ENERGIA DAL TERRITORIO AL PIANETA Antonio Frascone, Tecnico ENEA
BORGOMANERO 15 FEBBRAIO 2013
Il mondo sta affrontando due crisi globali causate dall’uomo: quella finanziaria, ed il cambiamento climatico. Entrambe devono essere affrontate urgentemente per evitare gravi conseguenze negative. Ma se la crescita delle emissioni di gas serra non sarà bloccata gli effetti del cambiamento climatico supereranno di gran lunga quelli della recessione economica e gli errori nel gestire questi rischi potrebbero essere irreversibili. Entrambe le crisi esigono una soluzione simultanea ed abbiamo un esiguo lasso di tempo per trovare una soluzione integrata. 2
2008: nuovo piano UE “20‐20‐20” (ruolo guida dell’Europa) Entro il 2020: + 20% elettricità da fonti rinnovabili + 20% efficienza energetica ‐ 20% emissioni gas serra
Ci vuole energia…
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Consumatori di energia
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COS’E’ L’ENERGIA per il “senso comune” ?
• L’energia è potenza, velocità, calore • L’energia serve all’uomo per alimentare le sue “protesi artificiali”. • L’energia è sviluppo, crescita, consumo produzione, ed è “motore” del mercato. 7
COS’E’ L’ENERGIA per gli “osservatori viventi”?
• L’energia è una risorsa finita e degradabile; • La biosfera si mantiene in equilibrio dentro una finestra energetica molto limitata ; • L’energia è diritto alla vita e, quindi, un bene comune.
IL CICLO ENTROPICO: economia e vita: output = godimento della vita
Rifiuti Materia Ordinata
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Ordine e Crescita
Energia Nobile
Disordine
Energia Termica Tempo
cosa c’è DIETRO LA SPINA?
Ci sono RETI, CENTRALI, ELETTRODOTTI un potere concentrato in poche mani
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Il pianeta di notte
LA COMBUSTIONE
Produzione gas serra (GHG) N.B.: l’uomo (0.5% biomassa terrestre) si appropria del 20% dell’attività di fotosintesi
• Agricoltura industriale = da 11 a 15% GHG; • Deforestazione = da 15 a 18% GHG; • Conservazione/Trasporto/imballaggi alimenti = da 15 a 20% GHG; • Decomposizione organica = da 3 a 4 % GHG • Sistema alimentare industriale = da 44 a 57% GHG!!!
Livello del mare +6M In rosso le terre che saranno sommerse Weiss and Overpeck, University of Arizona
Haarlem The Hague
Amsterdam Uitrecht
Rotterdam
EFFETTI SULLA VITA! • Pochi gradi T ± °C cambiano tutto!
± 2°C
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Dati economici • Il Cambiamento climatico potrebbe costare all’economia mondiale fino a 5000 miliardi di $ ossia il 20% del PIL mondiale. (Rapporto Stern) • Per evitare le peggiori conseguenze economiche ed umane del Cambiamento Climatico basterebbero forse 275 Mld. € pari all’1% PIL mondiale. (Minh Ha Dong, econ.) • Il settore assicurativo è a rischio: bastano 2 cicloni tipo Katrina per dover pagare 100 miliardi di $. (Pres, Lloyd’s di Londra)
DETERMINANTE E’ RIDURRE • Il pianeta non può smaltire il carico energetico a cui viene sottoposto; • L’aumento dei consumi individuali peggiora salute e benessere; • Aumenta l’ingiustizia sociale.
520 kg a testa di rifiuti all’anno!
Produciamo circa
Energia e materie prime “nascoste” nel prodotto In Italia: 200.000 tonnellate/anno di plastica per imbottigliare 11 miliardi di litri d'acqua, 193 litri/ persona all’anno
1 kg di plastica = 2 kg di petrolio e 10 kWh di energia (1 bottiglia da 1,5 l = 35 g di plastica) Il riciclo consente di utilizzare solo 3 kWh/kg
bottiglie di plastica = – energia – emissioni – rifiuti – inceneritori! 1 t di carta = 10 alberi+ 15 m3 d‘acqua + 6000 kWh
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Ogni giorno Ogni giorno abbiamo bisogno di 32,8 Kg di materie prime, fossili (3.7 m3 gas, 3.5 Kg petrolio, 0.8 Kg C) e suolo (la media UE‐15 è di 42,5 Kg)
Ogni giorno ricicliamo 1,5 Kg di materiali, fra cui:
1 Kg di rottami ferrosi 0,04 di alluminio 0,24 di carta 0,08 di vetro 0,06 di plastica
Ogni giorno produciamo 4,3 Kg di rifiuti (1,5 Kg considerando solo quelli domestici) Ogni giorno sprechiamo 0,2 Kg di cibo (0,4 Kg in totale considerando oltre allo spreco domestico quello in tutti gli altri settori). All’anno sono 45 Kg per lo spreco domestico e 146 Kg in totale
Ah … il petrolio !!!
Fonte: Association for the Study of Peak Oil and gas (www.aspoitalia.net)
LA TERRA E’ MALATA
Come ferite non curate, le macchie rosse che indicano concentrazioni elevate di NO2 (generato da centrali elettriche, industrie pesanti e traffico), coincidono con le zone più industrializzate: le principali città del Nord America e dell'Europa. In particolare in Italia, tutta la zona della Pianura Padana presenta valori altissimi.
Quali soluzioni per contenere la CO2?
Energia per il futturo
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LE ENERGIE NATURALI • Convertono elettricità in unico passaggio; • Diffuse, decentrate, a carattere territoriale; • Integrate nei cicli vitali della biosfera, nell’agricoltura e nell’economia territoriale; • Organizzabili in reti cooperative (reti corte); • Alla base di lavoro qualificato e stabile; • Favoriscono finalizzazione non speculativa del risparmio.
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L’energia solare
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FOTOVOLTAICO: CO2 EVITATA
Le rinnovabili generano lavoro Nel 2009 + 550.000 posti di lavoro in Europa nel settore energie rinnovabili (ISTUD)
Posti di lavoro per MW • • • • Fonte 9REN Group
fotovoltaico eolico Turbogas nucleare
33 5 1 1
In una città ecosostenibile •
I consumi energetici vengono ridotti al minimo;
•
Si utilizza oculatamente l’acqua potabile;
•
Si fa la raccolta differenziata dei rifiuti;
•
Si ricorre all’utilizzo di apparecchiature e sistemi a basso consumo;
•
Viene posta particolare attenzione alla costruzione degli edifici;
•
La mobilità dovrebbe a sua volta essere garantita trasferendo il più possibile lo spostamento a lunga percorrenza delle merci sulla ferrovia ed aumentando nelle grandi città l’offerta di mezzi pubblici per il trasporto di massa;
•
Per il trasporto privato il ricorso all’idrogeno da fonti rinnovabili ed alle celle a combustibile rappresenterebbero un’alternativa ai combustibili fossili;
•
Privilegiando il consumo di prodotti agricoli della filiera corta, si ridurrebbero i consumi energetici connessi al trasporto.
Le smart cities ("città intelligenti") Sono classificate in 6 aree di interesse
1. 2. 3. 4. 5. 6.
Economia Mobilità Ambiente Persone Qualità della vita Governance
Un territorio può essere definito "smart" quando concentra i suoi sforzi di sviluppo nel capitale umano e sociale, nei trasporti e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict), nella gestione oculata delle risorse naturali e nella promozione di una governance partecipativa
La Smart Community • La Smart Community, considerata in senso più ampio, rispetto alla definizione di agglomerato urbano di grande e media dimensione, è una “città diffusa intelligente” (anche attraverso l’aggregazione di piccoli comuni ovvero sistemi metropolitani) che affronta temi socio‐ambientali, sulla mobilità, la sicurezza, l'educazione, il risparmio energetico ed ambientale. • Per la realizzazione dei progetti 'Smart Cities e Communities' le risorse sono ripartite tra: • ‐ Azione Integrata per la Società dell’Informazione; • ‐ Azione Integrata per lo Sviluppo Sostenibile.
L’energia è un bene comune? La riceviamo in prestito dalla natura. È indispensabile alla vita. L’accesso, non la proprietà è un diritto. È anche un patrimonio sociale. È un bene territoriale e comunitario. È qualitativamente determinante per gli ecosistemi e per il potere rigenerativo della natura (il genere femminile!). • E’ intrinseca all’abitare e alla mobilità. • Si consuma! • • • • • •
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Una mobilità sostenibile
UNA POLITICA INDUSTRIALE
Distretto energetico
Idrogeno: tecnologie di produzione e distribuzione
Distretto della Mobilità Sostenibile
Hydrogen Community
Auto “ecologica”: propulsori ibridi, bi‐fuel, a metano, a idrogeno
DSS per la gestione del traffico
Combustibili alternativi
La casa a zero emissioni
Ma la miglior centrale è quella che non dovremo costruire Per info: agostinelli.mario@gmail.com
roberto@beati.org
www.martinbuber.eu www.energiafelice.it 37