www.gazzetta.it sabato 9 marzo 2013 1,50 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
LE R E B LE 3 SONDRAm DI tLro il Tottenishtao
Con film già v Team un trama S per lo
anno 117 Numero n 58 Anno
Inter, le cause del crollo La squadra si scusa Approccio sbagliato, infortuni, scarso peso fisico, errori tattici. Ad Appiano l’incontro con i tifosi 3 La disperazione di Ricardo Alvarez
DALLA VITE, ELEFANTE A PAGINA 14
AVANTI TUTTA I ROSSONERI VINCONO 20 A MARASSI E SONO SEMPRE PIU’ TERZI
STRATEGIE LA RISTRUTTURAZIONE
E Moratti chiama Leo Tentazioni di ritorno ma dietro la scrivania L’idea prende corpo tra le tante telefonate che i due si scambiano LAUDISA, TAIDELLI A PAGINA 15 COMMENTO DI BERGOMI A PAGINA 21
IL CASO I SOLDI DEL PSG NON SONO TUTTO
BUM BUM MILAN
MESSAGGIO AL BARÇA Pazzini s’infortuna ma segna un gran gol: in dubbio per martedì (con Mexes). Raddoppio di Balo. Espulso Constant. Negati 2 rigori al Genoa BOCCI, CENITI, DA RONCH, GARLANDO, GRIMALDI, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 6
Mario Balotelli, quinto gol coi rossoneri, festeggiato da Zapata e Yepes. Nel cerchio Pazzini infortunato AFP
3 Zlatan Ibrahimovic, 31 anni. Attaccante del Psg AFP
Mal di pancia Ibra Ecco perché rivuole la Serie A Con Parigi non c’è feeling: è stato fischiato nonostante le 22 reti. E poi le voci su Rooney e Ronaldo. Meglio l’Italia, magari la Juve GRANDESSO A PAGINA 12
Serie A / 28ª GIORNATA
UdineseRoma, aria d’Europa E che sfida fra Di Natale e Totti PARTITE Ieri GENOA MILAN 02 Oggi UDINESE ROMA (3 2) (20.45) Domani (ore 15) ATALANTA PESCARA (0 0) (12.30) CAGLIARI SAMPDORIA (1 0) CHIEVO NAPOLI (0 1) JUVENTUS CATANIA (1 0) PALERMO SIENA (0 0) PARMA TORINO (3 1) INTER BOLOGNA (3 1) (20.45) LAZIO FIORENTINA (0 2) (20.45)
MESSI, FABREGAS E VILANOVA: DENTRO LA CRISI DEI CATALANI 3 Lionel Messi, 25 anni REUTERS
CONDO’ A PAGINA 8
NUOTO AL TROFEO CITTA’ DI MILANO
L’INTERVISTA IL PRESIDENTE UEFA: «SONO COME GRILLO; COMBATTO I POTERI FORTI»
La nuova Pellegrini più magra e serena «Il fisico risponde»
Platini: «Una Juve fortissima»
30 3 0 9>
Ottimo debutto nei 200 dorso: 2’10”99
9 771120 506000
POLI A PAGINA 31 3 Federica Pellegrini, 24 anni
CICLISMO TIRRENOADRIATICO
Sagan brucia Cavendish Oggi si sale: tocca ai big GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 2627
«Piacerebbe all’Avvocato. E il Milan può farcela al Camp Nou» «Rigori e fuorigioco sui maxischermi? Gravissimo usare la tecnologia solo in qualche torneo»
SFOGO DOPO IL K.O. COL REAL
Ira Ferguson «E’ difficile avere fiducia in questo calcio»
LICARI A PAGINA 10
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
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E’ ufficiale. Da ieri fare il portiere dell’Inter rientra nella categoria dei lavori usuranti.
3 Michel Platini, 57 anni REUTERS
BOLDRINI A PAGINA 9
CLASSIFICA JUVENTUS 59 NAPOLI 53 MILAN* 51 INTER 47 LAZIO 47 FIORENTINA 45 ROMA 43 CATANIA 42 UDINESE 40 SAMP ( 1) 35
BOLOGNA 32 TORINO ( 1) 32 PARMA 32 CAGLIARI 31 ATALANTA ( 2) 30 CHIEVO 29 GENOA* 26 SIENA ( 6) 21 PALERMO 21 PESCARA 21
* Una partita in più. Fra parentesi i punti di penalizzazione.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
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SERIE A
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LE GARE IN EUROPA
L’ANTICIPO DELLA 28A GIORNATA Da Pazzini a Balotelli, che gol Giampaolo Pazzini firma il gran gol dell’1-0 nel primo tempo. Nel tondo, Mario Balotelli chiude la gara con un piattone LIVERANI/RATTINI
La prossima sarà una settimana importante per le italiane impegnate in Europa: Milan, Lazio e Inter giocheranno il ritorno degli ottavi. Ecco il calendario delle italiane:
S CHAMPIONS Martedì 12 Ritorno ottavi BarcellonaMilan 20.45 (andata 0-2)
S EUROPA LEAGUE Ritorno Ottavi Giovedì 14 Lazio-Stoccarda ore 21.05 (andata 2-0) Inter-Tottenham ore 19 (andata 20.45)
CHI LI FERMA PI P Pazzini da zoppo e Balotelli o Milan a 2 punti dal 2 posto Ma è furia Genoa sull’arbitro Il centravanti rossonero va k.o., chiede il cambio ma fulmina Frey Mario nella ripresa sigla il 2-0. Nel finale rossoneri in 10 e in affanno DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO GENOVA
L’ultima versione di Enrico Toti, l’eroe della Prima Guerra Mondiale che morì sul fronte lanciando la stampella, ha i lineamenti gentili di Gianluca Pazzini. È il 22’ del primo tempo. Toccato duro da Portanova, il centravanti rossonero ha già chiesto il cambio. Da qualche minuto vaga zoppicando. Incrocia il pallone e con l’ultimo gesto della sua partita lo scaraventa sotto la tra-
versa di Frey. È il gol d’oro che schiude una partita rognosa. Balotelli, entrato al posto suo, la chiuderà nella ripresa: 2-0. Due gol in due con due gambe sane su quattro. Tredicesimo gol del Pazzo, 5o in cinque match per Balo. Due ex interisti che hanno targato una vittoria pesantissima nella corsa per il terzo posto da Champions che il Milan ha agguantato sgommando dopo il panettone: 7 vittorie e tre pareggi dopo la sconfitta con la Roma del 22 dicembre. Ma dietro l’allegra contabilità di campionato, non tutto brilla. Primo dato: al
Genoa mancano due rigori solari, causati da Niang. Ricordando la discussa espulsione di Candreva a San Siro, viene da dire che di recente al Diavolo non va malaccio con la legge. E poi il bollettino medico: Boateng non si è presentato neppure in panca, Pazzini è uscito zoppicando, Mexes, acciaccato, è rimasto fuori all’intervallo, Balotelli non può giocare. E neppure la prestazione è stata sana e incoraggiante in prospettiva Camp Nou: atleticamente inferiore al Genoa, spento in uomini cardine (El Shaarawy), il Milan ha subito a
lungo la pressione del Genoa. Non potrà permettersi questo atteggiamento passivo davanti al Barcellona che può spendere molto di più di Granqvist e Bovo. Faraone in gabbia Il Genoa pro-
mette resistenza appena si schiera: tre difensori, due terzini ai lati della mediana e Bovo, marcatore puro, a fare l’interno. Più Bertolacci, che assiste Borriello, programmato per mordere l’impostazione di Montolivo. Il piano di Ballardini è chiaro: fare grande densità nella propria metà campo, rubando ossigeno al
tridente rossonero. Bovo, che pende a destra, attrezza una gabbia con Cassani e Granqvist per le scorribande del temuto El Shaarawy. La lavagna promette una partita bloccata. Bovo e Muntari che si specchiano a centrocampo non sono esattamente uno spot di calcio champagne. E infatti per 20 minuti, col Genoa che si affanna a tappare gli spazi, più che a organizzare ripartenze, e il Milan che riesce a salire solo con il volonteroso Constant (arginato Montolivo) la sfida si consuma in una zuffa al centro. Pazzo apre Poi, improvviso e cu-
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IL NUMERO
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Le reti di Balotelli in 5 gare di A col Milan. Solo nel derby è rimasto a secco. Con l’Udinese ha fatto 2 gol
rioso, il vantaggio del Pazzo zoppo (22’). Il Genoa ferito alza la sua densità e la sua pressione. Il Milan va in difficoltà, incapace di tenere palla e soprattutto di armare il tridente. El Shaarawy non entra mai in partita, Balotelli sembra frenato dalla contusione al perone, Niang è il più vivo, ma diventa protagonista nell’area sbagliata: al 33’ scherma col braccio un colpo di testa di Borriello e al 39’ sdraia Granqvist con uno spintone. Due rigori fantasma. Incomprensibile come a Banti, giudice d’area, sia sfuggito tutto. Risparmiato dall’arbitro, il Milan ringrazia anche il palo dopo 5 minuti di ripresa: punizione a giro di Bovo.
la Moviola DI FRANCESCO CENITI
Damato disastro: nega 2 rigori ai rossoblù Graziati Bertolacci e Bovo, no Constant Serata no per Damato e i suoi collaboratori. L’arbitro di Barletta scontenta tutti, di più il Genoa che si è visto negare due rigori, ma anche il Milan può lamentarsi per il gioco duro attuato dai rossoblù con entrate ben oltre il limite e mai punite con il giusto cartellino. Procediamo con ordine. Il Milan passa in vantaggio con Pazzini pronto a uscire dal campo a causa della botta presa un paio di minuti prima. Il fallo è di Portanova: da dietro dritto sulle gambe senza possibilità di prendere il pallone. Damato gli
mostra il giallo (in Europa era molto più da rosso), ma non basterà a placare gli animi. Balotelli appena entrato insegue e scalcia Toszer: altra ammonizione. Il Genoa chiede il primo rigore al 26’ quando Zapata tocca col braccio: considerato involontario, giusto così perché la palla sbuca all’improvviso e il difensore cerca anche di spostare il braccio (attaccato al corpo). Al 32’ primo round tra Constant e Bovo: steso il rossoblù, giallo al milanista. Un minuto dopo Damato inizia a perdere colpi: Niang mura
col braccio un colpo di testa di Borriello sarebbe un rigore evidente, ma il direttore di gara assegna l’angolo. I nervi saltano: Grandqvist duro su Balotelli. Ammonito, ma fallo da arancione. Al 39’ ci stava un secondo penalty per il Genoa quando Grandqvist cerca di colpire di testa ed è spinto da Niang in modo chiaro. Damato non vede e il giudice di porta Banti (vicino all’episodio) buca l’azione. Un minuto dopo Bertolacci sarebbe da rosso diretto: in scivolata, gamba tesa ad altezza ginocchio di Muntari. L’arbitro si
limita a fischiare solo la punizione. Se Damato, è un internazionale, usa questo metro in Uefa si ritrova fermo per diversi turni... Nella ripresa gli errori continuano: Bovo insegue Constant (secondo round) e gli molla un calcione da dietro. Altro rosso diretto risparmiato: il rossonero ha una reazione scomposta, si becca il secondo giallo (giusto) e un dito in un occhio da Bovo (non rilevato) che se le cava ancora. Segnaliamo anche due decisioni giuste: non c’è fallo in area di De Scigli, ok ammonire Flamini per simulazione.
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1-2 I rigori negati al Genoa: Niang di braccio e la spinta a Granqvist 3-4 Bertolacci entrata da rosso, Portanova da arancione SKY
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MILAN
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(3-5-1-1)
(4-3-3)
1 Frey; 5 Granqvist (dal 32’ s.t. 11 Jankovic), 90 Portanova, 24 Moretti; 26 Cassani (dal 14’ s.t. 17 Immobile), 3 Bovo (dal 23’ s.t. 19 Jorquera), 28 Tozser, 8 Vargas, 13 Antonelli; 91 Bertolacci; 22 Borriello. PANCHINA 30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 87 Pisano, 4 Ferronetti, 14 M. Rigoni. ALLENATORE Ballardini. CAMBI DI SISTEMA dal 14’ s.t. 4-3-1-2 ESPULSI nessuno. AMMONITI Portanova, Bovo, Antonelli per gioco scorretto.
32 Abbiati; 2 De Sciglio, 17 Zapata, 5 Mexes (dal 1’ s.t. 76 Yepes), 21 Constant; 16 Flamini, 18 Montolivo, 4 Muntari; 19 Niang, 11 Pazzini (dal 25’ p.t. 45 Balotelli), 92 El Shaarawy (dal 23’ s.t. 20 Abate). PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 8 Nocerino, 23 Ambrosini, 12 Traoré, 22 Bojan, 7 Robinho. ALLENATORE Allegri. CAMBI DI SISTEMA dal 23’ s.t. 4-4-1 ESPULSI Constant al 20’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e c.n.r). AMMONITI Balotelli per gioco scorretto, Flamini per comportamento non regolamentare.
MARCATORI Pazzini (M) al 22‘ p.t.; Balotelli (M) al 15’ s.t. ARBITRO Damato NOTE paganti 4.828, incasso di 121.248 euro; abbonati 16.756, quota di 178.716 euro. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-1. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.
POSSESSO PALLA GENOA 56,3% TIRI IN PORTA
IIIIII GENOA 6
IÙ?
GENOA 441
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TIRI FUORI
IIIIII II MILAN 6
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MILAN 2
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-1 20’ Niang converge e tira: Frey respinge di pugno. GOL! 22‘ Pazzini avvia l’azione e la chiude con un destro al volo dal limite sotto la traversa. 33’ Colpo di testa di Borriello, Niang intercetta col braccio: Damato non vede il rigore 39’ Niang spinge platealmente Granqvist in area: altro rigore ignorato.
SECONDO TEMPO 5‘ Punizione a girare di Bovo: palo. 15’ Diagonale di Flamini, gran parata di Frey. GOL! 15‘ Immobile sbaglia, Zapata assiste Balotelli che incrocia in rete. 29’ Abbiati due volte decisivo su Granqvist e Jorquera.
BARICENTRO MOLTO ALTO 58,8 metri
BARICENTRO MOLTO BASSO 46,6 metri
Ballardini attrezza opportunamente la rincorsa con Immobile per Cassani: 4-3-1-2. Balo chiude Il Genoa corre di
più, arriva prima sulla palla, tiene in scatola un Milan affannato, ma quando l’aria si fa pesante, Balotelli chiude il conto. Così usano i grandi. Imperdonabile palla persa da Immobile, deliziosa l’assistenza di Zapata e SuperMario che incrocia in rete (15’). Ma neppure il doppio vantaggio rasserena il Diavolo perché Constant si fa cacciare in una zuffa con Bovo e il Milan deve giocare metà ripresa in 10. Allegri toglie il Faraone, mai così poco profeta in patria, per Abate e organizza la resistenza finale con due trincee da quattro uomini. L’orgoglio del Genoa non finisce mai, ma sbatte contro i guanti di Abbiati e si riduce a una vana vendemmia di calci d’angolo. Come a Roma, il Grifo ha meritato tanto e raccolto nulla. Ma giocando così, risanato dalla cura Ballardini, guarirà anche la sua brutta classifica. È bella la classifica del Milan, almeno fino a domani a -2 dal Napoli. Concreto e spietato come una vera grande, però a Barcellona dovrà avere un’altra faccia. Anche perché al Camp Nou quei rigori li fischiano sempre.
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DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO GENOVA
Quello lì è uno che fa gol anche con una gamba sola. A volte si dice. L’esagerazione serve a sottolineare la bravura. Poi però arriva Giampaolo Pazzini e succede davvero. Cinque minuti passati a zoppicare — ma non qualche saltello qua e là: proprio arrancare — in attesa del cambio che (provvidenzialmente) tarda, e arriva quel pallone vagante troppo invitante, troppo perfetto per dar retta al dolore invece che all’istinto. Il Pazzo tiene fede al soprannome e calcia con tutta la forza che ha: un siluro sotto la traversa. Per la cronaca: la gamba che ha prodotto quel concentrato di forza e precisione è la stessa — la destra — malmenata pochi attimi prima da Portanova. Un fallo da dietro duro, con Giampaolo che finisce a terra urlando di dolore.
S Giampaolo Pazzini, 28 anni, ha segnato il 13˚ gol in campionato. Per lui si tratta della terza rete in due gare, dopo la doppietta alla Lazio RATTINI
Istinto Un guaio che acqua e
Pazzo e Balo, attaccanti part-time Minuto 25 del primo tempo: Giampaolo Pazzini è costretto a uscire per una botta rimediata poco dopo aver segnato la rete dell’1-0. Al suo posto entra Mario Balotelli, che ha preso subito un colpo alla gamba infortunata contro l’Inter, ma poi però firmerà il 2-0 nel secondo tempo. Neanche gli acciacchi fermano le due punte rossonere LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Cose da Pazzo Gioia e dolore Barça a rischio Segna con la gamba infortunata, ma si teme una microfrattura. Al suo posto SuperMario che non perdona ed esulta a modo suo: «Visto che roba?»
PASSAGGI TOTALI MILAN 43,7%
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Il personaggio LA RETE IMPOSSIBILE
numeri& STATISTICHE
GENOA
spray stavolta non bastano a risolvere. La mano si posa fra polpaccio e ginocchio, la panchina rossonera si alza in piedi ammutolita: Giampaolo non è solo il centravanti di Genova, ma soprattutto quello di Barcellona. Quando si rialza è evidente che non ce la può fare. Si trascina per il campo, con la gente rossoblù che, memore dei suoi trascorsi sampdoriani, lo massacra di fischi. Chiede il cambio ad Allegri, Balotelli inizia a scaldarsi, e poi arriva quel pallone. Il Pazzo si coordina come può. Evidentemente al meglio. Esulta a modo suo, dita intorno alla bocca e baci mandati a casa, mentre le telecame-
re inquadrano un labiale di Galliani: «Così Portanova impara». Marassi se lo mangerebbe vivo: alla faccia dell’infortunio e dei barcollamenti, pensano tutti. Ma Giampaolo non sta facendo scena. Ha tirato con l’istinto del killer ma deve uscire, e assieme a lui escono le certezze di rivederlo al Camp Nou. Le sue condizioni lasciano una scia di dubbi che guastano un po’ la festa. Potrebbe trattarsi persino di una microfrattura. Sigillo Il Milan, però, torna a casa con la pancia piena grazie ai suoi «uomini su una gamba sola». Esce il Pazzo ed entra Balotelli, reduce da dieci giorni complicati per via di una botta all’altezza del perone destro che l’ha tenuto in sospeso fino all’ultimo. Poi è sbucato in panchina: averlo almeno a disposizione. Solo che il programma non era quello di farlo entrare dopo mezzora. Poco dopo essere entrato Mario ha guardato verso la panchina, cercando gli occhi di Allegri e indicandosi la gamba destra. Ahi, eccone un altro, pensano i compagni. Ma non è così. SuperMario inizia a correre, a scaldare i muscoli, a rifilare qualche spintone che gli vale l’affetto del Ferraris, e il perone non fa più male. Il sigillo sulla partita è opera sua, e anche l’esultanza è delle sue: immobile, davanti alla gradinata Sud, muove solo una mano come a dire: «Visto che roba?». L’arrampicata del Milan prosegue: e va bene anche su una gamba sola. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 28a GIORNATA le Pagelle 6,5 h Il migliore Granqvist
GENOA
6 VARGAS, FISICO E PURE QUALITÀ IMMOBILE GIÙ Fermato dall’arbitro prima che dai rari spunti del Milan, fa molta confusione, ma fino alla fine prova a ribaltare la gara.
6
DI ALESSANDRA BOCCI
CONTRASTI OK 1/3 LANCI 0 PASSAGGI OK 19/23
6
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Sui due gol (una sassata e un tiro in solitudine) difficile che potesse fare di più. Per il resto, è bravo a chiudere la strada a Flamini
Concentrato sempre, duro, entra con decisione su Pazzini, che poi uscirà. In una partita nervosa e piena di spigoli è a proprio agio
PARATE 3 RINVII 12 USCITE 2
CONTRASTI OK 3/5 LANCI 3 PASSAGGI OK 38/40
Frey
Portanova
6,5 ABBIATI SUPER FLAMINI LOTTA NIANG ACERBO Abili a non tremare in una gara aspra. Il gioco è a tratti pessimo, i nervi saltano, ma i tre punti arrivano
Raccoglie con un gran gesto tecnico una respinta sbagliata di Immobile e consegna a Balotelli il raddoppio. Un paio di buoni rinvii di piede nella fase calda
CONTRASTI OK 8/11 LANCI 0 PASSAGGI OK 29/34
6,5
6
Due parate importanti in due momenti diversi della partita. Nell’assedio finale a Fort Abbiati, vola qua e là: a volte senza motivo, ma efficace
Uno dei pochi a mantenere nervi quasi saldi. Esce palla al piede da tante situazioni incresciose. Alla fine la spinta disordinata del Genoa incide anche su di lui
PARATE 7 RINVII 16 USCITE 7
CONTRASTI OK 2/3 LANCI 3 PASSAGGI OK 34/38
Abbiati
De Sciglio
Moretti
Cassani
Bovo
6
6
6
Vargas
Antonelli
6,5
6
6
6,5
6
6
Muntari
Niang
In mezzo al campo c’è tanto caos, soprattutto all’inizio quando le azioni del Milan hanno un minimo di logica. Lui resiste a ogni tempesta
Tramortito all’inizio da Constant, che va via quasi volesse dimostrare ai genoani che bravo terzino è diventato. Ma poi cresce
Prende il palo su punizione a inizio ripresa. Ma il merito maggiore è forse aver fatto perdere le staffe a Constant. Così il Genoa guadagna l’uomo in più
In mezzo al campo, a rattoppare qua e là, e partecipare a una partita che si gioca sulla forza più che sulla razionalità
Fisico e qualità. Non riesce a rendersi molto pericoloso in attacco, ma è sempre mobile ed efficace: difficile trovarlo in pausa
Meglio il secondo tempo del primo, quando il Genoa guadagna l’uomo in più, spinge e lui è uno dei protagonisti. Prende un giallo per sbaglio
Esce un po’ malconcio toccandosi la coscia sinistra, ma per Barcellona non dovrebbero esserci problemi
Un tunnel a Cassani dopo 3’, una palla buonissima per Flamini quasi 50 minuti più tardi. In mezzo spunti e imprecisioni, e alla fine pure l’espulsione
Non sfrutta un bel suggerimento di Constant, ammonito per simulazione su un’occasione-gol buttata al vento, pareggiata da lotta e personalità
Non è partita da architetto del centrocampo. Si sacrifica, e una delle ultime respinte in area è sua: quando piovono i corner, non cede
Male male, poi meglio meglio. Non è lucido, ma generoso sì: non sempre però riesce a rimediare ai suoi stessi errori. Ma il Barça era un pensiero fisso
Generoso anche nel difendere, ma è acerbo e scomposto. Nel secondo tempo partecipa ai tentativi di alleggerire la pressione, chiude esausto
CONTRASTI OK 3/3 LANCI 2 PASSAGGI OK 35/36
PASSAGGI OK 11/16 CROSS 4 RECUPERI 2
PASSAGGI OK 21/26 TIRI 2 RECUPERI 2
PASSAGGI OK 62/68 TIRI 0 RECUPERI 3
PASSAGGI OK 36/41 TIRI 2 RECUPERI 7
PASSAGGI OK 24/30 CROSS 5 RECUPERI 8
CONTRASTI OK 4/4 LANCI 1 PASSAGGI OK 28/29
CONTRASTI OK 0/1 LANCI 1 PASSAGGI OK 29/33
PASSAGGI OK 27/31 TIRI 1 RECUPERI 3
PASSAGGI OK 39/45 TIRI 0 RECUPERI 13
PASSAGGI OK 32/39 TIRI 1 RECUPERI 8
DRIBBLING OK 1/8 TIRI 2 SPONDE 0
6
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Si applica molto su El Shaarawy, spesso aiutato dai centrocampisti. E nonostante tanto dispendio di energie si rende pericoloso in attacco.
6,5 h Il migliore Zapata
MILAN
Tozser
Bertolacci
Borriello
6
5
Immobile
Jorquera
6
Jankovic
Si dedica soprattutto a una paziente operazione di controllo e pressione su Montolivo. In attacco fa poco, ma nel finale si spinge al tiro
Dovrebbe essere il più pericoloso del Genoa, ma la gara impazzisce subito come una maionese lavorata al contrario. In area duella con i centrali del Milan
Poco più di mezzora per intensificare i tentativi di rimonta: ma invece del gol del pari gli riesce inavvertitamente un colpo che innesca Balotelli
Al posto del nervoso Bovo (dopo il rosso a Constant) e partecipa agli inutili tentativi di raddrizzare una partita già segnata
Entra al 32’ della ripresa e può fare poco: mette in area qualche cross
DRIBBLING OK 1/2 TIRI 1 SPONDE 8
DRIBBLING OK 0/2 TIRI 2 SPONDE 7
DRIBBLING OK 0/1 TIRI 0 SPONDE 5
PASSAGGI OK 12/14 TIRI 1 RECUPERI 0
PASSAGGI OK 7/7 CROSS 7 RECUPERI 0
s.v.
Mexes
Constant
Flamini
Montolivo
6
6
6
l’allenatore Ballardini
l’allenatore Allegri
La squadra è molto aggressiva e gioca. Ma l’arbitraggio malefico, comprensibilmente, toglie lucidità ai suoi. Nel finale tenta una difficile rimonta, ma il Milan si arrocca
6,5
5,5
6,5
6
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Contro il buon senso, resta in campo e segna un gol pesantissimo, zoppicando prima e scoccando un tiro potentissimo poi
Patisce la gabbietta di Granqvist e compagni e non riesce mai a innescarsi. Da ex, esce mestamente sotto un mare di fischi
Zoppica, ciondola, chiude la partita. Un tiro a inizio ripresa per scaldarsi dopo l’assenza con la Lazio, poi il gol e una fisicità sempre indispensabile
Di testa, nel momento difficile, le piglia quasi tutte lui. Con l’esperienza che ha, non è tipo da spaventarsi se il clima è da battaglia
Entra per cercare di dare un minimo di equilibrio dopo l’espulsione di Constant, e ci riesce. Utile anche per richiamare Niang
DRIBBLING OK 0 TIRI 2 SPONDE 0
DRIBBLING OK 0/2 TIRI 1 SPONDE 1
DRIBBLING OK 3/6 TIRI 2 SPONDE 1
CONTRASTI OK 3/6 LANCI 0 PASSAGGI OK 1/2
CONTRASTI OK 1/1 LANCI 0 PASSAGGI OK 4/5
Pazzini
El Shaarawy
Balotelli
Yepes
GLI ARBITRI DAMATO 3 Mancano due rigori per il Genoa e parecchie altre cose, a cominciare da una gestione oculata della partita Dobosz 6 - Preti 6; Banti 4 - Mazzoleni 6
Abate
Partitaccia, ma lui se lo sentiva. Rischia buttando (e tenendo) in campo tutto quello che ha, e se Pazzini sarà pronto anche per Barcellona si potrà dire che gli è andata bene
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 28a GIORNATA LA POLEMICA IL D.S. CONTRO L’ARBITRO. BALLARDINI: «CI VORREBBERO ARBITRI STRANIERI, MENO CONDIZIONATI»
IL CASO DI APRILE
Foschi: «Vergogna, non si può andare avanti»
Maglie agli ultrà: respinto l’appello Genoa-Preziosi
Rabbia Genoa: Portanova a fine partita litiga con la panchina milanista
mo, poi a Roma, stasera mi sembra che due situazioni fossero piuttosto chiare. Insomma, abbiamo giocato bene e anche stavolta andiamo a casa con zero punti. Peccato anche per un po’ di sfortuna, perché il mio tiro è finito sul palo e, poco dopo, è arrivato il 2-0».
ALESSIO DA RONCH GENOVA
Lato positivo Davide Ballardini
Il diesse Rino Foschi è furibondo: «E’ una vergogna e Braschi non ci riceve. Non si può andare avanti così». Il Genoa non ha gradito le decisioni arbitrali. «Sono tre partite — continua Cesare Bovo, per l’occasione schierato a centrocampo — che gli arbitri ci danneggiano. È successo a Paler-
non ne fa un dramma. Cerca di vedere la parte positiva della serata, anche se passa un po’ in secondo piano: «Ora ci rimane la consapevolezza delle nostre capacità. Al Milan adesso gira tutto bene, sono forti, stanno benissimo. Insomma, è dura far gol ai rossoneri, anche in inferiorità numerica. Loro si sono chiusi e a noi mancano attaccanti con grande fisicità. A noi mancava-
nella sua testa. Per lui, però, resta fondamentale indirizzare nel modo migliore la rabbia che bolle da qualche settimana. Quella rabbia che a fine incontro rischia di trascinare in paludi pericolose Daniele Portanova, a lungo provocato a parole da alcuni componenti della panchina del Milan, quella posta di lato alla principale: lì erano seduti il preparatore dei portieri rossoneri Landucci e il preparatore atletico Folletti. Il difensore, al fischio finale, ha avuto un momento fuori controllo e parte alla ricerca di vendette, per fortuna stoppato da capitan Moretti. Nel tunnel è stato Ambrosini a calmare le acque evitando possibili guai.
no pure due centrocampisti importanti. Eppure a conti fatti, abbiamo concesso poco al Milan e abbiamo creato più di quanto è riuscito a fare contro di loro il Barcellona. Insomma, la lotta per la salvezza resta dura, forse solo un pochino meno di prima, ma noi siamo sereni, consapevoli della nostra forze e da questo momento anche un po’ più... determinati. E’ vero ci sono state decisioni particolari che ci hanno danneggiati, ci mancano due rigori, ma su quello noi non possiamo fare nulla. Forse ci vorrebbero arbitri stranieri, meno condizionati». Finale caldo L’ultima parola l’allenatore del Genoa è costretto a cercarla dietro altri termini che la precedevano evidentemente
Davide Ballardini, 49 anni LAPRESSE
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La prima sezione della Corte di giustizia federale (presidente Mastrandrea) ieri ha respinto l’appello del Genoa, del suo presidente Enrico Preziosi e dei calciatori che si erano tolti le maglie dopo «l’invito» da parte degli ultrà nel corso di Genoa Siena dell’aprile 2012. La Disciplinare aveva inflitto a Preziosi un mese di inibizione e 30 mila euro di ammenda, 100 mila per la società e 10 mila a ciascuno dei calciatori coinvolti: Frey, Granqvist, Rossi, Bovo, Kucka, Antonelli, Jorquera, Veloso, Bischofe, Mesto, Gilardino, Kaladze, Biondini e Birsa. Una curiosità: l’appello per l’ammenda di 10 mila euro per le stesse vicende a Palacio era stato presentato dalla sua nuova squadra, l’Inter.
Allegri e la corrida: «Constant ha sbagliato» «Non serviva fare confusione». Per Barcellona adesso preoccupano anche le condizioni di Mexes FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Notte lunga e tempestosa, e alla fine rimane una domanda: è un Milan pazzo o un Pazzo Milan? Tutte e due le cose insieme, ma in coda a questa partita a tratti un po’ corrida, ad Allegri interessava (soprattutto) l’obiettivo di consolidare il terzo posto in campionato prima di pensare al Barcellona. Centrato pure quello. Resta il fatto che la sfida ha riservato troppe paure e altrettanti veleni, ed Allegri — che lo sa bene — alla fine ha fra le mani un conto forse troppo salato e il cuore in subbuglio per potersela godere davvero fino in fondo. «Credevo che la gara si fosse messa sui binari giusti — ha ammesso il tecnico rossonero —, ma purtroppo sul due a zero è arrivata quell’espulsione di Constant che ci ha fatto soffrire. Non c’era bisogno in quel momento di fare tanta confusione. Sono cose che a mio giudizio non dovrebbero succedere, tanto più in un momento della gara in cui la situazione era tranquilla. Pazzini? Ha preso una botta all’inizio, poi è dovuto uscire, ma fortunatamente ha fatto gol. Sarebbe stata mia intenzione tenerlo in campo un’ora circa, perché Balotelli s’è allenato poco e non aveva i novanta minuti nelle gambe».
IL DITO NELL’OCCHIO MA E’ STATO ESPULSO IL ROSSONERO 1
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1. Il litigio tra Bovo e Constant: si vede chiaramente che il rossoblù gli mette un dito nell’occhio 2. Tutto era iniziato da un fallo 3. Il milanista è stato espulso RATTINI/NEWPRESS Troppi errori Tirata d’orecchie
Il tecnico rossonero: «Andremo a Barcellona per fare una grande gara»
all’ex rossoblù, ma la storia del cartellino rosso (per lui) finisce qui. C’è dell’altro, però, che ha fatto arrabbiare Allegri. Preoccupato, probabilmente, in ottica-Champions, anche per il fastidio all’adduttore della gamba sinistra accusato da Mexes e
per i problemi di Boateng, per il quale alla fine è stato deciso di rinunciare anche alla panchina. Se per quest’ultimo l’allarme dovrebbe sicuramente rientrare, qualche dubbio in più c’è per Mexes, anche perché il tempo per recuperare è poco. «Sono dispiaciuto, tenteremo di re-
cuperarli», ha detto il tecnico sul difensore e su Pazzini che però sembra quasi out: forse microfrattura. Avanti tutta Onore ai vinti («De-
vo dire che il Genoa è stato bravo, anche se noi siamo riusciti a difendere in maniera ordina-
ta»), ma adesso testa e gambe alla sfida con il Barcellona: «Andremo a fare un’ottima partita contro la squadra più forte del mondo, e forse anche con un pizzico di fortuna riusciremo a passare il turno. Dobbiamo aspettare solo quattro giorni, altrimenti l’attesa sarebbe troppo lunga». Serata di grandi tormenti, e fra questi c’è però, oltre ai tre punti, la soddisfazione per la prova di Flamini, uscito finalmente dal tunnel. La spiegazione di Allegri è chiara: «Ha fatto un’ottima prestazione, il suo problema è stato quello di rientrare da un intervento al crociato, e in queste situazioni perdi sempre un anno per ritrovare la condizione». E poi c’è Niang: «Ha bisogno di giocare un po’ più da esterno, lui è in grado di darci ampiezza alla manovra e profondità nel gioco. Forse ha un po’ troppa fretta quando vuole cercare di fare gol». Diplomatico Allegri diplomatico, poi, quando gli arriva l’eco della pesante reprimenda del diesse genoano Foschi sui torti arbitrali lamentati dai padroni di casa: «Non ho rivisto le immagini, non posso dire se il fallo di mano di Niang fosse da rigore o no. Comunque è stata una bella partita, il Genoa è una buona squadra e non avrà problemi a salvarsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TRA SERIE A E CHAMPIONS
Perché sono Messi male? 4
Messi accerchiato all’andata. Sotto Cesc Fabregas
I NUMERI
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LIGA 27˚ TURNO IERI Betis-Osasuna 2-1
Le partite stagionali (su 43) nelle quali il Barça ha subito almeno un gol. Praticamente tre su quattro. Se martedì il Milan segna un gol, per passare il Barça deve farne quattro, impresa che in stagione le è riuscita 13 volte (quattro o più)
OGGI Rayo VallecanoEspanyol; ValladolidMalaga; BarcellonaDeportivo; Maiorca-Siviglia DOMANI Athletic BilbaoValencia; Levante-Getafe; Celta VigoReal Madrid; AtleticoReal Sociedad
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Le partite nelle quali il Barcellona è passato in svantaggio. Cinque delle sei sconfitte e tre dei cinque pari sono nati da questa situazione. Quando il Barça parte male, una volta su due non vince
LUNEDI’ SaragozzaGranada
Barça: Tito, Cesc, 2 la Leo dipendenza E c’è stata l’eclisse
Le gare in cui il Barcellona non è riuscito a segnare. Una è San Siro, anche l’altra riguarda la Champions: 0-0 in casa col Benfica nel girone, a qualificazione già decisa
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Viaggio dentro la crisi dei rivali dei rossoneri E i senatori organizzano cene per trovare soluzioni PAOLO CONDO’ twitter@PaoloCond
Il Barcellona subisce gol da 13 partite consecutive, ed è evidente che i suoi problemi cominciano da lì. La debolezza del Deportivo, ultimo in classifica e di scena stasera al Camp Nou, potrebbe arrestare l’emorragia giusto prima della partitissima di martedì contro il Milan, ma se anche andasse così cambierebbe poco. Il Barça è in crisi. La qualità dei suoi campioni e la memoria di un gioco straordinario continuano a renderlo un rivale pericolosissimo anche partendo dal 2-0 di San Siro. Ma il Milan farà bene a memorizzare le cinque ragioni del-
l’eclisse catalana, perché è lavorando su queste che potrà perfezionare una qualificazione ai quarti di Champions League molto ben avviata.
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Guida debole Pep Guardiola aveva in Tito Vilanova un grande secondo: maestro di tattica e inventore di mosse in tempo reale, Tito aggiungeva opzioni alle scelte del suo capo. Nel momento in cui ne ha ereditato il ruolo, però, ha preferito promuovere il vecchio amico Jordi Roura - che conosce bene la materia ma non ha il talento per improvvisare - piuttosto che andare a sua volta a cercarsi un secondo creativo. Quando la malattia l’ha costretto ad allonta-
narsi, si è capito che nemmeno per un gioco ossessivamente ripetuto come quello del Barça basti il pilota automatico. Dal match di San Siro ai due col Real della scorsa settimana, di fronte alle crescenti difficoltà della squadra la panchina non ha cambiato quasi nulla (la mossa di Piqué centravanti è troppo abusata per essere catalogata come un’invenzione). Fra i senatori del Barça il tema è stato discusso la scorsa settimana in una serie di cene nemmeno nascoste; l’impressione è che Xavi - protagonista di una lunga intervista al Mundo Deportivo nella quale predica la necessità di allargare il campo - abbia preso in mano la situazione. Il che significa che giocherà.
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Recupero pigro La prima peculiarità del gioco blaugrana, ciò che ha reso dominante il suo possesso palla, è l’organizzazione delle posizioni per recuperare la sfera nei tre secondi successivi alla sua perdita. L’operazione, un pressing eseguito in forma brutale, richiede riflessi fulminei, e dunque una concentrazione totale. Già l’anno scorso, al tramonto dell’era Guardiola, si era notato un certo allentamento; con Tito il processo ha accelerato, diventando evidente sotto la guida di Roura. Le linee non sono più così vicine, i tre secondi sono diventati cinque, e Montolivo a San Siro ha goduto di tempi da quarterback per lanciare El Shaarawy nello spazio alle spalle di Dani Alves. Per non parlare di ciò che hanno fatto Ronaldo e Di Maria nel primo classico della settimana.
CLASSIFICA Barcellona 68 Atletico M 57 Real Madrid 55 Malaga e Betis 43 Valencia 42 Real Socie.41 Rayo 38 Getafe 38 Siviglia 35 Levante 35 Valladolid 34 Espanyol 32 Ath.Bilbao 29 Osasuna 28 Granada 26 Saragozza 25 Celta Vigo 23 Majorca 21 Deportivo 17
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Condizione giù Nella programmazione atletica della stagione la partita d’andata degli ottavi di Champions metà febbraio - era un problemino anche per Guardiola, che nelle sue quattro partecipazioni raccolse una vittoria a Leverkusen, due pareggi a Lione e Stoccarda e una sconfitta per 2-1 in casa dell’Arsenal. Ma il primo match della seconda fase di Pep, che nel corso dell’anno cercava di gestire una condizione
abbastanza lineare, in genere era il passaggio d’uscita da un richiamo di lavoro che aveva reso difficile gennaio; quest’anno la sconfitta di San Siro è stata viceversa il cancello d’entrata nel periodo fisicamente down. E qui l’assenza dell’allenatore non c’entra, perché i carichi obbediscono a tabelle stilate in estate. Stasera ci faremo un’idea se il Barça sia fisicamente ripartito o no.
4 Quando emigra a Londra sedotto dalle Equivoco Cesc
proposte dell’Arsenal, anno di grazia 2003, Cesc Fabregas è un regista che parte da posizione bassa esattamente come Xavi, del quale viene giudicato l’erede in nazionale e - si spera un giorno - nel Barça. Nell’estate del 2011 il figliol prodigo Fabregas viene recuperato alla Catalogna (anche perché il pericolo che altrimenti andasse al Real era concreto), ma quello che si ripresenta al Camp Nou non è più l’erede del maturo Xavi, bensì una copia dell’ancora giovane Iniesta: parlando con termini che non esistono nel vocabolario catalano - si fa per capirsi - un trequartista. Dopo una stagione a peregrinare da un ruolo all’altro, compreso quello di «falso 9», Fabregas (che a differenza dei compagni non nasconde il malumore quando finisce in panchina) viene piazzato da Vilanova al posto di Iniesta, che avanza sulla linea d’attacco. Un espediente furbo a partita in corso, un piccolo crimine se eseguito dal primo minuto: la manovra si appesantisce, la pericolosità cala.
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Messi o niente Quando prende in mano il Barça, Guardiola dice a Messi «con me segnerai tre gol a partita». Pare un’iperbole, è diventata quasi una regola: Leo continua a battere e ribattere ogni record di prolificità, e di fronte a un simile bomber i dirigenti blaugrana hanno accettato senza batter ciglio il danno collaterale della perdita di Eto’o e del mancato inserimento di Ibrahimovic. Contro l’organizzazione delle difese italiane, però, Messi ha dimostrato di faticare. Avrebbe bisogno di uno specchietto per le allodole, un altro attaccante che richiami su di sé le attenzioni della difesa, sbilanciandola, ma Leo non trova alleati: Sanchez è un contropiedista che con il gioco blaugrana c’entrava poco dall’inizio, Villa un meraviglioso cecchino estenuato e depotenziato dal confinamento sulle fasce. Martedì potrebbe giocare, e il suo talento continua a fare paura; ma è una paura che viene dal passato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANTICIPO STASERA IN CAMPO CONTRO IL DEPORTIVO
Taccuino
E Roura ammette: «Siamo tristi: le cose vanno male» Xavi salta la Liga ma dovrebbe esserci contro il Milan
GERMANIA
FRANCIA
BRASILE
Derby caldo Schalke-Borussia
Il Psg con il Nancy E Lione-Marsiglia
Bruno condannato 22 anni di carcere
Con il Bayern quasi campio ne (+17), occhi puntati sul derby Schalke Borussia Dortmund. 25ª: Augsburg Norimberga 1 2. Oggi: Mainz Leverkusen; Fribur go Wolfsburg; Greuther Fürth Hof fenheim; Schalke 04 BorussiaDo.; Bayern Fortuna; Borussia M. Wer der. Domani: Hannover Eintra cht; Stoccarda Amburgo. Class. Bayern 63, Dortmund 46.
Tornano Ibra e Verratti nel Psg oggi contro il Nancy. Domani scontro tra le inseguitrici Lio ne Marsiglia. 28ª Rennes St.Etien ne 2 2. Oggi: Paris SG Nancy; Evian Sochaux; Ajaccio Lorient; Brest Tolosa; Valenciennes Lilla; Troyes Reims, Domani: Niz za Montpellier; Bordeaux Bastia; Lione Marsiglia. Class. Psg 54, Lio ne 52, Marsiglia 49, St.Etienne 48
Bruno Fernandes, ex portie re del Flamengo, è stato condanna to a 22 anni e 3 mesi di reclusione per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della sua ex amante, Eli za Samudio. Nel processo celebra to a Contagem, nella regione metro politana di Belo Horizonte, l’ex cal ciatore è stato anche riconosciuto colpevole del sequestro del figlio avuto dalla donna, uccisa nel 2010.
MADRID (f.m.r.) Difficile che il Barça possa capire qualcosa di se stesso dalla sfida di oggi col Depor, prima contro ultima, separate in classifica da 51 punti. Roura non avrà ancora Xavi, che però ieri si è allenato con i compagni quindi col Milan dovrebbe esserci, e ieri ha ammesso una certa «tristezza» dei suoi: «E’ normale quando le cose vanno male». Si gioca col
Deportivo, si pensa al Milan: «Impossibile, inevitabile non farlo però la Liga non è ancora nostra e se vincessimo queste due partite consecutive che abbiamo in casa sarebbe un passo da gigante verso il titolo». L’idea è quella di provare a non incassare gol, cosa che al Barça non riesce da 13 partite: «Ci proveremo ma l’importante è vincere». Tra i pali ci sarà Pinto, vista la squalifica di
Valdes. Roura non ha chiarito se Messi, a segno da 16 giornate in Liga, oggi ci sarà o no e ha rifiutato la medaglia di eroe che gli ha appuntato il presidente Rosell: «Si tratta solo del mio lavoro, e di una situazione difficile nella quale ci troviamo. Provo solo a star tranquillo e a far sì che l’assenza di Tito si noti il meno possibile. Oltre a sperare che torni al più presto».
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IL CASO
«Dura aver fiducia in questo calcio» 4 QUARTI DI COPPA
Ferguson e il k.o. con il Real: «United fuori tre volte per gli arbitri. Rooney? Rimane» questo genere di situazioni. Ora dobbiamo guardare avanti e pensare al Chelsea. Il mio lavoro è anche quello di scuotere il morale della truppa. Vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi e conquistare la semifinale di Coppa d’Inghilterra. L’obiettivo è quello di vincere il trofeo».
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Rooney resta, essere sbattuti per la terza volta fuori dalla Champions per colpa di una decisione arbitrale fa perdere fiducia nel calcio. Dopo tre giorni di silenzio, con l’affronto di aver disertato la conferenza stampa dopo Manchester United-Real Madrid, costringendo l’Uefa ad aprire un procedimento disciplinare nei suoi confronti, Alex Ferguson ritrova la voce. Il santone scozzese si fa sentire alla vigilia dei quarti di finale di Coppa d’Inghilterra, in cui i Red Devils ospiteranno all’Old Trafford il Chelsea di Rafa Benitez.
Retroscena Dietro questa vi-
Sopra Wayne Rooney, 27 anni. E’ finito in panchina contro il Real A sinistra: Nani su Arbeloa, fallo punito con il rosso REUTERS
cenda, c’è la grande rivalità tra Real Madrid e Manchester United, i due club che si contendono la leadership mondiale. Secondo l’ultima classifica di Forbes, il Manchester United è il più ricco, con un valore di 3,3 miliardi di dollari, mentre il Real è secondo con 1.877. Il Real, in base all’ultimo report Deloitte (dati stagio-
ne 2011-2012), genera però il maggior numero di profitti: 512,6 milioni di euro contro i 395,9 dei Red Devils. Il Manchester United è la squadra con il maggior numero di tifosi al mondo: 659 milioni. Il Real è secondo con 450 milioni, ma il suo nome sarebbe invece quello più conosciuto nel pianeta. C’è rivalità anche tra gli sponsor tecnici: lo United è in quota Nike, mentre il Real Madrid — che punta alla decima Champions — è Adidas. Una montagna di affari, denaro, potere politico e prestigio che possono condizionare, con il loro peso, Uefa e arbitri. Sir Alex, Old Fox, vecchia volpe, di denaro e dei suoi intrecci se ne intende. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rooney no problem Ferguson
parte da Rooney: «Wayne resterà qui il prossimo anno, avete la mia parola. Non c’è nessun problema tra il sottoscritto e Rooney. È assurdo sostenere una cosa del genere. Lui ha capito le ragioni dell’esclusione dell’altra sera. Tatticamente è stata una scelta giusta. Ho lasciato fuori anche Kagawa, che contro il Norwich aveva segnato tre gol. Rooney giocherà sicuramente contro il Chelsea».
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Cose turche Chiusa per il mo-
mento la vicenda del centravanti inglese, ma senza apparire convincente fino in fondo, con tutte le piste di mercato che restano aperte, a cominciare da quella che porta al Psg dove si potrebbe ricostituire la coppia Ronaldo-Rooney, Ferguson ha affrontato la questione-Çakir. I precedenti dell’arbitro turco con i club inglesi avevano allarmato lo United: sei espulsioni, una mattanza. Il cartellino rosso mostrato a Nani al 17’ della ripresa della gara che i Red Devils stavano conducendo 1-0 sul Real Madrid fa salire a quota sette i giocatori di club made in England allontanati dal campo da Çakir. «Ero preoccupato e lo avevo detto al mio staff — racconta Sir Alex —. Ormai è andata e non si può fare niente, ma è difficile avere ancora fiducia nel calcio di fronte a quanto è accaduto. È la terza volta che usciamo dalla Champions per una decisione arbitrale e non è una situazione facile da digerire. Ma purtroppo bisogna confrontarsi pure con
BRASILE LA EX UCCISA
Bruno colpevole Condannato a più di 22 anni RIO DE JANEIRO Proprio nel giorno dedicato alle donne, Bruno è stato condannato a 22 anni e 3 mesi di reclusione, 17 anni e mezzo in regime chiuso. Principale accusa: essere il mandante dell’omicidio (2010) dell’ex amante Eliza Samúdio. La pena include pure l’occultamento di cadavere (forse smembrato e dato in pasto ai cani) e il sequestro di Bruninho, figlio di Eliza e del giocatore. Bruno (28 anni) è in carcere dal luglio 2010 e potrà beneficiare della semilibertà in poco tempo. Forse già nel 2015. Lo scorso novembre ad accusare il portiere (idolo al Flamengo dopo tre titoli di fila dal 2007 al 2009) era stato Ferreira Romão, detto Macarrão (maccherone), condannato a 15 anni per l’omicidio. Mauricio Cannone
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Oggi e domani in calendario i quarti di finale di FA Cup. Il programma OGGI Everton-Wigan (ore 13.45), Manchester City-Barnsley (ore 18.30) DOMANI MillwallBlackburn (ore 15), Manchester United-Chelsea (ore 17.30)
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L’INTERVISTA
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DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI NYON (Svizzera)
A Michel Platini piacerebbe parlare di Juve, Barcellona, Messi e Ronaldo, ma il discorso scivola inevitabilmente su fair play, razzismo, violenza, scommesse. «Altrimenti avrei fatto il giornalista. Ho scelto di fare il presidente per non limitarmi a commentare: volevo anche fare». All’Uefa dal 2007, con un mandato fino al 2015 e un bivio: restare a Nyon oppure tentare l’avventura alla Fifa dopo Blatter. Deciderà presto. «Ma non so quando. Domani, tra un mese o un anno: sono curioso anch’io. Potrei anche smettere o restare all’Uefa». Non è che Blatter stia pensando di ricandidarsi?
«E chi può saperlo? A Parigi ha annunciato il ritiro, poi ha detto cose diverse, ora non so. Alla gente importano Bayern, Messi, Manchester-Real. Di Fifa e Uefa, per fortuna, frega poco».
«Juve fortissima All’avvocato sarebbe piaciuta Milan puoi farcela» Il presidente Uefa: «Bella l’identità nazionale bianconera. E per il Barcellona sarà dura Io sono come Grillo: lotto contro i poteri forti»
Invece il fair play importa ai tifosi. Il Psg annuncia un’improbabile sponsorizzazione retroattiva...
«Non so se il Psg sia un problema. Quel che conta è che il sistema c’è, le sanzioni anche, e non si guarda in faccia a nessuno. I club lo sanno e hanno detto "sì". Noi avevamo un mandato morale. Quante volte devo ripetere che Moratti, Berlusconi e tanti altri mi pregavano di intervenire e ridurre "perché noi non possiamo farlo"?».
«L’Ue sa che i problemi sono nati dopo Bosman: giusta la possibilità dei calciatori di liberarsi a fine contratto, sbagliata la libera circolazione che ha dato potere a pochi. Significa che dobbiamo fare qualcosa. Per aiutare i club, non ucciderli».
Riparlato con Andrea Agnelli dopo la storia del francobollo da risparmiarsi...
«Certo. Nessun problema. Bastava mi chiamasse prima, senza bisogno della lettera: gli avrei spiegato». Le manca l’Avvocato?
«Sì, ma da presidente Uefa devo pensare al futuro». Ora c’è Barcellona-Milan.
«Non è facile recuperare il 2-0, neanche per il Barça. È il bello del calcio: vendi Ibra e Silva, non puoi schierare Balotelli, e fai 2-0 al Barcellona. Sei il Chelsea e perdi in Europa League con la Steaua. Sei il Manchester e prendi due gol in 10’: non basta essere in 10 per giustificarlo. La mia Juve, l’Ajax, il Bayern facevano tre finali di fila, ora ogni anno si cambia: niente come la Champions».
Ma lei ha anche detto: «Ha ucciso l’Europa League».
«No, ha ucciso tutti i tornei Uefa. Ma l’Europa League incarna lo spirito europeo: possono vincerla tutti. La Champions no». De Laurentiis dice: la Champions potrebbe valere molto di più.
«Perché non viene a lavorare al marketing Uefa?». Napoli è anche Maradona: vi parlate ogni tanto?
«A Dubai due mesi fa. Gli voglio bene anche se non condivido tutte le sue idee. È buono e simpatico, se mai un giorno avrà bisogno di aiuto io ci sarò».
Michel Platini, 57 anni, presidente Uefa dal 26 gennaio 2007 AFP
HA DETTO
«Se il Barcellona va fuori è apertissima».
«Ne parleremo. Io l’ho democratizzata e mi va bene così».
«Ma lavora per una società del Qatar, non per il Psg. Vorrebbe fare l’avvocato sportivo e non può per il conflitto d’interessi. Capisco la facile analogia. Ma se mangio spaghetti sono per Berlusconi?».
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Juve da Champions?
Neanche i club vogliono più cambiarla.
Il fatto che suo figlio lavori per il Qatar non la aiuta...
L’Unione Europea suggerisce una tassa sui trasferimenti di lusso.
nazionale. A volte gioca con nove italiani: discorsi vecchi, non si possono più fare, ma mi piace. Sarebbe piaciuta anche all’Avvocato che avrebbe amato meno un calcio con mille stranieri che vanno e vengono».
Guardiola al Bayern: sorpreso?
«No, è il riconoscimento del valore del calcio tedesco».
S Su Ibra «È il bello del calcio: vendi lui e Thiago Silva, non puoi schierare Balotelli, e il Milan fa 2-0 al Barcellona. Ora per loro non sarà facile recuperare il 2-0»
S Su De Laurentiis «Il presidente del Napoli dice che la Champions League potrebbe valere molto di più? Perché non viene a lavorare al marketing Uefa?»
S Su Blatter «A Parigi ha annunciato il ritiro, poi ha detto cose diverse, ora non so. Io al suo posto a capo della Fifa? Potrei anche smettere o restare all’Uefa»
I suoi campioni preferiti?
Platini L’ultima analisi finanziaria dice: i club sono più virtuosi.
«Sanno che c’è il baratro. Gli italiani sono molto virtuosi». Sa che il vincitore delle elezioni italiane è stato Grillo, un ex comico che parla di politica onesta?
«Me lo ricordo in tv quand’ero alla Juve: anche Reagan era un attore. E non dice quello che sto facendo io nel calcio?». Qatar 2022: molti club non sono convinti di giocare in inverno.
«E come si fa a luglio in Qatar a 50 gradi, dico io. Spiegai all’Emiro: se voto per voi mi piacerebbe giocare a dicembre e allargare il torneo a tutto il golfo. Se vogliono luglio, facciano pure. Dov’è il problema di fermare due mesi il campionato?». Qualcuno teme che lei voglia la stagione nell’anno solare.
«No, idea abbandonata. Ma se
in 92 anni di Mondiale si gioca una volta in inverno...».
È accettabile che in alcune città ogni partita abbia un contorno di accoltellati?
«No, ma cosa c’entra col calcio? I mille stupidi che hanno fischiato Boateng mica erano lì per la partita? Potrei impedire alcune trasferte, per esempio. Ma posso controllare i turisti? E se si rivolgono ai bagarini? Mi spiace, preferisco accusare la sicurezza pubblica». Lotito si lamenta delle porte chiuse per la Lazio.
«C’è chi pensa di togliere punti. Cosa preferisce?».
Più facile contro gli scommettitori che contro i razzisti?
«Sì. Le scommesse sono un dramma, il calcio non è credibile, ma possiamo vincerle. Il razzismo è figlio anche della cultura del nazionalismo così forte in Europa». Novità 5 arbitri: contento?
«Usi il superlativo. Sì. Degli arbitri, dell’esperimento, dello straordinario lavoro di Collina. Ho fiducia totale in lui». In Italia, però, sembra che spesso manchino di coraggio.
«Non è questione mia. Dopo cento anni, ho dato agli arbitri quattro occhi in più per vedere quello che non potevano».
Parlando di Boateng: ha fatto bene a lasciare?
Ma non sensori o telecamere...
«Benissimo. Però era un’amichevole. Fosse un torneo Uefa sarebbe giusto parlarne con l’arbitro e chiedere la sospensione. Loro hanno gli strumenti, devono usarli in casi così».
«Così poi le usiamo per fallo di mano, fuorigioco e ci fermiamo sempre. E poi è gravissimo che il Board abbia concesso la possibilità di usare la tecnologia in alcune partite di un torneo. Co-
me se in Champions alcune avessero i 5 arbitri e altre no. Al Mondiale per club non è successo niente, vediamo in Confederations. Di solito c’è un caso ogni 40 anni».
«Messi e Ronaldo. Due modi diversi di essere fuoriclasse». Lei a quale modo dei due somigliava?
«A nessuno». I campioni di oggi sembrano meno impegnati di Platini, Rummenigge, Beckenbauer: forse non saranno dirigenti.
«Neanch’io pensavo di essere presidente Uefa. Purtroppo quando sei un campione sei anche un prodotto che può perdere la personalità perché c’è tanta gente attorno a te». Sa che lei alla Juve era uno di quelli che recuperava più palloni?
«Che l’arbitro Cakir ha visto e interpretato. È il suo ruolo».
«Davvero? Lo dirò a Marco e Antonio che mi rompevano sempre le balle: "Difendi! Difendi!"».
Chi vince la Champions?
La cosa di cui è più contento?
«Uh, se poi dico che mi piacerebbe dare la coppa alla Juve qualcuno se la prende. Ho visto due grandi tedesche, Bayern e Borussia. E anche la Juve: la seguo da due anni, è fortissima, mi piace la sua identità
«Della fiducia della famiglia del calcio».
Arbitri: che cosa pensa del rosso a Nani?
E l’errore?
«Averle parlato…». © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Un’immagine storica di Platini durante la finale di Coppa Intercontinentale del 1985 contro l’Argentinos Juniors, vinta dalla Juventus ai rigori
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MERCATO
Zlatan mal di pancia da Juve
Anche se Ancelotti parla di giocatore «motivato, nonostante le critiche», Ibra fa ormai i confronti tra la realtà dei fatti e il piano vendutogli da Leonardo che, sostenuto dal procuratore, gli aveva presentato un futuro glorioso imminente. Ma non ben rappresentato da un centro di allenamento funzionale, di dimensioni provinciali rispetto a Milan, Inter, Barcellona e Juve appunto. E un’organizzazione tutta da reinventare visto che qualche mese fa pure il parcheggio per la sua Audi diventò un problema. Certo, il Psg rappresenta il futuro, ma forse troppo in là per Ibra.
Scarso feeling con pubblico, stampa e stadi francesi. E se tornasse in A coi bianconeri?
L’idillio tra Zlatan Ibrahimovic e Parigi non è ancora sbocciato. E forse non fiorirà mai. Anzi, dopo otto mesi di vita parigina, lo svedese sarebbe pronto a cambiare aria, lasciandosi alle spalle un Paese che non respira il calcio come lui lo intende, ovvero come una religione. Insomma, non c’è feeling, nonostante in Francia sia considerato una star assoluta, più per il suo stipendio da sceicco che per il suo status di fuoriclasse. Arrivato forse troppo presto in un progetto ambizioso, ma in fase di costruzione. I motivi per pensare intensamente alla Juventus sono molti.
re un inaccettabile calo e Le Parisien a parlare addirittura di «gigante che vacilla». Troppo per uno che ha segnato 22 reti in Ligue 1, magari solo due in Champions, ma accompagnate da 5 assist, uno in più che in campionato. Critiche che hanno intaccato il già esile rapporto con una città in cui la moglie è stata accolta con uno scippo ad agosto e dove la sua famiglia non si sente a suo agio, rimpiangendo lo stile di vita italiano. Non a caso, l’attico in cui si è trasferito di recente, è in affitto. E dopo otto mesi, Ibrahimovic non si è ancora immerso nel-
Passione Trasferte a Troyes, Evian, Nancy non corrispondono all’idea calcistica covata nel fervore degli stadi italiani. Insomma, il Psg di sicuro garantisce all’attaccante un ingaggio che difficilmente potrebbe ottenere in Italia, ma lo svedese si sente rimesso in discussione anche dalle manovre di avvicinamento a Cristiano Ronaldo o Rooney che andrebbero a occupare spazi a lui vitali, in campo e fuori. Per questo di recente ha lasciato aperta la porta: «Il Psg non è il mio ultimo club. Nel calcio non si sa mai e l’Italia è la mia seconda casa». Magari con l’indirizzo di nuovo a Torino.
lo studio del francese come invece ha fatto Ancelotti. Delusione Inevitabile
forse, vista la perplessità sbocciata nel corso della stagione per lo svedese che a 31 anni vuole entrare nel più breve tempo possibile nella nobiltà del calcio europeo. E il Psg con la sua politica da parvenu forse non ispira fiducia, nonostante il quarto di finale di Champions centrato al primo tentativo contro ogni pronostico.
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LA PARIGI DELLO SVEDESE
«LE PARISIEN»
Psg, il presidente: «Ancelotti resta se lo desidera»
Fischi A cominciare dal rappor-
to complesso con i tifosi parigini che il 24 febbraio hanno osato fischiarlo, in coda alla sfida di campionato contro il Marsiglia. Fischi subito trasformatisi in euforia visto che Ibrahimovic ha chiuso la partita al 91’ con il gol del 2-0, firmandone altri due, tre giorni dopo, sempre contro il Marsiglia, in Coppa di Francia (2-0). I fischi però sono stati accompagnati da una campagna stampa quasi denigratoria con l’Equipe a evoca-
PARIGI In un’intervista al quotidiano «Le Parisien» di oggi, il presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, parla del futuro di Carlo Ancelotti: «Resta se lo desidera, come Leo sta facendo un ottimo lavoro, è uno dei migliori al mondo, ma come per tutti faremo un bilancio a fine stagione». a.g.
SPAGNA L’IDEA DI PERDERLO HA FATTO MUOVERE LA CASA BLANCA PER FAR SAPERE CHE... RESTERÀ
Real, dietrofront su Mourinho Oltre al contratto c’è la fiducia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI MADRID
Raccontano su As, aprendoci il giornale, che giovedì dalla direzione del Real Madrid hanno fatto loro sapere in ogni modo che José Mourinho passerà anche la prossima stagione alla Casa Blanca. Il direttore del giornale l’ha presa con ironia presentando la cosa come una excusatio non petita visto che il portoghese ha un contratto fino al 2016. Tre conclusioni Però dagli 8
numeri& STATISTICHE
a sinistra con la maglia del Psg e a destra con quella della Juve, indossata dal 2004 al 2006 AFP
Fischi e critiche Ibra ora progetta la fuga da Parigi ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI
D
Ibrahimovic, 31 anni,
giorni trionfali del Real Mou si possono trarre almeno 3 conclusioni. 1) José è uscito decisamente rafforzato dal doppio successo col Barça e dal trionfo a Old Trafford, e al Madrid, dal presidente in giù, gongolano. 2) Quelle stesse vittorie hanno confermato e palesato lo scarso o nullo amore che la stampa spagnola tributa all’Unico: su Marca dopo la partita con lo United lo hanno salutato addirittura con un 5 in pagella. 3) I salamelecchi inglesi di Mou non sono passati inosservati. Lui, tanto abituato a incendiare partite e conferenze
stampa, che consola Nani e Ferguson, che se ne va con aria contrita prima della fine, che in sala stampa dice che hanno perso i migliori e non fa menzione degli errori arbitrali che, prima dello United, hanno penalizzato il Real. Che Mou voglia ingraziarsi l’Inghilterra tutta in vista di un ritorno è parso evidente. Paura E forse per questo, atterriti dall’idea di perderlo, dal Madrid si sono mossi rapidamente lanciando l’idea della sua permanenza. La certezza è che Mou farà ciò che vorrà: tutti danno per scontato l’addio e l’ipotesi resta più che probabile però se le sue richieste non dovessero trovare un acquirente allora magari accontenterà il Madrid, che se lo terrebbe molto molto volentieri.
José Mourinho, 50 anni AFP
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INGHILTERRA CARLITOS RISCHIA SEI MESI DI CARCERE
Tevez prima arrestato e poi rilasciato Beccato in auto con la patente sospesa LONDRA L’attaccante più in forma in galera: Roberto Mancini ha rischiato di perdere Carlos Tevez a 48 ore dai quarti di finale di Coppa d’Inghilterra. Il Manchester City ospita oggi il Barnsley, squadra in zona retrocessione in Championship e la disavventura del centravanti, arrestato giovedì pomeriggio per aver guidato nonostante la sospensione della patente, ha scaldato la vigilia. Tevez è stato fermato al volante della sua Porsche Cayenne bianca alle 17.13 di giovedì sulla A538, a Macclesfield. Al controllo dei documenti, è risultato che all’argentino era stata sospesa la patente per aver infranto due volte i limiti della velocità. Gli episodi risalgono al 2012. Il 28
marzo Tevez fu beccato dopo una gara con le riserve contro il Morecambe mentre la sua auto stava percorrendo a 39 miglia un tratto di strada nel quale il limite era di 30. La seconda infrazione fu commessa a Crewe l’8 maggio. In un’area in cui la velocità massima è di 50 miglia, l’auto di Tevez sfrecciò a 66. L’argentino non ha mai risposto alle lettere della polizia e questo ha causato la sospensione della patente e una multa da 1.540 sterline. Ora, dopo l’arresto e il rilascio di giovedì, Carlitos rischia sei mesi di carcere e una multa di 5.000 sterline. In alternativa, può essere condannato ai servizi sociali. Stefano Boldrini © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
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NEL GIRONE DI RITORNO DI CHAMPIONS
A GLASGOW CONTRO IL CELTIC
IN CASA CONTRO IL CELTIC
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I NUMERI
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270’
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90’
90’
90’
90’
90’
90’
BARZAGLI VOTI GAZZETTA 6,5 - 6,5 - 7
BONUCCI VOTI GAZZETTA 6,5 - 7 - 7
CHIELLINI VOTI GAZZETTA 6,5 - 7,5 - 7
BARZAGLI VOTO GAZZETTA 7
BONUCCI VOTO GAZZETTA 6,5
CACERES VOTO GAZZETTA 7
BARZAGLI VOTO GAZZETTA 7
MARRONE VOTO GAZZETTA 6,5
BONUCCI VOTO GAZZETTA 6
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I minuti senza gol in Europa per Buffon, battuto per l’ultima volta da Beckmann al 50’ di NordsjaellandJuventus 1-1 del 23 ottobre. Poi 5 partite senza incassare reti, con altrettanti successi bianconeri
Il muro d’Europa Juve, il segreto è la difesa Da 490’ non prende gol
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Buffon & Co. imbattuti in Champions League da 5 partite consecutive Barzagli-Bonucci fondamentali, l’uruguaiano Caceres unico straniero le Caceres, intuizione felicissima Marrone, ieri buon centrocampista, oggi alternativa di lusso a Bonucci. La mano del tecnico è evidente, non ci sono storie.
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
La Juve conquista la critica, domina in Italia, spaventa l’Europa, attacca record su record. Il tutto con un calcio moderno, organizzato, aggressivo ma equilibrato, senza perdere di vista la tradizione di un Paese che sia a livello di club sia a livello di Nazionale ha costruito i suoi successi (numerosi e di prestigio) sulla solidità della fase difensiva. Ci chiamavano catenacciari. Con disprezzo quasi sempre, anche con invidia però, fino a capire che in realtà eravamo e siamo tatticamente avanti anni luce rispetto al resto del mondo. Solo così potevamo andare in fondo all’ultimo Europeo in un periodo di magra generale (economica e tecnica) per il nostro calcio. Solo «giocando a scacchi» il Milan poteva imbrigliare talento, idee e gambe del Barcellona. E solo attraverso il lavoro duro e la sapienza tattica Conte è riuscito, in appena un anno e mezzo, a riportare la Juve fra le grandi otto d’Europa, nonostante una rosa sicuramente inferiore alle corazzate internazionali.
il tormentone L’Harlem Shake sbarca in Serie A con i bianconeri Alla fine l’Harlem Shake arriva in Serie A. Grazie alla Juve il tormentone web del 2013, con gruppi di persone che ballano sull’omonima canzone, ha invaso la sala stampa juventina come documenta il video pubblicato sul sito del club (nella foto). I protagonisti (evidenziati nel cerchietto) sono Leonardo Bonucci, Fabio Quagliarella, Paul Pogba e Arturo Vidal vestiti da boyscout, Johnny Bravo, Zorro e il Re, sempre presente nell’Harlem Shake. Completa il quadro Alessandro Matri in versione Dragon Ball
Il muro Una Juve reduce da cinque vittorie consecutive in Champions, imbattuta da 490’ (meglio solo il Malaga con 523’), miglior difesa del torneo con quattro gol al passivo. Tredici gol fatti senza subire reti nelle ultime cinque gare: Barzagli-Bonucci-Chiellini il trio davanti a Buffon nelle tre partite di ritorno del girone; Caceres al posto di Chiellini a
Glasgow; Bonucci e Barzagli ai lati di Marrone nel ritorno con il Celtic; queste le difese che hanno blindato la Juve europea. Tutti italiani, tranne Caceres: ulteriore motivo d’orgoglio per Conte, boccata d’ossigeno puro per il c.t. azzurro Prandelli. Mai su livelli così alti Barzagli e Chiellini, vinta la scommessa Bonucci (investiti 15 milioni nel 2010), affidabi-
Juve-Chelsea: Andrea Barzagli, 31, respinge gli assalti di Fernando Torres, 28 ANSA
E con quei tre... Nel frattempo il Buffon di oggi ha nel mirino il Buffon europeo del 2004-2005, gestione Capello, 551’ di imbattibilità, preliminari compresi. Proibitivo arrivare al record assoluto dell’Arsenal 2005-2006 (955’), a portata di mano invece il record italiano di Seba Rossi, che 18 anni fa si fermò a 558’ con il Milan. Insomma, ancora «un percorso netto» nell’andata dei quarti, ed eccoci alle porte del muro dei 600’, con vista sul Dida milanista del 2004-2005, imbattuto per 624’. Traguardo che Conte spera di raggiungere con la difesa titolare, ovvero Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. Già, con questi «buttafuori» la Juve ha perso una sola volta durante la stagione, in casa contro l’Inter. Per il resto, dieci vittorie e cinque pareggi: zero gol subiti, per esempio, nei successi chiave contro Napoli (2-0, andata di campionato), Chelsea (3-0 in casa) e Shakhtar (1-0 in Ucraina).
I minuti senza gol per Buffon sempre con la Juventus nell’edizione 2004-05 di Champions League
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I portieri di questa edizione di Champions con almeno 400 minuti di imbattibilità (preliminari compresi): 523’ Willy (Malaga), 490’ Buffon (Juventus), 443’ Forster (Celtic), 422’ Degra (Ael Limassol)
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ULTIME DAL CAMPO
Conte studia il ricambio Ecco Vucinic con Giovinco DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Solo la rifinitura di questa mattina (in programma dopo la conferenza stampa di Conte) scioglierà i dubbi sulla formazione anti-Catania. Possibile però un sensibile ricambio rispetto alla gara di Champions League contro il Celtic. Per esempio, in avanti Vucinic e Giovinco dovrebbero prendere il posto della coppia gol Matri-Quagliarella, così come sulle fasce sono in uscita Padoin e Peluso per fare posto a Lichtsteiner e Asamoah. Dietro, rientra Chiellini per Marrone, mentre a centrocampo (fuori lo squalificato Vidal) agiranno Pogba, Pirlo e Marchisio. «Grandissima Juve in Champions — dice quest’ultimo a Sky —. Non è mai facile superare gli ottavi di Coppa con questa autorità. Insomma, il sogno continua, ora tutti ci rispettano molto di più, il cammino fatto è di quelli importanti fin dalla prima gara di un girone di qualificazione assolutamente complicato. Ma noi vogliamo soprattutto ripeterci in campionato. Il sorteggio europeo? Ormai siamo a livelli altissimi, e qualunque avversario sarà duro». Lichtsteiner invece eviterebbe «il Bayern Monaco, li ho visti, sono fortissimi e hanno fame». Pirlo su Max Il campione Pirlo è
conosciuto, l’uomo, l’imprenditore e il padre di famiglia meno. Ci prova allora Max di marzo (da martedì prossimo in edicola, su iPad e online su max.gazzetta.it) a mettere a nudo il fuoriclasse bianconero. Produce vino, di quello buono, Andrea da Brescia, «e risponde al desiderio di un ritorno alle origini della mia famiglia. Abbiamo acquistato una cascina vicino a dove viveva mio padre da bambino e l’abbiamo fatta diventare la nostra isola di tranquillità». Tempo libero: «Mi piace stare con gli amici. Poi c’è la Playstation, passatempo principe nei ritiri. Oggi ci gioco soprattutto con mio figlio Niccolò, e il campione è lui». E poi: «La moda mi piace molto, l’accessorio da cui non posso separarmi mai è l’orologio. Non lo tolgo nemmeno per dormire». m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’AVVERSARIA
CAMPIONATO CINESE
Catania, tre idee per sorprendere la capolista
Lippi, esordio con vittoria per il Guangzhou
CATANIA Il Catania ha provato fino a ieri tre moduli per schierare la squadra anti Juve: il tradizionale 4 2 3 1 con Cani punta avanzata al posto di Bergessio infortunato e una linea di trequartisti formata da Keko, Castro e Gomez; un 4 3 3 con Castro centravanti (fuori Keko) e un centrocampo più robusto con Izco, Lodi, Almiron (o Biagianti) in linea. Ma tutte le indiscrezioni portano al 3 5 2, speculare rispetto allo schieramento avversario, che porterà i terzini Alvarez e Marchese a fare la spola tra le linee di centrocampo e difesa e a chiudere tutti i varchi.
Marcello Lippi non poteva sperare in un esordio migliore. Prima giornata del campionato cinese e subito una vittoria rotonda per il Guangzhou Evergrande campione in carica dell’ex c.t. azzurro: 5-1 allo Shanghai Shenxin. La squadra di Lippi deve attendere il secondo tempo per sbloccare il match. Al 5’ della ripresa apre un gol di Conca, poi doppietta del neo-acquisto Elkeson e reti di Gao e Muriqui con gli ospiti a segno solo nel finale. Lippi tornerà in campo per il campionato sabato 16: nella seconda giornata lo attende il Jiangsu Sainty.
Giovanni Finocchiaro © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A Gareth Bale braccato vanamente da 4 interisti. Sotto, Stramaccioni, 37 anni REUTERS/FORTE
Anatomia di un crollo Stramazzata in 4 scene Sul set di un film già visto A Londra un’inferiorità impressionante a livello di fisico, corsa, gioco e approccio psicologico. All’Inter non basta l’alibi assenze ANDREA ELEFANTE MILANO
A White Hart Lane non è stata la disfatta più abrasiva della stagione dell’Inter. Non lo è stata perché il Tottenham di oggi non sfigurerebbe — e anzi forse darebbe qualche fastidio — anche in Champions League; dunque perché a Siena e a Firenze, tanto per dire, i rovesci nerazzurri erano stati ancor più eclatanti, considerando target dell’avversaria e armi a disposizione. Però, c’è poco da fare, l’altro ieri è stata una disfatta. Un altro giro sulle montagne russe che l’Inter si è ritrovata a cavalcare, sballottata come minimo da inizio gennaio. Un continuo su e giù, più giù che su, e in faccia ogni volta i segni di schiaffi fortissimi, mai meno di tre: prima di Londra quelli di Udine, appunto quelli di Siena e di
Firenze, fino ad un certo punto anche quelli di Catania. Ora che il congedo dall’Europa pare dietro l’angolo e dunque l’Inter potrà concentrarsi esclusivamente (o quasi: l’eccezione sarà la Coppa Italia) sulla corsa al terzo posto, anche se nessuno lo dirà l’eliminazione potrà essere vissuta come una sorta di «liberazione», il pass verso un nuovo orizzonte: avere settimane libere per ricalibrare le energie e preparare la partita successiva servirà a compensare limiti, non solo di organico, che finora hanno accentuato anche le discontinuità di condizione atletica della squadra. Ma il tempo non basterà, senza una solidità diversa: quella che tout court, ovvero un po’ a tutti i livelli, è mancata a Londra. Quella che sarebbe servita per evitare un crollo che ha avuto principalmente quattro matrici.
Approccio psicologico Dopo 6’ Handanovic era già costretto ad allargare le braccia, dopo 18’ l’Inter era già sotto di due gol e aveva rischiato di prenderne un terzo. Problema non nuovo: a Firenze i nerazzurri inseguivano dopo 13’ (ma avevano barcollato già dopo 3’), nel derby Balotelli avrebbe potuto colpire al quarto d’ora, a Catania la rumba è iniziata dopo 7’ (con raddoppio al 19’). Le pecche nella fase difensiva di tutta la squadra e l’immobilità più o meno collettiva del reparto arretrato sono state le risultanti più immediate di un atteggiamento passivo globale, che non ha fatto altro che invitare ancora di più a nozze il Tottenham, già abbastanza carico di suo. Un’Inter troppo molle, impotente, quasi rassegnata ad un epilogo che si poteva mettere in preventivo, ma non dare per scontato: quasi che
la valutazione della vigilia che forse Stramaccioni non renderebbe di nuovo pubblica se potesse tornare indietro — conta di più il terzo posto in campionato — avesse a priori tolto ulteriore tigna ad una squadra già di suo abbastanza altalenante nella consistenza dei suoi approcci psicologici alle partite.
le squadre più in forma d’Europa. Ma c’è stato di più: Ranocchia ha giocato stringendo i denti (eufemismo), Cambiasso è stato rischiato dopo essere stato in forse fino all’ultimo per un colpo al ginocchio, Gargano era alla terza consecutiva da 90’, Alvarez aveva un solo allenamento nelle gambe, Guarin è entrato anche se preferibilmente non avrebbe dovuto, Palacio è stato impiegato solo nella ripresa perché era alla 14ª partita (su 14) nel 2013. E domani lui e l’Inter (che in stagione per ben cinque volte ha perso la domenica dopo essere stata impegnata il giovedì) dovranno giocare la terza in otto giorni contro il Bologna, gara importante almeno quanto quella di Europa League.
Risorse limitate Gli infortuni hanno penalizzato la rosa in termini di numeri e anche di importanza degli assenti e la lista Europa League, di conseguenza, è stata fortemente condizionata. Basterebbe pensare ai dieci assenti, o ai sei Primavera che Stramaccioni è stato costretto a convocare, per dire dell’emergenza con cui è stata affrontata una del-
Differenza di peso Ciò che giovedì sera è parso subito evidente è stata la differenza di passo, di corsa, di atletismo, di chili fra Tottenham e Inter, fattore che ha inciso molto sul bilancio dei duelli personali, soprattutto nelle zone di campo dove si è decisa la partita. E’ sembrata una sfida quasi impari, che ha riportato alla mente gare che l’Inter vinceva anche grazie alla fisicità di
gente come Ibrahimovic, Maicon, Vieira, Materazzi, Cruz. Oggi il Tottenham, non solo contro l’Inter, vince con i centimetri o i muscoli di Sigurdssonn, Dembélé, Vertonghen, la rapidità e il ritmo micidiali di Lennon o Defoe, la completezza atletica di Bale. Una realtà di cui bisognerà tenere conto, soprattutto per la dimensione europea, nel rinnovare e rinfrescare l’Inter che sarà.
Questione tattica Anche proprio il gap fisico palesato da Kovacic ha fatto tramontare il primo piano tattico di Stramaccioni: quel 4-2-3-1 ha finito per soffrire in mezzo e sulle fasce, dunque ha perso praticamente subito il suo motivo di essere. Il momento migliore — con l’arretramento di cui il croato si è giovato almeno un po’ — è stato con il 4-1-4-1, a posteriori il sistema forse più indicato per arginare meglio il Tottenham. Ma poi, per tentare di recuperare, è diventata una strada quasi obbligata il 4-3-3, che non ha sofferto meno non potendo prescindere da un rendimento incisivo di Alvarez (che non c’è stato) e da una maggiore pericolosità di Cassano e che ha costretto Palacio a movimenti diversi da quelli ideali per lui. Ma anche questo problema è noto, si chiama coperta corta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FACCIA A FACCIA LA SOCIETÀ APRE APPIANO GENTILE A 200-300 TIFOSI DEI CLUB PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO
E alla Pinetina prove di Grande Perdono Zero contestazioni solo applausi: la squadra ringrazia i tifosi dopo la disfatta di Londra MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (COMO)
L’incontro ravvicinato di un certo tipo avviene nel primo pomeriggio. Parte della squadra è sul campo, una manciata di giocatori è in palestra, le tribunette sono insolitamente (perché gli allenamenti sono sempre a porte chiuse) pie-
ne di tifosi, saranno 200-300, ombrello-muniti ma soprattutto Intermaniaci. L’Inter li ha fatti entrare in quanto rappresentanti dei club, e lo ha fatto per condividere i 105 anni (li compie oggi) e per testare il loro spirito e vedere le loro facce e sentire quanta delusione c’è dopo la libecciata presa al White Hart Lane. Fioccano applausi. Solo applausi. Ed è un bel sistema — da parte dell’Inter — di farsi perdonare andando a metterci la faccia. Inter che si riunisce tutta e — su invito del tecnico Stramaccioni a fine allenamento — percorre il campo e va a ricambiare l’applauso a pochi passi dalla tribunetta. Il Tottenham non è dimentica-
to, come il sostegno dei tifosi. La faccia davanti Il tutto succede ad Appiano Gentile, quartier generale tecnico del club di Massimo Moratti. Piove tanto ma la passione per l’Inter non perde di croccantezza. In palestra ci sono Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Cassano e Alvarez; in campo tutti gli altri pronti per la seduta d’allenamento post-Londra. Il tam-tam di condivisione del momento fa sì che quelli che lavorano a parte si fondono con chi è sul campo in gruppo e tutti insieme vanno a ricevere i cori e l’applauso della «Curva» di Appiano. Da parte della squadra è una sorta di richiesta di
sotto la pioggia
assoluzione dopo l’inabissamento a Londra; da parte dei tifosi è un modo di dimostrare che — pur volendo di più e pur mantenendo la delusione per la serata londinese di Europa League — il tifoso per l’Inter non se ne va. E allora: la squadra ci mette la faccia, e il pubblico lo apprezza. Cori Non volano né critiche né contestazioni, ci sono tanti bei cori per Walter Samuel (che assieme a Stankovic si è completamente allenato col gruppo), parte anche un coro per Andrea Stramaccioni («Salta con noi») e insomma è una giornata diversa, un «fuori programma» certamente importante dopo la disfatta del White Hart Lane. Il tutto, sempre che l’Inter torni a dare segnali buoni. Da subito.
Ecco il momento in cui la squadra va ad applaudire i tifosi INTER.IT
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Moratti-Leo: contatto L’idea: rifare l’Inter dalla scrivania L’ex tecnico nerazzurro lascerà Parigi. Il presidente tentato da un suo ritorno da dirigente CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa
LE TAPPE DI LEO PRIMA AL MILAN, POI HA LASCIATO I NERAZZURRI PER IL PSG
«Che orgoglio! Strama giusto per il progetto»
MILANO Non hanno mai smesso di sentirsi. Da qualche settimana nelle loro conversazioni compare anche una parola impegnativa: ritorno. Massimo Moratti ha sempre avuto un debole per Leonardo e quel filo non s’è mai spezzato. Tanto è vero che già nella passata stagione si erano rincorse le voci sull’ipotesi di un suo riaggancio. Al di là dei rapporti di cordialità, in questi ultimi mesi tra i due non sono mancati i momenti di confronto sui temi più caldi: mercato compreso, ovvio.
Ritorno Una stima datata che non a caso spinse Moratti ad affidargli la panchina dell’Inter alla vigilia del Natale 2010 per il dopo Benitez. E se non fosse stato per la chiamata degli sceicchi qatarioti, il brasiliano sarebbe ancora a Milano, sponda nerazzurra. Non dimentichiamo, infatti, che Leo lasciò la causa interista proprio per la voglia di cambiar ruolo. O, meglio, di tornare all’attività per cui s’era formato nel lungo tirocinio al Milan: dal 2002 al 2009, quando Adriano Galliani lo chiamò a sostituire Carlo Ancelotti come allenatore.
Moratti: «Guiderà il passaggio da chi ha vinto tutto ai giovani» LUCA TAIDELLI MILANO
Leonardo, 43 anni, accanto a Massimo Moratti, 67, il giorno della presentazione come allenatore dell’Inter, il 24 dicembre 2010 IPP
do l’idea di rafforzare il suo management con un uomo di provata fiducia. E Leonardo ha molti dei requisiti necessari per voltar pagina in un club che fatica a cambiar pelle dopo i fasti del triplete.
L’ORGANIGRAMMA NERAZZURRO Il vento Mou Ora il destino vuole che lo sceicco Al Thani si sia messo in testa di portare a Parigi la coppia Cristiano Ronaldo-Mourinho. E soprattutto l’approdo del tecnico di Setubal si preannuncia ingombrante per Leo, nonostante i due abbiano sempre avuto un rapporto più che cordiale.
Il presente Allo stato dell’arte
Nostalgia In questo contesto è
facile comprendere come il dirigente italo-brasiliano appaia molto ricettivo ai segnali del proprietario del club nerazzurro. Questa stagione di transizione non sta portando tutti i risultati auspicati in estate. I conti economici non tornano, a prescindere dai risultati in campo della squadra di Andrea Stramaccioni. Così il numero uno interista sta valutan-
OGGI IL 105˚ COMPLEANNO DEL CLUB
GDS
non ci sono ancora i presupposti per delineare ulteriori cambiamenti in casa nerazzurra. L’attuale staff dirigenziale vede Marco Branca come responsabile dell’area tecnica e Piero Ausilio in qualità di direttore sportivo. E’ chiaro che un ritorno di Leonardo li riporterebbe a lavorare fianco a fianco. Ma, ripetiamo, non ci sono ancora i presupposti per prefigurare rivoluzioni in corso Vittorio Emanuele. Di sicuro però il feeling tra il presidente dell’Inter Massimo Moratti e il dirigente brasiliano è il segnale che al-
l’orizzonte potrebbero profilarsi delle novità, a prescindere dal traguardo della qualificazione per la prossima Champions League, ritenuta da Moratti prioritaria. Questo è l’obiettivo con il quale deve confrontarsi, anche in proiezione futura, Andrea Stramaccioni, anche se il tecnico romano gode tuttora della totale fiducia del suo scopritore, ovvero lo stesso Moratti. Ecco perché la questione dell’allenatore non è ancora al vaglio della proprietà. Una cosa è già certa, invece: di questi tempi in casa nerazzurra tutti sono sotto esame. Anche nei recenti messaggi presidenziali non sono mancati i riferimenti ai calciatori. E l’aria di cambiamento rischia di portare novità in tutti gli angoli della casa nerazzurra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Legarsi all’Inter significa essere pronti a un’avventura unica». Massimo Moratti celebra così il 105˚ compleanno della società di cui è proprietario da 18 anni (niente festeggiamenti nel match col Bologna, giusto una patch sulle maglie). L’intervista a Inter Channel è stata registrata prima del tracollo contro il Tottenham. Una coincidenza che riporta alla mente il centenario festeggiato tre giorni prima dell’eliminazione dalla Champions per mano di un altro club inglese: il Liverpool. Fu lì che si incrinò il rapporto con Mancini. Uscire agli ottavi di Europa League invece non costerà certo la panchina a Stramaccioni. Che Moratti elogia: «Puntiamo su un nuovo progetto. Stramaccioni è attento ai giovani e alla gestione della squadra. Il nostro allenatore ha risposto positivamente anche alle pressioni. Questo è un passo significativo per portare avanti un cambiamento che prevede un passaggio di testimone tra i nostri campionissimi che hanno vinto tutto e i giovani. E credo che Stramaccioni sia l’uomo giusto in questa fase». Tifosi e famiglia Moratti spiega: «Il tifoso nerazzurro ha un coinvolgimento unico che lo porta a sentirsi proprietario dell’Inter. Io non ho gelosie perché ero come loro. È un compleanno da festeggiare con orgoglio. Poi ci si ripromette di continuare con la stessa passione e di fare bene». Parole che suonano beffarde dopo le tre sberle di Bale & co., ma che non possono cancellare gli otto scudetti e le tre coppe Campioni (oltre agli altri trofei) portati a casa nei 31 anni in cui la famiglia Moratti è stata proprietaria del club. «Il destino ha voluto così — chiude Moratti —. Anche se a fatica, ma ci ha premiato. Un legame indissolubile. Spero che la mia famiglia abbia contribuito a rendere l’Inter famosa nel mondo. Ricordo con orgoglio il periodo di mio padre, mentre il mio lo vivo pensando soprattutto al domani, quindi più attento alle cose negative, che vanno migliorate». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Pazzi di Onazi Calcio, fede e angurie Ora è l’idolo della Lazio
I campionati nel Porto, dal 2008 al gennaio 2013. Ha giocato 112 partite, segnando 7 gol
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I campionati vinti col Porto, nel 2008-09, 2010-11 e 2011-12. Col club portoghese ha vinto anche l’Europa League nel 2010-11 e 4 Supercoppe nazionali, dal 2008 al 2011
Ogenyi Eddy Onazi, 20 anni, ha vinto la Coppa d’Africa 2013 con la Nigeria ACTION
identiKit & CARRIERA
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Lo manda Taribo West e Xavi (cui si ispira per ruolo e caratteristiche) gli ha fatto i complimenti; va matto per l’anguria, ma è la sua unica trasgressione. Per il resto è tutto casa (vive nel centro sportivo di Formello) e chiesa. E non è un modo di dire, perché nella sua vita c’è spazio solo per calcio e fede. È Eddy Onazi, l’uomo nuovo della Lazio e presto, forse, dell’intera Serie A. Predestinato Fino a un paio di
mesi fa erano in pochi a conoscerlo. Poi, improvvisa, l’esplosione. Prima in Coppa d’Africa: giocata (in Sudafrica) e vinta con la Nigeria. Doveva essere un rincalzo, è stato un perno insostituibile. E dopo l’Africa ha conquistato pure l’Europa. È accaduto giovedì alla Mercedes Arena di Stoccarda, dove Onazi ha fatto uno di quei gol che solo i grandi calciatori sanno fare. Un coast to coast di 50 metri con cui ha aperto la difesa tedesca prima di beffare il portiere avversario. E pensare che il 3 gennaio scorso Onazi aveva già fatto la stessa cosa, con la Nigeria. Diverso solo il finale. Perché dopo aver rubato palla a centrocampo ed essersi fatto anche lì una cinquantina di me-
sfida insolita E Hernanes in tv batte Jovetic al tiro al bersaglio Hernanes è più bravo di Jovetic al tiro al bersaglio, ma con i piedi. In attesa di sfidarsi domani in campionato il laziale e il viola hanno giocato nella puntata di ieri di «Red or Black», lo show di Rai 1 con Fabrizio Frizzi e Gabriele Cirilli
Rolando si gioca 0 il futuro a Napoli Cavani papà bis
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A centrocampo
tri palla al piede, aveva scaricato a un compagno, Dike, che aveva poi segnato. Piccolo particolare, il nome dell’uomo cui Onazi aveva soffiato il pallone: un certo Xavi. Sì, perché la partita era l’amichevole Nigeria-Catalogna, giocata a Barcellona e finita 1-1. A fine gara Xavi si avvina a Onazi e gli fa: «Ma tu chi sei? Dove giochi? Complimenti, sei proprio bravo». Lo manda Taribo Forse, se Taribo West avesse giocato in Spagna ora Onazi sarebbe nella Liga. E invece questo progetto di campione è tutto «nostro». West, ex difensore di Inter e Milan, suo mentore, lo ha segnalato a molti club italiani un paio d’anni fa. La Lazio ha bruciato tutti. Era il gennaio del 2011,
CURATO PER L’ALCOOL
Gascoigne migliora Ora è in Inghilterra (bold) La domanda è: quanto durerà stavolta? Paul Gascoigne torna in Inghilterra dopo un mese di cure in una clinica in Arizona, specializzata nel recupero degli alcolisti. L’ex laziale, 45 anni, adesso sta bene: «Ha lavorato duro in questo mese», ha fatto sapere una fonte della clinica.
Onazi aveva appena 18 anni, ma Edy Reja, all’epoca tecnico laziale, voleva farlo debuttare subito perché aveva intuito le sue grandi potenzialità. Ma Onazi si fece male con la Primavera e così l’esordio in A slittò di un anno. Fu proprio Reja a concederglielo prima di accomiatarsi dalla Lazio. Con Petkovic l’ascesa è continuata. Il tecnico di Sarajevo già a settembre lo aveva schierato titolare a Londra contro il Tottenham. Ora, dopo le imprese in Coppa d’Africa e il gollone di Stoccarda, Petko ha deciso di puntare su di lui. Domenica con la Fiorentina sarà ancora titolare. Nato il 25 dicembre E lui, Eddy, come vive tutto questo? Dispensando sorrisi e ringraziando Dio. È profondamente religioso, il nigeriano, e non poteva essere altrimenti visto che è nato il giorno di Natale (del 1992). Cristiano, il suo punto di riferimento è il predicatore nigeriano T.B. Joshua che a Lagos ha dato vita ad un’organizzazione ecclesiastica, alla quale è legato pure il piccolo club People Academy, da cui Onazi è partito. E il cui tutor è Taribo West. Per i ragazzini di Lagos West è sempre un’icona. Ma presto potrebbe essere scalzato dal suo pupillo. Già, perché questo Onazi va di corsa. Come si è visto a Stoccarda. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CAMPO E NON SOLO VERSO LA PARTITA COL CHIEVO
I NUMERI
Le partite in campionato di Rolando, arrivato il 31 gennaio: ha però giocato due volte contro il Viktoria Plzen nei sedicesimi di Europa League
Alla scoperta del nigeriano dopo il super gol di Stoccarda: è nato il giorno di Natale, lo manda Taribo West, vive nel centro sportivo di Formello. E anche Xavi gli ha fatto i complimenti...
STEFANO CIERI ROMA
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P Jorge Pires Rolando 27 anni, difensore portoghese, è in prestito dal Porto REPORPRESS
Il portoghese titolare per la prima volta Una spinta per il Matador: è nato Lucas GIANLUCA MONTI NAPOLI
Indietro, si cambia. La difesa del Napoli è la seconda meno battuta della A, eppure Walter Mazzarri ha spesso modificato la composizione del terzetto arretrato. In campionato lo ha già fatto 7 volte. Il modulo è sempre rimasto lo stesso e gli interpreti recitano lo spartito a memoria. A gennaio sono andati via Aronica e Fernandez ed è arrivato il portoghese Rolando, che domani farà l’esordio in Italia a Verona contro il Chievo. Fin qui, l’ex del Porto è stato impiegato soltanto in Europa League nel doppio confronto con il Plzen e ha deluso sia nel ruolo di «libero» sia in quello di centrale nella inedita retroguardia a quattro che è stata schierata in Repubblica Ceca. Diritto di riscatto In entrambi i
casi, però, Rolando ha giocato in un Napoli sperimentale e di conseguenza gli vanno riconosciute le attenuanti. Inoltre è arrivato a Napoli dopo un lungo periodo di inattività (ultimi 90’ in campo, prima di vestire la maglia azzurra, il 15 agosto 2012), ragion per cui la sua condizione non poteva essere brillante. «Sono venuto qui perché ci sono tutte le condizioni per vincere», aveva detto il giorno della presentazione. Adesso non gli rimane che puntare alla personale riconferma. Già, perché Rolando è a Napoli in prestito oneroso (un milione di euro) con
diritto di riscatto e dunque, a partire da domani, avrà il compito di convincere il club azzurro a sborsare in estate i sette milioni necessari per rilevare il suo cartellino dal Porto: «Rolando si sta inserendo bene — ha detto l’agente Josè Santos Cardoso —, sapeva che non avrebbe trovato molto spazio e intende farsi trovare pronto». La prestazione col Chievo costituisce un indizio importante per capire il futuro di Rolando, considerando che il Napoli in prospettiva ha bloccato Diakite, in scadenza con la Lazio. Prima volta Grande esperienza
internazionale, una Europa League vinta col Porto nel 2011, ma quella di domani sarà per Rolando la prima partita in un campionato diverso dalla Primeira Liga portoghese. I compagni lo stanno aiutando ad inserirsi, lui ha imparato più di qualche parola in italiano e farà affidamento anche su Campagnaro e Gamberini affinché gli attaccanti del Chievo non lo puntino in velocità. Davanti ballottaggio Pandev-Insigne. Ieri i due sono stati alternati tra i titolari, anche se il macedone è in vantaggio per affiancare Cavani. E per il Matador è arrivata la notizia tanto attesa: la nascita del secondogenito Lucas, che la moglie Soledad ha partorito in una clinica di Salto, in Uruguay. La dedica in caso di gol è dunque già pronta. Quale migliore occasione per interrompere il lungo digiuno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CALCIOSCOMMESSE/1 LA FEDERCALCIO
CALCIOSCOMMESSE/2
«Sapremo rispondere sul risarcimento a Cannavaro e Grava»
Stefani al Tnas Stop di 13 mesi per l’ex Frosinone
«Vedremo cosa faranno Cannavaro, Grava e i loro legali, finora non abbiamo ricevuto nulla. Gli avvocati vedranno quali strade seguire e noi sapremo rispondere ma escludo dolo e colpa Paolo Cannavaro FORTE grave da parte degli organi di giustizia sportiva e c’è da dimostrare eventualmente il danno concreto subito dai giocatori». È il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, a rispondere all’annuncio di un’azione risarcitoria da parte dei due calciatori del Napoli per la squalifica a 6 mesi per omessa denuncia (presunta combine di Sampdoria Napoli da parte di Gianello) avuta in primo grado e poi annullata dalla Corte di giustizia federale. I difensori del Napoli avrebbero intenzione di chiedere circa 250 mila euro totali. Il procuratore di Cannavaro, Gaetano Fedele, a Radio Crc, spiega: «Sono state fatte delle valutazioni tra Cannavaro, Grava e lo staff legale. Poi ne valuteremo altre e decideremo come comportarci. Il nostro obiettivo è quello di modificare o cambiare le cose sbagliate».
Ieri sono proseguite le audizioni per il filone Bari bis del calcioscommesse. Sentiti l’ex calciatore del Bari Nicola Santoni, l’ex team manager Luciano Tarantino e l’ex direttore sportivo Giorgio Perinetti. Solo Santoni è indagato a Bari per il presunto illecito di Salernitana Bari, e su questo è stato sentito, mentre ai due dirigenti è stato chiesto soprattutto dell’atmosfera che in quegli anni si respirava nello spogliatoio della squadra pugliese. Tarantino era stato accusato da Marco Esposito, ma la Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione per lui non avendo trovato riscontri. Intanto, sempre ieri il Tnas ha ridotto da 4 anni a 13 mesi la squalifica inflitta dagli organi di giustizia federale per il caso calcioscommesse a Mirko Stefani (ex difensore del Frosinone), che era difeso dall’avvocato Chiacchio.
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A L’ANTICIPO DI STASERA
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Decide Andreazzoli «Sì, mi confermerei tecnico della Roma»
I NUMERI
2,25
L’allenatore giallorosso torna a Udine: «Credo molto in me Osvaldo? È un po’ nervoso, da lui voglio i comportamenti»
Sarebbe la proiezione della Roma in 27 partite di campionato, camminando al ritmo di 2,25 punti a partita (la media di Andreazzoli). Se così fosse, la Roma sarebbe prima in classifica, pure davanti alla Juventus (59)
L’Udinese in casa ha perso solo con la Juve, la Roma fuori ha vinto sei volte. E la sfida Di Natale-Totti, 25 gol in due, è di altissimo livello Friuli, ore 20,45
ANDREA PUGLIESE ROMA
partite sono poche per giudicare e anche per emettere giudizi (nel bene e nel male). Ma intanto Andreazzoli si gode il momento e ad Udine (dove ha allenato due anni, dal 2003 al 2005, al fianco di Luciano Spalletti) va a caccia della sua quarta vittoria consecutiva, che poi vorrebbe dire eguagliare la striscia vincente stagionale di Zeman. «Affrontiamo una squadra difficile, che
Aurelio Andreazzoli, 59 anni, alla guida della Roma dal 4 febbraio Sotto Francesco Totti LAPRESSE
non ti dà punti di riferimento e che ha un centrocampo fisico e muscolare — ribatte lui — E poi c’è Di Natale, che sa fare tutto. Lui e Totti sono i numeri uno del nostro calcio, sono d’esempio ai giovani: Totò è bravissimo a invitare il passaggio, a Francesco piace di più avere la palla tra i piedi e mandare i compagni. Ma restano due fenomeni». prio la sfida tra Totti e Di Natale e quella tra Andreazzoli e Guidolin («Lui è un tecnico con la A maiuscola, io devo ancora pulirmi il naso»), la Roma in realtà spera anche di vedere al meglio De Rossi («È migliorato, è in una condizione accettabile. Con Pjanic è una coppia che funziona, senza di lui Daniele avrà altri compiti») ed un Osvaldo (su cui ci sono rumours di mercato, tra Tottenham ed An-
zhi) diverso. «Non c’è stato nessun chiarimento tra lui e Muzzi, non ce n’era bisogno — dice Andreazzoli, stavolta bluffando un po’ — Vive un momento così, forse si è innervosito perché non segna da un po’. Per me non è un problema, eventualmente lo sono i comportamenti in campo. Se sono quelli giusti sono contento, altrimenti un po’ di meno». Esattamente quello che è successo con Muzzi. E non solo. Bacchetta Ma qual è stata finora la ricetta magica di Andreazzoli? «Non penso di aver fatto niente di speciale. Ho solo ricreato energia dentro Trigoria e nel gruppo». Ed allora chissà che quella conferma non la cerchi davvero con convinzione. «Io credo molto in me stesso, ma se la società sceglierà in modo diverso, tornerò a disposizione con grande tranquillità. E senza fastidi». Dovesse vincere stasera, in molti comincerebbero a pensarci su. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI UDINESE PRONTA RISPOSTA ALL’ATTACCANTE 35ENNE, CHE È IN DUBBIO SUL FUTURO
Guidolin incoraggia Di Natale «Puoi giocare altri due anni» DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI UDINE
La prima risposta ai dubbi espressi giovedì sera da Totò Di Natale arriva dal suo allenatore, Francesco Guidolin, che, non tanto tempo fa, aveva dichiarato che il suo attaccante di riferimento «può puntare al traguardo dei 200 gol in Serie A» (ne ha realizzati 168, dei quali 150 con la maglia dell’Udinese e 14 li ha rifilati proprio all’avversario di oggi, la Roma). Ieri Guidolin ha raddoppiato: «Penso che Totò possa giocare per altri due-tre anni. È integro, ha un fisico eccezionale, fa una vita sana. Quella dei 200 gol era sembrata una provocazione. Invece io credo seriamente che lui possa raggiungere que-
Luca Toni, 35 anni, è tornato quest’anno alla Fiorentina. Ha segnato 7 gol AP
Toni fino al 2014 Jo Jo vota Champions E il 17 arriva Pepito Rossi presto a Firenze per finire il recupero Jovetic: «Anche noi per il 3o posto» ALESSANDRA GOZZINI GIOVANNI SARDELLI
Osvaldo Se stasera ci sarà proA caccia di record È chiaro che 4
La media punti di Aurelio Andreazzoli nelle prime 4 gare alla guida dei giallorossi. Tra gli allenatori subentrati in Serie A, è il migliore in assoluto
61
Perché vedere UDINESE-ROMA
In un calcio intriso di ipocrisia e luoghi comuni, la sincerità di Aurelio Andreazzoli sembra quasi sfacciata. «Penso di aver fatto un buon lavoro e di essermi meritato la conferma per il prossimo anno. Se mi fosse chiesto un consiglio, direi proprio Andreazzoli». Detto da uno che ha all’attivo solo 4 panchine in A fa effetto, Poi, però, vai oltre e scopri che la media punti (2,25) del tecnico della Roma è la migliore in assoluto tra gli allenatori subentrati in Serie A. Di più, se Andreazzoli avesse preso la Roma ad inizio stagione e viaggiando a questo ritmo, oggi i giallorossi avrebbero 61 punti (la proiezione è a 60,75), guidando la classifica addirittura due lunghezze sopra la capolista Juventus.
FIORENTINA PRESTO IL RINNOVO DEL CENTRAVANTI
sto traguardo. Lo vedo molto motivato. Poi sulle decisioni che prenderà non spetta a me dire di più. Sono cose sue, cose personali». E ora la Roma Cose a cui si pen-
serà più avanti, compreso il futuro del tecnico che dipenderà solo da lui. In questo momento Guidolin è concentrato sul presente, che oggi si chiama Roma. «È la squadra tecnicamente più forte del campionato e ha ancora possibilità di arrivare in Champions. Un bel progetto, con giovani di qualità, supportati da due campioni come Totti e De Rossi. Totti è un piacere vederlo giocare. E a questa età certi calciatori sono ancora decisivi. Penso a Giggs. Classe e qualità sono le risorse più importanti per un calciatore.
«
A giugno decido che cosa fare. Gli allenamenti cominciano a pesarmi tanto
Viola da Champions Proprio Jo-Jo, presente a un incontro con il Viola Club Da Verrazzano, infiamma la lotta Champions. «Ce la meritiamo. Questa Fiorentina non ha niente da invidiare alla altre squadre. Solo la Juventus ha qualcosa in più di noi, dobbiamo soltanto dare continuità ai nostri risultati». Jovetic, in cerca del primo gol esterno del 2013, guiderà domani l’attacco viola. Reparto che non potrà contare dell’appoggio di El Hamdaoui, bloccato da una lombalgia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO IL PRESIDENTE E LA SUA NUOVA TV
Oggi servirà una super Udinese, una squadra che non sbaglia nulla. È vero che all’andata vincemmo, ma è un’altra storia: lì soffrimmo tanto nei primi 25’, poi prendemmo coraggio e giocammo una gara vivace e intraprendente. Non è stata la miglior partita in trasferta, scelgo quella di Genova con la Samp, ma fu una bella sfida. Sarà così anche oggi perché negli allenamenti ho visto vitalità e vivacità. E le gambe girano. Certo, siamo molto penalizzati dagli infortuni, ma il gruppo sta bene. Abbiamo raggiunto l’obiettivo dei 40 punti con 11 giornate di anticipo. Adesso vediamo quel che succede». Carica Danilo Il difensore brasi-
TOTÒ DI NATALE ATTACCANTE UDINESE
I numeri della conferma: 22 (presenze), 1159 (minuti di corsa sul campo), 7 (gol). E più ancora che i punti aggiunti alla classifica, per l’imminente autografo di Luca Toni sul nuovo contratto viola, ha potuto l’esperienza e l’autorevolezza nello spogliatoio. Uomo-gol e uomo-squadra, anche per questo della firma e del successivo annuncio si occuperà direttamente Andrea Della Valle, presidente onorario. In ogni caso, ricordati i meriti del centravanti, si può poi parlare di futuro: Toni e la Fiorentina insieme un altro anno ancora, presto il prolungamento dell’accordo sarà ufficiale. Sarebbe la terza firma fiorentina della punta: nel 2005 la prima, nell’anno che vestì Toni della Scarpa d’oro, in vetta ai cannonieri più prolifici di tutta Europa; nel 2012 la seconda, quasi al gong del mercato estivo, per un ritorno inatteso e fortunato; a brevissimo arriverà anche l’ultimo autografo, che legherà l’attaccante a Firenze anche per IL torneo 2013-2014.
Pepito a marzo Qui si augurano di conteggiare presto altri gol, quelli di Pepito Rossi, acquisto di gennaio ancora mai esibito dopo la doppia rottura del legamento. La fine del tunnel però è vicina, e i prossimi appuntamenti sono già stato fissati. Agenda piena, spiegata dal dottor Manetti, responsabile dello staff medico viola: «Giuseppe prosegue nel lavoro di riabilitazione dettato dal professor Steadman e il 17 marzo sarà a Firenze. Il prossimo 4 aprile sosterrà poi l’ultimo controllo, quello decisivo, prima della fase finale di recupero». La speranza viola rimane inalterata. Avere Rossi a disposizione per qualche spezzone di gara nelle ultime 3-4 partite di questo campionato. Magari per vederlo subito anche al fianco di Jovetic, tandem prelibato che fa sognare i tifosi.
liano Danilo, che non ama particolarmente microfoni e taccuini, in settimana si è lanciato: «È la sfida più importante della stagione». Vero. Dalla battaglia di stasera al Friuli passa il destino dell’Udinese, ma anche quello della Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cairo lancia la sfida con La7 «Non farò concorrenza a Sky Per ora è troppo attrezzata» MILANO Dopo un lungo periodo di gestazione, nove mesi, Urbano Cairo chiude il cerchio di editore, concessionaria di pubblicità, carta stampata e in ultimo la tv, con l’acquisizione di La7. Presentazione ufficiale del nuovo asset della Cairo Communication nel cuore di Milano, sviscerati tutti i temi finanziari e operativi del canale acquisito da Telecom Italia. Urbano Cairo non dimentica di essere anche presidente del Torino calcio. «I tifosi del Toro possono stare tranquilli, il Torino è una società mia personale disgiunta dalla televisione o dalla Cairo Communication. Oggi la società è bene organizzata con uomini rodati al posto giusto che sta trovando, dopo aver impegnato del mio capitale privato, equilibri di bilancio. Il Toro è maggiorenne ma è mia
intenzione rinforzare la squadra per altri traguardi dopo aver centrato la salvezza». La prossima settimana è in programma un secondo incontro con il fratello agente di Rolando Bianchi, Riccardo, per parlare di rinnovo di contratto. Nessuna concorrenza a Sky né corsa ai diritti tv in scadenza nel 2015. «Mai dire mai — aggiunge Cairo — ma per fare calcio e sport in tv ci vuole altissima specializzazione e costi non indifferenti, e Sky per ora è troppo attrezzata». A proposito di La7 non cambierà la politica della tv né il palinsesto, se mai integrato da nuovi programmi pomeridiani, nessun licenziamento di personale nonostante le gravi perdite, tenuto conto che 60 dipendenti verranno riassorbiti da Telecom. Francesco Bramardo © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA ghe: i bianconeri hanno vinto le ultime quattro e solo una volta, alla seconda giornata di campionato contro la Juve, hanno ceduto i tre punti. In quota, però, c’è un leggero favore della Roma, offerta a 2,50, per l’Udinese la vittoria sale a 2,70, mentre la posta più alta è sul pareggio, bancato da Snai a 2,70. Una forbice che viene ricalcata in maniera fedele anche dalle decisioni di chi scommette: vince di poco il «2» (con il 40% delle giocate), il pari arriva al 35% e solo uno scommettitore su quattro (il 25%) «rischia» la vittoria dell’Udinese.
All’attacco Di Natale sfida Totti Sono Goal e Over Roma leggermente favorita a Udine: 2,50 a 2,70 Ma sotto porta Totò batte il giallorosso 2,15 a 2,70 dre a segno), che per la sfida di questa sera vengono messi in evidenza dai quotisti Snai rispettivamente a 1,70 e 1,55. Giocano d’attacco anche gli scommettitori, che su questi due esiti hanno puntato in massa: l’85% ha scelto il Goal, addirittura il 90% (probabilmente attirato dalla quota più invitante) si è buttato sull’Over. Indicazioni confermate in pieno anche dai flussi di scommesse sul risultato esatto, dove il picco (il 16%) viene raggiunto dal 2-2, in tabellone a quota 12,00.
ALESSANDRO GIANNACE AGIPRONEWS
Uno insegue Piola, l’altro - se decide anche lui di giocare fino a 40 anni - può arrivare a 200 reti in Serie A: dopo aver fatto cifra tonda insieme, Francesco Totti (225 gol con la maglia della Roma domenica scorsa) e Totò Di Natale (150 con quella dell’Udinese e 168 in totale nel nostro campionato top) si ritrovano nel faccia a faccia più suggestivo di questo turno. Un confronto che inevitabilmente attraversa anche la lavagna di Udinese-Roma, lasciando il segno sulle scommesse che puntano allo spettacolo. Prima di esaminare alle quote secche sul match, con loro due in campo, lo sguardo cade subito sulle giocate in zona gol.
La rivincita Nella sfida delle re-
LE QUOTE ECCO LE PIÙ GIOCATE
GDS
Giallorossi avanti La prospettiva di Udinese-Roma diventa invece decisamente più difficile da interpretare se lo sguardo si sposta alle scommesse sull’«1X2», equilibrate nelle quote come nella distribuzione del gioco. Pesano sulle valutazioni sia le tre vittorie romaniste con Andreazzoli in panchina, che lo score dell’Udinese nelle partite casalin-
Precedenti Negli ultimi 15 scontri diretti tra Udinese e Roma (quelli dal 2006 a oggi, in piena era Totti-Di Natale) nove volte è arrivato il segno Over (almeno tre gol complessivi) e 10 è uscito il Goal (entrambe le squa-
ti, invece, Totò Di Natale si prende una piccola soddisfazione sull’amico Francesco Totti: il capitano giallorosso, giustamente, in settimana si è conquistato titoli e prime pagine raggiungendo Nordahl nella classifica dei migliori marcatori in Serie A di tutti i tempi. Si è parlato un po’ meno invece dei 150 gol di Totò in maglia bianconera. La rivincita Di Natale arriva dunque nelle quote: si parte da quelle sui marcatori dell’incontro, dove è lui l’uomo gol più probabile a 2,15 e stacca la concorrenza romanista in blocco: Totti, Lamela e Osvaldo sono tutti offerti a 2,70. Di rimbalzo, la punta dell’Udinese fa meglio del capitano giallorosso anche nelle scommesse sul capocannoniere, nelle quali la distanza tra i due è abissale. Totti, con 10 reti fino a qui, è offerto a 125 volte la posta. Di Natale reti ne ha fatte 15 ed è il primo rivale di Edinson Cavani (favorito a 1,25) secondo i bookmaker. Si gioca a 5,00 e se trionfa tra i bomber raggiungerà Platini, Pruzzo, Riva e Meazza nell’Olimpo di chi in carriera ha conquistato per tre volte il titolo di capocannoniere in Serie A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NEL 2011-2012 2-0 PER L’UDINESE 1
2
3
4 Appunti
I NUMERI
5
gli Under consecutivi del Napoli in campionato, che coincidono con il digiuno da rete di Edinson Cavani: a Verona contro il Chievo, è l’ora di puntare sull’Over, a 2,00
8
le partite del Parma senza centrare una vittoria. Il ritorno al successo può arrivare in casa con il Torino e l’«1» si gioca al doppio della posta
lascommessaimpossibile
FACILE 74 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 1 Oggi Serie A Domani Serie A Domani Serie A Domani Serie A
h.20.45 Udinese-Roma h.12.30 Atalanta-Pescara h.15.00 Juventus-Catania h.20.45 Inter-Bologna
QUOTA «Goal» 1,55 «Under» 1,73 «Over» 1,63 «Goal» 1,70
COMPLICATA 208 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 2 Oggi Liga Oggi Serie A Domani Serie A Domani Fa Cup
h.20.00 Barcellona-La Coruña h.20.45 Udinese-Roma h.15.00 Parma-Torino h.17.30 United-Chelsea
QUOTA «Goal» 1,75 «X» 3,40 «1» 2,00 «1» 1,75
COLPACCIO 448 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 3 Oggi Bundesliga Domani Serie A Domani Serie A Domani Ligue 1
h.15.30 Schalke-Dortmund h.15.00 Chievo-Napoli h.15.00 Palermo-Siena h.21.00 Lione-Marsiglia
QUOTA «2» 2,00 «Over» 2,00 «X» 3,50 «X» 3,20
di CARLO PELLEGATTI
Sulla pista di San Rossore vince chi si esalta nel pantano Martora-Fausto l’idea giusta E’ già difficile azzeccare il vincente, ancora più complicato indovinare il primo ed il secondo arrivato in una corsa. Se poi, come nel caso della seconda di Pisa, domani in programma alle 15.30 i cavalli sono solo 5, giocare l’accoppiata vincente significa puntare addirittura sull’ordine di arrivo esatto. Per me non perde Martora, per me arriva secondo Fausto. Non so se la
martora, animaletto che vive nelle foreste, ami il terreno pesante, ma certamente Martora, che è un maschio, posso definirlo un «cavallo-canotto». Il figlio della eccellente Mia Pantera infatti si esalta quando sente sotto gli zoccoli il terreno bagnatissimo, dove si affonda fino ai garretti. Vista la pioggia di questi giorni, la pista di San Rossore sarà certo molto faticosa per tutti, ma un
morbido tappeto rosso invece per l’allievo di Gasparini, che non taglia il traguardo come vincitore dal 22 novembre 2011. Domani dovrebbe rompere il ghiaccio, anzi il… pantano, anche se non pagherà molto come vincente. Innanzitutto perché tutti gli appassionati hanno visto la puntatina, in retta di arrivo, nella corsa di rientro dello scorso 24 febbraio, poi perché riceve chili da tutti gli avversari. Allora punto sull’accoppiata 5-1, dove il 5 è appunto Martora e il numero 1 il positivo Fausto, altro cavallo che non soffre il terreno faticoso. Potrebbe interferire Jack Boy, ma non è sicura la sua attitudine al terreno. Detto che gli altri due cavalli, il buon Genarmoly e Marlow, sono al rientro, non ci sono più dubbi: 5-1 e tutti alla cassa!
La «X2» per i Viola si gioca a 1,48 Bilancio negativo per la Fiorentina in trasferta: zero punti nelle ultime 4 fuori e all’Olimpico con la Lazio (favorita a 2,50) la missione si annuncia difficile. Il «2» viola si gioca a 2,80, ma per dare fiducia a Montella si può provare la doppia chance «X2», offerta a 1,48. Tre i Goal consecutivi della Fiorentina, un altro è a 1,70.
FA CUP
Lo United riparte dal Chelsea: 1,75 Il «triplete» è sfumato in casa contro il Real Madrid, ora il Manchester United prova a centrare la doppietta Premier FA Cup. E proprio in coppa contro il Chelsea, i Red Devils ripartono da grandi favoriti con il segno «1» a 1,75, contro il 3,75 sul pari e il 4,25 sul segno «2». La statistica dice Over: almeno 3 reti sono a 1,60.
7
i Goal messi in serie dall’Inter. Dopo le fatiche di Londra i nerazzurri possono concedere qualcosa al Bologna: entrambe a segno pagano 1,70
12
sono i pareggi ottenuti dal Palermo in Serie A, più di tutti. I rosanero, inoltre, ne hanno collezionati quattro di fila. Un altro con il Siena è a 3,50
15
Il 25 novembre 2011 succede tutto nel finale. 1 Totò Di Natale al 79’ sblocca il risultato ANSA 2 E Isla all’89’ mette al tappeto la Roma AFP 3 All’inizio del secondo tempo ci aveva provato, invano, dai 30 metri De Rossi ANSA
SERIE A
gli Over del Catania in 27 partite di campionato, uno in più della Juve (14) avversaria di questo week end. Un incontro con almeno tre marcature è offerto a 1,63
Alex Ferguson, 71 anni EPA
LIGA
Deportivo: un gol al Barça è a 1,76 Il momento no del Barcellona si intuisce anche dai numeri della difesa, che ha sempre subito reti nelle ultime 13 gare giocate tra campionato e coppe. Contro il Deportivo La Coruña, ultimo, l’«1» è appena a 1,12, ma la scommessa da prendere è quella su almeno una rete dei biancoazzurri, a 1,76.
FORMULA 1
Il poker di Vettel bancato a 2,65 A una settimana dal via del Mondiale, il favorito Snai è ancora una volta Sebastian Vettel, che punta a un poker bancato a 2,65. Fernando Alonso è il primo a insidiarlo a 4,00. La Ferrari fa un passo indietro nelle giocate sul titolo costruttori: davanti alle rosse (a 5,00) ci sono le McLaren (a 4,00) e le Red Bull, favorite a 2,00.
8
gli Under ottenuti dall’Atalanta nelle 13 partite casalinghe. Contro il Pescara un match da massimo due gol vale 1,73
Sebastian Vettel, 25 anni EIDON
SEI NAZIONI
Italia senza quota Inghilterra a 1,05 Italia senza quota nella trasferta contro l’Inghilterra. La capolista è grande favorita per il successo finale a 1,05. Il banco accetta solo scommesse con handicap: con 27 punti di svantaggio piazzati sugli inglesi, «1» e «2» si incontrano a 1,90. Oggi Irlanda Francia e Scozia Galles, ospiti favoriti a 1,80 e 1,47.
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
SERIE A LA GUIDA
28
a
UDINESE (3-5-1-1) ROMA (3-4-2-1)
ATALANTA (4-4-2) PESCARA (4-3-3)
CAGLIARI (4-3-1-2) SAMPDORIA (3-5-2)
CHIEVO (4-3-1-2) NAPOLI (3-4-1-2)
JUVENTUS (3-5-2) CATANIA (3-5-2)
OGGI ore 20.45 ARBITRO Guida (3-2)
DOMANI h 12.30 ARBITRO Celi (0-0)
DOMANI h 15 ARBITRO Massa (1-0)
DOMANI h 15 ARBITRO Rocchi (0-1)
DOMANI h 15 ARB. Giannoccaro (1-0)
1 75 HEURTAUX
GIORNATA
PEREYRA 37 3
8 BASTA
Classifica SQUADRE
PT
PARTITE G
V
N
24 MURIEL
RETI P
F
S
JUVENTUS 59 27 18 5 4 54 18 NAPOLI 53 27 15 8 4 47 22 MILAN 51 28 15 6 7 50 32 INTER 47 27 14 5 8 44 36 LAZIO 47 27 14 5 8 37 32 FIORENTINA 45 27 13 6 8 48 33 ROMA 43 27 13 4 10 57 48 CATANIA 42 27 12 6 9 36 34 UDINESE 40 27 10 10 7 36 34 SAMPDORIA (-1) 35 27 10 6 11 34 30 BOLOGNA 32 27 9 5 13 38 36 TORINO (-1) 32 27 7 12 8 32 32 PARMA 32 27 8 8 11 32 36 CAGLIARI 31 27 8 7 12 32 47 ATALANTA (-2) 30 27 9 5 13 26 38 CHIEVO 29 27 8 5 14 27 44 GENOA 26 28 6 8 14 27 42 SIENA (-6) 21 27 7 6 14 27 39 PALERMO 21 27 3 12 12 22 39 PESCARA 21 27 6 3 18 20 54 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 15 RETI Di Natale (4) (Udinese) 13 RETI Pazzini (3) (Milan) 11 RETI Sau (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Totti (2) (Roma) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) e Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Icardi (Sampdoria) 8 RETI Bergessio (Catania); Borriello (2) (Genoa); Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Bianchi (3) (Torino)
BRKIC
5 DANILO
11 DOMIZZI BADU 7
ALLAN 10 DI NATALE
34 GABRIEL SILVA
9 10 OSVALDO 8 TOTTI LAMELA MARQUINHO TOROSIDIS 7 77 16 35 TACHTSIDIS DE ROSSI 5 CASTAN
29 BURDISSO
23 PIRIS
29a GIORNATA Sabato 16 marzo CATANIA-UDINESE ore 18 BOLOGNA-JUVENTUS ore 20.45 Domenica 17 marzo, ore 15 SIENA-CAGLIARI ore 12.30 FIORENTINA-GENOA MILAN-PALERMO NAPOLI-ATALANTA PESCARA-CHIEVO SAMPDORIA-INTER TORINO-LAZIO ROMA-PARMA ore 20.45
(2-2) (1-2) (2-4) (1-0) (2-2) (0-1) (0-2) (2-3) (1-1) (2-3)
RAIMONDI 18 GIORGI
83 DEL GROSSO
21 88 CIGARINI BIONDINI
10
BONAVENTURA 7 LIVAJA
19 DENIS
24
14
17 WEISS
22 VUKUSIC
7 SCULLI
4 CASCIONE
70 D’AGOSTINO
26 BLASI
15 23 3 BOCCHETTI COSIC KROLDRUP
2 ZANON
1 PUGGIONI
13
21 FREY
3 2 93 ANDREOLLI DAINELLI DRAMÈ 5 16 14 L. RIGONI COFIE GUANA 56 HETEMAJ 43 77 THÈRÈAU PALOSCHI
8
PERICO ROSSETTINI ASTORI AVELAR 21 4 20 DESSENA NAINGGOLAN EKDAL 7 COSSU
27 SAU
PELIZZOLI 32
23 IBARBO
98 ICARDI
7 CAVANI
23 EDER
ESTIGARRIBIA MARESCA DE SILVESTRI 2 16 6 14 19 OBIANG POLI 3 COSTA
17 PALOMBO
29 PANDEV 17 HAMSIK 88 85 11 INLER BEHRAMI MAGGIO
18 ZUNIGA
55 6 GAMBERINI ROLANDO
35 ROSSINI
DE SANCTIS 1
ROMERO 22
19 BONUCCI
3 CHIELLINI
MARCHISIO POGBA 26 6 8 21 22 LICHTSTEINER PIRLO ASAMOAH 9 VUCINIC
12 GIOVINCO
17 GOMEZ
19 CASTRO
12 4 10 13 22 MARCHESE ALMIRON LODI IZCO ALVAREZ 5 ROLIN
3 SPOLLI
14 BELLUSCI
ANDUJAR 21
PANCHINA 25 Avramov, 29 Murru, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 22 Cabrera, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Avelar–Murru 60-40%; Cossu–T. Ribeiro 60-40%; Ibarbo–Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI Pisano (1). DIFFIDATI Conti, Sau, Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Conti.
PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 13 Jokic, 12 Cesar, 51 Acerbi, 7 Seymour, 10 Luciano, 39 Stoian, 31 Pellissier, 11 Samassa, 27 Hauche. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Hetemaj-Acerbi 60-40%, Dramè-Jokic 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Sardo, Spyropoulos.
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 13 Peluso, 39 Marrone, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 27 Quagliarella, 32 Matri. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Asamoah-Peluso 70-30%; Chiellini-Marrone 70-30%; Giovinco-Matri 55-45%. DIFFIDATI Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Pirlo e Matri. SQUALIFICATI Vidal (1). INDISPONIBILI Pepe, Bendtner, De Ceglie, Anelka, Caceres.
PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 11 Taddei, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 42 Balzaretti, 20 Perrotta, 47 Lucca, 48 Florenzi, 17 Lopez. ALL. Andreazzoli. BALLOTTAGGI Castan-Romagnoli 55-45%, Marquinho-Balzaretti 60-40%, Tachtsidis-Perrotta 70-30%. SQUAL. Bradley (1). DIFFIDATI Burdisso, Piris, Balzaretti, Destro, Osvaldo. INDISPON. Destro, Marquinhos, Pjanic.
PANCHINA 77 Perin, 6 Zauri, 28 Bianchi Arce, 23 Togni, 8 Bjarnason, 93 Quintero, 10 Celik, 60 Caraglio, 9 Abbruscato. ALLENATORE Bucchi. BALLOTTAGGI Cosic-Bianchi Arce 60-40%, Vukusic-Abbruscato 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero, Celik. INDISPONIBILI Capuano, Balzano, Sforzini, Modesto, Rizzo, Caprari.
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 8 Mustafi, 13 Berardi, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 11 Munari, 21 Soriano, 5 Renan, 12 Sansone, 10 Maxi Lopez. ALL. Rossi. BALLOTTAGGI Maresca-Munari 60-40%, Eder-Sansone 60-40%. SQUALIFICATI Gastaldello (1), Krsticic (1). DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri. INDISPONIBILI Gavazzi, Poulsen.
PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 16 Mesto, 4 Donadel, 20 Dzemaili, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 24 Insigne, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Pandev-Insigne 55-45%. SQUALIFICATI Cannavaro (1). DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini, Inler, Armero, Zuniga. INDISPONIBILI Britos.
PANCHINA 1 Frison, 29 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 8 Sciacca, 24 Ricchiuti, 27 Biagianti, 30 Salifu, 26 Keko, 34 Cani, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Almiron-Biagianti 60-40%. SQUALIFICATI Legrottaglie (1). DIFFIDATI Barrientos e Rolin. INDISPONIBILI Barrientos, Bergessio, Capuano.
PALERMO (3-4-1-2) SIENA (3-4-2-1)
PARMA (3-5-2) TORINO (4-2-4)
INTER (4-2-3-1) BOLOGNA (4-2-3-1)
LAZIO (4-5-1) FIORENTINA (3-5-2)
Taccuino
DOMANI h 15 ARBITRO Romeo (0-0)
DOMANI h 15 ARBITRO Mariani (3-1)
DOMANI 20.45 ARB. Calvarese (3-1)
DOMANI 20.45 ARB. Gervasoni (0-2)
PRIMAVERA
54 SORRENTINO MUNOZ 6 22 NELSON
VON BERGEN 25
GARCIA 29
20 RIOS
18 8 FAURLIN DOSSENA 33 FORMICA 17 10 MICCOLI BOSELLI
32 MIRANTE 28 29 BENALOUANE PALETTA 87 ROSI
6 LUCARELLI
PAROLO 16 5 MESBAH VALDES
MARCHIONNI 32 10 7 BIABIANY
SANTANA 7 10 BARRETO 14 GAZZI MASIELLO 17 6 OGBONNA
11 AMAURI BIRSA 9 86 BIANCHI 33 BRIGHI DARMIAN 25 36 GLIK
GILLET 1
30
7 SCHELOTTO
22 MARCHETTI
CARRIZO
RANOCCHIA JUAN JESUS 4 23 40 31 PEREIRA ZANETTI 5 21 STANKOVIC GARGANO 14 GUARIN
11 ALVAREZ
15
20 GONZALEZ BIAVA
10 GILARDINO GABBIADINI 23 19 18 DIAMANTI CHRISTODOULOPOULOS 6 TAIDER
15 PEREZ
3 21 43 8 MORLEO CHERUBIN SØRENSEN GARICS
27 CANA
26 RADU
HERNANES ONAZI 24 23 8 19 LEDESMA LULIC EDERSON 7
99 FLOCCARI
8 PALACIO
8 JOVETIC
22 LJAJIC
CUADRADO PIZARRO PASQUAL 11 7 23 20 21 BORJA VALERO MIGLIACCIO 15 SAVIC
CURCI 1
2 40 RODRIGUEZ TOMOVIC
VIVIANO 1
PANCHINA 99 Benussi, 89 Morganella, 3 Aronica 14 Anselmo, 28 Kurtic, 50 Sanseverino, 23 Donati, 7 Viola, 27 Ilicic, 16 Fabbrini, 9 Dybala, 19 Sperduti. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Faurlin-Kurtic 60-40%, Nelson-Morganella 60-40%, Boselli-Dybala 60-40%, Formica-Ilicic 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Dossena, Kurtic. INDISP. Barreto, Hernandez, Mantovani.
PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 18 Gobbi, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 17 Palladino, 21 Sansone, 9 Belfodil. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Palladino 55-45%, Mesbah-Gobbi 55-45%, Amauri-Belfodil 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Galloppa, Coda, Sansone, Paletta, Valdes, Parolo, Gobbi. INDISPONIB. Mariga, Santacroce, Coda.
PANCHINA 27 Belec, 26 Chivu, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 28 Pasa, 18 Rocchi, 99 Cassano. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Stankovic-Kuzmanovic 55-45%. SQUALIFICATI Handanovic (1). DIFFIDATI J.Jesus, Palacio, Cambiasso. INDISPONIBILI Samuel, Silvestre, Milito, Nagatomo, Obi, Mudingayi, Castellazzi.
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 2 Ciani, 3 Dias, 38 Cataldi, 17 Pereirinha, 6 Mauri, 28 Saha, 18 Kozak, 50 Lombardi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Cana-Dias 70-30 %, Ederson-Pereirinha 80-20 %. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Hernanes, Konko, Lulic, Radu. INDISPONIBILI Brocchi (stag.finita), Klose (20 giorni), Konko (40 giorni), Stankevicius (10 giorni).
PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 87 Grillo, 3 Uvini, 24 Paci, 5 Calello, 70 Mannini, 7 Valiani, 16 Verre, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Angelo-Belmonte 60-40%. SQUALIFICATI Vitiello (10/05/2013), Terzi (10/03/2013). DIFFIDATI. Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani . INDISP. Vergassola, Pozzi.
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 15 Caceres, 4 Basha, 18 Bakic, 20 Vives, 29 Menga, 19 Stevanovic, 80 Jonathas. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Birsa-Menga 60-40%, Darmian-D’Ambrosio 70-30%. SQUALIFICATI Diop (2), Cerci (1), Meggiorini (1). DIFFIDATI Jonathas e Rodriguez. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 5 Antonsson, 44 Naldo, 45 Carvalho, 11 Motta, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 28 Riverola, 77 Pasquato, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Garics-Motta 60-40%, Sørensen-Antonsson 60-40%. SQUALIFICATI Kone (1). DIFFIDATI Diamanti, Garics, Motta, Taider. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 6 Sissoko, 14 Mati Fernandez, 19 Llama, 92 Romulo, 27 Wolski, 30 Toni, 18 Larrondo. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Ljajic–Toni 70-30%, Migliaccio–Mati Fernandez 60-40%, Tomovic–Roncaglia 60-40%. SQUALIFICATI Aquilani (1). DIFF. Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Pasqual. INDISP. El Hamdaoui, Hegazi, Rossi, Camporese.
Cellino tra chitarra e preghiere Il cancello in ferro che separa il presidente del Cagliari dal resto del mondo è chiuso da un lucchetto. Un viale alberato, due meticci che scodinzolano. I carabinieri per un controllo di routine. La comunità San Lorenzo, 28 ettari con 2.000 ulivi a 30 minuti d’auto da Cagliari, sa di cantiere e speranza. Massimo Cellino è qui. Container e un casale piemontese da riadattare, da un lato. Dall’altro, serre, caseggiati, infissi nuovi. Non è un resort griffato. Ma un futuro agriturismo destinato a detenuti che chiu-
15 BARZAGLI
PANCHINA 16 Polito, 22 Contini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 44 Cazzola, 8 Radovanovic, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Cigarini-Radovanovic 60-40%. SQUALIFICATI Carmona. DIFFIDATI Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez, Raimondi. INDISPONIBILI Capelli, Marilungo, Bellini, Scaloni.
I DOMICILIARI DEL PRESIDENTE DEL CAGLIARI LO DESCRIVONO DIMAGRITO: MANGIA POCO E NON GUARDA LA SQUADRA IN TV
MARIO FRONGIA VILLAMASSARGIA (Ca)
14 CAMPAGNARO
1 BUFFON
PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 15 Rodriguez, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 77 Maicosuel, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Domizzi, Pinzi, Allan, Maicosuel, Muriel, Di Natale. INDISPONIBILI Benatia, Lazzari, Pinzi, Pasquale, Faraoni.
PEGOLO 25
PROSSIMO TURNO
1 AGAZZI
STENDARDO LUCCHINI
7
STEKELENBURG 24
10 77 EMEGHARA 27 ROSINA SESTU RUBIN ANGELO 33 14 36 6 DELLA ROCCA BOLZONI 18 88 86 TERLIZZI FELIPE TEIXEIRA
Edinson Cavani, 26 anni AFP
47 CONSIGLI 3
2
dono i conti con la giustizia. Oltre cento negli ultimi 9 anni. Un gruppo di ragazzi disabili lavora alle piante. Ma per Cellino, i domiciliari e il silenzio pesano più del previsto. Poche visite È quasi sempre solo. Con la Fender e le cuffie. Non ha voluto libri, giornali, cd e computer. Ha la tv. Ma su Sky evita sport e notiziari: non ha visto la squadra a Bologna. Lo descrivono dimagrito, la barba incolta. «Suona la chitarra, passeggia, prega» dice Giuseppe Madeddu, presidente della comunità. Il tempo, nel cuore del Sulcis, si è fossilizzato. «La comunità ha tutto per svolgere bene i propri compiti» spiega Ro-
La struttura che ospita Massimo Cellino ROSASPRESS
sanna Carta, responsabile Ufficio esecuzione penale. Benedetto Ballero, legale di Cellino, obietta: «Il presidente è inferocito: sa di non aver fatto nulla. La struttura è incompleta, con acqua calda e riscaldamento precari». Ha scelto la stanza 3, suo numero preferito: 14 metri quadri, pavimenti in marmo e box doccia con scaldo-bagno. E il cibo? La comunità è convenzionata con un ristorante di Iglesias. Si sceglie alla carta, pasti caldi. Ma Cellino ha voluto fornellino e macchinetta per l’espresso. A colazione? Caffellatte e biscotti. Mangia poco. Domenica scelta scaramantica: no ai tortellini, sì alle tagliatelle. Però, al Dall’Ara non è andata bene. Intanto il Comune di Quartu ha negato al Cagliari l’accesso per i 4.800 abbonati: porte chiuse con la Samp. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi l’Inter in tv Il programma di oggi, ore 14.30 Girone A: Cagliari Novara 1 0 (ieri), Fiorentina Empoli, Par ma Grosseto, Spezia Sampdoria, Genoa Siena, Torino Juventus (do mani, ore 11, SportItalia 1), Pro Ver celli Livorno (domani, ore 15). Clas sifica (prime): Juventus 44; Fioren tina 41; Torino 40. Girone B: Brescia Inter (ore 14, SportItalia 1), Udinese Atalanta, Sassuolo Cesena, Varese Chie vo, Verona Cittadella, Milan Mode na, Bologna Padova. Classifica (prime): Atalanta 48; Inter 42; Chie vo 40. Girone C: Pescara Catania (ore 11), Crotone Lazio (ore 13.30), Lan ciano Reggina (ore 13.30), Asco li Bari, Roma Juve Stabia, Paler mo Ternana, Napoli Vicenza. Clas sifica (prime): Catania 43; Lazio e Palermo 41.
SERIE A DONNE
Tre recuperi di A (f.sal.) Oggi sono in program ma tre recuperi di campionato (ore 15): Como Riviera di Romagna, Mozzanica Fiammamonza, Mozze cane Lazio. Classifica (prime): Tor res 62, Tavagnacco 61, Brescia 53.
lapresentazione
Ecco Kroldrup a Pescara «Sì, possiamo salvarci» È stato presentato Per Kroldrup, 34enne difensore danese, ex Fiorentina: «Il Pescara è stato anche sfortunato. Ora però pensiamo al futuro, possiamo salvarci» FOTO MUCCIANTE
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
IL CALCIO CHE INCHIESTA DELLA GAZZETTA
17a PUNTATA
Diamo più voce ai tifosi Il sogno è entrare nella vita dei club L’Italia ci prova I «trust» spopolano all’estero. Da noi piazze come Taranto sono salve grazie ai supporter MARCO IARIA twitter@marcoiaria1
Rimettere i tifosi al centro della scena, farli sentire parte integrante del sistema, trarre giovamento dalla loro vitalità e dalla loro conoscenza del territorio. È una sfida che dovrebbe essere in cima all’agenda del calcio italiano. E, a parole, la pensano così le stesse istituzioni. Ora, però, servono i fatti. Come? Coinvolgendo di più i tifosi nella vita delle squadre. All’estero i «supporter trust» sono diffusi e spesso hanno dato una risposta a certe derive gestionali. Si tratta di associazioni di fans nate con lo scopo di contare di più all’interno delle società, di avere rappresentanze nei meccanismi decisionali, di contribuire a rafforzare il legame con la comunità. Culla La favola dei gallesi dello Swansea, prima promosso in Premier League e poi vittorioso nella Coppa di Lega inglese, è anche una case history che ci fa gioco. Tutto partì nel 2001 da una riunione di 150 persone, mentre il club stava sprofondando nella bancarotta. Ora il 20% delle azioni è in mano ai tifosi, che hanno un posto garantito nel consiglio d’amministrazione anche in caso di aumenti di capitale. Sono 200 i trust nel Regno Unito, la culla di un movimento propagatosi in Europa attraverso la rete Supporters Direct, che è ormai riconosciuta dalle istituzioni comunitarie. «Quando sono strutturati in modo democratico, i tifosi possono dare un contributo essenziale al calcio», dice Gianluca Monte, membro dell’unità Sport della Commissione Europea. Che ha pubblicato
L’Unione europea riconosce la bontà di queste iniziative per migliorare la governance Le Leghe: «Serve più comunicazione con i fan italiani e un interlocutore a livello nazionale» un position paper dal titolo eloquente: «Il cuore del gioco: perché i tifosi sono vitali per migliorare la governance nel calcio». Modelli e utopie Qui si va oltre i
fenomeni mediatici di Barcellona e Real Madrid, «un azionariato popolare di facciata — rileva l’avvocato Diego Riva, consulente di SD — che è una fucina di debiti». Piuttosto il modello che si sta studiando con più interesse è quello tedesco: la regola del 50% più uno consente alle associazioni di persone di detenere la maggioranza assoluta dei voti dei club. Utopia in Italia, dove resiste una concezione paternalistica del pallone. Ma negli ultimi due anni qualcosa si è mosso. E la conferma è arrivata da un incontro per certi versi storico, a Roma, tra i gruppi di tifoserie sparsi per il Paese e le istituzioni sportive. «Nelle prime visite in Italia — ha raccontato Antonia Hagemann, responsabile Supporters Direct Europe — c’era calma piatta, oggi invece hanno risposto all’appello i rappresentanti di 14 trust: qualcosa sta cambiando». Finora nei casi in cui i tifosi sono entrati in scena, lo hanno fatto come cavalieri
bianchi, sostenendo i rispettivi club sull’orlo del fallimento. Esperienze L’associazione Sosteniamolancona ha ridestato l’entusiasmo perduto in una piazza storica come Ancona, costretta a ripartire dall’Eccellenza nel 2010. Non conta tanto il 2% del capitale, quanto il grado di incidenza nelle decisioni societarie: i tifosi hanno due membri nel cda e possono porre il veto su questioni attinenti la sede o i colori sociali. La scorsa estate ha segnato la svolta a Taranto e Piacenza, scomparse dal professionismo. La Fondazione Taras ha affiancato i nuovi proprietari col 17,5% delle azioni, due amministratori e diritti di veto su operazioni straordinarie; Salvapiace ha rilevato marchio, nome e cimeli del vecchio Piacenza e piazzato un rappresentante nel consiglio d’amministrazione della neonata Lupa Piacenza. Pulsioni simili ad Arezzo, Rimini, Lucca. E poi Sogno Cavese, NoiLecce, Modena Sport Club, VeronacolCuore, MyRoma, Noi Siamo il Derthona, Venezia United. Insomma, i tifosi hanno cominciato ad alzare la loro voce, anche se certi mecenati (o presunti tali) restano refrattari. Il prossimo passo? Fare sistema. In Germania c’è Unsere Kurve, in Spagna Fasfe, che viene pure invitata ai meeting governativi. «In Italia — suggerisce Andrea Abodi, presidente della Lega di B — c’è bisogno di un interlocutore nazionale dei tifosi. Al momento ci sono FederSupporter e Fissc: non siamo riusciti a metterli attorno a un tavolo. Serve uno scambio di informazioni più organizzato». «Tifosi e società devono comunicare di più tra loro», gli fa eco Marco Brunelli, d.g. della Lega di A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bus dello Swansea sfila tra i tifosi: in bella mostra la Coppa di Lega inglese vinta per la prima volta REUTERS
I CASI DI SUCCESSO
GDS
SABATO 9 MARZO 2013
di MARCO PASTONESI
rbitro, relatore e interlocutore. Sergio Parisse, caA pitano della Nazionale italiana, sconterà così la sua pena. Condanna ridotta da 40 a 20 giorni di sospensione (scadono oggi, e domani guiderà l’Italia nella «basilica» di Twickenham contro la Casa Madre Inghilterra), però aggiunti quelli che nel rugby vengono definiti «lavori di interesse generale» e nella vita «lavori socialmente utili». Parisse non aveva «insultato l’arbitro» (in un match del campionato francese), come giudicato all’inizio, ma ha «mancato nei suoi doveri di capitano», come considerato dopo il ricorso basato sulle prove audio e tv. Il capitano azzurro - 29 anni e 93 «caps» - dovrà dirigere tre partite del campio-
dai retta allozio
pionato ed Europa League; quando a Catania non metti subito Palacio significa che pensi al Tottenham, di potertela giocare o almeno di poter fare bella figura in Europa. Mi sembra che l’Inter ci abbia sempre tenuto, nei primi turni è stata facilitata e poi brava anche nel dare spazio ai più giovani. Si è sempre impegnata su entrambe le competizioni, questa sono sicuro che sia anche l’idea della società, l’ Inter non può snobbare nessun impegno, deve sempre saper onorare la maglia. Pensavo che a Londra Palacio giocasse subito, era una partita adatta alle sue caratteristiche, ma capisco anche Stramaccioni, avendo in attacco poche soluzioni deve farle ruotare il più possibile per non trovarsi giocatori scarichi dopo. E di certo non pensava di andare incontro a una sconfitta così. È anche vero che siamo troppo legati ai risultati, la Lazio ha vinto facendo turn over, e nessuno l’ha accusata di snobbare l’Europa. In ogni caso l’Inter non può fare prestazioni del genere. Come ultimamente gli succede, vedi a Firenze o a Catania, l’approccio alla partita è stato lo stesso, dopo pochi minuti si è trovata sotto di due gol. Il Tottenham è anche una squadra che concede qualcosa, giocando alto, ma cer-
nato francese Under 18 nell’Ile de France, la regione di Parigi (il suo club è lo Stade Français), andare in due scuole della periferia parigina a parlare con gli studenti (zone calde, quelle della «banlieu»), e colloquiare un paio di volte con gli arbitri per scambiarsi i differenti punti di vista in campo. «Ho accettato immediatamente — spiega Parisse —. La commissione disciplinare ha mutato la causale della sanzione, ed è questo ciò a cui tenevo di più». L’onore. Il rugby dà sempre il buon esempio. Non c’è Nazionale, non c’è club, non c’è giocatore che non si prodighi a diffondere il verbo del rugby: sostenere. Come si sostiene - in appoggio, in aiuto, in soccorso - il com-
laPuntura
CARO STRAMA IN COPPA NON SI FA COSÌ ERA LA PARTITA GIUSTA PER PALACIO artendo dalla gara di domenica col Catania P avevo ragionato diversamente, avevo pensato che l’Inter tenesse a entrambi i fronti, cam-
to ha uno spessore ben diverso da quello del Catania, ha giocatori di fisico e corsa che pochi altri hanno in Europa. E meno male che Bale non ci sarà al ritorno... Sulle reali possibilità di passare il turno non dico niente, il calcio è strano, nella mia carriera ho fatto anche io delle rimonte incredibili, magari non partendo da uno svantaggio così, ma l’Inter ci proverà, anche se di certo sarà molto ma molto complicato. L’alternativa resterebbe il terzo posto in campionato, un piazzamento che salva la stagione, e che per il nostro calcio è anche più importante di una vittoria in Europa League: non alzi trofei ma almeno hai soldi e incassi garantiti. Su questo fronte l’Inter se la giocherà fino alla fine, specie dopo il successo di Catania. La vedo sullo stesso livello di Napoli, Fiorentina e Lazio. Se ha un blocco è solo psicologico, per il resto la squadra, anche senza Milito, ha grandi potenzialità. Senza il terzo posto diventerebbe una stagione davvero complicata da giustificare agli occhi del presidente, considerata anche la campagna acquisti estivi e poi quella di gennaio, entrambe dispendiose e incentrate su giocatori per lo più già pronti. Credo anche che Cassano sarà pienamente recuperato perché ce n’è bisogno, ma come dico da tempo il carattere non lo si cambia, puoi fare il bravo quanto vuoi ma poi ricadi sempre negli stessi errori.
di ROBERTO PELUCCHI
f Cambiasso in marcatura su Bale: adesso all'Inter hanno capito che la talpa è in panchina.
TwitTwit
votato”, sono arrivato a 62-63 voti. Mancano solo quelli che proprio non potevano dirlo e che un minimo di dignità l’hanno mantenuta». Beata sincerità, che a Giovanni Malagò davvero non sembra mancare. Il presidente del Coni, che per quanti avessero la memoria corta è stato eletto il 19 febbraio con 40 voti dei 76 disponibili, ha fatto questa storica rivelazione a margine del consiglio federale dell’atletica dando ad Alfio Giomi il merito di essere stato un suo grande elettore «certo». Malagò, è il prezzo del «noviziato», tra consigli federali e singoli presidenti è al centro di un tour de force da togliere fiato, sonno ed energie. Un atto dovuto, in alcuni casi forse superfluo, in altri utile non solo per rinsaldare (buoni) rapporti ma anche per crearne di nuovi, sulle ceneri della battaglia elettorale. E’ il caso di tennis, calcio e basket, tre federazioni che hanno appoggiato Pagnozzi e certo non lo negano. Con Binaghi, che
Giovanni Malagò, 53 anni. Presidente del Coni ANSA
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di FRANCO ARTURI
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
argomento non è nuovo, L’ ma la decompressione pre-Tottenham di Stramaccio-
@GigiDatome
con Malagò non è stato tenero, lontano dai riflettori sono già rose e fiori, gli Internazionali si avvicinano, producono ricchezza e piacciono a tutti. Con Abete, davanti a fotografi e telecamere, c’è stata addirittura la consegna della maglia azzurra e chissà che cosa si inventerà oggi Petrucci. Tutto bene, ma presto finita la festa e ricuciti gli strappi, bisognerà pure passare alla fase due, quella dei contenuti, priorità il calcio. Con Abete e il suo Consiglio federale, Malagò giovedì non ha parlato di soldi, ma ci sono due urgenti motivi per farlo subito: la Figc non può licenziare il suo budget di spesa per il 2013 perché all’appello mancano circa 9 milioni di euro, la cifra più o meno corrispondente a quel 15% dei contributi alle federazioni che il vecchio Coni ha congelato in autunno e la cui destinazione è ora nelle mani del nuovo Coni. E poi c’è la questione della mutualità: è confermato che il Coni non ha preso un centesimo a fronte della spartizione tra le tre Leghe del 10% dei diritti tv della A (circa 66 milioni alla B, 23 e rotti alla Pro, 9,5 ai Dilettanti) eppure la legge Melandri prevede che al Coni, destinazione altre discipline, qualcosa debba andare. Ed è difficile che Malagò chiuda tutti e due gli occhi. «Sulla riforma della giustizia sportiva siamo un pezzo avanti», ha detto a Sky, tra tante altre cose, il dg della Federcalcio Antonello Valentini. Una buona notizia, nel giorno in cui lo scontificio Tnas (come lo chiama Malagò) ha massacrato l’ennesima sentenza di Corte di Giustizia e Disciplinare su Scommessopoli (Stefani, da 4 anni di squalifica a 13 mesi). La speranza è che il «pezzo avanti» sia reale, perché tra proclami e marce indietro lotitiane di Petrucci, e la vecchia favola del cambiare le cose ma solo a Scommessopoli finita (realisticamente impossibile, ormai) siamo già in ritardo di più di un anno.
Milan-Inter, l’Europa e l’importanza del Campionato
Bale circondato da: Chivu, Ranocchia, Gargano, Pereira ACTION IMAGES
Che spettacolo vedere giocare il Barcellona (basket)
GLI ELETTORI DI MALAGO’ AUMENTANO I SOLDI DELLA FEDERCALCIO CALANO
ilRisvolto
di VALERIO MARINI
Cestista della Virtus Roma
di RUGGIERO PALOMBO
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laVignetta
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Palazzo di Vetro
pagno che porta avanti il pallone, così si sostengono i compagni meno forti o più deboli, e poi disabili e down, bambini malati e donne violentate, alunni e minigiocatori. Il rugby come scuola: lezioni. Il rugby come religione: missione. Il rugby come eredità: valori. Il rugby come spirito: passione. Stavolta l’impegno di Parisse è stato addirittura codificato. Ma nel rugby esiste qualcosa di ancora più profondo: Paolo Paoletti, tallonatore frascatano, nel 1977 accusato di aver morso l’orecchio di un avversario e finito in galera, è poi rimasto nel rugby come arbitro. Un po’ San Paolo e un po’ San Francesco. E ha espiato quello scatto di nervi, e di incisivi, facendo rispettare le regole.
All’estero si gioca sempre senza calcoli Da noi invece prevale il freno agonistico
LUIGI DATOME
ggi, se vado a contare tutte le persone «O che in questi giorni sono venute davanti al mio ufficio e mi hanno detto “Io sto con te, ti ho
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IL RUGBY CI DÀ SEMPRE BUONI ESEMPI PARISSE FARÀ L’ARBITRO, COSÌ IMPARA
loSpunto
di BEPPE BERGOMI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DASHA KAPUSTINA Fidanzata di Fernando Alonso
Il Mio Giorno della donna.. L’ho passato in mezzo agli uomini e alle macchine. Non meno interessante del solito. Ma possiamo fare ancora meglio @alo_oficial #fun @DashaKapustina
USAIN BOLT Pluri campione olimpico di atletica
era solo 15@Breezy LovesMEx quanti anni aveva @usainbolt in questa foto? Uno dei momenti più belli della mia vita @usainbolt
ni, i distinguo di Allegri alla vigilia della sfida al Genoa (e della successiva di Barcellona), la rullata presa dal Napoli lo riporta d’attualità. Il campionato conta di più. Certamente dell’Euroleague, a volte persino della Champions in corso. E’ una prospettiva molto italiana, che è facile bollare come provinciale, anche se merita qualche approfondimento. A nessuno sfugge che la trentina di milioni che mancherebbero al budget di Milan o Inter o Lazio (o Napoli o non si sa ancora chi) fuori dalla Champions fanno la differenza fra un mercato scintillante e un low cost forzato. Ed è ovvio che presidenti e amministratori delegati tengano il portafoglio a contatto del cuore. Ma non crediamo che sia questo il punto. O almeno che sia tutto lì. C’è un altro modo di considerare la partita per la partita, il calcio per il calcio, la sfida per la sfida. Da una parte c’è la pianificazione limitata, una strategia di tipo militare che porta a concentrare le forze e sfondare su un fronte. Dall’altra c’è, all’opposto, un po’ di romanticismo in più e la voglia di spendersi senza calcoli. C’è uno giusto e uno sbagliato? Non è sempre detto, ma cominciamo a metterci nei panni del pubblico: forse non è un caso che il White Hart Lane sia stato strapieno e «bolgiastico», come direbbe un rapper. E che molto difficilmente San Siro, a parti rovesciate, avrebbe portato tanta gente e tanto entusiasmo allo stadio per l’andata degli ottavi di Europa League. La gente, in Inghilterra, in Germania, in Spagna, ama la serata di festa, apprezza la consapevolezza che i suoi eroi si spenderanno senza calcoli proprio
lì e contro quegli avversari, allontanando ogni altro pensiero. Il calcio italiano, al contrario, ha abituato gli spettatori a un’infinità di sfumature motivazionali. Un freno agonistico che funziona vistosamente anche quando gioca la Nazionale in amichevole, come Prandelli sa benissimo. Il «tanto non conta», che sia detto o implicito, è un tarlo che svuota le tribune e anche la testa dei giocatori. La coppa Italia è una delle vittime predestinate di questa mentalità nostrana. Al posto di Stramaccioni non avremmo introdotto la vigilia dell’ultima partita con considerazioni sull’importanza del terzo posto in campionato. E quanto ad Allegri, avremmo scelto un altro momento per ricordare come nelle coppe basti un attimo per essere fuori. Sono messaggi molto più chiari e forti di un’urlata negli spogliatori fra un tempo e l’altro. Senza contare che anche un terzo posto può essere guadagnato o perso per un ciuffo d’erba, un fischio sbagliato, un gol clamorosamente mancato. E chi lo nega, finge di non vedere. Si può discutere per anni sui motivi di questo depotenziamento di tutti gli obbiettivi a disposizione delle nostre squadre al di fuori del campionato. Il più semplice da ricordare è il nostro innato campanilismo, per cui una suonata all’estero è infinitamente meno grave di una ripassata dalla tradizionale rivale italiana. Ma non fermatevi là: le inimicizie sportive altrove non sono meno forti che da noi. Forse conta molto anche la paura di essere generosi, di giocare senza calcoli. Sotto sotto un senso d’inferiorità che è l’ultimo lascito di un’epoca lontana, quando il calcio italiano veniva preso a sberle da tutti. Ma quei tempi dovrebbero essere un passato remoto, non un presente che ci allontana dall’Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
22
SERIE B
SABATO 9 MARZO 2013
30a GIORNATA
Verona più vicino al Livorno la sfida comincia in Toscana
Cosa va
h
LIVORNO Dietro non si passa
Cosa va
h
VERONA Gruppo compatto
In trasferta il Livorno ha preso appena 13 reti, meno di tutti.
Mercato efficace L’arrivo di Duncan ha portato più forza e qualità al centrocampo.
L’Hellas a Grosseto, la squadra di Nicola in casa con la Reggina. Ma si pensa a venerdì FRANCESCO FORESI GIOVANNI VITACCHIO
Oggi giocano a circa 150 chilometri di distanza, ma la grande sfida è quella di venerdì sera al Bentegodi. Livorno-Reggina e Grosseto-Verona serviranno a scaldare i motori. Vediamo, allora, che cosa va e che cosa non va nelle due squadre a meno di una settimana dallo scontro diretto.
Coppia d’attacco super Paulinho e Dionisi hanno segnato 19 gol in due.
Cosa non va
i
Qui Livorno La formazione di Ni-
Il k.o. di Siligardi Era stato determinante, segnando 14 gol in 22 partite.
Troppi infortuni La costante dell’ultimo mese.
Pericolo diffidati Sono sette, oggi dovranno stare molto attenti.
cola, fuori casa, ha subìto soltanto 13 reti per un ruolino di marcia invidiabile: 8 successi, 4 pareggi e 2 sconfitte, 24 gol segnati grazie alla potenza dei suoi attaccanti. Il Livorno sembra avere anche superato il momento di blackout d’inizio 2013 grazie al lavoro di Nicola sia sotto l’aspetto tecnico sia psi-
cologico. Una squadra che ha trovato nella difesa a tre guidata da Emerson la sua arma vincente, mentre il centrocampo con l’arrivo di Duncan ha più forza, ma anche maggiore qualità. Infine, c’è la potenza di due attaccanti come Paulinho e Dionisi (19 gol, 11 del brasiliano). Preoccupano, invece, l’assenza fino al termine della stagione di Siligardi (14 reti in 22 presenze) per la rottura del crociato del ginocchio sinistro, le tante assenze dell’ultimo mese per infortuni e la lunga sfilza di diffidati (ben 7). Il Livorno, inoltre, deve dimostrare con la Reggina di aver superato il tabù del Picchi dove non vince dal 2 febbraio (2-0, con la Pro Vercelli, poi due k.o. con Modena e Crotone). Qui Verona Non conosce mezze
misure l’Hellas, che nelle ulti-
Dall’alto Davide Nicola, 40 anni, e Andrea Mandorlini, 52 LAPRESSE
me 5 partite ha perso 3 volte e vinto 2. I pareggi nemmeno presi in considerazione. Ed è forse proprio la mancanza di continuità la carenza più importante in questo momento. Anche la condizione fisica non è eccezionale: i giocatori visti nell’ultima mezz’ora contro il Padova sono apparsi scarichi, per stessa ammissione di qualche gialloblù. Anche Cacia non è lo specchio della salute. Il dolore all’inguine non lo molla e non lo fa allenare come vorrebbe. Non segna da più di un mese e senza i suoi gol il Verona stenta. Ma non è tutto da buttare. Lo spogliatoio dà l’impressione di essere compatto e di essersi stretto attorno a Mandorlini. E la classifica dice che i giochi sono ancora aperti per il secondo posto. La difesa, poi, non teme rivali: soltanto 23 i gol subìti.
La squadra si è stretta attorno a Mandorlini nonostante la crisi.
Secondo posto vicino Quattro punti dal Livorno possono essere recuperati.
Difesa impenetrabile Con 23 gol incassati quella dell’Hellas resta la miglior difesa.
Cosa non va
i Risultati altalenanti La squadra non riesce a trovare continuità.
Cacia è in crisi Sta male, non segna da 1 mese.
Condizione precaria Nell’ultima mezz’ora i giocatori sembrano scarichi.
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Così oggi (ore 15) SASSUOLO: TORNANO TERRANOVA E BIANCHI, MA DI FRANCESCO HA UN DUBBIO TRA BOAKYE E PAVOLETTI CLASSIFICA SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA EMPOLI VARESE (-1) PADOVA BRESCIA JUVE STABIA MODENA (-2) ASCOLI (-1) CITTADELLA NOVARA (-5) TERNANA LANCIANO CESENA CROTONE (-2) SPEZIA REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
64 57 53 46 46 42 40 39 37 36 36 35 34 34 34 33 33 31 29 28 22 19
PARTITE G V N P 29 20 4 5 29 17 6 6 29 15 8 6 29 12 10 7 29 13 8 8 29 10 12 7 29 9 13 7 29 10 9 10 29 10 9 10 28 10 7 11 29 9 9 11 29 11 7 11 29 8 10 11 29 7 13 9 29 8 10 11 28 9 8 11 29 8 9 12 29 7 12 10 29 9 9 11 29 6 10 13 29 5 7 17 29 5 10 14
RETI F S 59 25 54 36 41 23 48 41 39 35 34 31 37 31 42 41 37 35 38 40 33 40 43 31 27 30 32 41 33 47 27 35 38 47 27 35 34 33 31 40 23 47 32 45
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO Venerdì 15, ore 19 REGGINA CESENA (1 1). ore 21 VERONA LIVORNO (2 0). Sabato 16, ore 15 BRESCIA BARI (1 1); EMPOLI LAN CIANO (3 0); GROSSETO MODENA (0 0); JUVE STA BIA ASCOLI (4 2); NOVARA CROTONE (1 2); PADO VA PRO VERCELLI (2 1); SASSUOLO CITTADELLA (0 1); SPEZIA VARESE (0 0); VICENZA TERNANA (0 0).
EMPOLI
Pratali si rompe il bacino: torneo già terminato? EMPOLI (g.c.) Minuto 25 della ripresa di Empoli Varese, sul risultato di 2 1: Martinetti si presenta solo davanti a Bassi, da dietro arriva Pratali che toglie il pallone dal piede dell'attaccante con un intervento che evita il pareggio. Nella scivolata il difensore subisce una forte distorsione tanto da provocare la frattura del bacino. Ieri l'esito della risonanza magnetica: la frattura è fra l'ileo e l'osso sacro. Si prevede un mese di riposo a letto, poi mesoterapia e poi riabilitazione. Stagione finita o quasi. POSTICIPO Il programma della
29a giornata sarà completato lunedi (ore 20.45, arbitro Abbatista di Molfetta) dalla partita Crotone cesena (andata 0 0).
ASCOLI EMPOLI
BARI JUVE STABIA
BRESCIA NOVARA
GROSSETO VERONA
MODENA CITTADELLA
ASCOLI (3-5-2) 1 GOMIS 5 PRESTIA 26 PECCARISI 6 FAISCA 2 SCALISE 23 CAPECE 8 DI DONATO 4 FOSSATI 21 PASQUALINI 9 SONCIN 10 ZAZA All. SILVA
EMPOLI (4-3-1-2) 34 BASSI 2 LAURINI 3 ROMEO 13 REGINI 32 ACCARDI 5 MORO 18 SIGNORELLI 11 CROCE 8 SAPONARA 7 MACCARONE 10 TAVANO All. SARRI
BARI (4-3-3) 1 LAMANNA 20 RISTOVSKI 14 POLENTA 3 DOS SANTOS 29 ROSSI 10 BELLOMO 8 SCIAUDONE 25 DEFENDI 27 IUNCO 17 TALLO 21 GHEZZAL All. TORRENTE
JUVE STABIA (4-4-2) 22 SECULIN 25 BALDANZEDDU 23 FIGLIOMENI 6 SCOGNAMIGLIO 19 DICUONZO 7 VERDI 21 JIDAYI 17 SUCIU 3 ZITO 9 BRUNO 20 CELLINI All. BRAGLIA
BRESCIA (4-3-2-1) 1 ARCARI 15 ZAMBELLI 21 DE MAIO 25 CALDIROLA 3 DAPRELA' 19 FINAZZI 5 BUDEL 20 ROSSI 24 FELIPE 8 SCAGLIA 32 CORVIA All. CALORI
NOVARA (4-3-3) 22 BARDI 21 COLOMBO 2 PERTICONE 5 LUDI 7 CRESCENZI 32 FERNANDES 6 BUZZEGOLI 23 PESCE 19 GONZALEZ 11 SEFEROVIC 20 LAZZARI All. AGLIETTI
GROSSETO (4-4-1-1) 12 LANNI 30 DONATI 29 PADELLA 19 BARBA 27 CALDERONI 7 MANCINO 6 CRIMI 35 DELVECCHIO 8 SOM 24 SODDIMO 11 PIOVACCARI All. MORIERO
VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 29 CACCIATORE 5 CECCARELLI 20 MAIETTA 3 ALBERTAZZI 4 LANER 19 JORGINHO 10 HALLFREDSSON 21 GOMEZ 8 CACIA 17 CARROZZA All. MANDORLINI
MODENA (4-3-3) 1 COLOMBI 4 NARDINI 25 GOZZI 6 ANDELKOVIC 13 PERNA 34 OSUJI 33 MORETTI 8 SIGNORI 32 LAZAREVIC 9 ARDEMAGNI 11 STANCO All. MARCOLIN
CITTADELLA (4-3-3) 22 CORDAZ 19 SOSA 26 GASPARETTO 5 PELLIZZER 3 DE VITO 24 BUSELLATO 23 PAOLUCCI 18 SCHIAVON 11 MINESSO 9 DI CARMINE 14 DUMITRU All. FOSCARINI
PANCHINA 22 Maurantonio, 13 Ricci, 20 Conocchioli, 7 Russo, 18 Loviso, 11 Montalto, 30 Feczesin
PANCHINA 22 Pelagotti, 32 Accardi, 4 Gigliotti, 30 Bationo, 20 Pucciarelli, 17 Shekiladze, 9 Coralli
PANCHINA 12 Pena, 2 Sabelli, 30 De Falco, 26 Altobello, 24 Aprile, 7 Galano, 19 Fedato
PANCHINA 1 Nocchi, 2 Martinelli, 28 Murolo, 8 Mezavilla, 11 Mbakogu, 16 Improta, 27 Acosty
PANCHINA 12 Cragno, 2 Rosso, 14 Arias, 17 Benali, 7 Picci, 9 And. Caracciolo, 11 Mitrovic
PANCHINA 1 Kosicky, 15 Ghiringhelli, 13 Parravicini, 18 Marianini, 24 Faragò, 8 Motta, 9 Rubino
PANCHINA 22 Franza, 4 Feltscher, 32 Cosenza, 13 Odobo, 20 Mandorlini, 17 Gimenez, 9 Lupoli
PANCHINA 33 Berardi, 14 Bianchetti, 25 Crespo, 16 Nielsen, 7 Rivas, 13 Sgrigna, 9 Ferrari
PANCHINA 12 Manfredini, 27 Gulan, 28 Zoboli 10 Mazzarani, 31 Pagano, 23 Piscitella, 18 Maiorino
PANCHINA 1 Pierobon, 6 Coly, 4 Biraghi, 16 Baselli, 2 Vitofrancesco, 13 Di Nardo, 7 Di Roberto
ARBITRO Fabbri di Ravenna GUARDALINEE Cucchiarini-Ceccarelli PREZZI da 13 a 65 euro TV Sky Calcio 7 HD e B Tv
ARBITRO Palazzino di Ciampino GUARDALINEE Gava-Colella PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 9 e B Tv
ARBITRO Tommasi di Bassano GUARDALINEE De Meo–Di Francesco PREZZI da 10 a 85 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 HD e B Tv
ARBITRO Borriello di Mantova GUARDALINEE Pegorin-Ranghetti PREZZI da 14 a 90 euro TV Sky Calcio 4 HD e B Tv
ARBITRO Di Paolo di Avezzano GUARDALINEE Peretti-Vivenzi PREZZI da 12 a 75 euro TV Sky Calcio 10 e B Tv
(andata 3-0) ASCOLI Incertezza in attacco su chi fra Soncin e Feczesin affiancherà Zaza. A centrocampo ballottaggio Di Donato-Loviso. Squalificati nessuno. Diffidati Feczesin, Morosini, Pasqualini, Russo, Soncin. EMPOLI Emergenza in difesa, con Tonelli operato Giocherà Romeo a fianco di Regini. Signorelli sostituisce Valdifiori. Squalificati Valdifiori. Diffidati Regini.
(andata 1-2) BARI In difesa torna Rossi sulla sinistra, Polenta per Ceppitelli. Ogni donna che acquista un biglietto, ne avrà un altro in omaggio. Squalificati Caputo, Ceppitelli. Diffidati Caputo, Iunco, Ristovski, Sabelli, Sciaudone. JUVE STABIA Forfait di Caserta (guaio muscolare). Out anche Doninelli e Gorzegno.Squalificati nessuno. Diffidati Nocchi, Acosty, Figliomeni.
(andata 2-4) BRESCIA Manca solo Antonio Caracciolo: al suo posto rientra Caldirola. In attacco Corvia preferito ad Andrea Caracciolo. Squalificati Antonio Caracciolo. Diffidati Lasik, Mitrovic, Rossi, Saba. NOVARA Aglietti deve scegliere tra Marianini e Lazzari. Perticone al posto di Lisuzzo, Squalificati Lisuzzo. Diffidati Alghassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Buzzegoli, Lisuzzo, Ludi, Perticone e Seferovic.
(andata 0-2) GROSSETO Moriero ha l'imbarazzo della scelta. Mancino titolare a centrocampo, insieme a Som e Delvecchio. La quarta maglia se la contendono Crimi, Obodo e Mandorlini. Squalificati nessuno. Diffidati Mandorlini, Rigione, Lupoli, Som. VERONA Ceccarelli sostituisce l'infortunato Moras. Piccolo acciacco per Albertazzi che sarà in campo. Squalificati Martinho. Diffidati Bacinovic e Cacciatore.
(andata 3-0) MODENA C'era anche Mihajlovic alla rifiniture di ieri e oggi seguirà dalla partita. Marcolin e il serbo sono stati compagni di squadra alla Lazio. Squalificati nessuno. Diffidati Dalla Bona, Gulan e Pagano. CITTADELLA Paolucci in mediana e Dumitru in ballottaggio con Di Roberto per una maglia in attacco. Squalificati nessuno. Diffidati Brighi, Coly, De Vito, Di Roberto e Schiavon.
PADOVA VICENZA
PRO VERCELLI LANCIANO
TERNANA SPEZIA
VARESE SASSUOLO
LIVORNO REGGINA
ore 18
PADOVA (4-3-3) 1 SILVESTRI 2 RISPOLI 13 LEGATI 6 TREVISAN 33 RENZETTI 4 DE FEUDIS 9 IORI 16 VIVIANI 11 CUTOLO 21 BABACAR 10 FARIAS All. COLOMBA
VICENZA (4-4-2) 44 BREMEC 3 BRIGHENTI 18 CAMISA 5 MILANOVIC 27 DI MATTEO 7 BELLAZZINI 35 CINELLI 21 CASTIGLIA 30 SEMIOLI 9 BOJINOV 19 MALONGA All. DAL CANTO
PRO VERCELLI (4-3-1-2) 1 VALENTINI 6 MODOLO 5 BORGHESE 4 RANELLUCCI 25 SCAGLIA 2 GENEVIER 26 APPELT 20 CRISTIANO 32 RAGATZU 13 GRECO 9 EUSEPI All. BRAGHIN
LANCIANO (4-3-3) 33 LEALI 27 ALMICI 2 AQUILANTI 26 SCROSTA 3 MAMMARELLA 22 DI CECCO 8 MINOTTI 10 VOLPE 5 PICCOLO 25 PLASMATI 19 FALCINELLI All. GAUTIERI
TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 13 FAZIO 23 BROSCO 2 FERRARO 20 DIANDA 8 CARCURO 5 MIGLIETTA 27 RAGUSA 3 VITALE 29 MANIERO 21 ALFAGEME All. TOSCANO
SPEZIA (3-4-1-2) 34 GUARNA 5 PASINI 29 GOIAN 14 SCHIAVI 18 PICCINI 17 PORCARI 8 BOVO 3 MARIO RUI 10 DI GENNARO 9 SANSOVINI 21 OKAKA All. CAGNI
VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 2 PUCINO 25 TROEST 19 REA 32 FRANCO 33 FERREIRA PINTO 5 DAMONTE 14 FILIPE 24 ZECCHIN 10 NETO PEREIRA 21 EBAGUA All. CASTORI
SASSUOLO (4-3-3) 1 POMINI 23 GAZZOLA 24 MARZORATI 26 TERRANOVA 3 LONGHI 6 BIANCHI 4 MAGNANELLI 7 MISSIROLI 25 BERARDI 8 PAVOLETTI 28 CATELLANI All. DI FRANCESCO
LIVORNO (3-4-1-2) 12 FIORILLO 4 BERNARDINI 27 EMERSON 5 DECARLI 6 SALVIATO 33 DUNCAN 16 GENTSOGLOU 3 GEMITI 28 SCHIATTARELLA 9 PAULINHO 8 DIONISI All. NICOLA
REGGINA (3-4-2-1) 22 BAIOCCO 2 ADEJO 21 DI BARI 4 BERGAMELLI 11 ANTONAZZO 14 HETEMAJ 17 BARILLA’ 29 RIZZATO 23 BOMBAGI 9 DI MICHELE 26 COMI All. DIONIGI
PANCHINA 30 Calderoni, 25 Dellafiore, 20 De Vitis, 29 Longato, 17 Jelenic, 18 Raimondi, 28 Bonazzoli
PANCHINA 1 Pinsoglio, 31 Laczko, 5 Martinelli, 24 Rigoni, 29 Padalino, 11 Tiribocchi, 10 Giacomelli
PANCHINA 12 Miranda, 23 Sini, 17 Scavone, 27 Rosso, 19 Germano, 7 Grossi, 11 Iemmello
PANCHINA 1 Aridità, 15 Rosania, 11 Marceta, 23 D’Aversa, 20 Paghera, 28 Falcone, 18 Ceccarelli
PANCHINA 1 Ambrosi, 35 Masi, 6 Di Deo, 18 Botta, 11 Sinigaglia, 9 Litteri, 33 Ceravolo
PANCHINA 1 Russo, 4 Lollo, 6 Albarracin, 7 Musacci, 13 Benedetti, 30 Antenucci, 35 Romagnoli
PANCHINA 22 Bastianoni, 13 Fiamozzi, 26 Lazaar, 29 Kone, 7 Oduamadi, 11 Scapuzzi, 27 Juan Antonio
PANCHINA 22 Pigliacelli, 20 Bianco, 11 Frascatore, 10 Troiano, 14 Masucci, 9 Boakye, 19 Troianiello
PANCHINA 33 Aldegani, 17 Ceccherini, 11 Lambrughi, 10 Luci, 21 Vacca, 15 Molinelli, 20 Dell'Agnello
PANCHINA 1 Facchin, 6 Lucioni, 8 Armellino, 27 D’Alessandro, 15 Giannattasio, 7 Sarno, 16 Gerardi
ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Del Giovane-Manna PREZZI da 15 a 50 euro TV Sky Calcio 6 HD e B Tv
ARBITRO Pairetto di Nichelino GUARDALINEE Iori-Avellano PREZZI da 12 a 70 euro TV Sky Calcio 11 e B Tv
ARBITRO Castrignanò di Brindisi GUARDALINEE Alassio-Bolano PREZZI da 7 a 35 euro TV Sky Calcio 8 HD e B Tv
ARBITRO Baracani di Firenze GUARDALINEE Bagnoli-Fiorito PREZZI da 1 a 45 euro TV Sky Calcio 5 HD e B Tv
ARBITRO Merchiori di Ferrara GUARDALINEE Melloni-Valeriani PREZZI da 12 a 85 euro TV Sky Calcio 3 HD, Premium Calcio e B Tv
(andata 2-0) PADOVA Dubbio in mediana, con Viviani in vantaggio su De Vitis. Bonazzoli possibile sorpresa in attacco. Out ancora Piccinni e Vantaggiato. Squalificati nessuno. Diffidati Zè Eduardo, De Vitis, Viviani, Farias. VICENZA In difesa Di Matteo o Laczko mentre a centrocampo ritorno dal primo minuto di Cinelli, Squalificati Ciaramitaro. Diffidati Pinsoglio,Martinelli, Pisano.
(andata 1-1) PRO VERCELLI In attacco potrebbe debuttare la coppia inedita Greco-Eusepi con Ragatzu trequartista. Squalificati Erpen. Diffidati Abbate, De Silvestro, Eusepi e Fabiano. LANCIANO Falcone e Falcinelli si contendono la maglia di esterno. In difesa confermata la coppia Aquilanti-Scrosta. Squalificati Vastola, Fofana. Diffidati Leali, Casadei, Mammarella.
(andata 1-1) TERNANA Brosco al centro della difesa con Fazio e Ferraro ai lati. In attacco Maniero con Alfageme. Squalificati Lauro. Diffidati Botta, Litteri, Ciofani, Brosco, Ragusa, Vitale, Alfageme. SPEZIA Out per infortunio Madonna, Garofalo e Pichlmann. In difesa rientro di Goian. Squalificati nessuno. Diffidati Benedetti, Bovo, Di Gennaro, Lollo, Madonna, Mario Rui, Sansovini.
(andata 0-4) VARESE Castori potrebbe sorprendere preferendo, a Juan Antonio e Scapuzzi, Neto Pereira che è stato fermo quasi un mese. Squalificati Corti, Martinetti. Diffidati Bressan, Pucino, Zecchin. SASSUOLO Rientrano Terranova e Bianchi. Berardi sulla destra, al centro Boakye e Pavoletti. Squalificati nessuno. Diffidati Berardi, Bianchi, Catellani, Terranova, Troianiello e Troiano.
(andata 3-1) LIVORNO Si ferma Mazzoni, problema ad un flessore, e Bigazzi, influenza mentre ha recuperato Luci. Squalificati Cellerino, Belingheri. Diffidati Salviato, Dionisi, Gemiti, Lambrughi, Schiattarella, Gentsoglou, Mazzoni. REGGINA Ballottaggio in attacco tra Bombagi e il ripescato Sarno, col primo favorito. Squalificati nessuno. Diffidati Adejo, Armellino, Freddi, Lucioni.
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMA DIVISIONE LA PARTITA A PORTE CHIUSE
Un derby in esilio Paganese-Nocerina e la folle rivalità Senza tifosi a Pisa, a 580 chilometri da casa «E’ la sconfitta delle istituzioni e del calcio» GAETANO IMPARATO
State calmi se potete. Perché nocerini e paganesi sarebbero capaci di darsele di santa ragione, nella rotonda Santa Chiara sulla statale 18, nonostante il derby sia dirottato a Pisa, a porte chiuse (come Chieti all’andata). State calmi se potete perché il protocollo di intesa (e buoni propositi) fresco di firma fra Lega, Questura, Prefettura, Assocalciatori e presidenti dei club ha deciso: mai più la farsa che, nel 2013, due città confinanti debbano sfidarsi per sport (una festa) a 580 chilometri di distanza. Offesa Paganese-Nocerina (e vi-
ceversa) è l’unico derby italiano a porte chiuse e al «confino» non per scelta del giudice sportivo. Vista dalle altre angolature dello stivale fa pensare a una terra da Far West: «Una vergogna? Non direi - precisa Citarella, presidente nocerino -. La Lega ci ha inserito nello stesso girone, dopo anni, ma doveva adoperarsi perché si giocasse
L’esultanza di Francesco Scarpa, 32 anni, dopo i 2 gol dell’andata CAFARO
in sede, con pubblico. Andare a Chieti, a Pisa, non è la vergogna della nostra gente bensì la sconfitta di istituzioni e calcio. Si gioca Roma-Lazio, Milan-Inter poi è un problema la sfida da 4.000 spettatori? Barzelletta». In verità la voglia di provare c’era, ma le botte alla rotonda Santa Chiara dopo la Coppa Italia (porte chiuse a Nocera) con paganesi colpiti da Daspo
Si dividono mercato, ospedale e casello autostradale, ma si odiano da sempre
COMO-ALTO ADIGE
(0-0)
COMO Squalificati Ardito e Ambrosini, rientra Giampà, in difesa ballottaggio Schiavino-Marchi. ALTO ADIGE Vecchi conferma il 4-3-3, rientra Furlan, forse anche Maritato, al posto di Testardi. ARBITRO Martinelli di Roma.
CUNEO-TRITIUM
(0-0)
CUNEO Rossi deve fare a meno dei difensori Carretto e Ruggeri e dell’attaccante Torri. Ancora in forse Ferrario per problemi alla caviglia. In difesa dovrebbe esordire Loria. TRITIUM Squalificati Cusaro e Chinellato, infortunato Teoldi, recuperano Riva in difesa Riva e Corti a centrocampo. ARBITRO Piscopo di Imperia.
ENTELLA-FERALPI SALO’
(1-1)
ENTELLA Prina è squalificato, al suo posto in panchina ci sarà Spalla. Assenti il difensore Bianchi e il centrocampista Volpe. In difesa, a far coppia centrale con il brasiliano Cesar, il favorito per una maglia da titolare è Russo. A centrocampo Di Tacchio e Raggio Garibaldi si giocano la maglia di centrale. FERALPI SALO’ Indisponibili Malgrati e Pedrinelli. In difesa Caputo e Tantardini si contendendono il posto di esterno destro. Centrocampo rodato con Castagnetti, Berardocco e Fabris. In attacco Montini favorito su Miracoli. ARBITRO Petroni di Roma.
LECCE-LUMEZZANE
(1-2)
LECCE Oltre al collaudato 4-2-4, Toma sta valutando anche l’ipotesi del 4-3-3. Rientra De Rose. Chevanton ieri si è allenato a parte, mentre Petrachi prosegue il programma di recupero. LUMEZZANE Festa deve far fronte alle squalifiche contemporanee di Mandelli e Marcolini; quest’ultimo si è anche infortunato alla caviglia in allenamento. In difesa è pronto Zamparo, a centrocampo il ballottaggio è fra Ceppelini e Pintori. ARBITRO Rapuano di Rimini.
REGGIANA-CREMONESE
(0-0)
REGGIANA A due mesi esatti dalla sospensione per motivi disciplinari, ieri Parola si è riaggregato ai compagni. La società ha dovuto eseguire la sentenza del Collegio arbitrale che il presidente granata Alessandro Barilli ha definito «pericolosissimo precedente». Soltanto Gilioli (problemi al polpaccio destro) è out, Apolloni potrebbe rispolverare Viapiana dopo il lungo stop. Qualche chance anche per Mei, fuori dal 14 dicembre. Bonvissuto ieri si è fermato per fastidi alla schiena, non preoccupa. CREMONESE Squalificato Tedeschi, infortunato Martina Rini. Restano sempre fermi i malati cronici Alfonso,
SERIE D
Oggi si giocano nove anticipi Hyria Nola (G) penalizzata di un punto per mancati pagamenti a un calciatore. Si giocano alle 14.30 nove anticipi. Lunedì Chiavari-Verbano (inizio alle ore 16). GIRONE C Belluno-Pordenone: Guidi di Imola; GiorgioneSambonifacese: De Luca di Ercolano; Real VicenzaMontebelluna: Rognoni di Arco; Union Quinto-San Paolo (ore 15): Saggese di Rovereto; Virtus Vecomp-Sacilese: Diomaiuta di Albano Laziale. GIRONE G Lupa FrascatiCivitavecchia (ore 13, diretta Rai Sport 2): Meraviglia di Pistoia; Selargius-Porto Torres (ore 15): Bianchini di Cesena. GIRONE H Ctl Campania-Taranto (porte chiuse): Affatato di Domodossola; InternapoliBattipagliese: Cipriani di Empoli.
Colpa di Bonaparte E’ curioso ve-
dere come paganesi e nocerini vivano praticamente insieme dividendosi ospedale, lo stesso (storico) mercato ortofrutticolo, persino il casello autostradale. Si odiano amabilmente da sempre, Pagani fu frazione ampissima di Nocera «sottana» (oggi Inferiore), divisa da Nocera soprana (Superiore). Nel 1806, il fratello maggiore di Napoleone, Re di Napoli, li separò: «Speravamo si fosse giocato a Pagani - dice Trapani, presidente paganese - e anche Citarella, amico e collega, era d’accordo: la Prefettura non se l’è sentita, rinviando all’anno prossimo. Ennesima batosta per il club: spese in più di trasferte e impianto, più il mancato incasso. Sì è una vergogna, ma non delle tue tifoserie. Citarella ha detto che vince e va in B? Io parlo dopo» e sorride sornione. Occorreva un Regio decreto per gestire la Pasquetta sul Monte Albino, al confine: lunedì in albis ai paganesi, il martedì ai nocerini. I protagonisti? Arrabbiati, ma collaborativi: Auteri, sanguigno, delle partitissime incelofanate nel silenzio di stadi vuoti non sa che farsene. Bruno, regista della Nocerina invita a dare l’esempio: «Noi i primi a non aizzare gli animi. All’andata Scarpa, dopo il gol, mostrò la maglia del Savoia, squadra della sua città e rivale nocerina. Da evitare». Scarpa? Ammette l’addebito: «Non lo rifarei, anche perché sono diffidato e sarei squalificato».
4
I NUMERI
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gli anni in cui PaganeseNocerina non si disputa in sede e a porte aperte. L’ultima fu il 23 febbraio 1992, torneo di Eccellenza, e finì 1-0 per i padroni di casa L’anno dopo, in D, si giocò Nocerina-Paganese a Nocera il 3 ottobre 1993 (1-0). Il ritorno la Paganese giocò a Portici perché non aveva lo stadio disponibile.
4
le partite della Paganese senza successo (l’ultimo contro l’Avellino, 4-1, il 21 gennaio).
2
le vittorie della Nocerina su 10 trasferte (a Catanzaro e Andria), poi 5 pareggi e 3 sconfitte.
IL CASO DOPO LO SFOGO DI VECCHI
L’Alto Adige vola ma ci sono i tifosi da conquistare La squadra gioca a Bolzano, in casa non ha mai perso eppure la gente mugugna FRANCESCO BERTAGNOLLI BOLZANO
«Quando vinciamo stanno tutti zitti, quando giochiamo meno bene del solito fischiano. Dal pubblico pretendo di più». Le parole di Stefano Vecchi spiegano bene la crepa apertasi fra il tecnico dell’Alto Adige e il pubblico del Druso subito dopo la vittoria, in extremis, contro il Treviso che ha lanciato i biancorossi all’inseguimento di Trapani e Lecce. Una piccola polemica su una tifoseria da sempre fredda nei confronti di una società nata a Bressanone, a 40 chilometri da Bolzano, e trasferitasi fra mille difficoltà nel capoluogo dopo la promozione, ormai più di 10 anni fa, nell’allora C2. Difficile prendere il posto nei cuori degli appassionati di lingua italiana di un Bolzano che ha fatto la storia del calcio in Alto Adige e che nel frattempo è caduto in disgrazia (milita in Eccellenza). Più difficile spiegare l’ancora esiguo riscontro in quelli di lingua tedesca nonostante la società abbia una proprietà e una presidenza provenienti da quel nucleo. Nonostante tutto, il Druso può contare su una media di oltre mille paganti per gara e resta inespugnabile: 8 vittorie e 3 pareggi in 11 incontri, 27 punti che hanno posto le basi per l’exploit, un miracolo se si pensa agli obiettivi di salvezza dell’estate. Un’imbattibilità che è ancora più lunga se si tiene conto anche della scorsa stagione: l’ultima sconfitta in casa risale infatti a gennaio 2012. Un record che verrà messo a dura prova da aprile in poi quando arriveranno Trapani, Entella e Lecce. Se il Druso reggerà anche queste bordate, la Serie B potrebbe non essere più un sogno.
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GIRONE A DOMANI LA 26a GIORNATA (ore 14.30). RIPOSA L’ALBINOLEFFE
Trapani in diretta tv con il Portogruaro Lecce con il 4-3-3?
ad aggredire le forze dell’ordine, fece saltare la tregua in campionato. «Il protocollo? Ben venga - aggiunge Citarella -: si sensibilizzeranno giovani, città, tifoserie, ma noi andremo in B quindi il problema non si porrà per molti tornei».
GIRONE B DOMANI LA 23a GIORNATA (ore 14.30). IL LATINA PERDE I PEZZI
Sambugaro e Minelli. Rientra dalla squalifica Sales, potrebbe tornare in campo il centrocampista Fietta. ARBITRO Pezzuto di Lecce.
TRAPANI-PORTOGRUARO
(1-1)
TRAPANI Boscaglia ha il problema della sostituzione del terzino Rizzi squalificato. Al suo posto la scelta cadrà molto probabilmente su Daì. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione di Lecce. Ancora infortunati l’attaccante Romeo e il portiere Morello. PORTOGRUARO In difesa rientra il centrale Patacchiola che farà coppia con Moracci. Squalificato Herzan, al suo posto Sampietro. Coppia Altinier-Corazza confermata in attacco. Diretta su Sportitalia 1. ARBITRO Tardino di Milano.
TREVISO-PAVIA
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(0-2)
TREVISO Nonostante il grave errore commesso contro l’Alto Adige, Ruotolo sembra intenzionato a riconfermare il giovane portiere Tonozzi. Assenti, per squalifica, Fortunato e Zammuto. In attacco la coppia Tarantino e Strizzolo mentre i dubbi arrivano dal centrocampo anche se Burato, Spinosa, Piccioni e Rosaia sembrano i favoriti PAVIA Assente per squalifica D’Orsi, ma rientra dal primo minuto Fasano. Lussardi, Redaelli e Monticone in lizza per una maglia da titolare. Dovrebbe essere confermato nella formazione base Meregalli. Il tecnico Roselli potrebbe tornare al 5-3-2. ARBITRO Lacagnina di Caltanissette.
IL POSTICIPO Carpi-San Marino. Il turno sarà completato lunedì con il posticipo Carpi-San Marino (andata 3-0): arbitrerà Verdenelli di Foligno. Questa settimana riposa l’AlbinoLeffe.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Trapani* p. 45; Lecce 44; Alto Adige*˚ 40; Entella 36; San Marino*˚ e Carpi 35; Lumezzane e Feralpi Salò* 34; Pavia 33; Cremonese (-1) 30; AlbinoLeffe˚ (-6) 29; Portogruaro*˚ (-1) 27; Como* (-1) e Cuneo˚ 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10. (* ha riposato, ˚ una da recuperare). PROSSIMO TURNO Domenica 17 marzo, ore 14.30: Alto Adige-Reggiana (2-2); Cremonese-Como (lunedì 18, ore 20.45; 0-0); Feralpi Salò-AlbinoLeffe (1-1); Lumezzane-Entella (1-1); Pavia-Cuneo (0-2); Portogruaro-Lecce (1-2); San Marino-Treviso (3-1); Tritium-Trapani (0-2).
Barraco e Milani k.o. Viareggio, influenza per mezza squadra AVELLINO-VIAREGGIO
(1-1)
AVELLINO Squalificati Arini e Millesi, sempre out il portiere Fumagalli. Rastelli è intenzionato a proporre il 4-4-2 con Catania e Bariti esterni di centrocampo. In attacco ballottaggio Biancolino-Zigoni. VIAREGGIO L’influenza ha colpito mezza squadra. Cuoghi ha molti dubbi per la difesa dove Trocar (frattura al setto nasale) è in dubbio. In preallarme Tomas, De Bode e Crescenzi. Ballottaggio Calamai- Sandrini e Benedetti-Maghaghi. Squalificato De Vena, infortunati Lamorte, Veronese e Gerevini. ARBITRO Illuzzi di Molfetta.
BARLETTA-FROSINONE
(1-3)
BARLETTA Prima gara di Orlandi sulla panchina dei pugliesi. Probabile un nuovo 3-5-2 con il recupero di Simoncelli e Mazzarani. Squalificato La Mantia, possibile esordio del giovane attaccante Cicerelli. In difesa è pronto Di Bella. FROSINONE Due le novità: Vaccarecci e Biasi al posto degli squalificati Zappino e Ficagna. Assenti per infortunio Guidi e Bertoncini. Da ieri pomeriggio ciociari in Puglia. ARBITRO Chiffi di Padova.
BENEVENTO-SORRENTO
(1-1)
BENEVENTO Forti dubbi per Siniscalchi (guai agli adduttori). Dopo l’operazione alla caviglia s’è rivisto Pedrelli. SORRENTO Rientrano Di Nunzio in difesa e Alessio Esposito a centrocampo. Assenti Salvi (squalificato), Rossi e Arcuri (infortunati), in dubbio Ciampi. ARBITRO Pelagatti di Arezzo.
CARRARESE-PERUGIA
(0-3)
CARRARESE Iaconi si affida a Makinwa che farà coppia con Mancuso. In porta Cicioni, in mediana rientra Pestrin a fianco di Corrent. Ballottaggio Tognoni- Partipilo per la seconda maglia da under. PERUGIA Camplone dovrà rinunciare ancora a Cangi, Anania e Massoni,
mentre potrebbe farcela Cacioli, in ballottaggio con Giani. Giocherà a destra Russo, tornerà Moscati, al fianco di Esposito e Nicco. Clemente è tornato a lavorare con i compagni. Rantier è reduce dall’influenza. ARBITRO Greco di Lecce.
CATANZARO-PISA
(1-4)
CATANZARO Squalificato Conti, infortunato Borghetti. Probabile spostamento di Catacchini in difesa, sicuro il rientro di Fiore sulla fascia destra. Tra i pali rientra Pisseri. PISA Mingazzini si è allenato a parte tutta la settimana, ma oggi partirà con la squadra. Se non ce la dovesse fare dentro Pedrelli, con Benedetti
MAGLIA CON INSULTO
Video smentisce la difesa di Zappino LATINA (v.abb.) Un video messo su Youtube smentisce la versione fornita da Massimo Zappino, portiere del Frosinone, in merito alla maglia con insulto mostrata al termine del derby («Pontino bastardo»). Zappino era intervenuto lunedì al telefono in una trasmissione tv per scusarsi e per giustificarsi, dicendo di non avere notato la scritta quando durante i festeggiamenti un tifoso gli aveva passato la maglietta. In realtà, dal video si vede Zappino già squalificato per 4 giornate che dopo il fischio finale va verso il centrocampo, si toglie la divisa gialla e sotto - già indossata compare la maglietta incriminata, che quindi può essere stata messa soltanto negli spogliatoi, ben prima della fine della partita. C’è quindi altro materiale per il Procuratore federale Palazzi.
spostato in mediana. In attacco torna Perez. ARBITRO Saia di Palermo.
GUBBIO-PRATO
(1-0)
GUBBIO Manzoni, Nappello e Pambianchi si allenano a parte, Sandreani non è al massimo dopo l’influenza e Di Piazza è fermo per un problema muscolare. Sottil pensa di riconfermare il 5-3-2, stavolta con Caccavallo e Galabinov di punta. PRATO Silva Reis: non ce la fa: Disabato trequartista con Cavagna centrale di metà campo fra Corvesi e Casini. Difesa a 4 con Saitta- Beduschi in ballottaggio per il ruolo di esterno destro. ARBITRO Mainardi di Bergamo.
LATINA-ANDRIA
(1-0)
LATINA Oltre agli squalificati De Giosa, Cejas e Burrai, non sono della partita Milani, per un colpo all’occhio, e Barraco, fermato da una sublussazione alla spalla. Rientra Schetter, in difesa c’è spazio per Agius e Cafiero. Pecchia potrebbe passare al 4-4-2. ANDRIA Squalificati Cosco e il suo vice Gioffrè, in panchina andrà il preparatore dei portieri Degli Schiavi. Sy fermato dal giudice sportivo, al suo posto potrebbe giocare Maccan. ARBITRO Lanza di Nichelino.
PAGANESE-NOCERINA
(4-1)
(a Pisa, a porte chiuse) PAGANESE Agresta e Neglia infortunati, Ciarcià squalificato, difficile il recupero di Fernandez. Scarpa e Caturano, invece, potrebbero essere disponibili. Rientra Pepe. NOCERINA Auteri (squalificato) ritrova Corapi e Chiosa, ma perde, Garufo, Probabile prima convocazione per Diagouraga. Diretta su Raitre per la zona dell’Agro sarnese nocerino. ARBITRO Bietolini di Firenze.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Latina* (-1) p. 43; Avellino 42; Nocerina e Perugia (-1) 37; Frosinone (-1) e Pisa 34; Benevento 33; Prato 30; Viareggio e Catanzaro 29; Gubbio 28; Paganese* 27; Andria (-2) 23; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (*una gara in meno). PROSSIMO TURNO Domenica 17 marzo, ore 14.30: Andria-Barletta (1-0); Carrarese-Paganese (0-2); Frosinone-Catanzaro (3-0); Nocerina-Pisa (1-1); Perugia-Latina (1-3); Prato-Benevento (2-1); Sorrento-Avellino (0-3); Viareggio-Gubbio (1-2).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MOTORI L’INTERVENTO INAUGURATA A MARANELLO UNA MOSTRA SULLE SUPERCAR
ELETTRICHE
Montezemolo: «Podio per partire bene»
C’è anche Roma nella Formula E Il via nel 2014
ALESSANDRO STEFANINI MARANELLO (Modena)
Ispirarsi alla propria storia, per provare ad immaginare il futuro: è il tema della mostra inaugurata ieri al Museo di Maranello dal presidente Luca Montezemolo intitolata «Ferrari Supercar, tecnica, design e mito» una carrellata sulle supercar del Cavallino per raccontare an-
che LaFerrari, appena presentata a Ginevra. Aperta fino al 30 Settembre, tutti i giorni dalle 9.30 alle 18 e dall’1 maggio fino alle 19. I biglietti possono essere prenotati on-line sul sito www.museoferrari.com. Speranze Montezemolo poi parlato di F.1: «Spero e penso che possa essere realistico, in questa prima gara, puntare al podio. Sarebbe già una partenza importante visto che negli ulti-
mi anni abbiamo sempre sofferto all’inizio del Mondiale. Per lunedì ho convocato una riunione coi vertici del reparto corse. A differenza degli ultimi due anni, dove quando mettevamo la macchina in pista avevamo delle non corrispondenze, la F138 ha fatto quello che doveva fare. Avevo chiesto quest’inverno il massimo dell’impegno ed è stato fatto un buon lavoro, anche dal punto di vista organizzativo. Ho parlato con tecnici e pilo-
ti e sono soddisfatti». Il Consiglio Mondiale Fia riunitosi ieri a Parigi ha dato l’ok alla Formula E, campionato riservato ad auto elettriche che scatterà nel 2014 e si disputerà su circuiti cittadini. Al via 10 squadre con gare di 45’ e due pit stop con cambio di auto. Tra le 8 città nel calendario preliminare c’è anche Roma. Le altre sono Londra, Los Angeles, Miami, Pechino, Putrajaya, Buenos Aires e Rio de Janeiro.
Accordi Montezemolo ha esclu-
so un ritorno di Ross Brawn e snobbato l’argomento Patto della Concordia. «In questo momento ho ben altro a cui pensare. Abbiamo sponsor da tutto il mondo e in questo fine settimana i nostri clienti sono in pista ad Abu Dhabi. Auspico che entro l’Australia si possa avere un accordo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
La Mercedes anticipa i tempi Hamilton si veste da outsider Il 2013 doveva essere di transizione verso l’era turbo ma la W04 ha stupito per prestazioni e robustezza. E Brawn ammette: «I test meglio del previsto» ne? Difficile dirlo perché le basse temperature, riscontrate nei test invernali, hanno costretto un po’ tutti a fare i conti con il graining (la formazione di riccioli di gomma sul battistrada) cosa che ha mascherato ogni eventuale problema di eccessivo consumo dei pneumatici. E quello di mangia gomme era il neo più grande del team negli anni scorsi. «In effetti è difficile dare una risposta — conferma Brawn — ma la sensazione è che affrontiamo la stagione più attrezzati sotto questo punto di vista grazie anche alla molta attenzione che abbiamo messo nella distribuzione dei pesi». Più in generale l’ex d.t. Ferrari ammette che «i test invernali sono andati meglio di quello che avevamo previsto, ora si tratta di tradurre quanto di buono fatto durante l’inverno in gara».
ANDREA CREMONESI
La partenza è stata a fari spenti. Malgrado l’ingaggio di Lewis Hamilton, la mezza rivoluzione al timone del team con l’uscita di scena di Norbert Haug e l’ingresso nel pacchetto azionario di Toto Wolff (già azionista della Williams) e di Niki Lauda. Troppe le delusioni rimediate negli ultimi tre anni, da quando Mercedes ha comprato la BrawnGP per lasciarsi andare a proclami. E così, quando ai primi di febbraio, a Jerez sono stati tolti i veli alla W04, Ross Brawn si era affannato a parlare di stagione di transizione, da trascorrere cercando di irrobustire un palmares fatto di una sola vittoria (Cina 2012 con Rosberg), 5 podi e due pole e di permettere al campione del mondo 2008 di integrarsi. Il tutto in vista del 2014, della nuova era turbo che nei piani tedeschi dovrebbe costituire il riscatto con una integrazione spinta di motore e telaio. Ragion per cui ad esempio McLaren sta pensando a risposarsi con Honda o addirittura a comprarsi la Cosworth. Partenza I primi due giorni di
test sembravano confermare l’atteggiamento prudente: Rosberg appiedato dopo appena 14 giri per un guasto al cablaggio elettrico, Hamilton volato fuori pista dopo 15 tornate per un guasto all’impianto frenan-
la curiosità
ILARIA MORANI
La F.1 si avvicina di un passo agli occhi degli spettatori. A una settimana dall’inizio del Mondiale che partirà dall’Albert Park di Melbourne, Sky, che quest’anno si è aggiudicata le dirette tv in esclusiva di tutte le gare, aggiunge un tassello alla già sperimentata tecnologia dello schermo a mosaico interattivo. Le F.1 non saranno solo riprese dalle telecamere ma compariranno anche all’interno dello studio televisivo attraverso una trovata chiamata «realtà aumentata». Realtà virtuale A metà tra il vi-
Target Obiettivi in Australia?
Lewis Hamilton, 28 anni, sulla Mercedes W04 negli ultimi test a Montmelò. Nico Rosberg ha regalato al team l’unico successo, in Cina nel 2012 COLOMBO
te. Premesse da brivido. E invece... Invece da allora in poi le frecce d’argento sono diventate sempre più robuste e veloci al punto di chiudere le tre sessioni invernali con un sacco di chilometri (seconda dietro solo alla Sauber) e ottenendo strepitose prestazioni proprio nelle giornate conclusive a Montemelò: prima con Hamilton (1’20"558) e poi con Rosberg, sceso addirittura a 1’20"130. Prestazioni ottenute
Domande Dunque la Mercedes
«Mi andrebbe bene portare a casa dei punti. In generale dobbiamo fare meglio del 2012 dove eravamo competitivi a inizio anno e poi non siamo stati capaci di proseguire lo sviluppo». E se la W04 dovesse andare bene, un piccolo merito sarebbe... italiano. Perché la Mercedes, come già la Ferrari, ha deciso di separare la responsabilità dei progetti 2013 e 2014 e quello di quest’anno è stato affidato ad Aldo Costa.
possibile outsider a Melbour-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
indubbiamente con una limitata quantità di benzina a bordo e con gomme nuove e soffici ma che hanno allarmato la concorrenza. Tanto che qualcuno, che stava girando in quei giorni, ha fatto due calcoli, ammettendo poi che, se pure avesse scaricato il serbatoio, comunque non sarebbe riuscito ad andare sotto a quel limite.
Le F.1 diventano virtuali e invadono lo studio di Sky deogioco e il cartone animato, con questa nuova tecnologia le monoposto saranno riprodotte in 3D davanti ai conduttori che potranno così approfondire gli aspetti tecnici delle vetture. Basterà un clic dal tablet del giornalista e la Ferrari di Alonso si materializzerà: si potrà girare, sezionare, analizzare nel dettaglio la vettura per scoprire i segreti delle nuove mescole e le ultime trovate in fatto di aerodinamica. Analisi S’inizia venerdì con le
prove libere australiane; quindi, a seguire, sabato 16 con le qualifiche e domenica 17 con la gara. «Vogliamo fare sentire al telespettatore anche il respi-
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TUTTI I KM PERCORSI
Ecco il totale dei chilometri percorsi dalle scuderie nelle tre sessioni di test invernali
S 1. Sauber 5.308 km 2. Mercedes 5.224 3. Ferrari 4.913 4. McLaren 4.785 5. Red Bull 4.603 6. Caterham 4.508 7. Toro Rosso 4.500 8. Force India 4.477 9. Marussia 3.664 10. Lotus 3.524 11. Williams 3.092
Dhabi). Le rimanenti 9, sempre in diretta su Sky, saranno visibili anche sulla Rai, a partire dalla gara del 14 aprile in Cina (la tv di Stato trasmetterà le altre in differita). Canali Il mosaico interattivo,
ro dei piloti» spiegano da Sky. Respiri, retroscena, conferenze stampa, interviste. Ma anche sentimento, polvere, odore di asfalto bagnato. Sul canale Sky Sport F1 HD si potranno seguire in esclusiva 10 gare sulle 19 del Mondiale (Australia, Malesia, Bahrain, Monaco, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Sud Corea, India e Abu
Riprodotta in 3D, la monoposto sarà sezionata per approfondire gli aspetti tecnici
già protagonista delle passate Olimpiadi londinesi, torna e si rinnova. Solito tasto verde e via con la scelta: dalle dirette, alle immagini esclusive all’interno dei box e ai pit stop, un live timing sempre aggiornato oltre al race tracker, la mappa del circuito che permetterà di sapere in ogni momento la posizione della monoposto. E poi l’interazione con chi sta a casa, con una sezione collegata ai social network. Infine i commentatori speciali: gli ex piloti Jacques Villeneuve e Marc Gené che si inseriranno nelle oltre 30 ore live e 1.000 di diretta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lutto Morta la moglie di Frank Williams Lutto in casa Williams. Si è spenta ieri a Grove, Lady Virginia Williams, moglie di Frank. Malata di cancro da due anni e mezzo, aveva 66 anni. I due si erano sposati nel 1974 e avevano avuto tre figli, Claire, Jonathan e Jaime. Nel 1991 aveva anche scritto un libro, «A different kind of life», in cui raccontava la vita con Frank dopo l’incidente che lo aveva costretto, nel 1986, sulla sedia a rotelle. Sopra in una foto (COLOMBO) del 2012 con Ecclestone e il marito in occasione del festeggiamento del 70o compleanno di Frank.
Taccuino CALENDARIO SUPERBIKE
Entra la Turchia (p.g.) La Fim ha finalmente uf ficializzato il calendario del Mondia le Superbike 2013. I round restano 15, il primo già disputato in Australia: in sostituzione di Brno (R.Ceca) en tra la Turchia. Ecco date e circuiti: 14 aprile Aragon (Spagna); 28 aprile Assen (Olanda); 12 maggio Monza (Italia); 26 maggio Donington (Euro pa); 9 giugno Portimao (Portogallo); 30 giugno Imola (Italia); 21 luglio Mo sca (Russia); 4 agosto Silverstone (GB); 1 settembre Nürburgring (Ger mania); 15 settembre Istanbul (Tur chia); 29 settembre Laguna Seca (Usa); 6 ottobre Magny Cours (Fran cia); 20 ottobre Jerez (Spagna); 17 novembre Buddh (India).
RALLY DEL MESSICO
Comanda Ogier Il francese Sebastien Ogier (Volkswagen), leader iridato, è in te sta al Rally del Messico dopo l’otta va prova speciale. Comanda con 24" su Ostberg (Ford) e 29"4 su Hir vonen (Citroën). CROSS (m.z.) Il Mondiale cross di sputa in Thailandia la seconda tappa del 2013. Oggi le qualifiche, domani le gare. Cairoli è 2o nella classifica iridata Mx1, a 2 punti dal leader De salle.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
CICLISMO 48ª TIRRENO-ADRIATICO VITTORIA NUMERO 43 A sinistra, la volata: Cavendish, 27, è il primo da sinistra. Al suo fianco c’è Sagan, 23, che poi esulta: per lo slovacco è la 43ª vittoria in carriera, la seconda alla TirrenoAdriatico dopo la tappa di Chieti nel 2012 BIONDI/BETTINI
E’ lui il nuovo re Sagan castiga anche «Cav» E ora lo spettacolo in salita Terza tappa Lo slovacco batte per la prima volta Cavendish in volata e si candida per la Sanremo. Oggi a Prati di Tivo sarà battaglia tra i big DAL NOSTRO INVIATO
LUCA GIALANELLA NARNI SCALO (Terni)
Tra otto giorni dovrà rifarla, questa volata, ma nelle gambe avrà 108 chilometri in più. Guarda caso la distanza che c’è dalla salita delle Manie al traguardo di Sanremo: con tutte le difficoltà della Classicissima come i Capi, la Cipressa e il Poggio. E allora sì che sarà l’esame di maturità per chi non ha mai dato segnali di questa forza straripante oltre i 220-230 chilometri. Peter Sagan è un fenomeno. Ha 23 anni e ieri si è segnato sulla bici anche la tacca di Mark Cavendish, l’uomo più veloce del mondo. Sotto l’acqua di Narni, l’inglese non si è neppure alzato sui pedali, non ha potuto uscire dalla scia dello slovacco della Cannondale che ai 100 metri ha passato nettamente Greipel. Ha dovuto accettare la sconfitta senza poter contrastarlo. Peggio, è stato battuto da un non-velocista. «Sagan non è uno sprinter! », si è affrettato a dire «Cav», maglia azzurra di leader: un modo per esorcizzare il rivale e allontanare un’ombra scurissima sulle sue ambizioni. Per poi riconoscere: «E’ unico nella sua generazione».
Che Caruso Sagan ha vinto sul terreno preferito di «Cannonball», dopo un’altra giornata tiratissima. Sulla carta per velocisti, sì, ma con una salitella di 3 km, Madonna Scoperta, a 19 km dall’arrivo, che Damiano Caruso ha trasformato in un campo di battaglia. Non a caso, Contador e Nibali si sono visti nelle prime posizioni, per la pioggia e per non rischiare in discesa. «E’ la prima volta che batto Cavendish, sono molto felice»: Sagan non ha aspettato un secondo per far conoscere la sua gioia. Come quando Paolo Bettini si tolse il lusso di battere in volata Cipollini nel Giro di Lucca 2002, casa del grande velocista. Piccole punzecchiature che
CAVENDISH PER LE DONNE «Il tempo di finire la violenza contro le donne è adesso»: c’era anche il leader della Tirreno-Adriatico, Mark Cavendish ieri mattina, 8 marzo, dietro allo striscione mostrato per la festa della donna. Poi tutti i corridori hanno portato una mimosa sul manubrio. LAPRESSE
fanno morale. E Sagan li ha battuti tutti: da Purito Rodriguez a Gilbert, poi Goss, Boasson Hagen, Cancellara. «Mi sono anche toccato spalla contro spalla con Mark — riprende Sagan — per prendere la ruota di Greipel. Ma non è successo niente. Adesso proverò a "rubare" una grande classica: se non la Sanremo, sarà la Gand-Wevelgem, se no il Fiandre o l’Amstel. Io e Moser siamo una coppia forte, ci aiutiamo a vicenda, questa è la nostra forza di squadra».
chia. Dice: «Con la pioggia, la salita finale e la durezza, questa tappa vale come energie quei 100 km in più, cioè la Sanremo. Un test vero. E un fondista come Peter riesce ancora a esprimere 1400 watt di potenza dopo 300 km, mentre i velocisti hanno picchi più alti ma perdono di più alla distanza. Nel mini-ritiro dopo l’Oman abbiamo simulato la Sanremo, con uscite di 6-7 ore ore in tre giorni, e wattaggio medio simile alla Classicissima».
Da Festival Paolo Slongo, l’alle-
Per Moreno Oggi intanto si sale.
natore della Cannondale, ha accolto Sagan come un figlio quando Peter, biker ragazzino, arrivò in Veneto dalla Slovac-
Prati di Tivo, sul Gran Sasso, unico arrivo in salita: 14,5 km con pendenza media del 7%. Qui Nibali si impose nel 2012 e
conquistò la maglia. Contador, Froome, il siciliano, Evans, Rodriguez: sarà battaglia. «Io sono pronto ad aiutare Moreno, so che vuole provare a dare tutto per fare classifica», spiega Sagan. Già, Moser. L’altro perno di questa coppia di fenomeni. Ancora Slongo: «In ritiro sul Teide (Canarie, ndr), con Moreno abbiamo fatto anche 50-60 km al giorno di salita, con 25-30 km nel finale. Sette ore di allenamento, a potenza di gara, con 4500 metri di dislivello. La condizione ce l’ha, e anche il morale. No, non mi stupirei di vederlo con i migliori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 9 MARZO 2013
Contador scalpita A Però Nibali non vuole abdicare IL BORSINO
Il siciliano vinse nel 2012, lo spagnolo sembra in forma, come Froome. Outsider: occhio a Moser
L’altimetria della quarta tappa, Narni-Prati di Tivo: la salita finale misura 14,5 km con pendenza media del 7% e punte al 12%
differenza». E il fuoriclasse spagnolo vuole davvero far saltare il banco. Di più, questa corsa è il suo grande obiettivo della prima parte della stagione.
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI NARNI SCALO (Terni)
Contador, Nibali, Evans, Rodriguez, Froome: è la prima e unica sfida-verità dell’anno, visto che loro cinque non saranno mai più insieme nella stessa corsa. In salita si è conclusa una tappa del Tour de San Luis, una in Oman (dove c’era anche Wiggins) e anche ieri alla Parigi-Nizza il traguardo era all’insù. Ma oggi la Tirreno-Adriatico propone qualcosa di diverso. Prima di tutto per la qualità dei protagonisti, i migliori al mondo nelle corse a tappe, considerando che manca solo Wiggins. Poi per il tipo di salita. Il traguardo è infatti in quota, ai 1450 metri di Parti di Tivo. Qui, sul Gran Sasso, non si può barare: sono 14,5 km con 1.025 metri di dislivello (3.000 quelli complessivi della tappa). Impegnativi. Cerchiamo quindi di capire quali sono i valori in campo. Nibali Lo scorso anno il siciliano arrivò
solo. Se oggi è in corsa con il numero 1, lo deve proprio a questa vittoria che lo lanciò verso il trionfo finale. Nibali, però, almeno così dichiara, non è nelle condizioni dello scorso anno. Questione di preparazione. Nel 2012 puntava forte sul Tour, quest’anno ha un obiettivo unico e chiaro in testa: Giro d’Italia. Per forza, quindi, la preparazione (almeno come intensità) non può essere la stessa. Ma Vincenzo ha cuore, è un lottatore generoso. Poi, con questi rivali, è una questione d’orgoglio. Sicuri, oggi pochi calcoli: si batterà come un leone per cercare il suo primo successo stagionale. Contador Tra i big è quello messo peggio
in classifica. Colpa della cronosquadre iniziale. In compenso — s’è capito anche ieri nel finale — pare essere quello con una migliore condizione. Alla vigilia è stato chiaro: «A Prati di Tivo per vincere la Tirreno devo provare a fare la
la guida: oggi diretta RaiSport2 dalle 15 a 30"; 25. Impey (Saf) a 33"; 27. Cataldo a 34"; 31. Froome (Gb); 34. Contador (Spa) a 38"; 39. Cunego a 44"; 44. Cancellara (Svi); 53. Rodriguez (Spa) a 53"; 79. S. Sanchez (Spa) a 1’15"; 99. Pozzato a 2’37"; 138. A. Schleck (Lus) a 6’36".
Visconti e Capecchi migliori italiani in classifica ARRIVO: 1. Peter SAGAN (Slk, Cannondale) 190 km in 5.15’12", media 36,167, abbuono 10"; 2. Mark Cavendish (Gb, Omega-Quick Step), abb. 6"; 3. André Greipel (Ger, Lotto-Belisol), abb. 4"; 4. Ciolek (Ger); 5. Goss (Aus); 6. Cimolai; 7. Farrar (Usa); 8. Hushovd (Nor); 9. Belletti; 10. Geschke (Ger); 11. Marcato; 13. Pietropolli; 16. Gatto; 25. Evans (Aus); 26. Nibali; 33. Cunego; 35. Nocentini; 36. Contador (Spa); 40. Froome (Gb); 73. Moser; 80. Rodriguez (Spa); 104. Pozzato a 1’53"; 114. Garzelli; 123. Bennati; 135. A. Schleck (Lus) a 5’; 158. Chicchi a 8’53"; 167. Degenkolb (Ger). Partiti 174, non partito Tankink (Ola). Ritirati Stortoni e Nuyens (Bel). CLASSIFICA: 1. Mark CAVENDISH (Gb, Omega-Quick Step) 438,9 km in 11.23’08", media 38,540; 2. Michal Kwiatkowski (Pol, Omega-Quick Step) a 7"; 3. Niki Terpstra (Ola, Omega-Qui-
LE ALTRE MAGLIE Bianca (giovani): Kwiatkowski (Pol); verde (montagna): Benedetti; rossa (a punti): Cavendish (Gb).
Andy Schleck, 138˚ a 6’36" SIROTTI ck Step); 4. Martin (Ger) a 9"; 5. Stybar (Cec); 6. Sagan (Slk) a 18"; 7. Dowsett (Gb) a 20"; 8. Visconti; 9. Intxausti (Spa); 10. Cobo (Spa); 11. Capecchi; 12. Castroviejo (Spa); 13. Goss (Aus) a 23"; 14. Hushovd (Nor) a 25"; 15. Schär (Svi); 16. Phinney (Usa); 17. Evans (Aus); 18. Caruso; 19. Moser a 28"; 20. Nibali a 29"; 21. Agnoli; 22. Brajkovic (Slo); 23. Tiralongo; 24. Amador (Cos)
OGGI: 4ª tappa, Narni-Prati di Tivo, 173 km. Ritrovo in Via Roma a Narni alle 9.40, il via alle 11.10. Tappa di montagna: dopo aver sfiorato L’Aquila, Gpm al Passo delle Capannelle (1.299 metri). La salita finale misura 14,5 km; dislivello 1.025 metri, pendenza media 7%, massima 12%. Arrivo previsto intorno alle 16.10. Abbuoni: 3", 2", 1" ai traguardi volanti; 10", 6", 4" all’arrivo. METEO: A Prati di Tivo previsto cielo sereno, temperatura di 6,5˚ (percepita 4˚), precipitazioni assenti, vento da sud-sud-ovest a 15 km/h con raffiche a 20. TV: Diretta RaiSport 2 dalle 15.
GDS
Evans Tra i big è il migliore in classifica.
Ed è la vera incognita della tappa. Saprà tornare ai suoi livelli, quelli che lo portarono a vincere il Tour 2011. Oppure, come è sembrato lo scorso anno, è già sulla strada del tramonto? Oggi il primo, seppur non definitivo, verdetto. Froome Chris c’è, eccome se c’è. La vittoria in Oman un mese fa non è casuale. Attento, concentrato, con uno sguardo più cattivo: il keniano bianco è sulle tracce di Wiggins 2012. Qualcuno sostiene che Sky potrebbe giocare una carta colombiana, uno tra Henao e Uran. Difficile, a meno che Froome trovi un’improbabile giornata negativa. Sono ottimi corridori, ma alternative. E oggi difficile che ci sia spazio per i secondi. Rodriguez Altro grosso punto interrogativo. In Argentina a fine gennaio andava a piedi, in Oman volava. Qui che cosa sarà in grado di fare? Più per la vittoria di tappa che per la generale, abbastanza compromessa dopo la brutta cronosquadre d’apertura. Intanto Purito è sereno e dice che gli sta arrivando un buonissimo momento di forma. Purosangue Tanti e forti. Vale la pena te-
nere gli occhi puntati su tre purosangue: Moser, Caruso e Capecchi. Per Moreno è la prima vera sfida in salita contro i grandi. Un test importantissimo a cui lui stesso tiene molto, ma non sa cosa aspettarsi: sicuro, sarà davanti. Stesso discorso, più o meno, per il suo compagno Caruso. Capecchi, invece, è quello tra tutti messo meglio in classifica (11˚ a 20"). A 26 anni è giunto il momento che anche l’ordine d’arrivo confermi che su Eros si può contare.
a Vincenzo Nibali (Astana) 20˚ a 29" «Sto bene. Rispetto allo scorso anno mi manca qualcosa, ma non mi preoccupo»
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Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) 34˚ a 38" «Tappa difficile e grandi avversari, ma mi aspetto che le mie gambe vadano bene»
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Cadel Evans (Bmc) 17˚ a 25" «Voglio capire se sono tornato ai livelli del 2011 quando vinsi. Credo di essere sulla buona strada»
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PARIGI-NIZZA 5a TAPPA
Porte: tappa e primato Scarponi c’è Ulissi è 5˚ Richie Porte viene da lontanissimo l’isola di Tasmania ed è anche dotato di senso dell’umorismo, se ha definito la Tasmania stessa «quel posto dove ci sono più canguri che mosche, e più mosche che persone». L’australiano di Sky, 28 anni, si era rivelato al Giro d’Italia 2010, vestendo la maglia rosa e chiudendo 7˚ (miglior giovane). Ieri ha fatto il classico colpo doppio sull’arrivo in salita della Parigi Nizza: successo per distacco e maglia di leader quando alla conclusione mancano la frazione mossa di oggi e la cronoscalata di domani al Col d’Eze. Tra gli italiani in evidenza il duo della Lampre Merida: Michele Scarponi, che ha tentato anche l’affondo ai meno 4,5 km, e Diego Ulissi, sempre con i primi e 5˚ al traguardo. Da segnalare che non era partito l’australiano Simon Gerrans, il re della Sanremo 2012, per problemi respiratori. ARRIVO: 1. Richie PORTE (Aus, Sky) 176 km in 4.50’54", media 37,225; 2. Menchov (Rus) a 26"; 3. Talansky (Usa) a 33"; 4. Van Garderen (Usa); 5. Ulissi; 10. Scarponi; 21. Gasparotto a 1’17"; 37. Basso a 3’05"; 47. Gilbert (Bel) a 7’12"; 83. Petacchi a 14’46". CLASSIFICA: 1. Richie PORTE (Aus, Sky); 2. Talansky (Usa) a 32"; 3. Westra (Ola) a 42"; 4. Peraud (Fra) a 49"; 5. Van Garderen (Usa) a 52"; 6. Chavanel (Fra) a 53"; 7. Spilak (Slo) a 53"; 8. Ulissi a 54"; 9. Scarponi. OGGI: 6ª tappa, Manosque Nizza, 220 km (RaiSport 2 dalle 16.30).
Gazzetta.it
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Chris Froome (Team Sky) 31˚ a 34" «In queste tappe con la pioggia importante era non avere guai. Sono in grado di fare un grande sforzo»
VIDEO ESCLUSIVI OGNI GIORNO LA TAPPA IN DIRETTA-TWITTER Sul sito rosa puoi seguire la corsa dei due mari «minuto per minuto», grazie alla diretta-twitter. Guarda i video esclusivi realizzati dai nostri inviati: la gioia di Sagan, l’attesa per la sfida a Prati Di Tivo, le interviste ai protagonisti. Infine, tutte le classifiche complete, approfondimenti e le foto più belle.
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Taccuino LA CLASSICA OLANDESE
Solo 2 team italiani all’Amstel Anche l’Amstel Gold Race (14 aprile) ha deciso le squadre invitate: Topsport Vlaanderen (Bel), Cre lan Euphony (Bel), Europcar (Fra), Iam (Svi), NetApp En dura (Ger). Dunque tra i 24 team solo due saranno italia ni: Lampre Merida e Cannondale, ammesse di diritto.
DONNE
Valsecchi ok a El Salvador Nuovo successo per la Be Pink in Centro Ameri ca. Dopo la vittoria di Noemi Cantele nella Vuelta El Salva dor, ecco Silvia Valsecchi: la trentenne lecchese si è infatti aggiudicata per distacco il Gran Premio El Salva dor. Noemi Cantele si è piazzata al quinto posto.
LUTTO
a Joaquin Rodriguez (Katusha) 53˚ a 53" «Sta arrivando un periodo di forma molto buono per me. Guardo a queste tappe con ottimismo»
Morto il papà dei fratelli Algeri È morto a 97 anni Luigi Algeri, papà di Pietro e Vittorio, i due ex professionisti bergamaschi che sono rimasti nel mondo del ciclismo: Pietro lavora con la Vittoria, Vittorio è d.s. della Orica. I funerali lunedì (ore 15) nella Chiesa di Torre de’ Roveri (Bg). A Pietro, Vittorio e famiglie le sincere condoglianze della Gazzetta.
JUNIORES
Domani corrono i nipoti di Bettini (d.vig.) Domani, nel 14˚ Trofeo degli Assi per junio res, a Settimello di Calenzano ((Fi), esordio per i nipoti del c.t. azzurro Paolo Bettini: Francesco Bettini, 17 anni, figlio di Sauro (fratello di Paolo) che in un incidente d’au to perse la vita nel 2006, e Andrea Montagnani, 17 anni, figlio della sorella Katia.
I dirigenti, lo staff ed i corridori del Team Orica GreenEDGE esprimono la loro più viva compartecipazione e si stringono attorno a Vittorio, Pietro, Edoardo, Lidia e Angela nel triste momento della perdita del loro papà
Luigi Algeri - Torre de Roveri, 8 marzo 2013.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
RUGBY DOMANI NEL SEI NAZIONI
BOXE
Joshua Furno, 23 anni, titolare finora solo contro Tonga nel 2012 BREGANI
INGHILTERRA GOODE ASHTON M. TUILAGI BARRITT BROWN FLOOD CARE WOOD ROBSHAW (cap.) HASKELL PARLING LAUNCHBURY COLE T. YOUNGS M. VUNIPOLA C.T. Lancaster HARTLEY WILSON MARLER LAWES CROFT B. YOUNGS BURNS TWELVETREES
Furno, tocca a te «Italia di muscoli e niente paura» Brunel sceglie il 2a linea per l’Inghilterra «Tosta, ma in azzurro io ne ho vinte 4 su 6...»
ta la mia vita e ho mollato. Totò Perugini, come con tutti noi di Benevento, ci tiene che si faccia bene e anche a me fece il discorsetto. Mi spiace sia finita male con gli Aironi. Senza squadra, ho approfittato del fatto che a Narbonne ci fosse uno staff di australiani al lavoro. Tramite Sean Fowley sono andato. Siamo in ProD-2, ma a ogni match in casa abbiamo 10mila spettatori. Nell’ultimo match ho fatto una meta. Si cresce, in Francia. Esperienza importante, mi sta dando molto. Senza una donna accanto: sono libero, alla mia età giusto così, no?». L’occhietto che accompagna la sentenza dice tutto. Twickenham Se c’è una caratte-
NICOLA MELILLO ROMA
Quando l’Italia debuttava nel Sei Nazioni Joshua Furno era alle elementari nella sua Benevento, con i ricordi ancora freschi delle mattinate felici sulla spiaggia di St. Kilda, Melbourne. Domani si tufferà dentro il frullatore di Twickenham e imparerà una lezione che non dimenticherà. Titolare contro l’Inghilterra in un match tosto, mica male. Furno, 23 anni, due metri per 114 chili, finora frenato da una distorsione a una caviglia, non fa una piega: «L’ho saputo solo il venerdì mattina, sono emozionato e a casa ancora non sanno niente, manderò un po’ di sms. Ora sono un po’ nervoso, in campo vedremo di usare la testa, sarà una sfida molto fisica e ci sarà da fare un grande match. Il risultato sarà una conseguenza. Anche contro l’Inghilterra. Certo, perché no? Ho giocato finora 6 match, ne ho vinti 4 in azzurro. E il mio debutto nel Sei Nazioni è stato nel
LEGGERI A CIVITAVECCHIA
DOMANI ORE 16
2012 battendo la Scozia. Conterà qualcosa la cabala, no?». Sorrisone. Italoaustralotedesco Facciamo
chiarezza: nato a Melbourne, accento campano marcato, quel nome... Ma la famiglia Furno di dov’è? Il seconda linea spiega: «Famiglia di rugbisti. Mio padre Angelo, ora medico a Benevento, faceva la spola con l’Australia, dove ho ancora alcuni cugini, e la nostra città, dove è cresciuto mio cugino Tommaso D’Apice, tallonatore azzurro. Mia mamma Barbara è australiana di origini tedesche, con lei parlo in inglese ancora oggi. A Melbourne ho vissuto 8 anni prima di tornare in Italia definitivamente. Lì ho iniziato a giocare a rugby e lì mi sono pure appassionato al football australiano. Quando vado a trovare i parenti vado a vedere qualche match di AFL. Ma sono di Benevento, anzi la nostra famiglia ha origini nobili. Ho tatuato un sole sul piede sinistro, come mio padre, mio nonno e il mio bisnonno. È il simbolo del nostro casato».
Ok, dopo il Barone Lo Cicero ecco un altro nobile in Nazionale. La Francia Furno è cresciuto nel Benevento Rugby («Ringrazio ancora oggi l’allenatore, Pascucci»), da lì la carriera fino all’Accademia di Tirrenia e poi Viadana, gli Aironi e l’azzurro. «Finito il Liceo Scientifico ho studiato Giurisprudenza per un anno, ma a quel punto il rugby era tut-
IN EDICOLA
La leggenda degli All Blacks Il libro «All BlacksLa Leggenda» (160 pagine) è in vendita in edicola insieme alla Gazzetta dello Sport al prezzo di 12.99 euro.
ristica importante di Furno è il valore aggiunto in touche e mischie. Considerando Zanni, Parisse e soprattutto un Geldenhuys per una seconda linea non proprio complementare come caratteristiche... Furno: «Per noi è stata una brutta sorpresa andare male col Galles in mischia. Gli altri ci hanno messo malizia e noi dobbiamo essere più bravi a gestire certe situazioni. Touche e mischie saranno fondamentali contro gli inglesi. Sono sempre state e devono restare il nostro punto forte. Sarà battaglia, l’abbiamo detto in tutte le salse. Ora devo innanzitutto ragionare e concentrarmi sulle cose da fare. Come? Leggo. Ultimo libro sulla storia di facebook. In inglese. Che parlo con Geldenhuys in stanza: compagni di stanza sempre io e lui in Nazionale. Per caricarmi basterà guardare i compagni, la faccia del nostro capitano Sergio Parisse che farà il leader in campo e ascoltare a palla la mia musica preferita: rock classico». E poi si inizierà a ballare.
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ITALIA MASI VENDITTI CANALE GARCIA MCLEAN ORQUERA GORI PARISSE (cap.) BARBIERI ZANNI FURNO GELDENHUYS Castrogiovanni GHIRALDINI DE MARCHI Brunel GIAZZON LO CICERO CITTADINI PAVANELLO MINTO FAVARO BOTES BENVENUTI
IL TURNOVER DEL C.T.
Sei cambi anti-fatica per gli azzurri Allenamento sotto la pioggia a Roma, prima di partire per Londra. Il clima è carico e c’è voglia di sorrisi. Anche Jacques Brunel fa una battuta: «Come fermare Tuilagi? Lo chiudiamo nello spogliatoio!». Sei cambi rispetto al Galles. Il rientro di Parisse era scontato, attesi i centri Canale Garcia (col primo che torna secondo centro), le novità sono De Marchi per Lo Cicero (che entrerà nella ripresa per il 102˚ cap, record assoluto), Furno in seconda e Barbieri in terza linea. E sei avanti su 8 in panchina... Il c.t.: «Mi aspetto un match molto fisico, sarà battaglia, servono avanti. Si è ragionato nell’ottica delle due partite. Dopo sei giorni c’è l’Irlanda e dobbiamo gestire le forze. Dobbiamo essere pronti a una difesa collettiva di qualità. Finora abbiamo fatto bene con la Francia, poi abbiamo deluso, col Galles non abbiamo messo in campo l’energia dovuta. Male la mediana in regia e nella gestione dei calci. Da Orquera e Gori voglio risposte importanti. A Twickenham voglio la volontà di sfidare gli inglesi per dare un senso a questo Sei Nazioni». L’Inghilterra Anche Lancaster cambia l’Inghilterra: debutta da titolare il pilone Mako Vunipola e cambia la mediana, con Care Flood. Torna Haskell in campo e in panchina si rivede un anno dopo l’infortunio al collo Tom Croft.
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Taccuino A TWICKENKHAM
OGGI LE ALTRE
I fili d’erba dedicati ai club
Scozia-Galles e Francia-Irlanda
Quattrocento club: le radici del XV della Rosa. Per ringraziare le società dilettantistiche, che fan no nascere e crescere i futuri campioni, la Federazione inglese ha deciso di dedicare loro 400 fili d’erba dello stadio di Twic kenham. Scrivendo, sul filo d’er ba, il nome del club. Una scritta così minuscola — 1 millimetro in al tezza e fino a 4 centimetri in lun ghezza — che si è resa indispensa bile l’opera di un miniaturista. Do mani, in Inghilterra Italia, il «ver nissage». Il bellissimo riconosci
Oggi si giocano Scozia Galles (ore 15.30) e Irlanda Francia (18), en trambe in diretta su Sky Sport 2. A Murrayfield le due squadre si gio cano l’opportunità di continuare a sperare nella vittoria del torneo: nei Dragoni torna Warburton (ma Jones resta capitano) e giocano A Jones in seconda linea al posto di Coombs e James in prima linea per l'infortunato Jenkins. A Dublino sfi da tra deluse: Michalak torna in me diana, nei verdi Cian Healy torna dopo la squalifica, mentre Mike Mc Carthy va in seconda linea a Fer
mento rientra nel programma «RugbyForce», destinato a rinsal dare il fondamentale legame fra la base e il vertice. Un esempio prezioso. Tanto più che arriva dal la patria del rugby.
gus McFadden parte all'ala. Classifica: 1. Inghilterra 6 (36); 2. Galles 4 (19) 3. Scozia 4 (8); 4. Irlan da 2 ( 2); 5. ITALIA 2 ( 36), 6. Fran cia 0 ( 25).
DONNE
C’è Italia-Inghilterra Oggi in campo l’Italia contro l’Inghil terra nel Sei Nazioni femminile. La sfida si giocherà a Esher (Londra) alle 15. L’Italia, dopo due vittorie su tre partite, è a caccia anche della qualificazione per il Mondiale 2014, che terrà conto della classifica del Sei Nazioni. Per chiarire, le inglesi ne hanno perse due su tre. Fra le azzurre debutta all’ala Sofia Stefan,
21 anni, del Valsugana.
ECCELLENZA
La 15ª giornata Si disputa oggi la 15ª giornata del campionato d’Eccellenza, con tutte le partite di sabato. Il programma: al le 14, Marchiol Mogliano Fiamme Oro Roma e Crociati Cammi Calvi sano (14); alle 15 Viadana Reggio); Mantovani Lazio M Three San Donà; Petrarca Padova L’Aquila; Estra I Cavalieri Prato Vea FemiCZ Rovigo (diretta RaiSport 1). Classifica: Viadana 59; Calvisano 58; Prato 57; Petrarca, Rovigo 43; Mogliano 41; San Donà 26; Fiamme Oro 25; Lazio 22; Reggio 20; L’Aquila 9; Crociati 4.
Marsili e Giacon Un Europeo per il salto di qualità GENNARO BOZZA
Il «povero» pugilato italiano tira fuori un’altra gemma e la mette in mostra stasera a Civitavecchia: un combattimento per il titolo europeo dei leggeri, vacante, fra due pugili che garantiscono tecnica e spettacolo. Emiliano Marsili, 36 anni, mancino, del team di Giulio Spagnoli, che organizza la riunione con la sua Round Zero, e Luca Giacon «Black Mamba», 25 anni ad aprile, spagnolo con passaporti italiano e belga, della Opi 2000 di Salvatore Cherchi, sono la promessa e la garanzia di una serata che si annuncia entusiasmante. Imbattuti Tutti e due sono imbattuti, Marsili ha 25 vittorie di cui 10 per k.o., 3 di questi col tricolore, uno per il non riconosciuto in Italia titolo mondiale Ibo, Giacon risponde con 21 successi, di cui 19 prima del limite. Ma non è questione di forza bruta, anzi, sul ring ci saranno i rappresentanti di una boxe veloce, all’insegna della gran tecnica che produce «anche» potenza. Marsili ha più esperienza: «Riesco a giostrare il match, ma devo stare attento, lui è forte, veloce e ha voglia di vincere. Devo contenerlo nei primi 6 round, poi potrei prendere il controllo più facilmente». Ha una tifosa spe-
Giacon (sinistra) e Marsili ROMAGNOLI
ciale, la figlia Emanuela, 13 anni, sempre a bordo ring. «Lei strilla e mi incita, mi dà una grande spinta. Per stasera però ho paura che, in un match duro come si annuncia questo, possa restare impressionata, ma lei vuole assistere per forza». Tosta pure lei! Giacon invece ha i genitori dalla sua, Franco e Florida. «Mi hanno seguito durante tutta la preparazione — dice lui —. Questa sfida è molto importante per me, rappresenta un salto di qualità, un passaggio a un livello più alto». Indica il possibile tema tattico del match: «Siamo entrambi veloci, lui ha un bel gioco di gambe. Credo che all’inizio penseremo più a prendere le misure, perché non possiamo permetterci di sbagliare, poi si andrà accelerando. Io devo cercare di spiazzarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Programma (Palazzetto dello sport, Civitavecchia, Spagnoli-Round zero), 20.30. Leggeri, campionato Europeo, vacante, 12 t.: Emiliano Marsili (kg 61, 25-1) c. Luca Giacon (kg 60.900, 21); arbitro Quartarone, giudici Cavalleri, Barrovecchio, Muratore. Medi, 6 t.: Cosseddu (kg 74.200, 28-8-5) c. Loriga (kg 74.200, 11-1-3). Supermedi, 8 t.: De Carolis (kg 77.600, 19-4-0) c. Salomka (Bie, kg 76.700, 11-21-1). Welter, 8 t.: Petrucci (kg 71.400, 29-1-2) c. Semjonov (Est, kg 70.800, 8-1-1). Diretta dalle 21 su SportItalia 2.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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BASKET LE TOP 16 DI EUROLEGA
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mi 3 attacchi, sempre palla sotto a Loncar. Risultato? Due canestri e un fallo di Eze. A quel punto Banchi ha provato con la zona che aveva dato ottimi frutti in passato, con Moss in punta. «Ma stavolta non è stata efficace — prosegue il tecnico — anche perché i loro tiratori hanno sbagliato pochissimo (alla fine 60% da due, 43% da tre, ndr.)». Carraretto e Kangur erano bravi a tenere Siena lì, sino al primo break importante dei russi, un 15-5 per il +15 (44-29). Il crollo sembrava alle porte. Ma questa Mens Sana non molla mai. Così 6 punti di Brown permettevano ai tricolori di chiudere il tempo con un 8-0 per l’insperato -7.
la situazione
MIGLIORI Il Panathinaikos
ko a Malaga, Rudy colpito a Kaunas
S RIVERS 8 L’ex Benetton (stagione 2009-10) non sbaglia un tiro, dando il la al break decisivo con 5 punti nei 40" conclusivi del terzo quarto
S DAVIS 7 Togli un lungo (Loncar), ne entra un altro. L’ex di Michigan State segna 8 punti nel terzo periodo e chiude con 23 di valutazione in 24’.
L’Eurolega ha acquisito prove su una aggressione avvenuta a Kaunas mentre il Real Madrid, dopo il successo, stava salendo sul pullman; Rudy Fernandez è stato colpito da un tifoso lituano senza conseguenze. GIRONE E Ieri: Unicaja Malaga-Panathinaikos Atene 66-60 (Wiliams 22; Maciulis 15). Le altre: Alba Berlino-Efes Istanbul 86-91; Bamberg-Cska Mosca 58-78; Zalgiris Kaunas-Real Madrid 104-105 d.t.s. Classifica: Real Madrid 9 vinte-1 persa; Efes 8-2; Cska 7-3; Panathinaikos 6-4; Unicaja 5-5; Zalgiris 4-6; Alba 1-9; Bamberg 0-10. GIRONE F Ieri: Khimki-Montepaschi Siena 78-71, Besiktas Istanbul-Caja Laboral Vitoria 73-83 (Vidimar 18, Minard 14; Nocioni 22). Le altre: Olympiacos Pireo-Barcellona 77-90; Fenerbahce Istanbul-Maccabi Tel Aviv 85-94. Classifica: Barcellona 9-1; Siena 7-3; Olympiacos, Khimki 6-4; Maccabi, Vitoria 5-5; Fenerbahce 2-8; Besiktas 0-10.
Esigenti «Siamo stati capaci di
Bobby Brown, 28 anni, contro l’ex virtussino Koponen: 19 punti di media in Europa AP
Siena non ce la fa E si rovina la volata La Mps perde anche la differenza canestri col Khimki Banchi: «Dobbiamo essere più cinici e esigenti» KHIMKI SIENA
78 71
(25-20, 44-37; 64-54) KHIMKI: Planinic 6 (3/4, 0/1), Vytaltsev 6 (2/2, 0/1), Rivers 19 (3/3, 4/4), Augustine 4 (1/1, 0/1), Loncar 8 (4/7); Fridzon 8 (2/5, 1/3), Koponen 3 (0/1, 1/1), Monya 4 (2/5, 0/3), Khvostov 2 (1/2), Davis 18 (6/10). N.e.: Nielsen. All.: Kurtinaitis. MONTEPASCHI SIENA: Brown 17 (4/8, 1/6), Janning 8 (1/2, 2/7), Moss 4 (2/4, 0/2), Kangur 12 (3/5, 2/5), Eze (0/1); Carraretto 5 (0/3, 1/2), Rasic 6 (0/1, 2/3), Sanikidze 6 (3/4, 0/1), Ortner 11 (4/7), Lechtaler 2 (1/1). All.: Banchi. ARBITRI: Christodoulou (Gre), Muhvic (Cro), Nuran (Tur). NOTE - T.l.: Khi 12/19, Mps 11/11. Rimb.: Khi 30 (Davis 7), Mps 32 (Moss e Sanikidze 6). Ass.: Khi 26 (Planinic 9), Mps 14 (Brown 5). Progr.: 5’ 14-8, 15’ 35-26, 25’ 53-44, 35’ 73-62. Spett. 3750.
ning nei secondi finali che sarebbe valsa il -4 è uscita, come tanti altri buoni tiri in precedenza.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI MOSCA
Duecento partite e sentirle. Anzi, più che la pietra miliare in Eurolega, sono i 48 impegni ufficiali stagionali che lasciano il segno a una Montepaschi ridotta all’osso. Hackett e Ress (decisivo all’andata) rimasti a casa, Eze che gioca per onor di firma i primi 4’ e poi alza bandiera bianca: per vincere in casa del Khimki (8-1 qui in stagione, 18-4 da quando gioca in Eurolega) ci voleva ben altro. Eppure la rabbia di Banchi alla fine è tanta. Perché Siena non è riuscita a salvare nemmeno il +6 dell’andata. Una tripla aperta di Jan-
Recriminazioni «Infatti restano solo recriminazioni — attacca il coach dei toscani —. Abbiamo commesso troppi errori banali, perso troppi palloni ingenuamente (13 contro 14 assist, col Khimki che ha invece avuto un rapporto ben diverso, 10 a 26, n.d.r.). Dobbiamo imparare a essere più cinici, attenti a ogni possesso, perché a questo livello ogni errori lo paghi caro». Il Khimki è gli Indiana Pacers dell’Eurolega, superiore fisicamente agli avversari in ogni ruolo. E lo ha fatto capire sin dall’inizio. Nei pri-
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NUMERO
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Vittorie di Siena in Eurolega a fronte di 83 sconfitte nelle 200 partite sin qui disputate. Quest’anno il bilancio è 12 vinte-8 perse
tanti piccoli controbreak — aggiunge Banchi — ma del carattere e cuore di questa squadra non ho mai dubitato. Dobbiamo però essere più esigenti con noi stessi, trovare maggior continuità, più qualità nelle scelte offensive se vogliamo restare al livello che siamo stati capaci di raggiungere, senza trincerarci dietro alle assenze». La partita è girata a cavallo tra 3˚ e 4˚ periodo, con il Khimki, trascinato da un efficace Paul Davis e un perfetto KC Rivers (l’ex Treviso non ha sbagliato un tiro, 7/7) che infilava un 14-0 che pareva aver deciso tutto (73-54 a -7’30"). Ma ancora una volta Siena trovava — non si sa dove — la forza di reagire. Differenza Due triple di Jan-
ning, che serviva poi un assist al bacio per Sanikidze, ed ecco che l’Mps era di nuovo a -11, quantomeno in grado di lottare per quella differenza canestri che Banchi ritiene fondamentale. «Penso che a parte il Barcellona, per gli altri piazzamenti sarà chiave. Per questo è una sconfitta doppia. Abbiamo sbagliato gli ultimi 7 tiri, tutti aperti. Non voglio che questa diventi una stagione di rimpianti». Erano stati Rasic e Ortner a ridare vita all’Mps (76-69 a -3’), prima degli errori conclusivi. Ora la lunga ombra del Maccabi (e di Vitoria) si staglia sui campioni. Due vittorie in più da gestire, ma un calendario non facile. A partire dalla sfida interna con l’Olympiacos di giovedì. Magari la 201ª sarà più fortunata.
A TRENTO
Andrade, 14 anni in Italia Lucca attacca Schio in Coppa
Final Four Lega2 Oggi due dirette su RaiSport 2
mai visto una squadra che per vincere non difende duro e aggressivo? Chi parla così non capisce nulla di basket. E ve lo dice una che vive di pallacanestro e continuerà a farlo per tanto tempo».
Lucca è la città emergente del basket donne. Lucca è seconda in classifica. Lucca ha entusiasmo. Lucca ha un simbolo da mettere in vetrina come Lidia Gorlin. Lucca ha una giocatrice simbolo da mandare alla battaglia sul parquet come Mary Andrade che, a quasi 38 anni, si diverte come una ragazzina in Italia dove gioca dal 1999. Fatte queste premesse, è Lucca che ospita da oggi la Final four di coppa Italia targata Isola. Favorita La Famila Schio è favorita. La Gesam Gas Lucca sogna di farle lo sgambetto. Umbertide e Parma sono lì, pronte a cogliere l’attimo. Schio pensa alla Final Eight di Eurolega, ma vuole coppa e scudetto. Parma (l’unica che le ha imposto uno stop in Italia) ha di-
mostrato che la squadra di Lasi non è imbattibile. Mary Andrade, il personaggio di questa due giorni, ne è convinta: «Il campionato dice che tutto è possibile. Ci vuole un gran gioco di squadra, una difesa super». E qui torna la solita storia della difesa dura di Lucca. La portoghese, chiarisce: «Un tempo tra i maschi erano i Detroit Pistons, i bad boys, ora nelle donne siamo noi. Sono stanca di questa storia e bisognerebbe smetterla. Avete
A destra Mary Andrade, 27 anni, 1.80, ala di Lucca, con Giorgia Sottana, 24, 1.77, guardia di Schio. Le due hanno giocato assieme a Venezia CIAMILLO
Futuro Mary, al momento, non ha intenzione di formare una famiglia. «Prima o poi dovrò pensare di smettere, ma ancora mi diverto troppo. E a Lucca ho trovato tutto: società, compagne, città. Sto bene. In Italia ho tanti amici, d’estate mi divido col Portogallo. Sono di Capo Verde, ma ho casa a Lisbona. Un futuro da coach è probabile e ho fatto un corso di personal trainer. A maggio scade il mio contratto. A quel punto deciderò. Ma sarebbe bello avere un trofeo in bacheca con questo club». PROGRAMMA Oggi: ore 16.15 Famila Schio-Acqua & Sapone Umbertide, 18.30 Gesam Lucca-Lavezzini Parma. Domani: ore 18 finale (RaiSport 2)
GALLINARI 20 DENVER VINCE LA 7A DI FILA
Barnes si aggrappa a Gallinari Settima vittoria di fila, sette giocatori in doppia cifra, 12 vittorie consecutive in casa: con 21 punti di Ty Lawson e 20 di Danilo Gallinari (8/15 al tiro, 6 assist, 5 rimbalzi). i Nuggets hanno battuto i Clippers, superati 2 1 nelle sfide stagionali e raggiungibili al terzo posto. Spettacolare gara al Garden dove i Thunder hanno battuto i Knicks (senza Anthony) nonostante i 36 punti di JR Smith con 6/13 da tre. Smith ha sbagliato il tiro del successo a 5" dalla fine.
ROSE E’ PRONTO Una decisione potrebbe cambiare i destini della stagione e non solo dell’Est dove ci sono 6 squadre, alle spalle di Miami, racchiuse in 4 vittorie: i medici hanno dato l’o.k. al ritorno in campo di Derrick Rose. La stella dei Bulls è stato operato ai legamenti del ginocchio sinistro il 12 maggio scorso, si è già allenato e ha fatto partitelle di allenamento ma ha detto che fino a quando la sua sua mente non si sentirà pronta non ha intenzione di rientrare. I Bulls non gli fanno fretta, sperano di riaverlo prima dei playoff, ma il giocatore ha già dichiarato di non aver problemi a perdere la stagione se non si sentisse al 100%.
RISULTATI Denver LA Clippers 107 82 (Lawson 21; Barnes 19), New York Oklahoma City 94 95 (JR Smith 36; Durant 34)
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DONNE OGGI E DOMANI FINAL FOUR IN TOSCANA
FRANCESCO VELLUZZI
stars& stripes
Oggi e domani a Trento si giocano le Final Four Eurobet della Coppa di Legadue. Oggi semifinali in diretta su Raisport2: alle 18.15, la capolista Tesi Group Pistoia, Hicks è in dubbio, affronta la Givova Scafati. Alle 20.45, Novipiù Casale Bitumcalor Trento. Domani la finale. RECUPERO Della 21a di Lega2: Tezenis Verona Centrale del Latte Brescia 88 63 (McConnell 29; Giddens 19). HARDY (m.i.) La Sigma Barcellona ha ingaggiato Dwight Hardy. di passaporto congolese, che ha iniziato la stagione a Avellino. AUTOGESTIONE (a.b.) I giocatori della Prima Veroli si sono allenati autogestendosi, con Marcelletti spettatore, per protestare col club per il ritardo nel pagamento degli stipendi. ITALIANO Linton Johnson, pivot di Avellino, si sposa il 21 marzo con una ragazza di Caserta. Un altro ottimo giocatore che otterrà il nostro passaporto.
laFotonotizia
I Globetrotters in Gazzetta Dizzy Grant e Stretch Middleton, il 2.23 a destra nella foto, ieri hanno portato gli Harlem Globetrotters in Gazzetta per presentare il tour italiano dal 18 al 25 aprile intitolato «You write the rules», tu scrivi le regole, un progetto che ha come obiettivo la prevenzione al bullismo nelle scuole. Una parte degli incassi verrà devoluta alla Fondazione Candido Cannavò la quale, a sua volta, destinerà questa somma al progetto «Le ragazze e i ragazzi della via Padova» e al «Bask-In», che riunisce atleti normodotati e diversamente abili. Il Tour 2013 degli Harlem prevede 8 tappe italiane: il 18 aprile a Trieste, il 19 a Padova, il 20 a Desio, il 21 a Torino, il 22 a Treviglio, il 23 a Reggio Emilia, il 24 a Milano e il 25 aprile il gran finale a Firenze. I biglietti sono già in vendita sul circuito TicketOne. Maggiori informazioni al sito www.harlemglobetrotters.it
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
PALLAVOLO FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE
BASEBALL
L’ALTRA SEMIFINALE
y Grand’Italia
Barbolini-Guidetti, sfida in modenese
ALLE 13 SU SPORTITALIA
Cresciuti all’ombra del Palapanini, avversari per l’Europa
Final four di Champions a Istanbul. Oggi semifinali ore 13 Rabita Baku (Aze)Unendo Yamamay Busto Arsizio ore 16 Galatasaray Istanbul (Tur)-Vakifbank Istanbul (Tur). Domani Finale 3˚ posto ore 13, finale 1˚ posto 16 italiane. In tv Dirette su Sportitalia e sul web www.laola.tv
Si potrebbe definire l’ennesimo derby di Modena visto che l’ex ct azzurro, Massimo Barbolini (e del Galatasaray) e il ct della Germania (e qui del Gunes) arrivano entrambi dalla città della pallavolo ed entrambi da ragazzini sono passati in quel «tempio» del volley, come viene de-
finito il PalaPanini. si sono affrontati più volte su tante panchine diverse. Uno ha cominciato ad allenare ai tempi di Velasco, l’altro come vice di Frigoni. Entrambi sono stati, con ruoli diversi sulla panchina azzurra e stasera si contendono una parte dell’Europa. Anche se nel derby di Istanbul non c’è dubbio che ad essere favorito sia il più giovane dei due, Giovanni («un grande amico, oltre che un ottimo collega»). Pioniere Guidetti è da molti an-
ni in Turchia ed è passato alla storia per essere stato il primo allenatore a portare la Cham-
Da sinistra: Abbondanza, Guidetti, Parisi, Barbolini TARANTINI
pions due anni fa sul Bosforo. La sua squadra è l’altra grande favorita, non fosse altro perché in stagione ha conquistato da poco la Coppa di Turchia. Mentre il Galatasary che oltre a Lo Bianco e Gioli (arrivata quest’anno con Barbolini) è all’inizio della scalata. Ed è arrivata qui come squadra organizzatrice, anche se nella fase iniziale ha battuto due volte Busto e vinto il proprio raggruppamento. Con la trazione italiana vuole vincere anche in Europa... L’altro modenese permettendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La Bauer alza il muro «Busto gioca col cuore» Sulla via della finale il Rabita Baku dell’ex nemico Abbondanza «Loro non hanno mai perso, noi speciali se giochiamo unite»
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DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI ISTANBUL (Tur)
Strana la vita e strana la pallavolo. Fino all’anno scorso, quando era in Italia, Busto Arsizio è stato il suo peggiore incubo, da stasera la storia per Marcello Abbondanza potrebbe invertirsi, dato che alla guida della multinazionale del Rabita Baku è una delle favorite alla vittoria della Champions League 2013. Sì perché il tecnico romagnolo fino a qualche mese fa allenava quella Villa Cortese battuta in un’epica (per le farfalle bustocche) e drammatica (per le cortesine) finale scudetto. «Sono orgoglioso di essere qui — ha detto nella conferenza stampa con 4 tecnici italiani sul palco (prima volta nella storia e record assoluto per la scuola dei nostri allenatori) —. Siamo pronti alla sfida e siamo orgogliosi di come siamo arrivati fino a qui». Per chi se lo fosse perso con il primo posto del campionato azero e con un record di 10 vittorie su 10 partite in Champions League. Senza azere Una squadra con co-
lombiane, serbe, americane, ma senza giocatrici azere. «Non che non ne esistano, anche se il regolamento delle Coppe ci consente questo», ha glissato il tecnico romagnolo, già in clima partita per la sua grande occasione professionale. Visto che dal prossimo anno, e fino a Rio 2016, sarà soltanto il tecnico della Bulgaria. Ma per qualche settimana l’orizzonte è ancora il Rabita, che ha già sfiorato più volte il successo in Champions, senza mai trovarlo. Trascinata dalla colombiana Madelaynne Montaño (passato in Argentina e all’Università di Miami), una fabbrica da punti che preoccupa Busto, per prima volta finalista e non favorito come accade in Italia. «Sarà una partita durissima — racconta Christina Bauer, la farfalla capitana — sappiamo che loro sono molto forti e che non hanno perso quasi mai. Proprio per questo giocare questa partita sarà puro divertimento». Obiettivo centrato «Il nostro
obiettivo era arrivare alle finali» continua la centrale di quasi due metri, nata in Norvegia e cresciuta in Francia. «Ho una
I NUMERI Christina Bauer, 25 anni, centrale. Gioca a Busto dal 2010/2011 TARANTINI
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titoli vinti da Busto Arsizio dal 2010 ad oggi: 2 Coppe Cev (2009-10 e 2011-12), la Coppa Italia 2011-12, lo scudetto 2011-12 e la Supercoppa Italiana quest’anno.
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sorella che gioca a volley negli Stati Uniti, l’altra che insegna sci in Svizzera. La mamma giocava a pallamano, mentre il papà (207, schiacciatore che ha lasciato la Nazionale per amore, ndr) mi ha trasmesso la passione della pallavolo. Viene a trovarmi spesso e sarà anche a Istanbul». Cinque lingue parlate (norvegese e francese, quelle dei genitori, più inglese, tede-
clic QUANTE EX NEL RABITA IN 8 HANNO GIOCATO NEL NOSTRO CAMPIONATO (a.a.) Nel Rabita Baku, oltre al tecnico Abbondanza, tante ex del campionato italiano: Rabadzhieva (Conegliano); Gruen (Modena, Bergamo), Skorupa (Urbino), Cruz (Tortolì, Villa Cortese); Fomina (Ravenna) Golubovic (Bergamo, Perugia), Starovic (Vicenza, Castelfidardo), Zhukova (Modena, Reggio, Bergamo).
sco e italiano). «Capisco anche un po’ di danese e svedese che sono simili. Cosa mi sento? (ehm) Europea». E si lascia andare a un sorriso. Minimizza sull’assenza di Carli Lloyd, tenuta ai box finora da due microfratture mae potrebbe essere della partita per un cambio, se ce ne fosse bisogno, magari stringendo i denti visto che dopo un’assenza così lunga la condizione, dolore a parte, non può essere ottimale. «Valeria Caracuta ha sempre giocato molto bene, poi il golden set di Baku (con l’Azerrail, ndr) ci ha fatto vedere che se giochiamo con il cuore e tutte assieme non ci può succedere nulla. Deve essere la nostra idea quando scendiamo in campo». Si volta indietro e cosa vede Christina? «All’inizio non sapevo bene che cosa aspettarmi quando sono arrivata qui tre stagioni fa e invece ho vinto una Supercoppa, uno scudetto, una coppa Italia e una Coppa Cev e adesso punto alla Champions sarebbe proprio un bellissimo regalo per questa stagione». Sarà durissima, ma le farfalle di Busto hanno imparato a volare… © RIPRODUZIONE RISERVATA
A-1 DONNE GLI ANTICIPI
Chieri alla prova Conegliano Bergamo-Giaveno Oggi due anticipi della 19a giornata (che non prevede riposi perché le ritirate Modena e Crema si sarebbero dovute incontrare tra di loro). Posticipato al 21 marzo (ore 20.30) il derby Villa Cortese Busto Arsizio. Ore 18: Duck Farm Chieri Torino Imoco Conegliano. Ore 20: Foppapedretti Bergamo Banca Reale Yoyogurt Giaveno (diretta RaiSport 1). Classifica: Busto Arsizio 37; Bergamo 30; Piacenza 27; Villa Cortese 26; Conegliano 25; Chieri 22; Urbino 18; Pesaro 16; Giaveno 11; Bologna 7. AMICI (r.p.) In amichevole: Marmi Lanza–Berlin Recycling 3 2. A-2 UOMINI Anticipo della 23a giornata oggi (ore 18): Sidigas Atripalda Aiello Corigliano.
Champions (ex Coppa Campioni) vinte dai club italiani femminili. Il primo nel 1988 dalla Teodora Ravenna bissato nel 1992, 2 Matera, 7 Bergamo, Modena e 2 Perugia.
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Champions vinte dalle formazioni turche e nelle ultime due edizioni con il Vakifbank di Giovanni Guidetti nel 2011 e il Fenerbahce (allenato da Ze Roberto) nel 2012 (a.a)
Dominato pure il Canada Al World Classic gli azzurri vincono la seconda di fila
Chris Colabello autore di un fuoricampo da 3 punti DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI PHOENIX (Usa)
Quest’Italia è una potenza. Che sorprende, conquista, anzi appassiona. Dopo il Messico, butta giù — come nel 2009 — anche il Canada e approda alla seconda fase di Miami (da martedì) con un turno d’anticipo, senza dover dipendere dal terzo match del girone contro gli Usa di Joe Torre (nella notte italiana) che diventerà una passerella di amatissimi paisà. Con due vittorie diventa automatico il posto assicurato tra le magnifiche otto del World Classic, il nuovo Mondiale delle stelle. Nelle precedenti edizioni, non avevamo mai vinto due partite di fila: è la conferma di questo gruppo Mazzieri che dispone di superstar e umili gregari. Tutti votati alla causa, tutti motivati per dimostrare in America che quest’Italia sa giocare un baseball di alto lignaggio. Un mix di potenza, un mix di onestissimi lanciatori che dal campionato italiano approdano su questa scena difficilissima (il diamante al coperto di questa seconda sfida è il Chase Field, la casa degli Arizona Diamondbacks), una difesa sempre attenta. Non pare mancare nulla alla nazionale azzurra campione d’Europa. Vantaggio e allungo Il Canada si affida ad un partente da Triplo A, il trentunenne Shawn Hill, opposto al nostro Maestri, ritrovatosi nella Major nipponica: il romagnolo riesce a mettere strikeout anche Joey Votto toccando le 91 miglia. In attacco, Rizzo batte l’1-0 (De Norfia) al primo inning contro un Canada che in difesa non appare inizialmente impeccabile Al 2˚, Maestri incassa un doppio a sinistra da Saunders, e uno a destra da Orr che frutta l’1-1. Anche il Canada si affida ad un lanciatore «giapponese», Scott Mathieson ma la mossa si rivela sbagliata: perché l’Italia allunga sul 5-1 prima col punto battuto da Liddi e poi con il fuoricampo da 3 di Chris Colabello. Bombardieri d’Italia. Dopo 58 e il singolo subito da Justin Morneau, finisce anche la partita di Maestri, al posto del quale sale sul monte il mancino Cooper. Il line-up canadese viene tenuto a bada dal sanmarinese e argina i pericoli, anzi è l’Italia ad incrementare sul 6-1 grazie alla volata di sacrificio di capitan Chiarini che chiama a punto Liddi. Al 7˚, Saunders (compagno di Liddi nei Mariners), centra una valida da 2 punti su Serafini: il Canada torna in partita, ma Sweeney non concede più nulla. Alla fine, dieci punti di differenza. Spettacolo azzurro purissimo. Per il Canada è un massacro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Situazione - 1ª fase. Girone C (San Juan, Portorico): Venezuela-R.Dominicana 3-9 (Cano 3 pbc); Spagna-Portorico (ieri). Girone D (a Phoenix). Giovedì: Messico-ITALIA 5-6. Ieri: Canada-ITALIA 4-14 (8˚); Messico-Usa. Oggi: Canada-Messico (12.30); Usa-ITALIA (ore 7, le 3 italiane, dir. Espn Usa, can. 214 Sky). 2ª fase. A Tokyo. Giovedì: Olanda-Cuba 6-2 (hr3 Schoop, hr1 Despaigne, Gourriel); Giappone-Taiwan 4-3 (10˚). Oggi: Cuba-Taiwan (ore 11). Domani: Olanda-Giappone.
la guida Stanotte contro gli Stati Uniti ITALIA-CANADA 14-4 (8˚) CANADA: Gillies (8) 0/3, Green (5) 1/4, Votto (bd) 0/2, Morneau (3) 1/2, Saunders (8) 2/3, Robinson (2, Smith 0/1, Suomi) 1/2, Loewen (7) 0/4, Orr (4) 1/3, Lorg (6) 1/4. ITALIA: Punto (4) 2/4, De Norfia (8) 2/5, Rizzo (bd) 0/3, Liddi (5) 2/4, Colabello (3) 4/5, Costanzo (7) 2/3, Chiarini (9) /2/4, Butera (2) 1/4, Granato (6) 2/3. Lanciatori - Maestri (v.) 3rl, 3so, 1bb, 3bv, 1pgl, Cooper 3rl, 2so, 2bb, 2bv, Serafini 0.2rl, 0so, 1bb, 2bv, Sweeney 0.1rl, 1so, 0bb, 0bv, Venditte 1r, 0so, 0bb, 0bv; Hill (p.) 2.2 rl, 0so, 1bb, 2bv, Mathieson 1.1rl, 2so, 2bb, 5bv, 3pgl, Molleken 2rl, 0so, 2bb, 1bv, Aumont 0.2rl, 0so, 1bb, 3bv, Henderson 0.1rl, 0so, 0bb, 2bv, Swindle 0.0rl, 0so, 0bb, 4bv. Punti - Canada 010.001.20: 4 (7-1); Italia 104.010.35: 14 (17-0). Note: fuoricampo Colabello 3 p. al 3˚; doppio Saunders, Orr, Butera, Costanzo (2). Spett. 5140.
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NUOTO TROFEO CITTÀ DI MILANO seguirò». Una via non seguita per ora dal fidanzato Filippo Magnini, ieri impegnato in un 200 sl non certo brillante (1’53"78). Spiega: «Philippe (Lucas) mi aveva detto che avrei fatto una gara sottotono, dice che lui prepara solo gli appuntamenti che contano. Sono molto stanco, in allenamento sto facendo lavoro che non ho mai fatto, 7 chilometri ogni seduta. Prima di decidere di lavorare con lui anche in futuro aspetto un po’, se gli Assoluti dovessero andare bene sarebbero una spinta in più. Altrimenti non so, vedremo». Per ora funziona così: Lucas manda i programmi di allenamen-
A settembre raggiunge Lucas a Narbonne, mentre Magnini è indeciso: «Vedremo»
L’irresistibile leggerezza della nuova Pellegrini Ottimo debutto nei 200 dorso: 2’10"99. E’ più magra e spensierata. «Mi alleno poco in acqua, faccio corsa, palestra e pesi. Il fisico risponde» MARISA POLI MILANO
Parola d’ordine: leggerezza. La nuova Federica Pellegrini, dopo le delusioni olimpiche si è presa un po’ di tempo per sé e ha ribaltato tutto. Pancia in su e tappanaso, al terzo trofeo Città di Milano alla piscina Samuele di via Mecenate ha nuotato il primo 200 dorso in vasca lunga della sua vita in 2’10"99. Per fare un confronto: l’anno scorso la specialista Filippi si impose in 2’10"49 e il tempo limite per Barcellona è 2’09"50. «Sono veramente molto contenta — commenta la
Pellegrini — . E’ un tempo molto importante per me, quest’anno non mi chiedevo nessun tipo di obiettivo, se non di variare un po’ e divertirmi col dorso. Adesso agli Assoluti voglio fare ancora meglio». Rivoluzione La nuova Pellegri-
ni si allena in piscina meno di prima: «Lavorare in acqua una sola volta al giorno mi leva pensieri dalla testa, e nuotare un altro stile mi ha fatto ritrovare leggerezza». Ha riscoperto il dorso: «Che è poi lo stile con cui ho cominciato, da piccolina. Poi mi hanno messo a pancia in giù e hanno visto che andavo più veloce, a me è sempre
piaciuto, lo trovo molto elegante». Così proverà a qualificarsi anche per la gara individuale ai Mondiali di Barcellona («ma senza pensare a una medaglia»), oltre che per le staffette, con la filosofia della stagione: «Questo è l’anno in cui voglio rilassarmi». Francese Dopo i Mondiali, a
settembre, si trasferirà in Francia, nella Narbonne di Philippe Lucas. «Ho fatto di tutto per portarlo a Verona — dice serena —, gli abbiamo offerto una cifra molto alta, più di quello non potevamo fare. Lui non ha accettato, non per soldi ma per una sua scelta di vita. E io lo
La Pellegrini con Magnini IMAGE
to e a Verona la supervisione è affidata a Matteo Giunta («praticamente un allenatore in seconda» spiega Magnini). Scelte Federica dubbi non ne ha. «Voglio tornare ai miei livelli, ai tempi che nuotavo prima del 2012». Sull’onda della celebre frase di John Fitzgerald Kennedy («Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità»), si è tuffata sulla seconda parte: «Fino ai Mondiali di Barcellona, che voglio affrontare davvero in modo tranquillo, faccio un allenamento in acqua al giorno, alla mattina. Poi al pomeriggio due volte alla settimana vado a correre in pista. Altri tre pomeriggi faccio palestra, pesi. L’attività fuori dall’acqua è molto tosta. Ho cambiato radicalmente la preparazione fisica e ne trovo molto giovamento. Negli ultimi anni il mio fisico non rispondeva più alla preparazione di prima, avere un cambiamento mi ha giovato subito, l’ho visto già a dicembre a Istanbul». Una nuova preparazione che l’ha anche fatta dimagrire. Altro sorriso: «Sono più leggera, in tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida Pirozzi: 2’09"58 nei 200 farfalla Bene Paltrinieri Stefania Pirozzi (personale di 2’09"58 nei 200 farfalla) e Gregorio Paltrinieri (15’06"66 nei 1500 con addosso le scorie del raduno in altura) hanno illuminato la prima giornata del Trofeo Città di Milano nella piscina «Samuele» di via Mecenate, prima in vasca lunga per gli azzurri sulla via degli Assoluti di Riccione (9-13 aprile). I 200 sl sono di Alice Mizzau, che si aspettava di fare meglio di 1’59"32, ma è in pieno carico e fiduciosa. «Sento che la mia nuotata sta migliorando, abbiamo lavorato molto sulla bracciata, in questa gara il mio allenatore (Max Di Mito) mi aveva chiesto solo di curare i particolari. Pensavo qualcosa meglio dopo quello che avevo fatto qui l’anno scorso (scese per la prima volta sotto l’1"59), ndr, però va bene così». Gianluca Maglia si prende i 200 sl in 1’49"87 davanti ai ritrovati Leonardi (1’50"17) e Maestri (1’50"26). I 200 rana sono di Bizzarri e Scozzoli, fuori dalle distanze amate, chiude terzo (2’16"44). Oggi sfida sprint sui 50 sl, Dotto avrà nel russo Fesikov il rivale da battere. Nei 100 sl Magnini torna in acqua senza troppe aspettative («Lucas mi ha detto che in queste condizioni posso nuotare un 100 anche in 52" o 53"). La Pellegrini ci riprova col dorso (alle 9.15 sarà al via nei 100), poi largo al tris di Ilaria Bianchi, impegnata in 50 e 100 farfalla, oltre che nei 50 stile libero. RISULTATI (1 g., 50 m). Uomini. 200 sl: 1. Maglia 1’49"87; 2. Leonardi 1’50"17; 3. Maestri 1’50"26; 12. Magnini 1’53"78. 1500 sl: 1. Paltrinieri 15’06"66; 2. Detti 15’29"37. 200 do: 1. Lestingi 2’09"44; 2. Turrini 2’01"56; 3. Mencarini 2’02"53. 200 ra: 1. Bizzarri 2’15"39; 2. Pizzini 2’15"80; 3. Scozzoli 2’16"44. 200 fa: 1. Cseh (Ung) 1’58"49; 2. Pavone 2’00"36; 3. Pelizzari 2’00"44. Donne. 200 sl: 1. Mizzau 1’59"32; 2. De Memme 2’01"47; 3. Masini Luccetti 2’02"18. 800 sl: 1. De Memme 8’42"46; 2. Caramignoli 8’46"38; 3. Bruni 8’46"78; 6. Grimaldi 8’52"56. 200 do: 1. Pellegrini 2’10"99; 2. Baù 2’15"38; 3. Gemo 2’15"76. 200 ra: 1. Celli 2’28"20; 2. Fangio 2’30"55. 200 fa: 1. Pirozzi 2’09"58 (p.). OGGI (dalle 9): 50 fa D, 50 fa U, 50 ra D, 50 ra U, 100 sl D, 100 sl U, 400 mx D, 400 mx U. Dalle 15: 400 sl D, 400 sl U, 100 fa D, 100 fa U, 50 do D, 50 do U, 100 ra D, 100 ra U, 50 sl D, 50 sl U, 200 mx D, 200 mx U. IN TV Differita RaiSport2 dalle 22.30.
SCI UOMINI A KRANJSKA GORA
«Ho tanta voglia di battere Ligety e Hirscher»
Taccuino
Moelgg convinto delle sue possibilità
DONNE
DIRETTA TV
«Finora gli sono stato dietro, di poco però dietro. Ma sono ancora in crescita» DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO KRANJSKA GORA (Slovenia)
Kranjska Gora è un nome dolce alle orecchie azzurre. E’ stata la pista di Tomba e di Rocca, di Bergamelli e Holzer, di Blardone, di Razzoli. Ed anche di Manfred Moelgg, che qui nel 2008 conquistò la prima vittoria di Coppa in slalom, decisiva per la conquista del trofeo di specialità. Oggi la pista sarà come una salina, perché il sale sarà l’unico mondo di compattarla considerando che ieri all’ora della gara la temperatura era di 8 gradi. Poco importa, probabilmente le condizioni saranno più regolari di tante altre gare. A Moelgg essere qui fa un effetto particolare: «Se penso che la scorsa stagione ero qui per cercare disperatamente di qualificarmi fra i primi 25 e partecipare alle finali...». Adesso è terzo nella classifica di gigante alle spalle di Ligety e Hirscher. Con tanta voglia di
Oggi gigante alle 9.30 e 12.30
batterli. Manfred, è possibile?
GIGANTE MASCHILE (ore 9.30/12.30). Azzurri: 6 MOELGG, 7 SIMONCELLI, (Ger), 10 BLARDONE, 24 EISATH, 29 NANI, 35 DE ALIPRANDINI, 46 BALLERIN, 56 ZINGERLE. Coppa del Mondo (30 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 1215; 2. Svindal (Nor) 1186; 3. Ligety (Usa) 809; 8. Moelgg 537. Coppa gigante (6 prove): 1. Ligety (Usa) p. 520; 2. Hirscher (Aut) 415; 3. Moelgg 257; 10. Simoncelli 131. TV Diretta RaiSport 1 ed Eurosport.
«E perché no? Nell’ultimo gigante a Garmisch stavo per farlo, poi nella seconda manche ho commesso un grave errore e mi sono ritrovato quinto. Ma anche ai Mondiali, a Schladming ero a soli 8 decimi da loro pur avendo commesso gravi errori». Dietro di poco, ma dietro.
«La mia condizione sta crescendo ancora. Queste due settimane trascorse dall’ultimo gigante mi hanno permesso di riposare e di allenarmi bene. Negli ultimi giorni con la squadra ci siamo allenati a Tarvisio sotto la pioggia e sulla pista salata, insomma, le stesse condizioni che dovremmo trovare qui». E qui come si vince?
«Per battere Ligety e Hirscher in gigante bisogna fare due grandi manche. E’ una pista difficile, con una bella pendenza iniziale, una parte centrale ricca di onde ed il muro finale dove tante volte si decide la gara. Bisogna sciare al massimo del-
Manfred Moelgg, 30 anni, vinse lo slalom di Kranjska Gora il 9 marzo 2008
la concentrazione perché nelle tre parti bisogna cambiare l’assetto sugli sci. E attaccare, non mollare anche dopo un errore perché a Kranjska è quasi impossibile essere perfetti. Quindi tanta fluidità nell’azione per avere continuità di azione». Su questa pista cosa preferisce, slalom o gigante?
«Mi piace per ambedue le specialità perché è difficile e va-
ria. E poi c’è sempre un gran pubblico che ti aiuta a dare il massimo. Spero solo che le manche siano ben tracciate». A sentirla parlare sembra convinto.
«Perché non dovrei esserlo? Sto vivendo un’ottima stagione in ambedue le specialità, anche se siamo a marzo ho tanta voglia di sciare e di andare all’attacco. Prima c’è il gigante e
non mi sento inferiore a Ligety, i nostri stili si somigliano molto. E anche in slalom rispetto Hirscher, ma non mi sento battuto in partenza. Fra le porte strette sono uscito solo una volta, nell’ultimo a Kitzbuhel, perché ho esagerato. Ma so che l’unica strada è quella dell’attacco. Non mi faccio condizionare da quel ritiro. Non vedo l’ora di dimostrarvelo...» © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gigante in Germania in tv ore 10.30 e 12.30 A Ofterschwang (Ger) dove oggi c’è un gigante femminile e domani uno slalom, fa caldo e si rischia di corre re sotto la pioggia. La squadra azzur ra è malconcia. La più costante nella specialità, Irene Curtoni, da tempo è alle prese con un mal di schiena. Gigante donne (10.30/13.30). Petto rali: 1. Maze (Slo), 2 Rebensburg (Ger), 3 Worley (Fra), 4 Lindell Vikar by (Sve), 5 Fenninger (Aut), 6 Riesch (Ger), 7 Zettel (Aut), 16 I. Curtoni, 21 Karbon, 23 N. Fanchini, 30 Agerer, 40 Hofer, 43 El. Curtoni, 47 Azzola Coppa del Mondo (29): 1. Maze (Slo) 2074; 2. Riesch (ger) 1050; 3. Fenninger (Aut) 884; 22. I. Curtoni 299. Gigante (7): 1. Maze (Slo) 620; 2. Zettel (Aut) 382; 3. Fenninger (Aut) 335; 8. I. Curtoni 169. IN TV: Dir. RaiSport 1, Eurosport.
COPPA EUROPA
Slalom, Azzola 5a Vince la Coppetta (s.f.) Michela Azzola, 5a ieri a Leng gries (Ger) nell’ultimo slalom della stagione a 72/100 dalla Zahrobska (Cec) ha vinto la coppa di specialità conquistando il posto fisso in slalom nella prossima stagione di coppa del Mondo. Classifica finale slalom: 1. Azzola 464; 2. Saefvemberg (Sve) 421; 3. Fjaellstroem (Sve) 396.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
IL CASO DOPO LA SVOLTA ANTIDOPING DEL TENNIS
LETTERE
Smaschera l’Epo ma il «passaporto» è ancora per pochi I casi più clamorosi da atletica, ciclismo e pattinaggio Però tanti sport devono ancora partire sul serio VALERIO PICCIONI
Lo chiamano antidoping a scoppio ritardato. Uno pensa di scamparsela e invece ops, ci casca, magari qualche mese, pure un anno dopo. Il fatto è che il passaporto biologico ha bisogno di un lungo percorso: tre controlli per misurare gli eventuali spostamenti dai parametri base, riuniti da un software che accende la spia sospetta grazie a un sistema matematico (teorema di Bayes) che dà il 99,9 per cento di probabilità dell’assunzione vietata; l’assegnazione del caso anomalo al panel (ogni federazione internazionale ha il suo) degli esperti può aggiungere lo 0,1 mancante e spianare la strada alla squalifica. Atletica e ciclismo. E poi? Il fatto è che l’operazione passaporto è come un’auto che potrebbe viaggiare a 200 all’ora, ma va tuttora molto più piano. L’antidoping a scoppio ritardato funziona un po’ a macchia di leopardo. Il ciclismo ne è stato il padre nel 2007-2008, l’Uci ha cominciato per prima, e l’atletica, arrivata seconda ma già con 12 squalificati nel curriculum, sembrano fare sul serio. Poi ci sono casi clamorosi, come quello della pattinatrice di velocità pluriolimpionica tedesca Claudia Pechstein, al centro di un corpo a corpo giuridico che comunque ha visto la vittoria della tesi colpevolista. Quindi ci sono sport che si sono mossi, ma non si riesce a capire quanto: il nuoto per esempio. Ora, in attesa del calcio, toccherà al tennis. Le vittorie al Tas Anche sulle so-
UN CASO
Non solo calcio
Controlli italiani celati per privacy a Wada e Cio
A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it
(v.p.) Non tutti i Paesi aderiscono al protocollo Adams, scelto dalla Wada (l’autorità mondiale antidoping) per la banca dati dei passaporti biologici degli atleti. Le password sono in mano alle federazioni internazionali, ma anche l’atleta può controllare i dati che lo riguardano. In questo quadro c’è un caso italiano perché il garante della privacy ha finora ritenuto non sicuro il sistema e quindi obbligato a un diverso sistema di registrazione, RTP, che deve integrarsi con Adams. In pratica, nella banca mondiale ci sono i dati degli atleti italiani che riguardano i controlli effettuati da istituzioni straniere (Cio, Wada, federazioni internazionali), ma non da organismi italiani. Che sono messi a disposizione dalla Nado, l’autorità antidoping italiana che fa capo al Coni.
L’antidoto alle cure? Una bella camminata Tempo fa uno spot pubblicitario recitava la frase: prevenire è meglio che curare. Mai tanto di vero. Effettivamente la prevenzione aiuta un individuo a non dover impiegare il suo tempo tra un ospedale e l’altro con un peso anche sui costi della sanità attuale che forse è meglio lasciar perdere. Camminare è una buona forma di prevenzione e anche di cura, inoltre camminando si possono ammirare le bellezze, a volte nascoste, delle nostre città. Da sempre so che il nostro, il vostro quotidiano si batte per uno stile di vita salutare. Lo sport è un ottimo veicolo per la salute, camminare inoltre ci permette di associare alla salute pure la cultura, lasciare parcheggiate le auto nei garage significa anche non incrementare l’inquinamento e pure non svuotare il portafoglio. Camminare significa incontrare amici, avere un contatto umano che ai tempi nostri è sempre meno. Camminare significa anche conoscere nuove persone, magari aiutandoci ad ingrandire il nostro bagaglio di conoscenze. Una bella camminata al giorno aiuta davvero a vivere meglio. Alberto Cancian (Venezia)
DISEGNO DI LEGGE
Nuovo antidoping Governo spagnolo lo approva
La tedesca Claudia Pechstein, 41 anni, 9 medaglie ai Giochi, 2 anni di squalifica dal 2009 REUTERS
stanze, però, la situazione cambia. Il passaporto biologico è un’arma importantissima nella lotta al doping del sangue, soprattutto contro l’autoemotrasfusione. I parametri presi in considerazione - emoglobina e numero di reticolociti - sono per ora solo quelli ematici. La parte «steroidea» ed «endocrinologica» è invece da sistemare. Per tradurre: il passaporto funziona in generale negli sport di resistenza, altrove la sua incisività è tutta da costruire. C’è poi la questione giuridica. Quasi tutte le squalifiche finiscono al Tas di Losanna. Dove però, dal caso Pechstein a quello che riguardava il campione d’Italia di ciclismo Franco Pellizotti, il passaporto ha vinto tutte le sue partite. Intelligence Il problema è an-
che la reperibilità degli atleti. E’ chiaro che i controlli del passaporto biologico debbano intrecciarsi con un lavoro di intelligence, cioè sull’effetto sorpresa, sul controllo che non t’aspetti, sommando evidenze scientifiche a segnali indiziari. In molti Paesi però l’antidoping è costretto a bussare alla porta prima di entrare... Sta crescendo comunque la collaborazione fra il mondo dei laboratori e quello del passaporto biologico. Se c’è una positività in bilico, i dati del passaporto sono fondamentali per irrobustire il dato. Allo stesso tempo è l’allarme dato dal passaporto che può indicare l’atleta da sottoporre all’esame a sorpresa. Un meccanismo che forse ha contribuito a incastrare Alex Schwazer.
MADRID Una legge antidoping anche per aiutare la candidatura olimpica di Madrid 2020. Il governo spagnolo ha approvato oggi il disegno di legge che dovrà comunque avere il sì del Parlamento. Il nuovo testo contempla la possibilità di praticare controlli antidoping fra le 23 e le 6 del mattino, in casi eccezionali, che dovranno essere motivati e spiegati allo sportivo. Il consumo di sostanze e metodi dopanti in ogni caso non costituirà reato per lo sportivo (a differenza di quanto accade in Italia). Un nuovo organismo, l’Agenzia spagnola di protezione della salute nello sport, che sostituirà l'attuale Agenzia spagnola Antidoping, sarà l'organismo pubblico indipendente incaricato della protezione della salute degli sportivi, con competenze in materia di prevenzione, repressione e investigazione.
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«Prevenire è meglio che curare» è una regola d’oro, non per niente cavallo di battaglia del dottor Rodolfo Tavana, oggi responsabile sanitario del Milan. Però poi proporre lunghe camminate fini a se stesse soprattutto ai giovani non è facile in epoca di consumismo e trasferimenti motorizzati. E allora voglio rubare lo slogan di Raffaello Ducceschi, quinto nella 50 km all'Olimpiade di Los Angeles 1984, per i suoi corsi settimanali gratuiti di fitwalking alle porte di Milano: «Camminare da solo ti fa scappare la voglia? Il medico ti dice che devi camminare ma ti costa, è noioso, faticoso e vince la pigrizia? Hai bisogno di un appuntamento che ti obblighi ad andare tutte le settimane? Allora, vieni a camminare alla Scuola del Cammino di Sesto San Giovanni».
Lo sport ricordi Sarajevo Ho letto che nel 2014 il Giro d’Italia partirà dall’Irlanda. Sono felice ovviamente per gli amici irlandesi, però ricordando che l’anno prossimo ricorrerà il centenario dell’attentato di Sarajevo, episodio che ha innescato la miccia della prima guerra mondiale, personalmente ritengo che, in ricordo e in memoria di tutti i caduti di quel conflitto, e come messaggio di pace e unione fra i popoli, l’edizione del Giro 2014 sarebbe dovuta partire dalla capitale bosniaca e attraversare poi, nel tratto italiano, tutte le località più significative e teatro del sacrificio di molti (Redipuglia, Cima Grappa, l'Altopiano di Asiago ....). Posso ipotizzare le difficoltà organizzative per gestire la corsa nella regione balcanica, però, in ogni caso, peccato: un’occasione mancata ! Lorenzo Rodeghiero (Vicenza)
IL CASO IERI LA DECISIONE DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE RELATIVA A HELSINKI 2005
Atletica: tre ori e due argenti positivi 8 anni dopo i Mondiali Le provette erano state congelate Sono 5 lanciatori e una saltatrice in lungo dell’Est ANDREA BUONGIOVANNI
Quattro bielorussi e due russi. Cinque lanciatori e una saltatrice in lungo. Nell’occasione complessivamente capaci di un prestigioso bottino di tre ori e di due argenti. Sono gli atleti sanzionati ieri dalla Iaaf dopo che le loro provette relative ai test antidoping dei Mondiali di Helsinki 2005, congelate da allora presso il laboratorio Wada di Losanna, sono state rianalizzate entro il tempo limite di otto anni. Le anticipazioni dei giorni scorsi avevano fatto sor-
gere voci di una bufera persino più pesante, soprattutto nei numeri degli atleti coinvolti. Ma resta che la retroattività nei controlli — ormai un dato di fatto anche nell’atletica — potrà cambiare molte situazioni in fatto di doping. Il caso, nello specifico, riguarda i campioni iridati dell’edizione finlandese del martello, il bielorusso Ivan Tsikhan e la russa Olga Kuzenkova e del peso, la bielorussa Nazdeya Ostapchuk. Ma anche i vice campioni Vadim Devyatovskiy, altro martellista bielorusso e Tatyana Kotova, lunghista russa. Il sesto coinvolto è il bielorusso Andrei Mikhnevich, sesto nel peso. Campionissimi Si tratta di personaggi dai curricula pesantissimi. Tsikhan è stato bronzo olimpico 2008 e argento 2004 prima che il risultato venisse cancellato proprio per doping, non-
diale 2003 e il bronzo olimpico 2008. La Kotova ha messo al collo il bronzo olimpico 2000 (dietro Fiona May) e 2004 e tre volte consecutive argento iridato: l’agenzia antidoping russa, il mese scorso, l’aveva già sospesa proprio per positività a Helsinki 2005. Medaglie Le sostanze incrimina-
Il bielorusso Ivan Tsikhan, 36 anni, ai Mondiali di Osaka 2007 dove ha vinto l’oro come a Parigi 2003 e Helsinki 2005 AFP
ché oro mondiale 2003 e 2007. La Kuzenkova ha vinto l’oro olimpico 2004. Alla Ostapchuk l’estate scorsa, poche ore dopo la cerimonia di chiusura, era stato tolto l’oro a cinque cerchi di Londra 2012 per doppia positività agli steroidi anabolizzanti. Devyatovskiy ha conquistato l’argento di Pechino 2008. Mikhnevich vanta il titolo mon-
te non sono state rese note, né le possibili relative squalifiche. E’ chiaro che molto classifiche rischiano di dover essere riscritte. I tre ori in questione andrebbero al polacco Szymon Ziolkowski, alla cubana Yipsi Moreno (martello) e alla russa Olga Ryabinkina (peso). In chiave italiana, guadagnerebbero un posto Clarissa Claretti nel martello (diventerebbe ottava) e Assunta Legnante nel peso (undicesima). «Il messaggio della Iaaf per chi bara è sempre più chiaro — scrive il presidente Lamine Diack — coi costanti progressi compiuti nel rilevamento di sostanze dopanti, non c’è più modo di nascondersi. Questi nuovi controlli sono solo l’ultimo esempio di come continueremo a fare quanto in nostro potere per garantire la credibilità delle competizioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
La sua proposta non potrà essere recepita dal nostro Giro d’Italia ma merita una segnalazione perché potrebbe interessare ad altre manifestazioni sportive del prossimo anno: anche lo sport ha l'obbligo di ricordare il tragico evento che ha cambiato la storia del mondo.
Sammartino dimenticato In Italia è passata inosservata una notizia importante per il nostro sport: la World Wrestling Entertaiment ha indotto nella Hall of Fame Bruno Sammartino (nato a Pizzoferrato), campione negli anni 60 che detiene il record come regno da campione più longevo con 7 anni 8 mesi e 1 giorno. Tutte le maggiori emittenti sportive americane gli hanno dedicato speciali, oltre a prime pagine dei giornali e titoli d’apertura dei telegiornali sportivi. Alessio Gulmini (Formignana, Fe)
Lei ha ragione ma siamo ancora in tempo perché la cerimonia di induzione di Sammartino, che per la cronaca vive a Pittsburgh dall’età di 15 anni anche se ha conservato la nostra nazionalità, si terrà al Madison Square Garden il prossimo 6 aprile. La Gazzetta non segue gli eventi di wrestling ma il recordman che lei cita appartiene alla storia e anche al costume dello sport, visto che si è sempre battuto contro la degenerazione del wrestling moderno. A 78 anni, dopo lunghe pressioni, ha accettato il riconoscimento della Wwe che non poteva lasciar fuori dalla hall of Fame uno dei più grandi campioni di sempre.
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Il caso ACCUSATO DI OMICIDIO
Pistorius chiede maggiori libertà Oscar Pistorius, accusato di omicidio premeditato della fidanzata Reeva Steenkamp del 14 febbraio scorso, intende contestare le condizioni per la libertà su cauzione e farà appello per recuperare il passaporto e viaggiare all’estero. Il network televisivo Enca sostiene che l’atleta sudafricano desideri tornare a vivere nella sua casa di Pretoria, luogo dell’omicidio, e che non vuole essere sottoposto ai test a sorpresa su alcol e droga, come ha deciso il giudice il 22 febbraio scorso quando gli è stata concessa la libertà su cauzione. L’allenatore Peet van Zyl ha affermato di non essere al corrente di tali notizie e ha ricordato che tutte le gare di Pistorius fino a fine maggio sono state annullate.
Varie L’EX CAMPIONE DI BASKET
Jabbar si tuffa nello show tv
Tennis A INDIAN WELLS E BOGOTA’
Errani e Vinci ok Bene Lorenzi Quinzi super Roberta Vinci e Sara Errani approdano al terzo turno di Indian Wells (Florida, 5.032.000 $, cemento). La Vinci regolan la kazaka Pervak, contro la quale non c’erano precedenti. Nel primo set, molto legato ai servizi, la tarantina ottiene il break decisivo nell’ottavo gioco, dove si fa rimontare da 0-40 per lei ma poi ottiene il 5-3 alla quarta occasione. Nel secondo set, la Vinci sale 4-2, si fa raggiungere sul 4-4 e chiude con gli ultimi due game consecutivi. Ora attende la vincente tra la Lepchenko e la Arruabarrena. la Errani invece fa un po’ più fatica con la spagnola Dominguez Lino. Vince facile il primo set (6-2), ma cede 8-6 il secondo. Nel terzo però non si fa sorprendere: 6-3. Vai Paolino Giovedì Paolo Lorenzi ha festeggiato con un bel successo la miglior classifica di sempre (numero 49), battendo il lussemburghese Muller, numero 65 mondiale. Il senese ha vinto in rimonta il primo set, salvando una palla del 5-1 per il suo avversario prima di infilare un parziale di 6 giochi a uno. Poi ha piazzato il break decisivo sul 4-4 del secondo set. Ora affronterà il francese Gilles Simon, numero 13 del mondo. Al secondo turno, oltre a Fognini che ha giocato stanotte,
Ippica LA CRISI INFINITA
c’è anche Seppi, che ha usufruito di un bye ed ora sfida il tedesco Brands. Buone notizie intanto arrivano da Bogotà, dove Gianluigi Quinzi centra la finale del Future su terra rossa da 15mila dollari: il diciassettenne conquista la seconda finale tra i pro, battendo il colombiano Struvay,, ritiratosi sul punteggio di 7-6 (4) 1-0. Quinzi affronterà in finale il colombiano Salamanca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Uomini, primo turno: Goffin (Bel) b. Troicki (Ser) 4-6 6-3 6-4; Tomic (Aus) b. Bellucci (Bra) 6-4 6-3; LORENZI b. Muller (Lus) 7-5 6-4; Paire (Fra) b. Ku-
bot (Pol) 5-7 7-5 6-2; Nieminen (Fin) b. Sijsling (Ola) 4-6 6-3 6-3; Nalbandian (Arg) b. Granollers (Spa) 6-4 6-2; Mayer (Arg) b. Malisse (Bel) 6-2 3-6 6-4; Anderson (Saf) b. Hanescu (Rom) 7-6 (6) 6-3; Brands (Ger) b. Baghdatis (Cip) 6-0 7-6 (3); Zverev (Ger) b. Melzer (Aut) 3-6 6-3 7-6 (3); Odesnik (Usa) b. Bautista Agut (Spa) 7-5 7-5; Istomin (Uzb) b. Pospisil (Can) 7-6 (5) 6-3; Hewitt (Aus) b. Rosol (Cec) 6-4 3-6 6-1; Dodig (Cro) b. Pella (Arg) 6-1 6-2; Gulbis (Let) b. Lopez (Spa) 6-3 6-2; Harrison (Usa) b. Soeda (Giap) 6-0 4-6 6-3. Donne, primo turno: Niculescu (Rom) b. Svitolina (Ucr) 6-0 6-0; Arvidsson (Sve) b. Robson (Gb) 2-6 7-6 (2) 6-1; Date Krumm (Giap) b. Voskoboeva (Kaz) 6-4 3-6 6-4; Begu (Rom) b. Watson (Gb) 6-2 6-4; Townsend (Usa) b. Hradecka (Cec) 3-6 7-6 (1) 6-3; Cornet (Fra) b. Puig (P.Ric.) 6-7 (3) 6-2 6-2; U. Radwanska (Pol) b. Rus (OLa) 6-3 6-3; Hampton (Usa) b. Mattek-Sands (Usa) 5-7 6-3 6-1; Bertens (Ola) b. Beck (Ger) 3-6 6-4 6-1; Lucic (Cro) b. Parmentier (Fra) 7-5 6-3; Hantuchova (Slk) b. Foretz-Gacon (Fra) 6-3 3-6 6-4; Dulgheru (Rom) b. Larcher de Brito (Por) 6-4 6-4; Rybarikova (Slk) b. Oprandi (Svi) 7-6 (4) 6-0; Voegele (Svi) b. Martic (Cro) 4-6 6-4 6-3; Muguruza (Spa) b. Jovanovski (Ser) 6-2 5-7 6-3; Key (Usa) b. Oudin (Usa) 6-4 4-6 6-3; secondo turno: Larsson (Sve) b. Pavlyuchenkova (Rus) 7-5 6-1; VINCI b. Pervak (Kaz) 6-3 6-4. ERRANI b. Dominguez Lino (Spa) 6-2 3-6 6-3.
Ecco Kareem Abdul Jabbar che si allena in una piscina di Los Angeles in vista della partecipazione al game show «Splash». in cui 10 personaggi famosi si sfideranno in vasca dal prossimo 19 marzo sulla tv statunitense Abc. L’ex campione, 6 titoli Nba negli anni 70 e 80, era stato nello staff dei Lakers per allenare i centri.
Ghiaccio SHORT TRACK
Mondiali al via Fontana lenta Partenza in salita per Arianna Fontana e l’Italia ai Mondiali di short track di Debrecen (Ungheria). La 22enne valtellinese, medaglia di bronzo nelle due ultime edizioni, nei 1500 d’apertura, come Martina Valcepina e Yuri Confortola, si ferma in semifinale (come lo scorso anno). Dove si arresta anche la staffetta femminile, preceduta da Cina e Giappone. Oggi Fontana va a caccia di riscatto nei 500. RISULTATI Uomini. 1500: 1. Sin Da Woon (S.Cor); 2. Kim Yun-Jae (S.Cor); 3. C. Hamelin (Can); 14. Confortola; Dotti sq. Donne. 1500: 1. Park Seung-Hi (S.Cor); 2. Shim Suk-Hee (S.Cor); 3. St-Gelais (Can); 8. M. Valcepina; 9. Fontana; 32. Maffei. Staffetta. Semif. I: 1. Cina; 2. Giappone; 3. Italia (Fontana, M. Valcepina, Maffei, Peretti) el. Oggi - Ore 12.30: 500; semif. staffetta U. In tv: diff. RaiSport 1, ore 16.55.
La disperazione ippica FOTOSERVIZI
Non c’è fine al peggio nell’ippica disastrata. I dati relativi alla raccolta di gioco nel mese di febbraio sono molti più impietosi di ciò che sembra. Nel mese appena finito sono stati raccolti poco più di 67 milioni di euro ed è stato realizzato un decremento del 6,54% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dato drammatico perchè il confronto viene fatto rispetto a una stagione (il 2012) conclusasi con un calo superiore al 25% rispetto al 2011 spalmato in maniera più o meno uniforme su tutti i 12 mesi. Ma tornando al mese di febbraio, c’è purtroppo da sottolineare anche che le scommesse del febbraio del 2012 erano state quasi annullate nei primi 10 giorni a causa dello sciopero delle categorie che aveva bloccato l’attività nazionale. Da una parte quindi (2013) un mese completo con attività completa (anche se l’incidenza degli ippodromi metropolitani ormai chiusi è enorme) dall’altra(2012) un mese con più di un terzo della sua attività molto limitata, legata cioè solo al gioco sulle corse disputate negli ippodromi stranieri.
PIOLETS D’OR Decisi i candidati alla 21a edizione dei Piolets d’Or, premio internazionale che si svolgerà dal 3 al 6 aprile a Courmayeur e Chamonix. Per la migliore ascensione sono i francesi Sébastien Bohin, Didier Jourdain, Sébastien Moatti e Sébastien Ratel (Kamet, 7.756 metri in India); i britannici Mick Fowler e Paul Ramsden (Shiva, 6.142 metri in India); i russi Dmitry Golovchenko, Alexander Lange e Sergey Nilov (Muztagh Tower, 7.284 metri, in Pakistan); gli statunitensi Kyle Dempster, Hayden Kennedy, e Josh Wharton (Baintha Brakk-Ogre, 7.285 metri, in Pakistan); i britannici Sany Allan e Rick Allen (Nanga Parbat, 8.125 metri, in Pakistan); e i giapponesi Tatsuya Aoki, Yasuhiro Hanatani e Hiroyoshi Manome (Kyashar, 6.770 metri, in Nepal). Piolet d’Or alla carriera all’austriaco Kurt Diemberger, che succede nell’albo d’oro a Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott e Robert Paragot.
Atletica Adams a Sydney (si.g.) Oggi meeting di Sydney (Aus) con Willis (N.Zel) nei 1500, Hooker e Lewis (Gb) nell’asta, Valerie Adams (N.Zel) nel peso. Ad Auckland (N.Z.). Uomini. 1500: Willis 3’36"51. A L’Avana (Cuba). Donne. Martello: Vichy 70.46. A Loughborough (Gb). Donne. Martello: Hichon 70.34.
Bocce PETANQUE TRICOLORE (c.f.) Oggi e domani fasi finali in provincia di Cuneo per la serie A di petanque. Lotta a tre per lo scudetto. Nel maschile la Taggese attende la vincente della sfida odierna tra Lanternino Genova e Valle Maira Dronero. Tra le donne una tra Pontedassio e Valle Maira sfiderà in finale le genovesi dell’Anpi Molassana. Nei playout duelli Caragliese-Bovesana (uomini) e Auxilium Saluzzo-Bovesana.
Boxe ROTOLO INTERCONTINENTALE (r.g.) Stasera alla Wembley Arena di Londra l’ex tricolore medi e attuale sfidante Ue Simone Rotolo (35-2) affronta l’ex Europeo e idolo locale Darren Barker (24-1), che difende l’Intercontinentale Ibf supermedi. L’inglese nel 2011 a Londra battè Domenico Spada per il vacante Europeo medi ai punti.
Roberta Vinci, 30 anni, numero 16 del mondo, ha vinto 7 tornei EPA
Pallanuoto LA 6
a
DI RITORNO
Scommesse Anticipo: Recco Febbraio terribile travolge Savona Kareem Abdul Jabbar, 65 anni IPP
Alpinismo
SAVONA-PRO RECCO 8-12 (1-3, 1-5, 4-2, 2-2) Blu Shelf Carisa Savona: Antona, Alesiani 1, Damonte 1, Petrovic, Grosso, Rizzo 3, M.Janovic 2 (1 rig.), L.Fulcheris, G.Bianco 1, Michelotti, J.Colombo, Deserti. N.e. Rolle. All. Pisano. Ferla Pro Recco: Tempesti, F.Lapenna 1, Madaras 3, Mangiante 1, A.Fondeli, Felugo, Giacoppo, Figlioli, Figari, D.Fiorentini 1, Aicardi 2, N.Gitto 1, S.Luongo 3 (1 rig.). All. Tempestini. Arbitri: Ceccarelli e Pinato. Note: sup. num Savona 9 (5 gol), Pro Recco 11 (5). Rigori falliti da Rizzo al 15’33" (traversa) e al 24’56" (parato). (f.s.) Bel derby con 800 spettatori, break della Pro Recco a cavallo di prima e terza frazione. Infortunio a Figari, visitato in ospedale per un colpo allo zigomo. Doppietta per il grande ex Aicardi (sotto, nella foto BORSARELLI, la sua esultanza). Oggi (ore 15): Promogest Quartu-Carpisa Yamamay Acquachiara, Posillipo-Lazio, Bogliasco-Camogli, Ellevi Nervi-Igm Ortigia (diff. RaiSport 1 domani alle 22.30). Class.: Brescia 48; Pro Recco* 45; Savona* 32; Florentia 30; Posillipo, Acquachiara 24; Quartu 21; Bogliasco 19; Lazio 17; Nervi 13; Ortigia 11; Camogli 1. (*una partita in più) CAMPIONI Il Brescia rinvia a mercoledì la partita con la Florentia, perché impegnato domani nell’andata degli ottavi di Champions, alle 19 a Belgrado (Ser) contro il Partizan. In Coppa Campioni donne, oggi andata dei quarti tra Kirishi (Rus) e Imperia, alle 10 italiane.
Atletica 100 GIORNI FIDAL
Malagò e Giomi è doppia festa ROMA (g.b.) Due torte mimosa per festeggiare due medagliate degli Europei indoor che compiono gli anni l’8 marzo: Roberta Bruni, 19, e Alessia Trost 20 (nella foto COLOMBO con Simona La Mantia). Le ciliegine sono le tante medaglie, presenti tutti gli azzurri che le hanno vinte, nella conferenza stampa per i «100 giorni» della nuova federazione dal presidente Alfio Giomi: «Puntiamo a Rio 2016. Il nostro compito è dare agli atleti le migliori condizioni di lavoro». La «ciliegiona» la mette Giovanni Malagò, che rende omaggio all’atletica e a Giomi, uno dei suoi «veri» elettori: «A contare tutti quelli che sono venuti dopo l’elezione a dirmi che avevano votato per me, dovrei avere 62-63 voti. Mancano solo quelli che proprio non potevano sostenerlo, hanno mantenuto un minimo di dignità. Invece, Giomi ci ha messo la faccia prima delle elezioni, non era facile farlo e io non lo dimentico».
TURCHI (i.m.) Il massimo Fabio Turchi è in finale alla 40a Chemistry Cup di Halle (Ger), torneo con 100 pugili di 18 paesi, a cui l’Italia élite guidata da Raffaele Bergamasco partecipa con 6 pugili. Ottavi: 69 Alfonso Di Russo b. Kliment (R.Ceca) 14-11. Quarti: 60 Liu (Cin) b. Donato Cosenza 14-11, 69 Hu (Cin) b. Di Russo 17-11, 81 Gianluca Rosciglione b. Coitiujanschii (Mda) 11-7, 91 Turchi b. Nikitaev (Rus) 11-6, +91 Kuzmin (Rus) b. Mario Federici rsch 3. Semifinali: Turchi b. Mann (Ger) 13-12. MONDIALI (r.g.) A New York Bernard Hopkins (52-6-2), 48 anni, in attività dal 1988, già iridato medi e mediomassimi (1994-2012), tenta di scalzare Tavoris Cloud (24), 31 anni, campione mediomassimi Ibf. Semifinale Wbo medi tra Keith Thurman (Usa, 19), 18 ko, contro lo sloveno Jan Zaveck (32-2), 36 anni. A Costa Mesa (Usa) Carlos Salgado (Mes, 26-1-1) sfidato da Argenis Mendez (R. Dom., 20-2) per la cintura superpiuma Ibf. EUROPEO (r.g.) A Liegi (Bel) il locale Stephane Jamore (24-3) difende l’Europeo gallo contro l’inglese Ashley Sexton (14-1-2). L’italo-belga Sabrina Giuliani (10) sfidata per l’Europeo superleggeri da Dalia Vasarhelyi (Ung, 3-1).
Ghiaccio PISTA LUNGA Così ieri a Heerenveen (Ola) nella finali di Coppa del Mondo in pista lunga. Uomini. 500 (I): Rank: 1. Smeekens (Ola) 34"84; 2. Gregg (Can) 34"96; 3. Mulder (Ola) 35"04. Inseguimento a squadre: 1. Olanda 3’40"64; 2. Sud Corea 3’42"69; 3. Russia 3’43"02. Coppa: 1. Olanda 450; 8. Italia 100. Donne. 500 (I): 1. Wolf (Ger) 37"77; 2. Beixing Wang (Cina) 37"81; 3. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 37"82. Inseguimento a squadre: 1. Olanda 3’00"50; 2. Canada 3’03"50; 3. Polonia 3’04"19. Coppa: 1. Olanda 400; 9. Italia 35.
precedenti di stagione regolare. Oggi (ore 20.30): Asiago-Val Pusteria (serie 1-0); Cortina-Valpellice (serie 0-1).
Hockey pista ANTICIPO L’Alimac Forte dei Marmi ha vinto l’anticipo di A1 battendo 6-1 il Carispezia Sarzana.
Ippica IERI ROMA QUINTE’ (m 2200): 1 India Spirit (C. Fiocchi); 2 Ten on Ten; 3 Tesfanesh Tantu; 4 Paytiti; 5 Amante Latino; (½-2-inc.) Tot.: 5,80; 2,33, 2,94, 4,28 (54,36) Quinté 4-6-15-10-1 n.v. (coi rit. 12 e 13 e 16,81). Quarté e 7.629,02 (e 137,08) Tris e 472,10 (e 40,87). OGGI TREVISO QUINTE’ (ore 18.30, inizio 15) Una volata sul miglio per 18. Indichiamo Intrepid Bi (5), Ontheroad Again (18), Norton Gb (6), Lethal Mast (13), Nicklaus Bi (16), Mirier (13). ANCHE Galoppo: Siracusa (14.50). Trotto: Torino (14.30), Aversa (15.10), Palermo (15.30).
Judo BRAVI AZZURRI (e.d.d.) Alessio Mascetti terzo nei +100 e Luca Poeta quinto negli 81 kg nell’European Open a Varsavia (ex World Cup). I due incassano punti per la ranking list da aggiungere a quelli di Praga con Valentina Moscatt prima nei 48 e Valentina Giorgis ed Edwige Gwend terze nei 63 kg.
Nuoto Ranomi sprint subito 54”14 (al.f.) La campionessa olimpica Ranomi Kromowidjojo, lontana dalle gare dal doppio successo di Londra, domina i 100 sl agli Open britannici di Leeds (50 m) in 54”14 (26”39), 2o crono mondiale stagionale. Uomini: 50 sl Ervin (Usa) 22”28; 400 sl Renwick 3'49”91; 200 do Walker-Hebborn 1'59”06; 100 ra Jamieston 1'00”82; 100-200 fa Roebuck 53”07, 1'57”54. Donne: 100 sl Kromowidjojo (Ola) 54”14 (2˚ t. stag.), Heemskerk (Ola) 54”78, Halsall 54”87, Coughlin (Usa) 54”90, Meilutyte (Lit) 55”28; 200 sl Heemskerk 1'58”49; 800 sl Carlin 8'24”42; 50-100 do Davies 28”04, 1'00”45; 50 fa Ottesen (Dan) 25”76; 200 mx O'Connor 2'10”53, Miley 2'11”59; 400 mx Miley 4'35”57. MENGUAL INCOLPA TARRES (al.f.) L’ex sincronetta spagnola Gemma Mengual ha attribuito la colpa del suo ritiro ad Anna Tarres, ex commissario tecnico criticata per i metodi rudi. «La Tarres mi aveva assicurato che al rientro dalla gravidanza avrei trovato un muro — spiega la Mengual — non ho chiarito subito quali fossero i motivi del mio ritiro per rispetto delle mie compagne. Lei ha sempre avuto un ruolo influente nella mia vita: ero molto controllata e chiedevo il permesso per ogni cosa».
Pallamano SERIE A (an.gal.) Oggi 7a giornata di ritorno, Girone A: Rovereto-Bressanone; Mezzocorona-Trieste; Bolzano-Pressano; Merano-Mestrino; Cassano Magnago-Ferrara. Girone B, 7a: Farmigea-Bologna; Ambra-Carpi; Cingoli-Casalgrande; Romagna-Ancona; Castenaso-Sassari. Girone C, 8a di ritorno: Conversano-Noci; Palermo-Teramo; Gaeta-Fasano; Putignano-Chieti; Lazio-Città Sant’Angelo. DONNE Jomi Salerno-Sassari, in programma oggi per la 5a giornata della seconda fase, non sarà disputata per la rinuncia preannunciata della squadra sarda. Alle 16.30 Conversano-Alì Mestrino.
Sport invernali Fondo: Coppa a Lahti
Golf Miami: Woods va Manassero è 32o
(g.v.) Archiviati i Mondiali in Val di Fiemme, al via oggi a Lahti (Fin) la fase finale della Coppa del Mondo con una sprint/tl che potrebbe decidere l’assegnazione della Coppa di specialità, con Emil Joensson (Sve) e Kikkan Randall (Usa) a un passo dal successo finale. Per l’Italia in gara: Hofer, Noeckler, F. Pasini e Pellegrino, attesi dopo le buone prove fornite in Val di Fiemme. Oggi, a Madonna di Campiglio (Tn) tappa di Coppa Europa e 60a Kurikkala Cup, la gara più antica dopo i Mondiali (5 e 10 km tc). Coppa del mondo sprint uomini: 1. Joensson (Sve), 366 punti; 2. Newell (Usa), 232; 3. Peterson (Sve), 214; 11. Pellegrino, 149; 16. Hofer, 82. Donne: 1. Randall (Usa), 388 punti; 2. Kowalczyk (Pol), 254; 3. Falla (Nor), 250; 41. Vuerich, 28. Tv: Eurosport, 10.45.
Matteo Manassero è 32o con 71 (-1) colpi dopo il primo giro del Cadillac Championship di Miami (Usa). Avvio difficile per Francesco Molinari, l’altro italiano in campo, 64o con 78 (+6). Tiger Woods è in testa con 66 colpi (-6) insieme all’altro statunitense Bubba Watson, lo spagnolo Sergio Garcia, al nordirlandese Graeme McDowell e allo svedese Fredrik Jacobson. Il montepremi è di 8.750.000 dollari. Oggi dalle ore 18 alle 24 su Sky Sport 3.
COMBINATA NORDICA A Lahti il 5˚ successo stagionale porta il tedesco Frenzel a un passo dalla Coppa del Mondo di combinata nordica. L’azzurro Bauer recupera 16 posizioni con il 3o posto nel fondo. Gundersen 10 km: 1. Frenzel (Ger) 24’48"2; 2. Watabe (Giap) a 10"1; 3. Kato (Giap) a 12"9; 16. Lamy Chappuis (Fra) a 1’13"3; 25. BAUER a 1’58"7; 40. MICHIELLI a 3’19"6. Coppa (17 su 19): Frenzel 854; Lamy Chappuis 668.
Hockey ghiaccio Semifinali: gare-2 ad Asiago e Cortina
Vela
(m.l.) Oggi gara-2 delle semifinali al meglio delle 7: il Val Pusteria deve rimettere in parità la serie all’Odegar dove l’Asiago nei playoff ha finora sempre vinto. Il Cortina riceve il Valpellice sconfitto nei due
PREMIO MARINCOVICH (r.ra.) Si svolgerà l’11 aprile alle ore 11 a Roma, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, la 4a edizione del premio giornalistico letterario dedicato a Carlo Marincovich. Il premio è promosso anche dalla Lega Navale Italiana in ricordo del giornalista, grande appassionato di vela.
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_la scelta del dopo Ratzinger
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Sarà lungo e intricato il Conclave che si apre martedì? Tutte le indiscrezioni parlano di forti divisioni tra i cardinali: da una parte gli italiani, dall’altra gli "americani". Una sfida tra modernità e conservazione I cardinali hanno deciso di entrare in Conclave martedì. Prima sarà celebrata la messa "Pro eligendo Pontifice" («Per favorire l’elezione del Pontefice»), poi i 115 porporati si chiuderanno a chiave (cum clave) nella Cappella Sistina. Non potranno uscire fino alla fumata bianca, quella che annuncia l’elezione. Per eleggere il Papa ci vorranno 77 voti, cioè i due terzi dei consensi. S’è provveduto a schermare tutto il complesso — Cappella Sistina e Casa di Santa Marta, dove le eminenze alloggeranno — in modo che sia impossibile adoperare telefonini. Si giura che con questa tecnica saranno inibite anche le eventuali cimici che fossero state piazzate nei punti strategici per sapere ciò che, da secoli, non può essere divulgato. Nel 2005 un cardinale tedesco riuscì a informare una tv del suo paese che Ratzinger era stato eletto prima dell’annuncio ufficiale.
1Conclave lungo o breve? A domanda precisa, il cardinale Donald Würl, arcivescovo di Washington, uno degli undici americani, ha risposto: «Non sarà breve». Le autorità della Santa Sede assicurano invece che si farà in fretta. Altrimenti si darebbe al mondo l’impressione di una lotta in corso, divisioni, contrapposizioni… E tuttavia è difficile pensare che la cosa sarà troppo semplice. In-
tanto, già lo spettacolo delle congregazioni…
2 Che cosa sono esattamente? "Congregazione", parola che in questo caso si adopera per significare "riunione" o "assemblea" non impegnativa. I cardinali si sono riuniti in questi giorni nell’Aula Nuova del Sinodo, con l’idea di chiarirsi in anticipo e non restare troppo a lungo reclusi nella Sistina. S’è già visto qui un approccio completamente diverso tra gli americani e i curiali, che sono forse i due gruppi principali che si contrappongono. Ora voglio avvertirla di un paio di cose.
3 Sentiamo. Nei resoconti che leggiamo in questi giorni sono già delineati un partito dei "buoni" e un partito dei "cattivi". I buoni sono i modernizzatori, quelli che vengono da lontano, i portatori di modernità. In testa a questo partito, per cui i giornali sembrano tifare, ci sono gli undici statunitensi, con accompagnamento di canadesi e latinoamericani. I cattivi sono invece i cardinali di curia, con Bertone in testa, e in genere italiani, a parte Scola che invece farebbe parte del gruppo dei buoni. Lei sa bene che queste schematizzazioni mi lasciano sempre piuttosto freddo. Oltretutto è assai
A Ultimo saluto
I FUNERALI IN VENEZUELA
LA CRISI IN COREA
a Chavez E la stampa: morto a Cuba
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I cardinali riuniti nel Conclave che elesse Papa Ratzinger nell’aprile del 2005 ANSA
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I NUMERI
115
I cardinali elettori Sono 115 i cardinali che eleggeranno il nuovo Papa, tutti hanno meno di 80 anni: tre sono revisori e altri tre scrutatori
77
I voti necessari Per eleggere il nuovo Pontefice serviranno almeno i due terzi dei consensi: il quorum sarà quindi di 77 voti
azzardato immaginare in anticipo come sarà il nuovo Papa, una volta che avrà la responsabilità di tutto. Magari era cattivo prima, e si scoprirà poi che era l’uomo che ci voleva.
avversa purché sufficientemente debole da non mettersi troppo in mezzo, da lasciarli fare. Così ragionano i vaticanisti, che conoscono molti segreti.
5 4 Su chi punterebbero comunSu chi punterebbero gli ameri- que i curiali? cani?
Come le stavo dicendo, tra i due gruppi c’è intanto una differenza d’approccio. Gli americani, dopo le prime congregazioni, si sono messi a fare conferenze stampa e a portare in pubblico i problemi dei porporati, con relativi dubbi. Dalla Curia è subito arrivato l’ammonimento che certe cose devono restare riservate. Gli americani hanno capito e hanno smesso. Su chi puntano? Il più forte è il cardinale Dolan arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, 63 anni, grande e grosso, simpatico. Sorridente e carico di energia, parla un italiano «primordiale», sembra l’uomo più giusto per metter fine a lotte, scandali e faccende di denaro. Ma è forse troppo forte ed è possibile che la prudenza consigli una figura più sbiadita, quindi più accomodante. Si parla dell’altro americano O’Malley oppure del canadese Ouellet, indicato come papabile fin dal primo giorno. I curiali, guidati dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone, che punterebbe a conservare il suo posto, potrebbero accettare un papa di parte
Forse sul cardinale Scherer, brasiliano, 64 anni, che è stato per anni in Curia e quindi gli italiani sentono come uno di loro. Scherer fa anche parte del consiglio della banca vaticana, cioè lo Ior, che è uno dei problemi. Per il partito dei cattivi, un elemento a favore. Ma c’è sempre la possibilità – una forte possibilità – che alla fine vinca Scola e si ritorni a un pontefice italiano. Benedetto XVI l’ha spostato alla fine da Venezia a Milano, che può essere un segno perché tanti papi — da Pio XI a Paolo VI — sono arrivati a Roma proprio da Milano. Potrebbe giovargli il fatto che nel 2007 Bertone mise il veto alla sua nomina alla testa dei vescovi italiani. Questo adesso, qualificandolo come anti-bertoniano, quindi non-curiale, potrebbe portargli l’appoggio Usa, sudamericano e di parecchie chiese orientali. Dicono i vaticanisti che si capirà tutto fin dal primo giro, dalla prima pioggia di voti su questo o quel nome. Il nome Ratzinger, nella prima votazione, era scritto su 45 schede e si capì subito come sarebbe andata a finire.
Pyongyang: «Rotti i trattati con Seul» Dopo le sanzioni Onu, la Corea del Nord alza i toni e passa ai fatti: il leader Kim Jong-un (nella foto) ha rotto il trattato di non aggressione con Seul, firmato nel 1991 e ha tagliato anche la «linea rossa» con il Sud, che collegava direttamente i telefoni dei due governi. Il regime di Pyongyang aveva minacciato un attacco atomico preventivo contro i Paesi ostili. Gli Usa hanno risposto: «Le minacce sono controproducenti», le parole del portavoce della casa Bianca, John Earnst
In migliaia a Caracas per l’ultimo saluto al presidente Chavez REUTERS
Il mistero attorniava il presidente venezuelano Hugo Chavez da vivo, e ora che è morto i colpi di scena continuano a non mancare. Mentre da Caracas rilanciano le accuse che sia stato avvelenato dagli Usa, è il quotidiano spagnolo Abc a ribaltare la versione ufficiale delle ultime ore del leader. Secondo il giornale non sarebbe morto in Venezuela, martedì, ma a Cuba dove sarebbe stato trasferito, in extremis, per tentare di salvarlo. Non sarebbe stato ricoverato all’ospedale militare di Caracas, ma in un complesso medico nell’isola cubana di La Orchila. E la bara che tre giorni fa ha attraversato in una processione Caracas era vuota. Le esequie Ieri in migliaia, intanto, hanno partecipato ai funerali di Chavez. Presenti anche delegazioni di 50 Paesi. Tra i più commossi il presidente dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad, che lo ha paragonato «ad un eroe destinato a risorgere». Il suo intervento ha scatenato perfino le critiche del clero sciita iraniano. Dopo la funzione, c’è stato l’insediamento come presidente ad interim di Nicolas Maduro: «Nessuno mai è stato calunniato come Chavez», ha detto. Durante il suo discorso ha salutato la delegazione inviata da Barack Obama: «Amiamo tutte le nazioni, ma vogliamo un’America senza imperi». Intanto, ieri su Twitter ha fatto furore l’hashtag «#DeChavez Aprendì», cioè «Da Chavez ho imparato». Decine di migliaia i commenti arrivati. Tra i contestatori c’è chi ha scritto, «da Chavez ho imparato che se regali petrolio ti amano tutti i Paesi» dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 9 MARZO 2013
ALTRI MONDI BOCCIATURA L’AGENZIA TAGLIA IL RATING A BBB+: «È IL RISULTATO INCONCLUDENTE DEL VOTO». E IL CAPO DELLO STATO: «LA CRISI NON ASPETTA»
IL CASO IN COSTA RICA
Anche Fitch declassa l’Italia Napolitano: «Governo subito»
Grillo sul blog: nessun resort Il Pd: chiarisca
«Risultato inconcludente delle elezioni». Questo il motivo per cui Fitch, agenzia internazionale di valutazione del credito, ha declassato ieri il rating dell’Italia da A- (buone capacità di rispettare gli obblighi finanziari, ma suscettibili ai cambiamenti e alle condizioni economiche) a BBB+ (adeguate capacità, ma possibile una minore forza nel rispettare gli obblighi finanziari), con outlook negativo, ovvero previsioni che tendono al brutto. Già Standard&Poor’s e Moody’s avevano portato il giudizio rispettivamente a BBB+ e Baa2. Fitch ha giustificato il taglio con le difficoltà a formare un governo. Inoltre, gli oltre 2 mila miliardi di debito pubblico ci collocano fra i peggiori Paesi europei. I dati del quarto trime-
stre 2012 «confermano come quella italiana sia una delle recessioni più profonde in Europa» e, nel 2013, il rapporto debito-Pil potrebbe toccare il 130% (rispetto alla stima precedente del 125%) ma un «governo debole potrebbe essere più lento e meno capace di rispondere agli choc economici, nazionali e internazionali». Motivi di ottimismo? Per l’agenzia fondata un secolo fa a New York, l’Italia ha «un’economia relativamente ricca, con un livello moderato di indebitamento del settore privato e ha compiuto progressi concreti negli ultimi due anni grazie al consolidamento fiscale». Richiamo Un segnale negativo,
che spinge di nuovo l’euro sotto quota 1,30 dollari (1,2985)
e che giunge nelle stesse ore in cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, cerca di spezzare lo stallo post-voto: «La crisi non aspetta: le questioni di fondo che riguardano l’economia, la società, lo Stato, non possono aspettare, debbono ricevere risposte. E dunque richiedono che l’Italia si dia un governo ed esprima uno sforzo serio di coesione». E mentre prosegue lo scontro Pd-Grillo, si parla di un governo del Presidente guidato da un esponente del Pd, che potrebbe ottenere il sostegno del Pdl su un programma limitato (taglio numero parlamentari, legge elettorale, contrattazione con l’Ue di un rinvio del pareggio di bilancio al 2014). Venerdì, intanto, si terrà la prima seduta di Camera e Senato.
L’8 marzo del Presidente Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha celebrato ieri a Roma l’8 marzo al Quirinale dicendo: «È importante che le vittime di violenza chiedano aiuto per tempo» ANSA
Berlusconi, notte in clinica Slitta l’udienza per Ruby
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STATALI UN TETTO AI REGALI
Il Cav ricoverato per un dolore agli occhi. La Boccassini chiede la visita fiscale Ma l’ex premier a Napoli rischia il giudizio immediato nell’inchiesta De Gregorio
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Rischio Ma altri guai arrivano da Napoli, dove si indaga sull’ipotesi della compravendita di senatori nel 2006 per far cadere il governo Prodi. Il pm Henry John Woodcock ha sentito come persona informata sui fatti lo stesso Romano Prodi, oltre a parlamentari come Anna Finocchiaro del Pd. I magistrati avevano proposto a Berlusconi, accusato come Valter Lavitola e Sergio De Gregorio, tre date per farsi interrogare (l’ultima oggi), ma il Cav si è reso disponibile solo per venerdì prossimo. E così, ora, gli inquirenti potrebbero chiedere il giudizio immediato per l’ex premier. Mentre dalle carte emerge un episodio riferito da De Gregorio ai giudici: quando, alla caduta di Prodi, il senatore contestò la Finocchiaro, Berlusconi gli disse «ti ho visto batterti in aula come un leone». Il Pdl reagisce: «Sconcertante sentire Prodi: il suo governo cadde a causa delle dimissioni di Mastella», spiega Maurizio Gasparri.
Limiti pure per auto e telefono Il governo, per decreto, fissa un codice di comportamento per gli statali: potranno accettare doni solo fino a 150 euro di valore. I telefoni si potranno utilizzare «nel rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione»; in auto viaggeranno «persone terze» solo per servizio. «Regole contro la corruzione», dice il ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi (nella foto)
FRANCESCO RIZZO
Occhi arrossati, fastidio causato dalla luce, una macchia che impedisce di vedere bene. Sono i sintomi dell’uveite, il disturbo che ha colpito Silvio Berlusconi, tanto da costringerlo ieri al ricovero al San Raffaele. Un «legittimo impedimento» riconosciuto dal tribunale di Milano, dove l’ex premier era atteso per un’udienza-chiave del processo Ruby. In calendario c’erano la requisitoria e la richiesta di condanna per il caso della giovane marocchina, che lo vede alla sbarra per concussione e prostituzione minorile: la reazione di Ilda Boccassini, che rappresenta la pubblica accusa, non fa sconti. «C’è stata un’escalation di certificati medici per far sì che l’udienza non si svolgesse», ha detto "Ilda la Rossa", ricostruendo le richieste di rinvio della difesa di Berlusconi. Cominciate mercoledì (motivo, riunione politica), proseguite giovedì (motivo, l’uvei-
te) e completate da due certificati: il secondo sottolineava «le gravi conseguenze che può portare tale patologia». «Conseguenze che un medico serio avrebbe dovuto evidenziare subito», osserva la Boccassini, che ha anche chiesto invano una visita fiscale. Risultato: l’udienza slitta a lunedì, ma l’avvocato
dell’ex premier, Niccolò Ghedini, ripresenterà istanza di rinvio. Stamane «si vedrà se dimettere Berlusconi o continuare il ricovero. La prognosi è di 7 giorni», spiega il suo medico personale, Alberto Zangrillo. E quindi, il leader Pdl dovrebbe mancare pure oggi, al processo d’appello sui diritti tv di Mediaset.
L’ex premier Silvio Berlusconi ha problemi agli occhi: ricoverato ieri a Milano, non era in aula per il processo Ruby REUTERS
Gli affari centroamericani di uno dei principali collabo ratori di Beppe Grillo, l’autista Walter Vezzoli, diventano oggetto di polemica politica. La alimenta il responsabile Enti locali del Partito democratico, Davide Zoggia, rilanciando un’inchiesta dell’«Espresso» su 13 società amministrate da Vezzoli in Costa Rica, chiedendo di fare chiarezza: «Bisogna vedere se la questione è stata gestita con trasparenza». Nel mirino è finito l’Ecofeudo, un villaggio turistico extralusso. «Il resort di cui parla l’Espresso non esiste», è la stata la risposta di Vezzoli, in un’intervista rilasciata al «Fatto Quotidiano». Il blog di Beppe Grillo ha pubblicato l’intervista sul sito e ha respinto ogni accusa, invitando i giornali «a verificare le informazioni».
OGGI FUNERALI DI ROSSI
Scandalo Mps Baldassarri resta in cella Si terranno stamane a Siena i funerali di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps suicidatosi mercoledì. Gesto che Rossi ha forse compiuto per la sfiducia nei suoi riguardi dopo la fuga di notizie dal Cda del 28 febbraio, che ha portato a un esposto per insider trading. Tanto che l’indagine sulla morte di Rossi è stata inserita in quella sulle conseguenze della fuga di notizie. Ieri, intanto, il gip Ugo Bellini ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare per Gianluca Baldassarri (nella foto), l’ex capo area di Banca Mps, trasferito da Milano a Firenze. Verrà nuovamente interrogato e dovrà rispondere anche delle operazioni sui derivati.
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notizie Tascabili
Controlli a St. Vincent
Si lancia dal 6˚piano
La Dia nei casinò I clan calabresi riciclavano soldi
Torino, lasciato dalla fidanzata: si uccide 17enne
Firmato il contratto dai sindacati
Personaggi della ’ndrangheta, già emersi in una indagine condotta in Piemonte, sarebbero tra i frequentatori del casinò di Saint Vincent (Aosta). Per questo motivo la Dia ha effettuato controlli non solo a Saint Vincent, ma anche nei casinò di Sanremo, Venezia e Campione, per verificare eventuali casi di riciclaggio di denaro frutto di attività illecita. Tra i clienti delle case da gioco, gli inquirenti verificano la posizione di sessanta persone: dieci di loro, in particolare, a Saint Vincent, tra cui i fratelli Bruno e Giovanni Iaria (boss della provincia torinese) e Giovanni Catalano, referente dei clan calabresi a Torino.
Ha lasciato una serie di sms agli amici, qualche messaggio su Facebook. Poi, è uscito dal suo appartamento, si è diretto all’ospedale di Ivrea, nel Torinese e dal sesto piano si è gettato nel vuoto. È il tragico gesto di un ragazzino di 17 anni: non ha retto alla rottura con la fidanzata e ha deciso di togliersi la vita. Prima di lanciarsi dalla terrazza dell’edificio ha sentito per l’ultima volta gli amici e ha scritto alcuni post sul social network che già lasciavano intravedere la sua disperazione. «Spero che i miei occhi da spenti accendano un po’ di amore nei vostri cuori», si legge sul suo profilo.
Alla Fiat c’è l’accordo: 40 euro in più al mese E il titolo vola in Borsa Fiat e sindacati hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto per gli 86 mila lavoratori del gruppo. Retroattivamente da febbraio ci sarà un aumento di 40 euro lordi ed un premio di produzione che distribuirà, a partire dal prossimo aprile, 120 euro. La firma ha fatto volare il titolo in Borsa con un incremento del 5,53%. Si è conclusa così una lunga trattativa iniziata nel luglio scorso. «Siamo soddisfatti di essere riusciti a raggiungere un accordo economico in un momento di grande difficoltà del mercato», è stato il commento del Lingotto. Tali condizioni varranno per il solo 2013. Quello siglato ieri, è stato, infatti, un accordo ponte: per il 2014 e per il 2015 se
Un’operaia nello stabilimento Fiat di Mirafiori ANSA ne riparlerà tra ottobre e novembre, dati finanziari alla mano. Soddisfatti i sindacati Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Associazione Quadri e Capi Fiat e il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Si è trattato di un segnale positivo per tutto il Paese», mentre per la Fiom, assente al tavolo «è un accordo peggiorativo rispetto a un anno fa ed esclude da ogni beneficio i lavoratori in cassa integrazione».
Bloccata in Germania
Veleno per topi nell’insalata in arrivo dall’Italia Un nuovo allarme sul cibo coinvolge l’Italia: una partita di lattuga romana proveniente dalla Ortofrutticola La Trasparenza di Angri (Salerno) è stata bloccata in Germania perché nell’insalata è stata riscontrata la presenza di veleno per topi. Il ministero della Salute ha allertato le Regioni Campania e Veneto.
SABATO 9 MARZO 2013
A BREVE SARÀ MAMMA
Belen al nono mese Niente «Got Talent...» Belen Rodriguez (nella foto) è entrata nel nono mese di gravidanza e non potrà parteci pare alla puntata di «Italia’s Got
Ciclone Zero «Cantare l’amore è una rivoluzione»
Talent», il programma del sabato sera di Canale 5: «Sono stata dimessa oggi dall’ospedale, sto bene, solo un po’ di stanchezza dovuta alla gravidanza: manca veramente poco e quindi devo riposare, mi dispiace avrei tanto voluto esserci, ma ormai è il piccolino che decide per me»
5 topfivelibri LA CLASSIFICA
ALTRI MONDI
Renato torna alle origini con «Amo», l’ultimo album E mostra ottimismo: «È in arrivo un nuovo vento»
CERIMONIA A HOLLYWOOD
Walk of Fame, stella per l’attore Franco Eclettico, 34 anni, una filmografia già notevole: l’attore americano James Franco, nel cast della trilogia di «Spider
Renato Zero torna indietro nel tempo. A quattro anni di distanza da Presente, si affida al ricordo e all’amore per raccontarsi. Si intitola Amo (Capitolo I) il nuovo album che Zero ha scelto di presentare alla stampa nel vecchio e amato Piper di Roma, lo storico locale dove tutto ebbe inizio. «Sono nato tra questi mattoni, qui si giocava a esistere, a tentare l’impossibile», dice il cantautore romano prima di intonare Voglia d’amare, uno dei 14 brani del disco che arriverà nei negozi martedì. «Ricordare è un riconoscimento importante — continua —: l’amore è l’unica rivoluzione possibile, con tutte le sue contraddizioni e delusioni, ma non possiamo chiamare amore qualsiasi strofinamento, bisogna dargli i giusti connotati. Quegli amori che sfociano nella violenza non sono degni di questo nome». La forza del sentimento attraversa tutto il cd in cui si parla anche di ottimismo e di coraggio, in particolare in Volo alto, La vita che mi aspetta, La vacanza. Con un brano dedicato alla sua portinaia (Angelina) e uno all’amico Dalla (Lu). «La prima volta che vidi Lucio aveva 16 anni e per me è stato subito un fratello. Ho sempre sperato di incontrare un personaggio così». Un mondo migliore Renato canta anche il desiderio di assaporare un mondo migliore in Dovremmo imparare a vivere, che "suona" così: «L’ignoranza regna sovrana ormai. I bravi ar-
1 Il Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull’Italia e il Movimento 5 Stelle B. Grillo, D. Fo, G. Casaleggio (Chiarelettere)
Renato Zero, il cantautore romano compirà 63 anni a settembre
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Un brano è per Lucio: la prima volta che lo vidi lui aveva 16 anni Per me è stato come un fratello RENATO ZERO SULL’AMICO DALLA
Q «Amo» La copertina del nuovo album di Renato Zero che contiene 14 canzoni inedite
rancano. Raccomandato fottiti e torna a casa tua. Ci vorrebbe un ciclone». Il ciclone è arrivato? «Un nuovo vento sta soffiando e ci sta dicendo che certi ruderi è ora che vadano a casa. Molti di questi signori si sono comprati il Paese», risponde Zero senza mezzi termini. Ma Amo è solo la prima tappa di un progetto che prevede un secondo album (conterrà un brano scritto dal maestro Armando Trovajoli, scomparso da pochi giorni) e un appuntamento live speciale: un mese di concerti al Palalottomatica di Roma a partire dal 27 aprile. Ed è già un successo: sono stati infatti venduti 70 mila biglietti e aggiunte cinque date. «L’età avanza e mi viene il mal di pancia a pensarci — conclude il cantante 62enne — Ora sento l’esigenza di stare sul palco con il pubblico...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
A LONDRA IL CANTANTE È SVENUTO SUL PALCO GIOVEDÌ PER UNA CRISI RESPIRATORIA
Il malore di Bieber «Una grande paura»
La foto di Bieber in ospedale, pubblicata dallo stesso cantante su Instagram
Nuovi imprevisti per Justin Bieber, 19 anni, cantante canadese idolo delle ragazzine. Ma niente problemi con gli spinelli. E questa volta non ha fatto infuriare i fan, come mercoledì quando si era presentato sul palco dello O2 di Londra
con due ore di ritardo per imprecisati «problemi tecnici». Li ha fatti preoccupare, dopo essere svenuto, giovedì sera nelle quinte della struttura londinese, dove stava tenendo il suo terzo concerto inglese. Venti minuti di panico anche tra i
componenti del suo entourage. Alla star è stato somministrato dell’ossigeno. «Gli è mancato il fiato», ha spiegato il suo manager. Poi il cantante si è ripreso ed è riuscito a finire lo spettacolo, prima di essere ricoverato in ospedale per accertamenti. Bieber ha poi pubblicato su Instagram una sua foto a torso nudo, in un letto d’ospedale, sempre nella serata di giovedì, accompagnata da una didascalia: «Che paura, mi sento meglio, sto ascoltando Janis Joplin». Sul social network, dove l’idolo delle teenager è seguito da circa 35 milioni di fan, ha ringraziato il suo pubblico: «I migliori fan del mondo, che hanno capito quel che è successo. Grazie per il vostro affetto». Il cantante, che è stato dimesso, anche se non era totalmente ristabilito, ieri sera è salito sul palco per il suo quarto show a Londra. Da lunedì si sposterà a Lisbona.
2 Educazione siberiana N. Lilin (Einaudi) 3 Illuminati. Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale A. Kadmon (Piemme) 3 Se vuoi fare il figo usa lo scalogno C. Cracco (Rizzoli) 4 Sua Santità. Le Carte Segrete Di Benedetto XVI G. Nuzzi (Chiarelettere)
Man», protagonista di serie cult e candidato agli Oscar per l’interpretazione di «127 ore» di David Boyle, ha ricevuto una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. L’attore è ora nelle sale italiane con due film: «Il grande e potente Oz» e «Spring Breakers».
A CURA DI
STEFANIA ANGELINI
In mostra 40 opere del ’500
Tiziano sacro e profano da ammirare a Roma
La locandina di «Bulli e Pupe»
Ecco la classifica dei cinque libri più venduti su Amazon:
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gazzaWeekend
Il musical a Milano EMANUELE BIGI ROMA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Bulli e Pupe» ritmo e risate
Difficile ammirare una quantità di capolavori tutti assieme. È quello che propone la mostra allestita alle Scuderie del Quirinale per raccontare Tiziano. Quaranta le opere selezionate nella vastissima produzione del pittore natio di Pieve di Cadore, morto a Venezia nel 1576 e protagonista assoluto del secolo «aureo» della pittura italiana. Da ammirare, i quadri sacri e ritratti profani provenienti dal Louvre, dal Prado, dalla National Gallery di Washington, da Palazzo Pitti, dagli Uffizi. TIZIANO A ROMA SCUDERIE DEL QUIRINALE, FINO AL 16 GIUGNO, INFO: WWW.SCUDERIEQUIRINALE.IT
Ricordate Brando e Sinatra in «Bulli e Pupe»? Quel film era tratto da un musical leggendario (1200 repliche fra il 1950 e il 1955) che la Compagnia Italiana di Operette mette in scena a Milano fino a domani. Romanticismo, ritmo, risate e dodici coloratissimi cambi di scena, per un’edizione con tenori e soprani che cantano sulla musica registrata dall’orchestra. BULLI E PUPE AL TEATRO CARCANO DI MILANO, CON CARLO MONOPOLI, BIGLIETTI DA 25 EURO
Uno dei quadri di Tiziano in mostra a Roma AFP
Per i golosi c’è «Taste» alla stazione Leopolda
Firenze è da «gustare» Si chiama «Taste» ed è il salotto italiano del cibo di qualità e delle nuove tendenze, dove si danno appuntamento i migliori operatori italiani e internazionali dell’alta gastronomia, ma anche i semplici appassionati del mangiare bene. L’iniziativa, nata in collaborazione con il gastronauta Davide Paolini, Firenze, prosegue per tutto il weekend, fino a lunedì. Saranno 283 le aziende partecipanti, selezionate tra le produzioni d’eccellenza italiane, che proporranno i loro prodotti e le novità. Il tema dell’edizione 2013 sono i luoghi del gusto: cremerie, verdurai, piadinerie, pescherie, pizzicagnoli. Si comincia dal Taste Tour di degustazione, poi il Taste Tools, con gli oggetti di food&kitchen, e il Taste Shop, con cibi raffinati ed esclusivi. Tra le novità un’area dedicata all’enogastronomia della Spagna. E ci saranno inoltre numerosi eventi che coinvolgeranno la città di Firenze. TASTE A FIRENZE, STAZIONE LEOPOLDA, INFO: WWW.FUORIDITASTE.COM
Al museo della scienza Il documentario in tv
Tutti a lezione di cioccolatini
Così il pinguino diventa papà
Per prepararci ad una Pasqua davvero golosa il museo della Scienza e della Tecnologia di Milano offre una divertente opportunità: oggi e domani, infatti, si può partecipare ad una lezione per imparare a fare i cioccolatini. Sotto l’esperta guida di un maestro cioccolatiere della Perugina, grandi e piccini hanno la possibilità di preparare i cioccolatini cult per eccellenza, i famosi «baci». Inoltre il laboratorio dà l’opportunità di scoprire la storia, le fasi di preparazione e tutte le curiosità relative al cioccolato.
Oltre 6 milioni di pinguini, albatros e foche, vivono nella Georgia del Sud, una remota isola sub antartica nell’Oceano Atlantico: proprio lì è stato girato l’emozionante documentario che Sky 3D (canale 150) manda in onda stasera in prima tv. E che racconta la vita dei pinguini reali, dall’adolescenza alla paternità, in un luogo selvaggio e montuoso, battuto dal vento e semisepolto dalla neve. Autore del filmato David Attenborough, divulgatore scientifico inglese, che ha dovuto sfidare condizioni estreme.
SPERIMENTIAMO IL CIOCCOLATO E APPRENDISTI CIOCCOLATIERI A MILANO, OGGI E DOMANI AL MUSEO DELLA SCIENZA, INFO: WWW.MUSEOSCIENZA.ORG
THE PENGUIN KING 3D - IN MARCIA PER LA VITA DI DAVID ATTENBOROUGH, STASERA ALLE 21 SU SKY 3D, PRIMA TV PER L’ITALIA
A
LE DUE ALI ROSA DI BOOSTA
S A Varese si decolla gratis col Dj Per celebrare la Festa della donna e il centenario del brevetto di Rosina Ferrario (prima donna pilota italiana), Volandia-Parco e Museo del Volo di Somma Lombardo (Varese) organizza un sabato dedicato al «volo in rosa»: dalle 10, incontri con piloti donne e con Davide Dileo, in arte Boosta dei Subsonica (nella foto), che frequenta la scuola di volo. Non solo: dieci donne over 16 potranno vivere. gratuitamente, il loro «battesimo del volo» Nel blu dipinto di rosa per info: www.volandia.it
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SABATO 9 MARZO 2013
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del salto «acqua e sapone» Concentrazione e semplicità: tutti i segreti dell’oro europeo
Ventidue anni, una bellezza semplice. Russa, biondissima, 57 chili distribuiti lungo 180 centimetri di potenza che dal 2011 le vale il titolo europeo di salto in lungo indoor. Darya Klishina ha la capacità di togliere il fiato a chi la guardi. Sia che faccia shopping in centro sia che prepari la rincorsa e lo stacco in pedana per giocarsi un titolo, ha gli occhi del pubblico incollati addosso.
Occhi addosso «Ma non ne sen-
to il peso — spiega con un sorriso lieve — ci sono abituata. Anche se mi apprezzano per la bellezza, io mi concentro sulla gara. Io vado a caccia dei miei obiettivi astraendomi dal resto, mi concentro solo su quello che faccio». A Goteborg si è concentrata alla grande, 7,01 e titolo continentale indoor
confermato a due anni da quello conquistato a Parigi. «Ero pronta, mi sono allenata e ho gareggiato più che in passato ma questo non mi ha affaticato, per questo ero convinta di potercela fare».
Dalla pallavolo Eppure la Darya bambina faceva squadra: «Giocavo a pallavolo, poi un allenatore di Tver, dove sono nata, ha intuito che potevo fare di più in atletica. Ho provato un po’ tutte le discipline, come nella nostra preparazione scolastica, ho fatto anche corsa, lancio del giavellotto, ostacoli, poi lui si è reso conto delle mie possibilità nel salto in lungo e ho cominciato. Era il 2004, ora vivo a Mosca, è passato tanto tempo ed ho cambiato allenatore, qualche risultato l’ho raggiunto ma spero di trovarne altri in futuro». La moda e l’Italia «Sono venuta
adizero MD Scarpa chiodata per le medie distanze con tomaia in mesh e tecnologia sprintweb e120
A CURA DI FABRIZIO SCLAVI GAZZALOOK@RCS.IT
la scheda DARYA KLISHINA 22 ANNI SALTO IN LUNGO
Darya Klishina è nata in Russia, a Tver, il 15 gennaio 1991. Della Athletic Sport Club Moscow, la Klishina è alta 1.80 metri, pesa 57 chili ed è specializzata nel salto in lungo.
2010 È campionessa europea indoor: medaglia d’oro a Parigi con un salto di 6,80 m. E oro anche agli Europei Under 23, a Ostrava con un salto di 7,05 m. che è il suo record personale. 2013 È campionessa europea indoor: medaglia d’oro a Göteborg con 7,01 m.
a Milano per la settimana della moda. Mi piace. Ma vesto elegante meno di quanto vorrei, perché vivo in tuta tra gare e allenamenti. Sono attenta ai trend ma adoro pensare che devo essere io a creare il mio stile. Tempo fa la Nike mi ha anche chiesto un parere riguardo alla progettazione di una scarpa, un parere estetico, non tecnico, e non nego che la cosa mi ha fatto molto piacere. Niente accessori o abiti del cuore. Mi piace cambiare sempre, essere curata ma diversa ogni volta. Ma adoro un look semplice e pulito, nell’abbigliamento come nel make up perché credo che anche con la semplicità e un look acqua e sapone una donna possa risultare speciale». Vero, ma occhio ai particolari, non la troverete in pedana con i capelli poco curati o le unghie non laccate. Risultati alla mano, funziona. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 9 MARZO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 7+
Toro 5,5
Gemelli 8
Cancro 6
Leone 5,5
Vergine 6,5
DI ANTONIO CAPITANI
La Luna mette in bolla il vostro umore, amici e clienti vi sostengono. E la fortuna è molto ben disposta. Fornicazione multisapore.
Sabato di malinconie, inconcludenze (anche suine) e tensioni. A volte conservare il buonumore è difficile, ma provateci. E siate fattivi.
Qualche paranoia v’afferra. E magari vi rovina il sabato. State su. E occhio a come spendete. Il sudombelico, però, non si nega niente.
Sabato di stanchezza, impedimenti, tensioni. Meglio negoziare anziché prendere a sediate la gente. Vigore ni, ormone muy prorompente.
Operosi come siete, sbrigate montagne d’impegni. Ma la pedanteria vi rende spassosi come una congiuntivite: tollerate. Deserto suino.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
IL MIGLIORE Sabato sereno, ancor più se doveste trovarvi in viaggio. Lavoro e sport premiano, esperienza e creatività rendono la fornicazione un tripudio suino.
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 7,5
Scorpione 6-
Sagittario 7
Capricorno 7
Acquario 7,5
Pesci 5,5
Sabato di idee creative, colpacci nel lavoro, successi. Dovuti anche al vostro charme che fa vibrare l’ormone di chiunque. Vigore su!
Un certo spaesamento tocca lavoro e casa, nel mirino della Luna: fate la tara ai problemi, ma risolvete subito il risolvibile. Noia suina.
La Luna vi fa recuperare, nel fisico e nello spirito. Le notizie che arrivano rincuorano, svaghi e p.r. riescono. Il sudombelico va.
Potete spendere e guadagnare bene. E cose importanti prendono forma. Il tono fisico è OK, la gola insaziabile. Un po’ come il sudombelico.
Il lavoro vi vede brillare su rivali e colleghi, i vostri progetti privati riescono bene, il suino inside of you cucca e porta a casa. Sabatone.
Lavoro e famiglia chiedono molto: evitate gli scatti da matti, gli sforzi fisici, l’epilazione a freddo degli zebedei altrui. E riposate!
LIBOR KOZAK
L’attaccante ceco della Lazio è nato il 30 maggio 1989. Nella squadra capitolina è arrivato nel 2008 dall’Opava
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 16.00 WEST BROMWICH SWANSEA
IN DIRETTA
Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2
CALCIO 14.00 BRESCIA - INTER Campionato primavera. SportItalia
17.00 PARIS SAINT GERMAIN - NANCY LORRAINE Ligue 1 SportItalia
15.00 ASCOLI - EMPOLI Serie B. Sky Calcio 7
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15.00 MODENA CITTADELLA
Campionato Eccellenza. Rai Sport 1
Sprint maschile. Da Sochi, Russia. Eurosport
15.30 SCOZIA - GALLES Sei Nazioni. Sky Sport 2
Serie B. Sky Calcio 6
3.30
SALTO CON GLI SCI
15.45 PARIGI - NIZZA
17.15
Eurosport 2
15.00 PRO VERCELLI LANCIANO Serie B. Sky Calcio 11
18.10 PISTOIA - SCAFATI
Serie B. Sky Calcio 8
Lega Due. Final Four. Semifinale Rai Sport 2
15.00 VARESE - SASSUOLO Serie B. Sky Calcio 5
HS 130. Da Lahti, Finlandia Eurosport Gundersen. Da Lahti, Finlandia Eurosport
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
13
17
ANCONA
7
15
min max
AOSTA
5
7
BARI
11
20
BOLOGNA
7
13
12
19
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COPPA DEL MONDO Slalom Gigante maschile. Prima manche. Da Kranjska Gora, Slovenia Eurosport, Rai Sport 1
15.00 COPPA DEL MONDO
GazzaMeteo
Legenda
9.30
10.00 COPPA DEL MONDO
BASKET
15.00 TERNANA - SPEZIA
SCI DI FONDO
SCI ALPINO
COMBINATA NORDICA
WBC. ESPN America
COPPA DEL MONDO HS 130. Da Lahti, Finlandia Eurosport
Rai 3
ITALIA - USA
Slalom Gigante femminile. Seconda manche. Da Ofterschwang, Germania Eurosport 2, Rai Sport 1
Sei Nazioni. Sky Sport 2
CICLISMO
BASEBALL
15.00 PADOVA - VICENZA
13.30 COPPA DEL MONDO
18.00 IRLANDA - FRANCIA
Sprint femminile. Da Sochi, Russia. Eurosport
16.40 TIRRENO - ADRIATICO
Serie B. Sky Calcio 10
14.15 MONDIALI Slopestyle. Da Oslo, Norvegia Eurosport 2
Trento 11 18
Aosta 1
Milano
9
Venezia
5 13
CAMPOBASSO
7
14
Nuvolo
Moderati
CATANIA
8
18
FIRENZE Rovesci
Forti
11
16
GENOVA
10
11
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
7
14
MILANO
8
10
ROMA
NAPOLI
13
15
11 18
14
18
Neve
Mossi
PERUGIA
9
13
POTENZA
8
13
Agitati
Nebbia
Il sole oggi MILANO
ROMA
REGGIO CALABRIA
12
19
ROMA
12
16
TORINO
6
9
8
TRENTO
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:46
18:21
6:31
18:09
10
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VENEZIA
9
12
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Torino 2 11
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
Donne da applausi: ecco le medagliate dei Giochi di Londra
Premier League: gli aggiornamenti sono su «In the box»
In occasione della Festa della donna, il nostro sito ha scelto l’eccellenza dello sport italiano per celebrarla: le medaglie olimpiche femminili dei Giochi olimpici di Londra 2012. Ma non solo in acqua, in pedana, al poligono, sul podio. Nella gallery di Gazzetta.it eccole nei loro mille volti
Sul blog «In the box», dedicato al calcio inglese, gli aggiornamenti, i risultati e i commenti del weekend britannico: dalla Premier League alla FA Cup fino al punto domenicale sulla Championship, il seguitissimo campionato di serie B inglese
Sky Sport 2
VOLLEY 13.00 GALATASARAY ISTANBUL Champions League femminile. Final Four SportItalia 2
16.00 RABITA BAKU UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO
20.30 FOPPA PEDRETTI BERGAMO BANCA REALE YOGURT GIAVENO
www.gazzetta.it
Serie A1. Rai Sport 1
Domani
Dopodomani
Più nubi e piogge al Nordest e al Centro, specie nelle ore pomeridiane, con rovesci localmente forti tra Toscana, Umbria e Nord Lazio. Qualche nevicata sui rilievi di queste aree a 1300/1400 m, tempo più asciutto e soleggiato altrove.
Arriva un'altra perturbazione da Ovest con molte nubi e piogge sul medio e alto Tirreno, diffusamente al Centro, su Nordovest Sardegna e su buona parte del Nord. Qualche pioggia su Ovest Campania, isolata sulla Puglia, meglio altrove.
Bologna Genova 8
10 17
Ancona
14
Firenze
Perugia
11 16
9 14
12 16
L’Aquila 9 12
Campobasso
Bari
6 14
Napoli
11 19
Potenza
12 18
7
Cagliari
12
Catanzaro
11 19
11 15
Palermo
Reggio Calabria 11 20
11 20
14
Sorge
20.00 ATP INDIAN WELLS
IL BLOG
12 13
Deboli
PALERMO
TENNIS
LA GALLERY
10 15
Sole
Calmi
SBX. Da Arosa, Svizzera Rai Sport 2
Tempo migliore al mattino in via generale salvo deboli piogge al Nordest, tra Piemonte, Liguria e sulle aree tirreniche. Peggiora dal pomeriggio al Nord e in parte al Centro con piogge e rovesci diffusi. Più asciutto al Sud e sulle isole. Trieste
CAGLIARI
Temporali
12.00 COPPA DEL MONDO
Oggi
VENTI
MARI
SNOWBOARD
Champions League femminile. Final Four SportItalia 2
SCI FREESTYLE
CIELO
Pioggia
Slalom Gigante maschile. Seconda manche. Da Kranjska Gora, Slovenia Eurosport 2, Rai Sport 1
15.00 PRATO - ROVIGO
15.45 COPPA DEL MONDO
Serie A MP Calcio, MP Calcio HD, Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1
12.30 COPPA DEL MONDO
RUGBY
BIATHLON
20.45 UDINESE - ROMA
Slalom Gigante femminile. Prima manche. Da Ofterschwang, Germania Eurosport 2, Rai Sport 1
World Golf Championship. Da Miami, Stati Uniti. Sky Sport 3
13.00 COPPA DEL MONDO
Serie B MP Calcio, Sky Calcio 3
10.30 COPPA DEL MONDO
18.00 CADILLAC CHAMPIONSHIP
Lega Due. Final Four. Semifinale Rai Sport 2
18.00 LIVORNO - REGGINA
Serie B. Sky Calcio 9
GOLF
20.45 BITUMCALOR TRENTO - NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO
Gazzetta.it
Catania 13 20
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La luna ROMA
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Tramonta
Sorge
Tramonta
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18:22
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Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
12 mar.
19 mar. 27 mar.
3 apr.
COLLATERALI *La Gazzetta dello Sport e 1,20 più SportWeek e 0,30 non vendibili separatamente- con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 1 e 12,49 - con le Grandi Battaglie N. 4 e 11,49 - con Passione Rally N. 3 e 5,49 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,49 - con Carosello N. 10 e 6,49 - con Wrestling Heroes N. 11 e 12,49 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 11 e 11,49 - con Michel Vaillant N. 14 e 4,49 - con Leggende del Motociclismo N. 16 e 12,49 con Cavalieri dello Zodiaco N. 19 e 11,49 - con I Love Travel N. 24 e 5,49 - con La Cucina Italiana N. 28 e 11,49 - con Orologi Forze Armate N. 29 e 16,49 - con l’Uomo Tigre N. 29 e 11,49 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 44 e 6,49 - con Aerei da Combattimento N. 48 e 14,49 - con Le Stelle della NBA N. 38 e 6,49 - con Ferrari Racing N. 47 e 14,49 - con Max e 3,80 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 13,20; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic.(con Sportweek Fr. 3,30); Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
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SABATO 9 MARZO 2013