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GUERRA

L’ufficiale

Salvatore Todaro (1908-1942), comandante di sommergibili per la Regia Marina durante la Seconda guerra mondiale. A sinistra, il vero Cappellini in una foto d’epoca. Le riprese si sono svolte a Taranto e il film uscirà entro l’anno.

CAPITANO. La vicenda di Salvatore Todaro è straordinaria. Entrato all’Accademia navale di Livorno nel 1923, nominato guardiamarina nel 1927 e tenente di vascello l’anno successivo, dopo un corso specifico venne assegnato a un reparto idrovolanti come osservatore. Il 27 aprile 1933, a La Spezia, il suo aereo (un SavoiaMarchetti S.55) ebbe un incidente, e Todaro subì una grave lesione alla colonna vertebrale: chiese e ottenne di restare in servizio attivo, ma da allora fu costretto a portare un busto in ferro che gli causava sofferenze tali da costringerlo in casi estremi a ricorrere alla morfina. Passato ai sommergibili, nel maggio del 1937 gli venne affidato il battello costiero H.4, e poi – sempre durante la Guerra Civile Spagnola – il Macallè e il Jalea, classificati “da piccola crociera”. Il 1° luglio 1940, meno di un mese dopo l’entrata

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