San Raimondo da Penyafort 23 gennaio
Sapienza Umana e Soprannaturale. Vocazione e Stati di Vita. Dialogo Interreligioso
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ratelli miei carissimi, secondo l’antico calendario, quest’oggi 23 gennaio sia la liturgia dell’ordine domenicano, che quella prevista dal messale romano commemora un grande Santo, un figlio del padre S. Domenico, S. Raimondo da Penyafort, figlio perfetto, esemplare di S. Domenico. Era un uomo acceso di amore di Dio ed appassionato delle anime che voleva condurre a Dio tramite l’unico mediatore e Salvatore tra Dio e gli uomini: Gesù Cristo. S. Raimondo è nato a Barcellona nel 1175 da una buona e pia famiglia, e i suoi genitori si premurarono di dare al figlio una buona educazione. Anzitutto lo introdussero allo studio delle discipline letterarie e filosofiche, aveva quindi una buona cultura umanistica. Si fece anche un’ottima cultura giuridica che lo rese celebre. Infatti S. Raimondo di Penyafort viene ricordato come patrono dei canonisti. È un uomo che fin dalla sua giovinezza si è dato alla cultura della sapienza, di quella sapienza, miei cari, di cui ci parla anche S. Paolo, non la sapienza secondo il mondo, ma la sapienza che viene da Dio, che è dono di Dio, la sapienza soprannaturale ispirata alla fede, che è particolarmente imparentata con la carità, fondata sulla carità. Cari fratelli, non mi stancherò mai di dirlo, quando un’anima vive in grazia di Dio, quell’anima ha il fortunato, beato, santo, beatifico possesso di Dio! È la Trinità
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