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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 Numero numero 22 Anno
VALENTINO NE HA PER TUTTI INTERV IS ESCLUS TA IVA
«Nel Mondiale mi vedo sul podio» Rossi: «Guai se non vinco almeno una gara. Battere Lorenzo sarà dura. Dalla Ducati torno più giovane...» 3 Valentino Rossi, 33 anni, della Yamaha
FALSAPERLA ALLE PAGINE 23
MOU 50 SPECIAL
MERCATO IL COLPO JUVE FA DISCUTERE
ANELKA! MA SERVIRÀ? Il francese è la carta Champions: i tifosi sono dubbiosi ma la punta è in buone condizioni. Intanto c’è un ultimo tentativo per Lisandro
ANELKA È L’ACQUISTO GIUSTO PER LA JUVE?
Sì
«Giocare nel Milan farebbe bene a Kakà» Il portoghese oggi compie 50 anni. «Il mio ritorno all’Inter? Tutto è possibile» BOCCI, RICCI ALLE PAG. 1011 3 Josè Mourinho, allena il Real Madrid
24% 76%
ROMA L’ATTACCANTE VERRA’ OPERATO OGGI
Destro, menisco Rischia uno stop di due mesi
No
Il risultato del sondaggio su Gazzetta.it. Netto il no dei lettori all’utilità del francese
PUGLIESE A PAGINA 16 3 Mattia Destro, 21 anni, di Ascoli
DESIGNATORE UEFA RADUNO TOP IN ITALIA
Collina: «Arbitri vi insegno la lotta contro il razzismo»
BREGA, GRAZIANO, GUIDI, LAUDISA ALLE PAGINE. 45
3 Nicolas Anelka, 34 anni il 14 marzo. Sotto, Paul Pogba, 20 anni il 15 marzo ANTICIPI A TORINO COL GENOA, LAZIO IN CASA
PIRLO NO, JUVE CON POGBA PETKOVIC COL CHIEVO A CACCIA DI NUOVI RECORD BIANCHIN, CECERE, CIERI, GRIMALDI, STOPPINI, TAVAN PAG. 6829
CENITI A PAGINA 27 3 Pierluigi Collina, 53 anni il 13 febbraio
IL ROMPI PALLONE di GENE GNOCCHI
In un impeto di sincerità Zamparini coglie l’intera essenza della Lega calcio: «Siamo venti deficienti»
TENNIS LA NOSTRA COPPIA BATTE IL DOPPIO AUSTRALIANO BARTYDELLACQUA IN TRE SET
LA SORPRESA
SVOLTA PLATINI
ErraniVinci, sempre regine
Toh, il Toro da 5 turni viaggia a ritmo scudetto
Europeotour Dal 2020 in 13 città Pure a Roma
CALVI A PAGINA 19
LICARI A PAGINA 26
Dopo Roland Garros e Us Open centrano gli Australian Open: terzo Slam. Manca Wimbledon: «Il più difficile». Federer k.o. con Murray che in finale trova Djokovic CRIVELLI PAG. 34 UN COMMENTO DI GIANNI VALENTI PAG. 29
3 Roberta Vinci ( a sin.), 29 anni e Sara Errani, 25 ANSA
* 9 771120 506000
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SABATO 26 GENNAIO 2013
PRIMO PIANO L’INTERVISTA
identiKit & CARRIERA
v
«Ragazzi, mi v DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA GIAKARTA (Indonesia)
VALENTINO ROSSI
Nato il 16-2-1979 a Urbino
Vive a Tavullia (Pu) Fidanzato con Linda Morselli
276
I GP disputati 30
30
in 125
in 250
216
in 500/MotoGP 125
1
9 Mondiali
250 Moto GP
1
7
105 Vittorie 12
14
79
177 Podi 15
21 141
59 Pole position 5
5
49
Moto Aprilia, Honda, Yamaha e Ducati
Eccitato. Valentino Rossi usa l’aggettivo più volte nella chiacchierata in Indonesia. E il fuoco che gli brucia dentro viene fuori a ogni risposta. Una nuova avventura, quasi una nuova carriera, malgrado i 9 titoli. Impresa improba. Perché se si mettono sul tavolo tutti gli elementi oggettivi, è difficile ipotizzare di spuntarla a 34 anni, dopo due stagioni di «intorpidimento» in Ducati, con i giovani avversari cresciuti come guida e grinta. Per fortuna lo sport non è scienza esatta. E lui, pur giocando a nascondino, è sicuro: la storia può tornare. Rossi, come s’è svegliato il primo gennaio?
«Sollevato? (ride; n.d.r.). No, dai. A parte che il primo dell’anno è sempre particolare... diciamo, eccitato».
Il ruggito di Rossi «Guai se non vinco almeno una gara» «Con la Yamaha finirò nei primi 3 ma battere Lorenzo sarà dura Io sposo? Non ci penso proprio Dalla Ducati torno più...giovane Bello Biaggi commentatore tv»
già conosciuti o uno nuovo avrebbe dato meno problemi?
«Meglio conoscerci. Siamo più grandi e sappiamo cosa aspettarci. Lui ha un compagno scomodo e ce l’ho pure io. Ma l’altra volta, pur se abbiamo avuto problemi di condivisione del box, abbiamo vinto tutto». Ora è ancora più esperto: come si batte?
«Sarà dura. Il suo punto forte è che ha capito i punti vincenti della Yamaha. Ed è quello che la guida meglio. Dovrò entrare piano piano. Più che guardare lui, devo mettere a posto la moto, avere il team carico, salire presto sul podio. Per battere Lorenzo ci vorrà tempo: al-
Come è stato questo inverno?
«Buono, migliore degli ultimi anni. Soprattutto il 2010, con l’operazione alla spalla, è stata una bega mica da ridere. Ora sono in forma, pronto». Ha fatto tante uscite al Ranch: solo divertimento o programma preciso di preparazione?
«Una preparazione per essere pronto. La nostra pista è un gran divertimento: è pronta per l’inaugurazione ufficiale».
In due 13 Mondiali Valentino Rossi, 33 anni, e Jorge Lorenzo, 25, di nuovo compagni in Yamaha. Alla Casa di Iwata hanno già corso insieme dal 2008 al 2010, vincendo tre titoli (due Valentino, uno Lorenzo) MILAGRO
Un giudizio sul Rossi pilota.
«Comincio ad avere una certa età, però mi sento bene, motivato, con tanta voglia. So che sarà difficile dopo due anni molto negativi, ma sono pronto. In Yamaha andrò meglio». Il rodaggio serve solo al pilota o pure alla squadra?
«Per loro sarà più facile. Servirà rodaggio soprattutto a me». Che Yamaha si aspetta?
«A fine stagione, quando l’ho provata, mi son subito trovato bene. È migliorata molto in accelerazione. Il motore ora è 1000, ma i progressi si sentono. Sarà difficile, la Honda è motivata e nelle ultime gare è andata forte, ma la M1 è competitiva». Lorenzo è compagno scomodissimo: meglio che vi siate
la curiosità
Quattordici ore d’aereo e venti body guard La giornata «bestiale» di Valentino a Giakarta
DAL NOSTRO INVIATO
GIAKARTA
Una tirata di 14 ore in aereo (con tanto di stop e cambio aereo), nemmeno mezz’ora in camera, guardato a vista da un numero impressionante di body guard (ne abbiamo contati una ventina), e poi giù in una sala dell’Hotel Four Seasons per la presentazione del nuovo marchio della Yamaha Indonesia — Semakin di Depan — accanto al suo nuovo-vecchio compagno Jorge Lorenzo. Poi un filmato pubblicitario, quindi oggi la presentazione di due mo-
Valentino sorridente in compagnia di alcune bellezze indonesiane durante le riprese dello spot pubblicitario Yamaha MILAGRO
delli con cui si spera possa arrivare il nuovo sorpasso al grande avversario Honda e dopo ancora in aereo per tornare in Italia. Il blitz di Valentino Rossi la dice lunga sull’importanza di questa area geografica nello scacchiere mondiale delle vendite. Malgrado il mercato sia in crisi (la Hrc non avrà più la sponsorizzazione della sua filiale, mentre la Yamaha potrà veder entrare nel suo budget 3-5 milioni di euro) qui si vendono motorini a milioni: 8 l’anno scorso, con una quota più o meno egualitaria per i due costruttori giapponesi intorno al 45 per cento.
Tutti in moto Del resto, non si
vede come altro ci si potrebbe muovere per le strade della capitale Giakarta, addirittura assaltate dal traffico. La passione per le moto e per le corse vanno di pari passo. E davvero sarebbe una grande opportunità, se la MotoGP riuscisse a tornare in Indonesia (ci aveva già corso nel 1996 e nel 1997). Purtroppo però, la pista di Sentul è in disarmo e difficilmente questo sbocco commerciale troverà una soluzione. Avvicinamento Le corse in que-
sta aerea significano Malesia e proprio a Sepang, tra 10 giorni, Valentino Rossi inizie-
rà la nuova avventura in sella alla M1. Il primo contatto, dopo la fine del Mondiale 2012 a novembre, è stato martoriato dal maltempo, che ha inseguito i piloti Yamaha da Valencia ad Aragon. Così i 3 giorni a Sepang (5-7 febbraio) saranno la prima vera presa di contatto. Poi ci saranno altri 3 giorni in Malesia, a fine febbraio (26-28). Quindi l’ultima «rifinitura» invernale a Jerez, in Spagna, dal 23 al 25 marzo e la presentazione ufficiale del team. Poi si inizierà a fare sul serio, il 7 aprile nella notte del Qatar. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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vedo sul podio» l’inizio sarà più veloce».
stanza: ingiusto, vista la quantità di materiale tirata fuori.
Potrebbe essere divertente».
La Ducati: sa dire realmente cosa non ha funzionato?
«Esatto. Non è vero che non abbiano lavorato. Il guaio è non essere riusciti a risolvere i problemi che c’erano all’inizio».
Tra poco in Italia si vota, si è fatto un’idea della situazione?
«Con il team non siamo riusciti ad adattare la moto al mio stile e io ad adattarmi a lei».
«Sono tornato in Italia nel 2007, ma l’altra volta non avevo votato. Vedo un panorama negativo, forse non voterò nemmeno, nessuno mi dà fiducia. Non siamo messi bene: inutile votare uno o l’altro, dovrebbe cambiare il sistema».
Che rossa ha lasciato? Il rapporto con l’ingegner Preziosi: dal grande amore al grande freddo.
«Mi spiace sia andata così, per me e per lui, ma più per lui: il progetto MotoGP era la cosa più importante della vita. Siamo andati abbastanza d’accordo, come con tanti in Ducati. Il problema sono stati i risultati. Io andrei a cena con Filippo. Mi spiace il suo allontanamento. In questi casi una testa deve saltare. Ne sono saltate due, ma io sono andato e lui hanno dovuto mandarlo via». Si è parlato di richieste non assecondate, promesse non mantenute sulle modifiche...
«Filippo è venuto da me dicendo che sarebbero stati pronti a modificare la Ducati secondo le mie indicazioni, per fare una moto competitiva, più facile. Ma nella loro testa il percorso era: se mettiamo sulla moto Vale che sbaglia meno di Stoner, possiamo già vincere così. Non ce l’abbiamo fatta». Lei, ma ancor più il suo capotecnico Burgess, avete accusato Ducati di non aver lavorato abba-
«Ho lasciato una moto sempre difficile da portare al limite, non dà mai la sensazione di essere sotto controllo. Però hanno buoni piloti e possono far bene. Occorre vedere questi dell’Audi che via sceglieranno per migliorare la moto».
Torniamo in pista, come è partita l’avventura Yamaha?
La vita privata: hanno influito questi due anni neri?
«Se mi hanno cambiato è stato in meglio. Ma non credo. Sono passato per il periodo peggiore della mia carriera, ma sono abbastanza maturo. E poi, sono stati talmente tanti gli anni positivi che... avevo delle scorte. Crescendo hai meno sorprese, sai cosa succede facendo sport. Nel privato ho un buon "equilibrio": lo avevo prima della Ducati e ce l’ho ancora».
Il Dottore «visita» la nuova Honda leggendo la Gazzetta sull’iPad Sopra, Vale legge sull’iPad la pagina della Gazzetta di ieri che parlava della rivale Honda. Sotto il pesarese su uno scooter destinato al mercato indonesiano: la Yamaha in questo paese detiene il 45% del mercato MILAGRO
La mente rilassata e la voglia di riscatto le possono dare un aiuto concreto nella guida?
«Sì. Soprattutto da grande devi essere abbastanza sereno nella vita. Da ragazzino non cambia molto, te ne freghi. Ma con gli anni, per essere veloce tutto deve essere a posto».
Nel 2012 c’è stato un cambiamento sentimentale importante.
«Ho lasciato la fidanzata. Quello che succedeva in pista non ha influito, anche se non aiuta se le cose al lavoro vanno male. Sei meno rilassato e sereno, il rapporto con una donna rende tutto più difficile».
Dura avere il passo dei primi?
«Sarà difficile andare forte come Pedrosa e Jorge. Non una volta, ma con costanza. Dovrò impegnarmi. Non conosco il mio potenziale. Con la M1 sarò più competitivo, ma per cosa? Quarto, podio, vittoria? Non lo so».
Per Linda deve ringraziare la Gazzetta: racconta lei?
«Sarò sempre grato alla Gazzetta... Lei aveva fatto un servizio per SportWeek e nella sua scheda c’era scritto che il suo sportivo preferito ero io. I miei "informatori" sono venuti a dirmelo e quando ho visto le foto ho pensato che valeva la pena cercarla. L’ho trovata, abbiamo cominciato a sentirci. Ma è stata una cosa lunga».
Meglio secondo dietro Jorge o terzo dietro le due Honda?
«Secondo dietro Jorge».
«
L’ho conosciuta grazie... a SportWeek. Ma poi è stata una cosa lunga
avanti Uccio, sto molto con loro, vedo come cambia la vita». Qualche giorno fa Simoncelli avrebbe compiuto 26 anni: cosa le è rimasto dentro di quella domenica terribile?
«Bruttissimi ricordi. Fortunatamente niente che mi abbia portato a smettere. Ma c’è un grande vuoto».
Siamo alla vigilia dei 34 anni: è pronto per il matrimonio?
«No, non sono pronto e spero di non sposarmi proprio. Lo farò solo se non potrò dire no».
turo da imprenditore?
«Abbiamo iniziato a fare diverse attività. Mi piace, mi diverte, ma mai come la moto». Ha pensato al ritiro o vuole continuare a correre e vincere come il suo «amico» Biaggi a 41 anni?
«Correrò finché mi divertirò, quindi fin quando sarò competitivo. Non penso al ritiro».
E di Marco?
«I grandi ricordi. Pensando a lui si ride sempre. C’è il rammarico di non aver potuto stare di più con lui».
E per un figlio? Ora è anche «zio» della bimba di Uccio...
«In questi mesi sono diventato zio 3-4 volte. Oltre Uccio c’è Carlo (l’allenatore; n.d.r.) e qualcun altro. Ho mandato
«Bene. È bello tornare in famiglia. Tutti sono contenti che sia di nuovo qui. Dobbiamo aspettare i test di Sepang. Sono molto eccitato. In ogni caso è stato positivo andare in Ducati, sono più carico di quanto non sarei se fossi rimasto in Yamaha. Forse... sono più giovane».
su LINDA MORSELLI LA FIDANZATA
Cambiamenti anche negli affari: ha lasciato l’azienda che le curava il merchandising e ora fa tutto da solo. Prepara un fu-
A proposito di Max, mai pensato a un gesto di distensione?
«Siamo molto meno nemici di prima. L’ascia di guerra è sotto terra».
Non dovesse vincere un GP sarebbe una grossa delusione?
«Sì. L’obiettivo è vincere quel GP che mi manca dal 2010. Se non dovessi vincere ma fossi tutte le domeniche sul podio potrebbe andare bene. Ma la vittoria è lo spartiacque». Posizione a fine Mondiale?
«Difficile. Mi piacerebbe fare tanti podi... Almeno 10 e finire nei primi tre del Mondiale». Dove si vede in Qatar?
Le piacerebbe se seguisse la MotoGP da commentatore tv?
«Sul podio. Anche se non dovessi essere competitivo con Lorenzo e Pedrosa, bisognerebbe cercare di non essere lontano. E c’è da vedere cosa farà Marquez».
(Gran risata). «Moltissimo...
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SERIE A ANTICIPI 22a GIORNATA
il caso ATTACCANTE, 33 ANNI E TANTI DUBBI
Dalla Cina con rumore: top o flop? Tifosi in rivolta per il re di Versailles «Poco utile alla squadra»: l’ a.d. bianconero Marotta al centro delle critiche E tra delusi e arrabbiati, su Internet vince la nostalgia: «Ridateci Del Piero» MARCO GUIDI
Anelka? No grazie. Il popolo bianconero boccia a gran voce l’acquisto dell’attaccante francese. Su Internet le reazioni sono chiare, i giudizi trancianti, le critiche
secche. Sarà pure nato a Versailles, ma non basta per essere considerato un principe del gol. «Non attaccherei la sua figurina manco sull’album calciatori della Panini», scrive uno sprezzante Alessandro Mescoli sulla pagina facebook di Ju29ro.com, covo telemati-
co del tifo juventino. E rispondendo al sondaggio di Vecchiasignora.com, oltre il 75% degli utenti ritiene Anelka inutile alla causa. Delusi e arrabbiati Ad agosto in
molti avevano sperato nel colpo Van Persie, prima di sve-
gliarsi con Bendtner. Fu una mazzata. I risultati hanno poi confermato che, sebbene la Juventus resti la squadra più forte d’Italia, non ha un bomber degno di questo nome. Giovinco è il miglior marcatore stagionale con un bottino di 10 reti. Nulla in confronto ai 25 gol
di Cavani. Il paragone è impietoso, forse anche ingiusto, ma il tifoso ragiona con logiche tutte sue. E nel supermercato del calcio finisce per avere (quasi) sempre ragione. «Da oggi anche io entro nella schiera degli antimarottiani convinti», scrive MrLuca, commentando online l’arrivo di Anelka. Il francese diventa il pretesto per riaprire il processo a Beppe Marotta. Dimenticando per un attimo che l’a.d. avrà preso il carrarmato danese, ma anche Vidal, Pirlo, Pogba. «Sono allibito, Anelka è peggio di Iaquinta», l’affondo di Scamy13. E a ogni post compaiono nomi di ex, rimpianti o meno. Del Piero, Trezeguet, Amauri, Borriello. Persino Bettega. Siamo ovviamente al cabaret, dove impietosamente s’ironizza sull’età del centravanti dello Shanghai Shenhua. «Un giovanotto...», scherza IvanaLex2.
TwitTwit
I CINGUETTI DEL GIORNO
Pensavo di aver toccato il fondo con Bendtner...mi sbagliavo!
SGUB da Vecchiasignora.com Anelka è fermo da novembre! Ci metterà un mese a rientrare in forma...
ROBYDJJ da mercato-juventus.blogfree.net Non attaccherei la figurina di Anelka manco sull’album calciatori della Panini!
ALESSANDRO MESCOLI dalla pagina Facebook di Ju29ro.com
MADAME JUV Preso il francesone Il giramondo Anelka è la carta Champions Per la punta manca solo il transfer: 5 mesi a 1,2 milioni Ultimo tentativo per Lisandro (in tribuna col Lione) MATTEO BREGA CARLO LAUDISA MILANO
Nicolas Anelka è virtualmente un giocatore della Juventus. Virtualmente perché per depositare il contratto in Lega bisogna attendere un foglio di carta. Nobile. Perché è il transfer che certifica lo scioglimento del legame tra il francese e la Federcalcio cinese. Il tassello che manca alla Juve per depositare il suo contratto in Lega calcio. Tutto ruota intorno a quel foglio. Poi si andrà spediti perché l’accordo con Anelka c’è. Contratto fino al 30 giugno da 1,2 milioni più ricchi bonus per presenze, gol e successi. E per l’anno prossimo l’opzione di allungare di un’ulteriore stagione. L’entourage dell’attaccante sta aspettando che la Juve riceva il documento per salire sull’aereo per Torino. Addirittura non è da escludere che Anelka saluti i suoi nuovi tifosi già questa sera. Con lui si punta a rinforzare l’attacco in chiave-Champions, vinta dal francese nel 2000 con il Real.
Bebeto junior Intanto la Juventus cerca di imbastire anche il domani. In arrivo dal Flamengo il 18enne centrocampista brasiliano Mattheus, figlio di Bebeto che, al Mondiale vinto nel 1994, celebrava i gol mimando il gesto della culla, per il figlio appena nato. Ieri a Milano Marotta e Paratici hanno incontrato l’agente Fifa Gio-
Ieri colloquio con il Siena per il difensore Neto e con l’agente Branchini per Poli Lisandro Lopez, 29 anni, attaccante argentino (con passaporto italiano) del Lione ANSA
zo di fermarsi. Nicolas ringrazia, ma declina perché vuole provare una nuova esperienza, giocare con una maglia nuova. Quella parigina l’ha indossata già in due occasioni. In fin dei conti in carriera il suo cartellino è stato pagato complessivamente, tra tutti i trasferimenti, oltre 130 milioni di euro... Qualcosa significherà.
Retroscena Per chi non è con-
vinto della bontà di questo affare si fermi un attimo a leggere quanto è successo qualche giorno fa. Anelka si allena con il Psg per stare in forma. E le sue condizioni sono così buone che Ancelotti chiede al ragaz-
Lione. Il nodo non riguarda l’onerosità del prestito, bensì l’obbligatorietà del riscatto. Obbligo che Marotta e Paratici non intendono accollarsi. E visto che il presidente dei lionesi, Aulas, non recede, la trattativa sta tramontando, non scomparendo. Un segnale del fatto che una porticina è ancora aperta lo offre la gara di ieri sera del Lione a Valenciennes. Lisandro, malato da giovedì, non è andato nemmeno in panchina. Malanno diplomatico? Dubbio lecito perché non va scordato come la Juve stia pensando di prendere due attaccanti (l’altra idea è Immobile) per poi eventualmente cedere uno tra Matri e Quagliarella alla Fiorentina. Un passo verso i viola per iniziare ad ammorbidire il terreno in vista dell’estate e dell’affare Jovetic.
Lisandro Lopez L’arrivo di Anelka non esclude quello di Lisandro Lopez anche se le quotazioni dell’argentino (con passaporto italiano) stanno scendendo. La Juve non vuole andare incontro alle richieste del
E A PROPOSITO DI FRANCESI...
Platini dà ragione a Wenger «Basta mercato a gennaio» Il mercato di gennaio è una piaga. Perlomeno per Arsène Wenger, tecnico dell’Arsenal: «Va abolito. Questa finestra va eliminata o al massimo ridotta alla possibilità di acquistare non più di due giocatori. E’ scorretto, ci sono squadre che hanno già affrontato due volte il Newcastle che ora si è rinforzato». Parole condivise da Michel Platini: «Penso che molti allenatori siano scontenti. Non sanno se potranno finire la stagione con la stessa squadra con cui sono partiti».
vanni Branchini. Una chiacchierata per rinfrescare un po’ il discorso Poli (Sampdoria). Pochi minuti prima, Paratici aveva incontrato Stefano Antonelli, d.s. del Siena per Neto. Il difensore portoghese piace molto alla Dinamo Kiev ma potrebbe diventare juventino subito o in estate. Non per gennaio, ma per l’estate prossima. Appuntamento a luglio anche per Fedato (’92) per il quale è stata chiesta la comproprietà al Bari. La risposta negativa dei pugliesi è la stessa che è stata data al Napoli, altra pretendente del giovane attaccante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Uno scontro di gioco tra Nicolas Anelka, 33 anni, e Giorgio Chiellini, 28: adesso i due saranno compagni di squadra IPP
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Beppe Marotta, 55 anni, a.d. della Juventus
si sprecano pure sulla pagina twitter di tuttojuve.com e nei blog come mercato-juventus.blogfree.net. I pollici versi sono in larga maggioranza, ma ogni tanto capita d’incrociare qualche ottimista. «Se è integro può dare tutto in questi 5 mesi e poi arrivederci», riflette Cristian Di Pasquale. Rincara Docromeo: «Per quanto lo paghiamo è un’opportunità». Poirot82 si chiede il perché di tutte queste critiche (ma spesso si sconfina in becere offese...) ad Anelka. «A me piace, perché a voi no?». «Meglio Lisandro Lopez o portare in prima squadra Beltrame», risponde deciso Luca Dori. Ognuno la vede a suo modo. Tanto alla fine parlerà il campo. L’unico che può davvero emettere sentenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VE
v la partita identiKit & CARRIERA
Io penso positivo I commenti
CENTROCAMPISTA, 19 ANNI E UNA CERTEZZA
Vai ancora col francesino Pogba, il tiratore scelto Pirlo resta ai box, terzo forfait di fila per il guaio al polpaccio: torna in Champions. Tocca a Paul che raggiunge i 20 gettoni Vidal con la Sampdoria, dentro per Marchisio a Parma, poi sempre davanti alla difesa nelle ultime due uscite ufficiali: Pogba convince ovunque e a giugno potrebbe in effetti «liberare» una cessione eccellente in mezzo al campo. Sì, magari quella di Arturo Vidal (valutato 30-35 milioni e seguito da Bayern Monaco e Psg in particolare) con soldi da investire immediatamente nel grande attaccante. Ci sono Stevan Jovetic e Luis Suarez nella testa dei campioni d’Italia in carica.
Perché vedere
JUVENTUS-GENOA Dopo il 4-0 contro l’Udinese, la Juve vuole fare il bis (e tenere a distanza il Napoli e la Lazio) con il Genoa, che non vince a Torino da 22 anni Juventus Stadium, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Andrea Pirlo ai box, guida ancora Paul Pogba. Come contro l’Udinese, come martedì scorso in Coppa Italia. Per il baby prodigio bianconero è la quarta consecutiva dal primo minuto. Nel 2013, solo contro il Milan (quarti di Coppa Italia) è rimasto fuori. E così, questa sera, il 19enne gigante di Lagny-sur-Marne toccherà quota 20 gettoni (su 32 gare ufficiali) in una stagione che lo ha già visto traslocare dal pianeta delle promesse a quello delle migliori realtà internazionali. L’olimpo del centrocampo è lì che attende. «Tira!» La doppietta-spettacolo rifilata all’Udinese ha avuto l’effetto di scatenare i tabloid inglesi contro Ferguson (reo di essersi fatto scappare a costo zero il talentino) e di mandare in visibilio l’intero popolo bianconero. Ormai, quando Pogba varca la linea immaginaria degli ultimi 30-35 metri del campo l’urlo dello Juventus Stadium sale fortissimo: «Tiraaaa!!!!». Già, i due missili che hanno incenerito la banda Guidolin resteranno nella storia di questo campionato, ma al di là di certe prodezze (peraltro già esibite a ottobre contro il Napoli), Anto-
Allarme Pirlo Ma intanto in casa
Paul Pogba, 19 anni, centrocampista francese della Juventus ANSA
nio Conte gongola per la veloce crescita anche tattica del ragazzo. E non a caso lo ha riempito di complimenti dopo la Lazio, «perché contro l’Udinese è stato bravissimo, ma ripetersi sugli stessi livelli subito dopo è un bell’esame di maturità. Sono davvero contento del suo atteggiamento». Il Mou italiano lo tiene d’occhio. Alla carota, statene certi, seguirà presto il bastone. Però gli piace la duttilità di Pogba, quella capacità di ricoprire contemporaneamente tutte le posizioni in mezzo al campo, anche «se per me Paul è soprattutto un interno, di grandissime prospettive», ha più volte spiegato Conte. Al posto di
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Le partite disputate in questa stagione da Pogba: 13 in campionato, 4 in Champions League e 2 in Coppa Italia
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Le partite stagionali in cui la Juventus ha giocato senza Andrea Pirlo: il bilancio è di 3 vittorie e 2 pareggi
Juve va registrato il terzo forfeit consecutivo di Andrea Pirlo, alle prese con un fastidio evidentemente non da poco a un polpaccio. A questo punto è seria la possibilità che il Genio bianconero debba saltare pure la gara di ritorno di Coppa Italia con la Lazio, in programma martedì sera all’Olimpico. Di fatto, è scattato un piccolo allarme. Il Celtic è ormai alle porte, facile quindi che il programma di pieno recupero sia mirato con grande attenzione alla gara del 12 febbraio, andata degli ottavi di Champions League. Contro il Genoa, sarà la sesta volta in questa stagione che la Juve dovrà fare a meno di Pirlo: curioso che sia successo sempre in gare casalinghe: Juve-Chievo 2-0, Juve-Lazio 0-0, Juve-Cagliari 1-0 (Coppa Italia), Juve-Udinese 4-0, Juve-Lazio 1-1 (Coppa Italia). Tre vittorie e due pareggi, un solo gol subito, curriculum accettabile. Insomma, in Italia si può anche fare a meno per qualche gara del fuoriclasse bresciano, ma in Europa no. Questo Conte lo sa, e infatti non rischierà nulla in vista della trasferta di Glasgow. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GARA DI STASERA CON VUCINIC TORNA L’ATTACCANTE NAPOLETANO
Quagliarella ci riprova Non segna da novembre In questa stagione non ha mai giocato una partita intera. Lo stadio anche oggi non è pieno DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Matri e Giovinco sono convocati, ma probabilmente partiranno dalla panchina questa sera. Il primo è sfebbrato, Seba ha invece superato l’affaticamento muscolare che lo aveva costretto ad abbandonare Juventus-Udinese già nell’intervallo. E che i due non siano al meglio della condizione è con-
sa; Vidal e Marchisio interni; appunto Giovinco e Vucinic in attacco. Questo almeno è ciò che più ha provato Antonio Conte nell’allenamento di ieri pomeriggio. Biglietti e Marchisio Per stasera
fermato dalla convocazione del baby Beltrame. In avanti, dunque, spazio alla coppia Vucinic-Quagliarella, con il napoletano a caccia di un gol che gli manca addirittura dal 20 novembre 2012, rete al Chelsea nel trionfale 3-0 dello «Juventus Stadium». In questa stagione, Fabio Quagliarella (19 presenze coppe comprese) non ha mai giocato una partita da 90’. Un dato decisamente curioso.
ci sono ancora biglietti a disposizione. Le casse dello stadio apriranno due ore e un quarto prima del fischio d’inizio, in pratica dalle 18.30. Attesi comunque non meno di 35mila spettatori. Intanto, Claudio Marchisio si è confessato a «Rivista Studio», raccontando come la Juventus sia «il massimo per me, in ogni senso. Non avrei sognato di meglio. Il mio obiettivo è quello di passare in bianconero tutta la carriera da calciatore. Si parla di bandiere che non ci sono più, di calcio globale che cambia, di valori che si sarebbero persi - conclude il Principino -, ebbene io ho in mente di fare il numero più alto possibile di presenze con questa maglia».
La formazione Detto che a livel-
lo di formazione sarà decisiva solo la rifinitura di questa mattina, l’impressione è che contro il Genoa scenderà in campo il seguente undici: Buffon fra i pali; Barzagli, Bonucci e Caceres dietro; Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce; Pogba davanti alla dife-
m.gra.
Antonio Conte, 43 anni LAPRESSE
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SABATO 26 GENNAIO 2013
SERIE A ANTICIPI 22a GIORNATA
Tra gol e mercato Il tifoso Immobile contro la «sua» Juve Conte lo rivorrebbe a Torino ma al Genoa è incedibile In estate può tornare nella sua squadra del cuore
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LA SCHEDA
Gli inizi Ciro Immobile è nato a Torre Annunziata (Na) il 20 febbraio 1990. Dal 2008 al 2010 è nella primavera della Juve: nel 2009 vince il torneo di Viareggio
altro giocatore a metà tra Agnelli e Preziosi. I rapporti tra club, del resto, sono buoni: Marotta e Foschi, i due responsabili di mercato, si parlano con frequenza e negli ultimi giorni hanno ragionato anche sulla possibilità (molto complicata) di mettersi in società per comprare Nico Castillo, faccia da copertina del Cile al Sudamericano Under 20. Forte con i forti Immobile ha preso atto della situazione e, senza esagerare, ha fatto capire che cosa pensa. Alla classica domanda sul possibile ritorno alla Juve, ha scelto tre parole: «Io sono pronto». In stagione del resto ha dimostrato di essere forte con i forti: gol nell’1-3 contro la Juve alla terza di campionato, due gol in due partite nello spareggio contro la Svezia per l’Europeo Under 21, gol al Napoli a novembre, gol alla Samp nel derby, gol all’Inter prima di Natale. Il biondo non ne fa tantissimi ma sceglie
Ai bianconeri ha segnato all’andata poi ha fatto reti pesanti all’Inter e con l’Under 21 Stasera esordirà allo Stadium e sfiderà il club che ha il 50% del suo cartellino
Il boom La Juve lo manda in prestito a Siena, Grosseto e, nel 2011-12, a Pescara (28 reti in 37 gare). Nell’estate 2012 va al Genoa in comproprietà
Ciro Immobile, 22 anni, segna il gol del momentaneo 1-0 nella gara di andata tra Genoa e Juve: finirà 1-3 IPP LUCA BIANCHIN
Ciro Immobile da bambino segnava e sognava. I gol intanto, perché Ciro è sempre stato cintura nera di finalizzazione: nelle giovanili campane ne faceva una marea e, garantisce papà Antonio, aveva l’abitudine di metterla direttamente da calcio d’angolo. Poi i desideri. Ne ha parlato anche Ciro dopo essere stato comprato dalla Juve e aggregato alla prima squadra: «Arrivare qui è sempre stato un sogno per me e la mia famiglia. Da bambino facevo il tifo per i bianconeri e ora ho un buon rapporto con tutti, in particola-
re con Amauri: mi dà tanti consigli». Sulla scelta di Amauri — da lì non proprio un mito della curva — si può soprassedere, ma il concetto resta: il rapporto tra Immobile e la Juve è particolare, e la partita di stasera lo dimostra. Ciro giocherà con il Genoa contro la squadra che è proprietaria del 50% del suo cartellino, contro l’allenatore che lo vuole riportare a Torino. Il mercato L’affare Anelka infat-
ti non ha cambiato la logica di Antonio Conte: a lui Ciro piace perché lavora, lotta e sa fare gol. Per questo la Juve non ha smesso di chiamare il Genoa, anche se Preziosi ha dichiarato
Immobile incedibile e Foschi, che al Genoa fa il d.s., ha ribadito il concetto: «Ciro non è sul mercato». Le posizioni quindi sono chiare. La Juve riprenderebbe Immobile a gennaio, magari pagando 5 milioni per acquisire la seconda metà del suo cartellino. Il Genoa invece è deciso a rifiutare perché vuole salvarsi ed è convinto che il tris Immobile-Borriello-Floro Flores sia l’arma totale da opporre al Siena, al Palermo e alle altre squadre delle ultime righe della classifica. Il giallo di mercato quindi ha un esito probabile: Ciro resta al Genoa fino a giugno e raggiunge la Juventus in estate, magari in un’operazione che coinvolga Boakye,
le occasioni giuste e ha un certo rapporto con la predestinazione. Al Sorrento, al primo anno con la prima squadra, gli presentarono il compagno di camera: era Gennaro Ruotolo, bandierona genoana. Alla Juventus arrivò e gli fecero conoscere il responsabile del settore giovanile: era Ciro Ferrara, che da lì a poco lo avrebbe allenato in prima squadra. Il 14 marzo 2009 Ranieri lo fece esordire in Serie A, al posto di Alessandro Del Piero. E lo stesso cambio segnò le sue prime partite in Champions e in Coppa Italia: fuori Ale, dentro lui. Domani Immobile giocherà per la prima volta allo Stadium: Ruotolo sarà altrove e Del Piero anche, però Conte lo guarderà da vicino. Perché il mercato sembra andare nella stessa direzione dei sogni del bambino Immobile: è come se Ciro fosse destinato a tornare alla Juve. In estate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I NUMERI
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vittorie della Juve sul Genoa negli 11 ultimi confronti giocati a Torino. Per i rossoblù il bottino è magro: 2 soli pareggi e 9 k.o.
22
anni che il Genoa non vince in trasferta con la Juventus: l’ultima volta è stato il 20 gennaio 1991, con gol-vittoria di Skuhrawy
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i gol di Immobile in questo campionato con la maglia del Genoa. Uno lo ha segnato proprio contro la Juve nella gara d’andata. Lo scorso anno al Pescara in serie B l’attaccante napoletano ne aveva realizzati 28 in 37 partite.
2
gol segnati da Bertolacci alla Juventus, ma con la maglia del Lecce. La Juve è la vittima preferita del centrocampista romano.
0
gol Borriello, ex, non ha mai segnato contro i bianconeri in 12 volte in cui li ha avuti contro con 7 maglie diverse
PRIMAVERA 16a GIORNATA
Il Grifone col Parma Derby in Sicilia Nell’anticipo della 16a giornata di campionato, terza di ritorno, la Juve Stabia supera 4-2 il Lanciano. Oggi atteso derby siciliano tra Palermo e Catania, entrambe inseguitrici del Napoli (girone C), impegnata nella delicata trasferta di Ascoli. Nel girone A Juventus e Fiorentina giocano domani a Cagliari e Vercelli, mentre nel gruppo B l’Atalanta tenta la fuga ospitando il Cittadella. Girone A Oggi, ore 14.30: Empoli-Livorno, Genoa-Parma, Grosseto-Spezia, Siena-Sampdoria, Torino-Novara. Domani ore 11: Pro Vercelli-Fiorentina e Cagliari-Juventus. Classifica: Juventus 35 punti; Fiorentina 31; Torino e Genoa 28; Empoli 26; Novara 23; Spezia 22; Pro Vercelli 20; Siena 16; Cagliari 15; Sampdoria e Parma 14; Livorno 12; Grosseto 9. Girone B Milan-Bologna (ore
14, Sportitalia 1), Atalanta–Cittadella, Sassuolo–Verona, Udinese–Modena (15), Chievo-Padova, Brescia-Varese. Domani, ore 11: Cesena-Inter (Sportitalia 1). Classifica: Atalanta 38 punti; Inter e Chievo 32; Milan 28; Bologna 24; Varese 23; Cesena 21; Cittadella 18; Brescia 17; Udinese e Sassuolo 14; Padova e Modena 13; Verona 6. Girone C Ieri: Juve Stabia-Lanciano 4-2. Oggi ore 10.30: Bari-Vicenza, Pescara-Reggina; ore 11: Roma-Crotone; ore 12: Ascoli-Napoli; ore 14.30 Palermo–Catania, Ternana–Lazio. Classifica: Napoli 33 punti; Catania 32; Lazio 30; Palermo 29; Roma e Ascoli 27; Reggina 22; Juve Stabia* 21; Vicenza 15; Bari e Crotone 14; Pescara 13; Lanciano* 6; Ternana 4. * Una gara in più
Gazzetta.it Gazza
Tvf
IL RITORNO DEBUTTO-BIS PER IL TECNICO CHE HA SOSTITUITO DELNERI SULLA PANCHINA DEL GENOA
Ballardini, l’elogio dell’uomo normale I rossoblù sperano che ripeta i buoni risultati di due anni fa quando prese il posto di Gasperini FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Very normal people. E proprio qui sta l’eccezionalità di questo allenatore ritornato in una piazza che lo aveva amato (ricambiato) già due anni fa, senza mostrare il minimo dubbio o imbarazzo ad accettare quando domenica scorsa il presidente Preziosi lo aveva chiamato al capezzale di un Grifone in pieno dramma sportivo. Stasera (ri)comincia l’avventura, nel modo più ostico possibile, ma i suoi primi cin-
que giorni di terapia hanno confermato ciò che di lui già si sapeva. Un Ballardini che non alza mai la voce, pragmatico come i genovesi di una volta, e forse per questo — oltre che per i punti, tanti, che aveva raccolto due campionati fa — la gente rossoblù ha ritrovato un timido sorriso quando è venuta a sapere che Immobile e compagni avrebbero di nuovo avuto lui come guida per tentare l’impresa di una salvezza che oggi sembra difficilissima. Più per i risultati ottenuti, in verità, che per il reale peso specifico della rosa. Rivoluzione? No, grazie Il man-
tra di Davide Ballardini, coniato quasi due anni fa («io vengo dalla campagna, dove impari che la frutta non matura in un giorno») quando aveva preso il posto di Gasperini (quattro anni e 138 partite in rossoblù,
per un gol firmato da un altro ex genoano, Toni.
non un allenatore qualunque) rimane valido ancora oggi. Nessun accenno, nella sua prima vigilia-bis, al fatto che il 10 aprile 2011, in questa strana storia di corsi e ricorsi, alla guida del Grifone si permise il lusso di andare due volte in vantaggio a Torino contro i bianconeri (allenati da Delneri…), salvo poi finire k.o. nel finale
Davide Ballardini, 49 anni, è già stato sulla panchina del Genoa nel 2010-11 ANSA
La strana coppia Questa è la storia di ieri, ma Ballardini ascolta, osserva, medita, decide, e parla poco, pure stavolta. Soprattutto in un momento simile, in cui la squadra ha bisogno di trovare certezze, non di alimentare dubbi e paure. Lui sembra intenzionato a puntare su Floro Flores (Borriello l’escluso?), provato ieri a lungo in coppia con Immobile. «Ho capito che nel gruppo, dove si sta soffrendo molto, c’è la voglia di tirarsi fuori da questa situazione», spiega il tecnico. «Di sicuro contro la più forte squadra del campionato servirà una grande prova. Floro Flores? Mi sembra avviato a ripetere le prestazioni ottenute due anni fa». Dio volesse, sussurrano i genoani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lisandro Lopez, 29 anni ANSA
SPECIALE MERCATO CON I GOL DI ANELKA E LISANDRO LOPEZ In questi giorni il sito rosa offre aggiornamenti in tempo reale sulle trattative con le videointerviste ai procuratori più importanti. On line il video con Alessandro Lucci, agente tra gli altri di Vucinic e Mesbah, e le schede degli attaccanti più chiacchierati del momento: da non perdere i gol più belli di Anelka e Lisandro Lopez
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SERIE A ANTICIPI 22a GIORNATA IL CASO PER LA GARA DI EUROPA LEAGUE DI NOVEMBRE CONTRO IL TOTTENHAM ANCHE 50 MILA EURO DI MULTA ALLA SOCIETÀ razzista «Fare», che aveva sottolineato anche il raid della notte precedente a Campo de’ Fiori. La memoria difensiva prodotta da Formello è servita a prendere le distanze dal raid. Ma nulla ha potuto sui cori razzisti. Cosa che ha spinto Lotito a fare un appello: «I tifosi capiscano che certi atteggiamenti penalizzano la Lazio e loro stessi, che ora rischiano di non poter andare allo stadio — ha detto a Lazio style radio —. No a striscioni e cori razzisti, non possiamo più scherzare, la Lazio non ha più attenuanti. Se reiterati, i comportamenti possono portare anche all’esclusione della Lazio dalle Coppe. Certi tifosi vanno educati e isolati: non roviniamo tutto».
Cori razzisti: l’Uefa ammonisce la Lazio Un match a porte chiuse, ma pena sospesa. Lotito: «Certi tifosi ci penalizzano» DAVIDE STOPPINI ROMA
Un arbitro la spiegherebbe così a un giocatore: «Alla prossima ti caccio». L’Uefa ha deciso: il coro «Juden Tottenham», intonato da alcuni tifosi della Lazio durante il
match di Europa League contro il Tottenham del 22 novembre, è costato al club di Lotito una partita da giocare a porte chiuse, pena sospesa con la condizionale. Traduzione: il match all’Olimpico del 21 febbraio, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League con il Borussia Moenchengladbach, è salvo. Ma in caso di nuovi comportamenti razzisti la sanzione diventerà esecutiva. Una minaccia che penderà sulla testa del club di Lotito per due anni. «Sicuramente dovremo fare più attenzione in futuro su certi atteggiamenti», ha commentato il tecnico Vladimir Petko-
vic. Alla Lazio è stata comminata anche una multa di 50 mila euro, 10 mila in più di quelli per la gara d’andata a Londra. La decisione E proprio i precedenti hanno pesato sulla sentenza, che anche all’interno di Formello giudicano «equilibrata». Per questo sembra da escludere un ricorso della Lazio, che pure si riserva una decisione dopo aver visto le motivazioni. I cori non erano stati ascoltati dal delegato Uefa presente allo stadio, che segnalò solo lo striscione «Palestina libera»: decisivo è stato l’esposto dell’organizzazione anti-
Lazio-Tottenham del 22 novembre: uno striscione dei tifosi ANSA
Zoff, Mancini, Eriksson Petkovic li bracca tutti Il tecnico mira ai record con la Lazio di SuperDino (7 vittorie in casa di fila), di Mancio (18 gare utili consecutive) e dello svedese (24) Perché vedere
LAZIO-CHIEVO
Ecco le ultime sei partite giocate in casa dalla Lazio di Petkovic. All’Olimpico, dall’11 novembre, i biancocelesti hanno sempre vinto
27 novembre LazioUdinese 3-0
Olimpico, ore 18
DAL NOSTRO INVIATO
2 dicembre LazioParma 2-1
STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)
Numeri da capogiro Come Zoff, per esempio. Nella sua terza esperienza sulla panchina biancoceleste (stagione 2000-01, quando subentrò a Eriksson a metà stagione) il Mito inanellò sette vittorie consecutive all’Olimpico. Petkovic ha vinto le ultime sei gare interne, quindi battendo oggi il Chievo (con cui però la Lazio ha vinto una sola delle dieci sfide giocate a Roma) ha la possibilità di agganciare Superdino. Basterebbe invece pure un pareggio per continuare la striscia positiva che dura da 16 partite (tra coppe e campionato) e avvicinare così un altro allenatore che ha lasciato il segno a Formello: Mancini. E’ infatti dell’attuale tecnico del City, con 18 gare utili consecutive, la seconda migliore serie laziale. La prima (24 gare utili) realizzata da Eriksson nel 1997-98 è ancora lontana. Ma Petkovic oggi ha la possibilità di staccare il mago svedese con altri numeri. Quelli relativi alla classifica parziale. Dopo 21 giornate (quante ne sono state disputate finora) la Petko-Lazio ha collezionato gli stessi punti, 43, delle due La-
LA SERIE POSITIVA
11 novembre LazioRoma 3-2
La Lazio non perde da 16 gare ufficiali, 10 vittorie e 6 pari. In 10 precedenti a Roma, il Chievo vanta 3 vittorie, 1 k.o. e 6 pareggi.
Eguagliare Zoff, staccare Eriksson, tenere il passo di Maestrelli, avvicinare Mancini. Tutto in 90 minuti. Tutto in una partita, quella di oggi con il Chievo, in cui la sua Lazio avrà di fronte anche un nemico invisibile: la tradizione negativa. «Ma io con questi brutti precedenti non c’entro nulla», fa notare lui. E allora Vlado Petkovic può tranquillamente andare all’assalto di nuovi record. Non sono pochi e chiamano in causa gli allenatori che hanno fatto la storia della Lazio.
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15 dicembre Lazio-Inter 1-0 5 gennaio LazioCagliari 2-1 13 gennaio LazioAtalanta 2-0 Vladimir Petkovic, 49 anni, è l’allenatore della Lazio dall’estate del 2012, dopo l’esperienza al Sion ANSA
clic LA SERIE DI ZOFF SI SUPERA SE SI BATTE IL TABÙ CHIEVO
zio tricolori: quella di Eriksson 1999-2000 e quella di Maestrelli 1973-74 (calcolando i tre punti per vittoria anche in questo secondo caso). Alla 22ª giornata, però, la Lazio di Eriksson cadde a San Siro col Milan, Petkovic può dunque staccarlo. Meglio se con una vittoria, perché solo in questo modo terrebbe il passo di Maestrelli (che alla 22ª giornata vinse). Fortunati? Certo, la tradizione
Tra Petkovic e Zoff c’è di mezzo il Chievo. Oggi, battendo i veronesi, l’allenatore di Sarajevo può eguagliare l’ex c.t. della Nazionale che nel 2000-01 ottenne con la Lazio sette vittorie consecutive interne: Verona, Juve, Parma, Vicenza, Bari, Udinese e Fiorentina le sue vittime. Petko è a quota 6 dopo aver battuto Roma, Udinese, Parma, Inter, Cagliari e Atalanta.
negativa col Chievo un po’ spaventa, ma sull’altro piatto della bilancia c’è quel vento favorevole che quest’anno sembra soffiare alle spalle dei biancocelesti. «Noi fortunati? Sì certamente lo siamo, almeno da 16 partite...», dribbla l’argomento con ironia Petkovic. Il tecnico di Sarajevo è fermamente convinto che la Lazio non stia lassù per caso. Eppure chiede ugualmente ai suoi di crescere ancora: «Siamo competitivi, ma dobbiamo continuare a dimostrarlo. Il match con il Chievo non sarà affatto facile: dopo il cambio dell’allenatore i nostri avversari hanno avuto un ottimo rendimento».
Klose salterà la terza partita di fila: si punta al rientro in Coppa con la Juve
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI AVVERSARI
Il Chievo si affida alla cabala e a Paloschi Su 10 precedenti, 3 vittorie e un k.o. Corini: «Loro sono forti, ma noi siamo carichi» GIANCARLO TAVAN VERONA
Il Chievo cerca nella cabala una spinta in più per affrontare una delle squadre più in forma del campionato di Serie A. All’Olimpico, infatti, in 10 incontri i gialloblù hanno ottenuto ben tre vittorie, mentre la Lazio ha vinto una sola volta. «Sarà la prima sfida di un trittico terribile nel quale saremo impegnati anche contro Juventus e Inter — commenta l’allenatore Eugenio Corini —. Però noi siamo abituati ad affrontare le difficoltà una alla volta». Il tecnico loda la Lazio ma non si perde d’animo: «Avanti quindi con la Lazio che sta facendo un campionato straordinario e anche quest’anno sta mostrando grande continuità di rendimento. Ma noi dobbiamo pensare solo a giocare da Chievo, con lo spirito giusto come domenica contro il Parma. Allora potremo anche fare risultato. L’importante sarà cercare di non ripetere gli errori dell’ultima trasferta a Bologna, che ci sono costati una pesante sconfitta». Assenze e debutti A Roma sarà la prima volta in trasferta del portiere Puggioni, promosso titolare dopo la recente cessione di Sorrentino, così come potrebbe debuttare a partita in corso l’ultimo arrivato, il centrocampista ex Genoa Seymour. È sempre lunga la lista degli assenti, soprattutto a centrocampo, ai quali si è aggiunto anche l’attaccante Pellissier, messo fuori gioco da una lombalgia acuta. Bomber Paloschi vuole essere ancora una volta decisivo. «Sappiamo benissimo che la Lazio è favorita — sottolinea l’attaccante — ma noi andiamo a Roma carichi e decisi a metterli in difficoltà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Senza Miro E, per la terza partita di fila, la Lazio non avrà neppure il suo totem. Klose continua ad avvertire fastidio ai flessori della coscia sinistra. Petkovic ha così deciso di non convocarlo. Il tecnico spera di averlo a disposizione martedì in Coppa Italia con la Juve, ma il recupero appare comunque molto difficile. Anche Gonzalez non è al meglio (lieve contusione): è stato convocato, ma andrà in panchina. Una scelta che sa tanto di turnover in vista della Juve. Stesso discorso per Biava (pure lui in panca) e per Konko. Il laterale francese è pronto al rientro, ma Petkovic preferisce portarlo in panchina e averlo fresco martedì con la Juve. Perché i record sono importanti, ma anche guadagnarsi una finale di Coppa non è così male. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO LA CONFERMA DI ABETE
Ecco la nuova Federcalcio: mercoledì il primo Consiglio per l’elezione dei vice (ma.gal.) È convocato per mercoledì il primo Consiglio federale della Federcalcio dopo l’assemblea elettiva che ha confermato alla presidenza Giancarlo Abete. Tradizionalmente il Consiglio veniva convocato al termine dell’assemblea per nominare i vicepresidenti, ma Abete (con il parere favorevole di tutte le componenti) ha deciso di aspettare che la Lega di Serie A e quella di B eleggessero i propri organi dirigenti. Avvenuto ciò, ora il Consiglio dovrà decidere. Difficile comunque che ci sia la fumata bianca dalla prima riunione. Molto probabilmente mercoledì si provvederà a decidere i criteri di votazione dei vicepresidenti: le componenti tecniche (calciatori e allenatori) vorrebbero che fosse espressa una sola preferenza, le quattro Leghe, invece, puntano ai due nomi.
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IL COMPLEANNO
il Film Le opinioni e le promesse di un personaggio sempre «contro» Lo Special e Kakà «Sarebbe felice in Italia» Mou consiglia il giocatore di tornare alla base. Ma il Real non lo molla ALESSANDRA BOCCI MILANO
Agitare le acque. Mischiare le carte. Sono i passatempi preferiti di José Mourinho, che di mestiere fa l’allenatore, ma è un’icona, una specie di opinion maker, e un uomo che fa discutere. José Mourinho compie oggi mezzo secolo, tra polemiche, consigli e promesse. Sia consigli che promesse riguardano l’Italia e un calcio che ancora non ha metabolizzato l’assenza di José. Medicina Italia In Spagna non è
come in Italia: in Spagna non lo hanno amato. Ammirato, contestato, studiato. Amato no. Da questo punto di vista, il tecnico portoghese ha vissuto un’avventura simile a quella di Kakà, che è arrivato nella Liga da re ed è stato destrutturato pezzo dopo pezzo, grazie anche ai giudizi caustici del tecnico. Ora, nel periodo in cui compie cinquant’anni e scopre la saggezza, il portoghese dà un consiglio all’ex milanista. «Al Real Madrid non si è visto il suo calcio migliore», ha detto il tecnico madridista in una lunga intervista concessa a RaiSport (andrà in onda oggi pomeriggio durante «Dribbling», su Rai 2). «Kakà prima di tutto deve essere felice ed il Milan potrebbe essere la soluzione, ma lui è un giocatore del Real Madrid».
Lo Special e Conte «La Juve favorita in Europa» Il tecnico portoghese apprezza i bianconeri: «Possono vincere subito»
Mou 50 con i botti «Il Milan farebbe bene a Kakà Tornare all’Inter? Tutto è possibile» «Mi mancano vent’anni di calcio, e in vent’anni può succedere anche che io alleni ancora in Italia». Sulla Champions fa una profezia: «La Juve favorita» laFotonotizia
Amore per sempre I critici in
Spagna abbondano (e in questo momento, con 15 punti di distacco dal Barcellona, hanno vita facile), e sottolineano la bugia di Mou, che in realtà non vuole permettere a Ricardo di accasarsi in un club europeo. Tanto meno al Milan, dove Kakà potrebbe ritrovare stimoli e fiducia in se stesso. Ma restano le parole ufficiali, fissate dalle telecamere italiane: Ricky torni pure dove è stato amato, tanto nella Liga non sanno chi sia davvero. E l’Italia è un paradiso perduto anche per il tecnico che ha vinto
Lo Special e Moratti «Un’Inter bis? Perchè no?» Mou non nasconde il suo amore nerazzurro. «Tornare? C’è tempo»
Ramos, Casillas e la torta per i 49 Oggi Mourinho festeggia 50 anni, l’anno scorso per i 49 furono Casillas e Sergio Ramos a regalargli una torta. Proprio i due che adesso, secondo Marca, vorrebbero che se ne andasse.
la Liga ma ora può sperare soltanto nella Champions. Tuttavia non si scompone. «Compio cinquant’anni e quindi vuol dire che me ne mancano ancora venti di calcio. In vent’anni possono succedere tante cose e tornare all’Inter è una cosa possibile, perché no?». Amici e nemici L’Italia, il posto delle fragole. Il posto dove si stava bene, dove anche i nemici adesso sembrano in qualche modo simpatici, o comunque apprezzabili. «La Juve è una grandissima squadra. Per loro sarebbe più facile dire che è la prima volta che giocano in Champions dopo qualche anno di assenza e che non sono favoriti. Sento dire da tutti che i favoriti sono Real Madrid, Manchester United o Barcello-
na: io dall’inizio della stagione parlo di Borussia Dortmund, Bayern e Juventus, che per me possono vincere la Champions». Dunque, Juve da Champions, Kakà buono per il Milan, Serie A buona per tornare, e non a svernare. Il nome di Mourinho è stato accostato al Psg, ma l’Inter è una presenza incombente. Solo che in questo momento non può permettersi lo stipendio di Mou e soprattutto i suoi vezzi da star. Per non parlare della presenza in panchina di Stramaccioni, che sembra soddisfare pienamente Moratti. Bianco o nero Ma Mourinho re-
sta Mourinho. Un’idea, una suggestione, una figura dominante per quelli che hanno vinto il triplete. Qualche giorno
fa, Wesley Sneijder ha confessato di aver chiesto il parere definitivo a Mou e al c.t. olandese Van Gaal prima di dire sì al Galatasaray. Nella Madrid madridista, livida in questi giorni, si parla del possibile ingaggio di Julio Cesar, un altro uomo di Mourinho. Perché il portoghese è così, ama essere circondato dai suoi, soprattutto ama tenere le distanze con chi non gli garba. «O con me o contro di me». Ma Kakà era registrato alla voce «contro», a prescindere. Conflitti Accadde lo stesso a
Shevchenko al Chelsea e gli infortuni fecero il resto. Per combattere gli estri di Mou si può sperare in una forma fisica perfetta (ammesso che basti), e non ne era in possesso l’ucrai-
no, come non la possiede ora il brasiliano. Dunque, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, Mourinho consegna speranze assortite alla Serie A, poi ci sono le questioni economiche e tutte le altre cose di pessimo gusto di cui non si può fare a meno in una trattativa di mercato. Più facile che Mourinho torni all’Inter, o che Kakà torni al Milan? Tutti e due sono stati più amati a Milano che a Madrid, ma l’amore non fa miracoli. Resta il fatto che lo Special One, in Spagna, si è scoperto ogni giorno un po’ meno speciale. Facile pensare che, ora che ha raggiunto la mezza età, Mou si riveda dove è stato più felice. Così fan tutti. Anche quelli speciali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
INTRECCI TRA IL PORTOGHESE E IL PROCURATORE DEI CAMPIONI UN SODALIZIO DI FERRO
José e Jorge Mendes: un tandem milionario Nella scuderia dell’agente più potente ci sono anche Cristiano Ronaldo e Falcao CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
Un tandem milionario quello tra lo Special One delle panchine e il mattatore degli agenti. Se José Mourinho va oggi in cifra tonda, Jorge Mendes ha appena compiuto 47 anni e ha già una carriera imperiale.
Da quando nel ’96 ha fondato la Gestifute la sua scuderia s’è ingrandita al punto da raccogliere nomi pesanti come Cristiano Ronaldo e Radamel Falcao. Nei successi del procuratore portoghese ha un ruolo centrale la contemporanea ascesa del mago di Setubal. La loro collaborazione nasce ai tempi del Porto e si consolida con il passaggio al Chelsea. Lì Mourinho segnala Ricardo Carvalho e Paulo Ferreira. Abramovic li acquista, ovviamente con il timbro di Mendes. I successi sono costanti e paralleli. Mou spopola in Premier League e Jorge fa ricco il Manchester United con Cristiano Ronaldo.
Il procuratore Jorge Mendes con Cristiano Ronaldo, 27 anni ANSA
Che giri Quando Mou sposa il progetto di Moratti, la regìa del potente agente portoghese dà input precisi. Il clou è l’arrivo di Ricardo Quaresma all’Inter. Un affare contrastato, con pochi sorrisi. Ma la stella di Mou brilla con il Triplete, mentre sotto traccia il suo inseparabile agente impacchetta in gran silenzio l’intesa con il Real Madrid. E anche in Spagna la joint venture procura nuovi affari. Cristiano Ronaldo è già sbarcato, lo seguono Di Maria, Pepe e Carvalho: tutti clienti della Gestifute, ovvio. Ma la garanzia dell’allenatore fa da scudo a tutte le inevitabili polemiche. Mou giura sulle loro doti e soprattutto assicura la loro lealtà al grup-
po. E al progetto. Peccato che gli ultimi mesi madrileni stiano minando anche quest’assioma. Mou sta preparando il suo nuovo cambio con Mendes in avanscoperta. E guarda caso stavolta stanno portando in dote al Psg anche Cristiano Ronaldo. Forse anche il prezioso Di Maria. E se il trasloco va in porto ci sono in ballo cifre da capogiro. Per CR7 Al Thani ha pronti oltre 100 milioni per il Real e un ingaggio da 18 milioni netti per l’attaccante. E a Mou? Beh, lui è già a quota 12 annui. Facile che spunti anche di più. Su questo sta lavorando il solito Jorge, non a caso premiato come miglior agente del mondo negli ultimi tre anni agli Awards di Globe Soccer a Dubai. All’orizzonte c’è pure Falcao al Real. Per non perdere le buone abitudini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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NEMICI STORICI
S Lo Special e Sneijder Il figlio calcistico numero 1 Nessuno più di Wes è attaccato a Mou, al quale chiede sempre consigli
Lo Special e Ancelotti C’è Parigi nel futuro? La situazione a Madrid è complicata. E si parla di uno scambio di panchine
In quale città festeggerà il prossimo compleanno? Pochi scommettono sulla permanenza a Madrid. E’ anche possibile un ritorno ai vecchi amori. O un anno sabbatico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
LIGA 21A GIORNATA
Barça in casa con l’Osasuna per il riscatto
Un compleanno di lavoro, a Valdebebas. Un compleanno agitato. Un compleanno simbolico, 50 anni, e di riflessione. Non sappiamo come se la passasse in gioventù, se José Mourinho avesse incertezze e dubbi sullo sviluppo di vita e carriera, però non ci sono dubbi sul fatto che questo sia un compleanno con diverse incognite. Non si possono fare previsioni sul luogo nel quale Mou festeggerà i 51 anni. Madrid? Parigi? Londra? Milano? Manchester? A casa? Gli Sms Dopo la sparata di Mar-
Fari puntati sul Barça, dopo la sconfitta con la Real Sociedad. I blaugrana ospiteranno l’Osasuna, in un incrocio che non dovrebbe riservare sorprese. Più che accessibile anche l’impegno del Real, di scena al Bernabeu col Getafe. Match insidioso per l’Atletico, in trasferta a Bilbao. 21a GIORNATA Oggi: Celta-Real Sociedad; Levante-Valladolid; Saragozza-Espanyol; Deportivo-Valencia. Domani: Real Madrid-Getafe; Rayo-Betis; Barcellona-Osasuna; Ath. Bilbao-Atl. Madrid; Maiorca-Malaga. Lunedì: Siviglia-Granada. CLASSIFICA Barcellona 55; Atletico Madrid 47; Real Madrid 40; Betis 35; Malaga 32; Rayo 31; Valencia, Levante 30; Real Sociedad 29; Valladolid 28; Getafe 26; Siviglia 23; Saragozza, Ath. Bilbao 22; Espanyol 21; Granada 20; Celta 19; Osasuna 18; Maiorca 17; Deportivo 16.
ca e la furiosa smentita di Florentino Perez («Bugiardi privi di etica») ieri il quotidiano sportivo madrileno ha aggiunto carne a un fuoco già carico: «Marca non mente» recitava il titolo in prima pagina, accompagnato da due stralci di sms. Il primo: «Dicono che persino... se ne va se (Mou, ndr) resta». Risposta: «Non solo... ti dico che ce ne sono molti altri». Che se ne andrebbero se dovesse rimanere l’allenatore. Il secondo, sui temi della conversazione di martedì, visto che Perez ha detto che si è parlato solo di premi. Domanda del giornalista: «Di cosa si è parlato?». Risposta della fonte, anonima: «Si è parlato di tutto... spogliatoio, mister, premi e altro». I puntini di sospensione in entrambi i casi coprono i nomi degli interessati.
con una torta per José è stata scartata con sdegno dai giornalisti che seguono il Madrid. Sembra impossibile ricomporre la frattura.
S Claudio Ranieri Relazione turbolenta sin da quando Mou sostituisce Ranieri al Chelsea. Quando si ritrovano in Italia sono scintille
E il futuro? Liga andata, un Clasi-
co di Copa del Rey da affrontare senza Casillas, Ramos, Pepe, Di Maria e Coentrao, tra infortuni e squalifiche. Per Iker, operato ieri, si prevedono tre mesi di stop. Al suo posto arriva dal Siviglia Diego Lopez, ex canterano del Madrid, per 3.5 milioni. Dopo il Clasico toccherà al Manchester United, la Grande Prova. In caso di addio alla Champions l’aria, già rarefatta, diventerebbe irrespirabile. A Madrid nessuno scommette su un altro anno al Bernabeu di Mou, che ha un contratto fino al 2016. Molti pensano che si voglia far cacciare rapidamente. Però le opportunità future non sono così numerose: lo stesso José ha appena escluso il Psg, Ferguson non molla lo United, gli sceicchi del City non sembrano avere alcuna voglia di tirarsi addosso le polemiche che accompagnano il portoghese. Restano i vecchi amori: il Chelsea, l’Inter, la famiglia, alla quale Mou potrebbe dedicarsi per un po’ se dovesse prendersi un sabbatico alla Guardiola. Per ora, il vento delle polemiche spegne queste 50 candeline. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA POLEMICA GLI SMS SEGRETI
Molti nemici Insomma, Marca
non molla, l’atmosfera resta tesa, i rapporti complessi. Mourinho festeggia i 50 anni con una novità: abituato a costruire le sue squadre con fondamenta solidissime negli spogliatoi, al Madrid sta affrontando una specie di ammutinamento generalizzato e i giocatori che si lamentano di lui con gli amici giornalisti, in privato, e, come dice Marca, addirittura col presidente, sono un buon numero. José resta in silenzio: oggi dovrebbe presentare la sfida col Getafe, però salvo grandi sorprese non si farà vedere. Ultimamente sta evitando qualsiasi contatto con la stampa, che lo ricambia con zero simpatia: l’idea di allentare la tensione
Rafa Benitez Tempo di sbarcare in Premier ed è subito burrasca con l’ex tecnico del Liverpool, complici i due incroci nelle semifinali di Champions
S Tito Vilanova L’ex vice di Guardiola paga anche le colpe del suo vecchio capo. E dopo la sconfitta nella Supercoppa 2011, Mou gli infila un dito nell’occhio
S Iker Casillas Mourinho non gli perdona la tregua coi nazionali spagnoli del Barça. E sotto Natale lo condanna alla prima panchina per scelta tecnica in 10 anni
la carriera LO SPECIAL ONE
Porto e Inter i capolavori Ma col Chelsea finisce male La quarta stagione con Abramovich dura poco, indimenticabili i due campionati con Moratti e proprio nella notte di Madrid lascia e va al Real FABIO LICARI
Da bambino voleva essere calciatore come papà Felix, ex portiere della nazionale. «Mi resi presto conto di avere più talento per allenare». Setubal, sulle rive dell’Atlantico, non lontano da Lisbona. Il 26 gennaio 1963 Josè Mourinho nasce qui: e non – come ironizza qualcuno dopo l’auto-definizione «special one» – in una stalla tra il bue e l’asinello. Zé, così lo chiamano in famiglia, torna sempre a casa col pallone in mano, raccoglie dati e statistiche, studia calcio. Aiuta Felix, che allena l’Uniao Leiria, spiando i rivali e scrivendo relazioni. Preso il diploma, mamma Maria Julia, professoressa, lo vuole all’università. Ma lui abbandona dopo una lezione e si iscrive all’Isef portoghese, poi prende il patentino Uefa in Scozia, guarda caso terra del suo idolo Sir Alex. Con un’ossessione: allenare un grande club. Robson e Van Gaal Le giovanili del Vitoria Setubal, poi dal ’92 vice di Bobby Robson allo Sporting Lisbona. «Da lui imparai la fase offensiva». Accompagna il britannico al Barcellona, dove conosce Guardiola di cui dirà: «Già pronto per fare l’allenatore». Al Barça arriva Van Gaal che lo introduce alla metodologia scientifica della fase difensiva. Mou raccoglie tutto – schemi, informazioni, esercizi – in un libro che ha cominciato a 15 anni, che lo accompagna ancora oggi ma che, promette, «non sarà mai pubblicato». Nel 2000 lascia Van Gaal e torna in Portogallo, Benfica. «Posso farcela da solo». Resta in panchina appena 9 partite: con il cambio di presidenza viene «tagliato». Seguono Uniao Leiria, come il padre, e il Porto che lo chiama d’urgenza. José, gennaio 2002, si presenta così: «L’anno prossimo vinciamo il campionato». Sbaglia per difetto. Oltre alla Superliga arriva la Coppa Uefa, 3-2 contro il Celtic. L’Europa scopre Mou: affascinante, sicuro di sé. E con la Champions che aspetta. Abramovich Champions sarà.
Il quotidiano di Madrid: «Marca non mente» Perez smentisce Marca e ieri il quotidiano di Madrid replica: «Marca non mente» e pubblica il testo di uno scambio di sms tra giocatori del Real.
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Eliminato anche il Manchester Utd, il Porto replica il titolo e solleva la coppa a Gelsenkirchen: 3-0 al Monaco. Incanta per la sua variabilità tattica, il 4-3-3 in campionato, il 4-4-2 in Europa, i triangoli immaginari che servono a coprire il campo e tener palla. Deco è il suo profeta. È l’ultimo rega-
lo, sa che lascerà. Abramovich lo pretende al Chelsea, al posto di Ranieri. Altra frase storica: «Sono lo special one». Resterà negli annali. Ma di frase ce n’è un’altra, meno famosa ma più importante. A novembre, già in testa alla Premier, fa: «Vinceremo il titolo il 30 aprile a Bolton». La profezia si avvera. Comincia con una specie di 4-1-3-2 che si evolve in un 4-3-3 e poi 4-5-1, con gli esterni d’attacco che s’allargano e arretrano. Il Chelsea non vinceva dal 1955. Si prende anche la Coppa di Lega, gli sfugge la Champions. Maledizione Champions Di più. Quella Champions sarà ricordata per altri, spiacevoli, motivi. Il quarto di finale col Barcellona porta in dote la lite con l’arbitro Frisk, accusato di aver incontrato Rijkaard nello spogliatoio, cosa successa davvero. Frisk, minacciato di morte, lascia il calcio. In semifinale il Chelsea è eliminato dal Liverpool dal gol fantasma di Luis Garcia. La storia non cambia nel 2005-06: ancora Premier, ancora out in Champions (ottavi con il Barça). E, se possibile, è peggio la stagione successiva: Mou solleva Coppa d’Inghilterra e Coppa di Lega, non fa il tris in Premier, e in semifinale di Champions è fuori ai rigori. Ancora Liverpool. Indimenticabili le sfide dialettiche con Ferguson, Wenger, Benitez. Ma Abramovich perde la pazienza e la quarta stagione dura pochi mesi: esonerato. Triplete Inter Dopo l’Inghilterra, vuole l’Italia. Italia sarà e José non è «un pirla». Moratti, nel 2008, s’invaghisce delle sue teorie e lo ingaggia. Due stagioni indimenticabili, tra «il suono dei nemici», «Lo Monaco e il monaco del Tibet» e un’opinione pubblica che lo ama/odia. Nella prima, lo scudetto; nella seconda, l’irraggiungibile triplete: campionato, Coppa Italia e Champions. La notte della finale di Madrid il popolo interista, che lo adora come lo spogliatoio, è triste. José firma per il Real con il quale il primo anno solleva la Coppa di Spagna e il secondo strappa la Liga al Barcellona. Ma non è mai amore: Mou festeggia oggi i 50 con una squadra spaccata e lo «scudetto» perso. Neanche la Champions salverebbe il rapporto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
v identiKit & CARRIERA
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Josè Mourinho, cinquant’anni oggi e due Champions League in bacheca con Porto e Inter
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
TRA SERIE A E MERCATO
Inter, due baby rebus A L’argentino
Il brasiliano
Coutinho via Southampton o Liverpool? Entro lunedì serve il risultato dell’asta: Paulinho aspetta la mossa nerazzurra ANDREA ELEFANTE MILANO
«Paulinho è bravissimo: arriva sempre in area e fa tanti gol. Se viene all’Inter, buon per noi. Via Coutinho? Mi dispiacerebbe, ma deve seguire la sua strada». Juan Jesus ai microfoni Mediaset ieri ha inquadrato bene l’attuale posizione dell’Inter sul mercato: la cessione di Coutinho è un sacrificio inevitabile per provare ad arrivare a Paulinho, ma è diventata quasi una lotta contro il tempo e entro lunedì servirà una certezza dall’Inghilterra. Coutinho voleva restare all’Inter, comunque avrebbe preferito un ritorno, stavolta definitivo, in Spagna, ma le migliori offerte all’Inter sono arrivate dall’Inghilterra: però il Liverpool, che è il club inglese in cima all’eventuale lista di Cou, deve ancora pareggiare — ma forse lo farà — l’offerta di 12-13 milioni prospettata all’Inter dal Southampton (finora, assieme all’Aston Villa, la pretendente più concreta). Paulinho si allena Con 18-20 mi-
lioni di euro, compresi quelli della cessione di Sneijder, l’Inter potrebbe tentare la scalata all’ondivaga (15 o 18 milioni?) clausola rescissoria di Paulinho. Che continua a mantenere un profilo basso («Sono in vacanza, ma mi alleno per farmi trovare pronto. No, non per il mercato: ora c'è il Paulistao») ma ha già manifestato il suo gradimento per l’Inter. Il problema è che il Corinthians continua a non mostrare grandi aperture: «Al momento — ha detto a Calciomercato.it il d.s. Roberto de Andrade — l'Inter non si è messa in contatto con noi: non ab-
S Philippe Coutinho Il 20enne brasiliano è all’Inter dal 2010. Nella scorsa stagione ha giocato sei mesi in prestito all’Espanyol LAPRESSE
GLI OBIETTIVI
S Paulinho Il 24enne centrocampista del Corinthians è in cima alla lista di Stramaccioni. Ma per prenderlo serve un’operazione da 20 milioni
biamo offerte né dall’Italia né dal Chelsea». Ma in Inghilterra insistono: il club di Abramovich si inserirà nella corsa al brasiliano. Capitolo Schelotto Sul fronte Schelotto è tutto fermo, anche se lui continua a digitare su Twitter le sue speranze: «Il treno passa poche volte nella vita...». Però l’Atalanta non molla e soprattutto insiste a sottovalutare il cartellino di Livaja (circa 1,5 a cui l’Inter dovrebbe aggiungerne 5: divergenza fra i due club di 1-2 milioni).
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Jung e la clausola Ecco perché
l’Inter — che nel caso non abbia bisogno di troppo tempo per svoltare in extremis su Mattia Cassani della Fiorentina — potrebbe decidere di dare il croato in prestito all’Eintracht Francoforte, con cui ha già parlato più volte di Sebastian Jung. Il 22enne laterale destro ieri a Sport1 ha ammesso la presenza di una clausola (2,5 milioni), ma precisando che «alla fine sono io che decido e io all’Eintracht sto bene: se io e il club andiamo d’accordo, questa clausola serve davvero a poco». Correa e Bellomo Solo per giu-
Sebastian Jung Il 22enne laterale dell’Eintracht Francoforte ha una clausola da 2,5 milioni di euro. In alternativa c’è Cassani della Fiorentina
gno, a meno di un’accelerazione della trattativa al momento non prevista, l’Inter si è interessata al centrocampista Joaquin Correa, un ’94 «raccomandato» da Veron attualmente all'Estudiantes, che però avrebbe già alzato troppo il tiro a livello di richiesta economica. Continuano i contatti con il Bari per Bellomo: il fantasista pare destinato a restare biancorosso almeno fino a giugno, anche se non è escluso che l’Inter stringa per il suo acquisto già in questa sessione di mercato.
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le presenze stagionali da titolare per Alvarez: contro Parma e Genoa in campionato e Verona in Coppa Italia
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Solo offerte di prestito per Riki, che non è mai esploso. Ma con il Toro...
Rikominciamo? Rischia di andare proprio così la storia mai davvero sbocciata tra l’Inter e Riki Alvarez. Il 24enne centrocampista argentino è il giovane su cui il club ha investito più soldi negli ultimi anni, ma a furia di aspettarlo invano in società si sono convinti al sacrificio per fare cassa e puntare a Paulinho. Peccato che nessun club sia disposto ad acquistarlo a titolo definitivo e la formula del prestito non abbia senso per i nerazzurri. In prestito no grazie Ci hanno
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I NUMERI
Alvarez resta Aspettando una scintilla LUCA TAIDELLI MILANO
Ezequiel Schelotto Il 23enne esterno italo argentino dell’Atalanta piace a Strama, ma i due club continuano a non trovare un accordo
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provato l’Atletico Madrid dell’ex Simeone e il River dell’ex Passarella. Il club di Buenos Aires potrebbe anche considerare di prendere il cartellino, ma difficilmente arriverà agli 8 milioni richiesti dall’Inter e soprattutto il ragazzo non vuole tornare in patria con l’etichetta di quello che in Europa ha fallito. Ecco perché, a meno di colpi di scena negli ultimi giorni di trattative, Riki resterà in nerazzurro dove è arrivato nel 2011 proprio per 8 milioni - e continuerà l’attesa della scintilla che accenda questo talento mai sbocciato. Perché ora la domanda diventa la seguente: Alvarez è un giocatore perso o recuperabile proprio quando è stato dato per perso? Scintille solo alla Pinetina Per-
ché le attenuanti ci sono (ambientamento complicato dai continui cambi tecnici, infortuni muscolari e operazione al ginocchio), ma mai come ora Riki deve aiutarsi da sé. Il suo problema infatti è diverso da
S Ricardo Alvarez L’argentino, 24 anni, è in nerazzurro dal 2011, proveniente dal Velez. In questa stagione non ha ancora segnato LAPRESSE
quello di altri giovani che hanno accusato l’effetto San Siro. Se l’involuzione di un Jonathan è psicologica, quella di Riki è diversa. Lui non ha certo paura di tentare la giocata. Anzi, spesso eccede nei fronzoli in un mix di presunzione e indolenza. Alla sua età, dovrebbe mangiare il campo per meritarsi più spazio. Invece ciondola, quasi fossero i compagni a non capire lui (e non viceversa) e non riesce mai a mostrare in partita i numeri che pare offra nel chiuso degli allenamenti alla Pinetina. Non inserito nella lista di Europa League perché recuperasse dopo l’operazione di pulizia al ginocchio, l’argentino è fermo a 11 presenze stagionali, di cui appena tre da titolare.
le reti segnate dall’argentino in nerazzurro: a Lecce, Udinese e Trabzonspor. Tutte nella scorsa stagione, visto che in questa è ancora a secco
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le gare giocate da Alvarez da quando è arrivato all’Inter nel 2011: 30 in campionato, 5 nelle Coppe europee e 5 tra Supercoppa e Coppa Italia
E se domani... Strama per pri-
mo ha sempre creduto nel ragazzo. Anche perché sa bene che ha caratteristiche uniche in una rosa in cui manca chi salti l’uomo e ricopra così tanti ruoli. Riki invece può (potrebbe) fare l’interno - come nel Velez e poi con Gasperini -, il trequartista e l’esterno offensivo su entrambe le fasce. E proprio per questi motivi Alvarez sulla fascia potrebbe essere la sorpresa in caldo per domani sera, quando per adattarsi al 4-2-4 del Torino Stramaccioni potrebbe anche schierarlo - più facilmente, come all’andata, a gara in corso che dall’inizio - per «allargare» la squadra, magari puntando sul 4-4-2 come contro la Roma. Quando Riki ha giocato l’ultimo spezzone di gara con un piglio nuovo. Vuoi vedere che prima o poi la scintilla arriva per davvero? © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMANI IL TORINO BUONE NOTIZIE SUL FRONTE ATTACCANTI. E CHIVU: «L’INTER È CASA MIA, L’INFORTUNIO ALLA TESTA MI HA RESO PIÙ FORTE»
Cassano pronto al rientro, Milito ci prova per Siena Diego in gruppo per metà allenamento Tempi più lunghi per il tendine di Samuel MILANO
Il secondo allenamento consecutivo in gruppo induce all’ottimismo. Antonio Cassano oggi dovrebbe tornare nella lista dei convocati dopo aver saltato le due sfide ravvicinate con la Roma per un risentimento all’adduttore lungo accusato in Coppa con il Bologna. Il barese
ha svolto l’intera seduta con i compagni senza avvertire fastidi e domani sera contro il Torino potrebbe anche giocare dal 1’ al fianco di Palacio, che invece ieri ha fatto differenziato (al pari di Chivu) perché leggermente affaticato. Nulla di preoccupante, comunque. Principe a metà L’altra buona notizia di giornata arriva da Mi-
lito, che in mattinata è tornato a lavorare in gruppo, anche se solo per la prima metà dell’allenamento. Poi ha proseguito con il lavoro specifico per risolvere il problema al ginocchio sinistro. Difficile, se non impossibile, rivederlo contro il Torino. Nel mirino c’è la trasferta di Siena del 3 febbraio. Stesso obiettivo per Coutinho (anche ieri a parte) e Stankovic. Tempi più lunghi invece per Samuel, anche se diventa difficile fare una tabella prima di capire come reagirà alle cure il tendine dolorante.
Le scelte di Chivu Aspettando di farlo in campo, ieri hanno parlato tre nerazzurri. A Inter Channel Chivu è tornato sul caso Sneijder: «Argomento delicato, quel contratto non l’ha ottenuto puntando una pistola alla tempia di qualcuno. Io in estate ho accettato una riduzione dell’ingaggio perché all’Inter mi sento a casa. L’infortunio alla testa del 6 gennaio 2010 mi ha reso più forte. L’ultimo al piede mi ha fatto passare mesi pesanti. Strama è contento di riavere me e Stankovic? Lo siamo più noi
due! Il nostro tecnico è giovane ma molto preparato». Ecco Juan, esploso proprio contro il Torino all’andata. «Voglio restare all’Inter almeno 10 anni e vincere tutto — racconta a Mediaset —. Magari anche questo scudetto, con una serie come quella di ottobre». «Terzo posto — fa Pereira a Sky —? Non firmo. Diamo tutto sino all’ultima partita. Poi faremo i conti». Trentino tris Il club intanto ha ufficializzato che per il terzo anno consecutivo svolgerà la preparazione estiva in Trentino, a Pinzolo. lu.tai.
Antonio Cassano, 30 anni FORTE
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TRA SERIE A E MERCATO
d C’è il riscatto Mancini gela Galliani di Constant «Balo non è sul mercato» Acerbi al Genoa Ma Raiola è a Milano... lafrase DEL GIORNO
AFFARI TRA AMICI
Inglesi intransigenti, l’agente di SuperMario tesse la tela con il Milan. Contatti pure con il Real per Kakà. E Drogba aspetta xi-sconto. Ecco perché la maratona madrilena non è ancora terminata, nonostante gli impacci dialettici. Capitolo Balo Tornando a SuperMario tutto ruota attorno alle frasi del Mancio che esprime pubblicamente l’idea del club. Ferran Soriano, manager del City, nell’incontro con Mino Raiola è stato esplicito: «O il Milan fa un’offerta per acquistarlo a titolo definitivo oppure noi chiudiamo la trattativa in tempi brevi». La sorpresa Intanto ieri l’agente di Balotelli è tornato a Milano, con relative fibrillazioni. Stavolta, però, non sono stati segnalati incontri con Galliani. In ogni caso la tela viene ancora tessuta. Non dimentichiamo, infatti, che ai rossoneri piace anche un
28 Mario Balotelli, 22 anni, attaccante del Manchester City, in questa stagione ha giocato 16 partite ANSA
Mourinho accelera su Kakà, Galliani frena subito. Gli alti e bassi in casa Milan continuano. Anzi, se ci riferiamo a Mario Balotelli ieri sono arrivati solo segnali in negativo perché in conferenza stampa Roberto Mancini è stato molto netto: «Balotelli non è sul mercato». Anche su questo punto l’a.d. rossonero annuisce. E a denti stretti aggiunge: «Anche per il 2013 il progetto rossonero prevede il pareggio di bilancio. Quindi non possiamo permetterci certe operazioni». Un canovaccio ormai noto che fa a pugni con la voglia di sorprendere proprio sullo striscione del traguardo.
L’apertura Il passaggio di Mourinho non è da sottovalutare. In un’intervista a Dribbling ammette: «Kaka? Lui deve essere felice e penso che il Milan possa essere una buona soluzione per lui anche se, ricordiamolo, è un giocatore del Real». Nel frattempo a Madrid continuano i contatti con Florentino Perez. Ernesto Bronzetti prova a capire se l’intransigenza del presidente madridista possa essere ammorbidita. Il numero uno madridista ha addirittura alzato l’asticella a 15 milioni di euro, mentre sulla sponda rossonera le idee sono molto più al ribasso. E ciò giustifica la cautela di Galliani. Certo, gli indizi non sono incoraggianti. Ma vale il leit motiv di questi giorni: mai dire mai. Il Real ha in carico una spesa di 40 milioni lordi sino al 2015 e ciò potrebbe anche indurre a un ma-
Ieri il manager di Balotelli è tornato in Italia: ci sono nuovi incontri in vista col Milan
altro assistito dell’agente italo-olandese: il difensore polacco Bartosz Salamon del Brescia. Secondo un’ipotesi nata nell’ultime ore il Milan prenderebbe entrambi, usando come sponda proprio il City che ora rileverebbe Salamon da Corioni per girarlo poi ai rossoneri in estate. Un giro un po’ contorto per la verità, ma in silenzio il manager rossonero continua a seminare anche per le entrate. Drogba outsider Il copione è or-
MINO RAIOLA AGENTE DI MARIO BALOTELLI
Valutata 4 milioni la metà del terzino, il Milan ha ceduto la metà del centrale ai rossoblù
ROBERTO MANCINI ALLENATORE MANCHESTER CITY
Kevin Constant, 25 FORTE Francesco Acerbi, 24 FORTE ALESSANDRO RUSSO
Sono servite oltre quattro ore di discussione tra Adriano Galliani e il presidente del Genoa Enrico Preziosi per concludere il trasferimento del difensore Francesco Acerbi al Genoa in cambio della metà di Kevin Constant. Operazione confezionata dopo una trattativa a sorpresa in via Turati, nella quale «non si è discusso però di Mattia Perin», portiere di proprietà del Genoa che piace al Milan. Arriva Preziosi Il vertice, cominciato intorno alle
i gol realizzati da Balotelli in Italia, con la maglia dell’Inter. Mario è stato nerazzurro per tre stagioni: dal 2007 al 2010.
CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
MARIO DAL CITY NON SI MUOVE «Balotelli al Milan? Non è vero nulla, Mario resta qui. Non abbiamo avuto alcuna richiesta né per Mario, né per altri»
mai noto. Anche le accelerazioni a sorpresa. E sul fronte arrivi non va mai trascurata la soluzione Didier Drogba. I contatti con il suo entourage non sono stati interrotti sebbene l’ivoriano abbia bisogno di tempo per ottenere il via libera dello Shanghai Shenu. Nello zibaldone rossonero c’è pure questo.
16,30, si è protratto fino alle 21. Alla fine dei giochi i rossoneri prelevano la metà di Constant (arrivato dal Genoa al Milan in prestito con il diritto di riscatto fissato ad 8 milioni), per 4 milioni di euro, girando l’altra metà di Acerbi proprio al Genoa, con la stessa valutazione di 4 milioni. Operazione sul filo delle cifre, ma con nessuno spostamento di denaro, per le medesime valutazioni date ai due giocatori. Sia Milan che Genoa, occorre ricordarlo, sono sotto la lente della Covisoc e qualsiasi loro operazione di mercato va sostenuta da un aumento di capitale. Necessità aggirata con lo scambio portato a buon fine tra i due club. Al vertice in via Turati erano presenti anche il ds del Genoa Rino Foschi, l’ad rossoblù Zarbano, Constant e l’agente di Acerbi Andrea Cattoli. Acerbi saluta Proprio il difensore passa al Genoa con qualche rimpianto per l’intenzione, solo parzialmente realizzata, di contribuire al campionato del Milan; il «gigante» lombardo, che saluta Milanello, sposa comunque con favore il progetto del Genoa. Acerbi, tra l’altro, era stato richiesto da più club. Al Milan erano pervenute le avances di Atalanta, Samp e Parma. Proprio i doriani si erano fatti sotto con decisione, ma nessuna delle pretendenti avrebbe avuto delle concrete possibilità. In estate il suo trasferimento dal Chievo al Genoa e poi al Milan, aveva esaurito il doppio cambio di maglia possibile. E dire che s’era intromessa la Samp...
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COMPLEANNO A MILANELLO ALLEGRI PENSA ALLA FORMAZIONE ANTI ATALANTA
Robinho ora è felice: «Voglio restare qui a lungo» Il brasiliano però dovrebbe partire ancora in panchina: Niang favorito MILANELLO
Voleva andarsene, però adesso è felice di essere rimasto a Milano e spera di fermarsi a lungo. Parola di Robinho, che ieri ha festeggiato i suoi 29 anni. «Io sono felice qui al Milan — ha detto a Milan Channel —. Spero di giocare bene contro l’Atalanta, per
me il regalo più bello sarebbe conquistare i tre punti. A Milanello mi trattano bene e sono felice di essere qui. Adesso ho più esperienza, è vero, ma ho la stessa mentalità di sempre e spero di festeggiare tanti compleanni qui». Piace la linea verde Robinho però difficilmente sarà titolare a Bergamo: Allegri è intenzionato a confermare il tridente Niang-Pazzini-El Shaarawy. Il brasiliano è ancora indietro di condizione e Allegri preferisce dare fiducia al ragazzino francese, che ha tanta voglia di mettersi in mostra. Oltre al lavoro tecnico-tattico, ieri i giocatori han-
no fatto una partitella a metà campo 11 contro 11, utile all’allenatore per fare delle prove in vista della partita di campionato. Domani Boateng dovrebbe giocare ancora in mediana. L’anno scorso Prince fece gol a Bergamo alla ripresa dopo la sosta natalizia. Il centrocampista non segna in campionato dal 30 novembre (Catania-Milan 1-3) e ha bisogno di sbloccarsi. Con Montolivo confermato in cabina di regia (Muntari non ha ancora i 90 minuti nelle gambe e comunque il tecnico è rimasto soddisfatto della prestazione di Riccardo contro il Bologna), a destra dovrebbe esserci ancora Flamini.
laFotonotizia
Zaccardo rossonero: ora è ufficiale Foto di rito con la maglia rossonera. Il difensore Christian Zaccardo è diventato ufficialmente un giocatore del Milan BUZZI
Emanuelson k.o. In difesa pare scontato il rientro di Bonera dal primo minuto. Al suo fianco dovrebbe giocare Zapata, che è favorito su Mexes dopo le ultime buone prestazioni. A destra torna titolare De Sciglio, che aveva saltato la gara con il Bologna per colpa dell’influenza, mentre a sinistra ci sarà di nuovo Constant. Niente da fare invece per Emanuelson: l’olandese si è fatto male giovedì durante l’amichevole (distorsione alla caviglia sinistra dopo uno scontro di gioco). Le sue condizioni sono ancora da valutare, ma sicuramente non ce la farà per domenica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
Roma, tegola Destro Rischia due mesi di stop Per l’attaccante menisco esterno k.o.: verrà operato oggi Ora Zeman punterà su Pjanic. Ipotesi rilancio per Nico Lopez
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I gol in A Oltre ai 4 con la Roma, Mattia ne ha segnati 2 col Genoa nella stagione 2010-11 e 12 a Siena nello scorso torneo
Infortunio Destro si è fatto male
L’uruguaiano, capocannoniere del Sub 20: «Devo parlare con il club, voglio giocare» cedentemente per il calcio la lesione al menisco esterno. Il ginocchio, tra l’altro, è lo stesso su cui la Roma aveva riscontrato una lieve anomalia (menisco discoide, cioè una forma e una dimensione alterata rispetto al normale e il menisco che presenta un buco al centro) alle visite mediche, anche se l’infortunio di Destro con l’Inter nasce da altre modalità e non è legato all’anomalia stessa. Ma perché due mesi di stop? Il menisco esterno è più complicato nella fase di recupero e prevede tempi più lunghi (a cominciare dalla deambulazione con le stampelle). Tanto per intenderci, Samuel Eto’o (all’epoca al Barcellona) nel 2006 rimase fuori tre mesi per lo stesso infortunio e Maxi Lopez è ancora out, dopo essere stato operato il 7 novem-
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Le partite giocate da Destro prima di infortunarsi, per un totale di 851 minuti
Le reti segnate quest’anno: la media voto è stata di 5,68
Lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro, il rischio è di doverne fare a meno forse anche per due mesi. Mattia Destro si ferma proprio sul più bello, quando sembrava finalmente aver trovato fiducia e anche un pizzico di continuità di rendimento in più. Verrà operato oggi a Villa Margherita dal professor Giuliano Cerulli, poi dalla prossima settimana seguirà un programma di recupero studiato dallo staff medico della Roma.
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Mattia Destro, 21 anni, attaccante, è cresciuto nell’Inter ma non ha mai giocato con la prima squadra ANSA
VERSO BOLOGNA
Piris quasi out Torosidis mette già la freccia (pug) A Trigoria Zeman fa la conta e raccoglie i cocci. Soprattutto sugli esterni, dove Piris ieri non si è allenato per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio sinistro e Balzaretti (che domani sera sarà a Milano, premiato agli «Oscar del calcio» nella formazione Top 11 del campionato scorso) continua a giocare, nonostante una situazione fisica critica (problemi agli adduttori). Ed allora la grande novità di Bologna potrebbe essere Vasilis Torosidis, che è arrivato a Trigoria in un buon stato di forma e che ha già rubato l’occhio al tecnico boemo. Il difensore greco ha stupito per la facilità di corsa e per l’ottima predisposizione al cross, cosa che potrebbe lanciarlo subito in campo. Già da domani.
bre proprio per la «regolarizzazione del menisco esterno». Destro dunque rischia di rientrare per Roma-Parma del 17 marzo o, addirittura, per Palermo-Roma del 30 marzo, saltando così 7-8 partite di campionato. Tegola Non ci voleva, è chiaro,
anche perché la Roma adesso resta con soli tre attaccanti puri (Lamela, Osvaldo e Totti). A Trigoria stanno riflettendo se dover intervenire o no sul mercato, molto dipenderà anche da un’eventuale occasione low cost dell’ultimo momento, quando l’avvicinarsi della chiusura del mercato può offrire delle buone soluzioni a prezzi contenuti. Il problema di prendere infatti un altro attaccante è di avere poi un giocatore in più proprio quando tornerà Destro, soprattutto se Mattia riuscirà ad accorciare i tempi di recupero (magari abbassandoli a 40-45 giorni). Zeman, inoltre, in questo momento si fida moltissimo di Miralem Pjanic in posizione offensiva (il bosniaco ha già giocato come esterno d’attacco e può giostrare sia a destra, sia a sini-
stra), dopo aver pensato a lungo che fosse una soluzione impossibile da praticare. Nico resta È chiaro che all’infortunio di Destro si lega ora il futuro di Nico Lopez, che al Sudamericano Sub 20 sta facendo faville (capocannoniere con 5 gol in 6 partite). Sull’uruguaiano c’è l’interesse di tanti club (Catania e Torino, ma anche spagnoli e russi) e Nico ieri ha espresso così il desiderio di fare esperienza: «Quando tornerò in Italia parlerò con la Roma per capire dove andare a giocare, che adesso è la cosa migliore per me — ha detto Lopez all’Ovacion Digital — . Mi manca il calcio, ma ora ho la testa alle partite che mancano per provare a vincere il torneo e arrivare al Mondiale». Lopez è un pallino di Sabatini, ma finora non ha mai convinto Zeman, che ritiene non abbia capito bene il suo gioco. Come calcia lui con il sinistro, però, ce ne sono pochi. E ora che Destro è out, chissà che non trovi più spazio dei 35 minuti giocati finora.
DOPO LE ACCUSE ALLA SOCIETÀ
I NUMERI
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ANDREA PUGLIESE ROMA
nel finale della semifinale d’andata di mercoledì sera di Coppa Italia, vinta 2-1 contro l’Inter. Sulla corsa, fatale è stato l’appoggio con il piede sinistro per andare poi a calciare con il destro. Nel contrasto con Chivu si è procurato la distorsione alla caviglia destra, nel caricare pre-
4
I punti in più della Roma rispetto alla 21ª dello scorso torneo, quando ne aveva 31 ma era sesta in classifica: ora è settima
2
Le reti nelle ultime tre gare di A dalla Roma: i giallorossi hanno il secondo migliore attacco (43 reti) dietro la Juve (45)
Maarten Stekelenburg (30) e Emiliano Viviano (27)
Stekelenburg si scusa col club E sbuca Viviano Multa in arrivo per l’olandese Per sostituirlo è possibile un accordo col portiere viola ROMA
Si è scusato per le parole espresse, anche se ha ribadito il concetto: «Così non sono felice, voglio giocare e non mi sento una riserva». Il giorno dopo l’intervista a Sport-Promotion NL (il sito dell’agenzia del suo procuratore, Robert Jansen, ndr), Maarten Stekelenburg ieri ha avuto un chiarimento con la Roma. Ha chiesto scusa per alcune frasi (in particolare «L’acquisto di Goicoechea è stato inutile»), giustificandosi con un concetto riportato non al 100% («Era un discorso più ampio, volevo dire che essendoci già due portieri la Roma era a posto»). Poi ha chiesto scusa anche allo stesso Goicoechea, che dopo aver letto le dichiarazioni ci era rimasto male. Ma la sostanza, alla fine, non cambia: perché Stek ha fatto quella sparata lì? Non si aspettava di creare questo polverone, ma nell’era globale di Twitter e Facebook è difficile credere a un’ingenuità. Molto più facile pensare che il portiere olandese cercasse la rottura. E la Roma infatti non ha aspettato per cercare soluzioni alternative: l’ultima idea, forse la più probabile, porta a Viviano, altro giocatore scontento con il suo club. C’è concorrenza, in primis del Bologna, ma si può chiudere. Mercato Tornando a Stek, la Roma ha ascoltato
le scuse, ma non ha gradito. Al giocatore (che dovrebbe però far parte della spedizione di domani a Bologna) verrà inflitta una multa salata, per dichiarazioni non autorizzate. Poi, se da qui alla fine del mercato arriveranno delle offerte concrete, il club giallorosso le valuterà: non in prestito (esclusa l’ipotesi di uno scambio con Amelia, che non trova gradimento nelle stanze di Trigoria) però e non a meno di 4-5 milioni di euro. Ieri, tra l’altro, i tanti rumor provenienti da Madrid si sono calmierati nel finale di giornata, quando il Real ha chiuso per Diego Lopez (Siviglia). A questo punto le possibili destinazioni di Stekelenburg sono in Inghilterra (Fulham su tutti) o Germania. Nel caso l’offerta giusta non arrivi, Stek rimarrà a Trigoria. Anche se il rapporto oramai con un po’ tutto l’ambiente giallorosso è davvero agli sgoccioli. pug
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BOLOGNA IL CAPITANO VA AL GENOA, I TIFOSI CHIEDONO RINFORZI
È APPENA ARRIVATO DAL CHIEVO
Portanova, addio con polemiche
Sorrentino entusiasta del Palermo «Voglio parare qui fino a 40 anni»
ANDREA TOSI BOLOGNA
Manca ancora l’annuncio ufficiale (a questo punto dovrebbe arrivare lunedì), ma non ci sono più dubbi sulla nuova destinazione di Daniele Portanova che torna al Genoa 14 anni dopo la sua prima esperienza col Grifone. Dall’altra parte, non era mai accaduto che nella sua centenaria storia il Bologna si privasse del capitano a stagione in corso. E’ vero che la lunga finestra del mercato di gennaio esiste dal 1996 e non da un secolo, ma con la cessione di Daniele Portanova è come se quella storia non fosse più la stessa anche per i motivi che hanno portato al divorzio tra il Bfc e il difenso-
re romano. Di sicuro Portanova diventa più ricco allungando di un anno il suo contratto che scadeva nel 2015 mentre il Bologna, ricavando da questa operazione un delta positivo di 3.5 milioni, può alleggerire il carico degli stipendi. Tutto si fa per i soldi, ma anche il rapporto deteriorato tra le parti ha dato una spinta.
presidente Guaraldi, ma il manager del giocatore, Matteo Materazzi, ha svicolato: «Se Daniele avesse voluto fare il suo nome lo avrebbe fatto senza nascondersi, chi doveva capire ha capito». Nel pomeriggio il tweet è stato ritirato, nessuno è uscito allo scoperto mentre i tifosi bolognesi sono in fermento. Gli ultrà della curva restano sul piede di guerra, viceversa i moderati del Centro Coordinamento Club hanno diffuso una nota nella quale si chiede alla società di reinvestire sul mercato l’utile della cessione. «Tutte le rivali per la salvezza si stanno rinforzando, mentre noi oggi senza Portanova ci siamo indeboliti» chiosa Stefano Dalloli, presidente dei tifosi organizzati.
Tweet lanciato e ritirato Ieri la
vicenda è uscita anche sui social network per un tweet di Portanova molto polemico e volutamente criptico: «Nonostante l'amore per la maglia sono dovuto andare via. Tu che non l'hai amata sei ancora lì. Questa è la cosa che mi fa più male, ma adesso vinca la verità. Bologna non ti merita». Il destinatario più probabile è il
Daniele Portanova, 34 anni FORTE
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PALERMO La sua scelta l’aveva fatta da tempo, ma ha dovuto attendere i tempi di una trattativa estenuante tra Palermo e Chievo. Alla fine Stefano Sorrentino ce l’ha fatta a indossare la maglia del Palermo. L’ex portiere del Chievo non ha mai avuto dubbi nemmeno davanti al penultimo posto in classifica. «La spinta più grande è stata la piazza – spiega l’estremo difensore -. Giocare a Palermo è sempre stata la mia idea fin da quando ho iniziato a giocare a calcio. Da piccolo ho vissuto in Sicilia perché mio padre ha fatto qualcosa di importante dall’altra metà dell’Isola (a Catania, ndr), ma io spero di fare meglio da questa parte. Mi ha convinto il direttore Lo Monaco con una chiacchierata, mi ha contagiato col suo entusiasmo, abbiamo
trovato subito un’intesa per venire qui. In passato ci sono state tante trattative, ma nessuna è andata in porto, nessuno ha avuto la tenacia di Lo Monaco. Alla fine la cosa più importante è che sono qui, pronto per una nuova sfida. Chiudere la carriera qui? Voglio arrivare a 40 anni, me lo auguro». Adesso per la salvezza c’è da rimboccarsi le maniche. «C’è bisogno di tutti, io cerco di portare un po’ di esperienza. Magari la tifoseria non è abituata a questi obiettivi, quindi può anche pesare di più la situazione di classifica. Io non credo a fortuna e sfortuna, i punti sono questi e se ne vogliamo di più dobbiamo andarceli a prendere, a cominciare da domenica col Cagliari». Fabrizio Vitale
SABATO 26 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
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UN MAGRO BOTTINO PER IL CENTRAVANTI EX INTER SOLTANTO DUE RETI IN 16 PARTITE
I NUMERI
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Le presenze in Serie A per Pandev: il debutto il 2 novembre 2003 Ancona-Siena 0-0 GDS
Pandev non segna più Ma Napoli non lo molla L’ultimo gol del macedone è del 7 ottobre, però Mazzarri lo confermerà accanto a Cavani anche contro il Parma GIANLUCA MONTI NAPOLI
Il nome di Goran Pandev in estate aveva messo d’accordo De Laurentiis e Mazzarri, prima ancora che tra i due scoppiasse la pace. Sulla sua riconferma presidente ed allenatore non hanno avuto il minimo dubbio e dal macedone entrambi hanno deciso di ripartire dopo l’addio di Lavezzi. Pandev nella sua prima stagione napoletana era proprio l’alternativa al Pocho. Un ruolo che sembrava calzargli a pennello, come testimoniato anche dai 6 gol messi a segno nel campionato scorso. Entrava dalla panchina e spesso decideva le partite. Era accaduto anche in finale di Coppa Italia, quando aveva servito ad Hamsik il pallone del 2-0. Adesso, da titolare, l’ex interista sta facendo decisamente più fatica. Bottino magro Appena 2 reti realizzate fin qui, entrambe al San Paolo. L’ultima, contro l’Udinese, addirittura il 7 ottobre 2012. La prima, invece, all’andata contro il Parma, che ritroverà domani in una sfida fondamentale per lui e per il Napoli. Pandev in Emilia ha già realizzato 2 gol, entrambi con la maglia della Lazio, e appare deci-
il personaggio
MARIO FRONGIA
«Parma e Napoli mi hanno dato tanto. Non scorderò mai città e tifosi». Gianfranco Zola, tra passato stellare e presente intrigante. Dall’accelerata nella B inglese col Watford alle sirene del Chelsea. Fino alla A e al match di domani al Tardini. Per Magic Box, maglie indimenticabili. «A Napoli — ricorda l’allenatore del club dei Pozzo — cominciavo la carriera in un team di fenomeni. A Parma ho trovato la maturazione. Completavo una rosa che puntava a vincere. Sono state esperienze splendide dal punto di vista umano e sportivo». Zola, fair play e tecnica. Tra Maradona e lo spartito di Nevio Scala. «A Napoli uscivo con Corradini e Francini. A Parma, con Mussi e Minotti. Se ci giocassi oggi, sarebbe curioso duettare con Cavani. Nel Par-
Goran Pandev, 29 anni, attaccante del Napoli, è alla seconda stagione con gli azzurri AP
IL SECONDOGENITO DELL’URUGUAIANO
Edinson pubblica su Twitter l’ecografia del piccolo Lucas Edinson Cavani ha scelto Twitter per «fare vedere» Lucas, il secondo figlio in arrivo a marzo e ancora dentro il pancione di mamma Maria Soledad. L’uruguaiano ha pubblicato sul suo profilo, seguito da oltre 256 mila persone, la foto dell’ecografia del nascituro, insieme al messaggio «Con tanta voglia che arrivi marzo per ricevere Lucas, un’altra bellissima Benedizione...». Il piccolo Lucas nascerà due anni dopo Bautista, primo figlio del Matador.
so a calare il tris. Servirà una prestazione di qualità. Quella che Pandev garantisce quando è al massimo della forma. Invece, il suo rendimento, complice anche qualche problema fisico, in questa stagione è stato altalenante. Mazzarri, però, continua a riporre grande fiducia in lui, anche se gli ha chiesto qualcosa di più in termini realizzativi. Cancellare Firenze Giovedì, for-
se non a caso, Pandev ha fatto gol in partitella mentre per le riserve ha pareggiato Calaiò. Con l’arrivo di quest’ultimo la concorrenza in attacco è aumentata. Per il macedone un ulteriore stimolo, ma anche un pericolo. I tifosi, infatti, stravedono sia per l’ex centravanti del Siena che per Lorenzo Insigne, e Pandev dovrà essere bravo a respingere i loro assalti. Domani Pandev avrà l’ennesima chance, che Mazzarri è intenzionato a concedergli perché lo ritiene il partner ideale per Cavani. Lui e Hamsik, infatti, si alternano alle spalle del Matador confezionando assist su assist: Pandev è a quota 3, lo slovacco ne ha sfornati 6. Macchina da gol Anche grazie alle loro giocate il Napoli ha un’impressionante continuità realizzativa: gli azzurri vanno in gol da 11 partite di fila e hanno segnato almeno una rete in 25 delle 29 partite stagionali. Mattatore, ovviamente, Cavani che ieri ha fatto un giro in centro ed è stato assalito dai tifosi. Per l’uruguaiano (che starebbe per acquistare una casa ad Agropoli) una visita alla municipalità di Chiaia. Per Maggio, invece, alla fine dell’allenamento, forte contusione alla mano sinistra. Gli esami hanno evidenziato un’infrazione al quarto metacarpo. E’ in dubbio per domani, si scalda Mesto.
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Le gare con l’Ancona del macedone: quindi 159 con la Lazio, 46 con l’Inter e 46 con il Napoli
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I gol in Serie A per Pandev così ripartiti: 9 destro, 46 sinistro, 5 testa, una punizione diretta, un rigore (una rete con l’Ancona, 48 con la Lazio, 5 con l’Inter e 8 con il Napoli)
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I punti in più per il Napoli rispetto al 21˚ turno del campionato scorso: la formazione di Mazzarri è quella con il miglior saldo positivo rispetto a 12 mesi fa
Taccuino CAGLIARI
Lega, ok a Is Arenas (m.f.) Dopo l’okay del Comune di Quartu Sant’Elena arrivato giovedì sera, ieri anche la Lega di Serie A ha ratificato che sarà lo stadio Is Arenas la sede della partita Cagliari-Palermo, in programma domani alle 15.
CALCIO A 5
Napoli a valanga (g.l.g.) Il programma della 16a giornata: Napoli-Putignano 11-1 (ieri), Kaos Bologna-Genzano 5-4 (ieri), Marca Futsal-Acqua&Sapone, Lazio-Luparense, Asti-Pescara, Montesilvano-Rieti, Venezia-Verona. Classifica (prime posizioni): Asti 39; Lazio 33; Acqua&Sapone 27; Montesilvano e Genzano 26; Luparense e Marca Futsal 25.
SERIE A DONNE
Torres a Napoli (f.sal.) Il programma della 18a giornata (ore 14.30). La capolista Torres gioca in trasferta (a Napoli), mentre il Tavagnacco ospita il Fiammamonza: Como-Mozzecane, Lazio-Brescia, Mozzanica-Chiasiellis, Napoli-Torres, Perugia-Pordenone, Riviera di Romagna-Firenze, Tavagnacco-Fiammamonza, Verona-Torino. Classifica (prime): Torres 49, Tavagnacco* 40, Brescia 39, Verona 37. (* una partita in meno)
TORNEO DI VIAREGGIO
Forfait della Libia Due straniere lasciano la coppa Carnevale, altre due prendono il loro posto. Nel girone 8 il Nordsjaelland dà forfait per motivi di organico (5 giovani sono passati in prima squadra), al suo posto un’altra squadra danese: il B 93 Copenaghen. Mentre l’Under 17 della Libia, avendo avuto problemi di visti, viene sostituita nel girone 4 il più antico club spagnolo: il Recreativo Huelva, fondato nel 1889. In questo modo nulla cambia, comunque, nello schieramento del torneo giovanile di Carnevale, che per la prima volta presenta ai nastri di partenza 24 squadre italiane e altrettante straniere.
NAZIONALE UNDER 16
Stage da domani al 30 Sono 25 i giocatori convocati dal c.t. Daniele Zoratto per lo stage della Nazionale Under 16 da domani al 30 gennaio a Roma.
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Zola, un doppio ex tra il San Paolo e il Tardini «Duetterei col Matador. Amauri? A me piace» ma? Amauri ricorda Casiraghi: basta ronzargli attorno e qualcosa di buono viene fuori». Da Londra un sms bipartisan: «Sarà una partita combattuta e bella». Col cuore a metà. Di fronte alla televisione, dopo la trasferta di oggi con il Nottingham Forest. Momento felice Gli Hornets (ca-
labroni) di Zola vengono da un break al sole di Alicante. Il premio dopo il 4-0 rifilato all’Huddersfield Town sabato scorso. «Londra era innevata, serviva uno stacco e temperature meno ostili». Tra allenamenti e relax meritato. Il Watford vola, è sesto — in zona play off — con 46 punti (14 vittorie, 4 pari e 9 sconfitte) e una gara in meno, col Bristol, ultimo in classifica. «La squadra è nelle mani giuste. Zola è persona squisita e tecnico preparato», sostiene il patron Giampaolo Pozzo. Panna e fragole anche dal d.s.
Giancarlo Nani: «Ha un biennale che vale 20 anni. Gianfranco è il nostro Ferguson. E se chiama il Chelsea o un’altra big, sceglie lui. L’ha richiesto un club top in Italia che gli dava 10 volte di più. Ha detto no. I Pozzo non romperebbero un giocattolo che funziona. Stiano tranquilli i tifosi di Watford e Udinese: Guidolin sta facendo bene, Zola pure». Insomma, blindato. «Il Chelsea? Penso al Watford. Voglio far bene qua» dribbla l’ex capitano del Cagliari. Zola vive nel Kent: 90’ di treno dagli impianti di London Conley, nord della capitale. Trenta ettari di verde e tecnologia. Dai fasti coi Blues e dal 9˚ posto col West Ham, è passato del tempo. L’uomo è cambiato. Il tecnico pure. I piedi no: mette ancora all’incrocio 7 punizioni su 10: «Pirlo ha raggiunto il mio record? Sono felice per lui, è un grande». Stadio di proprietà da 16 mila po-
IN INGHILTERRA OGGI ALLENA IL WATFORD 1
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1 Gianfranco Zola, 46 anni, dirige l’allenamento del Watford; 2 Il tecnico sardo con il difensore Lloyd Doyley; 3 Ancora Zola con il d.s. Giancarlo Nani e il vice allenatore Giancarlo Corradini
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sti, 10 mila abbonati, in 6 mila a Manchester nella sfida di coppa a Mancini e Balotelli. «Sono qui per il progetto dei Pozzo: coi tifosi chiedono gioco e divertimento. Oltre a scandali, stadi vetusti e pubblico che scappa, il tatticismo è uno dei motivi per cui in Italia il calcio soffre» spiega Zola. Al Watford si parla tricolore. Il «secondo» è Giancarlo Corradini, nello staff anche Cesarini (medico), Gasparini (riabilitatore), Giraldi (capo osservatori) e Sormani (assistente tecnico). E la squadra? Da citare oltre al bomber ceco Vydra, la seconda primavera di Cassetti (ex Roma) e Almunia, portiere ex Arsenal, «La Sardegna? Mi mancano gli amici e il clima. Ma adesso — conclude mentre mangia fusilli al pesto e crostata di mele in mensa e poi, come gli altri, sparecchia — la mia vita è qui». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA
Fort Tardini A Parma non si passa Ma il Napoli può Il 66% degli scommettitori ha puntato sul «2» a 2,45 Il team di Donadoni in casa è imbattuto: «1» a 2,85 re Snai gli azzurri sono gli unici a resistere alla Juve in quota, piazzati a 7,00 — il tocco in più sarebbe la costanza, soprattutto nei momenti in cui la squadra sembra avere ingranato. La sfida con il Parma in questo senso è uno snodo fondamentale.
LUCIA LAUDANDO AGIPRONEWS
Da tre anni, a chi tifa da sotto il Vesuvio, sembra di stare sulle montagne russe. Tra corse a mille, percorsi sottosopra, salite e discese repentine, i campionati del Napoli assomigliano ogni volta a un ottovolante parecchio imprevedibile. Il che probabilmente non è l’ideale per una squadra che ormai aspira ufficialmente alla vetta della Serie A, perché la strada che porta allo scudetto difficilmente si sposa con l’immagine di una giostra da brividi, dove gli sbalzi e le «rotture» del percorso sono una costante.
LE QUOTE ECCO LE PIÙ GIOCATE
È un buon momento Il Napoli viene da un filotto di tre vittorie e un pari ed è tornato a punteggio pieno dopo la restituzione dei due punti. La carica è enorme, ma paradossalmente è in questi momenti che gli azzurri tendono a lasciarsi andare: è successo lo scorso anno tra metà marzo e metà aprile, quando con una sola vittoria in un mese mollarono sia la cavalcata in Champions che in campionato. È successo anche quest’anno, con i quattro k.o. di fila a dicembre dopo un’imbattibilità durata per sette partite. Il salto di qualità passa dalla continuità delle presta-
Il tricolore Da quando c’è Maz-
zarri le vicissitudini partenopee vanno un po’ così e agli strepitosi progressi (gli ottavi di Champions, la Coppa Italia, le posizioni di vertice in classifica) manca ancora qualcosa. Le potenzialità del Napoli sono fuori discussione — tanto è vero che sulla lavagna tricolo-
INFOGRAFICA GAZZETTA DELLO SPORT
zioni e da un risultato tondo al Tardini, dove finora il Parma è stato impeccabile. Donadoni e i suoi sono imbattuti davanti al loro pubblico — nessuno in Serie A può dire altrettanto — e si giocano quasi alla pari (a 2,85) i tre punti contro il Napoli, dato a 2,45. Un equilibrio a cui ribatte la sicurezza degli scommettitori Snai, che in barba all’indecisione dei quotisti hanno puntato al 66% sul «2» e al 28% sul pareggio (dato a 3,30). La sfida del gol È sul versante
delle reti, però, che la sfida tra Parma e Napoli si fa particolarmente interessante: dal 2010 a oggi (per un totale di 6 scontri diretti) il confronto si è chiuso per 5 volte con Over e Goal. Due esiti che invitano alla giocata anche stavolta, soprattutto visto lo spessore delle quote e i numeri delle due squadre: esclusa la partita contro il Siena dello scorso novembre, i gialloblù sono sempre andati a segno nel loro stadio, mentre il Napoli va in gol da cinque trasferte di fila. Stavolta entrambe le squadre a segno valgono 1,73, per un match con almeno tre reti complessive si sale a 1,90 (a 1,75 si gioca invece l’Under). Non contemplato La sorpresa è
invece sul tabellone dei marcatori: Nicola Sansone, protagonista contro l’Inter e contro la Juve, non è stato contemplato nel palinsesto dei Monopoli di Stato e quindi non è stato possibile inserirlo nelle quote. Dove ci sono invece Amauri e Belfodil (per entrambi una rete è a 3,40), mentre per il Napoli la prima scelta è indiscutibilmente il capocannoniere Edinson Cavani (2,00) in compagnia di Marek Hamsik e Goran Pandev, tutti e due a 2,90. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NEL 2011-2012 PARMA FURIOSO 1
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4 Appunti
I NUMERI
9
sono gli Under centrati in trasferta dal Torino in campionato, più di tutti. Un altro match da meno di tre reti contro l’Inter si gioca a 1,80
0
come i pareggi fuori casa della Roma fino a questo momento. La prima «X» esterna dei giallorossi, a Bologna, è una giocata da 4,00
45
le reti segnate dalla Juventus fino a qui, che la rendono il miglior attacco del campionato. Una statistica che contro il Genoa chiama l’Over a 1,57
14
i No Goal che il Pescara ha fatto registrare in 21 partite. È primo nella classifica di questo esito che contro la Samp si gioca a 1,75
5
Il 4 marzo 2012, a Parma, finisce 2-1 per il Napoli: 1 gol di Cavani al 40’ pt (PLPRESS); 2 pari di Zaccardo al 32 st (LAPRESSE); 3 il Parma protesta con Valeri che non vede un mani di Dossena e il fuorigioco di Lavezzi nell’1-2 finale (LIVERANI)
MULTIPLA 1 Oggi Serie A Oggi Serie A Domani Serie A Domani Serie A
h.18.30 Lazio-Chievo h.20.45 Juventus-Genoa h.15.00 Cagliari-Palermo h.15.00 Atalanta-Milan
QUOTE «1» 1,55 «Over» 1,57 «Goal» 1,75 «Over» 1,88
COMPLICATA 253 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 2 Oggi Coppa d’Africa Domani Liga Domani Serie A Domani Bundesliga
QUOTA h.16.00 Costa d’Avorio-Tunisia «Over» 2,02 h.12.00 Real Madrid-Getafe «1handicap» 2,00 h.15.00 Catania-Fiorentina «X» 3,30 h.17.30 Stoccarda-Bayern M. «No Goal» 1,90
COLPACCIO 469 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 3 Oggi Liga Oggi Portogallo Domani Serie A Domani Serie A
h.16.00 Celta-Real Sociedad h.21.15 Braga-Benfica h.12.30 Bologna-Roma h.15.00 Cagliari-Palermo
Nel Parma Ishak Belfodil è favorito a 3,40 per una rete. Marek Hamsik non segna dal 2 dicembre, stavolta paga 2,90
QUOTA «2» 3,20 «Over» 1,88 «X» 4,00 «1» 1,95
di CARLO PELLEGATTI
Sulla pista nera di Vincennes per il Prix d’Amerique Gubellini dice... Marlon Om Tremano i francesi. Su Vincennes, nel giorno del Prix d’Amerique, sta irrompendo, con il suo mantello verde e rosso, con le sue mani elettriche, con il suo urlo che atterrisce cavalli e guidatori avversari, lui «Superpippo» Gubellini. Schiera tre cavalli sulla pista di cenere nera di Parigi. Nephenta Lux, Geox e Marlon Om. Dura con la prima, nel Prix Helen Johansson, a causa del
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ANSA/LAPRESSE
la scommessa impossibile
FACILE 80 EURO CON 10 GIOCATI
i Goal consecutivi del Cagliari che in totale ne conta 12 fino a qui. In casa contro il Palermo la scommessa su entrambe a segno vale 1,75
brutto numero, il 14. Buone possibilità invece con Geox, il vincitore del Premio Vittoria, che corre al montato, specialità dove ha debuttato un anno fa proprio, nella domenica dell’Amerique. A proposito di montato, un allievo di Gubellini, Pedro Alonso, ha già colpito in settimana vincendo una bellissima corsa, dominata da un capo all’altro. Ho parlato ieri sera con Pippo, che immagino io
abbia disturbato, mentre gustava un piatto di coquillages, profumate ed innaffiate da uno aromatico Chablis. Mi ha confermato che il suo preferito, quello con maggiori possibilità, pensa possa essere Marlon Om. Il portacolori della Scuderia Phenomena è stato preparato per questa corsa, reduce dal brillante terzo posto nel Turilli, il giorno di Santo Stefano. Potrebbe dunque esaltare i tanti tifosi «italiens» nel Prix Jean Renè Gougeon, intitolato all’indimenticabile driver della fenomenale Roquepin, ma anche dei leggendari Bellino II e Ourasi, entrambi autori di uno storico tris di vittorie nell’Amerique. Anche contro il grande Gougeon, Pippo non avrebbe comunque tremato. Quelle mani elettriche le ha solo lui!
SERIE A
Lazio: facile a 1,55 Il Chievo è No Goal Sono 10 anni (l’ultima volta nel 2003) che la Lazio non vince all’Olimpico contro il Chievo e questa sembra la volta giusta per mettere fine al tabù. I biancocelesti sono in serie positiva da 16 gare tra campionato e coppe. Il sospirato «1» si gioca basso a 1,55. Cinque No Goal nelle ultime 6 per il Chievo, un altro a 1,80.
FA CUP
Il Liverpool è Over Tre gol a 1,50 Con il Liverpool ultimamente c’è da puntare sull’Over. Tra campionato e coppe i Reds hanno centrato questo esito 9 volte di fila e nella gara di Fa Cup contro l’Oldham (squadra di League One) le quote annunciano un’altra goleada. La scommessa su almeno 3 gol è a 1,50 e intriga più del «2» dei Reds, che scende a 1,22.
Steven Gerard, 32 anni, Liverpool
BUNDESLIGA
Con il Bayern non si passa: 1,90 Con la difesa del Bayern non si passa. Soprattutto quando i bavaresi giocano in trasferta. Solo una rete subita dagli uomini di Heynckes nei match esterni e a Stoccarda stuzzica la quota sul No Goal (a 1,90) in cui il Bayern è lo specialista con 12 centri fin qui. Il pronostico secco è decisamente per gli ospiti, con il «2» a 1,40.
LIGUE 1
Una rete del Lille al PSG vale 1,70 Sei partite senza subire reti per il Paris Saint Germain, che ha la migliore difesa del francese. A mettere fine all’imbattibilità di Sirigu, però potrebbe essere il Lille, ospite dei parigini e sempre a segno nelle ultime 3 trasferte. Una rete alla capolista (esito «sì» nella scommessa segna goal squadra ospite) è da 1,70.
gli Over del Milan nelle gare esterne, la media più alta del campionato. Nella trasferta contro l’Atalanta la scommessa paga 1,88
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Più di un gol ogni 90’: è l’impressionante media reti di Cavani che nelle ultime 10 gare tra campionato e coppe ha segnato 11 volte. Un gol al Parma vale 1,90
Carlo Ancelotti, 53, allena il Psg
COPPA D'AFRICA
Drogba a digiuno ma favorito a 1,55 L’esordio è andato bene, ma la Costa d’Avorio, grande favorita in Coppa d’Africa, non ha convinto sul piano del gioco. Poco importa ai quotisti che per la 2a gara del Gruppo D lanciano gli arancioni a 1,55 contro la Tunisia, pari e «2» salgono a 3,50 e 6,00. Se arrivano i gol di Drogba, c’è da puntare sull’Over, a 2,02.
SABATO 26 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
Il Torino in salsa barese va più veloce della Juve Undici punti nelle ultime 5 gare per i granata, uno più dei bianconeri Ventura in scalata con 6 uomini che l’hanno seguito dalla Puglia GIUSEPPE CALVI
Specialisti e ripetenti, spesso felici e contenti. Alla scuola di Giampiero Ventura si esaltano sempre più gli studenti che hanno già appreso le lezioni del maestro in altri... istituti pallonari. Il Torino cresce: 5 risultati utili consecutivi (3 vittorie e 2 pareggi), 11 punti incassati, uno in più rispetto alla Juventus nello stesso periodo. E risultano fondamentali soprattutto i contributi di quei giocatori che già da qualche anno mandano a memoria il progetto del tecnico genovese. Nella squadra vittoriosa a Pescara hanno giocato sin dall’inizio ben 7 fedelissimi di Ventura. A parte Cerci protagonista nel suo Pisa (non a caso, portato lì dal d.s. Gianluca Petrachi), nell’ultima partita il Torino ha esibito addirittura 6 calciatori recitanti nel Bari che produsse spettacolo sul campo e poi vergogna per la vicenda scommesse.
NIENTE TRIO CON EL SHAARAWY E BALO
EX BARESI
S Gillet Salvo una parentesi a Treviso, il portiere belga ha giocato al Bari dal 2000 al 2011. Al Toro da quest’anno
Mauro Icardi, 19 anni, attaccante della Samp ANSA
Icardi, no a Prandelli La stellina della Samp dirà sì all’Argentina FILIPPO GRIMALDI GENOVA
S S. Masiello L’esterno sinistro ha giocato al Bari per 4 stagioni, dal 2008 al 2012. In estate è passato ai granata
Giampiero Ventura, 65 anni, festeggia il primo gol del Toro a Pescara con Cerci e Santana nell’ultimo turno LIVERANI
IL BARI DI VENTURA
Il Bari da clonare In un anno, il
Torino si è trasformato in un piccolo Bari. A Parisi, prelevato a parametro zero nell’estate 2011 (utile per il salto in A, poi svincolato), si sono aggiunti nel mercato di gennaio 2012, per la corsa-promozione, Salvatore Masiello (costo 0 euro, dal Bari), Glik e Meggiorini (complessivamente per le loro comproprietà, da Palermo e Genoa, è stato investito poco più di un milione). Ventura ha aggiunto nell’attuale campionato Gillet (1,7 milioni al Bologna), Gazzi (2,2 più la metà del cartellino di Rubin al Siena) e Barreto (1,8 all’Udinese). Proprio l’attaccante brasiliano, appena arrivato e impiegato a Pescara per ricomporre l’affiatato tandem con Meggiorini, ha dimostrato quanto la conoscenza della «materia» possa incidere sul gioco.
A
GDS
IL TORINO A PESCARA
GDS
Desideri repressi «Ho allenato l’attaccante Palmieri nella Centese, poi l’ho voluto nel Lecce e nella Sampdoria: un record nella mia carriera, l’ho allenato in 3 club diversi - fa notare Ventura -. Ma hanno stabilito un primato anche Zanoncelli, De Patre e Macellari: io e loro, insieme per 3 promozioni consecutive, a Lecce, dalla C1 alla A, e a Cagliari, con il balzo nella massima divisione». Il maestro chiede, spesso ottiene ma talvolta deve reprimere i desideri. Perché un altro... ripetente, Petrachi, suo allievo da calciatore nel Venezia e suo direttore sportivo nel Pisa, non sempre accontenta il tecnico. Poco convinto, il dirigente ha lasciato sfumare le richieste per Belmonte e Rivas, che avrebbero infoltito la colonia di ex baresi. Invece la scorsa estate si è messo invano in fila, con Juventus e Napoli, per ottenere dall’Inter il prestito di Ranocchia, altro «rampollo» di Giampiero.
1,8
S
milioni pagati la settimana scorsa all’Udinese per la metà di Barreto, che già in estate era stato vicino ai granata Se possiamo, vogliamo L’accoppiata Petrachi-Ventura costa poco e rende bene, per lo sviluppo del progetto del presidente Cairo: per le acquisizioni dei cartellini dei giocatori, il Torino ha speso 3 milioni in Serie B e 12 milioni in A. E se l’allenatore propone il messaggio «se vogliamo, possiamo», il d.s. rilancia il concetto «quando ci crediamo, ti accontentiamo». L’ex barese Almiron è da tempo chiacchierato per il mercato del club granata: difficile a gennaio, magari la trattativa risulterà più agevole a giugno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzi Il mediano dai capelli rossi è un altro ex veterano del Bari: salvo 9 gare con la Reggina, ci ha giocato dal 2004 al 2011
S Meggiorini Insieme a Barreto, appena preso dai granata, era titolare nell’attacco del Bari 2009-10. Poi passò al Bologna
Domandare è lecito, ma la risposta (di Icardi) era già arrivata indirettamente al c.t. azzurro Prandelli un anno fa. Quando, appunto, il talento doriano, sotto contratto con la Samp sino al 30 giugno 2015, e in attesa di un adeguamento e prolungamento, dopo un primo assenso di massima, aveva detto no alla convocazione con l’Under 19 azzurra di Evani. Questo perché, proprio in quei giorni, all’attaccante blucerchiato erano arrivati segnali positivi dall’Afa, la Federcalcio argentina, in merito a un prossimo futuro nella nazionale maggiore. Il sogno di Prandelli, rivelato alla Gazzetta, di poter contare su un super attacco in Nazionale formato da Maurito, El Shaarawy e Balotelli, sembra destinato a rimanere nel cassetto. Non è detta l’ultima parola, tuttavia: perché, regolamenti alla mano, sino a quando Icardi non avrà vestito la maglia della nazionale maggiore argentina, potrà cambiare idea. Ipotesi, però, al momento poco probabile. Sulla vicenda, senza scendere nei dettagli, si è espresso ieri anche il tecnico sampdoriano Rossi: «Non posso entrare nel merito della questione personale, poiché non so se Icardi si senta più argentino o più italiano, ma per esperienza so che i sudamericani hanno una grande passione per la propria nazionale, superiore a quella di noi italiani». Non è un indizio, bensì una semplice constatazione dei fatti, ma il parere del tecnico sampdoriano va curiosamente a braccetto con quello che, sino ad oggi, è stato l’intendimento dello stesso attaccante. C’è l’advisor per lo stadio Nel frattempo, la Sampdoria (che ieri pomeriggio al «Mugnaini» ha riabbracciato Edoardo Garrone dopo il funerale del padre e presidente blucerchiato Riccardo di tre giorni fa) ha scelto Coni Servizi quale advisor per la realizzazione del nuovo stadio di proprietà, da edificare alla Fiera del Mare al posto del Palasport, che sarebbe comunque ricostruito. L’incarico prevede la consulenza tecnica globale per lo studio preliminare dell’opera. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE TRATTATIVE FIRMA E PRIMO ALLENAMENTO CON LA FIORENTINA PER WOLSKI E COMPPER. IL NAPOLI PRENDE RADOSEVIC E NON MOLLA ANDREOLLI
Doppio colpo Samp: Sansone e Rodriguez Palermo: Sperdutti-Nelson. Bologna: Naldo Pescara: Daprelà Toro: preso Menga e sprint Coppola Carrizo: l’Inter c’è Parma su Coda
taccante esterno Sperdutti dal Newell’s, lunedì la firma. Offerto il centravanti Lafferty (Sion), ma è una pista difficile. Cetto va al San Lorenzo, in difesa arriva il terzino portoghese Nelson Tomar, che rescinde col Betis. Mosse Napoli Sempre in piedi la
CALVI-DI CHIARA-DI FEO
Giornata di colpi per la Sampdoria. Il ds Osti ha chiuso per Sansone: rilevata per 1,5 milioni la metà del Torino (l’altra è del Sassuolo). Ed entro lunedì dovrebbe essere ufficiale anche l’arrivo di Matias Rodriguez, esterno destro argentino dell’Universidad de Chile.
pista Andreolli, a scadenza di contratto con il Chievo dove andrebbe Fernandez in prestito più cash, ma è operazione da ultimi giorni, nel frattempo l’argentino resta un obiettivo anche di Samp e Bologna, mentre Uvini dovrebbe andare al Siena. Definiti gli ultimi dettagli per Radosevic: arriva dall’Hajduk per 3,1 milioni. Affari Bologna Gli emiliani strin-
Punto rosanero Palermo sempre più argentino: dopo Formica e Boselli (a breve l’annuncio, prestito con riscatto fissato a 3 milioni col Wigan), preso anche l’at-
gono per Naldo, in prestito dall’Udinese. In porta, con Curci che riflette sul Paok, sempre viva la pista Viviano. In attacco piace sempre Rolan (Defensor): si
può fare insieme a una big. Altre trattative Fiorentina: fir-
ma e primo allenamento per Wolski e Compper, ora si aspetta il sì del Bolton per Alonso. Il Pescara ha una bozza d’accordo con il Brescia per Daprelà: 1,3 milioni per la metà. Gli abruzzesi valutano Kasami (Fulham), difficili le
In alto Naldo, 24 anni, centrale nel mirino del Bologna. A destra Matias Rodriguez, 26, nuova ala destra della Sampdoria AFP e REUTERS
piste Farnerud (Young Boys) e Kozak (Lazio, che al Pescara offre Zauri). Il Catania ha due sogni: Dzemaili (Napoli), ma è difficile, e Lopez, che la Roma dopo il k.o. di Destro considera intoccabile. Intanto sul taccuino c’è la punta Blandi (Boca). L’Atalanta a destra potrebbe riprendersi Almici, che è in prestito a Lanciano. Torino: preso l’attaccante esterno Menga (Lierse), in porta favorito Coppola rispetto a Benussi. Il Chievo a caccia di un mancino: nel monitor Renzetti (Padova, in scadenza), viva la pista Matic (Inter Zapresic). Intanto rallentamento per lo scambio Anania-Squizzi, e oggi dopo la partita incontro per Bizzarri con la Lazio: Lotito si priverebbe più volentieri di Carrizo, che non rinnova e si è già promesso all’Inter per giugno. Parma: Amauri si sta convincendo ad accettare l’Hoffenheim, preso Battaglia (Huracan), si trattano Coda (Udinese), Boly (Auxerre) e Bovo (Genoa) e si valuta il mediano paraguayano Lucena (Rubio Nu) mentre Pabon va al Monterrey a giugno, nel frattempo sarà prestato al Deportivo La Coruna. A Siena il terzino Angelo ha rinnovato fino al 2015. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
IL CALCIO CHE
La carica dei ’94 VINCENZO D’ANGELO
Se la spending review tocca il calcio, il risultato può essere sorprendente. Ora che la crisi mondiale ha chiuso i rubinetti a molti club, per necessità ancor prima che per strategia, sono diverse le società ad investire sui giovani. La strada da fare però è ancora lunga. In un recente studio del Cies Football Observatory (autorevole centro studi svizzero), il nostro campionato è all’ultimo posto in Europa per percentuale di calciatori cresciuti nei vivai nazionali e ora impiegati nella prima divisione nazionale. Lo studio si riferisce all’inizio di questa stagione e analizza i 31 campionati migliori dell’Uefa, prendendo in considerazione i calciatori che tra i 15 e i 21 anni hanno disputato almeno tre stagioni nello stesso club. Trentunesima su trentuno nazioni, in Italia solo il 7,8% dei giovani ha avuto spazio in A. Prima è la Slovacchia col 40,3%, mentre per le grandi la palma d’oro va alla Spagna (25,6%), seguita da Francia (21,1%), Inghilterra (17,5%) e Germania (14,7%). Di fatto, tutte molto lontane da noi. Anno nuovo, vita nuova La consa-
crazione dei vari El Shaarawy, Destro, Lorenzo Insigne, Immobile, Florenzi ha portato in trionfo il lavoro dell’Under 21 e dato il via a un’inversione di tendenza, mentre le prime due giornate del 2013 hanno esaltato la qualità degli Under 19 di Alberigo Evani (c.t. anche dell’Under 18), che ha visto tre suoi ragazzi debuttare in A. Il Palermo ha lanciato Giulio Sanseverino, il Napoli Roberto Insigne, l’Inter ha dato una maglia da titolare a Marco Benassi, per la Gazzetta il migliore in campo col Pescara insieme a Palacio: tre classe ’94, pionieri di una rivoluzione che sembra inevitabile e che Evani stesso è pronto ad abbracciare: «Quando sono arrivato in federazione sembrava impossibile immaginare di vedere titolare in A un Under 19 mentre oggi applaudire la personalità di Benassi. I club devono credere di più nei giovani». Evani non si stupisce. Lui Benassi lo conosce bene, pregi e difetti: «Marco è bravissimo in fase di interdizione, di applicazione e nei tempi di inse-
d
HA DETTO
S Alberigo Evani 50 anni, c.t. Under 18 e 19 «I nostri club devono credere di più nei giovani. Hanno le qualite per emergere, vanno messi alla prova»
S sulle regole «Abbiamo un codice etico uguale, da Prandelli a Rocca: chi sbaglia non viene tagliato ma invitato a riflettere. Quando tornano sono più motivati»
S sull’Under 19 «Il nostro è un ottimo gruppo, speriamo di qualificarci per l’Europeo. Verre al Siena gioca poco, ma merita la A. Il prossimo? Occhio a Romagnoli»
Marco Benassi, 18 anni, centrocampista dell’Inter: ha debuttato in A lo scorso 12 gennaio in Inter-Pescara 2-0, con un 7 in pagella LIVERANI
Roberto Insigne, 18 anni, attaccante del Napoli e capocannoniere del campionato Primavera: ha debuttato in Serie A in Napoli-Palermo MOSCA
Giulio Sanseverino, 18 anni, esterno sinistro del Palermo: ha debuttato in A il 6 gennaio sul campo del Parma DAPRESS
Evani, l’Under 19 e i tre debutti in A «E non finisce qui» Italia ultima in Europa per giovani provenienti dai vivai «Benassi, il piccolo Insigne e Sanseverino: è la svolta» rimenti. Ha tutte le qualità del centrocampista moderno, deve migliorare nella regia e nei tempi di gioco, ma è pronto per grandi palcoscenici». Stesso discorso per Roberto Insigne: «Talento puro, mancino, imprevedibile nell’uno contro uno, se migliora il movimento senza palla diventa devastante». La prima di Sanseverino, invece, ha sorpreso anche lui: «Credo sia stato un po’ più casuale degli altri, non per demeriti, ma per l’emergenza del Palermo. È generoso, umile, un gran corridore. Deve migliorare sul breve e affinare la tecnica». Codice etico Umiltà, disponibili-
tà, sacrificio. Parole chiavi nel vocabolario calcistico di Evani e di tutto il club Italia, da Prandelli fino a Rocca, che sul codice etico non transige: «Viene prima l’uomo del calciatore — racconta Evani —. Un ragazzo umile, disponibile, corretto, ha più possibilità di emergere. La testa in questo sport è fondamentale, per fare la differenza bisogna sempre allenarsi al cento per cento». Chi sbaglia non viene cacciato, ma «invitato a riflettere — spiega Evani —. L’obiettivo deve essere comune, non puoi comportarti male nell’Under 15 o 16 pensando che poi c’è la 18 o la 19 per tornare nel giro azzurro. La ma-
JUNIOR TIM CUP
Il campionato degli oratori prima delle partite di Serie A Al via a febbraio la «Junior Tim Cup - Il calcio negli oratori», il torneo di calcio a 7 riservato agli under 14, che vedrà protagonisti gli oratori delle 16 città le cui squadre militano in Serie A. Nel corso della stagione ai ragazzi verrà offerto un palcoscenico del massimo campionato. Lunedì a Firenze avverrà il sorteggio delle due formazioni che giocheranno al Franchi, domenica 3 febbraio, prima di Fiorentina-Parma. Martedì il sorteggio sarà a Parma in vista del 10 febbraio, quando l’undici di Donadoni ospiterà il Genoa. Giovedì estrazione a Catania a conoscere gli oratori etnei, in campo prima di Catania-Bologna del 17 febbraio.
glia della Nazionale è unica è va sempre onorata». Il concetto trova maggior forza nell’esempio di due Under 18, Petagna e Cristante. Evani racconta: «In passato hanno commesso errori, hanno capito e sono tornati con motivazioni enormi. Nell’ultimo torneo in Russia sono stati tra i migliori della mia Under 18: applicazione, sacrificio, personalità e gol. Adesso sono ragazzi pronti per stare nel gruppo della prima squadra del Milan e crescere ancora». Lavoro tattico È cambiato anche
il modo di lavorare. Evani, come Prandelli, punta forte sul possesso palla: «Il nostro calcio è cambiato, non più difesa e contropiede ma bisogna essere in grado di proporre e imporsi. Il possesso palla è fondamentale, come la forza fisica e la tenuta atletica. Ho un gruppo molto valido, possiamo puntare alla qualificazione all’Europeo di luglio». Magari con volti nuovi da lanciare in A: «Se devo fare un nome dico Alessio Romagnoli della Roma: 17 anni e una personalità fuori dal comune, unico Under 18 che ho voluto nel gruppo dei ’94. E in più è nelle mani di Zeman, certificato di garanzia. Entro fine stagione sono certo che debutterà in A». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le puntate precedenti sono uscite: 17 e 24 novembre; 1, 8, 15, 22 e 28 dicembre; 5, 12 e 19 gennaio
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
SCOMMESSE SPORTIVE
SCOMMETTI COME NON HAI MAI FATTO. PRESTO IN ITALIA
Tipico Co. Ltd - Concessione No 15242. Gioca responsabilmente. Il gioco può causare dipendenza patologica. Consulta le probabilità di vincita sul nostro sito tipico.it e sul sito di AAMS, aams.it
SABATO 26 GENNAIO 2013
DA PAURA
55
Le sicurezze
1 GUARIN Fisicità straripante
2 FLOCCARI
I rischiatutto
1 SANTACROCE
a
Ex dal compito difficile
22
2 FLORO FLORES
Due reti in due gare, altro che vice-Klose...
Alla prima da titolare Finora non ha inciso
3 SAU
3 TOROSIDIS
Contro il Palermo è arrivata la sua prima rete in Serie A
GIORNATA
Da Atene a Roma il viaggio è lungo
4 IZCO
4 PARRA
Interno di lotta e di governo Difficile che stecchi la partita
PROGRAMMA
Buone cose, ma solo in Coppa Italia
5 DI NATALE
5 D’AGOSTINO
Al Friuli, score devastante: quattro reti nelle ultime 2 gare
È la mente del Pescara Si pretende molto da lui
Oggi LAZIO-CHIEVO (3-1) (ore 18), JUVENTUS-GENOA (3-1) (ore 20.45) Domani, ore 15 BOLOGNA-ROMA (3-2) (ore 12.30), ATALANTA-MILAN (1-0), CAGLIARI-PALERMO (1-1), CATANIA-FIORENTINA (0-2), PARMA-NAPOLI (1-3), SAMPDORIA-PESCARA (3-2), UDINESE-SIENA (2-2), INTER-TORINO (2-0) (ore 20.45)
PORTAAPORTA
a
A caccia di Marchetti Il portiere della Lazio è il primo fra i colleghi per media-voto Oggi incrocia Puggioni, titolare dopo l’addio di Sorrentino MATTIA BAZZONI
LAZIO-CHIEVO oggi, ore 18
N on fosse, nel bene e nel male, la settimana dei portieri (la «papera» di De Sanctis, il rinnovo di Buffon, Agliardi a rapporto dai tifosi), Marchetti e Puggioni starebbero benissimo altrove nella pagina: sopra il titolo, magari, nel loggione delle sicurezze e dei rischiatutto. Il portierone della Lazio, che quando vede bianconero si scatena, è diventato al fantacalcio quel numero uno che non vuole sulle spalle. Tra i portieri più impiegati, infatti, vanta la migliore media voto (6,44), la media punti più alta (5,72), il minore numero di reti subite (11) e il migliore rapporto reti/gare (0,68). In pratica, la saracinesca di Petkovic incassa due gol ogni tre partite, finisce raramente sotto il «sei» ed è secondo a Buffon solo per ingaggio: 20 Magic milioni contro 19. Inutile dire che chi l’ha preso ad agosto, quando costava 11 come Stekelenburg, ha centrato l’affare dell’anno. Dall’altra parte, Puggioni si candida fra i «5 da paura». Nessun riferimento alle sue qualità, solo la semplice constatazione che Christian, in Serie A, non infila due gare consecutive dal
PARTITE
RETI
SQUADRE
PT
JUVENTUS
48 21 15 3 3 45 14
NAPOLI
43 21 13 4 4 41 19
LAZIO
43 21 13 4 4 32 21
INTER
39 21 12 3 6 33 23
V
N
P
F
S
FIORENTINA
36 21 10 6 5 38 25
MILAN
34 21 10 4 7 38 28
ROMA
33 21 10 3 8 43 34
CATANIA
32 21 9 5 7 29 27
PARMA
31 21 8 7 6 29 27
UDINESE
30 21 7 9 5 32 31
TORINO (-1)
26 21 6 9 6 25 24
CHIEVO
25 21 7 4 10 22 34
ATALANTA (-2)
23 21 7 4 10 19 31
BOLOGNA
26
19
RADU
LULIC
20 SARDO
99 22
3
8
DIAS
HERNANES
43
5
PALOSCHI
GUANA
16 L. RIGONI
MARCHETTI
2
24
CIANI
LEDESMA
6 JOVETIC MAURI
39
87
CAVANDA
CANDREVA
2 DAINELLI
FLOCCARI
3 ANDREOLLI
77
14
12
THÈRÈAU
COFIE
CESAR
1 PUGGIONI
13 JOKIC
ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Rosi-Crispo IV Rubino Add Calvarese (1) Abbattista (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
Lazio
43 Chievo
PANCHINA 1 Bizzarri, 84 Carrizo, 20 Biava, 5 Scaloni, 29 Konko, 78 Zauri, 33 Stankevicius, 32 Brocchi, 15 Gonzalez, 18 Kozak, 25 Rozzi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Hernanes-Gonzalez 80-20 %, Cavanda-Konko 80-20 %. SQUALIFICATI Cana (1). DIFFIDATI Biava, Dias, Konko, Ledesma. INDISPONIBILI Ederson (10 giorni), Klose (3 giorni). ALTRI Diakite, Foggia, Onazi, Sculli, Zarate. DRITTE Sì Floccari. No Lulic.
25
PANCHINA 18 Squizzi, 94 Provedel, 33 Papp, 26 Farkas, 36 Costa, 25 Vacek, 6 M. Rigoni, 7 Seymour, 56 Hetemaj, 39 Stoian, 9 Moscardelli, 45 Ekuban. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Cesar-Hetemaj 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, L. Rigoni, Jokic. INDISPONIBILI Dramè (7 giorni), Samassa (Coppa d’Africa), Luciano (15 giorni), Pellissier (da valutare). ALTRI Frey, Cruzado, Coulibaly. DRITTE Sì Thereau No Cesar
2009. C’è voluto l’affaire Sorrentino (l’ex portiere gialloblù esordirà domani con il Palermo) per riportarlo tra i pali, intanto domenica contro il Parma ha mostrato un po’ troppa ruggine. Schierarlo oggi è una scommessa: può venire travolto dal quarto attacco casalingo, oppure compiere miracoli, anche per vendicare la sconfitta del 2009, quando un gol di Zarate condannò la sua Reggina alla retrocessione. Guantoni incrociati Nel menù della 22esima giornata, altri incroci curiosi. A Torino, Buffon attende Frey, che lo supera per media voto (6,14), ma crolla tra gli ultimi per media punti (4,52): vatti a fidare delle difese... A Udine lo sfortunatissimo e poco impiegato Padelli (10 reti in 4 gare) sfida il sempre presente Pegolo, quarto per media voto (6,3). A Parma, invece, si ritrovano i «giallisti» Mirante (5 ammonizioni) e De Sanctis (3): nessuno li batte. Ma il vero big match si gioca a San Siro, dove «mister 6,34» Handanovic incrocia Gillet. Che non ostenta la media dello sloveno, ma che l’anno scorso con 6,38 ha messo in fila tutti i colleghi. Su la mano chi se lo ricordava...
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Federico Marchetti, 29 anni, alla Lazio dal 2011 REUTERS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARCATORI
Classifica G
5-3-2
4-4-1-1
23
ONLINE
DAMMI IL
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21 21 6 3 12 26 28
SAMPDORIA (-1) 21 21 6 4 11 22 29 CAGLIARI
20 21 5 5 11 20 37
PESCARA
20 21 6 2 13 17 39
GENOA
17 21 4 5 12 21 34
PALERMO
16 21 3 7 11 18 34
SIENA (-6)
14 21 5 5 11 20 31
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
17 RETI Cavani (3) (Napoli) 14 RETI El Shaarawy (Milan); Di Natale (4) (Udinese) 10 RETI Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 8 RETI Gilardino (Bologna); Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3) (Inter); Hernanes (1) (Lazio) 7 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari); Bergessio (Catania); Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Belfodil (Parma); Totti (1) (Roma); Bianchi (2) (Torino) 6 RETI Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Giovinco (1) e Quagliarella (Juventus)
a
PROSSIMO TURNO Venerdì 1 febbraio, ore 20.45 ROMA-CAGLIARI Sabato 2 febbraio TORINO-SAMPDORIA (ore 18) NAPOLI-CATANIA (ore 20.45) Domenica 3 febbraio, ore 15 CHIEVO-JUVENTUS (ore 12.30) FIORENTINA-PARMA GENOA-LAZIO PALERMO-ATALANTA PESCARA-BOLOGNA SIENA-INTER MILAN-UDINESE (ore 20.45)
VIVI TUTTO IL CALCIO CHE CONTA CON
(3-0) (1-1) (0-0) (0-2) (1-1) (1-0) (0-1) (1-1) (2-0) (1-2)
al mese
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
24
SABATO 26 GENNAIO 2013
MAGIC +3 CAMPIONATO JUVENTUS-GENOA oggi, ore 20.45 3-5-2
87
DE CEGLIE
E. PISANO
8
CACERES
1 BUFFON
27
17
19
6
BONUCCI
POGBA
5 21 1
1
MATUZALEM MANFREDINI FREY
23 VIDAL
BARZAGLI
15
GRANQVIST
KUCKA
27 1
9
83
VUCINIC
FLORO FLORES
26
43
11
ANTONELLI
MOTTA
AVELAR
PANCHINA 30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 31 Sampirisi, 19 Jorquera, 28 Tozser, 23 Said, 29 Nadarevic, 7 Rossi, 91 Bertolacci, 22 Borriello. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI Floro Flores-Borriello 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Antonelli, Jankovic. INDISPONIBILI Vargas (20 giorni), Jankovic (25), Ferronetti (7), Bovo (5). ALTRI Velazquez, Melazzi, Marchiori, Stillo, Krajnc, Hallenius. DRITTE Sì Granqvist No Floro Flores
23
ROSSETTINI
AGAZZI
101
CONTI
NAINGGOLAN
MICCOLI
13
27
ASTORI
21 14
SAU
25 1
54 1
VON BERGEN SORRENTINO
21 BRIENZA
DESSENA
3 ARONICA
22
4-3-1-2
16 POLI
2
ROMERO
22
17 PALOMBO
20 1 98
8
ICARDI
ABBRUSCATO
25 KRSTICIC
14 OBIANG
28
70 1
BJARNASON D’AGOSTINO
21
22
SORIANO
VUKUSIC
5 CAPUANO
77 1 PERIN
88
21 Pescara
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 7 Castellini, 5 Renan, 35 Rossini, 11 Munari, 15 Poulsen, 93 Savic, 8 Mustafi, 12 Tissone, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Obiang, Eder. INDISPONIBILI Eder (1 giorno), Berardi (2 giorni), Maresca (20), Juan Antonio (10). ALTRI Falcone, Austoni. DRITTE Sì Icardi No Costa
25
5 DANILO
21
75
BALZANO
HEURTAUX
DI NATALE
ROSINA
81 24 MURIEL
PANCHINA 1 Pelizzoli, 28 Bianchi Arce, 15 Bocchetti, 21 Togni, 91 Rizzo, 26 Blasi, 99 Caprari, 10 Celik, 60 Caraglio, 40 Falso. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Abbruscato-Caraglio 60-40%, Vukusic-Celik 60-40% SQUALIFICATI Weiss (1), Modesto (1). DIFFIDATI Quintero, Celik, Jonathas. INDISPONIBILI Jonathas (7 giorni), Quintero (Sub20). ALTRI Chiaretti, Berardocco, Soddimo, Brugman. DRITTE Sì Bjarnason No Zanon
171
HAMSIK
HANDANOVIC
25 1 22 1 PEGOLO
30 Siena
1
26 CHIVU
CONTINI
INLER
7
1
5 BRITOS
18
MARCHIONNI BIABIANY
ZUNIGA
31 Napoli
43
PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 21 Fernandez, 55 Gamberini, 3 Uvini, 4 Donadel, 13 El Kaddouri, 27 Armero, 9 Calaiò, 24 Insigne. ALL. Mazzarri. BALLOTTAGGI Cannavaro-Gamberini 70-30%, Campagnaro-Gamberini 70-30% SQUALIFICATI Behrami (1). DIFFIDATI Dzemaili, Britos, Pandev, Campagnaro, De Sanctis, Calaiò, Gamberini. INDISPONIBILI Maggio (da valutare). ALTRI Colombo, Rinaudo. DRITTE Sì Cavani No Dzemaili
4-2-4 31
11
3
PEREIRA
CERCI
D’AMBROSIO
8 PALACIO
21 GARGANO
10 BARRETO
14 GUARIN
4 ZANETTI
99
9 BIANCHI
14 1 GAZZI
33 BRIGHI
25 GLIK
1 GILLET
2 RODRIGUEZ
CASSANO
18
23
FELIPE
RANOCCHIA
RUBIN
BASTA
28 1
CANNAVARO DE SANCTIS
88
7 CAVANI
JUAN JESUS
DELLA ROCCA
33
PANCHINA 51 Scuffet, 40 Favaro, 4 Angella, 16 Coda, 6 Faraoni, 34 Gabriel Silva, 3 Allan, 22 Campos Toro, 52 Merkel, 94 Zielinski, 31 Fabbrini, 77 Maicosuel. ALL. Guidolin. BALL. Heurtaux-Angella 70-30%, Pereyra-Allan 60-40%, Pasquale-Gabriel Silva 70-30%, Muriel-Fabbrini 70-30% SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Coda, Angella, Di Natale, Maicosuel. INDISP. Benatia e Badu (Coppa d’Africa), Brkic (30), Pawlowski, (30), Ranègie (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Di Natale No Pereyra
9 BELFODIL
3-4-1-2
13 1 NETO
REGINALDO
8
DZEMAILI
10
PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 28 Benalouane, 3 Maceachen, 4 Morrone, 87 Rosi, 77 Ninis, 17 Palladino, 11 Amauri. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Sansone-Rosi 55-45%, Belfodil-Amauri 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Galloppa, Rosi. INDISPONIBILI Galloppa (120 giorni). ALTRI De Angelis, Mesbah, Strasser, Fideleff e Pabon. DRITTE Sì Belfodil No Biabiany
40
VERGASSOLA
14 91
20
14 CAMPAGNARO
INTER-TORINO domani, ore 20.45
8
BOGDANI
MESTO
19
VALDES
36 Parma
6
27
34
ARBITRO ROCCHI Assistenti Padovan-Cariolato IV Petrella Add Rizzoli (1) Banti (2) PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2
PANCHINA 1 Viviano, 12 Lupatelli, 40 Tomovic, 31 Camporese, 16 Cassani, 92 Romulo, 7 Pizarro, 14 Fernandez, 19 Llama, 17 Seferovic, 22 Ljajic, 18 Larrondo. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Migliaccio-Pizarro 70-30%, Toni–Ljajic 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Migliaccio, Borja Valero. INDISPONIBILI Rossi (60 giorni), Hegazi (60 giorni), El Hamdaoui (Coppa d’Africa). ALTRI Compper, Wolski. DRITTE Sì Jovetic No Pasqual
10
21
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 77 Antonini, 20 Abate, 76 Yepes, 5 Mexes, 8 Nocerino, 4 Muntari, x Zaccardo, 12 Traoré, 7 Robinho, 22 Bojan. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Flamini-Nocerino 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ambrosini, De Jong, El Shaarawy. INDISPONIBILI Ambrosini (15 giorni), De Jong (stagione finita), Didac Vilà ed Emanuelson (da valutare). ALTRI Coppola, Carmona. DRITTE Sì El Shaarawy No Boateng.
SANTACROCE
ANGELO
66
21 SANSONE
32
ARBITRO PERUZZO Assistenti Stefani-Vuoto IV Marrazzo Add De Marco (1) Pairetto (2) PREZZI da 10 a 130 euro TV Sky Calcio 6
20 Udinese
LUCARELLI
SAVIC
3-4-2-1
PINZI
16 PAROLO
PALETTA
15
32 Fiorentina
PEREYRA
14
83
13
26
BOATENG
PANDEV
MIRANTE
PASQUAL
37
ARBITRO TOMMASI Assistenti Iannello-Musolino IV Viazzi Add Doveri (1) Candussio (2) PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 5
Sampdoria
23
PADELLI
4
GASTALDELLO DE SILVESTRI
GOMEZ
EL SHAARAWY
17 ZAPATA
16
29
IZCO
LAZZARI
TERLIZZI CASCIONE
19
89 1 NETO
PASQUALE
11 DOMIZZI
NIELSEN
8
21
BORJA VALERO
10
32 1 ABBIATI
3-4-1-2
RONCAGLIA
RODRIGUEZ
17
92
4-3-3 GOBBI
211
13
MONTOLIVO
CONSTANT
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 25 Matheu, 77 Raimondi, 8 Radovanovic, 44 Cazzola, 7 Schelotto, 9 Troisi, 91 De Luca, 11 Moralez, 20 Budan. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Parra-Moralez-Budan 50-30-20% SQUALIFICATI Giorgi (1). DIFF. Bonaventura, Cigarini, De Luca, Moralez. INDISPONIBILI Capelli (50 giorni), Marilungo (stagione finita), Lucchini (da valutare), Bellini (15 giorni). ALTRI Gagliardini, Palma. DRITTE Sì Bonaventura No Ferri
4
MIGLIACCIO
TONI
PAZZINI
25 BONERA
23 Milan
18
20
18 1
CARMONA
6
30
11 1
PARMA-NAPOLI domani, ore 15
3-5-2
AQUILANI
FLAMINI
ARBITRO GERVASONI Assistenti Grilli-La Rocca IV Liberti Add Tagliavento (1) Pinzani (2) PREZZI da 20 a 270 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
UDINESE-SIENA domani, ore 15
ZANON
PARRA
33 Atalanta
10
NIANG
FERRI
CUADRADO
8
99 17
32
16
10
CIGARINI BONAVENTURA
42
19
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 14 Bellusci, 33 Capuano, 30 Salifu, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 18 Augustyn, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Castro-Doukara 80-20%, Marchese-Capuano 60-40%, Paglialunga-Salifu 60-40% SQUALIFICATI Lodi (1), Bergessio (1). DIFFIDATI Castro, Alvarez, Barrientos. INDISP. Rolin (10 giorni), Almiron (10 giorni), Sciacca (60 giorni). ALTRI Barisic, Addamo, Aveni, Cabalceta, Messina. DRITTE Sì Legrottaglie No Castro
3-5-2
CANINI
CONSIGLI
2
PANCHINA 24 Stekelenburg, 1 Lobont, 23 Piris, 3 Marquinhos, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 27 Dodò, 20 Perrotta, 7 Marquinho. ALL. Zeman. BALLOTTAGGI Goicoechea-Stekelenburg 80-20%, Burdisso-Marquinhos 80-20%, Torosidis-Piris 55-45%. SQUALIFICATI Guberti (giugno 2015), Lamela (1). DIFFIDATI Bradley, Destro, Balzaretti, Pjanic, Totti, Osvaldo. INDISP. De Rossi (7-10 giorni), Nico Lopez (Sub20), Destro (45-60 giorni). ALTRI Nego, Svedkauskas, Lucca. DRITTE Sì Pjanic No Balzaretti.
28
21
STENDARDO
ARBITRO CELI Assistenti Bianchi-Posado IV Costanzo Add Damato (1) Di Bello (2) PREZZI da 24 a 140 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3
PANCHINA 99 Benussi, 22 Brichetto, 14 Anselmo, 7 Viola, 23 Donati, 20 Rios, 50 Sanseverino, 33 Formica, 9 Dybala. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Miccoli-Dybala 60-40%, Kurtic-Rios 60-40% SQUALIFICATI Garcia (1). INDISPONIBILI Hernandez (60 giorni), Mantovani (60 giorni). ALTRI Ujkani. DRITTE Sì Ilicic No Munoz
47
5
CASTRO
16 Catania
ESTIGARRIBIA COSTA
FLORENZI
ALVAREZ
SAMPDORIA-PESCARA domani, ore 15
3
TOTTI
19
DE SCIGLIO
19
DENIS
CASTAN
16
6
2
48
GOICOECHEA
PAGLIALUNGA
SPOLLI
LEGROTTAGLIE
20 Palermo
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 34 Del Fabro, 29 Murru, 32 Casarini, 7 Cossu, 19 Thiago Ribeiro, 51 Pinilla. ALLENATORI Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Ekdal–Cossu 70-30%, Ibarbo-Pinilla 70-30% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Avelar, Dessena, Cossu, Nainggolan, Nenè. INDISPONIBILI Nené (5 giorni), Ariaudo (10 giorni). ALTRI Anedda, Eriksson, Camilleri, Ceppelini, Piredda. DRITTE Sì Nainggolan No Rossettini
10
JOVETIC
28
ARBITRO VALERI Assistenti Tonolini–De Pinto IV Manganelli Add Bergonzi (1) Baracani (2) PREZZI da 11 a 50 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4
3-5-2
21 ANDUJAR
DOSSENA
F. PISANO
Cagliari
27
BIAGIANTI BARRIENTOS
KURTIC
8
TACHTSIDIS
2
88 BIONDINI
13 13 1
BALZARETTI
3
BARRETO
4
OSVALDO
11
MARCHESE
6
5
5
77 1
4-3-3
MUNOZ
IBARBO
15 1
ILICIC
BURDISSO
91
21 Roma
12
MORGANELLA
27
BRIVIO
CATANIA-FIORENTINA domani, ore 15
3-4-2-1 20
BRADLEY
DIAMANTI
PANCHINA 1 Curci, 32 Stojanovic, 45 Carvalho, 8 Garics, 20 Abero, 31 Radakovic, 17 Guarente, 28 Riverola, 77 Pasquato, 33 Kone, 77 Gimenez, 24 Paponi. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Krhin-Guarente 60-40%, Taider-Kone 60-40% SQUALIFICATI Pazienza (1), Cherubin (1). DIFFIDATI Antonsson, Garics, Taider. INDISPONIBILI Natali (40 giorni), Acquafresca (5 giorni). ALTRI Lombardi, Pulzetti. DRITTE Sì Gilardino No Antonsson
89
EKDAL
23
17 Bologna
CAGLIARI-PALERMO domani, ore 15 8
35 TOROSIDIS
ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Paganessi-Preti IV Nicoletti Add Orsato (1) Velotto (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
48 Genoa
4-3-1-2
PJANIC
10
4 KRHIN
ARBITRO GUIDA Assistenti Galloni-Passeri IV Altomare Add Romeo (1) Palazzino (2) PREZZI da 30 a 90 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 13 Peluso, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 39 Marrone, 12 Giovinco, 32 Matri, 35 Beltrame. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Quagliarella-Giovinco 60-40%. DIFFIDATI Chiellini, Marchisio, Barzagli, Vucinic, Peluso, Vidal. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Asamoah (Coppa d’Africa), Pepe (40 giorni), Bendtner (45 giorni), Chiellini (30 giorni), Pirlo (da valutare). ALTRI nessuno DRITTE Sì Vucinic No De Ceglie
6
TAIDER GILARDINO
13
4
29
ANTONSSON
SØRENSEN
24
15
PEREZ
AGLIARDI
MORETTI
LICHTSTEINER
Juventus
25
10 OLIVERA
GABBIADINI
4-3-3
4-3-1-2 28
18
MORLEO
5
ATALANTA-MILAN domani, ore 15
4-3-3
4-2-3-1 3
33
MARCHISIO QUAGLIARELLA IMMOBILE
15
3-5-2
11
4
BOLOGNA-ROMA domani, ore 12.30
55
GILARDINO
NAGATOMO
7
17
SANTANA
MASIELLO
ARBITRO MASSA Assistenti Barbirati-Maggiani IV Di Liberatore Add Mazzoleni (1) Russo (2) PREZZI da 22 a 365 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
14 Inter
PANCHINA 12 Farelli, 88 Marini, 17 Belmonte, 3 Del Grosso, 24 Paci, 36 Bolzoni, 7 Valiani, 77 Sestu, 16 Verre, 70 Mannini, 9 Paolucci. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Reginaldo-Valiani 60-40%, Bogdani–Paolucci 60-40% SQUALIFICATI Vitiello (9/09/2016), Terzi (9/02/2016). DIFFIDATI Rosina, Paci, Pegolo, Sestu. INDISPONIBILI Pozzi (7 giorni). ALTRI Rosseti, Ze’ Eduardo, Emeghara, Calello, Agra. DRITTE Sì Bogdani No Vergassola
39 Torino
PANCHINA 27 Belec, 77 Di Gennaro, 6 Silvestre, 42 Jonathan, 16 Mudingayi, 17 Mariga, 19 Cambiasso, 20 Obi, 24 Benassi, 11 Alvarez, 18 Rocchi, 88 Livaja. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Cassano-Livaja 60-40%, Zanetti-Cambiasso 60-40%, Pereira-Cambiasso 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Guarin, Handanovic, Palacio, Pereira. INDISP. Milito (7 giorni), Stankovic (7), Coutinho (7), Samuel (14), Castellazzi (50). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Guarin No Gargano
26
PANCHINA 23 L. Gomis, 36 Darmian, 5 Di Cesare, 15 Caceres, 8 Suciu, 4 Basha, 20 Vives, 18 Bakic, 86 Birsa, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Bianchi-Meggiorini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cerci, D’Ambrosio, Meggiorini. INDISPONIBILI Diop (20 giorni), Ogbonna (20 giorni). ALTRI A. Gomis, Barbosa, Stevanovic. DRITTE Sì Santana No Masiello
SABATO 26 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
PRESTO IN ITALIA
MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTE LE STATISTICHE DEI PROTAGONISTI DELLA 22a GIORNATA
PORTIERI GIOCATORE ABBIATI (MIL) AGAZZI (CAG) AGLIARDI (BOL) AMELIA (MIL) ANDUJAR (CAT) AVRAMOV (CAG) BAJZA (PAR) BELEC (INT) BENUSSI (PAL) BERNI (SAM) BIZZARRI (LAZ) BRICHETTO (PAL) BUFFON (JUV) CARRIZO (LAZ) CONSIGLI (ATA) CURCI (BOL) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (NAP) DONNARUMMA (GEN) FARELLI (SIE) FREY S. (GEN) FREZZOLINI (ATA) FRISON (CAT) GABRIEL (MIL) GILLET (TOR) GOICOECHEA (ROM) GOMIS L. (TOR) HANDANOVIC (INT) LOBONT (ROM) LUPATELLI (FIO) MARCHETTI (LAZ) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (UDI) PAVARINI (PAR) PEGOLO (SIE) PELIZZOLI (PES) PERIN (PES) POLITO (ATA) PUGGIONI (CHI) ROMERO (SAM) ROSATI (NAP) RUBINHO (JUV) SAVELLONI (PES) *SORRENTINO (PAL) SQUIZZI (CHI) STEKELENBURG (ROM) STOJANOVIC (BOL) STORARI (JUV) TERRACCIANO (CAT) TZORVAS (GEN) VIVIANO (FIO)
MEDIA VOTO 5.81 6.15 6.00 5.75 6.12 6.00 5.83 6.17 5.90 6.00 6.10 5.75 6.00 5.93 6.14 6.26 6.04 6.34 6.44 6.33 5.90 6.00 6.00 6.30 7.25 6.20 6.25 6.00 5.97 6.18 5.72 6.25 6.07
MAGIC MEDIA 4.62 4.71 4.64 4.06 4.83 4.50 4.50 4.50 4.50 5.26 4.90 5.75 4.00 4.95 4.52 5.07 4.69 5.21 6.00 5.72 5.36 4.40 3.50 5.12 5.02 8.75 4.35 5.25 5.00 4.64 4.48 3.90 6.25 5.12
MAGIC MESE 6.00 4.50 4.88 5.50 5.25 4.50 4.63 5.00 5.13 6.25 3.88 4.63 5.63 5.67 4.13 4.00 4.38 5.13 5.13 4.00 -
MAGIC CAMPO 4,5 5,22 4,7 3,1 5,5 5,75 4 5,5 5,83 5,11 4,67 5,75 5,05 4,9 5,45 4,44 5,22 6 5,69 6,33 3,25 3,75 4,5 4,5 10,5 4,75 5 5,22 3,75 4,1 6,25 4,81
OPTA INDEX 974 794 1010 221 1214 566 542 599 453 1038 945 1283 772 642 952 1330 443 494 1181 443 1259 69 965 429 -
GAZZA INDEX 64 S 74 a 67 a 42 S 69 R a a a a a a a 61 a a 43 S a a 52 a a a 48 a a a a 65 a 51 a a 60 a a a 67 a 74 a a R a 36 R a 79 a a R 71 a a a a 55 S a 34 a a a a a 35 a
MAGIC MEDIA 5.96 6.00 5.66 6.19 7.00 5.89 5.33 5.61 5.57 5.33 5.86 5.59 5.68 6.15 6.62 5.81 5.50 5.44 5.00 6.20 5.46 5.56 5.95 6.05 5.27 6.00 6.00 5.89 6.17 5.41 6.06 5.17 5.20 5.75 5.50 5.86 5.75 5.50 5.50 5.50 5.80 5.60 5.78 5.69 5.65 6.46 5.89
MAGIC MESE 6.00 6.00 5.63 5.75 5.75 5.83 5.67 5.83 5.38 5.88 6.25 6.63 6.13 5.50 5.75 6.38 6.25 6.13 4.33 6.83 5.50 6.13 5.75 5.50 5.17 5.00 5.50 5.83 6.00 5.63 6.00 6.75 5.88
MAGIC CAMPO 5,4 6 5,79 5,67 7,25 5,81 5 5,67 5,75 5,61 6,07 5,64 5,65 6,4 6,33 5,94 5 5,38 6,5 5,5 5,17 6,05 6,3 5,5 5,67 6,5 5,94 5,17 5,94 5,08 5,75 5,38 5,65 5,5 5,8 5,5 5,5 5,83 5,5 5,83 5,44 5,44 6,19 6,06
OPTA INDEX 990 474 720 958 708 148 621 262 468 630 684 793 1113 826 1044 97 515 378 991 80 917 754 543 795 629 802 718 637 658 699 -140 558 303 73 627 387 478 700 664 753 671
GAZZA INDEX 76 a a 67 a 56 a 89 a 56 a a 72 S 69 S 80 a a 84 S 77 a 66 a 89 a 85 a 78 R a 66 R R 82 a 66 a 47 a 85 a 63 R 56 R 68 a a 80 R 61 R a 61 a 39 S S 76 a a a 60 a S 66 R 43 a S 68 a 57 a 53 R 77 R 56 S 66 a 80 a
DIFENSORI GIOCATORE ABATE (MIL) ABERO (BOL) ALVAREZ P.S. (CAT) ANDREOLLI (CHI) ANGELLA (UDI) ANTONELLI (GEN) ANTONINI (MIL) ANTONSSON (BOL) ARONICA (PAL) ASTORI (CAG) AUGUSTYN (CAT) AVELAR (CAG) BALZANO (PES) BALZARETTI (ROM) BARZAGLI (JUV) BASTA (UDI) BELLUSCI (CAT) BELMONTE (SIE) BENALOUANE (PAR) BIANCHI ARCE (PES) BIAVA (LAZ) BOCCHETTI (PES) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BRITOS (NAP) BRIVIO (ATA) BURDISSO (ROM) CACERES (TOR) CACERES M. (JUV) CAMPAGNARO (NAP) CAMPORESE (FIO) CANINI (ATA) CANNAVARO (NAP) CAPUANO C. (CAT) CAPUANO M. (PES) CARVALHO (BOL) CASSANI (FIO) CASTAN (ROM) CASTELLINI (SAM) CAVANDA (LAZ) CESAR (CHI) CHIVU (INT) CIANI (LAZ) CODA (UDI) CONTINI (SIE) COSTA (SAM) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (TOR) DANILO (UDI)
MEDIA VOTO 5.88 5.83 5.81 5.85 6.06 5.81 5.42 5.69 5.79 5.62 5.88 5.69 5.69 6.18 6.27 6.04 5.50 5.78 5.00 6.08 5.58 5.83 6.16 6.10 5.55 5.95 6.00 5.61 6.19 5.69 6.16 5.50 5.30 5.75 5.67 5.82 5.75 5.73 5.68 5.83 5.36 5.75 5.89 5.69 5.75 6.04 5.83
GIOCATORE DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DEL FABRO (CAG) DEL GROSSO (SIE) DELLAFIORE (SIE) DI CESARE (TOR) DIAS (LAZ) DODO' (ROM) DOMIZZI (UDI) FARAONI (UDI) FARKAS (CHI) FELIPE (SIE) FERNANDEZ F. (NAP) FERRI (ATA) GABRIEL DA SILVA (UDI) GAMBERINI (NAP) GARICS (BOL) GASTALDELLO (SAM) GLIK (TOR) GRANQVIST (GEN) GRAVA (NAP) HERTAUX (UDI) JOKIC (CHI) JONATHAN (INT) JUAN (INT) KONKO (LAZ) LEGROTTAGLIE (CAT) LICHTSTEINER (JUV) LUCARELLI (PAR) MACEACHEN (PAR) MANFREDINI (GEN) MARCHESE (CAT) MARQUINHOS (ROM) MASIELLO S. (TOR) MATHEU (ATA) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MORETTI E. (GEN) MORGANELLA (PAL) MORLEO (BOL) MOTTA (BOL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) MUSTAFI (SAM) NAGATOMO (INT) NETO L. (SIE) PACI (SIE) PALETTA (PAR) PAPP (CHI) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PELUSO (JUV) PEREIRA (INT) PERICO (CAG) PIRIS (ROM) PISANO E. (GEN) PISANO F. (CAG) POTENZA (CAT) POULSEN (SAM) RADU (LAZ) RAIMONDI (ATA) RANOCCHIA (INT) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (TOR) ROMAGNOLI A. (ROM) ROMULO (FIO) RONCAGLIA (FIO) ROSI (PAR) ROSSETTINI (CAG) ROSSINI (SAM) RUBIN (SIE) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (LAZ) SILVESTRE (INT) SORENSEN (BOL) SPOLLI (CAT) STANKEVICIUS (LAZ) STENDARDO (ATA) TERLIZZI (PES) TOMOVIC (FIO) **TOROSIDIS (ROM) UVINI (NAP) VON BERGEN (PAL) YEPES (MIL) ZANON (PES) ZAPATA (MIL) ZAURI (LAZ)
MEDIA VOTO 5.67 5.50 6.25 5.56 5.00 5.63 5.75 5.60 5.82 5.00 5.79 5.71 5.50 5.63 5.50 5.60 6.00 5.97 5.64 5.97 5.83 6.02 5.94 5.59 5.50 6.00 6.09 6.13 6.00 5.88 5.94 6.17 6.06 5.70 4.75 5.94 5.58 5.80 5.75 5.70 5.64 5.67 5.17 5.60 5.85 5.89 5.77 6.12 5.17 6.11 6.00 5.57 5.75 5.93 5.64 5.77 5.79 3.33 6.20 5.97 6.39 6.13 5.95 5.90 6.00 6.04 5.73 5.64 5.88 5.88 5.53 6.15 6.50 5.62 6.00 6.20 6.03 5.60 5.88 5.74 6.10 5.58 5.94 -
MAGIC MEDIA 5.44 5.38 6.29 5.50 5.00 5.57 5.50 5.40 5.71 5.25 5.86 5.71 5.50 5.42 5.50 5.60 6.00 6.06 5.68 5.86 5.83 6.12 5.78 5.45 5.50 5.78 6.19 6.08 6.30 5.82 5.79 6.33 6.00 5.55 4.75 6.44 5.23 5.60 5.69 5.50 5.55 5.56 5.12 5.40 5.82 5.84 6.04 6.05 5.00 6.37 6.31 5.46 5.86 5.94 5.74 5.86 5.68 5.00 6.15 6.10 6.47 6.71 5.86 6.00 6.30 6.29 6.35 5.64 5.61 5.75 6.00 5.28 6.58 6.50 5.62 6.10 6.27 6.06 6.00 5.77 5.61 5.80 5.35 5.81 -
MAGIC MESE 5.50 5.83 5.83 5.75 5.00 5.25 5.75 6.00 5.25 5.75 6.13 5.33 6.00 5.67 6.25 5.67 5.50 5.25 5.00 7.33 5.83 6.00 5.67 5.50 6.17 5.83 5.33 6.00 4.00 6.17 5.88 5.50 5.50 5.50 4.75 6.50 5.50 6.38 5.25 5.38 5.75 6.00 6.00 5.50 6.25 5.50 5.25 6.83 6.25 7.00 5.67 5.75 6.00 5.00 5.75 7.25 6.25 6.88 5.17 5.50 5.50 6.25 -
MAGIC CAMPO 5,28 5,6 6,5 5,4 5 5,44 5,25 5,83 5,33 5,86 5,88 6 5,2 5,25 6 5,63 6 5,8 5,9 5,9 5,75 5 6 5,71 6,56 6,5 6,5 5,93 5,72 6,32 5,89 5,3 4,5 7 5,29 5,56 5,78 5,79 5,88 5,44 5,25 6 5,93 5,35 5,71 6,55 5 6,06 6,57 6 5,71 5,88 5,95 6,4 5,65 6,08 6,7 6,22 7,1 5,67 6 6,75 6,38 6,21 5,57 5,72 6,25 6,17 5,06 5,92 6,5 5,75 6,4 6,86 6,64 6,33 5,67 5,41 5,4 5,17 5,33 -
OPTA INDEX 1040 311 759 461 -42 326 370 702 1031 27 826 607 532 241 817 -191 668 543 765 919 751 753 568 393 318 1159 666 471 663 659 647 484 996 108 646 627 396 51 411 158 -418 -35 269 463 730 834 484 464 1014 696 -36 582 417 458 949 668 634 681 1136 -113 321 790 616 639 825 580 558 373 678 523 703 834 626 645 748 466 265 87 840 -
GAZZA INDEX 67 R 70 R 74 a 73 a a 48 a a a 80 R a 83 a 59 a R 51 R a a R 59 S 70 R 81 R 67 a 58 S a 80 R 52 R a 66 R 87 R 72 a 76 a 70 R a 54 R 72 S 62 R 66 R a 50 a 65 a 54 R 71 a 61 R 69 R 65 S R S 67 S 51 R 54 R 76 R a 61 S 78 S 83 R 74 a 71 a 63 S 51 S 80 R a a 80 S 64 a 74 S 70 a 72 R a 61 a 69 a 70 R 83 a 80 R 56 R a 48 S 65 a a a 77 a 76 a a 66 R 77 a 65 S a a 71 a 61 S 64 a 74 S a
OPTA INDEX 459 148 658 157 626 672 875 347 880 526 698
GAZZA INDEX 72 R 53 a 53 R 59 a 58 S 33 a a 72 a 75 a 51 a a a 48 a 63 a
CENTROCAMPISTI GIOCATORE ALLAN (UDI) ALVAREZ R. (INT) ANGELO (SIE) ANSELMO (PAL) AQUILANI (FIO) ARMERO (NAP) BAKIC (TOR) BARRETO E. (PAL) BARRIENTOS (CAT) BASHA (TOR) BENASSI (INT) BENTIVOGLIO (CHI) BERTOLACCI (GEN) BIABIANY (PAR)
MEDIA VOTO 6.03 5.38 5.70 5.57 6.12 5.40 6.08 5.87 5.95 7.00 5.79 6.15
MAGIC MEDIA 6.00 5.50 5.77 5.43 6.88 5.30 5.92 6.42 6.14 6.50 6.29 6.24
MAGIC MESE 5.67 6.25 5.50 5.75 6.33 7.50 6.00 6.25 5.67
MAGIC CAMPO 6,28 5,3 5,63 5,4 6,25 5,42 5,68 6,41 5,6 6,5 6,36 6,56
GIOCATORE BIAGIANTI (CAT) BIONDINI (ATA) BIRSA (TOR) BJARNASON (PES) BLASI (PES) BOATENG (MIL) BOLZONI (SIE) BONAVENTURA (ATA) BORJA VALERO (FIO) BRADLEY (ROM) BRIENZA (PAL) BRIGHI (TOR) BROCCHI (LAZ) CAMBIASSO (INT) CANDREVA (LAZ) CARMONA (ATA) CASARINI (CAG) CASCIONE (PES) CASTRO (CAT) CAZZOLA (ATA) CERCI (TOR) CIGARINI (ATA) COFIE (CHI) CONSTANT (MIL) CONTI (CAG) COSSU (CAG) CUADRADO (FIO) *D'AGOSTINO (PES) DELLA ROCCA (SIE) DESSENA (CAG) DIAMANTI (BOL) DONADEL (NAP) DONATI (PAL) DOSSENA (PAL) DZEMAILI (NAP) EKDAL (CAG) EL KADDOURI (NAP) ESTIGARRIBIA (SAM) FERNANDEZ M. (FIO) FLAMINI (MIL) FLORENZI (ROM) **FORMICA (PAL) GARGANO (INT) GAZZI (TOR) GIACCHERINI (JUV) GOBBI (PAR) GOMEZ (CAT) GONZALEZ (LAZ) GUANA (CHI) GUARENTE (BOL) GUARIN (INT) HAMSIK (NAP) HERNANES (LAZ) HETEMAJ (CHI) ILICIC (PAL) INLER (NAP) ISLA (JUV) IZCO (CAT) JORQUERA (GEN) KONE P. (BOL) KRHIN (BOL) KRSTICIC (SAM) KUCKA (GEN) KURTIC (PAL) LAZZARI (UDI) LEDESMA (LAZ) LJAJIC (FIO) LLAMA (FIO) LULIC (LAZ) LUND NIELSEN (PES) MAICOSUEL (UDI) MANNINI (SIE) MARCHIONNI (PAR) MARCHISIO (JUV) MARIGA (INT) MARQUINHO (ROM) MARRONE (JUV) MATUZALEM (GEN) MAURI (LAZ) MERKEL (UDI) MIGLIACCIO (FIO) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORRONE (PAR) MUDINGAYI (INT) MUNARI (SAM) MUNTARI (MIL) NADAREVIC (GEN) NAINGGOLAN (CAG) NINIS (PAR) NOCERINO (MIL) OBI (INT) OBIANG (SAM) OLIVERA (GEN) PADOIN (JUV) PAGLIALUNGA (CAT) PALLADINO (PAR) PALOMBO (SAM) PAROLO (PAR) PASQUATO (BOL) PEREYRA (UDI) PEREZ (BOL) PERROTTA S. (ROM) PINZI (UDI) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (SAM) RADOVANOVIC (ATA) RENAN (SAM) RICCHIUTI (CAT)
MEDIA VOTO 5.96 5.88 6.17 5.91 5.50 5.38 5.75 6.18 6.50 5.96 5.70 6.12 5.75 6.12 6.15 5.75 5.67 5.78 6.13 5.80 6.13 6.05 5.83 5.93 6.06 5.96 6.34 5.88 6.00 5.76 6.21 6.00 5.90 5.92 5.71 5.97 6.00 5.62 5.93 5.40 6.16 5.86 6.00 6.11 5.90 6.37 6.06 6.07 5.75 6.32 6.43 6.18 5.91 5.83 6.28 5.70 6.21 5.75 6.10 5.95 5.78 6.15 5.77 5.91 6.35 5.88 5.50 5.86 5.68 5.55 5.40 6.19 6.41 5.77 6.00 6.17 6.12 5.50 6.00 5.87 5.85 5.50 6.00 5.88 5.00 6.13 5.67 5.47 6.00 5.94 5.90 5.93 6.25 6.33 6.67 5.90 5.33 6.02 6.00 5.90 5.91 6.60 6.05 6.50 6.07 5.50 5.00 5.50
MAGIC MEDIA 5.88 5.75 7.08 6.18 5.08 5.44 5.68 6.70 6.90 6.07 5.97 6.58 5.75 6.52 6.82 5.75 6.38 5.84 6.63 5.65 6.79 6.29 6.06 5.96 5.76 6.00 6.53 5.94 6.00 5.92 6.87 6.00 5.73 6.00 5.82 6.00 6.00 5.76 5.68 5.30 6.50 5.81 6.20 6.67 5.90 7.32 6.28 6.03 5.96 7.09 7.69 7.35 5.79 6.44 6.80 5.80 6.32 5.33 6.57 5.90 5.94 6.35 5.73 6.16 6.28 6.04 5.50 5.75 5.71 6.15 5.20 6.42 7.06 5.92 6.00 6.00 6.52 5.92 5.85 6.18 5.98 5.50 5.75 6.15 5.00 6.15 5.83 5.80 6.00 5.97 5.50 5.86 7.00 7.33 6.67 6.15 5.33 6.30 5.83 6.42 5.95 6.53 6.58 7.46 6.37 5.40 5.00 5.50
MAGIC MESE 5.25 6.17 5.88 5.63 5.67 6.25 6.25 6.00 5.50 8.00 6.83 6.83 4.50 5.75 6.38 8.63 6.38 6.38 5.75 7.17 6.25 5.75 6.00 5.50 6.00 5.00 7.00 5.75 5.88 5.83 5.50 5.83 5.17 7.17 6.00 6.13 7.50 5.67 6.00 7.83 6.88 7.50 5.75 7.83 7.00 6.63 5.83 6.00 5.88 5.67 6.88 6.50 5.75 5.75 5.50 6.13 6.50 6.00 6.25 5.50 6.00 5.17 6.63 5.00 6.25 5.67 6.25 6.67 5.88 5.50 5.63 6.17 5.33 6.50 6.75 8.50 5.88 -
MAGIC CAMPO 5,86 6 6,5 6,5 5,13 5,31 5,57 6,7 6,7 5,44 5,14 6,17 5,5 6,4 7,59 6,25 5,5 5,44 6,61 6 6,7 6,5 5,42 5,6 5,94 5,92 6,45 6,25 6 5,69 7,4 6 5,57 5,83 5,36 6,36 6 5,69 6,21 5,33 6,85 5,44 6,09 6,42 5,9 8,44 6,45 5,71 6,7 7,57 7,5 6,75 5,78 6,3 5,89 5,67 6,55 5,5 6,83 6 5,71 6,35 5,56 6,79 6,45 5,58 5,8 5,69 6,5 4,83 5,93 7,33 6,33 6,25 6 6,82 6,33 5,63 5,94 5,9 6 5,5 5,64 6,5 6 5,67 6 5,83 5 6,25 7,17 6 6,5 6,22 6,8 6,5 6,83 5,5 6,29 6,67 8,29 6,88 5,5 6
OPTA INDEX 391 265 165 755 944 255 789 736 761 624 946 1233 394 306 57 359 426 233 807 759 706 779 966 -268 830 526 429 197 669 561 280 815 162 531 83 374 156 524 388 638 754 824 546 815 246 432 548 1053 837 1220 414 737 928 88 662 419 335 507 764 456 592 748 507 448 396 -57 -50 544 712 644 604 562 265 1221 216 148 159 274 104 937 76 223 614 388 396 244 700 515 215 311 703 195 622 780 950 944 809 288 160
GAZZA INDEX 62 R 53 S S 71 a a 68 R 44 S 67 R 63 S 60 R 67 a 67 a a 79 R 72 a 53 a a 61 R 66 S 54 S 66 R 66 R 52 a 66 a 88 a 62 R 64 a 66 a S 69 R 73 S a 60 S R 42 R 78 S a 72 a 51 a S 55 S a 63 a 62 a 75 R 59 a 78 a 65 S 47 a 70 R 79 R 61 a 87 R 46 S 72 S 62 a R 72 R a 68 a 64 a 75 a 52 a 65 a 77 a 77 a 54 S S 68 S 62 a 62 R a 60 a 76 S a 60 a S R 73 S a 50 S 77 a 51 S a S 68 S R R 88 a a 50 S R 78 a R 66 S S a a 59 S S 70 S 73 a R 73 R 64 a 67 a 84 R 83 R S a a
GIOCATORE RIGONI L. (CHI) RIGONI M. (CHI) RIOS (PAL) RIVEROLA (BOL) ROSINA (SIE) ROSSI (GEN) SALIFU (CAT) SAMPIRISI (GEN) SANTANA (TOR) SCHELOTTO (ATA) SESTU (SIE) *SEYMOUR (CHI) SORIANO (SAM) STOIAN (CHI) SUCIU (TOR) TACHTSIDIS (ROM) TADDEI (ROM) TAIDER (BOL) TISSONE (SAM) TOGNI (PES) TOZSER (GEN) TRAORE (MIL) TROISI (ATA) VACEK (CHI) VALDES (PAR) VALIANI (SIE) VERGASSOLA (SIE) VERRE (SIE) VIDAL (JUV) VIOLA (PAL) VIVES (TOR) ZANETTI (INT) ZIELINSKI (UDI) ZUNIGA (NAP)
MEDIA VOTO 5.89 5.57 5.50 5.50 5.90 5.83 6.17 5.34 6.00 5.75 6.00 5.64 5.64 5.81 5.68 5.33 5.64 6.00 6.07 5.64 5.00 5.67 5.50 6.13 5.97 5.95 5.33 6.18 5.50 5.73 5.95 5.71
MAGIC MEDIA 5.75 6.12 5.89 5.50 5.87 5.83 6.17 5.22 6.50 5.81 6.09 5.43 5.57 6.56 5.60 5.25 5.64 6.06 6.36 5.64 5.00 5.67 5.25 6.33 6.59 6.18 5.33 6.68 5.50 5.55 5.92 5.71
MAGIC MESE 5.25 6.17 5.00 6.00 5.25 6.75 5.25 5.33 6.00 5.00 5.00 6.67 7.33 5.67 5.83 4.83 5.50 6.13 6.13
MAGIC CAMPO 5,57 6,13 5,14 5,67 5,63 6 5,72 6,19 5,93 6,06 5 5,21 6,25 5,56 5,5 5,5 6,1 6 5,63 5,75 5,13 6,71 6,56 6,25 5,5 6,81 6 5,67 6,06 5,36
OPTA INDEX 580 21 735 352 621 219 290 358 930 272 229 200 136 330 95 685 588 53 612 487 159 259 733 325 525 1063 347 585 708
GAZZA INDEX 48 R 38 S 69 R R 52 a 40 a R 41 S 63 S 54 a 47 a 39 a 65 a 45 a a 56 S a 66 S 67 S 69 S 45 a R a S 67 S 47 a 51 a a 79 a a 50 S 65 a a 54 a
MAGIC MESE 6.00 6.83 8.38 6.83 7.50 8.17 7.83 7.25 6.50 10.63 7.13 5.17 6.13 9.50 6.25 6.00 8.83 5.00 7.00 7.13 6.25 6.33 7.25 7.33 6.83 7.38 5.50 9.33 6.75 5.83 8.25 6.00 8.00 7.38 6.50 6.75 7.83 5.50 10.50 7.50 5.17 6.50 5.25 5.50 6.50 7.63 8.00 6.75 6.00 5.75 8.00 7.88 -
MAGIC CAMPO 4,9 7,06 5,75 8,11 6,95 6,5 6,67 5,86 5,63 6 8,06 8,88 6,25 5,58 7,5 9,61 6 5,43 9,05 6,5 7,17 5 7,29 7,95 5,5 7 6,07 6,14 6,63 6,17 6,64 5 5 4,5 7 6,25 5,88 5,57 5 8 5,5 7,72 7,75 9,13 5,25 7,83 5,5 5 8,36 6,5 7,67 7,58 6,33 5,75 5 6,5 6,67 7,75 6,83 6 6,05 6,19 5,94 6,85 7,11 4,79
OPTA INDEX 145 388 585 993 591 345 895 1178 397 -169 -34 791 1286 622 294 465 733 477 841 309 548 191 533 523 826 773 485 605 376 1281 -20 368 885 551 549 -4 680 806 594 1062 315 545 394 171 1247 532 522 345 391 11 336 247 617 633 21 914 306 364 1202 810 -16
GAZZA INDEX 49 R 55 a R 72 a 53 S R 70 a 62 a a 33 S a 47 a a 67 a 74 a 62 a 54 a 61 S 86 S a 61 R 69 S a 76 R R 69 S 69 a a 70 S 79 R 75 S 51 S 46 S 70 a a R S R a 75 a 60 a 52 R 63 a R 81 S R 60 S 72 R 44 R 48 a S a R 82 R 75 S 63 a 49 S 54 S S a S a 46 S 62 a 79 S a 53 R 68 a 49 S 73 R 72 a 43 S
ATTACCANTI GIOCATORE ABBRUSCATO (PES) AMAURI (PAR) BARRETO D.S. (TOR) BELFODIL (PAR) BIANCHI (TOR) BOGDANI (SIE) BOJAN (MIL) BORRIELLO (GEN) *BUDAN (ATA) CALAIO' (NAP) CAMPOS TORO (UDI) CAPRARI (PES) CARAGLIO (PES) CASSANO (INT) CAVANI (NAP) CELIK (PES) DE LUCA (ATA) DENIS (ATA) DI NATALE (UDI) DOUKARA (CAT) DYBALA (PAL) EL SHAARAWY (MIL) FABBRINI (UDI) FLOCCARI (LAZ) FLORO FLORES (GEN) GABBIADINI (BOL) GILARDINO (BOL) GIMENEZ (BOL) GIOVINCO (JUV) IBARBO (CAG) ICARDI (SAM) IMMOBILE (GEN) INSIGNE (NAP) JOVETIC (FIO) KEKO (CAT) KOZAK (LAZ) LARRONDO (FIO) LIVAJA (INT) MARTINEZ JARA (GEN) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (SAM) MEGGIORINI (TOR) MICCOLI (PAL) MOSCARDELLI (CHI) MURIEL (UDI) NIANG (MIL) OSVALDO (ROM) PALACIO (INT) PALOSCHI (CHI) PANDEV (NAP) PAOLUCCI (SIE) PAPONI (BOL) PARRA (ATA) PAZZINI (MIL) PINILLA (CAG) QUAGLIARELLA (JUV) REGINALDO (SIE) ROBINHO (MIL) ROCCHI (INT) ROZZI (LAZ) SAID (GEN) SANSEVERINO (PAL) SANSONE G. (TOR) SANSONE N. (PAR) SAU (CAG) SEFEROVIC (FIO) THEREAU (CHI) THIAGO (CAG) TONI (FIO) TOTTI (ROM) VUCINIC (JUV) VUKUSIC (PES)
Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio. La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica tenendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
MEDIA VOTO 5.67 5.93 5.70 6.06 5.89 5.50 6.14 6.00 5.83 5.81 5.83 6.22 6.58 5.83 5.67 5.81 6.33 6.12 5.77 6.45 5.60 6.07 5.00 6.00 5.98 5.25 6.00 6.00 5.88 5.63 6.03 6.25 5.00 5.00 5.50 5.83 5.81 5.69 6.19 5.25 6.14 6.25 6.30 6.16 6.00 5.75 5.62 5.50 5.25 6.11 5.95 5.92 5.18 5.88 5.50 5.50 6.50 6.00 5.95 6.25 5.83 5.98 5.68 6.16 6.74 6.17 5.39
MAGIC MEDIA 5.90 6.93 5.70 7.17 6.79 6.50 7.00 6.75 6.67 6.11 6.04 7.39 9.22 6.67 5.79 6.90 8.72 6.00 6.42 8.48 5.80 6.93 5.00 6.73 7.18 5.25 7.08 6.00 6.50 6.42 6.74 7.59 4.75 5.00 5.50 7.06 6.89 5.66 7.09 5.00 7.43 6.00 8.12 7.56 8.19 6.22 7.12 5.50 5.00 7.72 6.04 7.50 6.65 6.46 5.40 7.00 6.50 6.17 7.05 7.41 5.83 6.48 5.90 7.28 7.82 7.19 5.36
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
MONDO
Euro 2020 con la valigia C’è Roma tra le 13 città Diventa realtà il progetto di Platini: in corsa le maggiori capitali Per la finale ci sarebbe un ballottaggio tra Istanbul e Londra DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI NYON (Svizzera)
Euro 2020, il torneo senza frontiere preteso da Michel Platini, sogno folle e coraggioso, si giocherà in 13 città: tutte le indiscrezioni sono confermate. Per la finalissima, Istanbul è in vantaggio su Londra. Roma sarà comunque sede: Giancarlo Abete, vice-presidente Uefa, non s’è mai nascosto e l’Italia ha qualche credito dopo la beffa del 2012. Mentre l’Esecutivo è riunito, ecco però il fuori programma di Nyon: una quarantina di attivisti per la Palestina manifesta contro Israele, sede designata dell’Euro U.21 (giugno). Platini replica: «Fa parte dell’Uefa ed è stato scelto per la fase finale». Come dire: lasciate stare lo sport. Nel web comincia a circolare una falsa mail nella quale l’Uefa, togliendo il torneo a Israele, lo assegnerebbe all’Italia. Euro 2020: stadi Definiti strut-
tura e criteri del torneo: 6 gruppi da 4 squadre (si qualificano le prime due, più quattro ripescate). Fase finale in 13 città: le prime 12 (due per gruppo) ospiteranno le 48 partite dei 6 gruppi, gli ottavi e i quarti (in pratica, quattro gare per città). L’ultima sarà sede unica di semifinali e finale. «Io voterò Istanbul», dice Platini, anche per indennizzare la Turchia che era pronta a far tutto da sola. «Ma non voto solo io». Anche Londra è candidata. Fino agli ottavi, stadi da minimo 50 mila posti (ammesse due eccezioni da 30 mila); nei quarti, 60 mila; semifinali e finali da 70 mila.
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COPPA D’AFRICA GIRONE A 1agiornata Sudafrica-Capo Verde 0-0 AngolaMarocco 0-0 2a giornata Sudafrica- Angola 2-0 Marocco-Capo Verde 1-1 Classifica Sudafrica 4 punti; Capo Verde, Marocco 2; Angola 1 GIRONE B 1a giornata GhanaCongo 2-2 Mali-Niger 1-0 2a giornata Ghana-Mali 1-0 NigerCongo 0-0 Classifica Ghana 4 punti; Mali 3; Congo 2; Niger 1
La stadio Olimpico di Roma: nel 2020 dovrebbe ospitare alcune partite del campionato Europeo ANSA
«L’ultimo atto del torneo? Io voterò per la capitale turca, ma non decido da solo...»
città del gruppo saranno distanti non più di due ore di volo. Tutta l’Europa è ammessa alla «gara»: si sa che vogliono esserci Roma, Madrid, Londra, Monaco/Berlino, Bruxelles, Parigi, Atene, Kiev, Mosca, Basilea, Amsterdam, Zagabria, Istanbul, pare Tbilisi e Baku. Il conto alla rovescia comincia a marzo, si snoda a settembre con la presentazione delle candidature e si conclude nel settembre 2014 con la scelta dell’Esecutivo. Tutto da inventare il sistema di qualificazione. Euro 2016 Ma prima c’è Francia
MICHEL PLATINI PRESIDENTE UEFA
Euro 2020: città In ogni gruppo gli ospitanti giocheranno minimo 2 partite in casa. E le due
2016 (confermate 10 sedi). Anche qui fase finale con 6 gruppi da 4 e ripescaggi. Il guaio sono le qualificazioni: 52 nazionali, forse 53 con Gibilterra, per ben 23 posti. Quasi una su due passa: non troppo emozionante, proprio quando par-
te la «rivoluzione» tipo Champions dei diritti centralizzati. Prepariamoci: da settembre 2014, in base al nuovo calendario internazionale, ad ogni data le nazionali giocano due partite. Accoppiata fissa giovedì-domenica, venerdì-lunedì, sabato-martedì. Una settimana piena: in media 8 partite a sera, dirette e highlights con musica e programmi da Champions. Il problema? La raccolta di fondi: contratti, sponsor, diritti tv. Alle federazioni, in cambio dell’okay, sono stati promessi 1,2 miliardi: non siamo arrivati a 1, ma l’Uefa ce la farà. Platini potrebbe non essere lui a consegnare la coppa: ieri ha ammesso l’endorsement dei presidenti europei nella corsa alla candidatura Fifa. «Decido entro l’anno». Prima deve capire quanti voti ha in giro per il mondo.
GIRONE C 1a giornata ZambiaEtiopia 1-1; NigeriaBurkina 1-1. 2a giornata ZambiaNigeria 1-1; BurkinaEtiopia 4-0 Classifica Burkina 4; Zambia, Nigeria 2; Etiopia 1 GIRONE D 1a giornata Costa d’AvorioTogo 2-1; TunisiaAlgeria 1-0 Classifica Costa d’Avorio, Tunisia 3; Algeria, Togo 0.
FA CUP
Hazard rischia la stangata: «Pochi tre turni di squalifica»
Oggi tocca a City, United e Arsenal
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Una cosa mai vista: la federazione inglese deferisce il belga Eden Hazard per il calcio al raccattapalle nella semifinale di Coppa di Lega Swansea-Chelsea e precisa che la sanzione prevista per l’espulsione diretta «è chiaramente insufficiente». Come dire: le tre giornate di squalifica prescritte dal regolamento sono una pena leggera, bisogna bastonare di più. Hazard ha tempo fino alle 18 (ora inglese) di martedì per presentare il ricorso. Alla fine della prossima settimana la Commissione disciplinare emetterà il verdetto. La federazione ha aggiunto al deferimento l’esortazione ai club perché «i comportamenti dei raccattapalle e degli altri operatori in servizio negli stadi siano adeguati alle circostanze». Sul fronte della giustizia ordina-
ria, la polizia del South Galles ha comunicato «che non ci sono procedimenti in corso sull’episodio».
Eden Hazard, 22 anni, espulso sotto gli occhi di Lampard
Inghilterra spaccata La questio-
AP
ne-Hazard sta dividendo l’Inghilterra. Colleghi illustri (Owen e Ferdinand) hanno censurato il comportamento del giocatore del Chelsea. I giornali sono colpevolisti. Ma c’è chi
La gioia del portiere dello Zambia Mweene AFP
Mweene in gol, il portiere ferma la Nigeria ANDREA LUCHETTA
Unghie, denti e guantoni. Lo Zambia si appende ferocemente al titolo di campione d’Africa e trova nell’ennesimo prodigio del suo portiere, Kennedy Mweene, l’energia per strappare il pari alla Nigeria. Risultato ingiusto, vista la generosità del rigore fischiato a cinque minuti dal termine per un intervento del laziale Onazi. Ma perfettamente in linea con l’epopea della squadra allenata da Hervé Renard. Quando ormai tutto sembra perduto — con lo Zambia a un soffio dall’eliminazione — sul dischetto si presenta Mweene, il portierone che aveva deciso la finale dell’ultima Coppa d’Africa parando un rigore e segnandone un altro. Tremori? Zero. Kennedy colpisce col piatto destro e piazza la palla sotto l’incrocio, con una nonchalance che nemmeno Balotelli. Nel primo tempo aveva ipnotizzato John Obi Mikel, una della star di questa Coppa d’Africa, costringendolo a calciare fuori un rigore ancora sul risultato di 0-0. Furibonde le proteste dei nigeriani dopo il fischio finale, ma tant’è. «È stata senz’altro una delle peggiori chiamate nella storia del calcio» esagera il capitano Vincent Enyeama. «Sono furibondo» rincara il c.t. Stephen Keshi, e c’è da capirlo: ora l’ultima sfida sarà un dentro o fuori con l’Etiopia, quando a 5 minuti dal termine — grazie alla rete siglata al 570 da Emmanuel Emenike — sembrava solo una formalità. Fine del tabù Giornata storica anche per il Burkina Faso, che interrompe una maledizione durata 15 anni: 18 incontri nelle fasi finali di Coppa d’Africa senza una sola vittoria. Il successo di ieri è stato netto, propiziato dalla doppietta di Alain Traoré. E poco ha influito la ripresa giocata in 10, causa l’ingenua espulsione del portiere Abdoulaye Soulamas per un tocco di mano fuori area. Le ultime tre reti sono arrivate in inferiorità numerica, legittimando un successo che ora spiana al Burkina la strada verso la qualificazione: all’ultima partita basterà un pareggio. Ma guai a darlo per scontato: dovranno prima vedersela con Kennedy Mweene.
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IL CASO LA FEDERAZIONE CONTRO IL GIOCATORE DEL CHELSEA DOPO IL CALCIO AL RACCATTAPALLE
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BURKINA FACILE CON L’ETIOPIA: 4-0
dissente. Il Mail, attraverso il suo editorialista di punta, Martin Samuel, spiegava ieri che «una sanzione pesante nei confronti di Hazard è un premio ai furbi». E si lasciava notare come Charlie Morgan sia, con i suoi 17 anni, «il raccattapalle più anziano del mondo», alludendo al fatto che si tratta del figlio di Martin Morgan, uno degli azionisti più facoltosi dello Swansea e, di conseguenza, una specie di «raccomandato» in campo. Il ragazzo avrebbe ricevuto messaggi di morte da sedicenti tifosi del Chelsea. Una brutta storia, nella quale la linea della federazione, nonostante le scuse di Hazard e i tweet del ragazzo — aveva annunciato che avrebbe perso tempo —, sembra improntata a una linea di fermezza totale. Gli ultimi mesi di calcio sono stati turbolenti in Inghilterra. Non si vuole tornare al passato. Hazard paga pure questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fine settimana da vecchia Inghilterra col 4o turno della FA Cup. In corsa 14 squadre di Premier ma anche il Luton (5a serie). Oggi Stoke City-Manchester City e Manchester United-Fulham, trasmesse in diretta su Mediaset Premium Calcio 1. L’Italia è stato l’unico tra 50 Paesi a non presentare offerte per i diritti tv a Mp & Silva, che ha deciso di «regalare» le due gare di oggi: Sky ha rinunciato, Mediaset no. PROGRAMMA (13.45) Stoke City-Manchester City, (16) Bolton-Everton, Brighton-Arsenal, DerbyBlackburn, HuddersfieldLeicester, Hull-Barnsley, Macclesfield-Wigan, Middlesbrough-Aldershot, Norwich-Luton, QPR-MK Dons, Reading-Sheffield Utd, (ore 18.30) Manchester Utd-Fulham. DOMANI (ore 13) BrentfordChelsea, (ore 15) Leeds United-Tottenham. (ore 17) Oldham-Liverpool. Ieri Millwall-Aston Villa 2-1.
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Taccuino GERMANIA
Anticipo al Borussia Dortmund Ieri si è giocato l’anticipo della diciannovesima giornata in Bundesliga. Il Borussia Dortmund ha battuto il Norimberga 3-0 (doppietta di Blaszczykowski e goldi Lewandosky). DICIANNOVESIMA GIORNATA Borussia Dortmund-Norimberga 3-0. Oggi: Borussia M.-Fortuna Dusseldorf, Eintracht-Hoffenheim, Augsburg-Schalke, Greuther Fuerth-Mainz, Hanover-Wolfsburg, Friburgo-Bayer Leverkusen. Domani: Amburgo-Werder Brema, Stoccarda-Bayern Monaco. CLASSIFICA: Bayern 45, Borussia D. e Bayer 36, Eintracht 30, Schalke 04 28, Friburgo e Mainz 27, Borussia M. 26, Amburgo e Stoccarda 25, Hannover 23, Werder Brena e Wolfsburg 22, Fortuna e Norimberga 21, Hoffenheim 13, Augsburg 12, Greuther 9.
FRANCIA
Scatto del Lione Il Lione vince 2-0 (gol di Fofana e Gomis) l’anticipo della ventiduesima giornata della Ligue 1 sul campo del Valenciennes e aspetta il Psg che scenderà in campo domani. VENTIDUESIMA GIORNATA: Valenciennes-Lione 0-1. Oggi: Rennes-Marsiglia, Nancy-Lorient, Troyes-Stade Brest, Evian-Ajaccio, Montpellier-Sochaux, Stade de Reims-Tolosa. Domani: St Etienne-Bastia, Nizza-Bordeaux, Paris St Germain-Lille. CLASSIFICA: Lione 45, Psg 42, Marsiglia 41, Nizza e Rennes 35, Lorient 34, Bordeaux 32, St Etienne 31, Tolosa, Lille e Valenciennes 30, Montpellier 29, Bastia 25, Brest 24, Sochaux 22, Ajaccio 21, Evian 20, Reims 19, Troyes 13, Nancy 12.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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L’INTERVISTA
Tre casi Terry e la rete da annullare in Chelsea-Barcellona Occasione da gol non chiara e il rigore negato a Chiellini CHELSEA-BARCELLONA 4-2 La scorrettezza non vista Ritorno ottavi Champions 2005, Terry regala la qualificazione al Chelsea, ma Collina non vede un fallo di Ricardo Carvalho
ANDERLECHT-MILAN 1-3 Espulsione sbagliata Il Milan vince e centra la qualificazione. Espulso Nuytink per chiara occasione da gol. Collina: «Situazione da giallo»
SHAKHTAR DONETSK-JUVENTUS 0-1 Il fallo di mano da punire La Juve vince in Ucraina e si qualifica nonostante un calcio di rigore negato: Chiellini gira di testa, un difensore «para»
Zitti, fischia Collina DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI VIAREGGIO (LU)
«Certo che avrei voluto i giudici di porta. Le faccio vedere perché». Pierluigi Collina gira il computer e fa partire un video: «E’ Chelsea-Barcellona del 2005, ritorno degli ottavi. La tv inquadra Terry, sa che è il giocatore da tenere d’occhio sul calcio d’angolo. Lo so anche io e quindi seguo i suoi movimenti e quelli di chi lo marca. Ecco il momento decisivo...». Il designatore Uefa stoppa il filmato, sullo schermo compaiono due frecce rosse e due blu: disegnano il cono di luce del suo sguardo e quello di un ipotetico addizionale. Il fermo immagine è impietoso. «Terry sta per colpire di testa, chi lo contrasta ha le braccia larghe. Giusto guardare lì. Osservi in basso, però. Nello stesso istante Carvalho è dietro al portiere: lo sta trattenendo. E non me ne accorgo...». Anatomia minuziosa di un errore, in perfetto stile Collina. Ogni dettaglio studiato, ogni passaggio analizzato. L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorarsi. In questo modo l’uomo di Viareggio è diventato prima il miglior arbitro al mondo e adesso il numero uno tra gli «allenatori» dei fischietti. Sta preparando il raduno degli arbitri top della Uefa che inizierà lunedì a Roma, momento cruciale in vista delle fasi finali di Champions ed Europa League. E per la prima volta non ci saranno solo gli uomini (compresi i nostri Rizzoli, Rocchi, Tagliavento e Orsato): convocate anche le donne della categoria Elite (la più prestigiosa, ci sono le italiane Spinelli e Vitulano). A testimonianza dell’importanza acquisita dal calcio femminile. Dunque, anche Collina sbagliava...
«L’errore fa parte della vita di un arbitro, ma è un’opportunità per crescere. C’è sempre qualcosa che potevi fare, magari un particolare. Nel gol di Terry non era facile curare tutte le coppie presenti in area, ma forse una posizione diversa poteva aiutarmi a scorgere il fallo. Certo, da solo è impossibile avere un controllo totale. Con gli addizionali è più semplice: si possono dividere i compiti. Poi magari quella trattenuta sarebbe rimasta impunita ugualmente. Ecco, questo è un aspetto che vorrei chiarire».
«Preparerò gli arbitri anche contro il razzismo»
Sono i benvenuti...
Il designatore Uefa: «Raduno a Roma in vista Champions. Addizionali scelta ok»
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I NUMERI
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gli arbitri italiani che saranno presenti al raduno Uefa di Roma: Rizzoli, Rocchi, Tagliavento e Orsato
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le donne arbitro italiane (Vitulano e Spinelli) della categoria élite che parteciperanno allo stage Uefa. E’ la prima volta di un raduno misto
li avrà sempre materiale a disposizione. Oggi, però, meno di prima. Ma non vorrei che fosse il giochino di qualcuno, solo perché fa comodo parlare contro. Il calcio è cambiato. E molto. Sostenere che bastano due occhi per gestire la gara è anacronistico. Poi si può ancora migliorare». In Italia la sperimentazione è iniziata da un giorno all’altro. Qualcuno parla di «confusione dei ruoli» e «sudditanza» degli arbitri più giovani nei confronti di quelli esperti.
«Figc e Aia hanno avuto coraggio. Ci vuole pazienza, ma i risultati sono positivi. La faccenda dei ruoli non esiste, sono ben definiti: la responsabilità finale è dell’arbitro centrale. I giudici di porta devono aiutare e supportare, ma l’ultima parola spetta a chi ha il fischietto. L’Italia ha il merito di aver indicato la via. Altre federazioni stanno seguendo l’esempio». Quali?
«Addizionali in campionato anche in Polonia, Ucraina, Turchia, Israele, Belgio e Ungheria. La Russia inizierà con la Coppa. E poi in alcune partite in Romania, Bosnia, Slovacchia e Repubblica Ceca». Il raduno di Roma servirà an-
la scheda PIERLUIGI COLLINA 52 anni DESIGNATORE UEFA
Faccia pure.
«Con i giudici di porta si creano condizioni migliori per controllare le situazioni a rischio e per diminuire gli errori. Nessuno ha mai pensato che con gli addizionali questi potessero scomparire. Fa parte della fallibilità umana. Chi vuole trovar-
ci sono parametri precisi per punire il gesto pure senza certezze sulla volontarietà. Posso aiutarmi con due esempi?».
Pierluigi Collina è nato a Bologna il 13 febbraio 1960, ma da molti anni vive a Viareggio con la moglie e le due figlie. Dal luglio 2010 è a capo degli arbitri Uefa dopo essere stato designatore italiano nei tre anni precedenti. Ma
che a dare nuove indicazioni sulle prossime gare di Champions ed Europa League?
«Sarà uno stage con test fisici e lezioni in aula. Nelle 96 gare della fase a gironi in Champions abbiamo impiegato più di 40 arbitri. Una rotazione importante: ci ha permesso di lanciare giovani molto promettenti e provenienti da Paesi diversi dai soliti».
«In Anderlecht-Milan è stato espulso Nuytinck per una chiara occasione, ma Pato aveva effettuato un dribbling verso l’interno ed El Shaarawy, a cui poteva passare la palla, era distante 45 metri dalla porta. Troppi perché l’occasione fosse "chiara". Il giallo era la scelta più corretta. Secondo caso: forse non era volontario, ma da punire con un rigore il braccio tenuto alto dal difensore sul colpo di testa di Chiellini nell’ultimo Shakhtar Donetsk-Juventus». In Italia c’è stato il caso Boateng e molti si sono chiesti quali siano i compiti di un arbitro. Ci può spiegare?
«Il razzismo, come le scommesse, è un cancro da combattere, altrimenti il calcio muore. Come ha ricordato di recente Platini, dal 2009 la Uefa ha un protocollo molto preciso che gli arbitri devono rispettare. In presenza di insulti e cori plateali, la prima fase prevede un breve
Quali sono gli aspetti tecnici che curerete di più?
«Prima dell’Europeo è stato importante andare nei ritiri delle Nazionali per spiegare quali sarebbero state le nostre priorità e quali erano le cose da evitare per i calciatori. Continueremo a chiedere la massima attenzione su gioco duro e proteste. Chi fa entrate molto pericolose deve mettere in preventivo un rosso diretto. Non è un provvedimento semplice da prendere, ma è necessario se vogliamo proteggere lo spettacolo e tutelare la salute dei protagonisti. E poi rispetto per l’arbitro». Altri temi da migliorare?
«L’interpretazione della chiara occasione da gol e dei falli di mano. Nel primo caso una situazione eclatante fa scattare il rosso. L’inglese obvious rende meglio l’idea del nostro "chiara". Sul secondo aspetto
soprattutto Collina è famoso in tutto il mondo per la sua carriera di arbitro iniziata nel 1977 e conclusa nell’agosto 2005. Ha diretto la finale dei Mondiali 2002 Brasile-Germania 2-0, la finale di Coppa Campioni 1999 (con la rocambolesca vittoria del Manchester United grazie a due gol segnati nei minuti di recupero), la finale di Coppa Uefa 2004 Valencia-Marsiglia 2-0. In totale sono 240 le gare fischiate in Serie A (debutto il 15 dicembre 1991 in
Verona-Ascoli); 79 in Serie B; 42 in Coppa Italia (con le finali 1995, 2002, 2004 e 2005); 2 in Supercoppa Italiana (2003 e 2004); 109 internazionali (debutto il 8 marzo 1995 in Turchia-Francia). Nel gennaio 2003 è stato nominato «commendatore» dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
«
Il caso Boateng? In Europa pronti a fermare la gara se sono ignorati tutti gli avvisi
stop e l’avviso agli spettatori di cessare tali atti. Se la situazione non migliora, si passa a una vera e propria sospensione (5-10 minuti) con le squadre negli spogliatoi e un altro annuncio che questi comportamenti non saranno più ammessi. Il passo finale è l’interruzione definitiva del match in accordo col delegato Uefa e il responsabile sicurezza. Si tratta di una scelta difficile, ma gli arbitri devono essere pronti a prenderla. E’ il loro compito». Le manca il terreno di gioco?
«Molto. Sono passati più di 7 anni dall’ultima gara, ma sembra ieri». Quale sfida vorrebbe arbitrare di nuovo? La finale Mondiale del 2002?
«No, rifarei l’ultima: Pavia-Bari di Coppa Italia...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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STAGE E DATE
I migliori arbitri Europei si ritroveranno lunedì a Roma per un raduno in vista della ripresa di Champions ed Europa League
S Test e lezioni Previsti test fisici e lezioni per approfondire casi specifici
S Donne e nuovi Al raduno ci saranno anche i nuovi internazionali (resteranno fino a giovedì) e anche le donne, categoria Elite (quelle al vertice)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
SABATO 26 GENNAIO 2013
di GIANNI VALENTI
e il buongiorno si vede dal mattino Sara Errani e Roberta Vinci promettono di regalarci S un’altra annata entusiasmante, almeno in doppio. La vittoria negli Australian Open, primo Slam di una stagione che sarà lunga e massacrante, è un messaggio forte lanciato al mondo del tennis femminile: in questa specialità comandano loro e hanno tutte le possibilità di farlo a lungo. Le azzurre dopo aver sfatato il tabù delle sorelle Williams sembrano non avere rivali. Il successo nella finale di Melbourne porta in dote anche una solidità costruita l’anno passato che oggi può dirsi ormai raggiunta. Il match di ieri nascondeva, infatti, più di un’insidia: da coppia numero 1 al mondo le nostre principesse erano obbligate a vincere contro avversarie chiaramente inferiori. Ma il ricordo della sconfitta
palazzo di vetro
del 2012 e le outsider australiane Barty-Dellacqua, con un Paese intero che spingeva alle spalle, non rendevano la pratica affatto scontata. Quattordici finali vinte su ventuno giocate, le mostrine di tre tornei del Grande Slam sulle magliette (Parigi, New York e ora Melbourne) il primo posto nella classifica mondiale della Wta con quasi tremila punti di vantaggio sulle seconde (Hlavackova-Hradecka) rendono Sara e Roberta a tutti gli effetti due piccoli fenomeni del circus. Sono rispettate e temute. La crescita della coppia è naturalmente figlia dei progressi individuali che durante la strepitosa stagione dell’anno scorso hanno catapultato le azzurre nell’Olimpo del ranking. Ora, però, dovranno imparare a gestirsi. Il che vuol dire scegliere meglio che tornei giocare e quali lasciare indietro. Con
laVignetta di STEFANO FROSINI
di RUGGIERO PALOMBO
BERSANI E IL CONI, LUCI ED OMBRE DI UN INTERVENTO A GAMBA TESA cose importanti: 1. D’ora in avanti il Coni si occuperà dello sport olimpico mentre alla pratica sportiva, alla prevenzione, all’impiantistica e alla scuola penserà un apposito ministero dello sport. 2. Che è «inconcepibile» per chi ha fatto le primarie pensare che le elezioni del Coni possano dipendere da soli 76 grandi elettori. Meglio sarebbe un «sistema più allargato e democratico». Ci sottraiamo ad ogni esercizio dietrologico relativo a tempi e modi di questo intervento, limitandoci a due necessarie osservazioni. Punto 1. Qui Bersani dice qualcosa di pienamente condivisibile. Qualcosa che merita però di essere «storicizzato». Il dibattito sul perimetro d’azione del Coni e su quanto spetta (spetterebbe) invece a uno Stato e ai di lui Governi è antico e si è sempre sottolineata, per il Coni, la difficoltà se non addirittura la contraddizione di dover coniugare la mission olimpica, lo sport d’élite, con la mission dello sport di base, per tutti, dello sport sociale. I ministeri dello sport, ma questo Bersani lo sa benissimo, ci sono sempre stati, sia nella veste di veri e propri dicasteri sia attraverso la formula dei sottosegretari ugualmente preposti al controllo e alla vigilanza sul Coni. L’idea di Bersani di uno Stato e di un Governo che d’ora in avanti si occuperanno a tempo pieno di pratica sportiva, prevenzione, impiantistica e scuola è bellissima. Però, intendiamoci bene: questo è l’esatto contrario di quanto Stato e Governi, di ogni colore e appartenenza, abbiano mai fatto finora, e parliamo di una storia lunga sessanta anni. E quanto agli esempi forniti fin qui, quella del Coni d’ogni epoca, pur tra tante contraddizioni, imperfezioni e limiti, è la storia di un Ente che ha saputo tenere insieme e portare avanti lo sport in tutte le sue accezioni senza mai ritrovarsi coinvolto in prima persona in grandi pasticci di natura economica. Guardando alla storia politica di questo Paese
Punto 2, ovvero il sistema elettorale. Qui Bersani, che fa cenno alle primarie, deve farsi spiegare bene le cose (e leggersi anche la Carta Olimpica del Cio coi suoi rigidi paletti), così da evitare di cadere in qualche tranello. I 76 «inconcepibili» grandi elettori di questa tornata sono il frutto di due successive leggi, la Melandri (Pd) prima e la Urbani-Pescante (Pdl) poi, che nel 2001 e nel 2004 hanno dettato le regole allo sport. Dai 41 grandi elettori (39 presidenti di federazione e due membri Cio) del ’99, si passò nel 2001 ai 215 tra dirigenti, atleti, tecnici, per poi tornare nel 2005, resisi conto dell’eccessiva pletoricità assembleare, al numero attuale. Che, si badi bene, tiene dentro tutti, dirigenti, atleti, tecnici, enti di promozione, enti territoriali selezionandoli attraverso fior di primarie. Proprio quelle che piacciono a Bersani e la cui regia, a suo tempo, è ascrivibile a Gianni Letta, celebre e universalmente riconosciuto nume tutelare dello sport italiano. Conclusione: se si vuole davvero mettere mano al Coni, il lavoro va fatto prima di tutto dentro a tante federazioni. Scartabellando bilanci, spese superflue e bizzarre modalità elettorali, mettendo un serio (e non fasullo com’è ora) limite ai mandati, che c’è per il Coni e non per le federazioni, così da porre fine a rendite di posizione e regimi, quelli sì, davvero feudali. Ps. Josefa Idem ormai imminente senatrice del Pd si è anche candidata a far parte in quota atleti del Consiglio Nazionale del Coni. Così potrà vigilare sullo sport italiano dall’alto. E dal basso.
il primo test (si sa) serve per sgrezzare le macchine e si rischia di restare a lungo fermi ai box (anche per le bandiere rosse altrui); De La Rosa per poter lavorare bene al simulatore deve rendersi conto di come va la macchina in pista. Sono queste le ragioni addotte dalla Ferrari per motivare l’assenza di Fernando Alonso al primo test dell’anno (5-8 febbraio). Una scelta spiegata pure con la necessità di svolgere una migliore preparazione fisica in vista di una stagione lunga (ma con un GP in meno del 2012). Motivi che hanno un loro fondamento ma che non cancellano la perplessità di una decisione che priva la Ferrari di un giudizio immediato sulla vettura da parte del pilota di punta (non per niente farà 6 giorni di collaudi da qui a Melbourne con-
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l’Analisi
Lazio e Juventus un turno facile... se l’attacco va
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
LUIGI DATOME Cestista della Virtus Roma
Da italiani dovremmo essere fieri soltanto del fatto che si DISCUTA se è giusto o sbagliato non aver convocato @gallinari8888
Floccari alle prese con Pogba durante Juve-Lazio di coppa Italia ANSA
@GigiDatome
rima il Chievo all’Olimpico poi in serata il Genoa P di scena a Torino: Lazio-Juve
FERNANDO ALONSO Pilota della Ferrari
Buongiorno! Pronti per un altro giorno di allenamento. @alo_oficial
MAX BIAGGI Ex-campione Superbike
ALONSO SEMPRE PIU’ PADRONE DOPO AVER SALVATO LA FERRARI erez non è una pista molto indicativa; il suo asfalto abrasivo manda in crisi le gomme e Jquesto impedisce delle verifiche approfondite;
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TwitTwit
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tro i 5 di Massa), visto che dopo la presentazione dell’1 non ci sarà tempo per lo shake down. E appare strano pure che lo spagnolo non provi la curiosità di calarsi subito nell’abitacolo. Perché è vero che la Ferrari ha già deciso di portare una massiccia evoluzione per il secondo collaudo, ma ai piloti bastano pochi giri per capire se la macchina è nata bene o no. In sostanza già l’8 febbraio Red Bull, McLaren e Mercedes avranno le idee chiare su come correggere le rispettive vetture perché Vettel, Button e Hamilton avranno già percorso tanti km, la Ferrari no. O quantomeno avrà soltanto i riscontri forniti da Massa. E qui si innesca un altro quesito: quanto la Ferrari condivide questa impostazione? Perché la sensazione è che dopo uno strepitoso 2012, nel quale ha tenuto da solo in piedi la baracca, Fernando abbia accresciuto il suo potere a tal punto da impostare lui il programma di lavoro.
un occhio alla classifica e l’altro al palmares. Tenere il ritmo del 2012 (la Errani ha giocato 139 partite, la Vinci 134) potrebbe essere fatale. Meglio puntare, soprattutto in doppio, ai bersagli grossi mettendo nel mirino Wimbledon. Obiettivo difficile, causa erba, che consentirebbe alle azzurre di chiudere uno storico Grande Slam. Il nostro tennis, insomma, ha le testimonial giuste per crescere ancora. Con il declino di Francesca Schiavone e i guai fisici di Flavia Pennetta, Sara Errari e Roberta Vinci dovranno occuparsi di pentole e coperchi anche in Nazionale. L’esame di Fed Cup che ci aspetta a Rimini contro gli Stati Uniti (9-10 febbraio) appare, con o senza Serena Williams, come la prima prova della nuova maturità.
I romani segnano con parsimonia, i bianconeri aspettano l’arrivo di Anelka
sarebbe bello poter dire altrettanto. Ma, Bersani ne converrà, tra uno scandalo e l’altro, tra i conti di una banca e di un bilancio regionale che non tornano, è impossibile farlo. Morale: di buoni propositi è lastricata la via dell’inferno ed ecco perché uno cerca di tenersi stretta quella parolina, «autonomia», che sia pure obsoleta visto che il finanziamento dello sport arriva dallo Stato, ha ancora un suo preciso significato.
laFormula 1
di ANDREA CREMONESI
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ERRANI-VINCI AL POTERE
ilCommento
ra una puntata e l’altra della propria campagna elettorale, il candidato premier del T Pd Pier Luigi Bersani parla di sport e dice due
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ecco che fine si fa dopo una lunga carriera! X cambiare una batteria allo scooter @LorisCapirossi1 mio capo meccanico?? @maxbiaggi
LUCA DOTTO Nuotatore azzurro
Vinto in 22"6 niente di che come tempo, ma visto i lavori che sto facendo, non proprio da velocista, abbastanza soddisfatto per gennaio!! @dottolck
di NICOLA CECERE
prosegue così, con un turno all’apparenza di tutta comodità in attesa del nuovo confronto diretto di martedì in coppa Italia. Chi ha uno scoglio duro domani a Parma è il Napoli, il terzo (o secondo) incomodo di questo periodo in cui la squadra di Petkovic si è rivelata l’osso più duro da rodere per gli uomini di Antonio Conte. Il quale, pochi giorni fa, si era sottilmente lamentato di come la Juve dovesse giocare sempre in orari scomodi: beh, stavolta i biancocelesti vanno in campo prima dei bianconeri. In quale formazione? Petkovic, già ribattezzato il trasformista considerato il suo amore per i cambiamenti, anche durante il match, sembrava intenzionato a lasciare fuori uno fra Mauri e Hernanes oltre al convalescente Klose, non ancora pronto, in vista della coppa Italia. Ma poi alla fine dovrebbe rinviare il turnover considerando i seguenti fattori: a) col Chievo deve fare il match e senza Klose ha bisogno di gente che ha i colpi. B) l’apporto di Mauri nell’ultimo periodo è stato fondamentale. Sia a Palermo che nella sfida diretta alla Juve di martedì sera il capitano ha lasciato il segno. 3) Meno in forma è apparso Hernanes, che ha comunque il merito del rigore del 2-2 alla Favorita e che ha ricevuto conferma di essere diventato un elemento prezioso della nazionale brasiliana. Dove, in pratica, sta rilevando Kakà. Se un difetto può essere attribuito a questa Lazio dei miracoli, beh si deve indicare la relativa parsimonia dell’attacco: il meno prolifico fra le prime sette formazioni in classifica. In compenso la tenuta difensiva viene dopo quelle di Juve e Napoli. Anche le cifre, insomma,
documentano ciò che si nota quando Petkovic schiera la sua formazione: sia con difesa a quattro che a tre, c’è una costante attenzione generale alla chiusura degli spazi con un intelligente movimento corale. A volte persino l’unica punta si ritrova dietro la linea del pallone manovrato dall’avversario. Un piccolo capolavoro di tempismo perché poi quando entrano in possesso della sfera i biancocelesti sanno distendersi piacevolmente e pericolosamente. In attesa di giocarsi la qualificazione alla finale di coppa Italia, un traguardo che in casa Juve non viene snobbato, Antonio Conte deve guardarsi dal rigurgito di orgoglio che spesso rianima una squadra in grosse difficoltà non appena c’è stato il cambio in panchina. Ballardini non passa per un tecnico della schiera degli iper agonisti, appartiene piuttosto alla scuola sacchiana che punta al risultato attraverso il gioco. Vedremo come se la caverà in questa emergenza assoluta. Il Genoa ha qualche individualità di spicco e se gioca Borriello, Bonucci e Barzagli sanno che non potranno distrarsi. Conte avrà caricato i suoi sul campionato e quindi nessuno penserà alla successiva sfida contro la Lazio-bestia nera. Però visto dalla panchina bianconera quell’1-1 maturato martedì sera è un risultato persino confortante. Intanto perché immeritato e poi perché ottenuto con tanti big fuori. Stasera ne rientrano alcuni e Vucinic può partire dal primo minuto. Ma la Juve non è uscita dall’emergenza nel reparto che più le sta dando soddisfazioni. L’attacco. Dove, ironia della sorte, tutti da tempo le dicono che si deve rinforzare... E difatti dopo Llorente (a giugno) sta per arrivare subito Anelka. Chissà Conte come riuscirà a tener buoni i succitati Vucinic, Quaglia, Matri e Giovinco. E’ una pericolosa incognita anche questa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 26 GENNAIO 2013
SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 23a GIORNATA
Sassuolo, un bagno di rabbia K.o. nella piscina di Crotone: Nasca fischia la fine pochi secondi prima del 2-2 CROTONE SASSUOLO
2 1
PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI De Giorgio (C) al 13’, Eramo (C) al 28’, Missiroli (S) al 35’ del p.t.
CROTONE (4-3-3) Caglioni 6,5; Del Prete 6,5, Vinetot 6,5, Ligi 6, Migliore 6,5; Matute 6,5, Galardo 6, Eramo 7; Gabionetta 6 (dal 36’ s.t. Pettinari), Ciano 6,5 (dal 30’ s.t. Mazzotta), De Giorgio 7 (dal 48’ s.t. Abruzzese s.v.). PANCHINA De Luca, Leto, Torromino, Falconieri. ALLENATORE Drago.
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6; Gazzola 5, Bianco 5,5, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 5,5 (dal 45’ s.t. Chibsah s.v.), Magnanelli 7, Missiroli 7; Troianiello 5,5 (dal 9’ s.t. Berardi 6), Masucci 6,5, Catellani 5,5 (dal 36’ s.t. Troiano 6). PANCHINA Pigliacelli, Marzoratti, Chibsah, Luppi, Laribi. ALLENATORE Di Francesco 6,5 ARBITRO Nasca di Bari 6,5 GUARDALINEE Fiorito 6,5 - Pegorin 6,5 ESPULSI Galardo al 46’ s.t. per doppia ammonizione (proteste e comp. non reg.) AMMONITI Eramo (C), Pomini (S) per gioco scorretto, NOTE paganti 1.238, incasso di 6.121; abbonati 2.548, quota di 13.875. Tiri in porta 5-4, Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 4-1. Angoli 3-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO CROTONE
Con un attimo di ritardo, un filo oltre la... sirena. Il Sassuolo agguanta il pareggio pochi secondi dopo la fine. Sotto di due gol, si riavvicina e manda Masucci in gol proprio mentre Nasca fischia. Un lancio scavalca la difesa crotonese, l’arbitro decreta la fine mentre la punta stoppa e si gira mandano la palla in rete con un rasoterra lento e preciso. Finiscono lì i 5’ di recupero, ma Nasca mette una toppa ad una appendice extralarge: contati cambi e varie, sarebbero stati 4 i minuti da aggiungere ai 90. Il Sassuolo protesta, il 2-1 ha il sapore della beffa, ma orologio alla mano e a mente fredda quel fischio sembra un po’ meno assurdo. La chiave La verità è che, con
l’acqua alta, il Sassuolo è anda-
to letteralmente in barca; poi il diluvio si alleggerisce (s’è rischiato di non giocare per la pioggia caduta sin dalla mattina) e i ragazzi di Di Francesco, se non proprio all’asciutto, scendono a riva e recitano da quel che sono: primi della classe. Alla fine viene da pensare: più che una partita è sembrata... un terno al lotto, specie nel primo tempo. Quando rimpalli e pozzanghere sovrastano (praticamente annientando), tecnica, schemi, moduli e strategie il minimo che puoi augurarti è che vinca il migliore. Ha vinto il Crotone, ma solo perché ha nuotato meglio piazzando due reti che, però, con l’alluvione hanno nulla a che vedere. Due spioventi in area (cross di Del Prete e poi di Migliore) finiscono la traiettoria nella rete: l’incornata di De Giorgio è precisa, Matute di testa - invece -, serve a Eramo la palla per un rasoterra inesorabile. Il primo tiro in porta del
Mirko Eramo, 23 anni, a sinistra, esulta con Kevin Vinetot, 24 LAPRESSE
h 7 il migliore MAGNANELLI (Sassuolo) Sa... nuotare, sa gestire il reparto, sa tentare il gol, Caglioni gli dice no.
Sassuolo riapre la gara: traversone, Masucci di prima smista al reggino Missiroli, il piattone che piazza manda la palla tra Caglioni e palo. 2-1, è la piega indelebile del match. Sassuolo annacquato Spuntato e annacquato, con la difesa as-
Così oggi (ore 15) IL CESENA CON 5 RINFORZI IN CAMPO. MARCOLIN SCHIERA UN MODENA OFFENSIVO CLASSIFICA SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI (-1) MODENA (-2) BRESCIA JUVE STABIA PADOVA (-2) CITTADELLA SPEZIA ASCOLI (-1) TERNANA CROTONE (-2) BARI (-7) REGGINA (-2) NOVARA (-4) LANCIANO CESENA VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
51 47 43 36 33 32 31 30 30 30 28 28 25 25 24 23 22 22 21 19 15 11
PARTITE G V N P 23 16 3 4 22 14 5 3 22 12 7 3 22 10 7 5 22 9 7 6 22 9 7 6 22 7 10 5 22 8 6 8 22 8 8 6 22 8 6 8 22 7 7 8 22 8 5 9 22 6 7 9 23 7 6 10 22 8 7 7 22 6 7 9 22 7 5 10 22 4 10 8 22 4 9 9 22 3 10 9 22 4 3 15 22 3 8 11
RETI F S 47 17 45 29 35 18 30 25 38 35 30 24 33 26 34 32 28 27 26 29 30 31 29 30 23 26 22 31 32 27 20 27 28 26 19 30 23 40 25 32 19 40 22 36
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO Venerdì 1 febbraio REGGINA-VERONA (0-2). Sabato 2 febbraio BRESCIA-SPEZIA (1-3); CITTADELLA-CROTONE (1-3); GROSSETO-PADOVA (1-1); LIVORNO-PRO VERCELLI (2-1); NOVARA-CESENA (4-1); SASSUOLO-EMPOLI (3-0); TERNANA-BARI (0-2); VARESE-MODENA (2-1); VICENZA-JUVE STABIA (1-1). Lunedì 4 febbraio ASCOLI-LANCIANO (1-1)
MODENA TERNANA
BARI ASCOLI
CESENA VICENZA
TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 2 FERRARO 13 FAZIO 15 LAURO 27 RAGUSA 8 CARCURO 5 MIGLIETTA 34 SCOZZARELLA 3 VITALE 33 CERAVOLO 21 ALFAGEME All. TOSCANO
PANCHINA 12 Manfredini, 4 Nardini, 5 Minarini, 7 Sturaro, 31 Pagano, 11 Stanco, 17 William
PANCHINA 1 Ambrosi, 23 Brosco, 7 Bernardi, 18 Botta, 9 Litteri, 11 Sinigaglia, 14 Dumitru
GROSSETO CITTADELLA
BARI (3-4-3) 1 LAMANNA 23 CEPPITELLI 3 DOS SANTOS 14 POLENTA 2 SABELLI 4 ROMIZI 30 DE FALCO 24 APRILE 10 BELLOMO 18 CAPUTO 17 TALLO All. TORRENTE
ASCOLI (3-5-2) 22 MAURANTONIO 5 PRESTIA 26 PECCARISI 13 RICCI 2 SCALISE 7 RUSSO 8 DI DONATO 4 FOSSATI 21 PASQUALINI 9 SONCIN 10 ZAZA All. SILVA
CESENA (4-2-3-1) 22 CAMPAGNOLO 36 CONSOLINI 5 TONUCCI 26 VOLTA 4 DALLAMANO 10 COPPOLA 14 PARFAIT 27 DEFREL 19 SUCCI 7 D’ALESSANDRO 11 GRANOCHE All. BISOLI
VICENZA (4-3-3) 1 PINSOGLIO 5 MARTINELLI 36 MILANOVIC 18 CAMISA 27 DI MATTEO 29 PADALINO 4 GIANDONATO 21 CASTIGLIA 30 SEMIOLI 9 BOJINOV 16 PINARDI All. BREDA
EMPOLI (4-3-1-2) 34 BASSI 2 LAURINI 26 TONELLI 13 REGINI 23 HYSAJ 5 MORO 6 VALDIFIORI 11 CROCE 8 SAPONARA 7 MACCARONE 10 TAVANO All. SARRI
NOVARA (4-3-3) 22 BARDI 21 COLOMBO 2 PERTICONE 4 LISUZZO 15 GHIRINGHELLI 18 MARIANINI 23 PESCE 32 FERNANDES 19 GONZALEZ 25 MEHMETI 20 LAZZARI All. AGLIETTI
GROSSETO (5-3-2) 12 LANNI 30 DONATI 29 PADELLA 14 IORIO 19 BARBA 27 CALDERONI 6 CRIMI 13 OBODO 10 JADID 11 PIOVACCARI 9 LUPOLI All. MENICHINI
CITTADELLA (4-3-3) 22 CORDAZ 19 SOSA 6 COLY 14 MARTINELLI 4 BIRAGHI 2 VITOFRANCESCO 16 BASELLI 18 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 13 DI NARDO All. FOSCARINI
PANCHINA 12 Pena, 20 Ristovski, 25 Defendi, 8 Sciaudone, 27 Iunco, 7 Galano, 18 Fedato.
PANCHINA 12 Melillo, 3 Scognamillo, 20 Conocchioli, 27 Graham, 16 Colomba, 23 Capece, 30 Feczesin
PANCHINA 1 Ravaglia, 2 Morero, 6 Meza Colli, 8 Djokovic, 23 Tabanelli, 37 Arrigoni, 30 Rodriguez.
PANCHINA 22 Fortunato, 32 El Hasni, 35 Cinelli, 8 Mustacchio, 7 Bellazzini, 10 Giacomelli, 19 Malonga.
PANCHINA 22 Pelagotti, 32 Accardi, 3 Romeo, 18 Signorelli, 28 Casoli, 20 Pucciarelli, 19 Mchedlidze
PANCHINA 1 Kosicky, 3 Alhassan, 28 Bastrini, 13 Parravicini, 24 Faragò, 30 Lepiller, 9 Rubino
PANCHINA 22 Franza, 4 Feltscher, 33 Rigione, 5 Asante, 31 Falzerano, 21 Quadrini, 32 Sforzini
PANCHINA 1 Pierobon, 17 Gorini, 24 Busellato, 15 Ciancio, 3 De Vito, 25 Baggio, 20 Martignago.
ARBITRO Roca di Foggia GUARDALINEE Vivenzi-Ceccarelli PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 7 HD e B Tv
ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Di Iorio-Cucchiarini PREZZI da 13 a 35 euro TV Sky Calcio 9 e B Tv
ARBITRO La Penna di Roma GUARDALINEE Di Francesco-Carbone PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 5 HD e B Tv
ARBITRO Merchiori di Ferrara GUARDALINEE Manna-Citro PREZZI da 7 a 90 euro TV Sky Calcio 10 e B Tv
(andata 3-1) BARI Torrente non rischia il tridente, punta su Bellomo a sostegno di Caputo–Tallo. Sulla maglia un logo per i 105 anni del club. Squalificati nessuno. Diffidati Caputo, Polenta, Sabelli, Sciaudone. ASCOLI Resta il ballottaggio fra Feczesin e Soncin in attacco. A casa gli infortunati Morosini e Loviso. Squalificati Faisca. Diffidati Fossati, Morosini, Pasqualini, Scalise, Zaza.
(andata 1-3) CESENA Niente da fare per Comotto, k.o. per noie muscolari.Titolari 5 dei 6 neoacquisti. Squalificati Ceccarelli e A. Rossi. VICENZA Breda potrebbe confermare il 4-3-3 con Padalino sul lato destro a centrocampo. In attacco Pinardi e Giacomelli si contendono una maglia. Squalificati Brighenti. Diffidati Castiglia,Pinsoglio, Martinelli,Pisano.
(andata 2-2) EMPOLI Bassi torna titolare. Pratali è indisponibile, Coralli va in campo con la squadra Primavera. Squalificati nessuno. Diffidati Tonelli, Regini, Hysaj, Saponara, Croce. NOVARA Recuperano Parravicini e Mehmeti. Fernandes all’esordio da titolare. Squalificati nessuno. Diffidati Alhassan, Bardi, Barusso, Bastrini, Marianini, Pesce.
(andata 1-2) GROSSETO Menichini ha il dubbio di far giocare Sforzini. L’alternativa è la coppia Piovaccari–Lupoli. Squalificati Olivi, Foglio, Som. Diffidati Rigione, Lupoli. CITTADELLA Hanno fatto le valigie Bellazzini e Maah, rimasti a casa Gasparetto, Pellizzer, Giannetti, Perna e Branzani, Squalificati Paolucci. Diffidati Busellato, Di Carmine, Di Roberto, Paolucci, Pellizzer.
PADOVA LIVORNO
MODENA (4-4-2) 1 COLOMBI 25 GOZZI 28 ZOBOLI 13 PERNA 27 GULAN 32 LAZAREVIC 34 OSUJI 8 SIGNORI 23 PISCITELLA 9 ARDEMAGNI 10 GRECO All. MARCOLIN
EMPOLI NOVARA
PRO VERCELLI REGGINA
SPEZIA VERONA
VARESE LANCIANO
PADOVA (4-3-3) 1 SILVESTRI 2 RISPOLI 13 LEGATI 6 TREVISAN 27 PICCINNI 20 DE VITIS 9 IORI 14 ZE' EDUARDO 11 CUTOLO 21 BABACAR 10 FARIAS ALL. COLOMBA
LIVORNO (4-3-3) 12 FIORILLO 17 CECCHERINI 4 BERNARDINI 27 EMERSON 11 LAMBRUGHI 28 SCHIATTARELLA 16 GENTSOGLOU 7 BELINGHERI 26 SILIGARDI 9 PAULINHO 8 DIONISI ALL. NICOLA
PRO VERCELLI (4-4-2) 1 VALENTINI 6 MODOLO 31 ABBATE 5 BORGHESE 23 SINI 8 ERPEN 21 ESPINAL 27 ROSSO 20 CRISTIANO 15 TIRIBOCCHI 11 IEMMELLO All. BRAGHIN
REGGINA (3-5-2) 22 BAIOCCO 2 ADEJO 5 FREDDI 6 LUCIONI 27 D’ALESSANDRO 14 HETEMAJ 18 COLUCCI 17 BARILLA’ 29 RIZZATO 9 DI MICHELE 19 CAMPAGNACCI All. DIONIGI
SPEZIA (3-5-2) 34 GUARNA 13 BENEDETTI 29 GOIAN 35 ROMAGNOLI 8 BOVO 7 MUSACCI 10 DI GENNARO 17 PORCARI 19 GAROFALO 9 SANSOVINI 30 ANTENUCCI All. ATZORI
VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 29 CACCIATORE 18 MORAS 5 CECCARELLI 30 AGOSTINI 4 LANER 19 JORGINHO 10 HALLFREDSSON 21 GOMEZ 8 CACIA 13 SGRIGNA All. BORDIN
VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 13 FIAMOZZI 2 PUCINO 19 REA 16 GRILLO 24 ZECCHIN 8 CORTI 29 KONE 11 SCAPUZZI 21 EBAGUA 10 NETO PEREIRA ALL. CASTORI
LANCIANO (4-3-3) 33 LEALI 27 ALMICI 15 ROSANIA 6 AMENTA 3 MAMMARELLA 17 VASTOLA 8 MINOTTI 10 VOLPE 25 PICCOLO 19 FALCINELLI 7 TURCHI ALL. GAUTIERI
PANCHINA 12 Maniero, 25 Dellafiore, 33 Renzetti, 16 Viviani, 4 De Feudis, 17 Jelenic, 18 Raimondi
PANCHINA 1 Mazzoni, 2 Meola, 24 Bigazzi, 6 Salviato, 20 Dell'Agnello, 23 Duncan, 15 Molinelli
PANCHINA 12 Miranda, 32 Masi, 25 Scaglia, 19 Germano, 18 Filkor, 17 Scavone, 30 De Silvestro
PANCHINA 1 Facchin, 4 Bergamelli, 11 Antonazzo, 23 Bombagi, 8 Armellino, 26 Comi, 20 Fischnaller
PANCHINA 22 Iacobucci, 3 Mario Rui, 4 Lollo, 5 Pasini, 11 Pichlmann, 21 Okaka, 23 Sammarco.
PANCHINA 33 Berardi, 25 Crespo, 24 Bacinovic, 17 Carrozza, 7 Rivas, 6 Martinho, 23 Cocco.
PANCHINA 22 Bastianoni, 26 Lazaar, 5 Damonte, 14 Filipe, 15 Kink, 7 Oduamadi, 9 Martinetti.
PANCHINA 12 Casadei, 15 Rosania, 26 Sscrosta, 20 Paghera, 11 Marceta, 23 D’Aversa, 9 Fofana, 29 Zeytulaev.
ARBITRO Castrignanò di Brindisi GUARDALINEE Paretti-Tegoni PREZZI da 12 a 75 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e B Tv
ARBITRO Cervellera di Taranto GUARDALINEE Longo-Argiento PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 4 HD e B Tv
ARBITRO Di Paolo di Avezzano GUARDALINEE Segna- Di Vuolo PREZZI da 12 ai 70 euro TV Sky Calcio 8 HD e B Tv
ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Bernardoni-Paiusco PREZZI da 15 a 45 euro TV Sky Calcio 3 HD e B Tv
ARBITRO Manganiello di Pinerolo GUARDALINEE Manzini-Liberti PREZZI da 5 a 45 euro TV Sky Calcio 6 HD e B Tv
(andata 1-0) MODENA Un 4-4-2 molto offensivo con Lazarevic e Piscitella esterni, Ardemagni e Perna in attacco. Squalificati Moretti. Diffidati Dalla Bona, Signori. TERNANA Con Fazio in difesa Ragusa esterno a centrocampo e Scozzarella mezzala, con Brosco l’esterno sarà Fazio con Ragusa intermedio. Squalificati Dianda. Diffidati Botta, Miglietta, Litteri, Ciofani.
(andata 2-3) PADOVA Dubbi in attacco: Babacar dall’inizio, oppure tridente con scelta aperta a sinistra. Squalificati Anania e Cionek. Diffidati Zé Eduardo, De Vitis, Iori, Trevisan. LIVORNO Tutti a disposizione per Nicola. A centrocampo c’è Gentosoglou tra Schiattarella e Belingheri. Squalificati Luci. Diffidati Salviato, Belingheri, Bernardini.
(andata 0-1) PRO VERCELLI Tiribocchi non al top, ma in campo a fianco di Iemmello. Squalificati nessuno. Diffidati Borghese, Erpen, De Silvestro, Espinal, Fabiano, Modolo e Scavone. REGGINA D’Alessandro o Antonazzo come esterno destro, Hetemaj o Armellino in mediana. Squalificati nessuno. Diffidati Adejo, Armellino, Lucioni, Ely, Hetemaj.
(andata 1-1) SPEZIA Fiducia al nuovo arrivato Guarna tra i pali. Ordine pubblico: chiuse diverse strade in città e forze dell’ordine in allerta. Squalificati Piccini. Diffidati Di Gennaro, Mandorlini, Mario Rui, Sansovini, Okaka, Benedetti, Goian, Antenucci. VERONA Sono pronti al debutto Agostini e Sgrigna. In dubbio Jorginho. Squalificati Maietta. Diffidati Laner, Gomez, Moras.
(andata 2-1) VARESE In difesa mancano Troest e Carrozzieri e le soluzioni sono due: a destra Fiamozzi, al centro Pucino. Squalificati Troest. Diffidati Filipe, Grillo, Momenté e Zecchin. LANCIANO Il neo acquisto Piccolo per Di Cecco mentre Rosania giocherà al posto di Aquilanti, Squalificati Aquilanti e Di Cecco. Diffidati Leali, Paghera, Casadei, Minotti.
sente ingiustificata sui due traversoni fatali: Gazzola cade sul primo, ma la palla che sega in due il reparto sul raddoppio calabrese, è una disattenzione da frustate. Magnanelli fa girare tutto, Missiroli piazza la zampata della speranza, Bianchi invece appare in ritardo e soffre il duo Eramo-De Giorgio. Nella ripresa, all’asciutto, cambia il copione: ma le sassate di Magnanelli (29’) e Gazzola (34’), stupende, vedono Caglioni superarsi. L’ingresso di Berardi porta verve e il lancio finale delle polemiche. Il Sassuolo affoga nell’acqua, ma sull’asciutto continua a far paura. Crotone nuovo Sassuolo senza tre punte, Crotone che perde Abruzzese (va in panca) e Caetano, fa debuttare Del Prete (suo l’assist-gol dell’1-0) e sposta Matute in mediana, a fungere da ganascia sugli stinchi di Missiroli. Ciano centrale, intuizione utile ma non devastante (con Pettinari in panca). Gli aggiustamenti a gara in corso (come Mazzotta esterno d’attacco e De Giorgio dirottato a destra) sono genialate di Drago per tamponare il Sassuolo che si sveglia. Alla fine la spunta lui: a Crotone s’inchina anche la capolista. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCATO MASI A TERNI
Bari: A. Rossi Crescenzi va al Novara BINDA-D’ANGELO
Lo Spezia alza la proposta per Sforzini (Grosseto): 1 milione più Pichlman. Sarà quella giusta? I liguri intanto hanno l’accordo con il Montevideo Wanderers per Albarracin, trequartista uruguaiano cercato anche dalla Lazio. Trattative Il Verona cerca il col-
po e sogna uno tra Brienza (Palermo) e Signori (Modena). Idea Bovo (Spezia) per il Cesena, dove può arrivare Nwankwo (Padova, via Inter). Il Bari ha trovato l’esterno mancino: preso Andrea Rossi dal Cesena, la firma lunedì. Finisce il tormentone Crescenzi (Pescara), da ieri ufficiale al Novara, che aspetta Riverola (Bologna) e pensa anche a N. Viola (Palermo); in attacco Paolucci è sempre il preferito. Ufficiale Dellafiore a Padova (da dove può uscire Piccioni ormai alle porte), con Fletcher al Grosseto via Parma, i toscani pensano a Bottone (Frosinone), aspettano uno tra Ferrario (Lecce) o Cosenza dalla Pro Vercelli, dove in cambio finirebbe Lupoli (ma l’obiettivo davanti resta Ferrari). Saluta Vercelli Masi, che da stasera (post gara) sarà della Ternana; potrebbe salutare anche Tiribocchi, direzione Vicenza. Doppio colpo del Lanciano: dopo la firma di Plasmati (Vicenza) in serata è arrivata anche quella di Spinazzola (Empoli, via Juve). Il Crotone aspetta Crisetig e Momenté. La Reggina prende Arrighini (Pontedera). Varese: lunedì arriva F. Pinto, Kink lascia e torna al Gyori Eto (Ungheria). © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL POSTICIPO
C’è la Juve Stabia per il Brescia Il programma della 23ª giornata sarà completato lunedi sera (ore 20.45) dal posticipo Juve Stabia-Brescia. Arbitro Giancola di Vasto.
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SERIE BWIN RIPARTE IL DUELLO PER IL SECONDO POSTO
Livorno e Verona: via! Nicola sfida con Duncan un Padova nuovo a metà Il tecnico: «Non ne potevo più della sosta» Colomba fa debuttare Iori e De Feudis Prima della gara il ricordo di Morosini
Manuel Iori, 30 anni, ex Cesena, ora gioca nel Padova LIVERANI GUGLIELMO LONGHI
«Altri giorni così e mi sarei dimesso, senza partite non sarebbe la stessa cosa, credo che potrei diventare peggiore anche come papà». Le parole di Davide Nicola tradiscono l’im-
Joseph Duncan, 19 anni, passato dall’Inter in prestito al Livorno IPP
pazienza: si riparte dopo oltre tre settimane di stop e per il Livorno secondo in classifica una trasferta tutt’altro che banale. Dall’Inter Appena arrivato dall’Inter, sarà titolare a Padova dopo aver giocato tre partite di A e contribuito alla vittoria del-
la Next Generation e del campionato Primavera. Il giovane centrocampista ghanese spera di seguire le tracce di due suoi coetanei e connazionali che stanno lanciando il Sassuolo verso la A: Chibsah e Boakye. Nicola punta su di lui e sa che non sarà una passeggiata: «Andiamo a giocare su un campo molto difficile, contro un avversario che ha cambiato tanto durante il mercato. Non temo il rientro dopo un periodo così lungo, ma c'è soprattutto curiosità nel rivedere la macchina rimettersi in moto». Ciao Moro Le squadre entreranno in campo con una maglietta e la scritta «Ciao Moro». Prima del match verrà proiettato un video con le immagini di Piermario Morosini con la maglia di Padova e Livorno. Nella tribuna est l'associazione che raggruppa i club del Padova realizzerà una coreografia con una grande maglia con il numero 25. E lunedì sera a Conselve, in provincia di Padova, verrà intitolato un club a Piermario, scomparso lo scorso 14 aprile. Gli assenti Nel Padova mancheranno due dei rinforzi di gennaio: gli attaccanti Vantaggiato e Bonazzoli, entrambi in fortunati. Rispetto alla squadra che ha chiuso male l’anno (sconfitta a Lanciano) ci sarà però un centrocampo rinnovato con Iori e De Feudis. Colomba non si piange addosso per le assenze e da ex ricorda il suo Livorno in A, nel 2004-2005: «Nel girone d'andata ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, in particolare ricordo un 2-2 all'esordio contro il Milan. Poi sono stato esonerato con 20 punti in 18 partite». E lascia in sospeso il discorso, facendo capire che i numeri non erano contro di lui... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Che brividi a casa Spezia E Volpi trova l’amico Setti I presidenti: «Ci rivediamo ai playoff» Atzori: «La partita giusta per partire» In tribuna si ritrovano i due Mandorlini
tenga le mani sul Verona all'ombra di Setti. Solo chiacchiere. «Volpi è una persona di sport, un eccellente imprenditore, oltre che un amico — dice Setti —. Ho una grande stima di lui. Siamo avversari in campo, ma nella vita certi rapporti non cambieranno mai». L’amico Gabriele replica: «Al Picco voglio vincere io. Loro sono messi meglio ma chissà che non ci si incontri ancora, magari ai playoff». Atzori carico Ha una rabbia te-
nuta dormiente per 14 mesi, dai tempi della Samp e guai a dirgli che era preferibile, all’esordio, un avversario più facile: «E' la partita migliore che potessi chiedere. Il Verona è forte in ogni ruolo, ma i ragazzi stanno bene e convinceranno il pubblico, finora un po’ dubbioso». Nervoso? «No, spero solo di trasmettere la mia grinta alla squadra. Con la concentrazione giusta può vincere. Siamo la loro bestia nera e mi auguro di continuare la tradizione». Famiglia Mandorlini Si ritrovano
Gabriele Volpi, 69 anni, nel 2008 ha rilevato lo Spezia dal fallimento IPP
Maurizio Setti, 49 anni, da giugno è il presidente del Verona LAPRESSE
Non è, non può essere una partita come le altre. Spezia-Verona accende suggestioni di ogni tipo: il ricordo del playout di 5 anni fa, la sfida tra presidenti amici, il debutto di Atzori.
qualche mese fa, che dovessero comprare insieme il Verona. Voci, illazioni. L’Hellas è stato un affare solo dell'imprenditore di Carpi (abbigliamento). Che oggi si troverà di fronte Volpi (petrolio), proprietario e presidente onorario dello Spezia. I maligni dicono che in realtà Volpi
Volpi vs Setti Sembrava, ormai
in tribuna, il papà per squalifica, il figlio per scelta tecnica e opportunità di mercato (lo segue il Grosseto). Per la prima volta i Mandorlini si sfidano in tribuna e non sul campo, Questo non è uno stadio come gli altri neppure per Bordin, il vice di Mandorlini che allo Spezia è rimasto dal 1991 al 2002 portandolo in C1 al primo colpo. Bordin conosce bene il Picco («con quelle tribune così vicine al campo...»), ci ha giocato in due riprese dal 1999 al 2005 e quindi non è stato protagonista nel 2007 del primo capitolo dello psicodramma collettivo poi chiuso con la retrocessione dell’Hellas in Lega Pro. Un ricordo che brucia ancora. g.lo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LEGA PRO IL MERCATO
Cremonese: Simoni torna e farà il d.t. Testardi passa all’Alto Adige Viola a Carpi Lecce: c’è Drame Grandi al Milazzo BARBIERI-D’ANGELO
Gigi Simoni, dopo l’esperienza di Gubbio, torna alla Cremonese. Non sarà più l’allenatore della squadra come negli anni gloriosi della Serie A e della conquista del trofeo anglo-italiano nella finale londinese di Wembley contro il Derby County, ma sarà il responsabile dell’intera area tecnica grigiorossa. L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi: Simoni torna a Cremona nell’anno del compleanno numero 110 della società e 20 anni esatti dal successo di Wembley. Sul fronte del mercato caccia all’attaccante: piace Euspei (Varese) che però non vorrebbe scendere di categoria; occhi su Della Rocca del Portogruaro, capocannoniere del girone con 9 reti. Trattative Intanto ufficializzati tre colpi: Testardi (Lanciano)
Gigi Simoni, 74 anni LIVERANI
passa all’Alto Adige, a Carpi arriva Alessio Viola dalla Reggina, e ora parte il pressing sul Benevento per Carotti; ufficiale anche l’arrivo di Drame (Ascoli, via Padova) al Lecce (che pensa a Barusso), nell’ambito dell’operazione Legittimo. L’Entella spinge per Branzani (Cittadella) trattato anche dall’Andria. Il Frosinone punta Formiconi (Grosseto). In Seconda Il Gavorrano cede
Rolando al Valle d’Aosta, in cambio arriva Ruopolo (via Torino). La Normanna tessera Renan Guilherme Wagner dall’Entella. Ufficiale Grandi dal Como al Milazzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Prima divisione
SECONDA
Il Tnas restituisce 4 punti all’AlbinoLeffe Oggi alle 14.30 si giocano 4 recuperi Reggiana: Zanetti e Bonvissuto titolari (ma.gal.) Ieri due importanti lodi del Tnas. Innanzitutto quello relativo all’AlbinoLeffe che ha visto ridursi di ulteriori 4 punti la penalizzazione. Ora la sua penalizzazione in classifica è di 6 punti (incluso quello patteggiato per la partita col Siena). Molto atteso era anche il lodo relativo al Lecce. L’avvocato Saverio Sticchi Damiani si era battuto per il riconoscimento del non coinvolgimento dell’allora presidente Pierandrea Semeraro. Il Collegio ha accolto solo in parte la tesi difensiva confermando la retrocessione del Lecce, e il coinvolgimento del Semeraro anche se la sua inibizione è stata ridotta a quattro anni perché il Tnas ha ritenuto di togliere l’aggravante del risultato conseguito tramite l’illecito. Per il Lecce cancellata l’ammenda di 30 mila euro. Domani la Prima divisione riposa, oggi alle 14.30 quattro recuperi: GIRONE A CUNEO-REGGIANA Nel Cuneo, Ferri dovrebbe sostituire Scaglia. Due debutti nella Reggiana: Zanetti e Bonvissuto. CUNEO (4-3-1-2) F. Rossi; Di Lorenzo, Carretto, Ferri, Donida; Cristini, Danucci, Palazzolo; Garavelli; Martini, Ferrario. (Negretti, Sentinelli, Serino, Lodi, Longhi, Di Quinzio, Leonardi). All. E. Rossi. REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig; Bani, Aya, Zini, Magliocchetti; Antonelli, Zanetti, Ardizzone; Alessi; Bonvissuto, Sprocati (Bellucci, Scappi, Panizzi, Arati, Bovi, Cavalieri, Matteini). All. Apolloni. ARBITRO Colarossi (Regazzo-Novellino)
FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Malgrati, Leonarduzzi, Cortellini; Milani, Castagnetti, Ilari; Bracaletti, Miracoli, Tarana (Gallinetta, Caputo, Magli, Falasco, Bentoglio, Savoia, Montini). All. Remondina. ARBITRO Morreale (Prenna-Pizzagalli) Questa la classifica dopo 20 giornate: Trapani p. 35; Lecce 34; Carpi 31; Entella e Alto Adige* 30; Pavia 29; San Marino* 28; Lumezzane* 26; Cuneo* 23; Cremonese (-1) 22; Feralpi Salò* 21; AlbinoLeffe (-6), Portogruaro** (-1) e Como** (-1) 20; Reggiana* 18; Tritium* 9; Treviso (-1) 8. (* una partita in meno, ** hanno riposato). GIRONE B
Paolo Zanetti, 30 anni, ex Sorrento LUMEZZANE-TRITIUM Zamparo sostituirà in difesa Mandelli, operato alla mano. Tritium: via Arrigoni, imbarazzo della scelta per Magoni. LUMEZZANE (4-4-2) Coletta; D’Ambrosio, Dametto, Zamparo, Possenti; Gallo, Dadson, Marcolini, Pintori; Inglese, Kirilov (Vigorito, Sabatucci, Carlini, Baraye, Tangredi, Samb, Torri). All. Festa. TRITIUM (4-3-3) Nodari; Martinelli, Teso, Bossa, Riva; A. Arrigoni, Corti, Casiraghi; E. Bortolotto, Grandolfo, Cogliati. (Paleari, Cremaschi, Cusaro, Teoldi, Monacizzo, Spampatti, Chinellato). All. Magoni. ARBITRO Rapuano (Berti-Benedettino) SAN MARINO-FERALPI SALÒ K.o. Galuppo e Pacciardi. In avanti, ballottaggio Casolla-Calvano. Remondina manda Ilari e Bracaletti dal 1’. SAN MARINO (4-3-3) Vivan; Pelagatti, Ferrero, Fogacci, Mannini; Capellini, Lunardini, Poletti; Doumbia, Coda, Casolla (Migani, Crivello, Ferrari, Calvano, Mella, Pigini, Chiaretti). All. Acori.
NOCERINA-PRATO Fuori Giuliatto, dovrebbe rientrare Garufo. Prato: Disabato trequartista? NOCERINA (4-3-3) G. Russo; Garufo, Baldan, Scardina, Daffara; Corapi, Bruno, De Liguori; Mazzeo, Evacuo, Negro. (Aldegani, Chiosa, Andelkovic, Crescenzi, Gorobsov, Rizza, N. Russo). All. Auteri. PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi, Malomo, Ghinassi, De Agostini; Casini, Cavagna, Romanò; Disabato; Napoli, Silva Reis. (Brunelli, Corvesi, Bisoli, Cristofari, Essabr, Benedetti, Tiboni). All. Esposito. ARBITRO Aversano (Orsini-Lacalamita) Questa la classifica dopo 18 giornate: Latina (-1) p. 37; Avellino 35; Frosinone (-1) 30; Perugia (-1), Pisa e Nocerina* 27; Prato* e Paganese 25; Benevento e Viareggio 23; Gubbio 22; Catanzaro 21; Andria (-2) 20; Barletta 14; Carrarese 13; Sorrento 12. (* una partita in meno). COPPA ITALIA Domani, alle 14.30, Viareggio e Pisa (arbitro Ros) si sfideranno nell’andata delle semifinali. Mercoledì l’altra partita Latina-Lecce. Ritorno il 13 marzo.
Girone A: anticipo Fano-Bellaria Oggi (14.30) si gioca, Fano-Bellaria (arbitro Illuzzi, assistenti Giacomuzzi e Camillucci), l’anticipo della 21a giornata del girone A di Seconda. Classifica: Castiglione 42; Savona 40; Pro Patria 38; Bassano 33; Renate 32; Alessandria e Mantova 31; Forlì (-1) e Venezia 28; Monza (-6) 26; Bellaria e Valle d’Aosta (-1) 21; Santarcangelo 19; Giacomense 18; Rimini 16; Casale (-5) 15; Fano (-1) 14; Milazzo 8.
SERIE D
Cinque anticipi: Ragusa-Noto in tv Si giocano oggi alle ore 14.30 cinque anticipi. Decise anche le date dei recuperi: tutti il 30 gennaio, salvo Belluno-Este il 9 e Sant’Angelo-Voghera il 10 febbraio. GIRONE A Chieri-Borgosesia: Bercigli di San Giovanni Valdarno; GIRONE B Pro Sesto-Seriate: Massimi di Termoli; GIRONE E Trestina-Castel Rigone: Alfarè di Mestre; GIRONE G Palestrina-Porto Torres (ore 15): Doronzo di Barletta; GIRONE I Ragusa-Noto (ore 15, diretta RaiSport 1): Rognoni di Arco.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
A cura di RCS MediaGroup Pubblicità
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Oggi e domani si festeggiano i 40 anni, e la Marcialonga conquista gli italiani
“Marcialonga, crociata di uomini che si ribellano all’agonia della vita moderna” Una frase scritta su un lenzuolo a mo’ di striscione nel 1971 ed esposto a Predazzo, in occasione della prima edizione della mitica Marcialonga delle Valli di Fiemme e di Fassa, in Trentino no slogan decisamente attuale. Oggi e domani si festeggia il quarantesimo, quarant’anni di storia da quando quattro appassionati, nel viaggio di ritorno dalla altrettanto mitica Vasaloppet, decisero di tentare l’avventura anche in Trentino, la loro terra. Nele Zorzi, davanti ai compagni Giulio Giovannini, Roberto Moggio e Mario Cristofolini proferì, in dialetto fiemmese, una frase che è rimasta scolpita nel cuore dei fondisti: “Podesàn far anca noi ‘na roba del genere”, ovvero “potremmo fare anche noi una cosa simile”. E così nel 1971 oltre mille fondisti, molti di più di quelli che i quattro pionieri si attendevano, affondavano le prime radici di una gara che, ad oggi, ha superato i 200.000 partecipanti totali. Domenica alle 8.15 saranno oltre 7500 (tetto massimo previsto) i fondisti allineati nei binari a Moena, poi tutti in tecnica classica, su verso Canazei, giù di nuovo verso Moena, poi Predazzo, Ziano, Masi, Castello per concludere a Cavalese dopo 70 chilometri di fatica (45 per chi ha scelto la Light che si ferma a Predazzo). Senza la Marcialonga il fondo in Italia non sarebbe lo stesso. O per lo meno, la sua storia avrebbe preso un corso diverso. La granfondo delle valli di Fiemme e Fassa ha segnato con forza l’evoluzione di questo sport in Italia. Alla seconda edizione, nel ’72, ci furono incredibilmente quasi 5000
CIRCA OGNI 6 CONCORRENTI C’È UN VOLONTARIO… ORGANIZZATORE
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Foto: Newspower/Eos
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iscritti, fu così l’anno degli scandinavi che si misero al collo tutte le medaglie, con il finlandese Pauli Siitonen a condurre di potenza i 70 km di gara fino a giungere sul traguardo di Cavalese in completa solitudine. Siitonen “inventò” il passo pattinato, oggi conosciuto e codificato come tecnica libera o skating, portandolo alla Marcialonga e iniziando a fare proseliti. Da quel momento in avanti, alla granfondo dolomitica i “pattinatori” si affiancarono ai puristi del passo alternato e lo spettacolo in gara fu ancora maggiore, anno dopo anno, rivoluzione dopo rivoluzione. Ancora 1972, l’anno di Siitonen sì, ma anche l’anno in cui due atleti norvegesi venivano smascherati a
fine gara e squalificati: erano due donne. La Marcialonga rimase tabù per la categoria femminile fino al 1978 quando, dopo anni di pressioni, il gentil sesso poté finalmente andare in pista senza… maschere. Sul primo gradino del podio salì la francese Dominique Robert. Un’altra rivoluzione è datata 2003. Edizione numero 30, anno dei secondi Campionati del Mondo di Sci Nordico in Val di Fiemme e la regina delle granfondo decide di tornare alle origini, solo “tecnica classica”. Da allora è stato boom, si disse, ma la scommessa fu ancora una volta vincente, con gli scandinavi sempre più innamorati della Marcialonga e un norvegese sul primo gradino del podio dopo circa 20 anni di “digiuno”.
a macchina organizzativa è forte di oltre 1200 volontari, un esercito di persone pronte a donare il proprio tempo per fare grande la Marcialonga. Oggi ci sarà la rievocazione con la Marcialonga Story (ore 9.30) da Lago di Tesero (Stadio dei Mondiali 2013), poi la solidale Marcialonga Stars a favore della Lega Tumori di Trento, la Minimarcialonga per i più piccini (ne sono attesi 500) e la Marcialonga Young per i più grandicelli. Insomma sci di fondo in tutte le salse, prima di salutare campioni e “bisonti” che domani invaderanno le due vallate, transitando sulla neve di paese in paese. 70 chilometri che i più forti, e ce ne sono tanti, affrontano tutti a spinta di braccia, senza sciolina, anche la micidiale salita finale di circa tre chilometri che spara i concorrenti sul traguardo di Cavalese. La rosa dei favoriti è nutrita. In primis ci sono i norvegesi Joergen e Anders Aukland, Jens Arne Svartedal, Simen Oestensen, i nostri Pietro Piller Cottrer, Fabio Santus, Florian Kostner, Sergio Bonaldi, Simone Paredi, Nicola Morandini. E ancora gli ex campioni del mondo del 2003 Martin Koukal e Per Elofsson e quelli del 1991 Terje Langli e Trude Dybendahl; e poi Stanislav Rezac, Vassily Rochev, Joergen Brink, Mathias Fredriksson, Jimmie Johnsson, Oskar Svaerd, Jerry Ahrlin. Al femminile Magda Genuin, Antonella Confortola, Stephanie Santer, Sandra Hansson, Susanne Nystroem, Jenny Hansson, Nina Lintzen, Tatjana Mannima, Laila Kveli, Tatiana Jambaeva, Seraina Boner. Insomma la Marcialonga piace anche ai grandi campioni. Questa edizione vede un’ulteriore svolta, con gli italiani più numerosi del solito grazie ad una finestra preferenziale riservata dagli organizzatori, ben 2874 contro 2481 norvegesi, 1225 svedesi, in totale 1477 donne (ammesse dal 1978), a sottolineare quanto la Marcialonga sia una delle gare di sci di fondo che ha la proporzione maggiore di atlete al via. Nella Light (45 km) su 512 partecipanti 287 sono donne. Da non dimenticare la lunga diretta RAI Sport2, dalle 8 alle 12, domani, ovviamente.
Cycling & Running Marcialonga non è solo sci di fondo, ma è anche ciclismo e corsa a 7a edizione della Marcialonga Cycling Craft (26 maggio), una Granfondo che corre sulle Dolomiti, presenterà un nuovo tracciato (sempre due i percorsi, 116 km il Granfondo e 66 km il Mediofondo) con una prima salita dopo la partenza da Predazzo, verso Anterivo e Passo San Lugano, seguirà poi l’ascesa di Pampeago, la stessa del Giro d’Italia 2012, quindi la lunga discesa verso Nova Ponente per risalire a Carezza e ancora giù in Val di Fassa. Sarà più breve del passato, ma altrettanto intensa, con l’arrivo in centro a Predazzo, come tradizione. La gara è parte dei circuiti Giordana, Nobili e Supernobili. Per chi invece preferisce infilarsi le scarpe da corsa l’appuntamento è con l’11a edizione della Marcialonga Running (1 settembre), 26 km di corsa da Moena a Cavalese, un appuntamento atteso ed ambito per gli amanti della corsa (l’anno scorso furono 1600 gli iscritti provenienti da 20 nazioni). Sia la Cycling che la Running 2013 saranno valide per la Combinata Punto3 Craft, circuito che somma i tempi delle tre gare Marcialonga (sci di fondo, ciclismo e corsa). Tutto comunque nella tradizione Marcialonga.
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Foto: Newspower/Eos
VIP E GIOVANISSIMI IN PISTA La kermesse della 40a Marcialonga di Fiemme e Fassa inizia oggi allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero, alle 13.00 con la Marcialonga Stars, la kermesse di solidarietà che sostiene la LILT (Lega Tumori) di Trento a cui quest’anno partecipano VIPs come Franco Nones, Maria Canins, Pietro Piller Cottrer e gli atleti del GS Fiamme Oro di motociclismo, oltre a Renato Travaglia, Antonio Molinari, Cesare Maestri e molti altri personaggi noti dell’universo sportivo, politico locale e giornalistico. A completare la vigilia di competizioni ci sarà anche la Minimarcialonga (ore 14.00), evento non
competitivo di 3 km per 500 promesse del fondo dai 6 ai 12 anni. I più “grandi” delle categorie Ragazzi (nati negli anni 1999-2000), Allievi (’97’98), Aspiranti (’95-’96) e Junior (’93-’94) saranno impegnati con la Marcialonga Young: i primi scieranno su un anello di 4 km nello Stadio del Fondo alle 14.30 mentre domani (ore 9) toccherà agli Allievi, Aspiranti e Junior (femminile) che saranno in gara lungo i 9 km di tracciato dallo Stadio a Cascata e poi su fino a Cavalese. Solo 10 minuti più tardi le categorie maschili Aspiranti e Junior attaccheranno 14 km di percorso tra Lago, Molina di Fiemme e Cavalese.
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CICLISMO
Guevara «el loco»: chi è? Fuga e vittoria, Nibali a 2’ LA CAROLINA (Argentina) — Una tappa così non ci voleva. La 5ª frazione del Tour de San Luis è uno scandalo. I casi sono due: o chi ha vinto ha barato o il gruppo (con 10 squadre del World Tour) corre in modo vergognoso. Oppure entrambe le opzioni, perché una giornata così alimenta i sospetti. Al primo chilometro, Emmanuel Guevara, detto «el loco», idolo di casa, che corre per la
formazione Continental San Luis Somos Todos, parte in fuga. Tocca i 25 minuti di vantaggio, barcolla ma non molla, e sul traguardo centra il successo della vita. Alle sue spalle si piazza il compagno di squadra Ricardo Diaz, che all’inizio dell’ultima salita (dura, tra l’altro) mette il 53 e saluta gli inseguitori. Diaz balza anche in testa alla generale. E con questo andazzo sarà difficile togliergli la variopinta maglia di
leader della corsa che si chiude domani. Intanto ha un vantaggio di 17" su Van Garderen e 39" sul brasiliano Diniz (il «fenomeno» del Mirador del Potrero). E i big? Il migliore, una volta di più, è stato Alberto Contador, 6˚ a 1’21", davanti a Van Garderen. Vincenzo Nibali chiude 15˚ a 1’59" e la sua faccia incredula dice tutto. Benino Mauro Santambrogio, 9˚ a 1’41", e Matteo Montaguti, 10˚ a 1’42". Oggi la corsa propone la tappa regina, Quines-Mirador del Sol di 156,6 km. Gli ultimi 7,3 km sono in salita. Staremo a vedere che cosa succederà. Claudio Ghisalberti
AUSTRALIA TOUR DOWN UNDER
Solo André «The Giant» più veloce di Ferrari
Roberto Ferrari, 29 anni BETTINI
La svolta: amnistia per chi confessa LUCA GIALANELLA
La svolta è arrivata proprio nella Londra olimpica, la città del ciclismo del terzo millennio, il simbolo di quel movimento anglosassone che, dall’Europa all’Australia, sta ridisegnando la geografia della bici. Pat McQuaid, presidente dell’Uci, la federciclo mondiale, esce dalla prima riunione della commissione indipendente che indaga sui rapporti Uci-Armstrong, e annuncia la svolta: «Abbiamo ascoltato con attenzione i pareri della Wada (agenzia mondiale antidoping) e dell’Usada (l’agenzia americana che ha incastrato Armstrong) e abbiamo deciso di istituire una Commissione verità e riconciliazione. E’ il modo migliore per esaminare la cultura del doping nel ciclismo e ripulire l’aria in modo che questo sport possa pedalare nel futuro». Tradotto: è il primo passo verso l’amnistia, che d’accordo con la Wada (emana il codice mondiale antidoping) verrà garantita a chi confessi fatti di doping, e faccia nomi e cognomi di medici, procacciatori, intermediari. Dramma Un passo avanti epocale, indispensabile perché questo sport possa davvero voltare pagina. La confessione televisiva di Lance Armstrong, le drammatiche 1000 pagine dell’in-
Annuncio a Londra di McQuaid, presidente Uci: «Il modo migliore per ripulire il ciclismo» Lance Armstrong, 41 anni, ha confessato di essersi dopato per vincere i 7 Tour dal 1999 al 2005. E’ stato radiato a vita AFP
chiesta Usada, le accuse di 11 ex compagni del texano che hanno svelato un decennio di inganni, hanno alla fine convinto anche la federciclo mondiale, che inizialmente aveva bocciato questa scelta. «Ho già parlato all’inizio di questa settimana con il direttore generale della Wada (Howman, ndr) e nel weekend parlerò con il suo presidente (Fahey, ndr) — continua McQuaid —. Entro lunedì definiremo gli aspetti legali nei quali si svolgerà il lavoro della Commissione». Lo scopo è di annunciare, entro marzo, la sua struttura definitiva: l’amnistia dovrà essere approvata dal consi-
più rigide e innovative nello sport, e siamo stati la prima federazione a introdurre il passaporto biologico nel 2008. Spero che quanto emergerà dalla Commissione verità e riconciliazione aiuterà soprattutto a educare i giovani corridori e a sradicare definitivamente il doping dal ciclismo». La Commissione dovrà gestire anche l’ondata di confessioni in arrivo dall’Olanda. Gli ex Rabobank ormai fanno a gara per confessare le pratiche illecite degli anni passati: il motivo per cui il colosso bancario ha deciso di cancellare la sponsorizzazione a fine 2012.
Marco Pastonesi
d Operacion Puerto
Dallo scandalo-Armstrong nasce la Commissione verità della federciclo mondiale: garanzie a chi ammette il doping glio della Wada, ma già a ottobre, quando uscì il dossier Usada contro Armstrong, l’agenzia mondiale si era dichiarata disponibile a misure straordinarie per riportare nella legalità il ciclismo. «Come ho detto molte volte — riprende McQuaid —, quando sono diventato presidente dell’Uci nel 2005, la lotta contro il doping era la mia priorità assoluta. Le procedure antidoping dell’Uci sono state e sono tra le
TANUNDA (Australia) — Con questo cognome un po’ da spumante e un po’ da F.1, Roberto Ferrari è tra i velocisti italiani più forti e temuti. Ieri, quarta tappa del Tour Down Under, è stato il migliore dopo André Greipel. Insomma: secondo. Ferrari è un corridore particolare, lo si vede dalla testa, piena di capelli a riccioli, lo si vede dagli occhi, brillanti come se fossero sempre nell’ultimo
chilometro, e lo si vede anche dalla semplicità. «Ho trovato la ruota di Greipel, e già questa era un’ottima notizia. Poi mi sono mancate le gambe e ho pensato a difendere il secondo posto». L’anno scorso Ferrari era in una Professional con la Androni di Savio, ora corre nel WorldTour con la Lampre di Saronni: «Ma con certi treni avversari, posso soltanto arrangiarmi». L’iridato Gilbert e l’australiano Howson erano scattati al km 0: ripresi ai meno 6. Nella notte, si è disputata la quinta tappa, la più impegnativa (oggi su RaiSport 2 alle 17.15).
PROCESSO AL MEDICO FUENTES DA LUNEDÌ A MADRID
lafrase DEL GIORNO
ARGENTINA GAZZETTA.IT: ULISSI SCIVOLA IN UN GUADO
Basso e Contador in videoconferenza
Entrambi testimoni: Ivan parlerà «PER I da una caserma GIOVANI» della Guardia Civil «Siamo stati alle Canarie i primi a introdurre il passaporto biologico. Spero che quanto emergerà dalla Commissione verità e riconciliazione aiuterà soprattutto a educare i giovani corridori e a sradicare il doping dal ciclismo» PAT McQUAID Presidente Uci
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI twitter@filippomricci MADRID
23 maggio 2006: la Guardia Civil lancia la più importante operazione antidoping dello sport spagnolo. Lunedì 28 gennaio 2013: a Madrid si apre il procedimento penale. Ma non si tratta di un processo al doping, allora la Spagna non aveva ancora una legge antidoping. I 7 imputati, ridotti a 6 per la malattia dell’ematologo Merino Batres, sono accusati di «delitto contro la salute pubblica», e rischiano 2 anni. La giudice Julia Santamaria Matesanz deve stabilire se si metteva a rischio la salute dei loro clienti. Il processo sta sollevando enorme interesse: per vedere se la Spagna è capace di prendere le distanze dal doping, sapere se le 135 sacche di sangue (e 71 di plasma) sequestrate saranno collegate ai proprietari, ascoltare i 35 testimoni e i 10 esperti, verificare la volontà di far uscire la «OP» dal ciclismo (l’implicazione di altri sport è apparsa subito chiara). Gli imputati sono i fratelli Fuentes, Eufemiano e Yolanda, entrambi medici; i
d.s. Saiz, Belda e Cordova; l’allenatore Labarta. Ad accusarli Uci, Wada, Coni, la federciclo, l’associazione dei corridori e Jesus Manzano, il primo a denunciare il doping spagnolo. I big Non tutti i 14 corridori te-
stimoni avranno la voglia di farsi vedere in aula: Alberto Contador dichiarerà in videoconferenza, il 5 febbraio, da un tribunale di Parla, 20 km da Madrid. Nel 2005 correva alla Liberty Seguros di Manolo Saiz, la squadra più coinvolta nello scandalo, ma il medico Fuentes lo scagionò subito da qualsiasi accusa e anche le autorità spagnole l’hanno sempre difeso. Pure Ivan Basso interverrà in video, l’11 febbraio, da una caserma della Guardia Civil di Tenerife: in quei giorni sarà in ritiro sul Teide. Ma la situazione del varesino è molto diversa da tutti gli altri: è stato l’unico corridore a essere squalificato dalla giustizia sportiva e punito da quella penale. «Non c’è problema a parlare — spiega Basso —. Non c’è niente di nuovo, le mie 27 pagine su 6000 sono sempre quelle. Volevamo mandare i documenti penali con le mie deposizioni a Madrid, ma i giudici hanno detto che così la testimonianza non sarebbe stata valida, e che volevano sentirmi di persona. Non ho mai fatto ostruzionismo, anche se dovrò ricordare un momento bruttissimo del 2007». Il giorno dopo, toccherà a Michele Scarponi e Gianpaolo Caruso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PALLAVOLO DOPO LA SPARIZIONE DI MODENA, APPUNTAMENTO DOMANI A VERONA
All Star, una festa per dimenticare i guai MATTEO MARCHETTI
Si chiama All Star Team Italia, selezione che avendo come base la par condicio (due-tre convocate per ogni società) prova a sintetizzare il meglio del campionato italiano. E c’è da scommettere che molte delle azzurre in campo contro l’All Star Team Resto del Mondo faranno parte della nuova Nazionale di Mencarelli, dove si punterà su qualità ed entusiasmo con una linea verde piuttosto marcata. Dopo tre anni di assenza torna l’All Star Game della A1 femminile, capace di unire spettacolo a solidarietà,
grazie alla collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. Le stelle brilleranno domani a Verona, con inizio alle 18.30 (differita Raisport2 20.30) in un appuntamento che guarda al futuro, ma con un occhio al passato. L’ultima edizione, datata 2010, fu disputata sempre qui di fronte a 5000 spettatori, le straniere vinsero 3-1. Festa «Mi aspetto una grande festa - spiega Lucia Bosetti, schiacciatrice della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza alla sua prima convocazione - e spero ci sia una bella cornice di pubblico. Per le giocatrici impegnate in Europa non sarà sem-
plice, perché nelle ultime settimane siamo scese in campo ogni tre giorni, ma visto il livello penso che lo spettacolo sarà adeguato». Inevitabile l’accenno alla Nazionale, di cui Lucia dovrebbe essere uno dei punti fermi. «Per il momento io resto concentrata su Piacenza. Mencarelli? Con lui ho vinto un Europeo juniores, ma non ci siamo ancora sentiti. In giro si dice che ci sarà un ricambio, a me sembra strano che possa accadere così di colpo, dopo cinque stagioni in cui le convocazioni sono state più o meno sempre le stesse». A guidare le due squadre saranno i tecnici votati come i migliori della scorsa stagione: Carlo Parisi (Busto)
ANTICIPO TV
sulla panchina dell’Italia e Bruno Napolitano (Giaveno) a guidare le straniere. Il regolamento è particolare: si giocherà sui 3 set per uno spettacolo che si preannuncia più corto ma intenso. L'obiettivo è quello di di coinvolgere il pubblico con iniziative spettacolari. All’elenco delle convocate si è aggiunta Paola Paggi, centrale di Modena che proprio in settimana si è ritirata dal campionato, l’All Star mira proprio a risollevare le sorti dopo tanta depressione. In merito alle due rinunce, ieri il Consiglio federale ha deciso (su richiesta di Lega) di prorogare la chiusura del mercato al 5 febbraio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino Ravenna-Vibo
Lucia Bosetti, primo All Star
(s.cam - mi.fa.) Tv (17.30 Rai Sport 1) al De Andrè per l’anticipo con Vibo, al quale la Cmc arriva con due dubbi. Non si sono allenati Pelekoudas (caviglia) e Sirri (influenza). Più probabile per lo schiacciatore che sarebbe tra l’altro ex. Dopo 5 sconfitte di fila, la Callipo chiede strada a Ravenna. Blengini sembra intenzionato a ridare fiducia a Kaliberda con Urnaut. Al centro Barone favorito su Forni. I precedenti sorridono a Vibo: 3 su 3 in A-1. Classifica: Trento, Macerata 37; Piacenza 31; Cuneo 29; Modena 27; Perugia 26; Latina 23; Vibo 20; Castellana 14; San Giustino 11; Verona 8; Ravenna 7.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
TENNIS AUSTRALIAN OPEN Gazzetta.it
il Film
FINALE IN TEMPO REALE E HIGHLIGHTS
Dalla finale 2012, ai due Slam vinti raggiungendo il tetto del mondo AUSTRALIAN OPEN 2012 Un anno fa la finale persa Da teste di serie numero 11 e a sorpresa arrivano in finale e perdono contro le russe Kuznetsova e Zvonareva. DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2 MELBOURNE (Aus)
Per fortuna che sono normali. Errani trattino Vinci, che possono leggersi come un cognome solo con il loro tennis senza il cannone, con la forza dell’armonia e dell’amicizia che annulla i momenti di debolezza, con quel sorriso che conquista. Per questo i loro trionfi, che ormai cominciano a profumare di storia, sono un inno alla gioia. Che delizia Sara e Roberta, le regine del doppio, che si prendono pure l’Australia dopo Parigi e New York, tre Slam in dodici mesi con il piglio delle dominatrici gentili.
ROLAND GARROS 2012 L’urlo 53 anni dopo Pietrangeli-Sirola A 53 anni da Pietrangeli e Sirola, conquistano il doppio a Parigi battendo in rimonta le russe Kirilenko e Petrova.
US OPEN 2012 Secondo Slam e numero 1 del mondo Un solo set perso nel torneo, la finale vinta su Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka. Diventano n. 1 del mondo.
Errani e Vinci, doppio al bacio Il terzo trionfo dell’amicizia La coppia azzurra batte le australiane entrate in tabellone con una wild card Dopo Roland Garros e Us Open, ora manca solo Wimbledon: «Il più difficile»
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Troppo facile Fin troppo genti-
li, se rimettono in carreggiata dopo averle strapazzate per 11 game le australiane Barty e Dellacqua, invitate come wild card e capaci di issarsi a sorpresa fino alla finale contro le numero uno. Troppo facile salire 6-2 sfruttando le sciagure al servizio dell’avversaria con il cognome italiano, tutto liscio di fronte alle bordate spesso senza costrutto della giovanissima Barty (16 anni), campionessa juniores di Wimbledon che si farà ma intanto viene contenuta con intelligenza dalle Cichi che senza strafare buttano ogni palla di là dalla rete attendendo l’errore altrui. Di più: Robi e Sarita vanno sopra di un break anche nel secondo, con palla per il 3-1. Non ce n’è, lo sa anche il pubblico di casa (pochino) che nel freddo autunnale prova a scuotere le beniamine. Amicizia E invece: «E’ successo
che ho cominciato a fare errori banali — ammetterà onestamente la Vinci — e che la ragazzina è salita di livello tirando sempre più forte, ci attaccavano appena potevano, abbiamo perso un po’ il filo e ci siamo innervosite». Break sulla Errani per il 5-3 che costa il se-
La finale femminile tra Azarenka e Na Li in tempo reale sul nostro sito. E poi la cronaca, la gallery fotografica e gli highlights. Ma su Gazzetta.it potete anche rivivere il trionfo di Sara Errani e Roberta Vinci nel doppio riguardando gli highlights e le video-interviste.
Abbiamo vinto uno Slam senza essere al meglio. Vuol dire che ci sono voglia e carattere SARA ERRANI 25 ANNI
«
Mentre io stavo calando, Sara è cresciuta. Con intesa e armonia battiamo le crisi ROBERTA VINCI 29 ANNI
S Doppio al bacio A sinistra del trofeo Roberta Vinci, 29 anni, a destra Sara Errani, 25 AFP
condo set, ancora break, stavolta sulla Vinci, nel primo gioco del terzo. In apnea, occorre affidarsi all’alchimia: «Come in tutto il torneo — analizza Robertina — quando una di noi due è calata, l’altra è salita di livello. Così, mentre io arrancavo, Sara è diventata più aggressiva, ha risposto benissimo, ha tenuto da fondo. Questa è la nostra forza, l’amicizia e l’intesa ci fanno superare le difficoltà». Immediato
controbreak, poi quando la Barty sfarfalleggia con la beata ingenuità dell’adolescenza, arriva l’allungo dell’apoteosi. Il sogno Slam Ora ne è rimasto
solo uno, di Slam da domare: quello nel tempio. Wimbledon: «Certo che ci proveremo, siamo la coppia più forte — sorride convinta Sarita — ma è anche vero che quello è il torneo più difficile, per il fascino che ha e perché l’erba non è
nostra amica». Però l’Australia lascia in eredità il trionfo sulle Williams e una consapevolezza più matura: «Siamo riuscite a vincere uno Slam in cui nessuna di noi due ha giocato al suo meglio — è la Errani a parlare — e questo significa che abbiamo voglia e caratIL COMMENTO di GIANNI VALENTI
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tere. Siamo uscite da situazioni complicate grazie alla nostra unione, al fatto che ad ogni partita ci conosciamo e ci capiamo meglio, però non dimentichiamo che l’obiettivo è quello di migliorare ancora». Perché c’è la storia da continuare a fare: «A dire il vero — confessa Roberta — quando scendiamo in campo non pensiamo a ciò che si dirà di noi tra qualche anno, a cosa diranno i nostri risultati: noi siamo lì perché è un orgoglio sentirsi le numero uno». Se ne tornano con un assegno da 450.000 euro, che la Vinci vorrebbe devolvere: «Sì, a Sara, perché mi ha fatto vincere questa partita. Anzi, no. E tutte le volte che l’ho aiutata io?». Non cambiate mai, ragazze d’oro.
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I NUMERI
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Triplette nello Slam Prima di Errani e Vinci, i doppi femminili che hanno vinto 3 slam su 4 negli ultimi 10 anni sono Venus e Serena Williams, e le spagnole Virginia Ruano Pascual e Paola Suarez.
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Vittorie nei 4 Slam Negli ultimi quattro tornei del Grande Slam, Errani e Vinci hanno perso solo nei quarti a Wimbledon contro le ceche Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka.
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LA TESTIMONIAL NEL WEEKEND L’INIZIATIVA A FAVORE DELLA RICERCA SUL CANCRO
RISULTATI
DAVIS 1-3 FEBBRAIO
La Pennetta: «Sono fantastiche»
Juniores, Baldi battuto in due set in semifinale
Palavela a Torino Ecco i biglietti per Italia-Croazia
Flavia tornerà il 18 febbraio a Bogotà «La vittoria di ognuna di noi tira il successo dell’altra»
Si ferma in semifinale Filippo Baldi agli Australian Open Junior: il 17enne di Vigevano, testa di serie numero 8 e al primo Slam, ha ceduto in due set al favorito numero tre del tabellone, l’australiano Nick Kyrgios, di un anno più vecchio, Singolare maschile, semifinale: Murray (Gb) b. Federer (Svi) 6-4 6-7 (5) 6-3 6-7 (2) 6-2. Doppio femminile, finale: ERRANI-VINCI b. BartyDellacqua (Aus) 6-2 3-6 6-2 Juniores maschile, semifinali: Kyrgios (Aus) b. BALDI 6-2 6-1; Kokkinakis (Aus) b. Coric (Cro) 6-3 6-2.
Dal 1˚ al 3 febbraio al PalaVela di Torino (terra rossa) si disputa il 1˚ turno del Gruppo Mondiale di coppa Davis Italia-Croazia con gli azzurri Seppi, Fognini, Bolelli e Lorenzi contro Cilic, Dodig, Pavic e Veic. Venerdì 1 si giocheranno i primi due singolari, sabato 2 il doppio, domenica 3 gli ultimi due singolari. I biglietti, giornalieri e abbonamenti, sono disponibili sul circuito TicketOne.it e presso il GazzaStore di Milano, in Galleria San Carlo. Fed Cup: per il mal di schiena Venus Williams salterà la sfida Italia-Stati Uniti del 9-10 febbraio.
GABRIELLA MANCINI
Oggi è la giornata per la ricerca contro il cancro, in duemila piazze sarà possibile acquistare le arance rosse di Sicilia e donare così il proprio contributo all’Airc. Tra i campioni che sostengono l’iniziativa c’è anche Flavia Pennetta, che dopo l’operazione al polso sta ri-
trovando la condizione fisica a Barcellona e il 18 febbraio ritornerà in campo a Bogotà. «Partecipo alla campagna in un video — dice —. E' importante aiutare la ricerca». Errani e Vinci hanno vinto ancora!
«Ho fatto un gran tifo per loro in questi giorni, ci siamo mandate messaggini. Sono state fantastiche! Dopo il successo sulle Williams erano davvero cariche. Loro vogliono che giochi in Fed Cup a Rimini, ma gliel’ho detto, questa volta andrò a guardarle. Loro insistono, ma non cambio idea». Che effetto fa vederle vincere
davanti alla tv?
«La ruota gira, una vittoria di ognuna di noi tira il successo di un’altra. Chiaro che quando sono in campo voglio batterle, ma fuori sono serena. A essere generose si vive meglio». Come si sente psicologicamente?
«Non vedo l’ora di scendere in campo, non ce la faccio più. Dopo sei mesi senza gare ho più voglia, ma non lo nascondo, anche un po' di paura. Ci vuole pazienza, quando tornerò a giocare capirò... ci saranno sconfitte dure, ma anche belle vittorie... se non me lo sentissi non ricomincerei». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Flavia Pennetta, 30 anni
SABATO 26 GENNAIO 2013
a servire per il match sul 6-5 del quarto, ma l’altro gli infila un rovescio lungolinea da manuale per la palla break e poi ringrazia per un altro dritto sbagliato. Altro tie-break, altre magie di Federer, con il corollario di un’occhiataccia (e di un paio di paroline non proprio gentili) quando il vincitore di New York si ferma durante uno scambio e poi riparte: «Non vi interessa quello che ci siamo detti — ululerà il vincitore — io parlo solo della partita. Ho avuto le occasioni per chiuderla prima, ma non ho più servito bene come all’inizio e se non le sfrutti contro il più forte di sempre poi paghi: lui alla fine del quarto set ha giocato un paio di colpi fantastici». Le ultime perle prima della resa: «Per tutto il match — dirà sconsolato Federer — non sono riuscito a entrargli nel servizio, se andiamo a vedere le opportunità, Andy ne ha avute di più e ha meritato di vincere».
Murray Andy prevale con la rabbia Federer k.o. Il re è stanco Lo scozzese vince al 5o set: domani la finale con Djokovic, come nel 2011. Lo svizzero: «Andy ha meritato di vincere»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI MELBOURNE
va della rabbia di non aver chiuso la sfida per tempo. Servizio La semifinale si decide
Tutti stanno con lui, con il re stremato che ha già compiuto il miracolo di risorgere due volte dalle ceneri di un match che sembrava senza via di scampo. Federer ha con sé tutta l’Arena quando sorge il quinto set, ma avrebbe bisogno dell’energia di ognuno dei fan urlanti e trepidanti per surrogare le forze che sono evaporate dopo oltre tre ore di battaglia. Di là invece c’è Murray, solido come una roccia delle sue highlands e con la miccia suppleti-
lì, in quel break del secondo gioco dell’ultimo parziale, che spedisce in paradiso lo scozzese, ormai irraggiungibile da un Roger prosciugato, le spalle cariche di tutto il peso dei 31 anni. E’ il primo successo di Andy contro Federer in uno Slam, che arriva dopo quattro ore giuste, durata che fa felice Djokovic, già finalista da un giorno. Ma il numero tre del mondo, che adesso dovrà sfatare la maledizione che impedisce a chi ha vinto il primo Major in
Fiducia Quindi, domani andrà
Battibecco E seppur con le per-
in scena la stessa finale del 2011 (vinse Djokovic) e la rivincita dell’epilogo degli Us Open: «Spero di recuperare bene da queste quattro ore di lotta — confida Murray — perché mi attende un match molto duro. Certo, mentalmente aver vinto l’anno scorso l’Olimpiade e New York mi dà una grande fiducia: dicevano di me che ero forte di fisico e un po’ meno di testa, adesso non me ne preoccupo più». Per Agassi, «il favorito è Nole perché riesce a mantenere il suo gioco a un livello più alto per più tempo», ma lo scozzese ora sa come si fa: «Sono pronto ad affrontare il dolore». A voi due, titani.
centuali calanti, Murray arriva
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carriera di ripetersi in quello successivo, può solo battersi il petto per non aver accorciato lo sforzo. Per tre set, aggrappato a un servizio ingiocabile, lo scozzese domina, eppure riesce a farsi uccellare nel tie-break del secondo, quando regala due dritti a un avversario che chiede solo l’occasione di stare dentro il match. Perché la sua palla, già come contro Tsonga, ha poca velocità, e la battuta funziona a sprazzi con una seconda disastrosa (2 punti su 11 nel terzo).
LE FINALI IN ESCLUSIVA
26 GENNAIO ALLE 9.30 27 GENNAIO ALLE 9.30 ONLINE SU EUROSPORT PLAYER
R La finale in pugno Andy Murray, 25 anni, nel 2012 ha vinto l’Olimpiade e l’Us Open REUTERS
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I NUMERI
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Sconfitta di Federer È la prima volta che Murray supera Federer in uno Slam.
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Vittorie di Murray Dopo la semifinale a Melbourne, il bilancio tra i due è 12 vittorie per Murray, 10 per lo svizzero. Sotto Roger Federer, 31 anni, ha vinto gli Australian Open 4 volte, l’ultima nel 2010 AFP
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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OGGI DONNE EUROSPORT
Azarenka contro Li Na La finale dalle 9.30 Alle 9.30 di questa mattina (diretta Eurosport) va in scena la finale femminile numero 87 dell’Australian Open. Una finale sulla carta equilibrata tra la numero 1 del mondo Victoria Azarenka e la numero 6 Na Li. I precedenti sono di poco favorevoli alla bielorussa (5-4) che però ha vinto le ultime 4 sfide, ma ha perso nel 2011 l’unico confronto diretto giocato a Melbourne Park; erano gli ottavi di finale e la cinese proseguì la corsa fino alla finale persa contro Kim Clijsters. I bookmakers danno favorita la Azarenka (1.66 contro 2.20) che perdendo regalerebbe il primo Open d’Australia a una tennista asiatica e la prima posizione mondiale a Serena Williams, uscita ai quarti limitata da problemi alla schiena e a una caviglia contro la connazionale statunitense Sloane Stephens. Tra Na Li e Victoria Azarenka ci sono 7 anni (30 per la cinese e 23 per la bielorussa) e 7 titoli di differenza (7 a 14), ma per quanto riguarda gli Slam sono pari: alla cinese il Roland Garros del 2011, per la Azarenka il trionfo a Melbourne nel 2012. Statistiche delle pagine a cura di Luca Marianantoni
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
SCI COPPA DEL MONDO: IL CASO SI COMPLICA
Innerhofer esagerato Ieri le accuse in tv e al microfono dello speaker: rischiava una squalifica. Ma il campione si esalta sulla Streif. «Questa pista merita rispetto»
Ancora una giornata difficile per l’azzurro dopo le prove turbolente di giovedì che lo hanno relegato ad avere il pettorale numero 45 oggi
Christof Innerhofer, 28 anni, 5 successi in Coppa, primo podio a Kitzbuehel
Accende Kitzbuehel: fa polemica, si scusa ed è terzo in superG Dà del bugiardo al dirigente Schmalz, poi si pente e «salva» i Mondiali, dopo essere salito sul podio dietro Svindal e Mayer DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI KITZBUEHEL (Aut)
Parole di troppo, un terzo posto in superG, le scuse e il perdono. Christof Innerhofer accende la prima giornata di gare di Kitzbuehel, non come si attendeva. All’episodio nelle prove di giovedì (non si è fermato dopo una caduta e poi alla bandiera gialla) e successiva penalizzazione (oggi in discesa parte con il pettorale 45) ha risposto da campione, con il primo podio in carriera sulla Streif. Ma con tanto di seconda puntata meno piacevole, un processo farsa con lo show del direttore della Coppa maschile, Hujara, e un lieto fine. Sanzione Giovedì in prova Inner cade dopo la Mausefalle, rimette lo sci e riparte (il regolamento dice che non si può). Poi non rispetta la prima bandiera gialla (che impone lo stop, se-
la regola ARTICOLO 614
Una questione di sicurezza non derogabile Il regolamento è chiaro: all’articolo 614, punto 2 e 3, stabilisce che l’atleta che cade in gigante, superG e discesa, cioé in quelle specialità in cui gli intervalli di partenza hanno dei vincoli precisi, non può rientrare in gara. Una norma che ha varie ragioni: in gigante anche per evitare perdite di tempo con le risalite difficoltose, in superG e discesa per le situazioni di pericolo che si possono creare. Di solito quando uno sciatore cade, la notizia viene comunicata via radio a tutti gli addetti in pista e costoro entrano sul tracciato per risistemare manto e porte.
gnale di pericolo esposto anche quando chi è partito prima è caduto). Si è fermato solo alla seconda, al salto della Steilhang, dove c’era Helmut Schmalzl, responsabile sicurezza Fis. Forse c’è stato un malinteso. Secondo Innerhofer, avrebbe ricevuto dallo stesso il via libera a scendere, anche tra le porte. Secondo Schmalzl era chiara invece l’indicazione a rallentare. La doppia infrazione — ripartenza e velocità dopo la bandiera gialla — è stata punita con il declassamento al pettorale 45 e a una multa di 999 franchi. Aggravanti Inner, fuoriclasse in
tutto, non è riuscito a nascondere la rabbia, la stessa che giovedì dopo la penalizzazione l’ha portato a un passo dalla rinuncia. Dichiarazione alla tv austriaca Orf 1 prima della gara: «Schmalz ha mentito. Uno che cambia versione, sapendo che la verità è un’altra, deve es-
sere pensionato». Poi seconda esternazione allo speaker, sul traguardo, davanti a tutto il pubblico e al consiglio Fis al completo: «Sono contento di essere riuscito a concentrarmi. E’ stata una decisione vergognosa». Hujara-show Il caso si è risolto
con una sorta di processo farsa, celebrato alle 5 del pomeriggio durante la riunione dei capitani. Il responsabile della Coppa maschile, Guenther Hujara (ricordate? quello che aveva sempre da dire con Tomba) prima ha elencato a Innerhofer, in tedesco non tradotto, ciò che rischiava: revoca della licenza (esclusione dalla Coppa), cause civili (è parsa più una minaccia). «Ha oltrepassato ogni limite, dopo le sue dichiarazioni tv ho ricevuto una mail di insulti pesantissimi». Poi è intervenuto Innerhofer, in ginocchio sui ceci (e prima era stata inviata una lettera di scuse dalla Fisi):
la guida Alle 11.30 discesa diretta RaiSport1 ed Eurosport
dal (Nor), 19 Innerhofer (ma scenderà da 45˚), 20 Paris, 21 Guay (Can), 22 Reichelt (Aut), 31 Kostelic (Cro), 32 Ligety (Usa), 33 Pinturault (Fra), 41 Klotz, 42 Marsaglia.
Oggi è in programma la discesa, valida per la combinata ore 11.30 (diretta RaiSport1 ed Eurosport).
SUPERG UOMINI 1 Svindal (Nor) 1’14"48; 2. Mayer (Aut) a 13/100; 3. INNERHOFER a 40/100; 4. Jansrud (Nor) a 64/100; 5. Guay (Can) a 70/100; 6. Ligety (Usa) a 83/100; 7. FILL, Theaux (Fra), Clarey (Fra) a 98/100; 10. KLOTZ a 1"04; 11. Streitberger (Aut) a 1"05; 12. Baumann (Aut) a 1"06; 13. Pinturault
I pettorali: 7 Heel, 11 Theaux (Fra), 13 Fill, 14 Baumann (Aut), 15 Defago (Svi), 16 Kroell (Aut), 17 Clarey (Fra), 18 Svin-
(Fra) a 1"08; 14. Reichelt (Aut) a 1"09; 15. Hudec (Can) a 1"17; 16. Kroell (Aut) a 1"20; 17. HEEL a 1"41; 18. Poisson (Fra) a 1"53; 19. Romar (Fin) a 1"53; 20. Mermillod Blondin (Fra) a 1"66. Rit Marsaglia, Paris. Coppa del Mondo (22 prove): 1. Hirscher (Aut) 935; 2. Svindal (Nor) 847; 3. Ligety (Usa) 736; 6. MOELGG 477. Coppa superG (4 prove): 1. Svindal (Nor) 380; 2. Marsaglia 209; 3. Mayer (Aut) 196.
Coppa discesa (5 prove): 1. Svindal (Nor) 285; 2. INNERHOFER 233; 3. Kroell (Aut) 221. INFORTUNI Almeno 3 settimane di stop per la francese Taina Barioz, che in allenamento si è procurata una distorsione alla caviglia e all ginocchio sinistro. Stagione finita invece per Martina Schild, il recupero dopo l'intervento per un'ernia del disco si sta rivelando complicato, torna l’ anno prossimo
«Chiedo scusa alla giuria, a Schmalzl per quello che ho detto. E’ stato un grande errore, ero arrabbiato, c’erano le emozioni della gara. Chiedo scusa per ogni parola che ho pronunciato, sto imparando dal mio errore». Il tutto dovrebbe chiudere qui la questione, anche se il direttivo della Fis ne discuterà il 12 febbraio (dopo le gare veloci ai Mondiali). Sembra però scongiurato il rischio squalifica. La gara La vicenda ha messo in secondo piano la gara, il superG che poche volte ha sorriso agli azzurri. E’ stata la prima volta di Aksel Svindal a Kitzbuehel. In 1’14"48, con un passaggio perfetto dell’Hausberg, il norvegese si è tenuto dietro di 13/100 l’austriaco Mathias Mayer (figlio d’arte, il padre Helmut fu argento ai Giochi di Calgary) e Christof Innerhofer di 3 decimi. Proprio l’Hausberg
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Chiedo scusa alla giuria, a Schmalz per quello che ho detto. E’ stato un grande errore CHRISTOF INNERHOFER DISCESISTA AZZURRO
è costato molto a Fill (un errore gli ha fatto perdere velocità, alla fine è 7˚, miglior piazzamento di stagione) e ancora di più Matteo Marsaglia, fuori per la terza volta su tre nei superG di Kitzbuehel, che ha ammesso di non amare molto. Al contrario di Klotz, 10˚, con il numero di partenza 43. «Sono contento — ha detto Innerhofer —, soprattutto nel finale, è lì che mi sono preso il podio. Dopo la vittoria di Wengen era un obiettivo». Ora si alza l’asticella, oggi la discesa sulla Streif da affrontare con il 45, quando l’Hausberg è al sole e la traversa al buio. «Questa pista merita rispetto, non voglio strafare, non dovrò scendere pensando di spaccare il mondo. Questa pista non te lo permette, se sbagli finisci nelle reti. Sono in forma, ma sarà difficile arrivare tra i primi». E’ ora di voltare pagina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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domande a... Claudio Ravetto dt Italia maschile di ma.po.
«Ha capito di avere sbagliato Non credo lo rifarà più» 1 Qual è la sua opinione su quello che è successo? «Spero prima di tutto che non ci siano altri strascichi polemici e che finisca tutto qui, mi pare che la Federazione internazionale abbia accettato le scuse di Innerhofer, da come hanno reagito. Mi spiace solo che per una leggerezza sia venuto fuori un equivoco così colossale e anche di non essere riuscito a fermarlo, prima in pista nella prova di giovedì e poi a anche prima delle dichiarazioni alla tv austriaca».
2 Qual è stata la sua leggerezza? «Innerhofer doveva capire che quello che è successo in prova, il fatto che non si sia fermato e poi che sia sceso a velocità sostenuta dopo la bandiera gialla, era pericoloso soprattutto per lui. Le regole sulla sicurezza sono prima di tutto a tutela dell’atleta, non di qualcun altro. Invece è uno puntiglioso e per lui è diventata una questione di principio, sulle parole che gli aveva detto Schmalzl, era convinto di avere ragione. Adesso spero che abbia capito bene cosa è accaduto. Di certo ha reagito da campione, nel superG ha fatto una bellissima gara sulla pista che patiamo di più, è una mezza discesa senza grandi passaggi tecnici».
3 Che cosa gli dirà in partenza oggi quando avrà il pettorale numero 45? «Non posso certo dirgli di andare piano, perché con quel numero ci sono altri azzurri. Gli dirò soltanto di non fare l’eroe, di non esagerare, perché non deve dimostrare nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GHIACCIO EUROPEI DI FIGURA DONNE STAMANE IN SLOVENIA
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OGGI IN DIRETTA TV
La slovena Tina Maze compirà 30 anni a maggio
Nel gigante di Maribor è Maze-mania La padrona di casa è la star: attese 25.000 persone. Italia: ultimo appello per i Mondiali DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO MARIBOR (Slovenia)
A Maribor, 274 metri sul livello del mare, seconda città della Slovenia ai confini con Austria e Ungheria, è tutto bianco dopo la nevicata. Oro per il mondo dello sci, ma un problema per chi organizza una gara di Coppa del Mondo. E’ una settimana climaticamente bislacca e si prega perché arrivi questa benedetta ondata di gelo per compattare una pista che rischia di sfasciarsi dopo 2 passaggi. E’ un’occasione storica per questa tappa di Coppa: per la prima volta si gareggia con un’atleta slovena in fuga nella classifica generale del circuito iridato. La leader Ma per Tina Maze è dura, c’è una pressione incredibile. Tanto per citare uno dei suoi tanti momenti pubblici, ieri mattina anche i giocatori della squadra di calcio locale sono venuti in pellegrinaggio all’hotel Habakuk per salutare la più popolare atleta slovena. Magliette della squadra con nome sulla schiena per lei e per i tre tecnici italiani del suo team, tanti sorrisi, ma un’altra ora levata alla sua concentrazione. Comunque per oggi il record di pubblico di questa tappa (25.000 spettatori) trema. Lei, Tina, gioca stamane il suo asso nel gigante, specialità in cui guida la classifica con 4 vittorie su 6 prove disputate e dovrà vedersela soprattutto con la tedesca Rebesburg, la francese Worley, le austriache Zettel e Fenninger. Italiane Per le azzurre Maribor è decisiva per la
composizione delle squadre ai Mondiali. Sono arrivate nella località slovena 10 atlete e oggi nel gigante saranno in pista in otto. Al momento, nelle prove tecniche solo due atlete hanno staccato il biglietto per il viaggio a Schladming, Irene Curtoni in gigante e slalom, Denise Karbon per il solo gigante. Pochino, purtroppo i posti liberi sono ancora tanti. «Spero in un’impresa di qualcuna — afferma il responsabile della squadra femminile Raimund Plancker — soprattutto la Costazza in slalom, ma anche la Moelgg in gigante. Tutta la squadra deve fornire una prova di carattere. Negli ultimi allenamenti le ragazze mi sono parse in crescita. Irene Curtoni ha solo in parte eliminato il dolore all’anca che la condizionava a Flachau, spero solo che non la condizioni. Negli ultimi giorni ha forzato anche Manuela Moelgg per vedere quanto può salire di forma dopo mesi che lotta con il mal di schiena». L’assenza di Federica Brignone, che dopo l’operazione alla caviglia destra si riabilitando ad Asti sotto la guida di Roberto Manzoni, si sente pesantemente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida GIGANTE DONNE (Maribor, manche ore 10/13.15). Pettorali: 1 Rebensburg (Ger), 2 I. CURTONI, 3 Fenninger (Aut), 4 Zettel (Aut), 5 Goergl (Aut), 6 Worley (Fra), 7 Maze (Slo), 8 Riesch (Ger), 9 Gisin (Svi), 10 Mancuso (Usa), 11 Gut (Svi), 12 Koehle (Aut), 13 Poutiainen (Fin), 14 Vonn (Usa), 15 Lindell (Sve), 20 KARBON, 25 N. FANCHINI, 26 MOELGG, 28 AGERER, 43 E. CURTONI, 46 AZZOLA, 61 MARSAGLIA. Coppa del Mondo (23 prove): 1. Maze (Slo) 1474; 2. Riesch (Ger) 756; 3. Fenninger (Aut) 644; 18. I. Curtoni 254. Coppa gigante (6): 1. Maze (Slo) p. 540; 2. Zettel (Aut) 342; 3. Rebensburg (Ger) 301; 6. I. Curtoni 164. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport 9.55 e 13.10). DOMANI: slalom (ore 9.15/12.15).
DONNE. Corto: 1. Sotnikova (Rus) 67.61; 2. Kostner 64.19; 3. Marchei 58.22; 4. Tuktamysheva (Rus) 57.18; 5. J. Helgesson (Sve) 55.04; 6. V. Helgesson (Sve) 54.77; 7. Gilleron-Gorry (Fra) 53.32; 8. Weinzierl (Ger) 52.28; 27. Rodeghiero 44.71. DANZA. Finale: 1. (1.2.) Bobrova-Soloviev (Rus) 169.25; 2. (2.1.) Ilinykh-Katsalapov (Rus) 169.14; 3. (3.3.) Cappellini-Lanotte 165.80; 4. (4.4.) Riazanova-Tkachenko (Rus) 157.77; 5. (6.5.) Coomes-Buckland (Gb) 152.95; 6. (7.6.) Zhiganshina-Gaszi (Ger) 147.28; 9. (8.8.) Guignard-Fabbri 142.48. OGGI Ore 12.50: libero uomini. Ore 18: libero donne (Kostner, ore 21. 21; Marchei, ore 21.29). IN TV Diretta RaiSport 2, ore 12.50 e 18; Eurosport, ore 21.
DANZA I LOMBARDI ALLE SPALLE DEI RUSSI: LA SCUOLA ITALIANA RESTA AI VERTICI
Cappellini-Lanotte, finalmente E’ il bronzo della maturità ZAGABRIA (Croazia)
Cercata, inseguita, sospirata, infine arrivata: la danza europea di Anna Cappellini-Luca Lanotte, dopo otto anni di lavoro in parallelo, è di bronzo. Per il tandem lombardo è la prima medaglia «pesante» della carriera, quella medaglia dodici mesi fa sfuggita per la miseria di 3/100 di punto. Al loro sesto europeo, con l’Olimpiade di Sochi dietro l’angolo, il risultato va valutato in prospettiva. Venticinque anni lei, ventisette lui, Anna e Luca adesso hanno raggiunto la piena maturità artistica. La Carmen Dopo il terzo posto nel corto di giovedì, ecco il terzo posto nel libero di ieri. Ottenuto con una Carmen che regala emozioni e che, nonostante un’imperfezione in chiusura della diagonale, vale il miglior punteggio tecnico della serata. Il programma, nel mondo del ghiaccio,
Anna Cappellini, 25 anni, e Luca Lanotte, 27, nella splendida Carmen
s’è visto e rivisto. Anche ai livelli più alti. Anche eseguita dagli atleti più blasonati, da Katarina Witt in giù. Ma gli allievi di Paola Mezzadri, maestra che continua la sua infinita serie di successi, la interpretano a modo loro, con originalità, creatività e passione. Pure il costume di lei, rivisto con sfumature scure, è perfettamente centrato: la comasca è una Carmen aggressiva, quasi cattiva, oltre che sensuale.
Prospettive Al vertice, assenti
per infortunio i francesi campioni uscenti Natalie Pechalat-Fabien Bourzat, come spesso (troppo?), è affar russo. Il successo, dopo due secondi posti consecutivi, va a Ekaterina Bobrova-Dmitri Soloviev, che precedono di 11/100 i giovani e talentuosi Elena Ilynykh-Nikita Katsalapov. «Il podio per noi è un bel segnale — dice Anna — l’abbiamo sfiorato più volte, ora è realtà».
Kostner-Marchei prenotano un podio azzurro Guida la Sotnikova, poi due italiane: mai successo Carolina paga caro una caduta: «Ma ho reagito» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI ZAGABRIA (Croazia)
Un Europeo in salsa tricolore: due azzurre, dopo il corto femminile, sono virtualmente sul podio. Mai successo. Alle spalle della 16enne russa Adelina Sotnikova — al debutto, ma non una sorpresa — ecco chi ti aspetti, Carolina Kostner ed ecco anche chi ti aspetti un po’ meno, Valentina Marchei. Seconda la gardenese, a poco più di tre punti dalla vetta, terza la milanese — con i suoi 26 anni la meno giovane del lotto — con oltre un punto di margine su chi la insegue, Elizaveta Tuktamysheva, altra russa, altra 16enne. Poi due svedesi, le sorelle Helgesson: Joshi e Viktoria. Stasera, nel libero, tutto potrà succedere. Ma l’impressione è che Caro sia in grado di rimontare fino a conquistare il proprio quinto titolo (nonché l’ottava medaglia consecutiva) e che Vale abbia le carte in regola per confermare l’attuale splendida posizione. L’errore Intanto complimenti alla signorina Sotnikova. Sul suo talento si scommette da tempo — a 12 anni è stata campionessa nazionale assoluta e a 14 iridata junior — ma in questa stagione, complici certi problemi di crescita, non sempre aveva convinto. La moscovita allieva di Elena Buianova, alla Dom Sportova, è invece stata pressoché perfetta. Tecnicamente, tra salti e trottole, ha fatto me-
«Quella dello scorso anno — aggiunge Luca — è stata una lezione severa, ma importante. Ci ha insegnato a gestire al meglio certe situazioni e adesso, già a partire dai prossimi Mondiali, possiamo guardare al futuro con ottimismo». La scuola italiana resta ai vertici: la medaglia dei portacolori delle Fiamme Azzurre è la sesta azzurra in 14 anni, dopo l’oro e i due argenti di Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio e i due argenti di Federica Faiella-Massimo Scali. Il successo azzurro, nel contesto, è completato dal nono posto di Charlene Guignard-Marco Fabbri, il futuro che avanza. Il duo allenato dalla stessa Fusar Poli, rispetto a Sheffield 2012, guadagna due posti. E l’Italia, anche grazie a loro, come già nel caso delle coppie di artistico, a Budapest 2014 tornerà a contare su tre tandem. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
raviglie. Artisticamente è per forza di cose ancora un po’ acerba. Ma nel complesso — «Sochi, stiamo arrivando» — è già un gioiello. Carolina, che contro avversarie continentali non perde addirittura da 35 mesi (dal flop dell’Olimpiade di Vancouver 2010), quando l’estate scorsa, dopo aver meditato il ritiro, ha deciso di insistere, sapeva che avrebbe presto dovuto fare i conti con le nuove baby russe. E infatti: l’altoatesina nel corto, fasciata nel nuovo costume bianco, paga caro (sostanzialmente i tre punti di divario) una caduta sul secondo salto della combinazione triplo toeloop-triplo toeloop, arrivata ad attaccarlo un po’ lenta e sbilanciata. Peccato: perché il resto del programma, dal triplo loop al doppio axel, fino a una magistrale sequenza di passi, è interpretato in modo sublime. Vai Vale «Ho reagito bene all’er-
Situazione e orari di oggi ATLETA 1. Sotnikova (Rus) 2. KOSTNER
PUNTI 67.61 64.19
3. MARCHEI
ORE 21.37 21.21
58.22
21.29
4. Tuktamysheva (Rus) 57.18 5. Helgesson (Sve) 55.04
21.06 21.13
6. Helgesson (Sve)
21.45
54.77
Carolina Kostner, 25 anni, ha già vinto quattro ori europei
rore — commenta — ma sono lo stesso arrabbiata con me stessa. Ho fatto un bel "cetriolo", come si dice in tedesco. Diversamente chissà che punteggione avrei meritato. Il primo salto mi era parso buono, quindi nemmeno ho pensato alla possibilità di ridurre il secondo a doppio». Così, sottopagata nei components, ora le tocca inseguire: c’è da affidarsi al Bolero di Ravel. Dovrà invece difendersi la Marchei, la miglior Marchei di sempre, più di tre punti oltre il personale, con tanto di super doppio axel (in passato un tallone d’Achille), una grande espressività e un’esuberante interpretazione. «L’attesa prima di scendere in pista — dice dopo essersi ripresa dall’emozione — è stata lunga e gestire lo stress pesante. Ma pattinando ho trovato molta energia e quel tanto che di buono ho fatto negli ultimi tempi in allenamento, l’ho tradotto in gara. Adesso riparto da zero, senza pormi chissà quali obiettivi». Per ora può godersi questo piazzamento: col quinto posto finale di Varsavia 2007 quale miglior risultato della carriera, mai s’è trovata così in alto. Stasera Carolina e Valentina saranno sul ghiaccio una dopo l’altra, alle 21.21 e alle 21.29. Non ci sarà invece Roberta Rodeghiero, esclusa per soli 89/100 di punto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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BASKET TOP 16 DI EUROLEGA
Infortuni e guai Siena non si ferma Senza Ress e Ortner, la Mps supera il Besiktas e resta imbattuta come il Real. Banchi: «Che autorevolezza»
SIENA BESIKTAS
63 57
(22-13, 37-26; 43-45) MONTEPASCHI SIENA: Brown 13 (2/5, 2/5), Hackett 9 (1/4, 1/2), Moss 5 (2/4, 0/4), Kangur 2 (1/2, 0/3), Eze 8 (4/7); Lechthaler 2 (1/2), Sanikidze 14 (7/10, 0/1), Carraretto, Janning 10 (2/4, 2/6), Rasic. N.e.: Bianchi. All. Banchi. BESIKTAS ISTANBUL: Akin (0/1, 0/1), Jerrells 16 (5/7, 2/6), Christopher 7 (2/4, 1/4), Markota 12 (2/4, 2/3), Vidmar 14 (7/10); Ewing 2 (1/3, 0/5), Nalga, Cetin 2 (1/1, 0/4), Ozer 3 (1/4 da tre), Falker 1. N.e.: Yatagan, Hersek. All.: Kunter ARBITRI: Ryzhyk (Ucr), Cmikiewicz (Pol), Perea (Spa). NOTE – T.l.: Sie 8/11, Bes 3/6. Rimb.: Sie 35 (Kangur 10), Bes 32 (Markota 8). Ass.: Sie 12 (Hackett 5), Bes 8 (Jerrells 8). Progr.: 5' 14-9, 15' 31-17, 25' 37-37, 35' 55-49. Spett. 3942.
GIUSEPPE NIGRO SIENA
Solo il Real Madrid in Europa ha il passo della Montepaschi. I campioni d’Italia restano l’unica squadra imbattuta del proprio girone nella Top 16 con cinque vittorie in cinque giornate. Deve soffrire contro il Besiktas mai vincente in questa seconda fase, alla 7a sconfitta nelle ultime otto gare, rinato sulle ceneri dopo aver finito i soldi con Deron Williams e aver vinto il campionato turco con Ataman e Hawkins. Gli ospiti hanno il pregio di tenere Siena ben al di sotto gli 86.6 punti di media (miglior attacco di Eurolega) con un tremendo blackout che a inizio ripresa riapre la se-
rata. Siena ha la coperta corta tra i lunghi per le assenze degli infortunati Ress (out tre settimane) e Ortner. Parte bene Eze, contribuisce Lechthaler, ma Banchi in emergenza ha trovato l’assetto migliore con la coppia Kangur-Sanikidze.
Una schiacciata di Viktor Sanikidze, 26 anni, 2.03. Nelle Top 16 l’ala georgiana ha una media di 10.6 punti LAPRESSE
Risorse «Ortner farà un nuovo
controllo dopo Brindisi, immagino non rientri prima di 10 giorni — dice Banchi —. Reclutiamo risorse da chi c’è: Eze e Lechthaler si divideranno i minuti da centro, Sanikidze e Kangur faranno gli straordinari pur snaturando la loro atipicità». Sono il georgiano e l’estone, in un quintetto fisicamente omogeneo con Hackett, Carraretto e Moss sul perimetro, a riaccendere la Mps quando impara a
godere della propria difesa, invece di fermarsi a quello che non le riusciva in attacco. La miccia la accende Hackett che porta agonismo per uscire dal pantano in cui il Besiktas, brutto ma bravo a rendere brutti gli altri, aveva portato Siena: con la sua scossa la Montepaschi riprende il controllo della gara sul 55-49 al 34', completato dalle due botte di adrenalina con Brown allo scadere dei 24" e Sanikidze in schiacciata dopo un coast-to-coast per il +6 a 2' dalla fine, confermato dal georgiano nell’ultimo minuto raccogliendo un pallone dalla spazzatura. Avanti fino al 29-15 al 13'30", Siena aveva imbarcato un 13-0 a cavallo dell’intervallo iniziando la ripresa con 0/10, 6' senza segnare in un terzo quarto chiuso con 6 punti e 2/13. «Nel terzo periodo — commenta Banchi — siamo tornati in campo un po' soft, i nostri errori hanno creato più imbarazzo di quanto fossero in grado di fare gli avversari, poi con grande autorevolezza l’abbiamo rivinta. Non una bella vittoria come altre, ma una grande vittoria, forse la migliore in questo cammino per le condizioni in cui ci siamo arrivati: al di là della classifica, ci deve dare molto in termini di consapevolezza». Banca Per la Montepaschi era stata anche la giornata in cui lo sponsor aveva confermato i propositi di un’uscita dal basket, seppur con qualche ambiguità: «Il contratto scadrà nel 2014 e allora prenderemo una decisione — aveva detto l’amministratore delegato della banca Fabrizio Viola a margine dell'assemblea dei soci —. Posso già anticipare che l’orientamento del piano industriale è una riduzione sostanziale delle sponsorizzazioni sportive: di conseguenza onestamente non possiamo permetterci di fare sponsorizzazioni sportive». In assemblea il presidente Alessandro Profumo aveva detto: «Ci troviamo una parte della città tifosa di una squadra di calcio scontenta, così come ci saranno tifosi di una squadra di basket a caso che non saranno particolarmente soddisfatti».
Ecco come vengono giudicati e designati nel primo anno del nuovo corso MARIO CANFORA
Ricordate le formule algebriche e segrete con cui si valutavano fino alla scorsa stagione gli arbitri di A? Non esistono più, oggi è tutto molto più semplice e intuitivo. E ciò è dovuto al tentativo di rinnovamento e trasparenza voluto dalla Fip dopo le polemiche degli anni scorsi. Ma andiamo per ordine. Intanto, il Cia dopo le dimissioni di Zancanella è senza presidente e lo sarà fino al 30 giugno: commissario straordinario è Gaetano Laguardia (pure vicepresidente vicario Fip), vice Guglielmo Petrosino (destinato a diventare nuovo presidente) e Gabriele Grandini.
L’istruttore tecnico è Silvio Corrias, il designatore unico Alberto Grossi, i valutatori Alessandro Teofili e Fabio Facchini. Da quest’anno il basket ha introdotto il sorteggio (mancava da circa 25 anni) per le prime due fasce, da 10 arbitri ciascuna (due a turno riposano), mentre nella terza da 16 è scesa a 14 perché Provini e Barni sono in aspettativa. Si svolge a Roma, nella sede della Fip a via Vitorchiano, ogni martedì dalle ore 14 e vi partecipano il designatore, i due valutatori, un impiegato del settore agonistico che controlla, un giudice sportivo che estrae il nome dai bussolotti e un funzionario che riprende tutto con una videocamera.
IL CASO SIENA ALTRI MONDI
A PAG 42
Paletto «Chiunque può assistere — spiega Facchini, ritiratosi nell’ultima stagione dopo 702 gare e 23 anni di A —: prima viene sorteggiata la gara, poi il primo arbitro e il secondo. Alla fine, Grossi designa il terzo arbitro. C’è un unico paletto: non si può dirigere la stessa squadra per due volte di fila, e non esistono
limitazioni territoriali. Un arbitro di Roma può dirigere Roma e via dicendo, mentre fino all’anno scorso poteva accadere solo in casa». Veniamo all’aspetto più importante, le valutazioni. Sono spariti i numeri, ora ci sono i giudizi. «Tutti vengono osservati non solo dal vivo ma anche attraverso i video — continua Facchini — e i giudizi usciranno da una valutazione in base a quattro punti: prestazione fisica; caratteristiche di controllo gara e disci-
I NUMERI L’Olympiacos si
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Vittorie consecutive di Siena, record nelle Top 16. Primato precedente 4: in Eurolega, compresa la stagione regolare, la striscia vincente più lunga della Mps è stata 8 nella passata stagione.
10
Successi di Siena in Eurolega su 15 gare disputate aperta da tre sconfitte consecutive: da allora il bilancio è di 10 vinte su 12 partite.
appella per il caso del cronometro L’Olympiacos ha annunciato all’Eurolega un appello alla decisione del giudice indipendente che ha respinto il ricorso del club circa il malfunzionamento del cronometro nella gara persa con Siena. Il club ha 10 giorni per presentarlo al giudice di appello. Si ferma a nove la striscia di vittorie consecutive del Cska Mosca di Ettore Messina che perde in casa contro Malaga di Jasmin Repesa che, con un 16/32 da tre (Marcus Williams 6/12) vince a Mosca dopo tre k.o. di fila. Girone E Alba Berlino-Bamberg 82-63, Cska Mosca-Unicaja Malaga 81-94 (Krstic 23, Teodosic 17; Williams 28, Simon 14); Efes Istanbul-Zalgiris Kaunas 56-52 (Vujacic 12, Shipp 11; Darden, Kuzminskas 10); Panathinaikos Atene-Real Madrid 54-58 (Bramos 11; Reyer 13). Classifica: Real 5 vinte-0 perse; Cska, Efes 4-1; Panathinaikos 3-2; Malaga 2-3; Zalgiris, Alba 1-4; Bamberg 0-5. Girone F Fenerbahce Istanbul-Khimki 85-82; Caja Laboral Vitoria-Barcellona 79-90; Maccabi Tel Aviv-Olympiacos Pireo 77-78; Montepaschi Siena-Besiktas Istanbul 63-57. Classifica: Siena 5-0; Barcellona, Vitoria 4-1; Khimki 3-2; Olympiacos 2-3; Maccabi, Fenerbahce 1-4; Besiktas 0-5. Prossimo turno: Barcellona-Siena (31/1).
20.5
Punti di media di Bobby Brown capo cannoniere di Eurolega davanti a Nachbar e Spanoulis.
&
plina; tecnica e conoscenza regole ed interpretazione; aspetti amministrativi e meccanica (casistica). Alla fine, viene così redatto un giudizio che permette di stilare le graduatorie. Non esistono le posizioni, ma le fasce che possono cambiare ogni sei turni. Le liste sono state riviste dopo la 6a, la 13a e ora martedì dopo la 17a, quando sceglieremo anche i 12 idonei per la Coppa Italia, dove il sorteggio sarà integrale, con 3 fasce da 4». E capita così che ora in seconda si trovi Sahin (che ha diretto l’ultima finale di Eurolega) o un emergente come Lanzarini. No retrocessioni Il limite massi-
Fabio Facchini, 52 anni, 702 gare dirette in Serie A, è da quest’anno valutatore degli arbitri con Alessandro Teofili CIAM
la 5a giornata
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COME FUNZIONA I DIRETTORI DI GARA ESTRATTI OGNI MARTEDÌ PUBBLICAMENTE A ROMA
Sorteggio e valutazione video Facchini: «Arbitri più sereni»
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mo per arbitrare è 50 anni, rispettando i parametri Fiba, per cui sarà l’ultimo anno per Cicoria e Quacci. Sparite le retrocessioni, dalla LegaDue arriveranno i più meritevoli. «Cosa è cambiato? Ora gli arbitri sono più sereni — ricorda Facchini — e hanno una certezza: chi fischia bene gli verrà riconosciuto, chi male gli verrà sottolineato». C’è il problema dell’età. «Siamo vecchi — conclude — la nostra media è di oltre 42 anni, alta rispetto alle altre nazioni. Ma qui la Fip, con l’arrivo di Petrucci, ha intenzione di cominciare un processo di rinnovamento che parta dalla base». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SASSARI
«Mancinelli? Ci stiamo pensando» (cam.ca-g.d.) Stefano Mancinelli torna ad accendere il mercato. Mentre Pesaro sta formalizzando la proposta, Meo Sacchetti ha parlato dell’interessamento di Sassari: «È il capitano della nazionale, non si discute e si adatterebbe al nostro gioco. Sto valutando la situazione soprattutto sotto l’aspetto del gruppo, perché è la nostra forza e dobbiamo stare attenti agli equilibri». LEGADUE Nell’anticipo della 2a di ritorno Capo d’Orlando dell’ex fortitudino Pozzecco ha battuto Bologna 85-82 (Mason 31, Battle 24; Cutolo 24, Harris 17) dopo essere stata anche sotto di 20 punti nel secondo quarto.
stars& stripes DeRozan tiro-vittoria allo scadere Toronto corre senza Bargnani Niente All Star Game per Gallinari
DeMar DeRozan, ex compagno di Daniel Hackett a Usc, ha realizzato il tiro allo scadere del successo di Toronto a Orlando. Ha realizzato 14 dei suoi 22 punti nell’ultimo quarto: il bilancio dei Raptors è 16-27, ma sono 12-10 da quando hanno il nuovo assetto senza Bargnani, infortunato.
LA RIVINCITA I Knicks hanno vinto al TD Garden per la prima volta dopo 11 k.o. consecutivi a Boston e Carmelo Anthony, che ha segnato 28 punti, si è preso la rivincita con Kevin Garnett 17 giorni dopo la quasi rissa ed espulsione a New York contro i Celtics. Che hanno perso la quinta gara consecutiva nonostante la tripla doppia di Rajon Rondo: 23 punti, 10 rimbalzi, 11 assist.
NOAH TRA LE STELLE Decise le cosiddette «riserve» dell’All Star Game di Houston, scelte dagli allenatori (i quintetti li ha votati il pubblico). Per l’Est, George (Ind), Holiday (Phi), Irving (Cle), Chandler (NY), Bosh (Mia), Noah, Deng (Chi). Ovest: Parker e Duncan (SA), Lee (GS), Aldridge (Por), Harden (Hou), Randolph (Mem), Westbrook (OKC).
RISULTATI Orlando-Toronto 95-97 (Vucevic 19; DeRozan 22); Boston-New York 86-89 (Rondo 23; Anthony 28), Phoenix-LA Clippers 93-88 (Dragic 24; J.Crawford 21).
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Snowboard MIGLIORA IL TERZO POSTO DI LA MOLINA 2011. MARCH FUORI AGLI OTTAVI
Fischnaller, un gigante d’argento Ai Mondiali di Stoneham perde solo in finale dall’austriaco Karl: «Tutto grazie alla mamma» La corsa all’argento Fischnaller
SIMONE BATTAGGIA
Un argento. Luccicante, perché migliora il bronzo di due anni fa a La Molina e conferma Roland Fischnaller tra i grandi del gigante parallelo, una specialità massacrante — ieri i finalisti hanno disputato dieci discese da un minuto ciascuna — che il 32enne ha preso in confidenza solo da un paio di stagioni. Luccicante perché conquistato ai -20˚ di Stoneham (Can), dove l’Italia non era mai salita su un podio. E luccicante perché dieci giorni fa Fisch era k.o. «Lo dedico a mamma Marta. Prima di arrivare qui avevo un programma di allenamenti pronto, e invece ho passato una settimana a letto. È stata lei a rimettermi in piedi». Karl troppo forte Certo, l’argento non è un oro, ma davvero ieri Fischnaller non avrebbe potuto fare di più. In finale è stato battuto da Benjamin Karl, l’austriaco due volte iridato a La Molina che fino a ieri, in Coppa
Pallanuoto LA 1
a
DI RITORNO
L’anticipo è del Posillipo
ALLE 18 EUROSPORT 2
Oggi il cross Matteotti e Moioli guidano l’Italia Gigante parallelo. Uomini: 1. Karl (Aut); 2. Fischnaller; 3. Wild (Rus); 4. Kosir (Slo); 9. March; 25. Coratti; 30. Erlacher. Donne: 1. Laboeck (Ger); 2. Dujmovits (Aut); 3. Kober (Ger); 4. Engeli (Nor); 23. Ochner; 30. Tribus; 41. Boccacini. OGGI CROSS Azzurri. Uomini: Matteotti , Perathoner, Visintin, Leoni. Donne: Moioli, Brutto. IN TV Dir. Eurosport 2 dalle 18.
Roland Fischnaller, 32 anni: l’atleta dell’Esercito è al 2˚ podio iridato dopo il bronzo di La Molina 2011 in gigante AP
del Mondo, si era quasi nascosto. Era stato lui a far fuori, ai quarti, lo spauracchio Prommegger, il quale a sua volta aveva eliminato Mathies agli ottavi. Così, di tre uomini da podio l’Austria è riuscita a portarne in finale uno, il migliore di tutti. La finale non ha avuto storia, già dalla prima run: sul per-
corso blu, «Fisch» ha pagato sin dal primo muro, trovandosi subito dietro di una porta, per poi mollare prima del piano finale. Il penalty time, 1"50 da recuperare, si sarebbe rivelato insormontabile contro il Karl di ieri. «Avevo le gambe totalmente vuote — racconta l’azzurro —. Avevo una settimana
Ippica OGGI IL PRIX DU LUXEMBOURG
Inizia il weekend dell’Amérique A Parigi 50 trottatori italiani
POSILLIPO-QUARTU 10-9 (4-2, 1-3, 3-2, 2-2) Posillipo: Negri, Cuccovillo, Rossi 1, Foglio, G.Mattiello 1, Toth 2, Renzuto 1, Kovacs 2, Bertoli 2, Baraldi 1, Saccoia, Riccitiello. N.e. Scalzone. All. Occhiello. Promogest Quartu: Volarevic, M.Luongo 3 (1 rig.), Steardo 2, Klikovac 1, Montaldo, Pagliara, Sassanelli, Nicche, Ercolano 2, Astarita 1, Russo. N.e. Graffigna. All. Pettinau. Arbitri: D.Bianco e Pinato. Note: sup. num. Posillipo 15 (4 gol), Quartu 10 (3). Usc. 3 f. Bertoli 24'15", Nicche 24'50".
(f.nap.) Il Posillipo, ancora privo dello squalificato Gallo, piega la Promogest in una partita segnata dall’arbitraggio iper-fiscale e infila per la prima volta in questa stagione tre vittorie consecutive. A 1'08'' dalla fine decide una bella giocata di Baraldi ai due metri. Oggi (ore 15): Ferla Pro Recco-Ellevi Nervi, Bogliasco-Brescia, Camogli-Carpisa Yamamay Acquachiara, Florentia-Igm Ortigia, Lazio-Blu Shelf Carisa Savona. Class.: Brescia 33; Pro Recco 27; Florentia 24; Savona 19; Posillipo* 18; Acquachiara 17; Bogliasco 16; Lazio 13; Ortigia 11; Quartu*, Nervi 9; Camogli 1. (*una partita in più) SETTEROSA Alle 19.30, con diretta su RaiSport 1, il Setterosa ospita la Russia nella 2a giornata dei preliminari d World League. All’esordio, le azzurre hanno vinto in Olanda 12-6. GIORGETTI RESTA Anche se con un ingaggio ridotto, Alex Giorgetti ha deciso di rimanere a Debrecen: «Lo faccio per attaccamento ai compagni, all’allenatore e alla città». Sperando che qualche sponsor aiuti il club ungherese.
gliore azzurro era stato Aaron March, terzo. Ancora una volta, però, Aaron non ha superato l’esame di maturità in gigante: agli ottavi avrebbe trovato Rok Flander, iridato proprio in
gigante ad Arosa 2007, che l’ha costretto all’errore alla terz’ultima porta della seconda run, mentre stava rimontando. «C’era un piccolo gradino prima dell’ultimo dosso — racconta il 26enne — e sono andato troppo diretto. Dovevo rischiare, forse l’ho fatto un po’ troppo».
Atletica Dubai a Desisa In 5 sotto le 2h05’
no-Asiago 1-6; Val di Fassa-Pontebba 4-3. Rip. Cortina. Classifica: Asiago 37; Milano* 32; Cortina 23; Val di Fassa 17; Pontebba 6.
Pallamano
Hockey pista
SERIE A (an.gal.) Oggi la 3ª di ritorno in A. Girone A: Rovereto-Mezzocorona, Ferrara-Mestrino, Pressano-Trieste, Bolzano-Merano, Cassano Magnago-Bressanone. Gir. B: Ambra-Farmigea, Romagna-Carpi, Ancona-Casalgrande, Sassari-Bologna, Castenaso-Cingoli. Gir. C: Chieti-Noci, Città Sant’Angelo-Fasano, Fondi-Conversano, Putignano-Palermo, Lazio-Gaeta.
Illusione March Al mattino il mi-
(d.m.) Il debuttante Lelisa Desisa (Eti) ha vinto la maratona di Dubai in volata in 2h04’45", 13˚ tempo all time. Cinque uomini sotto 2h05’00". Tra le donne vince l’etiope Tirfi Tsgaye in 2h23’23". Uomini: 1. Desisa (Eti) 2h04’45"; 2. Shiferaw (Eti) 2h04’48"; 3. Tola (Eti) 2h04’49"; 4. Negesse (Eti) 2h04’52"; 5. B Koech (Ken) 2h04’53"; 6. N. Kipkemboi (Ken) 2h06’33"; 7. Yami (Eti) 2h07’51". Donne: 1. Tsgaye (Eti) 2h23’23"; 2. E. Kiros (Eti) 2h23’39"; 3. Gobena (Eti) 2h23’50"; 4. A. Kiros (Eti) 2h24’30"; 5. Oljira (Eti) 2h25’01". INDOOR ITALIA (si.g.) Oggi e domani i Tricolori di prove multiple, assolute e giovanili, ad Ancona. In programma anche gare extra (Juarez nei 400). A Modena campionati regionali (Piantella e Rubbiani nell’asta, Hooper nei 60); a Saronno, Schembri nel triplo e Cattaneo nei 60 hs.
ENRICO LANDONI
Sono 50 i trottatori italiani che parteciperanno alle prove dell’Amérique, oggi e domani a Vincennes. Il record, 9 su 19 partenti, nel Prix du Jura, che si preannuncia come la vera course des italiens. Tre invece gli italiani nel Prix du Luxembourg, tradizionale prova clou del sabato antecedente l'Amérique: Nalda Nof, Irving Rivarco in coppia fissa con Pietro Gubellini, ed Olona Ok (foto PERRUCCI), derby winner nel 2011, affidata al romano Minnucci, che, con l’erede di Varenne, proverà ancora a sconfiggere «i galli». Il compito appare arduo, come del resto per Main Wise As, unico italiano impegnato nella 92ª edizione del mondiale di trotto. Di grande interesse, domani, si
preannuncia inoltre l’esordio al montato del nostro Geox, che Gubellini affiderà al belga Philippe Masschaele. Sarà invece proprio Pippo a guidare Marlon Om, impegnato nel Prix Jean-René Gougeon, grandissimo driver ed allenatore di Fandango, lo specialista del montato più forte di tutti i tempi. TREVISO: 11-5-10-12-15 8ª corsa - m. 2060: 1 Paciugo (W. Cheli) 1.15.5; 2 Palmarivatekihova; 3 Paloma By Pass; 4 Putnik D'Aghi; 5 Pulcinella Jet; Tot.: 27,30; 6,75, 4,89, 6,96 (447,18). Quinté: N.V. Quarté: N.V. Tris: € 3.721,11. OGGI ROMA CAPANNELLE: (ore 18.30, inizio 14.55). Handicap principale di antica tradizione per quindici veterani, impegnati sul doppio chilometro allungato della pista all weather. Scegliamo Holy Ballet (1) Mister Sandro (3), Blu Petraeus (5), New Jear's Day (8), Black Raja (10), Rahy Song (12). ANCHE: Trotto: Vincennes (13.30) e Aversa (15.10). Galoppo: Siracusa (14.45).
Nuoto DOPO IL MANCATO RINNOVO: LA FEDERAZIONE ANNUNCIA QUERELE
Jaked dichiara guerra alla Fin: «Sistema mafioso» Finisce in tribunale il divorzio tra la Jaked e la Federnuoto, di cui l’azienda è stata sponsor tecnico dal 2008 al 2012. Ieri, a Roma, il presidente Luciano Cimmino e l’ad Gianluigi Cimmino, hanno spiegato il divorzio attaccando la Fin e il presidente Barelli. Pesantissime le parole del-
d’allenamento in meno sulle gambe e l’ho sentita tutta».
l’ex pallanotista Mario Fiorillo, nel cda di Jaked. «La mafia che c’è dietro il mondo di Fin, Len e Fina e degli sponsor tecnici, al quale sono legati i loro presidenti, è palese». «Abbiamo investito 5 milioni – dice il presidente Cimmino - e gli atleti non indossavano cuffie e costumi. Per il prossimo qua-
driennio avevamo chiesto di poter rescindere se gli atleti non l’avessero fatto. E dopo 4 mesi ci hanno detto no grazie. La causa sarà anche per i circa 150.000 per le forniture all’Aurelia Nuoto». La Fin ha annunciato le vie legali contro «affermazioni e aggettivazioni fortemente diffamatorie».
si era qualificato come sesto, ma nel tabellone non ha avuto indecisioni, battendo uno sloveno dietro l’altro: prima Marguc, costretto a un’indecisione nel muro finale; ai quarti Flander, dietro già nella prima run (0"49) e costretto a rischiare troppo nelle ultime porte della seconda (0"24). Infine Kosir, che Fisch aveva già battuto ai quarti di La Molina 2011, e che avrebbe pagato un pesante penalty time per essere caduto nella prima run dopo l’avvallamento. «Durante le qualifiche ero un po’ nervoso, il tracciato era molto dritto, questo tipo di pendio non mi piace e poi c’era tanto ghiaccio. Tutte condizioni contrarie. Poi prima del tabellone finale hanno cambiato 2-3 porte perché in alcuni tratti stava venendo fuori l’erba, così ho potuto carvare un po’ di più e mi sono trovato meglio. Di più però non potevo proprio ottenere». Va benissimo così. Domani lo slalom potrebbe regalare un luccichio ancora più intenso
INDOOR ESTERO (si.g.) Alessia Trost e Gianmarco Tamberi oggi a Hustopece (R.Ceca) nel Moravia Tour di alto. Cast maschile stellare con il campione olimpico Ukhov (Rus), iridato Williams (Usa) e Barshim (Qat). A Bordeaux (Fra) Audrey Alloh (60), Cusma e Magnani (800); a Glasgow (Gb) match con gli Usa Lagat (3000) e Carmelita Jeter (60).
SERIE A-1 (m.nan) La 13ª di andata: Lodi-Matera; Trissino-Bassano; Follonica-Sarzana; Giovinazzo-Breganze; Thiene-Viareggio; Forte dei Marmi-Prato. Classifica: Valdagno, Viareggio 33; Lodi 28; Bassano* 25; Forte dei Marmi 22; Novara 20; Breganze 18; Matera* 13; Trissino, Prato 12; Sarzana 11; Giovinazzo* 6; Follonica* 4; Thiene 1. (*: una in meno).
Nuoto Dotto e Bianchi vincenti a Nizza (al.f.) Nella prima giornata della Golden Lanes di Nizza (Fra), Luca Dotto domina il podio tutto italiano dei 50 sl in 22”65. Ilaria Bianchi vince i 100 farfalla in 1'00”39. Risultati (50 m). Uomini: 50 sl Dotto 22”65, Leonardi 23”05, Santucci 23”24; 1500 sl Agnel 15'16”86, Pannier 15'25”22; 200 do Stravius 1'59”33, 4. Di Tora 2'05”61; 100 fa Codia 53”53, Sassot 54”62, Pizzamiglio 55”10, Belotti 55”27. Donne: 50 sl Santamans 25”59, 7. Mizzau 26”72; 800 sl Muffat 8'30”59, Friis (Dan) 8'34”25; 200 do Barbieri 2'18”02; 100 fa Bianchi 1'00”39.
Ghiaccio MONDIALI SPRINT LUNGA Salt Lake City (Usa) ospita oggi e domani i Mondiali sprint in pista lunga (2x500, 2x1000). Italia: Ioriatti, Nenzi; Daldossi, Simionato.
Golf GAGLI 15˚ Lorenzo Gagli è risalito al 15˚ posto con -8 (68 71 69) al Qatar Masters, a Doha (Qat; European Tour, par 72). In testa l’inglese Chris Wood a -15 (67 70 64): ha tre colpi di vantaggio su Khan (Ing), Noren (Sve) e Campbell (N.Zel). Matteo Manassero è 45˚ con -4 (69 72 71).
Hockey ghiaccio QUARTA E QUINTA (m.l.) Oggi la 5ª giornata della 2ª fase. Ore 20.30. Master Round: Val Pusteria-Alleghe; Valpellice-Renon. Rip. Bolzano. Classifica: Bolzano* 49; Renon, Val Pusteria 42; Alleghe 35; Valpellice 32. Relegation: Asiago-Val di Fassa; Pontebba-Cortina. Rip. Milano. Così giovedì la 4ª. Master Round: Bolzano-Val Pusteria 5-0; Alleghe-Valpellice 2-1 (rig.). Rip. Renon. Relegation: Mila-
SPAGNA IN FINALE (pe.m.) La Spagna è la prima finalista del Mondiale. A Barcellona ha battuto 26-22 (13-12) la Slovenia.
Rugby ECCELLENZA L’11˚ turno. Oggi. Ore 14: Reggio Emilia-Calvisano. Ore 15: Viadana-Lazio; L’Aquila-Crociati Parma; Rovigo-San Donà; Fiamme Oro-Prato. Domani, ore 15 (dir. Rai Sport 1): Mogliano-Padova. Class. Prato 42; Viadana 41; Calvisano 38; Padova 32; Rovigo, Mogliano 27; San Donà, Fiamme Oro 20; Reggio Emilia 18; Lazio 17; L’Aquila 3; Crociati 2.
Scherma Trofeo Carroccio Confalonieri fuori
MOTORI A MONZA
(m.l.) Oggi a Castellanza (Va), il Trofeo Carroccio 2013, tappa di Coppa del Mondo di spada maschile vedrà in pedana 6 azzurri, promossi nel tabellone a 64: Carozzo, Bino, Bertolazzi, Garozzo, Cipriani e Martinelli. Si è invece fermato nelle fasi di qualificazione Diego Confalonieri (68˚). Dalle ore 9 gli assalti, alle 17 semifinali e finali. Domani la gara a squadre.
Autodromo senza pace: sospeso Ferrari
Sport invernali Mondiali bob a 2 Bertazzo ci prova
Doping MACCHI AL TAS Il Tas di Losanna ha fissato per il 13 marzo l’udienza per l’istanza presentata dalla Procura antidoping del Coni contro la sentenza del Tna che ha prosciolto Fabrizio Macchi dall’accusa di aver frequentato il medico inibito Michele Ferrari. Il collegio dovrà decidere se confermare la richiesta squalifica a otto mesi della Procura. Il Tna aveva accolto la tesi difensiva per cui la frequentazione con Ferrari (inibito dal 2002) è dimostrata per il solo 2007, quando Macchi non era un tesserato della Federciclo.
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Rivoluzione all’Autodromo di Monza. Enrico Ferrari, direttore dal 1983, è stato sospeso. La decisione è stata presa dall’Automobile Club Milano attraverso il consiglio di amministrazione della controllata Sias, che gestisce il circuito. Ferrari è da diversi mesi al centro di indagini giudiziarie della Procura della Repubblica di Monza. I poteri di Ferrari sono ora nelle mani di Paolo Turci, che assume l’incarico di amministratore delegato, mentre Carlo Edoardo Valli alla poltrona di presidente dell’Ac Milano aggiunge quella di presidente della Sias. «Abbiamo chiesto al presidente Valli — ha spiegato Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Ac Milano — di diventare traghettatore di una situazione complessa». Via anche Federico Bendinelli.
Ai Mondiali di St Moritz, Simone Bertazzo cerca da oggi un podio nel bob a 2 con Francesco Costa. Sei anni fa sulla stessa pista fu terzo con Romanini, per la sua prima e unica medaglia iridata. Oggi le prime due discese (8.45, 10.35), domani alle 9 e alle 11 la 3ª e la 4ª. Nel bob donne, Humphries (Can) è in testa con 12 centesimi su Schneiderheinze-Thoene (Ger) e 18 su Meyers-Eberling (Usa). Oggi alle 12.45 e 14.10 le discese decisive. MONDIALI JR NORDICI (g.v.) Ai Mondiali juniores di Liberec (R.Ceca) male gli azzurri. Fondo. Skiathlon. Uomini (10+10): 1. Rostovtsev (Rus) 47’40"; 12. De Fabiani 49’02". Donne (5+5): 1. Stadlober (Aut) 27’13"; 12. Baudin 28’15". Comb. nordica (HS100+5tl): 1. Faisst (Ger) 11’49"4; 35. Varesco a 2’07". SALTO E COMBINATA (g.v.) Ripartono le Coppe di salto (HS225) a Vikersund (Nor), con Bresadola e Morassi, e di combinata nordica a Klingenthal (Ger), con una Gundersen (HS140+10tl; Eurosport, ore 15.15).
Vela VENDEE GLOBE (r.ra.) Francois Gabart è atteso domani a Les Sables d’Olonne tra le 5 e le 11; 78 giorni il tempo impiegato dallo skipper di Macif per terminare il giro del mondo senza scalo in solitario che gli consente di battere il record. Poche ore dopo taglierà il traguardo anche Armel Le Cleach su Banque Populaire staccato di 123 miglia.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_lo scandalo dei derivati
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
notizie Tascabili Il discorso a Davos
Il caos Montepaschi frenerà il centrosinistra alle elezioni? Monti accusa il Pd sui guai della banca e Grillo: «Buco di 14 miliardi». Mentre arriva il via libera al salvataggio, il titolo vola a + 11% La storia del Monte dei Paschi è troppo ghiotta perché i partiti in campagna elettorale se la lascino sfuggire. Abbiamo così assistito, ieri, a due tipi di attacchi: attacchi da Monti e dal centrodestra al Pd, perché Mps fa parte del sistema di potere della sinistra, gli uomini che hanno governato la fondazione proprietaria della banca sono tutti democratici, la città è governata dai democratici e insomma Mps ha un profilo rosso; attacchi a Monti dal centrodestra, da Ingroia e da Di Pietro perché lo scandalo esplode mentre Monti è ancora al governo e dal novembre 2011 a oggi si direbbe che i tecnici se ne sono infischiati di quello che capitava a Siena, combinazione l’Imu ha reso 4 miliardi di euro che è più o meno la somma che lo Stato si accinge a prestare a Mps, quindi i detrattori fanno presto a fare il seguente ragionamento: Monti ha tolto dalle tasche degli italiani la somma per salvare la banca.
1Ragionamento farlocco? Abbastanza farlocco. Di quei tre miliardi e 900 milioni che entreranno nel capitale del Monte, 1,9 provengono da Tre-
Shock in città
La facciata della sede romana del Monte dei Paschi di Siena: l’istituto è stato fondato nel 1472 ANSA
monti, cioè sono stati veicolati attraverso i Tremonti bond al tempo del governo Berlusconi. Monti tirerà fuori, attraverso i Monti bond, gli altri due miliardi, ma non si tratta di miliardi a fondo perduto, bensì di un prestito al 9%, che diventerà del 9,5 tra due anni, del 10 tra quattro e così via, con uno 0,5 in più a ogni biennio fino a un massimo del 15%. Il tasso è nettamente superiore a quello di mercato, condizione indispensabile per ottenere il via libera Ue. I bond di Monti, e prima quelli di Tremonti, vanno direttamente in capitale e non peggiorano il bilancio della banca, se non per l’esborso annuale di 350 milioni. Lo Stato ci guadagna bene. Comprerei anch’io un po’ di quel prestito al 9%.
2 Cioè, lei comprerebbe nel senso che si fida, nonostante tutto, della solidità del Monte?
E certo. Ieri il titolo è schizzato dell’11%, si tratta probabilmente di ricoperture (comprano quelli che nei giorni scorsi avevano venduto allo scoperto) o forse, come si sussurra, è Unicredit che si prepara a fare dell’istituto senese un sol boccone. Ieri c’è anche stata l’assemblea dei soci, che ha approvato l’aumento di capitale di 4,5 miliardi. Ha parlato cinque minuti anche Beppe Grillo: sostiene che il Monte ha un buco di 14 miliardi, alla domanda del presidente Profumo su dove avesse preso questo numero 14, ha svicolato («se non sono 14, saranno 13,8»). Oscar Giannino propone di nazionalizzare la banca, risanarla e poi rivenderla, una via che farebbe fuori l’odiata Fondazione. Era presente anche Gianpiero Samorì, che guida un piccolo partito coalizzato con Berlusconi (il Mir, Moderati in Rivoluzione) e a un certo punto s’è addormentato. Ma ha comunque esposto concetti si-
mili a quelli di Giannino.
3 Possibile che ai responsabili non succeda niente?
Sul versante penale si parla di un’azione di responsabilità, che può essere promossa solo dai soci o dai loro rappresentanti e che verrebbe intentata contro Mussari e i vecchi vertici. Altro provvedimento alle viste, stavolta per iniziativa dei giudici: un procedimento, sempre contro i vecchi amministratori, per falso in bilancio. Il trucchetto di Alexandria, con cui s’è venduta una perdita a breve per incamerare una perdita ancora più pesante ma a lungo termine, è difficile da mandar giù.
4 Che mi dice della storia secondo cui il Pd sarebbe responsabile di tutto?
Lo ha detto, e anche con una
Il basket Il g.m. della Mens Sana Siena, Ferdinando Minucci, alza la Coppa Italia 2012 CIAMILLO
e basket erano rimaste le uniche società sostenute, dopo aver lasciato il rugby di Viadana (eredità di Antonveneta), il baseball di Grosseto e il calcio di Arezzo. Ed è di una settimana fa la notizia che il Monte aveva tagliato i 255mila euro per le 17 contrade cittadine, 15mila ciascuna: recisi i legami con quanto di più senese ci sia co-
Il calcio Valentina Mezzaroma è la vicepresidente del Siena calcio dal 2010 ANSA
La tradizione Un’immagine
me il Palio, abbandonare i milioni di euro per lo sport è solo una logica conseguenza.
A, con rose e ingaggi spropositati per la realtà. Debito accumulato come? «Chiedete a chi c’era prima di me o a chi era con me: anche durante la mia gestione sono state fatte scelte che non ho condiviso», ha detto Massimo Mezzaroma, in riferimento all’ex d.s. Giorgio Perinetti, che sembra rispondesse direttamente a Giuseppe Mus-
Altri sponsor Il Siena riceveva
dalla banca 8 milioni annui, ma è complesso abbandonare a se stessa una società che ha aperta con Mps una situazione debitoria di circa 70 milioni accumulati in un decennio in Serie
del Palio del 16 agosto 2012 vinto dal Valdimontone LAPRESSE
Dal World Economico Forum di Davos il presidente della Bce, Mario Draghi, fa un appello ai governi: «Vorrei vedere un taglio dei costi, un calo delle tasse e una gestione degli investimenti per infrastrutture». Per quanto riguarda la ripresa, Draghi la intravede nella seconda parte del 2013. Dal summit arriva il monito del direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde: «I governi devono rendere più stringenti le norme sulle banche per evitare una stretta del credito in futuro».
Il fotografo dei vip
Corona è tornato Da ieri in carcere a Busto Arsizio Fabrizio Corona è da ieri nel carcere di Busto Arsizio, nel Varesotto. Dopo quattro giorni di latitanza, l’agente fotografico è arrivato da Lisbona all’aeroporto di Malpensa nel pomeriggio di ieri. Ad attenderlo in pista, proprio alla fine della scaletta, un’auto della polizia che lo ha portato prima in Questura e poi in carcere. Corona, condannato a 5 anni per estorsione, dovrebbe uscire nel 2020 per un cumulo pena che comprende anche la condanna rimediata a Milano.
5 Grillo ha detto ieri di aver incontrato una sola volta Mussari, che è un avvocato, e di aver capito che costui di banche non capisce niente, al punto di avere difficoltà anche a compilare un bonifico.
Temo che abbia ragione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mens Sana, Serie A e perfino il Palio: Siena colpita nel miracolo sportivo
ALESSANDRO LORENZINI GIUSEPPE NIGRO SIENA
L’addio di Mps alla sponsorizzazione del Siena l’aveva annunciato il proprietario del club, Massimo Mezzaroma, domenica scorsa. Ieri l’amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, lo ha confermato e ha fatto intendere che lo stesso dovrebbe succedere tra un anno quando scadrà anche l’accordo del basket, campione d’Italia negli ultimi sei anni. Gli anni di Giuseppe Mussari alla guida del Monte dei Paschi sono coincisi con le stagioni d’oro dello sport senese, a cui l’ex presidente dell’istituto ha sempre riservato un’attenzione speciale: sempre vissuto tra la C1 e la C2, il calcio si è trovato catapultato in A; il basket in 10 anni ha vinto 7 scudetti e giocato 4 Final Four di Eurolega. La drammatica ristrutturazione dei conti dell’istituto rischia di far tornare lo sport senese quantomeno al punto di partenza. Calcio
certa foga, Monti a Radio anch’io. Aprendo contemporaneamente a un Pdl privo di Berlusconi. È una tattica coerente con le mosse iniziali della salita in campo: Monti vorrebbe prendere di qua e di là in modo da garantirsi una sorta di terzietà anche dopo essersi sporcato le mani con la politica. Gli hanno risposto duramente sia da sinistra che da destra. Sul merito della questione, stabilito che il Pd non può dirsi innocente, c’è il fatto che qui la responsabilità è soprattutto dei democratici locali. L’ex presidente della Fondazione voleva diventare anche presidente della banca e dar luogo a un conflitto d’interessi quasi berlusconiano: gli fu impedito dall’allora ministro delle Finanze, Vincenzo Visco. È tuttavia indubbio che il Pd nazionale, che continua disperatamente a chiamarsi fuori, ha fatto buon viso a cattivo gioco invece di partire da casa propria per rendere possibile una pulizia generale, che togliesse di mezzo il sinedrio delle Fondazioni, rendesse le banche scalabili e punibili i manager corrotti o incapaci (in Mps e altrove). Il Pd ha contribuito a rendere il sistema bancario italiano mummificato, in modo che al suo interno potessero giocarsela i soliti noti e il mercato fosse tenuto il più lontano possibile.
Draghi ai governi «Bisogna ridurre tasse e spese»
sari. Al di là della necessità di trovare un nuovo sponsor (e il Monte potrebbe dare una mano), adesso per non fallire serve una ristrutturazione del bilancio con un piano di rientro. A meno che la società non venga ceduta: tra le altre, ci sono voci di un clamoroso ritorno di Giovanni Lombardi Stronati, che sarebbe legato all’ad Viola. Il basket, invece, l’estate scorsa ha più che dimezzato un budget che, complessivamente, si aggirava intorno ai 20 milioni: la spending review si è resa necessaria non per il rapporto con Mps, rimasto invariato, ma per il venir meno di altri sponsor secondari che comunque alla banca erano legati (vedi Leggo, di Caltagirone, vicepresidente dell’istituto prima di uscirne un anno fa). Da tempo la Mens Sana sta lavorando al reperimento di nuovi sponsor, lavoro che ha fruttato per ora un accordo con i francesi di Decathlon. Ma da qui a vedere un futuro spianato per il club campione d’Italia negli ultimi 6 anni ne passa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabrizio Corona lascia Lisbona ANSA
A due anni dalla rivolta
Scontri in Egitto Spari sulla folla: almeno otto morti L’Egitto è di nuovo in fiamme: ieri, nel giorno del secondo anniversario della rivoluzione che ha deposto l’ex rais egiziano Hosni Mubarak, sono riprese le proteste contro il potere dei Fratelli Musulmani e del loro presidente, Mohamed Morsi. In tutto il Paese ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia. La situazione più critica a Suez, nelle vicinanze del palazzo del governatore: il bilancio è di almeno 8 morti e centinaia di feriti.
Gravi il padre e il fratello
Incendio in casa: a Livorno muore un bimbo di 9 anni Un bambino di 9 anni è morto ieri a Livorno a causa di un incendio scoppiato nella casa in cui viveva. Gravi il padre e il fratello di 11 anni. Ricoverati in ospedale anche la mamma ed una sorellina di 4 anni, oltre a tre vicini. L’appartamento si trova al 7˚ piano di una casa popolare di 8 piani nel quartiere Salviano, dove sono in corso le verifiche sulla funzionalità degli impianti. Forse l’incendio è stato provocato da alcune candele che potrebbero aver appiccato il fuoco ad un piumone.
SABATO 26 GENNAIO 2013
ALTRI MONDI
IL SINDACO DI ROMA
Alemanno nei guai: «Tangente per i bus» Una tangente da 600 mila euro per una commessa da 20 milioni per 45 bus, destinati al Comune di Roma. Soldi destinati
alla segreteria del sindaco Gianni Alemanno (nella foto Lapresse). L’accusa arriva da Edoardo D’Incà Levis, imprenditore italiano residente a Praga e arrestato un mese fa: in un interrogatorio a Roma, D’Incà Levis ha detto di essere stato il mediatore per la tangente pagata da Roberto
Terremoto in Toscana Paura ma nessun danno Epicentro in Garfagnana: la scossa più forte di magnitudo 4,8 Il sisma avvertito anche a Milano e nell’Emilia colpita nel 2012 gi tengono chiuse le scuole.
FRANCESCO RIZZO
Puzzle «Non ci sono legami con
«Sì, le mura hanno retto...». Sono le 15.50 e a Lucca, via Twitter, qualcuno rassicura gli amici: la città ha tremato ma ha resistito. Corre sui social network la paura per il sisma di ieri, diciassette scosse, la più forte di magnitudo 4,8, lunga e intensa, alle ore 15.48; l’ultima alle 19.07, di grado 2,4. Per quasi tutte l’epicentro è nella zona dei comuni di Castiglione e Villa Collemandina (Lucca), in Garfagnana e Frassinoro, sull’Appennino Modenese. Non sono stati segnalati danni a persone o edifici ma il terremoto, verificatosi a 15,5 km di profondità, ha seminato paura ed è stato avvertito in Emilia Romagna, a Reggio, Modena e Bologna — terre ferite dal sisma del maggio scorso — nel Levante ligure, a Milano e fino a Mantova e Bergamo. Ma perfino ad Asti, Trento e Vicenza. Oltre che in tutta la Toscana, naturalmente: tra i monti della Garfagnana ci sono state interruzio-
Castiglione (Lucca): un avviso segnala i numeri per le emergenze ANSA
ni dell’energia elettrica e delle comunicazioni telefoniche (e stanotte qualcuno ha dormito nelle palestre o nelle scuole), mentre a Lucca e a Pisa la gente si è riversata per strada e a Firenze il ministro Elsa Fornero ha interrotto la lezione che stava tenendo al Polo scientifico di Novoli. Nessun danno ai monumenti. Decine le chiamate ai vigili del fuoco tra Massa Carrara e la zona della Versilia. Molti comuni delle provincie di Lucca, Pistoia e Massa Carrara og-
il terremoto del 2012 in Emilia — chiarisce Stefano Gresta, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia —: si tratta di aree diverse. E la Garfagnana è zona sismica». Nel 1920, una scossa di 6,6 della scala Richter causò 171 morti, proprio dalle parti di Castiglione, dove la gente, ieri, è fuggita in strada dopo aver udito un forte boato e visto i muri tremare. Prosegue Gresta: «Le oscillazioni sono state avvertite a grande distanza anche perché la Pianura Padana non attenua le scosse. In Italia, ogni anno, ci sono decine di migliaia di sisma notati solo a livello strumentale. L’Africa ci spinge verso nord di qualche centimetro all’anno, siamo come un puzzle su cui vengono esercitate forze diverse: prima o poi, un pezzo si solleva. Serve un piano di messa in sicurezza degli edifici. Costerebbe dieci volte meno di riparare i danni di un terremoto».
Ceraudo, a.d. della Breda Menarinibus, arrestato martedì scorso. «Ceraudo mi disse che la politica voleva ancora soldi e che erano destinati alla segreteria di Alemanno», ha detto al gip l’imprenditore, ora tornato in libertà. La commessa da 20 milioni riguardava bus, mai utilizzati e
ALTRO MORTO A BORMIO
Valanga uccide due scialpinisti a Cortina Salvo 22enne Il rischio valanghe sulle Dolomiti ieri era di grado 3, in una scala in cui il massimo è 5: ma la passione per i fuoripista ha tradito due esperti scialpinisti di Anterselva di Mezzo (Bolzano), i cugini Martin e Bernhard Messner, di 54 e 41 anni. Stavano percorrendo un canale con le pelli ai piedi ma sono stati travolti e uccisi da una valanga di 250 metri di fronte, staccatasi dal Monte Cristallo, a Cortina (Belluno), lungo l’itinerario delle Creste Bianche. Il figlio 22enne di uno di loro è rimasto intrappolato nella neve, ma ha dato l’allarme e si è salvato, anche grazie all’intervento di un guida alpina che stava conducendo un gruppo di scialpinisti norvegesi. Negli ultimi dieci giorni, in quota sono caduti fino a 150 cm di neve fresca. La differente coesione tra questa neve e quella più vecchia sottostante, friabile, crea la condizione di pericolo. Sulla pista Stelvio, una delle più impegnative di Bormio, in Valtellina, ha invece perso la vita uno sciatore di Limbiate (Monza Brianza), Marco Ronchi, di 44 anni, scontratosi con un altro sciatore, uno straniero, che ha riportato la frattura del femore.
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ALL STAR GAME ALL STAR TEAM ITALIA VS
ALL STAR TEAM RESTO DEL MONDO PALAOLIMPIA - VERONA 27 GENNAIO 2013 - ORE 18:30 Per informazioni: www.mastergroupsport.com/allstargame
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destinati al cosiddetto «corridoio della mobilità Laurentina». Tra gli indagati anche l’ormai ex ad dell’Ente Eur Spa, Riccardo Mancini. Immediata la reazione di Alemanno: «Né il sottoscritto né la mia segreteria si sono mai occupati di interferire nelle assegnazioni di appalti».
Vota Antonio -29 IL NOSTRO DIARIO ELETTORALE
Monti apre al Pdl senza Berlusconi
Il malore di Berlusconi ANSA
«Sta bene, solo stanchezza». Il Pdl scaccia le voci sul malore di Berlusconi dopo il comizio ieri a Roma. Nel giorno in cui Monti apre a un’alleanza dopo il voto con il Pdl «magari non guidato da Berlusconi». Replica di Alfano: «Senza Berlusconi il Pdl non c’è». E allora Monti graffia: «Pd e Pdl per venti anni hanno rovinato l’Italia». Tanto che Bersani sbotta: «Per un anno è stato zitto, ora ci trova un difetto al giorno». E Vendola detta: «Se dopo il voto, il centrosinistra non avrà una maggioranza piena nelle Camere, dovrà presentarsi in Parlamento per chiedere il voto sul programma. E, se non lo otterrà, mollare la presa».
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ALTRI MONDI
LA REGINA DEL ROCK
La Turner diventerà cittadina svizzera Tina Turner (nella foto Epa) diventerà svizzera. La 73enne rockstar americana, che vive vicino a Zurigo, nel sobborgo
di Küsnacht, dalla metà degli Anni ’90, ha infatti presentato un’istanza di naturalizzazione, che sarebbe già stata approvata dall’autorità locale, ma che diventerà effettiva quando il Cantone e la Confederazione approveranno la decisione di assegnarle la cittadinanza.
«Torno a combattere ma con un’altra testa» Schwarzenegger di nuovo star di un film d’azione: «La politica mi ha reso migliore, anche come attore»
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SCELTA LA MENTE DI «LOST»
«Guerre stellari 7»: Abrams alla regia Trovato il regista del nuovo «Star Wars». A girare l’episodio numero sette sarà J.J. Abrams, il regista Usa che ha diretto la
gazzaWeekend A CURA DI
STEFANIA ANGELINI
Da vedere a Milano
Cuori e teschi vanno in mostra
ELISABETTA ESPOSITO ROMA
La stretta di mano è solida e gentile. Non siamo di fronte a Conan o Terminator, ma a un gigante di 65 anni (ebbene sì, ne ha già 65...) in abito grigio e camicia bianca. Arnold Schwarzenegger, da vicino, è più "umano" del previsto: i dieci anni in politica gli hanno regalato una straordinaria capacità di mettere a loro agio le persone. Cerca l’intesa con lo sguardo, muove le mani per coinvolgerti, azzera la distanza. È a Roma per promuovere The Last Stand - L’ultima sfida, il film (in Italia dal 31 gennaio) firmato Kim Jee-Woon che segna il suo ritorno sul grande schermo da protagonista dopo l’esperienza da governatore della California. «Sono felice di essere stato un politico ma ora sono euforico per essere di nuovo al cinema come un autentico action hero. Perché ho accettato? Per il regista, un grande, per il cast (ci sono anche Johnny Knoxville e Forest Whitaker), ma soprattutto per la storia. Mi piaceva l’idea di interpretare un underdog, un perdente. Il mio sceriffo è vulnerabile, non si sente più l’eroe di un tempo. Nessuno crede in lui, ma decide di combattere i criminali che arrivano nella sua cittadina per proteggere la gente. Mai fatto niente del genere. E poi siamo in piena tradizione Schwarzenegger: scontri, inseguimenti, esplosioni e parecchie risate». Stavolta però emergono anche doti drammatiche: mai pensato di cambiare genere? «Io
Il nuovo disco di Gianna Nannini, «Inno», si conquista il primo posto nella classifica Fimi/Gfk degli album più venduti, davanti a Jovanotti («Backup 1987-2012 - Il Best») e Eros Ramazzotti («Noi»). Ecco la top five: non mi pongo limiti. Già in The Tomb (con Stallone, ndr) e soprattutto in Ten, vedrete personaggi diversi, intensi e riflessivi. Ho dieci anni in più e la politica mi ha migliorato anche come attore. Ho visto da vicino il dolore della gente, mi ha toccato nel profondo».
«
Le armi negli Usa? Sono con Obama, bisogna agire su più fronti e voltare pagina SCHWARZENEGGER EX POLITICO E ATTORE
Rivoluzione Atleta, attore,
In alto Arnold Schwarzenegger, 65 anni, con Jaimie Alexander. Sopra, una locandina «vecchio stile» del film in arrivo
politico, ancora attore. «Sono sempre affamato di novità. Ora ho fondato lo Schwarzenegger Institute alla University of Southern California. L’esperienza da governatore è stata la più istruttiva della mia vita, voglio insegnare ai giovani come si diventa i leader del futuro: non per pensare a sé ma per rappresentare la gente». E sentitelo chi sceglie come eroi: «Gorbaciov, Mandela e Muhammad Ali». Nel film, però, c’è una specie di culto del-
le armi che stride con quanto accade negli Stati Uniti. «Il problema c’è — commenta — e come dice Obama va affrontato in maniera globale, con il cinema, le leggi, la sicurezza nelle scuole. Ma bisogna separare intrattenimento e realtà. È divertente vedere una vecchietta che ammazza un criminale con un fucile: si era vista aggredita e ha preso in mano la situazione, ha fatto bene, ha risolto il problema...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IN GARA RITMATI E IRONICI I BRANI DEI 14 BIG. FIRMATI DA NOMI FORTI COME SANGIORGI E LUTTAZZI
A Sanremo esplode l’allegria È il Festival dei grandi autori MILANO
Tanto amore (ma quello è ovvio), un po’ di critica sociale, uno sguardo ottimistico al futuro e un pizzico di ironia. Sarà che nell’aria c’è la voglia di superare la crisi: per questo, forse, le canzoni dei «big» in gara al prossimo Festival di Sanremo, in programma dal 12 al 16 febbraio, sembrano proprio portare una ventata di allegria, tra ritmi swing, jazz, rock e accenni di ska e reggae. Il Sanremo di Fabio Fazio, con i quattordici campioni che presenteranno due brani ciascuno, non sarà un Festival con le solite canzonette: i testi, infatti, hanno identità musicali belle forti. Lo ha confermato ieri il direttore musicale Mauro Pagani, durante un ascolto in anteprima nella sede Rai di Milano: «È il Festival della canzone, non dei cantanti». Il che è reso possibile grazie anche agli autori: pez-
S La sezione campioni Tre dei big in gara: Malika Ayane, Simone Cristicchi e Chiara Galiazzo ANSA
zi da novanta come Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che firma entrambi i brani di Malika Ayane (Niente ed E se poi), oppure Gianna Nannini, che si riconosce nelle note e nelle parole di Bellissimo di Marco Mengoni. Poi c’è Francesco Bianconi dei Baustelle, che ha scritto Il futuro che sarà, brano affidato alla vincitrice dell’ultimo X
1 Inno Gianna Nannini (Sony) 2 Backup 1987-2012 Il Best Jovanotti (Universal) 3 Noi Eros Ramazzotti (Universal) 4 La sesion cubana Zucchero (Universal) 5 Una storia semplice Negramaro (Sugar)
popolare serie tv «Lost» e ha rilanciato «Star Trek». J.J. Abrams è stato scelto dalla Disney, che a gennaio ha comprato Lucasfilm, la casa produttrice di «Star Wars», per 4,06 miliardi di dollari. Il nuovo episodio della saga dovrebbe debuttare nelle sale nel 2015.
La danza a Vicenza
Momix: lo show tra terra e fuoco
Quando l’anatomia diventa spettacolare: a Milano è arrivata «Body Worlds», la mostra che ha già girato 60 città nel mondo e che svela i segreti del corpo attraverso la «plastinazione»: tessuti e organi (cuori, cervelli, teschi) sono conservati sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. BODY WORLDS MILANO, FABBRICA DEL VAPORE, FINO AL 15 FEBBRAIO, WWW.FABBRICADEL VAPORE.IT
I Momix son tornati in Italia per presentare, in anteprima mondiale a Vicenza, «Alchemy». Il nuovo sorprendente show della compagnia americana è un viaggio tra ironia e mistero attraverso i quattro elementi primordiali: terra, aria, acqua e fuoco. Sulle coreografie dello storico fondatore, Moses Pendleton, lo spettacolo mescola danza, strepitosi effetti visivi e soluzioni multimediali, ALCHEMY A VICENZA, TEATRO COMUNALE, FINO A DOMANI
Una foto della mostra «Body Worlds» a Milano BOZZANI
In rassegna a Milano: incontri e degustazioni
La fiera profuma d’olio... «Fammi povero di legno che ti farò ricco d’olio», recita un antico detto: perché un buon olivo sfrondato può generare un tesoro. E a quel tesoro è dedicata la rassegna Olio Officina Food Festival, che vive oggi la sua ultima giornata a Milano: celebrazione originale e di successo di un condimento che si fa cultura. Il Festival è diviso in più aree, dalla coltivazione all’alimentazione di qualità, dalla medicina al marketing, fino al turismo legato alla scoperta dell’olio e non solo. Del resto, già passeggiare fra gli stand del Festival è un modo di viaggiare, perché permette di scoprire produzioni d’eccellenza, in Italia e nel mondo. Tra gli appuntamenti di oggi, una serie di incontri dedicati alla degustazione e alla cucina, laboratori per piccoli chef, lezioni sull’olio destinato ai cosmetici. Ma anche concerti, mostre e conversazioni letterarie. (m.a.) OLIO OFFICINA FOOD FESTIVAL A MILANO, PALAZZO DELLE STELLINE, CORSO MAGENTA 61. DALLE ORE 9.30. WWW.OLIOOFFICINA.COM
Tra parate e musica
A Bologna
Venezia, parte Arte e scienza il Carnevale Tutti in piazza
Factor, Chiara e Federico Zampaglione dei Tiromancino, che invece raddoppia con L’esperienza dell’amore, cantata sempre da Chiara, e Onda che vai degli Almamegretta. Simona Molinari con Peter Cincotti fanno il colpaccio e portano all’Ariston un brano inedito di Lelio Luttazzi (scomparso nel 2010), dal ritmo frizzantissimo: Dr Jekyll Mr Hyde, sull’impossibilità di conoscere realmente le persone fino in fondo. Si ride, infine, con il testo di Simone Cristicchi La prima volta (che sono morto) e con il secondo titolo di Elio, La canzone mononota. Musica a parte, in attesa di capire chi saranno gli ospiti, ieri Fazio ha precisato: «Considerando l’attenzione ai costi che la situazione del Paese impone, non siamo assillati dalla ricerca della super star». s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA
È già tempo di Carnevale a Venezia: in questo weekend la Festa sull’Acqua avvia i festeggiamenti. Oggi, alle 17, un corteo di artisti sui trampoli si muoverà a partire da Campo S. Geremia fino al Canale di Cannaregio, dove si svolgerà una spettacolare parata acquatica con macchine galleggianti. A seguire, concerto dei Dixie Funk Parade. Domani, il popolo della voga alla veneta darà vita al tradizionale corteo acqueo delle società remiere, con equipaggi mascherati sulle "caorline". FESTA VENEZIANA SULL’ACQUA OGGI A CAMPO SAN GEREMIA, DOMANI A PUNTA DELLA DOGANA, PER INFORMAZIONI: WWW.CARNEVALE.VENEZIA.IT
Quali sono le risorse che possono aiutarci a superare le difficoltà e ridare speranza al nostro futuro? Cerca di rispondere a questo interrogativo la rassegna «Arte e scienza in piazza», a Bologna, in programma, fino al 10 febbraio, tra conferenze, mostre, laboratori e spettacoli. Moltissimi gli incontri con personalità del panorama scientifico e culturale, ma non mancano proiezioni di film, giochi e laboratori creativi. Centro nevralgico dell’evento sarà la mostra «Benzine - Le energie della tua mente», ideata in collaborazione con La Triennale di Milano. ARTE E SCIENZA IN PIAZZA A BOLOGNA, FINO AL 10 FEBBRAIO, INFO: WWW.LASCIENZAINPIAZZA.IT
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ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Se vincere è un istinto di sopravvivenza, allora Tony Estanguet è un naufrago fortunato: tre ori olimpici, tre mondiali, tre europei. Trionfi che ne hanno fatto per quindici anni il re della canoa slalom canadese singola (mentre il nostro olimpionico Molmenti fa il kayak). Il filo Vittorie ottenute sul filo
dell’acqua, sull’equilibrio del dubbio, tra rapide imprevedibili. A fine novembre ha detto addio alle gare. A dicembre ha pubblicato un libro e un film («Une histoire d’équilibre», Outdoor Editions), ultima discesa travolgente nel percorso della sua vita agonistica. Segreti «Ogni successo – spie-
ga Estanguet alla Gazzetta – è frutto dell’incertezza che è stato il mio motore per superare i miei limiti. In questo sport ti alleni per mesi per una gara di 90". Ero maniaco nella preparazione, ma in acqua lasciavo il controllo all’inconscio, sublimando nell’istinto di sopravvivenza appunto, per continuare a vincere e anche a guadagnare soldi per vivere».
Tony Estanguet «L’acqua gelida non mi manca» Il re della canadese dello slalom si è ritirato «Ho iniziato a 4 anni, volevo imitare Ferrazzi E ho vinto tutto. Ora tifo per Molmenti»
sogno olimpico guardando in tv, nel 1992, un italiano aggiudicarsi l’oro del kayak a Barcellona: «Pierpaolo Ferrazzi mi fece venire la voglia di imitarlo». Estanguet all’oro ci arrivò otto anni dopo a Sidney. Poi ancora ad Atene, nel 2004, culminando l’epopea a Londra, la scorsa estate: «Forse la vittoria più intensa della mia carriera». Cominciata con un fratricidio alle qualificazioni per Sidney, arenatasi in semifinale a Pechino nel 2008: «Una lezione perché ero accecato dall’idea di vincere ma per gli altri».
Ferrazzi La prima grande vittoria, in fondo, trasformatasi in
Futuro «L’acqua gelida — spiega Estanguet ormai trentaquattrenne — non mi manca. Era giusto ritirarsi anche perché schiacciavo la nuova generazione che ha già il mio erede in Denis Gargaud». Estanguet ora aspira a esaltare i valori di uno sport spesso in ombra: «Rispetto, sacrificio, apertura». Gli stessi di cui parla con l’amico Daniele Molmenti, oro a Londra nel kayak: «Uno che ha dato nuovi spunti alla disciplina mescolando forza e tecnica. Mi piacerebbe facilitare la cooperazione tra le federazioni a livello interna-
«Desideravo far canoa come i miei fratelli, ho rotto tanto le scatole a mio papà che...» «Ero maniaco in allenamento, in gara andavo d’istinto. Londra la vittoria più bella»
Un tabù L’elemento psicologi-
co è uno dei segreti di Estanguet: «Ho lavorato per anni con una specialista, ma solo oggi ne parlo apertamente. La psicologia resta tabù nello sport perché associata alla debolezza. A me è servita per gestire meglio la necessità di vivere nel dubbio di non essere mai all’altezza». Anche se la passione per la canoa è stata una certezza genetica, osservando i fratelli più grandi: «A mio papà rompevo talmente le scatole per fare come loro che un giorno ha ceduto. Avevo quattro anni».
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«Lo psicologo mi ha aiutato a vivere con il dubbio di non essere mai all’altezza»
Il canoista francese Tony Estanguet, 34 anni, 3 ori olimpici, 3 Mondiali e 3 Europei
zionale per agevolare la vita ai fenomeni come lui». Estanguet attende così la conferma dell’elezione al Cio, bloccata dai soliti intrighi altrui, focalizzandosi sulla candidatura francese per il mondiale del 2017, a casa sua, a Pau, dove tutto è cominciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
a cura di FABRIZIO SCLAVI gazzalook@rcs.it
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013
47
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6,5
Toro 6+
Gemelli 8
Cancro 7,5
Leone 6+
Vergine 6
Mattinata di brio nel lavoro e di info utili. Il pomeriggio non va di sfighissima, ma meno bene di quanto vorreste. Fornicatorially too.
IL MIGLIORE
DI ANTONIO CAPITANI
Stamani dovrete farvi i glutei a forma di anfiteatro, per la fatica. Pomeriggio, invece, produttivo e fortunato. Con risvolti(ni) suini.
Intuito e fascino la fanno da padroni, oggi. E i vostri soldi sono ben impiegati. Ci son relax, satisfactions e disinibizione sudombelicale.
La mattina è faticosa nel lavoro, anche perché dovrete tirare la carretta senza aiuti. Meglio il pomeriggio. Il suino inside you impazza.
Se la mattina vi vede campioni, nel pomeriggio potreste rappresentare una piaga sociale, col vostro umore. State su, producete, amate.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6
Scorpione 6
Sagittario 6-
Capricorno 6-
Acquario 6+
Pesci 7+
Intralci e malumore potrebbero rendere la mattinata poco scorrevole. E a rischio zebedeo vorticoso. Pomeriggio più lieve e suino.
Mattina creativa e produttiva. Ma poi vorrete gratinar certi rompiscatole come würstel. Spegnete il barbecue, accendete il sudombelico.
Notizie economiche, in mattinata, vi rincuorano. Ma sarete lo stesso sfigocupi. Pomeriggio filosofico, brioso, produttivo, suino.
La concentrazione è poca, la fretta tanta. Così rischiate errori da mangiarvi poi gli zebedei fino allo sterno. Be quite. Bene l’amor.
Metodo e fervore vi fanno vincere. Ma non combinate guai (nemmeno sudombelicali) e non date in pasto ai calamari giganti chi vi rompe.
Il buonumore mattutino, mixato alla creatività e all’operosità, vi fa compiere piccole meraviglie. Pure suine, avendone il tempo. Charme OK!
La serenità aumenta, ogni progetto va in porto. Pomeriggio di incontri, di ideone, di sudombelico con più audience del rientro di Corona in Italia. LUCA TONI
L’attaccante viola è nato a Pavullo nel Frignano (Modena) il 26 maggio 1977. In questo campionato ha segnato 6 reti
Televisioni in chiaro RAIUNO 9.00 10.05 12.00 13.30 14.00 14.30 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35
CANALE 5
DOC MARTIN L'ISPETTORE DERRICK TGR - TG3 TV TALK TG3 L.I.S. SQUADRA SPECIALE PEGGIO DI COSÌ SI MUORE 19.00 TG3 - TGR 20.00 BLOB 20.15 SUPERSTORIA 2013
8.00 9.05 10.30 11.00 13.00 13.40 14.10 16.00 19.45 20.00 20.40
21.05 BODY OF PROOF Telefilm
21.05 E SE DOMANI Documenti
21.10 ITALIA'S GOT TALENT Show
22.35 TG2 22.40 RAI SPORT SABATO SPRINT 23.45 TG2 - DOSSIER 0.30 TG2 - STORIE
23.10 TG3 23.25 TG REGIONE 23.30 LA PIANISTA BAMBINA 0.40 TG3
0.20
7.00 10.20 10.30 11.00 13.00 14.00 15.30 17.05 18.05 19.30 20.30
21.10 I MIGLIORI ANNI Varietà 23.10 0.30 1.10 1.20 1.25
RAITRE
RAIDUE
TG1 LINEA VERDE LA PROVA DEL CUOCO TG1 EASY DRIVER LE AMICHE DEL... A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A... L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI
TG1 60 SECONDI S'È FATTA NOTTE TG 1 NOTTE CHE TEMPO FA CINEMATOGRAFO
Gazzetta.it
CARTONI APRIRAI SULLA VIA DI... MEZZOGIORNO IN... TG2 THE LYING GAME NORA ROBERTS SERENO VARIABILE 90° MINUTO SERIE B COPS TG2
9.20 10.10 11.00 14.55 16.25 16.30 17.20
CARTONI ROBIN HOOD STUDIO APERTO MATRIX REVOLUTIONS SKYRUNNERS LA VITA SECONDO JIM LIFE BITES STUDIO APERTO MR BEAN IO, LEI E I SUOI BAMBINI
6.05 11.00 12.25 13.40 16.05 18.00 18.20 18.30 19.00 19.15
TG5 - MATTINA SUPERPARTES BELLI DENTRO FORUM TG5 COUGAR TOWN AMICI VERISSIMO AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA
EXTREME MAKEOVER HOME EDITION LA GRANDE MAGIA X STYLE
0.25 1.40
RETE 4
ITALIA 1
9.50 10.05 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.32 18.05 18.55 19.35
LA 7
CARABINIERI DONNAVVENTURA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM TELEFILM PIANETA MARE TG4 TEMPESTA D'AMORE
21.30 SQUADRA ANTIMAFIA
20.30 IN ONDA Attualità
22.10 METEO.IT 23.00 ARMAGEDDON INCUBO FINALE 0.45 SPORT MEDIASET 1.10 STUDIO APERTO
23.40 LIFE 1.30 TG4 NIGHT NEWS 1.50 IERI E OGGI IN TV SPECIAL 4.05 LE SETTE VIPERE
22.30 LA VENDETTA DI DIANE 0.10 OMNIBUS NOTTE 1.15 TG LA7 SPORT 1.20 M.O.D.A.
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.45 CONTAGION PREMIUM CINEMA 15.35 CAMBIO VITA PREMIUM CINEMA 17.35 JOHNNY ENGLISH LA RINASCITA PREMIUM CINEMA 19.25 L'AMORE ALL'IMPROVVISO LARRY CROWNE PREMIUM CINEMA 21.15 SEGNALI DAL FUTURO PREMIUM CINEMA 23.20 LA TALPA PREMIUM CINEMA 1.30 MIDNIGHT IN PARIS PREMIUM CINEMA
CALCIO
18.45 ALGERIA - TOGO
7.30
Serie B. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 Serie B. Sky Calcio 4
Premier League. MP Calcio 1
14.00 MILAN - BOLOGNA Campionato Primavera. SportItalia
15.00 RAGUSA - NOTO
15.00 SPEZIA - VERONA Serie B. Sky Calcio 3 Serie B. Sky Calcio 6
16.00 COSTA D'AVORIO TUNISIA
Serie B. Sky Calcio 9 Serie B. MP Calcio 5
Serie A Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio HD
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
6
11
ANCONA
5
7
min max
Legenda
5
3
11
BOLOGNA
3
8
-6 2
Torino
VENTI
CAGLIARI
5
12
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
1
3
5
12
CATANIA
Nuvolo
Moderati
FIRENZE Rovesci
Forti
7
8
GENOVA
6
10
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
1
3
MILANO
-2
8
NAPOLI
6
11
9
11
Pioggia
MARI
Temporali
Calmi
PALERMO
Neve
Mossi
PERUGIA
5
3
POTENZA
0
4
Agitati
Nebbia
Il sole oggi MILANO
10
12
ROMA
3
11
TORINO
-2
7
REGGIO CALABRIA
ROMA
-3
TRENTO
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:52
17:18
7:29
17:14
3
6
VENEZIA
2
7
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
1000 mt femminili. Da Salt Lake City, Stati Uniti Rai Sport 1
16.00 COPPA DEL MONDO HS 225. Da Vikersund, Norvegia Eurosport
-2 5
-2 3
Trieste
Milano 2
Venezia
5
-4
Neymar festeggia coi nipoti la Coppa vinta dal Santos
SCI FREESTYLE Moguls. Da Calgary, Canada Eurosport 2
TENNIS 9.30
AUSTRALIAN OPEN Finale femminile. Da Melbourne Eurosport
10.00 COPPA DEL MONDO
VOLLEY
Slalom gigante femminile. Da Maribor, Slovenia Eurosport 2, Rai Sport 1
11.30 COPPA DEL MONDO
Arriva aria più fredda da Nord verso i settori adriatici e il Sud, con un po' di nubi e locali piovaschi o fiocchi a 4/500 m. Tempo asciutto e ampiamente soleggiato altrove ma freddo ovunque.
Trento Aosta
IL BLOG
21.30 COPPA DEL MONDO
SALTO CON GLI SCI
Discesa libera maschile. Da Kitzbühel, Austria Eurosport, Rai Sport 1
500 mt maschili. Da Salt Lake City, Stati Uniti Rai Sport 1
17.30 CMC RAVENNA TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA Serie A1 maschile Rai Sport 1
La Copa Sao Paulo Junior 2013, la Copinha, come la chiamano tutti, è del Santos. E Neymar ha festeggiato in famiglia, insieme ai piccoli nipoti. Leggi tutto sul blog «Tropico del Calcio»
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Domani
Dopodomani
Ancora aria abbastanza fredda da Nord con più nubi e qualche piovasco sulla Puglia e sul Nord della Sicilia; nubi diffuse anche al Nord, specie al Nordovest e Alpi, Prealpi anche con locali piogge sulla Liguria la sera. Sole prevalente altrove.
Peggiora il tempo al Centronord e Sardegna per l'arrivo di una perturbazione da Ovest con piogge diffuse e anche nevicate in collina al Centronord, localmente a bassa quota al Nord. Piogge anche sul basso Tirreno la sera, meglio altrove.
3
-3 3
Bologna Genova 1
-2
4
Ancona
8
Firenze
Perugia
-2
-3 3
7
2
5
L’Aquila -5 5
ROMA -1
Campobasso
9
Bari
-1 2
Napoli 1
10
7
Potenza -2
Cagliari 7
8
1
Catanzaro
13
4
Palermo
9
Reggio Calabria 8 13
9 13
8
Sorge
MONDIALI
Oggi
-3
CIELO
22.25 MONDIALI
Gundersen. Da Klingenthal, Germania. Eurosport
BARI
AOSTA
PATTINAGGIO DI VELOCITÀ
15.15 COPPA DEL MONDO
Premier League. MP Calcio 1
GazzaMeteo
Coppia. Da Zagabria, Croazia Rai Sport 2
Vuoi sapere quali sono i giocatori più in forma della serie A? Nella puntata di +3, la videorubrica sulla Magic di Alessandra Gozzini, trovi tutti i suggerimenti per schierare la formazione
Slalom gigante femminile. Da Maribor, Slovenia Eurosport, Rai Sport 1
SCI ALPINO
18.45 COPPA DEL MONDO
HS 140. Da Klingenthal, Germania Eurosport 2
Ligue1. SportItalia
Serie B. Sky Calcio 10
Danza. Da Zagabria, Croazia Rai Sport 2
12.30 COPPA DEL MONDO
18.30 MANCHESTER UNITED - FULHAM
15.00 GROSSETO CITTADELLA
11.45 COPPA DEL MONDO
COMBINATA NORDICA
18.00 LAZIO - CHIEVO
15.00 EMPOLI - NOVARA
PATTINAGGIO DI FIGURA
Serie A. Rai Sport 1
17.00 RENNES - MARSIGLIA
Serie B. Sky Calcio 7
Programma libero femminile. Da Zagabria, Croazia. Eurosport
20.45 ASTI PESCARA
Coppa d'Africa. Fase a gironi Eurosport 2
15.00 CESENA - VICENZA
21.00 EUROPEI
Effetto Pogba sul campionato I consigli di +3
12.45 COPPA DEL MONDO
500 mt femminili. Da Salt Lake City, Stati Uniti Rai Sport 1
0.30
PATTINAGGIO ARTISTICO
CALCIO A 5
15.00 VARESE - LANCIANO
Serie D. Rai Sport 1
15.00 BARI - ASCOLI
PGA European Tour. Da Doha, Qatar. Sky Sport 2
Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Sky Supercalcio
Serie B. Sky Calcio 8
A-League. MP Calcio
13.45 STOKE CITY MANCHESTER CITY
23.10 MONDIALI
10.30 THE COMMERCIAL BANK QATAR MASTERS
20.45 JUVENTUS - GENOA
15.00 PRO VERCELLI REGGINA
MELBOURNE SYDNEY
GOLF
Coppa d'Africa. Fase a gironi Eurosport
15.00 PADOVA - LIVORNO
15.10 17.00 18.00 20.00
LA RUBRICA
OMNIBUS TG LA7 BOOKSTORE TAI PAN TG LA7 TUTTA LA VITA DAVANTI L' ULTIMO TRENO THE DISTRICT L’ISPETTORE... TG LA7
21.10 MISSIONE TATA Film
Film sul Digitale Terrestre
15.00 MODENA - TERNANA
7.00 7.30 10.00 11.15 13.30 14.05
Catania 9 13
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Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:51
17:20
7:28
17:16
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11 gen.
19 gen. 27 gen.
3 feb.
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PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 13,20; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic.(con Sportweek Fr. 3,30); Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
48
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 26 GENNAIO 2013