDATI Regini. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Bassi; Laurini, Romeo, Regini, Hysaj; Moro, Signorelli, Croce; Saponara; Tavano, Maccarone. All. Sarri.

JUVE STABIA Braglia è orientato a schierare un 4-4-2 con Caserta, se recupera, a dar man forte alle punte e Jidayi vertice basso davanti alla difesa. Tra i pali confermato Seculin, in difesa rientra Figliomeni a fianco di Scognamiglio. Sulle fasce Zito ed uno tra Verdi, favorito, ed Acosty mentre in attacco parte il tandem Cellini-Bruno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nocchi, Acosty e Figliomeni. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Seculin; Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo; Verdi, Jidayi, Mezavilla, Zito; Bruno, Cellini. All. Braglia.

NOVARA Aglietti ridisegna la difesa, recuperando Colombo a destra e spostando nuovamente Perticone al centro al posto dello squalificato Lisuzzo. In attacco difficile il recupero di Lepiller, Fernandes verso la conferma nel tridente. SQUALIFICATI Lisuzzo. DIFFIDATI Alhassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Buzzegoli, Lisuzzo, Ludi, Perticone e Seferovic. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Bardi; Colombo, Perticone, Ludi, Crescenzi; Marianini, Buzzegoli, Pesce; Gonzalez, Seferovic, Fernandes. All. Aglietti.

VERONA Meno grave del previsto l’infortunio muscolare rimediato da Moras: l’ecografia ha dato esito negativo, comunque gioca Ceccarelli. Torna a disposizione Bacinovic dopo le tre giornate di squalifica. Fermato Martinho per un turno, al suo posto pronto Albertazzi. In attacco torna Carrozza, che prende il posto di Sgrigna. SQUALIFICATI Martinho. DIFFIDATI Bacinovic e Cacciatore. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Rafael; Cacciatore, Ceccarelli, Maietta, Albertazzi; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Carrozza. All. Mandorlini.

CITTADELLA Dopo la lunga assenza per i problemi all’adduttore, da un paio di giorni è tornato in gruppo Giannetti, l’unico che si allena a parte è Paolucci per una botta alla caviglia. Gli emiliani hanno regalato al presidente del club «Belve Granata» due biglietti per il settore Vip. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biraghi, Coly, De Vito, Di Roberto e Schiavon. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz; Sosa, Gasparetto, Pellizzer, De Vito; Busellato, Baselli, Schiavon; Minesso, Di Carmine, Dumitru. All. Foscarini.

ARBITRO Fabbri di Ravenna

ARBITRO Palazzino di Ciampino

ARBITRO Tommasi di Bassano

ARBITRO Borriello di Mantova

ARBITRO Di Paolo di Avezzano

(3-0)

PADOVA VICENZA

BRESCIA NOVARA

(1-2)

PRO VERCELLI LANCIANO

GROSSETO VERONA

(2-4)

TERNANA SPEZIA

MODENA CITTADELLA

(0-2)

VARESE SASSUOLO

LIVORNO REGGINA

(3-0)

(ore 18)

Chi tra De Vitis e Viviani? Le donne pagano un euro

Eusepi-Greco in attacco Ranellucci diventa papà

Ferraro al posto di Lauro Scozzarella è infortunato

Neto c’è e va in panchina Donne e giovani a 1 euro

Siligardi operato a Roma A sinistra spazio a Gemiti

PADOVA Colomba dovrebbe confermare la squadra di Verona, con ballottaggio a centrocampo tra De Vitis e Viviani. In avanti (Vantaggiato ancora out) staffetta Babacar-Bonazzoli. Cuffa è tornato ad allenarsi in gruppo, per Galli distorsione al ginocchio destro. Prevendita dei biglietti a buon ritmo: le donne pagano un euro. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Zè Eduardo, De Vitis, Viviani e Farias. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis; Cutolo, Babacar, Farias. All. Colomba.

PRO VERCELLI Scaglia rientra dopo aver scontato la squalifica. Vinci e Abbate ancora out per infortunio. Ranellucci, che è diventato papà del piccolo Gianmarco, è confermato in difesa al fianco di Borghese. Novità prevista in attacco: Braghin potrebbe schierare l’inedita coppia composta da Eusepi e Greco. SQUALIFICATI Erpen. DIFFIDATI Abbate, De Silvestro, Eusepi e Fabiano. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Valentini; Modolo, Borghese, Ranellucci, Scaglia; Genevier, Appelt, Cristiano; Ragatzu; Eusepi, Greco. All. Braghin.

TERNANA In difesa manca Lauro squalificato: Toscano potrebbe proporre Ferraro al suo posto oppure optare per i 4 difensori abbassando Dianda e Vitale sugli esterni, esperimento provato in settimana. A centrocampo Scozzarella è infortunato e Miglietta non al top, mentre Di Deo torna a disposizione dopo l’influenza. SQUALIFICATI Lauro. DIFFIDATI Botta, Litteri, Ciofani, Brosco, Ragusa, Vitale e Alfageme. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Brignoli; Fazio, Brosco, Ferraro; Dianda, Carcuro, Miglietta, Ragusa, Vitale; Maniero, Alfageme. All. Toscano.

VARESE Castori chiama a raccolta il pubblico: «Voglio una bolgia, non un teatro per la sfida con il Sassuolo». L’appello ai tifosi per riempire il Franco Ossola è stato lanciato anche da Ebagua e Neto Pereira: il brasiliano, dopo quasi un mese di stop per lo stiramento, è rientrato in gruppo ieri e giocherà almeno uno scampolo di gara. Donne e under 16 nei distinti con 1 euro. SQUALIFICATI Corti e Martinetti. DIFFIDATI Bressan, Pucino e Zecchin. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Rea, Franco; Zecchin, Damonte, Filipe, Oduamadi; Juan Antonio, Ebagua. All. Castori.

LIVORNO Senza Siligardi, operato a Villa Stuart Roma dal professor Mariani, Nicola rischia di non avere né Luci né Bigazzi (influenza). L’assetto dovrebbe essere il 3-4-1-2 con Schiattarella dietro le due punte, con Salviato a destra mentre a sinistra dovrebbe tornare Gemiti. SQUALIFICATI Belingheri. DIFFIDATI Salviato, Gemiti, Dionisi, Lambrughi, Gentsoglou, Schiattarella e Mazzoni. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Mazzoni; Bernardini, Emerson, Decarli; Salviato, Gentsoglou, Duncan, Gemiti; Schiattarella; Paulinho, Dionisi. All. Nicola.

Dal Canto: tutti disponibili Chi affianca Malonga?

Turchi parte dall’inizio Plasmati chiede spazio

Goian subito in campo Pichlmann, stop forzato

Solo Valeri e Chibsah out Boakye o Pavoletti punta?

Sarno è stato reintegrato Nuovo sponsor per 3 anni

VICENZA Dal Canto ha la rosa al completo a parte Ciaramitaro, squalificato. In difesa al centro, al fianco di Camisa, dovrebbe rientrare Milanovic dopo l’infortunio, mentre sul lato sinistro Di Matteo sembra in vantaggio su Laczko. In attacco, a far coppia con Malonga, se la giocano come sempre Bojinov e Tiribocchi. SQUALIFICATI Ciaramitaro. DIFFIDATI Pinsoglio, Martinelli e Pisano. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bremec; Brighenti, Camisa, Milanovic, Di Matteo; Bellazzini, Cinelli, Castiglia, Semioli; Bojinov, Malonga. All. Dal Canto.

LANCIANO Le squalifiche di Fofana e Vastola rimescolano le carte: Turchi in avanti con Piccolo e Falcinelli che dovrebbero essere confermati, anche se Plasmati scalpita per partire titolare. A centrocampo Paghera, Di Cecco e D’Aversa in ballottaggio per sostituire Vastola. Qualche problema fisico per Amenta e Mammarella. SQUALIFICATI Fofana e Vastola. DIFFIDATI Casadei e Mammarella. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Leali; Almici, Aquilanti, Scrosta, Mammarella; Di Cecco, Minotti, Volpe; Piccolo, Falcinelli, Turchi. All. Gautieri.

SPEZIA Rientra in gruppo Goian, che dovrebbe riprendere il suo posto al centro della difesa. Pasini o Romagnoli in dubbio a destra. Per Pichlmann infrazione al primo dito del piede destro e stop forzato insieme a Garofalo e Sammarco. Antenucci od Okaka accanto a Sansovini in attacco. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Benedetti, Bovo, Di Gennaro, Lollo, Madonna, Mario Rui e Sansovini. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Iacobucci; Pasini, Goian, Schiavi; Madonna, Bovo, Porcari, Mario Rui; Di Gennaro; Sansovini, Okaka. All. Cagni.

SASSUOLO I soli Valeri e Chibsah assenti per un Sassuolo quasi a pieno organico. Bianco in gruppo, pronti a rientrare Bianchi a centrocampo e Terranova in difesa. In attacco spazio a Berardi e Catellani sugli esterni, ballottaggio tra Boakye e Pavoletti per il ruolo di punta centrale. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Berardi, Bianchi, Catellani, Terranova, Troianiello e Troiano. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pomini; Gazzola, Terranova, Bianco, Longhi; Bianchi, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Pavoletti, Catellani. All. Di Francesco.

REGGINA «Ciao Telecom» è stato presentato come nuovo sponsor per i prossimi tre anni. E’ disponibile Lucioni. In attacco dubbio Comi-Gerardi. Si rivede Sarno che sarà convocato: non giocava dal 30 dicembre per scelte tecniche e per aver rifiutato il trasferimento in Prima divisione. SQUALIFICATI Ely e Colucci. DIFFIDATI Adejo, Armellino, Freddi e Lucioni. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1) Baiocco; Adejo, Lucioni, Di Bari; Antonazzo, Armellino, Barillà, Rizzato; Di Michele, Sarno; Comi. All. Dionigi.

ARBITRO Giancola di Vasto

ARBITRO Pairetto di Nichelino

ARBITRO Castrignanò di Brindisi

ARBITRO Baracani di Firenze

ARBITRO Merchiori di Ferrara

(2-0)

(1-1)

(1-1)

(0-4)

(3-1)


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRIMA DIVISIONE IL PROTAGONISTA

E’ un Trapani a tutto gol E Mancosu lega le isole La nuova capolista del girone A vola con 45 reti e una stella «Il Cagliari mi ha scartato, ora cerco di superare mio fratello» GIUSEPPE CALVI

Bravo Mancosu, 10 e gol! Quel ragazzo cresciuto in una cameretta colorata dai poster di Van Basten e Pippo Inzaghi è diventato protagonista principale nel sogno cullato dal Trapani. Con la doppietta segnata a Lecce, Matteo Mancosu, 28 anni, ha riportato la squadra di Boscaglia in vetta alla classifica del girone A, con un punto di vantaggio sui giallorossi (che devono ancora riposare). Unica formazione professionistica sempre in gol in trasferta, il Trapani è in serie positiva da 9 turni: 23 punti, frutto di 7 vittorie e 2 pareggi. E dalla sfida dell’andata con il Lecce ha ottenuto in 16 incontri 35 punti, addirittura 13 in più rispetto ai salentini. Le isole del gol Ha toccato quota 10 reti, ora è alla pari col compagno Abate nell’attacco-mitraglia del Trapani, con 45 centri il più prolifico in Prima divisione. Mancosu è ormai il goleador delle... due isole. Nato a Cagliari, quartiere Fonsarda, aveva scelto di giocare solo in Sardegna, per non staccarsi dalla fidanzata Anastasia, dottoressa specializzanda in pediatria. «Quando è andata a Londra per un corso di studi, nel 2010, ho

accettato di trasferirmi al Latina. Nello scorso torneo nella Vigor Lamezia ho realizzato 20 gol in 37 incontri e abbiamo sfiorato la promozione», si presenta così Matteo, prima dello sbarco a Trapani in giro sui campi di D e C2, con Atletico Elmas, Nuorese e Villacidrese.

Matteo Mancosu 28 anni e 10 gol nel Trapani FOTOPRESS

Papà e i fratelli Da lunedì, paren-

ti e amici gli scrivono per sms «Arrodugo!» («in sardo, sta per "che forte!"», spiega Mancosu). «Siamo una famiglia di calciatori. Mio padre Mimmo, laureato in Scienze biologiche come mamma Paoletta, si divertiva in Prima categoria. Marco, 24 anni, è il più famoso in casa: centrocampista, ora al Benevento, è in comproprietà col Cagliari, dove ha segnato

clic ALTRI DUE MANCOSU CHE SANNO FARE GOL Matteo Mancosu ha due fratelli goleador: Marco nel Benevento (Prima girone B) ha segnato 8 gol, Marcello nel Selargius in D è invece arrivato a quota 3.

una rete in A, contro l’Ascoli. Marcello, 20 anni, il fratello più piccolo, gioca da esterno nel Selargius, in D. Io al Cagliari non ho superato il provino a 17 anni, scartato nella Primavera da Salvori. E sono arrivato tardi in Prima divisione. Chissà, faccio ancora in tempo a diventare il Mancosu più importante?». Mancosu, casa Milan

Dopo la maturità scientifica, Matteo si iscrisse all’università di Cagliari, non per caso alla facoltà di Scienze Biologiche ma, per il calcio, abbandonò dopo il primo esame. Lui e i suoi fratelli hanno un solo amore, il Milan. «A parte Van Basten, ho sempre ammirato Inzaghi. In casa esisteva solo il rossonero». Boscaglia lo ha schierato a sorpresa da titolare a Lecce: «Vuole che attacchi la profondità e mi muova in mezzo ai difensori. In estate firmai un contratto annuale; il d.s. Faggiano me lo ha già prolungato. Sarebbe stupendo se mi meritassi un posticino in B nel Trapani. Ma il traguardo è lontano, E’ una corsa a tre con Lecce e Alto Adige: Boscaglia e i compagni ricordano la lezione della rimonta subita nella scorsa stagione...».

LA SITUAZIONE

PREMI Gazzetta-Lega Pro

Corapi graziato Uno sconto per Camplone

Belotti risale per reti e voti: è lui il migliore

La Corte di Giustizia ha parzialmente accolto il ricorso del Perugia riducendo da 3 a 2 le giornate di squalifica per l'allenatore Andrea Camplone. Annullate le sanzioni a carico di Francesco Corapi (Nocerina): tre mesi di squalifica e 30 mila euro per il caso Catanzaro. La situazione in Prima divisione: GIRONE A Così dopo 25 giornate: Trapani* p. 45; Lecce 44; Alto Adige*˚ 40; Entella 36; San Marino*˚ e Carpi 35; Lumezzane e Feralpi Salò* 34; Pavia 33; Cremonese (-1) 30; AlbinoLeffe˚ (-6) 29; Portogruaro*˚ (-1) 27; Como* (-1) e Cuneo˚ 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10. (* ha riposato, ˚ una da recuperare). Così domenica (ore 14.30): Carpi-San Marino (lunedì, ore 20.45; 3-0); Como- Alto Adige (0-0); Cuneo-Tritium (0-0); Entella-F. Salò (1-1); LecceLumezzane (1-2); ReggianaCremonese (0-0); TrapaniPortogruaro (1-1); Treviso-Pavia (0-2); riposa AlbinoLeffe. GIRONE B Così dopo 22 giornate: Latina* (-1) p. 43; Avellino 42; Nocerina e Perugia (-1) 37; Frosinone (-1) e Pisa 34; Benevento 33; Prato 30; Viareggio e Catanzaro 29; Gubbio 28; Paganese* 27; Andria (-2) 23; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (*una gara in meno). Così domenica (ore 14.30): Avellino-Viareggio (1-1); Barletta-Frosinone (1-3); Benevento-Sorrento (1-1); Carrarese-Perugia (0-3); Catanzaro-Pisa (1-4); Gubbio-Prato (1-0); Latina-Andria (1-0); Paganese-Nocerina (4-1, a Pisa e a porte chiuse). SECONDA DIVISIONE Raffaele Sergio torna sulla panchina della Normanna: dopo l’addio di Chiancone e il no di Romaniello al secondo ritorno, ritorna l’ex terzino di Lazio, Torino e Napoli.

Premio Cestani Premio Laudano Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi per il miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1992 in poi, compresi prestiti e gli stranieri. PREMIO CESTANI Valgono le medie voto della Gazzetta. In caso di parità, vince chi ha più minuti e, in caso di parità, quello più giovane (si considera solo chi ha almeno il 50% dei minuti). Classifica: Andrea Belotti (1993, AlbinoLeffe, 1.949 minuti giocati) media voto 6,55; Maltese (1992, Viareggio, 1.641’) 6,50; Politano (1993, Perugia, 1.761’) 6,45; Mungo (1993, Chieti, 1.584’) 6,40; Iali (1992, Castiglione, 2.025’) 6,39; Thiam (1992, Alto Adige, 1.663’) 6,38; Venturi (1992, Gubbio, 1.887’) e Vassallo (1993, Foligno, 1.847’) 6,33; Frabotta (1993, Frosinone, 1.202’) 6,32. PREMIO LAUDANO Vince chi segna più gol. Se c’è parità, vince chi ha giocato meno e, in caso di parità, il più giovane. Classifica: Giacomo Beretta (1992, Pavia, 1.722’) e Belotti (’93, AlbinoLeffe, 1.949’) 9 reti; Mancuso (1992, Carrarese, 1.639’) 8; Rossi (1992, Alessandria, 1.012’), Magnaghi (1993, Viareggio, 1.517’), Finotto (1992, Monza, 1.609’) e Politano (1993, Perugia, 1.761’) 7.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SCOMMESSE SPORTIVE

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MOTOMONDIALE L’ANALISI

Italmoto all’anno zero Vale cerca Rossi Dovi la Ducati E Iannone studia A un mese dal Qatar ecco il borsino dei nostri Il Dottore unico argine al dominio spagnolo?

FILIPPO FALSAPERLA

Con la coppia Rossi-Ducati scoppiata, l’assalto tricolore al Mondiale della MotoGP si sdoppia. Rispetto al 2012 sembra più facile per Valentino, più complicato per la Casa bolognese contro le sorelle giapponesi. Valentino sulla Yamaha è sicuramente più forte delle ultime due stagioni da incubo (ma basterà?), la rossa deve mettere da parte le macerie del matrimonio fallito e ricostruire la sua identità affidandosi a Dovizioso (oggi dalle 17.30 al Ducati Factory Store di Borgo Panigale incontrerà i tifosi). Andrea farà più fatica che con la

Yamaha standard, ma ha classe, lucidità e voglia per vincere la scommessa che Valentino ha fallito. La pattuglia Italia cresce in consistenza, ma gli altri tre pedoni non possono immaginare di arginare lo tsunami spagnolo, già fortissimo e rinforzato dai nuovi arrivi che dilagano (Marc Marquez, senza fare nomi…). Accanto a Danilo Petrucci, non più esordiente ma con moto nuova, sempre in Crt c’è Claudio Corti, mentre con un’altra Ducati MotoGP è salito sempre dalla Moto2 la speranza Andrea Iannone. C’è da resistere, più che far proclami. Ma ognuno ha il suo piccolo-grande obiettivo da provare a centrare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

gliAltri Otto «azzurri» tra Moto 2 e 3 Corsi e Pasini sono i veterani

Simone Corsi 25 anni Moto2 Team Forward

Mattia Pasini 27 anni Moto2 Team Forward

Romano Fenati 17 anni Moto3 Team Italia

Niccolò Antonelli 17 anni Moto3 Team Gresini

Alessandro Tonucci 19 anni Moto3 Tascaracing

Matteo Ferrari 16 anni Moto3 Team Ongetta

Francesco Bagnaia 16 anni Moto3 Team Italia

Lorenzo Baldassarri 16 anni Moto3 Team Gresini

Rossi (Yamaha) Dovizioso (Ducati) Iannone (Ducati) Petrucci (Ioda) Corti (Forward)

Vicino ai big nel primo test, ora insegue

Partito male, è tornato su grazie al lavoro

Approccio o.k. ma manca l’affiatamento

34 anni

26 anni

MILAGRO

MILAGRO

Finora un inverno a due facce. Era partito molto bene, anche se in rincorsa, nel primo test, ma poi nel secondo si è un po’ perso, oltre che come tempi, per le sensazioni. E sembra che la sua fidata squadra in questo momento non riesca ad aiutarlo poi troppo. Pare sempre lì-lì per agguantare i primi, che invece poi lo ricacciano indietro.

Discorso inverso. Aveva iniziato malissimo, ma alla seconda uscita malese è tornato a intravvedere i migliori. Forse non ha classe cristallina, ma la sua dedizione e il suo metodo possono inquadrare i problemi della Ducati e portare i tecnici di Borgo Panigale a risolverli. Bisogna vederlo in una pista meno favorevole della «sua» Sepang.

Tempi buoni, però forse cade troppo

Quasi un deb e moto nuova Stringe i denti

23 anni

22 anni

25 anni

AFP

AFP

MILAGRO

Malgrado l’impegno non sembra aver ancora srotolato la matassa dell’affiatamento con la rossa. La Ducati lo ha fatto girare anche a Jerez per fare un po’ di scuola guida, ma i tempi sono ancora lontani. Ottima l’incrollabilità della convinzione: Andrea è sicuro che alla fine riuscirà a far quadrare il cerchio. L’approccio quindi è quello giusto.

Sta facendo la cavia per l’elettronica (unica) Magneti Marelli e il collaudatore della nuova Suter-Bmw. Poco materiale (da dividere col compagno Pesek) e quindi ancora pochi giri, ma a sprazzi tempi decisamente interessanti. Anche se c’è stata davvero qualche caduta di troppo. Il potenziale c’è anche per una MotoGP di quelle vere.

Praticamente non è ancora riuscito completamente a decollare. Lui è un quasi debuttante in MotoGP (l’anno scorso ha fatto solo l’ultima gara) la squadra sta conoscendo la nuova moto, Ftr-Kawasaki, e l’elettronica Magneti Marelli. Davvero troppe variabili per potersi soltanto concentrare sul risultato. C’è ancora da stringere i denti.

QUI BORGO PANIGALE PARLA IL TEDESCO A CAPO DELLE CORSE

Gobmeier: «Metodo e logica E a fine 2013 saremo da podio» «La mentalità di Andrea mi piace. In soli due mesi si è visto in fabbrica più di Valentino» Bernhard Gobmeier sta iniziando pian piano a prendere confidenza con la nuova realtà da capo delle corse Ducati. «Sto cercando di capire» dice l’ingegnere-manager tedesco chiamato all’arduo compito di sostituire Filippo Preziosi. Dopo aver «esordito» ai box agli ultimi test di Sepang, il 53enne bavarese arrivato a novembre a Borgo Panigale vede la possibilità «di diminuire man mano il gap dagli avversari, per provare a lottare per il podio verso fine stagione. Dagli oltre 2 secondi del primo test siamo scesi a 1"5-1"2». E non manca di ironia, come quando parla dell’affiatamento con Andrea Dovizioso: «In due mesi Andrea è venuto in fabbrica più volte di quanto non abbia fatto Valentino in due anni…». Lavoro Insomma, il capitolo Rossi è morto e sepolto. «Ora

occorre rimboccarsi le maniche e andare avanti». Come? «Io sono il capo del progetto e accanto a me, in un gruppo di lavoro allargato, ci sono i vari responsabili di settore. Ma anche gli ingegneri che seguono le moto direttamente in pista. E pure i piloti ufficiali e Pirro, il nostro collaudatore. Cerchiamo di procedere con logica, con riunioni anche settimanali per fare il punto della situazione». Con criterio. «Ci sono gruppi di lavoro che lavorano a breve, medio e lungo termine. Non vogliamo trovarci a inizio

2014 senza un progetto definito. A che punto siamo con quella moto? Mah, non so, potrebbe essere un 25-30%». Aiuti Si lavora a 360 gradi, senza preclusioni. Anche se non viene messa in discussione la scelta del motore con cilindri a 90˚. «Non c’è nessun motivo di cambiare la disposizione. A maggior ragione ora che la Honda ha ammesso di avere la stessa configurazione». Per il resto mente aperta, anche verso la Germania, cioè la casa madre Audi. «Abbiamo fatto degli in-

Bernhard Gobmeier, direttore generale di Ducati Corse, parla con Nicky Hayden durante i test MotoGP di Sepang MILAGRO

contri per la produzione, ma pure per le corse. Da loro sono venute delle idee: non hanno esperienza specifica nelle moto, ma quella tecnologica è enorme. Abbiamo parlato di materiali, fibra di carbonio, di modelli matematici per le vibrazioni, eccetera». Controprova Teoria sì, ma applicata. «Non vogliamo accantonare o mandare avanti soluzioni di cui non abbiamo la certezza che funzionino. E stiamo lavorando così. La moto che Pirro ha guidato a Sepang aveva novità di telaio, ma non abbiamo cambiato tutto, perché poi non capisci da dove viene l’eventuale miglioramento. Continueremo a provarla nei test di Jerez, ma anche se tutto dovesse andare bene è escluso che la si possa vedere nella prima gara in Qatar. E non andremo in Texas, con Honda e Yamaha, perché in questo momento sarebbe logisticamente complicato per il nostro tipo di lavoro. E poi costa: non mi piace buttare soldi senza un vero motivo». Il faro comunque è diventato Dovizioso. «Lavorare con Andrea è molto stimolante. Mi piace il suo approccio, dà indicazioni chiare e precise. Gli ultimi due anni ha guidato le altre due moto, ci ha già dato alcune idee e noi le abbiamo prese in considerazione molto seriamente». f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MUSEO: IL LIBRO

É uscito Museo Ducati: Six Decades of Classic Motorcycles of the Official Ducati Museum, scritto da Chris Jonnum con illustrazioni di Peter Harholdt ed edito da David Bull Publishing. La storia delle moto di Borgo Panigale dal Cucciolo alle ultime MotoGP e Superbike.

Taccuino GP2 AL MONTMELÒ

Comanda Coletti (ro.chi.) Stefano Coletti (Ra pax) è stato il più veloce della tre giorni di prove che al Mont melò ha chiuso i test GP2. Il 23enne monegasco ha precedu to lo svedese Marcus Ericsson (Dams) e il brasiliano Felipe Nasr (Carlin). Due gli italiani in pista, en trambi al debutto: il 19enne Kevin Giovesi (Venezuela Lazarus) ha stupito chiudendo 8˚, il 18enne Ric cardo Agostini (Ilmer), ha firmato al mattino il 20˚ tempo. WRC — Il finlandese Mikko Hirvo nen (Citorën) ha ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche del Rally del Messico, 3ª prova del Mondiale.

MODELLINO GAZZETTA

Rally: in edicola la Delta Integrale È in edicola la 3ª uscita di Passione Rally col modellino della Lancia Delta Integrale 16v portata alla vittoria nel Sanremo 1989 da Biasion e Siviero. Col raccoglitore in omaggio, costa 12,99 euro oltre al prezzo del quotidiano.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO 48a TIRRENO-ADRIATICO

4 il Film

I MIGLIORI VELOCISTI Volata grandi firme a Indicatore: 1˚ Matthew Goss, 2˚ Manuel Belletti, 3˚ Gerald Ciolek, 4˚ Matteo Ferrari, 5˚ Mark Cavendish, 6˚ Arnaud Demare FOTO BIONDI/BETTINI

OGGI RIVINCITA

Quanta pioggia: la tappa più lunga si trasforma in una classica Matthew Goss (nella foto BETTINI) è nato a Launceston, in Tasmania (Australia) il 5 novembre ’86. Corre per l’Orica-Green Edge. Cresciuto in pista (iridato 2006 nell’inseguimento a squadre), è pro’ dal 2007. Re a Sanremo nel 2011, tra i suoi 25 successi vanta anche due tappe al Giro d’Italia (una nel 2010, una nel 2012). Argento iridato nel 2011.

S LA TERZA TAPPA Oggi si va da Indicatore (Arezzo) a Narni Scalo, 190 km. Partenza alle 11.30. Un Gpm a Todi, dopo 120 km. Frazione per velocisti. Ultimi chilometri con poche curve, leggera salita ai meno 3. Rettilineo finale di 500 metri. Alte le possibilità di pioggia. TV: RaiSport 2 e Eurosport 2 dalle 14.30; Raitre dalle 15.10.

LO SCONFITTO Sotto l’acqua niente bis per Cavendish La maglia azzurra Mark Cavendish, 27 anni, sotto il diluvio: a Indicatore non ha ripetuto il successo del 2012 BETTINI

IL NUMERO UNO Contador, fatica e tensione L’espressione all’arrivo di Alberto Contador, 30, trasmette tutta la tensione per una tappa difficile anche per i big BETTINI

Super Goss Lo sprint ritrova un duro «Per Sanremo ci sono» Nel diluvio sfreccia l’australiano che non vinceva dal Giro 2012: «Spero solo di non ammalarmi». Si rivede anche Belletti: 2˚ DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA INDICATORE (Arezzo)

Era la tappa più lunga di primavera, si è trasformata in una piccola classica del Nord. Quasi sei ore sotto il maltempo, 232 chilometri, e un diluvio sul gruppo nell’ultima mezzora. Tanto che la Giuria, con una decisione molto apprezzata dai corridori, ha deciso di prendere il tempo finale a 3 km dall’arrivo, quando inizia la neutralizzazione per forature o incidenti meccanici. La distanza e la durezza del tempo hanno inciso sul rendimento dei corridori. Vulnerabile Prendete Peter Sagan, per esempio: imbattibile finché la distanza si mantiene sui 180-200 chilometri, molto più vulnerabile quando si va oltre. E lo slovacco, che ha «solo» 23 anni, ha sbagliato i tempi della volata: partito a centro strada, si è trovato scoperto troppo presto ai 300 metri, ed è stato rimontato. Come sbagliare un gol a porta vuota. Gli serve ancora qualcosa per affinare i tempi, per «sentirsi», per capire quando e come muoversi. Così come sembrava uno sprint facile facile per

Mark Cavendish, e invece l’inglese — primo su questo traguardo lo scorso anno — è rimasto da solo a fare la volata perché la sua Omega-Quick Step si era disunita nella preparazione degli ultimi due chilometri, tra un cavalcavia e una rotonda. Come a casa E allora è sbucato il tasmaniano Matthew Goss, quel ragazzone simpatico e solare che abita nel Principato di Monaco, meno veloce di Cavendish ma più resistente. La sua Tasmania è la zona più piovosa dell’Oceania, e ieri Goss, che ha 26 anni, si è sentito come a casa. Pensate: non vinceva dalla tappa danese di Horsens del Giro d’Italia 2012, quando Cavendish venne travolto da Ferrari in volata e volò sul rettilineo finale. Un’eternità per un velocista. «E’ stata una giornata durissima, quanta acqua c’era sulla strada, però abbiamo corso in completa sicurezza, non abbiamo avuto nessun pericolo — spiega Goss —. A questo punto spero solo di non ammalarmi e di non avere incidenti: io amo l’Italia e amo la Sanremo, mi alleno tutti i giorni su quelle strade, la conosco a memoria». Goss ha rimontato negli

ultimi 50 metri Manuel Belletti, il romagnolo che nella sua Cesenatico, al Giro 2010, scrisse una pagina da libro Cuore con la vittoria davanti alla sua gente. Manuel, 27 anni, deve solo avere più fiducia in se stesso: due settimane fa ha chiuso 12˚ l’Het Nieuwsblad, il piccolo Fiandre. E l’esperienza con la francese AG2R, suo team dal 2012, deve trasformarsi nell’occasione di entrare dalla porta principale nel ciclismo che conta. Belletti non si può accontentare di corsette e piccoli traguardi di provincia.

Gazzetta.it I VIDEO ESCLUSIVI E OGNI GIORNO LA DIRETTA-TWITTER Guarda sul nostro sito i video esclusivi dalla 48ª Tirreno-Adriatico: la gioia di Goss, la voglia di rivincita di Belletti, la tranquillità di Vincenzo Nibali. In più, i servizi dei nostri inviati, le foto più belle e ogni giorno la diretta twitter delle fasi finali della tappa.

Stelle In ogni caso, la Tirreno-Adriatico chiude la seconda giornata con due personaggi di livello mondiale in testa alle classifiche. Goss ha vinto la Sanremo nel 2011, anno in cui è stato argento mondiale a Copenaghen alle spalle di Mark Cavendish. E l’inglese, primo nella Classicissima del 2009, è sempre il leader della corsa grazie ai 3" di abbuono conquistati nei due traguardi volanti. Matt e Mark: compagni di squadra all’Htc nel 2010 e 2011, simboli ancora una volta del ciclismo di lingua inglese che domina il mondo della bici. Sole mio I big sono rimasti al coperto, nel senso della mantellina impermeabile che li ha avvolti. Moreno Moser, sempre il migliore nella generale, ha twittato così: «Oggi essere arrivati sani e salvi vale come una vittoria». Purito Rodriguez: «O sole miooooo! Si è visto qualcosa in tv?». E Vincenzo Nibali ha spiegato: «La decisione della Giuria è stata giusta, la pioggia era davvero forte. Ma non c’è stato mai pericolo. Io sto bene e sono sereno, e anche la squadra sta bene». Coraggio, domani c’è già l’arrivo in salita a Prati di Tivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL LEADER QUINTO ALLO SPRINT

Cavendish arrabbiato: «Squadra deludente» INDICATORE (Arezzo) — Faceva caldo ieri sera a Laterina nell’albergo dell’Omega Pharma Quick Step. A Mark Cavendish — solo quinto al traguardo — la sconfitta non è proprio andata giù. E il fatto di avere conservato la maglia azzurra di leader della classifica per il re degli sprinter non è sufficiente. «Il mio treno mi ha deluso parecchio — ha annunciato con faccia seria l’ex campione del mondo —. Volevo assolutamente vincere, invece la squadra nel finale non c’è stata. Nelle ultime fasi, i miei compagni mi hanno lasciato molto lavoro da fare da solo ed è normale che poi fossi troppo stanco allo sprint. I risultati si sono visti. Noi siamo un team forte, molto forte, i migliori, e queste cose non devono succedere. Sì, sono davvero deluso per come sono andate le cose. Martin ha frenato troppo per prendere l’ultima curva (a 1.050 metri dal traguardo, ndr)? Sì, me lo hanno detto, ma già prima eravamo troppo dietro. Questa era una tappa ideale per me, un successo da non lasciarsi sfuggire. Domani (oggi, ndr) sarà più dura perché il percorso lascia spazio per gli attacchi. Dobbiamo chiarirci bene». E togliere tranquillità a «Cav» — plurivittorioso 2013 con 6 centri — a poco più di una settimana dalla Milano Sanremo (domenica 17 marzo) potrebbe essere un clamoroso autogol per l’Omega Quick Step. c.ghis.


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la guida

LA CORSA PIÙ A NORD

Ciolek 3˚: la Mtn sul primo podio I big al coperto ARRIVO: 1. Matthew GOSS (Aus, Orica-GreenEdge) 232 km in 5.48’41", media 39,921; 2. Manuel Belletti (Ag2r-La Mondiale); 3. Gerard Ciolek (Ger, Mtn-Qhubeka); 4. Ferrari; 5. Cavendish (Gb); 6. Demare (Fra); 7. Greipel (Ger); 8. Sbaragli; 9. Sagan (Slk); 10. Appollonio; 11. Nizzolo; 12. Van Poppel (Ola); 13. Farrar (Usa); 14. Degenkolb (Ger); 15. Impey (Saf); 17. Phinney (Usa); 18. Montaguti; 20. Chicchi; 41. Bennati; 43. Gatto; 48. Visconti; 53. Contador (Spa); 54. Nibali; 65. Cunego; 89. Evans (Aus); 92. Froome (Gb); 94. Cancellara (Svi); 114. Capecchi; 121. Rodriguez (Spa); 133. Garzelli; 139. Pozzato; 140. Moser; 158. Malori; 162. A. Schleck (Lus); 175. Casar (Fra) a 1’42". Partiti 175, arrivati 175.

CLASSIFICA: 1. Mark CAVENDISH (Gb, Omega-Quick Step) 248,9 km in 6.8’02", media 40,572; 2. Michal Kwiatkowski (Pol, Omega-Quick Step) a 2"; 3. Niki Terpstra (Ola, Omega-Quick Step) a 3"; 4. Martin (Ger) a 4"; 5. Stybar (Cec); 6. Visconti a 14"; 8. Cobo (Spa); 10. Capecchi; 12. Goss (Aus) a 17"; 14. Phinney (Usa) a 19"; 17. Evans (Aus); 21. Moser a 22"; 25. Nibali a 23"; 40. Froome (Gb) a 28"; 44. Contador (Spa) a 32"; 50. Cunego a 38"; 53. Pozzato; 56. Horner (Usa) a 39"; 77. Rodriguez (Spa) a 47"; 107. Marcato a 1’07"; 114. Nocentini a 1’08"; 121. Garzelli a 1’09"; 135. A. Schleck (Lus) a 1’30"; 175. Nuyens (Bel) a 3’54".

ALTRE MAGLIE Bianca (giovani): Kwiatkowski (Pol); Rossa (a punti): Goss (Aus); Verde (montagna): Garikoitz Bravo Oiarbide (Spa).

fino ai meno 50 dal traguardo ha accarezzato il sogno. Ma, come nel 2006 tra i dilettanti al Gp Liberazione, è spuntato ancora Goss a togliergli la gioia della vittoria.

il personaggio MANUEL BELLETTI

Quasi lacrime Belletti c’è rima-

I successi di Manuel Belletti, pro’ dal 2008: il più importante è la tappa di Cesenatico al Giro 2010

sto così male che quasi gli è venuto da piangere. A rincuorarlo, il ciclismo è bello anche per questo, Andrea Agostini. Anche lui di Cesenatico, con un passato da velocista tra i dilettanti, guarda caso nella Giacobazzi assieme a Pantani di cui era amico fraterno, ora è l’addetto stampa della Katusha, quindi dei rivali. «È stata una volata lunga — spiega Belletti, 27 anni —. Peccato che sul traguardo Goss mi abbia passato. Resta la soddisfazione di un buon secondo posto. Ma domani (oggi, ndr) ci provo. Qua ci sono tutti i migliori al mondo, ma io sto molto bene e proverò a giocarmela». Fare una volata così, dopo 232 km corsi sotto la pioggia, è segnale di grande condizione. E si sa, chi va forte alla Tirreno-Adriatico lotta per la Milano-Sanremo: «E’ la corsa dei miei sogni, ma non la metto più come obiettivo. Se gli scalatori si mettono in testa di fare la corsa dura, per noi velocisti diventa molto difficile».

BETTINI

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«Qui ci sono tutti i migliori Ma io posso giocarmela» Il romagnolo di nuovo in evidenza: aveva sofferto il passaggio all’Ag2r DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI INDICATORE (Arezzo)

Una volata, un flash. Per sentirsi importante, vivo. Più o meno da un anno a questa parte, Manuel Belletti negli ordini d’arrivo figurava alla voce dispersi. Una vittoria, il 17 aprile scorso in Francia, alla Route du Sud. E tre terzi posti sparsi. Punto. Eppure il ragazzo romagnolo, cresciuto con il mito di Pantani, doti ne ha. Mica vinci per caso una tappa al Giro segnata con un doppio cerchietto

rosso — c’era il traguardo nella sua Cesenatico — e una Coppa Bernocchi con una progressione impressionante. Ok, era il 2010. Ma anche l’anno successivo non era andato male: quattro vittorie e due secondi posti. Tutti risultati arrivati correndo nella Colnago dei Reverberi. Risultati che lo hanno spinto in alto tanto da passare, lo scorso anno, alla francese Ag2R. Ma oltre le Alpi, per i corridori italiani, il pane è duro. Sofferenza Manuel ha sofferto

il passaggio. Avrebbe voluto

più attenzione, più considerazione. Invece una volta c’era da tirare la volata a Casper, l’altra a Hutarovich. «Lo scorso anno è stata davvero dura», conferma Manuel. Poi ecco il 2013 e nel team è arrivato anche Appollonio, un uomo in più da lanciare. Pensare che lui se ne era voluto andare dai Reverberi per non dovere tirare le volate a Modolo... Ieri, in un finale che la pioggia battente ha reso confuso, Appollonio però non ha tenuto la ruota e Belletti ha potuto fare la sua volata. È partito lunghissimo ai 300 metri, e

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Una nuova corsa in Norvegia, nella zona del Circolo Polare Artico e chiamata «Arctic Race of Norway»: è l’ultima «nata» dell’Aso, la società che organizza il Tour. La prima edizione è in calendario dall’8 all’11 agosto 2013. Ancora da svelare il percorso della corsa più a nord del mondo: interessate le regioni di Troms, Nordland e Finnmark, per arrivare il più vicino possibile a Capo Nord. C’è la tentazione di far finire le tappe, sfruttando la luce naturale di quelle latitudini, all’ora del «prime time» televisivo europeo.

S BRONZINI SECONDA Secondo posto per la piacentina Giorgia Bronzini (Wiggle Honda) nella «Drentse 8 Dwingeloo» in Olanda: ha vinto la fuoriclasse, e padrona di casa, Marianne Vos. Da segnalare anche il quinto posto della 20enne Elena Cecchini

LA STORIA LA SQUADRA FA BASE A SEZZE (LATINA): L’EX CAMPIONE D’ITALIA HA GIÀ COINVOLTO 60 RAGAZZI

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta

pione d’Italia 2008 Filippo Simeoni.

Li chiamano e si chiamano «I piratini». Sono una sessantina: giovanissimi (soprattutto), esordienti e allievi. Pedalano per passione, senza giustamente porsi per ora obiettivi troppo grandi, e nel nome di chi se n’è andato troppo presto: Marco Pantani. Hanno un «tutor» e vice-presidente d’eccezione: l’ex professionista laziale (dal 1995 al 2009) e cam-

Gioia La squadra si chiama «Asd Il Pirata», ha maglie giallo-blu e fa base a Sezze (Latina). Nata nel 2007 con il solo settore amatoriale, ha sviluppato un vivaio che è un orgoglio. Nel 2012 hanno vinto 17 volte tra i giovanissimi e portato a casa 8 trofei di società, ma sono gli aspetti meno importanti. «L’importante è che pedalino in allegria, e vederli felici in bicicletta è l’unica cosa

In alto, la «Asd il Pirata»: sopra, Filippo Simeoni, tricolore 2008

che conta», spiega Simeoni, che aveva corso con Marco Pantani (alla Carrera di Davide Boifava, che fornisce le bici alla squadra) nelle prime due stagioni da professionista: 1995 e 1996. «E’ stato il personaggio che più ha emozionato nel ciclismo degli ultimi anni — dice Simeoni di Pantani, vincitore di Giro d’Italia e Tour de France nel 1998 e morto il 14

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PARIGI-NIZZA LA 4a TAPPA

Albasini ok Gasparotto 4˚ E Ulissi si conferma Italiani a bocca asciutta ma comunque in evidenza nella 4ª tappa della Parigi-Nizza. Diego Ulissi sempre nel vivo della corsa e all’attacco in salita; lo stesso vale per il compagno di squadra Michele Scarponi, che sull’ultimo Gpm di giornata è passato primo. E per Enrico Gasparotto 4˚ e migliore dei nostri sul traguardo di Saint-Vaillier che ha premiato Michael Albasini. Il 32enne svizzero dell’Orica-GreenEdge ha avuto la meglio con una progressione che non ha lasciato scampo al kazako Iglinskiy. Leader è sempre Talansky, mentre Malacarne, che era 3˚ a 3", ha chiuso a 55" ed è uscito dalla zona alta. Oggi c’è un arrivo in salita (13,8 km al 6,6%) che promette spettacolo. ARRIVO: 1. Michael ALBASINI (Svi, Orica) 199,5 km in 4.55’41", media 40,522; 2. M. Iglinskiy (Kaz); 3. P. Velits (Slk); 4. Gasparotto; 5. Ulissi; 6. Talansky (Usa); 37. Scarponi; 38. Malacarne a 55"; 40. Gilbert a 1’58"; 65. Basso a 2’; 138. Viviani a 12’36". CLASSIFICA: 1. Andrew TALANSKY (Usa, Garmin); 2. Grivko (Ucr) a 3"; 3. P. Velits (Slk) a 4"; 4. Sy. Chavanel (Fra) a 4"; 5. G. Izaguirre (Spa) a 5"; 11. Gasparotto a 15"; 19. Ulissi a 18"; 20. Scarponi. OGGI: 5ª tappa, Châteauneuf du Pape-La Montagne de Lure, 176 km. (RaiSport 2 alle 14.45).

DOPING

Rasmussen vuole 5,6 milioni di euro e accusa Menchov Michael Rasmussen non si arrende. Il 38enne danese, reo confesso di doping, vuole 5,6 milioni di euro dalla sua ex squadra, la Rabobank, per «licenziamento abusivo» nel 2007. Inoltre, ha puntato il dito contro Erik Breukink e Theo de Rooij, i due direttori sportivi al Tour 2007 (Rasmussen fu cacciato per aver mentito al team sulla reperibilità): «Dopo la 9ª tappa eravamo d’accordo che Menchov, Boogerd e io avremmo fatto trasfusioni di sangue». Boogerd ha ammesso il doping, Menchov (attualmente alla Katusha, è in gara alla Parigi-Nizza) ha sempre negato.

COMINCIATO L’ITER febbraio 2004 —. Nonostante abbia pagato per tutti, mi auguro che i nostri piratini possano dare la gioia che aveva smarrito prima di lasciarci tristemente». «La bicicletta è un gioco, una compagna di viaggio per stare insieme e misurarsi — ha detto il presidente della Federciclo Renato Di Rocco, entusiasta del progetto —. E poi, la presenza nello staff di Filippo Simeoni è una garanzia».

«I Piratini» pedalano nel nome di Pantani Li guida Simeoni

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Giornalino La squadra è anche

andata a trovare in Romagna, nello scorso mese di ottobre, mamma Tonina e papa Paolo Pantani. Quest’anno, poi, c’è una novità: la creazione di un giornalismo mensile ribattezzato «Il Gazzettino dei Pirati». Anche lì c’è in calce il motto: «Tutti per uno, uno per tutti, Marco Pantani». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La proposta: Alfredo Martini senatore a vita (f.cal.) Alfredo Martini senatore a vita. La proposta è partita ufficialmente ieri sera dal Consiglio del quartiere 4 di Firenze, illustrata dal presidente Giuseppe D’Eugenio e approvata dai consiglieri. Donatella Villani, presidente della Commissione sport del quartiere, sarà la garante di questa iniziativa fino a quando non arriverà sul tavolo del Capo dello Stato. Alla riunione c’era anche l’ex iridato di scherma Salvatore Sanzo, presidente del Coni toscano. Alfredo Martini, 92 anni, storico c.t. della Nazionale, è oggi presidente onorario della Federciclismo.


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BASKET MOMENTO POSITIVO PER I NOSTRI REGISTI LUCA CHIABOTTI

«A Reggio Emilia non abbiamo il talento di Sassari ma le somigliamo in una cosa: Menetti dà molta fiducia ai giocatori, ci lascia sbagliare e questo fa la differenza quando uno è in campo»: Andrea Cinciarini spiega in due parole il successo della Trenkwalder e il motivo di una sua scelta apparentemente controversa. Quella del play della Nazionale che, arrivato in Eurolega con Cantù, decide di ricominciare da una neopromossa. Per riscoprirsi, pochi mesi dopo, il nostro Travis Diener: primo italiano negli assist in A, quarto assoluto, quarto per punti prodotti coi suoi passaggi dietro alla triade Diener-Green-Reynolds. «E’ una stagione personalmente e come squadra superiore alle aspettative di una salvezza tranquilla. Menetti ci ha dato la chimica giusta e gerarchie precise, siamo migliorati tantissimo, lottiamo per i playoff. Sono molto contento della scelta fatta la scorsa estate: a Reggio c’è un progetto e le cose si fanno come si deve».

Cinciarini Reggio Emilia ha il suo Diener «Noi come Sassari: il coach ci lascia sbagliare. Travis play dell’Italia? Un onore: lottare per il posto è bello» Andrea Cinciarini, 26, 1.93, ex Pesaro, Montegranaro e Cantù CIAMILLO

Un quarto dei punti di Reggio o li segna lei, o nascono dai suoi passaggi. Soprattutto a Brunner.

«Con Greg gioco da tre anni, io so dove trovarlo, lui sa quando gli passo la palla, senza neppure guardarci. A Reggio hanno innestato nel gruppo della promozione quattro giocatori che erano già stati assieme a Montegranaro: io, Brunner, Antonutti e Filloy. E ognuno ha portato una extra motivazione personale, io sono uscito dall’estate in Nazionale con una grande consapevolezza in più». Si vede che state bene assieme da come difendete.

«La difesa è la nostra base, molto dispendiosa atleticamente: si fa molta fatica, se non ci fosse la volontà di aiutarci in campo non funzionerebbe. Ma ci ripaga dandoci la possibilità di fare canestri facili in contropiede». Sul suo ruolo in Nazionale, oltre alla concorrenza maggiore in Italia, si allunga l’ombra di Travis Diener.

«Sarà più dura ma se ci sarà Travis è meglio. Sarà un onore giocare al fianco di uno che viene dalla Nba e sta facendo cose strepitose in Italia. Siamo molto diversi, lui è più tiratore, a me piace penetrare, gioco più di fisico. La concorrenza nel ruolo sarà molto alta: siamo passati da un momento in cui c’erano pochi play italiani, adesso si può scegliere. Meglio per la Nazionale, come, anche, se verranno tutti i tre della Nba: ci sarà da sgomitare per il posto ma è bello guadagnarselo. L’importante è che non cambi lo spirito del gruppo, quello di Gallinari che è stato ammirevole per essersi messo al servizio della squadra anche se gioca nella Nba».

Lasciare Cantù è apparso un passo indietro.

«Sarei un’ipocrita se dicessi che l’Eurolega non mi manca. E’ stata dura cambiare dopo aver giocato con la Nazionale da titolare, ma nel progetto di Reggio vedevo qualcosa in più. A Cantù ho vissuto una stagione di alti, all’inizio, e bassi, alla fine, devo ripartire ma voglio e sono sicuro di tornare al massimo livello europeo».

clic A MONTEGRANARO IL FRATELLO DANIELE E’ IL 2o SCORER ITALIANO

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I PLAY AZZURRI

S Daniel Hackett Non è un play di ruolo, ma è spesso impiegato come tale a Siena. Ottima stagione, mvp della finale di Coppa Italia.

S Luca Vitali A Cremona sta rinascendo: dopo un mese di stop, il 26enne ha 13.7 punti e 7.2 assist nelle ultime 4 partite.

S Giuseppe Poeta Il 27enne play di Bologna si è appena infortunato: stava segnando 11.7 punti a partita.

Lei è il quinto realizzatore italiano, suo fratello maggiore Daniele è il secondo.

«Sono strafelice per lui, dopo l’ottima stagione a Cremona ne sta giocando un’altra a Montegranaro. Daniele il canestro lo vede, è un realizzatore, uno che potrebbe essere utile anche a una grande squadra anche se poi il mercato ha la sua logica diversa. Giocare con lui sarebbe un sogno».

Daniele Cinciarini, fratello di Andrea, è il 2˚ realizzatore italiano di A (15.5 di media) dietro a Datome: la guardia precede Amoroso, Aradori e il fratello. Domenica la sfida.

Nessun rimpianto?

«No. Io imparo dal passato per prendere qualcosa in più per il presente».

S Stefano Gentile Gioca e bene 26’ di media a Caserta. Mvp all’All Star Game. Bene anche De Nicolao (Varese) e D’Ercole (Roma).

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NBA MERCOLEDI’ ENTUSIASMANTE

LeBron e Kobe salvano Heat e Lakers Howard fa arrabbiare gli ex compagni LeBron James realizza in lay-up un tiro a 3" dalla fine e Miami batte Orlando tenendo viva la striscia di 16 successi consecutivi, Kevin Garnett pesca Jeff Green a mezzo secondo della sirena per il canestro che dà ai Celtics la vittoria su Indiana, i Lakers rimontano 25 punti di svantaggio a New Orleans e con un 20-0 finale, 13 punti di Kobe Bryant, battono gli Hornets restando in piena corsa per l’ultimo posto disponibile per i playoff. Mercoledì interessante nella Nba... Striscia LeBron James nelle ulti-

me 16 gare sta viaggiando a 28 punti di media. Vero che la striscia di 16 successi è lontana non solo dal record assoluto di 33 (dei Lakers nella stagione 71-72) ma anche dalla più recente, 22 dei Rockets nel 2008.

Ma fotografa il momento di grazia degli Heat, anche se si sono mangiati 20 punti di vantaggio nella ripresa, sotto i colpi di Nikola Vucevic. Il centro montenegrino uscito da Usc ha chiuso con 25 punti e 21 rimbalzi. Alla fine, LeBron, che ha chiesto a tutti gli amici di tenersi liberi dal 13 al 15 settembre per il suo matrimonio a San Diego, gli ha fatto anche i complimenti. Howard Ma l’attenzione dei Magic era tutta rivolta a Los Angeles, soprattutto all’ex Dwight Howard. Che ha dichiarato che a Orlando giocava con compagni che nessuna altra squadra avrebbe voluto. Spiegazione: volevo semplicemente dire che siamo sempre stati considerati degli sfavoriti. Reazioni: «Non mi sorprendo — dice JJ Redick — lo sarei molto di più se Howard

Ecco il canestro a 3" dalla fine di LeBron James contro i Magic REUTERS

cominciasse a prendersi le sue responsabilità». Rashard Lewis: «Quello che ha detto è totalmente irrispettoso nei confronti degli ex compagni. Se è diventato quello che è lo deve anche a loro». Insomma, la popolarità di Howard non è altissima, come il suo rapporto con alti e bassi con Kobe dimostra. Assieme però hanno tenuto in vita i Lakers: 42 punti, 12 assist, 7 rimbalzi Kobe; 13, 12 e 3 stoppate nella ripresa il pivot. Risultati: Phoenix-Toronto 71-98 (Morris 12; DeRozan 15); San Antonio-Chicago 101-83 (Duncan, Ginobili 18; Belinelli 21), Charlotte-Brooklyn 78-99 (J.Johnson 22; Kidd-Gilchrist 17), Cleveland-Utah 104-101 (Irving 20; Hayward 25), Indiana-Boston 81-83 (George 16; Garnett 18), Atlanta-Philadelphia 107-96 (Teague 27; Wilkins 21), Miami-Orlando 97-96 (James 26; Vucevic 25), Detroit-New York 77-87 (Knight 17; Felton 26), Memphis-Portland 91-85 (M.Gasol 26; Lillard 20), New Orleans-LA Lakers 102-108 (E. Gordon 18; Bryant 42), Minnesota-Washington 87-82 (D.Williams 16; Wall 19), Dallas-Houston 112-108 (Nowitzki, Marion 21; Harden 28), LA Clippers-Milwaukee 117-101 (Crawford 25; Ellis 22), Golden State-Sacramento 87-83 (K.Johnson 20; J.Johnson 17).

EUROLEGA OGGI IN RUSSIA

Siena contro il Khimki senza Ress e Hackett Questo pomeriggio, alle 16.30 italiane, la Montepaschi Siena affronta in Russia il Khimki (SportItalia 2). Situazione di emergenza per i campioni d’Italia: « E' una partita sicuramente difficile, resa ancora più complicata dalla nostra situazione — dice Luca Banchi —. La fatica si sta facendo sentire per i tanti viaggi, per gli impegni molto riavvicinati e per la situazione infortuni che si sta facendo sempre più complessa, fino al punto di costringerci a lasciare a Siena Tomas Ress e Daniel Hackett nella prospettiva di recuperarli nel minor tempo e miglior modo possibile in vista dei prossimi impegni altrettanto complessi: lunedì in campionato con Roma e giovedì con l'Olympiacos». Non sono ancora stati rivelati i tempi di recupero di Hackett che lunedì sarà ascoltato dal Procuratore Federale in merito ai suoi tweet critici sull’arbitraggio di Milano-Siena. Intanto, ieri, strepitosa partita a Kaunas davanti a 15 mila spettatori: il Real Madrid ha battuto lo Zalgiris 105-104 dopo un supplementare con una prestazione mostruosa di Nikola Mirotic, 31 punti e 11 rimbalzi, con 18/18 ai tiri liberi che è il nuovo record dalla lunetta dell’Eurolega (precedente 17/17 di Zizic e Kus). Due li ha realizzati a 3" dal termine dei tempi regolamentari portando la sfida al supplementare. GIRONE E: Alba Berlino-Efes Istanbul 86-91, Bamberg-Cska Mosca 58-78, Zalgiris Kaunas-Real Madrid 104-105 d.t.s (Darden 20; Mirotic 31). Oggi: Unicaja Malaga-Panathinaikos Atene. Classifica: Real Madrid 9 vinte-1 persa; Efes 8-2; Cska 7-3; Panathinaikos 6-3; Zalgiris, Unicaja 4-5; Alba 1-9; Bamberg 0-10. GIRONE F: Olympiacos Pireo-Barcellona 77-90 (Spanoulis 23; Lorbek 21), Fenerbahce Istanbul-Maccabi Tel Aviv 85-94 (Bogdanovic 26; Hickman 28). Oggi: Khimki-Montepaschi Siena, Besiktas Istanbul-Caja Laboral Vitoria. Classifica: Barcellona 9-1; Siena 7-2; Olympiacos 6-4; Khimki 5-4; Maccabi 5-5; Vitoria 4-5; Fenerbahce 2-8; Besiktas 0-9. LEGADUE Oggi 20.45 recupero della 21a giornata Tezenis Verona-Centrale del Latte Brescia.

stars& stripes BELINELLI ANCORA SUPER 21 AGLI SPURS

Un’altra grande partita per Marco Belinelli ma, come domenica contro i Pacers, essere il top scorer non ha salvato i Bulls dalla sconfitta con San Antonio. Ha realizzato 21 punti, con 8/16, e 7 assist. Per Marco è stata la sesta partita stagionale oltre quota 20 e la 16a partenza in quintetto. Quando, come con gli Spurs, è stato in campo almeno 40’ ha prodotto 19.3 punti di media. Per Bargnani, 9 punti nel facile successo dei Raptors sui Suns.

ATTENTO JORDAN Michael Jordan ha fatto i documenti per sposare la modella Yvette Prieto con cui è insieme dal 2011. Il precedente matrimonio si è chiuso nel 2006 con un divorzio record da 168 milioni di dollari.


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TENNIS LA SVOLTA

i 4 big Controlli e lotta al doping Cosa hanno detto Federer e gli altri

NOVAK DJOKOVIC «I tennisti sono tra i più puliti» «Sono 6-7 mesi che non mi fanno controlli sul sangue. Prima, 2/3 anni fa, venivo testato con più regolarità».

ROGER FEDERER «Il passaporto sarà necessario» «Perché certe sostanze non possono essere rintracciate. Ci vogliono più fondi per l’antidoping».

ANDY MURRAY «Autotassiamoci i premi» «Tutto lo sport ha imparato molto dallo scandalo Armstrong e nessuno vuole che succeda di nuovo».

Ecco il passaporto biologico È la vittoria dei giocatori La decisione dopo le richieste dei migliori del mondo. Il presidente Itf Ricci Bitti: «È un ottimo strumento nella lotta contro il doping» PAOLO BARTEZZAGHI

La pressione dei migliori giocatori al mondo ha spinto il mondo del tennis all’introduzione del passaporto biologico. L’annuncio della Federazione internazionale (Itf) segue infatti le dichiarazioni degli ultimi mesi, soprattutto dopo la deflagrazione del caso che ha coinvolto l’ex ciclista Lance Armstrong. Dal numero 1 Novak Djokovic, a Roger Federer (2), Andy Murray (3) e Rafael Nadal (5). Un coro che ha sollecitato un movimento che negli anni scorsi era stato accusato di pigrizia nella lotta antidoping, a fronte soprattutto di un gioco diventato notevolmente più atletico rispetto al passato. La decisione Stuart Miller, al

vertice dell’agenzia antidoping del tennis, aveva previsto che le procedure per il passaporto biologico sarebbero state completate entro la fine dell’anno. Invece il gruppo di lavoro sul programma antidoping ha deciso. Di questo gruppo sono parte la Federazione, le associazioni dei giocatori maschile (Atp) e femminile (Wta) e i rappresentati dei tornei del Grande Slam. «L’adozione del passaporto biologico è un passo importante — ha detto il presidente della Itf, Francesco Ricci Bitti — fornisce un ottimo strumento nella lotta contro il doping». «Per gli Slam — ha detto Bill Babcock, direttore del comitato dei 4 tornei più

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

Pronto per il passaporto biologico e il controllo del sangue. Troveranno solo trigliceridi e colesterolo!

PAOLO BERTOLUCCI

importanti — il ruolo dell’antidoping è diventato fondamentale, una priorità. Siamo orgogliosi di far parte del programma, essenziale per garantire che il nostro sport resti il più pulito possibile». «La Wta è orgogliosa di continuare la lotta al doping come ha sempre fatto — ha detto Stacey Allaster della Wta — È interesse di tutto il nostro sport introdurre il passaporto biologico e aumentare i controlli del sangue fuori dalle competizioni».

Riunione dei big del tennis in borghese: seduti Roger Federer, 31 anni, e Rafael Nadal, 26; in piedi Novak Djokovic, 25, è il secondo da sinistra, il terzo è Andy Murray, 25

RAFAEL NADAL «Sì a tutti i controlli possibili» «Perché vogliamo essere sicuri che il nostro avversario sia nelle nostre stesse condizioni».

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GLI ALTRI SPORT

S Ciclismo Il primo sport a introdurre il passaporto biologico è stato il ciclismo nel 2008.

Variazioni Il passaporto biologico è un documento individuale ed elettronico che contiene i

Gli altri Dopo il ciclismo, l’hanno adottato triathlon, atletica, nuoto, sci, canottaggio, pattinaggio pista lunga.

I test Proprio sul numero dei

Il calcio Il presidente dell’agenzia mondiale antidoping (Wada), John Fahey, ha detto che il numero 1 del calcio mondiale Joseph Blatter vuole introdurre il passaporto biologico per il Mondiale 2014 in Brasile. Ieri su relazione dela presidente della commissione antidoping Capua, la Figc ha deciso di cominciare, in accordo con il Coni, una sperimentazione con gli atleti della Nazionale maggiore.

test si erano concentrati i dubbi dei big. «C’è bisogno di più test — aveva detto Murray — Nel 2012 scorso sono stato testato soprattutto durante il Roland Garros e Wimbledon, e poi agli Us Open, ma penso che sia dovuto all’anno olimpico». «Non importa quanti ne vengono fatti — ha detto Nadal — va bene anche un test alla settimana a testa». «Sono 6-7 mesi che non mi fanno controlli sul sangue — ha detto Djokovic all’ultimo Australian Open vinto — 2-3 anni fa, venivo testato con più regolarità». «Dopo gli Australian Open — ha detto Federer — non ho fatto alcun test sul sangue e me ne sono meravigliato con i dirigenti Itf. Il passaporto biologico è necessario perché certe sostanze non possono essere rintracciate. Dovrebbero esserci più test sul sangue anche fuori dalle gare». Nel 2012, l’Itf ha disposto 2185 controlli di cui 187 sul sangue.

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IL COMMENTO di GIANNI VALENTI

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A PAGINA 18

IN CALIFORNIA SFIDA ITALIANA AL PRIMO TURNO, OGGI IN CAMPO ANCHE ERRANI E VINCI. UOMINI: CI SONO SEPPI E FOGNINI

Indian Wells: Schiavone batte Pennetta E ora la Sharapova: «È un’opportunità» Flavia regge un set Francesca: «Non aveva nelle gambe abbastanza match per contrastarmi» LUCA MARIANANTONI

Il derby tra le ex regine del tennis italiano ha aperto il torneo di Indian Wells consegnando a Francesca Schiavone una vittoria dai sapori antichi e a Flavia Pennetta una sconfitta largamente rimedia-

bile. Sul cemento californiano, la milanese ha interpretato la gara con la solita grinta di sempre e la brindisina ha retto in avvio in modo sorprendente, rispondendo colpo su colpo alle varianti tattiche della Schiavone. Avanti 5-3, Flavia ha avuto paura di vincere e Francesca si è impossessata della partita infilando 9 giochi consecutivi. Il tennis espresso sul campo è stato sostanzialmente buono, poi Flavia si è improvvisamente scollata denunciando una condizione fisica non ancora ottimale. Alla brindisina è mancato l’apporto del servizio (9 doppi falli in 9 turni di battu-

ta con appena il 46% di prime palle) e una certa cattiveria agonistica nei momenti chiave, come le 11 palle break mancate su 14. Francesca aiutata da un fisico più integro, è stata più abile e decisa alla risposta e più determinata a imporre i propri ritmi. Schiavo «Flavia è appena tornata da un infortunio — ha raccontato Francesca — e non aveva nelle gambe partite a sufficienza per contrastarmi come avrebbe voluto. Il primo set è stato davvero duro, poi nel secondo la fiducia è aumentata, stavo sempre meglio in campo

Francesca Schiavone, 32 anni ANSA

FABIO PIGOZZI Presidente medici sportivi

«È il documento che riassume i valori e segnala le variazioni»

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risultati dei test antidoping e i profili dei segnalatori biologici del doping stesso (ematocrito, emoglobina). Le variazioni eccessive di valori nel tempo possono indicare che l’atleta si sia dopato. L’adozione di questo strumento comporta per i tennisti un maggior numero di controlli di sangue e urine.

Ex tennista e commentatore @paolobertolucci

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domande a...

Che cos’è il passaporto biologico? «Un documento in cui vengono inseriti i dati di un atleta dalla cui analisi comparata si può valutare l’eventuale assunzione di sostanze dopanti o l’adozione di pratiche vietate. È costituito da tre moduli (ematologico, steroideo, endocrinologico). Attualmente il modulo esecutivo è quello ematologico. È stata l’Uci, la Federciclismo internazionale, a lanciare in collaborazione con la Wada il progetto, che oggi è adottato da altre federazioni quali, tra le altre, atletica, nuoto, sci, canottaggio, pentathlon e triathlon. Se ne sta discutendo anche nel calcio, la Fifa prevede di implementare il progetto coinvolgendo tutte le squadre partecipanti al Mondiale del 2014».

2 Quali parametri vengono presi in esame e come si segnala un caso «anomalo»? «Emoglobina, ematocrito, conteggio dei globuli rossi e dei reticolociti, volume corpuscolare medio e combinazione fra questi parametri (indice di stimolazione, off score). Attraverso un modello matematico si evidenziano i casi anomali che sono discussi da un panel di esperti nominato dalle rispettive Federazioni internazionali, le quali trasmettono gli atti alle rispettive Ado (le autorità antidoping)». 3 Chi gestisce la banca dati dei passaporti biologici? «Le Federazioni internazionali. Ma anche l’atleta può accedere ai propri dati». Valerio Piccioni I RISULTATI

e il mio livello è salito». Per capire come sarà il 2013 di Francesca, basta attendere il prossimo turno con Maria Sharapova. «Sono contenta di giocare contro Masha. È una possibilità da sfruttare per potermi esprimere ad alto livello. Giocare a Indian Wells è come stare in paradiso, la gente qui ama il tennis in modo profondo». Sara Errani e Roberta Vinci, che nella notte hanno esordito in doppio, oggi sono attese al debutto in singolare. Intanto ha preso il via anche il torneo maschile: Paolo Lorenzi ha superato il primo turno battendo il lussemburghese Gilles Muller. Ci sono anche Seppi e Fognini, e il ritorno in contemporanea di Djokovic, Federer, Murray e Nadal, in campo tutti insieme per la prima volta dall’ultimo Wimbledon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Avanti Lorenzi Viola fuori in qualificazione Donne, primo turno (Usa, 6,020,268 $, cemento): SCHIAVONE b. PENNETTA 7-5 6-1; Kuznetsova (Rus) b. Hlavackova (R.Cec) 6-3 6-1; Pervak (Kaz) b. Jie (Cina) 6-1 6-2; Soler Epinosa (Spa) b. King (Usa) 6-7 6-2 6-1; Peer (Isr) b. Erakovic (N. Zel) 6-3 6-4; McHale (Usa) b. Pironkova (Bul) 6-3 6-4; Medina Garrigues (Spa) b. Dellacqua (Aus) 6-1 6-3; Date (Giap) b.Voskoboeva (Kaz) 6-4 3-6 6-4 . Uomini, primo turno: LORENZI b. Muller (Lus) 7-5 6-4; Tomic (Aus) b. Bellucci (Bra) 6-4 6-3. Qualificazioni: Odesnik (Usa) b. VIOLA 7-6 (2) 4-6 7-6 (6).


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VENERDÌ 8 MARZO 2013

RUGBY L’INIZIATIVA Da oggi i campioni del mondo in 160 pagine

All Blacks: vi raccontiamo la leggenda Otto curiosità sulla squadra tuttanera: le altre nel libro in vendita con la Gazzetta dello Sport SIMONE BATTAGGIA ANDREA BUONGIOVANNI

«All Blacks - La Leggenda»: in 160 pagine da bere d’un fiato. Tra passato, presente e futuro. Con una serie infinita di storie e di curiosità tutte da raccontare. Qui di seguito ce ne sono alcune, le altre nel libro in edicola da oggi con La Gazzetta dello Sport.

1.

Padri e figli

Sono 16 le coppie di padri e figli ad aver giocato per la Nuova Zelanda. I Barry però di generazioni in nero ne vantano addirittura tre. Nonno Ned giocò dieci partite da flanker tra il 1932 e il 1934; il figlio Kevin vanta 23 presenze in 2ª e 3ª linea tra il 1962 e il 1964. Il nipote Liam, anche lui flanker, ha disputato 10 partite (1993-1995). Nel 1993, prima di morire, Nonno Ned lo vide partire per il tour in Europa.

2.

«All Blacks - La Leggenda» (160 pagine) è in edicola da oggi insieme alla Gazzetta dello Sport a 12,99 euro più il costo del quotidiano. Il volume racconta origini, storia, leggende e miti della Nazionale più famosa

3. Nel 1970, Jamie Hendrie aveNero per caso

va 18 anni e studiava medicina a Perth. Nato in Malaysia, imparò a giocare in Scozia, Paese del padre. Poi andò a studiare in Australia per un anno. A Perth iniziò a giocare per l’Università. Lo fece anche sabato 13 giugno, tra gli u. 19: il giorno dopo avrebbe vestito, per la prima e ultima volta, la maglia degli All Blacks. I neri avevano bisogno di un n.9 contro il President XV: si giocava di domenica e Sid Going, mormone, si era tirato fuori.

4. Sono 1118 i giocatori che hanI numeri

no vestito la maglia All Blacks. E 498 le partite disputate, delle quali 376 vinte, pari a più del 75%. A 500 si arriverà in giugno, a Christchurch, città ferita dal terremoto del febbraio 2011: dall’altra parte la Francia, in una riedizione dell’ultima finale di Coppa del Mondo.

5. Gli All Blacks hanno affrontaContro l’Italia

to l’Italia tredici volte, centrando naturalmente altrettante vittorie (la prima, a Rovigo, nel 1979; l’ultima, a Roma, nel novembre scorso): 702 i punti realizzati, 130 subiti. Nelle ultime due occasione, record di pubblico per match di-

sputati in Italia: 80.018, spettatori a Milano (San Siro) nel 2009 e 74.920 a Roma (Olimpico) nella sfida già ricordata.

6. Il più pesante All Black è NeeIl più pesante

mia Tialata, pilone con 43 caps tra il 2005 e il 2010. Alto 187 cm, pesa 135 kg. Ha sfidato l’Italia due volte: a Marsiglia nel Mondiale 2007 e nel novembre 2009 a San Siro. Fu proprio lui a essere espulso nei 6’ finali, con 13 mischie a 5 metri dalla meta neozelandese.

7. Sono 13 gli All Blacks caduti

nella Prima Guerra Mondiale. Il più famoso è Dave Gallaher, capitano degli «Originals» (1905-06): morì nella battaglia di Gravenstafel, in Belgio. Sulla sua tomba a Poperinge è scolpita la felce.

8. Il giocatore con più caps è l’ogI più

gi 32enne capitano Richie McCaw, All Blacks n. 1014: il flanker, dal 2001, in 12 stagioni è a 116. Quello con più punti realizzati è invece il 30enne Dan Carter che, in 94 partite, ne ha 1385. Nessuno più di lui nel rugby mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

In guerra

I trionfi

Due («sole») coppe del Mondo sulle sette disputate (Nuova Zelanda 1987 e 2011), 11 nel Tri/Four Nations su 17 e i Grand Slam nell’Emisfero Nord (1978, 2005, 2008 e 2010). Non dicono nulla della loro storica superiorità.

Sopra, una haka del 2011. Sotto alcune pagine dedicate a John Kirwan, a una partita in Galles del ’63 e al tour del Sudafrica nel 1981 AFP


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NUOTO TROFEO CITTÀ DI MILANO

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MADAMA

STAGIONE I MOMENTI CLOU

BUTTERFLY

9-13 aprile Assoluti primaverili a Riccione

GLI ALTRI AZZURRI

La Pellegrini nel dorso Sfida sprint Magnini-Dotto

8-9 giugno Mare Nostrum Montecarlo 11-12 giugno Mare Nostrum Barcellona (Spa) 13-15 giugno Trofeo Settecolli a Roma 15-16 giugno Mare Nostrum Canet en Roussillon (Fra) Dopo 5 vasche da 50 in progressione so cosa farò nell’ultima, al massimo sbaglio di qualche decimo».

«Farfalla da sempre D’oro con maturità»

La Pellegrini affronterà la stagione senza troppe aspettative, lei è pronta a prendersi tutte le attenzioni e aspettative?

Bianchi: «A 5 anni nuotavo con questo stile senza che me lo insegnassero. Il titolo mondiale mi ha cambiata» MARISA POLI

In che cosa si sente l’effetto Pellegrini sul nuoto?

«Federica ha aiutato tantissimo il nuoto, la sua notorietà ne ha fatto uno sport sempre più seguito. Grazie ai suoi successi e anche un po’ al gossip. Detto questo: avercene di risultati come i suoi».

NEL 2008 E 2009 SI NUOTAVA CON COSTUMI GOMMATI

Ho sempre pensato che ci sono cose ben peggiori delle gare di nuoto. Ero emozionata a Londra, ma era la giusta tensione. Forse è per questo che nelle gare importanti rendo sempre. Gli errori di prima sono questione di maturità».

Aspettative di inizio stagione?

«Prima cosa: non mi sono seduta dopo l’oro di Istanbul. Stessi allenamenti, stesso lavoro. Ho scaricato qualche giorno prima di Milano. Da questa gara, l’unica prima degli Assoluti, voglio capire a che punto sono. Farò 50 e 100 farfalla e 50 stile libero che mi servono sempre per essere più reattiva. Sono un po’ un diesel, ci metto 50 metri a prendere acqua a delfino».

E’ stato l’oro di Istanbul a cambiarle la testa?

«E’ cambiato solo il mio modo di vedermi, ho più sicurezze, è cominciato tutto agli Europei di Chartres. Prima non avrei mai pensato di valere un oro mondiale in vasca corta».

«Fino ai Mondiali 2009 mi sono allenata a casa con Daniela Dall’Olio, era una seconda mamma, ero nel paese dei balocchi e non mi rendevo conto di niente. Poi lei non ha più potuto seguirmi e mi sono trasferita a Imola, tutto un altro mondo, con un allenatore maschio, che poi è una normalità da noi ma per me era speciale. Con una squadra seminuova. Non ci capivamo. A Bologna con

«Sono sempre stata tranquilla, per me non ha senso essere tesi.

4/4 4/4 20/20 10/10 5/5 4/4 20/20 11/11 4/4 38/38 15/15 6/6

20 17 140 48 20 9 39 59 12 160 67 25

S. GIACOMO DI ROBURENT

LOMBARDIA APRICA BOBBIO VALTORTA BORMIO CHIESA-VALMALENCO COLERE FOPPOLO - CARONA LIVIGNO MADESIMO MONTECAMPIONE PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI PRESOLANA - MONTE PORA 25/150 4/4 12 SAN SIMONE 50/150 23/23 100 SANTA CATERINA 65/70 7/8 8 TEMU' ADAMELLO SKI

150/250 60/160 80/120 20/30 35/270

15/15 5/5 29/29 3/5 7/7

80 20 80 20 29

TRENTINO ALBA - CIAMPAC ALPE CERMIS ANDALO - F. PAGANELLA

«Abbiamo perso l’ufficio, ora le riunioni le facciamo sulle panchine in piscina. Con l’intervento del Comune siamo riusciti a mantenere le tariffe agevolate, a giugno non si sa che cosa succederà». Obiettivi della stagione?

Scusi, ma com’è che ha scelto lo stile più ha faticoso del mondo?

«Non sono un robottino, ma ho abbastanza sensibilità per capire quello che sto facendo.

«Mi è sempre venuto naturale, non ho avuto mai difficoltà a nuotare a farfalla. Non c’è stato bisogno che mi correggessero. A farfalla faccio quello che voglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ritorno di Federica Pellegrini (impegnata però non nelle sue gare classiche ma nei 100 e 200 dorso), la prima di Fabio Scozzoli (in gara in 50, 100 e 200 rana), la sfida sui 100 sl tra Luca Dotto, Filippo Magnini e il russo Fesikov, i 1500 sl con i compagni di allenamento Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Samuel Pizzetti a chiudere il programma di oggi: sono tante le attese per la terza edizione del Trofeo Città di Milano, tappa di avvicinamento agli Assoluti primaverili di Riccione (9-13 aprile), che apre la stagione in vasca lunga alla piscina Samuele di via Mecenate. Star straniere Oltre agli azzur-

Va meglio con la piscina di Bologna, dove eravate a rischio sfratto?

«Il Mondiale di Barcellona. Se va bene quello è una bella svolta».

Nuota con i tempi in testa?

Bollettino della neve 40/80 35/85 45/205 50/150 30/90 60/80 75/185 60/140 45/110 50/260 50/100 50/80

RCS

Fabrizio Bastelli ho ritrovato subito il feeling, fondamentale. Non puoi avere dubbi su quelli che ti fa fare, se no è finita».

E come l’ha raggiunta?

Dalle delusioni di Pechino 2008 alle medaglie europee e mondiali in vasca corta, che cosa è cambiato?

PIEMONTE ALAGNA VALSESIA M.SKI BARDONECCHIA BIELMONTE LIMONE LURISIA MONDOLÈ SKI PONTECHIANALE SAN DOMENICO DI VARZO

«Mah. Penso di avere un pubblico molto ristretto, mi sembra strano che seguano me. Non ho la visuale di questa massa che mi segue, io resto nel mio paesello (Castel San Pietro Terme), mi alleno sempre a Bologna e non sono cambiata».

LA SUA PROGRESSIONE NEI 100 FARFALLA

Ilaria Bianchi a 5 anni sapeva già sgambare a farfalla e non gliel’aveva ancora insegnato nessuno. «E’ uno dei primi ricordi che ho, lo sapevo fare senza che ci fosse bisogno di farmi vedere come» racconta madama Butterfly, campionessa del mondo in vasca corta a Istanbul a novembre, una delle stelle del Trofeo Città di Milano che apre la stagione degli azzurri in vasca lunga, oggi e domani alla piscina Samuele.

VALLE D’AOSTA ANTAGNOD MONTEROSA SKI BRUSSON MONTEROSA SKI CERVINIA CHAMPOLUC MONTEROSA SKI CHAMPOCHER COGNE COURMAYEUR GRESSONEY LA TRINITÈ M.SKI GRESSONEY ST.JEAN M.SKI LA THUILE PILA TORGNON

28 luglio4 agosto Mondiali a Barcellona (Spa)

Dall’alto: Federica Pellegrini, Filippo Magnini, Fabio Scozzoli e Luca Dotto

S Ilaria Bianchi, 23 anni, è di Castel San Pietro Terme (Bo). Sul fianco ha tatuato una farfalla. Tesserata per le Fiamme Azzurre si allena a Bologna (Azzurra 91-Csi Bologna) con Fabrizio Bastelli. Oro nei 100 farfalla ai Mondiali in corta di Istanbul 2012 e agli Europei in corta di Chartres 2012, 5a ai Giochi di Londra nella stessa distanza

ri, in acqua diverse stelle straniere: da Cseh alla Zueva, da Fratus a Korotishkin. In programma anche due batterie dei 100 stile libero per gli atleti del nuoto paralimpico (in gara Federico Morlacchi). Assente Marco Orsi, influenzato, non sarà in gara nemmeno Massimiliano Rosolino, che oggi alle 12 vestirà i panni del professore per il Master Universitario Sport Management, Marketing and Sociology alla Bicocca. Le gare di domenica sono riservate alle categorie ragazzi e junior. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Programma. Oggi (dalle 15): 200 sl D, 200 sl U, 200 fa D, 200 fa U, 200 do D, 200 do U, 200 ra D, 200 ra U, 800 sl D, 1500 sl U. Domani (dalle 9): 50 fa D, 50 fa U, 50 ra D, 50 ra U, 100 sl D, 100 sl U, 400 mx D, 400 mx U. Dalle 15: 400 sl D, 400 sl U, 100 fa D, 100 fa U, 50 do D, 50 do U, 100 ra D, 100 ra U, 50 sl D, 50 sl U, 200 mx D, 200 mx U. In tv Oggi diretta Rai Sport2 dalle 16.30 alle 18.30, domani differita RaiSport2 dalle 22.30.

Dati neve di

www.skiinfo.it

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90/200 150/200 45/120 125/220 50/250 120/170 75/206 55/250 70/100 130/350 80/120 120/170 72/150 130/150

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15/16 8/8 14/15 9/9 6/6 8/10 30/30 12/12 11/11 30/30 15/15 3/6 10/10 4/4

35 CAMPITELLO/MAZZIN

47 35 49 36 27 24 115 60 30 40 35 20 35 10

CANAZEI - BELVEDERE FOLGARIA FOLGARIDA - MARILLEVA GHIACCIAIO PRESENA LAVARONE-RIVETTA MADONNA DI CAMPIGLIO MOENA - ALPE LUSIA MONTE BONDONE PAMPEAGO-PREDAZZO-OB. PANAROTTA 2002 TONALE ADAMELLO SKI PASSO ROLLE S. PELLEGRINO-FALCADE PEJO PINZOLO POZZA-ALOCH-BUFFAURE S. MARTINO DI CASTROZZA VIGO-PERA-CIAMPEDIE

55/145 6/6 15 15/130 8/8 26 ALTO ADIGE 85/150 18/19 35 ALPE DI SIUSI 50/160 9/10 17 ALTA BADIA

ALTA PUSTERIA BELPIANO CAREZZA CORNO DEL RENON FUNIVIE SPEIKBODEN GITSCHBERG - MARANZA KLAUSBERG LADURNS MERANO 2000 OBEREGGEN PLAN - VAL PASSIRIA PLAN DE CORONES PLOSE - BRESSANONE RACINES SAN VIGILIO SOLDA TRAFOI VAL D'ULTIMO VAL GARDENA VAL SENALES 15/100 20/23 60 VALLELUNGA 85/200 53/53 130 WATLES

50/180 160/160 80/150 300/350 70/100 70/150 45/150 80/160 20/130 70/110 130/350 70/100 70/200 80/130 40/120 55/125 50/70 70/120

13/22 22/22 26/26 3/3 15/15 19/20 8/8 5/6 20/20 4/4 30/30 6/6 19/19 7/7 13/13 7/7 19/23 7/7

17 74 62 3 25 58 27 20 44 8 40 14 50 16 32 16 46 15

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50/130 60/140 10/60 45/145 40/120 40/200 40/140 85/105 100/130 100/180 60/110 0/120 75/140 55/140 70/140 30/70 20/100 70/160 40/215 80/170 60/80

14/14 15/15 3/3 7/7 10/16 7/7 3/3 7/7 18/18 2/4 32/32 9/9 8/8 32/32 11/11 3/3 5/6 58/78 12/17 3/3 2/3

30 40 np 20 22 20 16 40 44 np 116 40 np 116 40 10 np 115 35 15 np

28/28 14/14 7/7 22/23 36/37 19/19 3/4 6/6 5/7 3/4 10/10

62 50 24 77 105 50 9 8 17 14 16

CORNO ALLE SCALE MONTE AMIATA OVINDOLI PASSO LANCIANO ROCCARASO TERMINILLO

210/300 140/250 50/120 60/200 230/300

FRANCIA CHAMONIX MONT-BLANC MONTGENÈVRE

70/350 63/65 98 110/160 26/32 np

SVIZZERA ST. MORITZ - CORVIGLIA WENGEN

35/173 23/23 144 60/140 19/34 110

VENETO ARABBA MARMOLADA ALTOPIANO DI ASIAGO AURONZO MISURINA COMPRENSORIO CIVETTA CORTINA D'AMPEZZO FALCADE LESSINIA MONTE BALDO NEVEGAL SAN VITO DI CADORE SAPPADA

64/189 90/160 25/120 120/210 60/180 70/200 5/150 40/60 100/120 70/120 80/200

FRIULI VENEZIA G. RAVASCLETTO/ZONCOLAN SELLA NEVEA TARVISIO

90/170 6/7 27 130/330 5/11 9 AUSTRIA 90/150 11/11 33 KITZBÜHEL

APPENNINO ABETONE C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO CIMONE

250/400 100/200 140/200 200/250

17/17 12/15 19/21 4/7

43 29 35 11

SÖLDEN ST. ANTON AM ARLBERG

8/8 11/14 6/10 22/23 5/5

10 30 14 67 35

70/165 53/54 170 45/261 29/33 148 80/230 79/79 272


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Appunti LA FONDAZIONE

Michelle Hunziker per Doppia Difesa

«Molti non sanno — o fingono che la violenza è l’estrema conseguenza di una concezione della donna come essere inferiore. Gli atteggiamenti discriminatori sono l’anticamera della sopraffazione, è importante ricordarlo in occasione di questa giornata dedicata alle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. Michelle Hunziker e io siamo attive ormai da anni con la Fondazione Doppia Difesa al fianco delle vittime di violenza, e con altrettanta intensità combattiamo per sostenere i valori della parità tra i sessi e del rispetto reciproco: principi ben radicati anche nell’etica di chi ama lo sport, un comune sentire che dunque ci avvicina a tutti i veri sportivi. Appuntamento alla Milano City Marathon 2013, correte con noi e per Doppia Difesa il 7 aprile!». Firmato Giulia Bongiorno.

THE POSH RACE

Al via ci sono pure 6 principesse

Daniel Fontana, professione ironman, lancia la sfida: allenare 6 principesse metropolitane che non corrono neanche per prendere l’autobus. Questo il tema di The Posh Race, il nuovo reality. Primo grande appuntamento per Barbara, Federica, Daniela, Simona, Silvia e Lara sarà proprio la Milano Relay Marathon. Il blog: The Posh Race http://theposhrace.tumblr.com/

GADGET

La medaglia personalizzata

MILANO CITY MARATHON

LA CORSA ROSA E UNA GIORNATA SPECIALE

È stata presentata la medaglia ufficiale che verrà consegnata a tutti i finisher, raffigurante, in modo finemente dettagliato, il monumento simbolo del capoluogo lombardo: il Duomo di Milano. Caratteristica di quest’anno sarà la possibilità di personalizzare il retro della medaglia con il nome, il tempo di arrivo e la posizione (info su www.milanocitymarathon.it).

L’INCONTRO

Stefano Baldini in Sala Buzzati Ieri sera, a 30 giorni dal via, presso la Sala Buzzati, nella sede della Gazzetta dello Sport, si è svolto l’incontro «a tu per tu con Stefano Baldini». In una serata di celebrazione, l’oro olimpico di Atene 2004, Stefano Baldini, ha parlato di maratona e dei suoi successi regalando, tra un aneddoto e un altro, consigli a tutti gli appassionati e maratoneti intervenuti.

Donne che corrono per mariti e figli... Ma adesso basta!

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La mimosa Non è facile, inutile

Si chiama Pink Power, è un programma di allenamento gratuito per signore LUCILLA ANDREUCCI

Le donne corrono molto più degli uomini. Ma quasi mai per se stesse. Le donne corrono per gli altri: figli, mariti, fidanzati, genitori, oltre che per il lavoro naturalmente. Corrono per dovere, difficile che corrano per piacere. Una delle cose che vorremmo rendesse speciale la Milano City Marathon del prossimo 7 aprile è proprio quella di cambiare il senso femminile per la corsa. Perché ogni donna possa sentirsi a proprio agio in-

dossando le scarpe da running, un paio di leggins, una maglia di qualsiasi taglia e colore, accettando una sfida: quella di scoprire che cosa c’è dentro una frazione anche piccolissima di una maratona. Il progetto Il modo per dare corpo a questo sogno possibile si chiama Pink Power, tre appuntamenti (le informazioni sul sito www.milanocitymarathon.it) per tutte le donne che hanno deciso di prendersi un po’ di tempo per se stesse. Un progetto che nasce dalla voglia di condividere un percorso

Incerti «Neanche la maternità mi ferma» La campionessa col pancione «Cyclette, nuoto, fitball e presto rimetto le scarpe da corsa» (lu.an.) Chi nasce gazzella resta tale anche con 5-6 chili in più. Sono i chili che raccontano la nuova vita di Anna Incerti, siciliana di 33 anni, che ha visto il suo bronzo europeo brillare d’oro dopo la squalifica per doping delle due atlete arrivate davanti a lei, ma solo per aver bluffato. È lei la campionessa in carica. Oggi al 7o mese di gravidanza di Martina, che nascerà a metà maggio, Anna sorride parlando delle sue forme più ingentilite. «Credo per una donna la maternità sia l’unica volta in cui si prendono chili volentieri». La Incerti, che proprio a Milano vinse una delle sue maratone più belle nel 2008, è sportivamente una Ferrari. E come si sente una Ferrari ai box?

La campionessa europea Anna Incerti, 33 anni. E a destra Filippa Lagerback, 40, conduttrice e showgirl

proprio corpo quando è sotto stress e a controllare il respiro; si è più stimolate a selezionare quello che si mangia, si perde qualche chilo di troppo, si rilassano i pensieri. Soprattutto, si diventa più forti dentro, più coscienti di se stesse.

IL PROGETTO MANCA UN MESE ALLA MARATONA

«Ferma non lo sono mai stata, il primo mese corricchiavo, poi tanta cyclette, piscina ed esercizi con la fitball (quella palla gigante che si vede spesso nelle palestre ndr) che mi aiutano nella ginnastica posturale. Nel mantenermi attiva mi segue scrupolosamente Stefano, mio marito e atleta pure lui». Che cosa le manca della vita di prima, da maratoneta?

«Quando mi allenavo, correvo anche duecento chilometri a settimana, una fatica disumana. Può sembrare insolito ma è proprio quella fatica, che a volte logora ma che ti fa sentire viva e forte, che non vedo l’ora di riprovare». E che cosa sta provando per la

prima volta?

«Oh, tante cose. Per esempio, mi è passata la passione per la carne rossa. E mi sono accorta di avere tanto tempo libero per me. Mai successo». Sua figlia Martina sta arrivando dopo un’Olimpiade, Londra 2012, ferita da una prestazione al di sotto del suo potenziale. Questa bambina è un regalo della vita che aiuta a tirare il fiato, recuperare le energie nervose, riposare i tendini sottili e pensare alla ripartenza da campionessa, con una luce nuova.

«Continuo a seguire ogni gara di atletica, è il mio mondo e non ho mai staccato la spina con le notizie. Mi rimetterò presto le scarpe da corsa ma ora mi godo questo viaggio». Ansia del parto?

«Si, ci penso spesso, poi so che è la cosa più naturale del mondo e cerco di rilassarmi. Spero anche che l’abitudine a gestire i momenti faticosi che mi ha insegnato lo sport quel giorno mi aiuti ad alleggerire le paure». Ha un consiglio sportivo per la festa delle donne?

«Amo la corsa e sarebbe bello che ogni donna si regalasse quelle sensazioni di benessere e di libertà che solo la corsa porta dentro. A qualsiasi ritmo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Con la maglia rosa Lucilla Andreucci, 43 anni: l’ex maratoneta azzurra coordina il progetto Pink Power

sportivo, sentirsi in tante, ognuna con la propria storia di vita e di sport, ma tutte sulla stessa linea d’onda, anzi di partenza. Un nuovo movimento sportivo al femminile che cominci a raccontarsi proprio dalle strade di Milano. La fatica Siamo tante. Dobbia-

mo solo sfidare la pigrizia. Perché la «fatica» di prendersi cura del proprio corpo non logora. Al contrario, a poco a poco, costruisce. Ci sono tanti motivi per cui vale la pena cominciare a muoversi di corsa. Per esempio, si impara ad ascoltare il

I VOSTRI TWEET S #MCM2013 è l’hashtag ufficiale dell’evento Scriveteci!!!

S Claudia Romani (model) @ClaudiaRo mani Buon 8 marzo a tutte le runners!

S Piera Cattaneo ?@PieraViCatt aneo Cerco 3 compagni per la staffetta alla @milanomarathon

S lafebe ?@gaiafebelli @reghellin ce la farà la mia sportiva a fare 8,7 km tra un mese esatto?

ingannarsi. Servono motivazione e impegno. Abbiamo ben chiara la consapevolezza che non basta una mimosa per festeggiarci nel giorno della donna. E lo sport è lì per ribadirlo: che la festa cominci magari proprio oggi, ma perché diventi un vero regalo a se stesse c’è bisogno di insistere, continuare, darci dentro. Un proverbio ricorda che anche il più lungo dei viaggi inizia con il primo passo. Ecco, ci auguriamo che il primo passo insieme a noi vi permetta di viaggiare di corsa in un modo diverso e stimolante per le strade o i parchi di Milano, scrollandovi dalle spalle, almeno una volta a settimana, i tanti doveri dell’essere donna. Pensando solo a voi stesse. Vi aspettiamo! © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lagerback «Mi butto in staffetta col cuore» La showgirl svedese ama il tennis, gira in bicicletta e aiuta la Lega per la lotta ai tumori (lu.an.) Non le manca davvero nulla. Alta, bella, bionda, 40 anni a settembre e una carriera da fotomodella, showgirl e conduttrice. Filippa Lagerback, svedese di Stoccolma da dodici anni a Milano, la domenica accanto a Fabio Fazio nel talk show «Che tempo che fa», è una che non si annoia. «Diciamo che mi piace provare cose nuove e diverse». E non solo nel lavoro. E così il 7 aprile sarà al via, «un po’ preoccupata», di una delle quattro frazioni della Milano city Marathon a staffetta. «Non so ancora quanti chilometri correrò. So che appena torna il sole, ricomincerò ad allenarmi per arrivare in forma». Si attacca il pettorale sulla maglia per la prima volta, ma non per se stessa.

«Non sono per niente competitiva, e se mi metto in gioco sulle strade di Milano è per aiutare la raccolta fondi per la Lega Italiana per la lotta contro i tumori». Per loro, Filippa già da molti anni fa da madrina negli ambulatori mobili.

«Credo sia molto importante la prevenzione e anche fare sport ha a che far con questo». E lei di sport ne ha praticati parecchi: sci, sci nautico, bici, trekking, tennis la sua

grande passione, e la corsa. Ecco, che cosa ha la corsa di diverso dagli altri?

«È una continua sfida con se stessi, e ti fa sentire il corpo. È un po’ faticoso iniziare, ma poi diventa una dipendenza, ed è difficile farne a meno». Si allena al parco di Trenno un paio di volte alla settimana. E in bicicletta tutti i giorni per le vie di Milano.

«È il mio mezzo di trasporto preferito. Oltre a sentire le mie gambe che si allenano, è anche un modo per scoprire qualche stradina diversa della metropoli». Oggi, 8 marzo. Il suo rapporto con l’universo femminile?

«È un mondo meraviglioso che ho scoperto tardivamente. Le donne arrivano dove vogliono, sono forti e determinate, intraprendenti, capaci sempre di creare una rete d’aiuto. Quando ho bisogno di qualcosa per mia figlia Stella, 9 anni, c’è sempre una mamma disponibile ad aiutarmi». Che cosa insegna a sua figlia?

«In fondo, quello che mi hanno trasmesso i miei genitori: l’aspetto aiuta ma non conta più di tanto. Guardarsi dentro è più difficile, ma è il vero valore della bellezza». Porterebbe a correre con lei Fazio e la Littizzetto?

«Dicono con orgoglio che sono 20 anni che non praticano sport… E allora corro io per loro». © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ILARIA BIANCHI nuoto 23 anni

TANIA CAGNOTTO tuffi 27 anni

ELISA DI FRANCISCA scherma 30 anni

ARIANNA ERRIGO scherma 24 anni

1) Penso che per celebrare la donna non ci sia bisogno di una festa. Oggi la donna è in grado di difendersi e far sentire la propria voce, proprio come gli uomini. 2) Non mi sono mai sentita discriminata. Nel nuoto il valore dei propri successi è sotto gli occhi di tutti e non è possibile fraintenderlo. Penso che le persone applaudano e apprezzino in egual modo lo sportivo di qualunque sesso.

1) E' una scusa per andare a festeggiare con le amiche e fare due chiacchiere senza uomini. Una bella cena insieme, poi vediamo… abbiamo in programma una festa con stripmen in discoteca… se non ci addormentiamo prima. 2) Io non mi sono mai sentita discriminata, forse è il mio sport in generale che non è abbastanza valorizzato. Vorrei più attenzione da parte dei media per i tuffi.

1) Il mio pensiero nel giorno della Festa delle donne è per tutte quelle donne che hanno poco da festeggiare perché vittime di soprusi inaccettabili. Purtroppo gli episodi di violenza sono sempre più frequenti. 2) Rispetto al passato è cambiato molto. Ora la donna è molto meno discriminata e piano piano sta per raggiungere gli stessi diritti degli uomini.

1) Ne sono molto orgogliosa! È un modo per festeggiare tutte le conquiste sociali che le donne hanno fatto nel corso degli anni. In più svegliano gli uomini a farci regalare un fiorellino, ah ah ah. 2) Negli ultimi anni mi sento meno discriminata. I risultati hanno aiutato a ristabilire equilibrio tra uomo e donna. Anzi, le italiane hanno dimostrato di avere una marcia in più anche nello sport.

ROSALBA FORCINITI judo 27 anni 1) Il mio pensiero in questa giornata va a tutte le donne-coraggio. Quelle che riescono ad emergere nello sport ma soprattutto quelle che riescono a farlo dalle vere difficoltà della vita. Infine, alle donne che sanno donare con il cuore e non solo volere. 2) No, perché ho iniziato a praticare il judo sin da piccola in Calabria, i miei compagni erano quasi tutti maschi. E li battevo pure...

JOSEFA IDEM canoa 48 anni 1) E' un unico giorno in cui si festeggia la donna. Io vorrei tutti i 365 giorni dell'anno come l'8 marzo... 2) Il 90 per cento dei dirigenti sportivi sono uomini. Ho detto tutto. E’ un dato importante, che deve fare riflettere. Alcuni passi avanti sono stati fatti, ma il cammino delle donne è ancora molto lungo, soprattutto a livello dirigenziale. E’ arrivato il momento di valorizzarle per il bene di tutti.

MELANIA GABBIADINI calcio 29 anni

8festaMarzo della donna «Basta violenze sulle donne» E’ l’8 marzo, Festa della donna. In tempi di inaudite violenze quotidiane (120 le donne uccise in Italia nel 2012) deve essere anche un giorno di riflessione. Abbiamo posto due domande alle nostre campionesse: 1. Che cosa rappresenta per lei la Festa della donna? 2. Si è sentita discriminata nello sport?

1) Vorrei che rappresentasse un giorno per dare importanza alla donna, a volte troppo sminuita in alcuni ambiti della vita quotidiana e vittima di tanta violenza. 2) La nostra è una realtà bella, pulita, piena di sacrifici, umiltà. Sì, mi sento discriminata perché vorremmo raccogliere quanto seminiamo: mi piacerebbe ottenere più interesse da parte del nostro Paese, troppo dipendente dal calcio maschile.

DIANA LUNA golf 30 anni 1) E’ un momento di riflessione su quanto hanno fatto le donne per conquistare il posto e il ruolo che meritano, ed è molto, e su tutto quello che resta da fare. Credo che le donne non vogliano supremazia, ma solo pari dignità. 2) Nel mondo del golf c’è una buona dose di maschilismo. Le donne professioniste hanno ancora montepremi dei tornei nettamente inferiori e ricevono meno attenzione dalla Tv.

CHICCA MACCHI basket 33 anni

DANIELA MERIGHETTI sci 31 anni

1) Ai tempi, quando andavo a scuola, trovavo le mimose dappertutto anche perché avevo una pianta in giardino. Adesso, tra partite e allenamenti, la sento di meno. 2) Le atlete sono sempre un po’ discriminate a livello d’immagine rispetto ai ragazzi. Per ottenere un minimo di visibilità dobbiamo ottenere grandi risultati, soprattutto negli sport di squadra. A livello individuale si sente di meno.

1) La Festa della donna non mi ha mai interessato molto, io penso che dovrebbe essere tutti i giorni la nostra festa. 2) Per quanto riguarda lo sport, in generale noi atlete siamo diventate più femminili. Purtroppo ci sono ancora tante differenze con il mondo maschile, La prima che mi viene in mente è l’attenzione degli sponsor, per noi è molto più difficile catturare la loro attenzione.

A cura di GABRIELLA MANCINI e MARISA POLI

MICHELA MOIOLI snowboard 17 anni

FEDERICA PELLEGRINI nuoto 24 anni

FRANCESCA PICCININI pallavolo 34 anni

JESSICA ROSSI tiro 21 anni

1) Non ci ho mai fatto caso più di tanto, ma è giusto ed importante che ci sia. Ogni tanto ricevo dei fiori in questa occasione e questo mi fa piacere, ma non faccio una vera e propria festa. 2) Nello snowboardcross a volte noi donne siamo viste come quelle meno forti tecnicamente, ma più che altro ci prendono in giro. Non ho mai vissuto questo atteggiamento come un’offesa.

1) Un sentimento contrastante. Perché in questa giornata è piacevole ricevere un’attenzione in più, ma rifletto sempre sulle storie di donne che sono tutto fuorché rispettate. 2 ) Passi avanti in Italia ne sono stati fatti, ma a suon di risultati che le atlete hanno guadagnato sul campo con tanti sacrifici. La strada è molto, davvero molto lunga prima di poter dire che non ci sia discriminazione.

1) Oggi come oggi noi donne abbiamo gli stessi diritti degli uomini, mi auguro che questa giornata faccia riflettere sui tanti casi di violenza che succedono ogni giorno. 2) Le vittorie conquistate dalle donne nello sport in tutte le principali competizioni internazionali hanno avuto un ruolo importante anche perché ormai negli ultimi anni, specie in Italia, vincono più le donne degli uomini.

1) Non festeggio mai questo giorno perché sono sempre in giro per il mondo per le gare. In questo periodo sono in pieno allenamento e in partenza per Acapulco. 2) Personalmente non sento discriminazioni verso le donne nello sport. Il tiro a volo è uno sport prettamente maschile, visti i miei risultati faccio anche le gare con gli uomini. Mi sono sempre trovata benissimo.

ALESSANDRA SENSINI windsurf 43 anni

ALESSIA TROST atletica 20 anni

NATALIA VALEEVA arco 43 anni

VALENTINA VEZZALI scherma 39 anni

1) Ci sono tanti modi per vivere questa giornata, ma oggi dico che c’è troppa violenza sulle donne. Spero che sia un giorno per riflettere e trovare provvedimenti davvero efficaci. 2) Una verità che ho sempre riscontrato sulla mia pelle è che noi donne dobbiamo vincere di più e confermarci per aver riconosciuto lo stesso peso degli uomini.

1) La festa (che coincide con il mio compleanno) in sé contiene dei messaggi molto importanti che non dovrebbero valere solo l’8 di marzo. 2) Oggi nello sport uomini e donne sono sullo stesso piano, si allenano insieme, hanno la stessa visibilità e professionalità, le donne sfruttano gli esiti di una rivoluzione degli Anni 70-80. Nell’atletica l’hanno fatta Sara Simeoni e Gabriella Dorio.

1) Per me ha un grande significato perché in Unione Sovietica era una festa vera. Andrò a teatro con le amiche, siamo 6-7 originarie delle diverse repubbliche. Faremo la nostra «festa della nostalgia». 2) Episodi di discriminazione ci saranno stati, ma come tutte le cose negative li ho rimossi. Quando sono diventata mamma mi sono allenata meno di quanto avrei voluto, ma quella è stata una scelta.

1) E’ un momento di riflessione per tutta la società, non soltanto per le donne. I problemi esistono in tanti settori della vita quotidiana. 2) Fortunatamente non mi sono sentita mai discriminata, ho lottato per far valere il mio ruolo di donna e di mamma, ho vinto un Mondiale 4 mesi dopo la nascita di Pietro e da allora è nata una nuova norma per la tutela delle atlete-mamme. Dobbiamo continuare a lottare.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

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PALLAVOLO DA DOMANI FINALI A ISTANBUL Massimo Barbolini GALATASARAY

Giovanni Guidetti VAKIFBANK

Carlo Parisi BUSTO ARSIZIO

Marcello Abbondanza RABITA BAKU

Nato a Modena Il 29/8/1964, Allena la Turchia (Italia 2006-2012), 2 Champions League vinte (1995-96 Matera, 2005-06 Perugia), 7ª partecipazione alla Champions (Modena maschile ’90-91, 3 Matera 93-96, 2 Perugia 03-04 e 06-07), In questa stagione in Coppa il bilancio è di 5 vittorie e 1 sconfitta (a.a.)

Nato a Modena Il 20 settembre 1972, Allena la Germania dal 2006 (ha allenato Bulgaria 2003-04 e prima è stato il secondo dell’Italia), Champions League vinta con il Vakifbank 2010-11, E’ alla 5ª partecipazione alla Champions (Modena 02-03, 3 volte con il Vakifbank). In questa stagione in Coppa il bilancio è di 10-0 (a.a.)

E’ nato a Catanzaro Il 8 marzo 1960, Allena la Repubblica Ceca (dal febbraio del 2012), Nessuna Champions League vinta (2 Coppe Cev con Busto Arsizio). E’ alla prima partecipazione alla Champions League. In questa stagione in Coppa Campioni il bilancio della squadra bustocca è di 6 vittorie e 4 sconfitte (a.a.)

E’ nato a Cesena il 24 agosto 1970, Allena la Bulgaria (dall’ottobre del 2011). Nessuna Champions vinta (la coppa Cev con Pesaro), Quinta partecipazione alla Champions League (2 con Jesi 06-08, 2 con Villa Cortese 10-12). In questa stagione in Coppa Campioni il bilancio è di 10-0 (a.a.)

L’Italia è padrona della Champions Per la prima volta un Paese ha 4 tecnici in finale. Barbolini: «Siamo sempre di moda» GIAN LUCA PASINI

«Mi sono trovato subito bene. Il campionato in Turchia sta crescendo sempre di più...». Massimo Barbolini, ex c.t. dell’Italia due volte campione d’Europa è carico al punto giusto per questa ennesima sfida di Champions League della sua carriera (due ne ha già vinte). «Siamo terzi in classifica e se manteniamo questo piazzamento possiamo arrivare alla Champions anche nella prossima stagione. In questa annata abbiamo vinto il nostro raggruppamento battendo due volte Busto Arsizio. E nella Coppa di Turchia siamo arrivati in finale. Non penso che ci possiamo lamentare». Come l’Italia che comunque vada a finire queste Final Four promuoverà un allenatore campione d’Europa. «Penso che sia un riconoscimento alla nostra scuola», aggiunge Carlo Parisi, allenatore di Busto e che proprio oggi, nel giorno della festa della donne, compie gli anni. Quattro allenatori e quattro ct europei. «Se mi

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Quattro tecnici in finale? Un grande riconoscimento per la nostra scuola CARLO PARISI ALLENATORE BUSTO ARSIZIO

volto indietro e guardo al cammino di questi anni non posso che essere orgoglioso», aggiunge. Uomo di poche parole, ma di solidi risultati, si scioglie un po’ almeno pensando a con quali difficoltà ha raggiunto le finali di Istanbul. «Siamo soddisfatti, ma ci manca la parte più importante. Anche se il successo al golden set di Baku è stata una soddisfazione». Sfida emiliana Al bersaglio gros-

so punta anche Barbolini contro il Vakifbank Istanbul dell’altro modenese, Giovanni Guidetti. «Non è mai una sfida fra allenatori, ma fra squadre. A maggior ragione in questo caso, visto che considero Giovanni oltre che un grande amico, anche un valido collega. I

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Parliamo spesso male del nostro Paese. Stavolta dobbiamo essere orgogliosi MASSIMO BARBOLINI ALLENATORE GALATASARAY

precedenti? Servono ai giornalisti. Ma la domanda mi fa piacere. Sono contento di provarci, anche se secondo me hanno la squadra - in assoluto - favorita per rivincere la Champions, come due anni fa. Il gruppo è molto forte, ha vinto la Coppa di Turchia e secondo me, in casa, può farcela. E’ normale che noi ci proveremo. Abbiamo fatto di tutto per essere al massimo in questo momento. E nel corso della stagione siamo cresciute». Scuola «Siamo abituati a dare sempre contro a quello che è italiano. Invece lo dico con il massimo orgoglio — continua Barbolini, che dalla prossima estate guiderà la Turchia —. E’ bello vedere che la nostra pro-

fessionalità è apprezzata. Non parlo solo di me, ma soprattutto dei colleghi che sono anni che si mettono in evidenza. In passato, nel nostro Paese, ci sono state "mode" di allenatori differenti. Mode che poi sono tramontate. Il bello è con i tecnici italiani questo per ora non succede. E questo è un merito maggiore. Anche se tutti sappiamo che onestamente per avere la conferma è necessario vincere». «Ci proveremo di certo nonostante le difficoltà aggiunge Parisi — sappiamo che con il Rabita Baku avremo un test molto difficile. Loro sono una delle squadre più forti d’Europa (allenatore Marcello Abbondanza, che qualche mese fa, quando era a Villa Cortese, aveva conteso proprio a Busto e a Parisi, lo scudetto italiano, ndr). Ha già provato a raggiungere il successo negli anni scorsi. Cercheremo di fargli lo sgambetto...». Il volley italiano, però, prima che si attacchi la prima palla, ha già vinto. Nonostante tutte le difficoltà e le tristezze di quest’anno: vedrà festeggiare un allenatore nato in Italia...

ANCHE SUL WEB

Taccuino

La sfida col Baku e il derby turco su Sportitalia

L’Italia a Cuneo

(a.a.) Final four a Istanbul domani e domenica: Galatasaray Istanbul (Tur)-Vakifbank Istanbul (Tur) e (13 italiane) Rabita Baku (Aze)-Unendo Yamamay Busto Arsizio. Finale 3˚ posto 13, finale 16 italiane. Dirette su Sportitalia e sul web www.laola.tv ALBO 2000-01 Edison Modena, 2001-02 Cannes (Fra), 2002-03 Cannes, 2003-04 Marichal Tenerife (Spa), 2004-05 Foppapedretti Bergamo, 2005-06 Perugia, 2006-07 Foppapedretti Bergamo, 2007-08 Perugia, 2008-09 Foppapedretti Bergamo, 2009-10 Foppapedretti Bergamo, 2010-11 Günes Vakifbank Istanbul (Tur), 2011-12 Fenerbahce Istanbul (Tur).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

(g.sca.) Il gruppo della Nazionale di Mauro Berruto terrà, a maggio, due sessioni di allenamento a Cu neo. Ad organizzare l’evento è il Co mitato Fipav del Cuneese e l’Asso ciazione sportiva Bubo Fontana (in dimenticato presidente di Piemon te Volley), animata da Gino Primas so e Roberto Bernard. Gli azzurri saranno a Cuneo dal 19 al 24 mag gio e dal 27 maggio al 1˚ giugno. Ve nerdì 31 maggio è in programma la l’amichevole con la Francia.

IN RUSSIA (a.a.) Riprende il cam pionato russo con la vittoria della capolista del girone A, il Kazan di Vermiglio 0 3 a Kemerovo. Esor dio vincente di Totolo sulla panchi na dell’Odintsovo, 3 2 sulla capoli sta del girone B Novogorod del tat tico Piroli. Passa al tiebreak l’Ufa di Angiolino Frigoni sul Belgorod, mentre il Novy Urengoy di De Gior gi e Nicola Giolito (2˚) subisce il 3 0 dal Krasnodar del preparatore Marchini.

BASEBALL IL WORLD CLASSIC IN ARIZONA

Italia col brivido: battuto il Messico Esordio vincente grazie a un ottimo inizio (2-0) e alla rimonta finale. Oggi c’è il Canada DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI PHOENIX (Usa)

L’Italia non finisce mai. E vince, doma il Messico al debutto nel World Classic con una vittoria-thrilling che vale tanto, tantissimo. Può valere l’accesso al secondo turno del nuovo Mondiale: basterebbe, adesso, battere stasera il Canada, già sconfitto nella rassegna di 4 anni fa. Una partita incredibile, equilibrata, sul filo: due squadre sospese tra inferno e paradiso sino all’epilogo gestito da Jason Grilli, autore della salvezza, vinto sul monte da Nick Pugliese del Bologna, ma col contributo davvero di tutti. La nazionale di Marco Mazzieri ha

un cuore grande e soprattutto non s’arrende neanche quando è sotto nel punteggio nell’ultima possibilità di rimonta. Che avvio Un doppio di De Norfia accende le polveri al primo attacco, colpisce pure Rizzo e Liddi batte l’1-0 dell’esterno centro con una linea al centro. Una rimbalzante a destra di Costanzo vale invece il 2-0. Potremmo incrementare con le basi cariche, ma Butera finisce strikeout per la chiusura dell’inning. Anche il Messico porta tre uomini in base al primo attacco e con un doppio al centro di Jorge Cantu ribalta il punteggio in 3-2. Al 2o attacco il Messico sigla il 4-2 sul rilievo Da Silva. Sul rilievo Aceves, l’Italia riprende il destino del match: al singolo di Chiarini fa seguito il fuoricampo a sinistra di Drew Butera, ricevitore di Minnesota, che vale il 4-4. E’ il primo fuoricampo azzurro dal primo World Classic del 2006 con Saccomanno e Sinisi.

Incostanza Ora è l’Italia che pre-

me con le sue bocche di fuoco guidate dal quarto in battuta, Liddi. Si sblocca pure Colabello, ma non riusciamo a capitalizzare con due uomini in base tra Costanzo e Chiarini dal box. Come, invece, fa il Messico con il terza base Cruz, il cui doppio da un punto ci riporta sotto (4-6). Neppure nel settimo attacco, pur con Liddi per la quarta volta in base (ci arriverà anche nel nono inning), riusciamo a essere concreti. E perseveriamo nel nulla di fatto offensivo anche nell’ottava ripresa. Reazione Ma quando sembriamo nel baratro, dentro il preludio alla sconfitta e contro il closer dei San Francisco Giants detentori delle World Series, Sergio Romo, confezioniamo una reazione d’orgoglio e di potenza: un doppio con Nick Punto, finalmente sveglio con la mazza, una gran linea a sinistra del parmigiano Desimoni da pinch-runner, e un lungo fly di Riz-

Drew Butera, 29 anni, autore del fuoricampo da 2 punti al 4˚ inning RATTI

zo con la pallina che cade però dal guanto dell’esterno Gonzalez classificato come doppio anche per la traiettoria difficile da intercettare, valgono 2 punti e il sorpasso del 6-5. Jason Grilli deve fermare l’ultimo assalto dei centroamericani, che si

prendono due basi e si giocano tutto con il feroce Adrian Gonzalez, colpito. Messico a basi piene con 2 out. Drammatico ed emozionante epilogo. Avvincente, per l’Italia. Che è nelle nuvole: ha rimandato il Messico!

Messico-Italia 5-6 ITALIA: Punto (4) 1/5, De Norfia (8, Desimoni 0/0, Vaglio 0/0) 2/5, Rizzo (3) 2/5, Liddi (5) 2/3, Colabello (bd) 1/5, Costanzo (7) 1/4, Chiarini (9) 1/3, Butera (2) 1/4, Granato (6, Avagnina 0/1, Santora) 0/3. MESSICO: Arredondo (8, Ibarra 0/0) 2/3, Pena (4) 2/4, Cruz (5) 1/4, A.Gonzalez (3) 2/2, Cantu (bd) 1/5, K.Garcia (7) 0/4, E.Gonzalez (7) 1/4, Cota (2) 1/2, Velazquez (6, Navarro) 0/3. Lanciatori - Lopez 2rl, 4so, 1bb, 4bv, Aceves 3rl, 2so, 00bb, 5bv, Villareal 1rl, 1so, 1bb, 0bv, Salas 1rl, 1so, 0bb, 0bv, Romo (p.) 1rl, 0so, 0bb, 3bv; Mariotti 1.2rl, 3so, 1bb, 4bv, Da Silva 3.1rl, 5so, 1bb, 4bv, Torra 1rl, 0so, 0bb, 1bv, Panerati 0.2rl, 0so, 0bb, 1bv, Pugliese (v.) 1.1rl, 1so, 0bb, 0bv, Grilli (s.) 1rl, 0so, 1bb, 1bv. Punti - Italia 200.200.002: 6 (12-1): ; Messico 310.010.00x: 5 (11-0). Note: doppio De Norfia, Pena (2), Contu, Cruz, Punto, Rizzo. Spett. 4478. Programma. Prima fase. Girone C (a san Juan, Portorico). Ieri. Messico-Italia 5-6. Oggi: Venezuela-R.Dominicana (19.30); Spagna-Portorico (18.30). Girone D (a Phoenix). Oggi: Canada-ITALIA (ore 12.08, le 20.08 italiane, dir. Espn Usa, can. 214 Sky, prima pallina Tony Larussa, part. Maestri); Messico-Usa (ore 3 ital.). Domani: Canada-Messico (ore 12.30); Usa-ITALIA (ore 7, le 3 italiane, dir. Espn Usa, can. 214 Sky, prima pallina Tom Lasorda). Seconda fase. A Tokyo. Oggi: Olanda-Cuba (ore 3); Giappone-Taiwan (ore 11). © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Sci INFORTUNIO A UN GINOCCHIO

La Moelgg si deve fermare Si chiude in anticipo la stagione di Coppa del Mondo di Manuela Moelgg. Caduta in allenamento a Vatles, la 29enne di San Vigilio di Marebbe si è procurata una lesione alla cartilagine del ginocchio destro e ha deciso di rinunciare al gigante e allo slalom in programma a Ofterschwang (Ger) domani e domenica. E’ solo l’ultimo di una serie di contrattempi per la Moelgg, che in stagione oltre al mal di schiena ha dovuto affrontare le complicazioni di una caduta che causavano forti dolori al collo. Per le gare di Ofterschwang sono convocate Anna Hofer, Lisa Agerer, Denise Karbon, Nadia Fanchini, Chiara Costazza, Irene Curtoni, Elena Curtoni, Michela Azzola, Sarah Pardeller e Marta Benzoni.

Hockey ghiaccio IN SVIZZERA

Sbatte la testa E’ paralizzato

Ghiaccio SHORT TRACK: IN UNGHERIA

Fontana cerca il tris di podi ai Mondiali ANDREA BUONGIOVANNI

Arianna Fontana ci riprova: la 22enne valtellinese, da oggi a domenica, alla Fonix Arena di Debrecen, in Ungheria (35 Paesi rappresentati), insegue il terzo podio mondiale consecutivo, dopo gli storici bronzi di Sheffield 2011 e di Shanghai 2012. Prima dei suoi exploit, era dall’edizione di Montreal 2002 che un pattinatore europeo — uomo o donna — non saliva sul podio iridato. La tripletta, però, sarà tutt’altro che semplice: perché la concorrenza, con cinesi e sudcoreane in testa, sarà come sempre agguerrita e perché la finanziera non è reduce da una super stagione, come per esempio quella scorsa. Allora, oltre al titolo europeo (conquistato anche quest’anno per un clamoroso pokerissimo), in Coppa del Mondo vinse la classifica dei 500 (prima volta tricolore) dominando quattro gare su cinque, oltre a due prove sui 1500 e una in staffetta. Stavolta, sempre nei 500, non è andata oltre due seconde piazze (il mese scorso nella tappa preolimpica di Sochi) e un terzo (in ottobre a Calgary).

Golf PRIMO GIRO IN CINA

Obiettivi «Mi piacerebbe ripetermi o addirittura migliorarmi — dice Arianna — ma sono reduce da mesi difficili. Ora la condizione è buona, quindi spero di riuscire a dare il meglio. Scenderò in pista per dare tutto in ogni prova, senza fare troppi calcoli o pensare a chissà quali strategie». Assente la campionessa uscente, la cinese Li Jianrou, dall’espertissima connazionale Wang Meng, alla 16enne sudcoreana Shim Suk-Hee (senza dimenticare la canadese Maltais, argento dodici mesi fa), il

livello sarà altissimo. La punta di diamante della squadra del c.t. Eric Bedard, per arrivare lontano, dovrà superarsi sin dai 1500 odierni. Sperando, nel contempo, in un colpaccio della staffetta che, oggi, in semifinale, se la vedrà contro Cina, Giappone e Ungheria per cercare un posto nella finale a quattro di domenica. La squadra Insieme alla Fontana, a titolo individuale, gareggeranno Martina Valcepina e Cecilia Maffei (con Elena Viviani o Lucia Peretti per la staffetta) e, tra gli uomini, Yuri Confortola e Tommaso Dotti. Qui i favoriti sono il sudcoreano Noh Jinkyu, il russo di Seul Viktor An e il canadese Charles Hamelin, al decimo Mondiale consecutivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi — Ore 12.30: 1500. 15.22: semif. staffetta D. In tv: diretta RaiSport 1, ore 12.25. Domani — Ore 12.30: 500. 16.34: semif. staffetta U. In tv: diff. RaiSport 1, ore 16.55. Domenica — Ore 11: 1000. 14.57: 3000 (finale). 15.33: finali staffetta. In tv: diretta e diff. RaiSport 2, ore 10.55, 17.10 e 23.30.

Arianna Fontana, 22 anni, due bronzi iridati e cinque ori europei REUTERS

Ippica DOMENICA

Alpinismo SUL BROAD PEAK

Polacchi dispersi Speranze finite Sono «inesistenti» le possibilità che siano sopravvissuti Tomas Kowalski e Maciej Berbeka, i due alpinisti polacchi dispersi da mercoledì notte sul Broad Peak (8.047 metri, Karakorum) dopo aver effettuato la prima invernale con i connazionali Adam Bielecki e Artur Malek, che invece nella notte erano riusciti a raggiungere il campo 4 a 7.400 m. Secondo il capospedizione Krzysztof Wielicki, «non c’è più alcuna speranza. Maciej probabilmente è caduto in un crepaccio, di certo non lo si troverà. Di lui non ci sono tracce. Tomas non è arrivato fino al colle. È rimasto sul versante cinese. È lì ormai da 30 ore e non tornerà più. Era già in condizioni davvero deboli. Non riusciva più ad avanzare». Le due vittime avrebbero bivaccato a 7.900 prima della salita.

Il caso IN SUDAFRICA Diana Luna, 30 anni AFP

Atletica DOPING AZZURRO

Obrubanskyy positivo L’azzurro Maksym Obrubanskyy, 25enne di origini ucraine cresciuto atleticamente in Campania, dove è emigrato 14 anni fa, il 17 febbraio è risultato positivo al controllo antidoping degli Assoluti indoor di Ancona (dove era stato 2˚ nei 3000 con 8’03"10) al furosemide (un diuretico) e al tuaminoeptano (un decongestionante nasale). Obrubanskyy, cittadino italiano dal maggio 2012, vive a Campagna (Sa) e gareggia per l’Enterprise Sport e Service. Lo scorso giugno, dopo aver portato il personale sui 5000 a 13’27"15, partecipò agli Europei di Helsinki.

BOLT & BLAKE (si.g.) Ufficializzate le prime uscite fuori Giamaica di Usain Bolt e Yohan Blake: il primo correrà a George Town (Cay) l’8 maggio, il secondo a Doha (Qat) il 10 nella prima tappa della Diamond League sui 100, mentre il 18 sarà a Shanghai (Cina) sui 200. INDOOR USA (si.g.) Oggi e domani campionati universitari Ncaa a Fayetteville, con Lendore (Tri) nei 400 e Kimberlyn Duncan nei 60 e nei 200. A Lubbock. Uomini. 200: O. Johnson (Giam) 20"73. A Geneva. Donne. 60/200: Levy (Giam) 7"24/23"20. A Fayetteville. Uomimi. 200/400: Gauntlett (Giam) 20"73/46"14; Niit (Est) 20"76/46"36. 800: Momoh 1’46"07; Squella (Cile) 1’46"76. A Seattle. Uomini. 400: Berry 46"03. Ad Ames. Uomini. 400: Nolan (Giam) 46"10. A Notre Dame. Uomini. 400: Spratling 45"92. A Boston. Uomini. 60 hs: 7. DELLI CARPINI 8"02. INDOOR MONDO (si.g.) A Dessau (Ger), 5.85 di Bjorn Otto nell’asta su Filippidis (Gre) 5.80. A Pechino (Cina). 60: Su Bingtao 6"55 (r.n.). Alto: Zhang Guowei 2.32. Lungo: Gao Xinglong (’94) 8.02. Triplo: Dong Bin 17.16 (r.n.). Donne. Peso: Liu Xiangrong 18.81. A Sao Caetano (Bra). Uomini. Asta: Dutra 5.71 (r. Sudamerica).

Boxe Cocco-Lombardi Tricolore a Monza (r.g.) Questa sera al Pala Iper di Monza, doppio tricolore allestito da Sergio Cavallari e Mario Loreni. Il supermedio Roberto Cocco (11-9-1), 35 anni, alla prima difesa contro Luciano Lombardi (18-11-4) 37 anni, al quinto tentativo. Nei superleggeri, Renato De Donato (11-1), 26 anni, opposto ad Antonio Santoro (7-1-1), 30. Diretta Raisport 1 dalle 22.30. Superleggeri: De Donato kg. 63.3) c. Santoro (63.5); supermedi: Lombardi (75.9) c. Cocco (75.6); superwelter: Sabau (Rom. 5) c. Ortiz (Col. 1-51-4); Matano (6) c. Annunziata (16-6-5); leggeri (f): Torti (6-2-1) c. Lihet (Rom. 16-6-5).

E’ appena finito il meeting parigino, ma è ancora la Francia a tenere banco nel trotto europeo. Domenica a Cagnes-sur-Mer, in Costa Azzurra, c’è infatti il Vitesse, la corsa che di fatto fa da apripista alle grandi prove di primavera. Saranno ben sei gli italiani in pista: Libeccio Grif, Lover Power, Irving Rivarco, Look Mp, Nesta Effe e Main Wise As (foto PERRUCCI), terzo nell’Amérique vinto da Royal Dream e migliore dei nostri. Buon numero per Nesta Effe che può correre nelle prime posizioni come predilige. Criterium de Vitesse - m 1609 (autostart): 1 Quinoa du Gers (Abrivard); 2 Save the Quick (Kihlstrom); 3 Main Wise As (Levesque); 4 Nesta Effe (R. Vecchione); 5 Timoko (J. Verbeeck); 6 Reve de Beylev (E. Raffin); 7 Quoumba de Guez (J.M. Bazire); 8 The Best Madrik (J.Et. Dubois); 9 Look Mp (V.P. Dell’Annunziata); 10 Zorro Photo (P. Vercruysse); 11 Irving Rivarco (P. Gubellini); 12 Lover Power (N. Ensch); 13 Paladin Bleu (R. Depuydt); 14 Libeccio Grif (M. Smorgon). CAMELOT ANCHE NEL 2013 Camelot l’anno scorso ha vinto Derby inglese e irlandese (oltre alle 2000 Ghinee), per poi fallire nell’Arc con in sella Lanfranco Dettori, dopo il quale si è infortunato. A detto del suo trainer Aidan O’ Brien Camelot ha completamente recuperato e nel 2013 sarà ancora in pista.

CHE ARGENTINI (r.g.) Nel recupero del Girone A, Argentina-Algeria 5-0. Dietro ad Azerbaigian (27 punti) e Messico (19), bisognerà aspettare le sfide di oggi (Russia-Argentina) e domani (Russia-Polonia) per definire chi e in che ordine si piazzeranno le tre inseguitrici. La terza, che affronterà l’Italia nei quarti, sarà scelta fra Polonia e Argentina. UDIENZA SU RIVA (m.moro.) Svolta ieri l’udienza di Maurizio Zennoni, Mario Massai e Salvatore Cherchi per gli episodi al termine del rematch Fragomeni-Branco del 15 dicembre a Riva Del Garda. Massai verrà ascoltato il 19 marzo. Al termine il giudice si è riservato di decidere se accettare gli 11 mesi di stop richiesti per Zennoni e 14 mesi per Massai.

L’infortunio a Ronny Keller, 33enne difensore dell’Olten IPP

Con Diana Luna (78 colpi) e Veronica Zorzi (70), l’Italia è 14˚ dopo il primo giro del World Ladies Championship a Mission Hills (Cina, par 72), la Coppa del Mondo femminile. In testa la Sud Corea con -7 (Inbee Park 68, Ha-Neul Kim 69).

ALÀ CHIUDE (w.b.) Dopo 36 edizioni chiude per motivi economici il cross trofeo Alasport di Alà dei Sardi, in programma il 7 aprile.

EUROPEO (g.l.g.) Conferenza stampa di presentazione dell’Europeo di domani a Civitavecchia. Marsili a 37 anni avrà a che fare con il pugno di Giacon (22 vittorie, 21 per ko). Prima dell’Europeo (ore 23, dir. Sportitalia) saliranno sul quadrato Cosseddu e Loriga (medi, 6 riprese) quindi nei supermedi De Carolis contro il Salomka (Bie) e nei welter Petrucci contro Semjonov (Est). Oggi alle 18 operazioni di peso all’Hotel de La Ville.

Coppa del Mondo A Nizza Vitesse Luna e Zorzi 14e con sei italiani Dramma nei playoff svizzeri di 2ª divisione: Ronny Keller, 33enne difensore dell’Olten, vittima di un infortunio, rimarrà paralizzato agli arti inferiori. Nella sfida di martedì sera contro il Langenthal, dopo un contrasto, il giocatore ha sbattuto violentemente la testa contro la balaustra, subendo danni irreparabili alla quarta vertebra toracica. Vano l’immediato intervento chirurgico.

Atletica

Ghiaccio FINALI LUNGA A Heerenveen (Ola), da oggi a domenica, ospita le finali della Coppa del Mondo in pista lunga: dalle 18, i primi 500 e le gare d’inseguimento a squadre (senza italiani).

Pistorius: Botha lascia la polizia

SINCRO Oggi (corto) e domani (libero) a Helsinki (Fin) i Mondiali juniores di sincronizzato: per l’Italia le Hot Shivers.

Hilton Botha, il detective di Pretoria che per primo ha seguito l’assassinio della modella Reeva Steenkamp nella casa del fidanzato Oscar Pistorius, si è dimesso dalla polizia. Lo ha annunciato una portavoce del corpo, Neville Malila: «È stata una sua iniziativa. Ha fatto richiesta di dimissioni e ha mantenuto la sua volontà anche dopo le interviste». Botha era stato criticato per alcuni errori grossolani commessi sulla scena del delitto, dal mancato uso di calzature protettive alla perdita delle informazioni sul traffico telefonico dei cellulari. Quando è emerso che era anche incriminato per tentato omicidio per alcuni colpi sparati verso un veicolo nel 2011, i suoi capi gli hanno tolto il caso e di affidarlo al più esperto Vinesh Moonoo. Pistorius, ora agli arresti domiciliari anche grazie a quegli errori, dovrà rispondere di omicidio premeditato nel processo che inizierà il 4 giugno.

CADILLAC Si è chiuso nella notte il primo giro del Cadillac Championship a Miami (Usa). Ieri Manassero ha chiuso a -1; F. Molinari a +6.

Golf

Hockey ghiaccio Gara-1 semifinali, Asiago ok a Brunico (m.l.) In gara-1 delle semifinali, una rete di Rob Sirianni lancia il Valpellice (shutout di Jordan Parise) sul Cortina. L’Asiago fa saltare subito il fattore campo espugnando Brunico. Val Pusteria-Asiago 2-5 (0-1, 2-3, 0-1); Valpellice-Cortina 1-0 (0-0, 1-0, 0-0).

Hockey pista MARIOTTI LASCIA (m.nan.) Enrico Mariotti ha annunciato il ritiro a fine stagione. Classe ’69, è l’italiano più vincente della storia: in 28 stagioni ha conquistato fra Italia e Spagna 12 scudetti (4 a Follonica), 2 Champions, 5 Cers, 1 supercoppa europea, 2 intercontinentali e, con l’Italia, un Europeo e un Mondiale.

Ippica Bologna 5-13-15-11-9

BIATHLON A SOCHI

Fourcade vince: seconda Coppa Hofer è ottavo

Martin Fourcade, 24 anni EPA Vincendo la 20 km di Sochi (Rus), il 24enne Martin Fourcade (Fra) ha vinto la Cop pa con 4 gare di anticipo. Ottavo Hofer; tra le donne Ponza 18ª. Uomini. 20 km ind.: 1. Fourca de (Fra) 49’40"6 (1); 2. Birnba cher (Ger) a 6"9 (0); 3. Semenov (Ucr) a 31"9 (0); 8. Hofer a 1’21"4 (2); 30. De Lorenzi a 3’43"8 (2); 58. Windisch a 6’11"5 (5); 83. Dut to a 9’25"4 (5). Coppa (22/26): 1. Fourcade 1072; 2. Svendsen (Nor) 751; 21. Hofer 373. Donne. 15 km: 1. Domracheva (Bie) 45’45"2 (2); 2. Zaitseva (Rus) a 34"6 (0); 3. Berger (Nor) a 46" (1); 18. Ponza a 3’58"8 (1); 20. Wierer a 4’08"1 (1); 37. Rung galdier a 5’39"6 (3).

ANCHE Galoppo: Varese (14.30). Trotto: Foggia (14.45) e Montegiorgio (15.25).

Olimpiadi LOS ANGELES 2024 Los Angeles si è candidata a ospitare i Giochi del 2024, dopo aver celebrato quelli del 1932 e del 1984. Lo ha annunciato ieri il sindaco. POLACCO RENDE Dopo il bulgaro Valentin Yordanov, oro nel 1996 ad Atlanta, anche il polacco Andrzej Supron ha annunciato di voler restituire l’argento conquistato a Mosca 1980 in protesta per l’esclusione della lotta dal programma olimpico.

Pallanuoto ANTICIPO A-1 Oggi, alle 19 (dir. RaiSport 2), anticipo della 6ª di ritorno Savona-Pro Recco. Class. Brescia 48; Pro Recco 42; Savona 32; Florentia 30; Posillipo, Acquachiara 24; Quartu 21; Bogliasco 19; Lazio 17; Nervi 13; Ortigia 11; Camogli 1.

Rugby Parisse arbitrerà tre partite under 18 (i.m.) Dopo la riduzione della squalifica di Sergio Parisse, che oggi sarà nel XV per Inghilterra-Italia di domenica a Twickenham (ore 16), emerge che la commissione di giustizia francese ha commutato lo stop in «lavori di interesse generale». Il capitano svolgerà un paio di incontri con gli arbitri, dirigerà tre partite under 18 nell’Ile de France e andrà in due scuole della periferia parigina. «Ho accettato immediatamente — ha scritto Parisse —. La commissione ha mutato la causale della sanzione, è questo ciò a cui tenevo di più». UNDER 20 Stasera a Northampton (ore 21.05 italiane, dir. RaiSport 1), l’Italia under 20 sfida l’Inghilterra nel Sei Nazioni. Il XV: Esposito; Odiete, Campagnaro, G. Benvenuti, Guarducci; Padovani, Marinaro; Mbandà, Salvetti, Trotta; Andreotti, Zdrilich; Pasquali, Moriconi, Scarsini. FERRARO GRAZIATO La commissione d’Appello federale ha ridotto da sei a due mesi la squalifica per Luigi Ferraro, prima linea del Calvisano reo di un pugno al volto di Riccardo Pavan nella partita con Viadana del 23 dicembre. Ferraro tornerà a giocare il 24 marzo contro Prato.

Sport invernali COPPA EUROPA (s.f.) Ieri in coppa Europa 1˚ slalom di Lenggries (Ger) alla Noens (Fra); 9ª a 1"17 Michela Azzola. MATIZ E SCANZIO FUORI Ai Mondiali di freestyle di Voss (Fin), Deborah Scanzio (21˚) e Giacomo Matiz (28˚) fuori dalla finale delle gobbe doppie.

Vela

8ª corsa - m 1660: 1 Paris Roc (F. Martinelli) 1.15.1; 2 Paciugo; 3 Patria; 4 Poliedrica; 5 Pervinca Rl; Tot.: 17,02; 3,28, 2,54, 1,35 (205,65). Quinté: n.v. Quarté: e 2.932,28. Tris: e 426,68.

BASE LUNA (r.ra.) Luna Rossa, come Artemis (Sve), ha scelto Alameda (città che si trova di fronte a San Francisco decisamente molto più cara) come base per la 34˚ America’s Cup. Il sindacato di Bertelli utilizzerà un ex hangar della base navale di circa 6.000 m2 di fronte al Pier 80 di San Francisco, dove ci sarà Oracle.

OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.10) scegliamo Credito d’Imposta (7), Eccellente Idea (2), Amante Latino (1), Before the Start (8), Ten on Ten (6) e Alluminio (5).

TP52 (r.ra.) Nella seconda giornata del mondiale di TP52 a Miami, Azzurra è 3ª e 5ª; ora lo scafo del Yacht Club Costa Smeralda è secondo, a un punto da Ran di Niklas Zennstroem; terzo Quantum.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013


VENERDÌ 8 MARZO 2013

LETTERE DITE LA VOSTRA INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it

A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra

A

TRA SPOT E SPORT

Il catenaccio e le parole rottamate

Massimo Colombo (Milano)

Ricambio in pieno la simpatia anche perché ha toccato un argomento che mi diverte molto. Una premessa: anche le parole si logorano e a volte hanno bisogno di qualche anno, a volte secoli, per tornare fresche e pimpanti. Veda per esempio il destino di «icona»: per centinaia d’anni confinata nelle raccolte e buie chiese ortodosse, è uscita alla luce degli schermi del computer a riconquistare il mondo. Chi l’avrebbe detto? Pensi la recente fortuna di termini come demenziale, assolutamente, inerzia, im-

Mourinho che divide

Nordahl e Totti

No, non ci siamo! Quando c’è di mezzo Mou si perde l’obiettività. Tv, opinionisti, ex calciatori, giornalisti tutti a farla lunga sull’aiutino al Real. Scandalo di qua, follia di là... Tutto per un episodio discutibile non certo giudicato in maniera scandalosa. Per me, ad esempio, Nani è da rosso! Ma si fa passare in cavalleria il gol in fuorigioco del Manchester e il mani (rigore più espulsione) di Rafael. Solo il (giusto) rosso a Nani avrebbe falsato la partita! A quando una vera onestà intellettuale? Sarà pure antipatico (a noi interisti no!) il Grande inimitabile Mou ma il Triplete l'ha vinto lui!

Da giorni leggo numerosi servizi sulla Gazzetta di un comune calciatore di nome Francesco Totti accomunato ad un fuoriclasse e mito rossonero Gunnar Nordahl, per il solo fatto di averlo raggiunto in numero di gol in serie A. Perdoni il mio totale disappunto, ma non le sembra un paragone del tutto fuori luogo? E’ come paragonare due velocisti che percorrono gli stessi metri ma in tempi diversi, non credo sia la stessa cosa. Mi dica, in quante partite Totti ha realizzato 225 gol? E con quanti calci di rigore? A me risulta che Nordahl ha segnato 225 gol in soli dieci campionati, mi corregga se sbaglio, di cui 210 nel Milan in otto campionati e tra questi un solo calcio di rigore. Concludo con un augurio a Totti di giocare ancora per molti anni, ma si inchini davanti ad un mito di cui non e' all'altezza.

Fabrizio Chiani (Narni, Tr)

Che vergogna! Il Real Madrid è sempre favorita dagli arbitri... Leo Massa (Cingoli, Mc)

Sono particolarmente d’accordo con l’esordio del nostro primo lettore: quando c’è di mezzo Mourinho la famosa obbiettività passa in secondo-terzo piano. Ma mi riferisco in modo particolare ai tifosi. Istruzioni per l’uso: il pregiudizio positivo è fuorviante quanto quello negativo.

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TERZO TEMPO

Porto Franco

La società, in generale, è piena di sinonimi e contrari e gli italiani, in particolare, sono dei giocolieri della parola, usando spesso perifrasi pensando di poter modificare la realtà rendendola meno pesante. Ad esempio i ciechi non si sottraggono a questo vezzo: c'è perfino chi li definisce visulesi per assonanza con gli audiolesi, quando in realtà ciechi e non vedenti sono sinonimi e si possono usare indifferentemente; quello che conta è il tono con cui la si dice, anche perché il cieco è una persona come tutte le altre con qualche difficoltà dovuta al fatto che non può esplorare la realtà circostante con la stessa facilità di un vedente. Alla luce di quanto ho affermato, una domanda mi sorge spontanea: per quale motivo quando Milan e Juve giocano «all'italiana» si utilizzano espressioni come «atteggiamento attendistico» o «capolavoro tattico», mentre quando lo fanno Inter e Napoli viene definito «catenaccio»? Con simpatia.

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barazzante, estremamente, quant’altro, mediatico e decine di vocaboli e perifrasi spesso usati impropriamente. Sono le mode, pazienza. Ogni epoca ha le sue. Lo sport non sfugge a queste fughe nei nominalismo per fingere di aver scoperto nuove frontiere. Ma la ripartenza è sempre il contropiede, l’esterno basso un terzino e l’orrida new entry intermedio è la mezzala nè più nè meno, così come l’esterno alto è un’ala. I tagli, le verticalizzazioni, le sovrapposizioni e le diagonali si sono sem-

resto. Non esiste allenatore al mondo che non rilevi la classe cristallina di questo fenomeno. Non c’è nessun paragone, può rasserenarsi: si tratta solo di un risultato comune raggiunto. Fra l’altro, fatto magico (e rilevato dai colleghi del «Giornale») questa traguardo è stato tagliato insieme dai due grandissimi alla stessa età, con la stessa maglia, con lo stesso numero e contro lo stesso avversario. Totti non è mai stato un ariete d’area, ma segna molto. E le sue osservazioni che tendono a sminuirne le prestazioni si possono tutte facilmente ribaltare: negli anni 50 si giocava quasi da fermi, il logorio atletico era la metà della metà, le difese molto più allegre. Durare a lungo è un gran pregio, atletico e morale. E provi lei a segnare oggi un rigore contro portieri-mostri di quasi due metri, del tutto assenti ai tempi dello strepitoso Nordahl.

Remuntada: chi era costei?

Leonardo Bellini (Brugherio, Mb)

Se lei comincia a sostenere un argomento descrivendo Totti, uno dei più grandi giocatori mai prodotti dall’Italia, come un comune calciatore, si mette al di fuori del buon senso comune e rende poco credibile tutto il

Non mi è chiaro l'accanimento giornalistico per la parola «remuntada» usata al posto del sostantivo italiano rimonta. In spagnolo la parola è «remontada» (con la o) e in catalano è «remunta». Nemmeno può essere, in catalano, il participio

pre fatte anche quando si diceva «dribbla» anziché «salta l’uomo». Una volta ci si difendeva in 11, oggi si fa densità, ma è proprio uguale. E’ la voglia di tutti di sentirsi moderni. Un vezzo, come quello di dire Sanetti per Zanetti o i capelli lunghi degli argentini, che vengono dall’unico Paese al mondo ad essere ancorato agli anni 70 per le criniere maschili al vento. Piccole e innocue manie. Badi bene, non mi sto iscrivendo al partito «il calcio è sempre lo stesso e non s’inventa niente». La penso esattamente all’opposto. Il «pressing alto», per esempio l’abbiamo scoperto da poche decine di anni, così come tante altre sfumature tattiche. Mi limito a sorridere sulle battaglie semantiche applicate al calcio. Lei associa una brillante osservazione ad un pizzico di vittimismo tifoideo: non mi sembra che le valutazioni tattiche di Inter e Napoli siano battezzate in modo diverso da Juve e Milan. E aggiungo: il calcio all’italiana in quanto tale non si mette più in campo nè da noi e nè altrove. Semmai esistesse ancora, è praticato in tutto il mondo.

passato di remuntar usato come aggettivo, perché partita è «partit», maschile. E il bello è che la usate quando le lingue iberiche non c'entrano nulla, come la remuntada dei Lakers (articolo di ieri). Come mai vi siete tanto innamorati di una parola inesistente? Luca Policastro (Genova)

Mi appellerei al secondo emendamento di fronte a tanta competenza linguistica (oggi è proprio la giornata del lessico) e a risciacquare i nostri panni nel Manzanarre, senonché la parola è usata comunemente e fu stampata sulle magliette celebrative messe in circolazione dallo stesso Barcellona per lanciare il ritorno con l’Inter nel 2010. A questo punto chiederei una consulenza agli amici di Porto Franco che ne sanno di più. P.s.: va da sé che utilizzare inutilmente termini spagnoli è una delle tante mode del momento.

Chiellini e Conte Dite che Chiellini voleva strappare i capelli a Cavani per darli a Conte? Orlando Ceravolo (Parma)

Siamo un po’ in ritardo ma fa ridere egualmente. Grazie.

IL MANAGER MONTEPASCHI SUICIDA

Siena, il giallo della telefonata nel caso Rossi

S Gestiva anche i progetti culturali Al suo impegno di dirigente della banca Mps, David Rossi univa anche quello di vicepresidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e di membro del consiglio di amministrazione di Vernice per i progetti culturali. Rossi gestiva le sponsorizzazioni sportive per la banca e ha firmato per Mps campagne pubblicitarie con registi importanti come Tornatore, Bellocchio, Veronesi e Virzì

David Rossi, capo comunicazione di Montepaschi, si è suicidato mercoledì sera a Siena: aveva 51 anni REUTERS GIUSEPPE NIGRO SIENA

David Rossi, responsabile comunicazione di Mps, mercoledì sera avrebbe ricevuto una lunga telefonata prima di buttarsi nel vuoto dalla finestra del suo ufficio. La moglie Antonella, a cui avrebbe lasciato un biglietto («Ho fatto una cavolata»), ha provato a cercarlo ma il cellulare suonava a vuoto. L’interlocutore della telefonata non è noto. È questo l’ultimo dettaglio emerso al termine della giornata di indagini sulla sua morte condotte dai pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso. Ieri, dopo il sopralluogo nell’ufficio di Rossi — durante il quale sono stati sequestrati un cellulare, alcuni file e del materiale cartaceo — è stato sentito anche il presidente dell’istituto senese, Alessandro Profumo. «Abbiamo avuto modo di apprezzare David. Per questo gli abbiamo confermato e rinnovato la nostra fiducia come responsabile comunicazione. Questo evento rafforza l’intensità della nostra determinazione nel procedere nel percorso intrapreso», hanno fatto sapere in una nota Profumo e l’amministratore delegato, Fabrizio Viola. Il 19 febbraio Rossi aveva subito perquisizioni in ufficio e nella propria abitazione ma non risultava indagato. Sempre nel pomeriggio di ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Rossi: durata circa due ore, non sono stati resi noti i risultati. Già traumatizzata dai problemi della banca, Siena è scossa. Arrivato in banca dalla Fondazione nel 2006 insieme a Giuseppe Mussari, Rossi, tra le altre cose gestiva un portafoglio pubblicitario a cui la banca, bilancio alla mano, aveva destinato circa 220 milioni totali solo nel periodo 2008-2011. Una parte consistente, col picco di 30 milioni sia nel 2007 che nel 2008, è stata assorbita dalle sponsorizzazioni sportive: dal baseball al golf fino al ciclismo e al rugby, puntando soprattutto su calcio e basket locali. Gli interventi più importanti erano decisi dai vertici ma poi era lui l’uomo con cui pianificare i fondi e l’interlocutore della quotidianità, quando poteva mettere all’opera – come con gli stand Casa Montepaschi – quella stessa creatività che lo ha portato a firmare per la banca campagne pubblicitarie con registi come Tornatore, Bellocchio, Veronesi e Virzì, con colonne sonore che hanno fatto tornare d’attualità brani di Paolo Conte, De Gregori, Battiato fino a Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano. Appassionato di calcio, il Siena lo ricorda come «grande tifoso della Robur» mentre il tifo organizzato, che dopo la revoca della sponsorizzazione aveva ottenuto un incontro col management della banca proprio grazie alla sua intercessione, lo saluta così: «Il Siena perde un grande tifoso, un innamorato dei colori bianconeri, che seguiva fin dai tempi della C2». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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VENERDÌ 8 MARZO 2013

MONTEPULCIANO PASETTI 2008 IL PROFUMO DELL’ABRUZZO Il Montepulciano è uno dei grandi vini italiani, un vino emergente, da valorizzare. Spesso le migliori bottiglie sono frutto del lavoro certosino di piccole famiglie. E’ il caso dei vini di Pasetti, azienda che ha vigneti ai 550 metri di quota di Pescosansonesco, ai piedi del Gran Sasso. Ci è piaciuto in particolare il «Testarossa 2008» un Montepulciano sintesi del territorio abruzzese: per il colore rosso rubino e luminoso, il profumo che ricorda le visciole con tocchi selvatici, il richiamo di liquirizia dolce e mentuccia. In bocca libera un sapore morbido e avvolgente, soprattutto per il forte richiamo di frutti rossi e spezie. Vino di grande bevibilità.

SAPORE NATURALE E TANTE FIBRE

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Oldani e la Gazzetta alla Triennale raccontano il «cibo a regola d’arte» La rassegna Rcs dal 14 marzo con cene, scuole di cucina, laboratori, degustazioni Davide: «Vi spiego l’equilibrio dei contrasti». Dal 21 Cracco al Museo della Tecnica

Da non perdere Il palinsesto, che si può consultare su www.ciboaregoladarte.it, è davvero goloso con una scelta ricchissima di appuntamenti a ingresso libero (conversazioni, area lettura, installazioni multimediali, masterclass, show cooking) e alcuni a pagamento (workshop, aperitivi, cene). I protagonisti della rassegna saranno presentati da intervistatori d’eccezione. Oldani converserà con Andrea Monti, direttore della Gazzetta, giovedì 14 alle 12, mentre Cracco lo farà con Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere, giovedì 21 alle 12. Ci saranno conversazioni animate dai giornalisti di Gazza Golosa e seguite dalle degustazioni organizzate dai produttori o dalle regioni (alla rassegna ci sono Friuli Venezia Giulia, Puglia e Trentino) mentre il disegnatore Valerio Marini farà vignette in tema sport e cibo.

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il menù Manzo all’olio uova arancioni e liquirizia Le cene di Oldani alla Triennale (viale Alemagna 6) sono in programma alle 20.30 da giovedì 14 a domenica 17: 80 coperti a 80 euro (vini inclusi).

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LA CENA D’AUTORE Gambero rosso marinato, panna acida, pompelmo ghiacciato e olio all’aneto. Fregola, piselli, pecorino, pera, profumo di caffè e rosmarino. Manzo all’olio, uova arancioni, asparago e liquirizia. Cioccolato, cavolfiore e croccante salato.

ALLA MASTERCLASS

8 posti al giorno per i nostri lettori Gazza Golosa mette a disposizione dei nostri lettori 8 posti al giorno per le MASTERCLASS di «CIBO A REGOLA d’ARTE», dal 14 al 17 marzo e dal 21 al 24 marzo alle 18. I posti (massimo 2 a testa) vanno prenotati con una mail a: eventigazzetta@gazzetta.it In «oggetto» va specificato il giorno per cui si prenota. I lettori dovranno presentarsi agli accrediti in Triennale e al Museo.

Masterclass Tutte le sere alle 18 ci sarà l’appuntamento con le lezioni tenute dai due chef. «Voglio raccontare la mia cucina — spiega Oldani — che è basata sull’equilibrio dei contrasti, spiegare come si mettono insieme sapori, temperature, consistenze». Bastano i «titoli» delle lezioni per farsi un’idea: «Bianco-nero, morbido-croccante, dolce-salato» e «Caldo-freddo, crudo-cotto, acido-basico». Oldani farà anche due piatti classici del D’O, la cipolla caramellata e il riso e zafferano ma punta molto sulle nuove proposte perché «sono idee che raccontano l’essenza della mia cucina». I workshop I laboratori sono una proposta molto interes-

pagina a cura di PIER BERGONZI e DANIELE MICCIONE

Il Molino Quaglia con Petra ha restituito alla farina il valore di un tempo. Grazie alla selezione di grani teneri e alla macinatura a pietra si ottiene un prodotto ricco di fibra dai sapori naturali che rende pani, pizze o dolci digeribili. Ogni farina ha un numero (1, 3, 5, 9) in relazione alle qualità delle proteine, ed è utilizzata da grandi chef e pizzaioli italiani. Il sacco da 1 kg a 3,50 e è acquistabile online. Massimo Di Cintio

Degustare ascoltando: Dire Straits: Brothers in Arms

ilTema

(mic) La cucina pop nel tempio del design. Le cene che Davide Oldani farà alla Triennale per «Cibo a regola d’arte», la nuova rassegna creata da Rcs, si annunciano come una felice sintesi tra bello e buono: per i nostri occhi, il palato, il cuore. Il percorso di incontri, laboratori e degustazioni, creato da Rcs con la collaborazione di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, farà di Milano la capitale dei gourmet per due settimane. Dal 14 al 17 marzo ci sarà Oldani alla Triennale, dal 21 al 24 marzo Carlo Cracco al Museo della Scienza e della Tecnica.

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laFarina

di LUCA GARDINI (campione del mondo dei sommelier 2010)

1. Cibo a Regola d’Arte è in programma alla Triennale e al Museo della Tecnica. Protagonisti due grandi chef: Davide Oldani (3), 45 anni, che al D’O ha lanciato la cucina Pop e Carlo Cracco (2), 47, due stelle Michelin da Cracco e popolare giudice a Masterchef

sante. Il costo è ragionevole (25 euro), ci sono 25 postazioni attrezzate per mettere le «mani in pasta», i temi sono stuzzicanti. La cottura dell’uovo (immergere, strapazzare, gonfiare), la maionese e i suoi abbinamenti, il pesce (come si pulisce e si cucina), la pasta al pomodoro, le orecchiette fatte a mano, la fonduta. Piatti semplici, economici ma buoni: insomma la cucina ai tempi della crisi. «L’idea che guida — dice Michelangelo Citino, chef del DesignCafè della Triennale — è di riutilizzare gli avanzi oppure di usare per intero il prodotto. Ad esempio abbiamo uno show cooking sugli scampi. Sono costosi ma la ricetta spiega come usare anche la testa che rappresenta il 50% del crostaceo e normalmente viene buttata via». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Molino Quaglia, Vighizzolo d'Este (Pv) - www.farinapetra.it

sostiene loChef di ANDREA APREA

MOZZARELLA DI BUFALA ECCO L’ORO BIANCO DI TUTTA LA MIA CUCINA Andrea Aprea, classe ’77, è uno dei cuochi più interessanti della nuova generazione. Mette insieme l’estro napoletano alle esperienze internazionali, da Kuala Lumpur al Fat Duck di Blumenthal. A settembre 2011 ha preso in mano il ristorante del Park Hyatt di Milano, l’ha ribattezzato Vun (uno in milanese) e l’ha portato alla stella Michelin. Un talento da seguire. La mozzarella di bufala è il filo conduttore della mia cucina, è oro bianco. Ne parlo e ritorno ragazzo, vedo quelle splendide mozzarelle che mi portava in tavola mia madre e mi viene subito l’acquolina. Io preferisco la tipologia cilentana a quella casertana: sono entrambe favolose ma la prima ha un gusto di stalla che ne fa un prodotto più deciso, più maschio. L’importanza che ha nella mia cucina la si vede da piatti come il cannolo di foglia di latte, mozzarella di bufala, pomodoro e pesto di basilico dove la sfoglia che racchiude il ripieno è fatta con l’affioratura del latte. O come «il dolce e il salato della caprese» dove su un coulis di ciliegini, datterini e pomodorini del piennolo metto una sfera bianca di zucchero caramellato ripiena di mozzarella cilentana.

Il consiglio

ilVino

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cominciamo dalla base: la mozzarella di bufala dev’essere fresca di giornata. Quando si taglia bisogna vedere il latte che la irrora. Per me la pezzatura ideale è mezzo chilo in alternativa 250 grammi. Attenzione alla conservazione: la mozzarella non va tenuta in frigo perché si asciuga e si indurisce. Ha bisogno di una temperatura tra 9˚ e 11˚. Quando c’è caldo, io metto il sacchetto in acqua, con qualche cubetto di ghiaccio a rinfrescare. E controllo la temperatura. E’ una seccatura ma senza queste attenzioni si rischia di rovinare un prodotto eccezionale. Il mio consiglio sul consumo? Mangiatela nel modo più semplice e naturale possibile: spaccata a metà e accompagnata da un’insalata di pomodori San Marzano conditi con un ottimo olio e qualche foglia di basilico.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_contro tutti

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Un botto al giorno: qual è la vera strategia di Grillo? Il leader di M5S si è scagliato contro tv e stampa accusati di voler «sbranare» i grillini. Alla lunga, però, la tattica dell’urlo potrebbe non bastare più

il momento sarebbe vicino se non ci fosse l’insediamento delle Camere), non si fa più caso. Una notizia è tale quando rappresenta una variazione della normalità. Se la normalità è l’urlo condito con l’insulto...

4 Lui dice che vuole ottenere il cento per cento dei consensi.

Interessanti prese di posizione, ieri, di Beppe Grillo.

1Interessanti perché? Grillo ha due problemi. Primo problema: questi suoi ragazzi che vanno in giro a dare giudizi sul fascismo o affermano «faremo questo» e «quest’altro» o, peggio, «Grillo farà questo e quest’altro»... Come fermarli? Perché i ragazzi, compresi i due capigruppo, in questa prima fase appaiono ancora impreparati al compito e certamente inesperti rispetto al mondo che li circonda, sebbene molti siano laureati e dotati di master. Come frenarne l’ingenuità da neofiti? Secondo problema: bisogna stare sui giornali tutti i giorni. I partiti li abbiamo sistemati — pensa forse Grillo —, adesso c’è il problema dei giornali. Non perché scrivano fesserie (figuriamoci, scrivono fesserie come sempre e, come sempre, cose sacrosante), ma perché bisogna che continuino a tenere alta la tensione, perché bisogna che continuino a tenerci in prima pagina. Il problema della tattica comunicativa di Grillo è che è una tattica dell’urlo. E per questo tipo di tattica ogni giorno bisogna urlare più del giorno prima, oppure bisogna urlare cose diverse. Come si fa? La soglia è stata probabilmente già raggiunta, e gli argomenti forse sono esauriti. Stabilito che i partiti sono una fogna, adesso è la volta di noi giornali e giornalisti, a suo dire ancora più fogna dei partiti. Naturalmente non ha impor-

Beppe Grillo attorniato da cameramen e i giornalisti lunedì a Roma ANSA

tanza che per decenni, quando era solo un comico, Grillo ha avuto bisogno dei giornalisti per dare notizia dei suoi spettacoli. Lo diciamo serenamente, queste contraddizioni sono normali e non bisogna farci caso.

2 Questa tattica dell’urlo e degli scappellotti ai ragazzi come si è concretizzata, per esempio, ieri?

Il nostro uomo ha scritto sul suo blog: «Nel libro di Jack London Zanna bianca una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve. Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile. Il loro obiettivo è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla re-

altà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente». Capito? Grillo, in realtà, sta dicendo ai suoi che effettivamente sono «ignoranti, impreparati» eccetera. E li avverte di non farsi vedere in televisione, perché lì i maledetti conduttori al soldo di Pdl e Pd dimostreranno facilmente che sono quello che sono.

3 Apparentemente, però, i ragazzi sarebbero bravissimi e i maligni sono i giornalisti.

Ma chi può credere a questa versione dei fatti? Oltretutto, dando addosso a noi, Grillo ci costringe a dargli ancora spazio, se non altro per far vedere che non ce l’abbiamo con lui. Quanto può durare, però? È un po’ come la tattica che sta adottando in politica. Dice no a tutto e a tutti. Può andare avanti a questo modo per sempre? Può urlare ogni giorno che Dio manda in terra? Un urlo continuo a un certo punto equivale al silenzio. Alle urla, da un certo momento in poi (e

È un’assurdità. Nessuno può ottenere il cento per cento dei consensi. So di che parla, ho letto anch’io l’intervista al Time. Al quale ha detto: devono ringraziarci, perché senza di noi la gente sarebbe per strada a far violenze. Ha detto questo, molti – compreso il corriere.it – ci hanno fatto il titolo, e poi è arrivata puntuale la smentita che ha tenuto in piedi la notizia anche se la notizia era destituita di fondamento. «Grillo è stato chiaro: lui vede se stesso come un’alternativa alla violenza. Giusto per essere chiari, in nessun passo dell’intervista con il Time Grillo ha minacciato che ci sarebbero state violenze. Anzi, stava chiarendo che nella sua visione il M5S previene la violenza» ha precisato l’autore dell’articolo, Stephan Faris, sullo stesso blog di Grillo.

5 La tattica funziona, però. Nei sondaggi è cresciuto del 3%.

Così dice Mannheimer, che colloca il M5S, in questo momento, al 29%. Secondo l’Ipsos starebbe addirittura al 29,5%, cioè nettamente più avanti del centrodestra. Non bisogna però dare troppa importanza ai sondaggi condotti subito dopo le elezioni. È normale che i partiti che hanno vinto prendano ancora punti nei calcoli sulle intenzioni di voto. È il cosiddetto effetto «bandwagon», ovvero «salto sul carro del vincitore». Anche il Pd è avanzato di un punto, nei sondaggi, mentre Monti e il Pdl, i perdenti, risultano in calo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A notizie

IL ROGO DI POZZUOLI

Tascabili Parla il presidente della Bce

S Presto 20 milioni per la Città della Scienza In attesa degli esami scientifici che dovrebbero dare la certezza sull’origine dolosa del rogo alla Citta della Scienza di Bagnoli, si mobilitano le istituzioni per avviare in breve tempo la ricostruzione, come migliore risposta all’atto della criminalità. Il Comune di Napoli (nella foto, il sindaco De Magistris) ha aperto una raccolta fondi (telefonando al numero 45599 si donano 2 euro). Il commissario alle Politiche regionali della Ue Johannes Hahn, invece, ha detto che una proposta per la ricostruzione sarà presa «in considerazione molto favorevolmente». Il piano del ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, sarebbe già pronto: 20 milioni potrebbero essere sbloccati in breve tempo

Draghi: «Il voto in Italia non spaventa i mercati» «L’Italia prosegue sulla strada delle riforme», a prescindere dall’esito elettorale. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, sottolineando che il processo continua come se fosse inserito «il pilota automatico». «È la democrazia, è qualcosa che ci sta a cuore e i mercati lo sanno e non me sono spaventati», ha detto commentando il recente voto, che «non ha impatto sull’unità di intenti dell’Europa verso le riforme». La debolezza nell’Eurozona si è però protratta e la ripresa ci sarà «più avanti» nel 2013: «Il consolidamento fiscale deve essere parte di un pacchetto di misure che rilancino la crescita».

Il Venezuela piange il suo leader

Chavez verrà esposto in una teca come Lenin: oggi funerali a Caracas Il presidente venezuelano Hugo Chavez, morto martedì, sarà imbalsamato «come Lenin» e sepolto nel museo militare di Caracas in una teca di vetro. Lo ha annunciato il vicepresidente, Nicolas Maduro che ha anche prolungato il periodo di lutto nazionale per altri 7 giorni. «Non voglio morire», sarebbero state invece le ultime parole del leader stroncato da un tumore a 58 anni. E ieri 2 milioni di persone hanno dato l’ultimo «adios» alla bara, mentre oggi ai funerali attesi i leader sudamericani, il presidente iraniano Ahmadinejad e anche una delegazione Usa.

La bara di Hugo Chavez ieri per le vie di Caracas AP

A Roma: trovata dopo tre giorni

Anziana morta in casa Uccisa da un rapinatore Una rapina finita nel sangue: gli inquirenti non hanno dubbi sulla morte di Viviana Ferrari, 88 anni, che viveva sola a Roma. La donna è stata trovata cadavere nel suo appartamento, ferita al capo: indossava ancora il cappotto, le buste della spesa erano a terra, mentre in casa regnava il disordine, con tracce di sangue vicino ai cassetti. L’assassino ha svuotato il portafoglio. L’omicidio (il quarto in cinque giorni a Roma e provincia) è probabilmente avvenuto il 4 marzo, data riportata sullo scontrino della spesa. La donna non aveva più parenti: il corpo è stato trovato grazie all’intervento di una vicina.


VENERDÌ 8 MARZO 2013

ALTRI MONDI

PRIMA PERIZIA: «TRUFFATA»

La sorella di Sordi incapace d’intendere Incapace di intendere e di volere. È il parere di un neurologo, incaricato dal pm Eugenio Albamonte, su Aurelia

Sordi (nella foto Ansa), sorella di Albertone, che ha autorizzato Arturo Artadi, ex autista dell’attore, ad operare sui suoi conti. La donna, 86 anni, sarebbe stata raggirata. La perizia è basata pure sul documentario di Verdone dedicato a Sordi. Si attende ora l’accertamento medico legale.

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ANNUNCIO DI ZUCKERBERG

Facebook cambia: più news e più foto Facebook cambia look per tenersi al passo con i tempi e lancia «News Feed», una sezione notizie personalizzata presentata

PROCESSO A MAGGIO

PROSSIME SENTENZE Quella di ieri sul caso Unipol è la prima delle tre sentenze a carico di Berlusconi (lunedì sera prosciolto in Cassazione nella vicenda Mediatrade) pronunciate dai giudici di Milano nelle prossime settimane RUBY Rischia il rinvio l’udienza di oggi del processo Ruby, nella quale è attesa la richiesta di condanna: Berlusconi aveva chiesto il legittimo impedimento e ieri pomeriggio ha inviato un certificato medico (causa congiuntivite). Potrebbe così slitterà a lunedì la discussione della Procura e poi, a catena, l’arringa difensiva e la sentenza prevista per il 18 marzo MEDIASET Domani al processo Mediaset parleranno i difensori di Berlusconi (condannato a 4 anni in primo grado). Il verdetto è atteso per il 23 marzo

Il presidente della Corte, Oscar Magi, pronuncia la sentenza. A destra Silvio Berlusconi e Piero Fassino ANSA/EIDON

Caso Bnl-Unipol: un anno di carcere per Berlusconi Il Cav condannato per la vicenda della chiamata di Fassino finita sul Giornale: «Mi perseguitano» FILIPPO CONTICELLO

«Allora abbiamo una banca», quattro parole incise nella nostra storia recente, e l’ennesima bufera giudiziaria su Silvio Berlusconi. Ieri a Milano il Cavaliere è stato condannato a un anno per la famosa chiamata tra Piero Fassino e Giovanni Consorte intercettata e, nonostante fosse coperta dal segreto istruttorio, pubblicata sul Giornale in due puntate tra dicembre 2005 e inizio 2006. È quella che conteneva la frase controversa sulla banca pronunciata dall’attuale sindaco di Torino, mentre Unipol si arrampicava nella tentata scalata a Bnl. L’ex premier ha subìto l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio: pochi giorni prima della pubblicazione, avrebbe ascoltato la registrazione, «regalo» di due imprenditori per favorirlo nella

ilrisparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ*

Buffett docet: può convenire investire pure nei quotidiani Igiornali non se la passano bene e stentano nella transizione al digitale in Italia, Europa, Stati Uniti. Dove, anzi, la crisi della carta stampata è cominciata prima, ed è culminata nella chiusura di quotidiani e periodici anche molto noti come Newsweek. Ma c’è

battaglia elettorale. Uno di questi, Fabrizio Favata, è l’uomo che ha fatto scoppiare il bubbone nel 2009 bussando alla porta di Antonio Di Pietro. Paolo, fratello del Cav. ed editore del quotidiano di famiglia, ha preso due anni e tre mesi per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio, ma è stato assolto dell’accusa di ricettazione e millantato credito. Altre sentenze Erano giorni fre-

netici verso le politiche del 2006 vinte poi dal centrosinistra e Fassino era segretario dei Ds: la sua chiacchierata con Consorte, capo di Unipol, fu materia da campagna elettorale. Ora il sindaco di Torino riceve 80 mila euro di risarcimento e sembra più sereno: «La sentenza ristabilisce verità e giustizia», dice. Altra aria a casa Berlusconi, che poco più di quattro mesi fa ha ricevuto una con-

un’eccezione che può indicare una via strategica: Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi del mondo, sta investendo proprio nei giornali. Negli ultimi 15 mesi ha comprato 28 quotidiani locali, spendendo 265 milioni di euro. Del resto da decenni è uno dei maggiori azionisti del Washington Post e di Usa Today, ma ha rifiutato di recente di investire nella catena del Chicago Tribune che comprende anche il Los Angeles Times. Cosa vede l’ottuagenario finanziere nel business dei giornali? I ricavi da annunci economici, colonna portante dei bilanci editoriali, sono calati del 90% negli ultimi 12 anni. Ma i giornali continueranno a dominare sulle notizie locali. A patto di smetterla di regalare news fresche su Internet mentre si cerca di venderle, vecchie, il

danna di 4 anni per il caso Mediaset: «È impossibile tollerare una simile persecuzione giudiziaria che dura da 20 anni», ha detto il Cav. Mentre il segretario Angelino Alfano ha aggiunto il carico: «Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone». Gli avvocati di Berlusconi avranno, comunque, parecchio da fare nei prossimi giorni: oggi l’udienza del processo Ruby, nella quale è attesa la richiesta di condanna, potrebbe essere spostata causa congiuntivite dell’imputato. Potrebbe slittare a lunedì la discussione della Procura e, a catena, l’arringa difensiva e la sentenza prevista per il 18 marzo. Per il processo Mediaset, invece, il verdetto d’appello è atteso per il 23 marzo. Nell’attesa, restano pochi patemi sul caso Unipol: la prescrizione arriverà a metà settembre.

Stato-mafia: a giudizio in 10 Boss, politici e capi del Ros A giudizio tutti insieme: dieci fra mafiosi, carabinieri, politici. È la decisione del gup di Palermo Pier Giorgio Morosini al termine dell’udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia, ovvero l’ipotizzato dialogo segreto che sarebbe avvenuto fra il ’92 e il ’93, per fermare le stragi di Cosa nostra. Per gli ex ufficiali del Ros Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, i capimafia Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonio Cinà, il pentito Giovanni Brusca e l'ex senatore del Pdl Marcello Dell’Utri l’accusa è violenza o minaccia a corpo politico dello Stato. Il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Massimo Ciancimino dovrà rispondere di calunnia e concorso in associazione mafiosa; l’ex ministro Nicola Mancino di falsa testimonianza. Soddisfatto il sostituto procuratore Nino Di Matteo: «Tappa importante per accertare cosa sia avvenuto in un periodo fondamentale della nostra storia». Ben diversa la reazione di Mancino che, secondo la Procura, venne a sapere dall’ex ministro della giustizia Claudio Martelli della volontà dei Carabinieri di trattare con la mafia e non lo impedì: «Chiedo un giudizio rapido che dimostri la mia innocenza». Il processo scatta il 27 maggio. L’ex Guardasigilli Dc Calogero Mannino, che secondo l’accusa avviò la trattativa per timore di essere ucciso, ha ottenuto il rito abbreviato, in aula dal 20 marzo.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ieri da Mark Zuckerberg in California: arrivano varie sezioni da consultare (come musica, foto, giochi e amicizie), più spazio alle immagini e una versione differente del contestato diario. L’obiettivo è anche offrire più visibilità alla pubblicità. Il passaggio avverrà gradualmente.

NON C’È L’ACCORDO

METODO STAMINA

Arrivato il 115˚ cardinale Ma il Conclave slitta ancora

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«Tutti i 115 elettori attesi sono arrivati a Roma». Lo ha comunicato all’ora di cena, con una breve nota, il direttore della sala stampa vaticana Federico Lombardi. A questo punto la definizione della data d’inizio del Conclave è questione di ore. Hanno prestato giuramento per ultimi, il vietnamita Jean-Baptiste Pham Minh Man (nella foto) e l’americano Adam Joseph Maida, ma essendo quest’ultimo privo di voto, solo il primo era davvero atteso. In realtà, sono ben altre le ragioni che hanno costretto a ritardare l’avvio del Conclave. Dopo il quarto giorno di congregazioni generali, non c’è ancora l’accordo tra i cardinali per giungere a candidature «forti» con un serbatoio già consistente di voti e il ritardo del cardinale vietnamita è giovato a tutti per rendere meno evidente la divisione. A confrontarsi sono due blocchi: da una parte gli italiani e i «curiali» che vorrebbero accelerare i tempi, per non dare il tempo agli altri di varare inedite alleanze e quello che vede al centro i cardinali americani, «obbligati» da ieri a una maggiore riservatezza, e impegnati con decisione a portare per la prima volta in Vaticano un Papa non europeo. Ieri, intanto, si è discusso sulla situazione economica della Santa Sede: i cardinali vogliono vederci più chiaro e hanno chiesto anche le carte sullo Ior, la discussa banca vaticana.

Ok a Torino alla cura contestata Potrà essere curato con il metodo della Fondazione Stamina, che usa cellule staminali, ma non a Brescia nel laboratorio del professor Davide Vannoni, fondatore della onlus, bloccato dall’Agenzia italiana del farmaco. Salvatore Bonavita ha 39 anni ed è affetto da sindrome di Niemann-Pick, terribile malattia neurodegenerativa che colpisce i muscoli: per lui il padre Luigi si è rivolto alla magistratura e il giudice del lavoro di Torino ha dato l’ok alle «cure compassionevoli» ma in un’altra «cell-factory» autorizzata

© RIPRODUZIONE RISERVATA

giorno dopo nelle edicole. Da indicare il modello digitale a pagamento della testata locale Arkansas Democrat Gazette di Walter Hussman, che ha coinciso con un calo quasi inesistente nelle vendite del giornale di carta. Anche Buffett ha seguito la stessa tattica. Risultato: i giornali hanno tenuto bene nel 2012 con ricavi immutati, i suoi 6 quotidiani sono diventati 34 e c'è voglia di investire. A due condizioni: giornali di piccole e medie comunità, offerti ad un prezzo che sconti le difficoltà della crisi. Scenario che anche i risparmiatori italiani possono seguire per cavalcare un’eventuale rimonta delle azioni di giornali e gruppi editoriali, maltrattate in questi anni. *Presidente www.finanzaworld.it

GIALLO DI BREMBATE IL DNA COMPATIBILE CON LE TRACCE SUI VESTITI DI YARA

Yara, riesumato il corpo del «padre del killer» Per la procura di Bergamo si tratta soltanto di uno «scrupolo», visto che gli inquirenti sembrano avere già la certezza scientifica che Giuseppe Guerinoni sia al 99,9% il padre biologico dell’assassino di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra (Bergamo) rapita e uccisa il 26 novembre 2010 e ritrovata, tre mesi più tardi, in un campo a Chignolo d’Isola (Bergamo). Fatto sta che ieri mattina la salma dell’autista di autobus morto il 17 gennaio 1999 a 61 anni è stata riesumata. Ora ci vorranno almeno tre mesi prima di ottenere qualche risultato utile: gli inquirenti sono infatti alla ricerca della conferma al 100% che Guerinoni sia il padre

Yara Gambirasio, uccisa a 13 anni naturale dell’uomo che ha lasciato tracce del proprio materiale genetico sugli slip e sui leggings di Yara. Proprio per la posizione di questi reperti, gli inquirenti li hanno sempre definiti «altamente indiziari»: vale a dire che a lasciarli è stato proprio l’assassino di Yara. Ma anche quando si avrà l’ulteriore certezza della paternità

di Guerinoni, non sarà ancora possibile dare un nome e un volto all’assassino, trattandosi di un figlio naturale ma illegittimo dell’autista bergamasco. Alla cosiddetta «pista di Gorno» gli inquirenti sono arrivati dal profilo genetico del frequentatore di una discoteca di Chignolo d’Isola, il cui dna presenta analogie con quello ritrovato sugli indumenti di Yara. Tutti i familiari del giovane — sicuramente estraneo al delitto — sono stati sottoposti al test, con esito negativo. Sempre nell’ambito delle stesse indagini, però, è stato isolato il dna di Guerinoni da una marca da bollo su una sua vecchia patente e il francobollo di una cartolina: dalle analisi svolte è emerso che l’uomo sarebbe il padre biologico dell’assassino.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

PRODOTTO IN FRANCIA

Il vino rosè Pitt-Jolie esaurito in poche ore Di sicuro i Brangelina potrebbero avere un futuro anche fuori da Hollywood. Il vino rosè prodotto nella tenuta agricola

di Brad Pitt e Angelina Jolie (nella foto LaPresse) è già sold out: le 6 mila bottiglie in edizione limitata in prevendita da ieri su internet a 105 euro la cassa di sei sono state liquidate in poche ore. La coppia è andata nel sud della Francia per la presentazione del vino a Miraval, in Provenza.

AVEVA 90 ANNI

È morto Damiani regista della Piovra Il regista Damiano Damiani è morto ieri sera nella sua abitazione di Roma per un’insufficienza respiratoria.

Aveva 90 anni. Nato a Pasiano di Pordenone il 23 luglio 1922, Damiani ha diretto «Il giorno della civetta», tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, e per la televisione «La Piovra» con Michele Placido. Una decina di anni si ritirò dalle scene anche per dedicarsi alla pittura.

Una giornata sul set A

Tangentopoli in televisione

LE BELLE CATANESI

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Le riprese di «1992»: sul set Tommaso Ragno nei panni del potente imprenditore Michele Mainaghi ANTONELLO&MONTESI

Accorsi torna al 1992: «L’Italia di Mani Pulite era ricca di speranza»

Miriam Leone Ci sono due attrici catanesi della stessa generazione nel cast di «1992»: nel ruolo di una soubrette travolta dal crollo della Prima Repubblica compare Miriam Leone, classe 1985, Miss Italia nel 2008, vista anche in «Un passo dal cielo»

Si gira a Milano la fiction di Sky Cinema nata da un’idea dell’attore: «Volevo raccontare lo spirito di quei tempi, tutto sembrava possibile» MARCO GENTILI MILANO

Siamo al Bar Giornalisti, vicino al palazzo di giustizia di Milano. La giovane cronista Giulia Castello (Elena Radonicich) incontra Luca Pastore (Domenico Diele), un poliziotto che lavora a un caso scottante nella squadra guidata dallo sconosciuto pm Antonio Di Pietro. È uno dei primi ciak di 1992, la fiction di Sky Cinema dedicata a uno dei periodi più controversi della storia italiana: l’anno di Tangentopoli. In questo bar (ricostruito in un vero locale milanese in zona Porta Venezia con tanto di arredi e musiche di allora) si intrecciano le piccole storie che cambieranno la vita dei protagonisti e quella del Paese. A 21 anni di distanza, così, la stagione di Mani Pulite approda in televisione.

gno, così come molti di quelli nati negli anni Settanta, di raccontare attraverso sei storie minime come cambiò in quei dodici mesi il nostro Paese, che aria si respirava in quella Milano. Nessuno ha ancora affrontato questa pagina». E, a modo suo, 1992 parla anche dell’Italia di oggi, attraverso la lettura di quell’anno convulso. Accanto ad Accorsi, un gruppo di giovani attori (Tea Falco, Guido Caprino, Miriam Leone, Tommaso Ragno). E anche un Alessandro Roja diverso dal solito. Il Dandi della serie Romanzo criminale, dice di sé: «Stavolta cambio casacca, il mio personaggio Rocco Venturi sta dalla parte della giustizia». Una fic-

tion forse nostalgica, ma non una fiction politica. «Sì, nella serie si vedranno i politici di allora, sia impersonati da attori, sia attraverso filmati d’epoca. Ed è vero che la sceneggiatura è stata scritta dopo aver sentito i protagonisti di quel periodo, a cominciare dai magistrati del Pool, ma noi non vogliamo dare un giudizio storico, non stiamo girando un documentario. Ci interessava raccontare lo spirito di quei tempi, in cui sembrava che tutto fosse possibile: l’idea del cambiamento si associava a quell’entusiasmo collettivo che oggi non c’è più», dicono in coro Accorsi e il regista Giuseppe Gagliardi.

S Tea Falco Nei panni della figlia di un imprenditore che si uccide a causa di Mani Pulite c’è invece Tea Falco, nata nel 1986, scelta da Bernardo Bertolucci per «Io e te» e comparsa inoltre ne «Il giovane Montalbano». La Falco è anche fotografa

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La Mastronardi: «Questa Giulietta? Sono io a 20 anni» Alessandra in Trentino per la miniserie di Canale 5: «Non posso sbagliare, più vado avanti più è dura» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO RIZZO TRENTO

Castello di Valer, in Val di Non: 4000 mq di scricchiolii e cimeli. «I fantasmi li abbiamo cacciati, tranne quelli buoni», assicura il Conte Spaur, austriaco sornione, unico inquilino. Infatti, una pallida bruna vestita di bianco danza in salone: eppure, se guardi bene, scopri che è Alessandra Mastronardi. Perché casa Spaur è uno dei set di Romeo e Giulietta, miniserie di Canale 5 che vedremo in autunno. E l’ex-Eva dei Cesaroni è in Trentino da gennaio per interpretare la tragedia simbolo dell’amore negato. Confrontandosi con Shakespeare e gli ascolti tv. «Ho cercato di lasciare la mia Giulietta pura dai riferimenti del passato — spiega l’attrice, 27 anni — che per la mia generazione non sono nel film di Zeffirelli, ma in quello modernissimo di Luhrmann con DiCaprio. Preparando la parte pensavo a me a 20 anni, a mia sorella minore, al nostro modo di vivere l’amore». Intorno, mille cavi, scorci sui meleti e comparse in costume che mandano sms: manca la neve, ma proprio quella, portata sul set persino con i camion, illuminerà la fiction. Gelo «Una scelta precisa — spiega Luca Bernabei, che produce con la sua Lux Vide —: il gelo è il simbolo delle due famiglie, i Capuleti e i Montecchi, intrappolate in una rivalità di cui non ricordano le origini: è un Shakespeare aggiornato, con personaggi nuovi o rielaborati, ambientato in un Me-

Sei piccole storie L’idea del pro-

getto è di Stefano Accorsi, uno dei protagonisti delle 10 puntate di 1992, dove interpreta il pubblicitario rampante Leonardo Notte: «Ho sentito il biso-

Dai «Cesaroni» a Shakespeare

Stefano Accorsi e Tea Falco nella fiction «1992»

CONTROCORRENTE IL GRUPPO PUNK SPAGNOLO TORNA CON UN ALBUM DOPO 5 ANNI: «CI PIACE GRILLO, MA SIA ANTIFASCISTA»

Sopra, il set in Trentino della miniserie «Romeo e Giulietta», che vedremo in autunno in due serate su Canale 5. Sotto, Alessandra Mastronardi (27 anni) e Martino Rivas con Andy Luotto, che interpreta frate Lorenzo

dioevo dalla grafica dura». Contrasto fra violenza e sentimenti, in un’epoca ideale quando il Trentino ti mette a disposizione i suoi 300 castelli. «Ma il tema è attuale: gli adulti non capiscono i giovani». E i giovani sono il pubblico che Canale 5 corteggia con questa fiction, oltre a quello femminile, più tipico per la rete. Non a caso, fra i progetti futuri, c’è una serie sui guai delle giovani coppie, come il lavoro e la casa. Qui si punta sui fan della Mastronardi, ma la produzione (come il mercato cui guarda) è internazionale e così Romeo è lo spagnolo Martino Rivas, emergente in patria; Mercuzio è il tedesco Ken Duken, assai gradito alle signore sul set. La balia è Elena Sofia Ricci. Si recita in inglese. «Ci ho messo un mese a fare pace con questo ruolo — sospira la Mastronardi — però era tempo di affrontarlo. Anche se, più procede la mia carriera, meno posso sbagliare». I fantasmi veri abitano nella mente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

laFotonotizia

Rabbia Ska-P: «Cantiamo una nuova ribellione» FILIPPO CONTICELLO MILANO

Gli Ska-P, band punk spagnola fondata nel 1994 a Madrid

Calcolo numerico abusato, ma ancora di moda: «99%», slogan della battaglia di Indignados e Occupy vari, ha invaso la musica. È diventato titolo a effetto per legare punk e politica: l’hanno scelto gli Ska-P, amatissima e impegnatissima band spagnola tornata nell’arena dopo 5 anni. E con un messaggio preciso: «Il 99% è l’ingiustizia che porta noi, la maggio-

ranza, a obbedire all’1% che ha il potere economico», racconta il 43enne Joxemi, chitarrista e voce della band più schierata (a sinistra) che ci sia. Il riferimento indignado conduce a un endorsement a casa nostra: «I movimenti che hanno presidiato la piazza devono incidere, fare politica come Grillo. Lui è la speranza di cambiare, ma sia antifascista». Punk ruvido, Ska e puntate al reggae: il 14 aprile al Forum di Milano, unica data italiana già quasi esaurita, il gruppo mesco-

«99%» è il titolo del settimo album degli Ska-P, in uscita martedì in Italia

lerà ingredienti del disco anti-sistema in uscita martedì. È voglia di «rebelion», la stessa che batte da 20 anni: «Ora l’utopia è Marinaleda, città andalusa che cantiamo. Lì le case costano 15 euro al mese e le terre sono dei lavoratori». Il mondo si può migliorare così, «un passo alla volta», ma per Joxemi è difficile far partire la rivoluzione da casa: «In Spagna esiste solo il calcio: vogliamo parlare un po’ dei tagli alla sanità?». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Com’è «Gazza» il colore del lago Non è uno spot della «Gazzetta dello Sport», ma una nuova, incredibile foto del lago Hillier, che si trova in Australia ed è subito riconoscibile per il suo insolito colore rosa. Dovuto (forse) alla presenza di particolari alghe.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7

Toro 5,5

Gemelli 8

Cancro 6

Leone 5,5

Vergine 6-

DI ANTONIO CAPITANI

L’équipe premia, gli amici vi sostengono. Ma se dovete imporvi non fatelo in modalità facocero iroso. Sudombelico selettiverrimo.

Giornata sottotono. In ogni ambito, specie in casa. Non abbattetevi e disperdete le fumate di zebedei. Slancio suino accettabile, però.

La giornata, più che di mimosa, sa di cupezza. Evitate. Applicatevi. Amministrate bene i vostri soldi. Fornicazione very alluped, ovunque.

La gente intorno rompe. E voi rendete pan per focaccia. Il tempo vi scappa dalle mani: organizzatevi! Scarseggia l’efficacia suina.

In un periodo di fatiche, la Luna, oggi, vi rende pure sofistici. Non inducete gli altri a legarvi alle rotaie, tollerate. Sudombelico inerte.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

IL MIGLIORE Nel lavoro ogni pensata si rivela vincente. E i contatti con aziende e individui lontani offrono prospettive golose di successo. Sudombelico curioso

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 7,5

Scorpione 6-

Sagittario 7

Capricorno 7+

Acquario 7

Pesci 6

Prontezza mentale e buon tono vitale vi garantiscono il successo. OK le trasferte, favorite le profferte. Pure quelle suine, a ben vedere

Casa, lavoro e soldi vi fan desiderare la fuga. Smettetela: va tutto meglio, anche se siete iper-sfigo-sensibili. Calo suino, ma di poco.

Viaggi, colloqui, lavoro e Pr godono di favori speciali. E il potenziale energetico e creativo è muy elevato. Un po’ meno quello suino.

Il lavoro prospetta successi da invidia. E voi procederete con sicurezza maxima. L’economia è favorita, il sudombelico gode piluccando.

L’intuito è infallibile, l’umore sfigopenzola: controllatevi, non azzannate nessuno e seminate bene. Il suino soccombe al sentimento.

Scarsa cooperazione nel lavoro. E un po’ di sfigomalinconia. State su: le stelle garantiscono il successo. Sudombelico muy socievole

VINCENZO MONTELLA

Il tecnico della Fiorentina è nato a Castello di Cisterna (Napoli) il 18 giugno 1974: ha allenato anche la Roma e il Catania

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre BASKET

IN DIRETTA

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18.00 COPPA DEL MONDO Da Lahti, Finlandia Eurosport

1500 mt maschile e femminile Rai Sport 1 1500 mt maschile e femminile. Semifinale Rai Sport 1

CALCIO A 5 COMBINATA NORDICA 11.45 COPPA DEL MONDO HS 130. Da Lahti, Finlandia Eurosport

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Ieri

A CURA DI

ALGHERO

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16

ANCONA

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min max

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BOLOGNA

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19 14

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3000 mt maschile e femminile. Finale Rai Sport 1

SKY SPORT 2

CALCIO: TOTTENHAM - INTER

9.30

Trento 11 15

Aosta 5

Milano

8

Venezia

8 10

Nuvolo

Moderati

CATANIA FIRENZE

Rovesci

Forti

9

GENOVA

8

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Coperto

Molto forti

L'AQUILA

8

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MILANO

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9

ROMA

NAPOLI

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16

11 15

20

Neve

Mossi

PERUGIA

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POTENZA

7

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Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

REGGIO CALABRIA

14

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ROMA

12

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TORINO

5

10

5

TRENTO

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:48

18:19

6:33

18:08

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VENEZIA

10

12

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

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Torino 6 11

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

Suri Cruise sceglie di darsi al tennis Lezioni a New York

Gallinari racconta la sua Denver in «Gallo Corner»

Suri Cruise, la figlia di Tom e Katie Holmes, ha scelto di darsi al tennis. Guarda le foto della piccola mentre passeggia mano nella mano con la madre a Manhattan tenendo stretta la racchetta da tennis, il suo nuovo sport preferito, e l’inseparabile pelouche preferito.

Scopri tutti i retroscena sulla Nba e il mondo dei Denver Nuggets in «Gallo Corner», il blog curato in esclusiva per Gazzetta.it da Danilo Gallinari. Nel suo ultimo post l’azzurro racconta dei suoi rapporti con lo staff tecnico, dalla sala pesi al giardinaggio, di cui parla spesso con un preparatore.

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Molte nubi e piogge diffuse al Nord, specie sulle aree centro-orientali, Liguria, Emilia Romagna; piogge sparse anche tra Toscana, Lazio, Marche e aree appenniniche centrali. Va meglio sul resto del territorio con tempo più asciutto e soleggiato.

Cieli nuvolosi con locali piogge e qualche nevicata a 1400/1700 m tra Toscana, Nord Appennino, Umbria, Lazio, aree appenniniche centrali e anche al Nordest tra Veneto, Friuli e Trentino AA. Meglio altrove con maggiore soleggiamento.

Bologna Genova 9

9 13

Ancona

12

Firenze

Perugia

11 15

9 13

10 15

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La tiratura di giovedì 7 marzo è stata di 370.956 copie

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12 mar.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 8 MARZO 2013


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