www.gazzetta.it venerdì 8 febbraio 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 Numero numero 33 Anno
MERCATO IL BABY CENTROCAMPISTA DELLA NAZIONALE, OGGI DA ANCELOTTI, POTREBBE GIOCARE ANCHE ACCANTO A PIRLO
JUVE OBIETTIVO VERRATTI In estate partirà l’assalto di Marotta al Psg E la Ue vuole tassare i mega trasferimenti
La Gazzetta è ancora più prima Oltre 4 milioni di lettori! Domani Sportweek In barca con Soldini
3 Marco Verratti, 20 anni TERRUSO
GRANDESSO, GRAZIANO A PAGINA 6
I DATI DELL’AUDIPRESS
LA NOSTRA INCHIESTA
CHI HA L’ATTACCO MIGLIORE DEL CAMPIONATO? RISPONDE UNA SQUADRA DI 11 STORICI BOMBER
PIU’ CAVANI CHE BALO El MatadorHamsik: Napoli al primo posto Poi le tre «creste» rossonere e la Roma L’invito a Conte: deve scongelare Matri BOCCI, CALAMAI, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 2345
LA SUPER GIORNATA DI SUPER MARIO LITIGA CON I VIGILI POI FA LA PACE CON PAOLO BERLUSCONI E PORTA FANNY A MILANELLO BASKET LE FINAL EIGHT AD ASSAGO
IL CASO LA LEGA HA SCELTO L’ «OLIMPICO». MA NON E’ ESCLUSO UN COLPO DI SCENA
Varese da favola: travolta Milano Roma batte Cantù
CagliariMilan si gioca a Torino
Mike Green incanta, Datome spettacolo. Oggi SassariBrindisi e SienaReggio Emilia 30 2 0 8>
BARTEZZAGHI, CHIABOTTI PAG. 2627
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3 Mike Green, 27 anni play CIACAS F.1 I PRIMI TEST A JEREZ IN SPAGNA
Massa davanti a tutti «Questa F138 è ok» ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, PIOLA PAG. 192223
Il prefetto: «Is Arenas non idoneo». Berlusconi contrario Il rebus dello stadio sardo continua. Il prefetto si contraddice e l’impianto che era ok col Napoli non va col Milan. Beretta ha cercato ogni tipo di soluzione per soddisfare le esigenze dei tifosi e di Cellino. Il patron del Milan: «Si arrivi assolutamente a giocare nell’isola» Il sindaco chiede un sì in extremis FRONGIA, IARIA A PAGINA 5
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
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Motivazioni del calcio scommesse: «Gianello non era credibile, aveva anche promesso di restituire l’Imu».
IL PRINCIPE COL CHIEVO
TENNIS A RIMINI GLI USA
3 Diego Milito, 33 anni BUFFA
3 Roberta Vinci e Sara Errani EPA
Ritorna Milito Con lui l’Inter vince sempre
Dopo la Davis c’è la Fed Cup: Italia da record QUATTRO PAGINE ALL’INTERNO
DALLA VITE A PAGINA 10
Edinson Cavani, 25 anni, capocannoniere e Mario Balotelli, 22 anni
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMO PIANO
I bomber del passato giudicano quelli del presente Il parere di una giuria da oltre 1.000 gol in A In termini di gol e del loro peso sul torneo, difficile trovare una giuria migliore di questa. Una squadra composta di undici grandi attaccanti del passato lontano e recente, che messi insieme hanno fatto 1.370 reti in Serie A. A ognuno di loro abbiamo chiesto di stilarci la classifica dei migliori attacchi del campionato, e abbiamo assegnato cinque punti alla prima, tre alla seconda e uno alla terza. Ecco la classifica che ne è venuta fuori: Napoli e Milan ampiamente al comando, pochi consensi per gli attacchi altrui. Napoli Milan Roma Inter Juventus Fiorentina Lazio
43 38 10 5 5 1 1
IL SONDAGGIO
Questi nomi decideranno il campionato La squadra del gol scaraventa diversi palloni in rete. Un esempio? Cavani è un mostro ed El Shaarawy, Balotelli e Niang è il tridente del futuro. Oggi in A non c’è di meglio. E ancora. Le magie dei bomber faranno la differenza nel finale. Prendete la lotta scudetto. El Matador, con gli assist di Hamsik, può far saltare il banco se continua a spaccare le difese. Come Messi o Ronaldo. E poi la Juve, che pure ha l’attacco più prolifico in A (la Roma ha un gol in più, ma con un 3-0 a tavolino), deve trovare in casa il top player sfumato a gennaio. E su questo tema i cannonieri di ieri sono quasi tutti concordi: «scongelare» Matri e promuoverlo titolare con Vucinic. Le alternative non convincono. Né Anelka né Giovinco, bravo ma non un crack. I gol faranno la differenza anche nella volata Champions. Le creste del Milan sono favorite. E se Balo è considerato l’Ibra del futuro, El Shaarawy è ritenuto il modello di riferimento rossonero. Perché fa gol, ha la testa a posto, gioca per la squadra. Supermario impari dal compagno e insieme entreranno nella storia non solo del Milan ma del calcio italiano. I bomber di ieri sono convinti che per il terzo posto la rivale dei rossoneri sarà l’Inter, a patto che Milito torni in salute. L’argentino non è importante solo per i gol ma perché è il tassello che fa lievitare il valore di Cassano e Palacio. Milito contro le creste rossonere: la qualificazione Champions è un derby del gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA
José
Alessandro
Roberto
Luciano
ALTAFINI
ALTOBELLI
BONINSEGNA
CHIARUGI
GIORDANO
Classe 1938, ha segnato 216 gol in Serie A con le maglie di Milan (120), Napoli (71) e Juventus (25)
Classe 1955, ha segnato 132 gol in Serie A con le maglie di Inter (128) e Juventus (4).
Classe 1943, ha segnato 163 reti in Serie A con le maglie di Varese (5), Cagliari (14), Inter (122) e Juve (22)
Classe 1947, ha segnato 80 gol in Serie A con le maglie di Fiorentina (33), Milan (37), Napoli (7) e Bologna (3)
Classe 1956, ha segnato 110 gol in Serie A con le maglie di Lazio (68), Napoli (23), Ascoli (12) e Bologna (7).
La classifica
La classifica
La classifica
La classifica
La classifica
1) Napoli 2) Milan 3) Juventus
1) Milan 2) Napoli 3) Roma
1) Milan 2) Napoli 3) alla pari Inter, Juve e Fiorentina
1) Napoli 2) Milan 3) Juventus
1) Napoli 2) Milan 3) alla pari Lazio e Roma
Ha detto
Ha detto
Ha detto
Ha detto
«Il tridente composto da Balotelli, El Shaarawy e Niang può entrare nella storia come il GreNoLi, Careca, Maradona e Giordano o Sivori, Charles e Boniperti».
«Con Totti, Osvaldo e Lamela la Roma può diventare la mina vagante del girone di ritorno se, ora che è uscito di scena Zeman, riesce a mettere a posto la difesa».
«Attenti a Niang: può diventare persino più forte di El Shaarawy e Balotelli».
«Edinson Cavani mi ricorda il miglior Careca: un fenomeno che però gioca anche per la squadra».
Ha detto «Toni è una delle belle storie del campionato: se Jovetic impara a dialogare con Luca e a sfruttare i suoi movimenti la Fiorentina segnerà tanti gol».
Bruno
Cavani più in a A I big tutti d’accordo:
SUI BOMBER
S Hamsik Secondo Mazzola «Cavani è un mostro, ma Hamsik è il genio che fa girare il meccanismo e dà qualità alla manovra»
S Niang Secondo Chiarugi «tra qualche anno potrebbe diventare più forte persino di Balotelli ed El Shaarawy, è soltanto un ’94...»
Matador marziano Balo-Faraone dietro Quanto pesano gli attacchi di A: il Napoli ha il bomber perfetto, la Juve i meccanismi, la Roma conta su Osvaldo LUCA CALAMAI
El Matador è di un altro pianeta. «Oggi vale Messi e Cristiano Ronaldo. Vince la partite da solo» osserva Pablito Rossi. Le magie di Cavani trascinano l’attacco del Napoli sul primo gradino del podio. Il campione uruguaiano ha conquistato tutti i bomber di ieri. «Come Van Basten gioca per se stesso e per la squadra» spiega Ciccio Graziani. «Mi ricorda Careca per l’abilità in fase realizzativa ma anche per il continuo movimento» assicura Bruno Giordano. Certo è che El Matador può spostare gli equilibri nella lotta scudetto. «Se continua su questi numeri — garantisce il suo ex compagno di squadra Cristiano Lucarelli — il Napoli può vincere lo scudetto. Mazzarri ha costruito intorno a Cavani un reparto offensivo micidiale. Hamsik è un trampolino di lancio formidabile, Pandev è molto abile tatticamente e Insigne è il dodicesimo uomo più forte del campionato. La grinta del Matador è contagiosa. E’ lui che trasmette la scossa giusta ai compagni lottando come una furia su ogni pallone». Un uomo solo al comando? No, una squadra. «Cavani è un mostro — osserva Mazzola — ma Hamsik è il genio che fa girare tutto il meccanismo dando qua-
lità alla manovra e segnando gol importanti». Creste rossonere Scendiamo di
un gradino. Arrivano le «creste rossonere». Josè Altafini alza l’asticella al cielo. «El Shaarawy, Balotelli e Niang possono entrare nella storia come il GreNoLi, Maradona, Careca e Giordano o Sivori, Charles e Boniperti. Il futuro è tutto loro».
S Mario Balotelli, 22 anni, abbraccia El Shaarawy dopo aver segnato all’Udinese nella gara del debutto AFP
La nostra squadra di bomber si dichiara innamorata di El Shaarawy. «Ha una testa da vecchio ed è un attaccante totale. Come il tanto pubblicizzato Neymar» osserva Pruzzo. Più o meno dello stesso tono è l’intervento di Pablito. «El Shaarawy mi ha fatto innamorare perché è uno che sa giocare al calcio. Balotelli cerchi di imitare il Faraone nei comportamenti. Se questi due talenti impareranno a sacrificarsi uno per l’altro tra qualche anno saranno la coppia più forte del mondo». «E come coppia entreranno nella storia del calcio italiano» afferma Aldo Serena. A Supermario, invece, si chiede un salto di qualità fuori dal campo. «Se riesce a fare solo calcio diventerà il nuovo Ibra» garantisce Pruzzo. «Giocare nella squadra del cuore può aiutare a maturarlo» spiega Altafini. «Deve imparare a fare la prima punta» dice Boninsegna. Comunque stiamo parlando di un numero uno. E Luciano Chiarugi, ex Cavallo Pazzo, invita a non dimenticarsi di Niang. «Attenti, è un ’94, tra qualche anno potrebbe essere più forte di Balotelli ed El Shaarawy». Infine Spillo Altobelli: «L’attacco rossonero può diventare un modello di riferimento in Europa. Creare uno stile di gioco. Un pò quello che ha inventato il Barcellona
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Francesco
Cristiano
Sandro
Roberto
Paolo
GRAZIANI
LUCARELLI
MAZZOLA
PRUZZO
ROSSI
Classe 1952, ha segnato 130 gol in Serie A con le maglie di Torino (97), Fiorentina (14), Roma (12) e Udinese (7).
Classe 1975, ha segnato 120 gol in Serie A con Atalanta (5), Lecce (27), Torino (10), Livorno (73), Parma (4) e Napoli (1)
Classe 1942, ha segnato 116 gol in Serie A, tutti con la maglia dell’Inter
Classe 1955, ha segnato 133 gol in Serie A con le maglie di Genoa (27) e Roma (106)
Classe 1956, ha segnato 82 gol in Serie A con le maglie di Vicenza (39), Perugia (13), Juve (24), Milan (2) e Verona (4)
Classe 1960, ha segnato 88 gol in Serie A con le maglie di Inter (58), Torino (9) e Juventus (21)
La classifica
La classifica
La classifica
La classifica
La classifica
La classifica
1) Napoli 2) Roma 3) Juve
1) Napoli 2) Inter 3) alla pari Roma e Milan
1) Milan 2) Napoli 3) Inter
1) Milan 2) Roma 3) Napoli
1) Napoli 2) Milan 3) Roma
1) Milan 2) Napoli 3) Juve
Ha detto
Ha detto
Ha detto
Ha detto
Ha detto
Ha detto
«Conte dovrebbe scongelare Matri: lui può diventare il vero top player in attacco per la Juventus».
«Hamsik e Pandev sono le spalle ideali per El Matador, e poi Insigne è il dodicesimo uomo più forte del campionato».
«Milito è il lato indispensabile del triangolo con Palacio e Cassano. Se gioca con continuità l’Inter può andare in Champions League. Con Milito, non esiste attacco più forte in Italia».
«Balotelli se mette la testa a posto diventerà l’Ibra del futuro. E poi c’è El Shaarawy che è un fenomeno e un bravo ragazzo. Per questo gli vogliono tutti bene».
«Cavani vale Messi e Cristiano Ronaldo. È capace di vincere da solo le partite».
«Balotelli ed El Shaarawy possono diventare un marchio vincente del calcio italiano nel mondo».
Aldo
SERENA
alto delle Creste A
QUANTO VALGONO LE PUNTE
SUI BOMBER
S
intorno a Messi». Effetto Zeman La medaglia di
bronzo è per la Roma. Nessuna sorpresa considerano che la squadra giallorossa ha una batteria d’attacco micidiale: Totti, Lamela, Osvaldo e Destro. «Questa Roma con la difesa della Juventus sarebbe in testa alla classifica con sette punti di vantaggio sulla seconda». Spillo osserva: «Se la Roma del dopo Zeman trova equilibrio nella fase difensiva può diventare la mina vagante del girone di ritorno». Juve per Matri Ma torniamo alla
S El Shaarawy, 20 anni, Cavani, 25 e Osvaldo, 27: i re dei gol dei migliori attacchi del torneo per la nostra giuria
lotta scudetto. Graziani ha un consiglio per Conte. «E’ l’ora di scongelare Matri. E’ lui il top player in attacco dei bianconeri. Conte gli deve dare fiducia». Roberto Boninsegna la pensa allo stesso modo. «Matri deve essere promosso titolare. Basta con una partita in campo e tre in panchina. La coppia giusta è Matri-Vucinic. Giovinco non fa la differenza. Gli allenatori devono avere il coraggio di ripensare certe scelte iniziali». Serena punta tutto su Vucinic. «La Juve non ha un Cavani ma ha i movimenti offensivi più incisivi. E Vucinic è decisivo per gli spazi che crea ai centrocampisti». Serve Milito L’Inter e la voglia
21
gol prodotti fin qui in campionato dal trio dell’Inter composto da Cassano (6), Palacio (7) e Milito (8)
21
reti del Milan fuori casa, contro le 20 a San Siro: con il Cagliari, è l’unica che ha fatto più gol in trasferta che in casa
17,8
tiri di media a partita (in porta e fuori) per la Roma: poco dietro c’è la Juve (17,7), al terzo posto il Milan con 15,8
223
volte a bersaglio in A: Totti è il miglior marcatore in attività del torneo, terzo all time dietro a Piola (274) e a Nordahl (225)
di Champions League. Il terzo posto è ancora a portata di mano ma serve Milito. Solo Milito. «Se Diego sta bene il tridente d’attacco nerazzurro non ha niente da invidiare a nessuno. Ma senza Milito manca il lato più importante. Palacio e Cassano perdono il punto di riferimento» osserva Mazzola. E Lucarelli aggiunge: «Cassano è la fantasia, Palacio ha il senso del gol ma Milito è tutto il resto. Garantisce profondità, presenza in area di rigore. E tante reti. Milito può essere la risposta al trio El Shaarawy, Balotelli e Niang. Anche perché nella fase decisiva del campionato l’esperienza di Diego può fare la differenza». Jojo e Toni Fiorentina e Lazio, le
altre grandi del campionato, raccolgono solo un punticino. Roberto Boninsegna lancia un appello a Jo-Jo. «Toni è una delle storie più intriganti del campionato. Luca è tornato a fare paura a tutti. Jovetic deve imparare a dialogare con Toni e a sfruttare i suoi movimenti. Se la coppia funziona la Fiorentina può segnare tanti gol». E l’ex Bruno Giordano rincuora la Lazio. «Peccato per l’infortunio di Klose. Lui è unico. Ma Floccari è un buon goleador e l’ultimo arrivato Saha può essere importante». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Matri Per Boninsegna «deve essere promosso titolare, non può farne una in campo e tre in panchina. Giovinco non fa la differenza...»
S Toni per Boninsegna «è tornato a far paura a tutti. Se Jovetic impara a dialogare con lui e a sfruttarne i movimenti, la Fiorentina può fare tanti gol»
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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DUE CASI PER I ROSSONERI
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LA PRIMA DISAVVENTURA DAL SUO RITORNO IN ITALIA
LE SUE IMPRESE Ecco alcune delle balotellate.
S Giugno 2010 A Milano spara dall’auto con un’arma giocattolo, poi dice: «Sì, sono un pirla».
S Dicembre Sfascia l' Audi A8 e si picchia con Jerome Boateng.
S Marzo 2011 Tira freccette dalla finestra ai giovani del City
S Settembre La sua visita a Scampia finisce in Pretura.
S Ottobre Fa esplodere fuochi d'artificio in casa, arrivano i pompieri.
S Gennaio ’12 Scarpata in faccia a Parker (Tottenham): 4 giornate.
S Aprile Sbatte con una Bentley da 140 mila euro.
Fatti più in là, Mario. Ma la multa arriva Balotelli avrebbe avuto un battibecco con i vigili che lo hanno multato (non aveva l’assicurazione esposta). Poi sono arrivati alcuni carabinieri
Balo ci ricasca Coi vigili non c’è feeling: multato All’aeroporto in divieto di sosta mentre aspetta la nuova fiamma Fanny, che poi porta a Milanello ALESSANDRA BOCCI MILANO
Mario Balotelli, 22 anni
He’s back, in tutti i sensi. E’ tornato. Chi aveva nostalgia delle intemperanze di Mario Balotelli è stato servito ieri mattina, quando il ragazzo si è presentato all’aeroporto di Linate. Era andato a prendere la fidanzata in carica (almeno così pare) Fanny Neguesha e un’altra amica. Era fermo dentro l’auto in divieto di sosta, poi ha fatto un giro perché i vigili gli hanno chiesto di spostarsi, ma sempre in sosta vietata lo hanno ritrovato poco dopo. Irritati, i vigili urbani hanno cominciato a chiedere a Mario i documenti dell’Audi aziendale ritirata pochi giorni fa, e alla fine lo hanno multato per alcune irregolarità riguardo all’assicurazione e ai documenti della macchina. Nel frattem-
il retroscena
CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
E’ nata una task force per SuperMario. L’approdo in rossonero di Balotelli ha subito scatenato entusiasmi e attenzioni fuori dal normale e il Milan s’è subito attrezzato per gestire il suo inserimento con le cautele del caso. Una delle prime mosse di Adriano Galliani è stata quella di concordare con il suo agente, Mino Raiola, un piano d’azione comune che convogli al meglio potenzialità e insidie. Il debutto La giornata di ieri è esemplare, con i clamori mattutini da Linate e il pronto in-
po sono arrivate le ospiti che Mario stava aspettando fuori dall’area Arrivi dell’aeroporto. Ma siccome nulla è lineare se ti chiami Balotelli, le multe non sono state le uniche conseguenze della sosta proibita. Secondo la versione dei vigili urbani, Mario non sarebbe rimasto molto composto e la gazzarra seguita alle richieste dei vigili sarebbe stata evidente, tanto da attirare l’attenzione di una pattuglia di carabinieri. Una volta, a Vicenza, gli era andata meglio. Forse i vigili erano interisti: niente multa e anzi autografi e tanti complimenti.
mentre alcuni siti e agenzie di stampa riferivano di un Balotelli bloccato, quindi in ritardo per gli allenamenti. Il club rossonero si trova subito a far scudo a Mario, che in Italia, come in Inghilterra, sembra destinato a stare sotto i riflettori. Da Why always me a Perché semper mi il passo è breve, come aveva anticipato un tifoso spiritoso con uno striscione, domenica a San Siro. E via con il primo fatto che spinge gli scettici a dire «non cambierà mai». Anche se, per la verità, questa è una balotellata leggera, altro che fuochi d’artificio e freccette.
Smentite Le foto scattate ieri
Ragazze Balotelli che battibec-
da un passante confermano la presenza dei carabinieri intorno all’auto di Mario, ma il Milan nel pomeriggio ha diffuso un comunicato nel quale smentisce ogni alterco e precisa che il ragazzo si è presentato a Milanello regolarmente,
ca con i vigili, Balotelli che cambia spesso fidanzata: ieri però l’attaccante del Milan si è presentato agli allenamenti con la bionda Fanny, la stessa che aveva twittato la sua soddisfazione per i gol di Mario all’Udinese. La modella belga in-
ilChiarimento
Il saluto con Paolo Berlusconi Qualche parola in privato e una bella stretta di mano. Si chiude così la gaffe di Paolo Berlusconi su Balotelli (il fratello del Cav prima di Milan-Udinese aveva detto, in modo scherzoso: «Andiamo a vedere il negretto di famiglia»). Ieri il vicepresidente del Milan ha dichiarato a Milan Channel: «Mario è un ragazzo intelligente e aveva già capito che la mia era una frase affettuosa».
somma sembra essere davvero la fidanzata in carica, anche se alcuni siti dediti al gossip segnalano ritorni di fiamma con Tabby, la mora coniglietta di Playboy. Ma il Milan non si preoccupa dell’album delle fidanzate di Balotelli, e a quanto pare neppure dei fotografatissimi scoppi di rabbia del giovane attaccante. «Balotellate? Spero di non dovermene occupare e sono sicuro che non ce ne saranno», aveva detto Galliani presentando il nuovo acquisto. Finché le balotellate saranno della tipologia di quella di Linate, è probabile che il Milan non ci faccia neppure caso. A detta di compagni di squadra e altri frequentatori di Milanello, Mario in questi giorni si è presentato calmo e rispettoso. Magari non con i vigili urbani, ma pazienza. Per il Milan, il caratteraccio di Mario è ancora abbondantemente sotto il livello di guardia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Una task force per gestire il boom di Balotelli tervento del club con un comunicato ad hoc per stemperare gli effetti del battibecco con i vigili. Ma quel che conta è il progetto nato attorno alla Cresta più in del calcio. Un’immagine sempre a rischio, a causa delle sue intemperanze. Ma nel suo percorso di crescita Mario sa benissimo che questa in rossonero è una tesi di laurea. Nell’ultimo anno Mino Raiola ha avuto un mandato pieno dalla famiglia e dal suo assistito. Ora l’agente italo-olandese dividerà con il club milanista questa responsabilità. In particolare toccherà al responsabile della comunicazione, Giuseppe Sapienza, convogliare il flusso dei suoi impegni mediatici. E non parliamo solo delle interviste. Mario sa benissimo
che dovrà abituarsi a metterci la faccia. Un primo esempio s’è già visto al fischio finale della gara con l’Udinese, dopo la doppietta vincente. Balotelli ha risposto agli obblighi televisivi con fare riluttante, ma ha obbedito.
Mino Raiola, 45 anni LAPRESSE
I messaggi E a breve gli toccherà rispondere anche ai tifosi che gli scrivono da tutto il mondo: anche dalla Cina. Sì, perché il Milan ha appena creato una casella postale: press45@acmilan.it. Gli stanno scrivendo in tanti e ciò dà da lavorare davvero a tanti. Il fenomeno-Balo, infatti, coinvolge anche i social network. Un esempio: su Twitter abbondano i fake, cioè i falsi indirizzi. Spacciano foto e messaggi
Galliani e Raiola hanno concordato la strategia: un gruppo di lavoro curerà l’immagine Già tantissime mail arrivate dalla Cina, dove SuperMario è un personaggio improbabili. Per questo il suo sponsor tecnico ha allestito un team che va a caccia degli intrusi. E anche il Milan vigila perché il mondo dei suoi seguaci (ben 14 milioni su Facebook
e 1 milione su Twitter) non vengano tratti in inganno. Il boom Il successo nella vendita delle sue magliette, ad esempio, crea un rapporto singolare tra lo sponsor tecnico del Milan (Adidas) e quello di SuperMario (Nike). In realtà il colosso americano gestisce direttamente anche El Shaarawy e Niang. E il Milan è stato veloce a depositare il marchio «Creste rossonere». Insomma, il business è partito con i migliori presupposti. Ma tutti sanno bene che il miracolo-Balotelli deve poggiare soprattutto sulla sua affermazione tecnica. E d’immagine. Mario ne sta prendendo coscienza, con l’aiuto di chi gli è intorno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA VICENDA Lo stadio Is Arena è stato sempre al centro di grandi problemi burocratici.
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Gli uomini preferiscono le bionde (e non sposano le more) Mario Balotelli si è presentato a Milanello con Fanny Neguesha, che pare avere spodestato Tabby la mora e soprattutto la ex Raffaella Fico SKY
SOSPIRO DI SOLLIEVO
A porte chiuse L’ok della Prefettura tarda ad arrivare: in Coppa Italia si trasloca a Trieste, il 2 settembre in campionato con l’Atalanta si gioca a porte chiuse. Il 23 lo stadio non è pronto neppure per la Roma, Cellino invita i tifosi ad andare comunque allo stadio. Il Prefetto rinvia la gara, il giudice decide la sconfitta 3-0 per il Cagliari.
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Mario Balotelli, 22 anni, si accascia dolorante dopo la botta alla tibia PEGASO
Due tagli alla tibia Ma Mario ci sarà anche domenica
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)
Il mistero è caduto definitivamente intorno alle 15 di ieri, quando SuperMario si è presentato sereno e sorridente a bordocampo mentre i compagni giocavano in amichevole contro il Sant’Angelo (Serie D). Accompagnato da Mino Raiola, ha salutato Paolo Berlusconi, ha fatto qualche foto ricordo con i ragazzi avversari ed è tornato a svolgere il lavoro personalizzato, come da programma post-azzurro. Nessun guaio muscolare: il problema in cui è incappato mercoledì sera in Olanda, che aveva creato molto allarme in casa rossonera, riguarda due tagli all’altezza della tibia sinistra. Un problema superabile. Domenica pomeriggio contro il Cagliari Balotelli sarà regolarmente in campo, nuovamente al centro del tridente delle creste. Senza il Monto La sua assenza sa-
rebbe stato un problema, visto che Pazzini è fermo ai box dopo essersi fermato nel riscaldamento di Milan-Udinese. Allegri avrebbe dovuto inventarsi di nuovo un «falso nove», e non sarebbe stata un’impresa sem-
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LA FIDANZATA
Ambrosini al rientro. Bonera bloccato da una forte contusione. Pronto Zaccardo
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’inchiesta Intanto si apre l’inchiesta della Procura con l’arresto di due dirigenti del Comune e dell’amministratore delegato di una delle imprese impegnate nei lavori.
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plice: Robinho è ancora in fase di stallo, Bojan è di nuovo tornato dietro le quinte e Boateng, reduce da influenza, anche ieri ha svolto lavoro differenziato. Alla buona notizia di Mario se ne aggiunge un’altra: Ambrosini, che era andato in panchina già domenica scorsa, ha giocato il secondo tempo dell’amichevole e conferma di essere del tutto recuperato dalla lesione all’adduttore. Un rientro fondamentale davanti alla difesa dal momento che Montolivo sarà squalificato.
Solo per gli abbonati I problemi dello stadio sono l’ordine pubblico e sicurezza: mancano la video sorveglianza e il prefiltraggio. Il sindaco firma ogni volta la deroga. Per tre partite (Pescara, Bologna, Siena) lo stadio è aperto solo agli abbonati. Col Catania aprono distinti, curve e tribuna vip.
Tocca a Zac? Per due novità pia-
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cevoli, però, ce n’è una brutta: Bonera è alle prese con una forte contusione con versamento ematico alla coscia sinistra e salterà la partita di dopodomani. Che potrebbe non essere la sola: il difensore sarà di nuovo valutato nei prossimi giorni. Così, con Yepes e Zapata che rientrano dal test a Miami con la Colombia solo oggi (peraltro senza aver giocato nemmeno un minuto), e Mexes sofferente nei giorni scorsi al tendine del ginocchio operato, potrebbe arrivare l’ora del debutto di Zaccardo. Guarda caso, ieri l’ex Parma ha giocato tutta l’amichevole. Contro il Sant’Angelo è finita 9-2 per i rossoneri. Doppietta per Nocerino, Robinho e Niang, di Bojan, De Feo e Antonini gli altri gol (bis di Maimone per gli ospiti). Anche De Sciglio, reduce da un affaticamento muscolare, ha giocato tutta la gara, di cui un tempo da centrale. Un indizio per domenica?
Col Napoli Is Arenas apre totalmente nella partita col Napoli. poi è bocciato per la gara con la Juve che si gioca a Parma.
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BUFERA SULLO STADIO
Il prefetto non cede «Is Arenas inidoneo» Cagliari-Milan a Torino Rivolta dei tifosi sardi La Lega «rammaricata»: oggi si tenta ancora una soluzione Berlusconi non ci sta: «Perché col Napoli sì e con noi no?» MARCO IARIA MARIO FRONGIA
IL GIRO D’ITALIA DEI ROSSOBLÙ DOVE HANNO GIOCATO LE GARE IN CASA
«Cagliari-Milan si giocherà sul neutro dell’Olimpico di Torino». Così sanciva il comunicato della Lega diffuso ieri alle 16.40. Ma in questa commedia dell’assurdo non è escluso l’ennesimo colpo di scena, e cioè che oggi la Prefettura di Cagliari torni sui suoi passi per consentire di aprire lo stadio di Is Arenas agli abbonati rossoblù. Quella stessa Prefettura che, anche di fronte agli inviti del Viminale e della Lega («c’è rammarico, si sono tentate tutte le strade») a far giocare la partita con una capienza limitata, arginando così il problema del flusso dei tifosi milanisti, ha ritenuto lo stadio «in ogni caso inidoneo a supportare lo svolgimento della partita per motivi di ordine e sicurezza pubblica con-
Il sindaco di Quartu: «Autorità irremovibili nonostante tutti i nostri sforzi»
STADIO OLIMPICO TORINO D’ARCO
nessi alla situazione strutturale dell’impianto». L’ostacolo resta il pre-filtraggio sulla via Olimpia, i cui lavori non sono stati ancora eseguiti.
A
AVEVA DETTO
Protesta Quella di ieri è stata
l’ennesima giornata surreale, vissuta sulle spalle dei tifosi i cui diritti vengono ripetutamente calpestati. A due giorni dalla gara, regna ancora l’incertezza. I supporter sardi, memori della trasferta last minute di Parma contro la Juventus, sono inviperiti e non hanno risparmiato insulti e minacce sul web al sindaco di Quartu, Mauro Contini. Non è un caso se in serata lo stesso primo cittadino sia uscito allo scoperto aprendo uno scontro istituzionale che era latente: «Quella di non far giocare il Cagliari a Is Arenas è una posizione dell’autorità preposta a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le
S Il presidente del Cagliari Massimo Cellino aveva detto: «O giochiamo a Is Arenas, o non giochiamo». La minaccia si è ammorbidita ma non è rientrata
proposte della Lega per far giocare la partita a Quartu domenica, con anche delle prescrizioni o almeno per gli abbonati. È una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili. Ciò nonostante, lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso». Un salvataggio in corsa che era già successo con l’Atalanta a inizio stagione. A favore di questa soluzione, tra l’altro, era già intervenuto Silvio Berlusconi: «Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l’altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari». Intanto, il club rossonero ha già disdettato la prenota-
zione dell’albergo sull’isola. «La Lega ha deciso che si gioca a Torino, quindi andremo a Torino», si è limitato a dire Adriano Galliani. Qui Cagliari Cellino è blindato in sede e nelle ultime ore ha ricevuto una telefonata di Galliani. La frase del patron rossoblù («O giochiamo a Is Arenas, o non giochiamo») si ammorbidisce. Ma non scompare. Dall’enclave presidenziale si ordina il silenzio stampa. Sau e Nainggolan incontrano i tifosi ma non parlano. Poi, la mezzala belga si sfoga su Twitter: «Possibile che quando troviamo le grandi non ci facciano giocare in casa! Qualcuno ci spiega questa storia?». In città, intanto, i toni salgono. «A Torino mandateci i ragazzini», scrive un tifoso. «Cellino in vent’anni ne ha combinato di tutti i colori. E ora paghiamo», replica un altro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
DALLA NAZIONALE AL MERCATO
Juve, caccia a Verratti Ancelotti: «Se vuole l’Italia basta dirlo...» Marco: «A Parigi sto bene, qui almeno fino a giugno». Bianconeri in agguato
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I NUMERI
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Gli anni di Verratti nel giorno dell’esordio in Nazionale, avvenuto il 15 agosto 2012 nell’amichevole Italia-Inghilterra (1-2), a Berna
12
I milioni di euro pagati la scorsa estate dal Psg al Pescara per l’acquisto del centrocampista
24
Le presenze di Verratti in maglia Psg: 16 in Ligue 1, 2 in Coppa di Francia e 6 in Champions League
ALESSANDRO GRANDESSO MIRKO GRAZIANO
La Juventus sta monitorando da vicino gli umori di Marco Verratti. Al primo segnale ufficiale da Parigi, scatterà l’assalto bianconero. In corso Galileo Ferraris sono pronti all’investimento importante per il miglior baby centrocampista del nostro calcio. Cosa impossibile la scorsa estate, quando Verratti fu trattato da una Juve con armi economiche decisamente inferiori ad ora. Il pescarese è l’erede di Pirlo, ma con il Genio bresciano può anche giocare insieme. Un anno alla scuola di Andrea e poi le chiavi della Juve in mano: questo è il piano dei vertici bianconeri. Un «affiancamento» che fra l’altro potrebbe fare molto comodo pure a Pirlo nell’anno che porta al Mondiale brasiliano. E occhio alla carta che Marotta potrebbe calare in caso di apertura di dialogo con il Paris Saint Germain: non è infatti un segreto che pure Vidal possa finire sul mercato di fronte a certe cifre (30 milioni almeno). Detto questo, l’interesse della Juve per Verratti è indipendente dalle vicende del cileno. Frecciata Ancelotti «Un giorno
voglio tornare in Italia», ha detto Verratti nella notte di Amsterdam. «E mi fa piacere che la Juve non abbia mai smesso di pen-
sare a me, vuol dire che sto facendo bene». Tifoso bianconero da sempre, «adesso sto bene in Francia. E fino a giugno resto al Psg». Fino a giugno? «In estate c’è il mercato — continua —, e non sai mai quel che può succedere. Non dipende da me. Tornare in Italia è uno dei miei desideri, anche se in Francia sto bene e mi sono ambientato. Un giorno giocherò in serie A, un campionato molto competitivo». Parole riportate ad Ancelotti, che in conferenza stampa, a Parigi, si mostra inizialmente freddino: «Se Marco vuole tornare in Italia deve solo dirlo, non c’è problema». Poi, ammorbidisce: «Ma non penso lo voglia davvero, forse ha scherzato. Ha un contratto, che io sappia è contento di stare a Parigi e noi siamo contenti di lui. Penso che molti club italiani lo vorrebbero in squadra, ma lui è un giocatore del Psg e lo sarà per molto tempo». In mezzo al campo la concorrenza è tanta, «gioca chi sta meglio fra Verratti, Motta e Beckham. Sono tutti sullo stesso livello. Non è una questione di età, né di esperienza. Con me, il migliore in allenamento poi va in campo». Ma i giornalisti italiani presenti insistono, e Carlo ribadisce ogni concetto anche nella nostra lingua: «Sono contento che abbia segnato per l’Italia, non ho però visto la partita. Penso che a Verratti dia fastidio di non essere titolare in Francia.
« » Penso che a lui dia fastidio non essere titolare, ma credo sia felice di stare qui CARLO ANCELOTTI ALLENATORE PSG
In estate c’è il mercato e non sai mai quello che può succedere MARCO VERRATTI CENTROCAMPISTA PSG
LIGUE 1
E stasera il Psg ospita il Bastia e cerca l’allungo (a.gr.) Il Psg di Marco Verratti scenderà in campo stasera nell’anticipo della 24ª giornata della Ligue 1. Al Parco dei Principi (ore 20.30, diretta su Sportitalia 1) arriva il Bastia che ha 26 punti contro i 48 della capolista. E stasera Ancelotti potrebbe decidere di lasciare fuori qualche big in vista dell’incontro di martedì a Valencia in Champions.
Sa bene che qui c’è concorrenza, ha un contratto con il Psg, ma se non è contento basta che lo dica e troviamo una soluzione. Credo comunque che il problema non si ponga, perché so che è contento di stare qui». Il siparietto In conferen-
Marco Verratti, 20, mercoledì ha segnato il primo gol in azzurro AFP
za stampa arriva pure Verratti, appena rientrato dall’Olanda. Ancelotti torna indietro, apre la porticina e rivolto a Marco fa: «Oh, ma è vero che vuoi andare in Italia?». Verratti, sorpreso, risponde: «No, no». Ancelotti incalza: «Ma gliel’hai detto a loro, ai giornalisti?». E Verratti: «Si si, ho già spiegato tutto, mi vogliono mettere in mezzo...». Certo, inevitabile chiarire quanto sia bello il campionato francese o giocare con grandi campioni come Ibra, Lavezzi e Thiago Silva. Ma da un po’ di tempo a questa parte la maglia da titolare non è più così sicura, e con un Mondiale lontano appena un anno e mezzo la cosa potrebbe dare fastidio. Marco resta diplomatico: «Se sono in panchina non me la prendo con l’allenatore perché deve fare delle scelte. Siamo al primo posto, e quindi fa le scelte giuste. E se non mi manda in campo allora significa che devo dare ancora di più per cercare di conquistare il posto». Già, ma se continua così...
Carlo Ancelotti, 53 anni, allena il Paris Saint Germain dal gennaio del 2012 AFP
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DOPO IL PAREGGIO IN OLANDA NEL MIRINO UN ATTACCANTE ESTERNO: IL GRANATA IN POLE POSITION
A Prandelli serve un’ala: l’osservato speciale è Cerci Il c.t. va avanti col 4-3-3: «Faremo cose meravigliose, il rinnovamento ci sarà e sarà lento»
faremo cose meravigliose. Dobbiamo solo dare tempo al tempo. Avere le potenzialità è una bella base di partenza, se penso che fino a un paio di anni fa si diceva che non c’erano giovani... Stiamo cercando gli uomini giusti per il 4-3-3: serve un’ala destra molto importante. È chiaro che dobbiamo lavorare. Balotelli ed El Shaarawy lavoreranno con Allegri per abituarsi a certi movimenti e questo è fondamentale».
SEBASTIANO VERNAZZA
Avanti così, col 4-3-3. Il nuovo sistema di gioco della Nazionale non funziona, mercoledì ad Amsterdam l’amichevole contro l’Olanda è stata raddrizzata quando si è ripristinato il consueto 4-3-1-2, ma Cesare Prandelli non ritorna indietro (almeno per ora) e cerca nuovi interpreti per il ruolo di attaccante esterno. Intoccabili Balotelli ed El Shaarawy, urge reperire il terzo componente del tridente. Il «casting» è cominciato, Lorenzo Insigne rimane tra i papabili, ma sotto osservazione c’è in particolare Alessio Cerci del Toro. Il granata è un’ala alla
Balotelli sotto pressione «Ma-
Alessio Cerci, 25 anni, esterno d’attacco del Torino di Ventura
vecchia maniera, coniuga tecnica e velocità, però ha un caratteraccio, a rischio codice etico. Ieri il c.t. ha parlato. Ecco che cosa ha detto.
LAPRESSE
Rinnovamento «La strada è questa. Dobbiamo rinnovare. Sarà un rinnovamento lento, ma
rio ad Amsterdam era nervoso perché avrebbe voluto dare continuità alla prestazione dell’esordio col Milan. Deve abituarsi a sopportare le pressioni, che saranno sempre crescenti. Per il fatto di essere un giocatore di riferimento per la Nazionale gli capiterà sempre più di andare in stadi e di venir fischiato dal pubblico avversario, di venire provocato. Se guardo il panorama mondiale non c’è una coppia come quella formata da Balotelli ed El Shaarawy, già pronta a impri-
mere la sua impronta. Bisogna soltanto concedere loro del tempo». Verratti fortunato «Verratti ha
una fortuna sfacciata: è allenato da uno dei migliori tecnici al mondo, segua in toto quel che gli dice Ancelotti, lo ascolti, e diventerà il gran giocatore che tutti ci aspettiamo. Sì, possiamo dire che Allegri e Ancelotti sono una coppia azzurra (nel senso che in questi mesi lavoreranno anche per il c.t., ndr)». Verso il Brasile «Presto che af-
fronteremo il Brasile (il 21 marzo a Ginevra, in Svizzera, ndr) e quella non la possiamo chiamare amichevole. Tra chi ha vinto cinque Mondiali e chi quattro non può mai esserci un’amichevole. Noi, qualche giorno dopo, avremo la partita contro Malta (valevole per le qualificazioni al Mondiale, si gioca il 26 marzo, ndr), ma affronteremo il Brasile con la miglior formazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA
d
HA DETTO
clic AGLI AZZURRI LA SFIDA DEGLI ASCOLTI TV: FA 7,7 MILIONI SU RAI 1
S Cesare Prandelli «Sì, possiamo dire che in questi mesi Allegri e Ancelotti lavoreranno anche per me, saranno una coppia azzurra»
La Nazionale, tanto per cambiare, ha stravinto la sfida degli ascolti tv. Mercoledì, in prima serata, nessun altro programma ha fatto meglio dell’amichevole con l’Olanda che, su Rai 1, ha raccolto 7,7 milioni di telespettatori con il 25,6% di share. Più visto il primo tempo (8,05 milioni e 26,3%) della ripresa (7,5 e 24,8%). A distanza siderale il secondo programma più visto del prime time: «Chi l’ha visto?» su Rai 3 con 3,7 milioni di spettatori. Grazie agli azzurri la Rai si è aggiudicata la «partita» della prima serata: audience di 14,5 milioni contro il 9,2 di Mediaset.
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
FABIO LICARI
LO STUDIO DELLA COMMISSIONE UE
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IN PREMIER LEAGUE
Vietato superare 105 milioni deficit nei prossimi 3 anni
E se il fair play finanziario non fosse sufficiente? Se «per garantire un giusto equilibrio nel calcio, o qualcosa che avvicini alla parità di condizioni nei campionati e nelle coppe», servissero altre regole? Per essere più precisi: se servisse una luxury tax sui trasferimenti più ricchi? È il messaggio che la Commissione Ue lancia a Fifa, Uefa, federazioni e club: serve una tassa sugli acquisti milionari. Studio Attenzione, non si tratta di una direttiva e neanche di un invito: la risposta dei diretti interessati potrebbe anche essere l’indifferenza. È soltanto uno studio. Però questo studio spiega — come negarlo? — che il sistema calcio è sempre più squilibrato verso i ricchi e ha bisogno di misure
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LONDRA (bold) La Premier League inaugura un giro di vite per controllare le perdite dei club. Vietato superare i 105 milioni di sterline di indebitamento nelle prossime tre stagioni: per chi infrangerà la regola, previste penalizzazioni. La stessa Premier ha invitato le 20 società a controllare i salari dei calciatori nella stagione 2013-2014 in vista dell’introduzione del fair play finanziario. I club con i bilanci più in sofferenza sono i due di Manchester, Chelsea e Liverpool. Le penalizzazioni scatteranno dal 2016.
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i milioni di Cristiano Tanto è stato pagato nel 2009 Cristiano Ronaldo, passato dal Manchester Utd al Real Madrid Cristiano Ronaldo, 28 anni, gioca con il Real Madrid dall’estate 2009 AP
FONTE: STUDIO UE «GLI ASPETTI ECONOMICI E LEGALI DEI TRASFERIMENTI DEI GIOCATORI»
Acquisti di lusso, l’Ue chiede la tassa L’Europa si appella a Fifa e Uefa: agire sui trasferimenti milionari per ridurre il gap tra le società urgenti di solidarietà e giustizia sociale. Lo studio commissionato dall’Ue («Gli aspetti economici e legali dei trasferimenti dei giocatori») rivela che nel 2011 sono stati spesi più di 3 miliardi di euro in trasferimenti. Cifra in crescita esponenziale: sette volte più grande di quella del 1995 («appena» 402 milioni). Contemporaneamente il numero di trasferimenti è soltanto triplicato: dai 5.735 del 1995 ai 18.307 del 2011. Il circolo è quindi vizioso. Quel che è peggio è che i trasferimenti riguar-
Nel 2001 spesi 3 miliardi sul mercato: soltanto il 2 per cento va ai club «piccoli»
dano un circolo ristretto di club, i soliti noti, mentre alle squadre più povere finisce soltanto il 2% del totale. Si arricchiscono anche i calciatori più pagati e i loro agenti. E non ci sono invece seri investimenti sui giovani.
Dal 1995 a oggi il volume degli affari è cresciuto addirittura di sette volte
Rose ridotte L’Ue non si limita a proporre la luxury tax, ma chiede una serie di altre misure: controlli più rigorosi sulle transazioni finanziarie; la certezza che le indennità di formazione siano pagate alle società; un numero massimo di
giocatori per squadra; nuove regole per i prestiti; regole che gestiscano il fenomeno pericoloso dei calciatori proprietà di fondi o altre società (l’ultima crociata di Platini); il rispetto delle regole del fair play finanziario. Tutte misure, secondo la commissaria allo Sport Androulla Vassiliou, «per instaurare un sistema dei trasferimenti che contribuisca allo sviluppo di tutti i club e dei giocatori giovani». Però — e la Ue lo sa bene — tocca solo alle autorità sportive «impostare le regole per i trasferimenti. Ma il
nostro studio dimostra che le regole, come sono, non garantiscono un giusto equilibrio». Tassa e fair play In realtà per le
autorità del calcio la luxury tax non è una novità. Alla Uefa, almeno, se ne era parlato a lungo durante gli studi che portarono al fair play finanziario e l’idea non dispiace a Michel Platini. L’esempio viene dagli Stati Uniti, dove esiste la «tassa sul lusso» relativa agli stipendi: lì c’è un «tetto» che i club sono obbligati a rispettare. Se lo superano, devono ver-
sare una cifra pari che poi sarà distribuita al sistema. Esempio: se il tetto è 100 milioni e un club ne spende 120, dovrà versare altri 20 milioni. Potrebbero convivere fair play e luxury tax? In teoria sì, magari modificando il sistema delle sanzioni. Non più esclusioni — ci saranno davvero? — ma punizioni economiche di cui dovrebbe beneficiare l’intero sistema. Per il fair play, le prime risposte arriveranno nel maggio 2014. Per la tassa sul lusso, chissà. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
Marchisio: «Fino alla fine lotteremo con il Napoli» Il Principino è pronto per il rientro: «Rispetto all’anno scorso vincere è più difficile. Io? Voglio giocare, anche se non al 100%»
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I NUMERI
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Gli assist di Borja Valero: come lui Hamsik, meglio ha fatto solo Totti (8)
6,48
MIRKO GRAZIANO ALBERTO MAURO
La media voto dello spagnolo. Nel rendimento lo precedono, tra i centrocampisti, solo Hamsik (6,52) e l’altro viola Pizarro (6,62)
Bivio importante per la Juve. Fiorentina e Celtic diranno se i bianconeri avranno imboccato la strada giusta o quella in salita. Gare decisive, per continuare a correre su due fronti, il più a lungo possibile. Conte si affida all’esperienza e alla fame dei suoi campioni, il primo a rispondere all’appello è Marchisio, testimonial del progetto Nike «The Chance», che ieri ha portato a Vinovo 16 ragazzi tra i 17 e i 20 anni, i finalisti scelti tra più di 100 mila calciatori. Il Principino, ormai recuperato dal problema all’anca, è deciso a rientrare il prima possibile. Difficile vederlo titolare contro la Fiorentina, sicuro a Glasgow: «Ho sempre voglia di giocare, anche quando
Da preservare La sensazione è che il Principino sia pronto, ma che allo stesso tempo vada preservato per il Celtic, gara troppo delicata e importante. «In Scozia l’atmosfera sarà caldissima — dice Marchisio —, siamo però abituati alle pressioni. Giocando ogni tre giorni non è facile essere sempre a mille, è allora importante non mollare mai, e in questo la Juve è una garanzia. Lo abbiamo dimostrato nel girone di Champions, vincendo le due sfide decisive contro Chelsea e Shakhtar, mantenendo comunque il primo posto in campionato». E proprio in campionato il Napoli è tornato sotto, uno stimolo in più per gettarsi alle spalle un gennaio da dimenticare: «La classifica dice che l’anti Juve è il Napoli, una squadra che ha lavorato benissimo ne-
Dopo i guai all’anca Claudio Marchisio, 27 anni, finora 4 gol in A (reti a Siena e Atalanta, doppietta nel derby col Torino): il problema all’anca sembra superato. A destra il centrocampista della Juventus ieri al centro sportivo di Vinovo con i protagonisti del progetto Nike «The Chance» LAPRESSE/ANSA
Occhio a Licht e Barzagli Oggi ri-
finitura in vista della gara di domani sera contro la Fiorentina. Da verificare con grande atten-
«Two is megl che one». Maccheronico l’inglese, non il concetto. Semmai innovativo, se trasportato alla formula viola del doppio regista. Pirlo ha fatto la fortuna di Milan prima e Juve poi, Lodi quella del Catania (di Montella). Ecco che quindi in estate la Fiorentina comincia a corteggiare Pizarro, fuori dai piani della Roma di Zeman, per il nuovo corso. Quando arriva il sì del cileno, nella rosa viola compare già il nome dello spagnolo Borja Valero. Un doppione, il parere di molti. Una risorsa, secondo la Fiorentina ed il suo tecnico. Che piazza Pizarro davanti alla difesa e Borja Valero alla sua sinistra. Affidando loro una regia congiunta alla base del gioco spumeggiante fin qui mostrato. «Se la palla l’abbiamo noi, gli altri non possono segnare» il viola-pensiero dell’estate. Al momento, i fatti, hanno dato spesso ragione.
gli ultimi anni. Si giocherà lo scudetto con noi fino all’ultimo. Ha ragione Buffon quando dice che le motivazioni aumentano se chi ci insegue si avvicina: a Verona abbiamo fatto una grande partita, non a caso. Dopo un mese difficile stiamo finalmente bene e speriamo di tornare ai nostri livelli. Rispetto all’anno scorso le cose sono più difficili, perché non giochiamo più ogni sette giorni e si fatica a recuperare dagli acciacchi». Marchisio saluta poi Balotelli e rimpiange Verratti: «Sono contento che Mario sia tor-
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giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI
nato in Italia, la serie A ha acquistato un grande campione. Ora Allegri avrà qualche problema a scegliere... Verratti? Ha qualità eccezionali, e sa che deve ancora migliorare. Ha grande carattere, perché non è facile emergere in una squadra come il Psg, dove giocano campioni veri. Dispiace che un talento come lui sia andato via, ma ogni sei mesi si apre il mercato. E’ l’unico centrocampista italiano che si avvicina a Pirlo. Verratti ha le qualità per diventare il futuro Pirlo».
Valeri in controtendenza Bene Russo e De Marco
BIGLIETTI ESAURITI
Juventus Stadium al completo per la Fiorentina Da due giorni lo Juventus Stadium ha fatto registrare il tutto esaurito. Era da un po’ di tempo che la casa bianconera non si presentava con la migliore delle sue vesti. Ma d’altronde Juve-Fiorentina è la Partita.
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Asamoah non torna, ma punta Glasgow Asamoah giocherà domani la finale del terzo posto in Coppa d’Africa. Nessun rientro anticipato dunque, nonostante la grande delusione per la sconfitta in semifinale contro il Burkina Faso. Il ghanese potrebbe comunque mettersi a disposizione di Conte per la trasferta di Glasgow. Proprio il tecnico leccese sta già valutando a distanza le condizioni generali del 24enne centrocampista di Accra.
GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
trentacinque. Il risultato, 2035, sono i minuti giocati da Borja Valero in campionato escludendo i recuperi. Su un totale di 2070. Trentacinque minuti risparmiati allo spagnolo quindi, frutto di cinque sostituzioni quasi sempre avvenute a risultato acquisito. Sempre titolare, spesso protagonista raramente anonimo. Un gol solo, vero. Ma una valanga di assist e passaggi illuminanti. Ventitrè giornate di campionato giocate a tutto gas, senza la minima idea di staccare il piede dall’acceleratore. Domani giocherà la ventiquattresima gara con un cruccio. È diffidato. Il prossimo giallo sembra l’unico modo per fermarlo. «Appena arrivato a Firenze mi hanno detto che contro la Juve è sempre una gara speciale – ha detto a Sky – Faremo di tutto per vincere».
DA VINOVO APPRENSIONE PER LICHTSTEINER E BARZAGLI. OGGI SI DISCUTE IL RICORSO PER BONUCCI E MAROTTA
MILANO
Viola a tutto Borja «Coi bianconeri sarà speciale»
Sempre presente Ventitré per novanta meno
Quante coccole a Verratti: «È un grandissimo, è lui il vero erede di Pirlo» non sono al 100%, e quindi rischio qualcosa, è più forte di me. Ho ripreso ad allenarmi in gruppo, ma sarà Conte a decidere».
QUI FIORENTINA
zione le condizioni di Barzagli e Lichtsteiner: il primo uscito leggermente affaticato dalla sfida con l’Olanda; lo svizzero sostituito in Grecia dopo mezzora per una brutta botta. C’è ottimismo a Vinovo, ma solo in queste ore capiremo i reali margini di recupero per entrambi. Sulla fascia destra è pronto Isla, sarebbero invece guai in caso di forfeit di Barzagli, soprattutto se oggi non venisse cancellata la giornata di squalifica di Bonucci (si discute anche del ricorso per Beppe Marotta). Nel caso peggiore, Conte potrebbe optare per una difesa a tre con Marrone in mezzo, Caceres a destra e Peluso a sinistra. Sotto osservazione, infine, pure Marchisio e Giovinco, ma i due po-
trebbero anche essere risparmiati per la partita di martedì sera, contro il Celtic. Carica Caceres «Gennaio è stato
un mese duro, però è passato e ora contiamo di cambiare marcia», dice Caceres a Mediaset e Sky. «Aspettiamo prima di indicare con sicurezza nel Napoli la nostra unica rivale scudetto — continua l’uruguaiano —. Mancano parecchie partite e dietro si sono rafforzate molto, come il Milan con Balotelli. A noi, poi, continua a mancare uno come Chiellini. Per quanto mi riguarda ho voglia di gol, e spero di buttarla dentro già con la Fiorentina». m.gra.
Kwadwo Asamoah, 24 anni AP
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L’arbitro di Roma concede un rigore inesistente al Milan, ma la giornata nel complesso è positiva 22ª
GIORNATA
PARTITA
ARBITRO
ROMA-CAGLIARI
ROMEO
BONUS ERRORI
2
-2
PUNTI
TORINO-SAMPDORIA
RIZZOLI
1
-
1
NAPOLI-CATANIA
CALVARESE
2
-2
0
0
CHIEVO-JUVENTUS
BERGONZI
2
-
2
FIORENTINA-PARMA
RUSSO
2
-
2
GENOA-LAZIO
TAGLIAVENTO
2
-1
1
PALERMO-ATALANTA
DAMATO
2
-
2
PESCARA-BOLOGNA
DE MARCO
2
-
2
SIENA-INTER
DOVERI
2
-3
-1
MILAN-UDINESE
VALERI
2
-2
0
LEGENDA Bonus gara facile 0; gara insidiosa 1; gara difficile 2; gara difficilissima 3. Errori su un gol -3; su un rigore -2; su un’espulsione -1
Poteva andare in archivio come una giornata senza problemi, ma l’inesistente rigore (-2) concesso da Valeri al 93’ di MilanUdinese ha rovinato tutto: l’entrata in scivolata di Heurtaux è regolare. Per il resto bene soprattutto Russo, Damato e De Marco. Anche Tagliavento non dispiace in Genoa-Lazio, ma sbaglia a non espellere Matuzalem (-1) per l’intervento a tenaglia su Brocchi, mentre Doveri non è aiutato dall’assistente sul gol di Emeghara da annullare per fuorigioco (-3). Errori di rigore negli anticipi: Calvarese a Napoli non punisce il mano di Zuniga (-2), mentre Romeo a Roma non fischia il fallo di Ibarbo su Tachtsidis (-2).
CLASSIFICA GENERALE ARBITRO
ROCCHI ORSATO RIZZOLI GIANNOCCARO TAGLIAVENTO VALERI DAMATO BANTI MAZZOLENI MASSA DE MARCO BERGONZI CALVARESE GERVASONI CELI ROMEO RUSSO PERUZZO GIACOMELLI DI BELLO DOVERI MARIANI TOMMASI OSTINELLI PINZANI IRRATI GUIDA
GARE
PUNTI
11 11 11 11 10 11 11 11 10 9 11 11 10 11 10 11 10 9 9 3 11 1 3 2 1 2 10
19 18 18 16 16 13 14 12 11 11 12 11 9 8 7 6 8 6 4 3 2 2 1 1 1 1 0
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A ALESSANDRA GOZZINI MIRKO GRAZIANO MILANO
Jovetic dentro allo Juve Stadium, prima o poi doveva succedere: e infatti succederà, a nove giorni dalla chiusura del mercato invernale e distante settimane dalla riapertura della finestra d’estate. Dunque Jo-Jo sbarca a Torino a trasferimenti sbarrati, atterra con la casacca viola con l’idea di far soffrire la corteggiatrice.
Di nuovo Juvetic Ma allo Stadium ancora da nemico
Lunga storia Un estate fa nume-
ro 8 e bianconeri furono vicini alla fusione: nacque la cartella «Juvetic». A ghiacciare l’affare fu Andrea Della Valle, presidente viola, per cui mai il gioiello avrebbe potuto impreziosire la rosa bianconera. No fermo, e non è che nel frattempo il muro si sia sciolto, anzi con l’aggiunta del caso Berbatov, la temperatura si è ulteriormente inabissata: «Con gli Agnelli rapporti zero» ha ribadito ADV con decisione domenica pomeriggio scorso. Magari le proprietà troveranno in futuro il modo di scaldare i rapporti, come caldo resta il nome di Jo-Jo nella lista dei possibili rinforzi juventini dell’estate. Forse non più l’obiettivo numero uno, ma un nome su cui provare a lavorare, con trasparenza e senza voler urtare la dirigenza viola. Clausola Se dunque ci sarà il modo di dialogare bene, altrimenti la Juve passerà ad altri piani. Per far decollare l’affare Jo-Jo la prima pista da seguire, per i bianconeri, potrebbe essere quella di presentare una ricca offerta alla Fiorentina (pacchetto di milioni+un paio di controparti-
In estate i bianconeri potrebbero tentare un nuovo assalto a Jo Jo senza però volersi scontrare coi viola
te), oppure c’è il solito (tortuoso) sentiero della clausola rescissoria. Carta integrata al contratto che per l’8 e l’entourage vale («La clausola? C’è, quest’estate abbiamo deciso insieme di non usarla», Jovetic alla Gazzetta il 12 settembre 2012), per il club no, in quanto non depositata negli uffici della Lega. Sebbene il foglio sia stato di recente adocchiato dai bianconeri, nessuno ha voglia di arrivare allo scontro.
Il montenegrino sta bene a Firenze e Della Valle vuole tenerlo per fare la coppia con Rossi La Juventus ha adocchiato la clausola del giocatore: per i toscani non vale
Altre strade Così, o Jo-Jo si assu-
me in pieno le responsabilità dell’addio (impossibile) oppure i club dovrebbero avviare un percorso diplomatico, che potrebbe però essere lungo e sfiancante. In estate un approccio ufficiale partirà, se poi la resistenza resterà rigida addio Juve a Jo-Jo. Che nel frattempo non fa da spettatore: alla Fiorentina è attaccatissimo, il ritorno viola nella Grande Europa può legarlo ancora di più a Firenze. Ma è chiaro che in estate, oltre che da Torino, riceverà telefonate dall’Inghilterra: City, Chelsea e United sono in coda, in questo ordine, al centralino.
simbolo, con l’altra parte che potrebbe riproporre in cambio Quagliarella (per cui Montella, letteralmente, stravede) o, di nuovo, mettere a bilancio una spesa consistente (cosa che al momento, a Torino, non ipotizzano) riutilizzabile dalla Fiorentina su un nuovo centravanti. Traccia ora complicata nonostante l’amore sottotraccia: coì Jovetic allo Juve Stadium entrerà, ma da nemico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la scheda
Club Con il botto Pepito
piazzato nel silenzio a gennaio, la Fiorentina vuole ora puntare sulla coppia Rossi-Jovetic. Andrea Della Valle è stato chiarissimo nell’esibizione delle sue volontà, intendimento che nasce da un doppio presupposto: tecnico e ambientale. Dall’altro lato anche Agnelli e la Juve tutto vogliono tranne che crear baruffa. Così resterebbe un unico spiraglio: una trattativa serena se la piazza cominciasse e non ritenere più indispensabile Jo-Jo e a non vederlo più come il proprio fortissimo
STEVAN JOVETIC 23 ANNI ATTACCANTE
Cresciuto nel Mladost, squadra della sua città, Podgorica, entra poi nel settore giovanile del Partizan Belgrado. L’esordio in prima squadra nell’aprile 2006, a 16 anni, prima di diventarne capitano l’anno successivo, il più giovane nella storia del club serbo.
MAGGIO 2008 L’ annuncio dell’acquisto viola per 8 milioni
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
numeri& STATISTICHE
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Un’esultanza di Diego Milito, 33 anni. Il bomber è arrivato all’Inter nel 2009 ANSA
Il ritorno del Principe Inter, con Milito non sbagli mai Ad ogni gol dell’argentino è vittoria. Con lui in campo, 15 gare vinte su 24. Icardi il suo erede? DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)
Perché è fondamentale Diego Milito? Perché è la Treccani dell’attaccante, per movimenti, finalizzazione, senso tattico, tutto. Perché nessuno nella rosa-Inter è come lui. Perché senza di lui l’Inter ha fatto meno scintille. E perché in quelle 7 partite di inizio stagione in cui lui ha fatto gol, bé, l’Inter ha sempre vinto. Può bastare? Può bastare. Ma la storia non finisce qui: perché la storia dell’ultimo campionato racconta che il Principe si scatenò proprio nel nuovo anno (inizio 2012) e perché molti si interrogano sul suo futuro alla fine di questa stagione. Temi. Da sviscerare. L’ultima parentesi L’ultima partita intera - e in cui è sorto il problema al ginocchio sinistro
che lo ha tenuto fermo a parte i 6’ contro il Pescara - è stata Inter-Genoa 1-1 del 22 dicembre. Fu Milito a dare quella palla all’ultimo secondo che Livaja impattò incredibilmente sul palo. Poi, puff, quell’apparizione contro gli abruzzesi e stop. Da quel giorno ecco gli alti e bassi dell’Inter, un lento regredire, Palacio che le gioca tutte e arriva con la lingua lunga, Rocchi che non è ancora pronto (fisicamente) per essere il vice-Milito e un attacco che fa una fatica bestia. Con il Chievo subito o dopo? A
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i gol realizzati da Milito in questo campionato (fra cui una doppietta alla Juventus): quando segna, l’Inter vince
meno di clamorosi stop, Diego ritorna domenica sera contro il Chievo e per Strama è un respiro di aria pura. Magari non partirà dal 1’ ma nemmeno questo è deciso: nel caso di panchina iniziale, ecco che davanti (in caso di 4-3-3) si proporrebbe il trio Cassano-Palacio-Alvarez; in caso di titolarità, ecco il tridentone.
te, 4 pareggiate, 4 perse. Numeri pesanti.
l’ultimocentro
Icardi il prescelto? Nel frattem-
Gol da tre punti Un anno fa si
scatenò a gennaio dopo un finale-2011 da incubo. Quest’anno ha iniziato rombando: 8 gol in 7 partite tutte vinte. Le reti al Pescara, al Torino, alla Fiorentina, al Bologna, alla Samp e al Napoli sono state impreziosite nel mezzo dalla doppietta che ha infranto l’imbattibilità dello Juventus Stadium. Due gemme, ma la sua ultima rete in campionato è datata 9 dicembre ai partenopei. Ah, non solo: con lui in campo 15 gare vinte su 24; senza, 4 vin-
Non segna dal 9 dicembre Ecco l’ultimo gol di Diego Milito, l’8˚ della stagione (tutti segnati in Serie A): il Principe ha firmato così il 2-0 con il Napoli, il 9 dicembre, bissando al 39’ del primo tempo il gol di Guarin, prima che Cavani accorciasse le distanze ad inizio ripresa. Inter-Napoli terminò 2-1 ANSA
po è partito il tormentone degli argentini (Milito e Cambiasso) che hanno cominciato a parlare con la società per la spalmatura dell’ingaggio. Non risulta che ci siano già contrattazioni in essere, anche perché l’imperativo ora è rialzarsi e perché c’è tempo. Però è chiaro che l’Inter guarda al domani, a un centravantone soprattutto nel caso in cui Milito decidesse di tornare in Argentina prima della scadenza contrattuale del 2014 (la scelta sarà esclusivamente sua, in un senso e nell’altro). E’ anche per questo che i nomi usciti legati a Dzeko, Damiao e Icardi (il favorito) hanno un senso: l’Inter li segue, e forse su uno dei tre ha già fatto passi segreti. Ma ora c’è Milito, la Treccani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SQUADRA DI MANGIA IL PORTIERE E I QUATTRO DIFENSORI PROVENGONO DAL VIVAIO DELL’INTER
Toh, quest’Under in difesa veste tutta nerazzurro DAI NOSTRI INVIATI
BIANCHI-VELLUZZI ANDRIA
Talenti in ordine sparso, dal centrocampo in su. Ma dietro, il blocco è compatto. L’Under di Devis Mangia continua a divertire e vincere, nonostante ogni raduno perda un pezzo di valore che finisce da Prandelli (ultimo Florenzi). Eppure sostituendo le pedine, il risultato non cambia. Segno di idee chiare, di un buon impianto di gioco. E anche di un ottimo serbatoio. Per l’Under che ha appena conquistato il primo successo con la Germania, il c.t. ha sfruttato un blocco casuale, nel senso delle squadre, ma preciso nell’indirizzo scolastico. La difesa che ha fermato i colossi tedeschi recitava così: Bardi; Donati, Bianchetti, Caldirola, Biraghi. Segno distintivo: tutti cresciuti nell’Inter.
Nerazzurro a tinte forti France-
sco Bardi, portiere classe ’92, è il titolare inamovibile dei baby azzurri. L’Inter punta parecchio su di lui. Sta giocando nel Novara, ma è in prestito. Come Donati (’90), Bianchetti (’93) e Biraghi (’92), in prestito a Grosseto, nell’Hellas Verona e a Cittadella. Donati, difensore di destra, ha giocato per l’assenza di De Sciglio ma è uno dei pilastri dell’Under fin dai tempi di Ferrara. Il suo rendimento è garantito. Bianchetti, centrale e Biraghi, sinistro, sono invece le ultime scommesse di Mangia. Già vinte. Bianchetti, all’esordio, non ha mostrato alcun timore contro i giganti di Germania. Ha senso della posizione, fisico e anche rapidità. Biraghi, di ritorno dall’Under dopo una lunga assenza dovuta anche a un serio k.o., è quello che ha impressionato di più. Subito sicuro, ha blindato la fascia e assistito la azioni d’attac-
IL MURO DI MANGIA
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Francesco Bardi Portiere, 1992. In prestito lo scorso anno a Livorno, adesso è al Novara, sempre in Serie B, dove ha giocato 21 partite
Giulio Donati Esterno destro, 1990. È stato a Lecce in A, poi Padova e dallo scorso anno è a Grosseto. È titolare. Ha giocato 14 gare per 1.163 minuti
Matteo Bianchetti Centrale, 1993. Dopo un brutto infortunio è andato in Serie B, a Verona: ha giocato solamente un minuto
Luca Caldirola Centrale, classe 1991. Ha iniziato la stagione a Cesena, che ha la sua metà, poi è tornato a Brescia: in tutto 21 gare per 1.806 minuti
Cristiano Biraghi Esterno sinistro, classe 1992. Anche lui cresce in B. È stato alla Juve Stabia, ora è al Cittadella: ha giocato 22 gare per 1.844 minuti
co. Resta Caldirola, il senatore. L’unico in comproprietà (Cesena-Inter). E’ il più presente di questa Under. E’ il leader silenzioso. Non è velocissimo, ma è forte di testa, perfetto nel senso della posizione e ha un sinistro da centrocampista. Lui li conosce bene Vincenzo Esposito, ora al Prato, coi giovani nerazzurri ha vinto un Viareggio e uno scudetto Primavera. Tutti i migliori sono passati da lui, inclusi Destro e Balotelli. Di questi 5, soprattutto Caldirola e Donati: «Luca ha bisogno di più tempo, ma in A arriverà. Giulio ha fatto un percorso strano, prima in A, poi in B. Ma si può stabilizzare in una media A. Credo che Biraghi sia quello che più di tutti possa aspirare al grande club. Ha qualità, fisico e tecnica». L’Inter li tiene d’occhio. Intanto se li gode l’Under. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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d il reportage
HANNO DETTO
S Lorenzo Mulinacci (Fedelissimi) «Invece di avere uno sponsor, ogni anno bisognerà vendere un Destro o un Neto. E avere stipendi ridotti»
S IL VICE HANDANOVIC L’EX LAZIO
Carrizo: «Qui nessuno s’arrende. Me compreso»
Franco Ceccuzzi (ex sindaco) «Il senese sa camminare con le sue gambe. Nello sport bisognerà avere società sane e nuovi sponsor, più gli impianti»
S Juan Pablo Carrizo, 28, tra Ausilio e Branca INTER.IT APPIANO GENTILE (Co) Maglia numero 30 perché «è la somma della data di nascita delle mie figlie, 3 giugno 2008 Delfina e 27 gennaio 2013 Lola», la parlantina di chi abbraccia una grande squadra («Sarà un’esperienza indimenticabile, fra l’altro con campioni argentini che conoscevo già») e la sana accettazione delle gerarchie: «Devo accettare che c’è Handanovic — dice Juan Pablo Carrizo —, così la cosa più importante è dare una mano, allenarmi forte: la situazione giusta arriverà». Arriva in un’Inter che sta annaspando. «Ho visto più rabbia che depressione nello spogliatoio: una squadra come l’Inter non può arrendersi. Cassano? E’ magico. La Lazio? Ci siamo lasciati in buoni rapporti, speravo di giocare di più». Da quando è arrivato in Italia gli è mancata la stabilità nei club (Lazio, Saragozza, River, Lazio, Catania, ancora Lazio, Inter negli ultimi 5 anni): «Ora la voglio qui, e dipende da me: ho fiducia». m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimo Mezzaroma (presidente) «Credo nella salvezza, dopo la vittoria sull’Inter la ruota è girata. Non è vero che a gennaio abbiamo svenduto»
S «Per il futuro attendo una chiamata dal Monte dei Paschi: la società cambierà strategia, ma servirà sempre il sostegno della banca»
VERSO IL CHIEVO CON STANKOVIC
Prove tecniche di 4-3-3 E Kovacic fa la mezzala APPIANO GENTILE (m.d.v.) Forse c’è davvero aria di difesa a 4. Forse. Perché Andrea Stramaccioni sta ragionando sulla miglior disposizione possibile per affrontare il Chievo in una gara di importanza vitale: così, stante la scelta riguardante Milito (subito o durante la gara?), ecco che fino all’ultimo si riserverà l’idea legata alla disposizione difensiva. Epperò in questi giorni ha provato il 4-3-3 che potrebbe portare sia al Tridentone da subito (Cassano-Milito-Palacio) oppure al tridentino che vedrebbe Alvarez in campo dal 1’. Da Sneijder a Kovacic Nel frattempo, è sempre più probabile la prima gara da titolare (da mezzala) per Mateo Kovacic: e succede proprio nella sfida (ovviamente di ritorno) con il Chievo contro il quale Wesley Sneijder giocò la sua ultima partita con la maglia dell’Inter. Laxalt italiano Intanto, sarebbe arrivato il passaporto comunitario di Diego Laxalt. «E’ fatta - dice il suo manager a itasportpress -, Diego ha la documentazione in regola e domani sarà cittadino italiano (oggi, ndr)». Fredy Guarin rientra oggi dopo un permesso (è squalificato in campionato).
Emeghara, 23 anni ANSA
VIAGGIO NELLA CITTA’ DELLO SPORT
E ora senza il «Monte» servirà un altro Siena «Ma si può restare in A» Domenica esaltante per calcio e basket, però la bufera che ha coinvolto la banca obbligherà il club a un futuro diverso. Mezzaroma «Salvezza? Sì, ma resto solo a certe condizioni» DAL NOSTRO INVIATO
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NICOLA BINDA SIENA
i milioni di euro che ogni anno la banca dà al Siena come sponsorizzazione: in più ci sono altri «aiutini»
E’ la capitale dello sport di provincia del nuovo millennio. Siena è un miracolo. Nell’arte, nella storia: la passeggiata dalla Fortezza a Piazza del Campo incanta turisti di tutto il mondo, come la skyline del Duomo che si staglia all’imbrunire e le leggende del Palio. Anche nel tessuto sociale lo è: disoccupazione ai minimi, Siena è la seconda città per qualità della vita secondo il Sole 24 Ore. E poi nello sport: sei scudetti (5 consecutivi) nel basket e 9 campionati di A (7 di fila) nel calcio, al di fuori delle metropoli nessuno ha fatto meglio. E l’ultima domenica è stata l’ennesima da raccontare: la Robur che batte l’Inter, la Mens Sana che stende Varese capolista. Peccato che di momenti così c’è il serio pericolo di non poterne vivere più. Lo scandalo E’ noto quello che sta succedendo al Monte dei Paschi, lo storico istituto bancario cittadino. Lo scandalo che lo sta travolgendo e le varie inchieste — i derivati, l’Antonveneta, San Marino — stanno esplodendo adesso. La gente passeggia accanto a piazza Salimbeni e scuote la testa. I dirigenti del Monte avevano avvisato da tempo: la festa è finita. Lo stesso per gli enti, le associazioni e quant’altro venisse sostenuto, persino le 17 contrade del Palio, che si dividevano circa 200mila euro l’anno. Il basket ha il contratto di sponsorizzazione che scade nel 2014 e ha già iniziato la spending review, infatti non domina più. Per il calcio è peggio: il contratto scade a giugno e non sarà rinnovato, il Siena dovrà fare calcio in modo diverso, quindi normale. Che sponsor Quella di Mps non è una sponsorizzazione normale per una squadra, pur di Serie A: 8 milioni di euro, più altri «aiutini». Una cifra che solo le big introitano. Il problema è che, chi ha gestito il Siena in questi anni, non è stato lungimirante da investire quella fortuna, ma ha speso tutto e di più, se è vero che l’esposizione è di circa 70 milioni. Insomma, sponsor e costi sono quelli di una squadra da zona Champions, ma incassi e diritti tv erano al minimo. Quindi adesso, se si vuole andare avanti, occorre cambiare registro. Il presidente Massimo Mezzaroma, presidente romano, lo sa:
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i campionati di A del Siena: salito nel 2003, è sceso nel 2010 ed è subito risalito nella stagione successiva
15,5
i milioni arrivati al Siena per le principali cessioni di questa stagione: 8,5 per Destro (metà al genoa), 7 per Neto (Zenit)
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i milioni del monte stipendi di questa stagione del Siena: era di circa 24, ma dopo il mercato di gennaio è sceso La gioia di Rosina e Rubin dopo il gol del definitivo 3-1 contro l’Inter ANSA
GLI EX BIANCONERI
E il Tnas riduce le squalifiche di Terzi e Vitiello (ma.gal.) Ieri il Tnas ha ridotto le squalifiche di Claudio Terzi (da 3 anni e 6 mesi a 7 mesi, può tornare in campo a fine mese) e di Roberto Vitiello (da 4 anni a 9 mesi, rientrerà a fine aprile). Ancora un risultato importante per l’avvocato Paolo Rodella (assisteva anche Pesoli e Ferrari), che da sempre si è battuto per un procedimento dove «accusa e difesa abbiano le stesse possibilità». È stato pubblicato solo il dispositivo e bisognerà attendere le motivazioni, ma è probabile che per Terzi l’accusa sia stata derubricata a slealtà sportiva, mentre per Vitiello dovrebbe esserci anche l’omessa denuncia. I due giocavano all’epoca dei fatti col Siena ed erano stati deferiti per AlbinoLeffe-Siena (entrambi) e Novara-Siena (il solo Vitiello). Per entrambi la condanna della Disciplinare, confermata dalla Cgf, nasceva dalle dichiarazioni di Filippo Carobbio.
«Io credo nella salvezza. Dopo l’Inter la ruota è girata. A gennaio non abbiamo smantellato: abbiamo solo iniziato a fare quello che dovrà fare il Siena del futuro, ossia competere con le idee e non con il denaro. E se la città vuole mantenere la squadra in A lo deve dimostrare: vengono da tutto il mondo a vedere Siena, potrebbero anche venire a vedere lo stadio; serve una trasformazione simile a quella avuta a Bilbao». Già, ma senza la Banca, che farà Mezzaroma? «Mi devono chiamare, vedremo. Io sono venuto qui con determinati presupposti, se cambiano decido: il Siena può cambiare strategia, ma il sostegno della Banca è indispensabile». I tifosi La Banca dovrebbe tramutare il rapporto in uno simile a quello che ha con una normale azienda debitrice, cercando di evitarle il fallimento. Fabrizio Viola, a.d. di Mps, l’ha detto al Club fedelissimi, il cui presidente è Lorenzo Mulinacci, un gigante buono che spiega: «Invece di avere uno sponsor forte, bisognerà ogni anno cercare di vendere un calciatore come Destro o come Neto. Va cambiato tutto, il budget e gli stipendi andranno ridotti. Ma se fa la A il Chievo, se ci vanno Sassuolo e Livorno, ci può stare anche Siena».
L’ex sindaco Ma la preoccupa-
zione dei senesi va ben oltre. Il Comune è commissariato, il sindaco Franco Ceccuzzi è caduto dopo aver innescato il ricambio in Mps: «Il senese sa camminare con le sue gambe. Nello sport bisognerà avere due società sane e nuovi sponsor: questione di capacità, non di forza. E bisogna lavorare sull’impiantistica, il progetto del nuovo stadio fuori città è tramontato, va ristrutturato questo che è anche un fenomeno di turismo sportivo: qui da noi i tifosi ospiti visitano la città e vanno allo stadio sereni, non ci sono mai incidenti». Il passato Il «babbo Monte» ha sostenuto generazioni e generazioni, cresciute con le spalle coperte e posti di lavoro a volontà (Mps ha oltre 30.000 dipendenti). Oggi la preoccupazione è per l’identità cittadina. Lo sport viene dopo. Non erano lo Stato o l’Unione Europea a sostenere i progetti senesi: ci pensava la Banca, con la Fondazione e il Comune. Sembra di tornare al 1298, quando la banca fallì perché non poteva restituire i crediti al Papa e al re di Francia. Ma i senesi reagirono, e la città tornò a risplendere con la meravigliosa architettura del Trecento. Serve un altro miracolo. Da Siena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
SERIE A
4 La legge
I NUMERI
di Hamsik: se lui segna 0 il Napoli vince
6,52
La media voto di Hamsik in campionato. È la più alta fra i giocatori del Napoli
Da sinistra Hernanes, 27 anni, col caschetto; Louis Saha, 34 anni, al primo allenamento con la Lazio LAPRESSE
Hernanes e Saha Una Lazio a sorpresa
detto. Due paroline con le quali è vietato scherzare. E così le prime previsioni parlano di circa un mese d’assenza per il brasiliano. Ma Hernanes non ci sta. Chiede e ottiene di fare tutti gli esami necessari a restituirgli l’idoneità a giocare: li supera e si ripresenta a Formello a tre giorni da Lazio-Napoli. La vuole giocare, dimostra di essere in forma e di non essere condizionato da quella botta. Petkovic lo accontenterà, anche perché il caschetto protettivo, che ha già indossato in questi giorni a Formello, lo mette al riparo da qualsiasi rischio. Oltre che col Napoli lo dovrà portare anche nelle partite successive.
Il Profeta è ok: sarà titolare Il francese scalpita, ma il suo ingaggio desta malumore in A
Saha innovatore L’ex Manche-
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)
Due protagonisti inattesi, due attori scritturati all’ultimo istante e gettati subito sul palcoscenico. Appena tre giorni fa Anderson Hernanes e Louis Saha non pensavano neppure lontanamente di essere all’Olimpico domani sera per Lazio-Napoli. Ci saranno, invece. Uno, Hernanes, addirittura da titolare; l’altro, Saha, in panchina, ma pronto a scendere in campo. Profeta con casco I Profeti s’in-
tendono di miracoli. E quello che si accinge a compiere Hernanes lo è, sportivamente parlando. Nove giorni fa il terribile colpo alla testa durante Lazio-Juve: trauma cranico il ver-
MATUZALEM NON QUERELA
Brocchi: «Torno per la Coppa» Bufera su Zarate Ancora polemiche su Zarate. «Non è vero che il mio assistito non vuole andare a Kiev, ha già detto sì alla Dinamo, ora dipende solo dalla Lazio». Così l’agente dell’argentino, Luis Ruzzi, che ha pure rivelato che «da qualche tempo Mauro non sta ricevendo lo stipendio». Brocchi intanto promette: «Farò di tutto per rientrare per la finale di Coppa Italia prima di smettere». E ha rivelato che Matuzalem ha ritirato la querela a Baronio.
ster United è abituato ad andare di fretta. In campo, come nella vita. Tre giorni fa era ancora a Parigi a interrogarsi sul suo futuro professionale dopo aver rescisso il contratto con il Sunderland. Quando è arrivata la chiamata da Roma non ci ha pensato un attimo ad accettare. Poche ore dopo era già a Formello ad allenarsi. E ora può già debuttare in biancoceleste. Il suo tesseramento ha creato molti malumori presso altre società di A e continua a destare perplessità. Ma è stato ratificato dalla Federcalcio che ha recepito una norma Fifa che consente il tesseramento di giocatori il cui contratto sia cessato prima della chiusura dell’ultima finestra di mercato (Saha ha rescisso con il Sunderland il 30 gennaio). Tutto regolare, quindi (in Inghilterra e Spagna ci sono stati casi analoghi), al punto che l’attaccante francese domani è pronto ad esordire in Serie A. E dovrebbe esserci pure Gonzalez. Niente frattura allo zigomo per l’uruguaiano in nazionale, solo una forte botta.
Le assenze in campionato. Marek ha giocato tutte e 23 le partite. In Europa League ne ha fatte 3 su 6
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Le reti in Serie A. Ha già raggiunto il bottino dello scorso anno. Il suo campionato più prolifico nel Napoli è stato il 2009-10 (12 reti)
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Le stagioni nel Napoli. È arrivato nel 2007-08, subito dopo la promozione in A. Nel Napoli solo Cannavaro e Grava hanno giocato più campionati di lui in azzurro
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I gol in A di Hamsik, tutti col Napoli e 204 le presenze nel massimo campionato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E’ cresciuto, è diventato più costante e ha confezionato anche sette assist Maxi invasione di tifosi all’Olimpico S
GIANLUCA MONTI NAPOLI
Quando segna lui, e succede spesso, i tifosi del Napoli prima esultano e poi tirano un sospiro di sollievo. Gli ultimi quattordici gol di Marek Hamsik nelle ultime due stagioni hanno portato ad altrettante vittorie, a dimostrazione che le reti dello slovacco non sono mai banali. Addirittura, per tornare ad un gol inutile da parte di Hamsik bisogna risalire al 18 dicembre 2011, quando la Roma di Luis Enrique vinse a Napoli (finì 1-3).
Marek Hamsik è nato il 27 luglio 1987 a Banska Bystrica (Slovacchia). Nel 2004-05 ha debuttato nella B slovacca, con lo Slovan Bratislava AFP
Amarcord olimpico Negli ultimi 180’ Hamsik ha mandato ko sia il Parma che il Catania e domani sera vuole calare il tris contro la Lazio. L’Olimpico è uno stadio che lo esalta e, soprattutto, gli evoca ricordi piacevoli. L’ultima volta che il Napoli è stato nella Capitale ha poi alzato al cielo la Coppa Italia, il 20 maggio 2012, ed in quella occasione Hamsik firmò il gol del 2-0, quello della sicurezza. Lavezzi era uscito da poco e Mazzarri già pregustava il Napoli che ha messo in campo quest’anno: Hamsik dietro Cavani e Pandev (tornato al gol con la nazionale macedone e desideroso di ripetersi anche in campionato). Un tridente capace di esaltare le caratteristiche dei singoli. Non a caso, lo slovacco ha già segnato nove reti mentre Cavani sta migliorando le già considerevoli medie realizzative del recente passato. Da trequartista, però, Hamsik riesce anche ad esprimere
BOLOGNA ARRESTATO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E APPROPRIAZIONE INDEBITA IN SARDEGNA
In manette Porcedda, presidente meteora Nel luglio 2010 prese i rossoblù: in 5 mesi li portò sull’orlo del crac ANDREA TOSI BOLOGNA
Ricordate Sergio Porcedda, il presidente-meteora del Bologna che nell’estate 2010 voleva rilanciare il vecchio club rossoblù e poi lo lasciò cinque mesi dopo in condizioni di grave insolvenza economica? Ieri il 54enne imprenditore cagliaritano, che ha portato in Italia i muscoli di Diego Perez
e il talento di Gaston Ramirez, è stato arrestato dagli agenti della Guardia di Finanza a seguito del fallimento della casa di cura Policlinico Città di Quartu, dichiarato nel 2010. L’accusa è di bancarotta fraudolenta e coinvolge anche l’imprenditore del settore sanitario Antonio Macciotta, anch’egli finito in manette, che all’epoca dei fatti contestati dalle Fiamme Gialle era proprietario e amministratore del medesimo Policlinico. L’attività investigativa ha portato al sequestro di documenti nelle sedi di diverse società collegate ai due arrestati. Secondo le indagini, Porcedda e il suo socio avrebbero sottratto dal falli-
mento la somma di 13,5 milioni di euro attraverso compravendite, trasferimenti di aziende e operazioni finanziarie simulate, tutte concluse nell’imminenza della dichiarazione di dissesto del Policlinico. Appropriazione indebita Anche ai tempi della sua reggenza del club rossoblù, Porcedda ha avuto problemi con la giustizia. Infatti è tuttora indagato dalla Procura del capoluogo emiliano, nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, per una appropriazione indebita relativa alla somma di 3 milioni di euro transitati nel luglio 2010 dalle casse del Bologna Football
Club a quelle dell’Asf, società di cui era titolare lo stesso Porcedda, e poi rientrati al Bologna quando si perfezionò la cessione della società sotto forma di un immobile. La gestione Porcedda, dichiaratosi vittima di un raggiro per alcune fidejussioni fasulle come causa del mancato pagamento di stipendi e contributi ai tesserati, ha portato il Bologna sull’orlo del crac, scongiurato in extremis dall’intervento di una cordata di personaggi pubblici e imprenditori tra cui Gianni Morandi, Giovanni Consorte, Massimo Zanetti e gran parte dei soci guidati dall’attuale presidente Albano Guaraldi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
tutta la fantasia di cui dispone. Così, ha fornito la bellezza di sette assist vincenti (quattro per Cavani, tre per Maggio). Nessuno ha fatto meglio di lui. Ma c’è un altro ricordo legato all’Olimpico che farà sorridere i tifosi del Napoli, pronti a invadere Roma domani sera come ai vecchi tempi. L’ultima volta che gli azzurri vinsero sul campo della Lazio fu il 26 ottobre 2008 (1-0, autorete di Siviglia) e per la prima volta nell’era De Laurentiis la squadra salì in vetta alla classifica, prima di essere raggiunta il giorno dopo dall’Udinese. Quell’anno poi la squadra crollò alla distanza, subì anche un traumatico cambio in panchina (Reja esonerato dopo oltre 4 anni lasciò il posto a Donadoni) e alla fine non riuscì a qualificarsi neppure per l’Europa League, stavolta le ambizioni sono molto più consistenti. Grazie anche alla costanza di rendimento di Hamsik, giocatore molto più determinante che in passato Come il Vesuvio Adesso, l’asso
slovacco non si accende più ad intermittenza ed ormai rappresenta l’emblema del progetto De Laurentiis. In città gli è stato dedicato uno splendido murales nel quale è ritratto con alle spalle il Vesuvio, quasi a voler identificare due simboli di Napoli. Anche il suo procuratore Mino Raiola si è dovuto «rassegnare» al fatto che Hamsik non intende proprio cambiare maglia. A soli 25 anni, è già il decimo miglior realizzatore della storia azzurra con 68 gol all’attivo, però ha un contratto fino al 2016 e quindi avrà tempo per scalare altre posizioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la scheda SERGIO PORCEDDA 54 anni EX PRESIDENTE BOLOGNA
Sergio Porcedda, nato nel 1958, imprenditore sardo e titolare del più famoso e frequentato stabilimento balneare di Cagliari, acquista l’80% delle quote del Bologna il 2 luglio 2010 dalla famiglia Menarini per 20 milioni di euro
3 I punti di penalizzazione inflitti al Bologna a metà novembre 2010 perché Porcedda non è in grado di pagare gli stipendi
Sergio Porcedda, 54, quando si presentò a Bologna ANSA
5 i mesi della sua gestione. Il 23 dicembre, col club in stato prefallimentare, cede il club
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TORINO Il brasiliano torna a Udine da avversario
La puntura di Barreto «Guidolin non mi vedeva» FRANCESCO BRAMARDO TORINO
GENOA FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Ora la Disciplinare riapre Genoa-Siena Tifosi in campo per Matteo, il bambino sottoposto a trapianto La Disciplinare ha riaperto ieri il procedimento sui fatti legati a Genoa-Siena del 22 aprile di un anno fa. Il verdetto è atteso nei prossimi giorni, dopo che nel novembre scorso la Corte di Giustizia federale aveva accolto il ricorso presentato dal procuratore federale contro l'improcedibilità nei confronti del presidente rossoblù Preziosi e dei giocatori. Quel giorno, con il Grifone in svantaggio per quattro a zero alla fine del primo tempo, un gruppo di un centinaio di ultrà (tutti identificati: molti di loro sono stati rinviati a giudizio) impose lo stop della gara costringendo i rossoblù a togliersi le maglie da gioco. Tifosi in campo per Matteo Proprio dai sostenitori genoani, però, è arrivata una buona notizia. Dopo avere raccolto quasi 13 mila euro per consentire al piccolo Matteo, cinque anni, di sottoporsi a un delicato e costoso trapianto di polmone (oltre 75 mila euro) in Svizzera, effettuato con successo lunedì scorso, domani pomeriggio a Genova gli studenti del liceo Klee-Barabino raccoglieranno nuovi fondi grazie a un torneo di calcio benefico fra docenti e allievi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I tifosi provocano la sospensione della gara ANSA
Palermo GIOVANNI DI MARCO PALERMO
Malesani riparte dal perno Donati Si passa al centrocampo a cinque Ma in mezzo il dubbio resta Ilicic Il Palermo di Malesani avrà un centrocampista in più, rispetto a quello di Gasperini: passerà dal 3-4-3 al 3-5-2. Una scelta per irrobustire il centrocampo e proteggere meglio la difesa. E in mezzo al campo dovrebbe tornare Donati: l'allenamento di oggi sarà decisivo, ma con ogni probabilità sarà lui il perno attorno al quale ruoterà il nuovo Palermo, alla disperata ricerca di una vittoria. E dire che l'ex centrocampista del Celtic, la sfida di domenica, l'avrebbe potuta giocare con l'altra maglia, quella del Pescara, come ha ammesso il d.s. biancoazzurro Delli Carri: «Donati è il più grande rimpianto del nostro mercato. Avevamo trovato l'accordo col Palermo, ma alla fine Massimo ha deciso di rimanere in Sicilia». Contro gli abruzzesi, Malesani conterà anche su Aronica e Von Bergen che hanno scontato la squalifica. I dubbi, invece, riguardano Ilicic — problemi agli adduttori, ieri per lui solo corsa e palestra — e l'attacco: in attesa di riavere Miccoli (squalificato), Boselli dovrebbe partire titolare. Accanto a lui uno tra Dybala, Fabbrini e Formica con l’argentino favorito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rolando Bianchi dolorante per una contusione alla tibia, Meggiorini, dopo tre gare tirate, a corto di ossigeno. A Udine il Toro potrebbe presentarsi con un attacco inedito: i brasiliani Jonathas e Barreto. In allenamento hanno impressionato Ventura per la facilità di palleggio, l’intesa e una buona condizione. Barreto ha voglia di rivincite dopo il letargo di Udine, frutto non solo di infortuni ma di un rapporto non idilliaco con lo staff tecnico. Dopo la ruggine sta tornando a nuova vita: 4 gare di fila in granata (non
accadeva da due anni e mezzo). «A Udine c’era incompatibilità con l’allenatore, non mi vedeva, è stato un periodo difficile ma può capitare a tutti». All’andata ha giocato all’Olimpico da avversario (0-0). «Il Toro meritava di vincere, ha colpito tre pali, mi ha fatto un’ottima impressione, io c’ero ma era come se non ci fossi». Inutile chiedergli se in caso di gol esulterà. Sorride: «L’ultimo gol non me lo ricordo (7-112010, Bari-Milan, ndr), non è un problema». Per Rolando
Pjanic: «Si doveva cambiare Zeman»
Bianchi è un periodo infelice: squalificato a Pescara, due subentri (55’ con Inter e Samp), ora il rischio di stop. Jonathas è pronto alla staffetta con Meggiorini. A Pescara con Zeman gli è andata peggio che a Barreto con Guidolin. «Preferisco non parlare. Qui ho trovato un tecnico che a fine allenamento mi prende da parte, mi spiega, l’ambiente è stupendo come il gruppo. Rolando Bianchi mi ha preso da parte e mi ha parlato da capitano». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Barreto 27 anni
Sampdoria ALESSIO DA RONCH GENOVA
Ahi, Palombo salta i giallorossi «Non avevamo equilibri. Il Barça? Speciale...» Icardi recupera E Pallotta propone il rinnovo al d.s. Sabatini Roma MASSIMO CECCHINI ROMA
C’eravamo tanto amati. O forse solo sopportati, ma nel giorno dell’ennesima ristrutturazione trigoriana — a proposito, complimenti al ceo Italo Zanzi: viene descritto di modi cortesi nei confronti dei dipendenti, totalmente diverso dal dirigente medio del calcio italiano — viene facile guardare avanti. A medio e a lungo termine, soprattutto quando ti chiami Miralem Pjanic e hai addosso stimmate da protagonista. Senza equilibrio «Siamo dispiaciuti per l’esonero
di Zeman — ha spiegato il centrocampista dopo il successo (con gol) ottenuto contro la Slovenia — ma la priorità è sempre il bene della Roma. Veniamo da un periodo difficile. L’obiettivo era quello di stare nei primi posti, mentre siamo piuttosto distanti. È ovvio che qualcosa doveva cambiare. In queste situazioni si cerca sempre un responsabile. Spero che con il nuovo allenatore le cose si modificheranno. Siamo incappati in un momento negativo, ma abbiamo le qualità per fare bene. Pjanic Penso che il problema principale sia stata la mancanza di equilibrio. Abbiamo il miglior attacco del campionato, ma una delle peggiori difese. A me piace giocare in attacco, però la squadra viene prima. Il gioco in Italia è molto tattico. Bisogna mettere la stessa attenzione sia in fase offensiva che difensiva, e noi non lo abbiamo fatto. Il nostro gioco offensivo in realtà è stata la nostra debolezza. Ora spero che saremo in grado di lavorare su questo aspetto e di risalire». Barcellona & Co. Meglio così, perché Pjanic è inseguito dalla nobili-
Atalanta GUIDO MACONI BERGAMO
Quattro new entry Cigarini out 4 gare Colantuono cala il poker: Scaloni, Del Grosso, Brienza e Contini
tà calcistica e, per restare in giallorosso, è facile ipotizzare i suoi desideri: 1) che la Roma si qualifichi almeno per la Europa League (tre anni senza Coppe sarebbero un disastro); 2) che la dirigenza faccia una campagna acquisti ambiziosa; 3) che, in presenza dei precedenti elementi, si pongano le basi di un rinnovo importante, visto che il suo contratto scade nel 2015 e attualmente guadagna 2 milioni (mentre il prossimo anno 2.5). Com’è noto, il Barcellona è dietro l’angolo, anche se per i giallorossi il giocatore non si cederebbe per meno di 23 milioni. «Non è vero che sia a un passo dai blaugrana — ha aggiunto —. Certo, quel club per un calciatore è sempre qualcosa di speciale, uno dei migliori al mondo, ma io ho un contratto e, anche se non siamo andati bene, sono soddisfatto. Io ho solo bisogno di giocare. Chiunque mi voglia, deve parlare con la Roma». Proprio vero e sono pronti a farlo anche Chelsea, City e United, visto che un’avventura in Premier sembra allettare il bosniaco. Andreazzoli: faccia a faccia Detto che il tecnico ieri ha parlato alla squadra («lavorate e credeteci: siete forti»), c’è da segnalare che la proprietà Usa ha già proposto al d.s. Sabatini di rinnovare in contratto in scadenza. Impressioni? Le rivoluzioni non abitano a Trigoria. Salvo in panchina, ovviamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE GARE GIOCATE IN CARRIERA
GDS
avevano ragione» ha detto Lionel Scaloni, che Colantuono ha già ribattezzato «il saggio». Subito a suo agio anche l’esterno sinistro difensivo Cristiano Del Grosso, appena arrivato da Siena: «Grazie al gruppo, che mi ha subito fatto sentire importante: domenica mi sentivo come se fossi stato qui da molti anni. Questa è la tappa più importante della mia carriera: era un’opportunità imperdibile, ora la devo sfruttare bene». Brienza e Contini Franco Brienza è pronto al-
l’esordio, magari già dal 1’ minuto: «Avevo anche offerte di altri club, ma la storia dell’AtalanL’Atalanta cala il suo poker, ma perde Luta parla da sola: una società che vuole crescere ca Cigarini per quasi un mese. La risonane non si vuole accontentare. Non fisso una quoza ha infatti evidenziato una lesione ai ta di gol, mi interessa dare il massimo. E non legamenti della caviglia sinistra: dovedo l’ora di giocare con Denis: da avversavrà stare fermo venticinque giorni e rio mi ha sempre impressionato». Matteo tornerà soltanto a marzo, forse alla Contini, per vestire la maglia nerazzurnona giornata contro il Pescara. Nel ra, si è anche ridotto l’ingaggio e raccofrattempo l’Atalanta si affiderà a Raglie l’eredità di Manfredini: «Lui ha fatto dovanovic. Ieri intanto presentazione bene qui, spero di essere alla sua altezza. per i quattro rinforzi di gennaio. Conosco Marino, in passato ho giocato con Luca Percassi e mi piacciono piazze calde come questa: per questo quando Scaloni e Del Grosso «Metto esperienza e c’è stata la possibilità non ho avuto professionalità al servizio del gruppo. dubbi». Alla Lazio tutti mi avevano parlato beCigarini, 26 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA ne dell’Atalanta e, toccata con mano,
Il centrocampista Angelo Palombo, 31 anni FOTOPRESS
Il c.t. Sabella incontrerà l’attaccante per convincerlo a giocare nell’Argentina Angelo Palombo stavolta non respinge la sfortuna. La lunga parentesi senza impegni agonistici ha lasciato il segno. Dopo l’affaticamento della scorsa settimana e la colica renale di domenica, ecco la botta più pesante, quella inarrestabile: il giocatore ha una piccola lesione al muscolo della coscia destra. Niente di terrificante, comunque una cosa da valutare con attenzione, anche perché lui non è abituato a subire infortuni di questa natura, quindi si procede un po’ al buio sui tempi di recupero. Una diagnosi precisa verrà stilata nei prossimi giorni, ma niente Roma e nessuna certezza pure per la settimana successiva quando sarà in programma l’impegnativa trasferta a Napoli. Icardi c’è Nessuno vuole rischiare recuperi affret-
tati, tantomeno il tecnico Delio Rossi, che ha avuto la brillante intuizione di arretrarlo, piazzandolo al centro della difesa a tre. Palombo così è tornato preziosissimo. Basta un dato per sottolinearlo: la difesa della Sampdoria dal suo rientro ha subito soltanto 3 reti in 6 partite, da una media precedente di 1,35 gol a sfida, si è scesi a 0,50, pur ritrovando come avversari scogli durissimi come Juventus e Milan. Un abisso, che ha fatto felice il portiere Romero, ma anche tutti coloro che amano la Samp. Contro la Roma tornerà titolare Rossini, elemento comunque affidabile, ma il sorriso potrebbe tornare soprattutto grazie a Icardi. L’attaccante argentino anche ieri è rimasto a riposo, ma sul suo recupero lo staff medico è ottimista. Nei prossimi giorni arriverà in città il ct argentino Sabella, per convincere il giovane attaccante — che la Figc vorrebbe vedere in azzurro — a vestire la maglia albiceleste. Grazie Riccardo Bella anche la notizia che arriva
dall’asta benefica di Etwoo.it, che ha visto una tifosa sborsare ben 1.100 euro per aggiudicarsi la maglia dedicata da tutti i giocatori della rosa blucerchiata a Riccardo Garrone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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a
LA GAZZETTA DELLO SPORT
14
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
SERIE A LA GUIDA
24
a
PARTITE G
V
N
PARMA (4-3-3) GENOA (3-5-1-1)
ATALANTA (4-3-2-1) CATANIA (4-3-3)
BOLOGNA (3-4-2-1) SIENA (3-4-2-1)
DOMANI 18 ARBITRO Mazzoleni (0-0)
DOMANI 20.45 ARBITRO Orsato (0-3)
DOMENICA 12.30 ARB. Peruzzo (1-1)
DOMENICA 15 ARBITRO Massa (1-2)
DOMENICA h 15 ARB. Giacomelli (0-1)
F
S
JUVENTUS 52 23 16 4 3 48 16 NAPOLI 49 23 15 4 4 45 20 LAZIO 43 23 13 4 6 34 25 MILAN 40 23 12 4 7 41 29 INTER 40 23 12 4 7 36 28 FIORENTINA 39 23 11 6 6 41 27 CATANIA 35 23 10 5 8 31 30 ROMA 34 23 10 4 9 49 42 UDINESE 33 23 8 9 6 34 33 PARMA 31 23 8 7 8 30 31 TORINO (-1) 28 23 6 11 6 27 26 CHIEVO 28 23 8 4 11 24 36 ATALANTA (-2) 26 23 8 4 11 21 33 BOLOGNA 25 23 7 4 12 32 33 SAMPDORIA (-1) 25 23 7 5 11 28 29 CAGLIARI 24 23 6 6 11 25 40 GENOA 21 23 5 6 12 25 37 PESCARA 20 23 6 2 15 19 48 SIENA (-6) 17 23 6 5 12 23 33 PALERMO 17 23 3 8 12 20 37 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan); Lamela (Roma) 9 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Hamsik (Napoli) 8 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari); Milito (3) (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Totti (1) (Roma) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Icardi (Sampdoria); Bianchi (2) (Torino)
DE CEGLIE
PIRLO 9
RETI P
22 MARCHETTI
1 BUFFON
ISLA
Classifica PT
LAZIO (4-5-1) NAPOLI (3-4-1-2)
15 39 4 BARZAGLI MARRONE CACERES POGBA VIDAL 33 23 21 6 11
GIORNATA SQUADRE
JUVENTUS (3-5-2) FIORENTINA (3-5-2)
32 MATRI
VUCINIC
30 8 JOVETIC TONI CUADRADO PASQUAL PIZARRO 23 20 92 11 7 BORJA VALERO ROMULO 15 SAVIC
2 4 RODRIGUEZ RONCAGLIA
1
26 RADU
24 8 LEDESMA 6 87 HERNANES GONZALEZ MAURI CANDREVA 99 27
FLOCCARI 7 CAVANI 18 ZUNIGA
29 PANDEV 17 HAMSIK 85 88 11 MAGGIO BEHRAMI INLER
85 BRITOS
28 55 CANNAVARO GAMBERINI
(0-4) (0-0) (1-0) (2-1) (5-1) (1-2) (1-2)
77 NINIS
47 CONSIGLI
PAVARINI LUCARELLI 6
18 GOBBI
10
16
VALDES
PAROLO
21 9 BIABIANY BELFODIL SANSONE 22 91 BORRIELLO BERTOLACCI ROSSI KUCKA 33 7 4 27 13 ANTONELLI MATUZALEM FERRONETTI
5 STENDARDO 2 SCALONI 17
8
Tutti a caccia dell’Asti I piemon-
tesi hanno trionfato a Padova l’anno scorso e adesso dominano la serie A con un roster sulla carta imbattibile. Luparense e
11 MOTTA
GOMEZ 17
LODI 10
IZCO 13
CAPUANO SPOLLI BELLUSCI ALVAREZ 33 3 14 22
15
6
3
PEREZ
TAIDER
MORLEO
23
33 KONE
10
GILARDINO 10 77 EMEGHARA 27 SESTU ROSINA
BERGESSIO BARRIENTOS 9 28
BIAGIANTI 27
CHERUBIN 21
DIAMANTI
10
23
RUBIN ANGELO 14 8 33 6 DELLA ROCCA VERGASSOLA 18 FELIPE
ANDUJAR 21
88 TERLIZZI
17 BELMONTE
PEGOLO 25
PANCHINA 91 Bajza, 31 Coda, 5 Mesbah, 4 Morrone, 14 Strasser, 15 Mariga, 17 Palladino, 11 Amauri. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Belfodil-Amauri 55-45%, Lucarelli-Coda 55-45%, Gobbi-Mensbah 60-40%. SQUALIFICATI Rosi e Marchionni (1). DIFFIDATI Galloppa, Coda, Sansone. INDISPONIBILI Galloppa, Santacroce, Mirante.
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 22 Contini, 6 Bellini, 28 Brivio, 77 Raimondi, 44 Cazzola, 18 Giorgi, 11 Moralez, 91 De Luca, 99 Parra, 20 Budan. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Brienza-Giorgi 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biondini, Bonaventura, Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez. INDISPONIBILI Capelli, Marilungo, Lucchini, Ferri, Cigarini.
PANCHINA 25 Agliardi, 32 Stojanovic, 45 Carvalho, 8 Garics, 4 Krhin, 13 Pulzetti, 17 Guarente, 30 Pazienza, 77 Pasquato, 18 Gabbiadini, 19 Christodoulopoulos, 9 Moscardelli. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Kone-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Antonsson, Garics, Kone, Motta, Taider. INDISPONIBILI Natali.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 40 Tomovic, 5 Compper, 28 Capezzi, 19 Llama, 27 Wolski, 22 Ljajic, 9 El Hamdaoui, 18 Larrondo. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Toni–Ljajic 70-40%, Roncaglia–Tomovic 70-30%. SQUALIFICATI Aquilani e Migliaccio (1). DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, B. Valero. INDISPONIBILI Mati Fernandez, Hegazi, Rossi, Camporese.
PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 6 Rolando, 14 Campagnaro, 16 Mesto, 4 Donadel, 13 El Kaddouri, 27 Armero, 9 Calaiò, 24 Insigne. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Gamberini-Campagnaro 60-40%, Maggio-Mesto 60-40%, Zuniga-Armero 60-40%, Zuniga-Mesto 60-40%. SQUALIFICATI Dzemaili (1). DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 26 Cassani, 29 Nadarevic, 87 E. Pisano, 24 Moretti, 14 Rigoni, 10 Olivera, 28 Tozser, 17 Immobile, 19 Jorquera, 23 Said. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Granqvist, Jankovic, Matuzalem, Manfredini. INDISP. Floro Flores, Vargas, Jankovic.
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 6 Legrottaglie, 5 Rolin, 18 Augustyn, 4 Almiron, 30 Salifu, 19 Castro, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Bellusci-Rolin 60-40%, Biagianti-Almiron 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bellusci, Biagianti, Barrientos. INDISPONIBILI Cani, Sciacca.
PANCHINA 12 Farelli, 88 Marini, 87 Grillo, 3 Uvini, 36 Bolzoni, 7 Valiani, 16 Verre, 23 Agra, 70 Mannini, 9 Paolucci, 81 Bogdani, 91 Reginaldo. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Emeghara-Bogdani 60-40%; Terlizzi-Uvini 70-30%. SQUALIFICATI Vitiello (10/09/2013), Terzi (10/03/2013), Paci (1). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin. INDISPONIBILI Pozzi.
CAGLIARI (4-3-1-2) MILAN (4-3-3)
PALERMO (3-5-2) PESCARA (4-3-1-2)
SAMPDORIA (3-5-1-1) ROMA (4-2-3-1)
UDINESE (3-5-2) TORINO (4-2-4)
INTER (4-3-3) CHIEVO (5-3-2)
DOMENICA 15 ARB. Giannoccaro (0-2)
DOMENICA ore 15 ARBITRO Irrati (0-1)
DOMENICA ore 15 ARBITRO Celi (1-1)
DOMENICA h 15 ARBITRO Banti (0-0)
DOMENICA ore 20.45 ARB. Guida (2-0)
1 14 PISANO
ASTORI 13 21
ROSSETTINI 15 29 MURRU 5
DESSENA CONTI 27 SAU
54 SORRENTINO
AGAZZI
20 EKDAL
7 COSSU
92 45 EL SHAARAWY BALOTELLI
22
BARRETO 5
NELSON 17 BOSELLI
19 NIANG
22 VUKUSIC
16 FLAMINI
23
KURTIC 28
DONATI
IBARBO
23
22 ROMERO
6 25 3 MUNOZ VON BERGEN ARONICA
9 DYBALA 33 SFORZINI
99 CAPRARI 4 70 CASCIONE D’AGOSTINO 11 23 MODESTO COSIC
8
DOSSENA
28 BIANCHI
18 RIZZO 14 BALZANO
PERIN 77
28 35 3 GASTALDELLO ROSSINI COSTA OBIANG POLI 19 25 16 14 2 DE SILVESTRI KRSTICIC ESTIGARRIBIA SORIANO 21
98 ICARDI
TOTTI 10 15 PJANIC
48 FLORENZI
4 BRADLEY
8 LAMELA
16 DE ROSSI
35 5 3 23 TOROSIDIS CASTAN MARQUINHOS PIRIS
25 PADELLI 17
11
BENATIA
DOMIZZI
8
PINZI 66
BASTA
ANGELLA
PEREYRA 37
3
24 MURIEL
10
10 BARRETO
14 GAZZI
CERCI 11
4
17
10
ZANETTI
KUZMANOVIC
KOVACIC
11
8
ALVAREZ
PALACIO
99 CASSANO
77 THÈRÈAU 56 HETEMAJ
33 BRIGHI
MASIELLO 17 2 25 RODRIGUEZ GLIK GILLET
34
GABRIEL SILVA
DI NATALE
SANTANA 7 69 MEGGIORINI
STEKELENBURG 24
1 HANDANOVIC 40 31 55 RANOCCHIA JUAN JESUS NAGATOMO PEREIRA 19
4
ALLAN
D’AMBROSIO 3
43 PALOSCHI
16 RIGONI L.
5 GUANA
13 20 2 3 SAMPIRISI JOKIC 51 ACERBI DAINELLI ANDREOLLI
1
PUGGIONI 1
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 34 Del Fabro, 32 Casarini, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Murru–Perico 70-30%; Cossu–Thiago Ribeiro 60-40%; Ibarbo–Pinilla 70-30%. SQUALIFICATI Avelar (1), Nainggolan (1). DIFFIDATI Dessena, Conti, Cossu, Nenè. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 29 Garcia, 89 Morganella, 20 Rios, 14 Anselmo, 18 Faurlin, 23 Donati, 16 Fabbrini, 27 Ilicic, 50 Sanseverino, 33 Formica, 19 Sperduti. ALLENATORE Malesani. BALLOTTAGGI Kurtic-Rios-60-40%, Donati-Faurlim 60-40%, Dybala-Fabbrini 60-40%. SQUALIFICATI Miccoli (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Hernandez, Mantovani.
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 13 Berardi, 7 Castellini, 5 Renan, 93 Savic, 15 Poulsen, 11 Munari, 6 Maresca, 8 Mustafi, 12 Sansone, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Soriano-Maxi Lopez 70-30%, Krsticic-Maresca 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Eder. INDISPONIBILI Eder, Palombo.
PANCHINA 94 Pawlowski, 51 Scuffet, 75 Heurtaux, 26 Pasquale, 6 Faraoni, 15 Rodriguez, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 77 Maicosuel, 13 Ranègie. ALL. Guidolin. BALL. Angella-Heurtaux 60-40%, Gabriel Silva-Pasquale 60-40%, Pereyra-Merkel 60-40%, Muriel-Maicosuel 60-40%. SQUAL. Danilo (2), Lazzari (1). DIFFID. Angella, Maicosuel, Di Natale, Pinzi, Domizzi, Allan. INDISP. Brkic, Badu.
PANCHINA 27 Belec, 30 Carrizo, 6 Silvestre, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 7 Schelotto, 19 Cambiasso, 21 Gargano, 24 Benassi, 18 Rocchi, 22 Milito. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTT. Pereira-Gargano 60-40%, Alvarez-Milito 60-40%. SQUAL. Chivu (1), Guarin (1). DIFFIDATI Cambiasso, Handanovic, Palacio, Pereira. INDISPONIBILI Castellazzi, Samuel, Mudingayi, Obi.
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 2 De Sciglio, 76 Yepes, 17 Zapata, 77 Antonini, 12 Traoré, 4 Muntari, 8 Nocerino, 22 Bojan, 7 Robinho. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Abate-De Sciglio 60-40%, Mexes-Zapata 60-40%, Boateng-Nocerino 70-30%. SQUAL. Montolivo (1). DIFFID. Ambrosini, De Jong, El Shaarawy, Zaccardo. INDISP. De Jong, Didac Vilà, Salamon, Bonera, Pazzini.
PANCHINA 32 Pelizzoli, 2 Zanon, 6 Zauri, 5 Capuano, 15 Bocchetti, 26 Blasi, 8 Bjarnason, 7 Sculli, 9 Abbruscato, 10 Celik, 60 Caraglio. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Vukusic-Celik 60-40%, Caprari-Bjarnason 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Celik, Zanon e Quintero. INDISPONIBILI Togni, Weiss.
PANCHINA 13 Goicoechea, 1 Lobont, 11 Taddei, 7 Marquinho, 29 Burdisso, 77 Tachtsidis, 27 Dodò, 9 Osvaldo, 17 Lopez. ALL. Andreazzoli. BALL. Torosidis-Taddei 60-40%, Torosidis-Marquinho 60-40%, Castan-Burdisso 60-40%, Bradley-Osvaldo 60-40%. SQUAL. Tachtsidis (1), Guberti (agosto 2015). DIFF. Balzaretti, Bradley, Destro, Osvaldo, Piris e Totti. INDISP. Destro, Balzaretti, Perrotta.
PANCHINA 35 Coppola, 36 Darmian, 5 Di Cesare, 6 Ogbonna, 15 Caceres, 4 Basha, 20 Vives, 18 Bakic, 19 Stevanovic, 86 Birsa, 9 Bianchi, 80 Jonathas. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cerci, D’Ambrosio, Jonathas e Meggiorini. INDISPONIBILI Diop.
PANCHINA 18 Squizzi, 88 Ujkani, 33 Papp, 21 Frey, 26 Farkas, 12 Cesar, 4 Spyropoulos, 25 Vacek, 7 Seymour, 14 Cofie, 31 Pellissier, 27 Hauce. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Sampirisi-Frey 60-40%, Guana-Cofie 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, L. Rigoni, Jokic, Cofie. INDISPONIBILI Dramè, Samassa, Sardo, Stoian.
Taccuino
Scatta la final Eight di Coppa Italia: il meglio del Calcio a 5 a Pescara Scatta il conto alla rovescia per la prossima edizione delle Final Eight di calcio a 5. Il palcoscenico dove si assegnerà la Coppa Italia, dal 28 febbraio al 3 marzo, sarà il moderno Pala Giovanni Paolo II di Pescara. Ieri sono stati sorteggiati gli accoppiamenti dei quarti di finale.
88
BRIENZA BONAVENTURA 19 DENIS
LA PRESENTAZIONE OGGI L’ANTICIPO DI CAMPIONATO LAZIO-MONTESILVANO
ORLANDO D’ANGELO PESCARA
ANTONSSON SØRENSEN 5 43
CARMONA RADOVANOVIC BIONDINI
7
21 90 5 MANFREDINI PORTANOVA GRANQVIST FREY 1
1 CURCI
83 CANINI 13 DEL GROSSO
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 2 Ciani, 27 Cana, 39 Cavanda, 19 Lulic, 17 Pereirinha, 28 Saha, 18 Kozak, 25 Rozzi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Hernanes-Lulic 60-40%, Gonzalez-Cana 60-40 %. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ciani, Konko, Ledesma, Lulic. INDISPONIBILI Brocchi, Ederson, Klose, Stankevicius.
(1-1) (1-4) (1-4)
PALETTA 28 29 BENALOUANE
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 13 Peluso, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 8 Marchisio, 12 Giovinco, 27 Quagliarella. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Matri-Quagliarella 60-40%; Isla-Lichtsteiner 60-40%. SQUALIFICATI Bonucci (1). DIFFIDATI Chiellini, Marchisio, Barzagli, Peluso, De Ceglie e Vidal. IND. Asamoah, Pepe, Bendtner, Chiellini.
ABBIATI 32
Venerdì 15 febbraio, ore 20.45 MILAN-PARMA Sabato 16 febbraio CHIEVO-PALERMO (ore 18) ROMA-JUVENTUS (ore 20.45) Domenica 17 febbraio, ore 15 CATANIA-BOLOGNA GENOA-UDINESE NAPOLI-SAMPDORIA PESCARA-CAGLIARI TORINO-ATALANTA FIORENTINA-INTER (ore 20.45) SIENA-LAZIO (ore 20.45)
DIAS 3
DE SANCTIS 1
21 5 81 20 CONSTANT MEXES ZACCARDO ABATE
PROSSIMO TURNO
29 KONKO
VIVIANO 1
10 23 BOATENG AMBROSINI
Antonio Di Natale, 35 anni FORTE
BIAVA 20
Lazio — che oggi alle 20.30 affronta il Montesilvano nell’anticipo della 18a giornata di campionato (diretta RaiSport 2) — però hanno tutte le credenziali per portare a casa la Coppa. E guai a sottovalutare le stelle della Marca e delle tre formazioni padrone di casa, Pescara, Montesilvano e Acqua&Sapone. Le gare andranno in diretta su Raisport. Negli stessi giorni, tra Pescara e Montesilvano, si assegneranno anche Coppa Italia U21 e Femminile. «L’obiettivo è mettere insieme lo spettacolo della A, la valorizzazione dei giovani e del movimento femminile. Abbiamo scelto l’Abruzzo per-
ché ha una scuola importante, che ci ha regalato l’unico titolo europeo di club, col Montesilvano» ha detto il presidente della Divisione calcio a 5, Fabrizio Tonelli, felice come il collega della Lnd abruzzese, Daniele Ortolano. Nando Barbarossa, patron dell’Acqua&Sapone: «A noi, da testa di serie, tocca la squadra più difficile, Marca. Ma noi, Pescara e Montesilvano giochiamo in casa e speriamo di sovvertire i pronostici».
A FAMIGLIE LOMBARDI E MARTIRADONNA
Ecco il premio Bearzot
La presentazione della Final Eight di Pescara
PRIMAVERA
Il programma del weekend
IL PROGRAMMA DEI QUARTI: Pescara–Luparense (28 febbraio, ore 20.30); Montesilvano–Asti (18); Cogianco Genzano–Lazio (11); Marca Futsal–Acqua&Sapone (15). © RIPRODUZIONE RISERVATA
In occasione del Premio Panchina d'oro, lunedì 18 febbraio a Coverciano sarà consegnato anche il Premio Bearzot. Una commissione, composta da Alberto Cerruti, Gigi Garanzini e Dino Zoff, ha individuato due casi di particolare sensibilità legati al calcio. La somma stanziata dalla Figc andrà alla famiglia dell'ex calciatore Adriano Lombardi, vittima nel 2007 della Sla, e alla figlia di Mario Martiradonna, scomparso poco più di un anno fa.
Stefano Mammarella, portiere del Montesilvano
Ecco il programma della 5a di ritorno del campionato Primavera. Girone A, già giocate Grosseto-Torino 0-2, Empoli-Spezia 1-1, Cagliari-Parma 1-2, Sampdoria-Livorno. Oggi: Juventus-Fiorentina (diretta Sportitalia), Pro-Vercelli-Genoa. Domani: Siena-Novara. Girone B, oggi: Inter-Varese. Domani: Brescia-Milan (diretta Sportitalia), Atalanta-Bologna, Modena-Cittadella, Chievo-Hellas Verona, Cesena-Padova, Udinese-Sassuolo.Girone C, oggi Vicenza-Reggina, Juve Stabia-Pescara, Ascoli-Roma. Domani: Lazio-Catania, Ternana-Crotone, Palermo-Lanciano, Bari-Napoli (dir. Sportitalia).
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
MAGIC +3 CHAMPIONS
Potete riprendervi Sneijder L’ex interista torna nelle nuove liste Champions: con lui Drogba, Anelka, Bastos, Lucas Moura MARCO GUIDI
È successo un quarantotto. E il listone della Magic Champions è stato rivoluzionato. Non ci sono più i campioni del Chelsea e i giocatori di altre 15 squadre che hanno salutato la massima competizione europea. In compenso il mercato ci ha portato in dono vecchi campioni e giovani star da lanciare nel firmamento del fantacalcio. Sono appunto 48 le new entry di una lista ancora corposa, in attesa dei prossimi turni che la decimeranno sino alla finale di Wembley.
ciare. Il centravanti ivoriano rispunta nel listone sotto la voce Galatasaray. Costa 25 milioni ed è il più caro tra i nuovi giocatori a disposizione. Il club di Istanbul si è dimostrato parecchio generoso, regalandoci anche un altro ex campione d’Europa: ecco allora Wesley Sneijder, centrocampista, prezzo di lista 17 Magic milioni. Quanto Nicolas Anelka, nuovo attaccante della Juve, preso proprio per dare l'assalto alla coppa. Un milioncino in meno è valutato M’Baye Niang, che il Milan ha inserito in lista Champions solo a partire dagli ottavi. Altri colpi a effetto possono es-
Cose turche e non solo Ammettia-
Anche il Milan ha un giocatore attraente: Niang, costa soltanto un milione
molo, ci era mancato. Didier Drogba è l’uomo simbolo della cavalcata del Chelsea della scorsa edizione e uno dei top scorer degli ultimi anni. Ora i Magic Manager lo potranno riabbrac-
PORTIERI Cod. 123 155 114 140 116 143 149 124 145 107 126 101 103 148 157 102 109 152 106 142 137 154 133 141 113 120 135 147 118 156 132 153 112 130
Nome HELTON FABIANO DOUCHEZ SIRIGU FABIANSKI SZCZESNY MANNONE HILDEBRAND UNNERSTALL CABALLERO WILLY KAMENI ABBIATI AMELIA WEIDENFELLER LANGERAK ADAN CASILLAS DIEGO LOPEZ BUFFON STORARI PYATOV KANIBOLOTSKIY NEUER STARKE DIEGO ALVES GUAITA PINTO J. VICTOR VALDES FORSTER ZALUSKA MUSLERA ERCETIN DE GEA LINDEGAARD
Squadra Costo (POR) 15 (POR) 1 (PSG) 2 (PSG) 18 (ARS) 2 (ARS) 11 (ARS) 4 (SCH) 7 (SCH) 7 (MAL) 10 (MAL) 5 (MIL) 14 (MIL) 3 (BORD) 15 (BORD) 1 (REA) 1 (REA) 13 (REA) 5 (JUV) 18 (JUV) 1 (SHAD) 8 (SHAD) 1 (BAY) 18 (BAY) 1 (VAL) 10 (VAL) 8 (BAR) 1 (BAR) 16 (CEL) 11 (CEL) 1 (GAL) 15 (GAL) 1 (MUTD) 16 (MUTD) 3
DIFENSORI Cod. 206 213 250 311 313 341 205 211 235 282 321 368 384 389 406 207 270 284 296 323 367 377 392 268 274 318 325 343 387 415 257 285 340 399 408 409 410 201 208 227 255 326 402 404 276 292 342 351 369 370 380
Nome ALEX SANDRO BA ABDOULAYE DANILO MAICON P. MANGALA OTAMENDI ALEX ARMAND CAMARA Z. JALLET MAXWELL SAKHO THIAGO SILVA VAN DER WIEL TIENE ANDRE SANTOS GIBBS JENKINSON KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN FUCHS HOWEDES MATIP METZELDER PAPADOPOULOS UCHIDA KOLASINAC DEMICHELIS JESUS GAMEZ ONYEWU WELIGTON ANTUNES LUGANO SERGIO SANCHEZ ABATE ANTONINI BONERA DE SCIGLIO MEXES YEPES ZAPATA HUMMELS KIRCH OWOMOYELA PISZCZEK SANTANA SCHMELZER SUBOTIC
Squadra Costo (POR) 7 (POR) 1 (POR) 10 (POR) 4 (POR) 3 (POR) 10 (PSG) 11 (PSG) 3 (PSG) 2 (PSG) 6 (PSG) 8 (PSG) 4 (PSG) 18 (PSG) 7 (PSG) 3 (ARS) 4 (ARS) 6 (ARS) 5 (ARS) 4 (ARS) 6 (ARS) 8 (ARS) 2 (ARS) 12 (SCH) 9 (SCH) 11 (SCH) 6 (SCH) 5 (SCH) 8 (SCH) 6 (SCH) 2 (MAL) 6 (MAL) 6 (MAL) 3 (MAL) 5 (MAL) 4 (MAL) 7 (MAL) 5 (MIL) 6 (MIL) 3 (MIL) 6 (MIL) 5 (MIL) 6 (MIL) 5 (MIL) 5 (BORD) 9 (BORD) 3 (BORD) 2 (BORD) 8 (BORD) 5 (BORD) 11 (BORD) 8
sere Nuri Sahin (12) tornato al Borussia Dortmund, Michel Bastos (16) trasferitosi allo Schalke 04 e soprattutto Lucas Moura (18) nuovo talentino del ricchissimo Psg.
ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE RAUL ALBIOL SERGIO RAMOS VARANE NACHO BARZAGLI BONUCCI CACERES CHIELLINI DE CEGLIE LICHTSTEINER PELUSO CHYGRYNSKIY KUCHER RAKITSKIY RAT SHEVCHUK SRNA ISHCHENKO KRYVTSOV BADSTUBER BOATENG J. CONTENTO DANTE LAHM RAFINHA VAN BUYTEN BARRAGAN CISSOKHO JOAO PEREIRA MATHIEU RAMI RICARDO COSTA VICTOR RUIZ ADRIANO DANI ALVES JORDI ALBA MASCHERANO MONTOYA PIQUE PUYOL BARTRA ABIDAL IZAGUIRRE LUSTIG MATTHEWS MULGREW WILSON AMBROSE ROGNE EBOUE HAKAN BALTA SEMIH KAYA DANY NOUNKEU SABRI SARIOGLU ZAN EVANS EVRA FERDINAND JONES P. RAFAEL SMALLING VIDIC BUTTNER
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5 5 10 11 13 4 10 5 2 11 11 4 12 3 12 5 3 4 7 7 2 13 3 2 8 9 4 5 14 5 4 1 10 6 3 9 6 5 6 13 12 9 3 13 10 2 4 7 7 6 7 6 4 1 6 3 3 1 4 2 6 9 8 5 7 5 9 3
CENTROCAMPISTI Cod. 538 552 571 603 630 741 540 638 642 662 702 707 732 733 514 539 555 658 677 685 711
Nome CASTRO DEFOUR FERNANDO JOAO MOUTINHO LUCHO GONZALEZ IZMAILOV CHANTOME MATUIDI MENEZ PASTORE THIAGO MOTTA VERRATTI BECKHAM LUCAS MOURA ARTETA CAZORLA DIABY OXLADE-CHAMBERLAIN RAMSEY ROSICKY WALCOTT
Squadra Costo (POR) 2 (POR) 8 (POR) 7 (POR) 15 (POR) 15 (POR) 8 (PSG) 6 (PSG) 10 (PSG) 15 (PSG) 17 (PSG) 5 (PSG) 9 (PSG) 10 (PSG) 18 (ARS) 8 (ARS) 12 (ARS) 8 (ARS) 9 (ARS) 11 (ARS) 9 (ARS) 12
Aggiornamenti e iscrizioni su Gazzetta.it
Orfani di Willian Per campioni
che arrivano, altri ci salutano. E non parliamo di chi è stato eliminato. È il caso per esempio del brasiliano Willian, autentica rivelazione del torneo con lo Shakthar Donetsk di Lucescu. Se ne è andato all’Anzhi, rinunciando alla Champions, almeno per ora. Chi aveva puntato su di lui può consolarsi con il connazionale Taison (costo 15 milioni), l'uomo che ha il duro compito di non farlo rimpiangere alla Donbass Arena. Spariti dalla lista anche Pato, Holtby e altri 28 giocatori: per loro le note dell’arrangiamento di Zadok the Priest di Handel sono già finite. © RIPRODUZIONE RISERVATA
210 236 242 315 347 360 371 391 405 217 229 232 238 254 301 411 239 298 357 359 372 378 413 414 214 224 245 252 299 356 388 216 240 286 317 358 361 393 203 249 288 316 333 350 353 416 417 281 308 319 334 400 418 419 262 271 290 336 366 412 264 265 266 287 355 376 395 407
DOPO IL MERCATO
728 504 519 559 591 606 647 653 740 535 561 599 604 672 704 725 735 511 526 544 549 573 646 654 745 746 522 525 583 584 587 615 626 678 743 744 554 565 611 616 645 659 715 731 515 579 600 632 634 660 665 668 671 708 502 558 570 593 596 699 739 506 602 621 631 649 679 681 691 693 705 508 518 568 585 661 703 709 730 532 566 598 605 698 701 716 742 530 543 614 625 712 510 563 569
WILSHERE AFELLAY BARNETTA DRAXLER HOGER JONES J. MORITZ NEUSTADTER BASTOS CAMACHO ELISEU ISCO JOAQUIN PORTILLO TOULALAN ITURRA DUDA AMBROSINI BOATENG K. CONSTANT DE JONG N. FLAMINI MONTOLIVO NOCERINO MUNTARI TRAORE BENDER BLASZCZYKOWSKI GOTZE GROSSKREUTZ GUNDOGAN KEHL LEITNER REUS SAHIN BITTENCOURT DI MARIA ESSIEN KAKA' KHEDIRA MODRIC OZIL XABI ALONSO CASEMIRO ASAMOAH GIACCHERINI ISLA MARCHISIO MARRONE PADOIN PEPE S. PIRLO POGBA VIDAL ALEX TEIXEIRA DOUGLAS COSTA FERNANDINHO HUBSCHMAN ILSINHO STEPANENKO TAISON ALABA JAVI MARTINEZ KROOS LUIZ GUSTAVO MULLER RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER SHAQIRI TYMOSHCHUK ALBELDA BANEGA FEGHOULI GUARDADO PAREJO TINO COSTA VIERA CANALES BUSQUETS FABREGAS INIESTA JONATHAN SONG THIAGO ALCANTARA XAVI DEULOFEU BROWN S. COMMONS KAYAL LEDLEY WANYAMA ALTINTOP EMRE COLAK FELIPE MELO
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10 10 7 13 2 8 2 7 16 9 16 16 11 4 6 4 5 6 12 3 6 3 9 8 4 3 5 11 17 12 7 7 3 22 12 2 16 6 12 10 15 19 12 3 11 3 8 15 2 2 4 18 3 19 12 13 13 4 6 5 15 13 9 16 6 21 23 21 19 12 4 4 8 18 12 4 13 3 10 9 18 20 2 7 5 17 3 7 10 4 9 9 10 9 6
Messi, Ibra, Cristiano Ronaldo, Rooney e le altre stelle del calcio europeo. Vi mancano? Niente panico, stanno tornando. Martedì partono gli ottavi di finale di Champions. Un appuntamento imperdibile per i fantallenatori. Con le coppe è tempo anche di Magic Champions. Se avete già una squadra, potrete aggiornarla con le ultime novità del mercato. Se invece dovete iscrivervi, andate su gazzetta.it/magicpiu3champions oppure chiamate da un telefono fisso l’89.40.20. Le regole sono consultabili nell’Area Magic di Gazzetta.it.
Wesley Sneijder, 28 anni, torna in Champions con il Galatasaray LAPRESSE
IL TOP DELLE NOVITÀ
597 680 724 736 737 738 513 537 542 580 610 651 689 706 718 734
INAN RIERA AMRABAT SNEIJDER KURTULUS YLMAZ A. ANDERSON CARRICK CLEVERLEY GIGGS KAGAWA NANI SCHOLES VALENCIA YOUNG POWELL
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6 8 7 17 2 4 7 9 9 9 12 10 6 9 10 5
ATTACCANTI
Dall’alto: Didier Drogba (Galatasaray), Nicolas Anelka (Juventus), M’Baye Niang (Milan), Lucas Moura (Psg) e Michel Bastos (Schalke)
Cod. 805 853 893 920 937 938 837 851 861 804 838 840 887 940 834 850 867 877 888 936 835 856 879 903 904 933 813 831 883 890 941 862 905 811 818 846 894 932 839 869 889 923 934 825 830 865 874 836 841 866 886 855 885 908 918 871 884 902 913 922 848 900 910 924 929 939 808 817 832 928 935 844 895 919 925
Nome ATSU JACKSON MARTINEZ RODRIGUEZ VARELA SEBA' LIEDSON GAMEIRO IBRAHIMOVIC LAVEZZI ARSHAVIN GERVINHO GIROUD PODOLSKI AFOBE FARFAN HUNTELAAR MARICA OBASI PUKKI EDU SEBA FERNANDEZ JULIO BAPTISTA OLINGA SANTA CRUZ SAVIOLA PIAZON BOJAN EL SHAARAWY PAZZINI ROBINHO NIANG LEWANDOWSKI SCHIEBER BENZEMA CALLEJON HIGUAIN RONALDO MORATA GIOVINCO MATRI QUAGLIARELLA VUCINIC ANELKA DEVIC EDUARDO LUIZ ADRIANO MKHITARYAN FRIESENBICHLER GOMEZ MANDZUKIC PIZARRO JONAS PIATTI SOLDADO VALDEZ MESSI PEDRO SANCHEZ TELLO VILLA HOOPER SAMARAS STOKES WATT MIKU FEDOR FORREST BAROS BULUT ELMANDER YILMAZ B. DROGBA HERNANDEZ ROONEY VAN PERSIE WELBECK
Squadra Costo (POR) 14 (POR) 21 (POR) 17 (POR) 16 (POR) 3 (POR) 11 (PSG) 8 (PSG) 34 (PSG) 23 (ARS) 12 (ARS) 20 (ARS) 22 (ARS) 24 (ARS) 2 (SCH) 16 (SCH) 28 (SCH) 10 (SCH) 11 (SCH) 11 (SCH) 6 (MAL) 11 (MAL) 6 (MAL) 8 (MAL) 14 (MAL) 13 (MAL) 6 (MIL) 14 (MIL) 18 (MIL) 19 (MIL) 16 (MIL) 16 (BORD) 32 (BORD) 14 (REA) 29 (REA) 17 (REA) 19 (REA) 41 (REA) 3 (JUV) 21 (JUV) 16 (JUV) 17 (JUV) 22 (JUV) 17 (SHAD) 11 (SHAD) 12 (SHAD) 21 (SHAD) 21 (BAY) 1 (BAY) 28 (BAY) 14 (BAY) 12 (VAL) 23 (VAL) 12 (VAL) 27 (VAL) 17 (BAR) 45 (BAR) 16 (BAR) 19 (BAR) 13 (BAR) 17 (CEL) 16 (CEL) 20 (CEL) 7 (CEL) 13 (CEL) 10 (CEL) 7 (GAL) 8 (GAL) 14 (GAL) 14 (GAL) 23 (GAL) 25 (MUTD) 22 (MUTD) 27 (MUTD) 32 (MUTD) 18
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MONDO
Ronaldo contro tutti Si salva solo Mourinho «Messi da capitano argentino non mi ha neanche votato tra i migliori attaccanti. La Carbonero? Certe cose non si dicono» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
laFotonotizia
FILIPPO MARIA RICCI MADRID
«Messi non ha detto neanche una parola su di me, quando gli è stato consegnato il Pallone d’oro? Non mi sorprende per niente. Da capitano dell’Argentina, non mi ha neanche votato tra i tre migliori dell’anno, quindi di certo questo non mi stupisce». Così Cristiano Ronaldo, che si apre in una intervista al quotidiano spagnolo «As», racconta la situazione non proprio idilliaca con il rivale. Poi spazia dal rapporto con l’allenatore Mourinho, alla sfida di Champions contro il suo ex club, il Manchester United, alla situazione attuale del Real, non dimenticando il premio mancato.
Attenta Sara Anche sulle ultime
indiscrezioni, che hanno visto lo Special One oggetto di un ultimatum da parte dei senatori del Real, l’attaccante è evasivo: «È un argomento personale, è
PAESE IN FESTA DOPO IL 2-1 AL BRASILE
HA DETTO
S su Mourinho «Sono sicuro che vuole finire la stagione con il Real Madrid perchè lui è uno che vuole sempre vincere, che cosa succederà dopo non lo so»
Jack Wilshere in un contrasto con Neymar AFP
Leone Wilshere Così l’Inghilterra torna a ruggire DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
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Messi-Barça fino al 2018
Speranza vana «Speravo di
prendere il Pallone d’oro, dati i grandi risultati raggiunti da me e dal Real Madrid. Non è accaduto, ma comunque non vivo di premi individuali, preferisco raggiungere traguardi per il Real Madrid e il Portogallo». Sul futuro di Mourinho al termine della stagione, Cristiano Ronaldo è piuttosto vago: «Non lo so. Sono sicuro che vorrà finire la stagione, perché è uno di quegli allenatori che vuole vincere, e noi abbiamo molte sfide che possiamo raggiungere. Cosa farà dopo lo deciderà secondo quello che è meglio per lui, per il gruppo e per il club».
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Cristiano Ronaldo, 28 anni, attaccante del Real Madrid AFP
«Sarà bello giocare di nuovo a Old Trafford e salutare Alex Ferguson» stato tutto risolto e ora va molto bene. Le cose che accadono nello spogliatoio devono restare nello spogliatoio». Però critica la giornalista Sara Carbonero, fidanzata con il suo capitano e compagno di squadra Iker Casillas, per aver rivelato la poca mancanza di dialogo tra i giocatori della rosa e l’allenatore («non
comunicano per niente»). «La gente è libera di dire ciò che pensa, anche se io credo che lei (la Carbonero n.d.r.) non si sia comportata bene, perché ripeto che le cose della squadra devono rimanere all'interno, non vanno raccontate alla stampa». Manchester La prossima settimana ci sarà la sfida di Champions, che vedrà Cristiano Ronaldo affrontare i suoi ex del Manchester United. «Sarà una gara speciale dopo aver giocato per sei anni nel Manchester ovviamente provo tanto affetto per loro. Ma una partita è una partita, non sto andando in guerra, devo solo giocare e
Lionel Messi ha firmato ieri il prolungamento del suo contratto con il Barcellona nella sede del club (ANSA), che ora scadrà il 30 giugno del 2018 quando l'asso argentino avrà 31 anni.
divertirmi, cercando di aiutare la mia squadra a eliminarli. Sono pronto per essere al top in questa sfida, non vedo l’ora di affrontare la squadra migliore d’Inghilterra. Alex Ferguson? Sarà molto bello incontrarlo, abbiamo un ottimo rapporto. Ma la cosa più bella sarà rivedere i tifosi dell’Old Trafford, che mi hanno sempre trattato bene e li ricordo con molto affetto. Se il Real Madrid è il favorito non è possibile stabilirlo, soprattutto quando si incontrano due grandissimi club. Credo che la nostra sia la squadra migliore, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo».
su Sara Carbonero «Non si è comportata bene, le cose che succedono nello spogliatoio devono restare lì, non si raccontano alla stampa»
Potere di una partita: l’Inghilterra batte dopo 23 anni il Brasile e da queste parti sembra di aver vinto il mondiale. Titoli da capogiro («Brazilliant» il Mail) ed eroi da celebrare. Due nomi su tutti: il giovane Jack Wilshere dell’Arsenal e l’eterno Frank Lampard, ancora in gol e, colpo di scena, destinato a rimanere al Chelsea. Roman Abramovich si sarebbe infatti convinto: nuovo contratto per Frank, con buona pace di Roy Hodgson: «Mi auguro che resti in Inghilterra», l’appello del c.t. dopo il successo sulla Seleçao. Meglio senza Capello Un giorno da leone, per Wilshere, acclamato come nuovo Gascoigne dalla stampa inglese. Wilshere ha entusiasmato la critica. Il ragazzo dell’Arsenal ha buttato 15 mesi di carriera per un infortunio alla caviglia, ma è perfettamente recuperato. Nell’Inghilterra approdò nel 2011 con Capello, ma nelle sue parole non c’è gratitudine: «In Nazionale ora c’è un’aria ben diversa. C’è una bella atmosfera con il nuovo staff. Ci sono persone inglesi e questo ci fa sentire meglio e più rilassati». Lampard record Preso atto che la gratitudine
non è di questo mondo – Capello aveva persino litigato con Wenger per portare in Nazionale Wilshere —, con il centrocampista dell’Arsenal e con Cleverley, Hodgson sta ponendo le basi per il rinnovamento del centrocampo, dove Gerrard non molla e Lampard continua a segnare. E’ impressionante la marcia del giocatore del Chelsea: 15 gol stagionali tra Premier (10), Coppa d’Inghilterra (1) e Nazionale (4). Con i Blues è a quota 197, appena 5 in meno del primatista assoluto, Bobby Tambling. Di questo passo, un paio di mesi e il record sarà stracciato.
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Taccuino
COPPA D’AFRICA IL FISCHIETTO DELLA SEMIFINALE SOSPESO DALLA CAF
I mille misteri del Burkina Faso Il c.t. indagato, l’arbitro va a casa Put allena in Africa perché in Belgio è stato squalificato per il calcio scommesse DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDO’ JOHANNESBURG (Sudafrica)
L’arbitro tunisino Slim Jedidi, scandaloso protagonista della semifinale di Nelspruit, è stato sospeso ieri dalla federcalcio africana, che in un comunicato ha ammesso il proprio rincrescimento «per un livello di direzione di gara molto inferiore a quanto ci aspettavamo». La speranza di Burkina Faso, sopravvissuta e infine promossa alla finale malgrado la plateale persecuzione, è che la presa di distanza sia un primo passo verso l’annullamento della squalifica di Jonathan Pitroipa, espulso nel finale dei supplementari perché un chiaro fallo da rigore ai suoi danni è stato trasformato in simulazione da
Slim, da cui un secondo cartellino giallo. Il reclamo è stato presentato già nella notte di mercoledì, e rispetto a uno sbrigativo no del delegato Caf a Nelspruit ieri a Johannesburg i papaveri dell’ente continentale sono parsi possibilisti, in attesa della riunione decisiva di oggi. «Non abbiamo il potere di cambiare una decisione dell’arbitro — ha detto il segretario generale Hicham El Amrani — ma se fosse lui ad ammettere l’errore nel referto cambierebbe tutto». Sembra un invito a Slim a riparare alle sue malefatte. Se il tipo ha il carattere mostrato in campo, forte con i deboli e debole con i forti, non ci meraviglieremmo se opponesse alle «richieste» della Caf un fiero sì.
poveri del pianeta ha un’anima di ferro che le permette miracoli. La stessa qualificazione alla coppa, a spese della Repubblica Centrafricana (che aveva eliminato a sorpresa il grande Egitto), è arrivata al 96’ della partita di ritorno, con il gol di Traore a fissare il 3-1 dopo lo 0-1 dell’andata. Qui in Sudafrica, dopo l’1-1 nel match inaugurale con la Nigeria (pareggio di Traore al 90’), Burkina Faso ha battuto l’Etiopia 4-0 potendosi così accontentare dello 0-0 contro i campioni, uscenti e usciti, dello Zambia. Nei quarti il Togo è stato matato da Pitroipa al 105’, la semifinale è finita ai rigori. Strano c.t. Quel che non si può
Stelle fuori Mentre la Nigeria ha
Paul Put, 56, fa festa con la punta Aristide Bance: Burkina Faso in finale AP
festeggiato la qualificazione alla finale con la notizia che l’acciaccato Moses non ha nulla di grave e domenica sarà in campo, i burkinabé oscillano tra la gioia per un’impresa già straordinaria e l’ansia per il destino del loro giocatore migliore. Pitroipa è un attaccante veloce e
tecnico, gioca (bene) nel Rennes ma il livello che ha raggiunto nel torneo va assolutamente oltre; si è pure caricato sulle spalle la squadra dopo che Alain Traore, la stella principale, al terzo match si è infortunato. Senza l’overrule della Caf,
Burkina sarebbe costretta a giocare la prima finale della sua storia senza i suoi due supereroi. Non per questo si darebbe per vinta. Che finali Ormai è chiaro che la nazionale di uno dei Paesi più
fare è chiedere al tecnico, il belga Paul Put, di scommettere su come finirà. Il tipo, infatti, viene da una squalifica di tre anni subita al Lierse per partite truccate. Ne parla senza problemi ma in modo ambiguo, o forse fin troppo chiaro «sono innocente, non ho combinato alcuna gara; e comunque sono stato minacciato assieme alla mia famiglia»); è venuto in Africa perché la Fifa misteriosamente non ha recepito la squalifica belga, e dopo un’esperienza in Gambia sta vivendo il suo momento magico con Burkina Faso. La Legione Straniera più o meno funziona così. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MONDIALE 2014
Messico fermato dopo 19 vittorie CITTÀ DEL MESSICO Dopo 19 vittorie consecutive allo stadio Azteca, il Messico non riesce ad andare oltre lo 0-0 interno contro la Giamaica nel primo match del girone finale della Concacaf di qualificazione al Mondiale Brasile 2014. Da solo in vetta al gruppo c’è invece l'Honduras, vittorioso per 2-1 sugli Usa di Klinsmann. Ad un punti invece oltre a messicani e giamaicani si trovano pure Panama e Costa Rica. CONCACAF, prima giornata: Honduras-Usa 2-1; Panama-Costa Rica 2-2; Messico-Giamaica 0-0. CLASSIFICA: Honduras 3, Panama, Costa Rica, Messico, Giamaica 1, Usa 0. Si qualificano le prime tre, la quarta spareggia con l’Oceania.
INGHILTERRA
Villas Boas aiuta Gascoigne LONDRA Anche Tottenham e Newcastle aiuteranno uno dei suoi ex giocatori più famoso: Paul Gascoigne. Lo ha annunciato Villas Boas, il tecnico della squadra londinese. I due club contribuiranno a sostenere le spese del ricovero di Gazza nel centro di recupero per alcolizzati a Phoenix, in Arizona. L’idea era stata lanciata da Lineker.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
di PINO ALLIEVI
e sorprese della F.1 che sta percorrendo i primi chilometri del 2013 sono due: la L Ferrari e Massa. O viceversa. Perché Massa e la Ferrari hanno realizzato il miglior tempo assoluto della terza giornata di prove a Jerez. Anche lo scorso anno a febbraio si stavano svolgendo i collaudi sullo stesso circuito, ma la Ferrari arrancava in modo preoccupante. Difficoltà che i tecnici e i piloti di Maranello nascondevano dietro una dichiarazione comica: «Stiamo raccogliendo dati». Ma si sa che, dinanzi a una macchina nuova com'era la F2012 e com'è
Marca la differenza
oggi la F138, i piloti prima o poi spingono al limite: è nella loro natura. Ieri Massa lo ha fatto ed è subito uscito quello che in gergo si chiama «un tempone». Al primo colpo di frusta la F138 ha risposto benissimo. Il che non significa che sarà vincente. Ma quanto meno questa Ferrari ha delle qualità ed è reattiva e magari mette un po' di ansia alle rivali, anche se il tempo di ieri è stato realizzato con le gomme più tenere, mentre gli altri avevano quelle di una gradazione più dura. Per dare un giudizio veritiero bisognerebbe poi sapere con quanta benzina stavano girando le varie macchine. Ma in
laPuntura di ROBERTO PELUCCHI
di SANTIAGO SEGUROLA Adjunto al director di «Marca», quotidiano sportivo spagnolo
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STORIA DEL RIFIUTO DI LLORENTE CHE HA SCONVOLTO L’ATHLETIC
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na vertebrale era troppo debole. Sebbene abbia debuttato in prima squadra a 19 anni, la sua carriera è stata molto irregolare. Sotto la gestione Clemente è stata dura per il ragazzo. Clemente lo vedeva limitato dalla paura, con un rendimento basso nel gioco aereo. E lui si sentiva infelice e insicuro. Per alleviare le sue pene era solito telefonare a Amorrortu, all’epoca responsabile delle giovanili dell’Atletico Madrid. L’esplosione è coincisa con il periodo di Caparrós alla guida della squadra e con il consolidamento fisico. Fu anche aiutato dal passaggio di Adúriz al Mallorca. Senza più rivali, e con un allenatore che privilegiava il gioco diretto, Llorente cominciò a fortificarsi come giocatore diventando un attaccante all’inglese, meno veemente rispetto agli arieti britannici ma più dotato tecnicamente. Anche se non è un goleador di razza — mai più di 20 gol nella Liga — il suo rendimento è migliorato notevolmente. Per la Spagna rappresenta una risorsa perfetta quando la nazionale non riesce a perforare le difese. Nell’Athletic la sua presenza era fondamentale, anche sotto Bielsa. Si è parlato di divergenze tra il tecnico argentino e Llorente, però la sua migliore stagione, 2011-2012, è stata la prima della gestione Bielsa: 29 gol (17 in campionato, 5 nella Copa del Rey, 7 in Europa League). Si sperava che il forte legame con Amorrortu favorisse il rinnovo del contratto. Per il ds dell’Athletic il fallimento delle trattative ha significato una profonda frustrazione personale. Llorente, il giocatore più pagato del calcio spagnolo al di fuori dell’orbita del Real Madrid e del Barcellona, ha rifiutato la sontuosa offerta dell’Athletic: 22 milioni netti per 5 anni. Dal canto suo l’Athletic ha rifiutato ogni proposta di trasferimento. In questa stagione ha realizzato un solo gol in campionato. Llorente ha dichiarato di non aver ricevuto l’affetto del club. Ora giocherà nella Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ilCaso
LO SCONTIFICIO APERTO DAL TNAS E I DIRITTI DI CHI HA PATTEGGIATO di MAURIZIO GALDI
ribunale nazionale di arbitrato per lo sconto, pardon per lo sport. Fino a ieri, ma siamo in T tempo per far salire lo score, il Tnas del Coni (al Foro Italico preferiscono dire «presso») con le decisioni su Terzi e Vitiello ha sommato un totale di 345 mesi di sconto sulle sentenze della Disciplinare e della Corte di giustizia federale della Federcalcio, mentre sono state confermate soltanto cinque sentenze su sessantatrè. Cancellata anche la credibilità dei «pentiti» Gervasoni e Carobbio che la giustizia ordinaria continua a ritenere «determinanti». È il Tnas a essere lo scontificio, o gli organi di giustizia della Federcalcio sono i «ghigliottinifici»? È questa la domanda che si fanno gli avvocati, molti dei quali oltre che soddisfatti sempre più perplessi, ma anche i comuni tifosi. La fretta è stata cattiva consigliera per le sentenze dell’estate? O qualcosa è cambiato e ora, all’improvviso, scopriamo che tutto quello che è accaduto è stato solo il «solito gonfiare dei giornali»? A sentire le parole di Blatter (il presidente della Fifa), dei massimi responsabili di Europol e Interpol, non sembrerebbe davvero così. Ci sono le partite combinate, dietro c’è la malavita organizzata italiana e straniera,
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FERRARI F138 RISPONDE ALLA GRANDE COSÌ METTE PRESSIONE ALLE RIVALI
laFormula 1
ilbao arde. Il caso Llorente (nella foto) è quotidianamente motivo di discussione e di dolore. Però la realtà non cambierà. Il giocatore ha firmato per la Juve, dopo un estenuante tira e molla che ha sconvolto l’Athletic. Llorente, approdato al club basco a soli 11 anni, lo abbandona a 28, quando sembrava destinato a diventarne la bandiera. Ad agosto dichiarò di volersi confrontare con palcoscenici più prestigiosi. Quasi due anni di trattative non sono serviti a niente. Contro il parere di una larga frangia di tifosi, l’Athletic ha obbligato il giocatore a rispettare il contratto. I critici sostengono che il caso, oltre ad essere un esempio di pessima gestione economica — l’Athletic non riceverà nemmeno un euro quando scadrà il contratto —, è stato un fattore di disturbo per l’intera squadra. Il presidente Urrutia e la giunta direttiva ritengono che il caso Llorente debba rappresentare un monito per tutti. I migliori calciatori potranno lasciare il club solo dietro il pagamento della clausola rescissoria, così come è avvenuto con i 40 milioni di euro versati dal Bayern Monaco per Javi Martínez. «Se l’Athletic permettesse a Llorente di andarsene senza il pagamento della clausola, tutti i nostri giovani saprebbero che il nostro club è debole». Questo quanto dichiaratomi da un alto dirigente del club. Questa posizione intransigente ha impedito il passaggio immediato di Llorente alla Juve. Quando è arrivato all’Athletic, Llorente era un ragazzo biondo, magro e molto alto. Venne accolto da una famiglia di ceto medio a Getxo, in una ricca zona residenziale di Bilbao. Di tutto si occupò José María Amorrortu, ds dell’Athletic, allora come oggi. La madre di quella famiglia morì l’anno dopo. Per Llorente fu un trauma quasi insuperabile. Era un discreto studente, un ragazzo sensibile e un promettente attaccante, con un problema abituale nei ragazzi che si avvicinano ai due metri. La sua colon-
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ci sono le inchieste penali di Cremona, Bari e Napoli. E all’estero quelle della Germania con le condanne. Insomma, come sempre, l’Italia cerca di dimenticare nascondendo la testa sotto la sabbia e cancellando l’illecito sportivo trasformandolo in slealtà: resta il reato sportivo ma suona meglio e soprattutto è il grimaldello per «scardinare» la responsabilità oggettiva. Forse scottata dalle frequenti bacchettate del Tnas, su questa strada sta cominciando a portarsi avanti anche la Corte di giustizia federale della Figc. Le motivazioni sul caso Gianello sono illuminanti: stravolti in poche pagine decenni di giurisprudenza sportiva, sembra di essere tornati al 2001 quando veniva sostenuto che per Atalanta-Pistoiese non c’era la prova dell’illecito. Peccato che ad anni di distanza uno dei protagonisti, Cristiano Doni, l’abbia confessato. Continuiamo a porci la stessa domanda: quelli che hanno patteggiato finora sono degli stupidi? Hanno pagato spesso molto più degli altri e anche le loro società. E perché gli sconti l’anno scorso non ci sono stati? Era la stessa inchiesta. Morale: ben venga la riforma della giustizia sportiva o di quel che ne resta. Ma che si faccia presto, e, soprattutto, bene. Almeno questa volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tutto pronto per la riforma dei campionati: dal prossimo anno sarà obbligatorio schierare due Under 21 e tre condannati per slealtà sportiva.
ogni caso ieri è venuta la risposta che attendevano in tanti: da Alonso, a Montezemolo e Domenicali. E poi c'è Massa. Che da tanto tempo non balzava in cima a una classifica, con tutti gli altri alle spalle. Una bella boccata d'ossigeno al morale di Felipe, un sospiro di sollievo per chi gli ha voluto rinnovare la fiducia, una buona notizia per i tifosi che esigono una rossa in grado di andare a punti con entrambi i piloti. Ripetiamo: il circuito di Jerez non è dei più indicativi, l'inverno è traditore, saranno i prossimi test di Barcellona quelli che contano davvero. Però intanto godiamoci questa soddisfazione di un giorno, augurandoci che sia la prima di tante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
l’Analisi
I dubbi azzurri Meglio il 4-3-3 o Verratti in più? A Prandelli mancano tempo e uomini per cambiare. Teniamoci il palleggio
laVignetta di VALERIO MARINI
Marco Verratti, 20 anni, festeggia il gol segnato all’Olanda AP
di LUIGI GARLANDO
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis
Fare le valigie quando non le hai ancora disfatte dal viaggio precedente, rende le cose molto più facili. Mi piace! @MariaSharapova
FERNANDO ALONSO Pilota della Ferrari
domani gym, bicicletta e corsa. Noi siamo per l’allenamento duro! La cura del corpo e della mente è essenziale per le performance quando arriveranno le gare @alo_official
ARIANNA ERRIGO Azzurra di scherma
esame di Biochimica e poi a Budapest: Coppa del Mondo @aryerri
MICHELE BENEDETTI Azzurro olimpico di tuffi
Meritocrazia... QUESTA SCONOSCIUTA! #tuffi #fin @Mikis Benedetti
FLAVIA PENNETTA Tennista azzurra
dopo tutti questi allenamenti mi sembra di avere due doberman attaccati alle gambe! Terapia time con Fognini :) @flavia_pennetta
al Barcellona di Guardiola hanno sempre daIto unriferimenti certo fastidio a Prandelli. Ma la cometa, fin dalla prima ora, è stato quel calcio di qualità: recupero aggressivo, palleggio, possesso, gioco d’attacco. E il porto d’approdo è proprio il 4-3-3 che ha fatto della formazione catalana una leggenda. Prandelli ha pianificato l’evoluzione in quattro anni partendo dalle macerie sudafricane. Al primo stadio si è preoccupato di dare solidità alla difesa che infatti è risultata la meno battuta nelle qualificazioni a Euro ’12. Parallelamente ha lavorato al cuore del progetto: il centrocampo. E’ qui che ha teorizzato lo smarcamento dalla nostra tradizione: gioco propositivo, sostenuto con intensità fin dal primo secondo, non più solo resistenza e ripartenza. Il brevetto del «quadrilatero rotante» in cui i tre mediani e il finto trequartista si scambiano compiti e posizioni ha dato a Prandelli i meriti dell’originalità e ci ha permesso un Europeo da protagonisti, con consensi ecumenici. Ma la squadra quasi perfetta che ha piegato la Germania, nel disegno di Prandelli, non era il punto d’arrivo, solo l’ultimo campo base prima dell’assalto alla vetta tattica: il 4-3-3. Il c.t. cerca una nuova forma per ottenere un calcio ancora più aggressivo: più ampiezza con gli esterni, verticalizzazioni più rapide, area attaccata con più uomini. Amsterdam però ci ha spiegato quando sia difficile l’assalto alla vetta. Contro un’Olanda di ragazzini abbiamo avuto meno possesso palla (54-46 %), baricentro più basso (56,4-48,4 metri) e abbiamo conquistato palla molto più indietro di loro (45,5-30,8 m). In altre parole, ci siamo schiacciati e abbiamo lasciato a loro il centro del ring: esattamente il contrario di ciò che ha predica-
to e ottenuto Prandelli per oltre due anni. Le assenze e la prova grigia di molti non spiegano tutto. C’entra l’impossibilità di collaudare un metodo nuovo che richiede lunga e periodica messa a punto. Prandelli non può contare sullo svezzamento tattico di una cantera e sul lavoro quotidiano in un club che furono il tesoro di Guardiola. Al c.t. azzurro non danno lo straccio di uno stage, le amichevoli da qui al Mondiale sono contate e nelle partite di qualificazioni meglio non fare troppi esperimenti. Al massimo il c.t. può contare sul contributo indiretto di colleghi come Allegri che bazzicano il 4-3-3 (Balotelli, El Sharaawy). Ma a destra dei due? Per ora Prandelli si arrangia (Candreva, Diamanti) in attesa che esplodano candidature: Insigne, Cerci, Schelotto, pepito Rossi, Icardi... Riassumendo: mancano tempo e uomini per l’ultimo gradino dell’evoluzione. Non solo. Rischiamo di sprecare il talento rampante di Verratti che nel 4-3-3, data l’imprescindibilità di Pirlo, farebbe fatica a collocarsi. Nel collaudato 4-3-1-2 invece potrebbe fare il vertice alto del rombo, in asse con Pirlo, con Marchisio e Montolivo interni, aspettando la rifioritura di De Rossi. Con Florenzi in alternativa a mordere. Un centrocampo del genere ci restituirebbe la densità, l’aggressività e le idee che sono mancate in Olanda. Quanti possono permettersi un centrocampo simile? E’ il caso di sfoltirlo per un tridente che non abbiamo ancora? E se la nostra felicità fosse lì, all’ultimo campo base e non in vetta al 4-3-3? Dopo Amsterdam, il sospetto è forte, ma ricordiamo che ci sembrava impossibile anche permetterci un centrocampo senza incontristi e invece siamo diventati vice-campioni d’Europa palleggiando come spagnoli. Mettiamoci in cordata con fede e lasciamo che Prandelli apra la via. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE B LA SFIDA CHIAVE ROBERTO PELUCCHI
Padova-Brescia di domani è una sfida tra squadre che dall’inizio della stagione stanno cercando di restare aggrappate al vagoncino dei playoff. E’ una corsa a ostacoli, mai regolare, con il fiatone. E, come se non bastasse, ulteriori problemi se li sono trovati in casa. Quanti guai Il Padova ha caccia-
to troppo presto l’allenatore (Pea), sfregiando un progetto che andava curato con maggiore delicatezza e altra pazienza; il Brescia il suo allenatore (Calori) l’ha tenuto, sì, ma senza mai dargli le «carezze» che avrebbe meritato e alzando ogni volta l’asticella. Come interpretare diversamente le recenti scelte di mercato: il Milan ha acquistato per 3 milioni 800 mila euro Salamon, diventato oggetto del desiderio grazie al lavoro del tecnico, che da centrocampista l’ha trasformato in un fior di difensore. Il ritorno di Caldirola e l’acquisto dell’oggetto misterioso Arias (dal Liverpool) non compensano la perdita, così ancora una volta Calori dovrà inventarsi qualcosa per conquistare almeno il sesto posto. Obiettivo un po’ più difficile da
Padova-Brescia La strada in salita per fare i playoff Colomba ha tanti infortuni ma ha riavuto 2 punti Calori è un ex che al mercato attendeva rinforzi raggiungere e conservare, visto che il Padova ha riottenuto dal Tnas i due punti tolti per il caso Italiano (prima squalificato per illecito e poi «soltanto» per slealtà sportiva), scavalcando proprio il Brescia. E proprio nelle ultime ore è arrivata un’altra mazzata: il talentino Bouy si è infortunato durante la partitella contro la Primavera e la diagnosi è impietosa: rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, nessuna possibilità di poter rientrare prima della fine della stagione. Calori, che torna per la prima volta a Padova da ex dopo il mai digerito esonero del 2011, ha motivi per non essere contentissimo...
Vittorie col contagocce Di umore un po’ diverso Colomba. Non tanto per il mercato invernale, che non ha portato il tanto atteso bomber e che ha creato qualche inutile caso (Anania e Piccioni, con le valigie pronte, alla fine sono rimasti), quanto per i due punti conquistati senza faticare, grazie alla «sensibilità» del Tnas. Punti in più che avrebbero fatto comodo anche a Pea e che, probabilmente, avrebbero permesso di valutare un po’ meglio il suo lavoro. Tant’è, è inutile soffermarsi sul passato. Padova-Brescia ci potrà dire qualcosa di più sul valore delle due squadre e, soprattutto, sulle loro possibilità di scalare posizioni in classifica, in ottica playoff. Il Padova nelle ultime otto partite ha vinto soltanto una volta (3-2 sul campo dello Spezia, che è poi anche l’unico successo della gestione Colomba) e nelle ultime quattro ha segnato appena due gol (sabato a Grosseto si è salvato con un rigore al 95’). Il Brescia, che si è messo in silenzio stampa per reagire alle critiche della solita stampa cattiva, soffre di pareggite: le X sono state 12 su 24 partite giocate, la metà esatta. Padova e Brescia sono due squadre ancora in cerca di se stesse.
Alessandro Calori, 46 anni, tecnico del Brescia LIVERANI
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I NUMERI
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le partite di Calori al Padova nella stagione 2010-11: bilancio per il tecnico è di 8 vittorie, 13 pareggi e 10 sconfitte
51
i precedenti tra Padova e Brescia: il bilancio è di 19 vittorie dei veneti (15 in casa) e 17 dei lombardi (2 in trasferta, con 15 pareggi
SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) JUVE STABIA EMPOLI (-1) PADOVA BRESCIA MODENA (-2) ASCOLI (-1) CITTADELLA SPEZIA TERNANA CESENA CROTONE (-2) LANCIANO BARI (-7) NOVARA (-4) REGGINA (-2) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
52 51 47 39 34 34 34 33 32 32 31 29 29 27 26 26 25 25 25 19 16 15
PARTITE G V N P 24 16 4 4 24 15 6 3 24 13 8 3 24 11 7 6 24 9 7 8 24 9 8 7 24 8 10 6 24 7 12 5 24 9 7 8 24 9 6 9 24 8 7 9 24 7 8 9 24 7 8 9 24 6 9 9 24 7 7 10 24 5 11 8 24 8 8 8 24 8 5 11 24 6 9 9 24 3 10 11 24 4 4 16 24 4 9 11
RETI F S 48 18 47 29 37 19 33 27 36 33 39 38 29 28 33 26 31 28 31 31 29 34 30 32 25 27 27 41 24 33 22 32 32 28 30 27 21 28 27 37 19 42 26 38
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO Sabato 16 febbraio, ore 15 ASCOLI-PRO VERCELLI (1-3), BARI-CROTONE (0-0), BRESCIA-VICENZA (2-2), CITTADELLA-CESENA (0-1), GROSSETO-LANCIANO (1-1), REGGINA-PADOVA (2-3), SASSUOLO-SPEZIA (2-0), TERNANA-EMPOLI (2-0), VARESE-JUVE STABIA (2-1). Ore 18 LIVORNO-MODENA (0-1). Domenica 17, ore 12.30 NOVARA-VERONA (1-1)
MODENA REGGINA
CROTONE GROSSETO
Torna Polenta, out Romizi Ghezzal a caccia del posto
Matute gioca, Vinetot no Una chance per Crisetig
Suciu confermato titolare In attacco sicuro Cellini
Plasmati prima da titolare Amenta e Di Cecco sì
BARI Scontato il rientro di Polenta dopo la squalifica, altrettanto certo il forfait di Romizi, ancora alle prese con noie muscolari. L’allenatore Torrente a centrocampo dovrebbe trovare un posto per Sciaudone, mentre in attacco scalpita Ghezzal: il giocatore algerino sarà fino all’ultimo in ballottaggio per una maglia con Tallo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Caputo, Sabelli, Sciaudone. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos, Polenta, Rossi; Sabelli, De Falco, Sciaudone; Bellomo, Caputo, Ghezzal. All. Torrente.
CROTONE L’allenatore Drago ritrova Galardo, che ha scontato la squalifica, e anche Matute, che ha superato i problemi fisici. Perde però Vinetot per infortunio, ma al suo posto torna titolare Abruzzese. C’è abbondanza a centrocampo, con Crisetig che spera in una maglia da titolare dopo il gol di Cittadella. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Addae, Caglioni, Correia, Del Prete, Matute, Pettinari, Torromino. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Caglioni; Del Prete, Ligi, Abruzzese, Migliore; Maiello, Eramo, Galardo; Crisetig; Gabionetta, Ciano. All. Drago.
JUVE STABIA Abbondanza per Braglia che, eccezion fatta per Mbakogu, ha tutta la rosa a disposizione. Caserta rientra dalla squalifica, ma potrebbe partire dalla panchina, con la conferma di Suciu a centrocampo. In attacco sicuro del posto Cellini, al suo fianco ballottaggio tra Bruno ed Acosty con il primo favorito. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Acosty, Baldanzeddu, Di Cuonzo, Gorzegno, Mezavilla, Nocchi, Zito. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Nocchi; Baldanzeddu, Figliomeni, Murolo, Dicuonzo; Verdi, Mezavilla, Suciu, Zito; Bruno, Cellini. All. Braglia.
LANCIANO Leali è rientrato dall’Under 21, sono recuperati gli infortunati Amenta e Di Cecco, Minotti disponibile dopo il turno di squalifica e, insieme a Paghera e D’Aversa, si giocherà il posto come centrocampista centrale. Volpe ha lavorato a parte e potrebbe non esserci. In avanti potrebbe esordire dall’inizio Plasmati. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Almici, Amenta, Casadei, Falcinelli, Turchi, Volpe. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Leali; Almici, Aquilanti, Amenta, Mammarella; Vastola, Minotti, D’Aversa; Piccolo, Plasmati, Turchi. All. Gautieri.
Castori in vena polemica La difesa è da inventare
Piovaccari con Gimenez Soddimo a centrocampo
Aglietti sposta Fernandes Gonzalez è in dubbio
Foscarini con 21 giocatori A casa Perna e Giannetti
VARESE Castori, perplesso per la designazione di un arbitro pugliese nella sfida con il Bari, deve sistemare la difesa, senza Rea e Marino, mentre Carrozzieri non è al meglio. Due soluzioni: Franco centrale e Lazaar a sinistra o Corti centrale e Franco sulla fascia. Ferreira Pinto non ha più la febbre, Martinetti in dubbio. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Filipe, Pucino, Zecchin. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Corti, Franco; Zecchin, Damonte, Filipe, Oduamadi; Ebagua, Neto Pereira. All. Castori.
GROSSETO Assenti gli infortunati Iorio e Jadid, il tecnico Menichini ha lavorato sullo stesso modulo delle ultime uscite con alcune variazioni. Gimenez potrebbe affiancare Piovaccari dal primo minuto, anche ne non ha l’intera gara nelle gambe; Soddimo si sistemerà al fianco di Odobo e Crimi a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lupoli, Mandorlini, Rigione. PROBABILE FORMAZIONE (5-3-2) Lanni; Donati, Cosenza, Barba, Padella, Calderoni; Soddimo, Obodo, Crimi; Gimenez, Piovaccari. All. Menichini.
NOVARA Senza Marianini squalificato, Aglietti pensa di spostare a destra il portoghese Fernandes con il rientrante Pesce interno sinistro. In difesa ballottaggio tra Ghiringhelli e Colombo a destra, mentre sarà confermato Crescenzi a sinistra. Gonzalez in dubbio, si scalda Seferovic. SQUALIFICATI Marianini. DIFFIDATI Alhassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Ludi, Perticone. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Bardi; Ghiringhelli, Perticone, Ludi, Crescenzi; Fernandes, Buzzegoli, Pesce; Gonzalez, Mehmeti, Lepiller. All. Aglietti.
CITTADELLA Foscarini ha convocato 21 giocatori, tra questi anche i nazionali Biraghi, Baselli e Pecorini. Non ci sono invece Perna, Gasparetto e Giannetti. La comitiva granata partirà nel tardo mattino e si fermerà durante il viaggio per l’allenamento di rifinitura. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biraghi, Di Carmine, Di Roberto, Paolucci, Pellizzer. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz; Sosa, Coly, Pellizzer, Biraghi; Vitofrancesco, Baselli, Schiavon; Di Roberto, Di Carmine, Minesso. All. Foscarini.
ARBITRO Cervellera di Taranto
ARBITRO Manganiello di Pinerolo (0-1)
ARBITRO Ciampi di Roma
ARBITRO Castrignanò di Brindisi
PADOVA BRESCIA
JUVE STABIA NOVARA
PRO VERCELLI SASSUOLO
LANCIANO CITTADELLA
(1-1)
SPEZIA ASCOLI
(0-1)
VERONA VICENZA
Signori per Mazzarani C’è Andelkovic in difesa
In difesa rientra Rispoli Babacar parte dall’inizio
Sini k.o., ma torna Rosso Greco in campo dal 1’
Guai in difesa per Atzori Coppia Okaka-Antenucci
Cacia e Maietta ci saranno Laner al posto di Bacinovic
MODENA Mazzarani, che ha già debuttato a Varese, non ce la fa: al suo posto Signori. In difesa dovrebbe rientrare Andelkovic, dopo l’infortunio, con Perna spostato a sinistra e la conseguente esclusione di Gulan. Dubbio Osuji-Sturaro. Confermato il tridente offensivo. Tra i convocati dovrebbe trovare posto anche Dalla Bona, fermo da in paio di mesi. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dalla Bona, Gulan, Signori. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Colombi; Gozzi, Andelkovic, Zoboli, Perna; Moretti, Osuji, Signori; Lazarevic, Ardemagni, Piscitella. All. Marcolin.
PADOVA In difesa rientra Rispoli, mentre sono in tre (Legati, Dellafiore e Cionek) per i posti da centrale. A centrocampo De Feudis sostituirà l’infortunato Zè Eduardo (stop di un mese per una lesione di primo grado del bicipite femorale destro). In avanti non ancora pronti Bonazzoli e Vantaggiato: dal 1’ potrebbe giocare Babacar con Cutolo e Farias. SQUALIFICATI Trevisan. DIFFIDATI De Vitis, Iori, Zè Eduardo. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Silvestri; Rispoli, Dellafiore, Cionek, Piccinni; De Feudis, Iori, Renzetti; Cutolo, Babacar, Farias. All. Colomba.
PRO VERCELLI Borghese si è allenato soltanto ieri dopo l’influenza ma, dopo aver scontato la squalifica, dovrebbe rientrare al centro della difesa: con lui c’è Abbate. Rosso è rientrato in gruppo dopo la distorsione a una caviglia. Out Sini per una botta rimediata in allenamento. Greco potrebbe partire in attacco dall’inizio a fianco di Iemmello. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Silvestro, Erpen, Fabiano. PROBABILE FORMAZIONE (4- 4-2) Valentini; Vinci, Abbate, Borghese, Scaglia; Erpen, Genevier, Filkor, Grossi; Iemmello, Greco. All. Braghin.
SPEZIA Assente Goian (squalificato), mentre Benedetti e Romagnoli sono tornati solo ieri dalla Nazionale. Sansovini ha ripreso a correre mercoledì, dopo la piccola storta al piede destro. Lavoro differenziato per Sammarco. Fiducia in attacco a Di Gennaro, Okaka e Antenucci che potrebbero anche giocare in coppia. SQUALIFICATI Goian. DIFFIDATI Antenucci, Benedetti, Di Gennaro, Mario Rui, Okaka, Sansovini. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Guarna; Pasini, Romagnoli, Schiavi; Piccini, Porcari, Musacci, Bovo; Di Gennaro; Okaka, Antenucci. All. Atzori.
VERONA Allarme rientrato per Cacia e Maietta, reduci dall’influenza. Tutti a disposizione di Mandorlini, eccezion fatta per Albertazzi (infortunato) e Gomez (fermato dal giudice sportivo). Al posto dell’argentino scenderà in campo Martinho, nel tridente d’attacco con Cacia e Sgrigna. In mezzo al campo Laner potrebbe giocare al posto di Bacinovic. SQUALIFICATI Gomez. DIFFIDATI Bacinovic, Laner, Moras. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Sgrigna, Cacia, Martinho. All. Mandorlini.
Comi favorito in avanti Ely insidia il posto a Freddi
Caracciolo può farcela Tutto ok anche per Saba
Pavoletti, oggi la sentenza Si ferma anche Masucci
Silva dà fiducia a Fossati Maurantonio tra i pali
Riecco Gentili e Martinelli Conferma per il 4-4-2
REGGINA Squalificato Hetemaj, per la sostituzione ballottaggio tra Armellino e Bombagi. In difesa ha recuperato Ely, il quale potrebbe insidiare il posto a Freddi. In attacco stavolta Comi dovrebbe spuntarla su Fischnaller. Oggi si saprà se l’ultimo acquisto Gerardi sarà incluso nella lista dei convocati. SQUALIFICATI Hetemaj. DIFFIDATI Adejo, Armellino, Ely, Lucioni. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Baiocco; Adejo, Ely, Di Bari; Antonazzo, Armellino, Colucci, Barillà, Rizzato; Di Michele, Comi. All. Dionigi.
BRESCIA Stagione finita per Bouy: rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, almeno 5 mesi di stop. Affaticamento per Finazzi, caviglia dolorante per Caracciolo: recupero possibile. Rientrati in gruppo Saba (smaltito il mal di schiena) e i nazionali Rossi, Caldirola, Lasik, Cragno e Benali. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Budel, And. Caracciolo, Picci. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Arcari; Zambelli, De Maio, Caldirola, Daprelà; Lasik, Budel, Scaglia; Saba; Corvia, And. Caracciolo. All. Calori.
SASSUOLO In attesa di conoscere il destino di Pavoletti (oggi si pronuncia il Tribunale antidoping), sono rientrati dalle nazionali Berardi, Pigliacelli, Antei e Frascatore. Indisponibili Boakye (in Coppa d’Africa), Valeri, Masucci e Laverone. Uno tra Berardi e Catellani sarà attaccante centrale. SQUALIFICATI Pavoletti. DIFFIDATI Bianchi, Terranova, Troianiello, Troiano. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pomini; Gazzola, Bianco, Terranova, Longhi; Bianchi, Magnanelli, Missiroli; Troianiello, Berardi, Catellani. All. Di Francesco.
ASCOLI Silva ha lasciato a casa gli indisponibili Morosini, Graham e De Sanctis, alle prese con infortuni comunque non gravi. Peccarisi sta smaltendo una lussazione a un dito della mano destra. Fossati dovrebbe partire titolare. In porta Maurantonio in vantaggio su Gomis. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fossati, Morosini, Pasqualini, Peccarisi, Russo, Scalise, Soncin, Zaza. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Maurantonio; Prestia, Peccarisi, Ricci; Scalise, Di Donato, Loviso, Fossati, Pasqualini; Zaza, Feczesin. All. Silva.
VICENZA Sono tornati in gruppo Rigoni e Milanovic, ma è difficile pensare a un loro impiego. Dal Canto pare intenzionato a riproporre il 4-4-2. In difesa rientra Gentili come centrale e Martinelli come terzino destro. Lavoro differenziato per Laczko e Gouano (trauma al ginocchio destro). SQUALIFICATI Brighenti. DIFFIDATI Castiglia, Martinelli, Pinsoglio, Pisano. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bremec; Martinelli, Gentili, Camisa, Di Matteo; Bellazzini, Ciaramitaro, Castiglia, Padalino; Bojinov, Tiribocchi. All. Dal Canto.
ARBITRO Roca di Foggia
ARBITRO Candussio di Cervignano (0-0)
ARBITRO Velotto di Grosseto
ARBITRO Di Paolo di Avezzano
ARBITRO Merchiori di Ferrara
(2-2)
(1-2)
NOVARA Da ieri al centro di Novarello 25 calciatori studiano per diventare dirigenti sportivi. Tra gli iscritti l’attaccante del Torino Rolando Bianchi, il capitano del Novara Raffaele Rubino, assieme ad altri 12 compagni di squadra e ai colleghi della Pro Vercelli. Prende in questo modo il via il progetto «Facciamo la formazione», ideato dall’Assocalciatori e dalla Lega Serie B, in collaborazione con il Novara Calcio, che vuole offrire a giocatori in attività una preparazione mirata per intraprendere carriere professionali qualificate al termine dell’attività agonistica. L’Aic si propone di sviluppare le competenze e le conoscenze del mondo del lavoro, con particolare riferimento a quello sportivo, dei propri associati; la Lega Serie B intende formare figure professionali funzionali al sistema sportivo e alle sue esigenze.
L’ANTICIPO ORE 20.45
BARI VARESE
(0-0)
Calciatori a scuola per diventare dirigenti sportivi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Così domani (ore 15) LO SPEZIA PERDE SANSOVINI, IL SASSUOLO E’ SENZA CENTRAVANTI CLASSIFICA
INIZIATIVA DELLA B
(0-2)
(3-2)
Il Cesena punta al tris contro la Ternana CESENA TERNANA CESENA (4-2-3-1) 22 CAMPAGNOLO 25 CECCARELLI 26 VOLTA 15 BRANDAO 36 CONSOLINI 13 PARFAIT 10 COPPOLA 23 TABANELLI 19 SUCCI 7 D’ALESSANDRO 11 GRANOCHE All. BISOLI
TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 2 FERRARO 23 BROSCO 15 LAURO 14 BENCIVENGA 8 CARCURO 5 MIGLIETTA 27 RAGUSA 3 VITALE 9 LITTERI 21 ALFAGEME All. TOSCANO
PANCHINA 1 Ravaglia, 2 Morero, 16 Giandonato, 8 Djokovic, 20 Gessa, 27 Defrel, 30 Rodriguez.
PANCHINA 1 Ambrosi, 13 Fazio, 18 Botta, 7 Bernardi, 34 Scozzarella, 11 Sinigaglia, 29 Maniero.
ARBITRO Pasqua di Tivoli GUARDALINEE Di Francesco-Di Vuolo PREZZI da 13 a 35 euro TV Sky Calcio 1 HD e Premium Calcio La 25a giornata si aprirà stasera (inizio alle ore 20.45, andata 0-0) con l’anticipo tra Cesena e Ternana. CESENA I due successi consecutivi contro Vicenza e Novara hanno rialzato il morale del Cesena, che cercherà il terzo risultato utile, cosa riuscita una sola volta. Bisoli ha un problema al centro della difesa: Comotto non ha recuperato dall’infortunio e Tonucci, match-winner nelle ultime due giornate, si è procurato una distorsione alla caviglia. A fare coppia con Volta sarà Brandao. Tabanelli preferito a Defrel in non perfette condizioni. Squalificati nessuno. Diffidati Brandao, Comotto, Gessa, Granoche, Meza Colli e Succi. TERNANA Toscano sembra intenzionato a confermare la difesa di sabato scorso con l’unica novità Lauro al posto di Fazio. A centrocampo torna Miglietta. Sulla fascia destra ballottaggio tra Bencivenga e Bernardi. In attacco Litteri è favorito su Maniero e Sinigaglia per sostituire l’infortunato Ceravolo. Squalificati Dianda. Diffidati Botta, Brosco, Ciofani, Fazio e Litteri.
IL POSTICIPO
Lunedì il derby Empoli-Livorno Il programma della giornata sarà completato lunedì alle 20.45 con il derby toscano d’alta quota tra l’Empoli e il Livorno (andata 2-4). Arbitra Tommasi di Bassano del Grappa.
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
PRIMA DIVISIONE L’INCHIESTA I MIGLIORI DEL TORNEO
Raffaele Biancolino, 35 anni, dell’Avellino: è il re dei marcatori in Prima divisione IANUALE
GIOCATORE (squadra) BIANCOLINO (Avellino)
GOL 127
EVACUO (Nocerina)
121
CLEMENTE (Perugia)
119
FAVA (Paganese)
111
LE NOCI (Cremonese)
101
JEDA (Lecce)
100
DE ANGELIS (Avellino)
95 92
SANTORUVO (Frosinone)
92
S
CIOFANI (Perugia)
89
Felice Evacuo, 31 anni, gioca nella Nocerina: è capocannoniere del girone B con 11 reti e in totale ha segnato 121 gol in carriera
MAZZEO (Nocerina)
87
CARIDI (Cremonese)
86
ALTINIER (Portogruaro)
84
CHIARETTI (San Marino)
81
MALATESTA (Carrarese)
80
TOZZI BORSOI (Perugia)
79
CASTALDO (Nocerina)
77
GANCI (Frosinone)
77
MARTINI (Cuneo)
77
Dietro al Latina ci sono batterie di goleador paurose E nel girone A la Cremonese ha due tipi da playoff Oggi la Corte di Giustizia discute sul ricorso della Paganese per lo 0-3 a tavolino in favore del Latina: è la famosa partita sospesa per il buco che s’è aperto sul campo dopo la fine del primo tempo sullo 0-0. Se sarà ribaltata la sentenza di primo grado, la partita potrebbe essere rigiocata. E la fuga della capolista (adesso è a +5) sarà meno evidente. Il Latina però ha anche altri motivi per cui preoccuparsi: basta guardare la batteria di goleador che lo inseguono. I rivali I principali marcatori
della categoria sono tutti nel girone B. Il cannoniere principe è Raffaele Biancolino dell’Avellino, che in carriera ha fatto 127 gol (calcoliamo solo quelli tra i professionisti): se sommiamo quelli dei compagni De Angelis (95) e Castaldo (77), la batteria della squadra di Massimo Rastelli è di 309 gol (senza contare il nuovo arrivo Zigoni). Ma la coppia della Nocerina non scherza di sicuro: 121 gol Evacuo, 87 Mazzeo, totale 208 in due. E anche il Perugia è eccellente, visto che con Clemente (119), Ciofani (89) e Tozzi Borsoi (79)
ha un bottino di 287 centri. Un’altra coppia molto prolifica è quella del Frosinone: 92 gol Santoruvo, 77 Ganci, totale 169 (e al loro fianco sono arrivati anche Curiale e Lapadula). Biancolino ha 35 anni, Felice Evacuo (capocannoniere di tutta la Prima con 11 gol) ne fa 31 il 23 di questo mese, Pietro Clemente ne ha 34 come Vincenzo Santoruvo: chi vuole vincere, non può non avere in squadra uno di questi califfi. Girone A Ben diversa la situa-
zione nel girone cosiddetto Nord. L’attaccante più prolifico è Beppe Le Noci della Cremonese, squadra che (almeno per ora) non è in lotta per la promozione: con 101 reti è quinto nella classifica generale. Una curiosità: a fianco di Le Noci gioca il terzo miglior marcatore del girone A, quel Tano Caridi che attaccante non è (è un trequartista) e che ha messo a segno ben 86 reti; una coppia da 187 gol basterà per firmare la rimonta verso i playoff? Al secondo posto, tra i due grigiorossi, c’è Jeda (100) del Lecce, che comunque non è certo primo in classifica grazie alle reti del brasiliano, che in questa stagione ha fatto centro solo una volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GRANDI BOMBER
INNOCENTI (Andria)
Biancolino, Evacuo & C. La B? Ci pensano i califfi NICOLA BINDA
A
S Giampiero Clemente, 34 anni, nel Perugia ha messo a segno un solo gol, ma la scorsa stagione ha contribuito alla promozione con 23 centri
Domani Barletta-Avellino E lunedì ecco Pisa-Perugia
SECONDA DIVISIONE Domenica il campionato riposa, ma nel weekend saranno giocati quattro recuperi (ore 14.30). Domani: Alessandria-Forlì e Monza-Pro Patria (girone A, L’Aquila-Teramo (girone B, con diretta su Rai Sport 1). Domenica: Renate-Santarcangelo (A). SERIE D Il recupero del girone E: Castel Rigone-Sp. Terni 1-1. Classifica: Castel Rigone p. 41; Sansepolcro 38; Casacastalda 37; Viterbese 36; Deruta 34; Sp. Terni*, Pianese e Pontevecchio 33; Fiesolecaldine 32; Spoleto 30; Trestina e Scandicci 29; Arezzo e Bastia 27; Lanciotto 26; Pierantonio 22; Flaminia e Todi 17. Domenica è riposo: sabato ci sono Derthona-Trezzano (A) e Belluno-Este (C), domenica S.Angelo-Voghera (B).
PREMI Gazzetta e Lega Pro
Montini gol Ma l’Under è battuta in Croazia
Media voto e tanti gol: gran scalata di Belotti
Premio Cestani Premio Laudano
Mattia Montini, 20 anni MANCINI UMAG (Croazia)
LA SITUAZIONE
Questa la situazione in Prima divisione e il programma del prossimo turno: GIRONE A La classifica dopo 21 giornate: Lecce p. 37; Trapani 36; Alto Adige* 33; Entella, Carpi e San Marino 31; Lumezzane e Pavia 29; Feralpi Salò 27; Cremonese (-1) 25; Cuneo 24; AlbinoLeffe (-6) 23; Como* (-1) e Portogruaro* (-1) 21; Reggiana 19; Tritium* 9; Treviso (-1) 8. (*ha già riposato). Così domenica (ore 14.30): Carpi-Alto Adige (1-2); Como-Reggiana (1-0); Cuneo-Trapani (0-3); Entella-Pavia (1-1); Lumezzane-Cremonese (0-0); San Marino-Portogruaro (1-2); Treviso-AlbinoLeffe (0-0); Tritium-Lecce (0-2); riposa Feralpi Salò. GIRONE B La classifica dopo 19 giornate: Latina (-1) p. 40; Avellino 35; Nocerina 33; Frosinone (-1) 31; Perugia (-1) e Pisa 30; Benevento, Prato e Viareggio 26; Paganese 25; Catanzaro 24; Gubbio 22; Andria (-2) 20; Barletta 14; Carrarese 13; Sorrento 12. Così domenica (ore 14.30): Andria-Catanzaro (0-0); Barletta-Avellino (0-1; domani, ore 16); BeneventoCarrarese (3-0); Gubbio-Paganese (0-1); LatinaViareggio (1-1); Nocerina- Frosinone (2-2); PisaPerugia (2-1; lunedì, ore 20.45); Prato-Sorrento (2-0).
IL TORNEO
S Giuseppe Le Noci, 31 anni, per la seconda stagione gioca nella Cremonese: dopo i 17 gol del torneo scorso, adesso è fermo a quota 6
Pesante sconfitta per l’Under di Lega Pro, uscita comunque a testa alta dallo stadio di Umag dove è stata battuta dalla Croazia dell’interista Livaja e del veronese Sluga, entrati nella ripresa. Era una gara per la Regional Competition: nel girone anche la Slovenia, che affronterà l’Italia il 6 marzo (la vincente di questo girone andrà in finale con l’altra vincente). La Croazia ha vinto perché è stata più concreta. Gli azzurrini hanno creato occasioni con Gatto (Pisa), Montini (Feralpi Salò) e Vita (Monza), ma i padroni di casa sono andati in rete al 35’ con un diagonale di Brozovic e hanno raddoppiato in avvio di ripresa con Caktas. L'Italia ha reagito ed è stato annullato un gol a Vita, poi ha fatto centro con Montini. E nel momento del massimo sforzo azzurro, è giunto il 3-1 di Mitrovic. Il c.t. «Abbiamo fatto una buona prestazione — ha detto il c.t. Bertotto — contro una formazione forte. Abbiamo creato occasioni e cercato di dare del filo da torcere ad una squadra di rilievo con molti giocatori che militano in club di A».
Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi. Alla fine di Prima e Seconda divisione verranno premiati il miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1992 in poi, compresi quelli in prestito da A e B e gli stranieri. Premio Cestani Il miglior giova-
ne viene scelto con le medie voto della Gazzetta. In caso di parità, vince chi ha giocato più minuti e, in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei minuti. Classifica: Dario Maltese (1992, Viareggio, 1.397’) media voto 6,59; Belotti (1993, AlbinoLeffe, 1.680’) 6,55; Politano (1993, Perugia, 1.517’) 6,53; Iali (1992, Castiglione, 1.800’) 6,45; Mungo (1993, Chieti, 1.360’) 6,36; Venturi (1992, Gubbio, 1.617’), Vassallo (1993, Foligno, 1.603’), Thiam (1992, Alto Adige, 1.393’) e Piacenti (1992, Foligno, 1.350’) 6,33; Frabotta (1993, Frosinone, 932’) 6,32; Proietti Gaffi (1994, Fano, 1.114’) 6,31.
MARCATORI Brozovic (C) al 35’ p.t.; Caktas (C) al 5’, Montini (I) al 35’, Mitrovic (C) al 40’ s.t. CROAZIA (4-4-2) Picak (dal 1’ s.t. Sluga); Vrsaljko (dal 10’ s.t. Gorupec), Brucic (dal 1’ s.t. Mitrovic), Zuparic, Calusic; Mrzljak, Jakolis (1’ st. Livaja), Brozovic (1’ s.t. Babic), Situm; Caktas, Orsic. (Mocinic, Mlinar). All. Kovac. ITALIA LEGA PRO (4-3-3) Di Vincenzo; Cane (dal 40’ s.t. Da Lio), Tartaglia (4’ s.t. Baldan), Sbraga, Paparusso; Agnello (dal 17’ s.t. Marcotullio), Degeri (dal 10’ s.t. Falco), Proietti; Vita, Montini, Gatto (1’ s.t. Mancuso). (Iali, Stevanin). All. Bertotto. ARBITRO Balazic (Slovenia). NOTE spett. 1.200 circa. Angoli 7-5. CLASSIFICA Croazia (2 gare) p. 6, Italia (1) 3, Slovenia (1) 0.
Premio Laudano Vince chi segna più gol: se ci sono più giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno minuti e, in caso di parità, quello più giovane. Classifica: Giacomo Beretta (1992, Pavia, 1.527 minuti giocati) e Belotti (1993, AlbinoLeffe, 1.680’) 8 reti; Rossi (1992, Alessandria, 920’), Magnaghi (1993, Viareggio, 1.309’), Mancuso (1992, Carrarese, 1.375’) e Politano (1993, Perugia, 1.517’) 7; Finotto (1992, Monza, 1.520’) 6; D’Appolonia (1993, Venezia, 631’), Talato (1992, Castiglione, 1.272’) e Vita (1993, Monza, 1.662’) 5.
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CROAZIA-ITALIA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
FORMULA 1 TEST A JEREZ
4
I TOP TEAM SI DANNO BATTAGLIA A COLPI DI SCARICHI 1
ROSBERG SECONDO
2
LA TECNICA 3
4
7
5
Così ieri nel penultimo giorno di test a Jerez (4.428 m) 1. Massa (Bra-Ferrari) 1’17"879 (85 giri) 2. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’18"766 (148) 3. Vettel (Ger-Red Bull) 1’19"052 (102) 4. Raikkonen (Fin-Lotus) 1’19"200 (40) 5. Vergne (Fra-T.Rosso) 1’19"247 (85) 6. Rossiter (GB-Force India) 1’19"303 (42) 7. Button (GB-McLaren) 1’19"603 (83) 8. Gutierrez (Mes-Sauber) 1’19"934 (110) 9. Chilton (GB-Marussia) 1’21"269 (78) 10. Bottas (Fin-Williams) 1’21"575 (86) 11. Pic (Fra-Caterham) 1’22"352 (57) 12. Di Resta (GB-Force India) 1’23"729 (7)
Diffusore: la Ferrari s’ispira alla Red Bull GIORGIO PIOLA
6
A Jerez c’è molta curiosità attorno agli scarichi delle monoposto dei top team. In questa carrellata ecco quelli di Ferrari (1), Red Bull (2), McLaren (3), Lotus (4), Mercedes (5) e Sauber (6). Alla fine ieri il più sorridente tra i piloti era Felipe Massa, che ha portato la F138 (7) al miglior tempo della giornata, seppur ottenuto con le gomme soft COLOMBO-SPORTINFOTO
Massa ha utilizzato tutto il giorno il nuovo diffusore, che presenta una sorta di mini flap nella zona sotto gli scarichi per meglio indirizzare il flusso d’aria verso il buco dello starter, con anche l’interazione delle tre vistose pinne verticali. Una soluzione che richiama la sofisticata canalizzazione Red Bull e che passa all’interno della carrozzeria nella zona davanti alle ruote posteriori. Quanto al profilo estrattore, l’esemplare utilizzato ha conservato il doppio mini flap nel bordo di uscita introdotto nelle ultime gare
Am...Massa che lampo! DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI JEREZ (Spagna)
«È bello vedere a fine giornata il tuo nome in cima alla lista dei tempi, anche se sai che ha un’importanza relativa. E certo sarebbe stato peggio essere in fondo alla lista, ben conoscendo la pressione che circonda i grandi team». Felipe Massa lascia Jerez con il sorriso sulle labbra consapevole che se le prestazioni dei test invernali sono spesso effimere, le sensazioni che si provano al volante della macchina contano molto di più. E da questo punto di vista, il brasiliano garantisce che la F138 è nata bene e che lo svezzamento prosegue secondo i piani. Giudizio «Sono stati tre giorni
importanti, anche se nei primi due ho girato meno di quello che avrei voluto e ho percorso diverse tornate lentamente, a velocità costante. Ma la direzione è quella giusta. La macchina è diversa dalla F2012, è più costante in frenata, in entrata e uscita di curva, il suo comportamento è assai più prevedibile. In sostanza non è complicata da guidare e il bilanciamento non è... fuori dal mondo». Ecco perché appena ha lasciato ai box i treni di gomme medie con le quali ha condotto la maggior parte dei 1.005 km percorsi in questi tre giorni andalusi, Felipe ha ottenuto immediatamente tempi eccellenti, arrivando a quell’1’17"879 che rappresenta
Felipe: «Sono andato oltre le aspettative Ma stiamo calmi...» «La direzione è giusta, la F138 è costante e prevedibile Lotus e McLaren al top e i campioni si nascondono» sinora il migliore in assoluto di questa prima sessione di collaudi 2013. «Certo, ho spinto, sapevo che avrei abbassato il limite con le soft, ma sono andato oltre le mie aspettative», spiega il brasiliano, protagonista anche di un testacoda. Cautela Detto questo Felipe (che oggi sarà sostituito da Pedro de la Rosa) cerca subito di smorzare l’entusiasmo: «C’è ancora tanto lavoro da fare. Molte volte in passato siamo stati velocissimi nei test e poi alla prima gara abbiamo deluso. Dunque non mi monto la testa». Con Fernando Alonso — che è a Dubai — non ha ancora parlato (e ciò è piuttosto curioso, considerato che lo spagnolo dichiara su Twitter di seguire il lavoro del team) ma il tempo di guardarsi intorno Felipe l’ha avuto: «Ho visto
una Lotus molto consistente e veloce, così come la McLaren. Ritengo ancora che l’1’18"8 fatto da Button il primo giorno con pista sporca e gomme dure sia incredibile. La Red Bull sono invece sicuro che non abbia mostrato il potenziale». Rivali Quanto valga il tempo di Massa è difficile stabilirlo, perché nessun altro lo ha seguito sulla strada delle gomme soffici. Non Nico Rosberg, che ha battuto il primato di giri in una giornata di test: 148 (ovvero 655 km) contro i 132 di Michael Schumacher di un anno fa. «È stato come andare da Silverstone a Spa, ma dovevamo recuperare il terreno perduto nei giorni scorsi», ha detto il tedesco, che ha provato anche un’ala anteriore differente e con le medie ha ottenuto 1’18"7. Anche Sebastian Vettel, alla prima uscita stagionale, si è concentrato sulla durata, mentre la Lotus ha riservato a Kimi Raikkonen la scelta tra diverse tipologie di scarico: il finlandese, che secondo la Bild si è separato dalla moglie Jenny, ha però completato solo 40 giri per un guaio alla frizione. Jenson Button, invece, dopo una serie di prove aerodinamiche nel pomeriggio ha effettuato una quasi simulazione gara con la McLaren, non conclusa per uno stop precauzionale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’OPINIONE di PINO ALLIEVI
Felipe Massa, 31 anni, alla Ferrari dal 2006. Nel 2008 è stato vice campione del mondo COLOMBO
a pagina 19
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LA NUOVA AVVENTURA IL CANADESE COMMENTERÀ LA STAGIONE PER SKY
Villeneuve: «A Maranello manca Newey» «Adrian è un mago che apre la mente ai piloti. Fernando? Sono suo tifoso» PAOLO IANIERI
Gli occhiali, tondi e neri, lo fanno sembrare un mix tra Harry Potter e un professore. A 41 anni, Jacques Villeneuve è
Jacques Villeneuve, 41 anni
pronto a passare dietro la cattedra. «Calma, sono un pilota e lo resterò — precisa —, ho appena corso il trofeo Andros sul ghiaccio e durante la stagione vedrò se riuscirò a partecipare ad alcune gare Nascar». Intanto, però, il suo volto, e soprattutto la sua lingua tagliente, saranno uno dei punti di forza di Sky nel Mondiale che scatterà il 17 marzo a Melbourne. A commentare con Carlo Vanzini e Marc Genè (che racconterà i venerdì di libere dal box Ferra-
ri) ci sarà infatti l’iridato 1997 con la Williams. Un pilota che, per il cognome che porta ma non solo, è sempre stato amatissimo in Italia, nonostante non abbia mai guidato la Ferrari. «Ma la Ferrari non è mai stata un sogno perché sono cresciuto con lei. Era la squadra di papà, l’ho vissuta senza sognare». Emozioni Per Villeneuve non sa-
rà il debutto assoluto in tv, visto che in giugno fu reclutato dalla Bbc per il GP del Canada.
E domenica sera, il commento fu lapidario: «Non mi è piaciuto». Perché ha cambiato idea? «No, lo penso ancora. A Montreal ero in mezzo al paddock e non serve a niente. Non era quello che volevo. Devi fare la gara, viverla, spiegarla, emozionarti. Nel paddock fai finta, fai domande per far passare il tempo». Da lui ci si aspettano giudizi crudi. «Le macchine oggi vanno forte, ma non mi piacciono artifici come il Drs. Ci sono più sorpassi, ma ti addor-
menti. E poi sembra di essere tornati a 30 anni fa, con tre quattro piloti professionisti e tanti gentlemen driver che pagano. Solo che una volta erano vecchi, ora sono i papà a pagare per far correre i figli. E sono senza personalità, ne cambi la metà e non te ne accorgi». Aspetta la Ferrari al varco. «Da sempre sono tifoso di Alonso, nel 2012 ha tenuto su il team da solo. Cos’è mancato alla Ferrari? È difficile battere Newey, è un po’ un mago che trova sempre il modo di far andare forte le auto. E capisce cosa serve a un pilota, lo ascolta, apre la mente alle sue richieste». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MOTO TEST A SEPANG della stagione 2012. La Mercedes, dopo i problemi dei giorni scorsi, ha cercato di recuperare introducendo per prima l’ala anteriore studiata per meglio abbinarsi alle caratteristiche delle nuove gomme Pirelli. La novità consiste nell’aumento degli elementi per rendere più efficace il suo impiego e garantire maggior carico. Lotus e McLaren hanno continuato il lavoro di mercoledì con diversi scarichi, mentre la Red Bull ha cercato di impedire qualsiasi attenta osservazione della RB9 spostando le alte cortine paravento anche nella corsia box. Nuovo il profilo estrattore, mentre l’integrazione di soluzioni Sauber 2012 non si è limitata alla feritoia a monte dello scalino nel muso, ma anche al supporto dell’alettone posteriore. Quest’ultimo era dotato delle vecchie paratie laterali, con dei piccoli fori a monte dei profili che hanno fatto erroneamente pensare a un doppio Drs. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’IRIDATO IERI 102 GIRI
Vettel: «Alonso non si perde proprio nulla» JEREZ — Centodue giri! Per essere stata la prima... sgambata del 2013, Sebastian Vettel non si è affatto risparmiato. E vederlo macinare chilometri su chilometri fa inevitabilmente pensare a Fernando Alonso, che ha preferito snobbare queste prove per prepararsi al caldo di Dubai. «Non credo che lui ne perda qualcosa — dice il tre volte iridato — o che io ne possa trarre un vantaggio particolare, perché in fondo qui non veniamo poi a correre e questo asfalto è molto abrasivo, particolare. Ma io lavoro così, preferisco calarmi nell’abitacolo il prima possibile, abituarmi a guidare la nuova macchina perché in fondo non abbiamo molti giorni di collaudi prima dell’avvio del Mondiale». E vedere Massa davanti nella lista dei tempi? «Beh, è sempre bello essere davanti ma non è importante esserlo adesso, semmai dopo l’ultima gara del campionato! Personalmente ho trovato una macchina affidabile e questo è un bel sospiro di sollievo. Favoriti? Dopo i test ce ne saranno, ma poi l’Australia potrebbe sovvertire il pronostico. Però quest’anno i regolamenti non sono cambiati, per cui è facile immaginare che chi è dietro faticherà a recuperare». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RALLY DI SVEZIA
Super speciale: Loeb subito davanti a tutti Alla faccia del semi pensionato. Sebastien Loeb regola tutti anche nella super speciale di 1,9 km che ieri a Karlstad ha aperto il Rally di Svezia, seconda tappa del Mondiale. Sulla neve il francese della Citroën ha preceduto di mezzo secondo Novikov (Ford) e Latvala (Volkswagen). Sebastien Ogier (Volkswagen), considerato il principale avversario di Loeb, incassa già 2"5.
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DOVI DECIMO Così nell’ultimo giorno di test a Sepang (5.548 m) 1. Pedrosa (Honda) 2’00"100 2. Lorenzo (Yamaha) 2’00"429 3. Rossi (Yamaha) 2’00"542 4. Marquez (Honda) 2’00"636 5. Crutchlow (Yamaha) 2’00"734 6. Bradl (Honda) 2’01"003 7. Bautista (Honda) 2’01"502 8. Smith (Yamaha) 2’02"093 9. Hayden (Ducati) 2’02"184 10. Dovizioso (Ducati) 2’02"277 11. Nakasuga (Yamaha) 2’02"616 12. A.Espargaro , (Art) 2’02"628 13. Iannone (Ducati) 2’02"864 14. Akiyoshi (Honda) 2’03"082 15. M.Laverty (Art) 2’03"874 16. De Puniet (Art) 2’04"066 17. Yoshikawa (Yamaha) 2’04"137 18. Barbera (Bqr-Ftr) 2’04"211 19. Takahashi (Honda) 2’04"288 20. Petrucci (Ioda-Suter) 2’04"531 21. Abraham (Art) 2’04"766 22. Aoyama (Bqr-Ftr) 2’04"915 23. Corti (Ftr-Kawasaki) 2’05"107 24. Pesek (Ioda-Suter) 2’05"321 25. Hernandez (Art) 2’05"407 26. Edwards (Ftr-Kawasaki) 2’05"913 27. Staring (Ftr-Honda) 2’05"970
SUPERBIKE IL TEAM CAMPIONE DEL MONDO PRESENTATO A MILANO. IL 24 A PHILLIP ISLAND IL DEBUTTO IRIDATO
Aprilia lancia la grande sfida «Vinciamo senza Biaggi» Guintoli e Laverty provano a non far rimpiangere Max, ora opinionista tv Il francese: «Miglioro come il vino» PAOLO GOZZI MILANO
Mentre l’Aprilia presentava in centro a Milano la prima sfida Superbike senza Max Biaggi, il campione in carica era a Monza per girare i promo per Italia 1 nella nuova veste di voce tecnica del Mondiale che parte il 24 febbraio a Phillip Island (Australia). «Grazie Max, sarai per sempre un pezzo di storia Aprilia», è stato l’omaggio a distanza di Leo Mercanti, a.d. del set-
tore corse. «La RSV4 ha centrato tutti gli obiettivi: vittoria al debutto (nel 2009, n.d.r.) e quattro Mondiali (due piloti e due Costruttori) nelle ultime tre stagioni. Adesso comincia una nuova era». Coppia Il futuro è nella mani
del timido Eugene Laverty, nordirlandese di 26 anni, e dello smaliziato francese Sylvain Guintoli, 30. «Sento la grossa responsabilità di non far rimpiangere Biaggi», ha ammesso il confermato Laverty. «Ero partito un po’ contrat-
Eugene Laverty, a sinistra, e Sylvain Guintoli ANSA
to, adesso che conosco meglio squadre e moto mi sento molto più forte». La novità Guintoli è stata la rivelazione 2012, centrando tre vittorie con Ducati private di due squadre diverse. In inverno ha detto no alla Suzuki sperando che Biaggi, a lungo in bilico, optasse per il ritiro: gli è andata bene. «L’opportunità Aprilia arriva nel momento giusto, mi sento come un vino che col passare degli anni diventa sempre più buono». Guintoli ha ereditato l’intero staff tecnico di Max capitanato da Aligi Deganello, che ha vinto il Mondiale a un anno di distanza dalla tragedia di Marco Simoncelli di cui era capotecnico. «Senza Biaggi sarà più difficile ma la sfida è il nostro stile di vita», confida il direttore tecnico Luigi Dall’Igna. «Ripartiamo da due certezze: il team confermato in blocco e la RSV4 che era già lo stato dell’arte e negli ultimi test è cresciuta molto. Vogliamo continuare a vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Terzo tempo Rossi felice «Ho un posto in prima fila» Vale chiude in Malesia dietro Pedrosa e Lorenzo: «Sono dei duri, ma ci provo» DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA SEPANG (Malesia)
Valentino Rossi, 34 anni il 16 febbraio, non vince una gara dalla Malesia 2010 MILAGRO
Il Motomondiale chiude il primo capitolo — importantissimo anche se non assegna punti — come si era concluso il campionato. Dani Pedrosa contro Jorge Lorenzo, gli altri a inseguire. Ma subito dietro ci sono le «sorprese» più attese: Valentino Rossi riesce a salire sul podio del primo test dell’anno scavalcando il giovane nuovo rivale, Marc Marquez, anche se il distacco dai primi resta sui 4 decimi. Lo spagnolo, invece, fa un passettino indietro ma mostra di che pasta sia fatto. Tutti «aspettavano» la prima caduta con la nuovo moto, che lui continua a brutalizzare come fosse una Moto2 e alla fine è arrivata, in fondo al rettilineo di ritorno che porta all’ultima frenata: è arrivato fortissimo e, malgrado gli scodinzolamenti della
Honda, ha provato a curvare, ma è andato giù facendo discreti danni alla moto. Meno alla convinzione. Perché tornato subito in sella ha piazzato il suo miglior tempo. Poi, il pomeriggio ha fatto la sua prima simulazione gara, andando decisamente forte, con tempi sul 2’01”. Più veloce, a tempo di record, quella di Lorenzo, fermato da una pioggerellina che ha chiuso i test. Attacco I migliori hanno giocato d’anticipo. Quando Rossi doveva ancora iniziare, Dani e Jorge avevano già fatto i propri record, entrambi al 4˚ giro, con un distacco di 329 millesimi a favore di Pedrosa. Ma non bisogna farsi ingannare, perché Lorenzo ha poi girato tutto il giorno (mentre Dani, completato il programma ha chiuso in anticipo) con un passo micidiale, mettendo in fila una serie impressionante di giri veloci, cosa
che in parte ha fatto pure Vale. Che la Yamaha vada forte lo conferma il 5˚ tempo di Cal Crutchlow, con la M1 satellite, a lungo terzo prima di finire 5˚. Progressi Il sorriso di Valentino alla fine diceva tutto. «Non avrei potuto sperare di meglio. Ho visto che sono ancora competitivo e sono andato migliorando. Ho anche scavalcato Marquez: se si corresse il GP sarei in prima fila, invece che in terza o quarta. Sul giro secco sono competitivo, meno sulla distanza. Non avrei mai potuto fare una simulazione come Jorge. È fortissimo, lottare con lui e con Dani è difficilissimo, ma posso provarci e questo aumenta di mille volte le motivazioni». Anche la Yamaha è dalla sua. «Ho provato la moto 2012, l’evoluzione e poi la 2013: il miglioramento si sente. Il motore è un po’ più veloce ma il grande salto è il telaio, la M1 è più stabile e precisa». Rosse La rincorsa Ducati prosegue, ma non con balzi in avanti. Anzi. Nicky Hayden, il migliore (9˚), ieri è tornato sopra i 2" di ritardo e Andrea Dovizioso si è fermato a 2"2. Ancor più lontano (13˚) Andrea Iannone a 2"7, mentre non ha girato Ben Spies, che ha fatto riposare la spalla destra operata. A Borgo Panigale devono lavorare: il test team sarà a Jerez dal 15 al 17. Gli ufficiali, con il resto della truppa MotoGP, torneranno invece qui dal 26 al 28. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CASA HONDA PARLA IL VICE PRESIDENTE HRC
«Non pensavo che Marquez fosse così forte» Nakamoto gongola: «Presto tra i big. La moto da un milione per il 2014? Siamo in ritardo» DAL NOSTRO INVIATO
SEPANG
Shuhei Nakamoto, vicepresidente della Honda Hrc, è di buon umore. I suoi ragazzi stanno andando davvero forte. «Non posso essere più preciso su quello che stiamo provando, perché non conosco i particolari — ammicca ridendo —. In questo momento, i quattro piloti, ufficiali e satellite, hanno lo stesso materiale. Ma Pe-
drosa sta anche provando alcune specifiche diverse del motore». Continuerà la supremazia Honda vista a fine 2012? Il manager svicola. «Quei buoni risultati erano frutto del pacchetto pilota-moto. Credo che la competizione con Yamaha sia in equilibrio. Marquez? Non mi aspettavo che andasse subito così forte. Avevo detto che mi aspettavo di vederlo vincitore nella seconda metà della stagione, ma a questo punto pos-
so pensare che lo faccia anche prima». Molto interesse è puntato sulla moto «Crt» (non ha ancora un nome) che la Honda metterà in vendita per il 2014. E Nakamoto è stato prodigo di particolari. «Siamo un po’ in ritardo sui programmi, perché l’obiettivo del milione di euro per il pacchetto completo è difficile da raggiungere. Volevamo portarla in pista nei test di Brno, ma forse dovremo
Nakamoto
rimandare a dopo Valencia». Come sarà? «Derivata dalle moto ufficiali, ma senza le valvole pneumatiche e senza il cambio seamless (veloce, n.d.r.). Il motore già gira al banco». Dal 12 al 14 marzo la Honda farà un test ad Austin, in Texas. Si è aggregata la Yamaha, con i soli due ufficiali, mentre la Ducati dovrebbe rinunciare. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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CICLISMO IL GIOVANE TALENTO AMERICANO IMPEGNATO IN QATAR DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta MADINAT AL SHAMAL (Qatar)
Quasi sembra giocarci, col vento del deserto. Anche in un giorno in cui non ne soffia poi tantissimo, mentre il Giro del Qatar pedala fino al vertice-nord del ricco Emirato, Taylor Phinney se lo fa bastare per dare spettacolo. Il ragazzone di Boulder sfrutta le folate e l’abbrivio di un traguardo volante per andare in fuga a 25 km dalla fine e cercare il primato in classifica. L’operazione non riesce, ma solo perché l’Omega-Quick Step è una macchina da guerra: prima chiude il gap di 30" e poi lancia Mark Cavendish, sempre più leader, al tris consecutivo a oltre 48 di media, in attesa dell’ultima volata di oggi a Doha. Phinney sul podio ci sale lo stesso, da miglior giovane. Poi concede volentieri un po’ di tempo nel suo ottimo italiano, figlio dell’adolescenza a Marostica e dell’attuale residenza toscana.
Phinney «L’ultimo Giro mi ha cambiato Voglio ancora la maglia rosa» Taylor pensa alla gara Gazzetta che l’ha lanciato «Ma prima le Strade Bianche: corsa fantastica»
E anche più magro?
«Sono sugli 85 chili, quasi come alla fine dell’ultimo Giro d’Italia. Finire la vostra corsa m’ha cambiato, come uomo e ciclista. Ho sempre saputo di avere il fisico per la pista e per la crono, ma scalare tutte quelle montagne non era semplice per uno del mio peso. Da quel momento sono più completo».
«Non è nella mia mentalità ragionare così. Se ho perso la crono iridata, se ho mancato il podio ai Giochi, è solo perché per riuscirci devo migliorare ancora, non per sfortuna. Semmai, ci sono rimasto male di non essere stato al massimo nella cronosquadre di Verona al Giro, perché ero caduto in Danimarca e non ho potuto difendere al meglio il primato. L’occasione per rifarmi l’ho già segnata. A Ischia, il secondo giorno del prossimo Giro. E magari mi riprendo la rosa». Capitolo classiche: a che punto è rispetto a due punti di riferimento come Boonen e Cancellara?
«Mi manca la loro esperienza, ma dal punto di vista fisico credo di esserci. Prima di Fiandre e Roubaix comunque ci sono le Strade Bianche. Gara fantastica: spero di esserci e fare bella figura, vicino a casa mia». Dove vive oggi esattamente?
Phinney, è il suo terzo anno da pro’ e non si era mai presentato così in palla a inizio stagione: impressione corretta?
«Sì, finalmente ho passato un inverno senza problemi fisici. Mai fatta una preparazione così completa, sono in salute. Contento, felice, rilassato».
Non ha qualche rimpianto per la scorsa stagione? Due volte quarto alle Olimpiadi, oro mondiale a crono perso per 5"...
«A Tacinaia, frazione di Quarrata. Ho preso casa da solo. È tutto ok, e quando ci sono mi diverto molto a cucinare. Vado forte sull’etnico, tipo riso al curry. Se invece esco a mangiare, sempre piatti italiani».
FIGLIO D’ARTE Taylor Phinney è nato a Boulder (Colorado) il 27 giugno ’90. Due volte iridato su pista nell’inseguimento, è figlio di Davis (2 tappe al Tour de France) e Connie Carpenter (oro olimpico ’84)
Se la sente di prendersi la responsabilità di essere il nuovo volto credibile del ciclismo americano, dopo la confessione di Armstrong?
«Sì, voglio far vedere che in gruppo ci sono americani diversi rispetto al passato. So che questi sono anni molto importanti per il ciclismo. La storia di Lance mi ha dato più motivazione per allenarmi, sono uscito in bici anche con il maltempo. Io poi sull’antidoping sono estremo, non uso nemmeno pillole antidolorifiche e voglio farlo sapere, in modo che chi legge sappia che si può arrivare ai vertici del ciclismo solo con allenamento, preparazione, duro lavoro. Io faccio così. Vada fuori dal nostro sport la cultura delle pillole inutili, anche se non dopanti».
DE WAELE
CavenTris
Max Sciandri, suo amico e d.s. alla Bmc, potrebbe diventare il nuovo c. t. italiano. Che ne pensa?
Battendo allo sprint Yauheni Hutarovich, Mark Cavendish ha centrato ieri la terza vittoria di fila al Giro del Qatar (che guida con 15" su Bookwalter e 20" su Phinney): all’ex iridato, 4 centri nel 2013, era successo solo una volta, al Giro d’Irlanda 2008. Oggi chiusura a Doha BETTINI
«Se lo meriterebbe. Spero che non debba in futuro lasciare la squadra, ma penso che mi resterebbe molto vicino in ogni caso».
CONFESSIONE IN VISTA
Armstrong chiede tempo all’Usada Travis Tygart, il numero uno dell’Agenzia antidoping americana, l’aveva detto chiaro: «Armstrong ha una sola strada da percorrere, quella della piena confessione. Deve fare tutti i nomi delle persone coinvolte nel suo imbroglio». E ora sembra che il texano, reo confesso di doping, radiato e privato dei 7 Tour, ci sia vicino. Per l’Usada, che l’ha inchiodato, Armstrong infatti «vuole partecipare agli sforzi per ripulire il ciclismo» e ha chiesto due settimane di proroga sulla scadenza che coincideva con la giornata di ieri per presentarsi a parlare alla Commissione dell’Usada stessa. Intanto ieri la Compagnia di assicurazione Sca Promotions ha depositato presso il Tribunale di Dallas la querela per frode, chiedendo il risarcimento (12 milioni di dollari compresi gli interessi e le spese legali) del premio versato ad Armstrong (e poi contestato) per le 7 vittorie al Tour. Per la rivista Forbes, l’uomo di Austin sarebbe nel frattempo diventato lo «sportivo più detestato» dagli americani insieme al giocatore di football Manti Te’o, linebacker di origini samoane salito alla ribalta delle cronache per aver annunciato la morte della fidanzata che in realtà però non esisteva.
OGGI A LOSANNA
Katusha fuori dal World Tour: la parola al Tas Oggi a Losanna il Tas discuterà il ricorso della Katusha contro l’esclusione dal World Tour decisa per motivi etici dalla Commissione licenze Uci. Se sarà respinto, il team russo capitanato da Joaquin Rodriguez resterà tra le Professional e, per disputare le grandi corse, dovrà sperare negli inviti. In caso di vittoria Katusha, invece, l’Uci avrà una patata bollente in mano: escludere (ma chi, a stagione già iniziata?) una squadra o allargare a 19 il numero dei Pro Team, ipotesi che McQuaid aveva a suo tempo respinto.
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A CASALGUIDI A TRE ANNI DALLA MORTE DELL’EX COMMISSARIO TECNICO AZZURRO
GIRO DEL MEDITERRANEO
Ballerini, quando ricordo fa rima con bicicletta
La crono a Boom Strade insicure: salta la 3a tappa
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI CASALGUIDI (Pistoia)
Sarebbe stato contento, Franco Ballerini. Ad assistere a una gimkana sulla Graziella. A partecipare a una sfida su chi riesce a gonfiare e rimontare una ruota il più velocemente possibile. A leggere articoli di Gianni Brera e Giovanni Guareschi sul ciclismo e a commentarli. A dare un nome ai componenti della bicicletta, dalle pedivelle ai nipples. A godersi una doppia esibizione di bike trial. Insomma, a vedere i ragazzi della scuola media Enrico Fermi saltare tre ore di ita-
liano e matematica per dedicarsi alla bicicletta. Strumento Tre anni, ieri, dalla morte di Ballerini. La sua Casalguidi lo ha ricordato pedalando a parole e parolando a pedali, in un teatro privilegiato: la palestra. La bici come uno strumento, anche musicale, anche artistico, anche spettacolare, anche ecologico. C’era Alfredo Martini, che del «Ballero» è stato maestro, amico, una via di mezzo fra padre e fratello, prima luce e poi ombra. C’era Fabrizio Fabbri, che ne è stato direttore sportivo sul pavè della Roubaix, domata due volte. C’era Luca Scinto, che ne è stato avversario e
compagno, collega e discepolo, fonte di scatti di nervi ma anche di slanci di affetto. C’erano sindaci e presidi, dirigenti federali, insegnanti e studenti, amici e appassionati, moglie e figli. C’erano i due fratelli Iacoponi, Samuele e Dario, acrobati da Rosignano, sfidanti della legge di gravità, titolari del senso dell’equilibrio. C’erano Alessandro Proni e Ke-
Alunni a lezione di due ruote. E la palestra della scuola Fermi diventa una strada
L’ex c.t. azzurro Franco Ballerini è morto all’età di 45 anni BOZZANI
vin Hulsmans, corridori della Fantini Vini-Selle Italia, passati di lì durante l’allenamento quotidiano. C’era Franco Vita, che con Ballerini ha condiviso terra e asfalto, avventure e viaggi, confidenze e progetti (e Vita, con Martini, è l’unico, essendo autista, ad avere avuto l’onore di poter guidare «il c.t. di tutti»). E c’era Luciana Rota, che di Ballerini traduceva i pensieri in comunicati, le volontà in programmi. Ma c’era soprattutto la bicicletta: minimo comune multiplo e massimo comune divisore. In fondo, un po’ di italiano e di matematica si è fatto comunque. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Al Giro del Mediterraneo Lars Boom (Blanco) ha vinto la 2ª tappa, una crono di 24 km, da Cap d'Agde a Sete, con 22" su Monfort e 36" su Roux. L’olandese ora guida la classifica con 22" sullo stesso Monfort. Annullata l’odierna 3ª frazione, Marsiglia-St. Remy de Provence, perché non sono garantite le necessarie condizioni di sicurezza. BASSO IN ALTURA Da oggi, agli ordini del d.s. Paolo Slongo, ritiro in altura sul Teide, a Tenerife, per Ivan Basso, Moreno Moser, Damiano Caruso e Federico Canuti. Il rientro in Italia avverrà il 21 febbraio.
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BASKET BEKO FINAL EIGHT: QUARTI DI FINALE
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le Pagelle di CHIABO
LANGFORD CI PROVA ANCHE IN DIFESA
HANNO DETTO
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Keith Langford, 29 anni, guardia di 1.92 di Milano CIAM
Mike Green «Bella partita, abbiamo risposto alla sconfitta di SIena, avevamo qualcosa da dimostrare. Roma è una grande squadra, saremo pronti»
VARESE SAKOTA 5 Si elide con uno dei peggiori in campo, Fotsis. BANKS 7 Vede Basile e lo mangia due volte in uno contro uno. Partita solida. RUSH 6 Per la schiacciata al volo su rimbalzo offensivo meriterebbe 10 perché dà la carica a Varese in un momento di difficoltà. TALTS 6 Lotta leoninamente, e alla fine pareggia con Bourousis. DE NICOLAO 6.5 Prestazione da giocatore vero, nonostante le tre palle perse, anche in difesa.
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IL MIGLIORE
9 MIKE GREEN
Il grande capo, domina Marques Green e la gara. Con Milano arrivata a -6, segna 10 punti nel 14-7 decisivo, chiuso con due triple consecutive. A 2 rimbalzi dalla tripla doppia (23+8+10) subisce 10 falli. Fantastico. ERE 7.5 Peccato un secondo fallo stupido troppo presto, con due triple fa diventare la vittoria una goleada ma si guadagna i gradi rendendo inoffensivo Hairston. POLONARA 7.5 Vince gli scontri diretti con Fotsis e Melli, alla fine vendemmia da tre. 4 rimbalzi, 2 assist. DUNSTON 6 Parte benissimo, poi i falli e la crescita di Bourousis lo fanno sparire un po’ dalla gara.
MILANO HAIRSTON 5.5 Rovina in difesa quello che di buono riesce a fare in attacco. Guarda Ere chiudere la gara da tre con disinteresse. FOTSIS 4.5 Ci ripetiamo: solo 2 tiri in 22’, nessun coraggio, con lui la difesa va meglio, prende 5 rimbalzi ma non sarebbe una delle star? CHIOTTI 5 Nei 6’ in campo, prende 4 rimbalzi ma Milano perde di 12. Non è colpa sua, ovviamente. BOUROUSIS 7 Non parte in quintetto, ma gli 8 punti del terzo quarto rimettono Milano in pista. Sette rimbalzi, 4 stoppate. MELLI 4 Partitaccia e quasi si mena con Polonara (su fallo suo). BREMER 4.5 Poca cosa, non dà fluidità, non difende.
Coppa Italia p Green stellare Varese domina Milano va a rotoli Per Mike 23 punti, 10 assist e 8 rimbalzi Proli: «Non si può umiliare così Armani»
S Frank Vitucci «Roma? Già, si gioca sabato. Noi e loro siamo quelli che stiamo facendo un po’ più delle aspettative. Con merito, una delle due andrà in finale»
S Achille Polonara 21 anni, ala di 2.03 di Varese, 10.7 punti e 5.3 rimbalzi di media in campionato, ieri 16 e 4 contro Milano in semifinale CIAMILLO
MIGLIORE h 7,5 ILLANGFORD
Stavolta ci mette anche un po’ di anima anche in difesa anche se non è evidentemente la sua specialità. 5 palle perse ma 7 falli subiti.
GENTILE 5 Nessun apporto, nè personale nè alla squadra. MARQUES GREEN 5.5 Subisce fisicamente l’intelligenza di Mike Green, una volta isolato in regia, cerca di fare qualcosa ma tira anche male. Però ci dà (3 recuperi). RADOSEVIC 6 parte bene, subisce Dunston, ma si rifà subito, ma ha 3 falli al 17’ e da quel momento lascia poco il segno. BASILE N.G. Di stima: 2’ da incubo, con Banks lo rispedisce in panchina subito.
VARESE MILANO
92 74
(21-14, 35-22; 66-58) CIMBERIO VARESE: Green 23 (4/11, 2/4), Banks 12 (5/9, 0/2), Ere 17 (3/7, 2/4), Polonara 16 (2/2, 4/5), Dunston 10 (4/4); Sakota 2 (1/1, 0/1), Rush 2 (1/1, 0/2), Talts 5 (2/3, 0/2), De Nicolao 5 (1/2, 1/2), Bertoglio (0/1 da 3). N.e.: Balanzoni, Cerella. All.: Vitucci. EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Green 8 (1/5, 2/7), Langford 23 (5/8, 4/7), Hairston 13 (3/8, 1/1), Fotsis 2 (0/2), Radosevic 8 (4/4); Chiotti 3 (1/2), Bourousis 12 (5/9), Melli (0/2), Bremer 2 (1/1), Gentile 3 (0/2), Basile (0/1). N.e.: Giachetti. All.: Scariolo. NOTE - T.l.: Var 19/22, Mil 13/18. Rimb.: Var 34 (Green 8), Mil 10 (Bourousis 7). Ass.: Var 15 (Green 10), Mil 10 (Green 5). Progr.: 5’ 10-9, 15’ 35-22, 25’ 57-39, 35’ 80-61. Nessun uscito per 5 falli. Spett. 7730.
LUCA CHIABOTTI MILANO
Mike Green, 27 anni, play di Varese, 13.9 punti di media in campionato CIAM
quando usare la forza fisica contro Marques». Proli Milano fallisce rovinosa-
mente il primo test vero per la nuova formazione, ma soprattutto dà un’altra pesante botta alla proprietà che reagisce con parole pesantissime: «Non si può umiliare così quello che rappresenta il gruppo Armani — dice il presidente Livio Proli
la situazione
GLI ALTRI QUARTI SIENA-REGGIO EMILIA, SFIDA TRA CANNONIERI
Domani alle 17.45 la prima semifinale Acea-Cimberio
Sassari affronta Brindisi e prolunga con Sacchetti
Le Beko Final Eight continuano oggi al Forum di Assago con gli ultimi due quarti di finale. Tutte le partita in diretta su La7D e SportItalia2.
MILANO QUARTI DI FINALE Ieri: Foxtown Cantù-Acea Roma 85-89. Ieri: Cimberio Varese-EA7 Milano 92-74. Oggi, 17.45: Banco di Sardegna Sassari-Enel Brindisi. Arbitri: Taurino, Lo Guzzo, Martolini. Oggi, 20.30: Mps Siena-Trenkwalder Reggio Emilia. Arbitri: Sabetta, Sahin, Bettini. SEMIFINALI Domani alle 17.45 Varese-Roma, alle 20.30 si affronteranno le vincenti delle sfide odierne. FINALE Domenica, ore 18. ALBO D’ORO FINAL EIGHT 2000 Benetton Treviso; 2001-02 Kinder Bologna; 2003-04-05 Benetton Treviso; 2006 Carpisa Napoli; 2007 Benetton Treviso; 2008 Air Avellino; 2009-10-11-129 Montepaschi Siena.
In tempi così, dove tutto si consuma in un attimo, Sassari ha spazzato l’atmosfera precaria che si respira nel basket italiano. Ieri, nel corso di un convegno organizzato dalla Dinamo su «Come costruire una squadra vincente», il presidente Stefano Sardara più che un contributo teorico alla discussione è passato ai fatti annunciando il prolungamento del contratto di Meo Sacchetti fino al 2018, cioè la volontà di costruire attorno a un tecnico ma, anche, a una persona stimata e
Radosevic Radosevic è in quin-
tetto per opporsi al dinamismo di Dunston: sfida personale pari (8-8 nel 1o quarto) ma la difesa di Milano è un disastro e lascia andare gli esterni avversari fino al ferro (10/13 da 2 per Varese nel 1o quarto). E l’attesissimo Marques Green non accende i compagni, surclassato per stazza e personalità dall’omonimo Mike anche quando a Bremer a dargli una mano. Anche sotto canestro Varese è tostissima: concede il 33% agli avversari nel 1o tempo, anche quando Scariolo torna da Bourousis. Il 7-0 di inizio 2 o quarto (28-16) diventa un 14-6 quando anche Polonara e De Nicolao si iscrivono a referto (35-20). Hairston e Langford si scuotono un pochino, Milano sale a -10 ma Varese, che va al riposo con 16/21 da 2, chiude addirittura con 5 punti in 2" il 1o tempo con canestro su rimessa di Banks a 38/100 dalla sirena (e qui ci sarebbe tempo solo per un tap in, ma gli arbitri convalidano). Cambiamenti Scariolo rimesco-
ARBITRI: Cicoria, Chiari, Filippini.
Vince la numero uno da numero uno. Varese domina Milano, Mike Green domina non solo l’atteso omonimo Marques ma tutta la scena: prestazione meravigliosa in attacco, difesa, nei momenti chiave. La Cimberio, a pallacanestro, gioca con piste di vantaggio sull’EA7: «Siamo qui nonostante i bookmaker... — dice Frank Vitucci — A un certo punto sembrava di leggere "Cronaca di una morte annunciata". Era un quarto paradossale: arrivare primi e trovare l'EA7 a Milano. La squadra ha imparato la lezione di Siena dove domenica non abbiamo iniziato con la ferocia giusta. Qui, anche quando Milano è tornata sotto, abbiamo fatto la nostra la partita. Mike Green è stato bravo per come ha fatto giocare la squadra e a capire
biamo davanti tempo sufficiente per diventare competitivi nei playoff. Qui non si arrende nessuno, nessuno farà passi indietro».
a uno stile tecnico e di rapporti personali, il futuro del club. Sacchetti è arrivato in Sardegna in Lega2 e, dopo la promozione, ha portato la Dinamo a 2 playoff consecutivi e, oggi, è 2o in classifica. Negli ultimi anni la vita media di un allenatore su una panchina di A è stata di un paio di stagioni, Meo potrebbe arrivare a 9. «Chiaramente è una grande soddisfazione, come tecnico e come uomo — ha detto Meo —. Non accade spesso nella vita di ricevere proposte del genere e ne sono onorato. Ho lavorato bene a Sassari, mi sono mostrato per quello che sono e sono
— si può perdere ma non così, bisogna giocare e non l’abbiamo fatto. Ma il tempo dei cambiamenti è finito» conclude alla domanda sulla stabilità di Sergio Scariolo. Che spiega: «Varese è stata assolutamente più aggressiva di noi, intensa, in difesa e in attacco. Evidentemente dobbiamo rinforzarci nello spirito e nella compattezza della nuova versione di squadra. Ab-
contento che la nostra storia continui. La società è seria, ha ambizioni ma saldi principi: tutto collima al top ed è per questo che il tutto mi fa ancora più piacere». Sassari è favorita con Brindisi, che pure l’ha battuta in campionato, in una sfida tra il 1o e il 3o attacco della serie A. Siena-Reggio Più legata alla di-
S Meo Sacchetti «È una grande soddisfazione, come tecnico e come uomo. Non accade spesso nella vita di ricevere proposte del genere e ne sono onorato»
fesa sarà Siena-Reggio Emilia, nonostante presenti la sfida tra il capocannoniere della A, Taylor (col brindisino Gibson a 20.1 di media) e dell’Eurolega, Bobby Brown, che Milano non ha ancora visto dal vivo. «Reggio ha una difesa solidissima — dice il coach senese Banchi — ed è reduce dalla vittoria con Roma. Noi arriviamo con una situazione infortuni complessa ma anche con capacità dimostrata di gestire l’emergenza». chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA
la tutto nella ripresa, mette Marques Green su Banks con Melli e Bourousis sotto canestro. La Cimberio non fa una piega, anche se Langford sale di tono. Tocca il +18 poi commette un grave errore. Forza dei tiri per chiudere la partita, e, soprattutto, smette di cercare con pazienza i punti deboli della difesa milanese che comunque sale di tono e cattiveria anche con Bourousis. E sono proprio due giochi da 3 punti del pivot greco l’anima del 10-0 EA7 che riapre la gara (58-52). Langford segna 11 punti nel 3o quarto, poi Mike Green riprende in mano la situazione con Varese in difficoltà che chiude il periodo con 6/17 al tiro e un solo assist. Ma i primi in classifica, con due play e Talts, sono a bravi a colpire quando l’EA7, senza Langford e Bourousis, forse crede che i momenti decisivi arriveranno più tardi. Non Mike Green che segna due triple consecutive con la difesa di Milano che osserva, come su un tre punti di Ere guardato a distanza da Hairston (75-61). L’EA7 non si scuote, e crolla. Varese, è la numero uno: «Un motivo ci sarà» diceva Vitucci alla vigilia. C’é. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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per palati fini Datome dà spettacolo Roma fa fuori Cantù I brianzoli rimontano da -19 a -1 ma l’azzurro stoppa Scekic Trinchieri: «Impresentabili, ci hanno camminato in faccia» lano, tra gli applausi e un bel «Bravi lo stesso». Invece la squadra che ha tenuto in pugno la partita è stata Roma, non Cantù che aveva disputato le ultime due finali di Coppa Italia. «Per farla breve — dice Trinchieri — non siamo stati presentabili nel senso che non ci siamo presentati. E Roma, con merito, ci ha camminato sopra, sulla faccia. Quando una squadra gioca così male, il primo responsabile è l’allenatore». Controllo Cantù insegue tutta la
Luigi Datome, 25 anni, ala di 2.02, 18.1 punti di media in campionato con il 47.5% da tre e il 54.5 da due CIAMILLO PAOLO BARTEZZAGHI MILANO
Gigi Datome raccoglie anche l’ultimo rimbalzo, abbraccia il pallone ed esce dal campo palleggiandolo. Non lo porta a casa, perché la storia di Roma non finisce qui. Tabu ha appena sbagliato l’ultima, disperata tripla e Roma è meritatamente in semifinale. Nella difesa precedente, lo stesso Datome era volata a stoppare Scekic che avrebbe potuto riportare Cantù a -1. Prima ancora, l’azzurro aveva realizzato i tiri liberi del +3. E per tutta la partita aveva preso tiri difficili, responsabilità, rimbalzi. È l’emblema di questa Roma, nata senza pretese e troppi soldi, e a febbraio 4a in classifica e ora in semifinale di Coppa. Quella che per mesi è stata una bella sorpresa è diventata una squadra di vertice, punto e basta.
Roma ha vinto dominando Cantù per tre quarti e resistendo nell’ultimo. Ha difeso meglio, tirato meglio, preso praticamente il doppio dei rimbalzi (39 a 23), messo in campo un’energia superiore. E ha respinto una pazzesca rimonta. Era in vantaggio di 19 punti all’inizio dell’ultimo quarto, quando Tabu ha prepotentemente preso il campo e segnato 19 dei 31 punti di squadra. Roma avrebbe potuto sciogliersi e accusare la minore esperienza o fole del genere. Reazione Invece per due volte
ha reagito al -1 raggiunto da Cantù, prima con un gioco da tre punti di Brooks e poi con una tripla di Tabu, di tabellone, a 21" dalla fine. E s’è portata via la semifinale, come Datome il pallone. «È incredibile se pensiamo allo scorso luglio — dice Marco Calvani — il primo pensiero va all’ingegner Toti che ha messo la firma per far sì che
OGGI APRE BANCO SARDEGNA-ENEL ALLE 17.45
CANTÙ ROMA
85 89
(18-25, 44-50; 54-69) FOXTOWN CANTÙ: Tabu 24 (2/4, 5/8), Aradori 15 (3/5, 1/3), Brooks 9 (3/6), Leunen 19 (2/2, 5/6), Cusin 3 (1/3); Scekic 2 (0/1), Anderson 2 (1/1, 0/2), Mazzarino 9 (0/1, 3/5), Mancinelli 2 (1/3, 0/1). N.e.: Kudlacek, Abass, Casella. All.: Trinchieri. ACEA ROMA: Taylor 14 (4/7, 1/3), Goss 5 (1/6, 1/2), Datome 22 (5/10, 2/3), Czyk 19 (8/11, 1/1), Lawal 17 (7/14); Jones 5 (1/3, 0/1), Tonolli, D’Ercole 7 (0/1, 1/3), Lorant (0/1). N.e.: Tambone, Gorrieri, Di Giacomo. All.: Calvani. ARBITRI: Lamonica, Lanzarini, Borgioni. NOTE - T.l.: Can 17/22, Rom 19/28. Rimb.: Can 23 (Aradori 6), Rom 39 (Datome 12). Ass.: Can 17 (Tabu 4), Rom 10 (Goss 5). Progr.: 5’ 8-14, 15’ 26-33, 25’ 49-63, 35’ 71-78. Usc. 5f.: Leunen 37’07" (75-81), Mancinelli 37’39" (78-82). Tec.: Lawal 14’04" (25-31), Leunen 17’58" (34-43).
il basket continuasse a vivere a Roma. Altrimenti non saremmo qui». Il tecnico è modesto. Avrebbero potuto essere a metà classifica. Oppure avrebbero potuto uscire ai quarti, qui a Mi-
HANNO DETTO
di P.B.
SUPER TABU: 19 PUNTI NELL’ULTIMO QUARTO
I migliori: Jonathan Tabu, 27 anni, e Gigi Datome CIAM
CANTÙ
S Luigi Datome «Di solito sono io che esco prima dai playoff. Mi spiace un po’ per Aradori che però ha già vinto tanto con Siena»
S Lorenzo D’Ercole 25 anni lunedì prossimo, play di Roma di 1.90, 6.5 punti a partita in campionato, cresciuto nel vivavio di Montecatini CIAMILLO
Trinchieri Una delle caratteristi-
che storiche della Cantù di Trinchieri che invece subisce 50 punti nei primi 20 minuti restando comunque sotto solo di 6. Ma spesso erano tre giocatori di Calvani a lottare per recuperare un pallone, con metri di distanza sugli avversari. E la contabilità a rimbalzo, soprattutto a quelli offensivi, è impressionante: Cantù ha chiuso con due di numero, raccolti nell’ultimo quarto, Roma con 18 di cui 7 di Lawal e 5 di Datome. «Una bella pubblicità per il basket — dice ancora Calvani — con tutto il rispetto, abbiamo abbastanza dominato». © RIPRODUZIONE RISERVATA
NBA GASOL FUORI 4-6 SETTIMANE
STIPENDI IN RITARDO
E’ tornato Bargnani: 13 punti Ma ora va a Chicago?
(a.p.) Montegranaro rinuncia a partecipare al torneo di San Martino di Lupari (PD) di oggi e domani. I giocatori hanno inviato un documento in cui si specifica che il provvedimento viene preso «a causa dell’ulteriore rinvio delle spettanze che sta generando forti preoccupazioni e incertezze all’interno della squadra». La società ha provato a spiegare la situazione (i ritardi degli stipendi ammessi dal club sono quantificati in poco più di 5 settimane) e da qualche tempo lavora alla ricerca di uno sponsor. Crisi anche a Caserta: il presidente Gervasio ieri ha detto che la squadra rischia di non finire la stagione per problemi economici. Il presidente Fip Petrucci ha stigmatizzato il comunicato della Juve: «Sono cose che rovinano l’immagine del basket».
le Pagelle
S Marco Calvani «La rimonta? Ho avuto paura di perdere solo dopo quella tripla di Tabu di tabellone nel finale. Sembrava un brutto segnale»
Taccuino Sciopero Sutor
RCS
partita. Perde subito il controllo dell’area dove Lawal domina fin dal primo quarto. Più avanti, si divertirà anche Czyz. Parziali, controparziali ma con un comune denominatore: alla fine è Roma a stare davanti e a fare la partita. Arriva a +9 nel primo quarto, +12 nel secondo. Cantù risponde soprattutto da fuori. Le percentuali da 3 sono eccellenti. A metà partita, Cantù ha 7/10 alle triple con 3/3 sia per Leunen sia per Mazzarino. «Abbiamo chiuso con 14/25 da 3 e abbiamo perso — dice Trincheri — L’attacco non è stato certo un problema. Non abbiamo difeso, non abbiamo preso rimbalzi, non siamo stati capaci di rispondere fisicamente alla loro aggressività».
d
Bargnani rientra e segna 13 punti dopo aver saltato 26 partite per un infortunio a un gomito. Toronto però cede in casa ai Celtics. E ora per il Mago si parla di un possibile passaggio ai Chicago Bulls (in uno scambio per Carlos Boozer), dove raggiungerebbe Belinelli. Confermato lo strappo alla pianta di un piede per Gasol: fuori 6-8 settimane. Risultati: Minnesota-San Antonio 94-104 (Pekovic 21; Parker 31); Dallas-Portland 105-99 (Mayo 28; Aldridge 27); Detroit-Brooklyn 90-93 (Monroe 23); Atlanta-Memphis 103-92 (Teague 22); Miami-Houston 114-108 (James 32; Harden 36); Utah-Milwaukee 100-86; New OrleansPhoenix 93-84 (Vasquez 19; Gortat e Dudley 14); Oklahoma City-Golden State 119-98 (Durant 25); Cleveland-Charlotte 122-95 (Irving 22; Mullens 15); Toronto-Boston 95-99 (Gay 25; Garnett 27); Philadelphia-Indiana 69-88; Washington-New York 106-96 (Wall 21; Anthony 31); Orlando-LA Clippers 76-86 (Nelson 18; Bledose 27).
SCEKIC 6 Segnali di risveglio nei primi due passaggi in campo dove risulta il migliore a rimbalzo della squadra. Non che ci voglia molto. LEUNEN 7.5 Sbaglia il primo tiro dopo 28 minuti. Fino a quel momento un 4 su 4 da tre che permette a Cantù di non imbarcare ancora più acqua. Esce per 5 falli sul -7. ANDERSON 5.5 La squadra migliora quanto entra per la prima volta. Ma i suoi tiri raramente trovano il ferro. MAZZARINO 6.5 Tre su tre da tre tanto per cominciare. Un cross al quarto tentativo quando nel terzo quarto Cantù perde quota. Nel quintetto finale della rimonta c’è. BROOKS 5 Non incide mai e soffre in difesa. Cinque palle perse.
h
IL MIGLIORE
8 TABU
L’ultimo quarto è da cineteca. Anche perché aveva iniziato maluccio. Dopo una tripla, è finito fuori partita fino al terzo parziale. Nell’ultimo segna 19 punti, trascina la squadra alla rimonta.
ARADORI 6.5 Brutto inizio con un errore da vicino e due palle perse di fila. Dopo 5 minuti esce. Trova il canestro solo dalla lunetta, poi cresce nel finale. CUSIN 5 La velocità di Lawal lo mette in crisi. Un lungo come lui non può chiudere con un solo rimbalzo. MANCINELLI 5 Comincia da ala e in difesa soffre Datome. A parte un canestro dei suoi dal post basso, non trova ritmo e arranca in difesa. Infatti ha tre falli già a metà partita. Paga i mesi di inattività che la prima uscita contro Sassari avevano fatto dimenticare troppo in fretta.
ROMA GOSS 6 Male al tiro, solo 2 su 8, ma presente con 5 assist e 3 recuperi. JONES 5 Mancinelli lo uccella in post basso. Un tiro sorvola la traversa. Commette tre falli già a fine secondo quarto. D’ERCOLE 7 Sostanza, attenzione e due liberi importanti nel finale. MIGLIORE h 8,5 ILDATOME
Punti (22), rimbalzi (12 di cui 5 offensivi), leadership, tutto. È il simbolo di Roma. Prende anche tiri molto difficili, buttandosi indietro, con l’avversario addosso e, sovente, li mette dentro.
TAYLOR 7 Due canestri importanti per rispondere alla rimonta di Cantù nell’ultimo periodo. Peccato per le cinque palle perse di cui 3 già nel primo quarto. LAWAL 7 Il primo strappo di Roma arriva dalla potenza delle sue gambe. Domina l’area di Cantù. Un po’ troppo nervoso. CZYZ 7.5 Segna 11 punti nel terzo quarto. Si muove in modo intelligente e scherza i lunghi di Cantù.
Europlayer2012
Gazzetta premia Kirilenko Il nostro corrispondente negli Usa, Massimo Lopes Pegna, prima della palla a due tra Minnesota e San Antonio di mercoledì notte ha consegnato al russo dei Timberwolves Andrei Kirilenko la targa Europlayer 2012, il premio che la Gazzetta assegna ogni stagione al miglior giocatore europeo NBA/GETTY
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SCI MONDIALI A SCHLADMING DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI SCHLADMING (Aut)
In tv ore 10 e 14
Chi sarà l’erede della Vonn? Con la stella in panchina per almeno nove mesi e Tina Maze pronta a raddoppiare già oggi nella supercombinata dopo l’oro di martedì in superG, l’Italia si affida alla sorpresissima Sofia Goggia, finora la migliore della spedizione azzurra (4ª in superG). Le favorite sono altre, oltre alla Maze ci sono le austriache Fenninger e Zettel, ma la ventenne di Bergamo non è una che si tira indietro. «Sono andata al risparmio» diceva ieri dopo la seconda prova della discesa in cui è stata la migliore delle azzurre (13ª a 1"52 da Regina Mader, Sterz dopo il matrimonio).
L’austriaca Regina Mader, diventata Sterz con il matrimonio, ha stabilito il miglior tempo della seconda prova della discesa femminile. Con 1’53"01 ha preceduto di 16/100 di secondo la connazionale Anna Fenninger e di 36/100 l’elvetica Kaufmann Abderhalden. Anche ieri la più veloce delle azzurre è stata la giovane Sofia Goggia, tredicesima a 1"52 dalla Mader, quindicesima Elena Fanchini (1"62), 22ª Nadia Fanchini (2"28) e 26ª Daniela Merighetti (2"39) ancora afflitta dal mal di schiena. Trentacinquesima Elena Curtoni a 3"97. SUPERCOMBINATA DONNE (discesa ore 10, slalom ore 14, dirette Rai Sport 1 ed Eurosport). Pettorali (discesa): 1 Weirather (Lie), 2 Kaufmann Abderhalden (Svi), 4 Ross (Usa), 7 Smith (Usa), 8 Kirchgasser (Aut), 9 D. Gisin (Svi); 10 E. CURTONI, 11 Mancuso (Usa), 12 Sejersted (Nor), 13 Barthet (Fra), 14 MERIGHETTI, 15. E. FANCHINI, 16 Hosp (Aut), 17 Fenninger (Aut), 18 Maze (Slo), 19 Goergl (Aut), 20 Riesch (Ger), 21 Gut (Svi), 22 ZEttel (Aut), 29 GOGGIA.
Carriera Zero punti in Coppa
del Mondo nei 4 giganti disputati (non si è mai qualificata per la 2ª manche), dalla sua ha un’ascesa irresistibile: 4 titoli italiani aspiranti nel 2007 (slalom, gigante, superG, combinata), uno juniores nel 2009 (superG), l’esordio in Coppa del Mondo il 28 dicembre 2011 a Lienz, il primo podio in Coppa Europa l’8 febbraio 2012 in superG a Jasna. Momento nero: «Settembre scorso: le mie compagne in Argentina, io qui disperata a recuperare dall’infortunio, non si trovava un ghiacciaio per allenarsi. Un magone, una tristezza. Non vedevo l’ora di confrontarmi. Ai primi allenamenti a Hintertux ho avuto la conferma di esserci ancora». L’esplosione della Goggia (Sofi per la famiglia, compagne e staff) è stata rinviata solo da una lunga serie di infortuni. Tre interventi, tutti al ginocchio destro. Il primo a 14 anni: crociato più menisco esterno. Il secondo un anno dopo: ancora menisco. Il terzo un anno fa, per crociato e menisco (recuperati al Fisiocenter di Bagnolo San Vito, che tiene a ringraziare). In mezzo un grave crac muscolare che 2 anni fa nella discesa di Altenmarkt l’ha fatta finire nelle reti, con tanto di trauma cranico. I genitori hanno anche provato a fermarla («Troppo dura vederla soffrire fisicamente e psicologicamente» dice mamma Giuliana). Dopo l’ultimo infortunio, nel febbraio scorso mentre era in testa alla Coppa Europa e già si era guadagnata il posto fisso nel circuito maggiore per superG e combinata, ha pianto per ore, poi è salita in macchina con mamma e ha detto: «Voglio tornare più forte di prima». Chi può fermare Sofia che a 6 anni scivolata dalla seggiovia si è aggrappata al poggiapiedi e ha aspettato con un sorriso che venissero a recuperarla con una scala? Che da ragazzina vinceva col miglior tempo, maschi compresi?
Una Goggia gran futuro «Con la testa da Maze e la stabilità da Vonn» Dal 4˚ posto in superG alla supercombinata di oggi Sofia, talento e verve: da piccola batteva i maschi S Sofia Goggia, 20 anni, bergamasca, ha esordito in Coppa del Mondo il 28-12-’11, il suo primo podio in Coppa Europa risale all’8 febbraio 2012. Nei 4 giganti di Coppa del Mondo non s’è qualificata per la 2ª manche. Vanta 4 tricolori aspiranti e 1 jrs
Decisa E’ una tipa decisa e i genitori l’hanno sperimentato presto. Esempio: la prima parola che ha pronunciato non è stata «mamma» ma «io». A 6 anni ha vinto la prima gara dello sci club, appena tagliato il traguardo, ancora prima di frenare, ha cercato con gli occhi mamma Giuliana per chiedere: «Ho vinto?». La stessa testardaggine mostrata quando ha voluto imparare a sciare. Il fratello maggiore Tommaso a 6 anni seguiva i corsi, lei a 3 anni si esibiva in capricci da record. Finché i genitori (papà Ezio ha uno studio di ingegneria, mamma Giuliana ex insegnante gestisce 2 case vacanza a Bergamo) si sono arresi e l’hanno portata da un maestro di sci. Che è sempre stata la sua passione (insiema al calcio, era l’unica bambina invitata alle feste dei maschi perché poi giocava e anche be-
ne). A Sofia piacciono i campioni («Phelps, un mito») e nelle cuffie prima di andare al cancelletto ascolta «Never Say Never» (versione Justin Bieber), il suo motto. Studia tutti: «Mi piace prendere il lato migliore da ciascuno. Vorrei avere la testa della Maze, la stabilità della Vonn, l’ingresso in curva di Ligety, l’agilità di Pinturault». Carriera «E’ più portata per la velocità, ma può fare anche lo slalom» assicura il dt delle donne Raimund Plancker, coraggioso a chiamarla qui. «Il suo punto di forza è l’atteggiamento: non si fa condizionare da niente». Oggi ci riprova in supercombinata: «In slalom — dice lei — vado forte solo se è piatto ma se mi alzo con il piede giusto...». Scommetteteci, sarà pigiato sull’acceleratore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
UOMINI PRIMA PROVA DISCESA: 1 Reichelt (Aut) 2’02"98; 2. PARIS a 11/100; 3. INNERHOFER a 35/100; 4. Guay (Can) a 91/100; 5. Svindal (Nor) a 98/100; 6. Kroell (Aut) 99/100; 7. Lueoend (Svi) a 1"03; 8. HEEL e Theaux (Fra) 1"13; 10. Franz (Aut) a 1"14; 11. Keppler (Ger) a 1"50; 12. Poisson (Fra) a 1"60; 13. Roger (Fra) a 1"70; 14. Nyman (Usa) a 1"72; 15. Streitberger (Aut) a 1"77; 16. Janka (Svi) a 1"86; 17. Sporn (Slo) a 1"88; 18. Defago (Svi) a 1"91; 19. Puchner (Aut) a 1"92; 20. Bank (R.Cec) a 1"95; 21. KLOTZ a 1"99; 22. MARSAGLIA a 2"02; 36. FILL a 3"57. IL PROGRAMMA Questo il programma dei Mondiali di Schladming. Tutte le gare sono trasmesse in diretta Tv da RaiSpor 1 ed Eurosport OGGI Supercombinata donne: discesa ore 10, slalom 14 (Goggia, Merighetti, Elena Fanchini, Elena Curtoni). 12.30: prove discesa maschile. DOMANI Discesa uomini (ore 11, Innerhofer, Paris, Heel, Fill). DOMENICA 10/2 Discesa donne (ore 11). LUNEDI’ 11/2 Supercombinata uomini (discesa ore 12, slalom 18.15). MARTEDI’12/2 Team Event (ore 17). MERCOLEDI’13/2 Riposo. GIOVEDI’ 14/2 Gigante donne (ore 10/13.30). VENERDI’ 15/2 Gigante uomini (ore 10/13.30). SABATO 16/2 Slalom donne (10/13.30). DOMENICA 17/2 Slalom uomini (10/13.30). VONN A CASA Lindsey Vonn è partita ieri mattina dall’aeroporto di Monaco di Baviera, con il ginocchio destro protetto da un tutore, alla volta di Denver, in Colorado. Da qui raggiungerà Vail, la cittadina in cui risiede abitualmente e dove la prossima settimana verrà operata per ricostruire il legamento crociato ed il collaterale interno distrutti martedì nel terribile volo a Schladming durante il superG che assegnava il titolo mondiale. CITY EVENT CON TRE AZZURRI (s.f.) Ieri nel city event di coppa Europa a San Candido (Bz) in gara Manuela Moelgg, Chiara Costazza e Michela Azzola impegnate in un test agonistico di avvicinamento alle prove iridate di Schladming. Le tre azzurre, già abbastanza attardate nello slalom di qualifica, sono state poi tutte eliminate al primo turno del successivo parallelo, che ha visto la vittoria alla Smedh (Swe) impostasi in finale sulla Dygruber (Aut). Oggi slalom, e a la Thuile (Ao) superG maschile.
PROVE DISCESA UOMINI GLI AZZURRI SUBITO CONVINCENTI NEL PRIMO TEST
Paris-Innerhofer, doppio segnale Italjet Dominik a 11/100 da Reichelt, 3˚Inner a 35. Caos sulla seconda prova incompleta DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO SCHLADMING (Austria)
Hanno reagito bene i velocisti azzurri nella prima prova della discesa, in programma domani, dopo la sberla presa in superG. Sotto una leggera nevicata il miglior tempo è stato fissato con 2’02"98 dall’austriaco Hannes Reichelt, ma alle sue
spalle, con 11/100 di secondo di ritardo si è piazzato Dominik Paris e terzo a 35/100 Christof Innerhofer. «E’ un ottimo segnale — dice il responsabile maschile azzurro Claudio Ravetto — segno che ci credono». Ad impressionare è stato soprattutto Paris che al quinto intertempo, dopo 1’40" di discesa, aveva 48/100 di vantaggio su Reichelt, prima di mettere gli sci di traverso per non uscire di linea. Da quel punto ha smesso di attaccare. Ottimismo Dai loro sorrisetti si
deduce che le cose stanno girando per il meglio. «Questa pista non è niente male — afferma Innerhofer — e la neve è netta-
mente migliore di quella del superG. La cosa importante è che finalmente mi sono divertito. Sì, posso essere fra i migliori. Oggi ho commesso qualche errore e non dappertutto ho spinto al massimo. So di avere buoni margini di miglioramento. Il favorito? Reichelt. Spero solo che ci sia una buona visibilità». Paris invece scherza: «Dopo tutte quelle onde mi sono uscite delle ernie... No, tranquilli, sto scherzando. Le sensazioni sono buone. Lo scorso anno ho sciato alla grande in prova, ma ho sbagliato tutto in gara, ora ho preso le misure di quelle onde che lo scorso anno mi fecero deragliare». Si profila forse un derby azzurro. Bene anche Werner
Heel ottavo alla fine a 1"13 da Reichelt dopo un’ottima prova. «Con questa neve è un’altra storia», sussurra. La polemica Ma non tutti sono
così sereni. Aksel Svindal ad esempio, nonostante il 5˚ posto (a 98/100): «Non è andata bene, non ho mai trovato il ritmo. Dovrò vedere e rivedere il video per capire dove sbaglio. Sono contento del bronzo del superG, ma non mi basta. Sono convinto che la gara si deciderà negli ultimi 40", dove ci sono le curve più difficili. Spero solo che i numeri di partenza non siano decisivi come in superG». Ma c’è chi attacca, come un altro dei favoriti, il canadese Erik
Dominik Paris, 23 anni di Lana (Bz)
Guay: «E’ una discesa molto tecnica, una vera discesa, dove c’è tutto, dalla paura al coraggio. C’è molto scorrimento nella parte alta, ma quelle onde in mezzo e le irregolarità del terreno rendono difficile trovare una linea. Temo che non si possa sbagliare, ogni errore, in qualsiasi parte della pista è difficile da recuperare. Ma c’è una cosa che non mi piace: la seconda prova (oggi alle 12.30 fra le due parti della combinata femminile, ndr): non ci lasceranno arrivare sino al traguardo, e quella finale è la parte più delicata della gara. E’ un grande vantaggio per gli austriaci che qui sono ripetutamente allenati. Non è giusto». La sua voce non è caduta nel vuoto: domani, dopo la ricognizione e prima della gara, gli atleti potranno provare l’ultima parte della pista. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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RUGBY SEI NAZIONI LE SCELTE DI BRUNEL
Canale per Sgarbi Il c.t.: «Per la Scozia questa vale tutto» Oggi il volo per Edimburgo, ieri Brunel ha annunciato il XV. In Scozia fa un solo cambio, Canale per l’infortunato Sgarbi, e spiega: «Dopo una partita come quella contro la Francia, come facevamo a cambiare, anche solo per far rifiatare qualcuno? Sarà una battaglia, per la Scozia è l’ultima chance per evitare il cucchiaio di legno. Per loro è La Partita». Intanto dopo il match con la Francia il trend di vendita di biglietti è quadruplicato: si va verso il tutto esaurito con Galles (23 febbraio) e Irlanda (16 marzo).
DOMANI Contro la Scozia il pilone catanese raggiunge un traguardo storico
Lo Cicero
4 I NUMERI
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Centenari nel mondo Sono 23 i giocatori al mondo con 100 caps. Il record è dell’ex n.9 australiano George Gregan (139), segue l’apertura irlandese Ronan O’Gara (129), in attività. Il solo italiano è Alessandro Troncon (101)
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Volte contro la Scozia LaScozia è la squadra che Lo Cicero ha incontrato più volte: 13 sfide, 9 delle quali da titolare. Quattro le vittorie e nove le sconfitte La fidanzata Roberta Di Fiore BRUNI
Le cento guerre del Barone «Ora ci temono»
Esordì nel 2000, a 36 anni è titolare: «L’Italia oggi si diverte. E io sogno di giocare apertura»
DOMANI, ORE 15.30, SKY 2
Dal ’99 al 2013 ha conosciuto tanti c.t. Un aggettivo per ognuno.
«Mascioletti fu sfortunato, Coste carismatico, Johnstone duro, Kirwan creativo, Berbizier difficile, Brunel unico».
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HA DETTO
SCOZIA HOGG MAITLAND S. LAMONT SCOTT VISSER JACKSON LAIDLAW BEATTIE BROWN (cap) HARLEY HAMILTON GRAY MURRAY FORD GRANT
NUMERO ITALIA 15 MASI 14 VENDITTI 13 T. BENVENUTI 12 CANALE 11 MCLEAN 10 ORQUERA 9 BOTES 8 PARISSE (cap) 7 FAVARO 6 ZANNI 5 MINTO 4 GELDENHUYS 3 CASTROGIOVANNI 2 GHIRALDINI 1 LO CICERO
MACARTHUR LOW CROSS KELLOCK DENTON PYRGOS WEIR M. EVANS
A disposizione 16 GIAZZON 17 ALB. DE MARCHI 18 CITTADINI 19 PAVANELLO 20 DERBYSHIRE 21 GORI 22 BURTON 23 GARCIA
Manca Mallett. NICOLA MELILLO ROMA
L’esordio 13 anni fa
E 100. Andrea Lo Cicero è pronto, sta contando da un po’: col XV annunciato ieri da Jacques Brunel il pilone catanese sa che, fatti i dovuti scongiuri, domani a Murrayfield arriva a 100 caps, uno solo meno di Troncon, recordman azzurro. Il Barone entrerà a Murrayfield da solo, prima tutti, indossando una maglia speciale. Il tutto a 36 anni e 9 mesi giocando ancora alla grande in azzurro e nel Racing Metro Parigi, col quale due stagioni fa è entrato nel XV ideale del Top 14.
«No. Quel che manca sono i due anni di convocazioni prima del rientro nel 2010. Conquistato sul campo. Non ho sassolini nelle scarpe. È il mio momento, voglio godermelo e finire in bellezza». Berbizier l’ha voluto a Parigi dopo la Nazionale.
«Con lui ho un rapporto speciale. Ripeto: è un uomo difficile, ma una volta che capisci cosa vuole per lui dai tutto». Prima canoa, grecoromana e pallanuoto. Poi il rugby: magari invece di fare il pilone…
Taccuino S Su Kirwan Mi fece tornare in Nazionale pur non avendo più una squadra in cui giocare. A ogni c.t. che ho avuto io devo qualcosa. A lui di più
Resta l’obiettivo Giochi di Rio con la vela a carriera finita?
«Il giorno dopo l’ultima partita del Sei Nazioni scriverò sul mio sito cosa farò». Dei 100 caps il primo non si scorda.
«Nel 1999 al Mondiale non gioco un minuto. Disperazione. Debutto con l’Inghilterra nel Sei Nazioni 2000 a Roma, dove stavo per vincere lo scudetto con la Rugby Roma: primo tempo a sinistra, secondo tempo a destra, giocando accanto a Massimo Cuttitta, poi più in là accanto a Properzi. Miei idoli. Il massimo». Da allora l’Italia è cambiata tantissimo.
«Con la Celtic la pressione è la norma, i ragazzi arrivano preparati e con la voglia di spaccare il mondo. Mettono in difficoltà noi vecchietti. Io ero il personaggio pubblico, ora tutti i miei compagni fanno spot pubblicitari: vuol dire che abbiamo fatto un lungo percor-
Kirwan la riportò in Nazionale senza avere una squadra. Ha spesso ribadito che non era per aiutarla a combattere la depressione, ma perché se lo meritava.
so e l’abbiamo fatto bene». A proposito di pressione: come si sta dopo la vittoria sulla Francia?
«Normale che si avverta dopo l’impresa. Ma stiamo ricaricando la testa e lavoriamo come sempre. I buoni risultati sono una conseguenza. Mi piace questo presente. Ci divertiamo a giocare: l’italiano cresce lentamente, ma una volta cresciuto non torna mai indietro. Ci devono temere». Il Lo Cicero del 2013, forse l’ultimo Lo Cicero rugbista, è sereno. Perché sa che sta finendo e ha dato tutto?
«Tutt’altro: sono sereno perché sto bene, sono rientrato dall’ennesima frattura alle costole e mi sento in gran forma. Perché è bellissimo quel che sto vivendo, rappresento il mio Paese in un Olimpico pieno con una squadra vincente. E perché ho una nuova compagna che mi dà la serenità perfetta: è la modella Roberta Di Fiore. Averla accanto è fondamentale».
«A Kirwan devo tantissimo. Lasciata la Francia e prima di ricominciare con la Lazio ero in azzurro. A ogni c.t. devo qualcosa, a lui qualcosa in più». Sopra, Andrea Lo Cicero in ItaliaInghilterra 12-59 del 18/3/00 FAMA-RESINI
Il presente, i 100 caps, a Murrayfield. Nel 2007 si vinse e di quella squadra siete rimasti quattro…
«Non parliamone proprio di quella partita. Questa è un’altra squadra e sabato sarà un’altra partita». Beh, è quella dei 100 caps… Ci pensa al cap 101?
«Penso alla Scozia. I conti facciamoli dopo. Che ne dite?». Intanto Lo Cicero è così un’istituzione nel gruppo che ha contribuito a modificare una regola. Ha comprato un vestito carnevalesco da poppante: chi sgarra al regolamento interno non paga più multe, ma si veste così per un pomeriggio. Mercoledì è toccato a Cittadini... Grande, Barone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Francia-Galles Bastareaud titolare Tre cambi nel Galles che domani alle 18 visita la Francia: Ryan Jones rientra come flanker e tornerà capitano (Warburton out); in terza fuori anche Shingler e dentro Tipuric; Hibbard n. 2 per Rees. Nella Francia, Bastareaud centro per Fritz e Suta per l’infortunato Papé in seconda.
DOMENICA LE ZEBRE
«Mediano d’apertura! Mi piacerebbe. Per salire in cabina di regia almeno una volta».
Celtic, stasera Dragons-Treviso
Segreti?
«Una volontà infinita, un piacere mai spento di essere rugbista, la rinuncia agli aiuti e alle scorciatoie. E una vita sana. Tutto qua».
DOMANI ALLE 18
S Su Berbizier È un uomo difficile, ma una volta che l’hai capito, per lui dai tutto. Dopo la Nazionale l’ho seguito a Parigi. Con lui ho un rapporto speciale
S Sul debutto Italia-Inghilterra a Roma: primo tempo pilone sinistro, secondo tempo pilone destro. Accanto al mio idolo Massimo Cuttitta. Indimenticabile
(e.sp.) Torna la Celtic col 14˚ turno. Treviso stasera è a Newport (Gal) contro i Dragons (ore 20.30). Senza 13 nazionali ma con Bernabò e Barbieri in terza, debutto per il sudafricano La Grange. In panchina Giusti, terza linea del Petrarca. Il Xv: Williams; Loamanu, La Grange, Morisi, Nitoglia; Di Bernardo, Semenzato; Barbieri, Bernabò, Budd; Van Zyl, Fuser; Roux, Maistri, Rouyet. A disp. Sbaraglini, Muccignat, Di Santo, Ceccato, Giusti, Toniolatti, Ambrosini, An. Pratichetti. Altre. Oggi: Ulster-Ospreys; Cardiff-Leinster; Scarlets-Connacht. Domani: Munster-Edimburgo. Domenica: ZEBRE-Glasgow (15.05). Classifica: Ulster 52; Glasgow 41; Leinster 40; Ospreys 39: Scarlets 38; Munster 37; Cardiff 28; TREVISO 27; Edimburgo 22; Connacht 20; Dragons 14; ZEBRE 6.
A GALASHIELS
Under 20: alle 20.30 Scozia-Italia Dopo il k.o. 6-13 con la Francia a Caltanissetta, stasera l’Italia under 20 sfida la Scozia a Galashiels (ore 20.30). Nessuna diretta tv. Il XV: Esposito; Odiete, Campagnaro, Boni, Guarducci; Padovani, Marinaro; Mbandà, Salvetti, Rimpelli; Andreotti, Trotta; Ferrari, Moriconi, Panico. A disp. Conti, Zanussi, Scarsini, Riedo, Vian, Violi, Buscema, G. Benvenuti.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA VISITA IN GAZZETTA
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
SPERANZE AZZURRE
Da Lalli europeo ai record giovani Italia, un inverno di fuochi d’artificio
Andrea Lalli
Alessia Trost
Michael Tumi
Roberta Bruni
25 anni Il 9 dicembre vince gli Europei di cross a Budapest AFP
19 anni Il 29 gennaio a Trinec (R.Cec) vola a 2.00 nel salto in alto
22 anni Il 2 febbraio a Magglingen sigla il record italiano dei 60: 6"53 COLOMBO
18 anni Il 2 febbraio a Fermo sale a 4.51 nell’asta indoor: record FAMA
PLP
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FAUSTO NARDUCCI
Presidente Giomi, dalla data del suo insediamento del 2 dicembre l’atletica italiana sembra rinata: vittoria di Lalli agli Europei di cross e in coppa Campioni, Trost e Bruni neoprimatiste di alto e asta, Tumi re dello sprint, mercoledì anche i saltatori in alto scatenati. In due mesi si può cambiare la faccia dell’atletica?
«Ovviamente no, ma si può trasmettere l’entusiasmo giusto per ripartire. Sarei un folle se dicessi di essere l’unico artefice di tutto questo ma non voglio neanche pensare solo a fortunate coincidenze. Quando mi sono insediato ho trovato un ambiente un po’ depresso per la mancanza di risultati e ho voluto incontrare a gruppi tutti i protagonisti della nostra atletica, dagli atleti e ai tecnici. Poi, sapete come sono: il mio ottimismo è contagioso. Gli atleti si sentivano abbandonati, non aspettavano che un’iniezione di fiducia». E qual è la sua idea di base per il rilancio?
«La meritocrazia. In tutti i settori devono andare avanti gli atleti più bravi, i tecnici migliori, gli esperti scientifici più aggiornati. La triade Magnani, Baldini e Silvaggi risponde a questi requisiti. Nei loro settori sono i numeri uno e mi ha colpito l’entusiasmo di Stefano». Ma lei si è ritagliato per sè anche un ruolo di supervisione tecnica
«E’ nello statuto, è uno dei motivi per cui ero uscito e ora sono tornato. Un presidente non può delegare completamente la parte tecnica ma deve avere la responsabilità delle strategie tecniche mantenendo un ruolo fiduciario col suo capo allenatore. Con Magnani ci sentiamo dieci volte al giorno, condividiamo tutto. Permettetemi di dire che l’atletica bisogna anche "saperla" vedere. Io come Magnani sono in grado di riconoscere un grande talento se lo vedo». Veniamo alla grande novità dei centri tecnici di sviluppo
«Prima ogni settore aveva un suo responsabile tecnico che andava a cozzare con gli allenatori degli atleti. Un sistema un po’ dispersivo. Noi abbiamo invece individuato dei centri di sviluppo legati geograficamente alla presenza di tecnici e di campioni. Per esempio nell’alto i due centri sono a Pordenone e a Mo-
VIENE DA GROSSETO
Alfio Giomi è nato a Grosseto il 29 marzo 1948 ed è stato eletto presidente della federazione di atletica il 2 dicembre 2012 a San Donato battendo la concorrenza di Alberto Morini, che guidava la cordata uscente dopo la defezione di Francesco Arese (61.421 voti contro 39.774). Alfio Giomi (a sin) con il vice presidente Enzo Parrinello COLOMBO
Giomi fa già risultato «Avanti i più bravi: così torneremo grandi» «Due mesi bastano per ricreare l’ambiente giusto: nei centri di sviluppo punteremo sulla meritocrazia» dena dove operano Chessa e Corradi. Il triplo a Castelporziano da Pericoli». Cosa succederà nella velocità, uno dei settori più lacerati
«Partiremo da Rieti e Torino dove ci sono le forze migliori. Ma quello che è importante, come ho spiegato agli atleti, è che qui faremo parlare i risultati. Gli atleti con i migliori sei tempi saranno selezionati per la staffetta iridata di Mosca». Il futuro è dei nazionalizzati?
«Assolutamente no, anche se mi hanno colpito le prestazioni e gli atteggiamenti di alcuni ragazzi non nati in Italia. La Hooper vista a Londra e il Bencosme di tutta la stagione sono
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NUMERO
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Podi azzurri ai Giochi A Londra 2012 l’Italia conquistò un solo podio, con Fabrizio Donato nel triplo. La squadra era composta da 39 atleti, poi diventati 38 dopo lo stop per doping a Schwazer
dei talenti assoluti e poi c’è questa neoitaliana Pedroso nei 400 hs che ci arriva come la ciliegina sulla torta» E quando verrà fatta la squadra per Mosca?
«Cinque settimane prima chi ha ottenuto il minimo sarà automaticamente in squadra e potrà lavorare in serenità. Sarà una partecipazione allargata, come pure agli Europei indoor di Goteborg, dove andranno tutti i campioni italiani più chi ha il minimo Fidal». Ma è così difficile reggere la concorrenza che viene dal resto del mondo?
«Qui vi stupirò perché sostengo che la concorrenza non è mag-
VALERIO PICCIONI ROMA
È la mezza maratona più affollata d’Italia, nel 2012 è finita quarta nella classifica tecnica mondiale e prima fra le donne, è stata insignita da poco del «sigillo d’oro» Iaaf Gold Label. Eppure la Roma-Ostia, edizione numero 39 il 3 marzo, ha ancora l’entusiasmo di una ragazzina. Ieri è stata presentata in Campidoglio in un’atmosfera affettuosa. Dalla Business Run, il campionato degli imprenditori, al ricordo del marciatore che recitava
con Alberto Sordi, il mitico Carlo Bomba (con la proposta di una scultura che lo ricordi nel suo posto del cuore, il circuito podistico del parco del Santa Maria della Pietà), fino a un cast niente male con il derby keniano Wilson Kiprop-Titus Masai da record del mondo. Da record «Chiediamo alla Fi-
dal - dice il presidente della manifestazione, Luciano Duchi - di farsi parte dirigente presso la Iaaf per cambiare la regola che vieta l’omologazione dei primati stabiliti su percorsi dove la distanza partenza-arrivo è superiore al 50 per
Ma si accorge che così dicendo si toglie tutti gli alibi: dovrà mantenere la promessa di andar via a fine mandato
«Per quattro anni penserò solo all’atletica e non sono uno che mette le mani avanti. Quando lascerò a fine mandato lascerò uno sport col sorriso ritrovato a chi mi seguirà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Segretario Il 28 febbraio scadrà la presentazione delle candidature per la carica di segretario federale che poi Giomi nominerà, secondo le prerogative del presidente federale.
A EAUBONNE
La Cusma nei 1000 record italiano (si.g.) Elisa Cusma centra ad Eaubonne (Fra) il record italiano nei 1000, migliorando di 2" il tempo della scorsa settimana ad Ancona. Con 2’42"10, tempo ufficioso, è battuta in volata dalla marocchina Akkaoui. Veronica Borsi sfiora il successo nei 60hs, 2ª in 8"07 a 1/100 dal personale e dalla vincitrice, la russa Kondakova. Donne. 60: Ryemyen (Ucr) 7"15; Soumaré 7"21. 200: Soumaré 22"87 (mpm '13). 60 hs: Kondakova (Rus) 8"06; Borsi 8"07; Lacaux 8"08. 3000: Moreira (Por) 8'52"48; 8. Viola 9'16"73. Alto: Hellebaut (Bel) 1.97; Kholosha (Ucr) 1.95.
MEETING DIAMOND LEAGUE
Londra: tregua fiscale per Bolt Usain Bolt potrà tornare a gareggiare allo stadio olimpico di Londra per la Diamond League, il 27 luglio. Dal 2009 il giamaicano aveva sempre dato forfeit alla tappa britannica per la pesante tassazione sui premi, ma quest’anno l’appuntamento — spostato da Crystal Palace allo stadio olimpico per l’anniversario dei Giochi — godrà di una speciale deroga. «Il Governo vuol fare tutto il possibile per l’eredità olimpica — dice il ministro delle Finanze George Osborne —, e sono lieto di poter garantire questa esenzione». Attesi 80.000 spettatori.
ALLE 19, DIR. EUROSPORT
A Dusseldorf Cerutti e Magnani (si.g.) Oggi a Dusseldorf (Ger) meeting indoor con Cerutti (60), Margherita Magnani (1500). In gara Borzakovskiy (800), il cubano Ortega (60 hs), Otto (asta), e tra le donne Ahoure (C.Av.) e Lalova (Bul) nei 60, Saladuha (Ucr) nel triplo. In tv su Eurosport alle 19. Intanto Shelly Ann Fraser-Pryce, giamaicana olimpionica dei 100, ha confermato il suo debutto assoluto al coperto a Birmingham (Gb) il 16 febbraio. Domani correrà a Kingston. CHE BOTTA (si.g.) Il Tas ha inflitto 5 anni a Simone Alves Da Silva, 28enne primatista sudamericana dei 5000 e 10.000 (31’16”56 nel 2011), positiva (Epo) al Trofeo Brasile 2011. COCA OLANDESE (si.g.) Brian Mariano, 28enne campione europeo 2012 con la 4x100 olandese, è stato condannato in contumacia a 6 mesi di carcere dal tribunale di Curaçao, suo Paese d’origine: trovato all’aeroporto con 720 grammi di cocaina nel doppiofondo della valigia all’imbarco per Amsterdam.
IN FRANCIA IL 25ENNE SCASSINAVA FARMACIE
PRESENTATA LA MEZZA PIU’ AFFOLLATA D’ITALIA
Roma-Ostia sulla strada di Milano
giore di 11 anni fa quando ho lasciato la federazione. In fondo gli americani hanno dimostrato che l’invasione africana del mezzofondo si può arginare. E nella maratona, passando per la coppa Europa 2014, conto di portare a Rio una squadra competitiva, soprattutto in campo maschile».
Insegnante Diplomato Isef, Giomi è stato insegnante di educazione fisica fino al 2007 presso l'istituto professionale Einaudi di Grosseto. Dal 1989 al 1992 e dal 1994 al 2002 è stato vice presidente vicario della Fidal ma non aveva finito la prima parte della carriera da dirigente perché dal 2003 al 2007 è stato consigliere dell'Associazione europea. In questa fase ha organizzato nel 2004 i Mondiali juniores della sua città che hanno esaltato Andrew Howe.
Taccuino
cento del tracciato. Si dice: c’è il vento. Ma basterebbe risolvere tutto fissando un limite». Fra gli azzurri, ci saranno Stefano La Rosa, Simone Gariboldi, Giovanni Gualdi, Rosalba Console e Fatma Maraoui.
Coulibaly, sprinter e ladro della notte ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Con Milano C’era anche il sindaco Gianni Alemanno che ha parlato di «Roma-Ostia è un percorso naturale in cui non c’è nulla di inventato». Quest’anno la gara avrà una partnership speciale, quella con la Gazzetta dello Sport. Ma c’è anche un nuovo canale di collaborazione aperto con la Milano City Marathon del 7 aprile. L’obiettivo è quello di stimolare i propri partecipanti a correre tutte e due le gare, partendo da numeri importanti: nel 2012 ben 189 runner hanno corso le due manifestazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Atleta di belle speranze di giorno. Ladro di notte. È la doppia vita di Toumany Coulibaly, nazionale francese sui 200 e 400, finito in manette con l’accusa di essere un ladro, imputato di 35 furti in due mesi. Sorpresa Accuse inattese per
Toumany Coulibaly, 25 anni
l’allenatrice Patricia Girard, bronzo nei 100 hs ad Atlanta 1996, che lo seguiva da un anno e mezzo: «Era un bravo ragazzo, lo consideravo come mio figlio». Ma Coulibaly, origi-
nario di Vigneaux-sur-Seine, sud di Parigi, scoperto nel 2009 in alcune gare di quartiere, di notte si trasformava in ladro. Con un complice rapinava farmacie in piena notte, scassinando saracinesche o mandando in frantumi le vetrate. Magri i bottini, mai oltre i 500 euro. Ambiguo «Non aveva bisogno di soldi — aggiunge la Girard — era stipendiato dal club di Montgeron e viveva coi genitori». Coulibaly però ha ammesso in parte i furti commessi da novembre e oggi suonano ambigue le sue dichiarazioni di un anno fa quando gareggiava sognando Londra 2012: «Mi sto adeguando alla vita da professionista, mangio meglio ma dormo poco, non mi addormento mai prima delle tre». La polizia l’ha arrestato lunedì a Evry. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PALLAVOLO LA STORIA
Ferretti-De Cecco Due cuori in regia a Piacenza
clic IL DERBY DI ISTANBUL LO VINCE GUIDETTI (a.a.) In Champions il Vakifbank di Guidetti si aggiudica il derby sull’Eczacibasi di Micelli. Il Baku di Abbondanza vince a Kazan. Il Muszyna di Serena espugna Omsk in Cev. Chammpions (quarti) Kazan (Rus)-Rabita Baku (Aze) 1-3, Gunes-Eczacibasi 3-1. Cev femminile (andata) Omsk (Rus)-Muszyna (Pol) 2-3.
Ma i fidanzati-palleggiatori si sono dati una regola: «In casa non si parla di pallavolo» MATTEO MARCHETTI PIACENZA
Due cuori e una regia. Quella di Piacenza. Lei Francesca Ferretti è la palleggiatrice della Rebecchi Nordmeccanica. Lui, Luciano De Cecco, è il cervello (argentino) della Copra Elior. Entrambi vittoriosi nelle ultime due uscite, i fidanzati «di cervello» hanno vissuto una settimana incoraggiante con le rispettive squadre. Prima le vittorie in campionato che confermano le due Piacenza nei quartieri alti delle rispettive classifiche (le ragazze contro Bergamo mentre gli uomini hanno travolto Cuneo), poi i facili successi in Europa. «Chi è più forte a palleggiare fra i due? Non c’è dubbio che sia lei: - sorride De Cecco, che ha abbandonato la passione partena per il basket, per dedicarsi anima e corpo alla pallavolo -. Basta vedere quello che ha vinto in carriera. Anche se il volley che giochiamo è molto diverso. Il nostro è molto più fisico sembra quasi un al-
Luciano: «Chi è più forte? Certamente lei, guardate quello che ha vinto» tro sport». «Veramente lo sanno tutti che Luciano è uno dei più forti registi del mondo, non c’è dubbio che sia lui il più forte», angiunge Francesca senza falsa modestia. I due fidanzati di regia si scambiano complimenti. Fidanzati anche per twitter e Facebook da qualche settimana e quindi adesso noti al mondo. «Ci siamo conosciuti così, un po’ per caso. Uscivamo in comitiva - racconta la regista emiliana, scudettata ai tempi della Scavolini Pesaro -. Poi ci siamo iniziati a frequentare e... eccoci qui». Divano «Le regole di coppia
che abbiamo messo sono abbastanza semplici: a meno che uno proprio non abbia voglia di raccontare un episodio par-
HOCKEY GHIACCIO
Italia subito a terra Battuta dall’Austria Sochi è lontanissima
Nathan di Casmirro e Hundertpfund BIETIGHEIM-BISSINGEN (Germania)
(a.b.) Disco rosso per l’Italia nella partita d’esordio del quadrangolare di qualificazione olimpica contro l’Austria a Bietigheim-Bissingen, località tedesca nei pressi di Stoccarda. Per il Blue Team, con la sola vincitrice del torneo promossa, la partecipazione a Sochi 2014 si allontana già inesorabilmente. Nemmeno due successi contro la Germania padrona di casa (domani) e l’Olanda (domenica) potrebbero a questo punto bastare. La prima da capo-allenatore dello statunitense Tom Pokel non è fortunata: gli azzurri, sedicesima forza del ranking mondiale, contro l’Austria (quindicesima), partono male, con due penalità in 4’: resistono 1’04" in doppia infe-
riorità, ma poi capitolano. Da lì il match si fa tutto in salita, con l’Austria che prima conduce 2-0 e poi 3-1 (due reti di Oberkofler). A poco servono i gol di Bernard e di Rocco, le 19 parate di Bellissimo, il dominio al tiro (38 a 22) e gli ultimi 80" con sei uomini di movimento sul ghiaccio. La difesa austriaca non cede e l’Italia chiude a testa bassa. «Siamo dispiaciuti - ha detto Pokel avremmo voluto far vedere qualcosa di meglio. Ma la piccole cose hanno fatto una grande differenza, in questa partita che è stata molto equilibrata e in cui almeno abbiamo avuto il carattere per reagire dopo lo 0-2» ITALIA-AUSTRIA
2-3
(0-2, 1-1, 1-0) MARCATORI: p.t. 6’01" Oberkofler (s.n.), 17’10" Baumgartner; s.t. 13’42" Bernard (s.n.), 13’25" Oberkofler; t.t. 10’07" Rocco. ITALIA: Bellissimo (Dennis); Borgatello, Egger; Johnson, Helfer; Plastino, De Marchi; Hofer, Willeit; Gander, Insam, Bernard; Scandella, Di Casmirro, Sirianni; Iori, Scelfo, Rocco; Fontanive, D. Kostner, Iannone. All. Pokel. AUSTRIA: Starkbaum (Weinhandl); Trattnig, Lakos; Unterluggauer, Iberer; Altmann, Lukas; Schumnig; Latusa, Kock, Baumgartner; M. Raffl, Welser, Ulmer; T. Raffl, Schuller, Hundertpfund; Rotter, Oberkofler, Iberer, Peintner. All. Viveiros. NOTE - Penalità: Italia 6’ (4’, 0’, 2’); Austria 6’ (2’, 2’, 2’). ARBITRI: Laaksonen (Fin), Odins (Let); Malmqvist (Sve), Ponomarjow (Ger) Superiorità numeriche: Ita 1/3 (0/1, 1/1, 0/1); Aut 1/3 (1/2, 0/0, 0/1). Tiri: Ita 38 (16, 13, 9); Aut 22 (15, 4, 3). Altro risultato: Germania-Olanda 5-1 (2-0, 1-1, 2-0).
ticolare accaduto in palestra, finisce che di pallavolo, in casa, parliamo pochissimo», continua il regista argentino arrivato questa estate a Piacenza, dopo la chiusura di Monza. «Più o meno ci piacciono le stesse cose: se pensate che Luciano sia un casinaro che esce tutte le sere, vi sbagliate di grosso - ridacchia Francesca -. Anche a lui piace moltissimo il divano e quando può ci si butta sopra e non lo schiodate. Dormire è una delle passioni che abbiamo in comune - continua Ferretti -. Alla fine ci piacciono davvero le stesse cose: riposarci quando ne abbiamo il tempo, stare molto in casa. Lo so, sembrano cose troppo normali, un po’ troppo banali, ma nessuno tiene conto di come si svolge la nostra vita: in palestra tutti i giorni e quando non si va ad allenamento, si viaggia. E’ abbastanza normale che quando abbiamo un po’ di tempo libero ci si voglia rilassare. Cercando proprio di non fare nulla...».
Allenamenti «Come è France-
Francesca Ferretti (29) assieme a Luciano De Cecco (25) TARANTINI
sca lontano dalla palestra? Tranquilla, le piace stare in relax fuori dal campo - racconta Luciano - . Perfetto con quelle che sono le mie idee. Fuori da questo palasport (il PalaBanca dove giocano entrambi, ndr) la pallavolo non arriva a casa. Questo un po’ aiuta la vita di coppia. Così è tutto un po’ più semplice. Anche perché gli orari sono pesanti: uno finisce l’allenamento e l’altra comincia. «Ci sono quindi molte ore nella giornata in cui proprio è impossibile vedersi - continua Luciano -, Finisce molto spesso che ci si vede più in palestra che a casa nostra». «Le nostre squadre? Aadesso è uno dei periodi più duri dell’anno - chiude Francesca - . A me sembra che entrambe abbiano qualche buona possibilità di farsi valere. Ce la stiamo giocando in campionato e in Europa, ma è in questo momento che dobbiamo venire fuori. Vogliamo lasciare un segno. E magari portare a casa qualche trofeo...». Un trofeo di Coppia? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica NELL’IPPODROMO DEL TROTTO ORMAI CHIUSO
Salvati a San Siro i 7 cavalli abbandonati Ieri sono stati accuditi e presto saranno trasferiti ENRICO LANDONI MILANO
Per un pelo, ma sono salvi. L’assordante silenzio che avvolgeva il trotter, chiuso dal 31 dicembre scorso, è stato finalmente squarciato ed i sette cavalli rimasti in ostaggio dei loro box fatiscenti e maleodoranti possono davvero sperare in un graduale ritorno alla normalità. Blitz La svolta si è consumata ieri al bar delle scuderie di galoppo, dove l’allenatrice di galoppo Laura Grizzetti, interessatasi subito alla vicenda, e Claudio Corradini, a.d. della società che gestisce San Siro, si sono incontrati per risolvere la situazione. Pochi minuti sono bastati per organizzare un vero e proprio blitz, coordinato dallo stesso Corradini.
Uno dei sette cavalli abbandonati e salvati al trotter di San Siro
La proprietà sino a lunedì aveva provato a trattare con i proprietari di questi poveri cavalli, invitandoli a consegnarli alle diverse associazioni che già da tempo avevano dato la disponibilità ad accoglierli. Ma la situazione non pareva sbloccarsi, fino a ieri quando per evitare il peggio ormai immi-
nente, la stessa proprietà dell’ippodromo ha provveduto a prendere in custodia, con il beneplacito dei loro proprietari, i sette animali rimasti all'interno della struttura, trasferendoli dalla scuderia adiacente alla mitica Orsi Mangelli ai box che si trovano proprio a ridosso della portineria di Via
Coni CHI VOTERA’ IL 19 FEBBRAIO
Boxe WORLD SERIES: ORE 19 SKY 3
Olimpiadi IL COSTO DEI BIGLIETTI
I 76 elettori per un presidente
L’Italia a casa di Lomachenko
Sochi: è il -365 Putin e i ritardi
Con la nomina dei sei rappresentanti degli Enti Territoriali, presidenti regionali e delegati provinciali di nord, centro e sud, si è completata la composizione dei 76 grandi elettori del Consiglio Nazionale che il 19 febbraio dovranno decidere chi sarà il prossimo presidente del Coni tra Pagnozzi, Malagò e Gambino. Gianfranco Bardelle, Fabio Sturani e Gianfranco Fara sono i tre presidenti di nord, centro e sud, Franco Tommasini, Eugenio Giani e Giuseppe Abate sono invece i delegati provinciali delle stesse aree che sono risultati eletti. Tutta l’attenzione anche in questo caso era puntata sugli orientamenti di voto e, come ormai accade ogni giorno, pure questa volta l’esito appare controverso: quattro dei sei sono di sicura attribuzione, tre per Pagnozzi (Bardelle, Fara e Abate) e uno (Sturani) per Malagò, che però rivendica con forza anche la «proprietà» degli altri due (Tommasini e Giani), che anche Pagnozzi, soprattutto nel caso di Tommasini, ritiene invece attribuibili alla propria area. Il risultato più probabile, calcolando gli apparentamenti di Tommasini (è delegato provinciale del Veneto del presidente Brandolin che ha votato Bardelle), è un 4-2 per Pagnozzi. Complessivamente, la tre giorni elettorale extra federazioni ha portato in Consiglio Nazionale 28 grandi elettori e sia l’area Malagò che quella Pagnozzi ne rivendicano tra i 16 e i 17. Qualcuno si sbaglia. Oggi infine, Malagò terrà una seconda conferenza stampa dopo quella di martedì 22 gennaio. Oggetto, la «presentazione squadra». C’è grande curiosità per sapere il nome del segretario generale, l’alternativa al Luca Pancalli di Pagnozzi, ma potrebbe anche darsi che Malagò decida di tenerlo ancora segreto, per «strategie elettorali»
IMPRESA NEL PRIX LE GONIDEC Piccolomini. Qui gli animali sono stati puliti, rifocillati e soprattutto visitati dal dottor Marcon, che ne ha verificato le generali condizioni di salute, che sarebbero particolarmente gravi per 3 dei 7 trottatori di età compresa tra i due e i sei anni. Solidarietà Il veterinario ha raccomandato per loro soprattutto un robusto trattamento ricostituente ed un graduale recupero motorio, di cui Laura Grizzetti ha deciso di farsi carico, con il supporto della grande famiglia di San Siro, che, attraverso un fitto scambio di messaggi telefonici ed in rete, si è affrettata a garantire. Dal canto suo, la proprietà si è impegnata a sorvegliare i cavalli, in attesa del loro trasferimento fuori dal trotter. Tra sabato e domenica è previsto infatti che un cavallo parta alla volta di Cuneo, dove sarebbe stata trovata una dignitosa sistemazione da parte del proprietario, e che i tre di un altro operatore caduto in rovina vengano trasferiti a Quinto Romano, periferia sud-ovest di Milano, presso un piccolo centro d'allenamento recentemente riaperto. Qui dovrebbero raggiungerli prossimamente anche i tre cavalli più malandati, delle cui spese di trasferimento e mantenimento, in ogni modo, la società Trenno ha già fatto sapere di volersi fare carico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Programma (8ª g, oggi/domani.). Ore 19: Ucraina-Dolce&Gabbana Italia Thunder (a Brovary, Kiev); Tv: diretta Sky Sport 3, diff. 22.45 Sky Sport 2. Gallo (54 kg): Butsenko (Ucr, 63.70) c. Limone (54.35); leggeri (61 kg): Lomachenko (60.75) c. Suarez (Gil, 60.8); medi (73): Golub (Ucr, 72.6) c. Tavares (Fra, 72.95); mediomassimi (85): Gvozdyk (Ucr, 84.6) c. Subacius (Lit, 84.8); massimi (+91): Arhypenko (Ucr, 96.85) c. Modugno (123.4). Girone A: Algeria-Messico; Polonia Argentina; Azerbaijan-Russia. Class. Azerbijan 21; Messico 16; Polonia 9; Argentina 7; Russia 4; Algeria 2. Girone B: Gran Bretagna-Kazakistan; Ucraina-D&G Italia; Usa-Germania. Class.: Kazakistan 21; D&G Italia 16; Gran Bretagna 12; Ucraina 11; Germania 7; Usa -3.
Ieri è scattato a Sochi il count down del meno 365 ai Giochi invernali (7-23 febbraio 2014). Annunciata la vendita dei biglietti che costeranno dai 12 a 1250 euro. Intanto Vladimir Putin ha licenziato il vicepresidente del Comitato olimpico russo, Akhmed Bilalov, a causa dei forti ritardi accumulati nei cantieri olimpici: Putin ha chiesto chi fossero i responsabili della costruzione del complesso di trampolini «Colline russe», che sarà terminato solo il prossimo luglio, con due anni di ritardo rispetto ai piani e con un consistente aumento delle spese. Intanto paghe misere, turni massacranti e passaporti confiscati agli stranieri per costringerli a non lasciare il posto di lavoro. Human Rights Watch denuncia le condizioni disumane di lavoro a cui sono costretti a sottostare gli operai stranieri impiegati sui siti olimpici.
Biathlon Mondiali da ieri a Nove Mesto
Staffetta mista d’Italia : quarta E’ il miglior risultato azzurro nella specialità (migliorato il 5˚ posto di Ostersund2008) ma resta un rimpianto grande così: l’Italia del biathlon, infatti, al debutto dei Mondiali resta ai piedi del podio della staffetta mista. Il bronzo è della R.Ceca: nell’ultimo tratto non basta l’ex medagliato Lukas
Hofer. Sabato le prove sprint Classifica: 1. Norvegia (Berger, Solemdal, Boe, Svendsen) 1h12’04"9 (0); 2. Francia a 20" (0); 3. R.Ceca a 32"3 (0); 4. ITALIA (Karin Oberhofer, Dorothea Wierer, Dominik Windisch, Lukas Hofer) a 58"4 (0); 5. Slovenia a 1’07"1 (0); 6. Russia a 1’26"5 (1).
Almeno parte del suo enorme credito con la buona sorte, Oropuro Bar lo ha incassato ieri vincendo a Parigi il Prix Jean le Gonidec (gr. 2) che era già stato italiano due volte, nel 2008 gper merito di Ghiaccio del Nord e nel 2011 grazie a Main Wise As che domenica disputerà il France dopo il terzo posto nell’Amérique, contro Royal Dream e Ready Cash i primi due della classicissima. Fermo a lungo per un infortunio dopo un inizio di carriera strepitoso, Oropuro Bar, che aveva vinto all’ultima uscita parigina, è stato sistemato da Marco Smorgon in seconda posizione in scia a Up and Quick, affiancato dal com-
Nuoto Lucas a Verona per due settimane
(r.g.) Stasera a Isola Liri e su Sportitalia alle 22.30 si assegna il tricolore supergallo vacante tra Michele Crudetti (6), 26 anni, e l’abruzzese Fabrizio Trotta (14-10-3), 33 anni, già tricolore nel 2008, che ha sostituito l'infortunato Gianluca Mancinelli (2-2-1). Piuma: Dieli (11-3) c. Mantegna (1-34); leggeri: Finiello (6-0-1) c. Godor (Slk 11-27-4); piuma: Scala (1) c. Sztankovics (Ung, 0-1), 6 t. Sportitalia dalle 22.30.
Si va delineando l’arrivo di Philippe Lucas per il collegiale a Verona: dovrebbe cominciare il 24 febbraio e il tecnico, che seguirà Federica Pellegrini e Filippo Magnini, si porterà i suoi sei nuotatori francesi. Due settimane di allenamenti, e un’occasione per varare con il management dell’olimpionica e i rappresentati federali, anche il piano triennale di Fede verso i Giochi di Rio.
PIANETA PER WLADIMIR? (r.g.) Fonti tedesche danno per certo che Francesco Pianeta (28-0-1) 28 anni, calabrese residente in Germania, con doppio passaporto, sarà lo sfidante volontario di Wladimir Klitschko (Ucr. 59-3), 36 anni, super Wba, Wbo, Ibf e Ibo, il 6 aprile ad Hannover (Ger). Il vincitore dovrà battersi con Alex Povetkin (25) titolare Wba. AZZURRI (i.m.) Tre vittorie e una sconfitta per l’Italia nel torneo di Debrecen (Ung): Fabio Introvaia (60 kg) 15-11 c. Seppala (Fin), Dario Morello (69) 12-10 c. Herzec (Ung) e Adriano Sperandio (81) 11-10 c. Hamori (Ung). Sconfitto Fabio Turchi (91) 14-13 c. Egorov (Rus).
Ghiaccio Coppa short track Fontana ci riprova A Dresda (Ger), da oggi a domenica ultima ti Coppa del Mondo di short track. In casa azzurra fari su Arianna Fontana, reduce dai due prestigiosi secondi posti nei 500 dello scorso weekend a Sochi, al via nei 500 e in uno dei due 1500. Per l’Italia anche Confortola, Lobello, Dotti, Cassinelli, Viscardi e, tra le donne, M. Valcepina, Maffei, Viviani e Tota. Oggi qualificazioni e quarti delle staffette: Italia maschile contro Olanda, Usa e Polonia, femminile contro Canada, Gran Bretagna e Bulgaria. QUATTRO CONTINENTI A Osaka (Giap), da oggi a domenica, Quattro Continenti di figura. Tra gli uomini sfida nipponica Takahashi-Hanyu, tra le donne la Asada, nelle coppie i canadesi Duhamel-Radford e nella danza i canadesi Virtue-Moir e gli statunitensi Davis-White. Oggi diretta Eurosport 2, ore 8.
Ippica Torino: 9-12-10-11-13 8ª corsa - m 1600: 1 Nuvolari di Casei (A. Guzzinati) 1.14.4; 2 Nilo da Sernaglia; 3 Nedved Kyu; 4 Goblin Grif; 5 Narciso Vl; Tot.: 6,54; 2,11, 3,46, 1,57 (167,90). Quinté: e 3.101,27. Quarté: e 682,71. Tris: e 240,88. OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 15) scegliamo Parsifal (16), Poseido di Venere (14), Phoenix Etoile (6), Procella Marina (9), Perno Axe (15) e Pisa Spin (12). SI CORRE ANCHE Trotto: Foggia (14.40) e Treviso (14.25). Galoppo: Varese (14.15).
pagno di allenamento Unique Quick, con il favorito Un Mec d’Heriprè più indietro assieme al nostro Owen’s Club. In dirittura d’arrivo, l’errore contemporaneo di Up e Unique e via libera per Oropuro, comunque molto vitale nel respingere Un Mec d’Heripre. Prix Jean Le Gonidec - m 2100: 1 Oropuro Bar (M. Smorgon) 1.12.2; 2 Un Mec d’Heripre; 3 Uhlan du Val; 4 Used to Me; Tot.: 15,09; 2,78, 1,32, 2,31 (68,31) Trio: 258,84. PROTESTA A NAPOLI Ieri altra protesta di addetti ai lavori e dipendenti di Agnano, che lamentano il mancato pagamenti degli stipendi da più di 8 mesi. Traffico paralizzato lungo la tangenziale nel tratto compreso tra gli svincoli di Agnano e Fuorigrotta. Sabato scorso c’era stata un’altra manifestazione davanti all’ingresso dello stadio S. Paolo.
Oropuro Bar (M. Smorgon, n. 6) respinge Un Mec d’Heriprè a Parigi FORNI
Boxe Tricolore supergallo Crudetti-Trotta
RIECCO BOTHA (r.g.) A Brisbane (Aus), Sonny Bill Williams, star del rugby, affronta il sudafricano Francois Botha (48-8-3) 44 anni, per l’Internazionale massimi Wba.
Da Caserta all’arena ucraina: tornano stasera le World Series in diretta alle 19 su Sky Sport 3 con Ucraina-Italia (nella foto al peso). Due italiani nella selezione di Damiani: il gallo Daniele Limone, e il massimo Matteo Modugno. Grande attesa per il match dei leggeri tra il forte Vasyl Lomachenko e il filippino Charly Suarez.
Oropuro e la fortuna Parigi è casa nostra
DOTTO E SANTUCCI A VITERBO (al.f.) Prima di partire per il raduno dei velocisti di Lanzarote, Luca Dotto da oggi farà un test al meeting Larus di Viterbo. In gara anche Santucci, Laugeni, Lestingi, Caramignoli e Esposito. Filippo Magnini domenica gareggerà a Desenzano (Bs), Federico Bocchia a Parma. RANFAGNI OTTIMISTA (al.f.) L’ultima risonanza magnetica rinforza l’ottimismo di Sebastiano Ranfagni: visitato dal dottor Domenico Corrado a Padova, per l’azzurro esclusa definitivamente la cardiopatia. Il dorsista, in attesa del responso Coni per l’idoneità tra una settimana, domani sarà a Verissimo.
Pallanuoto C’è Nervi-Bogliasco Oggi, alle 19 (dir. RaiSport 2), anticipo della seconda di ritorno tra Ellevi Nervi e Bogliasco. Class.: Brescia 36; Pro Recco 30; Florentia 27; Savona 22; Acquachiara 20; Posillipo 18; Bogliasco 16; Lazio 13; Ortigia 11; Quartu, Nervi 9; Camogli 1. CHAMPIONS LEAGUE Completata la nona giornata dei preliminari. Gir. A: Eger (Ung)-Volgograd (Rus) 8-6, Vouliagmeni (Gre)-Hannover (Ger) 14-4, Ligamus (Geo)-Schuurman (Ola) 7-10. Class.: Vouliagmeni 24; Volgograd, Eger 21; Schuurman 9; Hannover 4; Ligamus 1. Gir. B: Olympiakos (Gre)-Montpellier (Fra) 18-6, Kreuzlingen (Svi)-Stella Rossa (Ser) 12-24. Class.: Jug (Cro) 21; Stella Rossa 15; Olympiakos 12; Montpellier 6; Kreuzlingen 0. Gir. D: Partizan (Ser)-Spandau (Ger) 8-1, Szeged (Ung)-Oradea (Rom) 17-8. Class.: Szeged 18; Partizan 16; Galatasaray (Tur) 10; Oradea 6; Spandau 3.
Pallavolo A VILLA (m.l.) Ritorno alle origini per Villa Cortese che riprende la denominazione di MC Carnaghi senza più l'abbinamento Asystel. La rottura sarebbe dovuta al mancato adempimento economico. La società del presidente Giorgio Barlocco non corre comunque rischi perché alle spalle c'è un' azienda solida e le giocatrici hanno sempre ricevuto con regolarità gli stipendi. PIPPI (m.s.) Per il proprio impegno benefico attraverso la onlus «Azzurro per l’ospedale», l’ex azzurro Damiano Pippi sarà premiato domenica a Magione (PG) dal Lions Club Trasimeno con il «Melvin Jones», riconosciuto a chi compie azioni per la collettività. AMICI (m.s.) L'Algeria ieri ha perso contro la Vivi Altotevere ha battuto a San Giustino (PG) per 4-0 (25-19, 25-19, 25-23, 25-10), in precedenza aveva ceduto 3-1 alla Gherandi Città di Castello (A-2), priva di Rosalba (problemi a un dito) : 25-23, 18-25, 25-18, 25-19 .
Scherma PICCOLI TRICOLORI (a.fr.) Al via a Udine i tricolori cadetti (u.17) e Giovani (u.20): 432 iscritti per 12 titoli. Domenica la chiusura.
Scacchi CARUANA VINCE Prima vittoria per Fabiano Caruana all’esagonale di Baden Baden (Ger): ieri l’azzurro ha battuto il tedesco Maier. Oggi troverà il campione del mondo Anand (India).
Sport invernali Slittino: Zoeggeler rientra negli Usa L’ottava tappa di Coppa del Mondo, da oggi a Lake Placid (Usa), segna il rientro di Armin Zoeggeler, che ha saltato i Mondiali di Whistler (Can) per curare la schiena ed effettuare qualche discesa di allenamento a Koenigssee. La Germania sarà senza Felix Loch: il 23enne iridato dà forfeit dopo essersi infortunato mercoledì in un incidente in allenamento. Oggi alle 16 e 17.10 (dir. Eurosport; diff. RaiSport 2 dalle 17.40) i doppi con Oberstolz-Gruber, E. Rieder-Rastner e H.P. Fischnaller-Schwienbacher; alle 19 e 20.15 le donne con Sandra Gasparini(diff. RaiSport 2 dalle 23.45); domani alle 15.30 e alle 17 il singolo uomini con Zoeggeler, D. Fischnaller e Mair (dir. Eurosport dalle 17.30; diff. RaiSport 2 alle 22.45 e 0.15) e alle 19 la staffetta. SNOWBOARD IN SLOVENIA Dopo l’argento in gigante e il bronzo in slalom ai Mondiali di Stoneham (Can), Roland Fischnaller torna in Coppa del Mondo di parallelo a Rogla (Slo; qual. dalle 9, tabellone finale dalle 12.30): con l’azzurro, sempre tra i primi quattro nelle cinque gare di questa stagione, saranno al via anche Aaron March, Edwin Coratti, Meinhard Erlacher e Christoph Mick; tra le donne Andrea Tribus, Corinna Boccacini e Nadya Ochner. Diretta RaiSport 2 dalle 14.25. FREESTYLE Yuri Silvestri (64˚), Andreas Bacher (65˚), Markus Eder (75˚), Denis Battisti (97˚) e Christof Schenk tutti fuori dalla finale dello slopestyle di Coppa del Mondo a Silvaplana (Svi). Differita RaiSport 1 dalle 20.45.
Vela COPPA AMERICA (r.ra.) Pubblicato il programma delle regate della 34˚ America’s Cup che si svolgerà a San Francisco. Il 4 luglio cerimonia inaugurale, il 5 regata di flotta con Emirates Team New Zealand, Luna Rossa, Artemis e Oracle Team Usa. A seguire i Round Robin tra i 3 sfidanti (ancora incerto il formato delle regate) Dal 17 agosto finali della Louis Vuitton Cup (su 7) che decreteranno chi sfiderà Oracle. Dal 1˚ al 4 settembre, Red Bull Youth America’s Cup e dal 7 al 21 settembre la 34˚ America’s Cup (su 9 regate).
Tuffi CON TANIA (al.f.) Da oggi a domenica Trieste tricolori di categoria invernali, validi per qualificarsi agli Europei di Rostock e le rassegne giovanili. Oltre a Tania Cagnotto, in gara Benedetti, Dell'Uomo, Chiarabini, Rinaldi, Verzotto, Batki, Dallapè e Spaziani.
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
LETTERE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TERZO TEMPO DITE LA VOSTRA
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it
A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra
Stramaccioni, l’Inter e i tre partiti Vedendo giocare la Beneamata mi sono convinto che Stramaccioni non per sue colpe abbia diretto l'ultimo misero spettacolo. Suggerisco però al presidente ed ai suoi collaboratori di prendere come nuovo allenatore un domatore da circo con tanto di frusta nuova. Ho scritto nuova perché vedendo la voglia che ci mettono dovrà usarla parecchio. Max Carlieri (Carrara)
Avete centrato benissimo i 3 punti che non vanno nell'attuale momento dell'inter: concentrazione che in vari momenti viene a mancare, condizione fisica approssimativa (perché gli altri arrivano sempre prima? Sarà solo un problema di testa?), e continui cambi modulo. Purtroppo in tutte e tre la responsabilità dev'essere del mister. Mai avevo visto un simile rimescolamento di uomini e di schieramenti come con Strama. Ora la società deve seriamente interrogarsi e confrontarsi col tecnico con una domanda sola: Strama, hai un'idea di co-
Ti smaschero, Gazzetta Nell’ultimo periodo, ho notato che l'astio verso l’Inter è aumentato sempre di più. Il club nerazzurro fa notizia sul vostro giornale solo se si tratta di eventi negativi. Per non parlare poi dei commenti post partita: l'ultimo in ordine di importanza (è solo un esempio), il rigore concesso alla Roma in campionato: vi siete schierati a favore ovviamente della decisione arbitrale... Pasquale Lista
Siccome ormai nella testa di tutti la Juventus ruba, perché non provate a cambiare questo luogo comune? Potete fare un articolo in cui elencare tutti i favori che hanno avuto Napoli e Milan quest'anno? Se vi avanzerà spazio visto che sono tanti, aggiungeteci il motivo per cui la sentenza di Conte e Cannavaro è stata diversa visto che l'imputazione era la stessa. Ah, poi gentilmente vorrei sapere se metà squadra dell'Udinese sarà squalificata per aver aggredito l'arbitro...
me far giocare la tua squadra? Hai delle convinzioni, giuste o sbagliate che siano? Purtroppo sembra il contrario. Infine un'annotazione che in prospettiva può far sorridere. Dopo anni di squadra definita logora, vecchia, da rottamare, ieri, tolti gli anziani Chivu e Zanetti, l'età media era di 27 anni circa, con i soli Palacio e Cassano a toccare quota 30. La strada imboccata è quella giusta, almeno da questo punto di vista. Andrea Leo (Trieste)
interessi più del vendere copie o gonfiare i dati d'ascolto, è che quest'anno il Napoli è la squadra più influente del Palazzo. Non vi costa niente riconoscerlo. Anzi, qualcosa vi costerebbe: perdereste dei lettori (di dubbia intelligenza), ma ne guadagnereste qualcuno con più sale in zucca... Luca Russo
Ma come mai quando perdono o sono in crisi di risultati Inter, Milan e le altre squadre di alto livello ci scrivete su tante pagine, mentre con la Juventus che in 7 giornate fra campionato e coppa ha vinto una sola volta al 90' scrivete una mezza paginetta e parlate di crisetta? P.s: so che questa lettera, in quanto contro la vostra Juventus, verrà cestinata subito, perché sulla Gazzetta da un po' non si può dir male della Vecchia Signora. Carlo Beggi (Pisa)
Volevo farvi i complimenti per la strepitosa campagna elettorale pro Berlusconi. Certi titoloni per una vittoria (con un rigore inesistente) non si erano visti nemmeno per la conquista del mondiale 2006...
Alessandro Cucchi (Lodi)
Vincenzo Ricciardi (Mazara del Vallo)
Evitate di assumere giornalisti tifosi. La verità, sempre che vi
Fermi tutti, siete su «Scherzi a parte»! No, calmi: sono io che
Ecco riassunti i due partiti di maggioranza: colpa del tecnico, no colpa dei giocatori che non lo seguono. La variante «colpa del mercato, cioè del presidente che non caccia la grana» vince le elezioni più raramente. L’Inter è una strana cosa quest’anno. A forza di volerla imprevedibile, l’impressione è che Stramaccioni l’abbia resa indecifrabile anche a se stesso. Personalmente, ho apprezzato poco che, mesi fa, proprio dopo la sconfitta interna col Siena, abbia ceduto alla moda della dife-
scherzo. Comunque avete fornito dei nuovi pezzi alla nostra collezione di «quelli che hanno capito da che parte sta la Gazzetta». Stiamo valutando se farne un bel libro. Grazie a tutti.
La mia Samp impoverita Sono un sampdoriano che si chiede come è possibile che la società a cui tengo, finanziariamente solida, si debba sbarazzare di Pozzi, Poli e forse Icardi. Tre gioielli che potrebbero essere l'ossatura della futura squadra per non lottare più per non retrocedere, anzi ambire a traguardi eccellenti. Claudio Corradino (Gussago, Bs)
Buona domanda. Forse la solidità finanziaria cui lei accenna ha bisogno di appoggiarsi a operazioni come queste.
In ricordo di Guerrieri Grazie a tutti per le testimonianze di affetto nei confronti di mio padre, Dido Guerrieri: è stato molto bello vedere quanto fosse amato ed apprezzato dalla sua «famiglia» allargata.
sa a 5, che è servita a poco se, a distanza di un girone intero, la squadra ha riperso con lo stesso Siena dopo un discreto numero di risultati deludenti. Tutti gli osservatori professionali hanno rilevato quanto sia difficile non appoggiarsi a un sistema di gioco principale: il calcio non è il basket dove si cambiano anche 5 difese nella stessa partita, variando a volte anche nella stessa azione. Gli automatismi sono molto più complessi e hanno quindi bisogno di addestramenti più lunghi. Sempre ammesso di disporre di uomini per tutte le stagioni, naturalmente: quel Ranocchia spesso portato sulla fascia contro un’ala più rapida di lui è già costato la panchina a Gasperini, per esempio. Un ottimo centrale non è necessariamente un buon terzino. Ma resto dell’idea che un allenatore giovane debba poter sbagliare. Gli deve essere consentito di farsi un’esperienza sul campo, proprio come a un giocatore esordiente. Fa bene Moratti a insistere su di lui perché le esperienze negative lo formeranno. Non mi stupirei che l’Inter finisse il campionato alla grande.
Vista la sua scarsa confidenza con la religione abbiamo pensato di organizzare un incontro tra amici, con lo scopo di ricordarlo, sabato prossimo 9 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso lo NH Touring Hotel, Via U.I. Tarchetti 2, Milano (zona Piazza Repubblica/Stazione Centrale). L’idea è di non essere tristi, lui non lo avrebbe voluto, e ricordarlo, per chi ne avesse voglia, tramite storie, citazioni, o quant’altro. Mio padre, grande scaramantico, non ha mai partecipato né ad iniziative di questo tipo né a funerali, quindi sentitevi veramente liberi di intervenire o meno, per noi vuole essere solo una maniera di ricordarlo dopo la valanga di affetto che ci ha travolto in un momento triste. Luca Guerrieri
Una lettera che colpisce, pienamente in linea con l’umanità e la leggerezza con cui suo padre, grande allenatore e uno dei fondatori del grande basket in Italia, ha attraversato la vita e lo sport. Il «prof», scomparso nei giorni scorsi, ha regalato a molti di noi momenti di cultura, gioia e spettacolo: e fra questi credo ci siano tanti lettori di questa rubrica: per questo mi sono permesso di allargare l’invito. Un abbraccio.
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NUMERI E MEZZI Il progetto SciaAbile Il progetto SciAbile, che ha compiuto ieri 10 anni, coinvolgerà 120 atleti fino a marzo; nel 2012 furono 138, per un totale di oltre 600, dai 4 ai 65 anni, il 35% sotto i 15 anni. L’80% è composto fra disabilità fisiche e intellettive, il restante sensoriali. Gli ausili utilizzati Quali sono gli ausili utilizzati per partecipare al progetto SciAbile? Monosci e bisci per paraplegici e chi non può stare in piedi, tandem ski per chi ha bisogno di essere accompagnato, stabilizzatori per amputati, caschi con megafono per le guide di non vedenti: permettono a tutti di provare le piste. Ice sledge hockey (c.ar.) Partita decisiva per l’Italia dell’ice sledge hockey, l’hockey su ghiaccio su slittino, al Torneo Città di Torino, il più importante in vista dei Mondiali di aprile in Corea. Gli Azzurri di Massimo Da Rin, dopo una sconfitta con la Rep.Ceca (0-1) e una vittoria con il Giappone (4-1), si giocano al PalaTazzoli la finale con la Russia (ore 10, diretta Raisport 2).
L’EVENTO RICORRENZA SIGNIFICATIVA
Il decennale di SciAbile con Zanardi
Alex Zanardi in versione sciatore a Salice D’Oulx CLAUDIO ARRIGONI SAUZE D’OULX (TO)
In 10 anni ci sono passate centinaia di persone, ragazzi e ragazze, bambini, adulti. Chi senza le gambe, chi muovendo male il proprio corpo o con la spina dorsale spezzata, chi con capacità di comprensione ridotte oppure senza poter vedere o ancora sentire. Condizioni che Alex Zanardi conosce bene: dal 2003, due anni dopo l’incidente per il quale gli sono state amputate le gambe, arriva da Noventa Padovana a Sauze d’Oulx, Alpi piemontesi, almeno una volta l’anno. E’ il primo sostenitore del Progetto SciAbile, decennale festeggiato ieri con una bella festa, iniziativa per avviare persone con ogni tipo di disabilità allo sci: «Nasce da gente brava, angeli vestiti da maestri di sci, ma vive da così tanto tempo perché Bmw Italia ci ha creduto, magari senza ritorni in cambio, perché serve anche questo». Carlotta ha 17 anni, mai un debito e media dell’8 in 4 anni all'Istituto professionale per il sociale di Torino, ascolta quelle Certe Notti del Liga e Laura Pausini, tetraparesi distonica, con difficoltà di ogni tipo di movimento e spasmi muscolari, dalla nascita, l’affetto infinito di Giorgia, sorella di 15 anni, mamma Marinella e papà Daniele. Ogni 15 giorni sono in montagna perché «Quando andiamo a sciare?» è la richiesta più ricorrente. Da quando aveva 6 anni lo fa insieme a Walter, uno dei maestri della Scuola Sci Sauze d’Oulx Project, che la fa salire sul monosci, un guscio poggiato su uno sci per chi non può stare in piedi, e insieme, lui dietro, scendono per le piste. Lo scorso anno ha provato anche lo snowboard, ma «sciare è più divertente». Lingua dei segni «Ho visto tanti sorrisi andare via
di qui. Se un ragazzo che passa le giornate in casa, magari giocando al computer, si accorge che può venire in montagna e addirittura riesce a sciare, oltre a divertirsi comprende quante altre cose può fare nella vita»: Zanardi ha fatto tesoro del saper valorizzare le abilità nella seconda parte della vita, quella dove, lui che usava solo i motori, ha vinto il doppio oro di Londra 2012 su una bici spinta dalle braccia. E per la festa ha convinto anche l’amico Fabrizio Macchi, campione del mondo di ciclismo paralimpico, senza una gamba amputata per un tumore quando era adolescente, a tornare su quell’unico sci dopo 14 anni e le discese con Alberto Tomba: «Paura all'inizio, voglia di ricominciare poi». Sono le parole che ripetono decine di disabili, che ogni anno frequentano SciAbile: «Da qualche tempo ci sono anche persone sorde, per questo i nostri maestri hanno imparato la lingua dei segni», dice Claudia Gambarino, psicologa, una delle anime del progetto, insieme al presidente Albert Bergoin. E con Zanardi, campione anche in questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_la terra dei cachi
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Finmeccanica Mps e ora Eni C’è un’azienda italiana che non fa guai? L’a.d. del gruppo petrolifero indagato per una tangente in Algeria. Intanto, Draghi difende Bankitalia sul caso senese. Ma quest’esplosione di scandali è salutare... Appena s’è saputo che anche Paolo Scaroni, l’a.d. dell’Eni, era finito nel mirino della magistratura, sono stato assediato da parenti e amici, nessuno dei quali sa per chi votare, e tutti stremati, adesso, dalla seguente domanda: dopo Mps, dopo Finmeccanica, dopo Ligresti e dopo Fiorito, esiste ancora qualche azienda o qualche istituzione, in Italia, del tutto esente dalla possibilità di un avviso di garanzia, di un’inchiesta, di un titolo di giornale carico di sospetto?
1Che è successo a Scaroni? Le riferisco quello che pensano i pm, le ricordo come al solito che la verità vera non potrà essere proclamata prima di un processo e che fino a quel momento sono tutti innocenti. Quello che i magistrati suppongono è questo: poiché il governo algerino voleva aumentare la produttività del giacimento di Menzel Ledjement Est, l’Eni e la sua controllata Saipem si fecero avanti per ottenere la commessa. Si trattava di un business da 11 miliardi di dollari e, secondo i giudici, per persuadere gli algerini i nostri ricorsero alla mediazione di una società di Hong Kong – la Pearl Partners Limited – alla quale versarono 197 milioni di euro, lasciando poi che fosse la Pearl a ungere, con quei soldi, tutto ciò che c’era da ungere. Il titolare di questa Pearl eccetera è Farid Noureddine Bedjaoui, nipote di un ex ministro degli Esteri di
quel paese, ed è noto a tutti che in Algeria, se non si passa per Bedjaoui, non si combina niente. Ci sono state perquisizioni negli uffici dell’Eni di Milano e di San Donato Milanese e altre perquisizioni in casa dell’amministratore dell’Eni in viale Majno, sempre a Milano. L’affare si sarebbe chiuso attraverso cinque incontri, a uno dei quali avrebbe preso parte anche Scaroni. Piero Franco Tali, vicepresidente e amministratore delegato di Saipem, e Alessandro Bernini, direttore finanziario, si sono già dimessi. Pietro Varone, direttore dell’area Engineering &Construction, è stato sospeso. L’ex moglie di Varone ha una tenuta agricola in società con Bedjaoui. Qui sarebbero arrivati versamenti sospetti. Saipem avrebbe operato a Menzel con l’azienda di stato algerina Sonatrach. Il caso avrà forse conseguenze anche laggiù ed è probabile che perderemo la commessa di 11 miliardi, il che spiega anche il crollo in Borsa di Saipem, pochi giorni fa. Tra gli operatori c’è sempre qualcuno che sa le cose prima degli altri.
2 Si poteva ottenere una commessa simile senza ungere ruote?
A
I DATI AUDIPRESS
I LIGRESTI INDAGATI
S
Paolo Scaroni, 67 anni, amministratore delegato dell’Eni, dopo esserlo stato dell’Enel LAPRESSE
4
I NUMERI
-4,6
Il tracollo Eni in Borsa Crolla Eni in Borsa per le presunte tangenti pagate da Saipem in Algeria. Il titolo è a -4,62%, ma la controllata guadagna il 5,26%
297
Lo spread in risalita Il differenziale Btp-Bund chiude a 297 punti base, dopo una breve puntata su quota 300, con il rendimento del Btp a 10 anni al 4,58%
Direi di no. Dal tempo della tangente Eni-Petromin, risalente alla fine degli anni Settanta, sappiamo che non si opera sui mercati orientali senza stringere in mano parecchi biglietti di
banca. Trent’anni fa lo scandalo scoppiò perché la parte italiana della tangente era finita alla sinistra socialista, e ai craxiani – rimasti a bocca asciutta – la cosa non era andata giù. Stavolta chi ha dato fuoco alle polveri? I magistrati che indagano sono Fabio De Pasquale, Giordano Baggio e Sergio Spadaro.
Sì. Il rapporto della Banca d’Italia sui rischi a cui si stava esponendo Mps esiste ed è già chiaro. Ma è stato ignorato da chi avrebbe dovuto prenderlo in considerazione. Forse Bankitalia avrebbe potuto lanciare un allarme più forte in occasione dell’operazione Antonveneta...
5 3 Sta accusando la magistratuCome spiega questa esplosio- ra? ne a catena di scandali?
Sotto certi aspetti è un’esplosione persino tardiva. Sto parlando del Monte dei Paschi. Ieri Draghi è intervenuto duramente in difesa dell’operato della Banca d’Italia ed è comprensibile, dato che tutte le vicende tirate fuori dalla magistratura risalgono all’epoca in cui era governatore della Banca d’Italia. Le riferisco tra virgolette quello che ha detto: «C’è un rapporto dettagliato della Banca d’Italia, che ha fatto tutto quello che doveva e ha agito velocemente, nell’ambito delle sue competenze legali. L’operato fu corretto, lo ha riconosciuto anche il Fondo Monetario: c’è il rapporto del team di valutazione finanziaria del Fmi, secondo il quale l’azione di Bankitalia fu tempestiva e appropriata». Draghi aggiunge che i governatori delle banche centrali «dovrebbero avere il potere di rimuovere i manager».
4 Difesa corretta?
Vittorio Feltri ha osservato che per molto meno, quando si tratta di Berlusconi, i telefoni dei sospettati vengono messi sotto controllo. Anche le denunce di Antonio Rizzo, il funzionario di Dresdner che ha rivelato l’esistenza della banda del 5%, risalgono al 2008. Nessuno le ha prese in considerazione. Oppure il bubbone era ancora più grosso e non si poteva farlo scoppiare? Con la Lutifin di Lugano, come abbiamo già scritto, hanno fatto affari un po’ tutti in Italia e in Europa, benché avesse un curriculum ridicolo per il livello dei suoi clienti. Ma sa qual è la cosa che ci deve far riflettere? Che anche Mps nel 2010 fu sottoposta a stress test da parte di quei cerberi della Committee of European Banking Supervisors. Lo stress test doveva verificare la solidità delle grandi banche europee e renderci certi che sarebbero stata capace di superare le crisi. Vuole saperlo? I senesi, benché già con l’acqua alla gola, superarono l’esame a pieni voti.
Avvisi per i tre figli di Salvatore Ligresti e Premafin ancora nel mirino della magistratura. La Guardia di Finanza di Torino ha recapitato sette avvisi di garanzia, tre dei quali ai figli di Salvatore Ligresti, patron del gruppo, Paolo, Jonella e Giulia. Il reato ipotizzato è quello di infedeltà patrimoniale, che si aggiunge al falso in bilancio e ostacolo all’attività di vigilanza. I nuovi accertamenti nascono dalle numerose querele presentate da azionisti di minoranza della società
Uno «store» della Gazzetta: il giornale ha 4,2 milioni di lettori
La «Gazza» ancora al top È il più letto tra i giornali Prima. Primissima, nonostante tutto. Gli ultimi dati Audipress confermano lo stato di profonda crisi dell’editoria e il calo generalizzato dei lettori italiani, ma ribadiscono pure che La Gazzetta dello Sport resta il giornale più letto d’Italia: 4.246.000 lettori, con un calo di 115 mila unità rispetto all’ultima rilevazione (-2,6%). L’indagine Audipress 2012/III sui lettori medi dei quotidiani, che sono la risultante delle rilevazioni basate su 29.441 interviste complessive dal 2 aprile all’8 luglio per il secondo ciclo 2012 e dal 17 settembre al 16 dicembre per il terzo ciclo 2012, dice che La Repubblica è seconda: 3.008.000 lettori e un ribasso di 191.000 unità (-6%). Segue l’altro quotidiano Rcs: il Corriere della Sera con 2.964.000 lettori è in calo di 230.000 unità (-7,2%). Il Corriere dello Sport si conferma quarto a quota 1.809.000 (-7.000, -0,4%). Subito dietro La Stampa con 1.667.000 lettori e un ribasso di ben 313.000 unità (-15,8%). Impercettibile segno più per Tuttosport, che ora ha 1.108.000 lettori (+1000, +0,1%). Giù, invece, Il Messaggero con 1.274.000 lettori (-78.000, -5,8%), Il Resto del Carlino con 1.263.000 lettori (-51.000, -3,9%) e Il Sole 24 Ore con 1.034.000 lettori (-157.000, -13,2%). Per il resto fanno registrare il segno più L’Unità 281.000 (+32.000, 12,9%) e Il Tempo con 199.000 lettori (+17.000, 9,3%).
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notizie Tascabili
Tragedia a Palermo
Preso a Napoli: televoti per la figlia
Scossa in vasca Muoiono mamma e figlia di un anno
Allarme maltempo in tutta Italia
Tragedia a Partanna Mondello, vicino Mondello, dove una donna di 25 anni, Giovanna Pecorella, e la sua figlioletta di un anno e mezzo sono state trovate morte nella vasca da bagno di casa. A scoprire i corpi è stato il papà della bimba che ha subito chiamato i soccorsi: per la mamma non c’era più nulla da fare, mentre il cuore della bimba ha ripreso a battere. Ma la corsa all’ospedale dei Bambini di Palermo è stata purtroppo inutile. Secondo le stesse fonti della polizia dovrebbe essere stato un incidente domestico, forse dovuto a una scossa per il filo di una caldaia scoperto.
Boss della camorra con 320 telefonini per truccare talent tv
Il weekend più freddo Termometro sottozero e nevica in pianura Sta per arrivare la settimana più fredda dell’inverno. Il weekend sarà come previsto gelido e piovoso, con neve a bassa quota e possibili fiocchi domani anche su Roma. Ma all’inizio della prossima settimana arriverà un’altra perturbazione proveniente dalla Groenlandia. Intanto, già ieri le minime sono calate ovunque, in particolare al Centrosud: un grado ad Ancona, 3 nella Capitale, 4 a Napoli. E le Eolie sono stata imbiancate dalla neve. Ma è solo l’inizio, le temperature sono destinate a scendere ancora, con valori sottozero soprattutto al Nord: -5 a Cuneo, -4 a Torino e Novara, -3 gradi a Piacenza, -2 a Bologna, 0 a Milano. Il freddo toccherà l’apice domenica.
Il leader francese François Hollande col premier Mario Monti ieri a Bruxelles
Vertice a Bruxelles
Bilancio della Ue: non c’è accordo sui tagli alla spesa Da una parte, chi chiede maggiori tagli, come il Regno Unito. Dall’altra, chi punta a proteggere i fondi per le politiche Ue, come l’Italia e la Francia. Con questa contrapposizione si è aperto il
vertice di Bruxelles sul bilancio Ue 2014-2020, cominciato con 6 ore di ritardo proprio nel tentativo di trovare un accordo. «Crescita ed equità sono ingredienti cruciali», ha detto il premier italiano Monti. La bozza di bilancio prevista dal presidente Ue Herman Van Rompuy prevede tagli per oltre 40 miliardi. Il presidente del Consiglio Ue, Martin Schulz ha minacciato: «Se non si raggiunge un’intesa, l’Europa rischia il fiscal cliff».
In casa gli hanno trovato 320 cellulari. Che cosa se ne faceva Domenico Ferrara, 56 anni, boss incensurato del clan Ferrara Cacciapuoti, arrestato ieri a Villaricca (Napoli) insieme ad altre sei persone? Ferrara, latitante da dieci anni, e i suoi uomini potrebbero averli usati per eludere i controlli e comunicare liberamente, ma i carabinieri stanno lavorando anche su un’altra ipotesi. La figlia di Ferrara, Vania, ha partecipato all’ultima edizione di «Ti lascio una canzone», il talent canoro di Rai 1: e quei telefonini, tutti dotati di schede, potrebbero essere stati distribuiti tra amici e affiliati e poi utilizzati per esprimere il televoto, modificando il risultato finale (ogni spettatore può votare cinque volte, al costo di 1 euro). Vania ha concluso il programma al secondo posto. Ferrara, detto «’o muccuso» (il moccioso), comandava un clan a forte connotazione familiare, che gestiva il traffico di droga della zona rifornendosi in Spagna.
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
LO HA DECISO IL CDA
La cessione de La7 solo dopo le elezioni Dopo sette ore di riunione parlando di bilanci, il cda di TiMedia si è chiuso senza prendere decisioni sulla vendita de
Scontri e un morto La Tunisia divisa è ancora nel caos
La7, che verrà quindi rinviata a dopo le elezioni. «Mettersi sulle spalle quel gigante d’argilla è un’impresa che necessita ardore e sprezzo del pericolo. A me può riuscire», ha detto uscendo per la prima volta allo scoperto Urbano Cairo (nella foto Ansa), in gara con Clessidra e Di Stefano.
Vota Antonio -16 IL NOSTRO DIARIO ELETTORALE
La Cei dura: «Gli italiani non si fanno abbindolare»
La vittima sarebbe un ragazzo. Oggi i funerali del leader dell’opposizione ucciso mercoledì FRANCESCO RIZZO
Dal corpo di Chokri Belaid, il leader politico laico ucciso mercoledì a Tunisi, hanno estratto tre proiettili e pezzi di vetro del finestrino dell’auto. Ma i suoi killer non sono ancora stati trovati. Forse qualche indizio potrà fornirlo Zied Tahri, l’autista di Belaid, fermato e interrogato per ore: una vicina ha detto di averlo visto parlare con gli uomini del commando. Ma per il padre della vittima, Salah, non ci sono dubbi: «Lo stavano prendendo di mira. Lo ha ucciso Ennahda», cioè il partito islamista al governo. E ieri la Tunisia ha vissuto un altro giorno di alta tensione.
ilrisparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ*
I vostri soldi in banca sono protetti, ma non tutti Quando una banca è in difficoltà come Monte dei Paschi, la terza in Italia, arrivano subito le domande dei clienti preoccupati. Vogliono sapere molte cose, vediamo insieme le principali. Una banca può fallire? La risposta è No. Possono però essere liquidate
EURO ENGINEERING È SPONSOR DELLE FINAL EIGHT AL MEDIOLANUM FORUM Euro engineering è sponsor delle Final Eight, uno degli appuntamenti sportivi più attesi e seguiti nel nostro Paese, in cartellone fino al 10 febbraio presso il Mediolanum Forum di Assago, alle porte di Milano. «Siamo felici di sostenere le Final Eight, che rappresentano la fase finale della Coppa Italia di basket maschile», spiega Marco Guarna, Managing Director di euro engineering in Italia. «Questa manifestazione, che come ogni anno richiama moltissimi spettatori, è un occasione importante per far conoscere al grande pubblico euro engineering, la nuova divisione del Gruppo Adecco specializzata nella consulenza ingegneristica a 360°, che abbiamo inaugurato in Italia lo scorso novembre».
Angelo Bagnasco, capo della Cei
Sassi Il bilancio degli scontri co-
mincia da Gafsa, dove un giovane manifestante sarebbe rimasto ucciso: la notizia è stata data da una radio e dai social network. Le fonti ufficiali parlano invece di 7 feriti. A Tunisi, intanto, centinaia di persone hanno saccheggiato una stazione della polizia, mentre gruppi di ragazzi con il volto coperto hanno scatenato sassaiole contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e pallottole di gomma, ma anche trascinando un giovane attraverso la barriera di filo spinato. In altri centri, la gente ha assaltato palazzi governativi o incendiato sedi di Ennahda. E oggi la situazione potrebbe aggravarsi, perché l’Ugtt, un sindacato con mezzo milione di iscritti, ha indetto uno sciopero nazionale, il primo dal 1978. Non solo: a Tunisi, dopo la preghiera islamica, verranno celebrati i funerali di Belaid. Intanto esplode la crisi politica: mercoledì il premier Jebali ha annunciato lo scioglimento del governo e la forma-
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Due immagini delle proteste scatenatisi ieri per le vie di Tunisi AFP/AP
Fermato l’autista di Belaid, forse è complice dei killer Divisioni tra gli islamisti al governo zione di un esecutivo di tecnici che conduca a nuove elezioni. Ma il partito di Jebali, gli islamisti di Ennahda, ha detto di non essere d’accordo, sostenendo che questa fase debba essere gestita da «politici». E mostrando una spaccatura tra la sua anima più aperta e quella più intransigente, che punta a islamizzare la nascente, nuova Costituzione e chiude un occhio davanti agli estremisti. Come i giovani
amministrativamente da Banca d’Italia quando la crisi diventa irreversibile. I soldi dei conti correnti sono a rischio? La risposta è di nuovo No. Almeno fino a 100 mila euro il saldo è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT), e dalla garanzia aggiuntiva, sempre per i primi 100 mila euro, messa da Tremonti nel 2011. Come funziona? Se la banca interrompe l'attività, bisogna comunicare al FIDT il nuovo conto corrente e in 20 giorni dovrebbe essere tutto di nuovo operativo. È una noia. Ricordatevi sempre, però, che (art. 1834 del codice civile): depositare soldi su un conto vuol dire trasferire la proprietà del nostro denaro alla banca. Infatti, anche per via dei bassissimi interessi, la regola è mai tenere troppi soldi in conto corrente se non per
che, alla fine del 2011, hanno assaltato la tv di Stato perché aveva trasmesso un dibattito sul fondamentalismo o un’università che aveva negato l’iscrizione a una ragazza con il velo integrale. E così, ieri, mentre il fratello di Belaid, Abdel Majid, dichiarava che «il messaggio per i tunisini è state zitti o vi ammazziamo» e chiedeva che nessuno di Ennahda si presenti ai funerali, gruppi religiosi hanno diffuso sul web un invito a non esprimere condoglianze al politico assassinato, perché «apostata e infedele». Intanto il presidente tunisino Marzouki ha chiarito che il premier e il suo governo non si sono dimessi. E tutto resta sospeso.
Non si lesinano le proposte shock. Mario Monti ieri si è limitato a promettere il taglio dell’Irpef per 15 miliardi e il dimezzamento dell’Irap entro il 2017, mentre Silvio Berlusconi l’ha sparata grossa: ha annunciato 4 milioni di nuovi posti di lavoro grazie alla detassazione dei contratti. La cifra enorme ha imposto una veloce correzione: «Ho tirato fuori solo una ipotesi cercando di vedere se c’è gente di buon cuore». Il Cav, che s’è pure cimentato in una imitazione dell’accento emiliano di Bersani, ha lanciato l’ennesima promessa sui giovani: «Daremo un prestito per far partire un’attività o comprare una casa con un fondo speciale del Tesoro». Più cauto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, che ha difeso la proposta di chiudere una vicenda annosa come quella dei crediti della Pubblica amministrazione alle aziende, e ha detto che le idee del Cavaliere sono «demagogiche» e «insultano gli italiani». Quindi la promessa per il futuro: «Niente inciuci o grande coalizione». Ma la voce che ieri ha scosso di più la campagna è stata quella di Angelo Bagnasco: «Alle elezioni gli italiani non si faranno abbindolare da niente e da nessuno: hanno bisogno della verità delle cose, senza sconti, senza tragedie, ma anche senza illusioni», ha detto il presidente della Cei.
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periodi davvero brevissimi. Investiteli bene. A proposito d’investimenti, ecco un'altra domanda frequente: i titoli in Dossier (azioni, obbligazioni, etc) presso una banca liquidata che fine fanno? Una buona fine perché sono vostri, ovviamente, non sono di proprietà della banca, ma "beni di terzi in deposito". Scrivetevi da qualche parte il vostro numero di dossier titoli, dovrete comunicarlo al nuovo istituto nella malaugurata ipotesi di liquidazione. Uniche eccezioni, com’è intuibile, pronti contro termine e obbligazioni della banca finita a carte e quarantotto. E ovviamente le azioni della banca medesima che sarebbero ancora vostre, ma probabilmente varrebbero come la carta straccia. *presidente di www.finanzaworld.it
STRESS ELETTORALE
Crosetto finisce in ospedale per «150 sigarette» Guido Crosetto, ex sottosegretario alla Difesa oggi leader di Fratelli d’Italia, è stato ricoverato nella notte tra mercoledì e giovedì per aver fumato centocinquanta sigarette in un giorno. A dare la notizia è stato lui stesso, neanche a dirlo su Twitter; «Record di 150 sigarette» seguito da «sono stato un cretino». Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, Crosetto ha cancellato il primo tweet e ne ha scritto un altro, decisamente ironico: «Ora sto bene, ho smesso di fumare, sono in piena forma, mi sono cresciuti i capelli e stimo Monti».
Già presente in Germania e Francia euro engineering opera dal 1994 sui mercati internazionali a fianco di candidati e imprese. A oggi conta 56 filiali in Europa, quattro centri di competenza specializzati e staff tecnici con tremila ingegneri impegnati in progetti a livello locale e internazionale. Attraverso lo specifico know-how e la professionalità dei suoi consulenti, euro engineering offre servizi e soluzioni ad hoc sia per le aziende attive nello sviluppo ingegneristico e tecnologico sia per i migliori candidati, specializzati in tutti gli ambiti dell’ingegneria, alla ricerca di percorsi di carriera o nuove sfide professionali. Parte di una strategia di globalizzazione avviata nel 2011 dal Gruppo Adecco con l’obiettivo di creare un network globale che potesse assistere le più grandi società internazionali nei loro progetti tecnici intervenendo su tutto il ciclo di vita del prodotto, euro engineering è così approdata recentemente in Italia, considerata uno dei mercati prioritari per la presenza di aziende attive a livello europeo e di talenti.
«A fronte degli ottimi risultati registrati negli altri Paesi siamo certi del successo di euro engineering anche sul nostro territorio, che si unisce a una rete internazionale per offrire l’eccellenza nel mercato dell’ingegneria», conferma Guarna. Attraverso lo specifico know-how e la professionalità dei suoi consulenti, euro engineering propone infatti servizi e soluzioni ad hoc – outsourcing, project management e consulenza in progetti di ricerca e sviluppo, ricerca e selezione di profili ingegneristici, staff leasing e assessment – nei diversi settori dell’ingegneria. Oltre ad avere possibilità di mobilità tra Italia, Francia e Germania, le risorse che entrano a far parte di euro engineering possono contare sulle opportunità offerte dal network di venire coinvolti su progetti di respiro internazionale e di confrontarsi su scala globale in Paesi come gli Stati Uniti, l’India e la Cina, dove le competenze ingegneristiche sono sempre più richieste e l’innovazione in questi campi estremamente avanzata. Sul nostro territorio euro engineering è già operativa a Torino, Milano, Firenze – e a breve anche Roma – per affiancare le aziende nella gestione di progetti complessi garantendo loro la qualità, la professionalità e la flessibilità di cui hanno bisogno in un ambiente industriale e tecnologico in continua evoluzione.
Il 43,4 per cento delle assunzioni in euro engineering riguarda gli indirizzi elettronici laddove rispetto al 2011 si sono ridotte le opportunità negli ambiti dell’ingegneria civile, edile e ambientale. Oltre il 41 per cento degli inserimenti nel Belpaese è concentrato nel Nord-Ovest, mentre la percentuale di assunzioni operate dalle imprese del Sud non arriva al 13 per cento. In Italia i partner di euro engineering operano principalmente nell’Automotive, nell’Oil&Gas e in altre industry in base al territorio di riferimento. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
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ALTRI MONDI
SCOOP DI «PARIS MATCH»
«L’origine del mondo» La donna ha un volto Ha un volto la modella che nel 1866 posò per il dipinto «L’origine del mondo», celebre e scandalosa opera di Gustave
Coubert che raffigura il nudo di un mezzo busto di donna dalla vita in giù. Il settimanale «Paris Match» (a sinistra, la copertina) mostra il quadro che un appassionato d’arte ha trovato nel 2010 nella bottega di un antiquario di Parigi: è proprio il «pezzo mancante» del dipinto, che venne dunque diviso a metà.
Somiglianza A sinistra, Beppe Fiorello interpreta Modugno in una scena della fiction; sotto, il cantante pugliese, scomparso nel 1994
MAI COSÌ MALE DA 5 ANNI
Cinema, incassi giù Gennaio da -24% Con l’anno nuovo pare che gli italiani abbiano smesso di andare al cinema. A fronte di una crescita negli ultimi mesi del 2012,
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BATTIATO FURIOSO
i dati di gennaio mostrano infatti una netta flessione. Con i 10 milioni e 56 mila biglietti venduti del campione Cinetel si registra infatti un pesante -23% rispetto a gennaio 2012 (e -47% sul 2011), con gli incassi scesi del 24%. Si tratta del peggior risultato degli ultimi 5 anni per gennaio.
SORPRESA GIRATO A NAPOLI NEL 2011
L’auto bloccata: è falso il video già cult sul web
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E Beppe Fiorello come Modugno imparò a Volare
a lui siede Franca Gandolfi Modugno, che ha collaborato attivamente alla realizzazione di Volare: «Un giorno Beppe mi ha fatto sentire dal suo telefono una canzone. Ero convinta che fosse Mimmo, invece era lui. È stato incredibile. Quali condizioni ho posto per questo film? Ho chiesto Rulli e Petraglia come sceneggiatori, serviva qualcuno che oltre al lato estroverso di Domenico sapesse mettere in luce la sua malinconia».
Su Rai 1 arriva la storia del mito della musica «Ho temuto di non farcela, è stata durissima»
E ora Sanremo Beppe Fiorello, tra una canzone e l’altra, parla poi di quanto la storia di Modugno sia simile alla sua: «Veniamo entrambi da un piccolo paese del Sud e da ragazzi eravamo visti come dei perditempo, nessuno credeva in noi. Tranne i nostri padri. Tra l’altro il mio assomiglia incredibilmente al suo...». Con Volare si riscoprono le prime, magnifiche, canzoni scritte da Modugno in dialetto: «Sono straordinarie e modernissime — continua Fiorello — parlano di grilli, pesci spada e cavalli ciechi, sono rivoluzionarie. È un uomo che si lascia amare perché detestava le regole ma aveva davvero a cuore la gente». Fiorello sarà a Sanremo e canterà un medley di Modugno: «Già tremo, quel palco non perdona». E poi? «Mio fratello Rosario dice che dovrei fare una tournée teatrale, partendo da questi brani. Leone me la produci tu?». Grida al direttore di Rai 1 che sorride: «Parliamone!». Mentre è meglio non parlare di cinema... «La gente mi ama per quello che ha visto in tv, il cinema non mi accetta perché non sono una sua creatura. Hanno perso molte occasioni, loro...».
ELISABETTA ESPOSITO ROMA
Partiamo dalla domanda più importante: Beppe Fiorello ricorda davvero Domenico Modugno? La risposta è sì, dalla voce alle espressioni, dalla postura ai gesti. Il lavoro che ha fatto l’attore siciliano è stato incredibile e di sicuro sarà una delle chiavi del più che probabile successo di Volare, la storia del mito della musica italiana, trasmessa in due puntate su Rai 1 il 18 e 19 febbraio in prima serata, regia di Riccardo Milani. Vengono raccontati i primi anni della carriera di Modugno, dal 1950 fino alla vittoria di Sanremo del 1958 con Nel blu dipinto di blu: il trasferimento da Polignano a Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’amicizia con Pazzaglia e Migliacci, l’amore per Franca Gandolfi, interpretata da una splendida Kasia Smutniak, il viaggio in Canada, i primi dischi.
la Foto Che spettacolo l’onda gigante sul molo inglese Immagine spettacolare e inquietante ma che rende l’idea del gelo intenso che attanaglia la Gran Bretagna in questi giorni. Ecco un’onda gigante nel martoriato porto di Seaham, a Durham, nord Inghilterra: mercoledì il vento di burrasca ha portato la massa d’acqua a superare i 20 metri di altezza, ben oltre il piccolo faro del molo (nella foto Ap)
DA UNA FOTO DI FAZIO
Sanremo, scaletta postata su Twitter Fabio Fazio sceglie Twitter per comunicare, con una foto, quali big si esibiranno martedì 12 nella prima serata di Sanremo (Chiara, Gualazzi, Maria Nazionale, Marta sui Tubi, Mengoni, Molinari-Cincotti e Silvestri) e chi salirà sul palco mercoledì (Almamegretta, Annalisa, Cristicchi, Elio e le Storie Tese, Gazzè, Ayane e Modà). Indiscrezioni dicono poi che tra gli ospiti potrebbe esserci Maurizio Crozza e che per la serata dedicata a Sanremo Story è atteso anche Rocco Siffredi. Polemica su Carla Bruni: Daniela Santanchè (Pdl) ha chiesto che l’ex premiere dame non sia invitata perché «ha dato aiuto e protezione al terrorista Cesare Battisti e agevolato la sua latitanza in Brasile».
L’attore canterà anche all’Ariston: «Quel palco non perdona, sono terrorizzato» Posseduto Beppe Fiorello è euforico nel presentare la fiction. Sale sul palco, canta Modugno, ride, scherza. «Sembro posseduto?». Forse un po’. «Eh lo so, me lo dicono tutti. Ho anche obbligato mio figlio di sette anni a suonare con la chitarra Vecchio frack». Posseduto da Mimmo Modugno. «Girare questo film è stata un’esperienza assurda. Sono passato da momenti di gioia intensa ad altri, tantissimi, di paura folle. Mi mancava il coraggio di andare avanti, la responsabilità era enorme. Poi ho sentito che la mia voce si stava trasformando, diventava sempre più simile alla sua, non cantavo con la gola ma con il cuore e ho capito che ce l’avrei fatta». Accanto
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«Ho dovuto dire no ai Grammy a Taormina» Franco Battiato, assessore al Turismo della Regione Sicilia, accusa: «Nelle casse pubbliche non c’è un solo euro, hanno rubato tutto. Ci sono tante porcherie, troppe». Il cantautore afferma comunque di non essere «assolutamente pentito di avere accettato l'incarico». La situazione economica ha ripercussioni pesanti anche sugli eventi: «Abbiamo detto no grazie a un signore che mi ha proposto di organizzare a Taormina i Grammy Award, che festeggiano 40 anni. Sarebbe stata una festa pazzesca, avremmo venduto diritti in tutto il mondo, ma ci sono soldi da investire»
Un’immagine tratta dal video caricato su YouTube
Un’auto ferma di traverso in una via troppo stretta: il guidatore, stressato, non ha spazio per far manovra e blocca il traffico. Ma quando restano intrappolati pure una gang di centauri e una processione religiosa, la situazione si complica. Il video di questa disavventura, girato a Cardito (Napoli) con un telefonino, è gettonatissimo su YouTube e sui social network, tanto da arrivare persino sul sito del quotidiano inglese The Guardian. Peccato che sia un falso: è stato girato il 27 dicembre 2011, reclutando cittadini di Cardito che sono stati pagati fra i 40 e i 60 euro, anche se «nel cast» ci sono un paio di attori professionisti. Solo che nessuno ricorda chi fossero quei «ragazzi con accento romano» che hanno diretto le riprese, né quale fosse lo scopo: a qualcuno è stato detto che si trattava di un filmato per l’Aci, ad altri di uno spot per la Cinquecento. Ma nessuno si aspettava di finire su Internet in quella che ora sembra rivelarsi una clamorosa burla.
LA CONSOLLE PRESTO IL LANCIO MONDIALE
Sony all’attacco: sta arrivando la PlayStation 4
Un bambino impegnato a giocare alla PlayStation
Sony passa al contrattacco: il gigante giapponese dell’elettronica si prepara a ufficializzare il lancio della Play Station 4, ultima versione della popolare consolle. L’arrivo dell’attesissima PS4, dopo ben sette anni, è rimbalzato con prepotenza sulla stampa nipponica: la Sony, del resto, ha già organizzato in tutto il mondo un «PlayStation Day» il 20 febbraio, con tanto di conferenza stampa a New York per il grande annuncio. Dovrebbe finire sui mercati in tempo per lo shopping natalizio, forte di funzioni di rete avanzata che consentiranno di comunicare con gli altri giocatori grazie alle tecnologie di Gaikai, azienda Usa del «cloud computing» acquistata da Sony la scorsa estate. In più, uno schermo ad alta definizione e ultrasottile e connessione diretta a Facebook e Twitter. Pare che il prezzo si aggiri sui 40 mila yen (circa 320 euro). E il tutto arriva mentre il gruppo annuncia la sua ottava perdita netta trimestrale di fila nel periodo ottobre-dicembre 2012, peggiore delle attese anche se in presenza di segnali di recupero. Nel periodo il meno è stato di 10,8 miliardi di yen (90 milioni di euro circa) rispetto ai 159 miliardi di un anno fa. Ad aprile-dicembre le perdite sono comunque scese del 75% (a 50,87 miliardi), con le vendite in rialzo del 3,6%, a 5.070 miliardi: c’è fiducia soprattutto sugli smartphone. Sabato esordirà, infatti, in Giappone il nuovo modello di punta Xperia Z, che sfiderà Samsung e Apple.
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
ORENO 2010! SUPER TOSCANO CON LE RADICI A BORDEAUX Stile italiano con classe bordolese. Annata eccezionale di Supertuscans, l’Oreno 2010 è certamente uno dei nostri grandi vini. Prodotto dalla Tenute Sette Ponti, che fu dei Savoia, e ora è accudita con passione dall’imprenditore della moda e del lusso Antonio Moretti è equilibrato incontro di Merlot, Cabernet Sauvignon con un tocco raffinato di Petit Verdot. Al naso nuances di cassis si fondono con sfumature balsamiche, di grafite fino a richiami di carruba. La sua trama tannica è fine e piena. In bocca è avvolgente ed elegante, sul finale si percepiscono toni mentolati.
LO STROLGHINO PROFUMATO
ORENO 2010, Tenuta Sette Ponti, Castiglion Fibocchi (AR). UVE: Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. PREZZO: 60 euro (Enoteca Ronchi, Milano)
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Rapporto qualità-prezzo jjjjj vantaggioso
Si abbina alla grande con: Agnello, con erbe aromatiche e melanzana Degustare ascoltando: Sergey Prokofiev (Sonata 1 in Fa minore)
ilTema
DIETRO I GRANDI DELLA CUCINA È GIÀ PRONTA L’UNDER 21
Domenica c’è Identità Golose a Milano con i fuoriclasse e i nuovi talenti Li raccontiamo, a cominciare da Milone, un ragazzo che sfidava Nibali in salita...
suGazzetta.it VIDEO E FOTO NEL BLOG
Da oggi Gazza Golosa è anche un super-blog del nostro sito web. Lo trovate a questo indirizzo: http://www.gazzetta.it/Gazza-golosa/
Ritroverete le scelte degli chef e i vini proposti da Luca Gardini ma anche curiosità come i piatti proposti da cuochi stellati a una mensa universitaria... Ci saranno pure video e fotogallery. Su Twitter, l’indirizzo per seguirci è: @gazzagolosa (mic) A Milano arriva l’Under 21 della cucina. Domenica a Identità Golose, il convegno inventato da Paolo Marchi, ci sarà spazio per grandi come Alajmo e Santin ma tutto il pomeriggio è dedicato proprio ai giovani leoni. Christian Milone, 33 anni, racconterà il suo modo di interpretare la pasta. E’ lo chef della Trattoria Zappatori di Pinerolo (Torino) ed ha una storia speciale alle spalle perché è stato un ottimo ciclista dilettante, ha lottato con Nibali, Sella e Riccò, è arrivato fino al Giro dilettanti e poi ha mollato tutto. «I miei gestivano la Trattoria Zappatori ma io non me ne sono mai occupato perché inseguivo il sogno del ciclismo — racconta Milone —. Per 8 anni non ho mai messo piede in un
ristorante: ero alto 1.80 e pesavo 59 chili, leggero per andare forte in salita. La prima volta che ho preso una padella in mano è stato nel 2006. Mi sono avvicinato come un ignorante che affronta un mestiere sconosciuto. Ho cominciato a studiare e a chiedere ai ristoranti stellati del Piemonte di farmi lavorare da loro. Mi ha risposto solo Crippa». Per quattro anni Christian ha passato le ferie lavorando al ristorante Duomo di Alba. Ha rinnovato la sua trattoria, ha sperimentato, ha reinterpretato i piatti della tradizione. Mantenendo la barra sul prezzo (a pranzo ha perfino un menù a 10,50 euro!).
Poi quando si è sentito pronto è scattato in salita. All’ingresso del locale ha creato uno spazio tutto in vetro affacciato su un giardino zen con due tavoli: la Gastronavicella. Lì propone un menù deciso dallo chef con piatti come come la crema cotta di fegato grasso e nocciole o il risotto con daikon, crema di castagno e caffè. Ora è pronto allo sprint: «Nel 2014 la Gastronavicella occuperà tutto il ristorante». Ma a Identità non c’è solo Christian. Sarà l’occasione per scoprire il grande talento della nostra cucina, Lorenzo Cogo (El Coq di Marano Vicentino), che a 25 anni ha girato le cucina di mezzo mondo (da Blumenthal
pagina a cura di PIER BERGONZI e DANIELE MICCIONE
un capolavoro sulla tua tavola www.prosciuttotoscano.com
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unSalume
di LUCA GARDINI (campione del mondo dei sommelier 2010)
a Redzepi), aperto un ristorante suo e lanciato un piatto già famoso come lo Shabu Shabu di Wagyu e tartufo. Fra gli stranieri da non perdere lo stravagante Magnus Nilsson, svedese, 27enne, che ha un micro ristorante di 12 posti in una tenuta di 4mila ettari dove coltiva e alleva tutto quello che cucina: come prova di assunzione fa ammazzare ai suoi cuochi un’anatra. Poi c’è Ryan Clift, 35 anni, del Tippling Club di Singapore, capace di sorprendenti abbinamenti piatto-bicchiere oppure Angel Leon, spagnolo, stessa età, eco-chef del mare che lavora solo con pesci poveri ed ha un’inventiva travolgente: ha lanciato perfino una pasta di plancton marino per potenziare il gusto dei cibi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CONVEGNO FINO A MARTEDÌ Christian Milone, 33 anni, (sopra) sarà a Identità Golose domenica per parlare di pasta. Il convegno, al centro congressi di via Gattamelata, porterà a Milano fino a martedì il meglio della cucina mondiale. Nella stessa sede da domani c’è il Milano Food&Wine
L’Antica Corte Pallavicina dei fratelli Massimo e Luciano Spigaroli è azienda agricola (con relais e ristorante) che produce straordinari salumi, tipici della bassa parmense. Lo Strolghino di Culatello è ottenuto dalla rifilature magre del culatello e del fiocco di prosciutto di maiali neri parmigiani. È magro, fresco e profumato, con un sapore delicato e dolce. Da Bonardi a Milano e da Little Market a Roma a 15 e. Massimo Di Cintio SPIGAROLI - Via Motta Nuova, 6 -
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sostiene loChef di CICCIO SULTANO
TONDA IBLEA, UN OLIO SEMPRE PRESENTE NELLE MIE CREAZIONI Ciccio Sultano, 42 anni, chef del ristorante Duomo di Ragusa Ibla (via Bocchieri 31, tel. 0932-65.12.65, www.cicciosultano.it), ha portato la Sicilia nell’alta cucina. Lo accusano di essere barocco, lui risponde che «creare un piatto è come improvvisare nel jazz». Cuoco sofisticato e semplice al tempo stesso è capace in un piatto di evocare luoghi, situazioni, ricordi. -----------------------Mi piace parlare di un’oliva che cresce nel ragusano, la Tonda Iblea, innanzitutto perché amo interagire con i prodotti del mio territorio. Si tratta della varietà più diffusa nella Sicilia sud orientale. L’olio che si ottiene ha note che ti seducono all'istante, a naso si sente il pomodoro verde, il fieno non secco e la mandorla. Poi in bocca sprigiona eleganza dolce e soave che si chiude con un accenno di piccante e amaro mai eccessivo. Mantiene sempre grande armonia. Attraverso questo «fluido» veicolano i miei pensieri, la mia personalità ed esprimo la mia identità di chef e l’amore che nutro verso la materia che diventa piatto. Sempre presente nel percorso creativo della ricetta, dalla sua embrionale intuizione, al suo concepimento e alla sua realizzazione finale.
Il Consiglio
unVino
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Suggerisco il suo utilizzo a crudo per mantenere intatta la fragranza. Il massimo è con un buon pane caldo. Ottimo con un’insalata di arance, cipollotto fresco, prezzemolo e peperoncino. È eccezionale a fine cottura su un piatto di macco di fave, sulle verdure cotte alla brace, sul baccalà, sui pesci cotti a bassa temperatura e sui legumi in generale. In particolare le fave alla «trappitara» (il «trappitu» in siciliano indica il frantoio) sono un capolavoro di genuinità. Nella scelta di tutti i giorni comprate olio italiano di qualità e non fatelo mai mancare in casa. Perché nell’olio trovi serenità dopo una lunga giornata di lavoro e l’occasione di far pace dopo un litigio con la persona che ami con un buon piatto di aglio, olio (di Tonda Iblea è meglio!) e peperoncino.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 5,5
Toro 8
Gemelli 5,5
Cancro 5,5
Leone 5,5
Vergine 7
DI ANTONIO CAPITANI
Lavoro e affetti non girano, il fisico è moscio, l’umore sfigocorrosivo. State su, organizzatevi, fornicate. E non fate le piaghe sociali.
IL MIGLIORE Luna e Marte vi fortificano nel corpo e nello spirito. E voi vincete in ogni ambito e competizione. Grandi! Festeggiamenti suini stagliansi.
La cupezza incalza. E voi attirate pioggia, lampi e gelo. Ussignùr, state su e applicatevi nel lavoro. Spese incaute, sudombelico mogio.
Non saltate a conclusioni frettolose, evitate i tiri alla fune. E non permettete al cattivo umore di sopraffarvi. Spiragli suini si aprono.
La tolleranza cola a picco. Rendendovi retrogradi e polverizzazebedei. Evitate. Il fascino s’ammoscia, il sudombelico pure.
Creatività, fiuto ed esperienza vi fanno trovar soluzioni e spiccar nel lavoro. Ma i fallocefali non diminuiscono. Fornicazione carente.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 7
Capricorno 7,5
Acquario 6-
Pesci 7+
I ritmi si placano e, impegni permettendo, potete ricaricare le batterie. Ok shopping, incassi, lavoro, palestra. Ma c’è desolazion suina.
La Luna nel segno è elemento di fascino, intuito e creatività vincenti. Ma non siate infantili. Lavoro OK, sudombelico brillanterrimo.
Il venerdì è un po’ faticoso. Non strapazzatevi, non lagnatevi, siate motivati nel lavoro. Fornicazione fra il ruspante e il mieloso.
La Luna lancia un assist a lavoro e progetti privati. Successoni giungono, dunque, insieme ad impulsi suini irrefrenabili (e appagati).
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
Bilancia 5,5
Scorpione 7+
Evitate mosse azzardate e sbotti umorali, non tagliate a julienne gli zebedei altrui e producete. Noie in casa, sudombelico stizzoso.
Dialettica, dinamismo, creatività e bottarelline di glutei vivificano il lavoro. Oltre che il privato, poco romantico, forse, ma suino q.b.
KEVIN CONSTANT
L’esterno del Milan e della nazionale guineiana è nato a Fréjus, Francia, il 15 maggio ’87. Ha giocato con Chievo e Genoa
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
LA GALLERY
9.00 10.00 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30
6.40 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 17.50 18.15 18.45 19.35 20.30
8.00 10.10 11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.10 16.00 19.00 20.35
8.50 10.00 11.00 13.00 13.40 14.10 16.15 16.55 18.50 20.00 20.40
6.40 8.45 12.25 12.55 13.00 13.40 15.00 15.50 18.05 18.30 19.20
10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.35 15.55 18.55 19.35 20.30
9.50 11.00 12.30 13.30 14.05 14.45
Ecco Balotelli e la nuova fiamma: Fanny Neguesha
TG1 UNOMATTINA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI
CARTONI TGR - MONTAGNE TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG2 TELEFILM RAI TG SPORT TG2 SQUADRA SPECIALE IL COMMISSARIO REX TG2
ANDREA VIANELLO LA STORIA SIAMO NOI SPECIALE TG3 TG3 DIARIO ITALIANO LENA, AMORE... TGR - TG3 LA CASA NELLA... GEO & GEO TG3 - TGR - BLOB UN POSTO AL SOLE
MATTINO CINQUE TG5 FORUM TG5 BEAUTIFUL SOAP AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA
CARTONI TELEFILM STUDIO APERTO METEO.IT SPORT MEDIASET CARTONI LUPIN III TELEFILM LA VITA SECONDO JIM STUDIO APERTO C.S.I.
RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM MY LIFE UN DOLLARO D'ONORE TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS
16.50 18.50 20.00 20.30
COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TG LA7 CRONACHE IL COLORE DELLA LIBERTÀ IL COMMISSARIO... I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 OTTO E MEZZO
21.10 RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI
21.05 HAWAII FIVE-0 Telefilm
21.05 LEADER Attualità
21.10 IL CLAN DEI CAMORRISTI
21.10 RACCONTI INCANTATI
21.10 QUARTO GRADO Attualità
21.10 CROZZA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
23.25 TV7 0.35 L'APPUNTAMENTO 1.05 ELEZIONI 2013 MESSAGGI AUTOGESTITI
23.25 23.40 1.10 1.50 1.55
23.10 ELEZIONI 2013 INTERVISTA 23.20 RITRATTI. GABRIELLA FERRI 0.00 TG3 LINEA NOTTE
23.35 1.30 2.00 2.50 4.00
22.10 METEO.IT 23.00 LE IENE 4A PUNTATA 0.35 HOT FUZZ 1.20 METEO.IT
23.55 I BELLISSIMI DI R4 0.00 IL COLORE DELLA NOTTE 1.20 TG4 NIGHT NEWS 1.30 METEO.IT
22.20 0.15 1.15 1.20 1.25
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CALCIO
TG2 L'ULTIMA PAROLA FLASHPOINT METEO 2 APPUNTAMENTO...
BASKET
BOXE
PALLANUOTO
17.45 SASSARI - BRINDISI
19.00 UCRAINA - ITALIA
19.00 NERVI - BOGLIASCO
20.45 CESENA - TERNANA Serie B MP Calcio, Sky Calcio 1
Lega Pro. Pesi Piuma SportItalia 2
1.00
Serie A Rai Sport 2
2.00
ATLETICA 19.00 MEETING INDOR
GOLF
NCAA ESPN America
11.30 JOBURG OPEN
MIAMI HEAT LOS ANGELES CLIPPERS
GazzaMeteo
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
5
11
ANCONA
1
7
min max
23.00 HOPKINS - SIENA NCAA. ESPN America
-3
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BARI
2
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BOLOGNA
2
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-6 2
Torino
AOSTA
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VENTI
CAGLIARI
Sole
Deboli
CAMPOBASSO CATANIA
4
11
-2
6
5
14
4
8
Correnti più fredde artiche raggiungono la nostra penisola con piogge e locali nevicate in collina al Sud e localmente sul medio Adriatico, Sardegna. Addensamenti con piovaschi o fiocchi a 5/600 m anche sulle Alpi, più sole altrove. Trieste
Trento 0
Aosta
-4 5
7
Milano -3
Venezia
7
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0
3
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GENOVA
5
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Coperto
Molto forti
L'AQUILA
-4
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MILANO
0
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ROMA
NAPOLI
4
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2 10
7
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Calmi
PALERMO
Neve
Mossi
PERUGIA
2
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POTENZA
-1
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Agitati
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Il sole oggi MILANO
ROMA
REGGIO CALABRIA
9
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ROMA
4
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TORINO
-2
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TRENTO
Tramonta
Sorge
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TRIESTE
7:37
17:37
7:16
17:31
-1
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VENEZIA
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013
Firenze 0
9
Perugia 0
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
CALCIO: CHIEVO JUVENTUS Serie A. Highlights.
9.15
CALCIO: PESCARA BOLOGNA
www.gazzetta.it
Serie A. Highlights
Domani
Dopodomani
Molte nubi, piogge diffuse e nevicate fino a bassa quota al Sud. Addensamenti con fiocchi a bassa quota sul medio Adriatico, piovaschi e fiocchi a 500 m sulla Sardegna, altri fino in valle sulle Alpi, più soleggiato altrove ma freddo ovunque
Migliora al Sud, salvo residue piogge sulla Sicilia; nubi in intensificazione sul medio e alto Tirreno e al Nord con piogge sparse, più intense la sera-notte, e locali nevicate a bassa quota o in pianura al Nord, in collina sul Medio Tirreno.
7
4
7
5
L’Aquila -2 2
Campobasso 0 4
Bari
3
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Napoli
Potenza
10
0
Cagliari 5
8
2
Catanzaro
11
2
7
Reggio Calabria
Palermo
5 13
8 10
9
Sorge
9.00
Ancona
Forti
Temporali
SKY SPORT 1
7
9
Rovesci
MARI
Sul blog «In the box» dedicato al calcio inglese si discute di Jamie Carragher, difensore e bandiera del Liverpool che ha annunciato di lasciare il calcio alla fine di questa stagione.
Bologna Genova
Moderati
Pioggia
Da Rogia, Slovenia Eurosport 2
7
Nuvolo
FIRENZE
Prima manche femminile. Da Lake Placid, Stati Uniti Eurosport 2
Oggi
L’addio di Carragher La bandiera dei Reds lascerà il calcio
Halfpipe. Dalla Svizzera SportItalia 2
19.00 COPPA DEL MONDO
Slalom Femminile. Da Schladming, Austria Eurosport, Rai Sport 1
IL BLOG
14.00 COPPA DEL MONDO
Doppio. Seconda manche. Da Lake Placid, Stati Uniti Eurosport
MONDIALI
LACROSSE
NBA Sky Sport 2
Da Dusseldorf, Germania Eurosport
13.00 WORLD TOUR
Torneo di Torino Rai Sport 2
16.45 COPPA DEL MONDO
SCI ALPINO 9.45
SNOWBOARD
10.00 ITALIA - RUSSIA
Doppio. Prima manche. Da Lake Placid, Stati Uniti Eurosport
HS 145 qualifiche. Da Willingen, Germania Eurosport
PGA European Tour. Da Johannesburg, Sudafrica Sky Sport 2
SLEDGE HOCKEY
15.45 COPPA DEL MONDO
18.00 COPPA DEL MONDO
Eurosport 2
Sul nostro sito la gallery di Fanny Neguesha (nella foto), la nuova fiamma di Balotelli: la 22enne è con l’attaccante del Milan al suo arrivo a Milanello e poi in una serie di scatti sulla sua carriera di modella.
Singolo femminile. Seconda manche. Da Lake Placid, Stati Uniti Eurosport 2
Slalom Super combinata femminile. Da Schladming, Austria Eurosport, Rai Sport 1
SLITTINO
SALTO CON SCI
13.00 TOUR DEL QATAR
VMI - UNC ASHEVILLE
QUATTRO CONTINENTI Programma corto a coppie Eurosport 2
CICLISMO
LegaDue Rai Sport 1
20.30 LAZIO MONTESILVANO
7.00
Lega Pro. Pesi Supergallo SportItalia 2
20.45 LE GAMBERI FOODS FORLÌ SIGMA BARCELLONA
CALCIO A 5
PATTINAGGIO ARTISTICO
23.00 CRUDETTI - TROTTA
Coppa Italia. Final Eight SportItalia 2
ZETA OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT MOVIE FLASH OTTO E MEZZO (R)
20.15 COPPA DEL MONDO
13.45 MONDIALI
Serie A1 maschile Rai Sport 2
22.30 DIELI - MANTEGNA
20.30 SIENA REGGIO EMILIA
Ligue1 SportItalia
Legenda
World Series. Sky Sport 3
Coppa Italia. Final Eight SportItalia 2
20.30 PARIS SAINT GERMAIN - BASTIA
L'ISOLA DEI SEGRETI TG5 - NOTTE METEO.IT UOMINI E DONNE AMICI
Catania 7
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Il sole domani MILANO
La luna ROMA
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Tramonta
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INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011
La tiratura di giovedì 7 febbraio è stata di 315.383 copie
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
10 feb.
18 feb.
25 feb.
4 mar.
COLLATERALI *con Passione Rally N. 1 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 3 e 11,19 - con Carosello N. 6 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 7 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 7 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 10 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 12 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 15 e 11,19 - con I Love Travel N. 20 e 5,19 con La Cucina Italiana N. 24 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 25 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 25 e 11,19 con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 40 e 6,19 - con Aerei da Combattimento N. 43 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 34 e 6,19 - con Adesso Fai da te e 6,19 - con Ferrari Racing N. 45 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI
ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
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Fra le iniziative, palleggi in piazzetta San Marco e negozi in rosa. Nella foto il c.t. Barazzutti PH © GIORGIO_SALVATORI
Gazzetta.it TUTTO SUL SITO Cronache, high-lights e interviste su Gazzetta.it
FEDCUP Dobbiamo VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
C’è qualcosa di nuovo, e di bello, nel tennis italiano. Che non si riscontra purtroppo nella società italiana: l’atmosfera è più positiva e propositiva, c’è emulazione, c’è crescita, c’è voglia, c’è speranza. Impossibile non vederlo. Pennetta, Schiavone, Seppi, Errani e Vinci hanno dato l’esempio, hanno dimostrato che volere è potere, e il lavoro, almeno nello sport, paga ancora, e a livello più alto. E, riscrivendo la storia hanno abbattuto una serie di tabù. L’ultimo è dietro l’angolo di questa Fed Cup del fine settimana: le due nazionali azzurre non hanno mai superato tutte e due un turno da quando esiste il Gruppo Mondiale (dal ’95) nella stessa edizione e, dopo il 3-2 degli azzurri a Torino, le azzurre sono strafavorite contro gli Stati Uniti, orfani delle Williams e di Stephens.
battere gli Usa Vola, Italia Raddoppia il record!
Al servizio Roberta Vinci, 29 anni; in agguato Sara Errani, 25
Dal ’95, non superiamo insieme un turno di Davis e Fed Cup
splendore al doppio con tre inediti trionfi Slam e l’inedito numero 1 del mondo di coppia (Sara Errani e Roberta Vinci): le classiche donne forti e silenziose di una certa Italia troppo spesso in ombra che si fanno valere al di là delle apparenti possibilità, fino a salire al numero 6 e 15 del mondo, e a tenere tuttora il passo (sono 7 e 16). Esperienza La spinta è talmente forte che anche le cicale Simone Bolelli e Fabio Fognini diven-
Pennetta e Schiavone spingono la super coppia Errani-Vinci Ottimismo sull’entusiasmo della vittoria maschile contro la Croazia
Bolero Tutto è cominciato dalla
prima italiana che entra fra le top ten (Flavia Pennetta), poi c’è stata la prima che vince uno Slam, arriva alla classifica-record di 4 del mondo, e torna in finale a Parigi 12 mesi dopo, a dispetto dell’età e dell’etichetta di incompiuta di talento (Francesca Schiavone). In scia, abbiamo avuto il primo italiano — dopo i Piatti boys Furlan e Caratti anni 90 — che si esprime al massimo delle possibilità, e sale pian pianino fino al numero 18 del mondo, pur senza il talento alla Panatta, vincendo persino sull’erba (Andreas Seppi), e quindi due piccolette, decise ed intelligenti, che ridanno
tano protagonisti in una coppa Davis che, un paio d’anni fa, avremmo sicuramente perso. E, da domani a domenica, a Rimini, si apre una nuova fase: poggiando sul solido asse Errani-Vinci, l’Italia campione di 3 Fed Cup fa respirare la nuova aria alla ritrovata Karin Knapp, «che purtroppo ha avuto una serie incredibile di problematiche fisiche» e a Nastassja Burnett «una speranza del tennis italiano», secondo il capitano Corrado Barazzutti. Perché oggi è già domani, aspettando Camila Giorgi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
II
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
TENNIS FED CUP ITALIA-USA VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
Errani & Vinci, le Cichi, unite dentro e fuori del campo da amicizia e professione, compagne di doppio, complici e adesso anche colonne della nazionale di Fed Cup, da favorite. Sara e Roberta in parallelo, vicinissime, ma mai in rotta di collisione. O no?
Da sole e insieme Corsa trionfale con tre Major
Quand’è stata l’ultima volta che vi siete dette: «Grazie».
Sara: «Venerdì, a Parigi, è stata 3 ore a guardarmi contro Suarez Navarro. L’ho ringraziata anche alla premiazione». Roberta: «Io l’ho fatto dopo il doppio vinto agli Australian Open, perché mi sopporta e mi fa vincere così tanto. E perché è come una sorella». Qual è la parola più carina che vi siete dette?
Roberta: «Parole carine? Ma se ci insultiamo sempre... In modo positivo». Sara: «C’è il libero insulto, ma in fondo in realtà ci diciamo: "Ti voglio bene"».
Se ho bisogno di lei c’è sempre, ma a volte si chiude. Con gli Usa vinciamo... al 50% SARA ERRANI SU ROBERTA VINCI
«
Dolce e testarda, le ho detto grazie dopo Melbourne. Con gli Usa vinciamo al 60% ROBERTA VINCI SU SARA ERRANI
ANNO MAGICO SARA IN FINALE A PARIGI Nel magico 2012 di Sara Errani quarti a Melbourne, finale a Parigi e semifinale agli US Open. Con i successi sulla terra di Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo. Il 10 settembre 2012 è n˚ 1 del mondo in doppio e il 29 ottobre è 6 in singolare.
Quand’avete litigato l’ultima volta?
Roberta: «Difficile litigare con Sara, sono piuttosto io che qualche volta non parlo e la faccio arrabbiare perché mi chiudo, troppo orgogliosa». Sara: «Quando si chiude così, mi chiedo: "Perché?". Capisco che uno ha bisogno dei suoi spazi e di stare un po’ da sola, ma vorrei aiutarla. Considerando il tantissimo tempo che passiamo insieme, però, è strano che non litighiamo mai».
«
il Film
Sara-Roberta Caffè e insulti Litigi veri mai «Siamo sorelle» Errani e Vinci, due vite in parallelo fra tennis e un rapporto da amiche. Star del doppio, protagoniste in Fed
Qualità e difetto di Sara e di Roberta?
Roberta: «Sara è sempre dolce e disponibile, ma ogni tanto
LE NOSTRE AVVERSARIE ANCHE SENZA LE WILLIAMS, SONO UNA SQUADRA TEMIBILE
Straniere, pellerossa e speranze: attente agli Usa Naturalizzate, Lepchenko e Huber, talenti emergenti Hampton e Oudin RICCARDO CRIVELLI
Con le Williams sarebbe stato diverso. Più glamour, più spettacolo, più lustrini. E il pronostico per loro. Anche senza le sorelle più famose della storia delle racchette, tuttavia, gli Stati Uniti sembrano aver attraversato il deserto e si sono trasformati in una squadra solida e compatta, ben più ostica di quella già battuta due volte in finale dalle nostre. Non una vittima sacrificale, insomma, bensì un avversario che non ti garantisce la vittoria già in tasca. Straniere Il team di Mary Joe Fernandez, la capitana che riporta alla mente il tennis classico ed elegante dei primi anni ’90, ha dovuto maneggiare non solo le rinunce decisive delle Williams, ma anche il forfeit della vigilia di Sloane Stephens, la loro erede naturale. Così, si affida a un mix che rappresenta l’emblema della capacità di quel grande paese di attrarre e mescolare culture diverse e di trarne linfa vitale. La Lepchenko, che debutta in Fed Cup a 26 anni, è nata in Unione Sovietica (in Uzbekistan, per la precisione) e si è trasferita negli Stati Uniti nel 2001, chiedendo asilo politico perché appartenendo alla minoranza rus-
so-ucraina temeva persecuzioni delle autorità uzbeke. Per la classifica, la mancina che ora sta in Pennsylvania è la più forte giocatrice degli States dietro Serena Williams, anche se il ranking è stato costruito attraverso il pane duro dei challenger. Straniera è pure Leziel Huber, nata in Sudafrica e trasferitasi a 15 anni in South Carolina per frequentare la Van der Meer Tennis Academy. In America ha trovato marito e un’eccellente carriera da doppista, con cinque vittorie negli Slam e 199 settimane da n. 1 della specialità, seconda di sempre dietro la Navratilova. Speranze All’estero, a Franco-
forte, è nata pure Jamie Hampton, prima convocazione, figlia di un militare in carriera e di una casalinga, ma con i cromosomi assolutamente indigeni: in lei scorre sangue pellerossa. E’ l’esempio di come la cultura sportiva diffusa possa produrre atleti di alto livello anche in contesti poco vocati: «Sono cresciuta in Alabama, dove in pochi sapevano cosa fosse una racchetta». Allenata da 12 anni (ora ne ha 23) dallo stesso coach, è stata frenata nella crescita da un infortunio al polso risolto solo tre anni fa, ma da tempo si scommette sul suo talento. Pareva invece persa per i quartieri nobili Melanie Oudin, antenati francesi, capace a 17 anni di raggiungere i quarti degli Us Open e poi smarritasi tra infortuni e cali di tensione. Lei c’era nelle due finali perse contro l’Italia nel 2009 e nel 2010: speriamo continui ad essere un amuleto azzurro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lepchenko
Hampton
Oudin
Huber
NATA IN UNIONE SOVIETICA E’ NUMERO 21 AL MONDO MAI IN FINALE NEL CIRCUITO
E’ FIGLIA DI UN MILITARE NUMERO 64 DEL MONDO NEL 2012 QUARTI A OSAKA
E’ NUMERO 86 DEL MONDO QUARTI US OPEN NEL 2009 NEL 2012 HA VINTO BIRMINGHAM
E’ NATA IN SUDAFRICA HA VINTO 5 SLAM IN DOPPIO ED E’ STATA NUMERO UNO
Varvara Lepchenko è nata a Tashkent, in Uzbekistan (allora Urss) il 21 maggio 1986, vive negli Stati Uniti dal 2001 ed è cittadina dal 2011. Numero 21 (è stata 19 ad ottobre), non ha mai disputato una finale Wta AFP
Jamie Hampton, nata a Francoforte (Ger) l’8 gennaio 1990 da genitori statunitensi (il padre è militare). Numero 64 del mondo, è pro dal 2009. Il miglior risultato nel circuito Wta è il quarto a Osaka 2012 e gli ottavi a Indian Wells
Melanie Oudin, nata a Marietta (Georgia) il 23 settembre 1991. Numero 86 del mondo (è stata 31 nell’aprile del 2010), a 17 anni arrivò nei quarti agli US Open In singolare ha vinto sull’erba di Birmingham nel 2012 AFP
Liezel Huber, nata a Durban (Saf) il 21 agosto 1976, ma cittadina americana dal 2007. In doppio ha vinto 53 tornei di cui 5 Slam (più 2 nel misto con Bob Bryan) ed è stata numero 1 del mondo per 199 settimane EPA
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
III
Burnett.
Roberta: «Ma figurati, nessuna lezione». Sara: «Cerchiamo di farle star bene in squadra». Com’era stata la vostra prima volta in Fed Cup?
STORICO PARIGI 2012 Primo doppio donne azzurro da Slam Persa la finale agli Australian Open 2012, Sara e Roberta vincono il Roland Garros, 1ª coppia donne tutta italiana in uno Slam, 2ª di sempre dopo Pietrangeli-Sirola, a Parigi ’59.
IMBATTIBILITA’ Roberta in Fed Cup ha giocato e vinto 17 doppi su 17! Roberta Vinci, n˚ 1 del mondo in doppio dal 15 ottobre 2012, è imbattuta nei doppi di Fed Cup. Dall'esordio del 2001 ha vinto, con 9 partner differenti, le 17 partite disputate: 5 con Errani, 3 con Schiavone, 2 con Santangelo e Pennetta.
è pesante, un martello pneumatico mi fa le domande 1000 volte». Sara: «Quando ho bisogno di lei c’è sempre, ha sempre un consiglio, è un po’ orgogliosa, la vorrei un po’ più aperta». Deve sempre bussare al porta dell’amica prima di entrare?
la scheda SARA 7 DEL MONDO, ROBY 16 DEL SINGOLARE IN DOPPIO SONO LE NUMERO 1
Sara Errani (a sin.) è nata a Bologna il 29 aprile 1987. Alta 1.64 x 60 kg, pro dal 2002. 6 titoli in singolare (in 11 finali) e 18 in doppio (26 finali). In singolare è stata 6 del mondo (oggi 7) e 1 in doppio. Roberta Vinci è nata a Taranto il 18 febbraio 1983. Alta 1.63 x 60 kg, pro dal ’99, ha vinto 7 titoli in singolare (8 finali) e 18 in doppio (31 finali). In singolare è stata 15 (oggi 16) e 1 in doppio.
Roberta: «Sì, certo, non mi permetterei mai, anche se spero che quella porta per me si aprirà sempre». Sara: «Io busso sempre». A che cosa l’altra non rinuncerebbe mai?
Roberta: «Ai passatelli in brodo... Le chiedo sempre tanto, ogni tanto dice di no, soprattutto le interviste cerca sempre di mollarle a me». Sara: «Al caffè, è malata di caffè». Dal caffé italiano a quello americano: come sono le avversarie di Rimini?
Sara: «Lepchenko è una mancina potente che può dar fastidio, Hampton è da campi veloci, serve bene, buon rovescio, spinge da fondo. In doppio
penso Huber-Lepchenko». Roberta: «Hampton, grande mobilità, meglio sul veloce, fa pressione da fondo; Lepchenko, mancina fastidiosa». Quant’è favorita L’Italia?
Sara: «50% e 50%, e non mi sposto da qui». Roberta: «Io dico 60 noi e 40 loro, dài. Siamo leggermente favorite, anche per il campo». Vi ha sorpreso la rinuncia delle sorelle Williams?
Sara: «Io me l’aspettavo, non giocano quasi mai la Fed Cup, c’era solo il fatto che Serena ora si allena a Parigi». Roberta: «In realtà hanno giocato in Fed Cup solo per arrivare alle Olimpiadi». Le cose sono cambiate, anche in Fed Cup oltre che nella classifica mondiale: non ci sono Schiavone e Pennetta, ma Errani-Vinci. In che cosa siete cambiate voi due?
Sara: «Penso e spero in niente, e posso fare tutto lo stesso, come prima». Roberta: «A parte i risultati, siamo le stesse di due anni fa». Qual è stata la migliore partita
LA GUIDA
A VINA DEL MAR AZZURRO OK CON ROBREDO
Oggi alle 12 il sorteggio Diretta Rai
Torna in campo Nadal Lorenzi ai quarti
(lu.mar.) Oggi alle 12 alla sala del giudizio al museo della città il sorteggio di Italia-Usa, 1˚ turno del World Group di Fed Cup di domani e domenica al «105 Stadium» di Rimini, riempito di terra rossa. PRECEDENTI In Fed Cup, gli Usa hanno battuto l’Italia 9 volte su 11, ma nei primi 9 confronti tra il 1963 e il 2003, le azzurre hanno vinto gli ultimi 2: le finali 2009 a Reggio Calabria e 2010 a San Diego. SUCCESSI Gli Usa hanno vinto 17 Fed Cup, l'ultima nel 2000 con Seles, Davenport e Capriati. L'Italia ha vinto 3 volte; nel 2006 a Charleroi contro il Belgio e due volte contro gli Usa. WORLD GROUP La vincente di Italia-Stati Uniti sfiderà il 20-21 aprile in semifinale la vincente tra le campionesse uscenti della Repubblica Ceca e l'Australia. Nella parte bassa del tabellone Russia-Giappone e Serbia-Slovacchia. PROTAGONISTE Le azzurre scelte da capitan Barazzutti sono Sara Errani (n. 7) , Roberta Vinci (16), Karin Knapp (122) e Nastassja Burnett (155), le ospiti, sono Varvara Lepchenko (21), Jamie Hampton (64) Melanie Oudin (86), e Liezel Huber (8 in doppio). IN TV Diretta Rai e differita SuperTennis, Domani, dalle 14.55 diretta Rai Sport 2, quindi (orario da definire) differita SuperTennis; domenica, dalle 12.55 diretta Rai Sport 2, a seguire differita SuperTennis.
Dopo la vittoria all’esordio sull’argentino Federico Delbonis, torna in campo per il secondo turno di Vina del Mar Rafa Nadal. Lo spagnolo, ex numero 1 (sceso al 5) al rientro dopo 7 mesi è molto carico. Oggi incontra lo spagnolo Daniel Gimeno-Traver. Mentre Paolo Lorenzi è già ai quarti, dopo aver battuto 6-4 6-4 Tommy Robredo (già n. 5 al mondo). Volandri invece è fuori, eliminato da Ramos. Vina del Mar (Cile, 300.000 euro, terra), secondo turno: Ramos (Spa) b. Volandri 6-7; (5) 6-3 7-5; Zeballos (Arg) b. Andújar (Spa) 6-3 6-3; Rufin (Fra) b. Monaco (Arg) 7-6 (3) 6-4; Berlocq (Arg) b. Giraldo (Col) 7-5 4-6 6-4; Lorenzi b. Robredo (Spa) 6-4 6-4; Gimeno Traver (Spa) b. Montañès (Spa) 6-4 6-4. ZAGABRIA ATP (Cro, 467.800 euro, indoor: 2˚ turno): Cilic (Cro) b. Zemlja (Sle) 6-2 6-3; Kavcic (Slo) b. Baghdatis (Cip) 3-6 7-6 (2) 6-4; Rosol (R.Cec) b.
Cipolla 6-4 2-6 6-3; Melzer (Aut) b. Devvarman (India) 1-6 7-6 (5) 6-2; Haase (Ola) b. Klizan (Slk) 6-2 4-6 6-4; Petzschner (Ger) b. Marcan (Cro) 6-3 6-4; Dodig (Cro) b. Karlovic (Cro) 7-6 (2) 6-7 (2) 6-3. MONTPELLIER ATP (Fra, 332.000 euro), secondo turno: Hajek (R.Cec) b. Troicki (Ser) 6-0 4-2 (forfeit); Simon (Fra) b. Brugues-Davi (Spa) 7-6 (5) 6-2; Stakhovsky (Ucr) b. Ito (Giap) 6-7 (4) 6-4 7-6 (3); Llodra (Fra) b. Tipsarevic (Ser) 6-3, 7-6 (4). REDUCI DAVIS Italia-Croazia ha messo k.o .prima Fognini con l'influenza (che ha saltato il primo singolare contro Cilic), quindi Andreas Seppi, già non in grandi condizioni domenica, sempre con Cilic, costretto ieri a ritirarsi dal torneo di Zagabria anche lui per influenza. Intanto «Fogna» che s'è fatto curare un problema muscolare all'adduttore sinistro dal professor Parra a Montecatini, parte oggi regolarmente per il torneo di San Paolo al via lunedì.
SUPER RIPARTENZA A MELBOURNE Anche il 2013 è nel segno delle Cichi Errani e Vinci conquistano il 1˚ Australian Open, il terzo titolo Slam in 8 mesi. Sono la terza coppia più vincente del decennio dopo le sorelle Williams e Ruano Pascual-Suarez. che avete giocato?
LA GRANDE ASSENTE
La Pennetta saluta e si prenota Flavia Pennetta s’è presentata al raduno di Rimini della Fed Cup, come prima tifosa, perché come atleta, dopo l’operazione al polso, ritornerà ufficiale soltanto il 18 febbraio al torneo di Bogotà. «Abbiamo fatto la solita, allegra, simpaticissima vita di squadra, peccato mancasse la simpatia di Franci (Schiavone) e il Burraco...». Quindi la brindisina ha fatto le sue raccomandazioni alle compagne, prenotando anche un posto per il prossimo turno. «Ragazze, mi raccomando, che poi dal prossimo turno torno anch’io».
Sara: «La finale di Parigi indoor di domenica, abbiamo giocato da Dio. In singolo non so, un po’ tutto il Roland Garros ». Roberta: «Dài, con Kerber e Stosur hai fatto il massimo. Io mi voto agli Us Open contro Radwanska». E quest’anno?
Sara e Roberta: «Siamo ancora in rodaggio». Qual è stata la giornata più bella da un anno in qua?
Sara: «Dopo il doppio a Parigi, quando abbiamo cenato con una tavolata enorme, altrimenti anche dopo le vittorie siamo state sempre di corsa». Roberta: «Sì, abbiamo sempre avuto poco tempo per festeggiare». Verso chi vi sentite più responsabili, adesso?
Roberta: «Abbiamo fatto amare di più anche il doppio, ora dobbiamo insistere». Sara: «Io sono sempre stata super-responsabile ed esigente, con me stessa, quindi... ». Lesson 1 alle altre due azzurre, Karin Knapp e Nastassja
Sara: «Mi hanno massacrata. A Napoli, nel 2008, c’era la Garbin che mi faceva fare sempre il discorso ogni cena. In generale cercavo di prendere quello che potevo dalle più grandi». Roberta: «Il capitano era Raffaella Reggi, con la Croazia a Bassano del Grappa, nel 2001, c’erano Pizzichini e Serra Zanetti, anch’io ricordo il discorso, da matricola». Un messaggio alla veterana che non c’è, Francesca Schiavone.
Roberta: «Speriamo che si riprenda, che torni presto in Fed Cup, che possa giocare ancora come sa giocare lei». Sara: «Che torni presto in Fed Cup». Vi commuovete all’inno italiano e lo cantate tutto tutto?
Roberta: «Lo sappiamo tutto, è sempre una bella sensazione quando ci abbracciamo all’inno nazionale». Sara: «Che io sappia, sì, lo conosco tutto... Ho sempre giocato più che volentieri in nazionale, under 12-14-16, sempre Quest’anno la Fed Cup che posto ha nella programmazione?
Sara: «E’ sempre uno degli obiettivi principali». Roberta: «Abbiamo dato la disponibilità, come sempre». E di fidanzati non ne parliamo: perché non ci sono o perché non ne avete il tempo?
Silenzio, e risatine, doppi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013