Viviana Presicce - Tutto quello che vuoi sapere sulla nascita

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Viviana Presicce TUTTO QUELLO CHE VUOI

SAPERE SULLA NASCITA Il misterioso viaggio di una nuova vita




Copyright Š 2019 Edizioni Milella - Lecce ISBN 978 - 88 - 3329 - 052 - 2

Edizioni Milella - Lecce

Viale M. De Pietro, 9 - 73100 Lecce - Tel. e fax 0832/241131 Sito internet: www.milellalecce.it email: edizionimilellalecce@gmail.com Impaginazione: Emanuele Augieri Immagine in copertina: Rita Navarro


Dedico questo libro a tutte le future mamme che credono nel loro prezioso dono ed hanno voglia di rileggere la nascita con uno sguardo diverso, accettando questo passaggio nella maternitĂ con consapevolezza e con curiositĂ ed a tutti i Maestri nel corpo di neonati che mi hanno insegnato come amare il mio lavoro.



INDICE

Premessa pag. Ringraziamenti » Introduzione » L’idea » Informazioni generali » I 10 miti da sfatare »

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I Trimestre La trasformazione Il Concepimento Come cambia una donna per accogliere la nuova vita La relazione madre-bambino La gravidanza da un punto di vista spirituale

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II Trimestre L’accoglienza Il periodo d’oro Il piano del parto Quanto dura una gravidanza La seconda luna di miele La sessualità in gravidanza


III Trimestre Il parto e la separazione - Significato del processo naturale Dolore e Paura: da cosa nascono e come affrontarle. Supererò il dolore del parto? Significato del processo naturale Le contrazioni La mamma si prepara al momento del distacco La nascita della placenta Il concerto degli Ormoni. Ossitocina ormone timido La melatonina cugina snob Chi porto con me in sala parto? Un piccolo approfondimento su come funziona il nostro cervello nel parto Cosa succede se il bambino è in posizione podalica Taglio Cesareo Dai primi minuti ai primi 40 giorni di vita. I primi minuti di vita Primi 40 giorni: consigli pratici Il Significato della nascita Meditazione

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in gravidanza

Perché dedicare tempo ad una pratica di meditazione in gravidanza? Come praticare una meditazione semplice con 5 facili accorgimenti Meditazione semplice sul respiro Dedicato alle ostetriche Amazing storie di parto - Storia di Natalia


- Storia di Cinzia - Storia di Mara

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Pillole di allattamento: l ’ importanza della scelta Allattamento i primi giorni: istruzioni per l’uso Non fate di tutta l’erba… una ragade! I falsi miti Schede di argomenti per stimolarvi ad approfondire Alimentazione in gravidanza I 10 modi naturali per aiutarvi contenere il dolore del parto Piano del parto. Organizzazione Mondiale della Sanità Fac-simile piano del parto



Premessa

Questo libro è rivolto alle donne in attesa di un bambino, con mille domande, molte rivolte a comprendere il mondo segreto e misterioso della gravidanza e molte, più oscure e silenziose, riguardanti la loro rinascita come mamma. Le informazioni attualmente a disposizione sono a volte assolutamente incomprensibili per chi legge da profano, perché riferite con un linguaggio prettamente scientifico, oppure talmente colorate e naif da far pensare di essere finiti in una realtà multidimensionale. Quindi ho pensato di scrivere condividendo la personale visione di questo momento della vita – Mistico, Magico e Sacro – con un linguaggio semplice, che possa avvicinarsi al cuore. Non amo gli estremi per cui ho deciso di stare solo dalla parte delle mamme, anzi della coppia di genitori che sta nascendo assieme al bambino e che ha diritto di conoscere per poi poter scegliere consapevolmente ed in autonomia. Questa è stata la spinta che mi ha permesso di vincere la resistenza personale a scrivere questo libro.

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Ringraziamenti

Vorrei ringraziare tutte quelle mamme che ho incontrato sinora che mi hanno spronato ad allargare questo modo di rivedere l’approccio all’accompagnamento alla nascita attraverso la scrittura di questo libro. Un ringraziamento speciale va ai professionisti della nascita che ho avuto modo di incontrare durante la mia formazione ed i primi anni di lavoro e che mi hanno permesso di spaziare sulla maternità con particolare rispetto per i protagonisti. Personalmente sono stata molto fortunata nel mio percorso, perché partendo già con una solida base scientifica, ho dedicato molto tempo alla ricerca e ho anche avuto la fortuna di incontrare alcune delle persone che più ammiro e stimo nella mia professione. Con alcune ho lavorato, altre le ho ascoltate e con altre mi sono formata a un livello più profondo. Una di queste è Michel Odent, un uomo che non solo ogni ostetrica, ma che ogni donna dovrebbe conoscere. L’incontro con uno Lui è stato magico, ho capito che risuonava con le mie note: Scienza e Passione e in poco tempo ho deciso anche di portare la sua presenza nella mia città assieme ad un gruppo di illuminati che hanno collaborato alla realizzazione del Convegno “La Danza della Vita” a Parma. Ha vissuto il suo “lavoro” con talmente tanta passione che è diventata una parte di lui, che lo nutre e lo emoziona come il primo giorno. All’età di 87 anni gira ancora per il mondo e scrive libri, ha sempre un nuovo progetto in cantiere, perché crede in quello che studia e sente il forte desiderio di condividere! Sa parlare di parto senza parlarne, con toni morbidi e gentili, di ricerca scientifica in modo chiaro e semplice, dà valore alle cose fondamentali e basa la sua formazione su esperienza, ascolto e studio dei risultati.

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Dovreste incontrarlo o almeno non perdere l’occasione di leggere uno dei suoi libri, sia che siate ostetriche, mamme, papà o semplicemente siete curiosi e volete aprire la mente sulla conoscenza profonda della vita fisica dell’uomo. Un altro è il Neonatologo Alessandro Volta, autore di Apgar 12 e numerosi libri sino all’ultimo L’allattamento spiegato ai papà. Ho avuto il privilegio di lavorare al suo fianco all’inizio della mia carriera e ho capito che il rispetto della nascita è possibile. Vederlo lavorare ha accresciuto e rafforzato in me come professionista e come persona alcuni dei principi nei quali ho sempre creduto, che hanno ispirato la mia vita e il mio lavoro. Ringrazio i tanti Maestri che ho avuto l’onore di incontrare accompagnandoli durante la loro nascita, in particolare quelli con cui si è creato un legame profondo durante la loro crescita. Ringrazio in particolare una mamma che ha creduto fortemente nelle mie capacità e mi ha aiutato a condividere i doni che ho ricevuto come persona e come ostetrica spronandomi anche a scrivere questo libro. Un ringraziamento alla mia famiglia ed alla famiglia spirituale allargata che ha condiviso con me la nascita di questo progetto. Ringrazio in particolare i miei Maestri Spirituali ML, MACKS e DK, che mi hanno permesso di allargare la mia conoscenza, di vivere una vita consapevole e leggere il mondo con gli occhi dell’anima.

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Introduzione

Come ho già accennato, spesso il fatto di essere “in attesa” autorizza chiunque a raccontare la propria storia e il proprio vissuto pretendendo di avere in tasca la chiave per conoscere, interpretare ed analizzare le storie degli altri. Immagino già che in tanti avranno elargito preziosi consigli sulle scelte da fare – o su cosa aspettarsi – trasformando la loro unica esperienza, o il sentito dire o la loro personale visione della gravidanza, in verità assoluta. Purtroppo, esistono molte scuole di pensiero in questo campo che spesso lasciano i protagonisti della maternità ancora più confusi di prima sulle scelte da fare. Non ho ben capito per quale motivo, ma con il tempo queste si sono trasformate in fazioni opposte che – attaccandosi l’un l’altra – non hanno fatto altro che aumentare la confusione nelle neo-mamme, dimenticando l’importanza di fornire le informazioni necessarie in modo chiaro per permettere una scelta autonoma, consapevole e bilanciata alla propria personalità. Prendere una decisione in questo marasma risulta un’impresa veramente ardua. Mi piacerebbe che la lettura di questo libro – in cui cerco di riportare le informazioni con semplicità e chiarezza – possa fornire gli strumenti per permetterti di prendere le tue decisioni con assertività e per sviluppare la coscienza interiore dell’importanza del ruolo della donna come generatrice di vita. Ho voluto condividere la mia personale conoscenza – acquisita nei lunghi anni di crescita come ostetrica e come persona – permettendo a chiunque di usarla per rendersi autonomo, in un linguaggio semplice lontano dal “medichese”, che metta al centro il rispetto per tutti gli esseri viventi e per la vita stessa. 15


A volte si troverà una visione più allargata della maternità, che sposta il focus dal corpo alla mente o all’anima e a volte sussurra un’idea di qualcosa che va ben oltre questo. Per cui se parliamo di Benessere della Nascita dobbiamo assolutamente parlare di Rispetto dei suoi protagonisti. Racconterò spesso la mia esperienza personale e l’emozione di essere ostetrica e condividerò alcune delle storie di mamme che mi hanno ispirato, con cui ho avuto il dono di condividere quella profonda crescita spirituale rappresentata dalla nascita di un bambino.

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L’idea

Perché scrivo del significato della nascita in un mondo così moderno in cui tutto è già spiegato e realisticamente illustrato? Quanti libri esistono già che parlano di gravidanza e di bambini? Perchè aggiungerne un altro? Il libro nasce dai tanti incontri in questi anni di vita come ostetrica – che non considero un lavoro, ma piuttosto uno stile di vita – al fianco delle anime in cammino lungo il percorso genitoriale, mi piace definire così le famiglie che si formano, e ai quali sarò sempre grata in particolare perché mi hanno permesso di dare un significato profondo alla missione che svolgo. A volte mi trovo a parlare con coppie che si affacciano alla sala parto senza ancora aver dedicato spazio e tempo all’ascolto, all’attesa e al silenzio, ma che nell’attimo indimenticabile in cui incontrano lo sguardo intenso del figlio, colgono istantaneamente la magia e la potenza sovrannaturale di questo evento. Pur dovendo essere grati alla tecnologia di internet che ci permette anche di mantenere contatti con le persone lontane evitandoci di diventare isole in un mondo di distanze allargate, di raccogliere informazioni in modo immediato – dobbiamo riconoscere che spesso ne siamo allo stesso tempo vittime, perché ci ha privato irrimediabilmente della magia dell’attesa, del sogno e della ricerca. Quanti hanno conosciuto l’ebbrezza di aspettare una lettera? Forse dimenticheremo presto quest’emozione che ci faceva palpitare il cuore sino a meno di 30 anni fa e le nuove generazioni non la conosceranno neppure… era bellissima e dolcissima l’attesa – impregnata di sogni, fantasie ed immaginazione – indescrivibile la sensazione di avere finalmente tra le mani quel pezzettino di carta che aveva viaggiato tanto prima di raggiungere la nostra cassetta della posta. Annusavamo quella lettera alla ricerca di un qualche segno che ci rimandasse ad un ricordo del mittente o del viaggio percorso. 17


Oggi siamo abituati a comunicare in modo immediato: mandiamo e riceviamo sms – anzi per accelerare i tempi usiamo i messaggi WhatsApp – che ci permettono un controllo immediato anche sui tempi di ricevimento e di lettura. Così in questo contesto di immediatezza, di comunicazione e conoscenza, ci aspettiamo di poter inquadrare anche l’esperienza della gravidanza, cercando di velocizzarla, di controllarla, di analizzarla con tutti i mezzi possibili, anche se in realtà quest’esperienza somiglia molto di più all’attesa fiduciosa di una missiva d’amore! Ho a lungo riflettuto su come, in una società molte volte concentrata più sull’apparire che sull’essere, si possa ancora parlare di consapevolezza e mi sono resa conto che è comunque l’unica chiave di accesso ad uno dei momenti più significativi della vita di una donna e della nascita di una famiglia. Mi è capitato di trovarmi in situazioni particolari in cui la mamma e il papà vivessero il momento del parto come un evento a loro estraneo, che non li appartiene; oppure di fronte a genitori che hanno basato le loro scelte sui consigli degli amici, anziché approfondire la propria conoscenza su fonti accreditate o sforzarsi di compiere un viaggio interiore per comprendere, conoscere e cercare di esprimere i loro desideri ed aspettative individuali e di coppia. La gravidanza invece andrebbe vissuta come una grande opportunità. Il modo in cui ci rapportiamo ad essa può decisamente cambiarci la vita, in positivo o in negativo. Questo libro non vuole essere un manuale sulla gravidanza, ma uno spunto di riflessione da cui partire a farsi delle domande curiose e cominciare a muoversi nell’intricato mondo del cambiamento legato alla nascita e alle complesse settimane successive. Diamo spesso troppo per scontato il miracolo che si nasconde dietro una pancia che accoglie un bimbo, perdendo la possibilità di contemplarne ed assaporarne la magia, la potenza ed il mistero.

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Informazioni generali

Credo di non sbagliare nel dire che una mamma si sia posta almeno una di queste domande all’inizio della sua avventura. Quasi quotidianamente ricevo telefonate del genere: Sono incinta e adesso cosa faccio? Ho appena avuto il risultato del test e sono già in preda al panico! A chi mi devo rivolgere? Cosa posso o non posso più fare? Devo cambiare la mia alimentazione? Dove andrò a partorire? Saprò riconoscere le contrazioni? Sarò capace di partorire, farà male? Sarò una buona mamma? Mio figlio sarà sano? Quanto e come cambierà la mia vita? Dopo le domande generiche cominciano invece le domande più profonde sul senso della vita e sul significato che si darà all’esperienza che ci si accinge a vivere. È normale che sia assalita dai dubbi, anche se aspettavo da tanto questo bambino? Vorrei rincuorare tutti perché sì, è assolutamente normale sentirsi sull’orlo di una crisi di nervi davanti a un’esperienza così totalmente nuova e trasformante; sentirsi mancare il respiro dalla gioia oppure dalla paura quando si pensa che la vita non sarà più la stessa e che si dovrà riorganizzare i progetti a breve, medio e lungo termine. Si sta affrontando una delle più grandi trasformazioni dell’esistenza – anche l’adolescenza non ha scherzato, ma questa è tutta un’altra storia – e bisogna concedersi del tempo per metabolizzare le emozioni iniziali. È il momento in cui la donna si prepara a diventare mamma. Sarà una grande crescita, una metamorfosi che richiede calma e pazienza per essere accettata appieno.

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Il senso di inadeguatezza, la paura di perdere la propria identità, o di trasformarsi in quella parte dei nostri genitori a cui non vorremmo mai somigliare è qualcosa che fa parte di questo processo. Ogni volta che passiamo da uno stadio all’altro della vita qualcosa del nostro vecchio Io viene eliminato per lasciare spazio al nuovo ed inatteso, con un salto nel buio che ci terrorizza. E così uno dei momenti più felici della vita diventa un turbinio di pensieri e domande convulse. In poche parole, questo è quello che in questo momento sta succedendo alla tua identità, devi prenderti del tempo e non imporre troppe limitazioni preconcette al tuo personale percorso di evoluzione! Il consiglio più sensato che posso dare in questa fase è fermarsi e respirare imparare a guardare alla meta finale, concentrandosi solo sulla strada che si sta percorrendo, passo dopo passo. Come quando si è alla guida di un’auto: si conosce perfettamente la destinazione, ma non si ha la visione totale di tutto il tragitto che ci porterà sino là e ci si concentra solo sul pezzo di strada che si vede davanti a sé, affrontando la guida con coraggio, pazienza e fiducia. Il panico per la necessità di dover modificare la propria vita in modo definitivo, trasferisce inconsciamente queste paure alla gravidanza stessa e allo stato di salute di entrambi, della mamma e del bambino. È importante comprendere che essere incinta non significa essere malata, essere incinta è la prova di una manifestazione di assoluta potenza e salute! Il concerto del concepimento ha funzionato alla perfezione e il bimbo che sta crescendo ha già affrontato le più dure regole della selezione naturale: lo spermatozoo e l’ovulo si sono accettati l’un l’altro, trasformandosi da piccole cellule insignificanti a un esserino completo, vivo, pensante e in grado di provare emozioni e sognare. Quindi, se è quello che desideravi da tanto, sii felice e goditi ogni attimo come un miracolo… e se invece è un evento totalmente inaspettato 20


e non esattamente desiderato, rivolgiti a persone e strutture competenti che possono aiutarti, per permetterti di scegliere consapevolmente ed accogliere con amore il percorso adatto a te. Alcune mamme vivono i primi tre mesi della gravidanza come in una favola: spesso la percezione del loro corpo non è cambiata affatto, e i segni come nausea, sonnolenza, stanchezza sono facilmente confusi con malesseri di stagione. Altre donne invece riportano la sensazione netta di averlo saputo sin dal principio, come se dal momento del concepimento fosse nata quella sottile forma di comunicazione, quasi telepatica, che ogni mamma conosce bene e che rimane il dono segreto della gravidanza. Il primo periodo rappresenta quindi davvero il grande passo verso un percorso di accettazione completa della nuova donna che sta nascendo, di una nuova vita, delle leggi di natura e in generale della trasformazione del corpo e della vita stessa, dell’impossibilità di programmare o controllare, della nuova qualità di amore che si prova per un figlio, delle proprie debolezze e allo stesso tempo della propria potenza innata. L’utero diventerà la morbida, calda e sicura culla che accoglierà la nuova vita; il bimbo lo considera la sua casa e la sua unica realtà – un luogo sacro, protetto e silenzioso in cui si prepara a crescere giorno dopo giorno sino a diventare abbastanza maturo per nascere, ma non abbastanza per sopravvivere da solo nel mondo. Tutte le attività da favorire sin d’ora sono quindi quelle che abbassano i livelli di stress: il rilassamento e la respirazione profonda possono davvero migliorare la perfusione sanguigna dell’utero proteggendo in modo efficace la gravidanza. Questa più di altre è la fase in cui si dovrebbe evitare di preoccuparsi, specialmente di quello che non si può controllare e dedicare il tempo al movimento fisico ed alla crescita interiore. É il momento per l’introspezione, non per la preoccupazione. Ci si dovrebbe sforzare di portare l’attenzione al proprio interno, cercando di ascoltare le necessità – fisiche ed emotive – e trovare il modo di esprimerle. 21


La trasformazione che si sta affrontando non riguarda solo la donna, ma spesso coinvolge anche chi con lei condivide quest’avventura; per cui cogliere l’opportunità di crescere come coppia e nella conoscenza dei bisogni dell’altro, aiuterà ad affrontare le difficoltà rispettando le reciproche individualità. A volte però ad ostacolare la naturale necessità di introspezione ci sono le necessità della società che, richiedendo ancora di lavorare a tempo pieno, non permettono alla donna di proteggere la gravidanza sin dall’inizio come vorrebbe. Fondamentale diviene dunque cercare davvero di ritagliarsi ogni attimo libero per rilassarsi evitando fattori di stress inutile. Correre stressate tutta la giornata tra ufficio, traffico e lavoro per conquistare la consapevolezza di corpo ed anima partecipando ad uno dei tanti corsi di yoga o pilates, solo perché lo impone la legge della moda, non svilupperà la coscienza interiore, al contrario tenderà solo ad aumentare i livelli di stress ed il senso di inadeguatezza. Attenzione, con questo non sto assolutamente dicendo che non sia importante farlo, anzi il movimento è una delle attività da implementare durante la gravidanza (e personalmente ritengo che yoga e pilates siano davvero tra le offerte migliori da valutare a questo scopo) sto solo mettendo in guardia dal cercare le risposte all’esterno di voi, sottostimando la necessità di riposo e calma e le vostre abilità introspettive. Ho dedicato l’ultima parte del libro ad alcuni consigli pratici, utili per rilassarsi e cominciare a prendere contatto – in modo semplice – con la vita che sta crescendo dentro il vostro corpo e ad alcuni argomenti in pillole che vi stimolo ad approfondire.

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Ciò che ti viene rivelato sono gli eventi potenziali. Alcuni sono basati sui tuoi desideri; altri sono radicati nelle tue paure. Ciò che vedi e ti terrorizza non è detto che accada, e lo stesso vale per ciò che ti conforta. Tutto è soggetto al cambiamento. Le tue paure, le tue incertezze, i tuoi dubbi, sono tutti legati a quelli degli altri. Se una singola persona cambia idea, cambia il destino di tutti. I pensieri delle persone sono come grandi onde sull’oceano, che interferiscono tra loro. Cambia le onde, e cambierai il modo in cui si infrangono sulle rive della tua realtà. T.R. Williams - Il Mistero dei Libri Antichi

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I dieci miti da sfatare

Prima di entrare nel vivo del discorso mi piacerebbe ironicamente analizzare alcuni dei luoghi comuni attorno alla gravidanza che non hanno alcun fondamento scientifico, del tutto falsi, ma in grado di creare enorme confusione. 1. In gravidanza bisogna mangiare per due: Niente di più sbagliato! Bisogna invece cominciare a mangiare SANO, cercando alimenti ad alto contenuto di nutrienti, alimenti vivi, magari freschi e a kilometro zero. In linea generale, eliminare completamente quelle bevande zuccherate vuote (cioè senza nutrimento) e aumentare l’introito di acqua. Aumentare le porzioni di alimenti vegetali, stando attenti a non esagerare con la frutta perchè oltre ad un alto contenuto di vitamine ha anche tanti zuccheri. Introdurre nell’alimentazione giornaliera la fibra, molto utile per favorire il transito intestinale, magari meglio se al mattino e con tanta acqua. Evitare di mangiare troppi zuccheri ed alimenti raffinati. È possibile concedersi un dolcetto ogni tanto, ma preferibilmente a colazione o a merenda, ma evitare di mangiarlo a cena. Sostituire i grassi saturi: burro, strutto, lardo ecc. con olio extravergine di oliva, frutta secca e in particolare il sesamo che ha anche un buon contenuto di ferro e calcio. 2. Il movimento fa male e può irrigidire il perineo: Eccoci, cosa non si inventano i pigri! Assolutamente errato, anzi suggerisco esattamente il contrario! Evitare di stare troppo a lungo seduta, anche a lavoro. Sarebbe utile fare due passi almeno 5 minuti ogni ora, fare passeggiate all’aria aperta, nuotare e fare yoga o pilates. Se si è un’atleta già molto allenata, è possibile continuare, magari riducendo il ritmo, in caso contrario non cominciare ora ad allenarsi per una gara. Tutte le attività aerobiche e moderate, in particolare se all’aperto sono da consigliare. 25


3.Questo Allontanarelibro il gatto da casa:vuole essere un manuale non Se si ha un gatto che vive in casa e non si è ancora contratto la toxoplasmosi quasi praticamentema impossibile che succeda durante sullaè gravidanza, uno spunto di proprio riflessione la gravidanza. Evitare però di pulire la sabbietta e di toccare le feci, soprattutto se il partire gatto va fuori. Piuttosto non mangiate la verdura dell’orto da cui a farsi delle domande curiose e cruda e non accuratamente lavata.

cominciare a muoversi nell’intricato mondo

4. Evitare i rapporti sessuali in gravidanza: del cambiamento legato nascitamaenonalle Errato! Ne parlerò nel capitolo dedicatoalla alla sessualità, c’è nessuna evidenza che vieti i rapporti sessuali in una gravidanza regolare. settimane successive. Noncomplesse c’è rischio di aborto nel primo trimestre o di infettare il bambino, (ricordo che l’utero e la vagina sono due ambienti completamente Ho cercato di svelare il miracolo che si naseparati). Il bambino non vi osserva, anzi riceverà una dose di droghe endogene che lodietro faranno nuotare in un dolce che stato diaccoglie benessere. Dalla sconde una pancia un 30esima settimana sino alla 35esima meglio magari usare un preservativo per evitare laper possibilità di infezionidi checoglierne, possono favorire la rottura bimbo, permettere contemanticipata delle membrane.

plarne ed assaporarne la magia, la potenza ed

5. La birra fa latte: il birra mistero. La fa gonfiare lo stomaco ma riguardo al latte nulla da fare! Il luppolo invece può essere usato insieme alla galega nelle tisane per aiutare ad aumentare l’introduzione di liquidi nel periodo dell’allattamento. 6. Non si può viaggiare in particolare in aereo: Altro luogo comune! È possibile andare dove vuoi se le condizioni fisiche lo permettono e se il luogo scelto come meta non espone a rischio di guerre e/o malattie contagiose gravi. Non è consentito viaggiare in aereo dopo la 36 esima settimana (cambia a seconda delle compagnie aeree) solo per salvaguardia della compagnia da un parto in volo, cosa magari anche possibile in presenza di un’ostetrica, ma non esattamente comoda.

€ 12,00 26


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