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radio & televisione
ONITO M R Rivista mensile specializzata • N° 275 novembre • 2008 • Anno XXXI • ISSN 0394-0896
PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV.COM • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM
Final Cut Pro User Group
il supermeeting di Amsterdam
Primo trasmettitore DVB T2 prodotto dalla Screen Service di Brescia
La tv che verrà si chiama Super Hi-Vision e arriva dal Giappone ast: oadc el br nza.tv d e i notiz rge time nve Le ul w.co ww
Anno XXXI n. 276 novembre 2008 ISSN 0394-0896
4 Amsterdam 2008 il migliore IBC di sempre
MediaAge srl Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy Tel. (+39) 024391.0135 - Fax (+39) 024399.9112 E-mail: info@monitor-radiotv.com
17 Televisione: immagini e menzogne
Siti internet http://www.convergenza.tv (in italiano) http://www.monitorradio.tv (in inglese) La Media Age srl è iscritta al Registro Nazionale della Stampa al n. 2636 vol. 27, foglio 281 dal 28.6.89 - MONITORRADIO TELEVISIONE è registrata al Tribunale di Milano n. 880 del 20.12.1988. Dir. resp. Enrico Callerio. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è permessa la riproduzione di testi e foto senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Progetto grafico: Ago, Bollate (MI). Stampa: Cooperativa Grafica Bergamasca, Almenno S. Bartolomeo (BG). Abbonamenti: la rivista è diffusa e venduta solo in abbonamento annuale. Il costo annuale è di 40,00 EURO da versare sul c/c postale n. 11158201 intestato a Media Age srl, viale San Michele del Carso 11 - Milano, oppure inviare un assegno bancario non trasferibile allo stesso indirizzo. Arretrati 6,00 EURO l’uno da allegare alla richiesta anche i francobolli. Foreign subscription: annual 80,00 EURO (80,00 US$) or equivalent via International Money Order or cheque to Media Age srl, v.le San Michele del Carso 11 - I - 20144 Milano Italy. CREDIT CARDS subscription call (+39) 0243910135 or fax (+39) 0243999112. Cards accepted: VISA - MASTER-CARD - EUROCARD AMERICAN EXPRESS. Airmail rates on applications. Lo staff Direttore responsabile: Enrico Callerio Condirettore tecnico: Mauro Baldacci Direttore editoriale: Enrico Oliva Hanno collaborato: Dario Monferini, Alberto Pellizzari, Piero Ricca, Maria Ronchetti, Costanza Zappa, Diego Zipponi
10 La radio in Italia: voci nella notte
24 GUIDA RADIO: le emittenti di Puglia e Calabria 12 Come insonorizzare uno studio audio
Nei siti della “convergenza” di Monitor troverete tra gli altri contenuti: le proposte di Monitor Lavoro (www.monitor-radiov.com/lavoro) le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto il mondo (www.webcastitaly.com
32 NOTIZIE IN BREVE: Mediaset va in rete con StorNext di Quantum
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il migliore IBC di sempre
di Paride Sommo
Con quasi cinquantamila presenze, l’IBC di Amsterdam conferma il suo ruolo guida per il mercato europeo, ma non solo I primi sintomi della recessione incombente non si sono fatti sentire in quel di Amsterdam. I numeri snocciolati dagli organizzatori dell’IBC hanno tutti il segno positivo, a cominciare da
quello delle presenze, 49.250 visitatori, un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Cifra record anche per gli espositori che hanno superato quota 1.400 occupando pra-
Nonostante fosse ancora in costruzione, il piano rialzato del nuovo edificio del RAI Center era già occupato dall’IBC
ticamente tutti gli spazi a disposizione, compresi quelli ricavati nel nuovo padiglione ancora in costruzione. I piani alti del nuovo edificio saranno occupati dagli uffici del centro espositivo RAI e si libereranno così altri spazi che potranno essere riservati all’esposizione. Crisi permettendo, gli organizzatori si aspettano infatti un’affluenza ancora superiore per il prossimo anno sulla base delle prenotazioni già effettuate, già più di 500 e con richieste di spazi mediamente più ampi del 10%. Oltre alle zone dedicate alla Mobile TV e all’IPTV, la novità di quest’anno è stata la zona espositiva del centro congressi riservata al Digital Signage, un settore per certi versi ancora vergine e che costituisce per i fabbricanti di apparecchiature un’interessante alternativa al tradizionale mercato dei broadcaster che comincia già a risen-
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favorire l’adozione dei propri software, largamente diffusi negli Stati Uniti, ma che hanno ancora una presenza marginale nel vecchio continente. A dimostrazione della considerazione verso un prodotto come Final Cut Pro basti dire che una delle presentazioni presso lo stand della Quantel era proprio l’integrazione dei sistemi di montaggio non lineare Apple con le macchine e i server della casa inglese.
La televisione che verrà
Dopo un paio d’anni d’assenza, Avid è tornata a esporre i propri prodotti all’IBC
Con la diffusione dell’alta definizione che, se si escludono USA e Giappone, procede ancora piuttosto a rilento, c’è chi pensa già al futuro. Già lo scorso anno si poteva assistere alle proiezioni dimostrative del sistema Super Hivision sviluppato dalla NHK, l’ente
sione dell’ultimo NAB, non ha partecipato all’IBC e la sua presenza si è limitata alla sponsorizzazione del primo SuperMeet del Final Cut Pro User Group che si è tenuto la sera della domenica in una località piuttosto distante dal RAI. Nonostante fosse a pagamento, l’evento ha registrato un discreto successo di pubblico che ha potuto assistere a diverse presentazioni, preva5 Chi viene e chi va lentemente incentrate sui flusDopo un paio d’anni d’assenza, Avid è si di lavoro con i nuovi formati tornata all’IBC mentre Panasonic convideo (Panasonic AVC-Intra, tinua nella sua scelta di essere presenGrassValley Infinity, RedCode, te solo con uno spazio riservato all’in...). Apple non naviga certo in stand della Quantel veniva presentata l’integrazione di contro con i propri clienti, senza precattive acque, secondo le Allo FinalCut con i propri sistemi sentare alcun prodotto, e tenendo la stime più recenti può contare tradizionale conferenza stampa nelsu una liquidità di circa 25 miliardi di radiotelevisivo pubblico giapponese: l’auditorium del centro congressi. dollari, ed è quindi difficile comprenimmagini con risoluzione 8k (7.680 x Apple, come aveva già fatto in occadere perché si rifiuti di investire per 4.320 pixel) e audio surround a 22.2 canali, 22 canali surround collocati a diverse altezze e altri due canali per le frequenze più basse. Grazie al contributo della BBC e del CRIT della RAI, le dimostrazioni di quest’anno comprendevano anche immagini dal vivo provenienti da Londra, trasmesse su rete in fibra a larga banda, e registrazioni trasmesse da Torino, collegata via satellite Eutelsat. Nel formato utilizzato per la dimostrazione, il bitrate originale di 24 Gbit/s veniva compresso in formato MPEG-4/AVC a circa 140 Mbit/s e organizzato in due flussi da 70 Mbit/s per ovviare all’attuale mancanza di modulatori con capacità superiore e per essere trasmesso con due trasponder da 36 MHz in standard DVB-S2. Oltre 5.000 visitatori si sono Apple non ha partecipato all’IBC ma ha sponsorizzato il SuperMeet del FCPUG tire del calo degli introiti pubblicitari. Un esempio per tutti: Sony Professional Solutions Europe si occuperà della realizzazione del sistema audiovisivo per La Poste, le poste francesi, che comporterà l’installazione di 5.000 postazioni in 2.500 uffici, controllate da una singola locazione, il più ambizioso progetto di questo tipo mai realizzato in Europa.
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T I T O L O messi in coda per assistere alle proiezioni e le immagini potevano essere viste anche su un videowall composto da quattro schermi con risoluzione 4k. NHK conta di cominciare a trasmettere regolarmente nello standard Super Hi-vision a partire dal 2015: per apprezzare la qualità delle immagini è necessario uno schermo da almeno un centinaio di pollici ed è quindi improbabile che questo standard possa avere larga diffusione nelle comuni abitazioni. Un’altra interessante dimostrazione, visibile presso l’EBU village, era il confronto fra sequenze in formato HD progressivo a 25, 50 e 100 fps realizzate dalla BBC. Con panoramiche anche relativamente lente, la differenza è più sensibile di quanto si possa immaginare e la maggiore nitidezza delle sequenze a 100 fps era ben evidente. Sempre grazie alla BBC è stata poi allestita una dimostrazione del nuovo standard DVB-T2, definito solo prima dell’estate e destinato in un futuro più o meno prossimo a sostituire l’attuale standard DVB-T. La dimostrazione 6 consisteva nella trasmissione di tre canali HD su un unico multiplex con un bitrate complessivo di 36 Mbit/s, un incremento del 50% della capacità trasmissiva attuale ottenuto soprattutto con l’impiego di un sistema di correzione degli errori più efficiente che assicura anche una maggiore robustezza del segnale nelle aree marginali. BBC conta di utilizzare lo standard DVB-T2 per il lancio dei primi servizi
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Alle dimostrazioni del sistema Super Hi-vision ha contribuito anche il CRIT della RAI
HD previsto per il prossimo anno. Con il nuovo standard si potranno utilizzare i soliti impianti d’antenna, ma sarà necessario un nuovo ricevitore, fattore che finirà con il penalizzare quanti hanno scelto di forzare i tempi del passaggio al digitale. Il primo trasmettitore commerciale in standard DVB-T2 è stato presentato proprio all’IBC dalla Screen Service: realizzato utilizzando hardware già in produzione, appartenente alla serie SWDT (Software Defined Transmitter), è un ottimo esempio delle potenzialità di questa tecnologia sviluppata dalla MBITL, società di ricerca e sviluppo controllata da Screen Service.
Il 3D semplificato Anche all’IBC, come già era accaduto al NAB, diversi espositori hanno proposto soluzioni per la realizzazione di riprese stereoscopiche, più o meno valide. Quella più promettente per le produzioni televisive è quella presentata da Quantel: grazie a un accordo concluso con la casa di produzione californiana 3ality Digital, produttrice fra le altre cose del film U2-3D, l’azienda inglese distribuirà su scala mondiale il processore d’immagini stereoscopiche SIP2100. Il processore sviluppato dalla 3ality Digital è utilizzabile sia durante le riprese, per facilitare l’allineamento delle telecamere, sia in fase di post-produzione, grazie alla perfetta integrazione del SIP2100 con i sistemi Pablo 3D della Quantel. “Collocare due telecamere affiancate è banale, ma fare in modo che i punti di convergenza possano variare con la distanza di messa a fuoco o che sia possibile ottenere un perfetto sincronismo dello zoom è tutta un’altra cosa”, sostiene Steve Schklair, ceo di 3ality Digital. Eventuali discordanze
Le newsletter di MonitoR per essere sempre aggiornati sugli eventi e le novità del settore www.monitor-radiotv.com/newsletter Il primo trasmettitore al mondo in standard DVB-T2 è stato presentato da Screen Service - www.screen.it
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S E Z I O N E La preferenza per le schede SxS è stata giustificata con il fatto che lo standard di connessione PCMCIA, utilizzato dalle schede Panasonic P2, viene gradualmente abbandonato dai fabbricanti di PC, al contrario dello standard Express Card utilizzato dalle schede SxS. Questo non significa però che l’SxS sarà l’unico supporto di registrazione a stato solido supportato da JVC: in preparazione c’è anche un camcorder a 3 CCD che utilizzerà le più economiche schede SDHC, orami disponibili con capacità e transfer rate adeguati per l’impiego anche in campo professionale. Non sono invece previsti nuovi prodotti basati su nastro.
Steve Schklair, ceo di 3ality Digital, ha presentato il processore SIP2100 che sarà distribuito da Quantel
possono essere corrette in post produzione, usando sistemi come Pablo della Quantel, ma questa non è certo la via praticabile per le produzioni televisive di eventi da trasmettere in diretta, che è il mercato ritenuto più promettente da 3ality Digital. “Fino a oggi una delle grandi barriere nei 8 confronti di una adozione più ampia dello Stereo 3D è stata il basso numero di persone con sufficiente esperienza per fare il lavoro,” ha detto Steve Owen, direttore marketing di Quantel. “Il SIP2100 in effetti incapsula la grande abilità della 3ality Digital proprio nel settore Stereo3D, guadagnata sul campo in molti anni in tutte le applicazioni di questo settore; ciò rende la realizzazione di ottime immagini stereo molto più semplificata e veloce. É proprio quella tecnologia che serve al settore per agevolare il passaggio allo Stereo3D da parte di molti e Quantel possiede già il mercato in grado di diffondere tutto ciò alla audience più vasta. Questa è una delle diverse iniziative congiunte che abbiamo in cantiere con 3ality Digital, tutte tese a velocizzare la più ampia possibile adozione dello Stereo3D nella post-produzione e il broadcast.”
legami con Matsushita/Panasonic, JVC ha scelto di utilizzare il supporto a stato solido SxS utilizzato da Sony per i camcorder della serie XDCam EX in una serie di futuri prodotti. Il primo ad apparire sul mercato sarà il registratore KA-MR100G che utilizzerà le schede di memoria SxS per registrare il video compresso in MPEG-2 nel formato nativo XDCam EX. Il registratore, che avrà un costo inferiore a 2.500 euro, si potrà installare fra la batteria e il corpo dei camcorder JVC ProHD delle serie GY-HD200/250 e permetterà di registrare contemporaneamente su scheda e su nastro miniDV.
Una concorrente per la Red Si chiama A-cam dII la piccola telecamera in alta definizione presentata all’IBC dalla svedese Ikonoscop. La telecamera ha un sensore CCD in formato Super-16 (10,6 x 6 mm) e può catturare il video a 1.920 x 1.080 pixel e 12 bit con frame rate variabile da 1 a 60 fps. Per l’attacco delle ottiche è possibile scegliere fra PL, C-mount, IMS, Leica M, Canon o Nikon e la dotazione standard prevede un obiettivo 9 mm con apertura 1,5. Il mirino LCD ha una risoluzione di 640 x 480 pixel, ma permette di ingrandire le immagini fino al rapporto 1:1 per
JVC preferisce Sony Il formato XDCam EX e le schede di memoria SxS saranno utilizzate anche da JVC nei prossimi prodotti. Dopo la fusione con Kenwood e libera dai Un dockable recorder sarà il primo prodotto JVC a utilizzare le schede SxS e il formato XDCam EX della Sony
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La compatta telecamera della Ikonoscop: registra in HD non compresso su schede di memoria
una precisa regolazione della messa a fuoco mentre la funzione istogramma facilita il controllo dell’esposizione. Su un lato dell’apparecchio è presente poi un piccolo display OLED che permette sia di rivedere le riprese registrate sia di effettuare le poche impostazioni previste. La telecamera non prevede infatti le numerose regolazio-
ni possibile con altri modelli, limitandosi a registrare i dati così come sono catturati dal sensore, al pari della Red, ma senza alcuna forma di compressione, rimandando tutta l’elaborazione a una successiva fase di post-produzione. In questo modo si minimizza il consumo d’energia e la conseguente produzione di calore, cosa che ha per-
messo di eliminare qualsiasi ventola, rendendo la telecamera perfettamente silenziosa. Il supporto di registrazione è costituito da una speciale cartuccia di memoria a stato solido da 80 GB caratterizzata da una velocità di trasferimento dati di ben 240 MB/s, valore di gran lunga superiore rispetto a quello delle più veloci schede di memoria attualmente in commercio. Ogni scheda è capace di contenere 15 minuti di riprese a 25 fps e sono previsti appositi lettori per il trasferimento dei dati su un computer. Il materiale è registrato nel formato Cinema DNG, un formato aperto, non compresso, sviluppato da Adobe sulla falsariga del DNG fotografico; la paternità Adobe dovrebbe garantirne una rapida diffusione, ma il condizionale è d’obbligo. I primi esemplari saranno commercializzati a partire dall’inizio del prossimo anno e possono essere prenotati versando un acconto pari al 10% del prezzo previsto che sarà di poco inferiore ai 7.000 euro (anche in questo, la Red ha fatto scuola). La notte della radio italiana
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La radio in Italia: voci nella notte di Enrico Oliva Sono, per una serie di motivi poco interessanti, un fruitore della radiofonia notturna: vivo parecchio di notte e mi piace lavo-
10 rare, viaggiare, leggere o semplicemente riposare in compagnia della radio. Non ho bisogno di statistiche né di indagini di mercato per affermare che per quanto riguarda queste abitudini appartengo senza dubbio a una minoranza, cosa a cui sono abituato; la minoranza tuttavia, in questo caso, non è affatto trascurabile in termini di numeri. Nel nostro settore si usa parlare di audience: mi ritengo quindi parte di un’ audience minoritaria ma importante. Come tale, cerco dunque la compagnia della radio durante la notte.Cerco programmi di informazione, talk-show intelligenti, atmosfere non invasive, cultura. Ebbene: devo dire, molto brutalmente, che in Italia me la passo parecchio male. In Italia l’etere notturno, con poche eccezioni, si direbbe gestito da dementi che trasmettono per altri dementi. Mi rendo conto di usare termini poco gentili, ma secondo me rendono bene l’idea; e d’altra parte non riuscirei a definire in altro modo le dozzine di “diggéi” che fanno a botte
per raggiungere i primi posti nelle classifiche della banalità, della volgarità e della beceraggine. Le loro risate isteriche e i loro infantili commenti alle musicacce più strazianti dovrebbero essere destinate ai giovani; ma ho figli adolescenti del tutto normali che frequentano parecchi coetanei altrettanto normali, e nessuno di costoro segue questo tipo di programmi che, per qualche misteriosa ragione, occupano il 97 e passa per cento dell’etere nazionale.
Parlare e straparlare Il resto della banda FM notturna offre, grazie al Cielo, qualcosa di diverso. Ma non c’è da scialare, intendiamoci: a smanettare accuratamente con la sintonia, qualche voce non alterata dall’ alcol, da “sostanze” varie o dalla semplice idiozia, dopo un pò si trova. E’ un sollievo, naturalmente, ma cosa comunicano queste solitarie voci appartenenti a persone apparentemente normali? Quelle in partenza dalle reti RAI, fon-
damentalmente nulla: per la maggior parte obbediscono alla formula dell’ ospite in studio e hanno la mission di promuovere un qualche amico di qualche altro amico. Scrittori celebri ed esordienti, cantanti, “esperti” di qualcosa al guinzaglio del “conduttore” preoccupato di tenere la conversazione quanto più neutra e noiosa possibile - non sia mai che a qualcuno possa scappare non dico una botta, ma neanche un refolo di originalità, vero. Ipotizzo che alla RAI l’ordine di scuderia sia quello di rivolgersi sempre e comunque a quegli elettori che, come brillantamente intuì un imprenditore passato con successo alla politica, non superano l’età mentale di 11 anni - e a questa direttiva lo staff RAI si adegua con grande professionalità. Il risultato è assicurato: programmi soporiferi di nessun interesse. La rete nazionale più professionale l’unica, a mio parere, a livello di qualità giornalistica quanto meno europeo - è Radio 24. La quale, tuttavia, ha scelto di usare le ore notturne per tra-
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T I T O L O smettere registrazioni, comprese quelle dell’ultimo GR della mezzanotte. E la registrazione si sente, fa pensare agli studi deserti, al tecnico del turno di notte solo e annoiato che gioca con Internet sbocconcellando una pizza da asporto fredda. Che tristezza. Si cerca ancora, e prima o poi si capita su Radio Maria; ci si capita per forza, vista la potenza di fuoco della rete nazionale di Padre Livio. Devo dire che pur non essendo mai stato illuminato da alcuna fede religiosa, a volte ascolto Radio Maria. Perché è stimolante, mi fa pensare, mi offre argomenti di riflessione. Esempio: quanto costerà gestire una rete che si ascolta in tutti, ma proprio tutti i punti del territorio nazionale, isole minori comprese, con segnale più che potente? Oppure: perché mai, viaggiando in autostrada e ascoltando il servizio RAI sul traffico a 103.3, spesso e volentieri il segnale RAI si affievolisce e nel ricevitore entra quello forte e chiaro di Radio Maria? Perché sarà che Padre Livio ogni mattina esce dagli abiti talari e assume il ruolo di giornalista, producendo una rassegna stampa di chiarissimo orientamento politico che definire faziosa è poco? Domande oziose, così.
Le talk radio di notte Oppure ci si può sintonizzare sull’altra talk-radio de noantri, Radio Radicale. In questo caso la faziosità è dichiarata, quindi legittima - peccato che Radio Radicale funzioni con denaro pubblico, ma sono sottigliezze che Marco Pannella riuscirebbe facilmente a spiegare con un semplice discorsetto di tre ore e mezza. Il fatto è, purtroppo, che il palinsesto notturno di Radio Radicale prevede, fatte salve rare e graditissime eccezioni, quasi esclusivamente registrazioni di Marco Pannella dalle origini ai giorni nostri. Una tremenda, soporifera mappazza di discorsi su tutto, dai quali ciò che si capisce a fatica è che Marco, da non so quanti decenni, si lamenta di avere poca visibilità. Lo dice uno che ha a disposizione una rete radiofonica nazionale, e in questo caso appare sensato esattamente quanto Padre Livio mentre sostiene che il suo net-
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work funziona grazie alle offerte raccolte fra i fedeli. Di altro, c’è poco. A Milano, Radio Popolare se la cava con programmi di musica specializzata o, ahimé, con registrazioni. Le onde medie sono impraticabili a causa dei disturbi urbani e uno non può neanche rifugiarsi nell’emigrazione virtuale - ci sarebbero le emittenti via web, ma non è la stessa cosa.
La notte all’estero Perchè, in effetti, basta allontanarsi dall’ Italia per trovare realtà radiofoniche notturne ben differenti. La notte radiofonica spagnola, per esempio, è popolata di informazione in diretta, talk-show partecipatissimi e per niente banali sulle reti nazionali di RTE, SER e COPE che da sempre sono in competizione per una fetta di audience riconosciuta come importantissima; dalle più minuscole delle Radio Municipal si ascoltano, per dire, programmi prodotti dal locale club di ufologi o di qualche giovane astrologa. Insomma, si parla, si comunica, si telefona - in definitiva, si fa radio. Così come in Francia (mai sentita la notte di France Culture? O delle emittenti etniche parigine), in Gran Bretagna, in America (quante sono le catene di talk-radio negli USA?), insomma, ovunque sul pianeta, tranne che in Italia. E’ molto improbabile che nel resto del mondo gli operatori della radiofonia siano tutti degli incompetenti: direi
che il problema è qui da noi. Ritengo assurdo pensare che non esista una audience di persone adulte disposte a consumare una radio ben fatta, interessante, intrattenente e informante. Penso di essere una persona di cultura media, istruzione media, classe sociale media e sensibilità media, che dispone di tempo libero in quantità media; sarei felice di avere a disposizione una o più emittenti che mi proponessero, nelle ore notturne - e anche di giorno, del resto, programmi 11 non destinati a dementi. E come me senza dubbio tanti altri; ma dico tanti: non sto parlando di trascurabili nicchie di intellettuali, bensì di persone di cultura media, istruzione media, classe sociale media e sensibilità media, che dispongono di tempo libero in quantità media. Se non si è capito, traduco in commercialese: audience, pubblicità, mercato, reve-
T I T O L O nues, understand? E’ ora che qualche broadcaster dotato di medio spirito d’iniziativa si svegli e si renda conto che c’è un mercato quasi vergine, là fuori. E’ ora di capire che i diggéi più di tanto non possono raschiarlo, il fondo del barile: mai sentito parlare di iPod e mp3? Non so come dirlo, ma gran parte della radio italiana è vecchia, statica, avvitata su sé stessa e parcheggiata vicino a una discoteca abbandonata da qualche parte negli anni ‘80, a trasmettere scempiaggini prodotte da diggéi ormai preda della calvizie che parlano al vuoto. E’ ora che qualcuno metta il naso fuori e impari a fare radio e parlare alle persone. Anche con mezzi modesti: non occorrono miliardi per produrre talkshow, letture di libri, phone-in, radiodrammi, qualsiasi cosa.
La soluzione del digitale E’ ora, anche, di smetterla con i convegni sulle tecnologie d’avanguardia, digitali o meno. Chiunque pensi che il problema della radio sia quello di pas12 sare al digitale non ha capito nulla: il dramma della emittenza italiana non è nei mezzi ma nella assoluta inesistenza di contenuti. Nella situazione attuale, nessuno investirebbe un euro per comprare un apparecchio che offre le stupidaggini dei diggéi in digitale. Mentre parecchie persone riaccenderebbero le radio FM per ascoltare una stazione che faccia della dignitosa, gradevole, intrattenente radio per persone normali. Insomma: sta ai broadcaster uscire una buona volta dalla discoteca e fare qualcosa da adulti per adulti. Gli adolescenti sono cresciuti e quelli nuovi hanno l’ mp3: sono finiti i tempi dell’audience gratis con due dischi e un diggéi, adesso bisogna fare qualcosa di serio o fra qualche tempo si spegne per mancanza di ascoltatori, altro che DAB. E’ la radio, bellezza.
La libreria di MonitoR www.monitor-radiotv.com/libri
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Come insonorizzare uno studio di Paride Sommo Nell’ era del digitale, tra innovazioni e nuovi standard, le possibilita’ di registrare, produrre e realizzare opere artistiche di alto livello sono cresciute in modo esponenziale, e in campo musicale la speranza di un artista di muoversi autonomamente si è fatta concreta. Attraverso l’ utilizzo della giusta attrezzatura, scelta in base alle proprie esigenze, leggendo e studiando i principi di acustica microfonaggio e missaggio si puo’ diventare produttori di se stessi. Quello che e’ necessario avere, e’ una strumentazione hardware, una strumentazione software, un posto dove lavorare e una vera passione. In queste pagine inizieremo a parlare di Home studio e della possibilita’ di realizzarne uno a prezzo contenuto, ma di qualita’ ottima. Dopo che si è raggiunta la consapevolezza di avere una grande passione si può intraprendere il viaggio attraverso questa strada piena di soddisfazioni ma complessa. Il primo punto da considerare è quello della disponibilità di un posto fisico dove realizzare lo studio che, con tutta probabilità, dovrà essere insonorizzato. Se si possiede un intero locale da adibire a studio si può pensare ad una sala dove sia possibile registrare, oltre
che in momenti diversi i singoli strumenti anche in presa diretta con la band musicale al completo; se altrimenti lo spazio e’ limitato a pochi metri quadrati, si può valutare l’ ipotesi di realizzare una piccola sala da ripresa per strumento singolo che necessita sicuramente di poco spazio. Se non si possiede una stanza o una parte di stanza da insonorizare lo spazio di un tavolo puo’ bastare a contenere tutta la strumentazione necessa-
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T I T O L O ria, ovviamente la tipologia di lavoro che si potra’ svolgere sarà diversa e con qualche limite in pi˘: i risultati sempre sorprendenti. Nel primo caso si deve analizzare il tipo di locale che si intende utilizzare, se e’ confinante con altre abitazioni e in che materiale e’ costruita la struttura dell’ edificio in cui si trova. Il livello di pressione sonora che puo’ raggiungere l’ inviluppo generato da una band che suona insieme in una stanza è molto elevato, può raggiungere e superare i 100 decibel. Alcuni materiali strutturalmente sono piu’ problematici e trasmettono le vibrazioni acustiche in modo consistente, uno di questi ad esempio e’ il cemento armato, in cui sono costruite la gran parte delle abitazioni civili degli ultimi 40 anni. La pietra, il legno e i mattoni ad esempio assorbono meglio le vibrazioni del suono. Accertarsi della presenza di una rete elettrica a norma e di un adeguato impianto di messa a terra è assolutamente importantissimo. Procediamo alla misurazione delle dimensioni della stanza. Ipotizziamo di avere a disposizione una stanza di 4 metri per 5 in un centro abitato. Se la stanza e’ dotata di un buon impianto di messa a terra possiamo procedere con la realizzazione dello sudio e di conseguenza dare il via ai lavori di insonorizzazione, altrimenti bisogna provvedere alla realiz-
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zazione di un impianto elettrico adeguato. La mancanza di una buona ‘messa a terra’ puo’ comportare in fase di registrazione e di ascolto, la comparsa di spiacevoli disturbi audio la cui natura è elettrica: ronzii e clip in particolare.
Con 4000 Euro il tuo studio è insonorizzato Descriveremo ora un esempio di sala prove-studio realizzata cercando di ottimizzare il risultato cercando di contenere i costi per il trattamento acustico che nel caso di cui parliamo si aggirano intorno ai 4000 4500 euro. E’ una stanza di venti metri quadrati di superficie, dalla quale ricaviamo una salaprove di 14 metri quadrati circa ed un piccolo ambiente che fungerà da regia. Nella regia verranno sistemati: l’ attrezzatura che si utilizzerà per registrare e dei monitor lineari per l’ ascolto. I segnali audio viaggerannno attraverso una ciabatta audio e un cavo multicoppia che metteranno in comunicazione la sala di ripresa con la regia. L’ intercapedine fra le pareti sarà riempita da pannelli di lana di roccia; sul pavimento verrà applicato un rivestimento, disponibile in commercio che accoppia un sottile strato di piombo a della gomma di protezione: ottima resa sia per l’ attenuazione delle vibrazioni sonore che per quelle prodotte dal calpestio. La porta sarà una tagliafuoco rivestita
da entrambi i lati di lamina di piombo accoppiata a gomma, che rende in questo modo lo strato di piombo inoffensivo per la salute: l’ importante è che sia poi a sua volta rivestito da un foglio di compensato o da altro materiale che ne preservi l’ integrità e che non lasci il piombo, a rischio di manipolazione. Il soffitto sarà isolato attraverso la creazione di un controsoffitto in cartongesso diviso dalla muratura esterna da un’ intercapedine di circa venti cm che verra’ riempita di pannelli di lana di roccia opportunamente sistemati. Lo stesso si è fatto per le altre pareti che avranno uno spessore variabile tra i 15 e i 25 cm, nel primo caso se non confinano direttamente con abitazioni o con sorgenti sonore dirette rilevanti, nel secondo se è necessaria un’ insonorizzazione pi˘ consistente. Per comodità ipotizziamo l’ inesistenza di finestre nella stanza. Si consiglia di riempire di lana di roccia e rivestire interamente di gomma i montanti che reggeranno la struttura in cartongesso in modo da non tra- 13 smettere eccessive vibrazioni strutturali. Sara’ necessario creare un circuito di ricircolo dell aria, per evitare di rimanere a secco di ossigeno, vista la totale assenza di prese d’ aria. All’ interno dell ‘ intercapedine fra le pareti è opportuno far passare un sistema di tubature fonoisolate che, attraversando il perimetro della stanza, garantirà il ricambio d’ aria necessario ad un utilizzo dell’ ambiente in sicurezza. Per isolare le tubature si potrà usare del guttasilent o qualsiasi altro esempio di piombogomma, ponendolo all’ esterno della tubazione.
Insonorizzazione e trattamento acustico Per isolare in maniera ottimale un locale e’ necessario proteggere ogni superficie sottoposta alla pressione sonora generata. Il sistema pi˘ utilizzato è quello di costruire per ognuna delle pareti una controparete di cartongesso ad essa parallela, mantenendo tra le due un’ intercapedine d’ aria; l’ intercapedine
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T I T O L O andrà riempita di materiale fonoisolante. Ogni muro significa sia le pareti laterali che il soffitto poichè le vibrazioni indotte dalle onde sonore si propagano in tutte le superfici contigue in grado di vibrare. Sarà necessario quindi occuparsi anche dell’ isolamento del pavimento e di eventuali porte o finestre. L’ intercapedine fra le pareti esterne e le pareti in cartongesso può avere uno spessore variabile. Naturalmente lo spessore dipende dal livello di attenuazione che si cerca di ottenere, sia dall’ interno verso l’ esterno che viceversa e dai materiali utilizzati per riempirla; tenendo presente che l’ insonorizzazione assoluta non è facilmente realizzabile bisognerà accontentarsi di ridurre il livello di presione sonora in modo consistente. Fondamentale sarà la scelta dei materiali fonoisolanti, la loro quantità e la precisione dell’ applicazione. Bisogna evitare che ci siano passaggi di ‘luce’ diretta tra le due pareti ed evitare il pi˘ possibile i ponti acustici, 14 essenzialmente dati dalla continuità fisica tra le due pareti, attraverso materiali in cui il suono si propaga facilmente. In commercio sono disponibili vari tipi di materiali fonoisolanti, di vari prezzi, varie misure e con valori di attenuazione acustica variabili al variare del prezzo.
S E Z I O N E ALTRI MATERIALI Inveci dei pannelli fatti di lane minerali, come la lana di roccia e lana di vetro, è possibile utilizzare ad esempio pannelli che combinano legno e gomma e gomme vulcanizzate , oppure poliuretano bugnato con lastra di piombo(figura 4). Infine anche materassini in piombo e gomma come il guttasilent.
Figura 2 - materassini di gomma e piombo
ta facilmente reperibile e a poco prezzo. Gli strati di lana di roccia si possono alternare a strati di piombo o speciali gomme vulcanizzate da insonorizzazione. SOFFITTO come per le pareti PAVIMENTO Si puo’ realizzare un pavimento galleggiante in legno, riempendo ancora l’ intercapedine con lana di roccia o di vetro, e accoppiarlo a materassini di gomma e piombo (figura 2) come il guttasilent (figura 3) disponibile in varie dimensioni e spessori. Puo’ essere sufficiente uno dei due se non si ha nessuno al piano di sotto.
Materiali consigliati PARETI Nelle intercapedini è consigliabile utilizzare piu’ strati sovrapposti di lana di roccia, visualizzata nella fig. 1 che risul-
Figura 1 - gli strati di lana di roccia
Figura 3 - il Guttasilent
Figura 4 - poliuretano bugnato con una lastra di piombo
Importante è la questione porte In quasi tutti i sistemi di insonorizzazione sono il punto dolente, in quanto soprattutto in prossimita’ degli stipiti, potendo passare l aria, puo’ passare il suono che si propaga appunto attraverso l’ aria. E’ necessario, qualsiasi tipo di porta si scelga di acquistare,che sia ben installata: e’ importante che non vengano lasciati spifferi e fessure. Sono in commercio sia porte acustiche appositamente studiate, che porte tagliafuoco, piu’ economiche, corredate da kit acustici per perfezionarne la resa. Si possono per migliorare il tipo di resa in termini di isolamento accoppiare due porte acutiche mantenendo un intercapedine d’ aria tra di esse.
E’ necessario poi ricoprire il guttasilent o un materassino analogo con un materiale di protezione tipo linoleum.Questi materiali sono molto pratici e performanti. La lana di roccia e’ ricavata dalla fusione a temperature elevate della roccia vulcanica. Consiglio comunque di utilizzare la lana di roccia. Secondo me se si vogliono coniugare efficenza e risparmio la lana di roccia, in genere venduta a pannelli da 1200 per 600 mm facilmente combinabili con le misure dei pannelli di cartongesso in vendita nei magazzini edili è l’ideale.
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Assorbimento acustico e risposta dell’ambiente Nel caso di un locale isolato da rumori esterni, il problema dell’ insonorizzazione è se non proprio marginale 16 secondario: si può già iniziare a capire come suona la stanza e migliorarne la risposta in termini acustici. Ci si può affidare al proprio orecchio o rivolgersi a professionisti che si occupano di misurazioni e correzioni acustiche di questo tipo di ambienti. Una stanza può essere trattata in modo tale dal rendere il suono all’ interno il pi˘ nitido possibile e fedele in ogni zona di ascolto e di ripresa, ovviando ai limiti strutturali del vosro ambiente: sopratutto la prossimità
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fra le pareti che genera riflessioni consistenti oppure valorizzando attraverso alcuni accorgimenti fondamenntali e indispensabili come la corretta disposizione della strumentazione e dell’ eventuale arredamento che dovra’ essere funzionale alla resa sonora. Sara’ spesso necessario attutire la riflessione sonora fra le pareti in modo tale da impedire che le frequenze si confondano o che addirittura vadano in controfase.Per questo e’ necessario acquistare del materiale detto fonoassorbente, per la sua capacita’ di assorbire le riflessioni sonore di un ambiente. Vengono venduti generalmente in panelli, riconoscibili dalla tipica superficie a piramidi o bugnata che servira
per ricoprire internamente parte della superfice lineare. Si possono utilizzare per lo stesso scopo pesanti tendaggi in velluto del tipo utilizzato nei teatri. Sono disponibili , principalmente nei magazzini edili, se e’ necessario su prenotazione o si possono reperire sul web, contattando i negozi online del settore. occupano di Prodotti per assorbimento acustico riflessione e assorbimento basse frequenze. Questo tipo di materiale ha una buona resa sulle frequenze medie e alte, per le basse è consigliabile l’ utilizzo delle bass traps, trappole per bassi. Se e’ necessario distribuire meglio nei punti d’ ascolto della sala una o piu sorgenti sonore sara’ necessario applicare sulle pareti dei diffusori. Se si vuole risparmiare su questi materiali si corre il rischio di avere una sala che non suona come ci si aspetta ma, in ogni caso, ci sono degli accorgimenti da prendere che sicuramente possono migliorare sensibilmente la resa dell’ ambiente. Ad esempio tutta la mobilia che può essere presente in una sala prove studio, se posizionata agli angoli della stanza, soprattutto se di massa considerevole può evitare che le frequenze, in particolar modo quelle basse, possano rimbalzare tra le pareti in modo incontrollabile. Per attutire invecie la riflessione delle alte si possono applicare sulle pareti tendaggi, stoffe, sistemati in modo da aumentare la superficie di contatto che il suono incontrerà.
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Tv, immagini e menzogne di Diego Zipponi Tempo fa un noto uomo politico disse: “Con voi giornalisti non parlo più perché deformate le mie dichiarazioni. Parlerò solo con la tv, che le riporta fedelmente.” Questo personaggio, probabilmente frustrato dalle polemiche politiche, era caduto in un frequente luogo comune, ovvero quello che la televisione sia il regno della trasparenza, della verità, della comunicazione fedele degli avvenimenti e delle dichiarazioni. Considerava cioè due situazioni distinte a seconda che la notizia fosse riportata dal giornalismo scritto o da quello televisivo, come visualizzato nella figura 1. In altre parole, il giornalista, scrivendo sul suo computer o su qualsiasi altro supporto, potrebbe deformare l’informazione o addirittura totalmente inventarla, mentre il cameraman, mediante la telecamera, può solo registrare la realtà. Ciò però non è totalmente vero e lo scopo di questo articolo è dimostrare che, attraverso le immagini, anche la televisione può proporre una versione non veritiera dei fatti. Le informazioni, da qualunque fonte
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pervengano, sono comunque selezionate dal sistema giornalistico. La valutazione dell’importanza degli eventi è determinata da quelle norme, per lo più non scritte, che determinano la gerarchia degli avvenimenti, chiamate di “newsmaking” o “valori notizia”. Una dettagliata descrizione del processo di formazione e selezione delle notizie è contenuta nel libro di Mauro Wolf Teorie delle comunicazioni di massa, nonché in moltissimi testi di giornalismo. Si dice che ciò che non viene visto in tv non esiste; anche se questa è certamente una forzatura, il problema sicuramente esiste. Un approccio significativo è stato proposto da Elisabeth Noelle Neumann nel suo libro La spirale del silenzio. In questo libro si afferma che il sistema dei mass media, preso nella sua totalità, non è in grado di costringere ad un pensiero specifico il pubblico, ma può imporre allo stesso gli argomenti degni di attenzione. In pratica fornire una scala di valori della realtà: questo
disegno di Matteo Mazzucchi
processo viene chiamato “agenda 17 setting”. La prima distorsione introdotta dalla televisione (ma non solo da essa) è appunto questa: solo un numero limitato di argomenti fanno notizia e questo processo, autoalimentandosi, porta alla sparizione di altri, che cadono quindi nel silenzio attraverso un processo involutivo, a spirale appunto. La nostra percezione del mondo è quindi pesantemente influenzata dai media, i quali creano quello che Walter Lippmann ha definito “il mondo di mezzo”, una pseudorealtà che in taluni casi può entrare in conflitto con le esperienze personali del singolo. Un caso diverso, ma abbastanza frequente, è quello di creare un evento che è privo di qualunque valore informativo, coinvolgendo contemporaneamente gli organi di stampa. Sono quegli avvenimenti che vengono chiamati “fattoidi”, ovvero situazioni che assumono la dignità di notizia solo perché qualche organizzazione ha realizzato una manifestazione e spesso vi ha partecipato qualche personaggio molto noto. La finalità è spesso pubblicitaria o mira a distrarre l’opinione pubblica da altri temi più scottanti. In
T I T O L O realtà la notizia o non esiste o è di bassissimo interesse, anche se “qualcosa” è avvenuto ed è stato documentato. Anche ciò che fa notizia, tuttavia, non esiste televisivamente nella sua totalità. Facciamo un esempio: che il campionato di calcio sia di moda è evidente a tutti, ma è impossibile, per uno spettatore, assistere a tutti gli incontri e quindi la sua conoscenza sarà parziale. Al massimo potrà assistere alla sintesi delle partite o vedere solo i gol, ricevere informazioni sull’arbitraggio o su uno specifico giocatore, ma resta il fatto che ciò che viene visto è comunque frutto di una selezione fatta dal sistema dei media. Spettatori diversi avranno comunque conoscenze diverse degli avvenimenti, condizionando le loro valutazioni, anche se tutti potranno parlare di ciò che chiamiamo comunemente “il campionato di calcio”. Quando la documentazione di un avvenimento viene effettuata, possiamo ritenere le riprese totalmente aderenti alla realtà? Per rispondere a que18 sta domanda occorre chiedersi: che cos’è un avvenimento? Generalizzando si può affermare: uno o più eventi racchiusi in un tempo ed uno spazio. Ad esempio, escludendo eventuali rigori dopo i tempi supple-
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mentari, il risultato di una partita di calcio è determinato dai gol segnati tra il fischio d’inizio e quello finale. Si potrebbe pensare che sia sufficiente riprendere in quell’intervallo di tempo per fornire un’informazione completa. Si perderebbero così molti altri avvenimenti collaterali: il pubblico che entra, gli eventuali inni nazionali, i commenti del dopo partita. Cosa riprendere è frutto quindi di una ulteriore selezione, spesso inconsapevole e rituale, selezione che può essere non solo una riduzione, ma anche un ampliamento dell’avvenimento formalmente definito. La ripresa di un evento senza interruzioni potrebbe essere quanto di più fedele si possa immaginare, ma neppure la diretta può essere considerata totalmente realistica e può darsi che alcuni eventi vengano visti solo tramite una registrazione, come ad esempio la celebre testata di Zidane nella finale del campionato mondiale di calcio del 2006. Infatti la combinazioni dei movimenti delle telecamere e delle commutazioni effettuate tramite il mixer video rappresentano una interpretazione della realtà. In un servizio di cronaca viene fatta una selezione ancora maggiore: le immagini sono composte da inquadrature separate, solitamente di alcu-
ni secondi di durata in caso di scene ferme, un po’ di più per le panoramiche e le zoomate. Per lo più esse vengono girate per facilitare il successivo montaggio con una tecnica derivata da quella cinematografica. Nel cinema, infatti, dopo i primi anni in cui la scena veniva ripresa in totale come un avvenimento teatrale, si scoprì che era molto più coinvolgente per lo spettatore vedere in ogni momento il particolare più significativo dell’azione. Si è giunti quindi alla definizione di una “grammatica” cinematografica, impiegata anche in tv, molto normativa, per la quale alcune cose sono permesse ed altre vietate. Una ripresa “mossa” può aggiungere enfasi ad un evento girato in zona di guerra, ma non può essere accettata in una intervista di routine, così come, per fare un altro esempio, una ripresa sfocata è ammessa solo se intenzionalmente si è voluto rendere il soggetto irriconoscibile, per motivi di privacy o per la sua sicurezza, altrimenti viene considerata errore. Gli esempi potrebbero essere tanti, come il divieto del cosiddetto “scavalcamento di campo”, per il quale non si può passare dall’altra parte di una linea immaginaria che divide in due parti lo spazio di un evento (tipico è il caso della ripresa di una partita di calcio, in cui
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tutte le telecamere devono stare dalla stessa parte del campo) o la necessità che due immagini successive siano sufficientemente differenti per non dare la sensazione di un salto visivo (jump cut). Queste regole, anche se oggi si tende a superarle ampiamente, fanno parte del patrimonio culturale degli operatori professionisti. Ogni cameraman ha comunque una tecnica personale e quindi diventa importante 20 come viene comunicato un avvenimento attraverso le riprese. Nonostante lo slogan di Walter Cronkite - notissimo commentatore della tv statunitense - fosse “le immagini non mentono”, l’ipotesi della neutralità della telecamera può essere facilmente smentita. In un sondaggio realizzato nel 1979 da Percy Tannenbaum e citato in La spirale del silenzio fu chiesto ad un gruppo di cameramen se considerassero significativamente influente la tecnica di ripresa per ottenere un determinato effetto. Dei 151 soggetti che risposero, il 78 per cento affermò che ciò era vero ed il 22 per cento possibile. In particolare veniva segnalato che le riprese di personaggi dall’alto (il cosiddetto “a volo d’uccello”) o dal basso (prospettiva “ad occhio di rana”) comunicavano antipatia e davano “un’impressione di debolezza e di vuoto”. Il sondaggio si riferiva alle riprese relative ad una campagna elettorale tedesca, in cui risultava molto importante l’impressione fornita da ciascun candidato, al di là dei suoi programmi politici. L’inquadratura migliore di un oratore, infatti, è quella fatta da alcuni
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metri di distanza, con una focale media, che riprenda la persona in primo piano, leggermente angolata, immagine che comunica un’impressone di chiarezza ed equilibrio. Riprendere da 50 metri con il teleobiettivo un’autorità (condizione però molto frequente nelle manifestazioni pubbliche) genera un senso di distacco: riprenderlo da pochi metri, specialmente se stringe le mani della popolazione, comunica simpatia ed affabilità. È per questo che molti personaggi politici hanno a disposizione un cameraman ufficiale che opera a pochi metri di distanza e che in genere poi fornisce le immagini alle emittenti televisive accreditate. La distanza dal soggetto, la posizione della telecamera e la focale utilizzata sono alcune delle variabili di una ripresa, che portano a risultati diversi. La televisione ricerca infatti, soprattutto nella cronaca, quell’effetto presenza che è uno dei principali strumenti di validazione della sua natura e che deve far credere allo spettatore di essere presente all’evento. Diventa fondamentale mascherare quindi al massimo i meccanismi di produzione per dare l’impressione che gli avvenimenti si svolgano da sé e che la telecamera sia un testimone, per così dire, neutrale. Molto importante risulta anche la cosiddetta “composizione” o “montaggio interno” di una immagine, spesso giocata su un rapporto figura/sfondo. Un ambiente monocromatico non dà informazioni sulla collocazione spaziale del soggetto: può quindi farlo risaltare, dando l’impressione che si trovi in uno spazio indetermina-
to. Uno sfondo pieno di elementi tenderà generalmente a distrarre; un equilibrio si può ottenere con elementi riconoscibili ma neutri, mentre una soluzione adottata spesso è rappresentata da scritte, immagini o ambienti che richiamino l’argomento di cui si sta parlando. Anche l’illuminazione è molto importante; infatti non serve solo per rendere riconoscibile un oggetto o una persona. È una vera propria interpretazione della realtà; anche se si gira con la luce dell’ambiente, ciò non significa che, in qualche modo, non possa essere controllata. Anche se ciò non rappresenta una regola assoluta sono da preferire luci che facciano risaltare il soggetto; le sorgenti luminose “dure”, cioè molto contrastate, producono un effetto teatrale; il controluce è una tecnica che può offrire risultati spettacolari, ma che spesso, se usata male, si rivela deludente. Non meno significativi sono i movimenti di macchina. Una zoomata in avanti tende a focalizzare l’attenzione sul soggetto (e quindi a conferirgli importanza), una panoramica lo individua nell’ambiente. Un movimento dall’alto in basso rappresenta una esplorazione, che talvolta, nel caso delle persone, può risultare inopportuna a meno che non si voglia far risaltare che porta calzini a strisce rosse e blu su un vestito grigio. Riprendere la realtà è quindi sempre frutto di una mediazione, nella quale assumono molta importanza tutte le variabili connesse all’utilizzo della macchina da presa; inquadratura, distanza del soggetto, luci, posizione
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T I T O L O e movimenti della telecamera producono risultati tecnici diversi, ma anche significati diversi. Potranno avere un senso puramente “denotativo”, ovvero informare su un determinato avvenimento, oppure “connotativo”, cioè suscitare emozioni e coinvolgimento. In genere le buone riprese sono principalmente informative ma devono anche stimolare la curiosità e l’interesse dello spettatore. Un servizio televisivo, tuttavia, salvo rare eccezioni, è soggetto ad un altro processo produttivo, ovvero il montaggio, che molto spesso viene realizzato con la tecnica del cosiddetto “découpage”, ovvero mediante la frammentazione del tempo e dello spazio. Il montaggio, o editing, non è solo una ulteriore selezione delle riprese per rispettare i tempi del Tg, non serve solo ad accoppiare il sonoro e le interviste alle immagini, ma è funzionale soprattutto a creare significati. Nella sua concezione più semplice il montaggio è la giunzione di due inquadrature che per il solo fatto di essere consecutive assumono un senso nuovo e specifico. Per analizzare il montaggio ci rifaremo ad uno schema cinematografico di Christian Metz da lui stesso chiamato “Grande sintagmatica”, comprendente otto tipologie, che sono frequentemente usate nella realizzazione dei servizi televisivi. Una immagine fuori contesto (chiamata da Metz “inserto non-diegetico”) può far chiedere al telespettatore a quale tempo e luogo si riferisca, facendolo giungere anche a conclusioni erronee, tanto più gravi se provocate deliberatamente. È altamente probabile che il gabbiano coperto di petrolio ampiamente usato dai Tg durante la prima Guerra del Golfo sia un falso, ovvero sia stato girato in un’altra occasione. Poiché un buon servizio televisivo dovrebbe fornire chiari elementi del luogo di cui si parla, ecco quindi che l’immagine decontestualizzata è sempre a rischio di menzogna, proprio per l’incertezza intrinseca che la accompagna. Il “piano sequenza” mostra una porzione di realtà rispettando la sua reale durata ed è composto da una sola inquadratura, senza stacchi. È una tec-
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nica di ripresa amata da molti registi, alcuni dei quali, rifiutando il montaggio, la ritengono un forma di aderenza alla realtà; attraverso il piano sequenza, cioè, ogni spettatore è invitato a fare da sé il proprio découpage. In realtà anche questa tecnica di ripresa “guida” lo spettatore nella visione dello spazio e quindi è una forma di selezione degli avvenimenti. Talvolta, però, in televisione è soprattutto una tecnica di ripresa “povera” usata quando si deve riprendere l’azione in continuità e si dispone di una sola telecamera. Il “montaggio parallelo”, che ha lo scopo di mettere in relazione due aspetti spesso conflittuali (ricco e povero, salute e malattia), viene usato raramente nei servizi di cronaca; è riservato a quelle trasmissioni di carattere specificamente satirico, come ad esempio Blob o Le Iene. È chiaro come l’accostamento di due immagini - anche conflittuali - porti lo spettatore a percepire significati di tipo metaforico. Un’altro tipo di montaggio, chiamato “a graffa”, è quello che mostra varie immagini accomunate da un significato comune. Ad esempio una sequenza composta da una immagine di una operaia, di una mamma che spinge una carrozzina, di una casalinga che fa la spesa può significare “la figura della donna nella società”. L’accostamento, che crea un significato che le immagi-
ni da sole non possedevano, ha quindi una forza espressiva e comunicativa deliberatamente realizzata. Il “sintagma descrittivo”, usato per lo più nei documentari e negli speciali, è quello che semplicemente mostra porzioni di realtà accomunate da 21 caratteristiche tra loro assimilabili in cui si realizza la costruzione di un mondo semplicemente attraverso la selezione e l’accostamento delle immagini. Il “montaggio alternato”, ovvero il mostrare due o più avvenimenti che accadono contemporaneamente, è spesso usato all’interno del telegiornale stesso, nel susseguirsi dei servizi e dei collegamenti esterni su uno stesso tema e crea un senso di partecipazione agli avvenimenti. Lo stesso Tg, visto nel suo complesso, può essere considerato anche un esempio di “sequenza ad episodi”, dove il susseguirsi delle notizie deve comporre un quadro d’assieme che sia comprensibile allo spettatore, ma che rappresenta anche una autocertificazione sulla verità dei fatti riportati. Quasi tutte le modalità di montaggio presentano al loro interno dei salti temporali, le cosiddette ellissi, che sono funzionali ad eliminare dettagli inutili ed a sintetizzare l’avvenimento. La “scena”, invece, altro sintagma narrativo, frammenta l’azione in diverse inquadrature, mantenendo però la continuità temporale della realtà. È
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Walter Cronkite (sulla destra), storico giornalista-anchorman della tv american, durante un’intervista del 1969 al responsabile della missione americana su Marte
impiegata nelle riprese integrali di spettacoli o di avvenimenti sportivi oppure nel montaggio di dialoghi. La corrispondenza del tempo reale con quello narrato provoca uno spiccato effetto di realtà. Più interessante è invece la “sequenza 22 ordinaria”, moltissimo impiegata nel confezionamento dei servizi televisivi e che fa parte dei sintagmi narrativi. Si può ritenere, infatti, che un servizio televisivo si limiti ad illustrare un avvenimento; in realtà esso è un racconto, ovvero la spiegazione di fatti aventi un rapporto di causa ed effetto. In uno scontro tra manifestanti e Polizia non è privo di significato mostrare i primi lanciare dei sassi ed i secondi effettuare una carica: invertendo l’ordine delle immagini il senso cambia. Così non è indifferente l’ordine di montaggio di una serie di interviste; si chiama “panino” il montaggio in cui l’esponente del partito X (in genere di maggioranza) fa una dichiarazione, l’esponente del partito Y (quasi sempre di opposizione) fa una replica e chiude, con una controreplica, il primo intervistato. In questo modo chi conclude ha un vantaggio considerevole, essendo presentato come colui che confuta le tesi altrui e porta a compimento la discussione. Rimanendo nel campo delle interviste, non meno importante, per la veridicità dell’informazione, è il loro montaggio. Quasi mai le dichiarazioni vengo-
no riportate per intero: vediamo un possibile esempio di frammentazione. 1. quest’opera pubblica verrà realizzata 2. quando le condizioni economiche lo permetteranno; 3. tra breve lo ritengo possibile. È evidente che riportare solo la frase 1 dà l’avvenimento per certo. Aggiungere la seconda parte lo fa diventare incerto, completarla con la terza parte lo dà però possibile nel futuro. Esiste anche la variante “parte 1 + parte 3”, che crea ancora un altro significato, in quanto fa presumere il fatto come imminente. Il montaggio diventa quindi un’arma formidabile per distorcere volutamente il senso di una affermazione. Trasmettendo una dichiarazione registrata non si può far dire ad un intervistato ciò che non ha affermato, ma si può fare in modo che le parole vengano piegate al senso desiderato. Esiste inoltre un altro livello col quale è possibile mentire con le parole, ovvero attraverso l’accoppiamento del testo letto alle immagini; la migliore comprensibilità si ha quanto audio e video si completano a vicenda. Quando ciò non avviene esiste sempre molto pesantemente il rischio di fraintendimenti o ambiguità, che talvolta possono essere anche un fatto voluto. In altre parole: testo e immagini possono riferire entrambe la realtà, ma la loro sintesi può non essere cor-
retta. Ad esempio, se parlando di un fatto di cronaca nera si mostra insistentemente solo appartenenti ad una specifica etnia, si può far passare subdolamente il messaggio “tale popolazione = delinquenza”. Spesso tale fenomeno è dovuto all’uso di immagini di repertorio; secondo l’etica giornalistica si dovrebbe infatti sempre segnalare che le immagini in onda non si riferiscono all’avvenimento di cui si parla, ma è una usanza ormai scomparsa, anche in quanto si ritiene che lo spettatore sia in grado di comprenderlo da sé. Un altro caso specifico di mistificazione si verifica quando il testo riferisce erroneamente i fatti e utilizza le immagini a supporto come conferma. Ciò si verifica talvolta nei processi di disinformazione bellica; una della parti in causa diffonde immagini di case distrutte. È stato veramente il bombardamento nemico o sono state create ad arte? L’immagine infatti si limita a riferire l’esistente. Potrebbe essere l’equivalente dei “chi”, “che cosa” e “dove” della regola delle cinque W del giornalismo (who, what, when, where e why). È compito del testo scritto esplicitare il quando, il perché e, possibilmente, il come. Ad esempio, davanti ad una immagine di un incidente stradale si può vedere l’accaduto, ma non sapere quando è avvenuto e soprattutto se è stata colpa dell’alta velocità, di un malore o di un incidente meccanico. È quindi facile far passare una tesi precostituita usando come alibi le immagini, soprattutto se di grande impatto emotivo. A volte basta far credere che il video si riferisca ad uno specifico avvenimento, specialmente se risulta difficile provare il contrario. Un caso celebre è avvenuto nel 1986, quando la Cnn diffuse immagini (fosche e traballanti) affermando che si riferivano al reattore nucleare esploso a Chernobyl (Ucraina) pochi giorni prima e di cui non esisteva alcuna documentazione visiva. Quando esse furono diffuse dalla Rai, molti cittadini di Trieste chiamarono la Tv di Stato affermando, correttamente, che in realtà si riferivano all’ospedale della città giuliana. La Cnn dovette scusarsi a livello planetario ed intentare una causa miliardaria
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T I T O L O ai falsificatori, che ovviamente non avevano tenuto conto della complessità del sistema dei media e pensavano quindi di farla franca. Anche i suoni e la musica hanno una funzione importante nell’accostamento al video; i primi tendono a fornire una validazione dell’immagini e possono portare a conclusioni errate se usate in maniera mistificatoria. Basti pensare all’aggiunta di un applauso ad un discorso per vedere come si può distorcere un avvenimento senza toccare le immagini. La musica, invece, ha, per lo più, un valore emotivo, ma ha anche la funzione di unificare il flusso delle immagini, superando la loro discontinuità e facendo in modo che “scorrano bene”. Un ulteriore passo che può essere fatto è la vera e propria falsificazione. Non ci si riferisce a operazioni come l’uso del ralenty, talvolta impiegato per nascondere la scarsezza di immagini, o a mascheramenti per rendere irriconoscibile una persona, bensì a veri e propri filmati creati artificiosamente. Nel film Sesso e potere di Barry Levinson (Usa, 1997) un esperto di pubbliche relazioni (Dustin Hoffman) viene assunto dalla Casa Bianca per far dimenticare alla popolazione americana le scappatelle del Presidente degli Stati Uniti. Viene così inventata una guerra virtuale, realizzata in uno studio cinematografico, per creare un diversivo nell’opinione pubblica; similmente in Capricorn One di Peter Hyams (Usa, 1978) la Nasa simula su un set lo sbarco degli astronauti
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Operazione
Contenuto dell’operazione
Possibile menzogna
Ripresa Montaggio Testo fuorviante Immagini non reali
Scelta dei fatti Ricombinazione dei fatti Sfruttamento delle immagini Creazione dei fatti
Distorsione Manipolazione Travisamento Falsificazione
su Marte, che era, in realtà, fallito. In questi e altri film possiamo forse leggere una metafora della capacità di condizionamento della popolazione da parte dei grandi mass media, in particolare Hollywood e l’industria cinematografica, ma risulta veramente difficile pensare che, nei telegiornali, inganni di questa portata non vengano smascherati. C’è un’ulteriore possibilità di menzogna, ovvero quando le immagini sono totalmente virtuali. Le ricostruzioni che talvolta si vedono nei telegiornali, se usate correttamente, possono essere uno strumento esplicativo molto potente, ma immagini generate da un computer sono chiaramente a rischio di completa falsità. Il lavoro del tecnico, in questo caso, non si discosta di molto di quello del giornalista che abbiamo citato all’inizio. Entrambi possono generare un messaggio (testo o immagini) che sono totalmente a discrezione dell’autore. In sintesi possiamo riassumere nella figura 3 le possibilità di manipolazione della realtà nel caso della ripresa, del montaggio, del testo fuorviante e delle immagini non reali. Ritenere quindi che le immagini viste in televisione siano la assoluta verità è
una concezione ingenua. Tutto ciò che viene trasmesso è comunque frutto di operazioni che mirano a creare significato, in altre parole proporre un percorso di lettura al quale, in genere, lo spettatore aderisce. Ciò non significa automaticamente la presenza di una falsificazione, ma bisogna essere coscienti che la sola base fotografica delle riprese televisive, ovvero la necessità di avere un fatto reale da riprendere, non autorizza a ritenerle “La Realtà”, bensì solo una sua interpretazione. Non penso si debba giungere alle visioni pessimistiche di Sartori, che nel suo libro Homo videns ritiene la televisione un possibile nemico della democrazia. Salvo che nelle dittature, non esiste un “Grande Fratello” di orwelliana memoria che manipola l’informazione; bisogna 23 però essere coscienti dell’esistenza del cosiddetto “Autore implicito”, ovvero quella figura semiotica che, mediante la gestione del flusso informativo, costruisce il senso del discorso. Alle fine possiamo quindi chiederci: la televisione è realmente una “finestra sul mondo”? Probabilmente sì, è ancora un formidabile strumento di conoscenza, ma è una finestra che talvolta può rimanere socchiusa.
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MADE IN ITALY
080 5012929
080 5020397
BARI
BA
080 3050098
080 3050098
ACQUAVIVA DELLE FONTI BA
106,8
RADIO ACQUAVIVA FUTURA
24
Fax
RADIO ALTA
102,25
080
080 4796606
NOICATTARO
BA
RADIO ALTAMURA UNO- RA1
101
080 3116232
080 3115462
ALTAMURA
BA
RADIO AMICIZIA - IN BLU RADIO 88,30-90,20-91,45-96,90
080 4090308
080 4958888
CONVERSANO
BA
RADIO ANDROMEDA
91
080 4741083
080 4741083
MOLA DI BARI
BA
RADIO ANTENNA ADRIATICA
102
0883 552278
0883 592583
ANDRIA
BA
RADIO ANTENNA UNO
87,50-88,10
0883 349251
0883 349281
BARLETTA
BA
RADIO ARGENTO
91,90-94,60-95,40-103,40 080 9379083
080 9376376
MONOPOLI
BA
RADIO BARI CLUB
105,7
080 5020680
080 5020397
BARI
BA
0883 535739
0883 349622
BARLETTA
BA
RADIO BARLETTA STEREO RADIO BLU L’ONDA ITALIANA
95,65
080 743404
080 747954
MONOPOLI
BA
RADIO BOMBO
89,20-101,10
0883 487633
0883 482700
TRANI
BA
RADIO CANALE 103
103,7
080 4768681
080 4762380
RUTIGLIANO
BA
RADIO CENTRO BLU SAT 2000
98,3
080 4315483
080 4315483
LOCOROTONDO
BA
RADIO CENTRO PUGLIA
91,1
0883 522416
0883 526136
BARLETTA
BA
RADIO CENTRO STEREO
93,10-100,70
080 3924999
080 3951476
BISCEGLIE
BA
R. 5 NETWORK - RETE 8 NETWORK101,5
080 5564559
080 5564559
BARI
BA
RADIO COLLE TRC - LATTE MIELE
103,70-106,60
080 3039477
080 3037477
SANTERAMO IN COLLE
BA
RADIO ELLE STEREO
90,50-95,00
080 748460
080 748020
MONOPOLI
BA
RADIO EMME 2
102
080
080 4952980
CONVERSANO
BA
RADIO ENNY SOUND
96,3
080 5247640
080 5617777
BARI
BA
RADIO EVANGELO BARI
91,5
080 5539992
080 5538699
BARI
BA
RADIO FLOR LEVANTE
91,8
080 3519429
080 3519415
TERLIZZI
BA
RADIO GABBIANO
91,20-101,20
080 4744468
080 4741630
MOLA DI BARI
BA
RADIO GALASSIA STEREO
101,9
080 3974909
080 3353800
MOLFETTA
BA
RADIO GAMMA PUGLIA
91,90-94,20-98,90-101,70 0883 330217
0883 330210
BARLETTA
BA
RADIO IDEA STEREO
97,3
080 3348589
080 3348589
MOLFETTA
BA
080 4383012
080 4383012
LOCOROTONDO
BA
RADIO INCONTRI
Monitor n° 275 - Novembre - 2008
T I T O L O Emittente
frequenze
S E Z I O N E Fax
telefono
località
provincia
RADIO INCONTRO
89,85
080
080 4241023
POLIGNANO
BA
RADIO INDIPENDENTE RA.I.BI.
90,1
080 3957617
080 3957777
BISCEGLIE
BA
RADIO ITALIA.ANNI 60
89,60-107,10
080 8983871
080 8984954
CORATO
BA
RADIO LIFE TUTTA ITALIANA
105,25
080 5650854
080 5650854
CARBONARA DI BARI
BA
RADIO MIA - RGC STEREO
91,00-97,10
080 3947034
080 3947020
GIOVINAZZO
BA
RADIO NORBA
97,00-105,50-106,80
080 4953079
080 4951229
CONVERSANO
BA
RADIO ONE
98,70-100,15
080
080 9511755
BITONTO
BA
RADIO PLANET
100,7
080 3433503
080 3433503
GIOIA DEL COLLE
BA
RADIO PUGLIA
90,20-105,30
080 4909273
080 4962664
CASTELLANA GROTTE
BA
RADIO REGIO STEREO
104,30-105,70
080 3113038
080 3113038
ALTAMURA
BA
RADIO SANTA MARIA - IN BLU
105,90-103,30
0883 591851
0883 591851
ANDRIA
BA
RADIO SOUND INTERNATIONAL 2 91,70-97,50
080 5210155
080 4596319
ADELFIA
BA
RADIO STUDIO CENTRO - R. RUVO 95,7
080 8987090
080 8987234
CORATO
BA
RADIO STUDIO UNO
080 3255125
080 3255125
GRAVINA IN PUGLIA
BA
R.TA.GI. ONE BARI R-Margherita 95,2
080 5024724
080 5023745
BARI
BA
RADIO TERLIZZI STEREO - R.T.S.
95,3
080 3510377
080 3510377
TERLIZZI
BA
RETE SELENE 94,10 Barletta 98,00 Giovinazzo
88,00-88,40-99,80 92,20 Bisceglie 96,10 Ruvo
080 8725727 90,45 Canosa 93,60 Terlizzi
080 8986442 CORATO 107,70 Castellana G. 98,20 Trani
BA 99,40 Gioia
TELERADIOSTUDIO 5 REGIONE
103,5
0883
0883 572672
BARLETTA
BA
CICCIO RICCIO
90,20-91,40-96,00-96,60
0831 584170
0831 584151
CASALE DI BRINDISI
BR
IDEA RADIO ALTERNATIVA
100,50-101,60-102,25
0831 727448
0831 727448
LATIANO
BR
OSTUNI IN ...ARTE RADIO
97,10-103,90
0831 334955
0831 332298
OSTUNI
BR
QUARTO CANALE RADIO
93,5
0831 844559
0831 843500
FRANCAVILLA FONTANA
BR
R. AGRICULTURA INFORMAZIONE 101,85-102,80-107,60
0831 511306
0831 517140
BRINDISI
BR
RADIO CITTA’ BIANCA
92,50-94,20-94,40
0831 339631
0831 336085
OSTUNI
BR
RADIO D.A.R.A.
90,80-105,80
0831 517767
0831 542588
BRINDISI
BR
RADIO DIACONIA - IN BLU RADIO 92,70-94,40
080 4423007
080 4391452
FASANO
BR
RADIO FRATE SOLE
94,2
0831
0831 521863
BRINDISI
BR
RADIO LIBERA 102
102,1
0831 735400
0831 734242
MESAGNE
BR
RADIO STUDIO 95
94,40-95,00-95,20
0831 736058
0831 772884
MESAGNE
BR
RADIO STUDIO 95
95,00-104,30
0831
0831 965684
SAN VITO DEI NORMANNI BR
TELE RADIO SAN VITO
91,8
0831
0831 982535
SAN VITO DEI NORMANNI BR
COSMO’S RADIO
101,5
0881 720675
0881 720675
FOGGIA
FG
INFO RADIO
103
0881 713257
0881 713257
FOGGIA
FG
NUOVA R. BASE - R.MARGHERITA 87,55
0881 950049
0881 550890
FOGGIA
FG
ERREGIAI RADIO GARGANO
90,00-102,50
0882 641330
0882 645454
APRICENA
FG
PUNTO RADIO ISCHITELLA
96,15-104,15
0884
0884 996541
ISCHITELLA
FG
RADIO CANALE 93
93
0881 727253
0881 687023
FOGGIA
FG
RADIO CATTOLICA
99,7
101,3
0881
0881 977002
TROIA
FG
RADIO CENTRO RODI
0884
0884 965069
RODI GARGANICO
FG
RADIO CITTA’ MODERNA - R.C.M. 96,85-105,45
0882 333396
0882 333396
SAN SEVERO
FG
RADIO ERRE
98,00-103,50
0881 651392
0881 615077
FOGGIA
FG
RADIO EUROPA STEREO
99,00-91,80
0881 546951
0881 546974
LUCERA
FG
0881 662829
0881 663501
FOGGIA
FG
0881 662966
0881 709918
FOGGIA
FG
R.EUROPA UNO - KISS KISS ITALIA RADIO LOGOS
Monitor n° 275 - Novembre - 2008
97,3
25
T I T O L O Emittente
frequenze
Fax
telefono
località
RADIO MANFREDONIA CENTRO
102,00-103,00
0884 584150
0884 515330
MANFREDONIA
FG
RADIO MASTER
101,90-102,20
0881 662829
0881 663501
FOGGIA
FG
0883
0883 621943
SAN FERDINANDO
FG
92,60-96,00
0882 394365
0882 394365
TORREMAGGIORE
FG
R.ORTANOVA A1 STEREO - R.NOVA92,30-97,00
0885 784496
0885 787529
ORTA NOVA
FG
RADIO SUD ITALIA
89,1
0883 632244
0883 632244
TRINITAPOLI
FG
RETE SMASH
97,5
884 512977
884 513019
MANFREDONIA
FG
SUNDAY RADIO
97,5
0881 547979
0881 525058
LUCERA
FG
TELE RADIO CATTOLICA
99,7
0881 972017
0881 972017
CASTELLUCCHIO
FG
TELE RADIO CERIGNOLA - T.R.C.
92,90-99,60
0885 426306
0885 423508
CERIGNOLA
FG
TELE RADIO PADRE PIO 104,50 BUSSI
90,25-91,65-97,50-99,70 104,60 PESCARA
0882 450231 106,35 TERAMO
0882 413113
SAN GIOVANNI ROTONDO FG
JET RADIO
101,50-106,60
0832 340340
0832 2101
LECCE
LE
MONDO RADIO
92,60-97,80-107,50
0833 545465
0833 546072
TRICASE
LE
RADIO MEZZOGIORNO STEREO RADIO MISSIONE CENACOLISTA
26
S E Z I O N E provincia
PRIMA RADIO NETWORK
98
0832
0832
LECCE
LE
RADIO ANSPI KING
94,5
0832 935260
0832 949136
COPERTINO
LE
RADIO APULIA
103
0833 528119
0833 528107
SALVE
LE
RADIO CAPO
102,5
0833 543685
0833 542999
TRICASE
LE
RADIO CAPO ITALIA
101,95-103,65
0833 543685
0833 542999
TRICASE
LE
RADIO CARIBE
100,30-106,00
0832 340340
0832 2101
LECCE
LE
RADIO CHARLIE
90,1
0836
0836 551243
ARADEO
LE
RADIO DIFFUSIONE STEREO
96,50-103,80
0833 502554
0833 512763
CASARANO
LE
RADIO FIDES
94,2
0836 543432
0836 544077
SOGLIANO CAVOUR
LE
RADIO GAUDIUM
88,00-94,10
0833
0833 781413
MONTESARDO
LE
RADIO MANBASSA
95,80-96,60-96,90
0832 210255
0832 346464
LECCE
LE
RADIO MONDO NUOVO
92,2
0833 574453
0833 573007
SANTA MARIA AL BAGNO LE
RADIO NON TACERE
98,8
0832 947493
0832 949976
COPERTINO
LE
RADIO ORIZZONTI 2
88,2
0836 567561
0836 568555
GALATINA
LE
RADIO ORIZZONTI ACTIVITY
102,80-103,40,
0836 567561
0836 568555
GALATINA
LE
RADIO PARSIFAL 99,5
0832
202662
0832 205205
SAN CESARIO DI LECCE
LE
RADIO PLANET NETWORK
102,5
0833
0833
RUFFANO
LE
RADIO QUEEN
98,6
0832 331144
0832 308404
LECCE
LE
RADIO QUEEN ITALIA
98,60-100,80
0832 331144
0832 308404
LECCE
LE
RADIO RAMA
89,90-102,50-106,30
0832 340340
0832 2101
LECCE
LE
R. RNS - R. NOI STEREO ARADEO 93,4
0836
0836 553155
ARADEO
LE
RADIO SALENTINA
92,8
0836 572838
0836 575293
MARTANO
LE
RADIO SALENTO
97,75-100,00
0832 340340
0832 2101
LECCE
LE
RADIO SKYLAB RACALE
104,1
0832
0832 981841
RACALE
LE
RADIO SOLE
100,4
0836 5663556
0836 5663556
GALATINA
LE
R.SPAZIO 95 - RETE 8 NETWORK 105
0833
0833 596456
TUGLIE
LE
RADIO STUDIO REPORTER
98,30-107,70-107,95
0833 276248
0833 263785
GALLIPOLI
LE
RADIO UGGIANO STUDIO 104
99,00-103,95
0836 812242
0836 812242
UGGIANO LA CHIESA
LE
RADIO VENERE
87,50-87,70-91,40
0833 532760
0833 533656
CORSANO
LE
STUDIO 99
99,2
0836 342988
0836 342985
MURO LECCESE
LE
SYSTEM NETWORK
101,30-103,00
0832 934555
0832 934555
COPERTINO
LE
BLU RADIO
98,5
099 616273
099 612675
CRISPIANO
TA
PO
Monitor n° 275 - Novembre - 2008
T I T O L O
S E Z I O N E
Emittente
frequenze
Fax
telefono
località
PRIMA VERA R. - POPOLARE
98,90-102,80-107,30
099 7352053
099 7367565
TARANTO
TA
PUBLI RADIO NETWORK
88,60-98,75-102,25
099 7367732
099 7329982
TARANTO
TA
PUBLI R. SOLO MUSICA ITALIANA 95,5
099 7367732
099 7367565
TARANTO
TA
PUNTO RADIO
080 4801134
080 4801134
MARTINA FRANCA
TA
RADIO AMICA LIZZANO
099
099
LIZZANO
TA
R. 5 FARFALLA- RETE 8 NETWORK 92,00-101,45
099 8862022
099 8862022
MOTTOLA
TA
RADIO CITTADELLA DELLA CARITA’ 96,5
099 4732250
099 4730144
TARANTO
TA
R. DELTA UNO — TAM TAM NET
103,1
099 5666668
099 5661967
GROTTAGLIE
TA
RADIO EVANGELO GINOSA
102,3
099
099 8245997
GINOSA
TA
RADIO FRATE SOLE
94,2
099 4521313
099 4521313
TARANTO
TA
099
099 6706047
SAVA
TA
103,20-104,20
RADIO LUCE PADRE PIO
provincia
R. IN PUGLIA - R.MARGHERITA
92,3
099 5921775
099 5916144
ROCCAFORZATA
TA
RADIO MARIA SS ANNUNZIATA
88,15
099
099 8883792
PALAGIANO
TA
R.MONTEIASI - LATTE MIELE
099
099 5901412
MONTEIASI
TA
RADIO MULTIRADIO
099
099 8801816
MASSAFRA
TA
R.PUGLIA PARROCHIALE - IN BLU 101,7
099 5921424
099 5921127
SAN GIORGIO JONICO
TA
R.RAMA MANDURIA - R.DONNA
97,1
099 9793458
099 9791808
MANDURIA
TA
RADIO SACRA FAMIGLIA
102,15
080
080 4832223
MARTINA FRANCA
TA
RADIO TARANTO ESPLOSIVA
98,1
099
099 375001
TARANTO
TA
RADIO TARANTO STEREO
93,7
099 7325436
099 7329982
TARANTO
TA
RADIO TELE MANDURIA
101,6
099 8795113
099 8795113
MANDURIA
TA
RETE UNO NETWORK
92,1
099 9793196
099 9796923
MANDURIA
TA
STUDIO 100 RADIO
87,85-100,00
099 4716330
099 4716555
STATTE
TA
ANTENNA BRUZIA
88,80-89,60
0984 76988
0984 76510
COSENZA
CS
CIROMA - GLOBAL RADIO
105,7
0984
0984 28250
COSENZA
CS
COMETA RADIO
92,00-96,00-99,00-107,40 0983 887666
0983 886664
CORIGLIANO CALABRO
CS
JONICA RADIO
93,30-102,90
0981 956372
0981 956007
TERRANOVA DA SIBARI
CS
LATTE MIELE - CANALE 10
103,20-103,50
0984
0984 33347
COSENZA
CS
PRIMA RADIO
98,7
0984 76988
0984 76510
COSENZA
CS
R.L.B. RADIO LIBERA BISIGNANO 89,20-100,30-104,30
0984 401942
0984 401940
RENDE
CS
RADIO ACHERUNTIA
0984 941600
0984 955504
ACRI
CS
Monitor n° 275 - Novembre - 2008
91,60-92,30
27
T I T O L O
28
S E Z I O N E
Emittente
frequenze
Fax
telefono
località
RADIO ANTENNA 35 SPIXANA
89,50-97,00
0984
0984 953597
SPEZZANO ALBANESE
RADIO ARBERESHE
94,5
0984
0984 956326
SAN DEMETRIO CORONE
CS
RADIO BETHEL
91,50-93,00
0984 35785
0984 31846
ROGLIANO
CS
RADIO CENTRALE CARIATI
98,2
0984
0984 91515
CARIATI
CS
RADIO CENTRALE FM
100,00-104,00
0984 36802
0984 36800
COSENZA
CS
RADIO CITTA’
97,30-104,80
0984
0984 641115
MARANO MARCHESATO
CS
RADIO COSENZA NORD - R.T.S.
98,40-102,20
0984 467172
0984 467171
RENDE
CS
RADIO COSENZA NORD II° RETE
101
0984 468707
0984 468091
RENDE
CS
RADIO DIMENSIONE DANCE
93,00-105,30
0982 999485
0982 999485
CETRARO MARINA
CS
RADIO FLASH SUD
89,00-90,00
0984 961239
0984 982212
MARZI
CS
RADIO IMMAGINE
93,70-105,00
0982 613222
0982 611079
PAOLA
CS
R. ITALIA ANNI 60 - RADIO STELLA 87,50-100,10
0985 84450
0985 84450
MARINA DI BELVEDERE
CS
RADIO LUNA GRANDI SUCCESSI
0984 33347
0984 33347
COSENZA
CS
RADIO MANDATORICCIO STEREO 96,00-104,40
0983 994168
0983 994168
MANDATORICCIO
CS
RADIO NORD CASTROVILLARI
94,6
0981 22560
0981 22560
CASTROVILLARI
CS
RADIO ONDA SUD BELVEDERE
95,00-107,90
0985
0985 899189
MARINA DI BELVEDERE
CS
RADIO ONE SCALEA
101,8
0985
0985 90218
SCALEA
CS
R.POPOLARE DI COSENZA
105,3
0984 951431
ROGLIANO CALABRO
CS
RADIO PUNTO SUD
93,30-93,50-93,60-98,10
0985 21285
SCALEA
CS
0985 91390
provincia CS
RADIO RAGHJAYDA
102,3
0983 512819
0983 512819
ROSSANO SCALO
CS
RADIO ROSSANO CENTRO
90,65-90,35
0983
0983 516001
ROSSANO SCALO
CS
RADIO SHPRESA - EUROPA 1
92,30-95,00
0984 956208
0984 956033
SAN DEMETRIO CORONE
CS
RADIO SOUND COSENZA
91,60-100,60
0984 76988
0984 73084
COSENZA
CS
RADIO VOCE AMICA
104,05
0985
0985 6690
VERBICARO
CS
CALABRIA NETWORK - Margherita 93,10-103,80
0968 432580
0968 430350
LAMEZIA TERME
CZ
RADIO BORGIA SUPERSONIC
88,30-88,70
0961 951430
0961 951430
BORGIA
CZ
R.CATANZARO 104-LATTE MIELE
104,6
0961 792786
0961 792489
CATANZARO
CZ
R.CATANZARO CENTRO-BLU SAT
93,30-107,10
0961 725523
0961 701215
CATANZARO
CZ
RADIO CATANZARO CLASSIC
88,30-104,20
0961 550395
0961 774663
CATANZARO
CZ
R.CITTA’ STEREO - ITALIA ANNI 60 94,50-95,50
0968 27381
0968 442734
LAMEZIA TERME
CZ
RADIO CLIP SOVERATO
97,30-98,50
0967 522548
0967 521675
SOVERATO
CZ
RADIO ENNE LAMEZIA
88,90-92,10-92,20-97,80
0968 432580
0968 430350
LAMEZIA TERME
CZ
RADIO JUKEBOX
89,90-100,70-104,2-104.6 0968 432580
0968 430350
LAMEZIA TERME
CZ
RADIO SIMPATIA
92,50-93,90-104,20
0968 432580
0968 430350
LAMEZIA TERME
CZ
RADIO STUDIO 97
89,7
0968 76820
0968 76688
CORTALE
CZ
R.VALENTINA - RETE 8 NETWORK 96,10-100,60
0967
0967 22116
SOVERATO
CZ
CANALE 9 ITALIA
0962 902111
0962 20000
CROTONE
KR
NOVE NOVE NET VIDEO CALABRIA 88,00-99,00
0962 902448
0962 26444
CROTONE
KR
RADIO ANTENNA JONICA
0962 88123
0962 88123
STRONGOLI SCALO
KR
RADIO DIFFUSIONE PAGLIARELLE 96,80-102,30
0962
0962 47091
PETILIA POLICASTRO
KR
RADIO EVANGELO
104,90-105,10
0962
0962 799893
ISOLA DI CAPO RIZZUTO KR
RADIO LACINIA 96
96,1
0962
0962 903023
CROTONE
KR
RADIO STUDIO 97
97,10-101,40
0962 21276
0962 28068
CROTONE
KR
TELE RADIO CROTONE INT’L
92,90-101,00
99,50-102,00 90,00-98,30
0962 902111
0962 20000
CROTONE
KR
Antenna FEBEA - Circuito MARCONI 100,30-100,60
0965 898989
0965 811338
REGGIO CALABRIA
RC
ITALIANA RADIO
0964 342095
0964 342095
SIDERNO
RC
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S E Z I O N E
PROMORADIO NETWORK GERACE 92,05
0964
0964 356325
GERACE
RC
RADIO ACTIVITY STUDIO 54
91,4
0965 60008
0965 60008
BOVALINO
RC
RADIO AMICA
89,20-103,50
0966 55996
0966 55996
GIOIA TAURO
RC
RADIO DEE JAY CLUB STUDIO 54
101,80-106,50
0964
0964 29764
LOCRI
RC
RADIO ECO SUD
93,00-100,00
0966
0966 661781
CITTANOVA
RC
RADIO ENERGY
88,30-90,00-105,50
0965
0965 893434
REGGIO CALBRIA
RC
RADIO ERRECI INTERNATIONAL
99,10-103,30
0965 651876
0965 651050
REGGIO CALABRIA
RC
RADIO EVANGELO
104,30-107,70
MELITO PORTO SALVO
RC
RADIO FANTASY DOUBLE M
103,10-106,00
0964 732701
0964 732701
MONASTERACE
RC
RADIO GAMMA GIOIOSA
92,50-94,50
0964 53646
0964 53646
GIOIOSA JONICA
RC
RADIO GIOIOSA MARINA 104
103,90-108,00
0964
0964 416103
GIOIOSA MARINA
RC
RADIO KING INTERNATIONAL 90 90
0966 21355
0966 22917
PALMI
RC
R.LASER 90 - LATTEMIELE
0965 811248
0965 898989
REGGIO CALABRIA
RC
0966
0966 870222
OPPIDO MAMERTINA
RC
88,7
RADIO M (MESSIGNADI)CALABRIA 94,2 RADIO PIENEZZA DI VITA
88,2
0966
0966 385575
PALMI
RC
RADIO QUARTIERE UNO
89,20-89,50
0966 902388
0966 902389
BRUZZANO ZEFFIRIO
RC
R.ROCCELLA JONICA - POPOLARE 94,8
0964 866600
0964 84603
ROCCELLA JONICA
RC
RADIO SOLE
93,20-100,50
0964
0964 22431
LOCRI
RC
RADIO STUDIO 95
100,10-100,70-102,80
0965 781772
0965 781502
MELITO PORTO SALVO
RC
0964 380260
0964 380260
SIDERNO
RC
RADIO TELE SIDERNO LA COMETA 103,5 RADIO TERME
98,4
0964 312165
0964 312165
ANTONMINA
RC
RADIO TOURING 104 - CNR
101,10-103,70-104,40
0965 354499
0965 354401
REGGIO CALABRIA
RC
RADIO VENERE
87,55-98,00
0964
0964 670368
BOVALINO
RC
RADIO 2000
99,00-103,70
0963 43433
0963 42025
VIBO VALENTIA
VV
RADIO GABBIANO VERDE
98,8
0963 84372
0963 81733
NICOTERA
VV
RADIO ONDA VERDE
98,00-99,20
0963 43379
0963 45501
VIBO VALENTIA
VV
RADIO SERRA 98
98,00-100,50
0963 72215
0963 71669
SERRA SAN BRUNO
VV
0963 592715
0963 592715
VIBO VALENTIA
VV
TELE R. SPERANZA SAN GIUSEPPE 98,4
Nel numero 270 di MonitoR sono state pubblicate le emittenti delle regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia. Nel numero 271 quelle di Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise. Nel Numero 272 quelle di Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto, Emilia, Liguria. Nel Numero 273 quelle di Toscana, Marche, Campania, Basilicata Nel prossimo numero Sicilia e Sardegna Richiedete in redazione i numeri mancanti: info@monitor-radiotv.com
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T I T O L O
Mediaset segna il goal della vittoria con StorNext di Quantum In Italia il calcio è veloce e pieno di passione – i tifosi paganti vogliono assistere all’azione con tagli, flashback e replay durante la partita stessa. Mediaset, sinonimo di Champions League, con l’aiuto di Quantum fornisce in tempo reale contenuti così rapidi e agili da creare l’atmosfera di un evento dal vivo. 30 L’uso di flussi di lavoro senza nastri in un ambiente di produzione ha avuto
S E Z I O N E
fra i suoi pionieri Mediaset, che è una delle poche grandi emittenti ad avere implementato una soluzione completamente digitale. Il flusso di lavoro senza nastri ad alte prestazioni basato attorno a StorNext di Quantum permette a più registi di estrarre e montare contemporaneamente il contenuto da una fonte live per creare spezzoni da trasmettere in tempo reale. Allo stesso tempo il sistema fornisce un’infrastruttura di storage HD Ready che fa risparmiare denaro, ottimizza i dischi ad alte prestazione e fornisce protezione dei contenuti per archivi multipetabyte nearline e a lungo termine.
Soddisfare le richieste di un utilizzo intelligente Con il suo pilone d’antenne che domina la skyline milanese, Mediaset è uno dei principali network di televisione commerciale in Italia. Il Gruppo Mediaset opera su televisione analogica generalista via etere (Canale 5, Italia 1 and Retequattro), gestione dell’infrastruttura di trasmissione (reti
analogiche, digitali, DVB-H), canali tematici gratuiti su digtale terrestre (Boing, Mediashopping) e digitale terrestre pay-per-view (calcio, film, teatro ed eventi). Fondata nel 1992 da Silvio Berlusconi, Mediaset ha utili di 2.751,5 milioni di euro.
Da server video discreti a un filesystem condiviso in tempo reale Come si bilanciano le richieste di un flusso di lavoro senza nastri – dall’acquisizione all’archiviazione – con i bisogni di uno storage ad alte prestazioni abbordabile? Questo è il dilemma che ha dovuto affrontare Mediaset. Passando a StorNext e spostando i canali che generano più fatturato su un flusso di lavoro digitale senza nastri, Mediaset sta ottimizzando le attività di contenuti che occupano molti petabyte, potenziando le prestazioni in emissione e semplificando l’architettura a costi ridotti. Il software combina condivisione dei dati ad alta velocità con una manutenzione abbordabile dei contenuti, permet-
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MONITOR magazine
Un sistema completo di informazione per il broadcast radiotelevisivo Rivista: distribuita in abbonameto e presso le principali fiere in Italia e nel mondo Siti web: www.convergenza.tv - italiano www.monitorradio.tv - inglese 3.700 visitatori al giorno che consultano oltre 850.000 pagine web al mese
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Da 30 anni al servizio degli operatori della radio e televisione in Italia Monitor n째 275 - Novembre - 2008
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“Mediaset sta utilizzando questo ambiente di storage multilivello per gestire a costi contenuti ampie quantità di contenuti multi-petabyte e consentire un flusso di lavoro 32 senza nastri – su tutto il cliclo dall’acquisizione in diretta all’archiviazione.” Mauro Cassamagnago, Direttore tecnologico, Mediaset “StorNext File System gioca un ruolo significativo nel migliorare il flusso del lavoro di trasmissione e ridurne la complessità. Funziona come un hub per lo storage dei nostri contenuti, con acquisizione, inserimento, editing e riproduzione eseguiti tutti in maniera trasparente tramite un ambiente di storage consolidato.” Luca Cattaneo, Mediaset
S E Z I O N E
tendo a Mediaset di creare un’infrastruttura scalabile, flessibile e consolidata che garantisce un’esecuzione più rapida e semplice delle operazioni lungo il flusso di lavoro. Naturalmente l’azienda sa di poter confidare che i contenuti siano protetti da un’infrastruttura altamente robusta e protetta – fra cui un archivio intelligente su nastri Quantum. Sino a poco tempo fa Mediaset si affidava a server video tradizionali per memorizzare e riprodurre il materiale da trasmettere, in particolare le partite di calcio del campionato nazionale, della Champions League e squadre illustri quali AS Roma e AC Milan. Si tratta di un ambiente che si muove velocemente e richiede la registrazione e l’editing degli eventi live in tempo reale, replay istantanei e la riproduzioni di azioni chiave e moviole – tutto tramite joggling, shuttling e riavvolgimenti. Il risultato di tanto affidamento ai server video era una costante proliferazione di server – ciascuno con il proprio ambiente di storage separato. Deciso a trovare un approccio più semplice e flessibile alla condivisione dei dati ad alta velocità, Mauro Cassamagnago, il direttore tecnologico di Mediaset, ha cercato una soluzione di gestione contenuti che migliorasse la qualità dello storage e della riproduzione. “Avevamo già un’infrastruttura Fibre Channel completa da 50 terabyte, e la soluzione più facile sarebbe stata acquistare altro storage, ma il nostro obiettivo era di ridurre la complessità, non di aumentarla,” ha dichiarato Cassamagnago. “Un filesystem condiviso avrebbe creato un hub centrale per la memorizzazione e la condivisione dei contenuti, dando a ciascun server Mediaset accesso diretto alla somma dei contenuti per trasmetterli più velocemente.” Il primo passo è stato installare Media Power Hi-Lites per la produzione e riproduzione di segmenti scelti, che comprende applicativi di rete, storage, log ed editing. La tecnologia senza nastri video permette ai registi di Mediaset di tagliare, montare e riprodurre mentre il sistema continua a registrare, ed è adatto per tutti gli ambienti calcistici in diretta e quasi-
diretta. Per affrontare il problema di un filesystem condiviso e completare l’ambiente Hi-Lites, Mediaset ha scelto StorNext di Quantum. “La ragione della scelta di StorNext è stata logica. Volevamo il miglior sistema di archiviazione digitale ad alte prestazioni sul mercato,” ha detto Cassamagnago
Ottimizare le procedure di lavoro Il software di gestione dati StorNext File System è stato implementato da Mediaset per ottimizzare le procedure di lavoro aziendali e consentire una condivisione dei dati più veloce – tutto tramite un pool condiviso di contenuti accessibili a tutti gli studi di montaggio. Prendendo per esempio le trasmissioni di calcio in diretta, il team di registi di Mediaset può sfruttare l’archivio digitale condiviso per passarsi segmenti premendo un solo pulsante, editare i contenuti e fare replay di goal, marcature od ogni altro momento saliente della partita in tempo pressoché reale. “Il flusso di lavoro senza nastri – dall’acquisizione in diretta all’archiviazione, è reso possibile dal filesystem condiviso di StorNext,” ha dichiarato Cassamagnago. “Mediaset sta adottando questo ambiente di storage multilivello per gestire grandi quantità multi-petabyte di contenuti contenendo i costi e semplificando l’architettura grazie al File System integrato di Quantum e lo Storage Manager.” Ciò che rende StorNext tanto speciale è come riesce a gestire più tipi di storage – fra cui Fibre Channel, SAS, SATA e nastri LTO per l’archiviazione a lungo termine – comprendendo le affinità. Tali affinità guidano i dati nel filesystem sino a un dispositivo a dischi specifico e possono essere usate per spostare gli importanti file a throughput elevato di Mediaset su un volume su disco Fibre Channel mentre i file temporanei possono essere memorizzati in una directory legata a un disco SATA. Gli utenti e gli applicativi non vedono questa operazione: vedono semplicemente la struttura delle directory nel filesystem.
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T I T O L O Un hub per la memorizzazione dei contenuti “Lo StorNext File System gioca un ruolo importante nel migliorare i nostri flussi di lavoro di trasmissione e ridurre la complessità,” ha detto Luca Cattaneo, sistemista di Mediaset. “Funziona come un hub per lo storage dei nostri contenuti, con acquisizione, inserimento, editing e riproduzione eseguiti tutti in maniera trasparente tramite un ambiente di storage consolidato. Il fatto che si basi su un’architettura a sistemi aperti ci dà inoltre la flessibilità di adottare nel flusso di lavoro qualsiasi hardware o applicazione ci servano.” E non finisce qui. Per completare questa dinamica infrastruttura di condivisione file ad alte prestazioni, Mediaset ha poi implementato StorNext Storage Manager di Quantum. Mediaset ha tre linee principali di storage: il server “in onda”, il server “nearline” e lo storage d’archivio, ciascuno dei quali si basa sull’importanza dell’urgenza della trasmissione. L’archiviazione aiuta a contenere i costi di storage spostando i dati dallo storage primario ai livelli di storage secondario a costo ridotto. Ciò permette agli utenti di ridurre la quantità di costoso disco primario utilizzata e utilizzare invece dispositivi di storage più abbordabili per quei contenuti usati di rado. I contenuti in archivio vengono mantenuti in condizione di preallarme e sono accessibili agli utenti, in modo da potere essere riutilizzati per futuri progetti redditizi. Usando StorNext Storage Manager Mediaset sta sfruttando lo spostamento automatico e trasparente dei dati fra vari dispositivi oltre che la gestione dei dischi SCSi e SATA e dei dispositivi di storage d’archivio su cui vengono memorizzati i dati di trasmissione. I livelli di storage vengono virtualizzati, in modo che lo spostamento dei dati non li danneggi e il personale non si debba più preoccupare di dove si trovino i dati stessi. “Storage Manager porta il nostro archivio digitale integrato a un nuovo livello di prestazioni e qualità di trasmissione, dice Cattaneo. “Possiamo riprodurre velocemente eventi in diretta fiduciosi che i dati si trovino in un ambiente di sto-
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rage gerarchico a basso costo e altamente stabile.” Parte del motivo di tale fiducia è il fatto che Mediaset stia adottando anche un archvio d’impresa intelligente Quantum Scalar i2000 come parte della propria strategia di archiviazione e protezione dati. La soluzione offre a Mediaset la massima densità e flessibilità – il tutto in un sistema integrato di facile impiego. L’azienda può essere sicura che i dati siano protetti. Per Mediaset si tratta di una risorsa inestimabile, specialmente poiché nei prossimi anni l’azienda sta prevedendo di scalare l’infrastruttura a un petabyte, mantenendo più di 75.000 ore di dati trasmessi online. Cassamagnago è soddisfatto dei risultati. “Standardizzandoci su di una soluzione di storage unificata di Quantum, Mediaset sta accedendo velocemente ed efficacemente a spezzoni di trasmissioni importanti nonostante le scadenze strette. L’unione con Quantum sta rendendo il processo di riproduzione per Mediaset più flessibile e migliora le prestazioni complessive.” www.quantum.com
Raccontare l’avventura, edizione 2009 Si terrà anche quest'anno nell'ambito della 57° edizione del Trento Filmfestival, la 4° edizione di “Raccontare l'avventura” promossa dal TrentoFilmfestival, ZeLIG scuola di documentario e con la collaborazione di Format. L'iniziativa è rivolta a filmakers che vogliono perfezionare le proprie conoscenze sulla scrittura e presentazione di un progetto di film documentario. Ogni corsista partecipa al workshop sviluppando un proprio progetto con la guida di due noti professionisti del settore: Edoardo Fracchia (autore, produttore e regista con una lunga esperienza maturata soprattutto nel tutoring dello sviluppo e produzione) e Stefano Tealdi (uno dei più importanti produttori italiani di
documentari con importanti produzioni e incarichi a livello internazionale). Il lavoro è strutturato in diverse tappe che partono dalla scuola ZeLIG di Bolzano per finire a Trento, durante le giornate del FilmFestival: * Bolzano, 21-22 febbraio 2009 (presso ZeLIG): Introduzione allo sviluppo del progetto * marzo e aprile 2009 (e-learning): La scrittura del progetto * Trento, 27-28-29-30 aprile 2009 (presso Format): La preparazione di un pitching * Trento 1 maggio 2009: Pitching forum Al laboratorio sono ammessi 10 partecipanti con un progetto da sviluppare + 10 osservatori (o secondo partecipante). Il costo è di 250 euro per partecipanti con progetto e 150 euro per gli osser- 33 vatori. Vengono ammessi progetti di film documentari che hanno qualche legame con l'avventura umana e l'esplorazione di luoghi e situazioni, con lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente, che rechino un contributo alla conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti umani, storici e sociali. www.zeligfilm.it
IED.TV è online L’Istituto Europeo di Design lancia un nuovo progetto multimediale, un canale televisivo personalizzato per dare visibilità ai contenuti e alla creatività prodotti all’interno del network. Progetti di tesi, interviste ai docenti, spot, reportage di eventi, animazioni e trailer rappresentano il palinsesto di IED.TV. In questo modo IED si riconferma come istituto di formazione attento alle nuove tendenze e in grado di muoversi attraverso i nuovi canali della comunicazione. Per la felicità della generazione iPod i contenuti video
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sono disponibili anche in podcasting. Grazie alle potenzialità del canale internet i creativi di domani godranno di una notevole visibilità, dimostrando il proprio talento e rendendo pubbliche le competenze acquisite durante il percorso formativo. L’obiettivo infatti è quello di valorizzare l’ingegno e le potenzialità degli studenti attraverso la visione dei loro 34 lavori. In questo senso IED TV può essere considerata come un portfolio on line, che segue il filone della già esistente gallery di progetti cliccabile dal sito ufficiale IED. IED.TV è la maniera più immediata per conoscere le attività dello IED. La piattaforma permette di consultare l’archivio di audiovisivi prodotti in occasione di corsi, progetti speciali, workshop, eventi e seminari organizzati dalle sedi del gruppo. La filosofia che IED.TV segue è quella dei social network, ovvero dare la possibilità alla community on line di votare i migliori video, riprodurli più volte, condividerli con i propri amici, allargare le proprie conoscenze. IED.TV può essere esplorata per canale di interesse (Moda, Design, Arti Visive e Comunicazione), per sede IED, per parole chiave e permette di visionare i video in anteprima o a pieno schermo in alta qualità (HD). L’aggiornamento dei contenuti viene assicurato grazie ad una redazione diffusa costituita nelle sette sedi IED (Milano, Roma, Torino, Venezia, Madrid, Barcellona e San Paolo) e coordinata dal Centro Servizi Internet. Partner dell’Istituto Europeo di Design
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in questa nuova sfida è LSVMultimedia, l’azienda di Luca e Sergio Valsecchi, diplomato IED nel 1997, corso sperimentale di Computer Grafica. www.ied.it
Banda larga: si riducono le differenze tra i paesi UE La penetrazione della banda larga in Europa è in continua crescita: è infatti passata dal 18,2% di luglio 2007 al 21,7% di luglio 2008. È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla Commissione europea, che rileva inoltre che il divario tra i paesi dell'UE si sta restringendo (28,4 punti percentuale a luglio 2007 rispetto a 27,7 dello scorso luglio). Con un aumento di 17 milioni di linee fisse a banda larga nell'arco di un anno, i dati mostrano una maggiore diffusione e velocità di Internet ad alta velocità, mentre la banda larga mobile sta cominciando a prendere piede, con una penetrazione del 6,9%. Tre quarti delle linee a banda larga dell'UE possiedono una velocità di scaricamento minima di 2 milioni di bit al secondo (Mbps), sufficiente, ad esempio, per poter accedere alla televisione via Internet. "La crescita della banda larga continua a essere sostenuta e i paesi dell'UE in cui è maggiormente diffusa restano leader mondiali sotto questo
aspetto", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per le telecomunicazioni. "Inoltre, sono lieta che altri paesi europei stiano recuperando terreno. Nell'ambito del piano europeo di ripresa economica che la Commissione ha presentato nel corso della settimana l'UE propone di destinare un altro miliardo di euro alle infrastrutture per i servizi internet ad alta velocità. Mi aspetto che queste misure supplementari, unite all'intenzione politica di insistere su una concorrenza effettiva e su una maggiore liberalizzazione del mercato, faranno sì che tutti gli europei potranno disporre della banda larga entro il 2010 e di servizi internet ad alta velocità per il 2015." I nuovi dati 2008 mostrano che, nonostante le ridotte prospettive di crescita dell'economia in generale, lo scorso anno la banda larga ha continuato ad espandersi in tutta l'Unione europea con un aumento del 19,3% tra luglio 2007 e luglio 2008. Il 1° luglio 2008 vi erano oltre 107 milioni di linee fisse a banda larga nell'UE, di cui 17 milioni di linee nuove a partire dal luglio 2007. Il tasso di crescita più elevato si è registrato a Malta (6,7 linee per 100 abitanti), in Germania (5,1 per 100 abitanti) e a Cipro (4,9 per 100 abitanti); il più basso è invece stato registrato in Finlandia (1,9 per 100 abitanti) e Portogallo (1,0 per 100 abitanti). A livello mondiale, la Danimarca e i Paesi Bassi continuano a essere i leader in materia di banda larga, con una penetrazione superiore al 35%. Nove Stati membri dell'UE (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia) hanno una penetrazione maggiore rispetto agli Stati Uniti, che secondo le statistiche OCSE del giugno 2008 si attestano al 25%. Il divario tra il paese che vanta la maggiore diffusione della banda larga (la Danimarca, con il 37,2%) e il fanalino di coda dell'Europa (la Bulgaria con il 9,5%) continua a essere significativo ma per la prima volta si sta restringendo (il tasso di penetrazione in Danimarca è stato del 34,1% nel luglio 2007, mentre in Bulgaria è stato del 5,7%).
Monitor n° 275 - Novembre - 2008