GDS 18-09-2013

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www.gazzetta.it mercoledì 18 settembre 2013 1,30 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero n Anno 220

MILAN­CELTIC

DEBUTTO CHAMPIONS A COPENAGHEN FINISCE 1­1

JUVE CHE SPRECO

BALOTELLI+MATRI per l’euro riscatto scaccia pensieri Senza Montolivo e Kakà, SuperMario è il leader Il neo rossonero ha già segnato 2 gol agli scozzesi BOCCI, DELLA VALLE, PASOTTO PAG 10­11 3 Alessandro Matri, 29 anni

NAPOLI­BORUSSIA DORTMUND

BENITEZ AVVERTE «Sfida spettacolo senza aver paura» Dentro Behrami per non farsi infilare dai tedeschi nelle ripartenze. San Paolo esaurito: 65 mila spettatori GARLANDO, MALFITANO, G. MONTI PAG 12­13 3 Rafa Benitez, 53 anni, spagnolo

LE ALTRE VINCONO BENE TUTTE LE BIG

Per Ancelotti (6­1) un esordio Real I bianconeri vanno sotto, poi creano 11 occasioni Ibra non fa il Balo da gol, ma si fermano al pari con Quagliarella ARCHETTI, BOLDRINI, CERRUTI ALLE PAGINE 7­9

CECERE, PAGINA 66 CECERE, D’ANGELO, D’ANGELO, GRAZIANO, GRAZIANO, OLIVERO OLIVERO ,, SCHIANCHI SCHIANCHI DA DA PAGINA PAGINA 22 AA PAGINA

l’Analisi

Wiland para tutto. Conte: «Non basta costruire opportunità clamorose, la palla bisogna buttarla dentro per vincere»

UN SUSSURRO TRA LE GRANDI DI PAOLO CONDO’

Quello che infastidisce, di questa serata piena di pioggia, errori e parate un po’ troppo favolose del carneade danese Wiland, non è tanto l’effetto che il pari del Copenaghen potrà avere sulla qualificazione della Juve.

3 Antonio Conte, 44 anni, alla terza stagione con la Juve

L’ARTICOLO A PAGINA 15

RAZZISMO E STADI PUNITI I CORI DI SABATO. NORD DESERTA CONTRO LA FIORENTINA

Inter, curva chiusa per i buu Gli avvocati di Moratti e Thohir riuniti: preparano la cessione

30 9 1 8>

I nerazzurri pagano i cori contro Pogba e Asamoah nel match con la Juve. Alla prossima intolleranza sarà chiuso tutto San Siro. Zanetti: «Succede anche altrove, ma non dicono nulla». E fanno discutere le botte tra tifosi nello stadio: un interista in ospedale

9 771120 506000

DALLA VITE, TAIDELLI, VERNAZZA PAG 16­17

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

Visto in anteprima il video messaggio di Berlusconi. Comincia così: «Veronica ti prego, fai come Kakà, autoriduciti lo stipendio».

EUROBASKET DOMANI

SALONE DI FRANCOFORTE

Dalla Ferrari alla Panda: 16 pagine Guardate le novità ALL’INTERNO LO SPECIALE

3 Marco Belinelli, 27 anni EPA

Beli: «Lituania tosta, ma Italia nata per stupire» CANFORA, CHIABOTTI, NIGRO, TOSI, PETERSON ALLE PAGINE 15­28­29

La situazione LE PARTITE DI IERI GRUPPO A MAN UTD LEVERKUSEN 4­2 REAL SOCIETAD SHAKHTAR 0­2 GRUPPO B GALATASARAY REAL MADRID 1­6 COPENAGHEN JUVENTUS 1­1 GRUPPO C BENFICA ANDERLECHT 2­0 OLYMPIACOS PSG 1­4 GRUPPO D BAYERN CSKA MOSCA 3­0 VIKTORIA PILSEN MAN CITY 0­3

E QUELLE DI OGGI GRUPPO E (ORE 20.45) SCHALKE STEAUA CHELSEA BASILEA GRUPPO F (ORE 20.45) MARSIGLIA ARSENAL NAPOLI BORUSSIA DORTMUND GRUPPO G (ORE 20.45) AUSTRIA VIENNA PORTO ATLETICO MADRID ZENIT GRUPPO H (ORE 20.45) MILAN CELTIC BARCELLONA AJAX


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

CHAMPIONS GRUPPO B

numeri& STATISTICHE

D il Film I danesi avanti Poi Pogba­Vidal: quante occasioni sfruttate male

Falli

LA COREOGRAFIA Ecco i leoni di Danimarca La coreografia esibita dai tifosi della squadra di casa prima della partita: campeggia lo stemma del Copenaghen AFP

17 10

Copenaghen Juventus

Contrasti vinti 51 35

14’ PRIMO TEMPO Il vantaggio di Jorgensen Su una punizione danese mischia davanti a Buffon: dormono Ogbonna e Chiellini, Jorgensen a segno RAMELLA

21’ PRIMO TEMPO Wiland fa il miracolo su Pogba Miracolo di Wiland: Pogba è a due passi, ma il suo tiro ravvicinato viene deviato con il ginocchio dal portiere IPP

Juve

Copenaghen Juventus

Totale passaggi

377 512

Copenaghen Juventus

Cross totali

13 49

Copenaghen Juventus

Lanci 70 44

Copenaghen Juventus

Palle perse Copenaghen Juventus

115

129

Recuperi palla

46 46

Copenaghen Juventus

Assalto a vuoto Regali, troppi gol sprecati A Copenaghen finisce 1­1 I bianconeri vanno in svantaggio su una svista, Quagliarella pareggia Primo tempo sofferto, ma il secondo è un assedio: Wiland para tutto DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE COPENAGHEN

Un portiere in serata di grazia lo puoi sempre trovare e Johan Wiland ha cavato fuo­ ri riflessi eccezionali e una ostinata vocazione a portare a casa il risultato. Ma, fatto il doveroso elogio dell’avversa­ rio, bisogna subito dire che so­ no stati troppi gli errori di pre­ cisione sotto la porta danese perché ci si possa rassegnare: la Juve ha buttato due punti nel mare di Copenhagen, am­ maliata dalla Sirena come lo furono i marinai di Ulisse. E poteva finire addirittura peg­ gio se Fabio Quagliarella, in questo festival di prodezze e nefandezze, non avesse estratto dal repertorio una conclusione giusta, di sinistro, in avvio di ripresa. Già perché la Cenerentola locale era pas­ sata in vantaggio nell’unica volta in cui aveva lasciato il ca­ stello, poi trasformatosi in for­ tino, sfruttando un rimpallo favorevole davanti a Buffon con lo sgusciante Jorgensen, stellina locale.

Dominio assoluto Si era nel primo quarto d’ora, la Juve aveva cominciato in maniera molle (primo errore!) e quindi la sorpresa era stata persino relativa. Ma da quel momento il Copenhagen ha badato esclusivamente a difendersi e gli uomini di Conte, a fatica nel primo tempo e poi con cre­ scente autorevolezza, hanno preso in mano la gara, schiac­ ciando il tenero avversario parso più volte al limite del crollo. E invece, a dispetto di sei limpidissime opportunità, la Juve non è riuscita a bissare il pari del Quaglia. E così torna a casa con la consapevolezza di aver sprecato ciò che non si può sprecare e pure con qual­ che crepa nelle certezze accu­ mulate in questo biennio di trionfi nazionali. La Cham­ pions continua a rappresenta­ re un territorio ostile, nono­ stante ci si sia attrezzati per conquistarlo. Llorente In quest’ottica in­ quieta l’attuale impasse di Llo­ rente, uno dei rinforzi più at­ tesi: cos’ha? Solo ritardo di condizione o c’è altro? Poteva­ no fare comodo i suoi centi­

metri nell’arrembaggio fina­ le? Certo che sì e nell’interval­ lo si è pure riscaldato a lungo: sembrava imminente il suo in­ gresso, invece quando ha do­ vuto far rifiatare Quagliarella, il tecnico bianconero ha prefe­ rito i centimetri di Giovinco, cioè un altro attaccante di mo­ vimento da affiancare al viva­ ce Tevez: solo esigenza tatti­ ca? O Llorente non offre la mi­ nima garanzia? Apache senza scalpo Quanto

a Tevez ha avuto pure lui le sue occasioni per tornare a ca­ sa con uno scalpo biondo. Pri­ ma il pallone dell’1­1 (al 52’), in extremis la rasoiata che avrebbe dato gli strameritati tre punti alla formazione ita­ liana (92’) e in mezzo un tiro a giro dal limite parato bene da Wiland. Carlitos ha giocato per la squadra, propiziando il gol di Quaglia con un’astuta finta, però avrebbe dovuto far gol. Certo, se uno del calibro di Tevez si permette di scarica­

S

Un’Uscita di pugno di Johan Wiland, 32 anni, su Paul Pogba, 20: il portiere svedese ha sventato molti degli assalti bianconeri AP

re addosso al portiere in uscita oppure a fil di palo dei palloni facili­facili da depositare in fondo al sacco, si capisce come sul Parken più che lo svolazzo delle fate di Christensen ci sia stato un convegno di spiritelli maligni. Spediti magari dalla Turchia: ora la qualificazione bisognerà guadagnarsela a Istanbul, salvo exploit col Real del caro Carletto. Non è stata una serata fortunata, mettia­ moci pure questo aspetto do­ cumentato dalla traversa colta da Quagliarella in torsione ae­ rea a portiere (finalmente) battuto. Pogba & Co. L’Apache quindi non è stato l’unico a fallire la mira dinanzi a un avversario che lasciava corridoi aperti al­ le genialate di Pirlo (tornato su livelli di eccellenza), che ha regalato più di un assist a com­ pagni però poco ispirati. Pren­ diamo Chiellini e Pogba. A metà primo tempo in pochi se­ condi hanno scaricato di testa e di piede addosso al portiere esecuzioni nell’area piccola. Soprattutto il forte tiro di de­ stro del francesino è parso uno spreco: faccia alla rete avreb­ be dovuto piazzare il pallone di precisione, non di forza. Esaminiamo pure l’occasionis­ sima capitata a Giovinco ap­ pena entrato: un diagonale destro da posizione invidiabi­ le respinto dal portiere in usci­ ta. Insomma, ci siamo capiti: dopo 45’ di assoluto dominio questo pareggio va giù come l’olio di ricino delle purghe di antica memoria. Si torna al campionato con la bocca ama­ rissima e un forte mal di pan­ cia. Il Verona è avvisato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

4 PROSSIME SFIDE S

9’ SECONDO TEMPO Quagliarella firma il pareggio Azione corale Juve: Peluso crossa, Tevez fa una finta e la palla va a Quagliarella che colpisce di sinistro LAPRESSE

31’ SECONDO TEMPO Porta stregata pure per Vidal In una delle tante occasioni avute dalla squadra di Conte per vincere, Vidal si vede respingere il tiro da Wiland AP

COPENAGHEN

JUVENTUS

la Moviola

1

DI FRANCESCO CENITI

1 (4­4­2) 21 Wiland; 2 Jacobsen, 5 Mellberg, 17 R.Sigurdsson, 3 Bengsson; 30 Bolanos (dal 34’ s.t. 24 Toutouh), 6 Claudemir dal 41’ s.t. 15 Margreitter), 8 Delaney, 22 Braaten; 12 Adi (dal 25’ s.t. 19 Gislason), 18 Jorgensen PANCHINA 31 Jensen, 11 Santin, 16 Kristen­ sen, 25 Remmer ALLENATORE Solbakken AMMONITI Mellberg per gioco scorretto, Bengsson per c.n.r. ESPULSI nessuno CAMBI DI SISTEMA 4­5­1 dal 33’ s.t.

(3­5­2) 1 Buffon; 19 Bonucci, 5 Ogbonna, 3 Chiellini; 26 Lichsteiner (dal 41’ s.t. 33 Isla), 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 13 Peluso (dal 28’ s.t. 11 De Ceglie); 27 Quagliarella (dal 31’ s.t. 12 Giovinco), 10 Tevez PANCHINA 30 Storari, 14 Llorente, 20 Pa­ doin, 22 Asamoah ALLENATORE Conte AMMONITI Peluso per c.n.r., Lichsteiner per proteste, Vidal per gioco scorretto ESPULSI nessuno CAMBI DI SISTEMA nessuno

MARCATORI Jorgensen (C) al 14’ p.t., Quagliarella (J) al 9’ s.t. ARBITRO Bebek (Croazia) NOTE spettatori 36.240. Angoli 2­14. In fuorigioco 1­4. Recuperi 0’ p.t., 3’ s.t.

POSSESSO PALLA

CONTRASTI VINTI

COPENAGHEN 40%

JUVENTUS 60%

TIRI IN PORTA

COPENAGHEN 40%

JUVENTUS 60%

TIRI FUORI

II

IIIIIIIIII I

COPENAGHEN 2

JUVENTUS 10

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1­0 GOL 14’ Punizione dalla trequarti, pallone che spiove sul secondo palo dove saltano in tanti, dal contatto fra Adi e Ogbonna la palla schizza verso il centro dove Jorgensen pre­ cede Chiellini e da due passi castiga Buffon. 21’ In un minuto la Juve nell’area piccola falli­ sce due reti già fatte. Prima è Chiellini di te­ sta a indirizzare giusto sul portiere e dopo tocca a Pogba, di piede, sollecitare la stra­ ordinaria reattività di Wiland. Bravo lui ma bisognava tirare meglio. 33’ Tevez prova il pallonetto dal limite: alto.

3 17 21

8 6

18

2

30

JUVENTUS 8

SECONDO TEMPO 7’ Pirlo da centrocampo mette Tevez davanti al portiere ma il tiro è proprio su Wiland GOL 9’ Peluso crossa rasoterra, in mezzo all’area Tevez fa una finta, Quagliarella inter­ viene di prima col mancino e fa centro 13’ Altro cross perfetto di Peluso, sul secon­ do palo Lichtsteiner spreca 19’ Traversone di Lichtsteiner, Quagliarella salta in anticipo di testa e colpisce la traver­ sa a portiere battuto 26’ Bomba da fuori di Jorgensen 33’ Tocca a Giovinco sparare sul portiere 36‘ Altra occasionissima per Tevez 47’ Ultima chance, sempre per Tevez: fuori

26 23

22 12

5

BARICENTRO MOLTO BASSO 48,1 metri

3

IIIIIIII

COPENAGHEN

i precedenti danesi La Juventus in Danimarca è imbattuta: quello di ieri è il secondo pareggio di fila

27 21 9 10 13

19 5

1

3

BARICENTRO MOLTO ALTO 60,4 metri

2

i pareggi di fila La Juve ha pareggiato con l’Inter e ieri dopo aver iniziato la stagione con 3 vittorie

Niente offside sul gol danese Vidal giallo beffa Gara molto fisica, a tratti veloce. La segue il croato Bebek (36 anni, ne aveva solo 23 quando ha esordito nel massimo campionato del suo paese), ma cercando di far giocare il più possibile. Interventi solo quando necessari. Una scelta che paga, perché i giocatori in campo sono ben disposti. Sulle proteste, invece, il direttore di gara si dimostra inflessibile. Il primo episodio coincide con il gol dei danesi: timidamente la Juventus chiude un fuorigioco di Jorgensen, ma le immagini dimostrano il contrario. Non c’è fallo su Ogbonna, impacciato nello stacco di testa, e sulla carambola Chiellini è anticipato da Jorgensen partito da una posizione regolare. La prima ammonizione arriva al minuto 44: è per l’ex bianconero Mellberg che stende senza complimenti Pogba. Nella ripresa Bengtsson prova a perdere tempo, l’arbitro gli fa capire che non è aria: giallo. Subito dopo Peluso cerca una punizione: non è toccato dall’avversario e arriva l’ammonizione per simulazione. Protesta Lichtsteiner: altro giallo. Tevez smarcato in area: non c’è fuorigioco, ma l’argentino spara sul portiere. Nel finale Vidal protesta dopo un fallo (che non c’era) fischiato contro: ammonito.

1­1

anche un anno fa La scorsa stagione contro il Nordsjaelland, nello stesso stadio di Copenaghen, finì 1­1

Prossimi impegni Domenica c’è il Verona Secondo pareggio di fila (sempre 1­1) per la Juve, dopo quello di sabato a San Siro contro L’inter. Adesso i bianconeri si rituffano in campionato. La Champions ritorna a ottobre. Ecco i prossimi impegni:

Serie A Domenica 22 settembre ore 15 Juventus­ Verona Mercoledì 25 settembre ore 20.45 Chievo­Juventus Domenica 29 settembre ore 12.30 Torino­Juventus Domenica 6 ottobre ore 20.45 Juventus­Milan Champions League Mercoledì 2 ottobre Juventus­ Galatasaray Mercoledì 23 ottobre Real Madrid­ Juventus

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debutto amaro IL TECNICO

L’ira di Conte: «Dieci occasioni però la palla va messa dentro» «Non possiamo giocare a bassi ritmi. Sembrava che il portiere avesse un muro davanti alla porta» DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO COPENAGHEN

Ieri in Champions hanno vinto tutte le grandi con l’eccezio­ ne della Juve. Quanto è grande la Juve? Viene da chiederselo a pre­ scindere dal risultato e al netto delle occasioni create. I biancone­ ri avrebbero anche potuto vincere, ma il giudizio non sarebbe cam­ biato. Così come non sarebbero cambiati i dubbi su una prestazio­ ne troppo simile a quella dell’otto­ bre 2012 sullo stesso campo con­ tro il Nordsjaelland. Un anno do­ po la Juve non è sembrata matura­ ta. Probabilmente è stata solo una serata storta (primo tempo) e sfortunata (secondo tempo: ma l’imprecisione non è cattiva sor­ te). La delusione per quest’av­ vio di Champions è comun­ que innegabile. Conte, pe­ rò, è arrabbiato per il ri­ sultato e non per la prestazione: «Quello che è successo è clamo­ roso: avremmo potuto vincere 5­1 e commentia­ mo un 1­1. Abbiamo colpi­ to il portiere da un metro più volte. Costruire 10 occasioni non serve, bisogna segnare. E dovremo essere più bravi davanti al portiere, anche perché altri­ menti si rischia di perdere per una palla inattiva. Questa è stata la partita della mia gestione in cui abbiamo creato di più: incredibile non aver vinto. Sembrava che il portiere avesse un muro davanti alla porta: siamo stati perfino for­ tunati a pareggiare perché era stregata».

S

Antonio Conte 44 anni, è alla terza stagione sulla panchina della Juventus. L’anno scorso è arrivato ai quarti di Champions

Meccanismi Della Juve non so­ no piaciuti l’approccio, la condi­ zione di alcuni giocatori e anche

*EDIZIONE LIMITATA DISPONIBILE DAL 01/09 AL 31/12/2013 FINO AD ESAURIMENTO SCORTE

LAPRESSE

una strana confusione. Non posso­ no essere sufficienti tre cambi per compromettere meccanismi su cui gran parte del gruppo lavora da oltre 2 anni. Può darsi che, nono­ stante le raccomandazioni di Con­ te, qualcuno abbia sottovalutato il Copenaghen. Però il rapido gol dei danesi avrebbe dovuto svegliare i bianconeri. «Noi abbiamo vinto in questi due anni con l’intensita, la cattiveria e l’organizzazione ­ dice Conte ­. Non possiamo giocare a bassi ritmi. Se i giocatori dicono che è mancata cattiveria, chiederò a loro di spiegarmi il motivo». I dubbi Alcune scelte del tecni­ co, poi, meritano un’analisi: per­ ché togliere Quagliarella nel mo­ mento migliore (il gol aveva tra­ sformato Fabio)? Perché non cam­ biare modulo nel finale e giocare con tre punte? Perché inserire De Ceglie e non Asamoah? Perché non portare nemmeno in panchina Vucinic? Conte risponde ad alcuni di questi interrogativi: «Quagliarella ha sofferto come tutti nel primo tempo, poi è cresciuto. Ma anche Gio­ vinco è stato bravo: ho cercato di mettere freschezza. Se aves­ se segnato, ora parlereste di mossa azzeccata. Il tridente non serviva perché stava funzionando tutto bene e cambiando avrei ri­ schiato magari qualche riparten­ za. De Ceglie l’ho preferito ad Asa­ moah per non abbassare troppo la squadra sui calci piazzati. Lloren­ te non avrebbe avuto senso contro difensori alti e lenti». Appunta­ mento contro il Galatasaray: «Che non è stato ridimensionato dal Re­ al. Altrimenti va considerata ridi­ mensionata anche la Juve». Ecco il dubbio da cancellare subito. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

CHAMPIONS GRUPPO B le Pagelle

JUVENTUS

5,5

VIDAL È TIMIDO LICHTSTEINER SPINGE E LOTTA Gambe e teste pesanti almeno fino al pareggio di Quagliarella. La squadra ritrova un minimo di ordine tattico solo dopo l’intervallo.

DI MIRKO GRAZIANO

7 h Pirlo il migliore

CHE BRAVO CLAUDEMIR

Regia subito ordinata in mezzo a una Juventus inizialmente frenata. Nella prima fase va a cercare spesso Lichtsteiner, mentre dall’altra parte Peluso è meno ricettivo. Il genio bresciano sale in cattedra nel secondo tempo, servendo cioccolatini a raffica. Fantastiche giocate per Tevez e De Ceglie (con quest’ultimo si infuria), poi ci prova pure in proprio: serpentina ai venti metri e gran destro a girare, vanificato da un Wiland in stato di grazia.

6

5

5

Buffon

Bonucci

Ogbonna

Nel primo tempo si muove solo per raccogliere la palla in rete. E in seguito le cose non cambiano: comoda normale amministrazione per il capitano bianconero.

Trasloca sul centrodestra per fare spazio in mezzo a Ogbonna. Più di una sbavatura in fase d’appoggio, soffre la fisicità di Jorgensen. Decisamente spaesato.

Anche sfortunato, ma poco reattivo sull’1­0 danese. Intesa da limare là dietro. Esce sempre a testa alta dalla difesa, ma ancora non trasmette sicurezza.

PARATE 1 RINVII 8 USCITE 2

CONTRASTI OK 4/7 LANCI 7 PASSAGGI OK 49/56

CONTRASTI OK 7/11 LANCI 3 PASSAGGI OK 65/69

5

6,5

5

6

6

Non riesce a mettere una pezza su Jorgensen. Poi, di testa, non angola bene a due metri da Wiland. E rischia il pasticcio con un folle retropassaggio.

Lui sì che entra subito in partita. Lotta, urla, e spinge. Sbatte spesso su Bengtsson, ma sforna assist su assist. Stupido il giallo preso a inizio ripresa.

È suo l’assist che libera Chiellini sotto la porta danese. Prestazione troppo timida. Sbaglia una facile occasione. È sembrato non a posto fisicamente.

Scavalcato dal cross che porta al gol danese, subito dopo spara a colpo sicuro, ma preferisce la violenza alla precisione. Soprattutto quantità ieri.

Dal 1’ a sorpresa al posto di Asamoah. Se ne sta a lungo lì, molto attento al compitino e con poca voglia di stupire. Cresce ed è suo l’assist a Quagliarella.

CONTRASTI OK 3/4 LANCI 4 PASSAGGI OK 73/76

TIRI 1 PASSAGGI OK 22/27 RECUPERI 1

TIRI 4 PASSAGGI OK 41/44 RECUPERI 8

TIRI 5 PASSAGGI OK 21/28 RECUPERI 10

Chiellini

Lichtsteiner

Vidal

TIRI 1 PASSAGGI OK 37/40 RECUPERI 5

Pogba

Peluso

TIRI 0 PASSAGGI OK 16/18 RECUPERI 1

5,5

l'allenatore Conte

6,5

6,5

5

6

s.v.

Sbaglia una facile occasione con la Juve sotto, ma gioca da leader, si muove su tutto il fronte offensivo, tira, sfiora il gol e fa velo sull’1­1 di Quagliarella.

Primo tempo da dimenticare. Inizia male pure nella ripresa, ma trova il guizzo scaccia incubo: gol pesante. Poi colpisce la traversa con un colpo di testa.

Prende la posizione di Peluso, ma è timido. Riceve in area una palla d’oro da Pirlo: la spreca e il bresciano lo manda a quel paese.

Conte lo schiera attaccante puro. Entra bene in partita e ha l’occasione buona, ma il suo diagonale viene mandato in angolo da Wiland.

Entra solo nel finale al posto di Lichtsteiner. È comunque bravo a sfondare sulla destra e a servire una palla d’oro per Tevez, che però non trova la porta.

TIRI 8 DRIBBLING 0/1 SPONDE 0

TIRI 6 DRIBBLING 0/0 SPONDE 2

CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 8/9

TIRI 3 DRIBBLING 2/2 SPONDE 0

TIRI 0 PASSAGGI OK 5/5 RECUPERI 0

Tevez

Quagliarella

De Ceglie

Giovinco

Isla

Giusto fare un minimo di turnover, e la vittoria sarebbe stata meritata. Ma perché De Ceglie invece di Asamoah al posto di Peluso? E perché non rischiare a un certo punto i tre attaccanti?

COPENAGHEN 6,5

h

IL MIGLIORE 8 WILAND Serata indimenticabile: almeno 5 interventi spettacolari. Respinti i tentativi di Chiellini, Pogba, Tevez due volte e Giovinco. Particolarmente bello l’intervento che manda in angolo la fucilata di Pogba. JACOBSEN 6 Copre con attenzione la sua zona. Meglio nel primo tempo, poi soffre le avanzate di Peluso. MELLBERG 6 L’ex non sfigura. Sempre ben piazzato, efficacissimo a livello fisico, qualche problema solo quando è costretto a seguire le punte bianconere fuori area. Paga l’unica sbavatura sull’1 1 di Quagliarella. SIGURDSSON 6 Pure lui non impeccabile sul pareggio bianconero, ma porta a casa la pagnotta. BENGTSSON 5,5 Lichtsteiner è uno dei pochi subito in palla, e su quella fascia c’è da battagliare. Contiene bene lo svizzero nei primi 45’, viene spesso travolto nella ripresa. BOLANOS 6 Dalle sue parti i bianconeri si svegliano solo dopo l’intervallo. Non fa cose eccezionali, ma il compitino lo porta a termine (Toutouh s.v.). CLAUDEMIR 6,5 Il centrocampo della Juve è fra i migliori d’Europa, il brasiliano non si fa impressionare, nemmeno contro il gigantesco Pogba. Contiene e riparte, con una certa lucidità. (Margreitter s.v.). DELANEY 6,5 Personalità in mezzo. Vidal non è al massimo, ma non lo soffre mai, più difficile prendere Pirlo. Bravo a dare sempre un certo ordine, anche quando la Juve dà l’ultima accelerata. BRAATEN 6 Inizio buono, spesso a ridosso di Jorgensen e Adi. Si spegne alla distanza. JORGENSEN 7 Non ha piedi delicatissimi, e i suoi appoggi arrivano quasi sempre fuori giri. Ma lotta, dà pure un occhio a Pirlo e ha il merito di spedire in rete l’1 0. Lui e il tecnico si mandano volentieri a quel paese, poi nel secondo tempo lascia partire una sventola dai 25 metri che sfiora la traversa. ADI 6 Tanto lavoro sporco per il nigeriano. Fa a sportellate con i difensori avversari e esce vincitore. GISLASON 6 Entra al 25’ del secondo tempo. È il momento di soffrire, randellare e aiutare dietro: fa il suo. ALL. SOLBAKKEN 7 Presenta una squadra ben organizzata e per nulla intimorita di fronte al blasone dei campioni d’Italia. ARBITRO BEBEK 6,5 Dirige bene una gara senza problemi disciplinari. Ammonizioni giuste tranne quella a Vidal, episodi chiave ben valutati. PETROVIC 6­ GRGIC 6; VUCKOV 6 ­GABRILO 6.

Gazzetta.it

Tvf Gazza

Duello aereo per Chiellini LAPRESSE

LA PRIMA DI MATRI E LE PAROLE DI CONTE: A TUTTA CHAMPIONS L’emozione di Alessandro Matri prima del debutto europeo con il Milan di Allegri e la parole di Conte dopo la partita di Copenaghen. In più la vigilia di Benitez, le foto più belle e il tempo reale di tutte le sfide di Champions League

DAL MILAN AL NAPOLI: ANCHE OGGI L’EUROPA È TUTTA DAL VIVO Dopo la prima puntata, stasera si conclude il primo turno e potrete seguire le nostre cronache in tempo reale, i servizi speciali su Milan, Napoli e le altre sfide. Con i commenti dei nostri esperti sulla giornata di Champions.


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CHAMPIONS GRUPPO B

Quagliarella deluso: «Fatti troppi errori» Pogba: «Poco cattivi» L’attaccante incredulo per il pari: «Sono 2 punti persi» Mea culpa del francese: «Non è stata la solita Juve» 1

2

3

tita dell’anno scorso contro il Nordsjaelland». Poca cattiveria Anche Paul Pogba sottolinea i problemi in fase conclusiva: «Abbiamo fal­ lito tante occasioni, questa era una gara da vincere. Siamo fi­ duciosi per il futuro e sono certo che ci rifaremo nella prossima gara, stavolta ci è mancata la solita cattiveria e non so perché: se siamo cattivi vinciamo. Speriamo di battere il Galatasaray». Nel primo tempo Pogba ha avuto una grande occasione per pareg­ giare: «E’ stato in parte un mio errore e in parte un miracolo del portiere. Però sicuramente avrei potuto segnare». Sulla destra Stephan Lichtsteiner ha spinto con grande intensità. «Nel primo tempo abbiamo sbagliato un paio di occasioni, siamo migliorati nella ripresa ma dovevamo segnare. Abbia­ mo creato tanto e sbagliato delle conclusioni semplici da due metri, dobbiamo essere più cattivi. Ma se giocheremo le prossime partite come il se­ condo tempo, sono sicuro che passeremo il turno». Il cammino Adesso diventa assolutamente determinante la partita casalinga con il Ga­ latasaray del 2 ottobre. Nei piani bianconeri sarebbero

Lichtsteiner pensa positivo: «Se giochiamo come nella ripresa passiamo il turno» La gara contro il Galatasaray del 2 ottobre a Torino diventa già uno spartiacque

1 Quagliarella festeggiato da Pogba e Pirlo dopo il gol del pareggio juventino; 2 Lichtsteiner impegnato in un contrasto con Braaten; 3 La delusione di Tevez dopo una delle occasione sprecate AP/AFP DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO COPENAGHEN

In apparenza, come l’an­ no scorso: debutto europeo in trasferta, Juve in svantaggio e Fabio Quagliarella che segna il gol del pari. In realtà peggio, molto peggio dell’anno scor­ so: perché quello era il Chel­ sea campione d’Europa e que­ sto è il Copenaghen decimo in Danimarca, perché quella era la prima serata europea della Juve di Conte e questo invece doveva essere il positivo de­ butto della seconda avventu­ ra, perché a Stamford Bridge i bianconeri avevano giocato bene e al Parken Stadium in­ vece sono stati deludenti al di là delle occasioni create. Partenza in salita Con il suo

gol Quagliarella ha almeno re­ galato il pareggio alla squadra e poi, prima di essere sorpren­ dentemente sostituito da Gio­ vinco, ha colpito la traversa di testa e regalato a Vidal un pre­ zioso assist. Fabio, però, non può essere felice: «C’è molta delusione: sono due punti per­ si, abbiamo sbagliato tanto, le occasioni per vincere le abbia­ mo avute. Bisognava concre­ tizzare. Ma prendiamo atto della situazione, sappiamo che iniziamo leggermente in salita. Loro sono partiti fortis­ simi, il mister ce l’aveva detto, non abbiamo giocato sui loro ritmi». Quagliarella sembra incredulo: «Non so cosa dire su questa partita. Buffon cre­ do sia stato inoperoso per 90 minuti, ma lì davanti bisogna fare gol e vincere la gara. E’ andata così, sembrava la par­

I DANESI

Solbakken: «Noi bravi Il pari è stato meritato» COPENAGHEN Alla vigilia della partita Solbakken, tecnico del Copenaghen, aveva detto che voleva sorprendere la Juventus. Ci è riuscito ancor più di quanto avrebbe immaginato: «Siamo partiti forte andando meritatamente in vantaggio spiega il tecnico del Copenaghen . Qualcosa abbiamo dovuto concedere ai bianconeri, ma il pareggio è meritato. Nel primo tempo abbiamo difeso bene e siamo ripartiti, nella ripresa invece abbiamo cercato di sopravvivere chiudendo gli spazi ai nostri avversari. Faccio i complimenti ai miei giocatori perché sono stati molto bravi contro una squadra forte come la Juventus. Adesso speriamo di fare una bella figura anche nelle prossime partite di questa Champions League». gb.o

Offerte Roma (Ciampino)

dovuti arrivare sei punti con­ tro il Copenaghen e invece bi­ sognerà recuperare da qual­ che parte i due lasciati ieri se­ ra al Parken Stadium. La Juve disputerà le sfide con il Real Madrid in sequenza e potreb­ be ritrovarsi terza in classifica dopo quattro giornate perché nel frattempo il Galatasaray affronterà due volte il Cope­ naghen e visto quanto è acca­ duto ieri di sicuro non sottova­ luterà l’impegno. L’ideale sa­ rebbe conquistare la qualifica­ zione prima dell’ultimo turno che vedrà i bianconeri impe­ gnati a Istanbul, sul caldissi­ mo campo del Galatasaray. Però la falsa partenza ha com­ plicato la corsa agli ottavi e adesso la Juve è già nelle con­ dizioni di non potersi permet­ tere altri errori.

4

UEFA YOUTH LEAGUE

I NUMERI

5

Le reti di Quagliarella in Champions. Anche nella scorsa stagione era andato in gol all’esordio, contro il Chelsea: è il settimo realizzatore bianconero stagionale

3

Le volte consecutive in cui la Juventus inizia la fase a gironi con un pari. L’anno scorso era finita 2­2 in casa del Chelsea, nel 2009 1­1 in casa con il Bordeaux. Ultimo inizio vittorioso nel 2008 con il successo sullo Zenit per 1­0 con una rete di Del Piero

100

Le partite in trasferta della Juventus tra Coppa Campioni e Champions League. Quello di ieri è stato il pareggio n. 31, le vittorie sono 29, 40 i k.o.

258

I minuti di astinenza dal gol in Champions per la squadra di Conte. Anche l’ultima rete era stata realizzata da Quagliarella, al Celtic il 6 marzo

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La Juve esulta per l’1­1 LAPRESSE

Baby beffati nel recupero Il 2­2 danese arriva al 94’ VINCENZO D’ANGELO

Una gioia interrotta sul più bello, negli ultimi istanti di una gara che la Juventus di Zanchetta era riuscita a ribal­ tare dopo lo sfortunato autogol in avvio di Marin. Con un rigo­ re al 94’ di Wohlegemuth, con­ cesso per un fallo di Varga su Felfel, la Juve viene agganciata sul 2­2 e vede sfumare in extre­ mis il primo storico successo nella Uefa Youth League, la Champions Primavera. Non so­ no bastati i gol di Garcia Tena (punizione) e Sakor per con­ quistare i primi tre punti della nuova avventura europea. La Juve paga anche l’espulsione di Roussos a 10’ dal termine, che ha ridato forza e speranza al Copenaghen nel finale. La pre­ stazione della Juve resta positi­ va, malgrado i punti persi al­ l’ultimo respiro, con i quali la Juve si sarebbe subito lanciata al primo posto solitario del gi­ rone, visto l’1­1 tra Galatasaray e Real Madrid. Milan e Napoli Oggi tocca a Milan e Napoli debuttare nella massima competizione euro­ pea giovanile per club. I rosso­ neri di Pippo Inzaghi ospitano a Sesto San Giovanni (ore 15) gli scozzesi del Celtic Glasgow. Inzaghi cerca conferme dopo il buon avvio di campionato: il tecnico chiede a Cernigoi i pri­ mi eurogol. Sempre alle 15, il Napoli di Saurini ad Aversa ospita il Borussia Dortmund: la buona vena di Tutino può esse­ re decisiva per gli azzurri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I RISULTATI DI IERI Gruppo A: Manchester United­Leve­ rkusen 4­3, Real Sociedad­Shakhtar Donetsk 3­2. Gruppo B: Galatasaray­ Real Madrid 1­1, Copenaghen­Juventus 2­2. Gruppo C: Benfica­Anderlecht 3­0. Gruppo D: Bayern­Cska Mosca 0­2, Viktoria Plzen­Manchester City 1­4. Gruppo H: Barcellona­Ajax 4­1. LE GARE DI OGGI Gruppo C: Olympia­ cos­Psg. Gruppo E: Chelsea­Basilea, Schalke­Steaua Bucarest. Gruppo F: Marsiglia­Arsenal, Napoli­Borussia Dortmund (ore 15). Gruppo G: Austria Vienna­Porto, Atletico Madrid­Zenit. Gruppo H: Milan­Celtic (ore 15).

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

CHAMPIONS GRUPPO B

Marotta: «Il Real voleva Vidal, ma costa come Bale» L’a.d. bianconero: «Respinte offerte per Pogba, gli aumenteremo l’ingaggio». Oggi torna Marchisio DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO COPENAGHEN

«Se Bale vale 100 milioni per Vi­ dal siamo lì: è un gran giocatore, que­ st’anno il Real Madrid ha mostrato un interessamento, ma cederlo è fuori di­ scussione, quindi il discorso è finito lì». Così ieri Beppe Marotta, che continua: «Pogba? Fa parte dello zoccolo duro, e tutte le offerte che sono arrivate le ab­ biamo respinte. Per quanto riguarda il suo contratto, dobbiamo essere co­ scienziosi: se si conferma una realtà ad altissimo livello, come speriamo, gli va riconosciuto un incremento dell’ingag­ gio». Marchisio prova Oggi, intanto, tutti a Vinovo, dove verrà anche scattata la fo­ to ufficiale della squadra 2013­14. La­ voro leggerissimo per i reduci di Cope­ naghen, molto più intenso per il resto del gruppo. A pieno regime, finalmen­ te, Claudio Marchisio, che forzerà pure domani e venerdì per inseguire almeno la convocazione in vista della gara con il Verona. Il Principino si era fatto male nel primo tempo di Lazio­Juve di Su­ percoppa italiana lo scorso 18 agosto: lesione di primo­secondo grado del le­ gamento collaterale mediale. Un’as­ senza particolarmente pesante in que­ sto inizio di stagione, con Conte co­ stretto ad azzerare il turnover in mezzo al campo. Intanto, domani Simone Pe­

A Se vanno agli ottavi A bianconeri pronti al colpo Biabiany

LE ULTIME DA VINOVO

S

Marchisio Fermo dalla Supercoppa per una lesione al legamento, il centrocampista oggi riprende e spera nella convocazione per la gara con il Verona

S

Pogba, 20 anni, nona gara in Champions EPA

Pepe Ha giocato l’ultima volta il 17 novembre scorso (Juve­ Lazio 0­0), da allora un calvario di infortuni. Domani nuova risonanza

pe affronterà una nuova risonanza per capire l’entità dell’ultimo problema muscolare alla coscia, un guaio emerso nei giorni scorsi ai primi allenamenti un po’ più pesanti. Un calvario senza fine per lo sfortunatissimo esterno ro­ mano, fuori di fatto da oltre un anno e costretto a operarsi 7 mesi fa per aspor­ tare delle calcificazioni muscolari del semimembranoso della coscia sinistra.

NEL MIRINO

DAL NOSTRO INVIATO

COPENAGHEN

Chiariamo subito: il mercato del­ la Juve è stato ai limiti della perfezione in rapporto alle disponibilità economi­ che. La squadra è cresciuta in classe e personalità anche solo con l’acquisto di Tevez, giocatore straordinario, uo­ mo squadra, già integrato nel credo tattico di Conte, costato appena 9 mi­ lioni più bonus. Rosa poi integrata da Llorente (preso in scadenza di contratto) e Ogbonna: già pronto l’azzurro, ancora in ritardo lo spa­ gnolo, che ha però un alibi di ferro, ovvero un’ultima sta­ gione passata quasi comple­ tamente lontano dai campi. Insomma, il valore assoluto dei campioni d’Italia è cre­ sciuto, ma il piano di rafforza­ mento concordato fra società e Conte non è stato completato al 100%. L’ultimo tassello riguarda­ va le fasce, assalto andato a vuoto per questioni economiche. A gennaio È stato impossibile per esempio arrivare a Zuniga (prima scel­ ta di Conte), trattenuto da un Napoli fermo nel rifiutare qualsiasi offerta per un giocatore a scadenza. E le ne­ cessarie partenze di Giaccherini (ben pagato in Premier) e Marrone (che ha chiesto di andare a giocare altrove)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S

A gennaio si punta all’esterno che manca: Zuniga valuta il rinnovo col Napoli, è sprint per il francese sommate all’infortunio di Marchisio (vicino al rientro), hanno complicato i piani di turnover di Conte, soprattutto a sinistra dove il solo Asamoah dà am­ pie garanzie. Nell’immediato ci sono le carte Peluso e De Ceglie, ma a gennaio è possibile un nuovo intervento, natu­ ralmente in caso di qualificazione agli ottavi di Champions League. Nel miri­ no della Juve resta Zuniga, che però sta sempre valutando una straordina­ ria offerta di rinnovo (quadriennale da oltre 3 milioni all’anno) del Napoli, a seguire occhio a Biabiany. Può esse­ re inserito nella lista Champions e c’è l’ok di Conte a cui il france­ se del Parma piace molto per la sua duttilità (copre en­ trambe le fasce, sia in un cen­ trocampo a quattro sia a cinque). Non solo, Bia­ biany garantirebbe a Con­ te anche la possibilità di cam­ biare all’occorrenza sistema, passando al 4­3­3. I bianco­ neri sono pronti a mettere sul piatto della bilancia al­ meno uno fra Padoin e De Ceglie, oltre a 2­3 milioni. E nel caso Llorente doves­ se tardare a rimettersi in carreggiata è sempre aperta con l’Anzhi la pista Lacina Traore: il gigante ivoriano ai bianconeri piace parecchio.

Zuniga Il colombiano è il preferito di Conte. È a scadenza ma il Napoli gli ha offerto un rinnovo ricco: quadriennale da oltre 3 milioni a stagione

S

L. Traore Centravanti di 2.04, ultimo gioiello dell’Anzhi in smobilitazione: la Juve ci ha messo su gli occhi, a gennaio potrebbe muoversi

m.gra © RIPRODUZIONE RISERVATA

Analisi tecnica

Juve, troppa fatica per un gol: 511 passaggi e 58% di possesso LO SCHEMA DA CALCIO D’ANGOLO

TEVEZ

CHIELLINI

BONUCCI

PIRLO

GDS

I bianconeri hanno il totale dominio del campo, ma manca un terminale in grado di concretizzare tutta la manovra ANDREA SCHIANCHI

Le idee servono, ma da sole non bastano: bisogna saperle concretizzare, trasformare le belle parole in una frase con un senso compiu­ to. Pirlo e Tevez ragionano, ricamano, si sbatto­ no, costruiscono, però là davanti manca sem­ pre il quid. Come un anno fa, stessa storia: la Juve non ha un uomo d’area in grado di risolve­ re i problemi. Direte: ma contro il Copenaghen ha segnato Quagliarella, il centravanti, dunque la questione non esiste. Risposta: vero che Quagliarella ha fatto gol, ma provate a vedere quante volte la Juve è entrata nell’area di rigore avversaria e quanto poco è riuscita a mettersi in saccoccia. Non si può avere il 58 per cento del

Carlos Tevez 29 anni Juventus

Andrea Pirlo 34 anni Juventus

Tocchi

Tocchi

52

95

Tiri in porta

Tiri in porta

3

1

Tiri fuori

Tiri fuori

3

0

Assist

Assist

2

5

Lanci

Lanci

3

12

Cross

Cross

0

12

possesso palla, effettuare 511 passaggi (rispet­ to ai 381 dei danesi) con una percentuale posi­ tiva dell’85,7 e limitarsi a realizzare una sola rete. D’accordo che il portiere Wiland ha fatto il fenomeno, ma lì nel cuore dell’area nemica ser­ ve una maggiore freddezza, è necessaria una diversa cattiveria. In tutto i bianconeri colle­ zionano 21 tiri verso la porta del Copenaghen: 11 in porta e 10 fuori. Una montagna di occa­ sioni che partorisce un solo topolino di gol... Poco, troppo poco.

Pirlo organizza tutto il gioco, tocca 95 palloni ed effettua 12 lanci e 12 cross. Tevez agisce da regista offensivo: per lui 3 tiri in porta e 3 fuori

Tra le linee Pirlo e Tevez sono il motore della squadra. Il regista riceve il pallone dai difensori e lo lavora con sapienza: sceglie la soluzione spesso la soluzione centrale per costruire la manovra, ma non dimentica di allargare il gio­ co sugli esterni. Lichtsteiner e Peluso vengono costantemente chiamati in causa. Pirlo tocca 95 palloni e su 40 passaggi ne sbaglia soltanto 3: una precisione pazzesca. Inoltre 12 lanci po­ sitivi, 12 cross e 5 assist. Presente ovunque, sia in fase offensiva sia in azione di ripiegamento: Pirlo gestisce tutto. E Tevez, quando il pallone è nella metà avversaria, gli dà una mano. Si muo­ ve e detta il passaggio, va a piazzarsi tra le linee e crea problemi ai difensori danesi. L’argentino tocca 52 palloni, fa la seconda punta (com’è sua caratteristica), cerca il duetto con Quaglia­ rella e, più frequentemente, si allarga a sinistra e pensa a costruire la manovra offensiva. Carli­ tos è, di fatto, un regista d’attacco che va anche al tiro: ne effettua 6, 3 in porta e 3 fuori. Non è preciso come dovrebbe essere un centravanti, ma lui di mestiere centravanti non è (e non è mai stato...). Soluzioni sulle fasce A conti fatti, soprattutto in chiave Champions, alla Juve manca proprio un cannibale d’area di rigore. Un Higuain, un Cavani, un Benzema: fate voi... Se Conte aves­ se un uomo di questo tipo, allora tutta la mole di lavoro svolta dai Pirlo e dai Tevez troverebbe un senso. Così, per segnare un gol, si deve fare una fatica tremenda, e non sempre ci si riesce. Certo, le soluzioni tattiche studiate da Conte sono importanti per scardinare le difese nemi­ che, perché i due terzini che martellano come forsennati sulle fasce sono autentiche frecce, praticamente ali aggiunte. Lo dimostra l’azione del gol del pareggio di Quagliarella: Peluso se ne va sulla sinistra, piazza in area un cross bas­ so che è un babà ,e l’attaccante calcia con preci­ sione e potenza in porta. Anche il triangolo di centrocampo, con Vidal e Pogba che s’inseri­ scono a sorpresa, è ben assortito. Pirlo, che ha un radar nei piedi, sa sempre quando è il caso di lanciare e quando invece conviene giocare corto. Ma alla lunga, se non la butti dentro, no­ nostante il totale dominio del campo e le tantis­ sime occasioni, hai il dovere di farti qualche do­ manda. E, possibilmente, trovare qualche ri­ sposta... © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CHAMPIONS GRUPPO B

h Il Real Ancelotti fa paura

I MIGLIORI

E Ronaldo ne segna 3 S

Isco Sblocca la partita con un gol da campioncino, poi entra nell’azione del 3­0, giocando a tutto campo come vuole Ancelotti

Sei gol in casa del Galatasaray di Terim, che resiste mezzora Isco apre la goleada, doppietta per Benzema. Ma Casillas va k.o. GALATASARAY REAL MADRID

1 6

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Isco (RM) al 33’ p.t.; Benze­ ma (RM) al 9’, Ronaldo (RM) al 18’ e al 21’, Benzema (RM) al 36’, Bulut (G) al 39’, Ro­ naldo (RM) al 46’ s.t.

GALATASARAY (4­3­1­2)

S

Ronaldo Tre gol sono sempre tre gol, anche se arrivano col risultato al sicuro. Ancora una volta colpisce la sua rabbia dall’inizio alla fine

Muslera 5,5; Eboue 5,5, Chedjou 5, Nounkeu 5, Riera 5,5; S. Inan 5, F. Melo 6, Baytar 5,5 (dal 17’ s.t. Bruma 5); Sneijder 5; Drogba 5 (dal 1’ s.t. Amrabat 5), B. Yil­ maz 4 (dal 33’ s.t. Bulut s.v.). PANCHINA Iscan, Kaya, Balta, Sarioglu. ALLENATORE Terim 5. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4­4­1­1. ESPULSI nessuno. AMMONITI F. Melo, Riera e Amrabat per gioco scorretto.

REAL MADRID (4­4­2) Casillas 6,5 (dal 15’ p.t. Diego Lopez 7); Carvajal 5,5, Pepe 6,5, S. Ramos 6,5, Ar­ beloa 6; Di Maria 8, Khedira 7, Modric 6,5 (dal 27’ s.t. Illarramendi 6), Isco 8 (dal 19’ s.t. Bale 6); Benzema 7, Ronaldo 8. PANCHINA Nacho, Casemiro, Rodriguez, Morata. ALLENATORE Ancelotti 8. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pepe per gioco scorretto. ARBITRO Clattenburg (Inghilterra) 7. NOTE spettatori 50.000 circa. Tiri in porta 4­9. Tiri fuori 6­3. In fuorigioco 1­1. Angoli 4­1. Recuperi: p.t. 6’, s.t. 3’.

ALBERTO CERRUTI ISTANBUL (Turchia)

«Stasera vinciamo» aveva detto Ancelotti all’ora di pran­ zo a un amico venuto dall’Ita­ lia, testimoni i suoi collabora­ tori Mauri e Vecchi. Nemmeno lui, però, immaginava di stra­ vincere con questo 6­1 che lan­ cia il Real Madrid al comando del girone e spaventa tutti i ri­ vali di Champions, a comincia­ re dalla Juve bloccata in Dani­ marca, prima di umiliare il Ga­ latasaray. Naturalmente è pre­ sto per dire che questa è la prima tappa di un esaltante cammino da concludere a Li­ sbona, sollevando la Decima. In attesa di verifiche più atten­ dibili, bisogna però sottolinea­ re due aspetti, ugualmente im­ portanti. Nelle due precedenti trasferte su questo campo, il Real Madrid aveva sempre per­ so 3­2, nel 2001 con Del Bo­ sque e ad aprile con Mourinho. Ma soprattutto, osservando co­ me inverte la tradizione, que­ sta squadra non è soltanto Ro­ naldo, che segna 3 gol, o Ben­ zema che ne fa 2: è un progetto che sta crescendo attorno a Isco, bravo a sbloccare lo 0­0, e a Di Maria, i due esterni capaci di fare la differenza nel 4­4­2 di Ancelotti, sperando che Bale,

Cristiano Ronaldo, 28, capocannoniere di Champions con 3 gol AFP

entrato nel finale, offra il suo strapagato contributo. Casillas k.o. Ancelotti, infat­ ti, rinvia l’esordio europeo del gallese, preferendogli Di Ma­ ria, con il rilancio di Casillas, assente in Champions dall’1­1 sul campo del Manchester City il 21 novembre scorso. L’idea è quella di far giocare lui in cop­

Il portoghese aggiorna il suo strepitoso score: 206 reti in 204 partite col Madrid

pa e Lopez in campionato, ma la «suerte» volta le spalle all’ex titolarissimo. Bravo a deviare una conclusione di Felipe Me­ lo, Casillas poco dopo si scon­ tra con Ramos che lo colpisce involontariamente a una costo­ la e la sua partita dura meno di un quarto d’ora. Appena entra­ to, Diego Lopez vola con stra­ ordinari riflessi per respingere un’altra deviazione di Melo al­ la mezz’ora. Non è una bella partenza per il nuovo Madrid, che Ancelotti cerca di rendere più compatto, accentrando i due esterni di centrocampo Di Maria e Isco, che non a caso co­ struiscono l’azione del vantag­ gio al primo tiro in porta, quan­ do il gioiellino spagnolo con­ trolla un cross dell’argentino, calciando un pallone che tocca il palo da una parte e poi dal­ l’altra prima di infilarsi in rete. Drogba out La nuova Arena del Galatasaray, ammutolita per lo svantaggio, fischia un contrasto di Pepe con l’arruggi­ nito Drogba, costretto a uscire alla fine del primo tempo. Te­ rim prova a cambiare modulo, inserendo Amrabat in mezzo al campo per lasciare più spazio a Yilmaz. Proprio il centravanti che voleva la Lazio, però, sba­ glia una facile deviazione e po­ co dopo incomincia lo show del Madrid, che raddoppia con un altro assist di Di Maria per Ben­ zema, spietato nell’esecuzione. Non c’è più partita ma c’è anco­ ra Ronaldo, che prima conclu­ de una splendida azione avvia­ ta dai soliti Di Maria e Isco e poi con un facile tocco da due pas­ si. Potrebbe bastare così, ma Benzema concede il bis e Ro­ naldo addirittura il suo tris (e fanno 206 gol in 204 partite con il Real), lasciando a un po­ vero Galatasaray l’elemosina di un inutile gol firmato da Bulut.

i I PEGGIORI

S

Drogba Toccato duro da Pepe, esce per infortunio prima dell’intervallo, dimostrando tutta la ruggine dei suoi 35 anni. Campione calante

S

Sneijder Giochicchia senza mai incidere, senza nemmeno la rabbia dell’ex, quella che lo aveva fatto segnare nel 3­2 dell’aprile scorso

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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

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CHAMPIONS GLI ALTRI GRUPPI IN CAMPO IERI con il migliore in campo, Ala­ ba; uno a fine primo tempo (Mandzukic di testa). Poi la comoda gestione della ripresa, quando Robben infila il tris.

Arjen Robben, 29 anni, olandese, è al Bayern dall’estate 2009 AP

Tris Bayern al Cska Mosca Per Guardiola è subito show Apre Alaba su punizione, poi Mandzukic Nella ripresa Robben chiude la gara Russi fragili e rassegnati, Honda delude BAYERN CSKA MOSCA

3 0

PRIMO TEMPO 2­0 MARCATORI Alaba al 3’, Mandzukic al 41’ p.t.; Robben al 23’ s.t.

BAYERN (4­1­4­1) Neuer 6; Rafinha 6,5, J.Boateng 6, Dante 6, Alaba 7; Lahm 6,5; Robben 6,5 (dal 34’ s.t. Shaqiri s.v.), Müller 5,5, Kroos 6 (dal 26’ s.t. Schweinsteiger 6), Ribery 6; Mandzukic 6,5 (dal 30’ s.t. Pizarro s.v.). PANCHINA Starke, Contento, Van Buyten, Kirchhoff. ALLENATORE Guardiola 6,5. AMMONITI nessuno.

CSKA MOSCA (4­2­3­1) Akinfeev 5; Nababkin 5, V. Berezutski 5, Ignashevic 5, Schennikov 5; Wernbloom 5,5, Cauna 5; Zuber 5 (dal 32’ s.t. Milanov s.v.), Honda 5, Vitinho 5,5 (dal 1’ s.t. Tosic 5); Musa 5,5 (dal 29’ s.t. Bazelyuk s.v.). PANCHINA Chepchugov, A. Berezutski, Vasin, Rahimic. ALLENATORE Slutski 5. AMMONITI nessuno. ARBITRO Rocchi (Ita) 6. NOTE spettatori 68 mila, stadio esaurito. Tiri in porta 12 (1 palo)­2. Tiri fuori 4­3. In fuorigio­ co 6­3. Angoli 3­1. Recuperi 1’ p.t., 3’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI MONACO DI BAVIERA (Germania)

La Baviera si arricchisce con le proprie certezze: da 56 anni viene governata dalla Csu, una democrazia cristiana in versione ancor più rurale, e guai a cambiare. Alle elezioni di domenica scorsa, i gemelli del partito della Cancelliera Merkel hanno incassato quasi il 48 per cento, anche se aveva­ no contro il sindaco di Mona­ co, personaggio molto popola­ re nella città dal cuore rosso in una regione bianca. Il Bayern, che significa Baviera, da quasi mezzo secolo governa il calcio tedesco: è un’altra certezza del Land che se si mettesse in proprio sarebbe uno Stato pro­ speroso in Europa. Partire con una vittoria in Champions era un obbligo: è sempre successo nelle precedenti 9 edizioni. Quindi un gol subito, dopo 3’

Vittorie e polemiche Ma oltre alle vittorie, qui guardano al modo in cui arrivano: essere leader, nel sociale come nello sport, per i bavaresi non signi­ fica soltanto restare davanti, ma proporre un sistema da imitare. Pep Guardiola deve soddisfare anche questa men­ talità e il dibattito sulla man­ canza di spettacolarità del Bayern post Heynckes ha coin­ volto i dirigenti con una baruf­ fa tra il d.s Sammer (si è arrab­ biato sabato con i giocatori per il «gioco senza emozione») e i due boss Hoeness­Rummenig­ ge che lo hanno chiamato a rapporto e redarguito pubbli­ camente. In questa partita, i campioni d’Europa sono parti­ ti per smentire Sammer, con 20’ di gioco soffocante, poi vi­ sto che non avevano opposi­ zione sono tornati al compiti­ no descritto dal d.s., ma vanno considerate stanchezza, risul­ tato sicuro e pensieri al cam­ pionato (sabato c’è lo Schalke). I motivi Fra le idee ripropo­ ste da Guardiola, quella di Lahm davanti alla difesa, do­ vuta però anche all’emergenza che ha decimato la zona cen­ trale: Schweinsteiger è a lungo in panchina perché ha la cavi­ glia dolente, Martinez e Thia­ go Alcantara (più Gotze) sono fuori servizio. Il catalano però non lascia soltanto il capitano come schermo per la linea da quattro, ma spesso gli affianca Kroos. I nostalgici rivedono così a tratti il 4­2­3­1 di Heync­ kes e scappa loro una lacrima. Visto che i russi non propon­ gono una fase difensiva accet­ tabile, prende coraggio anche Rafinha che non può produrre quanto Lahm sull’esterno ma è fra i più bravi con due inviti­ gol e una chance fuori. Russi senza onde Il Cska Mo­ sca, fresco di doppietta cam­ pionato­coppa, ha lasciato a casa due elementi fondamen­ tali come il centrocampista Elm e il fantasista Dzagoev. Ma è senza voglia, rassegnato. Honda, che piace tanto al Mi­ lan, è il simbolo dell’indolenza generale. Inoltre i russi non vengono aiutati da Pozzi, assi­ stente di Rocchi, perché il 2­0 è in lieve offside. Mentre vede bene Cariolato quando non sbandiera sul terzo gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Leverkusen di Hyypia. Poi, cer­ to, serve altro: la corsa di Va­ lencia, la leggerezza di Ka­ gawa, l’esperienza di Evra e la cultura di un club che non muore mai.

Wayne Rooney, 27 anni, a destra, esulta con Robin van Persie IMAGES

Moyes ritrova super Rooney che fa 200 gol con lo United All’Old Trafford doppietta della punta In gol anche Van Persie e Valencia Il Leverkusen di Donati regge un’ora MANCHESTER UTD BAYER LEVERKUSEN

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PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Rooney (M) al 22’ p.t.; Rolfes (B) al 9’, Van Persie (M) al 14’, Rooney (M) al 25’, Valencia (M) al 34’, Toprak (B) al 43’ s.t.

MANCHESTER UNITED (4­2­3­1) De Gea 6; Smalling 6, Ferdinand 6, Vidic 6, Evra 6,5; Carrick 6, Fellaini 5 (dal 35’ s.t. Cle­ verley sv); Valencia 7, Rooney 8 (dal 39’ s.t. Hernandez sv) Kagawa 6 (dal 25’ s.t. Young 6); Van Persie 7. PANCHINA Lindegaard, Fa­ bio, Evans, Anderson. ALLENATORE Moyes 6,5. AMMONITI Van Persie per gioco scorretto.

BAYER LEVERKUSEN (4­2­3­1) Leno 5; Donati 6, Spahic 5, Toprak 5,5, Boeni­ sch 5; Reinartz 5,5, Rolfes 6; Sam 5,5 (dal 33’ s.t. Kruse sv), Can 6, Heung­Min 6 (dal 19’ s.t. Bender 5,5); Kiessling 5 (dal 33’ s.t. Derdiyok sv). PANCHINA Palop, Wollscheld, Hilbert, Oztunali. ALLENATORE Hyypia 5. AMMONITI Reinartz e Heung­Min per gioco scorretto. ARBITRO Skomina (Svn) 6. NOTE spettatori 70 mila circa. Tiri in porta: 7­7 (1 traversa). Tiri fuori 8­4. Angoli 6­6. In fuori­ gioco 1­0. Recuperi: 0 p.t.; 3’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

In una notte in perfetto stile Manchester United, sta­ dio pieno, passione e gol, Roo­ ney e Van Persie hanno ribadi­ to un concetto più forte delle teorie strampalate di allenato­ ri travestiti da guru: a fare la differenza, nel calcio, resta la classe dei campioni. Non c’è modulo che tenga, quando hai la fortuna di poterti affidare ad attori di prima grandezza co­ me il centravanti inglese e il ta­ lentuoso bomber olandese. Rompono gli schemi, oltre che le porte. Fanno la felicità degli statistici: con la doppietta di ieri, Rooney ha toccato quota 200 gol al servizio dello Uni­ ted. Nobilitano il lavoro degli allenatori, come capita di que­ sti tempi allo scozzese David Moyes, all’esordio in Cham­ pions League contro il Bayer

Il film Occorre anche, è giu­ sto dirlo, la buona sorte. Quel­ lo che accade tra il 69’ e il 70’ è emblematico. Lo United sta viaggiando sul 2­1. Kiessling, di marmo fino a quel momen­ to, piazza una botta rasoterra: De Gea è reattivo e blocca il pallone. Il portiere spagnolo fa ripartire l’azione con un lan­ cione. Reintartz e Toprak si scontrano e Rooney può galop­ pare solitario verso Leno: de­ stro perfido, 3­1 e fine dei gio­ chi. Sarà lo stesso Rooney a fir­ mare l’assist per il 4­1 di Valen­ cia: un premio meritato per le fatiche dell’ecuadoriano, uo­ mo decisivo con i suoi strappi che mandano più volte in tilt il Bayer. La rete di Toprak, in chiusura, servirà solo a rende­ re meno amara la serata al Bayer e ad abbassare il voto a De Gea per l’uscita a vuoto. Analisi Non è stato uno scempio. I tedeschi sono rima­ sti in partita per un’ora, riu­ scendo a risalire l’1­0 di Roo­ ney, figlio di un destro di con­ trobalzo a metà del primo tem­ po. L’1­1 è un tiro sporco di Rolfes che gela De Gea e l’Old Trafford. Van Persie non fa una piega e dopo cinque minuti, con una splendida girata al vo­ lo su assist di Valencia, riporta avanti lo United. Il capolavoro scatena l’entusiasmo del popo­ lo dello United: peccato che l’olandese divori incredibil­ mente la doppietta personale al 90’, con uno svarione ad un metro dalla porta. Sul 2­1, sal­ tano gli equilibri tattici. Il Bayer ha tenuto botta con la mossa di Reinartz diga davanti la difesa, a sbattersi tra gli inse­ rimenti da lontano di Rooney e i tagli di Kagawa. La voglia di riportarsi in quota spinge al­ l’assalto i tedeschi. La parata di De Gea è il muro sul quale sbat­ te la testa il Bayer. Gol manca­ to, gol subito: Rooney, perfido, rispetta la regola. L’epilogo serve solo a colorire il tabelli­ no, in una serata che un ragaz­ zo italiano non dimenticherà mai. Giulio Donati fino a 4 me­ si fa giocava a Grosseto. Era di proprietà dell’Inter, che l’ha venduto al Bayer per 3 milioni di euro. Ieri è salito sul palco­ scenico della Champions, nel teatro dei sogni dell’Old Traf­ ford. Non ha sfigurato e, da ita­ liani, siamo contenti per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PLZEN­MAN.CITY 0­3

OLYMPIACOS­PSG 1­4

BENFICA­ANDERLECHT 2­0

R.SOCIEDAD­SHAKHTAR 0­2

ESECUTIVO UEFA A DUBROVNIK

Il City a valanga col Viktoria in 10’ Aguero è super

Cavani, T. Motta, Marquinhos: il Psg segna all’italiana

Benfica di qualità Anderlecht k.o. nel primo tempo

Cinismo Donetsk A San Sebastian ci pensa Teixeira

Platini: «Fifa? Decido in Brasile» Euro 2020, la candidata è Roma

Il Viktoria regge fino al riposo, poi Dzeko spacca l’equilibrio e in 10’ il City dilaga. Un arcobaleno il 2 0 di Touré, chirurgico il mancino del tris firmato da Aguero, il migliore. MARCATORI Dzeko al 3’, Yaya Touré all’8’, Aguero al 13’ s.t. VIKTORIA PLZEN (4­2­3­1) Kozacik 6, Rajtoral 6, Hejda 5 (dal 21’ s.t. Hubnik 6), Prochazka 5, Limbersky 5,5; Horvath 5,5, Horava 5,5; Petrzela 6, Kolar 5 (dal 16’ s.t. Duris 5), Kovarik 5; Bakos 5 (dal 38’ s.t. Tecl s.v.). All. Vrba 5,5. MANCHESTER CITY (4­4­2) Hart 6; Zabaleta 6, Kompany 6, Nastasic 6, Kolarov 6,5; Navas 6,5 (dal 21’ s.t. Milner 6), Yaya Touré 7 (dal 35’ st J. Garcia s.v.), Fernandinho 6, Nasri 7; Dzeko 7 (dal 38’ s.t. Negredo s.v.), Aguero 7,5. All. Pellegrini 7. ARBITRO Tagliavento 6. AMMONITI Limbersky (V), Kolarov (M) e Fernandinho (M)

ATENE (a.m.) Bel Psg che dilaga al Pireo grazie agli ex italiani Cavani, Thiago Motta (doppietta) e Marquinhos. Ibra sbaglia un rigore sull’1 3, per i greci magia di Weiss. MARCATORI Cavani (PSG) al 19’, Weiss (O) al 25’ p.t.; Thiago Motta (PSG) al 23’ e al 28’, Marquinhos (PSG) al 41’ s.t. OLYMPIACOS (4­2­3­1) Roberto 7; Maniatis 6, Medjani 4, Siovas 5, Bong 6; Machado 6,5, Samaris 6,5; Fuster 7 (dal 29’ s.t. Saviola s.v.), Dominguez 6,5 (dal 15’ s.t. Campbell 5), Weiss 8 (dal 38’ s.t. Yatabare s.v.); Mitroglou 4. All. Michel 5,5. PSG (4­3­3) Sirigu 6; Van der Wiel 5, Marquinhos 6, Thiago Silva 5, Maxwell 6; Verratti 6,5 (dal 34’ s.t. Rabiot s.v.), Thiago Motta 7,5, Matuidi 6,5; Lucas 5 (dal 1’ s.t. Lavezzi 7,5), Cavani 6 (dal 45’ s.t. Menez), Ibrahimovic 5. All. Blanc 6,5. ARBITRO Brych (Ger) 7 AMMONITI Bong (O) e Van der Wiel (PSG).

LISBONA (m.m.d.s.) Basta un tempo al Benfica per archiviare la pratica Anderlecht: Djuricic e Luisao regalano la prima gioia a Jesus. MARCATORI Djuricic al 4’, Luisao 30’ p.t. BENFICA (4­2­3­1) Artur 6; A. Almeida 6, Luisao 6,5, Garay 6, Siqueira 6; Fejsa 6, Matic 6; E. Perez 6 (dal 24’ s.t. Ola John s.v.), Markovic 6, Djuricic 6,5 (dal 29’s.t. M. Pereira s.v.); Cardozo 6,5 (dal 41’s.t. Lima s.v.). All. J. Jesus 6. ANDERLECHT (4­4­2) Proto 4,5; Gillet 5,5, Kouyaté 6, Mbemba 5,5, N’Sakala 6; Milivojevic 5,5, Kljestan 6, Bruno 6 (dal 37’ s.t. Praet s.v.), De Zeeuw 5 (dal 1’ s.t. Acheampong 6); Mitrovic 5,5 (dal 30’ s.t. Cyriac s.v.), Suarez 5,5. All. Van den Brom 5,5. ARBRITO Grafee (Ger) 6. AMMONITI Bruno (A), E. Perez (B), De Zeeuw (A), Mitrovic (A), Kljestan (A).

(f.m.r.) La Real Sociedad gioca bene e colpisce due traverse, lo Shakhtar però ne punisce le ingenuità con super Alex Teixeira. MARCATORE Alex Teixeira al 20’ e al 42’ s.t. REAL SOCIEDAD (4­2­3­1) Bravo 6; Estrada 6, Mikel Gonxzalez 5, Inigo Martínez 5, De La Bella 6,5; Markel Bergara 6,5, Ruben Pardo 6 (dal 37’ s.t. Granero s.v.); X. Prieto 6,5, Vela 6,5, Griezmann 7 (dal 29’ s.t. Castro 6); Seferovic 6,5 (dal 24’ s.t. Agirretxe). All. Arrasate 6,5. SHAKHTAR (4­2­3­1) Pyatov 7; Srna 7, Rakitskiy 6,5, Kucher 6, Shevchuk 6,5; Fernando 7 (dal 41’ s.t. Fred s.v.), Hübschman 6,5 (dal 21’ s.t. Stepanenko 6,5); D. Costa 7 (dal 32’ s.t. Bernard 6,5), A.Teixeira 8, Taison 7; L. Adriano 7. All. Lucescu 6,5 ARBITRO Hategan (Rom) 6 AMMONITI Markel Bergara (R), Inigo Martinez (R), Alex Teixeira (S), Rakitskiy (S), Luiz Adriano (S), Douglas Costa (S), Fernando (S).

Michel Platini ha deciso di non decidere ancora, ma si sapeva. Da Dubrovnik, Croazia, dove giovedì e venerdì si svolge l’Esecutivo, è arrivato ieri l’annuncio atteso: «Presidenza Fifa? Deciderò dopo Brasile 2014». In realtà il francese si è accorto che non avrebbe la maggioranza, non ancora almeno, poiché Blatter controlla tanti voti (per lui o per il suo eventuale designato, tipo il segretario Valcke). E quindi Platini aspetta che nei prossimi mesi gli equilibri cambino: tanto si vota nel 2015. Qatar 2022 Sugli equilibri potrebbe influire la data di Qatar 2022, il mezzo pasticcio in cui la Fifa è andata a cacciarsi. Tutte le 54 federazioni europee (il presidente Abete per l’Italia) sono a Dubrovnik per trovare un accordo da presentare all’Esecutivo Uefa e, quindi, a Blatter per il 4 ottobre. Quel giorno a Zurigo si avranno le idee un po’ più chiare. Platini e, pare, l’Europa, puntano sul gennaio 2022, mentre Blatter novembre. D’estate no, non si può. Troppo caldo.

Euro Qualificazioni Si parlerà anche di Europeo. La nuova fase finale a 24 obbligherà a qualificazioni facili, comunque di scarso interesse (in un sistema di diritti centralizzati che già fatica a trovare risorse): ci sono 23 qualificate su 53 in corsa. Per Francia 2016 cambiare non si può (9 gruppi, le prime 2 qualificate, le terze ai playoff). Per il 2020 si cerca la formula. Platini vorrebbe una prima fase facile nel primo anno, così le grandi potrebbero dedicarsi a un torneo tipo Confederations. Da Qatar ed Emirati sono arrivate offerte per il 2019. Le «piccole», da Andorra in su, temono però di perdere gli incassi tv dalle sfide con Italia, Germania etc: serviranno soldi per convincerle. Sedi Euro 2020 Sarà inoltre l’edizione itinerante, in 13 sedi diverse. Sono 31 i candidati, compresa l’Italia che propone Roma. Si decide nel 2014. Possibile in futuro anche un allargamento della fase finale dell’Europeo Under 21 (da 8 a 16). In discussione anche le nuove coppe 2015­18. Fabio Licari


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

CHAMPIONS GRUPPO H

4 I NUMERI

2

I pareggi del Milan negli ultimi 2 esordi nella fase a gironi di Champions: l’anno scorso era finita 0­0 con l’Anderlecht, 12 mesi prima 2­2 con il Barça

COSÌ IN CAMPO ALLE 20.45 STADIO San Siro, 80.018 spettatori

MILAN 4-3-1-2

DE JONG La nota più lieta di questo inizio di stagione: spirito combattivo e idee chiare

21 CONSTANT

CELTIC 4-4-2 SAMARAS 4 MUNTARI 9 MATRI

5 MEXES 32 ABBIATI

34 DE JONG

17 ZAPATA

9

I mesi e mezzo trascorsi dall’ultima sconfitta casalinga del Milan in partite ufficiali, relativa ad un incontro di Champions: Milan­Zenit 0­1 del 4 dicembre. Da allora i rossoneri hanno giocato 15 volte a San Siro concedendo agli ospiti solo 2 pareggi (Napoli e Roma in campionato)

2

METEO Poco nuvoloso, temperatura 16°

14 BIRSA 45 BALOTELLI

81 ZACCARDO

9 SAMARAS

10 STOKES

23 NOCERINO

È il terminale del gioco scozzese, ma sa anche mettersi al servizio dei compagni

15 COMMONS

23 LUSTIG

16 LEDLEY

4 AMBROSE

le reti al Celtic Matri ha segnato agli scozzesi due volte nella scorsa Champions con la Juventus

56

i minuti con il Milan Alessandro è subentrato contro il Cagliari (24 minuti) e con il Torino (32 minuti)

1 FORSTER

21 MULGREW

5 VAN DIJK

8 BROWN

3 IZAGUIRRE

ALLENATORE Lennon

ALLENATORE Allegri PANCHINA: 1 Amelia, 36 Iotti, 28 Emanuelson, 37 Modic, 16 Poli, 24 Cristante, 7 Robinho SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Abate, Bonera, De Sciglio, El Shaarawy, Kakà, Montolivo, Pazzini, Silvestre

PANCHINA: 24 Zaluska, 2 Matthews, 17 Balde, 18 Rogic, 33 Kayal, 11 Boerrigter, 20 Pukki SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Mouyokolo, Forrest

ARBITRO Stark (Germania) GUARDALINEE Salver Pickel ARBITRI DI PORTA Fritz Hartmann QUARTO UOMO Bornhorst TV Sky Sport 3, Sky Calcio 2, Premium Calcio INTERNET www.gazzetta.it D’ARCO

Highlander Matri

Il Celtic gli porta fortuna 4 «Milan, ora dammi fiducia»

I precedenti tra Milan e Celtic in casa dei rossoneri; gli scozzesi hanno raccolto un solo pareggio e perso gli altri tre incontri

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Le visite del Celtic in Italia: per gli scozzesi tre pareggi e sette sconfitte

Debutto europeo in rossonero da titolare con la squadra a cui ha già segnato due gol con la Juve: «Con Balotelli c’è una buona intesa» DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE @FabDellaValle MILANELLO (Varese)

Quel giorno più che un debutto è stata una toccata e fuga. Alessandro Matri ha esordito in Champions League un anno fa (19 settembre 2012), a Londra, subentrando a Vucinic a tre minuti dal 90’ a risultato già acquisito (2­2) contro il Chelsea. Oggi le sen­ sazioni saranno simili, forse le emozioni saranno anche più intense, perché per il ragazzo cresciuto nel vivaio rossonero l’attesa è stata lunga prima del­ l’esordio a casa sua, San Siro, e

con la maglia giusta. Forse sarà per questo che il destino si è di­ vertito a mettergli di fronte l’unico portiere al quale Ales­ sandro ha già fatto gol in Champions League. La vittima Si chiama Fraser

Forster, difende la porta del Celtic dal 2010 e l’anno scorso ha avuto la sfortuna di cono­ scere il Matri juventino nella fase a gironi. Alessandro a Gla­ sgow (12 febbraio) sbloccò il risultato dopo 3 minuti e poi mandò in gol Marchisio (finì 3­0), a Torino (6 marzo) segnò la prima delle due reti bianco­ nere. Sono i suoi unici gol in Champions League. Forster

non dev’essere stato contento di sapere che nel frattempo Matri ha cambiato maglia, vi­ ceversa l’attaccante sarà stato felice di ritrovare gli scozzesi. Bravo ragazzo Matri sarà la spalla di Balotelli, Allegri glie­ l’ha comunicato durante la conferenza stampa. Dopo i due spezzoni in campionato con Cagliari e Torino, ha l’occasio­ ne per dimostrare all’allenato­ re che tanto l’ha voluto di aver fatto la scelta giusta. «Esordire in Champions con il Milan è il top, ho sognato tanto questo momento. Logico che mi pia­ cerebbe segnare, però in que­ sto momento è più importante

A

BATTUTO 2 VOLTE

S

Fraser Forster 25 anni, portiere del Celtic: Matri gli ha fatto due gol con la Juve

vincere». Matri è emozionato, chissà quanto lo sarà stasera quando sentirà gli applausi dei tifosi. Lui è il classico bravo ra­ gazzo, educato, riflessivo, for­ se persino troppo buono. A To­ rino ha vissuto di alti e bassi, è passato da momenti di alta prolificità a lunghi periodi di digiuno. Ale è sensibile e alla Juve probabilmente ha pagato la mancanza di fiducia che per­ cepiva intorno a lui. A Milano però è tutto diverso, c’è un am­ biente che conosce già e l’alle­ natore insieme al quale a Ca­ gliari è partito alla scoperta della Serie A. La Juve ha scelto il ghigno e la cattiveria di Te­ vez e ha preferito sacrificare

Matri (anche se Conte non avrebbe voluto cederlo), lui è pronto a dimostrare che si può essere decisivi anche senza es­ sere considerato un «bad boy». Oltretutto nella nuova coppia rossonera uno che passa per cattivo c’è già: Balotelli. Fiducia per due «Andare d’ac­ cordo con Mario in campo è fa­ cile. E’ un grande giocatore. Ci conosciamo dai tempi del Lu­ mezzane (stagione 2005­06, hanno giocato insieme in C1, ndr). Avere la fiducia dell’am­ biente per me è importante, è un’arma in più». Anche il Mi­ lan ha bisogno di ritrovare fi­ ducia, dopo la falsa partenza in campionato e la pioggia di in­ fortuni. Non c’è Kakà, non c’è El Shaarawy, però ci sono Ma­ tri e Balotelli, gemelli molto di­ versi che condividono un otti­ mo rapporto con il gol. «Il Cel­ tic l’anno scorso mi ha portato fortuna, speriamo succeda an­ cora». E’ l’avversario giusto per Matri e per il Milan, per comin­ ciare bene la nuova avventura in Champions e far sparire i nu­ voloni che stazionano da un po’ nel cielo sopra Milanello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SPINTA DEL TECNICO «CI SONO I PRESUPPOSTI PER FARE UNA GRANDE PRESTAZIONE»

LE ACCUSE DELL’EX STAFF ROSSONERO NEL MIRINO

Allegri: «Pronto riscatto L’infermeria? Sfortuna»

Pato: «Danneggiato dai medici» E Max: «Faccia autocritica»

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)

Parlare di riscatto per la seconda volta lungo la stagio­ ne, quando questa è iniziata soltanto da cinque partite, si­ gnifica che le cose sono iniziate maluccio. L’ingresso alla fase a gironi di Champions ha signifi­ cato conquistare un primo, im­ prescindibile obiettivo, ma in campionato il piatto piange e quindi la Coppa offre nuova­ mente l’occasione di rialzare la testa. «Riscatteremo Torino, ci sono tutti i presupposti per fare una grande prestazione» dice Allegri, che la testa in realtà non l’ha mai abbassata. So­ prattutto quando sente piovere

domande da tutte le parti – giornalisti scozzesi compresi – sulla sua rosa decimata dagli infortuni. «La situazione non mi preoccupa. Siamo stati sfor­ tunati e comunque gli infortu­ ni muscolari sono solo quattro, esattamente come dodici mesi fa. Per quanto riguarda quelli traumatici, non ho la sfera di cristallo. Sembra un bollettino di guerra, ma il lavoro svolto da preparatori e fisioterapisti è ottimo. Tra l’altro Abate, per dire, si è fatto male in Naziona­ le, e non da noi». Un’accusa ve­ lata al clan azzurro? Tutt’altro: «Gli infortuni dei nostri gioca­ tori in Nazionale, o al loro ri­ torno (ci sono anche El Shaa­ rawy e Montolivo, ndr), sono solo una casualità. El Shaa­

Massimiliano Allegri, 46 anni, quarta stagione al Milan ANSA

rawy ad esempio si è fatto male con un movimento banale a fi­ ne allenamento, quando si fan­ no quei giochini da circo con la palla come le foche... Il Milan è molto contento di dare i suoi giocatori all’Italia». Meglio parlare meno Intanto, l’infermeria restituisce prima del previsto Poli, se non altro per la panchina. «Dobbiamo fare più punti possibile con Celtic e Ajax, e poi giocarcela col Barça – riflette il tecnico –. L’importante è non prendere gol come quelli di Torino in contropiede». A proposito di Toro, Allegri torna sulle pole­ miche granata: «Non sono sta­ to un disonesto, le immagini confermano che abbiamo avu­ to un comportamento regola­ re. Capisco la loro rabbia, ma quel cambio non era pronto. Nel dopo gara la regola del par­ lare il meno possibile è sempre valida». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti (l’ultimo, brasiliano, scelto da lui), medici tutti diversi. Pato li accomuna in un j’accuse definitivo: «Se non sono esploso prima, è colpa loro». Parlando con la brasiliana SportTv, l’attaccante scarica la colpa dei continui infortuni su MilanLab: «Anche ora al Milan ci sono molti infortunati, dimostrazione che i guai muscolari non erano colpa mia. Io giocavo una partita, mi facevo male, recuperavo e mi infortunavo di nuovo. La colpa è dei medici e dei carichi di lavoro eccessivi per farmi tornare prima in campo». Al Corinthians, Pato pare aver superato i guai fisici. «Per gli infortuni ho pagato un prezzo che non dipendeva da me. In Italia si lavora molto sul fisico,

Pato dolorante ai tempi del Milan AP è normale che il corpo possa non reggere». Da Milanello è arrivata la replica di Allegri: «Pato in patria sta giocando e credo stia bene. Gioca anche in nazionale, ma fare accuse gratuite verso chi lavora in maniera professionale credo che sia poco carino. A volte l’autocritica fa bene».


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

Alessandro Matri, 29 anni, al Milan da agosto ANSA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Test per Balotelli con la spalla perfetta Mario infallibile ai rigori ma troppo nervoso e con troppe pause: senza Montolivo e Kakà, tocca a lui essere leader li, diffide e squalifiche: se il tuo leader è nervoso, diventi nervoso anche tu. Se l’etoile pasticcia, il corpo di ballo stec­ ca. Il salto richiesto a Balotelli è un salto sul terreno della re­ sponsabilità.

ALESSANDRA BOCCI MILANO

GLI AVVERSARI DEL CELTIC

Ledley in forse, ma dovrebbe farcela MILANO Sei anni dopo rieccolo. Neil Lennon era in campo quando il Celtic uscì agli ottavi di finale di Champions League nel 2007 per mano del Milan. Ora che è il tecnico, trova un avversario rinnovato. «Il club ha ripensato la propria filosofia ma vedo grande energia ed entusiasmo. A causa degli infortuni, Allegri forse non ha avuto l’opportunità per lavorare al meglio ma sono certo che la

squadra si riprenderà. Balotelli è un giocatore straordinario: è molto popolare in Inghilterra ed è ancora giovane, credo farà una grande carriera». Le preoccupazioni del tecnico riguardano l’attaccante azzurro, ma non solo: soltanto oggi si saprà se il Celtic potrà contare su Joe Ledley a centrocampo. E molte delle fortune degli scozzesi dipenderanno ancora dal greco George Samaras.

I gol, fondamentali. La freddezza sui calci di rigore, complimenti. Ma siccome, è noto, un calciatore non si giu­ dica solo dai rigori medesimi, il Milan da Mario Balotelli vor­ rebbe di più. Più ordine men­ tale in campo, più continuità, più presenza in area. Mario ha lo status di intoccabile, eppure la prestazione di Torino non è piaciuta del tutto. E la condi­ zione fisica al ritorno dal peri­ odo passato con la Nazionale ancora meno.

Mario Balotelli, 23 anni, ha segnato un gol al Psv nel preliminare ANSA

Uomo in più Un’insostenibile noia pare attanagliare Balotel­ li in alcuni momenti, con scar­ so coinvolgimento nel gioco e scarsa incisività. L’antidoto dovrebbe essere la presenza di Matri che, in assenza di Pazzi­ ni, può diventare indispensa­ bile: Matri in area libera Ma­ rio e la sua fantasia, ed è quel­ lo che Allegri si augura avven­ ga già questa sera. Perché ormai è chiaro: Balotelli non ama frequentare stabilmente l’area di rigore, ha bisogno di vagare, ha bisogno di una spalla, o la sua classe non dila­ ga. Per questo Allegri, dopo al­ cuni esperimenti, ha deciso di

mandare subito in campo Ma­ tri dall’inizio. Perché Balotelli non si senta solo e trovi final­ mente la continuità che serve a un vero leader e che serve anche al Milan. Allegri può tentare di risolvere la questio­ ne tattica, ma perché Balotelli faccia il definitivo salto di qua­ lità manca altro. L’uomo che vale quanto la Gioconda (pa­ role del suo procuratore), che finisce in copertina su Time e che è conosciuto ai quattro an­ goli del mondo, deve impara­ re a controllarsi in campo e ad aiutare i compagni anche in questo senso. Non è soltanto un problema di cartellini gial­

L’ALTRA SFIDA DEL GIRONE L’AJAX AL CAMP NOU

Gli è morto il padre: Martino va lo stesso in panchina al Barça DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI BARCELLONA

«Sono venuto a Barcello­ na per vincere tanti titoli». Pa­ role pronunciate senza entu­ siasmo. Normale, Tata Marti­ no si è presentato in sala stam­ pa con la morte nel cuore. E’ stato il presidente Sandro Ro­ sell a spiegare lo sguardo triste del tecnico argentino: «Marti­ no era stato appena informato della scomparsa del padre. Il nostro tecnico ha deciso di an­ dare in panchina nel debutto di Champions contro l’Ajax. A fine gara partirà subito per Ro­ sario». Il ritorno di Bojan Natural­

mente Messi e compagni scen­ deranno in campo con il lutto al braccio. Il dramma di Marti­ no fa scivolare in secondo pia­ no i tanti temi di questa inedita sfida di Coppa. Il debutto in Champions di un Neymar che ha già al suo attivo una Coppa Libertadores; la crescita del­ l’intesa tra il talento brasiliano e Messi; la curiosità di vedere in azione un Barcellona non più legato mani e piedi al clas­ sico tiqui­taka («non c’è sem­ pre bisogno di fare possesso palla», ha osservato il tecnico argentino) e il ritorno al Camp Nou da rivale di Bojan dopo la non esaltante esperienza nel calcio italiano: «Bojan è un mi­ cidiale contropiedista, merita grande attenzione».

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Tata Martino, 50 anni, tecnico argentino del Barça LAPRESSE Influenza (calcistica) Ma, alla fine, il piatto più gustoso è il confronto tra il Barcellona e un calcio, quello olandese, che ne ha influenzato la crescita negli anni Settanta­Ottanta. Basta pensare agli undici titoli con­ quistati da Cruijff sulla panchi­ na del Barça tra il 1988 e il ’96 (dopo i due da giocatore blau­ grana). Soltanto Pep Guardio­ la ha fatto meglio. Oggi Cruijff è in guerra aperta con il presi­ dente Rosell, non sarà allo sta­ dio e ha confidato che farà il suo tifo per i suoi vecchi amici olandesi. «L’Ajax – ha osserva­ to Martino ­ è una filosofia di gioco molto marcata però non sempre nasce una generazione con fenomeni come Seedorf o Kluivert». Già, all’Ajax di oggi è rimasto il nome e poco altro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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reti europee Balotelli ha segnato 2 gol con l’Inter, 7 con il Manchester City ed 1 con il Milan.

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volte in Champions Mario ha giocato 9 volte titolare e 5 volte è rimasto in campo per 90 minuti.

Capitani e leader Mario è un soggetto bizzarro, si veste da rapper e ha macchine vistose, ma le stranezze e le cose da di­ vo fuori dal campo vengono derubricate. Perché Mario è un generoso, e ai compagni piace così com’è. Oggi però è serata da nervi saldi. In un momento difficile, con gli in­ fortuni e le critiche che piovo­ no, il Milan deve trovare una grande partita per stoppare tensioni e dibattiti. E allora serve Balotelli con i suoi gol, le sue giocate, la sua follia. Ha segnato 5 gol in Champions League, con il Milan solo uno nei preliminari. La sorte gli ha disegnato un debutto stagio­ nale senza capitano (Montoli­ vo) o altre stelle (Kakà). Si tor­ na all’antico con Abbiati capi­ tano, e si va avanti con Balo­ telli leader. Quando Abbiati ha vinto la prima Champions, Balotelli giocava nelle giova­ nili del Lumezzane. Ora sono lì, insieme. Per Mario è tempo di futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

CHAMPIONS GRUPPO F

Napoli­Borussia, tan Eurodebutto di Benitez contro i vicecampioni Tutti attorno a Behrami

In città torna l’entusiasmo e il clima delle grandi sfide: per non farsi infilare dai tedeschi in ripartenza sarà utile lo svizzero DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO NAPOLI

È ansioso anche il mare che alita sulla città, un mae­ strale agitato. Nervosismo d’attesa, da grande vigilia. Come per il ritorno in Coppa Campioni del 22 novembre 2011: Manchester City­Na­ poli 1­1. Ma non proprio co­ sì. Allora prevaleva la sensa­ zione di festa, perché Cavani e Lavezzi riannodavano un filo che riportava a Marado­ na. Ora, oltre all’attesa, c’è la pretesa. Perché il Napoli da anni bivacca al vertice del campionato e ha consolidato la sua personalità, perché De Laurentiis si è attrezzato per girare «un film internaziona­ le» e le statistiche lo dimo­ strano.

È il primo test di un certo livello per gli azzurri. Soprattutto per la difesa Questa volta i titolari azzurri hanno tutti esperienza internazionale Nuova esperienza Quella volta a Manchester solo De Sanctis e Inler vantavano qualche presenza in Cham­ pions League, stavolta tutti e undici sanno come si fa, mentre il Borussia Dort­ mund conta un debuttante: Aubameyang. D’accordo, i tedeschi si presentano con la poderosa esperienza dell’ul­ tima finale di Champions, ma Benitez (83 presenze nel­ la competizione contro le 19 di Klopp) porta in dote un trionfo (come Pandev) e le tre meringhe arrivate dal no­

bile Real (Albiol, Callejon, Higuain) hanno corazzato la personalità del gruppo. Que­ sto Napoli andrà in giro per l’Europa senza l’impaccio dei debuttanti. Rafa d’Europa E non solo per ragioni di presenze, an­ che di modulo. Con una velo­ cità sorprendente, Benitez ha trapiantato la sua idea di possesso e coraggio in una squadra educata ad attende­ re e ripartire. Ora il Napoli ha più respiro internaziona­ le. Con il 4­2­3­1 si sono sfi­ dati Borussia Dortmund e Bayern Monaco nell’ultima finale di Champions. Con la difesa a 3 di Mazzarri, in questa Champions, giocano solo la Juve e, a volte, l’Olym­ piacos. Questo non vuol dire sentirsi già pronti per la fina­ le e poter affrontare allegra­ mente il Borussia in campo aperto. I tedeschi lavorano con Klopp da sei anni, hanno meccanismi collaudati che scattano con automatismi istintivi. Il Napoli sta stu­ diando Benitez da pochi me­ si e in campionato non ha trovato ancora un vero test di collaudo. Ha giocato a met­ tere all’angolo un avversario inferiore: Bologna, Chievo, Atalanta. Ha imparato che a forza di tirare colpi, tra un’incursione di Hamsik, un guizzo di Callejon, una spal­ lata di Higuain, prima o poi il gol arriva. Attaccare non sa­ rà mai un problema. Ma non sa ancora se è in grado di fer­ mare un avversario che ri­ parte con qualità e potenza, come fa il Borussia, la mi­ glior squadra d’Europa a tra­ sformare la difesa in offesa. Lanzichenecchi Hamsik, Higuain e i soliti noti hanno ingombrato la vigilia, ma non conteranno di meno In­ ler e Behrami. Così come nel­ la favolosa stagione del Bo­ russia, Gundogan (ora infor­ tunato) non è pesato meno di Lewandowski. Anzi, sa­

ranno i mediani le pedine più importanti, perché toc­ cherà a loro dare equilibrio e spezzare le terribili riparten­ ze di Aubameyang, Mkhita­ riyan e Reus, con la collabo­ razione degli esterni alti e bassi. Forse Benitez si è por­ tato apposta Behrami nella conferenza stampa di ieri. Non Hamsik o Higuain: Be­ rhami. Come a dire: occhio, non aspettatevi solo luna­ park, il San Paolo sarà anche un’arena di lotta dura; do­ vremo fermarli, prima di at­ taccarli. È così, perché gli at­ taccanti di Klopp, che sabato hanno segnato 6 gol in quat­ tro all’Amburgo, caleranno come lanzichenecchi. Il buon Rafa raccomanda: «Adelante, Napoli, con jui­ cio». Perché il rischio di farsi trascinare avanti dall’euforia del San Paolo e ritrovarsi poi

infilzati dalle frecce gialle è molto alto. Senza vergogna La prova di equilibrio di questa sera la­ scerà intuire molto sulle po­ tenzialità della squadra, an­ che in campionato. È solo il primo passo del girone, ma già determinante per il Na­ poli. Perché una sconfitta lo costringerebbe ad affrontare con affanno le prossime due trasferte (Londra e Marsi­ glia). Al contrario, un risul­ tato positivo darebbe morale e spinta. Anche un pareggio, sì. Se la forza del Borussia Dortmund, dominatore della Bundesliga (5 vittorie su 5), dovesse dilagare, il Napoli non dovrà vergognarsi di ab­ bassare il ritmo e trattenere il proprio istinto offensivo. Adelante, Rafa, con juicio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valon Behrami, 28 anni, è arrivato nel 2012 dalla Fiorentina INSIDE

COSÌ IN CAMPO ALLE 20.45 A NAPOLI STADIO San Paolo, 65.000 spettatori HIGUAIN In Champions ha già segnato 8 gol in carriera: è lui il faro del Napoli

METEO Poco nuvoloso, temperatura 21°

NAPOLI 4-2-3-1

BORUSSIA DORTMUND 4-2-3-1 LEWANDOWSKI

18 ZUNIGA

19 GROSSKREUTZ 19 PANDEV

17 AUBAMEYANG 28 6 4 88 BENDER SUBOTIC CANNAVARO INLER 25 1 17 9 9 10 REINA WEIDENFELLER HAMSIK HIGUAIN LEWANDOWSKI MKHITARYAN 33 18 15 85 ALBIOL BEHRAMI SAHIN HUMMELS 7 11 CALLEJON REUS 11 29 MAGGIO SCHMELZER

ALLENATORE Klopp

ALLENATORE Benitez PANCHINA: 1 Rafael, 16 Mesto, 5 Britos, 27 Armero, 20 Dzemaili, 14 Mertens, 24 Insigne SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: nessuno

Media pazzesca: 19 gare, 11 gol in Champions. Ecco perché tutti lo vogliono

PANCHINA: 20 Langerak, 25 Papastathopoulos, 21 Kirch, 16 Blaszczykowski, 23 Schieber, 7 Hofmann, 37 Durm SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Gundogan, Kehl, Piszczek

ARBITRO Proença (Portogallo) GUARDALINEE Miranda Trigo ARBITRI DI PORTA Capela Gomes QUARTO UOMO Tomé TV Sky Sport 1HD, Sky Calcio 1HD; Italia 1, Premium Calcio HD INTERNET www.gazzetta.it

QUI BORUSSIA NEL DORTMUND GIOCANO I DUE RECENTI OBIETTIVI DI MERCATO NAPOLETANI SUBOTIC E LEWANDOWSKI. OLTRE ALL’EX ROSSONERO AUBAMEYANG

Klopp: «De Laurentiis mi aveva cercato» GIANLUCA MONTI NAPOLI

Chissà che stasera non sbagli panchina. Jurgen Klopp avrebbe potuto allenare il Na­ poli: «Se mi ha chiamato De Laurentiis? Sì, lo ha fatto pri­ ma di contattare Benitez – dice sorridendo in conferenza stampa –, del resto sarebbe sta­ ta una stupidaggine se lo aves­ se fatto dopo. Comunque, il

Napoli dopo la cessione di Ca­ vani è addirittura più forte per­ ché ha fatto un ottimo merca­ to. Lo abbiamo studiato e lo ri­ spettiamo». Viaggio in Polonia Il Borussia rappresenta per De Laurentiis un modello da emulare. Non a caso, il club azzurro ha seguito in passato diversi giocatori che ora sono protagonisti con Klopp. Robert Lewandowski giocava nella B polacca (con lo

Znicz Pruszkow) quando nel 2007 fu segnalato a Pier Paolo Marino, all’epoca d.g. del Na­ poli. Già allora provò a pren­ derlo, ma l’affondo vero e pro­ prio risale al gennaio 2009, con tanto di viaggio a Poznan per prendere sia lui sia il difen­ sore Jodlowiec. Il Lech Poznan decise però di resistere al cor­ teggiamento del Napoli e Lewandowski l’anno dopo fece 18 gol convincendo il Dort­ mund a sborsare 4 milioni. La

passione del Napoli per Lewandowski resta comunque d’attualità: «Non posso dire quanto tempo fa ho parlato con De Laurentiis, ma posso dirvi che l’ho fatto anche recente­ mente», ha svelato l’agente del giocatore Cezary Kucharski. Obiettivi in comune Sempre nel gennaio 2009 il Napoli fu vicino anche a Subotic, che in­ vece era già in forza al Borussia da qualche mese. L’offerta az­

Jurgen Klopp, 46 anni ANSA

zurra era importante: 8 milio­ ni e la possibilità che Subotic rimanesse a Dortmund altri sei mesi. I tedeschi prima dissero sì, poi ci ripensarono anche perché il difensore nato in Bo­ snia cominciò a far gol come un attaccante. Più di recente, il Napoli ha osservato a lungo Marco Reus, candidato due an­ ni fa alla sostituzione di Lavez­ zi, e soprattutto Pierre Auba­ meyang. Lo ha detto De Lau­ rentiis: a febbraio era molto più di un’idea, era il primo obiettivo per la fascia destra. Benitez, però, quando è arriva­ to gli ha preferito Callejon. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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nto per ricominciare 4 L’urlo di Rafa:

STADIO INVIOLATO

S

Il Napoli non ha mai perso in casa tra Coppa Campioni e Champions, cui partecipa per la quarta volta. Il bilancio è di 4 vittorie e 3 pareggi

Coppa Campioni 1987­88 Sedicesimi: Napoli­Real Madrid 1­1 1990­91 Sedicesimi: Napoli­Ujpest 3­0 Ottavi: Napoli­Spartak Mosca 0­0 Champions 2011­12 Fase a gironi: Napoli­Villarreal 2­0; Napoli­ Bayern Monaco 1­1; Napoli­Manch. City 2­1 Ottavi: Napoli­Chelsea 3­1

«Siamo forti e senza paura» Il tecnico: «Sarà una gara spettacolo» San Paolo esaurito: 65 mila spettatori DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)

La suggestione è ancora più forte guardando i numeri. Come lo sono anche le aspet­ tative di un’intera città che brucia di passione. Per il Na­ poli, certo, e per quest’esordio in Champions League che pre­ senta i contorni di una sfida stellare. Una prima di grande prestigio, dunque, se si consi­ dera il valore dell’avversario, il Borussia Dortmund, che è in testa alla Bundesliga. Un con­ fronto tra prime della classe, insomma, tenuto conto anche del primato del Napoli in Se­ rie A, che renderà magica la notte del San Paolo: ci sarà il tutto esaurito per un totale di 65 mila spettatori. I numeri,

Mai k.o. alla prima Rafa Benitez non ha mai perso negli 8 esordi stagionali in Champions. Il suo bilancio parla di 5 vittorie e 3 pareggi con Valencia, Liverpool e Inter ANSA

dicevamo. Potrebbero essere indicativi, soprattutto per Ra­ fa Benitez. Quelli del tecnico, infatti, raccontano che lui non ha mai perso nelle gare d’esordio in Champions Lea­ gue, disputate con Valencia, Liverpool e Inter. Il suo score, nelle 8 gare disputate, è di 5 vittorie e 3 pareggi. Un dato che è ritenuto di buon auspi­ cio da un popolo che vive an­ che di scaramanzia. Senza timore Come sono di­ verse le vigilie di Benitez ri­ spetto a quelle del passato. Nonostante la durezza del­ l’avversario da affrontare, l’allenatore spagnolo s’è pre­ sentato in sala stampa col sor­ riso, senza far trasparire nem­ meno per un attimo quella tensione che, probabilmente, ha conservato dentro di sé, ammesso che la stia provan­ do. «Siamo fiduciosi, non ab­ biamo paura di nessuno. E non lo dico con arroganza, ma perché siamo consapevoli del­ la nostra forza. L’azione del Borussia è veloce, come le verticalizzazioni. Il ritmo del­ la partita sarà diverso rispetto al campionato, dovremo fare bene la fase difensiva», ha spiegato l’allenatore del Na­ poli, specificando, però, che l’atteggiamento dei suoi non sarà per niente rinunciatario. «Quando parlo di fase difensi­ va – spiega il tecnico – non in­ tendo undici giocatori dietro la linea del pallone. Anzi, non desisteremo dall’attaccare, ma con prudenza. Vedrete,

sarà una partita spettacolare, vogliamo fare sapere a tutto il mondo che siamo forti». Confronto ravvicinato Que­

sta sera, dicevamo, si sfide­ ranno le capolista della Serie A e quella della Bundesliga, due club che sono all’avan­ guardia in un calcio sempre più internazionalizzato e che hanno sulle rispettive panchi­ ne due tra i migliori tecnici in circolazione. «Klopp è un grande allenatore, un profes­ sionista di primo livello, che vive il suo lavoro con grande passione. D’altra parte, certi risultati non si ottengono solo perché si è fortunati. Lui è davvero bravo e non si dispia­ cerà se dico che ho più paura dei suoi giocatori, perché in campo ci vanno loro», ha os­ servato Benitez, che ha rice­ vuto l’incoraggiamento di Au­ relio De Laurentiis per questo esordio. «Il presidente ha molta fiducia in me, ma chia­ ramente sono i giocatori a es­ sere determinanti. Quando allenavo l’Extremadura non potevo vincere tante partite, con il Liverpool come con il Napoli è diverso. Ovviamen­ te, il Borussia è una squadra differente rispetto a quelle che abbiamo affrontato fino a ora, qualche accorgimento ci sarà. Non è una partita decisi­ va, ma è una gara importante contro una squadra forte e quindi se dobbiamo aggiusta­ re qualcosa dal punto di vista tattico, lo faremo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MARSIGLIA­ARSENAL

Il rivale Wenger «Questo Napoli ce la può fare» MARSIGLIA L’ultimo dispiacere è un ricordo lontano: la sconfitta col Bayern a marzo. Poi un rush da fenomeni: 9 vittorie esterne di fila tra coppe e Premier, dove hanno infilato 3 successi dopo la sconfitta all’esordio con l’Aston Villa. Questo Arsenal fa paura. Con un Ramsey a livelli altissimi e un Ozil in più nel motore. Ma Wenger fa il modesto e dice: «Il gruppo è molto difficile: si possono qualificare tutti, a partire dal Marsiglia, che ha grandi giocatori, un’ottima difesa e Gignac. Il Napoli? Ha i numeri in regola per qualificarsi. Se è al nostro livello? Sì. E secondo me lotterà con la Juve fino in fondo per vincere lo scudetto. Benitez sta facendo un ottimo lavoro, con giocatori stupendi». Intanto c’è la sfida tutta francese del gol: Gignac contro Giroud, scatenati in questo avvio. Il tecnico dell’OM Baup elogia il rivale: «Sta crescendo, e la prova è che è arrivato in nazionale. Sarà durissima con l’Arsenal, una delle più forti d’Europa. Ma possiamo sorprendere con una super prestazione». Fabio Bianchi © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHAMPIONS LA GUIDA ALLA PRIMA GIORNATA

Chioccia Mou «Quattro baby nel mio Chelsea Io il maestro»

CHELSEA BASILEA

(4­2­3­1) SCHALKE 04 (4­2­3­1) MARSIGLIA (4­2­3­1) NAPOLI (4­2­3­1) (4­1­4­1) STEAUA B. (4­2­3­1) ARSENAL (4­2­3­1) BORUSSIA D. (4­2­3­1)

GRUPPO E Ore 20.45

GRUPPO E Ore 20.45

1 Cech 2 Ivanovic

24 Cahill

34 Hildebrand

26 Terry

12 15

Mikel

Oscar

De Bruyne

22 4 Uchida Höwedes

17

33 12 Neustädter Höger 17 9 10 Farfan Draxler K.Boateng

Hazard

29 Eto'o

Stasera debutto con il Basilea: i blues non perdono in casa nella fase a gruppi dal 2003. Davanti l’esperienza di Eto’o

13 Diaz

19 Safari

13 Ivanov

15 Aogo

28 Szalai

15 Sio

25 Piovaccari 10 23 77 Tanase 55 Stanciu 5 Adi Popa Bourceanu Pintilii

15 Voser

14 6 4 17 Latovlevici Gardos Szukala Georgievski

5 Streller 19 Stocker

32 Matip

16 Xhaka 5 F. Frei 16 Schär 1 Sommer

GRUPPO F Ore 20.45

1 Mandanda

3 Cole

8 Lampard

11

GRUPPO F Ore 20.45

12 Tatatarusanu

24 Fanni

3 N'Kolou

4 Mendes

25 Reina 15 Morel

11 Maggio

20 7 17 Romao 28 Cheyrou 10 Payet Valbuena A. Ayew 9 Gignac

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Il Chelsea coccodé? Nel­ la fantasia senza confini di Jo­ sè Mourinho, ecco una nuova versione dei Blues. Farebbe impazzire Renzo Arbore e la banda di Indietro tutta, ma in­ tanto ieri Mou ha gratificato lo spirito dei tabloid con la pa­ rabola delle uova, della galli­ na e dell’omelette. «Per fare un’ottima omelette, servono uova buone. E per avere uova buone occorre una mamma, nel nostro caso un allenatore che sappia prendersi cura del­ la squadra e la aiuti nella cre­ scita». Questa storia ha ispira­ to subito il Daily Mail che ha sparato in prima pagina un Mourinho versione chioccia. Oggi nel Chelsea, al ritorno in Champions dopo la clamorosa bocciatura nella fase a gironi di un anno fa, potrebbero es­ serci uova fresche contro la cioccolata svizzera del Basi­ lea. «Schiererò quattro gioca­ tori sotto i 22 anni», annuncia Mou. I nomi: Hazard, Oscar, De Bruyne e forse Van Ginkel, in ballottaggio con Mikel. Incompiuta È un Mourinho tutto sorrisi, quello che si riaf­ faccia in Champions alla gui­

da dei Blues: litiga solo con un ombrello dopo la conferenza stampa, quando Londra è stra­ pazzata dalla pioggia. È il re incontrastato dello Stamford, il portoghese: è imbattuto in 62 gare di campionato. Al Real ha fallito la conquista della decima Champions, ma Mou trova sempre il modo di rove­ sciare la situazione a suo favo­ re: «L’opera di un allenatore non si esaurisce con il suo mandato. Il Real attuale gioca con il mio modulo. Ora sono tornato qui e voglio completa­ re il lavoro interrotto nel 2007».

18 Zuniga

12 Giroud 10 11 14 Ozil Wilshere 20 16 Walcott Flamini Ramsey

9 Lewandowski 11 10 17 Reus 18 Mkhitaryan 6 Aubameyang Sahin Bender

17 6 4 3 Monreal Koscielny Mertesacker Sagna 1 Szczesny

29 15 4 19 Schmelzer Hummels Subotic Grosskreutz 1 Weidenfeller

ARBITRO Orsato (Ita)

ARBITRO Çakır (Tur)

ARBITRO Benquerença (Por)

ARBITRO Proença (Por)

CHELSEA Panchina 23 Schwarzer, 28 Azpilicueta, 14 Schurrle, 10 Mata, 34 Bertrand, 16 Van Ginkel, 9 Torres. Allenatore Mourinho. Squalificati Ramires (1). Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

SCHALKE 04 Panchina 36 Unnerstall, 2 Hoogland, 11 Clemens, 8 Goretzka, 5 Santana, 23 Fuchs, 7 Meyer. Allenatore Keller. Squalificati Jones. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

MARSIGLIA Panchina 16 Samba, 21 S. Diawara, 2 Abdallah, 13 Lemina, 25 Imbula, 14 Thauvin, 11 J. Ayew. Allenatore Baup. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

NAPOLI Panchina 1 Rafael, 16 Mesto, 5 Britos, 27 Armero, 20 Dzemaili, 14 Mertens, 24 Insigne. Allenatore Benitez. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

BASILEA Panchina 18 Vailati, 4 P. Degen, 5 Ajeti, 10 Delgado, 28 Andrist, 7 D. Degen, 22 Salah. Allenatore Yakin. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

STEAUA BUCAREST Panchina 1 Nita, 33 Varela, 11 Prepelita, 8 Filip, 19 Cristea, 80 Iancu, 35 Kapetanos. Allenatore Reghecampf. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili G. Matei, Nikolic, Chipciu.

ARSENAL Panchina 21 Fabianski, 28 Gibbs, 37 Akpom, 45 Hayden, 25 Jenkinson, 5 Vermaelen, 31 Miyaichi. Allenatore Wenger. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Oxlade Chamberlain, Podolski, Arteta, Cazorla.

BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak, 25 Papastathopoulos, 21 Kirch, 16 Blaszczykowski, 23 Schieber, 7 Hofmann, 37 Durm. Allenatore Klopp. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Gundogan, Kehl, Piszczek.

TV Sky Calcio 5, Mediaset Premium Calcio 3.

TV Sky Calcio 6. TV Sky Calcio 4.

TV Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Mediaset Premium Calcio, Italia 1.

ATL. MADRID (4­1­4­1) AUSTRIA V. ZENIT (4­2­3­1) PORTO GRUPPO G Ore 20.45

20 Juanfran

2 Godin

10 Arda Turan

14 Gabi

(4­1­4­1) BARCELLONA (4­3­3) MILAN (4­4­2) AJAX (4­3­3) CELTIC

GRUPPO G Ore 20.45

13 Courtois

GRUPPO H Ore 20.45

13 Lindner

23 Miranda

3 Filipe 4 M. Suarez Luis 6 Koke

7 Adrian

30 Koch

4 Rogulj

28 Royer

17 Mader

14 Ortlechner 19 Stankovic

19 6 14 22 Smolnikov Lombaerts Hubocan Anyukov 1 Lodygin

4

11 Jun

19 Licá

16 Herrera

3 Lucho González

25 Fernando

26 Alex Sandro

22 Mangala

30 Otamendi

2 Danilo

16

32 Abbiati

Iniesta

10

9

11

Messi

Sanchez

Neymar 11 Bojan

25 Serero

5 Poulsen

8 Duarte

34

4

De Jong

Muntari

8 Brown

4 2 Moisander Van Rhijn

14 Birsa

9 Matri

10 Stokes

9 Samaras

21 Mulgrew

16 Ledley

15 Commons

4 Ambrose 1 Forster

23 Lustig

3 5 Izaguirre Van Dijk

1 Vermeer

Helton

21 Constant

23

Balotelli

9 Sigthorsson

5 Mexes

Nocerino 45

7 Fischer

15 24 Boilesen Denswil

81 17 Zaccardo Zapata

8

Fabregas Busquets

9 Martinez

1

GRUPPO H Ore 20.45

22 3 14 21 Dani Alves Piquè Mascherano Adriano

16 Hosiner 17 Varela

(4­3­1­2) (4­4­2)

1 Valdes 29 Suttner

25 Holland

9 Villa

11 Kerzhakov 10 15 23 Danny 28 Shirokov 18 Arshavin Witsel Zyryanov

Frittata Stasera si celebra un remake della semifinale di Eu­ ropa League di 4 mesi fa. Il Chelsea eliminò il Basilea con il punteggio complessivo di 5­2, ma faticò. Mancherà Ra­ mires, squalificato dopo l’espulsione nella Supercoppa europea. Eto’o guiderà l’attac­ co. I numeri sorridono ai Blues: non perdono in casa in Champions nella fase a gruppi dal 1° ottobre 2003. Il Basilea si è guadagnato la Champions in un playoff brivido con il Maccabi: 1­0 e 3­3. Il Chelsea, battuto 1­0 dall’Everton saba­ to, è favorito. Basta non fare una frittata.

28 Cannavaro

85 88 7 Behrami 17 Inler 19 Callejon Hamsik Pandev 9 Higuain

Mourinho sorride tra i suoi giocatori durante la rifinitura ACTION IMAGES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

33 Albiol

ARBITRO Collum (Sco)

ARBITRO Thomson (Sco)

ARBITRO Moen (Nor)

ARBITRO Stark (Ger)

ATLETICO MADRID Panchina 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 22 Insua, 5 Tiago, 8 Raul Garcia, 11 Cristian Rodriguez, 21 Leo Baptistao. Allenatore Simeone. Squalificati Diego Costa. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

AUSTRIA VIENNA Panchina 1 P. Grünwald, 15 Ramsebner, 22 Leovac, 8 Simkovic, 5 Rotpuller, 24 Kienast, 9 Okotie. Allenatore Bjelica. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili A. Grünwald.

BARCELLONA Panchina 13 Pinto, 2 Montoya, 15 Bartra, 17 Song, 6 Xavi, 7 Pedro, 20 Tello. Allenatore Martino. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Jordi Alba, Puyol, Afellay, Cuenca.

ZENIT Panchina 71 Baburin, 13 Luis Neto, 24 Lukovic, 20 Fayzulin, 44 Tymoshchuk, 34 Bystrov, 7 Hulk. Allenatore Spalletti. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

PORTO Panchina 24 Fabiano, 5 Jorge Fucile, 8 Josué, 10 Juan Quintero, 21 Ricardo, 15 Izmailov, 11 Nabil Ghilas. Allenatore Fonseca. Squalificati Defour. Diffidati nessuno. Indisponibili Maicon.

AJAX Panchina 22 Cillessen, 17 Blind, 6 Van der Hoorn, 20 Schone, 10 De Jong, 19 Sana, 23 Hoesen. Allenatore De Boer. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno.

MILAN Panchina 1 Amelia, 36 Iotti, 28 Emanuelson, 37 Modic, 16 Poli, 24 Cristante, 7 Robinho. Allenatore Allegri. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Abate, Bonera, De Sciglio, El Shaarawy, Kakà, Montolivo, Pazzini, Silvestre. CELTIC Panchina 24 Zaluska, 2 Matthews, 17 Balde, 18 Rogic, 33 Kayal, 11 Boerrigter, 20 Pukki. Allenatore Lennon. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Mouyokolo, Forrest.

TV Sky Calcio 7.

TV Sky Calcio 8. TV Sky Calcio 3, Mediaset Premium Calcio 2.

TV Sky Sport 3, Sky Calcio 2, Mediaset Premium Calcio 1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le classifiche LA SITUAZIONE DEGLI OTTO GIRONI GRUPPO A Ieri Manchester U.­Leverkusen Real Sociedad­Shakhtar Classifica Manchester U. Shakhtar Leverkusen Real Sociedad

Pt 3 3 0 0

G 1 1 1 1

V 1 1 0 0

N 0 0 0 0

4­2 0­2 P 0 0 1 1

Gf Gs 4 2 2 0 2 4 0 2

GRUPPO B Ieri Galatasaray­Real Madrid Copenaghen­Juventus Classifica Real Madrid Juventus Copenaghen Galatasaray

Pt 3 1 1 0

G 1 1 1 1

V 1 0 0 0

1­6 1­1 N 0 1 1 0

P 0 0 0 1

Gf Gs 6 1 1 1 1 1 1 6

GRUPPO C Ieri Benfica­Anderlecht Olympiacos­Psg Classifica Psg Benfica Olympiacos Anderlecht

Pt 3 3 0 0

2­0 1­4 G 1 1 1 1

V 1 1 0 0

N 0 0 0 0

P 0 0 1 1

Gf Gs 4 1 2 0 1 4 0 2

GRUPPO D Ieri 3­0 Bayern­Cska Mosca Viktoria Plzen­Manchester City 0­3 Classifica Manchester C. Bayern Cska Mosca Viktoria Plzen

Pt 3 3 0 0

G 1 1 1 1

V 1 1 0 0

N 0 0 0 0

P 0 0 1 1

Gf Gs 3 0 3 0 0 3 0 3

GRUPPO E Oggi Schalke 04­Steaua Bucarest Chelsea­Basilea Pt Classifica 0 Basilea 0 Chelsea 0 Schalke 04 Steaua Bucarest 0

G 0 0 0 0

V 0 0 0 0

N 0 0 0 0

P 0 0 0 0

GRUPPO F Oggi Marsiglia­Arsenal Napoli­Borussia Dortmund Gf Gs 0 0 0 0 0 0 0 0

Pt Classifica 0 Arsenal Borussia Dortmund 0 0 Marsiglia 0 Napoli

G 0 0 0 0

V 0 0 0 0

N 0 0 0 0

GRUPPO G Oggi Austria Vienna­Porto Atletico Madrid­Zenit P 0 0 0 0

Gf Gs 0 0 0 0 0 0 0 0

Classifica Atletico Madrid Austria Vienna Porto Zenit

Pt 0 0 0 0

G 0 0 0 0

GRUPPO H Oggi Milan­Celtic Barcellona­Ajax V 0 0 0 0

N 0 0 0 0

P 0 0 0 0

Gf Gs 0 0 0 0 0 0 0 0

Classifica Ajax Barcellona Celtic Milan

Pt 0 0 0 0

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

Prossimi turni

2 ottobre Shakthar­Man. United Leverkusen­Real Sociedad 23 ottobre Leverkusen­Shakhtar Man. United­Real Sociedad 5 novembre Shakhtar­Leverkusen Real Sociedad­Man. United 27 novembre Leverkusen­Man. United Shakhtar­Real Sociedad 10 dicembre Man. United­Shakhtar Real Sociedad­Leverkusen

2 ottobre Juventus­Galatasaray Real Madrid­Copenaghen 23 ottobre Real Madrid­Juventus Galatasaray­Copenaghen 5 novembre Juventus­Real Madrid Copenaghen­Galatasaray 27 novembre Real Madrid­Galatasaray Juventus­Copenaghen 10 dicembre Galatasaray­Juventus Copenaghen­Real Madrid

2 ottobre Psg­Benfica Anderlecht­Olympiacos 23 ottobre Anderlecht­Psg Benfica­Olympiacos 5 novembre Psg­Anderlecht Olympiacos­Benfica 27 novembre Anderlecht­Benfica Psg­Olympiacos 10 dicembre Benfica­Psg Olympiacos­Anderlecht

2 ottobre Man. City­Bayern Cska Mosca­Viktoria Plzen 23 ottobre Cska Mosca­Man. City Bayern­Viktoria Plzen 5 novembre Man. City­Cska Mosca Viktoria Plzen­Bayern 27 novembre Cska Mosca­Bayern Man. City­Viktoria Plzen 10 dicembre Bayern­Man. City Viktoria Plzen­Cska Mosca

1 ottobre Basilea­Schalke 04 Steaua B.­Chelsea 22 ottobre Steaua B.­Basilea Schalke 04­Chelsea 6 novembre Basilea­Steaua B. Chelsea­Schalke 04 26 novembre Steaua B.­Schalke 04 Basilea­Chelsea 11 dicembre Schalke 04­Basilea Chelsea­Steaua B.

1 ottobre Borussia D.­Marsiglia Arsenal­Napoli 22 ottobre Arsenal­Borussia D. Marsiglia­Napoli 6 novembre Borussia D.­Arsenal Napoli­Marsiglia 26 novembre Arsenal­Marsiglia Borussia D.­Napoli 11 dicembre Marsiglia­Borussia D. Napoli­Arsenal

1 ottobre Zenit­Austria Vienna Porto­Atletico Madrid 22 ottobre Porto­Zenit Austria Vienna­Atletico Madrid 6 novembre Zenit­Porto Atletico Madrid­Austria Vienna 26 novembre Porto­Austria Vienna Zenit­Atletico Madrid 11 dicembre Austria Vienna­Zenit Atletico Madrid­Porto

1 ottobre Ajax­Milan Celtic­Barcellona 22 ottobre Celtic­Ajax Milan­Barcellona 6 novembre Ajax­Celtic Barcellona­Milan 26 novembre Celtic­Milan Ajax­Barcellona 11 dicembre Milan­Ajax Barcellona­Celtic

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REGOLAMENTO Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2013


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

inContropiede di DAN PETERSON

vviamente non sono «dentro» le riunioni del­ O lo staff tecnico di Simone Pianigiani ma l’Ita­ lia che è la squadra più piccola arrivata ai quarti di questi Europei (media altezza, 199 cm), affronta la Lituania la quale, con la Croazia, è invece la squadra più alta del torneo (204 cm). Qualcuno potrebbe dire: «Oh, Peterson, cosa sono solo 5 centimetri?» Bene, c’è un detto in America: «Non c’è niente di più bello per un grande attaccante che essere marcato da un grande difensore... 5 centimetri più basso di lui!» Poi, quando sono 5 cm. in ogni ruolo, e quando ci sono cinque gioca­ tori in campo, il totale diventa 25 cm. Allora, che fare? 1. La partita perfetta: Avere poche palle perse,

l’Analisi

di PAOLO CONDÒ

uello che infastidisce, di questa serata pie­ Q na di pioggia, errori e parate un po’ troppo favolose del carneade danese Wiland, non è tan­ to l’effetto che il pari del Copenaghen potrà ave­ re sulla qualificazione della Juve. No, lì teniamo il punto e restiamo tranquilli, ribadendo che non ci saranno problemi. Quello che infastidisce del­ la prima notte di Champions ­ la notte degli in­ gressi in scena per impressionare la concorrenza ­ è il fatto che i campioni d’Italia siano stati gli unici a sussurrare un pareggino mentre tutte le altre teste di serie abbiano urlato pirotecniche vittorie e conseguenti ambizioni. E l’hanno fatto con le loro stelle più luminose: tre gol Ronaldo e due Rooney, a segno Van Persie, Cavani, Rob­ ben, Aguero... La bella gente della Champions League si è presentata in smoking alla prima, la Juve ­ capace come l’anno scorso di costruire molte palle­gol ­ come l’anno scorso ha patito la mancanza di un cannoniere d’area, che Tevez non è (ha altre qualità) e Llorente evidentemen­ te non ha ancora dimostrato a Conte di poter es­ sere. La rabbia del tecnico per la partenza di Ma­ tri e la strenua difesa di Quagliarella ­ che della

Fabio Quagliarella, 30 anni, alla Juve dal 2010 AFP

Juve rimane il tiratore più affidabile ­ si sono im­ provvisamente spiegate in questa notte danese. Venendo alle gare di stasera, il denominatore comune che ci sentiamo di sottoscrivere riguar­ da l’aiuto che due stadi pieni e ribollenti di pas­ sione darebbero a Milan e Napoli. Parliamoci chiaro: prima dell’epidemia di infortuni che ha flagellato Milanello, una lettura minimamente tecnica del calendario non poteva che interpre­ tare questo primo impegno contro il Celtic come il più semplice dei sei in programma, una dote di tre punti immediati sulla quale costruire il resto del girone. Il forfait di mezza squadra, e in parti­ colare dei centrocampisti depositari del fosforo, rende il match molto più complicato, ma non per questo l’obiettivo di stasera può ridursi: per at­ traversare la nottata in attesa di tempi migliori il Milan deve comunque vincere, ricordando che conta pur sempre su una superstar assoluta co­ me Balotelli (più Matri), che il Celtic è stato sul punto di uscire ai preliminari dai kazaki, e che le condizioni di emergenza attenuano ma non az­ zerano il suo vantaggio tecnico. Allegri deve tro­ vare un uomo in grado di cucire mediana e attac­ co, al resto pensi la gente rossonera. La necessità ambientale è simile per il Napoli, che affronta al San Paolo quella che in questo momento rischia di essere la squadra più forte del mondo: delle regine d’Europa il Borussia Dortmund è l’unica a non aver cambiato allena­ tore, e la cosa si nota nei rispettivi campionati, dove tutte le big stanno soffrendo mentre Klopp marcia spedito segnando anche sei gol in una volta sola. Più che un test, una prova finestra per Benitez, che da una parte coltiva l’orgoglio di mandare un messaggio al mondo, e dall’altra non può lasciare al Borussia le praterie nelle quali i suoi formidabili contropiedisti sanno esal­ tarsi. Grande partita, grandi difficoltà: un San Paolo al suo meglio potrebbe trasformarla in una grande serata.

come contro la Grecia (solo 5). Pareggiare almeno i rimbalzi, come contro la Russia (37­30 per l’Ita­ lia). Tirare almeno col 50% da tre, come contro la Turchia (11­19, per il 58%). 2. Mentalità vincente: Crederci sempre, come contro la Spagna. Una partita da cardiopalma: +12, poi ­15, pari per il supplementare, poi vinto alla grande. La chiave è stata di non mollare a ­15. 3. Difesa asfissiante: Avere l’intensità del primo girone (anche del secondo). Sputare sangue su ogni pallone: aiuti, recuperi, taglio difensivo con­ tro il loro Pick & Roll. 4. Gioco corale: Dopo l’incredibile vittoria con­ tro la Spagna, per me era difficile scegliere un Mvp perché tutti hanno fatto qualcosa per vincere. Ma

f Se decadrà come senatore, Silvio Berlusconi rinuncerà ai videomessaggi fino al suo rientro.

economici e il deficit di 60­80 milioni consi­ gliano di cedere le azioni. Sabato pomeriggio a osservarlo in tribuna durante la partita il presi­ dente non dava l’impressione di uno che ha perso l’entusiasmo e sta per andarsene. Ha esultato tantissimo al gol di Icardi, si è rabbuiato al pareggio di Vidal ma sostanzial­ mente sembrava soddisfatto della sua Inter. Perché questa squadra è sua nella concezione, nelle scelte, nello stile e nel modo in cui scende in campo. Fa specie pensare che Moratti ce­ derà la maggioranza a un signore indone­ siano, ricchissimo ma senza identità ne­ razzurra. Quest’anno l’Inter è cambiata. Lo si vede da come sta in campo. Mi perdoni Stramaccioni (anch’io speravo che il giovane allenatore avesse successo) ma non ci si può sedere senza una ade­ guata esperienza su una panchina così importante e così prestigiosa. La mano di Mazzarri è tangibile. L’Inter non ha ac­ quistato fuoriclasse che possono cam­ biarne radicalmente volto e suggestioni. La squadra che è scesa in campo sabato scorso contro la Juventus conteneva due novità: Campagnaro in difesa, Taider in

PortoFranco Lettere alla Gazzetta A CURA DI FRANCO ARTURI email: gol@rcs.it ­ twitter: @arturifra

L’antidoping? Come la Concordia

DI VALERIO MARINI

Vincenzo Nibali (sin.) e Chris Horner sul podio della Vuelta BETTINI

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

PIETRO ARADORI Azzurro della nazionale di basket

Un passo alla Volta... E si va avanti.. Io credo in noi.!! @pietroaradori

Cara Gazzetta, l’altro giorno, appena finito di vedere l’enne­ sima impresa di Horner (così la chiamano in televisione), sono corso da mia moglie chiedendole se, con un’ade­ guata preparazione, nel giro di 4 o 5 anni potrei anch’io vin­ cere una grande corsa a tappe. Lei mi ha fulminato con lo sguardo, chiedendomi se fossi impazzito visto che ho 37 anni e non ho mai corso in bici in vita mia. Io le ho risposto che ormai i parametri dello sport di vertice sono stravolti e quindi tutto è possibile. Voi che ne pensate? P.S. : qualche calcio al pallone l’ho dato, for­ se è meglio che speri in una convocazione di Prandelli per i prossimi mondiali? Daniele Barlesi (Quarrata, Pt)

Azzurro della nazionale di basket

INTER STESSI UOMINI, CLIMA DIVERSO MAZZARRI È UNA SCELTA VINCENTE a telenovela continua: Moratti venderà L l’Inter al magnate indonesiano Thohir? Onestamente non è chiaro anche se gli analisti

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laVignetta

STEFANO MANCINELLI

di ANTONIO DI ROSA

Alessandro Gentile ha fatto 25 punti grazie al gio­ co di squadra oltre che al suo talento. 5. Killer instinct. E’ mancato questo contro la Croazia: Non hanno chiuso la partita sul 24­11. Invece, contro la Spagna, l’hanno avuto alla gran­ de: senza pietà nel supplementare. Certo, nel basket, essere piccolo è uno svantag­ gio: il ferro è sempre 305 cm sopra il parquet. Ep­ pure questa situazione può trasformarsi in vantag­ gio se funzionano rapidità, velocità, tiro, tecnica, trattamento di palla, problemi di marcatura per gli altri, pressing e contropiede. Intanto concentria­ moci sulla difesa interna ai lunghi della Lituania e il taglia fuori. Dopo, il resto viene più facile...

di ROBERTO PELUCCHI

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ilCommento

mezzo al campo. Poi è entrato Icardi. La stessa squadra l’anno scorso ha faticato tantissimo anche con team di media e bassa classifica. Gli stessi giocatori o quasi hanno te­ nuto testa alla Juve per trequarti di partita e sono riusciti a passare in vantaggio. Il reparto difensivo non ha aperto voragini agli assalti bianconeri. Il centrocampo ha retto il confron­ to con dignità e nelle ripartenze tutti insieme hanno messo in difficoltà i campioni d’Italia. L’Inter, quest’anno, ha un gioco. Ha un alle­ natore con idee chiare capace di stimolare ogni singolo a dare il massimo. Mi ha sorpreso vede­ re Mazzarri nel momento in cui la sua squadra è passata in vantaggio fare ampi gesti per dire: torniamo nella nostra metà campo e ricomin­ ciamo a giocare come se non avessimo segnato. Il clima è diverso. Non so se l’Inter potrà su­ bito aspirare allo scudetto ma è certo che costi­ tuirà una insidia per qualsiasi avversario. Senza le coppe potrà allenarsi per tutta la settimana e dare il massimo il sabato o la domenica. Mazzarri è stata una ottima scelta. Mo­ ratti e i suoi collaboratori hanno colto al vo­ lo l’occasione visto che il coach aveva mani­ festato il desiderio di lasciare Napoli per af­ frontare una nuova avventura. Eccola lì, caro Mazzarri, la Milano interista già la stima. Aspetta solo di riprovare gioie ed emozioni vissute nell’anno del triplete. E si augura che, alla fine, Moratti rimanga al suo posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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CINQUE CONSIGLI ALL’ITALIA DEL BASKET PER BATTERE UNA SQUADRA PIÙ ALTA

laPuntura

JUVE, UN SUSSURRO TRA LE GRANDI CHE MANDANO IN GOL LE LORO STAR

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Un giorno di grande relax. Modalità chillin, riposo @mancio6

ANDREA CINCIARINI Azzurro della nazionale di basket

Ricordate il Mosquera nella Vuelta 2010 o il Kohl nel Tour di qualche stagione fa? Da si­ gnori nessuno o quasi a mezzi fenomeni con capacità scono­ sciute in salita e valori di po­ tenza oltre ogni aspettativa. Horner mi fa venire in mente entrambi. Non è (solo) l’età a colpirmi ma anche le cifre che esprime. L’altro giorno Nibali faceva tenerezza per quanto sembrava andasse piano ed in­ vece era lo yankee a sprigiona­ re una forza fuori da qualsiasi logica. Dato che l’anagrafe non lo penalizzerebbe in caso di squalifica credo proprio che il «Nonno» abbia trovato qual­ che escamotage. Massimo Santambrogio

Che partita ragazzi!!! Spagna battuta....e ora si pensa alla Lituania! We believe!!! @cincia20

GIGI DATOME Azzurro della nazionale di basket

Grazie per l’enorme supporto, felice che vi stiate divertendo e che siate orgogliosi di essere italiani in questi giorni. Vi abbraccio @GigiDatome

A prescindere da come è finita la Vuelta di Spagna, noi veri appassionati di ciclismo non ne possiamo più dei miracoli e dei miracolati. Voi, al posto di glorificare, ci dovete solo spie­ gare come può un signor Nes­ suno (Horner questo è) di quasi 42 anni correre una cor­ sa a tappe di tre settimane e viaggiare in salita come fosse il più grande campione dalla classe cristallina e dalla forza strabordante. Mai una crisi, mai un cedimento. Sapete chi mi ricorda? Il «grande» Lance Armstrong. Già, mi son dato la risposta da solo. Paolo De Bona

Il sospetto, ecco il proble­ ma. Che sia esposto con ironia o sfoci in una certezza morale, il ciclismo, dal dopo Armstrong in poi, deve misurarsi con questo pensiero corrosivo. Abbiamo spiegato, attraverso l’articolo di Paolo Marabini, quale po­ trebbe essere una spiegazione razionale di quest’ultima esplo­ sione. E’ il dovere dettato da un garantismo che sentiamo quan­ to l’importanza della lotta al do­ ping. Ma per l’opinione pubblica non basta. Non basta più. Dall’im­ presa di Froome al Tour aveva­ mo segnalato il cambio del ven­ to: la gente non è ormai dispo­ sta a chiudere gli occhi, secon­ do tifo, come ha fatto per decenni. Personalmente sono convinto che finché le medie non scenderanno sensibilmen­ te non saremo fuori davvero dagli anni 80 e 90. Il paradosso è che i campioni di molti sport, a partire dal ciclismo, sono chia­ mati a dimostrare la loro inno­ cenza, piuttosto che il contra­ rio, come vuole una cultura giu­ ridica basic. Ma ne hanno com­ binate troppe per decenni. Sono loro i responsabili del mu­ tamento del clima. Il problema è anche un altro: non si possono nutrire sospetti selettivi, a seconda delle pas­ sioni personali o nazionali. E’ in­ dispensabile usare lo spirito critico anche nei confronti del beniamino di casa, da Valverde a Nibali. Altrimenti tutto scade a ridicola guerra fra bande. E’ be­ ne ampliare il fronte e scendere dalla bicicletta: interrogarsi a fondo su gran parte dell’atleti­ ca, sul tennis, sul nuoto, sul rugby, sul calcio. E mi fermo so­ lo per non trasformare questa risposta in un elenco. Signor McQuaid, signor Mala­ gò, signor Bach, non bastano più le nobili e alate parole con­ tro la via farmacologica allo sport. Siete stati messi fuori gioco dalla gente. Non potete cavarvela con l’esposizione di programmi che hanno palese­ mente fallito. L’impressione è che l’antidoping si sia incagliato come la Costa Concordia. Ser­ virà uno sforzo immane per ri­ metterlo in linea di galleggia­ mento.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

SERIE A SQUALIFICHE E POLEMICHE

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il film

IL GIUDICE SPORTIVO

Quest’anno, due curve vuote: quella della Lazio e della Roma

S

Le decisioni sulla terza giornata

LAZIO­UDINESE 25 AGOSTO 2013 La Nord dell’Olimpico resta chiusa per i cori contro due juventini durante la finale di Supercoppa. FOTOPRESS

ROMA­VERONA 1 SETTEMBRE 2013 Resta chiusa la Sud per cori discriminatori nel passato campionato contro il Milan, sanzionati quest’anno ANSA

Stangata Inter

Buu razzisti: curva chiusa E se ricapita tocca a San Siro La Nord sarà deserta contro la Fiorentina. Il club fa ricorso Zanetti: «Succede anche altrove, ma non dicono nulla...» che in questo caso ­ al quale l’In­ ter conta di non dover arrivare ­ la sanzione ha effetto immedia­ to per la gara successiva al fatto.

MATTEO DALLA VITE @Emmedivu MILANO

Curva chiusa nella gara del 26 settembre contro la Fio­ rentina. Ed è una spada di Da­ mocle pesantissima: perché da­ vanti al prossimo «comporta­ mento discriminatorio», lo sta­ dio di San Siro rischierà non solo la chiusura di un settore ma del­ l’intero stadio e quindi una gara a porte chiuse. Tradotto: il pri­ mo bonus è stato speso, e in caso di replica la sanzione sarà ancor più punitiva. Sentenza Ecco risultante e successivo (eventuale) rischio “dei cori espressivi di discrimi­ nazione razziale rivolti al 15° del primo tempo, al 10° e 15° del se­ condo tempo a due giocatori della Juventus (Pogba e Asamo­ ah, ndr) e provenienti dal secon­ do anello della curva nord”. Così ha deciso il giudice sportivo To­ sel chiudendo il settore suddetto per la prossima gara casalinga (contro la Fiorentina): e il tutto secondo le nuove norme volute espressamente dalla Uefa e rece­ pite dalla Federcalcio in questa stagione, norme che si basano sulla tolleranza zero davanti ai casi di “comportamenti discri­ minatori”. Il capitano Zanetti di­ ce: «Io non ho sentito nulla: suc­ cede anche da altre parti ma non dicono nulla. Comunque, andia­

La curva Nord di San Siro senza tifosi: sarà così il 26 settembre

mo avanti...». No attenuanti e norme La maz­ zata era nell’aria, e l’Inter è pronta a fare ricorso ben sapen­ do che in questi casi non esisto­ no più attenuanti tipo disappro­ vazione da parte del restante pubblico. Sarà praticamente im­ possibile vedersi riaperta la Nord, anche perché c’è già un precedente recente della Lazio in cui la mannaia è scattata sen­

za accettare ricorsi. L’articolo 11 delle norme federali recita esat­ tamente così: in caso di prima violazione, si applica la sanzione minima di cui articolo 18 com­ ma 1 lettera “e”, ovvero «obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spetta­ tori» (il caso attuale); in caso di seconda violazione (articolo 18, comma 1, lettera “d”) ecco che ci sarà «l’obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse». An­

Ricorso Detto che oltre ai cori discriminatori l’Inter paga an­ che 15.000 euro (sanzione in questo caso mitigata dalle atte­ nuanti) per l’uso reiterato di lu­ ce­laser da parte dei sostenitori e per uno striscione offensivo verso Conte, ecco che il club ne­ razzurro ha già preannunciato il ricorso (alla Corte di Giustizia Federale, che si pronuncerà o questo venerdì o all’inizio della prossima settimana), anche per ricevere le carte al fine di impo­ stare la propria difesa. E dovrà essere una difesa molto convin­ cente, anche perché ­ come det­ to ­ le attenuanti non sono più ammesse nei casi discriminatori e perché non esistono più solo multe o multone ma si va appun­ to direttamente alla chiusura del settore. Da questa situazione è già passata la Lazio che ha visto la propria curva chiusa nel ma­ tch successivo alla gara di Su­ percoppa proprio contro la Ju­ ventus. Insomma, al prossimo comportamento discriminatorio l’Inter ­ oltre alla Lazio ­ rischia di giocare a porte chiuse (più 50.000 euro di multa). Occhio quindi: i «buu», oltre che orribi­ li, non vanno fatti e non fanno bene. In ogni senso.

Curva nerazzurra chiusa, ma non solo. Ieri il Giudice Sportivo ha deliberato sulla terza giornata di A. Sanzioni per i club Di 4.000 euro le ammende alla Lazio, al Parma e al Torino per la comparsa sugli spalti di petardi, bengala e fumogeni; 6.000 euro al Napoli per fischio d’inizio ritardato di 5’ nell’anticipo con l’Atalanta. Giocatori e tecnici Due turni a Pizarro (Fiorentina). Un turno a Cigarini (Atalanta). Ammonizione con diffida ed ammenda di 5 mila euro per il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella

GLI INCIDENTI DURANTE INTER­JUVE

Maxi rissa: un tifoso in ospedale Juventini e interisti uniti nelle botte: scene surreali nel 2° arancio dopo il gol di Vidal SEBASTIANO VERNAZZA twitter @GazzaVernazza

I tafferugli di Inter­Juve sabato a San Si­ ro, gli incidenti del video «venti interisti con­ tro uno juventino» per intenderci. Ha fatto di­ scutere la testimonianza di un interista sulla Gazzetta di ieri: secondo questa ricostruzio­ ne, tutto è nato dalle provocazioni di uno ju­ ventino vicino alla Curva Nord – dove ci sono gli ultrà dell’Inter ­ e dopo il gol di Vidal. Ferito All’ospedale San Carlo di Milano è ri­ coverato D.B., 48 anni, interista. Ha ferite va­ rie e un polmone perforato, in drenaggio tora­ cico. D.B. dovrebbe essere il tifoso che in prin­ cipio ha cercato di mettere pace. D.B. ha detto che gli juventini smodatamente «esultanti» sarebbero stati cinque, ma che a «sostenere» gli scontri sarebbero rimasti in due. Fuoco amico Ieri ci ha scritto P.B., ecco la parte centrale del suo racconto: «Sono un tifo­ so interista. Mi trovavo seduto nel settore 257. Ora mi trovo a letto con il setto nasale rotto, con un occhio tumefatto e con 25 giorni di prognosi a seguito di un pugno ricevuto “gra­ tuitamente” durante gli scontri. E’ vero, tutto è nato da un’esultanza plateale di uno juventi­ no, ma io sono stato aggredito da un’orda di barbari, violenti e incivili ultrà dell’Inter, che probabilmente in mancanza di un servizio d’ordine adeguato sono riusciti a passare dal­ la Curva Nord». Versione juventina Questo uno stralcio della versione di Luigi su tuttojuve.com: «Ero con mio padre e tre amici nerazzurri, settore 255, a quattro seggiolini dalla Nord e tre file più in alto rispetto al sostenitore interista fracassato di botte. I signori della Nord hanno subito in­ dividuato il tifoso juventino che ha esultato, si sono arrampicati alla vetrata, ed hanno ini­ ziato ad insultarlo e a sputargli addosso. Dopo due minuti Tevez ha sfiorato l’1­2 e dall’alto è apparso il paladino della giustizia che si è fiondato sul malcapitato tifoso juventino e gli ha sferrato un pugno in pieno volto. Poi è en­ trato in gioco un tifoso interista che è andato a difendere lo juventino e si è scagliato contro l’ultrà nerazzurro. Quest’ultimo ha preso solo pugni uscendo con la testa rotta. A questo punto dalla Nord almeno 20 personaggi (in­ definibili) sono saltati nel settore arancio 255 caricando colui che aveva, nonostante fosse interista, due colpe: la prima aver difeso uno della Juve e la seconda aver malmenato il loro amico ultrà. A questo punto, come si può ve­ dere anche da un video di YouTube, c’è stato un onesto venti contro uno, in un fuggi fuggi generale. Solo forse dopo 10 minuti c’è stato l’intervento delle forze dell’ordine».

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DOPO LE POLEMICHE DI DOMENICA IL CILENO SQUALIFICATO, DIFFIDA AL TECNICO. L’ALLENATORE DEL MILAN REPLICA DOPO I RIFERIMENTI A BALOTELLI

Fiorentina: Pizarro 2 turni, Montella salvo Allegri: «Portano acqua al loro mulino» ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Ora a Firenze tendono a ridimensionare («Non ce l’ab­ biamo col Milan»), o sceglien­ do un’altra prospettiva, ad am­ pliare il concetto, con l’idea di fare ancora più rumore («Insi­ stiamo sul concetto di unifor­ mità, stesse pene per tutti, tut­ ti, tutti»). L’ultima presa di po­ sizione ufficiale è in realtà il «no comment» al duplice stop d Pizarro, fermato dal giudice sportivo dopo la versione spre­ giudicata del «che cavolo fai?»

rivolta a De Marco in Fiorenti­ na­Cagliari, per il rigore non dato a Rossi. Versione giudica­ ta non così volgare da Montel­ la, considerata invece maledu­ cata, dunque sanzionata, da arbitro e giudice sportivo. Stop e ricorso Pizarro multa­ to dal club (ammenda automa­ tica per violazione delle norme interne) e squalificato per 2 giornate (salterà Atalanta e In­ ter) «per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara, per avere, al 46’ s.t., all’atto del provvedi­ mento di ammonizione, rivolto all’arbitro, con atteggiamento

intimidatorio, un’espressione irriguardosa». La Fiorentina si aspettava un simile trattamen­ to, ciò non toglie che si stia pen­ sando di presentare ricorso: de­ ciderà oggi Andrea Della Valle (c’è inoltre un giallo­cartellino giallo: per la Fiorentina Pizarro non sarebbe stato ammonito, ma direttamente espulso).

David Pizarro, 34 anni ANSA

Cinquemila per Montella Il giudice sportivo ha punito an­ che Montella, così sanzionato: ammonizione con diffida e multa di 5.000 euro «per avere, al termine della gara contesta­ to l’operato arbitrale, rivolgen­

do una critica irriguardosa al direttore di gara». Dentro la cri­ tica irriguardosa Montella vo­ leva infilare una presa di posi­ zione netta, ma non offensiva. L’allenatore è convinto che la distribuzione dei rossi per pro­ teste avvenga con criterio vici­ no alla casualità, e Balotelli non è il solo che Montella ha vi­ sto lamentarsi restando impu­ nito. Per dimostrare che la criti­ ca è trasversale, i casi di manca­ to cartellino che filtrano dal club riguardano, ad esempio, Gilardino in Genoa­Fiorentina o Lucarelli in Parma­Roma, con, guarda un po’, Montella in

tribuna. E ora? Montella che tende dunque ad allargare il confine della sua critica­analisi, volen­ done fare un tema di generale interesse. Ma visto che il primo nome chiamato indirettamen­ te in causa era quello di Balo­ telli, ecco la replica di Allegri: «Tutti gli allenatori tendono a portare l’acqua al proprio mu­ lino. A Montella dico una cosa sola. Dico che Firenze per noi non è un campo fortunato, l’anno scorso Balotelli ha rice­ vuto due giornate di squalifica per proteste e tre Ibrahimovic nell’anno dello scudetto. Spe­ riamo di aver dato abbastanza. Bisognerà cercare di far lavora­ re in pace gli arbitri, abbiamo ottime squadre di arbitri, che sbagliano come allenatori e giocatori». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

Moratti­Thohir I legali a Londra E’ tutto pronto

Taccuino CAGLIARI

Sant’Elia: passi avanti per la riapertura ASSEMINI (m.f.) Un via libera pesante. Il sì del Coni per il Sant’Elia è arrivato ieri, altro piccolo grande passo verso la riapertura dello sta dio. Il Comitato olimpico regionale ha espresso parere favorevole sul progetto definitivo esecutivo dello stralcio funzionale che permette di aprire la struttura a circa cinquemila spettatori. Sabato si gioca a Trieste con la Samp, ma se tutto fila liscio il Cagliari il 29 settembre dovrebbe ospitare l’Inter al Sant’Elia: «Al 99 per cento ce la facciamo» dice il vi cepresidente rossoblù, Pinna.

Vertice per preparare il faccia a faccia: il presidente è nella City, Erick è in arrivo LUCA TAIDELLI LucaTaidelli MILANO

La presenza di Massimo Moratti ha soltanto aleggiato sull’evento Pirelli di ieri sera, di cui il presidente dell’Inter doveva invece essere uno de­ gli ospiti Vip: il numero uno nerazzurro è infatti rimasto anche ieri a Londra, dove si trova da inizio settimana, mol­ tiplicando le suggestioni che (malgrado lì viva il figlio Gio­ vanni e ci siano interessi legati alla Saras) lo vogliono alla stretta finale per l’eventuale cessione del 70% delle quote dell’Inter a Erick Thohir. An­ che perché da ieri c’è almeno un’altra certezza: lunedì han­ no lasciato Milano per trasfe­ rirsi all’estero ­ con ogni pro­ babilità appunto nella capita­ le inglese ­ anche gli avvocati degli studi legali, ovvero Cle­ ary&Gottlieb per Moratti e Jo­ nes Day per il magnate indo­ nesiano. Avvocati che da mesi portano avanti la trattativa. L’unico assente per ora sareb­ be lo stesso Thohir, che però è

atteso e nel frattempo aspetta notizie con particolare trepi­ dazione, pronto a prendere un aereo e ad arrivare per chiu­ dere. Probabilmente dopo un ultimo faccia a faccia ­ sarebbe il terzo ­ con Moratti. Abbottonatissimo I tempi so­ no più che maturi, tanto da far pensare che entro questa setti­ mana si avrà finalmente il «verdetto» sulla trattativa: del resto, al netto di tutte le impli­ cazioni e i tormenti interiori del petroliere, di tempo non ne resta più molto. Entro fine mese si dovrà sapere la verità su una vicenda che negli ulti­ mi giorni ha visto Moratti an­ cora più abbottonato del soli­ to, tanto da ridurre al minimo, e con tutti, gli aggiornamenti sugli ultimi sviluppi: è questa la scadenza per il dentro o fuo­ ri, ovvero per il signing della trattativa. Diversamente, non ci sarebbero i tempi tecnici per arrivare al passaggio di quote prima dell’Assemblea dei soci fissata per l’ultima settimana di ottobre. In quell’occasione bisognerà deliberare la ricapi­

talizzazione per ripianare una perdita tra i 70 e gli 80 milioni. E lì dovrà giocoforza entrare in azione il «portafoglio» di Thohir. Le condizioni migliori La vo­ lontà dell’indonesiano di dare il via alla partnership con Mo­ ratti non può essere conside­ rata garanzia di un’attesa al­ l’infinito e dunque tutto conti­ nua a far pensare che a breve arriveranno incontro decisivo e firme. E’ vero che con Morat­ ti non si può escludere mai nulla, al limite neanche un clamoroso dietrofront, ma in realtà il presidente nerazzurro sta soprattutto valutando nei dettagli le condizioni migliori, a tutti i livelli, per cedere il club. Comprese le garanzie

Tronchetti: «Non so se Moratti resterà in società, ma di certo farà il bene dei tifosi»

che il figlio AngeloMario man­ tenga una carica esecutiva (al momento è vicepresidente) e che alla famiglia ­ oltre a due posti nel futuro Cda ­ rimanga il potere di veto su alcune de­ cisioni. Tronchetti e Zanetti In Pirelli ieri sera si sono visti capitan Zanetti e Tronchetti Provera. «Non so se Moratti resterà in società ­ ha detto il padrone di casa ­, ma sono certo che qual­ siasi decisione verrà presa, sa­ rà nell’interesse dell’Inter e dei suoi tifosi». «Lui tiene tan­ tissimo all’Inter, sta cercando di fare il meglio per questa grande famiglia ­ ha spiegato Zanetti ­. Ha grandi sentimen­ ti perché il padre lo faceva tan­ to tempo fa e lui starà sempre con noi con questi sentimenti. E’ una trattativa importante, spero si chiuda nella maniera migliore e con Moratti sempre presente. Possibilità che non se ne faccia nulla? Tutto è pos­ sibile, l’amore di Moratti non è in discussione, comunque va­ da». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ieri a Milano

GENOA

Euforia dopo il derby Grande festa a Pegli GENOVA (f.g.) E’ l’onda lunga del derby. Festa continua per i ros soblù, accolti ieri a Pegli da un mi gliaio di tifosi che li hanno applauditi a lungo. In serata, poi, i tre giocatori a segno nella stracittadina – Antoni ni, Calaiò e Lodi – hanno incontrato gli appassionati del Grifone al Porto Antico, presso la nuova sede del Museo e dello store genoano. Un entusiasmo senza fine, che ha con vinto la dirigenza rossoblù a riaprire la campagna abbonamenti sino a venerdì sera.

Evento PZero­Pirelli ATALANTA Con Tronchetti Reintegrato Scaloni c’è capitan Zanetti All’evento PZero (Gruppo Pirelli) di Milano tra tanti vip c’erano anche il padrone di casa Marco Tronchetti Provera e il capitano dell’Inter Zanetti. In vendita anche le maglie «Inter America», realizzate durante il tour negli Usa e firmate da tutti i giocatori

Spalmerà il contratto BERGAMO (g.m.) L’Atalanta ha reintegrato Lionel Scaloni che torna così a far parte dell’organico di Colantuono. L’argentino da que st’estate si allenava in disparte in at tesa di sistemazione, ma alla fine è rimasto. E ora spalmerà l’ingaggio di una stagione su due anni.


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SERIE A

Totti da 20 anni in gol

20

Campionati

secutivi 31 al 1942-43

1994-95 2013-14

Gianni Rivera dal 1959-60 al 1978-79

274

ol totali 228

Gol totali 128

18

Josè Altafini dal 1958-59 al 1975-76. Gol totali 216 Roberto Baggio dal 1986-87 al 2003-2004. Gol totali 205 Campionati Alessandro Del Piero (13 consecutivi dal 1993-94 al 2005-06). Gol totali 188 Roberto Mancini dal 1981-82 al 1998-99. Gol totali 156 Pietro Vierchowod (16 consecutivi dal 1983-84 al 1998-99). Gol totali 38

«Sotto col derby: è una gran Roma» E dagli Usa arriva il presidente Pallotta per il rinnovo: «Sarà la nostra bandiera per sempre» MASSIMO CECCHINI ROMA

Se foste interessati a una dimostrazione che una partita di calcio in Italia non finisce mai, basterebbe dare un oc­ chiata al tweet post­partita del Parma. Foto in stile C.S.I. e considerazione successiva: il gol di Totti ­ il secondo della Roma, quello che ha chiuso virtualmente la partita ­ «era in fuorigioco». Vero oppure il fo­ togramma è leggermente po­ sticipato? Insomma, con il loro ovvio seguito di polemiche, le parabole del pallone non han­ no praticamente fine e questo, a pensarci bene, si sposa per­ fettamente con la carriera del protagonista in questione, ov­

vero del capitano della Roma. I numeri, infatti, raccontano co­ me Totti vada in gol da venti stagioni consecutive, cosa che nella Serie A a girone unico era riuscito solo a Gianni Rivera, Pallone d’Oro non per caso. Golden Boy «Non lo sapevo neppure ­ dice con modestia l’ex bandiera del Milan ­ ma non mi sorprende. In fondo noi attaccanti giochiamo più vici­ no alla porta avversaria e sia­ mo avvantaggiati». Ma i venti anni consecutivi sono un nu­ mero straordinario, e alla fine anche l’ex Golden Boy ammet­ te «che, oltre al talento, con­ durre una vita da professioni­ sta è la chiave per assicurarsi una longevità agonistica del genere»..

228

i gol di Totti Totti è al secondo posto nella classifica marcatori di tutti i tempi dietro a Piola (274) e davanti a Nordahl (225)

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i gol di Totti al Parma Il Parma è la vittima preferita da Totti, poi ci sono Udinese (15), Cagliari, Fiorentina e Sampdoria (14)

Ecco il presidente Nessuna sorpresa, perciò, una trentina di tifosi lunedì notte abbiano atteso la squadra a Fiumicino per inneggiare al capitano. In­ somma, questi sono giorni par­ ticolari per Totti, che entro po­ chi giorni firmerà l’ultimo con­ tratto della carriera, quello conclusiva. Per questo ­ e per il derby ­ è in arrivo dagli Stati Uniti il presidente James Pal­ lotta, che avrà l’onore di legare il suo nome al giocatore più importante della storia giallo­ rossa (e non solo). «Sarà la no­ stra bandiera per sempre», fa sapere Pallotta, e allora tutti si aspettano che il rinnovo fino al 2016 diventi un evento, col ri­ schio ­ o la possibilità ­ che il derby ne anabolizzi gli effetti in un senso o nell’altro.

Nike al 2016 Ma le novità in arrivo non sono terminate. Presto, infatti, il capitano della Roma (che a Parma ha parteci­ pato a una raccolta di fondi per una bambina ammalata)po­ trebbe siglare due anni di con­ tratto anche con la Nike (di cui già adesso indossa le scarpet­ te), che tornerebbe ad essere il suo sponsor personale dopo una separazione sancita nel 2004. Tutto questo, però, non distrae la concentrazione di Totti da quella che sembra es­ sere una stagione estrema­ mente positiva. Lui & Garcia «Per il rinnovo ormai siamo ai dettagli finali ­ ha detto il capitano giallorosso ­, ma quello che conta di più è indossare ancora la maglia che

IN TESTA CON HERIBERTO HERRERA 44 ANNI FA. ORA CI SONO BENITEZ E IL FRANCESE

IL PREFETTO

IL NUOVO STOP

Pesaola e il primato straniero «Garcia pratico, impara subito»

«Incidenti al derby? Il prossimo sarà lontano da Roma»

Lazio, Biglia k.o.: la sfida Capitale ora è più lontana

«Se il prossimo derby sarà a Roma lo decideranno i tifosi coi loro comportamenti». Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, è chiaro, come lo fu il 26 maggio, quando usò lo stesso metodo. Organizzazione militare nelle zone a rischio e un monito: all’epoca «derby a porte chiuse in caso di incidenti», ieri «derby altrove». Il dispositivo di sicurezza sarà simile alla finale di Coppa. «Io chiedo sempre correttezza ai tifosi, prendano esempio da Samp e Genoa, dove non è successo niente prosegue il prefetto –. Le squadre vanno bene, non ci sono segnali di pericolo». In sintonia con Pecoraro il presidente Coni Malagò: «Se le tifoserie si dimostreranno mature, si può riaprire un discorso per il derby di sera. come è giusto che sia in una città che vuole volare alto. È pazzesco avere un vincolo, chi altererà questo equilibrio, tregua o pace che sia, sarà un incosciente».

FORMELLO Nuovo stop per Lucas Biglia, che ora rischia di saltare il derby di domenica. Una ricaduta, il riacutizzarsi del problema al polpaccio della gamba destra accusato in nazionale e la seduta di allenamento interrotta: ecco il pomeriggio di Biglia, che va considerato fuori causa per l’esordio europeo di domani con il Legia Varsavia, mentre si tenterà un recupero lampo per la Roma. Non è un momento felice sul piano degli infortuni per Petkovic, che ha già perso prima Radu e poi Biava. Il tecnico si consola con il rientro di Hernanes, che domani sarà titolare. Klose a riposo, al suo posto Floccari. Possibile l’esordio da titolare di Keita. L’Olimpico riapre dopo i due turni di squalifica della scorsa Europa League. Fiacca però la prevendita: a ieri venduti poco meno di 7 mila biglietti, di cui 1.800 finiti nelle mani dei tifosi del Legia.

Andrea Pugliese

Davide Stoppini

L’argentino: «Il campionato italiano è una grande scuola» GIANLUCA MONTI NAPOLI

C’era lui, Bruno Pesaola, insieme ad Heriberto Herrera, in testa alla classifica nel ‘69­ 70 l’ultima volta che due alle­ natori stranieri guidavano in coppia la serie A. Il Petisso era il tecnico della Fiorentina mentre HH sedeva sulla pan­ china dell’Inter. Benitez e Gar­ cia hanno raccolto il loro testi­ mone dopo 44 anni. «Una ca­ sualità – afferma Pesaola ­. Di certo, per chi viene dall’estero il campionato italiano è una grande scuola. Gli allenatori stranieri qui hanno la possibi­ lità di imparare molto, ma debbono farlo in fretta». Gar­ cia sembra esserci riuscito be­ ne: «Lo conosco poco – conti­ nua Pesaola ­, però mi sembra uno pratico». Dal cappotto di cammello del Petisso al telefo­

«

Mi piace anche Benitez: come me, è allegro e ha sempre la battuta pronta

BRUNO PESAOLA EX FIORENTINA E NAPOLI

nino portato in panchina dal tecnico della Roma, cambiano i tempi e pure le usanze: «In generale, comunque, i tecnici stranieri rispetto a quelli ita­ liani hanno la fortuna di vive­

re con meno stress le tensioni della settimana. E’ un vantag­ gio regalare maggiore sereni­ tà ai giocatori». Maestro In questo Rafa Be­ nitez sembra un maestro, nel Napoli il clima è cambiato pro­ prio grazie a lui: «In effetti – conclude Pesaola ­, Benitez piace molto ai napoletani pro­ prio per il suo modo di fare. E’ allegro, spesso pronto alla battuta. In questo mi somiglia e poi a me piace molto la sua filosofia di gioco. Si vede che le sue squadre cercano sempre di avere il controllo del gioco». Pesaola non sa se gli eredi suoi e di Herrera dureranno fino alla fine, però almeno per il Napoli se lo augura: «Tifo per gli azzurri, vivo qui da sem­ pre. Sono un napoletano nato per caso a Buenos Aires». Stra­ niero sì, ma non troppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ho sempre amato. Ora pensia­ mo al derby. Quello di maggio è archiviato, al passato non pensiamo più. Sappiamo co­ munque che sarà una partita difficile, però conosciamo la maniera per affrontarlo. Con questo spirito possiamo dire la nostra anche in campionato». Lo sta scoprendo anche Rudi Garcia, che si avvicina alla Stracittadina nel modo miglio­ re, da primo della classe. «Dobbiamo ancora migliorare, ma questo gruppo mi piace. Senza contare che abbiamo la fortuna di poter contare su un grande come Totti». Proprio vero. Una storia infinita nel se­ gno della Roma. Quanto basta, forse, per meritarsi un meravi­ glioso, lunghissimo tramonto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

PUNTI

NAPOLI ROMA INTER FIORENTINA JUVENTUS LIVORNO LAZIO VERONA MILAN UDINESE TORINO CAGLIARI ATALANTA GENOA BOLOGNA PARMA SAMPDORIA CHIEVO CATANIA SASSUOLO

9 9 7 7 7 6 6 6 4 4 4 4 3 3 2 1 1 1 0 0

G 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

PARTITE V N 3 0 3 0 2 1 2 1 2 1 2 0 2 0 2 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 0 2 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0

P 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 2 2 3 3

RETI F S 9 2 8 1 6 1 8 4 6 2 6 3 6 5 4 4 6 5 5 4 4 4 4 5 3 4 5 7 3 6 2 6 2 6 2 7 1 7 1 8

UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE

PROSSIMO TURNO sabato 21 settembre CAGLIARI­SAMPDORIA ore 18 CHIEVO­UDINESE ore 18 GENOA­LIVORNO ore 20.45 domenica 22 settembre, ore 15 SASSUOLO­INTER ore 12.30 ATALANTA­FIORENTINA BOLOGNA­TORINO CATANIA­PARMA JUVENTUS­VERONA ROMA­LAZIO MILAN­NAPOLI ore 20.45


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MAGIC +3 CAMPIONATO ECCO L’ANALISI DOPO 3 GIORNATE I MIGLIORI DI GIORNATA A CENTROCAMPO BRILLA CANDREVA MA ANCHE STROOTMAN. DAVANTI OK IL SOLITO HIGUAIN E ICARDI

Occhio a Vrsaljko, che guida una super difesa Con Antonini, Cavanda e D’Ambrosio: ecco i Magic milioni investiti bene ELISABETTA RUSSO MILANO

Dopo l’indigestione di gol dell’ultima giornata, con un incredibile 125,5 punti, questa settimana, culminata con i 4 gol del Monday night di Parma­Roma, si assesta su valori più «normali». Ma i Ma­ gic allenatori più bravi hanno avuto comunque modo di scoprire qualcosina di nuovo

all’inizio di questo torneo op­ pure di avere delle piccole­ grandi conferme. Abbiamo scelto il 4­3­3, dove il modifica­ tore è importante come gli at­ taccanti.

4-3-3

In porta e in difesa Le confer­

me iniziano dai pali, dove Mar­ chetti si conferma ottimo inve­ stimento. Nel reparto arretra­ to, ecco le prime novità. Se An­ tonini si riscopre importante al Genoa, possiamo investire dei bei Magic milioni su Danilo D’Ambrosio, difensore del Toro col vizietto del gol: già 3 in Se­ rie A. Costa solo 8 milioni. La prima gioia non si scorda mai, ed è così per Cavanda della La­ zio (5 milioni). È del tutto una novità (ma qualche Magic ma­ nager con l’occhio lungo lo ave­

va già notato), invece Sime Vrsaljko (7 milioni), classe ‘92, terzino del Genoa, che con un bel 7,5 nel derby della Lanterna si fa luce in Serie A.

LA TOP 11 DA 111.5 PUNTI (CON +3 DI MODIFICATORE)

7

7,5

VRSALJKO (Genoa)

10

10

9

LODI (Genoa)

ICARDI (Inter)

CAVANDA (Lazio)

10,5

10

9,5

CANDREVA (Lazio)

HIGUAIN (Napoli)

MARCHETTI (Lazio)

D'AMBROSIO (Torino) 10

11

14

STROOTMAN (Roma)

PAULINHO (Livorno)

Al centro A centrocampo, se Candreva e Lodi si conferma­ no investimenti solidi e im­ portanti, il giovane Stroot­ man non è da meno. Ed è pure rigorista, secondo le rigide re­ gole di Garcia. In attacco Di Paulinho par­ liamo qui sotto, è un ottimo acquisto, così come Higuain che sa sempre come si fa. Però se qualcuno aveva ancora dubbi su Icardi, ecco, lui quando vede bianconero si scatena.

ANTONINI (Genoa) GDS

Sime Vrsaljko, 21 anni FOTOPRESS

Dai gol di Toni fino a Romulo Verona, avvio alla... Bagnoli Due vittorie in tre gare per la squadra di Mandorlini: solo i gialloblù dello scudetto 1984­85 hanno fatto meglio. E domenica c’è il tabù Juve ilprotagonista

Luis Muriel, 22 anni ANSA

Muriel rinnova Si lega all’Udinese fino al 2018 Dopo Danilo ecco Muriel. L’Udinese prosegue nella sua «scientifica» operazione dei rinnovi dei contratti con i giocatori della rosa. Durante la sosta era toccato al difensore brasiliano, in estate richiesto dall’Inter, la scorsa settimana a Badu, ieri è stata la volta dell’attaccante colombiano che ha messo la firma su un contratto con scadenza 2018. Questo, ovviamente, non significa che Muriel resterà bianconero per i prossimi cinque anni, ma è ovvio che la posizione dell’Udinese, in caso di richieste la prossima estate per il giocatore, sarà più forte quando comincerà la trattativa. Muriel, che lo scorso anno fu condizionato da un delicato infortunio (microfrattura frattura alla testa del femore) che lo tenne fuori fino a Natale, ha cominciato bene la stagione con una doppietta nel preliminare di Europa League e altre due reti in campionato con Lazio e Parma, senza dimenticare il delizioso assist di domenica per Di Natale. Ora il nuovo contratto, con ritocco dell’ingaggio, gli darà ancora più tranquillità e fiducia. Massimo Meroi © RIPRODUZIONE RISERVATA

MATTEO FONTANA VERONA

Una partenza sprint che impone di aprire gli almanac­ chi. Il Verona che domenica si presenterà a Torino per incro­ ciare la Juventus ha infilato due vittorie nelle prime tre partite di campionato. In Se­ rie A, i gialloblù non avevano fatto meglio dal 1984, ossia dalla stagione dello scudetto di Bagnoli: allora l’Hellas bat­ té, nell’ordine, Napoli, Ascoli e Udinese, issandosi in vetta ad un torneo di cui non lasciò più il trono. Il buonsenso ri­ chiede di fare le debite pro­ porzioni, ma le statistiche confermano che quello della stagione appena iniziata è il miglior Verona di A da venti­ nove anni a questa parte. Il

Sul giornale di lunedì, per un errore della redazione della Gazzetta dello Sport, nella partita Livorno­ Catania è saltata l’ammonizione all’attaccante del Livorno Paulinho.

Ce ne scusiamo con i lettori.

Assente Maietta (lesione alla coscia) ma ci sarà il nuovo brasiliano Marques L’esultanza di Romulo, 26 anni, al terzo gol in Serie A dopo i 2 segnati con la Fiorentina ANSA

Tabù da sfatare Buon viatico per cercare di compiere una missione che è sempre stata poco meno che impossibile nella storia gialloblù: rientra­ re dalla trasferta sul campo bianconero indenni. Per tro­ vare un risultato positivo fuori casa con la Juve (unica affer­ mazione, l’1­0 in Coppa Italia del 1963) occorre tornare in­

L’ERRORE

Per le regole, le classifiche e i calcoli dei nostri giochi, Magic Manager e Magic Leghe, purtroppo non è stato possibile correggere l’errore e il malus per l’attaccante del Livorno non è stato conteggiato.

Un risultato positivo a Torino manca dal 1988 (0­0), una vittoria dal 1963

successo con il Sassuolo nel­ l’ultimo turno accompagna i gialloblù alla trasferta dello Juventus Stadium con 6 punti in tasca e con lo scalpo eccel­ lente del Milan, sorpreso al debutto.

4

dietro allo 0­0 del 14 febbraio 1988. Da lì in poi, otto sconfit­ te consecutive, l’ultima nel 2006, in B: 1­0, a decidere l’ex Camoranesi. Capitano k.o. A Torino, An­ drea Mandorlini dovrà rinun­ ciare a Domenico Maietta, fer­ mato da una lesione al bicipite femorale della coscia destra. Tempi di recupero da valutare e scelte in difesa da ridisegna­ re. Favorito per una maglia da titolare è Bianchetti, visto che è da verificare la tenuta di Gonzalez, che ha saltato l’in­ tera preparazione estiva per una tonsillite acuta e che è ap­

pena rientrato. L’alternativa è Rafael Marques. Il brasiliano, prelevato dall’Atletico Minei­ ro, è stato presentato ieri: «Se serve io ci sono. L’Italia è una grande sfida: qui l’organizza­ zione tattica è tutto. Non temo nessun attaccante, Tevez l’ho già affrontato quando lui era al Corinthians: fortissimo, an­ che se le punte migliori con cui mi sono misurato sono Ro­ mario e Ronaldo». E, verso la gara con la Juve, si preannun­ cia un esodo di tifosi: i 2100 biglietti disponibili per il set­ tore ospiti sono andati esauriti in poche ore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mille numeri DI LUCA BIANCHIN

Paulinho farà 15 gol. Lo dice il passato GLI ULTIMI DIECI ANNI Con quanti gol hanno chiuso i giocatori che, dal 2004 al 2013, hanno segnato almeno 3 reti nelle prime 3 giornate? Da 3 a 5 gol

5 5

Da 6 a 10 gol

Oltre 26 gol

3

TOTALE

5

34 giocatori

Da 21 a 25 gol

MEDIA

Da 11 a 15 gol

9

IL TOP 31 gol

14,8

7

Da 16 a 20 gol

IL FLOP 3 gol

Toni 2005 06

Muntari 2005 06 GDS

Comprare Paulinho all’asta

è stato un discreto colpo di genio. Applausi a tutti, anche a chi ha tentato un rialzo e si è trovato la maglia numero 9 del Livorno in spogliatoio. Adesso, però, in bocca al lupo per l’insonnia. Chi ha Paulinho come quarta punta — Higuain, Klose, Vucinic, Paulinho — è sereno, può schierare il suo livornese preferito quando gioca in casa e dormire tranquillo. Gli altri, che già vivono degli umori di Nicola, dubitano: Paulinho segnerà 20 gol o si fermerà qui? Cifre: dal 2004 all’estate 2013, solo 34 giocatori hanno cominciato una Serie A con almeno 3 gol nelle prime tre giornate. Solo uno, Toni, è andato oltre i 30. Solo uno, Muntari, non ha più segnato. Tra i bomber a sorpresa, come Paulinho, il Bojinov 2004 arrivò a 13, nel 2006 Rolando Bianchi si fermò solo a 18, Mario Frick a 6 e Riganò a 19, nel 2007 Zalayeta chiuse a 8, nel 2008 Zarate a 13, nel 2010 Cavani a 26, nel 2011 Denis a 16. In media, i 34 hanno chiuso a 14,8 gol di media. Arrotondando, a 15. Chi cerca una risposta anti-insonnia, l’ha trovata. @lucabianchin7


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MAGIC +3 CAMPIONATO

TUTTI I NUMERI: PUNTI CONQUISTATI, MEDIA E QUOTAZIONE AGGIORNATA, POI PARTITE GIOCATE VOTO IN PAGELLA, GOL SEGNATI, RIGORI PARATI, MEDIA VOT

Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 3.5 102 AGAZZI (CAG) 5 103 AGLIARDI (BOL) 0 160 ALDEGANI (LIV) 0 104 AMELIA (MIL) 0 166 ANANIA (LIV) 0 105 ANDRADE (VER) 0 106 ANDUJAR (CAT) 2.5 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BARDI (LIV) 6.5 159 BENUSSI (UDI) 0 164 BERISHA (LAZ) 0 165 BERNI (TOR) 0 110 BIZZARRI (GEN) 0 111 BRKIC (UDI) 0 112 BUFFON (JUV) 5.5 113 CARBONI (CAG) 0 114 CARRIZO (INT) 0 115 CASTELLAZZI (INT) 0 116 COLOMBO (NAP) 0 117 CONSIGLI (ATA) 4 118 CURCI (BOL) 5.5 119 DA COSTA (SAM) 2 120 DE LUCIA (LIV) 0 121 DE SANCTIS (ROM) 5 122 DONNARUMMA ANT. (GEN) 0 163 FICARA (CAT) 0 123 FIORILLO (SAM) 0 124 FREZZOLINI (ATA) 0 125 FRISON (CAT) 0 126 GABRIEL (MIL) 0 128 GOMIS (TOR) 0 129 HANDANOVIC (INT) 6 130 JULIO SERGIO (ROM) 0 131 KELAVA (UDI) 5 132 LOBONT (ROM) 0 133 LUPATELLI (FIO) 0 134 MARCHETTI (LAZ) 7 161 MIHAYLOV (VER) 0 136 MIRANTE (PAR) 3 137 MUNUA (FIO) 0 138 NETO (FIO) 5 139 PADELLI (TOR) 4.5 140 PAVARINI (PAR) 0 167 PEGOLO (SAS) 0 142 PERILLI (SAS) 0 143 PERIN (GEN) 6 144 POLITO (ATA) 0 145 POMINI (SAS) 4 146 PUGGIONI (CHI) 3 147 RAFAEL C. (NAP) 0 148 RAFAEL D.A. (VER) 6.5 158 REINA (NAP) 6.5 150 ROSATI (SAS) 0 151 RUBINHO (JUV) 0 152 SILVESTRI (CHI) 0 153 SKORUPSKI (ROM) 0 162 SPORTIELLO (ATA) 0 154 SQUIZZI (CHI) 0 155 STOJANOVIC (BOL) 0 156 STORARI (JUV) 0 157 STRAKOSHA (LAZ) 0 168 TOZZO (SAM) 0

MEDIA QUOT. 4.33 13 4.33 11 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 2.83 9 0 1 0 1 5.33 12 0 1 0 1 0 8 0 1 0 6 5.5 17 0 1 0 1 0 1 0 1 5.17 13 3 9 3.83 1 0 1 5.67 15 0 1 0 1 0 2 0 1 0 1 0 1 0 1 6.17 17 0 1 4.33 5 0 2 0 1 4.67 14 0 2 4.5 11 0 2 4.83 12 4.83 4 0 1 0 3 0 1 2.83 8 0 1 4 2 3.33 9 0 2 5.33 11 5.33 15 0.5 5 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1

CAMPIONATO P. V. G. 3 5,5 -5 3 6,5 -5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 4,5 -7 0 0 0 0 3 7 -3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 6,5 -2 0 0 0 0 0 0 0 0 3 6 -4 3 6,5 -6 3 5 -6 0 0 3 6 -1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 7 -1 0 0 3 6 -4 0 0 0 0 3 7 -5 0 0 3 6 -6 0 0 3 6 -4 3 6,5 -4 0 0 0 0 0 0 3 6,5 -7 0 0 1 6 -2 3 6 -7 0 0 3 6,5 -4 3 6,5 -2 2 -6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

MEDIA VOTO 6 6.17 0 0 0 0 0 5.5 0 0 6.5 0 0 0 0 0 6.17 0 0 0 0 6.5 5 5.83 0 6 0 0 0 0 0 0 0 6.5 0 5.83 0 0 6.33 0 6.5 0 6.33 6.17 0 0 0 5.5 0 6 5.67 0 6.67 6 4.75 0 0 0 0 0 0 0 0 0

R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 0 6.25 8 203 ACERBI (SAS) 6 6 5 204 AGOSTINI (VER) 5.5 5.5 5 205 ALBERTAZZI (VER) 0 6.5 3 206 ALBIOL (NAP) 6.5 6.17 10 407 ALDROVANDI (CHI) 0 0 1 208 ALONSO (FIO) 0 6 3 209 ALVAREZ P. (CAT) 5.5 5.5 5 210 ANDREOLLI (INT) 0 0 5 211 ANTEI (SAS) 0 0 2 212 ANTONELLI (GEN) 0 5 5 213 ANTONINI (GEN) 10 10 5 214 ANTONSSON (BOL) 5 5.33 4 215 ARIAUDO (CAG) 0 5.25 4 216 ARMERO (NAP) 5.5 5.5 9 217 ASTORI (CAG) 6.5 6.5 9 218 AVELAR (CAG) 0 0 5 219 BALZARETTI (ROM) 5.5 5.67 7 220 BARZAGLI (JUV) 7 6.5 15 221 BASTA (UDI) 0 6.5 16 222 BELLINI (ATA) 0 0 4 223 BELLUSCI (CAT) 5 5 5 224 BENALOUANE (PAR) 0 0 4 225 BENATIA (ROM) 6.5 6.17 11 226 BERARDI G. (SAM) 0 5 3 227 BERNARDINI (CHI) 0 0 4 228 BIANCHETTI (VER) 5.5 5.5 3 229 BIANCO (SAS) 0 0 3 230 BIAVA (LAZ) 0 0 7

CAMPIONATO P. V. G. 2 0 0 1 6 0 1 5,5 0 1 0 0 3 6,5 0 0 0 0 1 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 7 1 3 5 0 2 0 0 2 5,5 0 1 6,5 0 0 0 0 3 5,5 0 3 7 0 2 0 0 0 0 0 2 5 0 0 0 0 3 6,5 0 2 0 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 1 0 0

MEDIA VOTO 6.25 6 5.5 6.5 6.17 0 6 5.83 0 0 5 7 5.33 5.25 5.5 6.5 0 5.83 6.5 6.5 0 5 0 6.33 5 0 6 0 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0

CODICE GIOCATORE 416 BIRAGHI (CAT) 231 BONERA (MIL) 232 BONUCCI (JUV) 233 BOVO (TOR) 234 BRIGHENTI (CHI) 235 BRITOS (NAP) 236 BRIVIO (ATA) 237 BUBNJIC (UDI) 238 BURDISSO (ROM) 239 CACCIATORE (VER) 240 CACERES (JUV) 241 CAMPAGNARO (INT) 242 CANA (LAZ) 243 CANINI (ATA) 244 CANNAVARO (NAP) 246 CAPUANO (CAT) 247 CASSANI (PAR) 248 CASTAN (ROM) 249 CASTELLINI (SAM) 250 CAVANDA (LAZ) 251 CECCHERINI (LIV) 409 CECH (BOL) 252 CESAR (CHI) 253 CHERUBIN (BOL) 254 CHIELLINI (JUV) 256 CHIVU (INT) 257 CIANI (LAZ) 406 CLAITON DOS SANTOS (CHI) 258 CODA (LIV) 259 COMPPER (FIO) 260 CONSTANT (MIL) 262 COSTA (SAM) 264 CRESPO (BOL) 265 DAINELLI (CHI) 266 D'AMBROSIO (TOR) 267 DANILO (UDI) 268 DARMIAN (TOR) 269 DE CARLI (LIV) 270 DE CEGLIE (JUV) 271 DE MAIO (GEN) 272 DE SCIGLIO (MIL) 273 DE SILVESTRI (SAM) 274 DEL FABRO (CAG) 275 DEL GROSSO (ATA) 277 DIAS (LAZ) 279 DODO' (ROM) 280 DOMIZZI (UDI) 415 DOUGLAS SANTOS (UDI) 281 DRAME' (CHI) 282 ELEZ (LAZ) 283 EMERSON (LIV) 284 FELIPE (PAR) 285 FERNANDEZ F. (NAP) 286 FERRARI (BOL) 287 FORNASIER (SAM) 402 FREY (CHI) 288 GABRIEL SILVA (UDI) 289 GAMBERINI (GEN) 290 GARICS (BOL) 291 GASTALDELLO (SAM) 292 GAZZOLA (SAS) 293 GEMITI (LIV) 294 GLIK (TOR) 295 GOBBI (PAR) 296 GONZALEZ ALEJ. (VER) 298 GYOMBER (CAT) 299 HEGAZY (FIO) 300 HEURTAUX (UDI) 340 IKONOMOU (CAG) 301 JEDVAJ (ROM) 302 JONATHAN (INT) 303 JUAN JESUS (INT) 411 KONE' (PAR) 304 KONKO (LAZ) 306 LAMBRUGHI (LIV) 308 LEGROTTAGLIE (CAT) 309 LICHTSTEINER (JUV) 311 LONGHI (SAS) 312 LUCARELLI (PAR) 313 LUCCHINI (ATA) 314 MAGGIO (NAP) 315 MAICON (ROM) 316 MAIETTA (VER) 399 MAKSIMOVIC (TOR) 317 MANFREDINI (GEN) 412 MANTOVANI (BOL) 318 MARCHESE (GEN) 414 MARQUES (VER) 319 MARZORATI (SAS) 320 MASIELLO S. (TOR) 321 MBAYE (LIV) 322 MESBAH (PAR) 323 MESTO (NAP) 324 MEXES (MIL) 326 MONZON (CAT) 327 MORAS (VER) 329 MORETTI (TOR) 330 MORLEO (BOL) 331 MOTTA (JUV) 332 MURRU (CAG) 333 MUSTAFI (SAM) 334 NAGATOMO (INT)

MAGIC PUNTI 5 0 6 6.5 0 0 5.5 5.5 0 6 0 7 6.5 0 6 0 6.5 6 0 9 6 5.5 4 0 5 0 5.5 0 5.5 0 0 4.5 0 0 9.5 6 6.5 0 0 6.5 0 5 0 6 0 0 6 0 6.5 0 6 6 0 0 0 0 5 6.5 6 5 4.5 0 6 5.5 0 0 0 0 0 0 5.5 6.5 0 6.5 0 0 5.5 0 5.5 5 0 6 0 0 6 0 0 0 0 0 6 0 6 6 5.5 6 6 0 0 5 0 6.5

MEDIA QUOT. 5 4 0 4 7 14 6.5 5 0 1 5.25 4 5.5 4 5.5 3 0 6 5 4 0 5 6.83 11 5.83 6 0 5 6 10 0 3 5.67 5 6.33 9 4 1 6.83 5 5.67 4 5.17 4 5.17 5 0 5 5.83 13 0 4 5.5 5 6 3 5.5 4 6.25 6 5 6 5.17 5 5 2 0 6 7.33 8 5.33 9 5.83 6 0 2 0 3 6.5 5 0 8 5.5 9 0 2 5.67 6 4 5 0 5 5.75 10 0 3 6 6 0 1 6 9 5.67 5 0 3 0 1 0 2 0 5 5.5 6 6.5 5 6 5 5 7 5 4 5.5 5 5.83 7 5.83 7 0 5 0 2 0 2 10 7 0 2 0 5 6.5 5 6.33 9 0 1 6.5 8 0 5 6 9 6 16 0 4 5.67 5 7 7 5.25 11 6.67 15 6 4 0 5 5.33 6 6 5 0 5 0 3 0 3 0 4 5.75 3 0 3 6 3 6.83 10 4.67 7 5.67 5 5.83 7 0 6 0 3 6 6 6 4 8.33 11

CAMPIONATO P. V. G. 1 5,5 0 0 0 0 3 6 0 1 6,5 0 0 0 0 2 0 0 1 5,5 0 1 5,5 0 0 0 0 3 6 0 0 0 0 3 7,5 0 3 6,5 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 3 6 0 3 6 0 1 0 0 3 6 1 3 6 0 3 5,5 0 3 4 0 0 0 0 3 5 0 0 0 0 1 6 0 1 0 0 2 5,5 0 2 0 0 1 0 0 3 5 0 1 0 0 0 0 0 3 6,5 1 3 6 0 3 6,5 0 0 0 0 0 0 0 1 6,5 0 0 0 0 3 5 0 0 0 0 3 6 0 1 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 3 6,5 0 0 0 0 3 6,5 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 5 0 1 6,5 0 3 6 0 2 5 0 3 5 0 2 0 0 3 6,5 0 3 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 3 6,5 0 0 0 0 1 6,5 0 1 0 0 1 0 0 3 6 0 0 0 0 3 6 0 2 5 1 2 0 0 3 6 0 3 0 0 0 0 0 3 6,5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 1 0 0 1 6 0 3 6 1 3 5,5 0 3 6 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 2 0 0 3 6,5 2

MEDIA VOTO 5.5 0 6.5 6.5 0 5.5 5.5 5.5 0 5.67 0 7 5.83 0 6 0 5.67 6.17 5 6 5.67 5.17 5.17 0 5.83 0 6 6 5.5 6.5 5 5.5 5 0 6.33 5.33 5.83 0 0 6.5 0 5.5 0 5.83 4 0 6 0 6 0 6.17 5.67 0 0 0 0 5.5 6.5 5.83 5.25 5.33 5.5 6.17 5.83 0 0 0 7 0 0 6.33 6.33 0 6.5 0 6 6.33 0 6 5.75 5.5 6.67 6 0 5.83 6 0 0 0 0 5.75 0 6 5.83 4.67 5.67 6 0 0 5.83 6 6.5

A. 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 1/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 335 NALDO (UDI) 5 336 NATALI (BOL) 6 419 NEUTON (UDI) 0 337 NICA (ATA) 0 338 NOVARETTI (LAZ) 0 339 OGBONNA (JUV) 0 341 PALETTA (PAR) 0 342 PALOMBO (SAM) 5.5 343 PAMIC (CHI) 0 344 PAPP (CHI) 4.5 345 PASQUAL (FIO) 6 346 PASQUALE (TOR) 5 347 PEDRO MENDES (PAR) 0 348 PELUSO (JUV) 0 349 PEREIRA A. (INT) 0 350 PEREIRINHA (LAZ) 0 351 PERICO (CAG) 6 404 PERUZZI (CAT) 0 352 PICCINI (LIV) 0 353 PISANO F. (CAG) 0 355 PORTANOVA (GEN) 6 356 POULSEN (SAM) 0 417 PUCINO (SAS) 0 357 RADAKOVIC (BOL) 0 358 RADU (LAZ) 0 359 RAIMONDI (ATA) 5.5 360 RANOCCHIA (INT) 6 361 REGINI (SAM) 5 408 REGNO (LIV) 0 413 RINAUDO (LIV) 6 363 RODRIGUEZ GON. (FIO) 5 364 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 0 403 ROLANDO (INT) 0 365 ROLIN (CAT) 0 366 ROMAGNOLI (ROM) 0 367 RONCAGLIA (FIO) 5 368 ROSI (PAR) 0 369 ROSSETTINI (CAG) 6 370 ROSSINI (SAS) 0 418 RUBIN (VER) 0 371 SALAMON (SAM) 0 372 SAMPIRISI (GEN) 0 373 SAMUEL (INT) 0 375 SARDO (CHI) 4.5 376 SAVIC (FIO) 0 377 SCALONI (ATA) 0 378 SILVESTRE (MIL) 0 379 SORENSEN (BOL) 0 380 SPOLLI (CAT) 5 382 STENDARDO (ATA) 5.5 384 TERRANOVA (SAS) 6 385 TOMOVIC (FIO) 6 386 TOROSIDIS (ROM) 0 387 UVINI (NAP) 0 398 VALENTINI (LIV) 6 388 VERGARA (MIL) 0 389 VINICIUS (LAZ) 0 392 VRSALJKO (GEN) 7.5 405 WALLACE (INT) 0 393 WIDMER (UDI) 0 394 YEPES (ATA) 6 395 ZACCARDO (MIL) 5 396 ZAPATA (MIL) 5 410 ZIEGLER (SAS) 5 397 ZUNIGA (NAP) 0

MEDIA QUOT. 5.17 3 5.67 5 0 2 0 2 5.25 6 0 7 0 10 5.5 7 0 6 5.33 4 6.5 14 5.5 5 4.5 2 0 6 0 6 0 4 6 3 0 4 0 4 0 5 5.67 6 0 3 0 4 0 1 5.5 8 5.33 5 6.17 10 5.25 4 0 1 6 4 5.83 16 5.75 4 0 5 5.5 4 0 3 5 6 6 5 5.83 7 5.25 4 0 5 0 5 3 2 0 9 5.17 4 6 8 0 2 0 5 0 6 5.17 6 8 11 5.5 9 6.25 7 0 4 0 2 5.83 5 0 2 0 3 7 7 0 3 0 3 5.33 6 5 3 4.83 6 5 4 6.25 8

CAMPIONATO P. V. G. 3 5 0 3 6 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 3 5,5 0 0 0 0 3 5 0 3 6 0 2 5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 3 5,5 0 3 6,5 0 2 5,5 0 0 0 0 1 6 0 3 5,5 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 5 0 1 0 0 3 6 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 3 5,5 2 3 6 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 1 0 0 0 0 0 3 6 0 1 5 0 3 5,5 0 3 5 0 2 0 0

MEDIA VOTO 5.33 5.67 0 0 5.5 0 0 5.5 0 5.5 6.17 3.67 5 0 0 0 6 0 0 0 5.67 0 0 0 5.5 5.33 6.33 5.75 0 3 6 5.75 0 5.5 0 5 5 5.83 5.25 0 0 4 0 5.5 6 0 0 0 5.67 6.17 5.5 6.25 0 0 5.83 0 0 6.5 0 0 5.67 5 5.17 5 6.25

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/2 0/0 0/0

A. 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0

Centrocampisti CODICE GIOCATORE 501 ACOSTY (CHI) 706 ACQUAH (PAR) 714 ALHASSAN A. (SAS) 502 ALLAN (UDI) 503 ALMIRON (CAT) 504 ALVAREZ R. (INT) 505 AMBROSINI (FIO) 506 AQUILANI (FIO) 507 ASAMOAH (JUV) 508 BADU (UDI) 509 BAKIC (FIO) 723 BARILLA' (SAM) 510 BARITI (NAP) 511 BARRIENTOS (CAT) 512 BASELLI (ATA) 513 BASHA (TOR) 514 BEHRAMI (NAP) 515 BELINGHERI (LIV) 516 BELLOMO (TOR) 517 BENASSI (LIV) 518 BENTIVOGLIO (CHI) 519 BERTOLACCI (GEN) 520 BIABIANY (PAR) 521 BIAGIANTI (LIV) 525 BIGLIA (LAZ) 526 BIONDINI (GEN) 527 BIRSA (MIL) 725 BJARNASON (SAM)

MAGIC PUNTI 4.5 0 0 6.5 5 8 6 5.5 7 6 0 0 0 5 6.5 0 0 0 0 0 0 0 10 6 0 8 5.5 5

MEDIA QUOT. 4.75 3 0 4 0 2 6.75 10 5.25 9 8.17 14 6 7 7.5 16 6.67 11 7.33 7 0 1 0 4 0 1 7 15 6 5 5.75 4 6.5 9 5 6 0 6 0 5 0 2 6 9 6.83 13 6 6 5.5 7 6.5 6 5.5 5 5 6

CAMPIONATO P. V. G. 2 5 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 2 5 0 3 7 1 2 6 0 3 5,5 1 3 6 0 3 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 1 2 6,5 0 2 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 3 7 1 3 6 0 2 0 0 2 7 0 1 5,5 0 1 5 0

MEDIA VOTO 5 0 0 6.75 5.25 6.83 6 6.17 6.33 6.33 0 0 0 5.75 6 5.75 6.5 5 0 0 0 6 5.83 6 5.75 6 5.5 5

4 I NUMERI

6,5

Arriva la stagione di calcio più bella di sempre: tutte le partite di serie A delle squadre Premium, le sfide della serie B, tutta la Champions League, tutta l’Europa League e da oggi le novità Liga, Premier League, FA CUP e Ligue 1.

i malus collezionati in 3 turni dai giocatori della Sampdoria. È il record di questa Serie A. Dietro ai blucerchiati, i più cattivi sono i bolognesi, con 5,5 malus e il Catania con 5

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 529 BONAVENTURA (ATA) 6 530 BORJA VALERO (FIO) 9.5 531 BOTTA (LIV) 0 728 BOUY (JUV) 0 532 BRADLEY (ROM) 0 533 BRIENZA (ATA) 0 534 BRIGHI (TOR) 6 536 CABRERA (CAG) 6 537 CALELLO (CHI) 0 538 CAMBIASSO (INT) 6 540 CANDREVA (LAZ) 10.5 541 CARMONA (ATA) 6 543 CASTRO (CAT) 5 544 CAZZOLA (ATA) 0 720 CENTURION (GEN) 0 545 CERCI (TOR) 10 546 CHIBSAH (SAS) 0 547 CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 0 548 CIGARINI (ATA) 3.5 549 CIRIGLIANO (VER) 0 550 COFIE (GEN) 6 551 CONTI (CAG) 6 552 COSSU (CAG) 5.5 553 CRISTANTE (MIL) 0 554 CUADRADO (FIO) 5.5 555 DE JONG (MIL) 6 556 DE ROSSI (ROM) 6 557 DELLA ROCCA (BOL) 4.5 558 DESSENA (CAG) 5.5 559 DIAMANTI (BOL) 9.5 560 DONADEL (VER) 0 561 DONATI (VER) 6 707 DUNCAN (LIV) 0 562 DZEMAILI (NAP) 7.5 563 EDERSON (LAZ) 7 564 EKDAL (CAG) 0 565 EL KADDOURI (TOR) 5.5 566 EMANUELSON (MIL) 5.5 567 ERAMO (SAM) 0 568 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (CHI) 6 569 FARNERUD (TOR) 0 570 FELIPE ANDERSON (LAZ) 0 571 FERNANDES (UDI) 0 572 FERNANDEZ M. (FIO) 0 727 FETFATZIDIS (GEN) 0 573 FLORENZI (ROM) 9.5 574 FREIRE (CAT) 0 729 GAGLIARDINI (ATA) 0 576 GALLOPPA (PAR) 0 577 GARGANO (PAR) 5 578 GAVAZZI (SAM) 0 579 GAZZI (TOR) 0 580 GENTSOGLOU (SAM) 0 581 GIORGI (ATA) 0 702 GOMES (SAS) 0 583 GONZALEZ ALV. (LAZ) 0 705 GRECO (LIV) 5.5 585 GUANA (CHI) 0 719 GUARENTE (CAT) 0 586 GUARIN (INT) 5.5 587 HALLFREDSSON (VER) 7 588 HAMSIK (NAP) 6.5 589 HERNANES (LAZ) 0 590 HETEMAJ (CHI) 5 726 IBRAIMI (CAG) 0 703 ILICIC (FIO) 0 591 IMPROTA (CHI) 0 592 INLER (NAP) 6 593 ISLA (JUV) 5.5 594 IZCO (CAT) 0 595 JADSON (UDI) 0 596 JANKOVIC B. (VER) 5.5 597 JANKOVIC F. (PAR) 0 598 JOAQUIN (FIO) 4.5 599 JORGINHO (VER) 7.5 721 KAKA' (MIL) 5 602 KONE M. (ATA) 0 603 KONE P. (BOL) 5.5 604 KOVACIC (INT) 0 605 KRHIN (BOL) 0 606 KRSTICIC (SAM) 5.5 607 KUCKA (GEN) 0 722 KUPISZ (CHI) 0 608 KURTIC (SAS) 5.5 609 KUZMANOVIC (INT) 0 610 LANER (VER) 0 611 LARIBI (SAS) 0 612 LAXALT (BOL) 0 613 LAZAREVIC (CHI) 0 614 LAZZARI (UDI) 5.5 615 LEDESMA (LAZ) 8 616 LJAJIC (ROM) 5 618 LODI (GEN) 10 619 LUCI (LIV) 5.5 620 LULIC (LAZ) 9 621 MAGNANELLI (SAS) 5 622 MAICOSUEL (UDI) 6.5 623 MARCHIONNI (PAR) 6 624 MARCHISIO (JUV) 0 625 MARESCA (SAM) 0 712 MARIGA (INT) 0 626 MARQUINHO (ROM) 6 627 MARRONE (SAS) 0 628 MARTINHO (VER) 9.5 709 MATUZALEM (GEN) 7 629 MAURI (LAZ) 0 630 MERKEL (UDI) 0 631 MIGLIACCIO (ATA) 0 632 MISSIROLI (SAS) 5 633 MLINAR (UDI) 0 634 MONTOLIVO (MIL) 5.5 635 MORALEZ (ATA) 6 717 MOSQUERA (LIV) 0 638 MUDINGAYI (INT) 0 639 MUNARI (PAR) 0 640 MUNTARI (MIL) 9 642 NAINGGOLAN (CAG) 6.5 644 NOCERINO (MIL) 0 645 OBI (PAR) 0 646 OBIANG (SAM) 6 647 OLIVERA (FIO) 0 711 OLSEN (INT) 0 648 ONAZI (LAZ) 8 649 PADOIN (JUV) 0 650 PAROLO (PAR) 6 651 PAZIENZA (BOL) 4.5 652 PEPE (JUV) 0 653 PEREYRA (UDI) 5 713 PEREZ (BOL) 6 654 PINZI (UDI) 0 655 PIRLO (JUV) 5.5 656 PIZARRO (FIO) 4 657 PJANIC (ROM) 8 724 PLASIL (CAT) 5.5 658 POGBA (JUV) 5.5 659 POLI (MIL) 5.5 661 RADOSEVIC (NAP) 0 662 RADOVANOVIC (CHI) 4 710 RAFATI (GEN) 0 663 RENAN (SAM) 0 664 RIGONI L. (CHI) 5

MEDIA QUOT. 5.5 15 8.17 19 0 1 0 1 6 6 0 6 7.75 9 6.83 6 0 3 5.83 8 8.83 20 6 8 5.33 10 0 4 0 6 8.5 21 5 4 4.5 5 4.83 9 0 6 5.75 6 5.83 11 5.5 9 0 3 7 17 6 6 7.67 12 5.17 4 5.5 6 7.17 20 0 3 6 6 5.5 3 6.75 13 7 8 5.5 8 6 10 5.33 4 5 4 0 2 6 6 5.5 5 0 12 0 3 6.5 5 0 5 8.17 13 0 4 0 1 0 5 5 5 0 1 0 5 0 3 0 6 0 2 6 8 6.83 7 0 3 0 5 6.17 14 6.5 8 11.5 29 6.5 20 6 7 0 4 6 13 0 5 6.33 14 5.5 6 5.5 8 0 4 5.67 11 0 2 4.5 8 6.5 8 5 17 5.5 3 6.83 13 5.5 11 4.5 3 5.33 6 5.25 9 0 3 5.5 5 5 6 0 4 7.5 3 0 2 0 3 6.33 7 6.75 11 7.5 18 8.17 18 6 6 6.83 13 5.5 4 6.5 7 5.5 6 0 15 0 6 0 3 6 7 0 3 7.33 12 6.75 9 0 7 0 4 0 6 5.5 8 0 2 5.5 11 6.17 9 0 4 0 4 5 5 7.75 8 7.17 12 4 5 0 3 6.17 9 0 3 0 2 7 6 0 4 5.83 8 4.5 3 0 5 5.25 11 5.75 4 5.5 7 5.83 16 6.33 13 8.33 16 5.5 5 7.17 16 6.83 10 0 2 5.17 4 0 1 5 3 5.5 7

CAMPIONATO P. V. G. 3 6 0 3 6,5 1 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 6 1 3 6 1 0 0 0 3 6 0 3 7,5 2 3 6 0 3 5 0 0 0 0 0 0 0 3 7 2 1 0 0 2 0 0 3 4,5 0 0 0 0 2 6 0 3 6 0 1 6 0 0 0 0 2 5,5 0 2 6 0 3 6 1 3 5 0 3 5,5 0 3 6,5 1 0 0 0 3 6 0 2 0 0 2 6,5 0 2 6 0 3 0 0 3 6 0 3 5,5 0 1 0 0 2 0 0 1 6 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 3 6,5 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 3 6 1 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 3 6 0 3 6,5 4 2 0 1 3 5,5 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 3 6 0 2 5,5 0 2 0 0 0 0 0 3 6 0 0 0 0 1 4,5 0 3 6,5 0 1 5 0 2 0 0 3 6 1 3 0 0 2 0 0 3 6 0 2 0 0 0 0 0 3 5,5 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 2 7 0 2 5 1 3 7 2 3 5,5 0 3 6,5 1 2 5 0 3 6,5 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 3 6,5 1 2 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 5 0 0 0 0 3 5,5 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 2 6 1 3 6,5 1 2 0 0 0 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 2 7 0 1 0 0 3 6 0 1 5 0 0 0 0 3 5 0 3 6 0 1 0 0 3 5,5 0 3 5 1 3 7 1 1 5,5 0 3 5,5 0 3 6 1 2 0 0 3 4 0 0 0 0 1 0 0 3 5,5 0

MEDIA VOTO 5.67 6.83 0 0 6 0 6.25 6 0 5.83 6.83 6 5.33 0 0 6.5 5 4.5 5 0 5.75 6.17 6 0 6.5 6.25 6.67 5.5 5.5 6.17 0 6 5.5 6.25 6 5.5 6.17 5.33 5.5 0 6 6 0 0 6.5 0 6.33 0 0 0 5.5 0 0 0 0 0 6 6.17 0 0 6 6 7.5 5.75 5.83 0 6 0 6.33 5.5 5.5 0 5.83 0 4.5 6.33 5 5.5 6.33 5.5 5 5.67 5.25 0 5.5 5 0 6.5 0 0 6 6.25 6 6.17 6 6 5.5 6.17 5.75 0 0 0 6 0 6.33 6.25 0 0 0 5.5 0 5.67 5.83 0 0 5 6.25 6.17 4 0 6.17 0 0 6.5 0 5.83 5 0 5.25 5.75 5.5 5.83 5.83 7 5.5 6.5 6 0 5.33 0 5 5.83

A. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 1/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/0 0/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/2


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

23

TO, ASSIST E CARTELLINI CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 667 RODRIGUEZ M. (SAM) 0 0 5 668 ROMULO (VER) 9.5 7.5 7 671 RUI SAMPAIO (CAG) 0 0 2 704 SALA (VER) 0 5.5 6 672 SANTANA (GEN) 6 5.33 8 673 SAPONARA (MIL) 0 0 7 675 SCHELOTTO (SAS) 6.5 6.5 5 676 SCHIATTARELLA (LIV) 7 6.33 5 679 SCULLI (LAZ) 0 0 2 680 SESTU (CHI) 4.5 5.33 8 682 SORIANO (SAM) 5 5.25 3 683 STOIAN (GEN) 0 0 7 685 STROOTMAN (ROM) 11 9 16 716 STURARO (GEN) 0 0 1 686 TACHTSIDIS (CAT) 5.5 5.5 7 687 TADDEI (ROM) 0 0 3 688 TAIDER (INT) 6.5 6.25 9 689 TOZSER (GEN) 0 0 3 691 TROISI (ATA) 0 0 2 692 VALDES (PAR) 0 5.75 10 693 VALERI (SAS) 0 0 3 694 VARGAS (FIO) 0 0 5 715 VECINO (FIO) 0 0 2 696 VIDAL (JUV) 9.5 10 24 697 VIVES (TOR) 6.5 6.17 4 698 WOLSKI (FIO) 0 0 3 699 WSZOLEK (SAM) 0 0 4 700 YAISIEN (BOL) 0 0 2 708 ZANETTI (INT) 0 0 3 701 ZIELINSKI (UDI) 0 4 5

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 3 7 1 0 0 0 1 0 0 3 6 0 0 0 0 1 6,5 0 3 6,5 0 0 0 0 3 5 0 3 5,5 0 0 0 0 2 7 1 1 0 0 3 5,5 0 2 0 0 3 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 7 3 3 6,5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0

MEDIA VOTO 0 6.33 0 5.5 5.33 0 3.25 6.33 0 5.5 5.5 0 7 0 5.5 0 6.25 0 0 5.75 0 0 0 7.33 6.17 0 0 0 0 4

A. 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

MEDIA VOTO 0 5.5 0 0 5.67 0 6 0 6 0 5.5 5.17 0 5.5 5.5 6.5 7.17 0 6.67 0 6 5.5 6.17 0 5.5 6 4 6.75 5.75 5.5 5.75 6 5.83 6.83 0 0 6.17 5.5 7 6.33 6.75 6.33 6.17 0 0 0 5.83 5.25 5.75 5.83 6 0 0 0 5.25 0 5.75 5.5 0 5.75 0 0 5.83 6.5 6 4.5 0 5 6.83 0 6.5 5.83 6.5 0 5.33 0 2.75 0 6 5 5.5 0 0 0 6 7 0 0 5.5 6 6.33 0 7.17 5.67 7 6.83 5.67 5 0 5.83

A. 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0

Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 801 ACQUAFRESCA (BOL) 0 0 11 803 ALEXE (SAS) 6 5.5 12 804 ALFARO (LAZ) 0 0 5 805 ALIBEC (BOL) 0 0 6 806 AMAURI (PAR) 5.5 5.67 18 807 ARDEMAGNI (CHI) 0 0 10 808 BALOTELLI (MIL) 9 8.17 35 809 BARRETO (TOR) 0 0 8 810 BELFODIL (INT) 0 6 17 811 BERARDI D. (SAS) 0 0 13 812 BERGESSIO (CAT) 6 5.5 21 813 BIANCHI R. (BOL) 5 5.17 15 918 BOATENG KIN. (CAT) 0 0 3 815 BORRIELLO (ROM) 0 5.5 15 816 CACIA (VER) 5 5.5 14 817 CALAIO' (GEN) 9.5 9.5 13 818 CALLEJON (NAP) 9.5 10 21 914 CAPRARI (ROM) 0 0 6 820 CASSANO (PAR) 6.5 7.33 19 822 CERRI (PAR) 0 0 3 924 CRISTALDO (BOL) 6 6 10 824 DE LUCA (ATA) 0 5.5 9 825 DENIS (ATA) 6.5 6.17 25 826 DESTRO (ROM) 0 0 17 827 DI NATALE (UDI) 9.5 6.5 33 832 EDER (SAM) 5.5 6.83 16 834 EL SHAARAWY (MIL) 0 4 23 922 EMEGHARA (LIV) 6.5 8.25 22 836 FARIAS (SAS) 5.5 5.5 5 837 FLOCCARI (LAZ) 0 5.5 12 838 FLORO FLORES (SAS) 6.5 5.75 12 839 GABBIADINI (SAM) 5 7 15 913 GERVINHO (ROM) 6 5.83 15 840 GILARDINO (GEN) 7 7.5 23 841 GIMENEZ (BOL) 0 0 6 842 GIOVINCO (JUV) 0 0 15 843 GOMEZ M. (FIO) 5 8.33 33 844 GOMEZ T. (VER) 6 5.25 12 911 HIGUAIN (NAP) 10 9.33 36 845 IBARBO (CAG) 7.5 6.67 15 846 ICARDI (INT) 10 8.25 22 847 IMMOBILE (TOR) 8 6.83 17 848 INSIGNE (NAP) 5.5 6.17 16 926 ITURBE (VER) 0 0 6 927 KEITA (LAZ) 0 0 2 849 KEKO (CAT) 0 0 7 850 KLOSE (LAZ) 5.5 6.83 27 851 KONATE' (GEN) 0 5.25 8 912 LARRONDO (TOR) 6 5.5 11 854 LETO (CAT) 6 5.83 10 855 LIVAJA (ATA) 0 6 12 856 LLORENTE (JUV) 0 0 22 915 LONGO (VER) 0 0 7 857 MARILUNGO (ATA) 0 0 6 858 MASUCCI (SAS) 0 5.25 3 919 MATOS (FIO) 0 0 3 859 MATRI (MIL) 5.5 5.75 15 860 MAXI LOPEZ (CAT) 5.5 5.5 12 861 MEGGIORINI (TOR) 0 0 10 862 MERTENS (NAP) 5.5 5.75 16 925 MIGUEL BORJA (LIV) 0 0 7 863 MILITO (INT) 0 0 20 865 MOSCARDELLI (BOL) 5.5 6.5 10 866 MURIEL (UDI) 7 8.67 25 867 NENE' (CAG) 0 6 11 868 NIANG (MIL) 0 4.5 11 869 NICO LOPEZ (UDI) 0 0 8 872 OKAKA (PAR) 5 5 6 874 PALACIO (INT) 6.5 9.17 28 875 PALLADINO (PAR) 0 0 7 876 PALOSCHI (CHI) 6 8.5 18 877 PANDEV (NAP) 5.5 6.17 17 878 PAULINHO (LIV) 14 9.5 23 880 PAZZINI (MIL) 0 0 18 881 PELLISSIER (CHI) 5 5.33 12 882 PEREA (LAZ) 0 0 5 883 PETAGNA (SAM) 0 5.5 5 884 PETKOVIC (CAT) 0 0 2 885 PINILLA (CAG) 9.5 7 18 886 POZZI (SAM) 4.5 4.5 12 887 QUAGLIARELLA (JUV) 5.5 5.5 15 888 RAGATZU (VER) 0 0 6 889 RANEGIE (UDI) 0 0 7 923 REBIC (FIO) 0 0 10 892 ROBINHO (MIL) 5 7.5 15 893 ROSSI G. (FIO) 6.5 10 25 895 SAID (GEN) 0 0 6 896 SAMASSA (CHI) 0 0 6 897 SANSONE G. (SAM) 5 5.5 12 898 SANSONE N. (PAR) 0 6 14 899 SAU (CAG) 5 7.67 23 901 SILIGARDI (LIV) 0 0 13 903 TEVEZ (JUV) 7 9.17 33 904 THEREAU (CHI) 5 5.67 16 905 TONI (VER) 0 10 19 906 TOTTI (ROM) 10 7.83 26 907 VUCINIC (JUV) 5 6.5 20 909 YAKOVENKO (FIO) 5 5 8 921 ZAPATA D. (NAP) 0 0 11 910 ZAZA (SAS) 6 6.83 17

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 3 5,5 0 0 0 0 3 6 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 6 0 3 5 0 0 0 0 2 0 0 3 5 0 1 6,5 1 3 7 3 0 0 0 3 7 1 0 0 0 1 6 0 1 0 0 3 6,5 0 0 0 0 3 6,5 1 3 5,5 1 2 0 0 2 6,5 1 3 5,5 0 2 0 0 3 6,5 0 3 5 1 3 6 0 3 7,5 1 0 0 0 1 0 0 3 5 2 3 6 0 3 7 2 3 6,5 0 2 7 1 3 7 0 3 5,5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 5,5 1 2 0 0 2 6 0 3 6 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 2 5,5 0 3 5,5 0 2 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 3 6 1 3 6,5 2 2 0 0 1 0 0 0 0 0 1 5 0 3 6,5 2 0 0 0 3 6 2 3 5,5 0 3 8 3 0 0 0 3 5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 6,5 1 1 5 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 5 1 3 6,5 3 0 0 0 0 0 0 2 5 0 3 0 0 3 5 1 1 0 0 3 7 2 3 5 0 2 0 2 3 7 1 3 5 1 1 5 0 0 0 0 3 6 1

4 GLI ASSIST Ecco gli assist di giornata

1

passaggio vincente

per Alvarez Biondini Jorginho Ledesma Schiattarella Strootman Ibarbo Cassani Vrsaljko Muriel Asamoah Dzemaili Ederson Hallfredsson Onazi Pjanic Immobile

2

assist Guidano questa speciale classifica dopo 3 turni di campionato Immobile, Pogba e Bonucci con 2 passaggi vincenti a testa.

IPHONE DA QUEST’ANNO C’È ANCHE LA APP

LA CLASSIFICA DEL TORNEO DI APERTURA Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Nome Partecipante Pinto Giuseppe Fani Angelo Veneziano Gianpiero Romano Walter Tortorella Giuseppe Martone Claudio Simula Giommaria Costa Giuseppe Oro Stefano Pinto Giuseppe Piazza Francesco Ra Felice Spatari Marco Donata Pennucci Torniero Luca Copes Eros

Provincia ­ BA LT ­ ­ ­ CR ­ SS EN GE ­ ­ ­ SA ­ ­ ­ ­ ­

Squadra Larobusta102 Angelo24 Belli Dentro Arpolinter Tuttinvincibili Malvasia 3 Borussia Io3 Dinozzo All Stars Suzza Rigoristi_Team Afuma Larobusta101 Piazza02 Imolafc16 Stermina34 Real Montella Il Saggio 554 Strublekje Simple Kids Team Baffo Team

Punti 100,0 97,0 97,0 96,5 96,0 95,5 95,5 95,5 95,5 95,5 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 94,5 94,5 94,5

Imperdibile il MagicLibro lo trovi su Gazzetta Store Continua il boom di iscrizioni per la Magic in casa Gazzetta. Sarà l’inizio scoppiettante del Pipita Higuain o il primato di Totti e compagni, ma l’entusiasmo dei Magic manager sta facendo registrare in questi giorni cifre record. Le prime tre giornate (completamente gratuite) che hanno deciso il Torneo di Apertura del nostro Magic +3 hanno segnato un’impennata di nuovi fantacalcisti: ben 188.000. Un mega torneo virtuale (ma le emozioni, le gioie e i dolori, sono concretissimi) che si appresta a mettere in competizione fantallenatori di tutta Italia. Cifre record anche per Magic Leghe, le leghe private iscritte sulla nostra piattaforma, arrivate a 6.500. Per quanto riguarda uno dei più preziosi strumenti dell’appassionato di fantacalcio, il Magic Libro, si segnalano importanti novità. Non solo iPhone (trovate l’applicazione costantemente aggiornata sull’App Store a 2,69 euro), ma è ancora disponibile anche il libro in formato ebook su Gazzetta Store a 1,79 euro. Imperdibile.

Gomez, Larrondo & co. Quanti big fermi ai box Guai fisici stoppano anche Cuadrado e Kakà: ora bisogna ripensare le Magic strategie. Ok Rebic e Iturbe, torna Scaloni vare spazio in campionato. An­ che il vice­Cuadrado scelto da Montella, Mati Fernandez, è un buon affare: è valutato ap­ pena 5 Magic milioni.

MARCO BELLORO

Se dopo Fiorentina­Ca­ gliari Montella si ritrova senza il finalizzatore del gioco della sua Viola e senza l’ala in grado di far saltare il banco, lo stesso vale per tutti i Magic manager che avevano puntato su Mario Gomez e Juan Cuadrado: il panzer tedesco e il colombiano resteranno ai box rispettiva­ mente 60 e 30 giorni. L’ex cen­ trocampista del Lecce è valuta­ to 17, proprio come l’altra vitti­ ma di lusso della terza giornata di campionato, Kakà, anche lui costretto a un mese di stop. Per non parlare del granata Lar­ rondo, operato ieri e ai box per 50 giorni. Cabala a parte, se non si vuole perdere terreno in classifica generale bisogna tro­ vare alternative in saldo. Ante Rebic e Oleksandr Iakovenko saranno gli alter ego di Gomez a Firenze: il nuovo Boksic, 10 gol in 29 presenze nell’ultima A croata, costa 10 milioni e, a differenza dell’ucraino già vi­ sto in campo domenica (voto 5, costo 8 milioni), non è inserito in lista Uefa, perciò potrà tro­

Le sorprese Chi cerca fanta­ sia a centrocampo potrebbe af­ fidarsi a Davide Baselli: il gio­ vane atalantino (già nel giro dell’U21) ha impressionato al San Paolo con il Napoli e costa solo 5 milioni, gli stessi che ser­ vono per il neo milanista Birsa e il talentuoso Zielinski (Udi­ nese). A proposito di Atalanta, è di ieri l’ufficialità del reinte­ gro in rosa dell’esperto difen­ sore Lionel Scaloni: ideale per la scelta in stile «usato sicuro». Ricardo Centurion e Giannis Fetfatzidis devono ancora esordire in A, ma al prezzo di 5 e 6 Magic milioni potrebbero rivelarsi delle ali con il vizio del gol pronte a prendere il volo nel Genoa. Capitolo attaccanti: domenica Cristaldo ha esordi­ to nel Bologna, costa 10 milioni e potrebbe imporsi al posto di Bianchi. Iturbe (6) presto esor­ dirà nel Verona. Cari manager, giocatevi bene i vostri cambi.

Il tweet con foto di Marcelo Larrondo, 25 anni, dopo l’operazione

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013


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SERIE B L’INTERVISTA

Sarri: «Il mio Empoli è un libro aperto» Il tecnico capolista: «Io non nascondo gli allenamenti Gruppo super, ci esaltiamo tenendo i piedi per terra» ROBERTO PELUCCHI

Maurizio Sarri, l’Empoli non era primo da solo dal dicembre 2008: un segnale al campionato?

«No, è una casualità, accentua­ ta dal fatto che siamo la squadra che ha cambiato meno. Abbiamo questo vantaggio, ma la classifica adesso conta davvero poco». L’ha già detto sabato: è come essere in testa alla maratona do­ po quattro chilometri.

«Non dobbiamo dimenticare le linee guida societarie: manteni­ mento della categoria e valoriz­ zazione dei giovani». Un anno fa stava molto peggio: dopo nove partite era ultimo e non aveva ancora vinto.

«Il gruppo era stato ricostrui­ to, abbiamo avuto infortuni che hanno condizionato la prepara­ zione. C’è stato bisogno di tempo per diventare squadra».

quistare la Serie A, allora?

«In questo periodo storico, l’Empoli non è costruito per il sal­ to di categoria. Siamo arrivati stanchi, con cinque gare in due settimane, e abbiamo avuto an­ che un poco di sfortuna. Ma il Li­ vorno ha meritato di salire». «Li ho già ringraziati per la lo­ ro maturità. Il presidente Corsi è stato chiaro: garantiamo la Serie B a lungo, ma stando con i piedi per terra. E noi ci esaltiamo stan­ do con i piedi per terra».

«Anche nel passato campiona­ to abbiamo mandato in gol 13 giocatori, la squadra ha sempre cercato la porta in molti modi». santi al Carpi. Che importanza hanno i difensori nel suo gioco?

«Sono attaccanti di grandissi­ mo livello, ma non da “palla spor­ ca”, li devi mettere nelle condi­ zioni di poter far male. Hanno bi­ sogno di una squadra alle spalle. Sono dei professionisti esempla­ ri, fortemente attaccati all’Empo­ li e bravi nell’aiutare i giovani».

Che cosa è mancato per con­

Tonelli ha segnato due gol pe­

I famosi «33 schemi di Sarri» di

Lega Pro Il Vicenza è stato deferito: rischia un ­2

PRIMA DIVISIONE

SECONDA DIVISIONE

L’Entella è in volo con la Pro Vercelli

Oggi il recupero tra Renate e Spal

La situazione dopo la 3a: A Pro Vercelli ed Entella p. 9; AlbinoLeffe e Cremonese 7; Vicenza 6; Alto Adige e Reggiana 4; Carrarese, Lumezzane, Venezia, Savona, Como, Feralpi Salò, Pavia e San Marino 3; Pro Patria 0. Così sabato (ore 20.45): Venezia Vicenza. Domenica (ore 15): Carrarese Reggiana; Como Alto Adige; Cremonese Savona; Lumezzane Entella; Pavia San Marino; Pro Patria AlbinoLeffe; Pro Vercelli Feralpi Salò. B Pontedera, Benevento e Pisa p. 7; Prato e Catanzaro 5; Perugia*, Salernitana*, Frosinone e L’Aquila 4; Nocerina, Viareggio e Ascoli ( 1) 3; Grosseto 2; Gubbio* e Barletta 1; Paganese e Lecce 0. (*ha già riposato). Così domenica (ore 15): Ascoli L’Aquila; Frosinone Barletta; Grosseto Perugia; Lecce Catanzaro; Pisa Nocerina; Prato Gubbio; Salernitana Pontedera; Viareggio Paganese; riposa Benevento.

Si recupera oggi Renate Spal, gara della prima giornata di Seconda A sospesa sull’1 3 per infortunio all’arbitro: oggi a Meda (ore 15) dirige Baldicchi di Città di Castello e, come da regolamento della Lega Pro, si riparte dal 1’ e dallo 0 0. Questa la classifica: Bassano e Pergolettese p. 7; Real Vicenza, Forlì, Porto Tolle, Virtus Verona e Monza 5; Rimini, Cuneo, Renate* e Santarcangelo 4; Bellaria, Alessandria e Castiglione 2; Spal*, Torres, Mantova e Bra 0. (*una partita in meno). SERIE D Recupero nel girone B (ore 18) Pontisola Seregno: arbitra Sartori di Padova. CAOS VOGHERA Oltre un milione di euro di evasione fiscale e altri reati: guai per il Voghera (oggi sparito) dopo una verifica fiscale. Ci sono 11 denunce, tra cui 5 sponsor per un giro di fatture false.

«Noi viviamo in un ambiente familiare, è nata un’amicizia con chi ci viene a vedere in settimana. Non mi permetterei mai di negar­ gli la gioia di assistere ai nostri al­ lenamenti. Eppoi, è importante anche per la squadra essere cir­ condata da persone che ci voglio­ no bene».

«A volte si inseguono delle mo­ de che possono diventare perico­ lose. Guardiola al Barcellona: è nato tutto da lì e l’eccezionalità è stata trasformata in normalità. Tanti saranno anche bravi e avranno un grande futuro, però alcuni non sono ancora pronti».

La passata stagione avete se­ gnato 75 gol, ma 54 con Sapona­ ra, Tavano e Maccarone. Ora, in 4 partite, hanno già segnato in 4. E’ cambiato qualcosa?

Della Latta (Viareggio) e Belotti (Lu­ mezzane). Dirigenti: inibito fino al 15 ottobre Piccoli (L’Aquila); fino al 1 Ien­ ca (Reggiana). Ammende: 1.500 euro Nocerina, Paganese, Reggiana e Sa­ vona. SECONDA Giocatori espulsi: tre gior­ nate a Caso (Arzanese); due a Cuci­ notta (Messina), Gualdi (Renate), Var­ ricchio (Spal) e Bernardo (Teramo); una a Liurni (Castel Rigone), Tomei (Real Vicenza), Djibo (Normanna), Li­ cata (Foggia), Evangelisti (Forlì), Cun­ zi (Ischia), Grauso (Monza), Checchi e Croce (Poggibonsi). Non espulsi: tre giornate a D’Orsi (Spal). Allenatori: una giornata a Osio (Rimini). Ammen­ de: 1.500 Foggia, 1.000 Poggibonsi.

HA DETTO

Si arrabbierebbe se qualcuno venisse a spiare i suoi allena­ menti, come è stato fatto prima del derby di Genova?

Lei ha fatto una gavetta dura. Che cosa pensa delle società che affidano le panchine a ex calcia­ tori alla prima esperienza?

«Il 95 per cento delle società avrebbe cacciato l’allenatore, la mia invece ha preferito aspettare ed è stata ripagata. Ma la rimonta ci sarebbe stata anche con un al­ tro tecnico, perché il gruppo era di altissimo livello».

La Procura Federale, su segnalazione Covisoc, ha deferito il Vicenza per va­ ri inadempimenti (fideiussione in ri­ tardo, stipendi e Irpef non pagate): ri­ schia almeno 2 punti di penalizzazio­ ne. Invece il giudice sportivo ha squa­ lificato 20 giocatori, respinto il reclamo della Pro Patria e non ha omologato AlbinoLeffe­Cremonese dopo il reclamo per il caso­Pontiggia. PRIMA La Pro Patria aveva chiesto la ripetizione della gara di Vercelli per errore tecnico dell’arbitro, che avreb­ be ammonito due volte Rosso senza espellerlo: non è stata ammessa la prova tv. Giocatori espulsi: due gior­ nate a Cittadino (Feralpi); una a Tro­ car (Carrarese), Cicerelli (Barletta),

A S

Su Tavano Lui e Maccarone sono dei professionisti esemplari, sono attaccati all’Empoli e aiutano i giovani

«Non mi aspetto che ripeta quanto fatto da Saponara, ha an­ che caratteristiche diverse. Ma si sta integrando bene e si applica».

«Voglio che la squadra crei azioni pulite, palla a terra, quindi mi servono difensori capaci di im­ postare. Tonelli è forte fisicamen­ te, ha capacità di accelerazione e, in più, è una risorsa importante in fase offensiva, come si è visto a Carpi. Quelle sono situazioni su cui insistiamo in allenamento».

Il tempo l’ha avuto, però.

«Tutti gli allenatori hanno schemi, quella storia è stata enfa­ tizzata e l’ho pagata».

Non c’è più Saponara, che ha fatto la differenza ed è passato al Milan, ma è arrivato Verdi: cosa si aspetta da lui?

Però i tifosi sognano ancora.

Certo, avere Tavano e Macca­ rone è una bella sicurezza.

cui si parlava già ai tempi della Sansovino?

CITTÀ DI BRA

Main sponsor

Maurizio Sarri, 54 anni, per la seconda stagione alla guida dell’Empoli LIVERANI

Sabato arriva un Padova a ze­ ro punti e arrabbiato per i torti arbitrali. Che partita si aspetta?

«Dura, perché è una squadra con valori importanti non ancora espressi per la partenza ritardata dovuta al cambio di società». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CITTADELLA

Lora, crociato rotto Arriva Di Donato Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: è l’esi to della risonanza magnetica a cui è stato sottoposto l’attaccante Lora do po l’infortunio rimediato contro il Lati na. Intanto, il Cittadella ha ingaggiato il centrocampista Daniele Di Donato, nelle ultime 6 stagioni all’Ascoli.

BARI

Caputo va al Tnas contro il lungo stop Francesco Caputo, attaccante e capitano del Bari, squalificato a 3 anni e 6 mesi nel filone barese del cal cioscommesse, ha presentato ricor so al Tnas,

IL GIUDICE

Nessuno squalificato S soltanto ammende Su Verdi Non mi aspetto che ripeta quanto fatto da Saponara, ma si è integrato bene e si applica con impegno

Nessuna squalifica tra i gioca tori, un turno al preparatore atletico della Ternana, La Porta. Ammende: 5 mila al Novara, 2 mila ad Avellino e Ter nana, 1.500 all’Empoli.

LA SITUAZIONE

Venerdì gli anticipi a Latina e La Spezia

Sarri che ambizioni ha?

«Con questo gruppo riesco a divertirmi e questo mi gratifica più della categoria».

Taccuino

S

Su Tonelli Ho bisogno di difensori come lui, bravi anche a impostare e a farsi trovare pronti anche sul fronte d’attacco

Classifica dopo la 4a giornata: Empoli p. 10; Trapani e Lanciano 8; Pa lermo, Varese, Novara e Avellino 7; Brescia e Cesena 6; Pescara, Modena e Reggina 5; Siena ( 3), Ternana, Spe zia e Crotone 4; Carpi e Cittadella 3; Bari ( 3) e Latina 2; Juve Stabia 1; Pa dova 0. Così venerdì: Latina Lanciano (ore 19); Spezia Palermo (ore 21); sa bato (ore 15): Avellino Varese; Bre scia Crotone; Cesena Carpi; Citta della Juve Stabia; Empoli Padova; Modena Trapani; Pescara Bari; Reg gina Novara; Siena Ternana.


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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

FORMULA 1

MOTOGP

DOMENICA IN ASIA LO SPAGNOLO HA VINTO NEL 2008 E NEL 2010 ED È FINITO ALTRE DUE VOLTE SUL PODIO

MERCATO VERSO IL 2014

Singapore ultima spiaggia iridata per la rossa Fernando: «C’è tutto per fare un bel risultato» La F138 con nuove fiancate e scarichi Massa: «Pista più dura di Montecarlo» Tutto in una gara. Dal­ l’esito del GP di Singapore di domenica dipenderà anche l’ultimo scorcio della stagione ferrarista. «Per noi sarà il vero test», aveva detto Fernando Alonso a Monza. «Lì capiremo se ci sono ancora speranze

mondiali», aveva aggiunto Stefano Domenicali. Le curve del circuito di Marina Bay sa­ ranno la cartina di tornasole dei progressi della F138, che in Asia porterà alcune delle novità (a partire da fiancate e scarichi) provate a Monza.

Nuova curva La curva 10 non presenta più la chicane. «E il tempo sul giro sarà 1” più velo­ ce», prevede Alonso. Lo spa­ gnolo l’ha provata al simulato­ re. La preparazione fisica di agosto serviva proprio per af­ frontare Singapore e le altre 6 gare finali, caratterizzate da lunghi viaggi e sbalzi di fuso orario. «Il calendario entra in una fase stressante. Questa ga­

Hayden con Aprilia Sacchi sale sulla Ducati

ra in notturna è impegnativa per il fisico e le mente. Ma qui ho centrato 4 podi in 5 gare (1° nel 2008 e nel 2010; n.d.r.). E anche quest’anno ho fiducia che ci sia tutto ciò che serve per far bene». Felipe Massa è d’accordo: «È la corsa più dura dell’anno, per lunghezza e cli­ ma. Vincere a Singapore è più difficile che a Montecarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FILIPPO FALSAPERLA

Fernando Alonso, 32 anni COLOMBO

Arnoux «Ferrari esplosiva 4 A rischiare di più è Alonso» GARA ALLE 14

L’ex del Cavallino: «Scelta giusta, ma Raikkonen è uno che se ne frega, l’altro se la prende. Ricordate con Hamilton? La pace durerà poco»

Che sportellate con Gilles! Il duello tra Arnoux (Renault) e Villeneuve (Ferrari) a Digione ‘79: René uscì sconfitto. Sotto il francese in rosso. Più in basso, Arnoux oggi IPP

d HA DETTO

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su Alonso «Voglio vedere se è all’altezza di ciò che la gente dice di lui. A Barcellona ha fatto una corsa incredibile, poi per qualche gara non ha fatto più niente»

PAOLO IANIERI

Scoppia a ridere, quando gli viene posta la domanda che tiene banco da qualche giorno: «Cosa ne pensa della nuova coppia Ferrari, Alonso­Raikko­ nen?». Golf appoggiato sulle spalle, René Arnoux se ne sta tranquillo in un angolo dell’ho­ spitality del team di Lucio Cec­ chinello, in attesa di andare ai box per assistere alla battaglia della MotoGP a Misano. Ma in­ terrogato sul 2014 della Ferra­ ri, il co­autore del duello più bello della storia della F.1, quello del 1 luglio 1979 a Di­ gione assieme a Gilles Ville­ neuve, non si tira indietro. «Durerà 3­4 gare» butta lì. E giù un’altra risata. Arnoux, davvero è convinto che finirà così?

«L’altro (Raikkonen; n.d.r.) se ne frega, fa la gara e poi va a casa o dove vuole lui. Però la sua presenza potrebbe anche far fare uno scatto ad Alonso».

S

su Raikkonen «A me sembra diventato più maturo. Ai tempi della Ferrari viveva di alti e bassi, da quando è alla Lotus invece è più costante»

L’anello debole per lei è Alonso, quindi?

«Sinceramente non vedo Raikkonen che si arrabbia, mentre a livello di carattere Alonso per me è più debole. Ri­ cordate Fernando con Hamil­ ton alla McLaren? Tra i due la pace è durata poco e penso che anche in questo caso finirà co­ sì. Io, ovviamente, sono il pri­ mo a sperare di sbagliarmi, an­ che perché per vincere il Mon­ diale costruttori servono due piloti forti e alla Ferrari ci vo­ gliono due caratteri molto for­ ti. Però, dei due, uno se la pren­ de e l’altro se ne frega. La squa­ dra si reggerà su un equilibrio esplosivo, ogni domenica si ri­ schia di assistere allo scoppio.

Però, da spettatore neutrale, a me questa coppia piace». Alonso finora ha sempre ricoperto il ruolo di numero uno e in Ferrari ha sempre goduto di tanto potere. Adesso con Raikkonen probabilmente le cose so­ no destinate a cambiare.

«Il potere del pilota è quello dei suoi risultati. A inizio campionato tutti partono alla pari, poi è la pista a dare i suoi verdetti. Di certo, ai tempi di Schu­ macher, Irvine e Barri­ chello avevano contratti da numero due e penso che ultimamente fosse così anche per Massa. Da fuori le cose sono sempre sembrate abba­ stanza chiare. Ma sicu­ ramente la Ferrari metterà loro a disposizione due macchine identiche. Se poi ripenso alla mia carriera, io ho sempre ac­ cettato il rischio di avere come compagno un pilota molto for­ te. Sapere che il primo vero ri­ vale è il tuo compagno di squa­ dra è qualcosa che ti dà una ca­ rica supplementare. Se fossi ancora un pilota di F.1, a me piacerebbe sfidare Alonso o Raikkonen con la stessa auto». Cosa pensa di Raikkonen?

«A me sembra diventato più maturo. Certo, il carattere è sempre quello, però ai tempi della Ferrari alternava grandi gare ad altre nelle quali non lo vedevi. Da quando è alla Lotus invece è più costante, anche perché Grosjean è ancora un pilota di medio livello e il team si appoggia quasi solo su Kimi». Alonso resterà ancora a lun­ go in Ferrari, come ha ripetuto anche a Monza?

«Non lo conosco bene, non posso dirlo. Sicuramente ha un pessimo carattere, ma questa, se vuoi, è anche una qualità, perché in battaglia questo ser­ ve. Ma non quando lo riversi al­ l’interno della squadra, crean­ do difficoltà e divisioni tra i membri. Io, sinceramente, vo­ glio vedere se Alonso è davvero all’altezza di quello che la gen­ te dice di lui. A Barcellona ha fatto una corsa incredibile, un capolavoro, poi però per qual­ che gara non ha fatto più nien­ te. E quando questo succede non puoi sempre incolpare la squadra, è troppo facile così. Da quello che ho percepito, la squadra a un certo pun­ to gli ha detto di stare zitto, aprire la bocca è facile. Non ho dubbi su Raikkonen all’interno della squadra. Su Alon­ so, invece, sì». Ma a Maranello hanno fatto bene a scegliere Ki­ mi o sarebbe stato meglio puntare su un giovane?

«A breve la scelta di Ki­ mi è stata giusta, ma do­ vendo guardare avanti sa­ rebbe stato meglio un gio­ vane. Solo che questa F.1 ha sempre fretta, non è ca­ pace di vedere le cose a me­ dio termine». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la scheda RENÉ ARNOUX 65 ANNI EX PILOTA FERRARI

Nato a Pontcharra (Francia) il 4 luglio 1948, è campione F.2 1977 e debutta in F.1 nel 1978 con la Martini. Nel 1979 è in Renault dove in 4 anni vince 4 GP prima di passare alla Ferrari nel 1983. Da Maranello viene cacciato dopo il primo GP del 1985. Chiude la carriera alla Ligier nel 1989. Per lui 149 GP, 18 pole e 7 vittorie.

1983 È la sua miglior stagione: con la Ferrari vince 3 GP (Canada, Germania e Olanda) ed è 3° nel Mondiale (vinto da Piquet). Con Tambay porta a Maranello l’8° titolo costruttori.

Domenica sul circuito cittadino di Marina Bay (5.065 m) si corre il GP Singapore, 13a tappa (su 19) del Mondiale. Previsti 61 giri per 308,828 km. È l’unica gara in notturna Questi gli orari italiani (­6 ore)

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Venerdì Libere 1: 12­13.30. Libere 2: 15.30­17. Diretta su Sky Sport F1 HD e su Rai Sport 1. Sintesi su Rai Sport 1 alle 22.30

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Sabato Libere 3: 12­13. Diretta su Sky e Rai Sport 1. Qualifiche alle 15. Diretta su Sky e Rai 2

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Domenica Gara alle 14. Diretta su Sky e Rai 1

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Classifiche Piloti 1. Vettel 222 2. Alonso 169 3. Hamilton 141 4.Raikkonen 134 5. Webber 130 7. Massa 79 Costruttori 1. Red Bull 352 2. Ferrari 248 3.Mercedes 245

Il mercato piloti sta di­ ventando sempre più... merca­ to. Inteso come botta e risposta senza tanti complimenti. La quasi certezza — prestissimo anche l’annuncio ufficiale — è la scelta di Nicky Hayden, che scende dalla Ducati ma resta in Italia per guidare la futura Aprilia (o Art, ancora a Noale devono decidere il nome) qua­ si­MotoGP di Jorge Martinez. Battute Invece la battaglia resta ancora aperta per il pos­ sibile suo compagno. Il mana­ ger di Aleix Espargaro, Albert Valera (lo stesso di Lorenzo) a Misano, nel fine settimana, ha annunciato che «siamo vicini all’accordo al 99 per cento», con il Team Yamaha­Forward. Lo stesso titolare Giovanni Cu­ zari ha detto senza troppe re­ more che «abbiamo fatto una pazzia e pagheremo i 400 mila euro di penale», al Team Aspar. Ma Martinez sembra meno conciliante. Scettico «Per quanto mi ri­ guarda – dice infatti il manager spagnolo – considero Aleix un mio pilota. Sento parlare di ac­ cordi, di penali pagate. La si­ tuazione è più complessa e fino a quando non vedrò i soldi per me non cambia nulla». E se poi invece il pilota spagnolo andrà via veramente? «Beh, non è che sia impreparato: ho tre op­ zioni in mano», Yonny Hernan­ dez — che intanto ha provato la Ducati Pramac e correrà con la rossa le prossime 5 gare — Eugene Laverty (domenica doppio vincitore con l’Aprilia Superbike in Turchia) e un ra­ gazzo della Moto2. Production Intanto, anche la Ducati starebbe per chiudere l’accordo per mettere in pista le moto di quest’anno con cen­ tralina unica, 24 litri di benzi­ na e gomme più morbide, affi­ dandole al Team Ioda di Giam­ piero Sacchi. Potrebbe diven­ tare una sorta di «filiera» per allevare giovani talenti da pro­ muovere alle due formazioni MotoGP «factory». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino SUPERBIKE

Checa oggi si opera la sua stagione è finita (p.g.) Carlos Checa oggi si opererà all’anca che si è fratturato nella caduta di venerdì scorso nelle prove del GP Turchia. Lo spagnolo, iridato 2011 con la Ducati, compierà 41 anni il prossimo 15 ottobre e ha annunciato che il suo Mondiale fini sce qui, anche se mancano ancora tre GP. Vista l’età e i molti infortuni potrebbe anche essere l’addio alle corse.

NUOVO RIENTRO IN PISTA

A 38 anni torna Haga: corre in Sbk inglese (mar.ge.) Noriyuki Haga, 38 anni, ex pilota Yamaha, Aprilia e Du cati, torna in pista: il nipponico, già visto quest’anno a Imola nel Mon diale Sbk, correrà nel campionato inglese Sbk con il Paul Bird Motor sport le ultime 3 gare stagionali al posto dell’infortunato Keith Farmer.


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO VERSO LA SETTIMANA IRIDATA

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Pericolo Sagan

GLI ALTRI Domenica il via: FAVORITI

cronosquadre per uomini e donne

Peter ha in canna un’impennata sul Mondiale

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Philippe Gilbert 31 anni belga della Bmc, campione iridato in carica: quest’anno ha vinto una sola corsa, la 12a tappa della Vuelta

«A Firenze farò una sola azione. Decisiva» Ecco come lo slovacco la sta preparando CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta

I circuiti post­Tour de France sono una bella giostra. Divertimento, pedalate senza troppo impegno e buoni in­ gaggi garantiti. Specie per chi, come Peter Sagan, esce dalla Grande Boucle con la seconda maglia verde (dei punti) di fi­ la a 23 anni, qualcosa di mai visto. E ha lo spettacolo nel Dna. Ma lo slovacco se li è per­ si tutti. E’ stata una scelta. Nel nome (anche) di un Mondia­ le, quello di Firenze, lontano ormai appena 11 giorni, che il 23enne della Cannondale ha messo nel mirino da un pezzo. Piano «Alla fine, i circuiti so­ no anche un stress. Giri da una parte all’altra come una trottola, orari sballati, ti scombussoli tutto. E l’anno non è finito. Io vado in Ameri­ ca, mi alleno in altura e faccio un bel po’ di gare...». Sagan ha detto più o meno così. La

squadra, che ha interessi com­ merciali molto importanti ol­ treoceano, non poteva che be­ nedirlo. Peter è partito a inizio agosto ed è tornato in Italia ie­ ri. Un mese e mezzo. Ha rac­ colto 4 successi in Colorado, tre in Alberta, e uno, il più pre­ stigioso, in Canada nella pro­ va World Tour di Montreal che si è disputata domenica. In stagione è largamente il pluri­ vittorioso, con 22 successi. E i piazzamenti nei primi 3 sono in tutto 37, su 84 giorni­gara. E’ ormai secondo nel ranking­ Uci, alle spalle del solo Froo­ me. Qualcosa di molto simile a un tornado. Che rischia di abbattersi su Firenze... Allenamento «Peter si è alle­ nato molto bene, sfruttando l’altura e non avendo nessun problema di acclimatamento negli Stati Uniti». Chi parla è Paolo Slongo, direttore sporti­ vo della Cannondale, che è re­ sponsabile della preparazione dello slovacco. «Abbiamo su­ bito sposato la sua scelta, ha potuto lavorare tanto e sere­

IL PERCORSO DA LUCCA A FIRENZE 272 KM Lucca Piazza Napoleone Montecarlo

Montecatini

Collodi

km 0

14

24

San Baronto

Lamporecchio

38

55 59

Casalguidi

67

Poggio a Caiano

81

Firenze Mandela Forum Firenze

106

272

Circuito iridato: 10 giri Mandela Forum

Fiesole

via San Domenico

9% km 0

1,7

Mandela Forum Ponte via Salviati alla Badia via Trento

18% 6

10,9

11,5

10% 13,7

16,5 GDS

S

Fabian Cancellara 32 anni svizzero di RadioShack, 4° al Mondiale 2011 (e 4 titoli iridati a crono), 6 vittorie nel 2013 tra cui Fiandre e Roubaix

Tattica Sagan arriverà in To­

Distanza Resta sul tappeto l’interrogativo della distanza, perché il Mondiale scavalla i 270 chilometri e Sagan, feno­ meno da 58 successi a soli 23 anni, non ha (ancora) vinto una gara importante così lun­ ga. «No, questo non è un pro­ blema — afferma sicuro Paolo Slongo —. Peter non ha più i limiti che poteva avere al pri­ mo anno di professionismo.

I Mondiali di Firenze cominciano do­ menica con le cronosquadre per te­ am. In 7 giorni di gara si assegneranno 12 titoli. Tutte le prove iridate si con­ cludono al Firenze Mandela Forum, vi­ cino allo stadio. Ecco il programma. DOMENICA 22 Cronosquadre donne, 42,7 km, da Pistoia a Firenze. Crono­ squadre uomini, 57,8 km da Montecati­ ni Terme a Firenze. LUNEDÌ 23 Crono donne junior, 16,2 km, da Firenze Cascine a Firenze. Cro­ no Under 23, 43,4 km, da Pistoia a Fi­ renze. MARTEDÌ 24 Crono uomini junior, 22 km, da Firenze Cascine a Firenze. Cro­ no donne elite, 22 km, da Firenze Ca­ scine a Firenze. MERCOLEDÌ 25 Crono uomini elite, 57,9 km da Montecatini Terme a Firen­ ze.

namente, anche lontano se vogliamo dalle pressioni euro­ pee. E’ un avvicinamento al Mondiale un po’ atipico, a ben pensarci. Dei grandi, una cosa del genere l’ha fatta il solo Froome. Ma Peter sta benone, la forma è quella della prima­ vera». scana già nel fine settimana, perché domenica sarà impe­ gnato con la Cannondale nella cronosquadre per team. Sarà il suo ultimo impegno agoni­ stico prima del 29 settembre. Sicuramente avrà modo di tornare sul circuito di Firenze, dopo averlo visto a fine mag­ gio, lontano da occhi indiscre­ ti, quando l’attenzione di tutti era spostata sulla chiusura del Giro d’Italia dominato da Vin­ cenzo Nibali. Sagan era sul Passo San Pellegrino, ma ven­ ne la neve e lui ne approfittò per un blitz a Firenze: «Diffici­ le dare un giudizio sulla du­ rezza del percorso — ci ha detto ieri — perché vederlo in allenamento è una cosa, ma in gara le cose posso cambiare. Di certo, è un circuito in cui sprecare energie potrebbe es­ sere pericoloso. Meglio una sola azione, ma importante». Anche perché lo slovacco (avrà 5 compagni di Naziona­ le al suo fianco) è sicuramente uno dei più veloci del lotto dei favoriti...

il programma

GIOVEDÌ 26 Riposo VENERDÌ 27 In linea donne junior, 82,8 km, a Firenze Mandela Forum. In linea Under 23, 173,1 km da Montecatini a Fi­ renze. SABATO 28 In linea uomini junior, 140 km, da Montecatini Terme a Firenze. In linea donne elite, 140 km, da Monteca­ tini Terme a Firenze. DOMENICA 29 Professionisti, 272 km da Lucca a Firenze.

CASA ITALIA

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S

Peter Sagan, 23 anni, 22 vittorie nel 2013 (nessuno come lui): l’ultima domenica al Gp Montreal con un numero da fuoriclasse nel finale AP

Alla Sanremo è arrivato da­ vanti, l’ha persa da Ciolek per un errore ma non perché non tenesse una distanza in quel caso di 300 chilometri. Era molto competitivo anche al Fiandre, l’ha battuto solo Can­ cellara. Questi sono i fatti». «L’unico problema che ho adesso — sorride Sagan — e che sono appena atterrato e, in pratica, sono un po’ stordi­ to... La gara di Firenze non sa­ rà facile. Anzi. Ma una bella sfida di sicuro». Domenica, a Montreal, ha festeggiato im­ pennando. E’ quasi un mar­ chio di fabbrica, per l’uomo delle esultanze alla Valentino Rossi. E se la prossima fosse l’impennata sul Mondo?

Alejandro Valverde 33 anni spagnolo della Movistar, 2 argenti (2003 e 2005) e 2 bronzi (2006 e 2012) al Mondiale, 4 vittorie nel 2013

Nibali in...attesa Oggi una visita per Visconti Dolce rientro per Vincenzo Nibali. «Ragazzi, volete sapere qual è stata la vittoria più bella tornando a casa dopo la Vuelta??? Provate a indovinare!!!». Il capitano della Nazionale, che sarà in gara sabato a Donoratico, ha inviato ieri questo tweet ai suoi oltre 70.000 followers. Molti si sono scatenati nel tentare di indovinare, poi quando la moglie Rachele ha postato un’ecografia è stato tutto chiaro: è in arrivo l’erede. Restando in casa azzurra, ieri, a Firenze, Giovanni Visconti si è sottoposto a una risonanza magnetica al ginocchio destro, battuto nella caduta di lunedì al Giro di Gran Bretagna. Il toscano si farà vedere oggi da Carlo Giammattei, medico azzurro. «Dobbiamo capire come sta e che cos’ha — dice il c.t. della Nazionale Bettini, che è ha letto con 38 di febbre — prima di prendere decisioni di qualsiasi tipo, Non ho fretta».

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IERI LA PRESENTAZIONE AL SALONE D’ONORE DEL CONI VENERDÌ APPUNTAMENTO A PALAZZO CHIGI CON LETTA

GIRO DI GRAN BRETAGNA

La rassegna toscana ha già numeri record

Wiggins domina la cronometro e passa in testa

Al via i primi 31 del mondo, attese 54 nazioni. Il Ministro Delrio elogia Di Rocco

Al Mondiale della cronometro (25 settembre) manca giusto una settimana: e Bradley Wiggins c’è. Ieri il 33enne inglese di Sky ha vinto sotto la pioggia la crono del Giro di Gran Bretagna, in un Safary Park a Knowsley. Wiggins, già 1° contro il tempo al Giro di Polonia, su 16 km ha battuto di 36” il compagno e connazionale Stannard (8° Pirazzi a 1’22”) ed è il nuovo leader: «Vivo a 20 km da qui, avrei preferito finire all’ospe­ dale piuttosto che perdere. Per il Mondiale sono pronto». BELLETTI Manuel Belletti lascia l’Ag2R e torna all’Andro­ ni: contratto di un anno.

MAURIZIO GALDI

Il ministro per gli Affari regionali con delega allo sport Graziano Delrio, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presi­ dente del Coni Giovanni Mala­ gò, ma soprattutto «il tempio dello sport» (così ha definito il Salone d’Onore del Coni) nel suo saluto il numero uno dello

sport italiano) a fare da cornice e da officianti per i Mondiali di ciclismo che tornano in Italia (5 anni dopo Varese 2008, in Toscana per la prima volta) con numeri da record: tanto per dirne un paio, sono attese 54 nazioni e, tra i pro’, ci saranno i primi 31 della classifica mon­ diale. Venerdì si replica, anco­ ra a Roma: tutti a Palazzo Chigi per incontrare il premier Enri­ co Letta, in testa un Renato Di Rocco orgoglioso, il presidente della Federciclismo che ieri ha raccolto gli elogi da tutti e in particolare dal ministro «per­ ché sta lavorando senza soldi pubblici» (saranno i Mondiali meno costosi degli ultimi 12 anni).

Da sinistra: il sindaco di Firenze, Matteo Renzi; il ministro con delega allo sport Graziano Del Rio; il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco ANSA

Promuovere Italia e bici «La bicicletta è il mezzo di traspor­ to più amichevole, sociale e de­ mocratico che c’è e spero che questi Mondiali la possano pro­ muovere — ha detto il ministro Delrio —. Questo evento, che coinvolge un’intera regione, è l’esempio di come le nostre cit­ tà possano essere viste nel mondo. Tutti ci guarderanno e penseranno a come sono fortu­ nati gli italiani ad avere la To­ scana e le sue citta. Questo por­ terà anche uno sviluppo del­ l’indotto economico e turisti­ co». Renzi ha poi evidenziato come il Mondiale sia servito anche «a investire su Firenze». Ecco perché è già un successo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

BASKET EUROPEO IN SLOVENIA ITALIA­LITUANIA, SFIDA DEI CENTIMETRI TRA I LUNGHI LORO HANNO CINQUE UOMINI OLTRE I 2.10

211

208

205

203

201

CENTRO ITALIA

CENTRO ITALIA

ALA FORTE ITALIA

ALA FORTE ITALIA

PLAY ITALIA

Marco Cusin

Daniele Magro

Nicolò Melli

Luigi Datome

Luca Vitali

205,6 211,2

210

210

211

212

213

Altezza media

Altezza media

Ksistof Lavrinovic

Jonas Valanciunas

Robertas Javtokas

Darjus Lavrinovic

Donatas Motiejunas

LUNGHI ITALIA

LUNGHI LITUANIA

ALA­PIVOT LITUANIA

CENTRO LITUANIA

CENTRO LITUANIA

ALA­PIVOT LITUANIA

ALA FORTE LITUANIA

5,6

centimetri In media, i 5 lunghi lituani sono più alti di 5,6 cm rispetto a quelli azzurri

Beli il condottiero

«Noi siamo operai nati per stupire» Belinelli e i quarti di domani con la Lituania: «Sarà tosta, ma questo è un gruppo vero»

A

GLI ALTRI DELL’NBA

S

Goran Dragic (Slovenia/ Phoenix) Con Belinelli è il giocatore Nba che sta giocando meglio in squadre vincenti: 15.3 di media

S

Marc Gasol (Spagna/ Memphis) Il miglior difensore della Nba ha statistiche buone, 13.8 punti e 8 rimbalzi, ma gioca solo le gare importanti

S

Tony Parker (Francia/ S.Antonio) Sesto realizzatore assoluto, 17.8 di media, nelle due gare perse con Lituania e Serbia non è stato all’altezza

zando) è stato piacevole. «Lu­ nedì sera siamo andati tutti a cena — racconta — a dimo­ strazione che siamo unitissi­ mi e inseparabili da 60 gior­ ni. Sì, è chiaro che si faccia di tutto per arrivare fino in fon­ do. Sarà una bella sfida, noi squadra operaia contro una dura, molto fisica. Ma que­ st’Italia vuole continuare a stupire. Lo scorso anno non ci sono stato, ma già rispetto a due anni fa ho visto dei mi­ glioramenti pazzeschi».

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO CANFORA LUBIANA (Slo)

L’Hotel Plaza, alla peri­ feria di Lubiana, è un po’ un casermone di 15 piani. Nei pressi ci sono tante conces­ sionarie di auto, un centro commerciale e poco altro. Non la zona ideale per farsi una passeggiata, insomma. I giocatori delle sette squadre (la Slovenia alloggia in pieno centro) ancora in corsa per la vittoria finale, restano chiusi qui dentro passando il tempo libero o nelle stanze o chiac­ chierando nella hall. E capita così che Tony Parker, non l’ul­ timo arrivato, si ritrovi a scherzare con Marco Belinel­ li, il suo nuovo compagno di squadra a San Antonio. «Ehi, teammate», è la frase classi­ ca. Teammate, compagno. «Beli» racconta questi incon­ tri con un certo imbarazzo, quasi intimidito. In una squa­ dra così forte come gli Spurs, lui non ha mai giocato. «Che organizzazione — racconta —: me ne accorgo dalla quantità di mail che mi invia­ no per chiedermi di cosa ho bisogno per farmi trovare su­ bito a mio agio quando andrò lì alla fine dell’Europeo». Tortellini Parker scherza, Ginobili (altro suo compa­ gno agli Spurs) se lo coccola, gli manda su Twitter la foto del suo nuovo spazio nello spogliatoio in mezzo a lui e Duncan, gli chiede di porta­ re in America i tortellini. «Aspetto che mia mamma li faccia — ride Belinelli — di sicuro questo affetto che hanno nei miei confronti è bellissimo». Marco è diven­ tato un giocatore vero: si po­ trebbe obiettare che le per­ centuali non sempre gli dan­ no ragione, ma nei momenti importanti si vede che la Nba gli ha cambiato pelle. «Ho sudato negli anni per diven­ tare molto più completo — ricorda —: e quando dico che è tutto un lavoro di testa è perché l’ho provato».

Poker Belinelli vorrebbe ci­ tarli tutti, ma ricorda i tre che assieme a lui compongo­ no il poker d’assi azzurro. «Abbiamo talento, lo avrete visto — osserva — Gentile è incredibile, mai avevo visto uno della sua età con i mezzi che ha lui. Mi ha sorpreso. E’ un bravo ragazzo, il caratte­ re lo aiuta tanto, unito alla forza fisica, alla difesa: starà già sulla bocca di tanti scout Nba. E poi Aradori è sempre più continuo, Datome ha fi­ ducia nei suoi mezzi e ha fat­

«Obiettivo podio? Perché no, abbiamo fatto vedere di potercela giocare» Marco Belinelli, 27 anni, quest’anno giocherà con San Antonio CIAM Carattere Nel tennis si di­

96

Presenze in azzurro La sua media punti è di 14.6, un decimo in più di quella che tiene attualmente all’Europeo.

30

Il massimo di punti Con 1407 punti è il 17° realizzatore azzurro di tutti i tempi, ha superato Lombardi

rebbe che si è a un punto dal match, qui l’Italia è semplice­ mente a una vittoria dall’ap­ prodo in semifinale, un even­ to pazzesco se si fa un rewind ricordando i tanti infortuni che probabilmente avranno rafforzato il carattere di una squadra e di un gruppo vero. Nascondersi, ora, non avreb­ be più senso. Certo, la Litua­ nia è un ostacolo duro ma co­ me dice lui, «quelle arrivate ai quarti sono tutte forti, co­ me si fa a dire meglio questa o quella?». Il risveglio di ieri mattina («Alle 11, credevo nella mattinata libera, invece non è stato così», dice scher­

to un grande campionato. Ma dai, tutti qui stanno dan­ do una grande mano. Penso a Cusin, non capisco come possa aver giocato così poco in serie A». Obiettivo medaglia? «Per­ ché non crederci — continua Belinelli — adesso viene il bello. Abbiamo dimostrato di esserci. La Lituania è for­ te, con giocatori alti e dalla grande stazza, in più hanno una panchina importante. Stiamo già preparando il piano partita, il tagliafuori sarà la cosa più importante da eseguire in partita». A do­ mani l’ardua sentenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

LE REAZIONI SPAGNOLE

GLI ALTRI DELL’NBA

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Ricky Rubio (Spagna/ Minnesota) La partita contro l’Italia è stata inquietante: 2 punti in 16’ di danni. Soffre il fatto di dover giocare spesso guardia

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Omer Asik (Turchia/ Houston) La fotografia della disfatta della Turchia dove dicono sia stato costretto a giocare. Ha risposto con 5 punti di media

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Jeffery Taylor (Svezia/ Charlotte) Non lo conoscete? E’ per media il capocannoniere dell’Europeo a 21.5. Spedito a casa

Fernandez «Bravi voi e noi brutti» (canf) Mettiamola così: gli spagnoli (bicampioni d’Europa in carica e vicecampioni olimpici) non si aspettavano la sconfitta contro l’Italia. Intendiamoci, nessuna batosta clamorosa, di quelle che lasciano il segno. Però quando sei avanti di 15 punti col pallino del gioco in mano e vieni invece raggiunto a un decimo dalla sirena, diciamo pure che brucia. Rudy Fernandez (foto sopra), il capitano, elogia l’Italia: «Brava a recuperare lo svantaggio, a crederci sempre. Comunque, siamo anche noi ai quarti, questa è la cosa più importante». Fernandez affida poi a un paio di tweet dei pensieri utili a non scalfire la fiducia spagnola. «Che brutta partita, ma andiamo avanti» e poi: «Siamo un gruppo, nel bene e nel male». Marc Gasol, una delle stelle di quest’Europeo, si lecca le ferite. «Bravi i nostri avversari, ma nel momento più importante ci siamo disuniti. Non dovrà più accadere, anche perché d’ora in poi gli errori si pagano a caro prezzo». Juan Antonio Orenga, il tecnico della Spagna, recita il mea culpa. «Cambiare la difesa contro l’Italia è stato un errore mio». Mentre su youtube impazzano i video della stoppata di Datome su Claver e le tre di Cusin all’inizio della gara.


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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OGGI E DOMANI LE QUATTRO PARTITE CHE VALGONO LE SEMIFINALI SERBIA­SPAGNA OGGI, 17.30

SLOVENIA­FRANCIA OGGI, ORE 21

CROAZIA­UCRAINA DOMANI, 17.45

ITALIA­LITUANIA DOMANI, ORE 21

E’ stata la finale del 2009 Che duello tra Krstic e Gasol Ma i giovani serbi crescono

Bleus leggeri sotto canestro Padroni di casa capaci di basket totale: sono favoriti

Repesa sfrutta i centimetri per tirare di più. Fratello si affida all’americano Jeter

Azzurri a quattro punte contro un muro difensivo Non li battiamo dal 2004

Nel 2010 un tiro allo scadere di Teodosic eliminò la Spagna nei quarti del Mondiale, nel 2009 fu la finale dell’Europeo. Non è una semifinale tanto scontata: se la Spagna finora ha concesso solo 61 punti agli avversari, la gara con l’Italia ha mostrato tutti i limiti di questo gruppo senza i grandi leader del passato. Marc Gasol è il giocatore principale, ma giocare con due play per dare comunque minuti a Rubio e Calderon non funziona. Un altro Nba, Claver, sta deludendo. La Serbia ha due leader ormai d’esperienza come Krstic e Bjelica, e giovani come Bogdan Bogdanovic e Nedovic, scelto da Golden State, in crescita.

La Francia l’ha combinata grossa, incrociando i padroni di casa già ai quarti. La mancanza di Noah, Turiaf e Seraphin sotto canestro si sente in campo e nello spirito di Tony Parker che sembra frustrato dal fatto che così, la Francia, non sia competitiva come potrebbe. C’è stato il recupero di Ajinca, un 2.15 andato e tornato dalla Nba, ma non è la stessa cosa. E non lo sarà contro i 2.17 di Begic e gli sloveni, micidiali a rimbalzo offensivo, che hanno mostrato alti e bassi, ma anche momenti di basket totale, oggi favoriti. «È la gara chiave – dice Parker – sarà molto difficile ma è eccitante giocare contro la Slovenia».

È la sfida apparentemente più facile da pronosticare: l’Ucraina di Mike Fratello è arrivata per la prima volta ai quarti, la Croazia insegue una medaglia che le manca dal 1995 e che ormai è diventata un incubo. Ha anche il fattore campo favorevole per la vicinanza: Jasmin Repesa sta capitalizzando il fatto di avere la squadra più alta col primo posto a rimbalzo ed quella ai quarti che riesce a produrre il maggior numero di tiri. Il miglior realizzatore ucraino è Sergii Gladyr, 13.5 punti di media, ma la squadra la tiene in mano Pooh Jeter. In panchina con Mike Fratello, c’è Bob Hill allenatore della Virtus Bologna 25 anni fa.

Non vinciamo dal 2004, nella semifinale olimpica, non giochiamo con la Lituania dal 2007: molti azzurri non l’hanno mai affrontata, come è successo con la Spagna. La caratteristica dell’Italia resta l’attacco a quattro punte, con 4 giocatori che realizzano tra i 14.6 e i 13.5 punti di media (Gentile, Belinelli, Datome, Aradori) tutti esterni. Anche la Lituania ha un attacco diffuso (il top scorer è il play Kalnietis che non arriva a 10 punti a partita) ma la sua forza è stata la difesa che, grazie al muro che può schierare sotto canestro dove nessun lungo sta in campo più di 17’, ha concesso 66 punti agli avversari col 38% al tiro.

S

Nenad Krstic Serbo, pivot Cska, miglior realizzatore con 16.7 punti di media. È il solo veterano: debuttò ad Atene ‘04

S

La Francia (nella foto Batum) è la squadra che ha segnato più punti all’Europeo: 79 a partita. Parker top scorer 17.3

4 «Sfida punto a punto d

I NUMERI

76.3

La percentuale ai tiri liberi dell’Italia, la migliore dell’Europeo con 116/152: i lituani invece non raggiungono neppure il 70% fermandosi sul 69.6%

40

La percentuale nei tiri da tre degli azzurri di Pianigiani, che sono i migliori delle otto squadre che hanno raggiunto i quarti di finale: 58/145

4.6

La differenza nei rimbalzi totali a favore della Lituania che nelle 8 gare fin qui disputate ne ha catturati 39,5 a partita contro i 34,9 dell’Italia

1

Le medaglie vinte da Kaukenas in nazionale: nel 2007, nell’edizione in Spagna. Con Siena ha vinto 5 scudetti

HANNO DETTO

Ma siamo sempre da medaglia d’oro» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI LUBIANA (Slo)

Rimas Kaukenas, cinque scudetti a Siena, ha lasciato la nazionale lituana all’Olimpia­ de di Londra. Il canto del cigno fu un grande, ma sfortunato, quarto di finale contro la Rus­ sia. Oggi vive a Stoccolma, si al­ lena, aspetta una squadra che possa garantire, soprattutto al­ la sua famiglia, una bel posto dove vivere sul finire di una lunga carriera. «Ho ancora il fuoco dentro», dice parlando di pallacanestro alla vigilia del derby del cuore, tra il suo Paese e quello dove ha passato gli an­ ni più belli da giocatore, l’Italia. «La Lituania è forte, talentuosa — dice —, tecnicamente ben preparata, in buona condizione fisica, senza infortuni. Dopo un inizio difficile, è migliorata partita dopo partita. Secondo me è una delle candidate anche alla medaglia d’oro».

S

Frank Vitucci (Avellino) «Ottimo il lavoro dello staff tecnico.Questa Nazionale mi rende orgoglioso di essere un allenatore italiano»

S

Si aspettava l’Italia ai quar­ ti?

La Lituania è gigantesca sotto canestro, ma con gli esterni ce la giochiamo bene...

«Vero, credo che l’Italia ab­ bia un vantaggio con gli ester­ ni, mentre la Lituania in area è nettamente superiore. Non è possibile paragonare le due

Marco Crespi (Siena) «Sotto l’aspetto tattico usare un esterno come Datome nel ruolo di secondo lungo si è rivelata una mossa vincente»

Rimantas Kaukenas, 36 anni, ha vinto 5 scudetti con Siena LAPRESSE

squadre, giocano in modo to­ talmente diverso. La partita sa­ rà emozionante, un altro dei vostri vantaggi è che avete già fatto un grande Europeo, pote­ te giocare più leggeri. Sarà un po’ più facile per voi, da noi le aspettative sulla squadra sono molto forti». Avete giovani di valore nella Nba, come Valanciunas. E’ ve­ nuto il loro momento o saranno sempre i vecchi, i Lavrinovic, i Kleiza a fare la differenza?

«Deve esserlo, il salto di qua­ lità della nostra squadra dipen­ de da lui e, anche, da Motieju­ nas, che per la prima volta è riuscito ad entrare in Naziona­

le. Hanno iniziato un po’ timi­ di, nervosi, non è facile imporsi a questo livello ma hanno ta­ lento e una grande voglia di trovare il loro spazio e questa è una spinta importante per una squadra che ha cominciato a giocare molto bene, con ottima circolazione di palla e un attac­ co diffuso su tutti i giocatori». Insomma, vincete di sicuro voi...

«Questo io non l’ho detto! Sarà una sfida punto a punto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPINIONE DI DAN PETERSON

a pagina 15

&

Piero Bucchi (Brindisi) «Grande spirito degli azzurri ma in campionato non cambierà nulla perchè gli italiani buoni giocano comunque»

S

Alessandro Gentile Capocannoniere dell’Italia a 14.6 punti di media e tiratore di liberi più preciso dell’Europeo: 25 su 27 (92.5%)

I PARERI PARLANO I COACH DI SERIE A

«Italia bellissima prendi il Mondiale»

S

Kaukenas, lituano d’Italia, ha il cuore diviso «Voi più leggeri, da noi tante aspettative»

«Ho sempre pensato che avesse talento, che le fosse mancata l’opportunità giusta, per le assenze e qualche infor­ tunio. Il vuoto lasciato dalla ge­ nerazione di Basile è stato grande, ci vuole tempo per tut­ to. Giocare in nazionale è un’al­ tra cosa rispetto al club, hai po­ co tempo per lavorare e cresce­ re, bisogna essere pazienti co­ me lo è stato Pianigiani, che non ha perso la testa. Adesso l’Italia è più tranquilla, gioca assieme, segue perfettamente il coach sulla strada tracciata dal coach che è quella giustissima».

S

Bojan Bodganovic croato, 24, miglior realizzatore dell’Europeo tra chi è ancora in corsa: 17.5 punti di media, 35’ a partita

Luca Banchi, 48 anni CIAM­CAST GIUSEPPE NIGRO ANDREA TOSI

Questa Nazionale impor­ rà nuove tendenze al campio­ nato e al ruolo degli italiani? I coach di serie A commentano così il cammino azzurro. «Prestazioni e risultati sono andati oltre ogni più rosea aspettativa — dice Luca Ban­ chi (Milano) —. Si vede la bon­ tà della scuola tecnica dei coa­ ch italiani. Penso che questa Nazionale sia figlia dell’ultime due stagioni in cui hanno avu­ to visibilità e opportunità i gio­ catori italiani. Quando i nostri ragazzi mostrano talento ed etica, non c’è coach o dirigente che lesini sforzi per valorizzar­ li». Il motivo tattico ha il suo peso: «Un risultato molto posi­ tivo, ancora più coinvolgente per come è arrivato. La Nazio­ nale ha trovato idee e motiva­ zioni per superare l’emergenza — argomenta Marco Crespi (Siena) —. Gli italiani? Quelli bravi hanno sempre trovato spazio. Il quintetto basso? Da anni, ad alto livello, il campo è troppo piccolo per giocare con due giocatori interni. Perciò avere nel ruolo di secondo lun­ go un esterno come Datome per allargare il campo si è rive­ lata una mossa vincente». Spirito di adattamento «Da al­ lenatore mi è piaciuta la capa­ cità della squadra azzurra di supplire alle assenze con gran­ de spirito di adattamento alle situazioni di gioco — analizza Paolo Moretti (Pistoia) —. Sot­ to l’aspetto tattico lo staff tec­ nico sta facendo un ottimo la­ voro. Ora iniziano le partite dentro o fuori, non vedo squa­ dre imbattibili, l’Italia può fare ancora molto bene. Questi gio­ catori meritano di essere tito­ lari anche nelle rispettive

squadre di club. Personalmen­ te non avrò il piacere di deter­ minare il loro impiego in cam­ pionato perchè non ho nazio­ nali». Venezia invece ne ha tre: «Seguo con grande attenzione questo Europeo perchè in cam­ po ci sono Vitali, Magro e Ros­ selli che nel nostro format 5+5 avranno ruoli e spazi impor­ tanti nella prossima stagione — recita Andrea Mazzon (Ve­ nezia) —. Abbiamo superato la fase eliminatoria giocando un basket entusiasmante batten­ do uno squadrone come la Gre­ cia . La qualificazione al Mon­ diale sarebbe un risultato bel­ lissimo, l’Italia può farcela». Il viaggio a Spagna 2014 sta cuo­ re a tutti: «I pronostici della vi­ gilia davano l’Italia morta e se­ polta, invece ha giocato con grande spirito — osserva Piero Bucchi (Brindisi) —. Causa le assenze, la squadra si è esalta­ ta con soluzioni monotemati­ che ma sempre efficaci, cioè di­ fesa e tiro da fuori. Ora l’obiet­ tivo è il Mondiale, sarebbe un passo avanti importantissimo per rilanciare il nostro movi­ mento. Non credo che questa rassegna aumenterà lo spazio degli azzurri, perché gli italia­ ni buoni giocano comunque. Tutto resterà come prima» Personalità e orgoglio «L’Ita­ lia ha reagito alle difficoltà con talento e personalità — ricono­ sce Luca Bechi (Bologna) —. Quest’ultima generazione di azzurri ha mostrato grande te­ nuta mentale che combinata con l’ottima organizzazione di gioco ha dato i frutti che vedia­ mo. Ora ci basta una vittoria per andare al Mondiale, me­ glio conquistarla subito contro la Lituania. Questo Europeo è già un grande spot per il basket italiano». La sorpresa fa rima con impresa: «Non mi aspetta­ vo ma speravo di vedere questa Italia, il lavoro dello staff è sta­ to di altissimo livello inoltre so­ no emersi giocatori­ombra co­ me Cusin e Cinciarini — chiosa Frank Vitucci (Avellino) —. Questa Nazionale mi fa sentire orgoglioso di essere un allena­ tore italiano. Ma è prematuro dire che il prodotto interno de­ ve giocare di più. Oggi c’è un grande divario tra gli azzurri e gli altri italiani in serie A». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LOVE STORY IL CESTISTA INFORTUNATO E L’AMICA DI NICOLE MINETTI IN ESCLUSIVA SU DIVA

Gallinari­Faggioli, l’amore va a canestro Danilo, da qualche tempo, frequenta la cagliaritana, ex aspirante showgirl

ne parlato con Danilo che, si­ curamente affascinato dall’av­ venenza della cagliaritana, ha approfondito la conoscenza.

FRANCESCO VELLUZZI

E’ caduto anche lui, sem­ bra presissimo. Almeno così dicono le foto che mostrano Danilo Gallinari in tenere ef­ fusioni con la cagliaritana Barbara Faggioli, un tempo aspirante showgirl alla corte di Silvio Berlusconi. Li ha sco­ perti il settimanale Diva e Donna, che pubblica un lungo servizio esclusivo. I compagni di Nazionale domani contro la Lituania cercano un clamoro­

Il servizio esclusivo di Diva e Donna sulla love story Gallinari­Faggioli

so accesso alle semifinali eu­ ropee, Danilo, infortunato, ha trovato l’amore. Lui che era stato definito dal New York Ti­ mes uno degli scapoli d’oro, tra i più ambiti della Grande Mela. New York, l’America, il sogno di Danilo, ma anche di

Barbara, amica del cuore del­ l’ex consigliere regionale lom­ barda Nicole Minetti che, do­ po essere finita nel calderone delle olgettine berlusconiane, ha scelto proprio gli Stati Uni­ ti. Per cambiare aria, vita, mondo. Della cosa deve aver­

Scintilla I due, secondo il settimanale, si frequentano da qualche settimana. Si sono vi­ sti a Milano in un locale di cor­ so Como ed è scoccata la scin­ tilla. Gallinari ama la movida milanese ed è sempre stato at­ tratto dal bel mondo pur rima­ nendone abbastanza distacca­ to. Il legame sarebbe forte al punto che il Gallo ha convinto Barbara a raggiungerlo a Bo­ logna, dove fa riabilitazione per ripartire alla grande nel­ l’Nba. Avrà un carica in più per rilanciarsi: mai aveva mo­ strato una fidanzata e mai era stato colto in atteggiamenti di questo tipo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La sarda Barbara Faggioli, 28 anni

PALLAVOLO L’EUROPEO DA VENERDI’

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Savani è pronto ad acconciare l’Europa

HA DETTO

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«Sono molto contento per la medaglia di bronzo in World League. Mi spiace avere mancato l’ultima partita, ma adesso ci sono. Anche il morale è alto»

Il capitano azzurro, barbiere nei ritiri. «Un’Italia giovane e tosta: possiamo stupire»

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«Perché sono rimasto in azzurro? Mia moglie Mihaela mi ha lasciato seguire le mie emozioni nel momento della decisione: la devo ringraziare tanto» La famiglia Savani all’uscita dell’ospedale nell’aprile di quest’anno GIAN LUCA PASINI

Cristian Savani come va l’Italia? «Stiamo lucidando l’armatura, con gli ultimi dettagli, nono­ stante le due sconfitte. Non ci volevano. Ma con la testa sia­ mo già alle prime partite». Come è cambiata l’Italia ri­ spetto a due anni fa?

«Le caratteristiche tecniche sono rimaste uguali: puntiamo molto su muro e battuta. Poi ­ di fatto ­ la squadra è molto più giovane. Mauro Berruto ha in­ serito ragazzi di serie A­2 che prima che in A­1 hanno trovato spazio in Nazionale...». Com’è il ruolo di Savani­se­ natore?

«Prima considerazione è che gli anni passano... Mi fa piace­ re essere ancora qui, essere il tramite fra il vecchio e il nuovo. I ragazzi che sono arrivati, pe­ rò, sanno camminare sulle loro gambe».

Cristian Savani è capitano della Nazionale dalla stagione 2011 TARANTINI

Dopo Londra sembrava avesse intenzione di dire addio all’Italia. Poi?

Questa storia del capitano che fa il barbiere: si fa pagare Savani o è tutto gratis?

nuovi come Luca Vettori e Pip­ po Lanza...».

«Tante cose: al momento buono è stato difficilissimo an­ che solo pensare di dire no alla Nazionale. Poi mia moglie mi ha dato una mano a farmi fare questa scelta. Alla fine anche l’infortunio che ho avuto a Ma­ cerata ha inciso nella scelta. Stare nel gruppo azzurro mi avrebbe fatto recuperare pri­ ma».

«Sinceramente io ho un mo­ no­taglio, che sono “costretto” a fare ai miei compagni perché stiamo via per lunghi periodi di ritiro. Quindi è difficile, dove si va, trovare un barbiere che ci accontenti. Io ­ bene o male ­ me la cavicchio.... Così i miei compagni si affidano alle mie mani. Devo dire che hanno un gran coraggio. E’ tutto a loro ri­ schio e pericolo...».

Si dice che ci fosse un fio­ retto azzurro per ogni giocato­ re della Nazionale in caso di medaglia...

Una figlia, un nuovo Savani, una nuova squadra: ma il rospo per la finale persa due anni fa lo ha digerito?

«Dal mio punto di vista era­ vamo già pronti per la vittoria sulla Serbia a Vienna, nel 2011. Avevamo fatto un Europeo straordinario, anche in finale avevamo giocato bene. Ripen­ sandoci è stata un’occasione mancata e l’inizio di un percor­ so per questo gruppo. E’ bru­ ciata tanto la sconfitta e abbia­ mo ancora un po’ il dente avve­ lenato. Speriamo che vada di­ versamente quest’anno».

Ma questa storia come è ini­ ziata?

«Ivano (Zaytsev, ndr) è il più coraggioso di tutti. E’ anche quello a cui va bene sempre: se glieli tagli a cresta o a palla lui non protesta. Mai. Passato il primo taglio poi ho arricchito la clientela...». Anche i giovani hanno ac­ cettato questa tradizione del barbiere?

«Mah, di recente sono venuti a chiedere le prestazioni di Fi­ garo­Savani anche due ragazzi

«Sì. Sostituire mia moglie Mihaela la notte quando mia fi­ glia si sveglia per darle da man­ giare. Ma ­ a pensarci bene ­ dopo tanto tempo in ritiro que­ sta non mi sembra una grande fatica... Anzi tutt’altro». Dopo l’Europeo Savani è pronto per la Cina o ci deve an­ cora pensare?

«No, non ci devo più pensa­ re. Ci sono buone possibilità che vada la. Non ho ancora fir­ mato. Questa trattativa si è prolungata più del previsto: prima ho cercato altre opzioni, poi sono intervenuti problemi burocratici. Ma non manca molto». La città quale sarebbe?

«Shanghai. Dopo l’Europeo dovrei andare in Cina per le vi­ site mediche e la firma».

L’ULTIMO TEST CON LA GERMANIA

Berruto furioso Italia sconfitta Dessau. L’Italia cede 3­0 con la Germania nell’ultima amichevole prima dell’Europeo che prende il via venerdì in Danimarca. Le squadre non si sono risparmiate giocando palla su palla, ma che alla fine ha premiato gli uomini di Hey­ nen bravi a gestire la fase finale dei primi due set. L’Italia ha forzato molto al servizio commet­ tendo diversi errori e ha sofferto la fase muro­di­ fesa dei tedeschi. La ricezione non è stata delle migliori e questo ha condizionato la prova degli azzurri. Berruto ha confermato la formazione con Travica­Zaytsev, Piano e Birarelli al centro, Savani e Parodi schiacciatori, Rossini libero. Heynen invece ha mischiato invece le carte affi­ dando la regia a Kampa, confermato come oppo­ sto Grozer, coppia di centrali con Bohme e Bro­ shog, Hohne (novità) e Fromm schiacciatori e, infine, ha cambiato il libero inserendo Steue­ rwald. Berruto: «Queste due sconfitte saranno utilissime per capire alcune cose sulle quali è ne­ cessario lavorare. Abbiamo gestito in maniera pessima il finale dei primi due parziali e il terzo è stata la logica conseguenza. Se non si pone at­ tenzione alla gestione delle fasi calde si finisce per perdere». Oggi l’Italia si trasferisce in Danimarca. GERMANIA­ITALIA 3­0 (29­27, 25­22, 25­18) GERMANIA: Bohme 4, Grozer 14, Fromm 9, Broshog 7, Kampa 1, Hohne 3; M. Steuerwald (L). Kaliberda 9, Tille, Col­ lin 6, Schwarz 2, Fischer. N.e. Tischer, Stronbach. All. Hey­ nen. ITALIA: Birarelli 12, Zaytsev 12, Savani 8, Piano 5, Travica 3, Parodi 8; Rossini (L). Giovi, Saitta, Beretta, Kovar 1, Vettori 3.N.e. Mazzone, Lanza. All. Berruto ARBITRI: Bosenberg e Wuhnon NOTE ­ Durata set: 32’, 28’, 22’; totale 82’. Germania: battute sbagliate 8, vincenti 12, muri 8, errori 15; Italia: battute sba­ gliate 16, vincenti 4, muri 7, errori 24.

Taccuino VENERDI’ IN DANIMARCA

S L’esordio coi danesi alle 20.45 «Nella nuova esperienza in Cina, a Shangai, porterei anche la famiglia. Dopo l’Europeo farò un sopralluogo, ma siamo intenzionati a trasferirci tutti»

(a.a.) La Finlandia ha superato in amichevole a Herning 1 3 (25 18, 17 25, 17 25, 12 25; Oivanen 19, Ditlevsen 16) la Danimarca prima avversaria degli az zurri all’Europeo, (venerdì ore 20.45, a Odensa). La Russia (2° Busato) ha battuto 3 0 (25 17, 25 22, 25 19) alla Slovacchia. L’Iran di Julio Velasco ha superato do menica 2 3 (19 25, 25 19, 25 22, 21 25, 12 15.) la Tur chia a Istanbul e lunedì è stata battuta 3 2 (23 25, 18 25, 25 17, 25 18, 15 13) dalla Bulgaria di Camillo Placì. IN POLONIA (a.a.) Il Venezuela si è qualificato per il Mondiale di Polonia. A Medellin ha superato i padroni di casa della Colombia nella gara decisiva 3 2 . AMICHEVOLI (m.g. – g.sca.) Lube Macerata scon fitta 3 1 nella prima uscita con Ortona. Esordio di Ba ranowicz. Spescha top scorer della sfida (18 punti). Martino (17) e Paparoni hanno giocato schiacciatori in una squadra rimaneggiatissima, out anche Giombini infortunato. Prima amichevole per la Bre banca Lan nutti e prima vittoria. Con il risultato di 3 0 a Fossano, la formazione di Piazza batte Lione dell’ex Prandi: Ma ruotti top scorer con 19 punti. A BUSTO (m.b.l.) Il nuovo acquisto di Busto Arsizio, Sloetjes, ha subito un intervento in artroscopia un mese di stop assoluto. Poi inizia la riabilitazione. La società confida di averla a disposizione a dicembre.


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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

GONZALO FERNANDEZ CASTAÑO

70 OPEN D’ITALIA

19-22 SETTEMBRE 2013

CIRCOLO GOLF

TORINO

LA MANDRIA

FOTO CLAUDIO SCACCINI

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MATTEO MANASSERO

EDOARDO MOLINARI

FRANCESCO MOLINARI

TALENTO INTERNAZIONALE, ELEGANZA ITALIANA. openditaliagolf.it

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GOLF DA DOMANI IL 70° OPEN D’ITALIA LA TAPPA TRICOLORE DELL’EUROPEAN TOUR ENTRA NEL VIVO PROPONENDO I PROTAGONISTI PIU’ ATTESI

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FEDERICA COCCHI

Lo scorso anno pensava di non andarci nemmeno a To­ rino a giocare l’Open d’Italia. «Avevo i bambini che iniziava­ no l’asilo, ero pronto a rinun­ ciare, poi mia moglie Alicia mi ha convinto, e così...». E così la splendida Alicia, fisico da su­ permodella e tre figli piccoli da tirare su, ha visto il suo Fernan­ do trionfare al Royal Park I Ro­ veri. Il sesto successo in carrie­ ra per Gonzalez Castano, che quest’anno torna a Torino per difendere il titolo. Il percorso questa volta è quello dei «di­ rimpettai» del Circolo Golf To­ rino La Mandria (fresco vinci­ tore degli Assoluti a squadre). «Non conosco il percorso per­ ché non ci ho mai giocato — ha detto il campione in carica, già vincitore nel 2007 a Tolcinasco — ma il mio amico Chicco Mo­ linari me l’ha raccontato. Lui ed Edoardo so che sono cre­ sciuti in quel circolo». L’obietti­ vo di Castano è dichiarato: «Di­ fendere il titolo, fare la triplet­ ta», ma sulla sua strada troverà sicuramente avversari agguer­ riti. A partire dall’amico Fran­ cesco Molinari e da Matteo Ma­ nassero, straordinario vincito­ re a Wentworth quest’anno e protagonista al Royal Park 2012.

La sfida

CHE PROLOGO S

«Attenta Torino Sono campione da Triplete» Castano contro Chicco Molinari e Manassero Dodo convalescente «La buca 15 può decidere»

Dodo guarda Non potrà go­ dersi la lotta sui suoi green in­

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Gli Open d’Italia vinti da Castaño, al Royal Park i Roveri Torino 2012 e a Tolcinasco Milano 2007

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Ex re ancora agli Open Hed, Gronberg, Sjoland, Otto, Rock e Webster, Havret, Castaño e Dodo Molinari 2006 Fernando Gonzalez Castano ( a destra), sfida Matteo Manassero e l’Italia sul green di Torino LAPRESSE

vece Edoardo Molinari, il mag­ giore dei fratelli del golf italia­ no, alle prese con il recupero da un’operazione alla mano si­ nistra, la stessa del polso ope­ rato lo scorso anno. «Questa volta il problema era un osso rotto, l’operazione è stata ob­ bligatoria. Per fortuna ora va meglio — spiega Dodo — fac­ cio un po’ di putt e approcci ma per riuscire a fare un colpo pie­ no dovrò aspettare almeno al­ tre tre settimane. E’ davvero dura stare fuori ancora, soprat­ tutto al Circolo Golf Torino do­ ve io e mio fratello siamo cre­ sciuti». Ma Edoardo ha comun­

IL PGA TOUR

Zach Johnson vince la tappa Tiger 1° in FedEx A Lake Forrest (par 71), Zach Johnson vince con 268 colpi (64 70 69 65, 16) il BMW Championship (PGA Tour). Tiger Woods, 11° con 275 (66 72 66 71, 9), si riporta in vetta alla classifica a punti della FedEx Cup che da domani assegna i 10 milioni di dollari.

que trovato il modo di essere protagonista dei quattro giorni dell’Open: «Farò il commenta­ tore per Sky nelle dirette». Pericoli Quanti ricordi: «Dal­ le prime volte che venivamo a fine Anni 80, avevamo sei o sette anni. Ma il ricordo più bello è sicuramente più recen­ te, l’Open d’Italia a Torino 14 anni fa. Era il 1999, grandi emozioni e grande spettacolo. E quest’anno forse sara ancora meglio perché il campo è molto migliorato». Migliorato e reso molto selettivo, soprattutto nel finale. «Le ultime buche sono

impegnative. La 15, la 16 e la 17 sono quelle su cui si può fare la differenza o compromettere il giro. La 15 in particolare: si tratta di un par 5 lungo dove c’è la possibilità di fare birdie. L’importante però è non fare pasticci col drive, altrimenti si rischia davvero di trovarsi nei guai». In generale questo cam­ po è adatto «a quelli buoni col putter — chiude Dodo Molina­ ri — perché i green sono per­ fetti, però i fairway sono stretti quindi bisogna essere anche precisi dal tee». Insomma, un campo da grandi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi test dell’Open Dalle 7.30 Pro­Am Oggi, al circolo Golf Torino, si disputa la Pro Amateur, prologo del 70° Open d’Italia dell’European Tour da domani a domenica con 156 atleti (6 dilettanti), di 26 nazioni (1.500.000 euro, prima moneta 250.000). Alla Pro Am 52 squadre di 4 giocatori (1 professionista e 3 dilettanti), su 18 buche: conteggiati solo birdie, eagle ed albatross (ognuno dei dilettanti potrà chiedere al proprio pro di eseguire un colpo per suo conto). Prima partenza alle 7,30, ultima alle 14,30. In gara, alcuni degli attesi protagonisti dell’Open , dagli italiani Francesco Molinari e Matteo Manassero, ai tre vincitori di Major, José Maria Olazabal, Retief Goosen e David Duval, alle altre star, Gonzalo Fernandez Castaño, Quiros, Cabrera Bello, Colsaerts, Allenby, Khan, Dyson, Wiesberger. Insieme agli altri italiani Canonica, Gagli, Tadini, Delpodio, Geminiani, Maestroni, Miloro e Laporta.

LA NOTA RASSEGNA DI BENEFICIENZA

Calcio show Cruijff e Vialli gol sul green Ai Roveri di Torino parata di stelle del pallone per aiutare i malati di cancro e sclerosi

Johan Cruijff golfista al Royal Parki Roveri ANSA STEFANO CAZZETTA

Golf e solidarietà, un connubio perfetta­ mente riuscito. La decima edizione della Vialli e Mauro Golf Cup ha centrato tutti gli obiettivi che si era prefissata, si è confermata come mani­ festazione di spicco del panorama golfistico na­ zionale e ha dimostrato di avere, per lo spirito che la contraddistingue, grandi possibilità di crescita ulteriore. Al Royal Park­I Roveri di Tori­ no c’era tanti giocatori: dal vittorioso capitano di Ryder Cup, Josè Maria Olazabal, al Stephen Gallacher, da Rafael Cabrera­Bello, da Marc Warren a Scott Jamieson, da Ricardo Gonzales a Emanuele Canonica, Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini e Matteo Del Podio. Un field di prim’ordi­ ne. Per molti di essi si è trattato di un anticipo dell’Open d’Italia che da domani prenderà il via al vicino Circolo Torino­La Mandria. Per tutti, al di là della competizione, un’occasione per stare insieme e fare qualcosa di utili a fini sociali. In campo anche tanti calciatori: Luca Vialli e Mas­ simo Mauro, naturalmente, ma, soprattutto, il tre volte Pallone d’Oro Johan Cruijff, e poi Pavel Nedved (Pallone d’Oro a sua volta), il c.t. della Nazionale Cesare Prandelli, Cristian Panucci, Gianluca Berti, Nicola Berti e tanti altri ancora. Luca Vialli e Massimo Mauro sono i motori della Fondazione che porta i loro nome. E stan­ no ottenendo risultati importanti: la cifra rac­ colta in questa decima edizione, è stato di 170.000 euro. Il totale, nel corso dei dieci anni di attività, sfiora i 2 milioni e 800 mila euro. Particolarmente toccanti due momenti della serata: il ricordo di Riccardo Garrone, il presi­ dente della Samp, morto in gennaio, e l’omag­ gio di tutti campioni del golf presenti a Emanue­ le Canonica, compagno per tanti anni sul Tour Europeo. C’è stata anche la gara: l’ha vinta il te­ am di Rafael Cabrera­Bello, Gianluca Vialli, Edoardo Garrone e Anna Pettine. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TIRO A VOLO MONDIALE IN PERU’: SKEET

4 Falco, agguato iridato

4 ARGENTI 3 BRONZI

S

Ennio Falco ha 45 anni. In forza alla Forestale, è in nazionale dal 1983 (junior). Olimpiadi Oro a Atlanta 1996, vanta 5 partecipazioni Mondiali 7 volte sul podio: 4 argenti (Lima 1997, Cairo 2001, Lonato 2005 e Monaco 2010) e 3 bronzi (Fagnano 1994, Lathi 2002 e Maribor 2009).

Coppa del Mondo Ne ha vinte 5 Con, in totale, 33 podi (record): 15 primi posti, 10 secondi e 8 terzi. Europei E’ stato 5 volte campione continentale (Zagabria 2001, Lonato 2002, Brno 2003, Nicosia 2004 e Maribor 2006), con un argento (Osijek 2009) e un bronzo (Sipoo 1997)

E le azzurre sono d’oro Il veterano è in testa, all’inseguimento del titolo mai vinto Successo a squadre per le donne, e la Scocchetti è in finale MARIO SALVINI

Aspettando Falco, il pri­ mo oro del Mondiale 2013 a Li­ ma è nostro. E’ dell’Italia delle donne dello skeet. Bis di quello preso un mese e mezzo fa agli Europei in Germania. Allora a guidare le azzurre era stata Chiara Cainero, con un’impre­ sa che non ha pari, il titolo con­ quistato al quinto mese di dol­ ce attesa. Chiara ovviamente in Perù non poteva andare, eppu­ re le sue compagne di allora Di­ ana Bacosi e Katiuscia Spada (anche loro già mamme) non hanno sentito troppo la sua mancanza. Perché la sostituta, Simona Scocchetti, è arrivata in finale. E nella notte, già cer­ ta di una medaglia, ha sparato per l’oro. Il volo di Falco E intanto En­ nio Falco è lì, primo in classifi­ ca. Ha troppa più esperienza di tutti per non sapere che la stra­ da è ancora lunghissima. Ma quasi tutto quello che poteva fare, nelle prime due giornate del Mondiale, lo ha fatto. E’ la quindicesima volta che ci pro­ va. E gli è già capitato di essere in testa in un Mondiale, un sac­ co di volte. Eppure non lo ha mai vinto. Anzi, ha tutto un sac­ co di aneddoti rocamboleschi

Ennio Falco, 45 anni, della Forestale: sempre a Lima, al Mondiale del 1997 era stato medaglia d’argento

Manca la Cainero, ma arriva il bis dell’Europeo, e la sua «sostituta» è medaglia sicura

di come fare a piazzarsi sul po­ dio senza mai salirci sopra: ben 7 volte. Quindi nella metà delle partecipazioni: in altri sport magari no, ma nel tiro a volo è una media pazzesca. Che fin qui gli ha fruttato 4 argenti e 3 bronzi. Ora, dopo le prime due giornate e 3 serie di piattelli, Ennio è primo. Dei 75 piattelli

che ha visto gliene è sfuggito solo uno, nell’unica serie di ieri. Oggi le ultime due, poi le semi­ finali e le finali. Di un Mondiale che solo un paio di settimane fa Ennio aveva confessato di «so­ gnare pure la notte». Perché di­ versamente da quanto gli è ac­ caduto in 30 anni di nazionale (la prima volta da Junior è stata

nel 1983, il debutto in Coppa da Senior nel ’97) ci arriva qua­ si senza gare in stagione. Appe­ na una prova di Coppa del Mondo. Né altre tappe di Cop­ pa né Europeo di Suhl, come da accordi con il c.t. Andrea Benel­ li. Perché Ennio ha 45 anni, e il tecnico azzurro deve anche guardare avanti. Ma quando è stato il momento di scegliere per il Mondiale, aveva ammes­ so lo stesso c.t.: «Ho pensato che non potevo non dargli un’altra possibilità. Se esiste una giustizia Falco dovrebbe vincerlo, sto Mondiale». Benelli i 30 anni di nazionale con Falco li ha condivisi tutti, magari da rivali in finale e insieme sui po­ di a squadre di Mondiali ed Eu­ ropei. A Lima però non c’è: per una serie di esami clinici è do­ vuto restare a casa. Che donneA trascinare le az­ zurre al titolo mondiale stavol­ ta è stata Diana Bacosi, prima con 74, record europeo, ma poi in semifinale non è andata ol­ tre l’11 ed ha chiuso 6a. Simo­ na Scocchetti invece con 72 è andata allo spareggio (in 4 per 3 posti), superato battendo la fuoriclasse slovacca Bartekova. Quindi con 14 in semifinale, nella notte ha sparato per l’oro (o l’argento) contro la tedesca Wenzel. Peccato solo per Kati­ uscia Spada, crollata a 69 nel­ l’ultima serie, buono comun­ que per il 215 di squadra che oltre al titolo vale anche il re­ cord del Mondo. E il messaggio che ha scritto su Facebook alla sua piccola Ginevra spiega quanto sia stato difficile, per lei, questo Mondiale: «Mentre facevo la seconda serie stavi compiendo il tuo primo anno di vita. Ogni piattello rotto era per te che sopporti la mia lon­ tananza.. in questa trasferta non ce l’ho fatta a pensarti sen­ za piangere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 TAZZA E’ A 73 S

A 74/75 con Falco ci sono altri 4 tiratori: due dei quali, insieme assommano la sua età, il tedesco Sven Korte e il norvegese Tom Beier Jensen, quest’ultimo 23enne che quest’anno ha già vinto l’Europeo a Suhl. Gli altri sono lo svedese Henrik Jansson e il francese Emmanuel Petit. Anche un altro azzurro è lì, con la finale nelle canne, Giancarlo Tazza, casertano come Falco, a 73 (25 24 24). Staccato, con 71 (23 24 24) Gigi Lodde. DONNE Semifinale 1. Wenzel (Ger) 16/16 72; 2. Scocchetti 14 72; 3 Panarina (Rus) 12 73; 4. Allen 12 72; 5. Hill 12 72 ; 6. Bacosi 11 74. Squadre: Italia 215; Gran Bretagna 212; Russia 207

LA STORIA IL 75° ANNIVERSARIO DELL’ANNUNCIO DELLE LEGGI RAZZIALI

Il triestino Nacmias lottatore ebreo che beffò il fascismo

LA TESTIMONIANZA

La sua intervista su Pagine Ebraiche Un’intervista a Maurizio Nacmias è uscita su Pagine Ebraiche, mensile dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) a firma del suo direttore Guido Vitale. Da oggi pomeriggio sarà on line anche sul portale www.moked.it . Twitter @Paginebraiche

Non avrebbe potuto combattere, ma ingannò tutti, Gazzetta compresa: «Quando lo scoprirono dovetti fuggire da Trieste» MASSIMO LOPES PEGNA Twitter@Pegnarol

A 90 anni, Maurizio Nac­ mias non è più certo se Benito Mussolini, 75 anni fa oggi, tenne il famigerato discorso con cui annunciava le Leggi Razziali (o Razziste, come bi­ sognerebbe definirle) parlan­ do dal balcone della Prefettu­ ra di Piazza Unità a Trieste o da un palco di fronte al Muni­ cipio. Alla sua età, una perdo­ nabile amnesia. Di quei paro­ loni, che eccitarono la folla, ascoltati con le spalle al suo mare, lui adolescente non capì molto. Dice: «Solo due giorni dopo compresi. Venne in clas­ se il bidello e mi disse: “Nac­ mias, fai la cartella e non veni­ re mai più”. I miei compagni con cui giocavo a calcio o face­ vo il primo bagno in mare non mi rivolsero più la parola». Lo sfogo Un solo sfogo: la lotta. Racconta: «Mi notò Albi­ no Vidali, che gestiva uno sta­ bilimento balneare ed era ma­ resciallo dei vigili del fuoco. Imparai da lui e dal suo colle­ ga, Guido Apollonio. Dopo i

primi successi, mi misero in squadra. Sapevano che ero ebreo, ma diventarono i miei protettori. Avevo già un primato in quell’Italia lì: ero l’unico ebreo ancora ammesso, natural­ mente in in­ cognito, in gare ufficia­ li». Per Nac­ mias, Vidali e Apollonio so­ no i Giusti. Nel­ la lista mette an­ che il questore di Trieste, Oliva, un ap­ passionato di lotta: «L’8 settembre ‘43 mi avvertì: “Arriveranno i nazisti, tu e la tua famiglia dovete andarvene subito”. Gli devo la vita». Nel libro nero dei miserabili, inve­ ce, c’è il colonnello Giorgio Conighi, arrivato da Fiume nel ‘43, che divenne il nuovo capo dei pompieri. Spiega: «Era il periodo in cui le azioni contro gli ebrei triestini si erano in­ tensificate. Mio padre venne aggredito da una squadraccia

la Gazzetta che mi celebrò in prima pagina». La fuga lo por­ ta a Firenze con la famiglia. Ha il documento falso ed è in età di leva, così si unisce al batta­ glione partigiano del coman­ dante Silvano Fedi.

Maurizio Nacmias, 90 anni il 19 ottobre, mostra la Gazzetta dello Sport che in prima pagina raccontava il 18 gennaio 1943 la sua vittoria al trofeo Raicevich FOTO MONTENERO

fascista davanti al suo nego­ zio. Non gli fecero neppure to­ gliere gli occhiali, lo pestaro­ no selvaggiamente. Così, il co­ lonnello seppe che io ero il fi­ glio ed ebbe la conferma che fossi ebreo. E, come aveva fat­ to il bidello qualche anno pri­ ma, mi disse: “Prendi la tua borsa e non venire mai più”».

In mezzo a quegli episodi, fra il ‘38 e il ‘43, ci sono alcuni dei suoi trionfi. Soprattutto il tro­ feo Raicevich (i tre titoli italia­ ni li conquisterà dopo la guer­ ra). Selvaggio Dice: «Era rino­ mato perché si combatteva senza distinzione di peso. C’erano due tornei, fra i 50 e i 70 Kg e fra i 70 e 90, poi si sfi­

davano i due vincitori. Io ero 69 e m’imposi nella mia parte. Nella finalissima schienai il peso massimo. Una grande vittoria e una soddisfazione immensa per aver battuto tutti quelli della cosiddetta razza superiore. S’insospettirono, mi chiesero l’origine del mio cognome. Risposi che a Trieste tutti avevano cognomi strani. Ci cascarono e feci fessa anche

Il dopoguerra Torna a Trieste nel 1949 dove farà l’odonto­ tecnico, ma continuerà a lotta­ re per molti anni. Arriveranno i titoli nazionali e un bronzo alle Maccabiadi (Olimpiadi per soli ebrei) nel ‘53 («Ma so­ lo perché dovetti ritirarmi dal­ la finale a tre per infortunio»). Non andrà ai Giochi di Londra del ‘48 per un motivo che pre­ ferisce non rivelare. Farà l’al­ lenatore della squadra di Trie­ ste, ma poi ci sarà l’altra gran­ de passione: quella per il ma­ re. Si entusiasma: «La barca a vela, ho partecipato anche a tante regate». Riaffiora il ri­ cordo di quel dannato 18 set­ tembre 1938: «Da Piazza Uni­ tà c’è un orizzonte stupendo, non riesci a distogliere lo sguardo. E invece quel giorno di 75 anni fa, io al mare detti le spalle: per ascoltare quelle terribili parole di Mussolini». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Boxe/1 WORLD SERIES

Italia Thunder debutto argentino Comincerà il 15/16 no­ vembre con la trasferta in Ar­ gentina contro i Condors l’av­ ventura dei Dolce & Gabbana Italia Thunder nella 4a edizio­ ne delle World Series. La pri­ ma sfida casalinga del team milanese, inserito nel gruppo A anche con Ukraine Ota­ mans, Algeria Desert Hawks, Usa Knockouts e German Ea­ gles , è prevista il 6/7 dicem­ bre contro i tedeschi. La regu­ lar season (10 giornate) si concluderà il 28 febbraio/1 marzo 2014, poi quarti, semi­ finali e finale (il 30/31 mag­ gio). Nel gruppo B Astana Ar­ lans, Russia, Cuba Domado­ res, Baku Fires, Mexixo Guer­ reros e Poland Hussars. Previste 10 categorie (quelle olimpiche) e giurie con 5 giu­ dici (ma punteggi solo di 3).

Boxe/2 INAUGURATO 25 ANNI FA

Assisi festeggia il Centro Federale

Ad Assisi la festa del Centro Fpi

Festeggiato ieri ad Assisi il 25° anniversario del Centro Federale Fpi, inaugurato nel 1988 alla vigilia dell’Olimpiade di Seul. Allora il team azzurro guidato da FrancoFalcinelli era composto da sette pugili: Vin­ cenzo Nardiello, Campanella, Parisi, Mannai, Magi, Gaudia­ no e Mastrodonato. L’oro di Giovanni Parisi portò l’Italia al 10° posto nel medagliere mon­ diale. Cinque di loro – Nardiel­ lo, Campanella, Gaudiano, Ma­ gi e Mastrodonato – hanno pre­ senziato all’evento di ieri e hanno ricevuto una targa ricor­ do. La giornata è stata impre­ ziosita dallo svolgimento di un tes match tra gli azzurri e le na­ zionali di Norvegia, Svezia, Finlandia, Brasile, Kazakistan e Ucraina, che da una settima­ na sono ad Assisi per il Training Camp in vista dei Mondiali di Almaty dal 14 ottobre.

Hockey ghiaccio VERNISSAGE

Sabato parte la serie A

Coni CANDIDATURA OLIMPICA E FEDERAZIONI

Malagò­Del Rio per i Giochi ‘24 Nuoto: controlli MAURIZIO GALDI

Era la prima Giunta do­ po la pausa estiva e il presi­ dente Giovanni Malagò ha fat­ to il punto dell’attività estiva, ma i tempi erano contingenta­ ti, a mezzogiorno era previsto l’arrivo del ministro per gli Af­ fari regionali con delega allo sport Graziano Delrio con in quale si è parlato anche di Olimpiade, ma soprattutto Delrio ha fatto i complimenti al Coni «per lo straordinario lavoro di promozione sportiva e civile in collaborazione con il governo». Poi sia Malagò che il ministro hanno ritenuto la possibile candidatura italia­ na a ospitare i Giochi del 2024 «una grande occasione per l’Italia» e il presidente del Co­ ni ha anche annunciato che il 3 ottobre incontrerà i sindaci di Roma (Ignazio Marino) e Milano (Giuliano Pisapia) proprio per fare il punto sulle candidature e Delrio ha anche sottolineato che «deve vincere l’Italia». Auditing In Giunta, però, si era parlato soprattutto di fe­ derazioni e di gestione. Il pre­ sidente della Coni servizi (e della Federgolf) Franco Chi­

menti che col nuovo organi­ gramma del Coni ha la delega sull’auditing, ha proposto che la sua federazione sia la prima a essere controllata, prose­ guendo poi con le altre pre­ senti in Giunta, «ma poi sa­ ranno controllate tutte». E proprio in tema di controlli, i commissari di Sport equestri e Pentathlon (quest’ultima an­ drà alla elezioni a fine mese) hanno presentato le loro rela­ zioni. E mentre per il penta­ thlon i tempi della gestione commissariale sono al termi­ ne, per la Fise si prospettano

La Giunta Coni fuidata a Malagò con l’intervento del ministro Del Rio GMT

Rispoli super Triplo francese

Oggi a Londra il sorteg­ gio del World Group di coppa Davis 2014. L’Italia, esclusa dalle 8 teste di serie, giocherà al 1° turno il 27 gennaio con Repubblica Ceca, Serbia, Spa­ gna, Francia, Canada, Stati Uniti (in casa), Argentina (in trasferta) o Kazakistan (sede per sorteggio). Le altre 7 nazio­ ni del World Group sono Olan­ da, Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Australia, Giappo­ ne e Belgio.

Prima giornata (sabato): Milano­Asiago; Valpellice­Renon; Val di Fassa­Cortina; Vipiteno­Val Pusteria. DONNE (m.l.) Doppio successo per le Bol­ zano Eagles in Ewhl: battute al Palaonda le ungheresi del Kmh Budapest 4­0/9­0.

ITALIANI VINCENTI Primo turno, a San Pietroburgo (Rus, 455.775$, cem. indo­ or): Fognini b. Inglot (Gbr) 6­4 6­4; a Seul (Cor, 500.000 $, cem), Schiavone b. Petkovic (Ger) 6­1 2­6 6­4; Jabeur (Tun) b. Burnett 7­5 6­0.

Davis: l’Italia scopre il 2014

SALIS ROMANA (d.m.) L’azzurra di martello Silvia Salis, lascia Genova e l’allenatore di sempre Valter Superina, per il tecnico fede­ rale Gino Brichese, dal quale sarà seguita a Roma. LALLI & PERTILE (m.m.) Saranno Andrea Lalli e Ruggero Pertile i protagonisti italiani delle 28a Venicemarathon del 27 ottobre. Il primo esordirà sulla distanza, il secondo (che torna in Laguna dopo 14 anni) domeni­ ca ha effettuato un test alla mezza di Bolo­ gna (2065 arrivati e caduta di Rosalba Con­ sole con numerose escoriazioni). Uomini: 1. Limo (Ken) 1h03’44”; 5. Pellecchia 1h05’30”; 6. Pertile 1h05’51”. Donne: 1. Mrisho (Tan) 1h13’06”; 4. Mancini 1h17’18”; 5. Console 1h17’47”. STRADA ITALIA (m.m., d.m., g.v.) Mezza Trento. Uomini: 1. Tum Kiplagat (Ken) 1h03’04”. Donne: 1. Kumeshi (Eti) 1h15’06”; 2. Morlini 1h18’34”. Mezza Monza. Uomini: 1. Cuneaz 1h07’26”. Donne: Galimberti 1h23’49”. Blood Runner a Roma (km 8). Uo­ mini: 1. Buttazzo 24’33”. Donne: 1. Romagno­ lo 27’45”; 2. Costanza 28’08”; 3. Rinicella 29’07”; 5. Cusma 31’01”. A Pordenone. Uomi­ ni (km 6.9): 1. Rukundo (Rua) 19’49”; 6. Lic­ ciardi 20’27”. Donne (km 5.2): 1. W. Bekele (Eti) 17’23”; 2. Toniolo 17’26”.

Beach Volley

Troppo vento Rinvio a oggi

Tennis IL SORTEGGIO

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Squalifica a vita per la 26enne sprinter bul­ gara Tezdzhan Naimova, iridata junior di 100 e 200 a pechino 2006 e campionessa euro­ pea in carica dei 60 indoor. Positiva a uno steroide anabolizzante proprio nella rasse­ gna continentale in sala di Goteborg del marzo scorso (quando vinse col personale di 7”10), era già stata squalificata due anni per scambio di provette a un controllo del 2008. Tutti i suoi risultati ottenuti tra marzo e giugno saranno cancellati. L’oro degli Eu­ ropei andrà all’ucraina Mariya Ryemyen, con la francese Myriam Soumare d’argento e la bulgara d’Italia Ivet Lalova di bronzo.

COPPA ITALIA (m.c.) A Nettuno semifinale di Coppa Italia su 3: per un posto nel girone eliminatorio di Coppa Campioni 2014. Ve­ nerdì ore 21 Nettuno­Bologna, sabato ore 16 Bologna­Nettuno; ev. gara­3 sabato 21. La vincente contro la perdente della finale scudetto Rimini­San Marino (venerdì ore 21 gara­3), già sicure di un posto in Europa.

Ippica A MAISONS LAFFITTE

(m.l.) Il campionato di serie A n. 80, al via sabato, schiererà otto squadre, con l’Asiago chiamata a difendere il titolo. Sono due le partecipanti in meno rispetto alla scorsa stagione: il Bolzano vincitore di 19 scudetti (in Ebel), oltre ad Alleghe e Pontebba (per motivi economici). New entry: il Vipi­ teno. Ieri la presentazione a Trento, in ossequio al neo sponsor, Itas Assicurazioni. La formula: stagione regolare con triplo girone di andata e ritor­ no (42 turni), poi i playoff. La stagione proporrà anche la Su­ percoppa Asiago­Valpellice (il 17 ottobre) e le Final Four di Coppa Italia (30 novembre­1 dicembre).

Nuoto e dintorni In Giunta è arrivata l’istanza presentata da 14 società contro la gestio­ ne Barelli. La Giunta ha deciso che sarà il segretario generale Roberto Fabbricini a dover esaminare la questione. «Da parte della Giunta c’è la vo­ lontà di arrivare il prima pos­ sibile a una soluzione che au­ spichiamo serena, espletando il diritto­dovere di vigilanza e verifica», ha detto Malagò. Barelli minimizza: «Sono 3­4 circoli su 1700 società affilia­ te. Se n’è parlato ma il Coni non ha detto nulla. C’è qual­ cuno che confonde i sogni con la realtà. Sono i sogni di qual­ cuno di poter mettere in diffi­ coltà la federazione».

Atletica Bulgara Naimova squalificata a vita

Baseball

Vela COPPA AMERICA

(l.b.) Troppo vento sulla Coppa America e il defender Oracle e lo sfidante New Zea­ land hanno aspettato nei pressi della partenza a lungo, ma sono stati costretti a rien­ trare. La settima giornata del­ la finale prevedeva due pro­ ve, ma sin dal mattino è parso evidente che non sarebbe sta­ to possibile. La combinazione della corrente più forte della stagione (2.7 nodi) in dire­ zione opposta al vento (24 nodi) aveva per di più portato il limite a 20,1 nodi, il più bas­ so di stagione. La classifica resta quindi 7 a 1 per New Ze­ aland, con il trofeo assegnato a 9 punti. Si torna in acqua oggi con 2 prove.

tempi lunghi: tre anni di bi­ lanci non approvati sono al­ l’esame dei revisori e prima di procedere si deve fare chia­ rezza. Intanto contro la deci­ sione dell’Alta corte di annul­ lare l’assemblea elettiva della Fise, è in preparazione un ri­ corso al Tar del Lazio per ripri­ stinare il risultato elettorale.

Ghiaccio

NUOTO: A EINDHOVEN

I piani di Ranomi e Magnussen Umberto Rispoli (foto GRASSO) sempre più convin­ cente nella sua avventura francese, iniziata ormai due anni e mezzo fa. Ieri il nostro jockey ha realizzato addirittu­ ra un triplo (prima volta da quando è Oltralpe) a Maisons­ Laffitte, alle porte di Parigi. Ha cominciato con Konig Ber­ nard (trainer Willian Mongil), ha proseguito con Oeil de Ti­ gre (Henri­Alex Pantall) per finire con Wahib (Mikel Del­ zangles), dimostrando ormai di essere diventato una cer­ tezza. Umberto Rispoli ha 25 anni, è nato San Severino Marche e, come detto, due an­ ni e mezzo fa si è trasferito in Francia, dopo aver vinto lo scudetto dei nostri fantini nel 2009 (con 245 successi, pri­ mato italiano) e nel 2010. In Francia la sua vittoria più im­ portante è il Prix du Cadran (gruppo 1) dello scorso anno a Longchamp, nel convegno dell’Arc de Triomphe. TUTTI CONTRO READY Oggi a La Croi­ se Laroche il GP La Voix du Nord (m 2700). Grande favorito Ready Cash (Th. Duvaldestin), ci provano anche i nostri Napoleon Bar (P. Vercruysse) e Main Wise As (P. Levesque).

SABBIA USA (c.f.) Quella che per le iridate 2009 e vicecampionesse olimpiche di Lon­ dra Jennifer Kessy e April Ross doveva es­ sere l’ultima partita insieme, la finale del torneo di Avp di St. Petersburg, contro Emi­ ly Day e Summer Ross, non si è giocata per avverse condizioni meteo e, a differenza di quella maschile (tra Gibb­Patterson e Luce­ na­Brunner, sospesa dopo un set), non sa­ rà recuperata. Kerri Walsh terza con la Pa­ vlik, ma dal Grande Slam Fivb di San Paolo (Bra, 8­13 ottobre) sarà lei al fianco di April Ross. Obiettivo: scavalcare l’ex socia Misty May quale più vincente di sempre.

Ieri ad Eindhoven, l’uomo e la donna più veloce del mondo si sono ritrovati insieme per la collezione autunno­inverno 2014 Arena, per allenarsi e raccontarsi insieme. Il bicampione del mondo e argento olimpico dei 100 sl, l’australiano James Magnussen, e la biolimpionica e iridata olandese Ranomi Kromowidjojo hanno parlato di come si diventa sprinter di successo, e dei rispettivi piani. Magnussen, reduce da una vacanza sulla Costiera Amalfitana in cui è rimasto stregato dall’Italia, annuncia nel suo intenso 2014 il Settecolli, oltre ai Giochi del Commonwealth e ai Panpacifici. Ranomi conferma che ci sarà agli Europei di vasca corta a Herning (Dan, 12­15/12) e che l’obiettivo principale saranno gli Europei d’agosto a Berlino da 50 metri. Vasce nella quale inseguirà il record del mondo nei 100 sl detenuto dalla tedesca di casa Steffen. «Abbiamo vinto tutto, ora vogliamo il primato in vasca lunga» hanno detto i suoi che si alleneranno ancora per qualche giorni nella vasca intitolata a Pieter Van den Hoogenband.

PER CAROLINA La 24enne finlandese Kiira Korpi, tra le più temibili avversarie europee di Carolina Kostner, rischia un nuovo lungo stop: s’è infortunata al tendine d’Achille si­ nistro, lo stesso che l’ha costretta al palo la scorsa stagione. Tra due weekend avrebbe dovuto gareggiare al Nebelhorn Trophy di Oberstdorf (Ger) per conquistare il pass olimpico per il suo Paese (al suo posto Juu­ lia Turkkila). Alla gara tedesca parteciperà invece la 25enne giapponese Niki Ando, mamma da aprile e assente dai Mondiali di Mosca 2011, quando vinse il secondo titolo iridato dopo quello di Tokyo 2007

Ippica San Giovanni 16­2­14­8­15 7ª corsa ­ m 1600: 1 Pearl Jam (M. Mangiapa­ ne) 1.14.1; 2 Raggiodisole Bigi; 3 Rio de Janei­ ro; 4 Primula Cash; 5 Paride Ans; Tot.: 2,97; 1,69, 7,04, 1,88 (91,03). Quinté: n.v. Quarté: 5.720,14. Tris: 286,25. OGGI QUINTÉ A MILANO A San Siro (inizio convegno alle ) scegliamo Austro (10), Pier­ re de Lune (3), Musicante di Breme (7), Le Meltem (2), Liu Gin (11) e Antiquarium (15). SI CORRE ANCHE Trotto: Modena (15.30), Torino (15.10) e Pontecagnano (15.20).

Lotta MONDIALI Seconda giornata dei Mondiali a Budapest: oggi debutta la prima azzurra, la Felice nei 48 kg. Ieri. Libera, 60 kg: 1. Goige­

SPONSOR TECNICO

Milano Marathon si lega ad Adidas Adidas è il nuovo sponsor tecnico della SuisseGas Milano Marathon. Dopo la firma annunciata ieri con Rcs Sport, organizzatrice dell’evento, il marchio tedesco si è legato alla maratona milanese per tre edizioni, a iniziare da quella del 6 aprile 2014.

RUGBY

Tuilagi fa le orecchie da coniglio a Cameron

Manu Tuilagi si è scusato per le «orecchie da coniglio» fatte lunedì a David Cameron durante la visita coi Lions. Questo il suo tweet: «Mi scuso per aver “cazzeggiato”. Non volevo offendere nessuno. Gran giornata a Downing Street. Grazie al primo ministro per l’accoglienza».

reev (Rus); 2. Dubov (Bul); 3. Barjang (Indo) e Enkhsaikhan (Mong); 84: 1. Aldatov (Ucr); 2. Perez (Cuba); Vereb (Ung) e Lashgari (Iran); 120: 1. Gatcalov (Rus); 2. Zasieiev (Ucr); 3. Petriashvili (Geo) e Akgul (Tur).

Motonautica La salma di Zantelli oggi a Colorno (l.b.) Oggi la Procura di Milano darà il nulla osta per trasportare a Colorno la salma di Paolo Zantelli, il pilota morto domenica al­ l’Idroscalo di Milano in un incidente nella quarta manche dell’Europeo di F2. Le inda­ gini si sono ormai concluse. Probabili fu­ nerali venerdì: per Colorno lutto cittadino.

Nuoto SPRINT NIPPONICO (al.f.) A Tokyo, lo sprin­ ter giapponese Shinri Shioura vince i 50 sl in 22”13; la settimana scorsa a Hiroshima ave­ va toccato in 22”09. ADDIO FAITH E’ morta in Australia Faith Le­ ech, 72 anni, stileliberista d’oro ai Giochi 1956 con Dawn Fraser nella 4x100 sl, e bronzo nei 100 sl.

Pallamano Ct: tutti azzerati (an.gal.) Il consiglio federale ha azzerato gli incarichi sulle panchine delle nazionali. For­ malmente non si tratta di un esonero per i tecnici delle maschili Franco Chionchio, Branko Dumnic e Giorgio Oveglia e delle femminili Marco Trespidi e Michael Niede­ rwieser, bensì, come recita la nota federa­ le: «Di una scelta organizzativa».

Rugby IL LEINSTER CI STA Mentre l’Erc ha fissato al 23 ottobre la riunione per una ripresa del­ le trattative sulle coppe europee, le leghe francesi e inglesi ­ che hanno rotto con le federazioni celtiche e vogliono organizzare un torneo alternativo ­ incassano l’interes­ se del Leinster. «Spero che si arrivi a una soluzione, ma se tutto andasse male do­ vremmo sinceramente considerare di en­ trarci» ha detto Mick Dawson, amministra­ tore delegato della provincia irlandese. Ieri Paul Goze, presidente della Lega dei club francesi, ha detto di «non vedere perché la federazione francese si dovrebbe opporre a un nuovo torneo fuori dall’egida dell’Erc».

Vela MELGES (r.ra.) Inizia oggi a Porto Rotondo il Mondiale Audi Melges 32: 26 gli equipaggi di 9 nazioni, 13 gli italiani tra questi Mascalzo­ ne Latino (Benussi), Bombarda (Bressani), Fantastica (Paoletti) e Audi Sailing Team ( Brcin). Le regate in diretta streaming www.melges32.com dalle 11. FESTA DELLA MARINERIA (m.l.) Presenta­ ta a Milano la Festa della Marineria (con ol­ tre 100 eventi) in programma a La Spezia (3­6 ottobre). Quest’anno il momento clou sarà la tappa conclusiva della Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta con 36 velieri provenienti da 10 Paesi riuniti e visita­ bili nel golfo. Tra le Regine del Mare (le grandi navi scuola appartenenti alle Marine Milita­ ri, ma non solo, di diversi Paesi) protagoni­ ste della spettacolare manifestazione figura anche l’Amerigo Vespucci).

AVVISO PUBBLICO PROCEDURA RISTRETTA DI GARA (C.I.G. 53152868C2) PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA MILLE MIGLIA 2014 1000 Miglia S.r.l. intende ricercare, tramite procedura ristretta, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. n. 163/2006, soggetti interessati all’affidamento dei servizi di progettazione, organizzazione e realizzazione della gara automobilistica di regolarità con partecipazione di vetture storiche, denominata “Mille Miglia”, relativa all’edizione 2014 e/o di servizi e forniture, anche con posa in opera, connessi, con possibilità di ripetizione dell'edizione 2015. Per tutti i dettagli si rinvia al Bando di gara, inviato il giorno 11/09/2013 per la pubblicazione sulla GUUE e pubblicato sulla GURI V Serie Speciale Contratti Pubblici n. 108 del 13.09.2013 e consultabile sul sito internet www.1000miglia.it.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

Il fatto del giorno

_l’Italia si prende una soddisfazione

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

LA CONCORDIA È STATA RUOTATA DI 65°; PER DARE L IDEA DELL”IMPRESA”, OGGI, ANCHE NOI RUOTIAMO IL TITOLO DELLA STESSA INCLINAZIONE

a rdi nco ta Co zza La ddri dove è ra ora no? Ma eran do? ort an la p E qu

65°

Operazione riuscita. I porti italiani si contendono il relitto che sarà rimosso in primavera: vale molti soldi e mille posti di lavoro

La Concordia è tornata dritta alle 4.04 del mattino di ie­ ri, e il successo è stato salutato dal suono festose delle sirene che hanno svegliato l’isola del Giglio. Il relitto, ruotato di 65 gradi e poggiato sul fondale artificiale di 30 metri, sta adesso enorme da­ vanti al porto, un’aria sbrindel­ lata e fascinosa, che i fotografi si accaniscono a immortalare. I due terzi della nave sono ancora sot­ t’acqua. Riapparendo in paese, all’uscita dalla piccola sala ope­ rativa montata sulla chiatta Pol­ luce, l’eroe di tutta la vicenda, Nick Sloane, ha detto semplice­ mente: «Mi vado a fare una birra e a dormire un po’. Ci vediamo dopo». In conferenza stampa, Franco Gabrielli, capo della Pro­ tezione civile, ha ribadito che la priorità è adesso quella di trova­ re gli ultimi due corpi, quelli di Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello. Sloane ha ricordato che al recupero hanno lavorato per­ sone di 26 nazionalità diverse. La nave, nella fiancata di dritta che è rimasta immersa tutti questi mesi, è piuttosto rovinata. Biso­ gnerà ripararla e render solida tutta la carcassa prima di met­ terla in viaggio.

«

La strada non è finita, mancano due fasi importanti Non saranno passeggiate

FRANCO GABRIELLI CAPO PROTEZIONE CIVILE

«

Un’impresa che dimostra lo spirito con cui l’Italia sa reagire alle catastrofi

PIETRO GRASSO PRESIDENTE DEL SENATO

«

Oggi abbiamo voltato pagina nell’immagine pubblica del nostro Paese

ENRICO LETTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

La Concordia al termine dell’operazione di raddrizzamento

buenti. In questo caso non è così: non solo i 450 milioni spesi fino ad ora li ha ovviamente tira­ ti fuori la Costa, ma molto probabil­ mente il ministero d e l l ’A m b i e n t e porterà la compa­ gnia di navigazione in tribunale e chiederà i dan­ ni ambientali.

3Che cos’è questa Titan Mi­ coperi che viene sempre cita­ ta come ditta messa a capo dell’operazione?

È la ditta che coordina il con­ La fiancata della nave: 20 mesi di mare l’hanno ridotta ad un ammasso di lamiere mangiate dalla ruggine

1Già, perché adesso va por­ tata da qualche parte.

C’è ancora da lavorare parec­ chio sulla Concordia e prima di muoverla ci vorrà poco meno di un anno. Si prevede di portarla via, alla velocità di due nodi al­ l’ora, intorno a maggio­giugno. Porto di destinazione ancora da definire: il più accreditato è Piombino, anche perché la nor­ mativa europea prevede che le navi da rottamare siano conse­ gnate al porto più vicino. Piom­ bino ha però fondali troppo bassi e un’altra serie di questio­ ni logistiche da risolvere (stra­ de da costruire, eccetera). La Regione Toscana ha già stanzia­ to 160 milioni e si giura che sta­ volta la burocrazia italiana non impedirà una sollecita realizza­ zione dei lavori necessari. Il progetto è quello di aprire a Piombino un cantiere per la de­ molizione di navi in fine vita, un cantiere cioè che resti in fun­ zione per sempre e non solo per la Concordia. La quale rappre­ senta comunque un business ghiotto, mille posti di lavoro per almeno due anni. Sono in corsa anche Palermo, Civitavecchia, Genova, Napoli.

2Molti adesso si chiedono chi pagherà tutto questo.

Sì, col sottinteso che a pagare, anche stavolta, siamo noi contri­

sorzio di aziende, perché, se ci pensa, è chiaro che in un’impre­ sa simile, che ha impegnato tan­ te competenze, sono state coin­ volte non solo le 26 nazionalità ricordate da Sloane, ma anche molte aziende. Per esempio, il distacco dell’imbarcazione dal­ le rocce sulle quali si era inca­ gliata e la sua rotazione fino a 24 gradi è stata possibile grazie agli strand jack, o martinetti idraulici, realizzati dall’emilia­ na Fagioli (commessa da 20 mi­ lioni di euro); Fincantieri ha co­ struito in otto mesi i trenta cas­ soni deputati al galleggiamento (alti come un palazzo di sette piani, la commessa realizzata nei cantieri di Genova, Palermo, Napoli e Ancora, aveva un valo­ re di 60 milioni); la romagnola Trevi, leader mondiale dell’in­ gegneria del sottosuolo, ha per­ forato tra la nave e il lato terra per ancorare al fondo marino le undici torri di ritenuta: com­ messa da 20 milioni. Le torrette sono sostenute da blocchi di ac­ ciaio forniti dagli spezzini di Nuova Olmec, specializzati in lavorazioni off­shore (5 milio­ ni). Il falso fondale, costituito da sei diverse piattaforme che insistono su 21 pali, è opera di

La stampa estera

tre aziende, la Rosetti di Ravenna, la Cimolai di Udine e la Gas&Heat di Pi­ sa, 40 milioni di euro per una fornitura di 12 mila ton­ nellate di acciaio.

4Queste aziende hanno vinto una gara?

Sono state scelte sulla base della garanzia dei tempi di rea­ lizzazione. Così ha spiegato Franco Porcellacchia, responsa­ bile del progetto di rimozione.

5In tutto il baillamme di que­

prima e dopo

I siti dei principali giornali stranieri: di impresa «senza precedenti» parlano Bbc e Cnn. Per Al Jazeera l’operazione della Concordia è la «più costosa e complessa»; il Guardian: «Nave in asse dopo la maratona»; El Mundo e e Der Spiegel pubblicano invece il video della «spettacolare» rotazione

sti giorni, Schettino che ha detto?

Non ha detto niente. Carlo Sassi, ex sindaco di Meta di Sor­ rento, ha spiegato: «Se ne sta chiuso nella sua casa a Meta, studia le carte del processo con i suoi avvocati e non risponde né al telefono né agli amici. Non parla neppure con me». Sloane, interrogato sul punto, ha risposto: «Non vorrei esse­ re nei suoi panni. Se sei il capi­ tano di una nave, ti è capitata la cosa peggiore possibile».

L’operazione durata 19 ore A coordinare il «parbuckling» è stato l’esperto di recuperi navali australiano Nick Sloane (nella foto a fianco). Il Senior Salvage Master si è pre­sentato al molo del Giglio dopo 19 ore, accolto da eroe, per annunciare la riuscita dell’operazione.


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

STUDIATO DAGLI SCIENZIATI

ALTRI MONDI

Era immune all’Hiv: si è tolto la vita Si è suicidato a 66 anni Stephen Crohn, l’uomo che la scienza considerava un mistero perché immune al virus dell’Hiv.

Mondadori: il Cav deve 500 milioni Ricorso respinto Dalla Cassazione arriva soltanto uno «sconto» Oggi il voto in Giunta e Berlusconi parlerà alla tv di Fininvest, «è un altro schiaf­ fo alla giustizia. La Cir non ha subito alcun danno, non dob­ biamo neppure un euro». Il Pdl fa scudo al suo leader che, nel­ la sentenza, viene definito «im­ putabile del fatto corruttivo» anche se prosciolto per prescri­ zione nel 2001. «In Italia nes­ suno può sentirsi al sicuro», at­ tacca il coordinatore del Pdl Sandro Bondi e il presidente dei deputati, Renato Brunetta, fa notare «la ormai ricorrente chirurgica tempestività» della sentenza.

Silvio Berlusconi, 76 anni, è stato eletto per la prima volta nel 1994 LAPRESSE FRANCESCO RIZZO

Lo sconto c’è, ammonta a 70 milioni di euro, ma per Sil­ vio Berlusconi ha il sapore di un’altra sconfitta, anzi, addi­ rittura di una «beffa». La Cas­ sazione ha infatti accolto uno solo dei ricorsi della Fininvest contro la Cir di Carlo De Bene­ detti, per il risarcimento del Lodo Mondadori, che rimane confermato, pur con una ridu­ zione dei 564,2 milioni di euro già versati nel 2011 dalla stessa Fininvest alla Cir. Il taglio è del 15% sui 180 milioni di danno netto, ovvero 23 milioni che di­ ventano 70 ricalcolando gli in­ teressi. Si chiude così la «guer­ ra di Segrate», lo scontro per assicurarsi la Mondadori, per la quale, nel 2007, sono stati condannati due avvocati di Fi­ ninvest e Cesare Previti, legale del gruppo ed ex ministro della

De Benedetti: «Riconosciuto lo scippo subito». Ma Marina: «Non dobbiamo un euro» Difesa del governo Berlusconi, autori della corruzione del giu­ dice Vittorio Metta. La senten­ za che dava il gruppo editoria­ le a Berlusconi era stata com­ prata con denaro passato da un conto corrente di una società riconducibile al Cav allo stesso Metta. «Dopo più di 20 anni viene definitivamente acclara­ ta la gravità dello scippo che la Cir subì, a seguito della accer­ tata corruzione di un giudice da parte della Fininvest», com­ menta De Benedetti e la Cir vo­ la in Borsa. Ma la reazione del fronte opposto è durissima. Per Marina Berlusconi, presidente

Voto Perché oggi c’è il voto in Giunta elezioni e immunità del Senato sulla decadenza del lea­ der del Pdl dopo la condanna per frode fiscale. Un passaggio­ chiave per Berlusconi ma, so­ prattutto, per il fragile futuro del governo («il Pd ci mette in enorme imbarazzo», manda a dire il vicepremier Angelino Al­ fano). Su questo scenario, in­ torno all’ora di pranzo, dovreb­ be arrivare il messaggio video del Cav, ieri rimandato. Pare che, nel discorso, Berlusconi non evochi la crisi, ma critichi i magistrati e lanci Forza Italia 2.0. Ma, dopo la sentenza della Cassazione, si parla di più ver­ sioni del video, una «soft» e una più aggressiva. E, intanto, c’è pure chi combatte per con­ to di Berlusconi. Un pool di av­ vocati filo­Pdl ha presentato un ricorso contro i giudici del­ la Cassazione che in agosto hanno confermato la condan­ na del Cavaliere a 4 anni: tra i motivi, la composizione del collegio giudicante della sezio­ ne feriale della Cassazione, in cui figurava un giudice civile e non penale. «Iniziativa perso­ nale non concordata né condi­ visa», comunica Palazzo Gra­ zioli. E il Pd chiosa: «Si rispetti­ no le sentenze».

Crohn viveva a New York ed era un artista, scrittore e giornalista. «Ha visto tutti i suoi amici morire, mentre lui era sopravvissuto» ha detto la sorella Amy. «Con lui la conoscenza del virus è cresciuta in modo incredibile», ha aggiunto Bruce Walker dell’Harvard Aids Research Center.

DALLA COMMISSIONE UE

Rehn: «L’Italia è una Ferrari, resti in pista» A volte, più che il concetto espresso, sono le parole a fare la notizia. È successo ieri al vicepresidente della Commissione europea, il finlandese Olli Rehn, che a proposito della situazione del nostro Paese ha detto: «L’Italia è come la Ferrari. Ma il talento non basta». Pensando ai «dati sul pil deludenti» e alla «instabilità politica che frena la ripresa», Rehn ha commentato: «L’Italia ha una grande tradizione di stile e di capacità tecnica, ma per poter vincere bisogna avere un motore competitivo. Il suo motore economico non può andare a basso regime, urge una revisione. Non può più perdere tempo al pit stop, spero che guidi con due mani il suo volante e rimanga in pista». Quindi, ovviamente scherzando, ha augurato al neo ferrarista e suo connazionale, Kimi Raikkonen, di essere «fonte di ispirazione» per l’Italia. A rispondergli è stato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e leader di Italia Futura: «Il nostro Paese è come e più di una Ferrari. È ricco di eccellenze, storia e talenti, è un Paese che vuole combattere. L’Europa però non coltivi il mito del rigore perché di troppo rigore si muore. Possono esserci anni buoni e anni meno buoni, l’importante è restare nel gruppo di testa e combattere fino alla fine per arrivare primi. Molte imprese italiane lo stanno già facendo, ma devono esserci risorse da investire e una squadra con le idee chiare».

PREPARA VIAGGIO AL POLO

Notte in congelatore per il principe Harry Il principe Harry ha passato una notte in un congelatore gigan te a 31 gradi per simulare le condizioni che dovrà affrontare

A PARLA AMANDA

S

«Un giorno andrò con i Kercher sulla tomba di Mez» Torna a parlare Amanda Knox, a pochi giorni dal via del nuovo processo a suo carico per l’omicidio di Meredith Kercher che si terrà dal 30 settembre a Firenze: «Non ci sarò, non posso esporre la mia vita al pericolo di un’altra ingiustizia», ha detto al settimanale «Oggi». «Milioni di volte ho pensato di avvicinare i Kercher, ma ho paura che la considerino una strategia legale o mediatica. Un giorno però voglio poterli incontrare e andare con loro sulla tomba di Meredith»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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quando, questo inverno, partirà per una spedizione al Polo sud. Il reale inglese, 29 anni, farà parte di un team di soldati, tutti amputati, dopo aver perso gli arti in Afghanistan, che sfiderà altri gruppi del Commonwealth. La spedizione percorrerà 320 chilometri in condizioni proibitive.

IN PIENO GIORNO AVVOCATO DI 28 ANNI

Shock a Udine: finita a coltellate mentre fa jogging L’hanno uccisa a coltellate mentre faceva jogging. Del suo corpo senza vita, in una stra­ dina nelle vicinanze dell’ippovia del fiume Cormor a Udine, si è accorto verso l’ora di pranzo un altro corridore che aveva visto trac­ ce di sangue e un telefonino a terra. Silvia Gob­ bato aveva 28 anni, era originaria di San Mi­ chele al Tagliamento (Venezia) ed era prati­ cante in un noto studio legale del capoluogo friulano. La giovane stava facendo jogging pro­ prio con il figlio dell’avvocato Gian­ ni Ortis con cui la­ vorava, che l’aveva distanziata di oltre 400 metri, aspet­ tandola poi a un in­ crocio. I carabinie­ ri, naturalmente, hanno interrogato a lungo i due uomi­ ni. Secondo le rico­ struzioni, la giova­ ne avvocato sareb­ Silvia Gobbato, avvocato be stata colpita in varie parti del corpo e poi trascinata per 7­8 metri a un lato della strada. L’arma del delitto non è stata ancora trovata. Nonostante la gio­ vane età, Silvia era molto conosciuta ed era stata candidata al consiglio comunale due anni fa. «Era una ragazza bravissima, dolcissima. Quel che è successo è inspiegabile» ha detto l’avvocato Ortis nel cui studio lavorava.

quattro vittime

In Austria: ammazza e rapisce e poi si barrica in una fattoria Un bracconiere austriaco di 55 anni, Alois H., ha ucciso un infermiere e due poliziotti. Con un altro agente in ostaggio si è, poi, rifugiato nel suo maso, a Melk, a circa 80 km da Vienna (nella foto Reuters). Anche l’agente rapito è stato trovato morto nell’auto della polizia che Alois H. aveva rubato. Fino a tarda sera l’uomo era assediato ­ forse con i due figli ­ dalla polizia, che si è avvicinata al maso con dei blindati.

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notizie Tascabili

Nel Maceratese

Scandalo a Bergamo

Uccide ex moglie La figlia lo difende «Lei lo vessava»

Eleonora moriva e il carabiniere rubava la borsa

Seppelliti a 10 metri di profondità

Una donna di 66 anni è stata uccisa a coltellate per strada, a Civitanova Marche (Macerata), dall’ex marito, un 76enne dal quale viveva separata. La donna è stata aggredita mentre si recava al lavoro in bici: l’uomo è stato subito arrestato. Il 76enne era già destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinarsi alla ex, che aveva ripetutamente minacciato. Ma Catia, una dei tre figli della coppia, difende il padre. «Non è un caso di femminicidio, è un caso di disperazione, mio padre era vessato. La mamma se ne era andata di casa e lo pressava». Pare che i motivi delle liti fossero legati ai soldi.

Nel giorno in cui la Regione Lombardia ha consegnato ai genitori di Eleonora Cantamessa una targa per «il suo gesto eroico», un carabiniere di Seriate, il 35enne D.T., è stato sospeso dal servizio perché accusato di aver rubato la borsa da un’auto subito dopo l’incidente in cui la dottoressa bergamasca e l’indiano che stava soccorrendo, Baldev Kumar, hanno perso la vita. Incurante dei due cadaveri e degli 8 feriti, il carabiniere ha prelevato la borsa dall’Audi A2 di una barista romena che era scesa dall’auto. Quindi aveva speso 300 euro con il bancomat in due sale slot.

Gomorra è una realtà: a Casal di Principe scoperti rifiuti tossici Esattamente come in «Gomorra». Ieri a Casal di Principe (Caserta) sono stati scoperti fusti di rifiuti tossici e fanghi, con ogni probabilità di origine industriale, seppelliti a circa dieci metri di profondità. I tecnici dell’Arpac e i Vigili del fuoco di Caserta, in collaborazione con i carabinieri, hanno iniziato a scavare ieri mattina una buca larga circa 4 5 metri, così come ordinato dai pm Antimafia di Napoli Giovanni Conzo e Luigi Landolfi, e dal procuratore aggiunto Francesco Greco. I rifiuti erano lì da una ventina d’anni, in un terreno di proprietà in parte pubblica e in parte privata, a poca distanza da una ludoteca e dal mercato

Ruspe e tecnici al lavoro ieri a Casal di Principe LAPRESSE ortofrutticolo di Casal di Principe. A indicare il punto esatto in cui scavare è stato segnalato da un pentito che, a quanto si è appreso, appartiene al gruppo Schiavone del clan dei Casalesi. L’uomo avrebbe rivelato agli inquirenti che rifiuti sono stati interrati all’inizio degli anni Novanta e che erano stati trasportati con una ventina di camion. Gli scavi proseguiranno anche nella giornata di oggi.

Il killer Aaron Alexis, 34 anni AP

A Washington

Usa, l’autore della strage era stato in Marina Si chiamava Aaron Alexis e aveva 34 anni l’autore della strage di Washington davanti alla sede della Marina, in cui sono morte 13 persone. L’uomo, ucciso dagli agenti, sembra abbia agito da solo. Alexis era un veterano della Marina congedato nel 2011 a causa di alcuni episodi di «cattiva condotta».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

IL SECONDO EPISODIO

ALTRI MONDI

Domani al cinema tornano i Puffi 3D Domani tornano al cinema i Puffi. Il secondo film, un mix tra live action e animazione ancora una volta in 3D, sugli strani ometti

Le bad girl di Sofia «Pessimi esempi della cultura pop» La Coppola a Roma presenta il suo Bling Ring Nel cast anche la sexy ladra Emma Watson

blu famosi in tutto il mondo, fa seguito a quello campione d’incassi del 2011. Stavolta i Puffi avranno nuovi nemici: oltre a Gargamella ecco infatti i perfidi Monelli. Qui accanto, un gentile omaggio per la «Gazzetta dello Sport» e i suoi lettori direttamente dal villaggio dei Puffi...

Ragazzine terribili «Ho volu­ to raccontare un aspetto della cultura americana che conti­ nua a crescere nonostante la crisi», racconta lei con la voce bassa e ferma e il volto presso­ ché inespressivo. «Leggendo un articolo che parlava di que­ sta banda di ragazzine su Vani­ ty Fair sono rimasta sorpresa da cosa arrivano a pensare e dire gli adolescenti. Mi sem­ brava necessario mostrare questa realtà molto pop, fatta di sedicenni devoti ai vip e ai marchi di lusso e prede della smania di condividere tutto sui social network. Con questo non voglio dire che in America i ragazzi siano tutti così, ma purtroppo ce ne sono tanti». È divertente vedere Emma Wat­ son e le sue amiche intrufolar­ si nelle ville grandiose e pac­ chiane di Paris Hilton (che ha messo a disposizione la sua ve­ ra abitazione), Orlando Bloom o Megan Fox. Alla fine vengo­ no scoperti ma raggiungono, nella realtà più che nel film, una certa notorietà. C’è il ri­ schio allora che Bling Ring por­ ti a questa banda di adolescen­

« A sinistra la regista di «Bling Ring» Sofia Coppola, 42 anni; sopra Israel Broussard e Katie Chang in una scena del film; sotto la ex Hermione di «Harry Potter» Emma Watson

ELISABETTA ESPOSITO ROMA

Che tipo strano Sofia Coppola. È strana sia fisica­ mente, con quegli occhi sottili e il naso importante, sia nel modo schivo, severo ed ele­ gante di mostrarsi agli altri. Talmente strana da rivelarsi alla fine uno dei perso­ naggi più affascinanti e moderni del mondo del cinema. Forse quello che fa vedere oggi è solo il risultato di una bella fetta di vita pas­ sata ad essere la figlia di Francis Ford Coppola, fino a quando il successo da regista per

Lost in Translation (2004), con tanto di Oscar per la sceneg­ giatura, l’ha definitivamente liberata dall’ala protettiva ma ingombrante di papà. È a Ro­ ma per presentare Bling Ring, il film che ha aperto la sezione Un Certain Regard di Can­ nes e che sarà nei cine­ ma distribuito da Lucky Red il 26 settembre. È la storia, ispirata a fatti realmente accaduti, di un gruppo di adolescenti di Los Angeles (tra cui Emma Watson in versione supersexy) ossessionati dal cul­ to delle celebrità, tanto da introdursi nelle loro case per rubare scarpe, gio­ ielli, vestiti o borse.

DALL’8 AL 17 NOVEMBRE

Festival di Roma, sarà James Gray a guidare la giuria Sarà il regista e sceneggiatore newyorchese James Gray il presidente di Giuria dell’ottavo Festival Internazionale del Film di Roma, in programma dall’8 al 17 novembre. Gray, premiato a Venezia con il Leone d’Argento nel ‘94 per il suo film d’esordio, «Little Odessa», sarà affiancato dai sei personalità del cinema e della cultura. Il suo ultimo film, «The Immigrant» con Joaquin Phoenix e Marion Cotillard, era in concorso a Cannes 2013.

«

L’ossessione per le celebrità è un male sempre più diffuso e va raccontato Ho voluto che tra lo spettatore e i protagonisti ci fosse sempre un distacco emotivo SOFIA COPPOLA REGISTA E SCENEGGIATRICE

ti sceme una nuova ondata di fama? «Mi auguro di no — spiega Sofia, madre di due fi­ glie —, il mio punto di vista è chiarissimo: nell’ultima scena, quando Emma Watson parla del suo nuovo sito, ho scelto una musica da film dell’orro­ re... Ho anche dato ai protago­ nisti nomi di fantasia, proprio per non far loro troppa pubbli­ cità. E poi ho scelto di raccon­ tare la loro storia in modo che lo spettatore si appassionasse alla vicenda, però mantenesse sempre un forte distacco emo­ tivo dalla banda. Insomma, non volevo ci fosse alcun tipo di identificazione o intimità». E la cosa, in effetti riesce alla perfezione. Almeno tra chi non conosce a memoria la vita di Lindsay Lohan... © RIPRODUZIONE RISERVATA

NUOVO KING DAL 24 IN USA

Il sequel di Shining: «Danny da adulto» Stephen King è stato di parola: come promesso un anno fa, l’attesissimo sequel del romanzo «Shining» negli Usa esce

A

il 24 settembre. Racconta la vita di Danny Torrance, il bimbo con la «luccicanza», diventato «un adulto da anni alla deriva, che non sa liberarsi dell’eredità di violenza del padre», spiega l’editore. E intanto sarebbe in lavorazione un prequel del film di Kubrick tratto da «Shining».

ANIMA ROCK DA OTTOBRE NEI TEATRI

È CADUTO LIGABUE

I Negrita all’antica: «Così riportiamo la musica al centro»

S

Due cd con le hit in acustico «Un album di legno e metallo»

Si frattura una spalla sul palco L’incidente nella serata del debutto all’Arena di Verona non fermerà Luciano Ligabue. Il cantautore è scivolato sul palco durante il concerto riportando una microfrattura alla spalla destra. Ma lo staff di Liga si è subito mobilitato per rassicurare tutti i fan: «I concerti saranno tenuti regolarmente», a partire da quello di ieri sera. Sono ancora quattro le serate da tutto esaurito in programma a Verona: si tratta degli unici live italiani del cantautore per il 2013

Da sinistra, Pau, Mac e Drigo, ovvero i Negrita FRANCESCO RIZZO

Non ci guarderemo indietro mai, cantavano i Negrita anni fa, ma quando una band viaggia dal Sudamerica alla Cina, «perché è un modo per solleticare l’anima e poi cambiare senza pau­ ra», come spiegano a tre voci Pau, Drigo e Mac, capita di tornare sui propri passi. E così, da ieri, ecco Déja Vu, doppio cd che ripropone ventitré pezzi del gruppo aretino in chiave semiacustica, più l’inedito dal sapore blues Anima lieve e l’invi­ to a non mollare i propri sogni La tua canzone, hit estiva, «e se becchi la hit, poi puoi riempire l’album della musica che vuoi fare». O rifare: Ro­ tolando verso sud, L’uomo sogna di volare o Mama Maè con la formula “poco elettrica” dell’ultimo tour nei teatri (che riparte il 17 ottobre da Rieti). Energia «Un album che passa da metallo e le­ gno», spiegano i Negrita, «così appariamo nudi, riportiamo la musica al centro. Certi pezzi di­ ventano un’altra cosa ma non volevamo un live del tour, troppi compromessi nei suoni». E poi, nel 2014, saranno vent’anni dal debutto e così Déja Vu («volevamo la parola unplugged, ma il copyright è di Mtv») diventa un modo per guar­ darsi alle spalle. «Eravamo i pulcini neri della nostra provincia, cresciuti a rock classico, oggi c’è chi ci considera pop e chi rock, ma ogni disco è una sterzata, un altro habitat, impossibile ac­ contentare tutti». Si viaggia, però: forse non ver­ so Sanremo, «fatto nel 2003, non è per noi», dice Pau, «snobbarlo non si può», replica Drigo, del resto loro stessi ammettono «si scazza ogni due per tre, è più rock». E il nuovo album di inediti? «Pensiamo a un tour bus per incidere tra una tappa e l’altra». Si torna indietro una volta sola. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 ­ 20/4

21/4 ­ 20/5

21/5 ­ 21/6

22/6 ­ 22/7

23/7 ­ 23/8

24/8 ­ 22/9

LE PAGELLE

Ariete 6 ­

Toro 7

Gemelli 5,5

Cancro 8

Leone 6

Vergine 5,5

DI ANTONIO CAPITANI

Il senso d’abbandono vi pervade, forse. E un imprevisto vi spiazza. Non è una giornata super, né nel lavoro, né suinamente parlando.

Il lavoro riceve input ottimi, i sostenitori vi aiutano. Ma non imponetevi facendo i matti. Sudombelico non molto efficiente. Vi rifarete presto.

Luna storta. Che v’impedisce di dare il meglio di voi, forse. Ussignùr, state su e disperdete le fumate di zebedei. Slancio suino medio.

IL MIGLIORE. Ogni vostra pensata è vincente, il lavoro vi fa superare voi stessi, news ottime da “lontano”. Sudombelico curioso.

La giornata olezza di cupezza. Senza motivo, forse. Amministrate bene i vostri soldi. Fornicazione very alluped, però.

I rapporti con gli altri si tendono. Forse troppo. E voi siete piacevoli come un foruncolo zebedeico. Mediate, sedate, fornicate.

23/9 ­ 22/10

23/10 ­ 22/11

23/11 ­ 21/12

22/12 ­ 20/1

21/1 ­ 19/2

20/2 ­ 20/3

Bilancia 6 ­

Scorpione 7,5

Sagittario 6 ­

Capricorno 7

Acquario 7 +

Pesci 7,5

Intuito, creatività e uso dell’esperienza costituiscono il mix che vi porta al successo. E profferte suinissime v’infervorano.

Casa e famiglia vi fanno in salmì gli zebedei. Pure sul lavoro si respira un umoraccio diffuso. E scarseggia l’efficacia suina. State su.

La Luna vi fa balenare ideone e vi rende l’anima dello staff in cui lavorate. Ok p.r., colloqui e viaggi, potenziale fornicatorio ottimo.

Pragmatismo e sostenibilità dei ritmi giovano al lavoro. Che vi porta al successo. Pure economico. Ma c’è sfigogrigiore suino. Tanto. Rimediate.

Luna nel vostro segno, ispiratrice efficace e dispensatrice di fascino. Tutto parte col piede giusto, voi spaccate. Il vostro sudombelico pilucca.

Potreste fare un po’ troppo i difficili. Non inducete gli altri a legarvi alle rotaie, collaborate per quanto potete. Ormoni scontentini.

FRANCESCA SCHIAVONE

La tennista milanese è nata il 23 giugno 1980: è stata la prima donna italiana a vincere un torneo del Grande Slam (Parigi, 2010)

Gazzetta.it

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Coppa Sudamericana Sky Sport 1, Sky SuperCalcio

Champions League Sky Calcio 5, MP Calcio 3

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17.30 SERBIA - SPAGNA Europeo maschile. Quarti di finale Rai Sport 1

Champions League Sky Calcio 4

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Dalla Cina Eurosport

Eurosport 2

20

22

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18

23

AOSTA

10

18

BARI

18

28

BOLOGNA

16

23

Legenda

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

19

26

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

14

21

CATANIA

17

29

FIRENZE

18

24

GENOVA

17

24

L'AQUILA

14

18

MILANO

15

21

NAPOLI

18

26

Nuvolo

Moderati

Rovesci

Forti

Coperto

Molto forti

Pioggia

MARI

Temporali

Calmi

PALERMO

21

28

Neve

Mossi

PERUGIA

14

21

Nebbia

Agitati

Il sole oggi MILANO

ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:03

19:29

6:51

19:15

POTENZA

13

18

REGGIO CALABRIA

20

29

ROMA

18

25

TORINO

12

20

TRENTO

15

23

TRIESTE

11

20

VENEZIA

14

22

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PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it

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Champions League. Highlights

GOLF: THE KLM OPEN

PGA European Tour. Da Zandvoort, Olanda

Champions League. Highlights

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Champions League. Highlights

Champions League. Highlights

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CICLISMO

Ieri

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SuperTennis

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A CURA DI

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GazzaMeteo

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TENNIS

09.00 SNOOKER: SHANGHAI MASTERS

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Champions League. Highlights

Dall'India Eurosport 2

Dalla Cina Eurosport

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11.30 CALCIO: GALATASARAY REAL MADRID

18.00 CHAMPIONS LEAGUE TWENTY20

Europeo maschile. Quarti di finale Rai Sport 1

BILIARDO

Champions League Sky Sport 1, Sky Calcio 1, MP Calcio, Italia 1

Champions League Sky Calcio 7

CRICKET

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10.30 MOTOCROSS: SPEEDWAY GRAND PRIX Dalla Slovenia

11.30 RUGBY: NUOVA ZELANDA ARGENTINA Quattro Nazioni

14.00 FOOTBALL: TEXAS TECH TEXAS CHRISTIAN UNIVERSITY NCAA

Oggi In prevalenza non si verificheranno precipitazioni e il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso ma sulle Alpi, al Sud e in Sicilia a tratti sarà nuvoloso con qualche pioggia; attenzione a qualche nebbia al Centro fino al primo mattino. Trieste

Trento Aosta

12 18

Torino

12 20

13 22

Milano

Venezia

13 21

VIDEO

GALLERY

Povero Letschert Prende il rosso e sviene in campo

LeBron neosposo festeggia in Italia con Savannah

Durante Heerenveen Groningen (Olanda), il giocatore della squadra di casa Timo Letschert entra duramente su Luciano Slagveer. Tutto nella norma, si fa per dire. Quello che succede poi è imprevedibile: dopo il cartellino rosso Letschert barcolla, sviene ed è costretto a lasciare il campo in barella...

Viaggio di nozze in Italia per LeBron James. La star dei Miami Heat è arrivato con la moglie Savannah Brinson, con cui si è sposato la settimana scorsa a San Diego. Per la superstar della NBA, sole, mare e relax, prima della ripresa dell’attività agonistica con il camp degli Heat e la stagione regolare.

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Domani

Dopodomani

Sul Meridione instabile per l'alternanza di rovesci sparsi, qualche temporale e rasserenamenti. Alcune precipitazioni anche sulle Dolomiti più settentrionali, nevose ad alta quota. Altrove generalmente cielo sereno o poco nuvoloso.

Su gran parte del nostro Paese predomino del sole e i valori termici saranno in linea con le medie del periodo. Faranno eccezione il Sud e il Lazio, interessati da vari rovesci e temporali anche se comunque non mancheranno schiarite.

14 21

13 21

Bologna

Genova

12 25

Ancona

16 23

Firenze 13 25

Perugia

14 25

10 23

L’Aquila 10 21

ROMA

15 25

Campobasso

Bari

11 22

Napoli

16 26

18 25

Potenza 11 21

Cagliari

Catanzaro

18 26

19 22

Palermo

Reggio Calabria 21 25

20 25

Catania 22 28

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Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:05

19:27

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19:13

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La tiratura di martedì 17 settembre è stata di 339.518 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

5 set.

12 set.

20 set.

27 set.

COLLATERALI *con libro Lauda vs Hunt d 14,29 ­ con DVD Ken il Guerriero N. 3 d 3,29 ­ con Ferrari Build Up N. 3 d 4,29 ­ con DVD Benigni Cult N. 5 d 11,29 ­ con I Classici dell’Avventura N. 8 d 8,20 ­ con Lucky Luke N. 9 d 5,29 ­ con DVD Pokemon N. 17 d 11,29 ­ con Lamborghini Collection N. 11 d 6,29 ­ con Pesca Magazine N. 7 d 5,29 ­ con Passione Rally N. 23 d 14,29 ­ con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 38 d 11,29 ­ con Michel Vaillant N. 42 d 4,29 ­ con I Love Travel N. 49 d 5,29 ­ con SportWeek d 3,10

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali ­ Tel. 02.99049970 ­ c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania E 2,00; Argentina $ 9,00; Austria E 2,00; Belgio E 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro E 2,00; Croazia Hrk 15; Egitto E 2,00; Francia E 2,00; Germania E 2,00; Grecia E 2,00; Irlanda E 2,00; Lux E 2,00; Malta E 1,85; Monaco P. E 2,00; Olanda E 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole E 2,00; SK Slov. E 2,20; Slovenia E 2,00; Spagna/Isole E 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Thailandia THB 190; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013


12­22 settembre 2013

SALONE DI FRANCOFORTE

MOTORI

FIAT PANDA 4X4 ANTARTICA LA CASA TORINESE CELEBRA I 30 ANNI DELL’UTILITARIA A TRAZIONE INTEGRALE CON UN MODELLO SPECIALE BICOLORE AFP

II

AUDI NANUK LA CROSSOVER COUPÉ SPORTIVA DELLA CASA TEDESCA HA UN MOTORE V10 DA 5.000 CMC E 544 CV DI POTENZA

VII

CITROËN CACTUS A DISPETTO DEL NOME, IL CONCEPT DELLA CASA FRANCESE HA LE FIANCATE IN MATERIALE SOFT PER ASSORBIRE GLI URTI AFP

IX

SHOCK FERRARI E’ LA 458 SPECIALE La rossa portabandiera in Germania del Made in Italy

L’abitacolo della Ferrari 458 Speciale, la supercar più ammirata del Salone di Francoforte, con i suoi interni in cui spiccano gli inserti di pelle e la struttura in carbonio: ha i comandi concentrati sul volante come le vetture da Formula 1

Tanta Italia anche nel progetto dell’Audi Nanuk che sfrutta il genio di Giugiaro La Mercedes punta alla macchina che si guida da sola. Elettriche: spunta la Bmw i8 Si ha quasi paura di prendere la scossa,

IlCommento DI PINO ALLIEVI

L’auto affronta nuove sfide per battere la crisi

girando tra gli immensi padiglioni del Salone di Francoforte, tanti sono i modelli che sfruttano l’energia elettrica. Sembra di essere in un’altra era tecnologica, non fosse che poi, di tutte queste novità, sulle strade arriverà pochissimo e chissà quando, salvo eccezioni. Dieter Zetsche, presidente del gruppo Daimler, però ammonisce: «Siamo in una fase di transizione e non ce ne rendiamo conto perché il 99% delle auto che circolano sono spinte da motori a combustione. Ma la rivoluzione è in atto e Mercedes la sta cavalcando». Una di queste forme è la Mercedes che va da sola, senza bisogno del guidatore che diventa, di fatto, un passeggero. Lo hanno fatto altri, ma qui siamo a livello di Classe S, quindi lusso più ecologia. E a vedere questa berlinona fare lo slalom nel traffico, evitare il furgoncino che esce dallo stop e fermarsi ai semafori da sola viene paura a pensarci.

Intanto, il mondo continua a fare grandi numeri con auto a benzina, gasolio, o al massimo a Gpl e metano che devono essere guidate. Nei nuovi Paesi aumentano i redditi e l’auto diventa esibizione di benessere e libertà. Ma nelle nazioni dove si sta bene le auto si vendono molto di meno, tanto che il nostro Continente ha perso 4 milioni di unità negli ultimi 5 anni. C’è crisi, non si spende, l’auto per i giovani non è più un sogno ma una scocciatura di cui si può fare senza dubbio a meno. Ed è vero, specie per chi vive in città. Da mesi pure la Germania assorbe meno vetture (-6,6% da inizio anno). Il n.1 Volkswagen Martin Winterkorn vede dieci fabbriche di troppo in Europa. La cura? Chiuderle subito per evitare sovrapproduzioni, come se le persone chi vi lavorano fossero pezzi metallici in eccesso. Il che, ragionando coi numeri, è però spietatamente vero. Ma nell’attesa che l’elettrico, nel giro di 50

anni, possa risolvere i nostri guai risanando l’ambiente (questo sì!), ecco che Francoforte ridà gioia a chi l’auto la ama, con anteprime che lucidano gli occhi. Nella gamma alta c’è la regina della rassegna che è tedesca ma con abiti italiani, la meravigliosa Audi Nanuk disegnata dalla Italdesign di Giugiaro, prototipo di una granturismo che verrà, un’auto che potrebbe circolare domani senza neppure costi eccessivi e con un concentrato di idee che lascia a bocca aperta. Le elettriche hanno la loro migliore espressione nella incantevole, e definitiva Bmw i8, mentre le «medie», la fascia delle auto per tutti, vedono la sfida della Peugeot con la 308 la cui novità sta nelle linee volutamente convenzionali. Un Salone d’attesa, che stupisce meno di altri, con tanti manager senza certezze che cercano di fare la voce grossa per mascherare paure, dubbi e spesso clamorosi errori. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2013

SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

LE ITALIANE

La Gallardo più estrema

La Quattroporte si veste da Zegna

Lamborghini presenta la Squadre Corse, versione spinta della Gallardo: aerodinamica da gara, motore da 570 cavalli e velocità massima di 320 km/h. Si vola da 0 a 100 km/h in 3”4 LAPRESSE

Oltre alla turbodiesel 3.0 da 275 cavalli, Maserati ha esposto la concept Quattroporte Ermenegildo Zegna: cerchi in tinta con diamantatura e interni con tessuti forniti dalla famosa maison ANSA

LA PASSIONE La Ferrari 458 Speciale affianca le versioni coupé e spider. Il suo motore V8 da 605 Cv è il più performante della gamma AP

L'intervista STEPHAN WINKELMANN A.D. LAMBORGHINI

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«Abbiamo clienti di carattere per loro stiamo pensando una rivoluzione entro il 2015» Dal gennaio 2005 Ste­ phan Winkelmann è presiden­ te e amministratore delegato di Lamborghini e da allora la Ca­ sa del Toro è tornata a impen­ sierire la Ferrari. Un caso? Di certo il merito è anche di un te­ am motivato che dirige con ri­ gore tipicamente tedesco, lui che è nato a Berlino ma ha vis­ suto anche a Roma: «Dell’Italia amo la leggerezza dell’essere, il piacere della compagnia. Ai tedeschi, riconosco di saper andare a fondo nelle cose». Perché potendo scegliere lei crede che un acquirente do­ vrebbe scegliere una Lambor­ ghini e non una Ferrari?

«Optare per una nostra vet­ tura credo sia una scelta di ca­ rattere. Le Lamborghini sono estreme, senza compromessi e italiane, come gli stessi valori del marchio. Sono super spor­ tive che rappresentano il per­ fetto connubio di design, tec­ nologia e artigianalità. Chi ci sceglie decide di associarsi a

« «

Anche se inserita nel Gruppo Volkswagen la nostra resta una Casa italiana Vogliamo ridurre le emissioni di CO2 del 35% per le fabbriche e del 30% per le auto

questo mondo. La nostra è una clientela esigente che ricerca non solo un’auto esclusiva, ma anche l’applicazione di tratta­ menti individualizzati». Meglio le Lamborghini di ieri o di oggi?

«Anche per me la Miura re­ sta un’icona Lamborghini, ma se dovessi scegliere un sinoni­ mo attuale del marchio non penserei a un singolo modello. Ogni Lamborghini ha in sé lo stesso dna, senza compromes­ si, esclusivo, estremo, aggressi­ vo, italiano e capace di creare nuove tendenze. Oggi sia Gal­ lardo che Murcielago interpre­ tano ciascuna con la loro per­ sonalità il dna Lamborghini». Non crede che il Gruppo Volkswagen abbia finito per «germanizzare» Lamborghini?

DALLA PISTA ALLA STRADA ECCO SPECIALE E GALLARDO

«Lo escludo. C’è da distin­ guere tra gli standard di quali­ tà e l’economia di scala creata con l’appartenenza a uno dei più grandi gruppi automobili­ stici mondiali e il valore del marchio, la cui italianità è un elemento imprescindibile, vi­ tale e fortemente distintivo».

Italia

FERRARI, LAMBORGHINI, MASERATI, FIAT, ALFA ROMEO ABARTH, LANCIA, JEEP

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In Germania è tornata d’at­ tualità l’ecologia. Ci credete?

«Lavoriamo per ridurre del 30% le emissioni di CO2 dello stabilimento e del 35% delle auto. Studiamo soluzioni per ottimizzazioni termodinami­ che, riduzione degli attriti e del peso delle auto e sistemi effica­ ci per il recupero dell’energia».

CORRADO CANALI

In casa Italia il fiore al­ l’occhiello sono le due super­ sportive che debuttano al Salo­ ne di Francoforte. Una è quella firmata da Ferrari ed è la ver­ sione più estrema della 458 ri­ battezzata Speciale non solo per l’incremento delle presta­

A che punto siamo con lo sviluppo dei nuovi modelli?

«Il 2015 sarà l’anno della ri­ voluzione Lamborghini. Il no­ stro Centro di ricerca e svilup­ po è uno dei dipartimenti più attivi: nuove tecnologie sono sempre allo studio per trovare soluzioni innovative per le fu­ ture e più severe normative». co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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zioni, merito dei 605 Cv di po­ tenza massima ma anche della forma più funzionale alle pre­ stazioni messa a punto da Cen­ tro Stile Ferrari e Pininfarina (premiata a Stoccarda agli Au­ tonis Design Awards by Auto Motor und Sport grazie ai mo­ delli Sergio e Bmw Pininfarina Gran Lusso coupé). Da segna­ lare le soluzioni mobili ante­ riori e posteriori che rendono la Speciale il modello di serie aerodinamicamente più effi­ ciente nella storia Ferrari. Trat­ tandosi di una rossa non pote­ va che essere «speciale» anche il prezzo che è di 238.000 euro. Belva L’altro purosangue è l’ultima variante della Lambor­ ghini Gallardo, prima del rin­ novo del modello programma­ to per l’anno prossimo. La LP

Jeep Wrangler Polar in vendita da inizio anno (co.ca.) La Jeep Wrangler Polar Limited Edition offre una mascherina con inserti neri (nel dettaglio), copriruota di scorta rigido, hard top in tinta, cerchi in lega neri lucidi da 18” e finiture Polar White. Disponibile da inizio 2014 a 2 e 4 porte col turbodiesel da 2.800 cmc

570­A Squadra Corse ha co­ me base di partenza la versio­ ne Super Trofeo, protagonista in pista: ha dunque lo stesso il motore V10 di 5200 cmc capa­ ce di 570 Cv, ma anche l’ala po­ steriore in composito che per­ mette un carico aerodinamico tre volte superiore. Fanno inol­ tre parte dell’allestimento altri particolari racing, come cofa­ no motore a sgancio rapido ed elementi di carrozzeria in fibra di carbonio. Il peso della Squa­ dra Corse è così limitato a 1340 kg. Anche l’abitacolo è di chia­ ra impronta corsaiola e si affi­ da ad ampi inserti in carbonio con rivestimenti in Alcantara. Glamour Dopo due supercar ecco la più glamour delle am­ miraglie: la Maserati Quat­ troporte Ermenegildo Ze­ gna, edizione dell’ammiraglia del Tridente caratterizzata da un allestimento unico per colo­ ri, materiali e finiture, oltre che appositamente concepito per dare vita a una versione in


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Panda, 30 anni di 4x4

Il ritorno dello Scorpione

La Giulietta si aggiorna

Fiat celebra il trentennale della Panda 4x4 con l’edizione Antartica: bicolore (bianca con tettuccio nero) e con dettagli arancioni, avrà due motori: 900 turbo da 85 Cv e 1.3 Multijet da 57 Cv AFP

Abarth ritorna a Francoforte con la versione 50° Anniversario della mitica 595. Prodotta in soli 299 esemplari, ha un motore 1.4 T­jet da 180 cavalli: è la 500 più potente di sempre AFP

L’Alfa Romeo Giulietta resta al passo coi tempi: calandra e cerchi in lega sono stati rivisti, così come i colori della carrozzeria. Tra le opzioni, anche un motore 2.0 turbodiesel da 150 CV

E’ TRICOLORE MERCATO AD AGOSTO DATI DI NUOVO PREOCCUPANTI

LE CASE OTTIMISTE NONOSTANTE I CONTI

inbreve FREEMONT

ECCO BLACK CODE IL SUPERDOTATO (co.ca.) Il Black Code è il nuovo top di gamma del crossover Freemont. Gri­ glia frontale, cerchi 19”, cornici dei fari anteriori nere e climatizzatore au­ tomatico, cruise control, interni in pelle riscaldati, sensori di parcheggio, na­ vigatore satellitare con mappe da 8,4” e altro an­ cora. In vendita dal 2014.

La Ferrari è la rossa stradale più aerodinamica di sempre, la Lamborghini ricalca da vicino la vettura del trofeo monomarca. In casa Fiat la Panda diventa Antartica, mentre per la 500 arrivano i nuovi motori. Jeep lancia la Wrangler Polar

Ritocchi Restyling, invece, per Alfa Romeo con i gioielli Giulietta e MiTo in versione 2014 con un ritocco estetico che migliora l’appeal. Per Giu­ lietta c’è pure un inedito 2000 cmc turbodiesel da 150 Cv e un sistema di infotainment Ucon­ nect con touchscreen da 5” o 6,5”. Debutta, invece, sulla Mi­ To il 900 cmc Turbo TwinAir 105 Cv benzina e l’Uconnect con touchscreen a colori da 5”.

Lancia Voyager S, tutto più sportivo La versione top della monovolume Lancia guadagna in sportività: merito della calandra anteriore nera lucida (tinta usata anche per i cerchi in lega da 17”) e della tonalità scura utilizzata per gli interni

serie limitata (ne verranno co­ struiti 100 esemplari) disponi­ bile nel 2014. Intramontabili Ma il Made in Italy espone a Francoforte an­ che i due brand Fiat: Panda e 500. Per la Panda c’è la Serie speciale 4x4 Antartica che festeggia i 30 anni della citycar

a trazione integrale. Carrozze­ ria bicolore, dettagli arancioni e un look simpatico. Esordio, invece, nella gamma 500 del 900 cmc TwinAir da 105 Cv e dei nuovi 1600 cmc turbodie­ sel e 1400 cmc benzina, en­ trambi da 120 Cv, al debutto sulle varianti Trekking e Living della 500L.

Gli altri Il brand sportivo Abarth espone un esemplare storico della 595 presentata nel 1963 e una Abarth 595 50° Anniversario, la nuova serie limitata. Due le novità di Lancia che presenta il Vo­ yager S e la Delta 2014, in vendita da gennaio. Jeep, infi­ ne, mostra la nuova serie spe­ ciale Jeep Wrangler Polar che arricchirà l’offerta di alle­ stimenti proposti spesso in edi­ zione limitata nella storia del modello più iconico di Jeep. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sia chiaro, non era agosto il mese che poteva portare ad un miglioramento del mercato automobilistico in Italia. Nonostante ciò, non fa piacere scoprire che il tradizionale mese delle vacanze degli italiani è stato anche il 39° consecutivo nel quale le vendite di auto sono crollate rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Questa volta la perdita è stata del 6,6%, figlia delle 52.997 immatricolazioni rispetto alle 56.715 del 2012. Tenendo conto degli 8 mesi di quest’anno, le vendite

totali sono state 893.037, con un calo del 9% rispetto all’anno scorso. «Un giorno lavorativo in meno nel mese di agosto non ha certo favorito la lettura dei dati delle immatricolazioni che restano molto negativi – ha dichiarato Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, in rappresentanza delle Case estere – e anche l’auspicata ripresa non si è ancora manifestata nella raccolta degli ordinativi di nuove auto». Un brusco risveglio, insomma, dopo qualche cauto segnale di ottimismo.

LE AUTO VENDUTE IN ITALIA 2012

2013 137.745

Gennaio

113.525 131.271

Febbraio

108.419 138.137 132.020

Marzo

129.663 116.209

Aprile

147.102 136.129

Maggio

FIAT 500L LIVING

CON VODAFONE CI SI COLLEGA IN 10

Giugno

(co.ca.) La Fiat 500L Living potrà essere dotata di una connettività a Internet 4G by Vodafone cui si potran­ no collegare fino a 10 ap­ parecchi senza installa­ zione di software. Una vol­ ta attivata, permette ai di­ spositivi Wi­Fi di navigare su Internet, scaricare file e musica, condividere foto e documenti.

Luglio

ABARTH

VENDITE ESTERE IN NETTA CRESCITA (co.ca.) Abarth si confer­ ma un global brand: le ven­ dite, infatti, sono sempre più concentrate fuori da Italia (76%) ed Europa (21%), in crescita del 3%. Infatti 99 delle 299 595 50° Anniversario saranno de­ stinate ai mercati asiatici, al Giappone in particolare, e all’Australia. La sua rete di showroom è unica.

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Agosto

129.118 122.008 109.617 107.514 56.715 52.997 GDS

Si pensava fosse arrivato il momento tanto atteso della svolta, ma la brusca frenata di agosto ha raffreddato anche le più ottimistiche previsioni. «Non penso che i segnali di ripresa siano andati in fumo – spiega Massimo Nordio, presidente Unrae –, il mio cauto ottimismo si basa in particolare sui provvedimenti che il governo si appresta a prendere, con l’evidente prospettiva di migliorare entro fine anno la disponibilità di spesa delle famiglie». Il mese di settembre darà meglio il polso della situazione, così almeno sperano all’Unrae che auspica che gli attesi interventi a favore delle famiglie possano trovare continuità nella prossima legge di stabilità attraverso misure che, come sta avvenendo per la casa, consentano agli automobilisti di ridurre gli oneri di acquisto e gestione dei veicoli e, più in generale, favorire il

rilancio dei consumi. Insomma l’ottimismo resiste soprattutto in prospettiva 2014. Una novità se si pensa alla negatività che abbiamo registrato continuamente negli ultimi mesi. Sperando che l’ottimismo del presidente Nordio possa concretizzarsi, dobbiamo però registrare perdite in quasi ogni settore del mercato. Gli acquisti dei privati, ad esempio, hanno accusato una flessione del 5,4% con 35.062 unità immatricolate. Non vanno certo meglio, però, gli acquisti da parte delle società, che lasciano sul campo il 9,4%, mentre il noleggio ad agosto si è visto togliere l’8,3% delle immatricolazioni. Perdite in linea con quelle registrate da inizio anno, che hanno comportato in generale un calo nel periodo gennaio agosto del 9,5% per il noleggio e dell’8,9% per le società. co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il peggior agosto dal 1962 I dati di vendita relativi ad agosto (52.997 immatricolazioni) fanno precipitare l’Italia indietro di oltre 50 anni: bisogna tornare allo stesso mese del 1962, quando vennero vendute 49.766 auto, per trovare un dato ancora peggiore


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SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

LE TEDESCHE/1

La supercar ibrida di Bmw

Il Suv compatto di Mercedes

Bmw ha presentato la i8: la supercar ibrida ha un motore 1.5 litri da 231 Cv e un propulsore elettrico da 131 Cv che da solo garantisce 35 km di autonomia alla velocità massima di 120 km/h AP

La Mercedes si lancia nel segmento dei Suv compatti con la Gla: avrà due motori a benzina e due diesel da 2.2 litri abbinabili ad un cambio automatico doppia frizione e alla trazione integrale REUTERS

I DUE GIGANTI L'intervista NORBERT REITHOFER A.D. GRUPPO BMW

. Bmw rinnova la sua X5, di cui a Francoforte è esposta la terza generazione: in 13 anni la Casa bavarese ne ha venduti un milione e 300 mila esemplari in tutto il mondo

Mercedes ha svelato la Gla, Suv derivato dalla Classe A mentre la nuova S ibrida è un concentrato di tecnologia

BMW SI ALLARGA CON X5 E SERIE 4 Germania BMW, MERCEDES

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sione i modelli al debutto: Se­ rie 4 Coupé, i3 e i8 elettri­ che, nuova X5 anche in versio­ ne ibrida plug­in eDrive, Acti­ v e To u r e r O u t d o o r (concept), ma anche lo scooter elettrico C evolution e la Rolls­Royce Wraight, oltre a tutta la gamma Mini. Non sono mancate le derapate di Spengler a bordo della sua M3, vincitrice del Dtm 2012.

Attesa La più attesa dagli ita­ liani è certamente la terza ge­ nerazione della X5, assieme al­ la nuova sportiva Serie 4 coupé che sostituisce l’analo­ ga 3. La X5 è più grande, tecno­ logica ed ecologica. Lo sbalzo posteriore è stato allungato e il lunotto è più verticale per ac­ cogliere la terza fila di sedili a scomparsa (opzionale). Sarà disponibile anche in versione

ALFONSO RIZZO

Deutschland über alles. L’apertura del Salone di Fran­ coforte è stata animata da eventi in grande stile firmati da due delle padrone di casa: Bmw e Mercedes. In circa un’ora di show ciascuna, le due tedesche hanno dato prova di straordinaria vitalità, mostran­ do tutte le novità di prodotto sullo sfondo di musica e giochi di luce. La prima è stata Bmw, in un hangar allestito con schermi giganti semoventi dai quali sono comparsi in succes­

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Classe S Intelligent Drive: si guida da sola (a.r.) Mercedes per la prima volta ha dimostrato che si può viaggia­ re su un’auto automatica. Una Classe S 500 Intelligent Drive ha per­ corso «da sola» il tragitto di quasi 100 km da Mannheim a Pforzheim fatto da Bertha Benz sulla Patent­Motorwagen 125 anni fa AP

La Casa bavarese ha portato anche la Rolls­Royce Wraight e tutta la gamma Mini Da Monaco attenzione pure per il comparto elettrico con le innovative i3 e i8

eDrive ibrida plug­in da 3,8 li­ tri per 100 km. Pure la 4 Coupé cresce nelle dimensioni, garan­ tendo una sportività degna del marchio Bmw. Francoforte se­ gna anche l’inizio dell’elettro­ mobilità con i3 (lancio ad otto­ bre, prezzi da 36.200 euro) e la versione definitiva della i8. Stoccarda Meno di 2 ore più tardi, al padiglione 1, è andato in scena lo show Mercedes do­ ve ha esordito la nuova com­ patta Gla su base Classe A. Li­ nee filanti (Cx da 0,29) nono­ stante la maggiore altezza, la Gla è dotata di motori benzina 1,6 e 2 litri da 156 e 211 Cv e dai diesel 2.2 da 136 e 170 Cv. Sarà disponibile sia in versione a 2 ruote motrici sia con trazio­ ne integrale 4Matic, con cam­ bio manuale a 6 marce o dop­ pia frizione 7G­Dcd. Diversi i sistemi di assistenza per il gui­ datore, inclusi Attention Assist e Collision Prevention Assist. Perla Il massimo della tecno­ logia arriva però con la nuova Classe S, a Francoforte anche in versione S 500 Plug­in Hy­ brid da 3 litri per 100 km e 69 grammi per km di CO2, numeri inediti per una berlina di lusso. La batteria ricaricabile permet­ te un’autonomia di circa 30 km in modalità solo elettrica. Nuo­ vi parametri di riferimento in termini di dinamica di marcia, struttura ed efficienza arriva­ no invece dalla S63 Amg, di­ sponibile per la prima volta con trazione integrale 4Matic. Il peso è stato ridotto di 100 kg, scendendo sotto le 2 tonnella­ te. Il motore V8 biturbo Amg di 5,5 litri BlueDirect eroga 585 Cv e 900 Nm di coppia massi­ ma, per un rapporto peso­po­ tenza di soli 3,49 kg/Cv. Poi, la ciliegina sulla torta: la Classe S Coupé Concept che prefi­ gura una versione a 2 porte dell’ammiraglia della Stella. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Non siate diffidenti verso le auto elettriche» Chissà se Norbert Reitho­ fer, numero 1 di Bmw, ha ap­ prezzato l’affermazione della cancelliera Angela Merkel, che si è detta certa che in Germa­ nia nel 2020 saranno almeno un milione le auto elettriche in circolazione. Intanto il debutto della prima Bmw ad emissione zero, la i3, è ormai imminente e il timore che non venga ac­ colta con il giusto calore è ele­ vato. A scanso di equivoci la Casa bavarese ha già pronta una i3 con un piccolo motore termico scollegato dalle ruote e incaricato di ricaricare le bat­ terie, permettendo un’autono­ mia di circa 300 km, oltre il doppio del modello standard. In più occasioni ha lanciato appelli ai suoi connazionali a superare la diffidenza verso i veicoli elettrici.

«In Germania ci piace af­ frontare discussioni lunghe e complicate, perché tendiamo a vedere più problemi che op­ portunità con le auto elettri­ che». Quali sono le previsioni per il mercato delle elettriche?

«Il decennio in corso non po­ trà essere ancora quello delle elettriche: entro il 2020, stan­ do alle proiezioni in nostro possesso, solo una percentuale compresa tra il 2 e il 3% dell’in­ tero mercato mondiale sarà a zero emissioni. Mentre le ibri­ de avranno raggiunto il 12% delle vendite globali». co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

LE TEDESCHE/2

Audi, nuovi fari per la S8

Il ritorno della Quattro, belva da 560 Cv

La Casa di Ingolstadt rinnova la S8 con un gruppo ottico anteriore a Led e un posteriore ridisegnato, con nuovi scarichi a uscita trapezoidale. Alla cartella colore si aggiungono cinque tinte

Struttura leggera grazie all’uso di fibra di carbonio e alluminio, supermotore da 4 litri e 560 cavalli assistito da un propulsore elettrico che ne eroga 150: ecco la Audi Sport Quattro REUTERS

CASA VW La supercar LA PORSCHE 918 DIVENTA IBRIDA

QUASI 900 CAVALLI DI POTENZA (p.l.) Da 0 a 100 km/h in 2”8 e un consumo di 3,9 litri per 100 km: la nuova Porsche 918 Spyder (nella foto Reuters) ha un motore a benzina V8 da 608 Cv e un propulsore elettri­ co da 154 Cv: quasi 900 cavalli di potenza. Una supercar con un maxiprezzo: 781 mila euro nella versione base.

Il concept presentato da Audi si chiama Nanuk: ha un motore V10 5.0 diesel derivato dalle competizioni che eroga 544 Cv di potenza AFP

Germania

AUDI, VOLKSWAGEN, PORSCHE, SKODA, SEAT

i PAOLO LORENZI

In un mercato che langue si getta uno sguardo al futuro. Audi lo fa con due concept mol­ to sportivi, le idee e le linee che potrebbero arrivare in momenti più favorevoli. Il primo è la Na­ nuk: non propriamente un Suv, ma un incrocio tra quest’ultimo e una supercar con motore cen­ trale. Le linee evolvono dalla Parcour presentata a Ginevra da Giugiaro (l’Italdesign è parte del gruppo Audi Volkswagen). È un coupé due posti con moto­ re diesel V10, 5 litri di cilindrata da 544 Cv, derivato dalle com­ petizioni. Come la Parcour ha sospensioni pneumatiche che ne variano l’altezza da terra: bassa per correre in autostrada,

alta per muoversi tra le buche senza toccare il fondo. Un po’ rallystica è pure l’origine della Quattro, ispirato alla celebre Audi Quattro anni Ottanta, vin­ citrice nei rally e presentata a Francoforte 30 anni fa. Dise­ gnata da Wolfgang Egger (ex Alfa) con citazioni stilistiche dell’originale, è bassa, larga e compatta. Lunga 4,6 metri, ha sbalzi ridotti, interasse di 2,78 metri ed è piuttosto leggera (1.850 kg) grazie ai materiali compositi e nonostante la tra­ zione integrale e il motore ibri­ do, che combina un elettrico con un V8 benzina, 4 litri di ci­ lindrata, da 560 Cv (il sistema ne fornisce 700 in totale). Di prossima commercializzazione è invece l’Audi A3 cabrio, cre­ sciuta di 18 cm rispetto alla pre­ cedente versione, ma più bassa di 1,5 e dotata di una nuova ca­ pote in tessuto che si apre in 18 secondi fino a 50 km/h. Infine, il restyling sostanzioso dell’am­ miraglia A8 che porta al debut­ to i fari Matrix Led a intensità variabile e adattiva. Mobilità sostenibile Ferdi­ nand Piech lo aveva detto, la mobilità sostenibile sarà la nuo­ va bussola di Volkswagen. Sia la

Golf Sportsvan, l’erede della Plus La variante monovolume della Volkswagen Golf si chiama Sportsvan, ed è uno dei concept presentati al Salone: è più grande e capiente della Plus, ma più compatta della Golf station wagon

QUATTRO E NANUK SONO I SOGNI TARGATI AUDI Volkswagen predilige l’elettrico con e­up! ed e­Golf Skoda: Rapid Spaceback Seat con la Leon familiare e­Golf che la e­up! dimostrano in concreto le capacità tecnolo­ giche di Wolfsburg. La e­up! con un consumo di soli 11,7 kWh co­ pre 100 km, mentre alla e­Golf serve appena 1 kWh in più no­ nostante la stazza maggiore. Senza rinunciare alle comodità: entrambe montano climatizza­ tore automatico con ventilazio­ ne o riscaldamento in parcheg­ gio, navigatore satellitare, para­ brezza riscaldato, luci diurne a Led. La e­up in Germania verrà venduta a 26.900 euro, il prez­ zo della Golf è da definire. Agli sportivi Volkswagen dedica la nuova Golf R da 300 Cv e tra­ zione integrale 4Motion: 30 Cv

in più e consumi ridotti del 18%. A Francoforte c’è inoltre il prototipo Sportsvan, veicolo multiuso 5 porte, erede della Golf Plus, ma rispetto a que­ st’ultima un po’ più lungo (4,33 metri) e un po’ più largo (1,80 metri). Arriverà a primavera 2014 con sei nuovi motori euro 6. Sostanza Novità di sostanza per Skoda: la Rapid Space­

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Ecco e­up!, la Volkswagen alla spina La e­up! (insieme alla e­Golf) è un tassello fondamentale della svolta elettrica di Volkswagen: percorre 100 chilometri con 3 euro, ha un’autonomia di 160 chilometri e una velocità limitata a 130 km/h EPA

back è una sport wagon com­ patta, essenziale nelle linee e concreta nelle dotazioni. Con 4,30 metri di lunghezza si inse­ risce tra Octavia e Fabia. Offre quattro motori benzina più due diesel e poi avrà una versione «Greenline» 1.6 diesel a basse emissioni: 99 grammi di CO2 per km. La Skoda Yeti è inve­ ce un crossover compatto, ora in due versioni: una più urbana e una più campagnola con pro­ tezioni sottoscocca e paraurti dedicati. Il restyling ha riguar­ dato la calandra, le fiancate e il posteriore. È disponibile pure la trazione integrale. Spagnola La Seat, altro marchio del gruppo Volkswa­ gen, punta sulla versione fa­ miliare della Leon che com­ pleta la gamma della compat­ ta spagnola disponibile già co­ me berlina a 3 e 5 porte. La ST ha una linea filante (4,53 me­ tri), un bagagliaio spazioso (587 litri) e una buona dota­ zione tecnica.

lealtre

La Volvo Coupé Concept e la Range Rover Sport Hybrid AP

MARCHI STORICI

VOLVO INNOVA LA RANGE È IBRIDA Volvo presenta la grintosa Coupé Concept, mentre la Range Rover Sport diventa anche ibrida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra un anno festa in casa VW Il 2014 rappresenta una ricorrenza importante nel mondo Volkswagen: è il 40° compleanno della Golf, una delle vetture di maggiore successo di sempre, giunta alla settima generazione. Fino a oggi ne sono stati prodotti 6,8 milioni di esemplari


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SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

LE FRANCESI

La Megane si rifà il trucco

Duster, sempre più off road

La gamma Megane (berlina, coupé e familiare) cambia frontale grazie ai nuovi proiettori ellittici. All’interno, sulla console centrale, un joystick consente di navigare nell’interfaccia multimediale R­Link

Il Suv di Dacia si rinnova profondamente per assumere un look da fuoristrada: restyling del frontale, bagagliaio più ampio (ora da 475 litri), interni e plancia nuovi, così come il motore a benzina 1.2 litri AP

LA NUOVA ERA L'intervista LAURENS VAN DEN ACKER RESPONSABILE STILE RENAULT

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Le novità Peugeot al Salone di Francoforte La Casa del Leone ha portato più novità (otto) di ogni altro costruttore a Francoforte: la 308, i due concept 308 R e Hybrid FE, i restyling di 3008 e 5008, la 2008 HybridAir, la 208 Hybrid FE e la RCZ­R La Cactus sarà la base delle future «medie» prodotte da Citroën. A destra, la Peugeot 308 R AFP/REUTERS

CITROËN CACTUS STUPISCE RENAULT RIPENSA MEGANE Il Suv compatto inventa la carrozzeria morbida. Peugeot con 308 sfida la Golf. La Casa della losanga lancia il restyling della Dacia Duster

La 208 diventa ibrida La 208 Hybrid FE ha un motore a benzina 1000 da 68 cavalli, affiancato da un propulsore elettrico da 30 kW. I consumi dichiarati sono davvero ridotti: 50 chilometri con un litro di carburante

Francia

CITROËN, PEUGEOT, RENAULT, DACIA

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La Renault Initiale Paris e il dettaglio della calandra AFP/EPA

LUCA SORDELLI

Voglia di stupire, su due fronti: tecnologia e design, questa l’aria che tira negli stand delle case francesi al sa­ lone di Francoforte. La Ci­ troën Cactus ben rappresen­ ta questo spirito: sorprendente concept­car destinata a diven­ tare di serie agli inizi del 2014, è infatti l’anticipazione di una nuova gamma di Suv compatti, la C­Line. La novità più vistosa è rappresentata dagli Air­ bump, inserti morbidi sulla carrozzeria pensati per soprav­ vivere al traffico cittadino, ma altre soluzioni molto originali sono anche l’airbag del passeg­ gero non più in posizione fron­ tale, ma sul montante superio­ re, che alleggerisce molto la fu­ turistica estetica del cruscotto, e il grande schermo touch­ screen da 8’’ dove sono rinviati tutti i comandi di bordo. Inno­ vativa anche la propulsione, l’Hybrid Air della casa francese che abbina l’aria compressa e l’idraulica a un motore benzina a 3 cilindri, per un consumo di­ chiarato di 33 km con un litro. Altra novità di Citroën la Gran C4 Picasso, monovolume a sette posti che arriva pochi me­ si dopo la versione più piccola, mentre la cugina Peugeot ha proposto la nuova 308 e la 208 nella versione Hybrid FE.

inbreve IL GIOIELLO

VERNICE SPECIALE SEMBRA UN AEREO (l.s.) L’Espace del futuro è grande (è lunga 4,85 m) e spicca per il lusso: è la ri­ sposta francese alle auto premium tedesche. La ver­ niciatura è cangiante, pas­ sa dal nero al blu, al viola a seconda di come la colpi­ sce la luce. Le superfici ve­ trate sono sconfinate e il tetto ha una particolare la­ vorazione ispirata alla Ville Lumière. Gli interni sono ispirati a quelli degli aerei executive, consolle cen­ trale e sedili sono sospesi, privi di montanti verticali.

Leoncini La 308 ha linee più pulite e la difficile missione di andare ad insidiare il regno della Golf. Il pianale è comple­ tamente nuovo, il passo è leg­ germente maggiore ma gli in­ gombri complessivi sono dimi­ nuiti a vantaggio dell’abitabili­ tà. All’interno spiccano un volante molto piccolo e sporti­ vo e un display centrale a sfio­ ramento. È già in vendita a par­ tire da 16.900 euro per la 1.2 12V VTi, tre cilindri da 82 Cv (la station wagon arriverà a marzo) e in Germania è stata presentata anche la versione supercattiva, la 308 R con il quattro 4 cilindri 1.6 Turbo da 270 Cv. La 208 Hybrid FE è in­ vece un piccolo miracolo in ter­ mini di consumi (siamo nell’or­ dine dei 50 km con un litro) e delle emissioni di CO2 (ferme a 49 grammi per km). La losanga Renault presenta­ va a Francoforte un tris di novi­ tà. Oltre alla Initiale Paris, concept che anticipa l’idea che la casa della losanga ha per la sua futura super monovolume, erano in mostra anche un re­ styling della Megane e della Dacia Duster. Per la prima le modifiche riguardano soprat­ tutto il frontale dove è stata da­ ta molta più importanza al lo­ go della casa e dove sono stati ridisegnati i gruppi ottici. Per il Suv compatto, oltre ad un nuo­ vo design esterno ci sono nuovi interni e un’ulteriore motoriz­ zazione benzina turbo da 125 Cv. Resta invece immutato l’appetitoso prezzo di ingresso di 11.900 euro.

«La Initiale vuole stupire come l’Espace del 1983» Sono passati ormai 30 anni dalla prima Renault Espa­ ce, l’antesignana di tutti i mo­ novolume, mezzo ideale per viaggiare nel massimo con­ fort. Oggi Renault aggiorna la sfida: muoversi sempre con­ nessi, ma puntando sempre al design. «Un’idea davvero rivo­ luzionaria per quel lontano 1983 – spiega Laurens van den Acker responsabile stile Re­ nault – che fece scuola come poche altre vetture in Europa. Il monovolume da allora ha poi segnato un’epoca, almeno fino all’arrivo dei Suv». A tre decenni di distanza ora arriva il nuovo Espace, molto più di una provocazione. «È nel dna di chi fa design, provare ad at­ tualizzare idee come quella dell’Espace che hanno segnato un’epoca». Di certo la concept non passa inosservata. «L’idea era, certo, di stupire con le di­ mensioni: la Initiale è lunga 485 cm e con cerchi da 22 pol­ lici e una carrozzeria che ri­ prendere gli elementi del suc­ cesso dei Suv, il tutto sviluppa­ to in altezza e con tetto pano­ ramico. L’interno invece si ispira ai jet privati: sedili mol­ to avvolgenti e due schermi utilizzati per strumentazione e intrattenimento». co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dacia, il boom del low cost In un mercato europeo asfittico, Dacia cresce a doppia cifra superando gli altri costruttori: nella prima metà del 2013 il marchio low cost del gruppo Renault ha visto aumentare le sue vendite del 17,6%, pari a 141.278 auto commercializzate nel vecchio Continente


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SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

LE GIAPPONESI

Il Suv compatto secondo Suzuki

Una Nissan per 190 Paesi

Il concept della Casa di Hamamatsu si chiama iV­4: si tratta di un Suv compatto (lungo 4,22 metri) a quattro ruote motrici che anticipa i modelli che entreranno in produzione dal 2015

La nuova X­Trail nasce sulla piattaforma modulare del gruppo Nissan­Renault: assomiglia a una crossover e richiama nello stile la Qashqai: sarà venduta in 190 Paesi nel mondo

SOL LEVANTE nuose della carrozzeria. Le vendite scatteranno nell’estate dell’anno prossimo e il model­ lo sarà prodotto in nove fabbri­ che nel mondo.

Il Nissan e­NV200 taxi

inbreve PRIMO ELETTRICO

L’E­NV200 TAXI A BARCELLONA

La Toyota Yaris Hybrid­R ha un 1.6 da 420 Cv e un sistema di trazione derivato dalla TS030 REUTERS

Toyota estrema con Yaris Hybrid­R, Nissan svela il nuovo X­Trail, Suzuki la concept iV­4

HONDA CIVIC DA FAMIGLIA

(co.ca.) Il furgone elettri­ co Nissan e­NV200 sarà taxi a Barcellona dal 2014. L’ha annunciato a Franco­ forte la Casa giapponese alla presenza del sindaco catalano Xavier Trias.

La Subaru Wrx Concept 2014

SUBARU

Giappone TOYOTA, NISSAN, HONDA, SUZUKI, SUBARU

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brid­R presenta alcune varian­ ti soprattutto nella parte ante­ riore, con fari, mascherina e paraurti di nuovo disegno, ma a caratterizzare la concept so­ no i contenuti tecnici. In prati­ ca l’utilitaria è stata dotata di un sistema di trazione derivato dalla Toyota TS030 ha parteci­ pato alla 24 Ore di Le Mans ne­ gli ultimi due anni. Per la Yaris Hybrid­R è disponibile un 4 ci­

lindri a benzina di 1600 cmc turbo da 300 Cv abbinato a tre motori elettrici. Due di questi, gli stessi usati sulla Yaris ibrida di serie, sono collocati su cia­ scuna delle ruote posteriori e sono utilizzati per garantire la necessaria coppia motrice. Il terzo, da 60 Cv, è tra il motore a benzina e il cambio. La po­ tenza complessiva è di ben 420 Cv. Tutti e tre i motori agiscono

Futuro modello Ma torniamo

alle Concept visto che Suzuki ne espone una, la iV­4 destina­ ta a diventare un modello vero e proprio entro fine anno. Si tratta di un Suv che potrebbe essere equipaggiato, come la sorella maggiore S­Cross, in vendita da noi da fine settem­ bre, del sistema di trazione in­ tegrale Allgrip. Riprendendo i dettagli estetici degli altri cros­ sover Suzuki, la Concept iV­4 si segnala per il cofano avvolgen­ te e l’ampia griglia a cinque se­ zioni verticali. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SVELATA LA WRX IN ARRIVO NEL 2014 (co.ca.) Subaru Wrx Con­ cept anticipa il modello 2014. Ha dimensioni gene­ rose e la calandra con l’ampia griglia che carat­ terizza i modelli Wrx sul cofano. Dietro sfoggia un vistoso diffusore a 4 ter­ minali di scarico cromati.

anche da generatori in frenata al fine di caricare un super ac­ cumulatore e non una batteria, sistemato sotto il sedile poste­ riore.

CORRADO CANALI

Tante novità a Francofor­ te per le Case giapponesi che sembrano aver superato la cri­ si di identità e rilanciano la sfi­ da in particolare ai costruttori tedeschi a casa loro, in attesa di svelare altri colpi al Motor Show di Tokyo di fine novem­ bre. Momento magico, in par­ ticolare, per Toyota che vede innanzitutto riconosciuta la validità della scelta prioritaria dell’ibrido ma porta anche tante nuove idee estreme come nella Concept Yaris Hy­ brid­R, tra le novità più am­ mirate a Francoforte. Rispetto alla Yaris tradizionale, la Hy­

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Passione station wagon Visto che agli europei piacciono le station wagon, Honda ha deci­ so di tornare a proporre una versione apposita della Civic, chiamata semplicemente Tou­ rer. Quella presentata al Salo­ ne di Francoforte è una fami­ liare dal design estremamente dinamico e originale che con un’altezza di 1,44 metri fa su­ bito capire quanta sia la voglia di richiamare il mondo delle sportive. L’abitacolo è quello delle altre Civic, ma con lo spo­ stamento sotto al sedile poste­ riore del serbatoio il bagagli­ aio diventa da record con 624 litri di capienza senza abbassa­ re i sedili posteriori.

La Tourer ha le sospensioni elettroniche Honda presenta la Civic Tourer, variante familiare della compatta: ha lo stesso passo della sorella minore (2,61 metri) ma è più lunga di 23 centimetri (4,52 metri) e ha un bagagliaio capiente da 150 litri. La Civic «grande» ha le sospensioni posteriori a controllo elettronico

Svolta tecnica Nissan rispon­ de con la nuova generazione della X­Trail. Si tratta del pri­ mo modello costruito sulla ba­ se della piattaforma modulare Common Module Family del Gruppo Renault­Nissan e ha la missione di raccogliere l’eredi­ tà delle precedenti X­Trail con un diverso approccio verso la clientela mondiale. Grazie alla piattaforma, infatti, la vettura sarà proposta su ben 190 mer­ cati ed è stata quindi pensata con uno spirito più vicino a quello dei crossover, con spun­ ti stilistici che richiamano ai modelli di successo di Nissan come Qashqai, Juke e Murano ed elementi inediti come le lu­ ci a Led diurne e le forme si­

Perle d’alta gamma (co.ca.) Il crossover LF­NX, in alto, è la prima Lexus tutto muscoli e spigoli. La Infiniti Q30, sotto, anticipa la versione pressoché definitiva che sarà lanciata all’inizio del 2015

L'intervista CARLOS GHOSN PRESIDENTE NISSAN RENAULT

. «Ora punto sull’auto a guida automatica» Un’altra sfida ambiziosa per il presidente di Nissan e Renault, Carlos Ghosn, dopo quella dell’auto elettrica. «Noi guidiamo il progresso, nel 2007 promisi che entro tre an­ ni avremmo introdotto un mo­ dello a emissioni zero e oggi la Leaf è l’elettrica più venduta della storia. Ora mi impegno a produrre un’altra rivoluzione entro il 2020: siamo molto vi­ cini alla guida automatica». Servirà un miracolo per cen­ trare l’obiettivo: in soli 7 anni dovranno adeguarsi le infra­ strutture e cambiare le norme internazionali, che ancora vie­ tano di affidarsi completa­ mente alla tecnologia. Ghosn però ci crede «Siamo pionieri e sfidiamo le convenzioni. La nostra vettura automatica arri­ verà e sarà venduta ad un prez­ zo accessibile». Per i tecnici giapponesi, con cui hanno col­ laborato prestigiose universi­ tà, la sicurezza sarà assoluta. «La guida si basa su tre pilastri: osservazione, ragionamento e azione, funzioni che i nostri si­ stemi elettronici e gli attuatori più avanzati sanno compiere più in fretta, in frazioni di mil­ lisecondo e meglio dell’uo­ mo». Ma come sarà l’auto che si guida da sola? «A spiegarmi il modello del futuro sono stati i tecnici che lo stanno proget­ tando, avrà un design specifico studiato per ospitare i sofisti­ cati sistemi di controllo e otti­ mizzare l’impatto del veicolo. Cambierà anche la struttura del telaio e la trazione, che do­ vranno essere adeguati alla maggior rapidità di esecuzione del pilota­macchina rispetto al pilota­uomo». co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SPECIALE

SALONE DI FRANCOFORTE

USA E COREA

Insignia: un nome solo, cinque versioni

Kia Niro, segmento B dall’anima sportiva

A Francoforte la Opel Insignia è stata portata in cinque versioni differenti: la Country Tourer (la più stuzzicante), la potente Opc, la versione a tre porte, a cinque e Sports Tourer REUTERS

La Kia Niro è lunga 4,18 metri, larga 1,85 e alta 1,55, con un passo di ben 2,59 metri. Integra alcune soluzioni estetiche da supersportiva, come le portiere che si aprono in verticale

OVEST VS EST L'intervista PETER SCHREYER CAPO DESIGN HYUNDAI

. La piccola allunga il... passo La nuova Hyundai i10 ha dimensioni aumentate: il passo è più lungo di 5 mm e così la vettura misura 8 cm in più in lunghezza e 6,5 in larghezza. Modificata anche l’altezza da terra, ridotta di 5 cm

HYUNDAI «Non voglio brand di lusso CRESCE La Casa di Dearborn svela la S­Max Concept, Puntiamo il marchio General Motors la nuova Insignia sulla Genesis» CON i10 La piccola della famiglia ora FORD E OPEL è costruita in Europa con dimensioni aumentate. Il ALLA GRANDE bagagliaio è più capiente del Ford, la nuova S­Max diventa smart

La versione di serie arriverà il prossimo anno, ma intanto la Ford ha presentato la concept S­Max: linee ancora più sportive e dinamiche, motore da 1.5 litri con cambio automatico e tanta tecnologia a bordo grazie al sistema Ford Sync, che monitora anche la frequenza cardiaca del guidatore EPA

Usa FORD E OPEL BY GENERAL MOTORS

i CORRADO CANALI

Dinamismo e sportività sono gli elementi che la Ford S­Max Concept vuole tra­ smettere al pubblico, più di quanto non abbia fatto la pri­ ma generazione. Il prototipo del monovolume debutta a Francoforte, con l’intenzione di offrire un prodotto di qualità maggiore rispetto al passato, grazie a finiture ricercate, ma­ teriali come carbonio, allumi­ nio e pelle per gli interni e solu­ zioni di infotainment come il sistema MyFord Touch con

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Sync. La Casa di Dearborn ha rivisto la modularità interna con un sedile centrale della se­ conda fila a scomparsa, mentre la piattaforma meccanica deri­ va dalla Mondeo e prevede l’uso del 1500 cmc Ecoboost con cambio Powershift.

Una tigre nel motore (co.ca.) La Chevrolet Chevy Camaro, alla quinta generazione dal 1967, qui in versione cabrio: la sportiva americana ha un motore V8 da 432 cavalli

Varietà Opel è invece tutta concentrata sulla nuova Insi­ gnia. Oltre alle tradizionali berlina e Sports Tourer e al­ le sportive Opc, c’è la versione Country Tourer, basata sul­ la familiare e con un’estetica ispirata ai Suv. Oltre alle giova­ nili Adam Black e White Link, tutte policromia e con­ nettività, Opel ha annunciato l’arrivo di due nuovi motori: il 1600 cmc turbo da 200 Cv per la cabrio Cascada e il nuovis­ simo 1000 cmc tre cilindri tur­ bo da 115 Cv che equipaggerà la Adam e altri modelli piccoli. Opel nel futuro con il concept Monza: alta solo 1,31 metri, non ha il montante centrale e le portiere si aprono verso l’alto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La Spark Bubble strizza l’occhio alle donne (co.ca.) Nuovo allestimento per la Chevrolet Spark: si chiama Bubble ed è pensato per la clientela femminile. Nella dotazione climatizzatore, retrovisori e alzacristalli elettrici e radio Cd Mp3 con ingressi Aux e Usb e comandi al volante

I futuri modelli di Hyun­ dai e Kia riceveranno un’im­ portantissima evoluzione, fi­ nalizzata a distinguere ancora di più l’identità dei prodotti dei due brand coreani che fanno parte dello stesso Gruppo. «L’obiettivo — spiega Peter Schreyer, responsabile design di Hyundai Motor Group — è quello di minimizzare le so­ vrapposizioni fra le auto del Gruppo. Anche se il disegno fi­ nale è quello di una maggiore distinzione fra modelli come la Kia Cee’d e la Hyundai i30 o fra la Kia Sorento e la Hyundai Santa Fe». Un’opera di diffe­ renziazione che andrebbe oltre la sola cifra stilistica, per arri­ vare a soluzioni differenti an­ che dal punto di vista commer­ ciale. «Puntiamo, infatti — continua Schreyer — a cliente­ le specifiche ed in cerca di fun­ zionalità caratterizzanti. A bre­ ve lanceremo la Genesis Coupé». Schreyer ha anche confermato che, almeno per ora, la creazione di un brand di lusso da parte del colosso asia­ tico non rientra nei piani a bre­ ve termine. Per quanto riguar­ da il design, la HND­9 Concept presentata all’inizio dell’anno al Salone di Detroit sarà invece il faro guida nella realizzazio­ ne della Genesis Coupè e della futura gamma Hyundai. Dopo un quarto di secolo passato al Centro stile Volkswagen­Audi, il designer ha accettato la sfida dei coreani: «Perché è esaltan­ te e vale la pena di portarla avanti». Schreyer non dovreb­ be incontrare problemi, sia per la differenziazione stilistica che per l’innovazione, essendo il disegnatore dell’Audi TT. co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

20% e i motori sono rinnovati Corea del Sud HYUNDAI, KIA

i Ha cambiato pelle la Hyundai i10! È sempre più europea, visto che da fine set­ tembre i primi esemplari co­ minceranno a uscire dalla fab­ brica turca di Izmit. Ideata dal Centro di design europeo di Russelsheim affidato alla re­ sponsabilità di Thomas Burk­ le, la nuova i10 si riallaccia al linguaggio stilistico «Fluidic sculpture», adeguato alle ne­ cessità e alle proporzioni di una piccola auto da città. Il ri­ sultato è un profilo filante, fi­ nalizzato a enfatizzare la coe­ renza con la qualità dei mate­ riali e l’eleganza degli interni. La i10, insomma, pur rimanen­ do alla base dell’offerta del brand coreano, va a collocarsi in una fascia più alta del seg­

mento di competenza. Realiz­ zata su una nuova piattaforma che rispetto all’attuale prevede un passo più lungo di 5 mm, la i10 è diventata più lunga di 8 cm, più larga di 6,5 e più bassa di 5 rispetto alla generazione attuale. Una scelta che ha per­ messo di aumentare l’abitabili­ tà e lo spazio a disposizione dei bagagli, cresciuto infatti del 20% fino a raggiungere i 252 litri con tutti i sedili reclinati. Motori Al debutto a novem­ bre, anche se il lancio vero e proprio è previsto ad inizio 2014, la i10 avrà sotto al cofa­ no un nuovo 3 cilindri di 1000 cmc a benzina da 65 Cv oltre al rinnovato 4 cilindri di 1200 cmc da 87 Cv. Più avanti sarà disponibile anche la variante 1000 cmc bifuel a benzina e Gpl. In tema di garanzie, la i10 godrà di 5 anni di copertura senza limiti di chilometraggio, più 5 di assistenza stradale e 5 di controlli gratuiti. A seconda delle versioni ci potrà essere di serie il clima automatico, il vo­ lante in pelle e il cruise control con limitatore di velocità. co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SU & GIU’ DI PINO ALLIEVI

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Una originale «Evoque» dei poveri, meno frivola e più essenziale, lunga solo 421 cm. Molte protezioni ai lati per evitare graffi e toccate, interni facili quanto accoglienti, una nuova filosofia Citroën nelle medie destinata a una clientela giovane, incerta tra Golf e Suv a basso prezzo. La vedremo a inizio 2014. AFP

La sola, vera, novità di Francoforte tra le piccole, anche se cresce di 8 cm (tanti!) rispetto alla precedente ed è più larga. I motori sono quasi gli stessi di prima, tanti contenuti offerti di serie tra cui i 6 airbag. Obiettivo è colpire la VW up!, lanciandola ad un prezzo sotto i 10 mila euro. Ma la linea è davvero poco originale

Citroën Cactus

Hyundai i10

9 h Audi Nanuk

Le pagelle

SPECIALE

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8,5 h Porsche 918 Spyder I livelli più estremi di sportività legati all’ibrido: motore V8 più 2 elettrici, totale 887 Cv, prestazioni da urlo. E non è un prototipo anche se costa 780 mila euro AP

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La zampata Ferrari è l’aggiornamento in versione sportivissima della 458. Ha il V8 più potente della storia di Maranello (605 Cv) flap mobili in base alle necessità, una guidabilità eccezionale, lo stile di Flavio Manzoni. Il prezzo è di 230 mila euro su strada. Passa da 0 a 100 km/h in 3’’. Per strada o pista EPA

È più bella vista sulla strada che in un salone. Colpisce per la linea che non vuole stupire e quindi è priva di eccessi. La 308 vuole rassicurare, col solito ambizioso obiettivo (comune a tutti) di sottrarre vendite alla Golf. Gli interni sono di qualità, come tutta la macchina, subito in vendita al prezzo di 16.900 euro AP

Ferrari 458 Speciale

Peugeot 308

8 h Bmw i3 Il voto non va alla linea, ma al coraggio Bmw di mettere in vendita questa piccola elettrica da città, con emissioni zero, a 36.200 euro AP

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Non è un Suv, non è una familiare, non è una berlina. Ed è più piccola di quanto ci si aspettasse, soprattutto in fatto di abitabilità ben inferiore alla Classe B. Strizza l’occhio ai giovani e a chi possiede una Bmw X1/X3, una Audi Q3 o coreane varie. Pronta a maggio con trazione integrale oppure anteriore REUTERS

Pure la Jaguar si dà al Suv con un concept destinato al 2015, in un piano di rinnovamento gamma che si estenderà pure a una media elegante. Il Suv ritardatario, lungo 4,70 metri, ha una monoscocca in alluminio e sfrutta la sinergia con Land Rover. I motori ecologici promettono emissioni sotto i 100 grammi di CO2.

Mercedes Gla

Jaguar C­X17

INSERTO A CURA DI VITO SCHEMBARI E MAURO CASADIO PROGETTO GRAFICO DOMENICO COPPOLA

MOTOGUZZI.COM

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Il Salone 2013 è aperto in zona Fiera (Ludwig­Erhard­Anlage 1) fino a domenica. Orari: 9­19. I prezzi: giornaliero feriale 13 euro (rid. 7,50), weekend 15 (7,50). Under 7 gratis. Come arrivare: dall’aeroporto prendere la S­Bahn, fermata Hauptbahof (stazione dei treni) poi U4, fermata Messe. Auto: dal Brennero seguire per Francoforte poi uscita Frankfurt West/Messe AFP

Una sorpresa non annunciata. Granturismo dalla linea italiana, con cui Giorgetto Giugiaro ci riporta ai progetti Lamborghini. Motore turbodiesel (!) V10 da 544 Cv e trazione integrale. Tanto carbonio, peso 1900 kg

CALIFORNIA 1400 TOURING

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magic space.

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