Natù Maggio 2012

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ANNO 04 NUMERO 07 MAGGIO 2012 WWW.NATUWEB.IT

Il bello del momento

IL POTERE DEL PROFUMO

FRAGRANZA IN GIARDINO E IN BALCONE In cucina

BBQ, PIACERE ESTIVO Ricette SAPORITE al barbecue Bambini e natura

L’ORTO PICCOLO PICCOLO UN MONDO AFFASCINANTE E DIVERTENTE

IL FRUTTETO IN TERRAZZO SAPORI DA COLTIVARE IN VASO

LE OLIMPIADI DEI FIORI CURIOSITA’ DA SCOPRIRE


ANNO

04

NUMERO

07 MAGGIO 2012

04

Il bello del momento

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Curiosità e notizie

16

Il piacere dell’orto e del frutteto

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Sapori & benessere

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I record delle piante

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Atmosfere da vivere

38

Natura amica

44

Progettazione

48

Bambini e natura

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Decorazione

56

La scelta naturale

60

Turismo e giardini

IL POTERE DEL PROFUMO

IL BELLO & IL NUOVO

UN PICCOLO FRUTTETO IN VASO

SAPORI D’ESTATE AL BARBECUE

LE OLIMPIADI DEI FIORI

IL GIRO DEL MONDO IN TERRAZZO

www.natuweb.it Promogiardinaggio, associazione senza fini di lucro, ha scelto di proporre Natù per sostenere e divulgare i valori della tutela della natura e per contribuire a creare una cultura del verde, incoraggiando atteggiamenti di salvaguardia dell’ambiente. Attraverso la rivista Natù, Promogiardinaggio intende divulgare il concetto che l’amore per il verde può esprimersi ovunque, in casa, nell’orto, in giardino, nei piccoli spazi, coinvolgendo anche gli amici e facendo partecipare i bambini: perché il verde è indispensabile per socializzare, combattere lo stress e vivere meglio. Natù arriva nelle vostre mani per suggerire, aiutare, divertire. Con semplicità e passione, perché fiori e giardini, natura, animali e vita all’aria aperta sono parte della nostra vita, ci danno benessere e serenità e ci aiutano a guardare al futuro. Luca Pelliciari, Presidente di Promogiardinaggio www.promogiardinaggio.org

LE PIANTE CI AIUTANO

DILETTEVOLE E UTILE: L’ORTO-GIARDINO

UN ORTO PICCOLO PICCOLO

L’ARTE DI VIVERE

BENESSERE & VITALITà

Responsabile Progetto Magazine Romina Tribi Redazione Progetto editoriale, testi, impaginazione: Garden Servizi Editoriali Lorena Lombroso e Simona Pareschi info@gardenpictures.it Hanno collaborato: Enzo Valenti, Elena Tibiletti, Matteo Zanfi/Tretigri Comunicazione visiva Foto: Enzo Valenti - Garden Pictures, Ag. Shutterstock Progetto grafico A.D.Trend srl - www.ad-trend.it Stampa Mondadori Printing S.p.A.

VERDEUROPA

Natù è un magazine gratuito: vi aspetta nei punti vendita associati a Promogiardinaggio. L’elenco completo è disponibile su www.natuweb.it e www.promogiardinaggio.org

Questo numero di Natù è stampato su carta FSC, marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici: è una scelta legata alla volontà di contribuire a un uso responsabile delle riserve naturali.



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IL BELLO DEL MOMENTO

lfatto, uno dei 5 sensi: sa trasmettere messaggi incredibili... Il buon odore di una grigliata ci fa venire fame, il profumo di una certa rosa ci ricorda una persona, l’odore pungente delle foglie d’autunno ci evoca un periodo della vita. Sfioriamo con la mano le foglie argentee dell’elicriso con quel loro odore curioso di liquerizia, stacchiamo un fiorellino dal gelsomino per assaporarne la fragranza... E seguiamo un odore sgradevole per trovarne la fonte ed eliminarlo... Nello spazio esterno, ma anche in casa, le piante ci portano odori e profumi, un piacere da riscoprire e valorizzare anche per dimenticare il brutto “odore di città” e quello sgradevole degli scarichi dell’auto.

Il profumo e gli odori per una carica di emozioni positive A chi non è capitato di sentire un profumo ed essere fulmineamente trasportato in un passato lontano, in un paese diverso, in un momento della vita che sembrava dimenticato? Di sentirsi inspiegabilmente euforici o improvvisamente più calmi e rilassati? Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che in presenza di fiori profumati l’olfatto trasmette al cervello potenti stimoli, istantaneamente tradotti in sensazioni di appagamento e benessere. Lo spazio verde esterno, piccolo o grande che sia, ma anche quello degli ambienti domestici interni, ci offre l’opportunità di avere vicino a

IL POTERE

DEL PROFUMO Tra le grandi emozioni che ci offrono i fiori e le piante ci sono quelle degli odori, misteriose alchimie in grado di risvegliare i sensi e trasmettere sensazioni di appagamento e benessere.

noi piante molto odorose, da utilizzare per il loro effetto terapeutico ed evocativo o semplicemente per l’intensa gioia che il loro aroma ci regala. Le piante con fiori profumati sono presenti in tutte le categorie normalmente utilizzate, dagli alberi alle bulbose; è quindi possibile studiare la collezione più adatta alle circostanze individuali e al tipo di spazio a disposizione, anche in vaso, considerando che proprio alla fine della primavera ci sono le emozioni più intense offerte da piante fra loro assai diverse: rose, tigli, piante aromatiche, gigli...

Un percorso olfattivo nel verde del giardino e del balcone L’approccio tradizionale alla realizzazione di giardini e terrazzi incentrati sulla fragranza prevede l’uso di piante con forte valore olfattivo, con fioriture in successione nell’arco dell’anno, assicurando così la continuità.

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GLI ODORI DEI FRUTTI... ANCHE NELLE ROSE • Descrivere l’odore delle rose è un lavoro da professionisti. Un po’ come i maestri profumieri o i sommelier che descrivono i vini, gli esperti nel profumo delle rose utilizzano come paragone anche frutti (soprattutto lampone, fragola, mirtillo, albicocca) e sostanze come la mirra, da sempre ingrediente base della profumeria. • Tra le tante rose profumate con note di frutti c’è la bellissima rosa Alnwick®, con un accento di lampone, mentre la Evelyn® ha una nota di odore di albicocca. La Henry Matisse® ha un odore che comprende anche quello dell’anguria mentre molte rose Tea hanno un accento di pesca.

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il bello del momento

Odore squisito in fiori di pura energia Tra le piante profumate per balconi e giardini ce ne sono alcune che hanno un’energia incredibile associata a un profumo intenso. Dall’alto, i fiori giallo oro delle azalee del gruppo Mollis, dolcemente profumate; i fiori della fresia, da coltivare anche in balcone in vasi profondi, al sole; la monarda, un fiore da bordura vistoso e fragrante, usato anche in erboristeria e per ottenere un tipo di bevanda noto come té Oswego; i generosi garofanini con il loro profumo speziato; il giglio dai fiori enormi e profumatissimi, ottimo anche in vaso.

La stagione fredda offre il delizioso conforto del calicanto e di altri arbusti come Hamamelis, Mahonia, Sarcococca, Daphne ed alcuni viburni, come Viburnum bodnantense ‘Dawn’ che nei climi favorevoli fiorisce continuamente sui rami spogli, da metà autunno a fine inverno. Gli arbusti primaverili con fiori profumati si accompagnano a erbacee e bulbose di facile coltivazione: primule, violette, giacinti, narcisi, ciclamini e mughetti, che tanto contribuiscono alla magia del giardino o terrazzo profumato. Fragranti siepi sempreverdi possono svolgere la funzione di barriera protettiva per filtrare e indebolire i venti e il rumore: ligustro, eleagno, osmanto e pittosforo hanno fiori dall’odore gradevole.

Alberi e arbusti dai fiori fragranti in tarda primavera In maggio il filadelfo o fior d’angelo emette un profumo inebriante che pervade il giardino o il terrazzo per tutto il mese, insieme al lillà e al maggiociondolo. E dove possibile non dovrebbe mancare un tiglio, la cui fragranza dolce e penetrante profuma le serate di tarda primavera. Non possono mancare neppure le rose, che offrono infinite varianti in una vasta gamma di colori, portamento e dimensioni. Alcune hanno un odore con note di limone, di lampone, di vino dolce e persino di cenere di legna, come sottofondo inaspettatamente non sgradevole.

Pareti verticali fiorite e profumate I rampicanti a fiore profumato diventano alleati preziosi in quanto permettono di introdurre interesse, colore e delicate fragranze in prossimità delle finestre, su muri, archi e pergole che delimitano ingressi o sentieri o in grandi vasi sul balcone. Piante come glicine, rose rampicanti e il robusto caprifoglio migliorano la loro fioritura nel tempo e durano molti anni.

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Profumi più intensi con 7 trucchi facili • Per esaltare il profumo dei fiori è bene prevedere una posizione soleggiata e riparata dal vento. Il caldo estivo causa la dilatazione delle cellule superficiali in cui sono contenuti gli oli, estremamente volatili, che si disperdono nell’aria grazie all’evaporazione. • Maggiore è l’esposizione al sole e maggiore sarà la necessità di irrigazioni regolari; attenzione ai cortili o terrazzi urbani dove le temperature raggiungono livelli molto più elevati per l’emanazione di calore residuo o riflesso da pareti e pavimentazioni. • La maggior parte dei fiori mantiene la fragranza solo per qualche giorno, fino all’impollinazione, poi il fiore smette di produrre nettare e profumo, affievolendosi talvolta anche nel colore, per dirigere gli insetti a corolle ancora da impollinare.

• L’asportazione degli steli esauriti generalmente induce una maggiore produzione di fiori, e quindi maggiore intensità di fragranza complessiva. • Informatevi sulle caratteristiche delle singole specie e varietà: tra le rose, per esempio, conviene orientarsi sulle varietà a fiore doppio o stradoppio che hanno un profumo più intenso, in quanto l’aroma viene emesso da tutti i petali. • Se utilizzate il giardino e il terrazzo per cenare all’aperto, potete orientarvi verso un gruppo di piante che intensificano la loro fragranza nelle ore del buio. Un esemplare di datura in vaso diventa uno splendido punto focale, adornato da grandi corolle bianche (fino a 30 cm) dette “trombe degli angeli” per il dolce profumo, che si accentua dopo il tramonto. Lo stesso vale per il caprifoglio e per i gigli.

Quattro idee molto profumate e facilissime: 1. la lavanda per balconi e giardini al sole; 2. il rincospermo o falso gelsomino per pareti verdi e profumate; 3. l’indistruttibile lillà; 4. La rosa Ambridge®, molto profumata e bella.

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il bello del momento

LE STAR DI IERI E DI OGGI Piante protagoniste in grandi profumi Nei profumi più celebri si ritrovano le fragranze di alcune piante molto comuni, facili da coltivare in terrazzo e in giardino. La mescolanza di note diverse, che comprendono fiori ma anche aromi di legno, di corteccia, di spezie e di radici, ha generato profumi famosissimi la cui ricetta rimane supersegreta.

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Fiori d’arancio: un grande classico dal profumo fresco e intenso. L’arancio ha bisogno di un clima decisamente mite; il limone, anch’esso con fiori profumatissimi, è più resistente e normalmente al Nord regge l’inverno in serra fredda se non intervengono periodi di gelo particolarmente intenso.

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Fragola: l’aroma particolare delle fragole mature, così come quello dei lamponi, è una nota tipica dei profumi fruttati femminili e maschili. La coltivazione è facile, in cassette da tenere al sole.

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Tuberosa: fiore “fuori moda” e un po’ dimenticato, Polyanthes tuberosa è una bulbosa a ciclo estivo che si mette nel terreno a fine inverno. Fiori profumatissimi, il cui aroma è presente in molti grandi profumi celebri.

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Rosa: da solo o in mescolanza, è usato in profumeria e anche nei deodoranti per gli ambienti domestici. La rosa Paul McCartney® è una tra le tante varietà dall’odore davvero squisito.

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Mughetto: piccolo fiore dal profumo molto intenso, vive a lungo in angoli freschi e ombreggiati, dove sboccia a primavera per sparire alle soglie dell’estate, con l’arrivo del caldo.

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Erba tagliata: profumo apprezzato da tutti, l’odore di erba appena tagliata è una nota apprezzata nei profumi freschi e maschili o unisex, ma il modo migliore per assaporare questa fragranza tonificante è tagliare l’erba nel giardino di casa, e sedersi vicino al prato...

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il bello del momento

Odori e fragranze di giorno e di notte. Dall’alto: la bella di notte (Mirabilis jalapa) è una piantina robusta che regala tanti fiori, profumati nelle ore notturne. L’eliotropio ha odore di vaniglia, specialmente di prima mattina. La rosa Wisley® racchiude nei suoi petali a coppa un curioso mix di odori: frutta, tè e spezie. La menta giapponese ha un odore di un’intensità impressionante. Il tiglio emana la fragranza dei suoi fiori, riempiendo le notti di fine primavera con ondate di profumo dolce.

Il profumo del gelsomino è un classico ma il portamento ordinato e la resistenza al freddo di Trachelospermum jasminoides (rincospermo, falso gelsomino) lo rendono preferibile al vero gelsomino, che si esprime al meglio solo nelle zone temperate. Deliziosa anche la clematide Clematis armandii, che odora di fiori di melo con un tocco di vaniglia; preferisce i terreni freschi con esposizione al sole.

Come organizzare i profumi Per non creare confusioni olfattive è importante evitare di mescolare specie con fragranze diverse negli spazi ridotti. è consigliabile in questi casi pianificare la collocazione delle piante preferite in modo da non sovrapporne gli aromi, evitando per esempio l’abbinamento di fogliami fortemente aromatici a fioriture delicate, che verrebbero sopraffatte o quanto meno alterate. Una strategia interessante può essere quella di raggruppare vicine le piante che hanno odori in qualche modo simili. Le fresche note agrumate caratteristiche dei fiori d’arancio e del limone si ritrovano per esempio anche nel fogliame di alcune piante erbacee (Monarda), nei gerani odorosi e nell’erba limoncina (Aloysia triphylla) oltre che nei fiori del filadelfo o fior d’angelo, nei gigli e nelle fresie. Una collezione romantica si presta a raccogliere profumi d’altri tempi: rose, lillà, lavanda, mughetti, ciclamini, iris e violette. L’odore, se non il profumo, è una caratteristica propria anche delle piante aromatiche. Al sole, in vasi e cassette, prosperano salvia, rosmarino, origano, maggiorana, finocchietto selvatico; in mezz’ombra con qualche ora di sole si ottengono gli intensi profumi e aromi dell’erba cipollina, della santoreggia e del basilico, mentre all’ombra basterà allungare una mano per raccogliere la fragranza della menta e quella speziata della melissa, da assaggiare in tisane digestive.


L’estate delle ROSE • Il Roseto Niso Fumagalli presso la Villa Reale di Monza, fino a giugno è aperto gratuitamente al pubblico tutti i giorni, ed è qui che si possono ammirare le piante in gara ai ‘Concorsi per rose nuove’.

Urban farming: è BOOM • Dopo la famiglia Obama e la Regina d’Inghilterra, il trend dell’orto familiare si espande e da fenomeno vip diventa tendenza popolare. I dati della Cia (Confederazione italiana agricoltori) parlano chiaro: dopo il boom in America e Inghilterra, l’“urban farming” sta spopolando anche in Italia. • Sono oltre 4,5 milioni gli italiani che scelgono di ricavarsi un orticello: si va dai giardini in cui zucchine e peperoni prendono il posto di rose e gelsomini ai balconi in cui i pomodori sostituiscono i gerani, fino alle iniziative dei Comuni che mettono a disposizione terreni incolti per farne orti cittadini e spazzare via il degrado. • I nuovi “farmer” urbani sono una comunità in crescita: oggi si tratta di 2 famiglie su 10 che prendono in mano la zappa un po’ per fronteggiare la crisi, ma spesso per amore del mangiar sano e dell’aria aperta. Secondo la Cia, gli agricoltori per passione sono per lo più 40enni istruiti, interessati alla tutela dell’ambiente e al cibo sano; molti anche i “giovani” pensionati attenti al risparmio.

• In Franciacorta, appuntamento a Castello Quistini, tutte le domeniche e i festivi fino a luglio, per ammirare la fioritura di 1500 varietà antiche, moderne e inglesi. Da non perdere il labirinto di rose, che rappresenta la storia del fiore. Info: www.castelloquistini.com • Il Roseto Botanico Carla Fineschi, a Cavriglia (AR), fino al 24 giugno è aperto alle visite tutti i giorni: raccoglie oltre 6.000 varietà da tutto il mondo. Info: www.rosetofineschi.it • Festa delle rose il 26 e 27 maggio a Venaria Reale (TO), rassegna floreale con espositori italiani e internazionali, workshop, spettacoli, itinerari naturalistici. Info: www.festadellerose.it • Il Museo della Rosa Antica a Montagnana di Serramazzoni (MO) propone una notte con le rose: il 9 giugno “Sentier di rose... sotto le stelle”, con concerto, aperitivo, visita notturna ai profumi del roseto, l’osservazione del cielo secondo l’astronomia rinascimentale per rievocare l’incanto delle rose rinascimentali, info: www.museoroseantiche.it

• Il nuovo trend dell’orticoltura amatoriale ha un altro effetto positivo: aiuta a tenersi in forma. Uno studio dell’Università di Uppsala in Svezia pubblicato sul “British Medical Journal”, infatti, dimostra che prendersi cura di fiori e ortaggi allunga la vita e migliora il fisico.

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Alberi high tech sulla baia di singapore • Si chiama Gardens by the bay e sarà inaugurato il prossimo 29 giugno nella città-stato asiatica: è il nuovo giardino botanico, un’avveniristica oasi di energie rinnovabili e tecnologie all’avanguardia. • L’elemento di maggiore attrazione di Gardens by the bay, che occuperà oltre 100 ettari lungo la baia della metropoli, sono i 18 super-tree, alberi-grattacielo alti tra i 25 e i 50 m, realizzati in acciaio e materiali ecosostenibili e inverditi da una copertura di quasi 170.000 piante di 200 specie. La chioma ospita serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana, con cui alimentare le fontane e l’irrigazione del parco, e pannelli fotovoltaici, per le esigenze d’illuminazione e gli spettacolari giochi di luce. • Due grandi serre riproducono diverse aree bioclimatiche (Mediterraneo e zone semi-tropicali, regioni montuose e tropici) e sono realizzate con vetrate ad alta efficienza in grado di filtrare il 65% dei raggi luminosi per la crescita dei vegetali. A progettare la struttura è stato un team internazionale di architetti, ingegneri e paesaggisti, della Wilkinson Eyre e della Grant Associates. Info: www.gardensbythebay.org.sg

Le più belle IRIS di Firenze • Il concorso annuale per premiare le migliori varietà di iris (la premiazione è avvenuta il 12 maggio), è un’occasione per visitare il Giardino dell’Iris, dove le cultivar in gara, inviate a Firenze da ibridatori di tutto il mondo, vengono coltivate per tre anni prima di essere valutate dalla giuria. • Situato a piazzale Michelangelo, il Giardino dell’Iris è nato nel 1954 proprio per ospitare il concorso: Firenze ne è la sede naturale, visto lo storico legame con questo fiore, che spicca sul gonfalone della città (non è un giglio come spesso si crede). • Per la sua bellezza e il suo valore botanico, il Giardino dell’Iris di Firenze quest’anno è stato selezionato per concorrere al premio di ‘Parco più bello d’Italia’, il prestigioso concorso nazionale promosso ogni anno da Briggs & Stratton per valorizzare il patrimonio paesaggistico della penisola. Info: www.irisfirenze.it

Lago Maggiore, tra cactus e giardini • Nel parco di Villa Giulia a Verbania Pallanza, dal 13 al 15 luglio si terrà la decima edizione di “Cactus Folies” mostra-mercato, a ingresso libero, di piante succulente, insolite, rare e da collezione. Tema della mostra, “I cactus dell’Argentina e del Sudamerica” con 40 esemplari di particolare pregio. • Sarà un’occasione per visitare Verbania, terrazzo naturale sul Golfo Borromeo, ricca di giardini e parchi e meta ideale per chi cerca di coniugare al relax della vacanza la bellezza e l’armonia del paesaggio. Info: www.verbania-turismo.it

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IL BELLO & il nuovo

geranio aria nuova per il re del balcone • “Barbarossa ” è un Pelagonium zonale a cui è bastata una sola stagione per diventare una varietà di punta. Il motivo? L’unione perfetta di bellezza appariscente e semplicità. Facile da coltivare, ha crescita omogenea e un colore rosso brillante e intenso. ®

• “Rosino®” è un fantastico geranio che affascina con un colore fantastico: fiori di un bellissimo rosa chiaro omogeneo, favolosi sopra il fogliame scuro con forte contrasto della zonatura al bordo delle foglie. Perfetto per la coltivazione in vasi e ciotole, al sole. Info: www.psenner.it

NOVITà VERDI IN LIBRERIA • Verde sostenibile (Ed. Gribaudo, pp. 288, euro 14,90) è un libro che illustra come avere piante sane e spazi verdi splendidi risparmiando tempo, denaro, fatica e rispettando la natura. Completo di idee facili per ridurre l’impegno e corredato da una ricca serie di schede botaniche per una corretta scelta delle piante. • Cuccioli e animali con mamma e papà (Ed. San Paolo, pp. 128, euro 16,00) è una guida chiara e completa alla scelta dell’animale giusto, con preziose indicazioni su come avvicinare i bambini a questa esperienza e trovare le soluzioni per una convivenza felice. Con schede sugli animali adatti alla vita con i bambini e mete per viaggi e visite.

WWW.NATUWEB.IT Vi aspetta anche in estate! • Non si ferma neppure in estate www.natuweb.it, il portale per vivere le atmosfere delle diverse stagioni, capire e coltivare piante, ortaggi e frutti in vaso e in giardino, ricercare il benessere, contrastare stress e noia riportando la natura intorno a voi. • Su www.natuweb.it c’è il comodo calendario dei lavori del mese, ma ci sono anche spiegazioni dei termini e delle operazioni di giardinaggio, notizie, curiosità, segnalazioni su quanto succede nel mondo del verde, compresi eventi e mostre. • Natù magazine che state sfogliando e www.natuweb.it sono espressioni del mondo Natù: essere più vicini alla natura, anche all’interno della propria casa, anche senza possedere un giardino, anche vivendo in città… non solo è possibile, ma è facile e divertente. • www.natuweb.it aiuta a riscoprire il piacere di vivere con naturalezza, cercando il giusto ritmo, il benessere e l’equilibrio nei gesti quotidiani.

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Completamente naturale: la sostanza che crea piante da sogno

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he si tratti di ortaggi o erbe, fiori estivi o arbusti – niente è più divertente che allevare le proprie piante fin da piccole. Mentre gli alberi pluriennali spesso vengono seminati dopo il raccolto, ora, ovvero in primavera, inizia l’alta stagione per tutti i fiori e gli ortaggi di un anno di vita. Chi desidera concedere alle piante più delicate un piccolo vantaggio di crescita, le posizionano sul davanzale della finestra a partire da febbraio/

marzo, preferibilmente nelle vaschette da semina. Successivamente le piantine disposte fittamente vengono separate prima di essere trasferite all’aperto a maggio, dopo la festa di Ognissanti. Le specie con radici profonde o a fittone, come per esempio l’aneto o il papavero è meglio seminarle direttamente nei vasi singoli o nell‘aiuola, in quando sono difficili da travasare. Usare sempre terricci da semina speciali, solo leggermente fertilizzati, in modo tale che i germogli sviluppino un sistema radicale forte!

Con il terriccio da semina biologica Floragard date alle vostre piante solo il meglio fin dall’inizio, perché il contenuto di sostanze nutritive e il valore pH sono esattamente adattati alle esigenze delle piante giovani. Consiglio: piantare pomodori, chili o peperoni molto presto, a febbraio!

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Mettete i vostri fiori da balcone nelle mani migliori: il terriccio attivo per piante Floragard garantisce la realizzazione dei fiori da sogno – mentre voi vi rilassate e vi godete l’estate.

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nche a voi stanno già prudendo le dita? Finalmente sole! Arriva l’estate! Ora si possono togliere le piante invernali dalle cassette da balcone e divertirsi con colori freschi! Il motto “chi ben comincia è già a metà

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dell’opera“, vale anche per i giardinieri dei vasi. I preparativi per i sogni floreali estivi iniziano dai contenitori. Le cassette e i vasi usati vengono puliti accuratamente con acqua calda e sapone in pasta. Per la protezione anticalcare si usa acqua fredda con aceto. Nei contenitori nuovi bisogna prestare attenzione che i fori di scolo sul fondo siano aperti. Appena avete deciso nel vivaio o nel centro di giardinaggio quali saranno i fiori preferiti di quest‘anno, potete iniziare l’invaso. Riempite le cassette o i vasi da balcone per due terzi con terriccio attivo per piante Floragard. Inserite delicatamente le piante e riempite gli interspazi con altro terriccio. Comprimete leggermente il tutto ed annaffiate abbondan-

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temente. Durante la stagione dovete solo mantenere umidi i contenitori, di tutto il resto se ne occupa il terriccio: il deposito di fertilizzante attivo speciale fa risplendere i numerosi fiori, brillare le foglie e crescere rigogliosamente le piante. E chi desidera un’annaffiatura ancora più comoda, può riccorrere ai serbatoi d’acqua, che raccolgono l’acqua di annaffiatura nella parte inferiore del contenitore e da lì la distribuiscono alle piante secondo il fabbisogno. Terriccio attivo per piante Floragard: Il terriccio pronto per l’uso con il deposito di fertilizzante attivo garantisce l’alimentazione e con sostanze nutritive per una stagione completa! Confezione da 20 o 50 litrii + 20% gratis.

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IL BELLO & il nuovo

Il Premio Scarpa porta in ABRUZZO • La ventitreesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino è dedicata al Bosco di Sant’Antonio, nelle montagne d’Abruzzo, nei dintorni di Pescocostanzo, un bosco disegnato da una meravigliosa collezione di grandi alberi, per lo più faggi, alcuni plurisecolari. • Con il Premio, la Fondazione Benetton ha attivato una campagna di attenzioni su uno speciale patrimonio di natura e cultura, che aiuta a capire come le civiltà pastorali abbiano affrontato nella storia le forze della natura, grazie a conoscenze, tecniche e pratiche di lunga tradizione. Un paesaggio che permette di far luce sulla storia dei boschi e i cicli di degrado e di rinascita. • Nell’ambito dell’iniziativa, la Fondazione Benetton dedica una mostra documentaria al Bosco di Sant’Antonio, che sarà aperta dal 12 maggio al 1° luglio nelle tre principali sale espositive degli spazi Bomben di Treviso. Info: www.fbsr.it

Alla scoperta delle nobili PEONIE • Il weekend del 26 e 27 maggio, mostra mercato ‘Le Peonie sono in fiore’ presso Hortus Unicorni, giardino-vivaio specializzato in peonie, lillà e magnolie, situato nella splendida valle dei calanchi di Civita di Bagnoregio (VT). Le specie e varietà di peonie coltivate nel giardino sono settanta tra arbustive ed erbacee. Alla manifestazione parteciperanno molti vivai specializzati con le loro collezioni (clematidi, ortensie, ellebori ecc). Info: www.fbsr.it • Per tutto il mese di maggio è possibile visitare il Centro botanico Moutan, nella campagna dell’alto Lazio a Vitorchiano (VT), che riunisce in un parco di 15 ettari la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi, circa 600 tra specie botaniche, varietà e ibridi naturali. Info: www. centrobotanicomoutan.it

NATù IN TIVù • Continua la presenza di verde e natura con Promogiardinaggio • Fino all’estate 2012 continuano gli appuntamenti mensili con Promogiardinaggio nell’ambito del programma Vivere Meglio, il sabato mattina su Rete4 dalle ore 8.30. • Gli appuntamenti riprenderanno dopo l’estate, sempre il sabato mattina alla stessa ora. • La trasmissione, condotta da Fabrizio Trecca, affronta temi legati alla salute e al benessere in ogni suo aspetto, con spazi di intervista e di confronto con esperti. • Lo spazio offerto dalla trasmissione Vivere Meglio a Promogiardinaggio e Natù va incontro al crescente interesse che il tema del verde suscita presso il • è un target che conta molti grandi appassionati grande pubblico. e anche tanti semplici curiosi che potranno così essere avvicinati al piacere del verde, dei fiori e delle verdure da coltivare in casa, balcone, terrazzo e orto. • La conversazione del conduttore con gli esperti di Natù apre spunti e curiosità legati al mondo del verde, affrontati da prospettive differenti ma sempre legati a un mondo di semplicità e benessere: a stretto contatto con la natura è davvero facile “vivere meglio”.

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Tre desideri in Unico. Per tutte le piante, per tutto l’anno, per tutte le fasi di sviluppo. Da oggi l’Unico che soddisfa anche le piccole esigenze.

ITà NOV Grazie all’innovativo ed esclusivo sistema di dosaggio, UNICO il concime in fiale, è l’ideale per la concimazione in appartamento e in balcone, dove il numero di piante è limitato. Le fiale graduate permettono di preparare la giusta dose di fertilizzante in base al numero di piante a disposizione, riducendo gli sprechi di prodotto e gli errori di diluizione. Con una sola tacca potrai preparare un litro di soluzione fertilizzante utilizzando comuni bottiglie d’acqua. Cinque piccole fiale, quattro semplici gesti e un risultato davvero Unico. Scopri tutta la gamma Unico presso il tuo rivenditore. www.fito.info


IL PIACERE DELL’ORTO e del frutteto 16

IL FRUTTETO

IN VASO

Frutti da raccogliere allungando una mano, da alberelli amati e protetti, coltivati con metodi bio per avere la certezza di un raccolto salutare e saporito. Senza rinunciare alla bellezza: perchĂŠ gli alberi da frutto sono belli in qualsiasi stagione...


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li alberi da frutto vi sembrano troppo grandi, difficili e impegnativi per poterveli permettere sul terrazzo di casa? Non è così: potete togliervi la soddisfazione di veder maturare mele, grappoli d’uva e fichi anche sul balcone di città. Il raccolto in contenitore non sarà equiparabile a quello di un frutteto in piena terra, ma avrete il piacere di assaporare un frutto appena colto... Non occorre molto per attrezzare un angolo del terrazzo a mini-frutteto: molte varietà tollerano la vita in contenitore e, se avranno ricevuto le dovute cure, saranno rigogliose e produttive.  Per un buon risultato, gli alberelli devono essere piantati in contenitori capienti e in una posizione ben esposta al sole, indispensabile per far maturare i frutti e renderli polposi e fragranti. Il terriccio ideale è quello “da impianto”, facile da reperire in sacchi nei garden center. Gli alberi da frutto hanno bisogno di molto sole per vegetare al meglio e per far maturare i frutti, e di una posizione aperta affinché la brezza favorisca l’impollinazione e

un pesco in balcone • Il pesco è un alberello reperibile in varietà di piccola dimensione, ideali per la coltivazione in vaso, dove danno piccoli frutti squisiti, preceduti dalla bella fioritura. Riservategli una posizione soleggiata e riparata dal gelo. • Anche il pesco-noce si può coltivare in terrazzo. Regala una quantità di frutti dalla buccia liscia e dalla succosa polpa giallo oro. Da far crescere in un vaso ampio, in posizione soleggiata e non ventosa.

Fico d’India. In grandi vasi, al Sud, regala a fine estate i succosi frutti anche in varietà senza spine.

Mini-pere. Il pero nano si coltiva in vaso anche nei climi freddi se ben esposto al sole e protetto.

Melograno da frutto. Alberello molto grazioso e facile al Sud come al Nord, frutti eccellenti.

Olivo. Le varietà con frutto da mensa (non da olio) fruttificano anche in grandi vasi, in pieno sole.

Agrumi. Molte sono le varietà rare e insolite, tutte molto decorative, sensibili alle basse temperature.

Melo nano. Gradevoli i frutti, spettacolare la fioritura. Esistono anche a portamento colonnare.

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Il piacere dell’orto e del frutteto

Idee in terrazzo e in cortile

I VASI PER UN FRUTTETO GENEROSO E DECORATIVO • I contenitori più adatti agli alberi da frutto hanno dimensioni medio-grandi, con altezza e larghezza comprese tra 50 e 100 centimetri. Sono idonei allo scopo i contenitori in rame, che potete far costruire su misura nella dimensione e forma desiderate. Legno e terracotta offrono ottime prestazioni. • Una soluzione originale, oltre che efficace, consiste nei cassoni per la raccolta della frutta in campagna, se compatibili con lo spazio a disposizione in terrazzo: che siano in legno o plastica, una volta rivestiti con un telo permeabile sono economici e di formato confacente alle necessità degli alberi da frutto. • I vasi devono essere muniti di fori di scolo: se non li possiedono, praticateli voi con un trapano. Il fondo del contenitore va protetto con una retina, sulla quale distribuirete uno strato di argilla espansa a sua volta ricoperto da un tessuto filtrante che evita che l’acqua, uscendo dai fori, trascini con sé parte del terriccio e intasi gli scarichi del terrazzo. Vasi belli e adatti alle piante Se il problema è il peso, meglio orientarsi sui contenitori in resina, di aspetto gradevole e pregiato. La terracotta è un materiale idoneo per gli agrumi. Altri alberi da frutto, ma anche l’orto, crescono ottimamente nei cassoni da frutta (detti “bins”).

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Frutti decorativi e gustosi Il kumquat cresce e fruttifica anche in vaso di media dimensione. La mora senza spine è sorprendente e gustosa; vaso non largo, ma profondo. La pera antica “Martin Sec” è di piccole dimensioni. La prugna “President” richiede un contenitore ampio e profondo.

affinché gli alberi siano esposti alle piogge, sentano il freddo e il caldo, raccolgano la rugiada notturna. Fate tuttavia attenzione alle esposizioni ventose: le forti correnti ostacolano l’impollinazione anziché favorirla e danneggiano le foglie e i fiori. Eventualmente proteggete le piante da frutto con un paravento di bambù o un grigliato. Le piante da frutto chiedono molta acqua. Se un giovane esemplare soffre la sete anche solo per pochi giorni, difficilmente riuscirà a recuperare, soprattutto per quanto riguarda i frutti, che tenderanno a cadere prematuramente. La potatura è di vitale importanza per mantenere le piante di dimensioni ragionevoli e stimolare la produzione. Sugli esemplari già formati non è difficile e si impara senza fatica, magari con l’aiuto di un esperto del vostro garden center di fiducia. Attenzione alla salute: lasciare le piante ammalate significa ottenere un frutto ammalato e con scarsi principi nutritivi. Occorre individuare al più presto eventuali attacchi di funghi o parassiti e intervenire con metodi biologici che preservano la genuinità dei frutti.

Consigli utli

Il frutteto mini: un angolo di generosa bellezza • Attenzione al peso dei contenitori e delle piante in funzione della portata del pavimento. La scelta del contenitore dipende non solo da parametri estetici, ma anche dalla quantità di vasi che desiderate disporre in relazione alla portata del terrazzo (per le nuove costruzioni si aggira normalmente intorno ai 450 kg per mq). Per star tranquilli, effettuate una verifica tecnica rivolgendovi al costruttore o a un geometra. • La vite in vaso è molto decorativa: una pergola o un arco in legno, con sostegni inseriti nel vaso, permettono di

creare un angolo grazioso. Da provare la vite da Zibibbo, dai grappoli a frutti bianchi, tipicamente italiana e adatta a contenitori profondi, dove darà il piacere di qualche bel grappolo dolce. • Alla base dei fruttiferi coltivate fiori come il facile tagete e la calendula: attirano i sirfidi, predatori naturali degli afidi, riducendo l’eventualità e la misura di un attacco da parte di questi piccoli e temibili parassiti. Oppure utilizzate piantine poco vigorose e graziose (begonia nana, impatiens, pervinca): il vaso sarà meno sguarnito e il terriccio si manterrà fresco, con vantaggi per l’estetica e per la salute delle piante.

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SAPORI & BENESSERE

SAPORI

D’ESTATE AL BARBECUE Poche cose mettono allegria come una grigliata con la famiglia o gli amici: facile e coinvolgente, permette di cucinare divertendosi e preparando piatti saporiti e gustosi. Ecco qualche idea. Grigliate, arrosti, pesce, verdure, perfino frutta: quasi tutto si può cucinare con il barbecue. Riservate un angolo del giardino, ma anche del terrazzo, al barbecue, sia che scegliate un moderno modello con coperchio e sistema di cottura indiretta, più costoso ma molto funzionale, o uno classico a carbonella, con cottura solo di tipo diretto, un po’ meno pratico ma tradizionale e sempre divertente. E se non avete uno spazio all’aperto, procuratevi un modello pieghevole e poco ingombrante: sarà ideale per un picnic.

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Spiedini misti aromatici Ingredienti: 350 g di lonza di maiale,1 zucchina, una manciata di funghi, prezzemolo e 1 rametto di rosmarino, olio e.v. d’oliva, sale e pepe Preparazione: tagliate a cubetti la carne e fatela marinare nell’olio con gli aromi tritati. Lavate e tagliate a rondelle la zucchina e a metà i funghi. Formate gli spiedini alternando carne e verdure, fateli cuocere sulla griglia, rigirandoli su tutti i lati e spennellandoli con olio e pepe. Salate a fine cottura.


Alette di pollo allo zenzero e limone Ingredienti: 12 alette di pollo grandi, private delle punte, 1 pezzo di radice fresca di zenzero, 5 cucchiai di miele; 2 cucchiai di sherry secco, succo e scorza grattugiata di 1 limone, sale e pepe nero macinato al momento; olio per pennellare Preparazione: pulite la radice di zenzero, tagliatela in striscioline e mettetela in una ciotola. Unite il miele, lo sherry, la scorza e il succo del limone e mescolate bene. Mettete il tutto in una casseruola e portate a bollore lasciando cuocere per 3-4 minuti fino a quando non si riduce della metà. Lasciate raffreddare. Infilate le alette di pollo su coppie di spiedini di metallo o su spiedini a doppia asta. Pennellate le alette con olio da ambo le parti. Sistematele al centro della griglia e cuocetele (meglio se con metodo indiretto a calore medio) per circa 20 minuti girandole a metà cottura. Pennellatele con la salsa di zenzero e limone e cuocetele per altri 10 minuti, girando una volta e pennellando anche l’altra parte con la salsa.

Arista di maiale alle erbe Ingredienti: un’arista di maiale di circa 800 g, un cucchiaio di sale grosso, salvia e rosmarino tritati finemente, 1 spicchio di aglio, pepe Preparazione: il giorno prima della grigliata, mescolate le erbe con il sale, il pepe, l’aglio schiacciato e insaporite la carne con questo misto aromatico. Preparate il barbecue: se utilizzate un modello a cottura indiretta scegliete un calore medio; se usate un barbecue a carbone, ponete una leccarda sotto la griglia di cottura. Appoggiate la carne al centro della griglia e chiudete il coperchio. Dimenticate l’arrosto e rilassatevi con gli amici! Con i modelli a cottura indiretta, controllate la temperatura con l’apposito termometro per carne a lettura istantanea e al raggiungimento della temperatura interna desiderata, 75°, togliete la carne dal barbecue. A cottura ultimata, lasciate riposare l’arista per 10 minuti prima di tagliarla e servirla; sarà morbida e saporita.

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sapori & benessere

SUGGERIMENTI PER UN BARBECUE PERFETTO Dove mettere il bbq • La zona barbecue non deve essere lontana dall’abitazione e, in particolare, dalla cucina. è utile che nei pressi ci sia una presa di corrente e un rubinetto dell’acqua.

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• Pesci interi, ariste, cosciotti, stinchi, arrosti, polli e tacchini interi, cosce di pollo, ecc. si cucinano perfettamente con la cottura indiretta. Il cibo viene cotto in ogni parte a uguale temperatura senza bisogno di essere mosso o girato.

• Il barbecue va posto su una superficie ampia e piana, meglio se pavimentata e lavabile, riparata dalle brezze; se l’apparecchio deve essere collocato sul terrazzo, sarà meglio scegliere un modello che annulli il rischio di fastidiose emissioni di fumo, per evitare questioni con i vicini.

• La mancanza di contatto diretto con la fonte di calore evita le bruciature dei cibi e permette una perfetta cottura interna, mantenendo la morbidezza originale e conferendo il classico gusto barbecue, evitando il problema del fumo e senza fiammate.

LA COTTURA INDIRETTA • La cottura indiretta con coperchio sulla griglia è l’ideale per cucinare cibi interi, con tempi superiori ai 20 minuti, ed è particolarmente indicata per cibi grassi come costine e pancetta.

• Cottura indiretta nei bbq a carbonella: posizionare i bricchetti ai lati della griglia portacarbone o nei cestelli laterali e porre al centro la leccarda per la raccolta dei grassi. Una volta accesi i bricchetti, posizionare il cibo al centro della griglia di cot-

tura, sopra la leccarda, chiudere il coperchio e… buone cotture! • Cottura indiretta nei bbq a gas: preriscaldare il bbq alla temperatura di 200° circa, quindi spegnere i bruciatori centrali. Posizionare il cibo al centro della griglia, sopra i bruciatori spenti, chiudere il coperchio e… cuocere. • è molto importante che la temperatura raggiunta all’interno del barbecue non superi i seguenti valori: per cibi magri, circa 180-190°; per cibi grassi, circa 150-160°. Più grasso è il cibo, più bassa dovrà essere la temperatura di cottura. In presenza di cibi particolarmente grassi appoggiare una o più leccarde sui diffusori di calore, in corrispondenza della zona spenta dei bruciatori. Così si annulla lo sviluppo di eventuali fiammate.


Gamberi in salsa al melone Ingredienti per 4 persone: 12 code di gambero, 1 melone, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 bicchierino di vermouth secco, sale, pepe nero Preparazione: sbucciate il melone, eliminate i semi e tagliatelo a pezzetti: fullatelo insieme con una macinata di pepe e uno spruzzo di vermouth fino a ottenere una crema densa, che userete come condimento. Lavate e mondate le code di gambero e quando la griglia è ben calda cuocete i gamberi per qualche minuto, girandoli una sola volta. Spruzzate con il vermouth e lasciate raffreddare. Servite accompagnando con la salsa al melone e un ciuffetto di prezzemolo o altre erbe aromatiche.

Spiedini di frutta grigliati Ingredienti: frutta fresca, quale fragole, pesche, albicocche, kiwi, mele, banane, ananas, pere, meloni, manghi; 150 g di zucchero, rhum Preparazione: la frutta è deliziosa cotta al barbecue, avendo l’accortezza di pulirlo bene se è stato usato per cuocere carne o pesce. Lavate bene i frutti, tagliateli a cubetti o a spicchi, tutti più o meno dello stesso spessore, e infilzati negli spiedini di legno. Preparate uno sciroppo, facendo sciogliere lo zucchero in 120 ml di acqua. Lasciate raffreddare e unite un bicchierino di rhum, poi immergete gli spiedini per un’ ora nella marinata. Scolate la frutta prima di metterla sul barbecue e fatela cuocere a fuoco medio per 5 minuti, voltando a metà cottura. Servite spolverizzando con zucchero di canna.

SALSE SFIZIOSE PER ACCOMPAGNARE LA FRUTTA AL BBQ • Salsa di frutti di bosco per le pesche: frullate un pugno di more o lamponi con 2 cucchiai di acqua, ottenendo una purea, poi zuccherate. In un pentolino, fate sciogliere un po’ di burro a fuoco basso con una presa di zucchero e mescolate bene. Pennellate questo sciroppo sulle pesche tagliate a spicchi, prima di cuocerle sul barbecue fino a quando non sono leggermente abbrustolite, per 8-10 minuti, girandole ogni 3 minuti circa. Servite con salsa di more e una pallina di gelato. • Caramello all’arancia: servono scorza e il succo di un’arancia e 125 g di zucchero in polvere. Per prima cosa preparate il caramello: scaldate 125 g di zucchero e la scorza grattugiata di un’arancia in un tegamino con 2 cucchiai d’acqua, portate a ebollizione e cuocete per 5 minuti. Fuori dal fuoco, unite 50 ml di panna e un po’ di succo d’arancia, poi rimettete sul fuoco mescolando, fino a ottenere una salsa omogenea. Cuocete un ananas a fette sul barbecue per 6-7 minuti, voltandole a metà cottura, e servite le fette irrorando con il caramello tiepido.

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SAPORI & BENESSERE

Le bUONE IDEE per insaporire CARNI, PESCI e verdure al BBQ

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Cappero: questa pianta robusta, che cresce persino aggrappata alle pietre del Castello Sforzesco a Milano, ama il sole e cresce bene anche tra le pietre di un muretto o in un vaso con terra leggera e sassosa, al sole. Del cappero si utilizzano i boccioli dei fiori, ideali per insaporire carni e per preparare un pesto, tritati con olive, da spalmare sulle bruschette alla griglia.

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Peperoncino: di coltivazione facilissima, si può farne anche una vera e propria collezione, grazie all’ampia scelta di varietà più o meno piccanti. I piccoli frutti cominciano a maturare in estate e si utilizzano sia freschi che essiccati al sole. Privato dei semi risulta meno piccante. Accompagnato a carni grasse (salsicce, costaiole, pancetta ecc..) le rende più digeribili.

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Maggiorana: il sapore preciso ma delicato di questa erba che ricorda un po’ l’origano è particolarmente consigliato per dare carattere ai pesci alla griglia e alle insalate. Ottima sulla pizza, la maggiorana viene utilizzata anche per insaporire il ripieno degli involtini da cucinare al barbecue. Cresce bene al sole, in terreno ben drenato o in vasi e ciotole.

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Melissa: pianta graziosa dalle virtù digestive, è una delle poche erbe aromatiche che danno soddisfazione anche sui balconi e nei giardini all’ombra purché in piena luce; accetta volentieri anche qualche ora di sole. Ne bastano poche foglie (ha un aroma molto intenso) per dare un accento particolare al pesce, alla macedonia e agli spiedini di frutta. Si utilizza anche per preparare liquori.

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Finocchietto: pianta facile e generosa, non teme il caldo e si accontenta di terreno anche povero, purché sempre ben drenato. Se coltivata in vaso, occorre un contenitore profondo e un’irrigazione regolare, senza mai lasciare il terriccio troppo bagnato. Le foglioline (molto decorative) hanno fragranza adatta al pesce alla griglia o al cartoccio. Ottimo insaporitore anche per pani e focacce, il finocchietto si presta bene a dare un sapore particolare alle carni delicate (vitello, pollo) al barbecue.

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i record delle piante

LE OLIMPIADI DEI FIORI

Alcune piante finiscono giustamente nel Guinness dei primati per i loro incredibili record... Ma anche i fiori dei nostri giardini e balconi sembrano a volte meritevoli di un oro olimpico per la loro generosità.

Record impressionanti Il fiore più alto, noto come “aro titano”, vive in Indonesia; si chiama Amorphophallus titanum e supera i 3 metri (a sinistra). Il più costoso? La media delle quotazioni più alte è certamente quella delle orchidee (in alto), mentre il fiore più largo è la Rafflesia. che sboccia nelle umide foreste filippine.

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L

ondra 2012, Olimpiadi nella capitale britannica: un evento sportivo e mediatico che ci terrà incollati alla TV nelle calde giornate d’estate, che decreterà nuovi idoli, abbatterà record e sconfiggerà limiti ritenuti insuperabili, così come sempre succede in questo appuntamento quadriennale. Nessuno pensava che la minuscola Novella Calligaris potesse vincere qualcosa lottando con le enormi nuotatrici della Germania dell’Est (Monaco di Baviera, 1972), né che i cinesi potessero ottenere più medaglie d’oro degli USA (eppure succede nel 2008). Limiti che sembrano insuperabili... Accade anche nel mondo delle piante. Se ci fossero le Olimpiadi dei fiori, chi vincerebbe?

Piante da Guinness dei primati Alcune forme di vita vegetale sono finite nel celebre Guinness, un libro che raccoglie ogni genere di record, sponsorizzato dall’omonima e ottima birra irlandese. Nel 2011 ci finì persino una pianta di pomodoro alta più di 4 metri, mentre alcuni anni prima fu stabilito il record Guinness per il peperone più piccante, il tremendo “Habanero Red Savina”, in seguito battuto da un’altra varietà micidiale, “Bhut Jolokia”. E non italiana, bensì britannica, è la zucchina più lunga finora mai misurata ufficialmente: ben 119 cm. Cercare i record delle piante significa anche avventurarsi in un modo affascinante e multidisciplinare: è un sistema efficace per richiamare l’attenzione dei ragazzi, soprattutto degli adolescenti a caccia di stranezze. Ecco dunque l’albero più vecchio del mondo, una quercia californiana datata oltre 13.000 anni, seguita da una conifera svedese che festeggia un compleanno di 9000 anni fa. Anche in Italia ci sono dei grandi vecchi: il censimento degli alberi monumentali realizzato dal Corpo forestale dello Stato ha decretato vincente nella gara del più vecchio un olivo di San Baltolu di Luras (Sassari): ha 3.000 anni e un tronco con una circonferenza di 11 metri. Ma da record è anche il pino più antico, Wollemia nobilis, conifera considerata estinta e oggi rimessa in coltivazione: la si può vedere, per esempio, ai giardini Trauttmansdorff di Merano. Antichissimo anche il Ginkgo biloba, che cresce nei giardini e nei viali di città, ancora oggi identico a com’era 250 milioni di anni fa.

Ortaggi Ortaggi GIGANTI GIGANTI • Le zucche extralarge sono una vera meraviglia in fatto di peso e dimensioni. Ogni anno si tengono concorsi per premiare le zucche più grandi. In Italia non abbiamo ancora raggiunto il gigantismo di certe zucche USA dove c’è un vero e proprio culto per questo genere di concorsi. • Altri ortaggi giganti: angurie da record nelle varietà “Crimson Sweet” e “Gigante della Florida”, pannocchie di mais ibrido da tavola lunghe 80 cm, rape “Oasis” gigantesche, rapanelli bianchi “Neptune” di dimensioni impressionanti, gli enormi pomodori ibridi “Beefmaster”... Quanto ai fagioli, il “Tapir” ha baccelli lunghissimi. • La tecnologia fa miracoli: in serra, oggi la coltivazione idroponica dei pomodori ciliegino arriva ad ottenere piante con rami carichi di frutti: i grappoli di pomodorini arrivano a misurare 25 metri!

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i record delle piante

Piccole e giganti Foglie da record: piccolissime come quelle della Lemna (in alto), pianta acquatica che può vivere anche nel nostro laghetto, o gigantesche come la brasiliana Victoria amazonica, qui sopra. Per vederla si può andare a Ischia, nel giardino La Mortella.

Altezza, velocità, maratona...

I più VECCHI, i più alti, i più GROSSI... • Sul podio olimpico per la dimensione dei frutti c’è una pianta tropicale nota come jackfruit (Artocarpus heterophyllus), i cui enormi frutti sono commestibili. Originario dell’Asia tropicale, oggi è coltivato anche in Giamaica e altre aree dell’America centrale. • La conifera più antica è il pino wollemi, protagonista di un grande rilancio commerciale dopo che fu ritrovata (era creduta estinta) in una remota regione australiana. • L’albero di origini più antiche è il ginkgo, che apprezziamo per la bellissima colorazione dorata delle foglie autunnali; ha crescita imponente e richiede molto spazio, ottimo anche per il verde pubblico. • Il Guinness dei primati premia un albero africano per il suo legno, il più pesante in assoluto: si chiama Olea laurifolia. Ma ancora più impressionante è Guaiacum officinale, un albero dei Caraibi il cui legno, per l’incredibile resistenza ai colpi e alle abrasioni, viene paragonato all’acciaio. • Medaglia per la miniaturizzazione a una piantina che si chiama Wolffia: la specie W. microscopica la si vede solo al microscopio.

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Alberi altissimi: il più imponente vive nelle foreste californiane, è una sequoia alta più di 120 metri, come un grattacielo da 28 piani. Supera anche la celebre sequoia “Generale Sherman”, ai piedi della quale ogni anno milioni di turisti si fanno fotografare. Le sequoie sono alberi altissimi, ma di crescita lenta: certo nessun paragone con la pianta dalla crescita più rapida, un impressionante bambù tropicale che supera i 30 m in 3 mesi; nei primi tempi cresce di 45 cm al giorno, praticamente a vista d’occhio. Velocissima anche un’alga sottomarina, Macrocystis pyrifera, che copre rapidamente i fondali oceanici del Pacifico. è capace di vincere una maratona di nuoto il “fagiolo di Mary”, seme della pianta tropicale Merremia discoidesperma: è stato accertato che riesce ad attraversare il Pianeta ,dal Messico alla Norvegia, lasciandosi cullare dalle onde. I semi di Entada gigas, una pianta rampicante delle foreste pluviali, sono anch’essi capaci di navigare per migliaia di km. Quanto alla dimensione, ci sono foglie minuscole come quelle della lenticchia d’acqua (Lemna), ma anche gigantesche, usate come barchette(Victoria amazonica).


Campioni di velocità e di altezza per affascinare e stupire

UN ORO OLIMPICO BEN MERITATO

• Se ci fossero davvero le Olimpiadi dei fiori nei nostri spazi verdi, l’oro olimpico di altezza e velocità sarebbe conteso fra alcune specie che associano la taglia gigante a una notevole velocità di sviluppo: ecco perché sono piante particolarmente utili nei giardini e terrazzi frequentati da bambini. I piccoli giardinieri rimangono infatti piacevolmente impressionati da questi giganti che soddisfano pienamente la loro poca pazienza. • Il girasole è un vero gigante. Dal seme si formano piante che possono avere un’altezza superiore ai 4 m (dipende anche dalla varietà), con una crescita velocissima in tarda primavera. • L’altissima malvarosa. Pianta perenne umile e semiselvatica, è capace di una resistenza incredibile e riesce a rinascere persino del tutto priva di cure,

nelle crepe dell’asfalto. Se ben irrigata e concimata, la si vedrà fiorire splendidamente e crescere fino ai 3 metri e piu, con steli coperti da bellissime corolle. • Il verbasco ha steli molto alti e ramificati, cresce anche negli ambienti selvatici. Esistono bellissime varietà da giardino di statura elevata e di grande resistenza alle avversità, con alta tolleranza alla siccità e al terreno povero. • Il delphinium è un’erbacea perenne che preferisce i climi freschi dove non di rado supera allegramente i due metri con i suoi steli coperti da fiori blu. Apprezza il terreno fertile e non teme il freddo invernale, quando, dopo aver perso la parte aerea, le sue radici riposano sotto la neve. • Altre fioriture di taglia molto alta: lupino, rudbekia, lisimachia, ricino, monarda, alcune campanule, valeriana rossa e molte altre...

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i record delle piante

Il record assoluto di fiore più grande appartiene a una strana pianta indonesiana, Amorphophallus titanum, fiorita qualche anno fa anche nel giardino botanico di Firenze; il fiore più largo è anch’esso del Sud-Est asiatico: la Rafflesia, rara e gigantesca.

Record di resistenza Un’Olimpiade dei fiori dovrebbe prevedere un podio per la sassifraga, fiorellino alpino reperito a ben 4500 m di altitudine. E sempre in montagna ci sono le piante italiane più rare, quasi estinte a causa della distruzione dei loro delicati habitat naturali: un triste record che ci impegna a tutelarle e proteggerle, come gli abeti di Nebrodi e la Pinguicola hirtiflora, reperita solamente in uno sperduto vallone della Costa Amalfitana. Rari, ma per fortuna ancora visibili, da ammirare e non toccare, anche i gigli di montagna: quello rosso e il martagone meritano una medaglia per la bellezza e la resistenza, perché sono capaci di sopravvivere ai geli intensi e di rinascere, orgogliosi e splendidi, nei prati delle Dolomiti, a inizio estate.

Record di resistenza Il giglio rosso (in alto), raro e protetto, sfida il gelo a 2000 m, rifiorendo puntuale ogni anno nei prati soleggiati delle Dolomiti. La Linaria (sopra a sinistra) si accontenta di una fenditura delle rocce a 2500 m e più, mentre i cactus (sopra a destra) vivono senza acqua per molti mesi.

Piante da RECORD anche in TERRAZZO E IN GIARDINO

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Il podio olimpico per la durata in fiore

Record di durata: anni e anni di fiori

• Nel giardino e terrazzo di casa ci sono piante la cui generosità davvero merita una medaglia. Capita di ritrovarle ancora fiorite a ottobre, magari dopo aver superato un’estate caldissima e qualche giorno di totale incuria causa assenza per ferie.

• Il narciso è uno di quei fiori che per decenni si ripresenta puntuale all’appuntamento primaverile. In realtà i bulbi si riproducono da soli nel terreno, diffondendosi e garantendo così, anno dopo anno, una grande abbondanza di fiori.

• Il geranio è forse la più celebre, ma altrettanto resistenti sono le petunie; e basta un poco d’acqua e di ombra per vedere le impatiens fiorite da aprile ai primi di novembre. Lo stesso accade alle pervinche.

• Molto durevole è la bergenia, in fiore ogni anno quando ancora fa freddo, mentre fra le piante estive meritano un podio arbusti indistruttibili e longevi come il sambuco, la buddleja, l’ibisco di Siria.

• Ma la medaglia d’oro dovrebbe andare all’umile e generosissima calendula. Nei climi settentrionali produce fiori dalla fine dell’inverno all’inizio dell’estate e sporadicamente fino all’autunno; al Sud, nei climi miti, fiorisce proprio tutto l’anno.

• Tra le piante da giardino con un vero record di durata, da medaglia d’oro, ci sono due bellezze italiane, il bosso e il tasso. Entrambe possono vivere anche per alcuni secoli (molto meno se vivono in vaso, ma comunque per decenni).


Tutelare l’ambiente: dalle parole ai fatti concreti Compo ha scelto da tempo dei comportamenti aziendali che mettono in primo piano la tutela dell’ambiente, oggi e nel futuro.

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Prima di parlare di natura per presentare prodotti di alta qualità, bisogna fare una scelta: agire per la natura. COMPO ha fatto questa scelta, per una precisa volontà di tutelare l’ambiente. L’attenzione del grande team che progetta e produce i prodotti a marchio COMPO non è rivolta solo all’innovazione e all’alta qualità del prodotto, ma anche alla protezione della natura, dell’aria e dell’acqua. Un caso concreto: i terricci COMPO Prendiamo un caso specifico, il terriccio COMPO SANA® . Si tratta di un prodotto di alta qualità, garantita da severi controlli durante tutto il processo produttivo e sul prodotto finito dall’Istituto di Sperimentazione e Ricerca di Münster, LUFAGermania. Il terriccio COMPO è declinato in ben 12 versioni (universale, per piante verdi, fiorite, per rose ecc.) edc è costituito integralmente da pregiata torba di sfagno proveniente dal Nord Europa, a cui vengono aggiunte altre componenti in dosi specifiche per le diverse destinazioni d’uso. Perché torba del Nord Europa? Perché questa torba di sfagno a fibre sottili contribuisce a garantire la circolazione dell’aria intorno alle radici e lo sviluppo della pianta, a trattenere l’acqua che viene gradualmente assorbita dalle radici, a fissare e cedere gli elementi nutritivi indispensabili per le piante. E poiché l’attenzione non è rivolta solo alla innovazione e alla qualità del prodotto, ma anche alla tutela dell’ambiente, COMPO si preoccupa di effettuare accurate analisi scientifiche allo scopo di rigenerare la zona di prelevamento della torba seguendo le

linee guida europee per la protezione dei volatili e dell’habitat flora e fauna. Si favorisce così il ripristino e lo sviluppo dell’ambiente torboso, enormi distese paludose con particolari condizioni di suolo, piante e clima. Tutte le superfici così rigenerate entrano a far parte del sistema europeo “Natura 2000” relativo alle zone protette. Ecco perché scegliere i terricci COMPO SANA® diventa una scelta di qualità: per le piante che in essi dovranno vivere e per la natura del Pianeta in cui viviamo. Qualità e impegno anche nel packaging • Sempre attenta all’innovazione, Compo ha lanciato per prima sul mercato la confezione compatta che contiene 25 litri di prodotto. L’imballo è reso perfettamente stabile grazie ad una leggera pressatura in fase di confezionamento, che consente di ridurre l’ingombro: 18 cm di profondità, 20 di larghezza e 39 di altezza. Il sacco può essere riposto anche in spazi minimi. • Altra importante innovazione è la pratica maniglia integrata, che consente di trasportare facilmente il sacco. L’apertura della confezione è facilitata da una linea perforata sotto la maniglia; un’etichetta adesiva permette di richiuderla dopo l’uso, garantendo così la migliore conservazione del prodotto.

Compo. Piante meravigliose con semplicità. COMPO Agro Specialities Srl www.compo-hobby.it

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notte, luce e profumo

ESTREMO ORIENTE | Acero giapponese, camelia, ibisco cinese

AFRICA | Agapanto, gazania, geranio

ATMOSFERE DA VIVERE

AMERICHE | Fucsia, lantana, petunia

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il giro del mondo

IN BALCONE

Le piante che coltiviamo in balcone, terrazzo e giardino arrivano da ogni angolo del pianeta: è affascinante conoscere le loro origini ed è utile per poter offrire loro le condizioni più adatte per un successo soddisfacente.


O

sservare le piante esposte in questo periodo nei garden center o guardando le belle fioriture del nostro spazio verde è un po’ come aprire un atlante del nostro Pianeta: quasi tutte le regioni del mondo, dal Nord al Sud, con la sola esclusione dell’Antartide, sono presenti nelle piante che coltiviamo normalmente in casa, terrazzo e giardino nel corso delle stagioni. Persino le regioni artiche non mancano: il delizioso papavero d’Islanda (Papaver nudicaule), che sboccia in estate nei nostri giardini di collina e montagna, è di origine subartica. Nei nostri terrazzi si mescolano con allegria le fioriture di specie la cui origine è in terre lontanissime, dall’Australia (callistemon, grevillea, scaevola...) alla Cina (tantissime, a partire dalla camelia), dall’Africa (da cui vengono gerani e gazanie) all’America meridionale, che ci ha dato piante superstar come le brasiliane petunie, le fucsie, la passiflora, la lantana che, pur essendo così comune lungo le nostre coste, è di origine sudamericana.

Quei fiori venuti da lontano Difficile oggi pensare che in Italia non c’erano la buganvillea e il girasole prima dei viaggi di Colombo... Ma nei secoli scorsi neppure c’erano, in Italia, piante oggi comunissime come la gazania, il geranio e l’agapanto, di origine sudafricana, oppure l’ibisco cinese dai larghi fiori colorati, gli aceri giapponesi dal fogliame colorato, gli astri e i settembrini (i primi di origine cinese, i secondi americani). E neppure c’erano, nei secoli lontani, dalie, tagete e zinnie, tutt’e tre messicane, né le ortensie e le azalee, di origine cinese.

Novità Fiori che vengono da lontano • Molte sono le piante novità introdotte negli ultimi anni per la coltivazione in balcone e in vaso, risultato dovuto al lavoro di miglioramento varietale per ottenere fioriture molto abbondanti e prolungate, come nel caso della Scaevola (in alto, la varietà ‘Surdiva® Blue’, davvero eccezionale). Piantina di origine australiana, praticamente sconosciuta solo pochi anni fa, sta ottenendo un crescente successo per la sua bellezza e generosità. • Nuove e belle anche Tecoma stans con corolle gialle, è il fiore nazionale delle Bahamas, e la curiosa Torenia, di origine africana, che cresce bene in vasi anche di media e piccola dimensione.

Piante nuove in un mondo che cambia Le piante da balcone e da giardino originarie di regioni lontanissime, ma oggi prodotte da seme o da talea in Italia o in Europa, sono spesso frutto di viaggi avventurosi. Ci fu un periodo, nei secoli passati, in cui fare il “cacciatore di piante” era un mestiere pericoloso ma redditizio, che portava gloria e denaro; vi si cimentarono avventurieri spietati, aristocratici in cerca di emozioni e scienziati coraggiosi, grazie ai quali giunsero in Europa, dopo lunghe settimane di navigazione in 33


atmosfere da vivere

IL MONDO IN VASO • Felicia “Felicitara®”. Di origine africana, produce una quantità di margherite azzurre; per vasi e cassette con sole alla mattina. • Nemesia “Sunsatia®”. Sudafricana amante del sole, in questa nuova varietà la Nemesia si presenta con versioni in colori diversi; ha una fioritura instancabile. • Thunbergia alata. Rampicante africano con fiori deliziosi, per ambienti soleggiati o con sole parziale. • Verbena “Benissima®”. Le varietà di oggi sono tutte ibride ma la matrice è di origine sudamericana. Fiori generosi se c’è ombra nelle ore più calde. “Benissima®” produce fiori di continuo per diversi mesi. • Coleus. La sua lontana origine è nell’isola di Giava; bel fogliame rosso e screziato, da far crescere in ambiente luminoso ma non pieno sole. • Impatiens. Delicata nell’aspetto ma molto robusta e di lunghissima fioritura, è frutto di ibridazioni fra specie asiatiche e africane. La varietà “Sunpatiens®” tollera anche l’esposizione al sole.

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speciali casse di vetro, semi e piante di specie allora sconosciute. Arduo era anche il lavoro di chi, in Europa, si impegnava a capire e catalogare questo enorme patrimonio di conoscenza scientifica che arrivava da altri continenti; Linneo diede ordine e metodo alla classificazione scientifica e dopo di lui tanti scienziati operarono per eliminare confusioni e incertezze su nomi e parentele botaniche.

La globalizzazione e i nostri fiori Oggi il passo avanti lo ha fatto la globalizzazione, che consente di far viaggiare le piante anche in aereo: le rose recise che troviamo in vendita vengono forse dalla Colombia, dal Kenya, dal Marocco; le conifere dall’Olanda o dal Belgio, mentre l’Italia spedisce a Londra, nel giardino australiano in concorso al prestigioso Chelsea Flower Show, piante dell’emisfero australe coltivate nei vivai Torsanlorenzo vicino a Roma... In tutto questo vortice commerciale c’è la componente dell’innovazione tecnologica. Piante sudafricane come la Nemesia e la Felicia sono oggi commercializzate in Italia, nei garden center, fiorite e pronte da mettere in vasi e cassette, in nuove varietà brevettate. Le petunie brasiliane, ibridate in decenni di lavoro, divennero alcuni anni fa ricadenti (le celebri Surfinia® e altre varietà) grazie al lavoro di ibridatori giapponesi, ma oggi ne sono arrivate molte altre, sempre più resistenti e generose. Il sudafricano geranio cambia faccia grazie al miglioramento genetico, per ottenere varietà instancabili e meno sensibili ai fattori ambientali (in genere, quando le temperature medie superano i 24 °C notturni e i 30 °C diurni, la fioritura rallenta o si ferma). E si fanno avanti nuovi fiori per vasi, ciotole e cassette, ancora poco conosciuti ma di crescente successo, come l’australiana Scaevola dai fiori lilla, la messicana Angelonia, la sudafricana Torenia.

Hanno attraversato GLI OCEANI • La lobelia (qui sopra la generosissima varietà “Big Blue®”) viene dall’Africa meridionale. Ideale per balconi con poco sole, ama il fresco. Lobelia cardinalis dai fiori rossi, coltivabile come perenne in aiuola in terreni umidi, è invece di origine americana. • In vasi profondi all’ombra e in aiuola senza sole l’ideale è l’hosta, pianta di origine giapponese con bellissime foglie; in estate si formano fiori lilla. Dura molti anni ed è disponibile in moltissime varietà con foglie screziate e variegate. • La zinnia è un fiore che viene dal Messico. Facile, cresce bene da seme in ambienti soleggiati, fiorisce in piena estate e fino a settembre inoltrato.

Esotiche di casa nostra Ma come mai tante piante “esotiche” per i nostri vasi in balcone? La ragione è legata a due fattori fondamentali: la quantità di fiori e la durata del periodo di fioritura, collegato alla stagione estiva. Molte di queste piante sono, in natura, originarie di zone molto calde e soleggiate; lavorando sul miglioramento varietale gli ibridatori riescono a introdurre nel patrimonio genetico la tendenza a produrre moltissimi fiori e a conservare questa capacità 35


atmosfere da vivere

Messicana benvenuta. L’angelonia “Angelface®” è oggi proposta anche come pianta da terrazzo, a ciclo stagionale. Fioritura generosa in pieno sole, bellissima per i suoi steli carichi di fiori in vari colori.

per vari mesi, come accade appunto a gerani, petunie, begonie e impatiens. Certo, questo continuo movimento di piante da un continente all’altro offre il piacere della conoscenza ma porta anche danni indiretti, come la diffusione di parassiti prima sconosciuti che hanno attaccato le alberature italiane (il punteruolo rosso delle palme, il tarlo asiatico...) e i fiori dei nostri balconi e giardini (la farfallina del geranio, la metcalfa...). Inoltre, anche piante tipicamente italiane come il rosmarino e la salvia arrivano in Italia in vaso, prodotte però in vivai all’estero... La cosa migliore è quella di informarsi sulla provenienza delle piante, per fare acquisti consapevoli presso punti vendita di qualità. E di chiedere sempre il nome della pianta che stiamo acquistando, perché altrimenti è come aver comprato un animale senza sapere se è un canarino o un pipistrello. Conoscere il nome di piante ormai diffuse, come la boliviana Dipladenia o la messicana Angelonia, ci sarà di grande aiuto per trovare le informazioni utili alla loro cura, e ottenere quelle fioriture spettacolari che il nostro terrazzo ci può offrire per lunghi mesi.

GIOIELLI ITALIANI E MEDITERRANEI DA COLTIVARE IN VASO • Molte sono le piante italiane e mediterranee che danno il meglio in vaso anche in situazioni difficili: sole bruciante per molte ore al giorno, vento, brezze cariche di salsedine. Nessuna, va chiarito, resiste in vaso senza un minimo di attenzione: l’acqua potrà essere fornita anche con un pratico sistema automatico. Ciò per garantire la sopravvivenza della pianta, che in piena terra riesce da sola a superare l’estate ma in vaso non ha questa possibilità a causa del poco terreno a disposizione e del calore che si accumula nel contenitore. • L’oleandro, di origine mediterranea, vive bene in contenitori profondi, dove comunque il suo sviluppo non sarà mai paragonabile a quanto può avvenire in piena terra. Interessanti le varietà a fiore doppio e quelle con foglie variegate, belle anche in inverno. Al Nord conviene spostare il vaso in zona protetta e avvolgerlo in plastica a bolle, coprendo la chioma con il velo di non-tessuto.

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• Il rosmarino, spontaneo in Italia, è bellissimo in cassette e vasi profondi. Da provare le varietà con rami ricadenti, che producono moltissimi fiori azzurri. • Il caprifoglio è un bellissimo rampicante italiano con fiori molto profumati, ideale per balcone solo se il vaso è molto profondo. Resiste al gelo. • La calendula dai bei fiori gialli è spontanea in Italia, cresce anche in vasi e ciotole di media dimensione e in clima mite sboccia praticamente tutto l’anno. • Lavanda, santolina, elicriso e cineraria sono tutte di origine mediterranea e sono presenti in alcune specie selvatiche nelle nostre zone costiere. Ideali per vasi e cassette al sole, danno il meglio se il contenitore è profondo e ben irrigato. • Altre bellezze italiane: narcisi, crochi, muscari e altre bulbose primaverili; il giaggiolo (iris); alcuni tipi di giglio; e poi tantissime specie mediterranee come mirto, corbezzolo, ligustro, agrifoglio...


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NATURA AMICA

le piante

CI AIUTANO Proteggersi dallo smog e dal rumore, ottenere silenzio e privacy: le piante ci aiutano efficacemente anche in queste esigenze così comuni e indispensabili per difendere il benessere nello spazio verde.

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egnano le geometrie, scandiscono le stagioni con le fioriture e i frutti, si rendono utili per perimetrare e difendere la proprietà. Molti sono i modi in cui le piante ci aiutano per vivere meglio nel nostro spazio verde; a queste virtù, molti tipi di arbusti aggiungono anche quella ecologica, fornendo ambienti idonei per la vita degli insetti utili e della piccola fauna che popola il giardino o il terrazzo. Inoltre, parecchi arbusti a bassa manutenzione, soprattutto quelli tipici del territorio (ma anche provenienti da altre regioni lontane, purché coerenti con il clima e l’ambiente), hanno anche un costo molto contenuto e una notevole durata negli anni.

Tre livelli per proteggere il giardino e il terrazzo

Un uso tipico degli arbusti “utili” è quello per formare siepi, indispensabili negli spazi verdi per la molteplicità di risposte che danno: proteggere dal sole, dal vento, dalle intrusioni, dal rumore e dallo smog; creare zone diverse, spesso utilissime nei terrazzi dove manca intimità; indurre a una passeggiata per scoprire cosa c’è dopo la siepe. Per comporre bene una siepe “utile”, occorre capire come costruirla. Analogamente a un gioco di costruzioni, anche la siepe, che sia in piena terra o in grandi cassette per terrazzi e cortili, può avere tre livelli diversi. Lo strato più basso è erbaceo, composto cioè da erbe e fiori che crescono ai piedi o sotto le piante della siepe; può trattarsi anche solo di piccole bulbose o di piantine stagionali (begoniette, impatiens, pervinche...) che coprono e decorano il suolo, migliorando esteticamente la zona fra la siepe e il prato o la superficie del vaso. Il secondo livello è quello composto da arbusti, che possono essere nani o di grande statura da adulti, decidui (perdono le foglie in inverno) o sempreverdi, più o meno spinosi

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Due arbusti che ci aiutano davvero L’osmanto (in alto), con foglie spinose simili all’agrifoglio, forma una barriera antri-intrusione e ha fiori profumatissimi. L’ibisco di Siria, dalla lunghissima fioritura, resiste all’inquinamento urbano e filtra efficacemente l’aria trattenendo le particelle inquinanti.


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quando la siepe ostacola le intrusioni: le piante anti-ladro • Certo non hanno sirene ululanti nè si mettono automaticamente in contatto con la più vicina stazione dei Carabinieri, ma questi sistemi antifurto hanno indubbiamente una certa efficacia: sono le siepi antiintrusione, grazie alla loro impenetrabilità e alla struttura fittamente spinosa di foglie e rami, tale da impedirne la penetrazione da parte di ladruncoli o di animali sgraditi di media e grande taglia (gatti, cani, cerbiatti, cinghiali...). • Specie come il mediterraneo agrifoglio possono formare siepi alte anche 2-4 metri (ma la crescita è lenta), che se ben curate rimangono fittissime anche alla base, come quelle di piracanta, che cresce rapidamente e richiede frequenti potature; produce splendide bacche.

• Altre siepi-cassaforte: berberis con spine acute, per siepi di media dimensione; biancospino; molti tipi di rose spinosissime; senza spine, ma fittissimi, il tasso e il cotogno giapponese che, se potato regolarmente, forma un intrico di rami davvero impenetrabile e fornisce una ricca fioritura primaverile. • Anche il rustico e bellissimo ginepro che cresce lungo le nostre coste è molto folto e spinoso e veniva usato per ostacolare, o quanto meno limitare, l’accesso ai cinghiali la cui crescente presenza sta diventano un problema per molti giardini del Sud e delle isole. Nelle foto: piracanta (1), agrifoglio (2), berberis (3), ginepro (4)

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natura amica

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Uno schermo sempreverde Il tasso (1) vive per decenni o anche secoli, diventa molto alto e non è sensibile al gelo. Il cipresso Leylandii (2) rimane bello e sano per molti anni solo in ambienti freschi e ben irrigato. La tuja (3) crea uno schermo imponente e molto folto.

(requisito importante quando la siepe assume un ruolo difensivo nei confronti di uomini e animali), più o meno fioriti. Infine c’è un livello arboreo: presente quando le siepi sono di dimensioni importanti e per ottenere una bordura molto protettiva. Nei grandi terrazzi il livello arboreo può essere sostituito da una seconda linea di arbusti più alti, capaci di filtrare il vento che soffia ai piani alti. Proteggere lo spazio dal vento fastidioso

Un giardino o terrazzo soggetto a raffiche di vento può vedere ridotta la forza delle brezze fino al 60% grazie alla presenza di una siepe folta e alta, con il vantaggio di contenere la disidratazione delle piante in esso coltivate. Inoltre, la minore ventosità comporta la possibilità di preservare meglio la fertilità naturale del terreno, evitando che la brezza si porti via le preziose particelle di humus 4

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dalla superficie del terreno, portandolo così a un fenomeno di desertificazione. Spesso in città i terrazzi disposti ai piani alti sono più soggetti al problema del vento. Per limitare l’azione fastidiosa della brezza si possono collocare lungo il perimetro piante cespugliose reperibili anche già pronte, a spalliera: lauri, bossi, bambù di vario tipo, viburni (lentaggini) o altre meno note ma di bell’aspetto, come Serissa, Dodonea, Coprosma, Photinia. è importante che i contenitori siano ampi e profondi: solo in questo modo lo schermo vegetale sarà imponente e sano. Se il terrazzo è grande, si può installare un sistema di barriere vegetali: in questo modo si ottengono due benefici, una migliore protezione dal vento e una serie di ambienti più intimi e raccolti (pranzo, solarium, salotto....). Nei terrazzi ventosi i contenitori di terracotta, soprattutto se piccoli o stretti, come le cassette da ringhiera, sono soggetti a rapida disidratazione. Meglio optare per plastica o legno. Spazio al colore Il corbezzolo (4) produce frutti commestibili ma è sensibile al freddo intenso. Il viburno (5) ha bacche coloratissime, non forma uno schermo compatto. Il berberis (6) è anti-intrusione: molto spinoso.

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03 Il tetto inverdito in modo estensivo (con

Combattere le “isole di calore”

piante molto rustiche e semplici, non calpestabile) o intensivo (un vero e proprio giardino pensile, più costoso ma anche godibile), consente di ottenere un’eccellente coibentazione termica dei locali sottostanti, che saranno protetti meglio dal rumore.

Tetti e pareti verdi: 6 vantaggi immediati

01 L’inverdimento orizzontale su tetti e quello 04 Ciò consente la possibilità di sfruttare, verticale, sulle facciate, con sistemi che utilizzano

trasformandole in giardini vivibili, aree che sarebbero inutilizzate o destinate a qualche filo per stendere il bucato e a una selva di antenne, come spesso accade sui tetti dei palazzi.

piante rampicanti forti, belle e robuste, sono due efficaci forme di lotta alla cementificazione, che consentono di vivere meglio.

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Oggi le coperture verdi sono una realtà possibile e realizzabile praticamente ovunque, senza complicazioni particolari e con costi accessibili. Si può dunque scegliere di dire no alle superfici pavimentate, asfaltate e sigillate. Oltre a essere decisamente brutte, presentano due gravi fattori negativi: si surriscaldano moltissimo trasmettendo calore tanto all’interno che all’esterno (e si raffreddano in inverno, aumentando i consumi di riscaldamento) e non lasciano filtrare acqua al suolo. La pioggia va così in parte perduta per evaporazione invece di essere immagazzinata nel suolo (per giungere alle falde che ci dissetano) o assorbita dalle piante per diventare ossigeno.

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Anche la copertura verde delle pareti cambia la vita: esistono sistemi speciali per rivestire i muri di case e palazzi con piante rampicanti, con enormi vantaggi per la coibentazione degli ambienti domestici e la qualità dell’aria che respiriamo.

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I tetti di cemento e di asfalto sono da evitare: innalzano la temperatura di edifici e città assorbendo il calore e riscaldano l’atmosfera, irradiando energia. Essa viene assorbita dalle nubi più basse e accentua la formazione delle isole di calore urbane. Grazie a un tetto coperto di vegetali si risparmia fino al 40% sulla climatizzazione.

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Il tetto verde può essere un vero e proprio giardino pensile (1) oppure allestito con spazi percorribili (2), la terza possibilità è quella della superficie estensiva rustica e non calpestabile (3) di cura facilissima.

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natura amica

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Un verde che non ci abbandona Il pittosforo (7) ha fiori profumatissimi, ideale per climi miti (ma resiste al gelo). Il bosso (8) è compatto ed elegante, cresce lentamente. Il lauroceraso (9) cresce molto velocemente, un po’ banale e indistruttibile.

Più silenzio e meno smog

Il fogliame delle siepi provvede a disperdere le onde sonore e ad attutire l’effetto del rumore, ecco un “servizio” importantissimo che consente di recuperare vivibilità in giardini, terrazzi e cortili esposti al rumore del traffico e al frastuono costante della città. Ma la protezione dall’inquinamento dell’aria è altrettanto importante. Per migliorare sensibilmente il benessere all’interno di uno spazio verde situato a contatto con l’ambiente metropolitano o con strade ad alto livello di traffico che inquina l’aria, è consigliabile prevedere siepi capaci di svolgere una efficace protezione dal rumore e di creare una vera e propria cortina filtrante nei confronti delle polveri presenti sulla strada. Naturalmente non è possibile pensare che questa siepe svolga un effetto “miracoloso”, ma certamente è un aiuto non da poco. Il fogliame folto delle 10

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conifere filtra l’aria in modo efficiente grazie alla trama fitta e sottile dei rami e degli aghi; le conifere sono utilissime nei giardini confinanti con strade a grande traffico, preferendo specie che mostrano doti di resistenza e di durata, come il tasso e la tuja; meno consigliabile il Leylandii, che cresce velocemente nei primi anni ma che se viene potato in modo geometrico non dura più di 20-25 anni nella migliore delle ipotesi. Le conifere sono indicate anche per le zone ventose in cui le brezze dominanti portano polvere e residui. Occorre provvedere a frequenti lavaggi del fogliame, nelle ore serali quando le piante non sono colpite dal sole, per liberarlo dalla polvere accumulata. Anche le piante da siepe a foglia larga, come aucuba e lauro, ma anche rampicanti come l’ederae alberi come la catalpa o il tiglio, svolgono un’efficiente filtrazione dell’aria dagli agenti tossici, in particolare il benzene emesso dai motori. Qualcosa di fiorito La photinia (10) ha anche germogli rossi in primavera; le rose (11) possono avere fioriture molto lunghe se del tipo paesaggistico rifiorente; il cotogno giapponese (12) fiorisce vistosamente a inizio primavera. 11

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Rose più belle e più sane

Informazione pubbliredazionale

Compo offre una risposta a chi desidera coltivare rose generose, che crescano sane e sappiano regalare mesi e mesi di grande bellezza...

Le rose sono parte della nostra vita: difficile immaginare un giardino o un terrazzo senza rose. Questa pianta è stata declinata in mille forme e colori, perché ottenere nuove varietà è relativamente facile. Robusta e adattabile, può crescere quasi ovunque, ma è importante scegliere la specie e varietà giusta; è dunque fondamentale, prima dell’acquisto, informarsi su portamento, durata della fioritura, dimensioni che può raggiungere da adulta. Le rose antiche e botaniche sono affascinanti e spesso profumatissime, ma fioriscono quasi tutte solo una volta, in maggio-giugno. Le rose rifiorenti, spesso prive di profumo, hanno invece la peculiarità di produrre boccioli fino all’autunno inoltrato. Ma per avere davvero soddisfazioni dalle rose, occorre partire dal terriccio... “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, perciò pensiamo a dare alle nostre rose una dimora perfetta con COMPO Sana Terriccio per Rose a base di torba neutra di sfagno, ideale per tutte le varietà di rose. Questo terriccio è nato per fornire ai rosai una naturale concimazione, per una crescita sana e rigogliosa delle piante grazie al suo contenuto di Guano e per stimolare l’apparato radicale con lo speciale attivatore Agrosil. COMPO Sana Terriccio per Rose è ottimale sia per la coltivazione in vaso, anche dei rosai “mini”, che per la piantagione in giardino.

Per donare alle rose lunga vita felice e rigogliosa, occorre nutrirle con regolarità: la soluzione migliore per mantenerle vigorose e quindi più generose di fiori (e meno sensibili alle malattie) è l’utilizzo di COMPO Concime per rose. Si tratta di un concime minerale specifico bilanciato, indispensabile per sostenere le rose con un nutrimento completo nel momento in cui donano fioriture eleganti e profumate. L’azoto presente in COMPO Concime per rose favorisce lo sviluppo della pianta; il fosforo aumenta il numero dei fiori e ne intensifica il profumo, mentre il potassio esalta il colore.

Compo per aiutarti nel tuo mondo verde • Il team Compo, con la sua esperienza e con entustiamo, ha preparato per gli hobbisti di giardinaggio un portale indispensabile: www.compo-hobby.it, nel quale trovare tante informazioni utili. • C’è anche un innovativo servizio online per creare, in modo facilissimo e divertente, dei giardini virtuali ed ottenere una scheda di manutenzione per la loro cura: si accede direttamente www.compo-hobby. it oppure digitanto www.compoagro.it/consumer/ giardinoonline/

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PROGETTAZIONE

UTILE E DILETTEVOLE:

l’ORTO-GIARDINO Orto o giardino? Non è necessario scegliere, lo spazio all’aperto, anche in terrazzo, può combinare con ottimi risultati i due aspetti, regalando bellezza, fioriture e un generoso raccolto.

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e esigenze di chi possiede uno spazio all’aperto stanno cambiando, in linea con il crescente bisogno di prendersi maggiormente cura di sé, della propria salute e qualità di vita. Emerge il desiderio di produrre in giardino o in terrazzo un po’ di frutta e verdura da portare in tavola affinché il cibo sia saporito e genuino, di pari passo con la volontà di fare dello spazio esterno un’oasi di benessere. Tutto questo si può tradurre in un orto-giardino, produttivo ed esteticamente accogliente. Il modello proposto in queste pagine è realizzabile anche in terrazzo.

Bello come un giardino, utile come un orto

L’orto-giardino combina aspetti estetici e pratici nella realizzazione di un luogo nel quale si può vivere, ambiente di svago e di sostentamento, dilettevole e utile. Disegnato dalla celebre paesaggista inglese Bunny Guinness (www.bunnyguinness.com), è un atto di fede nell’autoproduzione per il consumo familiare, una rivisitazione del tradizionale kitchen garden in chiave moderna, con un occhio attento all’estetica e alla fruibilità del giardino. Questo orto-giardino è bello e lussureggiante, denso di profumi e colori; invita a rilassarsi e a vivere il contatto con la natura, ad accogliere gli amici, a stare all’aperto. Allo stesso tempo si tratta di un orto rigoglioso e generoso di frutti, aromi e ortaggi.

Terrazzi mediterranei A fianco, ortaggi, erbe e fiori creano una bordura (in primo piano cespi di insalate e ciuffi di borragine dai fiorellini blu); qui sopra, alberi da frutto in contenitore alle spalle dei vasi di erbe e fiori.

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO • La progettazione di un orto-giardino lascia ampio spazio alla creatività. Le aiuole rialzate semplificano la manutenzione; lo spazio può anche essere suddiviso tramite piccole siepi divisorie. Tra le aiuole deve esserci spazio per sentieri larghi il tanto che serve per un comodo passaggio con gli attrezzi. • L’orto-giardino prevede una mescolanza di ortaggi e fiori: la ricchezza di specie è preziosa per favorire la biodiversità. • Fate attenzione alla consociazione delle piante: alcune si favoriscono a vicenda (l’aglio e la rosa, la carota e la cipolla ecc.), altre possono nuocere l’una all’altra.

Simmetria e organizzazione

Lo spazio è organizzato in aiuole rialzate, coltivate con piacevoli mix di ortaggi e fiori commestibili e da taglio. Le aiuole sono disposte simmetricamente, 45


progettazione

Ricchezza vegetale per uno spazio bello e utile:

VERDURE, FRUTTI E FIORI FACILI PER L’ORTO-GIARDINO • Fragole: la fragola è facile anche in vaso (profondità min. 30 cm), al sole, irrigando spesso in primavera ed estate e concimando con un prodotto per piante da orto ogni 7-10 giorni. • Cavoli: buoni ma anche decorativi, i cavoli crescono in tutti i terreni e tutti i climi purché il terreno sia fertile, fresco e profondo, ben drenato. Nella foto, ‘Red Drumhead’ dal cespo porpora. • Peperoncini: si coltivano nell’orto, in vaso e in aiuole, anche abbinati con erbacee da fiore, al sole o mezz’ombra. Tollerano il caldo e la salsedine. Frutti colorati da luglio a novembre. • Bietole: le varietà a coste rosse sono anche decorative, oltre che buone; erbacea annuale, è facilissima e tollera in freddo. • Zucchine: verdi ma anche gialle, lunghe o tonde, le zucchine vogliono sole, clima temperato e terreno ben lavorato, profondo, drenato. • Rose: la rosa ‘Veilchenblau’ abbraccia il grigliato insieme alle zucchine, con un gradevole effetto. • Tiglio: può essere allevato a spalliera (a siepe), guidandone i rami lungo una recinzione perimetrale, per creare una bordura elegante. • Fico: il fico forma un grazioso alberello; ama i terreni freschi e profondi; resistente alla siccità, teme il freddo. Adatto al vaso (ha radici espanse e superficiali), da riparare d’inverno. Il salice intrecciato è un materiale molto decorativo e resistente per realizzare le bordure delle aiuole, integrandole bene all’ambiente del giardino o terrazzo.

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creando quattro quadranti di uguale forma intorno ad una fontanella centrale; alberelli da frutto in vaso punteggiano le parcelle sottolineando la disposizione simmetrica, resa fluida dal design sinuoso e curvilineo delle aiuole che rende lo spazio più articolato e la passeggiata più interessante. Le aiuole rialzate sono bordate da cordoli in salice intrecciato; il terreno è ricoperto da una pacciamatura di corteccia, elementi che danno un tocco di eleganza all’orto.

Uno spazio ricco di elementi A sinistra, in alto il salottino riparato e, in basso, uno scorcio della terrazza-soggiorno; qui sopra, le aiuole hanno un design sinuoso; sotto, sentiero che dal salottino porta all’orto.

La tradizione rivisitata

Cavoli e fagioli, lattughe e pomodori si mescolano con rose e clematidi che si arrampicano su colonne e graticci. Grandi vasi di terracotta ospitano alberi da frutto (fichi, meli, limoni, melograni) abbinati a cespugli di lavanda ed erbe aromatiche. Lungo il confine, alcuni esemplari di tiglio sono allevati a spalliera, guidandone i rami lungo grossi fili di ferro. Sul fondo del giardino, un salottino riparato, percorso da panche con cuscini colorati, è un rifugio accogliente e appartato, sormontato da una terrazza soleggiata che fa da soggiorno e solarium e che offre una bella visuale dall’alto per abbracciare con lo sguardo tutto il giardino. Tradizionale nello spirito, l’orto-giardino esprime un design innovativo e contemporaneo, dimostrando come un approccio “antico” possa superare la prova del tempo se adattato alle nuove esigenze e aggiornato nello stile. 47


Dare FORMA al verde

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• Il topiario ha una bellezza intramontabile e continua nei secoli ad esercitare il suo fascino. I designer odierni, però, lo reinterpretano in forme moderne che ne svecchiano la formalità e ne sdrammatizzano la severità geometrica. Alle fiere internazionali di garden design si vedono forme vegetali geometriche inserite a punteggiare ogni sorta di giardino. E proprio qui sta la novità: il topiario non si abbina più solo ad ambienti classici e rigorosamente razionali, ma rompe gli schemi per esprimersi con fantasia e libertà. Qualche idea da cui trarre ispirazione? 1. Il designer Luciano Giubbilei esplora il rapporto tra geometrie a spontaneità naturale, accostando siepi dritte e severe, di altezze diverse, a bordure informali di graminacee, iris e peonie, traboccanti di forme e colori. Il tutto all’ombra di carpini dalla chioma potata ad arte in forma squadrata. 2. L’eclettico designer irlandese e personaggio televisivo Diarmuid Gavin, al Chelsea Flower Show di Londra, srotola nel giardino una serie di sfere di bosso, alternate a cuscini di graminacee, accostati in ordine che sembra casuale, quasi fossero cadute lì come una pioggia di meteoriti: l’effetto è scenografico e modernissimo ed evita la linearità tradizionalmente associata al topiario. 3 e 4. Due modi semplici per rileggere la concezione di aiuola del giardino all’italiana: spirali, sfere o piramidi topiarie sono presenze di carattere per coronare gli angoli di un piccolo giardino o terrazzo; anche il tappeto erboso può essere ritagliato in forme fantasiose e sostituire un’aiuola senza perdere in effetto scenografico.

L’ARTE DI VIVERE 52

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Una tavola tutta in fiore • Finalmente è di nuovo tempo di pranzare e cenare all’aperto, di ricevere gli amici e godersi il proprio spazio verde con la famiglia. Un salottino all’aria aperta è un invito alla libertà: usate i materiali che il giardino vi offre per decorare la tavola e creare fantasiose scenografie. • Atmosfera campestre (a destra): tutto rigorosamente sui toni del bianco e del verde, per un decoro fresco e invitante; il centrotavola sarà fatto con fiori spontanei e steli di gerani candidi e i fermatovaglioli con poetici mazzetti di margheritine; non devono mancare delle candeline accese per aumentare la suggestione. • Semplicità e praticità (in basso): anche degli anonimi tovaglioli di carta diventano eleganti con un po’ di manualità. Piegateli con la tecnica dell’origami per farne un fiore e ponete al centro una margherita colorata. L’effetto è davvero affascinante.

Tanta voglia di COLORE • Con le giornate calde e soleggiate vi è tornata una gran voglia di colore? Lo spazio esterno, giardino o terrazzo che sia, è l’ambiente ideale per sperimentare. Se vi piace osare, potete dipingere una parete o una pergola in modo vivace, ma il modo più semplice e meno invasivo è giocare con gli arredi e inserire tocchi di colore vivace grazie a poltrone, vasi, lampade. Arredi e oggetti possono diventare importanti punti focali: un gazebo, un vaso, una panchina, ma anche elementi resi interessanti da un colore particolare, per esempio un innaffiatoio utilizzato come contenitore, di tinta vivace o a contrasto rispetto ai cromatismi dominanti. • Attenzione a non unire troppi colori: meglio scegliere una tinta e declinarla in diverse sfumature o associarla a un colore complementare, senza creare troppe mescolanze. Ricordate che le tinte vivaci attirano l’attenzione, mentre il bianco e i toni pastello dilatano lo spazio e lo rendono arioso e solare.

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l’arte di vivere

La chiesa fatta di PRATO • A Londra, nel quartiere di Bermondsey, è nata una vera ‘chicca’: la chiesa sconsacrata e abbandonata di Dilston Grove è stata trasformata da due artisti del verde, Heather Ackroyd e Dan Harvey, in un’affascinante cubo di prato, con l’erba che cresce sulle pareti grazie a moderne tecnologie e sole. Ora è una galleria per installazioni artistiche.

Una passione per il VIOLA • C’è chi lo ama e chi lo odia, difficilmente il viola lascia indifferenti; negli ultimi anni è costantemente in scena, apprezzato dai garden designer e declinato dagli ibridatori in ogni sorta di nuance e sfumatura.

Un giardino ben ILLUMINATO • L’illuminazione dell’esterno è motivata soprattutto da necessità funzionali (vedere dove si mettono i piedi!) ma consente anche di soggiornare all’aperto e ricevere gli amici dopo il calar del sole. Con un uso sapiente dell’illuminazione è possibile creare effetti scenografici, evidenziando particolari architettonici, enfatizzando angoli del giardino, cogliendo inquadrature precise tra la vegetazione e, ponendo una o più luci nell’acqua di vasche, piscine o laghetti, dar vita a giochi di luce. • Sicurezza prima di tutto: inserite per tutte le installazioni gli interruttori differenziali, che disperdono a terra la corrente o ne disattivano l’erogazione in caso di guasti. Utilizzate solo cavi per esterno, lampade nate per stare all’aperto e lampadine per esterni, impermeabili e, possibilmente, a basso consumo energetico.

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• Clematis ‘Cristal Fountain®’, per chi è in cerca di un rampicante blu-lilla di grande (anche se effimera) bellezza, è un arbusto a corolle larghe, violette con centro giallo, in fiore a giugno e poi di nuovo in autunno. I magnifici fiori hanno al centro una ‘fontana’ di petali sottili e quasi piumosi che li rende davvero spettacolari. Per terreno subacido e posizioni a mezz’ombra. • Verbena ‘Tapien Compact Velvet®’ è facile e robusta come tutte le verbene; ha fogliame fine, è compatta e adatta sia come tappezzante che come ricadente nei vasi. I fiori, profumati e decorativi, sono viola porpora, in grandi mazzetti apicali e sferiche, compaiono all’inizio dell’estate e terminano in autunno avanzato.


Un sacco... di salute e di sapore

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“Il mio raccolto” è un’innovativa linea di terricci per coltivare perfettamente ortaggi, fragole e piccoli frutti... Anche direttamente nel sacco, con risparmio e praticità. Per un orto generoso anche in balcone c’è una novità curiosa e interessante: la linea Il mio raccolto di Vigorplant è una gamma di substrati idonea anche per agricoltura biologica. Si tratta di terricci studiati per dare una risposta efficace e per consentire sia la coltivazione in terra e in vaso, sia direttamente nel sacco, senza bisogno di travasare il substrato in un vaso o cassetta. Questo pratico sistema di coltivazione direttamente nel sacco è molto indicato per balconi e cortili e per piccole zone del giardino; è un modo facile ed economico (non occorre comprare il vaso!) per effettuare semine o per coltivare le piantine da orto da collocare nei sacchi, in aperture da praticare sulla confezione. Perfetto per chi ha poco spazio e per risparmiare La linea di sacchi di terriccio Il mio raccolto di Vigorplant è una linea completamente biologica che si compone di tre substrati specifici: per la coltivazione di fragole e piccoli frutti come more, ribes, lamponi e uvaspina; per lattughe (ma ideale anche per radicchi, scarola, rucola, erbe aromatiche...) e per pomodori (quindi anche melanzane, peperoni e peperoncini).

Il metodo consigliato è di coltivare direttamente nel sacco, tagliandolo con forbici o cutter lungo i fori evidenziati in tratteggio. Ma naturalmente si possono utilizzare questi sacchi di substrato anche versando il terriccio in normali vasi e cassette, oppure nell’orto.

Il sacco: ideale anche per chi non è esperto • La praticità della coltivazione nei sacchi rende l’orto in terrazzo davvero un gioco da ragazzi. Anche chi affronta per la prima volta il piacere dell’orto, in giardino o in balcone, può sperimentare con successo i sacchi Il mio raccolto e avere grandi soddisfazioni.

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Per gli amici A QUATTRO ZAMPE • Gli inseparabili sono pappagallini graziosi e coloratissimi, che si adattano bene alla vita in gabbia purché vengano allevati in coppia. Sono infatti così chiamati perché sviluppano un legame affettuoso e inossidabile: rimangono insieme per tutta la vita, stanno spesso vicini e si lisciano a vicenda il piumaggio.

FESTE tra equilibrio e natura • Il sipario si alza sul palcoscenico naturale dell’Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra (MC): dal 24 al 27 maggio torna ‘Herbaria’, la rassegna che esplora il mondo delle erbe e del regno vegetale come fonte di benessere. Propone uno stile di vita che si misura con l’ambiente, che riscopre la sobrietà, che guarda alla tradizione con occhi nuovi. Tanti i corsi (dalla cucina alla floriterapia) e i laboratori (dalla danza alla tintura naturale), ma anche le visite guidate e le iniziative dedicate al mondo della natura e del benessere (raccolta delle erbe, passeggiate con gli asinelli ecc.). Info: www.herbaria.it. • Numerose altre feste sono dedicate alle erbe: da mettere in agenda la Festa delle erbe sabato 28 luglio 2012 a domenica 29 luglio 2012 a Roncegno Terme (Trento), dal 2 al 30 giugno Le aromatiche della cascina a Cavaglià (Biella), il 16 e 17 Un grande prato d’Erbe a Savignano sul Panaro (Modena) nel Parco Nuvolari...

• Animaletti molto socievoli, non amano stare da soli: se alloggiati in una stanza in cui stiano a contatto con le persone, diventeranno più curiosi e vivaci. Possono anche imparare a imitare i suoni o qualche breve parola. Attenzione però: non amano farsi toccare e possono spaventarsi con rumori improvvisi e urla dei bambini. • Non tenete più di una coppia nella stessa voliera: la coppia, infatti, ha uno spiccato senso del territorio, sia pure delle dimensioni di una gabbia, e può diventare aggressiva nei confronti di altri esemplari che vengano introdotti successivamente. • Fornite loro una gabbia sviluppata più in altezza che in larghezza, con posatoi, giochi, un beverino, due mangiatoie e un nido a cassettina per la notte. La lettiera non deve essere polverosa. La dieta è a base di semi, verdura, frutta, cereali e legumi bolliti e un blocchetto di sali minerali.

BENESSERE & VITALITÀ

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E io mi preparo al SOLE • Sole e vancanze in vista? Meglio proteggere la pelle, preparandola qualche settimana prima con la giusta alimentazione. Se infatti il sole fa in parte bene (stimola la sintesi della vitamina D fondamentale per le ossa, contrasta psoriasi e reumatismi), un suo eccesso danneggia la pelle. • Gli alimenti sono grandi alleati, a partire dalla frutta e verdura ricche di vitamina A, che aumentano la quantità di melanina nella pelle per favorire l’abbronzatura difendendola dall’aggressività dei raggi solari. La Coldiretti ha stilato una classifica sui dieci alimenti più preziosi in tal senso: nell’ordine, carote, radicchio e spinaci, albicocche, cicoria e lattuga, melone giallo, sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomero.

I giorni della LAVANDA • Presto sarà in fiore e si imporrà con la bellezza dei suoi cespugli viola e la fragranza delle sue spighe: la lavanda (Lavandula angustifolia) è uno dei fiori officinali più noti, già apprezzato dagli antichi Romani che profumavano l’acqua del bagno per giovarsi delle sue proprietà rinfrescanti e rilassanti. • I benefici della lavanda sono notevoli: aiuta la digestione, è battericida e antisettica, antidepressiva e calmante, stimola la circolazione e lenisce il mal di testa; inoltre, il suo aroma profuma la biancheria e tiene lontane le zanzare. • La lavanda è il simbolo del borgo romagnolo di Casola Valsenio (RA), dove il 23 giugno si svolge la ‘Giornata della Lavanda’, che prevede visite guidate ai rigogliosi ‘lavandeti’ del Giardino delle Erbe, per conoscerne le tante varietà, dalle più profumate alle più insolite; inoltre, dimostrazioni di distillazione, concerti e rinfreschi. E per acquistare piante officinali ed estratti da utilizzare in cosmesi, medicina e cucina, l’appuntamento è tutti i venerdì sera dal 6 luglio al 24 agosto con il ‘Mercatino Serale delle Erbe’. Info: www.ilgiardinodelleerbe.it

MIRTILLO, capillari forti • I mirtilli sono doni deliziosi della stagione estiva. E sono anche molto salutari. Grazie alla presenza di antociani, pigmenti che conferiscono il colore blu, i mirtilli contrastano l’affaticamento visivo e rendono più forti ed elastici i capillari, che spesso sono indeboliti e resi evidenti dal caldo e dall’esposizione al sole. • Un ottimo succo di mirtillo casalingo si ottiene frullando 100 grammi di mirtilli freschi con il succo di mezzo limone, da diluire eventualmente con un po’ d’acqua e dolcificare con miele.

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benessere & vitalità

SPORT D’ESTATE: occhio alla dieta • Con l’arrivo della bella stagione, cresce la voglia di stare all’aperto, di tenersi in forma, magari di perdere qualche chilo di troppo. Dal jogging alla corsa, dal tennis alla bicicletta, allenarsi all’aperto fa bene al corpo e alla mente, ma praticare attività sportiva sotto il sole richiede qualche precauzione. • Preparate i muscoli con esercizi di stretching prima di un lavoro impegnativo, come la corsa. Scegliete un abbigliamento che permetta alla pelle di traspirare e non dimenticate di prendere con voi una bottiglietta d’acqua. E naturalmente, evitate le ore più calde, rischiose anche per un fisico allenato, scegliendo la mattina o il tardo pomeriggio.

ANGURIA: salute dall’ORTO estivo • Proprio quando il nostro organismo esige più liquidi e minerali per recuperare energia e forze, matura nell’orto: l’anguria è infatti il vegetale più ricco di acqua in assoluto. Ma contiene anche vitamina A, vitamina C e potassio. • Dissetante, diuretica, depurativa, a fronte di un irrilevante apporto calorico, è anche un potente antiossidante (grazie ai carotenoidi da cui dipende il suo colore rosso): il tutto a fronte di un apporto calorico irrisorio. Non solo: la polpa dell’anguria può essere anche applicata sulla pelle, per idratarla e rinfrescarla.

• Curate l’alimentazione che deve fornire le sostanze utili per affrontare lo sforzo fisico. Ora più che mai deve essere ricca di sali minerali, che vengono dispersi con la maggiore sudorazione. • Aumentate i consumi di frutta e verdura, che in questa stagione offrono un’ampia scelta: macedonia di frutta, insalate miste (abbondando con le verdure a foglia larga, ricche di minerali), succhi e centrifugati che forniscono energia immediata. Le vitamine e i sali minerali svolgono funzioni “antiossidanti” che proteggono le cellule. • Seguite un’alimentazione semplice, leggera e sostanziosa, senza troppi grassi, preferendo cibi freschi e di stagione e cotture sane e leggere (per esempio al vapore, niente fritture). Fornite tutti i nutrienti: carboidrati, proteine e lipidi non devono mancare nella dieta dell’atleta. Benissimo riso, pesce, formaggi freschi non fermentati, carni bianche. Il condimento perfetto è con olio extravergine di oliva e limone.

Alpe di Siusi: sfida tra video-amatori • Dal 20 maggio al 20 ottobre 2012 va in scena il primo “Alpe di Siusi Summer Video Contest”, gara a colpi di filmati per vincere un weekend sull’altipiano più grande d’Europa. • I video devono durare tra i 30 secondi e i 3 minuti. Il tema è quello dell’estate all’Alpe di Siusi e le registrazioni permesse sono molteplici (cellulare, camera digitale, videocamera ecc). • Il vincitore avrà un fine settimana per due persone all’agriturismo Kamaunhof a Siusi allo Sciliar e un delizioso cesto omaggio della Torrefazione Caroma. Al secondo classificato, un pranzo o una cena romantica per due all’Hotel Icaro all’Alpe di Siusi e al terzo classificato degustazione e seminario sul vino al buio al Blindprobe Sensorium di Fié allo Sciliar. Info: www.alpedisiusi.info

SPORT E SALUTE 58


I consigli pratici del Dottor Zapi

PROTEGGE LE PIANTE, NON TEME LA PIOGGIA IL RAME AD AZIONE UNIVERSALE Con la primavera oltre alle piante si risvegliano molte malattie quali muffe e marciumi tipiche di frutteto ed orto che in un “batter d’occhio” possono rovinare, letteralmente, i frutti di una stagione di lavoro. La soluzione per poter proteggere con efficacia le proprie piante è ZAPI OSSICLORURO DI RAME WDG, un fungicida a base di rame ammesso in Agricolture Biologica in grado di proteggere la pianta da oltre 20 malattie differenti. ZAPI OSSICLORURO DI RAME WDG Astuccio 200 g – Prezzo consigliato: 5,60 € Astuccio 800 g – Prezzo consigliato: 15,00 € ZAPI OSSICLORURO DI RAME WDG Curenox Top Micro, è un prodotto fitosanitario. Leggere attentamente le avvertenze e le modalità di impiego sulla confezione. Conservare fuori dalla portata dei bambini. Registrazione del Ministero della Salute n. 14034 del 29.10.2007

Per eliminare la dorifora della patata e tutti i bruchi che divorano con voracità le foglie e i frutti delle piante dell’orto, la soluzione più semplice è ZAPI DORIFORA E LEPIDOTTERI: il nuovo insetticida ad alta prestazione, in grado di resistere al dilavamento causato dalle piogge ed efficace anche in piena estate con le alte temperature. Con ZAPI DORIFORA E LEPIDOTTERI la protezione degli ortaggi dagli insetti dannosi è una certezza. ZAPI DORIFORA E LEPIDOTTERI Flacone 10 ml – Prezzo consigliato: 5,90 € Flacone 50 ml – Prezzo consigliato: 15,90 € ZAPI DORIFORA E LEPIDOTTERI Alverde, è un prodotto fitosanitario. Leggere attentamente le avvertenze e le modalità di impiego sulla confezione. Conservare fuori dalla portata dei bambini. Registrazione del Ministero della Salute n. 13823 del 28.05.2008

SCATENA LA CRESCITA DELLE TUE PIANTE Se vuoi scatenare la crescita del tuo giardino, orto e frutteto già dopo la prima applicazione, prolungare l’azione nutritiva e ottenere raccolti più abbondanti, Zapi SUPER NUTRIMENTO BLU UNIVERSALE è la risposta alle tue esigenze. Un concime completo di ogni elemento nutritivo necessario, con una composizione bilanciata e in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di pianta. ZAPI SUPER NUTRIMENTO BLU Sacco 4 kg – Prezzo consigliato: 9,90 €

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BAMBINI & NATURA

er un bambino non c’è soddisfazione più grande che toccare con mano i risultati delle proprie attività, vedere nascere e crescere qualcosa dalle sue attenzioni. Tanto più quando questo significa poter raccogliere frutti colorati e succosi, da portare in tavola come trofei, prodotti dal proprio lavoro. Poche attività sono complete e appaganti come la coltivazione di un pomodoro, un peperone, una pianta di fagiolo, perché permette di riscoprire la gioia dell’attesa e di valorizzare la propria manualità. In un’epoca in cui la soddisfazione dei desideri è spesso immediata e in cui televisione e videogiochi abituano i bambini a

ritmi veloci e serrati, sviluppare l’arte della pazienza diventa un esercizio importante, educativo e denso di sorprese e soddisfazioni: la coltivazione esige che si rispettino i tempi e i cicli della natura, educa alla lentezza, all’osservazione dei piccoli cambiamenti. Vedere nascere le piantine dai semi messi in terra con le proprie mani dà sicurezza al bambino, gli permette di esprimere e diventare consapevole delle proprie capacità. La cura e la manutenzione dell’orto lo responsabilizza. Quella nell’orto, inoltre, non è mai un’attività noiosa, soprattutto se si scelgono verdure a ciclo abbastanza rapido (ravanelli, pomodori, peperoni, fagiolini, lattughe, rucola ecc.): c’è infatti una progressione, un’evoluzione che consente

UN ORTO

PICCOLO PICCOLO Un mini-orto a misura di bambino può diventare una vera e propria palestra creativa e didattica, ricca di stimoli per appassionare, divertire e insegnare a vivere il contatto ravvicinato con la natura e i suoi elementi.

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L’orto appassiona i bambini se è anche giocoso e colorato: nella pagina accanto, una casetta rustica, realizzata con tronchi di legno, è il rifugio segreto che ogni bambino desidera; qui a destra, la divisione in parcelle rialzate e l’abbinamento di fiori e verdure rende l’orto vivace, grazioso, variopinto.

di vedere il frutto del proprio lavoro che cresce di giorno in giorno, man mano che gli ortaggi germogliano, si sviluppano, maturano. C’è poi un aspetto fondamentale: l’orto fai da te può diventare uno stimolo a mangiare più frutta e verdura e un’occasione, se guidata dai genitori, per imparare l’importanza di nutrirsi quotidianamente in modo sano, genuino, equilibrato e consapevole.

Un orto per i bambini Individuate una zona del giardino da destinare all’orto dei bambini, che dovrà essere soleggiato, di forma regolare e di facile accesso. Bastano meno di 2 mq, da ricavare anche in terrazzo se non c’è spazio altrove: l’orto in vaso è facile e produttivo proprio come quello in piena terra.

Natura, maestra di numeri e forme • L’orto dei bambini può facilmente diventare un posto fiabesco e un po’ magico, dove la coltivazione si mescola al gioco a e all’avventura. Per esempio, il progetto realizzato dalla garden designer Anthea Guthrie (nella pagina a fianco e in questo box) è stato costruito insieme ai bambini di una scuola ascoltandone i desideri e le esigenze. Ne è nato un orto molto produttivo, ma in cui trovano posto anche tante suggestioni divertenti. • A guardia della casetta di legno, rifugio segreto dei piccoli orticoltori, sono stati posti dei simpatici cavalli, realizzati con vecchi calzettoni di lana, imbottiti di paglia, decorati con bottoni (gli occhi), scampoli di lana (le orecchie) e fili di lana (la criniera) e infilati su solidi bastoni fissandoli con spesse legature. • Un vecchio cane di peluche non ha bisogno di una cuccia tradizionale: basterà una vecchia botte, dal sapore rustico e tradizionale che ben si addice allo spirito dell’orto. 49


bambini & natura bambini e natura

NELL’ORTO DEI PIU’ PICCOLI Gli ortaggi facili e a crescita veloce Ecco una selezione di verdure ed erbe belli e appariscenti, a rapido sviluppo, facilmente adattabili e di semplice manutenzione: ciò che serve per appassionare i giovani orticoltori in erba...

01 Peperone: può essere dolce o piccante, piccolo o grande, di forme diverse, lungo o corto, di colore rosso, giallo, verde o scuro. Va concimato abbondantemente. La posizione deve essere soleggiata e ogni pianta deve essere munita di un tutore a cui legare i fusti man mano che crescono. La raccolta è scalare e, dopo ogni raccolta, bisogna innaffiare abbondantemente.

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Insalatine: nell’orto, ma anche nei piccoli spazi di vasi e cassette, danno soddisfazione le lattughe e i radicchi da taglio, teneri e freschi. Una volta tagliate, rivegetano più volte. Le lattughine romane sono apprezzate da sempre, erano già coltivate nella Grecia classica e nel regno dei Faraoni. Anche nel gruppo delle cicorie e radicchi ci sono varietà da taglio. Vogliono molta acqua, ma mai così tanta da infradiciare il terreno.

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Pomodori: sono facili nell’orto e anche in vaso, al sole. Preferire le varietà a crescita determinata e sviluppo semi-nano, come ‘Principe Borghese’ o i ciliegia come ‘Pepe’, con frutti abbondanti e decorativi grazie al portamento ricadente dei rami (si possono coltivare anche in cesti appesi) o il curioso ‘Yellow Pearshape’, giallo, a forma di pera. Importante la “sfemminellatura”, l’eliminazione dei getti che si formano tra il fusto e i rami laterali, per avere frutti grossi e buoni.

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Fagioli: pochi ortaggi possono competere col fagiolino, in quanto a facilità di coltivazione e abbondanza di resa; hanno bisogno di sostegni intorno ai quali arrampicarsi. L’irrigazione deve essere moderata. La raccolta è scalare, quando il baccello è a due terzi della maturazione: così sarà tenero, croccante, privo di semi e del fastidioso “filo” centrale.

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Erbe aromatiche: non devono mancare perché sono anche belle, come la borragine dai fiorellini simili a stelle blu.

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Insegnate ai bambini che i fiori non sono solo belli, ma talvolta anche commestibili: basta una cassetta per coltivare il nasturzio dalla rapidissima crescita, le cui belle corolle gialle o rosse sono ottime nelle insalate.

orticolando, l’orto a scuola Meglio evitare gli appezzamenti grandi e impegnativi: sarete costretti a intervenire voi e il piccolo orticoltore perderà presto interesse. L’ideale è un quadrato o rettangolo, di un paio di metri quadrati recintato oppure con le parcelle rialzate orlate da una bordura di legno o materiale plastico. Disegnate lo spazio insieme ai bambini, tracciando il disegno in pianta, in proporzione. Prevedete un sentiero pavimentato oppure due sentieri che si incrociano in perpendicolare, con larghezza minima di 20 cm; suddivideranno l’orto in due o quattro parcelle.

La natura segreta e misteriosa Scegliete ortaggi facili, veloci e vistosi per mantenere vivo l’interesse del piccolo orticoltore e non metterne troppo alla prova la pazienza. Meglio se una parte di ortaggi è già pronta al trapianto (trovate le pianticelle nei garden center) in modo da inserire già qualcosa che dia soddisfazione all’occhio. Pomodori a ciliegia, peperoni, melanzane renderanno subito l’orto vivace e colorato. Non dimenticate gli ortaggi rampicanti: i fagioli che crescono velocissimi e una zucca a frutti piccoli che si aggrappa alla rete di recinzione. Le fragole non devono mancare: scegliete una varietà rifiorente, che dà frutti fino ai geli. Aiutate i piccoli a organizzare il lavoro. Una tabella settimanale è utile per annotare gli impegni (innaffiare, concimare, raccogliere...), mentre un’altra tabella riporterà i successi e i raccolti. Realizzate insieme ai bambini le etichette con i nomi delle piante. E poi, mani nella terra per piantare e seminare, ecco la parte più divertente...

• “Orticolando. L’orto in vaso a scuola: semina e coltivazione” e “La patata: un tesoro nascosto nella terra”, sono progetti nati per divulgare la cultura del verde e del mangiar sano nelle scuole materne, elementari e medie. • Questi progetti di educazione alimentare per la scuola sono promossi dalla Fondazione Minoprio (ente di formazione e ricerca nel florovivaismo e giardinaggio), insieme a Compo, Fiskars e Plastecnic, aziende leader del settore. • L’obiettivo è far assimilare ai bambini alcuni concetti essenziali: osservare il ciclo di una pianta dalla semina alla raccolta dei frutti; imparare a prendersi cura di quelle piante che poi offriranno il cibo; capire che nutrirsi correttamente è fondamentale per la salute; imparare l’arte della pazienza, saper aspettare, acquisire i tempi della natura è un insegnamento fondamentale per le giovani generazioni abituate alla fretta e alla velocità. • Agli studenti viene fornito un kit completo di vasi, attrezzi, terriccio, concime, piante e semi o patate da seme. Gli esperti della Fondazione Minoprio, insieme agli alunni, realizzano tre fioriere e poi lasciano ad ogni studente un documento didattico per imparare a prendersene cura. • I progetti sono partiti in alcune scuole di Como, Monza e Brianza, ma hanno riscosso così tanto successo che il loro prossimo sviluppo sarà un concorso aperto alle scuole a livello nazionale. Info: Fondazione Minoprio, tel. 031/900135; visiteguidate@fondazioneminoprio.it 51


Fitness e benessere in alta quota Le mie vacanze? In giardino • L’estate in arrivo spinge a pensare con un certo fastidio alle spiagge troppo affollate e rumorose o alle città d’arte splendide ma troppo calde e afose? La risposta può essere nel turismo naturalistico che in Italia offre mete eccezionali. I nostri giardini sono meravigliosi e molti di essi offrono occasioni particolari per il periodo estivo. • Ogni regione offre mete da non perdere; tra le tante vale la pena di segnalare i giardini nella zona di Imola, Villa La Babina, Villa Palazzo San Lazzaro- Della Porta e Villa Montericco - Pasolini Dall’Onda. O magari quelli del Lazio, tanti e tutti splendidi e celeberrimi nel mondo. • Per scegliere le mete, ottenere informazioni pratiche, consultare gli eventi in programma c’è il network Grandi Giardini Italiani, quest’anno arricchito da nuove mete d’arte e di natura dall’Alto Adige alla Sicilia.

• A partire dal 16 luglio e fino a fine mese, la meravigliosa Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti altoatesine, Patrimonio Naturale dell’UNESCO, si trasforma in una vera e propria palestra all’aperto a 2000 m. L’iniziativa prevede una vasta gamma di offerte sportive e attività di rilassamento, mirate al miglioramento della salute psicofisica. Non mancano attivitá giornaliere per tutti i target, quali escursioni nordic walking, gite all’insegna delle erbe medicinali e un’escursione creata su misura di donna. Invece, per i più sportivi, il programma fitness prevede giornate di aerobica, step o stretching, oltre a una giornata con un preparatore atletico esperto, che insieme ad un ex campione di sci alpino, darà ai partecipanti alcuni consigli utili, su come tenersi in forma anche una volta ritornati in città. • Numerosissime le altre proposte per l’estate 2012, rivolte ai bambini, alla cucina di alta qualità con l’organizzazione di speciali picnic in quota e corsi di cucina in piazza, all’escursionismo naturalistico e anche alla musica e spettacolo, il tutto in un contesto naturale che non ha uguali nel mondo. Info: www.altabadia.org

Info: tel. 031/75621, www.grandigiardini.it

VERDEUROPA TURISMO & GIARDINI www.natuweb.it

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Verdeuropa

Svizzera in fiore, tra monti e laghi • Il periodo estivo offre molto nel comprensorio della Regione del Lago di Ginevra, Cantone di Vaud: a pochi chilometri dalla frontiera con l’Italia, comodamente collegata anche via treno e con i voli Darwin Airlines da diversi aeroporti italiani, l’area propone escursionismo, musei, castelli, città e villaggi con le loro “carnotzets” di fonduta, tour in carrozza o in treni a vapore… moltissime sono le attività che si possono praticare nella Regione del Lago di Ginevra, molto spesso in luoghi davvero eccezionali. • L’accogliente città di Losanna con il Museo Olimpico e il castello di Chillon a Montreux, una fortezza del XI secolo sono mete piacevoli, ma imperdibili sono anche quelle dedicate al turismo escursionistico e sportivo: i vigneti a terrazze di Lavaux (patrimonio mondiale dell’UNESCO), “Le Kuklos” a Leysin, un ristorante panoramico girevole dal quale godere di una vista straordinaria del Lago Lemano, del Cervino, del Monte Bianco, del Dents-du-Midi e delle Alpi, “Glacier 3000”, le famose funivie del comprensorio di Diablerets-Gstaad, con vista sul superbo ghiacciaio. E poi, un mondo di fiori: quasi l’80% delle piante censite in Svizzera trovano nella Regione del Lago di Ginevra un terreno propizio al loro attecchimento, e numerosi sono i parchi, giardini e orti botanici alpini. Il tutto con un’attenzione speciale ai piccoli visitatori e al turismo familiare. Info: www.regione-lago-ginevra.ch, www.lausannne-tourisme.ch

holland Naturally, quando un Paese sceglie l’ecosostenibilità • Per il 2012, l’Olanda ha scelto uno slogan che guarda al futuro: Holland naturally, un progetto di comunicazione per valorizzare le molte bellezze naturali di questo Paese all’avanguardia nella gestione ecosostenibile della vita collettiva. • Giardini, parchi, aree naturali e parchi nazionali olandesi sono particolarmente adatti per il turismo familiare: i bambini sono considerati ospiti di eccellenza. Per l’estate sono da consigliare le escursioni in bici ma anche le visite alle tantissime zone acquatiche e ai complessi di dune con vegetazione e fauna protetta. Nella regione del Limburg, per esempio, il periodo estivo è ideale per numerose visite di carattere naturalistico, tra cui da non perdere l’eccezionale mostra Floriade, www.floriade.com, che dura fino al 7 ottobre. Info: www.holland.com/global/nature.htm, www.floriade.com

Nei dintorni di Torino... • Fino al 9 settembre 2012, nella Sale delle Arti della Reggia di Venaria, si può visitare la mostra “I quadri del Re. Una quadreria alla Reggia: le raccolte del Principe Eugenio”, e 130 opere di celebri artisti, da Reni a Van Dyck, da Brueghel ai grandi nomi della pittura fiamminga e olandese. Diversa, ma ugualmente affascinante, una meta all’interno del parco La Mandria: “Dreamland: la Stonehenge delle Valli di Lanzo”, il Cerchio di Pietre. Come punto di partenza si può pensare al Relais Bella Rosina, alle porte di Venaria Reale, che si vanta del marchio Ecolabel, il primo 4 stelle piemontese che si fregia di questo marchio che sottolinea la gestione ecosostenibile. Info: www.bellarosina.it

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SCELTA NATURALE I SOCI DI PROMOGIARDINAGGIO / produzione

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