i n i b m a b dei DI NUOVO A SCUOLA! SOLTANTO???? Cari bambini, non sentite anche voi un profumo di bosco nell’aria? Ormai l’estate sta dando gli ultimi colpi di coda. In negozio grembiulini, zainetti, quadernoni, astucci e diari, fanno bella mostra di sé. Sembrano dire:- Vieni amico mio! Scegli me! Non vedi come sono bello e colorato? Non senti l’odore di carta nuova? Ci si fa catturare dai mille colori che ci circondano e il pensiero ritorna ai maestri che abbiamo lasciato a giugno, agli amici e ai compagni di banco che magari abbiamo perso per qualche mese. Cambieremo classe, insegnanti o altro? E intanto i ricordi delle vacanze estive si affacciano lasciandoci un senso di dolce nostalgia… Su, coraggio! C’è sempre il vostro bell’inserto che vi attende più ricco e più bello di prima. Quante proposte, notizie, immagini, quiz, letterine…e chi più ne ha più ne metta, da leggere, disegnare, colorare, risolvere, meditare… I bambini come “i grandi”, si avviano al consueto loro lavoro: lo studio. MA! Pensate che basti essere bravi a scuola? NOOOO! Pensate che sia sufficiente dire qualche volta di sì in casa? NOOOO! Bisogna non dimenticarsi che Qualcuno ci aspetta, ogni giorno nella penombra profumata di fiori della nostra chiesa. Qualcuno che spesso è solo, a braccia spalancate ed è lì pronto ad ascoltarci e a farci tanti doni. La Sua mamma gli è accanto e come Gesù è in attesa di distribuire GRAZIE su GRAZIE. E allora andiamo!
Inserto settembre 2006
bini m a dei b La preghiera La bellezza e l’ordine meraviglioso del creato sono un perenne invito alla preghiera: il cielo con le mutazioni del giorno e della notte, la vita rigogliosa delle piante, la grazia dei fiori, il canto e il volo degli uccelli, riempendoci di stupita meraviglia, ci parlano di Dio. E a Dio dobbiamo lode e gloria, che manifestiamo con la preghiera; con la preghiera chiediamo a Dio nostro Padre, sostegno nelle nostre fragilità, aiuto per la nostra pochezza. Gesù stesso ci ha detto: “Chiedete vi sarà dato; cercate e troverete; bussate vi sarà aperto” (Luca, XI – 9). La preghiera era anche sulle labbra di Gesù, e ce la suggerì: “…tu entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne renderà merito” (Matteo, XI). “Perciò vi dico, qualunque cosa chiederete nella preghiera, abbiate fede di ottenerla, e sarà vostra” (Marco, XI) …E uno dei suoi discepoli, alla fine della sua preghiera, disse: “Signore insegnaci a pregare…”. Rispose Egli: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei…” (Luca, XI). “…Se chiederete al Padre qualche cosa, ve la darà in nome mio, chiedete e otterrete” (Giovanni,XVI). Breve aneddoto: Moglie e marito, andando in macchina, lungo il tragitto pensarono di interrompere il silenzio che si era creato fra loro iniziando a recitare il Santo Rosario. Chi dei due fece per primo la proposta, non ha importanza; ciò che veramente vale la pena di raccontare è quanto accadde… Da quel giorno in poi il Santo Rosario iniziò ad “abitare” la vita di quella coppia di sposi e Maria con Gesù furono presenze importanti alle quali affidare le loro gioie e sofferenze. Tutto iniziò a prendere una “luce” diversa, e la “Pace” del Signore prese dimora nei loro cuori. Papa Pio XII diceva: “La famiglia che prega unita, resta unita”. PROPOSTA: Chiedere alla famiglia di riunirsi in preghiera nel momento della giornata più propizio, iniziando magari con tre “Ave Maria” per poi arrivare, pian piano, alla recita del Santo Rosario. Conosceremo così i frutti di questa bellissima preghiera e non finiremo mai di ringraziare Maria per il Suo meraviglioso dono.
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bini m a dei b LA PREGHIERA Disegna il luogo dove preferisci pregare.
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bini m a dei b LA GRAZIA Vita di Dio partecipata agli uomini. Un incontro presso il pozzo Gesù doveva passare per la Samaria. E arrivò a una città chiamata Sicar, prossima ai terreni che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe. Gesù, stanco per il cammino, si pose a sedere presso la fontana. Era sul mezzogiorno. Arriva una samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: - Dammi da bere. Gli risponde la donna: - Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono di Samaria? I Giudei non se la fanno con i Samaritani. E Gesù rispose: - Se tu riconoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice “dammi da bere” forse l’avresti chiesto tu a lui, ed egli ti darebbe acqua viva. Dice lei: - Signore tu non hai nulla per attingere e la cisterna è profonda; donde hai tu questa acqua viva? Forse che tu sei più grande del nostro padre Giacobbe, che ci ha dato questa cisterna e ci bevve lui, coi suoi figli e le sue greggi? Risponde Gesù: - Chiunque beve di quest’acqua, avrà più sete di nuovo. Invece chi beve dell’acqua che io gli darò diventerà in lui fonte d’acqua zampillante a vita eterna. Dice a lui la donna: - Signore, dammi quest’acqua, che io non abbia più sete e non debba più venire qui ad attingere. (Giovanni, IV, 5-16). Riflettiamo: L’acqua che soltanto Gesù possiede è simbolo della GRAZIA. L’uomo è composto di anima e di corpo. L’anima fa vivere il corpo, il quale ha bisogno di movimento, di cibo, di aria, ecc… Quindi ognuno di noi, finché viviamo sulla terra, ha una sua anima vivente di vita naturale. Dio però ha voluto dare all’anima una vita superiore: la vita soprannaturale. Affinché essa possa fortificarsi, svilupparsi, mantenersi, ha bisogno di un nutrimento adeguato che Dio le dà mediante i Sacramenti. Questo dono di Dio, che è la vita soprannaturale, fu infusa nell’anima dei primi uomini: ma il peccato originale privò Adamo ed Eva della GRAZIA, e con loro ne privò tutti gli uomini. Nel Paradiso Terrestre, Dio promise il Salvatore, che avrebbe restituito all’uomo la GRAZIA perduta. Il Salvatore è venuto: è Gesù, seduto sull’orlo del pozzo, in attesa. Gesù è la sorgente della GRAZIA: chi vuole quest’acqua viva deve chiederla a Lui. (da: Il messaggio di Gesù, ed. Marzocco Bemporad)
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bini m a dei b DISEGNA L’INCONTRO DI GESU’ CON LA SAMARITANA Io lo immagino così...
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MISTERI DELLA GIOIA 2° MISTERO La visita di Maria alla cugina Elisabetta: (completa le parole mancanti)
“Benedetta tu fra le………. e benedetto il …….. del tuo grembo!” (Lc 1,42) Frutto del mistero: la carità fraterna. Maria attende Gesù. Nessuno sa ancora niente, il suo grembo nasconde il segreto più straordinario della Storia dell’Umanità: il Figlio di Dio! Lo Spirito Santo ha fatto visita a Maria e l’Angelo le ha comunicato che la cugina, ormai anziana e senza figli, attende da sei mesi un bambino. Le notizie di gioia si rincorrono una appresso l’altra e Maria subito e “in fretta”, senza pensare a se stessa e agli eventuali rischi di un lungo viaggio a piedi in luoghi impervi, si mette in cammino per raggiungere la parente bisognosa di aiuto. Non aspetta di essere chiamata, per prima accorre, per prima va a servire una mamma che a breve darà alla luce il suo primo bambino: Giovanni il Battista. Maria è così: anticipa i nostri bisogni prima ancora che noi ci rivolgiamo a Lei. Ecco perché è chiamata: “La Soccorritrice” . Alle nozze di Cana, attenta all’imprevisto problema degli sposi presso i quali è invitata con Suo Figlio, per prima si accorge e interviene in loro aiuto. La “Mediatrice di Grazie” si fa presente anche oggi ai nostri bisogni ed affanni, invitiamola anche noi con Gesù al banchetto della nostra vita. “RIFUGIO DEI PECCATORI PREGA PER NOI” Un Padre nostro, 10 Ave Maria e al termine un Gloria al Padre...
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bini m a dei b COLORA IL DISEGNO CHE SI RIFERISCE AL SECONDO MISTERO GAUDIOSO
Prova a rispondere: Per andare da Elisabetta, la Madonna cosa è costretta a fare? ................................................................................................................... Perché Maria va a fare visita ad Elisabetta? ............................................. ................................................................................................................... Che grado di parentela c’era fra loro?.......................................................
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BENEDIZIONE DELLA MENSA Prima e dopo ogni pasto esprimiamo gratitudine a Dio Padre, all'universo, alla natura, alle piante, agli animali e alle persone che hanno prodotto, trattato, cucinato e servito il cibo. Prima del pasto: Benedici, o Padre, noi e questi doni che stiamo per ricevere come segno della tua bontĂ . Per Cristo Nostro Signore. Amen. Dopo il pasto: Ti ringraziamo, Signore per il cibo che ci hai dato; rendici disponibili verso quanti hanno fame di pane, di amore e di pace. Amen.
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LE MIE INTENZIONI E... AZIONI Scrivi la tua intenzione pi첫 forte ed azione pi첫 bella che hai in mente, per aiutare Ges첫 che ti guarda attraverso gli occhi del povero. .................................................................................................................... .................................................................................................................... Disegno la mia intenzione di buona azione:
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MI INTERESSA? Spesso sento dire: “Ma che me ne…” oppure “Ben gli sta” o ancora “Peggio per lui…” ecc…tutte frasi lontane dall’Amore di Dio o da come direbbe Gesù. Penso a quei bambini meno fortunati di te, a chi non ha casa, famiglia, mezzi per studiare o tempo e spazi per giocare. Vedo visi smunti e pance gonfie di fame e ti guardo con dispiacere quando a tavola fai i capricci perché non ti hanno preparato quello che ti piace. So tuttavia che sai essere buono quando vuoi: a casa, a scuola, in parrocchia, con gli amici. Vorrei che ti vedessi in quei momenti belli così come ti vedo io! Assomigli quasi quasi a me! Voglio farti una proposta: “Pensare e fare concretamente qualche cosa di straordinario per quei bambini che non conosci ma che hanno tanto bisogno del tuo aiuto”. Il come te lo lascio immaginare, se vuoi ti do qualche suggerimento: aderire alla proposta di adozione a distanza del Rosarium, rinunciando a qualche gelato, a quel giocattolo che in fondo non ti interessa più di tanto, e conservare i tuoi piccoli risparmi per poterli destinare ad un bambino che forse non incontrerai mai ma che, grazie al tuo buon cuore, ritroverà il sorriso e la speranza. Dobbiamo diventare “piccole gocce di acqua pulita” come diceva Madre Teresa di Calcutta e tante gocce insieme formano un dissetante ruscello… A te la scelta o dire “Ma che me ne…” oppure “MI INTERESSA”. Il tuo Angelo Custode
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L’angolo della posta
Carissima signora e mamma Cristina... sono una mamma come lei... ho letto il dolcissimo libretto... sul rosario... dei bambini... molto tenero. La ringrazio di cuore... per tutto quello che darà a tanti bimbi... noi siamo “le amiche di Santa Gianna Molla” amiche sue devote innamorate ... di questa dolcissima... mamma santa ... siamo tante in tutta Italia.. ed ogni giorno preghiamo per tutte le famiglie. In modo particolare per quelle... in difficoltà. Ricorderemo tutti voi... un grande abbraccio a tutte le mamme del mondo.
Carla
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OTTOBRE: MESE MARIANO TI PREGO MARIA
Ti prego, Maria, per tutti i ragazzi che stasera hanno voglia di piangere perché non hanno affetto, perché non hanno nessuno che dia loro la buona notte e li inviti a dormire tranquilli. Ti prego, Maria, per tutti gli orfani; per tutti i ragazzi abbandonati dai genitori; per quelli che, per qualsiasi motivo, vivono lontani dalla famiglia. Ti prego, Maria, per i ragazzi che oggi sono stati malati. Per quelli che sono sfruttati. Per quelli che, invece di giocare e studiare, sono stati costretti a lavorare.
Ti prego, Maria, per i ragazzi handicappati ai quali anche oggi il giorno è sembrato lungo e noioso. Ti prego, Maria. (T. Lasconi, Amico Dio, Editrice A.V.E., Roma, 1993)
PROPOSTA Pregare per gli altri, perché così diventerò missionario della preghiera di invocazione per chi soffre.
AZIONE ogni sera prima di addormentarmi reciterò 3 AVE MARIA per chi non conosco ed è nella sofferenza.
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PER TE, MAMMA!
LA RICETTA DELLA FELICITà Ecco il menu da preparare ogni mattina per vivere una giornata con gioia sopraffina: prendete almeno due litri di pazienza, una tazza di bontà e un bicchiere di sapienza; quattro cucchiai di buona volontà e ingredienti vari, onesti e di ottima qualità. Non scordate un pizzico di speranza adamantina e una buona dose di fede genuina. Usate buone maniere con delicata affettuosità, accompagnate da dolcezza e tanta carità. Aggiungete due manciate di tolleranza, un bel tocco di saggia prudenza e tanta costanza. Unite, poi, alcuni fili di simpatia, con tanti bei sorrisi di allegria. Infondete l’estratto della pianta di rara qualità, ma molto preziosa, che si chiama umiltà. Ricordate che occorre una pentola di buonumore che a tutte le cose darà un buon sapore. Condite il tutto con buon senso e cuor contento e lasciate cuocere a fuoco lento, lento. Avrete una bella giornata: gioiosa, serena e beata. E alla fine della vita vi aspetta una gioia infinita!!!
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SONO FELICE QUANDO LA MAMMA... .............................................................................................................................................. Colora il disegno.
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Ore liete!!!
QUIZ…
Come si chiama l’apparecchio che, nella locomotiva, ha la stessa funzione del volante dell’automobile? La soluzione alla prossima puntata…
Risposta del primo inserto: la corda resta asciutta, perché la nave si solleva insieme con la marea.
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