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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXIX Numero n Anno 40
JUVEMILAN
NAPOLI
In scena il duello dei 101 trofei ConteAllegri: vietato perderlo
Arriva il Livorno Niente Higuain: Pandev o Zapata
«Ma quale crisi, ci vogliono destabilizzare». «E noi crediamo nei sogni» BOCCI, DELLA VALLE, GRAZIANO, IARIA, OLIVERO PAG. 8910
3 Carlos Tevez, 29 anni e Alessandro Matri, 29 BREGANIBOZZANI
MALFITANO A PAGINA 11
LA GRANDE CORSA GIALLOROSSI DA SCUDETTO: A SAN SIRO LA 7a VITTORIA DI FILA
LE ALTRE LA VIOLA CON LA LAZIO
I GIGANTI!
Speranza Montella: Pepito Rossi c’è Toro, esame Samp Tabù per Petkovic: non ha mai vinto contro il tecnico della Fiorentina Delio Rossi alla ricerca del primo successo
Totti e la Roma travolgenti: 30 all’Inter Partita capolavoro del capitano: doppietta e 300° gol in carriera Non c’era il rigore del 20. Mazzarri: «A noi è girato tutto storto» CECCHINI, CENITI, DALLA VITE, ELEFANTE, PUGLIESE, TAIDELLI, SCHIANCHI, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 6
ALLE PAGINE 23
BRAMARDO, CALAMAI, GRIMALDI STOPPINI ALLE PAGINE 131415
Serie A / 7ª GIORNATA
Moralez affonda il Chievo L’Atalanta si toglie dai guai PARTITE Ieri CHIEVO ATALANTA 01 INTER ROMA 03 Oggi (ore 15) PARMA SASSUOLO (12.30) BOLOGNA VERONA CATANIA GENOA NAPOLI LIVORNO SAMPDORIA TORINO UDINESE CAGLIARI JUVENTUS MILAN (20.45) LAZIO FIORENTINA (20.45)
DI LUIGI GARLANDO
Ora la domanda comincia a prendere corpo: chi sarà l’antiRoma? Non si vince 30 a San Siro per caso. Contro un’Inter imbattuta e celebrata, che tre gol li ave va presi in sei giornate. Tot ti, Totti, Florenzi: zac, zac, zac. Tre colpi di lama, come fa Zorro.
3 Giuseppe Rossi, 26 FORNASARI
CLASSIFICA ROMA* NAPOLI JUVE INTER* FIORENTINA LAZIO VERONA ATALANTA* LIVORNO MILAN
SERIE B BALZO AVELLINO: ORA E’ TERZO
Lanciano inarrestabile L’Empoli lo tallona BresciaPalermo 11
3 Francesco Totti, 37 anni festeggiato dai compagni. Per il capitano doppietta prima del gol di Florenzi ANSA
CICLISMO DA BERGAMO A LECCO LA CLASSICA DI CHIUSURA
TENNIS ERRANI AL MASTERS
Nibali, Rodriguez, Rui Costa Sfida Mondiale al Lombardia
Rincorsa finita Nadal torna n°1 del mondo
Il siciliano: «L’amarezza di Firenze mi carica ancora di più» BERGONZI, GHISALBERTI, GIALANELLA, SCOGNAMIGLIO PAG. 21, 282931
9 771120 506000
TORINO CAGLIARI UDINESE PARMA GENOA CATANIA CHIEVO* BOLOGNA SAMPDORIA SASSUOLO
*Una partita in più.
DA PAGINA 22 A PAGINA 24
31 0 0 6>
21 16 16 14 11 10 10 9 8 8
3 Vincenzo Nibali
CRIVELLI, MARTUCCI PAG. 2133
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
Silvio Berlusconi ha deciso per i servizi sociali. Baderà ad Allegri.
w
SPAGNA POKER BARÇA
Ribaltone Real Fa 22 al 90’ poi vince al 94’ RICCI A PAGINA 17
8 7 7 6 4 4 4 3 2 2
2
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA la Moviola DI FRANCESCO CENITI
Gervinho fuori area: non c’è il rigore del 20 Il giudice di porta Guida fa sbagliare l’arbitro
C’è un episodio a fare da spartiacque alla partita: il rigore concesso alla Roma che ha permesso, al 38’ del primo tempo, alla squadra giallorossa di portarsi sul 2 0. In realtà la decisione corretta sarebbe stata una punizione dal limite perché il fallo (netto) di Pereira (ammonito) su Gervinho avviene circa 15/20 centimetri fuori dall’area. L’errore potrebbe essere giustificabile per la velocità dell’azione e la distanza esigua, ma c’è un però: Tagliavento, non nella posizione migliore, fischia e si dirige verso il punto della caduta per dare una punizione. Subito dopo si ferma e indica il dischetto. Come mai? L’arbitro si fida di Guida, giudice di porta appostato proprio sulla linea dell’area e per questo nella situazione ideale per giudicare. Lo fa male,
Il fallo di Pereira su Gervinho punito col rigore SKY
inducendo all’errore Tagliavento. Per il resto il fischietto di Terni dirige bene: giusto non dare rigore sul fallo di Benatia (con giallo) su Alvarez (è di poco fuori area e l’arbitro valuta bene da solo) e sul tackle di Jesus su Gervinho; okay annullare un gol a Ranocchia per una carica su De Sanctis (ammonito per inutili proteste); corretta anche l’espulsione di Balzaretti per doppia ammonizione dopo le irregolarità su Guarin e Alvarez. Nel primo tempo l’arbitro aveva tenuto bene in pugno il match anche grazie ai cartellini: il primo per Pjanic dopo una trattenuta su Taider, dopo Benatia tocca a Castan per un tocco di mano volontario, infine Juan Jesus per un calcetto da dietro su Totti. Nella ripresa ammonito anche Taddei: fallo su Alvarez.
Totti da scudetto a
Roma, 7 vittoria di fila Inter affondata da 3 gol Garcia vola con la doppietta di Totti più Florenzi. I nerazzurri frenati anche dal palo di Guarin sull’10, ma è disastro difesa LUIGI GARLANDO MILANO
Ora la domanda comin cia a prendere corpo: chi sarà l’antiRoma? Non si vince 30 a San Siro per caso. Contro un’Inter imbattuta e celebrata, che tre gol li aveva presi in sei giornate. Totti, Totti, Florenzi: zac, zac, zac. Tre colpi di lama, come fa Zorro per disegnare la
Z sulla pancia del sergente Garcia. Solo che stavolta li ha fatto Garcia sulla camicia bian ca di MazZorro. Tutti attende vano il passaggio milanese dei giallorossi per tararne la forza reale. Il responso è glorioso. E non solo per uno spettacolare Totti che ha ridotto ancora una volta San Siro al giardino di ca sa, come in passato tra cuc chiai elargiti e ovazioni raccol te in azzurro.
Qualità Roma Sotto le giocate abbaglianti del capitano e di un incontenibile Gervinho, c’è una sostanza di squadra che vale anche di più. Le 20 reti se gnate sono meno preziose del la sola subita in 7 match. De Sanctis non prende gol da 411’. Ottimi BenatiaCastan, miglio ri centrali del campionato, ma perfetti i meccanismi di coper tura. Sono le difese che vinco no gli scudetti. Zeman è un in
cubo lontano. Perfetti i mecca nismi di gestione e ripartenza. Il segreto sta in una parola: qualità. Riguardatevi il palleg gio di Totti all’alba del terzo gol e contate i secondi che pas sano prima che la palla arrivi in rete, spinta da Strootman e imbucata da Florenzi. Uno spettacolo di tecnica e velocità, forse la migliore giocata del campionato. Giovani e senato ri, italiani e stranieri, difesa e
attacco: Garcia ha trovato l’equilibrio e la chimica delle stagioni magiche. Era dalla Ju ve ’7677 che una squadra non metteva in fila 7 vittorie all’ini zio. Segnali potenti.
re e ripartite. Meglio scoprirlo subito per non farsi male con le illusioni. Mazzarri dovrà au mentare il tasso di classe in mediana e lo spirito offensivo del gioco.
Limiti Inter L’Inter ha di che lamentarsi: primo gol regalato da uno svarione di Ranocchia che, senza Campagnaro accan to, è tornato come un anno fa; rigore che non c’era; palo sfor tunato di Guarin sull’10… Ma sono episodi che annegano nel mare di qualità che separano le due squadre. Il rigore, per dire, è stato innescato da una sgom mata isterica e senza senso di Juan Jesus che ha perso palla. A parte Alvarez, nessuno ha mostrato lucidità in costruzio ne. Il buon lavoro di Mazzarri, che ora ha un punto in meno di Stramaccioni, non viene ridi mensionato. L’Inter ha comun que confermato carattere e or ganizzazione. Ma a certi livelli non basta resistere, combatte
Super Gervinho Pronti, via e la partita sembra la sala d’atte sa che ci aspettavamo da due squadre abituate a deflagrare dopo l’intervallo. Mancano so lo le riviste sul tavolino. Il real tà è l’attesa nervosa di due pi stoleri con le mani sulle pisto le. Guardate al 4’: Totti si libera con una magia a ridosso della sua area e un attimo dopo Ger vinho è dall’altra parte del campo. La prima pugnalata è andata a vuoto. Ma è questo che deve temere l’Inter: un ser pente che si raccogliere nella cesta per mordere al collo ap pena può. Lo fa tenendo sem pre gli esterni bassi e le linee compatte, cercando di colpire senza sbilanciarsi troppo. Ma il serpente è subdolo. La Roma
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
INTER
ROMA
0
3
(3511)
(433)
1 Handanovic; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 13 Guarin (dal 25’ s.t. Milito), 19 Cambiasso, 21 Taider (dal 12’ s.t. 10 Kovacic), 31 Pereira (dal 1’ s.t. 9 Icardi); 11 Alvarez; 8 Palacio. PANCHINA Castellazzi, Car rizo, Andreolli, Belfodil, Kuzmanovic, Wallace, Samuel, Mudingayi. ALLENATORE Mazzarri. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 352; dal 25’ s.t. 343. AMMONITI Juan Jesus e Pereira per gioco scorretto.
26 De Sanctis; 35 Torosidis, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic (dal 12’ s.t. 11 Taddei), 16 De Rossi, 6 Strootman; 27 Gervinho (dal 31’ s.t. 7 Marquinho), 10 Totti (dal 36’ s.t. 3 Dodò), 24 Flo renzi. PANCHINA Lobont, Skorupski, Ljajic, Capra ri, Burdisso, Jedvaj, Ricci. ALLENATORE Garcia. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI Balzaretti al 34’ s.t. per doppia ammoni zione (gioco scorretto). AMMONITI Pjanic, Bena tia, Taddei per gioco scorretto, Castan per c.n.r., De Sanctis per proteste.
MARCATORI Totti al 18’ e al 40’, Florenzi al 44’ p.t ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE spettatori 60.336, incasso di 2.000.200 euro. In fuorigioco 03. Angoli 82. Recuperi: 0 p.t.; 3’ s.t.
POSSESSO PALLA
PASSAGGI POSITIVI
INTER 58,6%
ROMA 41,4%
TIRI IN PORTA
ROMA 75,9%
IIIIII IIIII
INTER 4
ROMA 6
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 03 11’ Taider ci prova dal limite, De Sanctis blocca in tuffo. GOL! 18’ Ranocchia svirgola, Balzaretti aziona Gervinho che porge a Totti: esterno destro dal limite nell’angolino. 25’ Gran botta di Guarin da fuori: palo inter no. 26’ Testa di Alvarez, De Sanctis para sulla linea. GOL! 40’ Rigore di Totti per fallo di Pereira su Gervinho. GOL‘ 44’ Totti avvia una spettacolosa ripar tenza in superiorità chiusa in rete da Floren zi.
5 21 23 35
18’ primo tempo Totti riceve palla da Gervinho e dal limite dell’area fa partire un gran tiro che s’infila nell’angolino alla destra dell’incolpevole Handanovic ANSA
TIRI FUORI
IIII
1
INTER 84,5%
Momenti chiave
IIII
INTER 5
L’Inter spinge alla ricerca del pareggio e lo sfiora con una botta di Guarin dai 25 metri: la palla si stampa sul palo con De Sanctis battuto LIVERANI
31 19
35 8 11
13 55
15 27
10 24 6
17 16
26 5
42
BARICENTRO ALTO 56,3 M.
BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 M.
sembra un briciolo meno ag gressiva del solito, perfino troppo bassa. L’Inter prende campo e coraggio. Una trappo la. Il serpente non chiede altro. Minuto 18’: in inferiorità tecni ca e senza Campagnaro, non puoi permetterti regali. Invece Ranocchia svirgola di brutto un appoggio che Balzaretti ad domestica per Gervinho. L’esterno al volo di Totti è una piccola Treccani nell’angolino.
riva quattro minuti dopo, con il contropiede Totti, Stroot man, Florenzi: bello e veloce come un sonetto di Petrarca. Lo strappo da quattrocentista dell’olandese Cambiasso pote va permetterselo anni fa.
Guarin al palo Qui l’Inter fa ri corso alla cosa migliore che ha: l’anima. Reagisce rabbiosa e in due minuti scaglia due palle gol: palo che trema ancora di Guarin (25’), testa di Alvarez (26’) fermata sulla riga. Ma si sente un sibilo sinistro nella ce sta… Altra velenosa riparten za. L’imprendibile Gervinho salta Cambiasso sul fondo e strappa un rigore inesistente a Pereira: fallo fuori aera. Sen tenza di Totti dal dischetto al 40’: 20. La terza pugnalata ar
Campione eterno a quota 300 gol: Prandelli, pensaci Con la doppietta di ieri sono 14 solo a San Siro «Scudetto? Non ci riguarda, ma tutto è possibile» MASSIMO CECCHINI MILANO
25’ primo tempo
Che difesa Nella ripresa
Mazzarri butta sul tavolo tutta la sua qualità offensiva: Icardi, Kovacic, Milito. La Roma ne approfitta per fare il tagliando alla sua solidità difensiva, an che con un uomo in meno (espulso Balzaretti al 34’), e va più vicina al quarto gol (Han danovic provvidenziale sul so lito Gervinho al 28’) di quanto l’Inter avvicini il primo. Un partita istruttiva per tutti, in fondo. Ora la Roma sa di più delle sue potenzialità, l’Inter sa di più dei suoi limiti. Il campio nato sa che i soldati del sergen te Garcia fanno paura. Zac, zac, zac: tre squarci sulla cami cia di MazZorro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
In anni di Superenalot to ammiccante e invasivo, ormai le giovani generazioni stenteranno a comprendere come ci sia stato un tempo in cui «fare 13» poteva signifi care cambiare tutto, perché il totocalcio sapeva infilare nelle tasche di qualche for tunato quanto bastava per sognare. Ecco, se economi camente parlando, il 37enne Francesco Totti il numero fortunato ha scoperto di averlo in tasca da quando ha accarezzato il pallone per la prima volta, il 13° gol realiz zato ieri in una porta di San Siro tra campionato e Cop pa Italia, compresi quelli a danno del Milan (7) ha avuto il sapore della svolta, dell’apertura di una cas saforte di ambizioni im possibili. Tra Piola e l’Italia
40’ primo tempo Ancora Totti, stavolta su rigore: Handanovic intuisce il tiro dal dischetto del capitano giallorosso, ma non riesce a respingere LIVERANI
44’ primo tempo La Roma fa tris: Florenzi batte Handanovic col destro e festeggia facendosi i baffi con le dita. Un omaggio al padre che è solito portare i baffi AFP
3
Il protagonista TOTTI RE A 37 ANNI
ROMA 4
SECONDO TEMPO 22’ Gol di Ranocchia di testa annullato per carica a De Sanctis. 28’ Su lancio di Strootman Gervinho vola tutto solo, salva Handanovic 29’ Icardi sfiora un retropassaggio sotto porta, De Sanctis rimedia in extremis.
LA GAZZETTA SPORTIVA
Non a caso il salvada naio della sorte si è aperto subito, regalan dogli il bis su rigore (gol n°14) e e poi la tripletta ro mana innescata da una gio cata folgorante del numero 10 al limite della sua area e santificata da Florenzi. Ma non basta. La doppietta di San Siro, lo porta anche ad un’altra cifra storica: 300 gol in carriera, tra campionato, coppe italiane, coppe euro pee e Nazionali (A, Under 21 e 23). E se Osvaldo dall’In ghilterra lo festeggia con un tweet («Che spettacolo vec chio!»), nessuna meraviglia perciò che parlando di Totti e dei suoi 230 gol in Serie A si torni a parlare di lui come unico, possibile candidato a spodestare Piola dal trono di
4 TUTTE LE RETI S
230 in Serie A 18 nelle coppe italiane 16 in Champions 21 in Coppa Uefa/Europa League 9 in Nazionale A 2 in Under 23 4 in Under 21
cannoniere assoluto, ghiac ciato nell’empireo delle sue 274 reti nei campionati a gi rone unico. Ma non basta. In fondo alla strada c’è dell’al tro, ovvero un’avventura chiamata Mondiale da gio care in Brasile, nella patria riconosciuta del calcio. Al di là dei (legittimi) dubbi sulle opportunità e sui rischi, sia Prandelli che e Totti avreb bero il dirittodovere di pen sarci. Soprattutto se a mag gio la condizione fisica del campione resterà la stessa. «Tutto possibile» «Vincere in questo modo alla Scala del calcio è sempre bellissi mo dice il capitano a fine partita ma alla Nazionale per ora non ci penso. Mi go do questo momento. Scudet to? Per ora è una parola che non ci riguarda, ci sono un paio di squadre più forti di noi, ma con questo grup po tutto è possibile. Non ci nascondiamo, quan do la testa è libera rie sci a fare qualsiasi co sa, perché nessuno si sarebbe aspettato un inizio del genere. La no stra continuità e la cosa più bella. Adesso però rimania mo coi piedi per terra, poi al la fine tireremo le somme. L’organico comunque è al l’altezza delle prime tre, per ciò l’obiettivo è arrivare in Champions League. Secon do Garcia sono una leggen da? Le sue sono parole che gratificano, ma siamo un gruppo unito, con giocatori di livello internazionale. Adesso è tutto l’insieme che funziona». Vero, ma se a di rigere l’orchestra resta quel vecchio ragazzo. Che non ha ancora voglia di smettere di sognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA le Pagelle
DI SEBASTIANO VERNAZZA
6,5 h Alvarez il migliore
INTER
5
RANOCCHIA E PEREIRA, SERATA BUIA ALVAREZ C’È
Lui la sua partita l’ha fatta. Ha corso, si è battuto, ha rotto le scatole agli avversari, è andato a tanto così dal gol con un colpo di testa. Dal pianeta Alvarez arrivano conferme: questo è un altro giocatore rispetto a un anno fa ed è legittimo pensare che possa diventare un Hamsik alla sudamericana.
6,5
5
Handanovic
Rolando
Se non finisce tanto a poco, se l’Inter non ne becca cinque, il merito è delle sue strepitose parate nella ripresa, sulla girata di Florenzi e nel faccia a faccia con Gervinho. Incassa tre gol figli di tiri inappellabili. Per una sera, vecchi discorsi: povero «indifeso» Handa.
Lì dove di solito c’è Campagnaro, c’è per l’occasione Rolando e la differenza si vede a occhio nudo. Troppo compassato, questo Rolando. Contro gli attaccanti incursori della Roma «aggarciata» ci vorrebbe altro, servirebbero anticipi a catinelle.
TIRI 1 DRIBBLING OK 6/9 SPONDE 1
PARATE 2 RINVII 4 PRESE ALTE 0
CONTRASTI OK 5/8 LANCI 8 PASSAGGI OK 64/67
Troppa Roma per questa Inter in ricostruzione. L’assenza di Campagnaro può essere una spiegazione, non l’unica spiegazione. Chiamiamoli dolori di crescita. Ogni rinnovamento impone un prezzo da pagare.
8,5 h Totti il migliore
ROMA
8
GERVINHO SPETTACOLARE QUANTO CORRE FLORENZI!
Gli anni passano per tutti, ma non per Totti. Lasciamo stare i gol, per quanto il primo sia il poster del tiro perfetto. E’ all’inizio dell’azione dello 03 che si manifesta la grandezza di Totti: stop, palleggio e avvio della ripartenza a 80 metri dall’area avversaria. Se fosse una poesia, Totti sarebbe l’Infinito di Giacomo Leopardi.
6,5
6,5
De Sanctis
Torosidis
Le parate che servono, quando servono. La prima sullo 00, fastidioso tiro di Taider con rimbalzo incorporato. La seconda sullo 01: pallone bloccato a terra su schiacciata di Alvarez, intervento vagamente somigliante a quello di Zoff in ItaliaBrasile del 1982.
Nella Roma di Garcia i terzini – o esterni bassi, come dicono quelli di bravi – sono pregati di avanzare con giudizio, quando si creano le condizioni. Torosidis più attento che irruento, tanto a squarciare l’Inter sui fianchi provvede Gervinho.
TIRI 2 DRIBBLING OK 2/3 SPONDE 4
PARATE 3 RINVII 10 PRESE ALTE 6
CONTRASTI OK 4/10 LANCI 1 PASSAGGI OK 21/29
Una piccola Olanda, nel senso della grande Olanda degli anni Settanta. Tutti fanno molte cose: si interscambiano, avanzano e indietreggiano a seconda delle necessità. La parte di Cruijff la recita Totti: e chi sennò?
4,5
5,5
5
6
5
5
7
6,5
6
6,5
6,5
7,5
Alla Juventus devono fronteggiare le «bonucciate». All’Inter devono difendersi dalle «ranocchiate», che poi sarebbero certe incomprensibili giocate, tipo la svirgolata che avvia la manovra dello 01. Ranocchia in confusione, come qualche mese fa.
È l’unico che abbia la vaga idea di come prendere quel satanasso di Gervinho, ma purtroppo per l’Inter non basta perché «speedyGervi» non dà punti di riferimento. In più Totti si diverte a interpretare la parte del «falso nueve». Jesus comunque in croce.
Non c’è trippa per «Naga», in questa serata di feroci ripartenze romaniste. Mazzarri fiuta l’aria e gli chiede di guardarsi alle spalle perché i due interscambiabili esterni d’attacco della Roma vanno che è un piacere. «Naga» però non fa bene né l’una né l’altra fase.
A lungo il più vivo e cattivo degli interisti, uno dei pochi che non ci sta a farsi mettere in mezzo. Suo l’impressionante tiro che scrolla un palo della porta di De Sanctis. Si ha la sensazione che l’Inter decollerà quando Mazzarri plasmerà l’irruenza di Guarin.
La partenza è buona. Se l’Inter mette pressione alla Roma, buona parte del merito è di Cambiasso che tiene «alta» la mediana nerazzurra. I gol, però, fanno saltare il banco e l’argentino finisce per fare la figura del vigile urbano travolto dall’ingorgo.
Un passo indietro rispetto a recenti e convincenti esibizioni. Sul suo lato, il centrosinistra dell’Inter, si scaricano a lungo le scosse di Gervinho e la cosa destabilizza anche la mediana dell’Inter, la manda fuori asse. Da salvare un suo tiro al veleno.
Sbianchetta Palacio e nella ripresa non si lascia impressionare dai muscoli di Icardi né più avanti dalle medaglie sul petto di Milito. Centrale a tutto tondo: sa chiudere ed è bravo nelle uscite. È una cassetta di sicurezza, per aprirla bisogna chiedere il permesso.
Nel primo tempo lui e Benatia hanno il compito facilitato perché l’Inter gioca come al solito senza un vero centravanti. L’Inter però chiude con tre attaccanti puri e la Roma, seppure in dieci, non concede a Mazzarri neppure il golletto dell’onore.
L’espulsione per doppio cartellino giallo incide giocoforza sul voto. Peccato, perché si era avuta percezione di un Balzaretti ritrovato, molto meno disorientato rispetto a un anno fa. Merito del metodo Garcia, che ai terzini chiede poche, ma chiare cose.
Il centrocampo è una delle chiavi di lettura della Roma di Garcia. Non c’è il regista unico, tutti sono registi e sanno giocare il pallone come Dio comanda. Un anno fa Pjanic in quella posizione era un lusso, oggi è un punto di forza. Trasformazioni.
Finto playmaker. Spesso si allinea a Castan e Benatia e diventa il terzo centrale di difesa. Nulla di nuovo, De Rossi libero aggiunto era una prerogativa della Roma di Spalletti. Bravo Garcia a rispolverare il meccanismo. Nulla si butta, tutto si ricicla.
Più che «Stroot» è «strong». Forte, fortissimo. Sradicatore di palloni, però l’immagine non gli rende giustizia, la forza non è la sua unica cifra. Ha senso geometrico, conosce l’arte del passaggio. È lui il «driver» del contropiede dello 03. Gran timoniere.
CONTRASTI OK 4/13 LANCI 3 PASSAGGI OK 41/47
CONTRASTI OK 9/14 LANCI 3 PASSAGGI OK 43/55
TIRI 0 PASSAGGI OK 43/47 RECUPERI 4
TIRI 2 PASSAGGI OK 22/31 RECUPERI 5
TIRI 1 PASSAGGI OK 30/40 RECUPERI 4
TIRI 4 PASSAGGI OK 19/21 RECUPERI 5
CONTRASTI OK 9/17 LANCI 3 PASSAGGI OK 18/27
CONTRASTI OK 9/12 LANCI 2 PASSAGGI OK 20/24
CONTRASTI OK 6/13 LANCI 1 PASSAGGI OK 29/34
TIRI 1 PASSAGGI OK 21/25 RECUPERI 4
TIRI 0 PASSAGGI OK 32/39 RECUPERI 5
TIRI 0 PASSAGGI OK 34/43 RECUPERI 6
Ranocchia
Juan Jesus
Nagatomo
Guarin
Cambiasso
Taider
Benatia
Castan
Balzaretti
Pjanic
De Rossi
Strootman
5,5 4,5
5
5,5
5
5,5
Povero figlio, ha tutta la nostra comprensione. Gervinho è un’arma impropria, un pesce siluro che guizza via. In più sul rigore il giudice di porta Guida piglia lucciole per lanterne. Era nell’aria che Gervinho affettasse Pereira e purtroppo per l’Inter è successo.
Centravanti adattato. È vero che dall’altra parte il finto centravanti Totti combina meraviglie, ma Palacio è di un altro genere, per respirare ha bisogno di prendere aria all’esterno. Qui c’è il nodo: perché non Alvarez, Palacio e Icardi insieme dall’inizio?
Sullo 03, all’intervallo, Mazzarri non può fare altro che giocarsi la carta Icardi. Il ragazzo lotta, ma trova pane per i suoi tacchetti. Castan e Benatia sono due ossi duri . Forse è l’ora di dargli una chance dal principio, è troppo dura entrare a giochi fatti.
Sembra Alvarez un anno fa. Non c’è dubbio che abbia qualità, ma è evidente che per la squadra rimane un corpo estraneo. È giovane, è bravo. Mazzarri deve lavorarci sopra come ha fatto con Alvarez. Bisogna estrarre il talento che «Kova».
Neppure lui, il glorioso pluridecorato Principe del Bernabeu, è riuscito a cavare dal cilindro il gol che avrebbe lenito un po’ la batosta. Nulla da fare, anche Milito viene rimbalzato dalla muraglia davanti a De Sanctis.
TIRI 0 PASSAGGI OK 8/12 RECUPERI 2
TIRI 1 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 3
TIRI 0 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 1
TIRI 1 DRIBBLING OK 2/4 SPONDE 1
TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 4
Pereira
Palacio
Icardi
Kovacic
l'allenatore Mazzarri
Milito
8 8
7,5
6
s.v.
Ogni giorno in Africa una gazzella si sveglia e pensa che vorrebbe essere veloce come Gervinho per fare una pernacchia al leone. Quando Gerv per un po’ si sposta a sinistra, Pereira presume di averla fatta franca. Povero illuso. Gervinho ritorna e lo sbrana.
Ma quanto corre Florenzi? Mandiamolo alle Olimpiadi, ché forse ci riporta a casa una medaglia d’oro nel mezzofondo. Sempre anaerobico, oltre soglia, e così sostituito a ripresa inoltrata per farlo respirare. Il gol – diagonale bello e preciso – è meritato premio.
Entra al principio della ripresa, quando c’è bisogno di fiato e di raddoppi per mettere in cassaforte i tre gol di vantaggio. Taddei esegue il compito senza fronzoli o inutili virtuosismi. Può ritagliarsi il ruolo non secondario del cambio affidabile.
Dentro per dare ossigeno al maratoneta Florenzi. Un quarto d’ora a fare argine, a soffocare i rigurgiti dell’orgoglio interista. I tre gol di vantaggio sono un’assicurazione sulla vita, impossibile non andare all’incasso.
TIRI 1 DRIBBLING OK 5/6 SPONDE 1
TIRI 2 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 1
TIRI 0 PASSAGGI OK 2/6 RECUPERI 0
TIRI 1 PASSAGGI OK 2/3 RECUPERI 1
Gervinho
Le attenuanti non gli mancano: sono assenti Campagnaro e Jonathan. Totti e Gervinho, però, hanno resuscitato certe streghe del recente passato interista e ci riferiamo alla fase difensiva. Tre gol subiti in un colpo solo: brutto segnale.
Florenzi
Taddei
Marquinho
l'allenatore Garcia
s.v. Dodò
Forze fresche nel finale, per permettere a Totti di prendersi la standing ovation dei romanisti in trasferta a San Siro e per gettare acqua sul fuoco della rabbia interista.
CONTRASTI OK 2/2 LANCI 0 PASSAGGI OK 3/5
Qui ci troviamo di fronte alla reincarnazio ne di Lobanowski. La Roma coniuga qualità e organizzazio ne, quantità e creatività. Non c’è corsa che vada sprecata, non c’è gesto tecnico che non goda di copertura.
ARBITRI TAGLIAVENTO 6 Sufficiente nonostante il rigore sbagliato? Sì, è Guida a consigliarlo male (lui stava dando punizione), poi dirige bene Mazzoleni 6 Guida 4 (Patatrac su Gervinho) Di Liberatore 6 Cariolato 6
LA VICENDA SOCIETARIA GLI AVVOCATI DEVONO CHIUDERE ENTRO MERCOLEDÌ PER EVITARE UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA
MorattiThohir, le firme tardano: si lavora pure oggi Il patron: «Aspetto di capire come finisce... Mi vogliono ancora presidente? Vedremo»
Entro mercoledì Per il 29 ottobre infatti è fis sata in seconda convocazione l’Assemblea dei soci che dovrà deliberare il ripianamento delle perdite, l’aumento di capitale e l’ingresso dei soci e che determinerà il nuovo Cda che do vrebbe poi riunirsi nei giorni successivi. Ma perché tutto questo avvenga in tempo servono una ventina di giorni dopo le firme per l’effetti vo passaggio del 70% delle quote (closing) alla società veicolo creata da Thohir e dai soci Roe slani e Soetedjo.
LUCA TAIDELLI LucaTaidelli MILANO
Un weekend di lavoro per arrivare in tem po alle firme, che però non verranno scambiate (via fax) nemmeno oggi. Mentre l’attenzione era tutta sulla sfida di San Siro contro la Roma, anche ieri gli studi legali che rappresentano Massimo Moratti (Cleary&Gotlieb) ed Erick Thohir (Jones Day) si sono scambiati incarta menti vari nel tentativo di giungere al signing, appunto la firma, via fax non oltre mercoledì prossimo.
Massimo Moratti, 68 anni ANSA
Rischio Assemblea straordinaria Per siglare l’accordo definitivo però bisogna prima trovare la quadra su un paio di cavilli legali e commer ciali e sulla governance. Passaggi che non pos sono mettere a rischio l’intera operazione, ma che potrebbero richiedere qualche giorno in più. E a quel punto il vero rischio sarebbe quel lo di dover convocare un’Assemblea straordi naria una settimana dopo quella di fine ottobre
4 IL NUMERO
16
I trofei vinti da Moratti con l’Inter dal 1995: 5 scudetti, un Mondiale per club, una Champions, una Coppa Uefa, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane
(scadenza imposta dal codice civile) per uffi cializzare l’ingresso nella società nerazzurra degli indonesiani. «Aspetto di capire...» Prima del match di ieri sera, lo stesso Massimo Moratti ha fatto il pun to della situazione brevemente e a modo suo, cioé parlando quasi da soggetto terzo: «Se la prossima sarà la settimana decisiva per le fir me? No, per il momento sto aspettando anche io di capire come finisce. Poi, se ci sarà da dire qualche cosa, la diremo dopo». E quando gli è stato chiesto se rimarrà presidente onorario e se davvero Thohir vuole che mantenga quella carica, Moratti ha abbozzato: «Tutto vero, pe rò, comunque, vedremo...». Entro qualche giorno sapremo allora se il pressing del tycoon indonesiano, che con il petroliere da un paio di settimane ha contatti telefonici quotidiani, an drà a buon fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
5
SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA SAN SIRO VIOLATO UNA SERATA DA DIMENTICARE 1
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«Potevamo sbloccare noi la gara, poi sarebbero stati loro a scoprirsi...» «Anche stavolta ho visto cose positive: ho detto ai ragazzi di continuare così»
3
4
1 Cambiasso e Palacio durante il riscaldamento con la maglia dedicata alle vittime della tragedia di Lampedusa; 2 Il tabellone di San Siro mostra impietoso un passivo che non ha bisogno di commenti; 3 La disperazione di Walter Mazzarri. Il tecnico di San Vincenzo sperava di festeggiare in un altro modo i 52 anni, compiuti martedì scorso; 4 Nella Nord sono comparsi due striscioni di protesta contro la chiusura del secondo anello verde nel match con la Fiorentina AP/ANSA/REUTERS
Mazzarri deluso: «Una giornata nera ma brava Roma» Il tecnico: «C’è stato un errore del giudice di porta però quando gira tutto storto...» ANDREA ELEFANTE MILANO
Non era a quegli episodi lì che si riferiva Walter Mazzarri venerdì, dicendo che ieri sera avrebbe potuto decidere un episodio. Sicuramente non a quel rinvio pasticciato di Ra nocchia, non a quel palo di Guarin, non a quel blitz suicida di Juan Jesus, anticamera dello 02; non a quel rigore fischiato da Tagliavento ancora lui a in ciampare sull’Inter e viceversa per un fallo fuori area. So prattutto quello gli è rimasto lì, ma Mazzarri non lo ha dato a
PRIMAVERA
I nerazzurri volano agli ottavi di Coppa Italia Col campionato fermo per l’impegno Mondiale dell’Under 17 di Zoratto (riprenderà il 2 novembre), che domani sera si radunerà a Casorate Sempione in attesa di partire per gli Emirati Arabi domenica, la Primavera torna in campo con i recuperi del secondo turno di Coppa Italia. Pirotecnico 3 3 tra Bari e Reggina, con gli amaranto che alla fine ottengono la qualificazione ai rigori. Vince e convince l’Inter di Cerrone sul campo del Parma (reti di Camara e Ventre). Due gol di Zamparo e uno di Molino permettono al Varese di superare il Carpi e assicurarsi la sfida alla Juve negli ottavi di finale. I risultati di ieri: Bari Reggina 7 8 (d.c.r.), Parma Inter 0 2, Varese Carpi 3 0. Oggi, ore 15: Palermo Napoli. Il 23 ottobre Empoli Cesena.
vedere più di tanto: «C’è stato quell’errore del giudice di por ta, come ce ne sono stati di no stri e come c’è stata la bravura della Roma. Quando tutto gira storto, sbagliano tutti. Certo, prendere il 20 contro la Roma rischia di chiudere la partita». Presto sarebbe arrivato anche il terzo: tre gol in meno di 45’, gli stessi beccati prima di ieri sera in sei gare; per la prima volta non solo in bocca il sapo re della sconfitta, ma pure sen za segnare neanche un gol, e sì che l’Inter ne aveva timbrati in media due e mezzo (abbon danti) a partita, e a San Siro non mancava l’appuntamento
da undici gare consecutive. La stretta di mano Ma Maz
zarri, dopo aver stretto la mano a Garcia non solo fisicamente («Non lo avevo fatto in campo perché volevo parlare subito alla squadra, ma sono andato da lui dopo»), è andato oltre quei numeri, per esaminarne altri: «Preferisco guardare ol tre il risultato e pensare a far crescere questa squadra, farla giocare bene, darle convinzio ne. Pensare che certe cose posi tive le ho viste anche oggi. Nel primo tempo non siamo stati inferiori alla Roma e abbiamo giocato anche meglio che con
la Fiorentina: il possesso palla è stato a nostro favore e ci sono anche altri dati statistici che non spiegano uno 03. Chi ha visto la partita sa che questo ri sultato non rispecchia l’anda mento della gara, ma il calcio è questo: loro hanno capitalizza to le occasioni, facendo tre gol con tre tiri e mezzo e sfruttan do le loro qualità, soprattutto di Totti; noi invece molto me no. Potevamo sbloccare noi la partita e allora sarebbe stata la Roma a rischiare le nostre ri partenze, ma oggi andava così, un assedio con la palla che an dava sempre dove non erava mo noi. Ad un certo punto l’ho detto anche ai ragazzi in pan china: “Possiamo continuare ad attaccare fino a stanotte, ma non andrà mai dentro”». Avanti così Non è andata dentro neanche con Kovacic e tre punte vere, ma a ben guar dare l’Inter è andata davvero più vicina al gol con la prima interpretazione tattica: «E’ ve ro, anche perché loro si difen devano con grande densità a metà campo e come se la parti ta fosse ancora incerta: non a caso hanno la miglior difesa del campionato. I miei erano un po’ sfiduciati, avevo provato a dare un input di fiducia per far capire che si poteva recupe rare, ma l’Inter gioca bene quando ha certi equilibri». Quelli che ora l’Inter non deve perdere anche a livello menta le: «L’ho detto appena rientrati negli spogliatoi: dobbiamo continuare così, a parte qual che ingenuità che di solito non facciamo: forse oggi abbiamo pagato anche un divario di esperienza, di astuzia, di furbi zia. Ma se si gioca spesso me glio degli altri, i risultati alla fi ne vengono. Ogni tanto un in cidente di percorso ci sta, tanto più dopo aver incontrato già tre squadre fortissime come Juve, Fiorentina e Roma e avendo perso solo una volta: l’importante è non perdere convinzione».
4
IL CAPITANO
I NUMERI
1
La sconfitta stagionale per l’Inter. Nelle prime 7 uscite la squadra di Mazzarri aveva collezionato cinque vittorie (di cui una in Coppa Italia col Cittadella) e due pareggi Esteban Cambiasso, 33 anni, capitano dell’Inter BOZZANI
0
Le reti segnate dai nerazzurri nei primi 70’ delle gare interne di campionato. I gol contro Genoa (2), Juventus (1) e Fiorentina (2) infatti sono arrivati negli ultimi 20’
19
I mesi e mezzo trascorsi dall’ultimo 03 casalingo dell’Inter, contro il Bologna il 17/2/12. Più recente invece l’ultimo k.o. casalingo, 25 con l’Udinese lo scorso 19 maggio
Cambiasso: «Non siamo stati inferiori» «Una di quelle sere in cui va tutto male, ma bisogna fare gol» Moratti va via scuro in volto MATTEO DALLA VITE MILANO
La forza (devastante) dei numeri. Ecco: per Handanovic la grattugia delle statistiche è ormai un incubo gigantesco, perché la Roma è la squadra che lo ha perforato di più nella sua carriera italiana, ben 32 gol. Roba da svegliarsi la notte e sognare Totti. E dire che lo sloveno due bei «numeri» li ha fatti, su Florenzi e Gervinho, ma a situazione compromessa. Resta il fatto che ancora una volta la Roma banchet ta a San Siro: Moratti aveva chiesto una prova di carattere, «un test di reazione che m’interessa capi re»: carattere sì, e tanto, ma i tre punti sono giallo rossi e la svista arbitrale è sul rigore dello 02. Mo ratti che alla fine è andato negli spogliatoi con la faccia scura, senza parlare e dopo aver vissuto 90’ agitatissimi in tribuna. Forse pensando a Tagliaven to. Quel rigore... C’è stata anche una «strisciata» del la Nord dedicata il giudice sportivo Tosel («La pros sima volta quando chiudere un settore lo decidiamo noi...» è la sintesi), e il Bignami della partita lo vuole fare Cambiasso. «No, nessun contraccolpo adesso dice l’argentino : ora dobbiamo solo sperare che rientrino gli infortunati, ma in campo bisogna fare gol anche se non c’è stato questo senso di inferiorità. Sono quelle serate in cui va tutto male, noi abbiamo fatto la nostra partita, ma la traversa, il rigore capi tato nel nostro momento migliore che... dentrofuo ri e poi è reputato dentro. Ora non guardiamo tutto in negativo». Ecco Juan Jesus: «Grandi meriti loro nelle ripartenze, la Roma è fortissima, hanno avuto tre opportunità e fatto tre gol. Ora dobbiamo crede re in noi». E intanto Alvarez e Campagnaro, acciac cati, sono a rischio per la nazionale argentina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Taccuino SERIE A DONNE
Poker della Torres (f.sal.) 2ª giornata di A: Inter Chiasiellis 2 2, Napoli Como 1 0, Pordenone Firenze 1 0, Res Roma Mozzanica 2 0, Riviera di R. Brescia 0 4, Tavagnacco Scalese 5 0, Tor res Valpolicella 4 1, Verona Perugia 5 0. Class. (prime pos.): Brescia, Pordenone, Tavagnacco, Torres 6.
CALCIO A 5
Marca: è Euro k.o. (g.l.g.) Marca k.o. (1 4) con la Lokomotiv: Coppa Campioni fi nita. Ieri due gare di campionato: Rieti Lazio 4 1, Asti Acqua&Sapo ne 4 4. Oggi Luparense Solito Ma rina e Pescara Kaos.
DOMANI SU RAI 3
Sfide: Balotelli story Domani alle 23.10 su Rai 3 puntata di Sfide, il programma di Simona Ercolani condotto da Alex Zanardi, dedicata a Balotelli e inti tolata «Mario Balotelli: Perché sempre io?».
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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA
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gli sprint
HA DETTO
I giallorossi a sole 2 vittorie dalla Juverecord di Capello 9 VITTORIE Juventus 200506 Capello vinse le prime 9 gare (qui il gol di Vieira a Udine), e perse col Milan. Poi lo scudetto, che fu revocato per Calciopoli ELIAS
8 VITTORIE Juventus 198586 La squadra del Trap e Platini cadde a Napoli dopo 8 vittorie nelle prime 8 giornate. Impresa riuscita anche alla Juve 193031 OLYMPIA
7 VITTORIE Milan 195455 Schiaffino, Guttmann e Nordahl: 7 successi, come la Juve 197677 e l’Inter 196667, che però poi non vinse lo scudetto FARABOLA
Garcia tra i grandi
S
su Gervinho «Giocatore raro nel calcio di oggi, lo vedo ai livelli di Lilla, certe cose succedono solo con lui, che quando va in profondità crea superiorità».
Monsieur Bunker, che partenza! Un solo gol preso, +10 su Zeman. Il tecnico si gode Gervinho: «Con lui può succedere di tutto...» ANDREA PUGLIESE MILANO
Conoscendolo, da oggi co mincerà a pensare già al Napoli e a una partita che ancora non si sa che fine potrà fare. Prima, pe rò, Rudi Garcia stavolta può dav vero concedersi qualche attimo in più e godersi fino all’ultima goccia di sudore una Roma stel lare, capace di portare a casa la settima vittoria consecutiva (il record è della Juventus di Fabio Capello, 9 nel 200506) e sban care San Siro con tre gol di scar to (contro l’Inter, non era mai successo in tutta la storia giallo rossa). E pazienza se per la pri
l’Analisi
ANDREA SCHIANCHI
Le sette vittorie consecu tive della Roma sono figlie di un’antica regola del calcio, purtroppo spesso dimentica ta: il centrocampo è il cuore della squadra, lì devono stare i giocatori con i piedi più dolci, quelli che sanno lanciare e tocchettare, mica i «cavalloni» che sono capaci soltanto di an dare avanti e indietro ma non hanno tecnica né idee. Rudi Garcia ha disegnato un repar to che, per lo standard della Serie A del Terzo Millennio, è perlomeno anomalo: tre regi sti in un colpo solo. Sì, perché De Rossi, Pjanic e Strootman, se giocassero in tre squadre di verse, avrebbero la bacchetta del comando tra le mani. Qui si adattano: il primo (De Ros si) sta davanti alla difesa, si occupa del lavoro di interdi zione e spesso si va ad aggiun gere alla retroguardia; il se condo (Pjanic) si colloca sul centrodestra, classica posizio ne da mezzala, e lì pennella e cuce con rara maestria; il ter zo (Strootman) si sdoppia, ca pace di lanciare lungo e pure di inserirsi con il pallone al piede. A questo trio delle me raviglie, come se servisse inse rire un po’ di qualità, mettete ci un certo Francesco Totti, de cisamente imperiale a San Si ro. La Roma di Garcia si muove su questo asse, un rom bo ai lati del quale corrono co me frecce Florenzi e Ger vinho. Semplicità, efficacia, compattezza: concetti che la
ma volta dall’inizio della stagio ne la sua Roma non ha segnato nella ripresa, Garcia è l’uomo che ha saputo cambiare la testa di una squadra che fino a tre me si fa annaspava nel buio. Tanto per capirci, Luis Enrique e Ze man dopo 7 gare di punti ne ave vano ben dieci in meno... Scudetto o no? «Grande parti ta, mi è piaciuto lo spirito collet tivo, ma anche il fatto che siamo riusciti a giocare con il cuore, quando necessario. Ho visto una squadra che lotta sempre, che non molla mai». Già, ma anche questo non basta per farlo sbi lanciare sulla scudetto. «Ci sono ancora 93 punti in ballo. E’ me
glio tenere a mente l’obiettivo di tornare in Europa senza parlare di scudetto e magari deludere i nostri tifosi. Vediamo partita do po partita. Ma non parlate di ri voluzione, in Francia è una paro la importante. Stavolta abbiamo fatto delle cose differenti, di soli to abbiamo un possesso palla più forte. Nella ripresa non ci siamo riusciti e questo un po’ mi dispia ce, ma sulle ripartenze abbiamo fatto bene. Quando recuperia mo palla, è decisivo il primo pas saggio, fondamentale per gli scatti di Gervinho e Florenzi. Gervinho è giocatore raro nel calcio di oggi, lo vedo ai livelli di Lilla, certe cose possono succe dere solo con lui, che quando va
in profondità crea superiorità numerica. Sapevamo che avremmo dovuto sfruttare gli spazi. E Totti ci ha indicato la strada giusta». Totti Già, Francesco Totti, un giocatore che forse neanche Garcia si immaginava così forte a 37 anni. «E’ chiaro che per conoscere perfettamente un giocatore è meglio allenar lo dice Garcia Francesco è un fuoriclasse, uno dei più grandi nella storia del calcio e vederlo così felice è una cosa molto bella. Consigli a Pran delli? Nessuno, io sono solo l’allenatore la Roma». Che secondo sua sorella, ha im
parato gli schemi giocando a subbuteo da piccolo. «Non mi ri cordo», scherza Garcia, che ieri ha mandato in campo Taddei per la quinta volta in 7 gare. «Rodri go lavora molto bene, dà tutto alla squadra ed è forte tecnica mente. Normale che giochi». E allora, dopo la giusta sbornia (ieri notte bagno di folla a Fiu micino) la mente può volare davvero al Napoli, l’ultimo cruc cio di Rudi. «Il calendario è Ro maNapoli e per me la partita è quella, da giocare all’Olimpico. Vediamo cosa succede doma ni». Toccherà al prefetto deci dere, ma intanto Garcia ha da to un’altro saggio di bravura. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corta, stretta e con tre registi La Roma gioca «a fisarmonica» Fredy Guarin 27 anni Inter
Kevin Strootman 23 anni Roma
Tocchi
Tocchi
56
51
Passaggi
Passaggi
22/31
34/42
Assist
Assist
1
4
Tiri
Tiri
2
0
Contrasti
Contrasti
8/16
5/12
Palle perse
Palle perse
19
11
Recuperi
Recuperi
5
6 squadra giallorossa, in poco tempo, ha mandato a memo ria.
LA MOSSA TATTICA
Attesa La Roma tiene il con
FLORENZI
TOTTI
STROOTMAN
GERVINHO PJANIC
DE ROSSI PASSAGGIO MOVIMENTO GDS
trollo della partita anche quando non ha quello del pal lone. Si chiude come una fi sarmonica e spesso risulta molto corta (27 metri la lun ghezza media, mentre quella dell’Inter è di 37,5 metri) e molto stretta (34,4 metri la larghezza media contro i 41,5 metri dei nerazzurri). Ovvio
cesse dall’Inter. E, a cucire il gioco e innescare i due sprin ter, sempre il solito trio di regi sti. Osserviamo il numero dei lanci: De Rossi ne effettua 5 e Strootman 3 (Pjanic nessuno, lui preferisce il passaggio cor to). A impreziosire la presta zione di Strootman ci sono an che 4 occasioni da gol create: per una mezzala di lotta e di governo non è male.
che, se i giocatori sono vicini, si possono aiutare e per gli av versari diventa difficile inse rirsi e rendersi pericolosi. L’In ter ha il vantaggio del posses sopalla (58,6 per cento), ma la Roma fa gol. Perché sa aspettare, raccolta e ben pro tetta, e poi riparte in velocità: quante multe avrebbero preso Gervinho e Florenzi se sul campo di San Siro ci fosse sta to l’autovelox? Rapidi, guiz zanti negli spazi stretti e im prendibili nelle praterie con
S
su Totti «Per conoscere un giocatore devi allenarlo: Francesco è un fuoriclasse, uno dei più grandi nella storia del calcio e vederlo così felice è molto bello».
Lanci L’Inter non ha la stessa qualità a centrocampo: i tre di Mazzarri (Guarin, Cambiasso e Taider) hanno caratteristi che atletiche importanti, san no fiondarsi negli spazi, ma non riescono a gestire la ma novra con la sapienza dei ro manisti. E difatti il gioco ne razzurro si basa spesso sui lan ci lunghi dei difensori e sulla caccia alla cosiddetta «secon da palla», sulle grandi volate dei laterali e sulle incursioni centrali di Guarin e di Alvarez. Il colombiano è sfortunato quando colpisce il palo dalla distanza, è coraggioso quando va a contrastare gli avversari (16 duelli, 8 vinti e 8 persi), è utile in fase d’interdizione (5 recuperi), però deve essere più efficace: 19 palloni persi sono troppi e alla lunga pesa no nell’economia della costru zione della manovra. Un dato positivo, per Guarin, riguarda i dribbling: sono ben 6 quelli riusciti. Quando parte è dav vero difficile bloccarlo. Il pro blema è che, nell’Inter, non tutti sanno saltare l’uomo co me fa lui... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzetta.it
Tvf Gazza
Uno scontro FlorenziRolando ANSA
RIVIVI INTERROMA CON GLI HIGHLIGHTS E TUTTE LE INTERVISTE Hai perso qualche gol della supersfida del sabato della 7a di Serie A? Nessun problema. Sul nostro sito trovi gli highlights di InterRoma e le interviste ai protagonisti realizzate dopo il match negli spogliatoi di San Siro.
JUVEMILAN DA SOGNO: SEGUILA IN DIRETTA CON I NOSTRI INVIATI JuventusMilan come non l’avete mai vista. La partitissima delle 20.45 vi aspetta sul nostro sito: diretta con i nostri inviati a partire dal pomeriggio per non perdere nulla. E se siete allo Juventus Stadium potete contribuire anche voi, twittando con l’hashtag #JuveMilan
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA le Pagelle DI P.F.A.
ESTIGARRIBIA CHE ERRORE PER RAIMONDI ASSIST E TIRI CHIEVO 5
La stupenda girata di Moralez che dà la vittoria all’Atalanta ANSA
Moralez gol Per l’Atalanta storica vittoria in casa Chievo
PUGGIONI 6 Sbaglia meno degli altri: evita due volte il raddoppio. SARDO 6 Torna titolare. Nove cross così. Sfiora il gol dell’anno. BERNARDINI 5 Perde Moralez alle spalle. È l’errore decisivo. CESAR 5,5 Giallo in poco tempo. DOS SANTOS 5,5 Preferito a Cesar, è falloso e poco affidabile. DRAMÈ 5 Sovrastato sul gol, pure dopo pasticcia: 19 palle perse. IMPROTA 5,5 Prima da titolare in A per l’Under 21, poca sostanza.
h
IL MIGLIORE
6 PELLISSIER
Almeno è l’unico a centrare la porta: respinta miracolosa. BENTIVOGLIO 5,5 Ammonito al 9’, rischia. Butta in area palle scontate. L.RIGONI 6 Pure lui sotto tono: ma cerca di tenere avanti il Chievo. ESTIGARRIBIA 5 Un altro con una rete facile sulla coscienza. P. HETEMAJ 6 Ci mette le gambe nel caos da metà ripresa. PALOSCHI 5,5 Lotta e trova spazi, ma le conclusioni non sono degne. THEREAU 6 Tra errori e bellezze, vedi l’invito a Pellissier. ALL SANNINO 5 Tre sconfitte di fila. Iella, sbagli, mosse azzardate.
Colantuono ritorna al 4411 e ritrova ATALANTA 6,5 la vittoria in trasferta. Sannino a rischio? CONSIGLI 6,5 Il balzo su Pellissier CHIEVO ATALANTA
0 1
PRIMO TEMPO 01 MARCATORI Moralez al 16’ p.t.
CHIEVO (442) Puggioni; Sardo, Bernardini (dal 29’ s.t. Ce sar), Dos Santos, Dramè; Improta (dal 13’ s.t. Pellissier), Bentivoglio, L. Rigoni, Esti garribia (dal 19’ s.t. P. Hetemaj); Paloschi, Thereau. PANCHINA Silvestri, Squizzi, Frey, Sestu, Radovanovic, Calello, Pamic, Lazarevic, Ar demagni. ALLENATORE Sannino CAMBI DI SISTEMA dal 13’ s.t. 4312 BARICENTRO ALTO 56,5 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Bentivoglio, Cesar gioco scorret to
ATALANTA (4411) Consigli; Bellini, Stendardo, Lucchini, Brivio (dal 41’ s.t. Yepes); Raimondi, Cigarini, Car mona, Bonaventura (dal 37’ s.t. Brienza); Moralez (dal 30’ s.t. Baselli); Denis. PANCHINA Sportiello, Polito, Canini, Nica, Scaloni, M.Kone, Marilungo, De Luca, Livaja ALLENATORE Colantuono CAMBI DI SISTEMA dal 30’ s.t. 451, dal 41’ s.t. 5311 BARICENTRO MEDIO 52,7 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Raimondi c.n.r. ARBITRO Doveri di Roma NOTE Paganti e abbonati non comunicati. Tiri in porta 5 (1 traversa)4. Tiri fuori 102. In fuorigio co 32. Angoli 115. Recuperi 0’ p.t., 5 ’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI VERONA
L’Atalanta non aveva mai vinto in trasferta in questo campionato e allargando il conto non ci riusciva dal 7 aprile scorso. Non era mai nemmeno passata in casa del Chievo, seppur gli scontri di retti abbiano storia giovane (questo è il tredicesimo). Ciò non significa che Stefano Co lantuono abbia rischiarato del tutto la penombra di questo inizio annata. Arriva però più disteso alla pausa, convinto da due successi consecutivi che il disegno migliore sia il più an tico, leggi 4411. In Italia gli allenatori danno troppa im portanza al modulo, cioè alla filosofia tattica, ha scritto di recente Rafa Benitez su un quotidiano inglese. Sannino e Colantuono hanno provato la via del cambiamento anche durante questo match, per so
pravvivere o resistere. I neraz zurri hanno chiuso a cinque dietro, con Yepes inserito per torreggiare in un’area dove ogni tentativo dal cielo procu ra un sussulto; il Chievo si è modificato nella ripresa con il trequartista e due punte. Niente. Così la panchina di Sannino scricchiola: quinta sconfitta in sette gare, un an no fa sempre a inizio ottobre Di Carlo fu licenziato dopo il quinto k.o. su sei. «Io giudico soltanto oggi, non so cosa suc cede domani. Per me è stata la migliore prestazione stagio nale, ho fatto i complimenti ai ragazzi». Se resta, dopo la pausa non potrà più sbagliare. I motivi Al tecnico si può im putare più di un errore inizia le: la coppia centrale Dos San tosBernardini è una sorpresa, ma non piacevole. Con l’ormai consueta dimenticanza in ae rea, Moralez trova una girata eccellente e senza opposizio ne. Anche il debutto dall’inizio di Improta non è felice: nel se condo tempo il tecnico toglie i due esterni (l’altro è Estigarri bia) e bocciandoli ordina il rombo con Thereau che arre tra e Pellissier davanti: un pro digio di Consigli (aiutato dalla traversa e da Lucchini) gli le vano l’urlo. Contando le occa sioni, 83, il pari sarebbe un verdetto più equo. Però il Chievo commette troppi sba gli, soprattutto con Paloschi, per guadagnarselo del tutto. Il futuro Sei punti e senza pi gliare gol per i nerazzurri. «La continuità mi interessa più delle statistiche», racconta Colantuono. Aiutato anche da due decisioni al limite degli arbitri che non sanzionano un mani di Carmona vicino all’as sistente di porta mentre è più difficile da valutare (sembra pulita) un’entrata di Bellini su Thereau. Moralez ritrova la rete dopo un anno, Cigarini e Carmona danno corsa e geo metrie, Raimondi ci prende gusto con le offerte offensive. Concretezza, al contrario del Chievo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
è da applausi. BELLINI 6 Anche tre cross, serve di più nel chiuso dell’area. STENDARDO 6 Non sempre vincitore nei corpo a corpo. LUCCHINI 6 Piglia un tunnel, fa tirare, però salva sulla linea il pari. BRIVIO 6 Facile con Improta, meno dopo. (Yepes s.v.) RAIMONDI 6,5 Esterno alto: assist dell’1 0 e botta quasi all’incrocio. CIGARINI 7 Precisione (62 passaggi) e assistenza continua. CARMONA 6,5 Meno vistoso di Migliaccio ma efficace: 11 recuperi. BONAVENTURA 6,5 Crossa per il vantaggio, si adatta tatticamente nella seconda parte. (Brienza s.v.)
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IL MIGLIORE
7 MORALEZ
Non segnava da più di un anno: 26 settembre 2012. Tecnica e intelligenza finché cala. BASELLI 6 Aiuta in mezzo. DENIS 6 Tre gol nelle precedenti 2 gare. Stavolta si sacrifica e basta. ALL. COLANTUONO 6,5 Conferma la squadra vincente con l’Udinese: ha ritrovato la traccia giusta. GLI ARBITRI DOVERI 6 Difficile da valutare il contatto Bellini Thereau: è piazzato e sembra decidere bene. Se c’è mani di Carmona, non è aiutato dai colleghi. Bianchi 6 Dobosz 6 Rizzoli 6 Merchiori 5,5
la Moviola DI FABIO BIANCHI
Bravo Doveri Su Thereau non c’è rigore Sfida nervosa e spigolosa. Doveri non ha indovinato tutti i cartellini e i corner (ne ha negati un paio al Chievo). Nel primo tempo poi c’è mani di Carmona su una rimessa. Doveva vederlo l’assistente di porta Merchiori. Ma nell’unico episodio chiave è molto bravo Doveri. Su lancio di Paloschi, Thereau entra in area. Bellini lo contrasta in scivolata. Thereau cade e la traiettoria della palla non subisce variazioni. Sembra proprio rigore. Invece Bellini sfiora il pallone senza toccare la punta.
LA GAZZETTA SPORTIVA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE A IL SUPER POSTICIPO
29 Scudetti
Coppa Italia
Spercoppa Lega
9
Champions League
6
Coppa delle coppe
2
Coppa Uefa
1
Supercoppa Uefa
3
2
Coppe Intercontinentali
2 TOTALE
I TROFEI DELLA
54
JuveMilan, la ALESSANDRA BOCCI
COSÌ A TORINO ORE 20.45
Botta e risposta, da più di cent’anni. La Juventus viene fondata nel 1897, il Milan due anni più tardi. I rossoneri vin cono il primo titolo nazionale nel 1901, i bianconeri recupe rano quattro stagioni dopo. Il Milan è la società più titolata del mondo (alla pari con il Bo ca Juniors, che però è agli anti podi), la Juve la signora d’Ita lia. L’Inter finge di ignorare il Milan dicendo che il vero der by nazionale è con la Juve, il Milan finge di ignorare l’Inter ribattendo che la Juve carica di onori è l’avversaria più fre quentata nel tempo. Al di là delle rivalità di città, insom ma, la Juve è la pietra di para gone dei grandi club del nord. A volte amica, quasi sempre nemica. Diversa, soprattutto.
STADIO Juventus Stadium, 41 mila spettatori
Due strade Centouno titoli in due, con strade diverse per ottenerli. Juve e Milan si sono incrociate per la prima volta nell’aprile 1901 e vinse il Mi lan. Milan fondato da un grup po guidato dall’inglese Kilpin, mentre la Juve è emanazione diretta di un gruppo di liceali torinesi. Forse in quell’inizio c’era già tutta la storia: Juve club solidamente legato al ter ritorio italiano, Milan portato alle incursioni internazionali. Quando i bianconeri vincono finalmente la loro prima cop pa dei Campioni, il Milan ne ha già conquistate due, la pri ma a Wembley, tempio del fo otball. Segue un periodo di crisi, ma proprio pochi anni dopo quel primo trofeo juven tino (1985) il Milan prepara il grande ciclo dei successi inter nazionali. Inventa una rivolu zione, l’unica forse registrata nel calcio dopo il grande rove sciamento europeo provocato dall’Ajax di Rinus Michels e poi di Kovacs. Solidità Dunque, il Milan è cittadino d’Europa negli anni Novanta, ma quanto aveva sofferto prima. Negli anni Trenta, ad esempio, quando la Juve fa la raccolta di scudetti e il Milan rimane ai margini di tutto. La risalita è lunga, il rapporto con il campionato italiano problematico, perché negli anni d’oro, quelli della gestione Berlusconi, il Milan preferisce l’Europa, i grandi stadi, il pubblico estero. Di venta un marchio che viaggia, ma in Italia vince tanto e con grande continuità solo nel l’era Capello. La Juve invece è come la città dalla quale pro viene: solida, pratica, tradi zionale. Si innamora anche di
TEVEZ Fa reparto da solo, si è calato perfetta mente nella nuova realtà. Stasera può punire la difesa rossonera con le sue sterzate al limite ll
JUVENTUS 3-5-2 3 CHIELLINI
1 19 BUFFON BONUCCI
METEO Pioggia, temperatura 13°
ALLENATORE Conte
MILAN 4-3-1-2 MATRI
22 ASAMOAH
Contro la sua ex squadra cerca il primo gol stagionale. La costante ricerca della profondità può far male a una difesa ultimamente un po' distratta
20 ABATE
8 27 9 MARCHISIO QUAGLIARELLA MATRI 21 PIRLO
23 VIDAL 15 BARZAGLI
Andrea Pirlo, 34 anni, quattro titoli con la Juve
16 POLI
17 ZAPATA 32 ABBIATI
18 34 MONTOLIVO DE JONG 10 TEVEZ
5 MEXES
7 ROBINHO 4 MUNTARI
20 PADOIN
LAPRESSE
21 CONSTANT
ALLENATORE Allegri
PANCHINA: 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 16 Motta, 11 De Ceglie, 33 Isla, 6 Pogba, 12 Giovinco, 14 Llorente SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Caceres, Lichtsteiner, Vucinic, Pepe
PANCHINA: 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 23 Nocerino, 8 Saponara, 78 Niang SQUALIFICATI: Balotelli (1) DIFFIDATI: De Jong INDISPONIBILI: Pazzini, El Shaarawy, Silvestre, De Sciglio, Bonera, Kakà, Birsa, Vergara
ARBITRO Rocchi GUARDALINEE Giallatini Padovan QUARTO UOMO Liberti TV Sky Sport 1 e Calcio 1, Mediaset Premium Calcio 1 INTERNET www.gazzetta.it GDS
Benvenuti nella partita con più trofei in bacheca Ma è già vietato sbagliare I bianconeri costretti a vincere per tenere il passo della Roma I rossoneri rischiano di più: con un k.o. è già addio scudetto? GLI SCONTRI DIRETTI Precedenti assoluti in Serie A Precedenti a Torino Vittorie Juventus
54 48
Pareggi
Vittorie Milan
54
Vittorie Juventus
Pareggi
Reti fatte
Reti fatte
Juventus
Juventus
213 Milan
36 21 21
Vittorie Milan
121 Milan
207
95 GDS
giocatori un po’ folli, ma mai folli come il Savicevic che i ti fosi del Milan ancora adorano, mai fuori dalle righe come Ba lotelli o il Gullit con i capelli rasta degli anni Novanta. La Juve macina titoli italiani, il Milan produce sogni . I suoi di rigenti dicono che deve essere come una major, come le grandi imprese di Hollywood. Il Milan macina sogni e a volte con i sogni ci si brucia. Divi Negli anni Ottanta, la Juve era la squadra che dava un blocco alla nazionale cam pione del mondo. Molti idoli bianconeri sono stranieri, ma le gioie più grandi sono legate a facce italiane: Scirea, Bette
ga, Cabrini, Tardelli, Del Pie ro, Vialli, Pirlo. Platini è fran cese, ma con nome italiano, e pare mimetizzarsi meglio in questa lunga e onorata galle ria. Il Milan ha i suoi eroi di casa, Baresi, Maldini, Inzaghi e altri, ma l’immaginario mila nista pullula di magie suda mericane e del resto del mon do: Altafini, Schiaffino, Kakà, Van Basten, Nordahl, Gullit, Rijkaard, Shevchenko. Il Mi lan ha creato un melting pot, ha avuto il primo Pallone d’oro africano, Weah, e il bloc co oranje più famoso dalla fine degli anni Settanta. Ma la fe sta è finita e la squadra di Alle gri, più simile a Capello che agli europeisti Sacchi e Ance
La Signora d’Italia contro un club supertitolato, che sta cercando una nuova identità JuveMilan è ancora una sfida fra due filosofie. E tra i rossoneri non c’è Balotelli
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9
La classifica per trofei
18 t
l re to i
Ju
Tu
Scudetti
Coppa Italia
5
Spercoppa Lega
6
Champions League
Coppa delle coppe
7
2
Supercoppa Uefa
5
Coppe Intercontinentali
3
Mondiali per Club
1
I TROFEI DEL
TOTALE
sto d
ven
e l ca l c i o i t a l i a no 107
tus+ Juv
M i l a n 101
entu
s 54
Mil
7 an 4 r 39 Inte
47
carica dei 101 D Primi pure nei ricavi bilanci a CONFRONTO
Robinho, 29 anni, ha vinto due titoli con il Milan FORTE
Juventus Milan FATTURATO 274,8
275,9
La Signora, il Diavolo e il conto (quasi) torna Fatturato Milan a 276 milioni, Juve a 275 poi c’è il vuoto Perdite rossonere più basse, bianconeri meno indebitati MARCO IARIA @marcoiaria1
PLUSVALENZE
9
53,4 STIPENDI 183,8
163,5
PERDITA D’ESERCIZIO
15,9
6,9
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 304,8
lotti, si ritrova a cercare un equilibrio italiano. Per se stes si e per i tifosi, che restano perplessi. Perché ripensare ai titoli conquistati, che sono 47, è difficile. La saudade, per re stare in tema, è il minimo. La saudade avvelena. Distacchi La Juve invece è uscita dai binari solo per poco e resta un esempio di continui tà. Oggi Juve e Milan, le uni che società italiane ad essersi giocate una Champions Lea gue, si ritrovano con un picco lo lago di punti in mezzo. So no otto (e il Milan perdendo sarebbe a 13 dalla Roma), e persino l’ottimista a oltranza Allegri riconosce che sono
tanti. Uno degli ultimi scudetti (Zaccheroni, 1999) è passato da un successo a Torino, ma la stagione è all’inizio, il distacco dalla vetta netto e neppure battere la Juve basterebbe ad autorizzare l’euforia. Il Milan che non può più puntare al l’Europa cerca un giardino nuovo e sembra ancora spae sato, la Juve che arriva da due delusioni in Champions vuole un successo per ribadire la lea dership almeno in Serie A, e alla fine è sempre la stessa sto ria. C’era una volta la Juve dei muscoli contro il Milan dei piedi vellutati. Non è più così, ma gli stereotipi a volte aiuta no a passare la notte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
160,3
*Juventus bilancio al 30 giugno 2013; Milan bilancio al 31 dicembre 2012
Sul campo, ultimamen te, non si può parlare affatto di diarchia. Ma fuori sì. Juventus e Milan restano le locomotive economiche del calcio italia no, lo sono più che mai ades so. La sfida dei conti è la sfida tra i due colossi della Serie A, che lottano gomito a gomito per lo scettro del fatturato. Ora che i bianconeri hanno pubblicato il bilancio al 30 giugno 2013, la rincorsa è cer tificata. I quarti di Champions della scorsa stagione hanno fatto balzare i ricavi della Ju ventus, al netto delle plusva lenze, da 198,6 a 274,8 milio ni, praticamente a un’incolla tura dal Milan che resta da vanti a quota 275,9 (al 31 dicembre 2012). Poi c’è l’abis so, nel senso che la terza ita liana l’Inter fuori dall’Europa viaggia con un centinaio di milioni in meno in tasca. Percorsi Le storie di Juven tus e Milan sono diverse, per ché Calciopoli ha segnato una cesura anche dal punto di vi sta gestionale. L’autosufficien za dell’era della Triade, a un certo punto, è stata riposta in un cassetto per cause di forza maggiore e la proprietà è do vuta intervenire con due au menti di capitale poderosi (105 e 120 milioni), aggan ciando l’ultimo,però, a un pia no industriale che coniugasse crescita e sostenibilità econo micofinanziaria. E qui le stra tegie delle due società si sono avvicinate. Il mantra, per tutti, è diventato l’equilibrio dei conti, incarnando lo spirito del tempo di una crisi senza ri sparmio, più che i vincoli del fair play Uefa. Berlusconi, che non aveva mai avuto il bracci no corto investendo 600 milio ni col picco di 87 del 2011, ha
A
LE DUE PROPRIETÀ
S
La Juventus è controllata col 63,8% da Exor, la holding della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann. Il restante capitale è detenuto per il 2,2% dal fondo Lindsell Train e per il 34% è flottante in Borsa
S
Il Milan è di proprietà di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che detiene il 99,93% del capitale. Silvio Berlusconi rilevò il club il 20 febbraio 1986 da Giussy Farina
chiuso i rubinetti e il Milan s’è dovuto arrangiare da sé. Sia Andrea Agnelli che Adriano Galliani hanno imboccato la via dell’autosufficienza. La Ju ve facendo leva sui ricavi (era no appena 156 milioni nel 201011), il Milan tagliando il costo del lavoro e realizzando plusvalenze. Così gli ultimi esercizi disponibili mostrano un risultato netto di 15,9 mi lioni (83% in meno in due an ni) per la Juve e addirittura di 6,9 per il Milan, che chiude rebbe in utile se seguisse l’an no sportivo anziché quello so lare. La sforbiciata rossonera sugli stipendi, che si è già no tata nel bilancio 2012 (da 206,5 a 183,8 milioni), ha pro dotto infatti i suoi effetti an che sul secondo semestre del la passata stagione. Negli ulti mi tempi la Juventus ha inve stito molto di più sul mercato incrementando le spese per il personale, che ormai non so no tanto distanti da quelle dei rivali: 163,5 milioni, 13 in più del 201112. Giro d’affari e debiti Sul fron te delle entrate, la Juve so prattutto in virtù del suo baci no d’utenza sopravanza il Mi lan di quasi dieci milioni (98,2 a 90,2) nella vendita dei diritti tv, Champions esclusa, e gode degli introiti del nuovo stadio che, dopo essere triplicati nel la stagione del trapasso, si so no consolidati a 38 milioni contro i 33,8 rossoneri. Il Mi lan è nettamente davanti, pe rò, nel commerciale: i 79,8 mi lioni rappresentano il top ita liano, mentre la Juve arriva a 60 grazie alle nuove attività dell’impianto. Un indicatore chiave della sostenibilità è l’in debitamento finanziario net to: la Juventus mostra mag giore leggerezza con un carico di 160,3 milioni, quasi la metà di quello del Milan (304,8). © RIPRODUZIONE RISERVATA
dal 2015
La Juventus con Adidas come il Milan? Divise in Lega, = Milan e Juventus potrebbero finire sotto lo stesso tetto. Quello dello sponsor tecnico. Sono sempre più insistenti le voci che prefigurano una partnership tra il club bianconero e Adidas, cioè l’azienda che veste il Milan dal lontano 1998. Quasi sicuramente il contratto tra Juve e Nike, che scade nel 2015, non verrà rinnovato. I bianconeri sono in ascesa e non si accontentano più dei 16,5 milioni annui percepiti attualmente (13,2 di base, 1,5 di royalty e 1,8 di fornitura). Inoltre la vicenda di un anno fa della terza stella sulla maglia pare abbia lasciato qualche strascico. Dal 2015 potrebbe essere Adidas ad apporre il suo marchio sulle divise bianconere, rimanendo partner del Milan il cui contratto da oltre 20 milioni scade nel 2017 e, vista la reciproca soddisfazione, non v’è ragione per non prolungarlo. Nike ha appena rinnovato con l’Inter fino al 2024 a 18,2 milioni e dal 2014 vestirà pure la Roma. m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A IL SUPER POSTICIPO
Qui Juve
Conte è teso e imita Mou: «Quanti nemici Ci vogliono destabilizzare» «Non va bene a nessuno che si vinca il terzo scudetto di fila. Ma il nostro rendimento è uguale all’anno scorso»
pertutto, dobbiamo saperlo, è una situazione prevedibilissi ma, e infatti io non sono affatto sorpreso». Per Conte è eviden te: «Qualcuno vuole destabiliz zare la Juventus. Non va bene a nessuno che qui si vinca il terzo scudetto consecutivo. Sarà du rissima quest’anno». E non solo dunque «per la forza delle no stre avversarie, oltretutto pa recchio attrezzate, feroci». Quindi: «Sentire alcune cose è diventato come ascoltare una barzelletta. Un giorno siamo una corazzata, dopo un pareg gio invece...». Poco digerite, poi, alcune interpretazioni rife rite a rapporti più o meno tesi fra le varie componenti della società: «Da tempo sono diven tato un grande catalizzatore. Ogni mia dichiarazione, ogni fesseria, viene utilizzata in ma niera più consona alle vostre esigenze: cercate sempre di creare o vedere un attacco a qualcuno».
MIRKO GRAZIANO VINOVO (Torino)
Josè Mourinho si carica va nel sentire il rumore dei ne mici. Andava anzi incontro al «pericolo», soprattutto nei mo menti di maggiore difficoltà. E con slogan spesso felici nutriva di rabbia positiva le sue truppe, poi incontenibili in battaglia. Una strategia che piace pure ad Antonio Conte. Piovono criti che su una Juventus apparen temente meno sicura rispetto al recente passato, meno spet tacolare, forse frenata da qual che pancia piena, «eppure io leggo di cinque vittorie e un pa reggio in campionato dice il tecnico bianconero . Proprio
come l’anno scorso. Anzi, un anno fa di questi tempi aveva mo vinto in maniera immerita ta contro Genoa e Siena, due partite scandalose da parte no stra. Oggi abbiamo davanti so lo una straordinaria Roma, che ha sempre vinto. Noi abbiamo pareggiato a Milano, contro l’Inter, candidata allo scudetto. La verità è che dopo due stagio ni fantastiche, siamo nella si tuazione in cui basta pareggia re una partita, anche con una certa sfortuna, per scatenare il finimondo: nelle due gare di Champions League abbiamo ti rato in porta più del Real Ma drid, che come noi ha affronta to Galatasaray e Copenaghen. Ma tutto ciò è semplicemente il nemico che si nasconde dap
LA FORMAZIONE BIANCONERA
Dovrebbe essere Fabio Quagliarella il compagno di reparto di Carlos Tevez: que ste sono le indicazioni della vigilia della Juve. Antonio Conte è stato ancor più crip tico del solito sulla formazio ne invocando il silenzio di chi di solito concede qualco sa ai curiosi. Si potrebbe so spettare una soluzione cla morosa, ma il tecnico non ha nemmeno troppe opzioni da valutare. Sulla destra, al po sto dell’infortunato Lichtste iner, Padoin è favorito su Isla e su Motta (che a sorpresa potrebbe essere preso in con siderazione soprattutto per
Il tecnico loda gli avversari: «Ingiuste le critiche dopo la gara di Champions, noi abbiamo più punti di un anno fa»
la sua qualità di crossatore: gli esterni della Juve spesso arrivano sul fondo e poi sba gliano il passaggio in area, Marco è il più preciso). A centrocampo Pogba andrà in panchina e gli interni saran no Vidal e Marchisio. In at tacco, come detto, l’infortu nato Vucinic dovrebbe essere sostituito da Quagliarella, in vantaggio nel ballottaggio con Llorente. Fabio ha già fatto tre gol in questa stagio ne: due in Champions contro Copenaghen e Galatasaray e uno in campionato contro il Chievo. E ha segnato di testa, di destro e di sinistro a con ferma di un bagaglio tecnico completo che proverà a met tere in mostra anche stasera. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Critiche ingiuste Allegri inve ce spera che domani gli diano una mano Matri e Robinho, an che perché in attacco non ha molte scelte. Recuperato Mon tolivo, restano ancora nella li sta degli infortunati Pazzini, Kakà ed El Shaarawy. L’ex bian conero non ha ancora fatto gol in rossonero: «Matri deve stare sereno, ha sempre segnato». Juve e Milan sono accomunate anche dal pareggio conquista to nell’ultima gara di Cham pions League, che ha generato critiche verso tutte e due le squadre italiane. Ma il 22 in casa col Galatasaray secondo Allegri non cambia di una vir gola il valore dei bianconeri, che restano i più quotati per lo
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Ormai basta pareggiare una partita per scatenare il finimondo
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Non abbiamo mai marcato Pirlo, lo lasceremo giocare per lo spettacolo»
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Sono sereno: ho un gruppo intelligente che vuole stupire ancora
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Balotelli si deve aiutare da solo, pensi a giocare e a non avere attacchi isterici
«Troppi errori di distrazione? Il percorso appena iniziato pre vede al momento un pizzico di superficialità e leggerezza in più, un qualcosa che presto do vrà comunque scomparire. Ma sono sereno: ho un gruppo in telligente, che vuole ancora stupire». Stasera, intanto, i campioni d’Italia hanno di fatto la possibilità di buttare il Milan fuori dal ringscudetto: «Oc chio ammonisce Conte, ascolto i rossoneri e sento di scorsi di scudetto. Hanno ra gione a crederci, il Milan è una grandissima squadra. Negli ul timi tre anni ha fatto gli stessi punti della Juve. Matri? Gli au guro il meglio, ma da domani in poi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimiliano Allegri, 46 anni, ha vinto uno scudetto con il Milan ANSA FABIANA DELLA VALLE @FabDellaValle MILANO
I tempi sono cambiati e si capisce anche dalle dichiara zioni di Massimiliano Allegri, che sparge miele sulle teste di Conte, Pirlo e i bianconeri in generale. E’ passato un anno e mezzo dal MilanJuventus del la discordia, quello del gol nongol di Muntari e dei litigi nel sottopassaggio. Ma questa non è una partita che può cam biare la destinazione dello scu detto, perché siamo ancora agli albori del campionato e poi perché il Milan al momento è troppo distante dalla vetta per poter pensare al tricolore. «Ma i sogni non vanno riposti nel
Le quote Bwin
Quagliarella favorito come spalla di Tevez G.B. OLIVERO MILANO
Brividi Allegri rischia il 13 «Loro favoriti ma crediamo ancora ai sogni»
Occasione da k.o. Difesa ag gressiva, insomma, forse una caccia ai fantasmi, più proba bilmente il tentativo appunto di compattare e scuotere un ambiente che qualche motivo di preoccupazione lo dà ecco me a Conte. Non in campionato magari, ma in Champions sì. E’ la Juve europea ad aver infatti stimolato le critiche negative.
Antonio Conte, 44 anni, ha vinto due scudetti con la Juve LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO
Qui Milan
gli permise di scalare la classi fica e ipotecare i playoff di Champions League. Momento sì che s’interruppe con la gara di ritorno di Torino, quando fu decisivo un altro penalty, tra sformato da Vidal. Anche quel la volta Balotelli era assente per squalifica. Allegri ha detto la sua sulla convocazione di Mario in Nazionale: «Credo che lo chiamerà perché ha già scontato la squalifica. Mi chie dete se la chiamata di Prandelli può aiutarlo? Balotelli si deve aiutare da solo, deve pensare a giocare e a non avere attacchi isterici».
Risultato finale
Pareggio
3,90 Gol segnati
Più di 2,5
1,75 No gol
Juve a secco
5,50 No gol
Milan a secco
2,30
È il risultato meno probabile della sfida: il pareggio dato a 3,90. Mentre una vittoria della Juventus padrona di casa e campione d’Italia è quotata 1,57. Partita ricca di gol, si prevede. Infatti una partita con una somma di reti superiore a 2,5 è data a 1,75, leggermente superiore a «meno» di 2,5, data a 1,95. Non ci sarà Vucinic ma Conte può contare sempre su Tevez. Così la Juve che non va a segno col Milan è data a 5,50, molto più bassa la Juve in rete: 1,11 La difesa Juve in Champions, col Galatasaray, non ha fatto benissimo. La quota del Milan all’asciutto è 2,30, invece i rossoneri in gol a Torino sono dati a 1,55
cassetto così presto — è il pen siero del tecnico —, l’anno scorso in questo periodo erava mo più indietro in classifica. Abbiamo ancora il tempo per recuperare». Senza Balotelli Vero: una sta gione fa di questi tempi il Milan aveva 7 punti, quindi uno in meno rispetto agli 8 attuali. Pe rò attualmente è a 8 punti dalla Juve e rischia il 13 dalla capo lista (Roma) in caso di sconfit ta. Una stagione fa il Milan in contrò i bianconeri alla quat tordicesima giornata, vinse 10 grazie a una rete di Robinho (su rigore) e da lì fece un filotto di risultati positivi (18), inter rotto solo dalla caduta del l’Olimpico contro la Roma, che
scudetto. «La Juve è favorita anche quest’anno perché ha fi sica, tecnica ed è molto esper ta. Le critiche sono ingiuste, troveremo una Juve arrabbiata perché ha pareggiato una par tita: se la rigioca altre 99 volte vince sempre. Per noi sarà una gara difficile, l’ultima di un ci clo durissimo. Anche le criti che alla nostra prova di Am sterdam non l’ho capite, vor rebbero vederci sempre in at tacco e con il 100% di possesso palla, ma non è possibile. Do mani (oggi, ndr) sarà una par tita diversa, ma non ci saranno gabbie per Pirlo: Andrea è un grande giocatore ma non lo ab biamo mai marcato, lo lascere mo libero per lo spettacolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’UNDICI ROSSONERO
Montolivo trequartista Convocato Saponara DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI MILANELLO (Varese)
Trequartista o mezza la? Allegri alza un cortina fumogena sul ruolo di Ric cardo Montolivo, un po’ co me aveva fatto ad Amster dam prima della partita con l’Ajax, quando poi il capita no si era piazzato dietro le punte a causa dell’infortu nio a Birsa, arrivato durante il riscaldamento. Ma stavol ta sembra inevitabile che Montolivo si piazzi dietro ai due attaccanti, anche se il centrocampo del Milan, nel pensiero del suo allenatore, dovrebbe essere flessibile e anche magmatico. Non dare punti di riferimento, come si
suol dire, produrre gol. Inserimenti Aumentando il dinamismo sarebbe più faci le confondere gli juventini, per questo forse Allegri sem bra intenzionato a rispolve rare Nocerino in una grande partita: Nocerino era diven tato famoso per i suoi gol nell’annata migliore, e bra vo a inserirsi è anche Poli, che per quanto stanchissimo (così è sembrato contro Samp e Ajax) dovrebbe con servare il posto. In questo ballottaggio multiplo è pos sibile che resti in panchina Muntari. Quanto al reparto trequartisti, è arrivata anche la prima convocazione per Saponara. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A rebbe per il Napoli. Ma il Sas suolo ha insegnato che nulla si può dare per scontato. «È una partita difficile come tutte quelle del campionato italia no, dobbiamo dimostrare ca rattere dopo Londra, perché la squadra c’è ed è forte. Questi 4 giorni ci sono serviti per ana lizzare gli errori commessi contro l’Arsenal, sappiamo do ve migliorare. Abbiamo lavo rato bene e dobbiamo essere fiduciosi. Senza fretta e senza pausa, convinti delle nostre idee e del nostro modo di gio care», ha spiegato Benitez.
Higuain è ancora fuori Napoli, Pandev o Zapata L’argentino salta la terza partita in 8 giorni per un problema muscolare. Benitez deciderà solo all’ultimo chi lo sostituirà DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)
Nemmeno stavolta ci sa rà. Gonzalo Higuain s’è dovu to arrendere al malanno mu scolare che gli impedirà di ri spondere anche alla convoca zione della nazionale argentina. Il suo nome, insie me a quello di Albiol e Zuniga (infortunati), non rientra nel l’elenco dei convocati per la gara contro il Livorno. Sarà la terza partita che l’attaccante salterà nel giro di 8 giorni. In precedenza s’era fermato con Genoa e Arsenal. Dal club, fi nora, non è stata comunicata una diagnosi precisa del ma lanno che lo affligge, si dice che abbia avuto un problema al flessore della gamba destra. In ogni modo, Higuain resterà a Napoli per continuare a cu rarsi e non volerà in Argenti na. «Abbiamo tre giocatori che non risponderanno alle con vocazioni: Higuain, Albiol e Zuniga. Dobbiamo metterli a posto nei prossimi giorni, so no indisponibili per il Livorno e quindi resteranno qui», ha comunicato Rafa Benitez. Favorito Pandev L’uomo che parla al cuscino sarebbe orien tato a schierare Pandev, ma non ha escluso altre due ipote si tra cui quella di Zapata, che ha già esordito contro il Ge noa. «Il ragazzo è all’inizio della sua esperienza napoleta na, deve migliorare la condi zione e l’ambientamento. Pan dev ha fatto molto bene con il Genoa, meno a Londra: hanno tutti e due la possibilità di gio care», ha spiegato l’allenatore che per rendere ancora più enigmatica la sua scelta, ha parlato anche di un’altra ipo
Quote Bwin Risultato finale
Vittoria Livorno
11,50 Una vittoria del Livorno sarebbe la grande sorpresa di giornata: 11,50. È quotato 1,25 il successo del Napoli, il pari è a 5,50.
Gol segnati
Meno di 3,5
1,44 Partita nella quale l’attacco del Napoli non potrà contare su Higuain. È data a 2,60 la possibilità che si segnino più di 3,5 gol.
Handicap 0:1
Vittoria Livorno
3,75 Una vittoria del Napoli con handicap 0:1 è data a 1,70, mentre il pareggio ha una quota interessante: 3,75 come il successo toscano.
perché vedere NAPOLILIVORNO Senza Higuain il Napoli deve dimostrare di avere la mentalità giusta vincendo una gara sulla carta agevole. Ma il Livorno è in forma San Paolo, ore 15
tesi. «La punta centrale po trebbe essere Callejon, dipen derà anche dall’atteggiamen to dei nostri avversari. Hi guain può fare la differenza, ma avere fiducia in tutta la ro sa è la chiave per il nostro fu turo». Non dovrebbe avere dubbi, invece, sull’impiego di Mertens al posto di Insigne. «Si sta allenando benissimo: ha qualità ed è un esempio per come lavora. Per la difesa, de vo ancora parlare con il cusci no», ha scherzato Benitez. Sulla carta, il pronostico sa
STRISCIONE PREGARA
Nessuna finale Il tecnico spa gnolo, comunque, invita a sta re sereni. «Non è vero che ogni partita deve essere una finale, le ultime dieci gare sono quel le che spesso si rivelano decisi ve. Bisogna sempre cercare di vincere ma si deve anche ri manere tranquilli. A livello mentale siamo convinti di po ter vincere ogni partita, que sto è però un processo che ri chiede tempo».
Gli azzurri contro i rifiuti tossici (mi.mal.) Anche il Napoli manifesterà contro i rifiuti tossici. Oggi, prima della gara, i giocatori mostreranno uno striscione: «La terra dei fuochi deve vivere. Assieme si può». Durante la gara il messaggio resterà sui led a bordo campo.
Rafa Benitez, 53 anni AFP
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C’è LazioFiorentina Tabù per Petkovic chance per Pepito Il biancoceleste ha sempre perso contro Montella Rossi migliora, può essere titolare: Matos alternativa perché vedere LAZIOFIORENTINA Lazio reduce da 6 vittorie di fila in casa tra vecchia e nuova stagione, Fiorentina da 8 vittorie nelle ultime 9 trasferte: chi si ferma? Olimpico, ore 20.45
LUCA CALAMAI DAVIDE STOPPINI
La verità è che l’agitazio ne per LazioFiorentina non è dei vigili urbani, che hanno raggiunto una tregua con il sindaco Marino e all’Olimpico stasera garantiranno il servi zio. Qui gli agitati sono i due allenatori, Petkovic e Montel la. Sarà perché le loro squadre fin qui sono andate a corrente alternata, mentre un anno fa erano le rivelazioni della Serie A. Sarà perché la classifica di ce che chi sbaglia stasera ri schia di allontanarsi troppo dall’obiettivo Champions Lea gue. Sarà per questo e mille al tri motivi che LazioFiorentina di stasera è già un bivio. Qui Lazio È un bivio per la Lazio, a maggior ragione dopo «la svolta di Trabzon», copyri
ght Igli Tare. Solo che al bivio Petkovic si trova di fronte un allenatore — l’unico in Italia — contro cui ha perso due vol te nel campionato scorso, il so lo ad averlo sconfitto sia al l’andata sia al ritorno. «Dopo la rimonta di giovedì ora mi aspetto una conferma — ha detto il tecnico della Lazio —. Ma il problema vero è che af frontiamo una squadra forte, una delle candidate a vincere lo scudetto. E allora, per quan to la partita in Turchia mi ab bia lasciato ottime impressio ni, dico che la Serie A è un’al tra storia. Per cui dico di anda re piano con i giovani (Anderson, Perea e Keita, ndr), anche perché per fare ri sultato contro la Fiorentina bi sognerà mettere in campo al meno il 20% in più rispetto al la sfida di giovedì». E chissà se crescerà Hernanes, che vive una fase di involuzione. E pro prio al Profeta Petkovic non ha risparmiato una nuova bac chettata. Domenica scorsa, dopo il pari col Sassuolo, il tec nico aveva detto: «Deve ritro vare la voglia di divertirsi con la Lazio». Ieri ha rincarato: «Ultimamente l’ho visto un po’ meglio. Se pensa al Mondiale in Brasile? Eh, però deve an che capire che la nazionale si conquista giocando bene con
In alto il laziale Vladimir Petkovic, 50 anni, stringe la mano a Lulic; sotto il viola Vincenzo Montella, 39 anni, con Giuseppe Rossi FOTOPRESS/RAMELLA
IL DERBY EMILIANO CON DUE SQUADRE IN CRESCITA
Parma con Cassano e Palladino Sassuolo carico di entusiasmo Il Parma arriva dal trittico di gare in nove giorni rinfrancato da gioco e risultati. Ecco perché la sfida contro il Sassuolo è un crocevia importante: dare continuità e affrontare la sosta con serenità. Donadoni ha molte assenze, ma punta a confermare la formazione che ha pareggiato a Firenze, con Valdes in regia unica novità. «Chi andrà in campo ha l’ennesima chance di dimostrare il proprio valore per
conquistarsi il posto da titolare», spiega il tecnico. Dunque solito 3 5 2, con Palladino al fianco di Cassano in attacco. Contro un Sassuolo non arrendevole. «Non dobbiamo affrontarli guardando la classifica, ma pensando al loro valore reale». Qui Sassuolo Dopo i 2 pareggi di fila Francesco ha un Sassuolo ritrovato. «È tornato l’entusiasmo e lo abbiamo restituito a chi ci segue: dobbiamo continuare»,
il proprio club». Una battuta Petkovic l’ha regalata anche sul tema caldo del razzismo e sulla nuova giornata a porte chiuse inflitta dall’Uefa: «La nostra squadra non merita questo trattamento e queste penalizzazioni. Spero che il ri corso dia ragione alla società e l’Olimpico venga riaperto». Qui Fiorentina Per Montella, invece l’Olimpico non si è mai chiuso: «La Lazio? Vivo ancora di rendita per i quattro gol che feci nel derby anni fa...», ha scherzato il tecnico viola. Non vive di rendita invece la sua Fiorentina: «Ci sono troppe pressioni intorno a noi, eppu re abbiamo più punti rispetto allo scorso anno e abbiamo avuto anche più infortuni. Non possiamo certo pensare di vincerle tutte». A proposito di infortuni: Montella è pieno di dubbi. Il principale è legato alla condizioni di Giuseppe Rossi: «Le indicazioni sono buone, per questo lo convoco — ha detto l’allenatore —. Pe pito ha voglia di tornare in Na zionale. E non credo che avrà problemi ad andare al Mon diale». L’orientamento è quel lo di far giocare Rossi, speran do che poi il c.t. Prandelli non lo convochi. Altrimenti c’è sempre il giovane Matos: «Non credo sia stanco, se gli dico di giocare scende in campo an che zoppo. E’ un ragazzo di ta lento che deve crescere». An che il resto della formazione è un rebus: «Pasqual sostiene di essere pronto, vedremo. Am brosini? Lavora come se fosse l’ultimo arrivato nel mondo del calcio e invece ha vinto tut to». Poi c’è stato chi gli ha chie sto se Pizarro possa essere ac costato a Balotelli per numero di ammonizioni e espulsioni. «Il rosso rimediato da David in Ucraina è stato frutto di falli di gioco. Con il Cagliari invece ha sbagliato», la replica del tecni co. Che per stasera ha un pro gramma certo: trasformarsi da tabù in incubo di Petkovic.
4
domande a... MAURO VALERI DIR. OSSERVATORIO RAZZISMO NEL CALCIO
La Curva della Lazio: l’Olimpico sarà chiuso per razzismo in Europa League con l’Apollon ANSA
«Il razzismo? Lotito sbaglia la strategia In Italia troppa paura» 1 Lazio di nuovo a porte chiuse in Europa.
Chiediamo il perché a Mauro Valeri, sociolo go, direttore dell’Osservatorio sul razzismo e l’antirazzismo nel calcio. Perché nel circuito Uefa le regole sono molto più rigide, non si sgarra. Non conta più solo l’arbitro o il delegato: l’Uefa ha delle persone in ogni settore dello stadio. E a differenza del passato ora non conta più se una parte del pubblico si dissocia.
2 Per la Lazio è «scandalo». D’accordo? Il club è nel mirino, non a caso è nella black list dell’Uefa. Ma non parliamo di complotto.
3 Cosa dovrebbe fare Lotito? Sbaglia strategia. La maglia «No racism» è un pal liativo. Dovrebbe fare 3 cose: concordare una li nea comune con l’Uefa, piuttosto che difendersi dalle accuse. Secondo: investire in una campagna antirazzismo nelle scuole calcio. Terzo: indivi duare i colpevoli e non farli più entrare allo stadio. Ma in Italia ci sono troppe commistioni tra squa dre e tifosi, come dicono Capello e Giampaolo.
4 Cosa non va in Italia? C’è paura sul tema. Negli spot avete mai visto un italiano? La Lega, con i soldi delle multe (un anno fa 500 mila euro), spieghi ai giovani cos’è il razzi smo, invece di pagare le spese di segreteria. Il Li verpool ha regalato ai fan un libretto su cosa dire e non dire allo stadio. Da noi i tifosi dell’Inter deci dono di non fare «buu» a Balotelli per non risulta re razzisti, poi vanno allo stadio con le banane... stop
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ROSSOBLÙ A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA ha detto il tecnico, che ritrova Antei ma non intaccherà il 3 5 2 che ha fruttato, contro Napoli e Lazio, i primi punti stagionali. «In settimana – spiega – abbiamo lavorato su quello che non ha funzionato: ma la squadra risponde, e credo sarà molto importante, contro il Parma saper leggere da subito la gara». Teme l’imprevedibilità di Cassano e «la doppia fase degli esterni di Donadoni, Hanno qualcosa in più di noi, ma sopperiremo con l’attenzione». FoglianiPiovani © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bologna, BianchiCristaldo ok Toni è la certezza del Verona «Basta con le chiacchiere, facciamo parlare il campo». Stefano Pioli è teso mentre indica la strada verso la prima vittoria stagionale e un successo casalingo che manca da oltre 7 mesi. «Ho chiesto ai ragazzi di non guardarsi alle spalle e di tirare fuori tutte le loro qualità, senza isterismi e con la giusta serenità» predica il tecnico rossoblù dopo il 5 0 di Roma e 10 gol subiti in 8 giorni. In difesa
Cech e Morleo si contendono la fascia sinistra e Mantovani fa spazio a Sørensen, più adatto ai contrasti aerei con Toni. «Conosco Luca dal ’97, lui era agli inizi e io a fine carriera al Fiorenzuola. Abbiamo un bel rapporto, ma resta un avversario» conclude Pioli, che non ha mai battuto Mandorlini in 5 precedenti e torna al 4 3 1 2 schierando per la prima volta la coppia Bianchi Cristaldo.
Verona «Sarà una partita difficilissima, perché loro hanno qualità. Il pericolo maggiore? Diamanti». Andrea Mandorlini si porta dietro il dubbio per il completamento dell’attacco. C’è ll’inamovibile Toni, al centro. Ai lati del tridente, invece, tutto in ballo. A cominciare dalla conferma di Iturbe:«Sta bene lui – dice Mandorlini – ma pure Gomez, e Martinho, e Jankovic. Deciderò». Fuori l’ex Moras, in difesa rientra Maietta, che andrà a far coppia con Alejandro Gonzalez. FontanaZanarini © RIPRODUZIONE RISERVATA
14
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 7a GIORNATA
4
I NUMERI 6
4
le partite di campionato nelle quali la Sampdoria non è riuscita a segnare (record stagionale detenuto in compagnia dei cugini genoani); nelle due occasioni nelle quali ha segnato il risultato finale è stato di 22, in casa di Bologna e Cagliari
5
le vittorie consecutive del Napoli contro il Livorno ma anche le vittorie casalinghe consecutive dei campani contro la squadra toscana che ha fatto punti contro il Napoli l’ultima volta il 28 dicembre 1947 vincendo 10 in casa; l’ultimo successo a Napoli risale invece all’8 dicembre 1940 con il punteggio di 21
4
PARMA (352)SASSUOLO (352) ORE 12.30
LUCARELLI
19 83
18
37
GOBBI
SCHELOTTO
16
17
83
27
PAROLO
PALLADINO
FLORO FLORES
KURTIC
10
FELIPE
VALDES
MIRANTE
2 CASSANI
I NUMERI 24
4
20
MAGNANELLI
BIANCO
79 PEGOLO
99
25
7
GARGANO
CASSANO
BERARDI
MISSIROLI
7
86
BIABIANY
ZIEGLER
15 ACERBI
ARBITRO DE MARCO Assistenti Iannello Ghiandai IV Crispo Add Massa (1) Nasca (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio Parma p. 6
Sassuolo p. 2
PANCHINA 91 Bajza, 1 Pavarini, 3 Mesbah, 25 Konè, 28 Benalouane, 20 Obi, 23 Mendes, 30 Acquah, 24 Munari, 87 Rosi, 9 Cerri, 21 Sansone. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI GobbiMesbah 5545%, PalladinoSansone 5545%, Valdes Acquah 5545%. SQUALIFICATI Amauri e Marchionni (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Galloppa (5 mesi), Paletta (20 giorni), Okaka (da verificare). ALTRI Jankovic.
PANCHINA 1 Pomini, 22 Rosati, 2 Pucino, 3 Longhi, 5 Antei, 35 Rossini, 45 Chibsah, 21 Laribi, 11 Alexe, 14 Masucci, 70 Farias, 10 Zaza. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI ZieglerLonghi 7030%, MissiroliLaribi 6040%, Floro Flores Zaza 5545%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Valeri (da valutare), Marrone (15 giorni), Terranova (6 mesi) Gomes (10 giorni), Gazzola (da valutare). ALTRI Alhassan, Lodesani.
1 1.57
X 3.80
2 5.75
11
le partite casalinghe utili consecutive per l’Udinese in campionato, l’ultima battuta d’arresto il 2 settembre 2012 ospitando la Juventus che si è imposta per 41. Da allora i friulani hanno vinto 13 volte e pareggiato 8
5 1
7
99
DELLA ROCCA
CRISTALDO
ANTONSSON
CURCI
6
SØRENSEN
15
2
ITURBE
ROMULO
9
19
TONI
JORGINHO
CACCIATORE
22 MAIETTA
15
23
PEREZ
DIAMANTI
33 KONE
8
23 GONZALEZ
9
21
10
BIANCHI
GOMEZ
HALLFREDSSON
GARICS
1 RAFAEL
33
AGOSTINI
ARBITRO VALERI Assistenti Giachero–Stallone IV Longo Add Di Bello (1) Celi (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 4 Bologna p.3
Verona p. 10
PANCHINA 32 Stojanovic, 25 Agliardi, 22 Mantovani, 31 Radakovic, 75 Crespo, 3 Morleo, 4 Krhin, 13 Laxalt, 92 Yaisien, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI SørensenMantovani 6040%, CechMorleo 6040%. SQUALIFICATI Natali (1) DIFFIDATI Della Rocca, Diamanti, Pazienza. INDISPONIBILI Cherubin (25 giorni), Pazienza (20), Gimenez (da valutare) ALTRI Alibec, Ferrari, Maini.
PANCHINA 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 13 Bianchetti, 25 Marques, 4 Laner, 14 Cirigliano, 5 Donati, 30 Donadel, 11 Jankovic, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Hallfredsson 55Donati 45%, Iturbe 55Martinho 45%, Gomez 80Jankovic 20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jankovic. INDISPONIBILI Moras (30 giorni). ALTRI Ragatzu, Rubin.
1 2.10
Le reti in serie A per Gobbi, quando ha segnato lui la sua squadra non ha mai perso
X 3.20
2 3.50
0
Le reti di Agostini in Serie A in 293 presenze
SAMPDORIA (3421)TORINO (352) ORE 15 36
79 GAVAZZI
5 MUSTAFI
1 DA COSTA
17
DARMIAN
11
33 GABBIADINI
GENTSOGLOU
PALOMBO
20
SANSONE
GASTALDELLO 29
PADELLI
IMMOBILE EL KADDOURI
3
DE SILVESTRI
30
BOVO
7
9
12
5
VIVES
POZZI
OBIANG
28
GLIK
BRIGHI
CERCI
9
14
25
33
11
24 MORETTI
D’AMBROSIO
ARBITRO GERVASONI Assistenti Posado–Marrazzo IV Petrella Add Giacomelli (1) Di Paolo (2) PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Sport 1 e Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3
21
le reti subite dal Parma nelle prime due partite casalinghe di questo campionato, 3 per incontro con esiti diversi, prima sconfitta per 31 con la Roma, poi vittoria per 43 con l’Atalanta
29
35 CECH
6
MARZORATI
5
BOLOGNA (4312)VERONA (433) ORE 15
SAMPDORIA p.2
TORINO p. 8
PANCHINA 92 Tozzo, 30 Fiorillo, 7 Castellini, 4 Salamon, 6 Rodriguez, 19 Regini, 15 Wszolek, 21 Soriano, 5 Renan, 22 Bjarnason, 20 Barillà, 23 Eder. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI GentsoglouRegini 6040%. SQUALIFICATI Costa (1), Krsticic (1) DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Berardi (5 giorni) ALTRI Fornasier, Eramo, Maresca, Poulsen.
PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 19 Maksimovic, 17 S. Masiello, 26 Pasquale, 4 Basha, 63 Bellomo, 8 Farnerud, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI El KaddouriFarnerud 70 30%; VivesBellomo 7030%, BrighiBasha 6040%. SQUALIFICATI Barreto (18/10/2013), Gazzi (18/10/2013), Gillet (01/02/2017). DIFFIDATI Glik. INDISPONIBILI Larrondo (35 giorni), Rodriguez (1 mese) ALTRI 29 Scaglia
1 2.35
X 3.10
2 3.10
6
Le presenze in questo torneo per Da Costa, l’unico doriano che non ha ancora saltato un minuto
JUVENTUS (352)MILAN (4312) ORE 20.45 22 3
ASAMOAH
CHIELLINI
1
20
8
BONUCCI BUFFON
15 BARZAGLI
21
QUAGLIARELLA
PIRLO
POLI
MATRI
27
MARCHISIO
19
16
9 18
34
MONTOLIVO
DE JONG
TEVEZ
VIDAL
17 ZAPATA
32 5
10
23
ABATE
7 ROBINHO
4
ABBIATI
MEXES
MUNTARI
20
21
PADOIN
CONSTANT
ARBITRO ROCCHI Assistenti Giallatini–Padovan IV Liberti Add Banti (1) Ciampi (2) PREZZI da 45 a 140 euro TV Sky Sport 1 e Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1 Juventus p. 16
Milan p. 8
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 16 Motta, 11 De Ceglie, 33 Isla, 6 Pogba, 12 Giovinco, 14 Llorente. ALLENATORE Conte BALLOTTAGGI PadoinMotta 6535%, PadoinIsla 7030%, MarchisioPogba 6535%, QuagliarellaLlorente 6040% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI, Caceres (15 giorni), Lichtsteiner (3 giorni), Vucinic (20 giorni), Pepe (da valutare) ALTRI nessuno.
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 23 Nocerino, 8 Saponara, 78 Niang. ALLENATORE Allegri BALLOTTAGGI ConstantEmanuelson 7030%, PoliNocerino 6040%. SQUALIFICATI Balotelli (1) DIFFIDATI De Jong. INDISPONIBILI Pazzini (30 giorni), El Shaarawy (30), Silvestre (15), De Sciglio (15), Bonera (15), Kakà (15), Birsa (15), Vergara (2). ALTRI Coppola, Cristante.
1 1.60
X 4.00
2 5.25
1
Sola vittoria per Mexes nei 13 precedenti di campionato contro la Juventus con 4 pari e 8 sconfitte.
7
a
A MARASSI I GRANATA SI AFFIDANO A CERCI
La Samp punta GIORNATA sul falso tridente Torino, c’è Bovo CLASSIFICA SQUADRE
PUNTI
ROMA NAPOLI JUVENTUS INTER FIORENTINA LAZIO VERONA ATALANTA LIVORNO MILAN TORINO CAGLIARI UDINESE PARMA GENOA CATANIA CHIEVO BOLOGNA SAMPDORIA SASSUOLO
21 16 16 14 11 10 10 9 8 8 8 7 7 6 4 4 4 3 2 2
G 7 6 6 7 6 6 6 7 6 6 6 6 6 6 6 6 7 6 6 6
PARTITE V N 7 0 5 1 5 1 4 2 3 2 3 1 3 1 3 0 2 2 2 2 2 2 1 4 2 1 1 3 1 1 1 1 1 1 0 3 0 2 0 2
P 0 0 0 1 1 2 2 4 2 2 2 1 3 2 4 4 5 3 4 4
RETI F S 20 1 14 4 11 4 16 6 13 8 11 10 9 9 9 10 8 6 11 10 8 8 8 9 7 8 8 11 5 10 4 10 5 13 7 16 4 11 4 18
UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE
PROSSIMO TURNO Sabato 19 ottobre CAGLIARICATANIA ore 18 ROMANAPOLI ore 18 MILANUDINESE ore 20.45 Domenica 20 ottobre, ore 15 ATALANTALAZIO (ore 12.30) FIORENTINAJUVENTUS GENOACHIEVO LIVORNOSAMPDORIA SASSUOLOBOLOGNA VERONAPARMA TORINOINTER (ore 20.45) MARCATORI 5 RETI Rossi (1 rigore) (Fiorentina); Cerci (2) (Torino) 4 RETI Hamsik (Napoli); Florenzi (Roma).
Blucerchiati ancora a secco di vittorie: Rossi schiera SansoneGabbiadini dietro Pozzi. Ventura: «Gara delicata» FRANCESCO BRAMARDO FILIPPO GRIMALDI
Basterà? Saranno suffi cienti i cori ed i canti del soli to manipolo di ultrà per ri portare alla vittoria una Sam pdoria che ha smarrito (da tempo immemorabile, or mai) la strada del successo? Oggi sapremo, ma nel frat tempo Rossi si affida all’enne sima rivoluzione (dopo una settimana in cui ha provato e cambiato moltissimo, soprat tutto a livello di uomini), spe rando che stavolta sia la volta giusta. Anche se, sul campo, la formazione vista all’opera giovedì scorso nel primo tem po contro gli Allievi, molto si mile a quella che dovrebbe scendere in campo oggi, è sembrata un po’ in difficoltà. La novità più vistosa, oltre al possibile inserimento di Gen tsoglou titolare al fianco di Obiang (vista la squalifica di Krsticic), che riporterebbe Palombo al centro della dife sa, riguarda il (falso) tridente schierato in attacco, con la
Manolo Gabbiadini, 21 anni FORTE
coppia SansoneGabbiadini alle spalle di Pozzi. Il rischio c’è, ma provarci è d’obbligo. Che paura Comprensibile: il momento è più che difficile, anche perché in estate nessu no, all’interno dell’ambiente blucerchiato, si sarebbe aspettato un inizio così in sa lita, nonostante un calenda rio tutt’altro che agevole. In vece, se da una parte Rossi sembra rimanere ancora ben saldo alla panchina (a meno di gravi rovesci contro i gra
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
BIRAGHI
14 21
4
28
ALMIRON
BARRIENTOS
7
9
TACHTSIDIS BERGESSIO
6
LEGROTTAGLIE
22
VRSALJKO
17 SANTANA
10
3
21
ANTONINI
LODI
BELLUSCI
ANDUJAR
I NUMERI
20
34
8
19
PLASIL
CASTRO
ALVAREZ
11
90
GILARDINO
PORTANOVA
33 KUCKA
27
1 PERIN
MATUZALEM
2
NAPOLI (4231)LIVORNO (352) ORE 15
21 MANFREDINI
SAMPIRISI
ARBITRO CALVARESE Assistenti Manganelli Vuoto IV Costanzo Add Tommasi (1) Candussio (2) PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 2
il numero di giocatori stranieri impiegati da Montella su un totale di 25 scesi in campo; alle spalle dei viola l’Inter con 18 giocatori stranieri utilizzati
28
27
14
ARMERO
5 BRITOS
25 REINA
SCHIATTARELLA
MERTENS
9
BEHRAMI
PAULINHO
17
19
HAMSIK PANDEV
28
CANNAVARO
85
10
85
CODA
LUCI
23
77
EMERSON
RINAUDO
20
20
DZEMAILI
11
EMEGHARA
DUNCAN
16
7
MESTO
CALLEJON
1 BARDI
17 CECCHERINI
19 GRECO
ARBITRO BERGONZI Assistenti Vivenzi–De Pinto IV Tasso Add Irrati (1) Ostinelli (2) PREZZI da 12 a 170 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
CATANIA p.4
GENOA p.4
Napoli p.16
Livorno p.7
PANCHINA 1 Frison, 35 Ficara, 5 Rolin, 33 Capuano, 18 Monzon, 13 Izco, 17 Guarente, 23 Boateng, 20 Freire, 32 Petkovic, 26 Keko, 11 Leto. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI AlmironGuarente 6040%, TachtsidisIzco 6040%, AlvarezRolin 6040%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Alvarez, Spolli INDISPONIBILI Spolli (2 settimane). ALTRI Cabalceta, Peruzzi, Gyomber, Lopez.
PANCHINA 32 Donnarumma, 4 De Maio, 53 Bizzarri, 5 Gamberini, 77 Konate, 69 Sturaro, 91 Bertolacci, 14 Cofie, 18 Fetfatzidis, 9 Stoian, 16 Calaiò, 26 Centurion. ALLENATORE Gasperini BALLOTTAGGI ManfrediniGamberini 7030%, MatuzalemStoian 7030%. SQUALIFICATI Marchese (sino al 18 ottobre) DIFFIDATI Gilardino INDISPONIBILI Antonelli (7 giorni). ALTRI Tozser, Zé Eduardo, Blaze, Rafati, Zima, Biondini, Ventre, Velocci.
PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Uvini, 21 Fernandez, 88 Inler, 22 Radosevic, 13 Bariti, 24 Insigne, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI PandevZapata 5545%, CannavaroFernandez 6040%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Maggio (14 giorni), Albiol (7), Higuain (7), Zuniga (7) ALTRI nessuno
PANCHINA 22 Anania, 15 Mbaye, 33 Valentini, 3 Gemiti, 5 Decarli, 4 Lambrughi, 2 Piccini, 7 Belingheri, 24 Benassi, 14 Mosquera, 26 Siligardi, 29 Borja. ALLENATORE Nicola. BALLOTTAGGI GrecoLambrughi 80 20%, EmegharaSiligardi 8020%. SQUALIFICATI De Lucia (18/1/2014) DIFFIDATI Schiattarella INDISPONIBILI Botta (30 giorni) ALTRI Aldegani
1 2.05
X 3.30
2 3.60
2
1 1.25
Le espulsioni di Bellusci in Serie A, la prima proprio contro il Genoa il 10 gennaio 2010 a Marassi
X 5.50
2 11.50
5
Le vittorie di Cannavaro nei 5 precedenti giocati contro il Livorno
UDINESE (3511)CAGLIARI (4312) ORE 15 34
24
GABRIEL SILVA
4 NALDO
5 30
DANILO
KELAVA
75 HEURTAUX
21
51
37 10
PEREYRA
DESSENA
PINILLA
15 ROSSETTINI
DI NATALE
3
PERICO
4
22
CABRERA NAINGGOLAN
ALLAN
7
17
BADU
NICO LOPEZ
8
ASTORI
16
9
ERIKSSON
SAU
Punti cercansi Contro la
Sampdoria i granata non pos sono permettersi passi falsi in vista di un calendario tutt’al tro che semplice (nell’ordine, Inter, Napoli, Livorno e Ro ma). Per compiere il grande salto il Toro ha bisogno dei gol di squadra, non soltanto di quelli di Cerci. A cominciare da Ciro Immobile (una sorta di derby personale oggi a Ma rassi per l’ex genoano: non se gna dal 22 dicembre 2012), di Meggiorini, in riserva da mar zo, e di El Kaddouri, a secco dal 5 maggio 2012. «Che sia una gara delicata è fuor di dubbio — le parole di Giam piero Ventura — soprattutto per i nostri avversari. Ogni partita è delicata, ma dipende da noi, da come ci arriviamo. Se la leggiamo bene, possia mo giocarcela contro chiun que». A Marassi tornerà Bovo al centro della difesa, mentre soltanto dopo la sosta del campionato ci sarà spazio per Pasquale, Bellomo, oltre che per Barreto e Gazzi, entrambi a fine squalifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ROSSOBLÙ K.O. NELLE ULTIME 5 SFIDE IN SICILIA
Catania, l’amuleto Bergessio sfida il Genoa del Gasperinibis FINOCCHIAROGRIMALDI
Novità in vista nel Catania. Izco, alle prese con un problema a una caviglia, potrebbe riposare per permettere a Maran di confermare a centrocampo Plasil, Tachtsidis e Almiron. In difesa possibile il rientro di Alvarez a destra, così da permettere a Bellusci di agire da centrale in coppia con Legrottaglie. L’escluso sarebbe Rolin, visto che a sinistra Biraghi (3 presenze quest’anno) è candidato a una maglia da titolare. In attacco, Maran si fida del tridente Castro Bergessio Barrientos, oltre che delle cifre: il centravanti ha già segnato 5 reti
al Genoa, Barrientos è arrivato a quota 3. Nemico del Catania sarà il meteo: se dovesse piovere, con il campo allentato sarà più complicato sfruttare la propria velocità per gli uomini di Maran. La prima del Gaspbis Il Genoa torna all’antico, con la prima sfida del nuovo corso di Gian Piero Gasperini, che (fra molti rimpianti) aveva lasciato il Grifone due anni e 10 mesi fa. Il tecnico, successore di Liverani, nonostante qualche assenza si affiderà al suo collaudato 3 4 3, con Kucka ala nel tridente offensivo, e un centrocampo guidato dall’ex Lodi.
8
Udinese p. 7
Cagliari p. 7
PANCHINA 99 Benussi, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 18 Douglas, 14 Mlinar, 66 Pinzi 21 Lazzari, 32 Bruno Fernandes, 94 Zielinski, 70 Maicosuel, 9 Muriel 13, Ranegie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI BaduPinzi 6040%, PereyraLazzari 60%40%, Nico LopezMuriel 70%30. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Brkic (30 giorni), Domizzi (7 giorni) . ALTRI Scuffet, Neuton, Jadson, Merkel.
PANCHINA 25 Avramov, 29 Murru, 3 Ariaudo, 30 Sampaio, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 23 Ibarbo. ALLENATORE Lopez. BALLOTTAGGI Avelar–Murru 7030%; Cabrera–Ibraimi 6040%; SauIbarbo 6040%; Pinilla–Nenè 6040%. SQUALIFICATI Conti (1). DIFFIDATI Rossettini. INDISPONIBILI Cossu (20 giorni), Ekdal (30 giorni), Pisano (30 giorni). ALTRI Carboni, Del Fabro, Demontis, Oikonomou, Muroni, Suella, Barella.
1 1.90
vola in Friuli senza Conti (squalificato), Ekdal, Cossu e Pisano (in campo con la Primavera): «Giocatori importanti ma ho una rosa competitiva, possiamo di dire la nostra come con Inter e Fiorentina. Occorre fare attenzione alle loro ripartenze. Il modulo? Partiamo col trequartista. Sappiamo muoverci così anche con le difese a 3». Infine, il check su Sau e Murru: «Sau sta bene. Murru? Mai messa la croce su nessuno. È giovane, deve crescere molto e mostrare sempre di più tutti i giorni». Avelar è in netto vantaggio.
X 3.40
2 4.00
5
LULIC
3 DIAS
MARCHETTI
2 CIANI
39
8
10
HERNANES
EDERSON
CUADRADO AQUILANI
2 G. RODRIGUEZ
7
24
99
49
LEDESMA
FLOCCARI
ROSSI
15
87
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GONZALEZ
CANDREVA
JOAQUIN
CAVANDA
PIZARRO
20 BORJA VALERO
15 SAVIC
1 NETO
23 PASQUAL
ARBITRO ORSATO Assistenti Galloni–Marzaloni IV Nicoletti Add Damato (1) Russo (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2 Lazio p. 10
Fiorentina p. 11
PANCHINA 1 Berisha, 95 Strakosha, 27 Cana, 28 Vinicius, 16 Elez, 23 Onazi, 5 Biglia, 7 Anderson, 14 Keita, 34 Perea. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI CianiCana 6040%, HernanesOnazi 7030%. SQUALIFICATI Mauri (2/5/2014). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Biava (50 giorni), Klose (10 giorni), Konko (10 giorni), Pereirinha (20 giorni), Radu (40 giorni)., Novaretti (3 giorni). ALTRI Alfaro, Sculli.
PANCHINA 78 Munua, 5 Compper, 4 Roncaglia, 3 Alonso, 8 Bakic, 18 Vecino, 66 Vargas, 27 Wolski, 14 Mati Fernandez, 21 Ambrosini, 30 Matos. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI PizarroAmbrosini 60 40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pizarro, G. Rodriguez. INDISPONIBILI Hegazi (150 giorni), Gomez (40 giorni), Iakovenko (da valutare), Rebic (20 giorni), Ilicic (da valutare. ALTRI nessuno.
1 2.25
X 3.30
2 3.10
1
rete segnata da Floccari alla Fiorentina, con la maglia dell’Atalanta il 9 novembre 2008. I precedenti sono 10
41
Sono 25 i precedenti tra Bologna e Verona giocati in Emilia, con 13 vittorie rossoblù, 9 pareggi e 3 vittorie dei veronesi. L’ultimo successo in trasferta risale al 4 marzo del 1978 quando finì 03. Lo stesso risultato esatto pagherebbe 41 volte la posta.
X TRA JUVENTUS E MILAN
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Match numero 79 in Serie A per Juventus e Milan, con un bilancio di 36 vittorie a 21 per i bianconeri. Nessun pareggio negli ultimi sei scontri a Torino: il segno “X” oggi vale 4 volte la scommessa
3,10 Lazio e
TOMOVIC
10
11
VITTORIA VERONA 03
VITTORIA VIOLA
40
19
MeroiFrongia © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le reti realizzate da Di Natale al Cagliari, 3 in trasferta e 2 in casa, l’ultima di queste il 24 febbraio 2010
LAZIO (433)FIORENTINA (4321) ORE 20.45
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Lopez al fianco di Di Natale Cagliari: più Avelar che Murru Guidolin una volta tanto toglie i veli alla formazione: «Muriel può giocare uno spezzone di gara». Al fianco di Totò Di Natale oggi contro il Cagliari ci sarà Nico Lopez all’esordio da titolare. «L’uruguayano mi piace, ha talento e aiuta sempre i compagni», ha aggiunto il tecnico bianconero consapevole di affrontare una squadra, quella sarda, solida e collaudata: «Il Cagliari è formazione di carattere con grande forza mentale, i giocatori si conoscono a memoria, sono cresciuti e maturati insieme. Noi dobbiamo ritrovare le qualità della passata stagione». Diego Lopez, invece,
ARBITRO PERUZZO Assistenti Schenone–Passeri IV Paganessi Add Mariani (1) Chiffi (2) PREZZI da 10 a 130 euro TV Sky Calcio 2
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LA SFIDA DI UDINE
1 AGAZZI
AVELAR
BASTA
nata oggi pomeriggio al Ferra ris), anche a causa di un con tratto onerosissimo per la so cietà di Corte Lambruschini (staff compreso, si parla di ol tre otto milioni lordi sino al 30 giugno 2014), dall’altra la squadra sembra avere perso un po’ di fiducia, e in questo senso il ringiovanimento della rosa potrebbe complicare le cose. La paura, insomma, po trebbe diventare una compa gna di viaggio pericolosa. Ros si ha chiesto testa fredda e cuore caldo, ricordando quel che accadde nove mesi fa a To rino contro la Juve battuta a sorpresa dai blucerchiati.
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LE QUOTE
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CATANIA (433)GENOA (343) ORE 15
LA GAZZETTA SPORTIVA
Fiorentina si sono incontrate 64 volte all’Olimpico: il bilancio di vittorie è di 31 successi contro 13 per i biancocelesti. L’ultima vittoria dei viola risale allo scorso anno: il “2” si gioca a 3,10.
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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
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MONDO LEVANTEREAL MADRID
23
LIGA
PRIMO TEMPO 00 MARCATORI Babà (L) al 12’, Sergio Ramos (R) al 16’, El Zhar (L) al 41’, Morata (R) al 45’, Cristiano Ronaldo (R) al 49’ s.t.
Oggi l’Atletico per stare in vetta
LEVANTE (4231) o
Navas 7; P. Lopez 6,5, H. Rodas 6,5, D. Navarro 5, Juanfran 6; Diop 7, S. Mate 6,5; Xumetra 7 (dal 23’ s.t. El Zhar 7), Ivanschitz 6,5, R. Garcia 6,5 (dal 43’ Sergio Pinto s.v.); Babá 7 (dal 33’ s.t. Barral 6). PANC. J. Jimenez, Karabelas, Vyntra, El Adoua. ALL. Caparros 7
REAL MADRID (442) Diego Lopez 6,5; Arbeloa 6, Varane 7, Sergio Ramos 6,5, Coentrao 5 (dal 14’ s.t. Marcelo 7); Di Maria 6,5, Modric 6,5, Khedira 5,5, Isco 5 (dal 24’ s.t. Morata 7,5); Benzema 6 (dal 34’ s.t. Jesé 7), Cristiano Ronaldo 7. PANCHINA. Casillas, Pepe, Carvajal, Illarramendi. AL LENATORE Ancelotti 6 ARBITRO Gonzalez Gonzalez 4 AMMONITI P. Lopez (L), Khedira, Arbeloa, C. Ronaldo (R) NOTE spettatori 16.000 circa. Tiri in porta 49, tiri fuori 54, angoli 38, fuorigioco 33. Recuperi 1‘ p.t. e 4‘ s.t.
BARCELLONAVALLADOLID
Cristiano Ronaldo, 28 anni, esulta dopo il 32 AP
41
PRIMO TEMPO 11 MARCATORI Javi Guerra (V) al 10’, Sanchez (B) al 14’ p.t.; Xavi (B) al 7’, Sanchez (B) al 19’, Neymar (B) al 25’ s.t.
BARCELLONA (433) Valdes 6; Dani Alves 6,5, Bartra 7, Piqué 6,5 (dal 34’ s.t. Busquets 6), Adriano 5,5; Xavi 7, Song 6,5, Fabregas 6 (dal 19’ s.t. Iniesta 6,5); Sanchez 7,5, Neymar 8, Tello 7 (dal 28’ s.t. Pedro 6). PANCH. Pinto, Montoya, Dos Santos, Sergi Roberto. ALL. Martino 7
VALLADOLID (4231) Mariño 6; Rukavina 5, M. Valiente 5, Rueda 5, Peña 4; Rossi 6, Baraja 6; Ebert 5,5 (dal 26’ s.t. Rama 6), Omar 5, Bergdich 6,5 (dal 42’ s.t. Alcatraz s.v.); J. Guerra 6 (dal 16’ s.t. Osorio 5). PANCHINA Jaime, Heinz, Alberto, Vadillo. ALLENATORE Martinez 5,5 ARBITRO F. Teixieria Vitienes 5 AMMONITI Bergdich, Rossi, Omar (V) per gioco scorretto NOTE spettatori 64.659 Tiri in porta 72, tiri fuori 54, angoli 73, fuorigioco 23. Recuperi 1’ p.t. e 3’ s.t.
Neymar, 21 anni, festeggiato dopo il gol LAPRESSE
Ronaldo da urlo: rimontona Real Barça no problem Ancelotti si salva col Levante: il 32 di CR7 al 94’ I catalani vanno sotto, poi dilagano: 41 al Valladolid DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID
Il Barcellona di Neymar passeggia col Valladolid (41) e infila l’ottava vittoria su 8, il Madrid di Ancelotti muore e risorge a Valencia dove in ex tremis batte 32 il Levante per restare a 5 dai catalani e por tarsi a 2 dall’Atletico in cam po oggi contro il Celta di Luis Enrique. Il Real va all’inferno all’86’ e ne esce al 94’: inguar dabile per l’intera prima ora il Madrid incassa il 21 del Le vante quando la gara sta fi nendo e trova la forza di ribal tare il risultato chiudendo il
la storia
miracolo con Cristiano Ronal do, che in Liga ha segnato i suoi ultimi 3 gol al 93’, al 96’ e al 94’. Nelle ultime due occa sioni le reti sono valse vittorie che sembravano irrimediabil mente pareggi. Successi fon damentali per non perdere al tro terreno da Barcellona e At letico e per non affondare psi cologicamente, zavorrati dalla depressione. Carlo in apnea Ancelotti ha vinto con Ronaldo, con i cam bi e con i giovani: fondamen tale l’ingresso di Marcelo (abissale la differenza con Co entrao), Morata e Jesé, intro dotti per Isco (ingrigito) e Benzema (volitivo ma non ra
Neymar trascina la capolista: un gol, assist e lo zampino in tante azioni pace). Il brasiliano ha dato la spinta necessaria dopo la rete di Babà (contropiede perfetto di Xumetra al 12’ della ripre sa), col pareggio quasi imme diato di Ramos su calcio d’an golo, Morata ha di nuovo equi librato il risultato dopo la ca parbia rete di El Zhar al 41’. Il canterano del Madrid che in tanti vorrebbero titolare al po sto di Benzema in Liga ha fatto
Agli antipodi River PlateBo
ca Juniors, oggi in scena a 100 anni dalla prima edizione uffi ciale, non è mai stata una parti ta e basta. Inevitabile, quando intorno al campo si incrocia
3 reti, due (nel finale) nello stadio del Levante. Beata gio ventù: il pareggio è arrivato grazie a una percussione di Jesé e assist dell’ottimo Vara ne, con Morata in 3 fanno 60 anni. Poi a prendere i 3 punti ci ha pensato il solito Ronaldo, con un tiro aiutato da una de viazione del difensore e dalla carambola con il palo. Per il portoghese 213 reti in 209 partite col Madrid, 153 in 143 in Liga, 50 in 45 nel 2013. Ro naldo si è fatto ammonire per mostrare i muscoli, Ancelotti ha potuto tirare un sospiro di sollievo lungo come il recupe ro al termine dell’ennesima serata in apnea dopo il pareg gio contro il Villarreal, la su per discussa vittoria a Elche, la sconfitta nel derby. No, il Madrid ancora non c’è. Ingol fato, prevedibile, erratico, senza idee, salvato dalla clas se e dall’elettricità di alcuni elementi. Neymar show Il Barça sem pre orfano di Messi ha schiera to Neymar al centro dell’attac co fiancheggiato da Sanchez e Tello, Busquets e Iniesta in panchina. Valladolid presto in vantaggio di testa con l’ex blaugrana Javi Guerra (ango lo di Ebert), pari del Barcello na dopo appena 4 minuti con un tiro bestiale di Sanchez da 20 metri. Portiere ospite deci sivo, rigore negato a Neymar, Barcellona al riposo in parità per la prima volta dopo 10 partite. Situazione che dura poco, perché al 7’ un Neymar davvero ispirato (e il cui prez zo d’acquisto dal Santos ieri dopo quanto comunicato al l’assemblea dei soci del Barça è salito ufficialmente da 57 a 65 milioni di euro) scarica su Tello e questi offre a Xavi un comodo da tap in. Neymar poi mette Sanchez di fronte al portiere: il cileno firma la sua doppietta e poi rende il favore al brasiliano che segna il suo secondo gol in Liga. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PREMIER 7O TURNO S
RISULTATI Ieri: Man. City Everton 31; Cardiff Newcastle 12; Fulham Stoke 10; HullA. Villa 00; Liverpool C. Palace 31; Sunderland Man. United 12. Oggi: Norwich Chelsea; Southampton Swansea; Tottenham West Ham; WbaArsenal.
CLASSIFICA Liverpool 16 Arsenal 15 Man. City 13 Tottenham 13 Everton 12 Chelsea 11 Southampton 11 Hull 11 Man. United 10 A. Villa 10 Newcastle 10 Wba 8 Cardiff 8 Swansea 7 Norwich 7 Stoke 7 Fulham 7 West Ham 5 C. Palace 3 Sunderland 1
INGHILTERRA 17ENNE SALVA LO UNITED
Tris all’Everton Così il City scaccia la crisi
Alvaro Negredo, 28, realizza il primo gol del City REUTERS DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)
Tre gol all’Everton e passa la crisi. Il City rial za la testa contro un avversario imbattuto e tradi zionalmente ostile: solo un successo nelle ultime 8 sfide. L’arbitro Moss, tra i più scarsi del pianeta Pre mier, dà un aiutino, concedendo il rigore che pro voca il 31, con l’autorete beffarda di Howard: la spinta di Coleman a Zabaleta è una carezza. Marti nez, manager illuminato dell’Everton, cade nel ba nale e attribuisce a Moss la responsabilità del ko. «Non so se fosse rigore, ma non è stato sicuramente l’arbitro a fare la differenza», replica Pellegrini. Il film Il tecnico cileno dice il vero: il City merita i tre punti. Vede l’inferno quando, dopo un quarto d’ora, Lukaku porta avanti i suoi, approfittando di un’indecisione di Lescott e di un’uscita incerta di Hart. La difesa, il portiere in particolare, è il ventre molle del City. «Non era facile la scelta del numero uno – conferma Pellegrini , ma Hart in questo mo mento ha bisogno della fiducia di tutti: dell’allena tore, dei compagni di squadra, dei tifosi». Il City tro va subito il pareggio: splendido l’assist di Yaya Tou ré per Negredo, implacabile. I primi trenta minuti sono spettacolari, poi l’Everton arretra e Aguero di vora il bis. Il 21 arriva al 45’: lancio perfetto di Sil va per Aguero e destro assassino. Nella ripresa, l’Everton sparisce. Il City piazza il tris con il rigore calciato da Aguero e il tocco decisivo, una capoccia ta, di Howard. Negredo e Nasri sfiorano il poker. Moss è scarso e 9 ammoniti sono un record da que ste parti, ma il City si è guadagnato la pagnotta. Lo United, invece, deve ringraziare il belga Januzaj, un ragazzino di 17 anni che con una doppietta fa vincere in rimonta i Red Devils a Sunderland. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MANCHESTER CITYEVERTON 31 MARCATORI Lukaku (E) al 16’, Negredo (MC) al 17’, Aguero (MC) al 45’ p.t., Howard (E) aut al 24’ s.t. MANCHESTER CITY (4231) Hart 6; Zabaleta 6,5, Kompany 5,5 (dal 33’ p.t. Nastasic 6), Lescott 5, Kolarov 7 (dal 13’ s.t. Clichy 6); Fernandinho 6, Yaya Touré 6; Milner 6, Aguero 6,5 (dal 34’ s.t. Nasri sv), Silva 6,5; Negredo 6,5. PANC. Pantilimon, Richards, Na vas, Dzeko. ALLENATORE Pellegrini 6. EVERTON (4231) Howard 6; Coleman 5,5, Jagielka 5,5, Distin 5,5, Baines 5,5; McCarthy 5,5, Osman 5 (dal 17’ s.t. Gibson 5,5); Mirallas 5 (dal 17’ s.t. Deulofeu 6), Barkley 5,5, Naismith 5,5; Lukaku 6 (dal 37’ s.t. Kone sv). PANC. Robles, Heitinga, Jelavic, Stones. ALLENATORE Martinez 5,5. ARBITRO Moss 5. NOTE spett. 47.267. Amm. Kompany (MC), Milner (MC), Silva (MC), Zabaleta (MC), Fernandinho (MC), Coleman (E), Naismith (E), Di stin (E), Howard (E). Angoli: 81. Rec: 3’ p.t.; 4’ s.t.
RiverBoca, il Superclasico compie cent’anni
ANDREA LUCHETTA
A Buenos Aires, da un se colo a questa parte, capita che i maiali si alzino in volo. L’ulti mo decollo risale a un anno fa, per il primo Superclasico dal ri torno del River in Primera Divi sión. Evento celebrato dai tifosi biancorossi lanciando un pal lone a forma di porcellino, con tanto di maglia numero 10 del Boca, in spregio a Juan Riquel me, simbolo dei conchitos gial loblù («maialini», appunto).
8 TURNO Villarreal Granada 3 0; Malaga Osasuna 0 1; Elche Espanyol 2 1; Rayo Real Soc. 1 0; Levante Real Madrid 2 3; Barcellona Valladolid 4 1. Oggi: Atletico M. Celta; Siviglia Almeria; Getafe Betis; Athletic B. Valencia. CLASS. (le prime) Barcellona 24; Atl. Madrid 21; Real Madrid 19; Villarreal 17; Athletic B., Valencia 12; Espanyol 11; Getafe, Levante 10; Malaga, Elche 9; Betis, Granada 8.
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LA PARTITA STASERA ALLE 23.15
Diaz va a caccia del sorpasso
Il pallone a forma di maiale con i colori del Boca lanciato dai tifosi del River Plate un anno fa EPA
una trama di significati tal mente fitta da perdere il senso dell’evento sportivo. Millona rios (tifosi del River) contro Bosteros (Boca, traducibile in «merdaioli») è in primo luogo uno scontro sociale. Entrambi i
Si va in scena questa sera, alle 23.15 italiane. Per gli allibratori il fattore campo favorisce il River, sesto in classifica con 14 punti. In caso di vittoria i Millonarios festeggerebbero il sorpasso sul Boca, ora quarto a 16 punti (primo è il Newell’s a quota 20). In panchina si sfidano due conoscenze del calcio italiano: Ramon Diaz per il River (ex attaccante di Napoli, Avellino, Fiorentina e Inter ) e Carlos Bianchi, alla guida della Roma nel 1996 97.
club sono nati nel quartiere di Boca, barrio di mercati e mi granti. Cordone ombelicale che il River ha reciso negli Anni 20, quando ha trasferito la se de più a nord, fra i benestanti di Nuñez. Da allora i due cub
impersonano il giorno e la not te. La Bbc scomoda la psicolo gia: il Boca è sudore, sacrificio, passione, come suggerito dagli spazi angusti della Bombonera, la tana scavata fra i vicoli del barrio; il River invece è logica,
riflessione, razionalità: e non a caso il suo stadio è Monumen tal di nome e di fatto. Il Cancello 12 Forse non ha torto la Bbc, a indagare fra le pieghe della psiche. Perché l’odio fra le due tribù è ben più antico del trasloco del River, e a spulciare gli archivi anticipa la storia ufficiale del Supercla sico: nel 1912 i due club orga nizzarono un’amichevole per aiutare un giocatore del Boca infortunato. Finì malissimo, coi gialloblù che si ritirarono in rivolta con le scelte dell’arbi tro. Un suo collega, 19 anni do po, pensò bene di abbandonare il campo per le proteste dei Mil lonarios, dopo che al Boca era stato concesso di ripetere tre volte un rigore sbagliato. Da al
lora si è visto di tutto, con la partecipazione allegra di poli tica e criminalità organizzata, abilissime nel penetrare le due curve. La pagina più nera risale al 1968, quando 71 tifosi del Boca morirono schiacciati con tro il Cancello 12 del Monu mental. Fiorirono diverse spie gazioni, su tutte una vendetta del governo militare piovuta su una tifoseria troppo aperta mente peronista. A Baires co me nel resto del Paese dove Boca e River attirano il 70% dei tifosi il Superclasico è giorno d’allarme ; e pure oggi, che ai tifosi del Boca non sarà conces so di entrare allo stadio, per le vie della capitale non saranno mobilitati meno di 1.000 agen ti. Buon secolo, Superclasico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MONDO GERMANIA
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Bayern pari per la vetta Dortmund al primo k.o.
OTTAVA GIORNATA S
Guardiola rallenta in casa del Leverkusen, la sconfitta dei gialloneri gli dà il primato ALEX FROSIO
Il Bayern conquista la te sta solitaria della Bundesliga, ma è un primato insipido, so prattutto in confronto al ban chetto di nozze apparecchiato in settimana a Manchester contro il City in Champions. Ribery e compagni avevano la possibilità della minifuga, perché qualche ora prima il Borussia Dortmund aveva in cassato la prima sconfitta sta gionale (contro l’altro Borus sia, a Moenchengladbach) e perché l’avversario era il Bayer Leverkusen secondo in classifi ca (e un po’ a sorpresa). Dominio Guardiola ha confi dato sulle sensazioni della Champions, proponendo una sola variazione rispetto a mer coledì (Shaqiri per Robben) e
LEVERKUSEN BAYERN
Toni Kroos, 23 anni, segna l’10 del Bayern, pareggiato un minuto dopo AP
1 1
PRIMO TEMPO 11 MARCATORI Kroos (B) al 30’, Sam (L) al 31’ p.t.
LEVERKUSEN (433) Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; L. Bender, Reinartz, Rolfes; Sam (dal 36’ s.t. Kruse), Kiessling (dal 38’ s.t. Hegeler), Can (dal 23’ s.t. Son). PANCHINA Palop, Hilbert, Castro, Woll scheid. ALLENATORE Hyypia.
BAYERN MONACO (4141) Neuer; Rafinha, J. Boateng, Dante, Alaba; Lahm; Shaqiri (dal 26’ s.t. Robben), Schweinsteiger, Kroos (dal 40’ s.t. Götze), Ribery; T. Müller (dal 35’ s.t. Mandzukic). PANCHINA Starke, Contento, Van Buyten, Pizarro. ALLENATORE Guardiola. ARBITRO Kircher. AMMONITI Boenisch e J. Boateng per gioco scorretto. NOTE Spettatori 30.210.
FRANCIA LO SVEDESE: «VEDIAMO COME STARÒ TRA 3 ANNI»
Ranieri ok: allungo grazie a Ocampos Ibra, stop nel 2016? Monaco a +3 sul Psg che gioca oggi Affonda Ravanelli: il suo Ajaccio ne prende 3 a Lilla ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Ultima tappa Psg. Salvo ripensamenti. Zlatan Ibrahi movic fissa a giugno 2016 l’ad dio al calcio, data di scadenza del suo contratto da nababbo appena rinnovato con il club parigino che gli garantisce 15 milioni di euro a stagione. Lo confessa lo stesso svedese al l’Equipe lasciando comunque un margine di incertezza: «Se la condizione fisica me lo per metterà magari ci sarà un’altra avventura in Europa». Stasera comunque l’ex rossonero si prepara a una accoglienza da vero nemico in casa del Marsi glia. Ibrahimovic non si lascia intimidire, anzi: «Un stadio che mi fischia mi fa salire l’adrenalina e rinforza la mia determinazione. L’odio vero l’ho sentito al primo derby con il Milan contro l’Inter, le borda te di fischi arrivavano prima che toccassi il pallone, ma poi ho segnato il gol partita». Il Monaco scappa Una vitto ria stasera permetterebbe al
italiani all’estero
Ocampos segna il 21 del Monaco AP
Psg di restare incollato al Mo naco di Ranieri che ha supera to il test St Etienne non con i gol di Falcao, a secco per il se condo turno consecutivo, ma con gli assist del connazionale James Rodriguez. Il colombia no, criticato in settimana per il poco impegno difensivo da Ra nieri, ha mandato in rete prima Ferreira Carrasco (15’ p.t.), poi Ocampos (42’ s.t.), annullando l’illusorio pareggio di Hamou na (4’ s.t.). A Lilla, sprofonda invece l’Ajaccio di Ravanelli punito da Souaré (17’ p.t.), Gueye (7’) e Kalou (25’ s.t.). 9a GIORNATA Ieri: BastiaLorient 41; MonacoSt Etienne 21; Guingamp Rennes 20; LillaAjaccio 30; Nantes Evian 30; TolosaNizza 10; Valencien nesReims 11. Venerdì: BastiaLorient 41. Oggi: MontpellierLione; Borde auxSochaux; MarsigliaPsg. CLASSIFICA Monaco 21; Psg 18; Marsi glia, Lilla 17; Nantes 16; Nizza 14; St Etienne 13; Reims, Bastia, Rennes, To losa 12; Lione, Guingamp 11; Montpel lier, Evian 9; Bordeaux, Ajaccio, Lorient 7; Sochaux 5; Valenciennes 4.
dunque mandando di nuovo in panca Mandzukic per puntare su Thomas Muller centravanti. I concetti sono gli stessi, a cam biare è l’avversario, un Leve rkusen molto meno disposto del City a giocarsi la partita. Hyypia, ex centralone che in carriera qualcosa ha dovuto in ventarsi per arrivare a vincere una Champions, ha ordinato ai suoi di rintanarsi negli ultimi sedici metri (i difensori tempo reggiavano fin dentro l’area sugli uno contro uno...), gui dati da un Leno strepitoso. Il primo tempo è stato un assedio bavarese, culminato nel gol di Kroos su assist di uno scatena to Ribery. Ma il vantaggio è du rato pochissimo, perché capita che quando attacchi tanto ti di mentichi di difendere: così un minuto dopo Sam ha appog giato a porta vuota dopo dop pio intervento di Neuer, sul
l’unica occasione vera per il Le verkusen. Il passare dei minuti ha sgasato la rapidità del Bayern: il dominio è continua to, ma difendere per il Leve rkusen (e un solidissimo Dona ti) è diventato più semplice. Le statistiche a fine partite dicono 78 a 22 di possesso palla, 27 ti ri verso la porta contro 4. Dortmund k.o. A qualcuno è andata peggio. Vedi il Borussia Dortmund. Fino all’80’, a Moe nchegladbach, si contano 26 tiri verso la porta dei gialli, 3 dell’altro Borussia. Poi succe de che Hummels affonda in area Nordtveit e prende il ros so, Kruse segna il rigore, 5’ do po Raffael raddoppio e sanci sce il primo k.o. del Dortmund. Ultima nota: vince lo Schalke e Prince Boateng segna ancora (è già alla terza rete). © RIPRODUZIONE RISERVATA
Borussia Moench Borussia D. 20; Mainz Hoffenheim 22; Schalke Augsburg 41; Stoccarda Werder 11; Wolfsburg Braunschweig 02; Leverkusen Bayern 11 Venerdì Hannover Hertha 11 Oggi Norimberga Amburgo; Friburgo Eintracht Francoforte Classifica Bayern 20; Borussia Do., Leverkusen 19; Borussia Moench. Hannover 13; Hertha 12; Stoccarda, Schalke, Werder 11; Hoffenheim, Mainz, Augsburg 10; Wolfsburg 9; Eintracht F. 8; Norimberga, Amburgo 5; Eintracht B. 4; Friburgo 3.
Lippi, un altro punto e la Cina è ancora sua Mancio, prima turca
Marcello Lippi, 65 anni AFP
Roberto Mancini, 48 ANSA
«Il mattino ha l’oro in bocca» non è uno dei tanti proverbi cinesi, ma potrebbe benissi mo adattarsi a Marcelli Lippi. Alle 9.35 di que sta mattina, le 15.35 in Cina, il suo Guangzhou Evergrande scende sul campo del Shandong Luneng e gli basta un punto per ottenere lo «scudetto» della Super League. L’Evergrande ha infatti 11 punti di vantaggio proprio sugli avversari di oggi (che hanno pure giocato una partita in più, e dopo il confronto diretto man cheranno soltanto tre gare alla fine del campio nato). Dopo aver guadagnato in settimana la qualificazione alla finale della Champions Lea gue asiatica, Lippi può dunque puntare al suo secondo campionato consecutivo, che sarebbe addirittura il terzo di fila per il Guangzhou Evergrande. Tocca al Mancio Nel pomeriggio invece toc cherà a un altro tecnico italiano, a latitudini più vicine ma in condizioni più complicare. Do po il debutto positivissimo in Champions, Ro berto Mancini farà conoscenza con la Super Lig turca sul campo del Belediyespor alla guida di un Galatasaray in difficoltà: undicesimo posto con 7 punti, a 8 dalla capolista Fenerbahce. a.fr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
l’Appuntamento di PIER BERGONZI
ici Giro di Lombardia e pensi al tramonto della D stagione ciclistica. L’ultimo grande appunta mento che conta. Un tempo era il «Mondiale d’au tunno», perché la maglia iridata si assegnava in agosto. Ora invece, dopo varie peripezie del calen dario, la Classica della Gazzetta si corre esattamen te una settimana dopo il Mondiale. E questa matti na, al via di Bergamo, ci saranno gli stessi protago nisti della gara di Firenze. I primi quattro: Rui Co sta, «Purito» Rodriguez, Valverde e Nibali sono implicitamente in testa al cartellone dei favoriti. Ma hanno legittime ambizioni anche Scarponi, Conta dor, Basso, Uran e Ulissi. Il meteo annuncia pioggia e l’aria frizzante d’otto
bre. Sarà la conclusione di un anno ciclistico tra i più piovosi e nevosi di sempre (Sanremo, Giro e Mondiale hanno avuto un tempo infernale...). La corsa sarà ancora più selettiva e crudele. Il Lombar dia, sul piano tecnico e paesaggistico, ha il percorso più impegnativo e spettacolare della stagione. Da Bergamo, città di profonda passione ciclistica, a Lecco, il tracciato segue le strade accartocciate delle Prealpi Lombarde toccando in sintesi tutti i temi che caratterizzano le Grandi Corse di un giorno. C’è la Valcava, che è una salita più lunga di quelle della LiegiBastogneLiegi, c’è il Sormano, che è un «Mu ro» più muro di quelli del Fiandre, c’è il Ghisallo, l’arrampicata icona che una volta di più ci ricorda
laVignetta
JUVEMILAN VERIFICA PER ENTRAMBE TEVEZ E MATRI POSSONO DECIDERE
DI STEFANO FROSINI
una partita aperta e dal si JnonuventusMilan, gnificato particolare, visto che i bianconeri hanno dimostrato di essere la macchina schiacciasassi delle ultime due stagioni e che il Milan ha registrato una partenza difficile no nostante la preparazione finalizzata ai prelimi nari di Champions League. I rossoneri devono trovare equilibrio tra la fase difensiva e quella offensiva, troppe volte per colpa delle marcature non ferree hanno commesso errori grossolani su palle inattive. Gli attaccanti avversari non sono stati più bra vi, sono stati i difensori milanisti a giocare sen za la concentrazione giusta. Il Milan, in Cham pions contro l’Ajax ha giocato un primo tempo volutamente difensivo e il secondo migliore, a viso aperto. Me lo aspetto così anche contro la formazione di Conte: un primo tempo aspet tando una Juve che parte di gran carriera e una ripresa più intraprendente.
Il centrocampo del Milan non è molto tecni co, l’unico è Montolivo che sulla tre quarti può sventagliare passaggi precisi e azioni pulite. Il Milan passa da lui. Come la Juve passa da Pirlo, che può ribaltare l’azione velocemente, ma gli avversari l’hanno capito e, come ho scritto pri ma, organizzano spazi stretti. Chi può fare la differenza è Tevez, bravissimo: può inventarsi una giocata in qualsiasi momento, ma fa tanto anche in quantità. Di sicuro la squadra di Allegri rappresenta una bella verifica per la retroguardia juventi na. Chiellini ha commesso un errore contro l’Inter, Bonucci con il Galatasaray, anche Buf fon ha sbagliato; la concentrazione dell’anno scorso non c’è più e gli errori individuali hanno fatto perdere punti. In questi casi non è facile tenere il passo perché si crea una crepa nelle sicurezze, si perdono i movimenti d’insieme. Una sfida diversa rispetto a quelle degli ultimi due anni, quando la Juve era più effervescente e il Milan baldanzoso in Europa, ma sempre av vincente e ricca di fascino.
Alessandro Matri, 29 anni. Il doppio ex FORTE
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a non è un po’ troppo? Nel 2003, Andy M Roddick ci aveva impiegato 90 giorni per autopromuoversi da numero 7 a 1 del mondo, spodestando il re travicello Juan Carlos Ferrero e approfittando del vuoto di potere, con Fede rer che sorgeva e Agassi che tramontava. Ma Nadal, che un anno fa era finito, con il ginocchio sinistro in panne e, da quando è rien trato, a febbraio, non sbaglia una mossa (10 ti toli in 12 finali), volando dal 5 in classifica pre Wimbledon al comando del computer in appe na tre mesi e mezzo, compie un’impresa ancor più eclatante. Perché l’avversario diretto, Djo ker, è un campione doc, e perché ha dribblato
Rafael Nadal, 27 anni, è rientrato a febbraio AP
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@pierbergonzi
Non solo calcio
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO Una scena del film «la Baraonda» con un giovane Giuliano Gemma CAROLINA WOZNIACKI Campionessa di tennis
Casa dolce casa! Giusto in tempo per vedere la parita del Liverpool. @CaroWozniacki
LEWIS HAMILTON Pilota di F.1 con la Mercedes
Sono appena tornato al mio albergo, e guardate che incredibile tramonto @LewisHamilton
ELISA DI FRANCISCA Azzurra di scherma
NADAL, SACRIFICIO E PROFESSIONALITA’ COSÌ SI TORNA RE «A TEMPO DI RECORD» di VINCENZO MARTUCCI
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Lo sportivo Gemma tra ciclismo, boxe, e...
ilTennis
con irrisoria facilità anche Murray e Federer, i record e le umani capacità. Rafa si allena meglio, Rafa si gestisce me glio, Rafa pensa meglio, Rafa si migliora sem pre, Rafa è umile, Rafa è intelligente, Rafa ha una grande personalità, Rafa è forte, dentro. D’accordo, l’uomo e l’atleta sono eccezionali, il tennista aggiunge sempre più frecce al suo ar co, ed è un esempio di abnegazione e professio nalità. Di più: s’è trasformato in giocatore sempre più aggressivo, e quindi da superfici veloci. E, se c’è una chance di recupero, lui l’afferra, fos se anche l’ultima: basti pensare alla rimonta con FogniniBalotelli. E se il livello sale, sale sempre anche lui. E poi Pechino gli porta bene: all’Olimpiade 2008, s’era trasformato dal primo, orribile, allena mento, fino all’oro in singolare e alla prima promozione al numero 1 del mondo, stavolta, al rientro dopo la sensazionale finale degli Us Open si va a riprendere la corona proprio nel feudo di Djokovic. Miracoli della polluzione: nell’assalto alla storia dei cannibali della racchetta, Nadal, campione del tennisWii, senza respiro, rad doppia addirittura i record di Lendl e Federer che tornavano sul trono dopo un anno. Ma non è un po’ troppo?
Magni (sarà il primo Lombardia senza Fiorenzo) e c’è un finale che sembra disegnato apposta per sti molare la fantasia degli attaccanti. Un percorso così esigente restringe il campo dei po tenziali vincitori. Nibali, per quello che ha fatto lun go tutto l’anno, e per come ha corso il Mondiale me riterebbe di vincere la sua prima Classica. A compli cargli la vita ci saranno soprattutto gli spagnoli e i colombiani. Comunque vada, al crepuscolo, sul tra guardo di Lecco, davanti ai fari accesi del direttore di gara ci sarà un campione.
A CURA DI FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it
E’ la partita dell’ex, Alessandro Matri. Non ha ancora segnato con la maglia rossonera, l’ho visto sbagliare, ma sotto il profilo atletico c’è: deve soltanto trovare la tranquillità e la fred dezza sotto porta. Ha mille motivazioni: vuole dimostrare che è stato un errore cederlo. Chi gioca contro la Juve, ha trovato le con tromisure: concentra nel mezzo il centrocam po e crea molta densità in difesa per frenare la punta bianconera che si sgancia e fa da esca lasciando spazi per gli inserimenti dei centro campisti. Con questa tattica vengono concesse le fasce alla Juventus che però non schiera uo mini brillanti nell’uno contro uno: Asamoah, Lichsteiner e Isla hanno altre caratteristiche. Nel secondo tempo c’è da aspettarsi un deficit atletico dopo le coppe e le Nazionali, le squadre saranno più lunghe e il finale vivace.
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NIBALI E IL FASCINO DEL LOMBARDIA SINTESI DI TUTTE LE GRANDI CLASSICHE
ilbigmatch
di ALDO SERENA
LA GAZZETTA SPORTIVA
LaTerradeifuochinondevemo rire. Scelgo #Scampia in rappresentanza di tutta la @TerraFuochi. @ElisaLovesJesi
CAROLINA KOSTNER Campionessa di Ghiaccio
L’Opera on Ice è così bella che la copiano in giro per il mondo..ma l’Opera on Ice dell’Arena di Verona è uno spettacolo unico @msKOSTNER
ROGER FEDERER Tennista
Siamo andati al quartiere dell’arte a Shanghai. Siamo stati benissimo @rogerfederer
Giuliano Gemma, l’attore italiano tragicamente scom parso nei giorni scorsi ed illu strato dalla trascrizione fatta in casa del Far West e delle praterie,un segno da protago nista l’aveva curiosamente la sciato pure nello sport. Anzi, in una memoria personale an cora più di cult, proprio nel ci clismo. Gemma fu infatti il pri mattore di quel film di Flore stano Vancini, «La baraonda Passioni popolari», uscito nel le sale nell’inverno del 1981, e che era ambientato, o trovava la sua scenografia inusuale, nell’atmosfera intrigante della Sei Giorni di Milano. Girato nella Sei Giorni di Milano del 1980, quella che abbiamo personalmente anco ra nel cuore, fra Moser e Pji nen, Karstens e Debosscher, con Bruno Vicino a fare da in terprete su ruota privilegiato, il film è giocato sulla storia di amore fra un Gemma non più Ringo ma (improbabile) medi co di gara, dal camice inevita bilmente lindo ed apprettato, ed una svaporata Edy Angelil lo. Fra un omnium e una Ame ricana, senza però, ricordia molo serenamente, un’oncia di batticuore, una battuta me morabile, in scia ad una flebile sceneggiatura. Troppo spesso, fra ciclisti che parlavano da in colti o si contendevano a caz zotti le volate, quel film scivo lava nella banalità. O nel catti vo gusto del riferimento al do ping — abusato —, con il seigiornista che inanella giri su giri senza più riuscire a fer marsi, perché stordito dalle anfetamine. Cover, senza struggimento emotivo, di quel che aveva vissuto sul suo cuo re e nella sua mente, in un Tro feo Baracchi di 15 anni prima, il nostro scomparso amico Henk Njidam...Tutta un’altra cosa, «La Baraonda» di Vanci ni. Scivolata, ben prima di Nji dam, nel repertorio delle cose perdute. Fino a qualche giorno fa, ad un corretto tributo a quel Giuliano Gemma, per un breve tempo medico di corsa, senza vincere uno sprint, alla Sei Giorni di Milano. Gian Paolo Porreca (medico e scrittore)
«Per me la misura del co raggio è come affronti la pa ura. L’ho capito steso sul ring contro uno che voleva la stessa cosa mia, farmi a pezzi». Questa frase non ap partiene all’epopea bruta di Mike Tyson ma al campiona rio sportivo che ha accom pagnato tutta la carriera ci nematografica e la vita trop po breve di Giuliano Gem ma. Alla radio abbiamo ascoltato le sue recenti di chiarazioni al festival di Gif foni in cui aveva spiazzato l’intervistatore esordendo così: «Il mio sogno era di ventare un campione dello sport». Perché l’attore roma no una carriera sportiva l’aveva realmente sfiorata dedicandosi a 12 anni alla ginnastica artistica e poi dai 16 ai 18 alla boxe, disciplina in cui aveva anche vinto al cuni tornei novizi e che gli era rimasta nel sangue, ali mentata dall’amicizia con Nino Benvenuti che aveva conosciuto nel ‘60 come compagno di caserma nei Vi gili del Fuoco. L’altra sua passione agonistica erano stati i tuffi e il c.t. azzurro Giorgio Cagnotto, di cui era stato testimone di nozze, in questi giorni ha ricordato che ai campionati di catego ria da un metro Gemma era stato uno dei pochi ad ese guire il doppio e mezzo in avanti. Ma anche all’apice della carriera cinematogra fica, dove era stato pugile contro Nino Benvenuti nel ‘69 in «Vivi e lascia morire» di Duccio Tessari («Mi inse gnava i pugni cinematogra fici ma io tiravo quelli veri e gli facevo male», ha raccon tato Nino), Gemma aveva continuato a praticare ogni genere di sport: dal tennis all’equitazione, dal tiro a se gno allo sci, dallo sci nautico al paracadutismo. Dulcis in fundo, come scultore, aveva ritratto Tania Cagnotto, tan ti soggetti pugilistici e anche il plastico del «maratoneta» che nel ‘99 il sindaco di Ro ma Francesco Rutelli conse gnò come premio agli orga nizzatori della maratona.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE B 8a GIORNATA
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l’analisi
HANNO DETTO
DI NICOLA BINDA @NickBinda
RISULTATI
Lampo di D’Angelo L’Avellino è terzo Bari k.o. a testa alta
PRIMO TEMPO 02 MARCATORI Troest all’11’, Minotti al 29’ p.t.; Turchi al 47’ s.t.
S
De Salvo (a.d. del Novara) Ho litigato con i tifosi, anche se poi ho fatto pace. Lo scorso anno ho preso insulti per 8 mesi, non lo accetterò più
S
Aglietti (allenatore del Novara) La partita ha detto che alla difesa serve più protezione. Posso cambiare qualcosa, si può passare alla difesa a tre
LANCIANO (433)
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5. GUARDALINEE Citro 6,5–Mondin 6. ESPULSI Aquilanti (L) al 18’ s.t. per gioco scor retto. AMMONITI Mori (N), Comi (N), De Col (L), Mammarella (L) e Buchel (L) per gioco scor retto; Thiam (L) per comportamento non re golamentare. NOTE paganti 1.083, incasso di 9.790 euro; abbonati 3.311, quota di 21.683 euro. Tiri in porta 66. Tiri fuori 107. Angoli 165. In fuori gioco 32. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
S
S
Gazzetta.it Gol e highlights Come sempre sul nostro sito potete trovare i gol e le immagini più importanti della giornata di campionato
Terracciano 7; Izzo 6 (dal 25’ s.t. Peccarisi 6,5), Fabbro 6, Pisacane 7; Zappacosta 6 , D’Angelo 7,5, Arini 6, Schiavon 6 (dal 27’ s.t. Massimo 6), Bittante 6; Castaldo 5 (dal 38’ s.t. Soncin s.v.), Galabinov 6. PANCHI NA Seculin, De Vito, Millesi, Dia Pape, Herrera, Biancolino, Soncin. AL LENATORE Rastelli 7.
BARI (532) Guarna 6,5; Sabelli 7 (dal 37’ s.t. Joao Silva s.v.), Ceppitelli 6,5, Polenta 6,5, Chiosa 6, Calderoni 6; De Falco 6,5 (dal 20’ s.t. Fossati s.v.), Sciau done 6,5, Defendi 7; Galano 6,5 (dal 32’ s.t. Fedato s.v.), Alonso 6,5. PANCHINA Pena, Vosnakidis, Altobello, Romizi, Lugo, Beltrame. ALLE NATORI AlbertiZavettieri 7.
Luigi Sepe, 22 anni, respinge con i piedi il rigore di Buzzegoli LAPRESSE
Favola Lanciano I gol li sa solo fare Novara travolto nel giorno del ricordo di Piola Sepe para un rigore e resta il meno battuto LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 NOVARA
Si può essere presidenti in modo originale: Valentina Maio è giovane, ha il taglio alla moda e va allo stadio con un cappello che si nota in tutta la tribuna. Si può essere primi in modo originale: il suo Lancia no lo fa con un attaccante che segna poco, un centrocampo giovane e una difesa che pren de gol ogni 4 ore. Con la calco latrice alla mano: tre reti in 8 partite, una ogni 240 minuti, con il recupero in omaggio. Ie ri ha vinto a Novara (campo prima imbattuto), lasciando indizi visti in altre scene del delitto. Ha sbloccato da cor ner, come contro l’Avellino. Ha segnato due gol nati dal man cino di Mammarella, come contro il Bari. Soprattutto ha rischiato poco, perché la dife sa è organizzata e il centro campo sa coprire e tenere pal la: Minotti ha fisico e piedi, Ca sarini resta un giocatore da Se rie A per corsa e personalità.
10
Se giocava Piola... Due gol sono arrivati presto. Troest ha sfruttato un angolo da destra di Mammarella per segnare lo 01 di testa, poi il Novara ha perso Minotti, non il meno pe ricoloso. I difensori salivano, lui avanzava e per il solito Mammarella è stato quasi faci le: lo ha messo davanti al por tiere per il raddoppio. La legge del piano inclinato ha fatto il resto. Il Lanciano ha giocato sempre meglio, perché Falci nelli ha piedi emozionanti e Turchi ha fatto il terzo gol in contropiede, il Novara sempre peggio. Salviato male al cross, centrali difensivi poco protetti e spesso in errore, interni in cattiva giornata. Quando Buz zegoli, il migliore, al 19’ del se condo tempo ha calciato ma lissimo un rigore – basso, cen
h 7,5 Mammarella il migliore LANCIANO Due assist più un salvataggio. E la difesa prende gol ogni 4 ore...
BRESCIAPALERMO
11
CARPICITTADELLA
01
CESENASIENA
11 domani, ore 20.30
EMPOLIMODENA
21
NOVARALANCIANO
03
PADOVAVARESE
32
PESCARASPEZIA
11
TERNANAJUVE STABIA
11
TRAPANILATINA
11
PROSSIMO TURNO Sabato 12 ottobre SPEZIABRESCIA ore 18 REGGINAEMPOLI ore 20.30 Domenica 13 ottobre CITTADELLAPADOVA ore 12.30 BARICROTONE ore 15 CARPINOVARA ore 15 JUVE STABIACESENA ore 15 LANCIANOTERNANA ore 15 LATINAMODENA ore 15 SIENAAVELLINO ore 15 VARESETRAPANI ore 15 PALERMOPESCARA ore 20.30
LANCIANO EMPOLI AVELLINO VARESE CESENA SPEZIA PALERMO MODENA CROTONE NOVARA CITTADELLA TRAPANI SIENA (5) PESCARA BARI (3) BRESCIA LATINA CARPI REGGINA TERNANA JUVE STABIA PADOVA
trale, addosso a Sepe – si è ca pito che il centenario dalla nascita di Silvio Piola non sa rebbe stato festeggiato. Anche in dieci Il patron De Salvo ha litigato con i tifosi che contestavano l’atteggiamento dei giocatori, poi ha fatto pace e ha sottolineato le occasioni create dal Novara. Vero, ma nell’azione del rigore il Lancia no è rimasto in dieci e la parti ta non è cambiata. Vero, ma il Novara ha calciato 16 angoli, quasi nessuno pericoloso. Ve ro, ma il 4231 finale di Aglietti non ha convinto. Il Lanciano si è messo dietro, si è appoggiato su Thiam – in po tenza, un gran giocatore – e ora fa una considerazione. Nelle ultime tre stagioni, chi era in testa all’ottava o in una giornata successiva ha fatto corsa di testa fino in fondo: Siena, Novara e Atalanta nel 201011, Torino, Pescara e Sassuolo nel 201112, il Sas suolo lo scorso anno. Baroni parla sempre di salvezza, pe rò…
MARCATORI PUNTI
18 17 15 14 14 12 11 11 10 10 10 9 8 8 8 8 8 7 6 6 5 4
IN CASA V N P
V
2 3 4 3 2 1 2 3 2 2 1 1 3 1 2 0 1 0 1 1 0 1
3 2 0 1 2 2 1 0 1 0 1 1 0 0 1 1 0 2 0 0 1 0
1 2 1 1 2 2 0 1 0 1 2 2 1 3 1 3 2 1 2 1 1 1
0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1 0 1 0 1 1 2 1 2 2 2
FUORI N P
2 0 2 1 0 1 2 1 1 3 2 1 3 2 1 2 3 0 1 2 1 0
0 1 1 2 1 1 2 3 2 1 1 2 1 1 3 1 1 2 2 2 3 3
ARBITRO La Penna di Roma 6. GUARDALINEE Ciancaleoni 6Colella 6. AMMONITI Pisacane (A), Ceppitelli (B), Polenta (B), Fedato (B) e Chiosa (B) per gioco scorretto. NOTE spettatori 9.000 circa; paganti e incasso non comunicati; abbo nati 2.105, quota non comunicata. Tiri in porta 7 (con due pali)3. Tiri fuori 57. In fuorigioco 44 . Angoli 313. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO AVELLINO
Soffre, lotta, su un campo pesantissimo e alla fine stende un gran bel Bari. Sì, l’Avellino s’è... laureato: relatore il chiarissimo professore Rastelli («Sarà la tesi di laurea dopo la maturità con l’Empoli» aveva detto) grazie ad un gol di D’Angelo (scaraventa in rete sugli sviluppi d’una punizione e assist di testa di Fabbro in area) e si piazza al terzo posto. Soffre nel primo tempo, sblocca lo 00 subito dopo il riposo, gestisce il vantaggio (due pali con D’Angelo e Galabinov ed erroraccio di Castaldo che s’invola solo da vanti a Guar na facendosi ipnotizzare), e finisce per D’Angelo il migliore essere chiuso AVELLINO Un gol, un palo e un lavoro in area da un Bari che, di urto a interdire e ripartire. Instancabile quanto a sche mi offensivi e attacco degli spazi, in alcuni frangenti strappa applausi.
h 7,5
La chiave S’è rischiato di non giocare per la pioggia acquietatasi solo ad inizio gara. Il cam po pesante penalizza gli irpini e la loro fase di possesso, il Bari invece gioca di prima e si apre, in contropiede, che è uno spettacolo: i pugliesi iniziano con la difesa a 3 e Defendi esterno nel tridente del 433, tentando di gestire gli esterni alti irpini e gli inserimenti vari ma capiscono di rischiare e s’assemblano con una difesa alta, a 5, e ripartenze veloci (graffiando ben due volte, specie sul colpo di testa di Ceppitelli al 39’ p.t.). La ripresa è irpina, ma senza chiudere la gara per sfortuna (i due pali) ed imprecisioni (Castal do) . Normale ci si ritrovi in affanno nel finale, con Terracciano super e Pisacane a deviare in area una palla che Alonso avrebbe spedito co modamente in rete dopo che aveva attraversato tutta l’area. Gran bel Bari, stecca quando c’è da far gol ma movimenti e schemi d’attacco sono da studiare. L’Avellino? Via col vento, e se s’ag giusta la mira in attacco, saran guai per tutti.
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PARTITE SQUADRE
10 MARCATORE D’Angelo al 3’ s.t.
AVELLINO (352)
Sepe 7,5; De Col 6 (dal 23’ p.t. Aquilanti 5,5), Troest 7, Amenta 7, Mammarella 7,5; Casarini 7, Minotti 7 (dal 44’ s.t. Turchi 6,5), Buchel 6,5; Piccolo 6 (dal 21’ s.t. Di Cecco 6,5), Falcinelli 7, Thiam 7. PANCHINA Aridità, Nicolao, Paghera, Calvano, Plasmati, Gatto. ALLENATORE Baro ni 7,5.
DAL NOSTRO INVIATO
Baroni (allenatore del Lanciano) Sempre più primi? Non fatemi arrabbiare, sono punti salvezza. Abbiamo gestito bene palla, spesso con noi gli altri giocano male
AVELLINOBARI PRIMO TEMPO 00
CLASSIFICA
AVELLINOBARI
CROTONEREGGINA
L’ALTRA RIVELAZIONE SOTTO IL DILUVIO
Kosicky 6,5; Salviato 5, Mori 5, Bastrini 5, Po touridis 5; Katidis 5 (dall’11’ s.t. Lepiller 6), Buzzegoli 6 (dal 25’ s.t. Rigoni 5), Pesce 5,5; Gonzalez 5,5, Iemmello 5,5 (dal 1’ s.t. Comi 5), Lazzari 6,5. PANCHINA Tomasig, Ludi, Nava, Faragò, Genevier, Rubino. ALLENATORE Aglietti 5.
Il campionato più livellato di
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NOVARA (433)
Fuori dal coro smentendo i pronostici sempre - così, a memoria... regala l’ennesima giornata piena di sfide incertissime, con il massimo stagionale di pareggi e vittorie solo di misura. Tranne una. E’ quella della squadra che esce dal coro, quella squadra che oggi nessuno vorrebbe affrontare e che nessuno riesce a bucare. Quella squadra che oggi guida la classifica facendo vedere un gran bel calcio e dimostrando di avere un’eccellente organizzazione di gioco. Quella squadra che oggi, rispetto alle altre (impaurite, approssimative, incerte, discontinue), sembra di un altro pianeta, e invece arriva dalla provincia di Chieti, da un centro che pochi conoscono e che grazie al calcio sta acquisendo rilevanza nazionale. Lanciano, che sembra un verbo per quelli che vogliono andare lontano, è una sorpresa per tutti. Anche e soprattutto per noi, che in sede di pronostico (maledetti pronostici) avevamo indicato in ultima fila nella griglia delle 22. Che errore... La giornata ci ha detto anche altre cose. Che Succi ha gli attributi (ma poteva evitare di indicarli...), che la curva del Brescia almeno nel minuto di raccoglimento per la tragedia di Lampedusa poteva smettere di cantare, che gli arbitri continuano a balbettare (vero Borriello?), che troppe gradinate sono vuote, che i quattro nuovi allenatori non hanno perso e che si segna meno rispetto al torneo scorso: mancano 27 gol, con due gare in meno. A proposito: quello di Carpi-Padova è diventato un vero pasticcio. Sono passati 36 giorni e siamo ancora in attesa delle perizie dei tecnici incaricati dalla Procura Figc, che poi darà un parere al giudice sportivo, il cui verdetto sarà appellato ai successivi organi di giudizio. Vorremmo fare un altro errore, ma temiamo che la parola fine arriverà solo a fine campionato. Eppure bastava soltanto avere un po’ di buon senso all’inizio...
NOVARA LANCIANO
RETI G
TOTALE V N
8 8 8 8 8 8 8 8 7 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 8 8 7
5 5 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 3 1 3 1 1 2 1 1 1 1
3 2 3 2 2 3 2 2 1 4 4 3 4 5 2 5 5 1 3 3 2 1
P
IN CASA F S
FUORI F S
0 1 1 2 2 2 3 3 3 2 2 3 1 2 3 2 2 4 3 4 5 5
3 9 6 7 7 1 6 9 5 5 3 7 11 7 3 5 3 0 4 4 3 3
7 4 2 6 4 5 6 3 6 3 3 5 4 5 3 2 2 4 1 4 4 2
1 4 2 4 4 2 3 3 3 6 4 4 6 5 1 6 4 3 3 5 5 7
2 2 3 5 3 4 5 7 9 4 4 6 5 6 5 3 4 5 6 6 10 7
TOTALI F S
10 13 8 13 11 6 12 12 11 8 6 12 15 12 6 7 5 4 5 8 7 5
3 6 5 9 7 6 8 10 12 10 8 10 11 11 6 9 8 8 9 11 15 14
Diff. Reti
7 7 3 4 4 0 4 2 1 2 2 2 4 1 0 2 3 4 4 3 8 9
UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE Promosse dirette le prime 2 più la terza se arriva ad almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta: altrimenti la terza va ai playoff con la quarta, insieme alle squadre (fino a un massimo di 4) che chiudono entro un perimetro di 14 punti dalla terza; chi vince i playoff sale in Serie A. Retrocedono dirette invece le ultime 3 più la quartultima se arriva ad almeno 5 punti dalla quintultima: altrimenti queste due fanno il playout e chi perde scende in Lega Pro.
7 RETI Pavoletti (Varese). 5 RETI Babacar (Modena); Hernandez (3, Palermo); Mancosu (1, Trapani). 4 RETI Caracciolo (Brescia); Torromino (3, Crotone); Maccarone e Tavano (1, Empoli); Maniero (Pescara); Giannetti e Paolucci (Siena); Antenucci (2, Ternana). 3 RETI Succi (1, Cesena); Matute (Crotone); Tonelli (Empoli); Mazzarani (1, Modena); Lafferty (Palermo); D’Agostino e Pulzetti (Siena); Djuric (Trapani). 2 RETI Castaldo (1, Avellino); Ceppitelli e Galano (Bari); Di Cesare (Brescia); Donnarumma (Cittadella); Sowe (Juve Stabia); Amenta e Minotti (Lanciano); Jonathas e Morrone (Latina); Signori (Modena); Gonzalez (Novara); Pasquato (Padova); Di Gennaro (Palermo); Cutolo e Viviani (Pescara); Gerardi (Reggina); Zecchin (Varese). 1 RETE Arini, D’Angelo, Fabbro, Galabinov (1), Massimo e Zappacosta (Avellino); Calderoni e Sciaudone (Bari); Mitrovic (Brescia); Cani, Concas, Inglese e Memushaj (Carpi); D’Alessandro, De Feudis, Granoche, Rodriguez e Volta (Cesena); Alborno, Di Roberto (1), Pecorini e Pellizzer (Cittadella); Bernardeschi, Dezi, Ishak e Pettinari (Crotone); Moro e Pucciarelli (Empoli); Diop, Lanzaro, Scozzarella, Suciu e Vitale (1, Juve Stabia); Falcinelli, Paghera, Plasmati, Thiam, Troest e Turchi (Lanciano); Negro (Latina); Belloni e Surraco (Modena); Buzzegoli (1), Comi, Farago’, Iemmello e Lazzari (Novara); Ciano (1), Melchiorri e Trevisan (Padova); Andelkovic e Belotti (Palermo); Brugman, Nielsen, Politano e Ragusa (Pescara); Cocco, Di Michele e Fischnaller (Reggina); Rosina (Siena); Bovo, Ebagua, Ferrari (1), Henty e Migliore (Spezia); Alfageme, Ferronetti, Maiello e Miglietta (Ternana); Iunco e Pirrone (Trapani); Caetano, Fiamozzi e Rea (Varese).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
domande a... CARMINE GAUTIERI ALLENATORE
1 Gautieri, quali partite ha seguito? «Tutte alla televisione, purtroppo ho visto po che squadre che giocano bene al calcio. Mi pia ce l’Avellino, squadra tosta, cattiva, organizza ta che si sta confermando in alto: è la squadra che mi ha impressionato di più. Ho visto buona qualità in PescaraSpezia ma ho visto anche squadre che non riescono a fare punti e comin ciano ad avere un po’ di paura».
2 Il Lanciano, la sua ex squadra, è scate
nato al comando e ha vinto anche a Nova ra: dove potrà arrivare? «Sta trovando grande continuità e non prende gol, a prescindere da chi gioca: la rosa ampia e ci sono tante scelte, cosa che non avevamo l’an no scorso. La società ha lavorato bene».
3 Lei nei giorni scorsi è stato accostato a
diverse panchine: quando sarà la volta buona per rivederla al lavoro? «La voglia di rientrare c’è, sono pronto: spero che ci siano le condizioni. Intanto però ho visto un po’ di partite e mi sono aggiornato bene...».
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
23
SERIE B 8a GIORNATA
Maccarone ispira e l’Empoli riparte Battuto il Modena Big Mac manda in rete Tavano e poi Pucciarelli Mazzarani non basta: per il rigore lite con Babacar EMPOLI MODENA
2 1
Sofferenza L’Empoli è disat
tento in avvio, ma reattivo do po. Sarri tiene sempre la difesa alta, comanda il gioco, cerca l’imbucata per gli attaccanti. L’1 a 0 sblocca tutti, Pucciarelli pressa Salifu, Maccarone ruba palla e serve Tavano, letale con il suo sinistro. In vantaggio i to scani si esaltano, Maccarone fallisce la rete calciando alto su assist di Pucciarelli a coronare una grande azione di Rui, poi innesca il raddoppio: lancio di Valdifiori, Macca controlla in area, fa secco Manfrin e serve un pallone comodissimo a Puc ciarelli. Due minuti prima, pe rò, Rui era uscito per crampi e al suo posto Sarri aveva man dato in campo Accardi, scelta logica per l’esperienza del gio
PRIMO TEMPO 10 MARCATORI Tavano (E) al 45’ p.t.; Pucciarelli (E) al 23’, Mazzarani (M) su rigore al 28’ s.t.
EMPOLI (4312) Bassi 6; Laurini 5,5, Tonelli 6,5, Rugani 6,5, Mario Rui 6,5 (dal 21’ s.t. Accardi 4); Moro 5,5, Valdifiori 8, Croce 6; Pucciarelli 6,5 (dal 32’ s.t. Verdi 5,5); Maccarone 6, Tavano 6 (dal 28’ s.t. Barba 6). PANCHINA Pelagotti, Romeo, Signorelli, Ronaldo, Mchedlidze, Castiglia. ALLENATORE Sarri 6.
MODENA (352) Pinsoglio 6,5; Potenza 6 (dal 29’ p.t. Cionek 6), Zoboli 5,5, Manfrin 5; Calapai 6 (dal 28’ s.t. Stanco 5), Bianchi 5,5 (dal 15’ s.t. Belloni 6), Salifu 5, Signori 6,5, Molina 7; Mazzarani 6, Babacar 5,5. PANCHINA Manfredini, Minarini, Nardini, Burrai, Mangni, Bruno. ALLENATORE Novellino 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 5,5. GUARDALINEE Raparelli 6Santoro 6. ESPULSI Accardi (E) al 28’ s.t. gioco scorret to. AMMONITI Mario Rui (E), Bianchi (M), Molina (M), Manfrin (M), Salifu (M) e Stanco (M) per gioco scorretto; Signori (M) per c.n.r. NOTE paganti 1.040, incasso di 4.879,50 euro; abbonati 1.872, quota di 6.777,06 euro. Tiri in porta 55 (con un palo). Tiri fuori 45. In fuori gioco 54. Angoli 05. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH EMPOLI (Firenze)
È Maccarone l’uomo sim bolo di una partita particolare, che l’Empoli vince con merito e sofferenza. L’attaccante manda in gol Tavano e Pucciarelli con due assist perfetti, però sbaglia due gol, uno incredibile, e in farcisce la sua prestazione di colpi di tacco inutili. Merita pe rò una sottolineatura il buffet to consolatorio regalato a Sali fu dopo l’errore clamoroso che
corsie laterali dove ottiene su periorità numerica. Mazzarani spreca in avvio l’1 a 0, servito da Molina, abile a sfruttare un incomprensione tra Bassi e Mo ro. L’attaccante manda il pallo ne sul palo. Bianchi fallisce una buona occasione su guizzo di Babacar. A tradire è Salifu, che perde palla è causa l’1 a 0. In svantaggio gli ospiti sparisco no. Mazzarani ottiene il rigore del 2 a 1 su cross di Molina e sul contatto con Accardi, poi sfi dando l’ira di Babacar, realizza dal dischetto. Un episodio, co me il tiro di Belloni su retropas saggio sbagliato di Moro.
h 8 Valdifiori il migliore
EMPOLI È il Pirlo della B. Conquista palla e la gestisce con sicurezza e intelligenza
ha portato all’1 a 0. A controbi lanciare la sua prestazione non perfetta, così come quelle di Tavano e Moro, ci ha pensato Valdifiori, uno che due anni fa è stato a un passo dal trasferi mento alla Juventus, regista capace di esaltarsi nelle condi zioni peggiori, in inferiorità numerica e sotto un piccolo nu bifragio. Poco reattivo Novellino piaz
za Mazzarani e Signori ad al ternarsi su Valdifiori, chiude i varchi e allarga il gioco sulle
Manuel Pucciarelli, 22 anni, abbracciato dai compagni dopo il primo gol stagionale nell’Empoli LR PHOTO
catore, un disastro in realtà. Accardi infatti prima perde palla, poi commette fallo da ri gore e viene espulso da Abbat tista, troppo severo nel consi derare l’azione chiara occasio ne da gol. Mazzarani riapre la sfida dal dischetto, Maccarone butta via il contropiede perfet to organizzato da Valdifiori e rifinito da Moro, sul cui assist Macca, tutto solo, spedisce sul fondo. Il finale è sofferenza, ma l’occasione migliore è per Verdi, stoppato da Pinsoglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALTRA VITTORIA IN TRASFERTA FOSCARINI RINGRAZIA IL PORTIERE DI GENNARO
Carpi, che beffa Colpo del Cittadella con un solo tiro CARPI CITTADELLA
0 1
PRIMO TEMPO 00 MARCATORE Alborno al 28’ s.t.
CARPI (4411) Kovacsik 5,5; Letizia 6, Pesoli 6, Gagliolo 6,5, Poli s.v. (dal 7’ p.t. Concas 5,5); Lollo 6,5 (dal 35’ s.t. Di Gaudio s.v.), Porcari 5,5, Memushaj 6, Pasciuti 6,5; Sgrigna 6; Cani 5,5 (dal 30’ s.t. Mbakogu 5). PANCHI NA Nocchi, Liviero, De Vitis, Kirilov, Ingle se, Della Rocca. ALLENATORE Vecchi 5,5.
CITTADELLA (352) Di Gennaro 8; Gasparetto 6, Coly 6,5, Pel lizzer 6,5; Sosa 5,5, Pecorini 6, Di Donato 5, La Camera 5 (dal 21’ s.t. De Leidi 5,5), Alborno 6,5; Di Roberto 5 (dal 21’ s.t. Co ralli 5,5), Donnarumma 5 (dal 38’ s.t. Co lombo s.v.). PANCHINA Pierobon, Marino, Pugliese, Minesso, Dumitru, Perez. ALLE NATORE Foscarini 5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5. GUARDALINEE Ranghetti 5,5Borzomì 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Di Donato (Ci) e Sosa (Ci) per gioco scorretto; Pesoli (Ca) per compor tamento non regolamentare; Sgrigna (Ca) per proteste. NOTE paganti 916, incasso di circa 7.000 euro; abbonati 576, quota di 4.798 euro. Tiri in porta 10 (con un palo)2. Tiri fuori 71. In fuorigioco 11. Angoli 63. Recupe ri: p.t. 2’, s.t. 5’.
DAVIDE SETTI CARPI (Modena)
Undici palle gol create, diciassette tiri totali verso la porta avversaria, un palo col pito e quasi il 70 per cento di possesso palla. Numeri di una gara stravinta, almeno secon do logica. E invece il Carpi l’ha persa, trafitto dall’unica vera occasione creata dal Cittadel la. E così Foscarini a fine gara, invece di esultare per la prima vittoria esterna che lancia i suoi (7 punti in 3 partite), ha fatto autocritica: «La nostra è una prova che lascia l’amaro in bocca, prendo solo i tre punti e la fortuna». Analisi che non fa una grinza, come parla re di maledizione Cabassi per il Carpi non è esagerato. Nel suo stadio la squadra di Vecchi non funziona (è l’unica in B senza gol in casa), nemmeno quando tiene l’avversario per un’ora e mezzo nella sua tre quarti. Ci hanno provato un po’ tutti, soprattutto Concas (entrato al 7’ per l’infortunato Poli), Lollo e Sgrigna nel pri
mo tempo, trovandosi davanti un muro chiamato Di Genna ro. E quando il portierino clas se ‘93 scuola Inter non ci è ar rivato, è stato il palo (34’) a salvare il Cittadella sulla gira ta di Cani. Bravo Alborno Copione ri spettato anche nella ripresa, in cui il Cittadella ha trasfor mato in oro l’unica vera occa sione al 28’: bravo Alborno (altro ‘93 ex Inter) ad azzarda re un sinistro al volo, che è rimbalzato davanti a Kovacsik beffando il portiere carpigia no. Prima e dopo il gol solo Carpi, alle prese con l’impreci sione dei suoi attaccanti e le parate del solito Di Gennaro, straordinario due volte su Sgrigna, ma soprattutto sul tap in a colpo sicuro di Cani al 18’, fermato col corpo dal nu mero uno veneto nell’area pic cola. Vecchi si è giocato nel fi nale anche le carte Mbakogu e Di Gaudio, senza riuscire a perforare la Maginot del Citta della. Foscarini ha preso i tre punti e ringraziato, il suo por tiere e la buona sorte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 8 Di Gennaro il migliore
CITTADELLA Almeno 5 parate super: il capolavoro sul tocco da sottomisura di Cani
4 I NUMERI DELLA B
23
le reti che portano il totale a 196: 27 in meno rispetto a un anno fa
4
i rigori assegnati, come la scorsa giornata, con lo stesso esito: 3 gol, un errore
5
gli errori dal dischetto totali su 24 rigori: quello di Sepe è il terzo parato dopo quelli di Bassi (Empoli) e Belardi (Pescara)
6
i pareggi in attesa del posticipo: eguagliato il massimo della giornata 2
9
le squadre che non hanno ancora vinto fuori casa: si è sbloccato il Cittadella
1
la doppietta di Pavoletti: è il secondo con due doppiette dopo Babacar
PARI E POLEMICHE MEZZAROMA, TWEET AL VELENO
Succi stavolta c’è Il Cesena all’ultimo riacciuffa il Siena CESENA SIENA
1 1
PRIMO TEMPO 00 MARCATORI Pulzetti (S) al 15’, Succi (C) su rigore al 46’ s.t.
CESENA (433) Campagnolo 5; Consolini 6 (dal 1’ s.t. Inge gneri 6; dal 35’ s.t. Garritano 6), Volta 6,5, Capelli 5,5, Renzetti 5,5; Tabanelli 6, De Feu dis 5, Coppola 5,5; Nadarevic 5,5 (dal 22’ s.t. Succi 6,5), Granoche 5, D’Alessandro 6. PANCHINA Coser, Gabrielli, Cascione, Arri goni, Capellini, Galli. ALLENATORE Bisoli 6.
SIENA (4312) Lamanna 6,5; Angelo 6, Morero 6, Dellafiore 6, Grillo 6; Pulzetti 7, Giacomazzi 6, Vergas sola 6 (dal 40’ s.t. Schiavone s.v.); Rosina 6 (dal 19’ s.t. Valiani 6); Paolucci 5,5 (dal 45’ s.t. Rosseti s.v.), Giannetti 5. PANCHINA Farelli, Bedinelli, Crescenzi, Mannini, Milos, Spinaz zola. ALLENATORE Beretta 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 5. GUARDALINEE Pegorin 6 Soricaro 5,5. ESPULSI Giannetti (S) al 39’ s.t. per somma di ammonizioni (gioco scorretto e compor tamento non regolamentare). AMMONITI Pulzetti (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.683, incasso di 12.702 euro; abbonati 8.098, quota di 31.395 euro. Tiri in porta 35. Tiri fuori 43. In fuorigioco 12. Angoli 114. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI CESENA
Tutta questione di attri buti. È il messaggio con tanto di mimica esplicita che Davide Succi lancia ai critici della tri buna esultando per il pareg gio. Cinque giorni dopo l’erro re dagli 11 metri col Pescara, il capitano cesenate torna sullo stesso dischetto senza paura e scarica una bordata che La manna può solo toccare senza evitare la trasformazione. Suc ci allarga pollici e indici della mani all’altezza dei genitali come per dire: io ce li ho grossi così. In extremis il Cesena, bef fato nel finale del posticipo di lunedì, agguanta il secondo
11 casalingo di fila mentre il Siena vede sfumare la vittoria. E alla fine la vice presidente Valentina Mezzaroma si è sfo gata su twitter: «Per quanto ancora dovremmo pagare per il gol fantasma col Trapani? Per tutto il campionato? È sta to un episodio eclatante». Cesena a tre moduli Bisoli le prova tutte per vincere. Ma il sistema iniziale non trova sbocchi perché il centrocampo è in difficoltà. Nella ripresa il Cesena si mette prima 352 e infine tenta il tutto per tutto con le 4 punte trovando pro prio dall’ultimo subentrato Garritano il penalty molto ge neroso per un braccio di Gia comazzi su cross dell’ex Inter. Siena ordinato Gli ospiti fan no una partita ordinata pun tando sul migliore palleggio. Nel finale del primo tempo c’è un’azione controversa: Gian netti in tuffo segna ma l’assi stente segnala un fuorigioco che non c’è, ci sarebbe invece un mani dello stesso attaccan te che, già ammonito in prece denza, andava espulso. Dopo un’ora di gioco, il riminese Pulzetti dà un senso compiuto al suo derby personale infilan do con un sinistro dal limite la porta dei cugininemici di Ro magna. Il rosso per Giannetti arriva nel finale (somma di ammonizioni) prima del rigo re che definisce il risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 Pulzetti il migliore
SIENA Gioca a tutto campo e segna il gol che illude gli ospiti con un gran sinistro
TANTE EMOZIONI IL TRAPANI SI RIALZA, IL LATINA SI ACCONTENTA
MancosuJonathas due vere prodezze Il pareggio è giusto TRAPANI LATINA
1 1
PRIMO TEMPO 11 MARCATORI Mancosu (T) al 27’, Jonathas (L) al 30’ p.t.
TRAPANI (442) Nordi 6,5; Garufo 6, Pagliarulo 6,5, Terlizzi 6, Rizzato 6,5; Nizzetto 6,5, Pirrone 6,5, Caccetta 6 (dal 32’ s.t. Djuric 6), Pacilli 6,5; Abate 6 (dal 17’ s.t. Iunco 6), Mancosu 6,5. PANCHINA Marcone, Priola, Martinelli, Fe ola, Finocchio, Madonia. ALLENATORE Bo scaglia 6.
LATINA (352) Iacobucci 7; Brosco 6, Cottafava 6,5, Esposito 6; Alhassan 6,5 (dal 35’ s.t. Figlio meni s.v.), Cejas 6 (dal 25’ s.t. Barraco 6), Morrone 6, Maltese 6 (dal 28’ s.t. Bruno 6), Ristowski 6; Crimi 6, Jonathas 7. PANCHI NA Pawlowski, Jefferson, Cisotti, Baldan, Ricciardi, Negro. ALLENATORE Breda 6. ARBITRO Cervellera di Taranto 5,5. GUARDALINEE Ceccarelli 5Gava 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Jonathas (L), Brosco (L), Niz zetto (T), Pirrone (T), Morrone (L) e Crimi (L) per gioco scorretto; Figliomeni (L) per proteste; Bruno (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.124, incasso di 20.034 eu ro; abbonati 2.337, quota di 21.112 euro. Ti ri in porta 73 . Tiri fuori 92 . In fuorigioco 21 . Angoli 12 3 . Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
FRANCO CAMMARASANA TRAPANI
Botta e risposta con due prodezze in un pugno di mi nuti: da un lato Mancosu dal l’altro Jonathas. Un punto che accontenta il Latina, ancora imbattuto da quando ha in panchina Roberto Breda, e che consente al Trapani di muovere la classifica dopo tre sconfitte di fila. La squadra di Boscaglia raccoglie poco ri spetto a quanto seminato in una gara che l’ha vista costan temente protesa in avanti pro ducendo tanto in fatto di occa sioni. Breda ha disposto i suoi in maniera guardinga, ha spe dito Crimi a uomo su Pirrone (ma il regista è riuscito ugual mente a distribuire il gioco) e ha affidato al solo Jonathas il compito di pungere. E il brasi liano è stato bravo a sfruttare una delle poche occasioni che la difesa granata gli ha conces so: stop e girata imparabile dal limite. Gol prezioso perché giunto pooc dopo la perla di Mancosu, abile a sfruttare un
lancio di Nizzetto e a filare verso la porta, saltando Cotta fava e infilando Iacobucci. Squadra offensiva Boscaglia, che all’ultimo istante ha dovu to rinunciare a Ciaramitaro (problema muscolare), ha schierato una formazione molto offensiva che dalle cor sie laterali ha riversato in area molti cross sui quali, con Djiu ric inizialmente in panchina (aveva saltato alcuni allena menti), hanno avuto spesso la meglio i difensori neroblu. Il lavoro per Iacobucci, però, non è mancato perché il Tra pani ha tentato di sfondare an che frontalmente e già nel pri mo tempo il portiere ha dovu to respingere in angolo con clusioni insidiose di Garufo, Pirrone e Rizzato. La vera pro dezza, però, l’ha compiuta nel finale, salvando il risultato su un tiro ravvicinato di Mancosu che gli si era presentato da vanti tutto solo. Dalla parte opposta Nordi è stato bravo nelle poche occasioni in cui le ripartenze del Latina hanno portato al tiro Jonathas, Espo sito e Maltese. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 Jonathas il migliore
LATINA Oltre al gol pregevole, fa reparto da solo, mandando in tilt la difesa di Boscaglia
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
SERIE B 8a GIORNATA IL POSTICIPO
Domani è derby CrotoneReggina Il programma della giornata si completa domani sera (ore 20.30, arbitro Gavillucci di Latina) con il derby Crotone Reggina. Un appuntamento delicato per la squadra di Drago che non vince il derby dal 10 ottobre 1976. Atzori, tecnico della Reggina con la panchina a rischio, non ha dato indicazioni su uomini e modulo: manderà in campo una squadra più coperta, con un centrocampista al posto di un attaccante e il ritorno di Colucci dall’inizio.
Andrea Belotti, 19 anni, festeggia il primo gol nel Palermo LAPRESSE
Caracciolo scatenato, segna e dà spettacolo Mossa vincente di Iachini: Belotti pareggia ROBERTO PELUCCHI BRESCIA
Gattuso o non Gattuso, il Palermo è ancora alla ricerca di se stesso. Per ora, è una squa dra come tante tra quelle che stanno davanti. Il pareggio contro un Brescia incerottato è una mezza sconfitta e le distan ze dalle prime cominciano a di latarsi. La promozione diretta è a sei punti: non è un distacco incolmabile, a patto che i sici liani comincino a darsi una mossa. In salita Il pessimo primo
tempo, forse, è stato anche fi glio delle scelte di Iachini, che ha lasciato in panchina Morga nella e Andelkovic per schiera re Pisano e Munoz, quest’ulti mo reduce da problemi fisici e con la diffida sulle spalle: il Bre scia ha sfondato proprio dalla loro parte. Dopo un inizio con fortante (liscio di Hernandez davanti alla porta, tiro di Dyba la parato), il Palermo si è allun gato, evaporando. Caracciolo ha giganteggiato, Oduamadi e Scaglia si sono divorati due gol, mentre la difesa rosanero è an data in affanno. E il Brescia ne ha approfittato al 31’: lancio in verticale di Finazzi per l’Airone, che è passato nel burro, ha con trollato di petto e ha trafitto Sorrentino. Quarto gol per l’at
BRESCIA PALERMO
1 1
PRIMO TEMPO 10 MARCATORI Caracciolo (B) al 31’ p.t.; Belotti (P) al 15’ s.t.
BRESCIA (352) Cragno 6; Zambelli 6, Budel 6,5, Camigliano 6,5; Mandorlini 6, Finazzi 6,5, Coletti 6, Sca glia 6, Kukoc 5,5; Oduamadi 6 (dal 20’ s.t. Sodinha 6), Caracciolo 7,5. PANCHINA Arca ri, Lancini, Minelli, Benali, Diouf, Saba, Gros si, Juan Antonio. ALLENATORE Bergodi 6,5.
PALERMO (4312) Sorrentino 6; Pisano 5, Munoz 5,5, Terzi 5, Daprelà 5,5; Bolzoni 6, Barreto 6, Verre 6 (dal 1’ s.t. Andelkovic 6,5); Di Gennaro 5 (dal l’8’ s.t. Belotti 7); Dybala 6 (dal 33’ s.t. Lores s.v.), Hernandez 5,5. PANCHINA Ujkani, Mor ganella, Milanovic, Ngoyi, Stevanovic, Troianiello. ALLENATORE Iachini 5,5. ARBITRO Pinzani di Empoli 6. GUARDALINEE Vicinanza 6,5 Peretti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Zambelli (B) e Scaglia (B) per proteste; Caracciolo (B), Budel (B), Daprelà (P) e Dybala (P) per gioco scorretto; So dinha (B) per comportamento non regola mentare. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti, incas so, abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 64 (con una traversa). Tiri fuori 57. In fuorigioco 22. Angoli 66. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.
h 7,5 Caracciolo il migliore
BRESCIA Segna, guadagna punizioni, manda in confusione la difesa
Pescara è mister X Bovo salva Spezia PESCARA SPEZIA
1 1
PRIMO TEMPO 10 MARCATORI Cutolo (P) al 29’ p.t.; Bovo (P) al 12’ s.t.
PESCARA (433) Belardi 6,5; Balzano 5,5, Schiavi 6, Boc chetti 6 (dal 1’ s.t. Cosic 5,5), Rossi 6; Nielsen 6, Brugman 7, Rizzo 6 (dal 22’ s.t. Politano 6); Cutolo 6,5, Maniero 6 (dal 36’ s.t. Padovan s.v.), Ragusa 5,5. PANCHI NA Pelizzoli, Frascatore, Zauri, Viviani, Fornito, Zuparic. ALLENATORE Marino 6.
SPEZIA (4411)
Brescia, che Airone Il Palermo fa fatica DAL NOSTRO INVIATO
BOTTA E RISPOSTA ILLUSORIA RETE DELL’10 FIRMATA DA CUTOLO
taccante e Bergodi in campo a fare festa come se avesse vinto un Modiale. Il tecnico, all’esor dio, ha dovuto fare i conti con una maxi emergenza: agli as senti Di Cesare, Paci, Lasik, Mi trovic e Corvia, si è aggiunto al l’ultimo momento anche Freddi (febbre). La morìa di difensori è sopravvissuto Camigliano, neppure ventenne ha costretto Bergodi a inventarsi Budel cen trale e a mettere fuori ruolo Zambelli. Ma la squadra ha da to prova di carattere e dimo strato che ci sono buone basi per pensare a un futuro miglio re. Un segnale anche a Giampa olo, disertore dopo le prime dif ficoltà. Il bergamasco A inizio ripre sa Iachini ha rimediato ai pro pri errori: ha tolto Verre (che aveva colpito una traversa) e inserito Andelkovic, passando alla difesa a tre, con Pisano e Daprelà più alti. Poco dopo ha messo anche Belotti, per anda re all’uno contro uno con i di fensori del Brescia. Dopo un gol annullato ad Andelkovic per fuorigioco (giusto), pro prio il bergamasco ha segnato la sua prima rete, raccogliendo un assist di Barreto. All’ultimo secondo il Brescia ha avuto la palla della vittoria, ma Carac ciolo è stato sbilanciato e ha messo fuori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Leali 6; Baldanzeddu 6, Ceccarelli 5,5, Lisuzzo 5,5, Migliore 5,5; Rivas 6,5, Bovo 6,5 (dal 38’ s.t. Sammarco s.v.), Appelt 6,5, Culina 5,5 (dal 16’ s.t. Seymour 6); Moretti 5 (dal 1’ s.t. Sansovini 6); Ebagua 6,5. PANCHINA Valentini, Madonna, Ma gnusson, Henty, Carrozza, Borghese. ALLENATORE Stroppa 6. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. GUARDALINEE Fiorito 6Pentangelo 6. AMMONITI Baldanzeddu (S), Seymour (S), Ragusa (P) e Schiavi (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.240, incasso di 12.083 euro; abbonati 5.068, quota di 26.920 euro. Tiri in porta 68 (con una traversa). Tiri fuori 65. In fuorigioco 12. Angoli 106. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
ORLANDO D’ANGELO PESCARA
Un tempo ciascuno, ma al Pescara non basta per evitare i fischi di un Adriatico che inizia a svuotarsi. Gli ex Stroppa, Eba gua e Sansovini (applauditissi mo dal suo vecchio pubblico) portano a casa un punto pesan te. I padroni di casa sono al ter zo pareggio consecutivo e conti nuano il loro cammino border line, a due passi dalla zona peri colo. Eppure il primo tempo dei pescaresi lascia presagire tut t’altro epilogo. Sette palle gol pulite per i biancazzurri, ma un solo gol, quello di Cutolo al 29’ da due passi (frittata dei centra li spezzini su cross di Rossi e palla all’ex padovano che di si nistro ha battuto Leali). Troppo spreco. Reazione Spezia La squadra di
Stroppa sbanda nel finale, ri schia grosso sul tiro di Nielsen e sul colpo di testa di Maniero (salva Ceccarelli sulla linea), ma
negli spogliatoi si ricompatta. Pronti via e nella ripresa (con Sansovini in campo e un classico 442) si vede subito che l’aria è cambiata. Cutolo non ne ha più, Maniero è in riserva e Brugman, il migliore degli abruzzesi, cala alla distanza (torna da un lungo infortunio). Così per lo Spezia è tutto più facile. All’8’ l’antipasto del pareggio: il croato Culina si fa ipnotizzare da Belardi, che in tercetta il suo rasoterra. Al 12’ arriva l’11: Sansovini dipinge, Ebagua spizza per Bovo, tocco morbido a scavalcare Belardi, incolpevole. Gli all blacks di Stroppa girano bene, ci credono e ci provano, spinti anche dal l’insicurezza della difesa locale. Al 35’ Ebagua gela l’Adriatico: il suo colpo di testa scheggia la traversa e fa correre un brivido sulla schiena di Belardi. Forse sarebbe stata una punizione troppo severa per il Pescara, an cora una volta al di sotto delle aspettative della vigilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 Brugman il migliore
PESCARA È il cervello del Pescara, ora sta migliorando anche nella fase difensiva.
FONDO CLASSIFICA SOWE NEL FINALE RISPONDE AL VANTAGGIO DI FERRONETTI
Delusione Ternana Sorriso Juve Stabia TERNANA JUVE STABIA
1 1
PRIMO TEMPO 00 MARCATORI Ferronetti (T) al 10’, Sowe (JS) al 41’ s.t.
TERNANA (4231) Brignoli 5,5; Fazio 6, Ferronetti 6,5, Farkas 5,5, Lauro 6 (dal 34’ s.t. Rispoli s.v.); Migliet ta 6, Viola 6; Nolè 6 (dal 44’ s.t. Ceravolo s.v.), Antenucci 6, Falletti 6 (dal 39’ s.t. Ma iello s.v.); Avenatti 5. PANCHINA Sala, Masi, Meccariello, Valjent, Carcuro, Litteri. ALLE NATORE Napoli 5,5 (Toscano squalificato).
JUVE STABIA (352) Calderoni 5,5; Martinelli 5,5 (dal 23’ s.t. Ciancio 6), Di Nunzio 6, Contini 5,5; Ghirin ghelli 5,5, Davì 5, Jidayi 6 (dal 42’ p.t. Doni nelli 5,5), Caserta 5,5 (dal 22’ s.t. Parigini 5,5), Vitale 5,5; Di Carmine 6, Sowe 6. PAN CHINA Viotti, Diop, N’Diaye, Zampano, Ba raye, Doukara. ALLENATORE Isetto 6 (Bra glia squalificato). ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5. GUARDALINEE Segna 5,5–Alassio 6. AMMONITI Lauro (T) e Martinelli (JS) per gio co scorretto; Brignoli (T) comportamento non regolamentare; Maiello (T) per proteste NOTE paganti 1.792, incasso di 12.941 euro; abbonati 2.572, quota di 13.811,07 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)3. Tiri fuori 32. In fuorigioco 40. Angoli 84. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.
MASSIMO LAURETI TERNI
La Ternana butta via a tre minuti dalla fine la vittoria più importante di questo inizio di stagione. Un errore di squadra figlio di tanti errori dei singoli. Una ripartenza che la Juve Sta bia ha avuto il merito di sfrut tare al meglio. Con un diago nale di Doninelli che Brignoli ha ribattuto ma un po’ troppo centralmente. Di Nunzio ha ri messo in mezzo per Sowe che con la difesa rossoverde a guardare ha spinto il pallone in rete. Delusione La delusione del Liberati ha fatto il paio con quella della Ternana che non può accontentarsi del punto casalingo giunto dopo due sconfitte interne. Aveva biso gno del pieno la squadra di To scano. C’è andata vicina per ché dopo un primo tempo da cancellare, ha messo in campo più ritmo e aggressività nella
ripresa. E la Juve Stabia ha va cillato prima su Falletti poi su Antenucci. Due angoli conse cutivi e sul secondo Nolè (10’)ha trovato la zuccata vin cente di Ferronetti che sem brava aver spianato la strada verso il successo rossoverde. Anche perché i campani hanno continuato a subire. Di Nunzio se l’è cavata chiudendo in an golo su Nolè a due passi dalla porta al 13’ dopo una lunghis sima progressione di Falletti. Al 21’ è stato sfortunato Nolè il cui destro s’è stampato contro il palo con Calderoni battuto e Avenatti col mancino ha messo a lato. I cambi non hanno frut tato gran che alla Ternana. Qualcosa in più alla Juve Sta bia che ha ritrovato un po’ di coraggio e sfruttato qualche amnesia degli avversari. L’ulti ma è stata quella che ha deciso il match: «Ora inizia la risalita» ha detto Isetto. Deluso Napoli: «un errore ci ha tolto una vitto ria che sentivamo già nostra».
h 6,5 Ferronetti il migliore
TERNANA Il gol è il premio a una che prestazione attenta. Si è ritrovato dopo gli infortuni
PLAY FAIR STRIKE YOUR BALANCE
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
25
PRIMA DIVISIONE IN CAMPO ALLE ORE 15
Pisa, il derby accende la provincia C’è il Pontedera capolista: quanti incroci in campo e fuori tra i due club, per una sfida che vale il primo posto nel girone B. E non solo... ALESSIO CARLI PISA
Orgogliosamente diffe renti, calcisticamente indiffe renti. Almeno fino alle tre di questo pomeriggio. Pisa e Pontedera è un derby tra due squadre che non sono mai sta te rivali, ma in ottant’anni dal la prima sfida non c’era mai stato in palio il primo posto. La curva Nord è andata esau rita. Niente coreografie spe ciali, ma un muro di tifo per spingere la squadra al sorpas so sul campo e in classifica. I tifosi pisani non vogliono nemmeno prendere in consi derazione che a negare la vet ta siano proprio i cugini pon tederesi, ma fanno anche gli scongiuri visti gli unici prece denti all’Arena Garibaldi tra i professionisti (una sconfitta e un pareggio). E in curva Sud i 300 tifosi granata avranno dalla loro anche il sindaco Si mone Millozzi e i dirigenti della squadra. Derby tra icone Una partita che stimola anche chi segue poco il calcio. I due principali centri della provincia per mentalità sono più distanti dei 20 chilometri che li sepa rano. Da un lato il vanto della Torre Pendente, emblema di una storia e di una cultura millenaria. Dall’altra parte la fierezza di essere la città della Vespa, simbolo della operosi tà industriale e commerciale di Pontedera. Così nonostante una parte di pontederesi tifi Pisa fin dal tempi d’oro di Ro meo Anconetani, per la prima volta domani ci saranno sfottò
girone A (5a) girone B (6a) AlbinoLeffeProVercelli è il clou GrossetoAscoli con ricordi di B Vicenza: dopo il 4 arriva l’Entella Lecce e Barletta: chi si sblocca?
Rachid Arma, 28 anni DAPRESS
calcistici: tanti i pisani che la vorano alla Piaggio e nell’in dotto, molti gli abitanti di Pontedera impiegati nell’uni versità e nell’ospedale del ca poluogo. Scambi Alla fine i contatti più solidi ci sono stati nel cal cio. Il Pontedera fu fondato da un gruppo di universitari pi sani, il Pisa dopo il fallimento del 1994 fu riportato alle so glie della B da un gruppo d’imprenditori pontederesi. Tra questi c’era Luciano Bara chini, ora di nuovo nella socie tà granata. Un derby partico lare anche per il presidente nerazzurro Carlo Battini, che ha la sua azienda a Santa Cro ce sull’Arno, altro centro in dustriale della provincia pisa na. E poi per gli ex della parti ta, Pugliesi tra i nerazzurri e Indiani sulla panchina grana ta. Attacchi Sul campo si an nuncia una sfida all’ultimo gol. Dino Pagliari schiererà di nuovo insieme Arma, Martel la, Napoli e Giuseppe Giovin co, che hanno messo insieme 5 reti in 2 partite casalinghe. Il Pontedera si presenta con i due capocannonieri (10 reti in 2). Il mancato nerazzurro Grassi (Battini lo voleva due anni fa) e il pisano doc Arri ghini, appena sei mesi negli Allievi del Pisa e lo scorso giu gno a fare il tifo sotto la piog gia all’Arena Garibaldi nel l’andata della finale playoff. Ha detto che se segna non esulta. Difficilmente questa volta il derby lascerà indiffe renti pisani e pontederesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALBINOLEFFEPRO VERCELLI
BENEVENTONOCERINA
ALBINOLEFFE (4312) Offredi; Salvi, On dei, Allievi, Regonesi; Girasole, Taugour deau, Maietti; Corradi; Cisse, Pesenti. (Amadori, Piccinni, Beduschi, Hetemaj, Calì, Vorobjovs, Viola). All. Madonna. PRO VERCELLI (442) Russo; Cancellotti, Ranellucci, Cosenza, Scaglia; Marconi, Rosso, Scavone, Pepe; Greco, Marchi. (Ambrosio, Bani, Huston, Spezzani, Di sabato, Erpen, Gomez). All. Scazzola. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Giampetruz ziRossi).
BENEVENTO (433) Baiocco; Zanon, Mile si, Mengoni, Anaclerio; Espinal, De Risio, Mancosu; Campagnacci, Evacuo, Montiel. (Gori, Ferretti, Som, Vacca, Agyei, Buona iuto, Altinier). All. Carboni. NOCERINA (433) Esposito; Cremaschi, De Franco, Romito, Vitale; Sabbione, Pal ma, Remedi; Malcore, Jogan, Lepore. (Fal cone, Scuotto, Kalombo, Cristofari, Ficar rotta, Danti, Evacuo). All. Fontana. ARBITRO Ros di Pordenone (GiustinoCo latriano).
ALTO ADIGELUMEZZANE
FROSINONEPAGANESE
ALTO ADIGE (433) Micai; Iacoponi, Cap pelletti, Bassoli, Martin; Vassallo, Furlan, Branca; Campo, Dell’Agnello, Corazza. (Tonozzi, Kiem, Innocenti, Bastone, Tur chetta, Fink, Ekuban). All. D’Anna. LUMEZZANE (352) Bason; Biondi, Belot ti, Guagnetti; Carlini, Russo, Maita, Gatto, Benedetti; Torregrossa, Galuppini. (Dalle Vedove, Monticone, Franchini, Quaggiot to, Gabriel, Talato, Ganz). All. Marcolini. ARBITRO Giovani di Grosseto (Orlando Gori).
FROSINONE (433) Zappino; M. Ciofani, Russo, Biasi, Blanchard; Soddimo, Gu cher, Frara; Aurelio, D. Ciofani, Curiale. (Mangiapelo, Frabotta, Formato, Carrus, Gori, Altobelli, Cesaretti). All. Stellone. PAGANESE (352) Svedkauskas; Pepe, Panariello, Petrella; Meola, Franco, Velar di, Martinovic, Iraci; William, Novothny. (Volturo, Monopoli, Schiavon, Toppan, Amelio, De Sena, Lanteri). All. Maurizi. ARBITRO Piccinini di Forlì (VillaColì).
FERALPI SALO’CARRARESE FERALPI SALO’ (433) Branduani; Tan tardini, Leonarduzzi, Magli, Dell’Orco; Fa bris, Pinardi, Milani; Bracaletti, Miracoli, Marsura. (Pascarella, Rosato, Carboni, Rovelli, Veratti, Cogliati, Ceccarelli). All. Scienza. CARRARESE (4321) Nodari; Bregliano, Benassi, Teso, Zanchi; Pescatore, Calvi, Dettori; Beltrame, Belcastro; Cellini. (Di Vincenzo, Videtta, Trocar, Brondi, Gero ni, Tognoni, Nikodijevic). All. Braghin. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Malacchi Fraschetti).
PAVIAVENEZIA PAVIA (4321) Facchin; Pirovano, Rinal di, Sorbo, Zanini; Redaelli, Arrigoni, Ca rotti; Degeri, Carraro; Romero. (Rossi, Cozzi, Ungaro, Bracchi, Calvetti, De Vita, Speziale). All. Pala. VENEZIA (433) Vigorito; Campagna, Pa sini, Di Bari, Bertolucci; Maracchi, Giori co, Martinelli; D’Appolonia, Cori, Drame. (Dossena, Cernuto, Giovannini, Pignat, Gallo, Calamai, Bocalon). All. Zanchi (Dal Canto squalificato). ARBITRO Piscopo di Imperia (Barbetta Benedettino).
REGGIANACREMONESE REGGIANA (4231) Bellucci; Bandini, Da metto, Solini, Possenti; Parola, Viapiana; De Silvestro, Alessi, Cavion; Cais. (Leo ne, Piccinelli, Cossentino, Zanetti, Ram pi, Anastasi, Brunori Sandri). All. Batti stini. CREMONESE (433) Bremec; Caracciolo, Moi, Bergamelli, Visconti; Palumbo, Baiocco, Armellino; Casoli, Abbruscato, Brighenti. (Galli, Avogadri, Giorgi, Arpini, Caridi, Nardi, Francoise). All. Torrente. ARBITRO Marini di Roma (CaliariRizza to).
SAN MARINOPRO PATRIA SAN MARINO (433) Venturi; Farina, Ba monte, Fogacci, Cruz; Pacciardi, Sensi, Villanova; Lolli, Gavilan, Del Piero. (Vivan,
Seconda divisione
serie D
6a giornata: l’anticipo del girone B e le partite di oggi (ore 15)
6a giornata (ore 15)
Castel RigoneCosenza 12 Abano primo Tre nei guai MARCATORI De Angelis (C) su rigore al 32’ p.t.; Tranchitella (CR) su rigore
Armando Madonna, 50 anni Fabbri, Marchesi, Pigini, Magnanelli, Po letti, Crocetti). All. De Argila. PRO PATRIA (4312) Messina; Spanò, Nossa, De Biasi, Mignanelli; Bruccini, Calzi, Casiraghi; Giannone; Moscati, Mel la. (Feola, Andreoni, Taino, Gabbianelli, Ghidoli, Giorno, Siega). All. Colombo. ARBITRO Vesprini di Macerata (Garito Squarcia).
SAVONACOMO SAVONA (442) Aresti; Spirito, Marconi, Galuppo, Giuliatto; Demartis, Gentile, Agazzi, Cattaneo; Cesarini, Virdis. (Boer chio, Carta, Quintavalla, Marras, Puccio, Grandolfo, Sarao). All. Corda. COMO (352) Melgrati; Ambrosini, Giosa, Marchi; Redolfi, Schenetti, Ardito, Cri stiani, Donnarumma; Perna, Le Noci. (Crispino, Piana, Fautario, Fietta, Vera chi, Defendi, Gammone). All. Colella. ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore (At ta AllaMuto).
VICENZAENTELLA VICENZA (442) Ravaglia; El Hasni, Ca misa, Marchiori, D’Elia; Mustacchio, Ca stiglia, Cinelli, Di Matteo; Tiribocchi, Tulli. (Alfonso, Giani, Palma, Corticchia, Sbris sa, Kosovan, Maritato). All. Lopez. ENTELLA (433) Paroni; Russo, Padella, Cesar, Cecchini; Staiti, Di Tacchio, Volpe; Guerra, Rosso, Moreo. (Zanotti, Vittiglio, Pedrelli, Argeri, Raggio Garibaldi, Sarno, Magnaghi). All. Prina. ARBITRO Casaluci di Lecce (Ficarra Chiocchi).
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Così dopo 4 giornate: Pro Vercelli ed Entella p. 10; Cremonese e Al binoLeffe 9; Reggiana 7; Venezia, Savo na, Como e San Marino 6; Alto Adige, Lu mezzane e Feralpi Salò 4; Carrarese e Pavia 3; Vicenza (4) 2; Pro Patria (1) 1. PROSSIMO TURNO Così domenica 13 (ore 15): CarraresePavia; CremoneseComo (sabato 12, ore 20.45, su Rai Sport 1); En tellaAlbinoLeffe; Feralpi SalòVicenza; LumezzaneSan Marino; Pro PatriaReg giana; Pro VercelliSavona; VeneziaAlto Adige.
GROSSETOASCOLI GROSSETO (352) Lanni; Burzigotti, Terigi, Legittimo; Formiconi, Obodo, Bombagi, Onescu, Dicuonzo; Esposito, Giovio. (Pini, Tedeschi, Gotti, Colombi, Mancini, Gioè, Montalto). All. Cuoghi. ASCOLI (433) Russo; Scognamillo, Schiavino, Bianchi, Giacomini; Capece, Pestrin, Randall; Falzerano, Malatesta, Tripoli. (Pazzagli, Gandelli, Di Gennaro, Carpani, Scicchitano, Storani, Vegnaduz zo). All. Pergolizzi. ARBITRO Verdenelli di Foligno (Opromolla Monetta).
(Stillo, Conti, Massoni, Moscati, Bijimine, Mungo, Mazzeo). All. Camplone. ARBITRO Serra di Torino (PrennaAbruz zese).
SALERNITANAL’AQUILA SALERNITANA (4312) Iannarilli; Luciani, Molinari, Siniscalchi, Piva; Montervino, Esposito, Volpe; Gustavo; Ginestra, Guaz zo. (Berardi, Tuia, Rizzi, Capua, Zampa, Ricci, Mendicino). All. Sanderra. L’AQUILA (433) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del Pinto, Carcio ne, Corapi; Ciciretti, De Sousa, Frediani. (Addario, Gizzi, Di Maio, Ciotola, Triarico, A. Ferrante, Infantino). All. G. Pagliari. ARBITRO Abisso di Palermo (Bellagamba Camillucci).
VIAREGGIOGUBBIO VIAREGGIO (3412) Furlan; Celiento, Con son, Lamorte; Peverelli, Gemignani, Della Latta, Gerevini; Vannucchi; Romeo, Bene detti. (Fontanelli, Falasco, Casarini, Ga lassi, Pirone, De Vena, Rosafio). All. Mig giano. GUBBIO (433) Cacchioli; Tartaglia, Bri ganti, Ferrari, Bartolucci; Malaccari, Bac colo, Moroni; Caccavallo, Longobardi, Di Francesco. (Ranieri, Laezza, Traore, Do mini, Tamasi, Falconieri, Semeraro). All. Bucchi. ARBITRO Capilungo di Lecce (Pignone D’Apice).
TURNO DI RIPOSO CATANZARO Questa settimana la squadra che deve fare il turno di riposo del girone B è il Catanzaro.
LA SITUAZIONE LECCEBARLETTA LECCE (4231) Perucchini; Sales, Marti nez, Diniz, Lopez; Salvi, Amodio; Bellazzi ni, Miccoli, Ferreira Pinto; Beretta. (Bleve, Vinetot, Nunzella, Papini, Sacilotto, Doumbia, Zigoni). All. Lerda. BARLETTA (352) Liverani; Romeo, Camil leri, Di Bella; Cane, Prutsch, Allegretti, Ila ri, Pippa; Picci, Cicerelli. (Vaccarecci, Maccarone, Cascione, Mantovani, Le gras, D’Errico, Morsillo). All. Orlandi. ARBITRO Sacchi di Macerata (Pagnotta Guarino).
CLASSIFICA Così dopo 5 giornate: Ponte dera p. 13; Pisa 11; L’Aquila e Frosinone 10; Prato e Catanzaro 9; Benevento*, Saler nitana* e Perugia* 7; Grosseto 5; Ascoli* (1), Paganese e Viareggio 3; Gubbio* 2: Barletta e Nocerina (2) 1; Lecce 0. (*ha già riposato: Gubbio e Grosseto devono recuperare una gara). PROSSIMO TURNO Così domenica 13 (ore 15): AscoliSalernitana; GubbioBeneven to; L’AquilaGrosseto; NocerinaCatanza ro; PaganeseLecce; PerugiaPisa; Pon tederaPrato; ViareggioFrosinone; ripo sa Barletta.
PISAPONTEDERA PISA (442) Pugliesi; Pellegrini, Rozzio, Goldaniga, Kosnic; Napoli, Mingazzini, Sampietro, Martella; Giovinco, Arma. (Provedel, Sabato, Lucarelli, Melis, Cia, Bollino, Forte). All. D. Pagliari. PONTEDERA (352) Ricci; Pezzi, Gonnelli, Verruschi; Regoli, Bartolomei, Caponi, Di Noia, Pastore; Grassi, Arrighini. (Lenzi, Vettori, Galli, Settembrini, D’Agostino, Pi cone, Romiti). All. Indiani. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno (Dal CinHager).
PRATOPERUGIA PRATO (4312) Brunelli; Grifoni, Malomo, Saitta, De Agostini; Corvesi, Roman, Ser rotti; Silva Reis; Benedetti, Tiboni. (Layeni, De Pasquale, Cela, Ricciardi, Banci, Papi ni, Lanini). All. Esposito. PERUGIA (433) Koprivec; Daffara, Co motto, Scognamiglio, Sini; Vitofrancesco, Filipe, Nicco; Insigne, Eusepi, Fabinho.
LA PRECISAZIONE
Il nostro collega che non... debutta Sulla Gazzetta di ieri, nel notiziario del Benevento, per errore abbiamo scritto «si appresta all’esordio stagionale Antonio Buratto», inglobando la firma nel testo. Buratto è il nostro valido collaboratore da Benevento e andrà, come sempre, in tribuna stampa...
GIRONE A
GIRONE B
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ASTIBORGOSESIA Ceccon di Lovere CARONNESEALBESE Vitulano di Livorno CHIAVARISESTRI LEVANTE Papalini di Nuoro DERTHONAVERBANIA Meocci di Siena F. CARATESERAPALLOBOGLIASCO Natilla di Molfetta GIANACHIERI Madonia di Palermo PRO DRONEROLAVAGNESE Campana di Seregno SANTHIA’NOVESE Capovilla di Verona VADOVALLE D’AOSTA Pedretti di Brescia
BORGOMANEROSEREGNO Siciliani di Genova CASTELLANALECCO Camplone di Pescara DARFOCARAVAGGIO Buonocore di Marsala INVERUNOALZANO CENE Loprete di Catanzaro OLGINATESESAMBONIFACESE Lillo di Brindisi PIACENZAMAPELLOBONATE Mei di Pesaro PONTISOLAPRO PIACENZA Vigile di Cosenza PRO SESTOGOZZANO Giocata ieri SERIATELEGNAGO Di Cairano di Ariano Irpino
BELLUNOSANVITESE Pirriatore di Bologna FERSINA PERGINESEESTE Bendandi di Ravenna GIORGIONESACILESE Capezzi di San Giovanni Valdarno MEZZOCORONAUNION RIPA Milardi di Torino PORDENONESAN PAOLO Scarpini di Arezzo TAMAIMONTEBELLUNA Ledda di Cagliari TRIESTINAMONFALCONE Gosetto di Schio TRISSINO VALDAGNOMARANO Parrella di Battipaglia VITTORIO FALMECDRO Comunian di Biella
CASTELFRANCOCAMAIORE Guddo di Palermo CORREGGESEIMOLESE Lombardo di Sesto San Giovanni FORCOLIFORMIGINE Luciani di Roma FORTIS JUVENTUSSANCOLOMBANO Gualtieri di Asti LUCCHESECLODIENSE Agrò di Terni MASSESETHERMAL ABANO 01 Giocata ieri MEZZOLARARICCIONE Capelli di Bergamo PALAZZOLOFIDENZA Marotta di Sapri ROMAGNA CENTROA. MONTICHIARI Moro di Schio
CLASSIFICA Caronnese p. 11; Borgosesia, Vado e Chieri 9; Asti, RapalloBogliasco e Chiavari 8; Giana 7; Pro Dronero, Novese e Santhià 6; Albese e Valle d’Aosta 5; Derthona e Sestri Levante 4; Lavagnese, Folgore Caratese e Verbania 3.
CLASSIFICA Pro Sesto* p. 14; Inveruno 13; Pontisola 11; Castellana 10; Piacenza 9; Pro Piacenza, Caravaggio e Sambonifacese 8; Legnago 7; MapelloBonate e Olginatese 6; Lecco 5; Seriate e Darfo 4; Gozzano*, Seregno e Alzano Cene 3; Borgomanero 0. (* una gara in più)
CLASSIFICA Pordenone p. 15; Marano e Giorgione 13; Sacilese 9; Trissino Valdagno e San Paolo 8; Vittorio Falmec e Montebelluna 7; Belluno, Este e Tamai 6; Sanvitese e Dro 5; Triestina e Mezzocorona 4; Fersina Perginese 3; Monfalcone 2; Union Ripa 1.
CLASSIFICA Thermal Abano* p. 16; Massese* 15; Correggese 12; F. Juventus e Lucchese 10; Formigine 9; Castelfranco e Mezzolara 8; Romagna C. 6; Clodiense e Sancolombano 5; Imolese, Palazzolo, Camaiore e Fidenza 4; A. Montichiari (1) 3; Riccione 2; Forcoli 0. (* una in più)
al 17’, Calderini (C) al 21’ s.t. CASTEL RIGONE (4312) Franzese 5,5; Cangi 6, Gimmelli 5,5, Moracci 5,5, Santarelli 5,5; Ubaldi 6, Vicedomini 6, Coresi 5 (dal 34’ s.t. Cappai 6); Redi 5,5 (dal 2’ s.t. Montanari 6); Tranchitella 6,5, Agostinelli 6 (dal 18’ s.t. Di Paola 6). (Zucconi, Mattelli, Sbaraglia, Bontà). All. Di Loreto 5,5. COSENZA (4231) Frattali 7; Palazzi 6, Pepe 6,5, Guidi 6, Mannini 6; Medu ri 5,5, Castagnetti 6; Alessandro 6,5, Calderini 7 (dal 39’ s.t. Criaco s.v.), Napolano 6,5 (dal 34’ s.t. Bigoni s.v.); De Angelis 6 (dal 1’ s.t. Mosciaro 6). (Orlandi, Adamo, Blondett, Pollina). All. Cappellacci 6,5. ARBITRO Strippoli di Bari 6. NOTE paganti 414, abbonati 136, incasso di 2.070 euro. Ammoniti Franzese, Gimmelli, Vicedomini E Mannini. Angoli 115. (n.ago.)
Negli anticipi vince la Thermal Abano, che vola in vetta. Lasciano tutti a Nardò: adesso la rinuncia al torneo sembra certa; anche Isernia e Licata sono in disarmo, ma oggi hanno due derby. Oggi da vedere due gare: Brindisi Taranto e SavoiaCavese.
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ALESSANDRIASPAL 00 Giocata venerdì CUNEOREAL VICENZA Colarossi di Roma FORLI’VIRTUS VERONA Ranaldi di Tivoli MANTOVABASSANO Tardino di Milano MONZABRA Rasia di Bassano del Grappa PORTO TOLLEPERGOLETTESE Marinelli di Tivoli RENATETORRES Pelagatti di Arezzo RIMINIBELLARIA Morreale di Roma SANTARCANGELOCASTIGLIONE Lazzeri di Arezzo
APRILIAGAVORRANO Mastrodonato di Molfetta ARZANESECHIETI Zanonato di Vicenza CASTEL RIGONECOSENZA Giocata ieri FOGGIAMARTINA Pagliardini di Arezzo MELFIPOGGIBONSI Balice di Termoli NORMANNAMESSINA Aversano di Treviso SORRENTOCASERTANA Mangialardi di Pistoia TERAMOISCHIA Rossi di Rovigo VIGOR LAMEZIATUTTOCUOIO Di Martino di Teramo
AREZZODERUTA Di Giovanni di Brescia BASTIAOSTIA MARE Corona di Oristano COLLIGIANANARNESE Borriello di Torre del Greco FIESOLECALDINEMONTEMURLO Xausa di Portogruaro (a porte chiuse) FLAMINIAPONTEVECCHIO Guarnieri di Empoli FOLIGNOSPOLETO Valiante di Nocera Inferiore GUALDO CASACASTALDAPIANESE Minotti di Roma PISTOIESESCANDICCI Schirru di Nichelino TRESTINASANSEPOLCRO Bertelli di Busto Arsizio
ANCONAMATELICA Paterna di Teramo BOJANOVIS PESARO Pietropaolo di Modena FANOFERMANA Zingarelli di Siena GIULIANOVACELANO Somma di Castellammare di Stabia ISERNIATERMOLI Celentano di Torre Annunziata JESINAAGNONESE Degli Esposti di Bologna MACERATESERENATO CURI Colinucci di Cesena RECANATESECIVITANOVESE Provesi di Treviglio SULMONAAMITERNINA SC. 00 Giocata ieri
ANZIOLAVINIOMACCARESE Di Gioia di Nola BUDONIFONDI Jouness di Torino ISOLA LIRIPORTO TORRES D’Ascanio di Ancona LATTE DOLCEASTREA Sartori di Padova LUPA ROMAPALESTRINA 20 Giocata ieri OLBIASORA Detta di Mantova SAN CESAREO CYNTHIA Sassoli di Arezzo S. MARIA D.M.ARZACHENA 40 Giocata ieri TERRACINASELARGIUS Mazzei di Brindisi (a porte chiuse)
BISCEGLIEMARCIANISE Mantelli di Brescia BRINDISITARANTO Amabile di Vicenza FRANCAVILLAGLADIATOR Palermo di Bari GROTTAGLIEGELBISON Dalla Palma di Milano MANFREDONIAHYRIA Giuliani di Teramo MARIANO KELLERMETAPONTINO Massara di Reggio Calabria PUTEOLANAMATERA Viotti di Tivoli SAN SEVEROMONOSPOLIS Chindemi di Viterbo (ad Agnone, a p.c.) TURRISNARDO’ Mastrogiuseppe di Sulmona
AKRAGASCOMPR. MONTALTO Cesaroni di Pesaro CITTA’ DI MESSINANOTO Minafra di Roma DUE TORRIVIBONESE Liguori di Bergamo GIOIESEBATTIPAGLIESE Meleleo di Casarano LICATARAGUSA Vingo di Pisa POMIGLIANOAGROPOLI Ayroldi di Molfetta RENDEORLANDINA Andreini di Forlì SAVOIACAVESE Fourneau di Roma TORRECUSOHINTERREGGIO Giocata ieri
CLASSIFICA Cuneo e Bassano p. 10; Real Vicenza e Alessandria* 9; Renate e Pergolettese 8; Rimini (1), Bellaria (1) e Forlì 7; Porto Tolle, Monza e Virtus Verona 6; Santarcangelo, Mantova, Torres e Spal* 5; Castiglione 3; Bra 1. (* una gara in più)
CLASSIFICA Vigor Lamezia e Cosenza* p. 13; Melfi 11; Teramo 9; Aprilia 8; Sorrento, Normanna e Poggibonsi 7; Martina, Ischia, Messina e Gavorrano 6; Tuttocuoio, Casertana e Castel Rigone* 4; Chieti (1) e Foggia 3; Arzanese 2. (* una gara in più)
CLASSIFICA Pianese e Foligno p. 13; Pistoiese 11; Colligiana 10; Spoleto e Fiesolecaldine 9; Arezzo 8; Sansepolcro e Scandicci 7; Ostia Mare e Montemurlo 6; Gualdo Casacastalda 5; Trestina, Flaminia e Bastia* 4; Narnese 3; Deruta* e Pontevecchio 1. (* una gara in meno)
CLASSIFICA Ancona (1) e Sulmona* p. 10; Civitanovese e Amiternina Scoppito* 9; Termoli, Giulianova e Jesina 8; Celano, Vis Pesaro e Agnonese 7; Fano, Matelica e Maceratese 6; Fermana e Recanatese 5; Bojano 4; Renato Curi 3; Isernia 0. (* una gara in più)
CLASSIFICA Olbia e Lupa Roma* p. 12; San Cesareo 11; Terracina 10; Fondi e Budoni 9; Isola Liri e Palestrina* 8; Santa Maria delle Mole* e Sora (1) 7; Astrea 6; Latte Dolce, Arzachena* e Selargius 5; Cynthia (1) e Anziolavinio 4; P. Torres e Maccarese 3. (* una gara in più)
CLASSIFICA Marcianise p. 12; Matera 11; Turris e Hyria 10; Manfredonia e Monospolis 9; Taranto e Gladiator (1) 8; Brindisi (1) e Grottaglie 7; Bisceglie e Mariano Keller 6; San Severo e Francavilla 4; Gelbison 3; Puteolana ( 2) e Metapontino 2; Nardò (12) 10.
CLASSIFICA Savoia p. 15; Orlandina e Hinterreggio* 13; Cavese 12; Gioiese 11; Akragas e Comprensorio Montalto 9; Agropoli, Torrecuso* e Noto 8; Città di Messina 7; Due Torri 4; Battipagliese 3; Licata e Vibonese 2; Ragusa e Rende 1; Pomigliano 0. (* una gara in più)
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
FORMULA 1 GP COREA
Che Vettel: pole n°42! Alonso fa polemica «Con queste gomme non si finisce un giro» Seb più veloce di otto decimi di Fernando (5°), che non ci sta La Pirelli: «Impari dal quasi quattro volte campione del mondo» la griglia di partenza Gara alle 8 su Sky e su gazzetta.it Replica Rai 1 alle 14 La griglia di partenza del GP Corea a Yeongam (5.615 m), 14a tappa (su 19) del Mondiale di F.1. 1. Vettel (GerRed Bull) 1’37”202 media 207,958 km/h 2. Hamilton (GBMercedes) 1’37”420 3. Grosjean (FraLotus) 1’37”531 4. Rosberg (GerMercedes) 1’37”679 5. Alonso (SpaFerrari) 1’38”038 6. Massa (BraFerrari) 1’38”223 7. Hülkenberg (GerSauber) 1’38”237 8. Gutierrez (MesSauber) 1’38”405
9. Raikkonen (FinLotus) 1’38”822 10. Perez (MesMcLaren) 1’38”362 11. Button (GBMcLaren) 1’38”365 12. Ricciardo (AusT.Rosso) 1’38”417 13. Webber* (AusRed Bull) 1’37”464 14. Sutil (GerForce India) 1’38”431 15. Di Resta (GBForce India) 1’38”718 16. Vergne (FraT.Rosso) 1’38”781 17. Bottas (FinWilliams) 1’39”470 18.Maldonado (VenWilliams) 1’39”987 19. Pic (FraCaterham) 1’40”864 20. Van der Garde (OlaCaterham) 1’40”871 21. Chilton (GBMarussia) 1’41”322 22. Bianchi** (FraMarussia) 1’41”169 *retrocesso di 10 posti a causa della terza reprimenda dell’anno presa a Singapore
**retrocesso di 3 posti per aver osta colato Di Resta nel Q1 OGGI Gara alle 8: previsti 55 giri per 308,630 km. Diretta su Sky Sport F1 HD; differita su Rai 1 alle 14; tempo reale di www.gazzetta.it. MONDIALE Piloti: 1. Vettel 247 punti; 2. Alonso 187; 3. Hamilton 151; 4. Raikkonen 149; 5. Webber 130; 6. Rosberg 116; 7. Massa 87; 8. Grosjean 57. Costruttori: 1. Red Bull 377 punti; 2. Ferrari 274; 3. Mercedes 267. PROSSIMA GARA 13 ottobre GP Giappone (Suzuka)
PINO ALLIEVI YEONGAM (Corea del Sud)
Una giornata di straordi naria calma, quella che ha pre ceduto la gara. Cielo plumbeo, l’annunciato tifone che aveva cambiato direzione e si stava dirigendo verso la Cina, pub blico attorno alle 500 persone, box vuoti. Eccitazione zero an che tra gli addetti ai lavori, con un risultato scontato: primo Vettel, autore della sesta pole del 2013 con la Red Bull, la nu mero 208 di un motore Re nault che in tal modo raggiun ge la Ferrari. Poi Hamilton, di nuovo in prima fila accanto al tedesco come già a Singapore. Simile anche la sequenza: Vet tel esce tra i primi con la Pirelli supersoft, fa un tempo eccezio nale e alza il piede aspettando gli attacchi dei rivali. Che non arrivano malgrado il tentativo in extremis di Hamilton con la Mercedes, distanziato di 2 de cimi. Webber ottiene il terzo tempo ma è retrocesso al 13° posto in griglia per la penaliz zazione presa a Singapore. Co sì la seconda fila è di Grosjean e Rosberg, mentre la terza li nea è delle Ferrari di Alonso (staccato di 8 decimi da Vettel) e di Massa (a un secondo). Polemiche Il tifone, di paro le, arriva subito dopo. Quando Alonso dichiara: «Avevo gom
me di non buona qualità, capa ci a mala pena di fare 5 chilo metri, quindi meno di un giro completo. Non è bello guidare così. Spingi nel primo tratto e poi devi limitarti perché le gomme finiscono. Non è normale, la qualità è limi tata. Ma è anche vero che tutti abbiamo le stesse co perture. Però tre o quat tro anni fa non sarebbe stata concepibile una situazione del gene re». E’ una accusa pesante alla Pirel li, anche se poi Alonso si avvita su se stesso: «Ma io non accuso le gomme, gli 8 decimi di distacco ci sarebbero stati co munque…». La Casa milanese reagisce per bocca del proprio re sponsabile corse, Paul Hembery, con una repli ca che è un macigno: «Di certo Alonso è un grande pilota, per cui ascoltare questo genere di com menti è deludente e sotto gli standard che ti aspetteresti da un campione così. Posso solo suggerirgli di an dare a chiedere al quasi quattro volte campione del mondo come tirare fuori il massimo dalle stesse gomme». Tensioni La polemica
AlonsoPirelli di ieri è l’ultima di una serie di punzecchiature più o meno velenose che va avanti praticamente dall’inizio di stagione. Quando poi c’è stato il caos di Sil verstone, dove so no scoppiati pa recchi pneuma tici sulle macchi ne di diversi piloti (compreso Massa) e la Pirelli, su bito dopo, è stata co stretta a cambiare la struttura interna delle coperture, tornando a quelle 2012 ma con me scole 2013, la Ferrari si è ritenuta svantaggiata dalla decisione e in ef fetti le sue prestazioni Fernando Alonso, 32 anni, osserva la F138 alla fine delle qualifiche di Yeongam COLOMBO
L’anno del turbo e dei pil Tra Kers, Ers e consumi la guida è telecomandata
Marmorini, capo motorista di Maranello: «Tutto va deciso col box, ma si può stare sempre a parlare?». Massa: «Che sfida» DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA YEONGAM
Benvenuti nell’era dei pi loti robot. Tra pulsanti, manet tini, settaggi e nuovi dispositivi da gestire, la guida delle vettu re turbo del 2014 sarà sempre più simile a un videogioco. Non sarà l’istinto del pilota a gover narne la potenza, come ai tem pi dei folli mostri da oltre 1000 Cv, ma l’abilità delle sue mani coadiuvata dal cervello dei tec
F.RENAULT 2.0 ALPS
Fuoco campione È il primo titolo Ferrari Academy (ro.chi.) Antonio Fuoco, 17 anni, potentino, si è laureato ieri a Imola campione 2013 Formula Renault 2.0 Alps. È il primo titolo per un pilota della Ferrari Driver Academy. Fuoco, scattato dalla 2a posizione, ha gestito al meglio gara 1 al Santerno, disputata sotto una fitta pioggia in regime di safety car, ottenendo la piazza d’onore che gli ha dato la certezza matematica del titolo. La vittoria è andata al compagno di squadra nel team Prema Luca Ghiotto. Oggi è in programma la seconda gara del weekend imolese, che chiuderà la stagione 2013.
nici. Oltre alla miriade di co mandi attuali (centinaia di funzioni, anche per le emer genze), sul volante delle pros sime F.1 spunteranno almeno tre nuovi manettini, destinati al Kers evoluto, all’Ers e al con trollo dei consumi. Boost Sulle future F.1, come si sa, in ossequio a una filosofia ecologica, ci saranno infatti due motori elettrici, di cui uno recupera l’energia cinetica in frenata e l’altro quella generata dal calore delle turbine, convo gliandole in una batteria. Il si stema, nel suo complesso, è in grado di generare fino a 120 Kw (160 Cv), che si sommeran no ai circa 600 Cv del motore V6 1.600 cmc. Questa spinta extra verrà fornita sotto forma di energia elettrica dalla batte ria. Rispetto a oggi, cambierà però il modo in cui sarà eroga ta. E qui interviene il pilota, sempre più uomomacchina, che dovrà guidare in collega mento radio ancora più stretto con gli ingegneri ai box e con gli strateghi del remote garage in fabbrica. Lo spiega meglio Luca Marmorini, capo del re parto motori della Ferrari, una delle menti del progetto 2014: «Quest’anno il pilota aziona il manettino del Kers (in parten za e poi fino a 4 volte per giro; ndr) su indicazione dei box, ma può fare anche di sua iniziati va, in caso per esempio di sor passi. L’anno prossimo non po trà farlo, dovrà concordare in ogni momento quando sfrutta
DISPOSITIVI ATTORNO AI NUOVI V6 Kers (Kinetic Energy Recovery System)
Turbo compressore
Batterie
Ers (Energy Recovery System) CORTESIA FIA
re la spinta della propulsione elettrica e quando invece far ri caricare la batteria. Perché c’è un limite massimo di 4 me gajoule sfruttabili per ogni gi ro. Se ne utilizzo troppi, al giro seguente avrò meno potenza disponibile, con differenze fino a 1”5. Quindi sarà necessario effettuare continue correzioni e compensazioni, per tenere la carica nella fascia giusta».
Consumi L’esperienza del pi
lota, la sua abitudine nell’usare i bottoni (tra cui ala mobile e doppia frizione al via) e la ca pacità di attuare certe indica zioni, saranno tra le chiavi del successo. «Un pilota che abbia anche un buon simulatore a ca sa (come Fernando Alonso; ndr) e con grande esperienza potrà fare la differenza. Il flus so di potenza elettrica, il dop
pio di quella attuale, interverrà infatti per 33” in un giro contro i 6” attuali, con variazioni di prestazioni enormi. Tanto che, nel caso in cui si rompa il Kers, l’anno prossimo si verrà dop piati. Inoltre, per non chiamare troppe volte il pilota via radio, bisognerà trovare un sistema diverso per comunicare», spie ga ancora Marmorini. Ma non è finita. Ci sarà infatti da tenere d’occhio anche i consumi, limi tati a 100 chili di benzina. «Noi eravamo contrari, perché biso gnerà correre al risparmio in alcune fasi. Chiederemo al pi lota, che già oggi regola la mappatura del motore, di “sal vare” benzina alzando il piede in certe zone della pista. Oggi usiamo da 135 a 150 kg di car burante. L’anno prossimo, su piste come l’Australia, sarà dif ficile arrivare in fondo». Alon so fra non molto proverà il mo dello teorico della nuova vettu ra al simulatore, Felipe Massa l’ha già fatto a Maranello e di
ce: «Sarà un altro mondo. Tut to diverso. L’auto non ha grip, pattina anche nelle marce alte, è più veloce sul dritto e molto diversa nella guida. Adattarsi sarà una bella sfida». © RIPRODUZIONE RISERVATA
clic HAMILTON VUOLE SCALARE L’EVEREST In attesa di scalare la classifica del Mondiale di Formula 1 con la Mercedes, Lewis Hamilton punta a raggiungere la cima dell’Everest. Lo ha confidato al Sun e al Daily Mail: «Per beneficenza punto nei prossimi 510 anni anche al Kilimangiaro, al Fuji e al Monte Bianco». Ma Lauda e Wolff saranno contenti?
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SUPERBIKE GP FRANCIA sono peggiorate rispetto alle prime gare. Una tesi surrogata anche da Massa, che dice: «Ci sono macchine che usano me glio le gomme e soffrono me no di noi. Comunque la Sau ber, che non ha cambiato cer tamente la macchina, con queste gomme ora va più for te». Comunicati A fine pomerig gio è arrivato il comunicato della Ferrari, nel quale Alonso corregge il tiro (o glielo si fa correggere): «Abbiamo qual che problema con le gomme che non riusciamo a gestire come altri, c’è molto graining e se si spinge nel primo settore si rischia quasi di non finire il giro…». Una tregua, ma non
finisce qui anche perché in se rata è arrivata attraverso il portavoce un’altra botta da Maranello: «Hembery ha per so un’occasione per restare zitto». In Ferrari, tuttavia, si guarda oltre. E se non c’è al cun allarme sulle condizioni fisiche di Raikkonen, che già soffriva di dolori alla schiena l’anno in cui vinse il titolo col Cavallino, si va invece avanti alacremente con la nuova macchina: Alonso la proverà per la prima volta al simulato re fra il 5 e il 12 novembre. Si nora, i test simulativi sono sta ti effettuati da De la Rosa e da Massa (per il quale secondo radio box si sarebbe aperto uno spiraglio alla McLaren). © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Sykes Ottovolante
FABRIZIO QUINTO
1. Sykes (GBKawasaki) 1’38”592 2. Guintoli (FraAprilia) 1’39”397 3. Giugliano (ItaAprilia) 1’39”933 4. E.Laverty (IrlAprilia) 1’40”410 5. Fabrizio (ItaHonda) 1’40”864 6. Badovini (ItaDucati) 1’40”926 7. Melandri (ItaBmw) 1’41”361 8. Davies (ItaBmw) 1’41”375 10. Pirro (ItaDucati) 1’47”871 14. Lanzi (ItaDucati) 1’50”257
S
oti robot
Stock 600 (p.g.) Podio tutto italiano a Magny Cours: Nocco 1° davanti a Morbidelli e Gamarino, tutti su Kawasaki. I 3 in campionato sono racchiusi in 14 punti: 1° Morbidelli, 2° Gamarino, 3° Nocco
S
Oggi Su Italia 1 gara1 (12) e gara2 (15.30). Su Italia 2 anche la Stock 1000 (10.30) e la Supersport 600 (13.30)
Altri 3 manettini? Alonso nell’abitacolo della Ferrari F138 e, qui sopra, il volante della rossa COLOMBO
Le Aprilia inseguono L’inglese della Kawasaki firma l’8a pole 2013 davanti a Guintoli, Giugliano e Laverty. Dall’Igna verso la Ducati ra, Laverty viene da 3 vittorie su 4, Guintoli gioca in casa. Ed è stato al comando del Mon diale fino a 2 GP fa, perdendo il primato quando Laverty ha ini ziato a togliergli punti. Dome nica scorsa a Laguna Seca Giu gliano ha dato (involontaria mente) una mano arrivando 2o con Sykes 4o, e proverà a ripe tere un bel risultato.
PAOLO GOZZI MAGNYCOURS (Francia)
Mentre con le gomme da asciutto danzava per evitare chiazze traditrici, Tom Sykes si è trovato davanti tre piloti che tornavano al box a passo turi stico. Immaginare di passarci in mezzo era da pazzi ma «ho visto un piccolo spazio e mi so no infilato senza sapere se ci sarei passato, dalla tv credo sia stato eccitante, da dov’ero se duto io un po’ meno». Il capofi la Superbike ha la battuta sem pre pronta e la voglia matta di prendersi il Mondiale che un anno fa, sempre a Magny Cours, volò via per mezzo pun to. Max Biaggi ha smesso ma stavolta le Aprilia con cui fare i conti sono due: Sylvain Guin toli, 2° tempo, e Eugene Laver ty, 4°, a caccia dei punti che servono per rimandare il ver detto alla finalissima di Jerez (Spagna) tra due settimane. Noale ci crede Archiviata l’ot tava Superpole in stagione (19 in carriera, 38 per Kawasaki), Tom il Matto riparte con un ca pitale consistente: 23 punti su Laverty e uno in più su Guinto li, che in casa punta alla prima
doppietta della carriera. «Qui sono sempre andato forte, ci sarà un gran pubblico e sento che sarà la mia giornata», assi cura Guintoli. Tra i due ufficia li fa capolino Davide Giuglia no, 23 anni, che occuperà l’ul timo posto in prima fila. Con tre Aprilia alle calcagna, Sykes sembra sui carboni ardenti; in realtà chi rischia di più è pro prio la squadra italiana. Che potrebbe avere presto un altro problema. Sembra quasi certo che il direttore tecnico Gigi Dall’Igna sia pronto a passare alla Ducati MotoGP. L’ingegne re veneto, non ha smentito la notizia. Tornando a questa ga
Tom Sykes, 28 anni, inglese, è vice campione del mondo in carica ALEX PHOTO
Variabili L’ipotesi migliore per l’Aprilia sarebbe che uno dei due facesse bottino pieno, in modo da indirizzare la clas sifica e poter stringere Sykes nella morsa del gioco di squa dra almeno a Jerez. Stare da vanti alla Kawasaki fruttereb be anche il titolo Costruttori in anticipo. Sulle due manche, ol tre al rischio pioggia, pesa la variabile cambio gomme, che nel precedente di Mosca ha premiato l’organizzazione Bmw che qui parte dietro: Me landri 7° davanti a Davies. L’asfalto infido ha messo le ali a Michel Fabrizio scaricato dal la Honda, 5° davanti all’anfibio Ayrton Badovini con la Ducati che ha tradito due volte Miche le Pirro, 10° con lieve trauma cranico. Il debutto Sbk del te ster MotoGP non è a rischio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ENDURO IN SARDEGNA
Taccuino
La Francia vince la Sei Giorni Gli azzurri chiudono al 3° posto
SUPERMOTO DELLE NAZIONI
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OLBIA (d.a.) L’88 Sei Giorni enduro in Sardegna, che si è conclusa ieri, avrebbero potuto perderla solo loro nell’ultima giornata di gara: i francesi del Trofeo Mondiale Jeremy Joly (HM Honda E1), Pierre Renet (Husaberg E2), Johnny Aubert (Ktm E2), Antoine Meo (Ktm E3), Fabien Planet (Sherco E3), Rodrig Thain (Gas Gas E3) e i quattro del Trofeo Junior Swan Servajean (Yamaha E1), Kevin Rohmer (Yamaha E1), Lois Larrieu (Husaberg E2) e Mathias Bellino (Husaberg E3). Il loro vantaggio li metteva al sicuro da ogni possibile sorpresa. Così la Francia ha conquistato per la quinta volta, nelle ultime sei edizioni, il Trofeo
Mondiale (davanti agli Stati Uniti), aggiudicandosi anche il Trofeo Junior. Gloria pure per l’Italia, terza nel Trofeo Mondiale con Thomas Oldrati (Husaberg E1), Simone Albergoni (HM Honda E1), Oscar Balletti (Ktm E2), Deny Philippaerts (Beta E3), Manuel Monni (Ktm E3) e Alex Salvini (HM Honda E2), ieri vincitore assoluto. Nel Trofeo Junior, invece, gli azzurri sono arrivati secondi con Rudy Moroni (Ktm E1), Giacomo Redondi (Ktm E1), Nicolò Mori (Beta E2) e Gianluca Martini (Beta E3). Nella classifica di Club vittoria italiana grazie al Motorace Treviglio, con David Ciucci (Ktm E1), Guido Conforti (Ktm E2) e Mirko Gritti (Ktm E3).
L’Italia inizia bene: è sul podio (m.z.) La giornata d’apertura del Supermoto del le Nazioni a Pleven (Bul) si è chiusa con l’Italia 3a, dietro ai padroni di casa e ai francesi, grazie al 2° posto di Ivan Lazzarini (Honda) e al 3° di Teo Monticelli (Honda).
EUROPEO VELOCITÀ MOTO3
Ad Albacete Migno in pole (p.g.) Andrea Migno (Honda Ftr) scatta in pole nella prova unica dell’Europeo Moto3 ad Albacete (Spa) davanti al ceco Hanika e allo spagnolo Medina. Gli altri italiani: 9° Morciani; 14° Marini; 15° Di Giannan tonio; 16° Locatelli; 17° Rinaldi; 18° Manzi; 20° Valtulini.
RALLY DI FRANCIA
Latvala in testa, Ogier terzo Il finlandese Jari Matti Latvala (Volkswagen) co manda il Rally di Francia al termine della terza giornata con soli 4 decimi su Dani Sordo (Citroën). Vicinissimi anche il neo iridato Sebastien Ogier (Volkswagen, a 1”5) e Sebastien Loeb (Citroën, a 5”). Oggi il gran finale.
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107° GIRO DI LOMBARDIA OGGI LA CLASSICA GAZZETTA
D numeri& STATISTICHE
l’Analisi DI LUCA GIALANELLA
Italia con tre frecce per finire il digiuno
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Le edizioni del Giro di Lombardia, che nacque nel 1905: 1° Giovanni Gerbi
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vittorie Italia Lombardia 2008: Damiano Cunego, ultimo vincitore italiano, passa sul Ghisallo BETTINI
Ripensare che l’ultima vittoria di un
italiano in una classica monumento è ancora di Damiano Cunego nel 2008 non aiuta. Ma certo, sono 29 corse in cinque anni che restiamo a secco (Mondiali compresi). Un’era fa. Allora, Vincenzo Nibali era un ragazzino che metteva fuori la testa dal gruppo, e adesso è diventato un fuoriclasse di livello mondiale, al quale manca soltanto il Tour de France per entrare definitivamente nei libri di storia del ciclismo. Il Giro di Lombardia si correrà sotto la pioggia sin dalla partenza da Bergamo. Come tutta la stagione. Ricordate la Sanremo divisa in due per la neve? O il Giro con il maltempo fino all’ultimo metro delle Tre Cime di Lavaredo? O il Mondiale di domenica scorsa a Firenze? Questa è una corsa più vecchia persino del Giro d’Italia. Il Lombardia aveva 4 anni quando i pionieri della corsa rosa si presentarono in piazzale Loreto, alla luce dei lampioni. A volte, non riusciamo neanche a immaginare quale patrimonio si nasconda nella nostra storia ciclistica, quasi non ci appartenga. Ormai tutto vola via veloce, e non abbiamo più neanche il tempo di pensare a queste ricchezze che sono state, almeno per cinquant’anni, filo portante della storia d’Italia. Il Lombardia è una vera classica «fusion», con un percorso così completo che attira i big delle corse di un giorno e i grandi da corse a tappe. Con una partecipazione più ricca persino del Mondiale.
CLAUDIO GHISALBERTI GRASSOBBIO (Bergamo)
Fine stagione, cielo che per il colore si diluisce nel l’asfalto, umidità. Vigilia del Lombardia, già di per sé una classica monumento, diventa ta ancora più importante per ché rivincita del Mondiale. C’è Rui Costa in maglia iridata, ma pure Rodriguez, Valverde e Ni bali finiti nell’ordine. Ma ci so no anche, e con forti ambizioni di vittoria, Basso e Contador, Sagan, Scarponi e Ulissi. L’atte sa della battaglia, che sarà resa ancora più dura dal maltempo, è tanta. Eppure l’atmosfera, in questo hotel vista aeroporto, è tranquilla. Ci sono cinque grandi squadre e un bel grup petto di campioni, qualche pro curatore a caccia di affari e una manciata di sponsor. In questo clima rilassato, il più tranquillo di tutti, indovinate chi è? Vin cenzo Nibali, che ci riceve sul lettino dei massaggi. Nibali, dopo 9 mesi «full gas» ha ancora grinta per questo Lombardia?
39
vittorie straniere 12 Belgio 11 Francia 5 Svizzera 3 Irlanda 3 Olanda
1 Lussemburgo 1 Gran Bretagna 1 Lituania 1 Russia 1 Spagna
Stavolta, Nibali non sarà solo. L’Italia ha almeno altre due frecce per cancellare quelle 29 corse in bianco: Michele Scarponi e Diego Ulissi. Sì, stavolta ci crediamo. La corsa sarà durissima, e Nibali e Scarponi sono i più forti quando piove. E ci piace pensare che, a bordo strada, ci sarà uno dei più grandi funamboli della storia del ciclismo: Fiorenzo Magni. E’ il primo Lombardia senza di lui. Il passaggio dal Ghisallo sarà più povero.
DAL NOSTRO INVIATO
5 I trionfi di Fausto Coppi (record): 1946, 1947, 1948, 1949 e 1954
9’02” Il tempo record di scalata del Muro di Sormano (1920 metri): è di Purito Rodriguez (2012)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tv: RaiSport 2 dalle 13.55
«Sì, perché devo rifarmi del la sfortuna di domenica». Il punto chiave della corsa?
«Villa Vergano. Prima ci sarà poco da inventarsi, a meno che qualcuno non provi qualche mossa azzardata. Il Sormano è durissimo, ma lontano dal tra guardo. Il Ghisallo potrebbe fa re la selezione, ma poi c’è trop po pianura e ho già sbagliato una volta. Resta Villa Verga no». Gli avversari sono quelli di sempre, ma chi è il favorito?
«Joaquin Rodriguez perché va forte e sta bene, lo ha dimo strato anche domenica. Poi perché su questo percorso, per fetto per lui, ha già vinto l’anno scorso». Ci sorprenda con un nome.
«Ulissi e Majka. Diego al Mondiale ha avuto una giorna ta no, ma mercoledì ha domi nato la MilanoTorino. Anche il polacco va forte». Il Lombardia è anche il mo mento per tirare le somme del la stagione. Che voto si dà?
Un lungo silenzio. «Conside rando che ho vinto la Tirreno, poi il Trentino e il Giro. Secon do alla Vuelta e quarto al Mon diale…non il massimo dei voti, ma 9 sicuro». Il giorno in cui si è sentito più forte?
«La condizione top l’ho rag giunta al Giro, ma un giorno
QHUBEKA/RCS SPORT «La Pri mavera, Gran Galà del Ciclismo» è un evento a scopo benefico che si svol ge nella settimana che precede la Mi lanoSanremo. Nel 2013 l’evento ha sostenuto il progetto Qhubeka– Onlus sudafricana che si pone l’obiettivo di favorire gli spostamenti dei bambini dai villaggi alle scuole at traverso l’uso della bicicletta. Grazie al sostegno di diverse aziende delle 2 ruote che hanno contribuito alla rac colta fondi, la MilanoSanremo ha donato 18.000 euro pari a 110 bici clette. A ricevere la donazione, oggi sul palco del podio firma di Bergamo, ci sarà Douglas Ryder, Team Princi
siciliano di 28 anni, 5° nel 2010, nel 2013 1° al Giro, 2° alla Vuelta, 4° al Mondiale
Caccia al La rivincita di Nibali «Il Mondiale brucia...» Il siciliano, 4° a Firenze, ritrova l’iridato Rui Costa e i rivali: «Mi muoverò solo su Villa Vergano»
BERGAMO 255 m
Guello Lario
12°
non lo saprei scegliere. Sono stato benissimo per tre settima ne. Ma anche domenica stavo veramente bene». La giornata da cancellare?
«La MilanoSanremo. Lo stop e la ripartenza mi hanno ammazzato. Sono partito di te sta, mi ha dato troppo fastidio. Tutto il resto è stata una conse guenza». Ripensando a Firenze?
«Meglio che non ci ripensi, mi viene da piangere». Vacanze?
«Quasi niente. Rachele (la moglie, ndr) ha il pancione, quindi pochi spostamenti. Si curamente farò la Crociera del ciclista, quella che organizza la Gazzetta. Porterò con me an che qualche amico. Farò festa in qualche serata, come quella di venerdì con il mio amico Ni no Cassisi (un importante chi rurgo maxillofacciale, ndr),
Valcava 1.336m
Muro di Sormano
Nesso km 173
Colma 1.124m
LECCO 202 m Villa Ghisallo 754m Vergano 522m
Colle Brianza 533m
Civenna
Madonna del Ghisallo 2
km 196 Lunghezza Dislivello Pendenza 8,5 km 532 m 6,2%-14%
0
81
126
1
2
159
196
Onno km 212
LECCO
12° Muro di Sormano
3 232 242
ARRIVO km 242
Valbrona km 206
TV Diretta RaiSport 2 dalle 13.55, Rai3 dalle 15, Eurosport dalle 15.30. Il Lombardia sarà trasmesso in 156 nazioni in tutto il mondo.
Valmadrera km 222
1
km 159 Lunghezza Dislivello Pendenza 1920 m 304 m 15%-27%
Canzo km 149
Pescate km 239 Galbiate km 236
DON GUANELLA Il Quartier Gene rale del Lombardia è alla Casa Don Guanella in via Amendola 57, a Lecco, una comunità educativa religiosa ge stita da Padre Agostino. ALBO D’ORO (recente) 1995 Faresin, 1996 Tafi, 1997 Jalabert (Fra), 1998 Camenzind (Svi), 1999 Celestino, 2000 Rumsas (Lit), 2001 Di Luca, 20022003 Bartoli, 2004 Cunego, 20052006 Bettini, 2007 2008 Cunego, 20092010 Gilbert (Bel), 2011 Zaugg (Svi), 2012 Rodri guez (Spa).
Vincenzo Nibali
spagnolo di 33 anni, 12° nel 2005. Cinque medaglie mondiali: 2 argenti, 3 bronzi
Bellagio
pal della squadra sudafricana MTN Qhubeka che vinse la Sanremo con Ciolek e che partecipa al Lombardia. TRAGEDIA DI LAMPEDUSA Co me tutte le manifestazioni sportive italiane del weekend, anche Il Lom bardia 2013 osserverà alla partenza un minuto di silenzio in memoria delle vittime del naufragio di Lampedusa.
Alejandro Valverde
portoghese 27 anni, campione del mondo. Un iridato non vince dal 2006: 1° Bettini
PIOGGIA PER TUTTO IL GIORNO CHI VOLA SUL MURO DI SORMANO (PUNTE AL 27%) VINCE IL «PREMIO TORRIANI»
Via alle 10.50, un minuto di silenzio Raccolti 18 mila euro per il Progetto Africa Ecco il Lombardia numero 107: da Bergamo a Lecco per 242 km. Ritro vo in Piazza Matteotti a partire dalle 9, si parte da Via Borgo Palazzo alle 10.50 dopo 2,1 chilometri. Cinque sa lite: Valcava, Colle Brianza, Colma di Sormano (con il Muro di Sormano), Madonna del Ghisallo e Villa Vergano. Al via 195 corridori di 25 squadre con tutti i protagonisti del Mondiale di Fi renze tra cui l’iridato Rui Costa: l’ulti mo a vincere il Lombardia in maglia iridata è stato Paolo Bettini nel 2006.
Alberto Rui Costa
Colma 1.124m 19%
Eupilio km 144
27%
Pusiano km 142
15% Bivio Colma 820m
15,8% Km 0 0,5 1,2 1,9
Lago di Oggiono
Lago di Pusiano
Oggiono km 229 Villa Vergano
km 120 dalla partenza
16°
3
km 232 Lunghezza Dislivello Pendenza 3,2 km 243 m 7,4%-15%
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
spagnolo di 34 anni, ha vinto il Lombardia 2012: 2° al Giro e 3° alla Vuelta FOTO LUCA BETTINI
D il personaggio stellette & FAVORITI
Joaquin Rodriguez
Rodriguez
Nibali Scarponi Uran Gilbert Valverde
Ulissi Rui Costa D. Martin Visconti Roche
proprio qui a Bergamo». Quando inizierà il 2014?
«In Argentina, come que st’anno. Gli allenamenti non so, difficile stabilire una data esatta perché di fatto non scen do mai di bici. Spero mi diano una mountain bike, in inverno la uso molto. Mi diverte». Che Astana si prospetta per la prossima stagione?
«Rafforzata senza dubbio, con gli innesti di giovani di va lore, come lo spagnolo Mikel Landa, e corridori esperti, co me Franco Pellizotti. Poi aspet to di parlare con Vinokourov per capire il resto. Mi pare sia mo in 24, c’è ancora qualche posto libero». Di sicuro ritroverà Paolo Slongo, il suo allenatore.
«Un grande acquisto. Per me vuol dire tanto. Per qualsiasi consiglio lui c’è».
Gazzetta.it DIRETTATWITTER MINUTO PER MINUTO E I VIDEO ESCLUSIVI
Basso Quintana Contador Sagan Gesink Majka Moreno Van Avermaet Kolobnev Mollema Cunego Santaromita Bakelants Barguil
Dopo l’argento di Firenze: «Mi ricordano per le sconfitte» Ma se vince sarà numero 1 al mondo per la terza volta DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta OSIO SOTTO (Bergamo)
Motivazione La domanda è
Purito vince nel diluvio BETTINI
«
Forse qui ho ottenuto la mia vittoria più bella, e ho voglia di ripetermi JOAQUIN RODRIGUEZ 34 ANNI, CATALANO
nove punti. La storia è simile, perché adesso davanti c’è Froome, che non parte: ma di punti di margine ne ha 80 (587 a 507), dunque a Rodriguez serve il primo posto (100 pun ti) per il sorpasso, anche se in teoria ci sarebbe ancora il Giro di Pechino nel calendario di World Tour. Ma la Cina è lonta na. L’arena oggi è questa: il mi to del Muro di Sormano e del Ghisallo, il trampolino di Villa Vergano e la picchiata su Lec co. Purito sa come si fa. Perché lo ha già fatto. «Ho addosso l’adrenalina di Firenze. Non mi sento finito, magari la stan
Valverde festeggia Rui Costa I tifosi spagnoli: «Traditore» zione». «Lo avevamo già capito e questa foto lo conferma». Morale: Valverde, qualche ora più tardi, ha tolto la foto e rela tivo messaggio. E amici (?) co me prima.
DAL NOSTRO INVIATO
OSIO SOTTO (Bergamo)
Putiferio forse è troppo. Caso diplomatico rende l’idea fino a un certo punto. Fatto sta che è successo questo: giovedì sera Alejandro Valverde, spa gnolo, pubblica su twitter una foto in cui c’è Rui Costa, porto ghese e suo compagno di squa dra alla Movistar, che in piedi su una sedia festeggia in ma glia di campione del Mondo. E scrive una frase di congratula zioni. Antefatto: Valverde è quello che, domenica a Firen ze, secondo molti ha fatto per dere il Mondiale al connazio nale Rodriguez con una tattica suicida nel finale, favorendo il compagno di team Rui Costa. E così la Spagna ha finito per vincere due medaglie — ar
d
Purito o Calimero? Rodriguez si ribella e cerca l’impresa
E’ passata una settimana e sembra ieri. Troppo forte l’impatto delle lacrime di Puri to Rodriguez, devastato dalla beffa Mondiale di domenica a Firenze, e troppo forte il peso di quella frase — «Essere ricor dato per le sconfitte è il mio destino» —, detta da chi di successi ne ha comunque por tati a casa un bel po’. Ma se c’è un giorno in cui Purito può ri bellarsi a parole definitive co me una sentenza, quel giorno è oggi. Il piatto è ricco: vincere il Lombardia per il secondo an no di fila. E concludere l’anno da numero uno del mondo, an che in questo caso a distanza di dodici mesi (e per la terza volta dal 2010).
gento Purito, bronzo lo stesso Valverde — ma con le lacrime agli occhi. Conclusione: quella foto galeotta ha scatenato un bel po’ di tifosi, naturalmente spagnoli, che a Valverde hanno scritto «le peggio cose». «Tra ditore», il senso della maggior parte delle accuse. «Allora è vero che hai corso non pensan do agli interessi della tua Na
Pausa caffè ieri per Rui Costa, 27 anni, a Bergamo Alta, con Valverde (a sinistra) e Quintana
Atmosfera In ogni caso, ieri all’albergo della Movistar c’era una bella atmosfera. Ad ora di pranzo, Rui Costa si è seduto a capotavola e si è trattenuto a lungo con i sette compagni. Lo squadrone di Eusebio Unzue non ha solo il neocampione del Mondo portoghese come asso nella manica. Anzi: con Alejandro Valverde, Giovanni Visconti e il colombiano Nairo Quintana (ieri c’erano anche i suoi genitori) «rischia» di esse re la squadra di riferimento. «Non sono qui per una passe rella con la maglia iridata — ha detto Rui Costa, che ieri ha
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HANNO DETTO
VINCITORE NEL 2012
obbligata: «Si può voltare pa gina tanto in fretta?». La rispo sta non è banale: «Io sono di quelli che guardano davanti invece che indietro. A volte non è facile. Ma non ci sono al tre possibilità», sospira l’ar gento iridato di Firenze, che nel 2012 avrebbe potuto vince re Giro d’Italia (perse la rosa all’ultimo giorno) e Vuelta («colpa» dell’impresa di Con tador a Fuente Dè). L’anno scorso, al Lombardia, staccò tutti e trionfò a braccia alzate sotto il diluvio: probabilmente l’impresa più bella della carrie ra. E insieme arrivò il meritato regalo del posto numero uno al mondo, sorpassando quel Wiggins che lo precedeva di
Tutto il Lombardia, giunto all’edizione numero 107, minuto per minuto su Gazzetta.it. Fin dal mattino, infatti, ci sarà la diretta twitter alla quale potrete partecipare anche voi utilizzando l’hashtag #Lombardia con contributi testuali, fotografici e video. E online lo speciale sulla corsa con altimetria, planimetria, passaggi, i risultati completi e le foto più belle dell’ultimo «monumento» 2013. In più, la possibilità di rivedere gli highlights e le interviste video esclusive realizzate dai nostri inviati.
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il Retroscena
LA GAZZETTA SPORTIVA
chezza verrà fuori tutta assie me ma non è ancora il momen to che accada». La visita di lu nedì a Maranello, a trovare l’amico Fernando Alonso, lo ha caricato ulteriormente. Le ri flessioni sul Mondiale sembra no ombre lontane: «Io e Val verde eravamo i più forti e non abbiamo vinto. Quanto al mio attacco a tre chilometri dalla fine, ho letto cose fuori dalla realtà, tipo che avrei dovuto stare fermo e portare Alejan dro allo sprint. Ma quell’azio ne l’avevo concordata proprio con lui! Dipendeva da noi, e abbiamo perso. Alla sera ci sia mo confrontati, ognuno con il suo punto di vista. Le mie lacri me erano state di tristezza, di impotenza. Tutti sapete quan to il ciclismo sia la mia passio ne, e quanto mi costino in ter mini di sacrifici i risultati». Prospettive E se oggi venisse fuori un testa a testa con Vin cenzo Nibali? La prospettiva è affascinante. Sono due tra i corridori più completi del mondo, legittimati ad aspirare sia ai grandi giri (il siciliano «conduce» per due vittorie a zero) sia alle classiche (Purito ha vinto Freccia Vallone e Lombardia, Vincenzo è a sec co). A Firenze se le sono date di santa ragione e hanno rac colto meno di quanto merita vano: l’argento di Rodriguez brucia, per come è venuto, quanto la medaglia di legno di Nibali. Loro aspettano il Lom bardia. Il Lombardia li aspetta. E a Purito i panni del perdente di successo stanno proprio stretti.
S
Basso «Il ritiro alla Vuelta è stato deludente, ma mi sono allenato bene e sono sicuro che farò un grande Lombardia. Poi andrò anche in Cina»
S
Gilbert «La condizione è la stessa del Mondiale, spero che non mi faccia male il ginocchio sinistro. Villa Vergano è un po’ dura per me»
S
Contador «Considero il Lombardia come la prima corsa del mio 2014. Non sarà facile vincere, però voglio fare bene. Sarà una gara durissima»
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ilRicordo
compiuto 27 anni e ha fatto il primo allenamento con i colori dell’arcobaleno fermandosi per un caffé nel sempre sugge stivo scenario di Bergamo Al ta—. Il Lombardia è una corsa che mi è sempre piaciuta, an che se finora non l’ho mai con clusa nelle prime posizioni. Stavo pensando che adesso si comincerà a parlare un po’ il portoghese nel ciclismo, però non so quanti di voi lo conosca no. Ma posso esprimermi tran quillamente pure in spagnolo, non preoccupatevi... I protago nisti di questo Lombardia sa ranno gli stessi del Mondiale. Quel giorno la sorte mi ha ba ciato, adesso chissà». In ogni caso Valverde, se servirà, è pronto ad aiutarlo. Questa vol ta senza polemiche... ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Tod» pedala sempre con noi Trofeo Todisco al primo che passa in vetta al Ghisallo La Gazzetta dello Sport non dimentica Pier Luigi Todisco, il nostro collega morto due anni fa in un incidente stradale mentre stava venendo in bicicletta al giornale. Il Giro di Lombardia ricorda «Tod», grande appassionato di bici, con un premio speciale che verrà consegnato al primo corridore che transiterà in vetta al mitico Ghisallo. Nel 2011 è stato Vincenzo Nibali (FOTO BETTINI), protagonista di una lunga fuga, nel 2012 il belga Kevin De Weert
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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107° GIRO DI LOMBARDIA
lafrase DEL GIORNO
d «Vincere per dare
dori di fondo e da grandi giri, come me. I protagonisti saran no quelli di Firenze, in più ag giungerei Basso, Gesink e Poz zovivo».
un senso al mio anno»
A proposito del Mondiale, ci ha ripensato? L’esito poteva essere diverso, per lei e per l’Italia?
«Sono convinto che l’Italia abbia fatto la migliore corsa possibile. E io ho promosso l’azione decisiva. Ammetto però che se fossi stato in Niba li, per muovermi avrei aspet tato ancora un po’, cioè l’ulti mo passaggio sullo strappo di Via Salviati. Se avesse atteso, perché stavo rifiatando quan do si è mosso, magari sarei ri masto con lui, e in due avrem mo avuto qualche possibilità in più. Comunque, Vincenzo è un campione, ha vinto tanto, non devo essere certo io a in segnargli come si corre».
Scarponi all’assalto: finora stagione in prima linea ma un solo successo. «Il Mondiale? Se Nibali...» DAL NOSTRO INVIATO
«Percorso perfetto per me» «Il Mondiale mi ha lasciato grande amarezza, per il freddo e le cadute non ho reso come avrei voluto. Ma la forma c’è e il successo alla Milano Torino mi ha dato una grande carica. Il capitano è Scarponi ma il percorso è perfetto per me» Diego Ulissi
DILETTANTI
CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta OSIO SOTTO (Bergamo)
Villella, che show al Lombardia baby Ora pro’ con Sagan
In prima linea: sempre. Vincente: (quasi) mai. E’ l’amaro paradosso, finora, della stagione di Michele Scarponi. Protagonista fin dalla primavera — 5° alla Lie gi, 4° al Giro d’Italia — e tra i migliori ancora domenica scorsa al Mondiale, sotto l’au tunnale (e torrenziale) piog gia di Firenze. In mezzo un bel po’ di cose, tra cui l’«argento» al campionato italiano e la gioia a braccia alzate di Dono ratico. Davanti, il Lombardia. Se fa il colpo, l’annata assu merà d’incanto un’altra faccia.
(dan. vig.) Davide Villella si congeda dagli under 23 con il trionfo nel Piccolo Giro di Lombardia a Oggiono, nel Lecchese. Nell’ultima gara della stagione, il bergamasco del Team Colpack, che passerà pro’ nel 2014 con la Cannondale di Basso, Sagan e Moser, ottiene la sua sesta vittoria stagionale (19a da dilettante), vincendo per distacco dopo un attacco negli ultimi 20 km sul Colle Brianza. «Questo è il successo che ho preparato prima di partire per il Mondiale — spiega emozionato Villella, 22 anni —. Sono felice di poter chiudere così la mia avventura in questo team, dove ho avuto il piacere di lavorare con persone qualificate e sincere». Arrivo: 1. Davide VILLELLA (Colpack) 166 km in 3.53’, media 42,714; 2. Filosi a 27”; 3. Zilioli a 30”; 4. Latour (Fra) a 37”; 5. Orrico; 6. Benedetti; 7. Mohoric (Slo); 8. Lampa; 9. Chevrier (Fra); 10. Colonna.
Scarponi, è d’accordo?
«Sì, è così. Sono contento del mio anno perché ho fatto vedere che ci sono ancora, che ci sono sempre. Ma non ho an cora raccolto quanto avrei me ritato. Se vinco il Lombardia, il 2013 avrà un altro senso». Che corsa si aspetta?
«Con il tempo brutto, sarà ancora più selettiva del Mon diale di Firenze, perché il per corso è più impegnativo. La cosa non mi dispiace perché dovrebbero emergere i corri
Forfait di Froome: mal di schiena Astana unico team tutto italiano
KATUSHA: 1. Rodriguez (Spa), 2. G. Ca ruso, 3. Chernetski (Rus), 4. Gusev (Rus), 5. Kolobnev (Rus), 6. D. Moreno (Spa), 7. Trofimov (Rus), 8. Vicioso (Spa) AG2R LA MONDIALE: 11:.Pozzovivo, 12. Betancur (Col), 13. Gastauer (Lus), 14. Bouet (Fra), 15. Cherel (Fra), 16. Monta guti, 17. Nocentini, 18. Peraud (Fra) ANDRONI: 21. Pellizotti, 22. Chiarini, 23 Facchini, 24 Felline, 25 Frapporti, 26. Rosa, 27. Rubiano (Col), 28. Sella ASTANA: 31. Nibali, 32. Agnoli, 33. Aru, 34. Gasparotto, 35 F. Gavazzi, 36. Ponzi, 37. Tiralongo, 38. Vanotti BELKIN: 41. Tankink (Ola), 42. Clement (Ola), 43. Gesink (Ola), 44. Goos (Ola), 45. Nordhaug (Nor), 46. Slagter (Ola), 47. Tanner (Ola), 48. Ten Dam (Ola) BMC: 51. Santaromita, 52. Burghartd (Ger), 53. Frank (Svi), 54. Gilbert (Bel), 55. Pinotti, 56. Quinziato, 57. Van Aver maet (Bel), 58. Van Garderen (Usa) CANNONDALE: 61. P. Sagan (Slk), 62. Basso, 63. D. Caruso, 64. De Marchi, 65. Longo Borghini, 66. Paterski (Pol), 67. D. Ratto, 68. Wurf (Aus) COLOMBIA: 71. Atapuma (Col), 72. Cha lapud (Col), 73. Duarte (Col), 74. Duque (Col), 75. Pantano (Col), 76. Quintero (Col), 77. Romero (Col), 78. Valencia (Col) EUSKALTEL: 81. Astarloza (Spa), 83. Bravo (Spa), 84. G. Izagirre (Spa), 85. Landa (Spa), 86. E. Martinez (Spa), 87. Oroz (Spa), 88. Verdugo (Spa) FDJ.FR: 91. Pinot (Fra), 92. Courteille (Fra), 93. Fischer (Bra), 94. Geniez (Fra), 95. Roux (Fra), 96. Roy (Fra), 97. Veikka nen (Fin), 98. Vichot (Fra) GARMINSHARP: 101. D. Martin (Irl), 102. Fairly (Usa), 103. Haas (Aus), 104. Howes (Usa), 105. Kreder (Ola), 106. Morton (Aus), 107. Wegmann (Ger), 108. Zabriskie (Usa) IAM: 111. Brandle (Aut), 112. Denifl (Aut), 113. Fumeaux (Svi), 114. Hollenstein (Svi), 115. Lovkvist (Sve), 116. Reichenbach (Svi), 117. Tschopp (Svi), 118. M. Wyss (Svi) LAMPREMERIDA: 121. Cunego, 122. Anacona (Col), 123. Bono, 124. Durasek (Cro), 125. Man. Mori, 126. Pietropolli,
«Fatica. Tanta. Ma anche la consapevolezza che le vacan ze si avvicinano! (dopo gli re sterà solo il Giro dell’Emilia di sabato, ndr). Il ricordo miglio re è il secondo posto del 2010, anche se il percorso era diver so. Anche quel giorno diluvia va. Gilbert era imbattibile, io colsi il miglior risultato possi bile». Il suo futuro per il 2014 non è chiaro, visto che il contratto con la Lampre scade a fine an no. Pensa che un bel Lombar dia potrebbe aiutarla anche in questo senso?
«Sinceramente, adesso è l’ultima cosa a cui penso. In mente ho l’acqua che ancora una volta prenderemo. E poi, cercare di vincere. Mi creda: niente altro».
Michele Scarponi, 34 anni, 2° al Lombardia 2010 BETTINI
25 squadre, 195 corridori
Niente da fare per Chris Froome: la ma glia gialla del Team Sky ha dovuto rinun ciare al Lombardia a causa di problemi alla schiena. «Purtroppo non avrei potu to essere competitivo», ha spiegato il 28enne britannico.
Scarponi, per lei il Lombar dia è...
127. Scarponi, 128. Ulissi LOTTOBELISOL: 131. Bellemakers (Bel), 132. Bille (Bel), 133. Bulgac (Ola), 134. B. De Clercq (Bel), 135. De Greef (Bel), 136. Dockx (Bel), 137. Vandewalle (Bel), 138. J. Vanendert (Bel) MOVISTAR: 141. Rui Costa (Por), 142. Amador (Crc), 143. Capecchi, 144. Je. Herrada (Spa), 145. Intxausti (Spa), 146. Quintana (Col), 147. Valverde (Spa), 148. Visconti MTNQHUBEKA: 151. Songezo (S. Af.), 152. Grmay (Eti), 153. Van Rensburg (S. Af.), 154. Konovalovas (Lit), 155. Meintjes (S. Af.), 156. Pardilla (Col), 157. Russom (Eri), 158. Thomson (S. Af.) OMEGAQUICK STEP: 161. Kwiatkowski (Pol), 162. Brambilla, 163. Chavanel (Fra), 164. Devenyns (Bel), 166. Pauwels (Bel), 167. Serry (Bel), 168. P. Velits (Slk) ORICAGREENEDGE: 171. Albasini (Svi), 172. Clarke (Aus), 173. Durbridge (Aus), 174. Matthews (Aus), 175. C. Meier (Svi), 176. Meyer (Aus), 177. Teklehaymanot (Eri), 178. Weening (Ola) RADIOSHACK: 181. A. Schleck (Lus), 182. Bakelants (Bel), 183. Bennett (N. Zel.), 184. Busche (Usa), 185. Hermans (Bel), 186. Monfort (Bel), 187. Oliveira (Por), 188. Zubeldia (Spa) TEAM SKY: 192. Cataldo, 193. Henao (Col), 194. Knees (Ger), 195. Puccio, 197. Uran (Col), 198 Zandio (Spa) ARGOSSHIMANO: 201. Barguil (Fra), 202. Damuseau (Fra), 203. T. Dumoulin (Ola), 204 Frohlinger (Ger), 206. Parisien (Can), 207. Peterson (Usa), 208. Preidler (Aut) EUROPCAR: 211. Voeckler (Fra), 212. Berhane (Eri), 213. Bernaudeau (Fra), 214. Gautier (Fra), 215. Jerome (Fra), 216. Malacarne, 217. Thurau (Ger), 218. Tulik (Fra) NETAPP: 221. Benedetti, 222. Camano (Spa), 223. Huzarski (Pol), 224. Pimenta (Por), 225. Rowsell (Gb), 226. Schillinger (Ger), 227. Voss (Ger), 228. Wetterhall (Sve) SAXOTINKOFF 231. Contador (Spa), 232. Breschel (Dan), 233. Majka (Pol), 235. Roche (Irl), 236. Rogers (Aus), 237. Sutherland (Aus), 238. C. Sorensen (Dan) VACANSOLEIL: 241. Marcato, 242. De Gendt (Bel), 243. Flecha (Spa), 244. La gutin (Uzb), 245. Lammertink (Ola), 246. Ruijgh (Ola), 247. Selvaggi, 248. Wauters (Bel)
DOMANI A MILANO
Nasce il Giro Diretta 14.30 su Gazzetta.it
Vincenzo Nibali, 28 BETTINI L’attesa è (quasi) finita. Appuntamento per domani alle 15 al Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi, a Milano: sarà svelato il percorso della 97a edizione del Giro d’Italia. Diretta speciale su Gazzetta.it dalle 14.30 con interviste, video, ospiti e curiosità. Alcune anticipazioni del tracciato della corsa Gazzetta si conoscono già. A cominciare dalla partenza da Belfast, in Irlanda del Nord, anticipata a venerdì 9 maggio (con 3 riposi invece di 2). La corsa rosa resterà tre giorni in Irlanda (ultimo traguardo a Dublino) prima di fare rientro in Italia. Già svelata anche l’affascinante cronometro individuale da Barbaresco a Barolo, nel nome dei grandi vini italiani, e il gran finale: lo Zoncolan, la salita più dura d’Europa, come traguardo della penultima tappa, e la conclusione di domenica 1° giugno nello splendido scenario di Piazza Unità d’Italia a Trieste.
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DA L L A R I C E RC A A N T I C A D U TA G I U L I A N I
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
BASKET LEGA GOLD AL VIA: IL PERSONAGGIO
PALLANUOTO
BASILE
4 OGGI IN TV ALLE 18 S
A sinistra Gianmarco Pozzecco e Gianluca Basile assieme alla Fortitudo nel 2004 05. Sopra coach Pozzecco, 41 anni, con il suo giocatore, Basile, 38. Con loro a Capo d’Orlando c’è anche un altro ex azzurro, Matteo Soragna, 37 CIAMILLOCASTORIA
«Pensavo al ritiro Poi è arrivata l’offerta del Poz» S
Gianluca Basile e Gianmarco Pozzecco con le medaglie d’argento vinte all’Olimpiade di Atene 2004. Allora avevano 29 e 32 anni CIAMILLO
Il Baso a Capo d’Orlando: «A 38 anni il basket non ha senso se non giochi e non ti diverti» PAOLO BARTEZZAGHI
Dall’Eurolega vinta con il Barcellona al ritorno in Ita lia senza gloria prima a Cantù e poi a Milano. Gianluca Basi le riparte dal basso. Da Capo d’Orlando, in Sicilia, e dal se condo campionato nazionale. Perché in Lega Gold?
«Avevo dei dubbi. Non solo per la Lega Gold, volevo capire com’era il posto. Ed è tutto po sitivo. A parte una contrattura a un polpaccio, per cui non so se riuscirò a giocare la prima a Brescia, sto bene. Me ne accor go dal tempo che passa. È ot tobre, ma è come se fossi arri vato ieri».
Com’è il nuovo rapporto?
«Con me e con Matteo Sora gna, è diverso. Cerchiamo di essere più professionali che si può. È cambiato in alcune co se, ma è il Poz. La sua pazzia c’è sempre». Cose positive?
«Si confronta con noi sulle questioni tecniche. È un bene per un allenatore perché in campo ci vanno i giocatori e sono loro che sanno cosa è più comodo nelle varie situazio
Qualche pensiero sul ritiro dopo Milano e prima dell’of ferta di Capo d’Orlando?
«Molti pensieri. L’idea di smettere l’ho avuta fino a quando non ho trovato la si tuazione perfetta per tornare a divertirmi e amare la palla canestro. A 38 anni, non ha senso se non si sta in campo e non ci si diverte. Se avessi do vuto viverla ancora male, sen za giocare, non avrei conti nuato. A 2324 anni potevo ac cettarlo, ora no».
ni». Vedere un ex compagno di squadra allenare invoglia a di ventare tecnico?
«No, non mi ci vedo nelle sue condizioni. Anche se si di verte, si nota che soffre. E che pensa al basket 24 ore su 24. È più pensieroso. Da giocatore non gli succedeva mai». Pensieroso?
«È emotivo ai massimi livel li. Esempio. Per tre o quattro
In Lega Gold sono scesi an che Mancinelli, capitano az zurro, Carraretto, Di Bella, Amoroso: perché?
«È come l’A1 dei vecchi tempi con due americani per squadra e basta. È come ritro vare le vecchie origini. Senza gruppi che si creano, con gli americani da una parte e i po chi italiani che non giocano e non contano niente dall’altra. In serie A si preferisce lo stra niero. Qui possiamo sentirci ancora importanti». A proposito, com’è stata l’Italia all’Europeo?
«Nessuno si aspettava que sta grande cosa che hanno fat to. Per 15 giorni hanno ripor tato la pallacanestro a grandi livelli. Finalmente ho capito come si viveva da fuori quan do l’Italia arrivava sul podio. La Nazionale ha acceso una fiamma che si era spenta».
A Capo d’Orlando per coach Pozzecco?
«La pre senza del Poz ha avuto pe so. Lo conosco bene. E se un tipo un po’ strano e particola re come lui ti dice che qui si sta bene, qualcosa di vero c’è».
La cosa più bella?
«Se la sono giocata sempre, a parte l’ultima partita con la Serbia. Dispiace per com’è an data a finire, sono arrivati cot ti. Senza una panchina lunga, a livello europeo si fa fatica, soprattutto se si giocano così tante partite in poco tempo. La cosa che mi è piaciuta di più è che la squadra non mol lava mai. La gente guarda quello, non tanto il talento o la vittoria finale».
Com’è da coach?
«Pensavo fosse più calmo. E che basasse il proprio basket su alcuni punti che preferiva da giocatore. Invece è diven tato un accanito difensore. Dice che le partite si vinco no in difesa. Sono contento per lui che ha scoperto la di fesa. Meglio tardi che mai».
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EUROCUP AL VIA IL 15 OTTOBRE
Taccuino
I gironi delle italiane
AMICHEVOLI
Sorteggiati a Barcellona gli otto gironi della stagione regolare di Eurocup. Passano il turno le prime tre di ogni girone. Le italiane esordiscono il 16 ottobre. Prima giornata Girone A: CANTÙ Artland; Ostenda Nymburk; Cibona Zagabria Le Mans (Fra). B: Bilbao Cedevita Zagabria; Charleroi Chalon sur Saone; Oldenburg SASSARI. C: Paris Levallois Valencia; Ulm Villeurbanne; Olimpia Lubiana VARESE. D: Bonn Alba Berlino; Saragozza Mons; ROMA Gravelines. INTERCONTINENTALE A Barureri (Bra) l’Olympiacos Pireo ha battuto i brasiliani del Pinheros, campioni americani, 81 70 (Spanoulis 19; Dunston 11 e 12). Stanotte gara 2, decisiva, sempre in Brasile. IN SPAGNA (pe.m) Finale Supercoppa: Real Madrid Barcellona 83 79 (Mirotic 21; Tomic 21).
giorni vedevo che stava male. Poi ho capito. Doveva dire a Derek Wright che sarebbe sta to tagliato. Si affeziona alle persone, veramente».
Milano vince (a.r. g.n. m.c.) Amichevoli: Stelmet Zielona Gora (Pol) Milano 60 71 (Langford 19, Gentile 12); Bo logna Caserta 68 65 (Brooks 17; Ware 22); Brindisi Cantù 68 62 (Aminu 14, Lewis 12; Aradori e Leu nen 16); Siena Caserta 82 78 (Hun ter 16, Ress 15; Brooks 23); Monte granaro Cremona 90 84 (Mayo 25, Cinciarini 18; Spralja 19, Jackson 18). Saltata Venezia Roma all’Arse nale, storico palasport della Reyer. Una schiacciata nel riscaldamento ha rotto il ferro di un canestro, poi è andato in frantumi anche il tabello
IL C.T. DEL CALCIO ne. Peccato per i 2000 spettatori.
NBA IN EUROPA
Durant 24 al Fener A Istanbul Oklahoma City ha vinto contro il Fenerbahce 95 82 (Durant 24, Ibaka 15; Bogdanovic 19, McCalebb 13). Oggi Bilbao Sixers dove ha firmato l’ex Roma Gani Lawal. Gigi Datome si è ferma to per un problema muscolare.
DONNE
Oggi la Supercoppa Oggi alle 18 a Schio Super coppa tra Famila e Lucca.
Prandelli abbonato all’Orzinuovi (Dnb) (a.r.) Il c.t. della Nazionale di calcio Cesare Prandelli è tra i 250 abbonati al GaGà Orzinuovi, la squadra della sua città che oggi alle 18 esordisce in Dnb contro la Contadi Castaldi Montichiari. «Siamo orgogliosi — dice il presidente del club Francesco Zanotti —. Mister Prandelli è un frequentatore del Caffè Decò. La titolare, Sonia, è una nostra grande tifosa. Il primo abbonamento l’ha venduto proprio a lui». Costo 80 euro.
La prima giornata Il secondo campionato nazionale che sostituisce la LegaDue si compone di due gironi, Gold e Silver. Le prime 7 della Lega Gold e la prima della Silver giocheranno i playoff per un posto in Serie A. Oggi, per la prima giornata , Sportitalia 1 trasmetterà in diretta alle 18 BresciaCapo d’Orlando.
S
Lega Gold Ore 18: Brescia Capo d’Orlando (diretta Sportitalia 1) BiellaVeroli NapoliForlì Casale Barcellona TrapaniImola JesiVerona TriesteTrento FerentinoTorino
S
Lega Silver Ore 18: Firenze Matera Nord Barese CoratoReggio Calabria Agrigento Casalpuster lengo BariMantova FerraraLucca RosetoOmegna ChietiRecanati Ravenna Treviglio
a
LA 1 GIORNATA
Sorpresa Canottieri Il Brescia a fatica Prima giornata con una sorpresa, la neopromossa Ca nottieri Napoli che batte il Sa vona: allo scadere, Fusco chia ma un rigore per i liguri, poi annullato perché il fischio è ar rivato dopo la sirena finale. La Pro Recco parte con la bellezza di 20 gol. In una gara estrema mente fallosa, il Brescia soffre per tre tempi col Como (l’altra neopromossa), prima di dila gare. E tra i vicecampioni d’Ita lia ci sono 38 secondi di gloria per il 15enne Enrico Calcater ra che debutta in A1: indossa la calottina numero 6 che è stata del papà Roberto. CAN. NAPOLISAVONA 87 (32, 11, 33, 11) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Campopiano 1, Borrelli, Brguljan 3, Morelli, Ronga, Primorac 1, Parisi, Ve lotto, Baraldi 3, Esposito. N.e. Turiello. All. Zizza. Carisa Savona: Antona, Ale siani 2, Damonte 3, J.Colombo, L.Bian co, Agostini, Grosso, G.Bianco, Elez 2, Mistrangelo, Deserti. N.e. Napleton. Arbitri: Fusco e Taccini. Note: sup. num. Canottieri 9 (2), Savona 6 (3). Usci.3 f. Velotto 13’20’’. (f.nap.) PRO RECCOLAZIO 209 (30, 82, 42, 55) Pro Recco: Tempesti, Ivovic 2, Mada ras 3, Felugo, Giorgetti 2, Aicardi 3, N.Gitto 1; Figlioli 2, A.Fondelli 2, Gia coppo 3, Figari 2, Pastorino. N.e. Viola. All. Tempestini. Lazio: Bisegna, Di Roc co 1, Africano, Gianni, Colosimo, Vitto rioso 4 (1 rig.), A.Calcaterra 2; Leporale 1, Maddaluno 1, Vitale, Mele, Correg gia. N.e. Cannella. All. Di Cecca. Arbitri: Calabrò e Ceccarelli. Note: sup. num. Pro Recco 8 (2 gol), Lazio 5 (4). (i.v.) COMOBRESCIA 1115 (32, 35, 44, 14) Como: Caprani, Foti, Susak, F.Pagani 4, Busilacchi 1, Ferraris, Hrosik 1, Jelaka 2, Gragnani, E.Pagani, Gaffuri 3, Cesini, Morbidelli All. Piccardo. Brescia: Del Lungo, Valentino 1, C.Presciutti 3, Le grenzi, Molina 3, E.Calcaterra, Giorgi 1, Nora 1, N.Presciutti 1, Bodegas 2, F.Di Fulvio 1, Napolitano 2, Dian. All. Bovo. Arbitri: Rovida e D.Bianco. Note: sup. num. Como 19 (6), Brescia 18 (11). Usc. 3 f. Foti, F.Pagani, E.Pagani, Valentino, Bodegas, N.Presciutti. ACQUACHIARABOGLIASCO 1210 (32, 33, 52, 13) Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez 2, D.Mattiello, S.Luongo 2, Po stiglione, Petkovic 3, Gambacorta 1, M.Ferrone, Saviano, Draskovic 3, Di Costanzo 1, Sadovyy. N.e. Lamoglia. All. De Crescenzo. Bogliasco: Dinu, Marziali 3, A.Di Somma 1, Vergano, E.Di Somma, Guidaldi, Camilleri 3 (1 rig.), Boero, Barillari, Lanzoni 3, Gavazzi, Bruni. N.e. Vespa. All. Bettini. Arbitri: Navarra e Severo. Note: sup. num. Ac quachiara 13 (6 gol), Bogliasco 13 (5). Usc. 3 f. Mattiello 23’54’’, Bruni 27’08’’. Esp. Petkovic per gioco violento 26’08’’. (f.nap.) QUARTUNERVI 124 (21, 11, 40, 52) Promogest Quartu: Volarevic, Beltrame 1, Rinaldi 1, Steardo 3, Tullio 2, Simo netti, Pagliara, Sassanelli, Licata, To masic 1, Astarita 4, Russo, Morleo. All. Pettinau. Albaro Nervi: Vio, Generini, Acosta, E.Colombo, Giordano 1, Bene detti, Oneto 1, Priolo, Messina 1, F.Bo gliolo, Bonomo, Pesenti 1, Ferretti All. Ivaldi. Arbitri: Bianchi e Ricciotti. Note: sup. num. Quartu 13 (4), Nervi 7 (0). L’anticipo: FlorentiaDooa Posillipo 79. Class.: Posillipo, Quartu, Brescia, Can.Napoli, Pro Recco, Acquachiara 3; Florentia, Nervi, Como, Savona, La zio, Bogliasco 0. Pr. turno (12/10): SavonaComo, Bre sciaFlorentia, LazioQuartu (11/10), NerviCan.Napoli. BogliascoPro Rec co e PosillipoAcquachiara il 16/10. COPPA ITALIA DONNE Gir. A (Rapallo, 1a g.): RapalloBogliasco 1210. Oggi Im periaBogliasco (ore 10.30), Rapallo Imperia (18). Gir. B (Firenze, 1a g.), Pra toBologna 87, FirenzePadova 410. Oggi FirenzeBologna (10), Padova Prato (11.30), PadovaBologna (17), Fi renzePrato (18.30). Gir. C (Catania, 2a g.): Blu TeamMessina 1112, Orizzon teMessina 115.
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TENNIS IL TORNEO DI PECHINO
Ritorno al vertice Meraviglia Nadal Un anno da favola Il guerriero ancora al numero uno Domani supererà Djokovic che oggi lo sfida in finale per rendere meno amaro il sorpasso Rafa è il primo a conquistare tre volte il primato
L’amore per Rafael Nadal non ha confini: i tifosi cinesi lo hanno accolto ieri con un cartello premonitore
ottobre, si ritrova con 65 parti te vinte su 68, il trionfo in 10 tornei su 14 e 27 successi (sen za neppure una sconfitta) sul cemento, la superficie più arci gna. Un anno che lo avvicina alle magie del McEnroe 1984 (82 vittorie3 sconfitte), del Federer 2005 (814), del Djo kovic 2011 (706) e che, salvo disastri nelle prossime uscite, gli consentirà di chiudere il 2013 al top, primo giocatore della storia a riuscire a tornare lassù per la terza volta.
RICCARDO CRIVELLI RiccardoCrivel2
Il tennis conosce la giusti zia. Perciò, non ci poteva esse re epilogo più degno del 38° duello rusticano tra gli eroi omerici che, lampi di Murray e Federer a parte, hanno mar chiato a fuoco le ultime tre sta gioni, per sigillare il passaggio di consegne. Djokovic contro Nadal, la rivalità che numeri camente ha superato ogni altra nell’Era Open: ma a Pechino ci sarà pure il sale del sorpasso. Che stagione Perché Rafa, approfittando del ritiro di Ber dych sul 42 (mal di schiena), non solo si ritrova in finale sen za troppa fatica, ma si vede re capitare il numero uno in clas sifica da lunedì, interrompen do le 48 settimane di padro nanza del serbo. Una partita non cambia i destini già scritti, però stimola l’orgoglio e gonfia l’autostima. Per Nole, l’occasio ne di riprendere il filo dei suc cessi contro l’arcinemico dopo tre sconfitte (e due, sanguino se, sono arrivate a Parigi e New York) e, soprattutto, di cedere lo scettro con l’onore intatto. Del resto, era solo questione di giorni, forse settimane, ma il vertice ritrovato è la conse guenza, semplice nella sua straordinarietà, di una delle stagioni più esaltanti della sto ria non solo del tennis. A gen naio, Nadal aveva un ginocchio martoriato dalla sindrome di Hoffa e la mente confusa dalle ombre di un possibile ritiro; a
Rafael Nadal, 27 anni, in carriera ha vinto 13 Slam AFP
Novak Djokovic, 26, quest’anno ha vinto gli Australian Open AFP
Federer
Usa
Sampras
Giocatore
settimane 302
R. Cec Lendl Connors
Usa
McEnroe
Sve
Borg
Spa
Nadal
102
Ser
Djokovic
101
Usa
Agassi
101
32
Record di vittorie in fila Nel 2008 Nadal vinse 32 partite di fila. Ha anche una serie da 26 (2006)
A
Settimane
(Usa)
03/11/2003
01/02/2004
13
Federer
(Svi)
02/02/2004
17/08/2008
237
270
Nadal
(Spa)
18/08/2008
05/07/2009
46
268
Federer
(Svi)
06/07/2009
06/06/2010
48
Nadal
(Spa)
07/06/2010
03/07/2011
56
Djokovic
(Ser)
04/07/2011
08/07/2012
53
Federer
(Svi)
09/07/2012
04/11/2012
17
Djokovic
(Ser)
05/11/2012
06/10/2013
48
Nadal
(Spa)
07/10/2013
?
?
170 109
GDS
Errani al Masters anche in singolare Finale: Serena trova la Jankovic Sarita, ci saranno Serena Wil liams, Azarenka, Sharapova, Agnieszka Radwanska, Li Na e Kvitova. Ritorno in serbo L’ultimo po sto se lo contenderanno Jelena Jankovic e la tedesca Angeli que Kerber, con la serba che og gi ha l’occasione di un allungo forse decisivo nella finale che la vede opposta, ovviamente non da favorita, a Serena Wil liams. La Jankovic ha battuto in rimonta la Kvitova, che ha disputato la 36a partita stagio nale al terzo set, la sesta conse cutiva e subito dopo ha annun ciato che non sarà al via a Linz per problemi alla schiena. Gli
Partite di fila vinte Per due volte nel 2013 ha vinto 22 partite di fila: da San Paolo a Montecarlo e da Montreal a oggi
Da
IL TORNEO FEMMINILE ARRIVA L’UFFICIALITA’: FA IL BIS DELL’ANNO SCORSO
E brava Sara. Da Pechi no, dove ha raggiunto i quarti battuta dalla Kvitova, arriva la conferma che la Errani, per il secondo anno consecutivo, si qualifica per il Masters di Istanbul (2327 ottobre) anche in singolare, dopo esserci già riuscita in doppio. Dunque, un altro giro tra le magnifiche otto e la conferma di una solidità ormai ad altissimo livello, co me confermano i risultati sta gionali: vittoria ad Acapulco, finali Premier a Parigi e Dubai, finale persa a Palermo e semi finali sulla terra a Madrid, Ro ma e Roland Garros. Al mo mento, sono sette le giocatrici già sicure di un posto: oltre a
22
Roddick
286
Usa
Finali nel 2013 Prima di oggi, il bilancio è di 10 tornei vinti e 2 finali perse (Vina del Mar e Montecarlo)
I RE DEGLI ULTIMI 10 ANNI
LA STATISTICA SETTIMANE AL PRIMO POSTO Svi
Il migliore Quasi che l’infor tunio, mettendolo di fronte al la paura, ne abbia addirittura fortificato lo spirito guerriero. Anzi, deve essere stato così: «Non c’è dubbio, è una grande stagione, una delle migliori della mia carriera, ma in fondo si tratta solo di un numero: so no felice soprattutto per tutto ciò che ho fatto per ritrovarmi dove sono adesso, dopo sette mesi in cui non avevo toccato la
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L’OPINIONE di Vincenzo Martucci
a pagina 21
&
UOMINI A TOKYO stessi che hanno costretto Sere na Williams a 10 minuti di stop per cure mediche dopo tre ga me della semifinale contro la Radwanska. Problemi che poi la numero uno, al 72° successo stagionale, ha superato brillan temente, travolgendo la polac ca a suon di prime. Simpatico il commento della sconfitta: «Se la ritrovo al Masters, proverò a giocare di sinistro». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Uomini (2.315.250 $), semifinali:
Sara Errani, 26, numero 6 EPA
racchetta». Tornando indietro, il ricordo dei primi, nuovi passi è toccante: «Quando sono rien trato, a febbraio, non stavo an cora bene, ma le vittorie mi hanno aiutato a superare le dif ficoltà. E comunque, senza la salute non c’è nulla». La scelta di ripartire dal basso, dalla ter ra sudamericana e da tornei senza avversari troppo duri, è uno dei segreti dell’apoteosi, insieme a una volontà indoma bile: inanellando partite e suc cessi, ha preso fiducia, presen tandosi in versione di lusso ad Indian Wells, dove infatti giocò benissimo. E anche la sconfitta con Darcis a Wimbledon, l’uni ca macchia di stagione, alla fi ne gli è servita perché gli ha concesso due settimane in più di riposo ed allenamenti prima dell’estate americana. Aggiun giamoci la crescita al servizio, cui ora chiede di più, e un’ac centuata aggressività nei colpi a rimbalzo ed è presto dipinto il ritratto di un caterpillar. Che non si vuole fermare: «Certo non andrò a dormire pensando di essere il più forte giocatore del mondo solo perché ridiven to numero uno. E’ stata una stagione completa, per questo sono tornato al vertice, ma il la voro non è finito: voglio chiu dere al numero uno l’anno, perché significherebbe che so no stato il migliore più a lungo degli altri». Un leone inarresta bile.
Djokovic (Ser) b. Gasquet (Fra) 64 62; Nadal (Spa) b. Berdych (Cec) 42 rit. Donne (5.185.625 $), semifi nali: S. Williams (Usa) b. A. Radwan ska (Pol) 62 62; Jankovic (Ser) b. Kvitova (Cec) 67 (7) 61 61. Doppio uomini, semifinali: FOGNINI/SEPPI b. Nestor/Paes (Can/India) 36 75 108; Mirnyi/Tecau (Bie/Rom) b. Djoko vic/Wawrinka (Ser/Svi) abb. Oggi Ore 7 finale doppio, ore 10 finale uomini (Supertennis), ore 13.30 finale donne (Supertennis)
Del Potro contro Raonic Duello tra bombardieri A Tokyo (1.297.000 $, cemento), sfida finale tra i bombardieri Juan Martin Del Potro e Milos Raonic (diretta Supertennis dalle 7), al secondo confronto diretto dopo la vittoria del canadese in agosto a Montreal. Partita molto importante nell’ottica della qualificazione al Masters: l’argentino attualmente è numero 6 della Race, mentre Raonic, alla seconda finale consecutiva dopo quella di Bangkok della settimana scorsa, è 11°, ma vincendo il torneo giapponese salirebbe a soli 90 punti da Wawrinka, che al momento occupa l’ottavo e ultimo posto
disponibile per la qualificazione diretta. Per adesso si sono assicurati il viaggio a Londra solo tre giocatori: Nadal, Djokovic e Murray. Semifinali: Del Potro (Arg) b. Almagro (Spa) 7 6 (7) 7 6 (1); Raonic (Can) b. Dodig (Cro) 7 6 (4) 6 1. VAI DONATI Il diciottenne alessandrino Matteo Donati vince il quarto torneo internazionale della sua stagione, imponendosi 3 6 7 6 (3) 6 3 sul francese Gregoire Burquier (testa di serie numero 1 e 258 in classifica Atp) nella finale del Future di Biella (10.000 $, terra).
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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
(Firenze, Giardini di Boboli).
DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
RUGBY QUATTRO NAZIONI
La Nuova Zelanda, all’Ellis Park di Johannesburg, vince partita e torneo (5 mete a 4): una squadra mostruosa ANDREA BUONGIOVANNI
Non subivano quattro mete da 38 partite, ma non è bastato. Read monumentale
Inghilterra 2015 Il match, in qualche modo replica della leg gendaria finale della Coppa del Mondo 1995 (con tanto di jet a volare sullo stadio prima del via, proprio come allora) ha mantenuto fede alle attese. Spettacolare, intenso, fisico, vibrante, con continui ribalta menti di punteggio. Bei sei in 60’. Con un grande arbitro, il gallese Nigel Owens, al termi ne pure vittima di crampi, da quanto ha corso. E mete da ur lo. Come la prima di Ben Smi th, propiziata da un passaggio cieco di Read. Come le due del solito Bryan Habana in 3’ (ora sono 53 in 93 partite, sebbene la seconda sia stata viziata da un assist di Louw con un chiaro in avanti), presto costretto a uscire per uno stiramento alla coscia sinistra. Come le due dello stesso Messam, anche au torevole capo haka. Poi, nel l’ultimo quarto di match, la va langa nera. Se la sfida doveva diventare un punto di partenza nella corsa verso Inghilterra
+ Cavallo stregato
MESSAM DUE METE
S
SUDAFRICA N. ZELANDA 2738
MARCATORI p.t. 6’ c.p. M. Steyn, 12’ m. B. Smith tr. Cruden, 18’ m. Habana tr. M. Steyn, 20’ m. Habana, 26’ e 41’ m. Messam tr. Cruden; s.t. 6’ m. Le Roux tr. M. Steyn, 15’ c.p. Barrett, 18’ m. De Villiers, 20’ m. Barrett tr. Barrett, 24’ m. Read tr. Barrett SUDAFRICA Kirchner (30’ s.t. Lambie); Le Roux, Engelbrecht, De Villiers, Habana (22’ p.t. Serfontein); M. Steyn, Du Preez; Vermeulen, Alberts (39’ p.t. Kolisi), Louw; Kruger (20’ s.t. Van der Merwe), Etzebeth; J. Du Plessis (11’ s.t. Oosthuizen), B. Du Plessis (11’ s.t. Strauss), Mtawarira (13’ s.t. Steenkamp). All. Meyer
Valanga All Blacks: sem pre loro, ancora loro. Mai così forti, forse. La Nuova Zelanda, per la prima volta dal 1997, passa in quel catino infuocato che è l’Ellis Park di Johanne sburg (esaurito da 63.888 spet tatori), vince la partita dell’an no e, per la seconda stagione consecutiva, conquista il Quat tro Nazioni, il dodicesimo su diciotto. Eppure il Sudafrica, seconda forza del ranking mondiale, difficilmente avreb be potuto giocar meglio. Per portare a casa l’edizione 2013 del torneo, avrebbe dovuto se gnare quattro mete. C’è riusci ta. In soli 58’. Gli All Blacks non
Un’azione di touche ieri all’Ellis Park di Johannesburg. Gli All Blacks hanno vinto il secondo Quattro Nazioni consecutivo, il Sudafrica è all’asciutto dal 2009 REUTERS
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GINNASTICA MONDIALI DI ARTISTICA DI ANVERSA
Fantastici All Blacks Bottino pieno in Sudafrica
ne subivano tante da tre anni (quasi dieci contro gli Spring bioks) e da 38 partite. A quel punto, sul 2724, altri cinque punti di scarto e il capolavoro avrebbe preso forma. Due giri di lancette e il sogno è invece svanito. Perché gli iridati han no subito replicato con la pro pria quarta meta (di Beauden Barrett), quella del punto di bonus taglia gambe. Alla qua le, 4’ più tardi, pur in inferiori tà numerica (nella ripresa gial li a Liam Messam e Ben Franks), ne hanno aggiunta una quinta. Firmata da Kieran Read, autore di una prestazio ne da antologia (anche 14 plac caggi e 71 metri palla in ma no). Mostruosi, semplicemen te mostruosi.
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2015, beh, gli All Blacks – che pure hanno in atto un bel pro cesso di ricambio generaziona le – hanno ribadito come stan no le cose. Maestri Si possono battere? Maledettamente difficile, se non impossibile. Gli ultimi a riuscirci sono stati gli inglesi, nel novembre scorso a Twic kenham, quando i kiwis erano al termine di una stagione sfiancante e non venivano co munque sconfitti da venti par tite. Nel 2013 solo vittorie, an che nel Quattro Nazioni (sei). «Giornate così spiegano perché da ragazzino ho voluto calzare gli scarpini» ha detto capitan Richie McCaw, che nell’occa sione ha festeggiato il 120° caps. «E’ stata la nostra miglior partita da lungo tempo» ha ag giunto il c.t. Steve Hansen. «Anche la nostra», ha replicato il collega verdeoro Hayneke Meyer. Appunto... © RIPRODUZIONE RISERVATA
ECCELLENZA TERZO TURNO
Alla Lazio il derby di Roma Viadana leader solitaria Va alla Lazio (Giovanni Malagò in tribuna) il derby romano del 3° turno di Eccellenza. Risultati: R. Emilia Padova 9 39 (0 5); Viadana San Donà 33 15 (5 0); Prato F. Oro 21 3 (4 0); Lazio Capitolina 20 3 (4 0). Oggi (ore 16, diff. Rai Sport 1, ore 17.30): Mogliano Calvisano. Riposo: Rovigo. Classifica: Viadana 11; Padova, Mogliano*, Rovigo* 9; Prato 8; Calvisano**, Lazio*, S. Donà 5; Capitolina 4; R. Emilia, F. Oro 0. GORI KO Ugo Gori, n. 9 di Treviso, venerdì, nel 5° turno di Celtic League, ha subito la frattura di un alluce: un mese di stop. Trittico autunnale azzurro a rischio. Ieri: Scarlets Glasgow 12 17; Munster Leinster 19 15. Oggi: Cardiff Edimburgo.
N. ZELANDA Dagg; B. Smith, C. Smith, Nonu, Savea; Cruden (7‘ s.t. Barrett), A. Smith (29’ s.t. Kerr Barlow); Read, McCaw, Messam (23’ s.t. Luatua); Whitelock, Retallick (26’ 33’ s.t. Faumuina); Faumuina (9’ s.t. B. Franks), Hore (3’ s.t. Coles), Woodcock (13’ s.t. Crockett). All. Hansen ARBITRO Owen (Galles) NOTE p.t. 1521. Spett. 63.888. Gialli: 6’ s.t. Messam, 22’ s.t. B. Franks. Calci: M. Steyn 3 su 4 (7 punti); Cruden 3 su 3 (6 punti), Barrett 3 su 3 (7 punti). Uomo del match: Read. Punti: Sudafrica 1, N. Zelanda 5 ALTRA PARTITA Argentina Australia (ieri nella notte italiana) CLASSIFICA N. Zelanda 28; Sudafrica 19; Australia* 4; Argentina* 2 (*una in meno)
Busnari quarto per la terza volta «Ma non smetto» Una piccola incertezza è bastata al 35enne azzurro per rimanere ai piedi del podio come a Europei e Olimpiade: «Whitlock sopravvalutato» DAL NOSTRO INVIATO
FEDERICA COCCHI ANVERSA (Belgio)
Quattro per tre, quattro. E’ la personale interpretazione della matematica da parte di Alberto Busnari. Terza grande competizione, e tre quarti po sti. Dopo l’Olimpiade di Lon dra e gli Europei di Mosca, la maledizione del cavallo di le gno si abbatte ancora una volta sul 35enne azzurro, questa volta nella finale mondiale di Anversa al cavallo con mani glie. La gara Il primo a salire sul l’attrezzo è il cinese Zhang. Il suo esercizio ha un valore di partenza alto, 6.900. Prende 15.600, poco meno di quanto Abe, così è soprannominato Busnari in Nazionale, aveva meritato in qualificazione chiudendo in testa. A seguire tocca all’azzurro, valore di par tenza 7.100 grazie al suo movi mento codificato come Busna ri e classificato come G, la diffi coltà massima. Solo un’esita zione nel finale, sulla verticale prima dell’uscita. La giuria lo giudica 15.600, proprio come il cinese. Un leggero sentore che la maledizione del cavallo di legno fosse in agguato inizia ad aleggiare. L’oro è possibile, ma in coabitazione. Un altro pericolo può arrivare da Whi tlock, l’inglese che gli aveva soffiato il bronzo ai Giochi. Il valore di partenza è più alto, ma nella prova ci sono piccole e grandi sporcature. Peccato che il punteggio sia 15.633, 0.33 più dei primi due. E vab bè, anche un argento a pari merito, dai, a 35 anni... Tocca a Murayama. Un bell’esercizio molto pulito. Accade l’inevita bile: 15.833 e primo posto. Ma sì dai, un bronzo va bene. E in vece no, perché quando la ma ledizione decide di colpire, non c’è scampo. Il messicano Corral Barron, nome da salo on, è in grande giornata. Pur con un valore di partenza di 6.800 fa un esercizio coi fioc
chi: prende 15.633 e caccia giù dal podio il nostro insieme al cinese. Cavallo di legno. Filosofia Busnari la prende con filosofia: «Cosa devo dire: quarto a Olimpiade, Europei e Mondiali, uno dietro l’altro: spero almeno di essere entrato nel Guinness dei primati». An
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DESTINO BUSNARI I quarti posti consecutivi di Alberto Busnari: Londra 2012, Europei di Mosca 2013 e ieri.
cora una volta Whitlock, facile immaginare che in camera Abe tenga il poster dell’inglese per giocare a freccette: «Questa volta secondo me l’hanno valu tato troppo. Io, è vero, ho fatto una piccola interruzione sul fi nale che mi è costata tre deci mi, ma anche lui non è stato impeccabile». Di ritiro, nono stante i 35 anni non si parla: «Se alla mia età sono ancora qui tra Olimpiadi e Mondiali a parlare di medaglie, anche se sfumate, vuol dire che ci sono. Certo, se una volta me la desse ro anche, la medaglia...». Lo vogliamo bruciare questo ca vallo di legno? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alberto Busnari, 35 anni, durante il suo esercizio nella finale EPA
clic IL GIOVANE GIAPPONESE SHIRAI E’ IL NUOVO RE DEL CORPO LIBERO E HA BATTEZZATO UN NUOVO SALTO La vera rivelazione di Anversa è Kenzo Shirai. Il giovane giapponese ha stupito tutti per i suoi avvitamenti funambolici. in qualificazione è stato il primo a eseguire uno Yourchenko (rondata flic salto teso indietro) con triplo avvitamento che ha preso prima il suo nome, ma poi è stato modificato in ShiraiKim perché lo stesso salto è stato presentato anche dal sudcoreano Kim nello stesso giorno. Ieri nella finale vinta al corpo libero, il giapponese ha rieseguito nell’ultima diagonale un salto teso con quadruplo avvitamento e si è meritato un 16.
Oggi la Ferrari da podio Brutto infortunio per l’olandese Netteb che atterrando male nella finale del volteggio da uno Yurchenko con doppio avvitamento e mezzo e si è rotta i legamenti del ginocchio destro. RISULTATI Finali di specialità, uomini. Corpo libe ro: 1. Shirai (Giap) 16.000; 2. Dalton (Usa) 15.600; 3. Uchimura (Giap) 15.500. Cavallo con maniglie: 1. Ka meyama (Giap) 15.833; 2. Whitlock (Gb) e Corral Bar ron (Mes) 15.633; 4. Zhang (Cina) e BUSNARI 15.600. Anelli: 1. Nabarrete Zanetti (Bra) 15.800; 2. Balandin (Rus) 15.733; 3. Wynn (Usa) 15.666. Donne. Volteg gio: 1. Maroney (Usa) 15.724; 2. Biles (Usa) 15.595; 3. Hong (S.Cor) 15.483. Parallele asimmetriche: 1. Huang (Cina)15.400; 2. Ross (Usa) 15.266; 3. Mustafi na (Rus) 15.033. OGGI Finali. Uomini: volteggio, parallele, sbarra. Donne: trave (Ferrari e Ferlito), corpo libero (Ferrari) TV Diretta Rai Sport 2 dalle 14.30
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IPPICA LA CLASSICA DEL GALOPPO MONDIALE GLI ARC QUASI GIALLI QUATTRO SECONDI E UN TERZO POI CANCELLATO
1993 WHITE MUZZLE 2° L’ex italiano (Gaucci), degli 1999 EL CONDOR PASA 2° Con Masayoshi Ebina in 2006 DEEP IMPACT 3° E DOPING Il miglior Yoshida, allenato in Inghilterra, finisce tardivamente a sella tenta la fuga in avanti, ma subisce la rimonta cavallo giapponese di sempre è favoritissimo, ma non bomba su Urban Sea. Critiche al fantino Yutaka Take AP dell’irlandese Montjeu per mezza lunghezza AP agguanta Rail Link e Pride. Poi squalificato per doping AP
I giapponesi invadono Parigi per sfatare il tabù Arc Due campioni (Orfevre e Kizuna) seguiti da migliaia di tifosi alla caccia di un successo sfiorato a ripetizione DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO PIERELLI PARIGI
Il primo Arc senza Lan franco Dettori (dopo 25 parte cipazioni consecutive e 3 trionfi) sarà quello di un giap ponese? L’interrogativo alla vigilia della 92a edizione as sume quasi i contorni di un af fare nazionale. L’ippodromo di Longchamp, baciato da una giornata quasi estiva (22°), è già popolato da migliaia di oc chi a mandorla e oggi saranno circa in 5.000 a sostenere Or fevre e Kizuna, i due cavalli che potrebbero rompere l’in cantesimo per una Paese paz zo di corse e di cavalli. Maledizione Dodici tentati
60.000
Spettattori Attesi a Longchamp per il 92° Arc. Il vincitore guadagnerà 2,74 milioni di euro, il 2° 1,09.
vi, nessuna vittoria e tante, troppe delusioni. Il rapporto tra i giapponesi e l’Arc è sem pre stato travagliato. La prima partecipazione risale al 1969, quando Speed Symboli finì tra i non piazzati: normale ammi nistrazione visto che quello fu un tentativo velleitario. Poi arrivarono i grossi calibri e con quelli le beffe. Nel 1993 l’«oriundo» White Muzzle, di proprietà di Teruya Yoshida, che lo aveva appena acquista to dai Gaucci, si vide sfuggire la sorpresissima (37/1) Urban Sea. Poi ci provò El Condor Pa sa nel 1999, ma il campionissi mo Montjeu gli sbarrò la stra da precedendolo di mezza lunghezza. Poi il fenomenale Deep Impact che nel 2006 ar rivava da una striscia di 10 vit torie in 11 uscite: niente da fa re. Favoritissimo a 1/2, trovò sulla sua strada Rail Link (con il quale il trainer André Fabre festeggiò il settimo successo) e Pride, prima di essere tolto dal terzo posto per doping. In fine altri due secondi posti: con Nakayama Festa nel 2010 (dietro Workforce) e soprat
2010 NAKAYAMA FESTA 2° In sella Masayoshi Ebina. L’inglese Workforce gli sfugge di una testa. Ritenterà nel 2011 finendo soltanto undicesimo AP
la guida parigina L’assente Dettori operato Ne avrà per almeno 3 mesi
2012 ORFEVRE 2° La grande illusione: Orfevre (C. Soumillon) passa, sembra dominare ma improvvisamente sbanda verso l’interno e viene fulminato sul traguardo da Solemia GRASSO
A
ITALIANI IN GARA
S
Umberto Rispoli, 25 anni, primo Arc in carriera. Monta Meandre
S
Pierantonio Convertino, 29 anni, primo Arc in carriera: monta Very Nice Name
tutto con Orfevre 12 mesi fa. Ai 300 finali sembrava fatta, poi una sbandata improvvisa verso lo steccato e la vittoria regalata alla meteora Sole mia. Rivincita Oggi Orfevre si ri mette in gioco forte dell’espe rienza dell’anno passato e di alcune correzioni all’assetto: il suo allenatore Yasutoshi Ikee (figlio del trainer di Deep Impact) ha lavorato molto sul l’imboccatura per evitare lo scherzetto del 2012 che costò al jockey Christophe Soumil lon (in sella anche stavolta) il terzo Arc dopo quelli del 2003 (Dalakhani) e 2008 (Zarka va). Ma quest’anno la concor renza è più agguerrita, anche se ieri mattina è arrivato il for fait (febbre) di Novellist. L’av versario numero 1 di Orfevre è la francese Treve, orfana di Dettori, ma imbattuta in quat tro uscite (tra cui il Diane e il Vermeille) e con dei limiti tut ti da scoprire. Poi l’altro giap ponese Kizuna che ha vinto il Derby del suo Paese davanti a 140.000 spettatori e farà cop
pia con Yutaka Take, il «Detto ri giallo» finito secondo nel 1993 proprio con White Muz zle. I nostri E gli italiani? Siamo ben rappresentati da 2 fantini, Umberto Rispoli e Pierantonio Convertino, da tempo emigra ti all’estero per la crisi del set tore. Partiranno uno di fianco all’altro rispettivamente con Meandre (a 25/1, di proprietà di Ramzan Kadyrov, primo ministro della Cecenia che ha speso 100mila euro per corre re) e Very Nice Name (66/1). Difficile che uno dei due di venti il quarto fantino italiano a segno dopo Paolo Caprioli, Enrico Camici e Lanfranco Dettori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Vittorie: record fantini Lo detengono in 5. In attività solo il francese Olivier Peslier che monta Intello.
PARIGI (m.pie.) A Lon gchamp è partito il grande weekend che mette in pa lio 8,7 milioni di euro, dei quali 4,8 solo nell’Arc de Triomphe che grazie ad una sponsorizzazione è la corsa più ricca d’Europa. E intanto Lanfranco Dettori mastica amaro nella sua casa di Newmarket. OPERATO Frankie venerdì sera è stato operato alla caviglia destra, rotta nella caduta di mercoledì dopo essere stato sbalzato dalla sella di Eland Ally, prima di una corsa a Nottingham. Dettori (42) infortunato La radiografia ha rivelato anche che si era rotto pure un osso del piede. Così il suo manager Peter Burrell: «I medici gli hanno inserito una plac ca con cinque viti. In più c’era quella rottura dell’osso che c’è tra tibia e calcagno che era molto dolorosa». Il rientro non prima di tre mesi: «Avrà bisogno di un mese di gesso, altri 30 giorni li passerà con lo stivale e poi dovrà passare come mi nimo un altro mese ancora prima che tutto torni alla normali tà. Speriamo di rivederlo all’opera nel Dubai Carnival». IN PISTA Ieri successi di Valirann (C. Soumillon) nello Chaude nay (gr. 2, m 3000), di Pollyana (F. Prat) nel Daniel Wilden stein (gr. 2, m 1600), di Ebiyza (C.P. Lemaire) nel Royallieu (gr. 2, m 2500) e di Cirrus des Aigles (C. Soumillon) nel Dollar (gr. 2, m 1950). Oggi oltre all’Arc de Triomphe (m 2400) ci sono altri 6 gruppi 1: Abbaye (m 1000), Boussac (m 1600), Lagar dere (m 1400), Opera (m 2000), Foret (m 1400) e Cadran (m 4000). ore 16.15 Arc de Triomphe (gr. 1) e 4.800.000, m 2400:1 Very Nice Name (59½ P. Convertino); 2 Novellist (non corre); 3 Al Kazeem (59½ J. Doyle); 4 Joshua Tree (59½ R. Hughes); 5 Meandre (59½ U. Rispoli); 6 Orfevre (59½ Soumil lon); 7 Going Somewhere (59 Benoist); 8 Haya Landa (58 F. Blondel); 9 Pirika (58 P. Boudot); 10 Flintshire (56 Guyon); 11 Leading Light (56 Mossè); 12 Ocovango (56 S. Pasquier); 13 Penglai Pavillon (56 M. Barzalona); 14 Kizuna (56 Y. Take); 15 Ruler Of The World (56 R. Moore); 16 Sahawar (56 Thulliez); 17 Intello (56 Peslier); 18 Treve (54½ Jarnet). A SAN SIRO OGGI Convegno di galoppo (inizio 14.35) con al centro del programma il Pr Cancelli (lr m 1000) nel quale può emergere Dagda Mor. ANCHE Gal.: Merano (14.35). Tr.: Bologna (14.30), Civitanova (14.40). IERI TREVISO QUINTE’’ (m 2620): 1 Oci Ciornie Jet (2640 R. Vecchione) 1.16.8; 2 Nedel; 3 Noble Nord Fro; 4 Nandrea; 5 Lindbergh Bi; Tot.: 6,36; 3,69, 5,33, 1,99 (138,60) Quintè 125 16711 non vinto. Quarté 575,19. Tris 330,25. LAGHAT VINCE A Firenze 24a vittoria in carriera per Laghat il cavallo quasi completamente cieco del nostro galoppo che era alla sua uscita n. 100.
PALLAVOLO UNA GIORNATA CON GLI ISTRUTTORI DI UN CORPO SPECIALE DEGLI ALPINI
Verona, allenamento in passamontagna Se la partita è una metafo ra, Verona per una mattina è an data oltre. Ed è andata a cercare l’essenza di quel che lo sport vuole rappresentare: la lotta per vita e la morte. Senza prendersi troppo sul serio, ma per «capire meglio l’importanza di aiutare ed essere aiutati.», come ha spie gato il capitano, l’ex azzurro dante Boninfante. Così nei gior ni scorsi la Calzedonia ha fatto un allenamento speciale, alla pi scina Mondadori. Allenatori tre istruttori del 4° Reggimento Al pini Paracadutisti Rangers, un corpo speciale. Tre docenti che non solo non hanno potuto rive lare il loro nome, ma nemmeno il volto. Così per tutta la matti nata hanno indossato il passa montagna. Con anche qualche momento da Full Metal Jacket. Tipo duran te il riscaldamento, quando i ve ronesi hanno contato urlando le flessioni. Poi sono cominciate le
BONINFANTE: «UNA LEZIONE SULL’IMPORTANZA DI AIUTARE I COMPAGNI»
Tre momenti dell’allenamento della Calzedonia Verona con gli istruttori in incognita del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti. I Rangers istruiscono i pallavolisti sull’importanza di aiutare e del farsi aiutare: è possibile vedere il video sul nostro sito (www.Gazzetta.it)
simulazioni di salvataggio in ac qua, con vasche nuotate trasci nando ognuno un compagno a peso morto. Con recupero di og getti in immersione (un punto della vasca è profondo 3.6m). “Il concetto fondamentale che ci hanno insegnato – ha spiegato Teo De Cecco, tecnico vice di An drea Giani è che dalle azioni di ognuno di noi dipende la soprav vivenza dei nostri compagni». Simboli che dovrebbero dare mo tivazioni e far spogliatoio. Una finzione, ma fino a un certo pun to. Perché una volta finito questo strano allenamento i ragazzi so no andati spogliatoio, si sono cambiati, pettinati, messi il gel. Però sulla porta, uscendo, si sono trovati davanti i tre istruttori in cappucciati. Fermi. Minacciosi. «Dove credete di andare? Spo gliatevi e ritufattevi». «Ma come? Ci avevate detto che era finito». «Queste cose non finiscono mai. Avete un minuto per essere in ac qua». I ragazzi della Calzedonia ce l’hanno fatta appena in tempo. m.sal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino Piacenza vince e va a San Siro (m.l. f.m.) Piacenza (Le Roux 17) che ha tenuto a riposo Vettori, e Cuneo oggi al Pavesi di Milano in finale al Torneo Itely. Piacenza al completo ieri sera è poi andata a San Siro, ospite di Zanetti. Ieri: Piacenza Milano 3 0; Cuneo Lugano 3 2. Oggi 15 Milano Lugano, 17.30 Piacenza Cuneo. TRENTOMODENA (niba f.c.) Modena vince 2 3 al PalaTrento, best scorer So kolov con 25 punti, 24 Bartman e 23 Lan za. In panchina per Modena anche Cer nic. ALTRI AMICI (an.me. m.b.l.)A Coriglia no 2° Trofeo Aiello: Latina (Skrimov 22) Molfetta (Sabbi 22) 3 2 . Città di Ca stello batte Ravenna 3 1 (Van Walle 23). Ornavasso ha vinto il Trofeo «6 nel cuo re», triangolare a Castelletto Ticino in memoria di Giulia Albini, davanti a Busto e Novara. Pavia ha battuto Forlì 3 1 MOLDUCCI K.O. (pe.m.) Il Teruel ha vinto ni casa la SuperCoppa spagnola batten do 3 0 l’Almeria di Piero Molducci.
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Klitschko, un gigante per Povetkin Wladimir domina l’avversario russo che finisce 4 volte al tappeto: 119104 per tutti i giudici SAMIRA FUNK
A SANTA MARGHERITA
Chiamato all’ultimo Cocco è tricolore dei supermedi
L’ucraino Wladimir Klit schko (613) batte Alexander Povetkin all’unanimità (119 104 per tutti e tre i giudici) al l’arena Olimpiyskiy di Mosca e resta così campione Wba (era supercampione di sigla, in re altà e la cintura apparteneva al rivale) Ibf, Wbo e Ibo dei massimi: in pratica padrone assoluto della categoria, con il fratello Vitali campione Wbc. Poca estetica Come il suo ul timo avversario, l’italianote desco Francesco Pianeta, an che Povetkin non ha avuto grandi chance in un match che era stato rinviato almeno due volte e che adesso mette va in palio una borsa di 20 mi lioni di euro grazie al magnate russo Andrei Ryabinsky. Dopo tanto tempo Klitschko ha do vuto difendere i suoi titoli fuo ri dalla Germania, il paese d’adozione, e con un altro or ganizzatore. Di fronte a circa 14.000 spettatori il favorito «Dr. Steelhammer» ha iniziato
Ghiaccio SHORT TRACK
Wladimir Klitschko atterra Povetkin; a lato, un sinistro del campione, e Klitschko con le 4 cinture EPA
con attenzione e in parte l’in contro si è avvicinato a un ma tch di lotta, con i due avversa ri spesso abbracciati. Sotto il profilo tecnico, poca polpa per gli esteti della boxe. Nel secondo round Povetkin è fi nito al tappeto per la prima volta in carriera: non ha visto un gancio sinistro di Klit
Atletica SUI 100 METRI
Super Fontana Howe sprinta Forma olimpica oggi a Fossano
schko, ma si è ripreso. Dopo la prima fase il campione di Kiev ha trovato il ritmo e ha domi nato la sfida. Impressionante è stato il 7° round, perché il campione ucraino ha messo tre volte giù il russo. Spinte Nella nona ripresa Kli tschko con una spinta ha di
Hockey prato GIOCA NEL BRA
Il c.t. Ferrara via con tripletta
nuovo atterrato il rivale, che tuttavia non è stato contato. Nell’11a Klitschko ha legger mente barcollato per un colpo alla tempia e poco dopo l’arbi tro gli ha tolto un punto per un’altra spinta: è stato l’unico round che ha perso. Nono stante il netto svantaggio, l’idolo di casa non ha mai tro
vato il modo di mettere in dif ficoltà il campione. Wladimir è rimasto re dei massimi sotto gli occhi di alcuni leggende come George Foreman, Len nox Lewis e Nikolai Valuev. Al la fine lo sconfitto gli ha tribu tato i giusti onori: «Per ora è il più forte del mondo».
Arco PagniTonioli bis iridato
gara2: St.LouisPittsburgh 17, AtlantaLA Dodgers
(gu.l.g.) Ai Mondiali di Belek (Tur) l’Italia si conferma campione del mondo nel misto compound con Sergio Pagni e Marcella Tonioli che battono la Russia (Loginova Dambaev) 155149. Oggi le finali dell’olim pico, che non vedranno gli azzurri tra i protagonisti.
LAZZARI (r.g.) A Quarto di Gossolengo (Pc) il welter Lazzari (1402) in attesa del Tricolore, batte Bali (Ung, 121) p. 6; il su perwelter Sabau (Rom, 9) mette Horvath (Ung, 119) kot 5.
Atletica Mezza di Lisbona C’è la Straneo
E’ un’Arianna Fontana già in forma olimpica: la valtel linese, a Seul, nella 3a giornata della 2a prova della Coppa del Mondo di short track, è splen dida 3a nei 500 (con Martina Valcepina valida 5a e vincitrice della finale B) e 4a nei 1500. Pensando a Sochi, sono risulta ti pesanti. Oggi finali dei 1000 (Yuri Confortola e le stesse Fontana e Valcepina in lizza dai quarti a 16) e delle staffette (entrambe quelle azzurre par tono dalla semifinale, con le ra gazze chiamate a confermare il 3° posto della settimana scorsa a Shanghai). Uomini. 500: 1. An (Rus); 2. Wu Dajing (Ci na); 3. Park Se Yeong (S.Cor); 20. Con fortola; 25. Dotti; 34. Lobello. 1500: 1. Ha melin (Can); 2. Lee HanBin (S.Cor); 3. An (Rus); 12. Confortola; 17. Rodigari; 33. Dotti. Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina); 2. Fan Kexin (Cina); 3. Fontana; 4. Shim Suk Hee (S.Cor); 5. Valcepina; 35. Viviani. 1500: 1. Kim Alang (S.Cor); 2. Shim Suk Hee (S.Cor); 3. Maltais (Can); 4. Fontana; 24. Peretti; 30. Valcepina.
Con lo sprinter statuni tense Justin Gatlin ospite d’onore, oggi (ore 15), forte mente voluto da Franco Arese, si svolge il 1° Meeting Città di Fossano (Cn) che prevede, no nostante la stagione avanzata, gare di buon livello. Prima fra tutte i 5000 che vedono al via i keniani Soi e Longosiwa e i no stri La Rosa e Obrist. Quindi i 100 con Andrew Howe (nella foto Colombo sabato scorso ai Societari di Rieti) opposto a Cerutti, Marani, Desalu e Ro berto Donati. Inoltre Schembri nel lungo e la Milani sugli 800. In programma anche un’inedi ta staffetta di marcia con Ri gaudo, Trapletti, Ferraro e Cu riazi. Il meeting è una dei mo menti più importanti della ras segna «Fossano in Movimento» che si concluderà domenica prossima e prevede l’arrivo nella cittadina cuneese di mol ti campioni fra cui Volandri (tennis) e Meneghin (basket).
La A1 maschile si apre col botto. Il c.t. della nazionale femminile, Fernando Ferrara, ingaggiato dal Bra, convinto a tornare a giocare a 45 anni dal suo assistente sulla panchina azzurra, Massimo Lanzano, ha cominciato con una tripletta nel 42 alla Butterly Roma. L’al tra rete? Proprio di Massimo Lanzano, che del Bra è allena toregiocatore. Fernando Ferrara, argentino naturalizzato, era considerato tra i più forti giocatori al mon do. Ha disputato tre Olimpiadi con la maglia dell’Argentina e a Barcellona 1992 è risultato ca pocannoniere della manifesta zione. Prima Giornata: SG AmsicoraPolisporti va Ferrini 43; HC SuelliCUS Cagliari 22; HC BraButterfly Roma HCC 42; De Sisti ACEA H RomaPolisportiva Valver de 33; SH Paolo BonomiASD Tevere EUR 21. A1 DONNE Oggi il via con: 11.20 Amsico raCernusco; 14 Lorenzoni BraPisa; 15.30 Acea H San Saba RomaFerrini; CataniaVillafranca
VILLA PAMPHILJ ALLAGATA
Color Run di Roma annullata per il maltempo Hanno vinto la pioggia e il fango. Il grigio ha preval so sul resto, e Villa Pamphilj, uno dei polmoni verdi della capitale, si è dovuta arrende re. Così, la tappa romana, la conclusiva del tour 2013, è stata annullata e la Color Run ha dato appuntamento ai suoi fedeli podisti per la pros
sima primavera. Ieri, era dav vero impossibile correre in si curezza: percorso e palco al lagati, rami, pozze e tanto, troppo fango per battersi e, insieme, fare festa, che poi è lo spirito della corsa organiz zata da Rcs Sport e Gazzetta. Entro qualche giorno l’orga nizzazione invierà comunica
zione agli iscritti con le indi cazioni per confermare l’ade sione alla corsa di primavera o chiedere il rimborso. Dopo il successo delle pri me tre tappe in Versilia, Mila no Marittima e Milano la ras segna non ha potuto chiudere in bellezza. Ma il bilancio è comunque positivo.
Valeria Straneo, sulla strada per New York, è oggi alla mezza di Lisbona, prima uscita da vice iridata di maratona. Con lei Nadia Ejjafini, le etiopi Dado e Debele, le portoghesi Felix e Augusto e la detentrice del record del percorso (1h07’54”), la ke niana Keitany. Tra gli uomini gli etiopi Jei lan (oro sui 10.000 ai Mondiali 2011) e Mer ga. i keniani W. Kiprop e Ngetuny e gli eri trei Medine e Asmeron
Tricolori allievi Bianchetti record Nonostante il maltempo, ai Tricolori allievi di Jesolo (Ve), miglior prestazione italiana nel peso di Sebastiano Bianchetti con 20.38, 20 cm oltre il precedente limite di Daniele Secci (2009). Uomini. 200 (0.9): Mulassano 22”17. 1500: Y. Crippa 3’57”99. 2000 sp: Abdelwahed 6’11”92. 400 hs: Be ria 52”45. Asta: Biancoli 4.50. Lungo: Ran dazzo 7.56 (+1.3). Peso: Bianchetti 20.38. Martello: Di Blasio 67.52. Giavellotto: Za gler 63.28. Marcia 10.000: Angelini 45’21”10. 4x100: Riccardi 43”02. Donne. 200 (1.5): Niotta 25”45. 1500: Salera 4’33”50. 2000 sp: Reina 6’48”34. 400 hs: Folorunso 61”18. Alto: Omeragie 1.74. Asta: Semeraro 3.70. Lungo: Andreis 5.86 (+0.2). Peso: Baruffini 13.42. Giavellotto: Casarotto 50.79. 4x100: Lib. Valpolecella 48”28. GIRO ROVERETO (w.b.) Sorpresa a Ro vereto, nel 66º Giro (km 10): s’impone il marocchino Tafique El Barhoum (27’38”) in volata sull’ugandese Rukundo (27’38”) e il keniano Kororia (27’42”). Quinto l’azzurro El Mazoury (28’56”) che prepara gli Euro pei di cross. GEBRE SCOZZESE (d.m.) Haile Gebrselas sie è oggi alla mezza di Glasgow. MONTAGNA (g.v.) Oggi si chiude la stagio ne della corsa in montagna coi tricolori di staffette a Malonno (Bs). In gara i fratelli Dematteis, Baldaccini, Abate e la Gaggi. Ieri a Smarna Gora (Slo), nella finale del Gp Wmra, doppietta azzurra femminile con Gaggi e Confortola.
Baseball MAJOR LEAGUE (m.c.) Boston (8p tra il 4° e 5° inning, dopo i fuoricampo di Tampa Bay con Rodriguez e Zobrist) e Detroit (3p. al 1°) aprono le Division Series del l’American con una vittoria. Nella National le serie vanno sull’11. Pittsburgh con la twohit di Cole (chiusura Grilli al 9°, 3so) e i fuoricampo di Alvarez e Marte passa a St Louis. Atlanta supera i Dodgers.Division Series. American, gara1: BostonTampa Bay 122, OaklandDetroit 23; National,
(r.g.) A Santa Margherita Ligure (Ge), per Loreni, il torinese Roberto Cocco (13 10 1) è tornato campione italiano supermedi, battendo chiaramente il generoso ma impreciso Alessio Furlan (27 17 5) dopo 10 round intensi, ma a senso unico. Il titolo era vacante dopo la rinuncia di Buccheri (15 1 1): Cocco era stato chiamato solo due giorni prima, ma era già allenato perché doveva disputare un match in Inghilterra. Sconcertante il cartellino del giudice Randazzo: 97 93 per Furlan, 97 93 e 96 94 per Cocco gli altri due. Altri, medi: Ciano (8 10 4) b. Camino (2 2) p. 6; leggeri: Acatullo (3 1) b. Costarelli (7 6) kot 3; mediomassimi: Lovaglio (14 9) b. Leone (6 2) p. 6.
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Boxe
DI MARI (r.g.) A Londra, verdetto casalin go a favore del locale Iain Weaver (3) con tro il leggero siciliano Michelino Di Mari (22) del team Cavallari, che avrebbe me ritato almeno il pari, sui 6 round.
Ghiaccio FIGURA A Bratislava (Slk), al 21° Nepela Trophy di figura, buon 2° posto nella danza degli azzurri Charlene GuignardMarco Fabbri. A Bratislava. Uomini. Finale: 1. (2.1.) Verner (R.Ceca) 242.45. Danza. Finale: 1. (1.1.) CoomesBuckland (Gb) 148.64; 2. (2.2.) GuignardFabbri 144.27. A Espoo (Finlandia Trophy). Uomini. Corto: 1. Hanyu (Giap) 84.66; 13. Panfili 51.52. Don ne. Corto: 1. Lipnitskaia (Rus) 65.49; 10. Russo 43.51; 13. Bressanutti 36.54. Dan za. Finale: 1. (1.1.) VirtueMoir (Can) 167.87.
Golf PRESIDENT CUP Gli Stati Uniti sono al Comando alla President Cup: 10,5 a 6,5 sul resto del Mondo dopo 9 dei 14 match in programma a Dublin (Ohio). SEVE TROPHY Nel Seve Trophy by Golf a SaintNomLaBretèche, presso Parigi, la selezione del Resto d’Europa, di cui fanno parte Francesco Molinari e Matteo Ma nassero, e quella di Gran Bretagna & Ir landa inizieranno il turno finale, che pre vede 10 incontri singoli, in parità sul 99.
Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Ieri la 5a di serie A. Intanto il Vipiteno rinuncia al 37enne difensore ce co Jan Snopek. Risultati: Milano–Vipiteno 32 (01, 20, 11); RenonAsiago 21 (10, 01, 10); Val PusteriaCortina 51 (31, 10, 10); ValpelliceVal di Fassa 51 (10, 30, 11). Classifica: Val Pusteria 15; Renon 11; Asiago 9; Cortina, Milano, Valpellice 6; Vi piteno 4; Val di Fassa 3.
Hockey pista Supercoppa al Viareggio (m.nan) E’ del Viareggio la Supercoppa d’Italia: i toscani hanno battuto a domicilio il Valdagno ai rigori ad oltranza per 89 do po che i 50’ regolamentari si erano chiusi sul 55. Di Montivero i due tiri diretti deci sivi. E’ la prima supercoppa vinta dal Via reggio dopo tre successi consecutivi pro prio del Valdagno. MONDIALI UNDER 20 (m.nan) E’ iniziato a Cartagena das Indias (Col) il Mondiale Un der 20 con 17 squadre. L’Italia del c.t. Tom maso Colamaria è nel girone C e inizia oggi contro il Costa Rica alle 17 ora italiana (dir. web su firs.tv)Domani gli Usa, martedì il Cile. La squadra azzurra: portieri Perte gato e Saitta; difensori Menin, Paghi e Pie rotti; attaccanti Banini, Clodelli, Cocco, Scuccato e Verona.
Olimpiadi La sacra fiamma consegnata a Sochi Ieri a Olimpia (Gre) si è svolta la cerimonia del passaggio della sacra fiamma ai rap presentanti del comitato organizzatore dell’Olimpiade invernale di Sochi. Lunedì da Mosca, in presenza di Vladimir Putin, la torcia inizierà la lunga staffetta che la por terà per 65.000km attraverso la Russia fi no alla sede dell’Olimpiade invernale, sul Mar Nero, dove arriverà il 7 febbraio.
Pallamano SERIE A (an.gal.) I risultati della 3^ di an data in A maschile. Girone A: TriesteCas sano Magnago 3422; BressanoneMera no 2728. Classifica: Trieste 9; Bolzano 6; Cassano, Mezzocorona, Pressano, Bres sanone, Merano 3; Cologne, Oderzo 0. Gir.B: AmbraFarmigea 3123, Teramo Romagna 2824, AnconaCarpi 2040. Cl.: Ambra 9; Teramo, Carpi 6; Ancona, Casalgrande, Romagna, Ferrara 3; Bolo gna, Farmigea 0. Gir. C: ChietiPalermo 24 29, SiracusaConversano 2228, Gaeta Lazio 3135, FondiBenevento 2724. Cl.: Lazio 8; Conversano, Fasano, Fondi 6; Pa lermo 4; Siracusa, Chieti 3; Gaeta, Bene vento 0. WINNER’S Andata 2° turno di Winner’s Cup donne: SalernoSpono Notwill (Svi) 3221. Oggi ritorno alle 18,30 a S++alerno.
Sport invernali SCI FONDO (g.v.) Nella sprint inaugurale del “Gp Sportful” a Feltre, successi di Ru slan Perekhoda (Ukr) su Pellegrino, Luhu sa (Fin) e Noeckler e di Gaia Vuerich su Laurent, Debertolis e Brocard. Oggi clas sica gara in salita (9,5 km) al Passo Croce d’Aune con in gara atleti di 10 nazioni gui dati da Di Centa e Pittin e dalla giovane Agreiter.
Tennistavolo SEMIFINALE Agli Europei a Schwechat (Austria), l’Italia maschile batte 31 la Ser bia e va in semifinale per la promozione in Prima divisione, oggi contro la Slovenia. Si fermano le azzurre, battute 32 dall’Inghil terra, oggi contro la Serbia per le posizioni 1821.
Triathlon TRICOLORI (al.f.) Per il secondo anno consecutivo, Annamaria Mazzetti conqui sta il titolo italiano di sprint a Lovadina di Spresiano (Tv). Nel maschile, successo do Daniel Hofer. Oggi si assegnano i titoli a squadre (staffette 2+2). Risultati. Uomini: 1. Hofer 50’50”; 2. Steinwandter a 1”; 3. Fa bian a 19”. Donne: 1. Mazzetti 58’51”; 2. Ch met a 14”; 3. Olmo a 32”.
Vela MELGES 24 (r.ra.) A San Francisco Blu Moon timonato da Flavio Favini si confer ma al comando del mondiale di Melges 24 (8 prove disputate) con un punto di van taggio sugli americani di Full Throttle. Terzi gli irlandesi di Embarr. Così gli italiani: 7°Audi, Simoneschi; 8°Maidollis, Pizzati; 11° Altea, Racchelli; 28°Maitech, Pardini.
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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
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_la strage dei migranti
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IL CASO CONCORDIA
Intervento da 10 miliardi
Lampedusa, ma perché l’Europa resta ferma a guardare? Le polemiche sui soccorsi. I pescatori contro la Capitaneria, che si difende: «Intervento immediato». E Parigi chiede una riunione urgente dei Paesi dell’Ue I morti di Lampedusa do vrebbero essere 363. L’eco mon diale della strage dei migranti ha posto il problema del ruolo dell’Europa nel dare risposte alle politiche dell’immigrazione. Tanto che Parigi — visto il silen zio delle istituzioni Ue — ha sol lecitato una riunione «rapida» dei Paesi europei sulla gestione delle frontiere marittime. Ieri il deputato di Scelta Civica Mario Marazziti ha visitato, con la pre sidente della Camera Laura Bol drini e una delegazione dell’in tergruppo parlamentare sull’im migrazione, il centro di acco glienza dell’isola e dopo ha riferito ai giornalisti i risultati del colloquio con i sopravvissuti. «Ci hanno detto che su quel bar cone erano in 518, se si pensa che i sopravvissuti sono 155, la con clusione è fortemente drammati ca». I corpi recuperati sono 111 e ieri le tv hanno mostrato le bare allineate con le quattro casse bianche dei bambini piazzate sul davanti. Non s’è potuta conti nuare la ricerca dei cadaveri, per le condizioni proibitive del mare. Anche a Marazziti i so pravvissuti hanno raccontato delle imbarcazioni che hanno fatto finta di non vedere. «Una barca si era accorta di loro, ma ha proseguito. La prima alle 3.30 è girata attorno, si è avvici nata e se ne è andata. Non era illuminata e non sanno di chi fosse. Poi più distante un’altra barca ma non sanno se questa li ha effettivamente visti. I telefo nini non ce li avevano perché
l’appello ai repubblicani
Le foto di ieri lo ritraggo no sorridente mentre alla che tichella attraversa la strada, si infila in un fast food e ne esce con un panino. In realtà il pre sidente americano Barack Obama ha pochi motivi per es sere felice. Lo shutdown (o ser rata di Stato), giunto al quinto giorno, sta paralizzando il Pae se e i tagli federali hanno colpi to anche la mensa interna della Casa Bianca. E quindi il presi dente si è dovuto arrangiare. Obama, ieri, ha alzato i toni: «Basta farse. Lo shutdown deve finire ora», il messaggio rivolto ai repubblicani. L’attacco è ar rivato in vista anche della sca denza del 17 ottobre, quando
glieli avevano sequestrati alla partenza. Ecco perché hanno de ciso di appiccare il fuoco alla co perta».
1
Alfano ha smentito che li abbiano visti. Dice che non è possibile.
Ignazio Fonzo, procuratore aggiunto di Agrigento, ha det to: «Non indaghiamo su pre sunti ritardi nei soccorsi. Non abbiamo riscontri in merito». A Napoli, il generale dell’aero nautica militare in congedo Vit torio Scarpa ha presentato una denuncia contro chi non ha av vertito per tempo la Guardia di Finanza. Lo racconta il quoti diano La Sicilia, secondo il qua le due motovedette delle Fiam me Gialle sarebbero rimaste at traccate al molo nelle ore im mediatamente successive al naufragio.
2 I pescatori che dicono? Un corteo di barche è andato ieri sul punto della tragedia, a gettare in mare corone di fiori. Il presidente del Consorzio dei pescatori, Totò Martello, sen tendo che le testimonianze dei sopravvissuti tirano in ballo i pescatori, ha detto: «I pescato ri salvano vite, rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava mo rendo in mare». Va registrato anche lo sfogo di Vito Fiorino,
S
Le 111 bare delle vittime di Lampedusa allineate in un hangar, tutte senza nome. Quelle bianche, quattro, sono dei bambini: su ciascuna un numero AFP
4 IL NUMERO
252
I migranti dispersi in mare Sono 252 migranti dispersi in mare dopo il naufragio di giovedì davanti a Lampedusa. Le vittime accertate sono 111, mentre i superstiti sono 155. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo Canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone e tra queste più della metà (4.790) risultano disperse. Il 2011 è stato l’anno peggiore: tra morti e dispersi si contano almeno 1.800 vittime, 150 al mese, 5 al giorno.
proprietario di uno dei moto pesca che hanno partecipato ai salvataggi: «La gente bolliva in acqua ma questi pensavano a fare fotografie e video. Dove vano pensare a tirare su perso ne. Noi li facevamo salire quat tro alla volta. Solo questo ci in teressava e quando la mia bar ca era piena di migranti e chiedevamo ai finanzieri e alla Guardia costiera di prenderli a bordo, dicevano che non era possibile e che dovevano ri spettare il protocollo. Erano le 6.306.40 quando ho dato l’or dine di chiamare la Guardia co stiera, e questi sono arrivati al le 7.30. Noi ne avevamo presi a bordo 47, loro erano troppo lenti. Si poteva fare di più e più rapidamente. Ora vogliono de nunciarmi? Sequestrarmi la barca perche abbiamo salvato delle persone? Vengano pure». La Guardia Costiera, leggendo queste dichiarazioni, hanno ri sposto: «Dopo aver ricevuto la segnalazione di allarme via ra dio uhf alle 7, siamo immedia tamente intervenuti con le no stre unità navali arrivate sul posto del naufragio prima del le 7,20. Grazie anche alla coo perazione di soggetti privati, abbiamo salvato tutti quelli che erano sparsi in acqua e strappato al mare 155 vite».
3
La Boldrini?
Ricorderà che la Boldrini, prima di essere eletta alla Ca
mera con Vendola, è stata por tavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifu giati. Siamo quindi su un terre no di sua competenza. Ha det to: «Le cose possono cambiare. Con le uniche misure repressi ve non si risolve il problema (...) Noi dobbiamo capire la causa della grande fuga. È illu sorio pensare che chi non ha nulla da perdere, perché scap pa da violazioni dei diritti umani, possa scoraggiarsi di fronte a misure di contrasto più dure. E’ una pia illusione, non sarà così. Voglio una politica dell’impegno e dell’ascolto che si assuma la responsabilità che questo non accada piu».
Un intervento sul cuneo fis cale di 4 5 miliardi, misure per i Comuni di 3 4 miliardi tra allenta mento del patto di stabilità e servi ce tax, possibile rifinanziamento dell’ecobonus e di quello per gli arredi. I tecnici del governo stanno mettendo a punto la legge di Stabi lità, pacchetto di norme da oltre 10 miliardi che arriverà al Consiglio dei ministri entro il 15 ottobre. E domani Letta incontrerà i sindacati per un confronto sulla legge, a partire dall’alleggerimento delle tasse sul lavoro, «cuore» del ddl.
Nel Torinese
Scontro frontale: famiglia sterminata Cinque le vittime Stavano andando a Gardaland, ma la gita è terminata in tragedia: Luca Gallina, 47 anni, di Cumiana (Torino), la moglie Patrizia di 45 e i figli Kevin e Giada, di 15 e 7 anni, hanno perso la vita ieri mattina alle 6, nei pressi di Piossasco (Torino). L’auto condotta da un 23enne Valter Siccardi, ha percorso la corsia opposta per 150 metri e si è scontrata con quella dei Gallina. Anche Saccardi è morto. Gli era stata ritirata la patente nel 2011 per guida in stato d’ebbrezza.
4
Ho letto che i sopravvissuti sono stati accusati dalla ma gistratura per immigrazione clandestina.
È un atto dovuto, previsto dalla legge in vigore, la Bossi Fini.
5
E gli scafisti?
Non ci sono, per ora, identi ficazioni di scafisti tra i soprav vissuti. Dei sette che erano stati imprigionati per la tragedia di Scicli (13 morti), cinque sono stati scarcerati, gli altri due hanno ammesso che avevano accettato di fare i piloti in cam bio di un passaggio gratuito. Sono tutti e sette siriani.
Serrata di Stato, Obama deciso: «Basta farse, votate il bilancio» gli Stati Uniti, senza un aumen to del tetto del debito, rischia no il default. La tensione rima ne alta, anche se si commette sul fatto che ci siano abbastan za voti alla Camera per far au mentare il tetto debito ed evita re un «collasso economico» che non deve neanche «essere mi nacciato». Nel frattempo alme no su un punto sono tutti d’ac cordo: i dipendenti costretti in congedo non retribuito riceve ranno anche gli arretrati una volta che il governo riaprirà. Il muro contro muro continua, e alle casse degli Stati Uniti costa 300 milioni di dollari al giorno. dan. va.
Barack Obama si compra un panino durante la pausa pranzo a Washington AP
Da marzo prevista la rimozione «A marzo si aprirà la finestra temporale per la rimozione della Concordia». Lo ha annunciato ieri il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, confermando che il porto prescelto per lo smaltimento della nave potrà essere Piombi no se sarà «attrezzato adeguatamente per ospitarla». Intanto la procura di Grosseto domani schiera tre testi utili ad attaccare l’ex comandante Francesco Schettino. Sono l’ufficiale di coperta Gio vanni Iaccarino, il cartografo Simone Canes sa e l’ufficiale in addestramento Salvatore Ursino
Legge di stabilità: verso il taglio del cuneo fiscale
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I resti dell’auto dei Gallina ANSA
Università: si indaga a Bari
Concorsi truccati: nell’inchiesta coinvolti 5 «saggi» Avrebbero pilotato decine di concorsi universitari dal 2006 al 2011 attraverso accordi, scambi di favori. L’inchiesta della Procura di Bari è ormai alle battute finali dopo l’informativa conclusiva depositata dalla Guardia di Finanza nel maggio scorso: negli atti coinvolti l’ex ministro Anna Maria Bernini, l’ex Garante della Privacy Francesco Pizzetti, e 5 «saggi» incaricati di aiutare il governo nelle riforme: Augusto Barbera, Beniamino Caravita, Giuseppe De Vergottini, Carmela Salazar e Lorenza Violini.
In un Comune del Barese
Non ha una casa Per il sorvegliato tenda in strada Deve scontare una condan na a due mesi di reclusione, agli arresti domiciliari, per ricetta zione. Ma non ha casa. E così, Vittorio Giannico, 44enne di Gioia del Colle (Bari), è considerato sorvegliato speciale e risiede in una tenda fatta montare dal Comune, in un’area verde, in attesa che l’uomo trovi una abitazione. Giannico, però, da 13 anni vive in strada e non lavora. Per ora dovrà restare, ogni notte dalle 22 alle 6, dentro la tenda, insieme alla compagna, incinta.
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ALTRI MONDI
La scelta di Berlusconi: chiederà i servizi sociali L’annuncio dopo la condanna per frode fiscale. Gli avvocati: «Entro sette giorni l’istanza». Ed è scontro sul voto in Aula dicazione precisa delle forme di espletamento. «Presentere mo la richiesta, salvo imprevi sti — ha aggiunto Coppi — e poi saranno i magistrati di Mi lano a decidere. Quando il giu dice fisserà le prescrizioni con corderemo le modalità».
DANIELE VAIRA
Silvio Berlusconi ha de ciso: chiederà l’affidamento ai servizi sociali. «La prossima settimana presenteremo a Mi lano la richiesta — ha spiegato ieri il suo avvocato difensore, Franco Coppi. La misura, alter nativa alla detenzione, può es sere concessa solo a chi deve scontare una condanna, (an che come residuo di pena), non superiore ai tre anni di re clusione. Non è escluso che l’ex premier possa essere affidato ad attività di utilità sociale a Roma, dopo lo spostamento della sua residenza a palazzo Grazioli nella Capitale. In que sti giorni si sono sprecati gli annunci e gli appelli rivolti al Cav Don Mazzi lo ha invitato a venire nella Comunità Exodus dove «hanno lavorato nell’orto e hanno raccolto pomodori», tra gli ultimi, Fabrizio Corona e Lele Mora. Il sindaco del comu ne padovano di San Giorgio in Bosco, Renato Miatello lo vor rebbe, invece, per implementa re i servizi rivolti ai cittadini: «Ha dimostrato in più di una occasione di saper ascoltare e risolvere i problemi della gen te», il pensiero del primo citta dino veneto. Pure su internet non sono mancati i commenti
Silvio Berlusconi, 77 anni, è stato condannato per frode fiscale ANSA
sul Cav: c’è chi lo vedrebbe be ne alla Caritas o chi vorrebbe desse una mano a Lampedusa, sconvolta, in questi giorni, dal la tragedia legata ai migranti. L’avvocato di Berlusconi ha spiegato che la richiesta dei servizi sociali non prevede l’in
A CUGGIONO DURANTE UNA FESTA DI COMPLEANNO
Cadono dalla pala di un escavatore Feriti 10 bambini L’incidente in una cava nel Milanese: i bimbi schiacciati sotto il veicolo. Due gravissimi Due bambini di 12 anni in gravi condizioni, due feriti in maniera seria, sei contusi. Tutti più o meno coetanei. È il bilancio di quanto avvenuto ieri poco dopo le 20 all’interno di una cava, a Cuggiono, nel l’Alto Milanese, quando 10 bambini sono volati giù da un escavatore. All’interno della cava si stava svolgendo una fe sta di compleanno. Probabil mente proprio per animare la serata, per fare un gioco «inso lito», i bambini sono stati cari cati sulla «pala» dell’escavato re. A guidare il mezzo il pro prietario della struttura, Mau rizio Valentini, di 39 anni, rimasto illeso. Proprio suo fi glio, ieri, spegneva le candeli ne. Nei confronti del genitore si sta valutando il reato di le sioni colpose. L’incidente Forse a causa di un sobbalzo o di un dosso nel terreno, però, i bimbi sono sta ti sbalzati fuori dall’incavo del macchinario e uno di loro è stato trascinato per qualche metro. Il bambino ha riportato gravi lesioni ad una gamba e lo
schiacciamento del bacino. Per tirarlo fuori sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Un dodicenne è stato, invece, colpito alla testa dalla benna dell’escavatore, ha perso co noscenza ed è stato intubato e poi ricoverato in ospedale. Per gli altri bimbi contusioni e un comprensibile stato di shock. La maggior parte, però, sono stati portati a casa dai genito ri. I soccorsi sono stati imme diati. Ad intervenire sul posto sono stati anche gli operatori del 118 con sette ambulanze e tre automediche. Ora toccherà ai carabinieri cercare di rico struire l’incidente e di dare ri sposte a diversi interrogativi. Nella cava si scava e si ricicla materiale per l’edilizia. Come e perché sia venuto in mente di organizzare lì una festa, non è al momento spiegabile.
Il Cav potrebbe «rendersi utile» a Roma, dove ha spostato la residenza
Il processo Silvio Berlusconi è stato condannato definitiva mente a quattro anni di reclu sione, tre dei quali coperti da indulto, per il caso Mediaset. La Cassazione aveva ritenuto il leader del Pdl colpevole di aver frodato il fisco attraverso i con tratti esteri di Mediaset. Cioè di aver gonfiato fittiziamente i costi e di conseguenza abbat tuto gli utili dichiarati. La ri chiesta dell’affidamento ai ser vizi sociali arriva il giorno do po la decisione della Giunta delle immunità a favore della decadenza di Berlusconi da parlamentare. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si era schierato a fianco del Cavalie re parlando di «accelerazione anomala nelle procedure» e di «un accanimento». Ora la palla passa al Senato che dovrà deci dere entro 20 giorni, come da regolamento. E la tensione sale con una spaccatura tra Pdl e Pd sulle modalità: voto segreto o palese sulla decadenza? © RIPRODUZIONE RISERVATA
A IL COLLE E LA TAV
Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI
Fiducia al governo: i siti vanno in tilt S Lunedì scorso, confermando anticipazioni
Bomba alla «Stampa» interviene Napolitano «Condivido il più netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico». Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un lettera al direttore de «La Stampa» Mario Calabresi, dopo il pacco bomba a un giornalista che si occupa dei No Tav. Per il Colle «si tratta di un’escalation di violenza che caratterizza gli obbiettivi criminali delle frange estreme ai margini del movimento»
già circolate nei giorni precedenti, diversi siti di news e agenzie di stampa hanno comunicato che dall’indomani il nuovo direttore del quotidiano L’Unità sarebbe stato Luca Landò, fino ad allora vicedirettore, che sostituiva così Claudio Sardo. Ma alcune ore dopo l’amministratore delegato della società editrice dell’Unità ha smentito la notizia: «In merito alle notizie diffuse anche in data odierna da talune agenzie di stampa, la Nuova Iniziativa Editoriale Spa comunica che quanto riportato relativamente alla direzione del quotidiano l’Unità non corrisponde a verità. Il quotidiano ha un direttore in carica, Claudio Sardo». Mercoledì tutti i siti di news su internet hanno annunciato prima che il Pdl aveva deciso di votare la fiducia al governo Letta, poi che invece aveva deciso di non votarla, e poi il Pdl ha infine votato la fiducia al governo Letta. Però la smentita delle prime notizie non era colpa di nessuno di quei siti, ma del Pdl stesso che ha cambiato versione per due volte in poche ore. Una notizia che lo era, per una volta, malgrado il percorso tortuoso: giovedì sera un’auto ha cercato di superare le barriere di sicurezza al Campidoglio, a Washington, e la polizia ha sparato alla guidatrice. Per alcune ore non se ne è saputo molto ma l’agenzia italiana Ansa ha annunciato che la guidatrice era morta, ripresa dai siti di Repubblica e Stampa, tra gli altri. I grandi siti di news e le tv americane hanno però aspettato notizie ufficiali e hanno continuato – salvo NBC – a dire che le sue condizioni non erano note o che era in ospedale. È nata quindi un po’ di preoccupazione sui siti italiani, con tweet cancellati e titoli tolti dalle homepage: ma la notizia della morte era vera ed è stata infine confermata anche dalle fonti americane.
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ALTRI MONDI ADDIO AL MAESTRO AI FIGLI HA LASCIATO UN BIGLIETTO PER SPIEGARE IL GESTO: «STACCO LA CHIAVE». LA FINE RICORDA QUELLA DI MONICELLI. GIRÒ «ACHTUNG! BANDITI!»
Si è ucciso il regista Lizzani Portò la cronaca al cinema Aveva 91 anni ed era malato: si è lanciato dal terzo piano FRANCESCO RIZZO
GIUSTISSIMO
Carlo Lizzani, con il ci nema, ha pure trovato mo glie. Tra gli sceneggiatori del capolavoro Germania anno zero, nel 1947 incontra Edith Bieber sul set. «Il regista Ros sellini la vide bella e intelli
gente e mi disse “Quando vi sposate?”». Sono stati insieme fino a ieri, quando Lizzani si è gettato dal 3° piano. Aveva 91 anni, ha lasciato un rigo («stac co la chiave»); aveva guai di sa lute, come Edith. Si è suicidato, come Mario Monicelli nel 2010: all’epoca Lizzani lo defi nì «un gesto da lucidità giova ne». Romano, ex critico nei giorni del fascismo, mancato politico nel Pci; poi storico del cinema, insegnante, direttore della Mostra di Venezia, Lizza ni diceva di sé: «Faccio film po polari per occuparmi della sto
Carlo Lizzani, 91 anni, si è ucciso ieri a Roma ANSA
«Non do più pacchi Tra la radio e i film vi racconto l’Italia» Lo showman riparte dopo l’addio ad Affari Tuoi «Da doppiatore o a teatro, resto uno di famiglia» FILIPPO CONTICELLO
Ancora nostalgia?
«Ancora... Ogni sera dopo ce na prendevo il caffè con milioni di italiani. E a quell’ora si apre la porta solo agli amici».
E lei si consola con la radio: SuperMax su Radio2 Rai conti nua ad andare alla grande?
Western Dopo essere stato fra gli sceneggiatori di Riso amaro, debutta nel 1951 con Achtung! Banditi!, episodio ve ro della Resistenza: finanziato ri, con azioni da 500 lire, un gruppo di operai liguri; nel 1968 gira Banditi a Milano, con Milian e Volonté, un thrillerin chiesta sulla banda Cavallero; approfondisce, tra cinema e tv, la fine del fascismo (Mussolini ultimo atto), la persecuzione degli ebrei (Hotel Meina), il ter rorismo. Ma dirige pure Ma stroianni in Cronache di poveri amanti, da Pratolini e Tognazzi nell’amaro ritratto del boom economico La vita agra. «È na to con il neorealismo e ha inda
Torna pure a teatro e giovedì esce “Cattivissimo me 2”, il car toon che doppia di nuovo.
«Da anni ormai. Permette di dedicarmi alla satira e usare il graffio. Adoro la radio perché è libertà e immediatezza. E con la fantasia ti regala quello che la tv non dà più: al microfono puoi evocare grandi sceneggiature, illudere di averle davvero. Poi con me c’è Laura Barriales, che dà ritmo e solarità».
«
Il mio Cattivissimo me 2 non è un cartoon soporifero Che comico Grillo, ma ora fa paura MAX GIUSTI SHOW MAN
IL NUMERO
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I film diretti da Lizzani Nella sua carriera Lizzani ha diretto trentotto film, ai quali si aggiungono serie e film tv e una quindicina di documentari. Ha inoltre scritto otto libri
A
In primavera ha fatto uno show su Rai 1 sulla crisi: capito qualcosa in più dell’Italia?
Il cantante derubato e malato: stop al tour Furto nella casa romana di Claudio Baglioni a Roma. Dall’appartamen to, dove abitava la madre del cantante e ora risiede la badante, sono stati portati via gioielli, un disco d’oro e uno di platino. Intanto, per una laringofaringite contratta alla fine delle prove, il «ConVoiTour» non comincia, come previsto, il 10 ottobre da Torino ma è stato posticipato a marzo. «Mi dispiace tanto», scrive Baglioni su Facebook
«La tv mi ha tolto tanto, ma mi ha dato un osservatorio per raccontare il Paese. Qui non si impara mai la lezione: le furbe rie ci hanno tolto ciò che è no stro. E non sopporto quando qualche collega dice che ora servono comici perché la gente ha bisogno di distrarsi. No, la gente ha bisogno di risposte».
Dalla politica allo sport: co me va col tennis?
«Sono nel Consiglio Federa le, ho rilevato un circolo a Roma in cui tanti giovani di talento si allenano. Un sacco di soldi spe si, zero guadagni, ma mi sento utile. E se a livello artistico sono un po’ John McEnroe, con la racchetta in mano ho la mobili tà di Marzullo e Brunetta. So’, na pippa, insomma» © RIPRODUZIONE RISERVATA
gato l’Italia con i film di cro naca», spiega il critico e do cente Roberto Nepoti, «ma ha fatto pure Requiescant, un we sternmetafora sui braccianti italiani. Uomo deciso e mode sto, credeva nel cinema come cultura, per tutti». Aspettava Al Pacino per girare L’orecchio del potere, da una spy story di Andreotti. Ieri erano tutti stu piti, dal presidente Giorgio Napolitano («figura della Re sistenza, artista radicato nella realtà») a Ferzan Ozpetek: «L’unica eutanasia che conce de l’Italia agli anziani. Gettar si nel vuoto». Il figlio dello stesso Lizzani dice: «Avrebbe scelto l’eutanasia». Solo nel 2012 il regista aveva confida to: «Non credo in Dio, è il caso che ci disegna. Sei un attore finché dura la recita». © RIPRODUZIONE RISERVATA
RAPINA IN CASA BAGLIONI
«Lui, Benigni e Guzzanti sono i 3 più grandi. Grillo è una ecce zionale opportunità del Paese, un perfetto controllore della co sa pubblica. Ma “compromesso” non è una brutta parola: per questo mi fa paura e non lo vor rei mai al governo». Max Giusti, 45, in «SuperMax», lo show che conduce su Radio2 Rai
4
«Dopo i pacchi ho solo voglia di sperimentare. A novembre debutto in teatro col mio spetta colo Di padre in figlio: è comico, ma per tre volte almeno si pian ge. E “Cattivissimo me” è spe ciale, mai soporifero: credete mi, mi sono fatto una cultura sui cartoni. È un film per tutti, ma questo ormai lo dicono pure Da rio Argento e Rocco Siffredi...».
A proposito di comici, cosa pensa alla parola Beppe Grillo?
Max Giusti, quindi a 45 anni uno showman di talento non la scia a cuor leggero i “pacchi”?
«Affari Tuoi resta una parte di me, le scatole in sé non mi man cano dopo 5 anni e 700 puntate. Ma manca la normalità, l’essere diventato uno di famiglia per tanti. Ancora ci sono vecchiette arrabbiate che mi urlano: “Ma che modi sono? Lasciarci così?”. Invece, sono convinto fosse giu sto non appiattirsi, tentare al tro. Poi con Flavio Insinna lo show di Rai 1 resta in ottime mani. Il bello è che non posso vederlo: a quell’ora per i miei fi gli esiste solo Peppa Pig».
ria e della politica d’Italia, co noscere me stesso e il mondo. E penso che tutto debba contene re un impegno verso gli altri».
LA CONFESSIONE SHOCK
Madonna: «Violentata da ragazza a New York»
S
La popstar Madonna ha 55 anni EPA
«Sono stata violentata sul tetto di un edificio, dove mi avevano spinto con un coltello alla schiena, e il mio apparta mento è stato svaligiato tre volte. Eppure mi avevano già rubato la radio...». Lo ha rac contato Madonna rievocando, in un articoloconfessione scritto per la rivista americana Harper’s Bazaar, i suoi primi anni a New York, quando non era ancora la regina del pop. La «Material Girl», che oggi avrebbe 1 miliardo di dollari in banca (lo ha calcolato Wo men’s Wear Daily), era partita dal Michigan per la Grande Mela a 17 anni, con appena 35 dollari in tasca e l’obiettivo di studiare danza. Era il 1977, dormiva su un divano. Nell’ar ticolo, in cui la popstar parla anche dei suoi mariti e dei suoi quattro figli, Madonna conclude: «Rischiare, per me, è la norma».
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 20/4
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21/4 20/5
21/5 21/6
22/6 22/7
23/7 23/8
LE PAGELLE
Ariete 5,5
Scorpione 8
Toro 5,5
Gemelli 6
Cancro 7,5
Leone 5,5
DI ANTONIO CAPITANI
Svogliatezza, cupezza e polemica potrebbero far giungere a sera stremati voi, gli altri, gli zebedei. Anche quelli di chi amate. Rimediate.
La Luna vi fa fare punti. E la vittoria a tutto campo è vostra. Viaggi rigeneranti, forma fisica OK, escursioni suine memorabili
I rapporti sociali diventano una palla. Anzi due. Fors’anche tre. Urca. Non fate sparate: novità super si stagliano. Fornicazione stinta.
La vostra pedanteria (eccessiva) fa venir voglia alla gente di legarvi sul barbecue. Acceso. Evitate. Sudombelico gagliardo, però.
Tutto può esservi concesso, oggi, dall’amore, dal lavoro, dal fronte finanziario, anche. La creatività è massima, l’ormone imperioso.
La Luna vi annoda gli zebedei stretti stretti. Ahia. Non spazientitevi in famiglia, non abbattetevi nel lavoro e viceversa. Modestie suine.
24/8 22/9
23/9 22/10
23/11 21/12
22/12 20/1
21/1 19/2
20/2 20/3
Vergine 7+
Bilancia 7
Sagittario 6+
Capricorno 7+
Acquario 6
Pesci 7+
Domenica OK. Viaggi, svaghi, lavoro e movida andranno bene. L’amore pure. E sembrano in arrivo leccornie suine a cinque stelle.
Domenica di contrasti, noia, obblighi e di tombini che si aprono: quanta melma. Pure amorososuina. Organizzatevi, non lagnatevi.
Domenica di successi, ancor più in trasferta, nel lavoro, nei contatti con luoghi e individui lontani. Sudombelico spinto, irrefrenabile.
La Luna edulcora umore e modi di fare, che perdono lo stile sfigomannaro che a volte vi caratterizza. Viaggi e fornicazione OK.
VINCENZO NIBALI
Volendo, potete organizzare una domenica in tutta tranquillità. E se pure lavorate, farete goal ovunque. Varietà suine allietano.
Domenica sfigopendulo nostalgica. State su: il trend stellare migliora. E se dovete agire da soli… meglio! Lieve calo sudombelicale.
Il ciclista dell’Astana è nato a Messina il 14 novembre 1984. Per lui nel 2013 una vittoria al Giro e un secondo posto alla Vuelta
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Oggi Ancora Penelope sull'Italia con piogge al Nord, più deboli al Centro mentre saranno più diffuse e localmente intense al Sud. Peggiora con piogge forti sulla Romagna, Veneto e alto Adriatico dal pomeriggio-sera. Più sole in Sardegna. Trieste
Trento Aosta
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Torino
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Milano
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IL SONDAGGIO
IL BLOG
Juventus favorita nel match contro il Milan
Il poker di Donati a Biella dà respiro al tennis azzurro
L’ultima gioia rossonera con la Juve risale al no vembre scorso, quando a San Siro Robinho mise a segno il gol partita. E an che le quote per il big match allo Juve stadium sono tutte a favore dei bianconeri. I nostri lettori si adeguano. Il 56% pro nostica una vittoria Juve, il 27% crede nel Milan. Finirà pari per il 17%.
È presto per dire se Mat teo Donati potrà diventa re un campione. Ma la vit toria ottenuta nel Futures di Biella, il 4° successo stagionale, a spese dell’e sperto francese Burquier è un altro segnale positi vo che arriva dal 18enne di Alessandria. È un risul tato che profuma d’im presa e il nostro tennis respira a pieni polmoni.
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Domani
Dopodomani
Tempo sempre molto instabile con il Nord sotto le piogge per quasi tutto il giorno, forti in Emilia Romagna, Piemonte. Precipitazioni più deboli e irregolari al Centro, locali su estremo Sud e Salento. Meglio sulle isole e resto del Sud.
Nubi e piogge più intense sulle regioni centrali dove Penelope si mostra ancora piuttosto attiva; nubi e piogge anche sulle aree alpine, prealpine e sulle alte pianure del Nord, meglio altrove con piogge e schiarite, rovesci più intensi sul Salento.
14 19
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Bologna
Genova
13 16
Ancona
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Firenze 16 20
Perugia
18 19
16 18
L’Aquila 15 21
ROMA
18 21
Campobasso
Bari
14 21
Napoli
19 22
17 21
Potenza 13 19
Cagliari
Catanzaro
19 25
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Palermo
Reggio Calabria 21 24
20 24
Catania 22 24
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4 ott.
12 ott.
19 ott.
27 ott.
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