Collana Pluriverso femmnile diretta da Rita Rucco
La collana “Pluriverso femminile” è un “luogo” per approfondire i vissuti culturali, le innovazioni e le scelte esistenziali di donne che hanno intimamente dialogato arricchimenti di visione e inusuali interpretazioni di senso.
Copyright © 2021 Edizioni Milella di Emanuele Augieri ISBN 978-88-3329-132-1
Edizioni Milella - Lecce Via Sozy Carafa, 74 - 73100 Lecce Tel. 338.3356169 Sito internet: www.edizionimilella.it email: milellaedizioni@gmail.com
In copertina: Il primo numero di Poesia, rivista diretta dal futurista Filippo Tommaso Marinetti, per il periodo di febbraio e marzo 1909
Rita Rucco
La autenticità del vivere e del poetare
in Sylvia Plath e Amelia Rosselli Breve sguardo sul post-modernismo nella poesia femminile degli anni ‘60
A mia madre A mio padre
Writing is my substitute: if you don’t love me, love that I write, love me for this. Sylvia Plath
La realtà è così pesante che la mano si stanca, e nessuna forma la può contenere Amelia Rosselli
Le psychique est le corps J. P. Sartre
Premessa
Il presente lavoro è dedicato alle donne, alle loro sensibilità, alla loro unicità di essere e rappresentare il pensiero relazionale e al mondo poetico da cui le protagoniste del saggio, Sylvia Plath e Amelia Rosselli, sono state abitate unitamente ai propri demoni. La testimonianza che seguirà ha come oggetto di te fortemente unite dal cupio dissolvi non inteso nel lativo alla scelta di auto-distruzione e di annullamento in un progressivo fatale processo di e visionario del loro vivere. Sullo sfondo dell’indagine relativa alla poesia femminile e al post-modernismo vi è l’innovazione del E. Husserl, a M. Heidegger, costruttori di nuovi paradigmi culturali; una speculazione che si intreccia con le modernità delle suggestioni artistiche, musicali e letterarie, da J. Cage, a B. Dylan, a J. Kerouak, determinato una visione altra, nel solco della ribellione, della libertà e aleatorietà del pensiero de-strutturato post-moderno, rispetto alle espressioni culturali preesistenti. 11
voluto, allora, offrire una prospettiva “inter-letturale” che ne ha apprezzato l’ impostazione e mi ha invitata a farne un inizio, un primo volume di una serie di studi e testi con l’obiettivo di donare gusto per la critica e per il commento “ in dialogo”. Il lavoro si dipana, infatti, attraverso connessioni cui si prestano naturalmente le Scienze umane. se è accompagnato da una analisi testuale comparata tra le versioni originali dei versi della Plath e le traAmelia Rosselli rappresenta la soluzione più idonea di traduzione/interpretazione per i motivi di comunione emotiva, psicologica, culturale e linguistica con Sylvia Plath, su accennati. L’esame delle poesie che ho ritenuto essere rappresentative per le due personalità poetiche è stato orientato ad un approccio non solo tecnico, ma anconsentire, con l’assumere su di sé i respiri, i suoni, le esitazioni, le scelte lessicali, le sfumature tematiche e stilistiche delle composizioni scelte; una interpretazione intima che si traduce in un dialogo privilegiato tra poeta e lettore, in cui chi legge entra in contatto profondo con chi scrive e si emoziona per le proprie
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intuizioni tra analisi, commento e interpretazione, per poi aprirsi alla condivisione. Una metodologia di “ascolto” delle voci poetiche e narrative che potrebbe segnare una strada interpreuna vivida sensibilità. di saggio della nuova collana Pluriverso femminile della casa editrice Milella, interamente declinata al femminile, di cui la sottoscritta assume la direzione; l’ indegli studenti e dei docenti, a divenire parte attiva di una condizione culturalmente aperta alle disponibilità educative e ricettive, nel senso di una visione Mi auguro, attraverso gli interventi che giungeranno, che si possa constatare la pluralità di interessi e la molteplicità della lettura del mondo femminile a cui è importante rivolgere uno sguardo attento per comprendere le affascinanti sfaccettature di un sapere e di un pensiero spesso emarginati e subordinati a favore di una dominante culturale nel segno del maschile. un sentito e doveroso ringraziamento al prof. Carlo trice Milella, per avermi incoraggiata a iniziare una nuova arricchente avventura, a Rossella Pulimeno, poetessa, editrice e amica che ha impreziosito con
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la sua sapiente nota critica il presente studio ripercorrendone i punti salienti; un sincero grazie a chi senso di gratitudine a Clelia Ancora, Anna Rita Guerrieri, Nicoletta Salvemini, le intellettuali che hanno accettato senza riserve di far parte della Redazione del concorso letterario collegato alla collana Pluriverso femminile. indirizzato a Sylvia e Amelia, le mie due adorate poetesse, per la loro profondità di espressione, per il modus con cui sono state al mondo, per il loro sguardo differente e per la vastissima produzione poetica di cui ci hanno fatto dono; una attività letteraria che anche contro se stesse, il panorama poetico internazionale. Rita Rucco
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Nota critica
Ci sono libri di rara intensità e bellezza che poche volte nella vita si ha l’occasione di leggere. Libri talmente vitali da poterne percepire persino l’odore, il sapore, il sudore. L’incanto. Proprio come l’ultimo lavoro di Rita Rucco dal titolo “L’autenticità del vivere e del poetare in Sylvia Plath e Amelia Rosselli”. Breve sguardo sul post-modernismo nella poesia femminile degli anni ’60. Intellettuale dal talento versatile, poetessa e docente di Lettere, grazie ad una fervida attività di ricerca letteraria e artistica, l’autrice leccese, ha raggiunto nel corso degli anni in modo naturale e spontaneo bile nella sua originalità. La sua ultima fatica letteraria è un sentito omaggio a due delle più grandi eccellenze poetiche del ‘900: Sylvia Plath e Amelia Rosselli. Due donne uniche, autentiche nella vita e nella scrittura, che hanno saputo affermarsi, distinguersi, lasciare una traccia di sé nel mondo nonostante le devastanti problematiche ora come allora, ad accogliere il talento immenso di donne “di troppo”. Il volume si presenta da un lato come un’analisi specialistica per caratteristiche, strumenti, metodologie, molto innovativa nell’approccio ai testi esaminati 15
e alle loro traduzioni, dall’altro come una vera e propria narrazione avvincente, musicale, partecipe, calin cui giocano le ombre e le luci di tutti noi, uomini e donne. Un percorso multidisciplinare e multisensoriale che abbraccia le innovazioni musicali del genio riHeidegger sull’esistenza autentica ed esistenza in-autentica, gli sperimentalismi delle neoavanguardie letteralo spirito di ribellione della beat generation, le scritture femminili post-moderne degli anni sessanta. Donne non più oggetti, ma veri e propri soggetti poetici che si prendono una rivincita sul monopolio culturale del sesso forte. Tra le pagine, echi e richiami montaliani, baudelairiani, leopardiani. Cenni di letteratura comparata. Un viaggio dove ogni diversità e la libertà di esprimersi liberamente diventano una ricchezza, pormosaico creativo e virtuoso di Sylvia Plath e Amelia Rosselli. E ora procediamo dalla grande poetessa d’oltreoceano, Sylvia Plath, il cui breve, ma intenso percorso poetico ed esistenziale, è introdotto da Rita Rucco attraverso un’accurata analisi critica e commenti punproduzione. Divenuta un simbolo delle rivendicazioni femministe negli anni ‘70, ma purtroppo rimasta a lungo ingabbiata in retoriche e slogan, che ne hanno
sminuito l’altissima caratura culturale del suo messaggio. I testi sono riportati sia in lingua originale inglese che in traduzione italiana. Tra tutte spicca, duttrice della Plath, per via della perfetta padronanza della lingua inglese e di un approccio anti-retorico e anti-lirico ai testi. “Troppo alta per le miserie della terra”, scriveva Alda Merini a proposito di Sylvia Plath, una delle più grandi voci poetiche del ‘900, intensa esponente di Talmente alta, rivoluzionaria, nell’aver maturato senza sosta, l’autenticità di una propria voce, depositaria di una scrittura poetica che è conferma di sé come limpide e oscure, demone ancorato alla realtà delle cose, ma al tempo stesso visionario, profetico, voce universale che si esprime attraverso una cura maniacale dello stile e della forma. poetico ed esistenziale della poetessa americana, mi perdo nei meandri della critica testuale esatta, sonora e ipnotica della Rucco e mi faccio accompagnare dai cennano i ritornelli di Blowing in the wind di Bob Dylan e We shall overcome interpretata da Joan Baez. I canti di protesta e ribellione del periodo della beat generation costituiscono la colonna sonora più idonea per afdi Sylvia Plath. 17
Vita e poesia per lei sono un binomio indissolubile. Ogni evento dell’esistenza, dal più semplice al più complesso è costantemente rapportato all’ispirazione letteraria, che diventerà un’urgenza, un rito, una rivolta, un mezzo per tornare ad amare il mondramma esistenziale che accompagnerà tutto il suo brevissimo percorso vitale. Un’artista che sa essere rale e lacerante. Autenticità nel vivere e nella poetica di Sylvia buio, l’abisso, le contraddizioni del suo essere donuna donna - bambina che voleva essere tutto, pur sentendosi niente, gli stati d’animo più banali e più estremi, l’odio, la tristezza senza fondo, l’opprespresto, l’attrito tra essere madre biologica e madre culturale, l’assidua lotta contro una femminilità stereotipata da ribaltare e stravolgere per far emergere il vero io, i contrasti tra le maschere virtuose di un vivere in altezza e il desiderio di una dimensione orizzontale, in cui nascere, crescere, armonizzarsi in sempre, con i suoi pensieri andati in nebbia e il suo tempo per lei. 18
Six melodies di John Cage, composizione d’avanguardia aleatoria, casuale, libera, che m’immergo nella rivostrutturata della personalità e della poetica di Amelia Rosselli. La più grande poetessa del ‘900 italiano, ma duttrice di grande talento. Come ricorda la Rucco, in dal fuoco sacro dell’arte, ma anche dall’esperienza drammatica della malattia psichica, dai dolorosi lutti che devastarono per sempre le loro vite, da una sorta di identità psichica e poetica comune, dalla stessa
Vita, poesia, musica, un incastro perfetto per Amelia Rosselli, la fondatrice del poema epico femminile. Autrice d’avanguardia sperimentale, estranea alle tradizioni letterarie, pur dialogando con esse, trilingue (inglese, francese, italiano), apolide e cosmola frattura insanabile, individuale e storica, il padre Carlo e lo zio Nello, furono barbaramente assassinati li, voce della massima libertà creativa, ha abbracciato contesti sociali, culturali, linguistici differenti e che ha fatto del plurilinguismo, dell’anti-lirismo, della 19
pali della sua particolarissima scrittura postmoderna oscillante tra poesia e prosa nei temi e nei contenuti, di una nuova metrica e di nuove possibilità espressive. La sua poesia è oscura, labirintica, scomposta, si esprime in una lingua amara, ruvida, sonora, un luogo di ricerca espressiva totalizzante che con l’apporto della disciplina musicale, scandaglia ogni esperienza sofferta nel corpo e nella psiche. critico e una narrazione appassionata, delicata, eleganziale e poetica di Amelia Rosselli, che attraverso la parola scritta ha affermato una forte identità individuale e civile, in un tumulto di emozioni, passioni, lacerazioni, travagli interiori, che come mulinelli e vortici accerchiano la mente, disorientano, fanno vacillare. L’autenticità nel vivere e nella scrittura di Amelia no un canto di libertà, nella mappa di un vissuto frantumato e tragico, in cui si intrecciano memorie, traumi infantili, variazioni belliche, assenze feroci, deliri ardite, interferenze linguistiche, anomalie sintattiche fratto della psiche dove angeli e demoni barattano vita che le è pesata addosso con i suoi rami sporchi, nell’ultimo tentativo di sollevarsi. 20
Non riesco a non pensare alla voce di Amelia, pridi essere perdonata, perché ci amava e aveva per noi l’amore più sorpreso che si possa immaginare. Una richiesta d’aiuto. Una preghiera laica. Da allora, il mondo è vedovo, orfano, ma soprattutto debitore. mande spontanee. Penso a noi donne, ai nostri sogni, alle nostre aspirazioni ed ambizioni, costrette ad abitare un movorisce una sana e soddisfacente crescita individuale, professionale, creativa, un momento alienante reso ancora più fragile da una pandemia globale e da un turale messo in opera dai social network. Allora mi chiedo, siamo ancora in grado di far valere il nostro bagaglio di esperienze e di saggezza conoscitiva utile ma sempre in comunicazione con la “stanza per l’altro da sé”? Quanto possiamo ancora incidere per la ricostruzione morale, politica, civile propria e altrui, e poter essere un valore aggiunto per un mondo così ingiusto, improntato ormai solo alle regole dell’arrivismo più bieco e al continuo sovvertimento delle corrette regole di convivenza civile? Sospensioni, punti In conclusione, l’opera di Rita Rucco, è di grande valenza letteraria, culturale e sociale, adatta per la 21
sua complessità tecnica ad un pubblico di addetti ai lavori, ma anche capace di interessare una cerchia di lettori più ampia, per le tematiche trattate, di forte impatto emotivo, visivo, musicale. Un invito sincero a resistere, a non abbassare la guardia, a restare uniti, a continuare a scambiarci radici e ali. Rossella Pulimeno
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Introduzione
Tra le opere che hanno segnato una cesura nella è certamente Six melodies1, una composizione musicale che può essere ascoltata e interpretata, per ne di cui ci occuperemo: il post-modernismo nella letteratura femminile e nelle personalità di Sylvia Plath e Amelia Rosselli. L’autore di Six melodies è John Cage, nella cultura musicale del ventesimo secolo, nato a Los Angeles nel 1912 e morto a New York nel 1992. mento, si ritiene necessario chiarire molto brevemente alcuni passaggi relativi all’opera su citata e al suo ro post-moderno. Six melodies, composta nel 1950 e completata in seguito con String Quartet in four Six melodies, è l’espressione del principio dell’indeterminato e della libertà di strumentazione dell’esecutore e fautore. John Cage è compositore dell’Avanguardia, ricordato come lo sperimentatore che ha introdotto la novità assoluta Six Melodies è una collezione di John Cage di sei pezzi per violino e tastiera elettronica; è stata composta nel 1950. 1
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del pianoforte preparato2 ed è autore post-moderno condizione del sapere di una cultura che a partire dal XIX sec. risente fortemente delle trasformazioni nel campo della scienza, della letteratura, delle arti e della musica che si affermano nelle civiltà più sviluppate determinando un cambiamento di paradigma. Nella elaborazione compositiva Cage sostiene il principio della dimensione casuale, aleatoria dei suoni, anche elettronici. La musica che ne deriva è irriproducibile perché è il risultato di effetti timbrici inediti e di stati d’animo variabili. La sua è una musica de-strutturata, scomposta e non segna tracce usuali. La bile, inafferrabile3.
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perfettamente rispondente al contesto culturale cui ci riferiamo; una condizione culturale nata negli Stati Uniti dalla ricezione di autori e opere francesi degli di Roland Barthes e dal positivismo logico di Ludwig Wittgenstein. -
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L. Pinzauti, in Enciclopedia Italiana - IV Appendice,1978.
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beat generation grande originalità nei decenni della ri-costruzione e dei ri-pensamenti. Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale”, l’opera tem nel 1954, ma elaborata concettualmente negli anni ’30, è alla base di una profonda innovazione nel pensiero in cui l’autore assume un approccio conoscitivo di carattere fenomenologico e ri-elabora l’epochè, il dubbio universale, che apre al concetto di Non-essere. L’epochè diviene con Husserl principio e metodo generale per la critica al processo conoscitivo. Egli ritiene necessario risalire al “mondo della vita”, alla dimensione dimenticata dell’esperienza soggettiva che to essere spirituale e libero, né della sua soggettività, producono il non-senso. Solo un eroismo della ragione potrà risolvere la crisi della modernità. più feconde del Novecento, apre ad una critica del sistema conoscitivo tradizionale, non conduce, però, allo scetticismo. losofo dell’esistenza, erede dell’esistenzialismo religioso di Kierkegaard, operando una distinzione fra esistenza autentica ed esistenza in-autentica in relazione 25
tà con cui agiamo nei confronti del limite naturale gnerà anche nella lettura delle opere poetiche delle autrici che hanno attraversato lo stesso sentiero della go, tiene fuori dal proprio orizzonte l’idea della morte perché il pensiero di essa crea angoscia: egli si dedica esclusivamente a una vita pragmatica diventando, così, autoritario, dogmatico, incapace di rapportarsi agli alal senso originario dell’essere. L’uomo autentico, invece, assume la morte come la possibilità più propria. È l’essere- per- la- morte, inteso come trascendenza e temporalità, l’unica condizione per l’uomo di rimanere “aperto” perché il senso originario dell’essere possa manifestarsi. E, nella necessità di una nuova modalità di esistenza dell’essere nel mondo, bisogna richiamarsi ad 4 tivo, sostiene U. Galimberti in Heidegger e il nuovo inizio. La soluzione è, allora, nel linguaggio poetico che più di ogni altro lascia apparire la luce dell’essere, perché oggettivante, non ridotto a semplice strumento di inUmberto Galimberti, e accademico italiano dell’Università di Venezia, giornalista de La Repubblica. Il suo maggior contributo riguarda lo studio del pensiero simbolico inteso come la base più autentica della psiche umana, a cui seguirà poi e razionale. Opere di Galimberti sono tradotte in tedesco, spagnolo, portoghese, olandese, sloveno, greco, cecoslovacco e giapponese. 4
formazione; è un linguaggio che ospita suggestioni, è libero, non concettuale e non può essere considerato un semplice strumento. Il linguaggio è la casa dell’Essere è evento illuminante e proteggente dell’Essere5. Ed è proprio la poesia che assume su di sé, prima ancora di altre forme letterarie, la responsabilità del pensiero divergente. Sulla linea di apertura a condidi seguito, le espressioni letterarie del periodo che va forte propensione allo sperimentalismo. La Neoavanguardia, che richiama le Avanguardie di inizio secolo precedente, viene anticipata da Ofe dal Verri, ma si realizzerà in forma più organica nel Gruppo 63, costituito da intellettuali e artisti “ribelli”; movimento letterario nato a Palermo che prende il nome dall’anno della sua fondazione e che per la prima volta esprime un forte interesse per l’interculturalità e per un connubio tra musica e poesia. Nel secondo dopoguerra la commistione fra le arti, e in particolare tra musica e poesia, è una prassi molto sperimentata. I musicisti tirano la volata agli altri: ma anche pittori e scrittori riprendono a esprimersi dopo la devastazione della guerra, con l’urgenza di un’arte completamente rinnovata, totale, al di là di ogni barriera. Dalle avanguardie del primo Novecento hanno ormai ereditato l’ipotesi dell’esistenza di norme 5
M. Heidegger, Lettere sull’Umanesimo, Adelphi, Milano, 2013, p. 31. 27
universali che regolano l’attività del pensiero: ogni possibile forma sembra riconducibile a strutture intellettive che altro non sono – secondo Lévy Strauss – che una modalità temporale di leggi generali .
I temi prevalenti delle espressioni artistico-lettenazione. Sul piano formale il gruppo di intellettuali si caratterizza per la ricerca di soluzioni di rottura con la tradizione.
L. Barile, Trasposizioni: i due mestieri di Amelia Rosselli, Introduzione, p. 2, https://webcache.googleusercontent.com/search? 28
Elio Pagliarini, Edoardo Sanguineti, Nanni Balestrini, Alberto Arbasino, Luciano Anceschi, Achille lia Rosselli, del Gruppo ’63; le differenze che animano gli autori, dovute a vissuti e interpretazioni soggettive del rapporto tra l’Io e il Mondo, assumono, però, una prospettiva comune: è la poetica della , del collage, del non-sense, dello scardinamento sintattico tradizionale. Una poetica aperta alle contaminazioni linguistiche, al plurilinguismo, ai neologismi e alle associazioni di più lingue. In Amelia Rosselli, nista, si riconoscono, ad esempio, le scelte ritmiche, sintattiche e semantiche, che rappresentano la piena espressione della cultura post-moderna che de-struttura e libera dai codici fondendo in un unicum musica e poesia. coinvolgono la Neue Musik e l’etnomusicolo7.
novità stilistiche apprezzate nella scelta compositiva di John Cage, o di Stockhausen8, di cui la Rosselli fu M. Vaglio tanet (Doctor of Philosophy in the graduate School of Art and Sciences), Language, Meter, and Mysticism in Amelia Rosselli’s Poetry, Introduzione, Columbia University, M. Vaglio, Tanet, 2017, p. 5. 8 Karlheinz Stockhausen (Kerpen, 22 agosto 1928 – Kürten, 5 dicembre 2007) compositore tedesco 7
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allieva durante i corsi estivi di Darmstadt dal 1959
XX secolo, oggi riconosciuto dalla critica, come uno dei compositori più importanti del XX e XXI secolo. Per alcuni è “uno dei più grandi visionari della musica del XX secolo”. È famoso per il suo lavoro sulla musica elettronica, sull’alea nella composizione seriale e sulla spazializzazione in musica. 30
Indice dei nomi
Achmatova Anna Andreevna, pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko p 37, 38 Aleramo, Sibilla p 32 Anceschi, Luciano p 29 Ancora, Clelia, p 93, 100 Annovi, Gian Maria p 75 Arbasino, Alberto p 29 Baldi, Guido p 84, 90 Balestrini, Nanni p 29 Barile, Laura p 28 Barrett Browning Elizabeth p 32 Barthes, Roland p 24 Battersby, Christine p 34, 35 Baudelaire, Charles p 83, 89 Benecchi, Carla p 58 Bentivoglio, Leonetta p 39 Berardinelli, Alfonso p 83 Bonito Oliva, Achille p29 Browning, Elizabeth Barrett p 32 Cage, John p 23, 24, 29 Cantarella, Eva p 34 Cavarero, Adriana p 34 Celentano, Claudia p, 43, 45 Cvetaeva, Marina P 32 103
De Siena, Santa p 35 Dickinson, Emily Elizabeth p 32 Eco, Umberto p 29 Giudici, Giovanni p 48
Gumilëv, Nikolaj p 37 Heidegger, Martin p 24, 25, 27, 35, 54 Husserl, Edmund p 24, 25 Irigaray, Luce p 35 Kierkegaard, Soren p 25 p 24 La Penna, Daniela p 75 Levy Strauss 4 Lorenzini, Niva p 75 Lowell, Robert p 57 Lussu, Emilio p73 Maraini, Dacia p 84 Minore, Renato p 75, 100 Montale, Eugenio p 80, 81 Morra, Isabella p 32 Oldani, Guido p74 Oliva, Achille Bonito p 4 104
Pagliarini, Elio p 29 Pasolini, Pier Paolo p 73, 82 Pavese, Cesare p 33 Pinzauti, Leonardo p 24 Plath, Otto p 47, 39 Plath, Sylvia p 31, 39, 40, 43-70, 81, 99, 101 Re, Lucia p 83, 84, 85, 87 Rimbaud, Arthur p 81 100, 102 Rucco, Rita p 93, 100 Saffo, p 31 Sanguineti, Edoardo p 29 Sartre, Jean-Paul p 35 Sciarrino, Emilio p 73 Sexton, Anne p 45 Stampa, Gaspara, p 31 Stockhausen, Karlheinz p 29 Tudor, David p 5 Ungaretti, Giuseppe p 90 Vaglio Tanet, Maddalena p 29 Wittgenstein, Ludwig p 24
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Indice delle opere citate
Achmatova, A. A., Strinsi le mani sotto la scura veletta, da“Sera”, 1912, traduzione di Michele Colucci, tratta dal volume “La corsa del tempo” Einaudi 1992, https://poesiainrete.com/2019/11/25/turbamento-anna-andreevna-achmatova/ Ancora C. Rucco R. Io sono pazza. Voci dal mondo poetico di R. Durante, A. Merini, A. Rosselli, Milella, 2014. Augieri, C. A., Averincev, Bacthin e il simbolo come sovrappiù di senso intimamente includente, in «Symbolon», Anno IV, n.1. Baldi Giusso, Razzetti, Zaccaria, Il libro della Letteratura, vol. 3/2. Testi e Storia, Paravia, 2009, p 590, in La Letteratura, vol. VII, Paravia, 2007. Baudelaire, C., da , traduzione. L. de Nardis Bentivoglio, L., “Sylvia Plath, il lamento di una regina”, in un’intervista di A. Ercolani,15/02/2019 per Parole d’autore. Berardinelli, A., Caproni e Rosselli, i maggiori del 900, in Il Sole 24 ore, 3 novembre 2015. De Siena, S., Ecocene. Per un postumano tecnopolitico o ecopolitico?, Orthotes ed., Napoli, 2019. Heidegger, M., Lettere sull’Umanesimo, Milano, Adelphi, 2013. Hughes, T., Prefazione de I Diari, 1982, Milano, Adelphi.
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Invitto, G., Il Diario e l’amica, Mimesis, Milano, 2012. Minore, R., I Poeti italiani dopo Montale, A. Rosselli, “Il dolore in una stanza”, Il Messaggero, 2 febbraio 1984. Oldani, G., Incontri con i poeti del nostro tempo/7. “Amelia, l’universo apolide”, in Avvenire, 2009. Pascoli, G., Il gelsomino notturno, da I Canti di Castelvecchio, Mondadori, 1951. Pasolini, P.P.P., Notizia su A. Rosselli in Menabò, 6, 1963. Peleggi V., in A. Rosselli, Antologia poetica, Garzanti 1987. Plath, S., Collected Poems, HarperCollins Publishers Inc, 1992. Attraversando l’acqua “Daddy” from Crossing the water Ltd, London, 1971, Edizione del Kindle. I Am Vertical, in “Critial Quarterly”, Crossing the Water Edge in Ariel Metaphors, in A. Rosselli, Istinto di morte e istinto di piacere in Sylvia Plath, Traduzioni e auto traduzioni in Opera poetica. Re, L., Variazioni su A. Rosselli, in Verri 1993. Rosselli, A., Documento; Sonno-sleep; Tenere crescite mentre l’alba s’appressa, Impromptu 1981, parte XII, in L’Opera poetica, Serie Ospedaliera, La libellula. Panegirico della libertà, I Meridiani, A. Mondadori Editore, 2012. Sonno-sleep Saviano, R., E.Angioloni, L. Giustolisi, M.A. Mariani, G.M. Pozzebon, S. Panichi, LIBERAmente, vol.III, I Contemporanei. 108
Benecchi, C., https://syvvi.wordpress.com/info/in-italiano Sylvia Plath: La scrittura-difesa di una bambina che voleva essere Dio”, www Psychomedia.it Vaglio, M.,Tanet, Language, Meter, and Mysticism in Amelia Rosselli’s Poetry, https://academiccommons.columbia.edu/ doi/10.7916/D85X2N7N
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INDICE
Premessa Nota critica Introduzione
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Sylvia Plath Daddy I Am Vertical Edge Metaphors
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41 48 50
Amelia Rosselli Da La Libellula Pietre tese nel bosco Tenere crescite La mistica del cervello
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71 77 87 90 » 94
Sylvia e Amelia, due donne, una storia comune
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Indice dei nomi Indice delle opere citate
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Donne come oggetto e donne come soggetto poetico
Upon the hearing of certain dissonances in the slow moonlight - inedito
Stampato nel mese di giugno 2021 Da UniversalBook - Cosenza per conto delle Edizioni Milella di Emanuele Augieri