Portfolio Universitario by Nicola del Monaco

NI COLA DELMONACO P O R T F O L IO U N IVERSITARIO 2 0 13 -2 0 17

Introduzione

Questo portfolio contiene una selezione di progetti universitari elaborati a partire dal 2013, sviluppati sia individualmente che in gruppi composti da un numero di membri proporzionato alla complessitĂ del lavoro affrontato. Le occasioni di sviluppo di questi lavori coincidono con lo svolgimento di laboratori universitari, la prova finale della laurea triennale e la tesi magistrale. Questa eterogenea raccolta vuole mostrare gli ambiti tipologici, compositivi, e tecnologici che sono in grado di affrontare oltre a proporsi come brochure di sintesi del percorso accademico. Per ogni progetto, identificato con un logo, sono dedicate otto pagine d'immagini che lo descrivono e lo sintetizzano, accompagnate da una breve descrizione. La pagina che apre ogni progetto in questione si presenta come scheda introduttiva dove sono espressi (oltre al logo e il titolo) una descrizione di apertura al progetto, l'anno di realizzazione, l'occasione che ha portato allo sviluppo del lavoro e il QR CODE che conduce al link che mostra il progetto in tutta la sua completezza.

Nicola del Monaco architetto/designer via Luca Landucci 35, Firenze (FI) 50136, Italia (+39) 3271743729 nicoladelmonaco@hotmail.it Formazione 2017

Laurea Magistrale in Architettura (110/110) Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura - Via della Mattonaia 14, Firenze (Fi) 50121, Italia.

2013

Laurea Triennale in Scienze dell'Architettura (105/110) Seconda Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale “Luigi Vanvitelli” - Via San Lorenzo, Aversa (Ce) 81031, Italia.

2008

Diploma di Geometra (100/100) ISISS “Michelangelo Buonarroti” - Viale Michelangelo Buonarroti, Caserta (Ce) 81100, Italia.

Esperienze 2017

Collaboratore (Praticantato retribuito per abilitazione alla professione di architetto) "Breschistudio" di Alberto Breschi- Via Enrico Mayer 16, Firenze (FI) 50134, Italia. Architetto

2009

Collaboratore (Praticantato non retribuito per abilitazione alla professione di geometra) Studio Tecnico “AdA” di Geom.Alfonso D’Angelo - Via Mario Sena 27, Maddaloni (Ce) 81024, Italia. Geometra

2006

Collaboratore (Solo periodi estivi) Studio Tecnico “Arte Casa” di Geom.Salvatore De Rosa - Via Mario Sena 27, Maddaloni (Ce) 81024, Italia.

Workshop

2012

WorkShop Internazionale di Progettazione: Workin'on 04, "4aree x 4comuni sul litorale domitio" [Workin'on (Tutor: Tomas Ghisellini), Caserta (CE) 81100, Italia] Progettazione architettonica e urbana di quattro aree in quattro Comuni del Litorale Domitio.

2011

WorkShop Internazionale di Progettazione: Workin'on 03, "Demalling Caserta" [Workin'on (Tutor: Subhash Mukerjee), Caserta (CE) 81100, Italia] Riqualificazione dei centri commerciali dismessi nella provincia di Caserta.

Software

OS:

Windows

BIM:

Archicad 20, Revit 2017

Disegno: Rendering: Grafica:

Autocad 2017, Rhinoceros 5.0, SketchUp 2017, SketchBook pro 2017 3D Studio Max 2017, V-Ray 2 Adobe Suite CC (Acrobat, Illustrator, InDesign, Lightroom, Photoshop)

Certificati 3D Studio Max Rendering [Autodesk Authorized Training Center "Osnap" (Tutor: Armando Del Santo Via Nuova Marina 8, Napoli (Na) 80133, Italia.)] Corso per la renderizzazione di modelli 3D (con Software 3D Studio Max.

Certificato ECDL [European Computer Driving Licence Foundation, Caserta (CE) 81100, Italia] Pubblicazioni Firenze - Beograd - Firenze Catalogue 2015 Opuscolo che presenta le opere degli studenti sviluppate nel corso dell'anno 2014-2015.

Altro

Graphic design, fotografia digitale e analogica.

CONTENUTI

2013

2015

PROVA FINALE TRIENNALE

LABORATORIO DI STRUTTURE

LABORATORIO DI CITTÃ&#x20AC;

2016

2017

LABORATORIO DI RESTAURO

LABORATORIO DI AMBIENTE

TESI MAGISTRALE

LA CITTÀ DEL MARE 2013 Pianificazione del masterplan e progettazione del Rettorato universitario nella Città del Mare a Castellammare di Stabia. PROVA FINALE TRIENNALE

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I progetti dell'esperienza didattica di "Città del Mare" sono legati ad un'esigenza reale, ovvero quella di recuperare il porto commerciale di Castellammare di Stabia, misurandosi con la città esistente. La naturale vocazione di questi luoghi potrebbe essere assecondata adottando una duplice strategia: da un lato il processo di rinnovamento indirizzato al recupero delle preesistenze architettoniche presenti in città, dall'altro attraverso un'operazione più ambiziosa che coinvolge il vecchio porto commerciale. In questa direzione, l'ipotesi di masterplan generale, che recupera i magazzini Fincantieri e l'antico manufatto delle cordiere, prevedono una radicale trasformazione dell'antico porto di Castellammare di Stabia. Il masterplan immagina di considerare il porto commerciale, liberato dalle preesistenze dismesse o in dismissione, una vera e propria area di "nuova fondazione" per la città e di reinvenzione del suo rapporto con il mare. Edifici d'interesse pubblico, strutture per il turismo, per la ricerca, per lo sport e per il tempo libero, insieme ad un parterre continuo e libero di spazio pubblico commerciale. In questo contesto si inserisce il nuovo rettorato universitario.

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figura a pagine 12-13: vista del rettorato figura a pagine 14: piante e prospetto figura a pagine 15: vista della corte interna figura a pagine 16-17: vista della corte interna

FABLAB 2015 Progettazione di un FabLab per la sperimentazione e la prototipazione nel polo universitario di Sesto Fiorentino. LABORATORIO DI STRUTTURE

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Il laboratorio A+S propone la progettazione di un luogo di prototipazione e nel contempo un laboratorio per la didattica. Il concept del progetto nasce da un'osservazione analitica del contesto e da un'analisi dei diversi modi di interpretare un edificio industriale. l'edificio vuole ricordare l'esterica di un magazzino o un deposito; un container industriale che si inserisce, quasi come fosse appoggiato, dall'alto nell'area di progetto con il suo involucro rompe l'istituzionalità e la serialità delle preesistenze. L'impianto è a pianta rettangolare, con l'accesso che avviene dai lati lunghi, in corrispondenza delle percorrenze date dagli insediamenti preesistenti. L'ingresso porta immediatamente all'ambiente della hall, in adiacenza ad essa c'è un'area ristoro. Dall'altra parte della reception c'è l'accesso diretto al "FAB". Questo, (come la hall) è servito da un servizi igienici ed un ripostiglio, con uno spazio per la gestione e l'utilizzo dei macchinari, oltre ad un magazzino per il ricovero degli attrezzi e dei materiali. lo spazio è servito da uno spazio di lavoro collettivo, posto alla quota del primo piano, il "LAB". Al primo piano, lungo il perimetro del ballatoio di percorrenza, sono disposte le aule, una biblioteca e i vari uffici.

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figura a pagine 20-21: vista del FABLAB figura a pagine 22: piante e sezione figura a pagine 23: sezione tecnologica figura a pagine 24-25: vista della corte interna

FIRENZE - BEOGRAD - FIRENZE 2015 Lavorare con rovine archeologiche romane e i resti della biblioteca nazionale serba bombardata nel 1941. LABORATORIO DI CITTÃ&#x20AC;

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Il Laboratorio A+C propone come spunto di riflessione il tema della memoria e dell'archeologia. La città è quella di Belgrado e ci troviamo nel luogo dove prima del 1941 sorgeva la Biblioteca Nazionale Serba che durante la seconda guerra mondiale fu bombardata dai tedeschi. Durante gli scavi per ripulire l'area dalle macerie sono emersi resti archeologici di età romana. L'intervento architettonico si pone come elemento di giunzione tra le due archeologie: le rovine della biblioteca e i resti romani. L'innesto del padiglione cerca di non alterare l'immagine contemporanea della biblioteca (lasciata così come si trova volutamente e solo ripulita dal degrado), e nel contempo si propone come l'elemento che consente la scoperta e l'osservazione di una nuova realtà passata, prima sconosciuta ai cittadini. L'elemento è realizzato con elementi prefabbricati in acciaio, ad esclusione della piatra superiore in cemento armato. Le piastre che contengono lo spazio sono "bucate" per consentire l'osservazione dei resti archeologici, tale scopo è assolto anche dall'utilizzo dei una griglia metallica come piano calpestabile più vicino alle rovine romane.

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figura a pagine 28-29: concept, assonometria e prospettiva dell'intervento figura a pagine 30: pianta figura a pagine 31: sezioni figura a pagine 32-33: particolare ed esploso tecnologico

EXPO AL GALLUZZO 2016 Progettazione di uno spazio espositivo con servizi annessi nel piano terra del palazzo Acciaiuoli, nella certosa del Galluzzo. LABORATORIO DI RESTAURO

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Il laboratorio A+R propone la progettazione di uno spazio espositivo, con una sala conferenze, aule di formazione e area ristoro, all'interno del piano terra del palazzo Acciaiuoli del complesso certosino del Galluzzo (FI). I'intervento cerca di rispettare i capisaldi del restauro moderno. Si è aggiunto all’interno del piano terra delle “scatole funzionali” che poggiassero sul preesistente definendo delle destinazioni d’uso. Lo spazio d’ingresso è adibito alla accoglienza dei visitatori. Il fulcro di quest’ambiente è una reception circolare che funge da info-point. Dalla hall si nota un volume che aggetta all’interno dell’ambiente. Immediatamente a sinistra dello spazio di ingresso c'è la sala adibita all'esposizione che si articola all’interno di volumi definiti solo da uno "scheletro". Il percorso espositivo termina nell’ambiente adiacente dove si trova uno spazio polifunzionale in cui si ha la possibilità di accedere ai servizi igienici, all'aula di formazione, ad uno spazio per i congressi ed ad uno per le riunioni. L'area ristoro rappresenta il simbolo dell’intervento. Si tratta di un volume in corten microforato, sovrapposto ad un altro in vetro.

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figura a pagine 36-37: vista esterna con nuovo ingresso figura a pagine 38: piante dell'intervento e vista della hall figura a pagine 39: vista del bar-caffetteria figura a pagine 40-41: vista dello spazio espositivo

DON CAMILLO & PEPPONE 2016 Recupero delle torri simbolo del quartiere di Detmerode e progettazione dell'edificio che servirÃ da "volano". LABORATORIO DI AMBIENTE

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L’intervento prevede come prima operazione la definizione di un masterplan la realizzazione di un percorso a mobilità lenta che continui quello già esistente che attraversa il parco al centro del quartiere. Nel parco sono previsti dei campi da gioco, un area per attività a corpo libero, giochi per i bambini e un area relax. I lavori di manutenzione straordinaria sugli edifici di Don Camillo e Peppone prevedono la realizzazione di un nuovo edificio “volano”. Tale edificio è dimensionato proprio rispetto ai flussi di spostamento degli abitanti. L’edificio è costituito da un piano terra adibito a box e da quattro piani di alloggi realizzati con la tecnologia x-lam con la distribuzione garantita da un ballatoio. Il progetto su Don Camillo e Peppone prevede la riqualificazione dell’attacco a terra delle torri, nonchè la realizzazione di uno spazio pubblico caratterizzato da una piastra in acciao. Agli edifici si è dato un basamento "pieno" e un coronamento più leggero. Inoltre si è aggiunto un corpo scale esterno per adeguare l’edificio alle norme antincendio. In facciata si è rotto lo schema statico e monotono delle aperture per realizzare una composizione più movimentata. L’intervento di retrofit energetico prevede la realizzazione di un cappotto esterno.

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figura a pagine 44-45: vista delle torri "Don Camillo e Peppone" figura a pagine 46: schemi costruttivi, vista e prospetti delle torri figura a pagine 47: schemi costruttivi e prospetti dell'edificio "volano" figura a pagine 48-49: vista dell'edificio "volano"

HA-USING NA 2017 Recupero urbano e proposta di housing sociale in un quartiere della periferia nord di Napoli. TESI MAGISTRALE

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L’argomento principale alla base della tesi è la residenza sociale nel quartiere di Poggioreale, nella parte nord della città di Napoli, in un’area che è stata, già nei decenni precedenti, scenario di fenomeni di abitazione pubblica. Il percorso di progettazione mira a riqualificare il quartiere, migliorandone la qualità di vita sia urbana che privata, con il progetto di scenari resistenti al degrado e quindi durevoli nel tempo. L’occasione attuativa della riqualificazione si concretizza con l’ideazione di edifici di Social Housing. Le modalità abitative dei napoletani, hanno suggerito come concetto caratterizzante della progettazione del complesso residenziale, quello dell’architettura incrementale. Questa pratica diventa la soluzione più versatile per fornire la risposta alle varie esigenze abitative dei diversi ed eterogenei nuclei familiari che popolano il quartiere di Poggioreale, oltre che un modello applicabile in contesti differenti da quello napoletano.

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figura a pagine 52-53: vista della piazza urbana figura a pagine 54: pianta e prospetto con aggiunte figura a pagine 55: schemi tecnologici costruttivi figura a pagine 56-57: vista balcone/aggiunta

G R A Z I E

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