GDS 11-03-2013

Page 1

www.gazzetta.it lunedì 11 marzo 2013 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. N A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero n Anno 59

+ 9 PUNTI E 10 PARTITE IL VANTAGGIO SUL NAPOLI E’ DECISIVO

FUMATA BIANCONERA

La Juve piega il Catania (1­0) con Giaccherini e allunga sui rivali fermati dal Chievo (2­0): è quasi fatta per lo scudetto

CORSA CHAMPIONS I NERAZZURRI BATTUTI A SAN SIRO SCAVALCATI IN CLASSIFICA ANCHE DALLA FIORENTINA

INTER CRISI E FISCHI

Stevan Jovetic

Dopo il k.o. di Londra quello in casa contro il Bologna a segno con Gilardino Strama abbattuto: «Siamo in difficoltà, ma guai a fallire il terzo posto» La delusione di Antonio Cassano, 30 anni AP/LAPRESSE

BRAMARDO, GRAZIANO, OLIVERO, SCHIANCHI DA PAG. 2 A PAG. 9

28ª GIORNATA PARTITE Venerdì GENOA MILAN Sabato UDINESE ROMA Ieri ATALANTA PESCARA CAGLIARI SAMPDORIA CHIEVO NAPOLI INTER BOLOGNA JUVENTUS CATANIA LAZIO FIORENTINA PALERMO SIENA PARMA TORINO

IRRAGGIUNGIBILE di ALBERTO CERRUTI

9 771120 506000

30 3 1 1>

L’ARTICOLO A PAGINA 27

Jovetic e Ljajic Lezione viola alla Lazio (2­0) Serie A

ilCommento

Fuori la prima, perché la Juventus che a dieci giornate dalla fine vola a più nove sul Napoli, sconfitto dal Chievo, sembra irraggiungibile anche sotto il Vesuvio. La prudenza, come la scaramanzia, non è mai troppa ma...

MONTELLA ADESSO E’ QUARTO

QUI MILAN DOMANI AL CAMP NOU IL RITORNO DI CHAMPIONS DOPO IL 2­0 DELL’ANDATA

PAZZINI NIENTE BARÇA, ALLEGRI PENSA A ELSHA­BOA­NIANG BOCCI, DELLA VALLE, PASOTTO PAG. 20­21

3 Giampaolo Pazzini, 28 anni PEGASO

6 NAZIONI A TWICKENHAM 18­11

CICLO GRANDI NOMI ALLA TIRRENO­ADRIATICO

PARLA MONTEZEMOLO DOMENICA VIA ALLA F.1

Che Italrugby l’Inghilterra ci batte ma trema

Purito Rodriguez vola «Alonso sa che Froome nuovo leader vincerà in Ferrari»

BUONGIOVANNI, PASTONESI PAG. 36­37

GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 34­35

ALLIEVI ALLE PAGINE 32­33

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

La Juventus ha 9 punti in più sul Napoli. Con un vantaggio così lo scudetto può perderlo solo Bersani.

CLASSIFICA JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA INTER LAZIO ROMA CATANIA UDINESE BOLOGNA

62 53 51 48 47 47 44 42 41 35

SAMPDORIA ( 1) PARMA CAGLIARI ATALANTA ( 2) TORINO ( 1) CHIEVO GENOA SIENA ( 6) PALERMO PESCARA

Tra parentesi i punti di penalizzazione

0­2 1­1 2­1 3­1 2­0 0­1 1­0 0­2 1­2 4­1 35 35 34 33 32 32 26 24 21 21


LA GAZZETTA DELLO SPORT

2

SERIE A

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

28a GIORNATA

4

LE ULTIME 10 TAPPE Ecco il calendario della squadra di Conte da qui a fine torneo. Mancano dieci turni alla conclusione della Serie A 2012-13.

S Sabato BolognaJUVENTUS ore 20.45 (29a giornata)

S 30 marzo InterJUVENTUS (30a giornata)

S 7 aprile JUVENTUSPescara (31a giornata)

S 14 aprile LazioJUVENTUS (32a giornata)

S 21 aprile JUVENTUSMilan (33a giornata)

S 28 aprile TorinoJUVENTUS (34a giornata)

S 5 maggio JUVENTUSPalermo (35a giornata)

S 8 maggio AtalantaJUVENTUS (36a giornata)

S 12 maggio JUVENTUSCagliari (37a giornata)

S 19 maggio SampdoriaJUVENTUS (38a giornata)

SCUDETTO è quasi fatto

Alla fine sbuca Giaccherini La Juve a +9. Ma è già un +10 Bianconeri sotto tono, Catania bene organizzato però nel recupero il «gregario» segna il gol decisivo. E il vantaggio sul Napoli aumenta DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE TORINO

La bottiglia di Magnum da mettere in frigo gliela regala un gregario pescato in panchina, Emanuele Giaccherini, in pieno recupero. A +9 sul Napoli (per giunta in crisi), che diventa un +10 per via dello scontro diretto le ultime 10 giornate della Juve saranno un entusiasmante... Conte alla rovescia: lo scudetto-bis, primo obbiettivo proposto dal tecnico alla sua truppa, non può sfuggire. Ergo, adesso si potrà spendere di più in Europa, e non ci riferiamo ai centoventi milioni che l’allenatore-manager vorrebbe investire sul mercato.

già considerando che in fondo anche lo 0-0 andava accolto con favore, visto lo scivolone del Napoli. Certo, quel Milan arrembante avrebbe potuto ringalluzzirsi ulteriormente, però il margine sui rossoneri sarebbe rimasto di tutta sicurezza. Dal suo punto di osservazione privilegiato, l’inoperoso portiere bianconero ha notato però che nonostante si fosse ormai giunti ai minuti di recupero nessuno dei suoi compagni si era ancora rassegnato. Specialmente il neo entrato peperino Giaccherini, ammonito poco prima per simulazione in area al termine di una testarda percussione che aveva come obbiettivo il calcio di rigore, si stava spendendo con furore.

Faticaccia Il successo che ipote-

ca il tricolore arriva alla fine di una faticaccia, quando Gigi Buffon, vecchio saggio, stava

La mossa Conte, inserendo Giak al posto di un improduttivo Asamoah, aveva modifi-

S Emanuele Giaccherini, 27 anni, gioca nella Juventus dall’estate del 2011 LIVERANI

cato l’assetto tradizionale, chiedendo a Chiellini di allargarsi leggermente a sinistra e a Giaccherini di stabilizzarsi su quella fascia mancina all’altezza degli altri centrocampisti, per alimentare con la sua velocità un forcing che si poggiava sulle fresche energie di Matri-Quagliarella, chiamati a dare il cambio alla coppia formata da un inconcludente Giovinco e da un impreciso Vucinic sul cui piede destro (34’) era capitata una colossale palla gol regalata da un’incomprensione fra Bellusci e Almiron: il palo aveva respinto la conclusione da pochi passi del centravanti juventino. Più errore di tiro che sfortuna, in verità. Il forcing Dunque Catania nel bunker e Juve alla ricerca del colpo da bottino pieno. E chi te lo confeziona? Non Pirlo (ieri stanco e lezioso), non il

generoso Marchisio (che al 73’ aveva fallito un comodo tap-in) ma il più giovane in campo, Paul Pogba. Capace di agganciare con eleganza un lob di Giaccherini, portarsi sul fondo e calibrare un cross che dopo due deviazioni termina la sua corsa in mezzo all’area dove proprio l’agile Giaccherini, inseritosi dall’esterno, brucia tutti e da cinque metri fa secco il portiere. Un premio meritato che esalta più il carattere della Juve che il suo gioco. Il Catania Qui bisogna parlare dell’organizzazione del Catania, capace di chiudere gli spazi nonostante qualche assenza importante (Legrottaglie, Bergessio) e poi in grado di manovrare a centrocampo per rallentare il ritmo e tenere palla. Una squadra mai in affanno, ordinata e ormai in grado di trovarsi a memoria. Le è mancato l’affondo (nessuna occa-

sione) anche perché il terzetto arretrato della capolista si è confermato sui suoi livelli-monstre. In particolare Barzagli è stato un autentico muro contro cui il piccolo Gomez e il talentuoso Castro andavano rovinosamente a sbattere. Gli ospiti hanno giocato per un’ora senza il loro allenatore, espulso per un battibecco con il quarto uomo: che Maran giura di non aver offeso. Certo è che il signor Maurizio Liberti avrebbe potuto segnalare all’arbitro Giannoccaro (uno che deve crescere in personalità: non è possibile che si faccia contestare su ogni fischio) anche un intervento in gioco pericoloso di Barzagli accaduto proprio sotto il suo naso. Sugli sviluppi dell’azione è arrivato (parecchi secondi dopo) il gol che ha frustrato i sacrifici del Catania. L’Europa La Juve ha giocato un

calcio non esaltante, a ritmi bassi e con scarsa fantasia, per svariati motivi. 1) Gli avversari le hanno creato una doppia barriera in pochi metri difficilmente superabile; 2 Gli attaccanti manovrieri scelti inizialmente da Conte non sono riusciti a manovrare né fra loro né con i compagni; 3) Il contributo di Marchisio e Pirlo per una volta è stato insufficiente; 4) Lichtsteiner e Asamoah sulle corsie esterne non hanno mai superato i rispettivi avversari (Izco e Marchese). Inserendo nel finale Matri e Quagliarella il tecnico leccese è andato all’assalto frontale, ma il gol è nato da un doppio traversone fascia sinistra-fascia destra. Non si è vinto di forza, quindi, ma di classe e di sveltezza. La capolista ha tante virtù. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COPPA DEL MONDO

FIORETTO MASCHILE GRAND PRIX FIE 36° COPPA CITTÀ DI VENEZIA 3° TROFEO ALILAGUNA

Partners Istituzionali

Sponsor COL

Palasport G. Gianquinto Arsenale di Venezia

foto Bizzi

16.17 marzo 2013

Sponsor FIS

www.federscherma.it www.coppacittadivenezia.it


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

segnato nel recupero da Giaccherini (nel tondo), bravo a sfruttare una combinazione con Pogba PHOTOVIEWS

4

LE SUPER RIMONTE

Nella stagione 1998-99, con sette giornate da disputare, la Lazio aveva un vantaggio di 7 punti sul Milan di Zaccheroni (nella foto). I rossoneri collezionarono sette vittorie consecutive sorpassando la formazione biancoceleste al penultimo turno.

JUVENTUS

CATANIA

1 (3-5-2)

(3-5-2)

1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah (dal 30’ s.t. 24 Giaccherini); 9 Vucinic (dal 31’ s.t. 27 Quagliarella), 12 Giovinco (dal 21’ s.t. 32 Matri). PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 18 Anelka, 20 Padoin, 33 Isla, 39 Marrone. ALLENATORE Conte. CAMBI DI SISTEMA dal 31’ s.t. 4-4-2. ESPULSI nessuno. AMMONITO Giaccherini per comportamento non regolamentare.

21 Andujar; 22 Alvarez, 14 Bellusci, 3 Spolli (dal 41’ s.t. 5 Rolin); 13 Izco, 27 Biagianti (dal 36’ s.t. 30 Salifu), 10 Lodi, 4 Almiron, 12 Marchese; 19 Castro, 17 Gomez (dal 38’ s.t. 32 Cani). PANCHINA 1 Frison, 29 Terracciano, 2 Potenza, 8 Scaccia, 18 Augustyn, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSO Maran al 35’ p.t. per proteste. AMMONITI Biagianti, Spolli per gioco scorretto, Gomez per comportamento non regolamentare.

MARCATORE Giaccherini al 46’ s.t. ARBITRO Giannoccaro di Lecce. NOTE paganti 11.340 per un incasso di 417.935 euro; abbonati 27.442 per una quota di 873.175 euro. In fuorigioco 2-3. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

POSSESSO PALLA JUVENTUS 62,8%

PASSAGGI UTILI CATANIA 37,2%

TIRI IN PORTA

L’anno dopo, nel campionato 1999-2000, la Lazio di Eriksson (nella foto) si riscattò. A recitare la parte della vittima, la Juventus che aveva 9 punti di vantaggio a otto turni dalla fine e perse lo scudetto all’ultimo turno, sconfitta a Perugia.

CATANIA 78,7%

TIRI FUORI

IIIIIII JUVENTUS 7 (un palo)

JUVENTUS 82,2%

I IIIIIIIII CATANIA 1

JUVENTUS 9

IIIIIII CATANIA 7

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 16’ Diagonale improvviso di Vucinic dal limite, Andujar si salva in tuffo. 32’ Marchisio si fa luce ai sedici metri e spara: il pallone, deviato da un difensore, finisce di poco a lato. 34’ Pasticcio su un comodo rinvio fra Bellusci e Almiron, si infila Vucinic che tira da pochi passi: palo! 35’ Ancora Vucinic. Ci prova di testa in anticipo sul portiere ma mette fuori.

SECONDO TEMPO 8’ Sventagliata di Pogba da lontano, vola Andujar a deviare. 28’ Punizione dai diciotto metri di Pirlo, respinta quasi sulla linea di Alvarez, a centro area irrompe Marchisio ma non centra la porta. GOL! 46’ Giaccherini da sinistra trova Pogba sulla parte opposta: aggancio elegante e cross appena deviato da Andujar proprio su Giaccherini che brucia tutti e mette dentro.

BARICENTRO MOLTO ALTO 59,4 metri

BARICENTRO MOLTO BASSO 48,2 metri

Conte nella storia: ha superato Lippi e anche se stesso Nell’era dei 3 punti solo Capello ha fatto meglio in 28 turni: a quota 73 nel 2005-06. L’ex c.t. azzurro si è fermato a 61 Il tecnico attuale s’è migliorato rispetto al suo primo anno: +6

MIRKO GRAZIANO TORINO

0

Il 5 maggio 2002 la Juventus di Lippi (nella foto) conquistò uno scudetto pazzesco battendo l’Udinese mentre l’Inter finiva k.o. con la Lazio. I nerazzurri sciuparono un vantaggio di 6 punti a 5 turni dalla fine.

D

i confronti GRANDI IN PANCHINA

DAL NOSTRO INVIATO

All’ultimo respiro. Segna Giaccherini, trema lo Juventus Stadium, «casino» pure in campo. Conte lascia la panchina e abbraccia uno a uno i suoi ragazzi. Il clima è da festa scudetto. Poi, davanti a telecamere e taccuini sono però tutti pompieri, o quasi. È anche normale, fra scaramanzia e timore che la spina venga staccata con eccessivo anticipo. In ogni modo, la realtà dice che la Juve ha decisamente messo le mani sul secondo scudetto consecutivo dell’era Conte. Nove punti di vantaggio sulla seconda, anzi «nove e mezzo», visto che lo scontro diretto con il Napoli è a favore dei bianconeri. L’unico che si sbilancia un pelo, ma proprio un pelo, è Gigi Buffon, che parla di «vittoria da sei punti, perché stacchiamo il Napoli e teniamo a distanza il Milan». A sua volta, Conte invita «a vivere alla giornata e a pensare già alla trasferta di Bologna», Bonucci più o meno fa lo stesso. Infine Giaccherini: «Spero davvero che sia il gol-scudetto, diciamo che ora tocca soprattutto a noi, anche se la strada è davvero lunga». Occhio al precedente Lazio La storia del nostro campionato sembra invece spingere i bianconeri a una maggiore spavalderia: numeri alla mano, il titolo è garantito con 9 o più punti di vantaggio a dieci giornate dalla fine. C’è un solo precedente che invita questa Juve a tenere comunque le antenne ben dritte. Nel 1999-2000 (campionato a 18 squadre), l’allora banda Ancelotti aveva

sulla Lazio 9 punti di vantaggio ad appena otto giornate dal traguardo: finì per perdere lo scudetto in volata, sconfitta nella «piscina» di Perugia. Resta comunque valido il concetto dello «scudetto sicuro» con almeno +9 a dieci gare dalla fine: quella Juve era infatti a +4 con ancora 900’ da giocare. L’anno precedente era stata proprio la Lazio a subire una cocente rimonta: i biancocelesti sperperarono un +7 sul Milan con sette gare da disputare; da quel momento i rossoneri vinsero sempre, operando il sorpasso alla penultima giornata. Meglio di Lippi Vincendo ieri, la Juventus ha raggiunto quota

clic IL VERO VANTAGGIO SUL NAPOLI È 10 PUNTI: BIANCONERI PIÙ BRAVI NEGLI SCONTRI DIRETTI Sono nove i punti che separano la Juventus dalla seconda in classifica, il Napoli. Ma in realtà sono dieci. Il motivo? Nel caso in cui bianconeri e azzurri concludessero il campionato in testa a parità di punti, lo scudetto verrebbe comunque assegnato alla squadra di Conte perché si guarderebbe agli scontri diretti. Dove ha fatto meglio la Juventus: vittoria per 2-0 nella partita d’andata e pareggio 1-1 nel ritorno al San Paolo.

3

62 punti: 19 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte; 55 i gol fatti, 18 quelli subiti. L’ultimo scudetto ufficiale bianconero pre-Conte è datato 2003, gestione Lippi. Ebbene, rispetto a quella squadra, Conte viaggia a +1 in classifica, vantando un saldo positivo anche a livello di differenza reti (due gol fatti in più e altrettanti subiti in meno). La squadra di Lippi seppe poi arrivare in finale di Champions League, persa ai rigori contro il Milan. In generale, il grande Marcello non è mai andato oltre i 61 punti in 28 giornate, regalando comunque la bellezza di cinque scudetti al popolo bianconero. Viaggiava invece a velocità superiore la corazzata Capello, quella dei due scudetti revocati: 63 punti alla 28ª giornata nel 2004-2005; addirittura 73 punti l’anno successivo. Antonio batte Antonio Ma la Juve di Conte è in costante crescita, a livello tecnico, di personalità e anche dal punto di vista statistico. Già, l’anno scorso di questi tempi i bianconeri avevano appena 56 punti, -4 rispetto al Milan capolista. Erano sì imbattuti, ma con addirittura 14 pareggi nel curriculum. E oltretutto non avevano impegni europei. E allora celebriamo il «Conte II», devastante in campionato e già nel «G8» d’Europa. Tre pareggi, poi cinque vittorie consecutive in questa Champions: eliminato il Chelsea nella fase a gironi, messo dietro pure lo Shakhtar di Lucescu, quindi strapazzato il Celtic con un complessivo 5-0. E la festa non sembra proprio finita. Sì, Conte è degnissimo erede di Trapattoni, Lippi e Capello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

numeri& STATISTICHE

Nel finale Il gol-partita

LA GAZZETTA DELLO SPORT


4

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

SERIE A 28a GIORNATA IL DOPOGARA «PRIMA IN PARTITE COSÌ SI RISCHIAVA LA BEFFA». BONUCCI: «NON ABBASSIAMO LA GUARDIA»

LA TELEFONATA

LE PROTESTE SICILIANE

Buffon: «Una vittoria da sei punti»

Galliani ad Agnelli «Conte sia sereno scudetto al 100%»

Maran e Gasparin polemici: «Sul gol un fallo per noi»

(f.d.v.) Il Milan vince, la Juve pure. E continua il simpatico botta e risposta a distanza tra Antonio Conte e Adriano Galliani. Ieri subito dopo la partita l’a.d. rossonero ha chiamato il presidente Andrea Agnelli e gli ha detto: «Dì a Conte di stare sereno perché ho ragione io: la Juve non vincerà lo scudetto al 99%, come ha dichiarato Allegri, ma al 100% come sostengo io...». Pronta la risposta del presidente bianconero: «Lasciamo stare questi discorsi...».

(f.bra.) Una beffa. «Il gol era irregolare, viziato da un fallo a centrocampo di Barzagli», dice il d.g. del Catania Sergio Gasparin. Rolando Maran la beffa l’ha vissuta lontano dal campo, espulso nel primo tempo su segnalazione del 4˚ uomo. «La prossima volta starò più attento, non ho detto nulla di offensivo», spiega il tecnico. «Il gol è stato viziato da un fallo — aggiunge —: la partita sarebbe finita lì, invece è finita con una beffa».

FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Protagonisti in campo e nel dopopartita. Gigi Buffon e Leonardo Bonucci rappresentato una parte della diga eretta a difesa della porta. Una sola parata per il portiere bianconero «almeno per timbrare il cartellino», scherza a fine gara mentre ringrazia in collegamento tv a Verona il collega del Chievo Puggioni per il rigore parato a Cavani. «Il favore lo ha fatto a se stesso... Visti

i risultati dagli altri campi era una gara da non perdere, in passato in queste partite avremmo rischiato la beffa, lo 0-0 andava già bene, poi è arrivato il colpo da Juve nel finale, per una vittoria che vale 6 punti». Ora è da tenere d’occhio il Milan più del Napoli? «Il Milan sta meglio, i risultati aiutano. Era importante vincere per mandare un segnale. Il Napoli non mollerà, comunque sta a noi non scivolare col Bologna. Ogni volta che abbiamo scavato un solco alle spalle il turno successivo abbiamo steccato». Non ha preferen-

ze SuperGigi per il sorteggio Champions. «Vogliamo arrivare in fondo e quelle forti prima o poi dovremo affrontarle». La forza «Non abbassiamo la

guardia» ammonisce Bonucci. «Nel calcio non si sa mai, ma vincere allo scadere è un segno di forza. I campionati si vincono con una grande difesa ma la forza del reparto inizia dal sacrificio degli attaccanti». Conte resterà? «È juventino e come noi ha vinto ancora poco e ci tiene a vincere tanto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gigi Buffon esulta al gol LAPRESSE

Conte esalta Giak «Il miglior spot Juve» «Giaccherini è volontà, organizzazione, fiducia. Il futuro? Resto e d’estate mi sposo». L’esterno: «Gol da ricordare» DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Giak frusciante è uscito dal gruppo per segnare il gol più importante della sua vita. Poi dallo stesso gruppo è stato travolto in una festa collettiva che profuma di scudetto. Dopo la rete che avvicina sensibilmente la Juve al titolo, Emanuele Giaccherini corre per il campo pazzo di gioia. È una fuga per la vittoria e anche una fuga dalle simpatiche botte che in questi casi i compagni danno per celebrarti. In pochi istanti il gruppo raggiunge e travolge Giak frusciante, che è sgusciato fuori dalla panchina per mettere la sua firma sulla stagione della Juve. Appena la partita finisce, cioè una manciata di secondi dopo il Giak-gol, Antonio Conte scatta ad abbracciare tutti e soprattutto il suo Giaccherinho come da tempo lo chiama: «Perché lui è la Juve — spiega il tecnico —, è il nostro miglior spot. La Juve è volontà, organizzazione, fiducia, entusiasmo, gioia; Emanuele è le stesse cose. Quest’anno ha avuto meno spazio per l’esplosione di Pogba, ma contro il Catania è entrato in campo con enorme determinazione». Per lo scudetto E lui, Giak fru-

sciante, se la gode: «Spero che sia il gol-scudetto, di sicuro è prezioso per la squadra ed è il più importante della mia vita. Dedico la rete a me stesso: lavoro tanto per farmi trovare pronto, è un giusto premio. Tutti noi sappiamo che chi sta fuori prima o poi avrà una possibilità, stavolta è successo a me. Adesso dobbiamo mantenere il vantaggio in classifica». Riposo ed equilibrio Mantenerlo, certo, ma sicuramente non gestirlo: concetto che non piace a Conte. «Non facciamo calcoli — racconta Antonio —, sabato a Bologna sarà un’altra finale. Pensiamo solo a noi: questo è un campionato tosto, stressante, anche più difficile perché siamo favoriti. Ho dato ai ragazzi un giorno di riposo che non era previsto perché a volte è meglio ricaricare le pile piuttosto che allenarsi». Si guarda sempre avanti, ma Conte (che ha anche parlato del suo futuro: «Resto alla Juve e in estate mi sposo») si volta anche un attimo indietro per sottolineare l’importanza della vittoria sul Catania: «Servivano assolutamente i tre punti contro un avversario bravissimo tatticamente. Sarebbe stata un’altra partita se l’avessimo sbloccata prima, ma poi siamo stati bravi a non sbilanciarci, a

S Antonio Conte, 43 anni, è alla seconda stagione sulla panchina della Juventus: al primo tentativo ha centrato lo scudetto LAPRESSE

continuare ad attaccare senza concedere nulla. Questa partita ha evidenziato la grande maturità di un gruppo che ha capito come si vince». Ossia remando tutti dalla stessa parte: «Noi non abbiamo il campione a cui affidarci nei momenti difficili, ma un’organizzazione che esalta le individualità».

d

HA DETTO

S Su Pogba «Nel primo tempo non mi era piaciuto. Poi nella ripresa ha fatto cose importanti»

S

che Pogba da solo reggesse tutta la Juve: «Ma nel primo tempo non mi era piaciuto. Poi nella ripresa ha fatto cose importanti», sottolinea l’inContentabile che adesso è pronto a tifare Milan: «Spero che elimini il Barcellona e vada nei quarti di Champions, sarebbe molto importante per il calcio italiano e un giusto riconoscimento al lavoro di Allegri». Un piccolo problema Conte ce l’ha, Asamoah: «Ma fossero tutti così i problemi... Asa è un ragazzo straordinario, ha ricominciato a mangiare pane e Juve e presto sarà in forma. Se tornassi indietro gli darei una settimana di vacanza dopo la Coppa d’Africa. Aveva bisogno di staccare la spina». Conte non la stacca mai: «Non si può: al massimo ci rilasseremo quando avremo raggiunto l’obiettivo». Giak frusciante lo ha reso più vicino.

Su Asamoah «Tornassi indietro gli darei una settimana di vacanza dopo la Coppa d’Africa»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIOSCOMMESSE IL CASO SALERNITANA-BARI

Il mister da Palazzi La Procura «valuta la sua posizione» Per qualcuno sapeva di possibili accordi: potrebbe rischiare un’altra omessa denuncia MAURIZIO GALDI

Tra Pogba e Asa Ieri è sembrato

S Su Allegri «Spero elimini il Barcellona, sarebbe un giusto riconoscimento al suo lavoro»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ogni valutazione potrà essere fatta solo dopo le audizioni di lunedì». Cioè quelle di oggi. Le parole sarebbero quelle emerse al termine di un briefing tra gli uomini della Procura federale e il loro capo, Stefano Palazzi. Le valutazioni sarebbero su due o tre posizioni che vengono giudicate «spinose»: Antonio Conte, Andrea Ranocchia e Marco Esposito. Antonio Conte Andiamo con ordine. Lunedì 4 l’audizione che ha calamitato l’attenzione della Procura ha riguardato Simone Bonomi (oggi al Sorrento, ma all’epoca dei fatti al Bari). «Anche noi non ci aspettavamo di dover verbalizzare tanto», si lasciano scappare in Procura. A questo punto i condizionali sono d’obbligo, ma Bonomi sarebbe stato una sorta di «voce fuori dal coro» di tutti quelli che dicono che Conte non sapeva nulla della possibilità che il Bari «lasciasse» la partita alla Salernitana. Ed ecco che diventa utile sentire og-

gi Conte, ma soprattutto Vitali Kutuzov che ai magistrati baresi aveva dichiarato: «L'allenatore Conte ci disse che lui era con noi se anche non avessimo giocato con il massimo impegno con la Salernitana, dal momento che avevamo già vinto il campionato. Conte disse questa cosa, a tutta la squadra, perché credo avesse sentito qualche voce che circolava negli spogliatoi sul non giocare al massimo contro la Salernitana». E questo per la giustizia sportiva potrebbe essere omessa denuncia. Marco Esposito La Procura fe-

derale deve anche verificare, così come hanno fatto i magistrati baresi, la credibilità delle accuse di Marco Esposito nei confronti dei suoi ex compagni. In particolare tra lui e Ivan Rajcic ci sarebbero diversi motivi di scontro. La Procura negli ultimi giorni sta acquisendo documenti e testimonianze di problemi nati tra i due per fatti familiari ed extrasportivi che avrebbero portato a scontri anche violenti. Venerdì sull’argomento sono stati a lungo sentiti Perinetti e Tarantino. Infine Ranocchia: dopo l’archiviazione di Bari lui spera in un risultato analogo a Roma, ma anche la sua posizione sarà esaminata solo al termine di tutte le audizioni e prima dei deferimenti previsti a fine aprile. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

6

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SERIE A 28a GIORNATA LA NOTA STONATA PER JUVENTUS-INTER ERA ARRIVATA LA DIFFIDA

Cori razzisti su Napoli e Balo: Stadium a rischio Tifosi juventini recidivi: adesso potrebbe arrivare pure la squalifica del campo FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Questa volta una multa potrebbe non bastare, a meno di una sanzione pecuniaria sostanziosa in alternativa alla squalifica del campo già

diffidato in occasione di Juve-Inter. La scintilla arriva allo «Juventus Stadium» al vantaggio del Chievo. Partono i cori e gli insulti razzisti nei confronti dei partenopei e poi del mai amato Balotelli in un becero crescendo: «O Vesuvio lavali col fuoco», «Se saltelli muore Balotelli» fino al coretto «Non ci sono negri italiani». Per gli stessi cori della curva nella gara contro l’Udinese e la Fiorentina la società era stata multata dal giudice sportivo (10 mila euro). Più pesante la sanzione (50 mila euro) per gli sputi dei tifosi verso gli uffi-

ciali di gara al termine di Juventus-Genoa. Recidivi È la nota stonata di

uno stadio che dalla sua inaugurazione ha fatto la fortuna della Juve sul campo e della società che punta proprio sugli introiti dovuti all’impianto di proprietà per aumentare l’attivo in bilancio. Lo Juventus Stadium è quasi sempre esaurito, comunque colmo anche per le partite meno «appetitose» come il ritorno di Champions contro il Celtic, o lo stesso Catania ospite di ieri. Quarantamila spettatori tutti seduti o

quasi, non tutti composti. Nonostante Antonio Conte abbia più volte invitato i tifosi a una bolgia per spingere la squadra, lo Juventus Stadium come ogni teatro che si rispetti ha il suo loggione spesso controcorrente, rumoroso e poco educato. Dalla curva sud arrivano i cori più beceri come i fischi per gli stessi beniamini (Giovinco ne sa qualcosa), l’urlo «merda» al portiere avversario a ogni rinvio. Un harakiri nei confronti della società. E la Juve trema in attesa della decisione del giudice che potrebbe imporre al club bianconero di giocare la prossima gara interna col Pescara in campo neutro.

Uno degli striscioni anti-Napoli comparsi allo Juventus Stadium ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

JUVENTUS

6,5

BARZAGLI MURO ANCHE PIRLO PUÒ STECCARE Una versione non brillante della capolista che per una volta si impone più col carattere che col gioco.

6,5

DI NI.CE

7,5 h il migliore Pogba Il francesone cresce bene. Un costante andirivieni per portare palloni all’attacco. Un tiro pericoloso. E la rifinitura di classe, preziosa, per il gol partita.

TIRI 2 PASSAGGI OK 38/44 RECUPERI 6

CATANIA

6

7

Riceve un sms di Papu Gomez, tiro talmente facile che a momenti gli scappa di mano. Poi un paio di palloni giocati di piede, in uscita, a rinviare.

Un muro invalicabile. Maran spedisce dalla sua parte l’agile Gomez, sperando che la differenza di stazza possa produrre qualche buco. Macché.

PARATE 1 RINVII 9 USCITE 1

CONTRASTI OK 8/8 LANCI 1 PASSAGGI OK 58/59

Buffon

Barzagli

6,5

SPOLLI REGGE E GOMEZ NON GRAFFIA Scortata da 252 irriducibili (charter Pulvirenti?), rende vita durissima alla capolista, anche se non la punge mai.

6,5 h il migliore Andujar Il Catania non concede tanto e quando concede c’è lui a vigilare. Reattivo sul diagonale di Vucinic e sulla botta di Pogba. Nega il 2-0 a Quaglia.

PARATE 4 RINVII 29 USCITE 6

6,5

6,5

Ha il merito di evitare che la punizione rasoterra di Pirlo (73’) si insacchi dopo aver fregato la barriera. Tipo tosto, vero cagnaccio.

Prestazione puntuale, positiva anche se regala a Vucinic una ghiotta palla gol (palo) dopo un’incomprensione con Almiron. Ma è l’unico neo.

CONTRASTI OK 1/2 LANCI 1 PASSAGGI OK 18/20

CONTRASTI OK 4/6 LANCI 1 PASSAGGI OK 15/18

Alvarez

Bellusci

Bonucci

Chiellini

Lichtsteiner

Pirlo

Marchisio

5

5,5

6,5

Spolli

Izco

5,5

5,5

6

6,5

Almiron

Marchese

Pure lui puntuale e implacabile sui tentativi centrali portati da Lucas Castro, che non riesce a procurarsi nemmeno una occasione.

Non avendo molto da fare, se non controllare qualche volta i tentativi di Gomez, si porta all’attacco. Dove mostra i limiti del... piede.

Match anonimo: e sì che in coppa aveva riposato. La cosa migliore la fa in contropiede al 93’ servendo una palla d’oro a Quagliarella.

Toh, anche il maestro può steccare. Nel finale era stanco, e si vedeva, prima ci ha messo qualche eccesso di sicurezza.

Solita generosità ma priva nell’occasione di costrutto. Per giunta fallisce da pochi metri un tap-in non difficile: avrebbe dovuto fare meglio.

Guardando il profilo difensivo, lo si può assolvere. Conte però lo inserisce per avere spinta esterna e in questo compito viene meno.

Orfano del compagno di merende Legrottaglie, sta molto attento a non commettere falli al limite. Sostituito nel finale: lui non ha perso...

Argina senza sofferenze i tentativi di Asamoah. Ma quando ha di fronte Giaccherini la situazione cambia e va in affanno.

Gara di costante sacrificio, quasi sempre nei pressi della propria area. Dove commette un inutile fallo su Vucinic che poteva costare il gol.

Preferisce lasciare a Pirlo la libertà di organizzare salvo andarlo a contrastare quando entra in una zona delicata. Lento nelle ripartenze.

Vale il discorso di Bellusci: su un comodo disimpegno stava facendo la frittata (34’). Però prima e dopo alimenta a dovere la manovra.

Non ha di fronte la versione migliore di Lichtsteiner, e quindi non deve faticare tanto per neutralizzarlo. Potrebbe spingere di più.

CONTRASTI OK 6/6 LANCI 7 PASSAGGI OK 48/50

CONTRASTI OK 8/11 LANCI 4 PASSAGGI OK 63/71

TIRI 1 PASSAGGI OK 30/34 RECUPERI 3

TIRI 0 PASSAGGI OK 53/63 RECUPERI 1O

TIRI 1 PASSAGGI OK 40/49 RECUPERI 9

TIRI 0 PASSAGGI OK 25/28 RECUPERI 5

CONTRASTI OK 4/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 14/15

TIRI 0 PASSAGGI OK 16/20 RECUPERI 6

TIRI 0 PASSAGGI OK 23/26 RECUPERI 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 34/38 RECUPERI 11

TIRI 0 PASSAGGI OK 23/28 RECUPERI 5

TIRI 1 PASSAGGI OK 21/23 RECUPERI 1

5,5

6,5

5

5,5

5

Vucinic

Giovinco

Giaccherini

7

6

5,5

Protagonista del primo tempo, quando ci prova tre volte. Sulla prima salva il portiere, sulla terza spedisce fuori, ma quel palo doveva essere gol.

Cerca di dialogare con Vucinic e i centrocampisti, di andarsene in dribbling. Ma la sua gara è infarcita di insoliti errori di misura.

Una ventina di minuti che riaccendono la Juve. Si piazza molto alto, aggredisce subito, si sbatte fino a raccogliere il frutto più dolce.

Gli arriva un solo suggerimento, non facile da girare in porta: difatti il colpo di testa si perde fuori. Porta combattività.

Ci si aspetterebbe il 2-0 quando Lichtsteiner perfeziona un micidiale contropiede. Invece spedisce sul portiere. È sfiduciato?

TIRI 4 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 0

TIRI 0 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 5/6 RECUPERI 1

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/2 SPONDE 2

TIRI 2 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 0

Matri

Quagliarella

Asamoah

Biagianti

Lodi

6

6,5

6

l’allenatore Conte

l’allenatore Maran

Le prova tutte e alla fine, pescando dalla panchina, trova il jolly vincente. Inevitabile pagare dazio all’Europa e fare un po’ di turnover. Sempre alla ricerca della coppia-gol migliore.

5

5,5

Gomez

Salifu

s.v.

s.v. Cani

Rolin

Pomeriggio di poca gloria. Lodevole l’impegno, ma con la muraglia bianconera non riesce a sfondare. Un solo tiro, da lontano, orribile.

Tiene qualche pallone in più del compagno di reparto. Svaria molto, non ha paura dei contrasti, però al momento giusto non sa graffiare.

Dà il cambio a un affaticato Biagianti e su un cross interviene male di testa creando un momento di panico: la squadra era sbilanciata.

È su di lui che Barzagli compie l’intervento poco ortodosso che causerà le vivaci proteste di Spolli e altri catanesi a fine partita.

Dopo la prestazione contro l’Inter l’esclusione di ieri odora di punizione, visto che mancava Legrottaglie. Entra solo nel finale.

TIRI 1 DRIBBLING OK 3/7 SPONDE 5

TIRI 2 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 1/1 RECUPERI 0

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 0

CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 1/1

Castro

s.v.

La sua partita in panchina dura 35’. Al termine di un faccia a faccia col quarto uomo Liberti viene espulso. Se la soffre in tribuna dove ammira la positiva ostinazione dei suoi.

GLI ARBITRI GIANNOCCARO 5,5 L’origine del gol è viziata da un gioco pericoloso di Barzagli. Altre decisioni discutibili in mezzo a proteste che un arbitro non dovrebbe tollerare. Bianchi 6-Nicoletti 6; Doveri 6-Peruzzo 6


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

7


8

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A FOCUS TECNICO LE STATISTICHE DEL BIG MATCH

Juve, se dormono le punte Pogba è sempre sveglio Il francese domina in mezzo al campo: 86 tocchi, 2 tiri, 5 cross e addirittura 5 dribbling riusciti! E’ il valore aggiunto di Conte ANDREA SCHIANCHI

Più che di un top player, in attacco la Juventus avrebbe semplicemente bisogno di un player. Cioè di un normalissimo giocatore. Perché, diciamo la verità, quelli che Antonio Conte sta alternando con molta pazienza (una volta la coppia Vucinic-Giovinco, un’altra volta Matri-Quagliarella) non sono proprio all’altezza della situazione. Lo dimostrano le loro prestazioni contro il Catania, ma prima ancora lo avevano dimostrato nelle precedenti esibizioni. A un attaccante, al di là delle frasi fatte del tipo «aiuta la squadra, fa pressing, corre», si chiede di buttarla dentro, di risolvere le situazioni intricate in area di rigore, di essere decisivo. E invece i quattro della Juve non fanno nulla di tutto ciò. Se i bianconeri sono ancora inchiodati sullo 0-0 quando comincia il tempo di recupero, è perché là davanti non ci sono guizzi, intuizioni, invenzioni, lampi di genio. Con il 62,8 per cento del possesso-palla, quindi con un grande controllo del gioco, le punte juventine si fanno vedere pochissimo: Vucinic effettua 4 tiri (2 fuori e 2 in porta), Giovinco 0, Quagliarella 2 e Matri 1. Miserie. E poi, per aprire la scatoletta, bisogna come sempre chiamare in causa i centrocampisti e sperare che l’estro li assista. Eh sì, perché mica si può sempre pretendere la luna da Pirlo e da Marchisio: qualche pausa se la potranno prendere pure loro... Per fortuna della Juve c’è Pogba a prendere in mano il volante e a guidare con sicurezza la squadra.

diamo i numeri... POSSESSO PALLA

JUVENTUS

62,8% PASSAGGI UTILI

JUVENTUS

82,2%

la Sfida PAUL POGBA 19 ANNI JUVENTUS

SERGIO ALMIRON 32 ANNI CATANIA

La Juve tiene il controllo del pallone e, quindi, della partita. Ma il Catania è ben disposto e chiude tutti gli spazi. Molto precisi gli juventini nei passaggi. Anche il Catania si fa apprezzare con il 78,7% di precisione negli appoggi.

PALLONI TOCCATI

PIRLO

118

PALLONI TOCCATI

86

52

Come sempre è Pirlo il giocatore che tocca più palloni. Ma questa volta il regista della Juve non brilla per invenzioni e per precisione: ben arginato.

LANCI POSITIVI

3

1

TIRI EFFETTUATI

2

0

CROSS EFFETTUATI PALLONI RECUPERATI

6 PALLONI PERSI

13

LICHTSTEINER

5 5

Un tentativo di Vucinic che salta per anticipare il portiere del Catania Andujar. Non è stata una grande giornata per il montenegrino ANSA Impronta Il francese, che com-

pirà 20 anni tra pochi giorni, ha personalità da vendere, forza fisica, buona tecnica e una discreta visione di gioco. Contro il Catania, a parte il pallone messo in mezzo per l’intervento di Giaccherini, Pogba lascia un’impronta importante: 86 tocchi, 44 passaggi e solo 6 errori, 2 tiri effettuati, 3 contrasti vinti e addirittura 5 dribbling riusciti. Che cosa significa? Che il ragazzo, anche se si muove in una zona piuttosto trafficata del campo, non ha paura di assumersi le responsabilità, sfida l’avversario e lo supera. Non è un fulmine, è vero, gli manca ancora il cambio di passo e, data la possente struttura fisica, difficilmente riuscirà a sveltirsi. Però è una piccolezza di fronte alle tante qualità che il francese ha già mostrato.

Il Catania cerca di arginare i bianconeri con il lavoro dei centrocampisti

8 Avanti e indietro sulla fascia destra come un diligente soldatino. Lichtsteiner corre, copre e sforna cross (addirittura 8) per i compagni d’attacco.

CONTRASTI VINTI

CHIELLINI Sacrificio Il Catania, che tiene

a freno la Juve fino quasi al termine della partita, punta tutto sulla tenacia dei centrocampisti. Si difende chiudendosi a riccio e cerca di ripartire in velocità. Almiron si sacrifica parecchio (5 palloni recuperati, 1 lancio positivo, 1 cross), ma non ha possibilità di pungere con i suoi soliti tiri da lontano: zero conclusioni. D’altronde, più di così al Catania mica si può chiedere. La coperta è corta: se tiri da una parte ti scopri dall’altra... © RIPRODUZIONE RISERVATA

8 Difficile passare dalla sue parti. Chiellini mura tutti gli avversari e vince 8 contrasti, proprio come il suo collega di reparto Barzagli.

DRIBBLING RIUSCITI

POGBA

5

E’ Pogba il più «dribblomane» della partita. In mezzo al campo, sulle fasce e al limite dell’area: il francese è proprio dappertutto.

9


10

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

#

SERIE A 28a GIORNATA

È a secco da 8 gare e la sua crisi di forma si riflette sulla squadra La moglie è in Uruguay con i due figli e lui soffre la lontananza

prese le due di Europa League, contro il Viktoria Plzen, per un totale di 725 minuti. Un’eternità, per chi come lui, negli ultimi tre anni, ha viaggiato a una media gol impressionante per il nostro campionato: come lui che è andato oltre i 20 gol, hanno fatto soltanto Ibrahimovic, quando giocava nel Milan, e Di Natale. Il problema è reale, anche se stiamo parlando di uno tra i più forti attaccanti al mondo, che è inseguito da mezza Europa e che sta soltanto attraversando un periodo di scarsa forma. Sicuramente atletica, ma anche sul piano psicologico, il giocatore è abbastanza provato.

teriore. A rendere ancora più complicata la questione c’è stato l’errore da dischetto, ieri pomeriggio. Ha avuto a disposizione l’opportunità più ghiotta per mettersi alla spalle la crisi personale, ma l’ha sprecata esaltando le doti del pur bravo Puggioni. In quello sguardo perso nel vuoto, Cavani ha racchiuso tutta la propria delusione: in quel momento s’è senti-

Famiglia lontana C’è un oceano che lo divide dai suoi cari. E la lontananza dalla moglie, che nei giorni scorsi l’ha reso papà per la seconda volta (è nato Lucas, che segue il primogenito Bautista) e dai suoi bambini, lo sta rattristando tantissimo. Loro sono in Uruguay, dove Maria Soledad ha voluto far nascere il secondogenito che lui non ha ancora potuto vedere e che, probabilmente, cono-

il personaggio EDINSON CAVANI

Il Matador smarrito Senza gol e famiglia DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO VERONA

C’era una volta Edinson Cavani, attaccante dal fisico possente, un vero e proprio terrore per le difese avversarie. C’era una volta, perché oggi è soltanto un giocatore malinconico, che ha smarrito la via del gol e che vive un tormento in-

to in colpa, ha capito che quell’errore ha chiuso quasi del tutto il discorso scudetto. Certo, se avesse segnato, il Napoli avrebbe dimezzato lo svantaggio e chissà se nel tempo restante non avrebbe potuto rimettere in piedi il risultato. Astinenza lunga Il dato personale è preoccupante, l’attaccante non segna da otto partite, com-

scerà soltanto tra due settimane, in occasione della sosta per la nazionale. E la solitudine, sicuramente, non ne sta facilitando la ripresa. L’ultimo gol realizzato risale al 27 gennaio, a Parma. E quella prodezza ha determinato anche l’ultima vittoria del Napoli che, da quella domenica, ha soltanto messo insieme una vittoria, una sconfitta e 4 pareggi.

Edinson Cavani, 26 anni ANSA

Ripresa necessaria L’impegno più immediato di Mazzarri sarà quello di recuperare sul piano fisico e mentale il suo miglior giocatore. Il ritorno al gol di Cavani gli servirebbe per respingere l’avanzata del Milan e delle altre antagoniste per la Champions League. La crisi di risultati del Napoli sta evidenziando ancor di più l’importanza dell’attaccante per le ambizioni del club. E una considerazione passata va sempre più trasformandosi in certezza: questo Napoli è Cavani dipendente. Checché ne dica Mazzarri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Che fine ha fatto il Napoli? Cavani sbaglia, il Chievo festeggia Gol di Drame e Thereau, l’uruguaiano fallisce il rigore dell’1-2. E il Milan è a -2 dal secondo posto CHIEVO NAPOLI

2 0

trama della parita racconta di un Chievo superiore per tutto il primo round e poi attento a proteggere il tesoretto di due reti. Il raddoppio è arrivato grazie a un diagonale di Thereau un paio di minuti prima del tè passato sotto le braccia di De Sanctis (a proposito di giocatori fuori forma). Un Chievo che ritrova finalmente la vittoria dopo la recessione di un punto in 5 gare. Un po’ come il Napoli. Corini si è confermato tecnico brillante. E’ stato più bravo di Mazzarri a leggere la sfida. Visto le difficoltà rivali, ha schierato la squadra a specchio, con la difesa a tre e il centrocampo a cinque, con Rigoni carceriere di Hamsik. E l’ha messa sul pressing, bloccando le fasce (che bravi Frey e Dramè) e togliendo spazio e idee in mezzo. Il gol a sorpresa di Dramè (De Sanctis, anche qui mica bene, vero?) ha facilitato le cose, è vero, ma se c’era una squadra che meritava il vantaggio, quella era il Chievo.

LA VOLATA PER LA CHAMPIONS E L’EUROPA LEAGUE

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Dramè al 12’, Thereau al 43’ p.t.

CHIEVO (3-5-2) Puggioni; Andreolli, Dainelli, Cesar; Frey, Cofie, L. Rigoni, Hetemaj, Dramè (dal 28’ s.t. Jokic); Paloschi (dal 37’ s.t. Pellissier), Thereau (dal 12’ s.t. Luciano) PANCHINA Squizzi, Ujkani, Guana, Seymour, Samassa, Sampirisi, Hauche, Papp, Stoian. ALLENATORE Corini. ESPULSI nessuno. AMMONITI Andreolli, Dainelli per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 48,4 metri

NAPOLI (3-4-1-2) De Sanctis; Campagnaro, Rolando, Gamberini (dal 1’ s.t. Dzemaili); Maggio, Behrami, Inler (dal 12’ s.t. Armero), Zuniga (dal 18’ s.t. Pandev), Hamsik; Cavani, L. Insigne. PANCHINA Rosati, Colombo, Grava, Donadel, Calaiò, El Kaddouri, Mesto. ALLENATORE Mazzarri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Dzemaili per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-3-1-2, dal 18’ s.t. 4-3-3. BARICENTRO MEDIO 53,7 metri ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE Spettatori paganti, abbonati e incassi non comunicati. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-14. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

GDS

.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites VERONA

Vedi il Chievo e poi muori. Sogno scudetto addio. Fatal Verona anche per il Napoli. La Juve se ne va e il ciuccio non ha certo il fiato per raggiungerla. Anzi, adesso si deve guardare le spalle: il Milan corre molto di più e lo incalza a 2 punti, e per sua fortuna Inter e Lazio hanno perso. Per ora c’è solo il secondo posto in pericolo. Mazzarri si ostina a non parlare di crisi, ma come vogliamo chiamare 4 pareggi e 3 sconfitte (incluse le due di Europa League) nelle ultime sette partite, segnando la

miseria di 2 reti? Il Napoli arranca, Cavani non segna più nemmeno su rigore, Hamsik e Inler da colonne portanti sono diventati ramoscelli sbattuti dal vento. Tanto per citare il parco famosi. Mazzarri ha precisato che non si tratta di crisi perché l’obiettivo stagionale era di chiudere tra le prime cinque. Forse la memoria ci fa difetto, ma in tempi non così lontani ci è sembrato di sentire più volte sia lui che il presidente dire che il Napoli stavolta giocava per lo scudetto. Killer Chievo Comunque, al di là delle dichiarazioni d’intenti, la verità è che il Napoli deve darsi una mossa, e presto, per ritrova-

re fiato, morale, gol e punti. Per giocare da grande squadre qual è. E che a Verona, come col Plzen o con la Samp, non è sembrata affatto. Dato che Napoli è il tempio della cabala, qualcuno potrebbe tirarla in ballo: al Bentegodi, il Napoli aveva perso tre volte su quattro col Chievo. Nulla di nuovo dunque. A sostegno della tesi, il fatto che il ciuccio abbia preso gol al primo tiro in porta, da 30 metri, di Dramè. E che poi, nel momento di massimo sforzo (sempre ad andamento lento, eh) Cavani si sia fatto respingere da super Puggioni il rigore che lui stesso si era procurato. Tagliando di fatto le gambe alle speranze di remuntada. Ma questi sono solo episodi. La

La squadra di Mazzarri è irriconoscibile Sogno scudetto in frantumi I veronesi dominano il primo tempo: tre punti d’oro per la salvezza

Impotenza Napoli Nella ripresa Mazzarri ha provato a cambiare le cose cambiando uomini e sistema. Dentro un centrocampista Dzemaili, per Gamberini con l’arretramento degli esterni e un Behrami alla De Rossi, «stopper-regista». Poi Armero per l’imbarazzante Inler e infine il tridente con Pandev al posto di Zuniga. Niente da fare: il pallino in mano, gentilmente concesso, anche per stanchezza, dal Chievo in protezione. Una collezione da primato di angoli. Ma zero grinta, zero convinzione, geometrie banali. E solo due occasioni vere, per Cavani. Il rigore causato da Dainelli e una girata in area su cui Puggioni ha bissato la prodezza. Troppo poco. Di contro, Paloschi, ha sbeccato la traversa con una zuccata. Così, mentre il Chievo si riporta in un oasi tranquilla, il Napoli torna a casa pieno di dubbi e punti di domanda. E domenica c’è l’Atalanta. Non ci sarà cabala che tenga. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FILM DELLA GARA

12’ primo tempo Missile Dramè Il Chievo passa al primo tiro in porta. Il missile di Dramè da 30 metri sorprende De Sanctis MARTY

43’ primo tempo Thereau chiude i giochi Altra disattenzione del portiere ospite. Il diagonale di Thereau gli passa sotto le braccia per il 2-0 REPORPRESS

13’ secondo tempo Cavani sbaglia il rigore Cavani si procura un rigore (fallo di Dainelli) poi se lo fa parare da Puggioni: periodo sempre più negativo REPORPRESS


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Offerta valida per immatricolazioni fino al 31/03/2013 per FIESTA 1.2 60cv con climatizzatore manuale & Radio CD. IPT esclusa. Contributo per lo smaltimento pneumatici escluso. FIESTA: consumi da 3,6 a 7,2 litri/100 km (ciclo misto); emissioni CO2 da 95 a 138 g/km. La vettura in foto può contenere accessori a pagamento.

. A T S IE F D R O F A V . E NUO R O 24 L A I V I V

UE T E L O MEGLI

. oBoost o dei consumi. c E 0 . 1 motore zioni, il minim n o c i g Da og e presta l l e d o 9.750 € Il massim A T D FIES . R O F A enica 17 m o d e NUOV abato 16 s e h c n A marzo. 1 3 l a o Solo fin

11


LA GAZZETTA DELLO SPORT

12

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SERIE A 28a GIORNATA le Pagelle

di FABIO BIANCHI

7,5 h il migliore Dramè

CHIEVO

7

FREY SICURO RIGONI LEADER PALOSCHI C’È Già a Firenze ha mostrato di essere una buona squadra, al Bentegodi imbavaglia il Napoli con il pressing.

Non solo la botta che schiude la sfida. Ma un attento presidio sulla fascia che oscura Maggio e chi capita di lì. Si danna fino a quando non ha più aria.

TIRI 2 PASSAGGI OK 13/18 RECUPERI 7

6 h il migliore Campagnaro

NAPOLI

7,5

6,5

Sorrentino chi? Domenica da super portiere. Dice no due volte a Cavani, in modo superbo. Sul rigore e sulla mezza rovesciata. Sicurezza.

Regala una punizionebrivido a Cavani. Ma tocca sempre a lui uscire sugli attaccanti che arretrano e qualche errore ci può stare.

PARATE 5 RINVII 2 USCITE 8

CONTRASTI VINTI 0/4 LANCI 1 PASSAGGI OK 10/15

Puggioni

Andreolli

4,5

INLER NON VA MALE HAMSIK ZUNIGA AL BUIO Il gol, questo sconosciuto. E la squadra ha perso fiato e carattere. I migliori sono fuori forma.

L’ultimo ad arrendersi. Dietro non sbaglia e avanza spesso per cercare di dare la carica ai compagni. Ma è un’impresa impossibile.

CONTRASTI VINTI 3/5 LANCI 1 PASSAGGI OK 61/67

4

5,5

Ha conosciuto giornate migliori. Decisamente. Sorpreso, un po’ troppo, dalla sassata a lunga gittata di Dramè. Resta impaperato sul gol di Thereau.

Tiene in gioco Thereau in occasione del 2-0. Contiene ma sbaglia i rinvii. In compenso si esibisce in un paio di eleganti uscite palla al piede.

PARATE 3 RINVII 11 USCITE 1

CONTRASTI VINTI 3/6 LANCI 1 PASSAGGI OK 34/38

Rolando

De Sanctis

6,5

6,5

7

Frey

Cofie

6

7

7

4,5

Gamberini

Dzemaili

4,5

5

5,5

4

4,5

Impeccabile su Cavani fino al rigore, dove è furbo l’uruguaiano e lui un po’ meno. Comunque di testa son tutte sue, e va spesso d’anticipo.

Ben protetto da Dramè, si occupa, e molto bene, delle chiusure. Un po’ di mestiere e un po’ coi muscoli tiene lontano dall’area i pericoli.

Al tempo della disoccupazione, lui fa il doppio lavoro. Maginot sulla fascia e collaborazione in avanti. Suo l’assist per Thereau.

Il meno energico là in mezzo. Dà il suo contributo, ma il Cofie di Firenze era altra cosa. Sarà che davanti all’inizio ha il rivale più pimpante: Behrami.

Un occhio a Hamsik, l’altro alle ripartenze. Solido e solidale coi compagni, corre per tre fino in fondo. Per la precisione ripassare.

Degno partner di Rigoni. Morde le caviglie a tutti, fa sparire dalla partita i dirimpettai. Con grinta e personalità. Anche nel finale porta su palloni.

Vivacchia dietro fino a quando si fa superare da Thereau. Non è in forma, come del resto tutta la squadra. Ma il suo errore pesa.

È il primo cambio tattico per cercare la remuntada. Non combina quasi nulla. Si adegua con facilità alla mediocrità dei compagni.

Il primo round è da dimenticare. Quando arretra in difesa va un po’ meglio, perché può lanciarsi nelle incursioni. Ma è sempre troppo poco.

Se ci fossero tanti Behrami, almeno il Napoli avrebbe grinta. Quello che gli si chiede, fa. Anche stopper aggiunto alla De Rossi per poi impostare.

Il fantasma del guerriero dal tiro fulminante. Titic e titoc in mezzo, nessuna incursione né conclusione, d’invenzioni manco a parlarne.

Un altro che doveva suonare la carica invece intona il silenzio. Giusto un ricordo della sua presenza quando si accascia in area chiedendo chissà cosa.

CONTRASTI VINTI 4/5 LANCI 3 PASSAGGI OK 6/9

CONTRASTI VINTI 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 11/14

TIRI 0 PASSAGGI OK 8/15 RECUPERI 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 10/11 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 20/27 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 23/24 RECUPERI 6

CONTRASTI VINTI 4/8 LANCI 0 PASSAGGI OK 15/18

TIRI 0 PASSAGGI OK 16/22 RECUPERI 2

TIRI 2 PASSAGGI OK 34/39 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 55/62 RECUPERI 4

TIRI 1 PASSAGGI OK 35/37 RECUPERI 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 13/16 RECUPERI 2

Dainelli

6

Cesar

L. Rigoni

Jokic

Paloschi

6,5

s.v.

6,5

6

Meno dirompente di Dramè, ci mette i muscoli per sigillare la fascia. È quello che ci vuole quando è il Napoli a produrre lo sforzo maggiore.

Dovrebbe tenere più palla per far respirare la squadra. E non cercare sempre l’errore del marcatore. Ma il lavoro in pressing è sublime.

Entra tra gli applausi del pubblico per Paloschi, gioca una decina di minuti, si produce in un paio di contropiedi.

Lui invece sì che è bravo a portare avanti i compagni. E pure nel firmare il gol che atterra del tutto il Napoli. Esce ma meritava di restare.

Di stima, perché non combina un granché, a parte un delizioso cross che trova Paloschi in ritardo. Non riesce a entrare in partita.

TIRI 0 PASSAGGI OK 1/2 RECUPERI 1

TIRI 3 DRIBBLING 0 SPONDE 3

TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0

TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 3

TIRI 1 PASSAGGI OK 2/2 RECUPERI 2

Pellissier

Thereau

Luciano

Hetemaj

Maggio

Behrami

Inler

Armero

7

4,5

l’allenatore Corini

l’allenatore Mazzarri

Eu-Genio respira dopo 5 gare dannate. Sceglie la tattica specchio. Prima sfianca e colpisce il Napoli col pressing, poi lo contiene.

4,5

5

4,5

4,5

Cavani

L. Insigne

Corini voleva un Chievo «muro». Dalla sua parte lo hanno eretto di sicuro perché rimbalzava sempre indietro. Frey è un osso che non riesce a mordere.

Terza punta, terza corsa. Anzi, niente corsa. Ma nessuno gli regala un’occasione buona che sia una. Indietreggia tristemente.

Va un po’ meglio degli altri, ma prende lo stesso voto perché è lui l’uomo di classe, quello che deve inventare e guidare la squadra in difficoltà.

Si procura e sbaglia il rigore che poteva riaprire la sfida. Errore grave, la tomba della corsa scudetto. Quando fa un tiro dei suoi, c’è super Puggioni.

La nazionale di rugby sta pensando di ingaggiarlo: le sue conclusioni vanno tutte in meta. Un po’ meglio nei lanci e nella costruzione.

TIRI 1 PASSAGGI OK 24/25 RECUPERI 4

TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0

TIRI 1 DRIBBLING 1 SPONDE 8

TIRI 4 DRIBBLING 0 SPONDE 3

TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 7

Zuniga

Pandev

Hamsik

5

Il Napoli non c’è più e buona parte della responsabilità non può non essere sua. A Verona dice addio al sogno scudetto.

GLI ARBITRI ROCCHI 6,5 Puntuale negli episodi chiave, rigore incluso (lo aiuta Tagliavento). Giusti anche i gialli. Niccolai 6,5 - Paganessi 6; Tagliavento 7 - Valeri 6

CHIEVO CORINI: «POTEVAMO FARE ANCHE IL 3-0»

Puggioni decisivo: «Avevo studiato i rigori di Cavani» GIANCARLO TAVAN VERONA

«Siamo stati superiori al Napoli e quindi abbiamo conquistato tre punti meritati e importantissimi». Eugenio Corini si gode la grande prestazione dei suoi che ha propiziato anche la vittoria. «Purtroppo aggiunge il tecnico - eravamo reduci da due partite perse nonostante le buone prove offerte. Il risultato condiziona sempre il giudizio ma io vedo come sta lavorando la squadra e quindi non ero preoccupato. Abbiamo costruito il successo con un primo tempo straordinario e, diversamente dalle ultime gare, siamo riusciti a concretizzare le occasioni create. Ho guardato la gara dei partenopei contro la Juventus e per questo ho scelto la difesa a 5, che a conti fatti ha dato i suoi frutti». Niente assedi Il tecnico elogia la capacità di soffrire mostrata dalla squadra nella ripresa quando il Napoli ha pigiato sull’acceleratore. «Abbiamo fatto una gara d’attesa ma senza farci assediare. Certo Puggioni ci ha evitato ulteriore sofferenza parando il rigore, ma anche noi abbiamo avuto la palla del 3-0 con Paloschi e alcuni contropiede che potevano portarci al gol. Ci vuole grande equilibrio tattico e mentale e restare

Christian Puggioni, 31 anni MARTY

sempre in partita. I ragazzi l’hanno fatto in modo splendido». Sull’esclusione di Pellissier «Faccio le mie scelte e ne pago le conseguenze. Sergio per noi ha fatto molto ma momentaneamente ho altre soluzioni in mente». Eroe di giornata Il portiere Chri-

stian Puggioni ha fatto vivere a Cavani una domenica da incubo. «E’ stata una delle mie gare più belle - sottolinea - e sono felice che sia coincisa con la vittoria del Chievo. Ne avevamo bisogno. Il rigore su Cavani? Abbiamo studiato questa situazione in allenamento, sono andato sul lato giusto e fortunatamente l'ho parato. Ora abbiamo scollinato quella quota 30 che era da tempo alla portata e mantenuto inalterato il distacco sulla terz’ultima». © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

13

SERIE A 28a GIORNATA

Mazzarri: «Mai parlato di scudetto» Il tecnico frena: «L’obiettivo è sempre stato finire tra le prime cinque e ora siamo secondi...» DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO VERONA

Un’altra frenata, stavolta da tre punti, però. Una sconfitta che mette in discussione il futuro prossimo del Napoli e i suoi obbiettivi stagionali. La crisi è aperta, al di là delle polemiche. I numeri che la certificano: nelle ultime sei partite, per Mazzarri e i suoi una vittoria, una sconfitta e 4 pareggi per un totale di punti 7. Un rendimento da bassa classifica, che ha permesso al Milan di portarsi a meno due dal secondo posto e alla capolista Juve di allungare il vantaggio a più 9. Numeri, e ancora numeri, perché valgono più di ogni considera-

Zupping di VINCENZO CITO

Almeno venti davanti a De Sanctis Alessandro Alciato (Sky sport24) l’aveva detto. «Mazzarri ha spronato molto il Napoli prima della partita. In questi casi avviene sempre qualcosa di positivo» «Probabilmente De Sanctis non ha visto partire il pallone visto che davanti a lui c’erano almeno una ventina....eh no, 15-16 giocatori» (Massimo Zennaro, Radiorai) «Avete visto? Hanno parato il gol!» (Victoria Cabello, «Quelli che il calcio», Rai Due) Un profetico Fabio Caressa (Sky) domenica scorsa dopo la partita di Catania. «E adesso l’Inter secondo me con questa vittoria prenderà grande fiducia!. Una partita che segnerà la stagione dell’Inter!». Risultati partite successive: Tottenham-Inter 3-0; Inter-Bologna 0-1. Valerio Iafrate (Raisport). «Vedo che stai stappando una bottiglia, che vino è?». Serse Cosmi: «Non posso dirlo, farei pubblicità». L’allenatore che spiega le regole al giornalista. Giuseppe Bisantis (Radiorai) sullo 0-1 del Toro. «Per il Parma si profila la quarta sconfitta consecutiva visto che adesso il Torino è padrone del campo». È finita 4-1 per il Parma. La pallamano su Raisport «Eccolo entrato Francesco Volpi! Fa davvero piacere comunque rivederlo in campo dopo tanto tempo. Almeno diciamo dal punto di vista televisivo» (Giacomo Capuano) Nel derby rugbistico Rovigo-Padova, c’è il calcio decisivo. Luca Ginetto (Raisport). «Qualche fischio per tentare di sconcentrare Basson». Il bersaglio lo ha centrato, non lo hanno sconcentrato. twitter@Vincenzo Cito © RIPRODUZIONE RISERVATA

zione. Pur volendo negare l’evidenza, ci sono sempre le statistiche a ristabilire la verità.

onesta e giocata con quella determinazione che il suo Napoli non ha più. «Sono stati bravi ad aggredirci subito. È vero, non siamo partiti bene, ma è anche vero che al primo tiro hanno fatto gol. Il secondo tempo è stato un assedio. Purtroppo è un momento in cui la palla non vuole entrare, è sintomatico il rigore di Cavani, la parata successiva di Puggioni da pochi passi. È un momento così», ha spiegato l’allenatore.

Crisi evidente Il Napoli è in crisi, nonostante i rimproveri che Mazzarri ha rivolto a quella parte di critica che gliel’ha ricordato. Purtroppo per lui, ci ha pensato pure il Chievo a rammentarglielo, rifilandogli due reti al termine di una gara

Dietrofront Dopo sei mesi di proclami, di dichiarazioni spontanee, sulla voglia di vincere lo scudetto, ieri pomeriggio c’è stata la marcia indietro. «Voi avete sempre parlato di scudetto», ha detto ai cronisti e poco prima agli opinionisti di Sky e

«

Ci hanno fatto gol al primo tiro in porta e nella ripresa è stato un assedio WALTER MAZZARRI ALLENATORE NAPOLI

Mediaset. «La società e io abbiamo sempre parlato di una crescita costante che ci potesse garantire di chiudere tra le prime cinque. Ora siamo secondi e, dunque, stiamo facendo un grande campionato. Poi, se si vuole essere disfattisti e rovinosi, per forza, allora è chiaro che il bicchiere sarà sempre mezzo vuoto», ha osservato Mazzarri. Crollo totale Resta una realtà, sempre affidata ai numeri, che dice tutt’altro, che ha deluso la gente che non ha più fiducia nel lavoro dell’allenatore. La vittoria manca da sei partite e non sono state considerate le due sconfitte rimediate dal Viktoria Plzen, in Europa League, una competizione che Mazzarri ha rivelato di non aver affron-

tato nel modo migliore, consapevolmente: «Abbiamo deciso di farla in un certo modo, siamo stati chiari dall’inizio, volevamo perdere meno punti in campionato e ci siamo riusciti. È chiaro che quando si comincia a fare cose straordinarie e bellissime si spera di farle per tutto l’anno, poi quando c’è una frenata come in questo momento ci dispiace, però il gruppo è unito, i ragazzi ci credono, erano tutti affranti dopo questa sconfitta». Affranti, certo, ma ora toccherà a lui rimettere insieme i cocci di questa crisi. Magari, dopo un profondo esame di coscienza che possa servire a trovare i correttivi necessari per concludere la stagione senza ulteriori patemi. Walter Mazzarri, 51 anni EIDON

© RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

14

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SERIE A 28a GIORNATA Il destro vincente Gilardino segna il gol decisivo Al 12’ del secondo tempo l’ex milanista Gilardino, su assist illuminante di Perez, batte Carrizo con un diagonale ANSA

Freddo a San Siro Cassano panchinaro imbacuccato Antonio Cassano, 30 anni, con il giubbotto tirato su fino agli occhi in panchina: entrerà nella ripresa per Benassi IPP

Seicento da ricordare La fascia speciale di capitan Zanetti Il capitano dell’Inter ha indossato una fascia dedicata alle sue seicento partite in Serie A, tutte in nerazzurro IPP

Male male, Strama

Inter k.o. col Bologna, San Siro fischia Dopo Londra, altro disastro. Gilardino punisce i nerazzurri, ora a -4 dal terzo posto del Milan SEBASTIANO VERNAZZA MILANO

Caduta libera. Lo sfascio tra i fischi. Confusione e liquefazione. Scegliete voi il titolo. L’Inter si è smarrita nel bosco, si è avvitata su se stessa, e oggi il terzo posto sembra irraggiungibile. Milan a +4, lo strappo c’è e si vede. Sarebbe già un successo riqualificarsi per l’Europa League, preservare l’attuale deludente quinta posizione. Quattro punti nelle ultime quattro partite di campionato, andatura da salvezza stentata. Al naufragio di Londra col Tottenham fa eco la sconfitta di ieri sera col Bologna, arrivata al termine di 90 minuti allucinanti, in cui la squadra di Stramaccioni ha giocato alla carlona, alla spera in Dio, senza un filo di logica.

Orgoglio e nervi le uniche armi dei nerazzurri. Inter allo sbando e se il Bologna fosse stato più concreto, davanti a Carrizo, saremmo qui a scrivere di un’altra batosta epocale. Quale sistema? Un nuovo quiz

si fa strada in Serie A: indovina con quale sistema di gioco si dispone l’Inter. Mai vista una formazione cambiare tanti copioni in corso d’opera, non solo tra una partita e l’altra, ma di minuto in minuto. Ieri sera Stramaccioni è partito col 4-2-3-1, formula speculare a quella del Bologna. A «Strama» piace un sacco specchiarsi negli avversari. Lo fa di continuo, non resiste alla tentazione. È come Zelig, il personaggio del vecchio film di Woody Allen, che si plasmava a immagine e somiglianza di chi o che cosa incontrava sul suo

cammino. La squadra nerazzurra, però, segue l’allenatore fino a un certo punto. Stanca dei continui mutamenti, tende ad automodellarsi, a fare da sé. Così, nel giro di pochi minuti, il 4-2-3-1 è diventato un rebus. A volte sembrava un 4-3-3 o un 4-3-2-1, a tratti pareva un 4-4-2, in fase di non possesso evolveva in 4-5-1. Il festival dei numerini, l’ennesima dimostrazione che c’è confusione tattica sotto il cielo dell’Inter. Netta è stata l’impressione che le variazioni prendessero forma sul campo, tra i giocatori, a prescindere dalle indicazioni del tecnico. L’anarchia, però, è foriera di equivoci, di effetti collaterali. Per esempio, il peregrinare del giovane Benassi in alto a sinistra. Il ragazzo è un interno di centrocampo e non ha senso chiedergli di muoversi in una zona

di campo avanzata. Benassi stesso a un certo punto si è stufato e si è ricollocato in zone a lui più abituali, più mediane. All’intervallo, poveretto, ha pagato per molti. Strama lo ha tolto per inserire Cassano e la zuppa interista ha preso un pizzico di sapore, ma sarebbe stato allarmante il contrario, è normale che i piedi di FantAntonio ravvivino le nature morte. Il contesto però è rimasto inguardabile. Non si capiva per niente quale fosse la rotta dell’Inter. Zanetti e compagni guidavano a fari spenti nella nebbia. Avvio shock Scioccante l’avvio. Nei primi 11’ l’Inter ha rischiato di subire tre gol. Buon per Strama che Sorensen, Gabbiadini e Gilardino non abbiano inquadrato la porta, ma le modalità con cui sono piovute

queste tre occasioni sono state imbarazzanti. Inter in catalessi, senza anticorpi. Netta percezione di fragilità. Per paradosso il gol della sconfitta è arrivato al principio della ripresa, quando pareva che il vento fosse un minimo cambiato per l’innesto di Cassano. Perez ha pescato Gilardino sul filo del fuorigioco e libero da marcature, e Carrizo è rimasto pietrificato sul tocco del Gila. A quel punto Strama si è affidato a Cambiasso, la vecchia guardia come àncora di salvezza, un film già visto tante volte. E in effetti la palla gol più pulita dell’Inter l’ha avuta proprio il Cuchu a un soffio dalla fine, però il colpo di testa dell’argentino è stato disinnescato da Curci in tuffo. Cambiasso e Zanetti non vanno iscritti alla lista nera dei peggiori di ieri sera, ma non sappiamo se questo

sia un bene, se anzi non sia la spia di un deserto, di un fallito ricambio generazionale. Praticamente salvi Terza vitto-

ria di fila del Bologna, che sale a 35. La salvezza è cosa fatta, bisognerà impegnarsi per dilapidare un così bel capitale a 10 giornate dalla fine. Solito Bologna che brilla della luce di Diamanti. In Serie A ce ne sono pochi di giocatori capaci di servire palloni tagliati come quelli del ricciolone di Prato. Assist affilati, che affettano le difese. Il gol però è nato da un’intuizione «pirlesca» di Perez, uruguaiano che a San Siro ha surclassato il connazionale Gargano. Gira e rigira lì si ritorna: le partite si vincono a centrocampo, e la mediana dell’Inter di oggi è il manifesto dell’approssimazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

h INTER DISASTRO JUAN 6il migliore GUARIN È COME Zanetti UN ESTRANEO Un altro tempo regalato, ripresa con cuore pari a casino: cade anche Fort San Siro, i cocci fanno rumore.

4 4 l’allenatore Stramaccioni La squadra gioca con il terrore negli occhi e nelle gambe, improvvisazione e singole fragilità: procedere per tentativi tattici non la aiuta, ma i giocatori lo stanno aiutando?

6

6

4

5

4

Carrizo

Ranocchia

Juan Jesus

Pereira

Gargano

Con il Bologna perde sempre, ma è fra i meno colpevoli. Non giocava da dicembre, ma non si vede poi tanto, anche se sul gol non fa miracoli: su un colpo di testa di Krhin invece sì.

Nel primo tempo non gioca tranquillo neanche lui (e rischiatutto con Gilardino), poi almeno dà tutto, pure da centravanti: salva dietro, avvia l’azione, cerca il 3˚ gol al Bologna.

Ancora un errore di gioventù pesante, determinante: perché quel ritardo su Gilardino, dov’era? L’incostanza è il suo mestiere e metterla sul fisico non può bastare sempre. Salta la Samp.

Per un tempo non c’è malaccio: sbaglia meno di altri e lascia andare la gamba di più. Poi si accentuano i limiti difensivi e pure gli errori, anche se la produzione di discese sulla fascia e cross non diminuisce.

Ci sono sere in cui sbaglia ma il suo spolmonarsi dà frutti, ieri sera ha lasciato traccia solo di errori in serie, giocate scomposte e un tampinamento di Diamanti con non pochi affanni.

La pecca è un tiro ritardato troppo: erano una chance e un momento chiave. Perlomeno non ha paura di provare a giocare e se serve anche di menare, infatti prende un giallo e rischia pure il peggio.

PARATE 2 RINVII 21 USCITE 2

CONTRASTI VINTI 9/12 LANCI 1 PASSAGGI OK 21/24

CONTRASTI VINTI 2/6 LANCI 0 PASSAGGI OK 41/44

CONTRASTI VINTI 2/2 LANCI 3 PASSAGGI OK 32/36

TIRI 2 PASSAGGI OK 50/58 RECUPERI 5

TIRI 1 PASSAGGI OK 27/30 RECUPERI 4

4,5

4,5

5

5

5,5

5,5

Schelotto

Guarin

Benassi

Palacio

Cassano

Kovacic

5,5

Un passo indietro, e non solo perché l’aiuto a Zanetti in fase difensiva spesso è scomposto o fuori tempo: non punta quasi mai l’avversario, cincischia, si impappina.

Primo tempo inguardabile: confuso, come svogliato, lontano ricordo del trascinatore di mesi fa. Un po’ di rabbia e una bordata in più nella ripresa, ma sembra quasi un corpo estraneo.

Inventato esterno o giù di lì, patisce la posizione anomala e i timori di una squadra rattrappita: prova ad accentrarsi senza farsi prendere in mezzo, ma non gli riesce né una cosa né l’altra.

Non si ferma mai, nel senso che gioca sempre e che si muove sempre su tutto il fronte d’attacco. C’è poco da fare: non è prima punta, anche se deve farlo, e si vede: un colpo di testa e stop.

Entra in partita malino, fra palloni e soluzioni complicate. Poi almeno prova a inventare cose che lascino qualche segno e un paio di volte ci riesce, ma lo spunto dei giorni belli non c’è più.

Fa quello che non fanno gli altri: prende palla a testa alta e prova ad andare, a verticalizzare. Gli manca ancora l’ultimo spunto e non sta abbastanza attaccato a Perez che disegna l’assist.

La cosa migliore è il gol dell’1-1 sfiorato: aveva seguito bene l’azione. Prima si era arrabattato senza aggiungere granché, ma la confusione stava già regnando sovrana.

TIRI 0 DRIBBLING 1 SPONDE 2

TIRI 1 DRIBBLING 3 SPONDE 4

TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 2

TIRI 2 DRIBBLING 1 SPONDE 9

TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 1

TIRI 1 PASSAGGI OK 36/38 RECUPERI 5

TIRI 1 PASSAGGI OK 6/8 RECUPERI 0

Migliore per eliminazione: non fa danni. Ormai centellina le scorribande e non strappa come un tempo, ma dalla sua parte il Bologna non sfonda. CONTRASTI VINTI 2/3 LANCI 0 PASSAGGI OK 40/43

GLI ARBITRI Calvarese 6 Restano solo due dubbi: sul giallo a Gabbiadini (non c’è simulazione) e quello mancato (ma sarebbe stato fiscale) a Stankovic. Passeri 7-Marrazzo 6; Russo 6-Pinzani 6.

5,5 Stankovic

Cambiasso


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

0

1

(4-2-3-1)

(4-2-3-1)

30 Carrizo; 4 Zanetti, 23 Ranocchia, 40 Juan Jesus, 31 Alvaro Pereira; 21 Gargano, 5 Stankovic (dal 10’ s.t. 10 Kovacic); 7 Schelotto (dal 20’ s.t. 19 Cambiasso), 14 Guarin, 24 Benassi (dal 1’ s.t. 99 Cassano); 8 Palacio. PANCHINA Belec, Di Gennaro, Kuzmanovic, Rocchi, Chivu, Pasa, Mbaye, Jonathan, Belloni. ALLENATORE Stramaccioni. CAMBI DI SISTEMA 4-3-2-1 dal ’20’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Stankovic per gioco scorretto, Juan Jesus per proteste.

1 Curci; 8 Garics, 43 Sorensen (dal 1’ s.t. 44 Naldo), 5 Antonsson, 6 Morleo; 15 Perez (dal 33’ s.t. 17 Guarente), 6 Taider; 19 Christodoulopoulos, 23 Diamanti, 18 Gabbiadini; 10 Gilardino (dal 15’ s.t. 4 Krhin). PANCHINA Agliardi, Stojanovic, Moscardelli, Motta, Abero, Riverola, Pazienza, De Carvalho, Pasquato. ALLENATORE Pioli. CAMBI DI SISTEMA 4-3-2-1 dal 15’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Gabbiadini per simulazione, Naldo per c.n.r.

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Gilardino al 12’ s.t. ARBITRO Calvarese di Teramo. NOTE Spettatori paganti 3.891, abbonati 35.226, incasso totale di 866.325 euro. In fuorigioco: 3-0. Angoli: 9-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’. POSSESSO PALLA INTER 57,6%

4

BOLOGNA

PASSAGGI POSITIVI BOLOGNA 42,4%

TIRI IN PORTA

IIII INTER 4

INTER 81,3%

III IIIII

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 2’ Sorensen stacca di testa all’altezza del secondo palo: pallone fuori 4’ Gabbiadini entra in area da solo, ma calcia sull’esterno della rete 11’ Gran palla di Diamanti per Gilardino, che al volo non trova la porta 33’ Innocuo tentativo di Gargano, per giunta smorzato 38’ Zanetti disinnesca di testa una ghiotta occasione per Gabbiadini

2

INTER 5

IIIIII BOLOGNA 6

SECONDO TEMPO GOL! 12’ Perez pesca in area Gilardino, solo e sul filo del fuorigioco: tocco vincente alla destra di Carrizo 21’ Tiro cross di Cassano, Curci sventa con i pugni 25’ Gran conclusione di Guarin: Curci in corner 27’ Tiro a girare di Cassano, Naldo devia 34’ Krhin di testa su corner, gran parata di Carrizo 42’ Ranocchia di testa alza sopra la traversa da ottima posizione 44’ Palacio di testa, Curci blocca a terra 48’ Cambiasso di testa, superbo Curci in tuffo

Dopo la seconda sconfitta in 4 giorni è attesa la reazione della società. La Curva Nord ironizza: «Fateci fare un provino». E l’ultimo acquisto Laxalt: «Il gioco non mi piace»

5

le partite di campionato nelle quali la squadra di Stramaccioni non è riuscita a segnare, l’ultima volta era successo in Udinese-Inter 3-0 del 6 gennaio

2

BARICENTRO alto 54,5 m

la Moviola DI FRANCESCO CENITI

Regolare il gol di Gilardino Giallo a Jesus: salta la Samp Serata tutto sommato tranquilla per Calvarese. Qualche imprecisione, ma nulla di particolare. Soprattutto la squadra arbitrale ha visto benissimo nell’episodio decisivo: il gol del Bologna. Tutto accade al minuto numero 12 della ripresa, quando Perez alza la testa e innesca il taglio di Gilardino nel cuore dell’area nerazzurra. L’attaccante sfodera una pennellata al volo di destro, un tocco preciso che lascia di sasso Carrizo. L’attaccante dei

La Curva Nord: «Fateci fare un provino anche a noi... Magari uno buono lo trovate... Di certo è interista» BOZZANI

le vittorie consecutive per il Bologna in casa dell’Inter, nella scorsa stagione aveva vinto per 3-0. La doppietta emiliana era già riuscita nelle stagioni 1996/97 e 1997/98

BARICENTRO basso 49,7 m

rossoblù aspetta un attimo prima di esultare, giusto il tempo di guardare l’assistente Passeri restare con la bandierina abbassata. Proteste da parte dell’Inter, ma la chiamata (davvero difficile) è corretta perché Gilardino è in linea con Zanetti. Per il resto, sbagliato il giallo a Gabbiadini per simulazione lontano dall’area (c’era invece fallo), okay quello a Stankovic e cartellino pesante per Juan Jesus (era diffidato) dopo proteste inutili.

D

il caso RISCHIO FALLIMENTO

Progetto e uomini Per Moratti scatta l’ora delle scelte

le sconfitte consecutive dell’Inter che giovedì a Londra era stato superata per 3-0 dal Tottenham. C’è un precedente simile in questa stagione con le due sconfitte di fila tra il 22 e il 26 novembre, 0-3 in casa del Rubin Kazan e 0-1 a Parma

BOLOGNA 76,7%

TIRI FUORI BOLOGNA 3

I NUMERI

15

numeri& STATISTICHE

INTER

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTEO DALLA VITE MILANO

Se il Bologna è bianco e organizzato come il Tottenham. Se Strama ha la faccia terrea come a White Hart Lane. Se Diamanti sembra un Bale a modo suo. Se il pubblico nerazzurro fischia perché non vede mai una roba che sappia di calcio. Ecco, appunto: se questa è Inter. Perché davanti a tutti questi «se» — e nonostante tutti i «ma» che sanno di attenuanti fra infortuni e la gara dopo l’Europa che porta la sesta sconfitta — la domanda è: ma adesso che a gran voce ha chiesto il terzo posto, adesso che per l’ennesima volta è andato ad Appiano per caricare la squadra in un momento delicato e l’Inter è parsa solida come un formaggino, cosa penserà Moratti, che ieri ha lasciato San Siro arrabbiato e senza parlare? Cosa farà oggi ripensando a una gara persa dando mai il senso di squadra? Magari non cambierà, magari farà una ramanzina (l’ennesima?) a tutti, magari dirà che è

7

le reti in A da Gilardino all’Inter; per la prima volta una sua rete coincide con una vittoria sull’Inter

arrabbiato, magari metterà tutto quel che gli pareva scontato in bilico. E stavolta per davvero: perché se alle figure brutte non c’è mai uno stop e una reazione che sappia di Inter, beh, è ora di porsi domande. Quesiti Quali domande? Quelle

che si fanno tutti: per esempio se questa squadra segue Strama, per esempio se in tanti mesi di allenamenti sono stati dati impianti di gioco precisi poi inghiottiti dall’improvvisazione, per esempio se gli acquisti di gennaio stanno servendo, o se il futuro nasce da questo presente sconsolante. Tanti quesiti, e intanto la gente (davanti al k.o. interno che non si vedeva dal 23 settembre col Siena) fischia: la prima volta al 21’ del primo tempo, poi all’intervallo e figuriamoci alla fine. Colpe e futuro Per fortuna l’ironia alla Curva Nord non manca: «Fateci fare un provino anche a noi... Magari uno buono lo trovate... Di certo è interista». Ogni riferimento a Carew non è puramente casuale, ma

in questo caso l’Inter ha solo provato a vedere se un giocatore sarebbe o no stato pronto subito. E questa non è una colpa. E non è nemmeno una colpa che Milito si sia fatto male, ma che senza Milito non ci sia più uno straccio di finalizzazione, beh, è una mancanza organizzativa grave. L’Inter che ha già acquistato Campagnaro, Andreolli, Icardi, Botta e Laxalt si sente poi dire dallo stesso Laxalt su Twitter che «No me gustó el juego en este momento», non mi piace il gioco in questo momento. Ecco, se l’ultimo arrivato (e nemmeno arrivato davvero) picchia dall’altra parte del mondo no, non va bene. Serve un restyling d’immagine, è evidente. «Per l’anno prossimo — ha detto il d.t. Branca prima del match — c’è l’idea chiara col tecnico di quella che dovrebbe essere la squadra. Se sarà al 100% l’Inter di Strama e Branca? Assolutamente, poi decide il presidente, ma per quanto ne so io, questo sarà». Intanto Moratti riflette: davanti all’Armata Stramaleone-2. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ANDREA ELEFANTE

BOLOGNA PEREZ FA GIRARE TUTTO GILA SI SBATTE Era da maggio che prendeva gol in trasferta: stavolta cinismo abbinato a solidità, e il gioco è (stato) fatto.

7 7 l’allenatore Pioli Ormai la sua squadra un gol lo segna sempre, perché ha meccanismi consolidati, corsa e il piacere della ricerca dell’offensività: lui ha azzeccato i cambi per non rischiare granché.

h 7

7

7

6,5

6,5

6,5

il migliore Perez

Curci

Garics

Sorensen

Antonsson

Morleo

Di lotta e di governo: la mente della squadra, quello che la fa girare, quadrare, e non solo perché vede Gila e l’azione del gol in anticipo. Esce sfinito.

Più che altro per la paratona su Cambiasso (dopo quella su Guarin), che ha messo in cassaforte i tre punti. Prima, era stato altalenante nelle uscite e da brividi per un rinvio addosso a Perez.

Primi 45’ da zero a zero con Pereira, senza rinunciare ad attaccarlo. Più solido che arrembante nella ripresa, ma determinante più di una volta anche in aiuto nel cuore dell’area.

Cerca subito il gol e non ci va lontano, poi si dedica a fare il suo mestiere e non si complica la vita, già non troppo complicata dall’Inter. Toccato duro due volte, nell’intervallo si arrende.

Quando si ha di fronte Palacio serve anzitutto una cosa: attenzione, altrimenti quello ti frega. Buon uso dell’anticipo, concentrato, sempre sul pezzo: e non si fa fregare.

Quando capisce che Schelotto è più confuso che velenoso, si mette a giocargli in faccia e regala campo al Bologna. Poi si fa più prudente, ma una (buona) discesa ogni tanto ci scappa sempre.

Buon decollo, tosto e lucido. Poi con il passare dei minuti si fa un po’ prendere, si scompone un po’: a volte perde la posizione e altre inciampa in errori che fanno ripartire l’Inter.

TIRI 0 PASSAGGI OK 51/60 RECUPERI 10

PARATE 4 RINVII 16 USCITE 7

CONTRASTI VINTI 0/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 27/33

CONTRASTI VINTI 2/3 LANCI 1 PASSAGGI OK 11/13

CONTRASTI VINTI 6/8 LANCI 0 PASSAGGI OK 18/20

CONTRASTI VINTI 3/5 LANCI 4 PASSAGGI OK 12/15

TIRI 1 PASSAGGI OK 38/43 RECUPERI 7

s.v.

6 Taider

6,5

7

6

7

6,5

6,5

Christodoulopoulos

Diamanti

Gabbiadini

Gilardino

Naldo

Krhin

Guarente

Sostituire Kone non è facile, anche perché ha altre caratteristiche: gioca la partita che Pioli gli chiede, fatta di chilometri e anche sacrificio per tenere in piedi certi equilibri.

Meno devastante rispetto a certi suoi giorni di massima ispirazione, ma forse più costante, più utile che bello: prende falli, disegna traiettorie spigolose e un quasi assist per Gilardino.

Taglia, incrocia, corre senza soluzione di continuità, prima di andare a fare la prima punta quando esce Gilardino. Però il gol dello 0-1 se lo beve subito, non poteva essere già stanco.

Alla prima chance sfiora il gol con un diagonale, lo segna alla seconda seguendo alla grande il ragionamento di Perez (e da infortunato). Se c’è da sbattersi non si tira mai indietro.

Non tutte le uscite dal campo di Sorensen finiscono per nuocere: il brasiliano si spara subito due salvataggi, il secondo su Cassano voluto e decisivo. Poi qualche sbavatura, ma senza danni.

Prezioso perché dà consistenza al centrocampo e, avendo giocato anche dietro, sa come adattarsi a fare il difensore aggiunto. Con licenza di segnare: infatti ci va molto vicino, di testa.

Alla fine più che idee e geometrie serve correre e fare densità, a volte muro: Pioli lo sceglie per questo, lui sa come si fa.

TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 1

TIRI 1 DRIBBLING 5 SPONDE 2

TIRI 4 DRIBBLING 1 SPONDE 2

TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 0

CONTRASTI VINTI 1/1 LANCI 1 PASSAGGI OK 6/8

TIRI 1 PASSAGGI OK 8/9 RECUPERI 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 0/0 RECUPERI 1


16

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

1

2

3


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

17

SERIE A 28a GIORNATA LA FESTA PER 105 ANNI DEL CLUB

Moratti: «Io non ho sostituti, Cassano nemmeno» Il presidente su Antonio: «Abbiamo solo due punte, farò finta di...» MILANO

Massimo Moratti a tutto campo nella notte tra sabato e domenica. Quindi, prima degli scempi contro il Bologna... Intervenuto con i figli di Facchetti e Prisco in un ristorante milanese, dove si celebravano i 105 anni dell’Inter, il presidente ha parlato di assetto societario, caso Cassano e nuovo stadio. Società più sveglia «Anche se a Londra le cose non sono anda-

te bene, sono felice di vedere che c’è un entusiasmo che mette in condizione di sentirsi supportati. Poi trovo che il discorso del momento negativo sia da ampliare: non solo colpe ai giocatori, anche la società deve essere più adatta, più sveglia, più pronta, più vicina, più vera, più interista. Se rimango presidente? Non ho sostituti, d’altro canto (ride, ndr). Uno bravo l’avevo trovato, ma purtroppo non c’è più (Giacinto Facchetti, ndr)». Moratti è poi costretto a smentire, per una questione di opportunità, i contatti con Leonardo («Non c’è nulla di vero. Anche le telefonate tra me e lui sono pura invenzione»), ma qualcosa di importante, in pentola, bolle, Poi una frase sibillina, tra mercato — non certo riuscito con il buco — e jella assortita: «Dovremo andare avanti con determi-

nazione. Poi le cose possono andare bene o male, ma se siamo decisi le cose vanno meglio». Tottenham «I giocatori? Se qualcuno non gioca bene non è colpa loro, forse è colpa nostra; credo possano fare certamente di più, molto di più rispetto a quanto fatto col Tottenham. Gara che mi ha fatto arrabbiare. Poi non è una scusa, ma quest’anno ne capita una dietro l’altra e questo certo non aiuta. Una squadra comunque deve saper affrontare tutti i problemi. Lottiamo per il secondo o terzo posto, che sono fondamentali. Credo che tutti lo abbiano leggermente capito, ora sta a loro. Stramaccioni finora ci ha messo l’anima, ha anche intuizioni interessanti. Ora, però, vediamo di concretizzare».

f.m.r

Cassano e nuovo stadio Non po-

«Noi in difficoltà, ma guai fallire il terzo posto» Stramaccioni: «L’Inter non può mollare ora, abbiamo pagato le fatiche in Europa League» LUCA TAIDELLI MILANO

I problemi delle altre... Strama

comunque si piega, ma non si spezza. «Abbiamo pagato un’al-

Massimo Moratti con la bombetta usata dai fondatori dell’Inter nel 1908

A

HANNO DETTO

GLI EURORIVALI K.O.

Pioli insaziabile: «Pensiamo già alla Juventus»

Bale è super Ma il Liverpool rimonta il Tottenham

S Carrizo «Ci abbiamo provato, c’è rammarico, ma adesso dobbiamo guardare avanti: ci sono prima il Tottenham e poi la Sampdoria»

S Zanetti «Loro hanno fatto meglio di noi, non stiamo giocando bene e i risultati non arrivano, ma tocca a noi adesso invertire questa tendenza»

La frustrazione di Stramaccioni: per l’Inter è la nona sconfitta in A BOZZANI

tra volta gli sforzi di Coppa. Ci sono ancora 30 punti a disposizione e siamo a -4 dall’obiettivo. Vedo che anche le altre hanno dei problemi, è un campionato in cui ciascuna squadra può togliere punti all’altra. Nessuno ha intenzione di mollare e i giudizi sarebbe giusto darli a fine stagione. Sbracare adesso sarebbe un errore imperdonabile. Siamo tutti arrabbiati e tristi, ma possiamo e dobbiamo farcela a conquistare il terzo posto». Che poi è la parola d’ordine ribadita da Moratti nel blitz di sabato sera alla Pinetina. «So che il presidente ha speso belle parole per me anche prima della gara — fa Strama —, ma io faccio i miei errori e più che a parole vorrei ringraziarlo sul campo, con i risultati». Cassano e Tottenham Da «caso», per qualcuno Cassano avrebbe potuto diventare il salvatore della patria, se fosse stato schie-

rato dall’inizio. «Ma ho gli attaccanti contati e Antonio aveva giocato 90’ in Europa League — spiega il tecnico —. Ho pensato di gestirlo e di cambiare marcia nel secondo tempo. L’infortunio di Milito non solo ci ha tolto alternative là davanti, ma anche condizionato le scelte negli altri reparti». In Coppa si rigioca fra tre giorni e c’è già curiosità per capire se l’Inter la darà via dopo il 3-0 preso dal Tottenham, pensando alla Sampdoria di domenica prossima, o tenterà l’impresa. «Tra infermeria e scelte sfortunate con la lista Uefa, all’andata ne avevo 12 disponibili — chiude Strama —: valuterò le condizioni generali. E alcuni infortunati come Samuel, Nagatomo e Silvestre sono vicini al recupero». In compenso rischia di fermarsi ancora Stankovic. «Un problemino ai flessori, spero non sia nulla di grave», spiega il serbo.

Gilardino e Diamanti festeggiano il gol BOZZANI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La kriptonite si chiama Alberto Gilardino, che prima di ieri non aveva mai vinto in carriera a San Siro con l’Inter: per lui — con svariate maglie — 10 k.o. e 2 pari. Fino a ieri sera, appunto. Perché la storia vive anche di sterzate e la vittoria col suo gol numero 11 stagionale vale il naso all’insù per un Bologna (sicuro, organizzato, invasivo e tecnico) che infila la terza vittoria di fila come mai successo in questo campionato. Fiorentina, Cagliari e Inter: le vittime di un’impennata che sa di forza e sensatezza tattica. «È una vittoria importantissima perché ci dovevamo salvare e questi tre punti sono pesanti — dice Gilardino —. Grande prova, complimenti ai miei compagni: sono stati grandi. Se il mio trascorso in rossonero mi ha dato qualche stimolo? Sicuramente questo stadio mi ricorda momenti bellissimi. Poi quando si fanno questi gol ancora di più. Il mio futuro? Tra due mesi sarà più chiaro: al 50% resto, ma non dipende da me». Rivincita e valori Così il Bologna — che i tifosi han-

S Diamanti «Abbiamo fatto una gara quasi perfetta: nel primo tempo c’eravamo solo noi in campo, nel secondo abbiamo resistito fino alla fine»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA LA GIOIA DEL TECNICO

MATTEO DALLA VITE MILANO

«Inutile dire su chi facciamo la corsa al terzo posto se poi non approfittiamo dei passi falsi delle rivali». Andrea Stramaccioni era stato triste profeta alla vigilia del Bologna. La caduta del Napoli a Verona in effetti avrebbe potuto aprire scenari interessanti, invece dopo 16 risultati utili consecutivi in casa sempre con almeno un gol all’attivo l’Inter crolla e si vede sorpassare anche dalla Fiorentina. Gli stessi di Catania Tra Tottenham e Bologna, festeggiare i 105 anni del club in modo peggiore era impossibile. Tranne che per il presidente Moratti, Stramaccioni finisce di nuovo sul banco degli imputati. A chi lo accusa di cambiare sempre uomini e sistema di gioco, finendo col confondere la truppa, il tecnico però ricorda che la squadra era la stessa del rimontone di Catania. «A parte Alvarez, l’ultimo di una serie infinita di infortuni, ho pensato che avesse senso mandare in campo gli stessi che avevano giocato un ottimo secondo tempo al Massimino. E se mi chiedete del perché ho schierato Benassi esterno ricordo che con me in Primavera aveva fatto sia l’interno sia l’esterno di sinistra. Senza Nagatomo, Obi e Alvarez, non avevo alternative. La verità è che siamo in un periodo di grande difficoltà. Nel primo tempo non ci è riuscito nulla e siamo stati fortunati a non subire un gol che il Bologna avrebbe meritato. Poi abbiamo avuto più intensità, ma la rete di Gilardino è stata una brutta botta».

teva mancare una battuta anche su Cassano: «Artista? Se non lo difendo io, chi lo difende? I media lo hanno un po’ preso di mira. Ovviamente c’è in questa mia determinazione la volontà che Cassano non faccia più cazzate. E poi abbiamo due centravanti, mica possiamo farne fuori uno (ride, ndr). Fosse stato un terzino forse poteva rifiatare, così invece facciamo finta di... (ride di nuovo, ndr). Il caso, comunque, è rientrato». Dopo aver confessato che le palpitazioni massime del triplete le provò a Siena («A Madrid la partita era vinta, ma al Franchi è stata una sofferenza incredibile»), Moratti spiega la situazione legata al nuovo stadio: «Rho era l’area preferita, la prima scelta, ma bisogna valutare per quando faranno l’Expo». Resta dunque in piedi anche l’ipotesi San Donato. Ma prima, forse, è il caso di rimettere in piedi l’Inter.

no atteso nella notte a Casteldebole per l’ovazione — si prende la rivincita della Coppa Italia e bissa il successo di 13 mesi fa, quando una doppietta di Di Vaio (più Acquafresca) aprì la crisi-Inter di Ranieri. «Sono felice per i miei giocatori — dice Stefano Pioli — solo ora stanno raccogliendo i frutti del lavoro svolto. Abbiamo giocato un ottimo calcio nel primo tempo e abbiamo avuto un grande senso di sacrificio nella ripresa. Non siamo appagati e ora pensiamo alla Juve, per noi una finale. Oggi sarebbe stato un messaggio sbagliato quello di venire qui con un altro modulo e atteggiamento. La squadra ha buoni valori, è cresciuta attraverso sconfitte e critiche, e ora sta rendendo per come sa, ha grandi motivazioni e vuole allungare questo momento positivo». E adesso? Chiaro che tutte le domande dei tifosi bolognesi sono rivolte a cosa succederà l’anno prossimo (da Guaraldi a Pioli a Diamanti), ma è altrettanto chiaro che il sogno è bissare quella quota 51 toccata un anno fa. «Per me — conclude Diamanti — è stata una settimana strana, perché è nato mio figlio e ho dormito poco, ma abbiamo fatto una partita bellissima: l’Inter non ha mai tirato in porta. Io in nerazzurro? Penso solo a correre e a finire bene questa stagione a Bologna». Ecco: oggi, un Diamanti, l’Inter non ce l’ha. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vero, l’Inter dovrà provarci in condizioni disperate. Però da Anfield un avviso arriva: rimontare il Tottenham si può, anche quando in campo c’è Bale (che a San Siro non ci sarà). Il Liverpool ci è riuscito nella ripresa: 3-2, sfruttando una papera clamorosa di Lloris in uscita che ha servito il pareggio a Downing e un rigore sull’ennesima iniziativa di Suarez (abbattuto da Assou-Ekotto), nonché la stanchezza degli ospiti. Ma anche nel primo tempo Rodgers, col pressing costante sui portatori di palla, aveva irretito non poco gli Spurs, che in Premier non perdevano dal 9 dicembre (2-1 in casa dell’Everton). Liverpool-Tottenham è stata soprattutto sfida tra fenomeni. Uno è Suarez, capocannoniere e uomo ovunque dei Reds: gli avversari lo picchiano, pure troppo, lui risponde, si arrabbia, fa reparto da solo e appena può correre non ha antidoti. L’1-0 nasce così, da un’accelerazione improvvisa: Coutinho verticalizza, Enrique rifinisce e l’uruguaiano appoggia dentro, con la difesa del Tottenham che ci ha capito poco. L’altro fenomeno, ovviamente, è Bale. Villas-Boas lo schiera a destra, e dal suo sinistro nascono entrambi i gol di Vertonghen, il primo di testa e il secondo di sinistro dopo un’indecisione tra Johnson e Carragher. Il gallese poi ci mette una condizione atletica strepitosa, tutti lo cercano e lui, sempre in anticipo su chi lo marca, qualcosa di buono tira sempre fuori. Giovedì il Tottenham ne farà a meno, ma tre gol da gestire compensano questo e altro. g.d.f. PREMIER 29a GIORNATA Ieri Newcastle-Stoke 2-1, Liverpool-Tottenham 3-2. Domani Arsenal- Everton. CLASSIFICA Man. United 71; Man. City 59; Tottenham 54; Chelsea 52; Arsenal 47; Liverpool, Everton 45; Wba 43; Swansea 40; Fulham, Stoke, West Ham, Newcastle, Norwich 33; Sunderland 30; Southampton 28; Aston Villa 27; Wigan 24; Reading, Qpr 23.


18

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SERIE A INSULTATO IL PRESIDENTE DELL’UEFA PER I DUE TURNI A PORTE CHIUSE. OGGI SI DISCUTE IL RICORSO BIANCOCELESTE. LOTITO: «ANDRÒ A NYON»

Striscione della Nord contro Platini ROMA

Lo striscione esposto ieri sera dai tifosi della Lazio: «Heysel 29-05-85, hai avuto la forza di giocare... davanti 39 morti il coraggio di festeggiare. Platini maiale da te nessuna morale» ANSA

RUGGIERO PALOMBO ROMA

La Fiorentina bussa alla porta Champions e lo fa in modo perentorio. Due a zero alla Lazio con la firma dei gemelli terribili Jovetic e Ljajic, già celebri per avere asfaltato l’Inter quando era ancora una parvenza di squadra, e un salto in alto in classifica che la proietta addirittura da sola al quarto posto. Ora che con la mezza crisi del Napoli, cinque punti sopra, i posti a disposizione nell’Europa che conta di più sembrano diventare due, sognare è legittimo. Specialmente dopo una prestazione sontuosa come quella offerta all’Olimpico, capace di cancellare in un colpo solo il mal di trasferta (quattro sconfitte consecutive), l’allergia al gol fuori casa di Jovetic (l’ultimo a Palermo, nel 3-0 del 22 dicembre) e quella discontinuità collettiva che ha rappresentato fin qui il tallone d’Achille dei ragazzi di Montella. Bellissima Bella la partita e bellissima la Fiorentina, che domina la prima mezzora, segna

(c.zuc.) In attesa del ricorso che si discuterà oggi contro i due turni a porte chiuse inflitti dalla Uefa alla Lazio per i saluti romani di alcuni tifosi nella partita con il Moenchengladbach, la Curva Nord ha esposto uno striscione contro il presidente Platini: «Heysel 29-05-85, hai avuto la forza di giocare... davanti a 39 morti il coraggio di festeggiare. Platini maiale da te nes-

Tempesta viola Battuta la Lazio nel diluvio Fiorentina al quarto posto Jovetic-Ljajic firmano la prima vittoria in trasferta dopo oltre due mesi E con il k.o. dell’Inter, Montella fa un doppio sorpasso in classifica con Jovetic al termine di un’azione esemplare e mette più volte alla corde una Lazio comunque mai doma. Il gol su punizione di Ljajic, forse sporcato dalla barriera, chiude i giochi all’inizio della ripresa, quando Petkovic, colpevole di almeno un peccato originale, puntare su Ederson esterno, cerca nuove soluzioni. Una vio-

la che non è solo Jovetic e Ljajic, le cui lune sono sempre imperscrutabili: le fondamenta di questa squadra sono Pizarro e Borja Valero, due direttori d’orchestra in un calcio italiano in cui tanti club faticano a metterne insieme anche uno soltanto. Per una notte, sale al proscenio anche Viviano, autore di almeno tre parate decisi-

laCoppia JOVETIC & LJAJIC

Dalla fiera dell’Est i colpi per andare dritti in Champions Il montenegrino torna a segnare fuori casa: «Adesso però guai a mettersi in testa il 2˚ posto». Il serbo al terzo gol alla Lazio DAVIDE STOPPINI ROMA

A scriverla, questa pagina di calcio viola, non potevano che essere Stevan Jovetic e Adem Ljajic. Terminali di un calcio che gira, gira, gira e poi all’improvviso decide che sì, è l’ora giusta per affondare. C’è la Lazio nel loro destino. C’era questa partita qui, sotto la pioggia dell’Olimpico. Zavorra uno, eterna promessa l’altro: se ne se sono dette e scritte. Il punto è uno, solo uno: la Fiorentina mira la Champions League, con le due meraviglie venute dall’Est. E chi sennò? Chi poteva ridare a Montella una vittoria in trasferta che mancava dal 22 dicembre dell’anno passato? Corsi e ricorsi Dal Palermo alla

Lazio, 78 giorni dopo. Prima di Natale, in Sicilia, era stata

suna morale» riferito alla vittoria in Coppa Campioni della Juve nella serata della tragedia dell’Heysel, seguito dal coro «Michel figlio di...». «Di cosa si lamenta Lotito? C’era chi proponeva di togliere punti...» — aveva detto Platini in un’intervista alla Gazzetta sabato. A Nyon per il ricorso ci sarà anche il patron biancoceleste: «Sono state fatte considerazioni che non rispecchiano la realtà — ha detto a Sky — Non parliamo di 200 o 300 persone, ma di una minoranza». La Lazio punta a uno sconto.

una doppietta di Jovetic a spianare il 3-0. Ieri sera, all’Olimpico, Jo-Jo ha capito subito che l’aria era quella giusta, perché lì, sulla fascia destra della Lazio, c’era l’autostrada con vista Champions. E così dopo l’occasione sprecata sotto porta — era l’8’ del primo tempo — Jovetic ha visto Ljajic accentrarsi, poi Borja Valero fare un velo dei suoi e il più era fatto. Sì, il più era fatto perché quando il pallone arriva a Jovetic, dai 20 metri, le probabilità che finisca alle spalle del portiere avversario sono tante. E così un destro al bacio, gol, e un altro bacio ai tifosi: la serata è in discesa, le trasferte non sono più un incubo. «Voglio la Champions», dirà il montenegrino dopo la partita. Partita spezzata definitivamente a inizio ripresa. Una punizione dal limite conqui-

La festa di Stevan Jovetic, 23 anni, e Adem Ljajic, 21: i due slavi hanno trascinato la Fiorentina INSIDE

ve. Su tutti, infine, Montella: piccolo grande allenatore, da queste parti, sponda giallorossa, mai troppo rimpianto. Bella di coppa Finalista di Coppa Italia e con un piede nei quarti di Europa League, la Lazio paga gli straordinari di giovedì a Stoccarda. Petkovic la modifica per quattro undicesi-

stata da Jovetic e trasformata dal gemello Ljajic, uno che se vede Lazio porta a casa spesso una martingala da sogno. E martingala è stata ieri sera: terzo gol ai biancocelesti del serbo, su 9 totali in Serie A. E Lazio che è stata anche la sua prima vittima in campionato, il 18 settembre del 2010. Due anni e mezzo dopo, Ljajic è un giocatore a tutto tondo. Il futuro? No grazie Ancora loro

due, dunque, quelli che gli scontri diretti Champions se li divorano: il 17 febbraio, neppure un mese fa, avevano rispedito a casa con perdite l’Inter, con una doppietta a testa. Ma il ricordo di Jovetic era un altro: Jo-Jo arrivava a Roma da quattro sostituzioni nelle ultime cinque gare. Ieri sera Montella l’ha lasciato in campo, altro che. «Il mio obiettivo è chiaro da sempre — ha detto il montenegrino —, voglio portare la Fiorentina lì dove merita, in Champions. Siamo una squadra forte e qui all’Olimpico l’abbiamo dimostrato a tutti». Parole da leader, prima e dopo: «Ora però guai a pensare che sia tutto facile, guai a mettersi in testa il secondo posto — ancora Jovetic —. Pensiamo partita per partita. Ma certo che se giocheremo sempre così, tutto sarà più semplice». E magari sarà più facile pure convincere Jovetic a restare: «È tutto l’anno che mi viene chiesto del mio futuro, ma io non ne voglio parlare. Sto bene qui e voglio centrare la Champions qui, poi quello che succederà non si sa». Si sa bene, invece, il suo ruolo: «Da prima punta mi diverto perché sono più vicino alla porta avversaria. L’unica cosa che detesto sono i lanci lunghi». Meglio, decisamente meglio, se il pallone glielo passa direttamente Ljajic. © RIPRODUZIONE RISERVATA

mi ma ricorrere ai titolari Dias, Ledesma, Gonzalez e Floccari (fuori Candreva squalificato, Ciani, Kozak e Onazi) diventa un errore quando si punta sulla qualità di Ederson piuttosto che sulla quantità di Onazi, tanto per fare riferimento ai due mattatori di Germania. Un peccato di presunzione pagato molto caro.

le Pagelle

Corsie decisive Mettete uno davanti all’altro Pasqual, Borja Valero e un Liajic ispirato, e opponetegli Ederson, Gonzalez e Pereirinha. Chiaro che la Fiorentina finirà con lo sfondare. Avviene dopo venti minuti: Pasqual, Ljajic in slalom, il velo decisivo di Borja Valero e a Jovetic che segue a rimorchio si

di STEFANO CIERI

ONAZI ENTRA TARDI, KOZAK MALE VIVIANO, RISCATTO ALL’OLIMPICO LAZIO 5,5 MARCHETTI 5,5 Incolpevole sul primo gol, sul secondo sbaglia i tempi, ma è beffato dalla deviazione della barriera. PEREIRINHA 5 Pasqual e Ljajic lo mettono in mezzo. Le occasioni arrivano tutte dalle sue parti. CANA 6 Ci mette una pezza più di una volta. Tenta la fortuna pure in attacco, ma non va bene. DIAS 5,5 Qualche affanno di troppo e qualche spintone in area. RADU 6 Tiene a bada Cuadrado e si propone in avanti, specie nel quarto d’ora finale del primo tempo. EDERSON 5 Soffre all’inizio quando deve dare una mano a Pereirinha. Un po’ meglio al centro. KOZAK 5 Pochi palloni giocabili, ma anche la sensazione di non saper combinare nulla di buono. GONZALEZ 6,5 Il suo dinamismo rianima la Lazio dopo lo svantaggio. Uno degli ultimi ad arrendersi. LEDESMA 5,5 A corto di fiato fa quel che può. Ha la palla dell’1 1, gliela stoppa Rodriguez. MAURI 5,5 Venti minuti finali buoni solo per riprendere confidenza. HERNANES 5 Appena un paio di conclusioni. E’ un periodo che il Profeta fatica a predicare. ONAZI 6 Entra bene in partita, sfiora anche il gol. Forse andava messo dall’inizio.

h

IL MIGLIORE

7 LULIC

Tiene quasi in piedi da solo la Lazio. Ci prova con gli assist e con i tiri, ma non è serata.

FLOCCARI 6 Centra la porta in almeno tre occasioni, ma trova un Viviano in serata di grazia. All. PETKOVIC 5 Formazione iniziale che non convince soprattutto a destra con Pereirinha Ederson.

FIORENTINA 7 VIVIANO 7 Torna all’Olimpico dopo la serata da dimenticare con la Roma. Stavolta para tutto. TOMOVIC 5 Lulic lo manda in tilt e quasi lo irride. Non riesce mai a ribaltare l’azione. RODRIGUEZ 6,5 Grinta e temperamento. Compensa le amnesie dell’altro centrale Savic. Su Ledesma salva un gol già fatto. SAVIC 5,5 S’impappina in più di una circostanza, specie quando deve contrastare Floccari. PASQUAL 6,5 Fa più l’ala che il terzino. Da una sua discesa on Ljajic nasce il primo gol. MIGLIACCIO 6 Più compassato del solito, ma si fa sentire ogni volta che la temperatura sale. PIZARRO 7 Regista sapiente ed onnipresente di una squadra che quando ha la palla gioca e diverte come poche. BORJA VALERO 7 Il velo con cui libera al gol Jovetic è una delle cose più belle della serata. Alterna agonismo e giocate d’autore. (Sissoko s.v.) CUADRADO 6 Serata così così in cui si accende solo a sprazzi anche perché trova a contrastarlo un Radu ispirato. (Romulo s.v.) JOVETIC 7 Gol semplice solo in apparenza. E’ la sua classe a farlo sembrare tale. Non lo ferma neppure il campo pesante. MIGLIORE h 7,5 ILLJAJIC

Propizia l’1 0 di Jovetic, realizza il 2 0 su punizione. Ogni volta che s’innesca son dolori per la Lazio.

LLAMA 5,5 Dovrebbe favorire le ripartenze viola nel finale, ma finisce per correre a vuoto. ALL. MONTELLA 7 Fiorentina bella e vincente pure in trasferta. Il 4 3 3 si rivela l’abito giusto per la serata.

ARBITRI GERVASONI 6,5 Una partita facile che riesce a non complicare con decisioni cervellotiche. Giusta la distribuzione dei cartellini, tutti gialli, ben quattro alla Lazio. Posado 6 – La Rocca 6,5; Orsato 6 – Bergonzi 6


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

Il destro piazzato di Stevan Jovetic, 23 anni, che porta in vantaggio i viola D’ANNIBALE

LAZIO FIORENTINA

0 2

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Jovetic al 20’ p.t.; Ljajic al 5’ s.t.

LAZIO (4-5-1) Marchetti; Pereirinha, Cana, Dias, Radu; Ederson (dal 1’ s.t. Kozak), Gonzalez, Ledesma (dal 24’ s.t. Mauri), Hernanes (dal 12’ s.t. Onazi), Lulic; Floccari. PANCHINA Bizzarri, Strakosha, Biava, Ciani, Saha. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA 4-4-2 dal 1’ s.t. BARICENTRO MOLTO ALTO 57 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Hernanes, Dias, Gonzalez e Cana per gioco scorretto.

FIORENTINA (4-3-3) Viviano; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Migliaccio, Pizarro, Borja Valero (dal 43’ s.t. Sissoko); Cuadrado (dal 41’ s.t. Romulo), Jovetic, Ljajic (dal 22’ s.t. Llama). PANCHINA Neto, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Fernandez, Wolski, Larrondo, Toni. ALLENATORE Montella. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 51,2 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Romulo per gioco scorretto. ARBITRO Gervasoni di Mantova. NOTE paganti 8.627, incasso non comunicato; abbonati 20.518, quota non comunicata. Angoli 6-2. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 3-1. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t

apre un’autostrada, per un diagonale imprendibile. Un gol bellissimo, sul quale pesa però la colpevole latitanza di Petkovic. Ederson, protagonista a Stoccarda alle spalle di Floccari, non ha infatti i tempi e il passo di fare il vice Candreva, e la leggerezza di Pereirinha, sostituto dell’infortunato Konko, fa il resto. Dopo mezzora, Eder-

son in mezzo e Gonzalez più largo, basta questo per ridare un po’ di equilibrio alla partita. Tocca allora a Lulic, sulla corsia opposta a quella del disastro biancoceleste, straripare ma senza che la Lazio trovi l’altrui porta. Petkovic toglie Ederson per l’inutile Kozak all’inizio della ripresa, ma la punizione vincente di Ljajic e un violen-

la Moviola di CEN

Tutto facile per Gervasoni Hernanes giallo: salta il Toro Alla vigilia la partita era considerata «a rischio» per Gervasoni e i suoi collaboratori non solo per la classifica, ma anche per le recriminazioni laziali sulle decisioni arbitrali prese all’andata. Questa volta, però, sulla nuova vittoria della Fiorentina non ci sono ombre. E neppure sulla serata di Gervasoni, nonostante un campo zuppo dalla pioggia, il nervosismo crescente dei giocatori laziali per il risultato e lo snervante possesso palla dei viola. Nel primo tempo quasi nulla da segnalare: Gervasoni si adegua, lascia molto giocare e tiene i cartellini al riparo nel taschino. Nella ripresa le cose

cambiano: subito ammonito Hernanes per una brutta entrata da dietro ai danni di Cuadrado nei pressi del centrocampo. Cartellino pesante per il fantasista che era diffidato. Subito dopo altro giallo, tocca a Dias che a centrocampo abbatte Cuadrado. Saltano i nervi anche a Gonzalez che litiga con gli avversari e commette una serie di scorrettezze (l’ultima su Pasqual). La fotografia della ripresa è nel fallaccio da arancione di Cana su Pizarro dopo che la Fiorentina aveva nascosto il pallone agli avversari per un minuto: arriva il giallo. Nel finale ammonito Romulo (steso Radu).

E DOMANI SI DECIDE ANCHE SU ROMA-PARMA

La finale di Coppa Italia anticipata al 23 maggio? ROMA (ma.cec.) Rinvio? No grazie, però... L’argomento più caldo riguarda la finale di Coppa Italia, in calendario per domenica 26 maggio a Roma. Ma il 26 e il 27 ci sono nella Capitale le elezioni Comunali e il sindaco Alemanno caldeggia il rinvio. Informalmente, è già stata contattata la Lega e le tre società interessate: la Lazio (già finalista), la Roma e l’Inter (la semifinale di ritorno è il 17 aprile) per sondare in merito a eventuali spostamenti. La data alternativa sarebbe giovedì 23 maggio, visto che un posticipo intralcerebbe l’inizio del ritiro fissato da Prandelli in vista della Confederations Cup. Inutile dire che, come incasso e visibilità, un match di sabato sarebbe assai più gradito dalla Lega. A proposito di spostamenti, domani Questura e Prefettura di Roma decideranno sul match di domenica tra i giallorossi e il Parma, per la possibile concomitanza con l’afflusso nella Capitale di molti capi di Stato in caso di elezione del Papa. I due club hanno detto di no ad ipotesi alternative (anticipo a venerdì, posticipo ad aprile) e quindi non è esclusa la conferma della data.

to acquazzone spegneranno gli ardori biancocelesti. Onazi per lo spento Hernanes e il ritorno di Mauri serviranno a un finale tutto cuore, buono a scaldare le mani a Viviano, fin lì protetto da un ottimo Rodriguez. L’importante per la Viola ora è crederci. Con Napoli e Inter così malconci, si può fare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-1 8’ cross di Pasquale, Cana buca e Jovetic sotto porta mette fuori. GOL! 20’ Ljajic si accentra dalla sinistra, velo di Borja Valero e Jovetic dal limite con il destro batte Marchetti. 36’ affondo di Lulic, sul cross si avventa Floccari il cui sinistro da buona posizione è deviato in angolo. 37’ cross di Lulic, sponda di Gonzalez, Dias manca la deviazione. 43’ volata di Lulic, Ledesma un po’ defilato sulla destra mette in mezzo, Rodriguez salva. SECONDO TEMPO 0-2 GOL! 5’ punizione di Ljajic con deviazione della barriera che inganna Marchetti sul suo palo. 11’ punizione di Hernanes, Viviano devia in angolo. 15’ Savic sbaglia il rinvio, Floccari al volo con il destro, respinta di Viviano. 45’ grande riflesso di Viviano su un tocco di Floccari in mischia.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

19

DELUSIONE BIANCOCELESTE

Petkovic, niente alibi «La mia squadra non ci ha creduto» Il tecnico: «L’Europa League toglie forze ma queste sono partite da vincere» FRANCESCO ODDI ROMA

«Il problema è che non ci abbiamo creduto abbastanza». Si presenta così Vladimir Petkovic dopo la sconfitta in casa con la Fiorentina, la terza stagionale, la seconda del 2013 dopo quella del 26 gennaio con il Chievo. «Non ci abbiamo creduto: peccato perché avevamo avuto diverse occasioni, specialmente negli ultimi 15’ del primo tempo. La Fiorentina è stata più cinica, ha combattuto più di noi e ha vinto. Non siamo gli unici ora ad avere difficoltà dobbiamo dare di più». Niente scuse L’alibi Europa League può valere anche per la Lazio che giovedì a Stoccarda ha giocato una gran partita, ipotecando i quarti. Ma Petkovic non si vuole appellare più di tanto al fattore stanchezza. «L’Europa League è chiaro che toglie energie, ma

Petkovic, 49 anni PROIETTI

non voglio prendere scuse. C’è una parte di verità in questa analisi, ma giocatori di questo livello devono riuscire a dare di più lo stesso, e fare di tutto per vincere gare come questa». Gol evitabili Il tecnico biancoce-

leste non si appella neanche ai meriti della Fiorentina di Montella (che aveva battuto i biancocelesti anche all’andata). «Abbiamo subito due gol evitabili, il primo era simile a quello preso a Firenze, sapevamo di queste triangolazioni che fanno, e avremmo dovuto prendere delle contromisure. Non so quante occasioni ha avuto la Fiorentina, se non contiamo quelle su palle inattive, ma noi, pur non facendo una grande partita, le nostre le abbiamo avute». Chiusura sul contatto in area biancoceleste tra Dias e Gonzalo Rodriguez: Petkovic smorza i toni: «In questi casi si guarda sempre di più a cosa fa il difensore». © RIPRODUZIONE RISERVATA


20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

VERSO LA CHAMPIONS DOMANI BARÇA-MILAN LE ULTIME

4

Mexes, oggi la decisione Flamini in vantaggio

ITALIANE IN EUROPA

FABIANA DELLA VALLE MILANO

Il Milan è l’unica italiana impegnata in Champions League questa settimana (la Juve è già qualificata ai quarti)

Pazzini no, Mexes boh. Il francese, anche lui uscito malconcio dalla gara di Genova (sostituito dopo un tempo per un problema all’adduttore), è stato convocato, ma Allegri deciderà solo oggi se schierarlo o no. Ieri Philippe ha lavorato a parte, il tecnico conta di recuperarlo però la prova del nove sarà la rifinitura al Camp Nou. Se non ce la farà toccherà a Yepes, perché Zaccardo non è in lista Champions e Bonera è fermo da più di un mese. Sugli esterni l’unico sicuro è Abate, che ha riposato nell’ultima di campionato, a sinistra De Sciglio e Constant si giocano una maglia. L’ex Genoa ha fatto mea culpa per l’espulsione che ha mandato Allegri su tutte le furie: «Non ho avuto un comportamento adeguato — ha ammesso —. Ho chiesto scusa alla squadra perché l’ho messa in difficoltà lasciandola in 10 ed è una cosa che non deve più succedere». A centrocampo la novità rispetto all’andata dovrebbe essere Flamini (che a Milano non aveva giocato per un problema fisico), con Montolivo e Ambrosini. Le confidenze del presidente

Chissà se Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele per un’uveite (un’infezione agli occhi), dopo aver perso l’andata per impegni elettorali, stavolta riuscirà a vedere la partita almeno in tv, cosa che non è riuscito a fare venerdì sera. Il Secolo XIX ha scritto che il presidente avrebbe confidato al suo medico personale Alberto Zangrillo: «Il Genoa meritava di vincere, lo dimostra il fatto che Galliani non mi ha chiamato. Fa sempre così: quando meritiamo chiama, anche in caso di sconfitta». «Premesso che sono amico e stimo molto Zangrillo — ha spiegato Adriano Galliani —, che è d’indubbia fede genoana, confermo di non aver chiamato il presidente perché telefonare di notte al San Raffaele non mi sembrava carino». Comunque i due ieri si sono sentiti e di sicuro avranno parlato del Genoa ma soprattutto del Barcellona. Che al momento è l’unico pensiero nella testa di tutti i rossoneri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S DOMANI Rit. ottavi Barça-Milan ore 20.45 (andata 0-2)

Due le italiane ancora in corsa in Europa League: Lazio e Inter.

S GIOVEDÌ 14 Rit. ottavi LazioStoccarda ore 21.05 (and. 2-0) InterTottenham ore 19 (and. 0-3)

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)

Lo 0,01 per cento di speranza a cui era rimasto aggrappato con l’ultima falange dell’ultimo dito, è andato in frantumi alle 14.24 di ieri, quando è uscito il comunicato ufficiale sul sito del Milan: «Importante contusione e micro infrazione alla testa del perone». Giampaolo Pazzini in realtà se lo aspettava: «Ho capito fin dai primi secondi che era qualcosa di serio». Sogno infranto Il Pazzo zoppica

ancora vistosamente. La gamba destra fa male quanto la consapevolezza di non poter volare a Barcellona. Avrebbe dovuto essere la «sua» partita. Quella che Galliani gli aveva affidato fin dal primo giorno dell’arrivo di Balotelli. Il messaggio era: caro Giampaolo in campionato dovrai sgomitare con Mario tutte le settimane, ma la Champions non te la toglie nessuno. Nessuno tranne Daniele Portanova, variabile imprevista materializzatasi a Marassi. In pochi minuti il Camp Nou si è trasformato da stadio dei sogni a sogno e basta. E adesso è dura restare fuori a guardare. Non è la prima volta che volano scintille fra il Pazzo e Portanova. Come ad agosto del 2009, in un Siena-Samp amichevole dove Giampaolo aveva ricevuto un altro trattamento piuttosto ruvido. Pazzini, con Portanova ci sono vecchie ruggini?

«In passato è già successo qualcosa. Può anche essere che ce l’abbia con me perché quest’anno, prima del gol di Marassi, gliene avevo già fatti due quando giocava col Bologna... Ma francamente non mi interessa parlarne, non voglio dare risalto a una persona non famosa». Ha ragione Balotelli quando dice che gli attaccanti non sono tutelati dagli arbitri?

«Assolutamente sì. Io non mi lamento delle botte, ma se ai difensori si concede tutto allora non va bene. Se l’arbitro avesse tenuto lo stesso metro di giudizio per tutta la gara il Genoa avrebbe finito in quattro. Pensate che Portanova dopo quell’intervento si è pure lamentato dicendo all’arbitro che era il suo primo fallo. Come se i difensori avesse una sorta di bonus da spendere. Loro lo sanno e sfruttano la cosa». Come giudica l’atteggiamento del Genoa di venerdì sera?

«L’atteggiamento lo fa chi va in campo, e loro hanno "fatto la guerra" fin dal primo minuto. Non capisco».

PORTA... IN Pazzo senza Camp Nou «Il fallo di Portanova? Mi sa che ce l’ha con me» «Gli avevo già fatto due gol quando era al Bologna Ma non voglio dare risalto a uno non famoso» Però l’ambiente rossoblù ha giudicato la sua esultanza una provocazione.

«E quale sarebbe? Non ho fatto nulla di particolare. Vogliamo parlare di tutti i cori e gli insulti che ricevo ogni volta che torno a Marassi?». Quindi il gol le avrà dato una soddisfazione particolare.

«Enorme, perché hanno provato ad affossarmi e non ce l’hanno fatta. Sapevo che la mia partita stava per finire e aver segnato mi ha dato un grande senso di rivincita. Visto tutto il

contesto, per bellezza e importanza metto questo gol nei primi cinque della carriera». Segnare al Camp Nou sarebbe stato ancora più importante...

«Già, per un gol lì darei anche un perone (ride, ndr). Non ci ho mai giocato, è una partita che aspettavo dal giorno del sorteggio. Era tutto perfetto, fantastico. Sono molto arrabbiato per questo guaio, ma non ho rimpianti per aver giocato a Genova: magari restavo a casa e scivolavo su uno scalino».

Qualche consiglio ai compagni?

«Non dobbiamo tirarci indietro subito, ma metterci con le punte corte e la difesa alta, senza lasciare spazi, senza paura». Il Milan che va a Barcellona per giocarsi i quarti è un Milan rinato: come è successo?

«A inizio stagione la partenza dei senatori ha tolto fiducia ed entusiasmo e i nuovi hanno trovato un ambiente depresso. Poi ci siamo guardati negli occhi. La svolta è stata il due a


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

4

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

TRE OPZIONI PER L’ALLENATORE ROSSONERO

I NUMERI

7

i confronti giocati dal Milan in casa del Barcellona, il bilancio è di una vittoria (2-0 con reti di Coco e Bierhoff il 26 settembre 2000), tre pareggi e tre sconfitte

Giampaolo Pazzini, 28 anni, ha segnato 13 gol in campionato con il Milan, ma ancora nessuno in Champions League PHOTOVIEWS/BOZZANI

FACCIA colpito da dietro

«Ho apprezzato molto la telefonata di spiegazioni, peraltro non dovuta, di Galliani. Io non mi sono mai abbattuto e poi non sono uno invidioso dei compagni. Al Milan sto benissimo, il progetto mi piace, i giovani si fanno consigliare volentieri dai compagni più esperti come me. E poi sento la fiducia di tutti, e voglio continuare a fare gol pesanti. I numeri dicono che sono fra i primi cinque attaccanti in Italia, mi sento un giocatore importante. Al momento la strada che sto percorrendo mi piace, anche in chiave Nazionale». Come giudica quanto avvenuto fra Cassano, che lei conosce bene, e Stramaccioni?

due di Napoli». Quanto c’è di Allegri in questa rinascita?

«Ha il grande pregio di essere sempre equilibrato, nel bene e nel male. E poi se vinciamo lo fa la squadra, e se perdiamo perde lui. Ci ha sempre protetto. Se ha poco dialogo coi giocatori? Chi lo afferma non ha mai davvero lavorato con un tecnico che parla poco». Dopo l’arrivo di Balotelli si è parlato di un suo addio a fine stagione.

Il fallo di Daniele Portanova che ha costretto Giampaolo Pazzini a uscire contro il Genoa SKY

«Non mi ha sorpreso, avrebbe potuto capitare diverse volte anche quando ero un suo compagno, magari in partitella. Lui è uno focoso e generoso, poi il giorno dopo è tutto finito. Io non ci ho mai litigato». Qual è il difensore che le dà più filo da torcere?

«Il più ostico è Chiellini, tra l’altro un mio amico. E’ una cosa fuori dal comune, io lo chiamo un "osso clamoroso" perché non avendo grandi doti tecniche sopperisce con la sua grande fisicità».

Le volate di Niang 8 e la grinta del Boa per le ripartenze

le reti segnate dai rossoneri al Camp Nou contro il Barça; solo due volte ha segnato più di un gol e solo una volta non ha segnato pareggiando senza reti il 26 aprile 2006

20

le partite utili consecutive per gli spagnoli in Champions League, serie iniziata dopo l’ultimo k.o., 20 ottobre 2009, Barcellona-Rubin Kazan 1-2. Da allora le squadre ospiti hanno raccolto solo 4 pareggi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Baldini e Zanzi volano in Usa Roma: si decide il futuro A ciascuno il suo. Il conclave profano per il futuro del pontificato giallorosso, da oggi entra nella fase decisiva. Non si aspetta lo Spirito Santo — il calcio è troppo poco ascetico per pretenderlo — bensì dollari, euro, dinari giordani (non ridete, esistono). Per questo la Roma attende che, entro giovedì, il discusso sceicco giordano Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi versi quei 50 milioni che gli consentano di entrare nella LLC, ovvero la società di controllo della Roma, e diventa-

re così co-proprietario del club. In caso contrario, sarebbe stato solo un colpo di fulmine, i cui strascichi, però, continuerebbero ad interessare Consob e Procura. Viaggio a Dallas Facile pensare che lo sceicco da oggi sarà il convitato di pietra della serie di incontri che aspettano il d.g. Franco Baldini e il global ceo Italo Zanzi con James Pallotta. Già, perché oggi i due partiranno per Austin, in Texas, dove è prevista la riunione annuale di tutte le varie branche della Raptors — la holding guidata dal presidente della Roma — che durerà sino alla fine di una settimana importante.

2

le vittorie stagionali in trasferta in Champions per la squadra di Allegri: a San Pietroburgo (3-2 allo Zenit) e a Bruxelles (3-1 all’Anderlecht); ha perso una volta proprio in Spagna ospite del Malaga, 0-1 lo scorso 24 ottobre

STRATEGIE ENTRO GIOVEDÌ LO SCEICCO AL QADDUMI DEVE VERSARE 50 MILIONI

MASSIMO CECCHINI ROMA

GDS

Franco Baldini, 52 anni ANSA

Senza il Pazzo cambia il piano tattico di Allegri Probabile che il ghanese si muova da finto 9 ALESSANDRA BOCCI MILANO

Pazzini a casa, Niang nella mischia con Boateng e senza l’amico Balotelli bloccato da motivi burocratici. L’ex del Manchester City non può essere utilizzato in Champions, il protagonista della partita di Genova è fermo a causa di una infrazione ossea ieri ufficialmente confermata (potrebbe star fuori un mese): toccherà al 18enne francese mettere piede al Camp Nou senza tremare, quando ogni filo d’erba rimanda il concetto di remuntada. Anche senza volere evocare La Coruña e Istanbul, che sono come lo spettro di Banco per Macbeth, basta la sofferenza di Londra, anno 2012, stadio Emirates, per tenere il Milan in apprensione. L’attaccante che scenderà in campo al posto dei naturali terminali del gioco, Pazzini e Balotelli, sa che non dovrà star lì a far passerella o a riempire gli spazi in una partita totalmente difensiva. Segnare un gol è di vitale importanza, nonostante il 2-0 dell’andata. Possibilità La soluzione naturale per riuscirci è puntare su Niang, perfetto in contropiede. Niang è acerbo, e gli errori (non rilevati) nella sua area a Marassi preoccupano, ma le alternative sono pochissime. Difficilmente Allegri può pensare di far giocare titolare Bojan, a maggior ragione in una situa-

D’altronde i conti non sono felici e nella semestrale si dice che saranno chieste nuove linee di finanziamento a UniCredit. Per questo i gossip che si registrano a Trigoria e nella stessa UniCredit investano Baldini nel ruolo di ambasciatore per convincere Pallotta a contribuire al finanziamento del club in misura maggiore di quanto previsto e auspicato, soprattutto visto che il mercato incombe e il d.s. Sabatini — il cui rinnovo di contratto pare vicino — necessita di certezze. C’è chi dice, poi, che la soglia del 14 marzo (previo comunicato) possa essere posticipata qualora lo sceicco chiedesse tempo per lo sblocco del denaro, anche se lo scetticismo di UniCredit resta fortissimo. Morale: tra Usa, Italia e Giordania il target internazionale della Roma è ormai un dato di fatto. Basta che non diventi solo un rimpallo di responsabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Kevin Prince Boateng, 26 anni, ha già segnato due gol al Barcellona FORTE

zione di grande pressione psicologica, visto che si troverà a casa e arriva da un periodo in cui sta trovando poco spazio. Robinho potrebbe essere più adatto: è esperto, ha classe internazionale, e una volta era anche prontissimo a sacrificarsi in fase difensiva. Ma non gioca titolare da troppo tempo, non è in forma perfetta e insomma è un’incognita. Quindi si torna al punto di partenza: Niang e Boateng. In quale posizione è da vedere, ma è probabile che al centro, da falso nove, si muova Prince, e Niang

copra il ruolo di attaccante esterno. Un’opzione intelligente per il tipo di partita che il Milan dovrà fare: Boateng in mezzo può portare via uomini ai compagni, Niang sulla corsia esterna scompigliare la difesa blaugrana. Queste soluzioni, naturalmente, non cambiano i meccanismi generali del pensiero di Allegri, che ama puntare sulle sostituzioni e sul cambio di ritmo. E in questa chiave i panchinari Robinho e Bojan potrebbero rivelarsi fondamentali.

L’ANTICIPO / 1

L’ANTICIPO / 2

Rossoneri okay Pazzini e Balotelli stendono il Genoa

Roma, solo pari a Udine: Muriel risponde a Lamela

GENOA-MILAN

0-2

© RIPRODUZIONE RISERVATA

UDINESE-ROMA

1-1

MARCATORI Pazzini al 22’ p.t.; Balotelli al 15’ s.t.

MARCATORI Lamela (R) al 20’ p.t.; Muriel (U) al 17’ s.t.

GENOA (3-5-1-1) Frey 6; Granqvist 6,5

UDINESE (3-4-2-1) Brkic 6; Heurtaux

(dal 32’ s.t. Jankovic s.v.), Portanova 6, Moretti 6; Cassani 6 (dal 14’ s.t. Immobile 5), Bovo 6 (dal 23’ s.t. Jorquera 6), Tozser 6, Vargas 6, Antonelli 6,5; Bertolacci 6; Borriello 6 (Tzorvas, Donnarumma, Pisano, Ferronetti, M. Rigoni). ALL. Ballardini 6.

MILAN (4-3-3) Abbiati 6,5; De Sciglio 6, Zapata 6,5, Mexes 6 (dal 1’ s.t. Yepes 6), Constant 6; Flamini 6,5, Montolivo 6, Muntari 6; Niang 6, Pazzini 6,5 (dal 25’ p.t. Balotelli 6,5), El Sharaawy 5,5 (dal 23’ s.t. Abate 6). (Amelia, Gabriel, Zaccardo, Nocerino, Ambrosini, Traoré, Bojan, Robinho). ALL. Allegri 6. ARBITRO Damato 3. NOTE espulso Constant al 20’ s.t. per doppia ammonizione; ammoniti Portanova, Bovo, Antonelli, Balotelli e Flamini.

5,5, Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 6,5, Badu 5, Allen 5,5, Gabriel Silva 4; Maicosuel 5 (dal 25’ s.t. Pereyra 6,5), Muriel 6,5 (dal 28’ s.t. Angella 6); Di Natale 6 (dal 39’ s.t. Ranegie s.v.). (Padelli, Pawlowski, Merkel, Campos Toro, Rodriguez, Zielinski). ALL. Guidolin 6.

ROMA (3-4-2-1) Stekelenburg 5,5; Piris 5,5, Burdisso 5,5, Castan 6; Torosidis 6, De Rossi 5,5, Perrotta 6, Marquinho 6,5 (dal 41’ s.t. Balzaretti s.v.); Lamela 6,5, Florenzi 6,5 (dal 39’ s.t. Lopez s.v.); Totti 6,5 (dal 16’ s.t. Osvaldo 5). (Goicoechea, Lobont, Taddei, Romagnoli, Dodò, Tachtsidis, Lucca). ALL. Andreazzoli 5,5. ARBITRO Guida 4. NOTE espulso Heurtaux (U) al 28’ s.t. per gioco scorretto; ammoniti Maicosuel, Domizzi, Totti, Florenzi e Torosidis.


22

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

VERSO LA CHAMPIONS DOMANI BARÇA-MILAN I DUBBI DI FORMAZIONE ROURA SI CONSULTERA’ ANCORA CON VILANOVA

Fabregas fuori, torna Xavi Villa favorito su Sanchez BARCELLONA

sione, conta solo la sua salute».

COSÌ CON IL MILAN Indicazioni La vittoria contro il

Tra dubbi tattici e di uomini, fiducia nei propri mezzi e un pizzico di spavalderia il Barça si prepara alla partita più importante della sua stagione. Roura sabato ha detto di «sapere come battere il Milan», Gerard Piqué ieri al cinese Titan Sport ha affidato un pronostico-speranza: «Attaccheremo fino alla fine, fedeli al nostro stile di gioco. Speriamo di vincere 3-0 per dedicarlo a Tito Vilanova, che ci manca molto. Siamo in una situazione difficile, è come un’azienda senza il direttore però supereremo questo momento. Per Tito nessuna pres-

debole e spento Deportivo ha dato morale al Barça e fornito alcune indicazioni utili alla coppia Vilanova-Roura in chiave Milan. Ieri i blaugrana si sono allenati e non hanno mandato nessuno in conferenza stampa. Oggi parleranno Piqué e Roura che con Tito deve risolvere qualche dubbio. Su tutti il terzo attaccante, ballottaggio tra Villa e Sanchez per affiancare Pedro e Messi, e il centrale che accompagnerà Piqué, uno tra Puyol e Mascherano. I tanti cambi operati sabato hanno permesso di vedere all’opera clienti meno abituali dell’11 blaugrana e si sono potute trar-

GDS

re alcune conclusioni. Villa e Sanchez Cesc Fabregas,

schierato sulla linea dei centrocampisti, ha buttato via l’occasione di rivendicare spazio. Una prestazione insipida, la

sua, condita da qualche fischio stizzito di parte del Camp Nou: sembra altamente improbabile vederlo in campo domani contro il Milan. Sanchez e Villa lottano testa a testa per una maglia. Era favorito lo spagnolo, perché la sua presenza garantirebbe un punto di riferimento offensivo chiaro, cosa che ultimamente è sembrata mancare al Barça, però sabato Villa è parso sottotono mentre il cileno, un gol e un assist, ha giocato una partita di ottimo livello. Villa resta favorito per questioni tattiche, però la corsa è aperta. In difesa sembra impossibile che il capitano Puyol si perda una partita come quella col Milan, nonostante la buona prestazione di Mascherano contro il Depor, mentre a centrocampo tornerà Xavi, assente dal 26 febbraio ma recuperato. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Messi... in fila Altro primato per Leo Ma in Europa rallenta Con 17 gare consecutive in gol nella Liga supera il record di Peterek che resisteva da 75 anni. Però in Champions non tiene lo stesso ritmo DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci BARCELLONA

Inarrestabile in Liga, meno in Champions. Così va Leo Messi, del quale celebriamo l’ennesimo record, così va il Barça. Il bello dell’argentino è che con i suoi straordinari primati aiuta a rinfrescare la memoria calcistica dei più giovani facendo riparlare di grandi attaccanti del passato come Pelé e Gerd Muller, superati per numero di gol in un anno nello straordinario 2012 di Messi, e a far scoprire o riscoprire bomber del passato, più o meno esotici. Dopo lo zambiano Godfrey Chitalu, che secondo la grancassa suonata da Madrid per dar fastidio alla Pulce del Barça in un anno solare (il 1972) arrivò a segnare addirittura 107 reti, ora tocca al polacco Teodor Peterek. Gol prima della guerra Bomber

del Ruch Chorzow che le bombe le ha viste davvero, durante la Seconda Guerra Mondiale. Lui, polacco nato in Germania nel 1910 (e morto nel ’69), fu coscritto dalla Wehrmacht (l’esercito regolare tedesco) e dopo due anni di conflitto scappò dall’armata tedesca e fu catturato dagli Alleati che lo mandarono a combattere con l’esercito polacco. Prima di queste avventure secondo quanto raccontano gli statistici della Rsssf Peterek con il Ruch Chorzow aveva segnato per 16 giornate consecutive del campionato polacco tra il 1937 e il 1938. Tre mesi senza pause Sabato se-

ra Messi è arrivato a 17: tante sono le partite di Liga consecutive nelle quali è andato a segno. Striscia che ovviamente è più che mai viva. Peterek ai

Leo Messi, 25 anni, attaccante argentino del Barcellona, ha vinto quattro volte il Pallone d’oro IMAGE SPORT

40

i gol segnati da Messi nella Liga dopo 27 giornate: la scorsa stagione la Pulce chiuse a quota 50.

17

le partite consecutive del campionato spagnolo in cui l’argentino è andato in gol, realizzando 27 reti. suoi tempi in quelle 16 giornate fece 22 gol, con 5 rigori, Messi nella striscia record ne ha fatti 27, con 3 penalty. Una storia che pare infinita, iniziata esattamente 3 mesi fa a Maiorca e che ha in programma la prossima tappa domenica contro il Rayo Vallecano. Messi negli ultimi 3 campionati ha segnato rispettivamente 34, 31 e 50 reti: in questo (giornata 27, al si-

pario ne mancano 11) è già a 40. In tutta la Liga solo Real, Atletico Madrid e Real Sociedad hanno fatto (con tutta la squadra) più gol dell’argentino da solo. Le altre 16 squadre del campionato spagnolo non arrivano a 40 gol. Il prezzo del coraggio Chiaro che la striscia di Messi e il suo pallottoliere magico rappresentano dati che non fanno onore alle difese spagnole, schiave di una mentalità che tende a salutare con applausi e un’affettuosa pacca sulla spalla le squadre che con Madrid e Barcellona incassano vagonate di gol dimostrando però un atteggiamento coraggioso. Il fatto che provino a giocarsela, con risultati disastrosi sotto il profilo tattico, viene accolto con stima, considerato positivo, una bandiera da sventolare in faccia ai difensivisti e non un suicidio di massa. La differenza europea Certo è che in Europa quest’anno è un’altra cosa. Tanto per Leo co-

me per il Barça. L’argentino a livello stagionale è già a 51 gol. Però in Champions, competizione che ha visto Messi chiudere da Pichichi le ultime 3 edizioni (altro record) con 8, 12 e 14 reti, Leo è «solo» a 5 reti in 7 partite. (E speriamo che resti lì). Si può tracciare una sottile linea rossa tra la media reti di Messi in questa Liga, 1.48 gol a partita, e quella in questa Champions: 0.71. Sì, la differenza in termini di partite è consistente però sin qui in Europa l’argentino ha segnato meno della metà che in Liga. Le stesse difficoltà che sta incontrando il Barça, che in campionato domina e batte record (55 punti su 57 nel girone d’andata, roba mai vista, neanche con Guardiola) e ha vinto 23 partite su 27 mentre in Champions i successi sono solo 4 su 7, con lo stesso numero di sconfitte che in campionato, due. Una storia numerica che fotografa il disagio europeo di questa stagione di Messi e del Barça con discreta nitidezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

23

SERIE A 28a GIORNATA

I signori della tripletta

Victor Ibarbo, 22 anni, esulta con i compagni dopo la rete dell’1-0 ANSA

Super Ibarbo E il Cagliari cancella la Sampdoria

IL TECNICO

IL CENTRAVANTI

Rossi: «Giocare senza pubblico è terribile»

«Il pallone lo porta a casa mio figlio»

QUARTU SANT’ELENA (CA) (m.f.) Tutto liscio all’Is Arenas Stadium. Tifoseria e club (in silenzio stampa) attendono il prefetto Achille Serra, nominato dalla Lega per gli impianti, domani in città. Intanto, la questura apre un’inchiesta su striscioni con insulti al prefetto Giuffrida. Sul match Poli commenta: «Una giornata storta non cancella quello fatto negli ultimi due mesi». Rossi: «Ci è mancata la solita intensità. Giocare senza pubblico è terribile. Mi auguro che il Cagliari abbia presto i suoi tifosi allo stadio».

PARMA (s.p.) Donadoni sottolinea «la grande reazione ma soprattutto il grande cuore che ha fatto la differenza». Vittoria fortunata? Il tecnico emiliano non ci sta: «Non meritavamo lo svantaggio, prima del loro gol abbiamo avuto alcune occasioni importanti». L’eroe di giornata è Amauri. Tre gol e a casa col pallone. «Lo porterà mio figlio perché è suo. I gol li dedico a mia moglie e ai miei figli. Ringrazio il pubblico col quale ho un rapporto stupendo. Il merito è di uno staff che ti permette di lavorare al meglio».

le Pagelle di FI.GRI.

COSSU MAGICO PINILLA SPRECA POLI IMPRECISO MAXI A SEGNO

Tre gol nel deserto di Is Arenas. Da fuori CAGLIARI 7 i tifosi sardi intonano cori per Cellino CAGLIARI SAMPDORIA

3 1

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Ibarbo (C) al 18’ p.t.; Ibarbo (C) al 7’ e al 27’, Maxi Lopez (S) su rigore al 46’ s.t.

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi (dal 1’ s.t. Avramov); Perico, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu (dal 27’ s.t. Cabrera); Ibarbo (dal 28’ s.t. Pinilla), Thiago Ribeiro. PANCHINA Ariaudo, Casarini, Nenè, Sau. ALLENATORE Pulga-Lopez. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 46,4 metri. ESPULSI Rossettini al 45’ s.t. per g. s. AMMONITI Nainggolan per gioco scorretto.

SAMPDORIA (3-5-2) Romero; Rossini, Palombo, Costa; De Silvestri, Poli, Maresca (dal 10’ s.t. Munari), Obiang, Estigarribia (dal 10’ s.t. Soriano); Icardi (dal 19’ s.t. Maxi Lopez), Eder. PANCHINA Da Costa, Berni, Rodriguez, Castellini, Mustafi, Berardi, Renan, Sansone. ALLENATORE Rossi. CAMBI DI SISTEMA dal ’1’ s.t. 4-4-2 BARICENTRO ALTO 56,6 metri. ESPULSI Sardini, preparatore dei portieri, al 41’ p.t. per proteste. AMMONITI Obiang per gioco scorretto. ARBITRO Massa di Imperia. NOTE spettatori 200, gara a porte chiuse. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 2-’2. In fuorigioco 3-4. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. ’1’, s.t. ’3’.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI QUARTU SANT’ELENA (Cagliari)

Ci sono un prima e un dopo, ma il sentimento (rossoblù) non cambia. Si parte ancora con le note dei Pink Floyd («Wish you were here», «Vorremmo che tu fossi qui», dedicato al presidente Cellino). Si prosegue con il capolavoro di uno straripante Ibarbo che mette al tappeto una Sampdoria irriconoscibile, per chiudere con il Cagliari quasi al completo che, al fischio finale, raggiunge meritatamente il retro della curva deserta, per prendersi l’applauso degli ultrà aggrappati alla recinzione. Un centinaio, costretti a fare il tifo dall’esterno di Is Arenas, ancora una volta spettrale. Stop Samp La sfida è tutta qui. Contro un avversario mai in

partita, un successo netto per i sardi, ora a più 8 sulla zona-retrocessione, e una battuta d’arresto tanto imprevista quanto pesante, per la squadra di Rossi, sino a ieri miglior difesa del girone di ritorno e forte dei 14 punti raccolti nelle precedenti 6 partite. Di fronte, però, stavolta c’era un Cagliari non solo tradizionalmente ostico per i blucerchiati, ma anche fortificato dalle ultime vicende giudiziarie: prova ne sia il fatto che ieri la squadra ha svolto il riscaldamento indossando maglie bianche che riportavano uno slogan chiarissimo: «Rossoblù figli di un dio minore». Sta tutta qui, la rabbia di una piazza per una situazione che domani potrebbe trovare uno sbocco con l’arrivo sull’isola del prefetto Serra, neo delegato dalla Lega nelle questioni d’impiantistica.

AGAZZI 6 Poco impegnato. S’infortuna ed esce a metà gara. AVRAMOV 6 Attento su Eder. PERICO 6 Qualche battuta a vuoto, ma nel complesso regge. ROSSETTINI 6 Un solo errore, pagato con il rosso. ASTORI 6,5 Prova positiva. MURRU 6,5 Primo tempo timido, ripresa da protagonista. DESSENA 6,5 Lucido e attento, contro il suo passato. NAINGGOLAN 6,5 Buon lavoro sul piano della quantità. EKDAL 6,5 Cerca invano un gol che Romero gli nega due volte. COSSU 7 Piedi magici. Il secondo e il terzo gol nascono da lui. CABRERA 6 Entra a gara chiusa. MIGLIORE h 8,5 ILIBARBO

Devastante nelle progressioni, incontenibile per la Samp. PINILLA 5,5 Ha sul piede la palla del quarto gol: la spreca. THIAGO RIBEIRO 6,5 Efficace e utile sul piano tattico. All. PULGA-LOPEZ 7 Situazione ambientale difficile, ma la gestione degli uomini è perfetta.

Monologo Senza Sau, rimasto

in panchina, gli uomini di Pulga e Lopez hanno dominato un avversario che ha probabilmente pagato anche le assenze di Gastaldello in difesa e Krsticic in regia. Il colombiano ha colpito già nel primo tempo, quando la combinazione Thiago Ribeiro-Ekdal ha trovato Romero pronto alla respinta, prima che Ibarbo toccasse in rete. Dagli ospiti, nessuna reazione: difesa in difficoltà sugli esterni, centrocampo povero di idee, attacco senza sbocchi, nonostante gli sforzi di Eder. Primo tempo dominato e ripresa senza storia: in avvio, dopo l’ennesimo guizzo di Romero (sul solito Ibarbo), il colombiano è andato ancora a segno sull’angolo di Cossu, che s’è ripetuto prima della mezz’ora servendo il pallone per il definitivo tris dell’attaccante. La Samp ha trovato il gol nel finale, approfittando di un’ingenuità di Rossettini (espulso per un fallo su Eder), grazie al rigore trasformato da Maxi Lopez. Poca cosa, per una squadra che avrebbe dovuto e potuto fare molto di più. Questione di stimoli? © RIPRODUZIONE RISERVATA

SAMPDORIA 5 MIGLIORE h 6,5 ILROMERO

Evita un passivo ben peggiore. ROSSINI 4,5 Disastroso. Sul 3 0 è una statua di marmo. PALOMBO 5,5 Tampona qua e là, poi s’arrende pure lui. COSTA 5 Parte male, poi perde fiducia insieme al reparto. DE SILVESTRI 6 Buona spinta e continuità: sforzi inutili. POLI 5,5 Troppa imprecisione, stavolta ha le idee confuse. MARESCA 5 Non riesce a prendere per mano la Samp. MUNARI 6 Corre e lotta. OBIANG 5 Prova sottotono. ESTIGARRIBIA 5 L’inizio è discreto, si spegne quasi subito. SORIANO 5,5 Non dà la scossa. ICARDI 5 Giornataccia. MAXI LOPEZ 6 Lontano dalla migliore condizione. EDER 6 Ci prova sino alla fine. All. ROSSI 5 Un passo indietro: squadra in difficoltà. GLI ARBITRI MASSA 6,5 Mancano un paio di cartellini gialli, ma azzecca le decisioni-chiave, rigore compreso. Chiocci 6,5-Meli 6,5 Velotto 6-Cervellera 6

Amauri, 32 anni, festeggia dopo aver realizzato la rete del 4-1 ANSA

Turbo Amauri Il Parma ribalta il Toro in 16 minuti Granata avanti con Santana, poi si scatena la punta e Ventura lo applaude PARMA TORINO

4 1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Santana (T) all’11’, Amauri (P) al 32’, N. Sansone (P) al 35’, Amauri (P) al 39’ e al 46’ s.t.

PARMA (3-5-2) Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Rosi (dal 27’ s.t. N. Sansone), Marchionni, Valdes (dal 1’ s.t. Mesbah), Parolo, Gobbi; Amauri, Biabiany (dall’11’ s.t. Palladino). PANCHINA Pavarini, Bajza, Ampuero, Maceachen, Galloppa, Morrone, Ninis, Strasser, Belfodil. ALLENATORE Donadoni CAMBI DI SISTEMA dal 27’ s.t. 4-3-3 BARICENTRO MOLTO ALTO 57,2 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Amauri c.n.r., Benalouane g.s. TORINO (4-2-3-1) Gillet; D’Ambrosio, Glik, Ogbonna (dal 33’ s.t. Gu. Rodriguez), Masiello; Brighi, Gazzi; Birsa (dal 36’ s.t. P. Barreto), Vives, Santana (dal 24’ s.t. Stevanovic); Bianchi. PANCHINA Coppola, Darmian, Di Cesare, P. Caceres, Basha, Bakic, Menga, Jonathas. ALLENATORE Ventura CAMBI DI SISTEMA dal 36’ s.t. 4-2-4 BARICENTRO MEDIO 52 metri ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno ARBITRO Mariani di Aprilia NOTE paganti 3172, incasso 26.497 euro. Abbonati 9102+204 mini abbonamenti, quota 79446+2347. Tiri in porta 10-4 (1 palo). Tiri fuori 10-7. Fuorigioco 1-2. Angoli 8-0. Recupero 0’ p.t., 3’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI PARMA

Si possono trovare motivazioni psicologiche, tipo il Parma che si arrabbia per un gol subito in fuorigioco, o Amauri che di colpo si ricorda che il Toro è nemico della Juve, dove lui dimorava. Oppure si possono cercare cause tattiche, vedi il 4-3-3 di Donadoni quando tutto sembra perduto, o anche tecnico-emotive, cioè Bianchi che davanti a Mirante fallisce lo 0-2 e la sentenza definitiva. Ma il caos piacevole (per i parmigiani) di questo 4-1 che fino al 77’ era 0-1 nasce da un eccesso di generosità che si deve leggere come ingenuità. Ogbonna è a terra infortunato, il cambio non arriva nonostante la palla sia anche uscita, il difensore si rialza e va in mezzo all’area dove Amauri lo infilza. E i granata

crollano. Giustificazione di Ventura: «E’ una follia aver perso così, dovevamo essere 3-0 per noi. Io ho detto a Ogbonna di stare giù, ma i miei dovevano andare dall’arbitro a reclamare l’interruzione». Anche lui però, dall’alto della sua esperienza, poteva agire meglio. I motivi Il Parma non vinceva dal 6 gennaio: 8 gare con soli tre punti, tre sconfitte consecutive prima di ieri. Quando riceve l’omaggio, imperversa: di colpo Amauri sembra il giustiziere impietoso di tanto tempo fa. E’ la sua prima tripletta in carriera, finora «soltanto» 16 doppiette. Lui, Sansone (una rete e un assist) e Palladino infieriscono sulle rovine granata. Amauri è la riserva di Belfodil e fino alla rete dimostra di meritarlo, gli altri due sono cambi che modificano il 3-5-2 iniziale (con accenni anche di difesa a 4) nel definitivo 4-3-3. Il protagonista di giornata si prende pure i complimenti sul campo di Ventura, tramite stretta di mano dopo la seconda rete: una cavalcata quasi da centrocampo con i difensori che si aggrappano e vengono respinti come Bud Spencer nei film. Le altre due esultanze sono tocchi da pochi passi, con il tempo giusto. Anche il centro del sorpasso è un regalo (Masiello a Sansone), mentre nella prima parte, in cui il Toro è superiore, è Bianchi a offrire due volte la parata a Mirante, anziché stangarlo. Il 4-2-3-1 di Ventura è più agile e preciso: recupero, passaggio al centro (Vives trequartista), apertura sul lato (Birsa, il migliore). Il Parma ansima sulla fasce (Rosi e Gobbi), non costruisce (Valdes cambiato) viaggia bene però sugli angoli (8-0, un salvataggio sulla linea di Vives) e sui cambi di campo: da destra a sinistra soprattutto con i lanci di Benalouane. Finché Donadoni schiera il tridente e Ogbonna è a terra che si lamenta: esce dopo aver acceso i fuochi d’artificio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle di P.F.A.

BENE SANSONE MARCHIONNI C’E’ BRIGHI PRECISO BIANCHI GIU’ PARMA 7 MIRANTE 6,5 E’ più Bianchi che sbaglia, però lui fa il balzo giusto. BENALOUANE 6 Fa passare l’assist gol, ma Santana è offside. PALETTA 5,5 Spesso in ritardo. LUCARELLI 6 Tentenna, sbriga però 13 recuperi. ROSI 5 Tante difficoltà. N. SANSONE 7,5 Gol e assist. MARCHIONNI 6,5 Il più lucido a centrocampo, anche da mediano. VALDES 5,5 Lento e cambiato. MESBAH 6,5 Un tempo: 4 cross. PAROLO 5,5 Tanto lavoro, ma pure errori banali. GOBBI 6 Fatica nel p.t. Da interno, migliora: 10 recuperi. IL MIGLIORE 8 AMAURI h Sembra il solito Paperino tra sbagli e iella, poi si rifà. BIABIANY 5 Seconda punta senza spazio per lanciarsi: bloccato. PALLADINO 6,5 Cross del pari, entra nelle incrinature del Toro. ALL. DONADONI 6,5 Evita la quarta caduta con il 4 3 3 del finale.

TORINO 5 GILLET 5 Due bellezze e due guai. Su 4 gol ne poteva salvare uno. D’AMBROSIO 5,5 Chiude e parte. Lascia il buco nel cross dell’1 1. GLIK 5 Saltato nel finale. OGBONNA 5 Doveva uscire, invece aumenta la confusione e perde il duello cruciale dell’1 1. GU. RODRIGUEZ 5 Rincorre Amauri senza pigliarlo. MASIELLO 4,5 Tutto bene finché non regala a Sansone il 2 1. BRIGHI 6 Il migliore per contrasti vinti (7) e passaggi giusti (55). GAZZI 6 Superiore agli avversari. IL MIGLIORE 7 BIRSA h E’ lui il vice Cerci e non lo fa rimpiangere: 4 inviti succulenti , gol incluso e un palo (Barreto s.v.). VIVES 6 Suggerisce, poi cala SANTANA 6 Terzo centro stagionale (in offside), poco altro. STEVANOVIC 5,5 Coinvolto pure nel pari. BIANCHI 4,5 Troppe nefandezze. ALL VENTURA 5 Terzo k.o. di fila in viaggio. GLI ARBITRI MARIANI 6 Seconda partita in A, molto va liscio tranne la rete del Toro, in fuorigioco: ma la colpa è dell’assistente. Altomare 6-Barbirani 5 De Marco 6-Gavillucci 6


24

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SERIE A 28a GIORNATA LA PROTESTA TRECENTO TIFOSI ASPETTANO LA SQUADRA, IN SILENZIO STAMPA, ALL’USCITA DALLO STADIO

L’assedio degli ultrà siciliani: «Siete indegni» FABRIZIO VITALE PALERMO

Le lacrime del terzo portiere Giacomo Brichetto sui titoli di coda della partita danno l’esatta dimensione di come il Palermo avverta la B sempre più vicina. Lacrime che hanno come sottofondo la forte contestazione della curva Nord che, dal vantaggio del Siena, ha iniziato a inveire nei confronti dei giocatori e del presidente Zamparini. I cori di offesa si sprecano, si passa dal-

l’invito a giocare senza maglia a insulti di ogni tipo verso squadra e patron friulano. La protesta si sposta, poi, all’uscita della stadio. Davanti al Barbera circa 300 tifosi inviperiti accendono fumogeni proseguendo nell’invettiva contro la squadra. «Vogliamo la Primavera in campo», urlano, «Siete senza dignità». Poi si passa alla rassegnazione di una piazza che non ci crede più. «Tanto già lo so che l’anno prossimo giocheremo al sabato», gridano gli ultrà davanti ai cancelli dello stadio. Aspettano che esca il pullman del Palermo

per scaricare la rabbia contro chi ha tradito la loro fiducia, quella mostrata ad inizio gara con dei cartoncini sui quali c’era scritto «Vivo per te». Il primo pullman a uscire, però, è quello del Siena. Fair play In quel momento la

protesta lascia il posto agli applausi per gli avversari che hanno dimostrato di meritare la vittoria. Un gesto che si prolunga fino a quando il torpedone non si allontana dallo stadio. Poi c’è l’attesa per i giocatori rosanero. Non passa molto perché non

Un momento della contestazione fuori dallo stadio Barbera ANSA

Siena, una ripresa da A Il Palermo vede la B e può tornare Sannino Emeghara e Rosina: ai toscani lo «spareggio». Oggi Gasperini potrebbe dimettersi o essere ancora esonerato da Zamparini DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO PALERMO

«Chi perde è fuori». Gian Piero Gasperini, la sentenza, se l’era scritta da solo. Alla vigilia dello spareggio salvezza fra Palermo e Siena, il tecnico rosanero aveva parlato chiaro. Ma, dopo la resa, Gasperini per il silenzio stampa non ha potuto confermare né smentire le parole del sabato e oggi potrebbe dimettersi o essere nuovamente esonerato da Zamparini, intenzionato a richiamare Sannino per avviare la rifondazione. E’ una stagione amara e anche sfortunata per il Palermo, come testimoniano ad esempio le 2 traverse colpite dai siciliani nell’estremo tentativo di rimonta. Anche se la dea bendata non può aver fatto tutto da sola. Lacrime A Palermo, ieri sera, c’era un forte odore di retrocessione, a cominciare dalla contestazione dei tifosi iniziata ad un quarto d’ora dalla fine e proseguita ben oltre il novantesimo, con Zamparini primo destinatario delle invettive. Continuando con i volti dei giocatori nel dopo gara, alcuni in lacrime, come il terzo portiere Brichetto. Per finire con le oneste ammissioni del direttore generale Perinetti, le cui parole lasciavano poco spazio alla speranza. Ma, al di là della cattiva sorte, il Palermo ha fatto poco per evitare il peggio: da una squadra conscia di giocarsi il tutto per tutto, ci si aspetta un atteggiamento più battagliero e meno arrendevole. Quindi, alla fine, il Siena esce dalla Favorita senza avere rubato nulla, anche perché le prime occasioni importanti le avevano avute i bianconeri e il solito Sorrentino ci aveva messo una pezza sull’inzuccata da distanza ravvicinata di Rosina. Gasperini imbastiva una formazione di scarsa logica, lasciando fuori Nelson e Fabbrini per affidarsi ad Anselmo e Formica, inconcludenti e mai in partita. È vero che il brasiliano, fino a quel momento peggiore in campo e fischiatissimo, aveva portato in vantaggio il Palermo, ma lo aveva fatto in modo del tutto casuale. Angolo di Miccoli,

PALERMO SIENA

1 2

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Anselmo (P) al 44’ p.t.; Emeghara (S) al 6’, Rosina (S) su rigore al 27’ s.t.

PALERMO (3-4-3) Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Garcia; Anselmo (dal 1’ s.t. Nelson), Rios, Kurtic, Dossena (dal 24’ s.t. Fabbrini); Formica, Boselli, Miccoli (dal 12’ s.t. Ilicic). PANCHINA Benussi, Brichetto, Aronica, Donati, Morganella, Faurlin, Malele, Sperduti, Dybala. ALLENATORE Gasperini. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO Medio 53,2 ESPULSI nessuno AMMONITI Von Bergen, Ilicic e Garcia per comportamento non regolamentare; Boselli per gioco scorretto.

SIENA (3-4-2-1) Pegolo; Teixeira, Terlizzi (dal 34’ s.t. Paci), Felipe; Angelo, Calello, Della Rocca, Rubin; Rosina (dal 39’ s.t. Bolzoni), Sestu (dal 18’ s.t. Reginaldo); Emeghara. PANCHINA Farelli, Uvini, Valiani, Paolucci, Verre, Agra, Mannini, Bogdani, Grillo. ALLENATORE Iachini. CAMBI DI SISTEMA Dal 39’ s.t. 3-5-2 BARICENTRO Medio 52,2 ESPULSI nessuno. AMMONITI Felipe, Calello e Teixeira per gioco scorretto. ARBITRO Romeo di Verona. NOTE: spettatori paganti 8.928, incasso 54.306 euro; abbonati 9.286, quota 127.387 euro. Tiri in porta 5 (3 legni)-4. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 2-2. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 6’.

Azzeccato Questo accadeva allo

scadere del tempo. Tornati in campo, il Siena impiegava 6 minuti a pareggiare. Cross dalla destra di Rosina e pasticcio difensivo, con Sorrentino che usciva invano e Munoz che toccava la sfera all’indietro per un involontario assist ad Emeghara. Una ventina di minuti più tardi, il secondo patatrac: contropiede di Rosina, palla ad Emeghara e intervento falloso di Von Bergen, grave quel tanto da giustificare il rigore. Dal dischetto Rosina trasformava il gol che riaccende la fiammella della speranza, visto che il Genoa è a soli 2 punti di distanza. Per la squadra di Iachini è la seconda vittoria in trasferta dopo quella del 23 settembre contro l’Inter. Per il Palermo, che non vince da 13 partite (3-1 contro il Catania a fine novembre), è la 5a sconfitta in casa, quella del probabile punto di non ritorno. Stoppato La gara il Siena la vinceva in mezzo al campo, dove

Calello e soprattutto Della Rocca (un altro ex che in Sicilia non aveva molti estimatori) riuscivano a dettare tempi e gioco. Il possesso palla del Palermo risultava spesso inutile, con Rios incapace di difendere la sfera e Kurtic lasciato solo a sfiancarsi nel duro lavoro di tamponare e ripartire. Ma anche in avanti i padroni di casa risultavano troppo evanescenti: Formica girava a vuoto, Miccoli costantemente anticipato (o in fuorigioco) e Boselli unico baluardo in mezzo alla retroguardia bianconera, che fatalmente aveva buon gioco. Solo in una circostanza l’argentino provava a girare a rete ma veniva stoppato. Nel finale arrembante dei rosanero c’era solo il tempo per imprecare alla jella: prima Munoz (su angolo di Ilicic) e poi Nelson in corsa impattavano la traversa. Lasciando nella Favorita sempre più agitata la sensazione di un’annata maledetta e ormai segnata. Gli unici applausi erano per il Siena che lasciava lo stadio per primo, a bordo di un pullman sulla cui fiancata appariva una targa con la pubblicità dei viaggi della speranza a Medjugorje. Una casualità? Probabilmente sì, ma anche un segno del destino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DI F. C.

MICCOLI, DOMENICA SENZA LUCE DELLA ROCCA È INSTANCABILE PALERMO 4,5 SORRENTINO 5,5 Salva la squadra nel primo tempo ma esce male in occasione del gol del pareggio. MUNOZ 5,5 Suo l’involontario assist a Emeghara per l’1 1; sfortunato sulla traversa. VON BERGEN 5 Incappa nell’ingenuità che provoca il rigore del successo toscano. GARCIA 5 Sbaglia molte palle, un’altra giornata no. ANSELMO 5,5 Nel primo tempo inanella una serie impressionante di errori, fino al casuale tocco dell’inutile vantaggio. NELSON 6 Il suo innesto produce un piccolo effetto positivo, ma non va al di là della traversa. RIOS 5 A centrocampo perde il duello con Della Rocca. IL MIGLIORE

6 KURTIC 6

Meglio del suo compagno di reparto, se non altro lotta.

A sinistra, Rosina abbraccia Emeghara dopo il rigore dell’1-2. A destra, la disperazione di Kurtic LIVERANI/LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

h

intervento di Terlizzi (un ex leggermente avvelenato) con palla che sbatteva sul palo e tornava sul destro di Anselmo, solo davanti alla porta: chiunque si fosse trovato là avrebbe segnato.

monti di nuovo la protesta, il Palermo esce dal Barbera scortato dalle volanti della polizia e giù ancora con insulti di tutti i tipi. La contestazione rimane nei limiti della civiltà, non ci sono stati scontri. Il Palermo, intanto, rimane in silenzio. Il presidente Zamparini non parla, lo fa il d.g. Perinetti che non si aspettava che fosse proprio la sua ex squadra a dare una spallata consistente ai rosanero verso la B. «Annata storta dobbiamo prenderne atto — ammette Perinetti —, ora dobbiamo lavorare per il rispetto di tutti e chiudere con dignità. E Zamparini non rinuncerà dopo una stagione negativa».

DOSSENA 5,5 Spinge poco e male sulla sua fascia. FABBRINI 5,5 Da un suo errore a metà campo nasce l’azione del rigore. FORMICA 5 Inconcludente e abulico. BOSELLI 6 Si muove tanto fra le linee, cerca di aprire varchi nel deserto. MICCOLI 5 Una delle peggiori prestazioni dell’anno per la punta rosanero. ILICIC 5 Il suo ingresso non produce l’effetto sperato. All. GASPERINI 5 Sbaglia formazione e non riesce a correggerla.

SIENA 6,5 PEGOLO 6 Alcune buone parate, nulla può sul gol del momentaneo vantaggio siciliano. TEIXEIRA 6 Tiene a bada senza difficoltà Miccoli. TERLIZZI 6 Ci mette la testa in occasione del vantaggio rosanero, perché colpisce il palo fornendo un involontario assist ad Anselmo. PACI 6 Entra nel finale e aiuta i suoi ad arginare il ritorno del Palermo. FELIPE 6 Contro Formica ha vita facile. ANGELO 6 Vince il duello a distanza con Dossena. CALELLO 6 Fa argine in mezzo al campo con successo. DELLA ROCCA 6,5 L’ex rosanero (21 presenze nel passato campionato) lavora una miriade di palloni con abilità. RUBIN 6,5 Aiuta la squadra a risalire sulla sinistra. ROSINA 6,5 Nel primo tempo fallisce un paio di volte il gol, poi è decisivo realizzando il rigore della vittoria, procurato da Emeghara. (Bolzoni s.v.) SESTU 6,5 Fa girare molto la sfera, scambia bene con Emeghara. REGINALDO 6 Entra nella ripresa e garantisce il suo apporto.

h

IL MIGLIORE

7 EMEGHARA 7

Grande senso del gol per il 23enne nigeriano: segna il pareggio e propizia il rigore del successo, realizzando la sua quinta rete in questo campionato. All. IACHINI 6,5 Vince la sfida con intelligenza.

GLI ARBITRI ROMEO 6 Giuste le decisioni principali della sua direzione, a cominciare dal rigore senese: tuttavia il fischietto della sezione di Verona non convince nella gestione ordinaria della partita. Rosi 6 - Muscolino 6; Giacomelli 6 - Ciampi 6

IL TECNICO TOSCANO È UN EX DEL CLUB SICILIANO

Iachini: «Abbiamo fatto un’impresa Ma non volevo far soffrire i rosanero» PALERMO (f.v.) Beppe Iachini si gode l’impresa. Ha vinto la partita più importante, nonostante abbia preso in corsa una squadra che versava in condizioni molto difficili. «Non è mai facile giocare certe gare, la testa è un fattore importante e quando si va dentro preparando l’incontro in una certa maniera l’aspetto psicologico incide – spiega il tecnico Noi venivamo da una penalizzazione, da dieci cessioni a gennaio anche per le difficoltà del Monte dei Paschi, sono partiti tanti titolari, abbiamo cercato dei ragazzi con caratteristiche utili. Ci siamo creati un’identità che stiamo portando avanti partita dopo partita. Era una gara molto importante, siamo stati bravi a non abbassare la guardia dopo lo

Beppe Iachini, 48 anni SYNC svantaggio e abbiamo centrato tre punti importanti». Iachini ha un pensiero per il Palermo, squadra in cui ha giocato, e il presidente Zamparini. «Sono felicissimo per il Siena, ma anche dispiaciuto per i miei ex tifosi e per il presidente, che ha sempre profuso molte energie e tanti mezzi per la sua squadra». © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

25

SERIE A 28a GIORNATA ATALANTA PESCARA

d

2 1

HANNO DETTO

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI D’Agostino (P) al 24’, Denis (A) su rigore al 34’ p.t.; Denis (A) al 22’ s.t.

ATALANTA (4-4-2) Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Giorgi (dal 14’ s.t. Brienza), Radovanovic (dal 33’ s.t. Cazzola), Biondini, Bonaventura; Denis, Livaja (dal 26’ s.t. De Luca). ALLENATORE Colantuono. PANCHINA Polito, Ferri, Canini, Brivio, Contini, Troisi, Cigarini, Maxi Moralez, Parra. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO ALTO 58,5 metri ESPULSI Coccia (preparatore portieri) al 45’ s.t. e il tecnico Colantuono al 50’ s.t. per proteste. AMMONITI De Luca, Stendardo e Biondini per gioco scorretto; Bonaventura per c.n.r.

S Colantuono (all. Atalanta) «Abbiamo faticato più del previsto, la squadra ha sentito un po’ la tensione. La mia espulsione? Giusta: ho superato l’area tecnica»

sic, Kroldrup (dal 27’ s.t. Bianchi Arce), Bocchetti; Blasi, D’Agostino (dal 1’ s.t. Togni), Cascione; Sculli, Vukusic, Weiss (dal 17’ s.t. Celik). ALLENATORE Bucchi-Nobili. PANCHINA Perin, Balzano, Caprari, Quintero, Bjarnason, Caraglio, Abbruscato. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 47,9 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI D’Agostino per gioco scorretto; Sculli per proteste. ARBITRO Celi di Bari.

S

L’attaccante argentino German Denis, 31 anni: con la doppietta di ieri è arrivato a quota 11 gol segnati LAPRESSE

Atalanta, via alla festa Denis fa 2 gol salvezza

Denis (att. Atalanta) «Una doppietta che vale la salvezza, anche se manca tanto: questo risultato è importante per quanto abbiamo sofferto in questo periodo»

Con la doppietta dell’argentino va a +9 sulla zona pericolosa Pescara sempre più giù: a Bucchi non basta D’Agostino-gol DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI BERGAMO

Tanta gente, lo stadio colorato di nerazzurro, l’aria di festa, mettiamoci anche il sole quasi primaverile (Colantuono esagera: «Abbiamo sofferto un po’ il caldo»): l’Atalanta vince la partita dell’anno, com’era stata ingigantita alla vigilia. La vince, blinda la salvezza, ma non va molto oltre: due tiri in porta, due gol. Per lo spettacolo, si prega di ripassare, visto che la classifica, ora, potrebbe anche permettere di giocare con più leggerezza. Il Pescara del debuttante Bucchi si confronta invece con numeri terribili: ultimo posto col Palermo, peggior dife-

di G.LO.

LIVAJA E’ DELUDENTE WEISS NON SI VEDE ATALANTA 6,5

PESCARA (4-3-3) Pelizzoli; Zanon, Co-

NOTE paganti 6.619, incasso di 16.592 euro; abbonati 9.619, quota di 134.785 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 5-1. Angoli 3-3. Recuperi p.t. 0’, s.t. 6’.

le Pagelle

sa, peggior attacco, quattro sconfitte di fila, un punto in nove partite. In queste condizioni l’ottimismo diventa merce proibita, però la squadra vista a Bergamo non sembra allo sbando. Fatica Colantuono non rischia

Cigarini, ancora dolorante e punta sul gruppo che ha fatto bene a Siena, ma che stavolta non si ripete. Per una serie di motivi: senza regista, l’azione si sviluppa in modo prevedibile; Bonaventura si prende un pomeriggio di libertà (ma causa il rigore); il doppio centravanti funziona a intermittenza perché Livaja fatica a conquistarsi visibilità e viene oscurato da Denis. La difesa si conferma affidabile, una sensazione che

dà certezze per il futuro ma che non è premessa di gioco brillante. La prodezza da fuori area di D’Agostino non aiuta a ritrovare corsa e grinta, col rischio di un crollo del morale. Il momento di precarietà dura fino al rigore di Denis. Poi, dopo il raddoppio e messo al sicuro il risultato, Colantuono prova a dare una scossa, chiedendo a De Luca la profondità che non gli può assicurare Livaja. Mossa inutile. E che non sia pomeriggio da applausi, lo si capisce dai titoli di coda quando Brienza sciupa un contropiede perfetto. Proteste Al di là dell’emergenza

(cinque assenti per infortunio), del nuovo Pescara di Bucchi si possono dire un paio di cose:

che col 4-3-3 disprezzato da Bergodi gioca in modo più propositivo e che D’Agostino, fin quando è stato sostenuto dal fisico, ha dato una discreta idea di gioco. Ma i difetti ora difficili da eliminare sono un po’ ovunque: in difesa dove la coppia serbo-danese formata da Cosic e dall’esordiente Kroldrup mostra evidenti limiti di tenuta, in attacco dove mancando Sforzini c’è tanta velocità, ma poco peso. Il Pescara però rimane dignitosamente in partita e torna a casa con qualche rimpianto e l’alibi sbandierato alla fine dal presidente Sebastiani: chissà come sarebbe finita se Celi sull’1-1 avesse espulso Stendardo...

S Nobili (all. Pescara) «Risultato un po’ bugiardo, l’Atalanta ha sfruttato le uniche due occasioni che ha avuto. E Stendardo andava ammonito per la seconda volta»

CONSIGLI 6 Come il collega, resta ai confini del senza voto. RAIMONDI 6,5 Si alterna con Giorgi sulla destra. Positivo. STENDARDO 6 Graziato da Celi, ma sbaglia pochissimo. LUCCHINI 6,5 Un’altra prova impeccabile. Conferma lo stato di grazia. DEL GROSSO 5,5 Discreto distributore di cross (11), passaggi sbagliati (7) e palle perse (13). GIORGI 6 Inizio discreto, poi si perde. BRIENZA 5,5 Si mangia un gol e cadendo si fa male alla spalla. RADOVANOVIC 5,5 Soffre l’inferiorità numerica a centrocampo. (Cazzola s.v.). BIONDINI 6,5 La vigorosa galoppata sulla destra che dà origine al 2 1 cancella qualche errore di troppo. BONAVENTURA 6 E’ rimasto a Siena, ha comunque il merito di procurarsi il rigore. E se avesse osato di più?

h

IL MIGLIORE

7 DENIS

Quando ci dev’essere, lui c’è. Preciso dal dischetto, prepotente poi. LIVAJA 5 Il dubbio è legittimo: i peana post Roma forse l’hanno stordito. (De Luca s.v.). ALL. COLANTUONO 6,5 Obiettivo praticamente raggiunto. E dopo tre mesi ritrova la vittoria in casa.

PESCARA 6 PELIZZOLI 6 Torna nella sua Bergamo e guarda impotente i due gol. ZANON 5 Il fallo da rigore se lo poteva tranquillamente evitare. COSIC 5 Sul 2 1 si fa trovare spiazzato, ma non è l’unico colpevole. KROLDRUP 5 Subito nella mischia, non giocava da oltre un anno e mezzo: esce stremato. (Bianchi Arce s.v). BOCCHETTI 5,5 Poca spinta, poca presenza. BLASI 6 Si sfianca su Bonaventura, non ferma Biondini nel momento decisivo.

h

IL MIGLIORE

7 D’AGOSTINO

La prodezza, le idee e poi lo stop per un problema muscolare. TOGNI 6 Recupera un buon numero di palloni. CASCIONE 6 L’ex compagno di squadra che ora sta in panchina gli chiede una partita più difensiva del solito. SCULLI 6 Al debutto da titolare, promosso capitano in tempi brevissimi: generoso. VUKUSIC 5,5 Per correre, corre. Ma spesso a vuoto. WEISS 5 Si vede poco, k.o. per una botta al ginocchio dopo l’impatto con Stendardo. CELIK 5 Entra e il Pescara affonda. Impalpabile. ALL. BUCCHI-NOBILI 6 Partita giocata con giudizio e discreto coraggio. GLI ARBITRI CELI 5,5 Vede giusto sul rigore, ma non dà il secondo cartellino giallo a Stendardo che ferma Weiss. Galloni 6-Rubino 6; Di Bello 6-Pasqua 6

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE B IL POSTICIPO DELLA 30a GIORNATA

A Crotone-Cesena da salvezza

I DUE TECNICI

La tradizione è tutta per Bisoli INIZIO ORE 20.45 BURIOLI-SAPORITO

S Massimo Drago 42 anni allena la prima squadra del Crotone dal gennaio 2012

S Pierpaolo Bisoli 46 anni è subentrato a Nicola Campedelli dopo 3 giornate

La trentesima giornata di B si completa stasera con una delicata sfida salvezza, Crotone-Cesena. Lo Scida porta bene ai romagnoli, che su questo campo non hanno mai perso (2 vittorie e 2 pareggi). Qui Crotone Drago, che ieri sera

ha fatto svolgere l’allenamento di rifinitura in notturna, ha soltanto tre indisponibili. Oltre a Concetti restano fuori anche Correia e Torromino. Tornano i difensori Vinetot e Abruzzese e il centrocampista Addae. Sulle fasce Del Prete è sicuro titolare mentre a sinistra Migliore e Mazzotta si giocano una maglia. Abbondanza anche a centrocampo dove Galardo è quello che corre il pericolo maggiore di restarne fuori. In attacco spazio al trio Gabionetta-Ciano-De Giorgio. Il

CROTONE CESENA CROTONE (4-3-3) 33 CAGLIONI 18 DEL PRETE 19 VINETOT 21 ABRUZZESE 3 MIGLIORE 17 MAIELLO 29 CRISETIG 6 ERAMO 9 GABIONETTA 11 CIANO 10 DE GIORGIO All. DRAGO

CESENA (4-3-2-1) 22 CAMPAGNOLO 25 CECCARELLI 26 VOLTA 5 TONUCCI 36 CONSOLINI 10 COPPOLA 16 GIANDONATO 8 DJOKOVIC 19 SUCCI 24 GRAFFIEDI 11 GRANOCHE All. BISOLI

PANCHINA 12 De Luca, 13 Mazzotta, 14 Ligi, 4 Galardo, 25 Addae, 26 Matute, 9 Pettinari.

PANCHINA 1 Ravaglia, 14 Comotto, 15 Brandao, 6 Meza Colli, 13 Parfait, 20 Gessa, 30 Rodriguez.

ARBITRO Abbattista di Molfetta GUARDALINEE Schenone-Tegoni PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 1 HD e Premium Calcio

capocannoniere della scorsa stagione, Caetano, rischia addirittura la tribuna, come successo contro l’Ascoli. Drago ha convocato 22 giocatori. Oltre a Caetano anche Falconieri, Checcucci e Pavonessa rischiano di finire in tribuna. Squalificati nessuno. Diffidati Addae, Caglioni, Correia, Del Prete, Matute, Migliore e Torromino. Qui Cesena Allenamento di rifi-

nitura a Crotone per il Cesena. Hanno lavorato a parte D’Alessandro e Dallamano, che stasera andranno in tribuna. Viste le assenze dei suoi esterni d’attacco titolari, Bisoli cambia modulo e passa «all’albero di Natale» con Succi e Graffiedi alle spalle di Granoche. A centrocampo dovrebbero rientrare Coppola e Giandonato, con Djokovic favorito su Parfait. Squalificati nessuno. Diffidati Brandao, Gessa, Granoche, Parfait e Succi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE

Sassuolo in volo Venerdì due gare: Livorno a Verona La situazione in B dopo 30 giornate: Sassuolo p. 67; Livorno 58; Verona 56; Empoli 49; Varese ( 1) 46; Padova 42; Brescia 41; Juve Stabia 39; Modena ( 2) 38; Cittadella e Lanciano 37; Ascoli* ( 1) e Novara ( 5) 36; Ternana 35; Cesena* e Spezia 34; Crotone** ( 2) 33; Bari ( 7) e Reggina ( 2) 32; Vicenza 31; Pro Vercelli 22; Grosseto ( 6) 19. (** due partite in meno; * una partita in meno). Così venerdì: Reggina Cesena (1 1, ore 19) Verona Livorno (2 0, ore 21) Così sabato (ore 15): Brescia Bari (1 1) Empoli Lanciano (3 0) Grosseto Modena (0 0) Juve Stabia Ascoli (4 2) Novara Crotone (1 2) Padova Pro Vercelli (2 1) Sassuolo Cittadella (0 1) Spezia Varese (0 0) Vicenza Ternana (0 0)

dopo il terremoto

Ecco il Centro realizzato anche con i fondi della B E’ nato a Medolla, in provincia di Modena, in uno dei luoghi più colpiti dai terremoti di maggio, il primo Centro di comunità realizzato da Caritas anche con il contributo della Lega Serie B: 150 mila euro raccolti con parte degli incassi negli ultimi playoff e playout. Altri due centri, sempre realizzati da Caritas con anche il contributo della Lega di B, stanno nascendo a Fossa di Concordia e a Mirandola.


26

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

Serie A / 28ª GIORNATA RISULTATI

CLASSIFICA

ATALANTA-PESCARA 2-1 D'Agostino (P), Denis (A) rigore, Denis (A) CAGLIARI-SAMPDORIA 3-1 Ibarbo (C), Ibarbo (C), Ibarbo (C), Maxi Lopez (S) rigore CHIEVO-NAPOLI 2-0 Dramé (C), Thereau (C) GENOA-MILAN 0-2 Pazzini (M), Balotelli (M) INTER-BOLOGNA 0-1 Gilardino (B) JUVENTUS-CATANIA 1-0 Giaccherini (J) LAZIO-FIORENTINA 0-2 Jovetic (F), Ljajic (F) PALERMO-SIENA 1-2 Anselmo (P), Emeghara (S), Rosina (S) PARMA-TORINO 4-1 Santana (T), Amauri (P), N. Sansone (P), Amauri (P), Amauri (P) UDINESE-ROMA 1-1 Lamela (R), Muriel (U)

PROSSIMO TURNO 29ª GIORNATA sabato 16 marzo CATANIA-UDINESE ore 18 BOLOGNA-JUVENTUS ore 20.45 domenica 17 marzo, ore 15 SIENA-CAGLIARI ore 12.30 FIORENTINA-GENOA MILAN-PALERMO NAPOLI-ATALANTA PESCARA-CHIEVO SAMPDORIA-INTER TORINO-LAZIO ROMA-PARMA ore 20.45

(2-2) (1-2) (2-4) (1-0) (2-2) (0-1) (0-2) (2-3) (1-1) (2-3)

GAZZA OFFSIDE

Diretta alle 9.45: Materazzi spiega i sogni della Juve

Le chance di doppietta Italia-Europa della Juventus. Il crollo del Napoli, che ora rischia il 2˚ posto. Il Milan col rebus attacco per la sfida di Champions a Barcellona viste le assenze di Balotelli e Pazzini. La corsa salvezza. Sono i temi di GazzaOffside, che come ogni lunedì alle 9.45 affronterà tutti i temi offerti dalla 28/a giornata di Serie A con le incursioni di Marco Materazzi e l’analisi di Alberto Cerruti e Nino Morici.

MARCATORI PARTITE

SQUADRE JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA INTER LAZIO ROMA CATANIA UDINESE BOLOGNA SAMPDORIA (-1) PARMA CAGLIARI ATALANTA (-2) TORINO (-1) CHIEVO GENOA SIENA (-6) PALERMO PESCARA

PUNTI 62 53 51 48 47 47 44 42 41 35 35 35 34 33 32 32 26 24 21 21

IN CASA G. V. N. P.

G.

FUORI V. N.

15 14 14 14 14 15 13 14 14 14 14 14 14 14 13 14 14 14 14 14

13 14 14 14 14 13 15 14 14 14 14 14 14 14 15 14 14 14 14 14

8 6 5 4 7 4 6 3 3 4 3 2 4 4 2 3 2 2 0 2

11 9 10 10 7 10 7 9 7 6 7 7 5 6 5 6 4 6 3 4

2 4 0 3 4 2 3 2 6 5 2 5 4 3 4 5 3 3 6 1

2 1 4 1 3 3 3 3 1 3 5 2 5 5 4 3 7 5 5 9

P.

RETI RIGORI PUNTI POSIZIONE TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2011-2012 STAGIONE E DIFF. 2011-2012 RETI G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. T. R. T. R.

3 2 28 19 5 4 31 8 24 10 4 4 28 15 8 5 31 12 16 12 6 3 28 15 6 7 25 12 25 20 3 7 28 14 6 8 30 11 20 22 1 6 28 14 5 9 22 17 22 20 3 6 28 14 5 9 25 13 12 21 2 7 28 13 5 10 30 20 28 29 4 7 28 12 6 10 23 13 13 22 5 6 28 10 11 7 22 13 15 22 0 10 28 10 5 13 27 16 12 20 4 7 28 10 6 12 20 11 15 22 3 9 28 9 8 11 23 13 13 24 3 7 28 9 7 12 19 21 16 27 2 8 28 10 5 13 16 18 12 21 8 5 28 7 12 9 16 15 17 21 0 11 28 9 5 14 17 13 12 31 5 7 28 6 8 14 18 25 9 17 3 9 28 8 6 14 15 15 14 25 6 8 28 3 12 13 17 19 6 22 2 10 28 6 3 19 12 25 9 31

55 47 50 50 44 37 58 36 37 39 35 36 35 28 33 29 27 29 23 21

18 24 32 33 37 34 49 35 35 36 33 37 48 39 36 44 42 40 41 56

+37 +23 +18 +17 +7 +3 +9 +1 +2 +3 +2 1 13 11 3 15 15 11 18 35

7 6 7 7 3 5 6 2 4 5 6 5 8 4 4 6 4 6 1 3

4 4 4 4 0 0 6 3 3 4 5 3 3 3 3 4 5 2 4 4 4 1 2 2 4 8 5 4 3 3 5 7 5 3 7 3 5 8 5 4 3 1 3 10 7 5 1 0 2 4 4 3 7 4 1 7 7 2 8 6

56 (+6) 47 (+6) 60 ( 9) 32 (+16) 41 (+6) 48 ( 1) 44 (=) 41 (+1) 47 ( 6) 36 ( 1) in B 31 (+4) 34 (=) 34 ( 1) in B 35 ( 3) 33 ( 7) 32 ( 8) 35 ( 14) in B

2 4 1 15 7 3 6 7 4 9 in B 17 12 12 in B 10 14 15 10 in B

La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) maggior numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B.

laMoviola di FRANCESCO CENITI

fceniti@gazzetta.it

Barzagli gamba tesa 30" prima del gol Juve Stendardo graziato Bene i giudici di porta Gli arbitri preferiscono la luce del sole... Può essere una battuta (è una battuta), ma contiene anche un dato statistico: nelle ultime settimane gli errori più importanti si sono concentrati spesso su anticipi e posticipi. Gare, insomma, giocate di sera e campi illuminati dai riflettori. Forse è solo una coincidenza, ma la segnaliamo. Ieri pomeriggio, tanto per restare in tema, la squadra di Braschi (bene i giudici di porta) è andata decisamente meglio rispetto alle sviste di Genoa-Milan e Udinese-Roma. Ridotti al minimo gli errori e spesso su decisioni al limite. Ancora una buona prova (l’ennesima stagionale) per Rocchi ben assistito da Tagliavento. ATALANTA-PESCARA 2-1 Celi di Bari Nessun dubbio sul rigore concesso all’Atalanta: Zanon stende Bonaventura. Il Pescara

si è lamentato a ragione per un episodio che poteva cambiare la partita: al 13’ della ripresa c’è un netto fallo di Stendardo su Weiss al limite dell’area. L’arbitro non fischia la punizione e grazia il difensore che meritava il secondo giallo (Weiss costretto a uscire per infortunio). Giusto il giallo a Bonaventura per simulazione. CAGLIARI-SAMPDORIA 3-1 Massa di Imperia Gara tranquilla e ben diretta dall’arbitro. Nel finale corretta l’interpretazione che porta al rigore per la Samp con espulsione di Rossettini: tolta ad Eder una chiara occasione da gol. CHIEVO-NAPOLI 2-0 Rocchi di Firenze Vede bene l’arbitro a fine primo tempo: è fuori area il fallo di Andreolli (ammonito) su Cavani. Subito dopo è regolare il 2-0 di Thereau tenuto in gioco da

L’intervento a gamba tesa di Barzagli non punito dall’arbitro SKY Rolando. Nella ripresa rigore per il Napoli: ok la segnalazione di Tagliavento (giudice di porta) sulla evidente e ripetuta trattenuta di Dainelli su Cavani. JUVENTUS-CATANIA 1-0 Giannoccaro di Lecce Proteste del Catania sul gol di Giaccherini: c’è un duello al limite tra Chiellini e Alvarez, ma non tale da giustificare il fischio dell’arbitro. Piuttosto in avvio dell’azione poteva starci una gamba tesa di Barzagli: la rete comunque arriva circa 30 secondi dopo... Nel primo tempo espulso Maran per proteste (l’allenatore sostiene di

A centrocampo fallo non visto del difensore: poco dopo c’è la rete decisiva

aver detto un semplice «ma dai»): in effetti c’è un fallo di Bonucci non sanzionato proprio nei pressi della panchina siciliana. Giusti i due gialli per simulazione a Gomez e a Giaccherini. PALERMO-SIENA 1-2 Romeo di Verona Preziosa la segnalazione del giudice di porta Giacomelli sul rigore dato al Siena: c’è l’aggancio di Von Bergen su Emeghara. Giallo a Ilicic per simulazione: ci sta. PARMA-TORINO 4-1 Mariani di Aprilia Molto difficile da vedere, ma Santana è in fuorigioco di centimetri (con la testa) sul vantaggio del Torino. Netto, invece, l’offside di Bianchi che segna dopo un palo di Birsa: gol annullato giustamente. Per il resto gara tranquilla per Mariani (alla seconda in A). (Inter-Bologna a pagina 15 Lazio-Fiorentina a pagina 19)

18 RETI Cavani (3) (Napoli) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 15 RETI Di Natale (4) (Udinese) 13 RETI Pazzini (3) (Milan) 12 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela (Roma) 11 RETI Denis (4) (Atalanta); Gilardino (Bologna); Sau (1) (Cagliari); Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Klose (Lazio); Totti (2) (Roma) 9 RETI Milito (3) e Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Amauri (1) (Parma); Icardi (Sampdoria) 8 RETI Bergessio (Catania); Borriello (2) (Genoa); Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Bianchi (3) (Torino) 7 RETI Diamanti (3) (Bologna); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Giovinco (1) e Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma) 6 RETI Bonaventura (Atalanta); Thereau (Chievo); Matri e Vucinic (1) (Juventus); N. Sansone (Parma) 5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna); Gomez e Lodi (1) (Catania); Ljajic e Rodriguez (2) (Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo, Pogba e Vidal (2) (Juventus); Balotelli (2) (Milan); Inler (Napoli); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo); Emeghara (Siena); Cerci (Torino); Muriel (Udinese) 4 RETI Ibarbo (Cagliari); Barrientos e Castro (Catania); Pellissier (1) (Chievo); Aquilani (Fiorentina); Guarin (Inter); Lichtsteiner e Marchisio (Juventus); Candreva (1) e Floccari (Lazio); Insigne e Maggio (Napoli); Weiss (1) (Pescara); Destro (Roma); Eder (2) e Maxi Lopez (1)(Sampdoria); Calaiò e Rosina (2) (Siena) 3 RETI Conti, Nené (1) e Pinilla (3) (Cagliari); Almiron (Catania); El Hamdaoui e Roncaglia (Fiorentina); Bertolacci, Jankovic e Kucka (Genoa); Cambiasso (Inter); Mauri (1) (Lazio); Bojan (Milan); Dybala (Palermo); Valdes (2) (Parma); Celik (Pescara); Florenzi, Marquinho e Pjanic (Roma); Maresca (1), Poli (Sampdoria); Reginaldo (Siena); Santana (Torino); Angella e Pereyra (Udinese) 2 RETI Carmona, Cigarini e Livaja (Atalanta); Pasquato e Taider (Bologna); Dessena, Nainggolan e Thiago Ribeiro (Cagliari); Legrottaglie e Marchese (Catania); Andreolli, Cofie e Stoian (Chievo); Pasqual e Savic (Fiorentina); M. Rigoni (1 con il Chievo) (Genoa); Ranocchia (Inter); Asamoah e Giaccherini (Juventus); Boateng, Montolivo, Nocerino e Robinho (1) (Milan); Pandev (Napoli); Giorgi e Rios (Palermo); Parolo e Rosi (Parma); Abbruscato, Bjarnason, D'Agostino (1) e Terlizzi (Pescara); Perrotta (Roma); Estigarribia, Munari e G. Sansone (1 con il Torino) (Sampdoria); Bogdani, Paci, Paolucci, Valiani e Vergassola (Siena); Birsa, Brighi, D'Ambrosio, Gazzi, Meggiorini e Stevanovic (Torino); Danilo, Maicosuel e Pinzi (Udinese) 1 RETE De Luca, Moralez, Peluso, Raimondi e Stendardo (Atalanta); Cherubin, Christodoulopoulos, Guarente, Motta, Portanova e Sorensen (Bologna); Casarini, Ekdal e Pisano (Cagliari); Keko, Paglialunga e Spolli (Catania); Cruzado, Di Michele, Dramè, Luciano (1) e L. Rigoni (Chievo); Borja Valero, Cuadrado, Larrondo, Migliaccio, Pizarro (1) e Romulo (Fiorentina); Granqvist, Merkel, E. Pisano e Said (Genoa); Alvarez, Chivu, Coutinho, Pereira, Samuel, Schelotto e Sneijder (Inter); Caceres e Chiellini (Juventus); Biava, Ederson, Gonzalez, Konko, Ledesma (1), Lulic e Radu (Lazio); De Jong e Emanuelson (Milan); Campagnaro, Cannavaro, Dzemaili, Gamberini e Mesto (Napoli); Anselmo, Brienza, Budan, Fabbrini, Formica e Nelson (Palermo); Biabiany, Galloppa, A. Lucarelli, Marchionni, Palladino e Zaccardo (Parma); Caprari, Cascione, Jonathas, Quintero, Togni e Vukusic (Pescara); Bradley, Burdisso, Castan, Lopez, Romagnoli, Tachtsidis e Torosidis (Roma); Costa, Gastaldello, Krsticic, Obiang e Pozzi (1) (Sampdoria); Neto, Sestu e Ze Eduardo (1) (Siena); Basha, Glik e Sgrigna (Torino); Basta, Domizzi, Lazzari, Pasquale e Ranegie (Udinese) AUTORETI Astori (Cagliari) pro Inter; Bovo (Genoa) pro Sampdoria; Garcia (Palermo) pro Inter; Rodriguez (Fiorentina) pro Sampdoria; Abbruscato e Jonathas (Pescara) pro Milan; Sardo (Chievo) pro Torino; Brivio (Atalanta) pro Lazio; Brkic (Udinese) pro Fiorentina; Canini (Atalanta) pro Cagliari; Mexes (Milan) pro Bologna; Cannavaro (Napoli) pro Parma; Goicoechea (Roma) pro Cagliari; Paletta (Parma) pro Milan RETI in questo turno: 25 (3 rigori) Totali 749 (71 rigori, 14 autoreti, 3 a tavolino)


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER

ra sono 12 gli 8000 saliti O anche d’inverno: mancano solo K2 e Nanga Parbat. Ma il successo polacco al Broad Peak è troppo amaro. Due dei quattro uomini giunti in vetta il 5 marzo sono scomparsi: il giovane Tomasz Kowalski e l'esperto Maciej Berbeka. L'inverno del Karakorum si conferma un ostacolo molto arduo. Per questo motivo, dopo i tentativi degli Anni 80, erano state poche le spedizioni ad osare sui cinque 8000 del Pakistan. Poi Simone Moro, l'attuale numero uno mondiale delle inver-

zonaChampions

di LUCA CALAMAI

ra in pole-position c’è il Milan. E’ la squaO dra più in forma, ha un parco attaccanti micidiale, ha un Balotelli da spendere solo in campionato e una difesa che dopo tante critiche comincia a conquistare buoni voti. Allegri ha creato la tempesta perfetta su un torneo che sembrava già cristallizzato per le prime due piazze. La classifica vede il Napoli ancora con due punti di vantaggio. Ma la formazione partenopea esce declassata dalle agenzie di rating che giudicano la volata alle spalle dell’imprendibile Juve. Il problema non è la sconfitta, pur inattesa, contro il Chievo. La questione è più complessa. La creatura di De Laurentiis è arrivata al momento chiave della stagione con troppe questioni in sospeso. Un allenatore in scadenza di contratto ha meno potere dentro lo spogliatoio; Cavani sembra solo in attesa di conoscere il nome del club che verserà i 60 milioni della sua clausola rescissoria e il mercato di gennaio non ha portato quel top-player che poteva-doveva alzare il livello del Napoli. Ora la società deve intervenire con messaggi chiari ma non sarà facile tenere in pie-

La gioia della Fiorentina. Ora è sola al quarto posto

di un gruppo che sta per perdere stratega e bomber. Anche lo scatenato Milan ha un punto di domanda che gli danza intorno birichino: come usciranno i rossoneri dalla sfida contro il Barcellona? Comunque vada sarà un successo o una clamorosa rimonta di Messi e compagni potrebbe insinuare qualche granellino di sabbia nel meccanismo rossonero? Lo sapremo presto. Ma la sensazione è che il Milan abbia una solidità in grado di reggere l’impatto Barça. Balotelli e Cavani sono in prima fila nel Gran Premio Champions. Ma c’è un’altra «macchina» che, a sorpresa, potrebbe infilarsi nella scia dei due favoriti. La Fiorentina abbatte la Lazio con i gemellini Jo-Jo e Ljajic, gli stessi che qualche settimana fa hanno messo in ginocchio l’Inter. La squadra di Montella, che scavalca in classifica Lazio e Inter, ha buoni argomenti da mettere sul tavolo-Champions: un gioco spettacolare, le magie di Jo-Jo, l’asse Borja Valero-Pizarro in mezzo al campo, Pepito Rossi all’orizzonte e un calendario che è un invito a sognare. La Fiorentina avrà al Franchi gli scontri diretti con Milan e Roma e nelle ultime tre giornate potrebbe trovare la strada in discesa dovendo affrontare Palermo, Siena e Pescara. In estate nessuno avrebbe scommesso un euro su una Fiorentina che aveva cambiato una ventina di giocatori. Invece ne è uscito un progetto divertente che ha riportato nel pianeta viola anche Diego Della Valle. Non c’è niente di divertente, invece, nel presente dell’Inter che dopo il «Clamoroso al Cibali» ha beccato due sberle contro Tottenham e Bologna che rischiano di influire in maniera negativa sull’Europa di oggi e quella di domani. Stramaccioni non ha dato un valore aggiunto dal punto di vista tattico. Ma certe scelte di mercato erano e restano incomprensibili. La più grande sconfitta è quella di aver chiuso con alcuni simboli del passato (vedi Snejider) senza aver messo basi solide per il futuro. Chi ha disegnato certe strategie merita di essere messo in discussione. I fischi di tanti innamorati nerazzurri dovranno far riflettere il presidente Moratti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

nali (vanta anche quelle a Shisha Pangma e Makalu), ha riaperto i giochi nel 2011 con il successo al Gasherbrum II, insieme a Denis Urubko e Cory Richards. Non tutti hanno capito la grandezza di quella impresa. Alla quale l'anno dopo è seguito il successo polacco al Gasherbrum I. Per arrivare in cima bisogna veramente rischiare sempre al limite, con il freddo estremo dei -30 e oltre, i forti venti e le grandi nevicate. Il tutto in giornate cortissime e con finestre di bel tempo minime. Situazioni molto più critiche di quelle che si hanno sugli 8000 di Nepal e Tibet. I polacchi al Broad Peak erano guidati dalla grande esperienza di Krzysztof Wielicki, il capospedi-

di STEFANO FROSINI

di FABIO LICARI

a liturgia impone formule ipocrite e un po’ L derisorie — tipo la famosa «non meritava la retrocessione» — ma qualcuno dovrà pur finire all’inferno come regolamento prescrive. Ebbene: questa sembra tristemente, diciamo meritatamente salvo svolte improbabili, l’ora del Palermo. Ripensando però agli interpreti recenti (Sirigu, Cassani, Balzaretti, Nocerino, Kjaer, Pastore, Ilicic quello vero, per non dire Cavani, Toni e Barzagli) e poi agli ultimi due mercati scapestrati e alla sensazione d’impotenza della squadra attuale, è legittimo chiedersi: che follia è questa? Seconda città del Sud dopo Napoli, quinta in assoluto in Italia, forse prima per saccheggi e sprechi della Storia, Palermo non è mai riuscita a lenire le sue angosce secolari con il pallone. Alla rabbia sportiva repressa per la discesa in B negli anni 70, per i libri portati in tribunale (primo club a fallire) e per l’interminabile frequentazione di serie minori, seguì nell’estate 2004 l’enfasi liberatoria per il ritorno tra i grandi. Metafora di rivincita sociale più che calcistica, di riscatto verso una sudditanza storica e psicologica, la Serie A scaraventò la città tutta per le strade con la stessa intensità con la quale a Torino e Milano si festeggia un normale scudetto. Un’esa-

Come giudicare negativamente Zamparini, malgrado le ultime disavventure? Sarebbe inutile dare la caccia ai colpevoli oggi che è quasi finita, ma giusto chiedere che cosa sarà domani. Se cioè il presidente intende continuare la collezione di tecnici (Gasperini pare stia per saltare ancora), magari sventolando a intermittenza fantomatici sceicchi, oppure se c’è già un’idea seria e un progetto tecnico che non significa promettere promozione immediata: i palermitani capirebbero. Così come potrebbero accettare un addio se non ci sono più motivazioni economiche e personali. Quel che resta — dieci giornate in tutto — è niente visto il film degli ultimi sette mesi, ma è teoricamente tanto considerati 30 punti disponibili. Meglio non trattenere il respiro nell’attesa, però. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

dallaPrima

Juve, un primato che rispecchia l’anima di Conte

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

JORGE LORENZO Campione del mondo Motogp

Conte festeggia con i suoi giocatori Pirlo, Barzagli e Buffon LAPRESSE di ALBERTO CERRUTI

Eccomi a New York in attesa del volo che mi porterà ad Austin in Texas. @lorenzo99

CARLO MOLFETTA Campione olimpico di taekwondo

Grande prestazione degli azzurri dell' @Federugby abbiamo tenuto testa ai più forti!!! #orgoglioazzurro

zonaSalvezza

gerazione. E non solo attorno alla Favorita: terra per sempre d’emigranti, Palermo registra club, tifosi e simpatizzanti sull’asse Milano-Berlino-New York come pochi. L’«originale» gestione Zamparini, emigrante al contrario, ha rappresentato la dichiarazione d’indipendenza della colonia, l’addio all’epoca umiliante da società satellite. Niente scudetti, di Coppe Italia soltanto finali perse, ma almeno l’idea di essere stabilmente lassù, da dove nessuno avrebbe potuto più allontanarti: ecco la grande illusione andata a pezzi quest’anno, giorno dopo giorno, senza reagire.

zione, ed Artur Hajzer. Erano già arrivati a quota 7900 qualche giorno prima, ma erano stati costretti a rientrare al campo base. Questa volta in quattro sono andati fino in cima. Ma solo Adam Bielecki e Artur Malek sono tornati. Inutile cercare errori o colpe. Kowalski e Berbeka hanno chiesto troppo a se stessi. Forse uno solo dei due non stava bene e l'altro ha cercato di aiutarlo. Stremati, si sono rassegnati a un quasi impossibile bivacco all'addiaccio nei pressi del Colle, a 7900 metri. Dopo 12 ore di salita, non sono riusciti a scendere fino a campo 4. I loro compagni avevano impiegato uno 3, l'altro 8 ore per arrivarci.

Mai contento come i suoi maestri Trap e Lippi, sempre bravo a rialzarsi dopo un k.o.

@MolfettaTkd

PALERMO, IL SOGNO DI STARE LASSÙ E IL PROGETTO TECNICO CHE MANCA

27

L’IMPRESA AMARA DEL BROAD PEAK È INUTILE CERCARE COLPE O ERRORI

laVignetta

MILAN IN POLE E NAPOLI DECLASSATO FIORENTINA CERCA LA SCIA, INTER CRISI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ipseDIXIT

«

Il bicchiere è ancora mezzo pieno, abbiamo 6 punti in più dell’anno scorso WALTER MAZZARRI ALLENATORE DEL NAPOLI

«Che cosa volete di più? Sette anni fa il Napoli era in C, 29 anni fa era solo 11˚ in A, nel 1969 in Coppa delle Fiere fu eliminato ai sedicesimi, nel 1944 non riuscì neppure a giocare per la guerra, nel 1900 non era nato! Ecco, adesso il bicchiere è vuoto. Hic» ROBERTO PELUCCHI

uori la prima, perché la F Juventus che a dieci giornate dalla fine vola a più nove sul Napoli, sconfitto dal Chievo, sembra irraggiungibile anche sotto il Vesuvio. La prudenza, come la scaramanzia, non è mai troppa ma quegli abbracci, in tribuna tra Agnelli, Marotta e Nedved, in campo tra Conte, Chiellini e Pirlo, profumavano già di scudetto. Ammesso che esistesse ancora qualche dubbio, la capolista offre una nuova dimostrazione della sua forza tecnica e caratteriale, stendendo il Catania al 91' con un'azione avviata e conclusa dal panchinaro Giaccherini. Terza vittoria oltre il 90', dopo il 2-1 contro il Bologna di Pogba e il 3-1 contro il Cagliari firmato da Matri e Vucinic, con un bottino di sei preziosissimi punti in più, ai quali si possono aggiungere i tre del 2-0 contro il Napoli all'andata, a Torino. Il totale fa nove: proprio la differenza che separa la squadra di Conte da quella di Mazzarri, con quel teorico mezzo punto in più per il vantaggio bianconero negli scontri diretti dopo l'1-1 del San Paolo. Ma la vera differenza tra la Juventus e il Napoli non va cercata soltanto nei numeri, effetto e non causa dei rispettivi valori. Già favoritissima l'estate scorsa, la squadra di Conte, prima che dei suoi veri fuoriclasse Buffon e Pirlo, rispecchia l'anima del proprio comandante, mai contento come i suoi maestri bianconeri Trapattoni e Lippi, sempre capace di rialzarsi anche dopo le sconfitte cui non era abituato. Imbattuta per tutto il campionato scorso, la Juventus non si è spaventata dopo il clamoroso kappaò interno subito dall’Inter, che si era portata a un punto, sfogandosi con 6 gol al

Pescara. E anche dopo le sconfitte contro il Milan e la Roma si è rifatta con identici 3-0 al Torino e al Siena, fermata sul pareggio soltanto dal Genoa in seguito alla battuta a vuoto casalinga con la Sampdoria. La capacità di ripartire, scoraggiando la concorrenza, ma anche quella di correre sui due fronti campionato-Champions, con l'ultima lezione di turnover, cambiando ben 5 giocatori tra il Napoli e il Celtic, poi 6 tra il Celtic e il Catania, con la rara abilità di estrarre il meglio da chi entra, perché non è un caso se ben 10 giocatori hanno segnato partendo dalla panchina, dal primo, Vucinic contro il Genoa, fino all'ultimo di ieri, Giaccherini. Anche così si spiega l'allungo sul Napoli, a meno 3 all'inizio febbraio e a meno 9 oggi, con tanti saluti alla pareggite che l'anno scorso aveva frenato la Juve ben 14 volte. Stavolta i pareggi sono soltanto 5. E soprattutto la Juve non è seconda a meno 4 dal Milan, ma prima a distanza di sicurezza sul Napoli, con 6 punti più di un anno fa, mantenendo la migliore difesa e migliorando la produzione offensiva con ben 11 gol in più, soltanto 3 meno della Roma, guarda caso quelli assegnati per la vittoria a tavolino dei giallorossi a Cagliari. Riassumendo: più convinzione nella testa; più precisione sotto porta; più qualità nell’organico con il jolly Pogba; più sacrifici di tutti perché la Juventus, già al comando, si è radunata dopo Natale il 27 dicembre (cinque giorni prima dell' Inter...); più squadra senza bisogno di presunti top player, tipo Bendtner e Anelka. Più Juventus insomma, in cinque motivi. Pronta per lo sprint finale in Italia e per continuare a stupire in Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA


28

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

MONDO COPPA D’INGHILTERRA MANCHESTER UNITED CHELSEA

4

2 2

LIGA 27o TURNO

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Hernandez (M) al 5’, Rooney (M) all’11’ p.t., Hazard (C) al 14’, Ramires (C ) al 23’ s.t.

BetisOsasuna 2-1 Rayo VallecanoEspanyol 2-0 ValladolidMalaga 1-1 BarcellonaDeportivo 2-0 MaiorcaSiviglia 2-1 Athletic BilbaoValencia 1-0 LevanteGetafe 0-0 Celta VigoReal Madrid 1-2 Atletico MadridR.Sociedad 0-1

MANCHESTER UNITED (4-2-3-1) De Gea 7,5; Rafael 5, Ferdinand 6, Evans 6, Evra 5,5; Carrick 6,5, Cleverley 5,5; Nani 6 (dal 47’ s.t. Valencia 5), Rooney 5,5, Kagawa 5 (dal 30’ s.t. Welbeck sv); Hernandez 6 (dal 17’ s.t. Van Persie 6). PANCHINA Amos, Vidic, Anderson, Young. ALLENATORE Ferguson 5 AMMONITI nessuno.

CHELSEA (4-2-3-1) Cech 5,5; Azpilicueta 6, Cahill 5,5, Luiz 6, Cole 5,5; Ramires 7, Lampard 5 (dal 7’ s.t. Mikel 6,5); Moses 5 (dal 7’ s.t. Hazard 7), Mata 6, Oscar 5,5; Ba 5,5 (dal 32’ s.t. Torres sv). PANCHINA Turnbull, Ivanovic, Terry, Bertrand. ALLENATORE Benitez 7. AMMONITI Ramires, Luiz e Hazard per gioco scorretto.

SPAGNA BARÇA IRRAGGIUNGIBILE MA...

Ronaldo super Il Real Madrid vola al 2o posto Due gol del portoghese per battere il Celta e superare l’Atletico Madrid sconfitto

ARBITRO Webb 7.

S

NOTE spettatori 75.196. Tiri in porta: 6-9. Tiri fuori: 4-4. Angoli 2-4. In fuorigioco: 1-1. Recuperi: 2' p.t.; 4' s.t.

Oggi Real SaragozzaGranada Il gol di Ramires che firma il pareggio del Chelsea con il Manchester United e obbliga al replay della sfida AP

Lo United si ferma e il Chelsea fa 2-2 Si andrà al replay Hernandez e Rooney illudono il Manchester Ma Hazard e Ramires firmano il pari: si rigioca DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

La domenica del replay: la seconda giornata di quarti di finale di Coppa d’Inghilterra regala lo spettacolare 2-2 tra Manchester United e Chelsea, dopo l’aperitivo dello 0-0 tra Millwall e Blackburn. Ma se nel secondo caso era scontato che tra due club di Championship dovessero esserci sano agonismo e secchiate di calcio britannico, la sfida tra due big della Premier è un kolossal. Rafa Benitez dà una lezione a Ferguson: azzecca i cambi e la gestione della rimonta, mentre il santone scozzese assiste al crollo del centrocampo buttando nella mischia due attaccanti, Van Persie e Welbeck, che sul piano del gioco possono combinare ben poco. Dopo il k.o. con il Real, un’altra delusione per lo United. Il Chelsea reagisce da squadra di razza dopo l’ennesima

settimana calda e avrà ora il vantaggio di affrontare il replay allo Stamford. La data sarà decisa oggi, dopo il vertice tra i rappresentanti di Premier e Fa Cup.

L’EX LAZIALE

Gazza confessa «Pensavo proprio che sarei morto»

Ciclone United Dopo 11’, lo Uni-

ted è già sul 2-0, con i gol di Hernandez e Rooney, favoriti dagli errori del portiere Cech. Il messicano segna con una palombella di testa su lancio lungo di Carrick, il bomber inglese concede il bis su punizione. Il popolo del Chelsea urla il nome di Mourinho e al 16’ partono i soliti cori pro Di Matteo. Benitez, in giacca nonostante la temperatura polare, non si scompone. I Blues, detentori del trofeo e scossi nell’orgoglio, dopo venti minuti piazzano le tende nella metà campo dello United. Lampard e Moses divorano due occasioni per riaprire i conti prima della fine del tempo.

LONDRA (bold) Paul Gascoigne ha rischiato di morire. Lo lo ha confessato al Sun, al ritorno in Inghilterra dopo un mese in un centro di riabilitazione per alcolisti in una clinica di Phoenix, in Arizona. «Quando stavo per entrare in coma, ho sentito la voce di tre medici che dicevano: stavolta non lo salviamo. Sono stato tre giorni tra la vita e la morte, poi mi sono ripreso. Avevo ripreso a bere a Dubai, la scorsa primavera, dopo 17 mesi da sobrio. Ora che mi sono salvato, non voglio cascarci più». Lo ha già detto, ma bisogna credergli.

La reazione Don’t worry, non vi

BRASILE

FRANCIA IL PSG A +4

Seedorf vince la Guanabara con il Botafogo

Pari Lione-Marsiglia Ancelotti può sorridere

(m.can.) Clarence Seedorf conquista il suo primo titolo brasiliano con la maglia del Botafogo: la Coppa Guanabara, prima fase del campionato di Rio. La vittoria nella Coppa Guanabara qualifica la squadra dell’ex milanista alle finali del campionato dello Stato col vincitore della seconda fase. La partita con il Vasco da Gama giocata ieri allo stadio Engenhao è stata decisa da un gol del terzino destro Lucas. Seedorf, 36 anni, olandese, è alla prima stagione con la maglia del Botafogo dopo aver lasciato il Milan.

preoccupate, dice Benitez. Nello United giganteggia Carrick, ma latitano Cleverley e Kagawa. Si fa male Nani ed entra Valencia: l’ecuadoriano sbaglierà tutto. Benitez piazza un doppio cambio, inserendo Hazard e Mikel al posto della coppia Moses-Lampard. I tifosi del Chelsea insultano lo spagnolo – guai toccare Lampard —, ma è la svolta. Hazard accende i Blues e su assist di Mata riapre le speranze. Il belga è scatenato. Il 2-2 di Ramires arriva su splendida azione in verticale: il brasiliano non perdona. Lo United è alle corde. Al centro del ring, resta De Gea: paratona su Mata, altro intervento su Torres, chiusura su Hazard. Il portiere spagnolo salva Ferguson.

S CLASSIFICA Barcellona 71 Real Madrid 58 A.Madrid 57 Malaga 44 R.Sociedad 44 Betis 43 Valencia 42 Rayo V. 41 Getafe 39 Levante 36 Valladolid 35 Siviglia 35 Espanyol 32 Ath.Bilbao 32 Osasuna 28 Granada 26 R.Saragozza 25 Maiorca 24 Celta Vigo 23 Deportivo 17

Rooney Il ritorno in campo non chiude la questione-Rooney. Ferguson assicura che resterà («lo United non cede i suoi campioni, arriverà anche il nuovo accordo»), ma l’agente del centravanti, Smith, frena: «La prossima estate sarà decisiva. Rooney dovrà firmare il miglior contratto della carriera». Lo United, preoccupato dalle norme del fair play finanziario, intende abbassare lo stipendio — quello attuale è di 300 mila euro la settimana —, inserendo alcuni bonus per compensare le perdite. Questo scoglio potrebbe spingere club importanti a farsi sotto. L’ultima pista è tedesca: Guardiola vorrebbe portarlo al Bayern. Il tormentone è già cominciato e qui non c’è replay che tenga.

(a.g.) Zero a zero sul tabellone, altrettanto in campo. Finisce così il duello anti-parigino tra Lione e Marsiglia e alla fine a godere è la squadra di Carlo Ancelotti che mantiene un comodo distacco in classifica. Un vero regalo da una sfida adagiatasi su livelli blandi, dissestata da imprecisioni plateali che non fanno da spot a un campionato che dovrebbe garantire la scenografia alle star del Psg. Il Lione si castra lasciando in panchina Gourcuff, il francese più pagato di Ligue 1. Il Marsiglia paga la serata no di Val-

28a GIORNATA Rennes-St.Etienne 2-2-; Psg-Nancy 2-1; Ajaccio-Lorient 1-0; Brest-Tolosa 0-1; Evian-Sochaux 5-1; Troyes-Reims 4-2; Valenciennes-Lilla 1-3; Nizza-Montpellier 2-0; Bordeaux-Bastia 1-0; Lione-Marsiglia 0-0. CLASSIFICA Paris Sg 57; Lione 53; Marsiglia 50; St.Etienne e Nizza 48; Lilla 46; Montpellier 44; Rennes 42; Bordeaux 41; Lorient 40; Tolosa 37; Valenciennes 35; Ajaccio 32; Bastia 30; Brest 29; Evian, Reims e Sochaux 27; Troyes 23; Nancy 21. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FILIPPO MARIA RICCI MADRID

Il Real Madrid continua la sua corsa. A Vigo batte il Celta con il terzo 2-1 consecutivo dopo quelli al Barça e al Manchester United e allunga a 6 la striscia di vittorie nelle varie competizioni iniziata il 17 febbraio col Rayo Vallecano. In questa tribolata stagione, non c’era ancora riuscito. Doppio Ronaldo A domare una partita spettacolare, piena di occasioni, parate, gol sbagliati e sventati ci pensa Cristiano Ronaldo, che con una doppietta nel secondo tempo arriva a 25 gol in questa Liga e aggancia Kubala al 25o posto dei marcatori del campionato spagnolo. Solo che l’ex Barça per fare le sue 138 reti impiegò 215 partite, il portoghese 127. Il primo gol è un tiro da distanza ravvicinata dopo che la palla era finita nella sua zona per un tiro di Callejon. Il secondo è un rigore che si era procurato Kakà, entrato da poco. In mezzo la rete del brillantissimo Iago Aspas, 25enne in odore di nazionale, ieri un pericolo costante per la rimediata difesa del Madrid colpita dal turnover e schierata con Essien, Pepe, Albiol e Marcelo. Nel finale il coreano Park ha colpito la traversa su colpo di testa: per il Celta una vittoria e 5 sconfitte nelle ultime 8 e zona retrocessione confermata, per il Madrid secondo posto grazie alla sconfitta dell’Atletico (0-1) in casa contro la Real Sociedad che così raggiunge il Malaga in quarta posizione.

| 1-2

CELTA VIGO-REAL MADRID

QUARTI Millwall-Blackburn 0-0, Manchester United-Chelsea 2-2. SEMIFINALI (13-14 aprile) Millwall/Blackburn-Wigan, Manchester City-Manchester United/Chelsea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la curiosità

buena. Finisce a sportellate tra Gignac con la difesa del Lione e Gomis con quella del Marsiglia. Il match arranca, nonostante la sciabolata di Umtiti al 22’ st e il colpo di testa di Ayew (28’). Poco. E il Psg ringrazia.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) al 16’ e 27’, Iago Aspas (C) al 18’ s.t. CELTA (4-2-3-1)Javi Varas; Jonny, Túñez, Demidov, Roberto Lago; Álex López (dal 9’ s.t. Pranjic), Oubiña; Augusto Fernández, De Lucas (dal 15’ s.t. Mario Bermejo), Krohn-Dehli (dal 35’ s.t. Chu Young); Iago Aspas. All. Resino. REAL MADRID (4-2-3-1)Diego López; Essien, Pepe, Albiol, Marcelo; Khedira (dal 1’ s.t. Xabi Alonso), Modric; Callejón (dal 21’ s.t. Kakà), Özil, Cristiano Ronaldo; Benzema (dal 21’ s.t. Higuain). All. Mourinho. ARBITRO Estrada Fernandez NOTE ammoniti De Lucas (C), Albiol (R), Javi Varas (C)

Taccuino GERMANIA

Stoccarda k.o. con l’Amburgo Grazie al gol di Rudnevs, l'Amburgo supera lo Stoccarda, eurorivale della Lazio in Europa League. 25a GIOR. Hannover Eintracht 0 0, Stoccarda Am burgo 0 1. CLASS. Bayern 66; Borussia Do. 46; Leve rkusen 45; Schalke, Eintracht 39; Amburgo 38.

RIO DE JANEIRO

PARIGI

La gioia di Cristiano Ronaldo, 2 gol al Celta AFP

OLANDA

Del Piero allenatore dà consigli ai compagni Il Sydney torna a vincere dopo due ko di fila superando 2-0 il Central Coast secondo in A-League. Del Piero stavolta resta a secco ma nell’intervallo spiega ai compagni alcuni movimenti d’attacco. In gol Ryall e Chianese per il successo degli Sky Blues, ora al quinto posto con 30 punti dopo 24 gare, a pari merito con i Newcastle Jets che però hanno una partita in più.

Ajax, sorpasso al Psv Il Psv perde (1 2) con l’Heerenveen e l’Ajax, bat tendo lo Zwolle, va al comando. 26a GIOR. Heerenve en Psv 2 1, Heracles Nimega 1 0, Willem II Venlo 1 0, Alkmaar Den Haag 1 1, Roda Feyenoord 0 1, Utre cht Waalwijk 1 0, Ajax Zwolle 3 0, Twente Vitesse 0 1. CLASS. Ajax 54, Psv e Feyenoord 53; Vitesse 51

GRECIA

Olympiakos già campione ATENE L’Olympiakos supera 3 0 l’Aek e si lau rea campione di Grecia per la 40a volta con 5 giornate d’anticipo: l’Asteras, secondo, ha 16 punti di distacco.


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

29

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 26a GIORNATA Il sorpasso è doppio, ma in entrambi i casi non è stato possibile mettere la freccia per rientrare a destra nella corsia di marcia. Lecce e Avellino sono tornati davanti a Trapani e Latina, tuttavia il loro primato non è ancora certificato. Manca qualcosa. Non solo le ultime giornate, che di questo passo potrebbero regalarci qualsiasi cosa. Ci sono anche 90’ di differenza.

l’Analisi di NICOLA BINDA twitter@NickBinda

Due sorpassi non ancora conclusi

Nel girone A il Lecce deve ancora riposare, al contrario del Trapani che ha già fatto lo stop alla giornata 23: la squadra di Antonio Toma farà una pausa doppia, visto che il turno al palo sarà quello successivo alla sosta di Pasqua, e in questa fase della stagione stare fermi per due settimane consecutive non è di certo l’ideale per tenere alte la tensione e la condizione.

Nel girone B invece il Latina deve rigiocare (a meno di nuovi ribaltoni della giustizia sportiva) la partita sul campo della Paganese: pur essendo il caso davvero atipico (ricordate la buca che s’è aperta in campo?), purtroppo i tempi sono diventati lunghissimi, e questo non giova sicuramente al campionato, se non all’Avellino che intanto sta davanti.

Insomma, solo dopo queste due tappe vedremo chi può mettere la freccia a destra. Ma senza crederci troppo. Perché sono volate destinate a durare fino in fondo. Troppe sono le trappole disseminate lungo il terreno: basta vedere i pareggi di ieri di Trapani e Latina. Chi dice che nel ritorno i campionati cambiano e i valori si avvicinano, è servito. © RIPRODUZIONE RISERVATA

girone A CLASSIFICA SQUADRE

PT

LECCE

PARTITE RETI G V N P F S 47 25 14 5 6 45 29

TRAPANI

46 24 13 7

4 45 23

ALTO ADIGE

41 23 11 8

4 33 24

ENTELLA

39 25 9 12 4 36 27

SAN MARINO

35 22 10 5

7 34 27

CARPI

35 24 9

7 25 20

PAVIA

34 25 8 10 7 24 23

LUMEZZANE

34 25 8 10 7 30 30

8

FERALPI SALO' 34 24 10 4 10 28 33

E’ un Lecce che esagera per il primato Cinque tiri e cinque gol: grande risveglio Toma travolge il Lumezzane ed è primo LECCE

5

LUMEZZANE

0

MARCATORI De Rose al 1’, Bogliacino su rigore al 14’, Jeda al 39’ e al 41’ p.t.; Zappacosta al 39’ s.t. LECCE (4-2-4) Benassi 6; Kalombo 6,5, Ferrario 6,5, Martinez 6,5 (dal 31’ s.t. D’Ambrosio s.v.), Diniz 6; Giacomazzi 7 (dal 28’ s.t. Zappacosta 6,5), De Rose 7; Falco 6,5, Jeda 8, Bogliacino 7,5 (dal 19’ s.t. Di Maio 6), Memushaj 6,5. (Bleve, Pià, Malcore, Foti). All. Toma 7. LUMEZZANE (4-4-2) Vigorito 5; Meola 5,5, Zamparo 4,5, Dametto 4,5, Carlini 5 (dal 40’ p.t. Sabatucci 5,5); Pintori 5 (dal 24’ s.t. Ceppelini 5,5), Dadson 5, Giorico 5, Kirilov 5 (dal 13’ s.t. Baraye 5,5); Samb 5, Inglese 5. (Coletta, Possenti, Jorginho, Torregrossa). All. Festa 5. ARBITRO Rapuano di Rimini 6. NOTE paganti 1.294, abbonati 2.878, incasso di 28.781,54 euro. Espulso Dadson al 20’ s.t.; ammoniti Vigorito, Ferrario, Meola, Pintori e Zamparo. Angoli 4-3.

GIUSEPPE CALVI LECCE

Dallo scivolone nello scontro diretto col Trapani alla goleada rifilata al Lumezzane. Il Lecce si rilancia subito. Come un’impetuosa onda, travolge per 5-0 la squadra di Festa e, approfittando del pareggio dei siciliani, si riprende la vetta della

classifica. La partita, appena iniziata, è già finita. Dopo 50 secondi, De Rose, con una potente conclusione di sinistro da fuori area, avvia il tiro al bersaglio contro il malcapitato Lumezzane, che a metà novembre aveva inflitto la prima sconfitta in campionato alla formazione allora guidata da Lerda. In 41 minuti Giacomazzi e compagni affondano gli avversari, arrivando al 4-0 con le reti di Bogliacino, su rigore, e Jeda, che firma una doppietta, interrompendo un digiuno di oltre 6 mesi. Nella ripresa, annullate al Lumezzane due reti per fuorigioco — dubbio di Inglese e netto di Samb —, i giallorossi continuano a costruire occasioni da gol e, in superiorità per l’espulsione di Dadson (20’, doppia ammonizione), chiudono sul 5-0 col sigillo di Zappacosta.

Trapani in frenata Il Porto sa resistere

Jeda, 33 anni, 3 gol in tutto LEZZI

straordinaria percentuale realizzativa - 100 per 100, 5 gol con 5 tiri nello specchio della porta - incide sul progetto la «rivisitazione» decisa da Toma. Il marchio di fabbrica è sempre il 4-2-4 ma l’allenatore propone un arrangiamento, inserendo sulla linea avanzata Memushaj, centrocampista puro, al posto di un esterno più offensivo (Chiricò, a casa perché febbricitante, o Pià, in panchina). Così, il Lecce ha maggiore equilibrio, si ritrova più protetto in fase di non possesso palla e in difesa emerge l’esordiente Kalombo, 18 anni, jolly di fascia destra, figlio di Mbuyanba, ex pugile professionista.

Jeda e il nuovo Lecce Destatosi

dal lungo letargo, Jeda vive la sua giornata di gloria. Si procura il rigore, costringendo al fallo il portiere Vigorito, segna due gol e inventa l’assist per il 5-0 di Zappacosta. Al di là dell’esplosione del Lecce con una

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COPPA ITALIA

Mercoledì in tv la sfida a Latina Mercoledì ritorno della semifinale di Coppa Italia: c’è Latina-Lecce (andata 2-0), con inizio alle 20.45 e diretta su Rai Sport 1. La vincente va in finale con il Viareggio (10 e 25 aprile).

COMO

2

ENTELLA

2

REGGIANA

0

ALTO ADIGE

2

FERALPI SALO’

0

CREMONESE

1

Donnarumma ne fa 2 ma al Como non basta Alto Adige, pareggio con doppia risposta

Entella, tre punti per il quarto posto Una buona Feralpi non sa rimediare

Risveglio Cremonese grazie a Nizzetto La Reggiana battuta e ancora contestata

MARCATORI A. Donnarumma (C) al 40’, Campo (AA) su rigore al 45’ p.t.; A. Donnarumma (C) al 21’, Cappelletti (AA) al 41’ s.t. COMO (4-2-3-1) Perucchini 5,5; Luoni 6, Migliorini 6, Marchi 6,5 (dal 38’ s.t. Schiavino s.v.), D. Donnarumma 5,5; Giampà 6, Scialpi 6 (dal 27’ s.t. Verachi s.v.); Gammone 6 (dal 21’ s.t. Lisi 6), A. Donnarumma 7,5, Schenetti 5,5; Mendicino 6,5. (Micai, Benvenga, Fautario, Tremolada). All. Colella 6,5. ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone 6; Iacoponi 6 (dal 41’ s.t. Uliano s.v.), Cappelletti 6,5, Bassoli 6, Martin 6; Furlan 6,5 (dal 33' s.t. Turchetta s.v.), Bertoni 6, Branca 6 (dal 25’ s.t. Maritato s.v.); Campo 6,5, Testardi 6,5, Thiam 5,5. (Grandi, Tagliani, Panzeri, Bontà). All. Vecchi 6. ARBITRO Martinelli di Roma 5,5. NOTE paganti 972, abbonati 482, incasso di 9.724,35 euro. Ammonito Luoni. Angoli 4-5. COMO Botta e risposta, per due volte. E i due bei gol di Alfredo Donnarumma non bastano al Como per centrare, dopo tre k.o., una vittoria che sarebbe stata importantissima. Dal canto suo l’Alto Adige – che pareggia la prima rete con un rigore discusso per un presunto fallo di Marchi su Testardi – ha il merito di provare fino in fondo a raddrizzare il risultato. E’ stato Mendicino a ispirare le due reti del Como: prima con un bel lancio per Donnarumma che segna scartando il portiere, e poi con una forte conclusione sulla traversa per il momentaneo 2-1, con il capocannoniere del Como pronto a raccogliere di testa la respinta e a segnare. Dopo un angolo, la rete del pareggio definitivo di Cappelletti. Lilliana Cavatorta

MARCATORI De Col al 37’ p.t.; autorete di Magli al 28’ s.t. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6,5; De Col 6,5 (dal 37’ s.t. Argeri s.v.), Cesar 7, Russo 6,5, Cecchini 7; Staiti 6 (dal 24’ s.t. Raggio Garibaldi 6), Di Tacchio 6,5, Hamlili 6,5; Vannucchi 6,5; Cori 6 (dal 37’ s.t. Falcier s.v.), Rosso 6. (Otranto, Ballardini, Beretta, Guerra). All. Spalla 7 (Prina squalificato). FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani 6,5; Caputo 6, Leonarduzzi 5,5, Magli 6, Cortellini 6,5; Fabris 6 (dal 1’ s.t. Finocchio 6,5), Castagnetti 6 (dal 28’ s.t. Tarana 6), Berardocco 5,5; Montella 6, Montini 6,5, Bracaletti 6 (dal 18’ s.t. Miracoli 6). (Gallinetta, Falasco, Tantardini, Savoia). All. Remondina 6. ARBITRO Petroni di Roma 6. NOTE paganti 855, abbonati 309, incasso di 4.567,83 euro. Ammoniti Cesar, Di Tacchio, Hamlili, Castagnetti, Leonarduzzi, Berardocco e Finocchio. Angoli 5-8. CHIAVARI (Ge) Due gol, uno su palla inattiva e uno su autorete, e l'Entella coglie tre punti confermando che per vincere non bisogna solo giocare meglio, ma anche saper interpretare le varie fasi di una partita. Padroni di casa sugli scudi nel primo tempo e meritatamente in vantaggio con un colpo di testa di De Col su angolo di Vannucchi. Nella ripresa la Ferlapi parte a spron battuto, costruisce molte occasioni, ma l'Entella non smette di giocare: difende soffrendo e agisce di rimessa. Ed è premiata quando Cecchini mette un cross basso in mezzo che Magli (autore comunque di una buona gara), forse a causa del pallone viscido, mette nella propria porta. Italo Vallebella

MARCATORE Nizzetto al 10’ p.t. REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig 6; Iraci 5, Aya 5, Mei 5, Scappi 5,5; Bovi 5 (dal 32’ s.t. Ardizzone 5), Zanetti 5, Viapiana 5 (dal 23’ s.t. Matteini 5); Alessi 5; Bonvissuto 5, Rossi 5,5 (dal 22’ p.t. Sprocati 5). (Bellucci, Bani, Cossentino, Arati). All. Apolloni 5. CREMONESE (4-2-3-1) Viotti 6; Sales 6,5, Moi 6, Cremonesi 6, Visconti 6; Baiocco 6,5, Buchel 6,5 (dal 15’ s.t. Magallanes 6); Carlini 6 (dal 40’ s.t. Caridi s.v.), Le Noci 5,5 (dal 23’ s.t. Avogadri 6), Nizzetto 6,5; Djuric 6. (Grillo, Degeri, Fietta, Filippini). All. Scienza 6,5. ARBITRO Pezzuto di Lecce 6,5.

TRAPANI

0

PORTOGRUARO

0

TRAPANI (4-4-2) Nordi 6; Lo Bue 6,5, Pagliarulo 6,5, Filippi 6, Daì 6; Basso 6, Caccetta 6, Spinelli 5,5 (dal 17’ s.t. Giordano 5), Pacilli 6; Abate 6 (dal 34’ s.t. Gambino s.v.), Mancosu 6. (Dolenti, D’Aiello, Priola, Tedesco, Docente). All. Boscaglia 6. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo 6,5; Pisani 6 (dal 35’ s.t. Pignat s.v.), Patacchiola 6,5, Moracci 6, Pondaco 6; Coppola 6, Sampietro 6 (dal 13’ s.t. Zampano 5), Martinelli 6; Cunico 6,5; Altinier 5,5 (dal 22’ s.t. Orlando 5,5), Corazza 5,5. (Festa, Blondett, Salzano, De Sena). All. Madonna 6,5. ARBITRO Tardino di Milano 5,5. NOTE paganti 1.937, abbonati 1.397, incasso di 23.444,66 euro. Espulso Pacilli al 27’ s.t.; ammoniti Basso, Moracci, Pisani, Mancosu, Pignat, Filippi e Sampietro. Angoli 7-2.

FRANCO CAMMARASANA TRAPANI

Un clichè già visto al Provinciale, col Trapani che stenta a trovare la via del gol contro le squadre arroccate nella propria metà campo e ieri molto impreciso quando si è liberato al tiro. I siciliani, comunque, ci hanno provato in tutti i modi, sbattendo spesso contro la difesa ospite e trovando nel portiere Tozzo un baluardo insuperabile le poche volte in cui è stato chiamato in causa. Il Portogruaro, da parte sua, ha eretto un’autentica diga a centrocampo proteggendo bene la difesa. Poco lucido invece nelle ripartenze, soprattutto quando il Trapani è rimasto in dieci per l’espulsione di Pacilli (secondo

NOTE paganti 1.076, abbonati 1.219, incasso di 14.967 euro. Ammoniti Ardizzone, Scappi, Aya, Iraci, Bonvissuto, Visconti e Avogadri. Angoli 4-5. REGGIO EMILIA La Reggiana sprofonda, nella contestazione dei suoi tifosi. La quarta sconfitta casalinga della stagione (14ª in 24 gare) ha il sapore dell’ipoteca sui playout, mentre per la Cremonese di Beppe Scienza (applaudito ex), la prima vittoria esterna del 2013 significa riaccendere la speranza di reinserimento nella lotta playoff. Decide un gol di Nizzetto dopo 10 minuti: un cross di Sales ha messo in crisi la difesa granata, Djuric non è arrivato sul pallone, ma alle sue spalle Nizzetto ha piazzato la zampata vincente da pochi passi. Spenta la reazione della Reggiana, che ha perso presto Paolo Rossi, uscito in barella per una distorsione al ginocchio sinistro. L’occasione più clamorosa è stata sciupata da Bonvissuto, appena prima del riposo. Ezio Fanticini

IL POSTICIPO ORE 20.45, RAI SPORT 1

Carpi-San Marino per i playoff Sfida playoff stasera tra Carpi e San Marino. Brini rinuncia a Ferretti e Lollini infortunati, Bianco e Letizia squalificati e ha in dubbio Pasciuti e Papini: l’idea del tecnico è di cambiare il 4-4-2 in un 4-2-3-1 più offensivo, con il sacrificio di Viola e Di Gaudio. Alcune assenze importanti anche per Acori: in difesa squalificato Ferrero e guai alla caviglia per Fogacci (a destra favorito Ferrari su Capellini), in avanti invece è squalificato Doumbia ma torna Coda. Così in campo stasera (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1): CARPI (4-2-3-1) Sportiello; Pasciuti, Poli, Terigi, Sperotto; Papini, Perini; Kabine, Concas, Melara; Della Rocca. (Trini, Cardin, Gagliolo, Cortesi, Di Gaudio, Viola, Arma). All. Brini. SAN MARINO (4-3-3) Vivan; Ferrari, Pelagatti, Galuppo, Mannini; Capellini, Lunardini, Pacciardi; Casolla, Coda, Poletti. (Migani, Fogacci, Crivello, Del Sole, Pigini, Defendi, Chiaretti). All. Acori. ARBITRO Verdenelli di Foligno (Borzomì - Boz).

CREMONESE (-1) 33 25 7 13 5 28 18 ALBINOLEFFE (-6) 29 23 8 11 4 30 20 PORTOGRUARO (-1) 28 23 6 11 6 24 26 COMO (-1)

25 24 5 11 8 31 35

CUNEO

24 24 6

6 12 18 25

REGGIANA

22 24 6

4 14 22 38

TREVISO (-1)

13 25 2

8 15 19 43

giallo per un fallo veniale su Pisani).

TRITIUM

13 23 2

7 14 16 47

Proteste Contestato dai locali

RISULTATI

quest’ultimo episodio e, soprattutto, quello verificatosi al 30’ della ripresa per l’intervento di Tozzo sui piedi di Mancosu lanciato a rete, apparso un netto fallo da rigore ma non concesso da Tardino che ha ammonito l’attaccante per simulazione. Il Portogruaro, disposto in campo in maniera accorta da Madonna, ha avuto la sua occasione in apertura di gara, all’11’, su un cross di Pisani che Altinier di testa ha spedito fuori da ottima posizione. Poi è stato quasi sempre Trapani, soprattutto nel primo tempo, con diverse occasioni senza esito. Nella ripresa, a parte l’episodio del rigore, le migliori opportunità le ha avute Basso (all’8’ e al 42’) ma Tozzo gli ha detto sempre no. Il Trapani deve accontentarsi del bicchiere pieno a metà, troppo poco per evitare di essere superato dal Lecce. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RECUPERI

Mercoledì 2 gare Giovedì l’ultima

CARPI-SAN MARINO COMO-ALTO ADIGE CUNEO-TRITIUM ENTELLA-FERALPI SALO' LECCE-LUMEZZANE REGGIANA-CREMONESE TRAPANI-PORTOGRUARO TREVISO-PAVIA ha riposato ALBINOLEFFE

stasera 2-2 1-2 2-0 5-0 0-1 0-0 0-0

PROSSIMO TURNO DOMENICA 17 MARZO ore 14.30 ALTO ADIGE-REGGIANA (2-2) CREMONESE-COMO (lunedì 18, ore 20.45) (0-0) FERALPI SALO'-ALBINOLEFFE (1-1) LUMEZZANE-ENTELLA (1-1) PAVIA-CUNEO (0-2) PORTOGRUARO-LECCE (1-2) SAN MARINO-TREVISO (3-1) TRITIUM-TRAPANI (0-2) riposa CARPI

MARCATORI 12 RETI Della Rocca (2, Carpi; 9 nel Portogruaro). 10 RETI A. Donnarumma (1, Como); Rosso (1, Entella); Abate e Mancosu (Trapani); Tarantino (8, Treviso). 9 RETI A. Belotti (AlbinoLeffe); Bogliacino (3, Lecce); Inglese (Lumezzane); Beretta (4, Pavia); Coda (1, San Marino).

girone B

In settimana si giocano i tre recuperi mancanti al girone A (tutti alle ore 14.30): MERCOLEDÌ Cuneo-Alto Adige e Tritium-Portogruaro. GIOVEDÌ San Marino-AlbinoLeffe.

CLASSIFICA SQUADRE

CUNEO

1

TREVISO

0

TRITIUM

2

PAVIA

0

La Tritium fa il colpo coi fratelli Bortolotto Cuneo, è crisi nera: è il quinto k.o. di fila

Il Treviso non passa: ora è all’ultimo posto Un Pavia prudente si prende il punto

MARCATORI R. Bortolotto (T) all’11’, Cristini (C) al 15’ p.t.; E. Bortolotto (T) su rigore al 35’ s.t. CUNEO (4-2-3-1) F. Rossi 6; Di Lorenzo 6, Loria 5, Scaglia 6, Donida 5,5; Longhi 6 (dal 17’ s.t. Danucci 5,5), Lodi 5,5 (dal 38’ s.t. Palazzolo s.v.); Di Quinzio 5, Cristini 6,5, Garavelli 5,5; Martini 5. (Negretti, De Franco, Arcari, Serino, Oddenino). All. E. Rossi 5,5. TRITIUM (3-5-2) Paleari 6; Bossa 6, Teso 5,5, Riva 6; Martinelli 6,5, Arrigoni 6,5, Calvi 6, Casiraghi 6, E. Bortolotto 6,5; R. Bortolotto 6,5 (dal 27’ s.t. Cogliati 6), Spampatti 6,5 (dal 36’ s.t. Grandolfo s.v.). (Nodari, Cremaschi, Magni, Brandi, Spagnoli). All. Cazzaniga-Romualdi 6,5. ARBITRO Piscopo di Imperia 5,5. NOTE paganti 400 circa, abbonati 280, incasso non comunicato. Espulso Loria al 34’ s.t.; ammoniti Martini, Di Lorenzo, Calvi, E. Bortolotto e Casiraghi. Angoli 2-6. CUNEO La Tritium ritrova la vittoria, che fuori casa mancava da più di un anno, e certifica la crisi del Cuneo, arrivato alla quinta sconfitta consecutiva. Gli ospiti passano in vantaggio dopo 11’ con Roberto Bortolotto, libero di appoggiare in rete un traversone basso di Martinelli. Il pareggio è questione di pochi minuti con Cristini che prima colpisce il palo e poi ribadisce in rete. Dopo due nitide palle gol sprecate da Martini, a decidere la partita nel finale è un intervento in area di Loria su Spampatti, punito con l’espulsione del difensore e il rigore che Enrico Bertolotto realizza. La Tritium raggiunge il Treviso e può ancora sperare, il Cuneo esce dal campo tra i fischi dei tifosi. Enrico Giaccone

TREVISO (3-4-1-2) Tonozzi 6; Cernuto 6, Stendardo 6, Beccia 5; Semenzato 5 (dal 25’ s.t. Vailatti 5,5), Spinosa 5, Burato 6, Piccioni 6; Madiotto 6; Tarantino 5 (dal 22’ s.t. Allegretti 5), Strizzolo 6 (dal 10’ s.t. Kyeremateng 5,5). (Merlano, Videtta, Brunetti, Rosaia). All. Ruotolo 5. PAVIA (5-3-2) Kovacsik 6; Capogrosso 5, Monticone 5, Fasano 5,5, Meregalli 6, Zanini 6; Statella 5,5 (dal 26’ s.t. Meza Colli 5), La Camera 6, Ferrini 5 (dal 15’ s.t. Di Chiara 5,5); Cesca 6, Beretta 5 (dall’11’ s.t. Lussardi 5). (Teodorani, Redaelli, Romero, Gioè). All. Roselli 5. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta 5,5. NOTE paganti 274, abbonati 470, incasso di 4.301 euro. Ammoniti Fasano e Burato. Angoli 4-3. TREVISO La Tritium vince a Cuneo e il Treviso ritorna all’ultimo posto, mentre il Pavia con questo pareggio si allontana dai playout. Mancando un terminale offensivo, il Treviso, per salvarsi, deve puntare maggiormente sulla manovra corale ma, in casa biancoceleste, il gioco latita. Al 20’ Spinosa calcia di prima intenzione, Kovacsik respinge e sulla palla arriva Burato che di collo pieno calcia con violenza ma la conclusione termina di poco fuori. Al 25’ il Treviso recrimina per un gol annullato a Madiotto che approfitta di una collettiva disattenzione della retroguardia del Pavia ma il suo tocco, sotto rete, viene considerato in fuorigioco. I dubbi rimangono. Al 33’ il Pavia sfiora il vantaggio con una conclusione di Cesca che dal limite calcia bene ma Tonozzi di piede devia sul fondo. Giampaolo Zorzo

AVELLINO LATINA (-1) NOCERINA PERUGIA (-1) BENEVENTO FROSINONE (-1) PISA CATANZARO GUBBIO PRATO VIAREGGIO PAGANESE ANDRIA (-2) SORRENTO BARLETTA CARRARESE

PT 45 44 40 40 36 35 34 32 31 30 29 27 24 16 15 13

G 23 22 23 23 23 23 23 23 23 23 23 22 23 23 23 23

PARTITE V N P 13 6 4 13 6 3 11 7 5 12 5 6 10 6 7 9 9 5 9 7 7 9 5 9 9 4 10 8 6 9 7 8 8 6 9 7 5 11 7 3 7 13 3 6 14 3 4 16

RETI F S 34 19 30 19 36 26 34 24 32 23 28 20 30 25 31 35 22 29 26 24 30 33 23 21 18 21 14 33 18 37 24 41

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

RISULTATI AVELLINO-VIAREGGIO BARLETTA-FROSINONE BENEVENTO-SORRENTO CARRARESE-PERUGIA CATANZARO-PISA GUBBIO-PRATO LATINA-ANDRIA PAGANESE-NOCERINA

1-0 0-0 1-0 0-1 1-0 1-0 1-1 0-1

PROSSIMO TURNO DOMENICA 17 MARZO ore 14.30 ANDRIA-BARLETTA CARRARESE-PAGANESE FROSINONE-CATANZARO NOCERINA-PISA PERUGIA-LATINA PRATO-BENEVENTO SORRENTO-AVELLINO VIAREGGIO-GUBBIO

(1-0) (0-2) (3-0) (1-1) (1-3) (2-1) (0-3) (1-2)

MARCATORI 13 RETI Evacuo (Nocerina). 11 RETI Fioretti (5, Catanzaro); Ciofani (1, Perugia). 10 RETI Castaldo (3, Avellino). 9 RETI Galabinov (1, Gubbio); Barraco (1, Latina). 8 RETI Biancolino (5, Avellino); Mancosu (4, Benevento); Mancuso (Carrarese); Scarpa (3, Paganese); Favasuli (7, Pisa).


30

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 23a GIORNATA

De Angelis gol L’Avellino torna in vetta Al Viareggio non basta super Gazzoli La squadra di Rastelli centra il sorpasso AVELLINO

1

VIAREGGIO

0

MARCATORE De Angelis al 38’ s.t. AVELLINO (4-3-1-2) Di Masi 6; Zappacosta 6,5, Izzo 6,5, Fabbro 6, Pezzella 6; D’Angelo 6, Panatti 5 (dal 1’ s.t. Massimo 6), Angiulli 5,5 (dall’8’ s.t. Bariti 7); De Angelis 7; Biancolino 5,5 (dal 22’ s.t. Zigoni 6), Castaldo 6. (Orlandi, Bittante, Giosa, Catania). All. Rastelli 6,5. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli 7,5; Trocar 5,5, De Bode 6,5, Carnesalini 6 (dal 43’ p.t. Tomas 6); Pellegrini 6,5, Pizza 6, Sandrini 6, Calamai 6, Martella 5,5 (dal 27’ s.t. Benedetti 5,5); Giovinco 6 (dal 36’ s.t. Maltese s.v.), Magnaghi 5,5. (Furlan, Fiale, Guerra, Peverelli). All. Pinna 6 (Cuoghi squalificato). ARBITRO Illuzzi di Molfetta 6,5. NOTE spettatori 4.000 circa, abbonati 1.741, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti De Bode, Panatti, De Angelis, Pizza e Fabbro. Angoli 16-8.

LUIGI ZAPPELLA AVELLINO

Nell’attesa che la telenovela Paganese-Latina si concluda, l’Avellino mette la freccia battendo 1-0 il Viareggio e riprendendosi la testa della classifica. E’ stato un successo molto sofferto, ma meritato. La squadra di Rastelli si è trovata di fronte sulla sua strada un Gazzoli capace di compiere prodezze in serie, fino a 7’ dalla fine la porta dei toscani sembrava stregata. Poi una clamorosa indecisione di Trocar ha permesso a De Angelis di approfittarne e battere a rete il diagonale vincente. Gara praticamente a senso unico con Rastelli che, a sorpresa, anche per le assenze di Arini e Millesi

Il Latina segna e poi si ferma E’ beffa Andria

squalificati, varia assetto e uomini, tornando al 4-3-1-2 con l’inserimento di Pezzella, Panatti e De Angelis assenti da lungo tempo. Nonostante il centrocampo ospite si trovi nel primo tempo in superiorità, è l’Avellino a fare la partita. Gazzoli nei primi 45’ respinge le conclusioni di Pezzella all’8’, De Angelis al 17’, Castaldo al 20’ e Biancolino al 40’. Di contro solo una conclusione fuori al 25’ di Giovinco da buona posizione.

Rete di Cottafava, risponde Innocenti Pecchia era in fuga: ora deve inseguire

Errore fatale Sulla stessa falsa-

riga la ripresa, con un Avellino più tonico per l’inserimento di Massimo e, soprattutto, di Bariti. Dalla corsia sinistra l’ex napoletano fa la voce grossa creando lo scompiglio nell’area ospite. Ma Gazzoli salva da campione due volte, proprio su Bariti. Poi l’errore di Trocar e la zampata di De Angelis che fa esplodere il Partenio-Lombardi. Un minuto dopo ancora Gazzoli nega il raddoppio a Castaldo ben servito da Zigoni. Il tecnico irpino Rastelli mantiene i piedi a terra: «Abbiamo vinto col cuore una gara insidiosa dopo aver creato almeno sette-otto palle-gol. Siamo contenti perché stiamo superando le aspettative. Il primato non ci impaurisce, meglio essere inseguiti che inseguire».

LATINA

1

DAL NOSTRO INVIATO

ANDRIA

1

MASSIMILIANO ANCONA LATINA

MARCATORI Cottafava (L) al 22’ p.t.; Innocenti (A) al 33’ s.t. LATINA (4-3-3) Bindi 6; Bruscagin 6, Cottafava 6,5, Agius 5,5, Giacomini 6; Gerbo 6 (dal 34’ s.t. Danilevicius s.v.), Sacilotto 6,5, Ricciardi 6; Schetter 6, Kolawole 5 (dal 40’ s.t. Barraco s.v.), Angelilli 5,5 (dal 18’ s.t. Jefferson 5,5). (Ioime, Giallombardo, Pagliaroli, Tulli). All. Pecchia 5,5. ANDRIA (4-2-3-1) Rossi 6,5; Cutrupi 6, Migliaccio 6, Zaffagnini 6, Malerba 6; Larosa 5,5 (dal 1’ s.t. Innocenti 7), Giorgino 6; Taormina 6,5, Branzani 5,5, D’Errico 6; Maccan 5,5 (dal 16’ s.t. Guariniello 6). (Sansonna, Tartaglia, Lorenzini, Loiodice, Bottiglieri). All. Degli Schiavi 6,5 (Cosco squalificato). ARBITRO Lanza di Nichelino 6. NOTE paganti 1.746, abbonati 630, incasso di 11.520 euro. Ammoniti Angelilli e Gerbo. Angoli 9-7.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal più tre sull’Avellino al meno uno dagli irpini. In cinque minuti. Quelli che trascorrono tra il pareggio dell’Andria al Francioni e l’1-0 degli irpini sul Viareggio. Il Latina si butta via. Perde il primato all’apice di una ripresa rinunciataria in cui ha pensato (a torto) che per battere l’Andria (e magari allungare in vetta) sarebbe bastato il gol (terzo stagionale) di capitan Cottafava dopo 22’. E invece tutto crolla in quei trecento secondi fatali. Che costringono il Latina di Fabio Pecchia a inseguire nelle tre partite (Perugia e Benevento fuori, Prato in casa) che precedono lo scontro diretto. Fini-

sce 1-1, dunque. E l’Andria conquista un punto forse insperato ma, alla resa conti, meritato grazie alla settima rete di Riccardo Innocenti, classe ’73, il quale deve avere un conto in sospeso con i club laziali. Perché aveva steso il 20 gennaio il Frosinone. La chiave Pecchia non rinuncia

al 4-3-3, con in avanti Schetter, Kolawole e Ricciardi. Il Latina nei primi 45’ dispone senza troppi patemi di un Andria che, privo di Sy, resta sulle sue. Viene salvato da Rossi, bravo su Schetter, Giacomini e Ricciardi. Poi Sacilotto sfiora il palo su punizione. Mentre il gol giunge al 22’: cross da sinistra di Giacomini, Migliaccio anticipa Kolawole, ma «serve» il capitano pontino, la cui volée di destro è imparabile. L’Andria si fa vivo, ma Bindi con qualche affanno chiude su Taormina (34’). Ripresa al piccolo trotto. Il Latina fallisce il raddoppio con Gerbo (2’). Poi giochicchia. Non affonda. E viene punito. Su una ripartenza (33’), la difesa di casa è scoperta. Taormina serve Innocenti, il cui tiro viene toccato da Agius e supera Bindi: 1-1. Gli ingressi di Danilevicius e Barraco sono mosse disperate. Il Latina perde due punti e primato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PAGANESE

0

CARRARESE

0

BENEVENTO

1

CATANZARO

1

GUBBIO

1

BARLETTA

0

NOCERINA

1

PERUGIA

1

SORRENTO

0

PISA

0

PRATO

0

FROSINONE

0

Nocerina, gioia nel deserto Baldan è l’uomo-derby

Moscati lancia il Perugia Carrarese battuta in coda

Il Benevento non si ferma Germinale ok su rigore

Il Catanzaro vede i playoff Russotto stende il Pisa

Galabinov fa male al Prato Gubbio, è scatto salvezza

Orlandi, un buon esordio Bloccato il Frosinone

MARCATORE Baldan al 18’ p.t. PAGANESE (4-3-3) Marruocco 6; Calvarese 5,5, Fusco 6, Fernandez 5,5, Nunzella 5; Soligo 5, Lulli 5 (dal 27' s.t. Babù 6), Franco 5,5 (dal 10' s.t. Caturano 5,5); Tortori 5,5, Fava 6 (dal 17' s.t. Girardi 5,5), Scarpa 5,5. (Robertiello, Pastore, E. Pepe, Perrotta). All. Grassadonia 5,5. NOCERINA (4-3-3) De Lucia 6,5; Daffara 6,5, Baldan 7, Chiosa 6,5, Giuliatto 6; Corapi 6 (dal 45' s.t. Andelkovic s.v.), Bruno 6,5 (dal 33' s.t. Gorobsov s.v.), De Liguori 7; V. Pepe 5, Evacuo 6,5, Negro 6 (dal 19' s.t. N. Russo 6). (Ragni, Lettieri, Diagouraga, Rizzo). All. Cassia 7 (Auteri qualificato). ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE si è giocato a porte chiuse. Espulso V. Pepe al 9’ s.t.; ammoniti Tortori, Corapi, Daffara, Marruocco, V. Pepe, Fernandez e Scarpa. Angoli 12-10. PISA La Nocerina si prende subito il derby e non lo molla più, riscattando l’1-4 dell’andata. Dal fischio d’inizio sul campo neutro dell’Arena Garibaldi la Paganese è stordita dal pressing alto e dal possesso palla degli ospiti, che al 18’ passano: torre di De Liguori da corner e Baldan svetta di testa sul secondo palo. La Paganese, che non segna da quattro partite, si fa pericolosa soltanto con Fava (respinge De Lucia) e non decolla nemmeno passando al 4-2-4 dopo l’espulsione di Pepe (offese all’arbitro). Anzi, la Nocerina è più grintosa, non si chiude e sfiora in un paio di occasioni il raddoppio, rischiando soltanto su un’incornata di Tortori salvata sulla linea da Daffara. Alessio Carli

MARCATORE Moscati al 42’ s.t. CARRARESE (4-1-4-1) Piscitelli 6; Lanzoni 6, Melucci s.v. (dal 10’ p.t. Anzalone 7), Benassi 7, Vannucci 6,5; Pestrin 7; Venitucci 6,5 (dal 1’ s.t. Corrent 7), Belcastro 6,5, Juan Cruz 6 (dal 32’ s.t. Margiotta s.v.), Mancuso 6; Merini 6,5. (Cicioni, Bregliano, Partipilo, Orlandi). All. Iaconi 6. PERUGIA (4-3-3) Koprivec 6,5; Moscati 7, Russo 6,5, Lebran 6,5, Liviero 6,5; Dettori 6,5 (dal 33’ s.t. Rantier s.v.), Nicco 6,5, Esposito 7; Politano 6,5, Ciofani 7 (dal 15’ s.t. Tozzi Borsoi 6,5), Fabinho 6. (Pinti, Garcia, Giani, Clemente, Zanchi). All. Dicara 6,5 (Camplone squalificato). ARBITRO Greco di Lecce 5. NOTE paganti 843, abbonati 197, incasso di 7.330 euro. Espulso Dettori dalla panchina al 40’ s.t.; ammoniti Pestrin, Bregliano (in panchina), Benassi ed Esposito. Angoli 1-13. CARRARA Cade quasi sul traguardo la Carrarese contro un Perugia cinico. Agli attaccanti è mancata la precisione: Dettori al 3’ della ripresa ha calciato fuori su punizione, al 7’ Nicco si è fatto respingere il destro da Piscitelli e Tozzi Borsoi al 37’ ha mancato di precisione, così Juan Cruz al 13’ ha messo fuori. Così, a tre minuti dalla conclusione, ci ha pensato Moscati a decidere il match, approfittando di un varco sul centrosinistra della difesa carrarese, gran destro e palo-gol. Al 48’ intervento salva-partita di Koprivec su Merini. L’arbitro Greco è stato contestato da entrambe le squadre. Massimo Braglia

MARCATORE Germinale su rigore al 13’ s.t. BENEVENTO (4-3-1-2) Gori 6,5; D’Anna 6, Signorini 6,5, Mengoni 6,5, Anaclerio 6; Davì 6, Rajcic 6, Montiel 6,5 (dal 33’ s.t. Espinal s.v.); Mancosu 6; Marchi 6 (dal 38’ p.t. Germinale 7), Marotta 7 (dal 36’ s.t. Buonaiuto s.v.). (Mancinelli, Rinaldi, Bolzan, Carotti). All. Carboni 6,5. SORRENTO (4-3-3) Polizzi 6; Kostadinovic 6, Nocentini 6, Di Nunzio 5,5, Bonomi 5; Esposito 5,5 (dal 37’ s.t. Musetti s.v.), Beati 6, Guitto 6; Corsetti 6,5, Bernardo 6 (dal 44’ s.t. Konan s.v.), Tortolano 6,5 (dal 14’ s.t. Balzano 5,5). (Frasca, Terminiello, Ferrara, Fusar Bassini). All. Papagni 6. ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6,5. NOTE paganti 2.563, abbonati 1.723, incasso non comunicato. Espulso Bonomi al 12’ s.t.; ammoniti Mancosu, Germinale e Rajcic. Angoli 6-2. BENEVENTO Mordi e fuggi in un derby di frenesia, senza vigore tattico, deciso da un rigore. Marotta si svincola dai difensori ed entra in area, Bonomi lo tira per la maglia facendolo capitolare: rigore ed espulsione. Germinale infila alla grande Polizzi, permettendo ai giallorossi di ottenere il settimo risultato utile consecutivo e la quinta vittoria dell’era Carboni che li rilancia in zona playoff. Il Sorrento nel primo tempo ha avuto la sua ghiotta occasione con Di Nunzio (16’) che solo al cospetto di Gori spedisce il pallone alto. Per il resto, solo Benevento: tanto gioco, qualche limpida occasione, ma in concreto Marotta, Marchi e Mancosu hanno graffiato poco. Antonio Buratto

MARCATORE Russotto al 18’ s.t. CATANZARO (3-5-1-1) Pisseri 6,5; Catacchini 6, Sirignano 6,5, Bacchetti 6,5; Fiore 6, Castiglia 6, Ronaldo 6,5, Al. Benedetti 6,5 (dal 36’ s.t. De Risio 6), Squillace 6,5; Russotto 6,5 (dal 44’ s.t. Orchi s.v.); Fioretti 6 (dal 36’ s.t. Masini s.v.). (Faraon, Sabatino, Quadri, Carboni). All. Cozza 6. PISA (3-5-2) Sepe 6; Suagher 6, Carini 6, Colombini 6; Am. Benedetti 5,5, Fondi 6,5 (dal 26’ s.t. Gatto 6), Barberis 6, Favasuli 5,5 (dal 34’ s.t. Tulli s.v.), Pedrelli 6; Scappini 5,5, Perez 5,5. (Pugliesi, Sbraga, Sabato, Lucarelli, Lenzini). All. Pane 6. ARBITRO Saia di Palermo 6. NOTE paganti 1.940, abbonati 2.060, incasso non comunicato. Ammoniti Suagher, Al. Benedetti, Ronaldo, Perez, Bacchetti e Colombini. Angoli 5-6. CATANZARO Vittoria importante per il Catanzaro che batte il Pisa, infila il quinto risultato utile consecutivo e vede la zona playoff. Il gol che vale tre punti è una magia di Russotto, che guadagna una punizione sulla trequarti (fallo di Barberis) e con il destro la trasforma in una parabola imprendibile sotto l’incrocio. La squadra di Cozza aveva sfiorato il vantaggio già nel primo tempo con Fioretti (36’) e Russotto (41’). Il Pisa privo di Rizzo, Buscé e Mingazzini si sveglia soltanto nel finale. Pisseri salva il risultato su una botta di Pedrelli (32’), poi un paio di mischie in area fanno paura, ma la difesa giallorossa sbroglia. E finisce con il Ceravolo in festa. Ivan Montesano

MARCATORE Galabinov al 6’ p.t. GUBBIO (3-5-2) Venturi 6; Briganti 6, Radi 6, Bartolucci 6; Malaccari 6,5 (dal 24’ s.t. Cancellotti s.v.), Palermo 6,5, Boisfer 7, Baccolo 6,5, Belfasti 6; Caccavallo 6,5 (dal 31’ s.t. Bazzoffia s.v.), Galabinov 6,5. (Farabbi, Regno, Guerri, Sandreani, Cocuzza). All. Sottil 7. PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Malomo 6, Beduschi 6 (dal 14’ s.t. Carminati 6), Ghinassi 6, De Agostini 6,5; Casini 6 (dal 22’ s.t. Papini 6), Corvesi 5,5, Cavagna 6,5; Disabato 6; Napoli 6, Tiboni 5,5 (dal 14’ s.t. Cesarini 6). (Brunelli, Bagnai, Bisoli, Cristofari). All. Esposito 6. ARBITRO Mainardi di Bergamo 7. NOTE paganti 496, abbonati 1.245, incasso di 13.308 euro. Ammoniti Beduschi, Ghinassi, Briganti, Malomo, Bartolucci, Radi, Bazzoffia e Napoli. Angoli 5-1. GUBBIO (Pg) Vince il Gubbio (terzo successo nelle ultime 4 partite) e mette 4 punti tra sé e i playout. La squadra di Sottil parte a razzo, si mangia subito un paio di gol con Palermo e Caccavallo, ma trova il vantaggio al 6’ con Galabinov, che sul corner di Radi trova lo stacco di testa vincente. Poi esce il Prato che cerca di farsi pericoloso, ma senza costrutto. Sono invece gli umbri, ispirati da un geniale Palermo e da Boisfer e Baccolo in giornata di grazia, a sfiorare il raddoppio in chiusura di primo tempo con Layeni che neutralizza una girata ancora di Galabinov, servito da Malaccari. Durante la partita un tifoso del Prato è caduto dalla gradinata procurandosi la lussazione della spalla sinistra ed è finito in ospedale. Euro Grilli

BARLETTA (3-5-2) Liverani 7; Romeo 6 (dal 26’ s.t. Di Bella 6), Camilleri 6, Burzigotti 6; Molina 6, Prutsch 5,5, Allegretti 6,5, Dezi 6, Pippa 6; Simoncelli 6,5 (dal 17’ s.t. Carretta 6), Barbuti 5,5 (dal 36’ s.t. Piccinni s.v.). (Pane, Mazzarani, Meucci, Cicerelli). All. Orlandi 6. FROSINONE (4-3-3) Vaccarecci 6; Frabotta 5,5, Biasi 6, Blanchard 6, Amelio 5,5 (dal 36’ s.t. Curiale s.v.); Gori 5,5 (dal 18’ s.t. Rogero 5,5), Carrus 5,5, Frara 6; Ganci 5,5 (dal 12’ s.t. Cesaretti 5,5), Santoruvo 5,5, Aurelio 5,5. (Fiorini, Del Duca, Gucher, Marchi). All. Stellone 5,5. ARBITRO Chiffi di Padova 6. NOTE spettatori 2.000 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso Frabotta al 46’ s.t.; ammoniti Frabotta, Ganci e Aurelio. Angoli 5-6. BARLETTA Pareggio giusto tra Barletta e Frosinone dopo novanta minuti con poche emozioni. Orlandi, al suo esordio in panchina, disinnesca un Frosinone poco incisivo. Al 15’ spettacolare rovesciata di Santoruvo che sfiora l’incrocio dei pali. Al 32’ Ganci gira bene in area, ma Liverani è attento e respinge. La ripresa si apre con una emozione per i locali. Molina dalla distanza coglie il palo con Vaccarecci battuto. Nell’ultimo quarto d’ora c’è soltanto il Frosinone, che con Frara alla mezz’ora (Liverani prodigioso) e all’ultimo minuto con una rocambolesca mischia in area sfiora la vittoria, che sarebbe stata troppo per i ciociari e anche per i pugliesi, che non avrebbero meritato la sconfitta. Matteo Tabacco

serie D

GIRONE A

26a giornata

RISULTATI

E’ aggancio Samb L’Ischia fugge a +7 Fermato il Bra (A) si rifà sotto il Chieri. Pergolettese (B) a +5 sul Pontisola ko in casa. Tuttocuoio (D) sconfitto in casa ma a +2 sulla Pro Piacenza (un punto in 3 gare). La Samb (F) prende al comando il San Cesareo. L’Ischia con una gara in meno vola a +7. Il Messina (I) torna a +5 sul Cosenza che perde.

GIRONE E RISULTATI AREZZO-PIANESE BASTIA-DERUTA FIESOLECALDINE-CASACASTALDA FLAMINIA-SPORTING TERNI LANCIOTTO-SPOLETO PIERANTONIO-SANSEPOLCRO PONTEVECCHIO-VITERBESE SCANDICCI-TRESTINA TODI-CASTEL RIGONE

3-0 3-0 1-3 1-0 0-2 0-1 1-2 0-0 0-3

GIRONE B

ASTI-NOVESE 2-2 BORGOSESIA-BRA 1-1 CHIAVARI-VERBANO oggi, ore 16 CHIERI-BOGLIASCO 2-0 DERTHONA-LAVAGNESE 1-0 GOZZANO-VERBANIA 0-0 IMPERIA-FOLGORE CARATESE 1-4 SESTRI LEVANTE-TORTONA rinviata TREZZANO-SANTHIA' 0-1

CLASSIFICA Bra p. 56; Chieri 54; Lavagnese 51; Santhià* 50; Borgosesia 41; Chiavari* e Folgore Caratese 40; Derthona* 36; Verbania 35; Gozzano 31; Bogliasco 29; Sestri Levante* 28; Asti 27; Tortona* 25; Verbano* 24; Trezzano 23; Novese 22; Imperia 16. (* una gara in meno).

(29a)

RISULTATI CARAVAGGIO-CARONNESE CASTELLANA-SEREGNO DARFO-PRO SESTO FERS NA PERGINESE-ATLETICO MONTICHIARI LECCO-MAPELLOBONATE PONTISOLA-TRENTO SAN GIORGIO-PERGOLETTESE SANT'ANGELO-OLGINATESE SERIATE-MEZZOCORONA VOGHERA-ALZANO CENE

2-0 2-1 1-3 1-0 3-2 2-3 1-4 1-4 1-1 1-0

GIRONE C

(29a)

GIRONE D

CLASSIFICA

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

Pergolettese p. 62; Pontisola e Voghera 57; Olginatese 53; Caronnese 49; Lecco (-3) e Castellana 47; Atletico Montichiari e Caravaggio 40; Seriate 39; Alzano Cene 38; Mapellobonate e Pro Sesto 36; Seregno e Fersina Perginese 35; Darfo (-3) 33; San Giorgio 24; Mezzocorona 21; Trento (-1) 20; Sant'Angelo 13.

BELLUNO-PORDENONE 1-2 CEREA-TRISSINO VALDAGNO 2-2 CLODIENSE-PORTO TOLLE 1-0 ESTE-KRAS REPEN 0-1 GIORGIONE-SAMBONIFACESE 0-1 REAL VICENZA-MONTEBELLUNA 3-3 SANVITESE-LEGNAGO 1-2 TAMAI-SANDONA' JESOLO 3-3 UNION QUINTO-SAN PAOLO rinviata VIRTUS VECOMP-SACILESE 1-0

Sambonifacese p. 58; Virtus Vecomp e Pordenone 55; Real Vicenza 54; Porto Tolle 53; Clodiense 50; Sandonà Jesolo 47; Legnago e Sacilese 43; Trissino Valdagno 41; Tamai 40; Belluno 39; Montebelluna 37; Este 34; San Paolo* 33; Giorgione 30; Cerea 26; Kras Repen 20; Sanvitese 18; Union Quinto* 13. (* una gara in meno).

BAGNOLESE-SPAL CASTELFRANCO-FORMIGINE CASTENASO-LUCCHESE MASSESE-CAMAIORE PAVULLESE-FORCOLI PISTOIESE-FORTIS JUVENTUS PRO PIACENZA-MEZZOLARA RICCIONE-ROSIGNANO TUTTOCUOIO-FIDENZA

CLASSIFICA 1-3 4-2 1-1 3-1 0-1 3-0 0-0 3-0 1-2

Tuttocuoio p. 53; Pro Piacenza 51; Massese, Spal e Lucchese 48; Pistoiese 43; Mezzolara e Castelfranco 40; Fidenza 39; Formigine e Fortis Juventus 35; Castenaso 31; Forcoli 29; Riccione (-1) 26; Camaiore 23; Pavullese 20; Rosignano 18; Bagnolese 17.

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

Domenica 17 marzo, ore 14.30: Bogliasco-Trezzano (1-2); Bra-Chiavari (2-0); Folgore Caratese-Chieri (0-0); Lavagnese-Sestri Levante (1-0); Novese-Derthona (0-1); Santhià-Asti (1-0); Tortona-Borgosesia (0-4); Verbania-Imperia (3-2); Verbano-Gozzano (0-1)

Mercoledì 13 marzo, ore 14.30: Alzano Cene-Pergolettese (1-1); Atletico Montichiari-Caravaggio (0-1); Caronnese-Seriate (1-1); Castellana-Pontisola (1-1); Mapellobonate-Fersina Perginese (3-2); Mezzocorona-Darfo (0-3); Olg natese-San Giorg o (2-2); Pro Sesto-Voghera (2-3); Seregno-Lecco (2-3); Trento-Sant'Angelo (1-3)

Mercoledì 13 marzo, ore 14.30: Giorgione-Union Quinto (1-0); Legnago-Este (2-3); Montebelluna-Clodiense (3-2); Pordenone-V rtus Vecomp (1-0); Porto Tolle-Tamai (1-1); Sac lese-Kras Repen (3-1); Sambonifacese-Cerea (2-0); San Paolo-Sanvitese (1-3); Sandonà Jesolo-Belluno (2-1); Trissino Valdagno-Real V cenza (4-3).

Domenica 17 marzo, ore 14.30 Camaiore-Pro Piacenza (3-5); Fidenza-Pistoiese (0-0); Forcoli-Castenaso (0-1); Formigine-Tuttocuoio (1-3); Fortis Juventus-Riccione (2-2); Lucchese-Bagnolese (0-0); Mezzolara-Castelfranco (3-1); Rosignano-Pavullese (1-4); Spal-Massese (1-1).

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

CLASSIFICA

RISULTATI

Castel Rigone p. 51; Sansepolcro 50; Casacastalda 47; Viterbese 46; Deruta 40; Pontevecchio 39; Spoleto 37; Fiesolecaldine e Pianese 36; Sporting Terni 35; Arezzo 34; Scandicci 33; Bastia 31; Trestina 30; Lanciotto 27; Flaminia e Pierantonio 26; Todi 18.

AMITERNINA-JESINA FIDENE-CIVITANOVESE ISERNIA-MACERATESE MARINO-TERMOLI RECANATESE-ANCONA RENATO CURI-ASTREA SAMBENEDETTESE-CELANO SAN NICOLO'-OLYMPIA AGNONESE VIS PESARO-SAN CESAREO

1-1 1-1 0-0 1-3 2-0 0-2 3-0 1-2 2-0

CLASSIFICA

RISULTATI

Sambenedettese e San Cesareo p. 54; Maceratese 49; Termoli* 45; Ancona 44; Vis Pesaro e Olympia Agnonese 43; Astrea 40; Jesina 35; Fidene 33; Renato Curi 32; Isernia 30; Civitanovese 29; Amiternina 27; Celano* 24; Recanatese 21; San Nicolò 16; Marino 15. (* una gara in meno).

ANZIOLAVINIO-PALESTRINA ARZACHENA-HYRIA NOLA CYNTHIA-TORRE NEAPOLIS LUPA FRASCATI-CIVITAVECCHIA OSTIA MARE-CASERTANA SANT'ELIA-BUDONI SARNESE-ISOLA LIRI SELARGIUS-PORTO TORRES SORA-TORRES

0-1 1-0 1-1 2-2 0-1 2-1 1-0 1-1 0-1

CLASSIFICA Torres p. 52; Sarnese e Casertana 47; Torre Neapolis 46; Palestrina 44; Lupa Frascati 42; Ostia Mare 41; Sora 40; Cynthia e Porto Torres 34; Arzachena 33; Budoni 29; Isola Liri 27; Selargius 25; Anziolavinio 24; Civitavecchia (-3) 22; Sant'Elia 21; Hyria Nola (-1) 20.

RISULTATI BISCEGLIE-POMIGLIANO BRINDISI-FORTIS TRANI CTL CAMPANIA-TARANTO GROTTAGLIE-GLADIATOR INTERNAPOLI-BATTIPAGLIESE MATERA-FOGGIA MONOSPOLIS-ISCHIA NARDO'-FRANCAVILLA POTENZA-SANT'ANTONIO ABATE

2-3 2-0 2-2 0-0 0-0 1-1 1-2 0-0 1-2

CLASSIFICA

RISULTATI

Ischia* p. 65; Gladiator 58; Monospolis 50; Matera (-2) 48; Bisceglie 47; Foggia 38; Taranto e Battipagliese 36; Pomigliano 34; Nardò 33; Brindisi 32; Francavilla 31; Sant'Antonio Abate (-2) 30; Internapoli* 29; Ctl Campania 28; Grottaglie 17; Fortis Trani 11; Potenza 9. (* una gara in meno).

AGROPOLI-SAVOIA CITTA' DI MESSINA-ACIREALE COMPRENSORIO MONTALTO-NISSA COMPRENSORIO NORMANNO-RAGUSA GELBISON-LICATA PALAZZOLO-COSENZA RIBERA-NOTO SAMBIASE-PRO CAVESE VIBONESE-MESSINA

CLASSIFICA 3-1 2-0 3-0 0-0 2-0 2-1 2-1 1-2 0-1

Messina p. 61; Cosenza 56; Gelbison 46; Città di Messina 44; Savoia 43; Ribera 39; Comprensorio Montalto 37; Agropoli 36; Licata 35; Vibonese, Ragusa e Pro Cavese 34; Comprensorio Normanno 32; Palazzolo 30; Sambiase 29; Noto (-3) 26; Acireale 15; Nissa (-1) 8.

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

PROSSIMO TURNO

Domenica 17 marzo, ore 14.30 Casacastalda-Pierantonio (1-2); Castel Rigone-Fiesolecaldine (1-1); Deruta-Arezzo (1-0); Pianese-Todi (0-0); Sansepolcro-Scandicci (2-1); Spoleto-Pontevecchio (1-2); Sporting Terni-Bastia (1-1); Trestina-Lanciotto (2-0); Viterbese-Flaminia (4-2).

Domenica 17 marzo, ore 14.30 Ancona-Sambenedettese (2-2); Astrea-San Nicolò (3-2); Celano-Fidene (0-0); Civitanovese-Marino (2-1); Jesina-Isernia (1-4); Maceratese-Recanatese (2-0); Olympia Agnonese-Amiternina (1-4); San Cesareo-Renato Curi (5-0); Termoli-Vis Pesaro (2-1).

Domenica 17 marzo, ore 14.30: Budoni-Anziolavinio (0-1); Casertana-Sarnese (3-1); Civitavecchia-Arzachena (1-3); Hyria Nola-Selargius (0-1); Isola Liri-Lupa Frascati (0-1); Palestrina-Cynthia (2-0); Porto Torres-Sora (1-2); Torre Neapolis-Ostia Mare (1-1); Torres-Sant'Elia (0-0).

Domenica 17 marzo, ore 14.30: Battipagliese-Potenza (2-0); Foggia-Internapoli (0-1); Fortis Trani-Ctl Campania (0-1); Francavilla-Grottaglie (1-1); Gladiator-Brindisi (1-0); Ischia-Nardò (2-0); Pomigliano-Monospolis (1-4); Sant'Antonio Abate-Bisceglie (1-1); Taranto-Matera (2-3).

Domenica 17 marzo, ore 14.30: Acireale-Comprensorio Montalto (0-3); Agropoli-Ribera (0-1); Cosenza-Vibonese (2-0); Licata-Sambiase (2-1); Messina-Gelbison (0-2); Nissa-Comprensorio Normanno (1-4); Noto-Città di Messina (2-3); Ragusa-Palazzolo (1-0); Savoia-Pro Cavese (0-0).


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31

SECONDA DIVISIONE 26a GIORNATA girone A

Adesso guida il Savona Il Venezia sale scatenato Monza, un derby rovente Savona e Pro Patria si danno il cambio in vetta, ma la vera notizia è il gradino salito rispetto al terzo posto, dove è tornato il Castiglione dopo l’unico 0-0 della giornata nella sfida playoff con l’Alessandria giocata su un terreno pesantissimo per la pioggia dei giorni scorsi. Sale prepotente il Venezia, che va sotto con il Rimini, sbaglia un rigore al 30’ con Denis Godeas, ma poi segna quattro volte (primo gol proprio dell’ex Triestina) e aggancia il gruppo al quarto posto. Tra queste squadre a quota 44 c’è anche il Renate, sconfitto in un derby molto caldo a Monza: scintille in campo (due espulsi per la squadra ospite) e fuori

(contestatissimi gli ex biancorossi Antonio Sala e Luigi Abbate, rispettivamente tecnico e direttore sportivo del Renate), partita decisa allo scadere da Valagussa. Monza e Renate saranno in campo anche mercoledì nei recuperi, ecco le gare in programma: BellariaSantarcangelo, Casale-Monza, Forlì-Renate e Valle d’AostaAlessandria (tutte alle 14.30). Nelle altre gare, seconda rete decisiva per il giovane De Respinis del Mantova, che già aveva firmato due settimane fa il 2-1 sul campo della Giacomense. Quest’ultima squadra ha regolato il fanalino Milazzo, che in settimana aveva avuto due punti di penalizzazione.

SAVONA

2

FORLI’

0

MARCATORI La Rosa al 12’ p.t.; Carta al 17’ s.t. SAVONA (4-4-2) Aresti 6; Carta 7, Antonelli 6,5, Marconi 6,5, Taino 6; La Rosa 7 (dal 9’ s.t. Gallon 6,5), Quintavalla 6, Agazzi 6,5, Cattaneo 7 (dal 25’ s.t. Demartis 6); Virdis 6, Fantini 6 (dal 15’ s.t. Scotto 6,5). (Gozzi, Belfiore, Sbravati, Bramati). All. Corda 7. FORLI’ (3-4-3) Ginestra 5,5; Vesi 5,5, Orlando 6, Martini 6; Sampaolesi 6, Sozzi 6, Evangelisti 6,5, Mordini 6; Petrascu 5,5 (dal 33’ s.t. Bergamaschi 5), Melandri 5 (dal 28’ s.t. Oggiano 6), Filippi 5,5 (dal 13’ s.t. Ferri 6). (Casadei, Campana, Sabato, Scarponi). All. Bardi 5. ARBITRO Sacchi di Macerata 6. NOTE spettatori 750 circa, incasso di 3.583 euro. Ammonito Cattaneo. Angoli 5-1. (r.f.)

girone B

Pontedera, coppia d’oro Il Campobasso dice stop al volo della Salernitana La Salernitana non perdeva dal 9 settembre (4-1 a Chieti): la sconfitta a Campobasso è arrivata dopo una fantastica striscia di 23 partite utili consecutive. Poco cambia comunque, se non che il Pontedera è più vicino: la squadra toscana stavolta non ha avuto il capocannoniere Grassi protagonista, bensì il suo partner d’attacco Arrighini che è salito a quota 13 reti; i due con 33 reti (su 38 della squadra) sono la miglior coppia-gol tra i professionisti. E domenica le due grandi si affrontano all’Arechi. Nel frattempo il vantaggio sul terzo posto è salito a 7 punti, visto che L’Aquila non è andato oltre lo 0-0 sul campo del

Martina nella gara giocata alle 17. In zona playoff fanno un bello scatto Aprilia e Chieti, che sono in ascesa e hanno firmato successi molto importanti: i laziali con il nuovo tecnico Paolo Favaretto si sono ripresi e hanno vinto grazie a Gomes, l’attaccante ceduto a gennaio al Sassuolo, mentre gli abruzzesi hanno travolto la Normanna che in panchina ripresentava Raffaele Sergio dopo il divorzio da Chiancone. In una giornata con ben tre gare finite senza reti, spicca in zona salvezza la vittoria del Melfi, che attraversa un ottimo momento (tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite).

PONTEDERA

2

ARZANESE

0

MARCATORE Arrighini al 23’ e al 40’ p.t. PONTEDERA (3-5-2) Leone s.v.; Pezzi 7, Vettori 7, Capitanio 7; Ortolan 7, Esposito 7, Caponi 7, Carfora 7 (dal 40’ s.t. Remedi s.v.), Regoli 7 (dal 36’ s.t. Gregorio s.v.); Grassi 7, Arrighini 8 (dal 27’ s.t. Fedi s.v.). (Lenzi, Barbetta, Cherillo, Di Noia). All. Indiani 7. ARZANESE (3-4-3) Aprea 7; Tommasini 5, Caso 5, Albanese 5; Laezza 5, Tarascio 6, Maschio 6, Funari 5 (dal 1’ s.t. Improta 5); Elia 5 (dal 24’ s.t. Roghi s.v.), Figliolia 5 (dal 32’ s.t. Fragiello s.v.), Sandomenico 4,5. (Fiory, Castellano, Gori, Florio). All. Rogazzo 5. ARBITRO Spinelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 2.764 euro. Espulsi Sandomenico al 16’ s.t. e Caso al 36’ s.t.; ammoniti Tommasini e Maschio. Angoli 7-1. (s.l.)

VALLE D’AOSTA

2

CASTIGLIONE

0

MONZA

2

VENEZIA

4

CAMPOBASSO

1

MARTINA

0

CHIETI

4

APRILIA

1

PRO PATRIA

2

ALESSANDRIA

0

RENATE

1

RIMINI

1

SALERNITANA

0

L’AQUILA

0

NORMANNA

1

VIGOR LAMEZIA

0

MARCATORI Nossa (PP) al 39’ p.t.; Jidayi (VdA) al 3’, Giannone (PP) su rigore al 42’, Iocolano (VdA) al 48’ s.t. VALLE D'AOSTA (4-4-2) Frattali 6,5; Benedetto 6, Fiore 5, Emiliano 6,5, Furno 5; Kanoute 7, Jidayi 6,5, Nocciola 5,5 (dal 36’ s.t. Rolando s.v.), Panepinto 5 (dal 1’ s.t. Amato 6,5); Temelin 5 (dal 21’ s.t. Isoardi 6), Iocolano 6,5. (Costantino, Noro, De Vincenziis, Sinato). All. Carbone 7. PRO PATRIA (4-3-1-2) Sala 5; Andreoni 5,5, Nossa 6,5, Polverini 5,5, Pantano 6; Bruccini 6,5, Vignali 6, Greco 6 (dal 29’ s.t. Viviani s.v.); Giannone 6,5; Cozzolino 6,5 (dal 43’ s.t. Artaria s.v.), Serafini 5,5 (dal 29’ s.t. Falomi s.v.). (Carezza, Botturi, Campinoti, Giorno). All. Firicano 6. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di 830 euro. Ammoniti Fiore, Nocciola, Nossa, Temelin, Emiliano, Frattali, Jidayi e Furno. Angoli 1-7. (a.b.)

CASTIGLIONE (4-3-2-1) Bason 6,5; Borghetti 6,5, Notari 6, Solini 6, Ruffini 6; Chiazzolino 5,5, Sandrini 6, Mangili 5,5; Talato 5 (dal 25’ s.t. Prevacini 5,5), Maccabiti 6 (dal 41’ s.t. Faroni s.v.); Ferrari 6. (Iali, Marongiu, Varone, Radrezza, Fabbro). All. Ciulli 6. ALESSANDRIA (4-3-1-2) Pavanello 6; Gambaretti 6, Barbagli 6, Viviani 6,5, Boron 6; Roselli 5,5, Menassi 5,5 (dal 18’ s.t. Bianchi 6,5), Mora 5,5; Fanucchi 6 (dal 40’ s.t. Caciagli s.v.); Ferretti 5,5 (dal 27’ s.t. Degano 6,5), Rossi 6. (Capra, Pappaianni, Cammaroto, Filiciotto). All. Cusatis 6. ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6. NOTE spettatori 450 circa, incasso di quasi 1.200 euro. Ammoniti Ruffini, Gambaretti, Sandrini e Menassi. Angoli 2-2. (d.c.)

MARCATORI Gasbarroni (M) su rigore al 23’, autorete di Grauso (R) al 42’ p.t.; Valagussa (M) al 48’ s.t. MONZA (4-3-3) Castelli 6,5; Franchino 5,5, Polenghi 6,5, Giorgi 6,5 (dal 12’ s.t. Cattaneo 6), Anghileri 6 (dal 27’ s.t. Laraia 6); Grauso 5,5, Calliari 5,5 (dal 21’ s.t. Finotto 6), Valagussa 7; Vita 7, De Cenco 5,5, Gasbarroni 6. (Pazzagli, Bugno, Puccio, Ravasi). All. Asta 6,5. RENATE (4-3-3) Santurro 5; Adobati 5, Gavazzi 6, Bergamini 6, Morotti 5; Gualdi 6,5, N. Galli 5,5 (dal 10’ s.t. Malivojevic s.v.; dal 25’ s.t. Adorni s.v.), Mantovani 6,5; Zanetti 6,5, Brighenti 5, Gaeta 5 (dal 22’ p.t. R. Galli 5,5). (Zita, Ferrari, Mastrototaro, Santonocito). All. Sala 5,5. ARBITRO Marini di Roma 5,5. NOTE spettatori 700 circa, incasso di 3.171 euro. Espulsi Santurro al 21’ p.t., Morotti al 23’ s.t. e il tecnico Sala al 48’ s.t.; ammoniti Adobati, Valagussa, Morotti, Mantovani, Polenghi, Franchino e Gavazzi. Angoli 8-4. (m.d.)

MARCATORI Marras (R) al 1’, Godeas (V) al 43’ p.t.; A. Marconi (V) al 18’, Cenetti (V) al 32’ e al 36’ s.t. VENEZIA (4-3-1-2) Zandrini 6; Cabeccia 6,5, Jefferson 4,5 (dal 33’ p.t. Giovannini 7), Battaglia 6,5, Bertolucci 7 (dal 40’ s.t. D’Elia s.v.); A. Marconi 7, Carloto 7, Maracchi 6,5 (dal 29’ s.t. Cenetti 7); Lauria 7; Godeas 6,5, Bocalon 6,5. (Bonato, Margarita, M. Marconi, D’Appolonia). All. Sottili 7. RIMINI (5-3-2) Scotti 6,5; Palazzi 5 (dal 24’ s.t. Taddei 5), A. Brighi 5, Rosini 5, Vignati 5,5, Vittori 5; Spighi 5 (dal 31’ s.t. Maio 5,5), M. Brighi 5, Onescu 5; Marras 6 (dal 38’ s.t. Gasperoni s.v.), Baldazzi 5,5. (Semprini, Valeriani, Maita, Bianchi). All. D’Angelo 5. ARBITRO Di Martino di Teramo 5,5. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 8.573,72 euro. Ammoniti Spighi, Maracchi, Vittori, Giovannini e Battaglia. Angoli 11-1. (m.d.l.)

MARCATORE Minadeo al 36’ s.t. CAMPOBASSO (4-4-2) Cattenari 6,5; Silvestri 6,5, Marino 7, Minadeo 7,5, Boi 6,5; Pascucci 7, D’Allocco 7,5, Di Vicino 7,5, Esposito 6,5 (dal 13’ s.t. Fella 6); Bussi 6,5 (dal 29’ s.t. Rais 6), Maiella 6,5. (Nunziata, Petrassi, Grillo, Curcio, Giannuzzi). All. Vullo 7,5. SALERNITANA (3-5-2) Dazzi 6,5; Luciani 6, Molinari 7, Giubilato 6,5 (dal 37’ s.t. Capua s.v.); Montervino 6, Mounard 5,5 (dal 16’ s.t. Chiereletti 5), Perpetuini 6, Mancini 6,5, Cristiano Rossi 5,5; Gustavo 5,5 (dal 22’ s.t. Vettraino 5,5), Ginestra 5,5. (Garino, Piva, Zampa, Topouzis). All. Perrone 6. ARBITRO Ros di Pordenone 7. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di quasi 23.000 euro. Espulso Montervino al 34’ s.t.; ammoniti Silvestri, Marino, Montervino, Mounard, Chiereletti, Perpetuini e Cristiano Rossi. Angoli 2-4. (a.d.l.)

MARTINA (4-3-3) Perina 7; Dispoto 6, Fiorentino 6,5, Filosa 6,5, Memolla 6; Ancora 6 (dal 7’ s.t. Provenzano 6,5), De Lucia 6,5, Marsili 6; Gambino 5,5, Anaclerio 5,5 (dal 17’ s.t. Rana 6), Petrilli 6,5. (Modesti, Bagaglini, De Vita, Scarsella, Mangiacasale). All. Bitetto 6,5. L’AQUILA (4-3-3) Testa 6,5; Rapisarda 6, Pomante 6, Ingrosso 6, Gizzi 6; Agnello 6,5, Iannini 6,5, Menicozzo 6; Ciotola 6 (dal 26’ s.t. D’Amico 6), Infantino 6, Improta 6,5 (dal 37’ s.t. Ripa 6). (Tomarelli, Petta, Ligorio, Triarico, Colussi). All. Ianni 6,5. ARBITRO Pierro di Nola 6,5. NOTE spettatori 1.800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gambino, Agnello, Pomante, Iannini e Infantino. Angoli 5-2. (t.m.)

MARCATORI De Sousa (C) al 27’, Gagliardi (N) al 44’ p.t.; Alessandro (C) al 21’, Rossi (C) al 23’, Vitone (C) al 44’ s.t. CHIETI (4-2-3-1) Feola 6,5; Bigoni 6,5, Pepe 6,5, Di Filippo 6,5, Gandelli 6,5; Vitone 7,5, Del Pinto 6,5; Verna 6,5 (dal 16’ s.t. Capogna 6), Rinaldi 6,5 (dal 6’ s.t. Rossi 7), Alessandro 7; De Sousa 7,5 (dal 42’ s.t. Di Properzio s.v.). (Cappa, Cardinali, Gigli, La Selva). All. De Patre 7. NORMANNA (4-3-3) Esposito 6,5; Giordani 5,5, Marano 4,5, Giglio 5,5, Avagliano 6; Visone 5,5 (dal 14’ s.t. Petrarca 6), Wagner 5 (dal 37’ s.t. Iovene 6), Vanacore 5,5 (dal 30’ s.t. Scarano 6); Ricci 6, Gagliardi 6,5, Pizzi 6,5. (Salese, Caldore, Fricano, Sorrentino). All. Sergio 5,5. ARBITRO Rasia di Bassano 5,5. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Espulso Marano all’8’ s.t.; ammoniti Vanacore, Del Pinto, Rossi e Capogna. Angoli 3-5. (g.let.)

MARCATORE Gomes al 38’ p.t. APRILIA (4-3-1-2) Di Vincenzo 6; Cane 6, Sembroni 6, Mariotti 6,5, Corsi 6; Amadio 6, Sassano 6 (dal 10’ s.t. Marfisi 6), Croce 6,5; Hanine 7 (dal 43’ s.t. Ferri Marini s.v.); Ferrari 5,5, Gomes 7 (dal 28’ s.t. Criaco 6). (Caruso, Frigerio, Stankovic, Calderini). All. Favaretto 6,5. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6; Rondinelli 6,5, Saccà 5,5, Marchetti 5,5, Cascione 6; Giuffrida 6 (dal 36’ s.t. Zampaglione s.v.), Giacinti 6 (dal 33’ s.t. Cerchia 6); Mangiapane 6,5, Catanese 5,5 (dal 15’ s.t. Monopoli 5,5), Longoni 6; De Luca 6. (Zelletta, Martino, Di Maira). All. Costantino 6. ARBITRO Aversano di Treviso 5,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso non comunicato. Espulso Ferrari al 31’ s.t.; ammoniti Gomes, Sassano, Sembroni, Rondinelli, Monopoli e Amadio. Angoli 8-6. (f.g.)

BELLARIA

1

CASALE

1

GIACOMENSE

2

FANO

1

BORGO A BUGGIANO

0

MELFI

4

HINTERREGGIO

1

FOLIGNO

0

BASSANO

1

MANTOVA

2

MILAZZO

0

SANTARCANGELO

1

POGGIBONSI

0

FONDI

0

TERAMO

1

GAVORRANO

0

MARCATORI Zamblera (Be) su rigore al 22’, Longobardi (Ba) al 42’ p.t. BELLARIA (4-3-3) Melillo 7; Venneri 6, Maccarrone 6,5, Martinelli 7, Masullo 6,5; Ephraim 6, Mariani 5,5, Grifoni 5,5; Nicastro 5 (dal 48’ s.t. Rosseti s.v.), Zamblera 6 (dal 39’ s.t. Raparo s.v.), Tattini 5. (Cece, Fabi Cannella, Bongoura, Migliore, Mastroianni). All. Osio 7. BASSANO (4-3-3) Cano 6; Basso 5 (dal 22’ s.t. Bizzotto 6), Bertoli 6, Zanella 5, Barbieri 5,5; Mateos 5, Correa 5, Proietti 6; Ferretti 5,5, Longobardi 6 (dal 16’ s.t. Zizzari 6), Berrettoni 5,5. (David, Balzaretti, Conti, Carteri, Maistrello). All. Rastelli 6. ARBITRO Pagliardini di Arezzo 6. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Espulso Mateos al 34’ s.t.; ammoniti Longobardi, Martinelli, Basso, Zanella, Venneri e Barbieri. Angoli 3-13. (a.p.)

MARCATORI Bini (M) al 24’, Cristiano (C) al 35’ p.t.; De Respinis (M) al 32’ s.t. CASALE (4-3-1-2) Ruzittu 5,5; Sivestri 5,5, Lanzolla 5,5, Monaco 5,5, Casale 5; Cristiano 6,5 (dal 23’ s.t. Baglione 6), Pani 5, Palumbo 5 (dal 35’ s.t. Colella s.v.); Lasagna 6 (dal 10’ s.t. Giunta 5,5); Curcio 5,5, Ricciardo 5. (Gabrieli, Moretto, Capelli, Santaguida). All. Buglio 5,5. MANTOVA (4-3-3) Bavena 6; Bertin 6, Bini 6, Bersi 6, Rubin 5,5; Spinale 7, Galassi 6,5, Pensalfini 6,5; Pietribiasi 5,5 (dal 25’ s.t. Franchi s.v.; dal 37’ s.t. Farina s.v.), Del Sante 5,5, De Respinis 6,5 (dal 34’ s.t. Spezzani s.v.). (Portesi, Mattielig, Carfora, Colonnetti). All. Brucato 6. ARBITRO Marchesini di Legnago 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Espulso Bini al 36’ s.t.; ammoniti Cristiano, De Respinis e Bini. Angoli 4-4. (g.m.)

MARCATORI Varricchio al 20’, Personè al 45’ p.t. GIACOMENSE (4-4-1-1) De Marco 6; Lazzari 6,5, Bettati 6,5, Sirri 6, Fantoni 5,5 (dal 27’ s.t. Nazzani s.v.); Pandiani 5,5 (dal 12’ s.t. Gorini 5,5), Capellupo 5,5, Landi 5, M. Rossi 7; Personè 7 (dal 22’ s.t. Serlini 5,5); Varricchio 6,5. (Poluzzi, Paloni, Caddeo, Dal Rio). All. L. Rossi 6,5. MILAZZO (4-2-3-1) Tesoniero 7; Giusti 5,5, Alongi 5,5 (dal 20’ s.t. Buzzanca 5,5), Strumbo 5,5, Salustri 5; Simonetti 6,5, Migliore 6; D’Amico 5 (dal 1’ s.t. Guerriero 5,5), Suriano 7, Urso 5,5; Grandi 5,5. (Durantini, Compagno, Alosi, Prestia, Maglia). All. Tudisco 6. ARBITRO Reni di Pistoia 6,5. NOTE spettatori 120 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Pandiani, Bettati e Sirri. Angoli 2-4. (e.m.)

2a DIVISIONE GIRONE A

RISULTATI

SQUADRE

PT

SAVONA

53 26 16 5 5 42 20

BELLARIA-BASSANO CASALE-MANTOVA CASTIGLIONE-ALESSANDRIA FANO-SANTARCANGELO GIACOMENSE-MILAZZO MONZA-RENATE SAVONA-FORLI' VALLE D'AOSTA-PRO PATRIA VENEZIA-RIMINI

PARTITE RETI G V N P F S

PRO PATRIA

52 26 15 7 4 55 30

CASTIGLIONE

45 26 12 9 5 30 17

RENATE

44 25 14 2 9 47 32

BASSANO

44 26 12 8 6 37 23

VENEZIA

44 26 12 8 6 40 33

PROSSIMO TURNO

ALESSANDRIA

40 25 11 7

7 36 23

DOMENICA 17 MARZO ore 14.30

FORLI' (-1)

39 25 11 7

7 43 23

MONZA (-6)

37 25 11 10 4 37 25

MANTOVA

37 26 10 7 9 39 43

SANTARCANGELO 28 25 6 10 9 25 31 BELLARIA

27 25 6 9 10 27 35

VALLE D'AOSTA (-1) 25 25 6 8 11 29 47

ALESSANDRIA-GIACOMENSE BASSANO-VALLE D'AOSTA BELLARIA-SAVONA FORLI'-CASTIGLIONE MANTOVA-MONZA MILAZZO-VENEZIA PRO PATRIA-FANO RENATE-CASALE RIMINI-SANTARCANGELO

1-1 1-2 0-0 1-1 2-0 2-1 2-0 2-2 4-1

(2-1) (1-1) (0-1) (1-2) (1-0) (1-1) (1-2) (1-1) (1-1)

GIACOMENSE

24 26 6 6 14 30 44

MARCATORI

RIMINI

23 26 4 11 11 23 32

FANO (-1)

21 26 5 7 14 28 49

CASALE (-5)

15 25 4 8 13 26 41

MILAZZO (-2)

7 26 0 9 17 17 63

20 RETI Virdis (3, Savona). 16 RETI Varricchio (3, Giacomense); Brighenti (4, Renate). 15 RETI Ferrari (3, Castiglione); Serafini (5, Pro Patria). 14 RETI Gasbarroni (4, Monza).

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

MARCATORI Del Core (F) su rigore al 4’, Anastasi (S) su rigore al 23’ s.t. FANO (3-5-1-1) Proietti Gaffi 4; Merli Sala 6,5, Fantini 6,5, Petti 6 (dal 26’ s.t. Tonani 5,5); Cazzola 6 (dal 31’ s.t. Colombaretti s.v.), Urso 6 (dal 34’ s.t. Tarantino s.v.), Sevieri 6, D’Alessandro 7, Amaranti 6,5; Berretti 7; Del Core 7. (Tonelli, Romito, Trillini, Marolda). All. Gadda 6. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Ruffato 8; Locatelli 5,5 (dal 13’ s.t. Oliboni 6), Beccaro 5,5, Del Pivo 5,5 (dal 42’ s.t. Bazzi s.v.), G. Rossi 5,5; Baldinini 6, Obeng 7, P. Rossi 6; Piccoli 5,5 (dal 18’ s.t. Pieri 6); Anastasi 6,5, Graziani 5,5. (Nardi, Montresor, A. Fabbri, T. Fabbri). All. Cuttone 6. ARBITRO Rizzo di Siena 5,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti G. Rossi, Del Core, Proietti Gaffi, Fantini e Berretti. Angoli 9-1. (g.f.)

IL PROGETTO

Credito Sportivo per gli stadi senza le barriere FIRENZE Raddoppia il contributo in conto interessi per finanziare l’abbattimento delle barriere tra il pubblico e il terreno di gioco negli stadi della Lega Pro. Grazie a una convenzione stipulata tra l’Istituto per il Credito Sportivo e la Lega, le società e i Comuni godranno di una contribuzione al doppio di quella standard: l’1,40% per gli enti locali e il 2% per i privati, per tutti gli interventi realizzati nell’ambito del progetto «Stadi senza barriere».

BORGO A BUGGIANO (4-4-2) Tonti 6,5; Di Giusto 6, Checchi 6,5, Garaffoni 6,5, Pastore 7; Nolè 7, Caciagli 6,5, Forte 6, Santini 7 (dal 50’ s.t. Manganelli s.v.); D’Antoni 6, Fioretti 6 (dal 32’ s.t. Candiano 6). (Gaffino Rossi, Settepassi, Annoni, Rolando, Butini). All. Masi 6. POGGIBONSI (4-3-1-2) Menegatti 7; Bronchi 6, Dierna 6, Salvatori 6, Paparusso 6; Passiglia 6,5, Settembrini 6,5, Giunchi 6,5 (dal 16’ s.t. Miniati 6); Cicali 6,5 (dal 42’ s.t. Ilari s.v.); Dal Bosco 6 (dal 25’ s.t. Scardina 6), Pera 6,5. (Vernazza, Tafi, Panariello, Perfetti). All. Polidori 6. ARBITRO Vesprini di Macerata 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di 1.100 euro. Espulso D’Antoni al 40’ s.t.; ammoniti Caciagli, Garaffoni, Santini, Nolè, Pera e Bronchi. Angoli 9-8. (l.s.)

MARCATORI Suarino al 20’ p.t.; Croce al 6’, Gennari al 21’, Improta al 49’ s.t. MELFI (3-5-2) Scuffia 6; Porcaro 6, Dermaku 6, Gennari 6,5; Benci 6 (dal 13’ s.t. D’Angelo 6), Muratore 6 (dal 36’ s.t. Locci s.v.), Gatto 6, Suarino 6,5, Spirito 6; Improta 6,5, Croce 6,5. (Volturo, Sgambato, Simeri, Conte). All. Bitetto 6,5. FONDI (4-3-3) Cacchioli 5; Pacini 5,5, Fedi 5, Cirina 5, Naglieri 5,5; Romano 5,5 (dal 28’ s.t. D’Anna s.v.), Giannusa 5,5, Tamasi 5,5; Bernasconi 5 (dal 37’ s.t. Bezziccheri s.v.), Guidone 5, Paganini 5. (Gasparri, Palumbo, Finizza, Rizzo, Giardina). All. Fratena 5,5. ARBITRO Adduci di Paola 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Fedi e Bernasconi. Angoli 5-4. (g.t.)

MARCATORI De Stefano (T) al 39’, Khoris (H) su rigore al 51’ s.t. HINTERREGGIO (3-4-1-2) Mengoni 7; Ungaro 6, Messina 5,5 (dal 41’ s.t. Febbraio s.v.), Impagliazzo 6; Vicari 5,5, Lavrendi 5, Aliperta 6, Anzilotti 5,5 (dal 23’ s.t. Marguglio 6); Carbonaro 6,5; Khoris 6,5, Cruz 5 (dal 7’ s.t. Broso 5,5). (Maggio, Franceschini, Borghetto, Figliomeni). All. Venuto 6. TERAMO (4-3-3) Serraiocco 6,5; De Fabritiis 6,5, Ferrani 6,5, Speranza 6,5, Chovet 5,5; Valentini 6,5, Coletti 6, Di Paolantonio 6,5 (dal 33’ s.t. De Stefano 6,5); Foglia 6,5 (dal 25’ s.t. Novinic s.v.), Olcese 6,5, Ambrosini 6,5 (dal 40’ s.t. Caidi s.v.). (Santi, Giannetti, Scipioni, Patierno). All. Cappellacci 6,5. ARBITRO Todaro di Palermo 7. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 1.016,52 euro. Ammoniti Aliperta e Cruz. Angoli 5-3. (l.v.)

2a DIVISIONE GIRONE B

RISULTATI

SQUADRE

PT

SALERNITANA

55 26 16 7 3 45 23

APRILIA-VIGOR LAMEZIA BORGO A BUGGIANO-POGGIBONSI CAMPOBASSO-SALERNITANA CHIETI-NORMANNA FOLIGNO-GAVORRANO HINTERREGGIO-TERAMO MARTINA-L'AQUILA MELFI-FONDI PONTEDERA-ARZANESE

PARTITE RETI G V N P F S

PONTEDERA

52 26 15 7 4 38 21

L'AQUILA

45 26 12 9 5 37 26

POGGIBONSI

42 26 12 6 8 35 26

APRILIA

42 26 12 6 8 32 25

CHIETI (-1)

42 26 13 4 9 34 28

PROSSIMO TURNO

TERAMO

37 26 10 7 9 29 26

DOMENICA 17 MARZO ore 14.30

MARTINA

37 26 9 10 7 24 27

MELFI

32 26 7 11 8 22 20

BORGO A BUGGIANO 32 26 7 11 8 32 31 HINTERREGGIO

32 26 8 8 10 24 26

ARZANESE

32 26 8 8 10 30 35

CAMPOBASSO (-2) 31 26 9 6 11 27 32 GAVORRANO

30 26 7 9 10 30 31

VIGOR LAMEZIA 30 26 6 12 8 16 18 FOLIGNO

30 26 7 9 10 24 32

NORMANNA

15 26 3 6 17 21 46

FONDI

13 26 3 4 19 22 49

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

ARZANESE-MELFI GAVORRANO-FONDI HINTERREGGIO-MARTINA L'AQUILA-BORGO A BUGGIANO NORMANNA-FOLIGNO POGGIBONSI-APRILIA SALERNITANA-PONTEDERA TERAMO-CHIETI VIGOR LAMEZIA-CAMPOBASSO

MARCATORI 20 RETI Grassi (5, Pontedera). 15 RETI Pera (9, Poggibonsi). 14 RETI De Sousa (3, Chieti). 13 RETI Arrighini (Pontedera); Ginestra (2) e Guazzo (1, Salernitana).

1-0 0-0 1-0 4-1 0-0 1-1 0-0 4-0 2-0

(0-1) (3-2) (0-1) (5-3) (1-3) (0-1) (2-2) (3-2) (2-0)

FOLIGNO (4-3-3) Piacenti 6; Costanzo 6, Cotroneo 6,5, Adamo 6,5, Verruschi 6; Menchinella 6, Gatti 5,5 (dal 32' s.t. Colombi 6), Fedeli 6,5; Brunori Sandri 6,5 (dal 35' s.t. Guarracino 6), Balistreri 5,5, Rampi 6 (dal 17' s.t. Vassallo 5,5). (Braccalenti, Biondi, Tozzi, Fondi). All. De Petrillo 6. GAVORRANO (4-3-2-1) Addario 6; Mazzanti 6, Miano 6, Fatticcioni 6, Ropolo 6,5; Zane 5,5 (dal 20' p.t. Viola 5,5; dal 14' s.t. Fiore 6), Nicoletti 6,5, Della Latta 6; Carraro 6,5, Nocciolini 6,5 (dal 46' s.t. Moscati 6); Gurma 6. (Lanzano, Romiti, Alderotti, Rosati). All. Buso 6. ARBITRO Cangiano di Napoli 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 1.418 euro. Ammoniti Verruschi, Gatti, Cotroneo, Fedeli e Fiore. Angoli 4-3. (r.d.m.)

REGOLAMENTO

Promosse in sei: quattro dirette Retrocedono in 9 Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta e sesta. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre ai playout: si sfidano quartultima e quintulti ma di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata e ritorno, eventuali rigori) e chi perde retrocede.


32

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

FORMULA 1 DOMENICA SCATTA IL MONDIALE

I piloti

RED BULL

FERRARI

S

S

S

1. Vettel Sebastian Ger-25 anni Mondiali 3 GP disputati 101 Vitt. 26 - Podi 46

2. Webber Mark Aus-36 anni GP disputati 198 Vittorie 9 Podi 34

3. Alonso Fernando Spa-31 anni Mondiali 2 GP disputati 198 Vitt. 30 - Podi 86

MCLAREN

LOTUS

MERCEDES

S

S

S

S

S

S

S

4. Massa Felipe Bra-31 anni GP disputati 173 Vittorie 11 Podi 35

5. Button Jenson GB-33 anni Mondiali 1 GP disputati 230 Vitt. 15 - Podi 49

6. Perez Sergio Mes-23 anni GP disputati 38 Podi 3

7. Raikkonen Kimi Fin-33 anni Mondiali 1 GP disputati 177 Vitt. 19 - Podi 69

8. Grosjean Romain Fra-26 anni GP disputati 26 Podi 3

9. Rosberg Nico Ger-25 anni GP disputati 128 Vittorie 1 Podi 7

10. Hamilton Lewis GB - 28 anni Mondiali 1 GP disputati 110 Vitt. 21 - Podi 49

LA GRIGLIA 2013

Vanno in pista cinque iridati altrettanti deb e 11 squadre

vedo Ros Quindi che cosa possiamo attenderci a Melbourne?

«Alonso sereno e fiducioso Resta con noi fino al 2015» Montezemolo: «Ha fatto bene a saltare Jerez, ora è in forma E deve vincere con la Ferrari» PINO ALLIEVI

Luca di Montezemolo gioca con le mani mentre pensa alle risposte. Poi, nella discussione, guarda ansioso il telefonino. Legge un messaggio di Felipe Massa, col quale si sente spesso e che gli è ovviamente grato per il quasi-miracolo della riconferma. Poi controlla se lo hanno cercato Domenicali e Alonso, in queste giornate in cui gli uomini Ferrari puntano a Melbourne, dove tra 6 giorni scatta il Mondiale. Montezemolo avrebbe vo-

glia di una vittoria subito, per tranquillizzarsi e dimenticare il risultato elettorale. La grande accoglienza a LaFerrari a Ginevra non gli basta, la gloria di Maranello si basa sui trionfi agonistici. «Gioie terribili», le chiamava Enzo Ferrari in un’era non ancora dominata dalla tv. Montezemolo è più plateale e più immediato nell’incassare i successi, ma non meno sofferto nel modo di guardare le corse. Al 22o anno di presidenza le ambizioni restano sempre le stesse, legate solo al successo. I secondi posti non consolano, anzi sono macigni che feriscono.

Scusi Montezemolo, ci spiega perchè i tifosi dovrebbero essere meno preoccupati di un anno fa?

«Le dico una parola: correlazione. É quella che i tecnici hanno trovato fra i test in galleria e le risultanze della pista, tra simulatore e asfalto. Alla vigilia del 2012 o del 2011 non fu così, avevamo tanti dubbi. Oggi siamo tutti più sereni: io, Domenicali, i piloti, gli ingegneri. Non ci saranno discrepanze tra attese e risultati, si parte da una base diversa». Ci perdoni, ma da quanto dice risulta evidente che la Ferrari

negli ultimi 2 anni ha sbagliato tutta l’impostazione sia in galleria sia al simulatore: come è possibile in una azienda accostata alla perfezione?

«Ho estremizzato quello che intendevo, perché sono abituato ad auto-criticarmi. Ma non dimentico che abbiamo vinto il titolo 2007 con Raikkonen, abbiamo perso nel 2010 quando sembrava fatta e siamo arrivati secondi nel 2012, dopo che a metà campionato avevamo 50 punti di ritardo. Il vero guaio è stato il simulatore. Per anni abbiamo potuto girare sulle nostre piste di Fiorano e Mugello. Gli altri, non avendo

dei circuiti, si sono concentrati sul simulatore. Quando i test sono stati vietati ci siamo trovati scoperti. Alonso e De la Rosa mi hanno detto che la McLaren usava il simulatore già 10 anni fa, noi da un paio di stagioni. Stiamo recuperando. Quanto alla galleria del vento, so che altri team hanno avuto guai nelle regolazioni. Non siamo stati i soli a rivolgerci altrove: anche la McLaren, per fare un esempio, utilizza la struttura della Toyota». Quando tornerete a utilizzare l’impianto di casa?

«Direi alla fine dell’estate».

«Primo obiettivo è cominciare inserendoci fra le prime 3 squadre, consci del fatto che abbiamo in preparazione tanti sviluppi per i GP successivi. Anche se resteremo leggermente indietro a Melbourne, perché arriviamo dal distacco consistente che avevamo dalla Red Bull a fine 2012, poi potremo recuperare a breve. Il secondo traguardo è di continuare ad avere la correlazione tra galleria e pista, con la certezza che ogni modifica che apporteremo alla F138 funzionerà». Ferrari in eterna rincorsa... «Mi auguro di no. Ma con i minimi cambi di regolamento chi era veloce a fine Mondiale lo sarà anche adesso. Noi, però, siamo più forti che in Brasile e si vedrà subito, spero». Alonso è una certezza, dopo un campionato favoloso. Però sembra preda di strani silenzi, si nasconde. Perché?

«Non lo vedo così. Però capisco i suoi timori nei primi test, quando non aveva voglia di parlare perché doveva rendersi conto delle possibilità della F138. Lo sento quasi tutti i giorni, è sereno e fiducioso». E Massa?

«Tornerà a essere un pilota utile alla Ferrari, con ambizioni. Abbiamo fatto bene a non sostituirlo, è rigenerato. E poi, chi avremmo dovuto prendere? Lei vede tanti fenomeni in giro? Guardi qui, sul telefonino, il messaggio che mi ha mandato Felipe: "Il feeling di Fernando è come il mio: positivo". Mi ha confortato...».


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

SAUBER

LA GAZZETTA DELLO SPORT

FORCE INDIA

WILLIAMS

TORO ROSSO

CATERHAM

MARUSSIA

33

S

S

S

S

S

S

S

S

S

S

S

S

11. Hülkenberg Nico Ger-25 anni GP disputati; 39 Miglior piazzamento: 4o

12. Gutierrez Esteban Mes-21 anni Debuttante in Formula 1

14. Di Resta Paul GB-26 anni GP disputati: 39 Miglior piazzamento: 4o

15. Sutil Adrian Ger-30 anni GP disputati: 90 Miglior piazzamento: 4o

16. Maldonado Pastor Ven-28 anni GP disputati Vittorie 1 Podi: 1

17. Bottas Valtteri Fin-23 anni Debuttante in Formula 1

18. Vergne Jean Eric Fra-22 anni GP disputati: 20 Miglior piazzamento: 8o

19. Ricciardo Daniel Aus-23 anni GP disputati: 31 Miglior piazzamento: 9o

20. Pic Charles Fra-20 anni GP disputati: 20 Miglior piazzamento: 12o

21. Van Der Garde Giedo Ola-27 anni Debuttante in Formula 1

22. Bianchi Jules Fra-23 anni Debuttante in Formula 1

23. Chilton Max GB-21 anni Debuttante in Formula 1

sso « « «

Primo obiettivo è cominciare inserendoci fra le prime 3 squadre, consci dei tanti sviluppi in arrivo Con i minimi cambi di regolamento chi era veloce a fine 2012 lo sarà anche adesso. Noi, però, siamo più forti che in Brasile Qui sul telefonino ho il messaggio di Felipe: "Il feeling di Fernando è come il mio: positivo". Mi ha confortato... S Luca Cordero di Montezemolo, è presidente Ferrari dal 1991 AP-CANONIERO Quindi potrebbe restare anche nel 2014?

«Le possibilità sono aperte». Sicuro che Alonso rimarrà qualora perdesse ancora?

«Ha un contratto sino a fine 2015, lo rispetterà. Mi ponevano la stessa domanda a ogni Mondiale vinto quando avevamo Schumacher... Alonso sa che deve vincere con noi e noi vogliamo vincere con lui. Ha fatto bene a prepararsi a puntino saltando i test di Jerez. Ora è al meglio, pronto al via. Ci siamo...».

4

LE INIZIATIVE DEI TOP TEAM IN BRASILE E IN AUSTRALIA

STAGIONE CON 19 GP

17 marzo Australia Diretta Sky Ore 7 24 marzo Malesia Diretta Sky 14 aprile Cina Dir. Sky e Rai 21 aprile Bahrain Diretta Sky 12 maggio Spagna Dir. Sky e Rai 26 maggio Monaco Diretta Sky 9 giugno Canada Dir. Sky e Rai 30 giugno Gran Bretagna Diretta Sky 7 luglio Germania Diretta Sky 28 luglio Ungheria Dir. Sky e Rai 25 agosto Belgio Diretta Sky 8 settembre Italia Dir. Sky e Rai 22 settembre Singapore Dir. Sky e Rai 6 ottobre Sud Corea Diretta Sky 13 ottobre Giappone Dir. Sky e Rai 27 ottobre India Diretta Sky 3 novembre Abu Dhabi Diretta Sky 17 novembre Stati Uniti Dir. Sky e Rai 24 novembre Brasile Dir Sky e Rai

Ritorno in sella per Casey Stoner, dopo il ritiro. Il 2 volte iridato MotoGP si è esibito con una Honda Cbr 1000 al Top Gear Festival di Sydney, a Eastern Creek, girando insieme a Mark Webber, sopra, alla guida della Red Bull F.1. A sinistra, Felipe Massa, tra due ali di folla, sulle strade di Rio, sotto il Pan di Zucchero AFP-REUTERS

Massa sulle strade di Rio «Lotteremo per la vittoria» «Abbiamo una macchina che è più facile da guidare» E Webber gira con Stoner ALLA STAMPA INGLESE

Hamilton sfida Fernando «È lui che voglio battere» «Il pilota che voglio battere è Alonso»: così si è espresso Lewis Hamilton con la stampa inglese alla vigilia della trasferta australiana. «Chiaro che voglio battere pure Vettel, che è quello che ha vinto più titoli, ma Alonso è il pilota più veloce che abbia mai visto ed è uno dei più esperti. Cercare di finire davanti a lui che guida una Ferrari competitiva è davvero una bella sfida. E credo che quest’anno la Ferrari sarà davvero forte». Quanto alla Mercedes l’inglese ha aggiunto: «Stupirà ma non so se all’inizio o a fine stagione. Voglio tornare iridato. La gente vede Schumi come un dio ed è ciò che voglio diventare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RALLY LA TERZA TAPPA DEL MONDIALE

Ogier senza rivali conquista il Messico Per Volkswagen è la prima sulla terra Sébastien Ogier non si ferma. Dopo avere conquistato la Svezia, il francese della Polo R ha dato alla Volkswagen anche la prima vittoria sulla terra, dominando il Rally del Messico, terza prova del Mondiale. Alle spalle di Ogier, che aveva iniziato la stagione con il secondo posto al Montecarlo alle spalle di Sébastien Loeb, ha preceduto di oltre 3 minuti il finlandese Mikko Hirvonen (Citroën DS3) e di 4 il belga Thierry Neuville (Ford Fiesta RS). Una corsa senza padroni quella messicana, con Ogier che ha conquistato anche i tre punti in palio nella Power Stage, dopo essersi assicurato 16 delle 23 prove speciali in programma e facilitata dai problemi elettrici

alla Ford che nel corso della seconda speciale dell’ultima tappa hanno fatto precipitare in classifica il norvegese Mads Ostberg, finito all’11˚ posto. In classifica generale Ogier allunga con 74 punti, 31 di vantaggio su Loeb, che quest’anno disputerà solo 4 gare per dedicarsi al Mondiale Turismo, e 44 su Hirvonen. Prossimo appuntamento il rally del Portogallo (11 14 aprile). Arrivo: 1. Ogier (Fra-VW Polo R) in 4h30’27"0; 2. Hirvonen (Fin-Citroën DS3) a 3’28"9; 3. Neuville (Bel-Ford Fiesta RS) a 4’23"8; 4. Sordo (Spa-Citroën DS3) a 6’06"7; 5. Al-Attiyah (Qat-Citroën DS3) a 8’34"5. Mondiale: 1. Ogier p. 74; 2. Loeb (Fra-Citroën DS3) 43; 3. Hirvonen 30; Sordo 27; 5. Neuville 25.

MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO (Brasile)

Prima di partire per Melbourne, Felipe Massa è stato protagonista di una esibizione al volante della F10 a Rio de Janeiro e precisamente ad Aterro do Flamengo su un tracciato di 2,8 chilometri. «Per me è stata la realizzazione di un sogno — ha detto il paulista —. Non esiste motivazione più grande della possibilità di guidare nel proprio Paese, su strada e tra la gente che fa il tifo e ti sostiene sempre». Futuro A proposito del 2013 ha poi aggiunto: «Credo che si possa lottare per le posizioni di testa anche se non sappiano dove siamo rispetto agli altri. Abbiamo visto che Red Bull, McLaren, Lotus e anche Merce-

des sono molto competitive. L’importante è essere consapevoli di aver fatto un buon lavoro e che la macchina ci trasmette buone sensazioni, è ben progettata ed è più facile da guidare rispetto al passato». Sul proprio futuro Felipe ha espresso il desiderio di restare alla Ferrari: «L’obiettivo è rimanere in un team che, non solo è il più famoso al mondo, ma è anche la mia seconda famiglia. Dipenderà dai risultati, per ora però resto concentrato su questo Mondiale». Red Bull Intanto, Il 2 volte

iridato MotoGP Casey Stoner (ora ritirato) si è esibito con una Honda Cbr 1000 al Top Gear Festival di Sydney, a Eastern Creek, girando contemporaneamente a Mark Webber sulla sua Red Bull F.1. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CROSS GP DI THAILANDIA

Cairoli torna imprendibile Doppietta, adesso è leader In Mx1 lascia solo 5 giri al comando De Dycker: poi è dominio assoluto Mx2: bis di Herling

ciale Ktm ha deciso le sorti della manche 450 al 5˚ giro, quando si è lasciato alle spalle Ken De Dycker che non è più stato in grado di scavalcarlo, mentre nella Superfinale si è stabilizzato in testa al gruppo dalla prima curva e ha mantenuto il primato senza errori.

MASSIMO ZANZANI SI RACHA (Thailandia)

Forma «Nonostante il caldo afoso non ho avuto problemi di tenuta — ha spiegato il campione messinese — peccato solo il piccolo errore al via della prima manche che ha permesso a Bobryshev di superarmi, ma non mi ci è voluto molto

Con una delle sue consuete doppiette Antonio Cairoli si è aggiudicato il GP di Thailandia ed è passato al comando della classifica MX1. L’uffi-

Cairoli, 27 anni, a Si Racha MILAGRO

per ritrovare la velocità, nella seconda ho cercato di prendere subito il largo e ho mantenuto un passo costante che mi ha permesso di controllare gli avversari». Il posto d’onore è andato all’ufficiale Kawasaki Gautier Paulin che ha preceduto Clement Desalle (Suzuki) e Tommy Searle (Kawasaki); 11˚ David Philippaerts (Honda) che ha compromesso la 2ª manche con lo spegnimento della moto nelle prime battute e 11˚ Davide Guarneri (Ktm) debilitato da problemi intestinali. Nella MX2 successo pieno per il leader Jeffrey Herlings (Ktm) che si è lasciato alle spalle l’emergente francese Romain Febvre (Ktm) ora secondo in campionato; 5˚ Alex Lupino (Kawasaki) alla migliore prestazione in carriera. © RIPRODUZIONE RISERVATA


34

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

CICLISMO LA 5a TAPPA

4

OGGI GIORNATA DURA E PIOGGIA Oggi 6a e penultima tappa, con partenza e arrivo a Porto Sant’Elpidio (209 km). Frazione impegnativa sulle colline marchigiane, con 3100 metri di dislivello: ci sono 18 strappi con una lunghezza compresa tra 1 e 2 chilometri. Pendenze del 27% a Sant’Elpidio a Mare, nell’entroterra, a 17 km dall’arrivo, da superare 3 volte. L’ultimo strappo è a 10 km dal traguardo, con i 4 km finali pianeggianti. Domani ultima tappa: cronometro di 9,2 km a San Benedetto.

Joaquin Rodriguez BETTINI

È la legge di Rodriguez Ma in testa ci va Froome Tirreno-Adriatico «Purito» show sul traguardo di Chieti. L’inglese ora è leader, però Contador gli rosicchia 6"

S TV Diretta RaiSport 2 dalle 14.30, Raitre dalle 15; Eurosport International dalle 15.15.

S METEO Oggi pomeriggio a Porto Sant’Elpidio è previsto cielo coperto con deboli rovesci (60% di possibilità di pioggia), temperatura di 13˚, vento da sud-est a 11 km/h con raffiche a 22, umidità relativa del 73%.

FESTA PER DUE DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA CHIETI

Spalla a spalla per prendere gli abbuoni al traguardo volante di Chieti. Una marcatura asfissiante. Dopo 230 chilometri e 6 ore in sella, con 3400 metri di dislivello, e l’inseguimento a Damiano Cunego su passo Lanciano. Quasi mezzo gruppo arriva a oltre 22’ perché Froome, Contador e Nibali si scatenano. L’avvicinamento agli strappi finali sembra quello dei «treni» in una volata: tre gregari per il britannico, quattro per lo spagnolo, tre per il siciliano. E il gruppo di testa, già sfilacciato, va in frantumi sulle pendenze al 19%. Contador gioca di astuzia. Sa che le gambe non gli consentono di vincere lo scon-

Chris Froome, 27 anni, maglia azzurra di leader della generale BETTINI

tro frontale in salita con Froome, e cambia tattica. Lo studio di watt e potenza dei corridori, abbinato all’altimetria della tappa, sui quali gli allenatori del team Sky costruiscono a tavolino la gestione di corsa, non prevede l’inventiva del madrileno. Che cerca, e ci riesce, di andarsi a prendere 3" di abbuono a 7 km dalla conclusione: Nibali è secondo, Froome è terzo. Capite che gran corsa stiamo vivendo questa settimana alla Tirreno-Adriatico? Astuzia E quando Purito Ro-

driguez se ne va tutto solo a 1400 metri dal traguardo, dopo la delusione di sabato a Prati di Tivo, su quella strada al 16% che porta nel bellissimo centro storico in pavé, anche Froome paga. Giusto così. Ma paga di più Vincenzo Nibali. Mentre Con-

«

Quello che ho imparato è che con Contador non è mai finita: lui è così, non molla CHRIS FROOME TEAM SKY, 2˚ AL TOUR 2012

tador prepara ancora un secondo agguato, nello zig-zag verso il traguardo. Curve a gomito dove si sentono anche i respiri. E lo spagnolo centra il colpetto: terzo, e ancora 4" di abbuono, proprio davanti a Froome, che stacca il giovane polacco Kwiatkowski e si veste con la maglia azzurra di leader. Le mani A due giornate dalla conclusione, Froome guida con 20" su Alberto Contador e Vincenzo Nibali, 24" su Kwia-

tkowski, 37" su Horner. Il keniano bianco ha le mani sulla corsa Gazzetta, e sarebbe il primo britannico a conquistarla in 48 edizioni. Oggi l’ultimo scoglio, l’anello a Porto Sant’Elpidio che lo preoccupa più per il maltempo (previsti temporali, e siamo sul mare) che per i 18 strappi. Domani sui 9 km della crono finale non avrà problemi. Froome, Contador, Nibali: il podio più probabile sembra questo. «Uff, ciò che ho imparato è che con Contador non è mai finita — ammette Chris Froome, 27 anni —. Ognuno ha il proprio stile di corsa, e lui è così, non molla mai. Mai credere che si possa arrendere. E’ una grande sfida, la mia, con Contador. Il finale è stato durissimo, gli ultimi 50 km dei miei compagni sono stati spettacolari. E questa corsa è grandiosa». Lui che, a parte due Giri

d’Italia (2009 e 2010), è al debutto da big sul palcoscenico italiano.

Da paura In ogni caso, qualsiasi corsa a tappe il team Sky corra, la vince al 90%. Dal 2012 (il primo anno vero del team) a oggi, la squadra diretta da Brailsford ha centrato 7 prove, e questa Tirreno-Adriatico sarebbe l’ottava. Nel 2012, Vuelta Algarve con Porte; Parigi-Nizza, Romandia, Delfinato e Tour de France con Wiggins; nel 2013, Giro dell’Oman con Froome, Parigi-Nizza con Porte. Hanno fallito solo il Catalogna 2012... per neve (Wiggo ritirato), e alla Vuelta 2012 Froome è comunque arrivato quarto. Una macchina implacabile, costruita a tavolino per vincere. E Contador l’ha capito: qui ci vuole l’astuzia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

la guida

il vincitore JOAQUIN RODRIGUEZ

Kwiatkowski cede Santambrogio ok Sagan-Moser k.o.

Trionfo e sorpresa «Sì, al Giro potrei esserci anch’io» Lo spagnolo aveva detto di puntare tutto sul Tour de France: «Le vostre corse mi piacciono troppo» DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI CHIETI

«Sì, potrei proprio essere al Giro d’Italia». Joaquin Rodriguez, il trionfatore di Chieti, apre alla corsa rosa. Una grande sorpresa, visto che fino a pochi giorni fa non era assolutamente nei suoi piani. «Purito» puntava tutto sul Tour. «In Spagna sta nascendo una nuova passione per le vostre corse — prosegue lo spagnolo della Katusha —. C’è grande interesse. Poi io al Giro mi sono sempre trovato bene, è bellissimo (lo scorso anno finì 2˚ dietro a Hesjedal, ndr). E anche la Tirreno-Adriatico mi piace da matti». Riso e banane Purito parla pri-

Chris Froome all’attacco nel finale BETTINI

ORA È SECONDO A 20"

Contador: «Andrò all’attacco sino alla fine» (c.ghis) Alberto Contador ci ha provato ancora, ma s’è dovuto accontentare del 3˚ posto e della maglia della classifica a punti: Froome è 20" più avanti. «Non è la maglia rossa quella che voglio. Punto all’azzurra e fino alla fine darò battaglia. La forza del Team Sky? Finora li avevo visti corre re solo alla televisione. È la prima volta che mi devo confrontare con loro sugli arrivi in salita: si basano sui numeri e sui dati dell’Srm. Questa corsa mi sarà utilissima per studiare la tattica migliore per il Tour».

la storia

DAL NOSTRO INVIATO

CHIETI

Il volo del Piccolo Principe sulla salita che, nel 2006, cambiò il suo modo di intendere il ciclismo. Damiano Cunego da solo, in testa a una corsa. All’attacco di Passo Lanciano, 11 km con pendenza media dell’8% e punte del 13%, se ne va. Un’ascesa vera, quasi 1000 metri di dislivello a 40 km dall’arrivo. Lascia i 7 compagni di fuga e riprova la sensazione di essere il numero uno. Pedala bene, va forte quanto i tre gregari del team Sky che fanno l’andatura in testa al gruppo per Froome.

ma di tuffarsi nel sacchetto del pranzo-dopocorsa: due banane e riso bollito con ketchup, un’abitudine alimentare che gli hanno trasmesso i tecnici che hanno lavorato con la vecchia Htc. «Mi piace molto ed è un pasto ricco di zuccheri, ideale per il recupero. Ma mangio anche queste. Fantastiche», afferma estraendo dalla tasca un sacchetto di gelatine. Gli è tornato il sorriso dopo la scoppola di sabato a Prati di Tivo. «È vero — prosegue —. Ero deluso. Sapevo di andare bene ed è stata una botta dura. Volevo rifarmi subito e questo successo è importante anche per la testa». La vittoria è nata a 1500 metri dal traguardo, quando Rodriguez è scattato nel punto più duro dello strappo, un muro, che immette in Chieti. Pensare che mentre gli altri arrancavano su quelle terribili pendenze (Froome aveva montato un 36x28), lui è partito con un 39x24. Ormai questi attacchi sono un marchio di fabbrica,

S Joaquin Rodriguez, 33 anni, 38 vittorie. Nel 2012 ha centrato Freccia Vallone e Lombardia, ha chiuso 2˚ il Giro e 3˚ la Vuelta BETTINI

tanto che lo scorso anno alla Vuelta, per gioco, molti lo chiamavano «Murito». Paragone «Vuol dire che su questi traguardi sono il più forte. Un po’ come Cancellara o Martin nelle crono e Cavendish in volata. Però magari a voi sembra facile, semplice. Invece il talento e le caratteristiche naturali non bastano. Dietro questi successi c’è anche tanto lavoro». E sì che nel punto dove ha attaccato ieri, lo scorso anno era naufragato. «È vero, ma vado più forte. Nonostante abbia 33 anni, faccio progressi». Beh, lo scorso anno «Purito» vinse anche la Freccia Vallone e se quest’anno va più forte chissà che riesca a coronare anche il sogno chiamato Liegi-Bastogne-Liegi. «Ojala, speriamo». Intanto c’è una Tirreno-Adriatico che oggi propone una tappa molto insidiosa. «Non ho niente da perdere e dall’ultimo strappo al traguardo ci sono 10 km, quindi potrei provare con un attacco da lontano. Sarà battaglia. Froome va forte, ma è fortunato che la sua Sky sia uno squadrone. Lui è il favorito per la vittoria finale, però deve stare attento. Venti secondi a crono potrebbero bastare su Contador, su Nibali non so». Problemi Purito forse sarà al Giro anche perché la Katusha difficilmente potrà contare su Denis Menchov. Le notizie che provengono dall’Olanda per l’«affaire» Rabobank non sono tranquillizzanti. Ma la disponibilità di Purito a cambiare i programmi è comunque grande. Il Giro e gli italiani ritrovano un loro beniamino.

CLASSIFICA GENERALE: 1. Chris FROOME (Gb, Sky) 841,9 km in 22.11’53", media 37.921; 2. Alberto Contador (Spa, Saxo-Tinkoff) a 20"; 3. Vincenzo Nibali (Astana); 4. Kwiatkowski (Pol) a 24"; 5. Horner (Usa) a 37"; 6. Santambrogio a 52"; 7. Rodriguez (Spa) a 55"; 8. Uran (Col) a 57"; 9. Kreuziger (Cec) a 1’27"; 10. Henao (Col) a 1’51"; 11. Moreno (Spa) a 2’06"; 12. Niemiec (Pol) a 2’20"; 13. Amador (Cos) a 2’24"; 14. Poels (Ola) a 2’34"; 15. Pozzovivo a 2’36"; 16. Martin (Irl) a 2’48"; 17. Castroviejo (Spa) a 2’50"; 18. Caruso a 3’02"; 19. Nocentini a 3’05"; 20. Pardilla (Spa) a 3’28"; 21. Cobo (Spa) a 3’35"; 22. Tiralongo a 3’44"; 23. Rabottini a 3’46"; 24. Voss (Ger) a 5’15"; 25. S. Sanchez (Spa) a 5’27"; 31. Moser a 11’04". LE ALTRE MAGLIE: Rossa (a punti): Contador (Spa); Bianca (giovani): Kwiatkowski (Pol); Verde (montagna): Benedetti. ABBUONI: 3", 2" e 1" ai traguardi volanti; 10", 6" e 4" all’arrivo.

ORA È TERZO A 20"

Nibali: «Non male E tatticamente mi sono piaciuto» (c.ghis) In una giornata non straordinaria, Vincenzo Nibali ha limitato i danni e ora è 3˚ a 20" da Froome. «Ho sofferto un po’, ma è normale perché finora non ho fatto lavori specifici in allenamento. C’erano 3400 metri di dislivello e io tanta salita durante la pre parazione non l’ho mai fatta. Ma visto che punto tutto sul Giro non vado male. Tatticamente sono stato bravo: quando sono andato in difficoltà mi sono gestito bene. Ora ci aspetta una tappa difficile da interpretare, ricca di trabocchetti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Passo Lanciano: Cunego rinasce dove fu umiliato Classe e onestà Chiede rispetto,

Cunego. A 31 anni non vuole arrendersi, non vuole scivolare nell’anonimato. E, aggiungiamo, il ciclismo ha ancora bisogno di lui. Della sua classe, della sua onestà, dell’abilità di disegnare le discese come pochi. Ricordate nel terzo Giro di Lombardia vinto, nel 2008, come si buttò in picchiata dal Civiglio? Damiano in fuga, alla fine 203 chilometri vento in faccia. Viene ripreso a 7 km dal traguardo, quando si innesca la battaglia finale di Chieti: «Ci ho provato. Ho cominciato a crederci, e ormai mancava poco. E’ stato bello». La simbologia è importante, perché ci sono situazioni che possono essere cancellate

ARRIVO: 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 230 km in 6.06’43", media 37,631, abb. 10"; 2. Bauke Mollema (Ola, Blanco) a 8", abb. 6"; 3. Alberto Contador (Spa, Saxo-Tinkoff), abb 7" (4"+3"); 4. Santambrogio; 5. Horner (Usa); 6. Froome (abb. 1"); 7. Nibali a 17" (abb. 2"); 8. Niemiec (Pol) a 22"; 9. Kreuziger (Cec); 10. D. Martin (Irl) a 28"; 11. Amador (Cos) a 31"; 12. Henao (Col) a 35"; 13. Uran (Col); 14. Pozzovivo; 15. Kwiatkowski (Pol); 16. Moreno (Spa) a 46"; 17. Nocentini a 51"; 18. Poels (Ola) a 1’09"; 19. Pimenta (Por); 20. Rabottini a 1’17"; 23. D. Caruso a 1’20"; 25. Tiralongo a 1’37"; 32. Sagan (Slk) a 3’46"; 36. Moser a 4’42"; 51. Evans (Aus) a 7’44"; 54. Cunego a 8’53" (abb. 2"); 66. Pozzato a 14’05"; 88. A. Schleck (Lus) a 14’05"; 142. Cavendish (Gb) a 22’25". Arrivati 163. Non partito Chicchi, tra i ritirati Failli.

solo quando si ritorna sul posto. E quel passo Lanciano era la stessa salita del Giro 2006, primo arrivo in quota. Cunego, allora, era il numero uno del ciclismo italiano. Basso, allora,

Damiano Cunego, 31 anni, 47 vittorie in carriera BETTINI

4

LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

PARIGI-NIZZA

LE PAGELLE di l.gial.

S Rodriguez 9 Lo spagnolo era abbastanza deluso sabato sul traguardo di Prati di Tivo: da numero 1 non può farsi staccare così. Ha reagito come deve fare.

S Contador 8 Combatte anche per gli abbuoni sui traguardi volanti. E’ il rispetto che un grande campione ha per la corsa e per gli avversari

S Santambrogio 8 Un’altra prestazione superlativa del comasco della Vini Fantini, già 2˚ a sorpresa sabato: maturato alla scuola-Evans, si trova a suo agio da capitano. Mai così forte

S Froome 7,5 Ha centrato la maglia azzurra di leader e messo le mani sulla corsa Gazzetta, ma per la prima volta il «keniano bianco» ha dovuto difendersi nel finale

S Nibali 5,5 Grande grinta, più che gambe: a conferma che non ha la forma del 2012, il siciliano ha pagato sugli strappi di Chieti e perso 9" dai rivali

Richie Porte, 28 anni AFP

Porte, finale da padrone Bravo Ulissi: è settimo (ci. sco.) Ha chiuso nel migliore dei modi una settimana da dominatore. Sì, perché Richie Porte ha vinto la Parigi-Nizza (primo australiano a riuscirci) e, dopo aver già firmato l’arrivo in salita di venerdì, ieri si è imposto nella cronoscalata di chiusura al Col d’Eze. Porte, 28 anni, si era rivelato al Giro d’Italia 2010: l’australiano del team Sky aveva chiuso al 7˚ posto la generale (miglior giovane) dopo aver vestito anche la maglia rosa. Nell’albo d’oro, succede a Bradley Wiggins, il suo capitano (che quest’anno non era al via). Da sottolineare la buona Parigi-Nizza di Diego Ulissi, pur senza vittorie di tappa: il 23enne toscano della Lampre-Merida ha chiuso 7˚ la cronoscalata e anche la generale, terzo dei giovani dietro agli americani Talansky e Van Garderen. Interessante, in prospettiva futura, la cronoscalata del giovanissimo bergamasco Mattia Cattaneo: 22 anni, neopro’ con la Lampre-Merida, si è piazzato 21˚ a 1’35". Tra gli italiani, solo lo stesso Ulissi e Scarponi (8˚) hanno fatto meglio. CRONO: 1. Richie PORTE (Aus, Sky) 9,6 km in 19’16", media 29,896; 2. Andrew Talansky (Usa, Garmin) a 23"; 3. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 27"; 4. Peraud (Fra) a 32"; 5. Van Garderen (Usa) a 52"; 7. Ulissi a 1’; 8. Scarponi a 1’03"; 21. Cattaneo a 1’35"; 55. Basso a 2’24". CLASSIFICA GENERALE: 1. Richie PORTE (Aus, Sky) 29.59’47"; 2. Andrew Talansky (Usa, Garmin) a 55"; 3. Jean Christophe Péraud (Fra, Ag2r) a 1’21"; 4. Van Garderen (Usa) a 1’44"; 5. Chavanel (Fra) a 1’47"; 6. Spilak (Slo) a 1’48"; 7. Ulissi a 1’54"; 8. Westra (Ola) a 2’17"; 9. Klöden (Ger) a 2’22"; 10. P. Velits (Slk) a 2’28"; 23. Malacarne a 4’42"; 30. Scarponi a 10’37"; 35. Gilbert (Bel) a 12’31"; 48. Basso a 19’22". © RIPRODUZIONE RISERVATA

era reduce da due podi al Tour dietro ad Armstrong. Damiano contro Ivan, sulla Maielletta. Cunego allunga, guadagna, poi non ha neanche il tempo di girarsi, Basso lo passa come un missile, in cima lo lascerà a 30" e si vestirà di rosa. Domande Annichilito, deluso, sfiduciato, 4˚ in classifica finale a 18’ da Basso. Nei mesi successivi, come al Tour 2006 sconvolto dall’Operacion Puerto che travolse Basso e Ullrich, Damiano inizierà a farsi delle domande sulla piega presa dal ciclismo in quegli anni. I più neri, che il processo di Madrid al medico Fuentes sta aiutando, tra ammissioni e non-ricordo, a svelare. Ieri Cunego si è voluto togliere quel peso che, nel suo animo, lo perseguitava da 7 anni. Ha ricominciato a pedalare verso il futuro. l.gial. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it VIDEO ESCLUSIVI E OGNI GIORNO LA DIRETTA-TWITTER Sul sito della Gazzetta potete seguire la corsa dei due mari nel modo più completo. Ci sono i video esclusivi realizzati dai nostri inviati: la gioia di Rodriguez, l’analisi di Cunego, la prudenza di Froome nel considerare la corsa apertissima fino alla cronometro di domani. In più, ogni giorno le fasi finali della tappa in diretta-twitter. Infine, tutte le classifiche complete, servizi, approfondimenti e le foto più belle della 48ª edizione della Tirreno-Adriatico.


36

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

RUGBY SEI NAZIONI

0

Le mete dell’Inghilterra Nei 18 precedenti con l’Italia non era mai successo. Nel 2011 a Londra erano state otto

«I Leoni di Highbury»

7

Furono chiamati così gli azzurri del calcio che nel 1934, da campioni del mondo, sfidarono i maestri dell’Inghilterra a Londra, rimontando da 3-0 a 3-2 con un uomo in meno e orgoglio memorabile. Uscirono tra gli applausi, come gli azzurri del rugby ieri a Twickenham

Punti di scarto Nei sei precedenti nel Torneo a Londra la media era di 35. Il peggior k.o. nel 2001 (80-23)

«

Non era facile rialzare qui la testa. Grande prova di orgoglio e di cuore ANDREA MASI ESTREMO

«

1

Se «sentiamo» la vittoria, escono pessime partite Se temiamo il match, ci superiamo SERGIO PARISSE TERZA CENTRO E CAPITANO

I leoni di Twickenham L’Italia a testa bassa E l’Inghilterra trema Difesa perfetta, una meta splendida e l’assedio finale: gli azzurri spaventano la Rosa. Masi uomo del match, Parisse è ovunque DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI LONDRA

Si può essere soddisfatti per una sconfitta? Sì. Anzi, una sconfitta può essere persino esaltante. Come quella dell’Italia a Twickenham, in un pomeriggio gelato. Gli azzurri, nei sei precedenti del Torneo sul sacro prato londinese, avevano perso con uno scarto medio di 35 punti (46-11). Stavolta, lo scarto, non supera i 7 (18-11), con un successo parziale nella ripresa (8-6) e un finale arrembante, che costringe i padroni di casa a chiudersi nei propri ventidue e Youngs, disperato, a buttare in tribuna l’ultimo pallone. Fatto ancor più clamoroso è che l’Inghilterra, quarta nel ranking mondiale, dopo averne realizzate otto due anni fa, rimane all’asciutto di mete (come in novembre contro il grande Sudafrica), mentre McLean ne regala una alla propria squadra, al termine di un’azione da manuale, con un magico calcetto taglia-campo di Orquera. L’Italia ha perso (per la diciannovesima volta in altrettanti scontri diretti), ma è quasi come se avesse vinto. Chi ha visto, è rimasto impressionato. La partita Dalla lucidità, dal carattere e dal coraggio mostrato

INGHILTERRA ITALIA

18 11

MARCATORI: p.t. 3’ e 15’ c.p. Flood, 17’ c.p. Orquera, 37’ e 41’ c.p. Flood; s.t. 3’ c.p. Flood, 7’ c.p. Orquera, 9’ m. McLean, 21’ c.p. Flood. INGHILTERRA: Goode; Ashton, M. Tuilagi, Barritt (26’ s.t. Tweelvetrees), Brown; Flood, Care (18’ s.t. B. Youngs); Wood, Robshaw, Haskell (11’ s.t. Croft); Parling (6’ s.t. Lawes), Launchbury; Cole (36’ s.t. Wilson), T. Youngs (31’ s.t. Hartley), Vunipola (18’ s.t. Marler). All. Lancaster. ITALIA: Masi (35’ p.t.-1’ s.t. Botes); Venditti, Canale, Garcia, McLean (31’ s.t. Benvenuti); Orquera, Gori (18’ s.t. Botes); Parisse, Barbieri (22’ s.t. Favaro), Zanni; Furno (22’ s.t. Minto), Geldenhuys (22’ s.t. A. Pavanello); Castrogiovanni (28’ p.t. Cittadini), Ghiraldini (19’ s.t. Giazzon), Al. De Marchi (36’ s.t. Lo Cicero). All. Brunel. ARBITRO: Clancy (Irlanda). NOTE: p.t. 12-3. Spettatori 81.458. Gialli: 31’ p.t. Gori. Calci: Flood 6 su 6 (18 punti); Orquera 2 su 4 (6 punti). Mischie: Inghilterra vinte 8, perse 1; Italia vinte 7, perse 0. Touche: Inghilterra vinte 13, perse 1; Italia vinte 7, perse 2. Penalità concesse: Inghilterra 5; Italia 14. Placcaggi: Inghilterra 134 (mancati 14); Italia 105 (mancati 12). Possesso: Inghilterra 50%; Italia 40%. Offload: Inghilterra 11, Italia 7. Uomo del match: Masi.

Il c.t. Brunel punge: «Che reazione. Inglesi più disciplinati... secondo l’arbitro»

stretto a uscire per un problema al quadricipite della gamba destra. Cittadini lo ha ben rimpiazzato e la musica è cambiata. Al punto che l’Inghilterra, negli ultimi venti minuti, è stata messa alle corde. Individualmente si son distinti in tanti. Furno, come De Marchi, titolare per la prima volta. Barbieri, capace di 15 placcaggi. Zanni e Parisse, uomini ovunque. Orquera, come detto. Finalmente le ali, Venditti e McLean, incisivi e pericolosi. La ritrovata coppia di centri, Garcia-Canale. E poi Masi, il «londinese» Masi, che disputa la ripresa col sopracciglio destro ricucito da otto punti di sutura e che si merita il premio di mvp del match. I complimenti al gruppo di Stuart Lancaster, c.t. inglese, non possono che far piacere. «Abbiamo combattuto e tenuto fisicamente — aggiunge Brunel — la reazione del secondo tempo è stata importante. Ma ci serve ancor più qualità». Prospettive L’Inghilterra — che

Luke McLean, 25 anni, schiaccia in meta davanti ad Alex Goode FAMA

in difesa. E c’è addirittura qualche rimpianto. Per la direzione di gara: «L’Inghilterra è stata molto più disciplinata dell’Italia» dice Jacques Brunel. Ma subito, ironico, aggiunge: «Secondo l’arbitro» (14 punizioni a 5). Per un’azione di metà primo tempo, fatta da uno splendido fraseggio in velocità Parisse-Zanni (giocatori di livello assoluto), ma non finalizzata, quando ormai lo sembrava, anche per colpa di un avanti molto discutibile. Per il giallo subito da Gori al 31’ (rinvio al piede sbagliato, intercetto di Flood e placcaggio alto di frustrazione sulla stessa apertura). Per i due errori dalla piazzola di un Orquera peraltro capace

di esprimersi di nuovo sui livelli mostrati all’Olimpico contro la Francia (decisivo il 6 su 6 di Flood). Per un avanti di De Marchi a pochi metri dalla meta, a sei minuti dal termine, dopo un’infinità di fasi azzurre. Per una touche buttata alle ortiche nella stessa zona del campo, quando di minuti ne mancavano tre. In quei frangenti, una realizzazione trasformata, avrebbe regalato all’Italia il pareggio. I singoli E dire che la prima mezzora era stata durissima. Gli avanti in maglia bianca, giganteschi, dettavano legge, con Vunipola a mettere in seria difficoltà Castrogiovanni, poi co-

nell’occasione ha ritrovato Croft a quasi un anno dal gravissimo infortunio al collo — nonostante l’opaca prestazione, resta in piena corsa per il Grand Slam (diventerebbe il primo dal 2003) o almeno per il successo finale. Si giocherà tutto sabato a Cardiff. Contro il Galles, per vincere il Sei Nazioni, potrà perdere anche di sei punti. L’Italia, invece, lo stesso giorno riceverà l’Irlanda. Twickenham — dove Parisse e Castrogiovanni torneranno il 26 maggio in maglia Barbarians — ha confermato che quando la squadra gioca senza pressioni, senza pensare di essere superiore all’avversaria, è in grado di fare grandi cose. Per chiudere al meglio ed eguagliare il miglior bilancio di sempre (due vittorie come nel 2007) servirà il giusto atteggiamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RECORD DI PRESENZE

Lo Cicero, quattro minuti per il 102˚ cap

Andrea Lo Cicero, 36 anni PLP LONDRA Centodue. La prima nel Sei Nazioni del 2000, a 23 anni, contro l’Inghilterra di Wilkinson al Flaminio di Roma, l’ultima — o meglio: la più recente — ieri, sempre contro l’Inghilterra a Twickenham, sempre da pilone. Con 102 «caps», Andrea Lo Cicero ha superato Alessandro Troncon a 101 ed è diventato il più azzurro degli azzurri, il più italiano dei rugbisti italiani. «Ho avuto tanto, ma ho anche dato tanto. Questa maglia è stata, per me, una seconda pelle. Stavolta avrei preferito festeggiare con un altro risultato». Grazie comunque, Barone.

SUPERATO TRONCON ATLETA

RUOLO

A. Lo Cicero A. Troncon M. Castrogiovanni M. Bortolami S. Parisse Ma. Bergamasco Mi. Bergamasco C. Checchinato S. Perugini G. Canale F. Ongaro

pilone N.9 pilone 2ª l. 3ª l. 3ª l. ala 2ª-3ª l. pilone centro tallon.

ANNI CAP 20001994-07 200220012002199820021990-04 200020032000-12

102 101 95 94 94 93 89 83 83 81 81


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

2

maxi personaggi: 236 kg DE MARCHI E CITTADINI

3

Alberto e il «Citta» Ecco le due nuove Colonne d’Ercole Riserve per anni, i due piloni ora sono pronti a sostituire Lo Cicero e Castro DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI LONDRA

4

1. Sergio Parisse e Gonzalo Garcia fermano Parling EPA 2. Andrea Masi, 32 anni, aperto al sopracciglio destro IPP 3. Robert Barbieri, 28, ferma così Manu Tuilagi REUTERS 4. Sergio Parisse, 29 BREGANI

Più che bronzi di Riace, Alberto De Marchi e Lorenzo Cittadini sono le colonne di Ercole. Centodiciotto chili per due, totale 236: con loro due, in un ascensore, non c’è più posto. Alberto compie 27 anni dopodomani, è alto 1,83, ha la faccia da bambino buono, così bambino e così buono che la sua barba sembra finta, e giureresti di averlo incontrato già in qualche terzo tempo, magari dietro la griglia di hamburger e hot dog. Lorenzo ha 30 anni, è alto 1,91, ha la faccia del cowboy con la barba galeotta, e giureresti di averlo incontrato già da qualche parte, ma preferiresti non ricordarti dove. Alberto viene da San Donà, accento veneto, Lorenzo da Sulzano, cadenza bresciana. Alberto è uomo di fiume, Piave, Lorenzo di lago, Iseo. Niente zatte-

Mengele Che cosa faranno nella

re, ma ruck e maul. Si sono incontrati e scontrati parecchie volte, prima che le loro mischie si unissero l’anno scorso, a Treviso, nel Benetton. Alberto veniva dagli Aironi, animali aeronautici che poco hanno da dividere con la sua forza terrestre, Lorenzo da Botticino, l’unico diminutivo - a occhio - di una vita alla grande. Trincea A Twickenham, Al-

berto De Marchi ha preso il posto di Andrea Lo Cicero, il Barone, dal primo minuto: ottavo cap della carriera, ma prima da titolare. Invece Cittadini è subentrato a Castrogiovanni dopo una mezzoretta in cui la mischia soffriva, pativa, addirittura «stappava». Poi la guerra di trincea — fanti all’arma bianca, fucili senza colpi in canna, dunque a forza di can-

ne e baionette — si è riequilibrata, finché nel secondo tempo la pattuglia azzurra è sembrata prevalere. «Nessun cambio generazionale — spiega Leonardo Ghiraldini, tallonatore, l’uomo che stringe i due piloni in prima linea — ma la consapevolezza che adesso, in mischia, dentro uno fuori l’altro, si gioca allo stesso livello. Ce ne accorgiamo in allenamento: quando proviamo le chiuse, si soffre più che in partita. Non bisogna considerare solo la prima linea, perché il lavoro si fa in otto. Un’intesa, una sinergia, una complicità armonica eppure pesante. L’ingaggio, i primi piccoli passi, il bilanciamento...». Un balletto di rinoceronti. «E poi la fame. Alberto e Lorenzo hanno fame. Hanno fatto tanta panchina, non vedono l’ora di godersi la vita in campo».

Alberto De Marchi e Flood ACTION

vita, una volta chiusa la parentesi del rugby, Alberto lo sa, Lorenzo no: Alberto il cuoco, e con quell’aspetto sarà rassicurante per i suoi clienti, Lorenzo, che è laureato in Economia, sembra più interessato a giocare a briscolone e a leggere thriller e fantasy. Ma adesso esiste solo il rugby. Sono così concentrati da riuscire perfino a perdere qualche chilo senza perdere in potenza. Merito — dichiara Vittorio Munari, d.g. del Benetton — di Giorgio Intoppa, preparatore atletico a Treviso, battezzato «Mengele» per i suoi metodi. Adesso Alberto e Lorenzo hanno un solo pensiero: «L’Irlanda». Magari torneranno titolari il Barone e «Castro», ma Brunel e gli italiani sanno di poter contare sulle colonne di Ercole. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

37

LA SITUAZIONE

Il Galles ora spera Se batte gli inglesi di 8 vince il Torneo La vittoria di 7 sull’Italia complica la strada dell’Inghilterra: ora è a +43 nei punti fatti/subiti, contro il +29 del Galles (diff. +14). Per lo Slam, sabato a Cardiff l’In ghilterra dovrà vincere, per il Tor neo potrà pareggiare o anche per dere di 6, ma perdendo con 8 o più punti il titolo andrebbe al Galles. Se i Dragoni vincessero di 7 ci sareb be differenza punti pari e si guarde rebbero le mete segnate: l’Inghilter ra è a 5, il Galles a 7.

SABATO ULTIMO TURNO SEI NAZIONI 2013 PRIMA GIORNATA GALLES-IRLANDA INGHILTERRA-SCOZIA ITALIA-FRANCIA SECONDA GIORNATA SCOZIA-ITALIA FRANCIA-GALLES IRLANDA-INGHILTERRA TERZA GIORNATA ITALIA-GALLES INGHILTERRA-FRANCIA SCOZIA-IRLANDA QUARTA GIORNATA SCOZIA-GALLES IRLANDA-FRANCIA INGHILTERRA-ITALIA

P INGHILTERRA 8 GALLES 6 SCOZIA 4 IRLANDA 3 ITALIA 2 FRANCIA 1

CLASSIFICA V N P 4 0 0 3 0 1 2 0 2 1 1 2 1 0 3 0 1 3

F 91 92 82 57 53 50

22-30 38-18 23-18 34-10 6-16 6-12 9-26 23-13 12-8 18-28 13-13 18-11

S 48 63 84 59 96 75

Diff +43 +29 -2 -2 -43 -25

QUINTA GIORNATA ITALIA-IRLANDA Sabato, ore 15.30 GALLES-INGHILTERRA Sabato, ore 18 FRANCIA-SCOZIA Sabato, ore 21


38

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

BASKET SERIE A: 22A GIORNATA VENEZIA MILANO

l’Analisi di LUCA CHIABOTTI

EA7, un k.o. in 8 gare: e ora giocano tutti La miglior partita di JR Bremer dal problematico ritorno a Milano e la gara positiva di Antonis Fotsis, l’unica da tanto tempo a parte quella di Roma in pieno serial «Torno o no al Panathinaikos» sono i dati più interessanti del successo al supplementare di Milano. Se all’EA7 cominciano a giocare tutti, la storia cambia. L’Olimpia ha scelto il grande palcoscenico, la Coppa Italia in casa e il brutto k.o. televisivo di Reggio Emilia per farsi prendere a pomodorate per l’ennesima volta (e giustamente), a fronte di 7 vittorie nelle ultime 8 partite, miglior squadra in A nel periodo davanti a Sassari e Reggio Emilia. Ora due trasferte «agevoli» prima di andare a Sassari, Varese, Cantù nelle ultime 6 partite. Nessuno, nemmeno Scariolo, si azzarda più a parlare di svolte ma è plausibile che Milano e Cantù, che può essere rivitalizzata dalla miglior partita dell’anno di Mazzarino dopo una stagione così così, siano le favorite per il terzo posto rispetto a Siena acciaccata o Roma. A meno che l’Acea non vinca stasera. Poi, nei playoff, contano altre qualità. Intanto Reggio Emilia ha messo 6 punti tra sé e il nono posto. E Avellino, oggi, è una squadra da prime posizioni. Ma 8 punti da recuperare in 8 partite sono troppi.

Gazzetta.it SUL SITO LE IMMAGINI DELLA 22A GIORNATA E IL MEGLIO DELLA NBA Sul sito le immagini più belle della 22a giornata di serie A. Inoltre, gli highlight della nottata Nba, con la supersfida tra Miami Heat e Indiana Pacers. Come sempre poi, la top 10 con le migliori giocate della giornata pro’.

DTS

RISULTATI

88 97

B.MARCHE SCAVOLINI PESARO-ENEL BRINDISI UMANA VENEZIA-EA7 MILANO

94-90 88-97 DTS

(18-20, 32-36; 58-57; 77-77)

CIMBERIO VARESE-ANGELICO BIELLA

92-82

UMANA VENEZIA: Clark 20 (3/5, 4/11), Young 10 (5/9, 0/6), Diawara 3 (0/1, 1/1), Szewczyk 23 (7/10, 2/6), Magro 2 (1/3); Bulleri 6 (2/4, 0/3), Marconato 2 (1/3), Bowers 10 (5/10), Rosselli 10 (3/7, 1/1), Hubalek 2 (1/3), Candussi. All.: Mazzon.

SIDIGAS AVELLINO-BANCO DI SARDEGNA SASSARI

86-78

TRENKWALDER REGGIO EMILIA-MONTEGRANARO 100-83 VANOLI CREMONA-FOXTOWN CANTÙ

78-87

MONTEPASCHI SIENA-ACEA ROMA OGGI (20, RAISPORT2) OKNOPLAST BOLOGNA-CASERTA OGGI (20.30)

EA7 MILANO: Green 8 (2/5 da 3), Langford 21 (6/11, 2/3), Gentile 23 (5/6, 1/4), Melli 7 (2/3, 1/3), Bourousis 11 (4/6, 1/3); Fotsis 12 (3/3, 1/3), Chiotti, Bremer 12 (0/1, 4/5), Radosevic (0/2), Basile 3 (1/3 da 3). N.e.: Giachetti. All.: Scariolo.

CLASSIFICA SQUADRE CIMBERIO VARESE

PT 36

G 22

V 18

P 4

BANCO DI SARDEGNA SASSARI

34

22

17

5

ARBITRI: Lamonica, Weidmann, Baldini.

MONTEPASCHI SIENA

28

21

14

7

NOTE - T.l.: Ven 8/11, Mil 18/22. Rimb.: Ven 39 (Bowers 13), Mil 34 (Fotsis, Gentile 6). Ass.: Ven 17 (Clark, Rosselli 4), Mil 13 (Green 4). Progr.: 5’ 7-9, 15’ 24-28, 25’ 45-46, 35’ 66-63. Usciti per 5 falli: Melli 39’28" (72-74), Rosselli 42’13" (77-84). Spett. 3500.

ACEA ROMA

28

21

14

7

EA7 MILANO

28

22

14

8

FOXTOWN CANTÙ

28

22

14

8

TRENKWALDER REGGIO EMILIA UMANA VENEZIA ENEL BRINDISI CASERTA

26 22 20 16

22 22 22 21

13 11 10 8

9 11 12 13

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BARTEZZAGHI MESTRE

Alla fine decide il talento di Alessandro Gentile e Keith Langford, oltre alle triple di JR Bremer che così bene non aveva mai tirato in questa stagione. Venezia si arrende al 40’, una volta raggiunti i supplementari rimontando 4 punti in poco più di un minuto, grazie a una tripla allo scadere di Guido Rosselli, lasciato tirare da tre senza fallo. Nei 5 minuti aggiuntivi, in campo resta solo Milano che, dopo aver battuto Siena, si conferma in crescita pur con alcuni limiti di cui è cosciente. «Abbiamo avuto due momenti di defaillance — dice Sergio Scariolo — uno per colpa mia, quando nel 3˚ quarto li abbiamo fatti rientrare da -10. Ho lasciato in campo Bourousis e hanno segnato tre triple di fila. Una scelta per cui mal me ne incolgo». Critiche È curioso che più volte in questa stagione, il tecnico di Milano sia stato criticato per non aver rimesso in campo il centro greco, non per non averlo tolto. L’altro momento difficile era stato nell’ultimo parziale. «Abbiamo affrettato alcune triple senza senso e nel finale non abbiamo fatto fallo come richiesto». L’Olimpia era avanti di 6 punti a 1’40" dalla fine con una tripla di Langford in un momento di assoluto dominio, dopo i primi due quarti senza lode. Proprio di Langford, infortunato contro Siena, e di Gentile, migliore in campo, le due triple «senza senso». La Reyer è quindi rientrata e ha pareggiato la tripla di Marques Green che a 10" dalla fine sembrava aver chiuso. Milano non era in bonus di falli, avreb-

BIELLA K.O. INFORTUNIO PER SORAGNA

VANOLI CREMONA

16

22

8

14

OKNOPLAST BOLOGNA

14

20

7

13

SIDIGAS AVELLINO

14

21

7

14

MONTEGRANARO

14

22

7

15

BANCA MARCHE SCAVOLINI PESARO

12

22

6

16

ANGELICO BIELLA

10

22

5

17

PROSSIMO TURNO PROSSIMO TURNO (DOMENICA 17/3, ORE 18.15)

Alessandro Gentile, 20 anni, ieri migliore in campo con Langford per Milano CIAMILLO

EA7 MILANO-VANOLI CREMONA (SABATO 16/3, 20.30) CANTÙ-B.MARCHE SCAVOLINI PESARO (ORE 12) ANGELICO BIELLA-SIDIGAS AVELLINO MONTEGRANARO-ENEL BRINDISI OKONOPLAST BOLOGNA-TRENKWALDER REGGIO EMILIA ACEA ROMA-UMANA VENEZIA CASERTA-MONTEPASCHI SIENA BANCO DI SARDEGNA SASSARI-CIMBERIO VARESE (ORE 20)

Milano, un passo avanti Venezia si ferma al 40’ L’Umana agguanta il supplementare con Rosselli allo scadere ma poi crolla. Scariolo: «Svolta? No crescita progressiva» Migliori

h 8 GENTILE (MILANO) Comincia con 11 punti nel 1o quarto su 20 di squadra. Finisce con 6/6 ai liberi nel supplementare. Senza Hairston, è il primo terminale d’attacco, ruolo in cui si trova benissimo.

h 7.5

BOWERS (VENEZIA) Il miglior rimbalzista per differenziale di altezza. Guardia di 1.88 chiude con 13 rimbalzi, di cui 6 d’attacco. E, con Diawara infortunato, Venezia non perde troppo.

be potuto commetterne senza concedere tiri liberi. Ha fermato il tempo in due occasioni, ma non è riuscita a commettere fallo né su Clark, raddoppiato in angolo, né su Rosselli che ha centrato la tripla al primo e unico tentativo della sera. Mazzon Andrea Mazzon resta a

lungo chiuso a parlare con la squadra e il club. «Peccato perché sul 66-60 nell’ultimo quarto — dice il tecnico — sembrava che l’avessimo incanalata dalla nostra parte. Non c’è dubbio che il loro talento offensivo ha girato la gara. Abbiamo fatto molti errori, io per primo. Ma tra infortuni e falli, alla fine eravamo corti». Yakhouba Diawara è scivolato e ha gioca-

A CREMONA 20 PUNTI CON 6 TRIPLE

to solo 11 minuti, lasciando il campo a un eccellente Tim Bowers che, come contro Brindisi, ha chiuso in «doppia doppia», con 10 punti e soprattutto 13 rimbalzi, dal basso dei suoi 188 centimetri. Al suo fianco, i problemi più complicati per Milano li ha creati il solito Szymon Szewczyk, da fuori e da sotto. Senza Malik Hairston, fuori per i problemi alla schiena, Milano ha risolto il dualismo con Langford valorizzando Gentile. E, per la accertata idiosincrasia di Bourousis alla difesa sui lunghi alla Szewczyk, ha funzionato la coppia Melli-Fotsis. «Svolta? No, crescita progressiva», frena Scariolo.

Peggiori

i 5.5 YOUNG (VENEZIA) Male in difesa su Gentile fin dalle prime azioni, maluccio anche in attacco (0 su 6 da tre). Ma a 37 anni gioca sempre 36 minuti senza crollare fisicamente.

i5

RADOSEVIC (MILANO) Un paio di comparsate nei primi due quarti, poi non si alza dalla panchina. Non riesce ancora ad essere il cambio di Bourousis che avrebbe dovuto essere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CON BRINDISI ENEL 4o K.O. IN 5 GARE

Pinkney è un leone Mazzarino rinasce Cavaliero e la difesa Ma passa Varese Cantù alza la testa Pesaro sta risalendo VARESE

92

BIELLA

82

(23-18, 55-40; 72-59) CIMBERIO VARESE: Green 5 (2/6, 0/1), Banks 23 (8/9, 1/4), Ere 25 (4/4, 4/8), Sakota 11 (1/2, 3/5), Dunston 11 (5/8); Rush (0/2 da 3), De Nicolao 2 (1/1, 0/1), Polonara 13 (1/2, 2/2), Talts (0/2, 0/1), Cerella 2 (0/1 da 3). N.e.: Bertoglio, Balanzoni. All.: Vitucci. ANGELICO BIELLA: Rochestie 11 (3/5, 1/3), Johnson 23 (9/14, 1/2), Tsaldaris 8 (2/3, 0/6), Jurak 4 (2/5, 0/1), Pinkney 28 (10/12, 1/5); Mavunga 5 (1/2, 1/2), Soragna 3 (1/1), Renzi, Laganà, Raspino (0/1). N.e.: Slanina, Uglietti. All.: Cancellieri. ARBITRI: Cicoria, Sardella, Duranti. NOTE - T.l.: Var 18/27, Bie 14/17. Rimb.: Var 29 (Dunston 10), Bie 33 (Pinkney 10). Ass.: Var 14 (Green 7), Bie 13 (Johnson 4). Progr.: 5’ 11-11, 15’ 40-28, 25’ 62-55, 35’ 81-71. Infortunio a Soragna 14’50”. F. tecn.: Green 23’04” (61-46). F. antisp.: Mavunga 25’11” (63-55). Usc. 5f.: Jurak 37’12” (83-75). Spett. 3781.

VARESE - L’accoppiata Ere-Banks ritorna implacabile (12/13 da 2) e aiuta la Cimberio a sbrigare una pratica Angelico nient’affatto scontata. Con Pinkney in spolvero (32 di valutazione per una doppia-doppia da 11/17 al tiro e 10 rimbalzi) e i tentacoli di Johnson a mettere in difficoltà Green, Biella ha recuperato con un 15-3 in 3’ nel 3o periodo un disavanzo che era stato anche di 19 (59-40 al 21’). Quando Rochestie ha portato i piemontesi al -7 (74-66 al 33’), Vitucci ha potuto contare su una buona fluidità offensiva, aggiungendo ai canestri di Ere e Banks anche quelli di Polonara e Sakota: «Ho avuto un’ottima risposta: i ragazzi mi hanno confermato quanto di buono fatto vedere in settimana. Stiamo recuperando la miglior condizione» dice il tecnico varesino, che ha anche rivisto sul parquet Cerella a 11 mesi dall’infortunio al ginocchio. Sul fronte piemontese brutte notizia per Soragna: «Infortunio al polpaccio. Speriamo non sia troppo grave» è la preoccupazione di Cancellieri, che pure ha apprezzato la crescita della sua squadra: «Ho visto progressi, siamo pronti alle sfide salvezza». Antonio Franzi

CREMONA

78

CANTÙ

87

(18-28, 39-49; 60-63) VANOLI CREMONA: Vitali 22 (5/10, 3/4), Jackson 10 (0/1, 3/5), Harris 15 (4/11, 3/6), Peric 17 (7/13, 0/1), Stipanovic 7 (3/5); Chase 3 (1/3 da 3), Kotti 4 (2/2), Huff. N.e.: Speronello, Belloni, Conti, Cazzaniga. All.: Gresta. FOXTOWN CANTU’: Tabu 3 (1/4, 0/3), Aradori 18 (2/3, 3/5), Brooks 8 (4/9, 0/1), Leunen 12 (1/1, 3/4), Tyus 9 (3/4); Smith 7 (1/3, 1/1), Mazzarino 20 (1/4, 6/7), Mancinelli 4 (1/3), Cusin 6 (3/5). N.e.: Kudlacek, Abass, Casella. All.: Trinchieri. ARBITRI: Begnis, Aronne, Martolini. NOTE — T.l.: Cre 9/13, Can 14/20. Rimb.: Cre 27 (Stipanovic 8), Can 35 (Aradori 8). Ass.: Cre 15 (Vitali 6), Can 14 (Tabu 7). Progr.: 5’ 11-13, 15’ 29-38, 25’ 53-54, 35’ 69-71. Spett. 2800. CREMONA — Cantù torna a vincere in trasferta (non le accadeva dal 6 gennaio) dopo tre sconfitte consecutive battendo una Cremona dalle due facce: svuotata

nel primo tempo (dove ha concesso l’82% da tre), energica nel secondo. Trinchieri (al rientro in panchina dopo la polmonite) conquista il 12o successo di fila contro la sua ex squadra ed i brianzoli agganciano momentaneamente il terzo posto, in attesa della sfida di questa sera tra Siena e Roma: «E’ una vittoria meritata. Siamo andati avanti di 15, nel terzo quarto poi abbiamo imbarcato acqua, ma non siamo affondati. Le chiavi? Trovare il personale giusto per i possessi importanti». E la spina dorsale di un successo prezioso sono Leunen, Aradori e soprattutto Mazzarino, quattro triple nel primo tempo e quella decisiva nel finale. Perché Cremona dopo un primo tempo molle (39-49), riesce, con un break di 16-5, a tornare a galla e mettere la testa avanti al minuto 25 (55-54) con un piazzato di Harris. Nel testa a testa del quarto parziale la maggior esperienza di Cantù. Gresta sottolinea i meriti del proprio avversario: «Sono stati più lucidi, noi siamo arrivati corti di fiato. Peccato perché abbiamo concesso un tempo intero ad una squadra di grande qualità come Cantù». Alessandro Rossi

PESARO

94

BRINDISI

90

(28-21, 51-45; 67-64) SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: Stipcevic 22 (3/6, 5/11), Cavaliero 24 (2/4, 5/6), Kinsey 18 (5/9, 1/3), Barbour 16 (2/3, 4/6), Bryan 1 (0/2); Crosariol 5 (2/4), Mack 8 (1/2, 2/6), Thomas (0/1), Amici (0/1). N.e.: Flamini. All.: Markovski. ENEL BRINDISI: Reynolds 13 (3/7, 1/2), Gibson 16 (2/5, 2/6), Viggiano 3 (1/2, 0/1), Robinson 17 (7/8, 0/1), Simmons 10 (5/7); Fultz 5 (1/3, 1/2), Formenti 8 (1/1, 2/3), Ndoja 14 (2/2, 3/3), Grant 4 (2/3). N.e. Zerini. All.: Bucchi. ARBITRI: Cerebuch, Sahin, Mazzoni. NOTE - T.l.: Pes 13/18, Bri 15/17. Rim.: Pes 24 (Crosariol 7), Bri 32 (Robinson 10). Ass.: Pes 16 (Barbour 6), Bri 9 (Reynolds 4). Progr.: 5’ 12-12, 15’ 33-30, 25’ 56-51, 35’ 79-78. Spett.: 3905. PESARO A differenza dell’ultimo match gettato al vento contro Reggio Emilia, questa volta Pesaro vince grazie alle percen-

tuali da tre punti e ai tiri liberi. I cecchini biancorossi sono decisivi, è la riscossa della squadra e di Daniele Cavaliero, mvp. «Anche la difesa è stata una chiave importante — sottolinea coach Markovski —. Abbiamo meritato il successo visto che abbiamo condotto per 40’. Deve essere una ripartenza, perché a parte domenica scorsa, ci stiamo esprimendo secondo il nostro valore». Per l’Enel è la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. «Match divertente, perso perché la Vuelle è un’altra squadra rispetto all’andata. Siamo a un bivio, dobbiamo avere più durezza ed evitare di rilassarci ora che la salvezza è praticamente raggiunta. Siamo giovani e un calo è fisiologico ma, in gergo, dobbiamo restare sul pezzo», il commento di Piero Bucchi. Il massimo vantaggio interno è il 33-21 del 13’, quello dei pugliesi il 5-9 del 5’. Al 36’ era 90-80, la Vuelle ha rischiato sul 91-90 a 20” dalla fine ma è stata più fredda e lucida. Pesaro è riuscita a ingabbiare a lungo Gibson e Reynolds (comunque 13 punti nell’ultimo quarto), limitandoli con le staffette. Camilla Cataldo


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

h Lakovic-Ivanov

MIGLIORI

S Ivanov 7,5 Dieci rimbalzi (dopo i 21 di domenica) che consentono ai suoi di dominare (38-30). Con Richardson, top scorer irpino (17)

La nuova Avellino supera Sassari Rigenerata da Pancotto e dalla stella slovena la Sidigas blocca Drake Diener e la capolista ro da tre punti e sotto i tabelloni. Ma, Brown e Hunter sono l'esempio di squadra operaia in casa biancoverde. Hunter, insieme a Dean, riesce a tenere Drake Diener a 2 punti nei primi 20' limitandolo anche nella ripresa.

S Lakovic 7 Si è calato nella realtà irpina con immensa umiltà e impegno dando quella leadership inutilmente cercata dopo la partenza di Green

Personalità «Abbiamo vinto

con coraggio e personalità — dice coach Pancotto — grazie pure ai 40 punti regalati dalla panchina». Sul fronte Sassari, va segnalata la grande rimonta operata dagli uomini di Sacchetti che sotto di 18 punti al 26’ (61-43) sono riusciti in 7’ a pareggiare (72-72) grazie al duo Travis Diener-Vanuzzo che sembrava aver dato loro l’inerzia del match. «E, invece — sottolinea coach Sacchetti — abbiamo sbagliato qualche tiro aperto per andare in vantaggio che non puoi fallire se vuoi vincere». La squadra di Pancotto tiene bene sotto i tabelloni allungando strada facendo il vantaggio che al 17’ tocca prima il +11 poi, con Lakovic e due triple di Hunter, il +18 al 26'.

i

PEGGIORI

S D.Diener 5 Due punti con 1/3 al tiro nei primi 20’, inusuale black out. Continua a sparare a salve anche nella ripresa (3/11 complessivo)

Kaloyan Ivanov, 26enne ala centro di Avellino, bulgaro di 2.05 CIAM

AVELLINO SASSARI

86 78

(24-20, 47-36; 69-60) SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 12 (2/3, 2/3), Dean (0/1 da 3), Richardson 17 (6/10, 1/4), Ivanov 17 (6/8, 1/3), Biligha (0/1); Brown 12 (6/9, 0/1), Dragovic 14 (2/3, 3/6), Spinelli 6 (0/1, 2/2), Hunter 8 (0/2, 2/3). N.e:. Tammaro, Riccio, Ronconi. All.: Pancotto.

S Easley 5 Il pivot nei 23’ in campo produce molto fumo ma poco arrosto perdendo diversi duelli con Ivanov e Brown

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.Diener 20 (6/10, 2/7), D.Diener 13 (2/8, 1/3), Thornton 12 (3/5, 2/5), Ignerski 12 (4/7, 1/6), Easley 8 (4/5); Devecchi (0/2), Vanuzzo 12 (1/1, 3/6), Sacchetti 1, Pinton (0/1). N.e.: Di Liegro. All.: Sacchetti. ARBITRI: Paternicò, Vicino, Bartoli. NOTE - T.l.: Ave 9/11, Sas 11/16. Rimb.: Ave 38 (Ivanov 10), Sas 30 (D.Diener 7). Ass.: Ave 17 (Lakovic 9), Sas 15 (T.Diener 7). Progr.: 5’ 11-14, 15’ 34-26, 25’ 58-43, 35’ 76-72. Usc. 5f. con tecnico: Dean 36’38" (82-72). Spett. 2350 per 37.850 euro.

LUIGI ZAPPELLA AVELLINO

Sassari, in attesa dello scontro diretto interno di domenica contro Varese, perde il primato in classifica battuta da una Sidigas Avellino rigenerata dall’arrivo di coach Pancotto e del fuoriclasse Lakovic. Gli irpini, al terzo successo di fila, asfaltano anche l’ex capolista dopo aver schiaffeggiato sette giorni prima Cantù. Una partita vinta con intensità difensiva ma con 5 uomini in doppia cifra. Così accanto alla classe di Lakovic (9 assist) emerge ancora una volta Ivanov con Richardson e finalmente l'oggetto misterioso Dragovic letale nel ti-

Break Ma il Banco con Vanuzzo, 7 punti di fila, e Ignerski piazza un break di 9-0 cominciando la rimonta. I sardi, così, pareggiano al 33' con una tripla di Travis Diener e sembrano avere la strada spianata anche perché Avellino ha tanti giocatori gravati da 3 e 4 falli. Entra Lakovic a imporre i ritmi giusti e così Richardson, Brown e Hunter vanno a realizzare i canestri decisivi, mentre la terna arbitrale è fortemente contestata per il 5˚ fallo più tecnico chiamato a Dean. Drake Diener fa prima 3/5 dalla lunetta, poi realizza la tripla del -4 (82-78), ma alla fine la spunta Avellino che chiude i conti con Hunter che domina nell'ultimo minuto in cui segna 2 punti catturando altrettanti rimbalzi offensivi.

4

OGGI DUE POSTICIPI

Due i posticipi stasera della 22a giornata. SIENAROMA (g.n.) Alle 20, Siena ospita Roma (RaiSport 2, arb. Sabetta, Lo Guzzo, Bettini). La Mps rischia il triplo forfeit, si deciderà nelle ultime ore per Hackett (tendine d'Achille, ma il peggio sembra scongiurato), Ress (polpaccio, possibilità ridotte di vederlo con Roma) e Eze (schiena, dopo una botta subìta). Roma al completo. BOLOGNACASERTA Alle 20.30, Bechi debutta sulla panchina di Bologna contro Caserta (arb.: Chiari, Lanzarini, Borgioni). Poeta è fuori per uno stiramento, Pullen non è stato tesserato in tempo. Nella Juve, Akindele, Jonusas, Mordente acciaccati ma giocheranno. Posticipo donne: ieri Orvieto-Priolo 60-61

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

39

LEGADUE FINAL FOUR: BATTUTA PISTOIA

La matricola Trento fa il grande colpo PISTOIA TRENTO

76 84

(21-9, 33-31; 59-56) GIORGIO TESI PISTOIA: Galanda 10 (1/3, 2/4), Toppo 2 (1/2, 0/3), Graves 24 (8/15, 2/7), Meini 2 (1/2, 0/3), Cortese 10 (2/4, 2/2); Borra 2 (1/1), Hicks 9 (4/7, 0/5), Saccaggi 8 (0/1, 2/4), Rullo 9 (2/6 da 3), Grillini. All.: Moretti. BITUMCALOR TRENTO: Umeh 12 (1/5, 2/5), Forray 10 (2/2, 2/3), Dordei 4 (0/2, 0/1), Garri 9 (3/6, 0/2), Elder 23 (6/11, 2/4); Pascolo 16 (6/9, 0/1), Conte 6 (1/1, 1/3), Spanghero 4 (0/3 da 3). N.e.: Bailoni, Basile, Bossi. All.: Buscaglia. ARBITRI: Ursi, Paglialunga e Boscolo NOTE - T.l.: Pis 10/11, Tre 25/29. Rimb: Pis 33 (Graves 8), Tre 38 (Garri 12). Ass: Pis 13 (Graves 4), Tre 18 (Conte 5). Progr.: 5’ 8-5, 15’ 27-18, 25’ 45-48, 35’ 66-72. Spett. 3000.

Trento festeggia con la Coppa CIAM

TRENTO - La favola della Bitumcalor Trento termina con una Coppa Italia alzata al cielo. In casa, in mezzo ad un palasport strapieno, contro una Pistoia che digerisce a denti stretti il k.o. per qualche fischio di troppo pro Trento che ha agevolato la rimonta dei padroni di casa, prima matricola a portarsi a casa la Coppa Italia nelle Final Four. E che ha regalato anche il primo mvp italiano, Davide Pascolo. «Non polemizzo e non commento la prova arbitrale — dice Moretti, tecnico di Pistoia — carta canta e i numeri dicono 10/22 ai liberi per noi e 25/29 per Trento, 25 falli noi e 14 loro. Posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi, abbiamo forse pagato qualche giocatore che non è abituato a tenere ritmi altissimi per due giorni di fila». I toscani sprintano subito sul 16-5 grazie alle triple di Cortese e Saccaggi. La difesa di Pistoia non lascia varchi a Trento che segna appena 9 punti nel 1o quarto ma nella parte conclusiva del 2o rimonta una doppia cifra di gap ed impatta sul 31-31 a 4" secondi dall’intervallo lungo. Secondo tempo e dopo poco più di 3 minuti arriva il sorpasso Bitumcalor: 40-42 con un gioco da 3 punti di Conte. Trento pesca l'allungo giusto a cavallo fra terzo e quarto periodo, riuscendo poi a contenere il ritorno finale di Pistoia. «Questa per noi è una nuova tappa del nostro processo di crescita – commenta Maurizio Buscaglia, allenatore di Trento – Per tutti noi questa è una di quelle serate da ricordare. Siamo partiti da lontano armati solo di tanta voglia di fare e di lavorare e questo lavoro continuo sta pagando. Stiamo vivendo una serata magica che arriva in una Final Four nella quale abbiamo affrontato due squadre fortissime come Scafati e Pistoia riuscendo a tenere sempre la giusta testa nella partita». Nicola Baldo

DONNE LUCCA FINALISTA REGGE UN TEMPO

Macchi e Lavender La Coppa è di Schio LUCCA

51

SCHIO

73

(20-22, 33-44; 44-60) GESAM GAS LUCCA: Gianolla 5 (0/2, 1/2), Bagnara 12 (2/3, 2/5), Andrade 8 (4/6, 0/2), Johnson 3 (1/5), Ruzickova 6 (3/10); Dotto 7 (2/8, 1/4), Ress 10 (3/8, 1/2), N.e. Spreafico, Mei, Favilla. All.: Diamanti. FAMILA SCHIO: Sottana 11 (0/3, 3/3), Masciadri 4 (2/4, 0/2), Mc Cray 8 (4/11), Godin (0/3), Lavender 26 (11/15); Macchi 14 (3/4, 2/3), Nadalin 8 (3/4) Consolini (0/1), Wambe (0/1), N.e.: Ramon. All.: Lasi. ARBITRI Triffiletti, Caruso. NOTE - T.l. Luc 6/8, Sch 12/14. Rimb.: Luc 26 (Andrade 6) , Sch 40 (Godin 9). Ass. Luc 13 (Dotto 4), Schio 12 (Godin 3). Progr.: 5’ 8-13, 15’ 28-31, 25’ 38-52, 35’ 49-66. Spett. 2500. LUCCA Al momento non c’è storia. La Coppa Italia va al Famila Schio che chiude la sfida con le padrone di casa del Gesam Gas Lucca a fine secondo quarto. Basta

un parziale di 13-1 alle ragazze di Maurizio Lasi e una zona attenta per spegnere i sogni della squadra di Mirko Diamanti alla quale va un applauso per essere diventata la più accreditata antagonista delle favorite. La difesa è aggressiva, ma il talento offensivo di Schio è smisurato. Chicca Macchi, dentro solo a fine primo quarto (perché?), spara due siluri e due giocate da fuoriclasse e fa tutta la differenza. Se poi hai una Giorgia Sottana (a lei la targa del fair play «Io gioco pulito») che si è presa, con pieno merito, la patente di regista (Wambe è il suo cambio) e una Jantel Lavender (mvp) che ha steso la pur brava Ruzickova il gioco è fatto. Schio è scappata subito (20-10) ma l’innesto di Francesca Dotto (una brava ’93 arrivata da San Martino di Lupari) ha ridato forza a Lucca che è rientrata con un parziale di 8-0. Stessa cosa nel secondo quarto: le toscane sono arrivate a un punto (31-30). Lì ci ha pensato Macchi, con l’aiuto di un missile di Sottana e il prezioso lavoro di Nadalin. E la coppa ha preso la strada di Schio. E da ieri festeggiano pure Ragusa e Venezia: promosse in anticipo in A-1. Francesco Velluzzi

CON MONTEGRANARO BELL 19 NELLA RIPRESA

NBA I GIALLOVIOLA ADESSO SAREBBERO AI PLAYOFF

Reggio Emilia vince la quinta di fila

Lakers, la rimonta è completata

REGGIO EMILIA MONTEGRANARO

100 83

(21-24, 42-47; 65-60) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: A. Cinciarini 11 (3/8, 1/1), Taylor 11 (3/4, 1/8), Slanina 3 (1/4 da 3), Antonutti 14 (4/6, 2/3), Brunner 15 (6/9, 1/2); Jeremic 13 (1/1, 3/6), Bell 26 (4/4, 4/6), Cervi 1 (0/1), Silins 6 (3/5, 0/2), Filloy, Veccia. All. Menetti. MONTEGRANARO: Di Bella 7 (2/5, 1/6), D. Cinciarini 9 (4/6, 0/3), Johnson 11 (3/3, 1/4), Burns 22 (7/12, 1/2), Campani 17 (7/8, 0/1); Freimanis, Slay 8 (4/9, 0/1), Amoroso 9 (3/8 da 3), Panzini (0/1 da 3). N.E. Perini. All. Recalcati ARBITRI: Seghetti, Quacci, Pozzana NOTE – T.l.: RE 13/15, Mon 11/20. Rim.: RE 38 (Brunner 7), Mon 35 (Burns 7). Ass.: RE 15 (Cinciarini 9), Mon 15 (Di Bella 7). Progr.: 5’ 9-14, 15’ 32-37, 25’ 59-52, 35’ 78-70. Usc. 5 f.: D. Cinciarini 39’52" (98-81). Tec.: Amoroso 37’02" (80-73), D. Cinciarini 37’41" (86-73). Spet.: 3325 per 46.053 euro.

REGGIO EMILIA Paghi una, vedi due. E’ un po’ quello che è successo ieri ai tifosi reggiani. Che hanno visto due partite in una. La prima comandata da Montegranaro che per 20’ è stata quasi perfetta provando per due volte a scappare (6-14 e 27-37), andando negli spogliatoi sul più 5 (42-47). La seconda dominata dalla Trenkwalder che è ripartita con un parziale di 15-2 (57-49) e, presa in mano la partita non l’ha più mollata grazie anche ad uno stratosferico Bell (19 punti nella ripresa). Montegranaro, a quel punto, si è spenta subendo 35 punti nell’ultimo quarto e affondando. «Reggio — ha detto Recalcati a fine match — è stata più solida di noi e ha meritato. Noi dobbiamo fare bene tutto e invece abbiamo subito troppo e sbagliato cose facili». Reggio, che manda sei uomini in doppia cifra, conquista il 5˚ successo consecutivo, vola a più 6 dal 9˚ posto e avvicina i playoff. «La classifica ci piace — chiosa Max Menetti — e siamo super ambiziosi. Con Montegranaro abbiamo fatto un altro salto di qualità. Daniele Barilli

Con Howard battono i Bulls di Belinelli (11 punti) e superano Utah all 8o posto (m.o.) New York perde Amar’e Stoudemire per il resto della stagione regolare a causa dei soliti problemi alle ginocchia. Pur senza di lui e Carmelo Anthony, i Knicks travolgono Utah (senza Millsap, infiammazione a un ginocchio), che perde per la 4a volta in fila nel viaggio a Est e permette ai Lakers di superarli all’8o posto a Ovest. RImonta Dopo un lungo inse-

Dwight Howard, 27 anni REUTERS

guimento, i gialloviola sono ora in posizione playoff, grazie al successo di ieri sera sui Bulls. Partita dominata da Dwight Howard, con 16 punti, 21 rimbalzi e 5 stoppate. Bene anche Kobe Bryant (19 punti, 7 rimbalzi, 9 assist). Per Mar-

co Belinelli 11 punti in 43’ ma con un brutto 5/15 al tiro. Thunder Boston tiene Oklaho-

ma City a 91 punti (punteggio più basso per i Thunder nelle ultime 25 gare) ma a sua volta si ferma a 79 col 38% al tiro, chiudendo a 5 la serie positiva. Incredibilmente Russell Westbrook ha terminato la sfida con 1 rimbalzo e 2 assist (15 punti con 5/11 al tiro), mentre Durant, nonostante il 6/16 dal campo, ha realizzato 23 punti (con 11 rimbalzi). I Celtics hanno pagato la brutta serata di Kevin Garnett, che ha sbagliato una valanga di buoni tiri (5/19). Boston mantiene comunque la sesta posizione a Est, che le permetterebbe

di evitare Miami sino a un’eventuale finale di conference. Denver prosegue il buon momento, vincendo la 13a in fila, in casa contro i Wolves. Per Gallinari 11 punti (2/7 dal campo), con 5 rimbalzi e 6 assist. Ancora una volta il migliore in campo è Ty Lawson. Ieri: Oklahoma City-Boston 91-79 (Durant 23; Pierce 20); Lakers-Chicago 90-81 (Bryant 19; Robinson 19). Sabato: Washington-Charlotte 104-87 (Ariza 26; Walker 29); Golden State-Milwaukee 93-103 (Landry e Thompson 18; Jennings 31); New York-Utah 113-84 (Smith 24; Burks 14); Denver-Minnesota 111-88 (Lawson 32; Gelabale 19); Phoenix-Houston 107-105 (Dudley 22; Harden 38); Memphis-New Orleans 96-85 (Conley 22; Davis 20); Atlanta-Brooklyn 80-93 (Horford 15; Blatche e Lopez 18).


40

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

PALLAVOLO CHAMPIONS DONNE E A-1 UOMINI

d

HANNO DETTO

SERIE A-1 FINITA LA STAGIONE REGOLARE: DA MERCOLEDI’ PLAYOFF

Balzo Latina: chiude settima Negli ottavi con San Giustino Tre squadre a pari: l’altra sfida è Castellana-Vibo

S

Giovanni Guidetti, 40 anni, modenese, festeggia tra Malgorzata Glinka, 34, e Christiane Fürst, 27 TARANTINI

Guidetti pascià l’Europa è tua Trionfo Vakifbank Il tecnico modenese campione col club turco come nel 2011. Abbondanza battuto, Busto 3˚ DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI ISTANBUL (Turchia)

Prima ancora di alzare la Coppa è volato in tribuna ad abbracciare mamma e papà (che per la prima volta lo ha visto vincere qualcosa di importante). Il modenese Giovanni Guidetti – per la seconda volta in tre anni – alza, ancora nel cielo di Istanbul, la Champions League femminile, alla guida del Vakifbank Istanbul, forse la migliore squadra europea, di certo quella più compatta.

cognome da sposata, Mogentale), alla stessa Brakocevic, più alcune ragazze turche dal certo presente e dal luminoso avvenire, come la palleggiatrice Aydemir Naz o la schiacciatrice, Godze. Grazie a un’attenta ragnatela di muro e difesa la squadra turca ha imbrigliato le attaccanti del Baku a cominciare dalla stratosferica colombiana Montano, strepitosa in semifinale contro Busto (che

VAKIFBANK RABITA BAKU

3 0

(25-22, 25-20, 25-23)

Da Erdogan Nulla da fare per la

multinazionale del Rabita Baku affidata a Marcello Abbondanza e spazzata via in finale da un netto 3-0. Solo nell’ultima frazione la squadra azera (senza neppure un’azera in squadra, però) ha impensierito Brakocevic (già a Conegliano, prima della sparizione) e compagne, che per tutta la partita sono state implacabili. Con tante conoscenze del campionato italiano, da Fürst a Glinka (ha sposato un giocatore italiano, sulla maglia ha il

VAKIFBANK ISTANBUL: Godze Sonsirma 10, Toksoy 5, Brakocevic 14, Glinka-Mogentale 12, Fürst 11, Aydemir 5; Guresen (L), Kimura. N.e. Guresen, Gurkaynak, Hocaoglu, Onal, Uslupehlivan. All. Guidetti. RABITA BAKU: Krsmanovic 6, Montano 13, Cruz 10, Akinradewo 9, Skorupa 2, Rabadzhieva 6; Castillo (L), Hubner-Grun. N.e. Fomina, Golubovic, Starovic, Zhukova. All. Abbondanza. ARBITRI: Rodriguez Jativa e Gradinski. NOTE - Spettatori 6500. Durata set: 24', 27', 32'; totale 83'. Vakifbank: battute sbagliate 9, vincenti 1, muri 6, 2a linea 10, errori 14; Rabita: battute sbagliate 6, vincenti 4, muri 6, 2a linea 9, errori 17.

ha chiuso con merito questa Final Four al terzo posto, sconfiggendo al 5˚ il Galatasaray Istanbul di Massimo Barbolini), ma tornata sulla terra nella partita più importante della stagione. Patria La Turchia è la nuova patria del volley femminile, la terza Champions League conquistata consecutivamente: in mezzo alle due del Vakifbank quella del Ferenbahce. E Giovanni Guidetti è uno dei tecnici italiani chiamati a costruire il successo di questa pallavolo arrivata nel 2012 - per la prima volta - all’Olimpiade. Il volley turco è entrato nella storia, non solo di questo sport, ma anche di tutto il Paese di chiara matrice musulmana, con implicazioni anche sociali. E mentre ancora si festeggiava, il primo ministro Erdogan aveva già fatto chiamare i dirigenti del Vakifbank per invitare tutta la squadra. Domani mattina il primo ministro turco riceverà le bi-campionesse d’Europa e naturalmente anche il loro allenatore: Giovanni Guidetti da Modena.

Guidetti/1 Due Campions in tre anni, sono davvero una grande cosa, una grande soddisfazione. E’ il campionato e la manifestazione più importante che ci sia

S Guidetti/2 «Cosa ho dato io? Ci metto sempre tutto me stesso. Quando vedo qualche atleta che ho avuto che era poco considerata e ora è fra le top, mi emoziono»

S Guidetti/3 «Questa è una grande società che ha fatto tutto in maniera molto professionale, ma che allo stesso poi gestisce le cose come una famiglia. E’ questo il segreto»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A-1 DONNE NELLA 19a GIORNATA LA SQUADRA DI CAPRARA A 1 PUNTO DAL SECONDO POSTO

LATINA MODENA

SAN GIUSTINO CASTELLANA

3 0

(25-19, 25-20, 25-18)

(25-23, 25-17, 23-25, 22-25, 13-15)

ANDREOLI LATINA: Sottile 4, Rauwerdink 11, Gitto 9, Jarosz 1, Noda 15, S. Patriarca 5; Rossini (L), Troy 6, Verhees 1. N.e. Guemart, Fragkos, M. Prandi. All. Prandi.

ALTOTEVERE SAN GIUSTINO: Bohme 11, Mc Kibbin 4, Cebulj 22, Coali 6, Maric 20, Mattioli 7; Cesarini (L), Fiore 5, Torre, Van Den Dries 4. N.e. Guttmann, De Togni, Lo Bianco. All. Fenoglio. BCC-NEP CASTELLANA GROTTE: Yosifov 11, Stivachtis 4, Ferreira 15, Cester 13, Sabbi 21, Dolfo 4; Ricciardello (L), Casoli 11, Menzel 3, Elia 1. Non entrati: Paparoni (L). All. Gulinelli. ARBITRI: Puecher e Piana NOTE - Spettatori 1500. Durata set 32’ , 24' , 30’ , 29’ , 16’; tot. 131’. Altotevere: b.s. 13, v. 2, m. 13, s.l. 4, e. 30. BCC: b.s. 15, v. 5, m. 14, s.l. 4, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6 Sabbi, 5 Ferreira, 4 Bohme, 3 Cebulj, 2 Maric, 1 Cester. SAN GIUSTINO (Pg) (m.s.) Con la vittoria in rimonta Castellana Grotte si regala una grande gioia che vale l’ottavo posto in classifica e la sfida-playoff con Vibo Valentia con la miglior posizione. I pugliesi sono stati trascinati dal terzo set in poi da un devastante Sabbi, anche se dall’altra parte sono venute meno le motivazioni degli umbri, unite alla scelta di Fenoglio di far riposare alcuni dei suoi. Per gli umbri ora c’è Latina.

CASA MODENA: Baranowicz, Quesque 7, Sala 1, Celitans 18, Casadei 5, Vesely 5; Manià, (L), Pinelli, Piscopo 2. N.e. Bisi, Donadio. All. Lorenzetti. ARBITRI: Sampaolo e Balboni. NOTE - Spettatori 1032, incasso 4105. Durata set: 24’, 27’, 29’; totale 80’. Andreoli: b.s. 12, v. 12, m. 4, s.l. 6, e. 19. Casa Modena: b.s. 14, b. v. 1, m. 3, s. l. 7, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Noda, 5 Sottile, 4 Rossini, 3 Celitans, 2 Gitto, 1 Patriarca. LATINA (a.li.) L’Andreoli mette sul campo cuore e tenacia per conquistare tre punti fondamentali per risalire la classifica fino al settimo posto e poter giocare in casa l’andata mercoledì e l’eventuale bella degli ottavi dei play- off contro San Giustino. Decisamente diverso l’approccio di Modena: «Stiamo pagando questo quinto posto raggiunto con un grande recupero», ha ammesso il tecnico Lorenzetti.

VIBO MACERATA

CUNEO PERUGIA

1 3

3 0

PESARO BOLOGNA

3 2

(25-19, 25-16, 25-23)

(23-25, 25-22, 24-26, 25-21, 16-14)

REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: L.Bosetti 8, Leggeri 7, Turlea 10, Meijners 19, Nicolini 8, Ferretti 1; Sansonna (L), Radenkovic, Valeriano, Secolo 1. N.e. Guiggi, Zilio. All. Caprara

KGS ROBURSPORT PESARO: Manzano 16, Moreno Pino 13, Tirozzi 22, Gibbemeyer 8, Signorile, Muresan 24; De Gennaro (L), Valpiani, Dekani 1, Chirichella 7. N.e. Lestini. All. Pistola 2002 FORLI' BOLOGNA: Arimattei 7, Stufi 7, Petrucci 5, Lipicer 16, Milos 12, Brussa 20; Minervini (L), Korukovets 8, Carraro. N.e. Ventura, Coriani, Ginanneschi, Lapi. All. Beltrami ARBITRI: Cappelletti e Pasquali NOTE -Spettatori 1100, incasso 2213. Durata set: 28’, 28’, 28’, 28’, 19’; tot. 131’. Kgs: b.s. 6, v. 7, m. 15, s.l. 8, e. 33; 2002: b.s. 7, v. 4, m. 15, s.l. 5, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Tirozzi, 5 Muresan, 4 Brussa, 3 Milos, 2 Manzano, 1 Lipicer. PESARO (cam.ca) Nonostante 11 errori in più, la Kgs supera Bologna. Nel 5˚si fa rimontare da 9-3 ma poi la spunta.

(25-18, 19-25, 27-29, 19-25)

(25-22, 25-22, 27-25) BRE LANNUTTI CUNEO: Ngapeth 7, Grbic 2, Sokolov 13, Wijsmans 14, Kohut 6, Antonov 7; De Pandis (L), Rossi 2, Della Lunga. N.e. Galliani, Abdelaziz, Marchisio (L). All. Piazza.

RAVENNA TRENTO

SIR SAFETY PERUGIA: Daldello 1, Vujevic 6, Alletti, Tamburo 5, Petric 5, Semenzato 6; Giovi (L); Van Harskamp, Tomassetti, Shwarz. N. e. Van Rekom, Pochini. All. Kovar. ARBITRI Caltabiano e Sobrero. NOTE. Spett. 3513, incasso 11568,00 e. D.s. 25’, 31, 28’; tot. 74’. Bre: b.s. 18, v. 4, m. 12, s.l. 8, e. 29. Sir Safety: b.s. 17, v. 3, m. 4, s.l. 11, e. 26. T.G. 6 Sokolov, 5 Wijsmans, 4 De Pandis, 3 Petric, 2 Edgar, 1 Grbic. CUNEO (g.sca.) La Bre banca Lannutti fa le prove per la Final Four e si deconcentra solo nel terzo set. Per il resto, il 3-0 dà buone indicazioni a Piazza. La formazione con Sokolov che attacca anche al centro e Antonov (influenzato) in campo sarà quella di Omsk. Perugia conquista, però, il sesto posto (grazie al risultato della Lube) e incontrerà Piacenza.

VERONA PIACENZA

0 3

CHATEAU D’AX URBINO: Negrini 8, Dugandzic 4, Dall’Igna, Petrauskaite 5, Gentili 2, Ven Hecke 9; Croce (L), Partenio 4, Santini, Crisanti 4, Angelelli, Leggs 5. N.e. Giombetti. All. Radogna ARBITRI: Bartolini e Cerquoni NOTE - Spettatori 3000, incasso 7000. Durata set: 30’, 22’, 29’; tot. 81’. Rebecchi: b.s. 6, v. 3, m. 8, s.l. 6, e. 15. Chateau D’Ax: b.s. 8, v. 0, m. 7, s.l. 4, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Meijners, 5 Sansonna, 4 Leggeri, 3 Negrini, 2 Nicolini, 1 Dall’Igna PIACENZA (m.mar) Piacenza con una gran Meijners si porta ora a un punto da Bergamo, ma con una partita in meno.

1 3

(19-25, 15-25, 19-25)

(22-25, 25-23, 17-25, 18-25)

CMC RAVENNA: Zhukouski 3, Sirri 4, Pelekoudas 3, Moro 2, Zanuto 12, Mengozzi 4; Tabanelli (L), Psarras, Owens 4, Bellei 6, Di Franco 1. Ne: Mazzotti, Radunovic. All. Fresa. ITAS DIATEC TRENTO: Kaziyski 2, Valsecchi 6, Raphael, Juantorena 5, Birarelli 3, Stokr 5; Bari (L), Burgsthaler 12, Sintini 1, Lanza 10, Chrtiansky jr 3, Uchikov 7, Colaci. All. Stoytchev. ARBITRI: Prandi e Ravallese NOTE - Spettatori 2700, incasso 13.000. Durata set: 24’, 23’, 26’; tot. 73’. Cmc: b.s. 13, v. 1, m. 6, s.l. 4, e 21. Itas: b.s. 10, v. 2, m. 11, s.l. 9, e 14. Trofeo Gazzetta: 6 Sintini, 5 Burgsthaler, 4 Valsecchi, 3 Zanuto, 2 Lanza, 1 Tabanelli. RAVENNA (s.cam.) Vince da copione Trento, ma trionfa anche la passione di Ravenna che riempie quasi interamente il De Andrè per una gara senza peso sulla classifica: per la prossima stagione probabile la fusione Robur Costa-Porto: in arrivo una squadra molto rinnovata. Stoytchev dal 2˚ fa turnover: applauditissimo Sintini, invalicabile il muro di Burgsthaler (7).

MARMI LANZA VERONA: Gotsev 6, Peacock 2, Ter Horst 11, Viafara 3, Gavotto 14, Fedrizzi 6; Pesaresi (L), Kosmina, Meoni, Bolla 3, De Marchi 16. All. B. Bagnoli. COPRA ELIOR PIACENZA: Maruotti 14, Tavana 11, Vettori 21, Ogurcak 13, Tencati 6, Corvetta; Latelli (L), De Cecco 1. N.e. Marra (L), Papi, Fei, Simon, Zlatanov. All. Monti. ARBITRI: Zucca e Satanassi. NOTE - Spettatori 2912, Durata set: 27’, 27’, 23’, 26’; tot. 103’; Marmi Lanza: b.s. 19, v. 8, m. 6, s.l. 16, e. 33; Copra: b.s. 19, v. 4, m. 8, s.l. 25, e. 28; Trofeo Gazzetta: 6 Vettori, 5 Maruotti, 4 Tavana, 3 De Marchi, 2 Pesaresi, 1 Ogurcak. VERONA (r.pu.) Piacenza-2 conquista tre punti al PalaOlimpi dove la Marmi Lanza cede nettamente dopo 2 set in equilibrio. Monti dà riposo a tutti i titolari («stiamo programmando la finale della Challenge ed era giusto dare spazio a chi si è sempre allenato bene», spiega) e il solo De Cecco ha un passaggio in campo (e serve un ace). Vettori è l’mvp con il 48% su 40 palloni.

Mercato

PROGRAMMA

Sabato e domenica Coppa Italia La 19a giornata di A 1 donne: Villa Cortese Busto Arsizio (21/3); Piacenza Urbino 3 0; Bergamo Giaveno 2 3 (sabato); Pesaro Bologna 3 2; Chieri Conegliano 3 0 (sabato). Classifica: Busto Arsizio 37; Bergamo 31; Piacenza 30; Villa 26; Chieri, Conegliano 25; Pesaro, Urbino 18; Giaveno 13; Bologna 8. COPPA ITALIA Sabato e domenica il campionato si ferma, a Varese si giocano le finali di Coppa Italia. Il programma. Sabato: ore 17: Unendo Yamamay Busto Arsizio Mc Carnaghi Villa Cortese; ore 20 Foppapedretti Bergamo Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Domenica: ore 17 finale. Ore 14.30, finale coppa Italia A 2 Frosinone Pomì Casalmaggiore.

3 0

TONNO CALLIPO VIBO: Urnaut 15, Buti 6, Klapwijk 13, Badawy 8, Barone 10, Coscione; Farina (L); Cortellazzi, Kaliberda 2, Forni 1, Rocamora. N.e. Lavia, Montesanti. All. Blengini LUBE MACERATA: Pajenk 14, Travica 5, Kovar 5, Stankovic 9, Zaytsev 21, Savani 16; Henno (L); Kooy 4, Lampariello, Starovic, Monopoli. N.e. Podrascanin. All. Giuliani ARBITRI: Tanasi e Pol NOTE - Spettatori 2000, incasso 8500. Durata set: 25’, 27’, 34’, 27’; tot. 113'.Callipo: b.s. 11, v. 2, m. 7, s.l. 10, e. 30. Lube: b.s. 22, b.v. 10, m. 16, s.l. 14, e. 33. Trofeo Gazzetta: 6 Savani, 5 Pajenk, 4 Travica, 3 Barone, 2 Zaytsev, 1 Farina VIBO VALENTIA (mi.fa.) Aggancio al 6˚ posto fallito e scivolone in 9ª posizione, dietro Latina e Castellana. La Lube non fa sconti. Vibo si illude vincendo il primo, ma poi crolla sotto i colpi di Savani (7 ace) e di Pajenk (5 muri). Cattiva serata di Klapwijk (6 murate e 11 errori). Ai play off c'è adesso Castellana, ma con l'eventuale gara di spareggio da giocare in Puglia. Una beffa.

Piacenza incalza Bergamo PIACENZA URBINO

2 3

Stoytchev torna russo? Tentato dal Krasnodar Dalla Russia rimbalza una notizia che ha del clamoroso. A fine stagione Rado Stoytchev parrebbe destinato a lasciare Trento per allenare il Krasnodar. Per lui sarebbe un ritorno in Russia. Prima di arrivare a Trento nel 2007 era vice di Alekno alla Dinamo Mosca.

CLASSIFICA SQUADRE

PT

TRENTO

54 22 19 3 60 18

G

V

P

SV SP

MACERATA

50 22 16 6 57 26

PIACENZA

47 22 15

7 52 29

CUNEO

43 22 15

7 46 30

MODENA

36 22 12 10 44 38

PERUGIA

33 22 11 11 40 42

LATINA

31 22 11 11 39 42

CASTELLANA

31 22 11 11 39 42

VIBO

31 22 11 11 38 41

SAN GIUSTINO

21 22 6 16 32 50

RAVENNA

10 22 3 19 15 59

VERONA

9 22 2 20 17 62

OTTAVI DI FINALE Mercoledì 13/3 (20.30) 7ª-11ª: LATINA-SAN GIUSTINO 8ª-9ª: CASTELLANA-VIBO Gara-2 domenica 17 Ev. Gara-3 domenica 24 QUARTI Da mercoledì 24 8ª/9ª-TRENTO MODENA-CUNEO PERUGIA-PIACENZA 7ª/11ª-MACERATA


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

41

#

SCI COPPA DEL MONDO

BASEBALL

SLALOM UOMINI A KRANJSKA GORA

Lampo Kostelic, più forte degli acciacchi DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO KRANJSKA GORA (Slovenia)

Janica Kostelic alla fine non è riuscita a trattenere le lacrime. Lacrime di gioia davanti a una vittoria come quella del fratello Ivica inattesa ma meritata. Dopo tante sofferenze, dopo una stagione tribolata per un ginocchio de-

MARISA POLI

Qualche segno di stanchezza comincia a mostrarlo Tina Maze. Prima della premiazione di ieri, dopo il decimo successo stagionale nello slalom di Ofterschwang, si è seduta nella neve, ha chiuso gli occhi e si è fermata per qualche minuto. Dietro le spalle l’annata più incredibile, a un passo un altro incredibile primato. Dopo la Coppa del Mondo e la coppetta di gigante, già stravinte, alle finali di Coppa del Mondo di Lenzerheide, al via oggi con la prova della discesa femminile, può prendersi le altre tre. Evento mai accaduto in precedenza nella storia della Coppa del mondo di sci alpino, solo Jean Claude Killy, nel 1967, vinse tutte e tre le coppette di specialità, allora si gareggiava solo in discesa, slalom e gigante. Sorpasso Ieri nello slalom di Ofterschwang era dietro a Mikaela Shiffrin dopo la prima manche. Nella seconda discesa è riuscita a mettersi alle spalle sia la campionessa del mondo di Schladming (alla fine terza a 75/100) e anche la diciannovenne Wendy Holdener, prima svizzera sul podio di slalom 10 anni dopo la Nef 2003. Abbastanza per il sorpasso sulla Shiffrin nella classifica di specialità, ora guidata con 7 punti di vantaggio sulla statunitense a

stro esausto dopo tanti interventi (e dovrà operarsi ancora, per un menisco rotto), che pareva per il 33enne croato aver aperto le porte del viale del tramonto. Ma non è mai stato costume dei Kostelic arrendersi e questo è il principale merito di Ivica. E il secondo vincitore di giornata è per l’ennesima volta l’austriaco Marcel Hirscher che, battuto nella sua speciali-

tà eletta per un erroraccio nella prima manche, ha matematicamente conquistato il trofeo delle porte strette e messo nella classifica generale un vantaggio (149 punti) fra sé e Svindal. Azzurri battuti In giornate come

queste, quando si piazzano sei atleti nei primi 30 (solo Deville fuori nella prima) nella secon-

Infinita Maze 10 e lode Sorpasso in slalom Successo n. 10 e 7 punti sulla Shiffrin: è in corsa in tutte le coppette di specialità una gara dal termine, lo slalom delle finali. Fatiche «Le mie batterie sono scariche, ma la vittoria ti dà sempre le ali. Non so come ho fatto, non so dove trovo le energie per continuare a combattere e a spingere me stessa oltre la fatica. E’ davvero dura gareggiare in tutte le discipline e lottare ogni volta per la vittoria. Il ritmo delle gare è intenso, non vedo l’ora che finisca la stagio-

Ivica Kostelic, 33 anni, 26 trionfi in Cpppa

da manche, è lecito sperare in qualcosa. Tonetti e Nani, i primi a partire, hanno pensato più a migliorare la classifica di partenza che a un colpo di mano, Thaler (11˚) non ha esagerato, Moelgg si è impantanato nelle buche (9˚ alla fine). Si sperava in Razzoli e Gross, 5o e 7o dopo la discesa di apertura. Ma Razzoli si è trovato fuori nelle prime porte del muro finale, mentre Gross ha lasciato le sue speranze nelle buche delle prime porte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

te ancora di più, perché non hai tanto tempo per allenarti. Ho lavorato duro questa settimana per essere all’altezza della Shiffrin e delle altre specialiste. Amo tantissimo lo slalom, ma so che sarà difficile. Mikaela è bravissima». Azzurre Unica italiana al tra-

guardo è stata Chiara Costazza, che si è guadagnata il posto per le finali. Brutta caduta e botta a una spalla per Irene Curtoni. Gli esami in ospedale hanno escluso fratture. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ne» ha detto una sorridente e stanca Maze. «Ce l’ho fatta perché sono riuscita a non pensare troppo a tutti questi record. E’ pazzesco pensare di essere ancora in corsa per tre coppette di specialità. Lo slalom è la più difficile di tutte le discipline, quando sei polivalen-

la guida Slalom uomini a Kranjska Gora (Slo): 1. Kostelic (Cro) 1’45"81; 2. Hirscher (Aut) 19/100; 3. Matt (Aut) 34/100; 4. Byggmark (Sve) 37/100; 5. Herbst (Aut) 57/100; 6. Myhrer (Sve) 92/100; 7. Larsson (Sve) 1"27; 8. Yuasa (Giap) 1"41; 9. Moelgg 1"57; 10. Dopfer (Ger) 1"59; 11. Thaler 1"82; 16. Nani 2"74; 19. Tonetti 3"48; 20. Gross 3"51. Rit. I manche: Neureuther (Ger), Pranger (Aut), Deville. Rit. II manche: Pinturault (Fra), Vogel (Svi), Razzoli, Johanssen (Nor). Coppa del Mondo (32 prove): 1. Hirscher (Aut) 1375; 2. Svindal (Nor) 1226; 3. Ligety (Usa) 922; 7. Moelgg 584. Coppa slalom (10): 1. Hirscher (Aut) 880; 2. Neureuther (Ger) 616; 3. Myhrer (Sve) 482; 5. Moelgg 309.

Slalom donne a Ofterschwang (Ger): 1. Maze (Slo) 1’52"85; 2. Holdener (Sui) a 25/100; 3. Shiffrin (Usa) 75/100; 4. Gagnon (Fra) 96/100; 5. Pietilae-Holmner (Sve) 1"59; 6. Hansdotter (Sve) 2"00; 7. Zuzulova (Slk) 2"06; 8. Eklund (Sve) 2"07; 9. Hosp (Aut) 2"16; 10. Borssen (Sve) 2"22; 17. Costazza 3"04. Rit. I manche: Riesch (Ger), Zahrobska (Slk), I. Curtoni. Rit. II m.: Mielzynski (Can), Geiger (Ger), N. Loeseth (Nor), Daum (Aut), Barthet (Fra), Azzola, M. Gisin (Svi). Coppa del Mondo: 1. Maze (Slo) 2254; 2. Riesch (Ger) 1065; 3. Fenninger (Aut) 984; 21. I. Curtoni 323. Coppa slalom (8): 1. Maze (Slo) 595; 2. Shiffrin (Usa) 588; 3. Zuzulova (Slk) 471; 18. I. Curtoni 130.

22

Podi in 32 gare di Coppa per la Maze (foto). Eguagliato Maier (che li aveva conquistati in 40 gare)

4

FINALI DA MERCOLEDÌ Da mercoledì a domenica le finali di Coppa a Lenzerheide, oggi le prove della discesa donne. Mercoledì: discesa. Giovedì: superG. Venerdì: team event. Sabato: gigante. Domenica: slalom.

GLI AZZURRI QUALIFICATI Uomini. Discesa: Paris, Innerhofer, Heel, Fill. SuperG: Marsaglia, Heel, Innerhofer, Fill, Klotz, Paris. Gigante: Moelgg, Simoncelli, Blardone e Eisath. Slalom: Moelgg, Gross, Razzoli, Thaler, Deville. Donne. Discesa: Merighetti, E. Fanchini. SuperG: E. Curtoni. Gigante: I.Curtoni, Karbon e N. Fanchini. Slalom: I. Curtoni. LA CORSA DELLA MAZE Coppa del Mondo (già vinta): 1. Maze (Slo) 2254; 2. Riesch (Ger) 1065; 3. Fenniger (Aut) 984. Coppa discesa: 1. Vonn (Usa) 340; 2. Maze (Slo) 339; 3. Riesch (Ger) 272. SuperG: 1. Maze (Slo) 420; 2. Mancuso (Usa) 365; 3. Fenninger (Aut) 304. Gigante (già vinta): 1. Maze (Slo) 700; 2. Fenninger (Aut) 435; 3. Zettel (Aut) 382. Slalom: 1. Maze (Slo) 595; 2. Shiffrin (Usa) 588; 3. Zuzulova (Slk) 471.

TENNIS SUL CEMENTO DELLA CALIFORNIA

Sara Errani (n. 8 del mondo) batte per la 5ª volta su 5 confronti Johanna Larsson (69) e si qualifica gli ottavi di Indian Wells, il mega torneo sul cemento della California con 5 milioni di dollari di premi, e guadagna punti Wta importanti dopo il k.o. d’acchito di 12 mesi fa. Mentre cede a

sorpresa già al 2˚ turno in doppio con la Vinci, battuta 6-2 6-3 da Hsieh-Peng (Ina-Cin). Seppi Passa il 2˚ turno Andreas Seppi (20 del mondo) contro il qualificato Brands (74) e trova il redivivo Gulbis (67, già 21 nel 2011), tornato al successo a Delray Beach e in vantaggio 3-1 nei precedenti. Paolo Lorenzi che a 31 anni, ha raggiunto la miglior classifica al numero 49, cede al più quotato Simon (13), dopo aver condotto 5-1 al 3˚ set ed aver mancato 3 match point.

Sara Errani, 25 anni, n. 8 del mondo

Usa primi Canada fuori Italia pronta per Miami DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI PHOENIX (Usa)

Dalla sconfitta indolore contro gli Usa e decisa dal grande slam di David Wright, al trasferimento a Miami, dove domani scatterà la seconda fase del World Classic, il nuovo Mondiale delle stelle: l’Italia del baseball prosegue il viaggio dopo aver conquistato vittorie, consensi e credibilità. Contro gli Usa che dispone nel roster di tutti e 28 giocatori di Major, Mazzieri ha dato spazio a tutti in vista delle sfide cruciali. «Ricordiamoci che i media qui parlano di un’Italia che ha battuto Sergio Romo». Il partente Luca Panerati, mancino estroso (opposto a Vogelsong) che nelle Minors ci arrivò insieme a Liddi e Maestri, per poi rientrare a Bologna: domenica ha tenuto a freno il line-up Usa nonostante un’unghia tagliata «così ho dovuto lavorare molto sul cambio, è stata una grande soddisfazione lasciarli a zero»; come quella presa a destra di Mario Chiarini al limite del fuoricampo su Wright: le tv rimandano questo tuffo ricordando una simile prodezza nel 2006 sempre al Classic contro il venezuelano Abreu, finita nella top ten di Espn. Lasciata l’Arizona, la nazionale dovrà solo evitare di perdere due partite consecutive se vorrà aspirare alle semifinali di San Francisco: l’aspettano domani alle 13 a Miami (diretta su Sky) la Repubblica Dominicana di Cano, Reyes, Tejada e Hanley Ramirez, o il Portorico (che ha eliminato il Venezuela) di Beltran, Pagan, Josè e Yadier Molina, nonché gli Usa, che hanno battuto ed eliminato 9-4 il Canada, chiudendo così in testa insieme all’Italia (col vantaggio degli scontri diretti). © RIPRODUZIONE RISERVATA

ITALIA-USA 2-6. USA: Rollins (6) 2/4, Philips (4) 2/5, Braun (7) 2/5, Mauer (bd) 1/4, Wright (5) 2/5, Stanton (9) 0/4, Hosmer (3) 0/4, Ad.Jones (8) 1/3, Lucroy (2) 1/3. ITALIA: Punto (4, Vaglio 0/1) 2/3, De Norfia (8, Desimoni 0/1) 0/3, Rizzo (3,Colabello 0/1) 1/3, Liddi (5, Infante 1/1) 0/3, Costanzo (bd) 0/4, Chiarini (9) 0/4, Avagnina (7) 0/4, La Torre (2) 1/4, Granato (6, Santora 0/0) 2/2. Lanciatori - Panerati 3rl, 1so, 0bb, 3bv, Grifantini (p.) 0.0 rl, 2so, 1bb, 3bv, Torra 1rl, 1so, 1bb, 2bv; Vogelsong (v.) 4rl, 4so, 0bb, 6bv, Detwiler (s.) 4rl, 3so, 1bb, 1bv. Punti, Usa 000.150.000: 6 (11-0); Ita 110.000.00: (7-0). Note: grande slam Wright al 5˚. Spettatori 19.303.

SITUAZIONE

Errani di forza, bravo Seppi, Lorenzi crolla A Indian Wells, Sarita negli ottavi avanza Andreas, Paolo manca tre match point e va k.o.

WORLD CLASSIC

Nadal Intanto, Rafa torna sul duro dopo 346 giorni (dai

quarti di Miami 2012), piega Ryan Harrison (73) facendosi riprendere dal 4-1 iniziale e al 3˚ turno trova Leonardo Mayer sulla strada degli ottavi col vincente di Seppi-Gulbis © RIPRODUZIONE RISERVATA

Uomini, 2˚ turno: Paire (Fra) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 6-2; Nieminen (Fin) b. Verdasco (Spa) 6-1 6-0; Anderson (S.Af) b. Ferrer (Spa) 3-6 6-4 6-3; Mayer (Arg) b. Youzhny (Rus) 6-2 6-3; Wawrinka (Svi) b. Odesnik (Usa) 3-6 6-2 6-1; Federer (Svi) b. Istomin (Uzb) 6-2 6-3; Janowicz (Pol) b. Nalbandian (Arg) 7-6 (4) 4-6 6-3; Simon (Fra) b. LORENZI 6-3 3-6 7-5; Hewitt (Aus) b. Isner (Usa) 6-7 (6) 6-3 6-4; Dodig (Cro) b. Benneteau (Fra) 6-4 6-2; SEPPI b. Brands (Ger) 7-5 6-4; Mayer (Ger) b. Goffin (Bel) 6-4 6-2; Gasquet (Fra) b. Tomic (Aus) 7-6 (1) 6-2; Gulbis (Lat) b.

Tipsarevic (Ser) 6-2 6-0; Nadal (Spa) b. Harrison (Usa) 7-6 (3) 6-2; Berdych (Cec) b. Zverev (Ger) 6-2 6-4. Donne, 3˚ turno: ERRANI b. Larsson (Sve) 6-3 6-1; secondo turno: Hampton (Usa) b. Hsieh (Tai) 6-3 6-3; Goerges (Ger) b. Arvidsson (Sve) 6-3 6-3; Kerber (Ger) b. Begu (Rom) 6-3 6-2; Wickmayer (Bel) b. Lucic (Cro) 3-6 6-3 6-2; Peng (Cin) b. Dulgheru (Rom) 6-0 4-6 6-3; Stosur (Aus) b. Keys (Usa) 6-3 6-4; A. Radwanska (Pol) b. Sanchez (Usa) 6-2 6-1; Petrova (Rus) b. Voegele (Svi) 6-2 6-3; Muguruza (Spa) b. Makarova (Rus) 6-3 1-6 6-4; Ivanovic (Ser) b. Townsend (Usa) 6-1 6-2; Rybarikova (Slk) b. Safarova (Cec) 6-2 4-6 6-2; Flipkens (Bel) b. Niculescu (Rom) 4-6 6-4 6-3; Azarenka (Bie) b. Hantuchova (Slk) 6-4 6-1; Barthel (ger) b. Bertens (Ola) 6-1 6-4; Vesnina (Rus) b. Date (Gia) 3-6 7-5 6-1; Wozniacki (Dan) b. Cornet (Fra) 6-4 3-6 6-3; U. Radwanska (Pol) b. Stephens (Usa) 6-3 6-4.

Gli scontri diretti premiano gli statunitensi Situazione 1a fase. Girone C (a san Juan, P R): Venezuela Spagna 6 3; Spagna Venezuela 6 11. Class.: R.Dominicana e Portorico (2 0) 1000; Vene zuela 333 (1 2); Spagna 0 (0 3) 0. Girone D (a Phoenix): Canada Messico 3 10; ITALIA Usa 2 6; Canada Usa 4 9. Classifica: Usa e ITALIA 667 (2 1); Canada e Messico 333 (1 2). 2a fase. A Tokyo: Olanda Giappone 4 16 al 7˚ (6 hr Giappone, p. Cordemans). Class.: Giappone 1000 (2 0); Olanda e Cuba 500 (1 1); Taiwan 0 (0 2). A Miami: da domani a sabato 16 le prime 2 dei gironi C e D ad incrocio.


42

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

43

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Scherma COPPA DEL MONDO: FIORETTO

Golf IL WGC AL DORAL IN FLORIDA

Riscatto Dream Team Tiger torna a ruggire Travolta la Russia A Miami 76˚ titolo Pga

Alice Volpi, Benedetta Durando, Arianna Errigo e Elisa Di Francisca IPP

Terzo successo su tre in Coppa del Mondo per il fioretto femminile a squadre. A Tauber (Ger) Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Benedetta Durando ed Alice Volpi hanno superato di nuovo in finale la Russia dell’ex c.t. azzurro Cerioni (come una settimana fa a San Pietroburgo) e in parte vendicato il successo della Deriglazova nell’individuale (dopo aver battuto nell’ordine Errigo e Di Francisca in semifinale e finale). Decisiva la rimonta di Arianna Errigo (+12 il suo bilancio tra stoccate date e prese) nel quinto dei nove match, quando l’Italia era sotto 13-17, risultato ribaltato con un parziale di 12-3 sulla Kozyreva. La Di Francisca ha poi inflitto un 5-1 alla Deriglazova, portando così il vantaggio azzurro a +9, cresciuto fino al

45-32 finale. Il prossimo appuntamento è per Torino, dove dal 22 al 24 marzo la Coppa del Mondo di fioretto femminile va in scena al PalaRuffini. Si annuncia un altro duello italo-russo. Spadiste Quarto posto per le

azzurre della spada in Coppa a Barcellona. Quondamcarlo, Boscarelli, Fiamingo e Briasco dopo aver superato Polonia (34-33 della Quondamcarlo nel minuto supplementare) e Romania (42-36), hanno ceduto in semifinale alla Russia e poi all' Ucraina. Fioretto donne a squadre. Finale: Italia b. Russia 45-32; 3˚ posto: Francia b. Usa 45-23. Semifinali: Italia b. Francia 45-30; Russia b. Usa 45-19. Quarti: Italia b. Giappone 45-30. Spada donne a squadre. Finale: Cina b. Russia 45-36; 3˚ posto: Ucraina b. Italia 45-36.

Tiger Woods torna a vincere un torneo Wgc, World Golf Championships, i più importanti e ricchi di premi dopo gli Slam, il 17˚ di una già incredibile carrellata di successi. Al Blue Monster del Doral (par 72, 8.750.000 dollari, prima moneta un milione 400mila $), uno dei campi più famosi del mondo, a Miami, in Florida, che già l’aveva visto trionfatore in altre 3 occasioni, il Fenomeno straccia tutti come ai bei tempi, si impone con 269 colpi (66 65 67 71) davanti ad avversari tutti di grande caratura. E, rompendo il digiuno che durava dal Bridgestone 2009 e 10 infruttuosi tentativi, riprende enormemente fiducia sulla strada del Masters di Augusta dell’11 aprile. Perché a un campione del suo livello non poteva bastare il primo successo stagionale, il 28 gennaio a La Jolla, in California, ma occorreva un acuto di qualità, con una prestazione maiuscola, come conferma di aver davvero recuperato tecnica e fisico. nei del Pga Tour, fra cui spiccano 14 Majors, l’unico atleta professionista ogni sport ad aver superato il miliardo di dollari di guadagni ha dominato i primi tre giri chiusi con un totale di 198 colpi che è il suo migliore di sempre da quando ha debuttato sul circuito Usa, grazie a 24 birdie.

Tiger Woods, 37 anni, Pga n. 76 AP

E, una volta partito in testa nel quarto ed ultimo giro, dove si è presentato con i suoi tradizionali colori della vittoria — pantaloni neri e maglietta rossa — ha ribadito una delle sue statistiche più incredibili: fino a ieri, aveva vinto 49 volte su 53 quando s’è presentato al comando alle ultime 18 buche, e non ha mai perso quand’aveva almeno 3 colpi di vantaggio. 2, alla 4 e alla 10 e l’unico bogey alla 16, Tiger ha continuato nella marcia trionfale lasciando comunque lontani i più diretti inseguitori, e quindi Stricker (Usa), 2˚ a 271 (67 67 69 68) e il poker di rivali a quota 274, Scott, Garcia, Mickelson e McDowell. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Atletica SOCIETARI CROSS

Main rompe Timoko domina

Meucci nel corto Hopkins record Il Brescia cade Straneo seconda Iridato a 48 anni con il Partizan

Non vinceva dal 25 dicembre 2011 (Parigi, Criterium Continental) e ieri Timoko è tornato a quei livelli, dominando a Cagnes il Vitesse. Grazie anche alla rottura al via di Main Wise As (Nesta Effe ritirato sul campo), il figlio di Imoko ha preso il comando e nel finale ha dominato in 1.10.1 davanti a The Best Madrik, regalando a Jos Verbeeck il terzo successo dopo quelli del 1993 (Sea Cove) e 1999 (Remington Crown). Migliore degli italiani Look Mp (V.P. Dell’annunziata), quinto. Nel convegno assolo di Noah Bi (L. Alessi) nel Prix Var-Matin vinto in 1.11.5 sugli altri azzurri Ida Y Vuelta e Niagara Lux.

(g.l.g.) Una bella giornata per l’atletica con gli oltre 2000 partecipanti al cross societario ai pratoni del Vivaro (Rocca di Papa). Vincitori del titolo assoluto che è la somma delle categorie, due formazioni milanesi: la storica Riccardi e la neo nata Bracco. Individualmente due vittorie scontate per il Kenya nel lungo: William Kibor e la regale Jepkurgat del Runnin Futura. Bene la Straneo, seconda, mentre Meucci si è aggiudicato il cross corto: entrambi domenica volano a New York per correre la mezza maratona. Il c.t. Magnani dovrà ora diramare la squadra per i Mondiali del 24 marzo a Bydgoszcz dove è scontata l’assenza delle due squadre seniores.

La vittoria di Timoko in 1.10.1 FORNI

Uomini. Senior Lungo (km. 11): 1. W. Kibor (Alpi Apuane) 30’10”; 2. El Barhoumi 30’12”: 3. Bill Kiprono 30’13”, 4. Sarwat, 30’47”, 5. De Nard 30’53”. 6. Simukeka 30.59”. Soc.: 1. Fiamme Gialle. Corto (km. 4,5): 1. Meucci (Esercito) 11’37”, 2. La Rosa 11’44”, 3. Crespi 12’02”. Soc. 1. Esercito. Junior (km 6,5): Maguhe (Tan, Cento Torri) 25’53”, Soc.: Colombo Lecco. Allievi (km 5): 1. Crippa (Valsugana Trentino) 15’48”. Soc.: Fratellanza Mo. Combinata: 1. Riccardi, 2. Pro Patria. Donne. Senior Lungo (km 6,5): 1. Jepkurgat (Running Futura) 20’07”, 2. Straneo 20’43”, 3. Maraoui 20’49”, 4. Janat 21’04”, 5. Mukasakindi (Rua) 21’11”, 6. Roffino 20’22”. Soc.: 1. Esercito. Corto (km. 3, 5): 1. Hilali Siham (Mar/Bracco) 13’26”, 2. Weisssteiner 13’34”, 3. Samiri 13’38”. Soc.: Forestale. Junior (km. 5): 1. Martinelli (Cus Perugia) 18’23”. Soc.: Bracco Milano. Allieve (km. 4): Reina (Pro Patria) 14’28”. Soc.: Cus Pavia. Combinata: 1. Bracco Mi, 2. Team 99. Cadetti (km 2.5): 1. Nava (Lom). Regioni: 1. Piemonte, 2. Lombardia, 3. Veneto. Cadette (km 2): 1. Tommasi (Veneto). Regioni: 1. Lombardia, 2. Veneto, 3. Lazio.

Un campione senza tempo. Capace di risorgere sempre dalle proprie ceneri e di riscrivere la storia quando l’ultima pagina sembra ormai prossima a girarsi. Bernard Hopkins, «The Executioner», 48 anni e 53 giorni, è il nuovo campione Ibf dei mediomassimi: a New York ha battuto ai punti il detentore, Tavoris Cloud, alla prima sconfitta in 25 incontri e soprattutto di 17 anni più giovane. Il Boia diventa così il più vecchio iridato di sempre in una delle quattro sigle maggiori, superando sé stesso (46 anni nel 2011, mediomassimi Wbc contro Pascal). A dire il vero, George Foreman aveva un mese in più nel 1997 quando batté Savarese per i massimi Wbu, sigla tuttavia non unanimamente riconosciuta. Hopkins è intenzionato a combattere almeno fino a 50 anni (53-6-2 il record): «Questo match è stato uno dei più belli della mia carriera, mi gratifica molto perché sono più vecchio di prima. Adesso mi concederò una fetta di cheesecake».

Bernard Hopkins, 48 anni REUTERS

CHE TEMPI (d.m.) Grandi tempi nella mezza maratona del Lago Maggiore di Verbania grazie al keniano Luka Rotich (1h00’14”) e all’etiope Tadalech Bekele (1h09’31”). Uomini: 1. L. Rotich (Ken) 1h00’14”; 2. R Kwambai (Ken) 1h00’31”; 3. Limaa (Ken) 1h00’53”; 4. H. Kipchumba (Ken) 1h01’02”. Donne: 1. T Bekele (Eti) 1h09’31”; 2. Stockecke (Ger) 1h17’41”; 3. Vellati 1h20’21”.

ROTOLO CEDE (r.g.) Alla Wembley Arena di Londra Simone Rotolo (35-3) ha fallito l’assalto all’Intercontinentale Ibf supermedi, detenuto dal locale Darren Barker (25-1) che ha costretto l’italiano alla resa all’inizio del 5˚, dopo un avvio pesante per Rotolo, contato al primo round e sempre in affanno.

Ippica IL VITESSE A CAGNES

Criterium del Vitesse - m 1609: 1 Timoko (Verbeeck) 1.10; 2 The Best Madrik; 3 Reve de Beylev; 4 Save the Quick, 5 Look Mp; Tot.: 2,58; 2,01, 3,16, 3,37 (22,83) Trio: 84,86. RAMBO ZS A FIRENZE GP Etruria a Rambo Zs (da Gruccione Jet) che in retta ha travolto il leader Rock Star Bi, battuto anche da Ridda di Azzurra. GP Etruria - m 1600: 1 Rambo Zs (A. Farolfi) 1,14,2; 2 Ridda di Azzurra; 3 Rock Star Bi; 4 Rhythm’n Blues; Tot.: 6,19; 1,86, 3,94, 1,47 (91,22) Trio: 209,36.

Boxe MEDIOMASSIMI IBF

LUTTO DORIO Un grave lutto ha colpito l'olimpionica azzurra Gabriella Dorio. La notte scorsa è, infatti, venuto a mancare, all'età di 90 anni, il padre Gino. I funerali si svolgeranno domani nella chiesa di Marsan (Marostica) alle ore 15.

Boxe

Comando Così, coi birdie alla Record Il campione di 75 tor-

Atletica

Pallanuoto CHAMPIONS: OTTAVI

Leonardo Binchi, 37 anni OMEGA PARTIZAN–BRESCIA 9–5 (2-0, 3-0, 1-2, 3-3) Partizan Belgrado: Soro, Matovic, Madic 1,Tanaksovic, Subotic 2, Rackov, Cuk, Dedovic 2, Obradovic, Mitrovic 2, Basara, Jokic, Vukicevic 2. All. Vujasinovic. Brescia: Del Lungo, Valentino, C.Presciutti, Legrenzi, Loncar 2, R.Calcaterra 1, Mammarella, Nora, Binchi, Elez 1, Giorgi 1, G.Fiorentini, Moratti. All. Bovo. Arbitri: Borrell (Spa) e Koryzna (Pol). Note: sup. num. Partizan 9 (5 gol), Brescia 7 (0). Usc. 3 f. Binchi 4˚ t.

(f.pe.) Andata degli ottavi di Champions League amara per Brescia: la formazione di Bovo esce sconfitta dal confronto di Belgrado per 9-5. Gara dai due volti per i lombardi: primi due quarti di sofferenza (straordinario Soro tra i pali serbi), ultimi da grande squadra. Rimpianti per un gol annullato a Nora sull’8-5 e per i tanti errori in superiorità. Il 20 marzo la gara di ritorno al Palasystema. Altri ottavi: Barceloneta (Spa)-Oradea (Rom) 15-5, Stella Rossa (Ser)-Eger (Ung) 13-6, Olympiakos (Gre)-Volgograd (Rus) 9-8, Vouliagmeni (Gre)-Marsiglia (Fra) 16-12, Montpellier (Fra)-Szeged (Ung) 6-9, Galatasaray (Tur)-Sintez Kazan (Rus) 9-6, Schuurman (Ola)-Jug (Cro) 1-19.

EUROPEO (r.g.) A Liegi (Bel) il locale Stephane Jamore (24-3) mantiene l’Europeo gallo, battendo l’inglese Ashley Sexton (14-2-2) ko 8. L’italo-belga Sabrina Giuliani (11) conferma l’Europeo superleggeri su Dalia Vasarhelyi (Ung, 3-2) superata ai punti 10. SOTTO MARSILI Completamento risultati della riunione di Civitavecchia con la buona prova di Petrucci. Welter: Petrucci (30-1-2) b. Semjonov (Est, 8-2-1) p. 8. Medi: Loriga (12-1-3) b. Cosseddu (28-10-5) p. 6. Supermedi: De Carolis (20-4) b. Salomko (Bie, 11-22-1) abbandono 5.

Ghiaccio Mondiali short track La Fontana è decima Finisce con un’eliminazione ai quarti dei 1000 il Mondiale di short track di Arianna Fontana. La valtellinese, bronzo nelle ultime due edizioni, nella classifica generale è decima, preceduta anche da due europee, l’olandese Ter Mors e la britannica Christie. Alle sua spalle Martina Valcepina. Oro europeo a parte, coi Giochi di Sochi dietro l’angolo, una stagione opaca, come per tutta la Nazionale. I titoli al sudcoreano Sin Da Woon e, come nel 2008 e 2009, alla cinese Wang Meng. Uomini. 1000: 1.Sin Da Woon (S.Cor); 2. Knegt (Ola); 3. C. Hamelin (Can); 12. Dotti; Confortola sq. 3000 (finale): 1. Kim Yun-Jae (S.Cor); 2. Sin Da Woon (S.Cor); 3. C. Hamelin (Can). Classifica: 1. Sin Da Woon (S.Cor) 89; 2. Kim Yun-Jae (S.Cor) 55; 3. C. Hamelin (Can) 39; 4. Liang Wenhao (Cina) 37; 30. Dotti; 31. Confortola. Staffetta: 1. Canada; 2. Russia; 3. Olanda. Donne. 1000: 1. Wang Meng (Cina); 2. Ter Mors (Ola); 3. Christie (Gb); 10. Fontana; 14. M. Valcepina; 31. Maffei. 3000 (finale): 1. Shim Suk Hee (S.Cor); 2. St-Gelais (Can); 3. Ter Mors (Ola). Classifica: 1. Wang Meng (Cina) 68; 2. Park Seung-Hi (S.Cor) 58; 3. Shim Suk Hee (S.Cor) 55; 10. Fontana; 11. M. Valcepina; 33. Maffei. Staffetta: 1. Cina; 2. Canada; 3. Giappone. LOLLOBRIGIDA OK Ieri a Heerenveen (Ola), nell’ultima giornata delle finali di Coppa del Mondo in pista lunga, 5˚ posto di Francesca Lollobrigida nella mass start. Uomini. 500 (II): 1. Smeekens (Ola) 34"83; 2. Kato (Giap) 34"92; 3. Mulder (Ola) 34"97. Coppa: 1. Smeekens (Ola) 1130; 29. Nenzi 55. 1500: 1. Swings (Bel) 1’45"50; 2. Brodka (Pol) 1’45"96; 3. Davis (Usa) 1’46"13. Coppa: 1. Brodka (Pol) 460; 27. Anesi 24. Mass start: 1. Swings (Bel) 10’32"32; 2.Hyung-Joon Joo (S.Cor) 10’32"37; 3. Stroetinga (Ola) 10’32"40; 14. Nenzi 10’40"06. Coppa: 1. Stroetinga (Ola) 330; 23. Nenzi 43. Donne. 500 (II): 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 37"77; 2. Beixing Wang (Cina) 37"78; 3. Oenema (Ola) 38"10. Coppa: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 1055; 32. Y. Daldossi 38. 1500: 1. Wüst (Ola) 1’54"67; 2. Van Beek (Ola) 1’56"58; 3. Nesbitt (Can) 1’56"86. Coppa: 1. Leenstra (Ola) 411. Mass start: 1. Schouten (Ola) 9’14"26; 2. Blondin (Can) 9’14"29; 3. Bo-Reum Kim (S.Cor) 9’14"38; 4. Huisman (Ola) 9’14"60; 5. Lollobrigida 9’14"62. Coppa: 1. Bo-Reum Kim (S.Cor) 365; 6. Lollobrigida 155.

Ippica OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Open del Rio (16), Oreas (7), Mastro Lollo (15), Oriano Lux (11), Ondanomala Club (10) e Meadow Effe (14). SI CORRE ANCHE Trotto: Taranto (15.05). Galoppo: Albenga (15.10).

Pallavolo A-2 MASCHILE (f.c.) Dopo 15 tornei ininterrotti di A-2 nelle ultime sedici stagioni, Loreto, con due gare d’anticipo sulla conclusione del torneo, retrocede in serie B-1. Intanto Sora (Milushev 18), approfittando del ko di Molfetta (Giglioli 15) a Città di Castello (Van Walle 19), si porta a -1 dai pugliesi riaccendendo la lotta per la seconda piazza. Così l’11ª di ritorno: Elettrosud Brolo-Globo Sora 0-3 (19-25, 15-25, 23-25); Sieco Ortona-Vero Monza 2-3 (25-20, 22-25, 23-25, 25-20, 10-15); Tonazzo Padova-Loreto 3-1 (21-25, 25-20, 29-27, 25-22); Gherardi Città di Castello-Exprivia Molfetta 3-1 (17-25, 25-20, 25-21, 25-15); B-Chem Potenza Picena-Conad Reggio Emilia 0-3 (16-25, 25-27, 21-25). Atripalda-Cortigliano 2-3 (sabato) Ha riposato: Matera. Classifica: Città di Castello 62; Molfetta 46; Sora 45; Atripalda 38; Monza, Padova 37; Coriglia-

no 36; Ortona 33; Reggio Emilia 29; Matera 21; Potenza Picena, Brolo 19; Loreto 10. A-2 DONNE La 21ª giornata: San Vito-Novara 0-3 (22-25, 12-25, 13-25); Casalmaggiore-Pavia 3-0 (28-26, 26-24, 25-21); Soverato-Crovegli 2-3 (23-25, 25-20, 26-24, 22-25, 9-15); Sala Consilina-Montichiari 3-1 (25-23, 25-20, 20-25, 34-32); Fontanellato-Mazzano 2-3 (25-20, 17-25, 31-29, 23-25, 15-17); Frosinone-Ornavasso 3-1 (25-21, 25-22, 24-26, 25-23); San Casciano-Marsala 3-0 (25-15, 25-20, 25-20). Classifica: Novara 53; Casalmaggiore 50; Ornavasso 48; Frosinone 44; Pavia 34; Mazzano 30; Crovegli 29; Sala Consilina, San Casciano, Soverato 28; Fontanellato, Montichiari 24; Marsala 13; San Vito 8.

Rugby ADDIO MARCHIONE Un incidente in motorino ha causato la morte del diciassettenne Edoardo Marchione, ala della Lazio rugby Under 20. Il motorino del ragazzo si è scontrato con un’automobile intorno alle 21 di sabato sera. Ieri Edoardo avrebbe dovuto giocare il match Lazio-Primavera, che è stato annullato. In memoria di Edoardo è stato osservato un minuto di silenzio a Twickenham prima di Inghilterra-Italia.

Scherma COPPA DEL MONDO Nella tappa di Coppa del Mondo di sciabola a Budapest (Ung) Diego Occhiuzzi e Enrico Berrè (che agli ottavi aveva eliminato 15-7 Yakimenko) si fermano ai quarti, tutti e due sconfitti 15-14. Sciabola uomini. Finale: Limbach (Ger) b. Kim (S.Cor) 15-14. Semifinali: Limbach (Ger) b. Szilagyi (Ung) 15-11; Kim (S.Cor) b. Casares (Spa) 15-14. Quarti: Casares (Spa) b. Berrè 15-14; Kim (S.Cor) b. Occhiuzzi 15-14.

Sport invernali Coppa di fondo Bravo Nockler (g.v.) Petter Northug (Nor) domina la 15 km tc di Coppa del mondo a Lahti (Fin) e rientra così in gioco per la classifica generale, dove sale al 3˚ posto a soli 123 dal leader Cologna (Svi), ieri assente. Sul podio, con il mattatore dei recenti Mondiali, Alexey Poltoranin (Kaz) ed il connazionale Martin Sundby. Conferma di avere ancora un’ottima forma l’azzurro Dietmar Noeckler che, con il 6˚ posto di ieri, ha sigla il miglior risultato di sempre in Coppa. Nella 10 km tc Justyna Kowalczyk (Pol) vince il duello con Marit Bjorgen (Nor) e mette decisamente le mani sulla 4ª Coppa del mondo. Uomini, 15 km tc: 1. Northug (Nor) 34’35"6; 2. Poltoranin (Kaz) a 31"7; 3. Sundby (Nor) a 35"1; 4. Bauer (Cec) a 43"; 6. NOECKLER a 54"3; 29. CLARA a 1’51"8. Coppa (25): 1. Cologna (Svi) 1173; 2. Legkov (Rus) 1066; 3. Northug 1050; 12. DI CENTA 379. Donne, 10 km tc: 1. Kowalczyk (Pol) 25’38"9; 2. Bjorgen (Nor) a 23"1; 3. Weng (Nor) a 25"5; 4. Johaug (Nor) a 28"2; 22. DE MARTIN a 1’56"3. Coppa (25): 1. Kowalczyk 1678; 2. Johaug 1097; 40. De Martin 147.

Salto: Coppa a Schlierenzauer A Lahti secondo successo consecutivo per il tedesco Freitag; nonostante il 15˚ posto l’austriaco Schlierenzauer vince la Coppa generale. Classifica (HS130/K116): 1. Freitag (Ger) 274.2 (126.5+128.5); 2. Bardal (Nor) 266.9 (121.5+126.0); 3. Freund (Ger) 265.8 (124.0+124.0); 4. Jacobsen (Nor) 265.8 (123.0+127.0); 15. Schlierenzauer 251.0 (119.5+122.5). Coppa (23): Schlierenzauer 1336; Bardal 862.

Snowboard: Fischnaller è 13˚ Ad Arosa (Svi), Roland Fischnaller è uscito agli ottavi del gigante parallelo di Coppa del Mondo, sconfitto dallo sloveno Rok Marguc, poi vincitore; nello stesso turno fuori anche l’austriaco Prommegger, che resta dietro l’azzurro nella classifica mondiale, ed Aaron March, battuto dall’altro austriaco Walder. Uomini: 1. Marguc (Slo); 2. Morison (Can); 3. Unterkofler (Aut); 4. Bussler (Ger); 10. Prommegger (Aut); 13. Fischnaller; 15. March; 22. Mick; Erlacher squal.; Coratti n.f. Classifica: 1. Fischnaller 4190; 2. Prommegger 4060; 5. March 2290. Donne: 1. Engeli (Nor); 2. Kummer (Svi); 3. Calve (Can); 4. Zavarzina (Rus); 20. Boccacini; 23. Ochner; 26. Tribus. Classifica: 1. Kummer (Svi) 3570; 2. Calve (Can) 3470; 31. Boccacini 501,5.

Mondiali freestyle, Tomasi 8˚ in skicross Ai Mondiali di Voss (Fin), il 26enne Marco Tomasi esce in semifinale ed è ottavo, miglior risultato in carriera. Skicross. Uomini: 1. Chapuis (Fra); 2. Midol (Fra); 2. Teller (Usa); 8. Tomasi; 39. Castellaz; 43. Miribung; 46. Thanei. Donne: 1. Smith (Svi); 2. Thompson (Can); 3. David (Fra). PITTIN SECONDO Due secondi posti per Pittin nella Continental Cup di Ornskoldsvik (Svezia) battuto dall’austriaco Lemmerer e dal norvegese Johansen.

Varie LAUREUS 2013 (m.can.) Rio de Janeiro, la città della finale del Mondiale di calcio 2014 e dell’Olimpiade 2016 è il palcoscenico stasera del Premio Laureus 2013. Al Teatro Municipale, in una festa presentata dall’attore statunitense Morgan Freeman, vengono consegnate le statuette per i migliori sportivi uomo e donna dell’anno; la squadra; la rivelazione; il ritorno; lo sportivo alternativo; lo sportivo disabile. Tutti selezionati da giuria di 46 membri.


44

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_l’Italia al bivio

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Il nuovo no di Grillo gela le ultime speranze di Bersani? Un governo Pd sostenuto dal M5S pare sempre più impossibile. Napolitano valuta il ritorno al voto a giugno, Renzi si prepara, ma non tutto è già scritto Si moltiplicano gli appelli a Grillo perché faccia fare il governo a Bersani e i grillini intanto si sono riuniti in un hotel dell’Eur e hanno discusso la possibilità di un referendum in rete per stabilire se dare o no l’appoggio al tentativo del segretario Pd. Ne sono venuti fuori con l’idea di proporre a Napolitano un governo dei 5 Stelle con 20 punti di programma, mentre è stata di certo bocciata (due terzi di no) l’idea di andare in Parlamento tutti insieme, venerdì, inscenando una specie di marcia. Alcuni hanno detto che la cosa parrebbe bambinesca, come se gli eletti avessero bisogno di andare accompagnati. Altri hanno spiegato che la cosa avrebbe un’aria fascista e dopo gli equivoci provocati dai giudizi storici della capogruppo Roberta Lombardi non pare il caso di inscenare marce di nessun tipo. Intanto il gruppo cerca i portaborse previsti dalla legge, che saranno selezionati esaminando i curricula. Si vogliono persone serie, preparate e che non abbiano a che fare con i vecchi partiti. Supponiamo che il Movimento 5 Stelle non li pagherà in nero, come hanno fatto troppe volte i loro predecessori.

d

HA DETTO

S Beppe Grillo «Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l’appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico

1Dunque, gli appelli. Ieri ne è arrivato un altro, intitolato «Facciamolo!» e firmato da Michele Serra, Roberto Benigni, don Ciotti, Oscar Farinetti, Roberto Saviano, Salvatore Settis, Barba-

A

TREMONTI INDAGATO

OGGI UDIENZA SU RUBY

Berlusconi: «Non ci sarà un corteo anti-toghe»

S

I capigruppo di M5S Roberta Lombardi e Vito Crimi ieri durante la conferenza stampa ANSA

ra Spinelli. Secondo loro, «la volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio» esige che a Bersani si faccia fare il governo. Io avevo capito che il voto a Grillo è semplicemente un «basta!» ai vecchi partiti, ai loro compromessi e malaffari. Invece nell’appello dell’altro giorno, firmato da Remo Bodei, Roberta De Monticelli, Tommaso Montanari, Antonio Padoa-Schioppa e di nuovo Settis e Spinelli, sponsorizzato da Repubblica e che finora ha raccolto appena 30 mila firme, si chiede a Grillo di votare un governo che realizzi il seguente programma, e giù un lungo elenco di cose da fare, compresa la legge sul conflitto di interessi che faccia fuori una volta per tutte Berlusconi. Grillo ha risposto da par suo: «Quando il Pdmenoelle chiama, l’intellettuale risponde. Sempre! In fila per sei con il resto di due. La funzione principale degli alleati è quella di lanciare appelli. L’appello e l’intellettuale sono imprenscindibili. L’intellettuale italiano è in prevalenza di sinistra, dotato di buoni sentimenti e con una lungimiranza politica postdatata».

2

Dunque, niente?

Bisogna leggere gli appelli come momenti della lotta interna al Pd. Che cosa

potrebbe succedere, infatti? Se il tentativo di Bersani non andasse in porto, lo sbocco più probabile sarebbe non la nascita di un governo istituzionale, con tecnici di alto profilo, svincolati dalla politica, ma le elezioni a giugno. Renzi ha già fatto capire che questa è anche la sua soluzione, perché certo non accetterebbe di bruciarsi in una soluzione rabberciata e di corto respiro. Quindi, fallendo Bersani, Napolitano si rassegnerebbe a essere rivotato al Quirinale, scioglierebbe le Camere, e si andrebbe al voto con questa legge elettorale. Nel Pd dovrebbero rifare le primarie, Renzi le vincerebbe alla grande e si presenterebbe alle elezioni non si sa se alleato con Monti, ma probabilmente avendo tagliato l’ala sinistra di Vendola. Prenderebbe un bel po’ di voti moderati ed entrerebbe a Palazzo Chigi nonostante la prevedibile tenuta dei grillini. Dopo l’estate, Napolitano si dimetterebbe e si eleggerebbe il vero, nuovo capo dello Stato.

3 Non la fa troppo facile? Sì, è troppo facile. E Pierluigi Bersani una minima speranza di farcela ancora ce l’ha.

4 Ma se dall’entourage di Grillo hanno fatto sapere che qua-

lunque accordo con i partiti vedrebbe l’uscita dal M5S di Casaleggio. E i grillini adorano Casaleggio, giusto?

Beh, molti di loro provengono da quella parte politica. E a qualche grillino darà magari fastidio che l’avventura finisca già a giugno, no? Una legislatura di cento giorni e se ne tornano subito a casa, mannaggia! E c’è pure la regola dei due mandati. Perciò un gruppetto di cinquestelle potrebbe votare la famosa fiducia tecnica, cioè ti do il voto solo per farti esistere e poi mi tengo le mani libere. Oppure esco dall’aula e, se esce dall’aula anche il Pdl per far mancare il numero legale, lascio in Senato il minimo dei parlamentari per far valere il voto. Se ne sono viste tante in passato, che una in più non farà troppa impressione a nessuno. Il Pci all’epoca del compromesso storico s’invento il «governo della non sfiducia».

Per la casa romana L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti (nella foto) è indagato a Roma, secondo indiscrezioni di stampa, per finanziamento illecito di parlamentare in relazione alla ristrutturazione gratuita dell’ appartamento di via del Campo Marzio, a pochi passi dal Parlamento, affittato dal deputato Pdl Marco Milanese e abitato, fino all'estate del 2011, dall’allora ministro. Tremonti ha commentato: «Ho totale fiducia nella magistratura inquirente che penso abbia dovuto agire nello sviluppo dell’attività istruttoria su Sogei. Sono naturalmente interessato a fornire ogni chiarimento»

5 Grillo andrà su tutte le furie. Questo è un altro grande tema dei prossimi mesi. Che poteri effettivi ha Grillo sugli eletti? Di fatto, nessuno. Ed è possibile che qualcuno di quei giovani parlamentari prima o poi ci faccia caso. Ieri Grillo li ha avvertiti con un tweet: «Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l'Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica».

Silvio Berlusconi, 76 anni ANSA

Contrordine all’ultimo momento. Silvio Berlusconi ha chiesto di annullare la «manifestazione silenziosa» annunciata per oggi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano e che avrebbe surriscaldato un lunedì già bollente sul fronte giudiziario. Al processo Ruby si profila, infatti, ancora un braccio di ferro tra le toghe milanesi (che dovrebbero concludere la requisitoria e formulare la richiesta di condanna) e la difesa: il Cav, fresco di condanna a un anno per il caso Bnl-Unipol, tramite i suoi avvocati farà istanza di rinvio dell’udienza per legittimo impedimento per motivi di salute e la Procura dovrebbe chiedere una nuova visita fiscale (dopo quella di sabato per il caso Mediaset). Intanto, ieri Berlusconi ha trascorso la sua terza giornata di ricovero al San Raffaele di Milano: oltre all’infezione agli occhi, si sono aggiunti problemi di ipertensione, che hanno reso necessario un monitoraggio cardiovascolare. Sulla manifestazione, invece, pare che a far cambiare idea al Cavaliere sull’iniziativa della «sfilata silenziosa», annunciata ieri anche dalla ex ministro Mariastella Gelmini, siano state le colombe del partito. Era prevista la partecipazione di tutti i parlamentari Pdl appena eletti, poi con una nota Berlusconi ha chiesto di soprassedere: «Le modalità non rispecchiano il rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane e la fiducia che la verità sia più forte di ogni pregiudizio e strumentalizzazione». Niente passaggio in Tribunale, ma il segretario Angelino Alfano ha comunque convocato una riunione degli eletti a Milano.

notizie Tascabili

In provincia di Brescia

Al mercato di Guastalla

Donna uccisa a colpi di pistola dalla compagna

Furgone esploso Gravissimi 5 feriti Via all’inchiesta

Da domani si sceglie il nuovo Papa

«Venite, ho ucciso la mia compagna». Con una telefonata alle forze dell’ordine, ieri, a Gussago, in provincia di Brescia, Angela T., 35 anni, ha confessato di aver ammazzato nel sonno, con un colpo di pistola, la sua convivente di 34 anni. All’origine dell’omicidio ci sarebbero motivi passionali, legati alla gelosia. Una vicina ha raccontato di aver sentito la coppia litigare in tarda serata. La 35enne aveva acquistato e denunciato l’arma con cui ha sparato soltanto da pochi giorni: il 5 marzo aveva ottenuto un permesso di detenzione della pistola, per «ragioni sportive».

Cinque delle 11 persone ferite, sabato, nell’esplosione del furgone-rosticceria a Guastalla, nel Reggiano, restano in prognosi riservata. Nella tragedia avvenuta al mercato sono morte tre donne che lavoravano sul camion. Le bombole del gas sono esplose ed è divampato un gigantesco incendio che non ha lasciato scampo. L’inchiesta per capire perché ci sia stato lo scoppio muove, intanto, i primi passi. Il fascicolo aperto dal sostituto della procura reggiana, Stefania Pigozzi, ipotizza l’omicidio colposo plurimo, senza indagati. Il mezzo è sequestrato, per permettere gli accertamenti.

I cardinali del Conclave celebrano messa: folla di fedeli a Roma Una domenica diversa per la Roma cattolica, con tante messe celebrate dai cardinali che da domani entreranno in Conclave, e che si sono concessi all’abbraccio dei fedeli. I «papabili» che si leggono in questi giorni sui giornali di tutto il mondo, hanno scherzato con i presenti, pregato e spiegato nelle omelie il la parabola del «figliol prodigo». Un «bagno» di folla per i vari Scola, Scherer, O’Malley, Dolan, marcati anche dai media. Ieri l’arcivescovo di Milano ha espresso un pensiero: «Il conclave è ormai imminente, preghiamo perché lo Spirito Santo offra alla sua chiesa l’uomo che possa condurla sulle orme segnate dai grandi Papi degli ultimi 150 anni».

Il cardinale americano Timothy Dolan (al centro) posa per i fotografi dopo la celebrazione della messa AP Ironico, invece, il cardinale di Boston, Sean O’Malley che a Santa Maria della Vittoria ha rassicurato i fedeli, scherzando: «Tornerò a casa da cardinale e forse mi prenderò la statua di Santa Teresa del Bernini con me». Questa mattina, intanto, ci sarà l’ultima congregazione generale, la decima di questo pre Conclave: uno spazio utile per le porpore che vogliono prendere posizione sul futuro della Chiesa.

Silvano Trevisan: aveva 69 anni

Vittima degli islamisti

C’è la conferma: morto l’ostaggio rapito in Nigeria Il giallo sulla sorte di Silva no Trevisan si è concluso con la certezza della sua esecuzione, assieme agli altri sei ostaggi rapiti in Nigeria da parte dei terroristi islamici di Ansaru. Ieri la Farnesi na ha messo fine alla speranza precisando che non c’è stato blitz per liberare l’ingegnere 69enne. Il cordoglio di Napolitano: «Atroce».


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

ALTRI MONDI

IL FILM CON FRANCO

«Oz» subito primo nel box office Usa Con un incasso di 80.3 milioni di dollari «Il grande e potente Oz» del regista Sam Raimi con James Franco (nella

foto), Michelle Williams e Mila Kunis, entra e occupa subito la testa del box office americano del fine settimana appena trascorso. Scivola al secondo posto «Jack the Giant Slayer» (10 milioni di dollari), seguito da «Identity Thief, che scende dal secondo al terzo posto.

OGGI L’«UPENDO LIVE»

Napoli fa del bene: concerto per l’Africa Da Napoli si leva un coro per l’Africa. Chiamati a raccolta dal violinista Lino Canavacciuolo, sul palco del Palapartenope si

IL FALSO ALLARME A SERRAVALLE

Panico all’outlet: «C’è una bomba» 15 mila evacuati

L’incendio scoppiato ieri all’alba in un palazzo di Backnang, cittadina a 30 chilometri da Stoccarda AFP

A fuoco il palazzo In Germania muore mamma con i 7 figli L’incendio a Stoccarda, causato da una stufa Sterminata famiglia turca: salvo solo il padre DANIELE VAIRA

Il fuoco uccide ancora e fa una strage di bambini. Stavolta è successo in Germania, dove una madre e i suoi sette piccoli sono morti in un incendio divampato in un appartamento della piccola città di Backnang, una trentina di chilometri a nord di Stoccarda. Vittima del rogo è una famiglia immigrata, di origine turca. Le fiamme sono divampate ieri all’alba, intorno alle 4.30 del mattino, forse a causa di una stufa a legno. Nella palazzina colpita — parte di un complesso che un tempo ospitava un’ex fabbrica di pellame e che oggi comprende diversi appartamenti — l’incendio sarebbe scoppiato al primo piano. Al piano terra ha sede un’associazione culturale turco-tedesca ma gli inquirenti, fatte le pri-

me verifiche, hanno escluso la presenza di indizi di un attacco a sfondo razzista. Nell’alloggio distrutto viveva una numerosa famiglia turca. Quattro persone sono state tratte in salvo attraverso un balcone dai vigili del fuoco: tre di loro, rimaste ferite, sono state soccorse in ospe-

Escluso l’agguato razzista. Il più grande dei fratelli bruciati vivi aveva 16 anni dale. Pernottavano e probabilmente vivevano abitualmente sotto quello stesso tetto anche una nonna e uno zio dei piccoli rimasti uccisi, mentre il padre non era a casa al momento dell’incendio. Per la donna e i suoi

dopo il rogo doloso

sette figli, il più piccolo dei quali aveva appena sei mesi, (il più grande sedici) non c’è stato nulla da fare. I corpi sono stati trovati uno dopo l’altro dai pompieri accorsi in forze.

Una domenica non proprio tranquilla per chi ha deciso di dedicarsi allo shopping nell’outlet di Serravalle (Alessandria). Poco dopo le due del pomeriggio una telefonata anonima ha creato il panico nel mega centro che fa parte del gruppo McArthurGlen e che si trova a pochi chilometri dal casello dell’autostrada A7 Genova-Milano. Una voce maschile contraffatta — che diceva di rappresentare un gruppo terroristico — ha annunciato la presenza di ordigni dentro il villaggio della moda: «Siamo le Nuove Brigate: abbiamo messo cinque bombe nel vostro centro, lasciate l’Italia e andate via». Nell’outlet si trovavano 15 mila persone, che sono state subito evacuate. Nel centro sono intervenuti anche i vigili del fuoco, ambulanze, polizia stradale e municipale. E da Torino sono arrivati artificieri e unità cinofile per la ricerca degli esplosivi. I visitatori sono corsi fuori, seguiti dal personale dell’outlet. La direzione ha diffuso il messaggio dai megafoni, spiegando che lo sgombero era soltanto una prassi dovuta «a problemi tecnici», ma che molto probabilmente si trattava di un falso allarme. E, per via del fuggi-fuggi generale, al casello di Serravalle si sono formate lunghe code di auto che hanno raggiunto i 20 chilometri. I controlli, nei 200 negozi del villaggio, sono proseguiti per ore, ma di ordigni, per fortuna, non è stata trovata traccia. Nelle stesse ore, però, un allarme bomba è stato lanciato anche in un altro centro del gruppo McArthurGlen, a Castel Romano, alle porte di Roma: al centralino è infatti arrivata una telefonata anonima per un trolley che era stato lasciato incustodito da un cliente. Sono così arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri ma non è stato necessario l’intervento degli artificieri.

Il precedente Ma questo non è

un episodio isolato in Germania, dove il fuoco uccide spesso a causa di guasti e stufe difettose. Risale infatti al novembre scorso l’incendio in cui a perdere la vita furono tredici persone con disabilità in un centro di Titisee-Neustadt, non lontano dalla città di Friburgo. In quell’occasione in 14 rimasero feriti e le operazioni di salvataggio furono molto complesse, viste le condizioni fisiche e psichiche delle persone coinvolte. A causare le fiamme, anche in quel caso, fu un difetto tecnico di una stufa a gas.

Tanti bambini e studenti: in migliaia hanno gridato ieri «Basta» davanti ai cancelli di Città della Scienza, a Napoli (foto Ansa) per manifestare lo sdegno contro chi ha distrutto la struttura, incendiandola, il 4 marzo. In corteo anche il sindaco Luigi De Magistris.

ritroveranno oggi Lina Sastri, Elena Ledda, Vincenzo Salem me, Gabin Dabiré, Mario Castiglia, Floriana Cangiano e M’Barka Ben Taleb per Upendo live, un progetto solidale voluto da Africaintesta Onlus impegnata dal 2011 in Tanzania e in Etiopia. (d.c.)

A tutta

MORTO L’EX BR SEMERIA

Salute DI MABEL BOCCHI

Uno studio svizzero

Occhio ai salumi: mangiarne troppi S Fu capo accorcia la vita del gruppo di Milano Malato da tempo, è morto ieri a Varese, a 63 anni, l’ex brigatista Giorgio Semeria (nella foto). Ex studente, fu responsabile logistico delle Br per la colonna di Milano, fino alla cattura di Renato Curcio, ed era considerato il capo della frazione politica del gruppo. Arrestato nel 1976 dai carabinieri alla stazione di Milano, nel tempo si era dissociato dal terrorismo. Nel gennaio 1993 aveva ottenuto il riconoscimento del cumulo delle pene ed era uscito di galera. Da uomo libero fu a lungo volontario a San Vittore

Troppi insaccati e carne in scatola a tavola non fanno bene? Ci sono più rischi di morte prematura. Lo rivela un maxi-studio, condotto dall’Università di Zurigo su quasi mezzo milione di volontari di 23 Paesi, che sono stati seguiti per 13 anni. Analizzando i dati si è scoperto che il consumo di carne lavorata era quello che aumentava di più il pericolo di malattie cardiovascolari e morte prematura: del 72% il rischio di malattie cardiovascolari e dell’11% il rischio di cancro.

Mille pazienti testati

Mal di testa addio L’attività sessuale ne riduce i sintomi Il sesso è un ottimo antidolorifico contro l’emicrania. Gli scienziati tedeschi dell’Università di Münster affermano che il sesso può portare a un alleviamento dei sintomi o addirittura alla loro scomparsa. Dalla sperimentazione con mille pazienti è emerso che tra coloro che avevano fatto sesso durante un attacco di mal di testa, ben la metà, durante l’attività sessuale, ha notato che i sintomi si erano alleviati e, in un caso su cinque, erano passati del tutto. Il merito è del rilascio delle endorfine.

Attenzione al sale L’uso eccessivo fa venire il diabete

Shopping nell’outlet di Serravalle Scrivia (Al)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Si rivede lo spot del «fusto» operaio Ora è diventato un sexy-giardiniere

Napoli, in migliaia sfilano per la Città della Scienza

45

La ricerca inglese

CULT PER I 30 ANNI LA «DIET COKE» FA RIVIVERE UNA SUA CELEBRE PUBBLICITÀ

Era il 1994 quando la «Diet Coke» lanciava lo spot del famoso «fusto» col modello americano Lucky Vanous. Quarantacinque secondi di passione in cui un gruppo di impiegate interrompe la routine per ammirare un operaio sex symbol che, puntualmente alle 11,30, fa pausa sfilandosi la maglietta e, a torso nudo, manda giù una lattina di «Diet Coke», mentre scorrono le note di Just wanna make love to you di Etta Jones. Sono passati quasi vent’anni e la celebre bibita ha festeggiato il suo 30˚ compleanno rinverdendo la pubblicità: invariata la colonna sonora, i secondi di passio-

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il modello inglese Andrew Cooper, 31 anni, nel nuovo «commercial» AP

ne sono passati a 60 e il modello è l’inglese Andrew Cooper, classe 1981, nella parte di un giardiniere. Cinque amiche sedute su un prato durante la pausa pranzo si godono il «fusto» mentre afferra una «Diet Coke» e, appena la apre, viene inondato di spruzzi. Niente panico, via la maglietta: alle cinque amiche non resta che sorseggiare la bevanda per spegnere i bollenti spiriti. Il ritorno dello spot del fusto è solo una delle chicche che il gruppo si è regalato per il suo trentesimo anniversario. A cominciare dal nuovo direttore creativo 2013: è stato scelto lo stilista americano Marc Jacobs.

L’abuso di sale può scatenare malattie autoimmuni. Come ad esempio la sclerosi multipla, il diabete o la psoriasi. Il dato allarmante emerge da una ricerca della Yale University, pubblicata su «Nature», secondo la quale con l’aumentare del contenuto di sodio nella dieta cresce la presenza e l’aggressività di un tipo di cellule immunitarie, i linfociti Th17. E, anzi, in presenza di elevate concentrazioni di sale l’aumento dei linfociti può divenire sino a 10 volte superiore al normale.

I NOSTRI ERRORI La Gazzetta dello Sport precisa che Luciano Aguzzi, intervistato sulla morte di Hugo Chavez per l’edizione del quotidiano del 7 marzo, è uno storico esperto di America Latina, ma non è mai stato docente di Storia delle Dottrine politiche all’Università di Milano, cattedra con la quale ha solo collaborato. Ce ne scusiamo.


oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

RAGIONIERE pluriennale esperienza co.ge, fornitori, banche, bilanci, offresi. 340.62.20.076. QUARANTENNE diplomata bella presenza con esperienza come presentatrice tv e vendita offresi come agente di vendita nei settori alimentazione, cosmesi e medicale o speakeraggio. Disponibilità immediata, Milano. Tel. 345.40.39.040 CUSTODE esperto con alloggio, cerca lavoro. Serietà, precisione, cortesia assolute. 333.38.91.465. SRILANKESE 21enne esperto cuoco, offresi per pulizie, collaboratore familiare, custode ville. 366.39.95.586 ESPERTO paghe job sistemi cerca collaborazione con studi e aziende che comprenda anche contabilità. 347.63.24.032

OPPORTUNITÀ solida remunerativa collaborazione rivolgiamo a professionista della consulenza d'impresa per progetti di responabilità sociale rivolti alle aziende di Pavia e provincia. Tel. 333.91.00.947.

BILOCALE nuovo - MM Affori. Contesto signorile. 190.500,00. CE: D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.66.20.76.46.

BILOCALE Milano 3 terrazzino vista laghetto. euro 132.000 CE: F - IPE: 147,60 kWh/mqa. 02.90.75.16.88 02.88.08.31 - http://milano3.filcasa.it CORSICO centro. Nuovo trilocale pronta consegna. CE: B - IPE: 53,26 kWh/ mqa 02.45.11.91.66 COMO Villa nuova, mq. 290, posti auto, box giardino, videosorvegliata. 568.000,00. CE: B; IPE: 30,75 kWh/ mqa. Immobilsuisse 004176.33.40.545 - 335.66.70.615 TRADATE 100 mt stazione Ferrovie Nord, nuovo a soli euro 120.000, ingresso soggiorno/cucina 2 camere 2 bagni, cantina, possibilità box. Ottimo anche per investimento. Possibilità mutuo. Disponibili anche altre tipologie. 02.33.90.195. CE: C - IPE: 80 kWh/Mqa. SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03

LORETO in villetta signorile appartamento con giardino, soggiorno, cucina, due letto, bagno affittasi. Referenziati, CE G, IPE 61,98 kWh/mqa. Tel. 02.66.98.38.87

BANCHE multinazionali necessitano di appartamenti o uffici. Milano e provincia 02.29.52.99.43. COPPIA impiegati referenziati cerca appartamento bilocale / trilocale in Milano zona servita. 02.67.47.96.25

MONFALCONE (Go): Porto, due capannoni 1.600 mq e 2.800 mq su area 6.000 mq. Euro 2.600.00,00. Info info@rizzetti.it - telefono 035.21.25.62 SHOW-ROOM /uffici, affittasi. Storica Villa Mirabello (Maggiolina) CE: G IPE: da 239,84 kWh/mca a 243,39 kWh/mca 02.88.08.31

BOUTIQUE acquista oro, gioielli, diamanti, argenteria, monete. Via Torino 20-Milano. 02.86.46.17.26 - Lunedì chiuso - boutique.it

UFFICI affittasi. Corso Italia, stabile moderno, direzionale, 380 mq. Posti auto. CE: F - IPE: 63,1 kWh/mca 02.88.08.31 CARAIBI per i primi 20 clienti prezzo lancio! Bilocali arredati pronta consegna US $ 53.000 (Euro 40.165) www.casamarsantodomingo.it 0018.09.57.11.685 CARAIBI Ville con piscina mq 94: 2 camere, 2 bagni, con giardino privato Euro 145.000. 0018.09.57.11.685 www.casamarsantodomingo.it MONTECARLO confine esclusiva bellissime ville a schiera. Vista mare / Monaco 465.000 euro! italgestgroup.com 0184.05.55.50 SARDEGNA costa nord, affare affare! Ampio appartamento con camera, bagno finestrato, soggiorno, angolo cottura fronte spiaggia Euro 79.000! 035.24.18.34. CE: E - IPE: 93 kWh/ mqa.

BOX doppio. Vendesi. Viale Cirene. Immobile privo di riscaldamento non soggetto all'obbligo di certificazione energetica. 02.88.08.31 MENDRISIO, Svizzera, capannone mq. 910, affittato franchi 95.000 annui, vendesi franchi 1.820.000, mutuo esistente franchi 940.000, tasso 1,44%. Immobilsuisse 335.66.70.615 MM ROMOLO adiacenze vendesi a reddito negozio tre luci su strada. Ottima rendita. CE: G - IPE: 243,63 kWh/ mc anno 02.88.08.31

PUNTO D'ORO

ATTIVITÀ da cedere / acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14

Saldi Shop

SAN Lorenzo frazione Santa Margherita Ligure offresi in gestione ristorantino attività sessantennale possibile vendita cell. 333.19.70.031

ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:

•ORO USATO: Euro 26,15/gr. •ARGENTO USATO : Euro 405,00/kg.

•GIOIELLERIA CURTINI

via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori

LAVORO

Eventi Ristoranti

CASA

compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 Milano. 02.58.30.40.26

CARAIBI Vuoi vivere e lavorare facendo parte del Gruppo Casamar Immobiliare Franchising, con un piccolo investimento solo iniziale 0018.09.57.11.685 www.casamarsantodomingo.it

L’appuntamento quotidiano 7 GIORNI SU 7 Mostre

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

BONAPARTE appartamento, prestigioso palazzo epoca restaurato, Valore da Progetto CE: D - IPE: 104,5 kWh/ mqa www.filcasaservice.it 02.89.09.31.72 - 02.88.08.31 CAIROLI - palazzo epoca restaurato. Trilocali/quadrilocali CE: C - IPE: 80,07 kWh/mqa www.filcasaservice.it 02.89.09.36.75 CALDARA Signorile, piano alto, salone, studio, tricamere, tre servizi, cucina, box. CE: G IPE: 225,40 kWh/ mqa. Immobilsuisse 004176.33.40.545 - 335.66.70.615 CERTOSA 60 mq. affare silenzioso 120.000,00 CE F IPE 112 kWh/mqa. 335.68.94.589 SEMPIONE nuova costruzione, trilocale biservizi, giardino. CE: A - IPE: 28,5 kWh/mqa www.filcasaservice.it. 02.34.93.16.65 TENCA quadrilocale libero. Euro 365.000 CE: da G - IPE: 187,5 kWh/ mqa 02.67.07.53.08 TRILOCALE nuova costruzione - Sempione/Diocleziano. Possibilità Box. CE: B - IPE: 44,0 kWh/mqa. 02.34.93.39.47 ULTIMI trilocali/quadrilocali, pronta consegna, terrazzi, logge, giardini. Sempione/Gerusalemme CE: B - IPE: 42,7 kWh/mqa 02.34.59.29.72 ZARA splendido quadrilocale con ampi terrazzi, serra, luminosissimo. Scelta capitolato. Valore da progetto CE: E IPE: 133,94 kWh/mqa 02.49.45.87.61

V agg

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

LUNEDÌ 11 MARZO 2013

Corsi

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Spettacoli

46

Ogni giorno oltre 8 MILIONI DI LETTORI con l’abbinata Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle edizioni stampa e digital www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

ACQUISTIAMO

automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114.

A AABAA Naturalmente relax. Lasciati coccolare con piacevoli massaggi rilassanti completi. www.tantrabodymassage.it 02.29.40.17.01 366.33.93.110. ABBANDONATEVI in un momento di relax e benessere. Massaggi olistici. Centro italiano. 02.36.76.76.86. ABBANDONATI a trattamenti benessere che partono da euro 40. www.body-spring.it 02.91.43.76.86. ABBINA mente e corpo attraverso il rilassante piacere dei nostri massaggi olistici. 02.39.40.00.18. Milano. MANZONI elegantissimo centro italiano massaggi ayurvedici. Ambiente raffinato rinnovato. Sabato aperto. 02.39.68.00.71 RIFUGIO urbano per il tuo corpo, massaggi rilassanti su futon con percorso termale. 02.29.53.13.50. SCOPRI le nostre promozioni regalandoti piacevoli momenti in un'oasi di relax. 02.66.98.13.15.

AMANDA trasgressiva 899.842.473. Viziosa 899.842.411. Euro 1,30min/ ivato. VM18. Futura Madama31 Torino. CONTATTO diretto 899.11.14.84. Autoritaria 899.89.79.72. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo.

Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126 BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/2287911, fax 031/262272 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610 FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34 GENOVA : tel. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55 NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712 OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084 PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : tel. 011/50.21.16, fax 011/50.36.09 TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,00 - n. 1: euro 2,08; n. 2, 3, 14: euro 7,92 n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: euro 4,67 n. 10: euro 2,92 - n. 1: euro 3,25 - n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro 4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19: euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24: euro 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n.16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n.22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n.23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate.


LUNEDÌ 11 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

47

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

20/2 - 20/3

LE PAGELLE

Ariete 6-

Toro 7,5

Gemelli 5,5

Cancro 8-

Leone 6-

Pesci 8

DI ANTONIO CAPITANI

La fatica è tanta, un imprevisto spiazzaci. Però padroneggerete tutto. Anche se, diciamolo, siete una palla mortale. Calma (piatta) suina.

Giornata di risultati ottimi nel lavoro. Gli amici vi sono utili, l’amor vi s’avvicina. Scortato dal sudombelico: si fornica sperimentally.

Luna sfigodolens: l’umore non aiuta. E forma fisica, amore e finanze barcollano. Un viaggio stanca, il suino in voi è a corto di consensi.

Luna & fortuna s’alleano e vi agevolano. Nel lavoro, in merito ad affari, svaghi e viaggi, anche a basso costo. Alto consumo fornicatorio.

L’umore è cupo, il lavoro frena. Anche perché voi vedete le cose più tragiche di come sono. State su! Sudombelico in missione segreta.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE Intuito, talenti e terga vi portano al successo. E il vigore oggi cresce parecchio. L’amor divampa, il sex è un misto ruspante-glam, muy bonito.

Vergine 5,5

Bilancia 7

Scorpione 7,5

Sagittario 6-

Capricorno 7+

Acquario 7

Luna, Mercurio, Venere, Marte e Giove: cinque stelle in assemblea a voi ostile. Il lavoro is a ciofec, le tensioni son probabili. Stop suino.

L’understatement e l’attenzione per il dettaglio premiano. Il sudombelico viene pure nominato commendatore per meriti acquisiti. Uau.

Protetti. Agevolati. Perfino raccomandati. Dalla Luna (e non solo). Ecco come siete. Così, stravincete nel lavoro. E l’ormone fa miracoli.

Può darsi che gestire alcuni eventi nuovi, anche positivi, vi costi una fatica immane. Don’t azzann, pianificatevi bene. Desolazione suina.

Le finanze confortano, il lavoro regge bene. E l’umore migliora. Ottima riuscita di viaggi, spostamenti, relax serali e sudombelicali.

La Luna seda lo stress. O, quantomeno, vi fa veder le cose con occhi più pragmatici. Bene i soldi, fornicazione in pompa magna.

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre IN DIRETTA

BASKET

1.00

20.00 MONTEPASCHI SIENA ACEA ROMA

4.30

SuperTennis

13.00 GERMANIA NORVEGIA

0.00

Coppa Algarve femminile Eurosport

SUN BELT CHAMPIONSHIP

13.00 DANIMARCA GIAPPONE

GONZAGA ST. MARY’S

9.00

NCAA. WCC Championship ESPN America

Coppa Algarve femminile Eurosport 2

16.15 SVEZIA - USA

CICLISMO

Coppa Algarve femminile Eurosport

15.15 TIRRENO - ADRIATICO Eurosport, Rai 3

20.45 CARPI - SAN MARINO Lega Pro. Prima divisione. Girone A Rai Sport 1

MLB. Spring Training ESPN America

18.00 COPPA DEL MONDO

Serie A. Highlights

Qualifiche HS 127. Da Kuopio, Finlandia Eurosport

9.45

TENNIS 19.00 ATP INDIAN WELLS

11.10

CALCIO: PALERMO SIENA

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

13

15

ANCONA

9

16

min max

1

11

10

20

BOLOGNA

6

16

10

15

AOSTA BARI

CIELO

VENTI

CAGLIARI

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

7

14

Nuvolo

Moderati

CATANIA

11

20

FIRENZE

11

15

NCAA

16.15 RUGBY: INGHILTERRA - ITALIA

Serie A. Highlights

CALCIO: GENOA MILAN

GazzaMeteo

CALCIO: ATALANTA PESCARA

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO

Serie A. Highlights

Sky Sport 2

14.00 BASKET: LOUISVILLE CINCINNATI

Serie A. Highlights

Serie A. Highlights

9.55

SKY SPORT 2

Sei Nazioni

Trento 5 16

Aosta 1

Milano

9

Torino 3 12

Venezia

3 12

8

11 12

7

14

MILANO

7

13

ROMA

NAPOLI

11

18

9 13

PERUGIA

7

14

Nebbia

Agitati

8

13

POTENZA

Il sole oggi MILANO

ROMA

REGGIO CALABRIA

12

21

ROMA

11

18

TORINO

0

13

8

TRENTO

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:42

18:23

6:28

18:11

10

13

VENEZIA

10

15

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

Lo spettacolo della FA Cup, con la rimonta del Chelsea da 0 2 a 2 2 con il Manchester United e quello della Premier League, con la vittoria per 3 2 del Liverpool sul lanciatissimo Tottenham di Bale: commentateli sul blog «In the box», dedicato al calcio inglese.

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

In Sicilia e sul Meridione alternanza di sole e piogge. Sulla Sardegna e al Centro prevarranno nuvole e piogge, ma a tratti farà capolino il sole. Al Nord frequenti piogge e nevicate sulle Alpi, schiarite solo temporanee e locali.

Condizioni meteorologiche all'insegna del tempo perturbato. Infatti per gran parte del giorno ci saranno precipitazioni anche abbondanti e intense, nevose sulle Alpi e ad alta quota pure sugli Appennini. Solo localmente spunterà il sole.

11 13

10

L’Aquila 6 10

Campobasso

Bari

6 12

Napoli

10 18

Potenza

12 16

5

Cagliari

11

Catanzaro

10 14

10 16

Palermo

Reggio Calabria 13 20

12 17

16

Sorge

14.00 CICLISMO: PARIGI - NIZZA

Perugia

14

Mossi

10.00 GOLF: CADILLAC CHAMPIONSHIP

Sul nostro sito ampia copertura, come sempre, sul Sei Nazioni di rugby, con cronache e video sulle partite dell’Italia. E anche una spettacolare gallery fotografica con le immagini più belle della combattuta sfida degli azzurri a Twickenham contro l’Inghilterra.

Ancona

Firenze

7

Neve

EUROSPORT

Tutto il fascino di Premier e FA Cup su «In the box»

8 13

8

21

SKY SPORT 3

13

L'AQUILA

14

Sei Nazioni

21.30 BASKET: BOSTON CELTICS ATLANTA HAWKS

Italia k.o. con onore A Twickenham spettacolo azzurro

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

20.30 RUGBY: INGHILTERRA - ITALIA

IL BLOG

10 14

Molto forti

Calmi

Serie B

LA GALLERY

8 14

Coperto

Temporali

Premier League

Al Nord fino a metà giornata variabile, dal pomeriggio precipitazioni sparse con neve ad alta quota. Al Centro frequenti nuvole e piogge, anche con rovesci e temporali. Al Sud a tratti pioverà e a tratti ci saranno momenti soleggiati. Trieste

Forti

MARI

Serie B

14.15 CALCIO: LIVERPOOL TOTTENHAM

Oggi

Rovesci

Pioggia

12.00 CALCIO: LIVORNO REGGINA

NBA

Da Miami, Stati Uniti

L’attaccante dell’Arsenal e della nazionale inglese è nato a Londra il 16 marzo 1989. Gioca nei Gunners dal 2006

Gazzetta.it

16.30 CALCIO: BARI - JUVE STABIA

Serie A. Highlights

Serie A. Highlights

9.25

Serie A

10.55 CALCIO: PARMA - TORINO

CALCIO: INTER - BOLOGNA CALCIO: CAGLIARI SAMPDORIA

Legenda

Serie A. Highlights

10.40 CALCIO: LAZIO - FIORENTINA

CALCIO: JUVENTUS CATANIA

SALTO CON GLI SCI

BASEBALL 18.00 NEW YORK YANKEES ST. LOUIS CARDINALS

10.25 CALCIO: CHIEVO - NAPOLI

Serie A. Highlights

9.15

17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: JUVENTUS CATANIA

Serie A. Highlights

SKY SPORT 1

NCAA. ESPN America

2.00

ATP INDIAN WELLS Sky Sport 2

Serie A Rai Sport 2

CALCIO

10.10 CALCIO: UDINESE ROMA

WTA INDIAN WELLS

THEO WALCOTT

Catania 14 19

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848

EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:40

18:25

6:26

18:13

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011

La tiratura di domenica 10 marzo è stata di 314.792 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

12 mar.

19 mar. 27 mar.

3 apr.

COLLATERALI *con libro All Blacks La Leggenda e 14,19 - con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 2 e 12,19 - con Le Grandi Battaglie N. 4 e 11,19 - con Passione Rally N. 3 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con Carosello N. 10 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 11 e 12,19 con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 11 e 11,19 con Michel Vaillant N. 14 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 16 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 20 e 11,19 - con I Love Travel N. 24 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 29 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 30 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 29 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 45 e 6,19 con Aerei da Combattimento N. 48 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 38 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 47 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


48

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 11 MARZO 2013


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.