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Giardini condivisi da vivere in città

Frutto di progetti nati per favorire la socialità e il recupero di spazi “dimenticati” o sottoutilizzati, come i cortili e i tetti condominiali, i giardini condivisi o community garden sono un modello ben sperimentato di rigenerazione urbana

Le nostre città, ma anche le zone residenziali dei centri urbani di media e piccola dimensione, ospitano spesso aree sottoutilizzate, “brandelli” di superfici pubbliche abbandonati al nulla, piccoli pezzi di verde dimenticati. Ciò accade anche in proprietà private: basta pensare ai cortili condominiali, ai terrazzi condominiali dove un tempo si andava a stendere e che oggi sono dimenticati... Ma è possibile trasformarli, grazie a un progetto di giardino condiviso o community garden, un modello interessante che può arricchire di verde le città e migliorare i rapporti sociali.

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Cos’è un giardino condiviso?

E’ un giardino realizzato in uno spazio recuperato, concordandone l’utilizzo con il Comune se l’area è pubblica o con la proprietà o l’amministratore se si tratta di un’area condominiale. Il giardino condiviso è un luogo in cui praticare attività collettive di giardinaggio e orticoltura-frutticoltura, al fine di promuovere l’educazione e la formazione di adulti e bambini, il rispetto per l’ambiente, la creazione e consolidamento di legami sociali. In genere il progetto viene avviato e gestito da un’associazione di volontariato; la partecipazione degli abitanti della zona alla vita del giardino (lavori di impianto e di cura, feste, pranzi di quartiere, mostre, attività educative ecc.) deve essere parte integrante del progetto, perché un giardino condiviso è un luogo di vita aperto al quartiere, conviviale e formativo, che, favorisce l’incontro tra generazioni e culture diverse. Un giardino condiviso contribuisce a valorizzare le risorse locali tessendo delle relazioni con altre strutture (associazioni di residenti, scuole, case di riposo, ospedali, centri sociali, negozi nelle vicinanze). I giardini condivisi devono porsi come obiettivo l’impiego di pratiche che tutelino l’ambiente, per la conservazione e arricchimento della biodiversità nel contesto urbano, con lo scopo di uno sviluppo sostenibile e durevole.

Come realizzare un giardino condiviso?

Molti Comuni hanno già realizzato giardini condivisi: per esempio il Comune di Milano offre informazioni complete (www.comune.milano.it/servizi/giardinicondivisi) e lo stesso accade in altre città. Il giardino condiviso, anche a livello condominiale, sarà un'esperienza affascinante che darà modo di scoprire nuove relazioni sociali e di coinvolgere categorie diverse, con ricadute positive dirette e indirette e con un indubbio miglioramento della qualità del verde nella zona. n

Community garden, condivisione di valori

A differenza degli orti sociali, i community garden nascono anche per recuperare zone urbane degradate o abbandonate attraverso un progetto di coinvolgimento dei residenti, con particolare attenzione ad anziani e bambini.

Il RUOLO SOCIALE DEL VERDE

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