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MARINA MADREPERLA

UN’AMICA DEI MILANESI MARINA MADREPERLA

A BORDO DELLA SUA «SHOW CAR», UN TRICICLO ELETTRICO PROGETTATO DA LEI STESSA CAPACE DI TRASFORMARSI IN UN MINI PALCOSCENICO ITINERANTE.

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Marina con coreografie dal sapore vintage e un repertorio musicale che guarda gli anni ‘80 con nostalgia, ma predilige anche i grandi successi nostrani e qualche vecchia canzone popolare. Lo spettacolo itinerante in strada, la sua dimora preferita da quando. Un’artista di strada Marina aveva seguito un percorso a tutto tondo, fatto di studi universitari e impieghi ben retribuiti. La sua vera passione era il canto, un desiderio sotterraneo coltivato sin dall'infanzia attraverso studi privati ed esibizioni nei piano bar di Milano, dove si era fatta le ossa iniziando a 17 anni e confrontandosi per la prima volta con una platea di sconosciuti. Nel 2000, Marina decide di lasciare il suo posto di broker assicurativo per dedicarsi totalmente alla musica. "Decisi di fare le cose per bene e nel 2014 mi iscrissi sulla piattaforma Stradaperta, gestita dal Comune, così da diventare ufficialmente un’artista di strada - sottolinea . Finalmente avevo trovato la mia dimensione". Da allora è facile incontrarla un po’ ovunque a Milano, "Ci sono zone di Milano dove posso scatenami a mio piacimento, utilizzare costumi variopinti e scenografie colorite per i brani che interpreto - spiega - mentre nei quartieri alti o nel centro storico cerco di essere un po’ più sobria. È inevitabile che sia così, ma non ho mai avuto grossi problemi. Conta solo l’affetto di chi mi ascolta". La strada è un’anima viva. Ogni angolo possiede le proprie vibrazioni e ti accoglie generosamente. La strada ti offre la possibilità di vivere intensamente emozioni profonde e di esprimere la tua libertà. E’ una maestra di vita saggia ed intransigente, ha un fascino malizioso talvolta volubile e capriccioso che ti cattura finchè non riesci a farne a meno, ti da la certezza di essere cullata, protetta fra le braccia di una Milano meravigliosa che io stessa che vi sono nata e cresciuta non credevo esistesse. Confessa alla redazione “Le dico solo che i due momenti in cui ho dovuto sfoderare il mio coraggio a favore delle scelte professionali artistiche sono stati quello in cui ho comunicato a mio padre la decisione di lasciare l’azienda presso la quale lavoravo in corsa verso posizioni direzionali e quando ho deciso otto anni fa di lasciare il palcoscenico a fronte dell’arte di strada in particolare nei confronti della forma mentis delle modalità incamerative della fonte di sostentamento a livello di modalità (cappello) e quantità (precarietà)”.

Marina Madreperla

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