GDS 16-03-2013

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www.gazzetta.it sabato 16 marzo 2013 1,50 €

REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero n Anno 64

L’INTERVISTA A NEW YORK

LA SVOLTA LA SOCIETA’ NERAZZURRA PROTAGONISTA DI UNA CLAMOROSA TRATTATIVA COL BARCELLONA

ROSSI: «A Firenze per lo scudetto e giocare con Jo Jo»

ASSALTO INTER: C’E’ SANCHEZ Accordo col cileno, si tratta per Song e Montoya Il sogno in attacco è un quartetto con Lennon, Palacio e Icardi (già assicurato con i Lloyd’s) Moratti dopo il Tottenham: «Squadra con Strama». Gallas e il razzismo: «Volevamo andar via»

La punta al lavoro per recuperare dall’infortunio

3 Alexis Sanchez, 24 anni, ex dell’Udinese FORTE

LOPES PEGNA A PAGINA 16 3 Giuseppe Rossi, 26 anni

BOLDRINI, LAUDISA, SCHIANCHI, TAIDELLI PAG. 10­11­12 COMMENTO DI CECERE PAG. 17

CHAMPIONS NEDVED APPROFITTA DEL SORTEGGIO PER PARLARE DI IBRA COL PSG

IL DATO DECISIVO L’ARRIVO DI MARIO

MILAN Balo guida l’assalto al 2° posto

JUVE A TUTTA BIRRA I bianconeri trovano il temibile Bayern: serviranno due grandi prove. Intanto oggi si corre per lo scudetto: duro test a Bologna

I rossoneri hanno il reparto d’attacco più prolifico: 39 gol PASOTTO A PAGINA 14 3 Mario Balotelli, 22 anni

EUROLEAGUE CON I TURCHI NEI QUARTI

Lazio contro il Fenerbahçe Petkovic: «Va bene così»

CHE SFIDE NEI QUARTI

CIERI, MANAV A PAGINA 15

MALAGA­BORUSSIA D. REAL M.­GALATASARAY PSG­BARCELLONA BAYERN M.­JUVENTUS

Serie A / 29ª GIORNATA

Catania­Udinese per l’Europa

ARCHETTI, CONDO’, GRANDESSO, LICARI, OLIVERO DA PAG. 2 A PAG. 6

3 Andrea Pirlo, 33 anni, e Franck Ribery, 29 EIDON/EPA

COLPO DI SCENA IL BRASILIANO SPIAZZA TUTTI, ANCHE LA COMPAGNA GIORNALISTA IN STUDIO

Leonardo e l’amore in diretta tv: «Anna, vuoi sposarmi?» VELLUZZI A PAGINA 5

3 Il direttore sportivo del Paris St.Germain Leonardo e la compagna giornalista di Sky Anna Billò

CLASSIFICA

OGGI CATANIA UDINESE ore 18 (2 2) BOLOGNA JUVENTUS ore 20.45 (1 2) DOMANI ore 15 SIENA CAGLIARI ore 12.30 (2 4) FIORENTINA GENOA (1 0) MILAN PALERMO (2 2) NAPOLI ATALANTA (0 1) PESCARA CHIEVO (0 2) ROMA PARMA ore 20.45 (2 3) SAMPDORIA INTER ore 20.45 (2 3) TORINO LAZIO ore 20.45 (1 1)

JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA INTER LAZIO ROMA CATANIA UDINESE BOLOGNA

RUGBY SEI NAZIONI A ROMA

F.1 POLE IN AUSTRALIA: SKY ALLE 7, RAI 13.55

CICLO GIMONDI HALL OF FAME

SERIE B REGGINA K.O.

Italia con l’Irlanda E Lo Cicero dice: «Ultima partita»

Scatta il Mondiale Duello Alonso­Vettel

Domani Sanremo La sfida di Moser a 29 anni dallo zio

Il Livorno va Pari a Verona resta secondo Colpo Cesena

ALLIEVI, CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 28­29­31­33

3 Fernando Alonso, 31 anni, spagnolo pilota della Ferrari

ALLE PAGINE 17­34­35­37

3 Moreno Moser, 22 anni BETTINI

BINDA, DE LUCA PAG. 24­25

62 53 51 48 47 47 44 42 41 35

www.socrep.it

SAMPDORIA ( 1)35 PARMA 35 CAGLIARI 34 ATALANTA ( 2) 33 TORINO ( 1) 32 CHIEVO 32 GENOA 26 SIENA ( 6) 24 PALERMO 21 PESCARA 21

Fra parentesi i punti di penalizzazione.

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Lo sceicco deluso dal rifiuto della Roma: «Non hanno neanche aspettato che finissi di grattare i miei gratta e vinci...»

MTR201 Dyneema La scarpa da trail running più resistente al mondo Suola Gripex con un grip eccezionale Leggera Traspirante

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photo@Olaf Crato

BATTAGGIA, MELILLO ALLE PAGINE 38­39

9 771120 506000

PARTITE


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

PRIMO PIANO SORTEGGIO QUARTI DI CHAMPIONS

di PAOLO CONDÒ

L’occasione per capire se è da élite Le provviste accumulate dalla Juve tra febbraio e marzo, quando l’urna di Champions la risarcì del girone di ferro assegnandole il tenero Celtic, torneranno molto utili ora che il sorteggio dei quarti ha decretato che è tempo di giocare solo fra adulti. Da qui al doppio match, il Bayern sarà un pensiero molto esaltante e altrettanto molesto. Prima di potercisi dedicare in toto (le due gare saranno inframmezzate dal Pescara in casa, difficile pretendere di meglio), Conte dovrà però sfangare due trasferte di grande complessità: stasera a Bologna, domicilio di una delle squadre in più evidente salute, e il sabato di Pasqua — tre giorni prima dell’Allianz — a casa Inter, e non perderemo tempo a spiegarvene le insidie. La Juve ha messo da parte 9 punti sul Napoli e conservati 11 sul Milan, che nel 2013 viaggia a un ritmo più sostenuto del suo. Sono margini ampi, definitivi se da qui al Bayern dovessero rimanere di queste proporzioni; il che aggiunge gusto a un match già molto saporito come quello di oggi a Bologna. La Juve dovrebbe giudicare soddisfacente una stagione conclusa con un altro scudetto e i quarti di Champions? Se in valore assoluto la risposta è certamente sì, ci piace pensare che l’estrazione del Bayern sia stata vissuta come una scossa elettrica, un’occasione per alzare l’asticella e capire se questa squadra — il cui potenziale resta per molti versi inesplorato — valga davvero l’élite del calcio europeo. In Champions ha superato finora due esami: prima ha prevalso su avversari forti (Chelsea e Shakhtar) in una situazione relativamente protetta come quella del girone, poi ha superato in scioltezza una rivale debole (Celtic) nella fase in cui si volteggia senza rete. Il giorno prima di un sorteggio ci si augura la pesca più facile, e Malaga e Galatasaray piacevano di più. Una volta estratta una pallina feroce, occorre interpretare il momento: e questo è perfetto per aumentare il voltaggio della prova.

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I PRECEDENTI

S NAZIONALI Italia e Germania si sono affrontate, nelle fasi finali di Mondiali ed Europei, in 8 occasioni

S Mondiali Cinque incroci, due 0-0 nei gironi del 1962 e del 1978; le semifinali vinte dall’Italia nel 1970 (4-3 dopo tempi supplementari) e nel 2006 (2-0 dopo tempi supplementari); la finale del 1982 ancora vinta dagli azzurri (3-1)

S Europei Due pari nella fase a gironi nel 1988 (1-1) e nel 1996 (0-0); la semifinale vinta dall’Italia per 2-1 nel 2012

S CLUB BayernItalia Sono 35 i precedenti tra Bayern e rivali italiane: il bilancio è 12 vittorie bavaresi, 8 pari e 15 successi italiani, tra cui la finale della Champions 2009-10, Inter-Bayern 2-0 a Madrid

S CLUB JuveGermania Sono 39 i confronti ufficiali tra Juve e rivali tedesche: finora 16 successi bianconeri (tra cui uno spareggio a Berna contro l’Eintracht Braunschweig, nella coppa Campioni 1967-68), 10 pari e 13 vittorie tedesche

Juve, fai co È sfida con il Bayern Servirà un’impresa stile Italia-Germania

la scheda NELL’ALBO D’ORO 28 SCUDETTI E 2 CHAMPIONS

Neanche all’Euro eravamo favoriti: finì diversamente È andata meglio a Borussia, Barcellona e Real Madrid FABIO LICARI

Non dovevamo uscirne vivi. Germania über alles, più forte di tutti, urlavano a Berlino e dintorni. La gioventù al potere, il calcio spettacolo, Müller e Kroos, Neuer e Schweinsteiger, il futuro programmato da tempo. Finì diversamente, con Balotelli a schiantare l’orco tedesco e Pirlo a dare lezioni di regia calcistica, lanciando così l’Italia verso la finale dell’Euro. Una partita nella leggenda come i già indimenticabili 4-3 (Mexico 70) e 2-0 (Germania 2006). Se con la Nazionale i tedeschi tremano al sentire la parola «Italia», con i club non è proprio la stessa storia. Ma Bayern-Juve resta la sfida dai risvolti infiniti, la più bella e terribile dei quarti regalati dal sorteggio, probabile chiave di volta di questa Champions: chi sopravvive, farà paura. Da outsider L’impressione è che

saranno semifinali da sballo e che alla «meglio Europa» manchi soltanto il Manchester Utd. Le altre accoppiate offrono pronostico obbligato: possono temere qualcosa Barcellona (con il Psg), Borussia Dortmund (Malaga) e Real Madrid (Galatasaray)? Anche nel torneo dei dettagli, se c’è una logica, il tabellone sembra completo per tre quarti. Manca una voce: te-

sta di serie di diritto è il Bayern, vice campione d’Europa dall’illustre passato recente, ma la Juve gioca da outsider con mentalità e agonismo da Campioni. «Blocco» dei quarti Nel 2009, ul-

tima apparizione sul red carpet del calcio, la Juve si fermò agli ottavi contro il Chelsea. E nelle precedenti edizioni lo stop si consumò proprio nei quarti contro Arsenal (2006) e Liverpool (2005). Risale al 2003 il percorso vincente fino alla finale persa ai rigori contro il Milan. Insomma c’è da superare un blocco anche psicologico: calciopoli in Italia è dimenticata, fuori non ancora. Italiana diversa Per noi disfatti-

sti, meglio ricordare che nessuno vuole trovare un’italiana sulla sua strada: ti costringe a giocare male, farle gol è complicato, ecco il pensiero comune. Ma questa Juve è un’italiana non convenzionale: discende da Lippi e Sacchi, mette in mostra la stessa beata incoscienza dell’Italia di Prandelli forse con più solidità difensiva, fa circolare palla nella trequarti rivale, schiera esterni seriamente offensivi. Quale occasione migliore per abbattere luoghi comuni europei. Tiri e chilometri Anche le statisti-

che — ma è bene tenere presente che il calcio non è il basket —

d lafrase DEL GIORNO

l’analisi

spiegano l’irriverenza del calcio di Conte: la Juve è quella che ha subito meno gol (4), ma anche la terza per reti segnate (17) e punti fatti (18). Non ha mai perso, ma tira in porta come il Barça (69 volte contro 73). Commette quasi più falli di tutti (114) e corre come una squadra del Nord: Pirlo ha percorso 92,9 km, nessuno come lui, e tra i primi sei «maratoneti» d’Europa ci sono anche Vidal e Bonucci.

CON LORO TANTI STIMOLI «Il vantaggio del Bayern è la grande esperienza. Sarà una sfida molto stimolante e la vivremo di certo con serenità, concentrazione e gioia»

Messi, CR7 e Drogba I bianconeri preferivano il Malaga, che invece è andato al Borussia Dortmund, simile alla Juve non solo per il gioco ma perché condivise con il ciclo Lippi i fasti della prima Champions: Isco contro tutti, sarà dura per gli spagnoli. Il Barcellona — alla settima semifinale nelle ultime otto edizioni — rappresenta per il Psg quello che il Bayern è per la Juve: la porta d’accesso al club d’élite. Qui la differenza di valori sembra più marcata, sarà interessante il duello argentino tra Messi scatenato e Pastore in cerca di legittimazione. E infine il Real Madrid aspetta il Galatasaray: prevedibile guerra psicologica Mou-Terim, scontro di fenomeni Ronaldo-Drogba (campione in carica), in gioco la «Decima» per gli spagnoli e la storia per i turchi. Questo è lo spettacolo, questa è la Champions.

ANTONIO CONTE ALLENATORE JUVENTUS

La Juventus è stata fondata nel 1897. È la squadra italiana più vincente: 28 scudetti, 9 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italia, 2 Champions, 1 Coppa Coppe, 3 Coppe Uefa, 2 Supercoppe Europa e 2 Intercontinentali SEI SFIDE Sono 6 i precedenti ufficiali tra Juventus e Bayern, tutti in Champions League. Malgrado la grande storia dei due club nelle coppe, il primo confronto risale addirittura alla stagione 2004 05. JUVE AVANTI Il bilancio è di 3 successi della Juve (doppio 1 0 nei gruppi 2004 05 e 2 1 in casa nei gruppi 2005 06), 1 pareggio (0 0 a Monaco nei gruppi 2009 10) e 2 vittorie del Bayern (2 1 in casa nei gruppi 2005 06 e 4 1 a Torino nei gruppi 2009 10).

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BIANCONERI DIFESA SUPER E TANTI MARATONETI

I tedeschi partono avanti nel pronostico — diciamo 55 a 45 — perché hanno tutto: gioco, campioni, grande esperienza al livello più alto. La Juve oppone una manovra diversa ma ugualmente sviluppata, stelle in mezzo al campo laddove il Bayern le propone davanti, un’abitudine minore all’attico. E la fame di chi arriva vergine ai grandi scontri, mentre il gruppo bavarese ha già sofferto numerose sconfitte. E’ più esperto, ma potrebbe rivelarsi più nervoso. Sappiatelo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ome gli azzurri la scheda HA VINTO 22 TITOLI 4 CHAMPIONS IN 113 ANNI

E Rummenigge ha già l’ansia: «Preso il peggio» Il k.o. con l’Arsenal ha azzerato le certezze Beckenbauer allarmato: «Così non si passa»

Il Bayern Monaco è stato fondato il 27 febbraio del 1900. E’ una società polisportiva con oltre 230 mila soci. Anche Adidas e Audi hanno quote societarie e fungono pure da sponsor. La pubblicità sulle maglie è invece di Telekom. La società di Monaco domina da circa 40 anni in Germania: ha conquistato 22 titoli nazionali, 15 Coppe di Germania, 4 Supercoppe e 6 Coppe di Lega. Il palmarès internazionale del Bayern è ricco di 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppa Uefa e 1 Coppa delle Coppe. Insieme con la Juve e l’Ajax è l’unica squadra che ha vinto le tre principali competizioni della Uefa per club

«

PIERFRANCESCO ARCHETTI

Indizi per capovolgere la gerarchia che mette il Bayern sopra la Juve. I grandi capi sono preoccupati e stanno aggredendo verbalmente la squadra. Franz Beckenbauer: «Se giochiamo come contro l’Arsenal, ai quarti usciamo. Con la Juve siamo 50-50. E non mi piace la seconda in trasferta». Uli Hoeness: «Nelle ultime due partite abbiamo prodotto spazzatura». E Karl Heinz Rummenigge, che si prese dell’interista (come offesa) da Marotta dopo l’ultima polemica sull’acquisto di Vidal, adesso è timoroso: «In Champions non ti regalano niente. Dopo il Barcellona era il peggio che ci poteva capitare». Seconda inquietudine: sabato 30, a tre giorni dall’andata con i bianconeri, i rossi potrebbero già diventare campioni di Germania, con inevitabile rilassamento mentale. Riusciranno a non festeggiare? Rinunceranno alla doccia di birra imposta dallo sponsor, alle numerose interviste, a una festicciola liberatoria dopo due scudetti finiti a Dortmund? Difficile, anche se ci saranno ordini rigidi, ma la testa non si può immobilizzare. Più sensata una frenata in Bundesliga (servirebbero due vittorie contro 4 punti del Borussia, distante 20 punti) per evitare che il trionfo prematuro diventi un

La Juve è fra le grandi, gli italiani sono pericolosi. Ma penso che ce la faremo

MANUEL NEUER PORTIERE DEL BAYERN

danno; però va calcolata anche la pochezza degli avversari. Intanto oggi a Leverkusen Heynckes non utilizzerà Müller, Lahm, Mandzukic, Ribery. Sono segnali. Travolgenti, finora La partita

contro l’Arsenal è stata la prima sconfitta dopo 23 gare (terzo k.o. in 38 stagionali); il primo rovescio interno con più di una rete dopo 52 partite o 25 mesi; la prima gara senza segnare dopo 11 mesi (14 aprile 2012, 0-0 a Mainz). Flessione inequivocabile o pancia riempita dal 3-1 dell’andata? La seconda ipotesi è quella più vera — il Bayern ha pur sempre tirato verso la porta 21 volte — ma nessuna squa-

dra può tenere l’identica condizione per tutta la stagione. Da sfruttare Impresa difficile,

non impossibile. Anche contro l’Arsenal, come nella finale con il Chelsea, i tedeschi hanno pigliato gol sull’unico corner a sfavore. E pure all’andata fu un angolo a seminare il panico, Neuer sbagliò l’uscita e Podolski lo infilò. Certo, mercoledì mancavano Ribery e Schweinsteiger, personaggi che sanno liquefare la densità, però ora nel primo match non ci sarà Martinez, squalificato, più solido di Luiz Gustavo. Togliere acqua (spazio) a Lahm, puntare sul centrale più legnoso (Boateng o Van Buyten), cercare di sfruttare le incertezze giovanili di Alaba (anche con l’Arsenal ha lasciato troppo a Walcott), sono mosse che Conte avrà già studiato. Non perdere la testa sugli spostamenti di Müller, Kroos e Ribery è un atteggiamento auspicato, come raddoppiare e triplicare sul francese (lavoro di Vidal). Pirlo è il più temuto, perché trova il campo scoperto sulla riconquista. In 8 partite di Champions il Bayern ha pigliato 10 gol, tanti quanti nelle 25 di Bundesliga. Le richieste di biglietti per l’Allianz Arena sono già 150 mila, però il ritorno sarà a Torino. Un debutto nel nuovo stadio che tanto affascina e inquieta i tedeschi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CURIOSITÀ SCONFITTE CON L’AJAX, L’AMBURGO E IL MILAN, SUCCESSO CON IL BORUSSIA DORTMUND IN UEFA

Bianconeri in finale negli anni che finiscono con il 3 Dal 1973 la storia si ripete sempre: a Torino, però, è stata portata solo una coppa DAL NOSTRO INVIATO

G.B.OLIVERO VINOVO

Antonio Conte è fatalista e quindi abbastanza indifferente al sorteggio. Il tecnico ha reagito all’accoppiamento col Bayern con la stessa serenità con la quale aveva commentato il duro girone con Chelsea e

Shakhtar e gli abbordabili ottavi col Celtic. «Eravamo consapevoli che sarebbe stata una sfida impegnativa — spiega Conte —. Dopo il Chelsea ci è toccata la seconda finalista dello scorso anno: il Bayern avrà il vantaggio della grande esperienza accumulata negli anni e della mente libera dal campionato, dove ha un grande vantaggio. Il confronto sarà stimolante e lo vivremo con serenità, concentrazione e gioia. Stiamo coltivando un sogno e vogliamo viverlo fino alla fine». Pavel Nedved era a Nyon: «Il Bayern era una delle squadre più temibili nell’urna, ha grandissima esperienza, è molto forte. Ma io sono molto orgoglioso della

Juventus, siamo contenti di essere nei quarti e consapevoli delle nostre qualità. I tedeschi sono difficili da affrontare, non sottovalutano neanche il minimo particolare: sarà una bella battaglia».

L’UNICO TRIONFO CONTRO IL BORUSSIA 1

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La legge del tre E chissà se in ca-

sa Bayern sanno che c’è un motivo in più per temere la squadra di Conte. Dal 1973 ogni anno che si conclude con il 3 vede i bianconeri in una finale europea. Nel 1973 fu la prima volta per la Juve, che a Belgrado venne battuta dal fortissimo Ajax in Coppa Campioni. Dieci anni dopo stessa manifestazione e stesso risultato (0-1), con la Juve di Platini, Boniek e i campio-

1) Cruijff dopo Ajax-Juve 1-0 1973. 2) Platini dopo Juve-Amburgo 0-1 1983. 3) Vialli, Trap e Baggio con la Uefa ’93. 4) Del Piero ko nel 2003

ni del mondo azzurri sconfitti dall’Amburgo ad Atene. Nel 1993 fu festeggiato il trionfo in Coppa Uefa, mentre nel 2003 la sfida tutta italiana di Champions League vide il Milan battere i bianconeri ai rigori a Manchester. Insomma, quattro finali e appena una vittoria che però, rivista oggi, ha qualche interessante proiezione sul presente. Nel 1993, infatti, la Juve di Roberto Baggio sconfisse in semifinale il Paris St. Germain (2-1 in casa e 1-0 in Francia) e in finale il Borussia Dortmund (3-1 in Germania e 3-0 a Torino), ossia due dei sette avversari ancora in lizza in questa edizione della Champions. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO SORTEGGIO QUARTI DI CHAMPIONS 1

proposta alla giornalista FRANCESCO VELLUZZI

Ah l’amore, questo folle sentimento che... Ebbene sì. Ci siamo arrivati anche noi. Dopo Casillas e Domenech, pure il calcio italico ha in Leonardo e la sua Anna Billò una storia da cliccare e rivedere. La coppia glamour da copertina che manda in soffitta, per poco, i gossip di Balotelli o le fidanzate di Osvaldo. Perché la diretta su Sky Sport ha un effetto pazze-

L’amore ai tempi della tv Leonardo spiazza la Billò «Allora, vuoi sposarmi?»

sco. Se poi succede durante i sorteggi di Champions la cosa fa il giro del mondo. Lui le chiede «Vuoi sposarmi». Lei di botto: «Per carità». Poi il gioco si fa duro. Lui incalza: «Mi hai già detto no due volte». Lei tentenna: «Ne parliamo a casa». Lui sembra impazzito, lei cerca di sviare, poi abbozza un «sì». Lui Leonardo, 43, e Anna non lascia raddoppia: «Festa a Billò, 36 REUTERS Milano e in Brasile». Conoscendola, immaginiamo quale imbarazzo abbia provato. Conoscendola, immaginiamo una ramanzina mica da ridere, appena l’ex calciatore del Milan e del Brasile tornerà in Italia per vedere il loro figlio: Tiago. La storia Leonardo è il d.s.

del Psg, Anna una trentaseienne giornalista di Sky Sport di Sovico (Brianza) che ha sempre vissuto

ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI

Che astio Il Barcellona avrebbe dovuto fargli da trampolino personale, invece Ibrahimovic chiuse l’annata catalana fuori dalla top 20 dei migliori giocatori secondo France Football. Il premio sarebbe andato alla fine del 2010 ancora all’argentino e Guardiola diede comunque il ben servito in estate allo svedese che se ne andò sbattendo la porta. Di nuovo a Milano, ma in rossonero. L’astio si riversò nell’autobiografia pubblicata la stagione seguente, puntualizzata da quattro nuovi appuntamenti. Il primo nella fase a gruppi (2-2), con Messi a secco, e mancato per un risentimento agli adduttori dallo svedese. Che si presentò puntuale al ritorno con il libro «Io, Ibra» fresco di stampa nel quale Guardiola faceva il filosofo «senza palle», Messi il «bravo

so salto al Psg. Ora, forse, il desiderio di rientrare in Italia. Una vita calcistica in subbuglio, ma in cui una certezza c’è: l’amore per la tosta Anna. «Conoscendomi, non avrebbe dovuto fare una cosa così. All’inizio ho pensato a uno scherzo. È vero che ho detto due volte no, ma il discorso matrimonio non l’abbiamo affrontato seriamente», ha confessato più tardi lei, sempre in tv. Perché la storia va cavalcata, proprio come il bacio in diretta mondiale dopo la finale del 2010 di Iker Casillas a Sara Carbonero o come la dichiarazione di Raymond Domenech che dopo l’eliminazione della Francia a Euro 2008 urlò. «Estelle ti amo». Ah l’amore, questo folle sentimento che...

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1 Leonardo fa la proposta alla fidanzata Anna mentre conduce lo speciale sui sorteggi delle coppe su Sky; 2 L’ex c.t. francese Raymond Domenech con la moglie Estelle; 3 Il bacio in tv tra Iker Casillas e Sara Carbonero AFP/ANSA

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Ex compagni Leo Messi, 25 anni, e Zlatan Ibrahimovic, 31, dopo un Milan-Barcellona di Champions League REUTERS

A volte ritorna. Altre, si accanisce. Come succede per Zlatan Ibrahimovic, sempre in odore di Juventus, ma che nel frattempo fa di nuovo i conti con il suo passato, quello blaugrana. Di nuovo con Lionel Messi. Di nuovo nei quarti di finale di Champions League. L’anno scorso era al Milan, quest’anno con il Psg. Ma sempre da sfidante, non favorito, contro l’eterno rivale con cui non spese mesi spensierati tre stagioni fa a Barcellona. Mutismo Convivenza imposta da Guardiola, che nel 2009 si mise in testa di creare una squadra che potesse esprimersi con l’elegante prepotenza di Ibrahimovic e la genialità di Messi. Calcoli sballati almeno quanto il montante della trattativa che portò nelle casse dell’Inter quaranta milioni di euro, e nella rosa di Mourinho un esplosivo Samuel Eto’o. Alla fine, a parte i nerazzurri, ci persero tutti. Il Barcellona finì fuori strada in semifinale di Champions, giustiziato dall’Inter. Ibrahimovic giocò 62 minuti all’andata, persa 3-1 a Milano, e 63 minuti al ritorno, vinto inutilmente 1-0, restando muto come l’argentino, a tradurre in campo l’evidente vuoto d’intesa. Un’incompatibilità che spinse Guardiola a puntare sul vincitore del Pallone d’oro che lo svedese aveva solo annusato, piazzandosi al settimo posto nel 2009.

con ambizioni ma in totale riservatezza. Proprio a Rogoredo, periferia milanese, è nata la storia d’amore che oggi fa il giro del mondo. Ricordiamo la prima volta con paparazzata tra le calli veneziane. Anna non la prese bene. Poi, accettò un’intervista a Vanity Fair. L’unione divenne celebre. E nel novembre 2011 è nato Tiago. La vita di Anna si è trasformata: dal sogno di fare le telecronache alla conduzione (che non amava). Dai campi di periferia romana e un primo matrimonio con un ex allenatore di calcio femminile sconosciuto ai più, alla relazione con uno dei personaggi più in vista del calcio mondiale. Anche la vita di Leo è cambiata come in un gioco di sliding doors. Le panchine di Milan e Inter, con scarso amore dai tifosi di entrambe le parti. L’ambizio-

Taccuino BLATTER

«Tutto ok con Platini» ZURIGO Sepp Blatter è tor nato ieri sulla polemica con Platini per l’Euro 2020 itinerante che non gli piace: «Ricordo Sud Corea Giap pone 2002: fu difficilissimo, alla Fi fa non ripeteremo più l’esperienza. Con Michel a volte siamo in disac cordo, tipo sulla tecnologia in cam po, ma non giudico l’uomo».

INGHILTERRA

United con il Reading

Ibra-Messi e poi... Zlatan tra Barça e Juve Nedved ne parla col Psg Guardiola provò a fare convivere i due, ma fallì. Il dirigente bianconero: «Ci sono state delle valutazioni sul suo conto»

30a giornata. Oggi Ever ton Manchester C., Aston Vil la Qpr, Southampton Liverpo ol, Stoke Wba, Swansea Ar senal, Manchester U. Rea ding. Domani Sunder land Norwich, Tot tenham Fulham, Chel sea West Ham, Wigan Newcastle. Classifica (prime pos.) Manchester U.* 71; Manchester C.* 59; Tottenham 54; Chelsea* 52; Arsenal* 47. * una gara in meno

SPAGNA

Barça e Real in casa 28a giornata. Ieri La Coru na Celta. Oggi R. Sociedad Valla dolid, Getafe Athletic B., Real M. Maiorca, Valencia Betis S.. Domani Malaga Espanyol, Sivi glia Saragozza, Osasuna Atletico M., Granada Levante, Barcello na Rayo V.. Class. Barcellona 71; Real M. 58; Atletico M. 57; Malaga, R. Sociedad 44.

FRANCIA

Psg a St. Etienne Il d.s. dei francesi Leonardo: «È un perno del progetto ma dipende tutto dai risultati»

Lo svedese definì «bravo studentello» l’argentino nella sua biografia

studentello», assolutamente da disprezzare. In campo finì 2-3, e una rete a testa per i due rivali. Poi i quarti: zero a zero a Milano, 3-1 al Camp Nou, con doppietta dell’argentino da poco incoronato Pallone d’oro per la terza volta di fila e lo svedese a guardare. Juventus Adesso la storia si ri-

pete. Di nuovo Ibrahimovic contro Messi, come è successo ad agosto in amichevole: 2-2 e un gettone per ciascuno. Lo scandinavo, comunque, salterà la prima partita (a Parigi) per la squalifica dopo il rosso rimediato a Valencia, nell’andata degli ottavi di finale, ma sarà sicuramente della sfida al Camp Nou. Finora in Europa

ha segnato meno (2), ma ha offerto più assist (5) di Messi che con i due gol al Milan si è portato a quota sette, accompagnati da tre assist. Cifre superflue per un rendez-vous tra prime donne magari da rigodere il prossimo anno, ma stavolta in chiave Juventus. Per un ritorno che sarebbe molto, molto intrigante. Pavel Nedved ieri a Nyon ha ammesso contatti con Leonardo: «Abbiamo fatto delle valutazioni». Più esplicito il direttore sportivo parigino: «Zlatan è un perno del nostro progetto, ma nel calcio vale tutto, dipende dai risultati». Magari anche personali, in Champions, contro l’alter ego di sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANDATA A PARIGI PSG 4-4-2

All. Ancelotti SIRIGU

JALLET

THIAGO SILVA ALEX

LUCAS

MAXWELL THIAGO MOTTA

MATUIDI

PASTORE

MENEZ

PEDRO

LAVEZZI

VILLA

BUSQUETS INIESTA

DANI ALVES

PIQUÉ

VALDES

BARCELLONA 3-4-3

GERMANIA

Sfida Bayer-Bayern

MESSI

XAVI

JORDI ALBA MASCHERANO

29a giornata. Ieri Marsi glia Ajaccio 0 0. Oggi Bastia Lio ne, Lorient Brest, Sochaux Valen ciennes, Lilla Evian, Montpel lier Troyes, Reims Rennes. Domani Nancy Nizza, Tolosa Bordeaux, St. Etienne Psg. Class. Psg 57; Lio ne 53; Marsiglia 51; St. Etienne, Niz za 48.

All. Vilanova D’ARCO

26a giornata. Ieri Wolf sburg Fortuna D. 1 1. Oggi Borus sia D. Friburgo, Werder B. Greu ther F.; Norimberga Schalke, Hof fenheim Mainz, Amburgo Augu sta, Bayer L. Bayern M.. Domani Eintracht F. Stoccarda, Borussia M. Hannover. Class. Bayern M. 66; Borussia D. 46; Bayer L. 45; Schalke, Eintracht F. 39.


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SABATO 16 MARZO 2013

PRIMO PIANO SORTEGGIO QUARTI DI CHAMPIONS

Mou, c’è il Galatasaray Sfida tra vecchi amici

L’ALTRA PARTITA MALAGA-BORUSSIA DORTMUND

Il tecnico del Real Madrid si troverà contro Sneijder e Drogba L’ivoriano lo lusinga: «Lui è il mio capo, mi ha cambiato la vita» Manuel Pellegrini, 59 (Malaga), e Jürgen Klopp, 45 (Dortmund) AFP/REUTERS DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

José Mourinho, 50 anni, tecnico del Real EPA

FILIPPO MARIA RICCI Twitter@filippomricci MADRID

Ritrovarsi a Madrid, da nemici. Mou e Wes, Mou e Didier, e persino Mou e Hamit Altintop, uno degli acquisti voluti dal portoghese lo scorso anno al Madrid. Esperienza fallimentare per il turco che arrivava gratis dal Bayern Monaco: una presenza dall’inizio in Liga ma soprattutto titolare in un Clasico di Copa del Rey che il Madrid perse 2-1 al Bernabeu. Decisione che al portoghese qui ancora rinfacciano. Ma se con Altintop a Mou è andata male, con Sneijder e Drogba è andata benissimo.

Pellegrini o Klopp: una delle rivelazioni stavolta è di troppo

Wesley Sneijder, 28 anni, al Galatasaray da gennaio AP

DAL NOSTRO CORRISPONDETE

MADRID

Uno più serio e compassato, a tono con i modi educati appresi in una famiglia dell’aristocrazia reazionaria cilena; l’altro di travolgente simpatia, pronto a lanciare battute in sala stampa, risate contagiose e sprint sulla fascia per festeggiare un gol. Separati all’anagrafe da quasi 14 anni, entrambi molto preparati, calcisticamente offensivi e sulla variegata lista dei papabili di Roman Abramovich per la panchina del Chelsea. Sono Manuel Pellegrini, ex calciatore e ingegnere cileno, Jurgen Klopp, ex calciatore tedesco.

La rinascita L’olandese arrivò al-

l’Inter nel secondo anno di Josè, scaricato (come Robben) dal Real che aveva perso la pazienza. A Madrid l’olandese aveva visto il suo matrimonio finire malissimo e i maligni da queste parti lo chiamavano «Whisky» Sneijder, conseguenza notturna della sbandata sentimentale. Wes rese meno del previsto, trovò un nuovo amore e se ne andò a Milano, dove il terapeuta Mou lo rimise in piedi lucidandolo a dovere: decisivo nel Triplete nerazzurro con finale di Champions vinta proprio al Bernabeu e gran Mondiale con la finale persa contro la super Spagna. Poi Mou se ne an-

Sorpresa e rispetto «Comun-

dò, e per Sneijder la vita calcistica non è stata più la stessa. Pochi alti e molti bassi a Milano fino al bruciante logorio della relazione con l’Inter tra rivendicazioni, isolamento, musi lunghi, qualche party e la cessione al Galatasaray.

Un abbraccio tra Mourinho e Sneijder ai tempi dell’Inter: protagonisti del Triplete nel 2010 NEWPRESS

Il grande amore Se quella tra

L’ANDATA AL BERNABEU REAL MADRID 4-2-3-1

All. Mourinho

DIEGO LOPEZ SERGIO RAMOS

PEPE

VARANE KHEDIRA DI MARIA

COENTRO XABI ALONSO

ÖZIL CRISTIANO RONALDO BENZEMA

YILMAZ

DROGBA SNEIJDER

SLCUK INAN

FELIPE MELO

H. ALTINTOP

NOUNKEU RIERA

EBOUÈ

SEMIH KAYA MUSLERA

GALATASARAY 4-3-1-2

All. Terim D’ARCO

Wes e José è stata una buona relazione, il rapporto tra Mourinho e Drogba entra di diritto nella categoria Grandi Amori. «Grande sfida», ha postato Drogba su Instagram, commentando il sorteggio e aggiungendo due foto; una abbracciato a Essien e l’altra abbracciato a Mou: «Giocherò contro la mia gente: il mio capo Mourinho ed Essien, un fratello». Didier e José arrivarono insieme al Chelsea nel 2004 e vissero tre anni di trionfi. A quell’epoca dorata mancò soltanto la Champions, che Drogba ha vinto lo scorso anno, decisivo nella semifinale col Barça e nella finale col Bayern prima di andare per qualche mese in Cina.

Vita cambiata «Lo sa tutto il

mondo, non l’ho mai nascosto. L’allenatore che non uscirà mai dai miei pensieri è Jose Mourinho perché credette in me e mi portò al Chelsea — ha detto l’ivoriano due mesi fa —. La gente diceva che pagare 24 milioni per me era troppo, uno spreco. Otto anni dopo, vinta la finale di Champions, Mourinho ha chiesto: "24 milioni continuano a essere troppi?". Da lui ho imparato tantissimo, è un grande allenatore che occupa un luogo privilegiato nella mia vita, perché l’ha cambiata». Arrivando al Galatasaray Didier raccontò che tra gli altri si era consultato con Mourinho, che gli aveva consigliato di accettare l’offerta: chissà se ora il portoghese si è pentito. «Venire qui a giocare con Sneijder rappresenta un messaggio alle grandi squadre europee: voglio rivincere la Champions». Mou è avvisato, gli amici vengono ad abbracciarlo coi peggiori propositi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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HA DETTO

S Emilio Butragueño (Real Madrid) «Grande rispetto per i turchi, con lo Schalke hanno dimostrato di essere competitivi e coraggiosi. Dobbiamo fare una grande gara all’andata, perché da loro sarà dura»

que vada, in semifinale ci sarà una squadra che può essere considerata una sorpresa», ha detto ieri Klopp mostrando grande rispetto per il rivale: «Il modo con il quale ha eliminato il Porto mostra l’enorme qualità del Malaga». Dopo due vittorie di fila il Borussia Dortmund ha mollato anticipatamente la lotta per la Bundesliga, dove giace secondo a 20 punti dal Bayern Monaco; dopo un miracoloso quarto posto ottenuto con un rush finale lanciato nonostante l’assenza degli stipendi, il Malaga è ancora nella stessa posizione ma con una doppia spada di Damocle: le finanze dello sceicco Al Thani, ancora non in regola con i pagamenti di giocatori e impiegati, e la sentenza della Uefa che, comunque vada quest’anno, impedirà al Malaga di giocare in Europa nella prossima stagione. Gli spagnoli hanno fatto ricorso, il Tas dovrà decidere. Pellegrini da record Intanto, pe-

rò, la squadra della Costa del Sol continua a fare il suo dove-

re, impermeabile a fattori esterni che solo la forza, la calma e il carisma di Pellegrini riescono a non far diventare condizionanti. Il cileno, trattato malissimo dalla stampa madridista nella sua stagione al Real, secondo con 96 punti dietro al Barça di Guardiola ma eliminato male e prematuramente da Alcorcon e Lione in Copa del Rey ed Europa, ha già stabilito un record: è il primo tecnico a portare ai quarti due squadre debuttanti in Champions: Villareal nel 2006 e Malaga. Col primo arrivarono anche le semifinali e le porte della finale si chiusero all’ultimo minuto, con un rigore sbagliato da Riquelme contro l’Arsenal. Difficile ripetersi contro il Borussia, però Klopp, che ha vinto il suo gruppo davanti ai campioni di Spagna (Madrid), Inghilterra (City) e Olanda (Ajax) prima di eliminare lo Shakhtar di Lucescu, non si fida. In tutto questo, una certezza: vedremo giocare del gran calcio. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PRIMA IN SPAGNA MALAGA 4-2-3-1

All. Pellegrini

CABALLERO JESUS GAMEZ

WELIGTON

DEMICHELIS TOULALAN JOAQUIN

ANTUNES ITURRA

JULIO BAPTISTA

ISCO

SANTA CRUZ

LEWANDOWSKI GOTZE

REUS

BLASZCZYKOWSKI

BENDER

GUNDOGAN

HUMMELS SCHMELZER

PISZCZEK SUBOTIC

WEIDENFELLER

B. DORTMUND 4-2-3-1

All. Klopp D’ARCO


SABATO 16 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

SABATO 16 MARZO 2013

L’ANTICIPO DI STASERA

Conte, due avvisi pe «Juve, serve un segnale Tifosi, basta stupidate»

Antonio Conte, 43 anni, tecnico della Juve per la seconda stagione LAPRESSE

«Vincere a Bologna sarebbe un messaggio importante per tutti Lo Stadium aiuta, ma il razzismo lo paghi con le porte chiuse» Perché vedere

BOLOGNA-JUVENTUS Il Bologna di questa stagione è un’ammazzagrandi. La Juventus vuole arrivare al big match con l’Inter con il morale al massimo ore 20.45, Dall’Ara

DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Fino alla fine. E quindi anche stasera a Bologna, perché la Champions è lontana e gli inseguitori in campionato relativamente vicini. Fino alla fine, perché questo recita il primo tweet di Andrea Agnelli forse non casualmente lanciato ieri. Fino alla fine, perché Antonio Conte non fa tabelle e gli piace solo la tabellina del 3: mancano dieci partite e lui vorrebbe ripassarla tutta inizian-

do da Bologna, dove potrebbe portare il vantaggio sul Napoli a 12 punti. Non c’è un incontro più decisivo, non c’è un giorno meno importante. Ogni attimo fa la differenza, ogni partita racconta una storia (la notte di Pescara dopo la sconfitta con l’Inter non la ricorda nessuno, ma fu una reazione veemente che il tecnico attendeva). Maturazione Fino alla fine, quindi: «Vincere a Bologna sarebbe un messaggio forte per il campionato — afferma Conte —. Arriviamo al momento decisivo della stagione con un numero maggiore di partite alle spalle rispetto allo scorso campionato. Siamo felici di avere l’impegno della Champions, anche se questo implica che non possiamo sempre andare a cento all’ora come in passato. Alla squadra ho chiesto una maturazione, stiamo imparando a gestire certe si-

tuazioni».

LA GARA DELL’1 MARZO

Napoli-Juve: daspo a 51 ultrà bianconeri NAPOLI (g.m.) La Divisione anticrimine della Questura di Napoli ha emesso ieri 51 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi bianconeri in relazione agli incidenti scoppiati prima e durante Napoli-Juve del primo marzo scorso. Nel dopo gara, i 51 erano stati denunciati dalla polizia per devastazione. La durata del divieto di accesso alle manifestazioni sportive è di tre anni. Per sei sostenitori juventini, pregiudicati per furto, rapina, detenzione di droga, rissa ed altri reati, e già colpiti in passato da Daspo, è previsto anche l'obbligo di firma.

Pogba il presente I giocatori

stanno rispondendo bene: «Lavorano tutti con grande impegno. I miglioramenti sono evidenti: penso ad esempio a Pogba che rispetto al primo giorno di Juve è un altro giocatore. A Deschamps ho detto che Paul non è il futuro della nazionale francese: è già il presente. E’ importante, però, che chi lo guida in campo e fuori lo aiuti a mantenersi sulla retta via». Il tecnico della Juventus fa sinceri complimenti al Bologna: «Ha qualità, ha la salvezza in tasca e cercherà l’impresa giocando a viso aperto. Diamanti è pronto per una grande squadra, ma non è l’unico giocatore di valore». Tifosi, attenti La Juve tornerà allo Stadium in campionato soltanto il 6 aprile contro il Pescara, ma Conte fa un appello importante: «Sul razzismo mi

sono già espresso. Chiedo ai tifosi di concentrarsi solo sulla Juve: ci esaltiamo quando ci incitano, mentre quando si dedicano ad altre squadre non ci caricano. Non vorrei poi che certe stupidaggini ci portassero a giocare a porte chiuse o da un’altra parte». Conte si riferisce al rischio squalifica nel caso in cui si ripetessero cori razzisti. I tifosi in Rete sottolinea-

no che il colore della pelle non c’entra nulla con il coro su Balotelli, resta il fatto che la società teme provvedimenti pesanti. «I tifosi sono il nostro dodicesimo e a volte tredicesimo uomo — conclude Conte —, a parte quando si prendono il break e credono di essere a teatro». Fino alla fine: vale anche per i tifosi, mica solo per i giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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r il +12

Verso cambi sulle fasce con Padoin e Peluso 1

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1 Pirlo e Matri, davanti al computer, durante il viaggio in treno da Torino a Bologna 2 Anelka, a sinistra, si rilassa di fianco a Caceres e Isla LAPRESSE

LA CONSEGNA MARTEDI’ A CATANZARO

Premio Ceravolo al tecnico bianconero Nuovo riconoscimento per Antonio Conte: il tecnico della Juventus ritirerà martedì a Catanzaro il quarto premio «Ceravolo», nel nome dello storico presidente che portò per

la prima volta in A la Calabria grazie alla squadra giallorossa. I protagonisti delle precedenti edizioni sono stati altri tecnici di spessore come Fabio Capello, Marcello Lippi e Claudio Ranieri.

La carica di Pioli «Momento giusto per questa sfida» Il Bologna ha già battuto Roma, Napoli e Inter: «Ma per la Juve serve alzare l’asticella» ANDREA TOSI BOLOGNA

Il pienone al Dall’Ara, la sfida alla capolista, il bel momento del Bologna. Ci sono tutti gli ingredienti per esaltarsi e caricare l’evento che tutto il capoluogo emiliano aspetta come la partita dell’anno. Stefano Pioli cavalca l’onda dell’entusiasmo, con la sua nomea di ammazzagrandi (quest’anno ha battuto Roma, Napoli e Inter) si capisce che ha preparato una trappola per fare cadere anche la squadra campione d’Italia, imbattuta a Bologna da 15 anni (ultimo ko: 0-3 novembre 1998). «Questa partita arriva al momento giusto - dice il tecnico, capofila degli ex bianconeri a Castedeldebole - e sono contento che giocheremo in uno stadio esaurito (34.415 spettatori), è il segnale che i nostri tifosi ci credono. Vogliamo provare a vincere ma per riuscirci dovremo alzare l’asticella, ovvero giocare meglio di quanto abbiamo fatto a Mila-

Inter e Juve ore 15 come ai tempi di Iuliano-Ronaldo

VINOVO Tutti a Bologna, a parte gli infortunati Pepe e Bendtner. Sul treno organizzato per la trasferta Conte ha fatto salire i 24 giocatori disponibili. Durante la conferenza ha lanciato un avviso: «Non allarmatevi se dovessero esserci delle sorprese nella formazione, è normale amministrazione». In realtà non sembra esserci spazio per nulla di così rivoluzionario. Solo sulle fasce Conte potrebbe cambiare qualcosa: a destra Padoin è favorito su Lichtsteiner (un po’ stanco dopo un paio di mesi ad altissimo livello) e a sinistra Peluso è in vantaggio su Asamoah (ancora alla ricerca della migliore condizione dopo la Coppa d’Africa). Come sempre, resta qualche dubbio anche in attacco. Nei giorni scorsi sembrava che Conte potesse puntare su Matri, cercando di sfruttarne il buon momento di forma. Ieri, però, nell’allenamento di rifinitura il tecnico ha provato ancora Vucinic e Giovinco, che giocherebbero così per la quarta volta consecutiva in campionato. Nelle ultime tre partite il montenegrino non ha mai segnato, mentre Sebastian ha realizzato il secondo dei tre gol al Siena. Le indicazioni dell’allenamento, comunque, non sono definitive. Lo stesso Conte ha detto ai giocatori che deciderà la formazione oggi nel primo pomeriggio.

Il match in programma la vigilia di Pasqua. E a San Siro, di giorno, la partita manca da 17 anni

no perché la Juve è la squadra più forte del campionato per talento, rabbia, intensità, organizzazione. Per superarla dovremo compiere una prova eccezionale». Il Bologna, senza Sorensen mentre rientrano Kone e Cherubin, è in serie positiva: «Siamo cresciuti con le tre vittorie di fila, che sono il nostro record. In serie A, da allenatore, non sono mai riuscito a centrarne quattro. La Juve è avviata a rivincere lo scudetto, a questo punto può perderlo solo lei, e può fare ancora strada in Champions. Non vedo l’ora di ammirarla con una big europea. Il Bayern è leggermente favorito, diciamo 55-45, ma Conte può farcela».

gb.o.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Diciassette anni dopo Inter-Juventus torna a giocarsi di pomeriggio a San Siro. La Lega Calcio, dopo aver provato ad accontentare un po’ tutti, ha deciso di sistemare il derby d’Italia alle 15 del sabato di Pasqua. Una scelta che fa un po’ storcere il naso alle televisioni che avrebbero voluto piazzarla di sera (si giocherà alle 20.45 invece Torino-Napoli). Impossibile anticipare Inter-Juve al venerdì visto che settimana prossima sarà dedicata alle nazionali e quindi i giocatori saranno in giro per il mondo fino a metà settimana. E così la partitissima torna a disputarsi alla luce del sole a Milano dopo 17 anni: l’ultima volta vide il successo dei bianconeri per 2-1. Era sabato 20 aprile 1996 (inizio ore 16), decisero i gol di Attilio Lombardo e proprio Antonio Conte. Inutile il centro di Ganz a dieci minuti dal termine. Con l’Inter in campo c’era anche Marco Branca, ora direttore dell’area tecnica. Il precedente polemico Invece

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in assoluto l’ultima volta che le due squadre si sfidarono di pomeriggio risale al famoso 26 aprile 1998. Fu la partita dello scontro in area tra Iuliano e Ronaldo. Niente rigore per quell’intervento, ma penalty per i bianconeri invece fischiato sul rovesciamento di fronte. Rissa, Simoni espulso e Del Piero poi si fa parare il rigore da Pagliuca. La partita finisce 1-0 per la Juve, con gol decisivo del numero 10 bianconero. Una vittoria che valse alla fine lo scudetto rimbalzando così la rimonta nerazzurra. Altri posticipi La Lega ha deciso di piazzare poi Chievo-Milan alle 18.30, un match che a livello televisivo trainerà il pubblico fino al posticipo Toro-Napoli. In vista del ritorno del quarto di finale di Champions contro il Bayern, la Juve

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Amarcord Pioli da allenatore

non ha mai sconfitto la Juve (3 pari e 2 ko il suo ruolino) mentre da giocatore, con la maglia della Fiorentina, ha colto due successi. «Come ex mi legano due ricordi su tutti: quella volta che vincemmo 1-0 (aprile 1991) con Robi Baggio che rifiutò di calciare il rigore del potenziale pareggio poi fallito da De Agostini. Fu un episodio insolito che fece molto discutere. E quando perdemmo 3-2 (dicembre 1994), con la Juve che rimontò da 0-2 vincendo grazie alla prodezza in spaccata volante di Del Piero, uno dei più bei gol che ho subìto da un avversario».

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MATTEO BREGA MILANO

I TRE EXPLOIT

L’AMMAZZAGRANDI

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ritorno agli anni Novanta

QUI VINOVO

FRECCIA JUVENTINA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gazzetta.it

JuventusInter del 26 aprile 1998

Il momento del celebre contatto Ronaldo-Iuliano (al centro) che creò polemiche infinite tra i due club

ha ottenuto il permesso di giocare in anticipo la dodicesima giornata: in campo quindi sabato 6 aprile alle 18 contro il Pescara allo Juventus Stadium. E per motivi legati all’Europa League invece il derby Roma-Lazio slitterà a lunedì sera, 8 aprile, dalle 20.45. Le altre grandi saranno impegnate in anticipi e posticipi: Inter-Atalanta sabato alle 20.45, Fiorentina-Milan alle 12.30 domenica 7, Napoli-Genoa alle 20.45. Posticipi di lusso E così per un motivo identico anche Lazio-Juventus (gara valida per tredicesima giornata) si disputerà di lunedì alle 20.45. Il giorno prima, alle 20.45, si sfideranno Milan e Napoli per un match che potrebbe voler dire tantissimo in chiave secondo posto. In quel turno spazio a un incrocio delicato per la salvezza: Pescara-Siena scenderanno in campo sabato 13 alle 18. Nella speranza di avere ancora chance da giocarsi tra un mese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Iuliano taglia la strada a Ronaldo in area e Ceccarini lascia proseguire senza concedere il rigore ai nerazzurri. Sul ribaltamento di fronte l’arbitro fischia invece un penalty alla Juve che Del Piero sbaglierà.

la guida Il derby di Roma si giocherà di lunedì sera Questi gli anticipi e i posticipi stabiliti ieri dalla Lega Calcio per le prossime tre giornate di campionato. 11a giornata di ritorno. Sabato 30 marzo. Ore 15: Atalanta-Sampdoria; Cagliari-Fiorentina; Genoa-Siena; Inter-Juventus; Lazio-Catania; Palermo-Roma; Parma-Pescara; Udinese-Bologna. Ore 18: Chievo-Milan. Ore 21: Torino-Napoli. 12a giornata di ritorno. Sabato 6 aprile. Ore 18: Juventus-Pescara; ore 20.45 Inter-Atalanta. Domenica 7 aprile ore 12.30: Fiorentina-Milan. Domenica 7 ore 20.45: Napoli-Genoa. Lunedì 8 aprile ore 20.45: Roma-Lazio. 13a giornata di ritorno. Sabato 13 aprile. Ore 18: Pescara-Siena. Ore 20.45: Atalanta-Fiorentina. Domenica 14 aprile ore 12.30: Palermo-Bologna; ore 20.45: Milan-Napoli. Lunedì 15 aprile ore 20.45 Lazio-Juventus.

Gazza

BUNDESLIGA IN DIRETTA DALLE 18.30 LIVE GRATIS BAYER-BAYERN MONACO

GLI ANTICIPI DI SERIE A SONO IN TEMPO REALE DA MEZZANOTTE I GOL

Jupp Heynckes, 67 anni AP

Torna l’appuntamento con la Bundesliga. Alle 18.30 non perdere, in diretta streaming gratuita, la sfida tra il Bayer Leverkusen e il Bayern Monaco, prossimo avversario della Juventus nei quarti di Champions League. Gli uomini di Jupp Heynckes sono primi in classifica con 66 punti, 20 in più del Dortmund, secondo, e 21 più delle «aspirine», terze. Da non perdere, in chiave europea, l’approfondimento sul Fenerbahçe, la formazione turca che affronterà la Lazio nei quarti di Europa League.

Vivi su Gazzetta.it i primi due atti della 29a giornata di Serie A. Si parte alle 18 con il tempo reale del primo anticipo, la sfida tra il Catania rivelazione di Maran e l’Udinese di Guidolin. Alle 20.45, sempre in tempo reale, è di scena la capolista Juventus, ospite del Bologna che ha vinto le ultime tre partite consecutive. Da mezzanotte sul sito troverete anche gli highlights dei due anticipi, assieme a tutti i gol della 31a giornata di Serie B.

Tvf 1 Roma-Bologna 2-3: firma decisiva di Gilardino LAPRESSE 2 Napoli-Bologna 2-3: San Paolo gelato da Portanova ANSA 3 Inter-Bologna 0-1: gol partita ancora di Gilardino ANSA

SCONTRO POLEMICO


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

SERIE A MERCATO

A

GLI ALTRI COLPI

S Andreolli Difensore centrale, 26 anni, ex giovanili nerazzurre, arriva dal Chievo a parametro zero

S Botta Centrocampista, 23 anni, argentino con passaporto italiano, arriva dal Tigre

S Campagnaro Centrale o terzino destro, 32 anni, nazionale argentino, a parametro zero dal Napoli

S Icardi Centravanti, 20 anni, argentino con passaporto italiano, arriverà dalla Samp per circa 15 milioni

LUCA TAIDELLI MILANO

Concentratissima sulla caccia al terzo posto, l’Inter prepara altri grandi colpi per il futuro. Dopo avere messo le mani su Icardi, Andreolli, Botta, Campagnaro e Laxalt, la società di Moratti è vicina a chiudere un colpo da novanta: Alexis Sanchez. Il 24enne talento cileno non trova spazio nel Barcellona e avrebbe già un’intesa di massima per la prossima stagione con il club che lo aveva messo in cima ai desiderata già nel 2011, prima di arrendersi allo strapotere economico degli spagnoli. Acquistato nel 2006 per 3 milioni dal Cobreloa, Sanchez infatti dopo una stagione da protagonista (12 reti e 10 assist) ha fruttato ai friulani 37,5 milioni. Il tutto con un ingaggio vicino ai 4 milioni a stagione. Scontento e ridotto Le cose pero

in Catalogna non vanno come sperato e il cileno nella prima stagione nella Liga gioca 25 gare, con 12 reti. La situazione però peggiora quest’anno, con il Niño Maravilla sempre più ai margini. Tito Villanova lo schiera titolare appena 10 volte e lo score è fermo a 2 reti. Scattano i primi segnali di insofferenza e infatti si torna a parlare di mercato, con rumors legati anche alla Juventus. In questa fase di stallo si è invece gettata l’Inter, che ha riallacciato i contatti con l’entourage del giocatore. Ben felice di finire al centro del progetto tecnico, Sanchez ha dato l’ok per ridursi l’ingaggio.

S

Assalto al Barcellona Accordo col cileno poi Montoya e Song

L’ex Udinese, già vicino nel 2011, pronto a ridursi l’ingaggio. Il sogno è completare l’attacco con Lennon bientato. Ma la situazione più fresca ed eclatante riguarda Zlatan Ibrahimovic. Comprato proprio dall’Inter nel 2009 per 70 milioni (50 più Eto’o), lo svedese non ha mai davvero legato con Guardiola e compagni. Sino al clamoroso passaggio al Milan per «appena» 24 milioni.

Chygry e Ibra Lo scoglio a que-

sto punto diventa lo stesso Barcellona, che vorrebbe almeno in parte rientrare nell’investimento fatto 18 mesi fa. Le parti però stanno lavorando e non bisogna dimenticare due casi del passato. Il primo è quello di Dmytro Chygrynskyi, 26enne centrale ucraino prima strapagato dai catalani allo Shakhtar nel 2009 (25 milioni) e tornato alla base a metà prezzo dopo un anno perché non si era am-

il ritratto ANDREA SCHIANCHI

Laxalt Mezzala sinistra, 20 anni, uruguaiano con passaporto italiano, arriva dal Defensor

Inter c’è Sanchez

Non è mai scoppiato un amore maravilloso, come suggeriva il soprannome di uno dei protagonisti. Tra Alexis Sanchez, El Niño Maravilla, e il Barcellona il feeling è durato il tempo di un dribbling, o poco di più. Tra infortuni, nervosismi per i gol che non arrivano e qualche incomprensione tattica, alla fine, la storia di Sanchez in blaugrana è un quadro

Altri obiettivi nerazzurri: l’esterno destro Martin Montoya, 21 anni, e il mediano camerunese ex Arsenal Alexandre Song, 25 FOTOPRESS ed EPA

Attacco dei sogni Ecco perché l’Inter sta lavorando a un accordo che non dissangui le casse societarie (prestito con diritto di riscatto) e che garantisca a Strama quel furetto che salti l’uomo, ideale per il 4-2-3-1 che resta il sistema di gioco pre-

ferito dal tecnico. Non a caso, perso Sanchez, nella scorsa estate l’Inter cercò in tutti i modi di portare a Milano prima Lavezzi e poi Lucas. Salvo doversi arrendere ai petrodollari dei qatarioti del Psg. Con Icardi davanti e Sanchez alle spalle, l’Inter avrebbe un attacco formidabile. E il sogno sarebbe quello di completare il reparto, dove Palacio rimarrà punto fermo, con Aaron Lennon, velocissimo 25enne esterno offensivo del Tottenham. Song e Montoya Ma l’Inter lavo-

ra anche su altri reparti e sempre col Barça ci sono stati dei

contatti per Song e Montoya. Il 25enne jolly camerunese è arrivato dall’Arsenal la scorsa estate per 19 milioni, ma di fatto con Villanova non hai mai giocato. Il 21enne Montoya invece è l’alternativa a Jung come terzino destro. Con il vantaggio che può fare anche il centrale. L’Inter ci provò l’estate scorsa, ma Beguiristain (poi passato al Manchester City) si oppose in tutti i modi. Ora però molte cose sono cambiate. Ed entrare nella prossima Champions sarebbe decisivo anche per avere il giusto appeal con questi giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

El Niño Maravilla altra vittima del cannibale Messi molto grigio. Pochi lampi, pochissimi. E tanta rabbia perché i tifosi catalani erano convinti di aver trovato il partner ideale dell’immenso Messi. Il problema è che, bisogna essere sinceri, oltre che un fenomeno (o forse proprio in quanto fenomeno) Messi è destinato a fagocitare chiunque gli giochi accanto. Date un’occhiata a quello che è accaduto ai partner più recenti: Ronaldinho è stato dirottato al Milan per lasciare spazio alla Pulce, a Eto’o hanno dato il ben-

servito, e Ibrahimovic (nonostante fosse stato espressamente voluto da Guardiola) è finito pure lui nel tritacarne. Che adesso questo destino tocchi a Sanchez rientra nella logica. Cammino no E pensare che l’avventura del Niño Maravilla era cominciata con il piede giusto: gol alla seconda apparizione con la maglia blaugrana. Era il 29 agosto 2011, avversario il Villarreal. Sanchez, poco più di un mese prima, aveva firmato

un contratto quinquennale con il Barça che lo aveva prelevato dall’Udinese per 37 milioni di euro. Pareva filare tutto liscio, il gioco di Guardiola sembrava fatto apposta per esaltare le qualità tecniche e atletiche di Sanchez, e invece improvvisamente arrivò un infortunio muscolare e poi una brutta ricaduta a frenare questa marcia trionfale. Da quel momento El Niño Maravilla non è stato più lo stesso. I numeri della stagione 2012-13 raccontano di un per-

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reti in una stagione e mezzo al Barcellona per l’attaccante cileno: 13 in campionato, 3 in Coppa del Re, 3 in Champions League

corso negativo: 31 presenze (solo 16 gare da titolare) e la miseria di 5 gol. Un gol in Champions League (6 partite, 3 da titolare) e 2 in Liga (19 partite, 10 da titolare) sono pochi per colui che dovrebbe essere il partner di Messi. E difatti Vilanova e Roura, i tecnici del Barça, lo hanno progressivamente emarginato, preferendogli Pedro e Villa. Insomma le sue meraviglie Sanchez è destinato a farle altrove. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 16 MARZO 2013

El niño maravilla Nato a Tocopilla (Cile) il 19-12-1988, attaccante di 1.69 per 67 kg, Sanchez ha giocato con Cobreloa, Colo Colo, River Plate, Udinese e Barcellona REUTERS

Icardi, è assicurato il futuro nerazzurro Domani con la Samp sfida il suo prossimo club E da Londra: una polizza per il cambio maglia CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Mauro Icardi, il goleador con due maglie. E dal futuro assicurato. Domani l’attaccante italo-argentino della Samp affronta a Marassi la squadra del suo domani e la situazione è a dir poco imbarazzante. E non a caso la presenza in campo non è scontata al 100 per cento, nonostante sia il capo-cannoniere blucerchiato con 9 reti. L’intesa Di fatto i due club hanno raggiunto l’accordo per il

QUI SAMPDORIA

Rossi chiede «Applausi a Cassano» FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Troppa brutta per essere vera, la Sampdoria di Is Arenas: «Se fossi arrivato due giorni fa, alla luce di quella partita — racconta Delio Rossi — avrei qualche problema, ma è diversa la storia. Non siamo fenomeni, ma neppure la squadra vista contro il Cagliari». I dubbi Da qui bisogna ripartire, con un paio di incertezze. La prima: Gastaldello ai box, e la cosa fa a pugni con l’ottimismo dell’allenatore. La seconda: una frase di Rossi («qualche titolare si potrebbe trovare riserva»), interpretata come un possibile avvicendamento Icardi-Maxi Lopez. Il domani Sin qui è la Samp di oggi. Poi c’è quella del domani prossimo venturo, che attende con ansia il rinnovo del contratto da parte dello stesso Rossi. Prima la salvezza, ma lui non sembra soffrire d’ansia: «La penna? Ce l’ho, ma il contratto è l’ultimo dei miei problemi. Lavoro come se dovessi rimanere qui a vita». Il passato Di là ci sarà Cassano: «Andrà sempre applaudito per quanto di buono ha fatto qui. Bisogna rispettarlo, è un giusto riconoscimento. L’idea di allenarlo, un giorno? Se lui volesse, sicuramente sì». © RIPRODUZIONE RISERVATA

passaggio in nerazzurro a fine stagione già da qualche tempo, ma nessuno si azzarda ad ufficializzarlo. Peccato che attendibili indiscrezioni dalla City confermano che è stata avviata la pratica per una polizza che lo assicuri nei prossimi mesi per circa 13 milioni. E i conti tornano. La valutazione è di 15 milioni, con una base economica di 13 e il resto con delle contropartite tecniche. E infatti, vanno ancora individuate. Da sponda nerazzurra viene indicato Silvestre, mentre la Samp chiede uno tra M’Baye, Bardi e Longo. Si vedrà più avanti. Ma l’indizio assicurativo non è da

poco. La polizza L’indiscrezione è di

Sport Mediaset che ieri ha citato autorevoli fonti londinesi per supportare la notizia. La notizia arriva dall’Inghilterra. «Esce da una delle stanze della sede dei Lloyds di Londra, i più importanti assicuratori del mondo. Qui, da una settimana a questa parte, sta rimbalzando di ufficio in ufficio una richiesta firmata dall’Inter per assicurare un suo giocatore: Mauro Emanuel Icardi». L’Inter non conferma. Non si trovano riscontri ufficiali, Nè potrebbe essere diversamente. Così come

non può essere escluso che un’iniziativa del genere sia della stessa Sampdoria, attenta a proteggere il suo talento prima che il trasferimento diventi ufficiale a tutti gli effetti. Cartellino definito: 13 milioni di euro, tanto è stato pagato Icardi dall’Inter. La polizza chiede infatti di coprire l’investimento da qui fino ad agosto, quando Icardi si unirà finalmente ai nerazzurri e comincerà le prime gare ufficiali del 2013. La preoccupazione è che il giovane argentino possa infortunarsi nell’ultimo scorcio della stagione. Sempre secondo la ricostruzione di Sport Mediaset «non sarà facile accontentare la richiesta» per quest’assicurazione a breve termine. Nel mondo dei broker certe polizze sono considerate ad alto rischio. E particolarmente onerose. Ma ora importa piuttosto ribadire che il club di Moratti si sta muovendo con determinazione

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per rinforzare la rosa nella prossima stagione, a dispetto delle incertezze sulla qualificazione in Champions. E sui lavori in corso per il futuro della guida tecnica (in tutti i sensi). La campagna In ogni caso l’In-

ter ha già realizzato un po’ di colpi. A parte Icardi sono stati messi sotto contratto gli svincolandi Campagnaro e Andreolli, dall’Uruguay arriverà il giovane Laxalt, in Argentina è stato bloccato il centrocampista offensivo Botta, a fine contratto col Tigre. Il piatto è già ben colmo, ma non è certo che basterà. Quella di Icardi è una storia a parte. L’Inter ha già puntato su di lui per affidargli l’eredità di Diego Milito. Del resto anche il Principe arrivò da Genova... © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL CASO

Strama bis per il 3 posto «La squadra è con lui» o

Moratti «Bene giocatori e società». E adesso l’allenatore ha a disposizione 10 partite per riportare l’Inter in Champions DAL NOSTRO INVIATO

Eliminata ma carichissima. La scintilla scattata contro il Tottenham potrebbe cambiare il finale di stagione dell’Inter di Stramaccioni. E il tecnico si trova a dover gestire un mandato molto simile a quello dell’anno passato. Allora arrivò al posto di Ranieri a nove giornate dalla fine con l’obiettivo di andare in Europa. Ora resta un turno in più e l’asticella si è alzata, perché in testa c’è soltanto il 3˚ posto che varrebbe i preliminari di Champions.

Samuel unica nota positiva nella difesa in emergenza Andrea Stramaccioni, 37 anni ANSA

metterà alla truppa di preparare al meglio le ultime dieci battaglie. Onda lunga La più importante

Oltre la fatica Come spesso suc-

cesso in passato — in fondo dopo le bufere abbiamo vinto due Mondiali — le critiche e gli spifferi hanno fatto da propellente. E se davvero quello dell’Inter era soltanto un problema di testa, il pur inutile 4-1 sul Tottenham potrebbe avere un valore inestimabile. Perché il blocco mentale colpiva soprattutto in casa e, dopo i fischi col Bologna, giovedì San Siro era tutto in piedi. Perché la squadra ha dimostrato che l’adrenalina ti può spingere oltre le tante assenze e la fatica di una stagione iniziata il 2 agosto. E perché l’essere usciti dalla Coppa per-

scontro diretto contro il Napoli può essere un vantaggio.

VERSO LA SAMP

LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)

delle quali è sicuramente la prima. Perché la Sampdoria domani sera sarà più fresca, ma l’Inter ora sa che può giocarsela con tutti e vincendo a Marassi cavalcherebbe l’onda dell’entusiasmo con vista sulla Juve, attesa a San Siro dopo la sosta per le nazionali, durante la quale Strama recupererà uomini come Samuel, Nagatomo e Stankovic. L’anno scorso in nove gare Strama conquistò 17 punti. Che non bastarono per quel terzo posto e non basterebbero certo per questo. Le avversarie comuni rispetto ad allora sono appena quattro (Cagliari, Parma, Udinese e Lazio), ma lo

APPIANO Ora la testa dovrà davvero andare oltre le gambe. Perché a Genova toccherà di nuovo a quelli della «quasi impresa» con il Tottenham. Strama non avrà Stankovic e Schelotto (a parte rispettivamente per il problema agli adduttori e la febbre) ed è a rischio pure Kuzmanovic, tornato in gruppo dopo una botta presa martedì. Differenziato anche per Nagatomo: tornerà con la Juve dopo la pausa, come Silvestre. Può arrivare la convocazione per Samuel, che ieri ha lavorato con i compagni: a Marassi andrebbe in panchina. Con Juan Jesus squalificato, in difesa Chivu e Ranocchia. Ieri l'azzurro a Sky: «La vittoria sul Tottenham vuole dire che siamo vivi. La Samp? Chi ha giocato giovedì recupererà e ci arriveremo carichi». lu.tai.

Scelte e Moratti Avuta la conferma che la squadra è con lui, Strama dovrà essere bravo anche tatticamente. Convinto che la squadra fosse bloccata psicologicamente, dopo il k.o. col Bologna il tecnico per ridare certezze al gruppo aveva pensato anche di snaturarsi con un undici prudente. Perché lo slogan post Siena «magari ne perderemo altre, ma ora si torna all’attacco» era saltato prima col crack di Milito e poi con troppi black out. Dopo il ruggito di giovedì, l’Inter domani tornerà a caricare a testa bassa? Probabilmente si ripartirà dal 4-3-1-2 anti Tottenham. Ma con una carica diversa. Anche per la società. Come ha confermato Moratti. «Siamo molto fieri di questa buona prova della società e della squadra - ha detto il presidente - La fiducia in Stramaccioni non è mai venuta meno e spero di non doverlo ripetere dopo ogni gara. Speriamo ci siano le forze per fare bene anche a Genova, ma a livello di morale vedo solo aspetti positivi. Resta il rammarico per l’andata, però con un po’ di fortuna si poteva completare l’impresa. I ragazzi sono andati oltre ogni aspettativa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LE VIE DI STRAMA

L'ANNO SCORSO Inter-Genoa 5-4 Cagliari-Inter 2-2 Inter-Siena 2-1 Udinese-Inter 1-3 Fiorentina-Inter 0-0 Inter- Cesena 2-1 Parma-Inter 3-1 Inter-Milan 4-2 Lazio-Inter 3-1 1,88 punti a partita QUEST'ANNO Oggi Samp-Inter 30 marzo Inter-Juve 7 aprile Inter-Atalanta 14 aprile Cagliari-Inter 21 aprile Inter-Parma 28 aprile Palermo-Inter 5 maggio Napoli-Inter 8 maggio Inter-Lazio 12 maggio Genoa-Inter 19 maggio Inter-Udinese

RAZZISMO A SAN SIRO SPURS INFURIATI

Gallas rivela: «Volevamo andarcene» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

I calciatori neri del Tottenham, dopo i cori razzisti e la banana gonfiabile mostrata ad Adebayor, hanno pensato di abbandonare il campo giovedì. La rivelazione arriva da Gallas: «Volevamo dare un segnale forte, poi si è deciso di continuare a giocare, ma quello che è accaduto a Milano è intollerabile. Servono punizioni severe». Il portiere degli Spurs, Friedel, ha aggiunto: «Il razzismo è disgustoso. Mia moglie è delle Barbados e io convivo ogni giorno con l’intolleranza. L’Uefa si sta dando da fare, ma sono necessarie le politiche dei governi e delle scuole per curare questa piaga. Bisogna entrare nella testa della gente per sconfiggere l’ignoranza». Un’altra figuraccia del nostro calcio, nel giorno in cui la Lazio ha scontato all’Olimpico il primo dei due turni a porte chiuse per razzismo. L’Inghilterra, da due anni tornata a fare i conti con l’intolleranza negli stadi e scossa dalle vicende Suarez-Evra e Terry-A. Ferdinand, è sensibile all’argomento. I cori di Milano hanno tenuto banco sui giornali e nel dibattito è intervenuto Wenger: «Abbandonare il campo non serve, altrimenti non si giocherebbe più — le parole dell’allenatore dell’Arsenal — Meglio squalificare club e loro tifosi. In Italia mi sembra un problema ricorrente e non è accettabile». Ouseley, presidente dell’organizzazione antirazzista Kick It Out, è convinto che l’Uefa non stia facendo abbastanza: «La moda di insultare con cori razzisti i giocatori neri inglesi deve essere affrontata. Ancora una volta mi pare che gli arbitri abbiano fatto poco». Il presidente della federazione inglese Bernstein rivolge un appello a Uefa e federazioni: «Inaccettabile e preoccupante quello che i club hanno dovuto sopportare nell’ultima stagione. Sono sicuro che l’Uefa prenderà provvedimenti, ma le autorità del calcio devono collaborare per risolvere il problema». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IN CAMPIONATO TOP FIVE: LE PUNTE DI ALLEGRI COMANDANO CON 39 RETI

IL GIOCATORE RITROVATO

SUPER MEDIE

D’ARCO

Voglia di sorpasso Milan atomico grazie a Balotelli Mario ha ulteriormente potenziato l’attacco rossonero: nessuno ha punte così prolifiche

un pochino, ma nel nostro campionato l’assortimento dell’attacco allestito da via Turati è assolutamente concorrenziale. L’impatto di Mario al Milan è stato entusiasmante: 5 gol in 5 partite, una sola volta a secco (in quel derby che non riesce proprio ad andargli giù), punti preziosi arrivati esclusivamente grazie alla sua firma (vittoria con l’Udinese e pareggio a Cagliari). E in base a questo ritmo Balotelli in sole cinque gare ha già stabilito un altro primato. Considerando i giocatori con almeno 3 gol all’attivo, vanta la migliore media gol del torneo: uno ogni 85 minuti, con Pazzini medaglia d’argento (uno ogni 100). Terzo piano Dopo la sosta forza-

MARCO PASOTTO MILANO

Gli ottani in più nel motore che cercava Galliani sono arrivati. Pagati cari, come tutte le benzine nobili. Ma sono serviti. Con l’ingresso in scena di Mario Balotelli il Milan ha ulteriormente incrementato le prestazioni, tanto da diventare la squadra con l’attacco — inteso nel senso di reparto — più prolifico del torneo. E quindi anche delle prime sette in classifica, quelle in lotta per l’Europa del prossimo anno. Con i suoi 5 centri è stato proprio Mario a fornire quello spunto in più per balzare in cima alla classifica, dove fino a qualche settimana fa comandava la Roma. Adesso davanti a tutti ci sono SuperMario e soci, con 39 reti (a segno cinque punte sulle sei complessive) contro le 38 dei giallorossi. Distanziate, e non di poco, le altre concorrenti dei piani alti: la Fiorentina è a 28, Juve e Inter a 26, Napoli a 24 e Lazio a 14. Impatto «Questo Milan in attac-

co somiglia al Barcellona. Noi

Giampaolo Pazzini, 28 anni, con Stephan El Shaarawy, 20 e Bojan, 22 AP

non abbiamo Messi ma abbiamo SuperMario Balotelli», raccontava Galliani dopo la doppietta all’Udinese nel giorno dell’esordio in rossonero. Insomma, vista com’è andata la partita di ritorno al Camp Nou magari c’è ancora da lavorarci

Ieri ha fatto visita in sede per un saluto a Galliani e Barbara Berlusconi

ta in Europa, ora Mario è di nuovo pronto a guidare la macchina da gol rossonera. Il dolore al perone destro con cui ha dovuto convivere fino alla trasferta di Genova della settimana scorsa è sparito. Il lavoro degli ultimi giorni è stato intenso e regolare, e il Balo è più che mai al centro del progetto milanista. Ieri pomeriggio ha fatto un salto in sede a salutare Galliani e Barbara Berlusconi. Ha parcheggiato la Ferrari rossa all’altezza del numero 3 di via Turati — una presenza passata non esattamente inosservata — ed è salito al terzo piano per una mezzoretta. Oggi pomeriggio sarà la volta della rifinitura a Milanello, e domani a San Siro arriverà il Palermo, una delle cinque squadre a cui Mario ha fatto più gol (3) in A (le altre sono Chievo, Udinese, Bologna e Genoa). La rabbia per non aver potuto aiutare i compagni a Barcellona dovrà essere indirizzata verso la porta rosanero. Perché fin quando l’attacco rossonero marcerà a questo ritmo, il secondo posto è assolutamente alla portata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI È A SECCO DA 17 GARE DI SERIE A: CON L’ATALANTA VUOLE EVITARE IL SUO RECORD NEGATIVO SENZA RETI

Pandev lotta contro Pandev e una Quaresima infinita GIANLUCA MONTI NAPOLI

Per un digiuno così lungo bisogna tornare indietro addirittura di nove anni. Goran Pandev era un ragazzino all’esordio in A, con la maglia dell’Ancona. In quella stagione giocò 20 partite (11 appena dall’inizio) e rimase a secco per 18 gare dopo l’unica rete segnata contro il Bologna il 7 dicembre. Adesso che è un giocatore di fama internazionale e che nel Napoli di Mazzarri è considerato a tutti gli effetti un «titolarissimo», le cose se possibile vanno

ancora peggio. Non segna da 18 gare in campionato, 22 in totale considerando Coppa Italia ed Europa League. Talento e pause Anche con l’In-

ter di Mourinho l’attaccante macedone è rimasto a lungo al palo, ma il tecnico portoghese gli chiedeva un notevole lavoro di copertura cui lui si prestava con grande disciplina tattica. E’ stato questo il motivo che ha convinto Mazzarri nella passata stagione a volere Pandev a Napoli. Un’idea vincente visto che lo scorso anno l’ex nerazzurro realizzò sei reti e contribuì anche alla vittoria della

Coppa Italia. Forse, però, proprio perché stremato dopo il biennio con Mourinho, Pandev dava sistematicamente il meglio di sé quando subentrava al posto di Lavezzi negli ultimi 30’. Il suo talento era e resta indiscutibile, ma la mobilità e la resistenza cominciano ad essere limitate. In letargo Per acquistare l’intero

cartellino di Pandev, il Napoli ha versato all’Inter otto milioni ed ha fatto firmare al giocatore un contratto fino al 2015. Un investimento importante che sembrava essere stato immediatamente redditizio perché Pan-

dev è stato il grande protagonista non solo del precampionato, ma anche della Supercoppa d’Italia, con un gol di pregevole fattura a Buffon e poi la contestata espulsione. Non appena scontati i due turni di squalifica, era tornato in campo facendo vedere di essere in grande condizione: rete all’esordio contro il Parma e il bis in casa con l’Udinese il 7 ottobre. Da quel momento è cominciato il lungo letargo di Pandev. Mazzarri lo ha alternato spesso con Insigne, ma neppure dal talento dell’Under 21 ha ricavato molto in termini realizzativi (quattro gol appena). Così, domani contro l’Atalanta dovrebbe toccare nuovamente a Pandev, che ai bergamaschi in carriera ha già segnato due gol. L’occasione è propizia per calare il tris e interrompere il digiuno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa la classifica per media gol dei primi dieci giocatori del campionato con almeno 3 reti all’attivo Balotelli (Milan) 5 gol: uno ogni 85’ Pazzini (Milan) 13 gol: uno ogni 100’ Emeghara (Siena) 5 gol: uno ogni 107’ Quagliarella (Juventus) 7 gol: uno ogni 115’ Cavani (Napoli) 18 gol: uno ogni 124’ Matri (Juventus) 6 gol: uno ogni 125’ Di Natale (Udinese) 15 gol: uno ogni 135’ Paloschi (Chievo) 7 gol: uno ogni 139’ El Shaarawy (Milan) 16 gol: uno ogni 140’ Sau (Cagliari) 11 gol: uno ogni 141’

Mario Balotelli, 22 anni AP

Sulley Muntari, 28 anni, al Milan dal 2012 LAPRESSE

Muntari sicuro: «Secondo posto? No... scudetto» Il ghanese non ha paura dei cali di tensione: «Palermo attento, siamo arrabbiati» MILANO

Possiamo definirlo un rinforzo di gennaio, anche se tecnicamente è arrivato al Milan un anno fa. Sulley Muntari ha passato sei mesi a rimettersi dal brutto infortunio al crociato, quello che l’estate scorsa aveva mandato su tutte le furie Adriano Galliani (il ghanese si era fatto male giocando a calcio con gli amici) e dall’inizio del 2013 è diventato una pedina preziosa per Allegri. Muntari doveva essere il sostituto di De Jong, l’uomo scelto per ricoprire il ruolo di regista dopo il k.o. dell’olandese, in realtà ha giocato soprattutto mezzala, che poi è il ruolo che preferisce («Perché posso difendere ma anche spingermi in avanti», ha raccontato ieri a Sky Sport). Obiettivo scudetto Muntari non ha perso la fiducia in se stesso e nella squadra dopo la sconfitta con il Barcellona. Anzi, si sente ancora più agguerrito in chiave campionato e alza l’asticella: «Arrivare secondi sarebbe come vincere lo scudetto? No, non è come lo scudetto. Noi vogliamo vincerlo se è possibile, era quello che avevamo in testa all’inizio, poi le cose non sono andate bene per via dei tanti cambiamenti. Il Milan è una società che deve puntare solo al primo posto». Secondo l’ex interista Galliani può stare tranquillo: non ci sarà nessun calo di tensione dovuto all’uscita dalla Champions. «Non c’è nessun rischio, siamo molto arrabbiati. Il nostro cammino non è finito, adesso abbiamo un altro obiettivo, puntiamo tutto sul campionato, ogni squadra che incontreremo non la lasceremo respirare». A proposito della gara di domani, Allegri avrà tutti a disposizione tranne Pazzini e i lungodegenti Didac Vilà e De Jong. In difesa dovrebbe esserci il rientro di Bonera, che non gioca da un mese e mezzo, mentre a sinistra giocherà De Sciglio (Constant è squalificato). In attacco spazio alle tre creste Niang, Balotelli ed El Shaarawy. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino PALERMO

Area tecnica: a luglio Perinetti-Capozucca? PALERMO (f.v.) Prime voci sulla futura area tecnica. Capozuc ca potrebbe essere il neo d.s. in ab binata con Giorgio Perinetti che ri marrebbe come d.g. o nel cda.

CAMPIONATO PRIMAVERA

Milan e Inter in diretta Programma. GIR. A Ieri: Spe zia Pro Vercelli 0 1. Oggi, ore 14: Sie na Cagliari; 14.30: Livorno Fiorenti na, Torino Genoa, Novara Grosse to, Samp Parma. GIR. B Oggi, 12.30: Chievo Milan (SportItalia 1); 14.30: Inter Udinese (SportItalia 1), Cesena Bologna, Cittadella Bre scia, Atalanta Verona, Padova Mo dena, Sassuolo Varese. GIR. C Og gi, 10.30: Pescara Palermo; 11: Ba ri Crotone, J.Stabia Vicenza; 12: Reggina Napoli; 14: Catania Lancia

no; 14.30: Lazio Ascoli, Ternana Ro ma.

CALCIO A 5

Montesilvano-Marca (g.l.g.) 23a giornata. Oggi: Puti gnano Genzano (16), Lazio Venezia (17), Verona Acqua&Sapone (18), Montesilvano Marca (18, tv Rai Sport 2), Napoli Asti (18.30), Lupa rense Pescara (19), Rieti Kaos Bolo gna (domani, 18.30, RaiSport 2). Class. (prime): Asti 56; Lazio 42; Genzano 41.

DONNE

C’è Torres-Torino (f.sal.) Oggi 24a (ore 15): Co mo Verona, Chiasiellis Mozzecane, Lazio Tavagnacco, Mozzanica Ri viera, Napoli Firenze, Perugia Bre scia, Pordenone Fiammamonza, Torres Torino. Class. (prime): Tor res 62; Tavagnacco 61; Brescia 53.


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TRA SERIE A ED EUROPA LEAGUE IL SORTEGGIO DI IERI LA FINALE ALL’AMSTERDAM ARENA

GLI AVVERSARI

Sow la star Ma il vero pericolo sono i tifosi

D’ARCO

Fenerbahce — che la Lazio affronterà al ritono all’Olimpico a porte chiuse — vuole pensare solo alla sfida di domani col Toro. «Sarà una partita fondamentale per ripartire in campionato. Ma sappiamo che sarà dura perché loro vengono da una sconfitta e vorranno riprendersi».

Cose turche Lazio, Fenerbahçe è ok ma si ferma Floccari

Super Kozak A guidare l’attacco

Nei quarti contro i gialloblù: ritorno all’Olimpico a porte chiuse Petkovic perde la punta: conferma per Kozak, re di Coppa AL TORNEO DI ARCO

I fratelli Inzaghi allenatori contro Oggi terza giornata del Torneo Arco di Trento (Allievi Nazionali). In Lazio Milan per la prima volta contro da allenatori Simone e Filippo Inzaghi. IERI Girone A Fiorentina Reggina 2 1, Verona Inter 1 0. Girone B Parma Milan 1 2, Lazio Rappr. Trentino 1 2. Girone C Roma Arco 1 0, Torino Chievo 0 4. Girone D Napoli Juventus 1 4, Midtjylland Atalanta 1 2. OGGI, ore 15: Girone A Reggina Inter (Mori), Fiorentina Verona (Malcesine) Girone B Trentino Parma (Riva), Lazio Milan (Arco) ore 14.40 diff. RaiSport 16.15 Girone C Arco Torino (Isera), Roma Chievo (Ala) Girone D Atalanta Juve (Avio), Napoli Midtjylland (Rovereto)

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Avversario tosto, ma abbordabile. Il Fenerbahçe mette d’accordo tutti in casa Lazio. Dall’urna di Nyon non è uscita una delle temute squadre inglesi né quel Rubin Kazan che, oltre all’ostacolo tecnico, avrebbe creato problemi logistici per la lunga trasferta. Per i turchi c’è rispetto, ma anche la consapevolezza di poter accedere a quelle semifinali europee che i biancocelesti non vedono da dieci anni. L’ultima volta, peraltro, ci arrivarono (in Coppa Uefa) proprio eliminando ai quarti una formazione di Istanbul, il Besiktas. Petko soddisfatto «E’ una noti-

zia positiva — ha commentato Vlado Petkovic —. A Istanbul troveremo uno stadio pieno. Dovremo prepararci bene, essere calmi e giocare come sappia-

mo. Il Fenerbahçe in casa è molto forte, come tutte le squadre turche del resto. E’ un avversario di tutto rispetto, ma non imbattibile. Hanno comunque nomi importanti, con tanta esperienza internazionale, a cominciare da Emre, Ziegler e Krasic». Il tecnico di Sarajevo ha dei precedenti con la squadra turca. «Quando ero allo Young Boys (stagione 2010-11, ndr), li ho affrontati ai preliminari di Champions: pareggiamo 2-2 in casa, al ritorno vincemmo 1-0 a Istanbul. Il loro pubblico li sostiene per 90 minuti, ma sono molto corretti: alla fine ci applaudirono pure. Dobbiamo aspettarci uno degli stadi più belli della Turchia». Soddisfatto Petkovic, soddisfatti pure i giocatori. «Troveremo un ambiente caldo — ha detto Ledesma a Lazio Style —, ma è bello giocare queste partite. Ci teniamo ad andare avanti anche se sarà un confronto difficile». Il vice-capitano, però, prima del

Libor Kozak, 24 anni, attaccante ceco della Lazio AFP

della Lazio, domani a Torino, ci sarà Libor Kozak. Effetto della tripletta realizzata allo Stoccarda, ma anche scelta obbligata dopo l’ennesimo infortunio che ha interessato il gruppo biancoceleste. A fermarsi questa volta è Sergio Floccari che in allenamento ha rimediato una lesione di primo grado alla coscia sinistra. Salterà la partita di domani e non solo, perché dovrà star fermo almeno 15-20 giorni. Per Kozak è l’occasione di sbloccarsi pure in campionato, dove è ancora a secco. Situazione singolare, visto che invece in Europa League è il capocannoniere della manifestazione con 8 gol all’attivo (più altri 2 segnati nei preliminari che però non vengono conteggiati nella graduatoria ufficiale dell’Uefa). Kozak può così essere il primo laziale a vincere la classifica cannonieri di una manifestazione europea (il rivale più insidioso è Rondon del Rubin Kazan che ha segnato 5 reti). Nel frattempo con gli 11 gol segnati in Europa tra questa e la scorsa stagione Kozak ha raggiunto Chinaglia al quarto posto laziale nella classifica dei marcatori laziali nelle coppe europee. Ed è un passo dai secondi, Rocchi e Nedved, che sono a quota 12. Lontanissimo, per ora, Simone Inzaghi, primo con 20 gol.

Vegas: «Vicenda da Totò e Peppino» Baldini: idea Londra. Stadio: c’è l’aiuto della Nike MASSIMO CECCHINI ROMA

uomini di James Pallotta, che hanno gestito per mesi la trattativa per il controllo di parte della Roma incuranti dello scetticismo di UniCredit, e soprattutto pare già una «sentenza» su una vicenda che è stata presa in mano dalla Procura della Capitale dopo l’iscrizione di Adnan Adel Arel al Qaddumi nel registro degli indagati per aggiotaggio.

Dopo l’addio allo sceicco e ai suoi sogni di carta, l’epitaffio più feroce a questa storia lo scrive Giuseppe Vegas, presidente della Consob: «A volte si toccano azioni con risultati francamente ridicoli — dice da Pavia —, come un recente episodio che ricorda quello della Fontana di Trevi di Totò. C’è qualcuno che afferma di aver ricchezza in Medio Oriente per acquistare una società e, anche quando il buon senso fa capire molte cose, siamo costretti a intervenire anche a salvaguardia di chi potrebbe sbagliare». Sembra quasi un accusa di dilettantismo agli

Pallotta per il derby Inutile dire che questa storia grottesca ha avuto effetti pesanti sull’immagine del club, tanto più che i problemi finanziari a questo punto restano intatti e si dovrà presto correre ai ripari sapendo che i 15 milioni ancora da versare in conto ricapitalizzazione (65 già lo sono stati) non basteranno al fabbisogno della società. Per questo è assai probabile che UniCredit debba intervenire aprendo una nuova linea di credito, che dia «ossigeno» alle casse della Roma, citando le parole di Franco Baldini di qualche giorno fa. Ecco, i sussurri di Trigoria raccontano come il d.g. —

lui, ma di sicuro ieri l’etere giallorosso lo ha messo sul banco degli imputati. Non a caso, sono tornate a circolare voci di un suo addio a fine stagione che lo porterebbe ad approdare al Tottenham, senza contare che a Londra ultimamente ha scelto un nuova casa. fronte dirigenziale si muove in modo importante. Grazie alla nuova partnership con la Nike, infatti, si creerà una società (Newco) «ad hoc» che aiuterà la costruzione e lo sviluppo dello stadio, il cui progetto dovrebbe essere presentato a giugno. Insomma — caso sceicco a parte — la parte più debole al momento sembra essere quella strettamente calcistica, con la Roma ancora fuori dal giro europeo (e ai relativi milioni). Marquinho boccia Zeman La sfi-

ANSA

trait-d’union tra lo sceicco e Pallotta (che arriverà per il derby) — sia il più in difficoltà dopo il bluff della trattativa. Baldini, per la verità, ha sempre affermato che le verifiche sulla solidità patrimoniale di Adnan (che gli aveva espresso in precedenza il desiderio di comperare il Torino) non toccassero a

COME GIOCA (4-3-3)

GDS

IL FLOP IERI HA AVUTO UN MALORE

Stadio: Newco Nike Eppure il

Franco Baldini, 52 anni, e James Pallotta, 55, sognano una grande Roma, ma la situazione è delicata

Selçuk Manav © RIPRODUZIONE RISERVATA

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VERSO IL PARMA LA PROCURA DELLA CAPITALE HA INDAGATO PER AGGIOTAGGIO IL «MANCATO SOCIO» GIORDANO

Roma: serve l’Europa per il bilancio E la Consob boccia il caso sceicco

ISTANBUL Senza Belozoglu (out nelle Coppe dove ha gia giocato con l’Atletico Madrid), è un Fenerbahçe dimezzato quello che affronterà la Lazio. Ma la paura più grande si chiama Uefa. A causa dei propri tifosi, il club turco ha giocato a porte chiuse le sue due ultime partite in Europa League. E se dovessero ripetersi nuovi episodi, l’Uefa ha già minacciato di cacciare dall’Europa il Fenerbahçe per un anno. Il club, subito dopo il sorteggio, ha avvertito la polizia turca per una organizzazione preventiva in vista dell’arrivo dei tifosi laziali a Istanbul. In città si temono potenziali scontri, ma da Roma dovrebbero in realtà arrivare poche centinaia di sostenitori biancocelesti. La squadra è al terzo posto in campionato, a 4 punti dal Galatasaray. La stella è l’attaccante senegalese Moussa Sow, ex capocannoniere del campionato francese. Altri nomi sono il portiere Volkan Demirel, e l’ex juventino Reto Ziegler in difesa. In Europa League giocano un calcio molto noioso, con un modulo piuttosto difensivo: puntando allo 0 0 in trasferta sono riusciti a eliminare il Viktoria Plzen, che aveva fatto fuori il Napoli nei sedicesimi.

da col Parma è l’occasione per riavvicinarsi al vertice. Per questo ieri Marquinho ha benedetto così il nuovo corso di Andreazzoli. «Adesso noi ridiamo e siamo felici, In allenamento diamo sempre di più, allenandoci in maniera forte. Prima era solo attacco per fare gol e la difesa rimaneva scoperta. Ora invece abbiamo più equilibrio». Basterà? © RIPRODUZIONE RISERVATA

La verità di Adnan: «Il club è in difficoltà e c’è un fondo arabo» ROMA E pensare che ieri, per Adnan Adel Arel al Qaddumi (nella foto Bartoletti), poteva essere il primo giorno da romanista. Dopo la trattativa sfumata, invece, lo sceicco si ritrova indagato per aggiotaggio e pure vittima di un malore nella sua casa di Perugia. Riavvolgendo il nastro, fino a mercoledì sera, Qaddumi era veramente convinto di farcela. «Che bello, io e il Papa insieme — si era fatto scappare lo sceicco in un ristorante romano —. Intanto metto questi 50 milioni, poi mi prendo tutta la Roma. Non manca niente, non c’è nessun problema». Ma siccome siamo in tema di Roma e ristoranti, Qaddumi ha fatto i conti senza l’oste. A dire il vero, qualche perplessità l’aveva espressa lo stesso sceicco, in un’intervista (che denuncia «rubata») fatta poco prima che la trattativa saltasse a Centro Suono Sport: «Forse la società è in difficoltà. Sono umile e non ho mai avuto interessi in Italia, ma non credo che gli americani siano così stupidi. Come fanno a firmare un accordo preliminare con una persona che non ha soldi? Dietro di me c’è un fondo arabo». Il fondo, invece, pare che lo abbia toccato proprio lui. Marco Calabresi


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L’INTERVISTA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

ECCOLO IN PALESTRA

Giuseppe Rossi sbuffa su e giù da un gradino con in mano due manubri da 12 chili. Poi ci sono gli allunghi e i palleggi in equilibrio su un sorta di cuscino, mentre il guru newyorkese della fisioterapia, Luke Bongiorno, lo costringe a ripassare la tabellina del 7. «Serve a distrarlo dall’esercizio e a creare situazioni inaspettate: quelle che troverà in campo», spiega. Al NySportsMed di Union Square, cuore di Manhattan, puoi imbatterti in Tom Cruise, David Beckham o deliziose modelle. Oggi c’è Pepito, che suda in mezzo a clienti meno rinomati. Sbaglia un tocco e si scalda: «Voglio la perfezione. E la voglio sempre». Un paio di lunghe cicatrici gli solcano il ginocchio destro. Storia passata sperano a Firenze, dove arriverà martedì. Sul possibile rientro rimane vago: «Ho ricominciato a correre a febbraio, ma solo da poco ho inserito i cambi di direzione. Il 4 aprile c’è una visita decisiva in Colorado dal dottor Steadman. La voglia di tornare è tanta, ma non c’è motivo per forzare i tempi». Sdraiato sul lettino butta un occhio alla Gazzetta di giovedì: «Jo-Juvetic, che intrigo». Sorride: «Quando uno ricomincia a fare gol iniziano subito discorsi così. Certo che vorrei giocare con lui. È un fuoriclasse». Ammette che dell’inno Viola non conosce le parole: «Però so la musica». Ride spesso, anche quando gli chiediamo se sua mamma Cleo sia juventina. «Era. L’ha cambiata papà. Diventò milanista come lui. Poi ha sempre tifato per le mie squadre». Anche lei è cresciuto tifoso rossonero.

«Ebbene sì. Ma quando il calcio diventa professione smetti di essere uno sfegatato. La domenica mattina alle 9 con papà guardavo il Milan di Van Basten e Gullit. Un po’ di simpatia mi è rimasta». Ma qualche anno fa, Galliani disse: «Rossi non è giocatore da Milan».

«L’ho sentita quella. Ma sul mio conto ne hanno dette tante. Perché non si sono fatte avanti società importanti? Quando subisci un infortunio come il mio è difficile rientrare nei progetti di chi ha ambizioni di successo immediato: vogliono gente pronta». E allora è arrivata la Fiorentina.

«Che mi ha richiesto con decisione e ha dimostrato di credere in me nel momento più difficile. Sono cose che vanno dritte al cuore. E poi Montella fa un gioco molto "spagnolo", che si adatta bene alle mie caratteristiche». E ritroverà anche due vecchi compagni. Non è incredibile che nessuna grande si sia accorto di Borja Valero?

«Perché nel calcio molti vedono solo quelli di 1,90 per 80 chili. E invece ci sono tanti giocatori dal fisico normale che hanno un’intelligenza tattica sopraffina e sanno già come muoversi prima che la palla gli arrivi fra i piedi. Borja è uno di questi». La Fiorentina può aspirare un giorno a vincere lo scudetto?

«Secondo me, sì. La Serie A non è la Liga, dove dominano Real e Barcellona. In Italia c’è più equilibrio. Squadre come la Fiore, la Roma, la Lazio o il Napoli possono farcela». Chi prende Rossi che cosa gua-

v Il piano di Jovetic IL FUTURO PARLA L’ATTACCANTE

identiKit & CARRIERA

MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol NEW YORK

«Guardo avanti, pronto per le big» «Titolare qui o a giocarmela altrove? Bisogna mettersi alla prova, e non ho paura...» ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Il filo viola dello Jo-Jo si fa un po’ più sottile, accanto alla pluriribadita volontà del club di trattenere il gioiello, va ora registrata l’apertura di Jovetic (nella foto Lapresse) a un futuro di altro colore: «È più facile attaccarsi alle proprie certezze e giocare in una squadra dove sai di essere titolare, ma nella vita bisogna andare avanti e mettersi alla prova. È un rischio...». Che correresti? «Certo». Non un diretto appello alle big, ma dalle virgolette si intuisce la voglia di ingrandirsi. La domanda era netta («Meglio titolare fisso nella Fiorentina o giocartela in una big europea, con il rischio di finire in panchina?») la replica su tono. Desiderio che Jovetic frequenta da un po’ e che ha finito per confessare a GQ Style, da oggi in edicola. Più chiaro ancora: «Esistono tre categorie di calciatori: quelli come Totti, che scelgono di giocare a casa – cosa che forse anche io avrei fatto se fossi rimasto a Belgrado; quelli che restano immobili in un posto per paura e quelli che la paura non può fermare». A quale categoria appartengo? «Io non ho paura». Con coraggio potrebbe dunque approdare altrove, in Premier (Chelesa e City sono le uniche due destinazioni che considera), meta preferita della Fiorentina, che al limite punterebbe all’espatrio; o Juventus, che per Jo-Jo considera l’uscita di soldi e contropartite tecniche. La cordialità azzerata tra i vertici dei club, si sa, per ora stoppa ogni chiacchiera.

Giuseppe Rossi, 26 anni, in una delle ultime sedute di fisioterapia dentro il NySportsMed di Union Square, a Manhattan. Nel tondo il ginocchio tre volte operato BACCI

La cicatrice Il ginocchio destro di Pepito «segnato»

Pepito viola «Sogno lo scudetto Fiorentina, si può» Viaggio a New York, dove la punta è al lavoro per ritornare dopo l’infortunio al ginocchio: «Voglio giocare con Jo-Jo, ma non ho fretta» dagna?

«Sono uno che vuole sempre vincere. È un chiodo fisso. Non penso ai soldi o alla bella vita, mi piacerebbe vincere qualcosa, perché è da quello che si giudica un giocatore». Allora è d’accordo con Michael Jordan: recentemente ha detto che un campione è chi riesce a conquistare più titoli.

«

Il gioco molto "spagnolo" di Montella si adatta alle mie caratteristiche» GIUSEPPE ROSSI ATTACCANTE FIORENTINA

«Assolutamente. Penso a uno come Alan Shearer: ha fatto più di 300 gol in carriera e non viene mai nominato fra i grandissimi. Proprio perché non ha vinto niente». E invece i suoi attaccanti di riferimento chi sono?

«Sono passato dalla fase Van Basten-Gullit a George Weah. Quindi a Shevchenko. Quando giocai contro il Chelsea gli chie-

si la maglia che ho tuttora attaccata alla parete». E le persone da cui ha imparato di più?

«Giggs e Scholes: gente tosta. In allenamento curano i dettagli in modo ossessivo. E, poi, Ferguson. Fuori dal campo ti tratta come un gioiello di famiglia. Dentro ti dice le cose in faccia, anche a muso duro. Ma tutti lo rispettano e lo seguono, perché ti fa vincere». Come mai lasciò Manchester?

«Perché Queiroz, che dirigeva gli allenamenti, non mi vedeva. Quando arrivarono Nani e Anderson, Ferguson fu molto onesto: "Non troverai lo spazio che vorresti"». Quanto tempo è che non sente Prandelli?

«Forse dall’Europeo. Ma va bene così. Alla maglia azzurra tengo tantissimo, ma per conquistarla devi giocare bene nel tuo club. Meglio procedere per piccoli passi». Mai pensato alla Nazionale Usa? Qui la considerano un traditore.

«Sono stupidaggini. Anche da bambino non ho mai avuto dub-

bi. Con rispetto, era difficile entusiasmarsi per Cobi Jones o Tony Meola...». Raffi Lauretta, l’amico del cuore con cui è cresciuto in New Jersey, dice che lei non si è montato la testa.

«Non bisogna mai dimenticarsi le proprie origini. Sarebbe sciocco pensare che siccome tiri calci a un pallone sei migliore di altri. So che la maggioranza dei colleghi è come me. Poi c’è anche qualcuno che si fa abbagliare dai soldi e dalla fama». Oggi ha ancora un idolo?

«Kobe Bryant. Lo ammiro per la sua voglia di vincere. L’ho incontrato per la prima volta un mese fa a una festa. Però, lo ha avvicinato mia sorella: io sono timidissimo e preferisco non rompere le scatole. Abbiamo fatto una foto assieme, non credo che abbia capito chi ero: proprio una bella serata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Giuseppe Rossi il giorno della presentazione con la maglia della Fiorentina, il 7 gennaio LAPRESSE

Vivace Nella confessione a GQ Style l’inedito Jovetic (oltre a parlare di un futuro che meno interesserà i tifosi: «Farò l’allenatore o il procuratore, ma soprattutto il papà: voglio tanti figli») fa un salto all’indietro, ai tempi divisi tra i rigidissimi allenamenti nella scuola calcio del Partizan e le (rarissime) trasgressioni: «Una volta che un ragazzo di un’altra scuola aveva picchiato un compagno, andammo in 7 o 8 a farci giustizia. O quando ho buttato in piscina un ragazzo che non sapeva nuotare, insomma ero vivace ma ora sono mi sono assolutamente calmato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI GENOA BORRIELLO RECUPERA

Frey k.o. salta Firenze Esordio per Tzorvas GENOVA (a.d.r.) La fortuna non vuole guardare dalla parte del Genoa. Dopo lo stop di Borriello ecco quello di Frey, altrettanto improvviso e anche più grave. Il portiere si è procurato una leggera lesione al bicipite femorale sinistro. Niente di Sebastien Frey, 32 drammatico ma la trasferta di Firenze a cui, da ex, teneva tanto, viene cancellata: per lui resta la speranze di recupero rapido, in tempo per l’incontro col Siena dopo la sosta. Domenica, spazio al greco Alexandros Tzorvas, all’esordio nella porta rossoblù. Trent’anni, affermatosi nel Panathinaikos fino a entrare nel giro della nazionale (16 presenze per lui con la Grecia), uno spicchio di campionato la scorsa stagione nel Palermo, è da quest’estate a Genova. Ci sono più possibilità invece per Borriello, che ieri ha lavorato in palestra, ma ha fatto pure capolino sul campo del «Signorini». Dubbio dunque legato soprattutto all’autonomia dell’attaccante, da vedere se andrà in panchina, lasciando spazio a Immobile come titolare, o se Ballardini deciderà di rischiarlo fin dall’avvio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 16 MARZO 2013

di LUCA GIALANELLA

elice Gimondi entra nella sala Montanelli F come se fosse nel salotto di casa. E’ uno dei luoghi di maggior prestigio dell’edificio che ospita la Gazzetta dello Sport, e il pensiero va subito al Giro d’Italia, dove Indro scrisse pagine ancora oggi emblematiche. Il grande campione bergamasco ritrova gli amici di una vita, da Vittorio Adorni a Italo Zilioli a Dino Zandegù, e si lascia andare, parla del privato e della sua vita. Gli ex colleghi svelano episodi rimasti segreti per 50 anni, come «quei rulli sotto la doccia per preparare la Roubaix». E a volte ti fermi a pensa-

svoltaNerazzurra

non potrò più difendere Stramaccioni. Cioè il tecnico scelto e protetto fin qui nella convinzione di aver trovato un potenziale fenomeno della panchina. Ecco perché poi, a impresa sfiorata, il presidente dell’Inter è apparso in tv visibilmente sollevato, quasi raggiante. La straordinaria prestazione offerta dai giocatori, in primis da Cassano, quello del litigio diventato pubblico, era stata la più esplicita dimostrazione che lo spogliatoio nerazzurro non soffre di divisioni o lacerazioni intestine. Quando questa squadra gioca male, quindi, non significa che intende scaricare il suo timoniere. Mazzarri, Mihajlovic, Lucescu si sono dissolti in un baleno, Moratti punterà sullo Strama-bis: è il dato-base su cui progettare il mercato per la prossima stagione, sempre sperando di dover contemplare fra gli impegni l’amatissima Champions League. Per arrivare a centrare l’obbiettivo terzo posto serve adesso che Stramaccioni non sbagli nem-

Mateo Kovacic, 18 anni, in azione col Tottenham REUTERS

re che alcune stelle più luminose dello sport italiano, come Gigi Riva, Felice Gimondi o Francesco Moser, arrivino da paesini, a quei tempi, veramente sconosciuti: Leggiuno (Varese), Sedrina (Bergamo), Palù di Giovo (Trento). A Casa Gazzetta, Gimondi riceve il «Trofeo Senza Fine» (nella foto Lapresse), che spetta a chi conquista adesso la corsa rosa, e gli occhi brillano, Felice si emoziona veramente. A 70 anni non si finge. Ringrazia gli amici uno a uno. Un’atmosfera magica che si estende dal signore in rosa alla Classi-

laPuntura

DIFESA PIU’ ALTA, KOVACIC E IL 4-3-1-2 L’INTER ADESSO SA DA DOVE RIPARTIRE el tragitto verso San Siro, giovedì sera, MasN simo Moratti aveva ben chiaro un concetto: se la squadra molla contro Tottenham e Samp,

meno una scelta: sia a livello di rotazione degli uomini sia a livello di impostazione tattica. Per dimostrare che l’esaltante 4-1 di coppa non è frutto di una serata magica ma la conseguenza di un lavoro in profondità che sta dando i suoi frutti, sia pure in ritardo. Avanti con questo 4-3-1-2, quindi? Il giovane allenatore ha ammesso con grande sincerità e umiltà di aver tratto tesoro dagli errori di Londra, una «partita vista e rivista». Ed ecco che l’Inter ha dominato gli inglesi anzitutto a centrocampo, dove la rivelazione Kovacic ha interpretato al meglio i compiti di regista arretrato, dove Gargano e Cambiasso hanno assicurato recupero palla e ripartenze e dove il solo Guarin si è espresso al di sotto del proprio standard, una «assenza» in parte neutralizzata dal dinamismo di un sorprendente Jonathan e dall’abnegazione di capitan Zanetti. Approfittando dell’attendismo di un Tottenham che senza Bale perde pericolosità, Stramaccioni ha adottato una tattica micidiale allargando con Cassano e Palacio una linea difensiva troppo alta per poi trafiggerla con improvvise verticalizzazioni. L’altro elemento vincente è stato il movimento a uscire dei centrali Chivu e Juan Jesus i quali spesso hanno accorciato il campo di modo che i centrocampisti non dovessero coprire un territorio sterminato. Sul posizionamento e i movimenti della linea arretrata l’Inter deve comunque insistere se vuole accorciare l’enorme divario di rendimento con la difesa juventina, la meno battuta del torneo (18 gol contro 37), che ha raggiunto un sincronismo negli spostamenti verso il centrocampo davvero ammirevole. Conte però gioca a tre e non è un dettaglio trascurabile: già in partenza i terzini si posizionano al livello dei centrocampisti centrali, quindi in fase di spinta devono fare meno metri rispetto ai loro omologhi della linea a quattro. Domani sera la Samp di Delio Rossi proporrà difficoltà maggiori rispetto al Tottenham e i 130’ di battaglia si faranno sentire nelle gambe di chi calcherà un prato che si prevede inzuppato. Ma l’Inter non può nuovamente smarrire le certezze appena ritrovate: anche il fegato del presidente ha diritto a un periodo di disintossicazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

f Grande entusiasmo per l'eliminazione dell'Inter, Stramaccioni è già pronto per guidare il Pd.

laVignetta di STEFANO FROSINI

A

ll'Olimpico girava una battuta, giovedì: ma chi è quello, Klose con la maschera di Kozak? Perché, diciamocelo, fa un po’ impressione vedere in testa alla classifica cannonieri dell’Europa League uno che in Serie A quest'anno è a secco. E vederlo segnare in tutti i modi, sinistro-destro-testa, ancora di più: ma 4 mesi fa, contro il Panathinaikos, aveva fatto un gol (pallonetto all'incrocio) anche più bello. A inizio carriera, Kozak faceva lo stopper. Lo mandavano avanti ogni tanto, perché era alto, finché ci è rimasto. Ha giocato la prima da titolare in A contro Buffon il giorno dopo aver compiuto vent'anni, adesso ne ha 23 e parecchia esperienza in più. Parecchi gol, anche: 11 in Europa, come Chinaglia, che li distribuì in appena 4 partite all'Olimpico. Kozak come Chinaglia: può suonare un po’ blasfemo. Però, però... All'età del ceko, 23 anni e 9 mesi, Giorgione aveva giocato 33 partite in A, di cui 32 intere da titolare, segnando 13 gol. Kozak di reti in A ne ha fatte 10 in 51 incontri, ma appena 14 da titolare. Davanti a lui, Libor ha Klose (e Floccari). L'unico concorrente di Chinaglia era Tomy, una rete in A, uno che non si sapeva neanche come si scrivesse (Tomì, in effetti:

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Palazzo di Vetro di RUGGIERO PALOMBO

La voglia «grillina» di Malagò: rompere con il passato Una Giunta Coni all’insegna del dialogo e con tante deleghe: forse anche troppe

Giovanni Malagò, 54 anni. Presidente del Coni ANSA

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

MATTEO SORAGNA Capitano di Biella basket

Se vedete un ragazzo alto che cerca di vendere le uova dell'AIL, sono io. Fermatevi e aiutate la ricerca contro le leucemie. Fate i bravi. @MatteoSoragna

USAIN BOLT L’uomo più veloce del mondo

KOZAK RE DEL GOL IN EUROPA LEAGUE MA PUO’ ESSERE IL NUOVO CHINAGLIA? l'ha raccontato lui anni dopo). Chinaglia stoppava la palla (spesso) mandandola a 3 metri. Kozak anche. Chinaglia era alto 6 cm in meno, e di testa era (quasi) negato. Era un trascinatore, mentre il ceko in campo sembra quasi un ragazzino, anche se mena. Chinaglia s'infuriava persino se perdeva in allenamento: Kozak segna, sorride e alza un ditino, tutto lì. Quanto a esperienza internazionale, non c'è paragone: stravince il ceko, che ha già esordito in Nazionale dopo 6 gol in 23 partite fra U19 e U21. Giorgione fu chiamato da Valcareggi a 25 anni, prima aveva giocato appena una partita in Nazionale B. E a 23 anni segnò 2 gol all'Arsenal, in coppa delle Fiere, dopo 8 reti in 9 partite nei tornei minori europei (Mitropa, anglo-italiano, coppa delle Alpi). Paragone impegnativo, comunque, che farebbe scappare un "magari" ai tifosi. Forse sarebbe meglio virare su Toni, un altro che a inizio carriera era un pennellone sgraziato: somiglianza proposta un paio d’anni fa da Reja e Giordano. All'età di Kozak, Toni aveva appena esordito in A. Ed è ancora lì che segna, 179 gol dopo (solo in campionato: fra A, B, Bundesliga e Arabia). Un totale su cui Kozak, ne siamo sicuri, metterebbe la firma...

cissima. La Milano-Sanremo apre domani la stagione del grande ciclismo. Il Mondiale di primavera è davvero «la corsa», quella che cambia la vita. Il ciclismo è qui, in queste stanze. Giornate che coinvolgono anche il Giro d’Italia 2013, ci sono gli incontri con gli sponsor, arriva Alberto Balocco, l’imprenditore dolciario piemontese che da quest’anno ha messo il proprio marchio sulla maglia più prestigiosa, dopo aver sponsorizzato la Juventus. C’è una tavola rotonda sul valore economico della corsa rosa, che ogni anno tra investimenti e ritorni sul territorio lascia 500 milioni di euro di indotto. Ciclismo, sport per duri. Sport che non muore.

di ROBERTO PELUCCHI

lazioShow

di MASSIMO PERRONE

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DA GIMONDI ALLA SANREMO RITROVARSI A CASA GAZZETTA

loSpunto

di NICOLA CECERE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

E’ ora di mettersi al lavoro #regoleBolt @usainbolt

MICHELLE WIE Giocatrice prof di golf

Buon compleanno alla mia persona preferita in @TheChristinaKim il mondo intero!!! Oggi il giorno più bello e ci vediamo più tardi :) @themichellewie

MARGHERITA GRANBASSI Campionessa di scherma

#amore #fiducia #fratellanza #semplicità Forza #FrancescoI #habemuspapam @MargheritaGranbassi

CARLO MOLFETTA Campione olimpico di taekwondo

Buongiorno Mondo!!! Sono nella mia stupenda Mesagne Ci sono i #campionati #italiani #under21 a Brindisi!!! @MolfettaTkd

a prima vera Giunta Coni L dell’era Malagò si consuma lungo l’arco di tre ore, un’enormità visti i precedenti della passata gestione, mentre al Parlamento si vota invano per trovare un presidente alla Camera e al Senato. Verrebbe subito da dire che i primi passi del «nuovo» sport italiano sono assai più concreti e dunque rassicuranti di quelli di un mondo politico che chissà quando ci riserverà un nuovo Governo. E tuttavia, per una curiosa legge del contrappasso, Malagò, eletto anche grazie alla saldatura di una trasversalità politica che è andata dal Pdl del grande tessitore Gianni Letta al Pd di Bersani, Enrico Letta e della Idem, sembra rivelare una non si capisce fino a che punto voluta inclinazione grillina nel muovere i suoi primi passi da numero uno dello sport italiano. Cerchiamo di spiegarci meglio. C’è un dire, c’è un fare e c’è un non dire ma lasciare intendere. Il dire, politicamente corretto, parla di «rapporti molto buoni e pressoché quotidiani con la Coni Servizi di Lello Pagnozzi». Il fare consta di un nuovo corso, già di per se un po’ grillino, all’insegna delle deleghe e della collegialità, merce rarissima nella gestione Petrucci. Il non dire ma lasciare intendere profuma di una gran voglia di rompere con il passato nel senso più ampio e radicale del termine. Sul lasciare intendere, tre esempi: il Malagò che su Coni Servizi si lascia sfuggire, ma in modo perentorio, che il «mandato rimesso (da Petrucci e Pagnozzi, ndr) si trasformerà ad aprile in dimissioni, aspettiamo solo di sapere chi saranno gli interlocutori» del nuovo Governo; il Malagò che dopo avere licenziato la distribuzione del 15% dei contribu-

ti alle federazioni secondo le regole del vecchio Coni (Abete tira un sospiro di sollievo e incassa i circa 9 milioni di cui ha bisogno per far quadrare il bilancio della Federcalcio) rivela con un sorrisetto che «molti mi sollecitano affinché per il futuro vengano verificati (traduzione: modificati, ndr) i meccanismi di contribuzione»; e infine, la rivoluzione silenziosa in corso destinata a modificare ruoli e gerarchie presso la Preparazione Olimpica, il settore più delicato e prezioso dell’intero Coni dove forse sarebbe stato preferibile un controllo diretto e inequivoco dello stesso Malagò a una delega piena di insidie (e polemiche in fieri) come quella riservata a Scarso, presidente della scherma prima che vicepresidente Coni. Deleghe o cambiali postelettorali? Conoscendo Malagò, la sua passione e l’approccio «puro» verso lo sport e i suoi attori, come testimoniato anche dall’overdose di interviste e partecipazioni degli ultimi giorni, ci rifiutiamo di sposare l’ipotesi più maliziosa. E’ certo la genuina voglia di rinnovamento a spingere il giovane manager verso una condivisione e una collegialità che destano sincera curiosità ma anche una qualche inquietudine, tali e tante sono le possibili controindicazioni. E qui si torna fatalmente ai grillini. «Era solo il primo giorno di scuola, e forse a tutte queste deleghe non è il caso di dare troppo peso...». In un Coni e in tante federazioni percorsi ieri da una specie di scarica elettrica, il pacato commento di un presidente di lungo corso suona assolutorio. La verifica, se ci sarà, al Consiglio nazionale di mercoledì prossimo. E soprattutto alle frequenti Giunte che verranno. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

SCOMMESSE SPORTIVE

IL CALCIO È LA TUA VITA

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SABATO 16 MARZO 2013

DA PAURA

55

Le sicurezze

1 DENIS Credete nella legge dell’ex?

2 SESTU

I rischiatutto

1 OSVALDO

a

Sciupone: non è da lui

29

2 GIOVINCO

Uomo assist a sorpresa Sono già 4, come Pirlo

Farà fatica contro i mastini del Bologna

3 MONTOLIVO

3 GABRIEL SILVA

È l’architetto rossonero In A non stecca da mesi

GIORNATA

Alla terza di fila da titolare Ha un «4» da riscattare

4 D’AGOSTINO

4 SAVIC

Bucchi spera nel miracolo L’ex Siena può fare qualcosa

PROGRAMMA Oggi CATANIA-UDINESE (2-2) (ore 18), BOLOGNA-JUVENTUS (1-2) (ore 20.45) Domani, ore 15 SIENA-CAGLIARI (2-4) (ore 12.30), FIORENTINA-GENOA (1-0), MILAN-PALERMO (2-2), NAPOLI-ATALANTA (0-1), PESCARA-CHIEVO (0-2), ROMA-PARMA (2-3) (20.45), SAMPDORIA-INTER (2-3) (20.45), TORINO-LAZIO (1-1) (20.45)

Tre insufficienze in 4 gare Non è più il Savic dell’andata

5 HANDANOVIC

5 EDERSON

Torna il ragno paratutto Miglior portiere per media voto

Bene in Europa League In Serie A però stenta ancora

L’Europa in 90’

a

Chi perde è fuori A Catania arriva un’Udinese decimata da squalifiche e infortuni: tra Maran e Guidolin, uno è di troppo CATANIA-UDINESE oggi, ore 18

GIOVANNI FINOCCHIARO MASSIMO MEROI

Due ritorni importanti e altrettante assenze di rilievo. Il Catania gioca contro l’Udinese l’ultimo scontro diretto per l’Europa («Chi vince resta in corsa», dice Maran) e avrà a disposizione Barrientos e Legrottaglie. Il primo mancava da 4 partite e darà alla squadra un tocco di imprevedibilità in fase di possesso palla. Legrottaglie torna dopo la squalifica in soccorso di una difesa che nelle ultime due gare è capitolata nel finale, proprio mentre è in corso la trattativa per il rinnovo. Con ogni probabilità invece Maran dovrà fare a meno di Bergessio: infortunato (problemi muscolari), è stato convocato ma oggi dopo la prova mattutina last minute rischia di accomodarsi in panchina senza possibilità di mettere piede in campo. Al suo posto dovrebbero alternarsi al centro dell’area Gomez e Castro. L’altro assente invece è Spolli, che sconta il primo dei due turni di squalifica dopo il convulso finale di Torino e sarà sostituito da un Bellusci in grande spolvero nelle ultime partite.

1 X 2 1,95 3,40 4,30

4-2-3-1

6 FARAONI

12

21

28

6

7

BARRIENTOS

17

BADU

BENATIA

4

LEGROTTAGLIE ALMIRON

ANDUJAR N A

14 BELLUSCI

22

10 LODI

17 19

GOMEZ

CASTRO

PARTITE

RETI

SQUADRE

PT

JUVENTUS

62 28 19 5 4 55 18

NAPOLI

53 28 15 8 5 47 24

N

24

1 3 ALLAN

52

13

MERKEL

IZCO

5

BRKIC

DANILO

4 ANGELLA

34

ALVAREZ

GABRIEL SILVA

ARBITRO DE MARCO Assistenti Peretti-Meli IV La Rocca Add Borriello (1) Di Paolo (2) PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 1 e Sky SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio

Catania

42 Udinese

PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 5 Rolin, 26 Keko, 27 Biagianti, 24 Ricchiuti 30 Salifu, 9 Bergessio, 34 Cani, 35 Doukara, 40 Petkovic. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Almiron-Biagianti 60-40% SQUALIFICATI Spolli (2) DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Capuano (da definire). ALTRI Augustyn, Sciacca. DRITTE Sì Legrottaglie No Gomez

41

PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 48 Berra, 15 Rodriguez, 22 Campos Toro, 94 Zielinski, 43 Marsura, 13 Ranègie. ALL. Guidolin. BALLOTTAGGI Merkel-Campos Toro 60-40% SQUALIFICATI Heurtaux (1), Maicosuel (1), Domizzi (1). DIFFIDATI Di Natale, Allan, Muriel. INDISPONIBILI Basta (15 giorni), Di Natale (15), Lazzari (15), Pinzi (15), Pasquale (20). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Benatia No Faraoni

guarderà non solo al presente ma anche al futuro: a Catania scenderà in campo una sorta di Under 21, 22 anni e mezzo l’età media dei 19 convocati, con tre fuoriquota (il portiere Brkic e i difensori Benatia e Danilo). I friulani stanno cominciando a lavorare per la prossima stagione. Ma Guidolin non ci sta: «Che siamo in emergenza mi sembra chiaro — spiega —, manderemo in campo una squadra giovanissima, forse senza precedenti in Italia. In palio lo scettro di regina delle provinciali». Catania e Udinese, in effetti, sono le uniche piccole che hanno cercato di rompere le scatole alle grandi. «Negli ultimi due anni il titolo delle provinciali è stato nostro, anzi siamo riusciti a metterci alle spalle più di qualche big — sottolinea Guidolin —, ora in quella posizione c’è meritatamente il Catania, ma mancano 10 partite. Io di Europa non ho mai parlato, sono per la politica dei piccoli passi, cerchiamo di prendere chi ci sta davanti. Anche per una questione di orgoglio, meglio il settimo posto dell’ottavo». Mancherà Di Natale, che non ha ancora deciso cosa farà la prossima stagione. Guidolin replica: «Mi sono fatto un’idea su Totò, ma me la tengo per me».

Nicola Legrottaglie, 36 anni, a Catania dal 2011 ANSA

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MARCATORI

Classifica V

37 PEREYRA MURIEL

Giovanissimi L’Udinese intanto

G

3-5-1-1

MARCHESE

19

ONLINE

DAMMI IL

LA GAZZETTA DELLO SPORT

P

F

S

MILAN

51 28 15 6 7 50 32

FIORENTINA

48 28 14 6 8 50 33

INTER

47 28 14 5 9 44 37

LAZIO

47 28 14 5 9 37 34

ROMA

44 28 13 5 10 58 49

CATANIA

42 28 12 6 10 36 35

UDINESE

41 28 10 11 7 37 35

BOLOGNA

35 28 10 5 13 39 36

18 RETI: Cavani (4) (Napoli) 16 RETI: El Shaarawy (Milan) 15 RETI: Di Natale (4) (Udinese) 13 RETI: Pazzini (3) (Milan) 12 RETI: Jovetic (1) (Fiorentina), Lamela (Roma) 11 RETI: Sau (1) (Cagliari), Denis (4) (Atalanta), Gilardino (Bologna), Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI: Klose (Lazio), Totti (2) (Roma) 9 RETI: Milito (3) e Palacio (Inter), Hamsik (Napoli), Amauri (1) (Parma), Icardi (Sampdoria) 8 RETI: Bergessio (Catania), Borriello (2) (Genoa), Bianchi (3) (Torino)

SAMPDORIA (-1) 35 28 10 6 12 35 33 PARMA

35 28 9 8 11 36 37

PROSSIMO TURNO

CAGLIARI

34 28 9 7 12 35 48

ATALANTA (-2)

33 28 10 5 13 28 39

TORINO (-1)

32 28 7 12 9 33 36

CHIEVO

32 28 9 5 14 29 44

GENOA

26 28 6 8 14 27 42

SIENA (-6)

24 28 8 6 14 29 40

PALERMO

21 28 3 12 13 23 41

PESCARA

21 28 6 3 19 21 56

30a giornata sabato 30 marzo, ore 15 ATALANTA-SAMPDORIA (2-1) CAGLIARI-FIORENTINA (1-4) GENOA-SIENA (0-1) INTER-JUVENTUS (3-1) LAZIO-CATANIA (0-4) PALERMO-ROMA (1-4) PARMA-PESCARA (0-2) UDINESE-BOLOGNA (1-1) CHIEVO-MILAN (ore 18.30) (1-5) TORINO-NAPOLI (ore 21) (1-1)

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

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20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

MAGIC +3 CAMPIONATO LE FORMAZIONI DELLA 29a GIORNATA CON LE QUOTE PER LE SCOMMESSE: VALORI SOGGETTI A CAMBIAMENTO

BOLOGNA-JUVENTUS oggi, ore 20.45 1 X 2 6,0 3,70 1,65

4-2-3-1

3-5-2

20

6 GABBIADINI

21

9

10

TAIDER

CHERUBIN

VUCINIC

23 GILARDINO

CURCI

5

15

ANTONSSON

PEREZ

DIAMANTI

12

VIDAL

BARZAGLI

21

BUFFON

19 BONUCCI

8

TERLIZZI

PEGOLO O

SESTU

THIAGO RIBEIRO

23

PISANO

PASQUAL

10

4

22

15 1

ARIAUDO

AGAZZI

COSSU NAINGGOLAN

E A EMEGHARA

20

5

33

GRANQVIST

1 VIVIANO IV O

KUCKA

17

SAVIC

7

8

IMMOBILE

PIZARRO

JOVETIC V

10

11

3-5-1-1

CASSANI

BORJA VALERO LJAJIC

3

7

26

14 DESSENA

91

BERTOLACCI

28

90

TOZSER

PORTANOVA

13

2

ASTORI

RODRIGUEZ

6

29

40

13

ANGELO

MURRU

TOMOVIC

ANTONELLI

5

27

23

CALELLO ROSINA

20

IBARBO

EKDAL

TEIXEIRA

CHIELLINI

30

TZORVAS

8 VARGAS

AQUILANI CUADRADO

21 MANFREDINI

62 Siena

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 39 Marrone, 6 Pogba, 26 Lichtsteiner, 24 Giaccherini, 11 De Ceglie, 22 Asamoah, 18 Anelka, 27 Quagliarella, 32 Matri. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Padoin-Lichtsteiner 60-40%, Peluso-Asamoah 70-30%, Giovinco-Matri 55-45% SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Pirlo, Matri. INDISP. Pepe (stagione finita), Bendtner (stagione finita). ALTRI Isla. DRITTE Sì Vucinic No Padoin

1 X 2 1,30 5,50 12,00

4-3-3

89

2 4

DE SCIGLIO

92

MUNTARI EL SHAARAWY

17

DYBALA

18

45

MONTOLIVO

BALOTELLI

ZAPATA

9

17

25

BOSELLI

BONERA

12

19

TRAORÉ

NIANG

3-5-2 6

20

MUNOZ

25 VON BERGEN

54

SORRENTINO

14

16 29

7

BURDISSO STEKELENBURG T L

OSVALDO

4 BRADLEY

8 LAMELA

MARQUINHOS

2

28

CARMONA

STENDARDO

32

11

10

AMAURI

VALDES

21

16

SANSONE

PAROLO

DENIS

HAMSIK

BEHRAMI

11

MORALEZ

19 PANDEV

88

3

BIONDINI

LUCCHINI

10

47

CONSIGLI

83 MIRANTE

LUCARELLI

GOBBI

22

PALOMBO

ROMERO T L

6

PIRIS

17

16

98 ICARDI OT

8

21 GARGANO

14

KRSTICIC

28

14

GASTALDELLO

OBIANG

EDER

10

GUARIN KOVACIC

23

23

19

CASSANO

CAMBIASSO

1

CHIVU

35 Sampdoria

31

PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 28 Benalouane, 8 Galloppa, 4 Morrone, 14 Strasser, 77 Ninis, 17 Palladino, 9 Belfodil. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Benalouane 55-45%, Biabiany-Palladino 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Galloppa, Coda, Sansone, Paletta, Valdes, Gobbi, Parolo. INDISP. Mariga (10 giorni), Santacroce (5), Coda (da verificare), Mesbah (da verificare). ALTRI De Angelis, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Boniperti. DRITTE Sì Amauri No Valdes

35 Inter

PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 8 Mustafi, 35 Rossini, 13 Berardi, 15 Poulsen, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 11 Munari, 21 Soriano, 12 Sansone, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Eder-Sansone 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri. INDISPONIBILI Gavazzi (90 giorni). ALTRI Austoni, Falcone, Savic, Renan. DRITTE Sì Romero No Estigarribia

SCULLI

ANDREOLLI

PALOSCHI

16

2

77

L. RIGONI

DAINELLI

THÈRÈAU

56

12

HETEMAJ

CESAR

93

BALZANO

DRAMÈ

1 PUGGIONI

21 Chievo

32

PANCHINA 88 Ujkani, 18 Squizzi, 17 Sampirisi, 13 Jokic, 51 Acerbi, 7 Seymour, 14 Cofie, 10 Luciano, 25 Vacek, 39 Stoian, 31 Pellissier, 27 Hauche. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Guana-Cofie 55-45%, Cesar-Acerbi 51-49% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie, Andreolli. INDISPONIBILI Sardo (7 giorni), Spyropoulos (7), Samassa (da valutare). ALTRI Provedel, Farkas, Papp. DRITTE Sì Hetemaj No Dainelli

1 X 2 2,40 3,30 3,00

17

7

MASIELLO

SANTANA

1

RODRIGUEZ

25 GLIK

ARBITRO BANTI Assistenti Di Fiore-Dobosz IV Bianchi Add Gervasoni (1) Giannoccaro (2) PREZZI da 20 a 100 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1

ARBITRO RUSSO Assistenti Giachero-Petrella IV Di Liberatore Add Orsato (1) Giancola (2) PREZZI da 15 a 185 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3

BJARNASON

4-2-4

GILLET T L

26

PEREIRA

DE SILVESTRI

7

3

GUANA

14

2

RANOCCHIA HANDANOVIC

99

19

8

5 43

TORINO-LAZIO domani, ore 20.45

ZANETTI

PALACIO

25

22

PANCHINA 40 Falso, 2 Zanon, 23 Cosic, 21 Togni, 26 Blasi, 93 Quintero, 99 Caprari, 60 Caraglio, 9 Abbruscato. ALLENATORE Bucchi. BALLOTTAGGI Bjarnason-Blasi 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI D’Agostino, Quintero, Celik. INDISPONIBILI Zauri (7 giorni), Capuano (30), Sforzini (7), Modesto (7), Rizzo (7), Weiss (7), Perin (7). ALTRI Chiaretti, Mbodi. DRITTE Sì D’Agostino No Bianchi Arce

4

POLI

70

33 Pescara

ESTIGARRIBIA

COSTA

CELIK

ARBITRO MAZZOLENI Assistenti Marzaloni-Padovan IV Tonolini Add Mariani (1) Castrignanò (2) PREZZI da 15 a 180 euro TV Sky Calcio 4

4-3-1-2

2

CASCIONE

FREY

3 KROLDRUP

PANCHINA 78 Frezzolini, 22 Contini, 13 Canini, 32 Ferri, 28 Brivio, 21 Cigarini, 44 Cazzola, 8 Radovanovic, 9 Troisi, 23 Brienza, 7 Livaja, 99 Parra. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Moralez-Livaja 60-40% SQUALIFICATI De Luca (1), Polito (fino al 5 aprile). DIFFIDATI Cigarini, Consigli, Moralez, Raimondi. INDISPONIBILI Capelli (30 giorni), Bellini (7), Scaloni (7), Budan (7), Marilungo (stagione finita). ALTRI Gagliardini, Milesi, Palma. DRITTE Sì Denis No Stendardo

1 X 2 2,35 3,30 3,10

10

D’AGOSTINO VUKUSIC U

PELIZZOLI E Z

5-3-2 21

4

BIANCHI ARCE

83

53 Atalanta

3-5-2 3

29 PALETTA

32

BONAVENTURA DEL GROSSO

PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 6 Rolando, 85 Britos, 16 Mesto, 4 Donadel, 88 Inler, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 24 Insigne, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Pandev-Insigne 55-45%, Dzemaili-Inler 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini, Inler, Armero, Zuniga. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Colombo, Rinaudo, Radosevic. DRITTE Sì Behrami No Maggio

ROSI

18

44 Parma

17

DZEMAILI

SAMPDORIA-INTER domani, ore 20.45

23

PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 46 Romagnoli, 35 Torosidis, 27 Dodò, 48 Florenzi, 11 Taddei, 42 Balzaretti, 77 Tachtsidis, 20 Perrotta, 17 Lopez. ALLENATORE Andreazzoli. BALLOTTAGGI Marquinho-Balzaretti 60-40%, Piris-Florenzi 60-40%, Bradley-Tachtsidis 60-40%, Osvaldo-Florenzi 60-40%. SQUALIFICATI Guberti (agosto 2015). DIFFIDATI Balzaretti, Burdisso, Florenzi, Piris, Destro, Osvaldo. INDISPONIBILI Destro (10 giorni), Pjanic (10). ALTRI Svedkauskas, Lucca. DRITTE Sì Totti No Piris

17

21 Napoli

4-3-3

BIABIANY MARCHIONNI

9

DE ROSSI

BOCCHETTI

ARBITRO VALERI Assistenti Grilli-Giallatini IV Nicoletti Add Romeo (1) Baracani (2) PREZZI da 10 a 150 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 1

87 TOTTI

RAIMONDI

MAGGIO

PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 22 Nelson, 7 Viola, 18 Faurlin, 50 Sanseverino, 14 Anselmo, 33 Formica, 27 Ilicic, 16 Fabbrini, 19 Sperduti, 10 Miccoli. ALL. Sannino. BALLOTTAGGI Donati-Faurlin 60-40%, Morganella-Nelson 60-40%, Boselli-Ilicic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dossena, Kurtic, Garcia. INDISPONIBILI Barreto (10 giorni), Dossena (7), Hernandez (20), Mantovani (30). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Dybala No Donati

7 CASTAN

GIORGI

11

ROMA-PARMA domani, ore 20.45

10

ZUNIGA

19

PANCHINA 32 Donnarumma, 63 Stillo, 24 Moretti, 3 Bovo, 87 Pisano, 4 Ferronetti, 7 Rossi, 14 M. Rigoni, 11 Jankovic, 19 Jorquera, 22 Borriello. ALL. Ballardini. BALLOTTAGGI Manfredini-Moretti 70-30%, Tozser-M. Rigoni 70-30%, Immobile-Borriello 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Portanova, Jankovic, Manfredini. INDISPONIBILI Floro Flores (5 giorni), Olivera (15), Nadarevic (8), Matuzalem (5), Frey (15). ALTRI Hallenius, Said, Krajnc, Marchiori. DRITTE Sì Vargas No Tzorvas

1 X 2 3,20 3,20 2,40

4-3-3

CAMPAGNARO

ARONICA

51 Palermo

MARQUINHO

4-4-1-1

15

C CAVANI

26

PESCARA-CHIEVO domani, ore 15

77

7

48 Genoa

PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 6 Sissoko, 92 Romulo, 21 Migliaccio, 19 Llama, 14 Mati Fernandez, 27 Wolski, 30 Toni, 18 Larrondo. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Tomovic–Roncaglia 60-40%, Ljajic–Toni 70–30% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Pasqual. INDISPONIBILI Camporese (90 giorni), Rossi (60), Hegazi (60). ALTRI El Hamdoaui, Capezzi. DRITTE Sì Borja Valero No Tomovic

18

CANNAVARO DE E SANCTIS N 85

3

ARBITRO PERUZZO Assistenti Viazzi-Liberti IV Altomare Add Calvarese (1) Fabbri (2) PREZZI da 18 a 325 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 2

5

28

1

28

1 X 2 1,52 4,30 6,50

PANCHINA 25 Avramov, 8 Avelar, 24 Perico, 32 Casarini, 22 Cabrera, 18 Nenè, 27 Sau, 51 Pinilla. ALLENATORI Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Murru-Avelar 60–40%, Ibarbo–Pinilla 70-30% SQUALIFICATI Rossettini (1). DIFFIDATI Nainggolan, Conti, Sau, Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Conti (10 giorni). ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Piredda. DRITTE Sì Ibarbo No Ariaudo

18 GAMBERINI

23

GARCIA

3-4-2-1

3-4-1-2 55

DONATI

ABATE

34 Fiorentina

1 X 2 1,45 4,30 8,00

20

KURTIC

PANCHINA 1 Amelia, 5 Mexes, 76 Yepes, 14 Salamon, 81 Zaccardo, 77 Antonini, 23 Ambrosini, 18 Flamini, 8 Nocerino, 10 Boateng, 22 Bojan, 7 Robinho. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Traoré-Nocerino 70-30%. SQUALIFICATI Constant (1). DIFFIDATI Boateng, El Shaarawy, De Jong, Yepes, Zaccardo. INDISPONIBILI De Jong, Didac Vilà, Pazzini. ALTRI Gabriel. DRITTE Sì Balotelli No Niang

PANCHINA 12 Farelli, 17 Belmonte, 3 Uvini, 24 Paci, 87 Grillo, 7 Valiani, 16 Verre, 36 Bolzoni, 91 Reginaldo, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Calello-Bolzoni 60-40% SQUALIFICATI Vitiello (10/05/2013), Terzi (1). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani, Felipe. INDISPONIBILI Vergassola (7 giorni), Pozzi (7). ALTRI Rosseti, Ze’ Eduardo, Matheu, Marini, Mannini. DRITTE Sì Emeghara No Calello

RIOS

29

Milan

24 Cagliari

NAPOLI-ATALANTA domani, ore 15

MORGANELLA

20

ARBITRO RIZZOLI Assistenti Stefani-Faverani IV Niccolai Add Celi (1) Guida (2) PREZZI da 18 a 150 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3

ARBITRO DOVERI Assistenti De Luca-De Pinto IV Rosi Add Damato (1) Palazzino (2) PREZZI da 5 a 45 euro TV Sky Calcio 1 e SuperCalcio

MILAN-PALERMO domani, ore 15

Roma

88

3

35 Juventus

PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 44 Naldo, 45 Carvalho, 11 Motta, 20 Abero, 4 Krhin, 30 Pazienza, 17 Guarente, 77 Pasquato, 19 Christodoulopoulos, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Garics-Motta 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Diamanti, Gabbiadini, Garics, Motta, Taider. INDISPONIBILI Sørensen (7 giorni). ALTRI Pulzetti, Radakovic, Riverola. DRITTE Sì Gilardino No Antonsson

3

19

1 X 2 1,42 4,50 8,00

4-3-3

PELUSO

Bologna

24

25

86

ARBITRO BERGONZI Assistenti Vuoto-Costanzo IV Galloni Add Rocchi (1) Massa (2) PREZZI stadio tutto esaurito TV Sky Sport 1, Calcio 1 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio

ABBIATI

14

21

77

DELLA ROCCA

13

GARICS

32

RUBIN

FELIPE

1

MARCHISIO

KONE

8

15

PIRLO

GIOVINCO

33

23

FIORENTINA-GENOA domani, ore 15

4-3-1-2

33 18

18

1 X 2 2,30 3,20 3,40

3-4-2-1

PADOIN

3 MORLEO

1

SIENA-CAGLIARI domani, ore 12.30

14 GAZZI

33 BRIGHI

7 10

87

17

CANDREVA

PEREIRINHA

15

20

GONZALEZ

BIAVA

EDERSON

BARRETO R

4-4-1-1

18 69 MEGGIORINI

36

11

DARMIAN

CERCI

KOZAK

24

27

LEDESMA

CANA

19

26

LULIC

RADU

22 MARCHETTI

ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Maggiani-Passeri IV Cariolato Add Giacomelli (1) Di Bello (2) PREZZI da 20 a 250 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2

47 Torino

PANCHINA 30 Carrizo, 27 Belec, 25 Samuel, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 24 Benassi, 28 Pasa, 11 Alvarez, 18 Rocchi. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Cambiasso-Kuzmanovic 60-40%, Cassano-Alvarez 60-40% SQUAL. Juan Jesus (1). DIFF. Palacio, Cambiasso. INDISPONIBILI Milito, Obi e Mudingayi (stagione finita), Silvestre (10 giorni), Nagatomo (10), Castellazzi (20), Stankovic (3), Schelotto (3). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Handanovic No Gargano

32 Lazio

PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 15 Caceres, 4 Basha, 18 Bakic, 20 Vives, 86 Birsa, 29 Menga, 19 Stevanovic, 9 Bianchi, 80 Jonathas. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Darmian-D’Ambrosio 60-40%, Meggiorini-Bianchi 60-40% SQUALIFICATI Diop (1). DIFFIDATI Jonathas, Rodriguez. INDISPONIBILI Ogbonna (3 giorni). ALTRI A. Gomis DRITTE Sì Cerci No Meggiorini

47

PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 2 Ciani, 23 Onazi, 38 Cataldi, 6 Mauri, 28 Saha, 50 Lombardi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Ederson-Mauri 60-40 %. SQUALIFICATI Hernanes (1). DIFFIDATI Gonzalez, Konko, Lulic, Radu. INDISPONIBILI Brocchi (stag.finita), Dias (5 giorni), Klose (15 giorni), Konko (30 giorni), Floccari (20 giorni), Stankevicius (10 giorni). ALTRI Cavanda, Diakite, Foggia, Zarate. DRITTE Sì Lulic. No Pereirinha.


SABATO 16 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTE LE STATISTICHE DEI PROTAGONISTI DELLA 29a GIORNATA

PORTIERI GIOCATORE ABBIATI (MIL) AGAZZI (CAG) AGLIARDI (BOL) AMELIA (MIL) ANDUJAR (CAT) AVRAMOV (CAG) BENUSSI (PAL) BIZZARRI (LAZ) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CONSIGLI (ATA) COPPOLA F. (TOR) CURCI (BOL) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (NAP) DONNARUMMA (GEN) FARELLI (SIE) FREZZOLINI (ATA) FRISON (CAT) GILLET (TOR) GOICOECHEA (ROM) HANDANOVIC (INT) MARCHETTI (LAZ) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (UDI) PAVARINI (PAR) PEGOLO (SIE) PELIZZOLI (PES) PUGGIONI (CHI) ROMERO (SAM) ROSATI (NAP) SORRENTINO (PAL) STEKELENBURG (ROM) STOJANOVIC (BOL) STORARI (JUV) TZORVAS (GEN) UJKANI (CHI) VIVIANO (FIO)

MEDIA VOTO 5.95 6.15 5.95 5.78 6.11 6.00 5.83 5.90 6.00 6.06 6.00 6.11 6.12 6.00 5.95 6.16 5.71 6.40 6.30 6.30 5.58 6.11 6.08 6.20 6.60 6.00 6.11 6.20 5.93 6.25 5.89 6.08

MAGIC MEDIA 4.95 4.71 4.59 4.17 4.86 4.60 4.50 4.50 5.07 5.37 5.00 4.91 5.62 4.00 5.04 4.82 3.97 5.00 5.24 5.20 4.29 4.67 5.17 4.93 6.20 4.94 5.10 4.69 4.23 6.00 6.25 4.26 5.20

MAGIC MESE 5.88 4.50 5.00 5.25 5.75 4.63 6.13 5.00 3.25 4.50 3.63 4.33 5.25 4.13 4.50 5.38 5.75 5.38 5.50 5.63

MAGIC CAMPO 4,85 4,35 4,58 5,5 5,36 3,25 4 2,5 5,35 5,35 5,18 5,6 5,11 4,81 3,75 4,69 4,95 4,41 5,17 3,88 5 5,39 6,25 3,88 5,77 4,23 4,5 6 3,85 5,41

OPTA INDEX 1121 422 965 297 1109 1212 570 688 1212 930 345 860 214 655 647 1057 651 545 772 1294 891 1117 869

GAZZA INDEX 89 R 51 S 42 a a 80 a R a a 66 S 68 a R 51 S a R a 72 S a a a a 61 a 56 a 53 R 48 S 51 R a S a 63 a S R 81 a a 54 a 87 a a a a 53 a 81 R

MAGIC MEDIA 6.06 6.00 5.55 5.64 6.00 6.68 5.88 5.33 5.69 5.43 5.41 5.42 5.92 5.53 5.64 6.19 5.79 5.79 5.50 6.05 5.60 5.12 6.04 5.42 5.55 6.08 5.18 5.93 5.12 5.75 6.00 5.92 6.29 5.50 6.14 5.80 5.62 5.81 5.75 5.57 5.96 6.22 5.75 5.58 6.25 5.45 5.31 5.86 5.74 6.32 5.89 5.67 5.41 6.29 5.81 5.60 5.40 5.21 6.07 5.71 5.56

MAGIC MESE 6.33 5.17 6.00 5.63 5.50 6.13 6.17 5.50 5.00 5.83 5.75 5.25 5.50 6.50 6.17 5.83 5.83 6.00 4.75 5.50 6.50 5.50 5.50 5.88 6.13 5.75 5.83 6.00 7.50 6.25 4.83 6.25 5.88 5.67 7.00 6.38 6.13 5.33 8.00 5.75

MAGIC CAMPO 6,44 6 5,57 5,65 5,7 6,64 5,71 5,5 5,71 5,43 5,67 5,23 5,67 5,5 5,65 5,96 5,9 5,75 5,64 5,75 5,42 4,83 5,64 5,38 5,71 6 4,75 5,64 5,14 6,06 6 5,42 6,33 5,75 6,5 5,83 5,38 6,13 5,5 5,58 6,05 6,19 4,67 5,33 6,5 5,63 5,57 5,83 5,58 6,83 5,68 5,86 5,13 6,17 5,72 5,5 5,5 4,5 5,56 5,5 5,75

OPTA INDEX 818 737 598 544 329 915 737 848 401 725 1003 264 149 1110 457 410 465 590 284 276 630 944 325 805 601 417 712 1012 417 528 -72 428 572 759 1079 378 -48 606 -107 617 889 523 562 854 938 884 877 515 652 450

GAZZA INDEX 80 S a 70 a 68 a 67 R 45 S 50 a a 59 R 58 R 40 S 56 R 62 a 60 a 61 S 62 a 66 S R 47 a 51 S 42 a S 48 a 68 a 58 a 59 R 35 a 65 a 44 a 69 R a 49 R 73 a 42 a 63 a a R 69 a a 68 R 60 a 62 R a 40 a R 30 a 66 a 66 a 67 a 70 R 55 a 77 a 32 S 81 a 65 a 43 S a S 73 S a 57 a

DIFENSORI GIOCATORE ABATE (MIL) ABERO (BOL) ACERBI (CHI) ALVAREZ P.S. (CAT) ANDREOLLI (CHI) ANGELLA (UDI) ANTONELLI (GEN) ANTONINI (MIL) ANTONSSON (BOL) ARIAUDO (CAG) ARONICA (PAL) ASTORI (CAG) AVELAR (CAG) BALZANO (PES) BALZARETTI (ROM) BARZAGLI (JUV) BELLUSCI (CAT) BELMONTE (SIE) BENALOUANE (PAR) BENATIA (UDI) BERARDI G. (SAM) BIANCHI ARCE (PES) BIAVA (LAZ) BOCCHETTI (PES) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (GEN) BRITOS (NAP) BRIVIO (ATA) BURDISSO (ROM) CACERES (TOR) CACERES M. (JUV) CAMPAGNARO (NAP) CANINI (ATA) CANNAVARO (NAP) CARVALHO (BOL) CASSANI (GEN) CASTAN (ROM) CASTELLINI (SAM) CESAR (CHI) CHERUBIN (BOL) CHIELLINI (JUV) CHIVU (INT) CIANI (LAZ) COMPPER (FIO) CONTINI (ATA) COSIC (PES) COSTA (SAM) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (TOR) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DEL GROSSO (ATA) DI CESARE (TOR) DODO' (ROM) DRAME' (CHI) FARAONI (UDI) FELIPE (SIE)

MEDIA VOTO 6.00 5.83 5.59 5.82 5.82 6.05 5.88 5.42 5.73 5.42 5.68 5.67 5.91 5.61 5.64 6.20 6.00 5.86 5.81 6.05 5.70 5.12 5.98 5.50 5.80 6.27 5.64 6.00 5.42 5.76 6.00 5.73 6.25 5.74 6.20 5.75 5.75 5.78 5.75 5.75 5.83 6.12 5.58 5.31 6.50 5.64 5.35 5.86 5.83 6.03 5.85 5.81 5.55 6.26 5.91 5.70 5.60 5.08 5.96 5.71 5.73

GIOCATORE FERRI (ATA) FERRONETTI (GEN) FREY N. (CHI) GABRIEL DA SILVA (UDI) GAMBERINI (NAP) GARCIA (PAL) GARICS (BOL) GASTALDELLO (SAM) GLIK (TOR) GRANQVIST (GEN) JOKIC (CHI) JONATHAN (INT) KROLDRUP (PES) LEGROTTAGLIE (CAT) LICHTSTEINER (JUV) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (ATA) MANFREDINI (GEN) MARCHESE (CAT) MARQUINHOS (ROM) MASIELLO S. (TOR) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MORETTI E. (GEN) MORGANELLA (PAL) MORLEO (BOL) MOTTA (BOL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) MUSTAFI (SAM) NALDO (BOL) NELSON (PAL) PACI (SIE) PALETTA (PAR) PASQUAL (FIO) PELUSO (JUV) PEREIRA (INT) PERICO (CAG) PIRIS (ROM) PISANO E. (GEN) PISANO F. (CAG) PORTANOVA (GEN) POTENZA (CAT) POULSEN (SAM) RADU (LAZ) RAIMONDI (ATA) RANOCCHIA (INT) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (TOR) ROLANDO (NAP) ROLIN (CAT) ROMAGNOLI A. (ROM) ROMULO (FIO) RONCAGLIA (FIO) ROSI (PAR) ROSSINI (SAM) RUBIN (SIE) SAMUEL (INT) SAVIC (FIO) STENDARDO (ATA) TEIXEIRA (SIE) TERLIZZI (SIE) TOMOVIC (FIO) TOROSIDIS (ROM) VON BERGEN (PAL) YEPES (MIL) ZACCARDO (MIL) ZANON (PES) ZAPATA (MIL)

MEDIA VOTO 5.67 5.75 5.77 5.50 5.93 5.60 5.76 6.06 5.84 6.10 5.72 5.50 5.00 6.10 6.18 5.85 5.96 6.05 6.17 6.05 5.68 5.81 5.68 5.95 5.68 5.82 5.69 5.76 5.50 5.67 6.50 6.12 5.83 5.96 6.15 5.65 5.64 5.94 5.65 5.79 5.84 6.18 6.00 3.33 6.09 5.95 6.19 6.02 5.91 5.50 5.83 7.00 5.92 5.88 5.84 5.68 6.03 6.31 6.03 6.04 5.80 5.59 5.76 6.10 5.76 6.08 5.78 5.47 5.97

MAGIC MEDIA 5.67 5.75 5.77 5.38 6.00 5.38 5.79 5.92 5.84 6.17 5.69 5.50 5.00 6.14 6.68 5.78 5.85 5.90 6.43 6.00 5.59 6.08 5.32 5.76 5.62 5.68 5.56 5.68 5.33 5.50 6.00 6.88 6.03 5.79 6.50 5.50 5.75 5.95 5.68 5.82 5.85 6.32 6.00 5.00 6.19 6.02 6.31 6.48 5.81 5.50 5.58 8.00 6.23 6.12 6.00 5.66 6.13 6.35 6.29 6.09 5.70 5.84 5.74 6.50 5.60 5.81 5.94 5.24 5.90

MAGIC MESE 6.38 5.25 5.00 6.33 5.83 5.63 6.00 5.88 6.88 6.00 6.67 7.00 6.50 5.63 5.00 5.75 6.00 6.00 6.00 6.00 6.00 6.00 4.50 7.25 5.75 5.67 6.00 5.88 5.83 6.00 6.67 6.17 5.17 6.25 6.00 6.25 5.38 5.67 6.63 5.83 5.88 5.75 5.88 5.75 6.63 5.50 5.83 4.50 6.25

MAGIC CAMPO 5,83 5,5 5,42 5,75 6,41 5,25 6 5,89 5,91 5,92 5,69 5,25 6,75 6,45 5,71 6,1 5,91 6,58 6,1 5,88 5,83 5,17 5,73 5,64 5,82 5,64 5,55 5 6 6 6 6,36 5,29 6,88 4,86 6 6 5,5 6,13 5,92 6,5 6 5,75 5,92 6,27 6,25 6,29 5,5 10 6,07 6,25 6,11 5,86 6,28 6,57 6,89 5,83 5,75 5,58 5,89 6 5,46 6,07 6,19 5,22 6

OPTA INDEX 69 544 712 92 805 473 746 741 429 400 387 333 950 700 505 764 721 1000 528 288 534 511 358 936 737 938 1069 153 28 388 1195 1186 404 193 689 207 417 490 932 626 595 987 446 -81 1337 142 434 741 661 836 767 286 388 799 678 553 545 565 81 777

GAZZA INDEX a a 68 R R 54 S 47 S 55 R 63 R 70 a 41 S 64 S a a 66 a 59 a 52 a 47 R 47 S 73 a 83 a 66 a 54 R 71 a 42 a 39 a 64 R 59 R 52 S R a a a 50 R 42 S 87 R 60 a 39 R 47 S 73 a 36 S 50 a 43 S a S 65 a 48 a 44 a 80 R 66 S a a a 62 S 57 S 46 a 62 R 64 a 32 a 77 R 50 S a 56 a 74 R S 43 S 73 S 73 a 54 S 78 a

OPTA INDEX 935 637 649 364 650 963 986 332 516 564 749 15 675 654 226 610 505 477 377 977 304 1032 1182 538 298 902 58 268 339

GAZZA INDEX a 60 a 75 S 47 a 70 a a 66 R R 78 a 58 S 51 a 52 a a 57 S 61 a 70 R R a 49 a 55 a 62 R 50 R 77 R 68 S 65 R 82 R 57 S 63 a 84 a 74 a 41 S 80 R R R 41 S

CENTROCAMPISTI GIOCATORE AGRA (SIE) ALLAN (UDI) ALMIRON (CAT) ALVAREZ R. (INT) AMBROSINI (MIL) AMPUERO (PAR) ANGELO (SIE) ANSELMO (PAL) AQUILANI (FIO) ARMERO (NAP) ASAMOAH (JUV) BADU (UDI) BAKIC (TOR) BARRIENTOS (CAT) BASHA (TOR) BEHRAMI (NAP) BENASSI (INT) BENTIVOGLIO (CHI) BERTOLACCI (GEN) BIABIANY (PAR) BIAGIANTI (CAT) BIONDINI (ATA) BIRSA (TOR) BJARNASON (PES) BLASI (PES) BOATENG (MIL) BOLZONI (SIE) BONAVENTURA (ATA) BORJA VALERO (FIO) BRADLEY (ROM) BRIENZA (ATA) BRIGHI (TOR) CABRERA (CAG) CALELLO (SIE) CAMBIASSO (INT)

MEDIA VOTO 5.25 6.02 6.14 5.46 6.07 5.74 5.56 6.03 5.46 6.05 5.81 5.93 5.95 6.12 6.00 5.88 6.15 5.91 5.93 6.20 5.76 5.41 5.55 5.66 6.23 6.48 5.90 5.70 6.09 5.75 6.00 6.04

MAGIC MEDIA 5.25 5.98 6.48 5.77 5.86 5.79 5.81 6.59 5.35 6.40 5.78 6.45 6.14 5.92 5.75 6.36 6.29 5.76 5.82 7.15 6.09 5.05 5.75 5.59 6.83 6.82 6.00 5.90 6.38 5.50 5.50 6.52

MAGIC MESE 6.13 7.50 6.50 6.17 5.50 5.33 5.75 6.00 5.75 6.50 5.50 6.33 7.67 5.17 5.17 7.50 5.00 8.50 6.88 6.17 5.67 6.00 5.50 5.75

MAGIC CAMPO 5,75 7,04 6,3 6,29 6 5,4 7,17 5,3 6,55 5,78 6,5 6,58 6,12 6,32 6,05 5,8 5,79 7,8 5,56 4,88 5,95 5,69 7,33 7,07 6,4 5,35 6,75 5 6,58

MEDIA GIOCATORE VOTO CANA (LAZ) 5.92 CANDREVA (LAZ) 6.04 CARMONA (ATA) 5.93 CASARINI (CAG) 5.75 CASCIONE (PES) 5.71 CASTRO (CAT) 6.12 CAZZOLA (ATA) 5.82 CERCI (TOR) 6.32 CHIARETTI (PES) CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 6.50 CIGARINI (ATA) 6.05 COFIE (CHI) 5.81 COSSU (CAG) 6.14 CUADRADO (FIO) 6.28 D'AGOSTINO (PES) 5.85 DE ROSSI (ROM) 5.50 DELLA ROCCA (SIE) 5.94 DESSENA (CAG) 5.76 DIAMANTI (BOL) 6.37 DONADEL (NAP) 6.00 DONATI (PAL) 5.79 DZEMAILI (NAP) 5.71 EDERSON (LAZ) 5.33 EKDAL (CAG) 6.02 EL KADDOURI (NAP) 6.00 ESTIGARRIBIA (SAM) 5.67 FAURLIN (PAL) 6.00 FERNANDEZ M. (FIO) 5.93 FLAMINI (MIL) 5.80 FLORENZI (ROM) 6.15 FORMICA (PAL) 5.80 GALLOPPA (PAR) 6.07 GARGANO (INT) 5.78 GAZZI (TOR) 6.07 GIACCHERINI (JUV) 6.17 GIORGI (ATA) 5.62 GOBBI (PAR) 5.90 GOMEZ (CAT) 6.25 GONZALEZ (LAZ) 6.02 GUANA (CHI) 6.03 GUARENTE (BOL) 5.75 GUARIN (INT) 6.00 HAMSIK (NAP) 6.36 HETEMAJ (CHI) 5.93 ILICIC (PAL) 5.76 INLER (NAP) 6.11 IZCO (CAT) 6.17 JANKOVIC (GEN) 5.96 JORQUERA (GEN) 5.75 KONE P. (BOL) 6.07 KOVACIC (INT) 5.50 KRHIN (BOL) 5.86 KRSTICIC (SAM) 5.91 KUCKA (GEN) 6.27 KURTIC (PAL) 5.76 KUZMANOVIC (INT) 5.60 LAMELA (ROM) 6.09 LEDESMA (LAZ) 6.21 LJAJIC (FIO) 6.06 LLAMA (FIO) 5.50 LODI (CAT) 6.18 LUCIANO (CHI) 5.94 LULIC (LAZ) 5.90 MAGGIO (NAP) 5.89 MARCHIONNI (PAR) 6.13 MARCHISIO (JUV) 6.31 MARESCA (SAM) 5.96 MARQUINHO (ROM) 5.86 MARRONE (JUV) 6.00 MAURI (LAZ) 6.04 MERKEL (UDI) 5.43 MIGLIACCIO (FIO) 6.07 MONTOLIVO (MIL) 6.00 MORALEZ (ATA) 5.86 MORRONE (PAR) 5.50 MUNARI (SAM) 5.91 MUNTARI (MIL) 5.88 NAINGGOLAN (CAG) 6.16 NINIS (PAR) 5.81 NOCERINO (MIL) 5.50 OBIANG (SAM) 6.00 ONAZI (LAZ) 6.17 PADOIN (JUV) 5.81 PALLADINO (PAR) 6.10 PALOMBO (SAM) 6.43 PAROLO (PAR) 5.81 PASQUATO (BOL) 5.80 PAZIENZA (BOL) 5.64 PEREIRINHA (LAZ) 5.50 PEREYRA (UDI) 5.98 PEREZ (BOL) 6.16 PERROTTA S. (ROM) 6.12 PIRLO (JUV) 6.33 PIZARRO (FIO) 6.55 POGBA (JUV) 6.42 POLI (SAM) 6.14 QUINTERO (PES) 6.00 RADOVANOVIC (ATA) 5.61 RICCHIUTI (CAT) 5.67 RIGONI L. (CHI) 5.98 RIGONI M. (GEN) 5.64 RIOS (PAL) 5.58 RODRIGUEZ D.M. (UDI) RODRIGUEZ M. (SAM) ROSINA (SIE) 6.00 ROSSI (GEN) 5.96 SALIFU (CAT) 6.17 SAMPIRISI (CHI) 5.32 SANTANA (TOR) 5.92 SCULLI (PES) 5.75

MAGIC MEDIA 5.71 6.54 6.07 6.30 5.74 6.58 5.61 7.08 6.17 6.28 6.09 6.37 6.46 6.35 5.47 5.83 5.84 7.10 6.00 5.65 5.79 5.83 6.02 6.50 5.94 6.00 5.70 5.70 6.52 6.50 6.43 5.74 6.20 6.79 5.88 5.88 6.96 6.16 6.05 5.96 6.52 7.54 5.80 6.35 6.57 6.25 6.50 5.44 6.67 5.50 5.86 5.95 6.52 5.69 5.60 7.54 6.13 6.69 5.62 6.98 6.06 6.00 6.52 6.21 6.79 6.50 6.26 6.00 6.50 5.79 6.21 6.18 5.98 5.50 6.12 5.75 6.21 5.94 5.78 6.19 6.17 5.75 6.90 6.36 5.98 6.83 5.50 5.40 6.28 6.05 6.78 6.85 6.42 7.22 6.48 6.17 5.50 5.67 5.96 6.25 5.87 6.39 5.96 6.17 5.21 6.42 5.75

MAGIC MESE 5.67 5.00 6.17 5.67 6.00 5.25 8.83 6.17 6.63 7.75 6.50 7.50 5.33 5.63 5.50 7.25 4.67 5.00 6.00 6.00 6.25 6.00 6.83 5.33 6.00 7.75 5.50 6.00 6.00 5.88 6.17 5.00 5.38 5.67 5.17 5.88 6.25 5.75 5.67 5.25 5.83 6.00 7.17 5.50 5.50 6.38 5.67 9.00 5.75 7.88 5.88 7.00 5.50 5.88 6.00 6.88 6.00 6.25 5.67 5.63 5.75 5.75 6.25 6.25 5.25 5.13 7.75 5.25 5.63 6.63 7.50 6.50 6.33 7.50 7.00 5.50 6.17 5.25 5.88 7.88 6.50 7.25 5.75

MAGIC CAMPO 5,88 5,59 6,07 7,5 6,05 6,75 5,17 7,08 6 6,14 5,85 6,28 6,77 6,08 5,83 6,13 5,95 7,43 5,57 6 5,17 5,79 6,17 5,14 5,75 6,05 7 5,83 6,15 6,29 7,17 6,06 5,83 7,96 6,05 5,9 6,58 6,23 7,86 5,77 6,5 7,39 6,5 6,21 5,5 6,65 5,5 5,94 5,82 6,32 5,5 5,33 7,96 5,96 7,19 5,5 7 5,94 5,68 6,77 6,56 6,56 6,83 5,89 5,88 6,45 5,38 6,14 6,42 6,05 5 5,69 5,5 6,04 5,8 5,94 6,38 5,58 8 6,33 5,89 8,33 5,67 5,33 5,65 6,3 7 6,81 6,64 6,07 6,96 6,11 5,4 6 5,95 6 5,39 6,71 5,83 6 5,72 6,56 5

OPTA INDEX 575 192 538 695 853 718 150 1003 595 592 801 713 422 755 647 494 1019 149 205 653 609 667 324 415 570 678 618 219 338 557 481 803 189 528 892 326 476 724 561 181 282 85 493 630 735 888 677 327 594 503 1342 182 783 202 709 803 667 638 333 672 52 69 405 938 283 160 760 730 56 632 647 364 24 521 506 445 649 411 447 522 526 956 571 754 984 243 335 134 517 137 729 1012 381 26 547 92

GAZZA INDEX 53 R 44 S 49 R a 77 R 74 a 38 S 88 a a a 35 a 76 a 59 R 74 a 72 S 75 a a 48 R 66 a a 34 S 54 S a 52 a S 65 S a 51 a 74 a 69 R R a 45 a 76 a 59 a 40 S 48 R 73 a 52 a 80 a 46 R 43 a 73 a 70 R 46 S 69 S 72 a 40 R R 43 S R 52 S 68 a 56 a 49 R a 77 S 52 a 90 R a 79 a 68 R 57 a 69 a 55 R 56 R 64 R 76 a S 46 S R 66 a 81 a 43 a a 56 R a 53 a S 72 a 66 a S a R R 48 R a 37 a a 49 S 54 a a 63 a 72 R 60 R 76 a 67 a R a 75 S 36 S 51 a a a 77 R 44 a S 61 a 75 R S

GIOCATORE SESTU (SIE) SEYMOUR (CHI) SISSOKO (FIO) SORIANO (SAM) STEVANOVIC (TOR) STOIAN (CHI) STRASSER (PAR) TACHTSIDIS (ROM) TADDEI (ROM) TAIDER (BOL) TOGNI (PES) TOZSER (GEN) TRAORE (MIL) TROISI (ATA) VACEK (CHI) VALDES (PAR) VALIANI (SIE) VARGAS J. (GEN) VERRE (SIE) VIDAL (JUV) VIOLA (PAL) VIVES (TOR) WOLSKI (FIO) ZANETTI (INT) ZIELINSKI (UDI) ZUNIGA (NAP)

MEDIA VOTO 6.09 5.69 6.00 5.61 5.61 5.83 5.66 5.33 5.73 6.06 5.68 5.00 5.67 5.50 6.05 5.97 6.14 5.33 6.14 5.50 5.88 5.91 5.70

MAGIC MEDIA 6.33 5.53 6.00 5.56 6.07 6.50 5.71 5.25 5.83 6.31 5.71 5.00 5.67 5.21 6.11 6.55 6.07 5.33 6.59 5.50 5.69 6.00 5.93 5.67

MAGIC MESE 6.00 6.00 6.50 7.33 6.00 5.75 6.25 6.00 5.00 5.88 5.75 5.17

MAGIC CAMPO 6,45 5,28 6 5,33 5,36 6,2 5,5 4,5 5,88 6,63 5,67 5 5,5 5,1 6,05 6,7 5,94 5 6,42 6 5,5 5,64 5,88

OPTA INDEX 326 445 119 184 358 -172 125 871 185 641 87 470 251 486 -45 557 478 675 525

GAZZA INDEX 61 a 70 a a 55 R 67 S a a 63 a a 60 a R 47 R a a a 50 a 60 a 45 R a 51 S a 70 R a 46 a a 62 a

MAGIC MESE 4.50 9.13 8.00 5.67 5.25 7.33 6.38 6.63 5.63 5.67 5.00 6.33 3.88 5.17 8.38 6.88 7.33 8.88 5.50 6.00 6.88 6.00 8.63 6.50 5.25 5.25 9.13 5.00 7.75 7.63 5.63 5.50 5.83 6.50 6.00 5.63 7.63 5.50 5.25 5.50 6.67 6.17 8.83 9.33 7.38 6.25 9.33 5.13 -

MAGIC CAMPO 6,27 6,4 6 12 5,75 6,09 7,23 6,46 6,13 6,86 6,45 5,5 6,5 6 5 5,94 5 7,05 8,46 6,5 6,75 6 5,44 7,05 7,73 10 5,5 7,05 7,64 6,79 6,13 7,95 6,4 6,88 4,7 8,71 5 7,25 6,17 7,07 6,2 5,35 5,63 5,67 6,25 6,13 6,25 7,5 7,6 7,55 8,14 6,77 5 5,67 5 5,75 5,43 7,14 5,3 5,25 6,5 5,1 5 6,5 6,61 6,65 8,5 5,93 5,69 8,55 9,15 6,77 5,81

OPTA INDEX 228 1058 31 912 459 40 849 738 47 142 778 403 135 -84 301 364 792 668 420 1055 1 652 985 792 552 461 798 591 955 451 107 712 202 1314 684 529 621 530 164 310 171 -9 100 161 509 96 452 16 370 1056 394 307 186 80 461 251 -12 116 88 335 157 533 757 896 832 349 526 1126 575 232

GAZZA INDEX 57 a 71 R a S 66 a 43 S 73 a 73 a S 57 S 49 a R 46 S R R 61 S a 48 S 61 R 63 S 59 R a 30 S 67 R 77 a R 42 S 50 R 59 a 53 a a 61 R 63 S 33 R 62 R 56 R 84 a a S a R a 44 S 57 S 58 S a 33 R R 47 a 39 R R S 65 S 56 a 70 R 53 S a a a 60 R 47 R 47 R S 47 R 55 S a a R a 63 S 65 a 64 R a 79 a 43 R 63 R 90 a 51 S 59 R

ATTACCANTI GIOCATORE ABBRUSCATO (PES) AMAURI (PAR) ANELKA (JUV) BALOTELLI (MIL) BARRETO D.S. (TOR) BELFODIL (PAR) BERGESSIO (CAT) BIANCHI (TOR) BOGDANI (SIE) BOJAN (MIL) BORRIELLO (GEN) BOSELLI (PAL) CALAIO' (NAP) CAMPOS TORO (UDI) CANI (CAT) CAPRARI (PES) CARAGLIO (PES) CASSANO (INT) CAVANI (NAP) CELIK (PES) DENIS (ATA) DOUKARA (CAT) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL SHAARAWY (MIL) EMEGHARA (SIE) FABBRINI (PAL) GABBIADINI (BOL) GILARDINO (BOL) GIOVINCO (JUV) HAUCHE (CHI) IBARBO (CAG) ICARDI (SAM) IMMOBILE (GEN) INSIGNE (NAP) JONATHAS (TOR) JOVETIC (FIO) KEKO (CAT) KOZAK (LAZ) LARRONDO (FIO) LIVAJA (ATA) MARTINEZ JARA (GEN) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (SAM) MEGGIORINI (TOR) MENGA (TOR) MICCOLI (PAL) MOSCARDELLI (BOL) MURIEL (UDI) NENE' (CAG) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (ROM) OSVALDO (ROM) PALACIO (INT) PALOSCHI (CHI) PANDEV (NAP) PAOLUCCI (SIE) PAPONI (BOL) PARRA (ATA) PELLISSIER (CHI) PINILLA (CAG) QUAGLIARELLA (JUV) RANEGIE (UDI) REGINALDO (SIE) ROBINHO (MIL) ROCCHI (INT) ROZZI (LAZ) SAHA (LAZ) SANSEVERINO (PAL) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (PAR) SAU (CAG) SPERDUTI (PAL) THEREAU (CHI) THIAGO (CAG) TONI (FIO) TOTTI (ROM) VUCINIC (JUV) VUKUSIC (PES)

Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio. La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica tenendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.

MEDIA VOTO 5.53 6.00 6.00 6.60 5.73 5.93 6.17 5.84 5.36 6.07 6.05 5.75 5.81 6.00 5.50 5.78 5.12 6.10 6.26 5.60 5.84 6.12 5.69 6.17 6.41 6.50 5.68 6.00 6.02 5.88 6.16 5.98 5.59 5.98 5.29 6.24 6.50 5.12 5.50 5.92 6.00 5.85 5.75 6.11 5.42 6.04 5.75 6.19 6.00 5.98 5.98 5.89 5.65 5.60 5.50 5.17 5.64 5.88 5.87 5.62 5.23 5.88 5.36 5.00 6.50 6.12 6.06 6.30 6.00 5.81 6.05 6.70 5.98 5.29

MAGIC MEDIA 5.74 7.20 6.00 9.50 5.82 6.80 7.13 6.64 6.07 6.75 6.95 5.67 6.11 6.00 5.00 5.94 5.12 7.40 8.14 6.10 7.09 6.00 6.22 6.76 8.20 8.57 6.05 6.64 7.24 6.83 6.72 7.28 6.27 6.52 5.25 7.74 9.50 5.00 6.38 6.92 7.10 7.00 6.00 6.84 5.36 7.23 6.47 6.19 7.00 7.26 7.26 7.36 5.98 6.80 5.67 5.00 6.28 6.06 7.33 5.94 6.46 6.42 5.29 5.00 6.50 6.62 7.22 7.70 6.70 6.13 7.10 7.98 6.85 5.26


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA

Samp-Inter Icardi sfida Cassano Chi è più motivato? Il blucerchiato per conquistare Moratti: segna a 3,20 L’altro, che è un ex, per dimenticare la Coppa: a 2,90 squadra Antonio ha segnato soltanto una volta, con la maglia del Milan su rigore nel 2011, e la prestazione di San Siro in Europa League lo lancia di prepotenza sul tabellone dei bomber per il posticipo di domani: nella scommessa sui marcatori una sua rete si gioca a 2,90 sulla lavagna Snai. Se gol sarà, però, questa volta difficilmente arriverà dagli 11 metri: la possibilità di un rigore durante il match è bancata a 3,00, mentre l’opzione opposta (nessun tiro dal dischetto, dunque) si gioca a 1,30.

SONIA ARPAIA AGIPRONEWS

Per rialzare la testa servono le sue reti. Quelle di un Antonio Cassano ritrovato che ha messo da parte le polemiche, aperto la goleada contro il Tottenham ed è pronto a trascinare l’Inter anche in campionato, perché se la seconda piazza è ormai un affare a due tra Napoli e Milan (entrambe a 1,90 nella scommessa sulla «migliore del gruppo», la squadra meglio piazzata a parte la Juve), il terzo posto è ancora alla portata dei nerazzurri. Undici reti da bonus FantAnto-

nio è arrivato a 11 reti segnate in stagione, un numero da «bonus» sul contratto, ma il miracolo in Europa non gli è riuscito e allora punta tutto su un’altra sfida, altrettanto speciale. Domani sera contro la Sampdoria promette un altro show perché la sua doppietta di giovedì sera non è bastata e l’eliminazione dall’Europa brucia parecchio. Contro la sua ex

LE QUOTE ECCO LE PIÙ GIOCATE

INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT

squadra vale 3,20. Delio Rossi si affida proprio al giovane attaccante argentino che, davanti assieme a Eder, ha il compito di continuare la scia positiva casalinga dei blucerchiati. A Marassi la Sampdoria non perde dal 22 dicembre scorso (0-1 contro la Lazio) ma a guardare le quote contro l’Inter non sarà una passeggiata. Il segno «1» è sì favorito ma a 2,35 con l’offerta per i nerazzurri, che nelle ultime otto trasferte hanno portato a casa solo un successo, che è a 2,90 sul tabellone Snai. Con chi stai? L’impresa sfiorata

dai nerazzurri, però, offusca il trend positivo dei blucerchiati: cinque scommettitori su dieci puntano sul riscatto di Stramaccioni mentre gli altri si dividono tra la Samp (29%) e il segno «X» (25%), che a Marassi manca dal 2008 ed è offerto a 3,40. Over e Under Più sbilanciato il tabellone dei gol: il 4-1 rifilato agli Hotspurs non basta a spingere le quote sulle reti: in campionato, gli ultimi cinque scontri tra Samp e Inter a Marassi sono finiti in Under, esito promosso dai quotisti - che offrono un match con meno di tre reti a 1,78 - ma non dagli scommettitori, orientati sull’Over (a 1,88) con più dell’80% delle giocate.

Gli altri Meglio di Anto-

Quasi tutti d’accordo Maggior-

nio Cassano può soltanto il compagno di squadra Rodrigo Palacio, che con gol e assist ha trascinato i nerazzurri contro il Tottenham e alla voce «marcatore sì/no» viaggia a 2,70. Per la Samp in quota risponde presente solo Mauro Icardi: anche per lui sarà una notte speciale, e colpire quella che potrebbe essere la sua futura

mente sbilanciate le quote sul Goal/No Goal: Samp sempre a segno nelle ultime quattro in casa, nerazzurri in gol nelle ultime quattro trasferte e almeno una rete da entrambe le parti, anche questa volta, è l’opzione favorita a 1,73, scelta nel 90% delle puntate. Stesso trend anche per il risultato esatto: è l’1-1 il più giocato con il 13,1%. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NEL 2010-2011 È 2-0 PER I NERAZZURRI 1

2

Il 27 febbraio 2011 finisce 2-0 per l’Inter 1 Guberti e Ranocchia in azione 2 Segnano Sneijder al 73’ e Eto’o al 94’ 3 Per la gioia dei tifosi nerazzurri al Ferraris

L’argentino Mauro Icardi, 20 anni in gol 3,20. E Antonio Cassano, 30 anni, ha giocato nella Samp dal 2007 al 2011 ANSA

ANSA E LAPRESSE

LAPRESSE

FACILE 82 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 1 Oggi Serie B Oggi Bundesliga Domani Serie A Domani Serie A

QUOTA h.15.00 Padova-Pro Vercelli «1» 1,75 h.18.30 Leverkusen-Bayern Monaco «Over» 1,73 h.15.00 Milan-Palermo «Over» 1,65 h.20.45 Roma-Parma «Goal» 1,65

COMPLICATA 164 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 2 Domani Serie A Domani Serie A Domani Serie A Domani Serie A

h.15.00 Fiorentina-Genoa h.15.00 Napoli-Chievo h.20.45 Sampdoria-Inter h.20.45 Torino-Lazio

QUOTA «1 primo t.» 1,85 «Over» 1,83 «2» 2,90 «Under» 1,68

COLPACCIO 289 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 3 Oggi Serie A Oggi Bundesliga Domani Premier Domani Ligue 1

3

QUOTA h.18.00 Catania-Udinese «Under» 1,68 h.18.30 Leverkusen-Bayern Monaco «2» 1,70 h.17.00 Chelsea-West-Ham «X» 4,50 h.21.00 St.Etienne-Psg «2» 2,25

Iascommessaimpossibile di CARLO PELLEGATTI

Settimana del nuovo Papa Roncalli può vincere a Pisa benedetto da Giovanni XXIII Pronostico esoterico. Nella settimana che passerà alla storia per la elezione del primo Papa che viene dal Sudamerica, non posso che scegliere Roncalli come cavallo da scommessa impossibile. Insomma impossibile un po’ come era il Cardinale Bergoglio prima del Conclave, da pochi indicato come futuro Vescovo di Roma. Perché Roncalli? Beh, per qualcuno che abbia dimenticato,

voglio ricordare che Roncalli era il cognome di Papa Giovanni XXIII, il Papa Buono. Chiusa la parentesi ecclesiastica, apro un discorso tecnico. Roncalli, portacolori della Razza Dormello Olgiata, corre alla settima di Pisa, in programma alle 18,20. Un 2000 metri aperto a tante soluzioni. Il favorito tecnico sembra Leone di Sassonia della Topeeka, perché ben posizionato sulla scala dei

4 Appunti

I NUMERI

5

come gli Over degli ultimi cinque confronti diretti tra Milan e Palermo: altro incontro con almeno tre marcature complessive si gioca a 1,65

5

gli Under consecutivi centrati dall’Udinese in campionato. Questa volta i bianconeri giocano in trasferta a Catania e un incontro con massimo due gol è bancato a 1,68

Derby di Londra per i Blues a 1,35 Di scena il derby di Londra tra Chelsea e West Ham: 2 vittorie e 2 sconfitte per parte nelle ultime due. Domani la giostra dovrebbe girare a favore dei Blues, a 1,35, contro l’8,50 sugli Hammers. Entrambe sono allergiche al pareggio: uno nelle ultime 5 gare per i Blues, uno su 7 per i rivali e la «X» è a 4,50.

BUNDESLIGA

La vendetta del Bayern a 1,70 Dopo l’Arsenal in coppa, per il Bayern Monaco un altro spauracchio. La squadra di Heynckes gioca in trasferta con il Leverkusen, unico ad averla battuta in Bundesliga. Per i bavaresi la vendetta è a 1,70, il successo dei padroni a 4,50, il pari è a 3,70. Leverkusen forte negli Over e Goal (17 e 16): a 1,73 e 1,65.

3

i k.o. rimediati nelle ultime trasferte dalla Lazio. Nella gara contro il Torino si può puntare sull’inversione di tendenza dei biancocelesti: il «2» è un colpo da 2,75

14

le volte che la Fiorentina in campionato ha concluso il primo tempo in vantaggio sull’avversario. L’«1» al 45’ dei viola contro il Genoa si gioca a 1,85

7

pesi, ma il mio cuore batterà, senza esitazioni, per Gasquet, che ha corso per i miei colori fino all’estate scorsa. Dopo un lungo digiuno, è tornato alla vittoria a Varese, ma porta un peso impegnativo e temo che gli anni e qualche acciacco comincino a farsi sentire per l’eroe di tante battaglie. Attenzione al solito Aser, presentato dallo specialista degli Handicap, Marco Gasparini. Può correre bene anche India Spirit, allenato da un Riccardo Menichetti, che dopo un 2012 un po’ sottotono, sembra tornato in grande spolvero. A me però piace, come detto, Roncalli. Sul terreno molto pesante è finito secondo dietro lo scatenato Breaking Beat, nella corsa di rientro, con 64 chili sulla groppa. Il peso è più accessibile, sembra quindi pronto per un traguardo… benedetto!

PREMIER

è il numero che rivela la tendenza Goal della Roma, che tanti ne ha centrati nelle ultime otto partite. Con il Parma è un esito a quota 1,65

Jupp Heynckes, 67 anni REUTERS

LIGUE 1

St.Etienne Over PSG in salita: 2,25 Trasferta insidiosa per la capolista Paris Saint Germain contro il St.Etienne, con i padroni di casa ancora imbattuti nel girone di ritorno. Quota alta per il «2» dei parigini a 2,25. C’è una tendenza Over pronunciata per il St.Etienne, che ne conta 6 nelle ultime 7 gare. Un match con almeno 3 reti complessive si gioca a 1,90.

CICLISMO

Milano-Sanremo Sagan a 2,50 Dopo una Tirreno Adriatico da incorniciare, Peter Sagan tira la volata anche nelle quote della Milano Sanremo. Lo slovacco della Cannondale è il n.1 nella rima grande classica della stagione e il suo trionfo si gioca a 2,50. La concorrenza è staccata: il primo rivale è Mark Cavendish, che però vale 9, con Vincenzo Nibali a 25.

6

come le partite con Cavani a secco di gol e come - guarda caso - gli Under consecutivi del Napoli. La svolta da Over con l’Atalanta è offerta a 1,83

Peter Sagan, 23 anni BETTINI

SEI NAZIONI

Italia, con l’Irlanda uno spiraglio: 3,20 Contro l’Inghilterra l’Italia ha dimostrato cuore e carattere ma senza portare a casa il risultato. Si può rifare nella sfida del Sei Nazioni di oggi contro l’Irlanda: azzurri sfavoriti ma le quote lasciano parecchi spiragli. Il successo sui verdi è bancato a 3,20, per la vittoria irlandese la proposta Snai scende fino a 1,40.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MAGIC +3 CHAMPIONS

4 Jordi Alba è un affare

ga, ma gli scontri con Real e Borussia sono ad alto tasso di rischio.

Lahm l’usato sicuro

categorico è puntare sui giovani. Nei quarti di finale si sfidano Isco del Malaga (Magic media 8,83) e Gotze del Borussia Dortmund (8,07). Lo spagnolo costa 19, il tedesco 21, ma sulla carta ha più chance di passare il turno. Begli incroci anche tra Bayern Monaco e Juventus, due delle mediane più forti d'Europa. Sarà davvero una bella sfida. Contro i bavaresi ha sempre fatto bene in passato Andrea Pirlo (che vale 19 milioni). A Monaco sono però tranquilli: il Bayern ha il centrocampo più ricco del listone, con ben quattro elementi sopra i 20 crediti (Kroos, Ribery, Robben e Muller) e uno appena sotto (Schweinsteiger, 19). Attenzione a Sneijder (18 milioni): con il Real Madrid ha da tempo il dente avvelenato e ora è arrivata l'occasione per prendersi una bella rivincita.

I NUMERI

41

I tiri nello specchio della porta per Cristiano Ronaldo, attaccante del Real Madrid. È il giocatore con il maggior numero di conclusioni nello specchio

8

Le reti di Burak Yilmaz del Galatasaray, capocannoniere della Champions insieme con Cristiano Ronaldo. Il turco ha una media di una rete ogni 84’, il portoghese del Real va a segno in media ogni 90’. In classifica seguono Messi (Barcellona) a 7, Lavezzi (Psg), Oscar (Chelsea), Jonas (Valencia), Alan (Braga) e Lewandowski (Borussia) a 5

Occhio a Pirlo, sempre positivo con il Bayern. E a Sneijder, che cerca la rivincita sul Real. Messi costa 51: ma li vale tutti MARCO GUIDI

La finale di Wembley si avvicina, il cerchio si stringe. Abbiamo salutato gente come Rooney, Huntelaar e Boateng, con i quarti di finale bisognerà scegliere il Magic manipolo di uomini in grado di portarci al successo. Come fare? Non è semplice. Due sono le variabili da prendere in considerazione: le statistiche maturate sinora e il sorteggio di ieri a Nyon. Ragioniamo ruolo per ruolo, così da poterci orientare nel difficile percorso verso il gran finale. Portieri Tra i pali si para italia-

no. Gigi Buffon e Salvatore Sirigu sono in testa per Magic media tra i portieri (5,94 punti a gara). A penalizzare i due nostri connazionali sono però gli accoppiamenti dei quarti di finale. La Juventus di Gigi Buffon incontrerà il Bayern Monaco (fin qui 18 gol fatti in 8 gare), il Paris Saint Germain di Sirigu sfiderà il Barcellona (reduce dalle 4 reti rifilate al portiere rossonero Christian Abbiati). Sarà dura per entrambi. Un buon affare potrebbe essere Weidenfeller (5,50 di Magic media) del Borussia Dortmund. Costa 17 Magic milioni e contro il Malaga dovrebbe essere al riparo da indigeste goleade. Occhio anche a Iker Ca-

PORTIERI Gr. Squ. A (POR) A (POR) A (PSG) A (PSG) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (SCH) B (SCH) C (MAL) C (MAL) C (MIL) C (MIL) D (BORD) D (BORD) D (REA) D (REA) D (REA) E (JUV) E (JUV) E (SHAD) E (SHAD) F (BAY) F (BAY) F (VAL) F (VAL) G (BAR) G (BAR) G (CEL) G (CEL) H (GAL) H (GAL) H (MUTD) H (MUTD)

Cod. 123 155 114 140 116 143 149 124 145 107 126 101 103 148 157 102 109 152 106 142 137 154 133 141 113 120 135 147 118 156 132 153 112 130

Nome Costo Punti HELTON 15 3 FABIANO 1 DOUCHEZ 2 SIRIGU 21 5 FABIANSKI 4 7 SZCZESNY 10 MANNONE 4 HILDEBRAND 7 3 UNNERSTALL 6 CABALLERO WILLY 13 6 KAMENI 4 ABBIATI 14 2,5 AMELIA 3 WEIDENFELLER 17 6,5 LANGERAK 1 ADAN 1 CASILLAS 12 DIEGO LOPEZ 8 7 BUFFON 22 6,5 STORARI 1 PYATOV 7 1,5 KANIBOLOTSKIY 1 NEUER 20 4 STARKE 1 DIEGO ALVES 9 GUAITA 8 5 PINTO J. 1 VICTOR VALDES 18 6 FORSTER 10 3 ZALUSKA 1 MUSLERA 17 5 ERCETIN 1 DE GEA 17 4,5 LINDEGAARD 3 -

DIFENSORI Gr. Squ. A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) C (MAL) C (MAL)

Cod. 206 213 250 311 313 341 205 211 235 282 321 368 384 389 406 207 270 284 296 323 367 377 392 268 274 318 325 343 387 415 257 285

Centrocampisti L'imperativo

Nome ALEX SANDRO BA ABDOULAYE DANILO MAICON P. MANGALA OTAMENDI ALEX ARMAND CAMARA Z. JALLET MAXWELL SAKHO THIAGO SILVA VAN DER WIEL TIENE ANDRE SANTOS GIBBS JENKINSON KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN FUCHS HOWEDES MATIP METZELDER PAPADOPOULOS UCHIDA KOLASINAC DEMICHELIS JESUS GAMEZ

Costo Punti 8 4,5 1 10 6 4 6 4 5,5 10 4,5 12 6 3 2 7 6 10 6 5 19 6 8 6 3 4 5 4,5 6 6 6 9,5 7 6 7 2 11 9 6 11 5,5 5 5 5 8 7 7 2 5,5 7 6,5 7 6

C C C C C C C C C C C C D D D D D D D D D D D D D D D D E E E E E E E E E E E E E E E F F F F F F F F F F F F F F G G G G G G G G G G G G G G G G H H

(MAL) (MAL) (MAL) (MAL) (MAL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (BORD) (BORD) (BORD) (BORD) (BORD) (BORD) (BORD) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (GAL) (GAL)

340 399 408 409 410 201 208 227 255 326 402 404 276 292 342 351 369 370 380 210 236 242 315 347 360 371 391 405 217 229 232 238 254 301 411 239 298 357 359 372 378 413 414 214 224 245 252 299 356 388 216 240 286 317 358 361 393 203 249 288 316 333 350 353 416 417 281 308 319 334 400 418 419 262 271

sillas del Real Madrid, sceso ad appena 12 milioncini, causa infortunio. Ora è pronto a ritornare, ma dipenderà da Mourinho, rimasto molto soddisfatto da Diego Lopez (8 milioni). Difensori Nel rapporto quali-

tà-prezzo la sorpresa è finora Jordi Alba. Il terzino del Barçellona è valutato 15 milioni e ha la migliore Magic media (7,08 punti). Si troverà di fronte nei quarti Thiago Silva: l’ex rossonero è il più caro tra i difensori del listone (19). In casa Real può essere un buon investimento Varane (6 milioni), che ha spodestato Pepe nelle scelte di Mou. Il capitano del Bayern Lahm è invece l'usato sicuro: costa 17 ed è in testa alla classifica generale degli assist man. Difese a basso prezzo quelle di Galatasaray e Mala-

Attaccanti L'urna di Nyon ha

Il terzino del Barcellona Jordi Alba, 23 anni, esulta dopo il gol al Milan OLYCOM

Tra i pali la media migliore è di Buffon e Sirigu. Un buon acquisto è Weidenfeller Incuriosisce Yilmaz: il centravanti del Galatasaray non è una meteora

ONYEWU WELIGTON ANTUNES LUGANO SERGIO SANCHEZ ABATE ANTONINI BONERA DE SCIGLIO MEXES YEPES ZAPATA HUMMELS KIRCH OWOMOYELA PISZCZEK SANTANA SCHMELZER SUBOTIC ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE RAUL ALBIOL SERGIO RAMOS VARANE NACHO BARZAGLI BONUCCI CACERES CHIELLINI DE CEGLIE LICHTSTEINER PELUSO CHYGRYNSKIY KUCHER RAKITSKIY RAT SHEVCHUK SRNA ISHCHENKO KRYVTSOV BADSTUBER BOATENG J. CONTENTO DANTE LAHM RAFINHA VAN BUYTEN BARRAGAN CISSOKHO JOAO PEREIRA MATHIEU RAMI RICARDO COSTA VICTOR RUIZ ADRIANO DANI ALVES JORDI ALBA MASCHERANO MONTOYA PIQUE PUYOL BARTRA ABIDAL IZAGUIRRE LUSTIG MATTHEWS MULGREW WILSON AMBROSE ROGNE EBOUE HAKAN BALTA

messo fatalmente a confronto i due capocannonieri di questa edizione di Champions League. Se su Cristiano Ronaldo si sa tutto e resta poco da dire (se non che costa 47 Magic milioni), incuriosisce sempre di più Burak Ylmaz. Il centravanti del Galatasaray anche agli ottavi contro lo Schalke 04 ha dimostrato di non essere una meteora, segnando sia all'andata che al ritorno. Il prezzo (29 milioni) lo rende ancora appetibile, anche se arrivare in semifinale sarà un'impresa. Da dietro spinge forte l’ineguagliabile Leo Messi (7 gol, ma la migliore Magic media di tutti), che al solito è il pezzo pregiato dell'intera lista: vale 51 milioni, ma se gioca sempre come contro il Milan rischiano di essere perfino pochi…

Wesley Sneijder, 28, (al centro) festeggia con i compagni: ritrova il Real AP 3 7 6 7 5 7 3 6 5 6 5 6 11 3 2 10 8 13 9 6 5 12 10 14 4 10 6 2 14 13 5 11 3 12 7 3 4 7 8 2 14 3 2 7 8 4 6 17 4 5 1 10 7 3 12 6 5 7 15 15 10 3 15 11 2 4 7 7 6 6 6 4 1 7 3

7 7 6 4,5 6 6,5 10 6,5 6 5,5 6 5,5 3,5 5 7 6 5,5 4,5 5 5,5 5 6 6 6 6 6 6 5 7,5 10,5 6 7 6 5 5,5 5 5,5 5,5 5,5 -

H H H H H H H H H H H H

(GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD)

290 336 366 412 264 265 266 287 355 376 395 407

SEMIH KAYA DANY NOUNKEU SABRI SARIOGLU ZAN EVANS EVRA FERDINAND JONES P. RAFAEL SMALLING VIDIC BUTTNER

4 6 1 6 4 3 6 7 9 5,5 9 6 6 8 6 4 9 7 3 -

CENTROCAMPISTI Gr. Squ. A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) A (PSG) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD) D (BORD)

Cod. 538 552 571 603 630 741 540 638 642 662 702 707 732 733 514 539 555 658 677 685 711 728 504 519 559 591 606 647 653 740 535 561 599 604 672 704 725 735 511 526 544 549 573 646 654 745 746 522 525 583 584 587 615 626 678 743 744

Nome Costo Punti CASTRO 2 DEFOUR 7 3 FERNANDO 8 6 JOAO MOUTINHO 17 5,5 LUCHO GONZALEZ 15 6 IZMAILOV 9 CHANTOME 7 6 MATUIDI 11 6 MENEZ 15 PASTORE 21 5,5 THIAGO MOTTA 6 6 VERRATTI 9 BECKHAM 10 LUCAS MOURA 20 5 ARTETA 8 5,5 CAZORLA 12 6,5 DIABY 7 OXLADE-CHAMBERLAIN 10 7 RAMSEY 11 5,5 ROSICKY 8 5,5 WALCOTT 12 7,5 WILSHERE 10 AFELLAY 9 BARNETTA 7 DRAXLER 13 6 HOGER 3 5,5 JONES J. 9 MORITZ 2 NEUSTADTER 10 9,5 BASTOS 18 9,5 CAMACHO 10 ELISEU 16 ISCO 19 11,5 JOAQUIN 12 7 PORTILLO 3 TOULALAN 7 7 ITURRA 5 6,5 DUDA 5 AMBROSINI 7 6,5 BOATENG K. 14 4,5 CONSTANT 4 4,5 DE JONG N. 5 FLAMINI 2 4 MONTOLIVO 9 4,5 NOCERINO 8 MUNTARI 6 5 TRAORE 3 BENDER 6 6 BLASZCZYKOWSKI 14 9,5 GOTZE 21 11 GROSSKREUTZ 13 6 GUNDOGAN 9 7 KEHL 8 6 LEITNER 3 REUS 24 6 SAHIN 13 BITTENCOURT 2 -

D D D D D D D D E E E E E E E E E E E E E E E E E F F F F F F F F F F F F F F F F F F G G G G G G G G G G G G G H H H H H H H H H H H H H H H H H H H

(REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (JUV) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (SHAD) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (CEL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (GAL) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD)

554 565 611 616 645 659 715 731 515 579 600 632 634 660 665 668 671 708 502 558 570 593 596 699 739 506 602 621 631 649 679 681 691 693 705 508 518 568 585 661 703 709 730 532 566 598 605 698 701 716 742 530 543 614 625 712 510 563 569 597 680 724 736 737 738 513 537 542 580 610 651 689 706 718 734

DI MARIA ESSIEN KAKA' KHEDIRA MODRIC OZIL XABI ALONSO CASEMIRO ASAMOAH GIACCHERINI ISLA MARCHISIO MARRONE PADOIN PEPE S. PIRLO POGBA VIDAL ALEX TEIXEIRA DOUGLAS COSTA FERNANDINHO HUBSCHMAN ILSINHO STEPANENKO TAISON ALABA JAVI MARTINEZ KROOS LUIZ GUSTAVO MULLER RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER SHAQIRI TYMOSHCHUK ALBELDA BANEGA FEGHOULI GUARDADO PAREJO TINO COSTA VIERA CANALES BUSQUETS FABREGAS INIESTA JONATHAN SONG THIAGO ALCANTARA XAVI DEULOFEU BROWN S. COMMONS KAYAL LEDLEY WANYAMA ALTINTOP EMRE COLAK FELIPE MELO INAN RIERA AMRABAT SNEIJDER KURTULUS YLMAZ A. ANDERSON CARRICK CLEVERLEY GIGGS KAGAWA NANI SCHOLES VALENCIA YOUNG POWELL

18 6 12 12 20 21 14 3 12 4 9 17 3 3 4 19 5 21 12 15 13 4 6 5 15 14 9 20 7 26 22 23 19 12 4 4 8 17 12 4 14 3 10 11 17 23 2 7 5 21 3 7 11 4 9 10 13 8 8 6 8 8 18 2 4 6 9 8 10 12 9 6 9 9 5

5 5,5 6,5 11 5,5 7 6 6 6 6,5 6,5 6,5 7 7,5 5 6 6,5 5 5,5 5,5 4,5 6 5,5 6,5 6 5,5 5,5 5 5,5 6 7 8,5 10 6 5 6 6 9,5 6,5 6 5,5 6 6 6 5,5 6 4 -

Cod. 805 853 893 920 937 938 837 851 861 804 838 840 887 940 834 850 867 877 888 936 835 856 879 903 904 933 813 831 883 890 941 862 905 811 818 846 894 932 839 869 889 923 934 825 830 865 874 836 841 866 886 855 885 908 918 871 884 902 913 922 848 900 910 924 929 939 817 832 928 935 844 895 919 925

I NUMERI

75%

Il possesso medio del pallone del Barcellona in ogni partita. La squadra blaugrana è al comando in questa speciale classifica

5

Gli assist di Zlatan Ibrahimovic in questa edizione della Champions League. L’attaccante del Psg è lo specialista del torneo alla vigilia dei quarti di finale

7

I legni colpiti dal Galatasaray durante questa Champions: la squadra turca è la più «sfortunata» del torneo

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ATTACCANTI Gr. Squ. A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (POR) A (PSG) A (PSG) A (PSG) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (ARS) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) B (SCH) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MAL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) C (MIL) D (BORD) D (BORD) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) E (JUV) E (JUV) E (JUV) E (JUV) E (JUV) E (SHAD) E (SHAD) E (SHAD) E (SHAD) F (BAY) F (BAY) F (BAY) F (BAY) F (VAL) F (VAL) F (VAL) F (VAL) G (BAR) G (BAR) G (BAR) G (BAR) G (BAR) G (CEL) G (CEL) G (CEL) G (CEL) G (CEL) G (CEL) H (GAL) H (GAL) H (GAL) H (GAL) H (MUTD) H (MUTD) H (MUTD) H (MUTD)

4

Nome Costo Punti ATSU 14 5,5 JACKSON MARTINEZ 21 6 RODRIGUEZ 17 5,5 VARELA 15 5 SEBA' 3 LIEDSON 11 GAMEIRO 8 6,5 IBRAHIMOVIC 32 LAVEZZI 29 9,5 ARSHAVIN 12 GERVINHO 20 5,5 GIROUD 22 8,5 PODOLSKI 25 AFOBE 2 FARFAN 16 5,5 HUNTELAAR 27 MARICA 10 OBASI 11 PUKKI 11 6 EDU 6 SEBA FERNANDEZ 11 JULIO BAPTISTA 6 5,5 OLINGA 6 SANTA CRUZ 17 10 SAVIOLA 13 6 PIAZON 7 6 BOJAN 14 6 EL SHAARAWY 18 5 PAZZINI 19 ROBINHO 16 6 NIANG 16 5,5 LEWANDOWSKI 37 8 SCHIEBER 14 BENZEMA 28 CALLEJON 17 HIGUAIN 21 7,5 RONALDO 47 9,5 MORATA 3 GIOVINCO 20 MATRI 22 9,5 QUAGLIARELLA 20 9,5 VUCINIC 23 ANELKA 17 DEVIC 11 EDUARDO 12 LUIZ ADRIANO 20 5 MKHITARYAN 20 5,5 FRIESENBICHLER 1 GOMEZ 30 5 MANDZUKIC 16 4,5 PIZARRO 11 JONAS 24 10 PIATTI 11 5,5 SOLDADO 25 4,5 VALDEZ 16 MESSI 51 14,5 PEDRO 17 6 SANCHEZ 20 7,5 TELLO 12 VILLA 20 10 HOOPER 15 5 SAMARAS 20 6 STOKES 6 WATT 13 MIKU FEDOR 9 FORREST 7 5,5 BULUT 17 9 ELMANDER 14 YILMAZ B. 29 10 DROGBA 26 5,5 HERNANDEZ 21 ROONEY 27 6 VAN PERSIE 30 4,5 WELBECK 20 7,5

ASSIST

Xavi, 33 anni, centrocampista

Xavi e Iniesta specialisti blaugrana (ma.gu.) Quattro gol, quattro azioni, quattro assist. Di chi stiamo parlando? Naturalmente del Barcellona. Il poker da remuntada rifilato al Milan è nato dal gioco e dai piedini fatati dei blaugrana. Messi segna e si becca gli elogi, ma vogliamo parlare dei passaggi di Xavi e Iniesta? Il capitano dei catalani concede pure il bis sulla rete di Villa. E alla festa si aggiunge Sanchez, autore dell'assist vincente per Jordi Alba. Uno spot per il calcio. Isco e Gotze sono invece gli unici che nel ritorno degli ottavi di finale finiscono sia nel tabellino dei marcatori che in quello degli assist man. Ecco l'elenco completo di giornata: 2 ASSIST Xavi (Barcellona). 1 ASSIST Iniesta (Barcellona), Sanchez (Barcellona), Uchida (Schalke 04), Isco (Malaga), Walcott (Arsenal), Cazorla (Arsenal), Vidal (Juventus), Higuain (Real Madrid), Gotze (Borussia Dortmund), Lewandowski (Borussia Dortmund).


LA GAZZETTA DELLO SPORT

24

SERIE B

SABATO 16 MARZO 2013

GLI ANTICIPI DELLA 31a GIORNATA

Verona, missione fallita Il Livorno resta secondo Un pareggio firmato dai brasiliani: Paulinho poi Martinho Con un uomo in più per mezz’ora, l’Hellas non chiude la gara DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BINDA VERONA

Due passi di samba e tutto resta come prima. Segna Paulinho, risponde Martinho e alla fine è soltanto... paregginho. Ovvio che a godere è soltanto il Livorno, che resta davanti con due punti di vantaggio. Il Verona non ha sfruttato lo scontro diretto per fare il sorpasso e dovrà cercarlo nelle ultime giornate, e non solo: per cercare di non far giocare i playoff si fa più dura, oggi Empoli e Varese possono guadagnare terreno. L’ambiente All’andata era stata la sfida dei cori della vergogna: quelli del gruppetto veronese

Espulso Duncan per doppio giallo, ma la squadra di Nicola ha tenuto meritando il pari contro Morosini e quelli della curva livornese inneggiante alle foibe; stavolta ci sono stati solo dei gran vaffa dai veronesi, a parte i buuu a Duncan in occasione dei due cartellini gialli, e un coro contro Luci che dopo la partita dell’Ardenza era stato molto duro («Il Verona deve essere radiato» disse). Nella bolgia dei 20 mila del Bentegodi non si sono sentiti invece i 42 tifosi al seguito del Livorno,

squadra che meriterebbe di più in quanto a sostegno. I momenti di maggior tensione sono arrivati dopo il fischio finale. L’esultanza di Dionisi verso Mandorlini è stata fuori luogo, mentre Maietta (unico veronese rimasto sul terreno) ha avuto un battibecco con i livornesi scatenando un parapiglia che potrebbe avere conseguenze disciplinari. La chiave Diciamolo subito: è

piaciuto di più il Livorno, che tra l’altro era privo di Lambrughi e Schiattarella (oltre a Siligardi). Il Verona è stato bravo a rimettere in piedi la partita dopo essere andato sotto, ma nella ripresa ha prodotto solo uno sterile forcing, soprattutto quando è rimasto con l’uomo in

più. Al 18’ del secondo tempo poteva cambiare tutto: prima Salviato non è riuscito a controllare bene un ottimo assist di testa di Luci a due passi da Rafael, l’azione è ripartita e Martinho ha lanciato Cacia, toccato da Duncan che lo rincorreva. Tommasi ha visto fallo e ha dato il secondo giallo al centrocampista di scuola Inter. A quel punto però Nicola ha rimesso a posto la squadra, mentre Mandorlini ha aspettato troppo a mettere il quarto attaccante. La partita La difesa alta scelta da Nicola pareva rischiosa, vista la poca velocità dei difensori, invece il Verona poche volte ne ha approfittato. Il solo Martinho è stato ficcante e pungen-

Il brasiliano Paulinho, 24 anni, esulta dopo il temporaneo vantaggio del Livorno:

te. Ad andare in vantaggio è stato però il Livorno, dopo 10’, quando Moras è intervenuto senza essere pressato su un cross e ha fallito il rinvio, facendo un assist a Paulinho che non ha sbagliato il rigore in movimento: per lui sono 13 gol. L’ultimo pareggio in casa del Verona risaliva al 16 novembre (altro 1-1, col Cesena) e questo è stato firmato da Martinho al 35’: l’azione è stata viziata in

Così oggi in campo (ore 15) IL PADOVA RITROVA CUFFA, IN PANCHINA 5 MESI DOPO L’INFORTUNIO CLASSIFICA SQUADRE

PT

SASSUOLO LIVORNO VERONA EMPOLI VARESE (-1) PADOVA BRESCIA JUVE STABIA MODENA (-2) CITTADELLA LANCIANO CESENA ASCOLI (-1) CROTONE (-2) NOVARA (-5) TERNANA SPEZIA BARI (-7) REGGINA (-2) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)

67 59 57 49 46 42 41 39 38 37 37 37 36 36 36 35 34 32 32 31 22 19

PARTITE G V N P 30 21 4 5 31 17 8 6 31 16 9 6 30 13 10 7 30 13 8 9 30 10 12 8 30 9 14 7 30 10 9 11 30 10 10 10 30 9 10 11 30 8 13 9 31 9 10 12 29 10 7 12 29 10 8 11 30 11 8 11 30 8 11 11 30 8 10 12 30 10 9 11 31 7 13 11 30 7 10 13 30 5 7 18 30 5 10 15

RETI F S 63 28 58 40 44 24 50 42 42 39 34 32 38 32 42 43 40 38 36 43 34 42 35 49 39 42 28 35 44 32 27 30 38 47 36 33 31 40 32 40 24 49 32 47

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Martedì 19, ore 20.45 ASCOLI REGGINA (0 2), BA RI PADOVA (1 1), CESENA LIVORNO (0 1), CITTA DELLA SPEZIA (3 0), CROTONE VICENZA (0 0), JU VE STABIA SASSUOLO (0 1), LANCIANO VERONA (0 2), MODENA EMPOLI (2 4), PRO VERCELLI BRE SCIA (1 1), TERNANA GROSSETO (1 1). Mercoledì 20, ore 20.45 VARESE NOVARA (1 1)

NOVARA CROTONE

BRESCIA BARI

EMPOLI LANCIANO

CROTONE (4-3-3) 33 CAGLIONI 26 MATUTE 21 ABRUZZESE 14 LIGI 13 MAZZOTTA 17 MAIELLO 29 CRISETIG 6 ERAMO 9 GABIONETTA 11 CIANO 10 DE GIORGIO All. DRAGO

PANCHINA 44 Montipò, 15 Ghiringhelli, 18 Marianini, 24 Faragò, 8 Motta, 30 Lepiller, 9 Rubino

PANCHINA 12 De Luca, 3 Migliore, 19 Vinetot, 4 Galardo, 25 Addae, 20 Caetano, 7 Pettinari

JUVE STABIA ASCOLI

BRESCIA (4-3-2-1) 1 ARCARI 15 ZAMBELLI 21 DE MAIO 25 CALDIROLA 3 DAPRELA' 19 FINAZZI 5 BUDEL 20 ROSSI 24 FELIPE 8 SCAGLIA 32 CORVIA All. CALORI

BARI (4-3-3) 1 LAMANNA 2 SABELLI 23 CEPPITELLI 3 DOS SANTOS 29 ROSSI 10 BELLOMO 8 SCIAUDONE 25 DEFENDI 18 CAPUTO 17 TALLO 21 GHEZZAL All. TORRENTE

EMPOLI (4-3-1-2) 34 BASSI 2 LAURINI 3 ROMEO 13 REGINI 23 HYSAJ 5 MORO 6 VALDIFIORI 11 CROCE 8 SAPONARA 7 MACCARONE 10 TAVANO All. SARRI

LANCIANO (4-3-3) 33 LEALI 27 ALMICI 2 AQUILANTI 6 AMENTA 26 SCROSTA 17 VASTOLA 8 MINOTTI 24 DI CECCO 5 PICCOLO 19 FALCINELLI 7 TURCHI All. GAUTIERI

GROSSETO (4-4-2) 12 LANNI 4 FELTSCHER 29 PADELLA 32 COSENZA 19 BARBA 24 SODDIMO 6 CRIMI 35 DELVECCHIO 34 FOGLIO 9 LUPOLI 11 PIOVACCARI All. MORIERO

MODENA (3-4-3) 1 COLOMBI 25 GOZZI 6 ANDELKOVIC 13 PERNA 34 OSUJI 33 MORETTI 8 SIGNORI 5 MINARINI 32 LAZAREVIC 9 ARDEMAGNI 23 PISCITELLA All. MARCOLIN

JUVE STABIA (4-3-3) 22 SECULIN 25 BALDANZEDDU 23 FIGLIOMENI 28 MUROLO 29 DICUONZO 4 AGYEI 8 MEZAVILLA 10 CASERTA 7 VERDI 11 MBAKOGU 27 ACOSTY All. BRAGLIA

ASCOLI (3-5-2) 22 MAURANTONIO 13 RICCI 26 PECCARISI 6 FAISCA 2 SCALISE 8 DI DONATO 18 LOVISO 4 FOSSATI 21 PASQUALINI 9 SONCIN 10 ZAZA All. SILVA

PANCHINA 12 Cragno, 6 Ant. Caracciolo, 17 Benali, 18 Lasik, 7 Picci, 9 And. Caracciolo, 11 Mitrovic.

PANCHINA 12 Pena, 15 Vosnakidis, 30 De Falco, 26 Altobello, 24 Aprile 7 Galano, 19 Fedato

PANCHINA 22 Pelagotti, 32 Accardi, 18 Signorellii, 30 Bationo, 20 Pucciarelli, 17 Shekiladze, 9 Coralli

PANCHINA 1 Aridità, 15 Rosania, 24 Di Cecco, 23 D’Aversa, 20 Paghera, 28 Falcone, 25 Plasmati

PANCHINA 22 Franza, 27 Calderoni, 30 Donati, 13 Obodo, 20 Mandorlini, 36 Koulibaly, 17 Gimenez

PANCHINA 12 Manfredini, 20 Aldrovandi, 27 Gulan, 4 Nardini, 31 Pagano, 18 Maiorino, 11 Stanco

PANCHINA 1 Nocchi, 2 Martinelli, 6 Scognamiglio, 21 Jidayi, 17 Suciu, 16 Improta, 20 Cellini.

PANCHINA 12 De Bellis, 5 Prestia, 14 Legittimo, 7 Russo, 23 Capece, 11 Montalto, 30 Feczesin.

ARBITRO Pinzani di Empoli GUARDALINEE Citro–Carbone PREZZI da 10 a 85 euro TV Sky Calcio 7 HD e B Tv

ARBITRO Roca di Foggia GUARDALINEE Bernardoni-Marinelli PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 4 HD e B Tv

ARBITRO Nasca di Bari GUARDALINEE Del Giovane-Manzini PREZZI da 14 a 90 euro TV Sky Calcio 11 e B Tv

ARBITRO Pasqua di Tivoli GUARDALINEE Longo-Di Iorio PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 10 e B Tv

(andata 1-1) BRESCIA Calori senza gli infortunati Saba e Bouy. Confermata la formazione che ha fatto 7 punti in 3 gare) con Finazzi favorito su Lasik. Squalificati nessuno. Diffidati Lasik, Mitrovic, Rossi, Saba, Scaglia. BARI Forfait per Polenta: contrattura alla coscia sinistra. In difesa rientrano Sabelli e Ceppitelli. Caputo fa coppia con Tallo. Squalificati Iunco, Ristovski. Diffidati Caputo, Sabelli, Sciaudone.

(andata 3-0) EMPOLI Romeo al centro della difesa al posto degli infortunati Pratali e Tonelli. Torna Valdifiori. Tonelli e Mchedlidze out anche martedì. Squalificati nessuno. Diffidati Regini. LANCIANO Scrosta confermato a sinistra con il rientro di Amenta al centro. Centravanti Falcinelli, pronto al rientroTurchi, anche se Falcone scalpita. Squalificati Fofana. Diffidati Leali, Casadei, Mammarella.

(andata 0-0) GROSSETO Moriero pensa ad una rivoluzione in difesa con i centrali Feltscher e Barba spostati sulla fascia, dove la squadra soffre. Squalificati nessuno. Diffidati Mandorlini, Lupoli, Rigione, Foglio, Som. MODENA Un infortunio blocca Zoboli. Mancherà anche Mazzarani, colpito da un grave lutto (è morto il padre). Si torna alla difesa a 3. Squalificati nessuno. Diffidati Perna, Gulan, Dalla Bona, Pagano.

(andata 4-2) JUVE STABIA Out per infortunio il solo Zito, recupera in extremis capitan Caserta e Braglia vira sul 4-3-3. In attacco dal primo minuto Mbakogu a fianco di Verdi e Acosty. Squalificati nessuno. Diffidati Nocchi, Acosty, Figliomeni. ASCOLI Prima convocazione per il giovane portiere De Bellis. Squalificati nessuno. Diffidati Feczesin, Morosini, Pasqualini, Russo, Soncin.

PADOVA PRO VERCELLI

NOVARA (4-3-3) 22 BARDI 21 COLOMBO 4 LISUZZO 2 PERTICONE 7 CRESCENZI 32 FERNANDES 6 BUZZEGOLI 23 PESCE 19 GONZALEZ 11 SEFEROVIC 20 LAZZARI All. AGLIETTI

GROSSETO MODENA

PADOVA (4-3-3) 1 SILVESTRI 2 RISPOLI 13 LEGATI 6 TREVISAN 25 DELLAFIORE 4 DE FEUDIS 16 VIVIANI 20 DE VITIS 11 CUTOLO 28 BONAZZOLI 10 FARIAS All. COLOMBA.

PRO VERCELLI (4-4-2) 1 VALENTINI 6 MODOLO 5 BORGHESE 4 RANELLUCCI 25 SCAGLIA 8 ERPEN 2 GENEVIER 26 APPELT 20 CRISTIANO 32 RAGATZU 9 EUSEPI All. BRAGHIN

PANCHINA 30 Calderoni, 23 Cionek, 7 Gallozzi, 8 Cuffa, 17 Jelenic, 18 Raimondi, 21 Babacar

PANCHINA 12 Miranda, 23 Sini, 27 Rosso, 18 Filkor, 30 De Silvestro, 19 Germano, 11 Iemmello

SASSUOLO CITTADELLA

SPEZIA VARESE

VICENZA TERNANA

SASSUOLO (4-3-3) 1 POMINI 23 GAZZOLA 20 BIANCO 24 MARZORATI 3 LONGHI 6 BIANCHI 4 MAGNANELLI 21 LARIBI 14 MASUCCI 9 BOAKYE 28 CATELLANI All.DI FRANCESCO

CITTADELLA (4-3-3) 22 CORDAZ 19 SOSA 26 GASPARETTO 5 PELLIZZER 3 DE VITO 24 BUSELLATO 23 PAOLUCCI 18 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 13 DI NARDO All. FOSCARINI

SPEZIA (3-4-1-2) 34 GUARNA 35 ROMAGNOLI 29 GOIAN 14 SCHIAVI 18 PICCINI 17 PORCARI 8 BOVO 3 MARIO RUI 10 DI GENNARO 9 SANSOVINI 30 ANTENUCCI All. CAGNI

VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 3 STRUNA 25 TROEST 19 REA 26 LAZAAR 24 ZECCHIN 5 DAMONTE 14 FILIPE 7 ODUAMADI 10 NETO PEREIRA 21 EBAGUA All. CASTORI

VICENZA (4-4-2) 44 BREMEC 3 BRIGHENTI 18 CAMISA 5 MILANOVIC 31 LACZKO 7 BELLAZZINI 4 CIARAMITARO 35 CINELLI 30 SEMIOLI 9 BOJINOV 19 MALONGA All. DAL CANTO

TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 35 MASI 23 BROSCO 13 FAZIO 20 DIANDA 8 CARCURO 6 DI DEO 5 MIGLIETTA 27 RAGUSA 29 MANIERO 21 ALFAGEME All. TOSCANO

PANCHINA 22 Pigliacelli, 5 Antei, 11 Frascatore, 13 Chibsah, 27 Laverone, 8 Pavoletti, 19 Troianiello

PANCHINA 1 Pierobon, 6 Coly, 4 Biraghi, 15 Ciancio, 2 Vitofrancesco, 11 Minesso, 27 Giannetti.

PANCHINA 1 Russo, 5 Pasini, 6 Albarracin, 13 Benedetti, 19 Garofalo, 21 Okaka, 23 Sammarco

PANCHINA 22 Bastianoni, 23 Marino, 25 Franco, 29 Kone, 33 Ferreira Pinto, 11 Scapuzzi, 27 Juan Antonio.

PANCHINA 1 Pinsoglio, 5 Martinelli, 24 Rigoni, 21 Castiglia, 29 Padalino, 11 Tiribocchi, 10 Giacomelli.

PANCHINA 1 Ambrosi, 2 Ferraro, 14 Bencivenga, 18 Botta, 11 Sinigaglia, 9 Litteri, 33 Ceravolo.

ARBITRO Candusso di Cervignano GUARDALINEE Paiusco-Segna PREZZI da 13 a 30 euro TV Sky Calcio 8 HD e B Tv

ARBITRO Ostinelli di Como GUARDALINEE Bianchi-Di Vuolo PREZZI da 15 a 50 euro TV Sky calcio 5 HD e B Tv

ARBITRO La Penna di Roma GUARDALINEE Vicinanza-Alassio PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 6 HD e B Tv

ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Stallone-Gava PREZZI da 15 a 45 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e B Tv

ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Melloni-Lo Cicero PREZZI da 10 a 35 euro TV Sky Calcio 9 e B Tv

(andata 1-2) NOVARA Aglietti recupera Lepiller. Kosicky fermato da un risentimento muscolare. Squalificati Ludi. Diffidati Alhassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Buzzegoli, Lazzari, Lisuzzo, Perticone, Seferovic. CROTONE Matute in difesa al posto di Del Prete. Crisetig preferito a Galardo, Squalificati Del Prete. Diffidati Caglioni, Correia, Matute, Migliore, Addae e Torromino.

(andata 2-1) PADOVA Cuffa torna in panchina a cinque mesi dall’infortunio (legamenti del ginocchio) subìto proprio a Vercelli. Si rivede Cionek. Squal. nessuno. Diffidati Zè Eduardo, De Vitis, Viviani, Farias, Legati. PRO VERCELLI Formazione obbligata: Abbate e Vinci infortunati. Scavone ha l’influenza. Squalificati Grossi. Diffidati Sini, Cristiano, Abbate, De Silvestro, Eusepi e Fabiano.

(andata 0-1) SASSUOLO Tre novità: Bianco (500 gare da professionista), Laribi e Catellani. Squalificati Berardi, Terranova, Toriano. Diffidati Bianchi, Catellani Magnenlli, Pomini, terranova, Troianiello. CITTADELLA Foscarini ritrova Giannetti, In attacco Di Nardo con Di Roberto e Di Carmine. Squalificati nessuno. Diffidati Biraghi, Coly, De Vito, Di Roberto, Schiavon.

(andata 0-0) SPEZIA Forfait di Musacci per infortunio. C’è Garofalo, ma giocherà Mario Rui. Antenucci con Sansovini. Squalificati nessuno. Diffidati Benedetti, Bovo, Di Gennaro, Lollo, Madonna, Mario Rui, Sansovini. VARESE Emergenza in difesa: Struna a destra, in mezzo la coppia Troest-Rea. In attacco torna Neto Pereira. Squalificati Corti, Martinetti, Pucino. Diffidati Bressan, Zecchin.

(andata 0-0) VICENZA In difesa la riconferma di Brighenti e Laczko. A centrocampo in tre per due maglie e in attacco Bojinov o Tiribocchi con Malonga. Squalificati nessuno. Diffidati Pinsoglio, Martinelli, Pisano. TERNANA Toscano non cambia la difesa, a centrocampo sposta Ragusa esterno. Miglietta favorito su Botta. Squalificati Vitale. Diffidati Botta, Litteri, Ciofani, Brosco, Ragusa, Masi, Alfageme.

avvio da due falli nella metà campo opposta (uno per parte), poi s’è sviluppata bene sulla sinistra con Hallfredsson che ha allargato per Martinho, bravo ad accentrarsi puntando Salviato e a bruciare Fiorillo sul suo palo. Non sono mancate altre occasioni, quelle più grosse ancora con Martinho e Paulinho. Ma senza gol. Ed è stato... paregginho. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VICENZA C’E’ LA TERNANA

Dal Canto a due facce: perde in casa vince fuori ALBERTA MANTOVANI VICENZA

Sette partite sulla panchina del Vicenza e un curriculum a due facce: 3 sconfitte in casa e 4 vittorie in trasferta. Oggi Alessandro Dal Canto ci riprova contro la Ternana al Menti: «Quattro successi esterni sono un bel bottino per tutti ancor di più per una squadra che lotta per restare in B - ammette -. Adesso la salvezza però dobbiamo costruircela cominciando a fare risultato sul nostro campo». E’ quello che sperano anche i tifosi, visto che al tris di sconfitte di Dal Canto va aggiunto l’ultimo stop casalingo di Breda prima dell’esonero. Ma Dal Canto respinge l’idea di un tabù. «Nessun complesso, sono sicuro che il risultato arriverà anche in casa, è normale che davanti al nostro pubblico ci sia lo slancio emotivo che ti porta a voler dare qualcosa in più e così magari si perde quella compattezza che abbiamo in trasferta, ma ho visto lavorare bene la squadra e questa è la miglior garanzia». Oggi in tribuna nella sua nuova veste di presidente ci sarà Tiziano Cunico che ieri ha precisato: «Obiettivo primario è la salvezza e a quella dobbiamo puntare, solo così si potrà arrivare alla cessione della società». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ANTICIPI E POSTICIPI

Mercoledì 27 Cesena-Padova La Lega ha deciso anticipi e posticipi fino alla 37a giornata (20.45). 34a Mercoledì 27 marzo: Cesena Novara. 35a Venerdì 5 aprile: Reggina Bari, lunedì 8 aprile Padova Varese. 36a Venerdì 12 aprile: Grosseto Empoli (ore 19), Cesena Verona (ore 21). 37a Mercoledì 17 aprile: Livorno Novara.


SABATO 16 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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le Pagelle

di N.BIN.

CACCIATORE SFONDA A DESTRA EMERSON UN GIGANTE IN DIFESA VERONA 6

il brasiliano è salito a quota 12 gol LIVERANI

VERONA LIVORNO

1 1

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Paulinho (L) al 10’, Martinho (V) al 35’ p.t.

VERONA (4-3-3) Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Laner (dal 1’ s.t. Nielsen), Jorginho, Hallfredsson (dal 40’ s.t. Rivas); Gomez (dal 34’ s.t. Ferrari), Cacia, Martinho. PANCHINA Berardi, Ceccarelli, Bianchetti, Bacinovic. ALLENATORE Mandorlini. LIVORNO (3-4-1-2) Fiorillo; Bernardini, Emerson, Decarli; Salviato, Luci (dal 24’ s.t. Gentsoglou), Duncan, Gemiti; Belingheri; Dionisi (dal 26’ s.t. Ceccherini), Paulinho. PANCHINA Aldegani, Cellerino, Dell’Agnello, Vacca, Bigazzi. ALLENATORE Nicola. ARBITRO Tommasi di Bassano. ESPULSI Duncan (L) al 18’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Bernardini (L) e Jorginho (V) per gioco scorretto; Paulinho (L) per proteste. NOTE paganti 7.368, incasso di 115.634 euro; abbonati 11.564, quota di 108.732 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 8-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

RAFAEL 6 Si complica la vita con rinvii sbilenchi, si riscatta con una gran parata su Belingheri. CACCIATORE 6,5 A destra è l’unico a costruire qualcosa di decente. MORAS 5 Allenato poco dopo l’infortunio, fa un errore clamoroso sul primo gol e poi non pare sicuro. MAIETTA 6 Sopperisce alle vacanze di Moras e va anche all’attacco. Dopo il fischio finale litiga con i livornesi. AGOSTINI 6 Al rientro non pare al top e fa le cose con ordine. LANER 5,5 Come quantità niente da dire, ma dalla sua parte non nasce mai un’azione e dopo il primo tempo esce. NIELSEN 6 Più propositivo di Laner, ma la sostanza non cambia. JORGINHO 6 Gioca un po’ troppo semplice, dovrebbe osare un po’ di più. HALLFREDSSON 6,5 Giocatore sempre utile, lotta, corre e regala buone giocate, poi esce esausto. (Rivas s.v.) GOMEZ 5 Mandorlini insiste a farlo giocare, ma non è più l’uomo che l’anno scorso ha fatto 14 gol: eppure le occasioni le ha. (Ferrari s.v.) CACIA 6 Stavolta fa più assist che tiri, ma i compagni lo seguono poco.

h

IL MIGLIORE

7 MARTINHO

Pur in condizioni non brillanti, attacca largo e si accentra spaccando la partita. Altro gol pesante: e sono 7.

ALL. MANDORLINI 5,5 Insiste troppo su certi uomini e cambia troppo tardi quando resta con l’uomo in più.

LIVORNO 6,5 FIORILLO 5 Dopo gli errori con la Reggina, si fa sorprendere sul suo palo da Martinho: brutto momento. BERNARDINI 6,5 Un’ammonizione lo limita, ma sbaglia poco pur dovendo fronteggiare Martinho.

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IL MIGLIORE

7 EMERSON

Tiene la difesa alta, imposta il gioco e non va mai in affanno. DECARLI 6,5 Se la vede spesso con Cacia e alla lunga vince il duello: altri segnali di crescita. SALVIATO 6 Buon primo tempo, discreto secondo: ogni tanto viene sovrastato da Martinho (vedi gol) e sbaglia qualche pallone di troppo. LUCI 6,5 Il capitano al rientro fa un gran lavoro. Dopo l’andata aveva detto che «il Verona è da radiare» e ieri all’uscita dal campo ha esultato con il pugno chiuso. GENTSOGLOU 6,5 Entra nel momento più difficile e prende la squadra sulle spalle. DUNCAN 6 E’ il più giovane in campo ma sembra un veterano, gioca, picchia e le prende: forse il secondo giallo non c’era. GEMITI 6,5 Eccellente lavoro sulla fascia, dalla sua parte è dura. BELINGHERI 6 Non riesce a infilarsi come al solito e quando il Livorno è in 10 arretra ad aiutare. DIONISI 5,5 Aiuta abbastanza, attacca poco, viene sacrificato dopo l’espulsione di Duncan. Esultanza esagerata verso Mandorlini al fischio finale. CECCHERINI 6 Alza la diga in mezzo quando c’è da soffrire. PAULINHO 6 Terzo gol in carriera al Verona, ma fallisce il raddoppio. ALL. NICOLA 6,5 Difende alto e rischia, perché non ha difensori rapidi. Alla fine ha ragione lui.

TOMMASI 5,5 Non convince in diverse situazioni (vedi espulsione di Duncan), serviva più polso. Ciancaleoni 6 - Vivenzi 6

ROSARIO DE LUCA REGGIO CALABRIA

Psicodramma Reggina. Va subito in vantaggio, viene raggiunta e superata, sfiora il pareggio e alla fine si arrende uscendo dal campo tra i fischi dei tifosi: finita l’era Dionigi. La sfida salvezza, che il Cesena si aggiudica al Granillo, è lo specchio della stagione degli amaranto caratterizzata da errori individuali in serie e una preoccupante assenza di concretezza. Una squadra in piena crisi di identità, tradita dai suoi uomini piú rappresentativi oltre che dal portiere. Si allunga cosí la striscia di gare senza vittorie (16 febbraio, 2-1 al Padova) e la classifica diventa sempre più preoccupante. Mentre il Cesena si allontana dalla zona calda della classifica, con una vittoria pesantissima anche dal punto di vista psicologico. Botta e risposta Eppure la parti-

ta era cominciata molto bene per la squadra di Dionigi (in tribuna per squalifica, oggi sarà esonerato: al suo posto probabilmente Pillon atteso in città, ma martedì ad Ascoli in panchina potrebbe andare il tecnico della Primavera, Cevoli). Primo tiro in porta e gol (12’): punizione battuta da Sarno, irrompe Comi di testa che batte l’ex Campagnolo. Ma il vantaggio dura appena sette minuti; al 19’ una punizione dalla distanza di Djokovic supera un incerto Facchin. E il portiere amaranto ci mette lo zampino anche nel raddoppio degli emiliani (22’), quando si fa sorprendere dalla deviazione di Rizzato su cross di Djokovic. Tabanelli tocca ma il pallone è già entrato. Le emozioni finiscono qui. Da registrare la concitazione degli amaranto e qualche timido accenno di contropiede.

Colpo Cesena crollo Reggina Via Dionigi in arrivo Pillon Calabresi in vantaggio con Comi poi la squadra di Bisoli ribalta il risultato con Djokovic e un’autorete di Rizzato REGGINA CESENA

1 2

PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Comi (R) al 12’, Djokovic (C) al 19’, autorete di Rizzato (R) al 22’ p.t.

REGGINA (3-4-2-1) Facchin 4,5; Adejo 4,5, Ely 5,5, Di Bari 5 (dal 27’ s.t. Bergamelli s.v.); Antonazzo 5, Hetemaj 5,5, Colucci 5 (dal 18’ s.t. Barillá 5,5 ) Rizzato 5,5; Di Michele 5 (dal 30’ s.t. Gerardi s.v.), Sarno 5; Comi 5,5. PANCHINA Baiocco, D’Alessandro, Giannattasio, Bombagi. ALLENATORE Spagnulo 5.

CESENA (4-3-2-1) Campagnolo 6,5; Ceccarelli 6,5, Volta 6, Tonucci 5 (dal 17’ p.t. Brandao 6), Consolini 6; Coppola 6, Giandonato 6,5 (dal 14’ s.t. Meza Colli 6), Djokovic 7; Succi 6 (dal 22’ s.t. Morero 6), Tabanelli 6,5; Granoche 6. PANCHINA Ravaglia, Graffiedi, Rodriguez, Arrigoni. ALLENATORE Bisoli 6,5 ARBITRO Irrati di Pistoia 6,5 GUARDALINEE Tasso 6-Tegoni 6. ESPULSI nessuno AMMONITI Giandonato (C), Ceccarelli (C) e Ely (R) per comportamento non regolamentare; Comi (R) per proteste. NOTE paganti 184, incasso di 2.435 euro; abbonati 2.890, quota di 11.421,50 euro. Tiri in porta 7-4. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. .4’.

Crisi e salvezza Bisoli piazza cosí una vittoria forse determinante per mantenere la categoria, al termine di una gara condotta con saggezza e senza fronzoli. Raggiunto il vantaggio, ha pensato a difendersi dalla pressione della Reggina ma correndo anche pochissimi rischi. D'altronde, la squadra di Dionigi ha palesato lacune e insufficienze che hanno agevolato la difesa emiliana. Solo difensore brasiliano Ely é andato vicino al gol (al 17' del secondo tempo) con un colpo di testa respinto sulla linea da Ceccarelli. Gli amaranto non sono riusciti a trovare la lucidità giusta per segnare. Una brutta sconfitta che dichiara lo stato di crisi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore DJOKOVIC (Cesena) Segna l’1-0 e mette lo zampino del raddoppio, tanto peso in mezzo


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

PRIMA DIVISIONE IL PERSONAGGIO

Cazzaniga: «Io allenatore grazie al volo dalla finestra»

I PREMI

Gol e media voto dominio di Belotti Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi anche per la stagione sportiva 2012-13. Alla fine dei campionati di Prima e Seconda divisione verranno premiati il miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1992 in poi, quelli che per regolamento sono da utilizzare in campionato al fine di ricevere i contributi, compresi quelli in prestito da A e B e gli stranieri. Le classifiche verranno pubblicate settimanalmente sulla Gazzetta, ma anche sui siti www.lega-pro.com e www.gazzetta.it.

Scudettato col Torino di Radice nel 1976, ha smesso per uno scherzo finito male Adesso con Romualdi rilancia la Tritium MATTEO BREGA

Da Roncello a Trezzo sull’Adda ci sono 7 chilometri. Per percorrerli però può servire una vita intera. Quella di Romano Cazzaniga, il tecnico più anziano in carica in Italia dalla A alla Seconda divisione, l’allenatore della Tritium che ha vinto le ultime due gare consecutive tenendo vivo il «sogno» playout nel girone A di Prima divisione. Scudetto Cazzaniga è legato al

Torino di Gigi Radice, scudettato nel 1975-76. Portiere, era il vice di Castellini: «Luciano era come mio fratello, eravamo compagni di stanza e di notte, per la tensione, non si dormiva mai — racconta Romano —: per far passare il tempo ci facevamo anche la barba di notte. Quel Torino era una famiglia, ogni lunedì andavamo con le famiglie a mangiare fuori insieme». Cazzaniga è un vaso pieno di ricordi e aneddoti. Il primo è quello che gli costò la carriera: «Cercavo di frenare i ra-

gazzi negli scherzi. Allora un giorno Santin mi obbligò a preparare un gavettone dal secondo piano della stanza di Villa Sassi dove eravamo in ritiro a Torino. Fu destino, caddi dalla finestra e riportai diverse fratture. Dopo quell’incidente scelsi di non ritornare a giocare, ma di seguire Radice come vice». Il cordone ombelicale con il tecnico dello scudetto si formò quasi per caso: «Dopo un Treviso-Pro Patria venne a cercarmi negli spogliatoi per conoscermi. Scoprimmo di essere vicini di casa (Radice è di Cesano Maderno, ndr) e da lì nacque la nostra amicizia». La quale sfociò professionalmente nella chiamata in granata. «Pulici era un artista in campo e fuori. Era lui che si preoccupava di portare in ritiro i padelloni dei film per trascorrere le serate. Ora i giocatori hanno la playstation, i tablet, la musica nelle orecchie. Quando con la Tritium andiamo in ritiro restiamo noi dello staff insieme. I ragazzi corrono in camera». Cazzaniga sta accompagnando Roberto Romualdi che

dalla Berretti è stato promosso in prima squadra, ma essendo sprovvisto del patentino non può risultare come il titolare della panchina. «Ha le potenzialità per fare bene da allenatore. Un altro che meriterebbe di più è Stefano Vecchi, mi stupisco che non abbia ancora trovato una squadra di livello». Famiglia La Tritium ha richiamato Cazzaniga prima come allenatore dei portieri e poi come tecnico. Uno che ha forgiato Zenga, Marchegiani, Cervone, Lorieri, Martina e Abbiati: «Quando li sento mi chiamano "vecchietto"!». Ma intanto lui allena, si mette ancora in porta («Faccio il vigile urbano»), pedala per 100 chilometri e a casa è un nonno presente (due nipotine e un maschietto in arrivo). Lui e la moglie Emerenziana («Ci sta tutto il nome sul giornale?») si conoscono dai tempi dell’asilo e mai lei lo ha seguito su un campo da calcio. Perché tanto alla fine da Roncello è partito e a Trezzo è tornato.

ALTO ADIGE-REGGIANA

(2-2)

ALTO ADIGE Bertoni, squalificato, è l’unico assente. Furlan-UlianoBranca è il terzetto di centrocampo, in avanti Maritato sarà preferito a Testardi. REGGIANA Rossi, capocannoniere della squadra con 6 gol, è stato operato giovedì a Bologna al ginocchio sinistro (crociato) e ha finito la stagione. Apolloni ha lavorato sul 3-5-1-1, con Bonvissuto o Matteini unica punta alle spalle di Alessi. Dubbi in difesa tra Mei e Bani, a centrocampo tra Bovi e Antonelli. Scappi ieri non si è allenato, a sinistra probabile rilancio di Panizzi. ARBITRO Soricaro di Barletta.

PAVIA-CUNEO

(0-2)

PAVIA Squalificato Capogrosso, che dovrebbe essere sostituito da Zanini (con Meregalli a sinistra). Non ci sarà neppure Statella. Ferrini, Di Chiara e Lussardi in corsa per due maglie. CUNEO Infermeria affollata: sono indisponibili Carretto, Leonardi, Torri, Longhi, Ferri e Palazzolo, squalificato Arcari. In dubbio anche Donida e il portiere F. Rossi, influenzato. Rientrano Loria e Di Lorenzo, recuperati Serino, Ruggeri e Ferrario. ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inferiore.

PORTOGRUARO-LECCE

SAN MARINO-TREVISO

FERALPI SALO’ Imbarazzo della scelta, ma dubbi in tutti i reparti per Remondina. In difesa probabile il ritorno di Tantardini titolare al posto di Caputo. A centrocampo Ilari, Milani e Fabris per un posto. In attacco doppio ballottaggio Montini-Miracoli e Tarana-Montella. ALBINOLEFFE Rientrano Cisse e Previtali. squalificato Salvi. Probabile un turno di riposo per il bomber Andrea Belotti e in questo caso la coppia d’attacco dovrebbe essere Cisse-Pesenti. ARBITRO Aversano di Treviso.

LUMEZZANE-ENTELLA

(1-1)

LUMEZZANE Per due che rientrano dalla squalifica (Mandelli e Marcolini), due che devono osservare il turno di stop (Pintori e Dadson). Ha ripreso ad allenarsi dopo l’intervento al ginocchio il difensore Guagnetti mentre Kirilov ha dovuto saltare alcuni allenamenti per una botta alla caviglia. ENTELLA Tre assenze per Prina: oltre ai lungodegenti Garin e Marchi è out Zampano. Scontata la sua sostituzione con Cecchini, uno dei migliori contro la Feralpi Salò. ARBITRO Baroni di Firenze.

SERIE D

Puteolana-Ischia ripristinato lo 0-2 La Corte di giustizia federale ha accolto il reclamo dell’Ischia (società difesa dall’avvocato Eduardo Chiacchio) e ha ripristinato la vittoria per 2-0 ottenuta sul campo della Puteolana il 19 gennaio. L’Ischia nella classifica del girone H sale così a 68 punti (10 in più della Gladiator) con una partita in meno. ANTICIPI Si giocano oggi alle 14.30 cinque anticipi (mercoledì sono in programma tre recuperi). GIRONE C (31a) Virtus Vecomp-Legnago (ore 14, diretta RaiSport 1): Viotti di Tivoli. GIRONE E Castel Rigone-Fiesolecaldine: De Luca di Ercolano; Deruta-Arezzo: Volèpato di Merano. GIRONE G Palestrina-Cynthia: Bercigli di San Giovanni Valdarno. GIRONE H Pomigliano-Monospolis: Giua di Pisa.

ne viene scelto con le medie voto della Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato più minuti (tenendo presente che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei minuti del campionato. Classifica Andrea Belotti (1993, AlbinoLeffe, 2.036 minuti giocati) media voto 6,57; Maltese (1992, Viareggio, 1.650’) 6,50; Politano (1993, Perugia, 1.851’) 6,45; Mungo (1993, Chieti, 1.584’) 6,40; Iali (1992, Castiglione, 2.025’) 6,39; Venturi (1992, Gubbio, 1.977’) 6,32; Vassallo (1993, Foligno, 1.875’), Thiam

(1992, Alto Adige, 1.843’) e Ingegneri (1992, Forlì, 1.722) 6,30; Piacenti (1992, Foligno, 1.710’) 6,29; Kanoutè (1993, Valle d’Aosta, 1.535’) 6,28; Frabotta (1993, Frosinone, 1.291’) 6,28. Premio Laudano Vince chi se-

gna più gol. In questo caso, se ci sono più giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno minuti (tenendo presente anche in questo caso che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Classifica Andrea Belotti (1993, AlbinoLeffe, 2.036 minuti giocati) 10 reti; Giacomo Beretta (1992, Pavia, 1.778’) 9 reti; Mancuso (1992, Carrarese, 1.729’) 8; Rossi (1992, Alessandria, 1.179’), Magnaghi (1993, Viareggio, 1.607’), Finotto (1992, Monza, 1.677’) e Politano (1993, Perugia, 1.851’) 7; D’Appolonia (1993, Venezia, 675’) e Vita (1993, Monza, 2.093’) 6. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIRONE B DOMANI LA 24a GIORNATA (ore 14.30). ANDRIA-BARLETTA ALLE 18 (1-2)

PORTOGRUARO Rientra Pisani al posto di Chesi. A centrocampo dovrebbe essere confermato Herzan, in attacco squalificato Altinier, al suo posto Orlando in tandem con Corazza. Prezzi agevolati per i tifosi più affezionati. LECCE Toma insiste con il 4-2-4, si candida ad un posto da titolare anche Pià, pronto al rientro dopo un mese. In difesa si va verso la conferma di Ferrario, mentre Di Maio ed Esposito sono in ballottaggio per l’altra maglia da centrale. ARBITRO Maresca di Napoli.

(3-1)

SAN MARINO Squalificato Fogacci: Galuppo favorito per far coppia centrale con Ferrero. Pacciardi a centrocampo, davanti probabile conferma per il tridente Doumbia-Coda-Poletti. TREVISO Rientrano Fortunato e Zammuto, mentre in attacco non ci sarà Tarantino per una contusione rimediata contro il Pavia. Al fianco di Strizzolo dovrebbe giocare Madiotto. ARBITRO Caso di Verona.

TRITIUM-TRAPANI FERALPI SALO’-ALBINOLEFFE (1-1)

Romano Cazzaniga, 70 anni, in alto porta in trionfo Radice (è il secondo da sinistra) dopo aver vinto lo scudetto col Toro, sotto come è oggi TINELLI

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GIRONE A DOMANI LA 27a GIORNATA (ore 14.30). RIPOSA IL CARPI

Lecce, riecco Pià Reggiana: per Rossi la stagione è finita

Premio Cestani Il miglior giova-

Premio Cestani Premio Laudano

(0-2)

TRITIUM Calvi squalificato, ma rientrano capitan E Bortolotto, dall’influenza, Teso e Riva. TRAPANI Boscaglia dovrà fare a meno di Pacilli e Filippi, squalificati. Tornano, invece, Rizzi, Pirrone e Morello. ARBITRO Bellotti di Verona.

Torna Makinwa Guai in attacco per la Nocerina ANDRIA-BARLETTA ore 18

(1-0)

ANDRIA Respinto il ricorso, Cosco dovrà seguire pure il derby dalla tribuna. Giorgino e Larosa sono tornati ad allenarsi e potrebbero essere convocati. Più problematico, invece, il recupero di Sy in attacco. BARLETTA Unici assenti La Mantia, squalificato, e Menegaz, infortunato. In attacco conferma per Simoncelli e Barbuti, a centrocampo l’ex Carretta si gioca una maglia con Dezi. ARBITRO Aureliano di Bologna.

CARRARESE-PAGANESE

(0-2)

CARRARESE Iaconi recupera Makinwa, in attacco disponibile anche Malatesta (in ballottaggio con Merini), ma non ci saranno per infortunio Melucci, Venitucci e Juan Cruz. Probabile il 4-4-2, con Mancuso e Orlandi sugli esterni. PAGANESE Non ancora pronti Neglia e Agresta. Romano è febbricitante e Scarpa squalificato. Incerto l’impiego di Fernandez. che non si è allenato. Tornano Ciarcià e Romondini. ARBITRO Ghersini di Genova.

POSTICIPO E RIPOSO

FROSINONE-CATANZARO

Cremonese-Como. La giornata sarà completata lunedì alle 20.45 dal posticipo Cremonese-Como (andata 0-0): arbitrerà Minelli di Varese. Questa settimana riposa il Carpi.

FROSINONE Stellone perde Frabotta e Ganci, squalificati, ma riavrà Ficagna. Agli infortunati Guidi e Bertoncini si è aggiunto Bottone (contusione a un polpaccio). Problemi in difesa dove a terzino destro potrebbe giocare Marchi. In attacco ballottaggio Aurelio-Rogero. CATANZARO Variante forzata a centrocampo per la squalifica di Benedetti, il favorito è De Risio. In difesa rientra Conti, Fiore e Catacchini (ex della partita insieme al d.s. Ortoli) per una maglia sulla fascia destra. Ancora out Borghetti. ARBITRO Bindoni di Venezia.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lecce p. 47; Trapani* 46; Alto Adige* 42; Entella 39; Carpi 38; San Marino* 35; Lumezzane, Feralpi Salò* e Pavia 34; Cremonese (-1) 33; AlbinoLeffe* (-6) 32; Portogruaro* (-1) 28; Como* (-1) e Cuneo 25; Reggiana* 22; Tritium* 16; Treviso (-1) 13. (* ha riposato). PROSSIMO TURNO Domenica 24 marzo, ore 14.30: AlbinoLeffe-Tritium (1-0); Cuneo-Lumezzane (2-1); Entella-Portogruaro (1-1); Feralpi Salò-Alto Adige (0-3); Lecce-Pavia (sabato 23, ore 20.30; 1-1); Reggiana-San Marino (0-4); Trapani-Como (2-2); Treviso-Carpi (0-1).

Cafiero (problemi alla caviglia destra). Oggi altra seduta a porte chiuse. ARBITRO Abisso di Palermo.

NOCERINA-PISA

(3-0)

(1-1)

NOCERINA Emergenza in attacco per lo squalificato Auteri: fuori gli infortunati Mazzeo e Negro, mentre Pepe sconterà il primo dei due turni di stop. Rientrerà Garufo. Probabile tridente N. Russo-Evacuo-Corapi.

PRATO-BENEVENTO

PISA Pane recupera Buscé, per Mingazzini sarà decisiva la rifinitura di oggi, Rizzo sicuramente out. ARBITRO Bruno di Torino.

PERUGIA-LATINA

(1-3)

PERUGIA Squalificato Dettori, solo dalla prossima settimana sarà a disposizione Italiano. In difesa tornano Cangi, che giocherà a destra, Massoni e Cacioli, che sono in ballottaggio per giocare al centro al fianco di Russo. A centrocampo tocca a Moscati, Esposito e Nicco. In avanti Fabinho preferito a Rantier. LATINA Tutti a disposizione di Pecchia, tranne l’esterno basso di sinistra

(2-1)

PRATO Esposito che rilancerà Silva Reis come trequartista e Romanò laterale sinistro di centrocampo a fianco di uno fra Disabato e Cavagna, con Casini a destra. BENEVENTO Mancosu squalificato, Siniscalchi, Cipriani e Marchi non recuperano, Carboni dopo due mesi riporta in panchina Pedrelli, mentre in avanti Germinale scalpita. ARBITRO Fiore di Barletta.

SORRENTO-AVELLINO

(0-3)

SORRENTO Out gli acciaccati Arcuri e Rossi, in porta ancora Polizzi. Fusar sostituisce Bonomi, squalificato. In attacco ballottaggio tra Bernardo e Corsetti accanto a Musetti e Tortolano. AVELLINO Fuori soltanto Fumagalli. Rientrano dalla squalifica Millesi e Arini. Probabile conferma del 4-3-1-2 con Zigoni favorito su Biancolino. Fabbro, affaticamento, potrebbe partire dalla panchina, al suo posto Giosa. Oltre 500 i tifosi al seguito. ARBITRO Saia di Palermo.

FALLIMENTO CATANZARO

Rinviati a giudizio quattro ex dirigenti CATANZARO Sono stati rinviati a giudizio quattro ex amministratori dell’Fc Catanzaro, società fallita nel febbraio del 2011. Il gip Maria Rosaria Di Girolamo ha fissato l’inizio del processo per il 13 maggio. A rispondere delle accuse di bancarotta fraudolenta saranno Antonio Aiello, Pasquale Bove e Filippo Catalano, mentre a Giuseppe Alfonso Santaguida è contestato l’omesso versamento di Iva per oltre 80 mila euro. I difensori ne avevano chiesto il proscioglimento. A margine di questo procedimento c’è un’altra inchiesta condotta dal pm Guarascio che iscritto nel registro degli indagati 13 calciatori per presunti contratti fittizi. SORTEGGIO COPPA ITALIA La finale tra Viareggio e Latina si giocherà il 3 aprile alle 20.45 in Toscana (andata) e il 21 aprile alle 15 nel Lazio (ritorno).

VIAREGGIO-GUBBIO

(1-2)

VIAREGGIO Crescenzi, Conson e Tomas si contendono la maglia di Carnesalini. Maltese sta meglio e potrebbe riprendere il suo posto a centrocampo. Benedetti, Magnaghi e De Vena in lizza per una maglia in prima linea a fianco di Giovinco. GUBBIO Radi e Bazzoffia squalificati, rientra Sandreani, ma è emergenza in attacco per gli infortuni di Di Piazza e Caccavallo. Galabinov potrebbe essere affiancato da Cocuzza, ma non è escluso che Sottil opti per un 3-5-1-1. ARBITRO Cifelli di Campobasso.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Avellino p. 45; Latina* (-1) 44; Nocerina e Perugia (-1) 40; Benevento 36; Frosinone (-1) 35; Pisa 34; Catanzaro 32; Gubbio 31; Prato 30; Viareggio 29; Paganese* 27; Andria (-2) 24; Sorrento 16; Barletta 15; Carrarese 13. (*una partita in meno). PROSSIMO TURNO Domenica 24 marzo, ore 14.30: Andria-Viareggio (0-1); Avellino-Nocerina (0-1); Barletta-Sorrento (2-1); Catanzaro-Perugia (4-2); Gubbio-Carrarese (2-2); Latina-Prato (0-4); Paganese-Benevento (0-2); Pisa-Frosinone (2-1).


LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

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IL CALCIO CHE INCHIESTA DELLA GAZZETTA

18a PUNTATA

A lezione di Bundesliga «Riportate il colore nei vostri stadi» Parla un blogger tedesco che vive in Italia: «Meno burocrazia, più servizi. I club coinvolgano i tifosi» MARCO IARIA twitter@marcoiaria1

I DUE SISTEMI A CONFRONTO

A volte basterebbe solo un sorriso. Sei al tornello, aspetti diligentemente in fila e quando è il tuo turno lo (o la) steward ti volge lo sguardo facendo gli onori di casa, quasi a dire «Benvenuto nel nostro stadio, divertiti». No, quell’atto di cortesia non cancellerebbe con un colpo di spugna la crisi di pubblico del calcio italiano, non farebbe ripopolare d’incanto i nostri stadi. Ma vorrebbe dire molto, segnerebbe almeno simbolicamente un passaggio: la gestione non più del «problema» ordine pubblico bensì del flusso di gente come «opportunità» per arricchire lo spettacolo. A Kai Tippmann è rimasto impresso questo particolare: «Cominciamo con un sorriso sulle labbra. I tifosi apprezzerebbero. Un servizio di

Kai Tippmann: «Metro, bagni puliti, parcheggi, prezzi popolari: il divario è questo» Il Signal Iduna Park, lo stadio del Borussia Dortmund, pieno di tifosi. C’è un’ampia area di posti in piedi REUTERS

accoglienza più educato, magari anche meglio pagato, è un primo passo». Osservatorio Bisogna stare a

sentire attentamente ciò che dice Kai, perché dispone di un osservatorio privilegiato: nato e cresciuto a Berlino, si è trasferito in Italia nel 1999, frequenta da una vita gli stadi tedeschi e italiani, ha «tradito» l’Hertha per il Milan di Sacchi e ha contagiato pure il figlio Ezra, 13 anni, con cui spesso va a vedere i rossoneri a San Siro. Dimenticavamo: è giornalista e traduttore e studia a fondo le dinamiche da stadio, tanto che il suo blog altravita.com è un punto di riferimento per i tifosi tedeschi, svizzeri e austriaci. Insomma, chi meglio di lui può raccontarci le differenze con il modello europeo più in voga, quella Germania che vanta 44.293 spettatori medi in Bun-

TROFEO DELLE REGIONI

Ecco «Tutti in gol» a chi va a segno con più giocatori «Tutti in gol» è il premio istituito da Telecom Italia e Lega nazionale dilettanti in occasione del 52˚ Torneo delle Regioni, che si terrà in Sardegna dal 22 al 30 marzo. Il riconoscimento andrà alle squadre che avranno mandato in gol il maggior numero di calciatori. Dopo il fair play in Puglia e l’integrazione in Veneto, «Tutti in gol» esalta l’altruismo come fattore fondante dello «spirito di gruppo» che può portare una squadra al raggiungimento di grandi risultati. La premiazione avrà luogo a Sinnai (Ca) il 28.

desliga (22.005 in Serie A) e 17.196 in Bundesliga 2 (6.128 in B)? Atmosfera La prima differenza è visiva. «Gli stadi tedeschi sono pieni, dalla prima alla terza divisione, sono moderni, con poche eccezioni, puoi parcheggiare tranquillamente, c’è la metro vicina, i bagni sono puliti, i prezzi dei biglietti sono popolari, pure all’Allianz Arena. Si respira la stessa atmosfera dell’Italia degli anni 80 e 90. In Germania il tifo, lo stare assieme è l’essenza del calcio». Il modello tedesco si porta dietro il gap esistente tra i due Paesi. La regola del 50% più uno, che consente alle associazioni di persone di detenere la maggioranza dei voti di una società calcistica, è così distante dalla nostra concezione di governance — l’uomo solo al comando, il mecenate che fa e disfa — da

apparire un’utopia. E la svolta del Mondiale 2006, con una nuova generazione di impianti che ha cambiato la faccia del movimento tedesco, è un sogno italico già svanito più volte negli ultimi anni, ammesso che le organizzazioni dell’Europeo 2012 o 2016 fossero davvero servite a farci entrare nella modernità pallonara. In attesa di strutture rinnovate e in mano ai club, si può fare comunque qualcosa per rovesciare il rapporto stadi vuoti/salotti pieni. Intanto, una burocrazia meno opprimente e schizofrenica. «Ho sentito storie assurde — dice Tippmann — come quella di un vecchietto a cui, nel bel mezzo di un diluvio, hanno tolto l’ombrello ai controlli. In Italia, a differenza che in Germania, non mi sento nemmeno un cliente andando allo stadio. Perché, se non ho precedenti, per portare mio figlio al campo

D’ARCO

devo farmi la tessera del tifoso, recarmi in banca, firmare decine di pagine, diffondere i miei dati? Vorrei poter semplicemente comprare il biglietto al botteghino. E pagarlo a un prezzo adeguato alla crisi, visto che si hanno meno soldi in tasca». Voce La Germania è maestra pure nel coinvolgimento dei tifosi nella vita delle società, finanche nei processi decisionali. E i tifosi sanno farsi sentire, come nella protesta «12:12»: prima della sosta invernale, per 12 minuti e 12 secondi i fans sono rimasti in silenzio contro un pacchetto di misure teso a limitare le trasferte, i posti in piedi, gli striscioni e così via. Avrebbe dovuto essere varato il 12 dicembre ma è stato rinviato. «Ogni squadra — spiega Tippmann — ha delle persone che si occupano dei suppor-

ter. Esiste un rapporto istituzionale tra la tifoseria e la società, legalizzato e pagato per metà della società e per metà dallo Stato. In Italia la realtà è diversa ma ci sono tanti tifosi che accetterebbero un dialogo. Magari venendo accolti in un ufficio all’interno dello stadio per avere risposte alle loro domande. Gli ultrà? Il rapporto è compromesso, impossibile cancellare 40 anni di battaglie. Si è sbagliato a condannare un intero movimento, a togliere i megafoni a tutti anziché colpire la minoranza facinorosa. Non torneremo forse alle curve colorate degli anni d’oro ma si può riscoprire la passione italiana per il calcio, per il canto, si possono riempire gli spalti di nuove generazioni di tifosi affascinate dallo spettacolo. In un altro modo, meno violento ma anche meno anonimo e triste». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

FORMULA 1 GP AUSTRALIA

RB9 VISTA DA VICINO Gli scarichi della regina Come al solito fari puntati sugli scarichi della Red Bull RB9, ultima creatura del genio Newey COLOMBO

RAFFREDDA LA CARROZZERIA Gli asciugamani sulla rossa Per raffreddare la carrozzeria della F138, i tecnici della Ferrari utilizzano asciugamani gialli COLOMBO

MODIFICA AL POSTERIORE Retrotreno formato «aussie» Rispetto ai test di Barcellona, è stata apportata una modifica al retrotreno della Ferrari F138 COLOMBO

Certezza Seb Alonso da gara Red Bull già da battere F138 veloce sul passo Le libere esaltano subito i campioni, ma lo spagnolo e Massa convincono in proiezione GP. Mercedes e Lotus in agguato PINO ALLIEVI MELBOURNE (Australia)

I LIBRI GAZZETTA

È già in edicola «I miti della F.1» 1˚ volume: Senna

È il capo della Mercedes ma si reca spessissimo nella postazione della Red Bull, dietro ai box, dove ci sono i tavolini sparsi sul verdissimo prato all’inglese e si respira un’atmosfera di corse d’altri tempi. Niki Lauda lo ha fatto anche ieri, bevendo un caffè con Christian Horner, responsabile del team e con Helmut Marko, la mente in F.1 del brand austriaco. Chiacchiere, pettegolezzi, opinioni. Ma pur essendo consapevole delle gerarchie in pista, alla fine delle prove Lauda è rimasto quasi di stucco dinanzi ai tempi delle Red Bull: «Mi aspettavo che fossero davanti, ma non con quel distacco!».

È in edicola con la Gazzetta la prima uscita della collana «I miti della F.1 ai raggi X», dedicata al grandissimo Ayrton Senna. Grazie ai racconti delle firme della Gazzetta, i giudizi di Alex Zanardi e i disegni di Giorgio Piola, si possono andare a scoprire i lati più nascosti delle carriere dei grandi piloti. Costa 4,99 euro.

Libere/1 POS PILOTA

NAZ

TEAM

TEMPO

1.

GER

Red Bull-Renault

1’27"211

VETTEL

DISTACCO

media 218,904 km/h 2. MASSA

BRA Ferrari

1’27"289 a 0"078

3. ALONSO

SPA Ferrari

1’27"547 a 0"336

4. HAMILTON

GB

1’27"552

5. WEBBER

AUS Red Bull-Renault

1’27"668 a 0"457

6. RAIKKONEN

FIN

Lotus-Renault

1’27"877 a 0"666

7. ROSBERG

GER

Mercedes

1’28"013 a 0"802

8. SUTIL

GER

Force India-Mercedes 1’28"426

9. BUTTON

GB

McLaren-Mercedes

1’28"440 a 1"229

10. GROSJEAN

FRA

Lotus-Renault

1’28"520 a 1"309

11. PEREZ

MES McLaren-Mercedes

Mercedes

1’28"597

a 0"341

a 1"215

a 1"386

12. HÜLKENBERG GER

Sauber-Ferrari

1’28"786

a 1"575

13. DI RESTA

GB

Force India-Mercedes 1’28"910

a 1"699

14. MALDONADO

VEN

Williams-Renault

15. BOTTAS

FIN

Williams-Renault

16. GUTIERREZ

MES Sauber-Ferrari

17. VERGNE

FRA

Toro Rosso-Ferrari

1’30"729 a 3"518

18. RICCIARDO

AUS Toro Rosso-Ferrari

1’30"969 a 3"758

1’29"443 a 2"232 1’29"928

a 2"717

1’30"203 a 2"992

19. BIANCHI

FRA

Marussia-Cosworth

1’31"263 a 4"052

Impressionante È la prima sen-

20. CHILTON

GB

Marussia-Cosworth

1’32"176 a 4"965

tenza autorevole di un 2013 ancora all’alba ed è la fotografia delle prime ore di prove, dopo il festival delle parole durato per tutto l’inverno. Il Mondiale non è ancora cominciato e già ci si chiede chi potrà fermare Sebastian Vettel e Mark Webber. Qualcuno ha anche pensato di disdire l’albergo per le ultime gare perché il campionato si chiuderà molto prima. Esagerazioni, ovviamente. Benché le coloratissime RB9 motorizzate Renault abbiano davvero impressionato sin dal momento in cui hanno messo le ruote in pista.

21. PIC

FRA

Caterham-Renault

1’32"274 a 5"063

22. VAN DER GARDE OLA

Caterham-Renault

1’32"388

Passo gara ok Tutto scontato

Con gomme super soft la RB9 vola. Lauda: «Sapevo che erano avanti, ma non così» Hamilton fa due fuoripista ma impressiona. L’incognita meteo fa sognare Button

Marcatura Un esempio? Fer-

nando Alonso rompe gli indugi al mattino e si lancia con decisione facendo il miglior tempo. Vettel, che è fermo nell’abitacolo della Red Bull, vede i numeri di Fernando sul video e fa cenno ai meccanici di mettere in moto. Due giri lanciati e si lascia alle spalle la Ferrari. Nel pomeriggio avviene l’opposto. È Vettel a balzare subito al comando con le gomme

medie e Alonso tenta di superarlo: niente da fare. Ci prova anche Felipe Massa. Invano. Quando poi vengono montate le coperture super soffici la graduatoria resta la stessa, ma Webber va a prendersi il secondo posto. È una Red Bull, quindi, che comincia il Mondiale stando davanti, esattamente come lo aveva finito lo scorso novembre.

allora? No, perché la F.1 va letta tra le righe. Ed è con i tempi alti dovuti al pieno di benzina che balza all’occhio come la Ferrari sia competitiva con gomme medie e in assetto da gara, mentre sia meno convincente con poco carburante e le coperture più tenere della Pirelli. Non siamo alla situazione drammatica di un anno fa. I progressi della rossa sono evidenti, Massa parla di una macchina molto più reattiva e facile da guidare sia nelle curve lente che in quelle veloci, Stefano Domenicali ha un’aria soddisfatta, anche se è Alonso a gettare acqua sul fuoco sottolineando che «ci sono ancora molte cose da fare», riferendosi forse all’ovvio particolare che occorrerà partire davanti per puntare al podio a Melbourne, obiettivo a breve del Cavallino. Incognite Ma in una corsa con

Sebastian Vettel, 25 anni, nella pit lane. Il campione tedesco a Melbourne ha vinto solo una volta, nel 2011 AP

alta possibilità di pioggia (90% dice il meteo del circuito) la Ferrari dovrà stare attenta a Lotus e Mercedes, che hanno fatto notevoli passi avanti, specialmente la marca di Stoccarda, con la W04 che ora sull’asciutto consuma molto meno le gomme e nel contempo ha avuto un notevole incremento di prestazioni che sia Lewis Hamilton (autore di due fuoripista) che Nico Rosberg hanno gradito. La Lotus, già forte a fine 2012, sembra una macchina molto sicura, facilmente controllabile da uno stilista come Kimi Raikkonen e da un pilota irruento come Romain Grosjean. Ovvero, in un gran premio che già sarebbe ostico nei pronostici con l’asciutto, potrebbe aggiungersi l’acqua a scompaginare i pronostici. E Jenson Button, con una McLaren piuttosto in difficoltà, sogna il colpaccio della quarta vittoria australiana… © RIPRODUZIONE RISERVATA

a 5"177

Libere/2 POS PILOTA

NAZ

1.

GER Red Bull-Renault

VETTEL

TEAM

TEMPO DISTACCO

1’25"908

media 222,224 km/h 2. WEBBER

AUS Red Bull-Renault

1’26"172 a 0"264

3. ROSBERG

GER Mercedes

1’26"322 a 0"414

4. RAIKKONEN

FIN

Lotus-Renault

1’26"361 a 0"453

5. GROSJEAN

FRA Lotus-Renault

1’26"680 a 0"772

6. ALONSO

SPA Ferrari

1’26"748 a 0"840

7. HAMILTON

GB

1’26"772 a 0"864

8. MASSA

BRA Ferrari

1’26"855 a 0"947

9. SUTIL

GER Force India-Mercedes

1’27"435 a 1"527

10. HÜLKENBERG

GER Sauber-Ferrari

1’28"187 a 2"279

11. BUTTON

GB

McLaren-Mercedes

1’28"294 a 2"386

12. DI RESTA

GB

Force India-Mercedes

1’28"311 a 2"403

13. PEREZ

MES McLaren-Mercedes

1’28"566 a 2"658

14. RICCIARDO

AUS Toro Rosso-Ferrari

1’28"627 a 2"719

15. GUTIERREZ

MES Sauber-Ferrari

1’28"772 a 2"864

16. MALDONADO

VEN Williams-Renault

1’28"852 a 2"944

17. VERGNE

FRA Toro Rosso-Ferrari

1’28"968 a 3"060

18. BOTTAS

FIN

1’29"386 a 3"478

19. BIANCHI

FRA Marussia-Cosworth

1’29"696 a 3"788

20. PIC

FRA Caterham-Renault

1’30"165 a 4"257

21. CHILTON

GB

Mercedes

Williams-Renault

Marussia-Cosworth

22. VAN DER GARDE OLA Caterham-Renault

1’30"600 a 4"692 1’32"450 a 6"542


SABATO 16 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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«Me lo aspettavo C’è da lavorare per stare avanti» Fernando: «Cresciamo, ma non siamo i più veloci». Felipe: «La Red Bull si è nascosta» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA MELBOURNE

Se perfino il rivale Sebastian Vettel gli riconosce un’intelligenza fuori dal comune, un motivo ci sarà. Tra le doti di Fernando Alonso c’è infatti quella di saper leggere meglio di chiunque altro gare e situazioni. Lo spagnolo lascia basiti per la sua capacità di analisi. A volte capita che sfoderi numeri e statistiche come uno scienziato. Oppure, in altri casi, prevede scenari con la precisione di un indovino. Durante l’inverno aveva detto della nuova Ferrari: «È veloce, ma non sappiamo quanto». E quel «quanto» rappresentava un elemento non secondario. Il vero dubbio da sciogliere. Prestazione La prima prova del

Fernando Alonso, 31 anni, nel 2012 5˚ in Australia EPA

la guida

LA STATISTICA

Vettel vuole imitare Schumi e Fangio: vinsero il 4˚ Mondiale subito dopo il 3˚ (g.cor.) Prima di Sebastian Vettel, 8 piloti hanno vinto 3 o più Mondiali di F.1. Ma come sono andati l’anno dopo la conquista del 3˚ titolo? Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio, gli unici ad averne vinti tre di fila, hanno conquistato subito il 4˚: il tedesco nel 2001 e l’argentino nel 1956. Entrambi guidavano una Ferrari perché dopo il 3˚ Mondiale Fangio aveva lasciato la Mercedes. Alain Prost nel 1990 e Jack Brabham nel 1967 dovettero accontentarsi di essere vicecampione. Senna (McLaren) nel 1992 fu relegato al 4˚ posto dalle Williams FW14B e dall’emergente Schumacher. Nelson Piquet nel 1988 pagò il passaggio alla Lotus e chiuse 6˚. Peggio fece Lauda con la

Michael Schumacher, 44 anni AFP McLaren nel 1985 (10˚), ma Niki si tolse la soddisfazione di vincere un ultimo GP. Un piacere mancato da Jacky Stewart che già matematicamente campione dopo la morte del compagno François Cévert appese il casco al chiodo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pole alle 7 su Sky e su Gazzetta.it Differita su Rai2 Domani a Melbourne (5.303 m) si corre il GP Australia, prima delle 19 tappe del Mondiale 2013. Questi gli orari italiani (-10 ore rispetto all’Australia). Oggi Dopo le terze libere, andate in scena nella notte, le qualifiche sono in programma alle 7 in diretta su Sky Sport F1 HD. Differite sono previste su Sky (10, 11.45 e 14) e su Rai2 (13.55). Domani Il Gran Premio scatta alle 7: diretta su Sky Sport F1 HD. Differite sono in programma su Sky (10.30, 14 e 17.30) e su Rai1 (14). Martedì Alle 23 su Cielo va in onda «Febbre da Formula 1». Gazzetta.it Il nostro sito seguirà tutto il weekend di gara con risultati, foto, tempo reale, interviste, notizie dagli inviati. Meteo Oggi variabile, con probabilità di pioggia (16-22 gradi); domani nuvoloso, con possibilità di pioggia (13-21 gradi).

fuoco a Melbourne ha dimostrato che Alonso aveva ancora una volta ragione. Perché quel dubbio resta. «Non mi aspetto grandi sorprese qui, sapevamo già di non essere i più veloci e lo abbiamo confermato. La macchina ha risposto bene, ma siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare, se vogliamo lottare con i migliori», è stato il concetto fatto pervenire via etere dal due volte iridato. Il progettista Nikolaos Tombazis è invece più nebuloso sulle prospettive della rossa: «Sospetto che sapremo solo alla seconda gara in Malesia dove siamo veramente in termini di prestazione pura». Il clima variabile di questa fine estate australiana, con sole e pioggia, temperature cocenti o fresche, non ha aiutato ad arrivare con tutte le idee chiare alle qualifiche e alla gara.

Fernando Alonso sorridente ai box. Lo spagnolo ha vinto 2 Mondiali COLOMBO

solo verdetti parziali. Così, per esempio, si è capito che la consistenza sul passo di gara con le gomme di mescola media e il carico di benzina non è in discussione. Cosa che peraltro che avveniva già l’anno scorso con la tanto vituperata F2012. Mentre, per restare alle parole di Alonso, lo scatto in più che ci si aspettava dalla nuova F138 in velocità non sembra ancora arrivato. Il distacco accusato da Alonso in certi frangenti delle prove libere, sia con le gomme medie sia con le super soffici, per il momento non autorizza voli di fantasia.

Consistenza L’unica certezza re-

Tanto lavoro La Ferrari ha getta-

sta la forza della Red Bull campione del mondo e del tre volte iridato Sebastian Vettel, che hanno fatto capire quello che potranno fare nella corsa di domani già dalle prime prove libere. Per la Ferrari ci sono stati

to nella mischia un nuovo cofano motore con lo sfogo dell’aria più largo, come le rivali. E altre novità ci saranno in Malesia e in Cina. Entrambi i piloti hanno sottolineato di aver lavorato «in modo produttivo» per

preparare il primo GP della stagione. «Molti giri e tante informazioni sulle nuove gomme», ha precisato Alonso. «Un buon inizio per me e per la squadra», ha detto un Felipe Massa rinvigorito. Però anche il brasiliano, come il compagno di squadra, aggiunge che «ci aspetta ancora molto lavoro da fare per il resto della stagione. La Red Bull si era nascosta durante l’inverno, ma ero certo che sarebbe stata così competitiva». Mentre Tombazis non si è sbilanciato affatto: «Siamo più o meno dove ci aspettavamo di essere dopo i test dell’inverno a Barcellona. Gli scarichi saranno un’area di sviluppo fondamentale quest’anno». E il presidente Luca di Montezemolo: «Le risposte vere le avremo in qualifica. Ma la competizione è dura, non è una gara tra scapoli e ammogliati». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’IRIDATO SEMPRE PROTAGONISTA «IL CIRCUITO ALBERT PARK È MOLTO DIVERTENTE, MA NON È PER NULLA FACILE COME POTREBBE APPARIRE»

«Io favorito per il titolo? No, la lotta è apertissima» Il tedesco: «Dopo essere sceso in pista sono sereno. Per il GP però si prevede pioggia...» MELBOURNE

Bernie Ecclestone non c’è. Ufficialmente non ha voluto affrontare la lunga trasferta australiana, ma radio box dice invece che si trovi in Brasile, interessato all’acquisto di una mega villa lasciata da Gunter Sachs, celebre play boy (tra le prede Brigitte Bardot e Ursula

Andress) degli anni ’60. Auguri Sarà vero o è fantasia? Con lui non si sa mai. Però i suoi pareri arrivano ugualmente. E così come ha fatto scherzosamente avere un pass al cane che Lewis Hamilton vuol portarsi a tutte le gare europee, altrettanto ha inviato i suoi auguri di buon campionato a Sebastian Vettel. «Non sarebbe male se vincesse il quarto Mondiale di fila», ha dichiarato. Sebastian ha apprezzato ricambiando il pensiero col primo tempo della prima giornata di qualifiche australiane. Un bel debutto per Hungry Heidi, ovvero affamata Heidi, come Vettel ha soprannominato la sua RB9,

nella tradizione che ognuna delle sue macchine deve essere in qualche modo umanizzata. Allerta pioggia Ma questo non ha impedito al campione del mondo di prendere le opportune cautele quando gli è stato chiesto se il pronostico della gara sia tutto a suo favore: «Un momento — ha sottolineato —: per le ore del gran premio è prevista pioggia e se davvero ci sarà dovremo farci trovare preparati con le regolazioni giuste. Però sì, la nostra macchina va bene, sono soddisfatto, mi sono divertito a tornare in pista davvero. Poi il circuito dell’Albert Park è divertente e non è per nulla facile come invece

potrebbe apparire». Che cosa l’ha maggiormente confortata dei primi chilometri fatti con la RB9?

«Il fatto che non ci siano stati problemi meccanici, che tutto sia filato liscio. È importante…». In che senso?

«Voglio dire che dopo il primo venerdì dell’anno sono più tranquillo. Perché le prove invernali sono una cosa e quelle vere un’altra». Sa che tutti sostengono che questo campionato sarà nuovamente all’insegna di Vettel?

«Sciocchezze. Ripartiamo tutti

da zero, la sfida è apertissima, ci sono ancora 19 gare da disputare!». Tempi Un ultimo particolare. Giovedì alle verifiche, la squadra campione del mondo non ha effettuato il test dei 5 secondi, tempo entro il quale i piloti devono uscire dall’abitacolo. Una norma severa che riguarda la sicurezza. Evidentemente c’era qualche problema che è stato ovviato con piccoli accorgimenti per facilitare la manovra. Ieri mattina sia Vettel sia Webber hanno effettuato l’esame davanti ai commissari della Fia: tutto a posto! p.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Seb Vettel, 5˚ anno in Red Bull EPA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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FORMULA 1 GP AUSTRALIA DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA MELBOURNE (Australia)

Chiamatelo il fattore H. Da quando Lewis Hamilton è sceso dalla McLaren per salire sulla Mercedes, i destini delle due squadre si sono rovesciati. La Stella d’argento si è messa a filare, la squadra di Woking ha avuto un crollo improvviso. Tutto merito di Mister H? Magari no, perché tra i segreti della svolta ci sono anche gli investimenti e la voglia di rivincita della Casa di Stoccarda, che ha rivoluzionato il suo management chiamando Niki Lauda e Toto Wolff. Ma, certo, il fatto di avere in squadra un pilota velocissimo e sensibile nella messa a punto come l’ex iridato ha dato la spinta decisiva. «Mi sto divertendo — dice Hamilton —. Sono eccitato dal fatto di poter lottare al vertice con questa nuova squadra. Non mi aspettavo che fossimo subito così competitivi. Però, quando ho fatto il primo giro sulla W04, sono tornato ai box e ho detto ai ra-

Il fattore Hamilton si sente Mercedes ok, McLaren k.o. Lewis: «Ora so che posso vincere». Button depresso: «Se va bene finiamo a punti» gazzi: "Quest’anno abbiamo la macchina giusta"». La nuova vettura progettata sotto la supervisione di Aldo Costa sta superando le attese. «Non abbiamo la consistenza della Red Bull, che è veramente incredibile. Però siamo più vicini di quanto immaginassi. È presto per dire se saremo "il meglio del resto", ma il potenziale è grande». Hamilton è gasato. Non vede l’ora in gara di spingere al massimo per cercare quella vittoria che la Mercedes ha smarrito dopo la Cina 2012. «Sì, ora so che posso vincere. Sarebbe bello regalare un altro successo alla Mercedes».

Lewis Hamilton, 28 anni, finisce nell’erba REUTERS

Rotture Gli unici dubbi sono sul-

l’affidabilità. Durante le prove libere l’inglese è andato dritto nell’erba per un inconveniente tecnico. Mentre il suo compagno di squadra Nico Rosberg ha dovuto fermare la macchina per un problema al cambio.

«Nei test invernali si erano rotti i freni. Qui sono uscito di strada per un guaio diverso. Stavo cominciando il mio giro veloce e in frenata la macchina non ha girato. Mi sono chiesto come un’idiota che cosa avessi sbagliato (ride). Ma al ritorno ai

Gli unici dubbi sulle Stelle d’argento sono legati all’affidabilità

box i meccanici mi hanno detto che al cambio gomme avevano visto un pezzo nella parte anteriore del fondo che si era rotto ed era sollevato contro il telaio, ma non erano riusciti ad avvertirmi in tempo. Così perdevo molto carico. Per fortuna nessun danno serio». La consistenza sulla distanza invece non lo preoccupa: «Nico ha fatto un long run con le gomme medie e sembrava buono». Depresso Tutt’altro spirito in casa McLaren. Il disappunto di Jenson Button si vede nei gesti e nello sguardo, prima che nelle parole. «Chiaramente non siamo veloci. Le sensazioni in auto non sono buone. Manca carico aerodinamico. Lo sapevamo già dopo i test dell’inverno che non saremmo stati all’altezza dei migliori, ma qui sta andando anche peggio del previsto e non è accettabile. Dovremo lavorare duro per venirne a capo. Sarebbe molto positivo se qui chiudessimo tra i primi 10». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOTOGP

Tutti temono Marquez «Imparo in fretta»

INESAURIBILE 2 minuti di luce = 24 ore di energia

Marc Marquez, 20 anni MILAGRO DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA AUSTIN (Stati Uniti)

Quelli di Marc Marquez in Texas sono stati tre giorni di test fantastici. E non resteranno un exploit isolato. Il catalano della Honda è stato il più veloce (e nettamente) di tutti nel primo giro di apprendimento sul nuovo e meraviglioso Circuit of the Americas e lo è rimasto fino alla fine, ultimo a lasciare la pista giovedì sera. Lorenzo e Rossi (Yamaha) erano andati via il giorno prima, i suoi compagni di marca Pedrosa e Bradl avevano mollato all’inizio del pomeriggio. Invece Marc ha continuato a spingere fortissimo fino all’ultimo minuto, anche mentre faceva il «cameraman» per gli spot Honda. «Volevamo provare una specie di simulazione di GP — ha raccontato alla fine —, ma poi abbiamo preferito concentrarci sull’elettronica». La pista nuova lo ha costretto a sperimentare: il ragazzino è bravo anche in questo. «Avevo girato solo a Sepang e lì già parti dai dati degli altri. Mi sentivo legnoso. Qui invece fin dal primo giro ho capito quali erano le linee giuste e sulla moto ho cominciato a "giocare" con la posizione in sella. Mi sono sentito bene e i tempi sono arrivati. Abbiamo fatto tanto lavoro per capire il comportamento della moto. Quando tutto è nuovo impari molto di più. Sono contento, ma questo era comunque un test e gli altri si avvicineranno». Intanto però lo aspettano preoccupati alla prova di Jerez (23-25 marzo). «Lì si torna su una pista dove gli altri hanno riferimenti e per me sarà un po’ più dura. E ancora peggio sarà nelle gare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GAZZALOOK SPECIALE FORMULA 1

Adrian il Genio della Red Bull ha pronto il quarto assalto

LA NOVITA’

GP: è Rolex il cronometro ufficiale

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ANDREA CREMONESI

Milton Keynes è un bunker. Come lo sono le sedi dei team di F.1: idee e soluzioni tecniche sono trattate (giustamente) come dei veri e propri segreti industriali. Pensate dunque come si possano sentire gli addetti alla sicurezza ogni qual volta il Genio arriva in ufficio e, frugando nelle tasche, non trova le chiavi dei cassetti. Semplicemente perché si è dimenticato di estrarle dal paio che ha lasciato a casa e che magari sta per finire in lavatrice. Chi lavora con Adrian Newey giura che la scenetta accade piuttosto di frequente. Perché il tecnico inglese è proprio come l’inventore dei fumetti, con la testa (quasi) perennemente tra le nuvole.

È l’unico progettista ad aver vinto il titolo mondiale con tre scuderie diverse Disegna le sue creature al tecnigrafo e prova di persona le monoposto Adora le auto storiche

Fa paura Il suo nome col

tempo è diventato garanzia di successo e di... timore per gli avversari. Perché questo ingegnere di 54 anni (è nato il 28 dicembre 1958), che si è laureato nel 1980 all’Università di Southampton con una tesi sull’effetto suolo nell’aerodinamica, è l’unico progetti-

identiKit & CARRIERA

Newey sta ad aver vinto il titolo mondiale con tre scuderie differenti: Williams, McLaren e Red Bull. Il palmares parla di 18 titoli: 9 piloti con Mansell (1992), Prost (1993), Hill (1996), Villeneuve (1997), Hakkinen (1998-99) e Vettel (2010-11-12). E altrettanti costruttori: Williams (5), McLaren (2) e Red Bull (3). Manie Abilissimo a leggere i regolamenti (secondo gli avversari soprattutto nelle zone grigie), preferisce disegnare al tecnigrafo le sue creature perché giudica il computer come uno strumento che limita la sua creatività. Fuori dalle corse ha una gran passione per le auto storiche: ma le sue qualità di pilota non valgono quelle al tavolo da disegno tanto che alla «Le Mans Legend» del 2006 rischiò grosso, distruggendo una Ford Gt40 (ne uscì con un semplice taglio a un dito). Un incidente che però non ha scalfito la sua voglia di mettersi al volante tanto da partecipare negli anni successivi a gare di durata anche al volante di Maserati e Ferrari. Ad esempio ha disputato la 24 Ore di Le Mans nel 2007 con una F430, finendo 22o. «Guidare mi aiuta a capire le esigenze dei

Rolex è da quest’anno il cronometrista ufficiale del campionato del mondo di Formula 1. Nonché il Title sponsor del primo GP della stagione che si corre in Australia. Per questo marchio leader nell’orologeria del lusso è l’ennesimo impegno nel grande sport dopo tennis, golf e vela tanto per citare i casi più importanti. «La nostra passione per performance, precisione, eccellenza e innovazione sarà evidente e sotto gli occhi di tutti», ha commentato Gian Riccardo Marini, chief executive di Rolex spa. Il legame con la Formula 1 rientra in una lunga storia di vicinanza con le case automoblistiche e la velocità. Fin dagli anni ’30 il marchio si è legato a numerosi personaggi di spicco tra cui sir Malcom Campbell che nel 1935 infranse la barriera delle 300 miglia l’ora. Negli anni ’50 poi la partnership con la Daytona Internation Speedway in Florida. Da qui la nascita (era il 1963) del famoso cronografo, il Cosmograph Daytona (nella foto in alto), diventato un vero e proprio must per gli sportivi.

La Ferrari Le auto storiche lo

hanno portato spesso a contatto con la Ferrari ma anche se ci sono stati abboccamenti tra Maranello e l’ingegnere la possibilità di una collaborazione non è mai diventata una ipotesi concreta, anzi alcuni tecnici che hanno lavorato con lui (nel 2006 la Red Bull corse con i V8 del Cavallino) sostengono che non abbia una altissima considerazione di noi, anche se nel suo staff a Milton Keynes non mancano italiani. Barche Un’altra grande passione è quella per le barche a vela, quando lasciò la McLaren, giustificò il divorzio proprio con la volontà di cimentarsi con questa nuova sfida. «Avrei voluto disegnare una barca della Coppa America». Ma la sfida di cominciare da zero con un nuovo team — la Red Bull — ha avuto il sopravvento e con Sebastian Vettel ha creato a partire dal 2009 un binomio vincente che si prepara a dare l’assalto al quarto titolo consecutivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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in vetrina

miei piloti», ripete spesso. E proprio con questo obiettivo ogni tanto si cala anche nelle sue Red Bull.

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Ecco il Rolex Cosmograph Daytona, in acciaio con cinturino in pelle

1 Pirelli Pzero Giacca in tessuto tecnico termonastrato con tirazip in gomma e231 2 Hogan Bomber in pelle con chiusura a bottoni e1.300 3 Rayban Occhiali con lenti specchiate e149 4 MCS We The People T-shirt in jersey di cotone con stampa e55 5 Blauer Felpa in nylon modello Hi.Tech con protezioni sulle spalle e199 6 Ferrari Store Occhiali dalla struttura in acetato ultraleggera e290 7 Fred Perry Felpa con cappuccio e polsi in costa a tre colori e161 8 Sabelt Mocassino in pelle scamosciata sfoderata con suola in gomma e240 9 Wrangler Denim 5 tasche modello ben dark indigo e85 10 Puma Scarpe con tacco arrotondato da pilota e intersuola con sfere in gomma e91 11 Pepe Jeans per F1 Infiniti Red Bull Racing Giacca con loghi e tasche e160 12 North Sails Berretto con visiera e con inserto patch e34 13 Geox e Infiniti Redbull Racing Scarpe Xense realizzate per i piloti e il team della Infiniti Redbull Racing A CURA DI FABRIZIO SCLAVI GAZZALOOK@RCS.IT


SABATO 16 MARZO 2013

POZZATO

CICLISMO DOMANI 104ª MILANO-SANREMO

IL TEMA

I DATI DELLA CORSA

Attaccanti contro velocisti Pioggia, freddo, forse neve

Ritrovo in piazza Castello Diretta RaiSport 2 dalle 14

Quella di domani sarà una Sanremo dal pronostico incertissimo. Da un lato gli attaccanti: l’iridato Gilbert, Cancellara, Nibali fresco vincitore bis della Tirreno Adriatico, Chavanel, Pozzato, Moser. Dall’altro le ruote veloci: Cavendish, Sagan, Boonen, Goss, Greipel, Hushovd, Degenkolb. L’arbitro sarà il maltempo: pioggia alla partenza (4˚ con vento di 22 km/h), lungo tutto il percorso e all’arrivo (10˚). Una Classicissima per uomini duri

La punzonatura della Sanremo — 298 km, la corsa più lunga — è oggi all’Acquario Civico di Milano (Viale Gadio 2). Domani, ritrovo di partenza al Castello Sforzesco alle 8.25. Incolonnamento e sfilata cittadina alle 9.45, partenza ufficiale da Via della Chiesa Rossa alle 10.10. Arrivo previsto alle 17.15 (a una media di 42 km/h). TV: RaiSport 2 dalle 14, Eurosport 2 dalle 14.30, Raitre alle 16.05, Eurosport dalle 16.15.

«Anni belli sono andati Ora basta, me la gioco» Il vicentino, 1˚ nel 2006: «Avrò Ulissi nel finale, è sveglio» LUCA GIALANELLA

Nove volte al traguardo in 10 anni: nel 2003, vinta la Tirreno-Adriatico, cadde nella discesa della Cipressa; 63˚ nel 2004, 1˚ nel 2006, 19˚ nel 2007, 2˚ nel 2008, 22˚ nel 2009, 29˚ nel 2010, 5˚ nel 2011 e 6˚ nel 2012. Per Filippo Pozzato, come per gli innamorati delle classiche, la Milano-Sanremo è amore e odio. Pozzato, come sta?

Filippo Pozzato 31 anni

«Ho un bel morale. Ho già vinto, ci arrivo con la consapevolezza di essere alla pari, me la gioco fino in fondo. Faccio sacrifici da novembre, voglio i risultati. Come i belgi al Fiandre, anch’io mi trasformo nella settimana della Sanremo. Per vincerla, mi vendo pure la Ferrari! Ma ho fatto capire che non ho soltanto quell’etichetta che mi hanno dato. A un certo punto della vita, capisci cosa potevi vincere, ho perso gli anni migliori, guardo Ulissi e penso di essere diventato vecchio. Ma cerco di essere giovane dentro. Ora i giovani sono più avvantaggiati, chi ha i numeri, come Ulissi, può vincere subito».

BETTINI

Chi sono i suoi favoriti?

Fabian Cancellara 31 anni BETTINI

Come si vince la Sanremo?

«Non si mette giù a tavolino la tattica. La Sanremo devi viverla al momento e saperla interpretare. No, non è una lotteria, perché non la vince mai uno a caso. Non devi mai farti prendere dal panico né dalla tensione, e mangiare sempre». Nella Lampre-Merida c’è Petacchi, 1˚ nel 2005: gli unici vincitori italiani in attività.

«La squadra sarà per me, e già dalle Manie faremo un certo lavoro. Nel finale avrò Ulissi, è un ragazzo sveglio. Io per la squadra sono tranquillissimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ThinkPINK!

pinarello.com

«Ho le chiavi giuste E Sagan mi irrita» Lo svizzero, 1˚ nel 2008: «Pure Nibali ha poche opportunità» CLAUDIO GHISALBERTI

Una vittoria (nel 2008) e due secondi posti (2011 e 2012): Fabian Cancellara. Cancellara, è pronto a essere ancora una volta il favorito e il faro della corsa?

«Sì, anche se è dal 2006 che sono al top e con quello che mi è accaduto, intendo stress e incidenti vari, è difficile trovare ogni volta delle motivazioni. Ci riesco perché sono un professionista e perché penso ai miei figli». Come si vince la Sanremo?

«Sagan, un talento. Però con lui non vado d’accordo. Anzi, mi irrita il suo modo di fare, la sua mancanza di rispetto per i colleghi. Non mi piace il suo modo di festeggiare dopo il traguardo, non mi piace che non tiri mai in una fuga. Vi ricordate cosa fece un anno fa al Tour, a Seraing? Rimase sempre a mia ruota, poi vinse e si battè il pugno sul petto come per dire: "Guardate, sono il più forte". Ma dai! Ciò non toglie che forse sia lui il grande favorito, quello che si merita le cinque stelle del pronostico. Però un conto è vincere una tappa alla Tirreno, un altro la Sanremo». Altri avversari?

«Dovessi scommettere 5 euro li punterei su Cavendish e Pozzato che ho visto pedalare molto bene. Poi Chavanel, Gilbert e Hushovd. Tanti nomi, verrà fuori una bella corsa».

«Passare il Poggio con i primi: e poi...» Il belga corre con Cavendish: «Sarà dura, ma io ci provo» DAL NOSTRO INVIATO

CINISELLO BALSAMO (Milano)

Un secondo posto dietro a Oscar Freire nel 2010, prima un terzo e un quarto. Per completare l’opera ci vorrebbe una vittoria. Tom Boonen è l’oggetto misterioso della Sanremo. Il 20 gennaio il fiammingo è stato operato al gomito sinistro per un’infezione settica, causata da una banale sbucciatura cadendo in mountain bike. Chi conosce bene il ciclismo, e lo ha visto all’opera alla Parigi-Nizza, sostiene che Tornado Tom si sia nascosto ma sia anche in grande spolvero. Boonen, come stanno realmente le cose? Con quale condizione affronta la Sanremo?

«Occhi aperti per 300 km perché in un attimo può succedere di tutto. Devi capire e interpretare la situazione immediatamente. Non è la corsa più dura al mondo, ma è la più difficile da vincere. Per aprire quella porta ci vogliono tante chiavi. Ho lavorato per averle». Avversario numero 1?

«Il numero 1 è Sagan, può vincere in tutti i modi. Ma non è imbattibile, nessuno lo è. E partire da superfavorito non è così facile. Poi Cancellara e Cavendish, ha lavorato per la squadra in salita, e questo vuol dire andare forte. Nibali? Può far andare la corsa in una certa maniera e trovare chi ha interessi comuni, ma deve staccare tutti. E occhio a Gilbert».

Pinarello si riconferma Sponsor Ufficiale del Giro d’Italia rinnovando l’accordo fino al 2016. ThinkAsymmetric... ThinkPINK!

La partenza dal Castello Sforzesco a Milano BETTINI

BOONEN

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CANCELLARA

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«Sto bene, ma non sono ancora al cento per cento. La "Primavera" non è il mio obiettivo principale tra le classiche. Il gomito è perfettamente guarito, ma in bici quello serve a poco». Tom Boonen 32 anni BETTINI

Pare che lei non senta molto questa gara. È così?

«No, ho molto rispetto della Sanremo. Ma per me è molto difficile vincerla. In volata c’è gente più rapida che mi batte, in salita non ho il passo degli scalatori. È dura, però conto di fare un’ottima prova». Molti sostengono che le avverse condizioni meteo potrebbero complicare la corsa. In realtà, rendendola più dura, potrebbero anche semplificarla tatticamente. Lei di che idea è?

«Il freddo non mi spaventa, però preferirei che non piovesse. È anche vero che il tempo brutto renderebbe la corsa durissima e toglierebbe di mezzo tante variabili. Chi ha le gambe, mena e resta davanti, da dietro non rimonta più nessuno». L’Omega per la prima volta schiera la «strana coppia» Boonen-Cavendish. Come vi dividerete i compiti?

«Non ha molte opzioni. Può scattare sul Poggio e buttarsi in discesa. Per lui sarà molto difficile perché non ha volata e ha poche opzioni».

«Il mio obiettivo è passare il Poggio coi primi. Se ci riuscissi, sarei già contento della mia corsa. Poi a Sanremo faccio la mia volata con Mark a ruota e vincerà il più forte».

Il punto chiave?

Il suo favorito?

«Le Manie. Lì si capisce se i velocisti sono in grado di passare e tenere fino al traguardo».

«Sagan».

E Nibali?

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c.ghis. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 16 MARZO 2013

I PUNTI CALDI

I VIDEO SUGLI AFRICANI DELLA MTN DIRETTA TWITTER DELLA CORSA

I punti caldi della Milano Sanremo: Turchino (km 142): 8 km di salita. Le Manie (km 204): 4,7 km al 6,7%, punte dell’11% Capi (dal km 245 al km 258): in successione sono Mele, Cervo e Berta, il più duro Cipressa (km 275): 5,7 km al 4%, punte del 9% Poggio (km 291): 3,7 km di salita, 30 curve e 4 tornanti, media 3,7% e punte 8%; 3,3 km di discesa con 23 curve e 7 tornanti. Da qui, 2900 metri all’arrivo

Sul sito rosa, ampia copertura della Classicissima di primavera. Potete guardare i video sulla formazione africana Mtn-Qhubeka, che unisce l’aspetto sportivo con un alto valore sociale. Domani, poi, come già alla Tirreno-Adriatico, ci sarà la diretta Twitter a cura dei nostri inviati: in più, le interviste, le foto più belle e i video dei protagonisti.

berto Amadio non ha escluso che possa essere impiegato anche prima, magari in una fuga ad altezza-Cipressa.

Moser c’è

Prospettive Sabato 2 marzo, Moser aveva sbancato le Strade Bianche: dopo i 5 successi pesanti del 2012 da neopro’, sembrava il migliore abbrivio per una Tirreno-Adriatico in cui tentare di far classifica generale. Non è andata così. «Quel successo mi aveva gasato, e forse esaltato, un po’ troppo. Mi ero illuso di avere già trovato la condizione per una corsa a tappe e invece ce l’avevo per la gara di un giorno. Tutti mi volevano vedere protagonista, e lo volevo anch’io. Ma non mi conosco ancora benissimo».

Il fan di Tarantino vuole girare un grande film Moreno: «Intelligenza e istinto per sbancare con Sagan». Lo zio Francesco 1˚ nel 1984

La prima Sanremo della vita è un orizzonte lontano e dai contorni non troppo definiti: «Se penso che rispetto a dove siamo ora, Milano, il traguardo è lontano 300 chilometri... Io tutti in una volta non li ho mai fatti». Moreno Moser ha i capelli che sembrano partire per la tangente e l’aria solo apparentemente un po’ svagata. Probabilmente è la suggestione più grande della Classicissima. E una miniera di spunti interessanti.

emozionarsi poi tanto. «Un po’, ma non troppo. Certo, la Sanremo è vero ciclismo. Una colonna portante del nostro sport». La Cannondale, tra lui e Sagan (ma anche Viviani e Caruso) ha un notevole tesoro «giovane» in casa. Ed è naturale che voglia assicurarselo per il maggior tempo possibile. Moreno Moser, che sarà il più giovane italiano al via (25 dicembre 1990) ha un contratto fino al 31 dicembre 2014 e il team vorrebbe prolungarlo almeno per un altro anno. Se n’è parlato anche ieri, nell’hotel alle porte di Milano che ospita la squadra: si resta così, per adesso. Intanto, a 24 ore dalla Classicissima, vengono in mente le parole di Quentin Tarantino: «Più hai talento, più devi rischiare». E’ il regista preferito di Moreno Moser. Sono parole perfette per lui. E per un film appassionante. Da girare in una domenica di marzo, tra Milano e la riviera ligure.

Chiarezza Lui, Moreno, ha

Anche 29 anni fa si corse il 17 marzo! In alto, Francesco Moser vince la Sanremo il 17 marzo 1984, due mesi dopo il record dell’ora. Sopra, Moreno, 22 anni, alle Strade Bianche BETTINI

appena 22 anni e almeno due pregi non banali (e neppure troppo frequenti): parla chiaro e senza troppi peli sulla lingua. «Per ora no. Non penso di essere competitivo per la vittoria. Noi alla Cannondale abbiamo un capitano designato che è Sagan. Io spero di essere la sua carta vincente. E abbiamo l’esperienza dell’anno scorso. Peter era già favorito. E se si fosse puntato solo su di lui (Nibali attaccò sul Poggio e arrivò 3˚, con lo slovacco 4˚, ndr) a quest’ora probabilmente il team l’avrebbe già portata a casa, una Sanremo. Io spero di essere ancora con i migliori sul Poggio». E il team manager Ro-

BABY ARNAUD DEMARE Francese, 21 anni Demare è nato il 26 agosto 1991: sarà il più giovane al via. Nel 2012 ha vinto ad Amburgo BETTINI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Moser è nato il 25 dicembre 1990

LEGGI IL COMMENTO di Luca Gialanella

a pagina 17

&

PETER SAGAN Slovacco, 23 anni Sagan è nato il 26 gennaio 1990: 4˚ l’anno scorso, maglia verde al Tour, è il grande favorito BETTINI

NONNO STUART O’GRADY Australiano, 39 anni 6 agosto 1973: il più vecchio al via della Sanremo. Pro’ dal 1995, ha vinto la Roubaix 2007 BETTINI

ALESSANDRO PETACCHI Spezzino, 39 anni Nato il 3 gennaio 1974, è l’italiano più anziano al via: ha vinto la Milano-Sanremo nel 2005 BETTINI

Songezo è il primo africano nero in gara «Dove sono nato io, le bici non esistono»

La storia è già esserci. La storia è Songezo Jim, il primo sudafricano nero a essere al via della Milano-Sanremo. E’ Ioannis Tamouridis, il primo greco finito nel World Tour grazie a una squadra, l’Euskaltel, che fino a poco tempo fa era una «Nazionale» basca. E’ Cheng Ji, che già l’anno scorso aveva fatto debuttare la Cina alla Classicissima.

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2

3 Orfano Songezo — classe 1990 — nasce a Mtha-

tha, impronunciabile puntino nella parte est del Sudafrica, non lontano dal Mandela Park. «Le bici non esistevano. Io sapevo che c’era un oggetto chiamato bicicletta, ne avevo sentito parlare, ma nulla più». La vita gli gioca due «scherzi» tremendi: a 12 anni muore la madre, quando ne ha 14 perde anche il papà. Ha una sola scelta: trasferirsi da una zia, a circa 1.000 chilometri, nella zona di Città del Capo. Davanti a casa gli passa la Cape Argus Cycle Tour e quel serpente di biciclette colorate gli entra nel cuore. Jim lascia così il calcio, il primo sport praticato, e comincia a pedalare. Non si è più fermato. Con la Mtn-Qhubeka, il primo vero team sudafricano a ridosso dell’elite mondiale, è al debutto in una classica monumento. Della doppia tragedia che lo ha lasciato orfano ora dice: «Accadono delle cose sulle quali non abbiamo influenza e che non possiamo cambiare. Bisogna accettarlo e pensare positivo. Piuttosto che piangere, bisogna utilizzare al meglio i talenti che

giovani e vecchi

Sentimenti Non è tipo da

posto nel 2009. Ma ora che il testimone della dinastia ciclistica italiana più importante ce l’ha lui, l’attesa è diversa e la curiosità tanta. Alzi la mano chi non pensa: «Che storia se vincesse lui...».

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta MILANO

Sanremo story

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Gazzetta.it

Poggio: 7 km decisivi con 53 curve e 11 tornanti

Dinastia Zio Francesco l’ha corsa (terminandola sempre) 15 volte di fila, dal 1973 all’1987, conquistandola «solo» una volta e al 12˚ tentativo (1984 e attenzione: proprio il 17 marzo, la data di domani...). Il fratello, Leonardo, la chiuse al 152˚

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1 Songezo Jim, 22 anni: una partecipazione storica 2 Il greco Ioannis Tamouridis, 32 3 Il cinese Cheng Ji, 25 anni FOTO DI ROBERTO BETTINI

Jim era rimasto orfano a 14 anni, poi ha scoperto il ciclismo C’è il greco Tamouridis: per la crisi, i genitori hanno avuto metà pensione. E Cheng Ji...

Dio ci ha dato». Della Sanremo dice: «Voglio essere come una spugna. Imparare tutto». Crisi Tamouridis, classe 1980, ha già imparato

diverse parole di basco. Viene da Salonicco, dove ha lasciato una casa vista mare. A 18 anni era passato anche per l’Italia, per l’Uc Bergamasca. La crisi economica nel suo Paese morde: i geni-

tori hanno entrambi smesso di lavorare e la loro pensione è stata ridotta di oltre il 50 per cento (da 1.800 euro a 800). Il suo unico fratello è un elettrotecnico e lavora in Italia. Lui, Ioannis, i migliori risultati li ha ottenuti in pista (anche due podi iridati, argento corsa a punti a Los Angeles 2005 e bronzo scratch a Bordeaux 2006). L’Euskaltel, per motivi economici (a proposito di crisi), ha dovuto rinunciare all’«integralismo» a proposito della nazionalità dei corridori e ha scommesso (anche) su Tamouridis. Un ragazzo fiero e orgoglioso. E allora non può sorprendere che nell’Euskaltel si sia integrato a meraviglia. Storia Chi è Cheng Ji — nato nel 1987 — se non un pioniere del ciclismo nel suo popolosissimo Paese? Il 140˚ posto finale della sua prima Sanremo (2012) dice nulla del fatto che si era fatto un bel mazzo in una fuga da lontano. Altro giorno «storico» era stato il 9 settembre 2012: primo cinese a concludere un grande giro, la Vuelta, ultimo a 4.32’35" da Contador. Nato a Hengelo, in Olanda, Cheng Ji corre per l’olandese Argos-Shimano. Dice: «In Cina il ciclismo sta crescendo molto e questa tendenza si rafforzerà. Magari tra 10 anni, o tra 20, un mio connazionale vincerà il Tour». Quel giorno, bisognerà ricordarsi anche di Cheng Ji. Il pioniere. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 16 MARZO 2013


SABATO 16 MARZO 2013

CICLISMO

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LETTERE

identiKit & CARRIERA

v

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

La lezione di Fiemme Mondiali del rispetto Ho vissuto una splendida settimana in Val di Fiemme per i Mondiali di sci nordico dove ho potuto apprezzare il calore, la sportività, la correttezza di tifosi provenienti da tutto il mondo. Credo che uno «stage» per capire cos’è il rispetto per gli atleti e per gli avversari sarebbe stato utile per tutto quei tifosi che imperversano sui social network. Purtroppo non impariamo mai la lezione: una manifestazione che ha avuto complessivamente 400.000 presenze con un picco di 35.000 spettatori per la staffetta maschile avrebbe meritato più spazio sui giornali, qualunque sia il colore della tuta che indossano i campioni. Massimo Presotto (Spilimbergo, PN)

Rosa senza fine Gimondi, quando il Giro è lungo tutta una vita Il campione bergamasco entra nella Hall of Fame della corsa Gazzetta. «Grazie, ma mi dispiace non possa esserci Magni»

Come abbiamo titolato, la medaglia l’hanno vinta gli organizzatori. Ma quando, in quasi due settimane di gara, la squadra di casa resta a mani vuote c’è poco da prendersela con i giornali. Noi abbiamo fatto il massimo.

Coppa di sci in aprile Perché la Coppa del Mondo di sci alpino si conclude sempre entro marzo ? La neve non è abbastanza dura in aprile? Alessandro Lefoche (Pisa)

Come dimostrano gli annullamenti di Lenzerheide è già dura tirar in lungo la coppa del Mondo fino a metà marzo. E anche l’interesse per lo sci comincia a...sciogliersi.

Grazie a Donati Ho praticato l’atletica a livello amatoriale per più di vent’anni e, vedendo circolare sostanze dopanti, avevo già in mente cosa potesse accadere fra i professionisti. Grazie a voi sono venuto a conoscenza del libro «Lo sport del doping» e vedere quanto la politica si fosse intromessa mi ha veramente sbalordito. Marco Villano (Livorno)

Donati ti sbagli

Felice Gimondi, al centro con il Trofeo senza fine del Giro d’Italia e la maglia rosa. Con lui, da sinistra: Nerio Marabini, Pier Bergonzi, Italo Zilioli, Renzo Zanazzi, Massimo Ghirotto, Vittorio Adorni, il direttore della Gazzetta Andrea Monti, Marino Vigna, Dino Zandegù, Gianluigi Stanga e Claudio Corti LAPRESSE PAOLO MARABINI MILANO

Dici «Hall of Fame» e pensi subito a una galleria di immortali, campioni senza fine, capaci con i loro trionfi e il loro esempio di non uscire mai dalla memoria collettiva. E allora, se dici Giro d’Italia, non puoi non pensare a chi, della corsa Gazzetta, è stato — anzi, è — uno degli uomini simbolo: 3 vittorie, 9 volte sul podio (come lui nessuno), 24 giorni in rosa, 7 tappe vinte, 14 volte al via e altrettante all’arrivo. Arrendersi mai Felice Gimondi entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia dalla porta principale. Ci arriva per secondo, un anno dopo quell’iradiddio — Eddy Merckx, e chi sennò — che ha inaugurato la galleria d’onore della corsa rosa e che più di ogni altro ha segnato la sua carriera e la sua vita, non scalfendone però la figura nei giorni della sconfitta e ingigantendola in quelli della vittoria. Perché a quel Cannibale lui si è più volte inchinato ma mai piegato, obbedendo ciecamente ogni giorno, per un buon decennio, al proprio granitico credo: "Arrendersi? Mai. Darsi per vinto? Macché». Ovvero il marchio di fabbrica di tutta la sua straordinaria carriera.

Per Magni Un campione senza fine, proprio come il trofeo senza fine che ogni anno finisce nella bacheca del vincitore del Giro e che Gimondi ha ricevuto ieri dalle mani del direttore della Gazzetta, Andrea Monti, mentre una platea di personaggi illustri — ex compagni, avversari e non solo — gli tributava il doveroso applauso: da Vittorio Adorni a Italo Zilioli, da Dino Zandegù a Marino Vigna, e poi Renzo Zanazzi, Claudio Corti, Massimo Ghirotto, Gianluigi Stanga. «Anche stavolta Eddy mi ha battuto, ma ormai ci ho fatto l’abitudine» ha scherzato Gimondi, 70 anni, prossimo a festeggiare — avverrà il 2 settembre — il quarantesimo anniversario del suo trionfo mondiale a Barcellona. «Ma avrei accettato di buon grado anche di finire terzo — ha aggiunto — perché prima di me, nella Hall of Fame, doveva entrare Fiorenzo Magni, che purtroppo ci ha lasciato pochi mesi fa». «Il Giro è stato la corsa della mia vita, quella a cui sono più legato» ha aggiunto Gimondi. Poi ha ricordato alcuni dei momenti simbolo della sua lunga storia rosa, e non solo, aiutato anche dalla memoria dei personaggi presenti, ognuno coinvolto in un personale amarcord.

GLI SPONSOR

Giro ed economia Il fatturato globale è di 500 milioni Felice Gimondi ha incontrato ieri anche Alberto Balocco (con lui nella foto LAPRESSE), l’imprenditore dolciario che mette il suo marchio sulla maglia rosa. Balocco era a Milano per gli incontri organizzati con gli sponsor del Giro: si calcola che la corsa generi ogni anno un fatturato di 500 milioni di euro, tra diritti e passaggi tv, pubblicità, marchi delle squadre, valorizzazione del territorio.

I ricordi Adorni, suo primo capitano: «Nel ’65, al debutto pro’, al Giro dormiva in camera con me, dovevo fargli da chioccia. Il compagno ideale: non parlava mai, gli andava tutto bene. Io vinsi, lui finì 3˚, poi trionfò al Tour e in pochi mesi firmò tre contratti: mai successo. L’anno dopo non eravamo più in camera assieme». Zilioli: «Aveva tutte le qualità che fanno un campione. Non era un duro, semmai era serio. E aveva una dote non comune: se in corsa ci rimproverava bruscamente per qualcosa andato storto, la sera a cena si scusava per i toni». Zandegù: «Un fuoriclasse straordinario, una persona speciale, un esempio per tanti». Vigna: «Io ero direttore sportivo di Merckx alla Faema, e ricordo che Eddy lo rispettava perché sapeva che con lui non poteva mai abbassare la guardia». Zanazzi: «Sono uno dei pochi che è riuscito a tirargli il collo. Ma guidavo la moto e lo stavo allenando per le Sei Giorni: come volava!». Corti e Stanga: «Bergamaschi come lui, da corridori è stato il nostro punto di riferimento, il nostro mito, un esempio di dedizione e uno stimolo continuo a darci dentro sempre». Già, il simbolo di un ciclismo che forse oggi non c’è più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Al fine di dirimere l’alone di nebbia ed ombre disegnato da Sandro Donati, avendo vissuto in qualità d’allenatore la Nazionale dall’84 al ’96 mi preme chiarire che i risultati ottenuti dal mio atleta Alessandro Lambruschini , quelli di Gelindo Bordin, Maria Guida e Stefano Baldini sono frutto unicamente del loro sacrificio, dedizione e delle loro qualità atletiche. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. G. Carlo Chittolini (Salsomaggiore, Pr)

Il libro di Donati resta al centro del dibattito e va capita la posizione di chi quegli anni li ha vissuti in prima fila, come l’allenatore Chittolini. Però lo scenario generale delineato da Donati è verosimile e deve far riflettere, come fa il lettore Villano.

Moelgg sbruffone? Bisognerebbe insegnare ad alcuni nostri sciatori di parlare poco e fare i fatti. Moelgg afferma che poco gli manca per battere Ligety, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Evidentemente è difficile essere modesti e parlare a risultati ottenuti. Facendo così si rende patetico. I campioni parlano solo con i fatti. Claudio Corradino (Gussago, BS)

Lei vuole privarci del sale dello sport e del giornalismo. Non c’è niente di male se Moelgg, che è stato pur sempre bronzo in gigante agli ultimi Mondiali, in un’intervista, a domanda specifica, risponde che Ligety è battibile. Se no gli slalomisti dovrebbero andare tutti a casa.

Baseball vincente Il baseball, due volte di fila campione d’Europa, ha scritto la storia della nostra Nazionale al torneo più importante di sempre con il passaggio alle fase finali. Andrea Vecchi (Modena)

E pensi che se le cose fossero girate leggermente meglio poteva fare ancora di più.


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SABATO 16 MARZO 2013

RUGBY SEI NAZIONI A ROMA ORE 15.30 SKY SPORT2 E LA 7 ALLE 17.55 ITALIA MASI VENDITTI CANALE GARCIA MCLEAN ORQUERA GORI PARISSE (cap.) FAVARO ZANNI FURNO GELDENHUYS CITTADINI GHIRALDINI LO CICERO

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

IRLANDA KEARNEY GILROY O’DRISCOLL L. MARSHALL EARLS JACKSON MURRAY HEASLIP (cap.) O’BRIEN O’MAHONY RYAN MCCARTHY ROSS BEST HEALY

BRUNEL

All.

KIDNEY

GIAZZON RIZZO AL. DE MARCHI PAVANELLO MINTO DERBYSHIRE BOTES BENVENUTI

16 17 18 19 20 21 22 23

CRONIN KILCOYNE ARCHER TONER HENDERSON P. MARSHALL MADIGAN FITZGERALD

A

HANNO DETTO

S Sergio Parisse «Serve lo stesso atteggiamento di Twickenham. Dobbiamo vincere anche per regalare a Lo Cicero un finale speciale: ha fatto tanto per il rugby»

Inghilterra in Galles per lo Slam A Cardiff (ore 18, dir. Sky 2), Galles-Inghilterra decide il Sei Nazioni. La Rosa cerca il primo Slam dal 2003, ma i Dragoni vincendo di 8 si prenderebbero il titolo (con un +7 si andranno a vedere le mete segnate nel Torneo, col Galles ora avanti 7-5). In 11 occasioni il Galles ha sfidato una squadra che stava cercando lo Slam: ben 6 le vittorie. Nella Rosa Farrell si riprende il 10 da Flood, con Croft che torna a flanker. Nel Galles il capitano non sarà Warburton ma Gethin Jenkins, al 98˚ cap. Si giocherà a tetto chiuso. A Parigi (ore 21, dir. Sky 2) la Francia riceve la Scozia e incredibilmente gioca l’ultima partita ancora a caccia del primo successo. Saint-André si affida al 2ª linea Vahaamahina e al 3ª Antonie Claassen; Bastareaud per l’infortunato Fritz. Due novità scozzesi: esordio assoluto in 2ª per il 22enne Grant Gilchrist e spazio al flanker Alasdait Strokosch. UNDER 20 Ad Avezzano, Italia-Irlanda 25-25 (p.t. 20-10). Primo punto per gli azzurrini, splendidi nel primo tempo e ripresi al 35’ s.t. Marcatori: p.t. 3’ m. Moriconi tr. Padovani, 7’ m. Campagnaro, 17’ m. Padovani, 22’ m. Panter tr. Scannell, 25’ m. Benvenuti, 33’ c.p. Scannell; s.t. 3’ m. Odiete, 18’ m. Sexton, 26’ c.p. Scannell, 33’ m. Scholes tr. Scannell.

Il veterano ANDREA LO CICERO

Andrea Lo Cicero, 37 anni il 7 maggio commosso per l’annuncio del ritiro INSIDEFOTO

L’ultima col Barone «La maglia la tolgo io» Al 103˚ cap annuncia l’addio e si commuove: «Sono al top ma devo dar spazio ai giovani». Parisse: «Merita l’Olimpico pieno e una vittoria»

S A CARDIFF ORE 18

Italia-Irlanda

Jacques Brunel «La nostra missione è ripetere la prestazione di Twickenham. Vincere darebbe tutto un altro senso al nostro Sei Nazioni»

S Brian O’Driscoll «Sul ritiro deciderò dopo i Lions. Thorne, Hines e Shaw stanno andando verso i 40 e giocano prendendosi cura del proprio corpo»

S Cian Healy «Sarà un match intenso. Il pubblico è sempre molto caldo: stimo molto il mio rivale diretto, Cittadini. Col Leinster l’ho affrontato spesso e sempre è stata battaglia»

SIMONE BATTAGGIA ROMA

«Sono qui per comunicarvi che giocherò fino alla Coppa del Mondo 2015». Andrea Lo Cicero pronuncia le prime parole davanti ai giornalisti e abbozza un sorriso. Scherza, è ovvio, ma verrebbe quasi da credergli. Perché a 37 anni il pilone sinistro catanese è in «uno dei migliori stati di forma mai vissuti», perché la gente di Roma lo ama e perché il gioco gli piace così tanto che una piccola finestra la tiene ancora aperta. Oggi disputerà l’ultima partita per l’Italia, in primavera chiuderà i propri impegni con il Racing Parigi («avrei un altro anno di contratto ma mi sono già messo d’accordo col club, lascio a fine stagione»), eppure per un altro anno o due continuerà ad allenarsi per conto suo. «Potrei fare il "joker medical", come dicono in Francia, il giocatore da chiamare per due, tre, quattro mesi al posto di qualcuno che si è infortunato». Chi toglie la giacca In azzurro però è arrivato il momento di guardarsi allo specchio e voltarsi verso chi sta crescendo. «Contro l’Irlanda sarà la mia ultima partita con l’Italia perché a 37 anni bisogna farsi da parte. È il miglior momento, perché ora questa giacca me la tolgo io, non è nes-

sun altro a togliermela. Tocca ai giovani preparare il Mondiale 2015. Sarebbe bello vivere la quinta Coppa del Mondo (per Galles 1999 fu convocato da Coste ma non giocò, ndr), ma non sarebbe giusto. Preferisco dare spazio a ragazzi che possano vincere, piuttosto che restare in mezzo alle scatole e non dare loro lo sfogo per crescere. Mi sono già preso una soddisfazione superando il record di caps di Tronki. Ora devo fare i conti con il resto della vita». Inizierà dalla fattoria didattica a Nepi, dove alleva asine per produrre latte e fare pet terapy per i bambini down; continuerà a uscire a vela, inseguendo l’utopia di partecipare ai Giochi (possiede una barca, ma la classe Star da Rio 2016 non sarà più nel programma olimpico). Promuoverà mille iniziative benefiche, come fa ormai da anni. Le lacrime del Barone Lo Cice-

ro è un pilone sensibile. Quattordici anni hanno addensato gioie e frustrazioni: l’azzurro lo ha aiutato a battere la depressione nel 2002 — quando Kirwan gli diede fiducia nonostante fosse fuori squadra a Tolosa — ma l’ha fatto anche arrabbiare con Mallett, che sembrava non accorgersi di lui. In 102 partite ha festeggiato, ha imprecato, ha dato alla causa costole e caviglie. È stato for-

S Andrea Lo Cicero, 37 anni il 7 maggio, oggi arriva al record di 103 caps: record italiano. Al Mondiale ’99 senza giocare, debuttò nel 2000 contro l’Inghilterra LRPHOTO

se il primo davvero a proprio agio davanti alle telecamere. Ora che è giunto il momento di salutare per l’ultima volta i tifosi prima di uscire dal campo — lo fa sempre, anche se l’Italia ne sta prendendo 40 — il Barone non se la sente di scegliere «il» momento più significativo. Forse per pudore, perché i ricordi sono troppi e troppo forti e le lacrime vorrebbe trattenerle ancora un po’, almeno finché Italia-Irlanda non sarà finita. Ci pensa Sergio Parisse a tirargliele fuori. «Tra vent’anni tutti ricorderemo Andrea per essere stato uno dei primi ad aver portato il rugby fuori dal campo, a dare visibilità al movimento, ad andare in tv. Il suo è stato un contributo eccezionale. Se mi metto nei suoi panni e mi immagino di essere alla vigilia dell’ultima partita, mi viene un nodo alla gola. Domani la squadra avrà un pensiero per lui. Andrea si merita di chiudere con una vittoria in un Olimpico pieno». Non preoccuparti se ti commuovi già, Barone. Oggi saranno in molti ad avere gli occhi umidi. Prima però scatena l’inferno, per altri ottanta minuti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

il punto tecnico di Si.Ba.

LA SITUAZIONE SEI NAZIONI 2013 PRIMA GIORNATA GALLES-IRLANDA INGHILTERRA-SCOZIA ITALIA-FRANCIA SECONDA GIORNATA SCOZIA-ITALIA FRANCIA-GALLES IRLANDA-INGHILTERRA TERZA GIORNATA ITALIA-GALLES INGHILTERRA-FRANCIA SCOZIA-IRLANDA QUARTA GIORNATA SCOZIA-GALLES IRLANDA-FRANCIA INGHILTERRA-ITALIA QUINTA GIORNATA ITALIA-IRLANDA GALLES-INGHILTERRA FRANCIA-SCOZIA CLASSIFICA P V N P F INGHILTERRA 8 4 0 0 91 GALLES 6 3 0 1 92 SCOZIA 4 2 0 2 82 IRLANDA 3 1 1 2 57 ITALIA 2 1 0 3 53 FRANCIA 1 0 1 3 50

22-30 38-18 23-18 34-10 6-16 6-12 9-26 23-13 12-8 18-28 13-13 18-11 Ore 15.30 Ore 18 Ore 21 S 48 63 84 59 96 75

Diff +43 +29 -2 -2 -43 -25

Dobbiamo superare un muro È davvero un’esame di maturità. L’Italia la seconda vittoria nel Sei Nazioni — come solo nel 2007 — contro l’avversaria più scomoda. All’Olimpico arriva un’Irlanda ferita e per questo ancora più pericolosa. Il forfeit di Sexton — l’apertura si è lesionato un tendine del piede sinistro giovedì — è l’ultima tegola in un Torneo che i Verdi ricorderanno per gli infortuni: in cinque partite Kidney ha schierato 34 giocatori. Per lo Slam

2009 ne bastarono 22. Da allora l’Irlanda viene data al tramonto della Golden Era. Oggi non ci saranno O’Gara, O’Connell, O’Callaghan e D’Arcy. Ma ci sarà il 34enne talismano Brian O’Driscoll, che molti danno all’ultima partita in Verde. In settimana ha chiarito: «Me lo state chiedendo da anni. A giugno vado in Tour coi Lions, poi vedo come starò. C’è gente che gioca fino a 40». La realtà è che dopo quello Slam l’Irlanda ha vinto forse meno, ma ha trovato nuovi talenti e ha mantenuto un impianto di gioco indigesto all’Italia, che nel Torneo non l’ha mai battuta: 31,6 punti subiti in media dal 2009 a oggi tra Sei Nazioni e

Mondiale, 9,4 segnati. Peggio che con Inghilterra e Galles. La loro difesa sa essere un muro: non ha preso mete dagli inglesi, non ne ha subite in Scozia. Ne ha presa una dalla Francia a fine partita, e questo può essere un segnale perché il Trifoglio fiorisce nel primo tempo così come tende ad appassire nell’ultimo quarto, la fase che ha visto splendere gli azzurri contro la Francia e con la Rosa. L’Italia dovrà arrivare al 60’ ancora aggrappata al match, come non è successo in Scozia e col Galles. Serviranno i calci di Orquera, le intuizioni di Gori, le folate di Venditti e McLean, una difesa ermetica come a Twickenham. Ma i

S prerequisiti restano A sinistra Brian O’Driscoll, 34 anni. Sopra, un abbraccio tra il capitano Sergio Parisse e il flanker Simone Favaro. A destra, il n. 10 azzurro Luciano Orquera ANSA/SPINELLI/AP

possesso e avanzamento: senza palloni sicuri e veloci, dalla mischia chiusa come da terra, la mediana non avrà tempo e serenità per creare. Più che di tecnica è una questione di testa. Certo, servirà anche qualche tutela in più: in settimana la Fir ha scritto al manager degli arbitri, Joel Judge, lamentandosi non tanto per i 15 calci per l’Inghilterra, ma per i 5 a favore dell’Italia. «Dei 15, 12 erano errori nostri — ha tuonato in settimana Brunel —. Ma loro nel secondo tempo sono stati graziati 10 volte. Clancy ha avuto un atteggiamento diverso verso una squadra blasonata». Una vittoria renderebbe questi episodi meno frequenti.


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Piloni all’attacco: Lo Cicero avanza con la palla, sostegno di Cittadini BREGANI

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Esame di maturità L’ emergente LORENZO CITTADINI

Niente Castro? Tocca a lui «Serve la giornata perfetta» E’ stato votato sportivo bresciano dell’anno davanti a Balotelli e ormai è una certezza «Mi commuove l’Olimpico azzurro, mi rilassano libri e carte. Che emozione, questo Papa» S

NICOLA MELILLO ROMA

«Sono pronto». Saluta il Barone. Accanto a lui entra, e lo fa alla grande, Lorenzo Cittadini, 20 caps all’attivo, ma solo 6 volte dal via. Il «Citta» è fra le certezze del momento. L’infortunio di Castrogiovanni lascia libero il posto a destra per il pilone bresciano. Tanto grosso quanto rilassato: per allentare la pressione basta una chiacchierata al bar, una partita a carte («Briscolone») o un bel libro («L’ultimo un fantasy thriller»). «La prima volta all’Olimpico mi sono guardato intorno: tuta quella gente. All’inno mi sono commosso». La voce si incrina. Gli vogliono bene, i bresciani. Lui, cresciuto a Sulzano sul Lago d’Iseo, nel 2011 è stato votato bresciano dell’anno battendo Zambelli e Balotelli.

Lorenzo Cittadini, 30 anni, 20 caps azzurri. Di questi solo sei da titolare. Il debutto nel 2008 a Dublino proprio contro l’Irlanda IPP

Che voglia Cittadini sornione: «A Londra bella Italia, ma perdente. A noi serve vincere per cambiare il nostro Torneo. Non basta l’entusiasmo che a Roma non manca mai. Spesso una buona mischia non dipende solo dalle valutazioni dell’arbitro, ma anche dall’alchimia sul cam-

L’INVASIONE DOMANI CELEBRANO LA LORO FESTA NAZIONALE

Dall’Irlanda sbarcano in 14.000 «Rugby, Papa e San Patrizio!» ROBERTO PARRETTA ROMA

Quattordicimila irlandesi a Roma per una partita del Sei Nazioni non si erano mai visti prima. È l’effetto Olimpico, che contiene il doppio degli spettatori dello stadio Flaminio. Ma è anche l’effetto San Patrizio, 17 marzo. Cioè domani. «A noi piace viaggiare, adoriamo Roma: quale occasione migliore?» dice Adam, arrivato già giovedì da Kilkoole (pochi chilometri a sud di Dublino) con fidanzata e famiglia. Perché, oltre alla partita, che per loro non è comunque marginale, il giorno dopo ci sarà da festeggiare il Patrono d’Irlanda. Anche se prima, a mezzogiorno, l’appuntamento per gli irlandesi, ferventi cattolici, sarà in piazza San Pietro per il primo Angelus di Papa Francesco I. Un weekend ricchissimo che sem-

bra costruito su misura per loro. Magari per qualcuno ci sarà anche la maratona, sempre domani. Chissà... Festa con beffa L’ultimo San Pa-

trizio «romano» è datato 2007: quel 17 marzo l’Irlanda travolse 51-24 l’Italia e per quasi due ore ebbe in mano il Sei Nazioni, fino alla (discussa) meta di Elvis Vermeulen alla Scozia, che permise alla Francia di vincere il trofeo per differenza punti: risultò decisi-

va la meta azzurra di Bortolami a tempo scaduto. L’arrivo dei quattordicimila è una bella notizia anche per i pub irlandesi di Roma. La scelta è ricchissima e tutti trasmettono sport sulle tv. E che siano arrivati gli irlandesi, lo si capisce dai capannelli che si formano fuori dai locali: dal Flann O’Brian di via Nazionale, allo Schoolars Lounge via del Plebiscito, che ogni giorno dell’anno fuori espone il cartello con le partite in programma (non solo rugby, ma anche calcio, football e cricket), poi ancora il The Druid’s Den via San Martino ai Monti, lo Shamrock al Colosseo e il Finnegan di via Leonina, sotto via Cavour. «Quando indossiamo la maglia della nazionale — ha detto ieri il pilone Cian Healy — ci sentiamo orgogliosi di rappresentare la nostra gente. E lo saremo ancora di più in questo weekend così speciale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

po. Capita che si prenda sempre, sistematicamente, il tempo giusto. Stesso discorso nelle fasi dinamiche. Questa Italia attacca senza remore: ci serve la giornata perfetta». L’Irlanda Intanto Cittadini a Twickenham ha marchiato il campo: grande fra i grandi nel tempio ovale. Complimenti da tutti, a cominciare da Cian Healy, il rivale di turno, che ieri ha detto: «Sarà tosta. Lo conosco bene e lo stimo: col Leinster l’ho incontrato ed è sempre stata battaglia. Ha grande qualità». Cittadini resta coi piedi piantati e parla da credente del Papa che da rugbista giocava pure lui pilone: «Mercoledì sera io e il mio compagno di stanza Gori siamo rimasti ad aspet-

tare che parlasse. S’è fatto tardi per la cena. Mi ha colpito la semplicità e il nome Francesco: importante per la Chiesa». Ok, e i complimenti? «Fanno piacere. È stato bello vedere il pubblico inglese ammirato. Se penso a 5 anni fa: avevo debuttato in Nazionale proprio a Dublino. Poi a maggio crac: tibia e perone spezzati. Per 5 mesi non ho camminato, le placche, le operazioni… In estate Calvisano smobilita e io resto senza futuro. Invece il Benetton mi ha aspettato. La mia famiglia mi è stata vicina per 17 mesi. I bimbi delle Under mi scrivevano letterine. Ricordo il tifo di nonna Fausta, mia prima sostenitrice, che ora non c’è più. E di Ilaria, che vive con me a Treviso. Io qui, ora: vale tanto».

Il futuro A dicembre compie 31

anni. «Ma ho iniziato tardi, a 15 anni al Botticino su invito di un mio compagno al Liceo Scientifico. L’anno scorso stavo per andare in Francia. Con Zanni e Ghiraldini sposammo il progetto Benetton. Ho una laurea in Economia, potrebbe tornare utile: la mia famiglia produce reti da pesca o per edilizia e filati per la moda. O potrei fare l’assaggiatore al ristorante di De Marchi, pilone cuoco. Il rivale più tosto? Freshwater del Perpignan di Brunel: forte, ma soprattutto esperto. Nessuna paura, però, eh?». Per uno nato prematuro, che è uscito dall’ospedale dopo un mese di incubatrice, la battaglia è nel dna. Dunque, paura di che? © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GHIACCIO MONDIALI DI FIGURA IN CANADA PUNTI, ORARIO E ORDINE NEL LIBERO DELLE PRIME OTTO

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7

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Yu-Na Kim

C. Kostner

Sud Corea Punti: 69.97 Sul ghiaccio: alle 3.46 per 24a

Italia Punti: 66.86 Sul ghiaccio: alle 3.22 per 21a

K. Murakami

K. Osmond

A. Wagner

M. Asada

A. Suzuki

A. Sotnikova

Giappone Punti: 66.64 Sul ghiaccio: alle 3.14 per 20a

Canada Punti: 64.73 Sul ghiaccio: alle 3.38 per 23a

Stati Uniti Punti: 63.98 Sul ghiaccio: alle 3.06 per 19a

Giappone Punti: 62.10 Sul ghiaccio: 3.30 per 22a

Giappone Punti: 61.17 Sul ghiaccio: alle 2.27 per 15a

Russia Punti: 59.62 Sul ghiaccio: alle 2.42 per 17a

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LE ALTRE GARE COPPIE: ORO RUSSIA

UN ANNO PARTÌ 3a Questi i piazzamenti parziali della Kostner negli 11 Mondiali disputati.

S 2003* corto 4a libero 11a finale 10a

S

Vai Carolina, è la notte della rincorsa all’oro Alle 3.22 la Kostner affronta il libero dopo il secondo posto nel corto: da battere l’olimpionica e osannata Yu-Na Kim ANDREA BUONGIOVANNI LONDON (Canada)

La gara L’allieva di Michael Hu-

th, in Costa Azzurra, doveva recuperare 3.61 punti sulla russa Leonova (qui ora tredicesima) e 1.67 sulla giapponese Murakami (qui terza). Adesso il ritardo sulla sudcoreana è di 3.11. Ma va considerato che

S 2005* corto 4a libero 4a finale 3a

S 2006* corto 16a libero 11a finale 12a

S

DAL NOSTRO INVIATO

Una medaglia nel mirino: e potrebbe essere d’oro. Carolina Kostner, da campionessa in carica, nella notte italiana va all’assalto dell’ennesima impresa di una carriera senza fine. All’undicesimo Mondiale, insegue il podio numero cinque. Da sommare agli otto europei (con cinque vittorie) e a tanto, tantissimo altro. Insomma: l’azzurra, nella storia, ha già un posto. Ora, pensando anche ai Giochi di Sochi del prossimo anno, si tratta di vedere esattamente quale. Molto intanto, in queste ore, rimanda al 31 marzo scorso, quando la gardenese, al Palais des Expositions di Nizza, regalò all’Italia il primo trionfo iridato nell’artistico in 102 edizioni. Carolina, allora, partiva dal terzo posto del corto. Stavolta è seconda. Ma il compito appare più severo di allora. Perché Yu-Na Kim — ora salda leader — in Francia non c’era. E il suo fascino è tale che ieri, persino tutti i giornali canadesi, le dedicavano titoloni e foto in serie. In più, da dietro, la minaccia non era così concreta.

2004* corto 5a libero 6a finale 5a

2007 corto 3a libero 9a finale 6a

S 2008 corto 1a libero 3a finale 2a

S 2009 corto 5a libero 15a finale 12a

S 2010 corto 4a libero 5a finale 6a Carolina Kostner, 26 anni, ai Mondiali ha vinto un oro nel 2012, un argento (2008) e due bronzi (2005 e 2011) AP

l’olimpionica, penalizzata da un ranking mondiale deficitario dopo il lungo stop, nel corto ha pattinato molto presto, mentre nel libero, anche grazie a un sorteggio benevolo, lo farà per ultima. E si sa che, nel complesso, sono dettagli che nel metro di giudizio fanno la differenza. Carolina — alle 3.22 della notte italiana — sarà sul ghiaccio per quart’ultima. Dopo di lei anche le pericolosissime Mao Asada (ora sesta, ma in questa stagione imbattuta e con nel cassetto anche due ori mondiali e un argento olimpico) e Kaetlyn Osmond (inattesa quarta, ma col pubblico di casa pronto a

trascinarla). Prima della Fiamma Azzurra, invece, toccherà ad Ashley Wagner e alla stessa Murakami. Per sintetizzare: Carolina, ieri praticamente a riposo, dovrà inseguire e, soprattutto, guardarsi alle spalle. Effetto Nichol Resta che non po-

trà concedersi errori. Perché se nel corto ha rimediato alla caduta sul secondo triplo della combinazione toeloop-toeloop, nel libero gli elementi tecnici saranno fondamentali. Le componenti artistiche, da sole, non basteranno. Anche se le sue sono da urlo: unicamente lei, venerdì, ha meritato dei «nove» e non uno, ma sei. An-

che se il suo Bolero vale da solo il prezzo del biglietto. Merito (pure) di Lori Nichol, la geniale coreografa di Toronto che, per la prima volta da quando lavora con Carolina (2006), al Budweiser Garden è scesa a bordo balaustra e poi è salita sul kiss & cry. In un mondo che vive anche di certe suggestioni, la sua presenza potrebbe influire positivamente. Il risultato, tra l’altro, potrà aiutare Valentina Marchei, 21a dopo il corto. Perché l’Italia possa contare su due atlete a Olimpiade e Mondiale 2014, la somma dei loro piazzamenti non dovrà eccedere 28. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S 2011 corto 6a libero 3a finale 3a

S 2012 corto 3a libero 1a finale 1a

S 2013 corto 2a libero ? finale ? *C’erano le qualificazioni.

Anna Cappellini, 26 anni, e Luca Lanotte, 28 AFP

Corto danza Cappellini e Lanotte quinti LONDON

Non solo Kostner: i pattini azzurri brillano anche grazie ad Anna Cappellini-Luca Lanotte, splendidi quinti nel corto della danza. Se dopo il bronzo europeo, nel libero di oggi confermeranno il piazzamento, scaleranno di un posto la classifica di Nizza 2012 e, al 7o Mondiale della carriera, centreranno il miglior risultato. Occhio, però: alle spalle delle prime imprendibili coppie, quelle degli statunitensi Davis-White e dei canadesi Virtue-Moir (la sfida, da anni, è entusiasmante), ci sono 7 tandem racchiusi in un fazzoletto e tutto resta possibile. Spetterà alla Carmen di Anna e Luca fare la differenza. «Dopo lo scontro di martedì in allenamento — dice lei — avevo perso un po’ di fiducia. Ma in gara è andato tutto al meglio». Bene anche Charlene Guignard-Marco Fabbri che, 19i la scorsa stagione, sono 16i. Coppie Il primo oro, intanto, ristabilisce una ge-

rarchia. Nelle coppie, a trionfare, sono Tatiana Volosozhar-Maxim Trankov, d’argento nelle ultime due edizioni. La Russia, che anche come Urss ha sempre dettato legge, mancava l’appuntamento col successo da 7 anni, durante i quali a trionfare erano stati tedeschi (4 volte) e cinesi (3). Stefania Berton-Ondrej Hotarek perdono un posto rispetto al corto ma, 10i, eguagliano il miglior risultato italiano di sempre nella specialità, già loro (Mosca 2011) e di Anna Cattaneo-Ercole Cattaneo (Berlino 1931). «Adesso sotto con la stagione olimpica» dicono battaglieri come sempre. L’Italia a Sochi, come ai successivi Mondiali, potrà contare su una doppia rappresentanza. Merito pure del lusinghiero 14o posto di Nicole Della Monica-Matteo Guarise che migliorano di una piazza il risultato di 12 mesi fa. a.b.

RISULTATI E PROGRAMMA Coppie. Finale: 1. (1.1.) Volosozhar-Trankov (Rus) 225.71; 2. (3.2.) Savchenko-Szolkowy (Ger) 205.56; 3. (2.3.) Duhamel-Radford (Can) 204.56; 4. (5.3.) Moore Towers-Moscovitch (Can) 199.50; 5. (6.4.) Qing Pang-Jian Tong (Cina) 194.64; 10. (9.10.) Berton-Hotarek 171.77; 14. (15.14.) Della Monica-Guarise 136.03. Danza. Corto: 1. Davis-White (Usa) 77.12; 2. Virtue-Moir (Can) 73.87; 3. Bobrova-Soloviev (Rus) 70.05; 4. Pechalat-Bourzat (Fra) 69.65; 5. Cappellini-Lanotte 67.93; 16. Guignard-Fabbri 57.89. Oggi (orari italiani, locali -5 ore) - Ore 19.30: libero danza (20.07 Guignard-Fabbri, 22.16 Cappellini-Lanotte). Ore 24: libero donne (0.46 Marchei, 3.22 Kostner). In tv: dir. RaiSport 2, ore 19.25 e 23.55; Eurosport ore 24.

CONI IL NUOVO PRESIDENTE AL LAVORO

La prima giunta Malagò inventa le deleghe Il progetto Museo dello sport a Pescante Piller Cottrer candidato membro Cio MAURIZIO GALDI

Oltre tre ore di riunione, tanto è durata la prima Giunta del Coni sotto la presidenza di Giovanni Malagò, ma erano anche tanti i punti all’ordine del giorno. Innanzitutto l’assegnazione delle deleghe ai componenti la Giunta, poi la distribuzione del 15 per cento dei contributi alla Federazioni «congelato». Ma Malagò avverte: «Raccolgo comunque le voci che c’è il desiderio di rivisitare

certi tipi di parametri». E annuncia che «a breve ci sarà un gruppo di lavoro» sui criteri di ripartizione. La Giunta poi passa alla ratifica della volontà del Consiglio federale Figc di votare con due «scelte» ciascuno il nome dei due vicepresidenti e lo farà alla prossima riunione. Deleghe Il nuovo Coni parte dalla distribuzione dei compiti all’interno della Giunta. Un inedito. Al vicario Franco Chimenti sono assegnati i rapporti col mondo prof e le relative proble-

Giovanni Malagò, 54 anni ANSA

matiche legislative, al vicepresidente Giorgio Scarso la Preparazione Olimpica, ai membri Fabio Sturani e Nello Talento, l’Organizzazione Territoriale, i Rapporti con i Gruppi Militari e i Corpi Civili dello Stato a Valentina Turisini che fa parte della Forestale, il Coordinamento della Commissione Benemerenze a Talento, i rapporti con gli sport invernali a Sergio Anesi. Infine è stato affidato al membro del Cio Mario Pescante lo studio di fattibilità per la nascita di un Museo dello Sport Italiano. Prende vita anche l’Osservatorio dei Rapporti Internazionali nel quale entreranno i 14 italiani presidenti

delle Federazioni Internazionali e che sarà presieduto dal Presidente Mondiale del Baseball, Riccardo Fraccari. Abete ha rinunciato a rappresentare il Coni presso il Cio nella commissione scommesse sportive, al suo posto Francesco Ricci Bitti. La Giunta infine appoggerà la candidatura di Pietro Piller Cottrer a membro Cio in quota atleti alla prossima votazione di Sochi. Sul tema deleghe, siparietto di Malagò che, scherzando, ha detto che Barelli ha rifiutato quella relativa alla cura dei rapporti tra i membri Cio, con evidente allusione alla conflittualità a giorni alterni che contraddistingue il rapporto tra Carra-

ro e Pescante. Club olimpico Il vicepresidente Scarso ha spiegato poi che si pensa di rivedere i criteri di ammissione al Club olimpico puntando a investire di più sui giovani. Il segretario generale Roberto Fabbricini ha i parlato della spedizione italiana a Mersin (Turchia) nei Giochi del Mediterraneo a cui parteciperanno oltre 400 atleti di vertice esclusi i migliori tennisti impegnati a Wimbledon». Poi due inviti di Malagò: «Vi esorto a pubblicizzare le Universiadi invernali che si terranno a Trento (dall’11 dicembre, ndr) e per questo la Giunta il 10 si riunirà proprio a Trento». Inoltre nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2014 il Coni compirà 100 anni, allo studio i festeggiamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013

BASKET NBA: L’INTERVISTA

lafrase DEL GIORNO

d D’Antoni senza freni KOBE COME UN PITBULL «Fa cose incredibili. Gli ho visto fare tre canestri in una partita che altri non fanno in tutta la carriera. Ha testa e spirito, sai sempre cosa ti darà. Sono fortunatissimo a poterlo allenare. Non che ci sia da lavorare su di lui, più che altro è una collaborazione su come giocare. Ha una forte personalità, è un pitbull. A volte mi limito a guardare cosa fa, ammirato» MIKE D’ANTONI COACH LAKERS

«Quanta fatica per far coesistere le mie stelle» Il coach dei Lakers: «Ognuno era abituato a essere il numero uno nella sua squadra. Erano scontenti e si vedeva, soprattutto in difesa»

Virtus-Fortitudo...». Quale degli azzurri Nba vorrebbe ai Lakers?

«Tutti e tre. Gallinari sta giocando benissimo in una squadra che esprime un basket piacevole. I Bulls non credo sapessero esattamente cos’avevano in Belinelli. Bargnani ha avuto problemi fisici ma mi piace moltissimo, un’ala pivot difficile da marcare». Gallo meritava l’All Star Game?

«Ci sono sempre 6-8 giocatori di buon livello che restano fuori. Chi avreste escluso per fargli posto?».

MASSIMO ORIANI

Mike D’Antoni sta vivendo la sua stagione più difficile da quando allena nella Nba. Partiti con ambizioni di titolo, i suoi Lakers stanno lottando per centrare i playoff.

E’ stato assistente di Krzyzewski con la nazionale Usa, ha fatto un pensierino al posto di head coach?

«No, ho fatto il mio tempo, è stata un’esperienza incredibile, ora tocca ad altri».

Qual è stato il problema più grosso sin qui?

«Trovare il modo di far rendere al massimo giocatori abituati a essere i numeri uno nelle loro squadre. Nash per tutta la carriera ha avuto la palla in mano, ora spesso ce l’ha Kobe. Stesso discorso per Howard. Hanno dovuto trovare sicurezza, accettare il nuovo ruolo, c’è voluto tempo».

«

Ha giocato con Dino Meneghin, ora allena Howard e Gasol. Chi è più forte?

«Spero non vi riferiate al Dino di oggi, a 63 anni... Sono giocatori totalmente diversi. Pau ha un talento fantastico, grande intelligenza cestistica. Howard ha una forza fisica in-

«

Gallinari forse meritava l’All Star Game, ma chi avreste lasciato fuori?

In Italia è più facile allenare, qui i giocatori hanno molto più potere

Mike D’Antoni, 61 anni, subentrato a Mike Brown sulla panchina dei Lakers il 12 novembre con un triennale da 12 milioni REUTERS Principalmente in difesa...

«La difesa è concentrazione ed energia. Se non sei contento in attacco, si riflette in come giochi nell’altra metà campo, non lotti». Avete trovato la giusta chimica senza Gasol. Ora che rientra (domani o al più tardi lunedì) sarà un problema?

«Abbiamo bisogno di lui ad alto livello per far strada nei playoff, se ci arriviamo. Dobbiamo trovare il modo di farlo coesistere con Howard. Peraltro ci vorrà tempo perché torni

in forma dopo il lungo stop». Cosa prova ad allenare Kobe?

«Fa cose incredibili. Gli ho visto fare tre canestri in una partita che altri non fanno in tutta la carriera. Ha testa e spirito, sai sempre cosa ti darà. Sono fortunatissimo a poterlo allenare. Non che ci sia da lavorare su di lui, più che altro è una collaborazione su come giocare. Ha una forte personalità, è un pitbull. A volte mi limito a guardare cosa fa, ammirato». L’obiettivo rivisto dei Lakers

qual è?

«Per prima cosa pensiamo a qualificarci per i playoff, poi vedremo, si riparte da zero. Con questa squadra puoi vincere qualsiasi partita, anche se sarebbe dura non avendo mai il fattore campo a favore». Chi vince il titolo?

«Siamo lontani ma ci speriamo sempre. Certo che Miami al momento è davanti a tutti». C’è rivalità con i Clippers?

«Sono un’ottima squadra, ma non è certo il derby di Bologna

L’AZZURRO INFORTUNATO

Bargnani: «Una stagione frustrante e sfortunata» Bargnani ha parlato ai media canadesi sulla sua stagione già chiusa per l’infortunio a un gomito: «È stata molto sfortunata, Non so nemmeno se sono riuscito a fare 10 partite di fila, ogni volta che sono andato in campo mi sono fatto male, è stato davvero frustrante. Ma sono cose che capitano, continuo a lavorare per tornare ancora più forte». Giovedì: Portland-New York 105-90 (Lillard 26; Smith 33); San Antonio-Dallas 92-91 (Duncan 28; Nowitzki 21).

credibile, in difesa può cambiare una partita. Dino aveva testa e cuore, un combattente». Capo allenatore in Italia e nella Nba. Quali le differenze?

«In Europa è più semplice, la società e il coach gestiscono i giocatori, che qui invece hanno molto più potere, contratti tali per cui non ci si può permettere di tagliarli. Diciamo che qui tra allenatore e giocatori c’è una collaborazione, per trovare un punto comune che faccia tutti contenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BIG MATCH DOMANI IN SARDEGNA LA SFIDA TRA LE DUE SQUADRE AL COMANDO DELLA SERIE A

Sacchetti: «Sassari e Varese? Senza offesa, siamo le migliori» LUCA CHIABOTTI

«La prima volta che ho affrontato Varese avevo la pelle d’oca, ora a certe emozioni mi sono più abituato ma resta la bellezza di una sfida con loro per il primo posto, tra due squadre che si meritano la posizione che occupano esprimendo un gioco non sparagnino»: Meo Sacchetti e Sassari sono ancora lì, con la Cimberio di Frank Vitucci, in testa alla classifica. All’andata celebrammo la ventata d’aria leggera e frizzante che due formazioni nuove e spettacolari avevano portato nel basket italiano. Sono passate 15 giornate, il Banco di Sardegna insegue il primato a due punti, è la squadra che segna di più, che tira meglio, che produce più assist. Varese in testa, seconda per punti realizzati e rimbalzi, mette qualcosa di più in

difesa: è prima nei recuperi e nelle stoppate. Domani, come all’andata, ci si diverte. Sassari e Varese continuano a comandare.

«Senza offesa per nessuno, siamo state le squadre migliori. Nel gruppo, ci metterei anche Roma, per quello che sta facendo negli ultimi tempi, e Reggio Emilia».

Cosa deve fare Sassari per restare al vertice fino in fondo?

«Dobbiamo migliorare sono la difesa sull’uno contro uno e l’aggressività a rimbalzo dove subiamo. Cose tecniche ma an-

Romeo Sacchetti, 59 anni, oro all’Europeo di Nantes ’83, 4a stagione con Sassari, allenatore dell’anno nella scorsa stagione CIAM

che aspetti emozionali su cui lavorare». Non è scontato, Travis Diener non è un mastino...

«Lui può difendere meglio, vediamo all’arrivo delle sfide più importanti». Quando arriva il passaporto italiano di Diener?

Taccuino

Sinceramente, come lo vede nel sistema della Nazionale?

ANTICIPI IN A: C’È ANCHE ROMA-VENEZIA

«Sinceramente, lo vedo se al fianco avrà Belinelli e Gallinari, giocatori Nba. Travis inserito in un sistema rigido perde la metà del suo potenziale: poi bisognerà vedere se si accetta l’idea di giocare in due modi, quando è in campo e quando non c’è».

(a.r. m.c.) Stasera due anticipi della 23a giornata: EA7 Milano Vanoli Cremona (si gioca al PalaDesio, ore 20.30, arbitri Chiari, Lo Guzzo, Caiazza) e Roma Vene zia (20.30, arbitri Begnis, Vicino, Biggi). Milano senza Langford (negli Usa per la nascita del figlio) e Chiotti (operato ieri per il distacco della retina). Ci saranno Hair ston (schiena) e Bourousis (virus intestinale), ma non al top. Vanoli senza Ruini, fermo per un mese a causa di una forte distorsione al ginocchio sinistro. Dopo la ces sione di Huff a Capo d'Orlando, torna nei dodici John son. Reyer a Roma senza Fantoni, sul volo è salito an che Diawara, lo staff medico granata deciderà solo al l’ultimo se impiegare o meno l'ala francese uscita per infortunio contro Milano. Roma è al completo, con Gigi Datome a 9 da 2000 punti in serie A (281 presenze).

Ha firmato con Sassari fino al 2018, come si vede nei prossimi 5 anni? Non teme di essersi tolto dal mercato delle big?

Vede delle favorite che possano raggiungervi?

«Dietro a noi, la crescita del play di Roma, Taylor, è stata notevole. Milano che è la più forte di tutti, lo diciamo noi, ne sono convinti loro, ma deve trovare un capo e credo che Green possa esserlo».

«Non so niente. Credo che in ogni Paese dovrebbero esserci tempi certi su queste cose...».

«Qui sto bene, c’è una società seria e ambiziosa che vuole fare della buona pallacanestro. In più mi ha dato una tranquillità che in questi momenti altrove non si trova. So anche che i prossimi passi in avanti saranno i più difficili. L’avrete capito, sono un allenatore un po’ particolare, dico quello che penso, a volte va bene, altre no. Poi se viene il Real Madrid o un turco un po’ pazzo che vuole Sacchetti, ne parlerà con la società». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Milano-Cremona al PalaDesio

VARESE AI PLAYOFF

Aperta la campagna abbonamenti Prima squadra a raggiungere aritmeticamente i playoff, la Cimberio Varese ha già aperto la campagna abbonamenti che garantisce i quarti e, eventualmente, le semifinali più l’opzione per la finale.

NEGLI USA

Petrucci e Pianigiani dagli azzurri Il presidente Gianni Petrucci e il c.t. Simone Piani giani partono domani per Chicago dove incontreranno gli azzurri Danilo Gallinari e Marco Belinelli in occasione della gara Bulls Denver Nuggets di lunedì allo United Center.


SABATO 16 MARZO 2013

PALLAVOLO FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE

Team event senza le stelle Azzurri terzi

RCS

Piazza, l’ex raccattapalle alla conquista dell’Europa Trent’anni fa bordocampo a Parma, ora guida Cuneo nella prima finale di Champions, da esordiente: «Non ci basta essere qui» Treviso, Buzzavo, lo chiamò per dirgli. «Fermati, ci trasferiamo a Belluno, ma continuiamo». E in futuro chissà se per lui ci saranno altri passaggi russi. Sul What’s up del suo telefonino c’è una conversazione fitta con un ex giocatore, ora dirigente di un club russo. Si vedrà.

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO SALVINI OMSK (Russia)

Prime volte Sono tante, le pri-

S Tiziano Piazza 45 anni (nella foto con Grbic). E’ stato vice allenatore, poi tecnico per tre stagioni al Sisley e dall’autunno scorso a Cuneo

ga gavetta da secondo che si ricordi, il raccattapalle di trent’anni fa è alla prima volta da capo allenatore alle finali di Champions, con la Bre Cuneo. A Omsk, in Siberia, nel bel mezzo di quel pianeta che allora gli era sembrato lontano e misterioso. E che negli anni ha imparato a conoscere benissimo.

TARANTINI

Meglio l’Italia Certo fa strano considerare Piazza esordiente. Da secondo ne ha già fatte sette, di final fuor di Champions, e tre le ha vinte, tutte con Treviso. Diciotto anni da assistente, 16 nei club: Parma, Treviso e Dinamo Mosca, due

alla nazionale russa. «Con Bebeto, Kim, Lozano, Daniele Bagnoli. Senza contare Velasco con cui sono stato nello staff. Sono stato fortunato. Ma vorrei allargare il discorso: con quei tecnici abbiamo avuto una scuola inimitabile, per questo l’Italia resta il posto migliore al mondo dove fare pallavolo. Quello dove si impara di più». Il confronto ovviamente è con la Russia che tante volte ha attraversato il suo destino. «Mondo che ti affascina e ti respinge», lo definisce lui. Che era seduto davanti alla scrivania del presidente di Ufa, due anni fa, pronto a firmare, quando il presidente di

me volte, in questa final four. Per Piazza da capo. Per Cuneo tout-court. «In città ne parlano tutti, al bar, al ristorante. Me ne sono reso sono solo quando si siamo qualificati». E’ la prima volta anche che una Champions maschile si assegna in Asia, almeno da un punto di vista strettamente geografico (curioso: quest’anno assegnata in Asia anche quelle delle donne, nella parte di Istanbul a est del Bosforo). In semifinale Piazza e il suo Cuneo trovano lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle di Daniel Castellani, reduce dal trionfo in Coppa di Polonia. Battendolo sarebbero già certi di un posto al Mondiale per club. «Se credete che sia quello che mi interessa, vi sbagliate di grosso», taglia corto lui. Allora pensiamo avanti e alla finale, dove troverebbero la vincente del derby tra il Kazan di Vermiglio («ha il 30% di possibilità di vincere, noi e le altre due siamo tutte alla pari col 23%») e il Novosibirsk (dove il 2˚ è Claudio Rifelli, italiano dalla vita avventurosa tra Brasile e Russia). Senza pensare troppo a quella che sarebbe un’altra prima volta: mai nessun club italiano maschile ha alzato una coppa in Russia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A-1 DONNE FINAL FOUR COPPA ITALIA A VARESE

A MAR DE PLATA DAL 17 AL 21 LUGLIO

Tutti contro Busto, alle 17 e 20 semifinali su RaiSport 1

Le finali di World League assegnate all’Argentina

Tutti contro Busto. A una settimana dalla finale di Champions League le farfalle di Carlo Parisi provano a difendere a Coppa Italia vinta un anno fa a Modena. Mai come questa volta le regine le avversarie sognano il ribaltone: anche per le difficoltà fisiche delle bianco rosse (e gli acciacchi in regia per Lloyd e Caracuta, qualcuno dice che l’americana potrebbe non terminare la stagione). Vedremo. Quel che è certo e che la Lombardia ha preso il possesso del volley femminile e mai prima le Final Four avevano una così grande connotazio ne «regionale». Varese, tempio del basket, si

appresta a diventare per due giorni la casa del volley in rosa. Riusciranno le campionesse a difendere il loro regno? Busto Arsizio Villa Cortese (alle 17) si sono affrontate quest’anno due volte, ha sempre vinto Busto: supercoppa al tiebreak e in campionato 3 1. Programma Semifinali oggi: (17) Unendo Yamamay Busto Arsizio McCarnaghi Villa Cortese; (20): Foppapedretti Bergamo Rebecchi Piacenza. Domani (14.30) finale Coppa Italia A 2 Frosinone Casalmaggiore; ore 17 finale Coppa Italia A 1. In tv: diretta RaiSport1.

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SCI FINALI DI COPPA

IL PROGRAMMA ALLE 13.30 CONTRO I POLACCHI DELLO KEDZIERZYN-KOZLE: DIRETTA SPORTITALIA2

Trent’anni fa esatti Roberto Piazza ha guardato da sotto insù i primi tempi di Alexander Savin. E forse, come tutti i ragazzini di 15 anni, sognava. Era il 1983, si stava giocando la final fuor di Coppa Campioni nella sua città, Parma. E lui faceva il raccattapalle. I russi non sorridevano mai e esultavano ancora meno. Avevano divise lise con su scritto Cska, il fascino di tutto ciò che è inarrivabile. Piazza era appena passato dall’Oratorio Salesiano di Franco Del Chicca alle giovanili del Santàl, allenate dal 23enne Gian Paolo Montali. Come tutti i ragazzini era incantato da quella squadra e dai suoi nomi che sembravano leggende: Moligoga, Sapega, Losev. Da lì a un paio d’anni tra quei fenomeni sarebbe arrivato anche Jaroslav Antonov, di cui Piazza ora allena il figlio Oleg. «Ma era Savin il nostro idolo», racconta ora il tecnico. «Era un cenrale mostruoso, però in quella partita non riuscì mai a murare Lanfranco, che era solo uno e 89». E lì è cominciato tutto: Piazza ha deciso che sarebbe diventato centrale. I suoi compagni di allora hanno cominciato a chiamarlo «Pietznik» o «Piazzoski»,come fanno ancora. Solo che poi si è fermato anche lui esattamente alla stessa statura di Lanfranco. «Troppo poco per far carriera in quel ruolo. A vent’anni avevo già capito che la mia strada era allenare». E così siamo a oggi, in Siberia, dove dopo la più lun-

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(a.a.) Assegnate all’Argentina le finali a otto della World League 2013. Si svolgeranno dal 17 al 21 luglio a Mar del Plata. Parteciperanno le prime tre del girone A e del B, la migliore del girone cadetto C e l’Argentina come organizzatore. IN FINLANDIA Tomas Sammelvuo è il nuovo c.t. della Finlandia, avrà come vice Nicola Giolito, ora assistente di De Giorgi a Novy Urengoi. AMICI (m.g.) Lube in campo al Fontescodella (ore 17, ingresso libero) per un’amichevole contro Casa Modena.

Sfida finale tra Hansdotter (a sinistra) e la Duerr AP DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO LENZERHEIDE (Svizzera)

Se la Fis voleva una risposta su quanto interessi il Team Event, la prova a squadre, ai protagonisti dello sci ieri l’ha avuta. Solo 7 nazioni in gara e neppure complete (a molte mancavano le riserve), il solo il tedesco Neureuther presente fra i campioni. Stelle come Hirscher e la Maze, la Shiffrin e Svindal hanno preferito allenarsi o riposare in vista delle finali delle prove tecniche di oggi e domani. Così ha vinto la Germania, che in finale ha battuto la Svezia, mentre l’Italia si è piazzata terza superando nella finalina l’Austria senza slalomisti. La Germania, che schierava Dopfer, la Duerr e la Hronek, ha mostrato un Neureuther in gran spolvero. Il suo cammino è cominciato eliminando la Svizzera, quindi l’Austria, entrata in scena solo in semifinale. Nell’Italia in evidenza Stefano Gross, vincitore di tutte le sue sfide, prima con lo sloveno Sporn, quindi con lo svedese Byggmark e infine contro l’austriaco Schoerghofer. Un Gross esplosivo, sempre con i giusti tempismi fra le 31 porte a soli 10 metri che non permettevano errori. Ad aiutarlo sono stati Deville, la Merighetti ed Elena Curtoni, mentre Simoncelli e la Karbon sono rimasti in panchina. All’arma bianca Stamane si riparte con le finali dello slalom femminile e del gigante maschile. Il tempo a Lenzerheide mette al bello, ma con il vento gelido che spira senza sosta da 4 giorni sono previste temperature sino a meno 20 gradi. Solo Irene Curtoni al via nello slalom donne, saranno cinque gli azzurri nella finale del gigante. Accanto a Manfred Moelgg, terzo in classifica ma ancora dolorante alla coscia sinistra, ci saranno Simoncelli, Blardone, Eisath e Innerhofer. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Risultati Team Event Finale 1/2: Germania b. Svezia 3-1. Finale 3/4: Italia b. Austria 3-1. Semifinali: Germania b. Austria 3-1; Svezia b. Italia 3-1. Quarti: Germania b. Svizzera 3-2; Svezia b. Francia 2-2; Italia b. Slovenia 2-2. OGGI SLALOM DONNE (ore 9.30/11.30). Pettorali: 1 Maze (Slo), 2 Zuzulova (Slk), 3 Hansdotter (Sve), 4 Pietilae-Holmner (Sve), 5 Shiffrin (Usa), 6 Riesch (Ger), 7 Holdener (Svi), 17 I. Curtoni. Coppa slalom (10): 1. Maze (Slo) 595; 2. Shiffrin (Usa) 588; 3.Zuzulova (Slk) 471; 18. I. Curtoni 130. GIGANTE UOMINI (10/12.30). Pettorali: 1 Hirscher (Aut), 2 Pinturault (Fra), 3 Fanara (Fra), 4 Moelgg, 5 Ligety (Usa), 6 Neureuther (Ger), 7 Svindal (Nor), 9 Blardone, 11 Simoncelli, 23 Eisath, 25 Innerhofer. Coppa gigante (7): 1. Ligety (Usa) 620; 2. Hirscher (Aut) 495; 3. Moelgg 275. TV Dirette su RaiSport 1 ed Eurosport.

BIATHLON SPRINT IN RUSSIA

Fourcade imbattibile Ma Hofer è grande: 2˚ La pista russa di Khanty Mansiysk si conferma magica per Lukas Hofer, che vi conquista il secondo podio in carriera due anni dopo il terzo posto nella mass start che valeva anche per i Mondiali. Nella sprint, il carabiniere di San Lorenzo di Sebato (Bz), finalmente infallibile al tiro e come sempre veloce sugli sci, è stato battuto solo dallo straordinario Martin Fourcade (nono successo stagionale), conquistando il miglior piazzamento di sempre. Proprio a Khanthy Mansiysk nel 2000 Renè Cattarinussi ha conquistato l’ultimo successo azzurro. Le parole di Hofer: «Ero stato tante volte vicino all’impresa in questa stagione e poi è sempre accaduto qualcosa, stavoltam è anadto tutto bene». Oggi le due inseguimento. Uomini, 10 km sprint: 1. M. Fourcade (FRA) 24’22"6 (0); 2. HOFER a 39"6 (0); 3. Birnbacher (Ger) a 43"8 (0); 4. Sumann (Aut) a 53"3 (0); 5. Landertinger (Aut) a 53"8 (1). Coppa (24 su 26): Fourcade 1192; Svendsen (Nor) 762; 21. Hofer 427.


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SABATO 16 MARZO 2013


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Tennis IL PRIMO MASTERS 1000 DELLA STAGIONE SUL CEMENTO DELLA CALIFORNIA

Rafa felice, ma batte mezzo Federer Dopo lo stop di 7 mesi, Nadal supera Roger malconcio: è in semifinale a Indian Wells. Come Djokovic

Allarme Rafa gongola doppio,

da grande accusatore dei tanti infortuni di due mesi e mezzo di stagione: Federer e Wawrinka (schiena), Azarenka, Gasquet e Li (caviglie), Tsonga e lui (ginocchia), Stosur (polpaccio). «Si gioca troppo sulle superfici dure, negative per il fisico». E ora esulta per l’ottava semifinale consecutiva a Indian Wells, il torneo preferito sul cemento, dopo un avversario acerbo (Harrison), uno che rinuncia (Leo Mayer, schiena), uno folle (Gulbis, battuto solo 4-6 6-4 7-5), e uno a metà (Federer): «Mi sono mosso molto meglio che con Gulbis, e ho giocato più profondo. Penso di aver giocato un fantastico primo set, il secondo è stato strano, Roger non ha lottato come al solito, forse non era al 100%. Peccato, non riesco a giocare tutti i colpi col dritto perché ancora non sono veloce come prima. Ma se pensassi che sono più forte di Roger perché l’ho battuto più spesso sarei stupido ed arrogante», dice il numero 5 del mondo, che, dal 4 febbraio, ha un bilancio di

Atletica

Curling

ADDIO BRIESENICK (si.g.) E’ morto a Berlino, a 63 anni, Hartmut Briesenick, pesista di punta della Germania Est negli anni Settanta. Due volte campione europeo all’aperto (1971 e 1974), tre indoor, è stato anche bronzo olimpico nel 1972 a Monaco. Miglior lancio in carriera 21.67 (1973).

MONDIALI DONNE Scattano oggi a Riga (Let) i Mondiali femminili. L’Italia di Fabio Alverà schiera Claudia Alverà, Giorgia Apollonio, Diana e Maria Gaspari e Chiara Olivieri. Le azzurre, decime la scorsa stagione a Lethbridge (Can), oggi sfidano gli Stati Uniti (ore 14, le 13 italiane) e la Svizzera campione in carica (ore 19, le 18 italiane). Dirette su Eurosport 2 (oggi alle 18.15, Scozia-Canada).

VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci

Spesso le grandi attese non sono poi all’altezza della realtà. I quarti di Indian Wells rappresentano «un successo importante» per Rafa Nadal, che, dopo 7 mesi fuori gioco per l’ennesimo guaio alle ginocchia, dopo aver vinto due tornei su tre sull’amata terra, ritrova il cemento dopo 12 mesi e firma il successo 19 in 29 scontri contro il grande rivale, Roger Federer. Anche se il match non sta nel 6-4 6-2 in 84 minuti, ma nell’abbraccio consolatorio, nell’espressione contrita e nel saluto, a rete, del mancino di Maiorca: «Come va la schiena, Roger?».

ce: «Il problema non mi ha impedito di battere Stan, non mi piace sminuire le vittorie degli altri. Nel primo set sono riuscito quasi sempre a tenere il servizio, speravo di rimanere vicino nel punteggio e di girare la partita».

Servizio Perché il re dei re, già

acciaccato e poi troppo sollecitato da Wawrinka, si muove poco e male, concede ben 20 punti con la prima di battuta (6 Rafa), ottiene meno del 30% con la seconda e non è mai competitivo. Anche se di-

Scherma OGGI E DOMANI

Roger Federer (a sin), n. 2 del mondo, confortato da Rafa Nadal, 5. Accanto, il rovescio di Rafa e Novak Djokovic (n. 1) ANSA/LAPRESSE/REUTERS

Pallanuoto / 1 LA 7

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DI RITORNO

Coppa a Venezia Brescia stende per i fiorettisti l’Acquachiara

Dal podio olimpico alla prima uscita in Italia: i fiorettisti azzurri d’oro a Londra — Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte — sono impegnati oggi e domani nella tappa di Coppa del Mondo di Venezia. Si comincia oggi al PalaArsenale, con il c.t. Andrea Cipressa (veneziano) nelle vesti di padrone di casa. In gara dodici azzurri. Oltre ai 4 olimpionici, ammessi di diritto al tabellone principale, saranno in pedana anche Foconi, Lari, Barrera, Biondo, Garozzo, Lorenzo Nista, Edoardo Luperi e Martino Minuto, impegnati oggi dalle 10 nella fase a gironi e turno di qualificazione. Domani dalle 9 gli assalti del tabellone dei 64. Semifinali e finale sono in programma dalle 17 (diretta RaiSport). A seguire un’esibizione di scherma paralimpica, con Beatrice Vio e i medagliati paralimpici di Londra 2012.

ACQUACHIARA-BRESCIA 7-8 (3-0, 0-3, 3-3, 1-2) Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez, D.Mattiello, Danilovic 2 (1 rig.), Scotti Galletta, Petkovic, Gambacorta, Postiglione, Saviano 2, Marcz 1 rig., Di Costanzo 2, Sadovyy. N.e. Ragusa. All. F. Porzio. Brescia: Del Lungo, Valentino 1, C.Presciutti 3, Legrenzi, Loncar 1, R.Calcaterra, Mammarella 2, Nora, Binchi, Elez 1, Giorgi, G.Fiorentini. N.e. Moratti. All. Bovo. Arbitri: Brasiliano e Rovida. Note: sup. num. Acquachiara 11 (4 gol), Brescia 9 (4). Usc. 3 f. Binchi al 24'38''. Esp. Bovo per proteste al 31'10".

(f.nap.) Nessuna crisi per il Brescia, che dopo il pari con la Florentia piega l’Acquachiara alla Scandone nonostante un parziale di 3-0 per i napoletani in avvio. Nell’anticipo della 7a di ritorno, la squadra di Bovo rientra in partita con le controfughe di Presciutti e il lavoro a centro di Calcaterra. Sul 6-6, Mammarella e Valentino firmano il break decisivo; Danilovic riduce il distacco e a -2" ha la palla del pari, ma il tiro viene deviato. Intanto l’Acquachiara lavora per il futuro: per la panchina spunta Del Galdo, appena dimessosi a Bogliasco. Oggi (ore 15): Blu Shelf Carisa Savona-Promogest Quartu, Ferla Pro Recco-Lazio, Igm Ortigia-Bogliasco, Camogli-Posillipo, Florentia-Ellevi Nervi. Class.: Brescia* 52; Pro Recco 45; Savona 32; Florentia 31; Posillipo, Acquachiara* 27; Bogliasco 22; Quartu 21; Lazio 17; Nervi 16; Ortigia 11; Camogli 1. (*una partita in più)

Ippica CHELTENHAM HA CHIUSO

L’impresa di Bob’s e il pianto di Jane

CONVEGNO A IVREA Oggi (ore 14.30) a Ivrea (To) convegno «Sport, istruzioni per l'uso». Intervengono il d.t. azzurro Massimo Magnani e Roberto Pericoli, allenatore di Fabrizio Donato, bronzo olimpico del triplo.

Caduta e lacrime di Jane Mangan

Il Festival di Cheltenham ha chiuso con la Gold Cup (steeple, m 5300) vinta dal favorito Bob’s Worth sotto la stessa regia (trainer Nicky Henderson, fantino Barry Geraghty) della star di questo meeting, il vincitore del Queen Mother, Sprinter Sacre. Bob’s Worth (3o centro al Festival dopo Novice Hurdle 2011 e Rsa Chase 2012) ha battuto Sir des Champs e a Long Run, vincitore nel 2011. Impressione ha destato poi il dramma sportivo della 18enne fantina irlandese Jane Mangan, che sembrava avviata a diventare la terza donna a segno nella storia del Festival. Nella Fox Challenge Cup era in vantaggio dopo l’ultimo salto, ma il suo Oscar Delta ha deviato e colpito un paletto che delimita il tracciato, scaraventandola a terra incolume ma in lacrime. In ospedale (2 vertebre lesionate) il gentleman JT McNamara caduto giovedì.

LUTTO Giovedì sera è mancato a Brescia Enzo «Franco» Volpi, campione italiano ’56 e ’59 dei 10.000 (qui col record italiano di 30’05”8), ’60 dei 3000 siepi, ’57 e ’60 del cross dove raccolse i piazzamenti migliori in carriera fra Campaccio (1˚ nel ’57 e ’62) e Cinque Mulini. La grande delusione fu l’esclusione dall’Olimpiade di Roma ’60

Baseball World Classic Dominicana avanti Battendo 3-1 gli Usa a Miami, la Repubblica Dominicana è la terza qualificata per le semifinali del World Classic (dal 17 a San Francisco). Il pinch hitter Erick Aybar con singolo al nono inning ha deciso il match. Ieri notte gli Usa hanno giocato la sfida-spareggio contro il Portorico, che mercoledì aveva eliminato 4-3 l’Italia di Mazzieri. Stanotte (ore 24 Espn America, canale 214 Sky) la Dominicana affronta la quarta semifinalista che uscirà da Usa-Portorico per determinate la prima e seconda contro Giappone e Olanda (prima e seconda dal girone di Tokyo).

Doping Due anni di galera chiesti per Fuentes Due anni di prigione: è la richiesta fatta dal pubblico ministero Rosa Calero per Eufemiano Fuentes nell'ambito del processo all'Opercion Puerto, la maxi-inchiesta sul doping condotta dalla Guardia Civil. Il medico spagnolo è accusato di aver diretto un rete«fraudolenta e penalmente rilevante» al fine di migliorare a pagamento le prestazioni degli sportivi.

Pallanuoto/2 BOLOGNESE, VIVEVA IN LIGURIA: AVEVA 76 ANNI

E’ morto Rossi, portiere del Settebello olimpionico a Roma 1960 E’ morto a Lavagna a 76 anni per le complicazioni di una polmonite (era cardiopatico) Dante Rossi, portiere titolare del Settebello che vinse l’oro all’Olimpiade di Roma 1960. Nato a Bologna il 28 agosto 1936, cresciuto nella piscina dello Stadio con la Rari Nantes, nel 1956 si trasferì in Ligu-

ria per giocare in serie A e fino al 1970, anno del ritiro, fu una colonna del Nervi. Ovviamente il suo nome è legato soprattutto allo straordinario torneo olimpico dei Giochi di casa, quando si costruì la fama di insuperabile, guidando una difesa capace di subire solo 12 gol in 7 incontri. Il 3 set-

tembre, giorno della partita contro l’Ungheria, in piscina c’erano ventimila spettatori e Rossi era solito ricordare così quella giornata: «Tutti cantarono l’inno di Mameli a squarciagola. Fece scalpore, era una delle prime volte in cui si sentiva il pubblico cantare». Nel gennaio del 1960 si era laurea-

to in Economia e dopo l’Olimpiade venne assunto da un’importante azienda petrolifera. Parlava cinque lingue. Lascia la moglie e due figli, che ne hanno seguito le orme ed hanno giocato entrambi in serie A. I funerali si terranno lunedì 18 marzo alle 15.30 alla chiesa di Megli (Genova).

Hockey pista COPPE E CAMPIONATO (m.nan) Si giocano stasera l’ultimo turno di Eurolega, il ritorno dei quarti di Coppa Cers e due gare della 18ª di A1. Eurolega (ore 21). Girone B: Lodi-St. Omer (Fra), Noia (Spa)-Porto (Por). Classifica: Porto 13, Noia 7, Lodi 5, Saint Omer 2. Girone C: Viareggio-Reus (Spa), Benfica (Por)-Cronenberg (Ger). Classifica: Reus 12, Benfica 10, Viareggio 7, Cronenberg 0. Girone D: Valdagno-Liceo La Coruña (Spa), Oliveirense (Por)-Ginevra (Sui). Classifica: Valdagno 13, La Coruña 10, Oliveirense 6, Ginevra 0. Coppa Cers, ritorno quarti: Vendrell (Spa)-Forte dei Marmi (and. 6-5), Giovinazzo-Vilanova (Spa) (a. 1-5). Già giocata Bassano-Breganze 2-1 (a. 3-1, qualificato Bassano). Serie A1, 18ª giornata: Matera-Breganze (ore 19), Trissino-Thiene (20.45).

Ippica Snai: Giorgio Sandi è il nuovo a.d. (e.lan.) Cambiamento nella continuità ai vertici operativi di Snai. Global Games, suo azionista di maggioranza, ha infatti deciso di sostituire Stefano Bortoli con l'attuale presidente, Giorgio Sandi, nel ruolo di a.d. Più che probabili ora si preannunciano degli avvicendamenti anche ai vertici della Trenno, la società del gruppo che gestisce gli ippodromi milanesi. IERI MONTEGIORGIO QUINTE’ (m 1600): 1 Oklaoma Ek (M. Mattii) 1.14.8; 2 Lustro d'Italia; 3 Gladiatore Om; 4 Larry Mac; 5 Nine Flirts Wise; Tot.: 4,98; 1,68, 1,38, 1,46 (26,18). Quinté 13-6-1-9-4 e 534,14. Quarté e 103,93. Tris e 47,12. OGGI TORINO QUINTE’ (ore 18.20, inizio 14.55) In 16 sui 2060 metri. Indichiamo Meina (5), Oncia (4), Omega del SIle (9), Orche-

15 vittorie ed una sconfitta. «Comunque per me è una grande sorpresa avere questi risultati: non mi sono allenato tanto, prima del ritorno, la terra rossa mi ha dato sensazioni positive. Ma, come in tutta la mia vita, vado avanti giorno per giorno. Per 8 anni ho avuto successo, ma non ho garanzie per il futuro», aggiunge alla vigilia della semifinale con Berdych (12-3 nei testa a testa, 11 successi di fila). Dominio Anche il n. 1 del mondo, Novak Djokovic arriva alle semifinali, rifilando in meno di un’ora l’ottava sconfitta consecutiva (10-5 il totale) a Jo Wilfred Tsonga (n. 8) ed allungando a 17-0 la striscia vincente stagionale, L’equilibrio fra il grande difensore e l’attaccante spettacolare — con qualche problemino al ginocchio? — dura fino al 2-2. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Uomini, quarti: Djokovic (Ser) b. Tsonga (Fra) 6-3 6-1; Nadal (Spa) b. Federer (Svi) 6-4 6-2. Donne, semifinali: Wozniacki (Dan)-Kerber (Ger), Kirilenko (Rus) -Sharapova (Rus).

stra Car (14), Oner di Girifalco 83), Mon Ami (1). ANCHE Gal.: Siracusa (15.10). Tr.: Firenze (14.15). Aversa (15).

Nuoto Magnussen: 48"61 nei 100 sl (al.f.) L’argento olimpico James Magnussen nuota i 100 sl in 48”61 (23”37) ai campionati del Nuovo Galles del Sud di Sydney, buon riscontro in fase di pieno carico ma peggiore di quanto ottenuto a Perth a Gennaio (48”31). Uomini: 100 sl Magnussen 48”31 (b. 48”90), McEvoy 49”31; 400 sl Hagino (Giap) 3'46”89 (2˚ t. stag.); 50 ra Ireland 28”32, Yamaguchi (Giap) 28”45, Kitajima (Giap) 28”50; 200 fa Matsuda (Giap) 1’56”68. Donne: 100 sl, 50 fa Coutts 54”73, 26”36; 800 sl Goldman 8'31”30; 200 do Nay 2'08”41; 100 ra Foster 1'08”16.

Poker WPT VENICE GP A 3 settimane dall’inizio del WPT Venice Grand Prix si allunga la lista dei big presenti: la superstar inglese Sam Trickett, il tedesco Marvin Rettenmeier, il lituano Tony G, il russo Andrey Pateychuk e Kara Scott. Il torneo si svolgerà nel Casinò di Venezia dal 25 al 30 marzo.

Sport invernali Fondo: la 50 km tl a Holmenkollen (g.v.) La Coppa del Mondo di fondo oggi nella 50 km tl di Holmenkollen, che si disputa dal 1898, potrebbe avere una svolta decisiva dopo che il norvegese Petter Northug, vincendo mercoledì anche la sprint di Drammen, si è portato a soli 23 punti dallo svizzero Dario Cologna. L’Italia ritrova Giorgio Di Centa, mentre Noeckler cerca conferme dopo l’ottimo 6˚ posto di domenica nella 15 km tc di Lathi. Oggi. 50 km tl Holmenkollen (14.10 Rai Sport 2 e ed Eurosport 1). Azzurri: Di Centa, Noeckler, Hofer, Clara. Coppa: 1. Cologna (Svi) 1173; 2. Northug (Nor) 1150; 3. Legkov (Rus) 1066.

Snowboard, gigante di Coppa in Spagna A La Molina (Spa), gigante parallelo di Coppa del Mondo, con Roland Fischnaller che deve difendersi dall’attacco di Matias Prommegger (Aut) nella classifica di Coppa. Al via tra gli azzurri anche March ed Erlacher e, tra le donne, Corinna Boccacini. Diff. Eurosport 2 ore 17; RaiSport 2 ore 23. Nel cross di Veysonnaz (Svi), Raffaella Brutto e Michela Moioli si sono qualificate per i quarti di oggi col 3˚ e 4˚ tempo; tra gli uomini passano al tabellone di oggi Matteotti, Perathoner, Godino, Cordi, Visintin e Leoni. SALTO NORVEGESE A Trondheim penultima tappa di Coppa del Mondo di salto. Tra gli uomini (HS140/K124) successo del polacco Stoch con 280.4 (131.0+140.0) davanti al tedesco Freitag (278.7; 132.0+136.9), con trofeo già assegnato a Schlierenzauer (Aut). Tra le donne (HS105/K90) vince la statunitense Hendrickson (283.0; 101.5+101.0) con la nostra Insam ottava (225.6; 96.0+94.0) e trofeo già assegnato alla Takanashi (Giap).


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SABATO 16 MARZO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_il primo giorno in Parlamento

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

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Scognamiglio presero lo stesso numero di voti al terzo scrutinio (159 a 159), poi Scognamiglio vinse al quarto per un punto: 162 a 161. Per un errore, il presidente dell’epoca, De Martino, aveva inizialmente dato lo stesso numero di voti ai due contendenti e fatto vincere Spadolini perché più in là con gli anni.

me si sono comportati i grillini?

Questo stallo è il segno che il governo non si fa? 5 La legislatura al via senza accordo sulle presidenze di Camera e Senato E oggi si rivota. Vendola apre al M5S

«Le schede bianche producono fumate nere», diceva un nostro amico uscendo ieri da Montecitorio. E infatti, ieri, primo giorno della XVII legislatura, il voto per l’elezione del presidente della Camera e quello per l’elezione del presidente del Senato è andato sempre a vuoto (tre volte alla Camera, due al Senato). A parte i grillini, e qualche spiritoso che ha voluto fare di testa sua, hanno votato tutti scheda bianca, obbedendo alle rispettive indicazioni di partito.

1Che senso ha votare scheda bianca ai primi giri?

Copertura totale di tutti nei confronti di tutti. Bersani vorrebbe che la presidenza della Camera — dove il Pd gode di una maggioranza schiacciante e potrebbe eleggere senza problemi un uomo suo — andasse al Movimento 5 Stelle, possibilmente nel quadro di un accordo per dar vita al suo governo, ma anche a conclusione di una mossa

unilaterale, che — spera — metterebbe i Cinque Stelle in un qualche imbarazzo. Vendola insiste per la mossa unilaterale, ma dentro il Pd quelli che cominciano ad averne le tasche piene, di questo corteggiamento disperato ai grillini, sono sempre di più. A cominciare da Renzi, che l’altro giorno ha riunito i suoi, confermando che non vuole creare ostacoli al segretario, «però non ci si chieda di condividere una linea destinata all’insuccesso». Le schede bianche di Monti e del Pdl sono semplicemente «surplace» in attesa di vedere quello che faranno i democratici. Gira voce che Monti vorrebbe la presidenza del Senato, magari mettendosi d’accordo con Berlusconi. Come è noto, qui Bersani ha solo la maggioranza relativa e senza un accordo rischia uno smacco. «Scelta civica», partito di Monti, vuole far parte di un eventuale governo Bersani? E in caso di elezioni correrebbe da solo o in coalizione col Pd di Renzi? Ma non è detto che Renzi ci stia. E

non è detto che la battaglia dei renziani per prendersi il Pd sia così in discesa come sembrerebbe a qualcuno.

2 Poi c’è l’intreccio del Quirina-

sinistra sindacale metterebbe in carniere la preda più grossa.

3 Come funziona questa storia

le...

delle presidenze di Camera e Senato? Possono andare avanti a votare all’infinito?

Già, l’unica posizione sicuramente duratura da conquistare, se Napolitano non accetterà di farsi rieleggere (Berlusconi ci spera ancora). Il candidato più in corsa è Prodi. Ma il Pd è molto diviso. E da un paio di giorni circola anche la soluzione Bersani: spedito al Quirinale, Renzi avrebbe via libera e la

Alla Camera in teoria non c’è problema, dato che a questo punto basta la maggioranza assoluta dei votanti. Al Senato, già oggi, si procederà (quarto scrutinio) al ballottaggio tra i due nomi più votati al terzo scrutinio, facendo vincere il più anziano in caso di parità. È già successo nel 1994: Spadolini e

I NUMERI MAI COSÌ TANTI GIOVANI E DONNE

GDS

Storielle, bizzarrie, ingenuità di questi nuovi venuti?

Alla Camera hanno occupato, come avevano preannunciato, la fila in cima, «in modo da poter controllare dall’alto le pastette dei partiti». Al Senato si sono seduti sugli scranni di mezzo. Badi che queste posizioni sono provvisorie, dato che i posti saranno assegnati solo dopo la costituzione dei gruppi. I grillini non sembrano troppo interessati alle presidenze o alle vicepresidenze di commissione. Puntano invece ad ottenere almeno un questore. Sono i questori, infatti, che presiedono al funzionamento del Parlamento e controllano le spese. Ieri la Lombardi, capogruppo alla Camera, ha denunciato il fatto che questa procedura per le elezioni dei due presidenti costa 420 mila euro e, con altri criteri, potrebbe costare quasi zero. Per il resto, i ragazzi si sono presentati ben vestiti e puliti, gli uomini quasi sempre con la cravatta (non era obbligatorio), le donne spesso in tailleur o in tailleur pantalone. Qualcuno ha tentato di entrare con cravatte-slogan («no carbone»), ma è stato bloccato dai commessi. Hanno anche scattato parecchie foto ricordo.

zo, bordate contro il centrosinistra: «Di fronte alla drammaticità della crisi e all’urgenza di un governo, il Pd rovescia sul Paese ritardi e invidia sociale inseguendo Grillo». E poi ecco l’atteso proclama per il futuro: «Noi ci chiamiamo fuori da ogni trattativa di spartizione delle cariche istituzionali. Ma la sinistra non occupi anche il Colle». Oggi il Pdl in Parlamento continuerà, comunque, a votare scheda bianca, mentre Berlusconi continuerà ad Arcore la convale-

scenza. I suoi avvocati, intanto, hanno alzato il livello dello scontro con i magistrati, mentre si avvicinano le sentenze nei processi Ruby e Mediaset. La carta usata è spiazzante, visto che non si tirava fuori da oltre dieci anni: un’istanza di trasferimento dei processi a Brescia per «legittimo sospetto» a causa del «clima ostile» delle toghe milanesi. In attesa del pronunciamento della Cassazione, la prima conseguenza potrebbe essere quella di sospendere le udienze. E rinviare le sentenze che incombono ormai. cont.

Silvio Berlusconi, 76, ieri all’uscita dall’ospedale San Raffaele di Milano ANSA

Finito il mandato parlamentare, la vita si complica. E a volte si spalancano le porte del carcere. Giorno buio ieri per l’ex senatore Pd, Alberto Tedesco, e gli ex deputati Pdl, Nicola Cosentino e Sergio De Gregorio. Il primo a finire nella rete della giustizia, una volta caduto lo scudo dell’immunità, è stato Tedesco, rinviato a giudizio per associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso e turbativa d’asta. I carabinieri hanno eseguito due misure cautelari a carico dell’ex assessore alla sanità pugliese, notificandogli gli arresti domiciliari. Poco dopo è toccato a Cosentino, che anziché essere prelevato, ha preferito costituirsi, presentandosi al carcere di Secondigliano (Napoli). Anche contro di lui due ordini di arresto: il primo emesso nel 2009 e il secondo nel 2011 per concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali illeciti e corruzione. Ha scelto di costituirsi anche Sergio De Gregorio, accusato di appropriazione indebita di 20 milioni di euro di finanziamenti al quotidiano L’Avanti! (ma in questi giorni è al centro anche dell’inchiesta sulla compravendita di voti che coinvolge Berlusconi). Si è presentato in tribunale a Roma, per poi essere trasferito nel suo appartamento ai Parioli.

LEGA NELLA BUFERA

Berlusconi: «Il Pdl fuori da ogni trattativa» «Un po’ stanco», certo, ma deciso a far pesare la sua voce come un tempo: «Il governo non solo si farà, ma si deve fare», ha tuonato Silvio Berlusconi dopo 7 giorni di ricovero e silenzio. In un’intervista al Tg4 e poche battute sparse lasciando il San Raffaele di Milano, il Cav ha rintuzzato la strategia nella confusione post-elettorale: nessuna trattativa per le presidenze delle Camere, ma battaglia per il nuovo inquilino da mandare al Quirinale. Nel mez-

Dall’alto l’ex Pdl Sergio De Gregorio scortato ai domiciliari; l’ex Pd Alberto Tedesco e l’ex Pdl Nicola Cosentino ANSA

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LA STRATEGIA GLI AVVOCATI DEL CAV SOLLEVANO IL «LEGITTIMO SOSPETTO»: «TRASFERIRE I PROCESSI A BRESCIA: A MILANO CLIMA OSTILE»

L’ex premier esce dall’ospedale e rilancia «Pd irresponsabile. E non occupi il Colle»

De Gregorio, Tedesco e Cosentino arrestati

4 Ieri è stato il primo giorno. CoIntanto hanno votato i nomi che avevano scelto il giorno prima, tra sette concorrenti (metodo: far parlare tutti quelli che ambivano alle cariche, bombardarli di domande, poi decidere). Il nome per la Camera è quello di Roberto Fico, 38 anni, napoletano, che di conseguenza ieri, nella terza votazione, ha preso 113 voti (4 di troppo). Il nome per il Senato è quello di Luis Alberto Orellana, 51 anni, funzionario pavese di origine venezuelana (52 voti). I grillini sono così decisi a non cedere al corteggiamento democratico che se il Pd volesse alla Camera far convergere unilateralmente i suoi voti sul loro candidato, voterebbero scheda bianca per rendere palese il non-inciucio.

1 Deputati grillini ieri alla Camera 2 Pier Luigi Bersani con Bruno Tabacci 3 Un romantico Pierferdinando Casini fa il baciamano ad Anna Finocchiaro 4 Un apriscatole portato dai senatori grillini: simbolo della loro missione di «aprire» le istituzioni 5 La campionessa olimpica e neodeputata, Valentina Vezzali, vota col pancione ANSA

CADUTA L’IMMUNITÀ

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Bossi su Maroni: «Vuole le poltrone» La replica: «Basta» Scintille tra Umberto Bossi e Roberto Maroni. Ieri il Senatur ha azzannato il neo governatore lombardo: «Maroni da sei mesi dice "mi dimetto", poi si è accorto di avere il culo molto più largo, per poter stare su molte poltrone. La Lega è in subbuglio, ha sempre avuto un leader che rispetta la parola». Non ha gradito il segretario lumbard, che ieri festeggiava il compleanno (58 anni): «Lunedì ho presentato le mie dimissioni e il consiglio federale le ha respinte all’unanimità: adesso basta», ha replicato piccato Maroni.


SABATO 16 MARZO 2013

ALTRI MONDI

DENUNCIATA IN FRANCIA

Partner di Hollande nei guai: vive a sbafo Che non fosse troppo amata dai francesi era noto. Ma ora la première dame di Francia, Valerie Trierweiler (nella foto Epa), è

Il Papa ai cardinali: «Aiutate i giovani E non siate pessimisti»

stata addirittura denunciata in tribunale a Saint Etienne con l’accusa di vivere a sbafo del contribuente. A lanciare la querela è stato Xavier Kemlin, ricco erede della famiglia Guichard, che ha sporto denuncia contro la compagna di François Hollande per uso indebito di beni pubblici.

SUONATO NEL NAUFRAGIO

Il violino del Titanic esposto a Belfast Il direttore d’orchestra sul Titanic, che ha suonato fino a quando il transatlantico si è inabissato, se l’era legato al

IN INDIA L’ONU CHIEDE UN NEGOZIATO

Marò, allertati gli scali «Non fate partire il diplomatico italiano»

L’India rilancia. Irritata dalla decisione del governo italiano di non fare rientrare i marò dal permesso, anche ieri si è scatenata in una raffica di annunci. Giovedì la Corte Suprema indiana aveva annunciato che l’ambasciatore italiano Daniele Mancini non poteva lasciare il Paese «senza autorizzazione». E ieri il Ministero degli Esteri di Nuova Delhi ha avvisato gli aeroporti dell’ordinanza. Il sindacato dei diplomatici ha tuonato: «È tenuto in ostaggio». Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, si è augurato «una soluzione pacifica», mentre la Farnesina ha chiesto prudenza agli italiani in India «per manifestazioni di protesta legate alla vicenda dei marò». E la questione potrebbe avere ripercussioni anche sul rilascio dei futuri visti nel Paese.

Semplicità. Nei modi, nelle richieste, nelle abitudini, ma soprattutto nei concetti. Papa Francesco ieri mattina ha incontrato i cardinali nella Sala Clementina. Un discorso a braccio: «Non cediamo al pessimismo. Non passiamo a quella amarezza che il diavolo ci porge ogni giorno». Parole pronunciate con un tono suadente ma deciso. E poi un pensiero ai giovani: «Diamo loro la nostra sapienza come il buon vino». Ha continuato a chiacchierare con i porporati, uno alla volta. In talare bianca senza mozzetta (la tipica mantellina papale), con il solito crocifisso di ferro. Qualcuno gli ha donato un braccialetto di gomma fosforescente. E lui lo ha indossato subito. Una spontaneità che poteva costargli anche una caduta, quando dopo il discorso del cardinale Angelo Sodano, si è alzato dal tronetto per salutarlo, rischiando di inciampare. Un gesto d’istinto, inusuale e fuori

dal protocollo. Il suo predecessore, Benedetto XVI, in questa sala aveva salutato i cardinali, poco prima del suo addio definitivo. E qui dal nuovo Pontefice non poteva mancare un pensiero di gratitudine verso il suo predecessore: «Ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con la sua fede, la sua umiltà e mitezza che rimarranno un patrimonio spirituale per tutti». Poi Papa Francesco ha deciso di fare una visita a sorpresa alla clinica Pio XI per salutare il cardinale Jorge Mejia, ricoverato nella struttura sanitaria. Il Pontefice ha benedetto i malati, il personale e i medici della clinica. Sorrisi, auguri e tanta emozione tra i presenti. Ombre sospette Non solo luci,

però. Sulle ombre che da alcuni giorni gravitano sul passato dell’ex cardinale Bergoglio e sui suoi rapporti con la dittatura argentina negli Anni ’70, è intervenuto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana: «Non c’è mai stata un’accusa credibile nei sui con-

fronti. La giustizia argentina lo ha sentito come persona informata sui fatti e non gli ha mai imputato nulla. Lui ha protetto molte persone durante la dittatura». Ieri, intanto, è stato tolto dai vigili del fuoco il comignolo dal tetto della cappella Sistina, rimettendo al loro posto le tradizionali tegole. Lo storico edificio riaprirà al pubblico lunedì. Sempre ieri sono stati rimossi i sigilli dall’appartamento pontificio. Ora si guarda al futuro. Domani ci sarà il primo Angelus di Papa Francesco e Roma si sta attrezzando. Centinaia di migliaia i fedeli attesi. Potenziate le misure di sicurezza, così come i trasporti pubblici. Ancora più d’impatto lo scenario, che sarà previsto per martedì 19 marzo, giorno di San Giuseppe patrono della Chiesa, quando ci sarà la Messa di inaugurazione del Pontifcato. Sono in arrivo un milione di persone, soprattutto dal Sudamerica. Il sistema organizzativo sarà simile a quello usato per i funerali di Giovanni Paolo II. © RIPRODUZIONE RISERVATA

corpo per salvarlo dal mare. E ora c’è una certezza: dopo anni di ricerche lo strumento ritro vato nel 2006, corroso in diverse parti, è stato identificato dagli esperti come quello del celebre naufragio e ora verrà esposto a Belfast.

notizie Tascabili Debito pubblico record Sfonda i 2 mila miliardi

L’ambasciatore italiano in India Daniele Mancini AP

DANIELE VAIRA

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Nuovo allarme di Bankitalia

Francesco ha incontrato i porporati. Domani il primo Angelus E il Vaticano lo difende: «Protesse molti durante la dittatura»

A sinistra Papa Francesco inciampa, mentre sta per salutare il cardinale Sodano. A destra, prende possesso del suo appartamento ANSA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

In gennaio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 34 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico di 2.022,7 miliardi. Lo rileva la Banca d’Italia, precisando che, alla fine del 2012, il debito era sceso sotto la soglia psicologica di 2 mila miliardi, comunque in rialzo rispetto ai 1.906 miliardi di fine 2011. A pesare sono anche i 43 miliardi complessivi versati dall’Italia al fondo europeo, 0,4 solo a gennaio: la nostra quota di competenza per i Paesi in difficoltà.

Domani torna la neve al Nord

L’inverno non se ne va Pioggia e disagi al Sud Il Vesuvio imbiancato

AGRIGENTO INTOSSICATI I 2 FRATELLI

Giallo del bimbo ucciso dai cioccolatini: erano pieni di pesticida Potrebbe essere stato un pesticida ad uccidere Sebastian, il bimbo romeno di 5 anni morto giovedì all’ospedale «Papardo» di Messina per un grave avvelenamento. La Procura, che coordina le indagini dei carabinieri di Naro ed Agrigento, ha adesso aperto un fascicolo per omicidio. Il bimbo, insieme ai due fratellini più grandi di 7 e 10 anni che sono stati dichiarati fuori pericolo, era stato soccorso lo scorso 8 marzo dopo aver mangiato dei cioccolatini, che qualcuno aveva lasciato davanti la casa della famiglia romena a Naro, nell’Agrigentino, insieme ad una bottiglia di vino. Subito dopo i tre bimbi si erano sentiti male ed erano stati soccorsi dai vicini di casa allertati dalle urla della madre. Immediata la corsa in ospedale prima a Canicattì e poi a Messina, dove mercoledì scorso i medici avevano dichiarato la morte celebrale del piccolo Sebastian, che giovedì è deceduto. Secondo gli inquirenti, alla base del gesto, potrebbe esserci una vendetta privata, magari nei confronti del padre. Poco dopo il ricovero si era sparsa la voce che l’avvelenamento fosse stato causato dall’ingestione, magari accidentale, di metanolo, una sostanza spesso utilizzata dalla comunità romena per produrre alcolici in casa. Ma ieri è venuta fuori la verità: i dolci e il vino contenevano probabilmente un erbicida in grandi quantità.

Un’immagine del Vesuvio coperto di neve ANSA Freddo su buona parte del Paese, pioggia, vento e mareggiate al Sud: è la coda di inverno che si abbatte sull’Italia. La regione più colpita è la Campania: la neve ha imbiancato il Vesuvio, una frana ha bloccato la ferrovia tra Vietri e Cava (Salerno). A Napoli ci sono stati numerosi interventi dei vigili del fuoco per allagamenti e caduta di calcinacci. Neve pure in Sardegna, grandine a Palermo, gelo in Calabria. E domani la neve è attesa su Piemonte, Liguria, Lombardia.

Caso Ragusa: sparita un anno fa

Pisa, donna scomparsa «Trovati i suoi oggetti» Alcuni oggetti appartenuti a Roberta Ragusa, la 45enne scomparsa un anno fa dalla sua abitazione di San Giuliano Terme (Pisa), sarebbero stati rinvenuti alcuni giorni fa in una località che gli investigatori mantengono segreta. Ultimamente le ricerche della donna si erano intensificate nella zona del parco di Migliarino San Rossore e nel lago di Massaciuccoli (Pisa). L’unico indagato, per omicidio volontario e occultamento di cadavere, resta il marito della Ragusa, Antonio Logli, che si dichiara innocente.


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SABATO 16 MARZO 2013


SABATO 16 MARZO 2013

ALTRI MONDI

CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ

Jovanotti, canzone per un ragazzo Down Una canzone per Spartaco, un ragazzo con la sindrome di Down. A dedicargliela è Lorenzo Jovanotti (nella foto), che ha

risposto all’appello del giovane, uno dei cinquanta ragazzi e ragazze con sindrome di Down che hanno chiesto ad altrettanti personaggi noti di donare un video alla campagna «DammiPiùVoce», promossa in occasione della Giornata mondiale sulla sindrome di Down, giovedì 21 marzo.

topfivecd LA CLASSIFICA

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Il pubblico fra gli stand di «Fa’ la cosa giusta», la fiera milanese del consumo arrivata alla decima edizione

Fa’ la cosa giusta Ecco come si vive in un mondo verde Torna a Milano la fiera dei consumi alternativi Dalle automobili ai giochi, idee per tutti i gusti FRANCESCO RIZZO

Un’ottima definizione di «Fa’ la cosa giusta» la offre uno dei 700 espositori sparsi per la Fiera di Milano. «Non demonizziamo l’evoluzione: per apprezzare il futuro, riscopriamo da dove veniamo». Insomma, la rassegna degli stili di vita alternativi (nel mangiare, viaggiare, vestire, lavorare...) che chiude domani, 29 mila mq di stand e storie, decine di laboratori e spettacoli, è occasione di incontro con un mondo che non nega il futuro: cerca vie diverse. Ecco allora qualche idea e proposta, fra le mille. Buone anche per chi non passa da Milano.

IN CASA E FUORI 1

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Elettrica La mobilità sostenibile

è il tema forte di quest’anno. Esempi? La Greengo Icaro, un’auto elettrica costruita in Cina su progetto italiano al ritmo di 300 mila pezzi all’anno: costa meno di 10 mila euro, si ricarica in 2-6 ore e arriva a 75 km orari. Si abbatte la produzione di anidride carbonica di un’auto a benzina (3,7 tonnellate in 5 anni per chi percorre 25 mila km l’anno) senza rinunciare alla tecnologia: c’è un navigatore connesso al web. Ma a «Fa’ la cosa giusta» si trova pure chi insegna a fare, in casa, pane, de-

4

Quattro idee da Fa’ la cosa giusta: 1. L’auto elettrica Greengo Icaro; 2. Un progetto per far tornare le farfalle in città; 3. Il sapone fatto in casa; 4. Un giocattolo creato utilizzando solo oggetti di scarto

tersivi, cosmetici, abiti. O il sapone da bucato: «Basta mescolare acqua e soda caustica e mettere tutto nell’olio alimentare, anche di riciclo — spiega Tatiana Maselli di GreenMe.it, sito da 1 milione di utenti unici al mese —: il "budino" che ne esce si cola in stampi. Costo? Dai 5 ai 10 euro per 10 saponette». Anche viaggiare è un modo per portare le proprie radici nel futuro, e oltre crisi. È l’esempio dell’albergo diffuso di Ornica (Bergamo) — ce ne sono però in 9 regioni italiane — gestito solo da donne: si alloggia in ambienti ricavati in questo borgo, che così non si spegne. Ma si può vivere meglio persino in città. Ci provano quelli del progetto «Autostrada per le farfalle»: sistemando le piante giuste sul proprio balcone si creano «corridoi biologici» che permettono alle farfalle di spostarsi. Un sito web e una app per smartphone collocano i partecipanti su una mappa online. E se di futuro si parla, non restano che i bambini. «Insegnare a riciclare oggetti, che spesso gettiamo, per farne giocattoli — dice Alberto Segale, artigiano ed educatore — sviluppa l’attività motoria e la vita sociale. E una creatività utile ai bambini anche davanti al computer. Che è il futuro».

IL TELEFILM DI RAI 2

Per «Hawaii Five-O» il finale è su Twitter Sbarca anche in Italia un esperimento di «tv interattiva»: lunedì sera, infatti, sarà il pubblico a scegliere via Twitter il finale della

2 Gioia Modà (Ultrasuoni) 3 Backup 1987-2012. Il best Jovanotti (Universal) 4 Qui dove il mare luccica Lucio Dalla (Sony) 5 Un posto nel mondo Chiara (Sony)

STEFANIA ANGELINI

In rassegna fino al 26 aprile

Gli scatti rosa di Gastel Arte e moda in mostra

Solfrizzi-Savino Tipi da ridere...

DUE DI NOI, CON E. SOLFRIZZI E L. SAVINO, AL TEATRO QUIRINO DI ROMA, BIGLIETTI DA 12 A 32 EURO

Oprah Winfrey al top: è lei la celebrità più influente del 2013 per il magazine americano «Forbes». Gerry Philpott, che ha guidato il sondaggio tramite E-Poll Market Research, ha spiegato che il termine «influente» si riferisce a chi ha «un notevole impatto sulla cultura». Alle percentuali di «influenza» realizzate su ogni personalità sono stati affiancati aggettivi che descri-

Da sinistra Steven Spielberg, 66 anni, Oprah Winfrey, 59, e Martin Scorsese, 70 anni AP

GASTEL A TORINO FINO AL 26 APRILE, SPAZIO ERSEL, PIAZZA SOLFERINO 11, INGRESSO LIBERO, WWW.ERSEL.IT

Uno degli scatti di Giovanni Gastel in mostra a Torino

I saloni del fumetto e del collezionismo

Eva Kant compie 50 anni Andare in Fiera per accontentare tutta la famiglia. Con un unico biglietto d’ingresso. Accade oggi e domani a Rho (Milano), dove vanno in scena Hobby Show, Weekend Donna, Ludica e Cartoomics: e l’ingresso vale uno sconto per la birra al Festival di San Patrizio, nella stessa Fiera. Il divertimento per i più giovani è assicurato da Ludica, un festival del gioco, da tavola, di ruolo e videogame, con un occhio alla tradizione (dagli scacchi al Subbuteo); Cartoomics, invece, è un salone del fumetto, dei disegni animati, del fantasy e del collezionismo, con due mostre: una dedicata a Iron Man e una a Eva Kant, l’eroina di «Diabolik», che compie 50 anni. Ospite d’eccezione, Lee Bermejo, disegnatore di «Batman». Il resto è dedicato ai «grandi»: Weekend Donna è un festival dello shopping rosa e Hobby Show una vetrina della creatività manuale, HOBBY SHOW, WEEKEND DONNA, LUDICA E CARTOOMICS ALLA FIERA DI RHO (MILANO), OGGI E DOMANI, PER INFORMAZIONI: WWW.FIERAMILANO.IT

Unica data in Italia

Proiezioni e incontri

Sandè, Torino aspetta il live

Cortina in festa a suon di corti

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vono la principale caratteristica del personaggio rilevata dai partecipanti al sondaggio. Per questo, la 59enne conduttrice americana, con un «influential rating» del 48%, è definita «compassionevole». La segue, con un «influential rating» del 47%, Steven Spielberg, la cui caratteristica è essere un personaggio «interessante». Terzo un altro grande regista: il «dinamico» Martin Scorsese con un rating del 42%. Rispettivamente quarto e quinto l’ex ragazzo di Happy Days e ora regista affermato, Ron Howard, e il padre della saga di Star Wars, George Lucas.

Quaranta immagini per illustrare la carriera di uno dei fotografi italiani più conosciuti e legati al mondo dell’alta moda. È lo spirito della mostra dedicata a Giovanni Gastel nello spazio Ersel di Torino. Il percorso espositivo, focalizzato sul rapporto tra la donna e le sorprendenti creazioni delle grandi firme della moda, documenterà oltre trent’anni di lavoro, proponendo alcuni degli esempi della creatività dell’artista. Tra le «chicche» gli intensi ritratti delle giovanissime Naomi Campbell e Monica Bellucci.

Humor britannico e talento pugliese. Ovvero una commedia di Michael Frayn interpretata dai baresi Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi: «Due di noi», tre atti unici sul matrimonio, al Teatro Quirino di Roma fino al 24 marzo. In tournée da ormai più di un anno, lo spettacolo si basa anche sulla capacità dei due attori di aggiungere espressioni «italiane» al testo dell’autore londinese.

LA CLASSIFICA DEL 2013 PER «FORBES», OPRAH DAVANTI A SPIELBERG E SCORSESE

La Winfrey non ha rivali È lei la star più influente

seconda puntata, in onda alle 21.45 su Rai 2, del telefilm poliziesco «Hawaii Five O», dal titolo «L’isola proibita». Il pubblico potrà votare chi pensa essere il colpevole di un omicidio. Dopo un break pubblicitario, verrà mandato in onda il finale che inchioda il «cattivo» più votato.

A CURA DI

In teatro a Roma

1 Sig. Brainwash L’Arte Di Accontentare Fedez Sony

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gazzaWeekend

Solfrizzi e la Savino sul palco

Il rap sarcastico e provocatorio di Fedez, nome d’arte di Federico Lucia, entra direttamente al primo posto della classifica Fimi Nielsen degli album più venduti della settimana. Ecco la top five:

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La cantante Emeli Sandè, 26 anni Da due anni è in cima alle classifiche di mezzo mondo. Nel 2011, con il brano «Heaven», Emeli Sandè ha rivelato al mondo la sua bellissima voce. La cantante inglese 23enne — che da poco ha trionfato ai Brit Awards— arriva stasera a Torino per l’unica data italiana del suo tour. Canterà i successi tratti dall’album di esordio «Our Version of Events», ma anche il nuovo singolo «Clown», lanciato in Inghilterra e attualmente in testa alle top ten internazionali. EMELI SANDÈ A TORINO, STASERA AL TEATRO COLOSSEO, WWW.EMELISANDE.COM

Cosa ci fa a Cortina (Belluno) Fiammetta Cicogna, la presentatrice tv scoperta da Muccino e specializzata in programmi d’avventura? E perché, sempre a Cortina, c’è Ambra Angiolini, reduce dal successo sul grande schermo di «Viva l’Italia» e «Mai Stati Uniti»? Perché la «capitale» delle Dolomiti celebra il cinema, anzi il cortometraggio d’autore, in «Cortinametraggio», festival che termina domani. E la Cicogna presenta, mentre Ambra guida la giuria popolare. Tra proiezioni, incontri, mostre e workshop, la novità di quest’anno è una rassegna riservata ai titoli legati alla letteratura. Uno dei film in programma oggi è «Jet Set Quando l’ aeroporto sembrava Via Veneto», di Antonello Sarno, ritratto del cinema italiano della «Dolce Vita» attraverso i cinegiornali d’epoca. CORTINAMETRAGGIO A CORTINA, FINO A DOMANI, PER INFORMAZIONI: WWW.CORTINAMETRAGGIO.IT

A

ZERO FESTIVAL

S E il design si prepara per il Salone del Mobile A Milano è in corso lo Zero Design Festival (ingresso libero) che precede di un mese il Salone del Mobile e riunisce al Museo nazionale della Scienza gli attori principali del design. Fino a domani giochi, interviste, live, con più di cinquanta esperti del settore. Non mancheranno incontri e dibattiti. Alla fine di ogni serata, dj-set e aperitivi. Per informazioni: www.zero.eu/design


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SABATO 16 MARZO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

51

ALTRI MONDI Oroscopo

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7

Toro 8

Gemelli 6-

Cancro 7

Leone 5,5

Vergine 7,5

DI ANTONIO CAPITANI

È in arrivo un sabato placido, narcisistico e edonistico, con la complicità di amici e complici compiacenti. La voracità suina cresce.

IL MIGLIORE Le energie affiorano potenti in voi, la vostra creatività dilaga e voi recuperate arretrati e faccia di glutei. Il lavoro premia, il sudombelico trionfa!

Vi sentite forse messi in disparte, come un piumone dopo l’inverno. State su: chi non vi ama non vi merita. Men che meno suinamente.

Umore, lavoro, amore sono OK. Ma il sudombelico è più in stasi dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Per un po’ andrà così.

La Luna paventa cadute. Di stile. Di ottimismo. E pure dagli zebedei altrui. Ci vogliono accortezza e fascino. A tutto campo. Anche suino.

La forma fisica è buona, ogni viaggio e rapporto con il “lontano” fruttano bene, il lavoro appaga: gran sabato! Con fornicazione inattesa.

21/3 - 20/4

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 6-

Scorpione 6-

Sagittario 6,5

Capricorno 7,5

Acquario 5,5

Pesci 7+

Luna utile al disbrigo di impegni e lavori, oltre che alle cure fisiche. Certo, alla fine sarete stanchi, ma per fornicare le forze le avrete.

Sabato bello, creativo, denso di input proficui e piacevoli. L’amore dà soddisfazione, voi siete strafigherrimi, il sudombelico esulta. Uau!

Luna spenta e lenta. Il lavoro non vi coinvolge, il fisico è sfigatino, l’amore moscio. Marò, state su e non lamentatevi. Cauti coi soldi.

Potete lanciarvi in un tour di successo fra colloqui, shopping, p.r. e fornicazioni muy croccanti, oggi, con questa Luna ruffiana. Svaghi OK.

GIUSEPPE SANNINO

Sabato teso nei rapporti con gli altri, partner included. Il lavoro, poi, demotiva e la forma fisica stenta. Come il sudombelico. Ussignùr.

Il vostro umore è un cicinìn troppo quaresimale. Ma senza ragione. Insomma, siete una palla. State su e occhio alle spese. Pausa suina.

Il tecnico, tornato al Palermo al posto di Gasperini, è nato a Ottaviano (Napoli) il 30 aprile 1957. Ha allenato anche il Siena

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 15.00 SPEZIA - VARESE

IN DIRETTA

Serie B. Sky Sport 1, Sky Calcio 1

GOLF

DNA. Semifinale. SportItalia 2

7.30

15.00 VICENZA - TERNANA Serie B. Sky Calcio 9

CALCIO 9.45

20.30 TORINO - CASTELLETTO

SYDNEY - MELBOURNE

16.00 SWANSEA - ARSENAL Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2

A League. MP Calcio

13.45 EVERTON MANCHESTER CITY

BIATHLON 3.30

Ligue 1. SportItalia

Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2

18.00 CATANIA - UDINESE Serie A. MP Calcio HD, Sky SuperCalcio

15.00 BRESCIA - BARI Serie B. Sky Calcio 7

15.00 EMPOLI - LANCIANO

18.30 MANCHESTER UNITED - READING Premier League. Sky Calcio 2

Serie B. Sky Calcio 4

15.00 GROSSETO - MODENA

20.45 BOLOGNA - JUVENTUS Serie A MP Calcio HD, Sky Sport 1, Sky Calcio 3, Sky SuperCalcio

Serie B. Sky Calcio 11

15.00 JUVE STABIA - ASCOLI Serie B. Sky Calcio 10

15.00 NOVARA - CROTONE Serie B. Sky Calcio 8

18.30 MATERA - AGRIGENTO

ALGHERO

6

10

ANCONA

3

7

min max

-5

4

BARI

5

7

BOLOGNA

3

9

AOSTA

CIELO

VENTI

CAGLIARI

5

10

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

-1

2

Nuvolo

Moderati

CATANIA

4

12

FIRENZE

5

9

COPPA DEL MONDO

SNOWBOARD

12.00 COPPA DEL MONDO

12.00 COPPA DEL MONDO

Slalom femminile. Seconda manche. Da Lenzerheide, Svizzera Eurosport, Rai Sport 1

Slalom gigante parallelo. Da La Molina, Spagna. Eurosport 2

Tempo più soleggiato e stabile un po' su tutto il territorio, salvo ultimi rovesci al mattino su Ovest Sicilia. Tendenza, la sera-notte, ad aumento di nubi al Nordovest con locali piogge o qualche nevicata fino a bassa quota. Trieste

Trento 2 7

Aosta

Milano

7 5

Torino 3 7

Venezia

3 9

1

2

Perugia

1 10

3 6

5

9

L'AQUILA

-2

4

MILANO

2

8

ROMA

NAPOLI

2

9

0

PALERMO

8

10

PERUGIA

3

5

POTENZA

-2

1

REGGIO CALABRIA

9

12

ROMA

3

12

TORINO

-2

7

Mossi Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

2

TRENTO

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:33

18:30

6:19

18:17

3

8

VENEZIA

4

8

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

Ci sarà Fernando Alonso nell’albo d’oro della Formula 1 alla voce «vincitore del Mondiale piloti 2013». Ne è convinto il 53,3% dei votanti, che alla vigilia della prima gara del 2013 ha incoronato lo spagnolo della Ferrari. Il secondo più votato è Sebastian Vettel, bi campione in carica

«Ho una domanda io per Anna: vuoi sposarmi?». Così Leonardo, il direttore generale del Psg, ha chiesto in diretta tv la mano della compagna, la giornalista di Sky Anna Billò. Lei, un po’ imbarazzata, ha provato ad andare oltre, ma alla fine ha ceduto: «Va bene». Il video è su Gazzetta.it

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Molte nubi e piogge al Nord ma soprattutto nevicate in collina e fino a bassa quota o in pianura sul Piemonte. Piogge diffuse dal pomeriggio anche al Centro con neve sui monti, nubi in aumento ma piogge deboli altrove.

Maltempo intenso al Nord con piogge forti e nevicate abbondanti a 500/900 m. Molte nubi e piogge anche al Centro e sulla Sardegna, piogge più deboli e irregolari al Sud, spesso anche assenti su Ovest Sicilia e localmente sulla Campania.

7

2

7

L’Aquila 4 6

Campobasso

11

Bari

2 3

Napoli 1

4

Potenza

11

4

8

4 2

Cagliari

Catanzaro

13

2

Palermo

10

Reggio Calabria 7 13

8 13

8

Sorge

Leonardo-Billò, rivedi la proposta in diretta televisiva

Ancona

Firenze

GENOVA

Neve

Formula 1, per i fan il favorito al titolo? Il ferrarista Alonso

0 10

11

Molto forti

Calmi

IL VIDEO

Bologna Genova

Coperto

Temporali

IL SONDAGGIO

2 8

Forti

MARI

Coppa Italia. Final Four. Rai Sport 1

Oggi

Rovesci

Pioggia

20.00 FOPPAPEDRETTI BERGAMO REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA

Dual Moguls. Da Are, Svezia Eurosport 2

Slalom femminile. Prima manche. Da Lenzerheide, Svizzera Eurosport, Rai Sport 1

Mondiale femminile. Eurosport 2

A CURA DI

Legenda

8.45

Champions League maschile. Final Four SportItalia 2

Coppa Italia. Final Four. Rai Sport 1

13.30 COPPA DEL MONDO

SCI ALPINO

18.15 SCOZIA - CANADA

Ieri

Ski Cross. Da Are, Svezia Eurosport 2

Sei Nazioni. Sky Sport 2

Gundersen. Da Oslo, Norvegia Eurosport, Eurosport 2, Rai Sport 2

GazzaMeteo

10.30 COPPA DEL MONDO

21.00 FRANCIA - SCOZIA

COPPA DEL MONDO

13.30 BRE BANCA LANUTTI CUNEO ZAKSA KEDZIERZYN KOZLE

17.00 UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO MC CARNAGHI VILLA CORTESE

SCI FREESTYLE

Sei Nazioni. Sky Sport 2

13.15 COPPA DEL MONDO

DNA. Semifinale. SportItalia 2

Serie B. Sky Calcio 6

Sei Nazioni. Sky Sport 2

18.00 GALLES - INGHILTERRA

CURLING

BASKET

VOLLEY

50 km tecnica libera maschile. Da Oslo, Norvegia Eurosport, Rai Sport 2

15.30 ITALIA - IRLANDA

HS 134. Da Oslo, Norvegia Eurosport 2, Rai Sport 2

GP DI AUSTRALIA

Sky Sport 3

14.15 COPPA DEL MONDO

RUGBY

COMBINATA NORDICA 9.30

20.00 ATP INDIAN WELLS

SCI DI FONDO

Programma libero. Da London, Canada. Rai Sport 2

Da Galway, Irlanda. Eurosport

F1. Qualifiche. Sky Sport F1

Serie B. Sky Calcio 5

15.00 SASSUOLO CITTADELLA

19.30 MONDIALI

14.30 SNOOKER: PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP

AUTOMOBILISMO 7.00

15.00 PADOVA PRO VERCELLI

PATTINAGGIO DI FIGURA

BILIARDO

TENNIS

Slalom gigante maschile. Seconda manche. Da Lenzerheide, Svizzera Eurosport, Rai Sport 1

COPPA DEL MONDO Inseguimento maschile. Da Khanty Mansiysk, Russia Eurosport

17.00 BASTIA - LIONE

12.15 COPPA DEL MONDO

AVANTHA MASTERS PGA European Tour. Da Delhi, India. Sky Sport 2

Gazzetta.it

Catania 8 14

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Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:31

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6:18

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Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

12 mar.

19 mar. 27 mar.

3 apr.

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

COLLATERALI *La Gazzetta dello Sport e 1,20 più SportWeek e 0,30 non vendibili separatamente - con I Miti della F1 ai Raggi X N. 1 e 6,49 - con libro All Blacks La Leggenda e 14,49 - con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 2 e 12,49 - con le Grandi Battaglie N. 5 e 11,49 - con Passione Rally N. 4 e 5,49 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,49 - con Carosello N. 11 e 6,49 - con Wrestling Heroes N. 12 e 12,49 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 12 e 11,49 - con Michel Vaillant N. 15 e 4,49 - con Leggende del Motociclismo N. 17 e 12,49 con Cavalieri dello Zodiaco N. 20 e 11,49 - con I Love Travel N. 25 e 5,49 - con La Cucina Italiana N. 29 e 11,49 - con Orologi Forze Armate N. 30 e 16,49 - con l’Uomo Tigre N. 29 e 11,49 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 45 e 6,49 - con Aerei da Combattimento N. 49 e 14,49 con Le Stelle della NBA N. 39 e 6,49 - con Ferrari Racing N. 48 e 14,49 - con Max e 3,80 PROMOZIONI

La tiratura di venerdì 15 marzo è stata di 323.681 copie

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PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 13,20; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic.(con Sportweek Fr. 3,30); Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 16 MARZO 2013


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