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Ottobre 2012
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Data: 06/08/2012 Data: 06/08/2012 Pag.: 1/2 Pag.: 1/2 Data: 06/08/2012 Pag.: 2/2
Luglio 2012
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Maggio 2012
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25 maggio 2012
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Maggio 2012
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Aprile 2012
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Aprile 2012
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Aprile 2012
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Marzo 2012
SABATO 18 FEBBRAIO 2012
FIRENZE
Febbraio 2012
ATTUALITÀ
G
■ XIII
Dieci giorni di lanci,novità e anteprime per un’invasione da far girare la testa
TOSCANA
OURMET
IL RISTORANTE
L’EX FANTINO AI FORNELLI CON IL FIGLIO
vino
Atutto
GIUSEPPE CALABRESE É DA ubriacarsi. Da oggi al 27 febbraio la Toscana mette in mostra i suoi vini. Un’invasione di rossi e bianchi da far girare la testa. E mai come in questo momento l’economia vinicola è una delle poche realtà con il se-
C’
ca delle piccole cantine, di vini di nicchia con un buon rapporto qualità-prezzo. In questi giorni i vini della costa hanno suscitato un grande interesse. In primo luogo il Morellino e le etichette della Val di Cornia e di Bolgheri». Dunque c’è una riscossa dei piccoli, e molte delle aziende che erano alla Leopolda da oggi parteciperanno alle
LA BOTTIGLIA
ROSSO RUBINO CON L’UVA BIO MASSIMO VANNI ON è una Doc tra le più celebrate. Ma chi ama la cacciagione, può trovare un abbinamento ideale nei vini della Doc Monteregio. Sono i vini che nascono nei vigneti di Massa Marittima e Monterotondo Marittimo ma in parte anche di Roccastrada, Gavorrano, Castiglione della Pescaia, Scarlino e Follonica. La Doc Fabula 2008, dell’azienda Montebelli a Gavorrano, ha 13,5 gradi. È un vino biologico: Sangiovese al 98% e Ciliegiolo. Si presenta con un rosso rubino e offre profumi di ciliegia e di bosco. In bocca entra rotondo, sviluppa un buon corpo intessuto a leggeri tannini. Si abbina bene anche con carni rosse alla griglia e stufate, formaggi stagionati. Nella nostra scheda Onav raggiunge gli 84/100. Il prezzo di una bottiglia è di 7,90 euro (Enoteca Vignoli, via Cimabue Firenze).
N
FIRENZE.IT Sul nostro sito internet l’archivio dei ristoranti di Ciro De Cecco gno più. Lo dicono i numeri dell’export. I primi nove mesi del 2011 si sono chiusi con un +13,5% rispetto all’anno precedente. Un dato confermato anche a ottobre, che ha fatto registrare un +8,5. Se n’è parlato a Buy Wine, il workshop alla Leopolda che si è chiuso ieri. E che ha fornito un’altra indicazione interessante. «Le grandi Doc e Docg attirano sempre molto — spiega Marta Javarone, responsabile dell’evento per Toscana Promozione — ma gli importatori sono sempre più alla ricer-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
anteprime. Si inizia con il Vino Nobile di Montepulciano, che fino al 23 farà sfilare i suoi vini all’interno della Fortezza. Non solo, a Firenze per la prima volta si presenta in anteprima anche il Vino Chianti. Sempre oggi, un solo giorno, degustazione all’interno di palazzo Borghese. «La gente conosce il Chianti come tipologia di vino
ma non le singole aziende, per questo abbiamo deciso di fare un’anteprima» spiega il presidente del Consorzio Giovanni Busi. Parte domani, invece, l’anteprima della Vernaccia, mentre dal 20 al 22 c’è Chianti Classico Collection alla Leopolda. E la novità di quest’anno è la presenza di Winefit, un sistema rivoluzionario per servire il vi-
CIRO DE CECCO
no al bicchiere. Si tratta di una macchina piccola e compatta che risolve i problemi di spazio ma consente di conservare intatte tutte le qualità organolettiche del vino per tre settimane grazie all’uso dell’Argon, un gas assolutamente inerte. Conclude la settimana vinicola Benvenuto Brunello (dal 24 al 27). © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FANTINO più vittorioso della storia del Palio in cabina di regia e il figlio ai fornelli. È questa la formula del ristorante Mille Vini che sorge all’interno dei suggestivi spazi dell’Enoteca Italiana, nel cuore della Fortezza Medicea di Siena. Oltre che visitare la curatissima mostra delle principali etichette vinicole del Belpaese, è possibile anche assaporare piatti originali e, se si vuole, scoprire alcuni degli aneddoti più curiosi della storia del Palio di Siena. Il fantino di cui sopra è infatti Andrea Degortes, alias Aceto, che tuttora detiene il record di Carriere vinte in Piazza: 14. In cucina, il vero cavallo di razza è il figlio Alberto che, dopo una lunga esperienza che lo ha portato a lavorare in numerosi locali sparsi in Toscana e non solo, ha fatto base all’Enoteca Mille Vini dal febbraio 2011. Creatività e fantasia nella preparazione di piatti freschi sono le sue peculiarità. Il menù è prevalentemente a base di carni locali, verdure di stagione, formaggi, ma non solo. Infatti, l’eccezione con il legame con il territorio è costituito dai piatti di pesce, che sono un vero e proprio must per Alberto che già nelle sue passate esperienze nella ristorazione ha sviluppato un bagaglio di ricette molto accattivanti. Scontato sottolineare l'incredibile varianti enologiche che è possibile scegliere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Enoteca Millevini Fortezza Medicea 1 (Siena), 0577247121. Prezzo 35 euro
Se vi piace... LA BOTTEGA DEL BUON CAFFÉ
Una bella carta dei vini e un menu appagante e creativo quel tanto che basta. Di giorno bistrot, la sera luci basse e atmosfera rilassante. Costo 50 euro. 055-5535677. PIAZZA DEL VINO
Il nome dice già tutto, il punto forte sta nelle bottiglie. Dalla cucina piatti che fanno parte della tradizione italiana, interessanti gli assaggi di formaggi e salumi. Costo 40 euro. www.piazzadelvino.eu TARGA BISTROT
Un ristorante storico della ristorazione fiorentina, una cucina che riesce sempre a sorprendere, una qualità senza discussioni. In più una cantina con circa mille etichette. Costo 65 euro. www.targabistrot.net ZIBIBBO
Benedetta Vitali ha rinnovato il suo locale e dalla cucina arrivano in tavola piatti dai gusti precisi, senza sbavature, che partono dalla tradizione e arrivano dove li porta la fantasia della chef. Costo 40 euro. www.cucinazibibbo.com
Repubblica Firenze
LUNDI 23 JANVIER 2012
ActualitĂŠ
Les Croates ont dit oui Ă l’Europe. Le “ oui â€? a l’adhĂŠsion s’est imposĂŠ avec 67,11% de voix
23 Gennaio 2012
INSOLITE BELLE HISTOIRE
Le ballon fait 217 km et deux bons amis Pierre l’a lancÊ près de Cambrai. Lucas le trouve à Lanaye Pierre Durieux, 7 ans, de QuiÊvy, et Lucas Labeye, 8 b ans, de Lixhe, ne se
connaissaient pas avant qu’un ballon lancÊ par le petit Français pour le TÊlÊthon n’atterrisse dans un champ près de la maison de la mamy du petit Belge à Lanaye (VisÊ). 217 km la sÊparent de QuiÊvy (Cambrai) d’oÚ est parti le ballon de Pierre.
DĂŠbutdĂŠcembre2011,laFrancese mobilisait une nouvelle fois pour le TĂŠlĂŠthon. Dans le Nord, Ă QuiĂŠvy, 1.700 âmes, une commune proche de Cambrai, l’Êcole primaire participe Ă l’ÊvĂŠnement. Comme chaque annĂŠe, les deux cents enfants inscrits lancent chacun un ballon avec un petit mot demandantdele renvoyers’ilaĂŠtĂŠ rĂŠcupĂŠrĂŠ. D’habitude, personne nerĂŠpondmais,cettefois,c’estl’exceptionquiconfirmelarègle. “Ma-
MER DU NORD Bruges
Anvers Gand
Mouscron
BRUXELLES Louvain
Tournai Mons
LANAYE FRANCE
Hasselt
KM 217
Liège
Verviers
Charleroi Namur
QUIÉVY FRANCE France
Arlon
Pierre (7 ans)
Lucas (8 ans)
man,j’ai deux surprisesĂ t’annon- Les histoires de ballons voyageurs, cela ne fait pas rĂŞver que les enfants. l J. GRASSART/P. NEUFCOUR cerâ€?, dit Pierre Ă Bernadette Durieux. “Je croyais qu’il allait m’an- delamaisondesamammy.Ellelui une carte attachĂŠe Ă la ficelle. Ma- EndĂŠcembre,lesventsenBelgique noncerdebonnesnotesmaisilm’a a dit de me rĂŠpondre. Il espère que man a rempli la carte avec mon sontvenusprincipalementdusudrĂŠpondu que c’Êtait mieux que ce- je vais lui rĂŠpondre comme ça il nom,puisonl’apostĂŠeâ€?, confieLu- ouest. Il n’est donc pas anormal la; qu’il avait eu une invitation pourra correspondre avec un co- cas tout heureux de sa dĂŠcouverte. que le ballon de Pierre ait atterri “Je suis content d’apprendre que chez nous. “Il y aquelques annĂŠes, pour l’anniversaire de sa copine et pain français.â€? legarçonquiavaitlâchĂŠceballona des ballons lancĂŠs en Belgique qu’il avait reçu une lettre de BelgiAU BORD DE LA MEUSE bien reçu ma carte lui expliquant ĂŠtaient arrivĂŠs en Pologneâ€?, nous que.â€? Une lettre renvoyĂŠe Ă l’adresse Le ballon a atterri Ă Lanaye, Ă 217 oĂš il ĂŠtait arrivĂŠ.â€? Hier, la maman apprend Marc Vandiepenbeeck, le mentionnĂŠe sur la petite carte kilomètres de QuiĂŠvy. La frontière de Pierre (7 ans) nous a expliquĂŠ mĂŠtĂŠorologuedel’IRM. “L’und’end’identitĂŠ qui ĂŠtait accrochĂŠe au avec les Pays-Bas est toute proche. que la lettre de son fils partirait treeuxavaitpourtant ĂŠtĂŠretrouvĂŠ ballon de Pierre, celle de l’Êcole. Sa Lucas (8 ans) habite au bord de la bientĂ´t pour la Belgique. “Il m’a en... Espagne. Normal? Notre rĂŠmaman n’en croit pas ses yeux. Meuse Ă Lixhe (VisĂŠ) avec sa ma- demandĂŠ si je voulais bien qu’il rĂŠ- ponse avait ĂŠtĂŠ affirmative car il se Pourtant, c’est la rĂŠalitĂŠ. “Mon ins- man. “J’aitrouvĂŠleballonchezma ponde. J’ai ĂŠvidemment rĂŠpondu peut très bien qu’un seul ballon tituteur m’a fait lire la lettre de grand-mère,ilyatroissemainesde “ouiâ€?.Surtoutquejeluiavaisexpli- soittransportĂŠparunventcontraiLucas devant la classe â€?, raconte cela. J’Êtais allĂŠ donner du pain Ă quĂŠ que les probabilitĂŠs de revoir re.Ă€de telleshautesaltitudes, cela PIERRE NIZET Pierre, tout fier. “Il ĂŠcrit que le bal- un cheval, dans une prairie pro- la carte accompagnĂŠe d’un mot peut arriverâ€?. ÂŤ lon est tombĂŠ dans un champ près che. J’ai vu un ballon bleu ĂŠclatĂŠ et ĂŠtaient minimesâ€?. (AVEC PIERRE NEUFCOUR)
FRANCE PREMIER GRAND MEETING DU SOCIALISTE
Hollande: “Le prĂŠsident de la fin des privilègesâ€? Le candidat socialiste et prinb cipal adversaire de Nicolas Sarkozy Ă la prĂŠsidentielle, François Hollande, a attaquĂŠ hier le “monde de la financeâ€?, “adversaireâ€?sansvisage,lorsdesonpremier grand meeting de campagne Ă trois mois du scrutin. Sorti grand vainqueur le 16 octo-
15
TO SUDPRESSE
bre d’une primaire Ă l’amĂŠricaine inĂŠditeenFrance,M.Hollande,qui reprĂŠsente l’aile modĂŠrĂŠe du Parti socialiste, s’est efforcĂŠ de “fendre l’armureâ€? pour parler de lui, de sa famille,dansundiscourscombatif et marquĂŠ Ă gauche devant 25.000 militants et sympathisants rĂŠunis près de Paris. “Il n’a pas de nom,
pas de visage, pas de parti, il ne prĂŠsentera jamais sa candidature, ilneseradoncpasĂŠluetpourtantil gouverne: cet adversaire, c’est le monde de la finance â€?, a-t-il lancĂŠ. Le dĂŠputĂŠ a ensuite fustigĂŠ cette “ finance qui a pris le contrĂ´le de l’Êconomie, de la sociĂŠtĂŠ et mĂŞme denosvies â€?, cette“ emprisequiest
BientĂ´t le changement?
l EPA
CONSOMMATION NOUVEAUTÉ
Un Petrus au verre au resto? C’est possible! Qui, Ă part un milliardaib re, peut se payer un châteaud’YquemouunPetrus?Surtout si vous regardez une belle carte de vins dans un grand restaurant! Et pourtant, votre rĂŞve pourrait devenir rĂŠalitĂŠ. Grâce au WineFit, une invention italiennequi permet aux restaurateursdedĂŠsormaisvendreleurs grands crus impayables, au verre. L’importateur de cette machine valant 1.800E s’appelle Jean-Paul Perez. Ce nĂŠerlandophoneestexpertenproduitsalimentaires et prĂŠsentateur de l’Êmission Masterchef en Flandre. Il en est convaincu: “Cette
invention est rĂŠvolutionnaire carellepermetauxamateursde goĂťter ce qui ĂŠtait impayable.â€? Le procĂŠdĂŠ? Le WineFit ressembleĂ unemachineĂ cafĂŠmoderne. “UnefoisdĂŠbouchĂŠe,labouteille est immĂŠdiatement refermĂŠe grâce au bouchon spĂŠcial.â€? Le système permet une conservation d’au moins trois semaines, pour les grands crus rouges. “Iln’yapasd’oxydationgrâce Ă l’argon qui est introduit automatiquement dans la bouteille.â€? Depuis la fin novembre, JeanPaul Perez a vendu 22 WineFit. Ă€ de grands noms flamands de
la restauration. “Notamment Ă
Bart De Pooter, deux ĂŠtoiles au Michelin, qui a ĂŠtĂŠ ĂŠlu chef de l’annĂŠe par Gault & Millauâ€?. PeterVanDenBosschedelaBrasserieLatemprèsdeGandenaune, depuisdeuxmois.Ilestheureux de voir que ses bouteilles se vendent beaucoup mieux, dĂŠcomposĂŠesenverre. “C’estnormalâ€?, argumenteJean-PaulPerez. “Aujourd’hui, on prĂŠfère boire un verreenentrĂŠe,unautrepourle plat principal et ĂŠventuellement un troisième pour le dessert. Il est fini le temps oĂš on prenait une unique bouteille qui ne s’accordait qu’avec un seul platâ€?. RIGOLET: “ POURQUOI PAS? â€?
Un verre de château d’Yquem ou un grand Petrus? Il vous en coĂťtera 35E pour 6 centilitres. C’estencorechermaisc’estabordable.L’avisdeLionelRigoletdu Comme Chez Soi? “De plus en
plusdegensmedemandentsije ne fais pas de menu vins compris. Ce n’est pas le cas mais je croisquejedevraiypasser.C’est marrant car on m’a parlÊ vendredi du WineFit. Je suis perplexe mais je ne demande qu’à l’essayer�.  P. N.
Vendre le vin au verre? Lionel Rigolet n’est pas contre. l D.R.
devenue un empire â€? et “ s’est affranchie de toute règle â€?. “ Je serai le prĂŠsident de la fin des privilègesâ€?, a-t-il promis. “ J’aime les gens quand d’autres sont fascinĂŠs par l’argent â€?, “ je veux conquĂŠrir le pouvoir mais je ne suis pas vorace Âť, “je n’aime pas les honneurs, les protocoles et les palais â€?, a-t-il martelĂŠ. Le favori des sondages pour succĂŠder Ă Nicolas Sarkozy a ĂŠgalement ĂŠvoquĂŠ les grandes figures du PanthĂŠonde la gauche française, commeleseulprĂŠsidentsocialistefrançais, François Mitterrand, et l’ancien Premier ministre Pierre Mendès France.
Et a rĂŠaffirmĂŠ ses grandes prioritĂŠs: ĂŠducation et jeunesse, justice avec une grande rĂŠforme fiscale, redressement fondĂŠ sur un pacte productif et de croissance alors que la France s’enfonce dans la crise et a vu sa note dĂŠgradĂŠe d’un cran par l’agence de notation financière Standard and Poor’s. Il a ĂŠgalement annoncĂŠ que s’il ĂŠtait ĂŠlu prĂŠsident, il proposerait en janvier 2013 un “ nouveau traitĂŠfranco-allemand â€?Ă lachancelièreAngelaMerkel.Ilfaut“ ouvrirun
nouveau cycle en Europe, celui d’une coopÊration Êconomique, industrielle, ÊnergÊtique entre nos deux pays �, a-t-il estimÊ. 
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Gennaio 2012
Dicembre 2011
Novembre - Dicembre 2011
F��VINO � CIBO � news ❮ CAVIT PRESENTA IL NUOVO METODO CLASSICO DELLA PRESTIGIOSA LINEA ALTEMASI E’ nato in casa Altemasi il Rosè TRENTO DOC Metodo Classico, una nuova ricercatissima cuvée che completa la pluripremiata gamma di prodotti fiore all’occhiello della cantina trentina, destinata solo ai migliori ristoranti e enoteche d’Italia. Seguito attentamente dall’enologo Paolo Turra, questo vino si presenta sin da subito come un prodotto di estrema qualità e raffinata eleganza, espressione autentica del territorio trentino come regione ad alta vocazione spumantistica. L’Altemasi Rosè Metodo Classico proviene da uve Chardonnay e Pinot Nero di alta collina (tra i 450 e 600 mt di altitudine) che si combinano armonicamente per una cuvée di prestigiosa denominazione: Trentodoc. Cavit è nata nel 1950 come consorzio di cantine con l’obiettivo di creare e di diffondere la “cultura” del vino in tutta la regione, assistere le associate e contribuire alla "formazione" dei viticoltori trentini; l’azienda ha ottenuto, dal 2000 ad oggi, più di 400 tra premi e riconoscimenti.
❮ IL NATALE DI BAULI Anche quest'anno arrivano, puntalissimi, gli auguri di Bauli: la gamma che propone quest'anno si arricchisce di prodotti da forno sempre più originali; ad affiancare le referenze della tradizione, immancabili sulla tavola degli italiani nei giorni di festa, arrivano novità golose nel gusto e curiose nella forma. www.bauli.it
❮ TAPPI IN SUGHERO, AMORIM LI FA E LI RICICLA Perché buttare nella spazzatura una materia preziosa come il sughero? I tappi in sughero si raccolgono e si riciclano grazie ad “Etico”, il box che mette in circolo l’amore per la natura, un progetto ideato dall’azienda coneglianese Amorim Cork Italia, leader nazionale nella vendita di tappi in sughero, che sta appassionando numerosi nuovi partner. Il ricavato della vendita dei tappi sarà destinato ad associazioni sul territorio anch’esse impegnate nella raccolta, mentre il sughero riciclato sarà recuperato per una delle sue tante applicazioni alternative, dal design alla bioedilizia. Per maggiori informazioni scrivere a mail.acit@amorim.com.
❮ WINEFIT: IL DISPENSER PROFESSIONALE CHE RIVOLUZIONA LA MESCITA E IL SERVIZIO DEL VINO In un mercato del vino che registra un calo generale nei consumi in termini quantitativi a favore di abitudini più orientate alla qualità, Winefit presenta una nuova opportunità per proporre il vino al bicchiere garantendone la massima qualità organolettica e diventa la soluzione ideale per i professionisti che desiderano offrire il servizio del vino al calice in linea con i nuovi trend di consumo. L’innovativa tecnologia di Winefit è nello speciale tappo, protetto da brevetto industriale, con il quale viene richiusa la bottiglia una volta aperta, e nel fatto che Winefit introduce per primo l’impiego dell’Argon, il gas inerte per eccellenza, che consente di conservare inalterate le qualità del vino per più di un mese. Winefit versa nel calice una quantità predeterminata di vino e, successivamente, immette Argon nella bottiglia; il sistema all-in-one contiene la bombola di Argon e non necessita di installazione: la sua compattezza lo rende uno strumento adatto anche a spazi ridotti e non richiede nessun tipo di impianto esterno di supporto.
L’ A r t e i n C u c i n a
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30 Aprile 2011
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Sabato 30 aprile 2011
La tendenza del mercato
La Cina è molto più vicina per il buon vino italiano Le cantine come Marco Polo: vanno in Estremo Oriente con i manager ::: WINENEWS MONTALCINO
QQQAncora un “work in progress” il mercato cinese, dove però alcune tra le aziende italiane più importanti hanno messo radici ormai da qualche anno, precedendo aziende del calibro di Opus One (joint venture fra il gigante americano Constellation Brands e la Baron Philippe de Rothschild), che ha appena aperto un proprio ufficio commerciale ad Hong Kong. Sì, perché è importante poter contare su importatori e distributori, oltre che, ovviamente, su investimenti pubblicitari e azioni di promozione istituzionale. Ma non è tutto. L’opera di un capo area che viva e lavori in loco è a dir poco fondamentale. Un mercato assai promettente e dal trend di crescita importante (nel 2010, i vini italiani sono cresciuti del 96%), ma complicato a partire dall’approccio con la lingua, in cui i parametri di vendita sono ancora distanti da quelli impiegati sulle piazze di tutto il mondo e dove i marchi del Bel Paese enoico, che detengono una quota del 6% del mercato, non hanno il peso dei marchi francesi, che hanno invece il 46% della quota di mercato del vino importato (il 10% di quello consumato in Cina). «I canali commerciali del vi-
Una cantina toscana Olycom no in Cina sono ancora disordinati e un buon importatore è decisivo anche se non sufficiente», spiega Stefano Leone, export manager della griffe Antinori», per questo, «è necessario avere una persona dipendente dell’azienda sul posto, affiancando il più possibile l’importatore e controllando le operazioni commerciali sul campo. Da un anno Antinori ha una figura aziendale che vive e lavora a Shangai e da lì cura il mercato dell’Asia». Anche Masi, una delle aziende di riferimento del Veneto enoico, ha personale aziendale
News & People
in loco che «affianca l’importatore», spiega Sandro Boscaini, presidente della Masi Agricola, «perché questo è l’unico modo per seguire questo mercato dalle grandi potenzialità ma dove i tempi di reazione al vino, quello italiano in particolare, sono lenti, perché i vini-icona sono quelli francesi e noi dobbiamo ancora accreditarci definitivamente in questo senso». Lo stesso approccio è per la griffe del Brunello di Montalcino, la Castello Banfi: «È l’unico modo per gestire dei distributori-importatori che spesso hanno bisogno», spiega Rodol-
a cura di WINENEWS
In Russia per l’Asti è battaglia legale
Panerai, bis in Sicilia dopo la Toscana
QQQUna vera e propria guerra alle bottiglie di Asti contraffatte, dopo che in Russia sono state messe in commercio bottiglie “tarocche” di improbabili “Asti Santino”, “Lady’s Asti” e “Moscato d’Asti”: il Consorzio dell’Asti Docg ha presentato a San Pietroburgo tutte le azioni legali intraprese contro le aziende russe che producono falsi.
QQQI Domini di Castellare di Castellina si allargano in Sicilia: dopo Castellare di Castellina (Chianti Classico) e Rocca di Frassinello (Maremma), è Gurra di Mare la nuova realtà del gruppo di Paolo Panerai, che affianca sull’isola la tenuta Feudi del Pisciotto. Il primo vino, “Tirsat”, prodotto in 6.000 bottiglie, sarà un blend di Chardonnay e Viognier.
Un “bastimento” per il made in Italy
Alimentazione sana per un pianeta migliore
QQQÈ salpata da Genova il 25 aprile la barca portata dal navigatore Giovanni Soldini e da Oscar Farinetti (presidente di Eataly), che arriverà a New York il 2 giugno. Scopo: promuovere nuove idee per la qualità del made in Italy. Ma prima Farinetti ha inaugurato il nuovo “Eataly” di Genova, un investimento da 3 milioni di euro nel porto antico della città.
QQQMangiare meno per mangiare tutti, ma non basta. Serve un passo in più, assumere uno stile nutrizionale che salvaguardi l’equilibrio del pianeta. Secondo lo studio del “Barilla Center for Food & Nutrition” (www.barillacfn.com), la soluzione arriva dalla dieta mediterranea, di cui viene calcolato l’impatto ambientale attraverso l’ecological footprint.
Gli americani vogliono Il futuro del vino italiano: solo il vero sughero se ne parla a Porto Cervo QQQGli americani preferiscono il sughero agli altri tappi. Calano precipitosamente le vendite di vino con chiusure alternative, che, tra novembre 2010 e febbraio 2011, hanno segnato un -13%, su una crescita delle bottiglie con il sughero del 14%. A dirlo i dati Ac Nielsen, in un sondaggio nella campagna Usa di sensibilizzazione sul sughero “100% Cork”.
QQQUna serie di convegni con i grandi nomi dell’enologia italiana - produttori, esperti e giornalisti - che si confronteranno su come cambierà il modo di fare il vino in vigna e in cantina nei prossimi dieci anni, saranno al centro del Porto Cervo Wine Festival (6-8 maggio). A partire dal workshop “Il vino del futuro: cosa ci sarà in bottiglia nel 2020?”.
fo Maralli, direttore sales & marketing Castello Banfi, «di un sostegno, non essendo specializzati sui vini italiani. I vini italiani si vendono molto bene nelle grandi città, nelle grandi catene alberghiere e nei ristoranti, ma ancora manca una penetrazione più incisiva nei supermercati cinesi, nelle seconde e terze città, dove i vini italiani sono praticamente assenti». Una strategia leggermente diversa è quella intrapresa dalla famiglia Zonin, che ha puntato su un “resident manager” dell’azienda che, però, lavora «all’interno della struttura del nostro importatore per la Cina», spiega Francesco Zonin, che dirige l’attività commerciale dell’azienda di famiglia, un mercato che «non ha ancora trovato una sua precisa fisionomia, specialmente dal punto di vista del consumo locale e, probabilmente», osserva Zonin, «è nei prossimi tre anni che si giocherà la partita decisiva». «Abbiamo una persona dell’azienda che vive e lavora in Cina per seguire da vicino i vini di Frescobaldi», spiega Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato dell’azienda fiorentina, «e stiamo proprio in questi giorni pianificando la presenza di un altro nostro uomo per seguire i vini della Tenuta dell’Ornellaia in Asia».
BORDEAUX
ETILOMETRO
Vinexpo un po’ più tricolore
Bottiglia addio ora si beve solo a bicchiere
Saranno 320 le cantine italiane che, con l’Ice e le Camere di Commercio, o da “indipendenti” (dal Gruppo Italiano Vini a Cecchi, da Santa Margherita a Zonin, da Masi Agricola a Tenuta dell’Ornellaia), rappresenteranno l’Italia a Vinexpo (www.vinexpo.com), dal 19 al 23 giugno a Bordeaux, per alimentare la spinta all’export. E proprio da Vinexpo arriva uno studio sul vino italiano, in cui si fissano alcuni punti fermi: l’Italia è il secondo produttore di vino d’uva al mondo, il primo consumatore mondiale di vini fermi in termini di volume (quinto in termini di valore). È il quinto consumatore mondiale di vini frizzanti, il sesto mercato mondiale in termini di consumo di vini commercializzati a più di 10 dollari americani la bottiglia. È il primo mercato mondiale per il consumo di vini commercializzati a meno di 5 dollari americani la bottiglia e il primo esportatore mondiale di vino in termini di volume e secondo in termini di valore. Sul fronte degli alcolici, l’Italia segna decisamente il passo: il consumo è retrocesso del 4,25 % fra il 2005 e il 2009. Al di fuori di rhum e vodka - il cui consumo aumenta - tutte le categorie di alcolici retrocedono, in particolare i liquori e i brandy. WINENEWS
AGENDA
Con la crisi che pesa, l’etilometro che incombe e la curiosità enoica che cresce, il vino al calice è una soluzione perfetta per assaggiare vini diversi, anche costosi, senza rischiare salute e patente. L’evoluzione qualitativa della mescita è stata possibile grazie alla ricerca scientifica, con strumenti che permettono di conservare perfettamente le bottiglie. L’ultima novità? È “Winefit One” di Winefit (www.winefit.it), idea tutta italiana. Senza bisogno di installazione e manutenzione, è ideale per quei locali che non hanno spazio per macchine ingombranti, ma anche per gli appassionati che a casa hanno “timore” di stappare bottiglie importanti. Grazie al suo sistema all-in-one, Winefit contiene la bombola di azoto al suo interno: occupa pochissimo spazio, si posiziona ovunque e può essere spostato facilmente. In pratica, la bottiglia di vino viene stappata e subito richiusa con lo speciale tappo erogatore Winefit One, coperto da numerosi brevetti internazionali. Poi basta inserirla nell’apparecchio e schiacciare un pulsante: la macchina provvede automaticamente a versare nel bicchiere una quantità predeterminata di vino e a immettere l’azoto nella bottiglia. Per brindisi sempre al top. WINENEWS
a cura di WINENEWS
Langhe, caccia al tesoro Firenze, in 14 film e focus sul Grignolino il gusto del cinema QQQI vigneti del Barolo saranno lo scenario della “Caccia al tesoro” organizzata il 1° maggio da Turismo in Langa: un’occasione per visitare cantine e castelli nel cuore delle Langhe (info: www.turismoinlanga.it). Il 22 maggio, in Monferrato, torna l’evento “Di Grignolino … in Grignolino”, organizzato dalla Condotta Slow Food del Monferrato Casalese e di Moncalvo, con cantine da scoprire e vignaioli da conoscere (info: www.monferratoslow.com).
QQQSaranno 14 i film, tutti legati dal filo conduttore dell’enogastronomia, protagonisti della rassegna “Il Gusto del Cinema”, organizzato dal Cineclub24 dal 2 al 23 maggio nella Casa del Popolo di Vinci (Firenze). Ogni visione sarà seguita da un corso di introduzione alla degustazione del vino. Tra i film in programma: Il profumo del mosto selvatico, Per incanto o per delizia, Pranzo di Ferragosto, Waitress - Ricette d’amore. Info: infoclub24@gmail.com
Milano food week parte il 7 maggio
A Lucca il top dell’enologia toscana
QQQMilano non solo da bere: dal 7 al 15 maggio, torna “Milano Food Week”, eventi a tema che coinvolgono tutta la città, dai negozi alle piazze, dai ristoranti alle gallerie d’arte (info: www.milanofoodweek.com). Il 2 maggio, a Brescia, c’è “Curtefranca una Doc da scoprire”, nella splendida cornice del Museo Mille Miglia di Sant’Eufemia. Qui, il Consorzio del Franciacorta allestirà i banchi d’assaggio di 23 cantine del territorio (info: www.franciacorta.net).
QQQUna grande rassegna di vini provenienti dalle province toscane che subiscono l’influenza del Mar Tirreno: il 7 e l’8 maggio, il Real Collegio di Lucca sarà la sede dell’Anteprima Vini della Costa Toscana. Gli appassionati potranno incontrare oltre 80 produttori che, in esclusiva, presenteranno le nuove annate, mentre l’intera città di Lucca sarà coinvolta da una serie di percorsi enogastronomici nei ristoranti e nelle enoteche. Info: www.grandicru.it
30 Aprile 2011
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NEWS DAL MONDO DELL'ENOGAST RONOMIA
Bottiglia addio, ora si beve solo a bicchiere Id articolo n.: 24448 Pubblicato il : 30/4/11 Numero di letture: 45 Bottiglia addio, ora si beve solo a bicchiere ... Etilometro... Con la crisi che pesa, l'etilometro che incombe e la curiosità enoica che cresce, il vino al calice è una soluzione perfetta per assaggiare vini diversi, anche costosi, senza rischiare salute e patente.
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Get Your Favorite Indian Channels Buy a Yearly Pack, Get Free TV Box! 'evoluzione qualitativa della mescita è stata possibile grazie alla ricerca scientifica, con strumenti che permettono di conservare perfettamente le bottiglie. L'ultima novità? È "W inefit One" di W inefit (w w w .w inefit.it), idea tutta italiana. Senza bisogno di installazione e manutenzione, è ideale per quei locali che non hanno spazio per macchine ingombranti, ma anche per gli appassionati che a casa hanno "timore" di stappare bottiglie importanti. Grazie al suo sistema all-in-one, W inefit contiene la bombola di azoto al suo interno: occupa pochissimo spazio, si posiziona ovunque e può essere spostato facilmente. In pratica, la bottiglia di vino viene stappata e subito richiusa con lo speciale tappo erogatore W inefit One, coperto da numerosi brevetti internazionali. Poi basta inserirla nell'apparecchio e schiacciare un pulsante: la macchina provvede automaticamente a versare nel bicchiere una quantità predeterminata di vino e a immettere l'azoto nella bottiglia. Per brindisi sempre al top. Autore: WineNews Fonte/Autore:
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Winefit One…Cos’è? A vete m ai avuto voglia di as s aggiare v ini div ers i nella s tes s a s erata? Ec c o ora è pos s ibile grazie all’introduzio ne in s em pre più loc ali di ques to nuov o w ine dis pens er c he perm ette di s erv ire al c alic e il vino s c elto e di as s aporarne s apori, odori e c olore s enza perdite da nes s un punto di vis ta. Il c ons um o al bic c hiere s ta diventan do s em pre più una m oda al c ui diffonders i hanno c ontribuito s ia la c ris i c he la paura dell’etilom etro. In Franc ia 9 loc ali s u 10 offrono la m es c ita al bic c hiere ed è di m oda in quas i tutta Europa. Il vantaggio è di as s aggiare il nettare di una bottiglia c os tos a e plac are la nos tra c urios ità o divertirs i a c urios are fra tante propos te. V i piac e l’idea?
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28 aprile 2011
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Pere Al Pinot Nero « Vino in Festa 2011 in Alto Adige dal 14 maggio all’11 giugno
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Dopo Assoenologi il parere di Federvini sul futuro del vino »
Vino al bicchiere con Winefit One Posted 28/04/2011 by winerymasothaler in Uncategorized. Lascia un commento
Il vino al bicchiere rappresenta una grande opportunità per bar, ristoranti e trattorie, case vinicole e cantine ed è una realtà che si è ormai affermata in tutto il mondo, complici i controlli alcolemici, la curiosità della novità enologica, oltre al vantaggio di permettere l’assaggio di vini inarrivabili per gli elevati costi della bottiglia. Il problema, che spesso scoraggia l’operatore, è la conservazione del vino che rischia l’ossidazione e la perdita delle caratteristiche organolettiche. L’ultima novità in risposta a questo problema è “Winefit One” di Winefit. Si tratta di un wine dispenser all in one made in Italy, un rivoluzionario sistema professionale per la mescita di vino a qualità costante: rispetto agli apparecchi tradizionali, Winefit racchiude il cuore della sua tecnologia nel tappo. Per questo non si dovrà scegliere il modello in base al numero di bottiglie da proporre ma saranno forniti i tappi che serviranno e in ogni momento si potrà ampliare l’offerta di vini al bicchiere. Winefit One sfrutta un semplice sistema di conservazione: dopo aver stappato la bottiglia, si applica il tappo fornito da Winefit, la si introduce nella macchina che immette azoto all’interno della bottiglia per la sua conservazione e consente di erogare la quantità desiderata di vino. Il tutto senza bisogno di istallazione e manutenzione e col minimo ingombro. L’apparecchio è dotato di un alloggiamento per una bombola di gas, non ricaricabile, che permette di aprire e di conservare fino a 7 0 bottiglie di vino. Il dispenser Winefit One ha inoltre in dotazione opzionale un esclusivo decanter che ossigena il vino nel momento della sua erogazione facendo esaltare il bouquet aromatico delle tipologie più pregiate e offre l’opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale.
Dopo Assoenologi il parere di Federvini sul futuro del vino Vino al bicchiere con Winefit One Vino in Festa 2011 in Alto Adige dal 14 maggio all’11 giugno Mostra Nazionale dei vini passiti e da meditazione Frappato Enologia e gastronomia in Italia dall’ottocento a ieri. Che differenza c’è tra Prosecco Spumante e Champagne? Aglianico Cantine aperte in Emilia Romagna
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Per informazioni: www.winefit.it
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26 Aprile 2011
H o m eC h i
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WineFit, per una mescita tecnologica Autore: Nicoletta Calonaci
V I N O
Procedi
Argomento: News dal Vino
26/4/2011, 12:50
Debutta sul mercato Winefit One, il nuovo wine dispenser che grazie a un inedito sistema di erogazione consente di aprire, gestire e conservare contemporaneamente un numero illimitato di bottiglie di vino. Un prodotto di ultima generazione, dalla tecnologia e manifattura rigorosamente italiane, capace di offrire a cantine, enoteche, wine bar, ristoratori e appassionati una soluzione funzionale ed economica per incrementare la vendita del vino a bicchiere a qualità costante. Come spesso accade, quando vengono sviluppati e portati a termine progetti assolutamente innovativi, l’intuizione alla base del brevetto esclusivo di Winefit srl, società nata da una costola di Ecotechnics spa, azienda toscana leader mondiale nelle tecnologie per il recupero e il riciclo del gas freon, è tanto essenziale quanto geniale. Partendo dall’esame delle apparecchiature presenti sul mercato e delle loro caratteristiche, dalle osservazioni e dai rilievi mossi dai professionisti di settore che ne fanno uso abituale, è stato ideato un sistema rivoluzionario, incentrato sull’idea di spostare il cuore del procedimento dalla macchina a un tappo erogatore di concezione del tutto originale. Con Winefit One tutto diventa più semplice, basta stappare la bottiglia e richiuderla subito con lo speciale tappo erogatore, poi inserirla nel corpo centrale dell’apparecchio e schiacciare un pulsante: la macchina provvederà automaticamente all’immissione del gas alimentare e a versare nel bicchiere una quantità predeterminata di vino. Una volta terminata l’erogazione, l’apparecchio è pronto per accogliere altre bottiglie dotate di tappo Winefit One che, grazie a un particolare sistema di fissaggio, si adatta perfettamente a diversi formati (da 0,7 5 e 1,5 lt). Una soluzione professionale all’avanguardia, in grado di ottimizzare le degustazioni ruotando una vastissima gamma di etichette e fornire agli operatori l’opportunità di ampliare la fruibilità e la conoscenza dei vini, soprattutto i più pregiati. La qualità del prodotto rimane costante nel tempo ed è garantita dagli effetti benefici dell’azoto che annullano il processo di alterazione del vino, mantenendone intatte le caratteristiche organolettiche e conservandone a lungo l’originaria piacevolezza: ogni volta che si serve un bicchiere è come stappare una nuova bottiglia. Winefit One presenta molteplici vantaggi, a cominciare dal suo ingombro minimo che lo r ende adattabile a qualsiasi locale. Il suo gradevole design all-in-one è stato studiato per ottenere la massima compattezza, tanto da poterlo posizionare ovunque e spostarlo facilmente. Per di più, fattore di
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Riccardo Arrigoni Vigna del Prefetto Carra di Casatico Acuto Roverè della Luna Zero Wine – Rosato Zero Wine – Bianco Toccalmatto Sibilla Rude Boy Noel du Sanglier
A r g o m e n t i Bere, mangiare… degustare (12) L'abbinamento fa la forza (4) converted by Web2PDFConvert.com
grande rilievo, non richiede nessun impianto esterno per l’azoto e, quindi, non ha bisogno né di installazione, né di manutenzione. Al suo interno contiene infatti una bombola di gas non ricaricabile che permette di stappare e conservare fino a 7 0 bottiglie. Inoltre, per apprezzare subito il profumo, il corpo e il colore che ogni vino racchiude, il dispenser Winefit One ha in dotazione opzionale un esc lusivo decanter che ossigena il vino nel momento stesso in cui viene erogato. Questo speciale accessorio, oltre ad essere utilissimo per la mescita, è un ottimo strumento per far sviluppare subito il bouquet aromatico dei vini più pregiati. Infine, Winefit offre l’opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale. Tecnologia sofisticata, pragmatismo progettuale, versatilità, facilità d’utilizzo e costi contenuti sono i tratti distintivi che caratterizzano Winefit One, l’unico sistema che garantisce un ritorno immediato dell’investimento e una maggiore resa qualitativa e quantitativa del servizio. Un vero e proprio valore aggiunto, fruibile da tutti i professionisti del settore vinicolo. A partire dalle aziende e dalle cantine che, incentivando lo sbicchieramento, avranno la possibilità di promuovere presso un pubblico sempre più ampio i propri prodotti e testarne direttamente il livello di gradimento. Per non parlare dei gestori di enoteche e wine bar, che potranno proporre vini di alto livello a prezzi accessibili, bypassando così la necessità di dover vendere le migliori etichette esclusivamente a scaffale. Dal canto loro, i consumatori, potranno finalmente avvicinarsi con maggior facilità a prodotti di alta qualità, assaporando un buon calice di vino, senza dover acquistare l’intera bottiglia. In aggiunta, Winefit One si prefigura anche come soluzione ideale per quei ristoranti e bar che vorranno accrescere l’offerta di vini al bicchiere e dare al cliente la possibilità di accompagnare ogni portata con un bouquet diverso, sperimentando nuovi abbinamenti. Tuttavia, per la prima volta, un dispositivo di questo genere può essere considerato un accessorio d’interesse ed economicamente accessibile per i tanti privati che apprezzano il piacere di degustare un buon vino a casa propria. In ultimo, è importante sottolineare che l’aumento della vendita del vino al bicchiere potrà contribuire a sviluppare l’abitudine a un consumo più consapevole e responsabile, a tutela della salute individuale e nel rispetto delle severe sanzioni di legge previste per chi guida in stato di ebbrezza. Print Like
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02 05 2011 @ Sant'Eufemia Curtefranca, una DOC da scoprire tra 2 giorni e 13:56 ore. 07 05 2011 @ Franciacorta Franciacortando tra 7 giorni e 13:56 ore. 07 05 2011 @ Monte San Pietro Vino & Turismo tra 7 giorni e 13:56 ore. 20 05 2011 @ Castelnuovo Magra Benvenuto Vermentino tra 20 giorni e 13:56 ore. 26 05 2011 @ Roma Wine Kiss tra 26 giorni e 13:56 ore. 27 05 2011 @ Poggibonsi Toscana Wine Festival tra 27 giorni e 13:56 ore. 29 05 2011 @ tutta Italia Cantine Aperte tra 29 giorni e 13:56 ore.
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23 Aprile 2011
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Sabato 23 aprile 2011
I riti religiosi e il nettare di Bacco
CONSUMI
Il vino è davvero il calice dell’alleanza
Pasqua a tavola è famiglia e tradizioni
Ebrei e cristiani uniti nella sacralità della vigna Ma anche per i musulmani l’uva è frutto “buono” QQQSe ne parla spesso, sui giornali e in tv, ma in pochi conoscono il vero significato del vino nelle religioni cattolica, ebraica e musulmana. Per comprenderlo meglio, Winenews ne ha parlato con Yoseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica di Firenze, padre don Filippo Belli, biblista e docente di Sacre Scritture presso l’Università di Firenze, e Mohamed Nasimi, vice presidente della Comunità Islamica di Colle Val d’Elsa e di Siena. Il vino, seppur in forme diverse, riguarda o lambisce i percorsi di tutte e tre le principali religioni monoteiste. «Il vino è il simbolo della vita - esordisce Yoseph Levi - e della gioia, la Bibbia stessa non pone problemi al consumo di vino, finché avviene nella giusta misura. Basti pensare a Noè, che sceso dall’arca pianta la vite, ma, inesperto com’è, beve fino ad ubriacarsi, e quello è peccato, mentre quando viene “mescolato bene”, reso quindi più leggero, è un vero e proprio dono, del Divino, ma anche dell’uomo, perché sappiamo bene che senza l’intervento umano non ci sarebbe il vino: c’è quindi una collaborazione
tra il divino e l’umano. Per la nostra religione è molto importante anche che il vino non contenga sostanze di origine animale proibite, ma a parte questo qualsiasi vino va bene». «L’importanza del vino nella nostra religione - spiega don Filippo Belli - è indissolubilmente legata alle gesta di Gesù Cristo. Ma c’è un precedente, narrato nell’Antico Testamento: quando le tribù di Israele si insediano sulle terre appena conquistate, una delle prime cose che fanno è
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I bellissimi e magnifici luoghi delle Langhe del Barolo saranno il terreno di svolgimento della “Caccia al tesoro”, organizzata da Turismo in Langa: un’occasione il 1 maggio, per tuffarsi nel mondo del vino d’alto prestigio del Piemonte, visitando cantine e castelli nel cuore delle Langhe del Barolo.
smettendo il Corano agli arabi ha un fondamento scientifico - spiega Mohamed Nasimi, vice presidente della comunità islamica di Colle Val d’Elsa e di Siena - Allah dice infatti di non consumare vino prima della preghiera, per non compromettere le capacità cognitive di chi si appresta a raccogliersi tra le mani di Dio. C’è poi una seconda frase sul vino pronunciata da Allah a Maometto: “Ti chiederanno cosa c’è di buono e cosa di cattivo nel vino. Dì che di buono c’è il commercio, di cattivo le conseguenze del berlo”. Successivamente fu considerata sostanza non lecita ed impura, al pari del gioco d’azzardo e del mangiare animali morti non per mano dell’uomo. Il vino nella nostra religione non assume particolari simbolismi, ma è una sostanza chiaramente proibita. Lo stesso vale per ogni bevanda alcolica, dalla birra al whisky, ed è un precetto fondamentale per un buon musulmano, da cui non si può prescindere». Tanto che nei Paesi islamici l’uva prodotta viene esportata o destinata a produzioni diverse da quella vinicola, specie l’aceto.
[Info: www.turismoinlanga.it]
WINENEWS
piantare la vigna, che necessita di anni per essere produttiva, ed è dunque un simbolo della volontà di stabilirsi. L’immagine della vigna nell’Antico Testamento viene usata anche da Dio stesso per raccontare quanto si prenda cura del proprio Popolo. Ed è proprio in questa tradizione che si inserisce il Nuovo Testamento e la storia di Gesù Cristo. Nel Vangelo di Giovanni è narrato il miracolo delle Nozze di Cana, in cui Gesù, per mostrare la propria presenza alla gente, trasforma
l’acqua in vino». Ma il vino, insieme al pane, nel Cattolicesimo diventa simbolo stesso della presenza di Cristo: «Il vino è scelto in quanto elemento essenziale per la gioia della vita di una persona, così come lo è Gesù. Nell’Eucaristia, quindi, si trasforma nel sangue stesso di Gesù, speso fino all’ultima goccia per il proprio popolo», conclude padre Filippo Belli. Il discorso cambia radicalmente nella religione musulmana: «La proibizione rivolta dal profeta Maometto tra-
Weekend di
COSA MANGIAVANO I CAPI DI STATO Da Umberto I di Savoia a Einaudi, da Vittorio Emanuele III a Pertini, da Saragat a Gronchi, ecco cosa amavano mangiare i nostri capi di stato ne “I menu del Quirinale”, ampia testimonianza, presentata dall’Accademia Italiana della Cucina, su usi e costumi dei Capi di Stato, con 250 menu inediti dei 4 Re e degli 11 Presidenti della Repubblica. Il volume, presentato a Milano il 28 aprile (Circolo della Stampa, Palazzo Bocconi), si inserisce nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
[Info: www.accademiaitalianacucina.it]
CURTEFRANCA, DOC DA SCOPRIRE Un’occasione Franciacorta per non degustare le fanose “bollicine”, ma i vini “fermi”: torna il 2 maggio
News & People
“Curtefranca una Doc da scoprire”, evento di scena al Museo “Mille Miglia” di Sant’Eufemia, a Brescia. Qui il Consorzio per la tutela del Franciacorta, farà conoscere oltre 70 fra le migliori etichette di vini bianchi e rossi prodotti nel territorio di 23 aziende consorziate
[Info: www.franciacorta.net]
CACCIA AL TESORO NELLE LANGHE
a cura di WINENEWS
Per William e Kate lo champagne di Churchill
Europa chiama Italia sull’etichetta di origine
QQQSvelato il mistero del brindisi alle “nozze del secolo”: lo Champagne ufficiale al matrimonio tra il Principe William e Kate Middleton sarà il Pol Roger. Maison preferita da Winston Churchill, tanto che Pol Roger nel 1984 ha creato il “Cuvee Sir Winston Churchill”, è distribuito in Italia dalla Tenuta di Biserno di Lodovico Antinori.
QQQLa discussa legge sull’etichettatura d’origine, approvata in Italia, arriva in Europa: il Parlamento europeo ha votato a favore dell’obbligo di indicare il luogo di provenienza per carne, pollame, latte, prodotti lattiero-caseari ed ortofrutticoli freschi, con unico ingrediente, e per quelli trasformati che hanno come ingrediente la carne, il pollame ed il pesce.
Il miglior chef al mondo è ancora il danese Redzepi
Un lieve soffio di azoto per tenere fresco il vino
QQQCome un anno fa, è ancora lo chef danese René Redzepi del Noma ad aggiudicarsi il “S.Pellegrino World’s Best Restaurant 2011”, considerato l’Oscar della ristorazione mondiale. A seguire due locali spagnoli: El Celler de Can Roca e Mugaritz. Il nostro Massimo Bottura (Osteria Francescana) si aggiudica il quarto posto.
QQQVino al bicchiere, da tendenza a realtà affermata in tutto il mondo: l’ultima novità, tutta italiana, è “Winefit One” di Winefit (www.winefit.it). Si stappa la bottiglia, si applica uno speciale tappo e si inserisce nella macchina, che immette azoto per la conservazione ed eroga la quantità desiderata di vino. Perfetta anche per uso domestico.
E adesso Verona Fiere punta su frutta e verdura
La Doc Sicilia al traguardo Ok dal Comitato nazionale
QQQOggi, con Vinitaly, è il punto di riferimento per il vino italiano (prossima edizione: 25-28 marzo 2012). Ma, in futuro, Verona Fiere punta a diventare l’hub fieristico di riferimento anche per un altro settore fondamentale dell’agricoltura, l’ortofrutta, che, nel 2010, ha realizzato l’export record di 4,2 miliardi di euro, battendo proprio il vino (3,9 miliardi).
QQQIn dirittura d’arrivo la tanto attesa Doc Sicilia: il consiglio tecnico del Comitato nazionale vini ha dato parere positivo sulla denominazione unica regionale. Superato con una deroga per 10 anni il problema legato “all’ambito aziendale” che obbliga il produttore a rispettare determinate percentuali di vitigni autoctoni.
AGENDA
Tutti a casa per Pasqua, con un occhio alla tradizione e uno al portafoglio: il 77% degli eno-appassionati italiani trascorrerà le prossime festività davanti ad una tavola imbandita, insieme alla famiglia e agli amici, senza muoversi dalla propria abitazione. Solo il 17% degli amanti del buon bere si recherà al ristorante, e il 6% opterà per un pranzo al sacco. Lo dice il sondaggio di www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli enonauti, e Vinitaly (www.vinitaly.it), tra i principali appuntamenti dell’enologia internazionale. Proprio per risparmiare, si attingerà alle scorte custodite in cantina: ben il 78% di chi ha risposto al sondaggio stapperà bottiglie che già possiede (magari etichette preziose e vecchie annate), a fronte di un 22% che, invece, acquisterà specificamente etichette per l’occasione. Anche per la Cia (Confederazione italiana agricoltori), nonostante le difficoltà economiche e i rincari, gli italiani non rinunciano alla tradizione: per mangiare a Pasqua spenderanno complessivamente quasi 3,7 miliardi di euro, con un incremento in valore sul 2010 del 5,7%. Secondo i calcoli di Federalimentare (Confindustria), nella “Settimana Santa”, gli italiani spenderanno per la tavola - tra salumi, uova, cioccolato, vini e dolci tradizionali - 3 miliardi di euro.
a cura di WINENEWS
Masi, Venissa e Villa Russiz Feudi di San Gregorio, testimoni di vino e cultura bollicine e fotografia QQQTre grandi viticoltori, Masi Agricola in Valpolicella, Tenuta Venissa di Bisol a Mazzorbo Burano e Villa Russiz nel Collio, e tre grandi vini, l’Amarone, il Cartizze e il Friulano, per testimoniare l’eccellenza di un territorio. “Il vino e…” (28-30 aprile): una serie di incontri sul vino, ma anche su storia, cultura e cucina, con il cantastorie Gualtiero Bertelli, che attraverserà con le sue ballate tutti gli appuntamenti.
QQQDue giorni all’insegna della fotografia (30 aprile - 1° maggio), protagonisti assoluti i “Patriarchi”, le piante secolari ospitate tra i filari di Feudi di San Gregorio a Sorbo Serpico (Avellino). Un week-end alla scoperta dei segreti della fotografia, con un approfondimento delle tecniche di base ed esercitazioni nei vigneti storici di Taurasi, accompagnato da un percorso enogastronomico, curato dallo chef del Marennà.
Info: www.ilvinoe.it
Info: www.feudi.it
A Pavia e Morimondo appuntamenti di sapori
Assaggi e degustazioni nella Costa degli etruschi
QQQTris di appuntamenti, con i sapori pavesi: a Pasqua e Pasquetta, torna il mercatino enogastronomico a filiera corta della Certosa di Pavia, con vini Doc, salumi e formaggi, in un luogo carico di storia e spiritualità. Il “Lunedì dell’Angelo”, gli espositori si sdoppieranno per essere presenti anche a Morimondo per la “Festa del Latte”, con laboratori, banchi d’assaggi e vendita di prodotti caseari.
QQQDal 14 al 16 maggio, appuntamento a Livorno, con “Mare DiVino”, evento dedicato alla promozione e conoscenza dei vini della Costa degli Etruschi e delle isole livornesi. Nella suggestiva location del cuore storico di Livorno, nei Bottini dell’Olio, sarà possibile degustare i vini direttamente con i produttori, assistere a convegni e cooking show, visitare botteghe gastronomiche e incontrare famosi ristoratori.
Info: www.prolocomorimondo.eu
Info: www.maredivino.it
21 Aprile 2011 Home
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Daily Archives: April 21, 2011
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Winefit: Vino al Calice x tutti!
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Posted on April 21, 2011 by TrendyVino Il mondo della ristorazione e dei wine bar ha bisogno di rinnovarsi. A parte i soliti conformisti e bacchettoni che non accettano variazioni al tema “bottiglia al ristorante o niente”, la realtà parla di nuove tendenze, limiti posti dall’etilometro, evoluzione dei gusti ed allargamento degli orizzonti enogastronomici da parte degli appassionati.
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Il mio punto di vista è che sia molto interessante aver l’opzione di entrare in un ristorante / wine bar e provare 2-3 bicchieri diversi piuttosto che dover comprare sempre e comunque una bottiglia a meno di volersi adattare all’offerta spesso molto limitata del ristoratore.
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Così si avrebbe la possibilità di iniziare con un bicchiere di Franciacorta metodo classico, continuare con una Falanghina e concludere con un Amarone. Perché no? Perché dover sempre subire le scelte di qualcun altro? Ecco, strumenti tipo Winefit servono proprio a questo: http://www.winefit.it/ita/
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Categoria: News FIRENZE - 20 APRILE 2011, ORE 13:26
VINO AL BICCHIERE DA T ENDENZA A REALT À AFFERMAT A IN T UT T O IL MONDO, PER BERE BENE CON UN OCCHIO AL PORT AFOGLIO E ALLA PAT ENT E, ED ESPLORARE IL VAST O PANORAMA VINICOLO. MA PER FARLO CON QUALIT À SERVE LA T ECNOLOGIA. L’ULT IMA IDEA? SI CHIAMA “WINEFIT ” Vino al bicchiere, da tendenza a realtà affermata in tutto il mondo. Con la crisi che pesa, l’etilometro che incombe e la curiosità enoica che cresce, il vino al calice permette di assaggiare vini altrimenti inarrivabili per il costo della bottiglia intera, a beneficio di consumatori e ristoratori (come in Francia, dove ormai 9 locali su 10 offrono un ampia scelta al bicchiere, secondo lo studio di ricerca specializzato “Chd Conseil”) di bere una giusta quantità per non risc hiare salute e patente, e di avventurarsi nella scoperta del grande panorama vinicolo mondiale senza stappare e lasciare a metà bottiglie su bottiglie, come stanno facendo oggi i consumatori degli Stati Uniti, per esempio, con gli autoctoni italiani. Dai ristoranti ai wine bar, dalle enoteche alle cantine, il vino al bicchiere è una soluzione che, ad oggi, pare uno dei pochi metodi di contrasto immediat o ed efficace al calo dei consumi, soprattutto fuori casa. Ma l’evoluzione qualitativa della mescita, dal classico bicchiere da osteria al calice di vino di qualità, è stata possibile solo grazie alla ricerca scientifica e alla tecnologia, con strumenti che permettono di aprire e conservare perfettamente le bottiglie, per non fare dell’offerta al bicchiere solo un modo per non sprecare le bottiglie aperte. E dalla ricerca tecnologica arriva l’ultima novità: è “Winefit One” di Winefit, il wine dispenser all-in-one tutto italiano, che grazie a speciali tappi da applicare alla bottiglia (dalla classica bordolese alla magnum) consente di conservare perfettamente tante etichette, anche in quei locali che fino ad oggi non hanno potuto darsi al bicchiere di qualità per ragioni di spazio. Un’idea che promette di allargare ancora uno stile di consumo di vino che non sembra conoscere battute d’arresto. Focus - Che cos’è Winefit Come spesso accade, quando vengono sviluppati e portati a termine progetti assolutamente innovativi, l’intuizione alla base del brevetto esclusivo di Winefit srl, società nata da una costola di Ecotechnics spa, azienda toscana leader mondiale nelle tecnologie per il recupero e il riciclo del gas freon, è tanto
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il recupero e il riciclo del gas freon, è tanto essenziale quanto geniale. Il procedimento è semplice: si stappa la bottiglia, si applica il tappo e si inserisce nella macchina, che immette il gas (azoto) per la conservazione ed eroga la quantità desiderata di vino. Il tutto senza bisogno di istallazione e manutenzione: la macchina contiene infatti una bombola di gas che permette di stappare e conservare fino a 70 bottiglie, da sostituire in totale aut onomia. Inoltre, per apprezzare subito il profumo, il corpo e il colore che ogni vino racchiude, il dispenser Winefit One ha in dotazione opzionale un esclusivo decanter che ossigena il vino nel momento stesso in cui viene erogato. Questo speciale accessorio, oltre ad essere utilissimo per la mescita, è un ottimo strumento per far sviluppare subito il bouquet aromatico dei vini più pregiati. Infine, Winefit offre l’opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale. Una praticità d’uso che la rende appetibile anche per quegli appassionati che, a casa hanno “timore” di stappare bottiglie importanti per la paura di non consumarle. Info: www.winefit.it
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(www.enopress.it ). Winefit One (www.winefit.it), un innovativo wine dispenser da oggi disponibile sul mercato, che grazie a un inedito sistema di erogazione consente di aprire, gestire e conservare contemporaneamente un numero illimitato di bottiglie di vino. Si tratta di un prodotto di ultima generazione, dalla tecnologia e manifattura rigorosamente italiane, capace di offrire a cantine, enoteche, wine bar, ristoratori e appassionati una soluzione funzionale ed economica per incrementare la vendita del vino a bicchiere a qualità costante. L’intuizione alla base del brevetto esclusivo di Winefit srl, società nata da una costola di Ecotechnics spa, azienda toscana leader mondiale nelle tecnologie per il recupero e il riciclo del gas freon, è tanto essenziale quanto geniale. Partendo dall’esame delle apparecchiature presenti sul mercato e delle loro caratteristiche, dalle osservazioni e dai rilievi mossi dai professionisti di settore, è stato ideato un sistema rivoluzionario che sposta il cuore del procedimento dalla macchina a un tappo erogatore di concezione del tutto originale. Con Winefit One tutto diventa più semplice, basta stappare la bottiglia e richiuderla subito con lo speciale tappo erogatore, poi inserirla nel corpo centrale dell’apparecchio e schiacciare un pulsante: la macchina provvederà automaticamente all’immissione del gas alimentare e a versare nel bicchiere una quantità predeterminata di vino. Terminata l’erogazione, l’apparecchio è pronto per accogliere altre bottiglie dotate di tappo Winefit One che, grazie a un particolare sistema di fissaggio, si adatta perfettamente a diversi formati (da 0,75 e 1,5 lt). Winefit One presenta molteplici vantaggi, a cominciare dal suo ingombro minimo che lo rende adattabile a qualsiasi locale. Il suo gradevole design all-in-one è stato studiato per ottenere la massima compattezza, tanto da poterlo posizionare ovunque e spostarlo facilmente. Per di più, fattore di grande rilievo, non richiede nessun impianto esterno per l’azoto e, quindi, non ha bisogno né di installazione, né di manutenzione. Al suo interno contiene infatti una bombola di gas non ricaricabile che permette di stappare e conservare fino a 70 bottiglie. Inoltre, per apprezzare subito il profumo, il corpo e il colore che ogni vino racchiude, il dispenser Winefit One ha in dotazione opzionale un esclusivo decanter che ossigena il vino nel momento stesso in cui viene erogato. Questo speciale accessorio, oltre ad essere utilissimo per la mescita, è un ottimo strumento per far sviluppare subito il bouquet aromatico dei vini più pregiati. Infine, Winefit offre l’opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale. Ideato per i professionisti, tuttavia, per la prima volta, un dispositivo di questo genere può essere considerato un accessorio d’interesse ed economicamente accessibile per i tanti privati che apprezzano il piacere di degustare un buon vino a casa propria. Ufficio stampa Daniela Giorgi e Valentina Paolini Mob. 339.7502352 d.giorgi@gfpartners.it Stampa questo articolo
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FIRENZE - Debutta sul mercato Winefit One, il nuovo wine dispenser che grazie a un inedito sistema di erogazione consente di aprire, gestire e conservare
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contemporaneamente un numero illimitato di bottiglie di vino. Un prodotto di ultima generazione, dalla tecnologia e manifattura rigorosamente italiane, capace di offrire a cantine, enoteche, wine bar, ristoratori e appassionati una soluzione funzionale ed economica per incrementare la vendita del vino a bicchiere a qualità costante. Come spesso accade, quando vengono sviluppati e portati a termine progetti assolutamente innovativi, l’intuizione alla base del brevetto esclusivo di Winefit srl, società nata da una costola di Ecotechnics spa, azienda toscana leader mondiale nelle tecnologie per il recupero e il riciclo del gas freon, è tanto essenziale quanto geniale.
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Home > Equipment > Vino al bicchiere con Winefit One
Vino al bicchiere con Winefit One
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Cerca Il vino al bicchiere rappresenta una grande opportunità per bar, ristoranti e trattorie, case vinicole e cantine ed è una realtà che si è ormai affermata in tutto il mondo, complici i controlli alcolemici, la curiosità della novità enologica, oltre al vantaggio di permettere l’assaggio di vini inarrivabili per gli elevati costi della bottiglia. Il problema, che spesso scoraggia l’operatore, è la conservazione del vino che rischia l’ossidazione e la perdita delle caratteristiche organolettiche. L’ultima novità in risposta a questo problema è “Winefit One” di Winefit. Si tratta di un wine dispenser all in one made in Italy, un rivoluzionario sistema professionale per la mescita di vino a qualità costante: rispetto agli apparecchi tradizionali, Winefit racchiude il cuore della sua tecnologia nel tappo. Per questo non si dovrà scegliere il modello in base al numero di bottiglie da proporre ma saranno forniti i tappi che serviranno e in ogni momento si potrà ampliare l’offerta di vini al bicchiere. Winefit One sfrutta un semplice sistema di conservazione: dopo aver stappato la bottiglia, si applica il tappo fornito da Winefit, la si introduce nella macchina che immette azoto all’interno della bottiglia per la sua conservazione e consente di erogare la quantità desiderata di vino. Il tutto senza bisogno di istallazione e manutenzione e col minimo ingombro. L’apparecchio è dotato di un alloggiamento per una bombola di gas, non ricaricabile, che permette di aprire e di conservare fino a 70 bottiglie di vino. Il dispenser Winefit One ha inoltre in dotazione opzionale un esclusivo decanter che ossigena il vino nel momento della sua erogazione facendo esaltare il bouquet aromatico delle tipologie più pregiate e offre l’opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale.
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Il problema, che spesso scoraggia l'operatore, è la conservazione del vino che rischia l'ossidazione e la perdita delle caratteristiche organolettiche. L'ultima novità in risposta a questo problema è "Winefit One" di Winefit. Si tratta di un wine dispenser all in one Made in Italy, un rivoluzionario sistema professionale per la mescita di vino a qualità costante: rispetto agli apparecchi tradizionali, Winefit racchiude il cuore della sua tecnologia nel tappo. Per questo non si dovrà scegliere il modello in base al numero di bottiglie da proporre ma saranno forniti i tappi che serviranno e in ogni momento si potrà ampliare l'offerta di vini al bicchiere. Winefit One sfrutta un semplice sistema di conservazione: dopo aver stappato la bottiglia, si applica il tappo fornito da Winefit, la si introduce nella macchina che immette azoto all'interno della bottiglia per la sua conservazione e consente di erogare la quantità desiderata di vino. Il tutto senza bisogno di istallazione e manutenzione e col minimo ingombro. L'apparecchio è dotato di un alloggiamento per una bombola di gas, non ricaricabile, che permette di aprire e di conservare fino a 70 bottiglie di vino.
Convegno Unioncamere 05.07.2010
Il dispenser Winefit One ha inoltre in dotazione opzionale un esclusivo decanter che ossigena il vino nel momento della sua erogazione facendo esaltare il bouquet aromatico delle tipologie più pregiate e offre l'opportunità di personalizzare la macchina con il proprio logo aziendale. ( Letto su Catering News) Like
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22 Aprile 2011
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mercoledì 4 maggio 2011 - 12.39
Winefit One, la rivoluzione del vino comincia dal bicchiere Visiting Alba & Barolo? Glide with our exciting Tours! 7 Guided Tours Daily - Book Now www.albawaytour.com
22/04/2011 - 5.01 Finalmente in commercio un sistema innovativo, versatile ed economico per la mescita. Debutta sul mercato Winefit One, il nuovo wine dispenser che grazie a un inedito sistema di erogazione consente di aprire, gestire e conservare contemporaneamente un numero illimitato di bottiglie di vino.Un prodotto di ultima generazione, dalla VOTA! tecnologia e manifattura rigorosamente italiane, capace di offrire a cantine, enoteche, wine bar, ristoratori e appassionati una soluzione funzionale ed economica per incrementare la vendita del vino a bicchiere a qualità costante.Come spesso accade, quando vengono sviluppati e portati a termine progetti assolutamente innovativi, l'intuizione alla base [ ... ]
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inserita da dinobortone - Sezione: Economia - fonte: http://www.viniesapori.net Segnala se offensiva
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MADE IN ITALY-Vino: ecco il dispenser che lo conserva - Il vino al bicchiere rappresenta una grande opportunità per bar, ristoranti e trattorie, case vinicole e cantine ed è una realtà che si è ormai affermata in tutto il mondo, complici i controlli alcolemici, la curiosità della novità enologica, oltre al...(impresamia)
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