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alterra, di Alessandro Garbuio
accessori e LE arctic cat 2016
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YAMAHA
CAMBIA MARCIA yaMAHA YXZ1000R
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di Alessandro Garbuio
Gli appassionati si chiedevano da tempo come sarebbe stato un ssv estremo secondo Yamaha e il 1 settembre alle 19:00 la Casa dei tre diapason ha risposto alla domanda svelando il nuovo YXZ 1000R
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uattro video teaser hanno deliziato gli utenti nel corso degli ultimi mesi lasciando presagire che stava arrivando qualcosa di nuovo e destinato a far parlare di sé per molto molto tempo. Pochi i dettagli trapelati inizialmente, praticamente nessuno che riguardasse l’estetica, quasi tutti focalizzati su prestazioni, ciclistica e propulsore. Proprio quest’ultimo ha creato parecchio scompiglio: il primo 3 cilindri 12 valvole a benzina nella storia dei side by side! Si tratta di un motore sviluppato per le alte prestazioni con linea rossa a 10.500 giri/min con il limitatore tarato a 12.000 giri, rapporto di compressione 11,3:1 e 998 cc DOHC alimentato da tre grossi Mikuni da 41 mm e in grado di erogare 112 CV, “pochi” se paragonati alle cavallerie sviluppare dai motori turbocompressi di Polaris e Can-Am ma più che sufficienti per divertire alla grande e non solo. Infatti, come spesso Yamaha ci ha abituato, questi cavalli altro non sono che puledri dalle enormi potenzialità! L’intero progetto YXZ lascia ampi spazi di evoluzione che la stessa Casa sottolinea preannunciando, anche se non in maniera ufficiale, l’imminente arrivo di KIT con turbocompressore in grado di alzare la soglia della potenza massima dai 150 CV all’incredibile valore di 300 CV per la versione più spinta dell’elaborazione. Un enorme radiatore in alluminio dotato di ventola ad alta capacità si occupa del raffreddamento del propulsore anche nelle giornate più calde. L’aria fresca che alimenta il tre cilindri viene condotta a partire da un grosso filtro di aspirazione facilmente accessibile e composto da una parte in schiuma espansa e da una in carta per ottenere un flusso il più puro possibile e per consentire una manutenzione rapida ed economica. Ma non solo il motore fa discutere: debutta con l’YXZ anche l’inedito cambio sequenziale a 5 rapporti. Yamaha infatti ha stu-
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di Alessandro Garbuio
fanghi
“terapeutici�
renegade 1000 xmr
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focus | test Can-Am Outlander 1000 6x6 XT
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divertiti e lavora di Giorgio Carletti
Concepito come un vero compagno di lavoro il modello 6x6 è stato sviluppato sulla piattaforma G2 e adotta un motore Rotax da 1000 cc con 82 CV di potenza
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l nuovo Outlander 6x6 si presta a tutte quelle attività lavorative dove le caratteristiche veicolo tutto terreno e capacità di portata importante sono le principali esigenze richieste dall’utente. Pratico, intuitivo, comodo, utile e persino, dulcis in fundo, “fico”. Questo è a tutti gli effetti un mezzo polivalente, ideale per i sentieri angusti se lo si usa in montagna dove i terreni molto sconnessi
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globetrotter | can-am adventure 2015 - Scurano (PR)
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can-am community
La seconda edizione dell’evento riservato ai possessori di quad e side by side Can-Am si è svolto il 6 settembre nei pressi di Scurano (PR) di Francesco Baldassarri
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uest’anno BRP Italy ha chiesto la collaborazione del Motoclub Bazzano per offrire a tutti un’esperienza unica tra i sentieri che hanno reso celebre la Night Ride in tutta Europa. La partenza è prevista per domenica 6 settembre alle 9, ma molti dei partecipanti han-
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burnout | Mondial du Quad Pont de Vaux - Francia
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Podio
(anche) italiano La 28a edizione del Mondial du Quad si è conclusa con un grande successo italiano e un podio più che meritato
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uccesso di pubblico e di piloti iscritti che quest’anno, rispetto alle scorse stagioni, sottolineano ancora una volta l’appeal internazionale di questo evento, sempre più importante da un punto di vista agonistico e mediatico. Ma questa edizione non sarà ricordata per questo, o non solo per questo, nel nostro Paese ma soprattutto per il podio che il trio Andrea Cesari, Simone Mastronardi e Mauro Perazzolo ha conquistato in terra francese, battendo piloti internazionali e suggellando il proprio nome
burnout | Transanatolia Turchia
di Antonio Ammiragli, foto di APPhotosport
promessa mantenuta Nel corso della sua breve storia, siamo alla sesta edizione, il TransAnatolia è diventato uno dei rally raid leader del mondo. E pensare che tutto è nato da una semplice escursione turistica di un olandese che con una macchina e sei quad, dopo un giro lunghissimo pensa: “ma perché non organizzare un Rally”
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