Gazzetta 20131006

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www.gazzetta.it domenica 6 ottobre 2013 1,30 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno LXIX ­ Numero n Anno 40

JUVE­MILAN

NAPOLI

In scena il duello dei 101 trofei Conte­Allegri: vietato perderlo

Arriva il Livorno Niente Higuain: Pandev o Zapata

«Ma quale crisi, ci vogliono destabilizzare». «E noi crediamo nei sogni» BOCCI, DELLA VALLE, GRAZIANO, IARIA, OLIVERO PAG. 8­9­10

3 Carlos Tevez, 29 anni e Alessandro Matri, 29 BREGANI­BOZZANI

MALFITANO A PAGINA 11

LA GRANDE CORSA GIALLOROSSI DA SCUDETTO: A SAN SIRO LA 7a VITTORIA DI FILA

LE ALTRE LA VIOLA CON LA LAZIO

I GIGANTI!

Speranza Montella: Pepito Rossi c’è Toro, esame Samp Tabù per Petkovic: non ha mai vinto contro il tecnico della Fiorentina Delio Rossi alla ricerca del primo successo

Totti e la Roma travolgenti: 3­0 all’Inter Partita capolavoro del capitano: doppietta e 300° gol in carriera Non c’era il rigore del 2­0. Mazzarri: «A noi è girato tutto storto» CECCHINI, CENITI, DALLA VITE, ELEFANTE, PUGLIESE, TAIDELLI, SCHIANCHI, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 6

ALLE PAGINE 2­3

BRAMARDO, CALAMAI, GRIMALDI STOPPINI ALLE PAGINE 13­14­15

Serie A / 7ª GIORNATA

Moralez affonda il Chievo L’Atalanta si toglie dai guai PARTITE Ieri CHIEVO ATALANTA 0­1 INTER ROMA 0­3 Oggi (ore 15) PARMA SASSUOLO (12.30) BOLOGNA VERONA CATANIA GENOA NAPOLI LIVORNO SAMPDORIA TORINO UDINESE CAGLIARI JUVENTUS MILAN (20.45) LAZIO FIORENTINA (20.45)

DI LUIGI GARLANDO

Ora la domanda comincia a prendere corpo: chi sarà l’anti­Roma? Non si vince 3­0 a San Siro per caso. Contro un’Inter imbattuta e celebrata, che tre gol li ave­ va presi in sei giornate. Tot­ ti, Totti, Florenzi: zac, zac, zac. Tre colpi di lama, come fa Zorro.

3 Giuseppe Rossi, 26 FORNASARI

CLASSIFICA ROMA* NAPOLI JUVE INTER* FIORENTINA LAZIO VERONA ATALANTA* LIVORNO MILAN

SERIE B BALZO AVELLINO: ORA E’ TERZO

Lanciano inarrestabile L’Empoli lo tallona Brescia­Palermo 1­1

3 Francesco Totti, 37 anni festeggiato dai compagni. Per il capitano doppietta prima del gol di Florenzi ANSA

CICLISMO DA BERGAMO A LECCO LA CLASSICA DI CHIUSURA

TENNIS ERRANI AL MASTERS

Nibali, Rodriguez, Rui Costa Sfida Mondiale al Lombardia

Rincorsa finita Nadal torna n°1 del mondo

Il siciliano: «L’amarezza di Firenze mi carica ancora di più» BERGONZI, GHISALBERTI, GIALANELLA, SCOGNAMIGLIO PAG. 21, 28­29­31

9 771120 506000

TORINO CAGLIARI UDINESE PARMA GENOA CATANIA CHIEVO* BOLOGNA SAMPDORIA SASSUOLO

*Una partita in più.

DA PAGINA 22 A PAGINA 24

31 0 0 6>

21 16 16 14 11 10 10 9 8 8

3 Vincenzo Nibali

CRIVELLI, MARTUCCI PAG. 21­33

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

Silvio Berlusconi ha deciso per i servizi sociali. Baderà ad Allegri.

w

SPAGNA POKER BARÇA

Ribaltone Real Fa 2­2 al 90’ poi vince al 94’ RICCI A PAGINA 17

8 7 7 6 4 4 4 3 2 2


2

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA la Moviola DI FRANCESCO CENITI

Gervinho fuori area: non c’è il rigore del 2­0 Il giudice di porta Guida fa sbagliare l’arbitro

C’è un episodio a fare da spartiacque alla partita: il rigore concesso alla Roma che ha permesso, al 38’ del primo tempo, alla squadra giallorossa di portarsi sul 2 0. In realtà la decisione corretta sarebbe stata una punizione dal limite perché il fallo (netto) di Pereira (ammonito) su Gervinho avviene circa 15/20 centimetri fuori dall’area. L’errore potrebbe essere giustificabile per la velocità dell’azione e la distanza esigua, ma c’è un però: Tagliavento, non nella posizione migliore, fischia e si dirige verso il punto della caduta per dare una punizione. Subito dopo si ferma e indica il dischetto. Come mai? L’arbitro si fida di Guida, giudice di porta appostato proprio sulla linea dell’area e per questo nella situazione ideale per giudicare. Lo fa male,

Il fallo di Pereira su Gervinho punito col rigore SKY

inducendo all’errore Tagliavento. Per il resto il fischietto di Terni dirige bene: giusto non dare rigore sul fallo di Benatia (con giallo) su Alvarez (è di poco fuori area e l’arbitro valuta bene da solo) e sul tackle di Jesus su Gervinho; okay annullare un gol a Ranocchia per una carica su De Sanctis (ammonito per inutili proteste); corretta anche l’espulsione di Balzaretti per doppia ammonizione dopo le irregolarità su Guarin e Alvarez. Nel primo tempo l’arbitro aveva tenuto bene in pugno il match anche grazie ai cartellini: il primo per Pjanic dopo una trattenuta su Taider, dopo Benatia tocca a Castan per un tocco di mano volontario, infine Juan Jesus per un calcetto da dietro su Totti. Nella ripresa ammonito anche Taddei: fallo su Alvarez.

Totti da scudetto a

Roma, 7 vittoria di fila Inter affondata da 3 gol Garcia vola con la doppietta di Totti più Florenzi. I nerazzurri frenati anche dal palo di Guarin sull’1­0, ma è disastro difesa LUIGI GARLANDO MILANO

Ora la domanda comin­ cia a prendere corpo: chi sarà l’anti­Roma? Non si vince 3­0 a San Siro per caso. Contro un’Inter imbattuta e celebrata, che tre gol li aveva presi in sei giornate. Totti, Totti, Florenzi: zac, zac, zac. Tre colpi di lama, come fa Zorro per disegnare la

Z sulla pancia del sergente Garcia. Solo che stavolta li ha fatto Garcia sulla camicia bian­ ca di MazZorro. Tutti attende­ vano il passaggio milanese dei giallorossi per tararne la forza reale. Il responso è glorioso. E non solo per uno spettacolare Totti che ha ridotto ancora una volta San Siro al giardino di ca­ sa, come in passato tra cuc­ chiai elargiti e ovazioni raccol­ te in azzurro.

Qualità Roma Sotto le giocate abbaglianti del capitano e di un incontenibile Gervinho, c’è una sostanza di squadra che vale anche di più. Le 20 reti se­ gnate sono meno preziose del­ la sola subita in 7 match. De Sanctis non prende gol da 411’. Ottimi Benatia­Castan, miglio­ ri centrali del campionato, ma perfetti i meccanismi di coper­ tura. Sono le difese che vinco­ no gli scudetti. Zeman è un in­

cubo lontano. Perfetti i mecca­ nismi di gestione e ripartenza. Il segreto sta in una parola: qualità. Riguardatevi il palleg­ gio di Totti all’alba del terzo gol e contate i secondi che pas­ sano prima che la palla arrivi in rete, spinta da Strootman e imbucata da Florenzi. Uno spettacolo di tecnica e velocità, forse la migliore giocata del campionato. Giovani e senato­ ri, italiani e stranieri, difesa e

attacco: Garcia ha trovato l’equilibrio e la chimica delle stagioni magiche. Era dalla Ju­ ve ’76­77 che una squadra non metteva in fila 7 vittorie all’ini­ zio. Segnali potenti.

re e ripartite. Meglio scoprirlo subito per non farsi male con le illusioni. Mazzarri dovrà au­ mentare il tasso di classe in mediana e lo spirito offensivo del gioco.

Limiti Inter L’Inter ha di che lamentarsi: primo gol regalato da uno svarione di Ranocchia che, senza Campagnaro accan­ to, è tornato come un anno fa; rigore che non c’era; palo sfor­ tunato di Guarin sull’1­0… Ma sono episodi che annegano nel mare di qualità che separano le due squadre. Il rigore, per dire, è stato innescato da una sgom­ mata isterica e senza senso di Juan Jesus che ha perso palla. A parte Alvarez, nessuno ha mostrato lucidità in costruzio­ ne. Il buon lavoro di Mazzarri, che ora ha un punto in meno di Stramaccioni, non viene ridi­ mensionato. L’Inter ha comun­ que confermato carattere e or­ ganizzazione. Ma a certi livelli non basta resistere, combatte­

Super Gervinho Pronti, via e la partita sembra la sala d’atte­ sa che ci aspettavamo da due squadre abituate a deflagrare dopo l’intervallo. Mancano so­ lo le riviste sul tavolino. Il real­ tà è l’attesa nervosa di due pi­ stoleri con le mani sulle pisto­ le. Guardate al 4’: Totti si libera con una magia a ridosso della sua area e un attimo dopo Ger­ vinho è dall’altra parte del campo. La prima pugnalata è andata a vuoto. Ma è questo che deve temere l’Inter: un ser­ pente che si raccogliere nella cesta per mordere al collo ap­ pena può. Lo fa tenendo sem­ pre gli esterni bassi e le linee compatte, cercando di colpire senza sbilanciarsi troppo. Ma il serpente è subdolo. La Roma


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

INTER

ROMA

0

3

(3­5­1­1)

(4­3­3)

1 Handanovic; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 13 Guarin (dal 25’ s.t. Milito), 19 Cambiasso, 21 Taider (dal 12’ s.t. 10 Kovacic), 31 Pereira (dal 1’ s.t. 9 Icardi); 11 Alvarez; 8 Palacio. PANCHINA Castellazzi, Car­ rizo, Andreolli, Belfodil, Kuzmanovic, Wallace, Samuel, Mudingayi. ALLENATORE Mazzarri. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3­5­2; dal 25’ s.t. 3­4­3. AMMONITI Juan Jesus e Pereira per gioco scorretto.

26 De Sanctis; 35 Torosidis, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic (dal 12’ s.t. 11 Taddei), 16 De Rossi, 6 Strootman; 27 Gervinho (dal 31’ s.t. 7 Marquinho), 10 Totti (dal 36’ s.t. 3 Dodò), 24 Flo­ renzi. PANCHINA Lobont, Skorupski, Ljajic, Capra­ ri, Burdisso, Jedvaj, Ricci. ALLENATORE Garcia. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI Balzaretti al 34’ s.t. per doppia ammoni­ zione (gioco scorretto). AMMONITI Pjanic, Bena­ tia, Taddei per gioco scorretto, Castan per c.n.r., De Sanctis per proteste.

MARCATORI Totti al 18’ e al 40’, Florenzi al 44’ p.t ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE spettatori 60.336, incasso di 2.000.200 euro. In fuorigioco 0­3. Angoli 8­2. Recuperi: 0 p.t.; 3’ s.t.

POSSESSO PALLA

PASSAGGI POSITIVI

INTER 58,6%

ROMA 41,4%

TIRI IN PORTA

ROMA 75,9%

IIIIII IIIII

INTER 4

ROMA 6

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0­3 11’ Taider ci prova dal limite, De Sanctis blocca in tuffo. GOL! 18’ Ranocchia svirgola, Balzaretti aziona Gervinho che porge a Totti: esterno destro dal limite nell’angolino. 25’ Gran botta di Guarin da fuori: palo inter­ no. 26’ Testa di Alvarez, De Sanctis para sulla linea. GOL! 40’ Rigore di Totti per fallo di Pereira su Gervinho. GOL‘ 44’ Totti avvia una spettacolosa ripar­ tenza in superiorità chiusa in rete da Floren­ zi.

5 21 23 35

18’ primo tempo Totti riceve palla da Gervinho e dal limite dell’area fa partire un gran tiro che s’infila nell’angolino alla destra dell’incolpevole Handanovic ANSA

TIRI FUORI

IIII

1

INTER 84,5%

Momenti chiave

IIII

INTER 5

L’Inter spinge alla ricerca del pareggio e lo sfiora con una botta di Guarin dai 25 metri: la palla si stampa sul palo con De Sanctis battuto LIVERANI

31 19

35 8 11

13 55

15 27

10 24 6

17 16

26 5

42

BARICENTRO ALTO 56,3 M.

BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 M.

sembra un briciolo meno ag­ gressiva del solito, perfino troppo bassa. L’Inter prende campo e coraggio. Una trappo­ la. Il serpente non chiede altro. Minuto 18’: in inferiorità tecni­ ca e senza Campagnaro, non puoi permetterti regali. Invece Ranocchia svirgola di brutto un appoggio che Balzaretti ad­ domestica per Gervinho. L’esterno al volo di Totti è una piccola Treccani nell’angolino.

riva quattro minuti dopo, con il contropiede Totti, Stroot­ man, Florenzi: bello e veloce come un sonetto di Petrarca. Lo strappo da quattrocentista dell’olandese Cambiasso pote­ va permetterselo anni fa.

Guarin al palo Qui l’Inter fa ri­ corso alla cosa migliore che ha: l’anima. Reagisce rabbiosa e in due minuti scaglia due palle­ gol: palo che trema ancora di Guarin (25’), testa di Alvarez (26’) fermata sulla riga. Ma si sente un sibilo sinistro nella ce­ sta… Altra velenosa riparten­ za. L’imprendibile Gervinho salta Cambiasso sul fondo e strappa un rigore inesistente a Pereira: fallo fuori aera. Sen­ tenza di Totti dal dischetto al 40’: 2­0. La terza pugnalata ar­

Campione eterno a quota 300 gol: Prandelli, pensaci Con la doppietta di ieri sono 14 solo a San Siro «Scudetto? Non ci riguarda, ma tutto è possibile» MASSIMO CECCHINI MILANO

25’ primo tempo

Che difesa Nella ripresa

Mazzarri butta sul tavolo tutta la sua qualità offensiva: Icardi, Kovacic, Milito. La Roma ne approfitta per fare il tagliando alla sua solidità difensiva, an­ che con un uomo in meno (espulso Balzaretti al 34’), e va più vicina al quarto gol (Han­ danovic provvidenziale sul so­ lito Gervinho al 28’) di quanto l’Inter avvicini il primo. Un partita istruttiva per tutti, in fondo. Ora la Roma sa di più delle sue potenzialità, l’Inter sa di più dei suoi limiti. Il campio­ nato sa che i soldati del sergen­ te Garcia fanno paura. Zac, zac, zac: tre squarci sulla cami­ cia di MazZorro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

In anni di Superenalot­ to ammiccante e invasivo, ormai le giovani generazioni stenteranno a comprendere come ci sia stato un tempo in cui «fare 13» poteva signifi­ care cambiare tutto, perché il totocalcio sapeva infilare nelle tasche di qualche for­ tunato quanto bastava per sognare. Ecco, se economi­ camente parlando, il 37enne Francesco Totti il numero fortunato ha scoperto di averlo in tasca da quando ha accarezzato il pallone per la prima volta, il 13° gol realiz­ zato ieri in una porta di San Siro ­ tra campionato e Cop­ pa Italia, compresi quelli a danno del Milan (7) ­ ha avuto il sapore della svolta, dell’apertura di una cas­ saforte di ambizioni im­ possibili. Tra Piola e l’Italia

40’ primo tempo Ancora Totti, stavolta su rigore: Handanovic intuisce il tiro dal dischetto del capitano giallorosso, ma non riesce a respingere LIVERANI

44’ primo tempo La Roma fa tris: Florenzi batte Handanovic col destro e festeggia facendosi i baffi con le dita. Un omaggio al padre che è solito portare i baffi AFP

3

Il protagonista TOTTI RE A 37 ANNI

ROMA 4

SECONDO TEMPO 22’ Gol di Ranocchia di testa annullato per carica a De Sanctis. 28’ Su lancio di Strootman Gervinho vola tutto solo, salva Handanovic 29’ Icardi sfiora un retropassaggio sotto porta, De Sanctis rimedia in extremis.

LA GAZZETTA SPORTIVA

Non a caso il salvada­ naio della sorte si è aperto subito, regalan­ dogli il bis su rigore (gol n°14) e e poi la tripletta ro­ mana innescata da una gio­ cata folgorante del numero 10 al limite della sua area e santificata da Florenzi. Ma non basta. La doppietta di San Siro, lo porta anche ad un’altra cifra storica: 300 gol in carriera, tra campionato, coppe italiane, coppe euro­ pee e Nazionali (A, Under 21 e 23). E se Osvaldo dall’In­ ghilterra lo festeggia con un tweet («Che spettacolo vec­ chio!»), nessuna meraviglia perciò che ­ parlando di Totti e dei suoi 230 gol in Serie A ­ si torni a parlare di lui come unico, possibile candidato a spodestare Piola dal trono di

4 TUTTE LE RETI S

230 in Serie A 18 nelle coppe italiane 16 in Champions 21 in Coppa Uefa/Europa League 9 in Nazionale A 2 in Under 23 4 in Under 21

cannoniere assoluto, ghiac­ ciato nell’empireo delle sue 274 reti nei campionati a gi­ rone unico. Ma non basta. In fondo alla strada c’è dell’al­ tro, ovvero un’avventura chiamata Mondiale da gio­ care in Brasile, nella patria riconosciuta del calcio. Al di là dei (legittimi) dubbi sulle opportunità e sui rischi, sia Prandelli che e Totti avreb­ bero il diritto­dovere di pen­ sarci. Soprattutto se a mag­ gio la condizione fisica del campione resterà la stessa. «Tutto possibile» «Vincere in questo modo alla Scala del calcio è sempre bellissi­ mo ­ dice il capitano a fine partita ­ ma alla Nazionale per ora non ci penso. Mi go­ do questo momento. Scudet­ to? Per ora è una parola che non ci riguarda, ci sono un paio di squadre più forti di noi, ma con questo grup­ po tutto è possibile. Non ci nascondiamo, quan­ do la testa è libera rie­ sci a fare qualsiasi co­ sa, perché nessuno si sarebbe aspettato un inizio del genere. La no­ stra continuità e la cosa più bella. Adesso però rimania­ mo coi piedi per terra, poi al­ la fine tireremo le somme. L’organico comunque è al­ l’altezza delle prime tre, per­ ciò l’obiettivo è arrivare in Champions League. Secon­ do Garcia sono una leggen­ da? Le sue sono parole che gratificano, ma siamo un gruppo unito, con giocatori di livello internazionale. Adesso è tutto l’insieme che funziona». Vero, ma se a di­ rigere l’orchestra resta quel vecchio ragazzo. Che non ha ancora voglia di smettere di sognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


4

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA le Pagelle

DI SEBASTIANO VERNAZZA

6,5 h Alvarez il migliore

INTER

5

RANOCCHIA E PEREIRA, SERATA BUIA ALVAREZ C’È

Lui la sua partita l’ha fatta. Ha corso, si è battuto, ha rotto le scatole agli avversari, è andato a tanto così dal gol con un colpo di testa. Dal pianeta Alvarez arrivano conferme: questo è un altro giocatore rispetto a un anno fa ed è legittimo pensare che possa diventare un Hamsik alla sudamericana.

6,5

5

Handanovic

Rolando

Se non finisce tanto a poco, se l’Inter non ne becca cinque, il merito è delle sue strepitose parate nella ripresa, sulla girata di Florenzi e nel faccia a faccia con Gervinho. Incassa tre gol figli di tiri inappellabili. Per una sera, vecchi discorsi: povero «indifeso» Handa.

Lì dove di solito c’è Campagnaro, c’è per l’occasione Rolando e la differenza si vede a occhio nudo. Troppo compassato, questo Rolando. Contro gli attaccanti­ incursori della Roma «aggarciata» ci vorrebbe altro, servirebbero anticipi a catinelle.

TIRI 1 DRIBBLING OK 6/9 SPONDE 1

PARATE 2 RINVII 4 PRESE ALTE 0

CONTRASTI OK 5/8 LANCI 8 PASSAGGI OK 64/67

Troppa Roma per questa Inter in ricostruzione. L’assenza di Campagnaro può essere una spiegazione, non l’unica spiegazione. Chiamiamoli dolori di crescita. Ogni rinnovamento impone un prezzo da pagare.

8,5 h Totti il migliore

ROMA

8

GERVINHO SPETTACOLARE QUANTO CORRE FLORENZI!

Gli anni passano per tutti, ma non per Totti. Lasciamo stare i gol, per quanto il primo sia il poster del tiro perfetto. E’ all’inizio dell’azione dello 0­3 che si manifesta la grandezza di Totti: stop, palleggio e avvio della ripartenza a 80 metri dall’area avversaria. Se fosse una poesia, Totti sarebbe l’Infinito di Giacomo Leopardi.

6,5

6,5

De Sanctis

Torosidis

Le parate che servono, quando servono. La prima sullo 0­0, fastidioso tiro di Taider con rimbalzo incorporato. La seconda sullo 0­1: pallone bloccato a terra su schiacciata di Alvarez, intervento vagamente somigliante a quello di Zoff in Italia­Brasile del 1982.

Nella Roma di Garcia i terzini – o esterni bassi, come dicono quelli di bravi – sono pregati di avanzare con giudizio, quando si creano le condizioni. Torosidis più attento che irruento, tanto a squarciare l’Inter sui fianchi provvede Gervinho.

TIRI 2 DRIBBLING OK 2/3 SPONDE 4

PARATE 3 RINVII 10 PRESE ALTE 6

CONTRASTI OK 4/10 LANCI 1 PASSAGGI OK 21/29

Una piccola Olanda, nel senso della grande Olanda degli anni Settanta. Tutti fanno molte cose: si interscambiano, avanzano e indietreggiano a seconda delle necessità. La parte di Cruijff la recita Totti: e chi sennò?

4,5

5,5

5

6

5

5

7

6,5

6

6,5

6,5

7,5

Alla Juventus devono fronteggiare le «bonucciate». All’Inter devono difendersi dalle «ranocchiate», che poi sarebbero certe incomprensibili giocate, tipo la svirgolata che avvia la manovra dello 0­1. Ranocchia in confusione, come qualche mese fa.

È l’unico che abbia la vaga idea di come prendere quel satanasso di Gervinho, ma purtroppo per l’Inter non basta perché «speedy­Gervi» non dà punti di riferimento. In più Totti si diverte a interpretare la parte del «falso nueve». Jesus comunque in croce.

Non c’è trippa per «Naga», in questa serata di feroci ripartenze romaniste. Mazzarri fiuta l’aria e gli chiede di guardarsi alle spalle perché i due interscambiabili esterni d’attacco della Roma vanno che è un piacere. «Naga» però non fa bene né l’una né l’altra fase.

A lungo il più vivo e cattivo degli interisti, uno dei pochi che non ci sta a farsi mettere in mezzo. Suo l’impressionante tiro che scrolla un palo della porta di De Sanctis. Si ha la sensazione che l’Inter decollerà quando Mazzarri plasmerà l’irruenza di Guarin.

La partenza è buona. Se l’Inter mette pressione alla Roma, buona parte del merito è di Cambiasso che tiene «alta» la mediana nerazzurra. I gol, però, fanno saltare il banco e l’argentino finisce per fare la figura del vigile urbano travolto dall’ingorgo.

Un passo indietro rispetto a recenti e convincenti esibizioni. Sul suo lato, il centro­sinistra dell’Inter, si scaricano a lungo le scosse di Gervinho e la cosa destabilizza anche la mediana dell’Inter, la manda fuori asse. Da salvare un suo tiro al veleno.

Sbianchetta Palacio e nella ripresa non si lascia impressionare dai muscoli di Icardi né più avanti dalle medaglie sul petto di Milito. Centrale a tutto tondo: sa chiudere ed è bravo nelle uscite. È una cassetta di sicurezza, per aprirla bisogna chiedere il permesso.

Nel primo tempo lui e Benatia hanno il compito facilitato perché l’Inter gioca come al solito senza un vero centravanti. L’Inter però chiude con tre attaccanti puri e la Roma, seppure in dieci, non concede a Mazzarri neppure il golletto dell’onore.

L’espulsione per doppio cartellino giallo incide giocoforza sul voto. Peccato, perché si era avuta percezione di un Balzaretti ritrovato, molto meno disorientato rispetto a un anno fa. Merito del metodo Garcia, che ai terzini chiede poche, ma chiare cose.

Il centrocampo è una delle chiavi di lettura della Roma di Garcia. Non c’è il regista unico, tutti sono registi e sanno giocare il pallone come Dio comanda. Un anno fa Pjanic in quella posizione era un lusso, oggi è un punto di forza. Trasformazioni.

Finto playmaker. Spesso si allinea a Castan e Benatia e diventa il terzo centrale di difesa. Nulla di nuovo, De Rossi libero aggiunto era una prerogativa della Roma di Spalletti. Bravo Garcia a rispolverare il meccanismo. Nulla si butta, tutto si ricicla.

Più che «Stroot» è «strong». Forte, fortissimo. Sradicatore di palloni, però l’immagine non gli rende giustizia, la forza non è la sua unica cifra. Ha senso geometrico, conosce l’arte del passaggio. È lui il «driver» del contropiede dello 0­3. Gran timoniere.

CONTRASTI OK 4/13 LANCI 3 PASSAGGI OK 41/47

CONTRASTI OK 9/14 LANCI 3 PASSAGGI OK 43/55

TIRI 0 PASSAGGI OK 43/47 RECUPERI 4

TIRI 2 PASSAGGI OK 22/31 RECUPERI 5

TIRI 1 PASSAGGI OK 30/40 RECUPERI 4

TIRI 4 PASSAGGI OK 19/21 RECUPERI 5

CONTRASTI OK 9/17 LANCI 3 PASSAGGI OK 18/27

CONTRASTI OK 9/12 LANCI 2 PASSAGGI OK 20/24

CONTRASTI OK 6/13 LANCI 1 PASSAGGI OK 29/34

TIRI 1 PASSAGGI OK 21/25 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 32/39 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 34/43 RECUPERI 6

Ranocchia

Juan Jesus

Nagatomo

Guarin

Cambiasso

Taider

Benatia

Castan

Balzaretti

Pjanic

De Rossi

Strootman

5,5 4,5

5

5,5

5

5,5

Povero figlio, ha tutta la nostra comprensione. Gervinho è un’arma impropria, un pesce siluro che guizza via. In più sul rigore il giudice di porta Guida piglia lucciole per lanterne. Era nell’aria che Gervinho affettasse Pereira e purtroppo per l’Inter è successo.

Centravanti adattato. È vero che dall’altra parte il finto centravanti Totti combina meraviglie, ma Palacio è di un altro genere, per respirare ha bisogno di prendere aria all’esterno. Qui c’è il nodo: perché non Alvarez, Palacio e Icardi insieme dall’inizio?

Sullo 0­3, all’intervallo, Mazzarri non può fare altro che giocarsi la carta Icardi. Il ragazzo lotta, ma trova pane per i suoi tacchetti. Castan e Benatia sono due ossi duri . Forse è l’ora di dargli una chance dal principio, è troppo dura entrare a giochi fatti.

Sembra Alvarez un anno fa. Non c’è dubbio che abbia qualità, ma è evidente che per la squadra rimane un corpo estraneo. È giovane, è bravo. Mazzarri deve lavorarci sopra come ha fatto con Alvarez. Bisogna estrarre il talento che «Kova».

Neppure lui, il glorioso pluridecorato Principe del Bernabeu, è riuscito a cavare dal cilindro il gol che avrebbe lenito un po’ la batosta. Nulla da fare, anche Milito viene rimbalzato dalla muraglia davanti a De Sanctis.

TIRI 0 PASSAGGI OK 8/12 RECUPERI 2

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 3

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 1

TIRI 1 DRIBBLING OK 2/4 SPONDE 1

TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 4

Pereira

Palacio

Icardi

Kovacic

l'allenatore Mazzarri

Milito

8 8

7,5

6

s.v.

Ogni giorno in Africa una gazzella si sveglia e pensa che vorrebbe essere veloce come Gervinho per fare una pernacchia al leone. Quando Gerv per un po’ si sposta a sinistra, Pereira presume di averla fatta franca. Povero illuso. Gervinho ritorna e lo sbrana.

Ma quanto corre Florenzi? Mandiamolo alle Olimpiadi, ché forse ci riporta a casa una medaglia d’oro nel mezzofondo. Sempre anaerobico, oltre soglia, e così sostituito a ripresa inoltrata per farlo respirare. Il gol – diagonale bello e preciso – è meritato premio.

Entra al principio della ripresa, quando c’è bisogno di fiato e di raddoppi per mettere in cassaforte i tre gol di vantaggio. Taddei esegue il compito senza fronzoli o inutili virtuosismi. Può ritagliarsi il ruolo non secondario del cambio affidabile.

Dentro per dare ossigeno al maratoneta Florenzi. Un quarto d’ora a fare argine, a soffocare i rigurgiti dell’orgoglio interista. I tre gol di vantaggio sono un’assicurazione sulla vita, impossibile non andare all’incasso.

TIRI 1 DRIBBLING OK 5/6 SPONDE 1

TIRI 2 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 2/6 RECUPERI 0

TIRI 1 PASSAGGI OK 2/3 RECUPERI 1

Gervinho

Le attenuanti non gli mancano: sono assenti Campagnaro e Jonathan. Totti e Gervinho, però, hanno resuscitato certe streghe del recente passato interista e ci riferiamo alla fase difensiva. Tre gol subiti in un colpo solo: brutto segnale.

Florenzi

Taddei

Marquinho

l'allenatore Garcia

s.v. Dodò

Forze fresche nel finale, per permettere a Totti di prendersi la standing ovation dei romanisti in trasferta a San Siro e per gettare acqua sul fuoco della rabbia interista.

CONTRASTI OK 2/2 LANCI 0 PASSAGGI OK 3/5

Qui ci troviamo di fronte alla reincarnazio­ ne di Lobanowski. La Roma coniuga qualità e organizzazio­ ne, quantità e creatività. Non c’è corsa che vada sprecata, non c’è gesto tecnico che non goda di copertura.

ARBITRI TAGLIAVENTO 6 Sufficiente nonostante il rigore sbagliato? Sì, è Guida a consigliarlo male (lui stava dando punizione), poi dirige bene Mazzoleni 6 ­ Guida 4 (Patatrac su Gervinho) Di Liberatore 6 ­ Cariolato 6

LA VICENDA SOCIETARIA GLI AVVOCATI DEVONO CHIUDERE ENTRO MERCOLEDÌ PER EVITARE UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA

Moratti­Thohir, le firme tardano: si lavora pure oggi Il patron: «Aspetto di capire come finisce... Mi vogliono ancora presidente? Vedremo»

Entro mercoledì Per il 29 ottobre infatti è fis­ sata in seconda convocazione l’Assemblea dei soci che dovrà deliberare il ripianamento delle perdite, l’aumento di capitale e l’ingresso dei soci e che determinerà il nuovo Cda che do­ vrebbe poi riunirsi nei giorni successivi. Ma perché tutto questo avvenga in tempo servono una ventina di giorni dopo le firme per l’effetti­ vo passaggio del 70% delle quote (closing) alla società veicolo creata da Thohir e dai soci Roe­ slani e Soetedjo.

LUCA TAIDELLI LucaTaidelli MILANO

Un weekend di lavoro per arrivare in tem­ po alle firme, che però non verranno scambiate (via fax) nemmeno oggi. Mentre l’attenzione era tutta sulla sfida di San Siro contro la Roma, anche ieri gli studi legali che rappresentano Massimo Moratti (Cleary&Gotlieb) ed Erick Thohir (Jones Day) si sono scambiati incarta­ menti vari nel tentativo di giungere al signing, appunto la firma, via fax non oltre mercoledì prossimo.

Massimo Moratti, 68 anni ANSA

Rischio Assemblea straordinaria Per siglare l’accordo definitivo però bisogna prima trovare la quadra su un paio di cavilli legali e commer­ ciali e sulla governance. Passaggi che non pos­ sono mettere a rischio l’intera operazione, ma che potrebbero richiedere qualche giorno in più. E a quel punto il vero rischio sarebbe quel­ lo di dover convocare un’Assemblea straordi­ naria una settimana dopo quella di fine ottobre

4 IL NUMERO

16

I trofei vinti da Moratti con l’Inter dal 1995: 5 scudetti, un Mondiale per club, una Champions, una Coppa Uefa, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane

(scadenza imposta dal codice civile) per uffi­ cializzare l’ingresso nella società nerazzurra degli indonesiani. «Aspetto di capire...» Prima del match di ieri sera, lo stesso Massimo Moratti ha fatto il pun­ to della situazione brevemente e a modo suo, cioé parlando quasi da soggetto terzo: «Se la prossima sarà la settimana decisiva per le fir­ me? No, per il momento sto aspettando anche io di capire come finisce. Poi, se ci sarà da dire qualche cosa, la diremo dopo». E quando gli è stato chiesto se rimarrà presidente onorario e se davvero Thohir vuole che mantenga quella carica, Moratti ha abbozzato: «Tutto vero, pe­ rò, comunque, vedremo...». Entro qualche giorno sapremo allora se il pressing del tycoon indonesiano, che con il petroliere da un paio di settimane ha contatti telefonici quotidiani, an­ drà a buon fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

5

SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA SAN SIRO VIOLATO UNA SERATA DA DIMENTICARE 1

2

«Potevamo sbloccare noi la gara, poi sarebbero stati loro a scoprirsi...» «Anche stavolta ho visto cose positive: ho detto ai ragazzi di continuare così»

3

4

1 Cambiasso e Palacio durante il riscaldamento con la maglia dedicata alle vittime della tragedia di Lampedusa; 2 Il tabellone di San Siro mostra impietoso un passivo che non ha bisogno di commenti; 3 La disperazione di Walter Mazzarri. Il tecnico di San Vincenzo sperava di festeggiare in un altro modo i 52 anni, compiuti martedì scorso; 4 Nella Nord sono comparsi due striscioni di protesta contro la chiusura del secondo anello verde nel match con la Fiorentina AP/ANSA/REUTERS

Mazzarri deluso: «Una giornata nera ma brava Roma» Il tecnico: «C’è stato un errore del giudice di porta però quando gira tutto storto...» ANDREA ELEFANTE MILANO

Non era a quegli episodi lì che si riferiva Walter Mazzarri venerdì, dicendo che ieri sera avrebbe potuto decidere un episodio. Sicuramente non a quel rinvio pasticciato di Ra­ nocchia, non a quel palo di Guarin, non a quel blitz suicida di Juan Jesus, anticamera dello 0­2; non a quel rigore fischiato da Tagliavento ­ ancora lui a in­ ciampare sull’Inter e viceversa ­ per un fallo fuori area. So­ prattutto quello gli è rimasto lì, ma Mazzarri non lo ha dato a

PRIMAVERA

I nerazzurri volano agli ottavi di Coppa Italia Col campionato fermo per l’impegno Mondiale dell’Under 17 di Zoratto (riprenderà il 2 novembre), che domani sera si radunerà a Casorate Sempione in attesa di partire per gli Emirati Arabi domenica, la Primavera torna in campo con i recuperi del secondo turno di Coppa Italia. Pirotecnico 3 3 tra Bari e Reggina, con gli amaranto che alla fine ottengono la qualificazione ai rigori. Vince e convince l’Inter di Cerrone sul campo del Parma (reti di Camara e Ventre). Due gol di Zamparo e uno di Molino permettono al Varese di superare il Carpi e assicurarsi la sfida alla Juve negli ottavi di finale. I risultati di ieri: Bari Reggina 7 8 (d.c.r.), Parma Inter 0 2, Varese Carpi 3 0. Oggi, ore 15: Palermo Napoli. Il 23 ottobre Empoli Cesena.

vedere più di tanto: «C’è stato quell’errore del giudice di por­ ta, come ce ne sono stati di no­ stri e come c’è stata la bravura della Roma. Quando tutto gira storto, sbagliano tutti. Certo, prendere il 2­0 contro la Roma rischia di chiudere la partita». Presto sarebbe arrivato anche il terzo: tre gol in meno di 45’, gli stessi beccati prima di ieri sera in sei gare; per la prima volta non solo in bocca il sapo­ re della sconfitta, ma pure sen­ za segnare neanche un gol, e sì che l’Inter ne aveva timbrati in media due e mezzo (abbon­ danti) a partita, e a San Siro non mancava l’appuntamento

da undici gare consecutive. La stretta di mano Ma Maz­

zarri, dopo aver stretto la mano a Garcia non solo fisicamente («Non lo avevo fatto in campo perché volevo parlare subito alla squadra, ma sono andato da lui dopo»), è andato oltre quei numeri, per esaminarne altri: «Preferisco guardare ol­ tre il risultato e pensare a far crescere questa squadra, farla giocare bene, darle convinzio­ ne. Pensare che certe cose posi­ tive le ho viste anche oggi. Nel primo tempo non siamo stati inferiori alla Roma e abbiamo giocato anche meglio che con

la Fiorentina: il possesso palla è stato a nostro favore e ci sono anche altri dati statistici che non spiegano uno 0­3. Chi ha visto la partita sa che questo ri­ sultato non rispecchia l’anda­ mento della gara, ma il calcio è questo: loro hanno capitalizza­ to le occasioni, facendo tre gol con tre tiri e mezzo e sfruttan­ do le loro qualità, soprattutto di Totti; noi invece molto me­ no. Potevamo sbloccare noi la partita e allora sarebbe stata la Roma a rischiare le nostre ri­ partenze, ma oggi andava così, un assedio con la palla che an­ dava sempre dove non erava­ mo noi. Ad un certo punto l’ho detto anche ai ragazzi in pan­ china: “Possiamo continuare ad attaccare fino a stanotte, ma non andrà mai dentro”». Avanti così Non è andata dentro neanche con Kovacic e tre punte vere, ma a ben guar­ dare l’Inter è andata davvero più vicina al gol con la prima interpretazione tattica: «E’ ve­ ro, anche perché loro si difen­ devano con grande densità a metà campo e come se la parti­ ta fosse ancora incerta: non a caso hanno la miglior difesa del campionato. I miei erano un po’ sfiduciati, avevo provato a dare un input di fiducia per far capire che si poteva recupe­ rare, ma l’Inter gioca bene quando ha certi equilibri». Quelli che ora l’Inter non deve perdere anche a livello menta­ le: «L’ho detto appena rientrati negli spogliatoi: dobbiamo continuare così, a parte qual­ che ingenuità che di solito non facciamo: forse oggi abbiamo pagato anche un divario di esperienza, di astuzia, di furbi­ zia. Ma se si gioca spesso me­ glio degli altri, i risultati alla fi­ ne vengono. Ogni tanto un in­ cidente di percorso ci sta, tanto più dopo aver incontrato già tre squadre fortissime come Juve, Fiorentina e Roma e avendo perso solo una volta: l’importante è non perdere convinzione».

4

IL CAPITANO

I NUMERI

1

La sconfitta stagionale per l’Inter. Nelle prime 7 uscite la squadra di Mazzarri aveva collezionato cinque vittorie (di cui una in Coppa Italia col Cittadella) e due pareggi Esteban Cambiasso, 33 anni, capitano dell’Inter BOZZANI

0

Le reti segnate dai nerazzurri nei primi 70’ delle gare interne di campionato. I gol contro Genoa (2), Juventus (1) e Fiorentina (2) infatti sono arrivati negli ultimi 20’

19

I mesi e mezzo trascorsi dall’ultimo 0­3 casalingo dell’Inter, contro il Bologna il 17/2/12. Più recente invece l’ultimo k.o. casalingo, 2­5 con l’Udinese lo scorso 19 maggio

Cambiasso: «Non siamo stati inferiori» «Una di quelle sere in cui va tutto male, ma bisogna fare gol» Moratti va via scuro in volto MATTEO DALLA VITE MILANO

La forza (devastante) dei numeri. Ecco: per Handanovic la grattugia delle statistiche è ormai un incubo gigantesco, perché la Roma è la squadra che lo ha perforato di più nella sua carriera italiana, ben 32 gol. Roba da svegliarsi la notte e sognare Totti. E dire che lo sloveno due bei «numeri» li ha fatti, su Florenzi e Gervinho, ma a situazione compromessa. Resta il fatto che ancora una volta la Roma banchet­ ta a San Siro: Moratti aveva chiesto una prova di carattere, «un test di reazione che m’interessa capi­ re»: carattere sì, e tanto, ma i tre punti sono giallo­ rossi e la svista arbitrale è sul rigore dello 0­2. Mo­ ratti che alla fine è andato negli spogliatoi con la faccia scura, senza parlare e dopo aver vissuto 90’ agitatissimi in tribuna. Forse pensando a Tagliaven­ to. Quel rigore... C’è stata anche una «strisciata» del­ la Nord dedicata il giudice sportivo Tosel («La pros­ sima volta quando chiudere un settore lo decidiamo noi...» è la sintesi), e il Bignami della partita lo vuole fare Cambiasso. «No, nessun contraccolpo adesso ­ dice l’argentino ­: ora dobbiamo solo sperare che rientrino gli infortunati, ma in campo bisogna fare gol anche se non c’è stato questo senso di inferiorità. Sono quelle serate in cui va tutto male, noi abbiamo fatto la nostra partita, ma la traversa, il rigore capi­ tato nel nostro momento migliore che... dentro­fuo­ ri e poi è reputato dentro. Ora non guardiamo tutto in negativo». Ecco Juan Jesus: «Grandi meriti loro nelle ripartenze, la Roma è fortissima, hanno avuto tre opportunità e fatto tre gol. Ora dobbiamo crede­ re in noi». E intanto Alvarez e Campagnaro, acciac­ cati, sono a rischio per la nazionale argentina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino SERIE A DONNE

Poker della Torres (f.sal.) 2ª giornata di A: Inter Chiasiellis 2 2, Napoli Como 1 0, Pordenone Firenze 1 0, Res Roma Mozzanica 2 0, Riviera di R. Brescia 0 4, Tavagnacco Scalese 5 0, Tor res Valpolicella 4 1, Verona Perugia 5 0. Class. (prime pos.): Brescia, Pordenone, Tavagnacco, Torres 6.

CALCIO A 5

Marca: è Euro k.o. (g.l.g.) Marca k.o. (1 4) con la Lokomotiv: Coppa Campioni fi nita. Ieri due gare di campionato: Rieti Lazio 4 1, Asti Acqua&Sapo ne 4 4. Oggi Luparense Solito Ma rina e Pescara Kaos.

DOMANI SU RAI 3

Sfide: Balotelli story Domani alle 23.10 su Rai 3 puntata di Sfide, il programma di Simona Ercolani condotto da Alex Zanardi, dedicata a Balotelli e inti tolata «Mario Balotelli: Perché sempre io?».


6

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA

d

gli sprint

HA DETTO

I giallorossi a sole 2 vittorie dalla Juve­record di Capello 9 VITTORIE Juventus 2005­06 Capello vinse le prime 9 gare (qui il gol di Vieira a Udine), e perse col Milan. Poi lo scudetto, che fu revocato per Calciopoli ELIAS

8 VITTORIE Juventus 1985­86 La squadra del Trap e Platini cadde a Napoli dopo 8 vittorie nelle prime 8 giornate. Impresa riuscita anche alla Juve 1930­31 OLYMPIA

7 VITTORIE Milan 1954­55 Schiaffino, Guttmann e Nordahl: 7 successi, come la Juve 1976­77 e l’Inter 1966­67, che però poi non vinse lo scudetto FARABOLA

Garcia tra i grandi

S

su Gervinho «Giocatore raro nel calcio di oggi, lo vedo ai livelli di Lilla, certe cose succedono solo con lui, che quando va in profondità crea superiorità».

Monsieur Bunker, che partenza! Un solo gol preso, +10 su Zeman. Il tecnico si gode Gervinho: «Con lui può succedere di tutto...» ANDREA PUGLIESE MILANO

Conoscendolo, da oggi co­ mincerà a pensare già al Napoli e a una partita che ancora non si sa che fine potrà fare. Prima, pe­ rò, Rudi Garcia stavolta può dav­ vero concedersi qualche attimo in più e godersi fino all’ultima goccia di sudore una Roma stel­ lare, capace di portare a casa la settima vittoria consecutiva (il record è della Juventus di Fabio Capello, 9 nel 2005­06) e sban­ care San Siro con tre gol di scar­ to (contro l’Inter, non era mai successo in tutta la storia giallo­ rossa). E pazienza se per la pri­

l’Analisi

ANDREA SCHIANCHI

Le sette vittorie consecu­ tive della Roma sono figlie di un’antica regola del calcio, purtroppo spesso dimentica­ ta: il centrocampo è il cuore della squadra, lì devono stare i giocatori con i piedi più dolci, quelli che sanno lanciare e tocchettare, mica i «cavalloni» che sono capaci soltanto di an­ dare avanti e indietro ma non hanno tecnica né idee. Rudi Garcia ha disegnato un repar­ to che, per lo standard della Serie A del Terzo Millennio, è perlomeno anomalo: tre regi­ sti in un colpo solo. Sì, perché De Rossi, Pjanic e Strootman, se giocassero in tre squadre di­ verse, avrebbero la bacchetta del comando tra le mani. Qui si adattano: il primo (De Ros­ si) sta davanti alla difesa, si occupa del lavoro di interdi­ zione e spesso si va ad aggiun­ gere alla retroguardia; il se­ condo (Pjanic) si colloca sul centrodestra, classica posizio­ ne da mezzala, e lì pennella e cuce con rara maestria; il ter­ zo (Strootman) si sdoppia, ca­ pace di lanciare lungo e pure di inserirsi con il pallone al piede. A questo trio delle me­ raviglie, come se servisse inse­ rire un po’ di qualità, mettete­ ci un certo Francesco Totti, de­ cisamente imperiale a San Si­ ro. La Roma di Garcia si muove su questo asse, un rom­ bo ai lati del quale corrono co­ me frecce Florenzi e Ger­ vinho. Semplicità, efficacia, compattezza: concetti che la

ma volta dall’inizio della stagio­ ne la sua Roma non ha segnato nella ripresa, Garcia è l’uomo che ha saputo cambiare la testa di una squadra che fino a tre me­ si fa annaspava nel buio. Tanto per capirci, Luis Enrique e Ze­ man dopo 7 gare di punti ne ave­ vano ben dieci in meno... Scudetto o no? «Grande parti­ ta, mi è piaciuto lo spirito collet­ tivo, ma anche il fatto che siamo riusciti a giocare con il cuore, quando necessario. Ho visto una squadra che lotta sempre, che non molla mai». Già, ma anche questo non basta per farlo sbi­ lanciare sulla scudetto. «Ci sono ancora 93 punti in ballo. E’ me­

glio tenere a mente l’obiettivo di tornare in Europa senza parlare di scudetto e magari deludere i nostri tifosi. Vediamo partita do­ po partita. Ma non parlate di ri­ voluzione, in Francia è una paro­ la importante. Stavolta abbiamo fatto delle cose differenti, di soli­ to abbiamo un possesso palla più forte. Nella ripresa non ci siamo riusciti e questo un po’ mi dispia­ ce, ma sulle ripartenze abbiamo fatto bene. Quando recuperia­ mo palla, è decisivo il primo pas­ saggio, fondamentale per gli scatti di Gervinho e Florenzi. Gervinho è giocatore raro nel calcio di oggi, lo vedo ai livelli di Lilla, certe cose possono succe­ dere solo con lui, che quando va

in profondità crea superiorità numerica. Sapevamo che avremmo dovuto sfruttare gli spazi. E Totti ci ha indicato la strada giusta». Totti Già, Francesco Totti, un giocatore che forse neanche Garcia si immaginava così forte a 37 anni. «E’ chiaro che per conoscere perfettamente un giocatore è meglio allenar­ lo ­ dice Garcia ­ Francesco è un fuoriclasse, uno dei più grandi nella storia del calcio e vederlo così felice è una cosa molto bella. Consigli a Pran­ delli? Nessuno, io sono solo l’allenatore la Roma». Che secondo sua sorella, ha im­

parato gli schemi giocando a subbuteo da piccolo. «Non mi ri­ cordo», scherza Garcia, che ieri ha mandato in campo Taddei per la quinta volta in 7 gare. «Rodri­ go lavora molto bene, dà tutto alla squadra ed è forte tecnica­ mente. Normale che giochi». E allora, dopo la giusta sbornia (ieri notte bagno di folla a Fiu­ micino) la mente può volare davvero al Napoli, l’ultimo cruc­ cio di Rudi. «Il calendario è Ro­ ma­Napoli e per me la partita è quella, da giocare all’Olimpico. Vediamo cosa succede doma­ ni». Toccherà al prefetto deci­ dere, ma intanto Garcia ha da­ to un’altro saggio di bravura. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Corta, stretta e con tre registi La Roma gioca «a fisarmonica» Fredy Guarin 27 anni Inter

Kevin Strootman 23 anni Roma

Tocchi

Tocchi

56

51

Passaggi

Passaggi

22/31

34/42

Assist

Assist

1

4

Tiri

Tiri

2

0

Contrasti

Contrasti

8/16

5/12

Palle perse

Palle perse

19

11

Recuperi

Recuperi

5

6 squadra giallorossa, in poco tempo, ha mandato a memo­ ria.

LA MOSSA TATTICA

Attesa La Roma tiene il con­

FLORENZI

TOTTI

STROOTMAN

GERVINHO PJANIC

DE ROSSI PASSAGGIO MOVIMENTO GDS

trollo della partita anche quando non ha quello del pal­ lone. Si chiude come una fi­ sarmonica e spesso risulta molto corta (27 metri la lun­ ghezza media, mentre quella dell’Inter è di 37,5 metri) e molto stretta (34,4 metri la larghezza media contro i 41,5 metri dei nerazzurri). Ovvio

cesse dall’Inter. E, a cucire il gioco e innescare i due sprin­ ter, sempre il solito trio di regi­ sti. Osserviamo il numero dei lanci: De Rossi ne effettua 5 e Strootman 3 (Pjanic nessuno, lui preferisce il passaggio cor­ to). A impreziosire la presta­ zione di Strootman ci sono an­ che 4 occasioni da gol create: per una mezzala di lotta e di governo non è male.

che, se i giocatori sono vicini, si possono aiutare e per gli av­ versari diventa difficile inse­ rirsi e rendersi pericolosi. L’In­ ter ha il vantaggio del posses­ so­palla (58,6 per cento), ma la Roma fa gol. Perché sa aspettare, raccolta e ben pro­ tetta, e poi riparte in velocità: quante multe avrebbero preso Gervinho e Florenzi se sul campo di San Siro ci fosse sta­ to l’autovelox? Rapidi, guiz­ zanti negli spazi stretti e im­ prendibili nelle praterie con­

S

su Totti «Per conoscere un giocatore devi allenarlo: Francesco è un fuoriclasse, uno dei più grandi nella storia del calcio e vederlo così felice è molto bello».

Lanci L’Inter non ha la stessa qualità a centrocampo: i tre di Mazzarri (Guarin, Cambiasso e Taider) hanno caratteristi­ che atletiche importanti, san­ no fiondarsi negli spazi, ma non riescono a gestire la ma­ novra con la sapienza dei ro­ manisti. E difatti il gioco ne­ razzurro si basa spesso sui lan­ ci lunghi dei difensori e sulla caccia alla cosiddetta «secon­ da palla», sulle grandi volate dei laterali e sulle incursioni centrali di Guarin e di Alvarez. Il colombiano è sfortunato quando colpisce il palo dalla distanza, è coraggioso quando va a contrastare gli avversari (16 duelli, 8 vinti e 8 persi), è utile in fase d’interdizione (5 recuperi), però deve essere più efficace: 19 palloni persi sono troppi e alla lunga pesa­ no nell’economia della costru­ zione della manovra. Un dato positivo, per Guarin, riguarda i dribbling: sono ben 6 quelli riusciti. Quando parte è dav­ vero difficile bloccarlo. Il pro­ blema è che, nell’Inter, non tutti sanno saltare l’uomo co­ me fa lui... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it

Tvf Gazza

Uno scontro Florenzi­Rolando ANSA

RIVIVI INTER­ROMA CON GLI HIGHLIGHTS E TUTTE LE INTERVISTE Hai perso qualche gol della supersfida del sabato della 7a di Serie A? Nessun problema. Sul nostro sito trovi gli highlights di Inter­Roma e le interviste ai protagonisti realizzate dopo il match negli spogliatoi di San Siro.

JUVE­MILAN DA SOGNO: SEGUILA IN DIRETTA CON I NOSTRI INVIATI Juventus­Milan come non l’avete mai vista. La partitissima delle 20.45 vi aspetta sul nostro sito: diretta con i nostri inviati a partire dal pomeriggio per non perdere nulla. E se siete allo Juventus Stadium potete contribuire anche voi, twittando con l’hashtag #JuveMilan


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A ANTICIPI 7a GIORNATA le Pagelle DI P.F.A.

ESTIGARRIBIA CHE ERRORE PER RAIMONDI ASSIST E TIRI CHIEVO 5

La stupenda girata di Moralez che dà la vittoria all’Atalanta ANSA

Moralez gol Per l’Atalanta storica vittoria in casa Chievo

PUGGIONI 6 Sbaglia meno degli altri: evita due volte il raddoppio. SARDO 6 Torna titolare. Nove cross così. Sfiora il gol dell’anno. BERNARDINI 5 Perde Moralez alle spalle. È l’errore decisivo. CESAR 5,5 Giallo in poco tempo. DOS SANTOS 5,5 Preferito a Cesar, è falloso e poco affidabile. DRAMÈ 5 Sovrastato sul gol, pure dopo pasticcia: 19 palle perse. IMPROTA 5,5 Prima da titolare in A per l’Under 21, poca sostanza.

h

IL MIGLIORE

6 PELLISSIER

Almeno è l’unico a centrare la porta: respinta miracolosa. BENTIVOGLIO 5,5 Ammonito al 9’, rischia. Butta in area palle scontate. L.RIGONI 6 Pure lui sotto tono: ma cerca di tenere avanti il Chievo. ESTIGARRIBIA 5 Un altro con una rete facile sulla coscienza. P. HETEMAJ 6 Ci mette le gambe nel caos da metà ripresa. PALOSCHI 5,5 Lotta e trova spazi, ma le conclusioni non sono degne. THEREAU 6 Tra errori e bellezze, vedi l’invito a Pellissier. ALL SANNINO 5 Tre sconfitte di fila. Iella, sbagli, mosse azzardate.

Colantuono ritorna al 4­4­1­1 e ritrova ATALANTA 6,5 la vittoria in trasferta. Sannino a rischio? CONSIGLI 6,5 Il balzo su Pellissier CHIEVO ATALANTA

0 1

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Moralez al 16’ p.t.

CHIEVO (4­4­2) Puggioni; Sardo, Bernardini (dal 29’ s.t. Ce­ sar), Dos Santos, Dramè; Improta (dal 13’ s.t. Pellissier), Bentivoglio, L. Rigoni, Esti­ garribia (dal 19’ s.t. P. Hetemaj); Paloschi, Thereau. PANCHINA Silvestri, Squizzi, Frey, Sestu, Radovanovic, Calello, Pamic, Lazarevic, Ar­ demagni. ALLENATORE Sannino CAMBI DI SISTEMA dal 13’ s.t. 4­3­1­2 BARICENTRO ALTO 56,5 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Bentivoglio, Cesar gioco scorret­ to

ATALANTA (4­4­1­1) Consigli; Bellini, Stendardo, Lucchini, Brivio (dal 41’ s.t. Yepes); Raimondi, Cigarini, Car­ mona, Bonaventura (dal 37’ s.t. Brienza); Moralez (dal 30’ s.t. Baselli); Denis. PANCHINA Sportiello, Polito, Canini, Nica, Scaloni, M.Kone, Marilungo, De Luca, Livaja ALLENATORE Colantuono CAMBI DI SISTEMA dal 30’ s.t. 4­5­1, dal 41’ s.t. 5­3­1­1 BARICENTRO MEDIO 52,7 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Raimondi c.n.r. ARBITRO Doveri di Roma NOTE Paganti e abbonati non comunicati. Tiri in porta 5 (1 traversa)­4. Tiri fuori 10­2. In fuorigio­ co 3­2. Angoli 11­5. Recuperi 0’ p.t., 5 ’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI VERONA

L’Atalanta non aveva mai vinto in trasferta in questo campionato e allargando il conto non ci riusciva dal 7 aprile scorso. Non era mai nemmeno passata in casa del Chievo, seppur gli scontri di­ retti abbiano storia giovane (questo è il tredicesimo). Ciò non significa che Stefano Co­ lantuono abbia rischiarato del tutto la penombra di questo inizio annata. Arriva però più disteso alla pausa, convinto da due successi consecutivi che il disegno migliore sia il più an­ tico, leggi 4­4­1­1. In Italia gli allenatori danno troppa im­ portanza al modulo, cioè alla filosofia tattica, ha scritto di recente Rafa Benitez su un quotidiano inglese. Sannino e Colantuono hanno provato la via del cambiamento anche durante questo match, per so­

pravvivere o resistere. I neraz­ zurri hanno chiuso a cinque dietro, con Yepes inserito per torreggiare in un’area dove ogni tentativo dal cielo procu­ ra un sussulto; il Chievo si è modificato nella ripresa con il trequartista e due punte. Niente. Così la panchina di Sannino scricchiola: quinta sconfitta in sette gare, un an­ no fa sempre a inizio ottobre Di Carlo fu licenziato dopo il quinto k.o. su sei. «Io giudico soltanto oggi, non so cosa suc­ cede domani. Per me è stata la migliore prestazione stagio­ nale, ho fatto i complimenti ai ragazzi». Se resta, dopo la pausa non potrà più sbagliare. I motivi Al tecnico si può im­ putare più di un errore inizia­ le: la coppia centrale Dos San­ tos­Bernardini è una sorpresa, ma non piacevole. Con l’ormai consueta dimenticanza in ae­ rea, Moralez trova una girata eccellente e senza opposizio­ ne. Anche il debutto dall’inizio di Improta non è felice: nel se­ condo tempo il tecnico toglie i due esterni (l’altro è Estigarri­ bia) e bocciandoli ordina il rombo con Thereau che arre­ tra e Pellissier davanti: un pro­ digio di Consigli (aiutato dalla traversa e da Lucchini) gli le­ vano l’urlo. Contando le occa­ sioni, 8­3, il pari sarebbe un verdetto più equo. Però il Chievo commette troppi sba­ gli, soprattutto con Paloschi, per guadagnarselo del tutto. Il futuro Sei punti e senza pi­ gliare gol per i nerazzurri. «La continuità mi interessa più delle statistiche», racconta Colantuono. Aiutato anche da due decisioni al limite degli arbitri che non sanzionano un mani di Carmona vicino all’as­ sistente di porta mentre è più difficile da valutare (sembra pulita) un’entrata di Bellini su Thereau. Moralez ritrova la rete dopo un anno, Cigarini e Carmona danno corsa e geo­ metrie, Raimondi ci prende gusto con le offerte offensive. Concretezza, al contrario del Chievo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

è da applausi. BELLINI 6 Anche tre cross, serve di più nel chiuso dell’area. STENDARDO 6 Non sempre vincitore nei corpo a corpo. LUCCHINI 6 Piglia un tunnel, fa tirare, però salva sulla linea il pari. BRIVIO 6 Facile con Improta, meno dopo. (Yepes s.v.) RAIMONDI 6,5 Esterno alto: assist dell’1 0 e botta quasi all’incrocio. CIGARINI 7 Precisione (62 passaggi) e assistenza continua. CARMONA 6,5 Meno vistoso di Migliaccio ma efficace: 11 recuperi. BONAVENTURA 6,5 Crossa per il vantaggio, si adatta tatticamente nella seconda parte. (Brienza s.v.)

h

IL MIGLIORE

7 MORALEZ

Non segnava da più di un anno: 26 settembre 2012. Tecnica e intelligenza finché cala. BASELLI 6 Aiuta in mezzo. DENIS 6 Tre gol nelle precedenti 2 gare. Stavolta si sacrifica e basta. ALL. COLANTUONO 6,5 Conferma la squadra vincente con l’Udinese: ha ritrovato la traccia giusta. GLI ARBITRI DOVERI 6 Difficile da valutare il contatto Bellini­ Thereau: è piazzato e sembra decidere bene. Se c’è mani di Carmona, non è aiutato dai colleghi. Bianchi 6 ­ Dobosz 6 Rizzoli 6 ­ Merchiori 5,5

la Moviola DI FABIO BIANCHI

Bravo Doveri Su Thereau non c’è rigore Sfida nervosa e spigolosa. Doveri non ha indovinato tutti i cartellini e i corner (ne ha negati un paio al Chievo). Nel primo tempo poi c’è mani di Carmona su una rimessa. Doveva vederlo l’assistente di porta Merchiori. Ma nell’unico episodio chiave è molto bravo Doveri. Su lancio di Paloschi, Thereau entra in area. Bellini lo contrasta in scivolata. Thereau cade e la traiettoria della palla non subisce variazioni. Sembra proprio rigore. Invece Bellini sfiora il pallone senza toccare la punta.

LA GAZZETTA SPORTIVA

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A IL SUPER POSTICIPO

29 Scudetti

Coppa Italia

Spercoppa Lega

9

Champions League

6

Coppa delle coppe

2

Coppa Uefa

1

Supercoppa Uefa

3

2

Coppe Intercontinentali

2 TOTALE

I TROFEI DELLA

54

Juve­Milan, la ALESSANDRA BOCCI

COSÌ A TORINO ORE 20.45

Botta e risposta, da più di cent’anni. La Juventus viene fondata nel 1897, il Milan due anni più tardi. I rossoneri vin­ cono il primo titolo nazionale nel 1901, i bianconeri recupe­ rano quattro stagioni dopo. Il Milan è la società più titolata del mondo (alla pari con il Bo­ ca Juniors, che però è agli anti­ podi), la Juve la signora d’Ita­ lia. L’Inter finge di ignorare il Milan dicendo che il vero der­ by nazionale è con la Juve, il Milan finge di ignorare l’Inter ribattendo che la Juve carica di onori è l’avversaria più fre­ quentata nel tempo. Al di là delle rivalità di città, insom­ ma, la Juve è la pietra di para­ gone dei grandi club del nord. A volte amica, quasi sempre nemica. Diversa, soprattutto.

STADIO Juventus Stadium, 41 mila spettatori

Due strade Centouno titoli in due, con strade diverse per ottenerli. Juve e Milan si sono incrociate per la prima volta nell’aprile 1901 e vinse il Mi­ lan. Milan fondato da un grup­ po guidato dall’inglese Kilpin, mentre la Juve è emanazione diretta di un gruppo di liceali torinesi. Forse in quell’inizio c’era già tutta la storia: Juve club solidamente legato al ter­ ritorio italiano, Milan portato alle incursioni internazionali. Quando i bianconeri vincono finalmente la loro prima cop­ pa dei Campioni, il Milan ne ha già conquistate due, la pri­ ma a Wembley, tempio del fo­ otball. Segue un periodo di crisi, ma proprio pochi anni dopo quel primo trofeo juven­ tino (1985) il Milan prepara il grande ciclo dei successi inter­ nazionali. Inventa una rivolu­ zione, l’unica forse registrata nel calcio dopo il grande rove­ sciamento europeo provocato dall’Ajax di Rinus Michels e poi di Kovacs. Solidità Dunque, il Milan è cittadino d’Europa negli anni Novanta, ma quanto aveva sofferto prima. Negli anni Trenta, ad esempio, quando la Juve fa la raccolta di scudetti e il Milan rimane ai margini di tutto. La risalita è lunga, il rapporto con il campionato italiano problematico, perché negli anni d’oro, quelli della gestione Berlusconi, il Milan preferisce l’Europa, i grandi stadi, il pubblico estero. Di­ venta un marchio che viaggia, ma in Italia vince tanto e con grande continuità solo nel­ l’era Capello. La Juve invece è come la città dalla quale pro­ viene: solida, pratica, tradi­ zionale. Si innamora anche di

TEVEZ Fa reparto da solo, si è calato perfetta mente nella nuova realtà. Stasera può punire la difesa rossonera con le sue sterzate al limite ll

JUVENTUS 3-5-2 3 CHIELLINI

1 19 BUFFON BONUCCI

METEO Pioggia, temperatura 13°

ALLENATORE Conte

MILAN 4-3-1-2 MATRI

22 ASAMOAH

Contro la sua ex squadra cerca il primo gol stagionale. La costante ricerca della profondità può far male a una difesa ultimamente un po' distratta

20 ABATE

8 27 9 MARCHISIO QUAGLIARELLA MATRI 21 PIRLO

23 VIDAL 15 BARZAGLI

Andrea Pirlo, 34 anni, quattro titoli con la Juve

16 POLI

17 ZAPATA 32 ABBIATI

18 34 MONTOLIVO DE JONG 10 TEVEZ

5 MEXES

7 ROBINHO 4 MUNTARI

20 PADOIN

LAPRESSE

21 CONSTANT

ALLENATORE Allegri

PANCHINA: 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 16 Motta, 11 De Ceglie, 33 Isla, 6 Pogba, 12 Giovinco, 14 Llorente SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Caceres, Lichtsteiner, Vucinic, Pepe

PANCHINA: 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 23 Nocerino, 8 Saponara, 78 Niang SQUALIFICATI: Balotelli (1) DIFFIDATI: De Jong INDISPONIBILI: Pazzini, El Shaarawy, Silvestre, De Sciglio, Bonera, Kakà, Birsa, Vergara

ARBITRO Rocchi GUARDALINEE Giallatini Padovan QUARTO UOMO Liberti TV Sky Sport 1 e Calcio 1, Mediaset Premium Calcio 1 INTERNET www.gazzetta.it GDS

Benvenuti nella partita con più trofei in bacheca Ma è già vietato sbagliare I bianconeri costretti a vincere per tenere il passo della Roma I rossoneri rischiano di più: con un k.o. è già addio scudetto? GLI SCONTRI DIRETTI Precedenti assoluti in Serie A Precedenti a Torino Vittorie Juventus

54 48

Pareggi

Vittorie Milan

54

Vittorie Juventus

Pareggi

Reti fatte

Reti fatte

Juventus

Juventus

213 Milan

36 21 21

Vittorie Milan

121 Milan

207

95 GDS

giocatori un po’ folli, ma mai folli come il Savicevic che i ti­ fosi del Milan ancora adorano, mai fuori dalle righe come Ba­ lotelli o il Gullit con i capelli rasta degli anni Novanta. La Juve macina titoli italiani, il Milan produce sogni . I suoi di­ rigenti dicono che deve essere come una major, come le grandi imprese di Hollywood. Il Milan macina sogni e a volte con i sogni ci si brucia. Divi Negli anni Ottanta, la Juve era la squadra che dava un blocco alla nazionale cam­ pione del mondo. Molti idoli bianconeri sono stranieri, ma le gioie più grandi sono legate a facce italiane: Scirea, Bette­

ga, Cabrini, Tardelli, Del Pie­ ro, Vialli, Pirlo. Platini è fran­ cese, ma con nome italiano, e pare mimetizzarsi meglio in questa lunga e onorata galle­ ria. Il Milan ha i suoi eroi di casa, Baresi, Maldini, Inzaghi e altri, ma l’immaginario mila­ nista pullula di magie suda­ mericane e del resto del mon­ do: Altafini, Schiaffino, Kakà, Van Basten, Nordahl, Gullit, Rijkaard, Shevchenko. Il Mi­ lan ha creato un melting pot, ha avuto il primo Pallone d’oro africano, Weah, e il bloc­ co oranje più famoso dalla fine degli anni Settanta. Ma la fe­ sta è finita e la squadra di Alle­ gri, più simile a Capello che agli europeisti Sacchi e Ance­

La Signora d’Italia contro un club supertitolato, che sta cercando una nuova identità Juve­Milan è ancora una sfida fra due filosofie. E tra i rossoneri non c’è Balotelli


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9

La classifica per trofei

18 t

l re to i

Ju

Tu

Scudetti

Coppa Italia

5

Spercoppa Lega

6

Champions League

Coppa delle coppe

7

2

Supercoppa Uefa

5

Coppe Intercontinentali

3

Mondiali per Club

1

I TROFEI DEL

TOTALE

sto d

ven

e l ca l c i o i t a l i a no 107

tus+ Juv

M i l a n 101

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s 54

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7 an 4 r 39 Inte

47

carica dei 101 D Primi pure nei ricavi bilanci a CONFRONTO

Robinho, 29 anni, ha vinto due titoli con il Milan FORTE

Juventus Milan FATTURATO 274,8

275,9

La Signora, il Diavolo e il conto (quasi) torna Fatturato Milan a 276 milioni, Juve a 275 poi c’è il vuoto Perdite rossonere più basse, bianconeri meno indebitati MARCO IARIA @marcoiaria1

PLUSVALENZE

9

53,4 STIPENDI 183,8

163,5

PERDITA D’ESERCIZIO

15,9

6,9

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 304,8

lotti, si ritrova a cercare un equilibrio italiano. Per se stes­ si e per i tifosi, che restano perplessi. Perché ripensare ai titoli conquistati, che sono 47, è difficile. La saudade, per re­ stare in tema, è il minimo. La saudade avvelena. Distacchi La Juve invece è uscita dai binari solo per poco e resta un esempio di continui­ tà. Oggi Juve e Milan, le uni­ che società italiane ad essersi giocate una Champions Lea­ gue, si ritrovano con un picco­ lo lago di punti in mezzo. So­ no otto (e il Milan perdendo sarebbe a ­13 dalla Roma), e persino l’ottimista a oltranza Allegri riconosce che sono

tanti. Uno degli ultimi scudetti (Zaccheroni, 1999) è passato da un successo a Torino, ma la stagione è all’inizio, il distacco dalla vetta netto e neppure battere la Juve basterebbe ad autorizzare l’euforia. Il Milan che non può più puntare al­ l’Europa cerca un giardino nuovo e sembra ancora spae­ sato, la Juve che arriva da due delusioni in Champions vuole un successo per ribadire la lea­ dership almeno in Serie A, e alla fine è sempre la stessa sto­ ria. C’era una volta la Juve dei muscoli contro il Milan dei piedi vellutati. Non è più così, ma gli stereotipi a volte aiuta­ no a passare la notte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

160,3

*Juventus bilancio al 30 giugno 2013; Milan bilancio al 31 dicembre 2012

Sul campo, ultimamen­ te, non si può parlare affatto di diarchia. Ma fuori sì. Juventus e Milan restano le locomotive economiche del calcio italia­ no, lo sono più che mai ades­ so. La sfida dei conti è la sfida tra i due colossi della Serie A, che lottano gomito a gomito per lo scettro del fatturato. Ora che i bianconeri hanno pubblicato il bilancio al 30 giugno 2013, la rincorsa è cer­ tificata. I quarti di Champions della scorsa stagione hanno fatto balzare i ricavi della Ju­ ventus, al netto delle plusva­ lenze, da 198,6 a 274,8 milio­ ni, praticamente a un’incolla­ tura dal Milan che resta da­ vanti a quota 275,9 (al 31 dicembre 2012). Poi c’è l’abis­ so, nel senso che la terza ita­ liana ­ l’Inter fuori dall’Europa ­ viaggia con un centinaio di milioni in meno in tasca. Percorsi Le storie di Juven­ tus e Milan sono diverse, per­ ché Calciopoli ha segnato una cesura anche dal punto di vi­ sta gestionale. L’autosufficien­ za dell’era della Triade, a un certo punto, è stata riposta in un cassetto per cause di forza maggiore e la proprietà è do­ vuta intervenire con due au­ menti di capitale poderosi (105 e 120 milioni), aggan­ ciando l’ultimo,però, a un pia­ no industriale che coniugasse crescita e sostenibilità econo­ mico­finanziaria. E qui le stra­ tegie delle due società si sono avvicinate. Il mantra, per tutti, è diventato l’equilibrio dei conti, incarnando lo spirito del tempo di una crisi senza ri­ sparmio, più che i vincoli del fair play Uefa. Berlusconi, che non aveva mai avuto il bracci­ no corto investendo 600 milio­ ni col picco di 87 del 2011, ha

A

LE DUE PROPRIETÀ

S

La Juventus è controllata col 63,8% da Exor, la holding della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann. Il restante capitale è detenuto per il 2,2% dal fondo Lindsell Train e per il 34% è flottante in Borsa

S

Il Milan è di proprietà di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che detiene il 99,93% del capitale. Silvio Berlusconi rilevò il club il 20 febbraio 1986 da Giussy Farina

chiuso i rubinetti e il Milan s’è dovuto arrangiare da sé. Sia Andrea Agnelli che Adriano Galliani hanno imboccato la via dell’autosufficienza. La Ju­ ve facendo leva sui ricavi (era­ no appena 156 milioni nel 2010­11), il Milan tagliando il costo del lavoro e realizzando plusvalenze. Così gli ultimi esercizi disponibili mostrano un risultato netto di ­15,9 mi­ lioni (83% in meno in due an­ ni) per la Juve e addirittura di ­6,9 per il Milan, che chiude­ rebbe in utile se seguisse l’an­ no sportivo anziché quello so­ lare. La sforbiciata rossonera sugli stipendi, che si è già no­ tata nel bilancio 2012 (da 206,5 a 183,8 milioni), ha pro­ dotto infatti i suoi effetti an­ che sul secondo semestre del­ la passata stagione. Negli ulti­ mi tempi la Juventus ha inve­ stito molto di più sul mercato incrementando le spese per il personale, che ormai non so­ no tanto distanti da quelle dei rivali: 163,5 milioni, 13 in più del 2011­12. Giro d’affari e debiti Sul fron­ te delle entrate, la Juve ­ so­ prattutto in virtù del suo baci­ no d’utenza ­ sopravanza il Mi­ lan di quasi dieci milioni (98,2 a 90,2) nella vendita dei diritti tv, Champions esclusa, e gode degli introiti del nuovo stadio che, dopo essere triplicati nel­ la stagione del trapasso, si so­ no consolidati a 38 milioni contro i 33,8 rossoneri. Il Mi­ lan è nettamente davanti, pe­ rò, nel commerciale: i 79,8 mi­ lioni rappresentano il top ita­ liano, mentre la Juve arriva a 60 grazie alle nuove attività dell’impianto. Un indicatore­ chiave della sostenibilità è l’in­ debitamento finanziario net­ to: la Juventus mostra mag­ giore leggerezza con un carico di 160,3 milioni, quasi la metà di quello del Milan (304,8). © RIPRODUZIONE RISERVATA

dal 2015

La Juventus con Adidas come il Milan? Divise in Lega, = Milan e Juventus potrebbero finire sotto lo stesso tetto. Quello dello sponsor tecnico. Sono sempre più insistenti le voci che prefigurano una partnership tra il club bianconero e Adidas, cioè l’azienda che veste il Milan dal lontano 1998. Quasi sicuramente il contratto tra Juve e Nike, che scade nel 2015, non verrà rinnovato. I bianconeri sono in ascesa e non si accontentano più dei 16,5 milioni annui percepiti attualmente (13,2 di base, 1,5 di royalty e 1,8 di fornitura). Inoltre la vicenda di un anno fa della terza stella sulla maglia pare abbia lasciato qualche strascico. Dal 2015 potrebbe essere Adidas ad apporre il suo marchio sulle divise bianconere, rimanendo partner del Milan il cui contratto da oltre 20 milioni scade nel 2017 e, vista la reciproca soddisfazione, non v’è ragione per non prolungarlo. Nike ha appena rinnovato con l’Inter fino al 2024 a 18,2 milioni e dal 2014 vestirà pure la Roma. m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE A IL SUPER POSTICIPO

Qui Juve

Conte è teso e imita Mou: «Quanti nemici Ci vogliono destabilizzare» «Non va bene a nessuno che si vinca il terzo scudetto di fila. Ma il nostro rendimento è uguale all’anno scorso»

pertutto, dobbiamo saperlo, è una situazione prevedibilissi­ ma, e infatti io non sono affatto sorpreso». Per Conte è eviden­ te: «Qualcuno vuole destabiliz­ zare la Juventus. Non va bene a nessuno che qui si vinca il terzo scudetto consecutivo. Sarà du­ rissima quest’anno». E non solo dunque «per la forza delle no­ stre avversarie, oltretutto pa­ recchio attrezzate, feroci». Quindi: «Sentire alcune cose è diventato come ascoltare una barzelletta. Un giorno siamo una corazzata, dopo un pareg­ gio invece...». Poco digerite, poi, alcune interpretazioni rife­ rite a rapporti più o meno tesi fra le varie componenti della società: «Da tempo sono diven­ tato un grande catalizzatore. Ogni mia dichiarazione, ogni fesseria, viene utilizzata in ma­ niera più consona alle vostre esigenze: cercate sempre di creare o vedere un attacco a qualcuno».

MIRKO GRAZIANO VINOVO (Torino)

Josè Mourinho si carica­ va nel sentire il rumore dei ne­ mici. Andava anzi incontro al «pericolo», soprattutto nei mo­ menti di maggiore difficoltà. E con slogan spesso felici nutriva di rabbia positiva le sue truppe, poi incontenibili in battaglia. Una strategia che piace pure ad Antonio Conte. Piovono criti­ che su una Juventus apparen­ temente meno sicura rispetto al recente passato, meno spet­ tacolare, forse frenata da qual­ che pancia piena, «eppure io leggo di cinque vittorie e un pa­ reggio in campionato ­ dice il tecnico bianconero ­. Proprio

come l’anno scorso. Anzi, un anno fa di questi tempi aveva­ mo vinto in maniera immerita­ ta contro Genoa e Siena, due partite scandalose da parte no­ stra. Oggi abbiamo davanti so­ lo una straordinaria Roma, che ha sempre vinto. Noi abbiamo pareggiato a Milano, contro l’Inter, candidata allo scudetto. La verità è che dopo due stagio­ ni fantastiche, siamo nella si­ tuazione in cui basta pareggia­ re una partita, anche con una certa sfortuna, per scatenare il finimondo: nelle due gare di Champions League abbiamo ti­ rato in porta più del Real Ma­ drid, che come noi ha affronta­ to Galatasaray e Copenaghen. Ma tutto ciò è semplicemente il nemico che si nasconde dap­

LA FORMAZIONE BIANCONERA

Dovrebbe essere Fabio Quagliarella il compagno di reparto di Carlos Tevez: que­ ste sono le indicazioni della vigilia della Juve. Antonio Conte è stato ancor più crip­ tico del solito sulla formazio­ ne invocando il silenzio di chi di solito concede qualco­ sa ai curiosi. Si potrebbe so­ spettare una soluzione cla­ morosa, ma il tecnico non ha nemmeno troppe opzioni da valutare. Sulla destra, al po­ sto dell’infortunato Lichtste­ iner, Padoin è favorito su Isla e su Motta (che a sorpresa potrebbe essere preso in con­ siderazione soprattutto per

Il tecnico loda gli avversari: «Ingiuste le critiche dopo la gara di Champions, noi abbiamo più punti di un anno fa»

la sua qualità di crossatore: gli esterni della Juve spesso arrivano sul fondo e poi sba­ gliano il passaggio in area, Marco è il più preciso). A centrocampo Pogba andrà in panchina e gli interni saran­ no Vidal e Marchisio. In at­ tacco, come detto, l’infortu­ nato Vucinic dovrebbe essere sostituito da Quagliarella, in vantaggio nel ballottaggio con Llorente. Fabio ha già fatto tre gol in questa stagio­ ne: due in Champions contro Copenaghen e Galatasaray e uno in campionato contro il Chievo. E ha segnato di testa, di destro e di sinistro a con­ ferma di un bagaglio tecnico completo che proverà a met­ tere in mostra anche stasera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Critiche ingiuste Allegri inve­ ce spera che domani gli diano una mano Matri e Robinho, an­ che perché in attacco non ha molte scelte. Recuperato Mon­ tolivo, restano ancora nella li­ sta degli infortunati Pazzini, Kakà ed El Shaarawy. L’ex bian­ conero non ha ancora fatto gol in rossonero: «Matri deve stare sereno, ha sempre segnato». Juve e Milan sono accomunate anche dal pareggio conquista­ to nell’ultima gara di Cham­ pions League, che ha generato critiche verso tutte e due le squadre italiane. Ma il 2­2 in casa col Galatasaray secondo Allegri non cambia di una vir­ gola il valore dei bianconeri, che restano i più quotati per lo

«

Ormai basta pareggiare una partita per scatenare il finimondo

«

Non abbiamo mai marcato Pirlo, lo lasceremo giocare per lo spettacolo»

«

Sono sereno: ho un gruppo intelligente che vuole stupire ancora

«

Balotelli si deve aiutare da solo, pensi a giocare e a non avere attacchi isterici

«Troppi errori di distrazione? Il percorso appena iniziato pre­ vede al momento un pizzico di superficialità e leggerezza in più, un qualcosa che presto do­ vrà comunque scomparire. Ma sono sereno: ho un gruppo in­ telligente, che vuole ancora stupire». Stasera, intanto, i campioni d’Italia hanno di fatto la possibilità di buttare il Milan fuori dal ring­scudetto: «Oc­ chio ­ ammonisce Conte­, ascolto i rossoneri e sento di­ scorsi di scudetto. Hanno ra­ gione a crederci, il Milan è una grandissima squadra. Negli ul­ timi tre anni ha fatto gli stessi punti della Juve. Matri? Gli au­ guro il meglio, ma da domani in poi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Massimiliano Allegri, 46 anni, ha vinto uno scudetto con il Milan ANSA FABIANA DELLA VALLE @FabDellaValle MILANO

I tempi sono cambiati e si capisce anche dalle dichiara­ zioni di Massimiliano Allegri, che sparge miele sulle teste di Conte, Pirlo e i bianconeri in generale. E’ passato un anno e mezzo dal Milan­Juventus del­ la discordia, quello del gol­ non­gol di Muntari e dei litigi nel sottopassaggio. Ma questa non è una partita che può cam­ biare la destinazione dello scu­ detto, perché siamo ancora agli albori del campionato e poi perché il Milan al momento è troppo distante dalla vetta per poter pensare al tricolore. «Ma i sogni non vanno riposti nel

Le quote Bwin

Quagliarella favorito come spalla di Tevez G.B. OLIVERO MILANO

Brividi Allegri rischia il ­13 «Loro favoriti ma crediamo ancora ai sogni»

Occasione da k.o. Difesa ag­ gressiva, insomma, forse una caccia ai fantasmi, più proba­ bilmente il tentativo appunto di compattare e scuotere un ambiente che qualche motivo di preoccupazione lo dà ecco­ me a Conte. Non in campionato magari, ma in Champions sì. E’ la Juve europea ad aver infatti stimolato le critiche negative.

Antonio Conte, 44 anni, ha vinto due scudetti con la Juve LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

Qui Milan

gli permise di scalare la classi­ fica e ipotecare i playoff di Champions League. Momento sì che s’interruppe con la gara di ritorno di Torino, quando fu decisivo un altro penalty, tra­ sformato da Vidal. Anche quel­ la volta Balotelli era assente per squalifica. Allegri ha detto la sua sulla convocazione di Mario in Nazionale: «Credo che lo chiamerà perché ha già scontato la squalifica. Mi chie­ dete se la chiamata di Prandelli può aiutarlo? Balotelli si deve aiutare da solo, deve pensare a giocare e a non avere attacchi isterici».

Risultato finale

Pareggio

3,90 Gol segnati

Più di 2,5

1,75 No gol

Juve a secco

5,50 No gol

Milan a secco

2,30

È il risultato meno probabile della sfida: il pareggio dato a 3,90. Mentre una vittoria della Juventus padrona di casa e campione d’Italia è quotata 1,57. Partita ricca di gol, si prevede. Infatti una partita con una somma di reti superiore a 2,5 è data a 1,75, leggermente superiore a «meno» di 2,5, data a 1,95. Non ci sarà Vucinic ma Conte può contare sempre su Tevez. Così la Juve che non va a segno col Milan è data a 5,50, molto più bassa la Juve in rete: 1,11 La difesa Juve in Champions, col Galatasaray, non ha fatto benissimo. La quota del Milan all’asciutto è 2,30, invece i rossoneri in gol a Torino sono dati a 1,55

cassetto così presto — è il pen­ siero del tecnico —, l’anno scorso in questo periodo erava­ mo più indietro in classifica. Abbiamo ancora il tempo per recuperare». Senza Balotelli Vero: una sta­ gione fa di questi tempi il Milan aveva 7 punti, quindi uno in meno rispetto agli 8 attuali. Pe­ rò attualmente è a 8 punti dalla Juve e rischia il ­13 dalla capo­ lista (Roma) in caso di sconfit­ ta. Una stagione fa il Milan in­ contrò i bianconeri alla quat­ tordicesima giornata, vinse 1­0 grazie a una rete di Robinho (su rigore) e da lì fece un filotto di risultati positivi (18), inter­ rotto solo dalla caduta del­ l’Olimpico contro la Roma, che

scudetto. «La Juve è favorita anche quest’anno perché ha fi­ sica, tecnica ed è molto esper­ ta. Le critiche sono ingiuste, troveremo una Juve arrabbiata perché ha pareggiato una par­ tita: se la rigioca altre 99 volte vince sempre. Per noi sarà una gara difficile, l’ultima di un ci­ clo durissimo. Anche le criti­ che alla nostra prova di Am­ sterdam non l’ho capite, vor­ rebbero vederci sempre in at­ tacco e con il 100% di possesso palla, ma non è possibile. Do­ mani (oggi, ndr) sarà una par­ tita diversa, ma non ci saranno gabbie per Pirlo: Andrea è un grande giocatore ma non lo ab­ biamo mai marcato, lo lascere­ mo libero per lo spettacolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’UNDICI ROSSONERO

Montolivo trequartista Convocato Saponara DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI MILANELLO (Varese)

Trequartista o mezza­ la? Allegri alza un cortina fumogena sul ruolo di Ric­ cardo Montolivo, un po’ co­ me aveva fatto ad Amster­ dam prima della partita con l’Ajax, quando poi il capita­ no si era piazzato dietro le punte a causa dell’infortu­ nio a Birsa, arrivato durante il riscaldamento. Ma stavol­ ta sembra inevitabile che Montolivo si piazzi dietro ai due attaccanti, anche se il centrocampo del Milan, nel pensiero del suo allenatore, dovrebbe essere flessibile e anche magmatico. Non dare punti di riferimento, come si

suol dire, produrre gol. Inserimenti Aumentando il dinamismo sarebbe più faci­ le confondere gli juventini, per questo forse Allegri sem­ bra intenzionato a rispolve­ rare Nocerino in una grande partita: Nocerino era diven­ tato famoso per i suoi gol nell’annata migliore, e bra­ vo a inserirsi è anche Poli, che per quanto stanchissimo (così è sembrato contro Samp e Ajax) dovrebbe con­ servare il posto. In questo ballottaggio multiplo è pos­ sibile che resti in panchina Muntari. Quanto al reparto trequartisti, è arrivata anche la prima convocazione per Saponara. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A rebbe per il Napoli. Ma il Sas­ suolo ha insegnato che nulla si può dare per scontato. «È una partita difficile come tutte quelle del campionato italia­ no, dobbiamo dimostrare ca­ rattere dopo Londra, perché la squadra c’è ed è forte. Questi 4 giorni ci sono serviti per ana­ lizzare gli errori commessi contro l’Arsenal, sappiamo do­ ve migliorare. Abbiamo lavo­ rato bene e dobbiamo essere fiduciosi. Senza fretta e senza pausa, convinti delle nostre idee e del nostro modo di gio­ care», ha spiegato Benitez.

Higuain è ancora fuori Napoli, Pandev o Zapata L’argentino salta la terza partita in 8 giorni per un problema muscolare. Benitez deciderà solo all’ultimo chi lo sostituirà DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)

Nemmeno stavolta ci sa­ rà. Gonzalo Higuain s’è dovu­ to arrendere al malanno mu­ scolare che gli impedirà di ri­ spondere anche alla convoca­ zione della nazionale argentina. Il suo nome, insie­ me a quello di Albiol e Zuniga (infortunati), non rientra nel­ l’elenco dei convocati per la gara contro il Livorno. Sarà la terza partita che l’attaccante salterà nel giro di 8 giorni. In precedenza s’era fermato con Genoa e Arsenal. Dal club, fi­ nora, non è stata comunicata una diagnosi precisa del ma­ lanno che lo affligge, si dice che abbia avuto un problema al flessore della gamba destra. In ogni modo, Higuain resterà a Napoli per continuare a cu­ rarsi e non volerà in Argenti­ na. «Abbiamo tre giocatori che non risponderanno alle con­ vocazioni: Higuain, Albiol e Zuniga. Dobbiamo metterli a posto nei prossimi giorni, so­ no indisponibili per il Livorno e quindi resteranno qui», ha comunicato Rafa Benitez. Favorito Pandev L’uomo che parla al cuscino sarebbe orien­ tato a schierare Pandev, ma non ha escluso altre due ipote­ si tra cui quella di Zapata, che ha già esordito contro il Ge­ noa. «Il ragazzo è all’inizio della sua esperienza napoleta­ na, deve migliorare la condi­ zione e l’ambientamento. Pan­ dev ha fatto molto bene con il Genoa, meno a Londra: hanno tutti e due la possibilità di gio­ care», ha spiegato l’allenatore che per rendere ancora più enigmatica la sua scelta, ha parlato anche di un’altra ipo­

Quote Bwin Risultato finale

Vittoria Livorno

11,50 Una vittoria del Livorno sarebbe la grande sorpresa di giornata: 11,50. È quotato 1,25 il successo del Napoli, il pari è a 5,50.

Gol segnati

Meno di 3,5

1,44 Partita nella quale l’attacco del Napoli non potrà contare su Higuain. È data a 2,60 la possibilità che si segnino più di 3,5 gol.

Handicap 0:1

Vittoria Livorno

3,75 Una vittoria del Napoli con handicap 0:1 è data a 1,70, mentre il pareggio ha una quota interessante: 3,75 come il successo toscano.

perché vedere NAPOLI­LIVORNO Senza Higuain il Napoli deve dimostrare di avere la mentalità giusta vincendo una gara sulla carta agevole. Ma il Livorno è in forma San Paolo, ore 15

tesi. «La punta centrale po­ trebbe essere Callejon, dipen­ derà anche dall’atteggiamen­ to dei nostri avversari. Hi­ guain può fare la differenza, ma avere fiducia in tutta la ro­ sa è la chiave per il nostro fu­ turo». Non dovrebbe avere dubbi, invece, sull’impiego di Mertens al posto di Insigne. «Si sta allenando benissimo: ha qualità ed è un esempio per come lavora. Per la difesa, de­ vo ancora parlare con il cusci­ no», ha scherzato Benitez. Sulla carta, il pronostico sa­

STRISCIONE PRE­GARA

Nessuna finale Il tecnico spa­ gnolo, comunque, invita a sta­ re sereni. «Non è vero che ogni partita deve essere una finale, le ultime dieci gare sono quel­ le che spesso si rivelano decisi­ ve. Bisogna sempre cercare di vincere ma si deve anche ri­ manere tranquilli. A livello mentale siamo convinti di po­ ter vincere ogni partita, que­ sto è però un processo che ri­ chiede tempo».

Gli azzurri contro i rifiuti tossici (mi.mal.) Anche il Napoli manifesterà contro i rifiuti tossici. Oggi, prima della gara, i giocatori mostreranno uno striscione: «La terra dei fuochi deve vivere. Assieme si può». Durante la gara il messaggio resterà sui led a bordo campo.

Rafa Benitez, 53 anni AFP

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SERIE A

C’è Lazio­Fiorentina Tabù per Petkovic chance per Pepito Il biancoceleste ha sempre perso contro Montella Rossi migliora, può essere titolare: Matos alternativa perché vedere LAZIO­FIORENTINA Lazio reduce da 6 vittorie di fila in casa tra vecchia e nuova stagione, Fiorentina da 8 vittorie nelle ultime 9 trasferte: chi si ferma? Olimpico, ore 20.45

LUCA CALAMAI DAVIDE STOPPINI

La verità è che l’agitazio­ ne per Lazio­Fiorentina non è dei vigili urbani, che hanno raggiunto una tregua con il sindaco Marino e all’Olimpico stasera garantiranno il servi­ zio. Qui gli agitati sono i due allenatori, Petkovic e Montel­ la. Sarà perché le loro squadre fin qui sono andate a corrente alternata, mentre un anno fa erano le rivelazioni della Serie A. Sarà perché la classifica di­ ce che chi sbaglia stasera ri­ schia di allontanarsi troppo dall’obiettivo Champions Lea­ gue. Sarà per questo e mille al­ tri motivi che Lazio­Fiorentina di stasera è già un bivio. Qui Lazio È un bivio per la Lazio, a maggior ragione dopo «la svolta di Trabzon», copyri­

ght Igli Tare. Solo che al bivio Petkovic si trova di fronte un allenatore — l’unico in Italia — contro cui ha perso due vol­ te nel campionato scorso, il so­ lo ad averlo sconfitto sia al­ l’andata sia al ritorno. «Dopo la rimonta di giovedì ora mi aspetto una conferma — ha detto il tecnico della Lazio —. Ma il problema vero è che af­ frontiamo una squadra forte, una delle candidate a vincere lo scudetto. E allora, per quan­ to la partita in Turchia mi ab­ bia lasciato ottime impressio­ ni, dico che la Serie A è un’al­ tra storia. Per cui dico di anda­ re piano con i giovani (Anderson, Perea e Keita, ndr), anche perché per fare ri­ sultato contro la Fiorentina bi­ sognerà mettere in campo al­ meno il 20% in più rispetto al­ la sfida di giovedì». E chissà se crescerà Hernanes, che vive una fase di involuzione. E pro­ prio al Profeta Petkovic non ha risparmiato una nuova bac­ chettata. Domenica scorsa, dopo il pari col Sassuolo, il tec­ nico aveva detto: «Deve ritro­ vare la voglia di divertirsi con la Lazio». Ieri ha rincarato: «Ultimamente l’ho visto un po’ meglio. Se pensa al Mondiale in Brasile? Eh, però deve an­ che capire che la nazionale si conquista giocando bene con

In alto il laziale Vladimir Petkovic, 50 anni, stringe la mano a Lulic; sotto il viola Vincenzo Montella, 39 anni, con Giuseppe Rossi FOTOPRESS/RAMELLA

IL DERBY EMILIANO CON DUE SQUADRE IN CRESCITA

Parma con Cassano e Palladino Sassuolo carico di entusiasmo Il Parma arriva dal trittico di gare in nove giorni rinfrancato da gioco e risultati. Ecco perché la sfida contro il Sassuolo è un crocevia importante: dare continuità e affrontare la sosta con serenità. Donadoni ha molte assenze, ma punta a confermare la formazione che ha pareggiato a Firenze, con Valdes in regia unica novità. «Chi andrà in campo ha l’ennesima chance di dimostrare il proprio valore per

conquistarsi il posto da titolare», spiega il tecnico. Dunque solito 3 5 2, con Palladino al fianco di Cassano in attacco. Contro un Sassuolo non arrendevole. «Non dobbiamo affrontarli guardando la classifica, ma pensando al loro valore reale». Qui Sassuolo Dopo i 2 pareggi di fila Francesco ha un Sassuolo ritrovato. «È tornato l’entusiasmo e lo abbiamo restituito a chi ci segue: dobbiamo continuare»,

il proprio club». Una battuta Petkovic l’ha regalata anche sul tema caldo del razzismo e sulla nuova giornata a porte chiuse inflitta dall’Uefa: «La nostra squadra non merita questo trattamento e queste penalizzazioni. Spero che il ri­ corso dia ragione alla società e l’Olimpico venga riaperto». Qui Fiorentina Per Montella, invece l’Olimpico non si è mai chiuso: «La Lazio? Vivo ancora di rendita per i quattro gol che feci nel derby anni fa...», ha scherzato il tecnico viola. Non vive di rendita invece la sua Fiorentina: «Ci sono troppe pressioni intorno a noi, eppu­ re abbiamo più punti rispetto allo scorso anno e abbiamo avuto anche più infortuni. Non possiamo certo pensare di vincerle tutte». A proposito di infortuni: Montella è pieno di dubbi. Il principale è legato alla condizioni di Giuseppe Rossi: «Le indicazioni sono buone, per questo lo convoco — ha detto l’allenatore —. Pe­ pito ha voglia di tornare in Na­ zionale. E non credo che avrà problemi ad andare al Mon­ diale». L’orientamento è quel­ lo di far giocare Rossi, speran­ do che poi il c.t. Prandelli non lo convochi. Altrimenti c’è sempre il giovane Matos: «Non credo sia stanco, se gli dico di giocare scende in campo an­ che zoppo. E’ un ragazzo di ta­ lento che deve crescere». An­ che il resto della formazione è un rebus: «Pasqual sostiene di essere pronto, vedremo. Am­ brosini? Lavora come se fosse l’ultimo arrivato nel mondo del calcio e invece ha vinto tut­ to». Poi c’è stato chi gli ha chie­ sto se Pizarro possa essere ac­ costato a Balotelli per numero di ammonizioni e espulsioni. «Il rosso rimediato da David in Ucraina è stato frutto di falli di gioco. Con il Cagliari invece ha sbagliato», la replica del tecni­ co. Che per stasera ha un pro­ gramma certo: trasformarsi da tabù in incubo di Petkovic.

4

domande a... MAURO VALERI DIR. OSSERVATORIO RAZZISMO NEL CALCIO

La Curva della Lazio: l’Olimpico sarà chiuso per razzismo in Europa League con l’Apollon ANSA

«Il razzismo? Lotito sbaglia la strategia In Italia troppa paura» 1 Lazio di nuovo a porte chiuse in Europa.

Chiediamo il perché a Mauro Valeri, sociolo­ go, direttore dell’Osservatorio sul razzismo e l’antirazzismo nel calcio. Perché nel circuito Uefa le regole sono molto più rigide, non si sgarra. Non conta più solo l’arbitro o il delegato: l’Uefa ha delle persone in ogni settore dello stadio. E a differenza del passato ora non conta più se una parte del pubblico si dissocia.

2 Per la Lazio è «scandalo». D’accordo? Il club è nel mirino, non a caso è nella black list dell’Uefa. Ma non parliamo di complotto.

3 Cosa dovrebbe fare Lotito? Sbaglia strategia. La maglia «No racism» è un pal­ liativo. Dovrebbe fare 3 cose: concordare una li­ nea comune con l’Uefa, piuttosto che difendersi dalle accuse. Secondo: investire in una campagna antirazzismo nelle scuole calcio. Terzo: indivi­ duare i colpevoli e non farli più entrare allo stadio. Ma in Italia ci sono troppe commistioni tra squa­ dre e tifosi, come dicono Capello e Giampaolo.

4 Cosa non va in Italia? C’è paura sul tema. Negli spot avete mai visto un italiano? La Lega, con i soldi delle multe (un anno fa 500 mila euro), spieghi ai giovani cos’è il razzi­ smo, invece di pagare le spese di segreteria. Il Li­ verpool ha regalato ai fan un libretto su cosa dire e non dire allo stadio. Da noi i tifosi dell’Inter deci­ dono di non fare «buu» a Balotelli per non risulta­ re razzisti, poi vanno allo stadio con le banane... stop

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROSSOBLÙ A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA ha detto il tecnico, che ritrova Antei ma non intaccherà il 3 5 2 che ha fruttato, contro Napoli e Lazio, i primi punti stagionali. «In settimana – spiega – abbiamo lavorato su quello che non ha funzionato: ma la squadra risponde, e credo sarà molto importante, contro il Parma saper leggere da subito la gara». Teme l’imprevedibilità di Cassano e «la doppia fase degli esterni di Donadoni, Hanno qualcosa in più di noi, ma sopperiremo con l’attenzione». Fogliani­Piovani © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna, Bianchi­Cristaldo ok Toni è la certezza del Verona «Basta con le chiacchiere, facciamo parlare il campo». Stefano Pioli è teso mentre indica la strada verso la prima vittoria stagionale e un successo casalingo che manca da oltre 7 mesi. «Ho chiesto ai ragazzi di non guardarsi alle spalle e di tirare fuori tutte le loro qualità, senza isterismi e con la giusta serenità» predica il tecnico rossoblù dopo il 5 0 di Roma e 10 gol subiti in 8 giorni. In difesa

Cech e Morleo si contendono la fascia sinistra e Mantovani fa spazio a Sørensen, più adatto ai contrasti aerei con Toni. «Conosco Luca dal ’97, lui era agli inizi e io a fine carriera al Fiorenzuola. Abbiamo un bel rapporto, ma resta un avversario» conclude Pioli, che non ha mai battuto Mandorlini in 5 precedenti e torna al 4 3 1 2 schierando per la prima volta la coppia Bianchi Cristaldo.

Verona «Sarà una partita difficilissima, perché loro hanno qualità. Il pericolo maggiore? Diamanti». Andrea Mandorlini si porta dietro il dubbio per il completamento dell’attacco. C’è ll’inamovibile Toni, al centro. Ai lati del tridente, invece, tutto in ballo. A cominciare dalla conferma di Iturbe:«Sta bene lui – dice Mandorlini – ma pure Gomez, e Martinho, e Jankovic. Deciderò». Fuori l’ex Moras, in difesa rientra Maietta, che andrà a far coppia con Alejandro Gonzalez. Fontana­Zanarini © RIPRODUZIONE RISERVATA


14

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 7a GIORNATA

4

I NUMERI 6

4

le partite di campionato nelle quali la Sampdoria non è riuscita a segnare (record stagionale detenuto in compagnia dei cugini genoani); nelle due occasioni nelle quali ha segnato il risultato finale è stato di 2­2, in casa di Bologna e Cagliari

5

le vittorie consecutive del Napoli contro il Livorno ma anche le vittorie casalinghe consecutive dei campani contro la squadra toscana che ha fatto punti contro il Napoli l’ultima volta il 28 dicembre 1947 vincendo 1­0 in casa; l’ultimo successo a Napoli risale invece all’8 dicembre 1940 con il punteggio di 2­1

4

PARMA (3­5­2)­SASSUOLO (3­5­2) ORE 12.30

LUCARELLI

19 83

18

37

GOBBI

SCHELOTTO

16

17

83

27

PAROLO

PALLADINO

FLORO FLORES

KURTIC

10

FELIPE

VALDES

MIRANTE

2 CASSANI

I NUMERI 24

4

20

MAGNANELLI

BIANCO

79 PEGOLO

99

25

7

GARGANO

CASSANO

BERARDI

MISSIROLI

7

86

BIABIANY

ZIEGLER

15 ACERBI

ARBITRO DE MARCO Assistenti Iannello Ghiandai IV Crispo Add Massa (1) Nasca (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio Parma p. 6

Sassuolo p. 2

PANCHINA 91 Bajza, 1 Pavarini, 3 Mesbah, 25 Konè, 28 Benalouane, 20 Obi, 23 Mendes, 30 Acquah, 24 Munari, 87 Rosi, 9 Cerri, 21 Sansone. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Gobbi­Mesbah 55­45%, Palladino­Sansone 55­45%, Valdes­ Acquah 55­45%. SQUALIFICATI Amauri e Marchionni (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Galloppa (5 mesi), Paletta (20 giorni), Okaka (da verificare). ALTRI Jankovic.

PANCHINA 1 Pomini, 22 Rosati, 2 Pucino, 3 Longhi, 5 Antei, 35 Rossini, 45 Chibsah, 21 Laribi, 11 Alexe, 14 Masucci, 70 Farias, 10 Zaza. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Ziegler­Longhi 70­30%, Missiroli­Laribi 60­40%, Floro Flores­ Zaza 55­45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Valeri (da valutare), Marrone (15 giorni), Terranova (6 mesi) Gomes (10 giorni), Gazzola (da valutare). ALTRI Alhassan, Lodesani.

1 1.57

X 3.80

2 5.75

11

le partite casalinghe utili consecutive per l’Udinese in campionato, l’ultima battuta d’arresto il 2 settembre 2012 ospitando la Juventus che si è imposta per 4­1. Da allora i friulani hanno vinto 13 volte e pareggiato 8

5 1

7

99

DELLA ROCCA

CRISTALDO

ANTONSSON

CURCI

6

SØRENSEN

15

2

ITURBE

ROMULO

9

19

TONI

JORGINHO

CACCIATORE

22 MAIETTA

15

23

PEREZ

DIAMANTI

33 KONE

8

23 GONZALEZ

9

21

10

BIANCHI

GOMEZ

HALLFREDSSON

GARICS

1 RAFAEL

33

AGOSTINI

ARBITRO VALERI Assistenti Giachero–Stallone IV Longo Add Di Bello (1) Celi (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 4 Bologna p.3

Verona p. 10

PANCHINA 32 Stojanovic, 25 Agliardi, 22 Mantovani, 31 Radakovic, 75 Crespo, 3 Morleo, 4 Krhin, 13 Laxalt, 92 Yaisien, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Sørensen­Mantovani 60­40%, Cech­Morleo 60­40%. SQUALIFICATI Natali (1) DIFFIDATI Della Rocca, Diamanti, Pazienza. INDISPONIBILI Cherubin (25 giorni), Pazienza (20), Gimenez (da valutare) ALTRI Alibec, Ferrari, Maini.

PANCHINA 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 13 Bianchetti, 25 Marques, 4 Laner, 14 Cirigliano, 5 Donati, 30 Donadel, 11 Jankovic, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Hallfredsson 55­Donati 45%, Iturbe 55­Martinho 45%, Gomez 80­Jankovic 20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jankovic. INDISPONIBILI Moras (30 giorni). ALTRI Ragatzu, Rubin.

1 2.10

Le reti in serie A per Gobbi, quando ha segnato lui la sua squadra non ha mai perso

X 3.20

2 3.50

0

Le reti di Agostini in Serie A in 293 presenze

SAMPDORIA (3­4­2­1)­TORINO (3­5­2) ORE 15 36

79 GAVAZZI

5 MUSTAFI

1 DA COSTA

17

DARMIAN

11

33 GABBIADINI

GENTSOGLOU

PALOMBO

20

SANSONE

GASTALDELLO 29

PADELLI

IMMOBILE EL KADDOURI

3

DE SILVESTRI

30

BOVO

7

9

12

5

VIVES

POZZI

OBIANG

28

GLIK

BRIGHI

CERCI

9

14

25

33

11

24 MORETTI

D’AMBROSIO

ARBITRO GERVASONI Assistenti Posado–Marrazzo IV Petrella Add Giacomelli (1) Di Paolo (2) PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Sport 1 e Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3

21

le reti subite dal Parma nelle prime due partite casalinghe di questo campionato, 3 per incontro con esiti diversi, prima sconfitta per 3­1 con la Roma, poi vittoria per 4­3 con l’Atalanta

29

35 CECH

6

MARZORATI

5

BOLOGNA (4­3­1­2)­VERONA (4­3­3) ORE 15

SAMPDORIA p.2

TORINO p. 8

PANCHINA 92 Tozzo, 30 Fiorillo, 7 Castellini, 4 Salamon, 6 Rodriguez, 19 Regini, 15 Wszolek, 21 Soriano, 5 Renan, 22 Bjarnason, 20 Barillà, 23 Eder. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Gentsoglou­Regini 60­40%. SQUALIFICATI Costa (1), Krsticic (1) DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Berardi (5 giorni) ALTRI Fornasier, Eramo, Maresca, Poulsen.

PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 19 Maksimovic, 17 S. Masiello, 26 Pasquale, 4 Basha, 63 Bellomo, 8 Farnerud, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI El Kaddouri­Farnerud 70­ 30%; Vives­Bellomo 70­30%, Brighi­Basha 60­40%. SQUALIFICATI Barreto (18/10/2013), Gazzi (18/10/2013), Gillet (01/02/2017). DIFFIDATI Glik. INDISPONIBILI Larrondo (35 giorni), Rodriguez (1 mese) ALTRI 29 Scaglia

1 2.35

X 3.10

2 3.10

6

Le presenze in questo torneo per Da Costa, l’unico doriano che non ha ancora saltato un minuto

JUVENTUS (3­5­2)­MILAN (4­3­1­2) ORE 20.45 22 3

ASAMOAH

CHIELLINI

1

20

8

BONUCCI BUFFON

15 BARZAGLI

21

QUAGLIARELLA

PIRLO

POLI

MATRI

27

MARCHISIO

19

16

9 18

34

MONTOLIVO

DE JONG

TEVEZ

VIDAL

17 ZAPATA

32 5

10

23

ABATE

7 ROBINHO

4

ABBIATI

MEXES

MUNTARI

20

21

PADOIN

CONSTANT

ARBITRO ROCCHI Assistenti Giallatini–Padovan IV Liberti Add Banti (1) Ciampi (2) PREZZI da 45 a 140 euro TV Sky Sport 1 e Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1 Juventus p. 16

Milan p. 8

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 16 Motta, 11 De Ceglie, 33 Isla, 6 Pogba, 12 Giovinco, 14 Llorente. ALLENATORE Conte BALLOTTAGGI Padoin­Motta 65­35%, Padoin­Isla 70­30%, Marchisio­Pogba 65­35%, Quagliarella­Llorente 60­40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI, Caceres (15 giorni), Lichtsteiner (3 giorni), Vucinic (20 giorni), Pepe (da valutare) ALTRI nessuno.

PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 23 Nocerino, 8 Saponara, 78 Niang. ALLENATORE Allegri BALLOTTAGGI Constant­Emanuelson 70­30%, Poli­Nocerino 60­40%. SQUALIFICATI Balotelli (1) DIFFIDATI De Jong. INDISPONIBILI Pazzini (30 giorni), El Shaarawy (30), Silvestre (15), De Sciglio (15), Bonera (15), Kakà (15), Birsa (15), Vergara (2). ALTRI Coppola, Cristante.

1 1.60

X 4.00

2 5.25

1

Sola vittoria per Mexes nei 13 precedenti di campionato contro la Juventus con 4 pari e 8 sconfitte.

7

a

A MARASSI I GRANATA SI AFFIDANO A CERCI

La Samp punta GIORNATA sul falso tridente Torino, c’è Bovo CLASSIFICA SQUADRE

PUNTI

ROMA NAPOLI JUVENTUS INTER FIORENTINA LAZIO VERONA ATALANTA LIVORNO MILAN TORINO CAGLIARI UDINESE PARMA GENOA CATANIA CHIEVO BOLOGNA SAMPDORIA SASSUOLO

21 16 16 14 11 10 10 9 8 8 8 7 7 6 4 4 4 3 2 2

G 7 6 6 7 6 6 6 7 6 6 6 6 6 6 6 6 7 6 6 6

PARTITE V N 7 0 5 1 5 1 4 2 3 2 3 1 3 1 3 0 2 2 2 2 2 2 1 4 2 1 1 3 1 1 1 1 1 1 0 3 0 2 0 2

P 0 0 0 1 1 2 2 4 2 2 2 1 3 2 4 4 5 3 4 4

RETI F S 20 1 14 4 11 4 16 6 13 8 11 10 9 9 9 10 8 6 11 10 8 8 8 9 7 8 8 11 5 10 4 10 5 13 7 16 4 11 4 18

UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE

PROSSIMO TURNO Sabato 19 ottobre CAGLIARI­CATANIA ore 18 ROMA­NAPOLI ore 18 MILAN­UDINESE ore 20.45 Domenica 20 ottobre, ore 15 ATALANTA­LAZIO (ore 12.30) FIORENTINA­JUVENTUS GENOA­CHIEVO LIVORNO­SAMPDORIA SASSUOLO­BOLOGNA VERONA­PARMA TORINO­INTER (ore 20.45) MARCATORI 5 RETI Rossi (1 rigore) (Fiorentina); Cerci (2) (Torino) 4 RETI Hamsik (Napoli); Florenzi (Roma).

Blucerchiati ancora a secco di vittorie: Rossi schiera Sansone­Gabbiadini dietro Pozzi. Ventura: «Gara delicata» FRANCESCO BRAMARDO FILIPPO GRIMALDI

Basterà? Saranno suffi­ cienti i cori ed i canti del soli­ to manipolo di ultrà per ri­ portare alla vittoria una Sam­ pdoria che ha smarrito (da tempo immemorabile, or­ mai) la strada del successo? Oggi sapremo, ma nel frat­ tempo Rossi si affida all’enne­ sima rivoluzione (dopo una settimana in cui ha provato e cambiato moltissimo, soprat­ tutto a livello di uomini), spe­ rando che stavolta sia la volta giusta. Anche se, sul campo, la formazione vista all’opera giovedì scorso nel primo tem­ po contro gli Allievi, molto si­ mile a quella che dovrebbe scendere in campo oggi, è sembrata un po’ in difficoltà. La novità più vistosa, oltre al possibile inserimento di Gen­ tsoglou titolare al fianco di Obiang (vista la squalifica di Krsticic), che riporterebbe Palombo al centro della dife­ sa, riguarda il (falso) tridente schierato in attacco, con la

Manolo Gabbiadini, 21 anni FORTE

coppia Sansone­Gabbiadini alle spalle di Pozzi. Il rischio c’è, ma provarci è d’obbligo. Che paura Comprensibile: il momento è più che difficile, anche perché in estate nessu­ no, all’interno dell’ambiente blucerchiato, si sarebbe aspettato un inizio così in sa­ lita, nonostante un calenda­ rio tutt’altro che agevole. In­ vece, se da una parte Rossi sembra rimanere ancora ben saldo alla panchina (a meno di gravi rovesci contro i gra­


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

BIRAGHI

14 21

4

28

ALMIRON

BARRIENTOS

7

9

TACHTSIDIS BERGESSIO

6

LEGROTTAGLIE

22

VRSALJKO

17 SANTANA

10

3

21

ANTONINI

LODI

BELLUSCI

ANDUJAR

I NUMERI

20

34

8

19

PLASIL

CASTRO

ALVAREZ

11

90

GILARDINO

PORTANOVA

33 KUCKA

27

1 PERIN

MATUZALEM

2

NAPOLI (4­2­3­1)­LIVORNO (3­5­2) ORE 15

21 MANFREDINI

SAMPIRISI

ARBITRO CALVARESE Assistenti Manganelli Vuoto IV Costanzo Add Tommasi (1) Candussio (2) PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 2

il numero di giocatori stranieri impiegati da Montella su un totale di 25 scesi in campo; alle spalle dei viola l’Inter con 18 giocatori stranieri utilizzati

28

27

14

ARMERO

5 BRITOS

25 REINA

SCHIATTARELLA

MERTENS

9

BEHRAMI

PAULINHO

17

19

HAMSIK PANDEV

28

CANNAVARO

85

10

85

CODA

LUCI

23

77

EMERSON

RINAUDO

20

20

DZEMAILI

11

EMEGHARA

DUNCAN

16

7

MESTO

CALLEJON

1 BARDI

17 CECCHERINI

19 GRECO

ARBITRO BERGONZI Assistenti Vivenzi–De Pinto IV Tasso Add Irrati (1) Ostinelli (2) PREZZI da 12 a 170 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1

CATANIA p.4

GENOA p.4

Napoli p.16

Livorno p.7

PANCHINA 1 Frison, 35 Ficara, 5 Rolin, 33 Capuano, 18 Monzon, 13 Izco, 17 Guarente, 23 Boateng, 20 Freire, 32 Petkovic, 26 Keko, 11 Leto. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Almiron­Guarente 60­40%, Tachtsidis­Izco 60­40%, Alvarez­Rolin 60­40%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Alvarez, Spolli INDISPONIBILI Spolli (2 settimane). ALTRI Cabalceta, Peruzzi, Gyomber, Lopez.

PANCHINA 32 Donnarumma, 4 De Maio, 53 Bizzarri, 5 Gamberini, 77 Konate, 69 Sturaro, 91 Bertolacci, 14 Cofie, 18 Fetfatzidis, 9 Stoian, 16 Calaiò, 26 Centurion. ALLENATORE Gasperini BALLOTTAGGI Manfredini­Gamberini 70­30%, Matuzalem­Stoian 70­30%. SQUALIFICATI Marchese (sino al 18 ottobre) DIFFIDATI Gilardino INDISPONIBILI Antonelli (7 giorni). ALTRI Tozser, Zé Eduardo, Blaze, Rafati, Zima, Biondini, Ventre, Velocci.

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Uvini, 21 Fernandez, 88 Inler, 22 Radosevic, 13 Bariti, 24 Insigne, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Pandev­Zapata 55­45%, Cannavaro­Fernandez 60­40%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Maggio (14 giorni), Albiol (7), Higuain (7), Zuniga (7) ALTRI nessuno

PANCHINA 22 Anania, 15 Mbaye, 33 Valentini, 3 Gemiti, 5 Decarli, 4 Lambrughi, 2 Piccini, 7 Belingheri, 24 Benassi, 14 Mosquera, 26 Siligardi, 29 Borja. ALLENATORE Nicola. BALLOTTAGGI Greco­Lambrughi 80­ 20%, Emeghara­Siligardi 80­20%. SQUALIFICATI De Lucia (18/1/2014) DIFFIDATI Schiattarella INDISPONIBILI Botta (30 giorni) ALTRI Aldegani

1 2.05

X 3.30

2 3.60

2

1 1.25

Le espulsioni di Bellusci in Serie A, la prima proprio contro il Genoa il 10 gennaio 2010 a Marassi

X 5.50

2 11.50

5

Le vittorie di Cannavaro nei 5 precedenti giocati contro il Livorno

UDINESE (3­5­1­1)­CAGLIARI (4­3­1­2) ORE 15 34

24

GABRIEL SILVA

4 NALDO

5 30

DANILO

KELAVA

75 HEURTAUX

21

51

37 10

PEREYRA

DESSENA

PINILLA

15 ROSSETTINI

DI NATALE

3

PERICO

4

22

CABRERA NAINGGOLAN

ALLAN

7

17

BADU

NICO LOPEZ

8

ASTORI

16

9

ERIKSSON

SAU

Punti cercansi Contro la

Sampdoria i granata non pos­ sono permettersi passi falsi in vista di un calendario tutt’al­ tro che semplice (nell’ordine, Inter, Napoli, Livorno e Ro­ ma). Per compiere il grande salto il Toro ha bisogno dei gol di squadra, non soltanto di quelli di Cerci. A cominciare da Ciro Immobile (una sorta di derby personale oggi a Ma­ rassi per l’ex genoano: non se­ gna dal 22 dicembre 2012), di Meggiorini, in riserva da mar­ zo, e di El Kaddouri, a secco dal 5 maggio 2012. «Che sia una gara delicata è fuor di dubbio — le parole di Giam­ piero Ventura — soprattutto per i nostri avversari. Ogni partita è delicata, ma dipende da noi, da come ci arriviamo. Se la leggiamo bene, possia­ mo giocarcela contro chiun­ que». A Marassi tornerà Bovo al centro della difesa, mentre soltanto dopo la sosta del campionato ci sarà spazio per Pasquale, Bellomo, oltre che per Barreto e Gazzi, entrambi a fine squalifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ROSSOBLÙ K.O. NELLE ULTIME 5 SFIDE IN SICILIA

Catania, l’amuleto Bergessio sfida il Genoa del Gasperini­bis FINOCCHIARO­GRIMALDI

Novità in vista nel Catania. Izco, alle prese con un problema a una caviglia, potrebbe riposare per permettere a Maran di confermare a centrocampo Plasil, Tachtsidis e Almiron. In difesa possibile il rientro di Alvarez a destra, così da permettere a Bellusci di agire da centrale in coppia con Legrottaglie. L’escluso sarebbe Rolin, visto che a sinistra Biraghi (3 presenze quest’anno) è candidato a una maglia da titolare. In attacco, Maran si fida del tridente Castro Bergessio Barrientos, oltre che delle cifre: il centravanti ha già segnato 5 reti

al Genoa, Barrientos è arrivato a quota 3. Nemico del Catania sarà il meteo: se dovesse piovere, con il campo allentato sarà più complicato sfruttare la propria velocità per gli uomini di Maran. La prima del Gasp­bis Il Genoa torna all’antico, con la prima sfida del nuovo corso di Gian Piero Gasperini, che (fra molti rimpianti) aveva lasciato il Grifone due anni e 10 mesi fa. Il tecnico, successore di Liverani, nonostante qualche assenza si affiderà al suo collaudato 3 4 3, con Kucka ala nel tridente offensivo, e un centrocampo guidato dall’ex Lodi.

8

Udinese p. 7

Cagliari p. 7

PANCHINA 99 Benussi, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 18 Douglas, 14 Mlinar, 66 Pinzi 21 Lazzari, 32 Bruno Fernandes, 94 Zielinski, 70 Maicosuel, 9 Muriel 13, Ranegie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Badu­Pinzi 60­40%, Pereyra­Lazzari 60%­40%, Nico Lopez­Muriel 70%­30. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Brkic (30 giorni), Domizzi (7 giorni) . ALTRI Scuffet, Neuton, Jadson, Merkel.

PANCHINA 25 Avramov, 29 Murru, 3 Ariaudo, 30 Sampaio, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 23 Ibarbo. ALLENATORE Lopez. BALLOTTAGGI Avelar–Murru 70­30%; Cabrera–Ibraimi 60­40%; Sau­Ibarbo 60­40%; Pinilla–Nenè 60­40%. SQUALIFICATI Conti (1). DIFFIDATI Rossettini. INDISPONIBILI Cossu (20 giorni), Ekdal (30 giorni), Pisano (30 giorni). ALTRI Carboni, Del Fabro, Demontis, Oikonomou, Muroni, Suella, Barella.

1 1.90

vola in Friuli senza Conti (squalificato), Ekdal, Cossu e Pisano (in campo con la Primavera): «Giocatori importanti ma ho una rosa competitiva, possiamo di dire la nostra come con Inter e Fiorentina. Occorre fare attenzione alle loro ripartenze. Il modulo? Partiamo col trequartista. Sappiamo muoverci così anche con le difese a 3». Infine, il check su Sau e Murru: «Sau sta bene. Murru? Mai messa la croce su nessuno. È giovane, deve crescere molto e mostrare sempre di più tutti i giorni». Avelar è in netto vantaggio.

X 3.40

2 4.00

5

LULIC

3 DIAS

MARCHETTI

2 CIANI

39

8

10

HERNANES

EDERSON

CUADRADO AQUILANI

2 G. RODRIGUEZ

7

24

99

49

LEDESMA

FLOCCARI

ROSSI

15

87

17

GONZALEZ

CANDREVA

JOAQUIN

CAVANDA

PIZARRO

20 BORJA VALERO

15 SAVIC

1 NETO

23 PASQUAL

ARBITRO ORSATO Assistenti Galloni–Marzaloni IV Nicoletti Add Damato (1) Russo (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2 Lazio p. 10

Fiorentina p. 11

PANCHINA 1 Berisha, 95 Strakosha, 27 Cana, 28 Vinicius, 16 Elez, 23 Onazi, 5 Biglia, 7 Anderson, 14 Keita, 34 Perea. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Ciani­Cana 60­40%, Hernanes­Onazi 70­30%. SQUALIFICATI Mauri (2/5/2014). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Biava (50 giorni), Klose (10 giorni), Konko (10 giorni), Pereirinha (20 giorni), Radu (40 giorni)., Novaretti (3 giorni). ALTRI Alfaro, Sculli.

PANCHINA 78 Munua, 5 Compper, 4 Roncaglia, 3 Alonso, 8 Bakic, 18 Vecino, 66 Vargas, 27 Wolski, 14 Mati Fernandez, 21 Ambrosini, 30 Matos. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Pizarro­Ambrosini 60­ 40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pizarro, G. Rodriguez. INDISPONIBILI Hegazi (150 giorni), Gomez (40 giorni), Iakovenko (da valutare), Rebic (20 giorni), Ilicic (da valutare. ALTRI nessuno.

1 2.25

X 3.30

2 3.10

1

rete segnata da Floccari alla Fiorentina, con la maglia dell’Atalanta il 9 novembre 2008. I precedenti sono 10

41

Sono 25 i precedenti tra Bologna e Verona giocati in Emilia, con 13 vittorie rossoblù, 9 pareggi e 3 vittorie dei veronesi. L’ultimo successo in trasferta risale al 4 marzo del 1978 quando finì 0­3. Lo stesso risultato esatto pagherebbe 41 volte la posta.

X TRA JUVENTUS E MILAN

4

Match numero 79 in Serie A per Juventus e Milan, con un bilancio di 36 vittorie a 21 per i bianconeri. Nessun pareggio negli ultimi sei scontri a Torino: il segno “X” oggi vale 4 volte la scommessa

3,10 Lazio e

TOMOVIC

10

11

VITTORIA VERONA 0­3

VITTORIA VIOLA

40

19

Meroi­Frongia © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le reti realizzate da Di Natale al Cagliari, 3 in trasferta e 2 in casa, l’ultima di queste il 24 febbraio 2010

LAZIO (4­3­3)­FIORENTINA (4­3­2­1) ORE 20.45

22

Lopez al fianco di Di Natale Cagliari: più Avelar che Murru Guidolin una volta tanto toglie i veli alla formazione: «Muriel può giocare uno spezzone di gara». Al fianco di Totò Di Natale oggi contro il Cagliari ci sarà Nico Lopez all’esordio da titolare. «L’uruguayano mi piace, ha talento e aiuta sempre i compagni», ha aggiunto il tecnico bianconero consapevole di affrontare una squadra, quella sarda, solida e collaudata: «Il Cagliari è formazione di carattere con grande forza mentale, i giocatori si conoscono a memoria, sono cresciuti e maturati insieme. Noi dobbiamo ritrovare le qualità della passata stagione». Diego Lopez, invece,

ARBITRO PERUZZO Assistenti Schenone–Passeri IV Paganessi Add Mariani (1) Chiffi (2) PREZZI da 10 a 130 euro TV Sky Calcio 2

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SFIDA DI UDINE

1 AGAZZI

AVELAR

BASTA

nata oggi pomeriggio al Ferra­ ris), anche a causa di un con­ tratto onerosissimo per la so­ cietà di Corte Lambruschini (staff compreso, si parla di ol­ tre otto milioni lordi sino al 30 giugno 2014), dall’altra la squadra sembra avere perso un po’ di fiducia, e in questo senso il ringiovanimento della rosa potrebbe complicare le cose. La paura, insomma, po­ trebbe diventare una compa­ gna di viaggio pericolosa. Ros­ si ha chiesto testa fredda e cuore caldo, ricordando quel che accadde nove mesi fa a To­ rino contro la Juve battuta a sorpresa dai blucerchiati.

13

15

LE QUOTE

4

CATANIA (4­3­3)­GENOA (3­4­3) ORE 15

LA GAZZETTA SPORTIVA

Fiorentina si sono incontrate 64 volte all’Olimpico: il bilancio di vittorie è di 31 successi contro 13 per i biancocelesti. L’ultima vittoria dei viola risale allo scorso anno: il “2” si gioca a 3,10.


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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013


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MONDO LEVANTE­REAL MADRID

2­3

LIGA

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Babà (L) al 12’, Sergio Ramos (R) al 16’, El Zhar (L) al 41’, Morata (R) al 45’, Cristiano Ronaldo (R) al 49’ s.t.

Oggi l’Atletico per stare in vetta

LEVANTE (4­2­3­1) o

Navas 7; P. Lopez 6,5, H. Rodas 6,5, D. Navarro 5, Juanfran 6; Diop 7, S. Mate 6,5; Xumetra 7 (dal 23’ s.t. El Zhar 7), Ivanschitz 6,5, R. Garcia 6,5 (dal 43’ Sergio Pinto s.v.); Babá 7 (dal 33’ s.t. Barral 6). PANC. J. Jimenez, Karabelas, Vyntra, El Adoua. ALL. Caparros 7

REAL MADRID (4­4­2) Diego Lopez 6,5; Arbeloa 6, Varane 7, Sergio Ramos 6,5, Coentrao 5 (dal 14’ s.t. Marcelo 7); Di Maria 6,5, Modric 6,5, Khedira 5,5, Isco 5 (dal 24’ s.t. Morata 7,5); Benzema 6 (dal 34’ s.t. Jesé 7), Cristiano Ronaldo 7. PANCHINA. Casillas, Pepe, Carvajal, Illarramendi. AL­ LENATORE Ancelotti 6 ARBITRO Gonzalez Gonzalez 4 AMMONITI P. Lopez (L), Khedira, Arbeloa, C. Ronaldo (R) NOTE spettatori 16.000 circa. Tiri in porta 4­9, tiri fuori 5­4, angoli 3­8, fuorigioco 3­3. Recuperi 1‘ p.t. e 4‘ s.t.

BARCELLONA­VALLADOLID

Cristiano Ronaldo, 28 anni, esulta dopo il 3­2 AP

4­1

PRIMO TEMPO 1­1 MARCATORI Javi Guerra (V) al 10’, Sanchez (B) al 14’ p.t.; Xavi (B) al 7’, Sanchez (B) al 19’, Neymar (B) al 25’ s.t.

BARCELLONA (4­3­3) Valdes 6; Dani Alves 6,5, Bartra 7, Piqué 6,5 (dal 34’ s.t. Busquets 6), Adriano 5,5; Xavi 7, Song 6,5, Fabregas 6 (dal 19’ s.t. Iniesta 6,5); Sanchez 7,5, Neymar 8, Tello 7 (dal 28’ s.t. Pedro 6). PANCH. Pinto, Montoya, Dos Santos, Sergi Roberto. ALL. Martino 7

VALLADOLID (4­2­3­1) Mariño 6; Rukavina 5, M. Valiente 5, Rueda 5, Peña 4; Rossi 6, Baraja 6; Ebert 5,5 (dal 26’ s.t. Rama 6), Omar 5, Bergdich 6,5 (dal 42’ s.t. Alcatraz s.v.); J. Guerra 6 (dal 16’ s.t. Osorio 5). PANCHINA Jaime, Heinz, Alberto, Vadillo. ALLENATORE Martinez 5,5 ARBITRO F. Teixieria Vitienes 5 AMMONITI Bergdich, Rossi, Omar (V) per gioco scorretto NOTE spettatori 64.659 Tiri in porta 7­2, tiri fuori 5­4, angoli 7­3, fuorigioco 2­3. Recuperi 1’ p.t. e 3’ s.t.

Neymar, 21 anni, festeggiato dopo il gol LAPRESSE

Ronaldo da urlo: rimontona Real Barça no problem Ancelotti si salva col Levante: il 3­2 di CR7 al 94’ I catalani vanno sotto, poi dilagano: 4­1 al Valladolid DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID

Il Barcellona di Neymar passeggia col Valladolid (4­1) e infila l’ottava vittoria su 8, il Madrid di Ancelotti muore e risorge a Valencia dove in ex­ tremis batte 3­2 il Levante per restare a ­5 dai catalani e por­ tarsi a ­2 dall’Atletico in cam­ po oggi contro il Celta di Luis Enrique. Il Real va all’inferno all’86’ e ne esce al 94’: inguar­ dabile per l’intera prima ora il Madrid incassa il 2­1 del Le­ vante quando la gara sta fi­ nendo e trova la forza di ribal­ tare il risultato chiudendo il

la storia

miracolo con Cristiano Ronal­ do, che in Liga ha segnato i suoi ultimi 3 gol al 93’, al 96’ e al 94’. Nelle ultime due occa­ sioni le reti sono valse vittorie che sembravano irrimediabil­ mente pareggi. Successi fon­ damentali per non perdere al­ tro terreno da Barcellona e At­ letico e per non affondare psi­ cologicamente, zavorrati dalla depressione. Carlo in apnea Ancelotti ha vinto con Ronaldo, con i cam­ bi e con i giovani: fondamen­ tale l’ingresso di Marcelo (abissale la differenza con Co­ entrao), Morata e Jesé, intro­ dotti per Isco (ingrigito) e Benzema (volitivo ma non ra­

Neymar trascina la capolista: un gol, assist e lo zampino in tante azioni pace). Il brasiliano ha dato la spinta necessaria dopo la rete di Babà (contropiede perfetto di Xumetra al 12’ della ripre­ sa), col pareggio quasi imme­ diato di Ramos su calcio d’an­ golo, Morata ha di nuovo equi­ librato il risultato dopo la ca­ parbia rete di El Zhar al 41’. Il canterano del Madrid che in tanti vorrebbero titolare al po­ sto di Benzema in Liga ha fatto

Agli antipodi River Plate­Bo­

ca Juniors, oggi in scena a 100 anni dalla prima edizione uffi­ ciale, non è mai stata una parti­ ta e basta. Inevitabile, quando intorno al campo si incrocia

3 reti, due (nel finale) nello stadio del Levante. Beata gio­ ventù: il pareggio è arrivato grazie a una percussione di Jesé e assist dell’ottimo Vara­ ne, con Morata in 3 fanno 60 anni. Poi a prendere i 3 punti ci ha pensato il solito Ronaldo, con un tiro aiutato da una de­ viazione del difensore e dalla carambola con il palo. Per il portoghese 213 reti in 209 partite col Madrid, 153 in 143 in Liga, 50 in 45 nel 2013. Ro­ naldo si è fatto ammonire per mostrare i muscoli, Ancelotti ha potuto tirare un sospiro di sollievo lungo come il recupe­ ro al termine dell’ennesima serata in apnea dopo il pareg­ gio contro il Villarreal, la su­ per discussa vittoria a Elche, la sconfitta nel derby. No, il Madrid ancora non c’è. Ingol­ fato, prevedibile, erratico, senza idee, salvato dalla clas­ se e dall’elettricità di alcuni elementi. Neymar show Il Barça sem­ pre orfano di Messi ha schiera­ to Neymar al centro dell’attac­ co fiancheggiato da Sanchez e Tello, Busquets e Iniesta in panchina. Valladolid presto in vantaggio di testa con l’ex blaugrana Javi Guerra (ango­ lo di Ebert), pari del Barcello­ na dopo appena 4 minuti con un tiro bestiale di Sanchez da 20 metri. Portiere ospite deci­ sivo, rigore negato a Neymar, Barcellona al riposo in parità per la prima volta dopo 10 partite. Situazione che dura poco, perché al 7’ un Neymar davvero ispirato (e il cui prez­ zo d’acquisto dal Santos ieri dopo quanto comunicato al­ l’assemblea dei soci del Barça è salito ufficialmente da 57 a 65 milioni di euro) scarica su Tello e questi offre a Xavi un comodo da tap in. Neymar poi mette Sanchez di fronte al portiere: il cileno firma la sua doppietta e poi rende il favore al brasiliano che segna il suo secondo gol in Liga. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PREMIER 7O TURNO S

RISULTATI Ieri: Man. City­ Everton 3­1; Cardiff­ Newcastle 1­2; Fulham­ Stoke 1­0; Hull­A. Villa 0­0; Liverpool­ C. Palace 3­1; Sunderland­ Man. United 1­2. Oggi: Norwich­ Chelsea; Southampton­ Swansea; Tottenham­ West Ham; Wba­Arsenal.

CLASSIFICA Liverpool 16 Arsenal 15 Man. City 13 Tottenham 13 Everton 12 Chelsea 11 Southampton 11 Hull 11 Man. United 10 A. Villa 10 Newcastle 10 Wba 8 Cardiff 8 Swansea 7 Norwich 7 Stoke 7 Fulham 7 West Ham 5 C. Palace 3 Sunderland 1

INGHILTERRA 17ENNE SALVA LO UNITED

Tris all’Everton Così il City scaccia la crisi

Alvaro Negredo, 28, realizza il primo gol del City REUTERS DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

Tre gol all’Everton e passa la crisi. Il City rial­ za la testa contro un avversario imbattuto e tradi­ zionalmente ostile: solo un successo nelle ultime 8 sfide. L’arbitro Moss, tra i più scarsi del pianeta Pre­ mier, dà un aiutino, concedendo il rigore che pro­ voca il 3­1, con l’autorete beffarda di Howard: la spinta di Coleman a Zabaleta è una carezza. Marti­ nez, manager illuminato dell’Everton, cade nel ba­ nale e attribuisce a Moss la responsabilità del ko. «Non so se fosse rigore, ma non è stato sicuramente l’arbitro a fare la differenza», replica Pellegrini. Il film Il tecnico cileno dice il vero: il City merita i tre punti. Vede l’inferno quando, dopo un quarto d’ora, Lukaku porta avanti i suoi, approfittando di un’indecisione di Lescott e di un’uscita incerta di Hart. La difesa, il portiere in particolare, è il ventre molle del City. «Non era facile la scelta del numero uno – conferma Pellegrini ­, ma Hart in questo mo­ mento ha bisogno della fiducia di tutti: dell’allena­ tore, dei compagni di squadra, dei tifosi». Il City tro­ va subito il pareggio: splendido l’assist di Yaya Tou­ ré per Negredo, implacabile. I primi trenta minuti sono spettacolari, poi l’Everton arretra e Aguero di­ vora il bis. Il 2­1 arriva al 45’: lancio perfetto di Sil­ va per Aguero e destro assassino. Nella ripresa, l’Everton sparisce. Il City piazza il tris con il rigore calciato da Aguero e il tocco decisivo, una capoccia­ ta, di Howard. Negredo e Nasri sfiorano il poker. Moss è scarso e 9 ammoniti sono un record da que­ ste parti, ma il City si è guadagnato la pagnotta. Lo United, invece, deve ringraziare il belga Januzaj, un ragazzino di 17 anni che con una doppietta fa vincere in rimonta i Red Devils a Sunderland. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MANCHESTER CITY­EVERTON 3­1 MARCATORI Lukaku (E) al 16’, Negredo (MC) al 17’, Aguero (MC) al 45’ p.t., Howard (E) aut al 24’ s.t. MANCHESTER CITY (4­2­3­1) Hart 6; Zabaleta 6,5, Kompany 5,5 (dal 33’ p.t. Nastasic 6), Lescott 5, Kolarov 7 (dal 13’ s.t. Clichy 6); Fernandinho 6, Yaya Touré 6; Milner 6, Aguero 6,5 (dal 34’ s.t. Nasri sv), Silva 6,5; Negredo 6,5. PANC. Pantilimon, Richards, Na­ vas, Dzeko. ALLENATORE Pellegrini 6. EVERTON (4­2­3­1) Howard 6; Coleman 5,5, Jagielka 5,5, Distin 5,5, Baines 5,5; McCarthy 5,5, Osman 5 (dal 17’ s.t. Gibson 5,5); Mirallas 5 (dal 17’ s.t. Deulofeu 6), Barkley 5,5, Naismith 5,5; Lukaku 6 (dal 37’ s.t. Kone sv). PANC. Robles, Heitinga, Jelavic, Stones. ALLENATORE Martinez 5,5. ARBITRO Moss 5. NOTE spett. 47.267. Amm. Kompany (MC), Milner (MC), Silva (MC), Zabaleta (MC), Fernandinho (MC), Coleman (E), Naismith (E), Di­ stin (E), Howard (E). Angoli: 8­1. Rec: 3’ p.t.; 4’ s.t.

River­Boca, il Superclasico compie cent’anni

ANDREA LUCHETTA

A Buenos Aires, da un se­ colo a questa parte, capita che i maiali si alzino in volo. L’ulti­ mo decollo risale a un anno fa, per il primo Superclasico dal ri­ torno del River in Primera Divi­ sión. Evento celebrato dai tifosi biancorossi lanciando un pal­ lone a forma di porcellino, con tanto di maglia numero 10 del Boca, in spregio a Juan Riquel­ me, simbolo dei conchitos gial­ loblù («maialini», appunto).

8 TURNO Villarreal Granada 3 0; Malaga Osasuna 0 1; Elche Espanyol 2 1; Rayo Real Soc. 1 0; Levante Real Madrid 2 3; Barcellona Valladolid 4 1. Oggi: Atletico M. Celta; Siviglia Almeria; Getafe Betis; Athletic B. Valencia. CLASS. (le prime) Barcellona 24; Atl. Madrid 21; Real Madrid 19; Villarreal 17; Athletic B., Valencia 12; Espanyol 11; Getafe, Levante 10; Malaga, Elche 9; Betis, Granada 8.

4

LA PARTITA STASERA ALLE 23.15

Diaz va a caccia del sorpasso

Il pallone a forma di maiale con i colori del Boca lanciato dai tifosi del River Plate un anno fa EPA

una trama di significati tal­ mente fitta da perdere il senso dell’evento sportivo. Millona­ rios (tifosi del River) contro Bosteros (Boca, traducibile in «merdaioli») è in primo luogo uno scontro sociale. Entrambi i

Si va in scena questa sera, alle 23.15 italiane. Per gli allibratori il fattore campo favorisce il River, sesto in classifica con 14 punti. In caso di vittoria i Millonarios festeggerebbero il sorpasso sul Boca, ora quarto a 16 punti (primo è il Newell’s a quota 20). In panchina si sfidano due conoscenze del calcio italiano: Ramon Diaz per il River (ex attaccante di Napoli, Avellino, Fiorentina e Inter ) e Carlos Bianchi, alla guida della Roma nel 1996 97.

club sono nati nel quartiere di Boca, barrio di mercati e mi­ granti. Cordone ombelicale che il River ha reciso negli Anni 20, quando ha trasferito la se­ de più a nord, fra i benestanti di Nuñez. Da allora i due cub

impersonano il giorno e la not­ te. La Bbc scomoda la psicolo­ gia: il Boca è sudore, sacrificio, passione, come suggerito dagli spazi angusti della Bombonera, la tana scavata fra i vicoli del barrio; il River invece è logica,

riflessione, razionalità: e non a caso il suo stadio è Monumen­ tal di nome e di fatto. Il Cancello 12 Forse non ha torto la Bbc, a indagare fra le pieghe della psiche. Perché l’odio fra le due tribù è ben più antico del trasloco del River, e a spulciare gli archivi anticipa la storia ufficiale del Supercla­ sico: nel 1912 i due club orga­ nizzarono un’amichevole per aiutare un giocatore del Boca infortunato. Finì malissimo, coi gialloblù che si ritirarono in rivolta con le scelte dell’arbi­ tro. Un suo collega, 19 anni do­ po, pensò bene di abbandonare il campo per le proteste dei Mil­ lonarios, dopo che al Boca era stato concesso di ripetere tre volte un rigore sbagliato. Da al­

lora si è visto di tutto, con la partecipazione allegra di poli­ tica e criminalità organizzata, abilissime nel penetrare le due curve. La pagina più nera risale al 1968, quando 71 tifosi del Boca morirono schiacciati con­ tro il Cancello 12 del Monu­ mental. Fiorirono diverse spie­ gazioni, su tutte una vendetta del governo militare piovuta su una tifoseria troppo aperta­ mente peronista. A Baires co­ me nel resto del Paese ­ dove Boca e River attirano il 70% dei tifosi ­ il Superclasico è giorno d’allarme ; e pure oggi, che ai tifosi del Boca non sarà conces­ so di entrare allo stadio, per le vie della capitale non saranno mobilitati meno di 1.000 agen­ ti. Buon secolo, Superclasico. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MONDO GERMANIA

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Bayern pari per la vetta Dortmund al primo k.o.

OTTAVA GIORNATA S

Guardiola rallenta in casa del Leverkusen, la sconfitta dei gialloneri gli dà il primato ALEX FROSIO

Il Bayern conquista la te­ sta solitaria della Bundesliga, ma è un primato insipido, so­ prattutto in confronto al ban­ chetto di nozze apparecchiato in settimana a Manchester contro il City in Champions. Ribery e compagni avevano la possibilità della mini­fuga, perché qualche ora prima il Borussia Dortmund aveva in­ cassato la prima sconfitta sta­ gionale (contro l’altro Borus­ sia, a Moenchengladbach) e perché l’avversario era il Bayer Leverkusen secondo in classifi­ ca (e un po’ a sorpresa). Dominio Guardiola ha confi­ dato sulle sensazioni della Champions, proponendo una sola variazione rispetto a mer­ coledì (Shaqiri per Robben) e

LEVERKUSEN BAYERN

Toni Kroos, 23 anni, segna l’1­0 del Bayern, pareggiato un minuto dopo AP

1 1

PRIMO TEMPO 1­1 MARCATORI Kroos (B) al 30’, Sam (L) al 31’ p.t.

LEVERKUSEN (4­3­3) Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; L. Bender, Reinartz, Rolfes; Sam (dal 36’ s.t. Kruse), Kiessling (dal 38’ s.t. Hegeler), Can (dal 23’ s.t. Son). PANCHINA Palop, Hilbert, Castro, Woll­ scheid. ALLENATORE Hyypia.

BAYERN MONACO (4­1­4­1) Neuer; Rafinha, J. Boateng, Dante, Alaba; Lahm; Shaqiri (dal 26’ s.t. Robben), Schweinsteiger, Kroos (dal 40’ s.t. Götze), Ribery; T. Müller (dal 35’ s.t. Mandzukic). PANCHINA Starke, Contento, Van Buyten, Pizarro. ALLENATORE Guardiola. ARBITRO Kircher. AMMONITI Boenisch e J. Boateng per gioco scorretto. NOTE Spettatori 30.210.

FRANCIA LO SVEDESE: «VEDIAMO COME STARÒ TRA 3 ANNI»

Ranieri ok: allungo grazie a Ocampos Ibra, stop nel 2016? Monaco a +3 sul Psg che gioca oggi Affonda Ravanelli: il suo Ajaccio ne prende 3 a Lilla ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Ultima tappa Psg. Salvo ripensamenti. Zlatan Ibrahi­ movic fissa a giugno 2016 l’ad­ dio al calcio, data di scadenza del suo contratto da nababbo appena rinnovato con il club parigino che gli garantisce 15 milioni di euro a stagione. Lo confessa lo stesso svedese al­ l’Equipe lasciando comunque un margine di incertezza: «Se la condizione fisica me lo per­ metterà magari ci sarà un’altra avventura in Europa». Stasera comunque l’ex rossonero si prepara a una accoglienza da vero nemico in casa del Marsi­ glia. Ibrahimovic non si lascia intimidire, anzi: «Un stadio che mi fischia mi fa salire l’adrenalina e rinforza la mia determinazione. L’odio vero l’ho sentito al primo derby con il Milan contro l’Inter, le borda­ te di fischi arrivavano prima che toccassi il pallone, ma poi ho segnato il gol partita». Il Monaco scappa Una vitto­ ria stasera permetterebbe al

italiani all’estero

Ocampos segna il 2­1 del Monaco AP

Psg di restare incollato al Mo­ naco di Ranieri che ha supera­ to il test St Etienne non con i gol di Falcao, a secco per il se­ condo turno consecutivo, ma con gli assist del connazionale James Rodriguez. Il colombia­ no, criticato in settimana per il poco impegno difensivo da Ra­ nieri, ha mandato in rete prima Ferreira Carrasco (15’ p.t.), poi Ocampos (42’ s.t.), annullando l’illusorio pareggio di Hamou­ na (4’ s.t.). A Lilla, sprofonda invece l’Ajaccio di Ravanelli punito da Souaré (17’ p.t.), Gueye (7’) e Kalou (25’ s.t.). 9a GIORNATA Ieri: Bastia­Lorient 4­1; Monaco­St Etienne 2­1; Guingamp­ Rennes 2­0; Lilla­Ajaccio 3­0; Nantes­ Evian 3­0; Tolosa­Nizza 1­0; Valencien­ nes­Reims 1­1. Venerdì: Bastia­Lorient 4­1. Oggi: Montpellier­Lione; Borde­ aux­Sochaux; Marsiglia­Psg. CLASSIFICA Monaco 21; Psg 18; Marsi­ glia, Lilla 17; Nantes 16; Nizza 14; St Etienne 13; Reims, Bastia, Rennes, To­ losa 12; Lione, Guingamp 11; Montpel­ lier, Evian 9; Bordeaux, Ajaccio, Lorient 7; Sochaux 5; Valenciennes 4.

dunque mandando di nuovo in panca Mandzukic per puntare su Thomas Muller centravanti. I concetti sono gli stessi, a cam­ biare è l’avversario, un Leve­ rkusen molto meno disposto del City a giocarsi la partita. Hyypia, ex centralone che in carriera qualcosa ha dovuto in­ ventarsi per arrivare a vincere una Champions, ha ordinato ai suoi di rintanarsi negli ultimi sedici metri (i difensori tempo­ reggiavano fin dentro l’area sugli uno contro uno...), gui­ dati da un Leno strepitoso. Il primo tempo è stato un assedio bavarese, culminato nel gol di Kroos su assist di uno scatena­ to Ribery. Ma il vantaggio è du­ rato pochissimo, perché capita che quando attacchi tanto ti di­ mentichi di difendere: così un minuto dopo Sam ha appog­ giato a porta vuota dopo dop­ pio intervento di Neuer, sul­

l’unica occasione vera per il Le­ verkusen. Il passare dei minuti ha sgasato la rapidità del Bayern: il dominio è continua­ to, ma difendere per il Leve­ rkusen (e un solidissimo Dona­ ti) è diventato più semplice. Le statistiche a fine partite dicono 78 a 22 di possesso palla, 27 ti­ ri verso la porta contro 4. Dortmund k.o. A qualcuno è andata peggio. Vedi il Borussia Dortmund. Fino all’80’, a Moe­ nchegladbach, si contano 26 tiri verso la porta dei gialli, 3 dell’altro Borussia. Poi succe­ de che Hummels affonda in area Nordtveit e prende il ros­ so, Kruse segna il rigore, 5’ do­ po Raffael raddoppio e sanci­ sce il primo k.o. del Dortmund. Ultima nota: vince lo Schalke e Prince Boateng segna ancora (è già alla terza rete). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Borussia Moench­ Borussia D. 2­0; Mainz­ Hoffenheim 2­2; Schalke­ Augsburg 4­1; Stoccarda­ Werder 1­1; Wolfsburg­ Braunschweig 0­2; Leverkusen­ Bayern 1­1 Venerdì Hannover­ Hertha 1­1 Oggi Norimberga­ Amburgo; Friburgo­ Eintracht Francoforte Classifica Bayern 20; Borussia Do., Leverkusen 19; Borussia Moench. Hannover 13; Hertha 12; Stoccarda, Schalke, Werder 11; Hoffenheim, Mainz, Augsburg 10; Wolfsburg 9; Eintracht F. 8; Norimberga, Amburgo 5; Eintracht B. 4; Friburgo 3.

Lippi, un altro punto e la Cina è ancora sua Mancio, prima turca

Marcello Lippi, 65 anni AFP

Roberto Mancini, 48 ANSA

«Il mattino ha l’oro in bocca» non è uno dei tanti proverbi cinesi, ma potrebbe benissi­ mo adattarsi a Marcelli Lippi. Alle 9.35 di que­ sta mattina, le 15.35 in Cina, il suo Guangzhou Evergrande scende sul campo del Shandong Luneng e gli basta un punto per ottenere lo «scudetto» della Super League. L’Evergrande ha infatti 11 punti di vantaggio proprio sugli avversari di oggi (che hanno pure giocato una partita in più, e dopo il confronto diretto man­ cheranno soltanto tre gare alla fine del campio­ nato). Dopo aver guadagnato in settimana la qualificazione alla finale della Champions Lea­ gue asiatica, Lippi può dunque puntare al suo secondo campionato consecutivo, che sarebbe addirittura il terzo di fila per il Guangzhou Evergrande. Tocca al Mancio Nel pomeriggio invece toc­ cherà a un altro tecnico italiano, a latitudini più vicine ma in condizioni più complicare. Do­ po il debutto positivissimo in Champions, Ro­ berto Mancini farà conoscenza con la Super Lig turca sul campo del Belediyespor alla guida di un Galatasaray in difficoltà: undicesimo posto con 7 punti, a ­8 dalla capolista Fenerbahce. a.fr. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

l’Appuntamento di PIER BERGONZI

ici Giro di Lombardia e pensi al tramonto della D stagione ciclistica. L’ultimo grande appunta­ mento che conta. Un tempo era il «Mondiale d’au­ tunno», perché la maglia iridata si assegnava in agosto. Ora invece, dopo varie peripezie del calen­ dario, la Classica della Gazzetta si corre esattamen­ te una settimana dopo il Mondiale. E questa matti­ na, al via di Bergamo, ci saranno gli stessi protago­ nisti della gara di Firenze. I primi quattro: Rui Co­ sta, «Purito» Rodriguez, Valverde e Nibali sono implicitamente in testa al cartellone dei favoriti. Ma hanno legittime ambizioni anche Scarponi, Conta­ dor, Basso, Uran e Ulissi. Il meteo annuncia pioggia e l’aria frizzante d’otto­

bre. Sarà la conclusione di un anno ciclistico tra i più piovosi e nevosi di sempre (Sanremo, Giro e Mondiale hanno avuto un tempo infernale...). La corsa sarà ancora più selettiva e crudele. Il Lombar­ dia, sul piano tecnico e paesaggistico, ha il percorso più impegnativo e spettacolare della stagione. Da Bergamo, città di profonda passione ciclistica, a Lecco, il tracciato segue le strade accartocciate delle Prealpi Lombarde toccando in sintesi tutti i temi che caratterizzano le Grandi Corse di un giorno. C’è la Valcava, che è una salita più lunga di quelle della Liegi­Bastogne­Liegi, c’è il Sormano, che è un «Mu­ ro» più muro di quelli del Fiandre, c’è il Ghisallo, l’arrampicata icona che una volta di più ci ricorda

laVignetta

JUVE­MILAN VERIFICA PER ENTRAMBE TEVEZ E MATRI POSSONO DECIDERE

DI STEFANO FROSINI

una partita aperta e dal si­ Jnonuventus­Milan, gnificato particolare, visto che i bianconeri hanno dimostrato di essere la macchina schiacciasassi delle ultime due stagioni e che il Milan ha registrato una partenza difficile no­ nostante la preparazione finalizzata ai prelimi­ nari di Champions League. I rossoneri devono trovare equilibrio tra la fase difensiva e quella offensiva, troppe volte per colpa delle marcature non ferree hanno commesso errori grossolani su palle inattive. Gli attaccanti avversari non sono stati più bra­ vi, sono stati i difensori milanisti a giocare sen­ za la concentrazione giusta. Il Milan, in Cham­ pions contro l’Ajax ha giocato un primo tempo volutamente difensivo e il secondo migliore, a viso aperto. Me lo aspetto così anche contro la formazione di Conte: un primo tempo aspet­ tando una Juve che parte di gran carriera e una ripresa più intraprendente.

Il centrocampo del Milan non è molto tecni­ co, l’unico è Montolivo che sulla tre quarti può sventagliare passaggi precisi e azioni pulite. Il Milan passa da lui. Come la Juve passa da Pirlo, che può ribaltare l’azione velocemente, ma gli avversari l’hanno capito e, come ho scritto pri­ ma, organizzano spazi stretti. Chi può fare la differenza è Tevez, bravissimo: può inventarsi una giocata in qualsiasi momento, ma fa tanto anche in quantità. Di sicuro la squadra di Allegri rappresenta una bella verifica per la retroguardia juventi­ na. Chiellini ha commesso un errore contro l’Inter, Bonucci con il Galatasaray, anche Buf­ fon ha sbagliato; la concentrazione dell’anno scorso non c’è più e gli errori individuali hanno fatto perdere punti. In questi casi non è facile tenere il passo perché si crea una crepa nelle sicurezze, si perdono i movimenti d’insieme. Una sfida diversa rispetto a quelle degli ultimi due anni, quando la Juve era più effervescente e il Milan baldanzoso in Europa, ma sempre av­ vincente e ricca di fascino.

Alessandro Matri, 29 anni. Il doppio ex FORTE

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a non è un po’ troppo? Nel 2003, Andy M Roddick ci aveva impiegato 90 giorni per autopromuoversi da numero 7 a 1 del mondo, spodestando il re travicello Juan Carlos Ferrero e approfittando del vuoto di potere, con Fede­ rer che sorgeva e Agassi che tramontava. Ma Nadal, che un anno fa era finito, con il ginocchio sinistro in panne e, da quando è rien­ trato, a febbraio, non sbaglia una mossa (10 ti­ toli in 12 finali), volando dal 5 in classifica pre­ Wimbledon al comando del computer in appe­ na tre mesi e mezzo, compie un’impresa ancor più eclatante. Perché l’avversario diretto, Djo­ ker, è un campione doc, e perché ha dribblato

Rafael Nadal, 27 anni, è rientrato a febbraio AP

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@pierbergonzi

Non solo calcio

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO Una scena del film «la Baraonda» con un giovane Giuliano Gemma CAROLINA WOZNIACKI Campionessa di tennis

Casa dolce casa! Giusto in tempo per vedere la parita del Liverpool. @CaroWozniacki

LEWIS HAMILTON Pilota di F.1 con la Mercedes

Sono appena tornato al mio albergo, e guardate che incredibile tramonto @LewisHamilton

ELISA DI FRANCISCA Azzurra di scherma

NADAL, SACRIFICIO E PROFESSIONALITA’ COSÌ SI TORNA RE «A TEMPO DI RECORD» di VINCENZO MARTUCCI

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Lo sportivo Gemma tra ciclismo, boxe, e...

ilTennis

con irrisoria facilità anche Murray e Federer, i record e le umani capacità. Rafa si allena meglio, Rafa si gestisce me­ glio, Rafa pensa meglio, Rafa si migliora sem­ pre, Rafa è umile, Rafa è intelligente, Rafa ha una grande personalità, Rafa è forte, dentro. D’accordo, l’uomo e l’atleta sono eccezionali, il tennista aggiunge sempre più frecce al suo ar­ co, ed è un esempio di abnegazione e professio­ nalità. Di più: s’è trasformato in giocatore sempre più aggressivo, e quindi da superfici veloci. E, se c’è una chance di recupero, lui l’afferra, fos­ se anche l’ultima: basti pensare alla rimonta con Fognini­Balotelli. E se il livello sale, sale sempre anche lui. E poi Pechino gli porta bene: all’Olimpiade 2008, s’era trasformato dal primo, orribile, allena­ mento, fino all’oro in singolare e alla prima promozione al numero 1 del mondo, stavolta, al rientro dopo la sensazionale finale degli Us Open si va a riprendere la corona proprio nel feudo di Djokovic. Miracoli della polluzione: nell’assalto alla storia dei cannibali della racchetta, Nadal, campione del tennis­Wii, senza respiro, rad­ doppia addirittura i record di Lendl e Federer che tornavano sul trono dopo un anno. Ma non è un po’ troppo?

Magni (sarà il primo Lombardia senza Fiorenzo) e c’è un finale che sembra disegnato apposta per sti­ molare la fantasia degli attaccanti. Un percorso così esigente restringe il campo dei po­ tenziali vincitori. Nibali, per quello che ha fatto lun­ go tutto l’anno, e per come ha corso il Mondiale me­ riterebbe di vincere la sua prima Classica. A compli­ cargli la vita ci saranno soprattutto gli spagnoli e i colombiani. Comunque vada, al crepuscolo, sul tra­ guardo di Lecco, davanti ai fari accesi del direttore di gara ci sarà un campione.

A CURA DI FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

E’ la partita dell’ex, Alessandro Matri. Non ha ancora segnato con la maglia rossonera, l’ho visto sbagliare, ma sotto il profilo atletico c’è: deve soltanto trovare la tranquillità e la fred­ dezza sotto porta. Ha mille motivazioni: vuole dimostrare che è stato un errore cederlo. Chi gioca contro la Juve, ha trovato le con­ tromisure: concentra nel mezzo il centrocam­ po e crea molta densità in difesa per frenare la punta bianconera che si sgancia e fa da esca lasciando spazi per gli inserimenti dei centro­ campisti. Con questa tattica vengono concesse le fasce alla Juventus che però non schiera uo­ mini brillanti nell’uno contro uno: Asamoah, Lichsteiner e Isla hanno altre caratteristiche. Nel secondo tempo c’è da aspettarsi un deficit atletico dopo le coppe e le Nazionali, le squadre saranno più lunghe e il finale vivace.

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NIBALI E IL FASCINO DEL LOMBARDIA SINTESI DI TUTTE LE GRANDI CLASSICHE

ilbigmatch

di ALDO SERENA

LA GAZZETTA SPORTIVA

LaTerradeifuochinondevemo rire. Scelgo #Scampia in rappresentanza di tutta la @TerraFuochi. @ElisaLovesJesi

CAROLINA KOSTNER Campionessa di Ghiaccio

L’Opera on Ice è così bella che la copiano in giro per il mondo..ma l’Opera on Ice dell’Arena di Verona è uno spettacolo unico @msKOSTNER

ROGER FEDERER Tennista

Siamo andati al quartiere dell’arte a Shanghai. Siamo stati benissimo @rogerfederer

Giuliano Gemma, l’attore italiano tragicamente scom­ parso nei giorni scorsi ed illu­ strato dalla trascrizione fatta in casa del Far West e delle praterie,un segno da protago­ nista l’aveva curiosamente la­ sciato pure nello sport. Anzi, in una memoria personale an­ cora più di cult, proprio nel ci­ clismo. Gemma fu infatti il pri­ mattore di quel film di Flore­ stano Vancini, «La baraonda ­ Passioni popolari», uscito nel­ le sale nell’inverno del 1981, e che era ambientato, o trovava la sua scenografia inusuale, nell’atmosfera intrigante della Sei Giorni di Milano. Girato nella Sei Giorni di Milano del 1980, quella che abbiamo personalmente anco­ ra nel cuore, fra Moser e Pji­ nen, Karstens e Debosscher, con Bruno Vicino a fare da in­ terprete su ruota privilegiato, il film è giocato sulla storia di amore fra un Gemma non più Ringo ma (improbabile) medi­ co di gara, dal camice inevita­ bilmente lindo ed apprettato, ed una svaporata Edy Angelil­ lo. Fra un omnium e una Ame­ ricana, senza però, ricordia­ molo serenamente, un’oncia di batticuore, una battuta me­ morabile, in scia ad una flebile sceneggiatura. Troppo spesso, fra ciclisti che parlavano da in­ colti o si contendevano a caz­ zotti le volate, quel film scivo­ lava nella banalità. O nel catti­ vo gusto del riferimento al do­ ping — abusato —, con il seigiornista che inanella giri su giri senza più riuscire a fer­ marsi, perché stordito dalle anfetamine. Cover, senza struggimento emotivo, di quel che aveva vissuto sul suo cuo­ re e nella sua mente, in un Tro­ feo Baracchi di 15 anni prima, il nostro scomparso amico Henk Njidam...Tutta un’altra cosa, «La Baraonda» di Vanci­ ni. Scivolata, ben prima di Nji­ dam, nel repertorio delle cose perdute. Fino a qualche giorno fa, ad un corretto tributo a quel Giuliano Gemma, per un breve tempo medico di corsa, senza vincere uno sprint, alla Sei Giorni di Milano. Gian Paolo Porreca (medico e scrittore)

«Per me la misura del co­ raggio è come affronti la pa­ ura. L’ho capito steso sul ring contro uno che voleva la stessa cosa mia, farmi a pezzi». Questa frase non ap­ partiene all’epopea bruta di Mike Tyson ma al campiona­ rio sportivo che ha accom­ pagnato tutta la carriera ci­ nematografica e la vita trop­ po breve di Giuliano Gem­ ma. Alla radio abbiamo ascoltato le sue recenti di­ chiarazioni al festival di Gif­ foni in cui aveva spiazzato l’intervistatore esordendo così: «Il mio sogno era di­ ventare un campione dello sport». Perché l’attore roma­ no una carriera sportiva l’aveva realmente sfiorata dedicandosi a 12 anni alla ginnastica artistica e poi dai 16 ai 18 alla boxe, disciplina in cui aveva anche vinto al­ cuni tornei novizi e che gli era rimasta nel sangue, ali­ mentata dall’amicizia con Nino Benvenuti che aveva conosciuto nel ‘60 come compagno di caserma nei Vi­ gili del Fuoco. L’altra sua passione agonistica erano stati i tuffi e il c.t. azzurro Giorgio Cagnotto, di cui era stato testimone di nozze, in questi giorni ha ricordato che ai campionati di catego­ ria da un metro Gemma era stato uno dei pochi ad ese­ guire il doppio e mezzo in avanti. Ma anche all’apice della carriera cinematogra­ fica, dove era stato pugile contro Nino Benvenuti nel ‘69 in «Vivi e lascia morire» di Duccio Tessari («Mi inse­ gnava i pugni cinematogra­ fici ma io tiravo quelli veri e gli facevo male», ha raccon­ tato Nino), Gemma aveva continuato a praticare ogni genere di sport: dal tennis all’equitazione, dal tiro a se­ gno allo sci, dallo sci nautico al paracadutismo. Dulcis in fundo, come scultore, aveva ritratto Tania Cagnotto, tan­ ti soggetti pugilistici e anche il plastico del «maratoneta» che nel ‘99 il sindaco di Ro­ ma Francesco Rutelli conse­ gnò come premio agli orga­ nizzatori della maratona.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE B 8a GIORNATA

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l’analisi

HANNO DETTO

DI NICOLA BINDA @NickBinda

RISULTATI

Lampo di D’Angelo L’Avellino è terzo Bari k.o. a testa alta

PRIMO TEMPO 0­2 MARCATORI Troest all’11’, Minotti al 29’ p.t.; Turchi al 47’ s.t.

S

De Salvo (a.d. del Novara) Ho litigato con i tifosi, anche se poi ho fatto pace. Lo scorso anno ho preso insulti per 8 mesi, non lo accetterò più

S

Aglietti (allenatore del Novara) La partita ha detto che alla difesa serve più protezione. Posso cambiare qualcosa, si può passare alla difesa a tre

LANCIANO (4­3­3)

ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5. GUARDALINEE Citro 6,5–Mondin 6. ESPULSI Aquilanti (L) al 18’ s.t. per gioco scor­ retto. AMMONITI Mori (N), Comi (N), De Col (L), Mammarella (L) e Buchel (L) per gioco scor­ retto; Thiam (L) per comportamento non re­ golamentare. NOTE paganti 1.083, incasso di 9.790 euro; abbonati 3.311, quota di 21.683 euro. Tiri in porta 6­6. Tiri fuori 10­7. Angoli 16­5. In fuori­ gioco 3­2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

S

S

Gazzetta.it Gol e highlights Come sempre sul nostro sito potete trovare i gol e le immagini più importanti della giornata di campionato

Terracciano 7; Izzo 6 (dal 25’ s.t. Peccarisi 6,5), Fabbro 6, Pisacane 7; Zappacosta 6 , D’Angelo 7,5, Arini 6, Schiavon 6 (dal 27’ s.t. Massimo 6), Bittante 6; Castaldo 5 (dal 38’ s.t. Soncin s.v.), Galabinov 6. PANCHI­ NA Seculin, De Vito, Millesi, Dia Pape, Herrera, Biancolino, Soncin. AL­ LENATORE Rastelli 7.

BARI (5­3­2) Guarna 6,5; Sabelli 7 (dal 37’ s.t. Joao Silva s.v.), Ceppitelli 6,5, Polenta 6,5, Chiosa 6, Calderoni 6; De Falco 6,5 (dal 20’ s.t. Fossati s.v.), Sciau­ done 6,5, Defendi 7; Galano 6,5 (dal 32’ s.t. Fedato s.v.), Alonso 6,5. PANCHINA Pena, Vosnakidis, Altobello, Romizi, Lugo, Beltrame. ALLE­ NATORI Alberti­Zavettieri 7.

Luigi Sepe, 22 anni, respinge con i piedi il rigore di Buzzegoli LAPRESSE

Favola Lanciano I gol li sa solo fare Novara travolto nel giorno del ricordo di Piola Sepe para un rigore e resta il meno battuto LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 NOVARA

Si può essere presidenti in modo originale: Valentina Maio è giovane, ha il taglio alla moda e va allo stadio con un cappello che si nota in tutta la tribuna. Si può essere primi in modo originale: il suo Lancia­ no lo fa con un attaccante che segna poco, un centrocampo giovane e una difesa che pren­ de gol ogni 4 ore. Con la calco­ latrice alla mano: tre reti in 8 partite, una ogni 240 minuti, con il recupero in omaggio. Ie­ ri ha vinto a Novara (campo prima imbattuto), lasciando indizi visti in altre scene del delitto. Ha sbloccato da cor­ ner, come contro l’Avellino. Ha segnato due gol nati dal man­ cino di Mammarella, come contro il Bari. Soprattutto ha rischiato poco, perché la dife­ sa è organizzata e il centro­ campo sa coprire e tenere pal­ la: Minotti ha fisico e piedi, Ca­ sarini resta un giocatore da Se­ rie A per corsa e personalità.

1­0

Se giocava Piola... Due gol sono arrivati presto. Troest ha sfruttato un angolo da destra di Mammarella per segnare lo 0­1 di testa, poi il Novara ha perso Minotti, non il meno pe­ ricoloso. I difensori salivano, lui avanzava e per il solito Mammarella è stato quasi faci­ le: lo ha messo davanti al por­ tiere per il raddoppio. La legge del piano inclinato ha fatto il resto. Il Lanciano ha giocato sempre meglio, perché Falci­ nelli ha piedi emozionanti e Turchi ha fatto il terzo gol in contropiede, il Novara sempre peggio. Salviato male al cross, centrali difensivi poco protetti e spesso in errore, interni in cattiva giornata. Quando Buz­ zegoli, il migliore, al 19’ del se­ condo tempo ha calciato ma­ lissimo un rigore – basso, cen­

h 7,5 Mammarella il migliore LANCIANO Due assist più un salvataggio. E la difesa prende gol ogni 4 ore...

BRESCIA­PALERMO

1­1

CARPI­CITTADELLA

0­1

CESENA­SIENA

1­1 domani, ore 20.30

EMPOLI­MODENA

2­1

NOVARA­LANCIANO

0­3

PADOVA­VARESE

3­2

PESCARA­SPEZIA

1­1

TERNANA­JUVE STABIA

1­1

TRAPANI­LATINA

1­1

PROSSIMO TURNO Sabato 12 ottobre SPEZIA­BRESCIA ore 18 REGGINA­EMPOLI ore 20.30 Domenica 13 ottobre CITTADELLA­PADOVA ore 12.30 BARI­CROTONE ore 15 CARPI­NOVARA ore 15 JUVE STABIA­CESENA ore 15 LANCIANO­TERNANA ore 15 LATINA­MODENA ore 15 SIENA­AVELLINO ore 15 VARESE­TRAPANI ore 15 PALERMO­PESCARA ore 20.30

LANCIANO EMPOLI AVELLINO VARESE CESENA SPEZIA PALERMO MODENA CROTONE NOVARA CITTADELLA TRAPANI SIENA (­5) PESCARA BARI (­3) BRESCIA LATINA CARPI REGGINA TERNANA JUVE STABIA PADOVA

trale, addosso a Sepe – si è ca­ pito che il centenario dalla nascita di Silvio Piola non sa­ rebbe stato festeggiato. Anche in dieci Il patron De Salvo ha litigato con i tifosi che contestavano l’atteggiamento dei giocatori, poi ha fatto pace e ha sottolineato le occasioni create dal Novara. Vero, ma nell’azione del rigore il Lancia­ no è rimasto in dieci e la parti­ ta non è cambiata. Vero, ma il Novara ha calciato 16 angoli, quasi nessuno pericoloso. Ve­ ro, ma il 4­2­3­1 finale di Aglietti non ha convinto. Il Lanciano si è messo dietro, si è appoggiato su Thiam – in po­ tenza, un gran giocatore – e ora fa una considerazione. Nelle ultime tre stagioni, chi era in testa all’ottava o in una giornata successiva ha fatto corsa di testa fino in fondo: Siena, Novara e Atalanta nel 2010­11, Torino, Pescara e Sassuolo nel 2011­12, il Sas­ suolo lo scorso anno. Baroni parla sempre di salvezza, pe­ rò…

MARCATORI PUNTI

18 17 15 14 14 12 11 11 10 10 10 9 8 8 8 8 8 7 6 6 5 4

IN CASA V N P

V

2 3 4 3 2 1 2 3 2 2 1 1 3 1 2 0 1 0 1 1 0 1

3 2 0 1 2 2 1 0 1 0 1 1 0 0 1 1 0 2 0 0 1 0

1 2 1 1 2 2 0 1 0 1 2 2 1 3 1 3 2 1 2 1 1 1

0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1 0 1 0 1 1 2 1 2 2 2

FUORI N P

2 0 2 1 0 1 2 1 1 3 2 1 3 2 1 2 3 0 1 2 1 0

0 1 1 2 1 1 2 3 2 1 1 2 1 1 3 1 1 2 2 2 3 3

ARBITRO La Penna di Roma 6. GUARDALINEE Ciancaleoni 6­Colella 6. AMMONITI Pisacane (A), Ceppitelli (B), Polenta (B), Fedato (B) e Chiosa (B) per gioco scorretto. NOTE spettatori 9.000 circa; paganti e incasso non comunicati; abbo­ nati 2.105, quota non comunicata. Tiri in porta 7 (con due pali)­3. Tiri fuori 5­7. In fuorigioco 4­4 . Angoli 3­13. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO AVELLINO

Soffre, lotta, su un campo pesantissimo e alla fine stende un gran bel Bari. Sì, l’Avellino s’è... laureato: relatore il chiarissimo professore Rastelli («Sarà la tesi di laurea dopo la maturità con l’Empoli» aveva detto) grazie ad un gol di D’Angelo (scaraventa in rete sugli sviluppi d’una punizione e assist di testa di Fabbro in area) e si piazza al terzo posto. Soffre nel primo tempo, sblocca lo 0­0 subito dopo il riposo, gestisce il vantaggio (due pali con D’Angelo e Galabinov ed erroraccio di Castaldo che s’invola solo da­ vanti a Guar­ na facendosi ipnotizzare), e finisce per D’Angelo il migliore essere chiuso AVELLINO Un gol, un palo e un lavoro in area da un Bari che, di urto a interdire e ripartire. Instancabile quanto a sche­ mi offensivi e attacco degli spazi, in alcuni frangenti strappa applausi.

h 7,5

La chiave S’è rischiato di non giocare per la pioggia acquietatasi solo ad inizio gara. Il cam­ po pesante penalizza gli irpini e la loro fase di possesso, il Bari invece gioca di prima e si apre, in contropiede, che è uno spettacolo: i pugliesi iniziano con la difesa a 3 e Defendi esterno nel tridente del 4­3­3, tentando di gestire gli esterni alti irpini e gli inserimenti vari ma capiscono di rischiare e s’assemblano con una difesa alta, a 5, e ripartenze veloci (graffiando ben due volte, specie sul colpo di testa di Ceppitelli al 39’ p.t.). La ripresa è irpina, ma senza chiudere la gara per sfortuna (i due pali) ed imprecisioni (Castal­ do) . Normale ci si ritrovi in affanno nel finale, con Terracciano super e Pisacane a deviare in area una palla che Alonso avrebbe spedito co­ modamente in rete dopo che aveva attraversato tutta l’area. Gran bel Bari, stecca quando c’è da far gol ma movimenti e schemi d’attacco sono da studiare. L’Avellino? Via col vento, e se s’ag­ giusta la mira in attacco, saran guai per tutti.

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PARTITE SQUADRE

1­0 MARCATORE D’Angelo al 3’ s.t.

AVELLINO (3­5­2)

Sepe 7,5; De Col 6 (dal 23’ p.t. Aquilanti 5,5), Troest 7, Amenta 7, Mammarella 7,5; Casarini 7, Minotti 7 (dal 44’ s.t. Turchi 6,5), Buchel 6,5; Piccolo 6 (dal 21’ s.t. Di Cecco 6,5), Falcinelli 7, Thiam 7. PANCHINA Aridità, Nicolao, Paghera, Calvano, Plasmati, Gatto. ALLENATORE Baro­ ni 7,5.

DAL NOSTRO INVIATO

Baroni (allenatore del Lanciano) Sempre più primi? Non fatemi arrabbiare, sono punti salvezza. Abbiamo gestito bene palla, spesso con noi gli altri giocano male

AVELLINO­BARI PRIMO TEMPO 0­0

CLASSIFICA

AVELLINO­BARI

CROTONE­REGGINA

L’ALTRA RIVELAZIONE SOTTO IL DILUVIO

Kosicky 6,5; Salviato 5, Mori 5, Bastrini 5, Po­ touridis 5; Katidis 5 (dall’11’ s.t. Lepiller 6), Buzzegoli 6 (dal 25’ s.t. Rigoni 5), Pesce 5,5; Gonzalez 5,5, Iemmello 5,5 (dal 1’ s.t. Comi 5), Lazzari 6,5. PANCHINA Tomasig, Ludi, Nava, Faragò, Genevier, Rubino. ALLENATORE Aglietti 5.

Il campionato più livellato di

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0 3

NOVARA (4­3­3)

Fuori dal coro smentendo i pronostici sempre - così, a memoria... regala l’ennesima giornata piena di sfide incertissime, con il massimo stagionale di pareggi e vittorie solo di misura. Tranne una. E’ quella della squadra che esce dal coro, quella squadra che oggi nessuno vorrebbe affrontare e che nessuno riesce a bucare. Quella squadra che oggi guida la classifica facendo vedere un gran bel calcio e dimostrando di avere un’eccellente organizzazione di gioco. Quella squadra che oggi, rispetto alle altre (impaurite, approssimative, incerte, discontinue), sembra di un altro pianeta, e invece arriva dalla provincia di Chieti, da un centro che pochi conoscono e che grazie al calcio sta acquisendo rilevanza nazionale. Lanciano, che sembra un verbo per quelli che vogliono andare lontano, è una sorpresa per tutti. Anche e soprattutto per noi, che in sede di pronostico (maledetti pronostici) avevamo indicato in ultima fila nella griglia delle 22. Che errore... La giornata ci ha detto anche altre cose. Che Succi ha gli attributi (ma poteva evitare di indicarli...), che la curva del Brescia almeno nel minuto di raccoglimento per la tragedia di Lampedusa poteva smettere di cantare, che gli arbitri continuano a balbettare (vero Borriello?), che troppe gradinate sono vuote, che i quattro nuovi allenatori non hanno perso e che si segna meno rispetto al torneo scorso: mancano 27 gol, con due gare in meno. A proposito: quello di Carpi-Padova è diventato un vero pasticcio. Sono passati 36 giorni e siamo ancora in attesa delle perizie dei tecnici incaricati dalla Procura Figc, che poi darà un parere al giudice sportivo, il cui verdetto sarà appellato ai successivi organi di giudizio. Vorremmo fare un altro errore, ma temiamo che la parola fine arriverà solo a fine campionato. Eppure bastava soltanto avere un po’ di buon senso all’inizio...

NOVARA LANCIANO

RETI G

TOTALE V N

8 8 8 8 8 8 8 8 7 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 8 8 7

5 5 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 3 1 3 1 1 2 1 1 1 1

3 2 3 2 2 3 2 2 1 4 4 3 4 5 2 5 5 1 3 3 2 1

P

IN CASA F S

FUORI F S

0 1 1 2 2 2 3 3 3 2 2 3 1 2 3 2 2 4 3 4 5 5

3 9 6 7 7 1 6 9 5 5 3 7 11 7 3 5 3 0 4 4 3 3

7 4 2 6 4 5 6 3 6 3 3 5 4 5 3 2 2 4 1 4 4 2

1 4 2 4 4 2 3 3 3 6 4 4 6 5 1 6 4 3 3 5 5 7

2 2 3 5 3 4 5 7 9 4 4 6 5 6 5 3 4 5 6 6 10 7

TOTALI F S

10 13 8 13 11 6 12 12 11 8 6 12 15 12 6 7 5 4 5 8 7 5

3 6 5 9 7 6 8 10 12 10 8 10 11 11 6 9 8 8 9 11 15 14

Diff. Reti

7 7 3 4 4 0 4 2 ­1 ­2 ­2 2 4 1 0 ­2 ­3 ­4 ­4 ­3 ­8 ­9

UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE Promosse dirette le prime 2 più la terza se arriva ad almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta: altrimenti la terza va ai playoff con la quarta, insieme alle squadre (fino a un massimo di 4) che chiudono entro un perimetro di 14 punti dalla terza; chi vince i playoff sale in Serie A. Retrocedono dirette invece le ultime 3 più la quartultima se arriva ad almeno 5 punti dalla quintultima: altrimenti queste due fanno il playout e chi perde scende in Lega Pro.

7 RETI Pavoletti (Varese). 5 RETI Babacar (Modena); Hernandez (3, Palermo); Mancosu (1, Trapani). 4 RETI Caracciolo (Brescia); Torromino (3, Crotone); Maccarone e Tavano (1, Empoli); Maniero (Pescara); Giannetti e Paolucci (Siena); Antenucci (2, Ternana). 3 RETI Succi (1, Cesena); Matute (Crotone); Tonelli (Empoli); Mazzarani (1, Modena); Lafferty (Palermo); D’Agostino e Pulzetti (Siena); Djuric (Trapani). 2 RETI Castaldo (1, Avellino); Ceppitelli e Galano (Bari); Di Cesare (Brescia); Donnarumma (Cittadella); Sowe (Juve Stabia); Amenta e Minotti (Lanciano); Jonathas e Morrone (Latina); Signori (Modena); Gonzalez (Novara); Pasquato (Padova); Di Gennaro (Palermo); Cutolo e Viviani (Pescara); Gerardi (Reggina); Zecchin (Varese). 1 RETE Arini, D’Angelo, Fabbro, Galabinov (1), Massimo e Zappacosta (Avellino); Calderoni e Sciaudone (Bari); Mitrovic (Brescia); Cani, Concas, Inglese e Memushaj (Carpi); D’Alessandro, De Feudis, Granoche, Rodriguez e Volta (Cesena); Alborno, Di Roberto (1), Pecorini e Pellizzer (Cittadella); Bernardeschi, Dezi, Ishak e Pettinari (Crotone); Moro e Pucciarelli (Empoli); Diop, Lanzaro, Scozzarella, Suciu e Vitale (1, Juve Stabia); Falcinelli, Paghera, Plasmati, Thiam, Troest e Turchi (Lanciano); Negro (Latina); Belloni e Surraco (Modena); Buzzegoli (1), Comi, Farago’, Iemmello e Lazzari (Novara); Ciano (1), Melchiorri e Trevisan (Padova); Andelkovic e Belotti (Palermo); Brugman, Nielsen, Politano e Ragusa (Pescara); Cocco, Di Michele e Fischnaller (Reggina); Rosina (Siena); Bovo, Ebagua, Ferrari (1), Henty e Migliore (Spezia); Alfageme, Ferronetti, Maiello e Miglietta (Ternana); Iunco e Pirrone (Trapani); Caetano, Fiamozzi e Rea (Varese).

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3

domande a... CARMINE GAUTIERI ALLENATORE

1 Gautieri, quali partite ha seguito? «Tutte alla televisione, purtroppo ho visto po­ che squadre che giocano bene al calcio. Mi pia­ ce l’Avellino, squadra tosta, cattiva, organizza­ ta che si sta confermando in alto: è la squadra che mi ha impressionato di più. Ho visto buona qualità in Pescara­Spezia ma ho visto anche squadre che non riescono a fare punti e comin­ ciano ad avere un po’ di paura».

2 Il Lanciano, la sua ex squadra, è scate­

nato al comando e ha vinto anche a Nova­ ra: dove potrà arrivare? «Sta trovando grande continuità e non prende gol, a prescindere da chi gioca: la rosa ampia e ci sono tante scelte, cosa che non avevamo l’an­ no scorso. La società ha lavorato bene».

3 Lei nei giorni scorsi è stato accostato a

diverse panchine: quando sarà la volta buona per rivederla al lavoro? «La voglia di rientrare c’è, sono pronto: spero che ci siano le condizioni. Intanto però ho visto un po’ di partite e mi sono aggiornato bene...».


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

23

SERIE B 8a GIORNATA

Maccarone ispira e l’Empoli riparte Battuto il Modena Big Mac manda in rete Tavano e poi Pucciarelli Mazzarani non basta: per il rigore lite con Babacar EMPOLI MODENA

2 1

Sofferenza L’Empoli è disat­

tento in avvio, ma reattivo do­ po. Sarri tiene sempre la difesa alta, comanda il gioco, cerca l’imbucata per gli attaccanti. L’1 a 0 sblocca tutti, Pucciarelli pressa Salifu, Maccarone ruba palla e serve Tavano, letale con il suo sinistro. In vantaggio i to­ scani si esaltano, Maccarone fallisce la rete calciando alto su assist di Pucciarelli a coronare una grande azione di Rui, poi innesca il raddoppio: lancio di Valdifiori, Macca controlla in area, fa secco Manfrin e serve un pallone comodissimo a Puc­ ciarelli. Due minuti prima, pe­ rò, Rui era uscito per crampi e al suo posto Sarri aveva man­ dato in campo Accardi, scelta logica per l’esperienza del gio­

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Tavano (E) al 45’ p.t.; Pucciarelli (E) al 23’, Mazzarani (M) su rigore al 28’ s.t.

EMPOLI (4­3­1­2) Bassi 6; Laurini 5,5, Tonelli 6,5, Rugani 6,5, Mario Rui 6,5 (dal 21’ s.t. Accardi 4); Moro 5,5, Valdifiori 8, Croce 6; Pucciarelli 6,5 (dal 32’ s.t. Verdi 5,5); Maccarone 6, Tavano 6 (dal 28’ s.t. Barba 6). PANCHINA Pelagotti, Romeo, Signorelli, Ronaldo, Mchedlidze, Castiglia. ALLENATORE Sarri 6.

MODENA (3­5­2) Pinsoglio 6,5; Potenza 6 (dal 29’ p.t. Cionek 6), Zoboli 5,5, Manfrin 5; Calapai 6 (dal 28’ s.t. Stanco 5), Bianchi 5,5 (dal 15’ s.t. Belloni 6), Salifu 5, Signori 6,5, Molina 7; Mazzarani 6, Babacar 5,5. PANCHINA Manfredini, Minarini, Nardini, Burrai, Mangni, Bruno. ALLENATORE Novellino 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 5,5. GUARDALINEE Raparelli 6­Santoro 6. ESPULSI Accardi (E) al 28’ s.t. gioco scorret­ to. AMMONITI Mario Rui (E), Bianchi (M), Molina (M), Manfrin (M), Salifu (M) e Stanco (M) per gioco scorretto; Signori (M) per c.n.r. NOTE paganti 1.040, incasso di 4.879,50 euro; abbonati 1.872, quota di 6.777,06 euro. Tiri in porta 5­5 (con un palo). Tiri fuori 4­5. In fuori­ gioco 5­4. Angoli 0­5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO DA RONCH EMPOLI (Firenze)

È Maccarone l’uomo sim­ bolo di una partita particolare, che l’Empoli vince con merito e sofferenza. L’attaccante manda in gol Tavano e Pucciarelli con due assist perfetti, però sbaglia due gol, uno incredibile, e in­ farcisce la sua prestazione di colpi di tacco inutili. Merita pe­ rò una sottolineatura il buffet­ to consolatorio regalato a Sali­ fu dopo l’errore clamoroso che

corsie laterali dove ottiene su­ periorità numerica. Mazzarani spreca in avvio l’1 a 0, servito da Molina, abile a sfruttare un incomprensione tra Bassi e Mo­ ro. L’attaccante manda il pallo­ ne sul palo. Bianchi fallisce una buona occasione su guizzo di Babacar. A tradire è Salifu, che perde palla è causa l’1 a 0. In svantaggio gli ospiti sparisco­ no. Mazzarani ottiene il rigore del 2 a 1 su cross di Molina e sul contatto con Accardi, poi sfi­ dando l’ira di Babacar, realizza dal dischetto. Un episodio, co­ me il tiro di Belloni su retropas­ saggio sbagliato di Moro.

h 8 Valdifiori il migliore

EMPOLI È il Pirlo della B. Conquista palla e la gestisce con sicurezza e intelligenza

ha portato all’1 a 0. A controbi­ lanciare la sua prestazione non perfetta, così come quelle di Tavano e Moro, ci ha pensato Valdifiori, uno che due anni fa è stato a un passo dal trasferi­ mento alla Juventus, regista capace di esaltarsi nelle condi­ zioni peggiori, in inferiorità numerica e sotto un piccolo nu­ bifragio. Poco reattivo Novellino piaz­

za Mazzarani e Signori ad al­ ternarsi su Valdifiori, chiude i varchi e allarga il gioco sulle

Manuel Pucciarelli, 22 anni, abbracciato dai compagni dopo il primo gol stagionale nell’Empoli LR PHOTO

catore, un disastro in realtà. Accardi infatti prima perde palla, poi commette fallo da ri­ gore e viene espulso da Abbat­ tista, troppo severo nel consi­ derare l’azione chiara occasio­ ne da gol. Mazzarani riapre la sfida dal dischetto, Maccarone butta via il contropiede perfet­ to organizzato da Valdifiori e rifinito da Moro, sul cui assist Macca, tutto solo, spedisce sul fondo. Il finale è sofferenza, ma l’occasione migliore è per Verdi, stoppato da Pinsoglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA VITTORIA IN TRASFERTA FOSCARINI RINGRAZIA IL PORTIERE DI GENNARO

Carpi, che beffa Colpo del Cittadella con un solo tiro CARPI CITTADELLA

0 1

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORE Alborno al 28’ s.t.

CARPI (4­4­1­1) Kovacsik 5,5; Letizia 6, Pesoli 6, Gagliolo 6,5, Poli s.v. (dal 7’ p.t. Concas 5,5); Lollo 6,5 (dal 35’ s.t. Di Gaudio s.v.), Porcari 5,5, Memushaj 6, Pasciuti 6,5; Sgrigna 6; Cani 5,5 (dal 30’ s.t. Mbakogu 5). PANCHI­ NA Nocchi, Liviero, De Vitis, Kirilov, Ingle­ se, Della Rocca. ALLENATORE Vecchi 5,5.

CITTADELLA (3­5­2) Di Gennaro 8; Gasparetto 6, Coly 6,5, Pel­ lizzer 6,5; Sosa 5,5, Pecorini 6, Di Donato 5, La Camera 5 (dal 21’ s.t. De Leidi 5,5), Alborno 6,5; Di Roberto 5 (dal 21’ s.t. Co­ ralli 5,5), Donnarumma 5 (dal 38’ s.t. Co­ lombo s.v.). PANCHINA Pierobon, Marino, Pugliese, Minesso, Dumitru, Perez. ALLE­ NATORE Foscarini 5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5. GUARDALINEE Ranghetti 5,5­Borzomì 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Di Donato (Ci) e Sosa (Ci) per gioco scorretto; Pesoli (Ca) per compor­ tamento non regolamentare; Sgrigna (Ca) per proteste. NOTE paganti 916, incasso di circa 7.000 euro; abbonati 576, quota di 4.798 euro. Tiri in porta 10 (con un palo)­2. Tiri fuori 7­1. In fuorigioco 1­1. Angoli 6­3. Recupe­ ri: p.t. 2’, s.t. 5’.

DAVIDE SETTI CARPI (Modena)

Undici palle gol create, diciassette tiri totali verso la porta avversaria, un palo col­ pito e quasi il 70 per cento di possesso palla. Numeri di una gara stravinta, almeno secon­ do logica. E invece il Carpi l’ha persa, trafitto dall’unica vera occasione creata dal Cittadel­ la. E così Foscarini a fine gara, invece di esultare per la prima vittoria esterna che lancia i suoi (7 punti in 3 partite), ha fatto autocritica: «La nostra è una prova che lascia l’amaro in bocca, prendo solo i tre punti e la fortuna». Analisi che non fa una grinza, come parla­ re di maledizione Cabassi per il Carpi non è esagerato. Nel suo stadio la squadra di Vecchi non funziona (è l’unica in B senza gol in casa), nemmeno quando tiene l’avversario per un’ora e mezzo nella sua tre­ quarti. Ci hanno provato un po’ tutti, soprattutto Concas (entrato al 7’ per l’infortunato Poli), Lollo e Sgrigna nel pri­

mo tempo, trovandosi davanti un muro chiamato Di Genna­ ro. E quando il portierino clas­ se ‘93 scuola Inter non ci è ar­ rivato, è stato il palo (34’) a salvare il Cittadella sulla gira­ ta di Cani. Bravo Alborno Copione ri­ spettato anche nella ripresa, in cui il Cittadella ha trasfor­ mato in oro l’unica vera occa­ sione al 28’: bravo Alborno (altro ‘93 ex Inter) ad azzarda­ re un sinistro al volo, che è rimbalzato davanti a Kovacsik beffando il portiere carpigia­ no. Prima e dopo il gol solo Carpi, alle prese con l’impreci­ sione dei suoi attaccanti e le parate del solito Di Gennaro, straordinario due volte su Sgrigna, ma soprattutto sul tap in a colpo sicuro di Cani al 18’, fermato col corpo dal nu­ mero uno veneto nell’area pic­ cola. Vecchi si è giocato nel fi­ nale anche le carte Mbakogu e Di Gaudio, senza riuscire a perforare la Maginot del Citta­ della. Foscarini ha preso i tre punti e ringraziato, il suo por­ tiere e la buona sorte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 8 Di Gennaro il migliore

CITTADELLA Almeno 5 parate super: il capolavoro sul tocco da sottomisura di Cani

4 I NUMERI DELLA B

23

le reti che portano il totale a 196: 27 in meno rispetto a un anno fa

4

i rigori assegnati, come la scorsa giornata, con lo stesso esito: 3 gol, un errore

5

gli errori dal dischetto totali su 24 rigori: quello di Sepe è il terzo parato dopo quelli di Bassi (Empoli) e Belardi (Pescara)

6

i pareggi in attesa del posticipo: eguagliato il massimo della giornata 2

9

le squadre che non hanno ancora vinto fuori casa: si è sbloccato il Cittadella

1

la doppietta di Pavoletti: è il secondo con due doppiette dopo Babacar

PARI E POLEMICHE MEZZAROMA, TWEET AL VELENO

Succi stavolta c’è Il Cesena all’ultimo riacciuffa il Siena CESENA SIENA

1 1

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Pulzetti (S) al 15’, Succi (C) su rigore al 46’ s.t.

CESENA (4­3­3) Campagnolo 5; Consolini 6 (dal 1’ s.t. Inge­ gneri 6; dal 35’ s.t. Garritano 6), Volta 6,5, Capelli 5,5, Renzetti 5,5; Tabanelli 6, De Feu­ dis 5, Coppola 5,5; Nadarevic 5,5 (dal 22’ s.t. Succi 6,5), Granoche 5, D’Alessandro 6. PANCHINA Coser, Gabrielli, Cascione, Arri­ goni, Capellini, Galli. ALLENATORE Bisoli 6.

SIENA (4­3­1­2) Lamanna 6,5; Angelo 6, Morero 6, Dellafiore 6, Grillo 6; Pulzetti 7, Giacomazzi 6, Vergas­ sola 6 (dal 40’ s.t. Schiavone s.v.); Rosina 6 (dal 19’ s.t. Valiani 6); Paolucci 5,5 (dal 45’ s.t. Rosseti s.v.), Giannetti 5. PANCHINA Farelli, Bedinelli, Crescenzi, Mannini, Milos, Spinaz­ zola. ALLENATORE Beretta 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 5. GUARDALINEE Pegorin 6 ­ Soricaro 5,5. ESPULSI Giannetti (S) al 39’ s.t. per somma di ammonizioni (gioco scorretto e compor­ tamento non regolamentare). AMMONITI Pulzetti (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.683, incasso di 12.702 euro; abbonati 8.098, quota di 31.395 euro. Tiri in porta 3­5. Tiri fuori 4­3. In fuorigioco 1­2. Angoli 11­4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI CESENA

Tutta questione di attri­ buti. È il messaggio con tanto di mimica esplicita che Davide Succi lancia ai critici della tri­ buna esultando per il pareg­ gio. Cinque giorni dopo l’erro­ re dagli 11 metri col Pescara, il capitano cesenate torna sullo stesso dischetto senza paura e scarica una bordata che La­ manna può solo toccare senza evitare la trasformazione. Suc­ ci allarga pollici e indici della mani all’altezza dei genitali come per dire: io ce li ho grossi così. In extremis il Cesena, bef­ fato nel finale del posticipo di lunedì, agguanta il secondo

1­1 casalingo di fila mentre il Siena vede sfumare la vittoria. E alla fine la vice presidente Valentina Mezzaroma si è sfo­ gata su twitter: «Per quanto ancora dovremmo pagare per il gol fantasma col Trapani? Per tutto il campionato? È sta­ to un episodio eclatante». Cesena a tre moduli Bisoli le prova tutte per vincere. Ma il sistema iniziale non trova sbocchi perché il centrocampo è in difficoltà. Nella ripresa il Cesena si mette prima 3­5­2 e infine tenta il tutto per tutto con le 4 punte trovando pro­ prio dall’ultimo subentrato Garritano il penalty molto ge­ neroso per un braccio di Gia­ comazzi su cross dell’ex Inter. Siena ordinato Gli ospiti fan­ no una partita ordinata pun­ tando sul migliore palleggio. Nel finale del primo tempo c’è un’azione controversa: Gian­ netti in tuffo segna ma l’assi­ stente segnala un fuorigioco che non c’è, ci sarebbe invece un mani dello stesso attaccan­ te che, già ammonito in prece­ denza, andava espulso. Dopo un’ora di gioco, il riminese Pulzetti dà un senso compiuto al suo derby personale infilan­ do con un sinistro dal limite la porta dei cugini­nemici di Ro­ magna. Il rosso per Giannetti arriva nel finale (somma di ammonizioni) prima del rigo­ re che definisce il risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 Pulzetti il migliore

SIENA Gioca a tutto campo e segna il gol che illude gli ospiti con un gran sinistro

TANTE EMOZIONI IL TRAPANI SI RIALZA, IL LATINA SI ACCONTENTA

Mancosu­Jonathas due vere prodezze Il pareggio è giusto TRAPANI LATINA

1 1

PRIMO TEMPO 1­1 MARCATORI Mancosu (T) al 27’, Jonathas (L) al 30’ p.t.

TRAPANI (4­4­2) Nordi 6,5; Garufo 6, Pagliarulo 6,5, Terlizzi 6, Rizzato 6,5; Nizzetto 6,5, Pirrone 6,5, Caccetta 6 (dal 32’ s.t. Djuric 6), Pacilli 6,5; Abate 6 (dal 17’ s.t. Iunco 6), Mancosu 6,5. PANCHINA Marcone, Priola, Martinelli, Fe­ ola, Finocchio, Madonia. ALLENATORE Bo­ scaglia 6.

LATINA (3­5­2) Iacobucci 7; Brosco 6, Cottafava 6,5, Esposito 6; Alhassan 6,5 (dal 35’ s.t. Figlio­ meni s.v.), Cejas 6 (dal 25’ s.t. Barraco 6), Morrone 6, Maltese 6 (dal 28’ s.t. Bruno 6), Ristowski 6; Crimi 6, Jonathas 7. PANCHI­ NA Pawlowski, Jefferson, Cisotti, Baldan, Ricciardi, Negro. ALLENATORE Breda 6. ARBITRO Cervellera di Taranto 5,5. GUARDALINEE Ceccarelli 5­Gava 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Jonathas (L), Brosco (L), Niz­ zetto (T), Pirrone (T), Morrone (L) e Crimi (L) per gioco scorretto; Figliomeni (L) per proteste; Bruno (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.124, incasso di 20.034 eu­ ro; abbonati 2.337, quota di 21.112 euro. Ti­ ri in porta 7­3 . Tiri fuori 9­2 . In fuorigioco 2­1 . Angoli 12 ­3 . Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

FRANCO CAMMARASANA TRAPANI

Botta e risposta con due prodezze in un pugno di mi­ nuti: da un lato Mancosu dal­ l’altro Jonathas. Un punto che accontenta il Latina, ancora imbattuto da quando ha in panchina Roberto Breda, e che consente al Trapani di muovere la classifica dopo tre sconfitte di fila. La squadra di Boscaglia raccoglie poco ri­ spetto a quanto seminato in una gara che l’ha vista costan­ temente protesa in avanti pro­ ducendo tanto in fatto di occa­ sioni. Breda ha disposto i suoi in maniera guardinga, ha spe­ dito Crimi a uomo su Pirrone (ma il regista è riuscito ugual­ mente a distribuire il gioco) e ha affidato al solo Jonathas il compito di pungere. E il brasi­ liano è stato bravo a sfruttare una delle poche occasioni che la difesa granata gli ha conces­ so: stop e girata imparabile dal limite. Gol prezioso perché giunto pooc dopo la perla di Mancosu, abile a sfruttare un

lancio di Nizzetto e a filare verso la porta, saltando Cotta­ fava e infilando Iacobucci. Squadra offensiva Boscaglia, che all’ultimo istante ha dovu­ to rinunciare a Ciaramitaro (problema muscolare), ha schierato una formazione molto offensiva che dalle cor­ sie laterali ha riversato in area molti cross sui quali, con Djiu­ ric inizialmente in panchina (aveva saltato alcuni allena­ menti), hanno avuto spesso la meglio i difensori neroblu. Il lavoro per Iacobucci, però, non è mancato perché il Tra­ pani ha tentato di sfondare an­ che frontalmente e già nel pri­ mo tempo il portiere ha dovu­ to respingere in angolo con­ clusioni insidiose di Garufo, Pirrone e Rizzato. La vera pro­ dezza, però, l’ha compiuta nel finale, salvando il risultato su un tiro ravvicinato di Mancosu che gli si era presentato da­ vanti tutto solo. Dalla parte opposta Nordi è stato bravo nelle poche occasioni in cui le ripartenze del Latina hanno portato al tiro Jonathas, Espo­ sito e Maltese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 Jonathas il migliore

LATINA Oltre al gol pregevole, fa reparto da solo, mandando in tilt la difesa di Boscaglia


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

SERIE B 8a GIORNATA IL POSTICIPO

Domani è derby Crotone­Reggina Il programma della giornata si completa domani sera (ore 20.30, arbitro Gavillucci di Latina) con il derby Crotone Reggina. Un appuntamento delicato per la squadra di Drago che non vince il derby dal 10 ottobre 1976. Atzori, tecnico della Reggina con la panchina a rischio, non ha dato indicazioni su uomini e modulo: manderà in campo una squadra più coperta, con un centrocampista al posto di un attaccante e il ritorno di Colucci dall’inizio.

Andrea Belotti, 19 anni, festeggia il primo gol nel Palermo LAPRESSE

Caracciolo scatenato, segna e dà spettacolo Mossa vincente di Iachini: Belotti pareggia ROBERTO PELUCCHI BRESCIA

Gattuso o non Gattuso, il Palermo è ancora alla ricerca di se stesso. Per ora, è una squa­ dra come tante tra quelle che stanno davanti. Il pareggio contro un Brescia incerottato è una mezza sconfitta e le distan­ ze dalle prime cominciano a di­ latarsi. La promozione diretta è a sei punti: non è un distacco incolmabile, a patto che i sici­ liani comincino a darsi una mossa. In salita Il pessimo primo

tempo, forse, è stato anche fi­ glio delle scelte di Iachini, che ha lasciato in panchina Morga­ nella e Andelkovic per schiera­ re Pisano e Munoz, quest’ulti­ mo reduce da problemi fisici e con la diffida sulle spalle: il Bre­ scia ha sfondato proprio dalla loro parte. Dopo un inizio con­ fortante (liscio di Hernandez davanti alla porta, tiro di Dyba­ la parato), il Palermo si è allun­ gato, evaporando. Caracciolo ha giganteggiato, Oduamadi e Scaglia si sono divorati due gol, mentre la difesa rosanero è an­ data in affanno. E il Brescia ne ha approfittato al 31’: lancio in verticale di Finazzi per l’Airone, che è passato nel burro, ha con­ trollato di petto e ha trafitto Sorrentino. Quarto gol per l’at­

BRESCIA PALERMO

1 1

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Caracciolo (B) al 31’ p.t.; Belotti (P) al 15’ s.t.

BRESCIA (3­5­2) Cragno 6; Zambelli 6, Budel 6,5, Camigliano 6,5; Mandorlini 6, Finazzi 6,5, Coletti 6, Sca­ glia 6, Kukoc 5,5; Oduamadi 6 (dal 20’ s.t. Sodinha 6), Caracciolo 7,5. PANCHINA Arca­ ri, Lancini, Minelli, Benali, Diouf, Saba, Gros­ si, Juan Antonio. ALLENATORE Bergodi 6,5.

PALERMO (4­3­1­2) Sorrentino 6; Pisano 5, Munoz 5,5, Terzi 5, Daprelà 5,5; Bolzoni 6, Barreto 6, Verre 6 (dal 1’ s.t. Andelkovic 6,5); Di Gennaro 5 (dal­ l’8’ s.t. Belotti 7); Dybala 6 (dal 33’ s.t. Lores s.v.), Hernandez 5,5. PANCHINA Ujkani, Mor­ ganella, Milanovic, Ngoyi, Stevanovic, Troianiello. ALLENATORE Iachini 5,5. ARBITRO Pinzani di Empoli 6. GUARDALINEE Vicinanza 6,5 ­ Peretti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Zambelli (B) e Scaglia (B) per proteste; Caracciolo (B), Budel (B), Daprelà (P) e Dybala (P) per gioco scorretto; So­ dinha (B) per comportamento non regola­ mentare. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti, incas­ so, abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 6­4 (con una traversa). Tiri fuori 5­7. In fuorigioco 2­2. Angoli 6­6. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.

h 7,5 Caracciolo il migliore

BRESCIA Segna, guadagna punizioni, manda in confusione la difesa

Pescara è mister X Bovo salva Spezia PESCARA SPEZIA

1 1

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Cutolo (P) al 29’ p.t.; Bovo (P) al 12’ s.t.

PESCARA (4­3­3) Belardi 6,5; Balzano 5,5, Schiavi 6, Boc­ chetti 6 (dal 1’ s.t. Cosic 5,5), Rossi 6; Nielsen 6, Brugman 7, Rizzo 6 (dal 22’ s.t. Politano 6); Cutolo 6,5, Maniero 6 (dal 36’ s.t. Padovan s.v.), Ragusa 5,5. PANCHI­ NA Pelizzoli, Frascatore, Zauri, Viviani, Fornito, Zuparic. ALLENATORE Marino 6.

SPEZIA (4­4­1­1)

Brescia, che Airone Il Palermo fa fatica DAL NOSTRO INVIATO

BOTTA E RISPOSTA ILLUSORIA RETE DELL’1­0 FIRMATA DA CUTOLO

taccante e Bergodi in campo a fare festa come se avesse vinto un Modiale. Il tecnico, all’esor­ dio, ha dovuto fare i conti con una maxi emergenza: agli as­ senti Di Cesare, Paci, Lasik, Mi­ trovic e Corvia, si è aggiunto al­ l’ultimo momento anche Freddi (febbre). La morìa di difensori ­ è sopravvissuto Camigliano, neppure ventenne ­ ha costretto Bergodi a inventarsi Budel cen­ trale e a mettere fuori ruolo Zambelli. Ma la squadra ha da­ to prova di carattere e dimo­ strato che ci sono buone basi per pensare a un futuro miglio­ re. Un segnale anche a Giampa­ olo, disertore dopo le prime dif­ ficoltà. Il bergamasco A inizio ripre­ sa Iachini ha rimediato ai pro­ pri errori: ha tolto Verre (che aveva colpito una traversa) e inserito Andelkovic, passando alla difesa a tre, con Pisano e Daprelà più alti. Poco dopo ha messo anche Belotti, per anda­ re all’uno contro uno con i di­ fensori del Brescia. Dopo un gol annullato ad Andelkovic per fuorigioco (giusto), pro­ prio il bergamasco ha segnato la sua prima rete, raccogliendo un assist di Barreto. All’ultimo secondo il Brescia ha avuto la palla della vittoria, ma Carac­ ciolo è stato sbilanciato e ha messo fuori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Leali 6; Baldanzeddu 6, Ceccarelli 5,5, Lisuzzo 5,5, Migliore 5,5; Rivas 6,5, Bovo 6,5 (dal 38’ s.t. Sammarco s.v.), Appelt 6,5, Culina 5,5 (dal 16’ s.t. Seymour 6); Moretti 5 (dal 1’ s.t. Sansovini 6); Ebagua 6,5. PANCHINA Valentini, Madonna, Ma­ gnusson, Henty, Carrozza, Borghese. ALLENATORE Stroppa 6. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. GUARDALINEE Fiorito 6­Pentangelo 6. AMMONITI Baldanzeddu (S), Seymour (S), Ragusa (P) e Schiavi (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.240, incasso di 12.083 euro; abbonati 5.068, quota di 26.920 euro. Tiri in porta 6­8 (con una traversa). Tiri fuori 6­5. In fuorigioco 1­2. Angoli 10­6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

ORLANDO D’ANGELO PESCARA

Un tempo ciascuno, ma al Pescara non basta per evitare i fischi di un Adriatico che inizia a svuotarsi. Gli ex Stroppa, Eba­ gua e Sansovini (applauditissi­ mo dal suo vecchio pubblico) portano a casa un punto pesan­ te. I padroni di casa sono al ter­ zo pareggio consecutivo e conti­ nuano il loro cammino border line, a due passi dalla zona peri­ colo. Eppure il primo tempo dei pescaresi lascia presagire tut­ t’altro epilogo. Sette palle gol pulite per i biancazzurri, ma un solo gol, quello di Cutolo al 29’ da due passi (frittata dei centra­ li spezzini su cross di Rossi e palla all’ex padovano che di si­ nistro ha battuto Leali). Troppo spreco. Reazione Spezia La squadra di

Stroppa sbanda nel finale, ri­ schia grosso sul tiro di Nielsen e sul colpo di testa di Maniero (salva Ceccarelli sulla linea), ma

negli spogliatoi si ricompatta. Pronti via e nella ripresa (con Sansovini in campo e un classico 4­4­2) si vede subito che l’aria è cambiata. Cutolo non ne ha più, Maniero è in riserva e Brugman, il migliore degli abruzzesi, cala alla distanza (torna da un lungo infortunio). Così per lo Spezia è tutto più facile. All’8’ l’antipasto del pareggio: il croato Culina si fa ipnotizzare da Belardi, che in­ tercetta il suo rasoterra. Al 12’ arriva l’1­1: Sansovini dipinge, Ebagua spizza per Bovo, tocco morbido a scavalcare Belardi, incolpevole. Gli all blacks di Stroppa girano bene, ci credono e ci provano, spinti anche dal­ l’insicurezza della difesa locale. Al 35’ Ebagua gela l’Adriatico: il suo colpo di testa scheggia la traversa e fa correre un brivido sulla schiena di Belardi. Forse sarebbe stata una punizione troppo severa per il Pescara, an­ cora una volta al di sotto delle aspettative della vigilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 Brugman il migliore

PESCARA È il cervello del Pescara, ora sta migliorando anche nella fase difensiva.

FONDO CLASSIFICA SOWE NEL FINALE RISPONDE AL VANTAGGIO DI FERRONETTI

Delusione Ternana Sorriso Juve Stabia TERNANA JUVE STABIA

1 1

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Ferronetti (T) al 10’, Sowe (JS) al 41’ s.t.

TERNANA (4­2­3­1) Brignoli 5,5; Fazio 6, Ferronetti 6,5, Farkas 5,5, Lauro 6 (dal 34’ s.t. Rispoli s.v.); Migliet­ ta 6, Viola 6; Nolè 6 (dal 44’ s.t. Ceravolo s.v.), Antenucci 6, Falletti 6 (dal 39’ s.t. Ma­ iello s.v.); Avenatti 5. PANCHINA Sala, Masi, Meccariello, Valjent, Carcuro, Litteri. ALLE­ NATORE Napoli 5,5 (Toscano squalificato).

JUVE STABIA (3­5­2) Calderoni 5,5; Martinelli 5,5 (dal 23’ s.t. Ciancio 6), Di Nunzio 6, Contini 5,5; Ghirin­ ghelli 5,5, Davì 5, Jidayi 6 (dal 42’ p.t. Doni­ nelli 5,5), Caserta 5,5 (dal 22’ s.t. Parigini 5,5), Vitale 5,5; Di Carmine 6, Sowe 6. PAN­ CHINA Viotti, Diop, N’Diaye, Zampano, Ba­ raye, Doukara. ALLENATORE Isetto 6 (Bra­ glia squalificato). ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5. GUARDALINEE Segna 5,5–Alassio 6. AMMONITI Lauro (T) e Martinelli (JS) per gio­ co scorretto; Brignoli (T) comportamento non regolamentare; Maiello (T) per proteste NOTE paganti 1.792, incasso di 12.941 euro; abbonati 2.572, quota di 13.811,07 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)­3. Tiri fuori 3­2. In fuorigioco 4­0. Angoli 8­4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

MASSIMO LAURETI TERNI

La Ternana butta via a tre minuti dalla fine la vittoria più importante di questo inizio di stagione. Un errore di squadra figlio di tanti errori dei singoli. Una ripartenza che la Juve Sta­ bia ha avuto il merito di sfrut­ tare al meglio. Con un diago­ nale di Doninelli che Brignoli ha ribattuto ma un po’ troppo centralmente. Di Nunzio ha ri­ messo in mezzo per Sowe che con la difesa rossoverde a guardare ha spinto il pallone in rete. Delusione La delusione del Liberati ha fatto il paio con quella della Ternana che non può accontentarsi del punto casalingo giunto dopo due sconfitte interne. Aveva biso­ gno del pieno la squadra di To­ scano. C’è andata vicina per­ ché dopo un primo tempo da cancellare, ha messo in campo più ritmo e aggressività nella

ripresa. E la Juve Stabia ha va­ cillato prima su Falletti poi su Antenucci. Due angoli conse­ cutivi e sul secondo Nolè (10’)ha trovato la zuccata vin­ cente di Ferronetti che sem­ brava aver spianato la strada verso il successo rossoverde. Anche perché i campani hanno continuato a subire. Di Nunzio se l’è cavata chiudendo in an­ golo su Nolè a due passi dalla porta al 13’ dopo una lunghis­ sima progressione di Falletti. Al 21’ è stato sfortunato Nolè il cui destro s’è stampato contro il palo con Calderoni battuto e Avenatti col mancino ha messo a lato. I cambi non hanno frut­ tato gran che alla Ternana. Qualcosa in più alla Juve Sta­ bia che ha ritrovato un po’ di coraggio e sfruttato qualche amnesia degli avversari. L’ulti­ ma è stata quella che ha deciso il match: «Ora inizia la risalita» ha detto Isetto. Deluso Napoli: «un errore ci ha tolto una vitto­ ria che sentivamo già nostra».

h 6,5 Ferronetti il migliore

TERNANA Il gol è il premio a una che prestazione attenta. Si è ritrovato dopo gli infortuni

PLAY FAIR STRIKE YOUR BALANCE


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

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PRIMA DIVISIONE IN CAMPO ALLE ORE 15

Pisa, il derby accende la provincia C’è il Pontedera capolista: quanti incroci in campo e fuori tra i due club, per una sfida che vale il primo posto nel girone B. E non solo... ALESSIO CARLI PISA

Orgogliosamente diffe­ renti, calcisticamente indiffe­ renti. Almeno fino alle tre di questo pomeriggio. Pisa e Pontedera è un derby tra due squadre che non sono mai sta­ te rivali, ma in ottant’anni dal­ la prima sfida non c’era mai stato in palio il primo posto. La curva Nord è andata esau­ rita. Niente coreografie spe­ ciali, ma un muro di tifo per spingere la squadra al sorpas­ so sul campo e in classifica. I tifosi pisani non vogliono nemmeno prendere in consi­ derazione che a negare la vet­ ta siano proprio i cugini pon­ tederesi, ma fanno anche gli scongiuri visti gli unici prece­ denti all’Arena Garibaldi tra i professionisti (una sconfitta e un pareggio). E in curva Sud i 300 tifosi granata avranno dalla loro anche il sindaco Si­ mone Millozzi e i dirigenti della squadra. Derby tra icone Una partita che stimola anche chi segue poco il calcio. I due principali centri della provincia per mentalità sono più distanti dei 20 chilometri che li sepa­ rano. Da un lato il vanto della Torre Pendente, emblema di una storia e di una cultura millenaria. Dall’altra parte la fierezza di essere la città della Vespa, simbolo della operosi­ tà industriale e commerciale di Pontedera. Così nonostante una parte di pontederesi tifi Pisa fin dal tempi d’oro di Ro­ meo Anconetani, per la prima volta domani ci saranno sfottò

girone A (5a) girone B (6a) AlbinoLeffe­ProVercelli è il clou Grosseto­Ascoli con ricordi di B Vicenza: dopo il ­4 arriva l’Entella Lecce e Barletta: chi si sblocca?

Rachid Arma, 28 anni DAPRESS

calcistici: tanti i pisani che la­ vorano alla Piaggio e nell’in­ dotto, molti gli abitanti di Pontedera impiegati nell’uni­ versità e nell’ospedale del ca­ poluogo. Scambi Alla fine i contatti più solidi ci sono stati nel cal­ cio. Il Pontedera fu fondato da un gruppo di universitari pi­ sani, il Pisa dopo il fallimento del 1994 fu riportato alle so­ glie della B da un gruppo d’imprenditori pontederesi. Tra questi c’era Luciano Bara­ chini, ora di nuovo nella socie­ tà granata. Un derby partico­ lare anche per il presidente nerazzurro Carlo Battini, che ha la sua azienda a Santa Cro­ ce sull’Arno, altro centro in­ dustriale della provincia pisa­ na. E poi per gli ex della parti­ ta, Pugliesi tra i nerazzurri e Indiani sulla panchina grana­ ta. Attacchi Sul campo si an­ nuncia una sfida all’ultimo gol. Dino Pagliari schiererà di nuovo insieme Arma, Martel­ la, Napoli e Giuseppe Giovin­ co, che hanno messo insieme 5 reti in 2 partite casalinghe. Il Pontedera si presenta con i due capocannonieri (10 reti in 2). Il mancato nerazzurro Grassi (Battini lo voleva due anni fa) e il pisano doc Arri­ ghini, appena sei mesi negli Allievi del Pisa e lo scorso giu­ gno a fare il tifo sotto la piog­ gia all’Arena Garibaldi nel­ l’andata della finale play­off. Ha detto che se segna non esulta. Difficilmente questa volta il derby lascerà indiffe­ renti pisani e pontederesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALBINOLEFFE­PRO VERCELLI

BENEVENTO­NOCERINA

ALBINOLEFFE (4­3­1­2) Offredi; Salvi, On­ dei, Allievi, Regonesi; Girasole, Taugour­ deau, Maietti; Corradi; Cisse, Pesenti. (Amadori, Piccinni, Beduschi, Hetemaj, Calì, Vorobjovs, Viola). All. Madonna. PRO VERCELLI (4­4­2) Russo; Cancellotti, Ranellucci, Cosenza, Scaglia; Marconi, Rosso, Scavone, Pepe; Greco, Marchi. (Ambrosio, Bani, Huston, Spezzani, Di­ sabato, Erpen, Gomez). All. Scazzola. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Giampetruz­ zi­Rossi).

BENEVENTO (4­3­3) Baiocco; Zanon, Mile­ si, Mengoni, Anaclerio; Espinal, De Risio, Mancosu; Campagnacci, Evacuo, Montiel. (Gori, Ferretti, Som, Vacca, Agyei, Buona­ iuto, Altinier). All. Carboni. NOCERINA (4­3­3) Esposito; Cremaschi, De Franco, Romito, Vitale; Sabbione, Pal­ ma, Remedi; Malcore, Jogan, Lepore. (Fal­ cone, Scuotto, Kalombo, Cristofari, Ficar­ rotta, Danti, Evacuo). All. Fontana. ARBITRO Ros di Pordenone (Giustino­Co­ latriano).

ALTO ADIGE­LUMEZZANE

FROSINONE­PAGANESE

ALTO ADIGE (4­3­3) Micai; Iacoponi, Cap­ pelletti, Bassoli, Martin; Vassallo, Furlan, Branca; Campo, Dell’Agnello, Corazza. (Tonozzi, Kiem, Innocenti, Bastone, Tur­ chetta, Fink, Ekuban). All. D’Anna. LUMEZZANE (3­5­2) Bason; Biondi, Belot­ ti, Guagnetti; Carlini, Russo, Maita, Gatto, Benedetti; Torregrossa, Galuppini. (Dalle Vedove, Monticone, Franchini, Quaggiot­ to, Gabriel, Talato, Ganz). All. Marcolini. ARBITRO Giovani di Grosseto (Orlando­ Gori).

FROSINONE (4­3­3) Zappino; M. Ciofani, Russo, Biasi, Blanchard; Soddimo, Gu­ cher, Frara; Aurelio, D. Ciofani, Curiale. (Mangiapelo, Frabotta, Formato, Carrus, Gori, Altobelli, Cesaretti). All. Stellone. PAGANESE (3­5­2) Svedkauskas; Pepe, Panariello, Petrella; Meola, Franco, Velar­ di, Martinovic, Iraci; William, Novothny. (Volturo, Monopoli, Schiavon, Toppan, Amelio, De Sena, Lanteri). All. Maurizi. ARBITRO Piccinini di Forlì (Villa­Colì).

FERALPI SALO’­CARRARESE FERALPI SALO’ (4­3­3) Branduani; Tan­ tardini, Leonarduzzi, Magli, Dell’Orco; Fa­ bris, Pinardi, Milani; Bracaletti, Miracoli, Marsura. (Pascarella, Rosato, Carboni, Rovelli, Veratti, Cogliati, Ceccarelli). All. Scienza. CARRARESE (4­3­2­1) Nodari; Bregliano, Benassi, Teso, Zanchi; Pescatore, Calvi, Dettori; Beltrame, Belcastro; Cellini. (Di Vincenzo, Videtta, Trocar, Brondi, Gero­ ni, Tognoni, Nikodijevic). All. Braghin. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Malacchi­ Fraschetti).

PAVIA­VENEZIA PAVIA (4­3­2­1) Facchin; Pirovano, Rinal­ di, Sorbo, Zanini; Redaelli, Arrigoni, Ca­ rotti; Degeri, Carraro; Romero. (Rossi, Cozzi, Ungaro, Bracchi, Calvetti, De Vita, Speziale). All. Pala. VENEZIA (4­3­3) Vigorito; Campagna, Pa­ sini, Di Bari, Bertolucci; Maracchi, Giori­ co, Martinelli; D’Appolonia, Cori, Drame. (Dossena, Cernuto, Giovannini, Pignat, Gallo, Calamai, Bocalon). All. Zanchi (Dal Canto squalificato). ARBITRO Piscopo di Imperia (Barbetta­ Benedettino).

REGGIANA­CREMONESE REGGIANA (4­2­3­1) Bellucci; Bandini, Da­ metto, Solini, Possenti; Parola, Viapiana; De Silvestro, Alessi, Cavion; Cais. (Leo­ ne, Piccinelli, Cossentino, Zanetti, Ram­ pi, Anastasi, Brunori Sandri). All. Batti­ stini. CREMONESE (4­3­3) Bremec; Caracciolo, Moi, Bergamelli, Visconti; Palumbo, Baiocco, Armellino; Casoli, Abbruscato, Brighenti. (Galli, Avogadri, Giorgi, Arpini, Caridi, Nardi, Francoise). All. Torrente. ARBITRO Marini di Roma (Caliari­Rizza­ to).

SAN MARINO­PRO PATRIA SAN MARINO (4­3­3) Venturi; Farina, Ba­ monte, Fogacci, Cruz; Pacciardi, Sensi, Villanova; Lolli, Gavilan, Del Piero. (Vivan,

Seconda divisione

serie D

6a giornata: l’anticipo del girone B e le partite di oggi (ore 15)

6a giornata (ore 15)

Castel Rigone­Cosenza 1­2 Abano primo Tre nei guai MARCATORI De Angelis (C) su rigore al 32’ p.t.; Tranchitella (CR) su rigore

Armando Madonna, 50 anni Fabbri, Marchesi, Pigini, Magnanelli, Po­ letti, Crocetti). All. De Argila. PRO PATRIA (4­3­1­2) Messina; Spanò, Nossa, De Biasi, Mignanelli; Bruccini, Calzi, Casiraghi; Giannone; Moscati, Mel­ la. (Feola, Andreoni, Taino, Gabbianelli, Ghidoli, Giorno, Siega). All. Colombo. ARBITRO Vesprini di Macerata (Garito­ Squarcia).

SAVONA­COMO SAVONA (4­4­2) Aresti; Spirito, Marconi, Galuppo, Giuliatto; Demartis, Gentile, Agazzi, Cattaneo; Cesarini, Virdis. (Boer­ chio, Carta, Quintavalla, Marras, Puccio, Grandolfo, Sarao). All. Corda. COMO (3­5­2) Melgrati; Ambrosini, Giosa, Marchi; Redolfi, Schenetti, Ardito, Cri­ stiani, Donnarumma; Perna, Le Noci. (Crispino, Piana, Fautario, Fietta, Vera­ chi, Defendi, Gammone). All. Colella. ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore (At­ ta Alla­Muto).

VICENZA­ENTELLA VICENZA (4­4­2) Ravaglia; El Hasni, Ca­ misa, Marchiori, D’Elia; Mustacchio, Ca­ stiglia, Cinelli, Di Matteo; Tiribocchi, Tulli. (Alfonso, Giani, Palma, Corticchia, Sbris­ sa, Kosovan, Maritato). All. Lopez. ENTELLA (4­3­3) Paroni; Russo, Padella, Cesar, Cecchini; Staiti, Di Tacchio, Volpe; Guerra, Rosso, Moreo. (Zanotti, Vittiglio, Pedrelli, Argeri, Raggio Garibaldi, Sarno, Magnaghi). All. Prina. ARBITRO Casaluci di Lecce (Ficarra­ Chiocchi).

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Così dopo 4 giornate: Pro Vercelli ed Entella p. 10; Cremonese e Al­ binoLeffe 9; Reggiana 7; Venezia, Savo­ na, Como e San Marino 6; Alto Adige, Lu­ mezzane e Feralpi Salò 4; Carrarese e Pavia 3; Vicenza (­4) 2; Pro Patria (­1) ­1. PROSSIMO TURNO Così domenica 13 (ore 15): Carrarese­Pavia; Cremonese­Como (sabato 12, ore 20.45, su Rai Sport 1); En­ tella­AlbinoLeffe; Feralpi Salò­Vicenza; Lumezzane­San Marino; Pro Patria­Reg­ giana; Pro Vercelli­Savona; Venezia­Alto Adige.

GROSSETO­ASCOLI GROSSETO (3­5­2) Lanni; Burzigotti, Terigi, Legittimo; Formiconi, Obodo, Bombagi, Onescu, Dicuonzo; Esposito, Giovio. (Pini, Tedeschi, Gotti, Colombi, Mancini, Gioè, Montalto). All. Cuoghi. ASCOLI (4­3­3) Russo; Scognamillo, Schiavino, Bianchi, Giacomini; Capece, Pestrin, Randall; Falzerano, Malatesta, Tripoli. (Pazzagli, Gandelli, Di Gennaro, Carpani, Scicchitano, Storani, Vegnaduz­ zo). All. Pergolizzi. ARBITRO Verdenelli di Foligno (Opromolla­ Monetta).

(Stillo, Conti, Massoni, Moscati, Bijimine, Mungo, Mazzeo). All. Camplone. ARBITRO Serra di Torino (Prenna­Abruz­ zese).

SALERNITANA­L’AQUILA SALERNITANA (4­3­1­2) Iannarilli; Luciani, Molinari, Siniscalchi, Piva; Montervino, Esposito, Volpe; Gustavo; Ginestra, Guaz­ zo. (Berardi, Tuia, Rizzi, Capua, Zampa, Ricci, Mendicino). All. Sanderra. L’AQUILA (4­3­3) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del Pinto, Carcio­ ne, Corapi; Ciciretti, De Sousa, Frediani. (Addario, Gizzi, Di Maio, Ciotola, Triarico, A. Ferrante, Infantino). All. G. Pagliari. ARBITRO Abisso di Palermo (Bellagamba­ Camillucci).

VIAREGGIO­GUBBIO VIAREGGIO (3­4­1­2) Furlan; Celiento, Con­ son, Lamorte; Peverelli, Gemignani, Della Latta, Gerevini; Vannucchi; Romeo, Bene­ detti. (Fontanelli, Falasco, Casarini, Ga­ lassi, Pirone, De Vena, Rosafio). All. Mig­ giano. GUBBIO (4­3­3) Cacchioli; Tartaglia, Bri­ ganti, Ferrari, Bartolucci; Malaccari, Bac­ colo, Moroni; Caccavallo, Longobardi, Di Francesco. (Ranieri, Laezza, Traore, Do­ mini, Tamasi, Falconieri, Semeraro). All. Bucchi. ARBITRO Capilungo di Lecce (Pignone­ D’Apice).

TURNO DI RIPOSO CATANZARO Questa settimana la squadra che deve fare il turno di riposo del girone B è il Catanzaro.

LA SITUAZIONE LECCE­BARLETTA LECCE (4­2­3­1) Perucchini; Sales, Marti­ nez, Diniz, Lopez; Salvi, Amodio; Bellazzi­ ni, Miccoli, Ferreira Pinto; Beretta. (Bleve, Vinetot, Nunzella, Papini, Sacilotto, Doumbia, Zigoni). All. Lerda. BARLETTA (3­5­2) Liverani; Romeo, Camil­ leri, Di Bella; Cane, Prutsch, Allegretti, Ila­ ri, Pippa; Picci, Cicerelli. (Vaccarecci, Maccarone, Cascione, Mantovani, Le­ gras, D’Errico, Morsillo). All. Orlandi. ARBITRO Sacchi di Macerata (Pagnotta­ Guarino).

CLASSIFICA Così dopo 5 giornate: Ponte­ dera p. 13; Pisa 11; L’Aquila e Frosinone 10; Prato e Catanzaro 9; Benevento*, Saler­ nitana* e Perugia* 7; Grosseto 5; Ascoli* (­1), Paganese e Viareggio 3; Gubbio* 2: Barletta e Nocerina (­2) 1; Lecce 0. (*ha già riposato: Gubbio e Grosseto devono recuperare una gara). PROSSIMO TURNO Così domenica 13 (ore 15): Ascoli­Salernitana; Gubbio­Beneven­ to; L’Aquila­Grosseto; Nocerina­Catanza­ ro; Paganese­Lecce; Perugia­Pisa; Pon­ tedera­Prato; Viareggio­Frosinone; ripo­ sa Barletta.

PISA­PONTEDERA PISA (4­4­2) Pugliesi; Pellegrini, Rozzio, Goldaniga, Kosnic; Napoli, Mingazzini, Sampietro, Martella; Giovinco, Arma. (Provedel, Sabato, Lucarelli, Melis, Cia, Bollino, Forte). All. D. Pagliari. PONTEDERA (3­5­2) Ricci; Pezzi, Gonnelli, Verruschi; Regoli, Bartolomei, Caponi, Di Noia, Pastore; Grassi, Arrighini. (Lenzi, Vettori, Galli, Settembrini, D’Agostino, Pi­ cone, Romiti). All. Indiani. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno (Dal Cin­Hager).

PRATO­PERUGIA PRATO (4­3­1­2) Brunelli; Grifoni, Malomo, Saitta, De Agostini; Corvesi, Roman, Ser­ rotti; Silva Reis; Benedetti, Tiboni. (Layeni, De Pasquale, Cela, Ricciardi, Banci, Papi­ ni, Lanini). All. Esposito. PERUGIA (4­3­3) Koprivec; Daffara, Co­ motto, Scognamiglio, Sini; Vitofrancesco, Filipe, Nicco; Insigne, Eusepi, Fabinho.

LA PRECISAZIONE

Il nostro collega che non... debutta Sulla Gazzetta di ieri, nel notiziario del Benevento, per errore abbiamo scritto «si appresta all’esordio stagionale Antonio Buratto», inglobando la firma nel testo. Buratto è il nostro valido collaboratore da Benevento e andrà, come sempre, in tribuna stampa...

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

ASTI­BORGOSESIA Ceccon di Lovere CARONNESE­ALBESE Vitulano di Livorno CHIAVARI­SESTRI LEVANTE Papalini di Nuoro DERTHONA­VERBANIA Meocci di Siena F. CARATESE­RAPALLOBOGLIASCO Natilla di Molfetta GIANA­CHIERI Madonia di Palermo PRO DRONERO­LAVAGNESE Campana di Seregno SANTHIA’­NOVESE Capovilla di Verona VADO­VALLE D’AOSTA Pedretti di Brescia

BORGOMANERO­SEREGNO Siciliani di Genova CASTELLANA­LECCO Camplone di Pescara DARFO­CARAVAGGIO Buonocore di Marsala INVERUNO­ALZANO CENE Loprete di Catanzaro OLGINATESE­SAMBONIFACESE Lillo di Brindisi PIACENZA­MAPELLOBONATE Mei di Pesaro PONTISOLA­PRO PIACENZA Vigile di Cosenza PRO SESTO­GOZZANO Giocata ieri SERIATE­LEGNAGO Di Cairano di Ariano Irpino

BELLUNO­SANVITESE Pirriatore di Bologna FERSINA PERGINESE­ESTE Bendandi di Ravenna GIORGIONE­SACILESE Capezzi di San Giovanni Valdarno MEZZOCORONA­UNION RIPA Milardi di Torino PORDENONE­SAN PAOLO Scarpini di Arezzo TAMAI­MONTEBELLUNA Ledda di Cagliari TRIESTINA­MONFALCONE Gosetto di Schio TRISSINO VALDAGNO­MARANO Parrella di Battipaglia VITTORIO FALMEC­DRO Comunian di Biella

CASTELFRANCO­CAMAIORE Guddo di Palermo CORREGGESE­IMOLESE Lombardo di Sesto San Giovanni FORCOLI­FORMIGINE Luciani di Roma FORTIS JUVENTUS­SANCOLOMBANO Gualtieri di Asti LUCCHESE­CLODIENSE Agrò di Terni MASSESE­THERMAL ABANO 0­1 Giocata ieri MEZZOLARA­RICCIONE Capelli di Bergamo PALAZZOLO­FIDENZA Marotta di Sapri ROMAGNA CENTRO­A. MONTICHIARI Moro di Schio

CLASSIFICA Caronnese p. 11; Borgosesia, Vado e Chieri 9; Asti, RapalloBogliasco e Chiavari 8; Giana 7; Pro Dronero, Novese e Santhià 6; Albese e Valle d’Aosta 5; Derthona e Sestri Levante 4; Lavagnese, Folgore Caratese e Verbania 3.

CLASSIFICA Pro Sesto* p. 14; Inveruno 13; Pontisola 11; Castellana 10; Piacenza 9; Pro Piacenza, Caravaggio e Sambonifacese 8; Legnago 7; MapelloBonate e Olginatese 6; Lecco 5; Seriate e Darfo 4; Gozzano*, Seregno e Alzano Cene 3; Borgomanero 0. (* una gara in più)

CLASSIFICA Pordenone p. 15; Marano e Giorgione 13; Sacilese 9; Trissino Valdagno e San Paolo 8; Vittorio Falmec e Montebelluna 7; Belluno, Este e Tamai 6; Sanvitese e Dro 5; Triestina e Mezzocorona 4; Fersina Perginese 3; Monfalcone 2; Union Ripa 1.

CLASSIFICA Thermal Abano* p. 16; Massese* 15; Correggese 12; F. Juventus e Lucchese 10; Formigine 9; Castelfranco e Mezzolara 8; Romagna C. 6; Clodiense e Sancolombano 5; Imolese, Palazzolo, Camaiore e Fidenza 4; A. Montichiari (­1) 3; Riccione 2; Forcoli 0. (* una in più)

al 17’, Calderini (C) al 21’ s.t. CASTEL RIGONE (4­3­1­2) Franzese 5,5; Cangi 6, Gimmelli 5,5, Moracci 5,5, Santarelli 5,5; Ubaldi 6, Vicedomini 6, Coresi 5 (dal 34’ s.t. Cappai 6); Redi 5,5 (dal 2’ s.t. Montanari 6); Tranchitella 6,5, Agostinelli 6 (dal 18’ s.t. Di Paola 6). (Zucconi, Mattelli, Sbaraglia, Bontà). All. Di Loreto 5,5. COSENZA (4­2­3­1) Frattali 7; Palazzi 6, Pepe 6,5, Guidi 6, Mannini 6; Medu­ ri 5,5, Castagnetti 6; Alessandro 6,5, Calderini 7 (dal 39’ s.t. Criaco s.v.), Napolano 6,5 (dal 34’ s.t. Bigoni s.v.); De Angelis 6 (dal 1’ s.t. Mosciaro 6). (Orlandi, Adamo, Blondett, Pollina). All. Cappellacci 6,5. ARBITRO Strippoli di Bari 6. NOTE paganti 414, abbonati 136, incasso di 2.070 euro. Ammoniti Franzese, Gimmelli, Vicedomini E Mannini. Angoli 11­5. (n.ago.)

Negli anticipi vince la Thermal Abano, che vola in vetta. Lasciano tutti a Nardò: adesso la rinuncia al torneo sembra certa; anche Isernia e Licata sono in disarmo, ma oggi hanno due derby. Oggi da vedere due gare: Brindisi­ Taranto e Savoia­Cavese.

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

ALESSANDRIA­SPAL 0­0 Giocata venerdì CUNEO­REAL VICENZA Colarossi di Roma FORLI’­VIRTUS VERONA Ranaldi di Tivoli MANTOVA­BASSANO Tardino di Milano MONZA­BRA Rasia di Bassano del Grappa PORTO TOLLE­PERGOLETTESE Marinelli di Tivoli RENATE­TORRES Pelagatti di Arezzo RIMINI­BELLARIA Morreale di Roma SANTARCANGELO­CASTIGLIONE Lazzeri di Arezzo

APRILIA­GAVORRANO Mastrodonato di Molfetta ARZANESE­CHIETI Zanonato di Vicenza CASTEL RIGONE­COSENZA Giocata ieri FOGGIA­MARTINA Pagliardini di Arezzo MELFI­POGGIBONSI Balice di Termoli NORMANNA­MESSINA Aversano di Treviso SORRENTO­CASERTANA Mangialardi di Pistoia TERAMO­ISCHIA Rossi di Rovigo VIGOR LAMEZIA­TUTTOCUOIO Di Martino di Teramo

AREZZO­DERUTA Di Giovanni di Brescia BASTIA­OSTIA MARE Corona di Oristano COLLIGIANA­NARNESE Borriello di Torre del Greco FIESOLECALDINE­MONTEMURLO Xausa di Portogruaro (a porte chiuse) FLAMINIA­PONTEVECCHIO Guarnieri di Empoli FOLIGNO­SPOLETO Valiante di Nocera Inferiore GUALDO CASACASTALDA­PIANESE Minotti di Roma PISTOIESE­SCANDICCI Schirru di Nichelino TRESTINA­SANSEPOLCRO Bertelli di Busto Arsizio

ANCONA­MATELICA Paterna di Teramo BOJANO­VIS PESARO Pietropaolo di Modena FANO­FERMANA Zingarelli di Siena GIULIANOVA­CELANO Somma di Castellammare di Stabia ISERNIA­TERMOLI Celentano di Torre Annunziata JESINA­AGNONESE Degli Esposti di Bologna MACERATESE­RENATO CURI Colinucci di Cesena RECANATESE­CIVITANOVESE Provesi di Treviglio SULMONA­AMITERNINA SC. 0­0 Giocata ieri

ANZIOLAVINIO­MACCARESE Di Gioia di Nola BUDONI­FONDI Jouness di Torino ISOLA LIRI­PORTO TORRES D’Ascanio di Ancona LATTE DOLCE­ASTREA Sartori di Padova LUPA ROMA­PALESTRINA 2­0 Giocata ieri OLBIA­SORA Detta di Mantova SAN CESAREO­ CYNTHIA Sassoli di Arezzo S. MARIA D.M.­ARZACHENA 4­0 Giocata ieri TERRACINA­SELARGIUS Mazzei di Brindisi (a porte chiuse)

BISCEGLIE­MARCIANISE Mantelli di Brescia BRINDISI­TARANTO Amabile di Vicenza FRANCAVILLA­GLADIATOR Palermo di Bari GROTTAGLIE­GELBISON Dalla Palma di Milano MANFREDONIA­HYRIA Giuliani di Teramo MARIANO KELLER­METAPONTINO Massara di Reggio Calabria PUTEOLANA­MATERA Viotti di Tivoli SAN SEVERO­MONOSPOLIS Chindemi di Viterbo (ad Agnone, a p.c.) TURRIS­NARDO’ Mastrogiuseppe di Sulmona

AKRAGAS­COMPR. MONTALTO Cesaroni di Pesaro CITTA’ DI MESSINA­NOTO Minafra di Roma DUE TORRI­VIBONESE Liguori di Bergamo GIOIESE­BATTIPAGLIESE Meleleo di Casarano LICATA­RAGUSA Vingo di Pisa POMIGLIANO­AGROPOLI Ayroldi di Molfetta RENDE­ORLANDINA Andreini di Forlì SAVOIA­CAVESE Fourneau di Roma TORRECUSO­HINTERREGGIO Giocata ieri

CLASSIFICA Cuneo e Bassano p. 10; Real Vicenza e Alessandria* 9; Renate e Pergolettese 8; Rimini (­1), Bellaria (­1) e Forlì 7; Porto Tolle, Monza e Virtus Verona 6; Santarcangelo, Mantova, Torres e Spal* 5; Castiglione 3; Bra 1. (* una gara in più)

CLASSIFICA Vigor Lamezia e Cosenza* p. 13; Melfi 11; Teramo 9; Aprilia 8; Sorrento, Normanna e Poggibonsi 7; Martina, Ischia, Messina e Gavorrano 6; Tuttocuoio, Casertana e Castel Rigone* 4; Chieti (­1) e Foggia 3; Arzanese 2. (* una gara in più)

CLASSIFICA Pianese e Foligno p. 13; Pistoiese 11; Colligiana 10; Spoleto e Fiesolecaldine 9; Arezzo 8; Sansepolcro e Scandicci 7; Ostia Mare e Montemurlo 6; Gualdo Casacastalda 5; Trestina, Flaminia e Bastia* 4; Narnese 3; Deruta* e Pontevecchio 1. (* una gara in meno)

CLASSIFICA Ancona (­1) e Sulmona* p. 10; Civitanovese e Amiternina Scoppito* 9; Termoli, Giulianova e Jesina 8; Celano, Vis Pesaro e Agnonese 7; Fano, Matelica e Maceratese 6; Fermana e Recanatese 5; Bojano 4; Renato Curi 3; Isernia 0. (* una gara in più)

CLASSIFICA Olbia e Lupa Roma* p. 12; San Cesareo 11; Terracina 10; Fondi e Budoni 9; Isola Liri e Palestrina* 8; Santa Maria delle Mole* e Sora (­1) 7; Astrea 6; Latte Dolce, Arzachena* e Selargius 5; Cynthia (­1) e Anziolavinio 4; P. Torres e Maccarese 3. (* una gara in più)

CLASSIFICA Marcianise p. 12; Matera 11; Turris e Hyria 10; Manfredonia e Monospolis 9; Taranto e Gladiator (­1) 8; Brindisi (­1) e Grottaglie 7; Bisceglie e Mariano Keller 6; San Severo e Francavilla 4; Gelbison 3; Puteolana (­ 2) e Metapontino 2; Nardò (­12) ­10.

CLASSIFICA Savoia p. 15; Orlandina e Hinterreggio* 13; Cavese 12; Gioiese 11; Akragas e Comprensorio Montalto 9; Agropoli, Torrecuso* e Noto 8; Città di Messina 7; Due Torri 4; Battipagliese 3; Licata e Vibonese 2; Ragusa e Rende 1; Pomigliano 0. (* una gara in più)

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FORMULA 1 GP COREA

Che Vettel: pole n°42! Alonso fa polemica «Con queste gomme non si finisce un giro» Seb più veloce di otto decimi di Fernando (5°), che non ci sta La Pirelli: «Impari dal quasi quattro volte campione del mondo» la griglia di partenza Gara alle 8 su Sky e su gazzetta.it Replica Rai 1 alle 14 La griglia di partenza del GP Corea a Yeongam (5.615 m), 14a tappa (su 19) del Mondiale di F.1. 1. Vettel (Ger­Red Bull) 1’37”202 media 207,958 km/h 2. Hamilton (GB­Mercedes) 1’37”420 3. Grosjean (Fra­Lotus) 1’37”531 4. Rosberg (Ger­Mercedes) 1’37”679 5. Alonso (Spa­Ferrari) 1’38”038 6. Massa (Bra­Ferrari) 1’38”223 7. Hülkenberg (Ger­Sauber) 1’38”237 8. Gutierrez (Mes­Sauber) 1’38”405

9. Raikkonen (Fin­Lotus) 1’38”822 10. Perez (Mes­McLaren) 1’38”362 11. Button (GB­McLaren) 1’38”365 12. Ricciardo (Aus­T.Rosso) 1’38”417 13. Webber* (Aus­Red Bull) 1’37”464 14. Sutil (Ger­Force India) 1’38”431 15. Di Resta (GB­Force India) 1’38”718 16. Vergne (Fra­T.Rosso) 1’38”781 17. Bottas (Fin­Williams) 1’39”470 18.Maldonado (Ven­Williams) 1’39”987 19. Pic (Fra­Caterham) 1’40”864 20. Van der Garde (Ola­Caterham) 1’40”871 21. Chilton (GB­Marussia) 1’41”322 22. Bianchi** (Fra­Marussia) 1’41”169 *retrocesso di 10 posti a causa della terza reprimenda dell’anno presa a Singapore

**retrocesso di 3 posti per aver osta­ colato Di Resta nel Q1 OGGI Gara alle 8: previsti 55 giri per 308,630 km. Diretta su Sky Sport F1 HD; differita su Rai 1 alle 14; tempo reale di www.gazzetta.it. MONDIALE Piloti: 1. Vettel 247 punti; 2. Alonso 187; 3. Hamilton 151; 4. Raikkonen 149; 5. Webber 130; 6. Rosberg 116; 7. Massa 87; 8. Grosjean 57. Costruttori: 1. Red Bull 377 punti; 2. Ferrari 274; 3. Mercedes 267. PROSSIMA GARA 13 ottobre GP Giappone (Suzuka)

PINO ALLIEVI YEONGAM (Corea del Sud)

Una giornata di straordi­ naria calma, quella che ha pre­ ceduto la gara. Cielo plumbeo, l’annunciato tifone che aveva cambiato direzione e si stava dirigendo verso la Cina, pub­ blico attorno alle 500 persone, box vuoti. Eccitazione zero an­ che tra gli addetti ai lavori, con un risultato scontato: primo Vettel, autore della sesta pole del 2013 con la Red Bull, la nu­ mero 208 di un motore Re­ nault che in tal modo raggiun­ ge la Ferrari. Poi Hamilton, di nuovo in prima fila accanto al tedesco come già a Singapore. Simile anche la sequenza: Vet­ tel esce tra i primi con la Pirelli supersoft, fa un tempo eccezio­ nale e alza il piede aspettando gli attacchi dei rivali. Che non arrivano malgrado il tentativo in extremis di Hamilton con la Mercedes, distanziato di 2 de­ cimi. Webber ottiene il terzo tempo ma è retrocesso al 13° posto in griglia per la penaliz­ zazione presa a Singapore. Co­ sì la seconda fila è di Grosjean e Rosberg, mentre la terza li­ nea è delle Ferrari di Alonso (staccato di 8 decimi da Vettel) e di Massa (a un secondo). Polemiche Il tifone, di paro­ le, arriva subito dopo. Quando Alonso dichiara: «Avevo gom­

me di non buona qualità, capa­ ci a mala pena di fare 5 chilo­ metri, quindi meno di un giro completo. Non è bello guidare così. Spingi nel primo tratto e poi devi limitarti perché le gomme finiscono. Non è normale, la qualità è limi­ tata. Ma è anche vero che tutti abbiamo le stesse co­ perture. Però tre o quat­ tro anni fa non sarebbe stata concepibile una situazione del gene­ re». E’ una accusa pesante alla Pirel­ li, anche se poi Alonso si avvita su se stesso: «Ma io non accuso le gomme, gli 8 decimi di distacco ci sarebbero stati co­ munque…». La Casa milanese reagisce per bocca del proprio re­ sponsabile corse, Paul Hembery, con una repli­ ca che è un macigno: «Di certo Alonso è un grande pilota, per cui ascoltare questo genere di com­ menti è deludente e sotto gli standard che ti aspetteresti da un campione così. Posso solo suggerirgli di an­ dare a chiedere al quasi quattro volte campione del mondo come tirare fuori il massimo dalle stesse gomme». Tensioni La polemica

Alonso­Pirelli di ieri è l’ultima di una serie di punzecchiature più o meno velenose che va avanti praticamente dall’inizio di stagione. Quando poi c’è stato il caos di Sil­ verstone, dove so­ no scoppiati pa­ recchi pneuma­ tici sulle macchi­ ne di diversi piloti (compreso Massa) e la Pirelli, su­ bito dopo, è stata co­ stretta a cambiare la struttura interna delle coperture, tornando a quelle 2012 ma con me­ scole 2013, la Ferrari si è ritenuta svantaggiata dalla decisione e in ef­ fetti le sue prestazioni Fernando Alonso, 32 anni, osserva la F138 alla fine delle qualifiche di Yeongam COLOMBO

L’anno del turbo e dei pil Tra Kers, Ers e consumi la guida è telecomandata

Marmorini, capo motorista di Maranello: «Tutto va deciso col box, ma si può stare sempre a parlare?». Massa: «Che sfida» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA YEONGAM

Benvenuti nell’era dei pi­ loti robot. Tra pulsanti, manet­ tini, settaggi e nuovi dispositivi da gestire, la guida delle vettu­ re turbo del 2014 sarà sempre più simile a un videogioco. Non sarà l’istinto del pilota a gover­ narne la potenza, come ai tem­ pi dei folli mostri da oltre 1000 Cv, ma l’abilità delle sue mani coadiuvata dal cervello dei tec­

F.RENAULT 2.0 ALPS

Fuoco campione È il primo titolo Ferrari Academy (ro.chi.) Antonio Fuoco, 17 anni, potentino, si è laureato ieri a Imola campione 2013 Formula Renault 2.0 Alps. È il primo titolo per un pilota della Ferrari Driver Academy. Fuoco, scattato dalla 2a posizione, ha gestito al meglio gara 1 al Santerno, disputata sotto una fitta pioggia in regime di safety car, ottenendo la piazza d’onore che gli ha dato la certezza matematica del titolo. La vittoria è andata al compagno di squadra nel team Prema Luca Ghiotto. Oggi è in programma la seconda gara del weekend imolese, che chiuderà la stagione 2013.

nici. Oltre alla miriade di co­ mandi attuali (centinaia di funzioni, anche per le emer­ genze), sul volante delle pros­ sime F.1 spunteranno almeno tre nuovi manettini, destinati al Kers evoluto, all’Ers e al con­ trollo dei consumi. Boost Sulle future F.1, come si sa, in ossequio a una filosofia ecologica, ci saranno infatti due motori elettrici, di cui uno recupera l’energia cinetica in frenata e l’altro quella generata dal calore delle turbine, convo­ gliandole in una batteria. Il si­ stema, nel suo complesso, è in grado di generare fino a 120 Kw (160 Cv), che si sommeran­ no ai circa 600 Cv del motore V6 1.600 cmc. Questa spinta extra verrà fornita sotto forma di energia elettrica dalla batte­ ria. Rispetto a oggi, cambierà però il modo in cui sarà eroga­ ta. E qui interviene il pilota, sempre più uomo­macchina, che dovrà guidare in collega­ mento radio ancora più stretto con gli ingegneri ai box e con gli strateghi del remote garage in fabbrica. Lo spiega meglio Luca Marmorini, capo del re­ parto motori della Ferrari, una delle menti del progetto 2014: «Quest’anno il pilota aziona il manettino del Kers (in parten­ za e poi fino a 4 volte per giro; ndr) su indicazione dei box, ma può fare anche di sua iniziati­ va, in caso per esempio di sor­ passi. L’anno prossimo non po­ trà farlo, dovrà concordare in ogni momento quando sfrutta­

DISPOSITIVI ATTORNO AI NUOVI V6 Kers (Kinetic Energy Recovery System)

Turbo compressore

Batterie

Ers (Energy Recovery System) CORTESIA FIA

re la spinta della propulsione elettrica e quando invece far ri­ caricare la batteria. Perché c’è un limite massimo di 4 me­ gajoule sfruttabili per ogni gi­ ro. Se ne utilizzo troppi, al giro seguente avrò meno potenza disponibile, con differenze fino a 1”5. Quindi sarà necessario effettuare continue correzioni e compensazioni, per tenere la carica nella fascia giusta».

Consumi L’esperienza del pi­

lota, la sua abitudine nell’usare i bottoni (tra cui ala mobile e doppia frizione al via) e la ca­ pacità di attuare certe indica­ zioni, saranno tra le chiavi del successo. «Un pilota che abbia anche un buon simulatore a ca­ sa (come Fernando Alonso; ndr) e con grande esperienza potrà fare la differenza. Il flus­ so di potenza elettrica, il dop­

pio di quella attuale, interverrà infatti per 33” in un giro contro i 6” attuali, con variazioni di prestazioni enormi. Tanto che, nel caso in cui si rompa il Kers, l’anno prossimo si verrà dop­ piati. Inoltre, per non chiamare troppe volte il pilota via radio, bisognerà trovare un sistema diverso per comunicare», spie­ ga ancora Marmorini. Ma non è finita. Ci sarà infatti da tenere d’occhio anche i consumi, limi­ tati a 100 chili di benzina. «Noi eravamo contrari, perché biso­ gnerà correre al risparmio in alcune fasi. Chiederemo al pi­ lota, che già oggi regola la mappatura del motore, di “sal­ vare” benzina alzando il piede in certe zone della pista. Oggi usiamo da 135 a 150 kg di car­ burante. L’anno prossimo, su piste come l’Australia, sarà dif­ ficile arrivare in fondo». Alon­ so fra non molto proverà il mo­ dello teorico della nuova vettu­ ra al simulatore, Felipe Massa l’ha già fatto a Maranello e di­

ce: «Sarà un altro mondo. Tut­ to diverso. L’auto non ha grip, pattina anche nelle marce alte, è più veloce sul dritto e molto diversa nella guida. Adattarsi sarà una bella sfida». © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic HAMILTON VUOLE SCALARE L’EVEREST In attesa di scalare la classifica del Mondiale di Formula 1 con la Mercedes, Lewis Hamilton punta a raggiungere la cima dell’Everest. Lo ha confidato al Sun e al Daily Mail: «Per beneficenza punto nei prossimi 5­10 anni anche al Kilimangiaro, al Fuji e al Monte Bianco». Ma Lauda e Wolff saranno contenti?


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SUPERBIKE GP FRANCIA sono peggiorate rispetto alle prime gare. Una tesi surrogata anche da Massa, che dice: «Ci sono macchine che usano me­ glio le gomme e soffrono me­ no di noi. Comunque la Sau­ ber, che non ha cambiato cer­ tamente la macchina, con queste gomme ora va più for­ te». Comunicati A fine pomerig­ gio è arrivato il comunicato della Ferrari, nel quale Alonso corregge il tiro (o glielo si fa correggere): «Abbiamo qual­ che problema con le gomme che non riusciamo a gestire come altri, c’è molto graining e se si spinge nel primo settore si rischia quasi di non finire il giro…». Una tregua, ma non

finisce qui anche perché in se­ rata è arrivata attraverso il portavoce un’altra botta da Maranello: «Hembery ha per­ so un’occasione per restare zitto». In Ferrari, tuttavia, si guarda oltre. E se non c’è al­ cun allarme sulle condizioni fisiche di Raikkonen, che già soffriva di dolori alla schiena l’anno in cui vinse il titolo col Cavallino, si va invece avanti alacremente con la nuova macchina: Alonso la proverà per la prima volta al simulato­ re fra il 5 e il 12 novembre. Si­ nora, i test simulativi sono sta­ ti effettuati da De la Rosa e da Massa (per il quale secondo radio box si sarebbe aperto uno spiraglio alla McLaren). © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Sykes Ottovolante

FABRIZIO QUINTO

1. Sykes (GB­Kawasaki) 1’38”592 2. Guintoli (Fra­Aprilia) 1’39”397 3. Giugliano (Ita­Aprilia) 1’39”933 4. E.Laverty (Irl­Aprilia) 1’40”410 5. Fabrizio (Ita­Honda) 1’40”864 6. Badovini (Ita­Ducati) 1’40”926 7. Melandri (Ita­Bmw) 1’41”361 8. Davies (Ita­Bmw) 1’41”375 10. Pirro (Ita­Ducati) 1’47”871 14. Lanzi (Ita­Ducati) 1’50”257

S

oti robot

Stock 600 (p.g.) Podio tutto italiano a Magny­ Cours: Nocco 1° davanti a Morbidelli e Gamarino, tutti su Kawasaki. I 3 in campionato sono racchiusi in 14 punti: 1° Morbidelli, 2° Gamarino, 3° Nocco

S

Oggi Su Italia 1 gara­1 (12) e gara­2 (15.30). Su Italia 2 anche la Stock 1000 (10.30) e la Supersport 600 (13.30)

Altri 3 manettini? Alonso nell’abitacolo della Ferrari F138 e, qui sopra, il volante della rossa COLOMBO

Le Aprilia inseguono L’inglese della Kawasaki firma l’8a pole 2013 davanti a Guintoli, Giugliano e Laverty. Dall’Igna verso la Ducati ra, Laverty viene da 3 vittorie su 4, Guintoli gioca in casa. Ed è stato al comando del Mon­ diale fino a 2 GP fa, perdendo il primato quando Laverty ha ini­ ziato a togliergli punti. Dome­ nica scorsa a Laguna Seca Giu­ gliano ha dato (involontaria­ mente) una mano arrivando 2o con Sykes 4o, e proverà a ripe­ tere un bel risultato.

PAOLO GOZZI MAGNY­COURS (Francia)

Mentre con le gomme da asciutto danzava per evitare chiazze traditrici, Tom Sykes si è trovato davanti tre piloti che tornavano al box a passo turi­ stico. Immaginare di passarci in mezzo era da pazzi ma «ho visto un piccolo spazio e mi so­ no infilato senza sapere se ci sarei passato, dalla tv credo sia stato eccitante, da dov’ero se­ duto io un po’ meno». Il capofi­ la Superbike ha la battuta sem­ pre pronta e la voglia matta di prendersi il Mondiale che un anno fa, sempre a Magny­ Cours, volò via per mezzo pun­ to. Max Biaggi ha smesso ma stavolta le Aprilia con cui fare i conti sono due: Sylvain Guin­ toli, 2° tempo, e Eugene Laver­ ty, 4°, a caccia dei punti che servono per rimandare il ver­ detto alla finalissima di Jerez (Spagna) tra due settimane. Noale ci crede Archiviata l’ot­ tava Superpole in stagione (19 in carriera, 38 per Kawasaki), Tom il Matto riparte con un ca­ pitale consistente: 23 punti su Laverty e uno in più su Guinto­ li, che in casa punta alla prima

doppietta della carriera. «Qui sono sempre andato forte, ci sarà un gran pubblico e sento che sarà la mia giornata», assi­ cura Guintoli. Tra i due ufficia­ li fa capolino Davide Giuglia­ no, 23 anni, che occuperà l’ul­ timo posto in prima fila. Con tre Aprilia alle calcagna, Sykes sembra sui carboni ardenti; in realtà chi rischia di più è pro­ prio la squadra italiana. Che potrebbe avere presto un altro problema. Sembra quasi certo che il direttore tecnico Gigi Dall’Igna sia pronto a passare alla Ducati MotoGP. L’ingegne­ re veneto, non ha smentito la notizia. Tornando a questa ga­

Tom Sykes, 28 anni, inglese, è vice campione del mondo in carica ALEX PHOTO

Variabili L’ipotesi migliore per l’Aprilia sarebbe che uno dei due facesse bottino pieno, in modo da indirizzare la clas­ sifica e poter stringere Sykes nella morsa del gioco di squa­ dra almeno a Jerez. Stare da­ vanti alla Kawasaki fruttereb­ be anche il titolo Costruttori in anticipo. Sulle due manche, ol­ tre al rischio pioggia, pesa la variabile cambio gomme, che nel precedente di Mosca ha premiato l’organizzazione Bmw che qui parte dietro: Me­ landri 7° davanti a Davies. L’asfalto infido ha messo le ali a Michel Fabrizio scaricato dal­ la Honda, 5° davanti all’anfibio Ayrton Badovini con la Ducati che ha tradito due volte Miche­ le Pirro, 10° con lieve trauma cranico. Il debutto Sbk del te­ ster MotoGP non è a rischio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ENDURO IN SARDEGNA

Taccuino

La Francia vince la Sei Giorni Gli azzurri chiudono al 3° posto

SUPERMOTO DELLE NAZIONI

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OLBIA (d.a.) L’88 Sei Giorni enduro in Sardegna, che si è conclusa ieri, avrebbero potuto perderla solo loro nell’ultima giornata di gara: i francesi del Trofeo Mondiale Jeremy Joly (HM Honda E1), Pierre Renet (Husaberg E2), Johnny Aubert (Ktm E2), Antoine Meo (Ktm E3), Fabien Planet (Sherco E3), Rodrig Thain (Gas Gas E3) e i quattro del Trofeo Junior Swan Servajean (Yamaha E1), Kevin Rohmer (Yamaha E1), Lois Larrieu (Husaberg E2) e Mathias Bellino (Husaberg E3). Il loro vantaggio li metteva al sicuro da ogni possibile sorpresa. Così la Francia ha conquistato per la quinta volta, nelle ultime sei edizioni, il Trofeo

Mondiale (davanti agli Stati Uniti), aggiudicandosi anche il Trofeo Junior. Gloria pure per l’Italia, terza nel Trofeo Mondiale con Thomas Oldrati (Husaberg E1), Simone Albergoni (HM Honda E1), Oscar Balletti (Ktm E2), Deny Philippaerts (Beta E3), Manuel Monni (Ktm E3) e Alex Salvini (HM Honda E2), ieri vincitore assoluto. Nel Trofeo Junior, invece, gli azzurri sono arrivati secondi con Rudy Moroni (Ktm E1), Giacomo Redondi (Ktm E1), Nicolò Mori (Beta E2) e Gianluca Martini (Beta E3). Nella classifica di Club vittoria italiana grazie al Motorace Treviglio, con David Ciucci (Ktm E1), Guido Conforti (Ktm E2) e Mirko Gritti (Ktm E3).

L’Italia inizia bene: è sul podio (m.z.) La giornata d’apertura del Supermoto del le Nazioni a Pleven (Bul) si è chiusa con l’Italia 3a, dietro ai padroni di casa e ai francesi, grazie al 2° posto di Ivan Lazzarini (Honda) e al 3° di Teo Monticelli (Honda).

EUROPEO VELOCITÀ MOTO3

Ad Albacete Migno in pole (p.g.) Andrea Migno (Honda Ftr) scatta in pole nella prova unica dell’Europeo Moto3 ad Albacete (Spa) davanti al ceco Hanika e allo spagnolo Medina. Gli altri italiani: 9° Morciani; 14° Marini; 15° Di Giannan tonio; 16° Locatelli; 17° Rinaldi; 18° Manzi; 20° Valtulini.

RALLY DI FRANCIA

Latvala in testa, Ogier terzo Il finlandese Jari Matti Latvala (Volkswagen) co manda il Rally di Francia al termine della terza giornata con soli 4 decimi su Dani Sordo (Citroën). Vicinissimi anche il neo iridato Sebastien Ogier (Volkswagen, a 1”5) e Sebastien Loeb (Citroën, a 5”). Oggi il gran finale.


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107° GIRO DI LOMBARDIA OGGI LA CLASSICA GAZZETTA

D numeri& STATISTICHE

l’Analisi DI LUCA GIALANELLA

Italia con tre frecce per finire il digiuno

107

Le edizioni del Giro di Lombardia, che nacque nel 1905: 1° Giovanni Gerbi

67

vittorie Italia Lombardia 2008: Damiano Cunego, ultimo vincitore italiano, passa sul Ghisallo BETTINI

Ripensare che l’ultima vittoria di un

italiano in una classica monumento è ancora di Damiano Cunego nel 2008 non aiuta. Ma certo, sono 29 corse in cinque anni che restiamo a secco (Mondiali compresi). Un’era fa. Allora, Vincenzo Nibali era un ragazzino che metteva fuori la testa dal gruppo, e adesso è diventato un fuoriclasse di livello mondiale, al quale manca soltanto il Tour de France per entrare definitivamente nei libri di storia del ciclismo. Il Giro di Lombardia si correrà sotto la pioggia sin dalla partenza da Bergamo. Come tutta la stagione. Ricordate la Sanremo divisa in due per la neve? O il Giro con il maltempo fino all’ultimo metro delle Tre Cime di Lavaredo? O il Mondiale di domenica scorsa a Firenze? Questa è una corsa più vecchia persino del Giro d’Italia. Il Lombardia aveva 4 anni quando i pionieri della corsa rosa si presentarono in piazzale Loreto, alla luce dei lampioni. A volte, non riusciamo neanche a immaginare quale patrimonio si nasconda nella nostra storia ciclistica, quasi non ci appartenga. Ormai tutto vola via veloce, e non abbiamo più neanche il tempo di pensare a queste ricchezze che sono state, almeno per cinquant’anni, filo portante della storia d’Italia. Il Lombardia è una vera classica «fusion», con un percorso così completo che attira i big delle corse di un giorno e i grandi da corse a tappe. Con una partecipazione più ricca persino del Mondiale.

CLAUDIO GHISALBERTI GRASSOBBIO (Bergamo)

Fine stagione, cielo che per il colore si diluisce nel­ l’asfalto, umidità. Vigilia del Lombardia, già di per sé una classica monumento, diventa­ ta ancora più importante per­ ché rivincita del Mondiale. C’è Rui Costa in maglia iridata, ma pure Rodriguez, Valverde e Ni­ bali finiti nell’ordine. Ma ci so­ no anche, e con forti ambizioni di vittoria, Basso e Contador, Sagan, Scarponi e Ulissi. L’atte­ sa della battaglia, che sarà resa ancora più dura dal maltempo, è tanta. Eppure l’atmosfera, in questo hotel vista aeroporto, è tranquilla. Ci sono cinque grandi squadre e un bel grup­ petto di campioni, qualche pro­ curatore a caccia di affari e una manciata di sponsor. In questo clima rilassato, il più tranquillo di tutti, indovinate chi è? Vin­ cenzo Nibali, che ci riceve sul lettino dei massaggi. Nibali, dopo 9 mesi «full gas» ha ancora grinta per questo Lombardia?

39

vittorie straniere 12 Belgio 11 Francia 5 Svizzera 3 Irlanda 3 Olanda

1 Lussemburgo 1 Gran Bretagna 1 Lituania 1 Russia 1 Spagna

Stavolta, Nibali non sarà solo. L’Italia ha almeno altre due frecce per cancellare quelle 29 corse in bianco: Michele Scarponi e Diego Ulissi. Sì, stavolta ci crediamo. La corsa sarà durissima, e Nibali e Scarponi sono i più forti quando piove. E ci piace pensare che, a bordo strada, ci sarà uno dei più grandi funamboli della storia del ciclismo: Fiorenzo Magni. E’ il primo Lombardia senza di lui. Il passaggio dal Ghisallo sarà più povero.

DAL NOSTRO INVIATO

5 I trionfi di Fausto Coppi (record): 1946, 1947, 1948, 1949 e 1954

9’02” Il tempo record di scalata del Muro di Sormano (1920 metri): è di Purito Rodriguez (2012)

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Tv: RaiSport 2 dalle 13.55

«Sì, perché devo rifarmi del­ la sfortuna di domenica». Il punto chiave della corsa?

«Villa Vergano. Prima ci sarà poco da inventarsi, a meno che qualcuno non provi qualche mossa azzardata. Il Sormano è durissimo, ma lontano dal tra­ guardo. Il Ghisallo potrebbe fa­ re la selezione, ma poi c’è trop­ po pianura e ho già sbagliato una volta. Resta Villa Verga­ no». Gli avversari sono quelli di sempre, ma chi è il favorito?

«Joaquin Rodriguez perché va forte e sta bene, lo ha dimo­ strato anche domenica. Poi perché su questo percorso, per­ fetto per lui, ha già vinto l’anno scorso». Ci sorprenda con un nome.

«Ulissi e Majka. Diego al Mondiale ha avuto una giorna­ ta no, ma mercoledì ha domi­ nato la Milano­Torino. Anche il polacco va forte». Il Lombardia è anche il mo­ mento per tirare le somme del­ la stagione. Che voto si dà?

Un lungo silenzio. «Conside­ rando che ho vinto la Tirreno, poi il Trentino e il Giro. Secon­ do alla Vuelta e quarto al Mon­ diale…non il massimo dei voti, ma 9 sicuro». Il giorno in cui si è sentito più forte?

«La condizione top l’ho rag­ giunta al Giro, ma un giorno

QHUBEKA/RCS SPORT «La Pri­ mavera, Gran Galà del Ciclismo» è un evento a scopo benefico che si svol­ ge nella settimana che precede la Mi­ lano­Sanremo. Nel 2013 l’evento ha sostenuto il progetto Qhubeka– Onlus sudafricana che si pone l’obiettivo di favorire gli spostamenti dei bambini dai villaggi alle scuole at­ traverso l’uso della bicicletta. Grazie al sostegno di diverse aziende delle 2 ruote che hanno contribuito alla rac­ colta fondi, la Milano­Sanremo ha donato 18.000 euro pari a 110 bici­ clette. A ricevere la donazione, oggi sul palco del podio firma di Bergamo, ci sarà Douglas Ryder, Team Princi­

siciliano di 28 anni, 5° nel 2010, nel 2013 1° al Giro, 2° alla Vuelta, 4° al Mondiale

Caccia al La rivincita di Nibali «Il Mondiale brucia...» Il siciliano, 4° a Firenze, ritrova l’iridato Rui Costa e i rivali: «Mi muoverò solo su Villa Vergano»

BERGAMO 255 m

Guello Lario

12°

non lo saprei scegliere. Sono stato benissimo per tre settima­ ne. Ma anche domenica stavo veramente bene». La giornata da cancellare?

«La Milano­Sanremo. Lo stop e la ripartenza mi hanno ammazzato. Sono partito di te­ sta, mi ha dato troppo fastidio. Tutto il resto è stata una conse­ guenza». Ripensando a Firenze?

«Meglio che non ci ripensi, mi viene da piangere». Vacanze?

«Quasi niente. Rachele (la moglie, ndr) ha il pancione, quindi pochi spostamenti. Si­ curamente farò la Crociera del ciclista, quella che organizza la Gazzetta. Porterò con me an­ che qualche amico. Farò festa in qualche serata, come quella di venerdì con il mio amico Ni­ no Cassisi (un importante chi­ rurgo maxillo­facciale, ndr),

Valcava 1.336m

Muro di Sormano

Nesso km 173

Colma 1.124m

LECCO 202 m Villa Ghisallo 754m Vergano 522m

Colle Brianza 533m

Civenna

Madonna del Ghisallo 2

km 196 Lunghezza Dislivello Pendenza 8,5 km 532 m 6,2%-14%

0

81

126

1

2

159

196

Onno km 212

LECCO

12° Muro di Sormano

3 232 242

ARRIVO km 242

Valbrona km 206

TV Diretta RaiSport 2 dalle 13.55, Rai3 dalle 15, Eurosport dalle 15.30. Il Lombardia sarà trasmesso in 156 nazioni in tutto il mondo.

Valmadrera km 222

1

km 159 Lunghezza Dislivello Pendenza 1920 m 304 m 15%-27%

Canzo km 149

Pescate km 239 Galbiate km 236

DON GUANELLA Il Quartier Gene­ rale del Lombardia è alla Casa Don Guanella in via Amendola 57, a Lecco, una comunità educativa religiosa ge­ stita da Padre Agostino. ALBO D’ORO (recente) 1995 Faresin, 1996 Tafi, 1997 Jalabert (Fra), 1998 Camenzind (Svi), 1999 Celestino, 2000 Rumsas (Lit), 2001 Di Luca, 2002­2003 Bartoli, 2004 Cunego, 2005­2006 Bettini, 2007­ 2008 Cunego, 2009­2010 Gilbert (Bel), 2011 Zaugg (Svi), 2012 Rodri­ guez (Spa).

Vincenzo Nibali

spagnolo di 33 anni, 12° nel 2005. Cinque medaglie mondiali: 2 argenti, 3 bronzi

Bellagio

pal della squadra sudafricana MTN­ Qhubeka che vinse la Sanremo con Ciolek e che partecipa al Lombardia. TRAGEDIA DI LAMPEDUSA Co­ me tutte le manifestazioni sportive italiane del weekend, anche Il Lom­ bardia 2013 osserverà alla partenza un minuto di silenzio in memoria delle vittime del naufragio di Lampedusa.

Alejandro Valverde

portoghese 27 anni, campione del mondo. Un iridato non vince dal 2006: 1° Bettini

PIOGGIA PER TUTTO IL GIORNO CHI VOLA SUL MURO DI SORMANO (PUNTE AL 27%) VINCE IL «PREMIO TORRIANI»

Via alle 10.50, un minuto di silenzio Raccolti 18 mila euro per il Progetto Africa Ecco il Lombardia numero 107: da Bergamo a Lecco per 242 km. Ritro­ vo in Piazza Matteotti a partire dalle 9, si parte da Via Borgo Palazzo alle 10.50 dopo 2,1 chilometri. Cinque sa­ lite: Valcava, Colle Brianza, Colma di Sormano (con il Muro di Sormano), Madonna del Ghisallo e Villa Vergano. Al via 195 corridori di 25 squadre con tutti i protagonisti del Mondiale di Fi­ renze tra cui l’iridato Rui Costa: l’ulti­ mo a vincere il Lombardia in maglia iridata è stato Paolo Bettini nel 2006.

Alberto Rui Costa

Colma 1.124m 19%

Eupilio km 144

27%

Pusiano km 142

15% Bivio Colma 820m

15,8% Km 0 0,5 1,2 1,9

Lago di Oggiono

Lago di Pusiano

Oggiono km 229 Villa Vergano

km 120 dalla partenza

16°

3

km 232 Lunghezza Dislivello Pendenza 3,2 km 243 m 7,4%-15%


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

spagnolo di 34 anni, ha vinto il Lombardia 2012: 2° al Giro e 3° alla Vuelta FOTO LUCA BETTINI

D il personaggio stellette & FAVORITI

Joaquin Rodriguez

Rodriguez

Nibali Scarponi Uran Gilbert Valverde

Ulissi Rui Costa D. Martin Visconti Roche

proprio qui a Bergamo». Quando inizierà il 2014?

«In Argentina, come que­ st’anno. Gli allenamenti non so, difficile stabilire una data esatta perché di fatto non scen­ do mai di bici. Spero mi diano una mountain bike, in inverno la uso molto. Mi diverte». Che Astana si prospetta per la prossima stagione?

«Rafforzata senza dubbio, con gli innesti di giovani di va­ lore, come lo spagnolo Mikel Landa, e corridori esperti, co­ me Franco Pellizotti. Poi aspet­ to di parlare con Vinokourov per capire il resto. Mi pare sia­ mo in 24, c’è ancora qualche posto libero». Di sicuro ritroverà Paolo Slongo, il suo allenatore.

«Un grande acquisto. Per me vuol dire tanto. Per qualsiasi consiglio lui c’è».

Gazzetta.it DIRETTA­TWITTER MINUTO PER MINUTO E I VIDEO ESCLUSIVI

Basso Quintana Contador Sagan Gesink Majka Moreno Van Avermaet Kolobnev Mollema Cunego Santaromita Bakelants Barguil

Dopo l’argento di Firenze: «Mi ricordano per le sconfitte» Ma se vince sarà numero 1 al mondo per la terza volta DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta OSIO SOTTO (Bergamo)

Motivazione La domanda è

Purito vince nel diluvio BETTINI

«

Forse qui ho ottenuto la mia vittoria più bella, e ho voglia di ripetermi JOAQUIN RODRIGUEZ 34 ANNI, CATALANO

nove punti. La storia è simile, perché adesso davanti c’è Froome, che non parte: ma di punti di margine ne ha 80 (587 a 507), dunque a Rodriguez serve il primo posto (100 pun­ ti) per il sorpasso, anche se in teoria ci sarebbe ancora il Giro di Pechino nel calendario di World Tour. Ma la Cina è lonta­ na. L’arena oggi è questa: il mi­ to del Muro di Sormano e del Ghisallo, il trampolino di Villa Vergano e la picchiata su Lec­ co. Purito sa come si fa. Perché lo ha già fatto. «Ho addosso l’adrenalina di Firenze. Non mi sento finito, magari la stan­

Valverde festeggia Rui Costa I tifosi spagnoli: «Traditore» zione». «Lo avevamo già capito e questa foto lo conferma». Morale: Valverde, qualche ora più tardi, ha tolto la foto e rela­ tivo messaggio. E amici (?) co­ me prima.

DAL NOSTRO INVIATO

OSIO SOTTO (Bergamo)

Putiferio forse è troppo. Caso diplomatico rende l’idea fino a un certo punto. Fatto sta che è successo questo: giovedì sera Alejandro Valverde, spa­ gnolo, pubblica su twitter una foto in cui c’è Rui Costa, porto­ ghese e suo compagno di squa­ dra alla Movistar, che in piedi su una sedia festeggia in ma­ glia di campione del Mondo. E scrive una frase di congratula­ zioni. Antefatto: Valverde è quello che, domenica a Firen­ ze, secondo molti ha fatto per­ dere il Mondiale al connazio­ nale Rodriguez con una tattica suicida nel finale, favorendo il compagno di team Rui Costa. E così la Spagna ha finito per vincere due medaglie — ar­

d

Purito o Calimero? Rodriguez si ribella e cerca l’impresa

E’ passata una settimana e sembra ieri. Troppo forte l’impatto delle lacrime di Puri­ to Rodriguez, devastato dalla beffa Mondiale di domenica a Firenze, e troppo forte il peso di quella frase — «Essere ricor­ dato per le sconfitte è il mio destino» —, detta da chi di successi ne ha comunque por­ tati a casa un bel po’. Ma se c’è un giorno in cui Purito può ri­ bellarsi a parole definitive co­ me una sentenza, quel giorno è oggi. Il piatto è ricco: vincere il Lombardia per il secondo an­ no di fila. E concludere l’anno da numero uno del mondo, an­ che in questo caso a distanza di dodici mesi (e per la terza volta dal 2010).

gento Purito, bronzo lo stesso Valverde — ma con le lacrime agli occhi. Conclusione: quella foto galeotta ha scatenato un bel po’ di tifosi, naturalmente spagnoli, che a Valverde hanno scritto «le peggio cose». «Tra­ ditore», il senso della maggior parte delle accuse. «Allora è vero che hai corso non pensan­ do agli interessi della tua Na­

Pausa caffè ieri per Rui Costa, 27 anni, a Bergamo Alta, con Valverde (a sinistra) e Quintana

Atmosfera In ogni caso, ieri all’albergo della Movistar c’era una bella atmosfera. Ad ora di pranzo, Rui Costa si è seduto a capotavola e si è trattenuto a lungo con i sette compagni. Lo squadrone di Eusebio Unzue non ha solo il neo­campione del Mondo portoghese come asso nella manica. Anzi: con Alejandro Valverde, Giovanni Visconti e il colombiano Nairo Quintana (ieri c’erano anche i suoi genitori) «rischia» di esse­ re la squadra di riferimento. «Non sono qui per una passe­ rella con la maglia iridata — ha detto Rui Costa, che ieri ha

29

HANNO DETTO

VINCITORE NEL 2012

obbligata: «Si può voltare pa­ gina tanto in fretta?». La rispo­ sta non è banale: «Io sono di quelli che guardano davanti invece che indietro. A volte non è facile. Ma non ci sono al­ tre possibilità», sospira l’ar­ gento iridato di Firenze, che nel 2012 avrebbe potuto vince­ re Giro d’Italia (perse la rosa all’ultimo giorno) e Vuelta («colpa» dell’impresa di Con­ tador a Fuente Dè). L’anno scorso, al Lombardia, staccò tutti e trionfò a braccia alzate sotto il diluvio: probabilmente l’impresa più bella della carrie­ ra. E insieme arrivò il meritato regalo del posto numero uno al mondo, sorpassando quel Wiggins che lo precedeva di

Tutto il Lombardia, giunto all’edizione numero 107, minuto per minuto su Gazzetta.it. Fin dal mattino, infatti, ci sarà la diretta­ twitter alla quale potrete partecipare anche voi utilizzando l’hashtag #Lombardia con contributi testuali, fotografici e video. E online lo speciale sulla corsa con altimetria, planimetria, passaggi, i risultati completi e le foto più belle dell’ultimo «monumento» 2013. In più, la possibilità di rivedere gli highlights e le interviste video esclusive realizzate dai nostri inviati.

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il Retroscena

LA GAZZETTA SPORTIVA

chezza verrà fuori tutta assie­ me ma non è ancora il momen­ to che accada». La visita di lu­ nedì a Maranello, a trovare l’amico Fernando Alonso, lo ha caricato ulteriormente. Le ri­ flessioni sul Mondiale sembra­ no ombre lontane: «Io e Val­ verde eravamo i più forti e non abbiamo vinto. Quanto al mio attacco a tre chilometri dalla fine, ho letto cose fuori dalla realtà, tipo che avrei dovuto stare fermo e portare Alejan­ dro allo sprint. Ma quell’azio­ ne l’avevo concordata proprio con lui! Dipendeva da noi, e abbiamo perso. Alla sera ci sia­ mo confrontati, ognuno con il suo punto di vista. Le mie lacri­ me erano state di tristezza, di impotenza. Tutti sapete quan­ to il ciclismo sia la mia passio­ ne, e quanto mi costino in ter­ mini di sacrifici i risultati». Prospettive E se oggi venisse fuori un testa a testa con Vin­ cenzo Nibali? La prospettiva è affascinante. Sono due tra i corridori più completi del mondo, legittimati ad aspirare sia ai grandi giri (il siciliano «conduce» per due vittorie a zero) sia alle classiche (Purito ha vinto Freccia Vallone e Lombardia, Vincenzo è a sec­ co). A Firenze se le sono date di santa ragione e hanno rac­ colto meno di quanto merita­ vano: l’argento di Rodriguez brucia, per come è venuto, quanto la medaglia di legno di Nibali. Loro aspettano il Lom­ bardia. Il Lombardia li aspetta. E a Purito i panni del perdente di successo stanno proprio stretti.

S

Basso «Il ritiro alla Vuelta è stato deludente, ma mi sono allenato bene e sono sicuro che farò un grande Lombardia. Poi andrò anche in Cina»

S

Gilbert «La condizione è la stessa del Mondiale, spero che non mi faccia male il ginocchio sinistro. Villa Vergano è un po’ dura per me»

S

Contador «Considero il Lombardia come la prima corsa del mio 2014. Non sarà facile vincere, però voglio fare bene. Sarà una gara durissima»

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ilRicordo

compiuto 27 anni e ha fatto il primo allenamento con i colori dell’arcobaleno fermandosi per un caffé nel sempre sugge­ stivo scenario di Bergamo Al­ ta—. Il Lombardia è una corsa che mi è sempre piaciuta, an­ che se finora non l’ho mai con­ clusa nelle prime posizioni. Stavo pensando che adesso si comincerà a parlare un po’ il portoghese nel ciclismo, però non so quanti di voi lo conosca­ no. Ma posso esprimermi tran­ quillamente pure in spagnolo, non preoccupatevi... I protago­ nisti di questo Lombardia sa­ ranno gli stessi del Mondiale. Quel giorno la sorte mi ha ba­ ciato, adesso chissà». In ogni caso Valverde, se servirà, è pronto ad aiutarlo. Questa vol­ ta senza polemiche... ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Tod» pedala sempre con noi Trofeo Todisco al primo che passa in vetta al Ghisallo La Gazzetta dello Sport non dimentica Pier Luigi Todisco, il nostro collega morto due anni fa in un incidente stradale mentre stava venendo in bicicletta al giornale. Il Giro di Lombardia ricorda «Tod», grande appassionato di bici, con un premio speciale che verrà consegnato al primo corridore che transiterà in vetta al mitico Ghisallo. Nel 2011 è stato Vincenzo Nibali (FOTO BETTINI), protagonista di una lunga fuga, nel 2012 il belga Kevin De Weert


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

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107° GIRO DI LOMBARDIA

lafrase DEL GIORNO

d «Vincere per dare

dori di fondo e da grandi giri, come me. I protagonisti saran­ no quelli di Firenze, in più ag­ giungerei Basso, Gesink e Poz­ zovivo».

un senso al mio anno»

A proposito del Mondiale, ci ha ripensato? L’esito poteva essere diverso, per lei e per l’Italia?

«Sono convinto che l’Italia abbia fatto la migliore corsa possibile. E io ho promosso l’azione decisiva. Ammetto però che se fossi stato in Niba­ li, per muovermi avrei aspet­ tato ancora un po’, cioè l’ulti­ mo passaggio sullo strappo di Via Salviati. Se avesse atteso, perché stavo rifiatando quan­ do si è mosso, magari sarei ri­ masto con lui, e in due avrem­ mo avuto qualche possibilità in più. Comunque, Vincenzo è un campione, ha vinto tanto, non devo essere certo io a in­ segnargli come si corre».

Scarponi all’assalto: finora stagione in prima linea ma un solo successo. «Il Mondiale? Se Nibali...» DAL NOSTRO INVIATO

«Percorso perfetto per me» «Il Mondiale mi ha lasciato grande amarezza, per il freddo e le cadute non ho reso come avrei voluto. Ma la forma c’è e il successo alla Milano­ Torino mi ha dato una grande carica. Il capitano è Scarponi ma il percorso è perfetto per me» Diego Ulissi

DILETTANTI

CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta OSIO SOTTO (Bergamo)

Villella, che show al Lombardia baby Ora pro’ con Sagan

In prima linea: sempre. Vincente: (quasi) mai. E’ l’amaro paradosso, finora, della stagione di Michele Scarponi. Protagonista fin dalla primavera — 5° alla Lie­ gi, 4° al Giro d’Italia — e tra i migliori ancora domenica scorsa al Mondiale, sotto l’au­ tunnale (e torrenziale) piog­ gia di Firenze. In mezzo un bel po’ di cose, tra cui l’«argento» al campionato italiano e la gioia a braccia alzate di Dono­ ratico. Davanti, il Lombardia. Se fa il colpo, l’annata assu­ merà d’incanto un’altra faccia.

(dan. vig.) Davide Villella si congeda dagli under 23 con il trionfo nel Piccolo Giro di Lombardia a Oggiono, nel Lecchese. Nell’ultima gara della stagione, il bergamasco del Team Colpack, che passerà pro’ nel 2014 con la Cannondale di Basso, Sagan e Moser, ottiene la sua sesta vittoria stagionale (19a da dilettante), vincendo per distacco dopo un attacco negli ultimi 20 km sul Colle Brianza. «Questo è il successo che ho preparato prima di partire per il Mondiale — spiega emozionato Villella, 22 anni —. Sono felice di poter chiudere così la mia avventura in questo team, dove ho avuto il piacere di lavorare con persone qualificate e sincere». Arrivo: 1. Davide VILLELLA (Colpack) 166 km in 3.53’, media 42,714; 2. Filosi a 27”; 3. Zilioli a 30”; 4. Latour (Fra) a 37”; 5. Orrico; 6. Benedetti; 7. Mohoric (Slo); 8. Lampa; 9. Chevrier (Fra); 10. Colonna.

Scarponi, è d’accordo?

«Sì, è così. Sono contento del mio anno perché ho fatto vedere che ci sono ancora, che ci sono sempre. Ma non ho an­ cora raccolto quanto avrei me­ ritato. Se vinco il Lombardia, il 2013 avrà un altro senso». Che corsa si aspetta?

«Con il tempo brutto, sarà ancora più selettiva del Mon­ diale di Firenze, perché il per­ corso è più impegnativo. La cosa non mi dispiace perché dovrebbero emergere i corri­

Forfait di Froome: mal di schiena Astana unico team tutto italiano

KATUSHA: 1. Rodriguez (Spa), 2. G. Ca­ ruso, 3. Chernetski (Rus), 4. Gusev (Rus), 5. Kolobnev (Rus), 6. D. Moreno (Spa), 7. Trofimov (Rus), 8. Vicioso (Spa) AG2R LA MONDIALE: 11:.Pozzovivo, 12. Betancur (Col), 13. Gastauer (Lus), 14. Bouet (Fra), 15. Cherel (Fra), 16. Monta­ guti, 17. Nocentini, 18. Peraud (Fra) ANDRONI: 21. Pellizotti, 22. Chiarini, 23 Facchini, 24 Felline, 25 Frapporti, 26. Rosa, 27. Rubiano (Col), 28. Sella ASTANA: 31. Nibali, 32. Agnoli, 33. Aru, 34. Gasparotto, 35 F. Gavazzi, 36. Ponzi, 37. Tiralongo, 38. Vanotti BELKIN: 41. Tankink (Ola), 42. Clement (Ola), 43. Gesink (Ola), 44. Goos (Ola), 45. Nordhaug (Nor), 46. Slagter (Ola), 47. Tanner (Ola), 48. Ten Dam (Ola) BMC: 51. Santaromita, 52. Burghartd (Ger), 53. Frank (Svi), 54. Gilbert (Bel), 55. Pinotti, 56. Quinziato, 57. Van Aver­ maet (Bel), 58. Van Garderen (Usa) CANNONDALE: 61. P. Sagan (Slk), 62. Basso, 63. D. Caruso, 64. De Marchi, 65. Longo Borghini, 66. Paterski (Pol), 67. D. Ratto, 68. Wurf (Aus) COLOMBIA: 71. Atapuma (Col), 72. Cha­ lapud (Col), 73. Duarte (Col), 74. Duque (Col), 75. Pantano (Col), 76. Quintero (Col), 77. Romero (Col), 78. Valencia (Col) EUSKALTEL: 81. Astarloza (Spa), 83. Bravo (Spa), 84. G. Izagirre (Spa), 85. Landa (Spa), 86. E. Martinez (Spa), 87. Oroz (Spa), 88. Verdugo (Spa) FDJ.FR: 91. Pinot (Fra), 92. Courteille (Fra), 93. Fischer (Bra), 94. Geniez (Fra), 95. Roux (Fra), 96. Roy (Fra), 97. Veikka­ nen (Fin), 98. Vichot (Fra) GARMIN­SHARP: 101. D. Martin (Irl), 102. Fairly (Usa), 103. Haas (Aus), 104. Howes (Usa), 105. Kreder (Ola), 106. Morton (Aus), 107. Wegmann (Ger), 108. Zabriskie (Usa) IAM: 111. Brandle (Aut), 112. Denifl (Aut), 113. Fumeaux (Svi), 114. Hollenstein (Svi), 115. Lovkvist (Sve), 116. Reichenbach (Svi), 117. Tschopp (Svi), 118. M. Wyss (Svi) LAMPRE­MERIDA: 121. Cunego, 122. Anacona (Col), 123. Bono, 124. Durasek (Cro), 125. Man. Mori, 126. Pietropolli,

«Fatica. Tanta. Ma anche la consapevolezza che le vacan­ ze si avvicinano! (dopo gli re­ sterà solo il Giro dell’Emilia di sabato, ndr). Il ricordo miglio­ re è il secondo posto del 2010, anche se il percorso era diver­ so. Anche quel giorno diluvia­ va. Gilbert era imbattibile, io colsi il miglior risultato possi­ bile». Il suo futuro per il 2014 non è chiaro, visto che il contratto con la Lampre scade a fine an­ no. Pensa che un bel Lombar­ dia potrebbe aiutarla anche in questo senso?

«Sinceramente, adesso è l’ultima cosa a cui penso. In mente ho l’acqua che ancora una volta prenderemo. E poi, cercare di vincere. Mi creda: niente altro».

Michele Scarponi, 34 anni, 2° al Lombardia 2010 BETTINI

25 squadre, 195 corridori

Niente da fare per Chris Froome: la ma­ glia gialla del Team Sky ha dovuto rinun­ ciare al Lombardia a causa di problemi alla schiena. «Purtroppo non avrei potu­ to essere competitivo», ha spiegato il 28enne britannico.

Scarponi, per lei il Lombar­ dia è...

127. Scarponi, 128. Ulissi LOTTO­BELISOL: 131. Bellemakers (Bel), 132. Bille (Bel), 133. Bulgac (Ola), 134. B. De Clercq (Bel), 135. De Greef (Bel), 136. Dockx (Bel), 137. Vandewalle (Bel), 138. J. Vanendert (Bel) MOVISTAR: 141. Rui Costa (Por), 142. Amador (Crc), 143. Capecchi, 144. Je. Herrada (Spa), 145. Intxausti (Spa), 146. Quintana (Col), 147. Valverde (Spa), 148. Visconti MTN­QHUBEKA: 151. Songezo (S. Af.), 152. Grmay (Eti), 153. Van Rensburg (S. Af.), 154. Konovalovas (Lit), 155. Meintjes (S. Af.), 156. Pardilla (Col), 157. Russom (Eri), 158. Thomson (S. Af.) OMEGA­QUICK STEP: 161. Kwiatkowski (Pol), 162. Brambilla, 163. Chavanel (Fra), 164. Devenyns (Bel), 166. Pauwels (Bel), 167. Serry (Bel), 168. P. Velits (Slk) ORICA­GREENEDGE: 171. Albasini (Svi), 172. Clarke (Aus), 173. Durbridge (Aus), 174. Matthews (Aus), 175. C. Meier (Svi), 176. Meyer (Aus), 177. Teklehaymanot (Eri), 178. Weening (Ola) RADIOSHACK: 181. A. Schleck (Lus), 182. Bakelants (Bel), 183. Bennett (N. Zel.), 184. Busche (Usa), 185. Hermans (Bel), 186. Monfort (Bel), 187. Oliveira (Por), 188. Zubeldia (Spa) TEAM SKY: 192. Cataldo, 193. Henao (Col), 194. Knees (Ger), 195. Puccio, 197. Uran (Col), 198 Zandio (Spa) ARGOS­SHIMANO: 201. Barguil (Fra), 202. Damuseau (Fra), 203. T. Dumoulin (Ola), 204 Frohlinger (Ger), 206. Parisien (Can), 207. Peterson (Usa), 208. Preidler (Aut) EUROPCAR: 211. Voeckler (Fra), 212. Berhane (Eri), 213. Bernaudeau (Fra), 214. Gautier (Fra), 215. Jerome (Fra), 216. Malacarne, 217. Thurau (Ger), 218. Tulik (Fra) NETAPP: 221. Benedetti, 222. Camano (Spa), 223. Huzarski (Pol), 224. Pimenta (Por), 225. Rowsell (Gb), 226. Schillinger (Ger), 227. Voss (Ger), 228. Wetterhall (Sve) SAXO­TINKOFF 231. Contador (Spa), 232. Breschel (Dan), 233. Majka (Pol), 235. Roche (Irl), 236. Rogers (Aus), 237. Sutherland (Aus), 238. C. Sorensen (Dan) VACANSOLEIL: 241. Marcato, 242. De Gendt (Bel), 243. Flecha (Spa), 244. La­ gutin (Uzb), 245. Lammertink (Ola), 246. Ruijgh (Ola), 247. Selvaggi, 248. Wauters (Bel)

DOMANI A MILANO

Nasce il Giro Diretta 14.30 su Gazzetta.it

Vincenzo Nibali, 28 BETTINI L’attesa è (quasi) finita. Appuntamento per domani alle 15 al Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi, a Milano: sarà svelato il percorso della 97a edizione del Giro d’Italia. Diretta speciale su Gazzetta.it dalle 14.30 con interviste, video, ospiti e curiosità. Alcune anticipazioni del tracciato della corsa Gazzetta si conoscono già. A cominciare dalla partenza da Belfast, in Irlanda del Nord, anticipata a venerdì 9 maggio (con 3 riposi invece di 2). La corsa rosa resterà tre giorni in Irlanda (ultimo traguardo a Dublino) prima di fare rientro in Italia. Già svelata anche l’affascinante cronometro individuale da Barbaresco a Barolo, nel nome dei grandi vini italiani, e il gran finale: lo Zoncolan, la salita più dura d’Europa, come traguardo della penultima tappa, e la conclusione di domenica 1° giugno nello splendido scenario di Piazza Unità d’Italia a Trieste.

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

BASKET LEGA GOLD AL VIA: IL PERSONAGGIO

PALLANUOTO

BASILE

4 OGGI IN TV ALLE 18 S

A sinistra Gianmarco Pozzecco e Gianluca Basile assieme alla Fortitudo nel 2004­ 05. Sopra coach Pozzecco, 41 anni, con il suo giocatore, Basile, 38. Con loro a Capo d’Orlando c’è anche un altro ex azzurro, Matteo Soragna, 37 CIAMILLO­CASTORIA

«Pensavo al ritiro Poi è arrivata l’offerta del Poz» S

Gianluca Basile e Gianmarco Pozzecco con le medaglie d’argento vinte all’Olimpiade di Atene 2004. Allora avevano 29 e 32 anni CIAMILLO

Il Baso a Capo d’Orlando: «A 38 anni il basket non ha senso se non giochi e non ti diverti» PAOLO BARTEZZAGHI

Dall’Eurolega vinta con il Barcellona al ritorno in Ita­ lia senza gloria prima a Cantù e poi a Milano. Gianluca Basi­ le riparte dal basso. Da Capo d’Orlando, in Sicilia, e dal se­ condo campionato nazionale. Perché in Lega Gold?

«Avevo dei dubbi. Non solo per la Lega Gold, volevo capire com’era il posto. Ed è tutto po­ sitivo. A parte una contrattura a un polpaccio, per cui non so se riuscirò a giocare la prima a Brescia, sto bene. Me ne accor­ go dal tempo che passa. È ot­ tobre, ma è come se fossi arri­ vato ieri».

Com’è il nuovo rapporto?

«Con me e con Matteo Sora­ gna, è diverso. Cerchiamo di essere più professionali che si può. È cambiato in alcune co­ se, ma è il Poz. La sua pazzia c’è sempre». Cose positive?

«Si confronta con noi sulle questioni tecniche. È un bene per un allenatore perché in campo ci vanno i giocatori e sono loro che sanno cosa è più comodo nelle varie situazio­

Qualche pensiero sul ritiro dopo Milano e prima dell’of­ ferta di Capo d’Orlando?

«Molti pensieri. L’idea di smettere l’ho avuta fino a quando non ho trovato la si­ tuazione perfetta per tornare a divertirmi e amare la palla­ canestro. A 38 anni, non ha senso se non si sta in campo e non ci si diverte. Se avessi do­ vuto viverla ancora male, sen­ za giocare, non avrei conti­ nuato. A 23­24 anni potevo ac­ cettarlo, ora no».

ni». Vedere un ex compagno di squadra allenare invoglia a di­ ventare tecnico?

«No, non mi ci vedo nelle sue condizioni. Anche se si di­ verte, si nota che soffre. E che pensa al basket 24 ore su 24. È più pensieroso. Da giocatore non gli succedeva mai». Pensieroso?

«È emotivo ai massimi livel­ li. Esempio. Per tre o quattro

In Lega Gold sono scesi an­ che Mancinelli, capitano az­ zurro, Carraretto, Di Bella, Amoroso: perché?

«È come l’A­1 dei vecchi tempi con due americani per squadra e basta. È come ritro­ vare le vecchie origini. Senza gruppi che si creano, con gli americani da una parte e i po­ chi italiani che non giocano e non contano niente dall’altra. In serie A si preferisce lo stra­ niero. Qui possiamo sentirci ancora importanti». A proposito, com’è stata l’Italia all’Europeo?

«Nessuno si aspettava que­ sta grande cosa che hanno fat­ to. Per 15 giorni hanno ripor­ tato la pallacanestro a grandi livelli. Finalmente ho capito come si viveva da fuori quan­ do l’Italia arrivava sul podio. La Nazionale ha acceso una fiamma che si era spenta».

A Capo d’Orlando per coach Pozzecco?

«La pre­ senza del Poz ha avuto pe­ so. Lo conosco bene. E se un tipo un po’ strano e particola­ re come lui ti dice che qui si sta bene, qualcosa di vero c’è».

La cosa più bella?

«Se la sono giocata sempre, a parte l’ultima partita con la Serbia. Dispiace per com’è an­ data a finire, sono arrivati cot­ ti. Senza una panchina lunga, a livello europeo si fa fatica, soprattutto se si giocano così tante partite in poco tempo. La cosa che mi è piaciuta di più è che la squadra non mol­ lava mai. La gente guarda quello, non tanto il talento o la vittoria finale».

Com’è da coach?

«Pensavo fosse più calmo. E che basasse il proprio basket su alcuni punti che preferiva da giocatore. Invece è diven­ tato un accanito difensore. Dice che le partite si vinco­ no in difesa. Sono contento per lui che ha scoperto la di­ fesa. Meglio tardi che mai».

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EUROCUP AL VIA IL 15 OTTOBRE

Taccuino

I gironi delle italiane

AMICHEVOLI

Sorteggiati a Barcellona gli otto gironi della stagione regolare di Eurocup. Passano il turno le prime tre di ogni girone. Le italiane esordiscono il 16 ottobre. Prima giornata ­ Girone A: CANTÙ Artland; Ostenda Nymburk; Cibona Zagabria Le Mans (Fra). B: Bilbao Cedevita Zagabria; Charleroi Chalon sur Saone; Oldenburg SASSARI. C: Paris Levallois Valencia; Ulm Villeurbanne; Olimpia Lubiana VARESE. D: Bonn Alba Berlino; Saragozza Mons; ROMA Gravelines. INTERCONTINENTALE A Barureri (Bra) l’Olympiacos Pireo ha battuto i brasiliani del Pinheros, campioni americani, 81 70 (Spanoulis 19; Dunston 11 e 12). Stanotte gara 2, decisiva, sempre in Brasile. IN SPAGNA (pe.m) Finale Supercoppa: Real Madrid Barcellona 83 79 (Mirotic 21; Tomic 21).

giorni vedevo che stava male. Poi ho capito. Doveva dire a Derek Wright che sarebbe sta­ to tagliato. Si affeziona alle persone, veramente».

Milano vince (a.r. g.n. m.c.) Amichevoli: Stelmet Zielona Gora (Pol) Milano 60 71 (Langford 19, Gentile 12); Bo logna Caserta 68 65 (Brooks 17; Ware 22); Brindisi Cantù 68 62 (Aminu 14, Lewis 12; Aradori e Leu nen 16); Siena Caserta 82 78 (Hun ter 16, Ress 15; Brooks 23); Monte granaro Cremona 90 84 (Mayo 25, Cinciarini 18; Spralja 19, Jackson 18). Saltata Venezia Roma all’Arse nale, storico palasport della Reyer. Una schiacciata nel riscaldamento ha rotto il ferro di un canestro, poi è andato in frantumi anche il tabello

IL C.T. DEL CALCIO ne. Peccato per i 2000 spettatori.

NBA IN EUROPA

Durant 24 al Fener A Istanbul Oklahoma City ha vinto contro il Fenerbahce 95 82 (Durant 24, Ibaka 15; Bogdanovic 19, McCalebb 13). Oggi Bilbao Sixers dove ha firmato l’ex Roma Gani Lawal. Gigi Datome si è ferma to per un problema muscolare.

DONNE

Oggi la Supercoppa Oggi alle 18 a Schio Super coppa tra Famila e Lucca.

Prandelli abbonato all’Orzinuovi (Dnb) (a.r.) Il c.t. della Nazionale di calcio Cesare Prandelli è tra i 250 abbonati al GaGà Orzinuovi, la squadra della sua città che oggi alle 18 esordisce in Dnb contro la Contadi Castaldi Montichiari. «Siamo orgogliosi — dice il presidente del club Francesco Zanotti —. Mister Prandelli è un frequentatore del Caffè Decò. La titolare, Sonia, è una nostra grande tifosa. Il primo abbonamento l’ha venduto proprio a lui». Costo 80 euro.

La prima giornata Il secondo campionato nazionale che sostituisce la LegaDue si compone di due gironi, Gold e Silver. Le prime 7 della Lega Gold e la prima della Silver giocheranno i playoff per un posto in Serie A. Oggi, per la prima giornata , Sportitalia 1 trasmetterà in diretta alle 18 Brescia­Capo d’Orlando.

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Lega Gold Ore 18: Brescia­ Capo d’Orlando (diretta Sportitalia 1) Biella­Veroli Napoli­Forlì Casale­ Barcellona Trapani­Imola Jesi­Verona Trieste­Trento Ferentino­Torino

S

Lega Silver Ore 18: Firenze­ Matera Nord Barese Corato­Reggio Calabria Agrigento­ Casalpuster­ lengo Bari­Mantova Ferrara­Lucca Roseto­Omegna Chieti­Recanati Ravenna­ Treviglio

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LA 1 GIORNATA

Sorpresa Canottieri Il Brescia a fatica Prima giornata con una sorpresa, la neopromossa Ca­ nottieri Napoli che batte il Sa­ vona: allo scadere, Fusco chia­ ma un rigore per i liguri, poi annullato perché il fischio è ar­ rivato dopo la sirena finale. La Pro Recco parte con la bellezza di 20 gol. In una gara estrema­ mente fallosa, il Brescia soffre per tre tempi col Como (l’altra neopromossa), prima di dila­ gare. E tra i vicecampioni d’Ita­ lia ci sono 38 secondi di gloria per il 15enne Enrico Calcater­ ra che debutta in A­1: indossa la calottina numero 6 che è stata del papà Roberto. CAN. NAPOLI­SAVONA 8­7 (3­2, 1­1, 3­3, 1­1) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Campopiano 1, Borrelli, Brguljan 3, Morelli, Ronga, Primorac 1, Parisi, Ve­ lotto, Baraldi 3, Esposito. N.e. Turiello. All. Zizza. Carisa Savona: Antona, Ale­ siani 2, Damonte 3, J.Colombo, L.Bian­ co, Agostini, Grosso, G.Bianco, Elez 2, Mistrangelo, Deserti. N.e. Napleton. Arbitri: Fusco e Taccini. Note: sup. num. Canottieri 9 (2), Savona 6 (3). Usci.3 f. Velotto 13’20’’. (f.nap.) PRO RECCO­LAZIO 20­9 (3­0, 8­2, 4­2, 5­5) Pro Recco: Tempesti, Ivovic 2, Mada­ ras 3, Felugo, Giorgetti 2, Aicardi 3, N.Gitto 1; Figlioli 2, A.Fondelli 2, Gia­ coppo 3, Figari 2, Pastorino. N.e. Viola. All. Tempestini. Lazio: Bisegna, Di Roc­ co 1, Africano, Gianni, Colosimo, Vitto­ rioso 4 (1 rig.), A.Calcaterra 2; Leporale 1, Maddaluno 1, Vitale, Mele, Correg­ gia. N.e. Cannella. All. Di Cecca. Arbitri: Calabrò e Ceccarelli. Note: sup. num. Pro Recco 8 (2 gol), Lazio 5 (4). (i.v.) COMO­BRESCIA 11­15 (3­2, 3­5, 4­4, 1­4) Como: Caprani, Foti, Susak, F.Pagani 4, Busilacchi 1, Ferraris, Hrosik 1, Jelaka 2, Gragnani, E.Pagani, Gaffuri 3, Cesini, Morbidelli All. Piccardo. Brescia: Del Lungo, Valentino 1, C.Presciutti 3, Le­ grenzi, Molina 3, E.Calcaterra, Giorgi 1, Nora 1, N.Presciutti 1, Bodegas 2, F.Di Fulvio 1, Napolitano 2, Dian. All. Bovo. Arbitri: Rovida e D.Bianco. Note: sup. num. Como 19 (6), Brescia 18 (11). Usc. 3 f. Foti, F.Pagani, E.Pagani, Valentino, Bodegas, N.Presciutti. ACQUACHIARA­BOGLIASCO 12­10 (3­2, 3­3, 5­2, 1­3) Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez 2, D.Mattiello, S.Luongo 2, Po­ stiglione, Petkovic 3, Gambacorta 1, M.Ferrone, Saviano, Draskovic 3, Di Costanzo 1, Sadovyy. N.e. Lamoglia. All. De Crescenzo. Bogliasco: Dinu, Marziali 3, A.Di Somma 1, Vergano, E.Di Somma, Guidaldi, Camilleri 3 (1 rig.), Boero, Barillari, Lanzoni 3, Gavazzi, Bruni. N.e. Vespa. All. Bettini. Arbitri: Navarra e Severo. Note: sup. num. Ac­ quachiara 13 (6 gol), Bogliasco 13 (5). Usc. 3 f. Mattiello 23’54’’, Bruni 27’08’’. Esp. Petkovic per gioco violento 26’08’’. (f.nap.) QUARTU­NERVI 12­4 (2­1, 1­1, 4­0, 5­2) Promogest Quartu: Volarevic, Beltrame 1, Rinaldi 1, Steardo 3, Tullio 2, Simo­ netti, Pagliara, Sassanelli, Licata, To­ masic 1, Astarita 4, Russo, Morleo. All. Pettinau. Albaro Nervi: Vio, Generini, Acosta, E.Colombo, Giordano 1, Bene­ detti, Oneto 1, Priolo, Messina 1, F.Bo­ gliolo, Bonomo, Pesenti 1, Ferretti All. Ivaldi. Arbitri: Bianchi e Ricciotti. Note: sup. num. Quartu 13 (4), Nervi 7 (0). L’anticipo: Florentia­Dooa Posillipo 7­9. Class.: Posillipo, Quartu, Brescia, Can.Napoli, Pro Recco, Acquachiara 3; Florentia, Nervi, Como, Savona, La­ zio, Bogliasco 0. Pr. turno (12/10): Savona­Como, Bre­ scia­Florentia, Lazio­Quartu (11/10), Nervi­Can.Napoli. Bogliasco­Pro Rec­ co e Posillipo­Acquachiara il 16/10. COPPA ITALIA DONNE Gir. A (Rapallo, 1a g.): Rapallo­Bogliasco 12­10. Oggi Im­ peria­Bogliasco (ore 10.30), Rapallo­ Imperia (18). Gir. B (Firenze, 1a g.), Pra­ to­Bologna 8­7, Firenze­Padova 4­10. Oggi Firenze­Bologna (10), Padova­ Prato (11.30), Padova­Bologna (17), Fi­ renze­Prato (18.30). Gir. C (Catania, 2a g.): Blu Team­Messina 11­12, Orizzon­ te­Messina 11­5.


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TENNIS IL TORNEO DI PECHINO

Ritorno al vertice Meraviglia Nadal Un anno da favola Il guerriero ancora al numero uno Domani supererà Djokovic che oggi lo sfida in finale per rendere meno amaro il sorpasso Rafa è il primo a conquistare tre volte il primato

L’amore per Rafael Nadal non ha confini: i tifosi cinesi lo hanno accolto ieri con un cartello premonitore

ottobre, si ritrova con 65 parti­ te vinte su 68, il trionfo in 10 tornei su 14 e 27 successi (sen­ za neppure una sconfitta) sul cemento, la superficie più arci­ gna. Un anno che lo avvicina alle magie del McEnroe 1984 (82 vittorie­3 sconfitte), del Federer 2005 (81­4), del Djo­ kovic 2011 (70­6) e che, salvo disastri nelle prossime uscite, gli consentirà di chiudere il 2013 al top, primo giocatore della storia a riuscire a tornare lassù per la terza volta.

RICCARDO CRIVELLI RiccardoCrivel2

Il tennis conosce la giusti­ zia. Perciò, non ci poteva esse­ re epilogo più degno del 38° duello rusticano tra gli eroi omerici che, lampi di Murray e Federer a parte, hanno mar­ chiato a fuoco le ultime tre sta­ gioni, per sigillare il passaggio di consegne. Djokovic contro Nadal, la rivalità che numeri­ camente ha superato ogni altra nell’Era Open: ma a Pechino ci sarà pure il sale del sorpasso. Che stagione Perché Rafa, approfittando del ritiro di Ber­ dych sul 4­2 (mal di schiena), non solo si ritrova in finale sen­ za troppa fatica, ma si vede re­ capitare il numero uno in clas­ sifica da lunedì, interrompen­ do le 48 settimane di padro­ nanza del serbo. Una partita non cambia i destini già scritti, però stimola l’orgoglio e gonfia l’autostima. Per Nole, l’occasio­ ne di riprendere il filo dei suc­ cessi contro l’arcinemico dopo tre sconfitte (e due, sanguino­ se, sono arrivate a Parigi e New York) e, soprattutto, di cedere lo scettro con l’onore intatto. Del resto, era solo questione di giorni, forse settimane, ma il vertice ritrovato è la conse­ guenza, semplice nella sua straordinarietà, di una delle stagioni più esaltanti della sto­ ria non solo del tennis. A gen­ naio, Nadal aveva un ginocchio martoriato dalla sindrome di Hoffa e la mente confusa dalle ombre di un possibile ritiro; a

Rafael Nadal, 27 anni, in carriera ha vinto 13 Slam AFP

Novak Djokovic, 26, quest’anno ha vinto gli Australian Open AFP

Federer

Usa

Sampras

Giocatore

settimane 302

R. Cec Lendl Connors

Usa

McEnroe

Sve

Borg

Spa

Nadal

102

Ser

Djokovic

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Usa

Agassi

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Record di vittorie in fila Nel 2008 Nadal vinse 32 partite di fila. Ha anche una serie da 26 (2006)

A

Settimane

(Usa)

03/11/2003

01/02/2004

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Federer

(Svi)

02/02/2004

17/08/2008

237

270

Nadal

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18/08/2008

05/07/2009

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Federer

(Svi)

06/07/2009

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Nadal

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Djokovic

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Federer

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09/07/2012

04/11/2012

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Djokovic

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06/10/2013

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170 109

GDS

Errani al Masters anche in singolare Finale: Serena trova la Jankovic Sarita, ci saranno Serena Wil­ liams, Azarenka, Sharapova, Agnieszka Radwanska, Li Na e Kvitova. Ritorno in serbo L’ultimo po­ sto se lo contenderanno Jelena Jankovic e la tedesca Angeli­ que Kerber, con la serba che og­ gi ha l’occasione di un allungo forse decisivo nella finale che la vede opposta, ovviamente non da favorita, a Serena Wil­ liams. La Jankovic ha battuto in rimonta la Kvitova, che ha disputato la 36a partita stagio­ nale al terzo set, la sesta conse­ cutiva e subito dopo ha annun­ ciato che non sarà al via a Linz per problemi alla schiena. Gli

Partite di fila vinte Per due volte nel 2013 ha vinto 22 partite di fila: da San Paolo a Montecarlo e da Montreal a oggi

Da

IL TORNEO FEMMINILE ARRIVA L’UFFICIALITA’: FA IL BIS DELL’ANNO SCORSO

E brava Sara. Da Pechi­ no, dove ha raggiunto i quarti battuta dalla Kvitova, arriva la conferma che la Errani, per il secondo anno consecutivo, si qualifica per il Masters di Istanbul (23­27 ottobre) anche in singolare, dopo esserci già riuscita in doppio. Dunque, un altro giro tra le magnifiche otto e la conferma di una solidità ormai ad altissimo livello, co­ me confermano i risultati sta­ gionali: vittoria ad Acapulco, finali Premier a Parigi e Dubai, finale persa a Palermo e semi­ finali sulla terra a Madrid, Ro­ ma e Roland Garros. Al mo­ mento, sono sette le giocatrici già sicure di un posto: oltre a

22

Roddick

286

Usa

Finali nel 2013 Prima di oggi, il bilancio è di 10 tornei vinti e 2 finali perse (Vina del Mar e Montecarlo)

I RE DEGLI ULTIMI 10 ANNI

LA STATISTICA SETTIMANE AL PRIMO POSTO Svi

Il migliore Quasi che l’infor­ tunio, mettendolo di fronte al­ la paura, ne abbia addirittura fortificato lo spirito guerriero. Anzi, deve essere stato così: «Non c’è dubbio, è una grande stagione, una delle migliori della mia carriera, ma in fondo si tratta solo di un numero: so­ no felice soprattutto per tutto ciò che ho fatto per ritrovarmi dove sono adesso, dopo sette mesi in cui non avevo toccato la

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L’OPINIONE di Vincenzo Martucci

a pagina 21

&

UOMINI A TOKYO stessi che hanno costretto Sere­ na Williams a 10 minuti di stop per cure mediche dopo tre ga­ me della semifinale contro la Radwanska. Problemi che poi la numero uno, al 72° successo stagionale, ha superato brillan­ temente, travolgendo la polac­ ca a suon di prime. Simpatico il commento della sconfitta: «Se la ritrovo al Masters, proverò a giocare di sinistro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Uomini (2.315.250 $), semifinali:

Sara Errani, 26, numero 6 EPA

racchetta». Tornando indietro, il ricordo dei primi, nuovi passi è toccante: «Quando sono rien­ trato, a febbraio, non stavo an­ cora bene, ma le vittorie mi hanno aiutato a superare le dif­ ficoltà. E comunque, senza la salute non c’è nulla». La scelta di ripartire dal basso, dalla ter­ ra sudamericana e da tornei senza avversari troppo duri, è uno dei segreti dell’apoteosi, insieme a una volontà indoma­ bile: inanellando partite e suc­ cessi, ha preso fiducia, presen­ tandosi in versione di lusso ad Indian Wells, dove infatti giocò benissimo. E anche la sconfitta con Darcis a Wimbledon, l’uni­ ca macchia di stagione, alla fi­ ne gli è servita perché gli ha concesso due settimane in più di riposo ed allenamenti prima dell’estate americana. Aggiun­ giamoci la crescita al servizio, cui ora chiede di più, e un’ac­ centuata aggressività nei colpi a rimbalzo ed è presto dipinto il ritratto di un caterpillar. Che non si vuole fermare: «Certo non andrò a dormire pensando di essere il più forte giocatore del mondo solo perché ridiven­ to numero uno. E’ stata una stagione completa, per questo sono tornato al vertice, ma il la­ voro non è finito: voglio chiu­ dere al numero uno l’anno, perché significherebbe che so­ no stato il migliore più a lungo degli altri». Un leone inarresta­ bile.

Djokovic (Ser) b. Gasquet (Fra) 6­4 6­2; Nadal (Spa) b. Berdych (Cec) 4­2 rit. Donne (5.185.625 $), semifi­ nali: S. Williams (Usa) b. A. Radwan­ ska (Pol) 6­2 6­2; Jankovic (Ser) b. Kvitova (Cec) 6­7 (7) 6­1 6­1. Doppio uomini, semifinali: FOGNINI/SEPPI b. Nestor/Paes (Can/India) 3­6 7­5 10­8; Mirnyi/Tecau (Bie/Rom) b. Djoko­ vic/Wawrinka (Ser/Svi) abb. Oggi Ore 7 finale doppio, ore 10 finale uomini (Supertennis), ore 13.30 finale donne (Supertennis)

Del Potro contro Raonic Duello tra bombardieri A Tokyo (1.297.000 $, cemento), sfida finale tra i bombardieri Juan Martin Del Potro e Milos Raonic (diretta Supertennis dalle 7), al secondo confronto diretto dopo la vittoria del canadese in agosto a Montreal. Partita molto importante nell’ottica della qualificazione al Masters: l’argentino attualmente è numero 6 della Race, mentre Raonic, alla seconda finale consecutiva dopo quella di Bangkok della settimana scorsa, è 11°, ma vincendo il torneo giapponese salirebbe a soli 90 punti da Wawrinka, che al momento occupa l’ottavo e ultimo posto

disponibile per la qualificazione diretta. Per adesso si sono assicurati il viaggio a Londra solo tre giocatori: Nadal, Djokovic e Murray. Semifinali: Del Potro (Arg) b. Almagro (Spa) 7 6 (7) 7 6 (1); Raonic (Can) b. Dodig (Cro) 7 6 (4) 6 1. VAI DONATI Il diciottenne alessandrino Matteo Donati vince il quarto torneo internazionale della sua stagione, imponendosi 3 6 7 6 (3) 6 3 sul francese Gregoire Burquier (testa di serie numero 1 e 258 in classifica Atp) nella finale del Future di Biella (10.000 $, terra).


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(Firenze, Giardini di Boboli).


DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

RUGBY QUATTRO NAZIONI

La Nuova Zelanda, all’Ellis Park di Johannesburg, vince partita e torneo (5 mete a 4): una squadra mostruosa ANDREA BUONGIOVANNI

Non subivano quattro mete da 38 partite, ma non è bastato. Read monumentale

Inghilterra 2015 Il match, in qualche modo replica della leg­ gendaria finale della Coppa del Mondo 1995 (con tanto di jet a volare sullo stadio prima del via, proprio come allora) ha mantenuto fede alle attese. Spettacolare, intenso, fisico, vibrante, con continui ribalta­ menti di punteggio. Bei sei in 60’. Con un grande arbitro, il gallese Nigel Owens, al termi­ ne pure vittima di crampi, da quanto ha corso. E mete da ur­ lo. Come la prima di Ben Smi­ th, propiziata da un passaggio cieco di Read. Come le due del solito Bryan Habana in 3’ (ora sono 53 in 93 partite, sebbene la seconda sia stata viziata da un assist di Louw con un chiaro in avanti), presto costretto a uscire per uno stiramento alla coscia sinistra. Come le due dello stesso Messam, anche au­ torevole capo haka. Poi, nel­ l’ultimo quarto di match, la va­ langa nera. Se la sfida doveva diventare un punto di partenza nella corsa verso Inghilterra

+ Cavallo stregato

MESSAM DUE METE

S

SUDAFRICA N. ZELANDA 27­38

MARCATORI p.t. 6’ c.p. M. Steyn, 12’ m. B. Smith tr. Cruden, 18’ m. Habana tr. M. Steyn, 20’ m. Habana, 26’ e 41’ m. Messam tr. Cruden; s.t. 6’ m. Le Roux tr. M. Steyn, 15’ c.p. Barrett, 18’ m. De Villiers, 20’ m. Barrett tr. Barrett, 24’ m. Read tr. Barrett SUDAFRICA Kirchner (30’ s.t. Lambie); Le Roux, Engelbrecht, De Villiers, Habana (22’ p.t. Serfontein); M. Steyn, Du Preez; Vermeulen, Alberts (39’ p.t. Kolisi), Louw; Kruger (20’ s.t. Van der Merwe), Etzebeth; J. Du Plessis (11’ s.t. Oosthuizen), B. Du Plessis (11’ s.t. Strauss), Mtawarira (13’ s.t. Steenkamp). All. Meyer

Valanga All Blacks: sem­ pre loro, ancora loro. Mai così forti, forse. La Nuova Zelanda, per la prima volta dal 1997, passa in quel catino infuocato che è l’Ellis Park di Johanne­ sburg (esaurito da 63.888 spet­ tatori), vince la partita dell’an­ no e, per la seconda stagione consecutiva, conquista il Quat­ tro Nazioni, il dodicesimo su diciotto. Eppure il Sudafrica, seconda forza del ranking mondiale, difficilmente avreb­ be potuto giocar meglio. Per portare a casa l’edizione 2013 del torneo, avrebbe dovuto se­ gnare quattro mete. C’è riusci­ ta. In soli 58’. Gli All Blacks non

Un’azione di touche ieri all’Ellis Park di Johannesburg. Gli All Blacks hanno vinto il secondo Quattro Nazioni consecutivo, il Sudafrica è all’asciutto dal 2009 REUTERS

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GINNASTICA MONDIALI DI ARTISTICA DI ANVERSA

Fantastici All Blacks Bottino pieno in Sudafrica

ne subivano tante da tre anni (quasi dieci contro gli Spring­ bioks) e da 38 partite. A quel punto, sul 27­24, altri cinque punti di scarto e il capolavoro avrebbe preso forma. Due giri di lancette e il sogno è invece svanito. Perché gli iridati han­ no subito replicato con la pro­ pria quarta meta (di Beauden Barrett), quella del punto di bonus taglia gambe. Alla qua­ le, 4’ più tardi, pur in inferiori­ tà numerica (nella ripresa gial­ li a Liam Messam e Ben Franks), ne hanno aggiunta una quinta. Firmata da Kieran Read, autore di una prestazio­ ne da antologia (anche 14 plac­ caggi e 71 metri palla in ma­ no). Mostruosi, semplicemen­ te mostruosi.

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2015, beh, gli All Blacks – che pure hanno in atto un bel pro­ cesso di ricambio generaziona­ le – hanno ribadito come stan­ no le cose. Maestri Si possono battere? Maledettamente difficile, se non impossibile. Gli ultimi a riuscirci sono stati gli inglesi, nel novembre scorso a Twic­ kenham, quando i kiwis erano al termine di una stagione sfiancante e non venivano co­ munque sconfitti da venti par­ tite. Nel 2013 solo vittorie, an­ che nel Quattro Nazioni (sei). «Giornate così spiegano perché da ragazzino ho voluto calzare gli scarpini» ha detto capitan Richie McCaw, che nell’occa­ sione ha festeggiato il 120° caps. «E’ stata la nostra miglior partita da lungo tempo» ha ag­ giunto il c.t. Steve Hansen. «Anche la nostra», ha replicato il collega verdeoro Hayneke Meyer. Appunto... © RIPRODUZIONE RISERVATA

ECCELLENZA TERZO TURNO

Alla Lazio il derby di Roma Viadana leader solitaria Va alla Lazio (Giovanni Malagò in tribuna) il derby romano del 3° turno di Eccellenza. Risultati: R. Emilia Padova 9 39 (0 5); Viadana San Donà 33 15 (5 0); Prato F. Oro 21 3 (4 0); Lazio Capitolina 20 3 (4 0). Oggi (ore 16, diff. Rai Sport 1, ore 17.30): Mogliano Calvisano. Riposo: Rovigo. Classifica: Viadana 11; Padova, Mogliano*, Rovigo* 9; Prato 8; Calvisano**, Lazio*, S. Donà 5; Capitolina 4; R. Emilia, F. Oro 0. GORI KO Ugo Gori, n. 9 di Treviso, venerdì, nel 5° turno di Celtic League, ha subito la frattura di un alluce: un mese di stop. Trittico autunnale azzurro a rischio. Ieri: Scarlets Glasgow 12 17; Munster Leinster 19 15. Oggi: Cardiff Edimburgo.

N. ZELANDA Dagg; B. Smith, C. Smith, Nonu, Savea; Cruden (7‘ s.t. Barrett), A. Smith (29’ s.t. Kerr­ Barlow); Read, McCaw, Messam (23’ s.t. Luatua); Whitelock, Retallick (26’­ 33’ s.t. Faumuina); Faumuina (9’ s.t. B. Franks), Hore (3’ s.t. Coles), Woodcock (13’ s.t. Crockett). All. Hansen ARBITRO Owen (Galles) NOTE p.t. 15­21. Spett. 63.888. Gialli: 6’ s.t. Messam, 22’ s.t. B. Franks. Calci: M. Steyn 3 su 4 (7 punti); Cruden 3 su 3 (6 punti), Barrett 3 su 3 (7 punti). Uomo del match: Read. Punti: Sudafrica 1, N. Zelanda 5 ALTRA PARTITA Argentina­ Australia (ieri nella notte italiana) CLASSIFICA N. Zelanda 28; Sudafrica 19; Australia* 4; Argentina* 2 (*una in meno)

Busnari quarto per la terza volta «Ma non smetto» Una piccola incertezza è bastata al 35enne azzurro per rimanere ai piedi del podio come a Europei e Olimpiade: «Whitlock sopravvalutato» DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI ANVERSA (Belgio)

Quattro per tre, quattro. E’ la personale interpretazione della matematica da parte di Alberto Busnari. Terza grande competizione, e tre quarti po­ sti. Dopo l’Olimpiade di Lon­ dra e gli Europei di Mosca, la maledizione del cavallo di le­ gno si abbatte ancora una volta sul 35enne azzurro, questa volta nella finale mondiale di Anversa al cavallo con mani­ glie. La gara Il primo a salire sul­ l’attrezzo è il cinese Zhang. Il suo esercizio ha un valore di partenza alto, 6.900. Prende 15.600, poco meno di quanto Abe, così è soprannominato Busnari in Nazionale, aveva meritato in qualificazione chiudendo in testa. A seguire tocca all’azzurro, valore di par­ tenza 7.100 grazie al suo movi­ mento codificato come Busna­ ri e classificato come G, la diffi­ coltà massima. Solo un’esita­ zione nel finale, sulla verticale prima dell’uscita. La giuria lo giudica 15.600, proprio come il cinese. Un leggero sentore che la maledizione del cavallo di legno fosse in agguato inizia ad aleggiare. L’oro è possibile, ma in coabitazione. Un altro pericolo può arrivare da Whi­ tlock, l’inglese che gli aveva soffiato il bronzo ai Giochi. Il valore di partenza è più alto, ma nella prova ci sono piccole e grandi sporcature. Peccato che il punteggio sia 15.633, 0.33 più dei primi due. E vab­ bè, anche un argento a pari merito, dai, a 35 anni... Tocca a Murayama. Un bell’esercizio molto pulito. Accade l’inevita­ bile: 15.833 e primo posto. Ma sì dai, un bronzo va bene. E in­ vece no, perché quando la ma­ ledizione decide di colpire, non c’è scampo. Il messicano Corral Barron, nome da salo­ on, è in grande giornata. Pur con un valore di partenza di 6.800 fa un esercizio coi fioc­

chi: prende 15.633 e caccia giù dal podio il nostro insieme al cinese. Cavallo di legno. Filosofia Busnari la prende con filosofia: «Cosa devo dire: quarto a Olimpiade, Europei e Mondiali, uno dietro l’altro: spero almeno di essere entrato nel Guinness dei primati». An­

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DESTINO BUSNARI I quarti posti consecutivi di Alberto Busnari: Londra 2012, Europei di Mosca 2013 e ieri.

cora una volta Whitlock, facile immaginare che in camera Abe tenga il poster dell’inglese per giocare a freccette: «Questa volta secondo me l’hanno valu­ tato troppo. Io, è vero, ho fatto una piccola interruzione sul fi­ nale che mi è costata tre deci­ mi, ma anche lui non è stato impeccabile». Di ritiro, nono­ stante i 35 anni non si parla: «Se alla mia età sono ancora qui tra Olimpiadi e Mondiali a parlare di medaglie, anche se sfumate, vuol dire che ci sono. Certo, se una volta me la desse­ ro anche, la medaglia...». Lo vogliamo bruciare questo ca­ vallo di legno? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alberto Busnari, 35 anni, durante il suo esercizio nella finale EPA

clic IL GIOVANE GIAPPONESE SHIRAI E’ IL NUOVO RE DEL CORPO LIBERO E HA BATTEZZATO UN NUOVO SALTO La vera rivelazione di Anversa è Kenzo Shirai. Il giovane giapponese ha stupito tutti per i suoi avvitamenti funambolici. in qualificazione è stato il primo a eseguire uno Yourchenko (rondata flic salto teso indietro) con triplo avvitamento che ha preso prima il suo nome, ma poi è stato modificato in Shirai­Kim perché lo stesso salto è stato presentato anche dal sudcoreano Kim nello stesso giorno. Ieri nella finale vinta al corpo libero, il giapponese ha rieseguito nell’ultima diagonale un salto teso con quadruplo avvitamento e si è meritato un 16.

Oggi la Ferrari da podio Brutto infortunio per l’olandese Netteb che atterrando male nella finale del volteggio da uno Yurchenko con doppio avvitamento e mezzo e si è rotta i legamenti del ginocchio destro. RISULTATI Finali di specialità, uomini. Corpo libe­ ro: 1. Shirai (Giap) 16.000; 2. Dalton (Usa) 15.600; 3. Uchimura (Giap) 15.500. Cavallo con maniglie: 1. Ka meyama (Giap) 15.833; 2. Whitlock (Gb) e Corral Bar ron (Mes) 15.633; 4. Zhang (Cina) e BUSNARI 15.600. Anelli: 1. Nabarrete Zanetti (Bra) 15.800; 2. Balandin (Rus) 15.733; 3. Wynn (Usa) 15.666. Donne. Volteg­ gio: 1. Maroney (Usa) 15.724; 2. Biles (Usa) 15.595; 3. Hong (S.Cor) 15.483. Parallele asimmetriche: 1. Huang (Cina)15.400; 2. Ross (Usa) 15.266; 3. Mustafi na (Rus) 15.033. OGGI Finali. Uomini: volteggio, parallele, sbarra. Donne: trave (Ferrari e Ferlito), corpo libero (Ferrari) TV Diretta Rai Sport 2 dalle 14.30


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IPPICA LA CLASSICA DEL GALOPPO MONDIALE GLI ARC QUASI GIALLI QUATTRO SECONDI E UN TERZO POI CANCELLATO

1993 WHITE MUZZLE 2° L’ex italiano (Gaucci), degli 1999 EL CONDOR PASA 2° Con Masayoshi Ebina in 2006 DEEP IMPACT 3° E DOPING Il miglior Yoshida, allenato in Inghilterra, finisce tardivamente a sella tenta la fuga in avanti, ma subisce la rimonta cavallo giapponese di sempre è favoritissimo, ma non bomba su Urban Sea. Critiche al fantino Yutaka Take AP dell’irlandese Montjeu per mezza lunghezza AP agguanta Rail Link e Pride. Poi squalificato per doping AP

I giapponesi invadono Parigi per sfatare il tabù Arc Due campioni (Orfevre e Kizuna) seguiti da migliaia di tifosi alla caccia di un successo sfiorato a ripetizione DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO PIERELLI PARIGI

Il primo Arc senza Lan­ franco Dettori (dopo 25 parte­ cipazioni consecutive e 3 trionfi) sarà quello di un giap­ ponese? L’interrogativo alla vigilia della 92a edizione as­ sume quasi i contorni di un af­ fare nazionale. L’ippodromo di Longchamp, baciato da una giornata quasi estiva (22°), è già popolato da migliaia di oc­ chi a mandorla e oggi saranno circa in 5.000 a sostenere Or­ fevre e Kizuna, i due cavalli che potrebbero rompere l’in­ cantesimo per una Paese paz­ zo di corse e di cavalli. Maledizione Dodici tentati­

60.000

Spettattori Attesi a Longchamp per il 92° Arc. Il vincitore guadagnerà 2,74 milioni di euro, il 2° 1,09.

vi, nessuna vittoria e tante, troppe delusioni. Il rapporto tra i giapponesi e l’Arc è sem­ pre stato travagliato. La prima partecipazione risale al 1969, quando Speed Symboli finì tra i non piazzati: normale ammi­ nistrazione visto che quello fu un tentativo velleitario. Poi arrivarono i grossi calibri e con quelli le beffe. Nel 1993 l’«oriundo» White Muzzle, di proprietà di Teruya Yoshida, che lo aveva appena acquista­ to dai Gaucci, si vide sfuggire la sorpresissima (37/1) Urban Sea. Poi ci provò El Condor Pa­ sa nel 1999, ma il campionissi­ mo Montjeu gli sbarrò la stra­ da precedendolo di mezza lunghezza. Poi il fenomenale Deep Impact che nel 2006 ar­ rivava da una striscia di 10 vit­ torie in 11 uscite: niente da fa­ re. Favoritissimo a 1/2, trovò sulla sua strada Rail Link (con il quale il trainer André Fabre festeggiò il settimo successo) e Pride, prima di essere tolto dal terzo posto per doping. In­ fine altri due secondi posti: con Nakayama Festa nel 2010 (dietro Workforce) e soprat­

2010 NAKAYAMA FESTA 2° In sella Masayoshi Ebina. L’inglese Workforce gli sfugge di una testa. Ritenterà nel 2011 finendo soltanto undicesimo AP

la guida parigina L’assente Dettori operato Ne avrà per almeno 3 mesi

2012 ORFEVRE 2° La grande illusione: Orfevre (C. Soumillon) passa, sembra dominare ma improvvisamente sbanda verso l’interno e viene fulminato sul traguardo da Solemia GRASSO

A

ITALIANI IN GARA

S

Umberto Rispoli, 25 anni, primo Arc in carriera. Monta Meandre

S

Pierantonio Convertino, 29 anni, primo Arc in carriera: monta Very Nice Name

tutto con Orfevre 12 mesi fa. Ai 300 finali sembrava fatta, poi una sbandata improvvisa verso lo steccato e la vittoria regalata alla meteora Sole­ mia. Rivincita Oggi Orfevre si ri­ mette in gioco forte dell’espe­ rienza dell’anno passato e di alcune correzioni all’assetto: il suo allenatore Yasutoshi Ikee (figlio del trainer di Deep Impact) ha lavorato molto sul­ l’imboccatura per evitare lo scherzetto del 2012 che costò al jockey Christophe Soumil­ lon (in sella anche stavolta) il terzo Arc dopo quelli del 2003 (Dalakhani) e 2008 (Zarka­ va). Ma quest’anno la concor­ renza è più agguerrita, anche se ieri mattina è arrivato il for­ fait (febbre) di Novellist. L’av­ versario numero 1 di Orfevre è la francese Treve, orfana di Dettori, ma imbattuta in quat­ tro uscite (tra cui il Diane e il Vermeille) e con dei limiti tut­ ti da scoprire. Poi l’altro giap­ ponese Kizuna che ha vinto il Derby del suo Paese davanti a 140.000 spettatori e farà cop­

pia con Yutaka Take, il «Detto­ ri giallo» finito secondo nel 1993 proprio con White Muz­ zle. I nostri E gli italiani? Siamo ben rappresentati da 2 fantini, Umberto Rispoli e Pierantonio Convertino, da tempo emigra­ ti all’estero per la crisi del set­ tore. Partiranno uno di fianco all’altro rispettivamente con Meandre (a 25/1, di proprietà di Ramzan Kadyrov, primo ministro della Cecenia che ha speso 100mila euro per corre­ re) e Very Nice Name (66/1). Difficile che uno dei due di­ venti il quarto fantino italiano a segno dopo Paolo Caprioli, Enrico Camici e Lanfranco Dettori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Vittorie: record fantini Lo detengono in 5. In attività solo il francese Olivier Peslier che monta Intello.

PARIGI (m.pie.) A Lon­ gchamp è partito il grande weekend che mette in pa­ lio 8,7 milioni di euro, dei quali 4,8 solo nell’Arc de Triomphe che grazie ad una sponsorizzazione è la corsa più ricca d’Europa. E intanto Lanfranco Dettori mastica amaro nella sua casa di Newmarket. OPERATO Frankie venerdì sera è stato operato alla caviglia destra, rotta nella caduta di mercoledì dopo essere stato sbalzato dalla sella di Eland Ally, prima di una corsa a Nottingham. Dettori (42) infortunato La radiografia ha rivelato anche che si era rotto pure un osso del piede. Così il suo manager Peter Burrell: «I medici gli hanno inserito una plac­ ca con cinque viti. In più c’era quella rottura dell’osso che c’è tra tibia e calcagno che era molto dolorosa». Il rientro non prima di tre mesi: «Avrà bisogno di un mese di gesso, altri 30 giorni li passerà con lo stivale e poi dovrà passare come mi­ nimo un altro mese ancora prima che tutto torni alla normali­ tà. Speriamo di rivederlo all’opera nel Dubai Carnival». IN PISTA Ieri successi di Valirann (C. Soumillon) nello Chaude­ nay (gr. 2, m 3000), di Pollyana (F. Prat) nel Daniel Wilden­ stein (gr. 2, m 1600), di Ebiyza (C.P. Lemaire) nel Royallieu (gr. 2, m 2500) e di Cirrus des Aigles (C. Soumillon) nel Dollar (gr. 2, m 1950). Oggi oltre all’Arc de Triomphe (m 2400) ci sono altri 6 gruppi 1: Abbaye (m 1000), Boussac (m 1600), Lagar­ dere (m 1400), Opera (m 2000), Foret (m 1400) e Cadran (m 4000). ore 16.15 ­ Arc de Triomphe ­ (gr. 1) ­ e 4.800.000, m 2400:1 Very Nice Name (59½ P. Convertino); 2 Novellist (non corre); 3 Al Kazeem (59½ J. Doyle); 4 Joshua Tree (59½ R. Hughes); 5 Meandre (59½ U. Rispoli); 6 Orfevre (59½ Soumil­ lon); 7 Going Somewhere (59 Benoist); 8 Haya Landa (58 F. Blondel); 9 Pirika (58 P. Boudot); 10 Flintshire (56 Guyon); 11 Leading Light (56 Mossè); 12 Ocovango (56 S. Pasquier); 13 Penglai Pavillon (56 M. Barzalona); 14 Kizuna (56 Y. Take); 15 Ruler Of The World (56 R. Moore); 16 Sahawar (56 Thulliez); 17 Intello (56 Peslier); 18 Treve (54½ Jarnet). A SAN SIRO OGGI Convegno di galoppo (inizio 14.35) con al centro del programma il Pr Cancelli (lr m 1000) nel quale può emergere Dagda Mor. ANCHE Gal.: Merano (14.35). Tr.: Bologna (14.30), Civitanova (14.40). IERI TREVISO QUINTE’’ (m 2620): 1 Oci Ciornie Jet (2640 R. Vecchione) 1.16.8; 2 Nedel; 3 Noble Nord Fro; 4 Nandrea; 5 Lindbergh Bi; Tot.: 6,36; 3,69, 5,33, 1,99 (138,60) Quintè 12­5­ 16­7­11 non vinto. Quarté 575,19. Tris 330,25. LAGHAT VINCE A Firenze 24a vittoria in carriera per Laghat il cavallo quasi completamente cieco del nostro galoppo che era alla sua uscita n. 100.

PALLAVOLO UNA GIORNATA CON GLI ISTRUTTORI DI UN CORPO SPECIALE DEGLI ALPINI

Verona, allenamento in passamontagna Se la partita è una metafo­ ra, Verona per una mattina è an­ data oltre. Ed è andata a cercare l’essenza di quel che lo sport vuole rappresentare: la lotta per vita e la morte. Senza prendersi troppo sul serio, ma per «capire meglio l’importanza di aiutare ed essere aiutati.», come ha spie­ gato il capitano, l’ex azzurro dante Boninfante. Così nei gior­ ni scorsi la Calzedonia ha fatto un allenamento speciale, alla pi­ scina Mondadori. Allenatori tre istruttori del 4° Reggimento Al­ pini Paracadutisti Rangers, un corpo speciale. Tre docenti che non solo non hanno potuto rive­ lare il loro nome, ma nemmeno il volto. Così per tutta la matti­ nata hanno indossato il passa­ montagna. Con anche qualche momento da Full Metal Jacket. Tipo duran­ te il riscaldamento, quando i ve­ ronesi hanno contato urlando le flessioni. Poi sono cominciate le

BONINFANTE: «UNA LEZIONE SULL’IMPORTANZA DI AIUTARE I COMPAGNI»

Tre momenti dell’allenamento della Calzedonia Verona con gli istruttori in incognita del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti. I Rangers istruiscono i pallavolisti sull’importanza di aiutare e del farsi aiutare: è possibile vedere il video sul nostro sito (www.Gazzetta.it)

simulazioni di salvataggio in ac­ qua, con vasche nuotate trasci­ nando ognuno un compagno a peso morto. Con recupero di og­ getti in immersione (un punto della vasca è profondo 3.6m). “Il concetto fondamentale che ci hanno insegnato – ha spiegato Teo De Cecco, tecnico vice di An­ drea Giani ­ è che dalle azioni di ognuno di noi dipende la soprav­ vivenza dei nostri compagni». Simboli che dovrebbero dare mo­ tivazioni e far spogliatoio. Una finzione, ma fino a un certo pun­ to. Perché una volta finito questo strano allenamento i ragazzi so­ no andati spogliatoio, si sono cambiati, pettinati, messi il gel. Però sulla porta, uscendo, si sono trovati davanti i tre istruttori in­ cappucciati. Fermi. Minacciosi. «Dove credete di andare? Spo­ gliatevi e ritufattevi». «Ma come? Ci avevate detto che era finito». «Queste cose non finiscono mai. Avete un minuto per essere in ac­ qua». I ragazzi della Calzedonia ce l’hanno fatta appena in tempo. m.sal. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino Piacenza vince e va a San Siro (m.l. f.m.) Piacenza (Le Roux 17) che ha tenuto a riposo Vettori, e Cuneo oggi al Pavesi di Milano in finale al Torneo Itely. Piacenza al completo ieri sera è poi andata a San Siro, ospite di Zanetti. Ieri: Piacenza Milano 3 0; Cuneo Lugano 3 2. Oggi 15 Milano Lugano, 17.30 Piacenza Cuneo. TRENTO­MODENA (niba f.c.) Modena vince 2 3 al PalaTrento, best scorer So kolov con 25 punti, 24 Bartman e 23 Lan za. In panchina per Modena anche Cer nic. ALTRI AMICI (an.me. m.b.l.)A Coriglia no 2° Trofeo Aiello: Latina (Skrimov 22) Molfetta (Sabbi 22) 3 2 . Città di Ca stello batte Ravenna 3 1 (Van Walle 23). Ornavasso ha vinto il Trofeo «6 nel cuo re», triangolare a Castelletto Ticino in memoria di Giulia Albini, davanti a Busto e Novara. Pavia ha battuto Forlì 3 1 MOLDUCCI K.O. (pe.m.) Il Teruel ha vinto ni casa la SuperCoppa spagnola batten do 3 0 l’Almeria di Piero Molducci.


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DOMENICA 6 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Boxe A MOSCA IN PALIO QUATTRO CORONE IRIDATE DEI MASSIMI

Klitschko, un gigante per Povetkin Wladimir domina l’avversario russo che finisce 4 volte al tappeto: 119­104 per tutti i giudici SAMIRA FUNK

A SANTA MARGHERITA

Chiamato all’ultimo Cocco è tricolore dei supermedi

L’ucraino Wladimir Klit­ schko (61­3) batte Alexander Povetkin all’unanimità (119­ 104 per tutti e tre i giudici) al­ l’arena Olimpiyskiy di Mosca e resta così campione Wba (era supercampione di sigla, in re­ altà e la cintura apparteneva al rivale) Ibf, Wbo e Ibo dei massimi: in pratica padrone assoluto della categoria, con il fratello Vitali campione Wbc. Poca estetica Come il suo ul­ timo avversario, l’italiano­te­ desco Francesco Pianeta, an­ che Povetkin non ha avuto grandi chance in un match che era stato rinviato almeno due volte e che adesso mette­ va in palio una borsa di 20 mi­ lioni di euro grazie al magnate russo Andrei Ryabinsky. Dopo tanto tempo Klitschko ha do­ vuto difendere i suoi titoli fuo­ ri dalla Germania, il paese d’adozione, e con un altro or­ ganizzatore. Di fronte a circa 14.000 spettatori il favorito «Dr. Steelhammer» ha iniziato

Ghiaccio SHORT TRACK

Wladimir Klitschko atterra Povetkin; a lato, un sinistro del campione, e Klitschko con le 4 cinture EPA

con attenzione e in parte l’in­ contro si è avvicinato a un ma­ tch di lotta, con i due avversa­ ri spesso abbracciati. Sotto il profilo tecnico, poca polpa per gli esteti della boxe. Nel secondo round Povetkin è fi­ nito al tappeto per la prima volta in carriera: non ha visto un gancio sinistro di Klit­

Atletica SUI 100 METRI

Super Fontana Howe sprinta Forma olimpica oggi a Fossano

schko, ma si è ripreso. Dopo la prima fase il campione di Kiev ha trovato il ritmo e ha domi­ nato la sfida. Impressionante è stato il 7° round, perché il campione ucraino ha messo tre volte giù il russo. Spinte Nella nona ripresa Kli­ tschko con una spinta ha di

Hockey prato GIOCA NEL BRA

Il c.t. Ferrara via con tripletta

nuovo atterrato il rivale, che tuttavia non è stato contato. Nell’11a Klitschko ha legger­ mente barcollato per un colpo alla tempia e poco dopo l’arbi­ tro gli ha tolto un punto per un’altra spinta: è stato l’unico round che ha perso. Nono­ stante il netto svantaggio, l’idolo di casa non ha mai tro­

vato il modo di mettere in dif­ ficoltà il campione. Wladimir è rimasto re dei massimi sotto gli occhi di alcuni leggende come George Foreman, Len­ nox Lewis e Nikolai Valuev. Al­ la fine lo sconfitto gli ha tribu­ tato i giusti onori: «Per ora è il più forte del mondo».

Arco Pagni­Tonioli bis iridato

gara2: St.Louis­Pittsburgh 1­7, Atlanta­LA Dodgers

(gu.l.g.) Ai Mondiali di Belek (Tur) l’Italia si conferma campione del mondo nel misto compound con Sergio Pagni e Marcella Tonioli che battono la Russia (Loginova­ Dambaev) 155­149. Oggi le finali dell’olim­ pico, che non vedranno gli azzurri tra i protagonisti.

LAZZARI (r.g.) A Quarto di Gossolengo (Pc) il welter Lazzari (14­0­2) in attesa del Tricolore, batte Bali (Ung, 1­2­1) p. 6; il su­ perwelter Sabau (Rom, 9) mette Horvath (Ung, 1­19) kot 5.

Atletica Mezza di Lisbona C’è la Straneo

E’ un’Arianna Fontana già in forma olimpica: la valtel­ linese, a Seul, nella 3a giornata della 2a prova della Coppa del Mondo di short track, è splen­ dida 3a nei 500 (con Martina Valcepina valida 5a e vincitrice della finale B) e 4a nei 1500. Pensando a Sochi, sono risulta­ ti pesanti. Oggi finali dei 1000 (Yuri Confortola e le stesse Fontana e Valcepina in lizza dai quarti a 16) e delle staffette (entrambe quelle azzurre par­ tono dalla semifinale, con le ra­ gazze chiamate a confermare il 3° posto della settimana scorsa a Shanghai). Uomini. 500: 1. An (Rus); 2. Wu Dajing (Ci­ na); 3. Park Se Yeong (S.Cor); 20. Con­ fortola; 25. Dotti; 34. Lobello. 1500: 1. Ha­ melin (Can); 2. Lee Han­Bin (S.Cor); 3. An (Rus); 12. Confortola; 17. Rodigari; 33. Dotti. Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina); 2. Fan Kexin (Cina); 3. Fontana; 4. Shim Suk Hee (S.Cor); 5. Valcepina; 35. Viviani. 1500: 1. Kim Alang (S.Cor); 2. Shim Suk Hee (S.Cor); 3. Maltais (Can); 4. Fontana; 24. Peretti; 30. Valcepina.

Con lo sprinter statuni­ tense Justin Gatlin ospite d’onore, oggi (ore 15), forte­ mente voluto da Franco Arese, si svolge il 1° Meeting Città di Fossano (Cn) che prevede, no­ nostante la stagione avanzata, gare di buon livello. Prima fra tutte i 5000 che vedono al via i keniani Soi e Longosiwa e i no­ stri La Rosa e Obrist. Quindi i 100 con Andrew Howe (nella foto Colombo sabato scorso ai Societari di Rieti) opposto a Cerutti, Marani, Desalu e Ro­ berto Donati. Inoltre Schembri nel lungo e la Milani sugli 800. In programma anche un’inedi­ ta staffetta di marcia con Ri­ gaudo, Trapletti, Ferraro e Cu­ riazi. Il meeting è una dei mo­ menti più importanti della ras­ segna «Fossano in Movimento» che si concluderà domenica prossima e prevede l’arrivo nella cittadina cuneese di mol­ ti campioni fra cui Volandri (tennis) e Meneghin (basket).

La A­1 maschile si apre col botto. Il c.t. della nazionale femminile, Fernando Ferrara, ingaggiato dal Bra, convinto a tornare a giocare a 45 anni dal suo assistente sulla panchina azzurra, Massimo Lanzano, ha cominciato con una tripletta nel 4­2 alla Butterly Roma. L’al­ tra rete? Proprio di Massimo Lanzano, che del Bra è allena­ tore­giocatore. Fernando Ferrara, argentino naturalizzato, era considerato tra i più forti giocatori al mon­ do. Ha disputato tre Olimpiadi con la maglia dell’Argentina e a Barcellona 1992 è risultato ca­ pocannoniere della manifesta­ zione. Prima Giornata: SG Amsicora­Polisporti­ va Ferrini 4­3; HC Suelli­CUS Cagliari 2­2; HC Bra­Butterfly Roma HCC 4­2; De Sisti ACEA H Roma­Polisportiva Valver­ de 3­3; SH Paolo Bonomi­ASD Tevere EUR 2­1. A­1 DONNE Oggi il via con: 11.20 Amsico­ ra­Cernusco; 14 Lorenzoni Bra­Pisa; 15.30 Acea H San Saba Roma­Ferrini; Catania­Villafranca

VILLA PAMPHILJ ALLAGATA

Color Run di Roma annullata per il maltempo Hanno vinto la pioggia e il fango. Il grigio ha preval­ so sul resto, e Villa Pamphilj, uno dei polmoni verdi della capitale, si è dovuta arrende­ re. Così, la tappa romana, la conclusiva del tour 2013, è stata annullata e la Color Run ha dato appuntamento ai suoi fedeli podisti per la pros­

sima primavera. Ieri, era dav­ vero impossibile correre in si­ curezza: percorso e palco al­ lagati, rami, pozze e tanto, troppo fango per battersi e, insieme, fare festa, che poi è lo spirito della corsa organiz­ zata da Rcs Sport e Gazzetta. Entro qualche giorno l’orga­ nizzazione invierà comunica­

zione agli iscritti con le indi­ cazioni per confermare l’ade­ sione alla corsa di primavera o chiedere il rimborso. Dopo il successo delle pri­ me tre tappe in Versilia, Mila­ no Marittima e Milano la ras­ segna non ha potuto chiudere in bellezza. Ma il bilancio è comunque positivo.

Valeria Straneo, sulla strada per New York, è oggi alla mezza di Lisbona, prima uscita da vice iridata di maratona. Con lei Nadia Ejjafini, le etiopi Dado e Debele, le portoghesi Felix e Augusto e la detentrice del record del percorso (1h07’54”), la ke­ niana Keitany. Tra gli uomini gli etiopi Jei­ lan (oro sui 10.000 ai Mondiali 2011) e Mer­ ga. i keniani W. Kiprop e Ngetuny e gli eri­ trei Medine e Asmeron

Tricolori allievi Bianchetti record Nonostante il maltempo, ai Tricolori allievi di Jesolo (Ve), miglior prestazione italiana nel peso di Sebastiano Bianchetti con 20.38, 20 cm oltre il precedente limite di Daniele Secci (2009). Uomini. 200 (­0.9): Mulassano 22”17. 1500: Y. Crippa 3’57”99. 2000 sp: Abdelwahed 6’11”92. 400 hs: Be­ ria 52”45. Asta: Biancoli 4.50. Lungo: Ran­ dazzo 7.56 (+1.3). Peso: Bianchetti 20.38. Martello: Di Blasio 67.52. Giavellotto: Za­ gler 63.28. Marcia 10.000: Angelini 45’21”10. 4x100: Riccardi 43”02. Donne. 200 (­1.5): Niotta 25”45. 1500: Salera 4’33”50. 2000 sp: Reina 6’48”34. 400 hs: Folorunso 61”18. Alto: Omeragie 1.74. Asta: Semeraro 3.70. Lungo: Andreis 5.86 (+0.2). Peso: Baruffini 13.42. Giavellotto: Casarotto 50.79. 4x100: Lib. Valpolecella 48”28. GIRO ROVERETO (w.b.) Sorpresa a Ro­ vereto, nel 66º Giro (km 10): s’impone il marocchino Tafique El Barhoum (27’38”) in volata sull’ugandese Rukundo (27’38”) e il keniano Kororia (27’42”). Quinto l’azzurro El Mazoury (28’56”) che prepara gli Euro­ pei di cross. GEBRE SCOZZESE (d.m.) Haile Gebrselas­ sie è oggi alla mezza di Glasgow. MONTAGNA (g.v.) Oggi si chiude la stagio­ ne della corsa in montagna coi tricolori di staffette a Malonno (Bs). In gara i fratelli Dematteis, Baldaccini, Abate e la Gaggi. Ieri a Smarna Gora (Slo), nella finale del Gp Wmra, doppietta azzurra femminile con Gaggi e Confortola.

Baseball MAJOR LEAGUE (m.c.) Boston (8p tra il 4° e 5° inning, dopo i fuoricampo di Tampa Bay con Rodriguez e Zobrist) e Detroit (3p. al 1°) aprono le Division Series del­ l’American con una vittoria. Nella National le serie vanno sull’1­1. Pittsburgh con la two­hit di Cole (chiusura Grilli al 9°, 3so) e i fuoricampo di Alvarez e Marte passa a St Louis. Atlanta supera i Dodgers.Division Series. American, gara1: Boston­Tampa Bay 12­2, Oakland­Detroit 2­3; National,

(r.g.) A Santa Margherita Ligure (Ge), per Loreni, il torinese Roberto Cocco (13 10 1) è tornato campione italiano supermedi, battendo chiaramente il generoso ma impreciso Alessio Furlan (27 17 5) dopo 10 round intensi, ma a senso unico. Il titolo era vacante dopo la rinuncia di Buccheri (15 1 1): Cocco era stato chiamato solo due giorni prima, ma era già allenato perché doveva disputare un match in Inghilterra. Sconcertante il cartellino del giudice Randazzo: 97 93 per Furlan, 97 93 e 96 94 per Cocco gli altri due. Altri, medi: Ciano (8 10 4) b. Camino (2 2) p. 6; leggeri: Acatullo (3 1) b. Costarelli (7 6) kot 3; mediomassimi: Lovaglio (14 9) b. Leone (6 2) p. 6.

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Boxe

DI MARI (r.g.) A Londra, verdetto casalin­ go a favore del locale Iain Weaver (3) con­ tro il leggero siciliano Michelino Di Mari (2­2) del team Cavallari, che avrebbe me­ ritato almeno il pari, sui 6 round.

Ghiaccio FIGURA A Bratislava (Slk), al 21° Nepela Trophy di figura, buon 2° posto nella danza degli azzurri Charlene Guignard­Marco Fabbri. A Bratislava. Uomini. Finale: 1. (2.1.) Verner (R.Ceca) 242.45. Danza. Finale: 1. (1.1.) Coomes­Buckland (Gb) 148.64; 2. (2.2.) Guignard­Fabbri 144.27. A Espoo (Finlandia Trophy). Uomini. Corto: 1. Hanyu (Giap) 84.66; 13. Panfili 51.52. Don­ ne. Corto: 1. Lipnitskaia (Rus) 65.49; 10. Russo 43.51; 13. Bressanutti 36.54. Dan­ za. Finale: 1. (1.1.) Virtue­Moir (Can) 167.87.

Golf PRESIDENT CUP Gli Stati Uniti sono al Comando alla President Cup: 10,5 a 6,5 sul resto del Mondo dopo 9 dei 14 match in programma a Dublin (Ohio). SEVE TROPHY Nel Seve Trophy by Golf a Saint­Nom­La­Bretèche, presso Parigi, la selezione del Resto d’Europa, di cui fanno parte Francesco Molinari e Matteo Ma­ nassero, e quella di Gran Bretagna & Ir­ landa inizieranno il turno finale, che pre­ vede 10 incontri singoli, in parità sul 9­9.

Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Ieri la 5a di serie A. Intanto il Vipiteno rinuncia al 37enne difensore ce­ co Jan Snopek. Risultati: Milano–Vipiteno 3­2 (0­1, 2­0, 1­1); Renon­Asiago 2­1 (1­0, 0­1, 1­0); Val Pusteria­Cortina 5­1 (3­1, 1­0, 1­0); Valpellice­Val di Fassa 5­1 (1­0, 3­0, 1­1). Classifica: Val Pusteria 15; Renon 11; Asiago 9; Cortina, Milano, Valpellice 6; Vi­ piteno 4; Val di Fassa 3.

Hockey pista Supercoppa al Viareggio (m.nan) E’ del Viareggio la Supercoppa d’Italia: i toscani hanno battuto a domicilio il Valdagno ai rigori ad oltranza per 8­9 do­ po che i 50’ regolamentari si erano chiusi sul 5­5. Di Montivero i due tiri diretti deci­ sivi. E’ la prima supercoppa vinta dal Via­ reggio dopo tre successi consecutivi pro­ prio del Valdagno. MONDIALI UNDER 20 (m.nan) E’ iniziato a Cartagena das Indias (Col) il Mondiale Un­ der 20 con 17 squadre. L’Italia del c.t. Tom­ maso Colamaria è nel girone C e inizia oggi contro il Costa Rica alle 17 ora italiana (dir. web su firs.tv)Domani gli Usa, martedì il Cile. La squadra azzurra: portieri Perte­ gato e Saitta; difensori Menin, Paghi e Pie­ rotti; attaccanti Banini, Clodelli, Cocco, Scuccato e Verona.

Olimpiadi La sacra fiamma consegnata a Sochi Ieri a Olimpia (Gre) si è svolta la cerimonia del passaggio della sacra fiamma ai rap­ presentanti del comitato organizzatore dell’Olimpiade invernale di Sochi. Lunedì da Mosca, in presenza di Vladimir Putin, la torcia inizierà la lunga staffetta che la por­ terà per 65.000km attraverso la Russia fi­ no alla sede dell’Olimpiade invernale, sul Mar Nero, dove arriverà il 7 febbraio.

Pallamano SERIE A (an.gal.) I risultati della 3^ di an­ data in A maschile. Girone A: Trieste­Cas­ sano Magnago 34­22; Bressanone­Mera­ no 27­28. Classifica: Trieste 9; Bolzano 6; Cassano, Mezzocorona, Pressano, Bres­ sanone, Merano 3; Cologne, Oderzo 0. Gir.B: Ambra­Farmigea 31­23, Teramo­ Romagna 28­24, Ancona­Carpi 20­40. Cl.: Ambra 9; Teramo, Carpi 6; Ancona, Casalgrande, Romagna, Ferrara 3; Bolo­ gna, Farmigea 0. Gir. C: Chieti­Palermo 24­ 29, Siracusa­Conversano 22­28, Gaeta­ Lazio 31­35, Fondi­Benevento 27­24. Cl.: Lazio 8; Conversano, Fasano, Fondi 6; Pa­ lermo 4; Siracusa, Chieti 3; Gaeta, Bene­ vento 0. WINNER’S Andata 2° turno di Winner’s Cup donne: Salerno­Spono Notwill (Svi) 32­21. Oggi ritorno alle 18,30 a S++alerno.

Sport invernali SCI FONDO (g.v.) Nella sprint inaugurale del “Gp Sportful” a Feltre, successi di Ru­ slan Perekhoda (Ukr) su Pellegrino, Luhu­ sa (Fin) e Noeckler e di Gaia Vuerich su Laurent, Debertolis e Brocard. Oggi clas­ sica gara in salita (9,5 km) al Passo Croce d’Aune con in gara atleti di 10 nazioni gui­ dati da Di Centa e Pittin e dalla giovane Agreiter.

Tennistavolo SEMIFINALE Agli Europei a Schwechat (Austria), l’Italia maschile batte 3­1 la Ser­ bia e va in semifinale per la promozione in Prima divisione, oggi contro la Slovenia. Si fermano le azzurre, battute 3­2 dall’Inghil­ terra, oggi contro la Serbia per le posizioni 18­21.

Triathlon TRICOLORI (al.f.) Per il secondo anno consecutivo, Annamaria Mazzetti conqui­ sta il titolo italiano di sprint a Lovadina di Spresiano (Tv). Nel maschile, successo do Daniel Hofer. Oggi si assegnano i titoli a squadre (staffette 2+2). Risultati. Uomini: 1. Hofer 50’50”; 2. Steinwandter a 1”; 3. Fa­ bian a 19”. Donne: 1. Mazzetti 58’51”; 2. Ch­ met a 14”; 3. Olmo a 32”.

Vela MELGES 24 (r.ra.) A San Francisco Blu Moon timonato da Flavio Favini si confer­ ma al comando del mondiale di Melges 24 (8 prove disputate) con un punto di van­ taggio sugli americani di Full Throttle. Terzi gli irlandesi di Embarr. Così gli italiani: 7°Audi, Simoneschi; 8°Maidollis, Pizzati; 11° Altea, Racchelli; 28°Maitech, Pardini.


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IL CASO CONCORDIA

Intervento da 10 miliardi

Lampedusa, ma perché l’Europa resta ferma a guardare? Le polemiche sui soccorsi. I pescatori contro la Capitaneria, che si difende: «Intervento immediato». E Parigi chiede una riunione urgente dei Paesi dell’Ue I morti di Lampedusa do­ vrebbero essere 363. L’eco mon­ diale della strage dei migranti ha posto il problema del ruolo dell’Europa nel dare risposte alle politiche dell’immigrazione. Tanto che Parigi — visto il silen­ zio delle istituzioni Ue — ha sol­ lecitato una riunione «rapida» dei Paesi europei sulla gestione delle frontiere marittime. Ieri il deputato di Scelta Civica Mario Marazziti ha visitato, con la pre­ sidente della Camera Laura Bol­ drini e una delegazione dell’in­ tergruppo parlamentare sull’im­ migrazione, il centro di acco­ glienza dell’isola e dopo ha riferito ai giornalisti i risultati del colloquio con i sopravvissuti. «Ci hanno detto che su quel bar­ cone erano in 518, se si pensa che i sopravvissuti sono 155, la con­ clusione è fortemente drammati­ ca». I corpi recuperati sono 111 e ieri le tv hanno mostrato le bare allineate con le quattro casse bianche dei bambini piazzate sul davanti. Non s’è potuta conti­ nuare la ricerca dei cadaveri, per le condizioni proibitive del mare. Anche a Marazziti i so­ pravvissuti hanno raccontato delle imbarcazioni che hanno fatto finta di non vedere. «Una barca si era accorta di loro, ma ha proseguito. La prima alle 3.30 è girata attorno, si è avvici­ nata e se ne è andata. Non era illuminata e non sanno di chi fosse. Poi più distante un’altra barca ma non sanno se questa li ha effettivamente visti. I telefo­ nini non ce li avevano perché

l’appello ai repubblicani

Le foto di ieri lo ritraggo­ no sorridente mentre alla che­ tichella attraversa la strada, si infila in un fast food e ne esce con un panino. In realtà il pre­ sidente americano Barack Obama ha pochi motivi per es­ sere felice. Lo shutdown (o ser­ rata di Stato), giunto al quinto giorno, sta paralizzando il Pae­ se e i tagli federali hanno colpi­ to anche la mensa interna della Casa Bianca. E quindi il presi­ dente si è dovuto arrangiare. Obama, ieri, ha alzato i toni: «Basta farse. Lo shutdown deve finire ora», il messaggio rivolto ai repubblicani. L’attacco è ar­ rivato in vista anche della sca­ denza del 17 ottobre, quando

glieli avevano sequestrati alla partenza. Ecco perché hanno de­ ciso di appiccare il fuoco alla co­ perta».

1

Alfano ha smentito che li abbiano visti. Dice che non è possibile.

Ignazio Fonzo, procuratore aggiunto di Agrigento, ha det­ to: «Non indaghiamo su pre­ sunti ritardi nei soccorsi. Non abbiamo riscontri in merito». A Napoli, il generale dell’aero­ nautica militare in congedo Vit­ torio Scarpa ha presentato una denuncia contro chi non ha av­ vertito per tempo la Guardia di Finanza. Lo racconta il quoti­ diano La Sicilia, secondo il qua­ le due motovedette delle Fiam­ me Gialle sarebbero rimaste at­ traccate al molo nelle ore im­ mediatamente successive al naufragio.

2 I pescatori che dicono? Un corteo di barche è andato ieri sul punto della tragedia, a gettare in mare corone di fiori. Il presidente del Consorzio dei pescatori, Totò Martello, sen­ tendo che le testimonianze dei sopravvissuti tirano in ballo i pescatori, ha detto: «I pescato­ ri salvano vite, rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava mo­ rendo in mare». Va registrato anche lo sfogo di Vito Fiorino,

S

Le 111 bare delle vittime di Lampedusa allineate in un hangar, tutte senza nome. Quelle bianche, quattro, sono dei bambini: su ciascuna un numero AFP

4 IL NUMERO

252

I migranti dispersi in mare Sono 252 migranti dispersi in mare dopo il naufragio di giovedì davanti a Lampedusa. Le vittime accertate sono 111, mentre i superstiti sono 155. Secondo Fortress Europe, dal 1994 ­ nel solo Canale di Sicilia ­ sono morte oltre 6.200 persone e tra queste più della metà (4.790) risultano disperse. Il 2011 è stato l’anno peggiore: tra morti e dispersi si contano almeno 1.800 vittime, 150 al mese, 5 al giorno.

proprietario di uno dei moto­ pesca che hanno partecipato ai salvataggi: «La gente bolliva in acqua ma questi pensavano a fare fotografie e video. Dove­ vano pensare a tirare su perso­ ne. Noi li facevamo salire quat­ tro alla volta. Solo questo ci in­ teressava e quando la mia bar­ ca era piena di migranti e chiedevamo ai finanzieri e alla Guardia costiera di prenderli a bordo, dicevano che non era possibile e che dovevano ri­ spettare il protocollo. Erano le 6.30­6.40 quando ho dato l’or­ dine di chiamare la Guardia co­ stiera, e questi sono arrivati al­ le 7.30. Noi ne avevamo presi a bordo 47, loro erano troppo lenti. Si poteva fare di più e più rapidamente. Ora vogliono de­ nunciarmi? Sequestrarmi la barca perche abbiamo salvato delle persone? Vengano pure». La Guardia Costiera, leggendo queste dichiarazioni, hanno ri­ sposto: «Dopo aver ricevuto la segnalazione di allarme via ra­ dio uhf alle 7, siamo immedia­ tamente intervenuti con le no­ stre unità navali arrivate sul posto del naufragio prima del­ le 7,20. Grazie anche alla coo­ perazione di soggetti privati, abbiamo salvato tutti quelli che erano sparsi in acqua e strappato al mare 155 vite».

3

La Boldrini?

Ricorderà che la Boldrini, prima di essere eletta alla Ca­

mera con Vendola, è stata por­ tavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifu­ giati. Siamo quindi su un terre­ no di sua competenza. Ha det­ to: «Le cose possono cambiare. Con le uniche misure repressi­ ve non si risolve il problema (...) Noi dobbiamo capire la causa della grande fuga. È illu­ sorio pensare che chi non ha nulla da perdere, perché scap­ pa da violazioni dei diritti umani, possa scoraggiarsi di fronte a misure di contrasto più dure. E’ una pia illusione, non sarà così. Voglio una politica dell’impegno e dell’ascolto che si assuma la responsabilità che questo non accada piu».

Un intervento sul cuneo fis cale di 4 5 miliardi, misure per i Comuni di 3 4 miliardi tra allenta mento del patto di stabilità e servi ce tax, possibile rifinanziamento dell’ecobonus e di quello per gli arredi. I tecnici del governo stanno mettendo a punto la legge di Stabi lità, pacchetto di norme da oltre 10 miliardi che arriverà al Consiglio dei ministri entro il 15 ottobre. E domani Letta incontrerà i sindacati per un confronto sulla legge, a partire dall’alleggerimento delle tasse sul lavoro, «cuore» del ddl.

Nel Torinese

Scontro frontale: famiglia sterminata Cinque le vittime Stavano andando a Gardaland, ma la gita è terminata in tragedia: Luca Gallina, 47 anni, di Cumiana (Torino), la moglie Patrizia di 45 e i figli Kevin e Giada, di 15 e 7 anni, hanno perso la vita ieri mattina alle 6, nei pressi di Piossasco (Torino). L’auto condotta da un 23enne Valter Siccardi, ha percorso la corsia opposta per 150 metri e si è scontrata con quella dei Gallina. Anche Saccardi è morto. Gli era stata ritirata la patente nel 2011 per guida in stato d’ebbrezza.

4

Ho letto che i sopravvissuti sono stati accusati dalla ma­ gistratura per immigrazione clandestina.

È un atto dovuto, previsto dalla legge in vigore, la Bossi­ Fini.

5

E gli scafisti?

Non ci sono, per ora, identi­ ficazioni di scafisti tra i soprav­ vissuti. Dei sette che erano stati imprigionati per la tragedia di Scicli (13 morti), cinque sono stati scarcerati, gli altri due hanno ammesso che avevano accettato di fare i piloti in cam­ bio di un passaggio gratuito. Sono tutti e sette siriani.

Serrata di Stato, Obama deciso: «Basta farse, votate il bilancio» gli Stati Uniti, senza un aumen­ to del tetto del debito, rischia­ no il default. La tensione rima­ ne alta, anche se si commette sul fatto che ci siano abbastan­ za voti alla Camera per far au­ mentare il tetto debito ed evita­ re un «collasso economico» che non deve neanche «essere mi­ nacciato». Nel frattempo alme­ no su un punto sono tutti d’ac­ cordo: i dipendenti costretti in congedo non retribuito riceve­ ranno anche gli arretrati una volta che il governo riaprirà. Il muro contro muro continua, e alle casse degli Stati Uniti costa 300 milioni di dollari al giorno. dan. va.

Barack Obama si compra un panino durante la pausa pranzo a Washington AP

Da marzo prevista la rimozione «A marzo si aprirà la finestra temporale per la rimozione della Concordia». Lo ha annunciato ieri il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, confermando che il porto prescelto per lo smaltimento della nave potrà essere Piombi­ no se sarà «attrezzato adeguatamente per ospitarla». Intanto la procura di Grosseto domani schiera tre testi utili ad attaccare l’ex comandante Francesco Schettino. Sono l’ufficiale di coperta Gio­ vanni Iaccarino, il cartografo Simone Canes­ sa e l’ufficiale in addestramento Salvatore Ursino

Legge di stabilità: verso il taglio del cuneo fiscale

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I resti dell’auto dei Gallina ANSA

Università: si indaga a Bari

Concorsi truccati: nell’inchiesta coinvolti 5 «saggi» Avrebbero pilotato decine di concorsi universitari dal 2006 al 2011 attraverso accordi, scambi di favori. L’inchiesta della Procura di Bari è ormai alle battute finali dopo l’informativa conclusiva depositata dalla Guardia di Finanza nel maggio scorso: negli atti coinvolti l’ex ministro Anna Maria Bernini, l’ex Garante della Privacy Francesco Pizzetti, e 5 «saggi» incaricati di aiutare il governo nelle riforme: Augusto Barbera, Beniamino Caravita, Giuseppe De Vergottini, Carmela Salazar e Lorenza Violini.

In un Comune del Barese

Non ha una casa Per il sorvegliato tenda in strada Deve scontare una condan na a due mesi di reclusione, agli arresti domiciliari, per ricetta zione. Ma non ha casa. E così, Vittorio Giannico, 44enne di Gioia del Colle (Bari), è considerato sorvegliato speciale e risiede in una tenda fatta montare dal Comune, in un’area verde, in attesa che l’uomo trovi una abitazione. Giannico, però, da 13 anni vive in strada e non lavora. Per ora dovrà restare, ogni notte dalle 22 alle 6, dentro la tenda, insieme alla compagna, incinta.


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ALTRI MONDI

La scelta di Berlusconi: chiederà i servizi sociali L’annuncio dopo la condanna per frode fiscale. Gli avvocati: «Entro sette giorni l’istanza». Ed è scontro sul voto in Aula dicazione precisa delle forme di espletamento. «Presentere­ mo la richiesta, salvo imprevi­ sti — ha aggiunto Coppi — e poi saranno i magistrati di Mi­ lano a decidere. Quando il giu­ dice fisserà le prescrizioni con­ corderemo le modalità».

DANIELE VAIRA

Silvio Berlusconi ha de­ ciso: chiederà l’affidamento ai servizi sociali. «La prossima settimana presenteremo a Mi­ lano la richiesta — ha spiegato ieri il suo avvocato difensore, Franco Coppi. La misura, alter­ nativa alla detenzione, può es­ sere concessa solo a chi deve scontare una condanna, (an­ che come residuo di pena), non superiore ai tre anni di re­ clusione. Non è escluso che l’ex premier possa essere affidato ad attività di utilità sociale a Roma, dopo lo spostamento della sua residenza a palazzo Grazioli nella Capitale. In que­ sti giorni si sono sprecati gli annunci e gli appelli rivolti al Cav Don Mazzi lo ha invitato a venire nella Comunità Exodus dove «hanno lavorato nell’orto e hanno raccolto pomodori», tra gli ultimi, Fabrizio Corona e Lele Mora. Il sindaco del comu­ ne padovano di San Giorgio in Bosco, Renato Miatello lo vor­ rebbe, invece, per implementa­ re i servizi rivolti ai cittadini: «Ha dimostrato in più di una occasione di saper ascoltare e risolvere i problemi della gen­ te», il pensiero del primo citta­ dino veneto. Pure su internet non sono mancati i commenti

Silvio Berlusconi, 77 anni, è stato condannato per frode fiscale ANSA

sul Cav: c’è chi lo vedrebbe be­ ne alla Caritas o chi vorrebbe desse una mano a Lampedusa, sconvolta, in questi giorni, dal­ la tragedia legata ai migranti. L’avvocato di Berlusconi ha spiegato che la richiesta dei servizi sociali non prevede l’in­

A CUGGIONO DURANTE UNA FESTA DI COMPLEANNO

Cadono dalla pala di un escavatore Feriti 10 bambini L’incidente in una cava nel Milanese: i bimbi schiacciati sotto il veicolo. Due gravissimi Due bambini di 12 anni in gravi condizioni, due feriti in maniera seria, sei contusi. Tutti più o meno coetanei. È il bilancio di quanto avvenuto ieri poco dopo le 20 all’interno di una cava, a Cuggiono, nel­ l’Alto Milanese, quando 10 bambini sono volati giù da un escavatore. All’interno della cava si stava svolgendo una fe­ sta di compleanno. Probabil­ mente proprio per animare la serata, per fare un gioco «inso­ lito», i bambini sono stati cari­ cati sulla «pala» dell’escavato­ re. A guidare il mezzo il pro­ prietario della struttura, Mau­ rizio Valentini, di 39 anni, rimasto illeso. Proprio suo fi­ glio, ieri, spegneva le candeli­ ne. Nei confronti del genitore si sta valutando il reato di le­ sioni colpose. L’incidente Forse a causa di un sobbalzo o di un dosso nel terreno, però, i bimbi sono sta­ ti sbalzati fuori dall’incavo del macchinario e uno di loro è stato trascinato per qualche metro. Il bambino ha riportato gravi lesioni ad una gamba e lo

schiacciamento del bacino. Per tirarlo fuori sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Un dodicenne è stato, invece, colpito alla testa dalla benna dell’escavatore, ha perso co­ noscenza ed è stato intubato e poi ricoverato in ospedale. Per gli altri bimbi contusioni e un comprensibile stato di shock. La maggior parte, però, sono stati portati a casa dai genito­ ri. I soccorsi sono stati imme­ diati. Ad intervenire sul posto sono stati anche gli operatori del 118 con sette ambulanze e tre automediche. Ora toccherà ai carabinieri cercare di rico­ struire l’incidente e di dare ri­ sposte a diversi interrogativi. Nella cava si scava e si ricicla materiale per l’edilizia. Come e perché sia venuto in mente di organizzare lì una festa, non è al momento spiegabile.

Il Cav potrebbe «rendersi utile» a Roma, dove ha spostato la residenza

Il processo Silvio Berlusconi è stato condannato definitiva­ mente a quattro anni di reclu­ sione, tre dei quali coperti da indulto, per il caso Mediaset. La Cassazione aveva ritenuto il leader del Pdl colpevole di aver frodato il fisco attraverso i con­ tratti esteri di Mediaset. Cioè di aver gonfiato fittiziamente i costi e di conseguenza abbat­ tuto gli utili dichiarati. La ri­ chiesta dell’affidamento ai ser­ vizi sociali arriva il giorno do­ po la decisione della Giunta delle immunità a favore della decadenza di Berlusconi da parlamentare. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si era schierato a fianco del Cavalie­ re parlando di «accelerazione anomala nelle procedure» e di «un accanimento». Ora la palla passa al Senato che dovrà deci­ dere entro 20 giorni, come da regolamento. E la tensione sale con una spaccatura tra Pdl e Pd sulle modalità: voto segreto o palese sulla decadenza? © RIPRODUZIONE RISERVATA

A IL COLLE E LA TAV

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

Fiducia al governo: i siti vanno in tilt S Lunedì scorso, confermando anticipazioni

Bomba alla «Stampa» interviene Napolitano «Condivido il più netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico». Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un lettera al direttore de «La Stampa» Mario Calabresi, dopo il pacco bomba a un giornalista che si occupa dei No Tav. Per il Colle «si tratta di un’escalation di violenza che caratterizza gli obbiettivi criminali delle frange estreme ai margini del movimento»

già circolate nei giorni precedenti, diversi siti di news e agenzie di stampa hanno comunicato che dall’indomani il nuovo direttore del quotidiano L’Unità sarebbe stato Luca Landò, fino ad allora vicedirettore, che sostituiva così Claudio Sardo. Ma alcune ore dopo l’amministratore delegato della società editrice dell’Unità ha smentito la notizia: «In merito alle notizie diffuse anche in data odierna da talune agenzie di stampa, la Nuova Iniziativa Editoriale Spa comunica che quanto riportato relativamente alla direzione del quotidiano l’Unità non corrisponde a verità. Il quotidiano ha un direttore in carica, Claudio Sardo». Mercoledì tutti i siti di news su internet hanno annunciato prima che il Pdl aveva deciso di votare la fiducia al governo Letta, poi che invece aveva deciso di non votarla, e poi il Pdl ha infine votato la fiducia al governo Letta. Però la smentita delle prime notizie non era colpa di nessuno di quei siti, ma del Pdl stesso che ha cambiato versione per due volte in poche ore. Una notizia che lo era, per una volta, malgrado il percorso tortuoso: giovedì sera un’auto ha cercato di superare le barriere di sicurezza al Campidoglio, a Washington, e la polizia ha sparato alla guidatrice. Per alcune ore non se ne è saputo molto ma l’agenzia italiana Ansa ha annunciato che la guidatrice era morta, ripresa dai siti di Repubblica e Stampa, tra gli altri. I grandi siti di news e le tv americane hanno però aspettato notizie ufficiali e hanno continuato – salvo NBC – a dire che le sue condizioni non erano note o che era in ospedale. È nata quindi un po’ di preoccupazione sui siti italiani, con tweet cancellati e titoli tolti dalle homepage: ma la notizia della morte era vera ed è stata infine confermata anche dalle fonti americane.


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ALTRI MONDI ADDIO AL MAESTRO AI FIGLI HA LASCIATO UN BIGLIETTO PER SPIEGARE IL GESTO: «STACCO LA CHIAVE». LA FINE RICORDA QUELLA DI MONICELLI. GIRÒ «ACHTUNG! BANDITI!»

Si è ucciso il regista Lizzani Portò la cronaca al cinema Aveva 91 anni ed era malato: si è lanciato dal terzo piano FRANCESCO RIZZO

GIUSTISSIMO

Carlo Lizzani, con il ci­ nema, ha pure trovato mo­ glie. Tra gli sceneggiatori del capolavoro Germania anno zero, nel 1947 incontra Edith Bieber sul set. «Il regista Ros­ sellini la vide bella e intelli­

gente e mi disse “Quando vi sposate?”». Sono stati insieme fino a ieri, quando Lizzani si è gettato dal 3° piano. Aveva 91 anni, ha lasciato un rigo («stac­ co la chiave»); aveva guai di sa­ lute, come Edith. Si è suicidato, come Mario Monicelli nel 2010: all’epoca Lizzani lo defi­ nì «un gesto da lucidità giova­ ne». Romano, ex critico nei giorni del fascismo, mancato politico nel Pci; poi storico del cinema, insegnante, direttore della Mostra di Venezia, Lizza­ ni diceva di sé: «Faccio film po­ polari per occuparmi della sto­

Carlo Lizzani, 91 anni, si è ucciso ieri a Roma ANSA

«Non do più pacchi Tra la radio e i film vi racconto l’Italia» Lo showman riparte dopo l’addio ad Affari Tuoi «Da doppiatore o a teatro, resto uno di famiglia» FILIPPO CONTICELLO

Ancora nostalgia?

«Ancora... Ogni sera dopo ce­ na prendevo il caffè con milioni di italiani. E a quell’ora si apre la porta solo agli amici».

E lei si consola con la radio: SuperMax su Radio2 Rai conti­ nua ad andare alla grande?

Western Dopo essere stato fra gli sceneggiatori di Riso amaro, debutta nel 1951 con Achtung! Banditi!, episodio ve­ ro della Resistenza: finanziato­ ri, con azioni da 500 lire, un gruppo di operai liguri; nel 1968 gira Banditi a Milano, con Milian e Volonté, un thriller­in­ chiesta sulla banda Cavallero; approfondisce, tra cinema e tv, la fine del fascismo (Mussolini ultimo atto), la persecuzione degli ebrei (Hotel Meina), il ter­ rorismo. Ma dirige pure Ma­ stroianni in Cronache di poveri amanti, da Pratolini e Tognazzi nell’amaro ritratto del boom economico La vita agra. «È na­ to con il neorealismo e ha inda­

Torna pure a teatro e giovedì esce “Cattivissimo me 2”, il car­ toon che doppia di nuovo.

«Da anni ormai. Permette di dedicarmi alla satira e usare il graffio. Adoro la radio perché è libertà e immediatezza. E con la fantasia ti regala quello che la tv non dà più: al microfono puoi evocare grandi sceneggiature, illudere di averle davvero. Poi con me c’è Laura Barriales, che dà ritmo e solarità».

«

Il mio Cattivissimo me 2 non è un cartoon soporifero Che comico Grillo, ma ora fa paura MAX GIUSTI SHOW MAN

IL NUMERO

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I film diretti da Lizzani Nella sua carriera Lizzani ha diretto trentotto film, ai quali si aggiungono serie e film tv e una quindicina di documentari. Ha inoltre scritto otto libri

A

In primavera ha fatto uno show su Rai 1 sulla crisi: capito qualcosa in più dell’Italia?

Il cantante derubato e malato: stop al tour Furto nella casa romana di Claudio Baglioni a Roma. Dall’appartamen to, dove abitava la madre del cantante e ora risiede la badante, sono stati portati via gioielli, un disco d’oro e uno di platino. Intanto, per una laringofaringite contratta alla fine delle prove, il «ConVoiTour» non comincia, come previsto, il 10 ottobre da Torino ma è stato posticipato a marzo. «Mi dispiace tanto», scrive Baglioni su Facebook

«La tv mi ha tolto tanto, ma mi ha dato un osservatorio per raccontare il Paese. Qui non si impara mai la lezione: le furbe­ rie ci hanno tolto ciò che è no­ stro. E non sopporto quando qualche collega dice che ora servono comici perché la gente ha bisogno di distrarsi. No, la gente ha bisogno di risposte».

Dalla politica allo sport: co­ me va col tennis?

«Sono nel Consiglio Federa­ le, ho rilevato un circolo a Roma in cui tanti giovani di talento si allenano. Un sacco di soldi spe­ si, zero guadagni, ma mi sento utile. E se a livello artistico sono un po’ John McEnroe, con la racchetta in mano ho la mobili­ tà di Marzullo e Brunetta. So’, na pippa, insomma» © RIPRODUZIONE RISERVATA

gato l’Italia con i film di cro­ naca», spiega il critico e do­ cente Roberto Nepoti, «ma ha fatto pure Requiescant, un we­ stern­metafora sui braccianti italiani. Uomo deciso e mode­ sto, credeva nel cinema come cultura, per tutti». Aspettava Al Pacino per girare L’orecchio del potere, da una spy story di Andreotti. Ieri erano tutti stu­ piti, dal presidente Giorgio Napolitano («figura della Re­ sistenza, artista radicato nella realtà») a Ferzan Ozpetek: «L’unica eutanasia che conce­ de l’Italia agli anziani. Gettar­ si nel vuoto». Il figlio dello stesso Lizzani dice: «Avrebbe scelto l’eutanasia». Solo nel 2012 il regista aveva confida­ to: «Non credo in Dio, è il caso che ci disegna. Sei un attore finché dura la recita». © RIPRODUZIONE RISERVATA

RAPINA IN CASA BAGLIONI

«Lui, Benigni e Guzzanti sono i 3 più grandi. Grillo è una ecce­ zionale opportunità del Paese, un perfetto controllore della co­ sa pubblica. Ma “compromesso” non è una brutta parola: per questo mi fa paura e non lo vor­ rei mai al governo». Max Giusti, 45, in «SuperMax», lo show che conduce su Radio2 Rai

4

«Dopo i pacchi ho solo voglia di sperimentare. A novembre debutto in teatro col mio spetta­ colo Di padre in figlio: è comico, ma per tre volte almeno si pian­ ge. E “Cattivissimo me” è spe­ ciale, mai soporifero: credete­ mi, mi sono fatto una cultura sui cartoni. È un film per tutti, ma questo ormai lo dicono pure Da­ rio Argento e Rocco Siffredi...».

A proposito di comici, cosa pensa alla parola Beppe Grillo?

Max Giusti, quindi a 45 anni uno showman di talento non la­ scia a cuor leggero i “pacchi”?

«Affari Tuoi resta una parte di me, le scatole in sé non mi man­ cano dopo 5 anni e 700 puntate. Ma manca la normalità, l’essere diventato uno di famiglia per tanti. Ancora ci sono vecchiette arrabbiate che mi urlano: “Ma che modi sono? Lasciarci così?”. Invece, sono convinto fosse giu­ sto non appiattirsi, tentare al­ tro. Poi con Flavio Insinna lo show di Rai 1 resta in ottime mani. Il bello è che non posso vederlo: a quell’ora per i miei fi­ gli esiste solo Peppa Pig».

ria e della politica d’Italia, co­ noscere me stesso e il mondo. E penso che tutto debba contene­ re un impegno verso gli altri».

LA CONFESSIONE SHOCK

Madonna: «Violentata da ragazza a New York»

S

La popstar Madonna ha 55 anni EPA

«Sono stata violentata sul tetto di un edificio, dove mi avevano spinto con un coltello alla schiena, e il mio apparta­ mento è stato svaligiato tre volte. Eppure mi avevano già rubato la radio...». Lo ha rac­ contato Madonna rievocando, in un articolo­confessione scritto per la rivista americana Harper’s Bazaar, i suoi primi anni a New York, quando non era ancora la regina del pop. La «Material Girl», che oggi avrebbe 1 miliardo di dollari in banca (lo ha calcolato Wo­ men’s Wear Daily), era partita dal Michigan per la Grande Mela a 17 anni, con appena 35 dollari in tasca e l’obiettivo di studiare danza. Era il 1977, dormiva su un divano. Nell’ar­ ticolo, in cui la popstar parla anche dei suoi mariti e dei suoi quattro figli, Madonna conclude: «Rischiare, per me, è la norma».


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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 ­ 20/4

23/10 ­ 22/11

21/4 ­ 20/5

21/5 ­ 21/6

22/6 ­ 22/7

23/7 ­ 23/8

LE PAGELLE

Ariete 5,5

Scorpione 8

Toro 5,5

Gemelli 6­

Cancro 7,5

Leone 5,5

DI ANTONIO CAPITANI

Svogliatezza, cupezza e polemica potrebbero far giungere a sera stremati voi, gli altri, gli zebedei. Anche quelli di chi amate. Rimediate.

La Luna vi fa fare punti. E la vittoria a tutto campo è vostra. Viaggi rigeneranti, forma fisica OK, escursioni suine memorabili

I rapporti sociali diventano una palla. Anzi due. Fors’anche tre. Urca. Non fate sparate: novità super si stagliano. Fornicazione stinta.

La vostra pedanteria (eccessiva) fa venir voglia alla gente di legarvi sul barbecue. Acceso. Evitate. Sudombelico gagliardo, però.

Tutto può esservi concesso, oggi, dall’amore, dal lavoro, dal fronte finanziario, anche. La creatività è massima, l’ormone imperioso.

La Luna vi annoda gli zebedei stretti stretti. Ahia. Non spazientitevi in famiglia, non abbattetevi nel lavoro e viceversa. Modestie suine.

24/8 ­ 22/9

23/9 ­ 22/10

23/11 ­ 21/12

22/12 ­ 20/1

21/1 ­ 19/2

20/2 ­ 20/3

Vergine 7+

Bilancia 7

Sagittario 6+

Capricorno 7+

Acquario 6­

Pesci 7+

Domenica OK. Viaggi, svaghi, lavoro e movida andranno bene. L’amore pure. E sembrano in arrivo leccornie suine a cinque stelle.

Domenica di contrasti, noia, obblighi e di tombini che si aprono: quanta melma. Pure amorososuina. Organizzatevi, non lagnatevi.

Domenica di successi, ancor più in trasferta, nel lavoro, nei contatti con luoghi e individui lontani. Sudombelico spinto, irrefrenabile.

La Luna edulcora umore e modi di fare, che perdono lo stile sfigo­mannaro che a volte vi caratterizza. Viaggi e fornicazione OK.

VINCENZO NIBALI

Volendo, potete organizzare una domenica in tutta tranquillità. E se pure lavorate, farete goal ovunque. Varietà suine allietano.

Domenica sfigopendulo­ nostalgica. State su: il trend stellare migliora. E se dovete agire da soli… meglio! Lieve calo sudombelicale.

Il ciclista dell’Astana è nato a Messina il 14 novembre 1984. Per lui nel 2013 una vittoria al Giro e un secondo posto alla Vuelta

Gazzetta.it

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 15.00 UDINESE - CAGLIARI

IN DIRETTA

Serie A. Sky Calcio 2

17.00 TOTTENHAM WEST HAM

CALCIO

12.30 AJAX - UTRECHT

Eredivisie. Sky Fox Sports Plus

Ligue 1. Sky Fox Sports

17.00 WEST BROMWICH ARSENAL

12.00 ATLETICO MADRID CELTA VIGO Liga. Sky Fox Sports

12.30 PARMA - SASSUOLO

AUTOMOBILISMO

Bundesliga . Sky SuperCalcio

12.00 GT OPEN

8.00

17.30 FRIBURGO EINTRACHT

Serie A Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1

14.30 NORWICH CITY CHELSEA

19.00 GETAFE - BETIS Liga. Sky Fox Sports

PremerLeague.SkyFoxSportsPlus

20.45 JUVENTUS - MILAN

15.00 BOLOGNA - VERONA

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15.00 CATANIA - GENOA

Ser e A. Sky Calcio 4 e MP Calcio 2

15.00 NAPOLI - LIVORNO

15.00 SAMPDORIA - TORINO Serie A Sky Sport 1, Sky Calcio 3 e MP Calcio 3

13.00 ETC CUP

19.30 INDYCAR

19

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ANCONA

15

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Legenda

min max

AOSTA

11

13

BARI

13

20

BOLOGNA

10

13

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VENTI

CAGLIARI

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CAMPOBASSO

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15

CATANIA

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GENOVA

13

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L'AQUILA

14

17

MILANO

10

13

NAPOLI

16

19

Moderati

Rovesci

Forti

Coperto

Molto forti

Pioggia

MARI

Temporali

Calmi

PALERMO

22

27

Neve

Mossi

PERUGIA

14

17

Nebbia

Agitati

POTENZA

10

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REGGIO CALABRIA

21

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ROMA

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TORINO

11

14

TRENTO

12

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12

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VENEZIA

10

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Il sole oggi MILANO

ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:26

18:55

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it

VICE PRESIDENTE Roland Berger

VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” ­ A. Bonacossa © 2013

AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Carlo Pesenti DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

11.00 SEVE TROPHY

Dal Kazakistan. Eurosport 2

Superbike Gara 2 Da Magny-Cours, Francia Eurosport

Rai 3, Eurosport e Rai Sport 2

PGA Tour. Da da Dublin, Stati Uniti Sky Sport 2

Finale Super Tennis

Finale. Super Tennis

TIRO CON L'ARCO

Superbike Gara 1. Da Magny-Cours, Francia Eurosport

Finale. Eurosport 2

ATP TOKYO

Finale Super Tennis

13.30 WTA PECHINO

12.00 GP FRANCIA

16.30 CHAMPIONS LEAGUE TWENTY20

7.00

10.00 ATP PECHINO

MOTOCICLISMO

CRICKET

TENNIS

PGA European Tour Da Parigi, Francia. Sky Sport 2

18.00 THE PRESIDENTS CUP

15.30 GIRO DI LOMBARDIA

Houston. Gara 2 Sky Sport 3

ALGHERO

GOLF

TOUR DI ALMATY

Circuito Franco-Belga Eurosport 2

Gara 2 Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

Ieri

Da Anversa (BEL). Rai Sport 1

12.45 EUROMÈTROPOLE TOUR

Gara 2 Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

A CURA DI

Nuvolo

9.00

21.00 ATHLETIC BILBAO VALENCIA

14.30 MONDIALI

CICLISMO

Gara 2 Da Monza. Rai Sport 2

15.30 GP FRANCIA

GINNASTICA ARTISTICA

Euro Tour Finale. Eurosport

F1. Gara. Da Yeongam, Corea Sky Sport F1

Supersport Gara 1 Da Magny-Cours, Francia Eurosport

NFL. Sky Sport 3

20.00 SNOOKER

GP COREA

GazzaMeteo

HOUSTON TEXANS SAN FRANCISCO 49ERS

Euro Tour. Eurosport

14.30 GP WORLD SERIES

Liga Sky Fox Sports Plus

BILIARDO

13.30 GP FRANCIA

NFL. Sky Sport 3

2.30

10.00 SNOOKER

20.45 LAZIO - FIORENTINA Serie A Sky Calcio 2 e MP Calcio 2

Serie A. Sky Calcio 1 e MP Calcio 1

Lega Gold. SportItalia

Major League Soccer Sky Fox Sports Plus

Premier League Sky Fox Sports

22.15 DENVER BRONCOS DALLAS COWBOYS

18.00 BRESCIA CAPO D’ORLANDO

23.00 GALAXY - CHIVAS

Premier League Sky Fox Sports Plus

FOOTBALL

BASKET

21.00 OLYMPIQUE MARSIGLIA PARIS SAINT GERMAIN

10.00 MONDIALE

Finale a squadre Da Antalya, Turchia Eurosport 2

Oggi Ancora Penelope sull'Italia con piogge al Nord, più deboli al Centro mentre saranno più diffuse e localmente intense al Sud. Peggiora con piogge forti sulla Romagna, Veneto e alto Adriatico dal pomeriggio-sera. Più sole in Sardegna. Trieste

Trento Aosta

12 14

Torino

12 15

15 19

Milano

Venezia

13 15

IL SONDAGGIO

IL BLOG

Juventus favorita nel match contro il Milan

Il poker di Donati a Biella dà respiro al tennis azzurro

L’ultima gioia rossonera con la Juve risale al no vembre scorso, quando a San Siro Robinho mise a segno il gol partita. E an che le quote per il big match allo Juve stadium sono tutte a favore dei bianconeri. I nostri lettori si adeguano. Il 56% pro nostica una vittoria Juve, il 27% crede nel Milan. Finirà pari per il 17%.

È presto per dire se Mat teo Donati potrà diventa re un campione. Ma la vit toria ottenuta nel Futures di Biella, il 4° successo stagionale, a spese dell’e sperto francese Burquier è un altro segnale positi vo che arriva dal 18enne di Alessandria. È un risul tato che profuma d’im presa e il nostro tennis respira a pieni polmoni.

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Domani

Dopodomani

Tempo sempre molto instabile con il Nord sotto le piogge per quasi tutto il giorno, forti in Emilia Romagna, Piemonte. Precipitazioni più deboli e irregolari al Centro, locali su estremo Sud e Salento. Meglio sulle isole e resto del Sud.

Nubi e piogge più intense sulle regioni centrali dove Penelope si mostra ancora piuttosto attiva; nubi e piogge anche sulle aree alpine, prealpine e sulle alte pianure del Nord, meglio altrove con piogge e schiarite, rovesci più intensi sul Salento.

14 19

14 18

Bologna

Genova

13 16

Ancona

14 17

Firenze 16 20

Perugia

18 19

16 18

L’Aquila 15 21

ROMA

18 21

Campobasso

Bari

14 21

Napoli

19 22

17 21

Potenza 13 19

Cagliari

Catanzaro

19 25

17 20

Palermo

Reggio Calabria 21 24

20 24

Catania 22 24

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Il sole domani MILANO

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Sorge

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La tiratura di sabato 5 ottobre è stata di 373.179 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

4 ott.

12 ott.

19 ott.

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ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali ­ Tel. 02.99049970 ­ c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013


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