January 9th, 2010
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M-Zine MOVOLOCO.it network di artisti ed eventi @ Molise, Italia. circuito di libera espressione e promozione.
Ecco i romantici del rock - La band molisana è al lavoro sul terzo disco, autoprodotto By movoloco on January 7th, 2010
IRDFDC live domenica in attesa del loro nuovo album di Charles N. Papa
è il lato che più ci interessa, e stiamo valutando se fare un live dalle nostre parti a breve ”. Il gruppo è stato citato anche su un libro di rock edito di Giunti: “ Si è un libro - conclude Tony - che raccoglie i 20 anni del Rock contest, il più longevo dei festival riservato alle band emergenti, contest dal quale sono usciti litfiba, diaframma. benvegnù per arrivare ai recenti offlaga disco pax, contest al quale noi siamo arrivati secondi l'anno scorso ”. Il concerto domenica alle 21:00 al bar Jolly di Puglietta Campagna, Salerno.
A Vancouver con la musica di Antonio di Iorio By movoloco on January 5th, 2010
CAMPOBASSO - Il rumore del fiore di carta, band di post-rock (terminologia usata ma solo per collocarli nel mondo del rock) torna a far parlare di sè. Subito dopo le feste natalizie, il 2010 si apre con un live a Puglietta Campagna, Salerno, al bar Jolly. Con Tony Jamba scambiamo alcune battute sulle ultime fatiche della band. A cominciare dall’offerta natalizia di Fallen: “ Beh guarda - dice Tony - speravamo in una vendita più cospicua, ma va bene anche così. E comunque l’offerta rimane ancora valida, disco in vinile e cd euro 10,00. Direi che si può valutare ”. IRDFDC è attualamente al lavoro sul nuovo album: “ Abbiamo quasi ultimato i nuovi pezzi - prosegue Tony - che faranno parte del nostro terzo disco, buona parte di questi li proporremo nel live di domenica 10 gennaio. Dopo questo live ci concentreremo soprattutto sulla pre-produzione del nostro nuovo cd, che sicuramente vedrà la luce nel 2010, ma non sappiamo dirti quando, una cosa è certa: questa volta lavoreremo con molta calma, siamo molto fiduciosi, oramai abbiamo un nostro suono ben definito, abbiamo un'anima tutta nostra, e puntiamo parecchio sul nuovo cd, cercheremo comunque di testare ulteriormente i nostri pezzi dal vivo, che
Antonio Di Iorio, diplomato in Composizione presso il Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso ed iscritto al biennio specialistico di Composizione (scuola del prof. Piero Niro), ha vinto l'importante concorso nazionale promosso da SKY inerente le musiche delle Olimpiadi invernali (che saranno trasmesse in esclusiva da SKY a livello nazionale). Le musiche scritte da Antonio Di Iorio verranno trasmesse da SKY, 24 ore su 24 in tutti i programmi relativi all’evento televisivo, anche sotto forma di sigle. La grande Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, curerà la registrazione delle composizioni prescelte. "Vincita del concorso di composizione musicale "A Vancouver con la tua Musica", indetto da Sky nel settembre 2009, con la composizione "Spirito Eroico". Una serie di brani che verranno registrati con l'Orchestra Verdi di Milano l'8 gennaio 2010. A partire dal 12 febbraio 2010 le musiche di Di Iorio verranno trasmesse in tutte le trasmissioni e sigle televisive sulle Olimpiadi Invernali di Vancouver 2010 mandate in onda da Sky."
Gialli-Noir: Mental Suicide, in arrivo il secondo capitolo della saga. A cura di Cristian Leonardo Di Pietro. By Cristian Leonardo Di Pietro on January 5th, 2010
Il sottoscritto, Di Pietro Cristian Leonardo, è lieto di comunicare che il secondo capitolo della saga Mental Suicide è stato rilasciato in queste ore ed è pronto per la stampa delle primissime copie. 1
January 9th, 2010
Entro qualche giorno foto, copertine, frammenti e link! Stay tuned.
In memoria di Arturo Giovannitti By movoloco on January 4th, 2010
A 50 anni dalla morte l’illustre nativo di Ripabottoni verrà ricordato con una serie di manifestazioni che si svolgeranno nel 2010 Dal Giornale degli Italiani d’America “Giustizia” di N.Y. “Giovedì mattina 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, moriva nel suo letto di dolore, dove giaceva da parecchi anni, il nostro compagno Arturo Giovannitti, poeta del lavoro e della libertà, una delle più simpatiche e pittoresche figure della comunità italo-americana e del mondo letterario americano. Aveva un po’ più di 75 anni. Arturo Giovannitti giunse giovinetto nel Nuovo Mondo dal natio Molise. Studiò prima a Montreal e fu lì che prima arricchì la sua cultura di studi classici e che divenne presto padrone della lingua inglese, della francese oltre che dell’italiana. Giovannitti da giovanissimo aderì al movimento sindacalista dell’Industrial Workers of the World. Era quella un’epoca di violenti conflitti tra capitale e lavoro. L’I.W.W. predicava l’azione diretta. Giovannitti, oratore, tutto passione, poesia e retorica rivoluzionaria, era l’astro che più brillava nelle adunanze dell’I.W.W., adunanze che spesso erano l’inizio di scioperi drammatici e anche sanguinosi. Uno di questi scioperi, il più ricordato, fu quello del 1912 dei tessitori di Lawrence, Mass., in gran parte immigrati di recente dall’Italia, soggetti ad uno sfruttamento bestiale. A capo dello sciopero si trovavano Arturo Giovannitti e Joe Ettor, italoamericano anche quest’ultimo. Lo scoppio di una bomba ed una donna colpita da una rivoltellata fornirono la scusa alla polizia di arrestare i capi dello sciopero, e Giovannitti ed Ettor erano destinati a finire inceneriti sulla sedia elettrica. Vi furono comizi di protesta nel Nuovo e nel Vecchio Mondo. Lo stesso Mussolini, allora socialista rivoluzionario e direttore dell’”Avanti”, scrisse articoli di fuoco incitando gli italiani ad incendiare i consolati americani se Giovannitti ed Ettor non fossero stati liberati. La liberazione avvenne non per le minacce di Mussolini, ma per le pressioni della pubblica opinione e per la provata innocenza degli arrestati . L’I.W.W. raccolse allora un fondo di ben $ 60.000. Dopo la scarcerazione, Giovannitti divenne l’oratore di grido delle grandi organizzazioni operaie nei loro congressi nazionali. Fu uno dei più applauditi oratori delle convenzioni della nostra Unione. Ricoprì pure la carica di Segretario Generale dell’allora Camera del Lavoro italiana. Continuò sempre la sua attività di poeta, tanto in inglese che in italiano. Molto apprezzati furono i fascicoli della sua rivista “Il Veltro”. Durante il regime fascista, Giovannitti fu attivissimo nella Alleanza Antifascista. Mussolini cercò di averlo dalla sua parte, ma gli approcci dei suoi inviati, scelti fra ex sindacalisti, non ebbero mai fortuna.
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La produzione letteraria di Giovannitti è vasta e pregevolissima, tanto in inglese che in italiano. Nella memorabile manifestazione del Consiglio Italo-Americano del Lavoro, 31 Gennaio 1942, al Madison Square Garden, l’Ode “Italy Calls” fu da lui composta e segnò la fase più emozionante. Una recente raccolta di poesie sue, “Quando canta il gallo”, è uscita di recente per cura della E. Clemente Publishing Co., di Chicago. La salma è stata esposta al pubblico da sabato 2 gennaio al martedì seguente, nell’auditorium del Joint Board degli Shirtmakers dell’ACW of A., 111 E. 15th Stett. Largo afflusso di amici ed ammiratori del defunto poeta, anche da fuori, specialmente dal New England e dai campi minerari. Negli ultimi anni della sua vita Giovannitti fu devotamente assistito dalla sua compagna Florence nello appartamentino del Bronx. Sopravvivono la moglie Carrie , il figlio Len e due figlie, Roma e Vera.” “Alla sintesi efficace dedicata dal Giustizia alla vita e all’opera di Arturo Giovannitti, noto in tutto il mondo come ‘Il Bardo della Libertà’, poco vi è da aggiungere- dice Antonio D’Ambrosio, Presidente e fondatore dell’Associazione Pro Arturo Giovannitti - Per la ricorrenza del cinquantenario dalla morte e dai funerali dell’illustre molisano nativo di Ripabottoni,, l’Associazione ha attivato per il 2010 un intenso e vasto programma di attività. Il fine è di onorare la memoria di un uomo che intensamente e tenacemente ha lottato tutta la vita per l’uguaglianza e l’integrazione dei popoli e per i nostri emigrati”. Il Presidente D’Ambrosio si augura che le Istituzioni vogliano sostenere le iniziative promosse dall’Associazione e in particolare si auspica che la Regione Molise attivi la legge del Museo regionale dell’emigrazione, intestato allo stesso Giovannitti. “Sarebbe questo il modo migliore - sottolinea D’Ambrosio - per rendere omaggio a lui e a tutti gli emigrati molisani”. Il programma Il programma si pone l’obiettivo di raccogliere e organizzare strumenti, documentazioni e testimonianze per l’approfondimento e la divulgazione della conoscenza della storia dell’emigrazione molisana nel mondo. IL CONVEGNO Convegno internazionale sulla vita e l’opera di Arturo Giovannitti. Sedi: Ripabottoni e New York LE OPERE Pubblicazione di un’opera su Arturo Giovannitti Titolo: “Usque ad finem. Arturo Giovannitti e la lotta per l’emancipazione e l’integrazione dei popoli 1900/1912 in Italia e negli Stati Uniti d’America” (in italiano e inglese). Rappresentazione teatrale del processo di Salem Dramma in tre atti. L’opera sarà messa disponibile in dvd e messa in onda sulle TV private molisane IL WEB Museo Virtuale 2
January 9th, 2010
Un museo in rete (in italiano e inglese) da dedicare ad Arturo Giovannitti che ospiti anche altre sezioni di cultura molisana: emigrazione ed immigrazione, la civiltà contadina, la memoria storica del movimento operaio molisano, i molisani illustri emigrati, il Molise culturalmente “eccellente”. Biblioteca virtuale La biblioteca in rete conterrà i testi pubblicati sull’opera di Arturo Giovannitti, sull’emigrazione molisana, sul movimento operaio molisano e sul Molise. source: http://www.caffemolise.it
Mental Suicide: In Tenebras Descensus. Frammenti a cura di Cristian Leonardo Di Pietro. By Cristian Leonardo Di Pietro on January 4th, 2010
"Siamo tutti uguali al momento della nascita, ma il luogo dove viviamo, il posto che occupiamo all�interno della società e, perché no, anche all�interno della nostra stessa famiglia sono alcune delle particolarità basilari utili a formare il nostro carattere." (Tratto dalla Prefazione di Cristian Leonardo Di Pietro) "I suoi occhi erano rossi e stanchi ed i suoi capelli molto disordinati. Aveva ancora il braccio fasciato. Il suo amico lo raggiunse. “Come stai, Edge?”, fece per salutarlo. Edge accennò ad un sorriso. “Più o meno…devo ancora riprendermi, sai?”. Il giovane McNeil ripose il proprio telefono in una tasca dei suoi larghi pantaloni e buttò la sigaretta, ormai finita. “Ti offro un aperitivo. – disse – Ne hai bisogno.”. Edge, sebbene non volesse farsi offrire nulla dall'amico, decise di accettare. Conosceva Spiv troppo bene ed era ben consapevole che un “No, grazie, non ne ho voglia.” non sarebbe stato di suo gradimento. I due camminarono per circa un centinaio di metri, finché non entrarono in un locale sito lungo la strada che demarcava esattamente il confine tra Dutch ed R-5, la sezione cittadina della Route 79. McNeil osservò l'amico guardarsi in giro più volte come se ci fosse qualcosa che lo teneva in ansia. Nonostante la sua enorme curiosità, scelse di non partire in quarta con le domande, ma al contrario lo esortò a scegliere cosa bere. Edge ordinò un succo di frutta particolare, mentre Spiv optò per un semplice caffè.
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“Ho saputo che ti sei dato all�hard rock! – fece McNeil – E� un genere che conosco molto bene, se può interessarti.”. Spiv non sapeva come iniziare una conversazione che potesse andare per le lunghe con un Edge così scarico, per cui aveva rischiato il tutto per tutto proponendogli di parlare di musica. Blacksteel, di contro, sembrava ben poco preso dall'argomento. “Sì, è vero. – ammise – Ma non diverrò mai un vero esperto.”. “E chi te l'ha detto? Mai dire mai, Edge!”, sorrise McNeil. Edge si imbambolò per qualche istante, guardando verso il pavimento. L�altro gli passò una sigaretta. “Dai, fuma anche tu.”. Per la seconda volta Edge avrebbe voluto rifiutare, ma lo sguardo di Spiv glielo impedì. “Non mi dirai che ti stai facendo problemi per una sigaretta e per un succo di frutta!”, continuò il biondo. Il giovane del Dutch scosse la testa. “No, no…stai tranquillo.”. In quel momento, il barista portò loro le ordinazioni: Spiv, pronto a passare al vero attacco, sentiva che non sarebbe stato facile riuscire in ciò che si proponeva di fare. Edge si accese la sigaretta che l'amico gli aveva offerto. “Non pensi sia ora di dirmi perché hai quella benda, Edge?”, domandò. Blacksteel lo guardò esitante. “Questa? – sollevò il braccio ferito – Me la sono procurata in casa!”, rise. Spiv versò lo zucchero nel suo caffè e prese a girarlo con il cucchiaino. “Ci hai fatto prendere una paura del diavolo. – assicurò – O pensavi forse di renderci tutti felici se ti fosse successo qualcosa di grave?”. “Vai a farti fottere, Spiv. – attaccò Edge all�improvviso, con tono più aspro – Non riesco a parlarne, non lo capisci? Possibile che nessuno di voi se ne sia accorto?”. I suoi occhi si arrossarono ancora di più e le sue mani tremavano. Edge Blacksteel stava attraversando un momento pessimo. “Io sono qui per aiutarti, amico. Non voglio obbligarti a parlare, voglio che tu esca da questa condizione. Ma devi venirmi incontro anche tu.”. Blacksteel prese un sorso di succo di frutta e, chiudendo gli occhi per un istante, respirò a fondo. “E� stato un momento molto difficile, Spiv. Per un attimo ho perso il controllo di me stesso…” – iniziò a raccontare. 3
January 9th, 2010
(Tratto da Mental Suicide: In Tenebras Descensus, Parte Quinta, XVII) Copyright © Cristian Leonardo Di Pietro 2009, Mental Suicide: In Tenebras Descensus. Acquistabile nelle librerie di Agnone (Is) o seguendo, previa registrazione, il link: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=380504
Mental Suicide: In Tenebras Descensus. A cura di Cristian Leonardo Di Pietro By Cristian Leonardo Di Pietro on January 2nd, 2010
"Una persona muore realmente quando, innamorandosi, permette all'altra di affondare le proprie radici nella sua mente e nel suo cuore." (Edge Blacksteel, alias Cristian Leonardo Di Pietro). "La prima parte del romanzo Mental Suicide si propone di trattare l'inesorabile, lento e distruttivo precipitare del protagonista, Edge Blacksteel, in un mondo dominato da un odio perverso, generato da una sofferenza patita sin dalla propria infanzia, che non tarda a rendere sempre più allucinata la sua concezione di vita e ancor più malato il suo agire nei confronti di chi lo circonda. Il tutto mentre il controverso rapporto che ha con la ragazza dei suoi sogni, Lorelay Reynolds, è ancora al prologo di una sanguinosa e triste evoluzione. Parallelamente, una serie di feroci delitti sconvolge dal profondo la sua tranquilla città."
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Il ragazzo di cui stiamo parlando è Cristian Leonardo di Pietro, classe '88, argentino, ma di origini italiane, studente della facoltà di Lettere presso l’Università degli studi del Molise. Il romanzo tratta la storia amore mai corrisposta tra Edge, scomparso al tempo della narrazione, e l'irraggiungibile Lorelay, attraente ed affascinante ragazza. In seguito ad un secco "no", nonostante la delusione, Edge non molla la presa, vivendo ruggenti anni da liceale con i suoi migliori amici, tra delusioni, speranze, sbronze e scorribande. Un’adolescenza veramente vissuta, a tratti spensierata, a tratti problematica. Intanto allo stesso tempo qualcuno semina terrore e morte, tormentando l’oscura, schizofrenica e gothamiana cittadina di provincia americana, Ainwell Park. Delitti, passioni, regolamenti di conti e svaghi poco raccomandabili si mescolano in un libro vero, crudo, che farà riflettere e sorprendere il lettore. Il primo libro è l'incipit di un thriller ben riuscito, il detonatore di una bomba che il nostro Cristian vuol far esplodere da un momento all'altro nella seconda parte del libro: Mental Suicide - Dissolutio Animae. (Guido Marinelli)
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La prima presentazione ufficiale del romanzo si è tenuta ad Agnone, presso il Caffé Letterario "Francesco Jovine" il giorno 30/12/2009 alle 18:00, dinanzi ad un pubblico di tutte le età. Con una multitudine di cd musicali a tema (l'ambito, ricordiamolo, è il Black Metal scandinavo) e libri classici, tra cui opere di Lucrezio, Epicuro, Foscolo e Schopenhauer, tutti legati da un unico filo conduttore quale il materialismo esistenziale, il dibattito ha toccato non solo temi come il disagio giovanile e le difficoltà adolescenziali, la simbologia, il mondo dei giovani e l'amore di alcuni di essi per la musica heavy metal, ma si è discusso a fondo anche delle (Mental Suicide: In Tenebras Descensus, quarta di copertina) varie concezioni materialistiche sull'esistenza, della mortalità dell'anima e di concezioni filosofiche come il Solipsismo. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Hanno partecipato, rispettivamente in veste di relatore e di recensore, lo scrittore e professore di Storia e Filosofia, presso Recensione del romanzo a cura di Guido Marinelli. il Liceo Scientifico di Agnone, Francesco Paolo Tanzj e lo scrittore Guido Marinelli, già autore della collana di racconti Per scrivere una buona recensione non si può non studiare "Volevo solo diventare uno scrittore." criticamente l’ambiente in cui l’artista in questione opera. In una zona dove fare cultura significa organizzare faraoniche Cristian Leonardo Di Pietro. "zumparelle" e gigantesche sagre concerto, dove si preferisce spendere i soldi dei contribuenti chiamando gruppi di vecchioni, visti e rivisti piuttosto che valorizzare i giovani locali (anche gratuitamente), dove la gente interviene alle manifestazioni culturali solo per leccare il culo al politico locale, dove si parla da cinquant'anni di politiche giovanili grazie allo sfruttamento del turismo per mezzo del Cacioscamorza e del Tartufo, dove c'è chi si stupisce ancora dello spopolamento giovanile...beh, in questa zona c'è per fortuna un ragazzo controcorrente: questi legge, studia appassionatamente Lucrezio, scrive, pubblica un libro, un giallo violento, un noir anticonformista, un racconto di ordinaria adolescenza vera (non quella falsa Mocciana) mixato con del buon thriller dal sapore mistico e metallico: Mental suicide - In Tenebras Descensus.
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