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Rivista mensile specializzata • N° 264 • Giugno/Luglio • 2007 • Anno XXX • ISSN 0394-0896 PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV.COM • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM
Iniezione di digitale nell’FM arriva FMExtra
L’acqua di Palermo vince il primo premio al Festival dell’Energia
Mixer audio: digitale o analogico, c’è ancora il dilemma ? st: adca a bro nza.tv d e i notiz rge time nve Le ul w.co ww
Anno XXX n. 264 - Giugno/luglio - 2007 ISSN 0394-0896
4 Acqua siciliana in alta definizione
MediaAge srl Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy Tel. (+39) 0243910135 - Fax (+39) 0243999112 E-mail: info@monitor-radiotv.com Siti internet http://www.convergenza.tv (in italiano) http://www.monitorradio.tv (in inglese)
6 La riscoperta della ruota: i generatori a volano
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14 FMExtra un’iniezione di digitale
20 L’automazione radiofonica alla RAI di Roma 9 Analogico o digitale ?
10 Itelco e Telit insieme per i telefonini evoluti
12 Fastweb nell’IPTV con Dolby
23 Le emittenti ascoltabili a Milano nella banda FM
26 Le antenne selvagge
30 Newsbox Quantel 32 Notizie in breve
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Acqua siciliana in alta definizione Al Festival internazionale del film d'autore sull'energia di Losanna, primo premio allo spot dell'Amap (azienda idrica siciliana) realizzato dal regista Sergio Cannella. E' palermitano il migliore spot pubblicitario in tema di energia "Carpa Diem", realizzato nell'anno 2005 per l'Amap dal regista Sergio Cannella e da Ugo Piazza, allora responsabile della strategia di comunicazione e nello specifico delegato alla produzione. Ha vinto il premio nella sezione filmati pubblicitari di trenta secondi, all'undicesima edizione del Festival Internazionale del film d'autore sull'energia a Losanna, in Svizzera, dove erano in concorso oltre 600 produzioni. La giuria internazionale, composta da sette esperti in materia ambientale e da addetti ai lavori, lo ha scelto all'unanimità tra i finalisti che comprendevano alcune tra le più note agenzie
pubblicitarie. Lo spot è dedicato al giusto uso dell'acqua.
Piccolo ma pieno d’energia Un'aria infantile e trascurata ma preciso come un computer. Estremamente raffinato per qualità di immagini e montaggio. E' il biglietto da visita di Sergio Cannella, palermitano, regista e autore di diversi cortometraggi, oggi uno dei cineasti di punta in fatto di pubblicità. A quarantuno anni la svolta. Al festival internazionale del film sull'energia di Lausanna in Svizzera, presenti seicento film in concorso, vince il primo pre-
mio per il miglior spot pubblicitario in tema di difesa dell'ambiente. Sergio Cannella: "Losanna è sicuramente una vetrina di enorme importanza. Il valore aggiunto è stato quello di essere in competizione insieme alle più grandi agenzie del mondo: la Saatchi & Saatchi, la Mc Cann Erickson, la Young & Rubicam. Insomma è stato un gran bel colpo. Quando nacque questo progetto, L'AMAP, affidandomi questo incarico, mi diede totale libertà creativa. Insieme ad altri due creativi, Enzo Puccio e Giuseppe Puccio, creammo questa idea. Una bella formula. Un bel gruppo di persone che ha reso vincente questo prodotto."
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Mai così in alto, dunque, e la soddisfazione di avere primeggiato sulle più importanti agenzie pubblicitarie del mondo, con un messaggio centrato sul corretto utilizzo dell'acqua. Sicuramente la più importante fra le fonti di energia dell'umanità. Passione talento e coraggio, alla base di un successo del gruppo e dei singoli, frenato da distanze economiche, organizzative e culturali, che continuano a fare della Sicilia una regione emarginata dalle grandi produzioni. Sergio Cannella :"La Sicilia è sicuramente una fucina di talenti. Io sono orgoglioso di far parte di quella fetta di persone che quando va all'estero si fa riconoscere, e non per i vecchi luoghi comuni che la storia della Sicilia ci ha "regalato", ma per competenza e professionalità. Il mio modo di fare comunicazione credo che sia diverso, perchè nel caso della pubblicità, mi piace usare l'ironia e il romanticismo, quando si tratta di toccare le coscienze delle persone." A proposito di comunicazione, un messaggio che è abbastanza frequente nei tuoi corti, è il messaggio che arriva dai bambini.
Iole Ruvolo, una delle giovani protagoniste del promo per l’azienda acqua potabile di Palermo.
di importante, questo senza assolutamente strumentalizzarli. E' importante usare i bambini per la loro incoscienza”.
E' vero quello che mi hanno raccontato, che hai costruito tu stesso una steadicam? Sergio Cannella:" Si, è vero."
Sergio Cannella:" Guarda, biologicamente ho quarantun'anni, però ho la sindrome di Peter Pan consolidata. I bambini sono una costante ricorrente quando devo trasmettere qualcosa
Allievo della scuola americana di Garret Brown, che ha filmato Shining e Rocky, e di Larry McConkey, operatore di Carlito's Way e Mission Impossible, Sergio Cannella è stato anche uno dei primissimi cineasti siciliani a lavorare con la steadicam: Telecamera collegata all'operatore, è in grado di fluttuare nell'aria senza oscillazioni, regalando alla ripresa una straordinaria fluidità.
Il regista Sergio Cannella
La telecamera digitale Panasonic AG-DVX100AE, utilizzata per girare il documentario
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5 La tua prima macchina da presa.. Sergio Cannella:"Ho costruito la steadicam. Ma c'è da dire che, la passione e il fuoco per il cinema in generale che ti porta ad indirizzarti, come in quel caso, in quegli anni, verso la steadicam. Un apparecchiatura che con la
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S E Z I O N E Lo spot Carpe Diem è stato girato con la Panasonic AG-DVX100AE, la DV camera di successo dell'azienda giapponese. Perchè questa scelta ? Sergio Cannella:"Ho scelto la DVX100 di Panasonic per questo progetto perchè permette di girare con colori molto caldi, perfetti per quello che volevo ottenere in questa storia. Quando ho girato lo spot, la Panasonic DVX100 era una delle poche camere che permettesse di girare a 25P a basso costo, e l'opzione 'progressive scan' ci ha permesso davvero di ottenere un girato veramente eccellente".
macchina da presa sopra, riusciva a dare emozioni. Vedevo questa camera che fluttuava. Erano i primi anni che si vedeva in giro. Così, attraverso un depliant, decisi di sperimentarne la costruzione. E dopo aver speso molti soldi, ci riuscii."
I sogni nel cassetto 6 Tanti ancora i sogni nel cassetto, e tante ancora le strade da abbattere e le opportunità da scoprire. E nel mare del cinema, una deriva che non intende dimenticare.
Sergio Cannella:"Il cinema che voglio fare è un cinema sicuramente per comunicare. Il cinema non è una semplice forma di intrattenimento, perchè trasmette emozioni, comunica. Ci sono persone che si identificano nelle storie, e di conseguenza possono essere condizionate. L'essere umano conosce bene questo fenomeno. Ecco perchè esiste la manipolazione mediatica. Quando si concepisce una storia, bisogna avere assoluto rispetto e considerazione per la sensibilità del pubblico."
Attraverso la tecnologia CineSwitch(tm), infatti, la DVX100 è unica nel fornire la possibilità di un frame rate da 24p a 30p e 60i. Per esaltare le caratteristiche delle riprese di tipo cinematografico la camera usa una scansione progressiva che permette ai filmaker di usare il video digitale come un mezzo con il quale esprimere appieno tutte le sfumature cinematografiche volute. Cannella per ottenere il risultato voluto ha abbinato la AG-DVX100AE ad un "Mini35Kit image converter" per migliorare ancora di più la qualità del filmato.
La riscoperta della ruota Fra i dispositivi d’emergenza che devono assicurare continuità d’ alimentazione agli impianti broadcast, sta lentamente ma costantemente assumendo un ruolo sempre più importante un semplice ma preziosissimo dispositivo: il volano. Si tratta di un revival: già negli anni ‘40, in Europa, i generatori erano provvisti di grandi volani. Brevi interruzioni nell’alimentazione, in quell’epoca dominata dalla valvola termoionica, non causavano conseguenze drammatiche come nella nostra era del solid-state; si cercava pur sempre, tuttavia, di evitare che ai sistemi di radar e telecomunicazioni mancasse l’energia nel momenti meno opportuni. Per facilitare le operazioni, si usavano potenti motori collegati a un semplice albero dotato di un pesante volano; in condizioni di funzionamento normale il motore faceva semplicemente girare
Un vecchio motore con volano magnetico
il volano a velocità adeguata: non si tratta di un grosso carico, se vengono impiegati cuscinetti di buona qualità. In caso di interruzione sulla linea di ali-
mentazione, era il volano che faceva girare il motore trasformato in generatore per il tempo necessario agli impianti di backup di entrare in funzione e immettere energia in linea. Naturalmente non tutto era semplice: c’era da lavorare di interruttori per isolare l’impianto dalla sorgente primaria, connettere e sincronizzare il generatore di backup - ma il sistema funzionava e ha salvato innumerevoli situazioni nella seconda guerra mondiale e anche dopo. E recentemente il volano sta tornando da protagonista sulla scena del broadcast.
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I voli virtuali di Leonardo Girardi
Un moderno motor con volano magnetico
Al giorno d’oggi, il sistema di continuità con la sua erogazione costante di corrente pulita e priva della minima anomalia è una componente critica di qualsiasi impianto broadcast. Molti sistemi funzionano a batteria, perché devono fornire energia solo 8 per i pochi secondi necessari ai moderni generatori d’emergenza per entrare in funzionamento; ma il loro problema è quello di avere bisogno di corposi banchi di accumulatori che come noto necessitano di una manutenzione regolare e accurata. Ed è qui che il volano afferma la propria superiorità, imponendosi presso un numero sempre maggiore di aziende del settore. Il cuore dei sistemi di continuità moderni è un volano supportato da cuscinetti magnetici, che ne riducono al minimo l’usura negli anni di operatività. Parecchi costruttori montano volani in acciaio del peso di 250 kg. o più, altri utilizzano materiali come composti di fibre di carbonio per realizzare volani più leggeri che ruotano molto velocimente, in alcuni casi a più di 40.000 giri al minuto: l’energia di un volano è una funzione di massa e velocità di rotazione, pertanto anche un volano relativamente piccolo e leggero può accumulare una grande quantità di energia se ruota molto velocemente. Le caratteristiche di questi sistemi
sono molto interessanti. In genere possono erogare circa 200 kVa per volano, con la possibilità di utilizzare molteplici volani in parallelo per rendere disponibili fino a 1000 kVa o più per periodi di circa 10 o 12 secondi. I volani veri e propri sono montati in alloggiamenti sigillati in fabbrica e non richiedono manutenzione: in caso di guasto, vengono semplicemente sostituiti. Si tratta di dispositivi poco pesanti e di dimensioni ridotte: alcuni modelli a volano singolo misurano meno di 45 x 45 x 45 cm. Sono silenziosi e di facile installazione. Occorre sempre e comunque affinare l’integrazione delle diverse componenti il sistema d’ alimentazione e prestare attenzione ai suggerimenti dei fornitori. Tuttavia, ogni progetto è suscettibile di varianti che ottimizzino le funzioni e gli spazi. Una stazione radio o TV non ha bisogno di grandi scaffali occupati da batterie, caricatori e secchi di acido. I sistemi a volano sono puliti e silenziosi: generano solo un basso, accetabilissimo ronzio; inoltre sono piccoli e molto affidabili. Le avarie sono davvero molto improbabili, d’altra parte l’idea di un volano in avaria che rimbalza per i corridoi della stazione a 30.000 giri al minuto risulta in qualche modo inquietante; ma potrebbe anche essere divertente.
Il boom di espositori all'IBC di Amsterdam quest'anno ha costretto gli organizzatori a costruire in tutta fretta nuovi padiglioni 'provvisori' per ospitare le oltre 900 aziende che da tutto il mondo presenteranno i loro prodotti e servizi ai visitatori professionali provenienti da tutta Europa. Ciononostante ben 70 aziende sono rimaste in lista d'attesa, non potranno esporre quest'anno e si sono 'messe in fila', sperando che il centro espositivo R A I di Amsterdam possa ampliarsi in tempo per l'edizione del 2008, i lavori dovrebbero essere già in corso. Tra le aziende che sono riuscite a trovare spazio nella nuova Hall 12p c'è la Professional Show di Leonardo Girardi, che avrà uno stand condiviso con la trevigiana SI Media . Quali prodotti proporrà il vulcanico Girardi ai professionisti del broadcast riuniti tra i canali della città olandese ? Innanzitutto il Kapricorn, sviluppato da Professional Show e recentemente acquistato dalla Tv Rumena. Si tratta di un sistema completo di acquisizione, archiviazione e messa in onda 'tapeless'. Un software assolutamente 'made in Italy', fiore all'occhiello dall'azienda padovana, che si avvale della collaborazione di SeaChange per la messa in onda. Ma ad Amsterdam Girardi porterà anche un prodotto unico e spettacolare, un Simulatore di Volo in alta definizione. Un'applicazione forse un po' distante dal settore broadcast cui la fiera è dedicata, ma di sicuro impatto ed interesse. La simulazione del software è 'iperrealista' grazie ai 7 monitor Apple 30", ognuno collegato ai vari software del sistema, che si avvale anche di una rivoluzionaria sincronizzazione con Google Earth. Questo permette di ricreare la sensazione di sorvolare e planare sulle località preferite. Appuntamento allo stand 12P.119b dell'IBC dal 7 all'11 settembre 2007.
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Mixer audio tra analogico e digitale: esiste ancora una scelta ? I vantaggi del digitale sono ormai evidenti a tutti e nessun sound engineer si sognerebbe di negarli. Tuttavia, parecchi di loro non nascondono di preferire le console analogiche. Perché? Semplicemente perché per molti, in termini di qualità del suono, l’analogico rende è tutta un’altra cosa. In effetti sulla questione il dibattito risulta più che mai aperto. La console analogica, sostengono alcuni, suona
meglio; quella digitale vince in flessibilità e mette a disposizione una gamma di strumenti prima impensabili, ribattono altri. E con l’insistente marketing dei produttori che adorano gli interessantissimi margini offerti dal digitale, la partita sembrerebbe chiusa. Tuttavia, è un fatto che parecchi pro-
fessionisti non intendano separarsi dai loro mixer analogici. Perché, come ci spiega un ingegnere del suono : “Quando lavori in esterno, un mixer audio lo colleghi in tempi più brevi da quelli richiesti dal digitale e poi vai più tranquillo”.
Incrociando le dita Un altro argomento ricorrente è quello delle avarie: sappiamo benissimo che nessuno è perfetto e che i guasti si verificano tanto in un mixer analogico che in quello digitale. Ma se per un buon professionista è relativamente agevole seguire il percorso del segnale in un sistema analogico e giocare con gli ingressi e le uscite per bypassare moduli difettosi, con il digitale l’unica mossa per resettare un pc inchiodato consiste nel farlo ripartire e sperare in Dio, cosa alquanto frustrante. Dice ancora il sound engineer: “Recentemente, per uno spettacolo dal vivo, stavo usando una console digitale di una marca prestigiosissima.
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Di colpo si è messa a perdere i setting e a cancellare dal monitor tutte le mie impostazioni di guadagno. Il mio tecnico ha chiamato il produttore e la risposta è stata: non dovrebbe fare così. Solo che lo stava facendo. L’unica soluzione è stata quella di spegnere e fare ripartire tutto, il che ha funzionato
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– ma per un’operazione del genere ci vogliono minuti, non secondi; e quando lavori dal vivo si tratta di un’eternità”. Effettivamente, il trend verso il digitale sembra inarrestabile. Molti ritengono che il fenomeno abbia aspetti preoccupanti per la qualità finale del
Notizie in breve Itelco e Telit insieme per i telefoni mobili e smartphone Itelco e Telit annunciano di aver raggiunto un accordo di partnership strategico per la fornitura di prodotti nel settore delle telecomunicazioni mobili, con particolare riferimento allo sviluppo e fornitura di telefoni mobili cellulari per gli standard GSM (GPRS/EDGE) e UMTS (HSDPA). La partnership prevede infatti lo sviluppo di terminali mobili Itelco sia per il mercato consumer che per il mercato business utilizzando tutte le compe-
Luca Tomassini, presidente di Itelco Spa
tenze e il know how del centro di Ricerca e Sviluppo di Telit. Itelco si posiziona quindi come nuovo player di riferimento italiano, con prodotti innovativi e decisamente legati allo sviluppo dei servizi per la mobilità. Inoltre, gli accordi preferenziali con società leader di mercato nei servizi a valore aggiunto come XALTIA, consentiranno ad Itelco di svilup-
Giuseppe Zacchigna, Telit Spa
suono, e che venga pilotato dai produttori attraverso politiche commerciali scoraggianti che prevedono anche l’ interruzione del supporto tecnico per i prodotti analogici. D’altra parte, neanche il livello di assistenza per il prodotto digitale sembra brillare: in genere la preparazione degli specialisti lascia parecchio a desiderare proprio a causa della continua evoluzione dei software, alla quale non è facile adeguarsi con il livello di competenza che sarebbe necessario. “So benissimo – conclude il nostro ingegnere del suono – che se cominciassi adesso questo mestiere potrei anche non mettere mai le mani su una console analogica. E sarebbe un vero peccato, perché sia l’analogico che il digitale hanno ancora molto spazio per crescere nel campo del mixing audio”.
pare prodotti che già integrano servizi a valore aggiunto (VAS) quali applicazioni personalizzate e dedicate agli operatori di reti mobili. Luca Tomassini, già presidente e amministratore delegato di XALTIA e Itelco S.p.A. ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Telit perché ci permetterà di rafforzare la nostra offerta di prodotti per telecomunicazioni mobili. Puntiamo ad offrire un'ampia e bilanciata gamma di terminali mobili con un'estetica estremamente curata, un design accattivante, delle features e delle funzionalità attraenti dal punto di vista del prezzo e per tutti i segmenti di utenti. Dai nostri telefoni entry-level ai computer multimediali avanzati, tutti i device Itelco si basano sulla semplicità di utilizzo, sull'alta qualità e sull'innovazione, punti di forza dell'azienda. Una grande sfida per una azienda italiana”. Il know-how nonchè l’elevato livello qualitativo dei prodotti sviluppati da Telit e l’esperienza quarantennale di Itelco nel mondo delle telecomunicazioni, sono i punti di forza sui quali si basa l’accordo tra le due parti: "La partnership con Itelco S.p.A. è un passo importante nell'ottica della costante espansione delle nostre attività sia in Italia che in Europa", afferma Giuseppe Zacchigna, Responsabile della Divisione Wireless Product. "Siamo orgogliosi di questo accordo. Grazie alla profonda conoscenza di Telit nella divisione mobile, assieme a Itelco S.p.A società di pluriennale esperienza siamo sicuri di sviluppare nuove opportunità e sinergie". www.itelcospa.it
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Fastweb: pioniere nella IPTV e nell’audio in Dolby Digital Nel 2004 Fastweb SpA, azienda italiana ben nota in qualità di provider di telefonia, è diventata una delle prime aziende in al mondo a distribuire segnali televisivi su IP. Oggi, forte di oltre 170.000 abbonati al servizio TV, si trova ad essere il quinto operatore IPTV al mondo, e forse anche grazie alla spinta della campagna pubblicitaria con Valentino Rossi come testimonial, realizza la migliore revenue per abbonato TV rispetto tutti i servizi IPTV fino a oggi; gli analisti - inoltre - indicano che è protesa a diventare il terzo fornitore di servizi IPTV al mondo entro la fine dell'anno. Il fattore basilare di questo successo è stata la posa di una rete proprietaria in fibra che raggiunge dieci milioni di 12 case sparse sulle maggiori aree metropolitane italiane. Ciò ha semplificato l'offerta di servizi ad alta velocità broadband agli abbonati e il vantaggio della grande ampiezza di banda disponibile che la fibra garantisce ha permesso a Fastweb di offrire per primi al mondo il pacchetto “triple-play”, telefono, banda larga e TV, tutto in uno. Fastweb è stata anche la prima organizzazione europea IPTV a fare uso dell'audio in Dolby® Digital. Il suo servizio VOD prevede una selezione di oltre 700 titoli con colonne sonore in stereo o Dolby Digital 5.1; la selezione varia su una base mensile. Inoltre, come è noto, Fastweb offre anche un certo numero di canali Sky, di cui cinque dedicati al cinema che fanno largo uso di audio in Dolby Digital 5.1. I contenuti sono mandati in ingest sui server di Fastweb per il VOD via uno studio offline dedicato che è stato realizzato grazie all'aiuto del distributore italiano Dolby, Audio International SrL. I programmi sono forniti su nastro Digital Betacam® con stream audio in Dolby E. Le colonne in Dolby E sono decodificate grazie a un decoder
Il decoder DP572 Dolby E
DP572 Dolby E e il segnale risultante PCM con metadata viene passato a un encoder multicanale digitale DP569 Dolby, che realizza lo stream audio finito in Dolby Digital. Entrambi i segnali Dolby E e Dolby Digital vengono fatti transitare attraverso un Loudness Meter modello Dolby LM100 che controlla e permette di normalizzare il loudness. Dopo tale controllo, l'audio viene passato assieme al video a un encoder Optibase su scheda PCI all'interno di un PC dedicato all'ingest. Da qui l'audio codificato viene multiplexato col video e salvato come file per transport
stream e inserito nei server dedicati al VOD. Un tale setup è così efficiente che Fastweb ha necessità di una sola suite di ingest per tutta l'operazione di VOD. La trasmissione dei canali cinema di Sky Italia sulla rete di Fastweb prevede una procedura alquanto differente. Gli stream dei canali vengono contribuiti a Fastweb come SDI con audio embeddato in stereo e Dolby E mediante fibra ottica dal centro di playout di Sky Italia in Milano e Roma. Entrambi i segnali stereo e Dolby Digital sono in simulcast al fine di supportare i set-top box più vecchi. Gli stream in ingresso vengono deembeddati e il segnale Dolby E viene decodificato impiegando dei DP572, poi codificati in Dolby Digital mediante modelli DP569. Poi sono passati a un encoder
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Tandberg 5710 che codifica gli stream audio e video in un singolo transport stream. Tale stream viene poi inviato sulla rete in fibra via IP. Dato che sono cinque i canali di cinema di Sky Italia che Fastweb ritrasmette, sono necessari cinque set di apparati Dolby, più due set per la ridondanza. Se al momento è in onda solo il servi-
Lancio europeo dei canali video automatizzati e interattivi inLive Interactive, un fornitore pioniere di soluzioni end-to-end in tempo reale, interattive e ad ampia partecipazione, ha presentato al Multimedia Entertainment Market di Montecarlo il canale inLive automatizzato. La piattaforma inLive Quad Play consente agli operatori di creare e distribuire interattivamente canali automatizzati video-TV su ogni media, Mobile TV, IPTV, TV e Internet TV. Le soluzioni inLive offrono formati interattivi (giochi, notizie, sport, musica, e aste), si tratta di strumenti personalizzati per opeatori telecom e coloro che si occupano in generale di telecomunicazione, che dimostrano sempre più interesse relativamente alla convergenza dei servizi mobile e delle trasmissioni video. “InLive Interactive ha compreso che il futuro degli opeatori telecom e di coloro che si occupano in generale di telecomunicazione risiede in una interattività migliore, più creativa e potente, all'interno della quale ognuno può essere in grado di condividere lo stesso contenuto e partecipare in tempo reale utilizzando e sfruttando tutti i media”, afferma Amit Or, amministratore
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zio in standarddefinition, Fastweb ha ovviamente piani di iniziare a trasmettere anche programmazione in HD, non appena possibile. Grazie alla rete proprietaria in fibra ottica, Fastweb deve affrontare ben poche delle normali problematiche che l'ampiezza di banda di solito pone agli operatori di IPTV che impiegano servizi basati su ADSL e vede l'impiego di audio in Dolby Digital 5.1 come qualcosa che può differenziare la sua offerta dai concorrenti. “Sono convinto che l'audio in Dolby Digital sia il complemento naturale del video digitale,” dice il Responsabile tecnico di Fastweb, Donato Marino. “Il Dolby Digital pone i nostri clienti al centro dell'azione
sullo schermo grazie a un suono entusiasmante in surround 5.1, e il Dolby E ci consente di veicolare tali contenuti eccezionali in modo semplice, efficiente e sicuro.” Audio International propone -esclusivamente- prodotti all'avanguardia nella tecnologia audio, destinati alle aree BROADCAST, CINEMA, FILM, PRODUZIONE E POST PRODUZIONE TELEVISIVA E CINEMATOGRAFICA, PRODUZIONE DI DVD E SACD CON SOFTWARE DEDICATI. La scelta è precisa: pochi marchi distribuiti in esclusiva - e tecnologie molto avanzate - di case storiche e prestigiose (e.g. Dolby Laboratories, distribuito da oltre 30 anni); prodotti apprezzati sui mercati internazionali oggi, in grado di mantenere la propria posizione in futuro, con il necessario supporto hardware e software. Altri evidenti plus sono: la Progettazione, in qualità di integratore di sistemi per le migliori configurazioni possibili fra le varie tecnologie, il Supporto Tecnico continuativo, interno, la Consulenza Operativa per il migliore compromesso tra budget e livello qualitativo. 13 www.audiointernational.it
delegato di inLive Interactive. La piattaforma Quad Play sulla quale è basato il sistema offre agli spettatori televisivi sparsi in tutto il mondo una nuova dimensione di interattività con i programmi TV. “Per la prima volta un numero illimitato di telespettatori potrà collegarsi in contemporanea ai programmi TV, condividendo lo stesso contenuto su ogni media e interagire utilizzando il telefono (cellulare o a linea fissa), la tastiera del computer o controllo remoto STB. I giocatori così potranno provare il divertimento, l'avventura e una interattività veramente immediata. La piattaforma trasversale sincronizzata di interazione può essere integrata senza soluzioni di continuità in ogni tipo di programmazione: voto in tempo reale, giochi, quiz, scommesse, acquisto o aste”, continua Amit Or, amministratore delegato di inLive Interactive. Inoltre con le sue soluzioni tecnologiche più recenti, con una console a contenuto generico, inLive Interactive offre dei nuovi formati video interattivi, facili da usare, agli operatori di tutto il mondo. inLive Interactive collabora anche molto da vicino con i suoi clienti, per progettare un contenuto interattivo per programmi già esistenti nel settore dello sport, delle notizie, dell'intrattenimento, dei giochi, della musica, e di
programmi con contenuto generato a livello globale dagli stessi utilizzatori. Con il multi- canale automatizzato inLive gli operatori mobile saranno in grado di creare e distribuire il loro contenuto in modo indipendente. Questo nuovo modo di lavorare per gli operatori mobile rappresenterà un investimento produttivo economicamente dato che l'avvio e le operazioni di manutenzione mensili si ridurranno al minimo. Dal 2003, inLive Interactive è caratterizzata da un mix interessante dell'esperienza dei suoi fondatori e della squadra nella produzione di tecnologia interattiva e per la telecomunicazione, e anche da un ottimo know how per creare contenuti personalizzati iTV. Le soluzioni inLive Interactive hanno dimostrato in tutto il mondo la loro capacità di aumentare in modo significativo l'accettazione dei programmi (e più alte percentuali di visualizzazione) e una maggiore partecipazione. I clienti e i partner di inLive Interactive comprendono società di media e telecomunicazione come SAT1, RTL, N24, RAI 1, TF1, LCI, e integratori di sistema nel settore delle telecomunicazioni e operatori telecom come Vodafone. www.inlive.tv
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L'FMextra in dimostrazione alla postazione della Adven NL al RadioTV Forum 2007 di Aeranti-Corallo
Un’iniezione di digitale
14 Con FMeXtra si può cominciare a trasmettere la radio in digitale senza abbandonare l’FM analogico. Giovanni Necchi, responsabile della Adven NL ci spiega come funziona Una delle postazioni che ha maggiormente attirato l’attenzione dei visitatori alla mostra organizzata in concomitanza con il RadioTV Forum 2007 di Aeranti-Corallo è stata quella della Adven NL, azienda varesina che ha presentato per la prima volta in Italia il sistema FMeXtra. Basato sulla tecnologia IBOC (In Band On Channel), questo sistema di trasmissione sviluppato dalla DRE permette di aggiunge-
re una o più trasmissioni digitali ad un canale FM stereofonico senza comprometterne in alcun modo la qualità e, a differenza dello standard statunitense HD Radio, richiede una spaziatura fra i canali perfettamente conforme agli standard stabiliti dalla ITU per l’Europa. In teoria, questo significa la possibilità per qualsiasi emittente FM di continuare a trasmettere come fa ora, fornendo in aggiunta contenuti
L'encoder FMeXtra è tutto quel che serve per trasmettere la radio in digitale sul normale canale analogico
digitali che non devono essere necessariamente una replica di quelli analogici. Per saperne di più, siamo andati a trovare Giovanni Necchi, responsabile della Adven NL, l’azienda varesina che distribuisce in Italia i prodotti della DRE ed ha fornito le apparecchiature e la consulenza tecnica per la prima installazione FMeXtra sul territorio italiano, quella dell’emittente Otto FM di Varese che con gli impianti di Campo dei Fiori e Sighignola copre la provincia varesina e parte del Canton Ticino. La prima domanda è d’obbligo: come funziona il sistema? Necchi - L’idea è abbastanza semplice: si tratta di assemblare un pacchetto digitale che si colloca nella porzione del canale FM non utilizzata. La trasmissione radiofonica in FM è limitata a un intervallo di più o meno 60 kHz rispetto alla frequenza centrale: FMeXtra sfrutta la banda inutilizzata, compresa fra 61 e 83 o 98 kHz, in base a come uno fa la scelta di configurare il sistema. In questo spazio abbiamo
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T I T O L O una possibilità di un payload, cioè un carico valido, che può essere dell’ordine dei 24 o 40 kilobit, quella che chiamiamo versione stretta o versione larga del canale. In questo spazio possiamo configurare liberamente l’inserimento dei programmi digitali, nel senso che noi partiamo da un prodotto monofonico con 8 kilobit, che è un canale voce con la qualità di modulazione della AM in onde medie e arriviamo a uno stereofonico che può andare da 32 a 38 kilobit. La compressione utilizzata è l’AAC plus e con 32 kilobit si parla già di una buona qualità, intendo dire una qualità sostanzialmente simile alla media delle radio italiane, anzi decisamente superiore a molte radio italiane che ci sono in circolazione. Se ragioniamo sul canale largo, possiamo portare un canale stereo di quella qualità e due canali monofonici di discreta qualità oppure possiamo mettere quattro programmi monofonici di informazione a 10 kilobit, quindi una qualità già discreta. M - La configurazione del sistema può essere modificata? Necchi - Le configurazioni sono tante e sono rapide, nel senso che io posso anche cambiar modo di funzionamento della macchina nell’arco di 10 secondi, per cui un’emittente potrebbe anche decidere che durante il giorno fa un certo tipo di scelta con due programmi stereofonici, ma di notte fa solo la musica classica e dà tutta la banda con 10 secondi di interruzione, quindi praticamente senza nessun problema. M - Ma 32 kilobit non sono un po’ pochi in confronto ai 160 - 196 kilobit del DAB? Necchi - Il DAB è una tecnologia così come è stata concepita allora, una quindicina di anni fa, che non ha più significato oggi, perché allora c’era un livello minimo di compressione. La qualità era data dal fatto che io trasferivo il dato il più fedele possibile all’originale, là avevamo un MPEG-2, una compressione assolutamente poco efficiente. Da allora ne è passato molto di tempo, abbiamo delle tecniche di compressione enormemente più efficienti per cui il segnale è com-
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Giovanni Necchi, responsabile della Adven NL Telecomunicazioni
presso, di fatto non è più quello originale, però l’impressione sonora che ne abbiamo è estremamente simile a quella dell’originale. Su un sistema come questo qua non è praticamente possibile effettuare delle misure con un metodo tradizionale, se andiamo a misurare la larghezza di banda di questo sistema, uno si suicida. Però poi la musica la senti e i pezzi ci sono tutti, diventa una cosa soggettiva o da orecchio molto allenato. Per quanto riguarda il DAB, è in evoluzione il DAB2 dove andranno probabilmente ad applicare una tecnologia di questo tipo per la compressione, perché su un canale DAB ci starebbero decine di canali FMeXtra, tanto per intenderci, mentre là ce ne mettono sei ed è finita. La qualità che riusciamo ad ottenere è notevole, assolutamente. Poi chiaramente se l’orecchio è più o meno raffinato è in grado di andare a fare una valutazione più o meno dettagliata. M - Quali vantaggi avrebbe un’emittente ad utilizzare il sistema FMeXtra? Necchi - La cosa bellissima, il plus che ha questo sistema, è che lavora su ciò che c’è, non va a richiedere all’emittente né un investimento in termini economici rilevante, né soprattutto fa perdere il valore della frequenza. Perché il DAB vuol dire andare in un sistema comune, siamo tra virgolette tutti uguali. La concorrenza nasce solamente a livello della qualità del programma, cosa ovviamente impor-
tante, ma chi ha speso decine di miliardi per farsi le frequenze, installare impianti di trasmissioni, eccetera, perderebbe quello che è il valore aziendale di oggi dell’emittente privata. Qua invece andiamo ad aggiungere sulla frequenza dell’emittente una componente digitale perfettamente compatibile con l’analogico, per cui 15 l’ascoltatore analogico non lo vado a perdere e se ho una bella frequenza faccio un bel digitale. Se ho una brutta frequenza faccio anche un brutto digitale. M - Sarà possibile in futuro ampliare la parte del canale riservata alle trasmissioni in digitale? Necchi - Il sistema, come è attualmente predisposto, può operare in diversi modi che scegliamo noi via software. Abbiamo sviluppato il nostro software Adven per la configurazione rapida di ciò che serve in Italia, però entrando nei codici di configurazione della macchina permette di trasmettere con un quasi full digital. Praticamente conservo la parte analogica monofonica, faccio tutto digitale, tolgo l’RDS, tolgo tutto. Il sistema permette anche una configurazione che occupa una banda più bassa rispetto ai 57 kHz dell’RDS, poi cede e ricomincia dopo e quindi preserva l’RDS, oppure sfrutta soltanto la porzione successiva come stiamo operando adesso. Adesso, di fatto, l’emittenza italiana non è sicuramente pronta per smettere l’RDS, per smettere la stereofonia, per cui in pratica
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Con un livello di iniezione del 10%, il segnale FMeXtra rientra perfettamente nel profilo Stabilito dalle norme ITU
operiamo con due canali, quello largo e quello stretto oltre i 57 kHZ dell’RDS che viene quindi preservato. M - Quali sono le apparecchiature 16 necessarie per trasmettere in FMeXtra? Necchi - L’altra cosa bella di questo sistema è che praticamente basta un encoder per tutta la rete o, se la rete è particolarmente complessa, ce ne vuole qualcuno. L’encoder viene inserito a livello di regia, di sala ponti, tipicamente è una sottoportante SCA e quindi si inserisce o nel codificatore stereofonico o nel primo trasmettitore di ponte e va su tutta la rete, non si deve andare in postazione. M - Sono necessari ripetitori digitali? Necchi - No assolutamente, la rete analogica normale cioè il trasmettitore che qualunque emittente oggi ha in servizio va bene, non ha bisogno assolutamente niente. Chiaramente parliamo di avere una rete in ordine, non le cose orribili che si vedono in giro ogni tanto. Quel che serve è una rete in ordine, con dei buoni ponti di collegamento analogici tradizionali, un buon trasmettitore analogico tradizionale, non vuol dire che devo avere il Rohde&Schwarz, un buon prodotto italiano, non una macchina di venti anni fa.
M - Qual è l’ordine di grandezza dell’investimento che deve affrontare un’emittente per trasmettere in FMeXtra? Necchi - Tutto quel che serve è l’encoder che costa 12.000 euro. Con altri sistemi, se penso di dover cambiare ogni trasmettitore, sono X mila euro tutti da definire su ogni impianto. Siamo in contatto con l’associazione svizzera delle radio private che sta facendo delle prove con la tecnologia HD Radio, inapplicabile nel nostro territorio perché presuppone che le radio siano spaziate di 400 kHz per cui assolutamente inimmaginabile. Con HD Radio si parla di 40.000 euro di implementazione per ogni stazione, comincia a diventare una cifra significativa. Se si tratta di mettere 40.000 euro su un Valcava piuttosto che su Monte Cavo, non sono poi tanti. Però, se devo pensare di moltiplicare questa cifra per gli n trasmettitori che ho in giro per le valli e cose del genere, mi va via il bilancio di qualche anno, non ha nessun significato. M - Avete fatto test di compatibilità con diversi apparati? Necchi - Per la verità, non mi sono neanche posto troppo il problema, nel senso che abbiamo fatto test sul campo con delle emittenti senza
neanche porci il problema di che marca avevano il trasmettitore, ma semplicemente guardando il segnale di ritorno se era in ordine e l’abbiamo sempre trovato sostanzialmente a posto. Noi qua in laboratorio abbiamo invece fatto dei test sui ponti radio che sembravano la cosa più critica, perché di fatto in America non hanno delle reti complesse come da noi, per cui loro non si erano neanche posti il problema più di tanto. Noi abbiamo provato a fare delle catene simulate di ponti, con segnali anche relativamente flebili, non ci sono sostanzialmente problemi. È chiaro che il tecnico d’alta frequenza che andrà ad implementare questa tecnologia dovrà apprendere delle conoscenze nuove per andare a curare queste cose, non dovrà portare in giro un segnale che se lo disastra da solo, così come è stato agli inizi dell’RDS, per cui c’era uno che ce l’aveva altissimo, quell’altro che ce l’aveva sotto e cose di questo genere. M - L’installazione può quindi essere fatta su qualsiasi impianto in ordine? Necchi - L’unica vera difficoltà che abbiamo visto è a carico di alcuni codificatori stereofonici che sporcano quella porzione di banda. La stereofonia dovrebbe finire a 53 kHz e poi non esserci più niente, ci sono anche delle normative che dicono che oltre questa frequenza il segnale dovrebbe essere sotto i 50 db e anche oltre. In realtà, alcuni codificatori soprattutto se tarati male, ma comunque anche se tarati bene, creano della sporcizia in quella porzione di banda. Questa sporcizia crea un effetto un po’ particolare, per cui bisogna conoscerla bene, nel senso che non è che il sistema non funziona. Il sistema funziona, ma perde area di copertura, perché è come se ce lo interferissimo da soli. Noi abbiamo fatto dei test di laboratorio: il ricevitore è in grado di lavorare perdendo il 20% dei dati, grosso modo. Interrompendo fisicamente il segnale di alta frequenza, neanche il segnale FMeXtra, ma tutto il carrier, con un modulatore a impulsi per un tempo pari al 20% del ciclo, il ricevitore ha l’ascolto continuativo senza interruzioni. Questo tipo di interruzione può essere a intervalli che potreb-
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Il segnale digitale FMeXtra si inserisce dopo il segnale stereofonico e preserva l'RDS
bero arrivare intorno ai due secondi, per cui anche il buco del veicolo che si sposta, o cose di questo genere, verrebbe coperto molto bene. Questo 20% di capacità di recupero di errore, se io ho un codificatore sporco, lo 18 vado a sprecare lì, cioè il ricevitore comincia a recuperare i miei errori, gli errori che ho introdotto io, e poi rimane poco per correggere gli errori del multipath ambientale e di tutte le altre cose. Abbiamo fatto un test molto interessante a Roma due settimane fa, anche con una prova in mobilità, sia in area periferica urbana che in mezzo ai palazzi. Un test assolutamente interessante con il trasmettitore a Monte Cavo che presto sarà in attività con FMeXtra. M - Ci sono problemi di interferenze con i canali adiacenti? Necchi - I problemi ci sono per forza, abbiamo due aspetti della vicenda, interferenze subite e interferenze arrecate. Per quel che riguarda le interferenze subite, abbiamo fatto dei test qui in laboratorio. Il sistema è altamente immune da interferenze di tipo isofrequenziale come stabilito dalle norme CCIR. Il limite se vogliamo, non di Fmextra, ma del digitale, è che mentre un’interferenza analogica a un certo punto peggiora la qualità d’ascolto, ma se io ho un interesse per un
notiziario, per dire, lo riesco a sentire, magari mi arrangio, perdo qualche parola, in digitale si interrompe e poi ricomincia. Come concetto è come il telefonino, c’è questo aspetto un po’ violento di interruzione della comunicazione, M - Ciò significa che in caso di interferenza perdo prima il digitale? Necchi - Sicuramente si perde prima il digitale dell’analogico, nel senso che se ragionassimo di un emittente che ha 300 kHz per parte, una frequenza in ordine e l’iniezione giusta se li porta in giro praticamente quasi uguali, però è una situazione quasi irrealizzabile e in pratica perdo prima il digitale. Gli americani ritengono corretto un livello di iniezione del 20%. L’iniezione è riferita al valore RMS della componente di bassa frequenza di banda base, e quindi in termini di potenza il 20% sarebbe il 4% della potenza dell’analogico, per cui praticamente nulla vado a togliere dall’analogico Noi, per la normativa europea e per l’insieme delle cose, consigliamo un livello di iniezione del 10 %. Il 20% va bene per loro che vogliono far sentire Fmextra all’ultimo granello di sabbia in fondo al deserto e deserto è, nel senso che non hanno interferenze e tutto quanto. Noi ci scontriamo contro le montagne, contro il mare, contro il vicino di casa che ci interferisce e l’ul-
timo granello di sabbia comunque non lo raggiungo mai. Allora riteniamo che sia molto più importante concentrarci su quello che è la copertura principale dell’impianto, perché un impianto come Valcava fa 15 milioni di potenziali utenti, ma ne fa 10 milioni intorno a Milano e tutti gli altri poi sono pezzettini sparsi. Allora, se pretendo di arrivare ad Alessandria con un impianto di Valcava, forse devo anche fare un livello di iniezione eccessivo e tutto quanto e poi mi porta tre utenti in più, quando me ne sono portati a casa 10 milioni di un botto su Milano Quindi non esageriamo con i livelli di iniezione che contribuiscono a far sì che FMeXtra diventi interferente nei confronti del vicino e invece ragioniamo su livelli di iniezione corretti che per noi è un discorso del 10%. Con questo valore, FMeXtra non interferisce assolutamente con il vicino e permette poi nella realtà di fare una copertura sostanziale. M - Quindi regolando opportunamente il livello di iniezione non c’è alcun rischio di disturbare i canali adiacenti? Necchi - Se il vicino è posizionato secondo le norme CCIR, sostanzialmente non gli diamo mai fastidio. Se stiamo entro il 10% di iniezione riusciamo anche a rimanere entro la maschera di profilatura del segnale stabilite dalle normative ITU, anche se è un’assoluta forzatura voler far stare una cosa digitale in una normativa costruita per la modulazione analogica. Quindi è importante non eccedere con il livello di iniezione per non dar fastidio al vicino e se non si eccede non si dà fastidio. L’interferenza del segnale FMeXtra è stata misurata a livello strumentale riproducendo un banco di misure della CCIR: nella realtà è un fastidio strumentale e non udibile, perché la normativa CCIR è stata costruita ovviamente pensando al vicino che ha la musica, quindi ha una componente percepibile che mi dà fastidio. Io qua vado a mettere un segnale che è di fatto un ultrasuono e quindi quando anche arrivo ad averlo misurabile strumentalmente, lo misuro, è vero, però in realtà poi non c’è, il mio orecchio non lo sente.
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Necchi - Una cosa molto bella di questo sistema è che supporta la trasmissione criptata con accesso selettivo, per cui io posso scegliere di inviare al programma solo alcuni ricevitori che abilito dall’encoder. Questo permette due cose, la creazione di prodotti in abbonamento e la produzione di colonne sonore dedicate, una Design ricercato e mobile in legno per il ricevitore FMeXtra, uno stru- possibilità per cui c’è già mento professionale grande interesse da parte dell’emittente perché forse la radio on demand è un po’ presto per M - Parte della banda messa a dispoavercela. Ad esempio, adesso siamo sizione da FMeXtra è utilizzabile per la in trattativa con un’emittente della trasmissione di dati? costa adiatrica che venderebbe praticamente il prodotto in FMeXtra all’aNecchi - Il sistema supporta anche la zienda di soggiorno per fare una radio trasmissione di immagini sul display, unica su tutta la spiaggia, con tutte le non abbiamo ancora disponibile il informazioni, eccetera. Il palinsesto se nuovo ricevitore che ha questa opziolo gestiscono direttamente via ne, però è possibile. Praticamente dalInternet dalla sede della APT per cui l’encoder io metto un’immagine in dal fare l’annuncio per il bambino bitmap che viene trasferita al ricevitosmarrito piuttosto che le feste, quare, per cui posso far venir fuori la lunque manifestazione o che. Questa copertina del disco piuttosto che il è un’applicazione interessante, può logo della radio, quello che voglio. La dare un ritorno economico all’emittrasmissione dati è possibile perché tente immediato, significativo. questo è un sistema di trasmissione Chiaramente, questa è un’applicaziodati, anche se non ha ancora in realtà ne che non ha significato che sia di nessun tipo di applicazione concreta. pubblica diffusione, nessuno si metteAbbiamo però avuto delle richieste rebbe ad ascoltare quella radio, ma in abbastanza interessanti per cui svilupaltri casi potrebbe esserci la necessità peremo qualche cosa in quel senso. di comunque di evitare che sia ascolAd esempio, ci hanno chiesto la possitabile per cui si abilitano solo i ricevibilità di utilizzare il sistema per un’aptori che si scelgono e il canale diventa plicazione abbastanza interessante, selettivo. l’aggiornamento dei cartelloni stradali Una cosa simile è la realizzazione di che in alcuni casi vengono collegati colonne sonore pubblicitarie per le via Internet, ma in molti casi non sono catene di supermercati. Un supermerraggiungibili dalla Rete e diventa difficato ha bisogno di una qualità media cile andarli a gestire, costringendo l’oe non stereofonica, perché tanto la peratore ad andare lì con il computer diffusione non si può fare in stereofoper fare l’aggiornamento. Il gestore nia, per cui con un canale da 10 o 12 potrebbe noleggiare un canale kilobit, posso servire tranquillamente il FMeXtra dall’emittente che gli manda supermercato, il che vuol dire che i dati e risolverebbe il suo problema in posso fare da tre a quattro prodotti di maniera estremamente economica. Il questo genere. Tra l’altro, il criptaggio discorso trasmissione dati è sicuranon è globale, nel senso che posso mente possibile, ma ancora non fatticriptare un canale e non un altro, per bile. cui posso comunque avere un programma di pubblica diffusione assoM - Quali altri applicazioni sarebbero ciato. Per dire, posso avere un canale possibili con un canale FMeXtra?
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a 20 kilobit stereofonico di buona qualità che trasmette un prodotto generico e poi due prodotti a 10 kilobit dedicati a supermercati o cose di questa genere. M - Qual è la situazione per quel che riguarda i ricevitori? Necchi - Al momento esiste solo un tipo di ricevitore. Ci hanno annunciato un ricevitore tipo iPod, cioè da taschino con la cuffietta e con l’uscita digitale USB per poterlo collegare alle autoradio di ultima generazione quelle che hanno l’ingresso per iPod appunto o cose di questo genere. L’autoradio, che pure è stata richiesta ripetutamente, non ha una grande prospettiva, perché non si riesce a immaginare un utente che vada a strappar via dal cruscotto della sua macchina l’autoradio che gli hanno appena fornito per metterci l’autoradio FMeXtra. Per cui il discorso è diverso, nel momento in cui la tecnologia assume una diffusione rilevante, sarà un’opzione piuttosto che un’estensione dell’autoradio, perché è un 19 DSP che fa quella cosa per cui non è difficile da implementare. Stiamo trattando con DRE per le royalty di produzione dei ricevitori. sono royalty ragionevolmente contenute, per cui si può pensare a una produzione europea di ricevitori che vadano sul mercato a un prezzo più basso del ricevitore attuale. Il ricevitore attuale ha un prezzo di listino che è di 300 euro più IVA poi, gestendo le quantità e tutto quanto, possiamo immaginare di metterlo sullo scaffale di un distributore al pubblico a 250 euro finito, prezzo che non è alto per quel ricevitore, perché se andiamo a guardare come è fatto, come suona, e lo confrontiamo con la Tivoli Radio tanto per intenderci il prezzo è simile. La differenza è che questo è uno strumento professionale per come è stato concepito. Il ricevitore tascabile dovrà costare meno e l’eventuale produzione europea sarebbe mirata ad avere un ricevitore che costi attorno ai 100 euro, cifra che sarebbe più gradita. DRE ha in progetto anche un ricevitore HD Radio e FMeXtra per cui prima o poi arriverà anche quell’oggetto.
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L’automazione radiofonica alla RAI
20 by Pascal Cima, Europe & Middle East Sales Manager at NETIA Fino al 1998 in RAI si usava principalmente il nastro magnetico e tutti i programmi venivano prodotti in analogico . Come in tutte le grandi aziende di broadcast, le esigenze di storage e i costi lievitavano costantemente; naturalmente ogni dipartimento lavorava con il proprio archivio, con alti livelli di usura del materiale e pessime possibilità di condivisione. L’ azienda non aveva modo di centralizzare o duplicare il materiale; di conseguenza, con il passaggio alla produzione digitale, in RAI ci si preoccupava di riuscire a implementare un sistema stabile e sicuro che potesse intengrarsi facilmente con quello che era ai tempi - un nuovo sistema di archiviazione della ACS (Advanced Computer Systems) con i sistemi degli inserzionisti in modo da aumentare la produttività. La sicurezza era una preoccupazione prioritaria: era necessario assicurarsi che i materiali non venissero irrimediabilmente compromessi da eventuali malfunzionamenti dei computer o altri guasti di quelli che erano sistemi ancora molto poco conosciuti. Un’ esigenza prioritaria era anche quella di rendere le manovre agevoli per i giornalisti e i tecnici di produzio-
ne; la RAI aveva bisogno di una interfaccia grafica semplice e intuitiva, che potesse assicurare la necessaria funzionalità alle diverse aree di produzione senza inutili complicazioni. Parecchi giornalisti e tecnici della RAI conoscevano per esperienza diretta il sistema Radio-Assist della Netia, che era stato sviluppato negli studi della Radio Vaticana con l’ assistenza dell’ italiana Axel . In collaborazione con Axel, Radio-Assist venne sperimentato nella struttura di Radio 3.
Facilità di utilizzo Radio-Assist di Netia consiste in un ventaglio di programmi per audio digitale che copre l’ intera filiera di una stazione radio, dalla produzione alla trasmissione e comprende acquisizione, montaggio, produzione di
spot e musica, sistemi di newsroom, programmazione, multicasting e amministrazione. La prima installazione a Radio 3 comprendeva dieci postazioni di produzione con due moduli di playout e un server di ridondanza. Il sistema prevedeva anche un adeguato software di media management. Negli ultimi nove anni, RadioRai ha adottato lo standard Radio-Assist per tutti i suoi canali e strutture di produzione, incrementando notevolmente i livelli di interoperabilità e di efficienza. Le sedi Rai equipaggiate con RadioAssist sono ormai una ventina, tutte connesse a Radio Uno di Roma attraverso WAN. Per gestire le differenti aree di produzione, vengono utilizzate più di 400 workstation Radio-Assist. Il modulo di produzione Radio-Assist costituisce la base di ogni installazio-
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ne in Rai: l’interfaccia molto intuitiva e il design ergonomico dei tool rendono l’utilizzo estremamente facile dopo un minimo di training. Ogni suono viene lavorato all’ interno del modulo di produzione, i quali provvedono a funzioni come il settaggio dei punti di lead-in e delle curve di fade sequenziate in modo da migliorare la qualità della trasmissione. Una notevole gamma di help per i livelli di editing rende la gestione dei contenuti audio molto rapida e semplice. I giornalisti hanno a disposizione tool di editing a traccia singola come Easy e Snippet, mentre gli utenti più orientati verso la tecnica possono sbizzarirsi con il più sofisicato Multitrack .
Il giornalista fa l’editing Il tool Snippet è stato pensato per mettere i giornalisti in condizione di fare dell’ editing molto rapidamente. Con questo tool è possibile dilatare o comprimere certe parti del suono, per esempio rallentare la voce di qualcuno che parla troppo velocemente. Questa funzione può anche venire utilizzata per regolare la lunghezza di qualsiasi lavoro editoriale in modo da adattarlo perfettamente alla time schedule. Snippet consente anche di lavorare sui livelli audio attraverso la regolazione delle curve di fade. Per i lavori su tracce multiple, il tool Multitrack offre funzioni complete di editing e mixing su ogni singola traccia, comprese registrazione, fade indipendente e curve di panning, adattamento e mastering in sequenza. Gli utenti di Multitrack hanno anche accesso a parecchie funzioni di effetto che comprendono equalizzatore, compressore e funzioni di riverbero e riduzione del rumore. L’interazione drag-and-drop fra le tracce consente di muoversi fra una traccia e l’altra o stabilire modifiche di sequenze con un semplice click.
Le workstation Netia Le workstation che Netia ha installato negli studi offrono al personale Rai un’ interfaccia trasparente per i lavori di playout come cueing, monitoraggio on-air e modifiche della playlist, mentre le funzioni di monitoraggio e registrazione vengono eseguite in background. La flessibilità e semplicità del sistema cartstack di Radio-Assist porta con naturalezza l’utente a un atteggiamento interattivo che rende la programmazione molto dinamica e sta alla base del successo dei talk show di Radio2 e altri segmenti d’ intrattenimento. La funzione “live” del software consente al direttore tecnico e al conduttore di fermarsi e ripartire con la playlist in modo semplicissimo, per dialogare con il pubblico o inserire telefonate in ogni momento e senza cadute di rimo. Radio-Assist, inoltre, può integrare dati provenienti dall’ esterno del sistema e mescolarli sulla stessa interfaccia. Netia ha creato un’ interfaccia con il sistema iNews di Avid per stabilire un link per la squadra di produzione news, in modo da permettere a tutti i punti di produzione di avere accessi diretto alla Rete. L’acquisizione vera e propria dei media per la produzione è gestita con il modulo Acquisition , principalmente attraverso la sua funzione di registrazione. Questa funzione digitalizza i segnali analogici automaticamente in fase di acquisizione, permettendo all’utente di inserire marker già durante la regi-
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strazione e iniziando quindi l’editing dei contenuti prima ancora che la registrazione stessa sia completata. Lo spettrogramma del file di suono viene generato in tempo reale, pertanto in qualsiasi momento l’utente può lavorare la registrazione, ricominciarla la capo o ripeterla per decidere 22 quale sia la versione migliore. Le funzioni automatiche di registrazione consentono di registrare a un’ora prestabilita con livelli preimpostati in modalità GPI o DTMF. Il software è ampiamente configurabile, il che permette alle differenti stazioni Rai di registrare secondo le modalità che meglio si adattano alla propria filiera. Netia fornisce anche la configurabilità che rende facile, per gli utenti Rai di Radio-Assist , accedere all’archivio Acs dall’interno dell’interfaccia di produzione. Gli utenti possono infatti esplorare gli archivi, accedere ai contenuti in modalità a bassa risoluzione , scegliere il file desiderato e posizionarlo in un “cestino” per l’importazione nell’ archivio di Radio-Assist. Il sistema rende il contenuto ad alta risoluzione disponibile per l’ editing in una finestra del browser Radio-Assist. Un gateway customizzato interfaccia il sistema Rai di spot pubblicitari per l’importazione di cartstack e contenuti. Ulteriori customizzazioni consentono l’importazione di media verso Radio-Assist a partire da una gamma di sistemi di registrazione in esterno usati dai giornalisti. La condivisione e la distribuzione di
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contenuti audio è uno degli elementi più importanti dell’ installazione di Radio-Assist Rai. Una funzione di export permette al materiale preselezionato di essere copiato e archiviato si media esterni o localizzati su altri sistemi, semplificando la condivisione del materiale. L’ utente può anche inserire contenuti su Web o diffonderli sulla reta Rai. Questo tipo di filiera, che coinvolge centinaia di postazioni sparse in tutta Italia, richiede un’architettura robustissima e una rete altamente affidabile. Con la progressiva estensione di Radio-Assist a tutta la struttura, la Rai ha realizzato significativi miglioramenti a lla sua architettura nazionale. Tutte le stazioni del paese sono interconnesse e comunicano fra di loro attraverso canali ad alta capacità (fibra ottica e linee terrestri) per condividere i materiali necessari. Per assicurare una gestione stabile del sistema Radio-Assist, dozzine di server sono state installate in tutto il paese e i siti principali sono stati dotati di installazioni a server multipli. Una squadra di cinque amministratori sovrintende all’intera rete e mantiene il controllo dell’intera infrastruttura di produzione. Dal centro di controllo di Roma si possono quindi implementare upgrade di software sull’intera rete o in singoli specifici ounti. La responsabilità del network è nelle mani del team Rai, ma Netia fornisce assistenza continua con un tecnico on-site per il proprio software.
Il sistema Rai è supportato dai software DBShare e Media Management, i programmi Netia che assicurano l’ integrità e l’affidabilità degli archivi in ogni circostanza. DBShare automatizza la ridondanza sincrona di tutti i metadata prodotti dal sistema e assicura l’integrità dei contenuti d’archivio: in caso di avaria a uno degli archivi Rai, il sistema organizza in tempo reale lo switch a un database alternativo e il ripristino alle condizioni iniziali non appena il problema sia stato risolto. Le operazioni di risincronizzazione avvengono senza alcuna perdita di dati. Media Management assicura la disponibilità dei file: gestisce la circolazione dei dati (suono e metadata), il monitoraggio e il trasferimeno dei dati fra aree di produzione. La sua capacità di tracking consente ai contentuti di essere disponibili nel posto giusto al momento giusto.
Risultati Il passaggio al digitale con RadioAssist ha conferito alla Rai la sicurezza di poter condividere e distribuire contenuti fra tutte le stazioni della sua rete. Il software mette un grande numero di funzioni sotto l’ombrello di un singolo sistema e gli utenti possono accedere a tutte le funzionalità attraverso una semplice interfaccia grafica. La funzionalità del software lungo tutta la filiera conferisce agli utenti Rai maggiore libertà e flessibilità nella produzione e, in ultima analisi, permette di realizzare contenuti più creativi e meglio rifiniti. Radio-Assist è operativo in Rai dal 2000 e svolge ottimamente il compito di rendere i materiali accessibili a tutte le strutture dell’organizzazione e di mettere a disposizione degli utenti i tool necessari a svolgere al meglio il proprio ruolo. Con il training fornito da Netia, i tecnici di RadioRai hanno acquisito la professionalità e l’esperienza necessarie per replicare le installazioni già in funzione e continuare così nell’espansione delle operazioni che da decenni assicurano la leadership della Rai nel complesso panorama del broadcast italiano.
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La banda FM a Milano cosa si ascolta in città (zona nord)
compilato da Dario Monferini e Giampiero Bernardini con la collaborazione di Fabrizio Carnevalini (ricevitore Grundig 3000, antenna stilo telescopica) nel mese di gennaio 2007 MHz
stazione
studio
telefono
87,50
MALVISI NETWORK
RONCOLE VERDI
0524930188
87,60
PLAY RADIO
MILANO
02891313
87,70
T.R.S. MILANO
COLOGNO M.
0227302838
MONTEVECCHIA - LECCO
87,85
RADIO RADICALE
ROMA
064880541
VIA DOMENICHINO - MILANO
88,10
RAI GR PARLAMENTO
ROMA
063725680
88,30
RAI GR PARLAMENTO
ROMA
063725680
88,50
RAI RADIO DUE
ROMA
0231992786
//93,70
VALCAVA PASSO -LECCO
88,70
LIFE GATE RADIO
MERONE(CO)
0316180311
//105.10
VIA SAN GALDINO-MILANO
89,00
RADIO MARIA
ERBA
031610610
89,30
RAI RADIO UNO (LOMBARDIA)
MILANO
0231992786
89,50
RADIO MARGHERITA
PALERMO
800303464
VIA SAN GALDINO-MILANO
89,80
RADIO SUPER HIT
MILANO
0257500050
VIA SAN GALDINO-MILANO
90,00
RADIO CAPITAL
ROMA
06492321
VIA SAN GALDINO-MILANO
90,30
RADIO M2o
ROMA
06492311
90,60
RAI RADIO UNO (LOMBARDIA)
MILANO
0231992786
CORSO SEMPIONE-MILANO
90,80
VIVA FM
BRESCIA
0365374800
RONCOLA-BERGAMO
91,00
RADIO M2o
ROMA
06492311
VIA SAN GALDINO-MILANO
91,20
RAI RADIO DUE
ROMA
0231992786
91,40
R.T.L. 102.5 HIT RADIO
MILANO
02250961
PIAZZA REPUBBLICA -MILANO
91,70
RADIO MILANINTER FM
MILANO
0245471112
VIA CASATI-MILANO
91,95
RADIO MENEGHINA
MILANO
0248518913
VIA VALENZA-MILANO
92,20
LATTE MIELE
CASALMAGGIORE
051712058
VIA CASATI-MILANO
92,40
RADIO CUORE
MILANO
800861250
//95,90
VIA CASATI-MILANO
92,60
RADIO CUORE
MILANO
800861250
//95,90
VALCAVA PASSO-LECCO
92,80
RADIO FANTASTICA
PONSACCO
800861250
93,10
RADIO CAPITAL
ROMA
06492321
//90,00
VALCAVA PRATO - BERGAMO
93,30
RAI RADIO TRE
ROMA
0231992786
//99,40
CAMPO DEI FIORI-VARESE
93,40
RADIO STUDIO PIU’
LONATO
0227202828
VALCAVA PASSO - LECCO
93,70
RAI RADIO DUE
ROMA
0231992786
CORSO SEMPIONE-MILANO
94,00
RADIO CLASSICA
MILANO
02582191
TORRE VELASCA-MILANO
Monitor n° 264 - 2007
freq in parallelo
postazione del trasmettitore RONCOLA-BERGAMO
//104,50
//88,30
VIA VALENZA-MILANO
CORSO SEMPIONE-MILANO BRUNATE - COMO
VIA SAN GALDINO-MILANO //90,60
//91,00
//93,70
VALCAVA FUNIVIA -LECCO
VALCAVA-LECCO
CAMPO DEI FIORI-VARESE
VALCAVA PASSO -LECCO
23
T I T O L O
24
S E Z I O N E
MHz
stazione
studio
telefono
freq in parallelo
postazione del trasmettitore
94,20
RAI RADIO UNO (LOMBARDIA)
MILANO
0231992786
//90,60
MONTE PENICE-PAVIA
94,40
R.D.S. R.DIMENSIONE SUONO
ROMA
06377051
94,60
RMC RADIO MONTECARLO
MILANO
026596116
94,80
RADIO MARCONI
MILANO
0258308494
VALCAVA PRATO - BERGAMO
95,00
RADIO CAPRI
CAPRI
0815519488
VIA SILVA - MILANO
95,10
PLANET FM
MILANO
02680999
MONTE MOTTARONE-VERBANIA
95,30
RADIO MATER
COMO
031646000
VALCAVA PASSO - LECCO
95,50
R.D.S. R.DIMENSIONE SUONO
ROMA
06377051
//94,40
MONTE BISBINO-COMO
95,70
RADIO CUORE
PONSACCO
800861250
//95,90
CAMPO DEI FIORI-VARESE
95,90
RADIO CUORE
PONSACCO
800861250
VIA VINCENZO DA SEREGNO-MI
96,10
RADIO DISCJOCKEYCLASSIC
MILANO
02670961
MONTE CORNIZZOLO-COMO
96,20
RMC 2-RADIO MONTE CARLO
MILANO
026596116
VIA TURATI - MILANO
96,50
DISCO RADIO
CARAVAGGIO
036354111
VALCAVA PASSO - LECCO
96,80
RADIO RADICALE
ROMA
064880541
97,10
GAMMA RADIO
MILANO
0258308494
97,40
RAI RADIO DUE
ROMA
0231992786
//93,70
MONTE PENICE-PAVIA
97,60
RADIO KISS KISS NETWORK
NAPOLI
0815461212
//97,80
VIA VALENZA-MILANO
97,80
RADIO KISS KISS NETWORK
NAPOLI
0815461212
98,00
RADIO KISS KISS NETWORK
NAPOLI
0815461212
98,20
ENERGY 98 e 2
COSTA MASNAGA
031874966
CIVIGLIO - COMO
98,40
RADIO ITALIA S.M.I.
COLOGNO M.
0225441
VIA CASATI-MILANO
98,70
105 CLASSICS
MILANO
026596116
VIA TURATI-MILANO
98,90
RADIO 105
MILANO
026596116
99,10
RADIO 105
MILANO
026596116
VIA CASATI-MILANO
99,40
RAI RADIO TRE
ROMA
0231992786
CORSO SEMPIONE-MILANO
99,70
RADIO DEEJAY
MILANO
02342522
VIA SAN GALDINO-MILANO
99,90
RAI RADIO TRE
ROMA
0631992786
100,30 RADIO LOMBARDIA
MILANO
026884230
VALCAVA PASSO - LECCO
100,50 RADIO AZZURRA
NOVARA
0321626286
MONTE MOTTARONE-VERBANIA
100,70 ROCK FM
MILANO
026709132
VIA TURATI - MILANO
101,00 RADIO 101
MILANO
02210831
VIA TURATI - MILANO
101,20 RADIO 101
MILANO
02210831
//101,00
VALCAVA PRATO- BERGAMO
101,50 GAMMA RADIO
MILANO
0258308494
//97,10
VIA SAN GALDINO-MILANO
101,70 RADIO CITTA’
BOLLATE
023503000
CAMPANILE CHIESA-BOLLATE
101,90 RADIO REPORTER
RHO
02939761
PIAZZA AMENDOLA -MILANO
VIA SAN GALDINO-MILANO //105,30
//87,85
CAMPO DEI FIORI-VARESE
VALCAVA PASSO - LECCO VALCAVA PRATO - BERGAMO
VALCAVA PRATO - BERGAMO //97,80
//99,10
//99,40
TORRI BRUZZANO - MILANO
RONCOLA-BERGAMO
MONTE PENICE-PAVIA
Monitor n° 264 - 2007
T I T O L O
MHz
S E Z I O N E
stazione
studio
telefono
102,20 RAI AUDITORIUM
ROMA
0231992786
CORSO SEMPIONE-MILANO
102,50 R.T.L. 102.5 HIT RADIO
MILANO
02250961
VALCAVA PRATO - BERGAMO
102,80 RADIO ZETA
CARAVAGGIO
036354111
VALCAVA PRATO - BERGAMO
103,00 RAI RADIO UNO (PIEMONTE)
TORINO
0118800111
MONTE PENICE-PAVIA
103,20 RAI ISO RADIO AUTOSTRADE
ROMA
0638781
TORRE TELECOM-ROZZANO
103,50 RADIO PADANIA LIBERA
MILANO
0266203529
CINISELLO BALSAMO-MILANO
103,70
RADIO REPORTER
RHO
02939761
//101,90
BRUNATE-COMO
104,00
RADIO NUMBER ONE
BERGAMO
035311444
//104,20
MONTE ALTINO-BERGAMO
104,20
RADIO NUMBER ONE
BERGAMO
035311444
VALCAVA PASSO - LECCO
104,50
PLAY RADIO
MILANO
02891313
VALCAVA PASSO - LECCO
104,80 RADIO 24
MILANO
800281111
VALCAVA PRATO - BERGAMO
105,10 LIFE GATE RADIO
MERONE(CO)
0316180311
105,30 RMC RADIO MONTECARLO
MILANO
026596116
105,50 RMC RADIO MONTECARLO
MILANO
026596116
//105,30
VALCAVA PRATO - BERGAMO
105,70 RADIO MARIA
ERBA
031610610
//89,00
CAMPO DEI FIORI-VARESE
101,00 RADIO 101
MILANO
02210831
//101,00
RONCOLA-BERGAMO
106,10 RADIO MONDO
CASALE M.TO
014274948
MONTE MUCRONE-BIELLA
106,30 RADIO ITALIA ANNI 60
MILANO
0295722695
VALCAVA FUNIVIA - LECCO
106,50 RADIO 3iii
BELLINZONA
0041916400388
SAN PIETRO- SVIZZERA
106,70 RADIO ITALIA S.M.I.
COLOGNO M.
0225441
//98,40
VALCAVA FUNIVIA - LECCO
107,00 RADIO DEEJAY
MILANO
02342522
//99,70
CAMPO DEI FIORI-VARESE
107,30 R.D.S. R.DIMENSIONE SUONO
ROMA
06377051
//94,40
VALCAVA PRATO- BERGAMO
107,60 RADIO POPOLARE NETWORK
MILANO
02 392411
107,90 RADIO MARIA
ERBA
031610610
Monitor n째 264 - 2007
freq in parallelo
//88,70
postazione del trasmettitore
MONTE BISBINO-COMO PIAZZA REPUBBLICA -MILANO
VALCAVA PASSO - LECCO //89,00
VALCAVA PRATO- BERGAMO
25
T I T O L O
S E Z I O N E
Continua l’era delle antenne selvagge ? Antenne centralizzate nei condomini: è giunta l’ora di applicare le regole. L’opinione di Nello Genovese, amministratore delegato di Fracarro Spa “Sono disponibili tutte le soluzioni per 26 la Tv satellitare, digitale terrestre, e per la comunicazione multimediale. C’è tecnologia, ma mancano norme, condizioni, cultura per sfruttare appieno tutti i vantaggi concessi dal digitale” afferma Nello Genovese, amministratore delegato di Fracarro. La televisione satellitare, quella digitale terrestre, ma anche servizi innovativi audio video dati, come internet a banda larga, possono oggi entrare con facilità e a costi contenuti in qualunque tipo di edificio multiutenza, sfruttando pienamente le potenzialità del sistema centralizzato. "Una posizione più forte da parte del nostro Paese sul tema del centralizzato potrebbe portare a raggiungere in tempi più brevi l’obiettivo dell’affermazione del digitale terrestre, in vista del definitivo switch-off”. Tale è la convinzione di Nello Genovese, amministratore delegato del Gruppo Fracarro. L’azienda leader e specialista da 70 anni nei sistemi di ricezione e distribuzione TV ha messo a punto sistemi per portare il segnale Tv (e non solo) a tutti gli appartamenti di un edificio, partendo da un’unica antenna rice-
vente, e per aggiornare gli impianti già presenti negli immobili in modo personalizzato e flessibile a seconda delle esigenze.
Lo sviluppo delle antenne centralizzate “Il Decreto Ministeriale “Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d’antenna riceventi del servizio di radiodiffusione” (Gazzetta Ufficiale n. 271 del 21 Novembre 2005) e in generale l’attuale contesto normativo su questa materia, si muovono nella giusta direzione - commenta Nello Genovese - verso lo sviluppo e la diffusione delle antenne centralizzate nei palazzi e contro la proliferazione selvaggia di antenne singole. Tuttavia sono mancati alcuni interventi basilari che hanno limitato la diffusione dei sistemi centralizzati e, come inevitabile conseguenza, hanno rallentato l’affermazione del digitale terrestre a cui è possibile approdare grazie alla convergenza digitale”. “Ad iniziare da norme che imponessero, da un lato, l’obbligatorietà
dell’’installazione di antenne collettive, senza limitarsi ad una vaga promozione del centralizzato, e che definissero anche le condizioni edilizie per favorire il ricorso a questo tipo di impianti. Dall’altro, la corretta installazione, revisione e adeguamento degli impianti stessi, indispensabile per migliorare la situazione in funzione dei servizi resi disponibili per gli utenti dalla nuova tecnologia. La conseguenza? – continua Nello Genovese La mancanza di una conoscenza diffusa, di una cultura che, grazie alla collaborazione e al coordinamento diretto tra tutti gli operatori impegnati nella costruzione e gestione degli edifici stessi (imprenditori edili, alle associazioni di installatori, associazioni amministratori di condominio, ecc..), avrebbe facilitato e incentivato l’installazione di un'unica antenna ricettiva condominiale. L’errore commesso è stato sempre quello di considerare l’impianto come un apparecchio a sé stante, un accessorio da aggiungere al termine dei lavori di costruzione, per cui è venuta meno una possibile razionalizzazione negli edifici: considerandolo in una visione futura, come rete con un’adeguata “predisposizione” della
Monitor n° 264 - 2007
T I T O L O distribuzione dei segnali, sarebbero state favorite le nuove soluzioni tecnologiche, rendendo facilmente funzionali tutti i servizi proposti”. In presenza delle adeguate condizioni, sarebbe stato, dunque, possibile per l’intero sistema Paese, godere già da tempo dei diversi vantaggi concessi dal sistema centralizzato e dalla tecnologia digitale terrestre. Da un punto di vista estetico, ad un miglioramento del paesaggio delle nostre città, “bonificate” dalle numerose antenne presenti sui tetti, si sarebbero uniti vantaggi ambientali, legati ad un minor consumo di energia, alla liberazione di frequenze utilizzabili per altri servizi, e ad una riduzione dell’inquinamento elettromagnetico. Dal punto di vista tecnologico, si sarebbe potuti arrivare alla piena soddisfazione delle diverse esigenze degli utenti grazie allo sviluppo di ”edifici intelligenti”: mantenendo quasi intatte le caratteristiche degli edifici, sarebbe stato disponibile un ventaglio di servizi molto più ampio presente nelle abitazioni, che spazia dalla TV in tutte le sue forme (analogica, digitale satellitare e digitale terrestre, pay TV...), fino alla comunicazione multimediale, internet e dati informatici, finalmente facilmente fruibili in tutte le case degli italiani. “Diverse sono le occasioni mancate, ma è proprio grazie all’esperienza passata che é possibile imparare e agire per il futuro. Servono azioni concrete e soprattutto pianificate, soprattutto da parte delle Istituzioni, con leggi che impongano, e non solo promuovano, l’installazione di questo sistema, e con una campagna che faccia comprendere gli enormi benefici che si raggiungerebbero non solo a livello singolo, ma anche a livello collettivo. Ritengo – continua Nello Genovese – che politiche di forte incentivo possano agevolare anche la diffusione della tecnologia digitale terrestre: solo in questo modo, tutti gli operatori coinvolti, dalle aziende, agli installatori, agli utenti, saranno pronti, proattivi e capaci di organizzarsi, senza arrivare impreparati al definitivo switch off, ad un nuovo mondo che si apre e che dobbiamo sapere accogliere”.
Monitor n° 264 - 2007
S E Z I O N E
Notizie in breve Il ministro Gentiloni stanzia 33 milioni per il digitale terrestre RAI Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha assegnato alla Rai 33 milioni di euro per finanziare lo sviluppo del digitale terrestre. In una conferenza stampa insieme al ministro, il direttore generale di viale Mazzini Claudio Cappon ha spiegato che in totale la Rai spenderà 145 milioni di euro per estendere la copertura della nuova tecnologia, fino all'85% della popolazione. Il ministro ha sottolineato, però, che questo non sarà l'unico aiuto dello Stato alla Rai per il digitale terrestre perché l'auspicio è che possano arrivare nuovi fondi, come peraltro previsto dal Dpef varato di recente dal Governo. Gentiloni ha sottolineato che "alla Rai è affidato un ruolo di traino per lo sviluppo del digitale terrestre, come avviene in tutti i Paesi con le tv pubbliche" e che oltre agli impianti la Rai si dovrà adoperare "per creare nuovi contenuti in modo da stimolare la domanda sul digitale".
Radio in-store, accordo Fujitsu Services e SkyRec Al via la collaborazione tra Fujitsu Services e SkyRec per la realizzazione di una piattaforma Radio – TV in Store Fujitsu Services, società di servizi IT e SkyRec, specializzata nella fornitura di contenuti per la Radio InStore, hanno annunciato un accordo di collaborazione tecnologica e commerciale nell’area della comunicazione Radio – TV InStore. La componente principale dell’accordo prevede lo sviluppo di una piattaforma Radio – TV In Store, attraverso l’integrazione delle rispettive soluzioni DieRreSse - Dedicated Radio Service di SkyRec e Digital Media Networks di Fujitsu Services. L’intesa comprende inoltre il supporto, da parte di Fujitsu Services, nella gestione tecnologica delle componenti InStore, nonché nelle attività di roll-out di progetti a livello nazionale per i Clienti SkyRec, utilizzando la propria rete di asssistenza tecnica presente sul territorio nazionale
e le competenze di project management maturate in oltre 20 anni di erogazione di servizi in ambito Retail. Come naturale complemento all’accordo, Fujitsu Services e SkyRec collaboreranno nello sviluppo dei rispettivi business, valorizzando al meglio le opportunità che nasceranno dalla nuova collaborazione tecnica e tecnologica. “Con questa partnership” dichiara Enzo Palazzolo, presidente di SkyRec, “vogliamo fornire entro la fine dell’anno al mercato una soluzione definitiva che possa integrare e sincronizzare il mezzo radiofonico e la televisione InStore. Lo scopo e l’obiettivo primario è quello di proseguire nella nostra mission come leader di mercato nell’ambito della comunicazione indoor come player principale a cui affidare a 360 gradi la realizzazione di circuiti Radio Tv garantiti dal livello dei partner che ci accompagnano in questa nuova fase”. “Fujitsu Services è tra i leader europei nell’ambito del Digital Signage e gestisce diverse migliaia di schermi in tutta Europa grazie alla piattaforma DIGITAL MEDIA NETWORKS” ha sottolineato Maurizio Tomasso, Amministratore Delegato di Fujitsu Services e Country Manager per Italia, Svizzera e Austria. “La comunicazione radio e video InStore hanno finalità e pervasivi- 27 tà diverse e la loro integrazione permettera’ a qualsiasi attore di mercato di moltiplicare l’impatto della propria comunicazione InStore. Questa collaborazione permetterà a due importanti players leader nelle rispettive aree di competenza di sviluppare e proporre a un mercato sempre più attento ai dettagli, soluzioni di altissima qualità per la comunicazione inStore della prossima generazione”. Skyrec opera nella realizzazione di Radio Dedicate e Personalizzate e nella creazione di contenuti tematici di qualità attraverso il progetto DieRreSse - Dedicated Radio Service, è presente sul mercato da un decennio come il content provider numero uno di Radio InStore di qualità. La Radio InStore ha oltrepassato i confini della grande distribuzione e ha raggiunto luoghi come le banche, fino ad oggi uno dei settore considerati off limits per la diffusione di comunicazione parlata. Avere in dotazione un’emittente interna con un flusso di intrattenimento, informazioni e pubblicità dedicata e studiata ad hoc per colpire il proprio target di riferimento significa avere a disposizione un vero e proprio mezzo di pianificazione. Lo testimoniano i clienti di SkyRec - da IntesaSanPaolo a McDonald’s Italia passando attraverso il gruppo Rewe con i supermercati Standa e Billa fino all’insegna di prossimità DìperDì del gruppo Carrefour – dotati di una Radio InStore.
T I T O L O
Stagione di nomine in RAI Si completano le nomine delle consociate RAI con la ratifica del consiglio di Rai International Spa che ha eletto presidente Pier Luigi Malesani e amministratore delegato Carlo Sartori. Del nuovo Consiglio di Amministrazione della società del gruppo Rai fanno parte, inoltre, Piero Badaloni, Alessio Gorla e Luca Balestrieri. Tra le nomine più significative annunciate nelle scorse settimane il 'ritorno' alla 'vita attiva' in azienda di Carlo Freccero divenuto presidente di RaiSat, società rinominata per l'occasione RaiDigit, con competenza su tutti i contenuti della tv da satellite e del digitale terrestre. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha provveduto anche alle indicazioni di nomina per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione delle società consociate. Per Rai Way sono stati indicati come presidente Francesco De Domenico, vice presidente Franco Modugno, amministratore delegato Stefano Ciccotti, direttore generale Aldo Mancini. Per Rai Trade sono stati indicati come presidente Renato Parascandolo, vice presidente Alba Calia, amministratore delegato Carlo Nardello. 28 Per Rai Sat oltre al già citato presidente, Carlo Freccero, sono stati nominati vice presidente Pasquale D’Alessandro, amministratore delegato Lorenzo Vecchione, direttore generale Giuseppe Gentili. Per Rai Corporation sono stati indicati come presidente Fabrizio Maffei, direttore generale Guido Corso. Il Consiglio inoltre ha nominato Direttore delle Risorse Umane e Organizzazione Luciano Flussi,
La libreria di MonitoR Oltre 120 titoli recensiti e acquistabili direttamente online: manuali, saggi, testi in inglese, tutto sulla comunicazione e i media www.monitor-radiotv.com/libri
S E Z I O N E
direttore della Produzione Tv Andrea Lo Russo Caputi con vice direttore Domenico Olivieri. Inoltre è stato espresso l’intendimento di nominare direttore della Testata Rai Parlamento Giuliana Del Bufalo. Per la Direzione Sviluppo e Coordinamento Commerciale l’interim è stato affidato al Direttore Generale con vice direttore Stefania Cinque. Per la Direzione Palinsesto Tv e Marketing l’interim è stato affidato al vice direttore ggenerale. Il Consiglio ha anche proceduto alla nomina di Gianluca Veronesi per la Direzione Comunicazione e Immagine, e alla nomina di due nuovi vice direttori a Raidue: Roberta Enni e Pasquale D’Alessandro, e di due nuovi vice direttori a Raitre: Lucia Restivo e Rosanna Pastore.
Nuove, innovative soluzioni per la Mobile TV da un consorzio internazionale Tre autorevoli fornitori Europei di tecnologia, il costruttore francese di telefoni cellulari Wiz4com, la finlandese Axel Technologies fornitrice di software per Mobile TV ed Elettronika, costruttore italiano di sistemi per il broadcasting radiotelevisivo, hanno annunciato oggi la loro imminente collaborazione. Il nuovo consorzio internazionale unirà le forze per sviluppare soluzioni innovative per i mercati in rapida crescita della Mobile TV. Il consorzio presenta la nuova collaborazione in occasione della fiera Broadcast Asia, Singapore, 19-22 Giugno e presso la fiera IBC, Amsterdam, 7-11 Settembre. Il primo prodotto della collaborazione verrà introdotto sul mercato nel Q1 2008. “Siamo davvero orgogliosi di far parte di questo consorzio” dice George Phinoson, Presidente e CEO di Wiz4com. “Il consorzio possiede una capacità completa ed esclusiva, necessaria per sviluppare soluzioni innovative nel campo della Mobile TV. Scorgiamo un potenziale significativo in questa collaborazione e crediamo nella capacità di questo consorzio di ottenere un business di successo”. “Crediamo che il futuro della TV sarà caratterizzato da mobilità, interattività, convergenza e ubiquità”, afferma Petri Kalske, CEO di Axel Technologies. “Inoltre, crediamo fermamente negli standard aperti, nella cooperazione e nella flessibilità di aziende di piccole dimensioni ma tecnologicamente avanzate. Grazie a questo consorzio, siamo adesso in grado di migliorare soluzioni aperte e basate su degli standard”. “Abbiamo cercato da tempo una soluzione del
genere e siamo pienamente soddisfatti di questo modello di business”, sostiene Raffaele Fasano, CEO di Elettronika. “I nostri clienti e partner attendevano una soluzione totale di tipo end-toend per il DVB-H e credo fermamente che il consorzio rafforzerà il nostro margine di competitività. Ciò rappresenta un’ottima novità in special modo per gli operatori televisivi di dimensioni medio-piccole di tutto il mondo, finora in attesa di soluzioni di mercato che fossero aperte e flessibili”. La Mobile TV rappresenta oggi uno degli argomenti più caldi dell'intero business del broadcasting e delle telecomunicazioni. Il DVB-H*, tecnologia che ha avuto il primo battesimo commerciale a Giugno 2006 in Italia, rappresenta infatti il primo vero anello di congiunzione fra il mondo del broadcasting televisivo e le reti telefoniche cellulari di ultima generazione. L’enorme potenziale di business dei servizi di Mobile TV è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, i leader di mercato non sono sempre in grado di fornire soluzioni adatte per broadcasters di dimensioni medio piccole o mirate a nuovi progetti pilota basati su standard aperti. Ciò è vero in modo particolare in gran parte dei mercati emergenti. Uno degli obiettivi chiave del nuovo consorzio è quello di offrire nuove soluzioni end-to-end dedicate a questi mercati. Wiz4com Technologies SAS è un fornitore di soluzioni end-to-end per terminali wireless portatili e tecnologie correlate, dalla fase di definizione del prodotto fino alla fase terminale della vita del prodotto stesso. ELETTRONIKA S.r.l. è una azienda nel campo degli apparati per il broadcasting radio-televisivo, presente in più di 40 nazioni ed in tutti i continenti attraverso distributori, partners e Joint Ventures. E’ una delle poche aziende che produce apparati per broadcasting radio, TV e digitale. La sua produzione standard o custom ricopre qualunque necessità e richiesta, dai singoli accessori alle installazioni chiavi-in-mano di alta potenza, sempre accuratamente seguite passo dopo passo, dallo studio di fattibilità alla assistenza post-vendita. Axel Technologies è una azienda software finlandese specializzata sulle tecnologie relative alla Mobile TV. Il team portante dell’azienda è all’avanguardia sulle tecnologie IPDC e DVB fin dal 2000. Axel Technologies offre Salmonstream Mobile, uno stack middleware DVB-H* dedicato a costruttori di dispositivi, fornitori di semiconduttori ed utenti DVB-H. Lo stack implementa con successo tutti gli standard essenziali IPDC su DVB-H insieme alle relative linee guida per l’implementazione. www.wiz4com.com www.elettronika.it - www.axel.fi
Monitor n° 264 - 2007
MONITOR magazine
Rivista: distribuita in abbonameto e presso le principali fiere in Italia e nel mondo Siti web: www.convergenza.tv - italiano www.monitorradio.tv - inglese 3.500 visitatori al giorno che consultano 500.000 pagine web al mese
Newsletter: distribuita ad oltre 20.000 abbonati 8.000 news in italiano - 14.000 news in inglese
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Da 30 anni al servizio degli operatori della radio e televisione in Italia Monitor n째 264 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Newsbox una tecnologia verificata Malgrado Newsbox sia un concetto nuovo di Quantel, la tecnologia sQ server su cui si basa è già utilizzata da anni da parte di moltissimi ambienti ‘ad alta pressione’ dove si creano news e programmi sportivi a pieno regime e in tutto il mondo. Stiamo parlando di una gamma di clienti che va dalle stazioni tv locali ai broadcaster mondiali via satellite e tutti i livelli intermedi. grandi. Per esempio, un giornalista sroom, altre di livello più alto (craft Ciò significa che la scelta di Newsbox può facilmente iniziare un lavoro con editing) la sezione di playout e tutta la nel passaggio alla produzione su serla sua stazione sQ Cut sul suo desktop gestione dei media. ver della nostra stazione non solo ci e poi proseguire in una suite di editing Il pacchetto è talmente completo da evita i rischi propri di chi installa una sofisticato basata su sQ Edit Plus e includere addirittura, oltre all’hardwanuova tecnologia, ma ci dona anche applicare la gamma più potente di re Quantel e i PC necessari, lo switch gli enormi benefici e l’esperienza opestrumenti creativi disponibili. Per quedi rete e persino il cablaggio. 30 rativa di decine di installazioni ‘custosto stesso motivo tutto il training di mizzate’ utilizzate da migliaia di utenti tutti i professionisti coinvolti nelle Quantel nel mondo. news e nello sport risulta molto semL’interfaccia intuitiva plificato. Newsbox impiega la medesima inter-
Il sistema completo
Nella progettazione di NEWSBOX, QUANTEL ha anche risolto uno dei dilemmi peggiori che riguardano i broadcaster, vale a dire l’automazione. Ciò è stato fatto realizzando il primo sistema al mondo di questo tipo che già incorpora un completo sistema di automazione. Quantel è riuscita a fare tutto ciò perché la tecnologia di fondo, basata su sQ server, è così intelligente che la gran parte delle complesse funzioni di solito richieste a un sistema di automazione esterno è completamente gestita in modo interamente trasparente all’interno di Newsbox.
E’ tutto nella scatola Tutti e cinque i modelli Newsbox sono completi, totalmente integrati e comprendono funzioni di controllo sull’ingest, un combinazione su misura di workstation semplificate per la new-
faccia software progressiva basata su view/edit/craft (visualizzazione e preselezione/montaggio semplificato/montaggio ai massimi livelli di finiture), la stessa che si trova su tutti i prodotti Quantel sQ. Tutto il settore della produzione di News considera questa interfaccia e il suo set di strumenti come i più amichevoli e facili da apprendere in assoluto: un giornalista è in grado di tagliare e montare servizi in solo pochi giorni di training e pratica, Mentre qualsiasi editor d’alto livello che ha già operato su sistemi non lineari si ambienterà immediatamente. Persino i montatori dotati solo di esperienza nel mondo dell’editing lineare riescono a impadronirsi di questo metodo intuitivo di lavorare molto velocemente. Tutte le versioni software sono create in modo progressivo sullo stesso ‘telaio’ fondamentale, quindi chi sa già lavorare su un sistema può scoprirsi molto bravo anche su quelli più
Vi sveliamo il trucco: Frame Magic Tutti i sistemi Quantel basati su server, compreso Newsbox, impiegano la tecnologia brevettata e proprietaria di Quantel denominata ‘Frame Magic’ che consente di selezionare solo le clip e i frame che vogliamo e cancellare tutto il resto con un semplice click senza fare copie, senza perdere tempo, senza sprecare prezioso spazio di storage. Se una delle clip che vogliamo cancellare contiene dei frame che sono in uso (da parte nostra
o di altre postazioni collegate al server), allora tutti quei frame non verranno cancellati e rimarranno sul server.
Monitor n° 264 - 2007
T I T O L O Detto in modo semplice, Frame Magic permette di creare un edit tra due clip di video, in cui l’edit stesso altro non è che una istruzione di mandare in play-out tutti i frame originali in un ordine differente. A questa istruzione, o nuova clip, possiamo dare un nome; apparirà quindi in una ‘server library’ e può essere accessibile a tutte le postazioni e le workstation per successivo editing o per play-out in trasmissione.
Senza Frame Magic Per contestualizzare questo importante concetto, basta guardare come operano i server che non si basano su tecnologia Frame Magic. Nell’esempio, se cancelliamo la clip 1 che è stata impiegata anche nel nostro montato, si creano dei ‘buchi’ nel servizio - una evidente catastrofe in una trasmissione dal vivo. Alcuni sistemi prevedono delle protezioni sulle cancellazioni accidentali ma solo trattenendo tutte le master clip fino a che l’edit finale viene cancellato o mediante una copia del servizio completo.
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Anche la gestione dei media è semplice Anche la gestione dei media in un sistema basato su server può diventare un problema serio, sia nel tener traccia di tutte le copie, sia per poter cancellare senza tema di errori materiali inutili senza danneggiare il lavoro in atto.
Solo i server di Quantel proteggono le clip e i frame che sono utili per altre clip e per altri montati e creano spazio libero sui dischi istantaneamente quando una master clip viene cancellata. Nell’esempio, cancellando la clip 1 si libera lo spazio su disco prima utilizzato dai frame A,D e F mentre vengono mantenuti i frame B,C ed E. Il nostro montato è salvo, al sicuro, e altro spazio di storage diviene immediatamente disponibile. Detto così è semplice, ma c’è dietro Frame Magic, unica tecnologia proprietaria di Quantel.
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La Commissione Europea sceglie il DVB-H per i servizi tv mobili
Niente copie Ancora una volta, Newsbox ci darà un vantaggio essenziale; la sua tecnologia Frame Magic ci allevia dalle fatiche della gestione media. Newsbox infatti è un sistema ‘no copy’ - tutti gli operatori e i giornalisti coinvolti nel processo di creazione di news e sport operano sul medesimo materiale originale e il sistema memorizza solo i cambiamenti - non delle copie. Ciò significa che la quantità di media da gestire anche nella newsroom più ‘turbolenta’ è sempre mantenuta a un livello contenuto!
Senza preoccupazioni Ciascun sistema Newsbox si sposa con ben cinque anni di supporto QCare gestito da Quantel; questo per dare per scontata la totale tranquillità ai clienti: siamo in un a botte di ..tecnologia!
Con Frame Magic
Notizie in breve
Versioni per web e PDA Quantel ha risolto il problema del riposizionamento degli stessi contenuti su diversi mezzi di comunicazione in modo che i broadcaster possano creare servizi non certo solo pe le trasmissioni via etere tradizionali, grazie a Newsbox. Oggi ciascun ente televisivo gestisce un sito cui tutti gli spettatori possono accedere dai propri PC. Il web è sicuramente un punto vitale dell’immagine di stazione - e permette di travalicare i confini fisici delle trasmissioni in aria. Newsbox dispone di tutti gli strumenti perfetti per riposizionare e ri-editare velocemente i materiali delle news per creare un formato più adatto a ciascun mezzo, come il web - ecco un’atra valida ragione che indica Newsbox come ottima scelta.
La Commissione ha adottato una strategia per favorire l'adozione della televisione mobile nei 27 Stati membri dell’Unione europea, invitando gli Stati membri e il settore industriale ad agevolare e accelerare la diffusione della televisione mobile in Europa e ad adottare il DVB-H come standard unico europeo per la televisione mobile. Curiosamente la decisione arriva pochi giorni dopo l'annuncio dell'abbandono del DVB-H da parte della RAI a favore del t-DMB . "La radiodiffusione mobile costituisce un'opportunità eccezionale che deve permettere all'Europa di mantenere e rafforzare la sua leadership nell'ambito delle tecnologie e dei servizi audiovisivi mobili," ha dichiarato Viviane Reding, commissaria dell'Unione europea 31 responsabile della Società dell'informazione e dei media. Finora l'introduzione e la diffusione della TV mobile nell'UE sono avvenute ad un ritmo lento mentre i concorrenti dell'Europa hanno realizzato progressi considerevoli. Se l'Europa non adotta rapidamente misure concrete rischia di perdere il suo vantaggio competitivo. Il tasso di penetrazione della televisione mobile nella Corea del Sud, il mercato asiatico più sviluppato, sfiora il 10%. Mentre questa cifra è inferiore all'1% in Italia che è il mercato europeo più sviluppato. La Commissione attribuisce una notevole importanza al successo della televisione mobile (vedi IP/07/340) il cui fatturato potrebbe arrivare a 20 miliardi di euro nel 2011, interessando 500 milioni di telespettatori nel mondo. La Commissione considera la comunicazione pubblicata in data odierna "Rafforzare il mercato interno della televisione mobile" cruciale per la creazione di posti di lavoro e di sbocchi commerciali per i creatori di contenuti, I fornitori di servizi e i produttori di hardware e per fornire al grande pubblico nuovi servizi ad elevato valore aggiunto. La Commissione ha stabilito che tre fattori svolgono un ruolo determinante per il successo della televisione mobile:
T I T O L O * Standard/interoperabilità: la Commissione intende promuovere il consenso circa uno standard comune in modo da ridurre la frammentazione del mercato dovuta all'esistenza di diverse tecnologie di televisione mobile. Il successo planetario dello standard GSM, che beneficiato del forte sostegno della Commissione e degli Stati membri alla fine degli anni 80, dimostra quali benefici possono essere ottenuti dallo sviluppo di uno standard comune. Attualmente lo standard DVB-H (Digital Video Broadcasting for Handhelds) appare come il più forte candidato per la futura diffusione della televisione mobile, con prove e lanci commerciali riusciti in 18 paesi europei e in un numero crescente di altri paesi. La Commissione nelle settimane future preparerà l'iscrizione del DVB-H nell'elenco degli standard dell'UE pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, incoraggiando così ufficialmente il suo utilizzo nei 27 Stati membri. Inoltre seguirà da vicino le evoluzioni del mercato nel corso dei prossimi mesi e nel 2008 presenterà delle proposte; potrebbe persino decidere, qualora lo riterrà necessario e opportuno, di rendere obbligatorio l'uso dello standard DVB-H. * Spettro: 32 la comunicazione sottolinea l'esigenza di una strategia comunitaria per il cosiddetto "dividendo digitale", la parte di spettro che sarà liberata dal passaggio dalla televisione analogica tradizionale alla televisione digitale. La Commissione esorta gli Stati membri a mettere a disposizione dei servizi di televisione mobile una parte della banda UHF (da 470 a 862 MHz) non appena essa si liberi. Questo spettro è considerato, per le sue caratteristiche tecniche, come il più adatto per i servizi mobili multimediali. La Commissione ha inoltre avviato l'apertura di un'altra banda di frequenze ai servizi di televisione mobile, la cosiddetta banda L (da 1452 a 1492 MHz) che costituisce una soluzione alternativa. * Un quadro di regolamentazione favorevole: le procedure adottate a livello nazionale per regolamentare i servizi di televisione mobile variano in maniera considerevole. Ciò determina un'incertezza normativa nell'UE. La Commissione considera la televisione mobile un servizio in fase nascente che non dovrebbe essere gravato di obblighi inappropriati (quadro regolamentare “leggero”). Organizzerà uno scambio di migliori pratiche e fornirà orientamenti per l'istituzione di un quadro coerente per i sistemi di autorizzazione per la televisione mobile.
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Le sfide di Delta Meccanica La Delta Meccanica è sempre più spesso chiamata a risolvere problemi sempre più difficili. Recentemente si è aggiudicata un tender in cui , un network pubblico europeo , richiedeva un apparato in grado di combinare due canali adiacenti in B III , da 5 kW. Inizialmente si è pensato che fosse sufficiente progettare un combinatore in configurazione a doppio ponte con filtri a 6 sezioni passa banda , con i notch . All’atto pratico questa soluzione si è rivelata di gran lunga inadeguata , anche perché il cliente richiedeva un isolamento di almeno 35 dB. , invece la configurazione approntata garantiva poco più di 23 dB.
Si è pensato quindi di aggiungere un filtro sull’ingresso larga banda , soluzione che ha migliorato drasticamente tutti i parametri a radiofrequenza, tanto che si sono anche raggiunti i 35 dB di isolamento fra i 2 canali adiacenti. www.deltameccanica.com
Frame by Frame apre anche a Milano Frame by Frame lancia un forte segnale al mercato della post produzione più avanzata aprendo una nuova sede a Milano. La strategia è quella di una perfetta integrazione con la storica sede di Roma per proporsi con sempre maggiore intensità al settore della pubblicità e della televisione. Frame by Frame, casa di post produzione e broadcast design operativa da 15 anni, amplia ulteriormente il suo raggio d’azione aprendo una sede a Milano, che viene così ad affiancarsi a quella di Roma. Un segnale forte al mercato di riferimento, considerato che la società è già tra i leader nel settore del montaggio, della video grafica e delle tecnologie digitali applicate alla comunicazio-
ne visiva, al cinema, e alla televisione. L’obiettivo è quello di una naturale integrazione con l’attività nella capitale: se a Roma è molto attivo il mercato della televisione e del cinema, Milano rappresenta il core business della pubblicità. L’iniziativa è così commentata da Lorenzo Foschi (nella foto), managing director di Frame by Frame: "Aprire una sede Milano significa espandere in modo strategico e funzionale quanto abbiamo costruito con impegno e serietà a Roma in 15 anni. Milano esprime una buona richiesta di post produzione avanzata, di qualità elevata. Siamo qui per rispondere a questa richiesta con un’esperienza impareggiabile. Milano inoltre ci avvicina al resto d’Europa come possibilità di contatti e filosofia di lavoro, ma la nuova sede non entra in competizione con quella storica. Al contrario. Sul piano funzionale sarà intensa la condivisione di persone e tecnologie con la sede di Roma. I professionisti milanesi che lavorano nelle agenzie creative e nei grandi centri produttivi per la televisione sanno che da oggi possono contare su una società di post produzione ad ampio raggio di servizi, composta da cultori dell'immagine, della qualità e soprattutto della creatività. Con l’esperienza Frame by Frame". La sede milanese è in via Montello 16/a e conta su un team di alto profilo che lavorerà in concerto con quello di Roma. "Da sempre sono le persone e non le macchine – prosegue Foschi - la risorsa principale in Frame by Frame. Sono le risorse umane che fanno la differenza. A Milano lavoreranno da subito cinque professionisti: un direttore creativo, due designers, un editor e un producer. Ma la struttura di Milano è, dal punto di vista tecnologico, perfettamente integrata con quella di Roma. Possiamo così offrire per i lavori più complessi l’intervento di un team più ampio". Frame by Frame si distingue nel panorama italiano per la qualità e l’efficienza con cui ha sempre risposto alle diverse richieste di un mercato
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T I T O L O in constante evoluzione come quello della postproduzione. La società è riuscita ad aggiornare e rinnovare con capacità e puntualità gli standard creativi e tecnologici: i sistemi di editing e compositing digitale sono perfettamente integrati con la tecnologia HD (Alta definizione) che sarà presto lo standard adottato dalla piattaforma digitale. Un know how, quello di Frame by Frame, che verrà certamente ancora più apprezzato grazie allo strategico ampliamento territoriale del proprio raggio d’azione. Frame by Frame è nata nel 1992 dalla passione dei soci fondatori per la creatività e le nuove tecnologie digitali applicate alla comunicazione visiva, alla televisione e al cinema. Oggi è considerata una "boutique" di post-produzione e broadcasting design, oltre a rappresentare un punto di riferimento nel mercato italiano e un approdo per talenti del settore. La filosofia di lavoro adottata ha prodotto innovative e dinamiche soluzioni, sia tecniche, sia artistiche, divenute oggi lo standard nelle maggiori produzioni di motion graphics, visual fx e new media. Tra i principali clienti della società: i più grandi network televisivi italiani e mondiali per quanto concerne il design; le case di produzione e le agenzie creative leader nel mercato per quanto riguarda la post produzione. www.frame.it
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Nuovo servizio di MonitoR, tutta l'FM a portata di mouse, il database delle radio europee Sul sito di MonitoR è disponibile un nuovo servizio per le emittenti radio italiane e per tutti gli operatori del broadcast. Un database completo, realizzato da UKWTV (Germania) con la collaborazione di fmdxITALY (Italia), che racchiude le informazioni relative a TUTTE le postazioni radiofoniche italiane (e di altri 15 paesi europei e nordafricani). Emittenti, frequenze, dati sulle sigle RDS. Trovare la frequenza giusta per l'emittente preferita non è mai sato così facile. Questo il link: http://www.monitor-radiotv.com/radiofm
Screen Service quotata in borsa Apre l’11 giugno alle contrattazioni di borsa il titolo Screen Service . L'azienda, che produce apparati per la trasmissione televisiva sia per la tecnica analogica che per quella digitale, nasce a Brescia nel 1988 dall'incontro di personale tecnico, sistemistico e commerciale proveniente da lunghe esperienze nel settore delle telecomunicazioni, ed è una delle maggiori imprese italia-
ne produttrici di apparati per la trasmissione televisiva. Durante i primi 'vent'anni' di vita la Screen Service si è distinta per la continua ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie e di nuovi standard qualitativi, per realizzare apparecchiature innovative ed affidabili contraddistinte da un eccellente rapporto qualità prezzo. Con lo sviluppo frenetico del Digitale Terrestre la Screen Service si è ritagliata ancora nuove fette di mercato in Italia e all'estero, grazie all'alta qualità degli standard produttivi. L'azienda, situata in uno dei maggiori poli industriali del nord Italia, occupa un'area di 7.000 mq., di cui 4.500 interamente coperti, dispone di personale altamente qualificato e delle più avanzate tecnologie di progettazione, produzione e collaudo. www.screen.it
Un passo avanti verso un mercato omogeneo dei Digital Media Dmin.it ha scelto le tecnologie per realizzare la sua proposta per lo sviluppo dell’Italia nel settore dei Digital Media Dmin.it, il gruppo di lavoro interdisciplinare coordinato dall’ingegner Leonardo Chiariglione, fondatore e presidente del gruppo MPEG, 33 annuncia di aver scelto le tecnologie per realiz-
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Leonardo Chiariglione
zare i suoi obiettivi di creare un grande mercato aperto dei Digital Media a valle di una consultazione aperta a tutti i soggetti interessati. Chiariglione ha detto "Sono molto contento di rilevare che l’attuazione della proposta dmin.it è ora più prossima grazie all'importante traguardo della selezione delle tecnologie abilitanti. Grazie all'iniziativa dmin.it chiunque crei contenuti potrà disporre di un accesso meno mediato alle catene del valore e, nel contempo, chiunque 34 ne fruisca potrà farlo senza vincoli di strumentazione". "La proposta dmin.it consente di sviluppare nuove figure professionali ed imprenditoriali con nuovi modelli di business favorendo la crescita dell’intero settore dei Digital Media a tutto vantaggio del sistema Paese caratterizzato da un mercato frammentato che oggi sfavorisce gli operatori nazionali", ha concluso Chiariglione. Dmin.it intende mettere a disposizione della comunità nazionale il software Open Source necessario per facilitare la concezione e sperimentazione delle possibilità offerte dalle tecnologie scelte. Una prima riunione per descrivere le tecnologie adottate, raccogliere gli aderenti al progetto di realizzazione Open Source e definirne gli obiettivi ed il metodo di lavoro è prevista per il 25 giugno a Torino. Nei prossimi mesi dmin.it procederà alla redazione delle specifiche tecniche di un sistema aperto ed interoperabile per la gestione dei diritti (ivi inclusi i Creative Commons) e per eventuale valorizzazione di contenuti digitali o di servizi ad essi collegati. A dicembre 2007 saranno inoltre pubblicate le prime specifiche tecniche, comprese le modalità di accesso aperto alle reti a larga banda, le regole della governance e le proposte di interventi normativi che sono richiesti per la realizzazione della sua proposta. Dmin.it – Digital Media in Italia – è un gruppo interdisciplinare, aperto, senza scopo di lucro,
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che studia e propone interventi per lo sviluppo di un ruolo primario italiano nel fenomeno globale Digital Media e nelle sue ricadute economiche. La pertecipazione a dmin.it è aperta a tutti coloro che ne condividono gli obiettivi. Il “focus” del secondo anno di attività del gruppo dmin.it è la redazione delle specifiche tecniche, delle regole di governance e delle proposte di interventi normativi necessari per realizzare la sua proposta. I partecipanti alla iniziativa dmin.it portano al gruppo, a titolo personale, l’esperienza sviluppata in diversi contesti professionali quali quelli degli autori ed editori, del broadcasting, della fornitura di tecnologie, della system integration, della produzione, distribuzione e fornitura di servizi e contenuti digitali, della telecomunicazione e degli ISP, del retailing, della consulenza legale in proprietà intellettuale, della ricerca universitaria e della Pubblica Amministrazione. www.dmin.it
DMT raggiunge le 1151 torri di trasmissione gestite DMT ha perfezionato l’acquisto del 100% di Protel S.r.l., società attiva nella gestione di un portafoglio complessivo di 23 torri di trasmissione, localizzate prevalentemente in Calabria. Per l'acquisizione è stato pattutio un corrispettivo di 6 milioni di Euro, cui si aggiungerà la Posizione Finanziaria Netta che sarà determinata successivamente. L’operazione verrà realizzata e finanziata da Towertel S.p.A. (società posseduta al 100% da DMT) nella quale verrà successivamente incorporata la società acquisita. Con questa operazione DMT raggiunge le 1.151 torri gestite, confermando l’obiettivo di 1.200 torri entro fine anno e 1.600 torri entro il 2009. DMT, Digital Multimedia Technologies, società fondata nel 1999 dall’attuale presidente e amministratore delegato Alessandro Falciai, è leader italiano nel mercato di apparati, sistemi e servizi per la distribuzione del segnale televisivo terrestre sia analogico che digitale. DMT dal 2001 opera anche quale Tower Operator; DMT è oggi il principale tower operator italiano indipendente grazie ad oltre 1.000 postazioni gestite. Il maggiore azionista della società è Alessandro Falciai con una quota del 41,8%. Il Gruppo DMT impiega circa 250 persone. DMT S.p.A. è quotata al segmento STAR dal 22 giugno 2004.
Glossario dei termini audiovisivi DVB - H Digital Video Broadcasting - Handheld
Supportato o in test da ETSI (European Telecommunications Standards Institute), Motorola, Nokia, O2/Aeqiova. Sony Ericsson. Il DVB-H richiede un'alta capacità di rete e ha bisogno di parecchio spettro allocato. Il servizio commerciale è stato lanciato nel 2006 da 3 Italia e Tim in Italia e dai quattro operatori tedeschi in Germania, in occasione del campionato mondiale di calcio. Un ibrido di questo standard, DVB-H+, è in fase di sviluppo per offrire i servizi da satellite. FULL MOTION Movimento completo, ovvero a 25 fotogrammi al secondo, che produce una visione priva di artefatti per sequenze animate in movimento fluido, senza scatti o interruzioni tra le immagini. T-DMB Terrestrial - Digital Multimedia Broadcast Supportato o in test da LG Electronics (Corea), Samsung, BT, Deutsche Telekom, SK Telecom, Virgin Mobile e da emittenti DAB. Il servizio è iniziato in Corea del sud nel Dicembre 2005. Appoggiandosi alle infrastrutture DAB esistenti, questo standard ETSI consente di ridurre al minimo i costi di start-up. VOICE OVER Commento fuori campo di un personaggio non in scena, spesso un narratore nella fiction, che commenta e accompagna le immagini. ETSI, EUROPEAN TELECOMMUNICATIONS STANDARDS INSTITUTE Istituto Europeo per la Normalizzazione delle Telecomunicazioni, nato nell’87 alla Conferenza delle Amministrazioni Postali Europee (CEPT) per elaborare e approvare le normative tecniche nel settore delle telecomunicazioni che vengono omologate come ‘Normativa Europea’ (ETS European Technical Standard). Sono membri dell?ETSI istituti di ricerca e svilluppo, produttori e utenti di apparecchiature per telecomunicazioni, gestori di reti pubbliche e le amministrazioni europee.
www.dmtonline.it
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