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CLASSIFICAZIONE ITINERARI
SEI REGOLE PER L’ESCURSIONISTA
T = ESCURSIONISTICO – TURISTICO Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale, o turistico – ricreativo.
1. Per le tue escursioni in montagna, scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da visitare. Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti e conserva l’energia per il ritorno.
5. Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che rischiare l’insidia del maltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature. Studia preventivamente itinerari altenativi al rientro.
UDINE - VENEZIA
E = ESCURSIONISTICO SENZA DIFFICOLTA’ Sentiero privo di difficoltà tecniche, che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, militati, di accesso a rifugi, di collegamento fra valli.
2. Provvedi ad un equipaggiamento ed abbigliamento consono all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.
6. Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie. Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna.
EE = PER ESCURSIONISTI ESPERTI Sentiero che si sviluppa in zone impervie, con passaggi che richiedono all’escursionista una buona base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati, con infisse funi e corrimano e brevi scale, che però non snaturano la continuità del percorso.
3. Di preferenza non intraprendere da solo un’escursione in montagna e, in ogni caso, lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno. 4. Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo.
7. In caso di necessità chiama il Soccorso Alpino utilizzando il 118. Le cartine sono puramente indicative, hanno esclusivamente valenza grafica, si consiglia di dotarsi di una cartografia specifica ed aggiornata. La fruibilità dei percorsi segnalati è garantita da metà maggio a ottobre.
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nassa e si prende a sinistra seguendo le indicazioni per malga Confin. Seguendo la strada cementata o le scorciatoie che tagliano i tornanti si esce dal bosco di faggio incontrando, a quota 1130 m circa, una traccia che si stacca sulla destra e conduce direttamente alla panoramica insellatura di malga Confin. Dalla malga si riprende lo sterrato di servizio in lieve discesa e in breve si raggiunge la piccola insellatura poco sotto la quale sorge casera Ungarina (m 1296), dove il panorama si apre anche verso Venzone e la valle del Tagliamento. Si scende seguendo il sent. CAI 705, che, dopo un breve tratto rientra nel bosco. Inizia così il lungo aggiramento intorno al vallone del Gran Rio. Superati i resti dello stavolo Zuet, si
raggiunge il bivio al quale si abbandona il sent. CAI 705, che scende verso Venzone. Si prende a sinistra in direzione della chiesa di Sant’Antonio. Da qui il sentiero prende a calare decisamente compiendo una larga ansa, poi attraversa una bella dorsale erbosa, ed ecco che ci riporta esattamente al punto di partenza. SENTIERO SEGNALATO CAI Da Borgo Pragiel (m 250) il sent. CAI 705 sale a Borgo Mestrui (m 395) e prosegue in leggera salita, fino ad incontrare sulla destra il sentiero CAI 705a (m 885). Giunge poi allo Stavolo dal Zuet (m 1025) e prosegue a mezza costa fino alla Casera Ungarina (m 1296), da cui su strada forestale prosegue in breve sino a Malga Confin.
› DISLIVELLO SALITA: 1060 mt › DIFFICOLTÀ: E › TEMPO PERCORSO: 3.30 ore
Trekking, sulla cresta
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Il comune di Bordano ha ampliato da qualche anno la sua offerta di turismo naturalistico di qualità con la realizzazione del Sentiero Entomologico, un percorso guidato alla scoperta della piccola fauna del Paese delle Farfalle. Il tracciato si svolge alle pendici del monte San Simeone, il monte, che riassume quasi completamente la realtà ambientale delle Prealpi Carniche. Dieci cartelli, disposti lungo il percorso, guidano il visitatore alla conoscenza della fauna che vola in questi ambienti. Il percorso ha inizio nell’abitato di Bordano (m 236) con un primo cartello che illustra le peculiari caratteristiche del monte San Simeone guidandoci poi verso le case più a monte. Esaurita la strada asfaltata si entra in una fitta boscaglia, oltre la quale una comoda mulattiera si raccorda in breve
con la strada asfaltata che sale verso il monte San Simeone (m 410). Proseguendo a sinistra in leggera discesa, si giunge così al bivio con la strada che sale verso il monte Festa. Imboccare la rotabile lungo le pendici occidentali del San Simeone. In corrispondenza del quinto cartello si abbandona la strada per invertire decisamente direzione iniziando a scendere lungo un sentierino che si inoltra nuovamente nella boscaglia offrendo qualche scorcio sul sottostante lago di Cavazzo. Seguendo il tracciato ci si immette nel sent. CAI 838 che, scende dolcemente in direzione dell’abitato di Interneppo. Seguendo le indicazioni si prosegue verso Bordano e, dopo un’altra breve digressione su carrareccia, si rientra al punto di partenza.
CASA DELLE FARFALLE Di tutti i colori, forme e dimensioni, volano libere nella Casa delle farfalle di Bordano, vero e proprio museo vivente con specie provenienti dalle foreste di tutto il mondo. Aperta da marzo a ottobre. LAGO DEI TRE COMUNI Così chiamato perché sulle sue sponde sorgono i tre paesi di Cavazzo, Bordano e Trasaghis, il lago è il più grande del Friuli Venezia Giulia.
turalistico che si snoda lungo i sentieri intorno al paese e che richiede circa 4 ore per essere percorso. Le strade toccano luoghi ricchi di storia e di cultura montana per poi attraversare spazi di rara bellezza e ricchezza di tradizioni. Al ritorno a Stolvizza, il turista attento alla cultura del luogo potrà visitare
il Museo dell’Arrotino, o, scendendo a Prato di Resia, potrà recarsi al Centro visite del Parco delle Prealpi Giulie. Risalendo in auto potrà recarsi a borgo Lischiazze dove con una breve deviazione potrà ammirare le acque del Fontanone Barman nei pressi del paese.
INFORMAZIONI E DETTAGLI TurismoFVG Tarvisio tel +39 0428 2135 info.tarvisio@turismo.fvg.it › DISLIVELLO SALITA: 300 mt › DIFFICOLTÀ: T › TEMPO PERCORSO: 2.30 ore
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Il primo tratto del sentiero (851) segue il tracciato del sent. CAI 711, che sale dal Passo di Tanamea fino ad incontrare un bivio (m 1070) dove si svolta decisamente a sinistra. Qui inizia il sent. CAI 711a che, in leggera salita e con un lungo traverso porta a quota 1155 m dove una discesa svolta a destra e si immette su una ripida traccia tra enormi massi ed un fitto bosco di faggi. A quota 1300 m. il sentiero spiana leggermente, transita poco sotto una parete rocciosa, taglia diagonalmente a sinistra in leggera discesa, per poi sbucare su prati, dove già si può intravedere il ricovero sottostante. Sulla sinistra un grosso larice caratterizza la zona ed il tracciato che sale a leggere svolte fino a terminare sul piazzale antistante il Ricovero Montemaggiore
(m 1468). L’ex Ricovero militare Montemaggiore venne costruito tra il 1919 ed il 1913 da un reparto di Alpine del Battaglione Susa, assieme ad una compagnia di zappatori della Divisione Cremona. VARIANTE Il passo di Tanamea si può raggiungere in auto, oppure a piedi da Monteaperta, seguendo l’intero tragitto del sent. CAI 711. Da Monteaperta, oltrepassata la chiesa parrocchiale, si sale sulla destra fino al parcheggio.La mulattiera parte talgliando in orizzontale i prati e, oltrepassato un canale, aggira il Dosso Posar e Rio Gleria. Si continua in salita, inlotrandosi in fascia di bosco e a lente svolte si raggiungono i prati superiori, deviando in alto verso destra fino ad
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Chiusaforte Monte Patoc
Tratto del sentiero Italia Sentiero naturalistico Sentieri CAI 711-711a
Sentiero delle malghe Sentiero CAI 705-705a
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Da Passo Tanamea a ricovero Montemaggiore
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Sentiero naturalistico Sentieri CAI 620-644 una serie di stretti tornanti che superano un ripido tratto di costa (m 1220). La mulattiera prosegue spostandosi ancora verso destra e guadagna lentamente quota fino alle ultime svolte per la Sella Kriz (m 1529). Dalla sella, per cresta, si scende fino ad una leggera depressione, deviando poi bruscamente a sinistra per il sentiero che scende rapidamente verso un’ampia valletta, presso le rovine degli Stavoli Cuntia (m 1352). La traccia entra nella faggeta sottostante, puntando rapidamente verso il basso e, dopo una serie di sttretti tornanti, sbuca nei pressi di Casera Dimenon, dove, seguendo la pista di sci di fondo, si raccorda alla strada e quindi al Passo Tanamea (m 851).
Da Raccolana (m 380) parte il sentiero che costeggia il Fella verso nord, fino ad incontrare il sent. CAI 620 presso la confluenza del Fella con il Rio Patoc. Si segue il sent. CAI 620, risalendo il Rio Patoc, e giungendo alla località Patoc (m 709), in circa 1 ora e 30. Oltre a ripercorrere l’itinerario a ritroso, è possibile rientrare a Raccolana tramite il sent. CAI 644, che ha inizio poco oltre la borgata Patoc. Si sale rapidamente con stretti tornanti nel bosco, si transita vicino al vallone del Rio Slip e si prosegue passando vicino ad una fa-
Sentiero naturalistico scia rocciosa, per poi scendere rapidamente lungo un ripido tratto, che presto riprende un andamento più facile. Si supera la selletta boscosa che divide le due cime del Monte Jama (m 1167) e si prosegue nell’impluvio del Rio Agadoris. Compare quindi la mulattiera, che prende trasversale verso sinistra e scende a tornanti in una pineta. La pendenza si fa più marcata e inizia una rapida discesa a tornantini, in falso piano (attenzione a qualche breve tratto esposto), che porta ad affacciarsi sul versante meridionale del Monte Jama.
Aggirato il costone, si prosegue nella pineta e si segue la mulattiera fino a raggiungere le case di Raccolana.
INFORMAZIONI E DETTAGLI TurismoFVG Tarvisio tel +39 0428 2135 info.tarvisio@turismo.fvg.it › DISLIVELLO SALITA: 750 mt › DIFFICOLTÀ: E › TEMPO PERCORSO: 4 ore
Il percorso circolare permanente “Ta Lipa Pot” (in resiano “la bella strada”) con punto di partenza e arrivo nella frazione di Stolvizza, rappresenta un’occasione per entrare in contatto con l’ambiente, la cultura e la storia della Val Resia, costeggiando il torrente Resia. Si tratta di un itinerario na-
PARCO NATURALE REGIONALE DELLE PREALPI GIULIE 10.000 ettari di area protetta che corrono lungo la Val Resia. All’interno del parco l’EcoMuseo Val Resia offre 4 grandi percorsi che raggiungono uno dei quattro borghi più importanti della valle e che ccompagnano l’escursionista dentro il fascino della valle.
INFORMAZIONI E DETTAGLI
INFORMAZIONI E DETTAGLI
INFORMAZIONI E DETTAGLI
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Malghe Confin e Ungarina
Casera Ungarina è situata poco sotto una panoramica insellatura erbosa sul crinale che discende dallo Jôf di Ungarina in val Venzonassa. La casera è raggiungibile dalla rotabile della val Venzonassa attraverso il sentiero CAI 705 oppure tramite la pista che serve anche malga Confin. Oltrepassato Venzone in direzione nord, imboccare la rotabile che risale la val Venzonassa per qualche chilometro e parcheggiare l’auto in un piccolo spiazzo lungo la strada. Si prosegue a piedi lungo la rotabile, in leggera discesa e si oltrepassano il canalone ed una successiva galleria. Quindi la strada riprende quota fino ai i ruderi di borgo Maieron e alle case di Prabunello (m 763). Si sale ancora raggiungendo un ulteriore bivio segnalato, dove si lascia la pista della val Venzo-
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Sentieri tematici per escursioni da sogno Essere circondati da corone di vette, addentrarsi in boschi in cui grandi alberi respirano assieme a voi, percorrere radure dove in passato si avventuravano furtivamente i contrabbandieri, lasciarsi ammaliare da panorami che sembrano aprirsi sull’infinito. Compagni di questo viaggio attraverso scenari magici dove la natura regna incontrastata e si esprime con gioielli di alto valore ambientale, saranno laghi incantati, borghi alpini costruiti in legno e in pietra, antiche pievi e grotte. Una natura strepitosa, quella del Friuli Venezia Giulia, che potete scoprire attraverso i percorsi trekking, segnalati CAI, che trovate illustrati in questa mappa, che in particolare è dedicata alla zona del Tarvisiano.
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Trekking nel Tarvisiano
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Realizzato nell’ambito del progetto interregionale di sviluppo turistico L.135/01 “Alpi Estive”, col cofinanziamento del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, Presidenza del Consiglio.
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Progettazione e realizzazione: Five Zone Udine _ Cartografia: LAC Firenze _ Stampa: La Tipografica - Basaldella _ Edizione in lingua italiana stampata nel mese di febbraio 2011 Testi a cura dell’Agenzia TurismoFVG _ Fotografie: Archivio Turismo FVG, Archivio Casa delle farfalle di Bordano, Archivio Parco Prealpi Giulie, C. Beltrame, M. Crivellari, C. Costerni, M. Di Lenardo, Campone L. Gaudenzio, M. Milani, Pentaphoto, F. Pisani C. Spaliviero, M. Valdemarin, M. Verin.
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Creta Grauzaria
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1250
2187
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M. Sernio
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2120
Vinaio Allegnidis
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Rif. Tita Piaz
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Malborghetto
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Trischiamps
442
2075
La Maina
Valle
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Col Gentile
Bû
1967
M. Arvenis
T. Pontebbana
M. Cullar
Salino
Trelli
Piano d'Arta
T.
Lenzone
1441
1212
S.
M. Tamai
Ovaro
Rif. Einblat de Ribn
Sauris di Sotto
Velt
Priola
1999
Castoia
1959
1970
525
Mione
S a u r i s
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Sutrio
1740
M. Scinauz
1764
Dierico
M. Tersadia
Noiàriis
Luint
1901
1765
Rivo
572
Casaso
670
Lambrugno
Liariis
2077
Paluzza
Paularo
Clavais
Chialina
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Ovasta
M. Forchia
Rif. Losa
M. Zoncolan
602
Cercivento
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M. Pieltinis
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607
958
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Misincinis
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1857
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Treppo Carnico
Stalis
Villamezzo
1010
M. Salinchiet
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Il percorso ha inizio dal Passo Pramollo (m 1530), di fronte al laghetto, dove si imbocca il sent. CAI 504, che si inerpica in direzione nord – est su una strada cementata e in breve raggiunge Casera Auernig (m 1609). Tralasciando il primo bivio col sent. CAI 501, che sale al monte Corona, si prosegue sulla larga strada forestale. Il percorso continua con piccoli saliscendi e oltrepassa la Casera For, dove sempre su strada forestale (m 1480), si abbandona il sent. CAI 504 e si svolta a sinistra per segui-
Gailtal
M. Cocco
1832
M. Corona
M. Cavallo di Pontebba Ravinis
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Feist
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Forc. di Lius
671
1530
2239
949
Zenodis
2050
Watschiger A.
Naßfeld H.
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M. Osternig
P.so di Pramollo Naßfeldpaß
Ligosullo
Tausia
Casteons
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Povolaro
553
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Runchia
Comeglians Croce
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Tualis Mieli Salars
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1999
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Sostasio
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2143
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674
Osais
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Vidal
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Calgaretto
Prato Carnico
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Culzei
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2195
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1552
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M. Poludnig
Nötsch im Gailtal
Feistritz an der Gail
VILLACH - KLAGENFURT
n Rif. Talm
S.li Orias
M. Zermula
Naunina
Costa
Valpicetto
2487
1770
Gracco
Rigolato Magnanins
Creta Forata
Rif. De Gasperi
Vuezzis
800
2462
on di Grande
Stalis
Gartnerkofel
2279
Laipacco
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Rif. Chiampizulon
2442
2443
2043
Cleulis
2251
C a n a l e
M.Siera
1628
Givigliana no
Ludaria
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Piani di Vâs
M. Cimon
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01
Creta di Aip
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M. Paularo
Cimon di Crasulina
V a l l on e d i U g oviz
Muse
2251
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M.Crostis
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Cima Sappada
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Tors
Sentiero naturalistico Sentieri CAI 504-501
555
P
Sigilletto
Sappada
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Sonnleitn
G ailitz
2186
M.Lodin
Timau
Frassenetto
Piani di Luzza
Hochwipfel 2015
Collinetta
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St.Stefan an der Gail
ica
2122
A
ritn
Avoltri
Collina
888
Creta di Timau
Rif. Marinelli
I
Gai
Ko
2217
Forni Avoltri
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Tröpolach
T. Sli zza
1360
T
o
2780
S
g
Rif. Lambertenghi Romanin
U
a
Pierabech
A
P.so di Monte Croce Carnico
Ri
1955
di
M. Cogliàns
2470
llo
TREKKING NEL TARVISIANO M. Volaia
Va
2694
TurismoFVG Udine tel +39 0432 295972 info.udine@turismo.fvg.it info.tarvisio@turismo.fvg.it
› DISLIVELLO SALITA: 620 mt › DIFFICOLTÀ: EE › TEMPO PERCORSO: 1.30 ore
Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie tel +39 0433 53483 info@parcoprealpigiulie.org
TurismoFVG Tarvisio tel +39 0428 2135 info.tarvisio@turismo.fvg.it › DISLIVELLO SALITA: 100 mt › DIFFICOLTÀ: T/E › TEMPO PERCORSO: 4 ore