www.gazzetta.it domenica 10 marzo 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXIX Numero n 10 Anno
ilCommento
Mario Balotelli, 22 anni a bordo di un simulatore di F.1 BUZZI
LO SBARCO DI ALLEGRI NELLA ZONA CHE CONTA di LUIGI GARLANDO
I milanisti dall’ottimismo più irriducibile guardano JuveMilan della 33ª giornata e ripen sano a Weah e Boban che il 9 maggio ’99 correvano mano nella mano dopo aver steso i bianconeri a Torino, passaggio decisivo per lo scudetto vinto in rimonta sulla Lazio.
VERSO LA SUPERSFIDA
L’ARTICOLO A PAGINA 21
SANCHEZMESSI A SEGNO NEL BARÇA CAMUFFATO RICCI A PAGINA 6
TURBOMILAN Rossoneri scatenati in campionato: sorpasso dopo sorpasso, adesso sono terzi e puntano al secondo posto, ma a Balotelli non basta: «Sono qui per lo scudetto». Ora la Champions al Camp Nou. Qualificazione possibile. Pazzini in forte dubbio, al centro si scalda Niang BOCCI, CENITI, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 5
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LA CAPOLISTA JUVE COL CATANIA
IL POSTICIPO STASERA A SAN SIRO
Serie A / 28ª GIORNATA
TRAGEDIA TRA LE VITTIME UN BAMBINO
La Roma frena a Udine Scontri ultràpolizia insanguinano l’Egitto pareggio e rabbia per un rigore negato Tre morti e 65 feriti
3 Antonio Conte, 43 anni. Tecnico della Juve LAPRESSE
3 Andrea Stramaccioni, 37 anni. Guida l’Inter AP/LAPRESSE
Conte: «Resto» Poi avverte: «Solo chi investe vince in Europa»
Arriva il Bologna Inter, se ci sei batti un colpo da terzo posto
«Bisogna spendere più di 120 milioni». In cerca del successo n. 1400 in serie A
I nerazzurri cercano il riscatto dopo il k.o. di Londra. In porta c’è Carrizo
CARUSO, CITO, GRAZIANO ALLE PAGINE 89
TAIDELLI, TOSI ALLE PAGINE 1011
PARTITE
CLASSIFICA
Venerdì GENOA MILAN 02 Ieri UDINESE ROMA 11 Oggi (ore 15) ATALANTA PESCARA (0 0) (12.30) CAGLIARI SAMPDORIA (1 0) CHIEVO NAPOLI (0 1) JUVENTUS CATANIA (1 0) PALERMO SIENA (0 0) PARMA TORINO (3 1) INTER BOLOGNA (3 1) (20.45) LAZIO FIORENTINA (0 2) (20.45)
JUVENTUS NAPOLI MILAN* INTER LAZIO FIORENTINA ROMA* CATANIA UDINESE* SAMP ( 1)
BOLOGNA 32 TORINO ( 1) 32 PARMA 32 CAGLIARI 31 ATALANTA ( 2) 30 CHIEVO 29 GENOA* 26 SIENA ( 6) 21 PALERMO 21 PESCARA 21
* Una partita in più. Fra parentesi i punti di penalizzazione.
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
59 53 51 47 47 45 44 42 41 35
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Amaro sfogo della Pascale: «Anche con me Silvio ha sempre la scusa della congiuntivite».
La guerriglia dopo le condanne per il massacro di Port Said LUCHETTA A PAGINA 23
RUGBY SEI NAZIONI A TWICKENHAM
C’è l’Inghilterra di Tuilagi Italia, ti serve un’impresa BUONGIOVANNI, PASTONESI A PAGINA 33
CICLISMO ALLA TIRRENOADRIATICO
Show di Froome in salita Nibali ok, Contador cede GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 3031
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PRIMO PIANO DAL CAMPIONATO ALLA CHAMPIONS
4 Accelerate, sorpassi, Euro corse
PRESENZE E RETI Queste le partite giocate da Mario Balotelli con la maglia rossonera 3 FEBBRAIO Milan-Udinese 2-1 Minuti: 90 Gol: 2 (un rigore) Voto: 8 10 FEBBRAIO Cagliari-Milan 1-1 Minuti: 90 Gol: 1 (rigore) Voto: 6,5 15 FEBBRAIO Milan-Parma 2-1 Minuti: 90 Gol: 1 Voto: 7 24 FEBBRAIO Inter-Milan 1-1 Minuti: 90 Gol: 0 Voto: 5 8 MARZO Genoa-Milan 0-2 Minuti: 65 Gol: 1 Voto: 6,5
Balo: «Io sono qui per lo scudetto» «Al Milan se non segna un attaccante segna l’altro. Finora mi manca solo il gol all’Inter, ma voglio essere tutelato dagli arbitri. E ora farò il tifoso in Champions» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO GENOVA
Si siede, si mette al volante, accende il motore e comincia a correre come un matto. Acceleratore giù a tavoletta, curve al limite, sfida totale al cronometro. Mario Balotelli ride e si diverte come un bambino. Tanto è tutto virtuale. Sotto il sedile non c’è asfalto, ma l’acqua del porto di Genova. Il simulatore di Formula 1 a bordo della Msc Splendida è qualcosa
che si accosta perfettamente al momento del Milan: adrenalina, alta velocità, sorpassi. Tanti sorpassi. Con un SuperMario che continua a correre, assieme al Milan. E pazienza se martedì dovrà stare fermo ai box. Il Balo ha piena fiducia nei compagni, soprattutto in Pazzini. La speranza è in un miracolo dei medici: «Tifo non solo perché giochi, ma perché faccia gol. E’ un grande attaccante. E comunque in questa squadra si è già capito come vanno le cose: se non fa gol lui lo faccio io, e se
non lo faccio io lo fa El Shaarawy». Una sorta di legge dei vasi comunicanti applicata al calcio. Un’altra botta Il fine settimana di Balotelli è stato piuttosto strano. La convocazione è arrivata solo all’ultimo dopo giorni di incertezze, e comunque Mario pensava al massimo a qualche spicciolo di gara nel finale. Non a entrare in campo dopo 25 minuti. E infatti è stato un ingresso complicato, complice un riscaldamento brevissimo:
«Sono entrato a freddo e al secondo contatto ho preso una botta dove avevo già male. Quindi il primo tempo è come se non l’avessi giocato. Poi nell’intervallo mi hanno massaggiato e nella ripresa è andata molto meglio. Ora ho una settimana per riprendermi del tutto, sono ottimista».
Mario Balotelli, 22 anni, è arrivato al Milan a gennaio dal Manchester City BUZZI
Più cartellini Mario è stato catapultato nel cuore di una partita dura e nervosa, in cui ha dato e preso botte. E a quest’ultimo proposito chiede senza mezzi
LA CORSA DEI ROSSONERI RISPETTO ALLE PRIME IN CLASSIFICA
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milioni di euro il costo di Mario Balotelli: 20 più 3 di bonus. E’ la cifra pagata dal Milan per l’acquisto della punta dal City
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i gol nei club per Balotelli: 28 all’Inter, 30 al City e 5 col Milan. Primo gol a 17 anni e 4 mesi in Reggina-Inter 1-4 (C.Italia, 19/12/’07)
termini una maggiore tutela dalla classe arbitrale. Era accaduto qualcosa di simile con Ibrahimovic. «I difensori possono picchiarmi quanto vogliono, è normale e giusto. Ma l’arbitro deve punirli. A Marassi è stato bravo, ma in linea generale i difensori sono più tutelati degli attaccanti. Io non mi lamento perché uno mi picchia, mi lamento perché non viene ammonito. Poi succede, come col Genoa, che il giallo me lo prendo io per una spinta. Perché? Non lo so, dovete chiedere all’arbi-
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tro. So soltanto che dopo ho fatto due falli uguali: allora avrebbe dovuto cacciarmi». Rimpianto Per complicarsi la vi-
ta a sufficienza, al Milan è bastata l’espulsione di Constant. E così il gol di Mario si è rivelato fondamentale per tenere a distanza di sicurezza il Genoa nell’assalto con un uomo in più. Il Balo viaggia a una media altissima: cinque gol in cinque partite, è rimasto a secco solo nel derby. E questo gli provoca un fastidio intenso, che lui non fa nulla per nascondere. Round uno: «Spero di continuare a segnare con questa frequenza. Qual è il gol più bello? Sarebbe stato quello all’Inter... Non ci sono riuscito per sfortuna». Round due: «Continuo ad avere tantissimi rimpianti per le occasioni avute nel derby». E probabilmente qualche amarezza c’è anche quando ripensa all’avventura al City: «Come mai in Inghilterra non segnavo? Perché non giocavo». Ma evita qualsiasi polemica con Mancini: «Ha parlato in modo diverso
da quanto riportato. Ha solo detto che io sarò sempre me stesso e che gli errori si commettono a tutte le età. Non ha detto che a 30 anni io sarò lo stesso che ero a 15».
CROCIERA ROSSONERA
Si parte il 9 giugno Fra le tappe anche l’Olimpico di Atene
Ambiente Balotelli, fin dal gior-
no della presentazione, ha fatto capire chiaramente che l’etichetta di ragazzo difficile sta iniziando a stufarlo. Così sottolinea gli aspetti positivi del Mario versione 2013: «Mi aspettavo di trovarmi bene al Milan, ma devo dire che con i compagni sta andando più che bene. Mi sembra proprio di aver finalmente trovato il mio ambiente, e io ho saputo adeguarmi a questa squadra». Con un obiettivo ben fissato nella mente: «La Champions non posso giocarla, quindi sono venuto qui per essere primo in campionato. Poi non so se ce la faremo, ma a me non interessa arrivare secondo o terzo. Il Barça? Restano i più forti del mondo. E se ne verrà fuori una brutta partita, è uguale: l’importante è passare».
Partenza da Venezia il 9 giugno e ritorno il 16 dopo un tour del Mediterraneo orientale con tappe a Bari, Katakolon, Santorini, Atene, Corfù e Dubrovnik. É la «Crociera Rossonera Adidas Milan Junior Camp», giunta alla terza edizione e presentata ieri a Genova dal club rossonero e dal top sponsor Msc Crociere. Fra le molte iniziative della crociera, dedicata ai tifosi milanisti, ci saranno giochi, tornei di calcetto, serate di gala a tinte rossonere, la possibilità di visitare l’Olimpico di Atene (uno stadio non qualunque...), workshop, i nuovi test di MilanLab e allenamenti sotto la guida e le indicazioni dello staff tecnico del club.
LA GAZZETTA SPORTIVA
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Attacco al Barça «Non faremo Fort Apache» Galliani: «Loro ci temono, ed è bello saperlo Noi forti e determinati. Conte un furbacchione» Sulley Muntari, 28 anni, durante Milan-Barça SYNC
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NELLE TABELLE il cammino del Milan rispetto alle sei squadre che la precedevano alla 19a giornata. Dopo 2 mesi, sono rimaste solo Juventus e Napoli davanti alla squadra di Allegri. Da notare che i rossoneri e la Roma hanno già giocato e quindi hanno una partita in più delle altre
A VERISSIMO
La Fico a Mario: «Farò il test Dna alla piccola Pia»
Raffaella Fico sceglie Verissimo per raccontare la sua verità sulla storia d’amore con Balotelli. Raffaella, ospite di Silvia Toffanin, dichiara: «Anche se è stato Mario a richiedermi la prova del Dna per riconoscere Pia come sua figlia, a tre mesi dalla nascita della bambina, non mi ha ancora chiamato e neppure è venuto a vederla. Comunque a questo punto mi vedo io costretta a fare il test del Dna e lo renderò pubblico. Ma Mario lo sa: casa mia è sempre aperta per lui per fargli vedere la piccola Pia».
DAL NOSTRO INVIATO
GENOVA
La tensione catalana non tarderà molto ad arrivare, ma al momento la soddisfazione per i tre punti di Marassi riesce ancora ad avere il sopravvento. Il giorno dopo la battaglia genovese che ha dato lavoro all’infermeria rossonera, Adriano Galliani snocciola come un bravo studente interrogato alla lavagna i numeri della felicità milanista: «Dopo le prime otto partite abbiamo fatto più punti di tutti: 44 in 20 gare. E nel 2013 ne abbiamo conquistati 24 in 10 partite. Tantissimi, e avrebbe persino potuto essere percorso netto, perché con Samp, Cagliari e Inter avremmo potuto vincere». L’a.d. rossonero sorride a Balotelli e De Jong, che gli siedono accanto, e spiega nel dettaglio le sensazioni che gli ha lasciato la sfida col Genoa: «Sapevamo che sarebbe stata una delle partite più difficili da qui a fine campionato. Occorreva una grande vis pugnandi (forza di combattere, ndr), e l’abbiamo avuta. Non so se il Milan degli anni scorsi sarebbe riuscito a passare su questo campo». Calcioni Una partita molto spigolosa e piena di episodi dubbi.
Per dirla con le parole di Galliani «con qualche calcione e rigore più o meno legittimo». Se la gara, a parte il duro sfogo di Foschi, non ha registrato altri strascichi polemici è solo grazie all’ottimo rapporto fra Galliani e Preziosi. E infatti l’a.d. rossonero dice: «Una partita con molti episodi, falli duri, rigori, ma siccome sono amico di Preziosi preferisco non commentare. Ogni tanto ci si può menare, ma i rapporti fra i due club sono ottimali e non cambieranno». Galliani ricorre anche alla sua memoria storica: «Una sfida che mi ha ricordato molto quella di Messina dell’aprile 2006 (8 ammonizioni, 4 espulsioni e alcuni rossoneri usciti malconci, ndr), quando ci attendeva una semifinale di Champions proprio a Barcellona». Spintoni Questa, oltre alle condizioni di Pazzini e Mexes, sembra l’unica ombra di Marassi. Per il resto Galliani è «di ottimo umore». Anche perché la Crociera Rossonera a giugno toccherà Atene, una «città santa» e un’occasione per andare «in pellegrinaggio allo stadio Olimpico». C’è modo di scherzare su tutto, anche su Conte che «è un furbacchione e ha detto che sono juventino, ma io non voglio
polemizzare — sorride l’a.d. rossonero —. La famosa foto in cui esulto accanto ad Agnelli a Torino è perché si stava giocando lo spareggio Uefa Milan-Samp». In realtà poi dalla notte del Ferraris salta fuori un altro neo: «Constant? Negli spogliatoi l’ho sgridato e spintonato. Anche dopo, continuava a non essere sereno. Ha subìto un fallo molto brutto, ma ha sbagliato a reagire». Timore e rispetto Poi la scena se la prende tutta il Barcellona. Ma in termini molto più sereni di quanto si potrebbe pensare. «Abbiamo un organico forte, una squadra duttile, forte fisicamente e determinata. Chi giocherà non farà rimpiangere coloro che non ci saranno — dice Galliani —. Magari un episodio diventa decisivo. Io sono felice di giocare a Barcellona, che non vedo in crisi: sarà un grande evento, da vivere con gioia e non con paura. Loro ci temono e rispettano, è sempre stato così, ed è bello saperlo. Che tipo di atteggiamento avremo? Il Milan non ha mai avuto nel suo dna "Fort Apache", nemmeno con Rocco. Giocheremo la nostra partita col solito sistema di gioco». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PRIMO PIANO MARTEDÌ BARCELLONA-MILAN
Il Pazzo guaio Verso l’addio al Camp Nou Niang al centro?
destra e El Shaarawy al solito posto. Ma il tecnico potrebbe anche optare per situazioni più fantasiose, tipo Robinho dal primo minuto, o Bojan. Sarebbero colpi a sorpresa per il Barça, questo è sicuro: Robinho non è mai stato titolare nel 2013 e ha giocato pochissimo. Allegri aspetterà il responso dello staff medico prima di gettare la spugna. Al fixing, le quotazioni di Niang punta centrale sono stabili.
Voci di un’infrazione ossea: servono altri test ma è rischioso schierare Pazzini a Barcellona
Mexes ok Per quanto riguarda la difesa, il quadro è migliore: Mexes, uscito dal campo per precauzione a Genova, recupererà. Bonera è pronto e anche se non gioca da tempo può tornare utile, Zapata e Yepes si sono difesi bene nel finale convulso di Marassi. Certo, il Barcellona non è il Genoa e al Milan non basterà capitalizzare due gol di vantaggio. Dovrà osare, possibilmente segnare. Senza Pazzini e Balotelli, la pressione è ancora una volta sulle spalle di El Shaarawy. D’altra parte è stato proprio lui a marcare i due successi in trasferta del Milan in Europa. E il pensiero magari aiuterà, anche nel caos di Fort Nou.
ALESSANDRA BOCCI MILANO
Più che difficile, praticamente impossibile: Giampaolo Pazzini si è fermato a Marassi. La presenza al Camp Nou dell’attaccante toscano può essere esclusa al 99,99 per cento. La fortissima contusione al perone tiene in apprensione il Milan più dell’infortunio di Balotelli di due settimane fa: perché la situazione è delicata, domani il Milan parte per Barcellona e Pazzini è ancora dolorante. Molto dolorante. Tredici sfortunato Gli accerta-
menti hanno scongiurato l’ipotesi di una frattura, vera o micro che sia, ma questo non sistema la questione. Ieri si parlava di infrazione ossea, e anche se sono voci non confermate dallo staff del Milan, che
aspetta gli ultimi risultati e approfondimenti dei test per questa mattina, ci vorrebbe un miracolo per rimettere in piedi Pazzini. Il gol numero 13, una perla di tecnica e di rabbia, non ha portato fortuna a Giampaolo. Il rischio di metterlo in campo ad ogni costo è evidente: però Allegri potrebbe poi ritrovarselo rotto per molto tempo. Basterebbe un’altra piccola botta per creare danni al perone: la contusione riportata nello scontro con Portanova è stata fortissima e ha creato una situazione preoccupante. Come nel caso di Balotelli, non si è trattato di una semplice botta, ma di qualcosa che ha avuto conseguenze profonde. Per questo motivo, è anche possibile che Pazzini salga sull’aereo domani, ma al Camp Nou andrebbe per fare gruppo e magari creare gli ultimi dubbi nella testa del Barça.
Soluzioni Se oggi saranno confermate le diagnosi pessimiste e sarà fatta una prognosi precisa, partirà la caccia al sostituto. Logico che Allegri abbia già qualche idea: la più immediata è Niang punta centrale, con Boateng attaccante esterno di
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l’arbitro di Marassi
KAPPAO’
Damato difeso dai suoi vertici: dovrebbe evitare lo stop MILANO
S L’infortunio di Pazzini è simile a quello di Balotelli: il punto non è precisamente lo stesso, ma la contusione ossea è anche in questo caso nella zona del perone. Non ci sono problemi muscolari, ma si è parlato anche di infrazione ossea. Oggi altri test per definire i danni dell’impatto con Portanova
Se i veleni sul campo di Genoa-Milan si sono esauriti nel giro di poche ore, la direzione di Damato sarà valutata dai vertici dell’Aia in settimana. Quella di venerdì non è stata una serata positiva per Damato ma la sua prova, dai vertici arbitrali, a caldo, non è considerata disastrosa anche perché è stata una partita complicata, con tanti episodi al limite e di difficile valutazione. Insomma dalle stanze dell’Aia filtra una difesa dell’operato di Damato. E in linea di massima non dovrebbe esserci nessuno stop per il fischietto di Barletta: Damato non verrà designato per la 29a giornata non per il mani di Niang non visto o per altri episodi ma per il necessario turnover: con soli 21 arbitri a disposizione dell’Aia non sono possibili lunghi stop a differenza di quanto accaduto in questo torneo per gli assistenti. Errori ed attenuanti A Damato verranno «addebitati» soprattutto la cattiva valutazione dell’intervento di Bertolacci su Muntari (per i vertici Aia era «arancione», l’arbitro non ha dato nemmeno il giallo) e il dito nell’occhio di Bovo a Constant. Ma all’arbitro con ogni probabilità verranno concesse alcune «attenuanti»: sulla spinta di Niang ai danni di Granqvist a Damato una mano avrebbe potuto darla Banti. E sul mani di Niang in area il fallo risulta in tutta evidenza solo dopo varie inquadrature tv, meno facile «beccare» a velocità normale e ad occhio nudo l’episodio. cen
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PRIMO PIANO MARTEDÌ BARCELLONA-MILAN
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LA PARTITA IN GOL ANCHE SANCHEZ
IN CAMPO LA LIGA
Un’immagine del Camp Nou durante Barcellona-Milan di Champions League della scorsa stagione. La partita allora terminò 3-1 per il Barça BOZZANI
Il Barça adesso ci crede davvero Remuntada? Si fa I giornali locali su twitter lanciano slogan Come nel 2010, ma allora non andò così bene DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci BARCELLONA
No, stavolta le pentole dovrebbero restare in cucina. L’assenza di quella calamita di attriti e frizioni che risponde al nome di Jose Mourinho alleggerisce la vigilia di Barça-Milan. L’ultima volta che i catalani erano stati chiamati a rovesciare un’andata chiusa con due gol di scarto era stato nel 2010, dopo il 3-1 sofferto a San Siro con l’Inter di Mou. Al ritorno i tifosi del Barça organizzarono una «cacerolada», una «pentolata» fuori dall’albergo dell’Inter per molestare il sonno nerazzurro. La polizia sventò l’attentato sonoro. Lunedì sera Allegri e i suoi potranno dormire tranquilli, il Milan gode di un rispetto che da queste parti all’ex traduttore Mourinho non daranno mai.
Poi martedì al Camp Nou sarà diverso. Si va verso il tutto esaurito e qui nonostante i singhiozzi recenti contro Milan e Real Madrid la rimonta la vedono altamente possibile. Silenzio Contro l’Inter tre anni fa lo stesso Barça organizzò una campagna grafica con magliette e pubblicità sul tema: «Daremo la pelle», che in catalano suonava letteralmente «Ci lasceremo la pelle». E così fu, ci lasciarono le penne. Stavolta dal club non hanno fatto nulla, magari per scaramanzia, o magari perché è un ottavo di finale e non una semi con in premio la finale al Bernabeu. Gli slogan In compenso i giornali
locali, appoggiandosi sulla popolarità di twitter (tre anni fa non così universale) hanno lanciato vari hashtag: Sport ha scelto lo stucchevole #remontada (rimon-
ta) che a noi, se volessimo rispondere per le rime, pare #tritoeritrito. Il Mundo Deportivo ha optato per un #animoBarça facendo posare vari giocatori e il presidente Rosell con una prima pagina del giorna-
clic MA SI DICE REMONTADA O REMUNTADA? Sul sito del Barcellona campeggia la scritta «Remuntada», il giornale As lancia la campagna «Remontada». Qual’è il termine giusto? Tutti e due: in catalano è remuntada, in castigliano remontada. Scegliete voi.
le con lo slogan, il corrispettivo del nostro Forza Barça. Perché ci credono In generale in
città tra i tifosi e allo stadio e tra i colleghi che seguono il Barça si respira una discreta fiducia. Perché non è che tre settimane di crisi possano cancellare quattro anni di successi. Perché, dicono qui, il Milan all’andata ha fatto la partita 10.1: non da dieci, di più. La gara perfetta, col risultato perfetto. Perché sulla carta la differenza tra le due squadre resta notevole e Messi gioca per loro. Perché ripongono grande fiducia nell’erba del Camp Nou, ben tagliata, curata, innaffiata. *La palla correrà veloce e quelli del Milan dovranno correrle dietro, cosa che, pensano qui, renderà i piani difensivi più affannosi che al sabbioso San Siro. Perché il Camp Nou, inteso come stadio, impressiona sempre e in alcuni casi può far paura. Perché fisicamente ci sono stati 10 giorni per preparare questa partita. Perché la squadra si è rimboccata le maniche: Xavi ha indetto riunioni e lanciato messaggi tattico-istituzionali, Messi ha parlato, tutti hanno partecipato a un pranzo-congiura. Il messaggio che si passa da Barcellona è «mens sana in corpore sano». E lo storico pessimismo catalano? La tendenza alla depressione, alla scarsa fiducia, all’autolesionismo? Paiono sotto controllo. Certo, il Barça non ha mai rimontato un 2-0, però si, e due volte, un 3-0. E quattro anni di Guardiolismo hanno cambiato gioco, mentalità e persino psicologia non solo della squadra, ma del popolo catalano. Che ci crede. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il programma della 27a giornata della Liga. Già giocate Betis SivigliaOsasuna 2-1; Rayo VallecanoEspanyol 2-0; ValladolidMalaga 1-1; BarcellonaDeportivo 2-0; Maiorca-Siviglia (giocata nella notte). Oggi, ore 12 Ath. BilbaoValencia; ore 17; Levante-Getafe; ore 19 Celta Vigo-Real Madrid; ore 21 Atl. Madrid-Real Sociedad. Domani, ore 20.30 SaragozzaGranada. La classifica Barcellona 71 punti; Atletico Madrid 57; Real Madrid 55; Malaga 44; Real Betis 43; Valencia 42; Real Sociedad, Rayo Vallecano 41; Getafe 38; Siviglia, Levante, Valladolid 35; Espanyol 32; Athletic Bilbao 29; Osasuna 28; Granada 26; Saragozza 25; Celta Vigo 23; Maiorca 21; Deportivo La Coruna 17.
Lionel Messi e Alexis Sanchez, i protagonisti di ieri AFP
Col Deportivo vince pure col maxi turnover Messi realizza il 40˚ gol in Liga: segna da 17 gare consecutive BARCELLONA
Turnover massiccio, 3 punti, 0 gol incassati. Nel testa-coda della Liga il Barça batte 2-0 il Deportivo in una partita fortemente condizionata dall’imminente arrivo del Milan al Camp Nou. Super panca La coppia Vilanova-Roura organizza una panchina da sogno: seduti con Masip, il terzo portiere (Valdes è squalificato), ci sono Messi, Iniesta, Busquets, Piqué, Pedro e Jordi Alba. E Xavi è infortunato (ma col Milan ci sarà). Sotto gli occhi dell’osservatore rossonero Roberto Bosco il Barça delle riserve s’impegna a fondo e domina contro un rivale che ha 54 punti in meno. I catalani attaccano e attaccano, peccando di precisione e mostrando una certa ansia sotto porta, il Deportivo cerca solo di limitare i danni e ci riesce a lungo grazie alle eccezionali parate di Aranzubia, decisivo prima di cedere di fronte a un colpo di testa di Sanchez su cross di Dani Alves, attivo e positivo. Messi sempre in gol Nella ripresa una telefonata da New York di Vilanova innesca i cambi di Messi, Iniesta e Busquets. Il Barça non rischia quasi nulla, non prende gol per la prima volta dopo 14 partite, crea un po’ meno ma non può non festeggiare l’ennesimo gol di Messi, a segno nel finale per la 17a gara di Liga consecutiva, 40˚ gol in campionato. Da una parte dello stadio fischi per Fabregas, in una curva un vuoto significativo e uno striscione polemico degli Ultras: «Cimitero blaugrana, grazie a tutti», per l’annosa questione del progetto sul tifo organizzato. f.m.r. BARCELLONA-DEPORTIVO 2-0 MARCATORI Sanchez (B) al 38’ p.t., Messi (B) al 43’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Pinto 6; Dani Alves 7, Puyol 7, Mascherano 6, Adriano 6,5; Thiago 6 (dal 21’ s.t. Iniesta 7), Song 5,5, Fabregas 5 (dal 30’ s.t. Busquets 6); Sanchez 7, Villa 5,5 (dal 17’ s.t. Messi 6, 5), Tello 6. All. Roura 6. DEPORTIVO (4-3-3) Aranzubia 7,5; Silvio 6, Aythami 5,5, Insua 5,5, Manuel Pablo 6; Assunçao 5 (dal 32’ s.t. Dominguez 6), Valeron 6 (dal 17’ s.t. Camuñas 5), Aguilar 6; Gama 5, Nelson Oliveira 5 (dal 26’ s.t. Salomao 5), Pizzi 5. All. Vazquez 5. ARBITRO Perez Montero 6. NOTE ammoniti Puyol (B), Aguilar (D), Song (B). Spettatori 69.748. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
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LA CAPOLISTA VINCENZO CITO
RECORD JUVENTINO NEI CAMPIONATI A GIRONE UNICO
A un passo dal successo numero 1400 Il primo con un’autorete di Zoccola E 199 vittorie fa segnò anche Antonio
I tifosi non amano le cifre, e più che alle vittorie passate amano guardare a quelle future. Eppure i numeri a volte nascondono curiosi paradossi, auspici, piccole e grandi vendette, aiutano a riscoprire realtà dimenticate. Suona come uno sberleffo della sorte, a esempio, il dato della prima vittoria in assoluto a girone unico della Juventus: 3-2 su quel Napoli oggi rivale dello scudetto, propiziata il 6 ottobre 1929 dall’autorete di Zoccola che poi per i partenopei, nelle trasferte veronesi, da cognome si trasformò in aggettivo, per profanare la memoria di Giulietta. A quella Juve, che partì subito con una cinquina di scudetti, bastarono quattro anni per ar-
100a: Cesarini tris Juve-Genoa 8-1 (19-11-33) Renato Cesarini: tre reti al Genoa
rivare alla vittoria numero cento, ottenuta per 8-1 contro il Genoa il 19 novembre 1933. Oggi, Catania permettendo, può festeggiare la numero 1400. Stranieri storici Numeri, solo
numeri, d’accordo. Ma cento vittorie dopo siamo già al 17 novembre 1940. E’ appena sta-
InContentabile: resto ma... «L’obiettivo Juve è il bis scudetto, in Europa ci vogliono investimenti importanti. Allegri dice che il titolo è nostro al 99%? Quindi ci spera...» Perché vedere
JUVENTUS-CATANIA La Juventus prova ancora ad allungare in vetta, ma occhio al Catania sorpresa del campionato, col dente avvelenato dopo l’andata Juventus Stadium, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO VINOVO (Torino)
Antonio Conte resta. È sicuro, ma... Sì, un piccolo «ma» c’è, ed è legato all’ambiente bianconero. Non necessariamente alla società, «con la quale la sintonia è massima». L’eventuale problema potrebbe emergere anche dalla pancia dei tifosi, da aspettative che giorno dopo giorno sembrano crescere in maniera non proporzionale all’effettivo potenziale tecnico della rosa. «Mi auguro solo che i tifosi mantengano l’entusiasmo dello scorso anno — dice Conte
—, che non dimentichino da dove siamo partiti. La nostra gente sa spingerci meravigliosamente oltre gli ostacoli, ma se tutto diventasse routine inizierebbero i problemi. Non vogliamo e non dobbiamo illudere nessuno. Quello che possiamo fare è promettere lavoro e sacrificio, per cercare di arrivare il più in alto possibile». Il concetto è semplice, Conte non è un pivello, conosce bene il trappolone: conquistato l’eventuale secondo scudetto consecutivo, l’anno prossimo si troverebbe «obbligato» a vincere la Champions, aspettative normali per un popolo storicamente abituato a portare a casa trofei su trofei. «Sono qui da un anno e mezzo appena, stiamo costruendo qualcosa di bello, di importante, che ci riconoscono un po’ tutti, e a proposito ringrazio moltissimo Platini per i suoi complimenti (intervista rilasciata alla Gazzetta, ndr). Ma senza grandi risorse economiche sarà molto più lunga la crescita e la scalata ai vertici internazionali, questo deve essere
laFotonotizia
Bendtner, sfottò dei negozianti In Danimarca c’è già il kit Bendtner: oltre alla miniatura dello juventino, una macchina giocattolo e una magnete da frigo di una bottiglia di birra. «Un po’ di satira fa bene» spiega il direttore del negozio.
chiaro a tutti. Sento Mancini e Ancelotti che quantificano in cinque-sei anni il tempo necessario, partendo da zero, per poter puntare da favoriti alla Champions. E loro hanno gli sceicchi alle spalle... A me non fanno paura le responsabilità, ma a livello europeo me le prendo da subito solo nel caso avessimo 120-150 milioni da investire sul prossimo mercato. Bisogna stare attenti a ciò che si dice, a fare certe promesse. Restiamo con i piedi ben piantati per terra, solo così arriveremo al top». «Grazie Agnelli» Il ragionamento non fa una piega. Senza vagoni d’oro occorre più tempo per completare un progetto che resta ambiziosissimo con le giuste scadenze. «Quindi — continua Conte —, sarebbe già straordinario riuscire a bissare lo scudetto dell’anno scorso». Che poi è l’identico pensiero dei vertici del club, «con i quali c’è infatti la totale condivisione di idee e di progetti. Dovesse sgretolarsi questo fronte, allora ci sarebbero sì al-
Antonio Conte, 43 anni: sopra saluta i tifosi, sotto striglia la squadra INSIDE-BOZZANI
Milan, esci allo scoperto Intanto, oggi «c’è da affrontare il Real Catania (dice proprio così, ndr), squadra fortissima, rivelazione del campionato. Mi aspetto una gara ostica, ci servirà tutto l’aiuto della nostra gente, abbiamo bisogno di uno stadio pieno, entusiasta e magari voglioso di festeggiare pure l’accesso ai quarti di Champions. Ogni punto perso potrebbe risultare letale». Anche perché da dietro sale forte il Milan. «Ci credono, ci credono nella remuntada — sorride Conte —. Galliani ci dà già campioni al cento per cento, ma Allegri intanto parla di 99%... È il segno che ci stanno provando. Stiamo molto attenti a non mollare nulla per strada, il campionato è ancora aperto, e penso pure a Napoli e Lazio». Non nomina l’Inter: è solo un caso? Forse no. Forse trattatasi di fredda analisi tecnica, seguita all’altalenante rendimento della banda Stramaccioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
D numeri& STATISTICHE
«Per vincere la Champions servono almeno 120 milioni»
tre situazioni da valutare. Però tra me, il presidente Andrea Agnelli, Marotta e tutta la società c’è oggi un grandissimo feeling. Non scorderò mai la fiducia che Andrea ha riposto in me, nonostante venissi dalla B. Gli devo molto, e in questo momento le possibilità che io lasci la Juve sono pari a zero. È impensabile che me ne vada a fine stagione. Poi, fa piacere che in giro per l’Europa sia apprezzato il mio lavoro. Anzi, questi interessamenti devono riempire di orgoglio tutto il mondo Juventus, in particolare i dirigenti che ha saputo evidentemente puntare sugli uomini giusti in ogni ambito».
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NEL GIRONE UNICO
500a: la festa del trio Genoa-Juve 2-6 (10-4-60) Da sin.: Charles, Sivori e Boniperti
1000ª: Il timbro di Baggio Cremonese-Juve 0-2 (15-3-92) Roberto Baggio: gol a Cremona
1100a: Del Piero doppietta Juve-Lazio 2-1 (6-12-97) Alessandro Del Piero nel ’97-98
1200a: segna anche Conte Juve-Reggina 5-0 (12-1-03) Antonio Conte esulta dopo il gol
1300a: Grygera e Trezeguet Genoa-Juve 0-2 (9-3-2008) David Trezeguet contro il Genoa
ta dichiarata la guerra anche se non ci è ancora entrata in casa, nella Juve c’è Riza Lushta, jugoslavo residente in Albania, appena preso dal Bari. Sua la doppietta al Livorno che vale la vittoria numero 200. Sarà l’artefice con una tripletta della coppa Italia 1941-42 vinta contro il Milan. Chiuderà la carriera negli Stati Uniti. Da
calciatore? No come addetto agli ascensori. Va su e giù, in quegli anni, anche la Juventus, che conquisterà il titolo solo nel 1950, l’anno tra l’altro della 300ª vittoria (3-0 alla Triestina), sancita da un’altra doppietta, stavolta di Rinaldo Fioramonte Martino, argentino naturalizzato dalle movenze eleganti e dai modi spicci.
«Datemi la palla, al resto penso io», disse una volta all’intervallo. I compagni di squadra lo presero in parola e vinse da solo la partita.
menticava. Fra discese ardite e poi risalite nella propria area, sarà ricordato per aver sbloccato Cremonese-Juventus, finita 2-0, il 15 marzo 1992, vittoria bianconera numero mille. Il resto è storia recente. Farà piacere ad Antonio Conte sapere che 199 vittorie fa in campo c’era anche lui. Il successo numero 1200 fu avviato dall’at-
tuale tecnico, allora giocatore, nel 5-0 alla Reggina del 12 gennaio 2003. Poi segnò Trezeguet in gol anche 100 vittorie dopo, il 9 marzo 2008 (2-0 al Genoa). Insomma, dietro i numeri si nascondono sempre grandi storie e quella attesa oggi contro il Catania è pronta a scriverne altre.
Millesima Molti ragazzi di oggi
non sanno che c’è stato anche un Julio Cesar juventino, giocava dietro, non proprio in porta, era difensore e spesso se lo di-
volta in campo per tutta la gara: 22 presenze, 12 da titolare.
IlTema COPPIE D’ATTACCO
Bomber girevoli Governano i tecnici Giovinco-Vucinic I goleador di coppa Matri e Quagliarella tornano in panchina Dentro le due punte con più presenze e più brave nella manovra. Conte: «Ideali per avversari molto chiusi»
DAL NOSTRO INVIATO
LA COPPIA «TITOLARE»
VINOVO (Torino)
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Fuori i bomber di Coppa, tornano Giovinco e Vucinic. Oggi Matri e Quagliarella lasciano il posto ai titolari. Gerarchia mai ufficializzata, sancita però da numeri e minutaggi, conseguenza delle scelte stagionali di Conte. A livello di reparto, Giovinco comanda infatti la classifica delle presenze: 35 gettoni, 26 volte titolare, 14 le gare disputate dal primo all’ultimo minuto. Segue appunto Mirko Vucinic con 33 presenze: 23 da titolare e 9 gare intere. Quindi Alessandro Matri, 27 volte in campo: 15 dal primo minuto e cinque partite da 90’. Ultimo Fabio Quagliarella, solo una
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ALTERNATIVE DI LUSSO
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Dipende dall’avversario Eppure, è il napoletano l’attaccante con la media gol migliore: un centro ogni 96’, 11 gol in totale, miglior cannoniere bianconero insieme a Giovinco, che però la butta dentro ogni 215’. Dieci le reti di Vucinic (un gol ogni 212’), otto quelle di Matri (in gol ogni 178’ giocati), che però è il bomber del 2013 con cinque reti (Vucinic 4, Giovinco 3). Insomma, Matri e Quagliarella sembrano vedere meglio la porta, ma evidentemente Giovinco e Vucinic garantiscono a Conte maggiori garanzie a livello di classe, partecipazione al gioco e anche personalità. «In ogni modo, i miei attaccanti li scelgo anche in base alle situazioni tattiche che andremo ad affrontare, alle caratteristiche degli avversari — spiega Conte —. Se troviamo una squadra che difende alta, tipo il Celtic, allora scelgo per esempio Matri, che è un artista ad attaccare gli spazi in profondità. Di fronte invece ad avversari molto chiusi, che si difendono nella propria metà campo con una linea arretrata bassissima, preferisco utilizzare punte più tecniche, magari meno incisive nell’attacco in profondità, però più brave nella manovra». Insomma, Conte teorizza, almeno con questa rosa, l’azzeramento delle gerarchie, «cosa però possibile solo se tutti gli attaccanti sono al massimo. E in questo momento la condizione generale è davvero buona. Quindi le mie scelte vanno al di là dei gol. Io non devo ragionare da tifoso, da giornalista, devo ragionare da tecnico». Anelka recuperato E a proposito di salute ritrovata fra gli attaccanti, va registrata la convocazione di Nicolas Anelka, di nuovo in gruppo dopo qualche problemino alla schiena. Il francese andrà in panchina, «ma sta lavorando decisamente bene, e sono certo che ci darà una grossa mano in questo finale di stagione», conclude Conte. Contro il Catania sono tante le novità di formazione rispetto alla gara di mercoledì: fuori Marrone, Padoin, Peluso, Vidal (squalificato) e appunto la coppia Matri-Quagliarella. Così in campo: Buffon; Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa; Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce; Pirlo in regia; Pogba e Marchisio interni; Vucinic e Giovinco in attacco. In panchina si rivede pure De Ceglie. m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I NUMERI
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reti realizzate dalla Juventus con giocatori subentrati dalla panchina; i bianconeri comandano questa classifica in compagnia della Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I RIVALI
Sudditi e zitelle Il Catania ha dimenticato? Il gol annullato all’andata, scintille Pulvirenti-Agnelli: ora regna la pace. Forse
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gol segnati dalla Juventus in questo campionato: è il secondo miglior attacco, dietro alla Roma, ma nei 58 centri dei giallorossi sono contati i tre assegnati a tavolino nella gara d’andata contro il Cagliari
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gol infilati da Mirko Vucinic al Catania: dopo lui Quagliarella (6) e Giovinco (3)
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO MASCALUCIA (Catania)
C’eravamo tanto odiati. Centotrentatre giorni dopo il Catania va a far visita alla Juventus. Quasi 4 mesi e mezzo sono trascorsi dalla partita di tutte le discordie. Il 28 ottobre scorso la squadra di Maran fu piegata sul proprio terreno dalla pattuglia di Conte. Quella fu una delle gare più elettriche viste finora in questo campionato e anche il dopo fu ad altissima tensione. La Gazzetta l’indomani in prima pagina titolò: Juve che veleni! A suscitare tutto quel pandemonio erano state le decisioni arbitrali. Una in particolare: il gol annullato ingiustamente a Bergessio. In un primo momento l’arbitro Gervasoni convalidò ma dopo una consultazione con il guardalinee Maggiani e con il giudice di porta Rizzoli, durata 44 secondi, annullò per fuorigioco. Ciò che scatenò l’ira del Catania è che il dietrofront scaturì dall’intervento massiccio e irruento di tutta la panchina bianconera. Polveriera Infatti dopo il 90’, il presidente dei siciliani, Pulvirenti si mostrò adirato proprio per questa ragione: «Qui si supera la sudditanza, pensavo che quel tempo fosse finito». Sull’altra sponda invece Marotta dirà: «Tanto alla fine avremmo vinto comunque» il che non giovò certo a rasserenare gli animi. Per la cronaca la Juve si aggiudicò i 3 punti con un gol di Bendtner, questo sì, viziato da fuorigioco. Due mesi e mezzo più avanti ad aumentare le frizioni fra le due società arrivò l’elezione del presidente del Catania nel consiglio federale. Salutata con stupore e ironia da Agnelli al quale replicò stizzito Pulvirenti con la famosa uscita della «zitella in crisi di astinenza». Da qualche settimana per fortuna le acque si sono improvvisamente calmate: «Ci siamo incontrati in Lega con Agnelli e la situazione si è normalizzata — ha dichiarato recentemente Pulvirenti — ma non abbiamo dovuto far la pace perché non siamo mai stati in guerra». Nel calcio come nella politica, la diplomazia spesso è ardita e va oltre le apparenze. Molto probabile dunque che oggi incontrandosi allo Juventus Stadium, i due capi supremi si stringeranno la mano. Nella speranza che in campo tutto proceda regolarmente. Anche Maran nei discorsi della vigilia ha acceso il suo calumet: «Quella partita è ormai dimenticata ma noi con coraggio cercheremo di fare risultato a Torino, per cancellare l’Inter e continuare a sognare, ma la Juve di oggi è ancora più forte». Questa volta non è diplomazia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A IL POSTICIPO DI STASERA
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La prima delle ultime spiagge
I NUMERI
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le gare utili consecutive dell’Inter a San Siro (11 vittorie e 5 pareggi), con i nerazzurri sempre in gol: 31 reti totali. L’ultima sconfitta risale al 23 settembre scorso: 0-2 contro il Siena, in campionato
Strama non ci sta «Soltanto l’Inter è massacrata»
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le gare di Cassano in Italia, con Bari, Roma, Sampdoria, Milan e Inter. Il suo bilancio complessivo: 318 gare in serie A, 31 in Coppa Italia e 50 nelle coppe europee
Sfida chiave per cancellare Londra e sperare ancora nel 3˚ posto: «Ribadisco, è la priorità» Perché vedere
INTER-BOLOGNA I nerazzurri non possono più sbagliare per non perdere il treno Champions, ma il Bologna è la squadra che ha fatto più gol (17) nel ritorno San Siro, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)
La prima di undici ultime spiagge. La sfida di stasera contro il Bologna è decisiva, oltre che per reagire dopo gli schiaffi di Londra, per continuare a coltivare il sogno terzo posto. Quello che garantirebbe all’Inter i 30 milioni (preliminare permettendo) della partecipazione alla Champions e la continuità del nuovo progetto. Come avrà ricordato alla squadra Massimo Moratti, salito alla Pinetina per cena. Equivoco priorità La probabile
mortali per centrarli entrambi. Stramaccioni è al centro del mirino e cerca di difendersi e ripartire meglio di quanto ultimamente abbiano saputo fare i suoi in campo. «Dicendo alla vigilia del Tottenham che la cosa più importante era il terzo posto non ho lanciato un segnale di resa. Sono stato equivocato, non abbiamo mai reputato l’Europa League e la Coppa Italia obiettivi meno importanti. Ma resta il fatto che per la società la priorità è tornare in Champions. In Coppa avevo 13 giocatori, di cui alcuni non in condizione e non volevo rischiare di perderli a lungo. Ma proprio il sacrificio di Ranocchia e Cambiasso dimostra che ci tenevamo a fare bene. Certo, ora la qualificazione è in salita ma giovedì metteremo tutte le no-
«Io frainteso: mai snobbato l’Europa». E Moratti ha cenato alla Pinetina
eliminazione dall’Europa League permetterebbe di preparare al meglio le sfide di campionato. Perché una truppa acciaccata e inadeguata in alcuni elementi ha mostrato di non reggere il doppio impegno e ora il rischio è quello di mancare gli obiettivi dopo aver fatto i salti
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stre forze in campo per vincere. Le valutazioni dell’eliminazione le faremo dopo la partita. Resta la rabbia di averli incontrati nel loro periodo migliore, mentre noi abbiamo qualche problema». Sassolini Strama smentisce che le vacanze lunghe a Natale abbiano influito sugli stenti nerazzurri e si toglie alcuni sassolini: «Detto che sino a quando l’infermeria era vuota eravamo a un punto dalla vetta, questo progetto richiede tempo e non è costruttivo metterlo in discussione dopo ogni sconfitta. Il Napoli ne ha presi tre in casa contro un avversario inferiore al Tottenham e non è stato massacrato come noi. Le piazze sono diverse, chiaro, ma alcune critiche sono ingiuste. Cassano sovrappeso? Garantisco che è nei parametri. Ora che il Milan corre si dice che nello scambio con Pazzini ci hanno guadagnato loro, ma i due club avevano esigenze diverse e noi abbiamo preso anche un conguaglio. Rifarei cento volte la scelta di puntare su Milito». Forze fresche e passi falsi Che però è caduto, come tanti altri. Mudingayi è k.o. da tempo, Obi è stato operato in Finlandia per «rinforzare il tendine del quadricipite», Samuel «è sulla via del recupero, ma ser-
le gare di Kuzmanovic in Italia, con Fiorentina e Inter, così suddivise: 75 in serie A, 3 in coppa Italia e 21 nelle coppe europee
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le trasferte consecutive del Bologna con almeno un gol subito (25 in totale): l’ultima volta con la porta inviolata risale al 2 maggio 2012, vittoria per 1-0 a Catania. ve cautela», Nagatomo «farà un esame a inizio settimana ed è più facile che torni dopo la sosta che il 17 contro la Samp». E Alvarez non ha recuperato dal problema muscolare accusato giovedì. Strama sa bene che il Bologna è in palla («Ha attaccanti super, a partire da Diamanti che si sa adattare a tutti i sistemi di gioco e calcia come pochi»), ma confida «sulle for-
Andrea Stramaccioni, 37 anni, oggi siede per la 53ª volta (37 in Serie A) sulla panchina dell’Inter AFP
ze fresche che garantiranno quelli fuori dalla lista Uefa». Il vitale terzo posto passa da una vittoria sul Bologna. «Anche perché è inutile guardare agli altri - chiude Strama - se poi non vinciamo noi. Già in passato le rivali Champions hanno fatto passi falsi ma poi abbiamo fallito pure noi». Ora sbagliare non si può davvero più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’AVVERSARIA IL TECNICO ROSSOBLU’ VOLA BASSO, MA PROMETTE UNA TATTICA NON ATTENDISTICA
PRIMAVERA 21a GIORNATA
Pioli: «Bologna, per salvarti devi far gol»
Tre squadre in vetta nel girone C Oggi c’è il derby di Torino in tv
ANDREA TOSI BOLOGNA
biamo 32 punti, non 40, e c’è ancora molto da pedalare per arrivare alla salvezza».
Un anno fa il Bologna fece svoltare la sua stagione vincendo largamente sul campo dell’Inter, fu un 3-0 firmato da Di Vaio (doppietta) e Acquafresca, oggi entrambi su altri lidi. Stasera il Bologna punta a ripetere quella partita magica e, sotto sotto, ci crede. Anche se Pioli preferisce volare basso: «Veniamo da un’ottima settimana — dice l’allenatore — e la classifica adesso è più conforme al valore della mia squadra. Però, come non ci siamo seduti e demoralizzati dopo tante sconfitte, non dobbiamo sederci dopo due vittorie di fila. Ab-
Occhio all’approccio Il brutto k.o. interista a Londra con il Tottenham non fa sperare in un impegno più facile: «Al contrario — continua Pioli —, anche perché l’Inter punta molto al terzo posto, più che all’Europa League. Ho guardato le gare con Catania e Tottenham: ha avuto difficoltà nell’approccio dei primi tempi, per questo mi aspetto che parta fortissimo contro di noi. Ma sappiamo come dobbiamo difenderci e anche come attaccarli: in queste partite per fare risultato bisogna segnare e noi ultimamente ci riusciamo spesso».
Stefano Pioli, 47 anni LAPRESSE Cambi Pioli è obbligato a un pa-
io di cambi rispetto alla formazione che ha battuto il Cagliari. Al posto dell’infortunato Cherubin ritorna Antonsson, mentre lo squalificato Kone lascia il posto a Christodoulopoulos, varando un’inedita staffetta greca. «La beffa della Coppa Italia
è alle spalle e da quella sconfitta il Bologna è cresciuto fino a diventare il migliore attacco della Serie A nel ritorno: la nostra mentalità sta cambiando in positivo». Poi Pioli chiosa con un amarcord che lo lega ai nerazzurri: «Da ragazzo dovevo giocare nell’Inter. Ero al Parma, avevo 18 anni, e il d.s. Sogliano mi disse: "Fatti trovare con tuo padre in autostrada, andiamo a Milano". All’uscita di Piacenza l’auto virò verso Torino: "La Juve offre di più, firmiamo con loro". Ho visto la mia prima partita di Serie A dal vivo proprio al Dall’Ara, fu un Bologna-Inter 0-1, gol di Muraro. Ma non sono mai stato interista: ho sempre tifato Parma». © RIPRODUZIONE RISERVATA
In attesa del derby di stamattina tra Torino e Juve, la Fiorentina raggiunge i bianconeri in vetta al girone A. Nel B cade il Chievo, con l’Inter allunga al secondo posto. Tre squadre in vetta nel gruppo C, col Napoli staccato di un punto. I risultati della 21a giornata. Girone A Venerdì: Cagliari Novara 1 0. Ieri: Fiorentina Empoli 2 1, Parma Grosseto 5 0, Spezia Sampdoria 2 3, Genoa Siena 0 0. Oggi Torino Juventus (ore 11, SportItalia 1), Pro Vercelli Livorno (ore 15). Classifica: Juventus e Fiorentina 44 punti; Torino 40; Genoa 35; Empoli 33; Novara 28; Spezia 27; Parma e Pro Vercelli 26; Sampdoria 24; Cagliari 22; Siena e Livorno 18; Grosseto 9.
Girone B Brescia Inter 0 1, Udinese Atalanta 1 4, Sassuolo Cesena 3 1, Varese Chievo 2 1, Verona Cittadella 2 0, Milan Modena 4 0, Bologna Padova 1 0. Classifica: Atalanta 51 p.; Inter 45; Chievo e Milan 40; Cesena 34; Bologna e Varese 32; Udinese 22; Sassuolo 21; Cittadella 19; Brescia e Modena 17; Padova 16; Verona 13. Girone C Pescara Catania 2 2, Crotone Lazio 2 3, Lanciano Reggina 2 2, Ascoli Bari 1 0, Roma Juve Stabia 2 0, Palermo Ternana 3 1, Napoli Vicenza 4 1. Classifica: Lazio, Palermo e Catania 44 p.; Napoli 43; Roma 40; Reggina e Ascoli 30; Vicenza 26; Juve Stabia 24; Pescara 22; Crotone 19; Bari 18; Ternana 9; Lanciano 7.
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Carrizo, il debutto è già una missione Difesa acciaccata e vulnerabile nei primi 20’, ma il vice Handanovic agli esordi non sbaglia mai DAL NOSTRO INVIATO
APPIANO GENTILE (Como)
Rialzarsi dopo Londra affrontando la squadra che ha segnato più gol nel girone di ritorno senza il tuo portiere piovra, con una difesa acciaccata e che nelle ultime tre gare ha incassato 5 reti su 6 nel primo quarto di gara non è certo il massimo. Esordi ok Con Spiderman Handanovic squalificato, esordirà in nerazzurro Juan Pablo Carrizo che le ragnatele dovrà togliersele dalle braccia, visto che nella Lazio aveva giocato solo una gara in dicembre, mentre l’ultima in campionato risale al 13 maggio scorso: Catania-Udinese 0-2, con i friula-
105 ANNI IERI
Patch celebrativa e un sito nuovo per il compleanno
Una patch celebrativa e il restyling del sito ufficiale. Secondo uno stile caro al presidente Massimo Moratti, l’Inter ha deciso di celebrare in modo soft i 105 anni compiuti ieri. In occasione della sfida di stasera contro il Bologna, i giocatori indosseranno una maglia in cui compare il nuovo logo (foto INTER.IT) che poi resterà sino a fine stagione. Da ieri alle 18.30 è invece online la nuova versione del sito nerazzurro. Cambiate la grafica e la scaletta dei contenuti proposti.
PER LA JUNIOR TIM CUP
Pre-gara a S.Siro con la sfida fra due oratori
APPIANO GENTILE Ieri il Centro Sportivo Italiano, Tim e Lega Serie A hanno nuovamente presentato alla Pinetina il progetto «Junior Tim Cup Il calcio negli oratori», che stasera farà tappa a San Siro. Prima del fischio di inizio di Inter Bologna si affronteranno l'oratorio «Santissimi Chiara e Francesco» e l'oratorio «San Giulio Barlassina», sorteggiati lo scorso 27 febbraio tra gli oratori delle 16 città le cui squadre militano in Serie A. Josè e Samuele, i giovani capitani delle due squadre, ieri hanno incontrato il tecnico nerazzurro Stramaccioni, che ha risposto alle loro domande e curiosità e posato per una foto ricordo (INTER.IT)
ni che si garantirono il terzo posto. «Abbiamo piena fiducia in Carrizo - spiega Strama -. L’abbiamo voluto per la sua esperienza e per far crescere con calma Belec». Il 28enne argentino però alla prima non delude mai. Con il Catania debuttò contro il Siena compiendo tre interventi decisivi e sempre contro i toscani parò due rigori per garantire alla Lazio i quarti di Coppa Italia. Quei gol immediati Il problema è come si muoverà la squadra davanti a lui. Nelle ultime uscite contro Milan, Catania e Tottenham l’Inter ha incassato sei reti, di cui cinque a inizio gara. «Tre gare consecutive in cui abbiamo subìto nel primo tempo non possono essere casuali. Lo
sapevamo e avremmo dovuto evitare certe situazioni - spiega il tecnico -. Ci stiamo lavorando, anche se di certe cose parlo solo nello spogliatoio. Di certo a Catania abbiamo subito dopo mesi un gol (Marchese, ndr.) su palla inattiva per un grave errore nostro, mentre quello di Vertonghen a Londra è diverso. Avevamo deciso che il nostro miglior saltatore, Ranocchia, coprisse la prima parte di porta, mentre l’olandese ci ha puniti sulla seconda».
Para-rigori Juan Pablo Carrizo, 28 anni (INTER.IT) è in Italia dalla stagione 2011-12. Tra Lazio e Catania ha totalizzato 17 presenze (19 reti subite). Ultima gara il 20 dicembre 2012: Lazio-Siena in Coppa Italia, terminata ai rigori. Carrizo ne parò 2: biancocelesti qualificati ai quarti
Non uno al top Una spiegazione che lascia qualche perplessità, così come la situazione del reparto. Perché sarà anche vero che «non è un problema di difesa a tre o quattro ma di equilibrio generale», però si sono vi-
ste troppe amnesie e di cinque centrali non ce n’è uno che stia davvero bene. «Samuel e Silvestre stanno recuperando - fa il punto Strama -, Ranocchia va sempre verificato dopo il problema al ginocchio accusato a Cluj, Juan Jesus è diffidato e a Londra l’ho tolto perché aveva un problemino muscolare. Chivu infine sta meglio, ma se posso preferisco evitargli troppi impegni ravvicinati. Dei tre a disposizione giocheranno i due che stanno meglio». La sensazione è che partirà dalla panchina il romeno. A meno che il forfeit di Alvarez non induca Strama ad alzare Pereira, con Juan che scalerebbe a sinistra come a Londra. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A IL CASO
Mazzarri cerca la scossa «Ma il Napoli non è in calo» Va a caccia della prima vittoria dopo quattro pareggi di fila e si sfoga: «Mi attaccano perché parlo poco. Gli arbitri? Dirò la mia a fine torneo» Perché vedere
COSI’ NELLE ULTIME DIECI PARTITE
CHIEVO-NAPOLI Trasferta-tagliola quella del Bentegodi per il Napoli, che qui ha già perso due volte di fila. Il Chievo sa come ingabbiarlo tatticamente Bentegodi, ore 15
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QUI CHIEVO IL TECNICO
HA DETTO
S Su Cavani «Edinson non è in crisi, in questo periodo lo vedo bene. Presto si sbloccherà. Ma poi non importa: a me sta bene anche se nel Napoli un gol lo segna il portiere De Sanctis»
Eugenio Corini, 42 anni ANSA
Anche Corini ci crede: «Troveranno un muro» GIANCARLO TAVAN VERONA
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DAL NOSTRO INVIATO
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MIMMO MALFITANO VERONA
Potrebbe esserci la svolta, oggi pomeriggio. Un’inversione di tendenza attesa da diverse settimane, da quando il Napoli non ha più saputo vincere, sommando 4 pareggi ed una sola vittoria nelle ultime 5 partite. Urge il cambiamento, dunque, perché si possa allontanare quel pericolo di crisi che è molto reale, soprattutto se non si dovesse battere il Chievo. L’attesa cresce, come sta crescendo anche la tensione in Walter Mazzarri. Qualcosa non gli ritorna, ultimamente. E non fa nulla per nascondere il disappunto per certe critiche che gli sono state rivolte dopo l’eliminazione dall’Europa League e la flessione della squadra evidenziata in campionato. Eppure, lui è considerato uno dei tre allenatori più bravi del nostro calcio (gli altri due sono Allegri e Conte), anche se è l’unico a non aver vinto lo scudetto. Dunque, non dovrebbe mancargli la razionalità nel gestire le pressioni e tutto quanto comporta essere tra i primi della classe. Ma gli è bastato sentir parlare di crisi per andare fuori giri. «Nelle ultime 10 partite vantiamo una media di 2 punti a gare», osserva dopo aver consultato gli appunti che s’è portato dietro. Ma se si limita il discorso alle ultime 5 partite, allora ci si accorge che i risultati ottenuti non sono stati per niente esaltanti: 1 vittoria e 4 pareggi e nel bel mezzo, le due sconfitte subite in Europa League dal Viktoria Plzen che, nonostan-
Sugli arbitri «Sui due rigori che il Genoa ha reclamato nella partita contro il Milan (nella foto l’arbitro Damato) preferisco non dire nulla. Soltanto a fine stagione, dirò la mia sulle direzioni di questa stagione»
L’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, 51 anni, con l’attaccante Edinson Cavani, 26 anni ANSA
te il suo modesto valore, ha rifilato al Napoli 5 gol nelle due gare disputate.
non dovessero ritornare i successi. Crisi di gioco Esiste, e non ser-
Distacco Juve Risultati che han-
no permesso alla Juve di allungare a 6 i punti di vantaggio ed al Milan di farsi sotto per quel secondo posto che Allegri s’è prefissato di raggiungere. Ecco perché la gara di oggi pomeriggio ha un’importanza unica per il Napoli. Un risultato diverso dalla vittoria complicherebbe ancora di più le cose e, a quel punto, sarebbe difficile non parlare di crisi, considerato che il secondo posto è il risultato di un progetto preciso che potrebbe naufragare se
vono le chiacchiere per smentirla. Ci sono i numeri a raccontare verità diverse. Il fatto che Cavani non segni da 5 partite, per esempio, è un dato inconfutabile, che non può essere giustificato gettando soltanto la croce sull’uruguaiano. Perché gli stessi numeri dicono che Hamsik, Pandev e Insigne, stanno rendendo al di sotto delle rispettive qualità e che Maggio e Zuniga non hanno ritrovato la brillantezza dimostrata prima della pausa natalizia. «Cavani l’ho visto bene,
ma a me andrebbe bene pure se segnasse De Sanctis», ha commentato Mazzarri. Gli è stato chiesto cosa ne pensasse dei due rigori non concessi al Genoa e l’allenatore napoletano è stato abbastanza conciso: «Sugli arbitri, dirò la mia a fine stagione. La comunicazione è molto importante, in questi casi. Io vengo sempre attaccato, perché parlo poco. Se ci sono delle anomalie allora ditele, se ci sono delle disparità urlatele», ha detto ai giornalisti. Appunto, noi le abbiamo sempre urlate, senza porci confini, geografici, e senza condizionamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CON LA SAMP IL PATRON SPOSTATO AD ASSEMINI, C’È UN ALTRO INDAGATO PER IS ARENAS. GARA A PORTE CHIUSE, DELIO ROSSI SCEGLIE MARESCA
Cellino, domiciliari nella casa del Cagliari Perché vedere
CAGLIARI-SAMPDORIA Due squadre che col nuovo anno hanno svoltato. La salvezza sembra al sicuro, l’occasione per una partita senza risparmio Is Arenas, ore 15 (porte chiuse)
MARIO FRONGIA FILIPPO GRIMALDI
Dal verde e i silenzi del Sulcis alla sua «creatura»: da ieri, Massimo Cellino è ai domiciliari al centro tecnico di Assemini. Lo stesso in cui si al-
lena, ed è in ritiro, come sempre alla vigilia della gare casalinghe, la prima squadra. Ma è anche il campus, ritenuto tra i migliori d’Italia, su cui gravitano le formazioni del settore giovanile. Il presidente del Cagliari ha lasciato la comunità San Lorenzo, a Villamassargia, nel primo pomeriggio. Il provvedimento del gip, Giampaolo Casula, pare sia arrivato ieri mattina. Sulla vicenda il condizionale è d’obbligo. Anche i legali del patron tengono i fari spenti. Cellino - da sabato scorso ai domiciliari a «Terramanna», 50 chilometri da Cagliari - ha lasciato il carcere di Buoncammino dopo essere stato arrestato il
14 febbraio con le imputazioni di peculato e falso nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas di Quartu: che da ieri ha un altro dipendente comunale indagato. Scelta sofferta Il trasloco è una sorta di dietro front. Infatti, stando a quanto era trapelato, la soluzione «Asseminello» non era di suo gradimento. Oltre alla prima squadra e ai ragazzi del vivaio, sul centro gravitano anche i soci del golf club, amici e conoscenti della «famiglia» Cagliari calcio. Dunque, una scelta non facile. Su cui ha pesato la condizione di solitudine matura-
ta nella comunità di Villamassargia, che ospita detenuti in espiazione penale esterna. Qui Sampdoria Con una dote
Massimo Cellino, 56 anni LAPRESSE
tanto ricca (14 punti nelle ultime 6 partite), da oggi si può anche iniziare a lavorare per il futuro. Perché la salvezza (matematica) deve ancora arrivare, d’accordo, ma Delio Rossi inizierà comunque a Is Arenas la sessione di esami interni per iniziare a capire chi potrà fare ancora parte di questo gruppo. E il discorso, attenzione, è generale: da qui in poi «ci giochiamo tutti una fetta di futuro, perché non si vive di quello che si è fatto. Vale per Maxi Lopez, per Icardi,
Tre vittorie su quattro confronti al Bentegodi in Serie A. Il Chievo confida nella tradizione favorevole contro il Napoli per dare consistenza a una classifica che non preoccupa ma che nelle ultime cinque giornate ha visto i gialloblù guadagnare solamente un punticino. Corini recupera Hetemaj per il centrocampo e questo offre al tecnico la possibilità di poter anche tornare al modulo col trequartista, rinunciando alla difesa a cinque. «Vedremo — dice il tecnico veronese —. Sono due sistemi che portiamo avanti parallelamente e che possiamo utilizzare anche a seconda dei vari momenti della partita». Corini chiede ai suoi di cambiare l’inerzia di questo momento negativo. «Dovremo vedercela con una squadra molto forte, anche dal punto di vista fisico. Ma è indispensabile invertire la tendenza negativa delle ultime partite, anche se non abbiamo giocato male a Firenze dove la squadra è stata penalizzata. Dovremo farli sbattere contro un muro ed essere bravi a sfruttare gli spazi per far male al Napoli. Abbiamo le qualità per farlo». Appello ai tifosi Dopo la gara
con il Palermo il tecnico aveva stigmatizzato qualche malumore del pubblico, ritenuto ingeneroso nei confronti dei giocatori. «È un momento importante della stagione — ha aggiunto l’allenatore — e mi aspetto un grande sostegno da parte di tutti i tifosi e per tutti i 95 minuti, non solo dalla curva. Abbiamo bisogno di loro per fare l’impresa contro una grandissima squadra». © RIPRODUZIONE RISERVATA
ma pure per gli altri», allenatore compreso. Rossi oggi dovrà rinunciare a Gastaldello (sostituito da Rossini) e a Krsticic in mezzo al campo. Al posto di quest’ultimo, rimane aperto il ballottaggio fra Maresca e Munari (con il primo favorito), mentre in attacco si giocheranno una maglia Eder e Sansone. Di sicuro, secondo il tecnico, non ci sarà più un seguito alla scommessa in famiglia di una settimana fa, quando Rossi si dichiarò pronto a barattare una vittoria con il Parma con la cancellazione di uno dei due allenamenti del mercoledì, come poi è successo. «Li avevo visti un po’ distratti». Stavolta il rischio non dovrebbe esserci, anche se l’effetto-porte chiuse inquieta non poco Rossi «Perchè signori questo non è calcio». sottolinea l’allenatore blucerchiato © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A L’ALTRO POSTICIPO
Alta pressione Europa 4
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IN CORSA OVUNQUE
I NUMERI
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A questo punto della stagione, la Lazio di Petkovic è ancora in corsa per ottenere qualcosa su tutti i fronti
COPPA ITALIA La Lazio è approdata in finale. Giocherà contro Inter o Roma il 26 maggio proprio nella Capitale EUROPA LEAGUE Dopo la vittoria per 2-0 in casa della Stoccarda (gol di Ederson e Onazi) la Lazio ha un piede nei quarti di finale. Il ritorno degli ottavi è in programma giovedì prossimo all’Olimpico (si giocherà a porte chiuse)
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i punti in trasferta nel 2013 Petkovic esulta con la squadra dopo il gol di Ederson allo Stoccarda in Europa League EPA
Petkovic manda un sms al Milan «Terzo posto sì, ma senza aiuti» Lazio contro la maledizione: nel 2013 dopo le coppe tre k.o. su 5. «Vinciamo, io credo alla Champions» Perché vedere
LAZIO-FIORENTINA La Lazio vuole confermare il momento sì e avvicinare il terzo posto. La Fiorentina deve uscire dalla crisi delle trasferte del 2013
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HA DETTO
L’accelerata e i favori E per farlo
Olimpico, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
DAVIDE STOPPINI FORMELLO (Roma)
Lo Stoccarda ieri, la Fiorentina oggi, ancora lo Stoccarda domani, il Milan nel mirino, il sogno Europa League, lo sfondo del desktop con la finale di Coppa Italia. Neppure l’agenda di un cardinale in conclave sarebbe così piena. Beata indigestione di casa Lazio, che in settimana resterà con ogni probabilità l’unica italiana ancora in corsa sui tre fronti. Beata e complicata per Vladimir Petkovic, con il Milan che scappa in campionato. E così le 48 ore di distanza tra il match dei rossoneri e quello dell’Olimpico hanno il sapore di un bivio che si restringe: «Visto il risultato di venerdì, non ci resta che vincere», dice Petkovic. Perché il terzo posto è obiettivo concreto nella testa della Lazio, scesa dal podio una settimana fa dopo averci trascorso dieci giornate consecutive. Crediamoci Vincere per allungarsi la vita: facile a dirsi, meno a metterlo in pratica. Prendi questo 2013: dopo una gara di coppa, che sia Coppa Italia o Europa League, in campionato la Lazio ha perso in 3 occasioni su 5. E prima di un altro impegno infrasettimanale (giovedì c’è il ritorno con lo Stoccarda) è arrivata solo una vittoria su 6 partite. Questione di motivazioni e di stress mentale. «Non è facile spiegare questa differenza di rendimento tra coppe e campionato — ha aggiunto Petkovic —. Forse in Europa abbiamo la-
vorato e creduto nelle nostre possibilità, ora dobbiamo dimostrare la stessa forza anche in Italia».
S «Vorrei che anche la Lazio ogni tanto ricevesse qualche... favore. Bergonzi arbitro addizionale? Speravo proprio tornasse proprio in questa partita. Sono certo che stavolta non ripeterà gli stessi errori dell’andata»
serve un’accelerata lì dove nel girone d’andata ci fu la prima frenata sensibile della stagione: tra Fiorentina, Torino e Catania la Lazio conquistò un punto, ora ne serve qualcuno in più per tenere testa al Milan. Anche perché il piede sul freno Hernanes e compagni l’hanno già messo, nei fatti: otto punti nelle prime 8 giornate del girone di ritorno, contro i 18 dell’andata. «Ma abbiamo ancora buone possibilità di agganciare il terzo posto — spiega Petkovic —. Faremo di tutto per entrare in Champions, poi alla fine si vedrà se l’avremo meritato. Di sicuro non speriamo mai nell’aiuto altrui». E qui arriva la frecciata al Milan. La ferita dell’espulsione di Candreva è stata riaperta dal discusso arbitraggio di venerdì a Genova: «Spero che anche gli imprevisti girino dalla nostra parte — dice il tecnico — vorrei che anche la Lazio ogni tanto ricevesse qualche... favore». Dalla sorte o dagli arbitri? Petkovic lascia aperto il dubbio. E poi commenta la designazione come assistente di porta di Bergonzi, lo stesso arbitro che all’andata fu contestato a Firenze dal club biancoceleste: «Speravo proprio tornasse a fischiare proprio in questa partita — ancora Petkovic —. Sono certo che stavolta non ripeterà gli stessi errori». Torna Mauri Errori che nelle scel-
te cercherà di evitare anche Petkovic, ora che l’organico è tornato abbondante: in panchina si rivede Mauri (assente dal 9 febbraio), Ederson verso la conferma, Cana in ballottaggio con Dias al centro della difesa. «È dall’inizio che faccio turnover ragionato», dice l’allenatore. Che in fondo è l’unico modo per restare in vita, a marzo, su tre fronti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Vincenzo Montella e Stevan Jovetic. Il tecnico aspetta il ritorno del montenegrino al gol LIVERANI
i gol fatti in casa dai viola, 11 quelli subiti (+19 la differenza reti).
: zero punti in trasferta nel 2013 Il tecnico: «Vorrei Jovetic in gol». E irrompe Diego
Montella manda un sms ai suoi «Vietato sbagliare» 30 Della Valle in ritiro Fiorentina
le reti di Jovetic in trasferta nel 2013. Le ultime (doppietta) il 22 dicembre 2012 (3-0 al Palermo) che coincidono con l’ultima vittoria fuori casa della Fiorentina
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le reti segnate in trasferta. 22 quelle subite (-4)
GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
La corsa all’Europa non lascia spazio ad errori. L’importanza della sfida è testimoniata dalla visita a sorpresa di Diego Della Valle, patron viola, nel ritiro della squadra a Roma: cena con il gruppo per un ulteriore scossa, poi i saluti; oggi DDV non sarà all’Olimpico. «Il nostro è un cammino lineare – attacca Vincenzo Montella - e non dobbiamo pensare esclusivamente al treno Champions. Vogliamo rimanere aggrappati a questa posizione. Mantenendo comunque il nostro atteggiamento». Logico il tentativo di smorzare la tensione. Allontanando il concetto di gara decisiva. Zavorra Un dato è certo. Quella di oggi sarà l’ultima sfida contro un’avversaria diretta in trasferta. Milan e Roma dovranno andare al Franchi, le altre sono già state affrontate. Occasione perfetta per lasciare il segno. Uscendo dal tunnel registrato fuori casa. Dove nel 2013 non è arrivato nemmeno un punto: «Dobbiamo migliorare in trasferta», prosegue Montella, che aggiunge: «Ultimamente siamo scivolati troppe volte e non possiamo più farlo. Abbiamo avuto sfortuna, ma ci sono state anche delle nostre incapacità. Con la Lazio queste mancanze non dovranno esserci se vogliamo fare risultato». L’ultima vittoria lontano da Firenze è del 22 dicembre, 3-0 a Palermo. Match che registrò anche le ultime reti (firmò una doppietta) lontano dal Franchi di Stevan Jovetic. Acuto Jo Argomento, quello
relativo alle prestazioni del fantasista montenegrino, considerato non prioritario dall’Aeroplanino. «Si parla sempre di Jovetic, lo capisco. Succede con i grandi giocatori». Sostituito in quattro delle ul-
d lafrase
SERIE A I biancazzurri sono quarti in classifica, con 47 punti, in compagnia dell’Inter. Dunque al momento andrebbero in Europa League. E’ a 4 punti dal Milan, terzo in classifica (piazzamento che vale l’ingresso nei play off di Champions), che però ha già giocato e vinto con il Genoa
i punti ottenuti in trasferta dalla Fiorentina sui 45 totali
SI DEVE VINCERE FUORI «Il terzo posto è possibile. A patto che cominciamo a vincere anche qualche partita fuori casa» BORJA VALERO CENTROCAMPISTA FIORENTINA (7 MARZO)
Della Valle in ritiro VIOLACHANNEL.TV
time cinque gare, ma sempre valore aggiunto della Viola: «La verità è che Stevan ha grande voglia e lo sta dimostrando anche in allenamento: a me questo basta. Ma non avanza. Mi piacerebbe vederlo segnare tutte le gare, considerate le sue potenzialità. Pur sapendo che non è possibile». Squalificato Aquilani, torna Cuadrado. Più Ljajic di Toni in attacco. A Borja Valero e Pizarro i compiti di manovra, ancora panchina per Momo Sissoko. «Ha una condizione fisica inferiore rispetto agli altri e non si può allenare ad alta intensità in maniera continuativa. Sapere di avere una sostituzione da fare a priori non mi piace». Fuori dai convocati El Hamdaoui, causa lombalgia. Niente alibi Piovono complimenti sugli avversari ed il loro allenatore: «Nel 2013 la Lazio sta avendo, come noi, un rendimento altalenante. Però sono maturi, completi, equilibrati: e Petkovic mi piace tantissimo. E’ un allenatore positivo per il nostro calcio, nel quale difficilmente si ammette che l’avversario ha meritato di vincere. Noi simili? No, lui è molto più alto». Risate che lasciano spazio alle riflessioni sulla questione arbitrale. Chiude Montella: «Non ho mai paura circa il loro operato: i direttori di gara, semmai, vanno aiutati. Credo fermamente nella loro buona fede e mi piacerebbe venissero lasciati maggiormente sereni nell’avvicinamento alle partite». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 28a GIORNATA le Pagelle di MASSIMO CECCHINI
GABRIEL SILVA SCIAGURATO STEKELENBURG TRAFORATO UDINESE 6 BRKIC 6 Davanti a lui il muro non è impenetrabile e lui a volte è impacciato, ma se la cava bene su Florenzi e Torosidis. HEURTAUX 5,5 L’espulsione è esagerata, ma le amnesie ci sono. DANILO 6 Si trova spesso a contatto con Totti e le scintille non mancano. Con Osvaldo pare respirare finché un intervento su Torosidis da rigore viene ignorato dall’arbitro. DOMIZZI 6,5 L’esperienza lo rende il più affidabile della retroguardia. Un «giallo» ingiusto gli farà saltare la prossima. BASTA 6,5 Il suo duello con Marquinho è ad alta velocità e finisce pari. BADU 5 Ha corsa e piedi ruvidi: perde la sfida con Perrotta. ALLAN 5,5 Utile in interdizione, scarno in regia. GABRIEL SILVA 4 Perde la palla che innesca il gol di Lamela e mostra pochissima qualità. MIGLIORE h 6,5 ILMURIEL
Tecnica e velocità non gli mancano, ma ha bisogno di spazi, quelli che trova nella ripresa costruendo il pari. ANGELLA 6 Prende il posto di Heurtaux e se la cava. MAICOSUEL 5 Il Mago sparisce senza tirare fuori conigli. Il giallo gli costa anche la squalifica. PEREYRA 6,5 Entra nella ripresa e con lui aumenta corsa e qualità. DI NATALE 6 Le feste per i 150 gol con l’Udinese finiscono quando Stekelenburg gli nega l’urrà. Poi si batte isolato. (Ranegie s.v.). All. GUIDOLIN 6 Il modulo offensivo non dà troppi equilibri, meglio la squadra con Pereira. Però è buona la gestione dell’inferiorità numerica.
ROMA 6 STEKELENBURG 5,5 Strana la vita. In avvio su Di Natale sembra l’Olandese Volante, sulla rete di Muriel pare il gemello sfortunato che non piaceva a Zeman. PIRIS 5,5 Continuano le ripetizioni da centrale: latita sul gol. BURDISSO 5,5 Meglio l’estetica o la concretezza? Nicolas non ha dubbi e spazza, però il ritardo su Muriel lo condanna. CASTAN 6 Al rientro dopo l’infortunio, fa il suo dovere. TOROSIDIS 6 È un greco che non ama le tragedie, per questo spinge e cerca il gol. Gli negano un rigore, ma sbaglia anche lui sul pari. DE ROSSI 5,5 Prosegue la sua ricerca del tempo perduto stavolta prendendo le chiavi del centrocampo, ma non brilla. PERROTTA 6 Alla prima da titolare parte bene e finisce in calo. MARQUINHO 6,5 Stavolta limita le incursioni però c’è sempre. (Balzaretti s.v.) MIGLIORE h 6,5 ILLAMELA
Un anno fa Osvaldo gli mise le mani addosso trattandolo da ragazzino, adesso segna il 12˚ gol e diventa il cannoniere di campionato. Difetti? Ancora troppe pause. FLORENZI 6,5 Sciupa una buona occasione in avvio, però corre e dà sempre profondità alla squadra. (Lopez s.v.) TOTTI 6,5 Si traveste da attore non protagonista innescando l’azione del vantaggio e lanciando bene Florenzi poi, nervoso, viene sostituito a sorpresa. OSVALDO 5 Si vede che la panchina non gli fa bene: entra confuso e si divora il gol partita. All. ANDREAZZOLI 5,5 Perché sostituire Totti? Se la squadra iniziale aveva una logica, per strada la perde. GLI ARBITRI GUIDA 4 Sbaglia il rosso a Heurtaux, il giallo a Domizzi e ignora il penalty su Torosidis: disastro. Crispo 5,5 - Giordano 5,5 Rizzoli 5 - Irrati 5,5
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Roma frena 257 pari e rabbia
I NUMERI
i minuti d’imbattibilità dell’Udinese. La striscia positiva si è interrotta ieri al gol di Lamela. I bianconeri non prendevano gol in Serie A dal 17 febbraio (sconfitta 1-0 contro il Genoa). Poi senza reti contro Napoli e Pescara.
Bloccata a Udine Reclama un rigore Totti sostituito 4
i risultati utili consecutivi della Roma. L’ultima sconfitta risale al 10 febbraio, nella 24a giornata (3-1 in casa della Sampdoria, al debutto di Andreazzoli in panchina). Poi sono arrivate le vittorie contro Juventus (1-0), Atalanta (3-2) e Genoa (3-1) e il pareggio di ieri.
Gol giovani: Muriel risponde a Lamela Il capitano esce con la squadra in vantaggio DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI UDINE
Non è più la squadra di Zeman. Ma è ancora alla ricerca di una sua precisa identità. La Roma di Andreazzoli conquista un punticino che allunga la striscia di risultati positivi (tre vittorie e un pareggio), ma chiude in maniera probabilmente definitiva il sogno Champions. Il rimpianto per Totti e compagni è quello di non essersi visti assegnare un rigore, a metà ripresa, per un intervento di Danilo su Torosidis. Fallo netto che il mediocre arbitro Guida trasforma in un cartellino giallo per simulazione del centrocampista greco. Poteva essere il match-ball per i giallorossi. A proposito: il direttore di gara di Torre Annunziata distribuisce tre ammonizioni per simulazione. Forse un record. E se la valutazione sul contatto Danilo-Torosidis è clamorosamente sbagliata, è esagerato anche il giallo sbattuto in faccia a Domizzi (ci sta quello per Maicosuel). Non solo. Il signor Guida, dal cartellino facile, infligge pure un rosso a Heurtaux per un intervento su Florenzi. Il giallo sarebbe stato più che sufficiente. In una partita mediocre l’arbitro è stato sicuramente il peggiore in campo. Compromesso Torniamo alla Roma. Mister Aurelio sta cercando un compromesso tra il vecchio e il nuovo. Certo, Totti era e resta il punto di riferimento della manovra giallorossa. Il capitano parte da prima punta
UDINESE ROMA
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Lamela (R) al 20’ p.t.; Muriel (U) al 17’ s.t.
UDINESE (3-4-2-1) Brkic; Herteaux, Danilo, Domizzi; Basta, Badu, Allen, Gabriel Silva; Maicosuel (dal 25’ s.t. Pereyra), Muriel (dal 28’ s.t. Angella); Di Natale (dal 39’ s.t. Ranegie). PANCHINA Padelli, Pawlowski, Merkel, Campos Toro, Rodriguez, Zielinski. ALLENATORE Guidolin. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO ALTO 58,1 metri. ESPULSO Heurtaux al 28’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Maicosuel e Domizzi per comportamento non regolamentare. ROMA (3-4-2-1) Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan; Torosidis, De Rossi, Perrotta, Marquinho (dal 41’ s.t. Balzaretti); Lamela, Florenzi (dal 39’ s.t. Lopez); Totti (dal 16’ s.t. Osvaldo). PANCHINA Goicoechea, Lobont, Taddei, Romagnoli, Dodò, Tachtsidis, Lucca. ALLENATORE Andreazzoli. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 46,7 metri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Totti e Florenzi per gioco scorretto; Torosidis per comportamento non regolamentare. ARBITRO Guida di Torre Annunziata. NOTE paganti 4.335, incasso di 70.440 euro; abbonati 6.445. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 3-2. Angoli 2-5. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 5’ Conclusione di Di Natale deviata in tuffo da Stekelenburg. 19’ Totti pesca Florenzi libero in area di rigore: conclusione centrale respinta da Brkic. GOL! 20’ Cross di Totti e colpo di testa di Florenzi che il portiere dell’Udinese devia sul palo. Arriva Lamela e appoggia in rete. SECONDO TEMPO GOL! 17’ Numero di Muriel che salta un avversario e conclude con un destro violento che passa in mezzo alle gambe di Stekelenburg. 45’ Osvaldo solo davanti a Brkic conclude a lato.
ma, in realtà, va dove lo porta l’ispirazione. E i suoi colpi hanno quasi sempre qualcosa di geniale. Ma, rispetto alla «versione boemo», Andreazzoli ha restituito la regia della squadra a De Rossi e non ha nessun problema a portare nove uomini dietro la linea della palla per cercare poi di colpire in contropiede. Nell’undici iniziale ci sono poi due sorprese. La bocciatura di Osvaldo e la promozione di Perrotta (al suo debutto da titolare) al posto di Tachtsidis, scomparso dalla scena dopo l’esonero di Zeman. Scelte che funzionano visto che nei venti minuti iniziali la Roma sfiora il gol con Florenzi, pescato da una verticalizzazione al bacio di capitan Totti, e sblocca il risultato con Lamela, che appoggia in rete dopo un colpo di testa di Florenzi deviato sul palo da Brkic.
Luis Muriel, 22 anni, attaccante colombiano, ha segnato così il gol del pareggio dell’Udinese, con un forte tiro in diagonale ANSA
Scelta discutibile Con la partita
in pugno la squadra giallorossa si smoscia di colpo. E qui vengono a galla i limiti di un progetto tattico che ancora deve prendere corpo. Senza un riferimento preciso in avanti De Rossi e compagni tendono ad abbassarsi. E così, dopo l’avvio spumeggiante la Roma non riesce più a tirare in porta. Andreazzoli poi, al 16’, decide di richiamare in panchina Totti. Perché questa scelta? Forse perché il capitano giallorosso aveva subito un giallo (anche questo molto severo) per una mezza manata a Danilo? Di sicuro Totti non era sulle gambe. Anzi, sembrava tra i più lucidi. Scelta discutibile che viene subito punita da Muriel (fi-
no a quel momento inesistente) che salta due avversari e scarica un destro violento che passa in mezzo alle gambe di un disorientato Stekelenburg. Clamoroso errore L’Udinese non ha altro da mettere sulla bilancia anche perché l’altro grande vecchio dell’incontro, Totò Di Natale, non va oltre una conclusione iniziale deviata dal portiere olandese. Poco, quasi nulla. Ma alla vigilia Di Natale aveva ammesso, con la consueta onestà, di essere stanco. Forse più nella testa che nelle gambe. E in più la squadra di Guidolin resta in dieci per l’espulsione di Heurtaux. Il finale è di nuovo della Roma. Mister Aurelio prova a pescare qualcosa di vincente dalla sua panchina inserendo Lopez e Balzaretti. Ma il pallone giusto arriva sul destro di Osvaldo che si ritrova solo davanti a Brkic ma conclude a lato. Un errore clamoroso. Un’ulteriore conferma che il matrimonio tra Osvaldo e il pianeta giallorosso è sempre più avviato al divorzio. L’1-1 non permette alla Roma di agganciare la zona Europa. L’Udinese, invece, si avvia a chiudere un campionato di transizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL NUOVO TALENTO «DOPO IL PARI HO PENSATO CHE AVREMMO VINTO»
Muriel: «Con Di Natale crescerò» Guidolin: «Espulsione ingiusta» MASSIMO MEROI UDINE
Ti aspetti i gol di Totti e Di Natale e invece spuntano quelli di Lamela e Muriel. L’attaccante colombiano dell’Udinese aveva giocato una partita povera fino al 17’ della ripresa, poi si è acceso all’improvviso: Burdisso messo a sedere, Torosidis mandato dalla parte sbagliata e il diagonale vincente sotto le gambe di Stekelenburg. Festeggia felice Luis: «Dopo un primo tempo così così siamo entrati più determinati nella ripresa e dopo il mio gol ho
pensato di poter vincere. Peccato per quell’espulsione. Heurtaux mi ha detto di aver toccato Florenzi, ma il fallo non era così brutto come sembrava. Io con Di Natale? Giocando vicino a lui posso solamente migliorare. Non sono ancora al 100%». Il tecnico Cercava la vittoria
l’Udinese per restare agganciata al treno europeo. È arrivato un pareggio che non va sottovalutato. L’espulsione di Heurtaux ha pesato. «Non commento gli episodi», dice Guidolin che a Catania oltre al difensore francese perderà anche Maicosuel e Domizzi, diffidati e am-
Il balletto di Muriel e Gabriel Silva dopo il gol ANSA
moniti. Poi l’allenatore friulano accetta di scendere nel particolare. «Avrei voluto giocarmela fino alla fine in parità numerica. Io avrò anche la maglia bianconera ma dalla panchina mi sembrava che il fallo fosse da giallo. Se poi l’arbitro ha deciso così va bene comunque». Poi l’analisi della gara: «Nel primo tempo non siamo stati noi, ma nella ripresa abbiamo cambiato marcia. Maicosuel? C’è discrepanza tra quello che fa in allenamento e quello che rende in partita, ma è giusto dargli qualche occasione. Peccato per alcune ingenuità, ma una squadra giovane come la nostra sa che deve passare anche attraverso queste esperienze». Finale con Di Natale: «Avremmo voluto giocarcela undici contro undici, comunque anche il punto va bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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la Moviola DI MARCO IARIA
C’era penalty su Torosidis Heurtaux: rosso esagerato
L’esultanza del colombiano L’esultanza di Muriel con le braccia levate al cielo. Il colombiano sale a quota 5 in classifica marcatori LAPRESSE
L’arbitro Guida sbaglia un bel po’. Un errore pesantissimo: al 31’ del secondo tempo, nell’area dell’Udinese, Torosidis salta Danilo con un fine palleggio e viene falciato; è rigore per la Roma ma Guida ammonisce Torosidis per simulazione. Pare esagerata l’espulsione di Heurtaux qualche minuto prima: l’intervento a gamba tesa è duro su Florenzi, ma il rosso diretto è francamente troppo. L’arbitro vede bene, invece, al 26’ della ripresa, quando la Roma protesta per un penalty che non c’è: Gabriel Silva prende i suoi bei rischi in scivolata ma riesce ad anticipare Torosidis (peraltro in fuorigioco) colpendo prima il pallone. Nessun dubbio sull’1 1 di
Muriel che scatta in linea sull’assist di Maicosuel. In generale, la gestione della partita è stata confusionaria. E la distribuzione dei cartellini cervellotica. Fa bene Guida ad ammonire per simulazione Maicosuel al 44’ del primo tempo: il brasiliano cade platealmente dopo un contrasto con Perrotta. Ma non c’è la simulazione di Domizzi al 5’ della ripresa: il difensore dell’Udinese, in attacco nell’area giallorossa, affronta Piris, calcia ma liscia il pallone tanto da perdere l’equilibrio e cadere. Qualche secondo prima dell’intervallo esagerato il giallo a Totti che, in un contrasto aereo, colpisce involontariamente Danilo.
Danilo atterra Torosidis SKY
Il fallo da rosso di Heurtaux SKY
Il temporaneo vantaggio romanista La Roma era passata in vantaggio nel primo tempo, con Lamela lesto a ribattere in rete una respinta del palo ANSA
bene, ma il vantaggio è stato importante». Molto di più della doppietta dell’andata, quando Lamela sembrava aver lanciato definitivamente la Roma di Zeman verso una bella vittoria, prima del rovescio firmato da Di Natale.
ilpersonaggio ANCORA NELLA BUFERA
Osvaldo in punizione Entra e sciupa il match ball Andreazzoli: «Non credo abbia sbagliato volutamente. È sereno? Chiedete a lui... Il mio futuro? Se arrivassero Mancini o Allegri sarei felice di collaborare con loro»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA PUGLIESE UDINE
Li avevamo lasciati la scorsa stagione protagonisti più negli spogliatoi che in campo, con lo schiaffo di Osvaldo a Lamela e il fuoco delle polemiche pronto ad infiammare Roma per giorni (dopo il 2-0 rifilato dall’Udinese alla squadra di Luis Enrique). Li ab-
biamo ritrovati protagonisti anche ieri, anche se con ruoli e vite diverse. Erik ha provato a regalare la quarta vittoria consecutiva ad Andreazzoli, Dani se l’è divorata nel finale, rinforzando il suo periodo peggiore in giallorosso. Non a caso, era partito in panchina, una scelta che ha sorpreso, ma fino ad un certo punto. «In settimana non c’è stato bisogno di nessun chiarimento con Muzzi»,
aveva detto bluffando Andreazzoli alla vigilia, dopo gli screzi di Roma-Genoa. Aggiungendo però «da lui in campo voglio anche i comportamenti». L’esclusione di ieri sa tanto di punizione, l’errore finale è sintomo di una serenità persa e mai più ritrovata. Osvaldo è a tutti gli effetti un caso, sempre più lontano da città, ambiente e tifosi. Da Genova, quando «rubò» il rigore a Totti, la tifose-
ria gli ha voltato le spalle. E la bufera sembra oramai ad un passo. Ancora Erik Con la rete di ieri (e sono 12) Lamela stacca proprio Osvaldo nella classifica dei marcatori stagionali giallorossi. «Sull’azione del gol ero fiducioso che il pallone mi arrivasse, per fortuna ho segnato — ha raccontato nell’intervallo —. Questo è un campo difficile e l’Udinese gioca
Dani disperso Osvaldo, invece,
viene da un paio di settimane in cui si allena con il freno a mano tirato, anche se poi ieri, nel prepartita, il d.g. Baldini ha provato a difenderlo così: «Bastava vederlo allenarsi dopo tutte le polemiche dell’ultima settimana, per capire quanto sia ancora coinvolto. La sua esclusione? Penso sia stata più una scelta tattica che tecnica». La verità è che l’italoargentino in questo momento ha la testa altrove, come dimostrano gli atteggiamenti e quel gol finale che, in altri momenti, non avrebbe mai fallito. «È stato un errore individuale, come se ne vedono a decine, non c’entra il suo momento. Non credo l’abbia sbagliato volutamente — chiosa Andreazzoli —. Se è sereno? Chiedete a lui. So solo che su quel pallone ho pensato ai tre punti. Ed invece ne è arrivato uno solo. Il mio futuro? Se arrivassero Mancini o Allegri, sarei felice di collaborare con loro». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A ZONA RETROCESSIONE
Palermo-Siena, è l’ultima chiamata È uno spareggio. E dal 2004-05 solo due volte una squadra con 21 punti alla 27a si è poi salvata Perché vedere
PALERMO-SIENA Senza giri di parole: chi perde ha più di un piede in Serie B. Sarà una gara giocata senza calcoli, il pari non servirebbe a nessuno Barbera, ore 15
Di rado le etichette centrano un concetto. Ma questa è una di quelle rare occasioni. L’etichetta in questione è: spareggio. La partita in questione Palermo-Siena. La questione in sé, è prendersi tre punti fondamentali per la salvezza. Senza vittoria addio alla A. Condizione necessaria, sebbene non sufficiente: perché nell’era dei tre punti a vittoria e con il campionato a 20 squadre (stagione 2004-05) solo due volte una squadra è riuscita a salvarsi avendo conquistato al massimo 21 punti dopo 27 turni. Ci riuscì il Parma nel 2006-07 (Ranieri in panchina, subentrato a Pioli in febbraio): 18 punti alla 27a, a -5 da Messina e Chievo, quartultime. In 11 partite fece 24 punti e acciuffò la salvezza a quota 42, in B finirono Chievo, Ascoli e Messina. L’anno dopo l’impresa riuscì al Cagliari (Ballardini in panchina da fine dicembre, dopo gli esoneri di Giampaolo e Sonetti): 21 punti alla 27a, -4 dall’Empoli, 42 alla fine. In B scivolarono Livorno, Parma ed Empoli.
4
I NUMERI
3
le vittorie del Palermo in questa stagione. peggior risultato della Serie A: Pescara e Siena, ultime con gli stessi punti dei siciliani, hanno vinto rispettivamente 6 e 7 partite
6
i punti di penalizzazione del Siena: sul campo i bianconeri hanno conquistato 27 punti e sarebbero virtualmente salvi (davanti a Palermo, Pescara e Genoa)
Gasperini
Iachini
«Chi perde è fuori Il Genoa k.o. aiuta»
«Gara importante Ma non decisiva»
FABRIZIO VITALE PALERMO
ALESSANDRO LORENZINI SIENA
L’ultima chiamata per restare in serie A ha un presupposto di speranza in più. La battuta d’arresto del Genoa col Milan fa da propellente per rimettersi in corsa per la salvezza. Il Palermo ci crede. Stefano Sorrentino su Twitter suona la carica per portarsi a -2 dal quart’ultimo posto: «Carpe diem, Palermo!!!», ha «cinguettato» il portiere, e Gian Piero Gasperini non vuole farsi sfuggire l’occasione. «La sconfitta del Genoa dà a quelle che stanno dietro, compreso il Siena, la possibilità di accorciare molto le distanze — spiega Gasperini —. E’una partita importante, ci sono meno gare e pochissime possibilità di sbagliare. Chi perde è tagliato fuori, chi vince invece può risalire. Il Siena è una buona squadra, noi ci crediamo fortemente. In questo momento c´è qualcuno che ha una condizione migliore, non solo di gamba, ma anche psicologica e di credo. Devo fare le mie valutazioni anche sotto questo aspetto».
Non sarà la partita della vita, come dice Iachini, ma di certo il Siena deve far risultato a Palermo, anche per accorciare davvero le distanze dal Genoa, battuto dal Milan. La classifica parla chiaro: dopo la sconfitta con l’Atalanta al Siena servono punti pesantissimi. «È una gara importante – ha detto l’allenatore – non un’ultima spiaggia, e noi non dobbiamo guardare alla gara di Marassi, ma solo a noi. Ci sono altre 10 giornate e tanti scontri diretti, con l’Atalanta domenica scorsa abbiamo perso una battaglia, abbiamo pagato più del dovuto la rete subita all’inizio. Una cosa che non deve più ripetersi, perché dobbiamo essere sempre pronti a ribaltare le situazioni negative aggredendole. La sfida continua».
Gian Piero Gasperini, 55 anni, con Miccoli ANSA
Fiducia Il tecnico recupera Angelo, che torna fra i titolari dopo tre giornate di stop, anche se deve rinunciare ancora a Vergassola (problema al polpaccio destro) e Pozzi ( brutta bronchite). L’unico dubbio sembra in mezzo al campo, proprio per la sostituzione del capitano, con Bolzoni favorito su Calello e Verre. «Le assenze? — ha continuato Iachini — Possiamo farci poco, Pozzi è arrivato con qualche problema, ma lo aspettiamo. Per il resto farò le scelte anche guardando allo stato mentale». Il Siena cerca anche quel successo esterno che manca da settembre (vittoria a San Siro contro l’Inter) e che rimane l’unico lontano dal Franchi. «Troveremo una squadra che ha qualità — ha avvertito Iachini — e un ambiente caldissimo, ma ho fiducia nei ragazzi».
Testa e gambe Un messaggio chiaro: contro il
Siena saranno le motivazioni a fare la differenza, soprattutto in attacco. «Più della tattica dobbiamo badare alla velocità, ad avere gamba, alla tecnica e a saper giocare da squadra — continua —. Bisogna che sappiamo giocare in tutti i modi». Gasp vuole che da oggi cominci un mini torneo da vincere. «Abbiamo 11 partite in cui dobbiamo viaggiare a una media da scudetto, o almeno da Europa League. Se riusciamo a salvarci sarà come aver vinto uno scudetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Iachini, 48 anni, con Rosina INFOPHOTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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DOMENICA 10 MARZO 2013
SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
28
a
ATALANTA (4-4-2)-PESCARA (4-3-3) oggi, ore 12.30 83
GIORNATA Classifica SQUADRE
PT
PARTITE G V N P
19
3
88
LUCCHINI
BIONDINI
CONSIGLI
JUVENTUS 59 27 18 5 4 54 18 NAPOLI 53 27 15 8 4 47 22 MILAN 51 28 15 6 7 50 32 INTER 47 27 14 5 8 44 36 LAZIO 47 27 14 5 8 37 32 FIORENTINA 45 27 13 6 8 48 33 ROMA 44 28 13 5 10 58 49 CATANIA 42 27 12 6 9 36 34 UDINESE 41 28 10 11 7 37 35 SAMPDORIA (-1) 35 27 10 6 11 34 30 BOLOGNA 32 27 9 5 13 38 36 TORINO (-1) 32 27 7 12 8 32 32 PARMA 32 27 8 8 11 32 36 CAGLIARI 31 27 8 7 12 32 47 ATALANTA (-2) 30 27 9 5 13 26 38 CHIEVO 29 27 8 5 14 27 44 GENOA 26 28 6 8 14 27 42 SIENA (-6) 21 27 7 6 14 27 39 PALERMO 21 27 3 12 12 22 39 PESCARA 21 27 6 3 18 20 54 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
2
21
STENDARDO
CIGARINI
18
RAIMONDI
GIORGI
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
SCULLI
BLASI
3
13
KROLDRUP
22
70
VUKUSIC
D’AGOSTINO
32
PELIZZOLI
23
17
4
WEISS
CASCIONE
23
EKDAL
IBARBO
ASTORI
1 AGAZZI
15
15
24
BOCCHETTI
PERICO
7
NAINGGOLAN
COSSU
27
DESSENA
SAU
4
2 8.00
ESTIGARRIBIA
QUOTE 1 2.20
X 3.10
2 3.40
KURTIC
20
10
FORMICA
EMEGHARA
RIOS
6 MUNOZ
DELLA ROCCA
SESTU
BOSELLI
14
25
88
TERLIZZI PEGOLO
14
77
17
BOLZONI
18
33 RUBIN
ANSELMO
FELIPE
4
ARBITRO ROMEO Assistenti Rosi Musolino IV Costanzo Add Giacomelli (1) Ciampi (2) PREZZI da 6 a 170 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 3
PALERMO p.21
SIENA p.21
PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 89 Morganella, 3 Aronica, 22 Nelson, 18 Faurlin, 23 Donati, 27 Ilicic,16 Fabbrini, 9 Dybala , 19 Sperduti, 24 Malele. BALLOTTAGGI Kurtic-Faurlin 60-40%, Anselmo-Nelson 60-40%, Boselli-Dybala 60-40%, Formica-Ilicic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dossena. INDISPONIBILI Barreto (15 giorni), Hernandez (20 giorni), Mantovani (1 mese). ALTRI Viola, Sanseverino.
PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 3 Uvini, 24 Paci, 87 Grillo, 7 Valiani, 16 Verre, 5 Calello, 70 Mannini, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani. BALLOTTAGGI Bolzoni-Calello 60-40%. SQUALIFICATI Vitiello (fino 10/5/2013), Terzi (fino 10/3/2013 più una giornata) DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani INDISPONIBILI Vergassola (7 giorni), Pozzi (7 giorni) ALTRI Rosseti, Ze Eduardo, Matheu, Marini
QUOTE X 3.40
8
2 4.00
IL NUMERO
1
Il pareggio di Montella contro la Lazio in trasferta: negli altri precedenti 3 vittorie, tutte casalinghe
le reti incassate da Sorrentino nelle 6 gara contro il Siena, avversario con cui non ha mai vinto, 3 pari e 3 k.o.
INTER (4-3-3)-BOLOGNA (4-2-3-1) oggi, ore 20.45 31 PEREIRA
40 JUAN JESUS
30 CARRIZO
8
GARGANO
PALACIO
5
99
RANOCCHIA
4
CHRISTODOULOPOULOS
10
23
15
5 ANTONSSON
6 14
7
GUARIN
SCHELOTTO
TAIDER
18 GABBIADINI
ZANETTI
GARICS
PEREZ
CASSANO GILARDINO DIAMANTI
STANKOVIC
23
8
19 21
43
1
INTER p.47
BOLOGNA p.32
PANCHINA 27 Belec, 77 Di Gennaro, 26 Chivu, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 28 Pasa, 18 Rocchi, 60 Belloni. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Stankovic-Kuzmanovic 55-45%, Cassano-Chivu 60-40%, Gargano-Cambiasso 60-40%. SQUALIFICATI Handanovic (1). DIFFIDATI J. Jesus, Palacio, Cambiasso. INDISP. Samuel, Nagatomo, Alvarez, Obi, Milito, Mudingayi, Silvestre, Castellazzi.
PANCHINA 25 Agliardi, 32 Stojanovic, 20 Abero, 44 Naldo, 45 Carvalho, 11 Motta, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 28 Riverola, 77 Pasquato, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Garics-Motta 60-40%. SQUALIFICATI Kone (1). DIFFIDATI Diamanti, Garics, Motta, Taider. INDISPONIBILI Cherubin (3 giorni). ALTRI Lombardi, Natali, Paponi, Pulzetti, Radakovic.
1 1.70
X 3.65
2 4.75
Atalanta, che calore Bucchi all’assalto Rifinitura davanti ai tifosi. Il Pescara scopre il nuovo tecnico: «In ballo il mio futuro»
CURCI
SØRENSEN
3 MORLEO
ARBITRO CALVARESE Assistenti Passeri Marrazzo IV Maggiani Add Russo (1) Pinzani (2) PREZZI da 23 a 385 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 2
QUOTE
C
PORTALA D
36
ROSINA
33
È SEMPRE
86 TEIXEIRA
27
MICCOLI
2
le reti realizzate da Dessena alla Sampdoria, solo alla Reggina ne ha segnati di più (3)
SE LA T
ANGELO
10
28
VON BERGEN
29a GIORNATA Sabato 16 marzo CATANIA-UDINESE ore 18 (2-2) BOLOGNA-JUVENTUS ore 20.45 (1-2) Domenica 17 marzo SIENA-CAGLIARI ore 12.30 (2-4) FIORENTINA-GENOA (1-0) MILAN-PALERMO (2-2) NAPOLI-ATALANTA (0-1) PESCARA-CHIEVO (0-2) SAMPDORIA-INTER (2-3) TORINO-LAZIO (1-1) ROMA-PARMA ore 20.45 (2-3)
2
ARBITRO MASSA Assistenti Chiocchi Meli IV Giallatini Add Velotto (1) Cervellera (2) PREZZI si gioca a porte chiuse TV Sky Calcio 3
le reti realizzate da Weiss in questo campionato, tre le ha messe a segno subentrando dalla panchina
6
DOSSENA
SORRENTINO
PROSSIMO TURNO
3 COSTA
PANCHINA 32 Berni, 1 Da Costa, 8 Mustafi, 13 Berardi, 4 Rodriguez, 7 Castellini, 11 Munari, 5 Renan, 21 Soriano, 12 Sansone, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Maresca-Munari 60-40%, Eder-Sansone 60-40%. SQUALIFICATI Gastaldello (1), Krsticic (1). DIFFIDATI Romero, Poli, De Silvestri, Eder. INDISPONIBILI Gavazzi (90 giorni), Poulsen (7 giorni). ALTRI Savic, Falcone, Austoni.
25
18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 15 RETI Di Natale (4) (Udinese) 13 RETI Pazzini (3) (Milan) 12 RETI Lamela (Roma) 11 RETI Sau (Cagliari); Jovetic (1) (Fiorentina); Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Totti (2) (Roma) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) e Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Icardi (Sampdoria) 8 RETI Bergessio (Catania); Borriello (2) (Genoa); Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Bianchi (3) (Torino) 7 RETI Diamanti (3) (Bologna); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Giovinco (1) e Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma) 6 RETI Bonaventura (Atalanta); Matri e Vucinic (1) (Juventus); Amauri (1) (Parma) 5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna); Gomez e Lodi (1) (Catania); Thereau (Chievo); Rodriguez (2) (Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo, Pogba e Vidal (2) (Juventus); Balotelli (2) (Milan); Inler (Napoli); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo); N. Sansone (Parma); Cerci (Torino), Muriel (Udinese).
POLI
SAMPDORIA p.35
X 4.30
22
16
ICARDI
CAGLIARI p.31
GARCIA
MARCATORI
17
PALOMBO ROMERO
PANCHINA 25 Avramov, 29 Murru, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 22 Cabrera, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez BALLOTTAGGI Avelar-Murru 60-40%; Cossu-T. Ribeiro 60-40%; Ibarbo-Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI Pisano (1). DIFFIDATI Conti, Sau, Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Conti (15 giorni) ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Piredda
29
1 1.90
6
PANCHINA 77 Perin, 14 Balzano, 28 Bianchi Arce, 23 Togni, 8 Bjarnason, 93 Quintero, 99 Caprari, 10 Celik, 60 Caraglio, 9 Abbruscato. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero, Celik. INDISPONIBILI Zauri (7 giorni), Capuano (30 giorni), Sforzini (7 giorni), Modesto (7 giorni), Rizzo (7 giorni). ALTRI Chiaretti, Mbodi.
8
2
ROSSINI
OBIANG
PESCARA p.21
I NUMERI
54
23
MARESCA
21
35
14
98
PALERMO (3-4-1-2)-SIENA (3-4-2-1) oggi, ore 15
0
DE SILVESTRI
EDER
4
ROSSETTINI
COSIC
20
PANCHINA 16 Polito, 22 Contini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 44 Cazzola, 8 Radovanovic, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALL. Colantuono. BALL. Cigarini-Radovanovic 60-40%. SQUAL. Carmona (1) DIFF. Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez, Raimondi. INDISP. Capelli (30 giorni), Marilungo (stagione finita), Bellini (10 giorni), Scaloni (10 giorni). ALTRI Frezzolini, Gagliardini, Milesi, Palma, Troisi QUOTE
le vittorie di Stramaccioni contro il Bologna di Pioli, entrambe in questa stagione (una in campionato, l’altra in coppa Italia): sono fin qui anche gli unici precedenti tra i due allenatori
ZANON
19
ATALANTA p.30
1 1.40
i gol subiti dalla Juventus nei primi quindici minuti di gioco
8 AVELAR
ARBITRO CELI Assistenti Galloni Rubino IV Stefani Add Di Bello (1) Pasqua (2) PREZZI da 15 a 205 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
4
26
7 LIVAJA
77
7 DENIS
47
RETI F S
2
10
DEL GROSSO BONAVENTURA
CAGLIARI (4-3-1-2)-SAMPDORIA (3-5-2) oggi, ore 15
ORLANDO D’ANGELO GUIDO MACONI
L’Atalanta per blindare la salvezza, il Pescara del nuovo corso Bucchi per restare attaccato al treno. La sconfitta del Genoa venerdì sera contro il Milan e lo scontro Palermo-Siena in programma oggi consegnano a entrambe una ghiotta occasione. L’Atalanta vincendo può spingere gli abruzzesi a meno dodici, il Pescara in caso di colpaccio portarsi a due lunghezze dal quartultimo posto. Il menù del lunch-match è ricco. Comunale bolgia «Ma innanzi-
2
Le presenze di Stankovic in campionato con media voto del 6,25
tutto dobbiamo vincerla. E in ogni caso non sarà decisiva
perché in 10 giornate può succedere ancora di tutto e se pensassimo che sarà la gara della vita o della morte, commetteremmo un grosso errore» smorza i toni Stefano Colantuono che però oggi avrà dalla sua la spinta di uno stadio caldo (attesi almeno 16mila spettatori grazie ai prezzi scontati) e tutto nerazzurro se verrà accolto l’invito della società di presentarsi con addosso la maglia della squadra. L’antipasto c’è stato ieri mattina quando alla rifinitura allo stadio si sono presentati 3-400 ultrà che hanno cantato e incitato la squadra per trequarti d’ora. «Era già successo prima di Siena, è ricapitato ancora e anche stavolta ci hanno dato una spinta in più. Ma dovremo ripetere l’atteggiamento visto a
1 e 2 L’allenamento dell’Atalanta all ad alcune centinaia di tifosi M durante l’allenamento del Pescara:
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
CHIEVO (4-3-1-2)-NAPOLI (3-4-1-2) oggi, ore 15 11
22
13
MAGGIO
ASAMOAH
IZCO
3
8
27
CHIELLINI
MARCHISIO
93 DRAMÈ
2
14
77
COFIE
THÈRÈAU
DAINELLI
16
1 PUGGIONI
56
L. RIGONI HETEMAJ
3
ANDREOLLI
43
5
PALOSCHI
7 CAVANI
CAMPAGNARO BEHRAMI DE SANCTIS
17
6
HAMSIK
ROLANDO
88 INLER
GUANA
21
14
85
24 INSIGNE
JUVENTUS (3-5-2)-CATANIA (3-5-2) oggi, ore 15
18
1
BUFFON BONUCCI
55
15
GAMBERINI
ARBITRO ROCCHI Assistenti Niccolai Paganessi IV Giachero Add Tagliavento (1) Valeri (2) PREZZI da 22 a 86 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2
PIRLO
9
17
6
VUCINIC
GOMEZ
3
LODI
SPOLLI
4
26
12
LICHTSTEINER
MARCHESE
ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Bianchi Nicoletti IV Liberti Add Doveri (1) Peruzzo (2) PREZZI da 30 a 80 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
JUVENTUS p.59
CATANIA p.42
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 39 Marrone, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 27 Quagliarella, 32 Matri, 18 Anelka. ALL. Conte BALL. Asamoah-Peluso 70-30% Chiellini-Marrone 70-30%, Giovinco-Matri 55-45%. DIFFIDATI Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Pirlo, Matri. SQUALIFICATI Vidal (1). INDISP. Pepe (stagione finita), Bendtner (stagione finita), Caceres (2 giorni). ALTRI nessuno
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 5 Rolin, 8 Sciacca, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 28 Barrientos, 30 Salifu, 34 Cani, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Biagianti-Bellusci 60-40%, SQUALIFICATI Legrottaglie (1). DIFFIDATI Barrientos. INDISPONIBILI Bergessio e Capuano (da definire). ALTRI nessuno.
12
QUOTE
le reti realizzate da Cavani nei secondi tempi, come lui anche il milanista El Shaarawy
1 1.27
UA PASSIONE
X 5.50
5
2 10.00
DA BETTER.
36
MESBAH
BIRSA
DARMIAN
14
oggi debutta in serie A PIERANUNZI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
OGGI SFIDA IL PARMA
Svolta Ventura «Vorrei essere il Ferguson del Torino» «Squadra arcigna, di temperamento»: Donadoni descrive così il Torino. Non è l’avversario ideale, almeno per una squadra che nelle ultime 8 gare ha ottenuto solo 3 punti con difficoltà realizzative. «Il Parma non ha nel dna giocatori molto prolifici — conferma Donadoni —. Davanti alla porta serve anche sana incoscienza». Probabile che punti su Biabiany e Amauri, con Palladino pronto a giocarsi una maglia da titolare. Qui Torino Ventura si augura di rimandare il risveglio del Parma. All’andata incise sulla sconfitta l’espulsione errata di Sansone, un episodio «che cambiò la partita» ricorda il tecnico. Rientra Ogbonna, dopo la squalifica, per Rodriguez. «Rientra perché è un capitale e un pezzo di storia del Torino, ma Rodriguez è stato bravissimo, il nostro miglior acquisto». I frutti arrivano con le convocazioni in Nazionale di Stevanovic, Basha, Glik, Gillet e Birsa, in attesa di Cerci e Ogbonna. «Sono felice per loro e per il futuro del Toro, vista l’età». A proposito di futuro, Ventura si sbilancia sul suo (il contratto scade nel 2014). «Sono nato con un pallone sotto il braccio, e finché avrò la curiosità di un bimbo, l’adrenalina e l’entusiasmo che ho oggi non smetto. Con tre rinforzi giusti sarà un bel Toro il prossimo anno». Ruolo alla Ferguson? «Perché no? Mi diverte crescere giocatori e sposare un progetto». Francesco Bramardo Sandro Piovani
IL NUMERO
7
Le partite consecutive con risultato positivo del Parma contro il Torino (cinque vittorie e due pareggi)
AMAURI
I NUMERI
9
33
25
BIANCHI
BRIGHI
GLIK
11
STRASSER
29
83
VALDES
10
14
6
BARRETO
GAZZI
OGBONNA
7
32
28
o Stadio Atleti Azzurri d’Italia davanti
4
86
10
BENALOUANE
MAGNI 3 Christian Bucchi, 35 anni,
«Vogliamo proporre quello che sappiamo fare. Ci sono partite in cui ci si riesce meglio e con la Juve può essere una di queste». Per Maran, il Catania può infastidire la capolista: un gol ospite si gioca a 1,83.
5
MIRANTE PALETTA
debutta in serie A da allenatore a 35 anni. Ha il compito di credere ancora nel miracolo salvezza del Pescara, e non sembra intenzionato a tirare i remi in barca. «Sento dire che non abbiamo nulla da perdere — dice — . Non è affatto vero: il sottoscritto si gioca il proprio futuro da allenatore, i giocatori le loro carriere, e la piazza la grande opportunità di restare nel paradiso del calcio. Con tutto il rispetto: ma giocare contro il Cittadella è una cosa, farlo contro Juve e Milan è un’altra. Per questo, proviamoci tutti insieme». Bucchi spavaldo e coraggioso. Come chiede la società e come gli impongono una crisi di risultati e una classifica terrificante. «Ci aspettano undici finali — aggiunge — . Se riusciremo a fare il miracolo, saremo eroici. Se dovremo morire, lo faremo da guerrieri. Chiedo intensità, voglia, spirito di squadra». Per la sua prima in serie A, l’ex attaccante rilancia il 4-3-3 con Kroldrup al debutto (torna in campo dopo ventuno mesi) e con Sculli per la prima volta da titolare.
1,83
le reti realizzate da Pirlo in questo campionato, tutte su punizione, è il suo record personale
6 LUCARELLI
Qui Pescara Christian Bucchi
CATANIA INOSPITALE A TORINO VUOLE GOL
PARMA (3-5-2)-TORINO (4-2-4) oggi, ore 15
ON TE,
Siena: non sarà facile battere questo Pescara, servirà attenzione, giudizio e sacrificio» ha commentato Colantuono. La novità, importante, potrebbe essere il ritorno di Cigarini dal 1’ dopo oltre un mese di assenza. «E’ recuperato, ma non completamente: parlerò con lui e deciderò» ha concluso il tecnico che ha un paio di dubbi da sciogliere all’ultimo. Ma la sensazione è che sia una partita troppo importante per pensare di rinunciare a Cigarini, seppur non al cento per cento.
«Jovetic ha voglia di primeggiare, vorrei vederlo segnare tutte le domeniche». Vincenzo Montella lancia l’attaccante a rete contro la Lazio: una rete di Jo-Jo si gioca a 2,60.
BELLUSCI
PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 16 Mesto, 4 Donadel, 20 Dzemaili, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 29 Pandev, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Insigne-Pandev 55-45%. SQUALIFICATI Cannavaro (1). DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini, Inler, Armero, Zuniga. INDISPONIBILI Britos (da valutare). ALTRI Colombo, Rinaudo, Radosevic.
2 1.95
21
14
POGBA
NAPOLI p.53
QUOTE
2,60
ANDUJAR
10
PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 13 Jokic, 12 Cesar, 33 Papp, 7 Seymour, 10 Luciano, 39 Stoian, 31 Pellissier, 11 Samassa, 27 Hauche. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Hetemaj-Cesar 60-40%, Dramè-Jokic 65-35%, SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramè, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Sardo (7 giorni), Spyropoulos (7 giorni) ALTRI Provedel, Farkas, Acerbi, Vacek.
X 3.45
JO-JO IN GOL CON ASSIST DI MONTELLA
ALVAREZ
BIAGIANTI
CHIEVO p.29
1 3.75
Le quote 22
ALMIRON
BARZAGLI
ZUNIGA
FREY
19 CASTRO
21
19
1
12 GIOVINCO
BIABIANY
GILLET
1
MARCHIONNI
87
19
17
ROSI
STEVANOVIC
MASIELLO
ARBITRO MARIANI Assistenti Altomare Barbirati IV Di Fiore Add De Marco (1) Gavillucci (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4
PARMA p.32
TORINO p. 32
PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 18 Gobbi, 8 Galloppa, 4 Morrone, 77 Ninis, 16 Parolo, 17 Palladino, 21 Sansone, 9 Belfodil. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Palladino 55-45%, Mesbah-Gobbi 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Galloppa, Coda, Sansone, Paletta, Valdes. INDISPONIBILI Mariga (10 giorni), Santacroce (5 giorni), Coda (da verificare). ALTRI De Angelis, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Boniperti.
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 15 Caceres, 4 Basha, 18 Bakic, 20 Vives, 29 Menga, 7 Santana, 80 Jonathas. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Stevanovic-Santana 60-40%, Darmian-D’Ambrosio 70-30%. SQUALIFICATI Diop (2), Cerci (1), Meggiorini (1). DIFFIDATI Jonathas e Rodriguez. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI A. Gomis, 69 Meggiorini.
QUOTE 1 2.05
X 3.25
2 3.65
4
26
27
8
CANA
HERNANES
0
le reti segnate da Parma, Pescara e Sampdoria nei primi 15 minuti di gioco
Taccuino 40
19 LULIC
3
le vittorie di Gasperini su Iachini: il confronto tra i due tecnici è sempre finito con la vittoria di chi giocava in casa, tre successi per Gasperini, due per Iachini
le reti realizzate di testa da Bianchi, il bomber del torneo in questa specialità con Cavani e Toni
LAZIO (4-5-1)-FIORENTINA (4-3-3) oggi, ore 20.45 RADU
19
11
21
CUADRADO
MIGLIACCIO
8
7
JOVETIC
PIZARRO
22
20
LJAJIC
BORJA VALERO
SERIE A CALCIO A 5
TOMOVIC
Asti e Lazio pari
2
ARBITRO GERVASONI Assistenti Posado La Rocca IV De Luca Add Orsato (1) Bergonzi (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 1
(g.l.g.) I risultati della 21a gior nata: Lazio Asti 3 3, Putignano Ka os Bologna 0 12, Montesilvano Na poli 3 2, Verona Pescara 1 1, Acqua&Sapone Genzano 4 5 (ve nerdì), Luparense Marca 3 3, Rie ti Venezia 2 2. La classifica: Asti 53; Lazio 41; Genzano, Luparense, Marca 38; Kaos Bologna 35; Acqua&Sapone 34; Montesilvano 33; Pescara 28; Rieti 27; Napoli 24; Venezia 14; Verona 12; Putignano 0.
LAZIO p. 47
FIORENTINA p.45
SERIE A DONNE
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 2 Ciani, 3 Dias, 23 Onazi, 6 Mauri, 18 Kozak, 28 Saha. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Cana-Dias 60-40%. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Hernanes, Konko, Lulic e Radu. INDISPONIBILI Brocchi (stag. finita), Klose (20 giorni), Konko (40 giorni), Stankevicius (10 giorni). ALTRI Cavanda, Diakite, Foggia, Zarate.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 6 Sissoko, 14 Mati Fernandez, 19 Llama, 92 Romulo, 27 Wolski, 30 Toni, 18 Larrondo. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Ljajic–Toni 70-30% Tomovic–Roncaglia 55-45% DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Pasqual. SQUALIFICATI Aquilani (1) INDISPONIBILI El Hamdaoui (3 giorni), Hegazi (60), Rossi (60), Camporese (90). ALTRI Capezzi.
Riviera, tris al Como
22
MARCHETTI
20 BIAVA
24
99
LEDESMA
FLOCCARI
15 GONZALEZ
17
7
PEREIRINHA
EDERSON
QUOTE 1 2.50
X 3.25
2 2.75
RODRIGUEZ
15
1 VIVIANO
SAVIC
23 PASQUAL
5
le reti realizzate da Gonzalo Rodriguez, il difensore con più reti di questo torneo
(f.sal.) Così nei recuperi di Serie A di ieri: Como Riviera di Ro magna 0 3, Mozzanica Fiamma monza 1 1, Mozzecane Lazio 2 2. La classifica: Torres 62, Tavagnac co 61, Brescia 53, Verona 49, Na poli 39, Firenze e Riviera di Roma gna 35, Mozzanica 33, Como* 31, Pordenone 28, Chiasiellis 27, Fiam mamonza 15, Perugia 13, Lazio 12, Mozzecane 11, Torino* 4 (* una ga ra in meno).
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
DOMENICA 10 MARZO 2013
ilNuoto uotando a dorso, Federica Pellegrini cerca N l’ispirazione nel sole. Dopo 10 stagioni senza tregua e sempre ricche di medaglie nello stile libero, Fede ha scelto - tecnicamente e mentalmente - di staccare senza tuttavia fermarsi, opzione che sarebbe pericolosa per chi nuota. Il dorso rappresenta per lei una curiosa frontiera da esplorare, ed anche in questo ha aperto una breccia nel nostro movimento. L’olimpionica azzurra sapeva di non poter perdere il ritmo, nel mezzo di continui cambiamenti che ne hanno stravolto il suo assetto in acqua. Perciò ha cercato altro: lavorando più a secco, persino correndo, la campionessa e primatista mondiale dei 200 e 400 sl ne approfit-
ilTema
te ritornano» è lo slogan con cui giornali e tv danno conto di un rientro, di qualcuno che si ripresenta là dove era stato. Oggi nel calcio europeo tira vento di ritorni. Zlatan Ibrahimovic non si è ambientato a Parigi — volete mettere Malmoe? — e trama col suo agente speciale Mino Raiola per giocare di nuovo nel campionato italiano, magari alla Juve, che fu sua nel biennio 2004-2006. Cristiano Ronaldo considera Alex Ferguson un secondo padre — per lui José Mourinho è al massimo uno zio acquisito — e d’intesa con lo sponsor progetta di rimettere la maglia del Manchester United. Così si dice in Inghilterra e chissà se è vero, però, indizio significativo, il portoghese del Real si è guardato bene dall’esultare per il gol segnato ad Old Trafford, nel ritorno degli ottavi di Champions. Ultimo, ma non meno importante, Leo-
nardo, direttore sportivo del Paris Saint Germain. Anche lui soffre di «parigiolite», strano virus che colpisce chi va a Parigi. Leo ama palleggiare a ping-pong con la torre Eiffel: era stato al Psg da calciatore, vi è tornato da dirigente e ora sembra intenzionato a riapparire all’Inter. Luogo comune vuole che la minestra riscaldata non sia mai buona. Non lo è in amore o sul lavoro, figuriamoci nel calcio. Le frasi fatte, però, non rappresentano un credibile metro di valutazione. Le pentole del mondo sono pieni di saporite zuppe riscaldate. Non c’è regola, bisogna valutare caso per caso. Ibra lasciò la Juve nel 2006, nell’ora più buia, in piena Calciopoli, per trasferirsi a Milano e rafforzare l’Inter: quanti tifosi juventini sono disposti a scordare il passato, a riaccogliere il figliol prodigo Zlatan? Cristiano Ronaldo rischierebbe di essere raggiunto a Manchester da José Mourinho, accreditato da molti come l’erede di Alex Ferguson. Leonardo all’Inter durò sei mesi e da tanti interisti venne percepito come un infiltrato, dati i suoi trascorsi al Milan e il rapporto con Adriano Galliani. Chi scrive non è favorevole ai grandi ritorni. Non pretendiamo di avere ragione, ma vi invitiamo a fare un test. Quali sono i primi tre rientri calcistici che vi vengono in mente? Rispondete di getto, a bruciapelo, senza consultare Google. Per noi l’esito è stato sconfortante: tre precedenti negativi. Giovanni Trapattoni è il primo «ritornato» emerso dai meandri della nostra memoria. Nella sua seconda volta alla Juve, triennio 1991-1994, il Trap vinse una Coppa Uefa. Bottino magro, sfregio al favoloso decennio trapattoniano a Torino, tra il 1976 e il 1986. Poi Arrigo Sacchi, che si riaffacciò a Milanello nel 1996 e chiuse il campionato all’11˚ posto, ingloriosa fine per l’allenatore che col Milan, sul finire degli anni Ottanta, rivoluzionò il calcio. A chiudere Marcello Lippi, c.t. del Mondiale vinto dagli azzurri a Berlino nel 2006: riprese la Nazionale nel 2008 e la portò allo sfascio di Sudafrica 2010. A volte ritornano e fanno dei danni.
Zlatan Ibrahimovic, protagonista contro il Nancy AFP
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lo scrittore di Atletico Minaccia
come al solito non avete capito niente. Ma coE me vi salta in mente di credere ai giornali quando si parla di Antonio Cassano che litiga con un allenatore? Con Stramaccioni, poi. Che chiunque conosca un filo Cassano sa bene che il suo sogno fin da bambino era proprio quello di lavorare con lui. «Sopra Stramaccioni soltanto il cielo». Antonio Cassano avrà pure i suoi mille difetti, ma non è uno che litiga con le società in cui gioca. E dire che alla Roma lo ricordano ancora con affetto per la cessione al Real, con cui hanno pagato ben otto minuti di ingaggio a Totti. E lì, in Spagna, tanto l’amore che in tivù non facevano che imitarlo, grassoccio, a incazzarsi di fronte a un distributore di merendine. «Encima de Madrid solamente el cielo». Poi però Fantantonio prende il primo volo per l’Italia, scalo Genova, sponda blucerchiata. La città ai suoi piedi, si innamora di Carolina, ritrova la Nazionale. Ma Garrone, compianto presidentissimo, ha da ridire su un vaffa di troppo, vola qualche parola grossa. L’idillio si spezza. Tutto per un malinteso; Cassano non aveva mandato Garrone a quel paese, gli aveva soltanto dichiarato il suo amore, ma in barese. Per forza l’hanno frainteso, sono liguri. «Sopra Genova soltanto il cielo, belandi». Ma non finisce qui. Adriano Galliani lo vuole al Milan, Antonio capisce che è la sua ultima, vera, occasione per spargere il suo amore. Conferenza stampa: «Se sba-
di ROBERTO PELUCCHI
f E' inutile prendersela con Damato, si sa che l'uveite è contagiosa.
laVignetta
glio al Milan sono da manicomio». Sbagliare? Tu? Antonio, ti prego, non farti condizionare dalla stampa. Un anno e mezzo dopo, tanto l’amore (ti lascio perché ti amo troppo), Cassano saluta e se ne va. «Sopra il Milan soltanto il cielo». Il resto è storia: «Strama Strama bene bene», l’amore per il nerazzurro che supera i confini della stratosfera, arriva nello spazio, si sparge per la Via Lattea. E adesso? Moratti dice che è tutto rientrato, che la quantità di amore non ha superato il livello di guardia. Stramaccioni parla di scelta tecnica per l’esclusione col Catania e lo ributta nella mischia contro il Tottenham, caso archiviato in nome dell’amore. Al White Hart Lane, però, Fantantonio non pervenuto, come tutta l’Inter del resto. Londra città troppo fredda per riscaldarsi di nuovo con Strama, meglio un weekend alle Baleari, magari qualche last minute trovato su Groupon. E intanto c’è chi giura che a Bari, sul lungomare, fuori dal San Nicola, tra le viuzze del centro, le bancarelle siano già pronte a vendere la maglia biancorossa numero 99 del loro indimenticato fenomeno, che partii da Bari vecchia per conquistare il mondo. Il mondo dell’amore. «Sopra Bari soltanto il cielo?». Antonio, veramente, «non sei tu che non ci sei riuscito, sono gli altri che non han capito», tanto per citare il nerazzurro Vecchioni. Ma mi sorge un dubbio: che il problema sia quella mano davanti alla bocca quando parli? Hai visto mai che non ti si capisca, mentre sussurri l’amore? Misteri. Roba da manicomio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
to il minuto»: Fede parte da 1’01"79 e già in Italia ha più concorrenza (Barbieri, Gemo, Zofkova). Al di là dell’obiettivo, realistico o meno, di una finale mondiale da centrare, questa Pellegrini, che ai Giochi di Rio 2016 avrà 28 anni, va monitorata con curiosità perché non sente il peso di una carriera precoce ed intensissima e non cede ad altre lusinghe che non siano una vita ancora e sempre da atleta. La motivazione feroce si può ritrovare con un approccio inedito, per certi aspetti, ma con lo stesso impegno. Questa è forse l’unica chiave per sopportare i duri carichi che il tecnico francese Philippe Lucas ha prospettato a Fede da settembre, per tornare protagonista soprattutto nei 400 sl. E’ una sfida cruciale. Ma, intanto, s’è presa un posto al sole. © RIPRODUZIONE RISERVATA
dallaPrima
Il Milan vola segna e se batte il Barcellona... L’Inter, maltrattata da Bale, e il Napoli che non vince più, provano a reagire
di VALERIO MARINI
TwitTwit
Giampaolo Pazzini e Stephan El Shaarawy festeggiano a Marassi ANSA
IL CINGUETTIO DEL GIORNO di LUIGI GARLANDO
MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis
Buon inizio per il torneo! Sono felice che ho avuto miei calzini in tempo dato che ho dimenticato tutto a casa. :) @MariaSharapova
TIZIANO DALL’ANTONIA Ciclista della Cannondale
E devo dire che passare nei paesi vicino L'Aquila e vedere ancora dei container mette tristezza! Lo stato dov'è?? @TizianoDalla
CASSANO PARLA SEMPRE DI AMORE IL GUAIO È CHE NON LO CAPISCONO di MARCO MARSULLO
ta anche per rigenerarsi fisicamente. E aver perso peso le darà maggior fluidità in uno stile di scivolamento particolare come il dorso, nel quale devi essere come un sughero (come lo era Alessia Filippi, detentrice del record italiano in 2’08"03). Ma quanto potrebbe valere, al top, una Pellegrini rimessa a lucido, in prospettiva Mondiali di Barcellona? Il meeting di Milano le ha consegnato un riscontro di 2’10"99; fra un mese alle selezioni di Riccione dovrebbe arrivare a 2’09", e a luglio niente potrebbe impedirle di scendere a 2’08. Due anni fa per accedere alla finale dei Mondiali di Shanghai serviva 2’08"79. Nei 100, invece, si comincia a pensare in grande solo da «sot-
laPuntura
DA IBRA A RONALDO FINO A LEONARDO POSSIBILI RITORNI (A RISCHIO DANNI) volte ritornano» è il titolo del primo li«A bro di racconti scritto da Stephen King. Prima edizione nel 1978, genere horror. «A vol-
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IL DORSO HA RIMOTIVATO FEDERICA
di STEFANO ARCOBELLI
di SEBASTIANO VERNAZZA
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERGIO PARISSE Capitano della nazionale di rugby
Ora di recuperare un po’ con #gameready domenica ci aspetta la partita più fisica di questo 6 Nazioni! @sergioparisse
LUCA DOTTO Campione di nuoto
Un buon 50 stasera a Milano in 22"4 dietro solo al mio amico @BFratus spettacolo!!!!:) @Dottolck
CARLO MOLFETTA Campione olimpico di taekwondo
Tanti auguri @inter 105 anni di storia!!! #amala #inter @MolfettaTkd
milanisti dall’ottimismo più Ive-Milan irriducibile guardano Judella 33ª giornata e ripensano a Weah e Boban che il 9 maggio ’99 correvano mano nella mano dopo aver steso i bianconeri a Torino, passaggio decisivo per lo scudetto vinto in rimonta sulla Lazio. Sognano che Montolivo e Balotelli possano girare il remake allo Juventus Stadium e poi... Sogno è la parola giusta, dato il mega-distacco e la solidità dell’armata di Conte, ribadita a Napoli. Per dire: Pogba, riserva alla Juve, sarebbe sempre titolare nel Milan dove l’indispensabile Montolivo è pericolosamente insostituibile. Però il fatto che ieri Conte, seppur con sospetti fini scaramantici, abbia inserito il Milan nel discorso scudetto, consacra una volta di più la perentoria risalita di Allegri. Conte sa bene che, dopo Natale, il Diavolo ha raccolto un impressionante bottino di 24 punti in 10 partite, mentre la Juve solo 15 in 9; e sa che Allegri può mettere in fila tre attaccanti da 34 gol (El Shaarawy 16, Pazzini 13, Balotelli 5 in 5 partite), mentre Giovinco 7, Quagliarella 7 e Vucinic (o Matri) 6 arrivano a 20. Il Milan sta volando, sa segnare e, dovesse eliminare il Barcellona, metterebbe nel motore altra euforia. Anche per questo la Juve, contro il Catania, vuole tornare a +11. Ma la vera risposta alla vittoria del Milan a Marassi deve darla chi sgomita per il secondo e il terzo posto, a cominciare dal Napoli che 5 minuti fa era a 2 punti dalla Juve e ora si ritrova il Milan a 2 lunghezze. Una contingenza nervosa delicatissima. Lo ha confermato ieri un Mazzarri elettrico. Il tecnico, con meticolosità da farmacista, ha fatto di conto per legittimare la qualità del suo lavoro. I suoi meriti sono indiscussi. Ma i numeri sono come il pesce: se
non sono freschi, puzzano. Gli ultimi numeri dicono che il Napoli non vince da 5 turni (4 pareggi, 2 soli gol segnati) e che Cavani non la mette dal 27 gennaio a Parma, ultima vittoria in trasferta. Senza contare le due sonore sconfitte col non galattico Plzen. Sono i numeri di una squadra che si è intristita nel gioco, senza smalto e imprevedibilità, come dimostra l’x factor delle ultime 4 giornate; numeri di una squadra che si è fermata e deve ripartire col Chievo per rafforzare il secondo posto e tenere a distanza il Milan che, tra quattro turni, sfiderà a San Siro. Deve assolutamente ripartire anche l’Inter che sembra Charlie Brown sdraiato sul monte di lancio, quando gli torna indietro una battuta violenta che gli toglie anche i calzini. Così lo ha ridotto il Tottenham. Dovrà ripartire col passo di Bale e non di Cambiasso, perché il pimpante Bologna di Diamanti ha buona gamba. Se la colpa di Londra è stata del messaggio sbagliato di Stramaccioni («Conta di più il terzo posto») e la squadra è tanto ricettiva, oggi vedremo motivazioni feroci. Ma anche a Catania si giocava per il terzo posto, eppure per un tempo la squadra ha dormito. E poi: professionisti ultratrentenni non potevano intuire da soli che era meglio evitare l’umiliazione inglese? Non battere il Bologna significherebbe scoperchiare definitivamente il vaso delle polemiche. Al contrario, la Lazio, gasata dalla coppa, si gioca uno scontro diretto con la Fiorentina che promette allegria tecnica. In mezzo alle due si era infilata la Roma, grazie al vantaggio di Lamela a Udine. Muriel ha fatto 1-1. Aspettavamo il derby dei vecchietti (Di Natale-Totti) hanno segnato due ragazzi di 21 anni. Alla Roma manca un rigore. Errore grave, dopo quelli di Marassi del giorno prima. In bocca al lupo agli arbitri di oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
MONDO PSG NANCY
ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI
E con quelli dedicati al Nancy (2-1), fanno 24 gol. Su 24 presenze da titolare. Sesta doppietta stagionale in campionato, settima inclusa la Coppa di Francia, senza contare la tripletta di metà dicembre al Valenciennes, o anche i cinque assist di Champions League, uno in più che in campionato. Eppure c’è ancora chi fischia lui e il suo Psg, che ieri alla fine del primo tempo era sotto di un gol. Forse anche per questo lui sfoggia un sorriso ambiguo quando gli viene accennato il ritorno di fiamma con la Juventus. E poi fa una delle sue battute, acide, quando gli viene chiesto cosa ne pensa dei suoi nuovi tifosi parigini: «Mi sembra che chiedano davvero molto. Cosa un po’ strana visto quello che avevano prima. Cioè niente». Firmato Zlatan Ibrahimovic. Decisivo Lo svedese anche ieri
è stato provvidenziale. Nel secondo tempo si è preso sulle spalle un Psg che si è presentato sfinito in campo dopo aver vidimato in settimana il passaggio ai quarti di Champions con il pareggio sul Valencia (1-1). Ibrahimovic mercoledì non c’era perché squalificato dopo il rosso dell’andata, normale quindi che ieri fosse più in forma, come Verratti, illuminante e anche lui assente in Europa per somma di gialli. Il compitino era chiaramente alla portata, ma il Nancy, penultimo prima del fischio iniziale e ultimo in serata (sorpassato dal Troyes), ha venduto cara la pelle mettendo la partita sul piano fisico e aggredendo il Psg che è andato subito alle corde, salvato prima da Sirigu sulla conclusione dal limite di Karaboué (6’), poi dal palo colto da un sorprendente Jebbour (27’). In mezzo, l’occasione di Matuidi, lanciato in profondità da un Pastore troppo spensierato per incidere sul match. Buono comunque il servizio sprecato dal francese, che ha messo a lato. Ancelotti Che il Psg sia in calo di zuccheri lo si percepisce anche al 41’ quando Lucas spara su Gregorini lanciato a rete da Ibrahimovic, sprecando l’occa-
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Moukandjou (N) al 26’ p.t., Ibrahimovic (P) al 14’ e al 17’ s.t.
PSG (4-4-2) Sirigu 7; Van der Wiel 6, Thiago Silva 7, Sakho 6,5, Maxwell 6; Lucas 5 (dal 10’ s.t. Gameiro 6), Matuidi 7, Verratti 7,5 (dal 24’ s.t. Beckham 6), Pastore 5 (dal 1’ s.t. Menez 7); Lavezzi 6,5, Ibrahimovic 8. PANCHINA Douchez, Alex, Armand, Chentome. ALLENATORE Ancelotti 7.
NANCY (3-5-2) Gregorini 6; Loties 6, Puygrenier 5, Sané 6; Jebbour 6,5, Ayasse 6, Mangani 6, Bakar 6 (dal 43’ s.t. Coulibaly s.v.), Karaboue 6; Alo’o Efoulou 5 (dal 35’ s.t. Louis 5), Moukandjo 6 (dal 15’ s.t. Zitte 5). PANCHINA Nardi, Sami, Muratori, Amadou. ALLENATORE Gabriel 5,5.
Zlatan Ibrahimovic, 31 anni, riceve i complimenti di Ezequiel Lavezzi, 27, dopo aver segnato il secondo gol AP
Ibraltone Psg Sotto col Nancy, poi Zlatan ne fa 2 Lo svedese risponde ai fischi in 4’,e poi sibila: «Chiedono molto, ma non avevano niente» FRANCIA 28a GIORNATA
Stasera Lione-Marsiglia vale il 2˚ posto Ieri colpo del Lilla a Valenciennes In attesa degli scontri di alta classifica di stasera a Nizza e a Lione un colpo importante lo fa il Lilla, che a Valenciennes chiude il primo tempo in svantaggio e nella ripresa rimonta e vince coi gol di Rodelin, De Melo e Pedretti. In zona salvezza, goleada dell’Evian contro il Sochaux mentre il Troyes batte il Reims e lascia ultimo il Nancy.
28a GIORNATA Venerdì Rennes-St. Etienne 2-2. Ieri Psg-Nancy 2-1, Ajaccio-Lorient 1-0, Troyes-Reims 4-2, Evian-Sochaux 5-1, Brest-Tolosa 0-1, ValenciennesLilla 1-3. Oggi Nizza-Montpellier, Bordeaux-Bastia, Lione-Marsiglia. CLASSIFICA Psg 57; Lione 52; Marsiglia 49; St. Etienne 48; Lilla 46; Nizza 45; Montpellier 44; Rennes 42; Lorient 40; Bordeaux 38; Tolosa 37; Valenciennes 35; Ajaccio 32; Bastia 30; Brest 29; Reims, Sochaux, Evian 27; Troyes 23; Nancy 21.
sione per pareggiare il conto che aveva aperto al 36’ Moukandjo. Gol innescato da un errore di Pastore che perde palla in mezzo al campo. Boukar indirizza il collega che prima spara su Sirigu e poi raccoglie il rimpallo di testa. Una rete che mette di cattivo umore il Parc des Princes, che al termine del primo tempo copre il Psg di fischi. Severi, visto che i parigini si sono accomodati al tavolo delle otto big europee, anticipando pure i tempi del piano del presidente qatariota Nasser Al Khelaifi, che ieri ha speso parole rassicuranti nei confronti di Ancelotti dalle co-
FA CUP MANCINI SCHERZA: «SE QUESTO È L’EFFETTO, CHE LO FERMINO OGNI GIORNO»
Tevez, la patente giusta per guidare il suo City Dopo l’arresto, Carlitos distrugge il Barnsley con tre gol e gli assist per Kolarov e Silva
colpisce il palo, Tevez si avventa sul pallone e non ha pietà. L’argentino è indemoniato. Al 26’ inventa uno splendido assist per Kolarov: sinistro in corsa, 2-0. Il Barnsley è di burro e su suggerimento di Silva, Tevez fa una giravolta: 3-0. Il tris di Carlitos arriva in apertura di ripresa su affondo di Nasri: 4-0. Tevez invita Silva al gol: 5-0. Mancini scherza: «Se gli fa questo effetto, spero che la polizia fermi Tevez tutti i giorni».
MAN. CITY-BARNSLEY
STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)
Carlos Tevez, 29 anni, festeggia dopo il primo gol al Barnsley EPA
Cup: con lui in campo, la squadra di Mancini ha ottenuto 10 vittorie e 1 pareggio. Una polizza sulla strada che porta a Londra. Già sul 3-0, i tifosi cantano «Wembley, Wembley». Il film Un giorno da Coppa d’Inghilterra: un gruppo musicale
introduce alla gara, Mancini firma gli autografi prima del calcio d’inizio e alla fine scherza con 4 tifosi che hanno intonato il suo nome per novanta minuti. Non può esserci storia tra la squadra seconda in Premier e l’ultima in Championship e all’11’ è già 1-0: Silva
ARBITRO Lesage 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Moukandjo (N) per gioco scorretto, Ibrahimovic (P) per comportamento non regolamentare. NOTE Spettatori 44990. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 5-4. Calci d’angolo 7-7. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.
lonne del Parisien: «Rimane se lo desidera, è tra i migliori al mondo, siamo primi in campionato, in corsa in coppa di Francia e in Champions League, cosa si può chiedere di più? Ma a fine stagione faremo un bilancio». Ancelotti condivide puntualizzando a fine gara: «Il mio contratto è chiaro, scade il 30 giugno 2014 e se non ci sono sorprese si continua». Harlem Ibra Con un Ibrahimo-
vic di queste dimensioni è difficile che ce ne siano di sorprese, negative, almeno in Ligue 1 dove il Psg è ufficialmente in fuga a +5 sul Lione e a +8 sul Marsiglia, almeno fino allo scontro diretto di stasera. Fuga tutta da imputare all’ex rossonero che nel secondo tempo ha ribaltato il tavolo e trasformato il Parc des Princes in un set da Harlem Shake, scaldando il pubblico al 6’, su servizio di Verratti e poi dando via allo show personale. Di durata breve ma intensa. Tutto in quattro minuti. Gol al 14’ su suggerimento di Menez, subentrato al bocciato Pastore. Gol al 17’ sfruttando stavolta la nuova invenzione di Verratti, ovvero un lancio geniale di 50 metri, millimetrico, che meritava di sublimare in rete. Ibrahimovic raccoglie gli applausi, sorridendo però alla Juventus.
5-0
PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Tevez all’11’, Kolarov al 27’, Tevez al 31’ p.t.; Tevez al 5’, Silva al 20’ s.t. MAN. CITY (4-2-3-1) Pantilimon 6,5; Zabaleta 6, K. Touré 6,5, Lescott 6, Kolarov 7; Y. Touré 5,5, Barry 7; Silva 7 (21’ s.t. Razak 6), Tevez 8 (31’ s.t. Milner sv), Nasri 6,5 (7’ s.t. Sinclair 5); Dzeko 6,5. PANCHINA Hart, Nastasic, Clichy, Garcia. ALL. Mancini 7. BARNSLEY (4-4-2) Steele 5; Wiseman 5, Foster 4,5, Cranie 4,5, Kennedy 5; Etuhu 4,5 (7’ s.t. O’Brien 5), Tunnicliffe 6, Perkins 5, Cywka (7’ s.t. Mellis 5); Harewood 5,5, Dagnall 4,5 (7’ s.t. Scotland 5). PANCHINA Lidakevicius, Hassell, Delap, Rose. ALL. Flitcroft 5. ARBITRO Taylor 6. NOTE spettatori 46.728. Ammoniti Yaya Touré (M) per proteste e Tunnicliffe (B) per gioco scorretto.
GERMANIA
Bayern +20 Campione già in marzo? Anche se da adesso in avanti le rivali vincessero sempre, al Bayern basterebbero tre vittorie per il titolo. Ma la sensazione sarebbe invece la Bundesliga decisa già a marzo. Può accadere, perché i bavaresi hanno portato a 20 punti il vantaggio sul Borussia Dortmund, quando mancano 9 turni al termine, due in questo mese. Con due successi e 4 punti del Borussia, i rossi che sabato troveranno il Leverkusen (terzo) festeggerebbero già il 30 marzo. Ieri una capolista distratta è andata in svantaggio due volte in casa con il Fortuna Düsseldorf quint’ultimo. Non pigliava due reti in una gara di Bundesliga da un girone, ma è riuscita a ribaltare all’87’ con Jerome Boateng, al primo centro in 130 gare di campionato. Di Müller (girata di destro) e Ribery (tocco all’incrocio) le altre due segnature. Il Borussia Dortmund esce a pezzi dal 142˚ derby della Ruhr: la sfida con lo Schalke 04 si decide nel primo tempo, con due cross identici di Uchida che fanno esultare Draxler e Huntelaar. Lewandowski accorcia poi sbaglia il 2 2 quasi allo scadere. Il Borussia rimane secondo perché il Leverkusen si fa battere dal Mainz. Pierfrancesco Archetti © RIPRODUZIONE RISERVATA
25ª GIORNATA Venerdì Augsburg-Norimberga 1-2. Ieri Bayern-Fortuna Düs. 3-2; Friburgo-Wolfsburg 2-5; Greuther Fürth-Hoffenheim 0-3; Mainz-Leverkusen 1-0; Schalke 04-Borussia Dortmund 2-1; Borussia Moench.-Werder 1-1. Oggi Hannover-Eintracht; Stoccarda- Amburgo. CLASSIFICA Bayern 66; Borussia Dortmund 46; Leverkusen 45; Schalke 04 39; Eintracht 38; Mainz 37; Friburgo 36; Amburgo, Borussia Moenc. 35; Hannover 33; Norimberga 31; Wolfsburg 30; Stoccarda, Werder 29; Fortuna Düsseldorf 28; Augsburg 21; Hoffenheim 19; Greuther Furth 14.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
GLI ALTRI QUARTI
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DAL NOSTRO INVIATO
L’hanno arrestato e poi rilasciato perché era al volante con la patente sospesa, potrebbero affidarlo ai servizi sociali, ma il senso del gol di Tevez è libero più che mai: una tripletta, gli assist per le reti di Kolarov e Silva, Barnsley travolto e Manchester City trascinato in semifinale di Coppa d’Inghilterra. La standing ovation chiude una settimana agitata per l’argentino: finire nella guardina della polizia non è piacevole. Tevez ribadisce di essere il talismano della FA
2 1
Alle 17.30 (in tv) United-Chelsea: torna Rooney Ci sarà una vittima illustre nell’ultimo quarto di Coppa d’Inghilterra, Manchester United-Chelsea, alle 17.30 (diretta Premium Calcio 1): da un lato la prima in Premier, uscita tra le polemiche dalla Champions, dall’altro la detentrice del trofeo. Ferguson rilancia Rooney dopo l’esclusione col Real e dovrebbe inserire Valencia o Young al posto di Giggs. Benitez schiera Ba, Moses e Ramires, che hanno riposato in Europa League. Lo United ha vinto più FA Cup di tutti (11) e Ferguson 5 (in semifinale 27 volte). Terza sfida stagionale tra le due: 3-2 per lo United in Premier e 4-3 per il Chelsea in Coppa di Lega: si è giocato sempre allo Stamford. Le altre Nell’altra gara di ieri sorpresa Wigan: 3-0 sul campo dell’Everton. Tre gol in 4’: 30’ Figueroa, 31’ McManaman, 33’ Gomez. Al fischio finale, Everton contestato. Oggi, alle 15, Millwall-Blackburn. bold
PREMIER
Il Qpr vince e spera 29a GIORNATA Ieri Norwich Southampton 0 0. Qpr Sunderland 3 1, Reading A. Vil la 1 2, Wba Swansea 2 1. Oggi Newcastle Stoke, Liverpool Tot tenham. Martedì Arsenal Everton. CLASS. M. United 71; M. City 59; Tot tenham 54; Chelsea 52; Arsenal 47; Everton 45; Wba 43; Liverpool 42; Swansea 40; Fulham, Stoke, West Ham, Norwich 33; Sunderland, Newcastle 30; Southampton 28; A. Villa 27; Wigan 24; Qpr, Reading 23.
OLANDA
Tonfo Psv, oggi l’Ajax Il Psv crolla in casa dell’Hee renveen di El Ghanassy (gol e as sist): oggi possono approfittarne Ajax e Feyenoord. 26a GIORNATA Venerdì Groningen Nac 1 1. Ieri He erenveen Psv 2 1, Heracles NEC 1 0, Willem II Venlo 1 0, AZ Den Haag 1 1. Oggi Roda Feyenoord, Utrecht Waalwijk, Ajax Zwolle, Twente Vitesse. CLASS. Psv 53; Ajax 51; Feyenoord 50; Vitesse 48; Twente 44; Utrecht 42; NEC, Den Haag 36; Heerenveen 32; Heracles 31; Groningen 30; Nac 28; Waalwijk, Zwolle, AZ 26; Roda 25; Venlo 22; Willem II 17.
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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MONDO
Egitto, è guerra ultrà tov. I poliziotti non sono intervenuti, no». Di ritorno dalla scorribanda gli animi sono più distesi. I leader annunciano la linea: «Avremo la nostra vendetta, non temete. Ma non oggi: ci sono troppi minorenni in giro. Un passo alla volta». Vince la linea della pazienza, e un ragazzino festeggia sfoderando la pistola: due colpi per aria mentre la folla rinnova l'invito a fottere Port Said. Tre vittime Nel pomeriggio, co-
me ogni giorno, gli scontri intasano l’area fra il Nilo e Piazza Tahrir. La polizia carica e spara lacrimogeni, frotte di ragazzini fra i 7 e i 15 anni imbastiscono sassaiole. Ogni tanto compaiono i passamontagna dei black bloc, che alzano la tensione con razzi e molotov. La polizia arretra per pochi metri, prima di lanciare cariche coi blindati. Poco distante, in una moschea su Piazza Tahrir, spirano un bimbo di 8 anni e un uomo colpito alla schiena mentre soccorreva un ferito. Secondo Al Ahram sa-
Tre morti e 65 feriti Il Cairo va in fiamme Scontri con la polizia dopo le condanne per Port Said Tra le vittime un bambino, molotov sulla Federcalcio
21
condanne a morte dopo il massacro di Port Said. Ma tra gli agenti «solo» due condanne a 15 anni e assoluzioni
spada, mentre la polizia guardava. Ma oggi predica calma: «Dovete capire che in Egitto i poliziotti non vengono mai condannati. Mai. La sentenza di oggi è un piccolo progresso». Pistole e fumo Gamal teme che nella tifoseria si crei una spaccatura. Per un’ora regna l’incertezza, e la rabbia cresce. La valvola di sfogo si trova a poche centinaia di metri. Un fiume di ultrà lascia lo stadio. Dopo pochi minuti due nuvoloni di fumo oscurano il cielo di Zamalek. Bruciano un dopolavoro della polizia e la sede della Federcalcio. Incontriamo alcuni funzionari di fronte ai resti del palazzo. «Sono arrivati in 5-600, hanno rubato i trofei e appiccato il fuoco con le molo-
l’antefatto
Una strage da 72 morti Il massacro di Port Said risale al 1 febbraio 2012: gli scontri tra ultrà dell’Al Masry e quelli dell’Al Ahly fecero 72 vittime e migliaia di feriti. Gli ultrà credono a un complotto della polizia, da cui le violenze nei mesi a seguire.
rebbero stati uccisi dai pallettoni della polizia. Poche ore dopo una terza vittima, mentre i feriti sono 65. Gli ultrà negano di aver partecipato agli scontri, fedeli alla linea del mattino. Nel frattempo, a pochi chilometri, vanno a fuoco una scuola e due ristoranti. Il tutto mentre a Port Said gli ultrà dell’Al Masry tentano senza successo di bloccare il Canale di Suez, slegando le barche ormeggiate e lanciando pneumatici in fiamme. Le sentenze hanno permesso di scongiurare l’esplosione del Cairo e l'ammutinamento della polizia. Difficile però scommettere sulla tenuta di un equilibrio così precario. «Forse avrete notizie degli ultrà già nei prossimi giorni» conclude Gamal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Di fronte allo stadio dell’Al Ahly, nella Cairo bene, i tifosi sono incerti. Non sanno come giudicare l’ultima sentenza per il massacro di Port Said, dove nel febbraio 2012 persero la vita 72 loro compagni. La conferma delle 21 condanne a morte comminate a gennaio scatena una gioia selvaggia. Canti, fumogeni, razzi, balli. Ma è il minimo del minimo. La partita si gioca sul destino di 9 poliziotti e 3 funzionari dell’Al Masry, accusati di aver favorito il massacro. La sentenza di ieri è una polpetta avvelenata: regala contentini a tutti e sparge fiele in egual misura. Difficile imma-
ginare un nodo più intricato. Gli ultras dell’Al Ahly vogliono la condanna dei poliziotti e dei dirigenti dell'Al Masry. Ma se il tribunale li accontentasse, Port Said esploderebbe, e la polizia — in sciopero da giorni — minaccerebbe di abbandonare il governo. Alla fine i giudici decidono di non decidere: due funzionari delle forze dell’ordine condannati a 15 anni, e 7 assolti, come i dirigenti dell’Al Masry. Sullo stadio dell’Al Ahly piomba una cappa di incertezza. La base vuole vendetta, e alcune centinaia di tifosi si dirigono verso il ministero dell’Interno mentre i leader tentano di placare gli animi. Gamal, 26 anni, allo stadio di Port Said è sfuggito a due ultrà dell’Al Masry che lo inseguivano con una
www.epi mc 12091
ANDREA LUCHETTA IL CAIRO (Egi)
In alto e nella foto grande: gli ultrà dell’Al Ahly celebrano le condanne a morte dopo il processo per Port Said. Nel riquadro, la sede della Federcalcio incendiata EPA-REUTERS
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24
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B
DOMENICA 10 MARZO 2013
30a GIORNATA
d
l’Analisi
HANNO DETTO
di NICOLA BINDA twitter@NickBinda
I cambiamenti di Squinzi e Mandorlini Il vero obiettivo del Sassuolo, in questo torneo, era riconquistare il patron Giorgio Squinzi. Deluso dall’epilogo del campionato scorso, il signor Mapei aveva deciso un netto taglio agli investimenti per la sua squadra. La cosa però non ha inciso sul rendimento, anzi: spendendo molto meno, il Sassuolo è lanciatissimo verso la A. E ha centrato l’obiettivo iniziale, visto che Squinzi è tornato ad amare la sua creatura, con le telefonate alle 8 del mattino e l’entusiasmo dei giorni migliori. Ci sarà lui in prima linea a pianificare la prossima stagione, quella storica perché il Sassuolo è ormai promosso: la vittoria di Varese, dopo il flop contro il Grosseto, è la prova che la squadra di Di Francesco è più viva e forte che mai. Sì, adesso si può pensare al prossimo campionato, a cominciare dalla scelta dello stadio: ancora a Modena o a Reggio Emilia? Poi si parlerà dell’allenatore: Di Francesco ha il contratto in scadenza, attenzione a non farselo portare via... A proposito di scadenze. Mandorlini il contratto ce l’ha anche per la prossima stagione, ma quella che è scaduta proprio ieri è stata la discussa sanzione decisa dalla Disciplinare del Settore tecnico: ricordate le famose 7 giornate nelle quali il tecnico del Verona avrebbe dovuto sottolineare i valori dello sport e del fair play nelle interviste televisive pre e post partita? Francamente non ce ne sia accorti, ha fatto più clamore la forma della sostanza. Di sicuro il tecnico sta facendo parlare più per i risultati che per il resto: ottima la risposta dopo il k.o. in casa con il Padova, venerdì c’è lo scontro diretto con il Livorno. Sì, proprio la partita che all’andata gli aveva fatto scattare la squalifica: stavolta speriamo di poter parlare solo di calcio. Vista la posta, ne vale la pena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
S Di Francesco (allenatore del Sassuolo) La partita è cambiata con i cambi di Castori e con l’espulsione di Terranova. Sui colpi di testa ci hanno creato problemi.
S Castori (allenatore del Varese) Avremmo meritato il pareggio, nel primo tempo siamo andati sotto con gli unici tiri in porta del Sassuolo.
VARESE SASSUOLO
3 4
Masucci (attaccante del Sassuolo) Era da due anni e mezzo che non segnavo una doppietta: mi dispiace soltanto averla fatta a Bressan, un caro amico
POSTICIPO La giornata si chiude domani (ore 20.45) con CrotoneCesena: arbitra Abbattista di Molfetta
E’ un Vicenza da trasferta Padova iellato
PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Berardi (S) al 6’, Masucci (S) al 44’ p.t.; Troest (V) al 9’, Masucci (S) all’11’, Ebagua (V) su rigore al 19’, Pavoletti (S) al 41’, Zecchin (V) al 48’ s.t.
VARESE (4-4-2) Bressan 6; Pucino 5,5, Troest 5,5, Rea 6, Franco 4,5 (dal 1’ s.t. Oduamadi 6,5); Ferreira Pinto 4,5 (dal 1’ s.t. Damonte 6,5), Struna 5, Filipe 5,5, Zecchin 6,5; Ebagua 6,5, Scapuzzi 5,5 (dal 14’ s.t. Neto Pereira 6). PANCHINA Bastianoni, Fiamozzi, Marino, Juan Antonio. ALLENATORE Castori 5. SASSUOLO (4-3-3) Pomini 7; Gazzola
Gaetano Masucci, 28 anni (sin.) esulta con Simone Missiroli, 26 LAPRESSE
HARLEM SHAKE Come la Juve, anche il Sassuolo è stato contagiato dall’Harlem Shake: sul nostro sito potete vedere il divertente video, girato nella palestra del club
ARBITRO Baracani di Firenze 5. GUARDALINEE Bagnoli 6 - Fiorito 6. ESPULSI Terranova (S) al 18’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Magnanelli (S), Struna (V), Filipe (V), Gazzola (S) e Troiano (S) per gioco scorretto; Pucino (V), Berardi (S) e Pomini (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.193, incasso di 9.366,50 euro; abbonati 2.640, quota di 16.537,32 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-5. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 2-1. Angoli 8-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
Il Sassuolo show è già ricominciato Grande vittoria dopo il primo stop casalingo Il Varese rincorre, ma tre gol non gli bastano ROBERTO PELUCCHI VARESE
Il Sassuolo supera lo shock per l’inatteso scivolone con il Grosseto, batte il Varese al termine di una partita piena di emozioni, ma anche sofferta, e mantiene le distanze dagli inseguitori. C’era curiosità di vedere come il Sassuolo avrebbe superato - anche mentalmente - la prima sconfitta casalinga. La risposta è stata confortante: agli emiliani è bastato aggrapparsi alle manchevolezze degli avversari per ipotecare la vittoria già nei primi 45 minuti. Poi, quando si sono trovati a dover difendere il bottino in dieci, hanno stretto i denti, dimostrando una volta di più di essere gruppo, squadra matura.
iettoria e Masucci di testa ha scavalcato il portiere con un pallonetto quasi tennistico. In mezzo si è vista una partita noiosa, gestita senza affanni dalla capolista. L’unica occasione del Varese è stata un sinistro di Ebagua a fil di palo sullo 0-0. Castori ha sbagliato gli interpreti. Ferreira Pinto è il lontano parente del giocatore ammirato all’Atalanta, Franco è stato ostaggio degli spunti di Berardi, Struna si è solo preoccupato di rincorrere Missiroli. Così anche quelle leggere sbavature del Sassuolo (Magnanelli impreciso, Marzorati non impeccabile) non hanno inciso. Sagra del gol Castori ha ribalta-
to la squadra dopo l’intervallo: fuori Pinto e Franco, e fasce nuove di zecca, con Struna e
In discesa Primo tempo a senso unico. Al 6’ Missiroli ha tagliato con un lancio il centrocampo, Franco non si è opposto a Berardi, che di sinistro ha superato Bressan. Al 44’ cross di Bianchi, Rea ha sporcato la tra-
h 7,5 il migliore MASUCCI (Sassuolo) E’ in grande forma. Il primo gol è una perla, il secondo è fondamentale
MARCATORI RETI
PARTITE SQUADRE
PUNTI V
IN CASA N P
V
FUORI N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
TOTALI F S
Diff. Reti
SASSUOLO
67
11
2
1
10
2
4
30 21
4
5
28
LIVORNO
58
9
3
4
8
4
2
30 17
7
6
33 26 24 13 57 39 18
VERONA
56
9
3
2
7
5
4
30 16
8
6
20
EMPOLI
49
6
5
4
7
5
3
30 13
10
7
22 23 28 19 50 42
8
VARESE (-1)
46
8
5
3
5
3
6
30 13
8
9
30 19
12 20 42 39
3
PADOVA
42
5
8
2
5
4
6
30 10
12
8
17
13
17
19 34 32
2
BRESCIA
41
6
7
2
3
7
5
30
14
7
19
10
19 22 38 32
6
JUVE STABIA
39
6
5
4
4
4
7
30 10
9
11
20 21 23 42 43
-1
MODENA (-2)
38
6
7
3
4
3
7
30 10
10
10 22 14
18 24 40 38
2
PROSSIMO TURNO
CITTADELLA
37
6
6
3
3
4
8
30
9
10
11
17
19 28 36 43
-7
LANCIANO
37
4
7
4
4
6
5
30
8
13
9
19 23 15
31ª giornata Venerdì 15 marzo, ore 19 REGGINA-CESENA VERONA-LIVORNO Sabato 16 marzo, ore 15 BRESCIA-BARI EMPOLI-LANCIANO GROSSETO-MODENA JUVE STABIA-ASCOLI NOVARA-CROTONE PADOVA-PRO VERCELLI SASSUOLO-CITTADELLA SPEZIA-VARESE VICENZA-TERNANA
ASCOLI (-1)
36
6
4
5
4
3
7
29 10
7
12 22 20 17 22 39 42 -3
NOVARA (-5)
36
6
4
4
5
4
7
30 11
8
11
19
13 25 19 44 32
TERNANA
35
4
7
4
4
4
7
30
11
11
16
16
11
CESENA
34
6
4
5
2
6
6
29
8
10
11
18
21
15 26 33 47 -14
SPEZIA
34
6
1
7
2
9
5
30
8
10
12
21 29 17
CROTONE (-2)
33
7
3
3
2
5
8
28
9
8
11
17
BARI (-7)
32
7
3
6
3
6
5
30 10
9
11
19
17
17
REGGINA (-2)
32
5
6
4
2
7
6
30
7
13
10 15
16
15 22 30 38 -8
VICENZA
31
3
4
7
4
6
6
30
7
10
13 20 24 12
16 32 40 -8
PRO VERCELLI
22
5
3
8
0
4
10 30
5
7
18
16 23
8
26 24 49 -25
GROSSETO (-6)
19
4
7
4
1
3
11
5
10
15
21
11
28 32 47 -15
ore 21 (1-1) (2-0) (1-1) (3-0) (0-0) (4-2) (1-2) (2-1) (0-1) (0-0) (0-0)
Zecchin a destra, Pucino e Oduamadi a sinistra, Damonte in mezzo. La nuova benzina ha prodotto effetti: al 9’ Troest, di testa, si è buttato su un cross di Oduamadi (1-2). All’11’ ancora Masucci, imbeccato da Berardi, ha ridato tranquillità al Sassuolo (Struna e Troest non perfetti, 1-3). Il Varese ha avuto il merito di insistere e al 18’ si è rimesso in partita grazie a un rigore assegnato per un intervento di Terranova sul furbo Neto Pereira, che dopo un leggero contatto si è lasciato cadere. Rosso al difensore (prima espulsione del Sassuolo) e gol di Ebagua (37˚ in tutto, il nigeriano è il secondo marcatore di sempre del Varese). In 10 il Sassuolo ha sofferto e combattuto, e il match si è trasformato in un rodeo mal gestito da Baracani. Super Pomini ha salvato su Troest; Ebagua si è mangiato il 3-3; Pavoletti ha messo in cassaforte il risultato sfruttando un errore di Troest; infine Zecchin - su punizione ha firmato il terzo gol in tre gare.
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
30
0-1 MARCATORE Castiglia al 4’ p.t.
PADOVA (4-3-1-2) Silvestri 6; Rispoli 6, Legati 5,5, Trevisan 5, Renzetti 5,5; De Feudis 5,5 (dal 26’ s.t. Raimondi 6), Iori 5,5, Viviani 6,5; Farias 5 (dal 33’ s.t. De Vitis s.v.); Babacar 5 (dal 1’ s.t. Bonazzoli 5), Cutolo 5,5. PANCHINA Calderoni, Jelenic, Dellafiore, Longato. ALLENATORE Colomba 6.
VICENZA (4-4-2) Bremec 7; Brighenti 6, Camisa 6, Milanovic 6,5, Laczko 6; Bellazzini 6 (dal 15’ s.t. Padalino 5), Cinelli 6, Castiglia 6,5, Semioli 6,5; Bojinov 5,5 (dal 24’ s.t. Tiribocchi 5,5), Malonga 5,5 (dal 24’ s.t. Bessa 6). PANCHINA Pinsoglio, Martinelli, Giacomelli, Rigoni. ALLENATORE Dal Canto 6,5. ARBITRO Giancola di Vasto 6,5. GUARDAL. Del Giovane 6 - Manna 6,5. AMMONITI Malonga (V), Legati (P) e Bonazzoli (P) per comp. non regolamentare; Semioli (V) per proteste; Trevisan (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.291, incasso di 29.622 euro; abbonati 4.019, quota non comunicata. Tiri in porta 5 (con due pali)-3. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI PADOVA
Lontano dal Menti, il Vicenza si trasforma. La squadra che lotta per non retrocedere sembra pronta per i playoff. Dopo i colpi di Verona e Brescia, passa anche a Padova. Così Alessandro Dal Canto, l’allenatore che non ha mezze misure (vince sempre fuori, anche a Grosseto, e perde sempre in casa), consuma la sua rivincita di ex centrando il quarto successo esterno su altrettante trasferte e alla fine esce mette l’indice sul naso per zittire qualcuno. Il gesto è rivolto al presidente di casa Cestaro che alla vigilia lo aveva stuzzicato: «L’anno passato ho dovuto inghiottire di tutto — si giustifica Dal Canto il migliore — anche quello BREMEC (Vicenza) che spettava ad Nel finale della gara salva la vittoria con tre altri. Ma non cerinterventi decisivi cavo vendetta, sono contento per i tre punti».
h7
La rete E’ un sinistro di Luca Castiglia, mezzala vecchio stampo al quinto gol, a firmare il successo del Vicenza. Poi ci pensa Bremec, con tre parate importanti, a difendere il risultato mentre il Padova si ferma su due pali pagando la prova opaca di Farias, che dimostra come la continuità sia un optional del suo talento. Padova no La squadra di Colomba cade per la
seconda volta all’Euganeo e tutto le gira storto. A cominciare dal gol incassato a freddo su cross lungo di Bellazzini che nessuno va a coprire, lo stesso vale per il rimorchio di Castiglia, lasciato libero di calciare dopo essersi aggiustato il pallone sul piede preferito. Nel primo tempo anche la jella non aiuta il Padova: prima una punizione di Viviani scheggia l’esterno del palo, poi Cutolo salta anche il portiere ma colpisce anch’egli il legno. Nella ripresa ci provano ancora Viviani e Cutolo, infine il neoentrato Raimondi nel recupero di testa, ma Bremec sventa tutte le minacce con istinto e bravura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLASSIFICA
ASCOLI-EMPOLI 1-2 BARI-JUVE STABIA 2-0 BRESCIA-NOVARA 1-1 CROTONE-CESENA domani, ore 20.45 GROSSETO-VERONA 0-2 LIVORNO-REGGINA 3-3 MODENA-CITTADELLA 3-3 PADOVA-VICENZA 0-1 PRO VERCELLI-LANCIANO 1-2 TERNANA-SPEZIA 0-0 VARESE-SASSUOLO 3-4
PADOVA-VICENZA PRIMO TEMPO 0-1
6,5, Marzorati 6, Terranova 6, Longhi 6,5; Bianchi 6,5, Magnanelli 6, Missiroli 6,5 (dal 2’ s.t. Troiano 6); Berardi 7 (dal 38’ s.t. Frascatore 6), Pavoletti 6,5, Masucci 7,5 (dal 19’ s.t. Bianco 6). PANCHINA Pigliacelli, Laribi, Catellani, Boakye. ALLENATORE Di Francesco 7.
DAL NOSTRO INVIATO
S
IL DERBY DAL CANTO PUNGE CESTARO
9
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8 8
15
12
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35 20 63 28 35 23 15 43 23 20
19 34 42 -8 12
14 27 30 -3 18 38 47
-9
10 23 27 35 -8 16 36 33
3
18 RETI Sansovini (Spezia). 17 RETI Zaza (Ascoli); Ardemagni (4, Modena). 15 RETI Cacia (3, Verona). 14 RETI Siligardi (1, Livorno). 13 RETI Tavano (3, Empoli); Ebagua (3, Varese). 12 RETI Succi (2, Cesena); Paulinho (2, Livorno); Gonzalez (3, Novara). 11 RETI Caputo (3, Bari); Maccarone (Empoli). 10 RETI Sforzini (2, Grosseto; ora è nel Pescara); Dionisi (5, Livorno); Farias (Padova). 9 RETI Corvia (1, Brescia); Gabionetta (3, Crotone); Saponara (Empoli); Comi (2, Reggina); Boakye, Pavoletti e Terranova (7, Sassuolo). 8 RETI Berardi (Sassuolo). 7 RETI A. Caracciolo (2, Brescia); Di Roberto (3, Cittadella); Danilevicius (Juve Stabia; ora è nel Latina); Belingheri (Livorno); Cutolo (1, Padova); Vitale (3, Ternana); Malonga (1, Vicenza).
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domande a... GIOVANNI STROPPA ALLENATORE
«In casa o in trasferta è un ottimo Sassuolo» Giovanni Stroppa, ex allenatore del Pescara, commenta per noi la giornata di B. Stroppa, che partita ha seguito? «Ho fatto zapping. Mi ha colpito la vittoria del Sassuolo, grande reazione dopo la sconfitta: significa che questo gruppo ha grandi valori, e poi in casa o fuori giocano sempre alla grande». Come vede il duello Livorno-Verona? «Il Verona è predestinato ma fa fatica, è competitivo ma non decolla. Il Livorno ha perso tanto con l’infortunio di Siligardi, ma con Dionisi e Paulinho ha lo stesso un potenziale offensivo notevole. Venerdì vedrò lo scontro diretto». Altre cose che ha detto la giornata? «Bene l’Empoli: bravo Sarri a esaltare Maccarone e Tavano e tenere tranquillo il futuro milanista Saponara. Mi dispiace per il Brescia, mi ha colpito il k.o. del Padova, ma questa è la B...».
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE B 30a GIORNATA
Il Verona cambia ed è festa doppia Mandorlini fa la rivoluzione e vince a Grosseto avvicinando il Livorno: venerdì scontro diretto GROSSETO VERONA
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PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Ferrari su rigore al 25’, Cacciatore al 30’ p.t.
GROSSETO (4-4-2) Lanni 6; Donati 4,5, Feltscher 4,5, Barba 5, Calderoni 5; Soddimo 6, M. Mandorlini 5 (dal 15’ s.t. Coulibaly 6), Delvecchio 6,5, Som 5 (dal 31’ p.t. Mancino s.v.; dal 42’ p.t. Crimi 5); Piovaccari 4, Gimenez 5. PANCHINA Franza, Padella, Cosenza, Lupoli. ALLENATORE Moriero 5,5.
VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Crespo 5,5 (dal 31’ s.t. Bianchetti 6), Ceccarelli 6,5, Maietta 6,5, Cacciatore 7; Nielsen 6,5, Jorginho 6, Hallfredsson 6,5; Gomez 6,5, Ferrari 6,5, Sgrigna s.v. (dall’11’ p.t. Carrozza 6,5; dal 1’ s.t. Rivas 6). PANCHINA Berardi, Laner, Bacinovic, Cacia. ALLENATORE A. Mandorlini 7. ARBITRO Borriello di Mantova 6. GUARDALINEE Pegorin 6,5 - Ranghetti 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Calderoni (G) e Hallfreddsson (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 773, incasso di 11.462 euro; abbonati 1.003, quota di 12.179,89 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)-6. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 2-3. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 1’
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO GROSSETO
7 h il migliore
La rivoluzione di Mandorlini porta il Verona a due punti dal secondo posto (e venerdì al Bentegodi c’è lo scontro diretto col Livorno) e spinge verso la retrocessione il figlio Matteo e il Grosseto. Tutto in soli 5’. Un mini-movie elettrizzante, con rigore sbagliato da Piovaccari (Delvecchio s’era proposto al tiro) che spedisce all’inferno il Grosseto di Camilli. La suggestione familiare era accattivante, visto come Mandorlini junior era stato incastonato nella mediana reduce dal blitz al Sassuolo, la capolista. Altro colpo di scena? Copione da fuga per la salvezza? Tutt’altro: il figlio d’arte nemmeno entra in scena, in gara...
A. MANDORLINI (Verona) Ha vinto grazie al gruppo che ha creato e con scelte e cambi azzeccati
La svolta Dal 25’ al 30’ la gara
prende una piega indelebile, quella che non cambi più nemmeno con le punizioni veleno-
AVANTI ADAGIO SCAGLIA RISPONDE A SEFEROVIC
Il brasiliano Rafael, 31 anni, festeggiato dopo aver parato il rigore LAPRESSE
se di Soddimo della ripresa (traversa al 41’). Due rigori in due azioni di fila, abbastanza generosi entrambi. Una specie di par condicio arbitrale, se fossero da decretare è tutt’altro discorso. Primo episodio: Calderoni si aggrappa a Carrozza
(entrato per Sgrigna infortunato) che salta in area. All’esecuzione va Ferrari che, dal rientro post squalifica calciopoli, in gol non era mai andato. Bella la rasoiata con finta per cancellare la rabbia. Meno lucido si dimostra Piovaccari
PARI CON 6 GOL FISCHI PER LA SQUADRA DI MARCOLIN
al secondo errore di fila: Crespo si aggrappa a Som, dal dischetto la punta spara una bomba, centrale e a mezza altezza. A Rafael basta restare in piedi, non tuffarsi, unire i pugni e respingere. Quando 4 minuto più tardi Cacciatori asfalta la corsia sinistra, con una incursione finita nell’area piccola, dove gli permettono di infilare la palla sotto la traversa, i giochi sono fatti del tutto. Il resto è solo contorno, come la ripresa, con qualche lieve guizzo d’orgoglio da parte del Grosseto ma con Ferrari (imbeccato da Bianchetti appena entrato in campo) a sfiorare il gol su azione. Rivoluzione civile Mandorlini
decide di cambiare la squadra in ogni reparto: ma Albertazzi si blocca nel riscaldamento prepartita, Sgrigna in gara, come lo stesso Carrozza che ne prende il posto e riesce comunque a guadagnare il calcio di rigore. Le vere mosse sono quella di mediana (Nielsen al posto di Laner) e attacco (Ferrari per Cacia). Motivo? Farli fiatare, riaverli riposati, carichi come pile per iniziare l’operazione sorpasso al Livorno di venerdì prossimo. Anche Moriero aveva cambiato un po’ la sua squadra: ma tra il suicidio di Piovaccari, Mancino che entra e si infortuna, traversa e strafalcioni vari, il miracolo non gli riesce. Ha voglia, il tecnico del Grosseto, di sbracciarsi anche in zona Cesarini: in tribuna allo stadio Zecchini c’era Papadopulo, Ci sono altri colpi di scena in vista? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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g
LA NOVITA’ DOPPIETTA DELL’ATTACCANTE IVORIANO
Il Novara scappa Spreco Modena Si sveglia Tallo Poi un errore Il Citta risponde E’ rilancio Bari salva il Brescia Quante emozioni Juve Stabia k.o. BRESCIA NOVARA
1 1
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Seferovic (N) al 9’, Scaglia (B) al 30’ p.t.
h 6,5 il migliore ARCARI (Brescia) Gara serena, poi a 8’ dalla fine mette il piedone su Pesce per cementare il pari
BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6,5; Zambelli 6,5, De Maio 5,5, Caldirola 6, Daprelà 5,5; Finazzi 6 (dal 42’ s.t. Mitrovic s.v.), Budel 6, Rossi 6; Felipe 6 (dal 19’ s.t. And. Caracciolo 6), Scaglia 6; Corvia 6,5 (dal 33’ s.t. Benali s.v.). PANCHINA Cragno, Rosso, Picci, Arias. ALLENATORE Calori 6.
ARBITRO Tommasi di Bassano 6. GUARDALINEE De Meo 6 - Di Francesco 6. AMMONITI Ludi (N), Scaglia (B) e And. Caracciolo (B) per gioco scorretto; Lazzari (N) per comportamento non regolamentare. NOTE spettatori 5.000 circa; abbonati 3.828, paganti, incasso e quota non comunicati. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 9-4. In fuorigioco 4-1. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO BREGA BRESCIA
Un punto rosicchiato al Padova (sesto a +1) e un po’ di credito riguadagnato agli occhi dei propri tifosi. Il Brescia si tiene stretto il pareggio interno contro il Novara al termine di otto giorni da centometrista (7 punti in 3 match). E dire che il Novara avrebbe potuto approfittare di più in un primo tempo durante il quale le pedine che si muovevano meglio erano quelle piemontesi. Calori prosegue con il 4-3-2-1 che ha messo sotto il tappeto il periodo nero. Confermati Felipe e Scaglia dietro Corvia, Andrea Caracciolo ancora in panchina. Aglietti fila dritto con il 4-3-3 scegliendo Lazzari esterno sinistro alto e riportando Fernandes sulla linea mediana. Al posto di Lisuzzo, squalificato, c’è Perticone
3 3
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Ardemagni (M) al 5' p.t.; Mazzarani (M) al 20', Gasparetto (C) al 25', Di Nardo (C) al 27', Pagano (M) al 30', Pellizzer (C) al 36' s.t.
MODENA (4-3-3) Colombi 6; Nardini 5, Andelkovic 5,5, Gozzi 5, Perna 5,5; Osuji 5, Moretti 5,5 (dal 19’ s.t. Mazzarani 6,5), Signori 6 (dal 9’ s.t. Pagano 6); Stanco 5,5 (dal 31’ s.t. Zoboli 5,5), Ardemagni 6,5, Lazarevic 6. PANCHINA Manfredini, Minarini, Gulan, Piscitella. ALLENATORE Marcolin 5,5.
NOVARA (4-3-3) Kosicky 6; Colombo 6, Perticone 6, Ludi 5, Crescenzi 5,5; Fernandes 5,5 (dal 19’ s.t. Marianini 6), Buzzegoli 6,5, Pesce 6; Gonzalez 5,5 (dal 29’ s.t. Motta 6), Seferovic 6,5, Lazzari 5,5 (dal 40’ s.t. Rubino s.v.). PANCHINA Montipò, Parravicini, Ghiringhelli, Baclet. ALLENATORE Aglietti 6.
MODENA CITTADELLA
CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6; Sosa
che scivola al centro lasciando sull’esterno Colombo. La partita Il Brescia per dieci
minuti cammina, mente staccata e gambe rigide. E il Novara passa al 9’: cross di Gonzalez, sponda di Lazzari e palombella di Seferovic di testa. Lo svizzero griffa il terzo gol stagionale, tutti in trasferta. Il Brescia rientra in partita al 30’ solo per gentile concessione di Ludi che regala il pallone a Corvia: assist per Scaglia che a porta vuota pareggia. Dopo 315 minuti torna il gol casalingo, il primo del 2013. Nella ripresa lo spartito è completamente diverso. Il Brescia spinge, il Novara attende pure troppo. I lombardi cambiano atteggiamento e tengono il pallino del gioco. Calori mescola le carte dal 19’. Fuori Felipe e dentro Caracciolo, spostando Corvia largo sulla sinistra. Funziona perché l’Airone smantella le sicurezze difensive degli avversari. La pressione bresciana però non porta al raddoppio. Anzi, è Pesce ad avere la palla del k.o., ma Arcari al 37’ con il piede devia. Aglietti nel finale cambia gli esterni offensivi e respira. Così arriva il terzo 1-1 consecutivo per il Novara. © RIPRODUZIONE RISERVATA
5,5, Gasparetto 6,5, Pellizzer 7, De Vito 5,5; Busellato 6, Baselli 7 (dal 44’ s.t. Paolucci s.v.), Schiavon 5,5; Minesso 6 (dal 12’ s.t. Di Roberto 5,5), Di Carmine 6, Dumitru 5 (12’ s.t. Di Nardo 6). PANCHINA Pierobon, Coly, Vitofrancesco, Biraghi. ALLENATORE Foscarini 7. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. GUARDALINEE Peretti 5 - Vivenzi 6. AMMONITI Baselli (C) e Perna (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.516, incasso di 6.877 euro; abbonati 2.531, quota di 22.742 euro. Tiri in porta 5-12. Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 4-5. Angoli 1-12. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
PAOLO REGGIANINI MODENA
E’ un film già visto, al punto che alla fine il pubblico di Modena ha perso la pazienza. Con conseguente faccia a faccia tra Marcolin e Caliendo con i tifosi, e fiducia rinnovata al tecnico per bocca del d.g. Secco. Questo il dopo partita. Nei 90 minuti tanto Cittadella e poco Modena. Eppure la squadra di Marcolin si era trovata avanti 2-0. Ha subito il ritorno della Cittadella, è andata di nuovo avanti, gettando al vento una vittoria che obiettivamente non avrebbe meritato. Applausi alla fine ai veneti e bordate di fischi ai gialloblù (2 punti in 4 gare). Anche se, va detto, un episodio avrebbe potuto cambiare ancora il verdetto, un chiaro tocco di mano in area sul 3-3 di De Vito nei minuti finali, rimasto impunito.
Buon inizio La gara era iniziata bene per il Modena: assist di Nardini e colpo di testa vincente di Ardemagni lasciato troppo solo (17˚ gol stagionale) e poco più in là, tiro di Stanco sventato da Cordaz. Poi è uscito il Cittadella, senza strafare, ma con giudizio, acquisendo strada facendo fiducia nei propri mezzi. L’ingresso di Mazzarani nella ripresa al posto di Moretti (quest’ultimo ripreso da Perna dopo l’ennesimo errore, ma poi i due si abbracceranno) garantisce a Marcolin una bocca da fuoco non indifferente. Detto e fatto: al 20’ punizione dal limite e palla in rete ma gara non finita. Lo sa bene il Cittadella che si organizza e dopo cinque minuti accorcia: imperioso stacco aereo di Pellizzer, palla respinta e gol di Gasparetto. Il Modena è alle corde e subisce anche il pari con il velenoso destro di Di Nardo. Parità. Ma c’è una impennata d'orgoglio e Lazarevic semina un paio di avversari, Cordaz respinge sui piedi di Pagano che segna. Marcolin inserisce Zoboli e il Modena si rinchiude in difesa. Il Cittadella fa ciò che vuole e al 35’ Pellizzer di testa sigla il definitivo pari, nonostante il tentativo di salvataggio sulla linea di Colombi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore PELLIZZER (Cittadella) Vero difensore goleador, propizia la prima rete e poi firma il pareggio.
BARI JUVE STABIA
2 0
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Tallo al 7’ e al 37’ s.t.
BARI (4-3-3) Lamanna 7; Ristovski 6
h 7,5
il migliore
TALLO (Bari) Si sblocca con due gol: sa fare reparto e si fa valere anche come suggeritore
(dal 34’ s.t. Altobello s.v.), Dos Santos 6, Polenta 6, Rossi 6,5; Defendi 6, Sciaudone 6, Bellomo 5,5 (dal 15’ s.t. Sabelli 5,5); Iunco 6,5 (dal 25’ s.t. Fedato 6), Tallo 7,5, Ghezzal 5. PANCHINA Pena, De Falco, Aprile, Galano. ALLENATORE Torrente 6,5.
JUVE STABIA (4-3-3) Seculin 6; Martinelli 5, Figliomeni 5,5, Scognamiglio 5, Dicuonzo 6; Baldanzeddu 6,5, Mezavilla 6, Agyei 6 (dal 15’ s.t. Acosty 5,5); Verdi 5,5, Bruno 6,5, Zito 6 (dal 24’ s.t. Improta 6). PANCHINA Nocchi, Murolo, Suciu, Cellini. ALLENATORE Braglia 6. ARBITRO Palazzino di Ciampino 6. GUARDALINEE Gava 6 - Colella 6. AMMONITI Iunco (B) per comportamento non regolamentare; Ristovski (B) e Mbakogu (JS) per gioco scorretto. NOTE paganti 265, incasso di 3.214 euro; abbonati 5.837, quota di 15.595 euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)-5 (con una traversa). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 4-7. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI BARI
Un goleador per sognare la salvezza. E un altro per ricordare il Bari più sbarazzino. Si sveglia Junior Tallo, con una doppietta pesantissima, ben oltre il successo sulla Juve Stabia, in cattedra per un tempo. In curva nord tra i tifosi, dopo mezzo giro di campo, regala emozioni Sandro Tovalieri, il bomber delle imprese della squadra di Materazzi. Salvato ripetutamente dal portiere Lamanna, il Bari s’arrampica sull’attaccante ivoriano, proprietà Roma, che - strano destino si sblocca proprio dinanzi a Tovalieri, attuale allenatore degli Allievi giallorossi. Juve Stabia, che spreco Subito pericolosa con Bruno (3’, diagonale di sinistro e Lamanna devia in tuffo), la Juve Stabia ri-
schia solo su un splendido colpo di testa di Iunco, che centra l’incrocio dei pali, prima che Tallo manchi il bersaglio. Braglia protegge la difesa con i rientri di Baldanzeddu e Zito. Bruno è abile pure nel dettare assist ai compagni, talvolta troppo leziosi. Il capitano serve in area Scognamiglio, sul quale Lamanna si supera. Al 41’ Agyei fa tremare il portiere, con volée di destro che scheggia la traversa. Il Bari non riesce a costruire gioco, su Bellomo ci sono i francobolli Baldanzeddu e Agyei. Tallo, tanta grazia Nella ripresa Torrente disegna un 4-2-3-1, con il gioiellino (sostituito tra i fischi al 15’) rifinitore e Iunco che fa l’esterno arretrato e al 7’ avvia l’azione più bella. Lancio per Rossi che pennella per l’incornata di Tallo: è l’1-0, dopo 412’ finisce il lungo digiuno al San Nicola (ultima rete in casa il 26 dicembre). La Juve Stabia reagisce, passa al 4-2-4 però Lamanna è un muro invalicabile per Zito - poi k.o. per distorsione alla caviglia sinistra - e Mbakogu. Il Bari (seconda vittoria di fila) scopre l’importanza di Tallo, che invano inventa per Sabelli e al 37’ realizza il 2-0 (proteste per contatto tra Martinelli e l’ivoriano). © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
SERIE B 30a GIORNATA
Fiorillo sbaglia tutto Il Livorno si butta via Manca Siligardi? Ai gol ci pensano Dionisi e Paulinho I tre errori del portiere fanno pareggiare la Reggina LIVORNO REGGINA
3 3
PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Rizzato (R) al 33’, Dionisi (L) su rigore al 39’, Paulinho (L) al 43’ p.t.; Dionisi (L) al 17’, Gerardi (R) al 28’, Barillà (R) al 35’ s.t.
LIVORNO (3-5-2) Fiorillo 4; Bernardini 6, Emerson 7,5, Decarli 6; Salviato 7 (dal 31’ s.t. Ceccherini 6), Schiattarella 6,5, Molinelli 6 (dal 38’ s.t. Vacca s.v.), Duncan 6,5, Lambrughi 6,5; Paulinho 6,5, Dionisi 7 (dal 22’ s.t. Dell’Agnello 5). PANCHINA Aldegani, Gemiti, Biasci, Bartolini. ALLENATORE Nicola 6,5.
REGGINA (3-4-2-1) Baiocco 5,5; Adejo 6, Di Bari 6, Bergamelli 5,5; Antonazzo 6, Armellino 5 (dal 19’ s.t. Barillà 6,5), Hetemaj 5, Rizzato 6; Sarno 6 (dal 36’ s.t. Bombagi s.v.), Di Michele 6 (dal 22’ s.t. Comi 6); Gerardi 6. PANCHINA Facchin, Lucioni, D’Alessandro, Giannattasio. ALLENATORE Dionigi 6. ARBITRO Merchiori di Ferrara 6. GUARDALINEE Melloni 6 - Valeriani 6. ESPULSI il tecnico Dionigi (R) per proteste nell’intervallo. AMMONITI Paulinho (L), Armellino (R ), Hetemaj (R) e Barillà (R) per gioco scorretto; Lambrughi (L) e Schiattarella (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.623, incasso di 11.320 euro; abbonati 2.779, quota di 17.291 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 9-2. In fuorigioco 5-0. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH LIVORNO
Il Livorno si butta via, o almeno getta nel cestino la possibilità di disputare lo scontro diretto di venerdì a Verona (non ci saranno Lambrughi e Schiattarella, squalificati) a distanza di sicurezza. Fiorillo, al rientro dopo un infortunio alla mano, incappa in una serata tremenda e regala il pari alla Reggina con un errore clamoroso su un tiro da 30 metri di Barillà. Il portiere si china a raccogliere il pallone che arriva debolmente, ma se lo vede scivo-
lare dalle mani e finire in porta. L’errore gela il pubblico ma regala pure una reazione nervosa alla squadra. A fine incontro Fiorillo si autoaccusa nello spogliatoio dove, però, arriva Spinelli applaudendo. «Io – ribatte Nicola – sono orgoglioso di chi si sa prendere le responsabilità e ricordo a tutti quante volte ci ha salvato Fiorillo».
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EMERSON (Livorno) Determinato ed elegante, difende con tempismo. Quanti rimpianti a Reggio...
rallenta, è vero, ma regala l’impressione di una squadra ancora in crescita. Nicola, che deve fare i conti con parecchi infortuni, perde pure Gentsoglu per influenza. A centrocampo si piazza Molinelli, un ’93, al fianco del coetaneo Duncan, eppure tutto sembra come sempre.
La delusione di Joseph Duncan, 20 anni oggi, ghanese del Livorno, alla fine della partita finita 3-3 contro la Reggina
Paulinho e Dionisi fanno ammattire la difesa reggina, Schiattarella ci mette personalità, Emerson fa il fenomeno. Salviato vive una giornata speciale: prima innesca Paulinho, che conclude a lato, poi fa partire l’azione del pari, conquista e batte rapidamente un fallo laterale, su cui Hetemaj atterra Schiattarella. Rigore netto e gol di Dionisi. Il terzino non si ferma, piazza sul destro di Paulinho il cross del 2-1, poi invita Dionisi al 3-1. La Reggina annaspa, il pubblico inizia a dedicare i suoi cori al Verona, poi il doppio colpo della rimonta.
LAPRESSE
PRO VERCELLI LANCIANO
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PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Di Cecco (L) all’11’, Grossi (PV) su rigore al 23’ p.t.; Falcone (L) al 22’ s.t.
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6; Modolo 6, Borghese 6, Ranellucci 5,5, Sini 5; Genevier 6, Appelt 5,5 (dall’8’ s.t. Germano 6,5), Cristiano 6,5 (dal 33’ s.t. De Silvestro 5,5); Ragatzu 6; Greco 5,5 (dal 17’ p.t. Grossi 5), Eusepi 5,5. PANCHINA Miranda, Iemmello, Scavone, Scaglia. ALLENATORE Braghin 6.
LANCIANO (4-3-3) Leali 6,5; Almici 5,5, Aquilanti 6, Rosania 6, Scrosta 6; Paghera 6, D’Aversa 6,5 (dal 35’ s.t. Minotti 6), Volpe 7; Piccolo 5,5 (dal 48’ s.t. Marceta s.v.), Falcinelli 6 (dal 1’ s.t. Falcone 6,5), Di Cecco 6,5. PANCHINA Aridità, Mammarella, Ceccarelli, Plasmati. ALLENATORE Gautieri 6,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. GUARDALINEE Iori 6 - Avellano 6. ESPULSI Grossi (PV) al 43’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Modolo (PV), Cristiano (PV) e Sini (PV) per gioco scorretto. NOTE paganti 676, incasso di 13.675 euro; abbonati 1.063, quota non comunicata. Tiri in porta 7 (con una traversa)-3. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 3-0. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
RAFFAELLA LANZA VERCELLI
Bastano tre tiri in porta al Lanciano per far sua la trasferta di Vercelli, contro una Pro che vede le chance salvezza diventare sempre più sottili. Il Lanciano ha ottimizzato le energie, la Pro Vercelli si è invece dimostrata per l’ennesima volta fragile in attacco. I ragazzi di Braghin hanno fatto la partita, ma anche girato a vuoto per il campo, gli abruzzesi di Gautieri sono stati accorti, bravi nei fraseggi e soprattutto concreti con la palla al piede. All’11’ il Lanciano è già in vantaggio: dall’angolo battuto da D’Aversa, Volpe serve un cross preciso per Di Cecco, che viene lasciato solo da Sini e non fatica a far gol. La chiave Guatieri deve fare i
conti con tante assenze: Fofanà e Vastola in primis, ma non guarda la carta d’identità dei suoi giocatori e butta nella
successo interno, del Bari: con una gara ancora da giocare è record assoluto negativo (2 vittorie in casa alle giornate 10, 24 e 28)
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le vittorie in trasferta: il record stagionale è di 6 successi esterni alla giornata 27
mischia molti giovani: scelta che verrà premiata. Braghin invece prova l’inedita coppia Greco ed Eusepi in attacco, ma deve rinunciare dopo 10’: Greco finisce k.o. per infortunio e viene sostituito da Grossi, che realizzerà il gol del pareggio dal dischetto al 23’ del primo tempo, dopo che Cristiano viene atterrato da Almici, ma che lascerà la Pro in dieci quasi allo scadere per un brutto e inutile fallo a metà campo. Il Lanciano si scopre squadra più ordinata e al 40’ in un contropiede sfiora il raddoppio: Valentini fa il miracolo su Piccolo. La Pro spreca invece il colpo del k.o. prima con Ragatzu che si vede parare una rovesciata da Leali, poi con Eusepi, che stampa il suo tiro sulla traversa. La parola fine spetta a Falcone: subentrato a Falcinelli al 22’ segna il gol vittoria. La Pro si scioglie e non trova la reazione. Il Lanciano sorride e avanza in classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore VOLPE (Lanciano) Pennella il cross per il primo gol, poi è ovunque in campo e sbaglia poco
ASCOLI EMPOLI
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PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Maccarone (E) al 21’ e al 39’ p.t.; Zaza (A) al 9’ s.t.
ASCOLI (3-5-2) Gomis 6 (dal 1’ s.t. Maurantonio 6); Prestia 5 (dal 35’ s.t. Soncin 5,5), Peccarisi 5,5, Faisca 5; Scalise 5,5, Capece 5 (dal 6’ s.t. Loviso 6,5), Di Donato 6,5, Fossati 6, Pasqualini 6,5; Feczesin 6,5, Zaza 6,5. PANCHINA Montalto, Ricci, Legittimo, Conocchioli. ALLENATORE Silva 5,5.
EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 6; Laurini 6, Romeo 6, Regini 6, Hysaj 6 (dal 27’ s.t. Accardi 6); Moro 7, Signorelli 6,5, Croce 6,5; Saponara 6,5; Tavano 6, Maccarone 7,5 (dal 40’ s.t. Bationo s.v.). PANCHINA Pelagotti, Gigliotti, Shekiladze, Pucciarelli. ALLENATORE Sarri 7. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Ceccarelli 6. AMMONITI Croce (E), Fossati (A), Saponara (E) e Bationo (E) per gioco scorretto; Maccarone (E) per comportamento non regolamentare NOTE paganti 1.313, incasso di 12.970 euro; abbonati 1.378, quota di 10.523,12 euro. Tiri in porta 4 (con due traverse)-7 (con un palo). Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 3-4. Angoli 7-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
retroguardia con Romeo (infortunato Pratali) e Hysaj. Squalificato Valdifiori, c’è Signorelli in regia. La formazione di Sarri sceglie subito la strategia dell’assalto frontale. Gomis deve superarsi su due tentativi di Saponara. Al 14’, palo di Tavano. Al 21’ black out della linea difensiva dell’Ascoli sul traversone di Hysaj dalla sinistra: nell’area piccola sbuca Maccarone che sigla il vantaggio dell’Empoli. Cerca di scuotersi la squadra di Silva, che arranca anche in fase di costruzione. Al 28’ è fuori bersaglio la capocciata di Zaza (dubbi su intervento subito in area da Romeo). Ha un marcia in più l’Empoli che al 39’ tuona dalla distanza con Moro, sul pallone respinto da Peccarisi si avventa Maccarone, che fulmina Gomis. Sotto di due gol, l’Ascoli rispolvera l’orgoglio. Al 42’ uno svarione di Bassi, libera Zaza, che però calcia a lato a porta vuota. Prima dell’intervallo Gomis deve ancora rimediare su Saponara.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO ASCOLI PICENO
Vola l’Empoli. Settima vittoria esterna, 9 punti nelle ultime 3 giornate: quarto posto consolidato e marcia da playoff ormai acquisita. Come una settimana fa col Varese, risplende Massimo Maccarone che con 2 gol nei primi 29 minuti confeziona il successo di Ascoli. Quinta gara consecutiva al Del Duca senza vittorie per i marchigiani, che provano a rilanciarsi con una buona ripresa e sotto la spinta di Zaza, al 17˚ gol. Gara intensa e combattuta sino all’ultimo.
Vano assalto Due ritocchi nel-
l’Ascoli a inizio ripresa. Tra i pali Maurantonio (Gomis k.o. per noie muscolari) e Loviso (out Capece) in mediana. Al 9’, su cross di Pasqualini, la rete di Zaza (incornata) riapre i giochi. La pressione ascolana si concretizza in due traverse, timbrate da Pasqualini al 39’ (tiro-cross) e Zaza al 44’ (testata). Tensioni nel finale. Al 40’ battibecco tra Maccarone, sostituito (e poi ammonito dalla panchina), e alcuni tifosi. Resiste l’Empoli, che ora sa di poter sognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7,5 il migliore
La chiave Nell’Ascoli, reduce
dal colpaccio di mercoledì a Cesena, rientra Prestia in difesa. Capitan Di Donato taglia la duecentesima gara in bianconero. Nell’Empoli, due novità nella
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SFIDA SALVEZZA LA SQUADRA DI BRAGHIN GIOCA, QUELLA DI GAUTIERI SEGNA
Colpo Lanciano La Pro va a picco
le reti su punizione diretta: il totale sale a 30 e Zecchin (tre centri di fila) balza in testa alla classifica degli specialisti
i rigori assegnati: uno è stato fallito da Piovaccari, per l’errore numero 18 della stagione
h 7,5 il migliore
Sensazioni positive Il Livorno
Un altro Big Mac 2 L’Empoli salta anche l’Ascoli
le reti di testa, record stagionale: 7 gol di testa alle giornate 1, 9, 14
di riuscire sempre a restare aggrappata al risultato. Non a caso la squadra di Dionigi ha già compiuto 13 rimonte in stagione. Stavolta lo ha fatto con parecchia fortuna. La squadra calabrese è andata in vantaggio con il primo, e unico, tiro in porta nel primo tempo, con Sarno, schierato un po’ a sorpresa con Di Michele dietro la punta Geraldi, abile a innescare Rizza-
RINCORSA MACCARONE: SECONDA DOPPIETTA DI FILA
I NUMERI DELLA B
8
Reazione La Reggina conferma
to. Il sinistro al volo dell’esterno ha colto di sorpresa Fiorillo. Quando, nel secondo tempo, la Reggina pareva ormai alle corde, sotto 3-1, ecco la rimonta inaspettata: prima è Geraldi che spara dalla distanza, poi Barillà pesca il jolly.
4
MACCARONE (Empoli) Realizza la seconda doppietta di fila: a 33 anni fa ancora la differenza
L’UNICO 0-0 POCHISSIME EMOZIONI E FISCHI DEL PUBBLICO
Ternana-Spezia soltanto sbadigli TERNANA SPEZIA
0 0
TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Masi 6, Brosco 6, Fazio 6; Dianda 5 (dal 20' s.t. Bencivenga 5), Carcuro 6, Di Deo 6, Ragusa 6 (dal 39' p.t. Miglietta 6), Vitale 5; Maniero 5,5, Alfageme 5 (dal 28' s.t. Ceravolo s.v.). PANCHINA Ambrosi, Ferraro, Botta, Litteri. ALLENATORE Toscano 5,5.
SPEZIA (3-4-1-2) Guarna 6,5; Romagnoli 6, Goian 5,5, Schiavi 6; Piccini 5, Bovo 5,5, Porcari 5,5, Mario Rui 6; Di Gennaro 5 (dal 28' s.t. Lollo s.v.); Antenucci 5,5, Okaka 5 (dal 35' s.t. Sansovini s.v.). PANCHINA Russo, Pasini, Benedetti, Musacci, Albaraccin. ALLENATORE Cagni 5,5. ARBITRO Castrignanò di Roma 5,5. GUARDALINEE Alassio 6 – Bolano 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Porcari (S), Dianda (T), Masi (T), Vitale (T), Bencivenga (T) e Romagnoli (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 4.700, incasso di 32.842 euro; abbonati 2.527, quota di 14.882 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 1-2. In fuorigioco 2-3. Angoli 2-2. Recuperi: p.t. 2', s.t. 5'.
MASSIMO LAURETI TERNI
La Ternana, penultimo attacco, con il problema del gol. Lo Spezia (44 gol subiti) con l’imperativo di non prenderne. Agonismo quindi, tanto: 48 falli fischiati. L’aggressività più che la qualità. Le difese più degli attacchi. Non poteva che uscirne uno 0-0 senza emozioni, segnato alla fine dai fischi dei 5.000 del Liberati. La partita La Ternana in casa
nel 2013 è ancora a secco. Soltanto pareggi. Voleva il risultato positivo lo Spezia che ha avuto il torto di puntare sin dall’inizio ad uno 0-0 che mortifica la qualità dei suoi interpreti. Tant'è che Cagni s'è privato del bomber Sansovini al 38' della ripresa, «Oggi ho chiesto agonismo e intensità, l'aspetto tecnico era secondario» dirà alla fine. Toscano ha cambiato cinque elementi rispetto alla partita persa a Cittadella. Però la so-
stanza non è mutata. Squadra spaesata, con addosso una gran paura di perdere. Tanta buona volontà ma rare le incursioni efficaci. Lo Spezia non s'è mai sbilanciato acuendo così i problemi offensivi della Ternana. Noia mortale quindi, spezzata da un paio di iniziative di Maniero. Destro alto di poco al 9' e al 19', conclusione ravvicinata in diagonale salvata da Schiavi con Guarna battuto. Lo Spezia ha lasciato in avanti Okaka a lottare con i tre difensori di casa. Ma il centravanti ha sbagliato il gol più facile al 46', liberato a un passo dalla porta da Di Gennaro. Nella ripresa Antenucci ha piazzato un paio di accelerazioni ma non è arrivato mai al tiro. La Ternana ha sprecato con Dianda un contropiede e gettato al vento la palla della partita con Maniero al 32'. L'errore di Goian ha liberato il centravanti che da due passi ha tirato forte ma Guarna ha replicato di piede. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 6,5 il migliore GUARNA (Spezia) Dopo le papere col Novara e due tribune, salva il risultato su Maniero
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
27
PRIMA DIVISIONE IN CAMPO ALLE 14.30
Latina e Avellino, via al testa a testa girone A (26a giornata) girone B (23a giornata) Adesso il Lecce deve rincorrere Benevento punta la zona playoff La Reggiana ritrova l’ex Scienza Barletta, c’è il debutto di Orlandi
LA VOLATA FINALE
Dario Barraco
Scontro diretto domenica 14 aprile 23a giornata oggi Latina-Andria Avellino-Viareggio 24a giornata domenica 17 Perugia-Latina Sorrento-Avellino 25a giornata domenica 24 Latina-Prato Avellino-Nocerina 26a giornata domenica 7 aprile Benevento-Latina Gubbio-Avellino 27a giornata domenica 14 aprile LATINA-AVELLINO 28a giornata domenica 28 aprile Gubbio-Latina Avellino-Andria 29a giornata domenica 5 maggio Latina-Paganese Catanzaro-Avellino 30a giornata domenica 12 maggio Carrarese-Latina Avellino-Pisa
(0-0)
COMO-ALTO ADIGE
Migliorini, Marchi, D. Donnarumma; Giampà, Scialpi; Gammone, Tremolada, A. Donnarumma; Mendicino. (Micai, Schiavino, Fautario, Verachi, Cia, Lisi, Schenetti). All. Colella. ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone; Iacoponi, Cappelletti, Bassoli, Martin; Furlan, Bertoni, Branca; Campo, Maritato, Thiam. (Grandi, Panzeri, Tagliani, Fink, Uliano, Turchetta, Testardi). All. Vecchi. ARBITRO Martinelli di Roma (Mosca-Croce).
Fabbro, Izzo, Bianco; Bariti, Angiulli, Panatti, Catania; Biancolino, Castaldo. (Orlandi, Giosa, Pezzella, Massimo, Herrera, De Angelis, Zigoni). All. Rastelli. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Fiale, Tomas, Carnesalini; Peverelli, Pizza, Maltese, Calamai, Martella; Giovinco, Magnaghi. (Michelotti, Trocar, Crescenzi, De Bode, Pellegrini, Sandrini, Benedetti). All. Pinna (Cuoghi squalificato). ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Hager-Zancanaro).
Beppe Scienza, 46 anni FOTOGRAMMA (0-0)
CUNEO-TRITIUM
MASSIMILIANO ANCONA
Un punto in più, una gara in meno e la certezza di giocare in casa lo scontro diretto. Il Latina parte in pole position nella volata che porta alla promozione diretta in B. Appena dietro c’è l’Avellino, che proprio domenica scorsa si è portato alla distanza minima dalla capolista, stoppata nel derby col Frosinone. Mancano otto gare (nove per il Latina, la cui partita di Pagani — interrotta il 16 dicembre sullo 0-0 per una buca apertasi sul manto erboso — è sub judice e, al momento, dovrebbe essere rigiocata: il 18 marzo ci sarà la decisione dell’Alta Corte di Giustizia) e tutto può accadere. Anche perché le altre sono indietro, troppo indietro (-5 dall’Avellino) per incutere timore alle battistrada. La Nocerina stenta in trasferta. Il Perugia si è ritrovato troppo tardi, anche se domenica prossima ospiterà il Latina. Mentre la discontinuità ha scandito il cammino di Pisa, Frosinone e Benevento, comunque in ritardo. Il via La prima parte della vola-
ta comincia oggi. E terminerà a metà aprile con Latina-Avellino, proprio alla vigilia dell’ultima pausa. Intanto nel pomeriggio i pontini, ai minimi termini (tra squalifiche e infortuni) riceveranno l’Andria, quar-
tultimo, privo dell’uomo migliore (Sy) e a caccia di punti per evitare i playout. Più agevole, in teoria, l’impegno dell’Avellino che ospiterà il Viareggio. Le «insidie» potrebbero iniziare (o continuare) tra una settimana. Il Latina andrà a Perugia, all’ultima chance per avvicinarsi alla vetta. Poi riceverà un Prato, ora nel limbo, e farà visita al Benevento, rilanciato dalla cura Carboni, ma salvatosi in extremis una settimana fa ad Andria (1-1). E l’Avellino? Giocherà a Sorrento, ora terzultimo, una gara che nasconde tutte le insidie di un derby. Poi aspetterà la Nocerina in una sfida tra le squadre che hanno più qualità lì davanti: i mammasantissima del gol, Biancolino e Castaldo, opposti al trio Negro-Evacuo-Mazzeo... Roba da serie B. E prima della sfida di Latina andrà a trovare un Gubbio in ripresa dopo una caduta libera durata due mesi. Finale Dopo l’ultima pausa, i
pontini andranno a Gubbio e nell’ultimo turno, a far visita a una Carrarese il cui destino sarà già stato scritto. In mezzo, riceverà la Paganese. Più arduo, sulla carta, il finale degli irpini, che però hanno due gare al Partenio (Andria e Pisa) e una a Catanzaro, in un amarcord degli anni ’80. Che valeva la salvezza in A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CUNEO (4-4-1-1) F. Rossi; Di Lorenzo, De Franco, Loria, Donida; Palazzolo, Cristini, Longhi, Garavelli; Di Quinzio; Martini. (Negretti, Arcari, Serino, Scaglia, Danucci, Lodi, Ferrario). All. E. Rossi. TRITIUM (3-5-2) Nodari; Bossa, Teso, Riva; Cremaschi, E. Bortolotto, Arrigoni, Calvi, Magni; Grandolfo, R. Bortolotto. (Paleari, Spagnoli, Martinelli, Casiraghi, Nardiello, Cogliati, Spampatti). All. Cazzaniga-Romualdi. ARBITRO Piscopo di Imperia (Gori-Della Valle).
(1-1)
ENTELLA-FERALPI SALO
TRAPANI-PORTOGRUARO
(1-1)
TRAPANI (4-4-2) Nordi; Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Daì; Basso, Caccetta, Spinelli, Madonia; Abate, Mancosu. (Dolenti, D’Aiello, Priola, Tedesco, Gambino, Docente, Pacilli). All. Boscaglia. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Patacchiola, Moracci, Pondaco; Coppola, Sampietro, Martinelli; Cunico; Altinier, Corazza. (Festa, Chesi, Blondett, Zampano, Salzano, Orlando, De Sena). All. Madonna. ARBITRO Tardino di Milano (Sgheiz-Lanotte). TV La partita inizia alle ore 14 e viene trasmessa in diretta su Sportitalia.
ENTELLA (4-3-1-2) Paroni; De Col, Cesar, Russo, Zampano; Staiti, Raggio Garibaldi, Hamlili; Vannucchi; Cori, Rosso. (Otranto, Falcier, Cecchini, Di Tacchio, Ballardini, Argeri, Guerra). All. Spalla (Prina squalificato). FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Caputo, Magli, Leonarduzzi, Cortellini; Fabris, Castagnetti, Berardocco; Bracaletti, Miracoli, Montella. (Gallinetta, Tantardini, Falasco, Savoia, Ilari, Tarana, Montini). All. Remondina. ARBITRO Petroni di Roma (Di Federico-Fraschetti).
(1-2)
LECCE-LUMEZZANE LECCE (4-3-3) Benassi; Martinez,
Ferrario, Di Maio, Diniz; De Rose, Giacomazzi, Memushaj; Jeda, Bogliacino, Falco. (Bleve, D’Ambrosio, Vinicius, Zappacosta, Chiricò, Foti, Pià). All. Toma. LUMEZZANE (4-4-2) Vigorito; Meola, Dametto, Zamparo, Carlini; Pintori, Dadson, Giorico, Kirilov; Inglese, Samb. (Coletta, Sabatucci, Possenti, Ceppelini, Baraye, Jorginho, Torregrossa). All. Festa. ARBITRO Rapuano di Rimini (Camillucci-Bellagamba).
(0-2)
TREVISO-PAVIA
TREVISO (3-5-2) Tonozzi; Semenzato, Stendardo, Cernuto; Brunetti, Spinosa, Piccioni, Burato, Beccia; Tarantino, Strizzolo. (Merlano, Videtta, Allegretti, Rosaia, Esposito, Kyeremateng, Madiotto). All. Ruotolo. PAVIA (5-3-2) Kovacsik; Capogrosso, Monticone, Fasano, Meregalli, Zanini; Statella, La Camera, Di Chiara; Beretta, Cesca. (Teodorani, Turi, Ferrini, Redaelli, Lussardi, Meza Colli, Romero). All. Roselli. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta (Tolfo-De Franco).
REGGIANA-CREMONESE
(0-0)
REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig; Iraci, Aya, Mei, Scappi; Bovi, Zanetti, Viapiana; Alessi; Rossi, Bonvissuto. (Bellucci, Cossentino, Zini, Ardizzone, Matteini, Sprocati, Ferrara). All. Apolloni. CREMONESE (4-3-1-2) Viotti; Sales, Cremonesi, Moi, Visconti; Baiocco, Buchel, Nizzetto; Caridi; Carlini, Le Noci. (Grillo, Avogadri, Degeri, Magallanes, Pinardi, Filippini, Djuric). All. Scienza. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Di Candia-Di Guglielmo).
serie D
26a giornata (ore 14.30)
26a giornata (ore 14.30)
L’interesse ora è sui playoff Altro scatto I clou a Castiglione e Martina della Sambo Negli anticipi rinviata per impraticabilità di campo la gara dell’Union Quinto, la Sambonifacese invece allunga in vetta. Da seguire oggi i testa a testa nei gironi D, E, F e I, che sono quelli più combattuti, mentre i due gironi a 20 (B e C) mercoledì avranno l’ultima infrasettimanale.
BARLETTA-FROSINONE
(1-3)
BARLETTA (3-5-2) Liverani; De Leidi, Camilleri, Burzigotti; Mazzarani, Prutsch, Allegretti, Molina, Pippa; Barbuti, Simoncelli. (Pane, Calapai, Romeo, Dezi, Piccinni, Carretta, Cicerelli). All. Orlandi. FROSINONE (4-3-3) Vaccarecci; Frabotta, Biasi, Blanchard, Amelio; Gori, Carrus, Frara; Aurelio, Santoruvo, Ganci. (Fiorini, Del Duca, Gucher, Bottone, Lapadula, Cesaretti, Curiale). All. Stellone. ARBITRO Chiffi di Padova (Saia-Ficarra).
BENEVENTO-SORRENTO
(1-1)
Siniscalchi, Mengoni, Anaclerio; Davì, Rajcic, Montiel; Mancosu; Marchi, Marotta. (Mancinelli, Rinaldi, Signorini, Carotti, Espinal, Buonaiuto, Germinale). All. Carboni. SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Kostadinovic, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; A. Esposito, Beati, Guitto; Corsetti, Bernardo, Tortolano. (Frasca, Balzano, Ciampi, Fusar Bassini, Ferrara, Musetti, Konan). All. Papagni. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Prenna-Abruzzese).
(0-3)
CARRARESE-PERUGIA
CARPI-SAN MARINO Il turno sarà completato domani sera alle 20.45 con il posticipo tra Carpi e San Marino (diretta Raispost 1, andata 3-0): arbitra l’incontro Verdenelli di Foligno.
CARRARESE (4-1-4-1) Cicioni; Lanzoni,
IL RIPOSO ALBINOLEFFE La squadra che questa settimana effettuerà il turno di riposo è l’AlbinoLeffe.
LA SITUAZIONE Alto Adige*˚ 40; Entella 36; San Marino*˚ e Carpi 35; Lumezzane e Feralpi Salò* 34; Pavia 33; Cremonese (-1) 30; AlbinoLeffe˚ (-6) 29; Portogruaro*˚ (-1) 27; Como* (-1) e Cuneo˚ 24; Reggiana* 22; Treviso (-1) 12; Tritium˚ 10. (* ha riposato, ˚ una gara da recuperare). PROSSIMO TURNO Così domenica 17 (ore 14.30): Alto Adige-Reggiana (2-2); Cremonese-Como (lunedì 18, ore 20.45; 0-0); Feralpi Salò-AlbinoLeffe (1-1); Lumezzane-Entella (1-1); Pavia-Cuneo (0-2); Portogruaro-Lecce (1-2); San Marino-Treviso (3-1); Tritium-Trapani (0-2); riposa Carpi.
Benassi, Anzalone, Vannucci; Venitucci; Partipilo, Corrent, Pestrin, Mancuso; Merini. (Piscitelli, Bregliano, Melucci, Tognoni, Belcastro, Margiotta, Makinwa). All. Iaconi. PERUGIA (4-3-3) Koprivec; Russo, Giani, Lebran, Liviero; Moscati, Esposito, Nicco; Politano, Ciofani, Fabinho. (Pinti, Zanchi, Garcia, Dettori, Rantier, Clemente, Tozzi Borsoi). All. Dicara (Camplone squalificato). ARBITRO Greco di Lecce (Mertino-Zuccaro).
CATANZARO-PISA
(1-4)
Sirignano, Bacchetti; Fiore, Castiglia, Ronaldo, Al. Benedetti, Squillace; Russotto; Fioretti. (Faraon, Catacchini, Sabatino, De Risio, Quadri, Carboni, Masini). All. Cozza. PISA (3-5-2) Sepe; Suagher, Colombini, Carini; Am. Benedetti, Fondi, Barberis, Favasuli, Pedrelli; Perez, Scappini. (Sepe, Rozzio, Sabato, Mingazzini, Lucarelli, Gatto, Tulli). All. Pane. ARBITRO Saia di Palermo (Di Salvo-Favia).
GIRONE B
ASTI-NOVESE Di Stefano di Brindisi BORGOSESIA-BRA Massimi di Teramo (ore 15) CHIAVARI-VERBANO Si gioca domani alle ore 16 CHIERI-BOGLIASCO Vitulano di Livorno DERTHONA-LAVAGNESE Capone di Palermo GOZZANO-VERBANIA Mansi di Nocera Inferiore IMPERIA-FOLGORE CARATESE Tesi di Pistoia (ore 15) SESTRI LEVANTE-TORTONA Parrella di Battipaglia TREZZANO-SANTHIA' Mazzei di Brindisi CLASSIFICA Bra p. 55; Lavagnese e Chieri 51; Santhià* 47; Borgosesia e Chiavari 40; Folgore Caratese 37; Verbania 34; Derthona* 33; Gozzano 30; Bogliasco 29; Sestri Levante 28; Asti 26; Tortona 25; Verbano 24; Trezzano 23; Novese 21; Imperia 16. (* una gara in meno)
CARAVAGGIO-CARONNESE Sassoli di Arezzo CASTELLANA-SEREGNO Nicoletti di Catanzaro DARFO-PRO SESTO Gozzi di Siena FERSINA PERGINESE-MONTICHIARI Marchi di Bologna LECCO-MAPELLOBONATE Gualtieri di Asti PONTISOLA-TRENTO D'Annibale di Marsala SAN GIORGIO-PERGOLETTESE Fabbri di Valdarno SANT'ANGELO-OLGINATESE Strippoli di Bari SERIATE-MEZZOCORONA Accomando di Olbia VOGHERA-ALZANO CENE Pasqua di L'Aquila CLASSIFICA Pergolettese p. 59; Pontisola 57; Voghera 54; Olginatese 50; Caronnese 49; Lecco (-3) e Castellana 44; A. Montichiari 40; Alzano Cene e Seriate 38; Caravaggio 37; Mapellobonate 36; Seregno 35; Darfo (-3) e Pro Sesto 33; Fersina Perginese 32; San Giorgio 24; Mezzocorona 20; Trento (-1) 17; Sant'Angelo 13.
(29a)
GIRONE C
GUBBIO-PRATO
(1-0)
GUBBIO (5-3-2) Venturi; Malaccari, Bartolucci, Briganti, Radi, Belfasti; Palermo, Boisfer, Baccolo; Caccavallo, Galabinov. (Farabbi, Regno, Cancellotti, Guerri, Sandreani, Cocuzza, Bazzoffia). All. Sottil. PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi, Malomo, Ghinassi, De Agostini; Corvesi, Cavagna, Casini; Disabato; Napoli, Tiboni. (Brunelli, Bisoli, Bagnai, Carminati, Cristofari, Cesarini, Essabr). All. Esposito. ARBITRO Mainardi di Bergamo (Zinzi-Semperboni).
LATINA-ANDRIA
(1-0)
Cottafava, Agius, Giacomini; Gerbo, Sacilotto, Ricciardi; Kolawole, Danilevicius, Angelilli. (Ioime, Giallombardo, Pagliaroli, Jefferson, Schetter, Barraco, Tulli). All. Pecchia. ANDRIA (4-3-3) Rossi; Cutrupi, Migliaccio, Zaffagnini, Malerba; Giorgino, Larosa, Branzani; D’Errico, Innocenti, Taormina. (Sansonna, Tartaglia, Lorenzini, Bottiglieri, Guariniello, Loiodice, Maccan). All. Cosco. ARBITRO Lanza di Nichelino (Bottegoni-Colatriano).
PAGANESE-NOCERINA
(4-1)
(a Pisa, a porte chiuse) PAGANESE (3-5-2) Marruocco; Pepe, Fusco, Perrotta; Calvarese, Soligo, Romondini, Franco, Scarpa; Tortori, Fava. (Robertiello, Pastore, Nunzella, Babù, Lulli, Caturano, Girardi). All. Grassadonia. NOCERINA (4-3-3) De Lucia; Daffara, Baldan, Chiosa, Giuliatto; Corapi, Bruno, De Liguori; Pepe, Evacuo, Negro. (Ragni, Andelkovic, Diagouraga, Gorobsov, Lettieri, Rizza, Russo). All. Auteri. ARBITRO Bietolini di Firenze (Cecconi-Pignone).
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Latina* (-1) p. 43; Avellino
CATANZARO (3-5-1-1) Pisseri; Orchi,
GIRONE A
Nevio Orlandi, 59 anni IPP
LATINA (4-3-3) Bindi; Bruscagin,
BENEVENTO (4-3-1-2) Gori; D’Anna,
IL POSTICIPO
CLASSIFICA Trapani* p. 45; Lecce 44;
seconda divisione
Due coppie in fuga che hanno ipotecato le quattro promozioni dirette. Chi riuscirà a fermarle? Nel girone A ci prova il Renate, che oggi ha il derby a Monza e poi mercoledì recupera a Forlì. Nel B invece il vantaggio sul terzo posto potrebbe addirittura aumentare visto che L’Aquila ha una difficile trasferta. Insomma, è più appassionante la corsa ai playoff con almeno 14 squadre coinvolte (8 nel girone A e 6 nel B) e, sotto questo punto di vista, tra le gare di oggi si segnalano in particolare lo scontro diretto Castiglione-Alessandria, oltre alla già citata sfida di Martina Franca.
(1-1)
AVELLINO (4-4-2) Di Masi; Zappacosta,
Luigi Castaldo
La capolista ha una partita in meno e giocherà lo scontro diretto in casa: ma Rastelli si affida ai suoi bomber
AVELLINO-VIAREGGIO
COMO (4-2-3-1) Perucchini; Luoni,
42; Nocerina e Perugia (-1) 37; Frosinone (-1) e Pisa 34; Benevento 33; Prato 30; Viareggio e Catanzaro 29; Gubbio 28; Paganese* 27; Andria (-2) 23; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (*una gara in meno). PROSSIMO TURNO Così domenica (ore 14.30): Andria-Barletta (1-0); Carrarese-Paganese (0-2); Frosinone-Catanzaro (3-0); NocerinaPisa (1-1); Perugia-Latina (1-3); PratoBenevento (2-1); Sorrento-Avellino (0-3); Viareggio-Gubbio (1-2).
(29a)
BELLUNO-PORDENONE 2-1 Giocata ieri CEREA-TRISSINO Papalini di Nuoro CLODIENSE-PORTO TOLLE Ranaldi di Tivoli ESTE-KRAS REPEN Miele di Torino GIORGIONE-SAMBONIFACESE 0-1 Giocata ieri REAL VICENZA-MONTEBELLUNA 3-3 Giocata ieri SANVITESE-LEGNAGO Corona di Oristano TAMAI-SANDONA' JESOLO Gironda Veraldi di Bari UNION QUINTO-SAN PAOLO Rinviata VIRTUS VECOMP-SACILESE 1-0 Giocata ieri CLASS. Sambonifacese* p. 58; Virtus Vecomp* 55; Real Vicenza* 54; Porto Tolle 53; Pordenone* 52; Clodiense 47; Sandonà Jesolo 46; Sacilese* 43; Belluno* 42; Legnago e Trissino Valdagno 40; Tamai 39; Montebelluna* 37; Este 34; San Paolo 33; Giorgione* 30; Cerea 25; Sanvitese 18; Kras Repen 17; Union Quinto 13. (* una gara in più)
GIRONE D BAGNOLESE-SPAL Luciano di Lambrate CASTELFRANCO-FORMIGINE Capasso di Firenze CASTENASO-LUCCHESE Calogiuri di Lecce MASSESE-CAMAIORE Buonocore di Marsala, PAVULLESE-FORCOLI Marchese di Cosenza (ore 17, a Savignano sul Panaro) PISTOIESE-FORTIS JUVENTUS Iorio di Taranto PRO PIACENZA-MEZZOLARA Zuliani di Vicenza RICCIONE-ROSIGNANO Giuliani di Teramo TUTTOCUOIO-FIDENZA Perotti di Legnano CLASSIFICA Tuttocuoio p. 53; Pro Piacenza 50; Lucchese 47; Massese e Spal 45; Pistoiese 40; Mezzolara 39; Castelfranco 37; Fidenza 36; Formigine e F. Juve 35; Castenaso 30; Forcoli 26; Camaiore e Riccione (-1) 23; Pavullese 20; Rosignano 18; Bagnolese 17.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
BELLARIA-BASSANO Pagliardini di Arezzo CASALE-MANTOVA Marchesini di Legnago CASTIGLIONE-ALESSANDRIA Mangialardi di Pistoia FANO-SANTARCANGELO Rizzo di Siena GIACOMENSE-MILAZZO Reni di Pistoia (ore 14) MONZA-RENATE Marini di Roma SAVONA-FORLI' Sacchi di Macerata VALLE D'AOSTA-PRO PATRIA Paolini di Ascoli Piceno VENEZIA-RIMINI Di Martino di Teramo CLASS. Pro Patria p. 51; Savona 50; Renate* e Castiglione 44; Bassano 43; Venezia 41; Forlì* (-1) e Alessandria* 39; Monza* (-6) e Mantova 34; Santarcang.* 27; Bellaria* 26; V. Aosta* (-1) 24; Rimini 23; Giacomense 21; Fano (-1) 20; Casale* (-5) 15; Milazzo (-2) 7. (*una in meno)
APRILIA-VIGOR LAMEZIA Aversano di Treviso BORGO A BUGGIANO-POGGIBONSI Vesprini di Macerata CAMPOBASSO-SALERNITANA Ros di Pordenone CHIETI-NORMANNA Rasia di Bassano FOLIGNO-GAVORRANO Cangiano di Napoli HINTERREGGIO-TERAMO Todaro di Palermo MARTINA-L'AQUILA Pierro di Nola (ore 17) MELFI-FONDI Adduci di Paola PONTEDERA-ARZANESE Spinelli di Terni CLASS. Salernitana p. 55; Pontedera 49; L'Aquila 44; Poggibonsi 41; Aprilia e Chieti (-1) 39; Teramo e Martina 36; Arzanese 32; Borgo a Buggiano e Hinterreggio 31; V. Lamezia 30; Melfi, Gavorrano e Foligno 29; Campobasso (-2) 28; Normanna 15; Fondi 13.
AREZZO-PIANESE Saccenti di Modena BASTIA-DERUTA Fracassi di Campobasso FIESOLECALDINE-CASACASTALDA Fiorini di Frosinone FLAMINIA-SPORTING TERNI Paterna di Teramo LANCIOTTO-SPOLETO Pedretti di Brescia, PIERANTONIO-SANSEPOLCRO Sprezzola di Mestre PONTEVECCHIO-VITERBESE Scarica di Castellammare di Stabia SCANDICCI-TRESTINA Serani di Monza TODI-CASTEL RIGONE Cesaroni di Pesaro CLASSIFICA Castel Rigone p. 48; Sansepolcro 47; Casacastalda 44; Viterbese 43; Deruta 40; Pontevecchio 39; Fiesolecaldine e Pianese 36; S. Terni 35; Spoleto 34; Scandicci 32; Arezzo 31; Trestina 29; Bastia 28; Lanciotto 27; Pierantonio 26; Flaminia 23; Todi 18.
AMITERNINA-JESINA La Posta di Frosinone (a porte chiuse) FIDENE-CIVITANOVESE Pasciuta di Agrigento ISERNIA-MACERATESE Andreini di Formia MARINO-TERMOLI Agostini di Bologna RECANATESE-ANCONA Dionisi di L'Aquila RENATO CURI-ASTREA Sartori di Este SAMBENEDETTESE-CELANO Robilotta di Sala Cons. (a porte chiuse) SAN NICOLO'-OLYMPIA AGNONESE Montanari di Ancona VIS PESARO-SAN CESAREO Bertani di Pisa CLASS. San Cesareo p. 54; Samb 51; Maceratese 48; Ancona 44; Termoli* 42; Vis Pesaro e Agnonese 40; Astrea 37; Jesina 34; Renato Curi e Fidene 32; Isernia 29; Civitanovese 28; Amiternina 26; Celano* 24; Recanatese 18; San Nicolò 16; Marino 15. (* una in meno)
ANZIOLAVINIO-PALESTRINA Vingo di Pisa ARZACHENA-HYRIA NOLA Bortoluzzi di San Donà di Piave CYNTHIA-TORRE NEAPOLIS Camplone di Pescara LUPA FRASCATI-CIVITAVECCHIA 2-2 Giocata ieri OSTIA MARE-CASERTANA Rossi di Novara SANT'ELIA-BUDONI Cenami di Rieti SARNESE-ISOLA LIRI Oggioni di Monza (a Torre Ann, a p.c.) SELARGIUS-PORTO TORRES 1-1 Giocata ieri SORA-TORRES Proietti di Terni CLASS. Torres p. 49; Torre Neapolis 45; Sarnese e Casertana 44; L. Frascati* 42; Ostia Mare e Palestrina 41; Sora 40; P. Torres* 34; Cynthia 33; Arzachena 30; Budoni 29; Isola Liri 27; Selargius* 25; Anziolavinio 24; Civitavecchia* (-3) 22; Nola (-1) 20; Sant'Elia 18. (*una in più)
BISCEGLIE-POMIGLIANO Suaria di Milano BRINDISI-FORTIS TRANI Minafra di Roma CTL CAMPANIA-TARANTO 2-2 Giocata ieri GROTTAGLIE-GLADIATOR Marcolin di Schio INTERNAPOLI-BATTIPAGLIESE 0-0 Giocata ieri MATERA-FOGGIA Boggi di Salerno MONOSPOLIS-ISCHIA Mei di Pesaro NARDO'-FRANCAVILLA Curti di Milano POTENZA-SANT'ANTONIO ABATE Scatigna di Taranto CLASSIFICA Ischia* p. 62; Gladiator 57; Monosp. 50; Bisceglie e Matera (-2) 47; Foggia 37; Taranto** e Battipagl.** 35; Nardò 32; Pomigliano 31; Francavilla 30; Brindisi e Internap. 29; Campania** 28; S. Antonio (-2) 27; Grottaglie 16; Trani 11; Potenza 9. (* una in meno, ** una in più)
AGROPOLI-SAVOIA Magrini di Città di Castello CITTA' DI MESSINA-ACIREALE Liguori di Bergamo COMPRENSORIO MONTALTO-NISSA Chindemi di Viterbo COMPRENSORIO NORMANNO-RAGUSA Lombardi di Brescia GELBISON-LICATA De Tulllio di Bari PALAZZOLO-COSENZA Fourneau di Roma RIBERA-NOTO Michieli di Padova (a porte chiuse) SAMBIASE-PRO CAVESE Schirru di Nichelino VIBONESE-MESSINA Zanonato di Vicenza CLASSIFICA Messina p. 58; Cosenza 56; Savoia e Gelbison 43; Città di Messina 41; Ribera 36; Licata 35; Comprensorio Montalto e Vibonese 34; Ragusa e Agropoli 33; Pro Cavese e Compr. Normanno 31; Sambiase 29; Palazzolo 27; Noto (-3) 26; Acireale 15; Nissa (-1) 8.
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MOTOMONDIALE L’INTERVISTA
identiKit & CARRIERA
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FILIPPO FALSAPERLA
Un fenomeno unico perché ne parlano tutti bene e non è cosa normale. Però Marc Marquez ha messo tutti d’accordo. È veloce, grintoso, simpatico. Soprattutto giovane: la MotoGP ha bisogno di personaggi così. Marc, cosa significa essere pilota ufficiale Honda a 20 anni?
«Un sogno realizzato. Arrivare in MotoGP è importante, ma farlo con la squadra migliore è esaltante. Voglio ripagare chi mi ha fatto questo "regalo"». Quando ha iniziato a correre sognava questo?
«All’inizio speri solo di arrivare al Mondiale, poi di vincere la 125, la Moto2 e infine di arrivare qui. Sono cresciuto guardando Criville, Doohan, poi Valentino con la Honda. Nel campionato spagnolo correvo con la Honda...».
Honda nuova Marquez, deb rampante «Studio Vale. Per batterlo» Lo spagnolo: «Vincere subito? È già difficile sostituire Stoner Arrivare in MotoGP è un sogno, farlo col team migliore esaltante»
«
Non riesco a cambiare stile: cerco di sedermi più sulla moto, ma non mi trovo
Come è stato accolto?
«In Moto2 eravamo 8, qui siamo tanti. Ci stiamo conoscendo e l’atmosfera è molto buona. Ma i giapponesi cambiano da un test all’altro».
Ride. «No, no... sono fidanzato».
«L’obbligatoria sì. Ho iniziato l’università, ma non ce la faccio». Immaginava così questa vita?
«No, no. Scherziamo sempre fuori dal lavoro, ha una filosofia molto europea».
«Stare in questo team, sostituire Stoner, è già una responsabilità molto grande. Se lo dice lui fa piacere, noi dobbiamo solo lavorare per fare il meglio possibile».
Quindi con le ragazzine adesso è una passeggiata...
È riuscito a finire la scuola, malgrado le corse?
Le mette soggezione il vicepresidente Hrc Nakamoto?
Lui è sicuro che vincerà subito: responsabilità o piacere?
la gente. Prima mi conoscevano al mio paese, ora iniziano anche fuori della Spagna».
MARC MARQUEZ PILOTA HONDA HRC
«
Stare davanti nei test è stata una sorpresa. Ma fare un giro è una cosa, 20 un’altra
«C’è solo più lavoro a casa perché la moto è faticosa. E in pista devi essere sempre concentrato: pianificare bene e controllare tante cose, la ciclistica e soprattutto l’elettronica». Ci sono anche sacrifici?
«Sì, ma non mi pesano. Magari gli amici vanno a una festa o a sciare, cosa che non posso fare. Ma ci sono tante cose belle, come girare il mondo, lavorare in
questo team. O andare in un negozio dove ti riconoscono e ti "trattano bene"...». Ha lavorato fisicamente?
«Tutto l’inverno in palestra ho potenziato il fisico, anche se ho messo su un solo kg. Adesso inizio a lavorare sul cardio». Come definirebbe la MotoGP?
«Non ti annoi mai. Se ti rilassi, finisce che sbagli». Cambierà lo spettacolare stile con i gomiti sull’asfalto?
«Ci provo, ma non riesco. Cerco di sedermi di più sulla moto, ma non mi sento a posto». Non sembra che abbia accusato il salto di categoria...
«Non è stato facile. In Moto2 ho imparato molto nelle battaglie corpo a corpo. Qui è dura guidare con la stessa aggressività per il peso e la velocità. Fino al Qatar non saprò che vuol dire stare in mezzo agli altri».
È cambiata la vita dopo l’arrivo in MotoGP?
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VERSO IL QATAR
Le tappe di avvicinamento al Mondiale
S In America Honda (12-14 marzo) e Yamaha (12-13) scoprono Austin (Texas)
S Ultime prove Dal 23 al 25 l’ultimo test invernale a Jerez (Spagna)
S Primo GP Il 7 aprile a Losail scatta il Mondiale
Lorenzo ha debuttato con la pole e dopo 3 gare ha vinto, Pedrosa dopo 4: lei?
«Lorenzo e Pedrosa oggi sono in un momento straordinario. E c’è anche Valentino che, dopo la Ducati, con la Yamaha vuole stare là. Io vorrei solo che a fine anno Honda e Repsol capissero che ho dato il 100 per cento». Valentino ha detto che sarà il suo vero avversario per il podio: che ne pensa?
«Lo ringrazio e se potrò stare con lui imparerò molto. È uno dei più grandi della storia». Che effetto le ha fatto stargli davanti nei test?
«Una sorpresa. Ma adesso viene il difficile: guadagnare l’ultimo mezzo secondo. Poi, fare un giro è una cosa, farne 20 un’altra. Oggi mi manca la costanza per essere sempre lì». Obiettivo minimo per l’anno?
«Fare qualche podio e a fine stagione provare a vincere». Ma tutti l’aspettano già protagonista a Doha...
«Per ora non tanto. Magari c’è più interesse della stampa e del-
«Anch’io aspetto la prima gara. Per ora non sono pronto. Nel secondo test mi sono sentito meglio, ma ancora non conosco tutte le reazioni della moto. Devo capire l’elettronica. Ma va tutto bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marc Marquez, 20 anni, iridato Moto2 in carica LAPRESSE
esibizione Ioda
Petrucci «corre» a Roma Sorpresa al centro di Roma, ieri pomeriggio: una MotoGP a Piazza Venezia! Danilo Petrucci ha guidato la Ioda per via del Corso per pubblicizzare Ioda your Project: con 10 e si mette il nome sulla moto FARINELLI
FORMULA 1 PER ECCLESTONE
FIA AL CONSIGLIO MONDIALE
Taccuino
Manca l’ok ai diritti tv Marussia oscurata?
Commissioni piloti Fittipaldi presidente
RALLY DEL MESSICO
A una settimana dal GP d’Australia la Marussia non ha ancora siglato il patto commerciale con Bernie Ecclestone (foto Ansa). Secondo il responsabile del team John Booth non è cosa da poco: «Perché senza non ci potrà riprendere con la tv». Intanto l’entourage di Pastor Maldonado ha negato che la morte del presidente venezuelano Hugo Chavez possa provocare un taglio alla sponsorizzazione del pilota come paventato da El Pais. Infine il presidente della federazione automobilistica spagnola Carlos Gracia, spesso ai GP in qualità di commissario, ha rivelato durante un’intervista a Cadena Cope di essersi visto sospendere la patente perché bloccato a ottobre con un tasso alcolemico superiore alla norma. «Tutti facciamo degli errori», ha ammesso. La sospensione durerà fino a giugno.
Al Consiglio Mondiale della Fia, che si è tenuto venerdì a Ginevra, è stata ufficializzata la composizione della Commissione dei Piloti che, in seguito al riconoscimento provvisorio da parte del Cio, dovrà tutelare gli interessi e i diritti dei piloti impegnati nei vari campionati. Presidente della Commissione è il due volte iridato F.1 Emerson Fittipaldi (foto Ansa), vice presidente è invece il nove volte campione del mondo rally Sebastien Loeb. Questi gli altri membri. Monoposto: Nigel Mansell, Karun Chandhok e Maria de Villota; sport, GT e turismo: Emanuele Pirro, Yvan Muller e Adrian Fernandez; rally e cross country: Nasser Al Attiyah, Marcus Grönholm, Daniel Elena; altre discipline: Kenneth Hansen, Danilo Rossi e Keiko Ihara. Infine scontata la riconferma del calendario di F.1 a 19 gare.
Osberg out, Ogier sul velluto Sebastien Ogier (Volkswagen) ha in tasca il Ral ly del Messico, terza tappa del Mondiale. Mads Ost berg (Ford), il più diretto inseguitore del francese, si è infatti ritirato. Dopo la 16a speciale, Ogier ha ben 1’08"4 su Hirvonen (Citroën). Oggi l’ultima giornata.
MONDIALE CROSS IN THAILANDIA
Cairoli fa il vuoto in qualifica (m.z.) Cairoli (Ktm) ha vinto la qualifica Mx1 a Si Racha (Thai), 2a tappa del Mondiale cross. In Mx2 trion fa Herlings (Ktm). Oggi gare dalle 7 su Sportitalia 2.
FERRARI DAYS IN MEDIO ORIENTE
Gené con la F60 gira ad Abu Dhabi Esibizione per Marc Gené ieri ad Abu Dhabi, per il 1˚ Ferrari Days in Medio Oriente. Lo spagnolo, che ha pilotato la F60, ha poi voluto fare un pronostico per il primo GP. «A Melbourne punteremo al podio». SCHUMI IN MOTO — Michael Schumacher avrebbe prenotato da domani a mercoledì il circuito «Tormo» di Valencia. Il tedesco dovrebbe girare con una Honda CBR 1000RR.
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CICLISMO 48a TIRRENO-ADRIATICO: QUARTA TAPPA
Froome per k.o. L’inglese apre il gas Contador va al tappeto Prati di Tivo Spettacolo in salita: lo spagnolo e Nibali, poi 3˚, ci provano, ma Chris è il più forte. Kwiatkowski nuovo leader DAL NOSTRO INVIATO
LUCA GIALANELLA PRATI DI TIVO (Teramo)
La neve l’ha scoperta in Italia, lui che fino all’adolescenza è cresciuto tra Kenya e Sudafrica. E proprio davanti ai campi scuola della stazione sciistica sul Gran Sasso, Chris Froome ha spalancato le braccia all’Italia, alla sua prima casa. Non era semplicemente la tappa di salita della Tirreno-Adriatico: no, era «la» sfida di primavera, su una montagna vera. Mancava solo Wiggins. Per lo spettacolo, questa giornata sarà da incorniciare e da appendere vicino alle cartoline delle Tre Cime di Lavaredo al Giro o all’Alpe d’Huez del Tour. Campioni spalla a spalla, che si guardano, attaccano, si sfidano, rimbalzano, ritornano in prima linea, ripartono. Campioni che hanno il coraggio di sfidarsi anche se la condizione non è super. Che si buttano nella battaglia e non si nascondono. Ecco perché se sul traguardo ha vinto Froome, sulla montagna abruzzese di Prati di Tivo ha vinto l’essenza del ciclismo. I grandi nelle grandi corse, uno contro l’altro. Sempre. Polacco Primo Froome, 2˚ Santambrogio a 6", poi Nibali a 11", Contador a 15". In maglia azzurra di leader il giovane polacco Michal Kwiatkowski, 22 anni, che si è formato in Italia da juniores nella toscana Mg K Vis: era il 2008, vinse Europeo e Mondiale a crono. Pro’ dal 2010 con RadioShack, corre nell’Omega-Quick Step di Cavendish: il team manager belga Lefevere lo strappò al rivale Bruyneel dopo una bella lotta! Kwiatkowski ora guida con 4" su Froome, 16" su Nibali e 30" su Contador. Bocciati Rodriguez ed Evans, a 6’ Moser. E oggi altra battaglia a Chieti (la tappa più dura della corsa: 3400 metri di dislivello), domani i 18 strappi marchigiani di Porto Sant’Elpidio, martedì
2011
Chris si rivela alla Vuelta 2011: parte da gregario di Wiggins ma in classifica finale è 2˚ per appena 13" di ritardo da Cobo
ATTACCO VANO A sinistra l’attacco di Vincenzo Nibali, Alberto Contador e Mauro Santambrogio nel finale della tappa, poi rintuzzato da Chris Froome. Sopra Contador deluso all’arrivo: Froome gli ha rifilato 15" di distacco
2012
Si ripete ad altissimo livello al Tour 2012: lavora per Wiggins, è il più forte in salita, a Parigi è 2˚ dietro al capitano
FOTOSERVIZIO BIONDI/BETTINI
gran finale con la crono di 9 km a San Benedetto. Che ritmo Prati di Tivo è salita vera: 14,5 km, dislivello 1026 metri, una ventina di tornanti, pendenze medie del 7% e punte del 12%. Nel finale, anche forte vento contrario. Il Team Sky l’affronta come una cronoscalata. I colombiani Uran e Henao, più uno straordinario Dario Cataldo, spalleggiano Froome: sostituitelo con Wiggins e sarebbe stato il Tour 2012, quando Froome arrivò 2˚ dietro al capitano. Contador e Nibali combattono. Lo spagnolo ci prova due volte: ai 6,2 km e, in maniera più decisa, a 2700 metri. Ma non ha il k.o.: con un rapporto più lungo del solito, mai sui pedali, lui che in bici balla, muscoli pesanti. Gli mancano almeno 10 pedalate di fre-
quenza al minuto. Già staccato da Froome al Giro dell’Oman un mese fa, torna in albergo con un dubbio: entrambi puntiamo al Tour, in che cosa sto sbagliando? Perché Froome mi batte? E’ il freddo preso nelle ultime settimane di allenamento in Corsica? Enzo solo A Contador ri-
spondono gli Sky-boys: 4 maglie nere del team sui 9 del gruppo di testa. Nibali è solo, non ha gregari (e su questo deve riflettere con il d.s. Martinelli); c’è Santambrogio, c’è Kwiatkowski. Contador ha 4", quando sale in scena Nibali. Alla sua maniera. Non ha (ancora) la forma dell’anno scorso, ma è il numero uno al mondo per la grin-
Il polacco Michal Kwiatkowski, 22 anni, nuovo leader della classifica BETTINI
ta. Una, due progressioni. Si porta Santambrogio a ruota, stoppa Contador. Si guarda con lo spagnolo, come sullo Zoncolan al Giro 2011. Ma Alberto non ha gambe, non può dargli un cambio. Froome non va mai nel panico. Avrebbe potuto seguire Contador, o anche Nibali. No, si fida scientificamente solo del suo gruppo. E si muove ai 900 metri, in due tempi, senza neanche prendere fiato. Si riporta su Nibali e Contador, e in un attimo i due se lo vedono sfilare, imprendibile, sulla destra. Ciao ciao. La prima corsa in Italia, Froome la vinse al Giro delle Regioni 2007, tappa di Montepulciano. Adesso, però, vuole la maglia azzurra di leader. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 10 MARZO 2013
d
l’intervista IL «KENIANO BIANCO»
S
Oltre a Froome, che è nato a Nairobi, impressiona il lavoro di Sky: trasformano le montagne in cronometro e le spianano come dei bulldozer. «E’ il nostro stile e i risultati saranno sempre migliori» non è facile. Però è il nostro lavoro, lo dobbiamo fare».
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI PRATI DI TIVO
CHRIS FROOME 27 ANNI CORRE PER IL TEAM SKY
Chris Froome (nella foto Bettini) è nato il 20 maggio ’85 a Nairobi (Kenya) da genitori britannici ed è cresciuto in Sudafrica. Pro’ dal 2007, ha corso con Konica e Barloworld. Dal 2010 è a Sky. Vantava già un successo di prestigio in salita: a La Planche des Belles Filles al Tour 2012. Bronzo olimpico nella crono, nel 2013 ha vinto il Tour of Oman (con una tappa).
SORPRESA DI GIORNATA
Santambrogio 2˚ «Bella impresa E non è finita» (c.ghis) Mauro Santam brogio è stato la sorpresa di giornata. Il lombardo della Vini Fantini ha iniziato il 2013 alla grande, ma non lo si aspettava in lotta per la vittoria. «Forse è ’sta mancanza di abitudine a lottare con i big che m’ha fregato spiega . Da anni sono lontano dai primi e forse mi è mancata un po’ di convinzione. Però essere lì in salita contro i migliori al mondo e arrivare 2˚ è una soddisfazione. Peccato che Froome mi abbia anticipato. Ma non è ancora finita».
Ai 900 metri dal traguardo ecco rasoiata che decide la tappa e mette in dubbio le gerarchie su chi è il numero 1 in montagna. Chris Froome, con la sua bici tutta nera, parte come una molla. E per i rivali, che sono Contador e Nibali, è buio. Già la bici, tutta nera! Pochi se ne accorgono, ma non è quella di sempre, è quella da salita, e chiarisce l’attenzione maniacale che Sky ha per ogni minimo dettaglio. Per risparmiare 50 grammi di peso sul telaio (un 56x57 che in questa versione pesa 915 grammi) su queste bici, non hanno voluto le classiche finiture azzurre. Gli inglesi, e ieri lo hanno ribadito, hanno anche una interpretazione tattica innovativa per gli arrivi in salita. Niente scatti e controscatti, niente andature in piedi sui pedali, niente spettacolo. Pantani e Contador, tanto per fare due esempi, pare appartengano a un altra disciplina. Tutto calcolato: passo regolare, costante, a spianare le montagne come bulldozer. Hai voglia a dire che il ciclismo è uno sport di situazione. Sky sta trasformando le salite in cronometro, la variabile «avversari» è una voce quasi neppure presa in considerazione. E ieri Chris, il keniano bianco naturalizzato inglese e con gli esordi ciclistici in Italia, per costruire il successo ha fatto leva sull’enorme lavoro di Cataldo, Henao e Uran. L’andatura degli uomini Sky, nonostante il forte vento contrario, ha permesso a Froome di coronare la salita (14,6 km) in 38’20", ben 33" meno di Nibali lo scorso anno.
Quando è scattato Contador lei non ha reagito. Che cosa ha pensato in quel momento?
«Ho solo cercato di stare calmo e tenere la situazione sotto controllo. Quando scatta Contador è sempre pericoloso, le sue accelerazioni fanno male. Ma lì sono stati bravi i miei compagni ad andare a chiudere. Hanno fatto tutto loro». Contador sarà il suo grande rivale al Tour. In più qui c’erano altri pretendenti alla maglia gialla, gente come Rodriguez ed Evans. Batterli ha importanza a livello psicologico?
«Forse dovreste chiedere a loro». E per quanto la riguarda?
Chris Froome brinda sul podio di Prati di Tivo: è la settima vittoria della carriera da pro’ BETTINI
«Sì — conferma il vincitore — questa vittoria è anche dei miei compagni. Anzi, soprattutto loro, perché hanno fatto un lavoro fantastico, eccezionale. Io ho solo spinto un po’ con le mie gambe nell’ultimo chilometro. Ma del resto questo è il nostro stile, il nostro modo di correre. Se riusciremo a interpretare le corse sempre in questo modo, i risultati saranno sempre più belli».
Cunego e Moser a 6’ Oggi altro giorno molto impegnativo Venerdì notte ci sono state due forti scosse di terremoto a Prati di Tivo: una alle 3 del mattino (3,4 Richter), l’altra alle 4 (2,1). Epicentro a 7 km dall’arrivo. Nessun danno a persone o cose. ARRIVO: 1. Chris FROOME (Gb, Sky) 173 km in 4.41’31", media 36,871, abb. 10"; 2. Santambrogio a 6", abb. 6"; 3. Nibali a 11", abb. 4"; 4. Kwiatkowski (Pol) a 13"; 5. Horner (Usa) a 15"; 6. Contador (Spa) (abb. 3"); 7. Uran (Col) a 20" (abb. 1"); 8. Rodriguez (Spa) a 43"; 9. Poels (Ola); 10. Kreuziger (Cec) a 58"; 14. Evans (Aus) a 1’13"; 16. Pozzovivo a 1’18"; 17. Nocentini a 1’31"; 19. Caruso a 1’45"; 20. Capecchi; 26. Cataldo a 2’09"; 33. Visconti a 4’38"; 36. Cunego a 6’11"; 41. Moser a 6’25"; 74. A. Schleck (Lus) a 12’17"; 83. Cancellara (Svi) a 15’07"; 96. Pozzato a 17’16"; 166. Cavendish (Gb) a 19’51"; 169. Appollonio a 21’55". Partiti 172, non partito Marca-
LE ALTRE MAGLIE: Bianca (giovani): Kwiatkowski (Pol); rossa (punti): Cavendish (Gb); verde (montagna): Failli. OGGI: 5ª tappa, Ortona-Chieti, 230 km. Ritrovo in Corso Vittorio Emanuele II alle 8.30, il via alle 10. Frazione molto impegnativa: Passo Lanciano, a 40 km dalla conclusione, è salita vera: 11 km all'8,5% medio, punte del 13%. Il tra-
Contador (6˚ a 15") «Ho provato a fare la mia corsa, ma forse per il forte vento in faccia nel finale, non sono stato brillante, non ho potuto fare di più. Complimenti a Froome e a Sky»
S Nibali (3˚ a 11") «Sono andato bene, però peccato che quando Froome è scattato Contador non mi abbia dato manco un cambio. Si vede che stavolta Alberto era senza gambe»
S Kwiatkowski (4˚ a 13") «È stata una tappa veramente dura. E anche quella che ci aspetta domani (oggi) mi sa che non sarà da meno. Io favorito per la vittoria finale? Non saprei, per ora reggo»
Ha già vinto il Giro dell’Oman e ora è il favorito della Tirreno-Adriatico. Vuole fare come Wiggins che nel 2012 vinse tutte le corse a tappe di una settimana e a luglio coronò la carriera con il Tour?
«No, per niente. A me ora interessa solo allenarmi e costruire la strada per vincere in Francia». Beh, per uno che si sta allenando va abbastanza forte...
«Non so come si allenano gli altri, ma noi, per esempio, puntiamo molto sull’altura. Riunire a Tenerife per due settimane, magari un paio di volte a stagione, un grande gruppo di persone, provenienti da Paesi diversi,
Quindi vincerà la Tirreno-Adriatico.
to. Arrivati 169, ritirati Konovalovas (Lit) e Degenkolb (Ger). CLASSIFICA: 1. Michal KWIATKOWSKI (Pol, Omega-Quick Step) 16.04’59"; 2. Froome (Gb) a 4"; 3. Nibali a 16"; 4. Contador (Spa) a 30"; 5. Uran (Col) a 33"; 6. Horner (Usa) a 40"; 7. Santambrogio; 8. Castroviejo (Spa) a 1’04"; 9. Kreuziger (Cec) a 1’16"; 10. Rodriguez (Spa); 11. Evans (Aus) a 1’18"; 12. Henao (Col) a 1’27"; 13. Moreno (Spa) a 1’31"; 14. Poels (Ola) a 1’36"; 15. Capecchi a 1’45"; 16. Caruso a 1’53"; 17. Pardilla (Spa) a 1’55"; 18. Amador (Cos) a 2’04"; 19. Niemiec (Pol) a 2’09"; 20. Pozzovivo a 2’12"; 36. Moser a 6’33"; 38. Cunego a 6’35".
«Sì, battere Contador in salita mi dà fiducia, la mia autostima aumenta, ma il Tour è ancora lontano».
Lei spesso dice che Sky utilizza metodologie d’allenamento molto all’avanguardia, molto particolari. Ci può fare un esempio?
la guida: RaiSport 2 diretta dalle 14.30
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(l.gial.)
HANNO DETTO
«Noi corriamo così E battere Alberto mi dà tanta fiducia»
la scheda
LA GAZZETTA SPORTIVA
«Sì, vado forte».
«Non sarà facile, per ora vado avanti giorno per giorno. Certo che nella crono spero di fare meglio di Contador e Nibali».
Gazzetta.it
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8,5
Con il suo gruppo, il «keniano bianco» sta portando all’esaltazione il ciclismo tecnologico e scientifico di Sky: la tattica al servizio dei watt.
Già cinque volte nei primi cinque in questa stagione. Aveva perso qualche metro, bravissimo a gestirsi per rientrare. E poi ha staccato Nibali.
8
8
Il miglior corridore italiano. Dove non arrivano le gambe, ci prova di grinta. La vittoria finale (e sarebbe il bis del 2012) se la gioca oggi sul pavé di Chieti.
Chi si aspettava a questi livelli un ragazzo polacco di 22 anni? Uno dei migliori della sua generazione. Attenzione, è anche un gran cronoman.
8
7
Il corridore pittore di Chieti, appena entrato nel team Sky, ha fatto la selezione vera in salita. Fondamentale per la vittoria del compagno Froome.
Onore a «The smiler», l’uomo che sorride. Nel 2012 fu 2˚ dietro Nibali. Questa è la sua prima corsa della stagione: quinto. A ottobre compirà 42 anni.
5,5
5
Meritava almeno 8 per il coraggio: ha voluto sfidare a viso aperto Froome, attaccando due volte, e ha perso ancora, come in Oman. E’ la copia del vero Alberto.
Sarà un anno difficile per l’australiano, che ha galleggiato in coda al gruppo. A 36 anni, Cadel sta lottando per allontanare il crepuscolo. In Oman era andato meglio.
5
4,5
Doveva essere un test importante: le salite lunghe sono il suo punto debole e in inverno ci ha lavorato (anche nei ritiri in altura). E’ arrivato a 6’25". Coraggio.
Si è staccato subito, a - 7 km dal traguardo. E’ rientrato, ma si è staccato di nuovo. Lo spagnolo della Katusha dice di aver avuto un altro «cattivo giorno». Non sono già troppi?
Froome
Nibali
Cataldo
Contador
Moser
Santambrogio
Kwiatkowski
Horner
Evans
Rodriguez
l’altracorsa
VIDEO ESCLUSIVI E OGNI GIORNO LA DIRETTA TWITTER
Dario Cataldo tira il treno SKy BETTINI guardo è in pavé ed è preceduto da 1500 metri durissimi (media del 10,2% e punte del 19%). Abbuoni: 3", 2" e 1" ai traguardi volanti; 10", 6" e 4" all’arrivo. TV: Diretta RaiSport 2 dalle 14.30, Raitre dalle 15.05. METEO: A Passo Lanciano cielo sereno, temperatura di 6,5˚, precipitazioni assenti, vento da ovest-sud-ovest a 10 km/h con raffiche a 17. A Chieti, cielo sereno, temperatura di 14˚.
Sul sito rosa seguite ogni giorno la corsa dei due mari nel modo più completo. I video esclusivi dei nostri inviati: la soddisfazione di Froome, la gioia di Santambrogio, la grinta di Nibali che non si arrende e dà appuntamento alle prossime giornate a cominciare da oggi. Inoltre, ogni giorno le fasi finali della tappa in diretta twitter, minuto per minuto. Infine, tutte le classifiche complete, servizi, approfondimenti e le foto più belle della 48ª edizione della Tirreno-Adriatico.
Parigi-Nizza: Chavanel beffa Gilbert Philippe Gilbert è andato davvero vicino alla prima vittoria in maglia iridata: il 30enne belga della Bmc, sul traguardo della 6ª tappa della Parigi-Nizza, è stato battuto allo sprint dal francese Sylvain Chavanel. Primo italiano Daniele Ratto, 13˚. Sfortunato Michele Scarponi: ha forato ai meno 35, non è riuscito a rientrare e a chiuso a 8’40", come Basso. In classifica è sempre al comando Richie Porte (Sky), con Talansky 2˚ a 32" e Chavanel 3˚ a 42". Ulissi è 9˚ a 54". Oggi conclusione con la cronoscalata al Col d’Eze (9,6 km). Tv: Eurosport 2 alle 15.30, RaiSport 2 alle 16.25 FOTO BETTINI
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
BASKET OGGI SERIE A NBA NUOVA PRODEZZA DELL’AZZURRO
Belinelli, tiro della vittoria: e sono tre! Marco segna una tripla a 5" dalla fine: è la 3a volta coi Bulls. Bargnani infortunato Per la terza volta da quando è a Chicago, Marco Belinelli ha realizzato il canestro della vittoria dei Bulls. Stavolta una tripla dall’angolo a 5"9 dalla fine per il +1 contro i Jazz. Beli, autore di 22 punti (7/14 totale, 3/4 da 3), aveva in precedenza tentato un uno contro uno perdendo la palla che, dopo un rimpallo tra sei giocatori sotto il canestro di Utah, gli è stata recapitata di nuovo nell’an-
golo per il tiro decisivo. Poi era lui in difesa da Hayward sull’ultima azione sbagliata dai Jazz. Belinelli nelle ultime tre gare ha prodotto 21 punti di media con 10/15 da tre. Così si è allargato anche un po’: «Solo la terza volta?» ha risposto con nonchalance a chi, dopo la gara gli faceva notare che fosse il suo terzo tiro decisivo quest’anno. Bryant La prodezza di Beli, unita a quella di Kobe Bryant a Toronto (41 punti, 12 assist, tripla a 5" dalla fine per il supplementare, coi Raptors che inspiegabilmente non hanno fatto fallo, schiacciata a -10" dell’overtime, tutto con una spalla fuori posto) ha messo i Lakers per la prima volta quest’anno a distanza sorpasso
per l’ottavo posto, e quindi i playoff. I Jazz, terzo k.o. di fila, sono 32-30, Los Angeles, ancora nona, ha un bilancio di 32-31. Utah affronta New York e Oklahoma City nelle prossime tre gare, i Lakers giocano oggi con Chicago, poi a Orlando e Atlanta. Mike D’Antoni rivede la luce. Chi, invece, è perseguitato dalla sfortuna è Andrea Bargnani: venerdì ha giocato 9’ prima di lasciare il campo per l’ennesimo infortunio al gomito destro per un urto in un blocco. Da valutare ancora l’entità della cosa. Striscia Intanto gli Heat hanno
vinto la 17a gara consecutiva, pareggiando la miglior striscia vincente annuale ottenuta dai Los Angeles Clippers. Oggi par-
Taylor e Roma «Come giocare all’università» «Viviamo nello stesso residence, sembriamo una famiglia: anche questo fa la differenza»
Nessun fuoco di paglia. Il ritmo dell’Acea resta costante dall’inizio del campionato, tanto che domani sera si presenterà a Siena al terzo posto, con gli stessi punti dei tricolori. Impensabile, in estate, arrivare alla pari in un match simile. Ma le varie scommesse del g.m. Nicola Alberani e del tecnico Marco Calvani stanno andando tutte man mano alla cassa. Come quella sul play Jordan Taylor, il 23enne rookie che ha stupito per personalità e capacità di lettura del gioco. Il suo sogno è la Nba, ma Alberani si è già da tempo mosso per far slittare la partenza almeno di un’altra stagione.
«Non direi proprio così. Ho sempre sentito mia questa squadra. Avevo solo bisogno di essere un po’ più aggressivo». Roma può vincere a Siena e continuare a sognare?
«Certo, noi giochiamo sempre duro e di squadra. Vogliamo finire la regular nelle prime quattro, è questo il nostro obiettivo. Mi fa piacere confrontarmi con Bobby Brown. È un giocatore molto valido, in attacco può fare sempre male. Ma Siena non è solo lui». Calvani dice che sembra molto più maturo della sua età, ma il 46% da 2 e il 25% da 3 non sono cifre di cui vantarsi...
«Vero, lo so. Per questo sono convinto che da questo punto di vista c'è sempre spazio per migliorare. Già rispetto all’inizio della stagione va molto meglio». Soddisfatto di aver scelto l’Italia e non un altro campionato?
la 7a di ritorno Milano a Venezia Cremona-Cantù alle 20 in tv PESARO-BRINDISI (ore 18.15) (cam.ca.-f.d.s) Nella Scavo Banca Marche Flamini a mezzo servizio. Nell’Enel Reynolds ha ripreso gli allenamenti. Arbitri: Cerebuch, Sahin, Mazzoni. Tv: Studio 100. VENEZIA-MILANO (m.c.) Umana senza Fantoni. Taliercio esaurito per il ritorno di Milano dopo 19 anni. EA7 recupera Langford, Hairston in dubbio (schiena). Arbitri: Lamonica, Weidmann, Baldini. Tv: Milanow. VARESE-BIELLA (a.f.-ga.p.) Squadre al completo. Arbitri: Cicoria, Sardella, Duranti. Tv: Rete 7.
MARIO CANFORA ROMA
Nell’ultima giornata, contro Cremona, ha raggiunto il top stagionale con 21 punti segnati: sente questa squadra sempre più sua?
La panchina dei Bulls celebra il tiro vincente alle spalle di Belinelli REUTERS
AVELLINO-SASSARI (l.z.) Sidigas con Brown al posto dell’infortunato Johnson. Banco di Sardegna recupera Easley e Thornton. Arbitri: Paternicò, Vicino, Bartoli. Tv: Videolina. REGGIO E.-MONTEGRANARO (d.b.) Nella Trenkwalder stagione finita per Deguara (caviglia). Arbitri: Seghetti, Quacci, Pozzana. Tv: E’ Tv Marche. CREMONA-CANTÙ (ore 20) (a.r.) Vanoli recupera Peric, fuori Johnson (prima volta in stagione) nel turnover.Infortunio a un ginocchio per Ruini che potrebbe rischiare un lungo stop. Ultima di Foxtown per Cantù: in arrivo lo sponsor Lenovo. Rientra Jerry Smith (foto CIAMILLO) dopo 4 mesi, fuori Anderson che tornerà negli Usa, in panchina riecco Trinchieri. Fuori Scekic (caviglia). Arbitri: Begnis, Aronne, Martolini. Tv: LA7d e Sportitalia 2.
Jordan Taylor, 23 anni, 1.85: è uscito dal college di Wisconsin LAPRESSE
«
Il mio obiettivo è la Nba. E sono convinto che Datome là possa starci benissimo
«Molto, la vostra Lega è di buonissimo livello, competitiva, nessuna gara è scontata in partenza. E credo di aver fatto pure dei passi in avanti rispetto a quando giocavo con Wisconsin».
mo che Gigi nella Nba possa starci benissimo. È un grandissimo tiratore e in generale un ottimo giocatore. Svariate squadre potrebbero aver bisogno di uno come lui».
Il suo attuale capitano Datome viene seguito da tre franchigie Nba, in primis Boston: ritiene che possa avere un futuro lì?
«Sicuramente. Sono convintissi-
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«Sì, non lo nego. Diciamo che come giocatore questo è il mio principale obiettivo».
CLASSIFICA Varese, Sassari 34; Siena, Roma 28; Cantù, Milano 26; Reggio 24; Venezia 22; Brindisi 20; Caserta, Cremona 16; Bologna, Montegranaro 14; Avellino 12; Pesaro, Biella 10.
Torniamo alla sua carriera: non le è andata proprio male uscire dall’Università e finire a Roma...
«Direi di no, mi piace molto la storia della città e quindi tutti i luoghi antichi del centro. Invece, parlando della squadra, mi sembra di stare ancora al college: viviamo tutti in un residence, giochiamo alla playstation, ci divertiamo, nel giorno libero sembriamo proprio una grande famiglia. Anche questo fa la differenza, tra una stagione anonima e una ad alto livello. Ah, dimenticavo, spesso mangiamo insieme. Vi deluderò, ma non ho ancora un cibo italiano preferito. Mi piace quello messicano, in particolare il burrito».
Pensa già alla Summer League per strappare un contratto nella Nba?
DOMANI Siena-Roma e Bologna-Caserta. Jacob Pullen ha firmato per la Virtus, arriverà martedì o mercoledì.
Jerry Smith, 25 anni CAST
titone con Indiana: se Miami vince diventa la sesta squadra di sempre a raggiungere quota 18 alla pari con i Bulls di Jordan e i Knicks degli anni Settanta. Deron Wiliams ha realizzato 42 punti per Brooklyn realizzando tutte le prime otto triple della sua gara (11 totali) e chiudendo con 23 punti il primo quarto, 33 all’intervallo. RISULTATI Charlotte-Oklahoma City 94-116 (Henderson 21; Durant 19), Orlando-Indiana 86-115 (Afflalo 19; George 25), Brooklyn-Washington 95-78 (D.Williams 42; Wall 16), Detroit-Dallas 99-102 (Knight 21; Mayo 22), Cleveland-Memphis 92-103 (Irving 24; M.Gasol 22), Boston-Atlanta 107-102 dts (Pierce 27; J.Smith 32), Miami-Philadelphia 102-93 (James 25; T.Young 25), Chicago-Utah 89-88 (Boozer, Belinelli 22; A.Jefferson 23), San Antonio-Portland Trail 106-136 (Duncan 18; Lillard 35), Sacramento-Phoenix 121-112 (Thomas 27; Beasley 24), LA Lakers-Toronto 118-116 dts (Bryant 41; DeRozan 28), Golden State-Houston 88-94 (E.Curry 24; Parsons 26).
CONSIGLIO FEDERALE CON MALAGO’
Petrucci: più controlli La riforma va avanti ma sembra già zoppa Possibile che nel 2014 cambino ancora i campionati ROMA
(canf) Baci&Abbracci, e non si tratta di pubblicità occulta. Tra il presidente Fip Gianni Petrucci e quello del Coni, Giovanni Malagò, il sentiment attuale è tornato quello di una volta. «Giovanni lo conosco da una vita, è persona seria, corretta e leale. Anche se ci è venuto a trovare pure dopo la Federazione Cronometristi...», scherza Petrucci che ha donato all’amico un pallone di basket autografato da Bargnani, Belinelli e Gallinari. Malagò (che ha preso parte al Consiglio Federale Fip) ha apprezzato, ricordando il suo legame storico col basket (è stato per anni prima presidente e poi vice della Virtus Roma). «Vengo dal vostro mondo, lavoreremo con la Fip per il bene comune». Petrucci gli ha consegnato una lettera nella quale sono state analizzate le principali necessità, come una soluzione per l’impiantista e la revisione della legge 91 oltre alla copertura, restando in ambito romano, del Centrale di tennis del Foro Italico.
Plico anonimo Per Petrucci questi
sono comunque giorni importanti, causa i problemi economici di molte società di A e l’arrivo a lui e Malagò di un plico anonimo su presunti doping amministrativi che potrebbero rendere caldissimi i prossimi mesi. Caserta con l’ingresso di nuovi capitali dovrebbe aver risolto la situazione, così le società in affanno restano Montegranaro (in primis) e Biella. Ma anche il futuro di Siena, causa i noti problemi dell’Mps, comincia a destare più di una preoccupazione all’interno della Fip. «La ComTec effettuerà controlli molto più rigidi — dirà Petrucci — Anche perché non è giusto che restino fuori piazze storiche (Treviso e Napoli, ndr), il basket deve assolutamente recuperarle. E sull’ipotesi di cessione del ramo d’azienda, va detto che non è previsto dagli attuali regolamenti». Nella prossima stagione, il secondo campionato sarà con i gironi Gold e Silver, ma la nuova formula sembra un pastrocchio ed è destinata ad essere ricambiata nel 2014. Infine, relativamente alla Coni Servizi, nuovo e vecchio presidente del Coni hanno annunciato che il Ministero dell’Economia ha accettato le dimissioni di Petrucci e Pagnozzi dagli incarichi, per cui si sta ora preparando la chiusura del bilancio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DONNE
LEGADUE
Coppa Italia Oggi la finale è Schio-Lucca
Final Four: Trento sorprende, ora sfida Pistoia
Schio Lucca assegna oggi la Coppa Italia femminile (ore 18, Raisport 2). Semifinali: Famila Schio-Acqua e Sapone Orvieto 73-64 (36-37). Schio: McCray 12, Sottana 5, Macchi 9, Godine 12, Lavender 19; Consolini 2, Masciadri 10, Nadalin 4. Orvieto: Moss 9, Gorini 13, Tognalini, Hallman 2, Willis 12; Cinili 9, Dotto 9, Zohnova 10. Gesam Lucca-Lavezzini Parma 77-62 (43-25). Lucca: Andrade 15, Bagnara 6, Gianolla 8, Ruzickova 24, Johnson 8; Dotto 5, Ress 11. Parma: Battisodo 13, Zara 13, Harmon 9, Kireta 7, Aydukovic 8; Franchini 5, Corbani 3, Fazio 4.
Trento sfida Pistoia nella finale delle Final Four Eurobet di oggi (ore 20, RaiSport 2). Tesi Group Pistoia-Givova Scafati 81-78 (40-32). Pistoia: Rullo 15, Meini 3, Toppo 9, Graves 18, Galanda 11; Borra 4, Cortese 15, Saccaggi 6. Scafati: Mays 20, Sorrentino 3, Ghiacci 14, Baldassarre 3, Slay 13; Bushati 6, Rosignoli 4. Bitumcalor Trento-Novipiù Casale 96-85 (56-46). Trento: Umeh 26, Elder 21, Dordei 13, Forray 4, Pascolo 19; Garri 4, Conte 7, Spanghero 2. Casale: Ware 12, Green 18, Malaventura 8, Martinoni 17, Butkevicius 8; Monaldi 3, Pierich 19.
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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RUGBY SEI NAZIONI l’Analisi di ANDREA BUONGIOVANNI
Possesso, piede e difesa Tre chiavi per arginare un’avversaria da Slam LONDRA (Inghilterra) — Il Tamigi scorre lento, a fianco del Runnymede Hotel, nuova sede londinese azzurra. Oggi a Twickenham — c’è da giurarlo — tutto girerà molto più velocemente. Questa Inghilterra, proiettata verso il primo Slam dopo dieci anni, non può non far paura. Per l’Italia, sulla carta, sarà una partita da «si salvi chi può». Lo dice una storia fatta di 18 precedenti e 18 sconfitte, con uno scarto medio di 28 punti (40.7 a 12.6) e una serie che
fa del XV della Rosa il solo dell’Emisfero Nord tra quelli mai superati. Lo confermano le recenti esibizioni dell’una e dell’altra squadra. Quella di Stuart Lancaster, che in dicembre ha fermato gli All Blacks, è imbattuta nel Torneo. Quella di Jacques Brunel è reduce dai k.o. contro Scozia e Galles. Insomma: sarà durissima. La speranza è che Robshaw e compagni siano già
mentalmente a Cardiff, dove sabato si giocheranno tutto. Nessuno osa dirlo, ma la formazione scelta per oggi lo fa pensare. A partire dalla mediana (Flood-Care al posto di Farrell-Youngs), non tutte sembrano prime scelte. «Non si pensi al Galles prima di aver battuto gli azzurri» ha ammonito Lewis Moody, uno degli eroi del trionfo mondiale 2003, dalla colonne de «The Indipendent». A conferma che il rischio c’è. Pure l’Italia, in verità, potrebbe usare la partita come un test in vista del match di sabato all’Olimpico contro l’Irlanda, quello sì forse alla portata. Qualche nuovo inserimento (Furno, De Marchi) conferma l’idea, come se Brunel volesse vedere altri giocatori e poi tirare le somme. Resta che, rispetto al flop di 15 giorni fa contro i Dragoni, c’è molto da migliorare. In particolare in una mischia
che ha sofferto le pene dell’inferno, concedendo 8 calci. E poi la difesa. L’Italia, in tre partite, ha subito 78 punti (26 di media) e 8 mete (2.7). Troppi, troppe. E sulle giocate offensive altrui, l’avanzamento di Masi con l’arretramento di Orquera non basta. Gli azzurri, in più, sono ultimi per numero di placcaggi: il ritorno di Garcia titolare (in coppia con Canale) deve essere letto in quest’ottica. Con Gori osservato speciale, ci sarà da festeggiare il probabile record di caps tricolori di Lo Cicero (102). E di buono c’è che a guidare la squadra, vinto il ricorso contro l’assurda squalifica, torna Parisse: «Ho una voglia matta, ma dobbiamo migliorare gestione e gioco al piede» dice il capitano, a due passi dal lento Tamigi. Oggi ci sarà da andar veloci, garantito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA, ORE 16, SKY 2 DIFFERITA LA 7 ORE 17.55 INGHILTERRA
N.
GOODE ASHTON M. TUILAGI BARRITT BROWN FLOOD CARE WOOD ROBSHAW (cap) HASKELL PARLING LAUNCHBURY COLE T. YOUNGS M. VUNIPOLA Lancaster
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 All.
ITALIA MASI VENDITTI CANALE GARCIA MCLEAN ORQUERA GORI (cap) PARISSE BARBIERI ZANNI FURNO GELDENHUYS Castrogiovanni GHIRALDINI AL. DE MARCHI Brunel
HARTLEY WILSON MARLER LAWES CROFT B. YOUNGS BURNS TWELVETREES
16 17 18 19 20 21 22 23
GIAZZON LO CICERO CITTADINI PAVANELLO MINTO FAVARO BOTES BENVENUTI
Alberto De Marchi, 26 anni IPP Arbitro: CLANCY (Irlanda)
Tsunami Tuilagi
Taccuino 28-18 A EDIMBURGO
Manu, l’Inghilterra più dura Ma l’Italia deve sopravvivere Azzurri a Twickenham contro la Rosa del giovane centro cresciuto a Samoa È grosso, talentuoso e cattivo. Brunel: «Lo fermi chiudendolo in spogliatoio» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI LONDRA
Per fermarlo, ci sono tre possibilità. La prima: chiuderlo nello spogliatoio. La seconda e la terza sono uguali alla prima. E lo ha detto Jacques Brunel, il c.t. azzurro. Senza sorridere. Neanche sotto i baffi. In sette Manusamoa Tuilagi.
Manusamoa, il nome. Tuilagi, il cognome. Settimo di sette fratelli: Fereti, Henry, Olotuli, Alesana Tiafau, Anitelea, Vavae e lui. Il papà, Tuilagi Vavae, era un politico, capo del villaggio Fatausi-Fogapoa. La mamma, Aliitasi, gestiva l’unico negozio del villaggio, alimentari. Le priorità di casa Tuilagi sono sempre state, nell’ordine: famiglia, Dio e rugby. Quando Olotuli si è rifiutato di giocare a rugby, l’unico dei sette, papà Tuilagi non ha fatto una piega, ma solo perché Olotuli era, co-
adottati e a loro agio con i Leicester Tigers (quelli di Castrogiovanni). Anche Manusamoa, chiamato con il nome di guerra dell’isola in onore del fratello Fereti, che faceva parte della Nazionale impegnata nella Coppa del mondo 1991. Come se uno, da noi, venisse battezzato «Fratello d’Italia» o, in Francia, «Marsigliese». Comunque, un bell’assist al destino. L’accademia di Manu? «Dopo la scuola, bastavano 10 metri di terra per fare una partita. E se c’erano buche, rocce e alberi, meglio. Così s’imparava a saltarli o dribblarli». La cultura di Manu? «Rispettare i più vecchi». La religione di Manu? «Cattolica». Il cibo di Manu? «Carne e pesce in quantità, e il "taro", una specie di patata con le foglie a orecchie di elefante». La lingua di Manu? «Samoano a casa, inglese fuori». La musica di Manu? «Tradizionale a casa, quella di tutti fuori». Il piacere di Manu? «Il rugby». In guardina Ma è stata dura,
Ha sei fratelli, quattro di livello internazionale Due anni fa prese a pugni Ashton me dicono a Samoa, «fa’afafine»: si vestiva, si truccava e camminava come una donna. Invece gli altri, appena c’era un pallone ovale, o anche qualcosa che gli assomigliava, si rincorrevano, si placcavano, si lanciavano in meta. Sulla strada, sulla spiaggia, in Nazionale, ai Mondiali. Tigri Il primo ad arrivare in Europa è stato Fereti. In Inghilterra, a Halifax, rugby league, quello a XIII. Portandosi moglie e figlio. Poi sono giunti anche gli altri. Grandi e grossi. E cattivi. Tigri, non a caso tutti
per Manu, diventare un rugbista inglese. Arrivato a 13 anni con un visto di sei mesi per trascorrere una vacanza, in Inghilterra è rimasto sei anni senza permesso. Minacciato di essere rimpatriato, è rimasto a furore
IN EDICOLA
La leggenda degli All Blacks Il libro «All BlacksLa Leggenda» (160 pagine) è in vendita in edicola insieme alla Gazzetta dello Sport al prezzo di 12.99 euro.
INSANGUINATO Manusamoa Tuilagi, 21 anni, vola in meta con la maglia insanguinata contro la Francia. Con l’Inghilterra vanta già 19 caps (18 da titolare) con 10 mete REUTERS
di popolo. Secondo centro, ma anche ala, 1,83 per 112 chili, 19 partite in Nazionale e 10 mete. Un piccolo Lomu che fa tremare le difese. Potente, aggressivo. Quello che tutti vorrebbero avere con, e nessuno contro. Istintivo, irascibile. Come quella volta che si è tuffato da un traghetto, nella baia di Auckland, in Nuova Zelanda, e sulla spiaggia ha trovato i poliziotti, poi un’ora e mezzo in guardina: «Avevo voglia di fare una nuotatina». Come quella volta che ha menato Brian Ashton, compagno in Nazionale ma rivale in campionato: «Ma mi aveva provocato e dato anche una ginocchiata nella schiena». Manu andò a vuoto con i primi due cazzotti, ma con il terzo gli spaccò il sopracciglio sinistro. Poteva costargli un anno di squalifica, se la cavò con cinque settimane: «Considerarono la mia età e inesperienza, l’ammissione di colpevolezza e il pentimento sincero». Tuilagi è un Suv, un XXXL, un massimo. E’ un assolo di chitarra rock. E’ uno tsunami. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Punti all’orecchio Con la Francia, Tuilagi ha giocato e segnato con un taglio suturato con 19 punti
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Sconfitte azzurre Sono 18 i precedenti ufficiali Inghilterra-Italia, il primo nel 1991. Solo vittorie inglesi
Halfpenny, che piede Galles passa in Scozia A Edimburgo, Scozia-Galles 18-28 (p.t. 12 13). Dragoni ancora in corsa per il Torneo, ma un gran de scarto inglese oggi con l’Italia ri chiederà un cappotto sabato a Car diff. Scozia ancora senza mete, ma stavolta i calci di Laidlaw non ba stano. Per Halfpenny 23 punti. Marcatori: p.t. 4’ c.p. Halfpenny (G), 6’ e 12’ c.p. Laidlaw (S), 21’ m. Hibbard tr. Halfpenny, 26’ e 37’ c.p. Laidlaw, 40’ c.p. Halfpenny; s.t. 6’ c.p. Halfpenny, 8’ c.p. Laidlaw, 15’ e 18’ c.p. Halfpenny, 20’ c.p. Laid law, 27’ e 31’ c.p. Halfpenny.
13-13 A DUBLINO
Incompiuta Irlanda La Francia impatta A Dublino, Irlanda Francia 13 13 (p.t. 13 3). Match sempre in mano ai Verdi, che però arrivano sfiniti agli ultimi 10’ e rischiano di perde re. Giornataccia per Michalak, ma la Francia evita il Cucchiaio. Marcatori: p.t. 10’ m. Heaslip tr. Jackson (I), 26’ c.p. Michalak (F), 29’ e 32’ c.p. Jackson; s.t. 13’ c.p. Parra (F), 33’ m. Picamoles tr. Mi chalak. DONNE A Esher, Inghilterra Italia 34 0 (p.t. 29 0). Altre: Irlan da Francia 15 10. UNDER 20 Per il Sei Nazioni giova nile, a Northampton Inghilterra Ita lia 52 7 (p.t. 17 0). Per l’Italia meta di Vian tr. Padovani. Altre: Scozia Galles 17 42; Irlan da Francia 22 5.
INGLESI SOLI IMBATTUTI SEI NAZIONI 2013 PRIMA GIORNATA GALLES-IRLANDA 22-30 INGHILTERRA-SCOZIA 38-18 ITALIA-FRANCIA 23-18 SECONDA GIORNATA SCOZIA-ITALIA 34-10 FRANCIA-GALLES 6-16 IRLANDA-INGHILTERRA 6-12 TERZA GIORNATA ITALIA-GALLES 9-26 INGHILTERRA-FRANCIA 23-13 SCOZIA-IRLANDA 12-8 QUARTA GIORNATA SCOZIA-GALLES 18-28 IRLANDA-FRANCIA 13-13 INGHILTERRA-ITALIA oggi, ore 16 CLASSIFICA P V N P F S Diff INGHILTERRA 6 3 0 0 73 37 +36 GALLES 6 3 0 1 92 63 +29 SCOZIA 4 2 0 2 82 84 -2 IRLANDA 3 1 1 2 57 59 -2 ITALIA 2 1 0 2 42 78 -36 FRANCIA 1 0 1 3 50 75 -25 QUINTA GIORNATA ITALIA-IRLANDA Sabato, ore 15.30 GALLES-INGHILTERRA Sabato, ore 18 FRANCIA-SCOZIA Sabato, ore 21
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
PALLAVOLO FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE
Busto, rimonta incompiuta Ora Guidetti-Abbondanza Le lombarde risalgono da 0-2, ma al tiebreak si arrendono al Rabita Derby turco-modenese: Vakifbank batte il Galatasaray di Barbolini Busto in un'altra sfida al quinto set per lo scudetto italiano -. No: la storia era iniziata in un tiebreak ed era giusto che ripartisse da una partita del genere. Sì, è vero, Montano è stata travolgente come non mai, è cresciuta tanto in questa stagione, non la conosceva quasi nessuno e l'avrei voluta anche a Villa Cortese, ma non è stato possibile…». Forse avrebbe cambiato la storia. Cosa che cercherà di fare oggi portando a Baku (per la prima volta) la Coppa più prestigiosa d'Europa.
DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI ISTANBUL (Turchia)
Si dice sempre che nella pallavolo non vince il singolo, ma la squadra, che un atleta non può fare la differenza. Sarà vero in molti casi, ma non certo in questa semifinale di Champions League, fra Rabita Baku e Unendo Yamamay Busto. Dove Madelaynne Montaño Caicedo (nata il giorno della Befana di 30 anni fa a Tuluá, Colombia), ha scaricato una valanga di carbone sulle spalle delle farfalle di Carlo Parisi: 43 punti in 5 set (un terzo di quelli totali di squadra), 62% in attacco (vuole dire più di 6 palle su 10 messe per terra), 63 (sessantatre) palloni attaccati. E così per gradire: anche 4 muri e un ace. Contro una forza della natura del genere ha fatto anche troppo la squadra campione d'Italia che è rimasta in partita fino all'ultimo, crollando con decisione solo nella fase finale della partita. Quando le battute della multinazionale azera (con atlete da una decina di Paesi, ma senza alcuna ragazza di Baku in campo, sarà che questo è il bene e il futuro del volley, ma risulta difficile convincersene) si sono abbattute come un maglio d'acciaio sulla casa dei Tre Porcellini, devastandola. Torna Carli Era iniziata malissi-
mo per Busto che nei primi due set è stata presa a randellate dalle azere ben assemblate da Marcello Abbondanza. Nessuna reazione, fino a quando, dopo due set quasi umilianti,
Madelaynne Montaño Caicedo, colombiana, 30 anni, strepitosa: ha fatto 43 punti TARANTINI
anche grazie all'ingresso in campo di Carli Lloyd, le farfalle tornano a volare. La palleggiatrice statunitense afflitta da due microfratture non giocava dal 9 dicembre. Gettata nella mischia ha rivitalizzato l'orgoglio di Busto portando le azere fino al tie break e illudendo anche i 150 scatenati tifosi lombardi che con striscioni e bandiere avevano sognato la grande impresa. «Fantasmi del passato? - ha raccontato dopo la partita Abbondanza oggi allenatore del Baku e qualche mese fa sconfitto da
RABITA BAKU BUSTO ARSIZIO
3 2
(25-14, 25-16, 27-29, 19-25, 15-6) RABITA BAKU: Krsmanovic 7, Montano 43, Cruz 6, Akinradewo 18, Skorupa 3, Rabadzhieva 6; Castillo (L), Grun-Hubner 3. N.e. Zhukova, Starovic, Golubovic, Fomina. All. Abbondanza. UNENDO YAMAMAY BUSTO: Marcon 13, Bauer 10, Caracuta, Brinker 14, Arrighetti 7, Kozuch 20; Leonardi (L), Faucette 1, Lloyd 1, Bisconti, Lombardo. N.e. Pisani. All. Parisi. ARBITRI: Zahorcova (R.Cec) e Rodriguez Jativa (Spa). NOTE Durata set: 24', 24', 34', 27', 11'; tot. 120'. Rabita: battute sbagliate 15, vincenti 2, muri 15, 2ªlinea 12, errori 24; Unendo Yamamay: b.s. 4, v. 7, m. 8, s.l. 10, e. 25.
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I NUMERI
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Tiebreak persi da Busto Arsizio fuori dal PalaYamamay: tutti quelli disputati in questa stagione (a.a.)
Derby turco-modenese Cercherà di impedirglielo Giovanni Guidetti con il suo Vakifbank, che ieri ha schiantato in un derby turco-modenese il Galatasaray «italiano» di Massimo Barbolini. «Difficile giocare contro questa squadra – ha detto l'ex tecnico azzurro e il neo c.t. turco – noi abbiamo ancora qualcosa da mettere a posto in squadra, mentre loro sono estremamente solide e con pochi punti deboli». Incassa i complimenti Guidetti, ringrazia le sue ragazze e ringrazia anche papà Adriano, storico allenatore modenese venuto, con il resto della famiglia per sostenere il figlio («Ho capito che avrebbero vinto quando hanno preso il primo muro alla fine del primo set…»). Sulla carta le turche sembrano più squadra, il Baku ha una formazione stellare e una giocatrice fuori portata. Chi vincerà il gruppo o il singolo? Fra poche ore la risposta che potrebbe scrivere una nuova pagina della pallavolo europea. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A-1 UOMINI Oggi si chiude la stagione regolare Sarà l’ultima di Meoni? «Non è detto» Oggi si chiude la stagione regolare: con i primi 5 posti designati (quindi anche il quarto di finale Cuneo-Modena), restano da stabilire gli accoppiamenti degli ottavi: 7ª-10ª. 8ª-9ª. RAVENNA-TRENTO (s.cam.-niba) Ravenna al completo. Turnover Trento, con Uchikov, Burgsthaler e soprattutto il ravennate Sintini (sarà festeggiatissimo) in campo.
VIBO MACERATA (mi.fa.-m.g.) Vibo a caccia del 6˚ posto: deve battere prima di tutto la Lube e sperare poi che Cuneo faccia lo stesso con Perugia. Ballottaggio Forni-Barone e Badawy-Kaliberda. Senza Parodi, rimasto a casa, Macerata col modulo a tre schiacciatori: Kooy, Zaytsev e SavaniVERONA-PIACENZA (r.pu.-m.mar.) Sarà l'ultima partita di Meoni? «Non è
detto- risponde Marco - deciderò in estate.Piacenza inedita: Corvetta-Vettori, Tencati-Tavana (all'esordio in A-1), Ogurcak-Maruotti, Latelli libero. CUNEO-PERUGIA (g.sca.-an.me.) Cuneo recupera Ngapeth (problema muscolare alla gamba sinistra). Sokolov tornerà ad attaccare anche dal centro. Gli umbri - al completo - puntano a mantenere il 6˚ posto, che sarà matematico con un successo LATINA-MODENA (a.li.-p.r.) Latina, per migliorare il 9˚ posto e giocare in casa andata e bella degli ottavi, deve vincere, Senza Deroo e Kovacevic a
Marco Meoni, 39 anni: è alla 23ª stagione in A-1 TARANTINI
riposo, Lorenzetti ha un solo dubbio: Baranowicz o Pinelli in regia? In Tv: ore 17.30 Rai Sport 1 SAN GIUSTINO -CASTELLANA (an.me.-an.gal.) Umbri certi del 10˚ posto. Acciaccato Van Den Dries. Fenoglio farà ruotare tutti. Castellana deve vincere per conservare l’8˚ posto. Marco Ferreira out (microfrattura tibia destra), Paparoni in forte dubbio. CLASSIFICA: Trento 51; Macerata 47; Piacenza 44; Cuneo 40; Modena 36; Perugia 33; Vibo 31; Castellana 29; Latina 28; San Giustino 20; Ravenna 10; Verona 9.
4 Colpo Giaveno A-1 DONNE GLI ANTICIPI
OGGI PER 3˚ POSTO
Oggi alle 13 (italiane) finale per il terzo posto fra Galatasaray Istanbul e Unendo Yamamay Busto Arsizio, alle 16 (italiane) finale per il primo posto Vakifbank Istanbul-Rabita Baku. Da due stagioni la Coppa europea più importante si ferma a Istanbul: nel 2011 vinta dal Vakifbank (a Istanbul) e lo scorso anno (a Baku) dal Fenerbahce. Le partite possono essere viste su Sportitalia e su www.laola1.tv Sul blog pallavolistico della Gazzetta dello Sport (http://dal15al25.ga zzetta.it/) tutte le notizie e i video della Final Four.
a Bergamo Vindevoghel lancia Chieri Ieri 2 anticipi della 19ª BERGAMO-GIAVENO
2-3
(26-28, 25-15, 25-16, 25-27, 14-16) FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Weiss 4, Di Iulio 24, Crimes 20, Brown 30, Blagojevic 12, Zambelli; Merlo (L), Klisura 1, Devetag 10. N.e. Bruno, Balboni, Diouf. All. Lavarini. BANCA REALE YOYOGURT GIAVENO: Donà 18, Kauffeldt 1, Dalia 4, Saccomani 12, Dall’Ora 14, Togut 18; Molinengo (L), Cecchetto, Luciani 7, Pincerato. N.e. Senkova. All. Napolitano. ARBITRI: Pignataro e Prati. NOTE - Spettatori 1440, incasso 11.546. Durata set: 33’, 24’, 24’, 36’, 19’, tot. 136’. Foppapedretti: b.s. 9, v. 6, m. 20, s.l. 7, e. 27. Banca Reale: b.s. 6, v. 2, m. 16, s.l. 4, e. 14. Trofeo Gazzetta: 6 Donà, 5 Brown, 4 Dall’Ora, 3 Togut, 2 Di Iulio, 1 Saccomani. BERGAMO (i.s.) Colpo grosso di Giaveno che viola con pieno merito il campo di una brutta Foppapedretti. In una serata di super muri: 36 complessivi, 20 per Bergamo (6 Crimes, 5 Brown), 16 per Giaveno (5 Dall’Ora). La festa è doppia in casa piemontese: prima del match, infatti, era stato consegnato a Bruno Napolitano il Premio Razzoli come migliore allenatore della serie A-2 nella passata stagione.
CHIERI-CONEGLIANO
3-0
(25-19, 25-14, 25-22) DUCK FARM CHIERI TORINO: Piccinini 8, Fernandez 7, Bechis 4, Vindevoghel 17, Borgogno 4, Ravetta 12; Sirressi (L), Fabris, Zauri. Ne Frigo, Gennari, Vietti. All. Salvagni. IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Barcellini 7, Barazza 7, Nikolova 10, Fiorin 6, Calloni 5, Camera; Rossetto (L), Agostinetto, Daminato, Crozzolin, Maruotti. Ne Zanotto. All. Gaspari. ARBITRI: Marchello e Cipolla. NOTE - Spettatori 2.420. D.s.: 25', 22', 24'; tot. 71'. Duck Farm: b.s. 6, v. 1, muri 13, errori 8; Imoco: b.s. 5, v. 1, muri 5, errori 15. Trofeo Gazzetta: 6 Vindevoghel, 5 Ravetta, 4 Nikolova, 3 Piccinini, 2 Bechis, 1 Barazza. TORINO (f.t.) Chieri conquista il primo 3-0 della stagione e aggancia al quinto posto Conegliano. Le torinesi costruiscono la vittoria sul muro insuperabile (Ravetta 4), mentre in attacco trovano una Vindevoghel in serata di grazia (non solo in attacco, anche in ricezione: 69% di perfette). Male invece le venete che non riescono mai ad entrare in partita. CRISANTI TORNA (m.n.f.) Oggi Lucia Crisanti torna a murare per Urbino dopo un lunghissimo infortunio al ginocchio destro che l’ha tenuta lontano dai campi di gioco per quasi cinque mesi. OGGI Per la 19ª giornata: ore 16 KGS Robursport Pesaro - Volley 2002 Forlì Bologna; ore 18 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza - Chateau d'Ax Urbino. Giovedì 21: MC Carnaghi Villa Cortese - Unendo Yamamay Busto Arsizio. Classifica: Busto Arsizio 37; Bergamo 31; Piacenza 27; Villa Cortese 26; Conegliano, Chieri 25; Urbino 18; Pesaro 16; Giaveno 13; Bologna 7.
DOMENICA 10 MARZO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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NUOTO TROFEO CITTÀ DI MILANO
Dotto scacciapensieri, addio Londra Vince i 100 sl e cede solo a Fratus nei 50 sl: «Più gare e più attenzioni, ora ho la testa libera» MARISA POLI MILANO
namento è probabile che mi vengano meglio»).
100 DORSO PELLEGRINI OK
Gare su gare Qualcosa è cambia-
I delusi di Londra cambiano strategia. Che sia un maggior lavoro sulla resistenza (vedi Fabio Scozzoli) o un aumentato numero di gare (come per Luca Dotto). Tutti e due sono alla ricerca della via perché ciò che è successo nell’Acquatic Center di Londra non capiti mai più. Tutti e due sempre più convinti che la strada intrapresa sia quella buona. Tutti e due usciti dalla piscina Samuele per il Trofeo Città di Milano con qualche certezza in più. Doppietta Scozzoli si è già (in
parte) rifatto con le tre medaglie europee e mondiali in va-
Adesso il tecnico Rossetto segue solo lui: «E’ importante, possiamo lavorare di più sui dettagli» sca corta, ma che non gli basti si vede da come affronta tutte le gare. Ieri ha chiuso con un due su due nei 50 (27"51) e 100 rana (1’00"90). Successi con sensazioni opposte. «Mi aspettavo di essere più resistente che veloce, perché è su questo che stiamo lavorando. Invece mi è venuto tutto facile nei 50, ho preso subito bene l’acqua, mentre dai 100 mi aspettavo di più, non come tempo ma come sensazioni, non ho trovato una nuotata fluida, ci sta con la condizione che ho adesso. Ho lavorato molto di più come chilometri, me ne accorgo nella resistenza. Mi resta l’ultimo mese per acquisire brillantezza e velocità». Intanto agli Assoluti farà anche i 200 rana («cerco un 2’13", con i km in più di alle-
to anche per Luca Dotto. Primo nei 100 sl (49"12) davanti a Fesikov e secondo nei 50 sl (22"45) dietro al brasiliano (team Di Nino) Fratus, al vicecampione del mondo è tornato il sorriso: «Nei 50 è il mio miglior tempo sotto carico. Nei 100 ho ritrovato buone sensazioni, mi succede sempre più in gara che in allenamento». La strategia è cambiata, si gareggia più che in passato (sarà a Pontevedra, ai campionati spagnoli del 21-24 marzo con Santucci e Orsi). Scelta spiegata da Claudio Rossetto, che ieri ha avuto un chiarimento a bordo vasca con Pellegrini e Magnini («Volevo solo ribadire a tutti e due che sono felice se loro vanno bene»). «Luca è un velocista puro, è diverso da Filippo. Dopo un paio d’anni era il momento di trasformare il lavoro per renderlo più congeniale alle sue caratteristiche. Un po’ sulla linea dei velocisti internazionali: più gare, perché lì trovi le sensazioni che servono quando conta». Cento Dotto Avere quasi tutto per sé Rossetto, prima allenatore di Pellegrini (l’anno scorso fino a Londra) e Magnini (da sempre), è un vantaggio. «Conta anche questo — è convinto Dotto —, condividere l’attenzione di un allenatore con atleti di grande calibro non è semplice, ti può sfuggire un dettaglio, conta molto in uno sport in cui si vince o si perde per centesimi. L’ottimismo cresce, stanno tornando le sensazioni buone, sono tornato il nuotatore spensierato di prima. La lezione di Londra? Là ho trovato 100 modi per non vincere». Ben chiari gli obiettivi: «La finale mondiale, poi quel che succede, succede». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fede: «Lucas potrebbe dirmi brava...»
Luca Dotto, 22 anni, argento Mondiale dei 50 sl nel 2011, tesserato per la Forestale si allena a Roma
la guida Bene la Bianchi Paltrinieri bis nei 400 sl (3’53"30) Battuta in mattinata da Silvia Di Pietro nei 50, Ilaria Bianchi domina senza problemi i 100 farfalla (58"70): «Sono contenta delle sensazioni, mi è riuscito tutto senza fatica». Nei 400 sl Gregorio Paltrinieri (3’53"30) batte un ritrovato Riccardo Maestri (3’53"86) in rimonta. «E’ la prima gara che vinco allo sprint» è soddisfatto Paltrinieri già primo nei 1500 sl di venerdì. In progressione Alice Mizzau, che ha vinto i 100 sl in 55"58 (mezzo secondo sopra il personale). Nel prossimo fine settimana sarà in gara ad Amiens (Fra) con le big francesi. Matteo Rivolta si prende i 100 farfalla (53"22) con la soddi-
sfazione di lasciarsi alle spalle Korotyshkin. Come da pronostico, doppietta di Cseh nei 200 e 400 misti. Uomini. 50 sl: 1. Fratus (Bra) 22"23; 2. Dotto 22"45; 3. Fesikov (Rus) 22"67. 100 sl: 1. Dotto 49"12; 2. Leonardi 49"85; 3. Santucci 49"94; 5. Magnini 50"44. 400 sl: 1. Paltrinieri 3’53"30; 2. Maestri 3’53"86; 3. Detti 3’56"09. 50 do: 1. Melnikov (Rus) e Di Tora 25"97; 3. Pizzamiglio 26"01. 100 do: 1. Lestingi 56"09; 2. Pizzamiglio 56"45; 3. Di Tora 56"48. 50 ra: 1. Scozzoli 27"51; 2. Broglia 28"17; 3. Toniato 28"31. 100 ra: 1. Scozzoli 1’00"90; 2. Bizzarri 1’02"46; 3. Toniato 1’02"70. 50 fa: 1. Codia 24"15; 2. Korotyshkin (Rus) 24"28; 3. Fesikov (Rus) 24"34; 5. Dotto 24"51. 100 fa: 1. Rivolta 53’22; 2. Korotyshkin (Rus) 53"94; 3. Codia 54"06. 200 mx: 1. Cseh (Ung) 2’01"52; 2. Turrini 2’02"82; 3. Dioli 2’03"02. 400 mx: 1. Cseh (Ung) 4’20"94; 2. Tur-
PALLANUOTO LA 6a GIORNATA DI RITORNO
La scalata di Napoli Posillipo e Acquachiara vedono il quarto posto Scatto salvezza per il Nervi nella sfida con l’Ortigia POSILLIPO-LAZIO 11-8 (2-2, 1-1, 2-2, 6-3) Posillipo: Negri, Cuccovillo, Rossi, Foglio, G.Mattiello, Toth 1, Renzuto 3, Gallo 4, Kovacs, Bertoli 1, Baraldi 2, Scalzone, Riccitiello. All. Occhiello. Lazio: Gazzarini, M.Gitto 3 (1 rig.), Sebastianutti 1, Di Rocco, Latini, Colosimo, N.Presciutti, Leporale 1, Maddaluno, Gianni 2, Vittorioso 1. N.e. Sattolo. All. Formiconi. Arbitri: Bensaia e Savarese. Note: sup. num. Posillipo 14 (5 gol), Lazio 9 (5). Usc. 3 f. Sebastianutti 27'56", Vittorioso 28'50", M.Gitto 31'40". (f.nap.) Dopo aver passato tre quarti ad inseguire la Lazio, il Posillipo — privo del febbricitante Saccoia — riordina le idee e nell'ultima frazione fa sua la partita. Sul 7-7 il break decisivo dei rossoverdi, favorito anche da un calo fisico della Lazio, con le reti di Renzuto, Gallo e Toth, prima del rigore di Gitto per il definitivo 10-8. QUARTU-ACQUACHIARA 3-5 (1-1, 0-3, 1-0, 1-1) Promogest Quartu: Volarevic, M.Luongo 1 rig., Racunica, Steardo, Matta, Montaldo, Pagliara, Sassanelli,
Valentino Gallo (Posillipo) REUTERS Nicche 1, Ercolano 1, Astarita, Russo, Graffigna. All. Pettinau. Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez, D.Mattiello, Danilovic, Scotti Galletta, Petkovic 1, Gambacorta, Postiglione 1, Saviano, Marcz, Di Costanzo 2, Sadovyy 1, Ragusa. All. F.Porzio. Arbitri: Bianchi e Colombo. Note: sup. num. Quartu 7 (2), Acquachiara 5 (1). In una partita dominata dalle difese, ha la meglio l’Acquachiara. Napoletani che partono a razzo (1-4), ma poi non sono più capaci di concretizzare con la stessa efficacia. La Promogest ne approfitta e si porta a una sola lunghezza dagli ospiti con le reti di Nicche ed Ercolano. Ci pensa un ottimo Kacic,
Seconda dietro la Barbieri nei 100 dorso (1’01"79, 2/100 dietro alla collega), Federica Pellegrini chiude soddisfatta la due giorni milanese in cui ha mostrato inattese (non per lei) doti di dorsista. «Volevo nuotare sotto 1’02"50, sono soddisfatta. Sto curando la tecnica». Venerdì ha sentito al telefono Lucas: «Mi ha detto "molto bene", ma era preoccupato di sapere se fossi stata precisa negli allenamenti della settimana. Magari un "Brava!" ogni tanto...». Per gli Assoluti la priorità restano 100 e 200 dorso, più la qualificazione in staffetta (nella prima frazione, se i 100 sl intralciassero i programmi).
rini 4’22"65; 3. Dioli 4’27"69. Donne. 50 sl: 1. Letrari 26"13; 2. Ferrajoli e Najadanovski (Ser) 26"16. 100 sl: 1. Mizzau 55"58; 2. Ferraioli 56"43; 3. Letrari 56"81; 4. Masini Luccetti 56"90. 400 sl: 1. Carli 4’11"38; 2. De Memme 4’12"57; 3. Nesti 4’16"15. 50 do: 1. Zueva (Rus) 28"90; 2. Barbieri 29"24; 3. Gemo 29"41. 100 do: 1. Barbieri 1’01"77; 2. Pellegrini 1’01"79; 3. Zueva (Rus) 1’02"27. 50 ra: 1. Carraro 32"26; 2. M. Sanzari 32"35; 3. Fissneider 32"61. 100 ra: 1. Boggiatto 1’10"38; 2. M. Sanzari 1’10"49; 3. Fissneider 1’10"56. 50 fa: 1. Di Pietro 27"04; 2. Bianchi 27"27; 3. Di Liddo 27"39. 100 fa: 1. Bianchi 58"70; 2. Di Liddo 1’00"50; 3. Zonno 1’00"65; 4. Di Pietro 1’00"70. 200 mx: 1. Pirozzi 2’14"76; 2. Dal Rio 2’18"88; 3. Fangio 2’20"39. 400 mx: 1. Pirozzi 4’45"66; 2. Negri 4’51"85; 3. Toni 4’52"74; 4. Polieri 4’56"09.
Federica Pellegrini, 24 anni LAPRESSE
TENNIS A INDIAN WELLS unitamente al secondo gol personale di Di Costanzo che buca la zona sarda con un gran tiro da fuori. NERVI-ORTIGIA 9-7 (3-2, 3-0, 1-2, 2-3) Ellevi Nervi: Ferrari, Bocciardo, Puccio, D'Alessandro, Temellini 1, Tyrrell 2, Marziali 2, Ferrero, Lanzoni 2, Mann 2, Caliogna, Cavo. All. Ferretti. Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Abela, Puglisi, Boyd 1, Napolitano 2, Tringali 1, Di Luciano 1, Polifemo, Zovko, Vinci, Suti 2 (1 rig.) , Negro. All. Baio. Arbitri: De Chiara e Paoletti. Note: sup.num. Nervi 11 (5), Ortigia 10 (3). Usc. 3 f. Barranco e Boyd 4˚ t. Boyd ha sbagliato un rigore nel 2˚ t. (f.ga.) Il Nervi batte l'Ortigia nel delicato scontro salvezza e mette una seria ipoteca sulla salvezza. Gara in bilico fino all'ultimo. Decisivi i gol di Lanzoni e Marziali. BOGLIASCO-CAMOGLI 11-8 (3-0, 5-3, 2-3, 1-2) Bogliasco: Dinu, Sekulic 1 rig., Camilleri 1, Boero 1, Bettini 1, Barillari, Guidaldi 1; Vergano 1, A.Di Somma 3, E.Di Somma 2, Cocchiere. N.e. Dufour, Gavazzi. All. Del Galdo. Camogli: Viola, Beggiato 5 (1 rig.), L.Fondelli, Cupido, Trebino, Bruni, Foti 1; Cambiaso 2, Rocchi, Gandini, Iaci, Antonucci, Federici. All. Cavallini. Arbitri: Lo Dico ed Ercoli. Note: sup. num. Bogliasco 10 (7), Camogli 15 (7). Usc. 3 f. 28’35" Vergano. (a.fe.) Il perentorio break operato nel primo quarto consente al Bogliasco di incanalare il derby ligure sui binari più congeniali. Nella seconda parte del match, da registrare una buona reazione del Camogli, che non sfigura. In evidenza, nel Bogliasco, i fratelli Alessandro ed Edoardo Di Somma, che confezionato 5 gol in due; sull’altro fronte, cinquina personale del giovane bomber Beggiato. Il Bogliasco consolida il piazzamento in zona playoff mentre il Camogli è ormai a un passo dall’aritmetica retrocessione.
LA GUIDA
Brescia in vetta E oggi va a casa del Partizan Alla fine della stagione regolare mancano cinque giornate: le prime otto accederanno ai playoff. Nell’anticipo, la Ferla Pro Recco si è imposta 12 8 sul campo della Blu Shelf Carisa Savona. Classifica: Brescia 48 *; Pro Recco 45; Savona 32; Florentia* 30; Posillipo, Acquachiara 27; Bogliasco 22; Quartu 21; Lazio 17; Nervi 16; Ortigia 11; Camogli 1. (*una partita in meno) Prossimo turno (16/3): Camogli Posillipo, Acquachiara Brescia (15/3), Pro Recco Lazio, Florentia Nervi, Savona Quartu, Ortigia Bogliasco. COPPE (c.f.) Nell’andata dei quarti di Coppa Campioni donne, ottimo pareggio per la Mediterranea Imperia in Russia contro il Kirishi, 12 12. Ritorno il 23 marzo. Oggi, alle 19, tocca al Brescia nell’andata degli ottavi di Champions League maschile, a Belgrado (Ser) contro il Partizan. I lombardi recuperano mercoledì la gara con la Florentia.
Errani avanti a fatica Schiavone travolta Fognini, test Djokovic Sara Errani raggiunge Roberta Vinci al secondo turno di Indian Wells (Florida, 5.032.000, cemento) ma deve faticare più di due ore e servire con l’86% di prime per venire a capo della spagnola Dominguez Lino: ora la romagnola trova la svedese Larsson con cui ha vinto i quattro precedenti. Secca sconfitta, invece, come prevedibile, per Francesca Schiavone, travolta sul campo Centrale da Maria Sharapova in un’ora e due minuti, con un totale di 54 punti a 22. La numero tre del mondo ha strappato sei volte il servizio all’italiana. Nel torneo maschile, dopo Seppi (che ha usufruito di un bye) e Lorenzi, approda al secondo turno anche Fognini, che supera lo sloveno Bedene aggredendolo sulla seconda di servizio e salvando 7 palle break su 9. Ora il test più severo, la sfida al numero uno del mondo Novak Djokovic, da cui lo dividono solo due giorni nella data di nascita (22 maggio il serbo, 24 il ligure), 35 posizioni in classifica e tre precedenti tutti persi (più la mancata sfida nei quarti a Parigi nel 2011).
Uomini, primo turno: Ebden (Aus) b. Kuznetsov (Rus) 6-3 4-6 6-4; Matosevic (Aus) b. Robredo (Spa) 7-5 6-2; Ramos (Spa) b. Zeballos (Arg) 6-3 6-3; Donskoy (Rus) b. Ito (Giap) 6-2 6-1; Petzschner (Ger) b. Tursunov (Rus) 6-4 6-4; Andujar (Spa) b. Johnson (Usa) 2-6 6-1 6-4; Berlocq (Arg) b. Giraldo (Col) 6-0 2-6 7-5; Karlovic (Cro) b. Sock (Usa) 3-6 7-6 (8) 6-2; Blake (Usa) b. Haase (Ola) 6-3 6-4; Phau (GER) b. Falla (Col) 7-6 (1) 6-2; Davydenko (Rus) b. Mathieu (Fra) 7-6 (1) 6-2; FOGNINI b. Bedene (Slo) 6-4 6-3; Gimeno-Traver (Spa) b. Lacko (Slk) 6-1 6-4; Llodra (Fra) b. Munoz de la Nava (Spa) 7-5 6-3; Lu Yen-hsun (Taiw) b. Smyczek (Usa) 2-6 6-2 6-2; Reynolds (Usa) b. Becker (Ger) 6-3 3-6 6-4. Donne, secondo turno: Sharapova (Rus) b. SCHIAVONE 6-2 6-1; A. Radwanska (Pol) b. Sanchez (Usa) 6-2 6-1; ERRANI b. Dominguez Lino (Spa) 6-2 3-6 6-3; Bartoli b. Scheepers (Saf) 6-3 6-3; Cibulkova (Slk) b. Halep (Rom) 7-5 7-6 (3); Kirilenko (Rus) b. McHale (Usa) 4-6 6-4 6-1; Kuznetsova (Rus) b. Jankovic (Ser) 0-6 6-2 7-5; Zakopalova (Cec) b. Peer (Isr) 6-7 (2) 6-2 6-3; Arruabarrena Vecino (Spa) b. Lepchenko (Usa) 6-1 6-4; Burdette (Usa) b. Paszek (Aut) 7-6 (0) 6-1; Suarez Navarro (Spa) b. Soler Espinosa (Spa) 6-1 6-1; Cirstea (Rom) b. Medina Garrigues (Spa) 4-6 6-3 6-1; Kvitova (Cec) b. Govortsova (Bie) 6-4 3-6 6-3; Tsurenko (Ucr) b. Shvedova (Kaz) 6-1 3-6 6-1; Larsson (Sve) b. Pavlyuchenkova (Rus) 7-5 6-1.
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SCI COPPA DEL MONDO
BOXE EUROPEO LEGGERI 21˚ podio della stagione, c’è da superare Maier, l’unico ad aver fatto meglio in passato (22 nella stagione 1999/2000).
GIGANTE DONNE SETTIMA NADIA FANCHINI
Rinascita Fenninger Per la Maze 8o podio Sulla neve molle di Ofterschwang (Ger) Anna Fenninger si mette tra la Maze e l’ennesimo record. «Sono sorpresa di come sono riuscita ad essere veloce nella seconda manche, dopo i Mondiali ho cominciato a sciare senza tanti pensieri in testa. Ho visto che funziona» esulta la Fenninger, rinata dopo le tensioni che l’hanno bloccata
ai Mondiali in casa. La Maze — che dopo aver abbattuto il muro dei 2000 punti è già a quota 2154 — si è presa un altro primato: ottavo podio della specialità su 8 gare in stagione, come mai nessuno prima di lei era riuscito a fare. «Sono soddisfatta della gara, più di così non potevo fare» ha ammesso la Maze. Ieri ha collezionato il
Azzurre Le note positive per
Carolina Kostner tifosa speciale con la Karbon e la preparatrice Abarth
Neve o pioggia vince sempre Ligety
l’Italia sono nel 7˚ posto di Nadia Fanchini, brava a recuperare dal 17˚ della prima manche e al miglior risultato stagionale in gigante. Bene anche Elena Curtoni, da 26ª a 12a proprio alle spalle della sorella Irene; 16ª la Karbon. Infortunio per la Poutiainen, caduta nella prima manche. Si teme una lesione del crociato del ginocchio sinistro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENNARO BOZZA CIVITAVECCHIA (Roma)
Ted Ligety, 28 anni
E’ incredibile come in una disciplina come lo sci dove la vittoria e la sconfitta sono separate da centesimi di secondo alla fine i valori emergano sempre precisi. L’ennesima prova è la vittoria di ieri di Ted Ligety nel gigante di Kranjska Gora, dove le hanno tentate tutte per farlo perdere, ma senza riuscirci. E questa vittoria, la quinta in stagione su 7 giganti (oltre a quella mondiale), permette al 28enne statunitense di Park City di conquistare anche matematicamente la coppa di specialità, la quarta in cinque anni, sintomo di un dominio assoluto. Senza contare la quarta vittoria in gigante sulla pista slovena, una più di Tomba. La trappola Più di uno sussurra
che Ted abbia ai piedi sci più performanti; forse, ma sono innegabili la qualità tecnica e soprattutto la forza mentale di questo atleta. Gli si potevano arricciare i nervi durante la ricognizione della prima manche quando si è accorto che l’allenatore di Hirscher, l’austriaco Markus Pircher, aveva disegnato un gigante strettissimo nella speranza che non riuscisse a «carvare» come solo lui riesce a fare con questa generazione di sci. Una trappola che ha mandato in confusione molti atleti. Angoli chiusi significano poca velocità e gli sci che usano questi mostri cominciano a lavorare davvero sulla neve oltre i 50
«
Fare velocità? Ma se facevo fatica anche solo a fare le curve
MASSIMILIANO BLARDONE AZZURRO, IERI UNDICESIMO
km/h. Se a questo si aggiunge una neve fradicia di pioggia si ha l’idea di una gara atipica, dove uno esperto come il nostro Blardone, diceva sconsolato: «Fare velocità? Ma se fatico anche solo a fare le curve...». Uragano Bene. In queste condizioni Ligety ha vinto la prima discesa con 20/100 di vantaggio sul francese Pinturault e 22/100 sul tedesco Neureuther. Hirscher, che doveva essere il beneficiario di questa tracciatura bislacca, si ritrovava quarto a 60/100. «Quando
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I giganti vinti da Ligety E’ terzo nella classifica di sempre: 1˚ Stenmark a 46, 2˚ Von Gruenigen 23, 4˚ Tomba 15
Devastante. Emiliano Marsili celebra la conquista del titolo europeo dei leggeri con una prova di alta scuola tecnica, di potenza e di spettacolo. L’unico «difetto» è che un match tanto bello dura pochi minuti. Nel secondo round, l’arbitro Quartarone decreta la sconfitta di Luca Giacon, che non appare più in grado di reggere l’urto di Marsili. Due atterramenti nella prima ripresa e un attacco «a percussione» nella seconda, tutti col gancio sinistro, il colpo preferito del pugile di Civitavecchia, e il più giovane, di ben 12 anni, deve arrendersi.
destarsi all’inizio del secondo round, colpisce Marsili, che scivola e va a terra, l’arbitro lo conta, ma lui contesta: «Mi ha colpito alla nuca». Ma il match non cambia, Marsili riprende il tambureggiamento e Giacon barcolla sulle corde, fino a che l’arbitro decreta il k.o.t. Segue un breve siparietto con Salvatore Cherchi, suo ex manager. Marsili ce l’ha con lui e lo dice chiaramente: «Ha sempre avuto il numero 1 in casa e non se n’è mai accorto». Marsili pensa a nuovi traguardi: «Ho coronato un sogno: campione italiano, europeo e mondiale (Ibo, ndr),
Emiliano Marsili, 36 anni LRPHOTO Fulmine Il nuovo campione eu-
GIGANTISSIMO PIERANGELO MOLINARO KRANJSKA GORA (Slovenia)
A Civitavecchia il pugile di casa non dà scampo al rivale: decisivo il gancio sinistro DAL NOSTRO INVIATO
Pantano a Kranjska Gora, ma Ted domina il 5˚ gigante su 7: quarta Coppetta
DAL NOSTRO INVIATO
Bum bum Marsili In due round travolge Giacon
sono arrivato — ha confessato Ligety — non ero contento di come avevo sciato. Ma poi ho visto che anche gli altri non ci riuscivano». Distaccato, nulla lo turba. Hirscher nella seconda manche sotto la pioggia, con neve sempre più fradicia ma un tracciato più regolare, ci ha provato, ha preso rischi, ma a Ligety ha ripreso solo 15/100 di secondo. L’americano si è limitato a controllare, sicuro che la sua continuità di azione sarebbe stata sufficiente come è stato. Terzo il francese Pinturault. Comunque Hirscher ha portato a 69 i punti di vantaggio su Svindal nella classifica generale e se oggi nello slalom, come probabile, li aumenterà a oltre 100, avrà mezza sfera di cristallo fra le mani visto che poi ci sono in programma solo le quattro gare finali. Azzurri lontani Per i gigantisti
italiani si è trattato di una giornata assolutamente negativa. Si aspettava Moelgg, terzo nella classifica di specialità, ma l’azzurro nella prima manche non ha capito dove sciava, ha cercato all’eccesso di attaccare, ma ad ogni curva i suoi sci scappavano. Nella discesa di esordio si è ritrovato nono a 1"59. Neppure Blardone e Simoncelli hanno capito che serviva soprattutto fluidità e sono finiti lontani. Alla fine Blardone, undicesimo, è stato il migliore, ma non è confortante sentirgli dire: «Certi giorni sarebbe meglio rimanere a dormire». Oggi lo slalom nello stesso pantano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida Oggi slalom uomini e donne in diretta tv GIGANTE MASCHILE: 1. Ligety (Usa) 2’35"43; 2. Hirscher (Aut) a 45/100; 3. Pinturault (Fra) 77/100; 4. Neureuther (Ger) 81/100; 5. Fanara (Fra) 1"22; 6. Svindal (Nor) 1"30; 7. Raich (Aut) 1"77; 8. Schoerghofer (Aut) 1"99; 9. Noesig (Aut) 2"08; 10. Defago (Svi) 2"10; 11. BLARDONE 2"14; 13. SIMONCELLI 2"31; 14. MOELGG 2"32; 21. NANI 3"05. Non qual. II m.: Eisath, De Aliprandini. Rit. I m.: Ballerin. Coppa del Mondo (31): 1. Hirscher (Aut) p. 1295; 2. Svindal (Nor) 1226; 3. Ligety (Usa) 909; 8. Moelgg 555. Gigante (7): 1. Ligety (Usa) p. 620; 2. Hirscher (Aut) 495; 3. Moelgg 275. OGGI Slalom (9.30/12.30). Pettorali: 1 Pinturault (Fra), 2 Hirscher, 3 Neureuther (Ger), 4 Moelgg, 5 Myhrer (Sve), 6 Kostelic (Cro), 7 Matt (Aut), 12 Thaler, 13 Gross, 14 Razzoli, 17 Deville, 40 Nani, 44 Tonetti. GIGANTE DONNE 1. Fenninger (Aut) 2’29"39; 2. Maze (Slo) a 44/100; 3. Rebensburg (Ger) a 96/100; 4. Brem (Aut) 2"06; 5. Marmottan (Fra) 2"49; 6. Barthet (Fra) 2"72; 7. N. FANCHINI 2"74; 8. Mancuso (Usa) 2"85; 9. Kirchgasser (Aut) 2"90; 10. Hronek (Ger) 2"91; 11. I. CURTONI 3"05; 12. E. CURTONI 3"15; 16. KARBON e Riesch (Ger) 3"36. Non qual. II m.: Agerer, Hofer. Rit. I m.: Azzola. Coppa (30): 1. Maze (Slo) 2154; 2. Riesch (Ger) 1065; 3. Fenninger (Aut) 984; 20. I. Curtoni 323. Gigante (8): 1. Maze (Slo) 620; 2. Zettel (Aut) 382; 3. Fenninger (Aut) 335; 8. I. Curtoni 169. OGGI Slalom donne (10.30, 13.30). 1 Pietilae-Holmner (Sve), 2 Hansdotter (Sve), 3 Riesch (Ger), 4 Maze, 5 Shiffrin (Usa), 6 Zuzulova (Slk), 7 Zettel, 10 I. Curtoni, 23 Costazza, 34 Azzola, 43 Pardeller, 52 Benzoni. IN TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport.
ropeo concede comunque l’onore all’avversario: «Non mi aspettavo di chiudere così velocemente, perché Giacon è forte, lo temevo». E’ soprattutto l’intelligenza, insieme all’esperienza, a prevalere. Giacon si piazza al centro del ring cercando l’attacco, Marsili gli gira attorno e colpisce come un fulmine. Arriva così il primo gancio sinistro al volto, Giacon va a terra ed è contato. Si rialza ma subisce ancora la furia di Marsili, con una serie che culmina in un altro gancio sinistro, ed è il secondo atterramento. Il gong dà tregua a Giacon, che sembra ri-
sia pure non riconosciuto. Vuol dire che ora me ne prenderò uno vero». Dedica speciale: «A mia figlia Emanuela». Che è a bordo ring e dà la sua chiave del match: «Un po’ avevo paura, ma ero sicura che papà avrebbe vinto per k.o., anche se non così presto. Meglio». Nei welter, vince ai punti Daniele Petrucci, ora col team Spagnoli, che deve faticare un po’ con l’estone Semjonov, ma impone la sua miglior tecnica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggeri, Europeo vacante: Marsili (kg 61, 26-1) b. Giacon (kg 60.900, 21-0-1) kot 2 t. Arbitro Quartarone. Giudici Cavalleri, Barrovecchio, Muratore.
BASEBALL WORLD CLASSIC
Canada ok sul Messico Così l’Italia dei miracoli è già alla prossima fase La partita tra le due americane finisce in rissa DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI PHOENIX (Usa)
Il terzo World Classic (il nuovo Mondiale) approda ai primi verdetti. Il Messico di Adrian Gonzalez (autore di un fuoricampo da 2 punti confermato solo dopo l’instant replay) compie ancora un’impresa contro gli Usa per 5-2, ma nonostante la prestigiosa vittoria davanti a 44.256 spettatori, ieri è stato battuto 10-3 (15-8 hit) dal Canada, già 4-0 al primo inning, rendendo così aritmetico il passaggio dell’Italia al secondo turno di Miami (per la federazione vale un bonus di 600.000 $). Il match tra canadesi e messicani finisce pure in una mega rissa con le due squadre a darsele in campo al 9˚ inning, perché un tentativo di bunt a sorpresa di Robinson sul lanciatore Leon (affrontato dagli azzurri) è stato considerato una provocazione dai messicani considerato il margine di 6
punti. Ammirata La nazionale di Mazzieri, impegnata nella notte scorsa contro quella di Joe Torre, sta raccogliendo consensi globali per le vittorie contro Messico (6-5) e Canada (14-4 all’8˚). I leader dal box sono Alex Liddi (571), Chris Colabello (hr3 ai canadesi). l’interbase Tony Granato a 500, e il capitano Mario Chiarini (428). Il lanciatore vincente Alessandro Maestri dopo le sliders al line-up nordamericano ha parlato di «speciale mood che ha quest’Italia gestita da Mazzieri». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SITUAZIONE Prima fase. Girone C (a San Juan, P-R): Venezuela-R.Dominicana 3-9; Spagna-Portorico 0-3; Spagna-R.Dominicana 3-6 (hr Santana, doppio Cano). Class.: R.Dominicana (2-0) e Portorico (1-0) 1000 (1-0); Venezuela (0-1) e Spagna (0-2) 0. Oggi: Spagna-Venezuela; Portorico-R.Dom. Girone D (a Phoenix): Usa-Messico 2-5 (3 pbc A.Gonzalez), Messico-Canada 3-10 (Morneau 4/5, 3 pbc). Class.: Italia 1000 (2-0); Canada 500 (1-1); Messico 333 (1-2); Usa 0 (0-1. Ieri: Canada-Messico 3-10; Usa-ITALIA. Oggi: Canada-Usa. 2ª fase. A Tokyo: Olanda-Cuba 6-2; Giappone-Taiwan 4-3 al 10˚; Cuba-Taiwan 14-0 (7˚). Class.: Giappone e Olanda 1000 (1-0); Cuba 500 (1-1); Taiwan 0 (0-2).
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Scherma SUL PODIO IN COPPA
Ippica BEN 6 ITALIANI A CAGNES
Di Francisca ed Errigo nella trappola russa
Main carica al Vitesse Super Jakka in Dubai
Secondo e terzo posto per Elisa Di Francisca e Arianna Errigo alla prova di Coppa del Mondo di fioretto a Tauber (Ger). A fermarle è stata la russa Deriglazova, vincitrice già a Budapest e San Pietroburgo, allenata da inizio stagione dall’ex c.t. Stefano Cerioni e dal maestro della Errigo, Bortolaso. La russa si è imposta sempre di una stoccata: 15-14 sulla Errigo in semifinale (e l’azzurra era in vantaggio 13-11), 15-14 sulla Di Francisca in finale (e l’olimpionica era riuscita a rimontare da 6-12). Il risultato di squadra resta più che buono. Oltre al doppio podio, le azzurre hanno piazzato altre due atlete nei quarti, ma Benedetta Durando (in crescita) si è arresa alla Mohamed e la giovane Olga Calissi (20 anni) ha ceduto alla solita Deriglazova. Oggi la prova a squadre, assente Ilaria Salvatori, il Dream Team (che oggi schiererà Di Francisca, Errigo, Volpi e Durando) si è già imposto sia a Budapest che a San Pietroburgo (in questo caso in finale sulla Russia).
Oggi gran trotto in Costa Azzurra e ieri gran vittoria di Jakkalberry in Dubai. Il campione italiano (a segno nel GP Milano 2010 e 2011) allenato da Marco Botti e montato da Ryan Moore, ha vinto sui 2400 metri del Dubai City of Gold (gr. 2) battendo Await the Dawn e Cavalryman). Ora probabilmente punta allo Sheema Classic nel giorno della Dubai Cup. A Cagnes sur Mer in 14 nel Vitesse senza i due protagonisti del meeting parigino, Ready Cash (Bourbonnais, Bourgogne, France e Paris) e Royal Dream (Amérique), già impegnati nell’attività riproduttiva. Il record della corsa (1.09.6) appartiene a Varenne dal 2002. Venerdì notte a Cagnes abbiamo vinto due corse con Moriondo (L. Baudron) e New Yorker (R. Derieux), oggi sei italiani al via, fra i quali il Main Wise As che fu 3˚ nell’Amérique avrebbe chance di vittoria, cioè il nono GP sulle piste francesi. Anche il miglior Nesta Effe, veloce al via e senza ferri, sarebbe della partita ma ultimamente ha convinto poco. Tra i francesi il migliore è Timoko (terzo nel France). Nel convegno altri 13 italiani.
Spadiste Quinto posto per
Rossella Fiamingo nella prova di Coppa del Mondo di spada a Barcellona (Spa). E’ stata sconfitta nei quarti dalla francese Rembi per 15-13 dopo una rimonta da 8-12 a 12 pari. Stop nei sedicesimi per Muroni, Boscarelli e Del Carretto. Oggi la prova a squadre.
Elisa Di Francisca, 30 anni BIZZI Sciabola Oggi a Budapest ot-
to azzurri impegnati nella fase finale della tappa di Coppa del Mondo di sciabola, oltre a Occhiuzzi e Samele, ieri si sono qualificati Curatoli, Nuccio, Murolo, Giani e Berrè. Risultati. Fioretto donne a Tauber (Ger). Finale: Deriglazova (Rus) b. Di Francisca 15-14. Semifinali: Deriglazova (Rus) b. Errigo 15-14; Di Francisca b. Mohamed (Ung) 13-8. Quarti: Errigo b. Jung (S.Cor) 15-12; Deriglazova (Rus) b. Calissi 15-2; Mohamed (Ung) b. Durando 15-12; Di Francisca b. Prescod (Usa) 15-5. Spada donne. Finale: Sivkova (Rus) b. Duplitzer (Ger) 15-8. Semifinali: Duplitzer (Ger) b. Rembi (Fra) 15-14; Sivkova (Rus) b. Branza 15-14.
ore 16.40 - Criterium de Vitesse e 200.000, m 1609: 1 Quinoa du Gers (M. Abrivard); 2 Save the Quick (O. Kihlstrom); 3 Main Wise As (P. Levesque); 4 Nesta Effe (R. Vecchione); 5 Timoko (J. Verbeeck); 6 Reve de Beylev (E. Raffin); 7 Quoumba de Guez (J.M. Bazire); 8 The Best Madrik (J.Et.
Bocce FINALI TRICOLORI (c.f.) A Roccavione (Cn) finali scudetto. Uomini: Taggese-Valle Maira Dronero Donne: Anpi Molassana-Pontedassio.
Boxe 8 GP in Francia per Main DE NARDIN Dubois); 9 Look Mp (V.P. Dell’Annunziata); 10 Zorro Photo (P. Vercruysse); 11 Irving Rivarco (P. Gubellini); 12 Lover Power (N. Ensch); 13 Paladin Bleu (R. Depuydt); 14 Libeccio Grif (M. Smorgon).
In Italia GP a Firenze Oggi al Visarno (inizio alle 14.10) c’è l’Etruria, il primo GP del 2013 per i tre anni sulla strada che porta al Derby (se mai si disputerà...). Rock Star Bi, in pole position e reduce da due successi, è il favorito. Rue Varenne Dany e Rambo Zs gli avversari. 7ª corsa - 17.05 - GP Etruria - e 45.100, m 1600: 1 Rock Star Bi (R. Andreghetti); 2 Renuka Ferm (And. Esposito); 3 Roxanne Bar (E. Bellei); 4 Rouen Peste Tft (L. Baldi); 5 Revolver (I. Guasti); 6 Rue Varenne Dany (A. Di Nardo); 7 Rochelle (S. Capenti); 8 Ridda di Azzurra (Fed. Esposito); 9 Rambo Zs (A. Farolfi); 10 Rhythm’n Blues (G. Lombardo jr); 11 Ralph Lauren (A. Greppi); 12 Ricki Gill (E. Baldi).
Atletica A ROCCA DI PAPA (ROMA)
Moioli seconda in Svizzera
Societari cross Mondiali: Fontana La Zublasing con Meucci addio medaglie vince la Ncaa
Cross. Uomini: 1. Pullin (Aus); 2. Holland (Usa); 3. Eguibar (Spa); 4. Perathoner; 5. Leoni; 6. Visintin; 11. Cordi; 12. Godino; 46. Schiavon. Coppa: 1. Pullin (Aus) 3550; 3. Visintin 2280. Donne: 1. Maltais (Can); 2. Moioli; 3. Ricker (Can); 4. Jekova (Bul); 5. Moenne Loccoz (Fra); 6. Fujimori (Giap); 21. Brutto. Coppa: 1. Maltais 4000; 3. Moioli 2270. Oggi: gigante parallelo (qualifiche dalle 9, tabellone dalle 13). Differita Eurosport 2 dalle 18.
Michela Moioli, 17, a sinistra AP
Daniele Meucci, 27 anni
(g.l.g.) Oggi il centro equestre di Pratoni del Vivaro, a Rocca di Papa (Roma), ospita la finale dei Societari di cross, tappa chiave in vista dei Mondiali di Bydgoszcz (Polonia, 24 marzo). Al via 2000 atleti per 200 club in dieci gare diverse. Assente il campione europeo in carica Andrea Lalli, che ha dato forfeit per un dolori al polpaccio sinistro. Il lungo seniores mette in palio la partecipazione alla Coppa Campioni 2014: da battere le Fiamme Gialle capitanate da Gabriele De Nard e l’Esercito con Elena Romagnolo. Nel lungo iscritti anche Daniele Meucci (Esercito) e Valeria Straneo (Runner Team 99), mentre nel corto i campioni in carica sono gli atleti di Esercito (uomini) e Forestale (donne). In tv: differita dalle 14.45 su RaiSport 1. A IMPERIA (d.m.) Oggi dalle 10 la mezza maratona di Imperia con Emma Quaglia, che cerca un test prima della Stramilano. Con lei Ilaria Bianchi, Khadija Arafi (Mar), Viviana Rudasso. Fra gli uomini al via Rachid Kisri, Mohamed El Mounim e Khalid Ghallab (Mar).
Ai Mondiali di Debrecen (Ung), Arianna Fontana vede compromessa le possibilità di una terza medaglia consecutiva. La valtellinese, nei 500 di ieri, come nei 1500 di venerdì, si ferma in semifinale, preceduta dalla sudcoreana Park Seung-Hi e dalla cinese Fan Kexin, poi 2a e 3a. Il titolo, il 15o della carriera, alla cinese Wang Meng. Stessa sorte per Martina Valcepina. Le azzurre, prima dei 1000 e dell’eventuale 3000 finale (accedono le migliori 8), occupano l’8o e il 10o posto della classifica generale. Per i podi, anche in campo maschile, situazione aperta, come per le staffette. RISULTATI Uomini. 500: 1. Liang Wenhao (Cina); 2. An (Rus); 3. Van Der Wart (Ola); 23. Confortola; 24. Dotti. Classifica: 1. Sin Da Woon (S.Cor), Liang Wenhao (Cina) 34; 3. Kim Yun-Jae (S.Cor), An (Rus) 21; 21. Confortola; 38. Dotti. Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina); 2. Park Seung-Hi (S.Cor); 3. Fan Kexin (Cina); 5. Fontana; 6. M. Valcepina. Classifica: 1. Park Seung-Hi (S. Cor) 55; 2. Wang Meng (Cina) 34; 3. St-Gelais (Can) 21; 8. Fontana 3; 10. Valcepina. Oggi 1000, 3000 (finale), finali staffette. In tv: diretta RaiSport 2, ore 10.55.
Arianna Fontana, 22 anni AFP
NCAA INDOOR (si.g.) Nella 1a giornata dei campionati Ncaa di Fayetteville (Usa), mpm ’13 di Ameer Webb nei 200 con 20”37 in batteria, poi 20”42 in finale. Uomini. Batt. 60. I: Cherry 6”53; Wesh 6”57. 200 I: Jobodwana (S.Af.) 20”47 (r.n.); Hednot 20”48. II: Webb 20”42 (b. 20”37); Gauntlett (Giam) 20”67. Batt. 400. I: Lendore (Tri) 45”36; Berry 45”64; Feeney 45”92. II: Nolan (Giam) 45”72; Glass (’94) 45”97. 5000: Kithuka (Ken) 13’25”38. Batt. 60 hs. II: Lovett 7”53. Asta: Irwin 5.70. Lungo: Dendy 8.28; Forbes (Giam) 8.21. Peso: Clarke 20.50. Donne. Batt. 60. I: Gardner 7”15; K. Duncan 7”25. II: Scott 7”15; Freeman 7”17. 200. I: Freeman 22”87 (b. 22”72); Bryant 23”00. II: K. Duncan 22”58; Scott 22”71; Brown 22”90. Batt. 400. I: Spencer 51”55. II: Miller (Bah, ‘94) 51”14; George (Nig) 51”73. 5000: D’Agostino 15’28”11. Batt. 60 hs. I: Rollins 7”82. Alto: Barett 1.95. SYDNEY CLASSIC (si.g.) Così a Sydney (Aus). Uomini. 1500: Willis (N.Zel.) 3’34”68; Gregson 3’35”25. Asta: Lewis (Gb) 5.55; Hooker 5.40. Donne. 100 (+0.3): Breen 11”25. Peso: Adams (N.Zel.) 20.02.
Snowboard CROSS AD AROSA
Michela Moioli continua a stupire. Tre settimane dopo la prima vittoria in Coppa a Sochi (Rus), ieri la 17enne bergamasca si è piazzata al secondo posto nel cross di Arosa, in Svizzera, e ormai è terza nella Coppa del Mondo di specialità. «Ha messo paura a una dominatrice come Dominique Maltais — racconta il d.t. azzurro Cesare Pisoni —. È un talento da preservare». Bravi ma sfortunati gli uomini: entrano in 5 tra i 12 semifinalisti e in tre nella finale a sei, ma Visintin cade dopo essersi toccato con un avversario, Leoni da secondo paga un errore in curva e Perathoner perde al fotofinish il terzo posto dallo spagnolo Eguibar.
Ghiaccio SHORT TRACK
Atletica
Tiro a segno CONTRO I MASCHI
TRICOLORI (r.g.) A Monza, nella doppia sfida tricolore, il 35enne supermedio Roberto Cocco (12-9-1), e il superleggero Renato De Donato (12-1), 26 anni, hanno mantenuto le cinture, battendo rispettivamente Luciano Lombardi (18-12-4), 37 anni, con largo vantaggio (97-92, 96-93, 98-91), e Antonio Santoro (7-2-1) per ferita al 6o round. Bella affermazione del superwelter Matano (7) sul più quotato Annunziata (16-7-5) sui 6 round. Risultati. Superwelter: Sabau (Rom, 6) b. Ortiz (Col, 1-52-4) p. 6; leggeri (f): Torti (7-2-1) b. Lihet (Rom, 16-7-5) p. 6. WSB A CAMPIONE Saranno I Poland Hussars gli avversari dei Dolce & Gabbana Italia Thunder nei quarti delle Wsb con andata a Varsavia il 23 marzo e ritorno a Campione d’Italia il 30: la località lacustre torna ad ospitare boxe di grande livello dopo cinque anni. Così i quarti (22/23 marzo; 29/30 marzo): Ucraina-Azerbaigian; British-Messico; Polonia-Thunder; Argentina-Kazakistan. PER FRAGOMENI (r.g.) Il campione Wbc massimi leggeri Krzysztof Wlodarczyk (47-2-1) non sembra interessato ad affrontare Giacobbe Fragomeni (30-3-2) che è lo sfidante ufficiale quale titolare della cintura Silver. Il suo team è in avanzata trattativa con l’ucraino Vitali Klitschko (45-2) titolare massimi Wbc. A giorni si apre la trattativa privata per la difesa ufficiale del polacco con Fragomeni.
Disabili ARGENTO SCI (c.ar.) Nelle finali di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico, che si stanno svolgendo a Sochi (Russia), per la prima volta sulle piste che ospiteranno l’anno prossimo Olimpiade e Paralimpiade, Alessandro Daldoss, con la guida Davide Riva (utilizza un dispositivo bluetooth per dare le indicazioni), ha conquistato l’argento in discesa, a 4 centesimi dallo spagnolo Jon Santacana, guidato da Miguel Garces.
Ghiaccio
Petra Zublasing, 23 anni
Dopo la delusione dell’Europeo di sabato scorso a Odense (Dan), dove ha chiuso al 9˚ posto, esclusa dalla finale per soli 4/10 di punto (su un totale di 414 punti), Petra Zublasing si è rifatta tra venerdì e sabato, vincendo tutto quello che poteva vincere in Ncaa, il campionato universitario degli Stati Uniti, dove le competizioni sono unisex e si tira con le vecchie regole. L’azzurra di West Virginia, già campionessa individuale anche nel 2012, ha quindi messo in fila tutti gli uomini. Al campus di Ohio State venerdì ha vinto la carabina tre posizioni (con 688.2) e ieri si è ripetuta nella carabina 10m con 701.1, ben 6.8 punti in più della seconda, un’altra donna, Sarah Scherer. Così Petra ha trascinato West Virginia al successo a squadre, cosa che non era riuscita quando c’era anche il suo fidanzato, Nicco Campriani (che pure vinse l’individuale). Era dal 2001 che un tiratore non faceva en plein; l’ultimo fu Matthew Emmons.
PISTA LUNGA Così ieri a Heerenveen (Ola) nelle finali di Coppa del Mondo. Uomini. 1000: 1. Groothuis (Ola) 1’08"91; 2. Tuitert (Ola) 1’09"22; 3. Nuis (Ola) 1’09"; 24. Coppa: 1. Nuis (Ola) 482; 31. Nenzi 47. 5000: 1. Kramer (Ola) 6’10"78; 2. Bergsma (Ola) 6’15"74; 3. De Jong (Ola) 6’18"26. Classifica: 1. Bergsma (Ola) 520; 34. Cignini 16. Donne. 1000: 1. Nesbitt (Can) 1’15"48; 2. Hong Zhang (Cina) 1’15"50; 3. Van Riessen (Ola) 1’15"95. Classifica: 1. Richardson (Usa) 525. 3000: 1. Wüst (Ola) 3’58"68; 2. Valkenburg (Ola) 4’04"75; 3. De Vries (Ola) 4’04"87. Coppa: 1. Sablikova (R.Ceca) 475; 45. Lollobrigida 3.
Golf WOODS IN CADILLAC Tiger Woods ha chiuso in testa anche il terzo giro del Cadillac Championship, secondo torneo del circuito WGC sul Blue Monster del Doral di Miami. Tiger ha girato in 67 colpi che lo porta a -18 (66 65 67) per il ricchissimo torneo (8 milioni e 750 mila dollari di montepremi' con un field di 65 giocatori, i migliori del mondo). I colpi di vantaggio sono 4 sul nordirlandese Graeme McDowell (66 67 69) . In par il giro di Francesco Molinari che è in par anche per il torneo al 41˚ posto (78 66 72), poco brillante invece lamprova di Matteo Manassero: Il 75 di giornata lo fa scivolare al 49˚ posto a quota -1 (71 71 75).
Hockey ghiaccio SEMIFINALI (m.l.) All’Odegar (davanti a oltre 2.000 spettatori) l'Asiago si porta sul 2-0 nella serie contro il Val Pusteria con le reti di Ulmer (quarto gol in due gare), Benetti, Bentivoglio (2), Chris DiDomenico e Borrelli. Il Valpellice espugna l'Olimpico e scava il break sul Cortina. Così ieri gara-2 (al meglio di 7) delle semifinali playoff. Risultati: Asiago-Val Pusteria 6-3 (3-0, 1-2, 2-1) serie 2-0; Cortina-Valpellice 2-3 (1-2, 1-1, 0-0) serie 0-2.
Ippica TREVISO: 9-6-18-16-7 8a corsa - m
1609: 1 Oderzo (A. Farolfi) 1.14.5; 2 Norton Gb; 3 Ontheroad Again; 4 Nicklaus Bi; 5 Odysseus Ovi; Tot.: 17,09; 5,83, 4,88, 3,13 (361,77). Quinté: n.v. Quarté: e 3.572,30. Tris: e 1.904,70. OGGI SI CORRE A Galoppo: Roma (14.40) e Pisa (15). Trotto: Firenze (14.10), Bologna (14.30) e Montegiorgio (15.10).
Pallamano SERIE A (an.gal.) Girone A, 7a di ritorno: Rovereto-Bressanone 25-24; Mezzocorona-Trieste 31-29; Bolzano-Pressano 27-26; Merano-Mestrino 31-22. Classifica: Bolzano 47, Pressano 40, Trieste 30, Ferrara 25, Mezzocorona 23, Bressanone 22, Merano 16, Cassano M. 15, Rovereto 10, Mestrino 0. Gir. B, 7a: Farmigea-Bologna 33-35; Ambra-Carpi 31-32 (d.r.); Cingoli-Casalgrande 27-33; Romagna-Ancona 27-28. Class.: Ambra 42, Ancona, Carpi 36, Sassari 33, Romagna 27, Casalgrande 26, Farmigea 15, Bologna 13, Castenaso 6, Cingoli 3. Gir. C, 8a: Conversano-Noci 43-24; Palermo-Teramo 26-27; Gaeta-Fasano 27-38; Putignano-Chieti 31-43. Class.: Fasano 54, Conversano 45, Teramo 34, Fondi 32, C.S.Angelo 27, Chieti 24, Noci 19*, Gaeta 17, Palermo 15, Lazio 9, Putignano 3. (*penalizz. -3).
Pallavolo A-2 MASCHILE (f.c.) Ieri anticipo della 11˚ di ritorno: Atripalda-Corigliano 2-3 (22-25, 13-25, 25-16, 25-23, 9-15). Oggi alle 18: Brolo-Sora; Ortona-Monza; Padova-Loreto; Città di Castello-Molfetta; Potenza Picena-Reggio Emilia. Riposa: Matera. Classifica: Città di Castello 59; Molfetta 46; Sora 42; Atripalda 38; Corigliano 36; Monza 35; Padova 34; Ortona 32; Reggio E. 26; Matera 21; Potenza Picena, Brolo 19; Loreto 10. A-2 DONNE (m.l.) Oggi la 21a, ore 17.30: San Vito-Novara. Ore 18: Casalmaggiore-Pavia; Soverato-Crovegli; Sala Consilina-Montichiari; Terre Verdiane-Mazzano;Frosinone-Ornavasso; San Casciano-Marsala. Classifica: Novara 50; Ornavasso 48; Casalmaggiore 47; Frosinone 41; Pavia 34; Mazzano 28; Crovegli, Soverato 27; Sala Consilina, San Casciano 25; Montichiari 24; Fontanellato 23; Marsala 13; San Vito 8.
Rugby ECCELLENZA Nel 15o turno Rovigo cade a Prato ed è superato da Petrarca e Mogliano nella corsa playoff. Risultati: Mogliano-Fiamme Oro 35–23; Crociati-Calvisano 15–36; Viadana-Reggio Emilia 38–0; Lazio-San Donà 23–22; Padova-L’Aquila 30–3; Prato-Rovigo 19–6. Classifica: Viadana 64; Calvisano 63; Prato 61; Padova 48; Mogliano 46; Rovigo 43; San Donà 27; Lazio 26; Fiamme Oro 25; Reggio E. 20; L’Aquila 9; Crociati 4.
Sport invernali Biathlon: Windisch 5o A Sochi, sulla pista dei Giochi 2014, Dominik Windisch, 23 anni di Anterselva, ottiene il miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo nella sprint dominata dal francese Fourcade, all’8o successo stagionale che gli vale la coppetta di specialità. Tra le donne, vince la polacca Gwizdon in una gara segnata dalla nebbia e dall’umidità. Oggi staffette. Uomini, sprint 10 km: 1. M. Fourcade (Fra) 25’17"3 (0); 2. Ustyugov (Rus) a 42"3 (1); 3. L’Abee-Lund (Nor) a 51"0 (0); 5. D. WINDISCH a 59"9 (0); 33. DE LORENZI a 1’56"8 (1). Coppa (23 su 26): Fourcade 1132; Svendsen (Nor) 751; 22. HOFER 373. Donne, 7.5 km sprint: 1. Gwizdon (Pol) 25’28"7 (0); 2. Kuzmina (Slk) a 10"2 (1); 3. Berger (Nor) a 13"7 (1); 22. OBERHOFER a 1’45"1 (2); 31. GONTIER a 2’08"1 (2); 35. RUNGGALDIER a 2’23"9 (1); 38. PONZA a 2’28"6 (2). Coppa (23 su 26): Berger 1165; Domracheva (Bie) 848; 19. OBERHOFER 399. SALTI E COMBINATA A Lahti (Fin), per la Coppa del Mondo di combinata nordica, la Germania vince nella Team Sprint in 24’53" davanti alla Francia a 21"8. L’Italia di Michielli e Bauer è 15a a 3’09"6. Nella gara a squadre di salto (HS130/K116) vince la Germania con 1079.5 punti davanti alla Norvegia, 9a l’Italia (Dellasega, Bresadola, Colloredo, Morassi). COPPA FONDO (g.v.) Emil Joensson (Sve) e Kikkan Randall (Usa) si rifanno dalle delusioni iridate e tornano al successo nella sprint tl di Lathi (Fin) e, con due gare a disposizione (Drammen e Stoccolma), ipotecano la Coppa di specialità. Nessun azzurro ha superato le qualifiche. Oggi 10 e 15 km tc con gli azzurri Dietmar Noeckler e Virginia De Martin. Tv: Eurosport alle 9, 10 km tc donne; ore 11,15, 15 km tc uomini. Sprint/tl uomini: 1. Joensson (Sve); 2. Hattestad (Nor); 3. Krogh (Nor); 31. Pellegrino; 56. Hofer; 63. Neockler; 68. Pasini. Coppa sprint: 1. Joensson (Sve), 466 punti; 2. Newell (Usa), 236; 3. Peterson (Sve), 214; 13. Pellegrino, 149. Donne: 1. Randall (Usa); 2. Bjoergen (Nor); 3. Prochazkova (Svk); 53. De Martin. Coppa sprint: 1. Randall (Usa), 488 punti; 2. Kowalczyk (Pol), 280; 3. Brun-Lie (Nor), 251 SKICROSS Oggi lo skicross chiude i Mondiali di Voss-Myrkdalen (Nor). Nelle qualifiche Stefan Thanei, Marco Tomasi, Diego Castellaz e Stephan Miribung. Diretta dalle 14.30 su Sky Sport 2.
Tennis QUINZI BATTUTO Si ferma in finale Gianluigi Quinzi nel future di Bogotà (Colombia, 15.000 $. terra): il 17enne di Porto San Giorgio è stato sconfitto, secondo pronostico, per 7-6 (3) 7-6 (2) dal colombiano Carlos Salamanca, numero 262 del mondo ed ex Top 150.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_l’allarme nel piatto
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Ma dobbiamo aver paura di questi cibi avvelenati? Ragù di cavallo e insalata con il topicida: le truffe si moltiplicano. La colpa è dei viaggi compiuti dagli alimenti per arrivare in tavola
L’ESCALATION I SEQUESTRI NELLE ULTIME DUE SETTIMANE
Ieri i carabinieri del Nas di Milano hanno scoperto in un magazzino all’ingrosso cinque tonnellate e mezza di carne conservata alla rinfusa dentro due celle frigorifere, congelata malamente e trattata con apparecchiature fuori norma. Le pellicole che la avvolgevano non erano quelle che ci vogliono per questo tipo di alimenti ed erano lacerate in parecchi punti. Nella carne, proveniente da tutta Europa e destinata a macellerie ed esercizi commerciali lombardi, c’erano molti frammenti di ghiaccio. Pessima la procedura per lo smaltimento dello scaduto: i militari hanno trovato pezze risalenti al 2005, stoccate in promiscuità con altra carne non ancora controllata e potenzialmente pericolosa. Al titolare dei due congelatori sono state comminate, per il momento, solo delle multe.
1Metto insieme a questa notizia l’insalata di Salerno con tracce di topicida, le capesante al cadmio di Chioggia, le polpette di cavallo e le torte al cioccolato infestate da batteri fecali dell’Ikea, i dolci e i formaggi di Nestlè e Kraft bloccati in Cina e, infine, i famosi tortellini con la carne di cavallo della Findus. Metto insieme queste notizie e le domando: è allarme rosso?
DARCO
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I NUMERI
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I milioni di chili di merce Nel 2012 sequestrati dai Nas 20 milioni di chili di prodotti contraffatti. Per un valore di circa 468 milioni di euro
Forse no. Intanto precisiamo: il titolare dell’azienda di Agri (Salerno) da cui proviene l’insalata col topicida trovata in Germania sostiene che il veleno stava nei frigoriferi tedeschi. Quando il prodotto è partito dall’Italia, il 26 febbraio, era a suo dire tutto a posto. Chiede l’interven-
to, a difesa, del ministero. Le capesante di Chioggia sono il risultato di una furbata di dieci pescatori che sono andati a prender pesce in zone proibite. Le storie di Ikea, Nestlè, Kraft e Findus credo si possano far risalire allo stesso problema, quello dei prodotti alimentari che fanno il giro del mondo. Ne avrà sentito parlare, no? Lei mangia un’insalata di pomodori, crede che venga magari dalla Puglia e invece arriva dall’Estremo Oriente.
2 Sì, ne ho sentito parlare, ma come è possibile, per esempio, che per farcire un tortellino che dovrebbe esser pieno solo di manzo, si ricorra anche al cavallo? E i controlli?
Guardi, proprio la storia del cavallo finito nei tortellini ci fa capir bene la cosa. In quel caso il percorso comincia con la Comigel di Metz (nord-est della Francia) che chiede, per conto della Findus, una partita di lasagne surgelate alla Tavola di Capel-
len (Lussemburgo). La Tavola ordina allora la carne alla Spanghero di Castelnaudary (Linguadoca, siamo nel sud della Francia). La Spanghero gira il problema a una ditta di Cipro. Questa si rivolge a un trader olandese che finalmente compra la carne in Romania. Ora finalmente il macinato romeno arriva alla Spanghero che lo gira all’impianto del Granducato. Qui il prodotto viene cotto, surgelato e distribuito nei supermercati europei. Prezzo: 7-8 euro al chilo. La carne di cavallo, non dichiarata, è servita ad abbassare il costo di produzione. Il ricorso al Lussemburgo si giustifica con le tasse. Tutto l’ambaradan è funzionale anche ai costi generali, per esempio quelli della manodopera. È vero che ci sono controlli, specie sul lato italiano, ma la trafila è talmente lunga che i punti di debolezza sono inevitabili.
3 Il versante italiano è il più atten-
Sì, direi di sì. Nel percorso che le ho appena descritto la responsabilità sembra essere della francese Spanghero, registrata nell’albo del ministero della Salute francese. Sono loro ad aver certificato una cosa per l’altra. Si tratta tuttavia di una ventina di tonnellate di carne di cavallo, poca cosa in fondo rispetto alle 110 mila consumate ogni anno in Europa. I francesi ci badano poco, non le dico che cosa si trova nei supermercati inglesi, dove si sono accorti solo adesso di quello che gli rifilano. Lo sa che in America la Budweiser è stata messa sotto accusa perché s’è scoperto che diluisce la birra con acqua in modo da risparmiare il 3-8% di alcol? In Svezia, che noi penseremmo all’avanguardia di tutto (ma Ikea e Findus sono svedesi) gli si volatilizzano i cavalli senza che riescano a capire dove vadano a finire. L’Equine Industry Association (Hns) ha comunicato che, da ricerche condotte dal 2000, risultano scomparsi 100 mila cavalli, circa 8.000 l’anno. Il calcolo è stato fatto così: nel Paese ci sono 360 mila capi, dovrebbero morirne 22 mila l’anno e invece i decessi registrati sono 14.000. Dove finiscono gli altri?
A
TORNANO I LADRI DI POLLI
S Coldiretti: la crisi fa aumentare i piccoli furti Dai salami alle arance, dalla legna da ardere fino ai polli e ai fiori del cimitero: la crisi scatena un boom dei piccoli furti. Lo evidenzia un’indagine Coldiretti, che parte da un dato: è di 689 milioni di euro il valore dei prodotti, alimentari e non, rubati nei supermercati durante le ultime festività. Ma tanti casi di cronaca confermano la tendenza: furti di tacchini e di galli a Ferrara e Treviso, di carciofi nel Palermitano (dove sono state arrestate due persone), di agrumi nel Siracusano, persino di ulivi secolari nel Leccese
4 Nei tortellini? O negli hamburger. Portare la carcassa di un cavallo al bruciatore costa 500 euro. Mandandola all’estero, specialmente all’Est, ci si guadagna ancora qualcosa.
CROLLA UN ALTRO MITO
Addio posto fisso in banca Entro il 2017 20 mila tagli Una volta era il sogno di ogni genitore, quanto di meglio ci si potesse augurare per la vita di un figlio: un posto fisso in banca. Un mito per più di mezzo secolo, espressione di sicurezza e denaro, che però si sta sgretolando. In un Paese come l’Italia sempre più privo di stabilità, viene a cadere anche questa certezza. Basta guardare i dati sull’occupa zione del settore per rendersi conto che di «fisso» ormai non c’è nulla. Tra il 2008 e il 2011 i dipendenti delle banche sono circa 23 mila in meno, altri 20 mila usciranno entro il 2017. E dal 2000 a oggi sono finiti nel Fondo di solidarietà 40 mila lavoratori, perché la crisi ha colpito duro anche lì. La contrazione dell’occupazione riguarda soprattutto i grandi gruppi e finora ha colpito prevalentemente i dipendenti più anziani, che hanno usufruito di scivoli per la pensione, ma ci sono anche molti dirigenti che si sono trovati costretti ad accettare un demansionamento. Le cifre sugli accordi per i prossimi anni sono spaventose. Qualche esempio: il piano industriale di Unicredit 2012 2015 prevede un totale di 3500 esuberi; quello 2011 2015 di Intesa San Paolo ne conta 4000; quello del Monte Paschi, che ha dichiarato 4600 esuberi, indica 1660 uscite oltre a 1100 lavoratori in attività da esternalizzare e 720 nella cessione Biverbanca; la Bnl nel suo piano 2012 2014 indica una riduzione di 1110 posti, più altre 450 uscite volontarie; il Banco Popolare chiuderà entro il 2015 140 filiali. C’era una volta il posto fisso in banca...
5 Quindi c’entra la crisi? La mistica del chilometro zero, cioè mangiare il prodotto cresciuto, coltivato o allevato dietro casa, non è priva di fondamento. Ma la consolerò, riguardo al giro planetario di quello che ci arriva a tavola, dicendole che il più importante produttore ed esportatore di caviale al mondo non sta in Russia ma a Viadana di Calvisano, pianura di Brescia. E si tratta di caviale squisitissimo…
to? Sta dicendo questo?
Lo sportello di una banca ANSA
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notizie Tascabili
I militari inquisiti
Senza autorizzazioni
L’India nomina i giudici speciali per il caso Marò
Ospizio «lager» scovato e chiuso a Castel Volturno
Il capo della comunicazione Mps
L’India ha avviato la procedura per affidare a un tribunale speciale il compito di stabilire chi, fra la stessa India e l’Italia, abbia competenza giurisdizionale sull’incidente in mare in cui sono stati coinvolti i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I ministeri dell’Interno e della Giustizia dovranno comunicare alla Corte suprema i giudici scelti. Nell’udienza del 22 febbraio scorso, in cui è stata concessa ai nostri militari la licenza di quattro settimane per votare, la Corte aveva rimproverato i rappresentanti del governo di «non avere fatto nulla per porre in essere le direttive già impartite» su questo caso.
I carabinieri hanno scoperto a Castel Volturno (Caserta), una casa per anziani abusiva, priva di impianto di riscaldamento, che ospitava 18 vecchietti in pessime condizioni igieniche e sanitarie. Alcuni degli ospiti, che versavano 700 euro al mese, erano affetti da gravi patologie psichiche. La struttura, che è stata immediatamente chiusa, era gestita da due coniugi, la cui posizione è in corso di definizione e priva di qualsiasi tipo di autorizzazione. Al momento dell’ingresso nell’ospizio, i carabinieri hanno trovato posti letto ovunque, anche nel corridoio e in cucina.
Siena, l’addio a Rossi Aperto un secondo fascicolo sul suicidio Si sono svolti ieri nell’oratorio di San Rocco, a Siena, i funerali di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps che si è ucciso mercoledì gettandosi da Rocca Salimbeni. La chiesa era tutta piena, c’erano anche il presidente del Monte Paschi Alessandro Profumo e l’a.d. Fabrizio Viola, e oltre 300 persone hanno dovuto seguire la funzione da fuori. Poche le parole di Don Sergio Volpi, il correttore della contrada della Lupa a cui Rossi era molto legato: «Proprio per rispettare la volontà della famiglia, ogni parola, anche di amicizia sarebbe dolorosa e quindi ora diremo solo una preghiera. Il suo era un carattere preciso, scrupoloso e di
Il funerale di David Rossi nella chiesa di San Rocco (Si) valore. In quella scrupolosità e precisione forse si nasconde il motivo del suo gesto». Proprio ieri i magistrati che indagano sulla sua morte hanno aperto un secondo fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio senza indagati. Si tratterebbe però di un atto dovuto per poter compiere tutti gli accertamenti e verificare se il gesto sia legato in qualche modo all’inchiesta principale sulla banca.
L’aereo all’aeroporto di Lajes ANSA
Azzorre: fumo a bordo
Volo Lufthansa: atterraggio di emergenza Atterraggio di emergenza e terrore a bordo ieri per il volo della Lufthansa da Città del Messico a Francoforte. Il pilota è stato costretto a fermarsi nelle isole Azzorre, in pieno Oceano Atlantico, per del fumo in cabina. Fortunatamente per i passeggeri, tra cui molti italiani, non ci sono state conseguenze.
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ALTRI MONDI LA RIVENDICAZIONE TREVISAN, INGEGNERE 69ENNE, SAREBBE STATO AMMAZZATO DAI TERRORISTI CON 6 COLLEGHI
«Ucciso in Nigeria l’italiano rapito» Dalla Farnesina nessuna conferma FILIPPO CONTICELLO
Un uomo con un mitra e, ai suoi piedi, cadaveri stesi. Se ne contano 7 e tra loro ci sarebbe pure un italiano: nella Nigeria dei massacri islamici, i terroristi di Ansaru ieri hanno annunciato la morte di Silvano Trevisan e dei suoi colleghi (tre libanesi, un britannico, un greco e un filippino, tutti dipendenti di un’impresa di costruzioni) rapiti a febbraio. La notizia è stata diffusa in Rete con un video in arabo e in inglese, rilanciato da Site, sito americano assai autorevole in materia di Jihad: l’immagine sfuocata
dà l’idea di un’esecuzione e non sembra dare spazio a dubbi. Ma né dalla Farnesina né dal Foreign Office inglese e neppure dalle autorità nigeriane sono arrivare conferme di alcun tipo. Mistero blitz Orfano di madre,
padre costretto a lasciare San Stino di Livenza (Venezia) per lavoro, infanzia difficile assieme a 3 fratelli e, nonostante tutto, una laurea in Ingegneria. Poi il matrimonio, presto naufragato, e un lungo giro del mondo per lavoro: Trevisan, 69 anni, era stato rapito il 17 febbraio nella sperduta Jama, nello stato di Bauchi. Negli ultimi tempi di lui si è saputo poco
L’immagine diffusa dai terroristi nigeriani in cui si vedrebbero i cadaveri degli ostaggi. Nel riquadro, Silvano Trevisan, 69 anni, rapito a febbraio AP
o niente e adesso cresce la paura mentre ci si avventura nella decifrazione del comunicato di Ansaru (Avanguardia per la protezione dei musulmani nell’Africa Nera), scissionisti della famigerata setta Boko Haram: i terroristi raccontano di avere ucciso i 7 ostaggi per i «tentativi da parte dei britannici e dei nigeriani di liberarli». Parole macabre e il pensiero di tanti a un anno fa: l’8 marzo 2012, un altro ostaggio italiano, Franco Lamolinara, morì nel corso di un blitz fallito organizzato dalle forze speciali nigeriane e britanniche per liberare lui e il suo compagno di prigionia. Su un argomento così delicato il Daily Mail ha provato a fare ordine: non ci sarebbe stato nessun tentativo di blitz, ma solo un passaggio di aerei da guerra britannici. Normale routine, ma tanto sarebbe bastato per allarmare i rapitori. E convincerli a uccidere.
«NO ALL’IMPEDIMENTO»
Visita fiscale a Berlusconi E l’udienza non si ferma
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Silvio Berlusconi, 76 anni LAPRESSE
lafrase DEL GIORNO
Esplode furgone al mercato d Nel rogo muoiono tre donne Fuga di gas fa saltare in aria una rosticceria ambulante nel Reggiano Le vittime sono parenti del negoziante, che è gravissimo. Undici i feriti FRANCESCO RIZZO
«Sembrava il terremoto». L’immagine è già inquietante da sé, ma quando viene spesa da uno di Guastalla, nel Reggiano, dove il sisma del 2012 ha fatto ballare le case, colpisce pure di più. Intorno alle 12.15 di ieri la piazza principale del paese nel cuore dell’Emilia viene scossa da due esplosioni: salta in aria un furgone-rosticceria, muoiono tre donne che vi lavoravano, moglie, figlia e cognata del proprietario, che viene invece catapultato fuori dal mezzo e ora è gravissimo. Il boato viene udito anche a chilometri di distanza e sconvolge il centro del paese, scatenando un’onda di calore e uno spostamento d’aria che solleva diverse persone (sono una dozzina i clienti davanti al furgone al momento del dramma) e fiamme alte quanto le case. «Come fosse esplosa un’autobomba», commenta qualcuno. A causare tutto sono tre bombole del gas, collocate nel furgone per cuocere il pollame e squarciate forse da una fiamma imprevista.
il comignolo È tutto pronto per le «fumate» del Conclave Sembra un camino come tanti, invece questo tubo in ghisa montato ieri dai vigili del fuoco si trova sopra la Cappella Sistina e da qui usciranno le famose fumate che, da dopodomani in poi, alle ore 12 e alle 19, ci diranno se è stato eletto il nuovo Papa (foto Afp e Reuters). I cardinali del Conclave occuperanno le loro residenze a Santa Marta da martedì mattina e alle 10 saranno a San Pietro per la Messa "pro eligendo". Dal pomeriggio via al Conclave.
Ciò che rimane del banco ambulante poco dopo l’esplosione ANSA
Bloccate La famiglia Mango, di-
Scene di panico nella piazza di Guastalla: «Un boato simile al terremoto»
strutta dall’esplosione del suo negozio ambulante, risiedeva a Sant’Ilario D’Enza (Reggio Emilia): a Guastalla veniva spesso per il mercato. Le vittime sono Teresa Montagna, 49 anni, moglie del titolare, Francesco Mango, 55; sua sorella Bianca Maria, 44 e la figlia di Teresa, Ros-
sana, 27, praticante avvocato che lavorava con i genitori nel weekend. Aveva potuto studiare proprio grazie all’attività dei suoi. Subito dopo l’esplosione della prima bombola, un commerciante porta un estintore: ma le donne sono bloccate dietro il bancone e il calore è troppo violento per avvicinarsi. Trenta secondi dopo, la seconda fiammata. Intanto, gli ambulanti della pescheria poco distante non riescono a uscire dalla porta del loro mezzo, bloccata dal fuoco: si salvano scavalcando il banco. I feriti sono undici, almeno due gravissimi: tra loro il titolare della rosticceria, ricoverato a Parma, che ha ustioni di 2˚ e 3˚ grado sul 20% della parte superiore del corpo. Il sindaco di Guastalla, Giorgio Benaglia, medico, è stato fra i primi a intervenire: «La causa più probabile è una fuga di gas. I soccorsi sono stati rapidissimi, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta a salvare le tre donne». Ed è lutto pure ad Aliano (Matera), paese d’origine della famiglia Mango. Pochi, laggiù, ricordano i Mango: erano emigrati al Nord molti anni fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ACCUSATI DI BLASFEMIA
Pakistan, cristiani sotto attacco: bruciate 100 case Di nuovo violenza contro le minoranze cristiane in Pakistan. Ieri in un quartiere di Lahore, nella provincia centrale del Punjab, una folla inferocita e armata di cherosene ha appiccato il fuoco a decine di case per vendicarsi di una presunta profanazione del Corano da parte di un giovane, subito arrestato, il cui padre è stato però selvaggiamente picchiato. Tra i 180 milioni di pachistani, i cristiani sono appena l’1,5 per cento e già venerdì un corteo di tremila musulmani aveva dato l’assalto al rione cristiano denominato Joseph Colony.
IL TESORO METTERÀ AL SICURO IL PAESE «Mi aspetto che nei prossimi giorni ci sia chiarezza sulle scelte di governo. Comunque il Tesoro farà di tutto per mettere in sicurezza finanziaria il nostro Paese. E a proposito del declassamento di Fitch, ovviamente non fa piacere ma l’Italia saprà dare nei tempi giusti i chiarimenti politici necessari» VITTORIO GRILLI MINISTRO DELL’ECONOMIA
Visita fiscale e niente legittimo impedimento. Ieri l’ennesima giornata campale sul fronte giustizia per Silvio Berlusconi è stata scandita dalla visita di due dottori: all’ospedale San Raffaele di Milano, dove è ricoverato per una uveite, l’ex premier ha ricevuto l’accertamento disposto dai giudici che lo stanno processando in appello per il caso Mediaset. Pasquale Troiano, oculista, e Carlo Goj, esperto di medicina legale, hanno spiegato che i guai visivi del paziente, dolori all’occhio sinistro e fotofobia, tutt’al più possono incidere sull’efficacia psicofisica dell’imputato. Da parte sua, l’avvocato del Cav, Niccolò Ghedini, ha presentato un certificato medico in cui si affermava la persistenza dei sintomi e l’impossibilità di essere in aula. E Francesco Bandello, primario di oculistica del San Raffaele, ha pure dichiarato: «Ritengo opportuno che rimanga in ospedale almeno fino a domani». Ma, sulla base della visita fiscale, gli stessi giudici hanno stabilito che «non sussiste un impedimento alla partecipazione» dell’ex premier all’udienza, che quindi è andata avanti. E, inevitabili, sono arrivate le reazioni dal Pdl che accusa la procura di «caccia all’uomo»: se per Bondi è una «persecuzione giudiziaria», Cicchitto ha parlato di «medici legali nazisti e tribunale stalinista». Tra l’altro domani a Milano è prevista una nuova udienza per il processo Ruby e Berlusconi ha chiesto il rinvio invocando di nuovo il legittimo impedimento. Altri guai da Napoli: i pm corrono verso la richiesta di giudizio immediato per il caso della compravendita dei senatori.
VERSO UN GOVERNO
Renzi a Bersani: «I soldi ai partiti? Da abolire subito» Sulla situazione politica ieri è intervenuto Matteo Renzi: «Se non ci sarà un governo Bersani, credo sia naturale che si torni a votare e noi faremo le primarie. Tutto il Pd ha detto: avanti Bersani con gli 8 punti. Io non sono molto ottimista ma spero ce la faccia e che aggiunga l’abolizione del finanziamento pubblico». E sul M5S: «Sarebbe un errore tentare di acquisire il consenso con uno scambio di poltrone, non facciamo "scilipotismo"». Proprio i grillini hanno annunciato ieri che il 15 marzo, per la prima seduta del Parlamento, marceranno dal Colosseo con la gente.
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ALTRI MONDI
IL TALENT SU CANALE 5
«Amici», tra i giudici c’è pure Argentero Ci sarà una new entry nella squadra di Amici di Maria De Filippi. Durante la trasmissione di ieri è stato infatti annunciato
l’ingresso di Luca Argentero (nella foto Ansa). L’attore torinese sarà tra i giudici, con Gabri Ponte, della nuova edizione serale del programma prevista su Canale 5 tra fine marzo e inizio aprile. I cantanti Emma e Miguel Bosè saranno, invece, i direttori artistici della trasmissione.
L’attore fa una lezione all’università: parla della carriera e del film «Benvenuto Presidente». Lo show domenica 17 su Sky DANIELE VAIRA MILANO
Il premio Oscar Gabriele Salvatores parla di lui come un «bambino creativo che riesce a essere razionale». Il regista Fausto Brizzi dice che è uno "sfascione", «un talento, che però spacca tutto». Per altri è un «one man show», mentre per una sigla beffarda di Zelig è un «simpatico umorista». A far capire chi è realmente, Claudio Bisio ci mette tre secondi. Il tempo di sbucare dal corridoio dell’aula magna dello Iulm e di mandare in panico i tecnici che stanno per filmare l’incontro con gli studenti, trasmesso domenica 17 su Sky Cinema 1 HD (alle 23). «Sì, sì, ho distrutscritta ieri, ma ci lavoriamo da tre anni». E non manca un frecciatina sull’attualità: «Fare il politico deve diventare una rottura, non essere un privilegio. Le buche in strada non hanno padrone e bisogna occuparsi anche di quelle...».
CLAUDIO BISIO SUGLI INIZI
Difficile dire se in qualche modo c’entri il malore che lo ha costretto al ricovero giovedì a Londra o una vendita di biglietti
CROZZA DA RECORD
«Farvi ridere è faticoso Meglio salire al Colle...»
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Bieber, cancellata una tappa a Lisbona
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Il prof Bisio
Ho esordito a teatro a 17 anni, grazie a Fo: ma lo spettacolo era per maggiorenni
IL CANTANTE È STATO MALE
un po’ sottotono. Fatto sta che Justin Bieber ha deciso di modificare il calendario del suo tour mondiale «Every thing is new». A rimetterci sono le sue fan portoghesi: per «circostanze impreviste» si esibirà infatti a Lisbona domani ma non nella serata in programma martedì.
Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI
L’Italia innamorata dei falsi complotti S Mercoledì i siti di molti giornali hanno In tv fa 3,4 milioni di spettatori Record assoluto di share, venerdì su La7, per Maurizio Crozza che, con «Crozza nel Paese delle Meraviglie», ha raggiunto il 12,17%, pari a oltre 3,4 milioni di telespettatori (3.406.717) e oltre 6,7 milioni di contatti (6.768.697). Il programma ha raggiunto un picco di 4,2 milioni alle 21.39. La diretta web e YouTube dello show ha confermato il boom di streaming della scorsa puntata, con oltre 15 mila contatti
annunciato che gli onorevoli Razzi e Scilipoti sarebbero stati indagati dalla Procura di Roma nell’inchiesta su una "compravendita" di deputati. Ma, dopo poche ore, la Procura di Roma ha smentito. Giovedì è stata pubblicata su internet un’intervista del settimanale Time a Beppe Grillo, che è stata ripresa da molti giornali italiani. L'autore dell’intervista, il giornalista Stephan Faris, ha accusato il sito del Corriere della Sera e alcuni altri di aver presentato nei titoli una frase di Grillo fuori contesto, in modo da farla suonare più minacciosa del reale. Lo stesso giorno il Washington Post ha definito il giornalismo italiano «ossessionato dai complotti», in particolare sostenendo che «nelle inchieste italiane sul Vaticano le fonti vanno da deboli, a inesistenti, a fantasiose». Un’inchiesta dell'Espresso su alcuni investimenti in Costarica del cognato e dell’autista di Beppe Grillo ha spiegato che «quattro di queste società risultano immatricolate con la formula della "sociedad anonima", uno schermo giuridico che consente di proteggere l'identità degli azionisti». Ma in realtà «sociedad anonima» è l'espressione con cui alcuni Paesi di lingua spagnola definiscono la nostra «società per azioni». Alcuni giornali hanno ripreso le dichiarazioni in questo senso di alcuni simpatizzanti del Movimento 5 Stelle e hanno scritto che l'economista francese Jean-Paul Fitoussi avrebbe collaborato al programma del movimento. Ma Fitoussi ha smentito: «Apprendo con sorpresa dai giornali che starei lavorando sul programma di Beppe Grillo. Non conosco Beppe Grillo».
laFotonotizia
I ricordi Ma quello che viene
to il protocollo, ma poi prometto di fare l’entrata ufficiale». Scatta l’applauso. Parla a mitraglietta, sbeffeggia gli studenti, se ne va, torna e sale sul palco e finalmente si siede. «Come mi definisco? All’inizio mi dava fastidio essere definito comico. "Sono un attore del Piccolo Teatro che se vuole può far ridere", pensavo, ma poi ho capito». E spiega il pensiero: «Mi piace far ridere la gente perché è più difficile: l’ironia deve passare per il cervello, mentre il dramma è più superficiale». Bisio si agita, gesticola e si ritrova perfino una chitarra in mano per ri-
Il mattatore In alto Claudio Bisio, 56 anni, durante la lezione agli studenti dello Iulm di Milano, Sotto, con Kasia Smutniak in «Benvenuto Presidente», il nuovo film che uscirà il 21 marzo
proporre Rapput, la hit che negli Anni ’90 lo aveva visto scalare le classifiche. Pochi minuti dopo prende una racchetta da tennis per dimostrare che non è uno sportivo scarso. Peccato che la rompa contro il divanetto. Sfascione, appunto. Trasformista. Soprattutto al cinema, dove dopo aver sbancato i bot-
teghini con Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, torna nelle sale con il nuovo film, Benvenuto Presidente (in uscita il 21 marzo) nei panni di un montanaro amante della pesca che si ritrova Presidente della Repubblica per uno sbaglio dei partiti. Ad aiutarlo ci sarà Kasia Smutniak: «La storia sembra
fuori dal Bisio professore è anche il ricordo di un ragazzo che negli Anni ’70, durante l’occupazione dell’istituto che frequentava a Milano, ebbe una folgorazione. E le ragazze non c’entravano ancora: «Dario Fo venne a fare Mistero Buffo. Mi sono subito innamorato del teatro, è stato un colpo di fulmine». E poi un aneddoto mai raccontato: «Nel 1974 partecipai ad uno spettacolo in cui appariva un seno nudo. All’epoca tali scene dal vivo erano vietate ai minorenni. Peccato che io avessi 17 anni, in pratica ero vietato a me stesso». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Festival delle mongolfiere «invade» i cieli dell’Australia Via libera ai «palloni volanti». È la parola d’ordine a Canberra, capitale dell’Australia, che da ieri è teatro del Festival delle mongolfiere. La rassegna dura 17 giorni e prevede 50 eventi. Sarà pure possibile sorvolare il Parlamento.
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 5,5
Scorpione 8
Toro 7,5
Gemelli 5,5
Cancro 8-
Leone 5,5
DI ANTONIO CAPITANI
Gli zebedei sembrano volumizzarsi un cicinìn. Perché la fatica c’è e la giornata dovete giocarvela da soli. Fornicazione grigiolina.
Il vostro fermento creativo rende la domenica un capolavoro di divertimento, produttività e redditività. E siete pure figosuini. Fortuna attiva!
Tempismo, faccia di glutei e spirito di gruppo vi fanno insaccare in ogni porta lavorativa e amorosa. Compiere pure prodigi suini. Uau.
C’è una risma di pessimisti, invidiosi e tifosi fallocefali che vi stressa. Occorre tenerli alla larga. Il lavoro langue, il sudombelico tace.
Il conclave planetario vi rassicura e vi porta le risposte giuste. Domenica fortunata, dunque, anche in viaggio. Fornicazione goloserrima.
Avete trascorso domeniche migliori. L’umore non vi aiuta, famiglia, colleghi e amici anche meno. Relaxatevi. Pure suinamente, potendo.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 6-
Capricorno 7,5
Acquario 7
Pesci 7,5
La sfighetta sembra volervi fare una visita fiscale, vigore e sudombelico sono sotto processo: non sclerate, siate fiduciosi e organizzati.
Sport e lavoro vi vedono rapidi e abili nell’anticipare la concorrenza. C’è pure un barlume di fortuna, oggi. Con fermenti suini inattesi.
Il relax vi rigenera. Ma anche il lavoro, a casa, in trasferta, in ufficio vi appaga mucho. Il sudombelico va (troppo) subito al sodo.
La Luna transita chez vous e attira a voi la fortuna. Potete creare, varare, fare vita di società. Pure suina, volendo. Tutto migliora!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
Vergine 5,5
Bilancia 5,5
La Luna opposta vi provoca l’intolleranza alla gente. Ussignùr, state su: qualche impiccio c’è, ma è risolvibile. Sudombelico poco in vena.
Domenica minimal. Un po’ anche sfighimal. Non mangiate chi non la penserà come voi, limitate i «te l’avevo detto». Anche fornicando.
STEPHAN EL SHAARAWY
L’attaccante del Milan e della Nazionale è nato a Savona il 27 ottobre 1992. È cresciuto nelle giovanili del Genoa
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 17.00 LIVERPOOL TOTTENHAM
IN DIRETTA
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CALCIO 11.00 TORINO - JUVENTUS Campionato primavera SportItalia
12.30 ATALANTA - PESCARA Serie A. Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio e MP Calcio
17.30 MANCHESTER UNITED CHELSEA 20.00 SAN PAOLO PALMEIRAS
15.00 CHIEVO - NAPOLI
21.00 CANADA - STATI UNITI
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GENOVA
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Coperto
Molto forti
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ROMA
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Sorge
Tramonta
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Torino 3 13
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VOLLEY 17.30 ANDREOLI LATINA CASA MODENA Serie A maschile Rai Sport 1
Chi chiuderà la A al secondo posto? Plebiscito Milan
Che Fenninger! Nel circo bianco è lei la più bella
Saranno i rossoneri di Massimiliano Allegri a chiudere la stagione 2012 13 al secondo posto e conquistare l’accesso diretto ai gironi di Champions League. Ne è convinto il 73% degli utenti, che preferisce il Milan al Napoli nella volata per il piazzamento alle spalle dei campioni.
Austriaca, 23 anni, 165 centimetri di altezza per 64 kg. È Anna Fenninger, la nuova più bella del circo bianco, di cui sul nostro sito trovate le foto migliori. Oltre che molto bella, Anna è anche molto brava: ha già vinto 4 medaglie ai Mondiali, compreso il bronzo in gigante nel 2013.
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Domani
Dopodomani
Arriva un'altra perturbazione dall'Atlantico con piogge diffuse sulle aree tirreniche dalla Toscana alla Calabria, sulla Sardegna e piogge frequenti anche al Nord e sul resto del Centro. Meglio sulla Sicilia e sul settore ionico.
Maltempo al mattino sulla Sardegna poi verso le aree tirreniche dal pomeriggio. Molte nubi e piogge anche al Nord, deboli e con locali schiarite sul basso Adriatico, sull’area ionica e sulla Sicilia. Neve a 1000/1300 m.
Bologna Genova
8 16
Ancona
10 14
Firenze 10 15
Perugia 7
10 16
13
L’Aquila 8 13
Campobasso
Bari
7 14
Napoli
10 20
Potenza
12 18
7
Cagliari
13
Catanzaro
11 18
12 17
Palermo
Reggio Calabria 13 20
14 20
13
Sorge
Supertennis
LA GALLERY
11 12
Deboli
14
Supertennis
IL SONDAGGIO
10 13
Sole
PALERMO
Sky Sport 2
Maggiore nuvolosità con piogge al Nordest e al Centro e sulle aree tirreniche con rovesci anche forti tra Toscana, Umbria e Nord Lazio e qualche nevicata sui rilievi a 1300/1400 m. Tempo più asciutto e soleggiato altrove.
Trento Aosta
9
Calmi
19.00 ATP INDIAN WELLS
Oggi
CAGLIARI
Temporali
TENNIS
22.30 WTA INDIAN WELLS
Da Debrecen, Ungheria Rai Sport 2
VENTI
MARI
15 km tecnica class ca maschile Da Lahti, Finlandia Eurosport
12.30 COPPA DEL MONDO
Slalom femminile. 2ª manche Da Ofterschwang, Germania Eurosport 2 e Rai Sport 1
CIELO
Pioggia
COPPA DEL MONDO
19.00 WTA INDIAN WELLS
13.30 COPPA DEL MONDO
11.00 MONDIALI
11.15
Slalom femminile. 1ª manche Da Ofterschwang, Germania Eurosport e Rai Sport 1 Slalom maschile. 2ª manche Da Kranjska Gora, Slovenia Eurosport 2 e Rai Sport 1
PATTINAGGIO DI VELOCITÀ
Staffetta femminile Eurosport
ALGHERO
10.30 COPPA DEL MONDO
NHL. ESPN America
15.30 COPPA DEL MONDO
Ieri
COPPA DEL MONDO Slalom maschile. 1ª manche Da Kranjska Gora, Slovenia Eurosport e Rai Sport 1
22.00 WASHINGTON CAPITALS NEW YORK RANGERS
Staffetta maschile Da Sochi, Russia. Eurosport
A CURA DI
9.45
HOCKEY GHIACCIO
BIATHLON
GazzaMeteo
SCI ALPINO
World Golf Championship Da Miami, Stati Uniti. Sky Sport 3
20.00 FINALE COPPA LEGA DUE
Rai Sport 1
Legenda
HS 130 Da Lahti, Finlandia. Eurosport
COPPA DEL MONDO 10 km tecnica classica femminile Da Lahti, Finlandia Eurosport
13.45 COPPA DEL MONDO
19.00 CADILLAC CHAMPIONSHIP
13.00 COPPA DEL MONDO
14.45 CAMPIONATI ITALIANI
9.00
SALTO CON GLI SCI
GOLF
Rai Sport 2
ATLETICA LEGGERA
SCI DI FONDO
16.00 INGHILTERRA - ITALIA
7ª Tappa Nizza - Col d’Eze, Crono Eurosport 2 e Rai Sport 2
World Classic. ESPN America
Serie A maschile LA7d e Sportitalia 2
Ligue 1 SportItalia
RUGBY Sei Nazioni. Sky Sport 2
15.45 PARIGI - NIZZA
20.00 VANOLI CREMONA FOXTOWN CANTÙ
21.00 LIONE - MARSIGLIA
Serie A Sky Calcio 5 e MP Calcio Serie A Sky Calcio 4 e MP Calcio
World Classic. Eurosport 2
Serie A Sky Calcio 2 e MP Calcio
15.00 JUVENTUS - CATANIA
15.00 PARMA - TORINO
18.30 SPAGNA - VENEZUELA
DNA. SportItalia 2
20.45 LAZIO - FIORENTINA
15.00 PALERMO - SIENA
5ª Tappa Ortona - Chieti Rai 3 e Rai Sport 2
14.00 TORINO - TREVIGLIO
Campionato Paulista Rai Sport 1 Serie A Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio
Serie A. Sky Calcio 1 e MP Calcio
15.00 TIRRENO - ADRIATICO
World Classic. ESPN America
BASKET
20.45 INTER - BOLOGNA
Serie A Sky Sport 1, Sky Calcio 2 e MP Calcio
CICLISMO
11.00 OLANDA - GIAPPONE
FA CUP. MP Calcio 1
15.00 CAGLIARI - SAMPDORIA Serie A Sky Calcio 3 e MP Calcio
BASEBALL
Gazzetta.it
Catania 15 20
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Il sole domani MILANO
La luna ROMA
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Tramonta
Sorge
Tramonta
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La tiratura di sabato 9 marzo è stata di 369.099 copie
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
12 mar.
19 mar. 27 mar.
3 apr.
COLLATERALI *con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 1 e 12,19 con le Grandi Battaglie N. 4 e 11,19 - con Passione Rally N. 3 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con Carosello N. 10 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 11 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 11 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 14 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 16 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 19 e 11,19 - con I Love Travel N. 24 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 28 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 29 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 29 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 44 e 6,19 con Aerei da Combattimento N. 48 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 38 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 47 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 18,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 10 MARZO 2013