Luglio - Agosto 2020

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donterenziopastore@gmail.com

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PRENDI LARGO IL

l pedalò che pian piano si allontanava dalla riva mi ha dato la prima sensazione di andare al largo. Da ragazzino, notavo l’acqua del mare assumere tonalità diverse; a un certo punto attendevo che papà, per l’occasione “comandante”, ci dicesse che era giunto il momento di fermarci: quel segnale avrebbe dato inizio al desiderato bagno al largo. Mi rendo conto che non si è trattato di una traversata transoceanica, ma neppure Gesù aveva intenzioni del genere quando, dopo aver parlato alla folla presso il lago di Genesaret, disse a Simone: “Prendi il largo!” (Lc 5,4). Al termine del Grande Giubileo del 2000, con la Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte Giovanni Paolo II ha ricordato a tutta la Chiesa che, alle difficoltà del presente, non si poteva rispondere restando, timorosi, vicino alla riva, riducendo la missione a operazioni di piccolo cabotaggio. L’invito di Gesù a prendere il largo era e resta attuale, anche nel nuovo millennio! Pochi mesi dopo, incontrando i Missionari del Preziosissimo Sangue che partecipavano all’Assemblea Generale, ce lo ha proposto in versione personalizzata: “Fin dall’inizio, la vostra Congregazione ha compreso l’importanza delle parole del Signore: Duc in altum! (Lc 5, 4). L’ordine impartito a Pietro sembrava non avere alcun senso: aveva faticato per tutta la notte e non aveva pescato nulla. Parimenti, ora la Chiesa è invitata da Cristo a rivolgersi a persone e a recarsi in luoghi dove apparentemente ci sono poche speranze di successo e a fare cose che non sembrano non avere molto senso secondo la logica convenzionale. Il Signore ci chiede di abbandonare le nostre idee e di obbedire a questo ordine perché sa che altrimenti faticheremo invano. Quando San Gaspare del Bufalo fondò la vostra Congregazione nel 1815, il mio pre-

decessore, Papa Pio VII, gli chiese di andare laddove nessun altro sarebbe andato e di intraprendere missioni che sembravano poco promettenti. Per esempio gli chiese di inviare missionari a evangelizzare i banditi che a quel tempo imperversavano così tanto nella zona fra Roma e Napoli. Fiducioso nel fatto che la richiesta del Papa fosse un ordine di Cristo, il vostro Fondatore non esitò a obbedire anche se il risultato fu che molti lo accusarono di essere troppo innovatore. Gettando le sue reti nelle acque profonde e pericolose fece una pesca sorprendente”. Nell’Assemblea che ha eletto la nuova Direzione Provinciale – svoltasi a Sacrofano (Roma) dal 6 all’8 luglio u.s. – abbiamo ripreso questo messaggio, focalizzando la nostra attenzione sulle parole che Giovanni Paolo II utilizzò come conclusione:

PASSWORD Nelle foto: Matteo e Sergio, nuovi missionari d. Gianluca e d. Gaetano nuovi sacerdoti missionari Il nuovo Consiglio della Provincia Italiana: d. Vincenzo, d. Domenico, d. Terenzio, d. Francesco e d. Simone

“Il volto futuro dei Missionari del Preziosissimo Sangue… deve essere il volto del Signore crocifisso che ha versato il proprio sangue per la vita del mondo… sarà così solo se la vostra missione fluirà dalle profondità della contemplazione… una nuova evangelizzazione esige una rinnovata profondità di preghiera”. Ci siamo detti che il “Prendere il largo” della nostra Provincia dipenderà anche dalle condizioni che Papa Francesco, nello storico incontro del 30 giugno 2018, ci ha consegnato: “Crescano tra voi la comunione e la collaborazione, condizioni indispensabili perché il mandato apostolico ricevuto dal Signore possa portare abbondanti frutti spirituali a vantaggio dell’intero popolo di Dio”. La confezione regalo fattaci pervenire dallo Spirito Santo nel giro di una decina di giorni ha fatto scattare il suono delle sirene: si parte! Tra il 4 e il 5 luglio la Famiglia del Preziosissimo Sangue ha condiviso il significativo momento della Koinè che, oltre a riproporci l’esigenza della comunione, da cui si riconoscono i discepoli di Gesù, ci ha dato le coordinate della rotta da seguire. L’intervento di d. Luigi Maria Epicoco ha sintetizzato il percorso dell’anno pastorale appena concluso, che ha approfondito il tema “Battezzati e inviati”. Un argomento che – ci ha ricordato d. Luigi – si è incontrato e scontrato con il Covid 19, obbligandoci a considerare il modo in cui, da battezzati, leggiamo le situazioni della vita, con le sue difficoltà, i suoi imprevisti. Il Battesimo va continuamente riscoperto – dovremmo passare la vita a riscoprirlo –, contemplando come Dio, a partire dalla nostra fragilità, ci faccia sperimentare il sentirci amati. Sempre e comunque. Alla radice della missione c’è la bellezza dell’incontro con Gesù, che non si può trattenere per sé, va portato agli altri. La

Luglio/Agosto - n° 4

NEL SEGNO PM 4 _2020.indd 3

primavera missionaria

DI DON TERENZIO PASTORE, DIRETTORE PROVINCIALE CPPS

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