PL Magazine

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PL M A G A Z I N E EPICUREO

LIFESTYLE

VIAGGI

Epicureo / epiku’r o/ s. m. [dal lat. Epicureus, gr. Epikoúreios] chi si dedica solo al godimento della vita.

Lifestyle <làifstail> s.m. ingl., genere che mette in scena la vita quotidiana intesa come insieme di usi, costumi, gusti.

Vïàggio s.m. [lat. viatĭcum]. L’andare da un luogo ad altro luogo, per lo più distante per piacere.

EUR 15 | AED 60 | CHF 15 | HKD 120 | JPY 1800 | USD 17 | ZAR 275

anno 1 numero#6 | winter edition

MMXXII | 5782


icona Nickel PVD Matt Copper PVD Matt British Gold PVD Matt Gun Metal PVD

Fantini Milano Via Solferino, 18 20121 Milano Ph. +39 02 89952201 fantinimilano@fantini.it Fratelli Fantini SpA Via M. Buonarroti, 4 28010 Pella (NO) Ph. + 39 0322 918411 fantini@fantini.it

Ph. Santi Caleca

A.D. Graph.x

Icona Design V. Van Duysen

www.fantini.it

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GRANDE CUVÉE ALMA BRUT L A N AT U R A A L C E N T R O

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…Dolcemente viaggiare Rallentando per poi accelerare Con un ritmo fluente di vita nel cuore… (Battisti-Mogol, Sì Viaggiare in «Io tu noi tutti»; 1977)

Cantava il mio idolo Lucio Battisti; ed è quello che l’umanità sta facendo per (ri)incontrarsi, (ri)stringersi, (ri)scoprirsi, (ri)innamorarsi della Vita riempiendo i propri Cuori. Gettata alle spalle una pandemia lunghissima, ci approcciamo alla primavera con rinnovato entusiasmo: scrollando impolverate paure, esibendo l’argento vivo negli occhi, alzando la mano dal freno. Tutto questo è offuscato da una guerra fatta di interessi eco-politici occulti, biechi revival di pulizia etnica e fake news; ciononostante nessuno riesce più a tenere imbrigliati i Viaggiatori. Il mondo vuole correre per riprendersi il tempo perduto e noi lo aiutiamo a farlo. Tamponi ed estenuanti lungaggini burocratiche sono state pressoché messe in cassetto e ora si può viaggiare quasi come un tempo. Questa nuova epoca si vive con grande maturità nel mondo del Travel, consci che il Covid c’è e ci sarà, così come la guerra in Ucraina lascerà strascichi. Lasciatevi andare a scoprire le novità della stagione, i nuovi travel concepts, e destinazioni inesplorate.

Buona lettura, Ico Inanc, Editore

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LIFESTYLE

URBAN

13 DOWNTON ABBEY MADE IN IRELAND

93 PICTURE YOURSELF IN...

Itinerario slow in Irlanda del Nord

Londra

19 IL COLORE DEL 2022

97 UNA PASSEGGIATA PER IL QUARTIERE DI BEYOĞLU

Dove trovare il Pantone Very Peri nel mondo

La vera identità di Istanbul

25 PRIMAVERA UNGHERESE

105 LA RIVOLUZIONE DI RIMINI

Le migliori esperienze

Da Giotto a Fellini a Damien Hirst: come è diventata un polo culturale

31 BENTLEY

Il nuovo Grand Tour

THE TRAVELLER

35 I FAVOLOSI 12

117 IN VIAGGIO CON...

Luoghi unici, emozioni uniche

Meravigliosa esperienza in Lapponia Svedese

CINETURISMO

LE GOURMAND

63 GIRO DEL MONDO IN 80... STUDI CINEMATOGRAFICI

125 COREA DEL SUD FOOD & NATURE

Tutti i segreti della provincia di Jeollanam-do

Gli studios oltre Hollywood

CULTURA

TETE-À-TETE AVEC

133 ANDALUSIA

Ubeda e Baeza e i loro tesori

71 INTERVISTA A SIMONE GIBERTONI

139 WHEN IN ROMANIA

CEO di Clinique La Prairie

Dalla moderna Bucarest all’autentica Transilvania

NATURA 83 WESTERN AUSTRALIA

L’altra faccia del continente

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CREDITS A cura di Ico Inanc

ico.inanc@purplelounge.it

Redattori Martina Torrini

social@purplelounge.it

Editorialisti Jason Barlow, Marzia Cardaci, Mariella Grossi, Raluca Spiac Art Director & Graphic Design Luca Mantovanelli

luca@enfantprodige.net

Advertising & Marketing Director Giovanni Pisani

giovanni.pisani@purplelounge.it

Digital www.purplelounge.travel Digital Content Editor Martina Torrini

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Digital Strategy Director Giovanni Pisani

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LIFESTYLE 13 DOWNTON ABBEY MADE IN IRELAND Itinerario slow in Irlanda del Nord

19 IL COLORE DEL 2022 Dove trovare il Pantone Very Peri nel mondo

25 PRIMAVERA UNGHERESE Le migliori esperienze

31 BENTLEY Il nuovo Grand Tour

35 I FAVOLOSI 12 Luoghi unici, emozioni uniche


Una terra dai panorami drammatici, dove vivere esperienze indimenticabili: l’Irlanda del Nord ha un’anima antica, fatta di miti e vecchie leggende, ma anche di castelli, di musica tradizionale, creatività e letteratura.


Testo di: Martina Torrini

DOWNTON ABBEY MADE IN IRELAND Itinerario slow in Irlanda del Nord

Una terra dai panorami drammatici, dove vivere esperienze indimenticabili: l’Irlanda del Nord ha un’anima antica, fatta di miti e vecchie leggende, ma anche di castelli, di musica tradizionale, creatività e letteratura. Storicamente e politicamente separata dal resto del Paese, è parte del Regno Unito, con cui ha avuto lungo lo scorrere dei secoli diversi e terribili scontri con l’obiettivo di ottenere l’indipendenza: tra i più tristemente noti la Rivolta di Pasqua del 1916 e il periodo dei Troubles, tra la fine degli anni Sessanta e quella degli anni Novanta, concluso con la firma dell’accordo del Venerdì Santo nel 1998. Oggi è un Paese che incarna il meglio dei due mondi, una nazione diversa ma con particolari affinità con la natura e le tradizioni del territorio che la ospita, ma anche con la storia britannica. È una terra di contrasti a livello geografico, politico e culturale, a partire dalla capitale: una passeggiata per il centro di Belfast mette in evidenza le ferite del conflitto passato, ma anche segni di speranza per un futuro più luminoso.

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Si può partire dalle zone nord e ovest della città per scoprire le tracce delle ostilità fra Irlanda del Nord e Regno Unito attraverso una serie di murales descritti da Simon Calder – giornalista e corrispondente di viaggio per The Independent – come “la più grande galleria d’arte all’aperto al mondo”, o seguire gli esempi di Bill Clinton e del Dalai Lama e lasciare un proprio messaggio sul Peacewall, un muro che divide quelle che un tempo erano le due fazioni che spaccavano in due la città e l’intera nazione. Fuori dalla capitale, uno dei luoghi più famosi dell’Irlanda del Nord è The Giant’s Causeway, il Sentiero del Gigante. Situato lungo la splendida Antrim Coast, dà vita a uno scenario irreale e sospeso nel tempo formato da circa 40.000 colonne di roccia, il risultato dell’attività vulcanica dell’epoca preistorica. Ma è anche protagonista di una leggenda popolare: secondo il racconto il sentiero venne infatti costruito dal gigante Finn McCool per raggiungere a piedi la Scozia e combattere contro il suo rivale Benandonner. Oltre a essere l’unico sito UNESCO dell’Irlanda del Nord, The Giant’s Causeway è una Riserva Naturale Nazionale e offre un paesaggio davvero mozzafiato, che può essere ammirato al meglio guidando da Belfast a qui, seguendo un percorso scenico che attraversa anche numerosi e pittoreschi villaggi, sempre più caratteristici man mano che ci si avvicina al Sentiero.



Vista sul fiume Foyle e sulla città di Derry.

Il municipio di Belfast.

Il Peace Bridge a Derry.

Strade del centro di Belfast.

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Proseguendo verso nord si raggiunge la città di Derry, dove è possibile ripercorrere la storia di una nazione in continua lotta ed evoluzione, dall’assedio del 1689 alla battaglia di Bogside del 1969, fino alla terribile Bloody Sunday del 30 gennaio 1972. A dispetto della sua storia, Derry è però anche una località vivace e suggestiva, caratterizzata da casette color pastello, dalle ripide stradine del centro storico circondate da antiche mura del XVII secolo e dalle incantevoli guglie delle chiese, e negli ultimi anni è stata protagonista di una rinascita culturale e sociale soprattutto nel centro e nei suoi vivaci pub. Per scoprire la natura e la storia dell’Irlanda del Nord è imperdibile un itinerario della contea di Fermanagh, dove, senza alcuna fretta di raggiungere il mare, il fiume Erne serpeggia indisturbato fino a formare un enorme lago composto da due bacini e punteggiato da più di 150 isole, una delle quali ospita il capoluogo, Enniskillen. Il lago è una vera e propria oasi per uccelli, fiori, piante selvatiche e pescatori, e può essere esplorato attraverso una navigazione che faccia tappa anche sulle principali isole, come Devenish Island, dove si trova uno degli antichi siti monastici più famosi d’Irlanda, un luogo di estrema pace e tranquillità dove ammirare i resti di chiese e luoghi sacri risalenti al VI secolo. E come lasciarsi sfuggire un’autentica serata in stile Downton Abbey? I cancelli del magnifico Crom Castle si aprono per invitarvi a vivere un’esperienza indimenticabile, sentendovi parte della famiglia Crawley – quella della serie – ma anche i più graditi ospiti per Lord Erne e sua moglie, la Contessa di Erne, che vi condurranno alla scoperta degli immensi terreni del castello e vi inviteranno a un esclusivo e ricco banchetto. Avrete l’opportunità di cenare insieme a loro e di vivere le atmosfere di un vero castello dei primi anni del XVII secolo, ma anche di scoprire da vicino tutto ciò che in Downton Abbey è stato ricostruito alla perfezione. Lo splendido Belfast Castle.

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Il colore del 2022 secondo Pantone è Very Peri, un lilla/ blu pervinca in grado di ispirare sicurezza e curiosità, che dà colore ad alcune fra le località più belle del mondo, dove la natura sboccia spesso inaspettata.


Testo di: Martina Torrini

IL COLORE DEL 2022 Dove trovare il Pantone Very Peri nel mondo

Il colore del 2022 secondo Pantone è Very Peri, un lilla/ blu pervinca in grado di ispirare sicurezza e curiosità verso l’anno nuovo. È una tonalità che richiama il colore dei fiori – dalla lavanda alla wisteria – ma anche quello dell’alba e dei tramonti più suggestivi, mentre il sole si risveglia o lascia spazio a una splendida notte stellata. Questa sfumatura prende vita e dà colore ad alcune fra le località più belle del mondo, dove la natura sboccia spesso inaspettata: dalla sterminata Islanda ai campi di lavanda della Provenza, dalle piante di jacaranda che caratterizzano la natura sudafricana alle dune di sabbia del Colorado al tramonto del sole, scopriamo alcuni dei luoghi più spettacolari dove osservare il colore del 2022.

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La fioritura dei lupini nella Penisola di Snaefellsnes.

Tramonto sul Great Sand Dunes National Park.

Le spettacolari sfumature dell’Antelope Canyon.

Wanaka al calar del sole.

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Islanda

Penisola di Snaefellsnes Un luogo che, secondo gli abitanti locali, racchiude in sé tutta l’Islanda in miniatura. La Penisola di Snaefellsnes è un trionfo di immensi ghiacciai, vulcani, piccoli villaggi di pescatori, spiagge bianche e nere, che, tutte le estati, si tinge di lilla con la fioritura dei lupini, dando origine a un paesaggio davvero suggestivo.

Nuova Zelanda

Wanaka Sull’isola Sud della Nuova Zelanda si trova Wanaka, una località incantevole, dove la natura si sviluppa incontaminata e dove ci si può dedicare alle attività all’aperto in qualsiasi periodo dell’anno. In un ambiente naturale così suggestivo, non ci si può dimenticare di assistere allo spettacolo del tramonto: è proprio in questo momento della giornata che Wanaka sprigiona il meglio dei suoi colori, tingendo il cielo e l’omonimo lago di tutte le sfumature del lilla e del viola.

Sudafrica

Johannesburg Johannesburg è il cuore pulsante del Sudafrica, una città in rapido cambiamento e in grande sviluppo, con un centro storico e un passato che si amalgamano alla perfezione con i nuovi loft e complessi moderni che vengono costruiti a ritmi sempre più veloci. Da settembre a novembre la città si colora di lilla grazie alla fioritura della jacaranda, uno spettacolo che interessa moltissimi quartieri.

Francia

Provenza A seconda della zona precisa, da fine giugno a metà luglio la Provenza diventa il vero e proprio place to be per gli appassionati del lilla, dei fiori e dei profumi: è infatti il momento della fioritura della lavanda. Il miglior modo di scoprire tutte le gradazioni di questo colore è seguire le routes de la lavande, strade che si insinuano fra i campi fino a raggiungere piccoli villaggi caratteristici. 21


Regno Unito

Londra I quartieri residenziali di Londra sono tra i più instagrammati dalle persone che conoscono ormai bene la città e le sue attrazioni principali. Quando arriva la primavera la prospettiva su alcune delle più belle dimore georgiane e vittoriane si arricchisce grazie allo sbocciare della wisteria, che ricopre gli esterni, le volte e i cancelli di splendide residenze private, spesso caratterizzate da portoni colorati a contrasto.

Colorado

Great Sand Dunes National Park L’incontro, ma anche lo scontro, fra monti aspri e selvaggi e alcune fra le più imponenti dune di sabbia del Nord America rende il Great Sand Dunes National Park un luogo dal fascino davvero ipnotico, soprattutto al tramonto, quando il deserto si tinge di un vero e proprio caleidoscopio di colori, toccando anche il blu pervinca.

Arizona

Antelope Canyon Due magnifici slot canyon, luogo sacro per i Navajo e parco tribale a cui si può accedere solamente tramite permesso: l’Antelope Canyon è il simbolo dei doni e dei poteri di Madre Natura e riflette tantissime sfumature di colore, fra cui quella del Pantone del 2022. I campi di lavanda della Provenza.

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Budapest è il centro dell’arte e della cultura ungherese, ma anche una delle capitali più fotogeniche e instagrammabili d’Europa, conosciuta per i meravigliosi palazzi ottocenteschi affacciati sul fiume, per i ponti di epoca medievale e per il suo grandioso mix di passato e modernità.


Testo di: Martina Torrini

PRIMAVERA UNGHERESE Le migliori esperienze

La porta per l’est d’Europa: così è sempre stata considerata l’Ungheria. Il Paese offre diversi scenari naturali, dalle basse montagne del nord ovest a una vasta pianura che si estende verso oriente, e poi laghi, fiumi, piccoli e pittoreschi villaggi e grandi città. La più famosa è Budapest, la capitale e l’emblema della nazione, divisa in due parti – Buda e Pest – dall’impetuoso Danubio. La città è il centro dell’arte e della cultura ungherese, ma anche una delle capitali più fotogeniche e instagrammabili d’Europa, conosciuta per i meravigliosi palazzi ottocenteschi affacciati sul fiume, dal fascino decisamente mitteleuropeo, per i ponti di epoca medievale e per il suo grandioso mix di passato e modernità. Fuori dalle città la diversità di paesaggio del territorio ungherese va di pari passo con la varietà dei costumi tradizionali: l’attaccamento di ogni regione verso le proprie origini si percepisce soprattutto nei villaggi e nelle zone rurali, dove vengono organizzate celebrazioni e manifestazioni per raccontare la storia e il folclore di ciascuna zona. Ma l’Ungheria è anche una terra dove è possibile vivere esperienze allo stesso tempo autentiche e fuori dal comune, sia nella capitale che nelle località dove la natura è la vera e propria protagonista.

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La rigogliosa natura ungherese.

Antiche tradizioni ungheresi.

Vista suggestiva sul Bastione dei Pescatori a Budapest.

Cala la sera su Budapest.

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Re l a x i n p e r f e t t o s t i l e u n g h e re s e Non esiste modo migliore per rilassarsi e cedere a una pausa dalla realtà quotidiana rispetto a un tuffo nei più famosi bagni termali di Budapest: i Bagni Széchenyi vennero costruiti nel bel mezzo del Városliget, il parco municipale, fra il XIX e il XX secolo. E dopo un bagno rigenerante, perché non concedersi una passeggiata nel parco e un picnic sull’erba a base di delizie locali?

P h o t o To u r d i B u d a p e s t Con uno smartphone sempre a portata di mano e la possibilità di scattare infinite foto, può sembrare che l’arte della fotografia non necessiti di particolari competenze. Nulla di più sbagliato: in compagnia di un professionista potrete imparare tutti i trucchi del mestiere e scovare angoli di Budapest lontani dalle zone più frequentate e instagrammate, e riuscirete a catturare luoghi e momenti della città che non si vedono sulle più tradizionali cartoline.

P ro s p e t t i v a D a n u b i o È impossibile non notare le numerosissime barche che attraversano il Danubio, ma una di queste spicca sicuramente fra tutte le altre: si tratta di un piccolo yacht in legno – simile a quelli che si possono osservare a Venezia o in Costa Azzurra – di un’imbarcazione made in Italy su cui salpare per vivere un’esperienza davvero unica nel suo genere. A bordo potrete scoprire i meravigliosi monumenti di Budapest che sorgono lungo le rive del Danubio mentre il sole lascia spazio a una splendida notte stellata: un momento da celebrare e assolutamente da non perdere.

Vino e cinema Spostandosi fuori dalla capitale, la località di Etyek è un vero e proprio place to be per gli appassionati di vini, ed è conosciuta come la Napa Valley ungherese. A 30 minuti di auto da Budapest, dal paese si può ammirare un’infinita distesa di vigneti che si alternano a casette pittoresche, ma anche a set di importanti film, da quando, negli ultimi anni, l’Ungheria è diventata una location cinematografica privilegiata. A Etyek avrete anche la possibilità di visitare i Korda Studios per ammirare alcuni dei set più interessanti del Paese, prima di immergervi in un itinerario di degustazione fra ottimi vini e ospitalità calorosa. 27


M a t yó l a n d Nella zona di Matyóland, sito UNESCO e patria della tradizione e dell’arte popolare ungherese, potrete trascorrere una giornata indimenticabile: avrete l’occasione di visitare il piccolo villaggio di Tard per provare l’emozione della vita contadina in Ungheria, per scoprire la cultura e la gastronomia locale e imparare i segreti delle tradizioni del posto, come il ricamo.

I n b a rc a a v e l a s u l l a g o B a l a t o n Navigare su acque scintillanti, osservare il vento che gonfia le vele della barca, fare un tuffo fra le onde e concludere la giornata ammirando il cielo stellato, fra le acque del lago: è difficile immaginare un’esperienza migliore di questa. Il lago Balaton – considerato il mare ungherese – è in grado di attrarre e affascinare i viaggiatori in mille e più modi, ed esplorarlo in barca a vela è sicuramente uno dei migliori e dei più esclusivi. Sebbene sia “solo” un lago, il lago Balaton ha diversi vantaggi: è un luogo sicuro e adatto alle escursioni in famiglia, ma anche per un appuntamento romantico, oltre che per una vera e propria avventura durante i giorni di vento.

Bike tour del lago Balaton Al di là dell’esperienza in barca, il lago più esteso dell’Europa centrale può essere scoperto da veri local in sella a una bicicletta, il mezzo ideale per ammirare i suoi splendidi panorami assecondando i propri ritmi. Si parte da Balatonfüred e, con un percorso ciclabile di 9 chilometri, si raggiunge Tihany, da dove è possibile imbarcarsi e salpare verso il centro del lago. In barca a vela sul lago Balaton.

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THE N EW GRA N D TOU R Qual è il futuro dei motori di lusso? Jason Barlow analizza la EXP 100 GT – la prima Bentley elettrica – per scoprire come il settore potrà apparire nel 2035.


MOTORING

Le auto che si guidano da sole sono da

sempre parte di un immaginario di fantascienza, ma stanno per diventare realtà. Ma ne abbiamo davvero bisogno? Se guidare per voi significa partire da un punto A per raggiungere un punto B, la prospettiva di un’auto che possa farlo per voi è una manna dal cielo. Ma se vi piacesse l’idea di esplorare anche i punti C, D ed E? La Bentley pensa che sia possibile avere entrambe le cose. Le radici dell’azienda risalgono all’epoca delle prime automobili, quando i suoi proprietari guidarono da Mayfair a Le Mans, vinsero la gara di resistenza di 24 ore, e ritornarono indietro con la stessa auto. Questo è quello che fecero i “Bentley boys” negli anni Venti. Nel corso della storia dell’azienda i proprietari hanno mantenuto la loro immagine elegante, mentre le auto sono diventate più carismatiche, potenti e inclini all’avventura. James Bond guidava una Bentley nei romanzi di Ian Fleming (nei film è stato rappresentato su una Aston Martin). Ma cosa ne è di questo concetto in un’epoca di autovetture autonome? È una domanda che nasce spontanea dalla nuova EXP 100 GT, un bolide che osa proporre il concetto di Bentley del 2035. Ma che celebra anche il centenario dell’azienda, riprendendo caratteristiche e materiali del passato, come il legno, la pelle e un tipo di combustione interna, e allo stesso tempo portando avanti concetti di lusso etico, emissioni zero, elettrico e performance elevate. “Qual è il futuro del lusso?”, si chiede il CEO di Bentley, Adrian Hallmark. “Qual è il futuro della mobilità?” Hallmark è un irriducibile della benzina, a cui è stato affidato il difficile compito di gestire il futuro dell’azienda. “Mi piace guidare fino allo sfinimento, ma anche essere guidato

100 ANNI DI BENTLEY

Per celebrare i cento anni della Bentley, l’editore Opus, che opera nel campo del lusso, ha lanciato una serie di libri in edizione limitata. Firmati dal CEO Adrian Hallmark, raccontano la storia delle automobili e delle gare dell’ultimo secolo. Per veri appassionati, l’edizione Mulliner si può ricevere con un pezzo di pneumatico originale dalla vittoria di Le Mans nel 2003. A partire da £ 3.500, thisisopus.com

Questa è sicuramente l’era delle grandi auto. Con 5,8 metri di lunghezza e 2,4 metri di ampiezza, questa vettura ha una presenza imponente. Le portiere raggiungono i 2 metri di lunghezza e un’altezza di 3 metri. Le ruote hanno un diametro di circa 66 centimetri e la struttura è formata da una combinazione di alluminio e fibra di carbone, in grado di mantenere il peso dell’auto sotto le 1,9 tonnellate – non male per un veicolo così grande. È anche la prima auto completamente elettrica della Bentley. La batteria alimenta quattro motori, fino a 1.340 bhp, a seconda delle specifiche. I motori azionano la EXP 100 GT a 0,06 km all’ora in 2,5 secondi, fino a raggiungere una velocità di 0,186 km all’ora in brevissimo tempo. Parte dell’impero Volkswagen, la Bentley ricorre agli investimenti dell’azienda nel campo delle nuove tecnologie. Le batterie di queste nuove vetture sono in continuo miglioramento e si stima che con la EXP 100 GT sarà possibile fare 700 km a piena carica, e che potrà essere ricaricata fino all’80% in soli 15 minuti. L’automobile utilizza l’intelligenza artificiale, ma enfatizza l’esperienza umana. Anche la sostenibilità è una priorità: una tra le vernici utilizzate, chiamata Compass, deriva dalle bucce di riso riciclate e utilizza un pigmento ecologico in grado di rievocare colori autunnali. Anche il rame è ampiamente utilizzato. La calandra è realizzata in acrilico e, con fari ingranditi, è in grado di comunicare con gli altri automobilisti. L’illuminazione della calandra cambia a seconda della modalità di guida della vettura. La Bentley ha anche reinventato il suo ornamento da cofano – la “B volante” – con un sistema che le permette di verificare quando il proprietario si avvicina all’auto. E un’altra chicca è l’illuminazione degli esterni, realizzata dall’artista delle luci Moritz Waldemeyer. Come immaginerete, gli interni sono spettacolari e realizzati con materiali sostenibili. Fibre ottiche si combinano a tessuti realizzati a mano. Il cruscotto appartiene al passato. “L’assistente personale” della Bentley è il fulcro della console: è in grado di apprendere e anticipare le preferenze del guidatore, ma anche di tracciare con sistemi biometrici i movimenti della testa e degli occhi e persino la pressione sanguigna. “L’innovazione dovrebbe comunque mantenere l’esperienza umana al primo posto”, afferma il Design Director di Bentley, Stefan Sielaff. “La EXP 100 GT offre un digital detox, mentre l’intelligenza artificiale può predire l’esperienza di guida”. Un tempo avere una Bentley che si guidasse da sola significava avere un autista. Il futuro è sicuramente più autonomo, ma ugualmente lussuoso. Jason Barlow è contributor regolare di |Top Gear e della rivista della Formula 1.

TH E N EW GRA N D TOU R IMAGES: COURTESY OF BENTLEY

All images: the EXP 100 GT by Bentley

Claridges . The Connaught . The Berkeley




I Favolosi

Scelti da Ico Inanc


Adesso che è possibile viaggiare in lungo e in largo per quasi tutto il mondo, non vediamo l’ora di tornare ad esplorarlo in ogni suo angolo più recondito. Dalle acque cristalline degli immensi oceani alle vaste aree desertiche più spettacolari, dalla natura lussureggiante delle sterminate pianure fino all’infinita distesa di ghiaccio dell’Antartide… non esiste luogo sulla Terra che non possa essere scoperto e vissuto in maniera autentica, ma sempre con stile. E allora partiamo per questo viaggio fra i favolosi 12 – hotel e strutture dal fascino indiscutibile, situati in alcune fra le location più affascinanti, ricercate, a volte estreme, del mondo – ed esploriamo gli angoli del Pianeta sconosciuti ai più.



ECHO CAMP: l’ultima frontiera Antartide 71° 32’ 47” S 8° 50’ 11” E Sarà inaugurato a fine 2022, si ispira al mondo delle esplorazioni spaziali, ma può essere sperimentato senza lasciare la Terra: Echo Camp sorge in piena solitudine, circondato da crateri, formazioni rocciose e le infinite distese di ghiaccio dell’Antartide. Con un design contemporaneamente futuristico ed elegante, che richiama costruzioni e navicelle spaziali, la struttura permette una completa immersione nella natura e nell’ambiente circostante, per vivere una perfetta avventura da una volta nella vita nel settimo continente, scoprendo persino il Polo Sud geografico.


BAWAH RESERVE: ecco l’eden perduto

Isole Anambas – Indonesia 2° 30’ 47” N 106° 2’ 55” E

Situato nel piccolo arcipelago indonesiano delle isole Anambas, Bawah Reserve offre il fascino di spiagge bianche e sabbiose, di acque di tutte le sfumature del blu e del turchese e di una spettacolare barriera corallina. È l’eden (sostenibile)

perduto e ritrovato, il luogo ideale per vivere una quotidianità diversa, fatta di interminabili ore di relax sulla spiaggia o di infinite possibilità di avventura.




AWASI PATAGONIA: cartolina dalle Ande Patagonia – Cile 50° 54’ 40.9” S 72° 38’ 20.4” W In una riserva privata che si affaccia sul Parco Nazionale Torres del Paine, Awasi Patagonia è un luogo di quiete ed estrema pace immerso nella natura, composto da sole 14 ville e da un lodge principale. Ad ogni villa sono assegnati una guida privata e un veicolo 4x4 per poter esplorare l’ambiente circostante assecondando i propri ritmi.


VELAA PRIVATE ISLAND: oltre le Maldive Atollo di Noonu – Maldive 5° 49’ 51.7” N 73° 12’ 35” E Un luogo di puro isolamento, un paradiso tropicale in perfetto equilibrio e in splendida armonia con l’ambiente naturale e con lo stile di vita calmo e pacato delle Maldive. A Velaa Private Island

ogni piccolo dettaglio è studiato per far sentire l’ospite proprio come a casa sua e contemporaneamente coccolato da un servizio di altissimo livello.




AMANGIRI:

il vero deserto dello Utah Utah – Stati Uniti 37° 0’ 52.56” N 111° 36’ 40.67” W Amangiri è in grado di mimetizzarsi alla perfezione con il paesaggio che lo circonda, quello delle rocce rosse del maestoso altopiano del Colorado, in uno scenario incredibile che richiama autentiche atmosfere western. In questo paesaggio desertico fatto di canyon, promontori, gole e dirupi, le suite dello stile modernista di questo hotel targato Aman permettono una piena fusione con uno degli ambienti più suggestivi e isolati al mondo.


MIAVANA BY TIME + TIDE: l’impossibile esiste Nosy Ankao – Madagascar 12° 47’ 30” S 49° 49’ 05.5” E Un’isola privata al largo della costa del Madagascar dove dedicarsi al puro relax, dimenticare la quotidianità e riscoprire il piacere di meravigliarsi di fronte allo spettacolo di una natura ancora incontaminata, in cui l’impatto dell’uomo è ancora

minimo. Semplice ma raffinato, Miavana by Time + Tide è in grado di combinare valori come esclusività e sostenibilità, avventura e senso di scoperta.




CASTELLO DI RESCHIO: sofisticata perfezione Umbria – Italia 43° 16’ 33” N 12° 11’ 55” E Un castello dell’XI secolo, un palazzo ricco di storia e cultura, riportato al suo antico splendore dopo anni di attento restauro. Per trent’anni la famiglia Bolza si è occupata della ristrutturazione degli edifici di Castello di Reschio e del terreno su cui è costruito, trasformandoli in un progetto ambizioso e pittoresco, con 25 ville private e un hotel dotato di 36 camere, due ristoranti che utilizzano prodotti a chilometro zero e persino una Spa, costruita nell’antica cantina del palazzo.


MANDARIN ORIENTAL, CANOUAN: la classe è acqua Saint Vincent e Grenadine – Caraibi 12° 42’ 49.2” N 61° 19’ 17.3” W Lungo la distesa di finissima sabbia bianca di Godhal Beach sorge Mandarin Oriental, Canouan, un raffinato resort che promette un’impeccabile attenzione ai dettagli. Con sole 26 suite e 13 ville, è un angolo di puro lusso con splendide viste

sull’oceano, sia dalle sistemazioni che dai suoi ristoranti panoramici, in grado di offrire una cucina ricercata e variegata.



VICTORIA-JUNGFRAU GRAND HOTEL & SPA: la Grande Dame d’Europa

Oberland Bernese – Svizzera 46° 41’ 12” N 7° 51’ 27” E

Dove la tradizione incontra la modernità: Victoria-Jungfrau Grand Hotel & Spa, situato fra le montagne e le atmosfere da sogno dell’Oberland Bernese, offre la location perfetta per un soggiorno di puro relax, tra un’immensa Spa di 5.500 mq, due ristoranti e due lounge bar.

Nonostante la sua storia di 150 anni, si muove al passo con i tempi, ed è considerato uno dei cinque stelle più eleganti di tutta la Svizzera.




TSWALU TARKUNI LODGE: green Kalahari Sudafrica 27° 13.567’ S 22° 22.8877’ E In un Paese assolutamente unico, dove si combinano un’infinità di paesaggi e scorci naturali, Tswalu Tarkuni Lodge è il luogo ideale per scoprire la zona più a sud del Kalahari secondo i propri ritmi, esplorando i monti Korannaberg, le dune di sabbia e le distese di verde che punteggiano il deserto. Le strutture offrono un’oasi di tranquillità, lusso, eleganza e sostenibilità, dove gli ospiti hanno la possibilità di lasciarsi coccolare da un servizio attento ai minimi dettagli.


COMO LAUCALA ISLAND: la quintessenza del lusso Laucala – Fiji 16° 45’ S 179° 41’ W Un’isola privata dove vivere il concetto di lusso da una nuova prospettiva: presso COMO Laucala Island natura e architettura si fondono in maniera armonica, per garantire un equilibrio

perfetto fra le 25 sistemazioni e la foresta tropicale che le circonda, le spiagge bianche, splendide acque blu cobalto e la barriera corallina.




TAJ FALAKNUMA PALACE, HYDERABAD: Telangana – India 17° 19’ 49.1124” N 78° 28’ 2.928” E

il mondo dei maharaja

A 600 metri d’altitudine rispetto alla città di Hyderabad, Taj Falaknuma Palace è un gioiello che punta alle stelle. Costruito nel 1894, era in origine il palazzo del Nizam, il Governatore dello Stato, considerato l’uomo più ricco del mondo all’epoca: oggi la struttura è un vero e proprio scrigno di ricchezza e opulenza, in grado di trasportare gli ospiti indietro nel tempo, fra i tesori dell’antica India.



CINETURISMO 63 GIRO DEL MONDO IN 80... STUDI CINEMATOGRAFICI Gli studios oltre Hollywood


In tutto il mondo esistono tantissimi studios che è possibile visitare per scoprire il magico universo del cinema e delle serie TV internazionali, per vivere le atmosfere della vostra pellicola preferita e sentirvi un po’ come i suoi protagonisti.


Testo di: Martina Torrini

GIRO DEL MONDO IN 80… STUDI CINEMATOGRAFICI Gli studios oltre Hollywood In tutto il mondo esistono tantissimi studios che è possibile visitare per scoprire il magico universo del cinema e delle serie TV internazionali, per vivere le atmosfere della vostra pellicola preferita e sentirvi un po’ come i suoi protagonisti. Forse non saranno 80, ma, se li visiterete tutti, sicuramente vi permetteranno di fare il giro del mondo! Dalla celeberrima Hollywood alla stravagante Hobbiton, dove conoscere tutti i segreti dei film tratti dal capolavoro letterario di J. R. R. Tolkien, passando per i Warner Bros. Studio Tour London, dove lasciarsi affascinare dalle straordinarie atmosfere della saga di Harry Potter: scegliete la meta che preferite e preparatevi per un vero e proprio viaggio nel cinema, fra effetti speciali, adrenalina, stupore e meraviglia.

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Le divise di Serpeverde ai Warner Bros. Studio Tour London.

Set bollywoodiano a Film City.

L’Antica Roma a Cinecittà.

Hollywood, la patria del cinema.

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La patria del cinema americano Non si può dire di essere veri appassionati di cinema senza aver mai visitato almeno uno dei tantissimi studios di Los Angeles. Fra i più significativi spicca quello della Warner Bros, dove si ha l’opportunità di partecipare a una visita guidata attraverso molti dei set del passato e del presente– dallo storico film “Casablanca” alla serie televisiva “Friends”, autentico cult degli anni Novanta e Duemila – ma anche di ammirare una mostra dedicata ai costumi e agli oggetti di scena dei film di supereroi e di visitare un grande spazio dedicato alle diverse fasi della produzione di un film, dai casting alla sceneggiatura, dal montaggio all’aggiunta degli effetti speciali.

Com’è stato realizzato Harry Potter? A Leavesden, a nord ovest di Londra, si ha l’occasione di entrare in un mondo davvero magico: qui la Warner Bros. ha infatti aperto le porte dei suoi studi per accompagnare il visitatore attraverso un viaggio nell’universo del mago più famoso del Regno Unito e del mondo intero. All’interno dei Warner Bros. Studio Tour London avrete l’opportunità di entrare sui set dei film della saga di Harry Potter, di ammirare gli oggetti di scena e i costumi e di partecipare a mostre temporanee che si alternano più volte all’anno. Da una passeggiata per Diagon Alley a una visita all’ufficio di Silente o alla capanna di Hagrid, i veri Potterheads potranno sentirsi come a casa propria, nel proprio habitat naturale.

La Hollywood italiana Dal 2011 gli Studi di Cinecittà hanno aperto ai visitatori e agli appassionati di cinema con il progetto “Cinecittà si Mostra”, un’iniziativa culturale pensata per valorizzare il patrimonio storico e architettonico della Hollywood italiana, consentendo ai visitatori di esplorare i percorsi espositivi e di camminare fra alcuni dei più importanti set cinematografici della storia della nostra Penisola. I set permanenti – sempre visitabili – sono ricostruzioni dell’Antica Roma, del Tempio di Gerusalemme e della Firenze del Quattrocento, ma non mancano numerosi teatri di posa interni e molti altri set all’aperto, che vengono allestiti in occasione di produzioni cinematografiche e televisive in corso. Interessante e da non perdere anche una mostra che racconta la storia di Cinecittà, un luogo fondamentale per la cinematografia italiana e internazionale, scelto da Federico Fellini e da molti altri grandi registi che hanno lavorato qui. 65


Anche il Marocco ha i suoi studios A 5 chilometri da Ouarzazate, anche il Marocco ha i suoi studios: si tratta degli studi Atlas, inaugurati nel 2004 in collaborazione con quelli di Cinecittà. Sono gli studi cinematografici più grandi del mondo, dove sono stati girati tantissimi film, fra cui anche capolavori come “La Mummia”, “Black Hawk Down” e “Star Wars”, e possono essere visitati tutti i giorni in compagnia di una guida.

… così come il Sudafrica I primi studios in stile hollywoodiano di tutta l’Africa si trovano a Cape Town e offrono il meglio della tecnologia in campo cinematografico: i Cape Town Film Studios sono il punto di riferimento per i media, i nuovi media, l’intrattenimento e le industrie legate al cinema per l’Africa sub-sahariana.

La coloratissima Bollywood I tratti distintivi dei film bollywoodiani sono le ambientazioni variopinte e la trama drammatica, ma anche le coreografie ispirate ai musical di Hollywood degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta e alle danze indiane. Per immergersi nel genere molto particolare di queste pellicole è possibile visitare Film City, a nord di Mumbai: un complesso che si estende per oltre 2 milioni di metri quadrati, un susseguirsi di case di produzione e set cinematografici accanto a veri e propri villaggi composti da centri residenziali e servizi. Qui si gira sempre qualche film o qualche episodio di una serie televisiva, ed è quindi molto facile imbattersi in attori e ballerini in azione.

La magia della cinematografia australiana A meno di 50 minuti di auto a sud di Brisbane, i Village Roadshow Studios si trovano a breve distanza dal parco tematico Warner Bros. Movie World e presentano strutture e location di prim’ordine, fra cui nove teatri di posa, tre serbatoi d’acqua – due all’aperto e uno al coperto – dieci aree di produzione, strutture di supporto, servizi di proiezione e montaggio, post produzione e molto altro. Hanno ospitato numerosi lungometraggi, serie TV e miniserie, fra cui “Aquaman”, “Le Cronache di Narnia” e “Thor: Ragnarok”.

La magia della cinematografia australiana L’occasione perfetta per i fan e gli appassionati della saga di Tolkien: sull’Isola del Nord, a un paio d’ore da Aukland, è possibile visitare Hobbiton, dove osservare i set della Contea della Terra di Mezzo utilizzati dal regista Peter Jackson per i film de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. E per un’esperienza ancora diversa si consiglia di visitare il Weta Workshop, a breve distanza da Wellington: è il luogo in cui vengono realizzati gli effetti speciali, gli oggetti, le miniature e i costumi della maggior parte dei film realizzati in Nuova Zelanda e di alcune pellicole internazionali. 66


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TÊTE-À-TÊTE AVEC 71 INTERVISTA A SIMONE GIBERTONI CEO di Clinique La Prairie


Simone Gibertoni, CEO di Clinique La Prairie


A cura di: Ico Inanc

INTERVISTA A SIMONE GIBERTONI CEO di Clinique La Prairie Era il 1931 quando il Professor Niehans fondò Clinique La Prairie sulle sponde del lago di Ginevra, a Montreux. In 91 anni di attività, la clinica del pioniere nello sviluppo delle terapie cellulari si è potenziata e rinnovata sempre di più, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento per chi ambisce a uno stile di vita sano, a un’esistenza più felice e più lunga. Oggi la Medical Spa offre trattamenti e programmi avanzati studiati appositamente per le esigenze di ciascun ospite e fondati su quattro pilastri – la salute, l’alimentazione, il movimento e il benessere – che agiscono insieme per ripristinare le energie e favorire lo sviluppo cellulare, unendo un approccio olistico con una tecnologia all’avanguardia, e grazie alla professionalità di più di 50 medici e specialisti. Abbiamo intervistato Simone Gibertoni, CEO di Clinique La Prairie, per saperne di più.

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Un consulto medico a Clinique La Prairie.

Massaggio rilassante.

Spa ©Johann Sauty.

Gli interni di Clinique La Prairie.

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Cosa rende Clinique La Prairie diversa dalle altre Medical Spa? Siamo leader nel campo della longevità. Ciò che ci rende diversi è il nostro approccio unico a questo settore, insieme ai trattamenti brevettati di genetica ed epigenetica, supervisionati da un team di esperti (più di 50 specialisti e medici). A Clinique La Prairie il tema della longevità è un viaggio che si basa su un’esperienza medico-scientifica di 90 anni. Attraverso i nostri programmi e il nostro approccio olistico alla salute e al benessere siamo in grado di rallentare il tempo, di catturare l’energia e di preservare la giovinezza dei nostri ospiti. Con trattamenti medici ed esperienze di benessere, programmi di alimentazione e movimento (il nostro approccio su 4 pilastri), gli ospiti vengono accolti nella splendida cornice del Lago Lemano, circondati dal meglio che la natura ha da offrire. Clinique La Prairie si dedica ad aiutare le persone a vivere una vita migliore, più lunga e più sana da più di 90 anni. Chi segue un programma nella nostra clinica ha la possibilità di usufruire dei migliori percorsi di longevità da un punto di vista medico e scientifico, oltre a godere di innovativi prodotti di nutrigenomica integrati nel proprio programma. Siamo lieti di aver introdotto la nostra scienza pionieristica nelle abitudini quotidiane di molte persone attraverso il lancio della nostra linea di integratori nel 2021. I nostri integratori sono il risultato di anni di innovazione e ricerca da parte dei nostri scienziati, che sono riusciti a comprendere come poter aiutare persone con vite sempre più frenetiche attraverso una routine su misura a cui affidarsi per migliorare il proprio benessere.

Fra tutti i programmi offerti, qual è il più richiesto e in cosa consiste? Il nostro programma di longevità principale è il “Revitalisation”, progettato per promuovere la vitalità, migliorare il sistema immunitario e rallentare il processo di invecchiamento. Questo programma di 7 giorni si basa sulle ultime scoperte nel campo dell’invecchiamento, della genetica, della nutraceutica e della cellula, e include l’Estratto CLP, una formula rivitalizzante ottenuta dalle ricerche nel campo della scienza cellulare da parte del fondatore della clinica, il Professor Niehans. Il programma “Revitalisation” di Clinique La Prairie è un percorso di una settimana in cui gli ospiti si impegnano per costruire la propria longevità con l’aiuto dei migliori medici e consulenti olistici. Anche il nostro programma “Master Detox” è molto popolare, ed è in grado di proporre una serie di soluzioni innovative e su misura per una profonda purificazione del corpo. Altri programmi popolari fra i nostri ospiti sono “Better Sleep”, “Rebalancing”, “Weight Loss System” e i più approfonditi Check-up. 73


Come si svolge una giornata tipo a Clinique La Prairie? A Clinique La Prairie l’esperienza di ciascun ospite è unica e irripetibile. In base al programma scelto, i nostri ospiti eseguiranno dei test e trattamenti preliminari all’inizio del loro viaggio per definire cosa sia meglio per loro e per il loro corpo. Ciò che offriamo a tutti i nostri ospiti indistintamente è un piano di alimentazione. Il suo ruolo all’interno del nostro benessere e per la nostra longevità non può essere sottostimato, considerando che l’intestino può essere definito come il nostro secondo cervello. Il microbiota ha un ruolo fondamentale nella funzione e nel miglioramento del sistema immunitario. Per questo la dieta è uno dei fattori più determinanti per il microbioma, supportando anch’essa un migliore funzionamento del sistema immunitario. Il nostro team di medici e nutrizionisti è sempre attento a incrementare la varietà di alimenti da consigliare e da sottoporre ai nostri clienti, studiando come questi influenzino l’espressione genetica. I nostri dottori e terapisti supervisionano in prima persona la filosofia e la scienza su cui si basano i nostri programmi e lavorano a stretto contatto con gli ospiti. Ogni giorno ci impegniamo per raggiungere la perfezione e per curare le nostre esperienze esclusive nei minimi dettagli. Crediamo che i nostri clienti siano unici. Anche noi dobbiamo esserlo. In un mondo sempre più frenetico, Clinique La Prairie può diventare il loro santuario, per entrare in un mondo completamente diverso una volta che se ne andranno.

Cosa consigliate per mantenere i risultati ottenuti dopo un soggiorno presso la clinica? A seguito di un soggiorno presso la clinica, la maggior parte dei nostri ospiti tende a ritornare da noi per rinnovare il ciclo di trattamenti di longevità ogni anno o ogni anno e mezzo. Da sempre, però, desideriamo offrire una routine ai nostri ospiti, e per questo abbiamo aperto diversi centri in varie città nel mondo, in modo che i nostri clienti internazionali possano continuare il proprio viaggio più vicino a casa. Al momento abbiamo una sede a Bangkok, una a Madrid e una nuova apertura a Doha prevista per quest’anno. Sappiamo anche che gli integratori hanno un ruolo cruciale nel benessere e nella salute di una persona, e recentemente abbiamo lanciato la nostra linea “Holistic Health” per rispondere a questa esigenza. I nostri ospiti possono così mantenere i risultati ottenuti alla clinica e continuare a migliorare la loro salute e il loro benessere attraverso questi integratori. Gli integratori “Holistic Health Age-Defy” sono il meglio della tecnologia svizzera nel settore, e sono in grado di supportare la longevità e la salute nella società moderna. Sono stati creati da un team di esperti alla clinica tenendo conto dei principi di immunità, gestione dello stress, anti infiammazione, ringiovanimento e longevità della cellula, i cinque pilastri di una vita sana. Il risultato è una fusione unica di cinque componenti: Neuromics, Synerithin, Fixentin, Immucell e Niehanyl. Tutta la gamma di integratori “Holistic Health” è disponibile presso la clinica di Montreux, in tutti i centri Clinique La Prairie e online. 74


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Gli esterni di Clinique La Prairie.

Il programma “Master Detox”.

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Quali sono state le tappe e le innovazioni più importanti in questi 91 anni di storia? Negli ultimi 91 anni la nostra clinica si è evoluta e oggi è una delle spa e delle cliniche più avanzate e conosciute al mondo. Clinique La Prairie è sempre stata all’avanguardia nel campo della ricerca sull’invecchiamento e nei trattamenti di ringiovanimento, salute e bellezza. Vera a propria pioniera nel settore, combina eccellenza medica e tecnologia di alto livello. Il nostro team medico di più di 50 specialisti assicura una precisione e un supporto diagnostico eccezionali. Dotata delle migliori tecnologie, Clinique La Prairie offre i trattamenti medici e di benessere più avanzati in un ambiente sofisticato. Da quando sono entrato in Clinique La Prairie, quasi 6 anni fa, abbiamo visto un incremento dell’innovazione – ed è qualcosa che continuiamo a ricercare. Solo negli ultimi 2 anni abbiamo lavorato senza sosta per assicurare agli ospiti la sensazione di essere la nostra priorità. • La nostra clinica ha rinnovato il programma signature “Master Detox” grazie al potere della nutrigenomica; la terapia di 7 giorni è stata aggiornata per focalizzarsi sulla personalizzazione e sul potere della genetica, ma anche sulla scienza cellulare e nutrizionale, per sviluppare un percorso su misura secondo il nuovo metodo lanciato dal nostro team scientifico, chiamato “CLP Genomic Detox”. • Nel 2021, dopo 5 anni di ricerca, il nostro team scientifico ha sviluppato la nostra prima linea di integratori, “Holistic Health”. • Nel 2021 c’è anche stato il nostro 90esimo anniversario. Il nostro team di scienziati si è riunito per creare una relazione orientata al futuro, che ha rivelato 8 trend chiave nel campo del benessere e del lusso. • Quest’anno abbiamo rinnovato anche il nostro programma “Revitalisation Premium” per continuare a offrire ai nostri ospiti trattamenti aggiornati e all’avanguardia.

Può raccontarci qualcosa sulle nuove aperture in programma? Per raggiungere il nostro obiettivo di far diventare la clinica un brand di benessere a livello globale, abbiamo aperto nuovi centri e medical spa in diverse città nel mondo, di modo che i nostri clienti internazionali potessero continuare la loro esperienza più vicino a casa. Abbiamo aperto il nostro primo centro a Madrid, poi un altro a Bangkok, e continueremo con molte altre destinazioni in futuro. In questi centri Clinique La Prairie gli ospiti possono beneficiare dei metodi di longevità della clinica in Svizzera. Possono scegliere fra trattamenti specifici o seguire pacchetti completamente personalizzati con l’obiettivo di vivere un percorso individuale. Questi piani, che vanno dal campo della rigenerazione al detox, dal sonno alla salute dell’intestino, fino al settore della bellezza, sono progettati attraverso trattamenti selezionati con attenzione, per cui si sarà affiancati da esperti che aiuteranno l’ospite a vedersi, sentirsi e vivere meglio.

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Seguendo i risultati che abbiamo raggiunto negli ultimi 2 anni per far comprendere alle persone l’importanza di uno stile di vita sano e quella di un approccio a lungo termine nei confronti della salute (i nostri 4 pilastri sono salute, alimentazione, movimento e benessere), ma anche grazie al lancio di nuove terapie e prodotti (come i nostri integratori per la longevità “Holistic Health”) siamo riusciti a raggiungere molte persone per il 2022. Quest’anno siamo lieti di annunciare l’apertura di un nuovo centro internazionale a Doha, in Qatar, che ci permetterà di far conoscere la nostra offerta a nuovi clienti.




NATURA 83 WESTERN AUSTRALIA L’altra faccia del continente


Il Western Australia occupa quasi un terzo dell’intero Paese e offre infinite possibilità di esplorazione, dalle incredibili formazioni rocciose al vasto verde dei vigneti, passando per le limpide acque dell’oceano e per gli antichi siti aborigeni. © Tourism Australia


Testo di: Martina Torrini

WESTERN AUSTRALIA L’altra faccia del continente

Una terra incredibilmente estesa e variegata, il Western Australia occupa quasi un terzo dell’intero Paese e offre infinite possibilità di scoperta ed esplorazione, dalle incredibili formazioni rocciose al vasto verde dei vigneti, passando per le limpide acque dell’oceano e per gli antichi siti aborigeni, ricchi di storia e misticismo. Dal 23 giugno 2022 questa regione così lontana sarà più vicina che mai: da quel giorno, infatti, la principale compagnia aerea australiana, Qantas, darà il via al primo volo diretto fra l’Italia e l’Australia, con tre frequenze settimanali. Il volo, della durata di 15 ore e 45 minuti, collegherà l’aeroporto di Fiumicino con Perth, per proseguire poi verso Sydney. Scopriamo quali sono i luoghi più caratteristici e le esperienze da non perdere nel Western Australia: da una nuotata con gli squali balena a Ningaloo Reef a un tuffo nella natura incontaminata di Rottnest Island, dove potrete incontrare i dolcissimi quokka, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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Snorkeling a Ningaloo Reef © Sal Salis Ningaloo Reef.

Lo skyline di Perth.

Il lago Argyle nella regione del Kimberley.

Vista aerea di una miniera di diamanti nel Kimberley © Kingfisher Tours.

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Perth A Perth natura e vita cittadina convivono in armonia: qui avrete l’occasione di passeggiare per Kings Park, di scoprire la storia, la gastronomia, l’arte aborigena e la cultura australiana locale. Da non perdere anche la località di Freemantle, a 30 minuti da Perth, da sempre rinomata per il suo eclettico mix di arte e atmosfere alternative.

Ro t t n e s t I s l a n d A circa 18 chilometri al largo della costa, all’altezza di Perth, Rottnest Island offre angoli e scorci di una bellezza mozzafiato, con spiagge di sabbia fine, rocce che si riflettono nell’oceano, una straordinaria fauna sottomarina e la possibilità di incontrare esemplari di quokka, i piccoli animali più allegri del mondo. L’isola è vietata al traffico automobilistico e il modo migliore per visitarla è in bicicletta, ma per i più avventurosi esiste anche la possibilità di scoprire la sua natura sorprendente attraverso il paracadutismo, sorvolando le sue coste e le acque turchesi.

Pa rc o N a z i o n a l e d i C a p e R a n g e e N i n g a l o o Re e f Dove l’outback australiano incontra la barriera corallina. Nel Parco Nazionale di Cape Range, in una splendida regione incontaminata, il fragile ecosistema deve essere protetto e salvaguardato: insieme a un team di guide esperte potrete partecipare a esperienze di snorkeling nel reef della Ningaloo Marine Reserve, a spedizioni in kayak e a passeggiate nel Parco Nazionale, nel completo rispetto della natura. Potrete nuotare insieme a squali balena e a esemplari di megattere o rilassarvi di notte sulla spiaggia, ammirando la Via Lattea e l’infinita volta di stelle dell’emisfero meridionale.

Kimberley Nella zona nord dell’Australia, quella del Kimberley è una regione estremamente selvaggia e incontaminata, fra le più affascinanti del mondo intero. Maestosi canyon, numerosi ranch e il più grande percorso per fuoristrada del Paese sono solo alcune delle attrazioni che la zona può offrire ai viaggiatori più avventurosi: nel Parco Nazionale Purnululu avrete la possibilità sorvolare in elicottero le Bungle Bungles, particolari formazioni rocciose simili ad alveari che si sono formate più di 350 milioni di anni fa, in grado di dar vita a un paesaggio straordinario, quasi ultraterreno. Oppure potrete lasciarvi meravigliare dallo spettacolo delle King George Falls, le cascate gemelle più alte del Western Australia, e sentire l’energia dell’acqua e dell’antichissimo paesaggio roccioso. 85


L a C o ra l C o a s t Una costa che si estende per più di 1.100 chilometri nel Western Australia, fra spiagge di sabbia borotalco, acque di tutte le sfumature dell’azzurro, un selvaggio deserto rosso nell’outback e la barriera corallina più lunga del mondo. La Coral Coast offre ambienti e paesaggi naturali davvero spettacolari, ricchi di colori vivaci e di meraviglie dichiarate Patrimonio dell’UNESCO: qui avrete l’opportunità di viaggiare on the road fra splendide distese di fiori selvatici, di nuotare con pesci variopinti e persino di ammirare gli incredibili Pinnacles, fra le più bizzarre e suggestive formazioni rocciose che si sono formate in Australia nel corso di milioni di anni.

La meravigliosa Coral Coast.

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URBAN 93 PICTURE YOURSELF IN... Londra

97 UNA PASSEGGIATA PER IL QUARTIERE DI BEYOĞLU La vera identità di Istanbul

105 LA RIVOLUZIONE DI RIMINI Da Giotto a Fellini a Damien Hirst: come è diventata un polo culturale


The Platinum Jubilee


“God save the Queen!” e così è stato, per ben 70 anni. Con l’avvicinarsi dei festeggiamenti del Giubileo di Platino, perché non approfittarne per tornare a visitare Londra? Questo regno da record, che quest’anno ha superato di 6 anni quello della Regina Vittoria, è iniziato il 6 febbraio 1952, quando la principessa Elisabetta, appena venticinquenne e impegnata in un viaggio ufficiale in Africa con il marito Filippo, ricevette la notizia della morte del padre, Re Giorgio VI. Il 6 febbraio di quest’anno ha quindi dato il via alle celebrazioni del Giubileo di Platino, ma, secondo la tradizione, i festeggiamenti pubblici sono stati rimandati ai primissimi giorni di giugno, fra il 2 e il 5 del mese. In questo periodo non mancheranno momenti, appuntamenti ed esperienze da vivere per celebrare il regno più lungo della storia inglese. Scopriteli nelle prossime pagine e partite per Londra e per il Regno Unito insieme a noi.

Per ulteriori informazioni, contattate il vostro Travel Designer di fiducia.


PICTURE YOURSELF IN.. Londra


Una delle metropoli più grandi e visitate d’Europa grazie al suo fascino cosmopolita, Londra possiede un’identità unica ed è l’emblema della multiculturalità, tanto che i suoi oltre 8 milioni di abitanti rappresentano circa 270 nazionalità diverse. La capitale del Regno Unito ha una storia secolare, ma ha raggiunto l’apice della fama e del prestigio durante l’Età Vittoriana: risalgono a quest’epoca molte delle icone e dei simboli della città, come il Big Ben, il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge. Ma anche nel XXI secolo la metropoli britannica è un costante work in progress: i quartieri periferici diventano trendy, le zone centrali un tempo prettamente residenziali si animano di negozi, locali, ristoranti e attività commerciali in grado di dare un nuovo volto al vicinato. Dal passato al presente, Londra ha qualcosa da offrire a tutti. Per conoscerla davvero bisogna viverla, lasciandosi conquistare dal suo carisma e dalla sua capacità di sorprendere sia chi la visita per la prima volta sia gli habitués della city.

Testo di: Martina Torrini

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PERCHÉ NON APPROFITTARE DEI FESTEGGIAMENTI PER IL GIUBILEO DI PLATINO DI ELISABETTA II PER TORNARE A VISITARE LONDRA?

UN MUSEO PER TUTTI I GUSTI Uno dei musei d’arte e design più grandi al mondo, il Victoria & Albert Museum vanta una raccolta di più di 2 milioni di oggetti in grado di rappresentare più di 5.000 anni di creatività umana. Le collezioni sono esposte lungo i 7 piani dell’edificio vittoriano che sorge nel quartiere di Kensington e si articolano in un percorso suddiviso per grandi aree tematiche. Oltre a una passeggiata fra le principali esposizioni permanenti, al V&A potrete visitare tantissime mostre temporanee in grado di solleticare l’interesse di tutti: dalla storia alla fotografia, dall’artigianato alla letteratura e molto, molto altro.

I PIATTI PREFERITI DELLA REGINA Uno dei luoghi più iconici di Londra secondo i veri foodies è sicuramente il Borough Market: è più di un semplice mercato alimentare, è un vero e proprio viaggio gastronomico lungo tutta la Gran Bretagna, dove lo street food più tradizionale si affianca ai piatti più ricercati e raffinati. In occasione del Giubileo di Platino della Regina al Borough Market sarà celebrato il meglio della cultura culinaria britannica, con piatti speciali dedicati all’occasione e attraverso le pietanze preferite di Sua Maestà, come le arringhe affumicate e il paté di sgombro, ma anche una straordinaria torta al cioccolato e la lemon drizzle cake. Per vivere la vera essenza del mercato si consiglia di prenotare un tour privato di due o tre ore per assaggiare i migliori prodotti della tradizione inglese in compagnia di una guida esperta, che sarà in grado di combinare storia e gastronomia, gusto ed esclusività. 94


UNA PASSEGGIATA CON UN LORD A Londra avrete l’opportunità di partecipare a un’esperienza davvero unica e irripetibile, in compagnia di un vero e proprio Lord. Come esperto di storia, vi accompagnerà in un walking tour della metropoli della durata di 5 ore, per scoprire il suo immenso passato, focalizzandosi in particolare sulla politica e sulla monarchia.

DOVREI PARAGONARTI A UN GIORNO [A TEATRO]? Chi andava a teatro nell’Inghilterra di Shakespeare? Cos’era una messa a terra? Entrate al Globe Theatre e scoprite la storia di un teatro costruito nel 1599, che è riuscito a sopravvivere alla peste, al Grande Incendio di Londra e a tensioni politiche e sociali; ammirate la sua architettura originale e immaginate migliaia di londinesi riuniti per seguire le vicende delle opere più famose dell’epoca e della storia della letteratura inglese. Partecipate a una visita guidata del Globe Theatre per saperne di più sul dramma elisabettiano e sulle prove teatrali in compagnia di una guida esperta, che sarà in grado di farvi vivere un viaggio nella Londra shakespeariana e nel mondo del teatro che il bardo inventò a cavallo fra il XVI e il XVII secolo.

AFTERNOON TEA PER VERI TEA LOVERS Al The Ritz Club, al piano seminterrato dell’omonimo hotel, per festeggiare il Giubileo di Platino di Sua Maestà sarà servito un elegante afternoon tea accompagnato da un ensemble musicale di arpa e pianoforte, da un calice di Champagne e da una serie di stuzzichini, pasticcini e teacake della tradizione britannica. L’autentica chicca di questa esperienza è la presenza di un maestro del tè certificato, che ha viaggiato in tutto il mondo alla ricerca delle migliori varietà e foglie da proporre: un sogno per i veri tea lovers. 95


Istanbul è una metropoli tanto conosciuta quanto sempre da scoprire e riscoprire, a partire dai suoi quartieri sospesi fra tradizione e modernità, come quello di Beyoğlu.


Testo di: Martina Torrini

UNA PASSEGGIATA PER IL QUARTIERE DI BEYOGLU La vera identità di Istanbul

Una città che stupisce per le sue atmosfere magiche, Istanbul è proiettata verso il futuro ma anche ben ancorata alle sue radici antichissime. È il cuore pulsante di una nazione in continua evoluzione, il punto d’incontro fra Oriente e Occidente, fra Asia ed Europa, e conserva gelosamente le tracce del suo retaggio storico. Istanbul è una metropoli tanto conosciuta quanto sempre da scoprire e riscoprire, a partire dai suoi quartieri sospesi fra tradizione e modernità, come quello di Beyoğlu: ha un’anima antica, è caratterizzato da scorci pittoreschi e nostalgici, ma è anche il luogo perfetto per vivere una città lontana dagli itinerari più tradizionali.

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Camminando a passo lento fra le vie del quartiere è possibile osservare, ammirare e lasciarsi incuriosire dal suo fascino e dai suoi mille dettagli: caffè tradizionali, boutique locali di borse e scarpe, gioiellerie artigianali, botteghe e tantissime gallerie d’arte costellano le stradine e gli angoli della zona, e si alternano alle vetrine di invitanti pasticcerie e alle tipiche moschee di quartiere. Ma l’attrazione più nota di Beyoğlu è sicuramente la Torre di Galata, con il suo profilo inconfondibile, che al tramonto diventa uno dei luoghi d’interesse più fotografati della città turca, con i colori e le sfumature che la rendono ancora più affascinante al calar del sole. Il modo migliore per godersi lo spettacolo dello scorcio della Torre affacciata sul Corno d’Oro è dalle partenze dei traghetti di Eminou, lì dove il celebre Ponte di Galata inizia la sua traversata fino a Kadikoy: il Ponte è anche il classico punto di accesso al quartiere, la porta per raggiungere le meraviglie di una zona sia storica che moderna, la chiave per decifrare i segreti di una Istanbul diversa, in grado di ricercare la propria identità differenziandosi dal resto della metropoli.



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Alcuni dei luoghi più emblematici di Beyoğlu sono piazza Taksim e il Gezi Park – noto per essere stato teatro delle rivolte e manifestazioni del 2013. Proprio qui si affaccia il nuovo Atatürk Cultural Center, che ha riaperto i battenti in veste rinnovata il 29 ottobre 2021, in occasione del novantottesimo anniversario della Festa della Repubblica di Turchia: si tratta di un centro dedicato alla contemporaneità, alla cultura, all’arte e alla socialità, con lo sguardo rivolto a tematiche di sostenibilità e con l’obiettivo di diventare uno fra i centri culturali più importanti e completi al mondo. Fortemente desiderato dal Presidente Erdoğan e dal Ministro della Cultura e del Turismo Ersoy, l’Atatürk Cultural Center è già il fiore all’occhiello della Culture Street di Beyoğlu e di tutta Istanbul. Si scende poi su Istiklal Caddesi, dove passa anche l’iconico tram della città: è d’obbligo una sosta al Grand Pera, un tempo palazzo ottocentesco in stile ottomano, oggi spazio privato polifunzionale per esposizioni d’arte. Vale la pena anche di fermarsi a visitare il Museo del Cinema turco, che racconta di una cultura cinematografica molto radicata nel territorio attraverso una collezione di materiali e apparecchiature d’epoca, oltre che tramite un percorso multimediale per conoscere produzioni, film e cineasti turchi. Dopo intrecci, stradine, scalinate e passaggi fatti di creatività e folklore, il lungo viale termina a Tunel, stazione e museo della metropolitana più antica del mondo, la cui costruzione iniziò nel 1871 e che funziona ancora oggi. Ma Beyoğlu è anche un quartiere dalla spiccata vocazione mondana: è una delle zone più animate e culturalmente attive della città, oltre che il centro della sua vita notturna. È un quartiere in grado di fondere una storia secolare – come quella della Torre di Galata – con le vicende del Pera Palace Hotel – dove Agata Christie scrisse “Assassinio sull’Orient Express” – e con atmosfere underground prettamente contemporanee. Dettaglio di alcuni palazzi nel quartiere di Beyoğlu.

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Beyoğlu è un quartiere dalla spiccata vocazione mondana: è una delle zone più animate e culturalmente attive di Istanbul, oltre che il centro della sua vita notturna.



Altro che Amarcord di estati sotto l’ombrellone, fra pedalò e cabine colorate, intrattenimenti popolari e piadine. Rimini è protagonista di una vera rivoluzione. Culturale.


Testo di: Mariella Grossi

LA RIVOLUZIONE DI RIMINI Da Giotto a Fellini a Damien Hirst: come è diventata un polo culturale

Altro che Amarcord di estati sotto l’ombrellone, fra pedalò e cabine colorate, intrattenimenti popolari e piadine. Rimini è protagonista di una vera rivoluzione. Culturale. L’attenzione si è spostata nel centro storico che è un’altra realtà, parallela e imprevedibile. Passo dopo passo, restauri e nuovi musei, riqualificazioni green e scoperte archeologiche hanno riscattato Rimini dall’etichetta di solo “divertimentificio”. Trasformando la sua parte storica in un polo culturale dove si va in ogni stagione come si fa nei borghi d’arte. Per godersi Giotto e Damien Hirst, Piero della Francesca e Mimmo Paladino, mosaici romani e memorie felliniane.

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Un murales dedicato a Marcello Mastroianni.

Il Museo Fellini.

La Domus del dottor Euthykes.

Vista sul ponte di Tiberio.

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La piazza dei mosaici Correva l’anno 1989 quando, scavando in piazza Ferrari per realizzare un garage sotterraneo, emerse una Domus Romana (II secolo d.C.) con magnifici mosaici, e un set di strumenti chirurgici che appartenevano al dottor Euthykes, medico militare (domusrimini.com). Bye bye garage, ora nella piazza vetrate e una tettoia proteggono la pavimentazione della Domus (visitabile), mentre mosaici e strumenti chirurgici si ammirano nel vicinissimo Museo Civico, convento gesuita nel ‘700, imperdibile anche per altre mirabilia, opere di Ghirlandaio e Guercino, i manifesti d’alta moda dell’illustratore René Gruau (romagnolo) che ha lavorato anche per Lanvin e Dior. Dietro al museo c’è un giardinetto con memorie archeologiche e un ospedale in disuso che talvolta ospita eventi e mostre di giovani promesse dell’arte. Proprio di fronte, gli antichi arsenali marittimi sono la location di Il Pescato del Canevone, ottimo ristorante per crudités e fritti di pesce (Fb: ilpescatodelcanevonerimini). Le sorprese di piazza Ferrari & dintorni non sono finite. In un vicoletto, il Duomo è l’hotel firmato dal designer Ron Arad, con il nuovo Nomi Gastrobar e i piatti dell’executive chef Valentina Amati, planata a Rimini dopo New York e Mumbai.

B o rg o S a n G i u l i a n o , t ra m o v i d a e Fe l l i n i A Rimini la movida si chiama frullo. E il frullo inizia dopo il millenario ponte romano di Tiberio, tra vicoli e piazzette di San Giuliano, il Bòrg, il borgo più bello e pittoresco, un tempo rione dei vetturini che conducevano i calessi. E dei pescatori, anche se qui non si vede il mare, solo il fiume Marecchia, ma non è lontano il porto canale con il via vai dei pescherecci. Il Borg è un mosaico di case basse e coloratissime dove ci si perde gioiosamente, cercando murales felliniani, ceramiche di (o ispirate a) Tonino Guerra, sceneggiatore di Fellini. È una vera caccia al tesoro riconoscere su muri e facciate Giulietta Masina nei panni della Gelsomina de “La strada”, Fellini che dirige Marcello Mastroianni, oppure ritratto in bianco e nero circondato dai volti dei personaggi di Amarcord, inventati o ispirati a persone vere che hanno vissuto nel Bòrg. Poi il tip tap di Ginger e Fred… Un racconto vernacolare del Borgo è il libro “J anvud dla Marianna” che si trova nelle librerie locali, omaggio a una trattoria centenaria, La Marianna, che esiste ancora, accanto al ponte di Tiberio, con tanto di bassorilievo romano sulla facciata. Santuario della cucina romagnola di mare, dove vanno in scena i sardoncini (parenti alla lontana delle sardine) fritti con la salicornia, la polenta con le poveracce che sono le vongole piccole e non allevate (Fb: trattorialamarianna). 107


A due passi c’è il murales di Donald Sutherland nei panni di Casanova che guarda sensualmente sulla piazzetta degli Ortaggi, verso l’ingresso del Barfum, un locale dove non si degusta il caffè, ma profumi. Verso i tavolini di Biberius, enoteca per aperitivi sontuosi con vini local e alzatine che traboccano di prosciutti. Un’emozione da non perdere: Giardini d’autore, manifestazione con stand di fiori, piccoli produttori di food romagnoli, installazioni d’arte green nel parco che guarda al Marecchia (in primavera e a settembre).

Fe l l i n i , 2 ° e 3 ° t e m p o , a n z i d i p i ù Affermare che a Rimini c’è il Museo di Fellini è riduttivo, perché il museo c’è ma è diffuso in un percorso tematico. Che comprende il Bòrg, certo il regista lo amava, ma l’itinerario ha il suo incipit oltre il ponte di Tiberio, lungo l’antico decumano. Ed ecco il Fulgor, cinema restaurato dove la leggenda vuole un Fellini bambino seduto sulle ginocchia del padre a vedere “Maciste all’Inferno”, il suo big bang creativo. Il cinema è un vero cinema; ai piani superiori si è aperta, lo scorso inverno, l’ultima tranche del museo diffuso, due piani con lettere, disegni, articoli, video dedicati al genio del cinema. Un vicoletto porta in piazza San Martino con la riproduzione del rinoceronte (femmina) del film “E la nave va”. Il percorso diventa un crescendo in piazza Malatesta con la panca circolare, citazione di “8 e mezzo”, fino Castel Sismondo, rocca del Quattrocento con il Museo vero e proprio. E qui c’è tutto il genio, il kitch, il sublime di Fellini. Come gli abiti talari a luci intermittenti della indimenticabile sfilata cardinalizia in Roma. E che dire della stanza dei confessionali con video di attori e collaboratori, da Sandra Milo a Mastroianni che confessano il loro rapporto con il regista… O dei disegni che Fellini realizzò su richiesta del suo psicanalista junghiano, raccolti nel “Libro dei sogni” (in vendita al botteghino del museo), compresi i ritratti di Picasso che gli apparve in sogno quattro volte?

L’ a v a n g u a rd i a è n e l M e d i o e v o Per recarsi al Museo Fellini si passa davanti al Giardino delle Sculture, con opere di Arnaldo Pomodoro, Kikki Smith e altri nomi. È il retro del Part, Palazzi dell’Arte Rimini, affacciato sulla centralissima piazza Cavour. Due palazzi medievali, l’Arengo (1200) e quello del Podestà (1300), che accolgono l’arte contemporanea, opere donate dal gotha dell’avanguardia alla comunità di San Patrignano. Ci sono En Plein Air, un albero sfumato di Mario Schifano, una serigrafia di Pistoletto, la Dormiente scultura di Mimmo Paladino, l’inconfondibile testa di Mitoraj (Luci di Nara), la gigantesca incredibile Bibbia di vetro di Isgrò, un cuore di farfalle di Damien Hirst, una pallidissima Vanessa Beecroft che abbraccia due bimbi africani. 108


Piazza Malatesta.

Il Teatro Galli.

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Giusto a destra del Part, ecco il teatro Galli, inaugurato nel 1857 con l’Arnoldo diretto personalmente dal Maestro Verdi. Danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, il teatro ha subito un restauro lunghissimo perché durante i lavori affioravano resti romani, una basilica paleocristiana... E cosi sotto la platea oggi si visita un Museo archeologico multimediale. L’altro gioiello della piazza è la Vecchia Pescheria del ‘700: sui banchi non sono più esposti scorfani o triglie, ma bicchieri per gli aperitivi, perché qui si trovano i locali dei giovani. Ancora due passi e a tu per tu con le enoteche ed ecco la Libreria Riminese, salotto d’atmosfera con gli scaffali di legno, il profumo della carta, i titoli di grido e quelli fuori dal coro, molti sulla Romagna e su Rimini (libreriariminese.it). Si svicola per via Malatesta Sigismondo dove si fa caccia grossa gastronomica chilometro zero da Nostrano, con vini, sali di Cervia, salami insaccati nella cera. È tempo di esplorare corso d’Augusto.

P i c c o l i s e g re t i Cammina, cammina lungo il corso d’Augusto e si arriva all’Arco romano (27 a.C.) spartiacque fra il centro storico e Borgo San Giovanni, prossimo quartiere trendy. Li separa una strada trafficata, per questo il monumento ha perso un poco della sua poesia. Per ammirarlo bisogna fare come Fellini: andare a mangiare Dallo Zio, storica trattoria che propone piatti con ingredienti rigorosamente romagnoli, e prenotare il tavolo preferito dal regista e da Giulietta Masina, vicino alla vetrata che guarda sull’arco d’Augusto (ristorantedallozio.it). Da ammirare ancora più da vicino in estate quando i tavoli sono sparpagliati all’aperto. Corso d’Augusto ha un segreto, la Cappella Petrangolini, chiesa privata, gotica ma realizzata nel ‘900, nascosta in un cortile. Si visita su prenotazione e talvolta ospita concerti (con beautrip.it, tour con uno storico dell’arte o con il proprietario).

I n c o n t ra re G i o t t o e P i e ro d e l l a Fra n c e s c a Il Tempio Malatestiano, monumento più celebre di Rimini fu progettato da Leon Battista Alberti (1404-1472) che era architetto e tuttologo, perché anche musicista, filosofo, matematico, linguista. Il tempio va visitato in solitudine, magari dopo pranzo quando non c’è nessuno per assaporare un silenzio imponente quanto la vastità dell’interno. Si ammira un affresco di Piero della Francesca che ritrae Sigismondo Malatesta, signore di Rimini e committente del Tempio. E sull’altar maggiore, il crocefisso di Giotto. Il Maestro è stato a Rimini, non si sa in quali anni, ha creato una scuola pittorica che ha lasciato affreschi meravigliosi nella chiesa di Sant’Agostino, dietro piazza Cavour. Usciti dal Tempio sulla destra c’è un vicoletto con Luisé, incredibile libreria antiquaria, a modo suo un monumento alla storia. Non solo per i volumi preziosi e/o polverosi, ma perché vi si possono trovare poster di Fellini, di opere liriche, persino divise garibaldine, e il manifesto dell’Arnoldo diretto da Verdi a Rimini (Fb: Libreria-Luise-692001807524235). 111


E il mare? Si raggiunge con una scarpinata seguendo il porto-canale. Oppure si va in taxi a vedere il nuovo Parco del mare, lungo waterfront pedonale dove si passeggia nel verde. Respirando finalmente profumo di salsedine perché le acque non proprio cristalline sono state depurate con uno dei più avanzati sistemi idraulici d’Europa. La scoperta della nuova Rimini si può concludere con la cucina sperimentale dello chef Jacopo Ticchi della Trattoria da Lucio, famosa per la tecnica della frollatura del pesce (trattoriadalucio.cuoriebbri.com). Oppure scegliere un rito della vecchia Rimini, l’aperitivo sulla terrazza del Grand Hotel. Pensando a Fellini che prenotava sempre la suite 315, brindando con l’aperitivo Fellini e magari fermandosi a cena per il Menu Federico.



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Nata a Saronno nel 1972, diplomata come Operatore Turistico presso l’Istituto Stendhal di Milano, ha iniziato subito a lavorare nel turismo, collezionando i suoi primi 15 anni in agenzia di viaggi, occupandosi sia di turismo che di biglietteria, e sempre con la voglia di “cucire” viaggi su misura, cartina alla mano! Dal 2006 ha proseguito la sua formazione passando al tour operating, specializzandosi nel settore dei viaggi di lusso ed esperienziali. La sua grande passione l’ha portata a viaggiare attraverso l’Africa, le Americhe, l’India e l’Europa, e non si è ancora fermata!


Meravigliosa esperienza in Lapponia Svedese

Un fly & drive in Lapponia a gennaio, in pieno inverno? L’idea di guidare sulla neve destava qualche timore e invece… Arrivati all’aeroporto di Skellefteå, “Sheleftea”, come abbiamo imparato poi a pronunciare, ritiriamo la nostra auto e con la massima cautela ci dirigiamo verso il Wood Hotel, l’edificio in legno più alto del mondo. Una torre di 20 piani realizzata con tecniche di bioedilizia 100% sostenibile, che ospita una fornitissima biblioteca proprio accanto ad uno speciale spazio relax dedicato a conversazioni e lettura, simbolo della filosofia del tempo lento degli svedesi. Dimenticate le prime preoccupazioni, percorriamo le strade delle foreste svedesi tra i magici colori del cielo e la neve bianchissima, con la nostra musica preferita ad accompagnarci, consapevoli che il rischio più grande potesse essere quello di incrociare alci e renne!


Abbiamo provato il brivido di un’escursione su una piccola nave rompighiaccio, con tanto di immersione nelle acque gelide avvolti in simpatici tutoni galleggianti, tra chiacchiere e risate con il comandante e il suo staff, accompagnati dal rumore del ghiaccio che si frantuma al nostro passaggio. Il nostro viaggio è proseguito per raggiungere un piccolissimo villaggio dove due giovani e intraprendenti ragazzi hanno rimesso a nuovo una vecchia struttura, dando vita ad un Experience hotel. La loro voglia di fare e il loro entusiasmo ci hanno regalato splendide emozioni! Ci hanno condotto nella foresta in motoslitta, facendo tappa nel silenzio totale di un rifugio in legno immerso nel bosco, illuminato solo da fuoco e candele, dove ci hanno preparato una cena tipica, rigorosamente servita in piatti di legno. La legge svedese vuole che per ogni albero abbattuto ne venga piantato uno nuovo. Ce l’hanno detto in moltissimi, orgogliosi e fieri dell’importanza dell’uso consapevole delle risorse. La natura qui è la risorsa principale, lo sanno molto bene, e la amano dal profondo del cuore. Lo si percepisce dalla cura con cui maneggiano un qualsiasi pezzo di legno, dal loro rapporto con gli animali e da come rispettano il cibo, rigorosamente locale, evitandone ogni spreco. Il nostro viaggio è proseguito fino ai confini con la Finlandia, in una cittadina dal simpatico nome di Kukkolaforsen, sulle rive del fiume Torne, che divide le due nazioni. Da una sponda del fiume siamo in Svezia, dall’altra, di fronte, in Finlandia. Gli orologi impazziscono, perché tra le due sponde c’è il fuso orario! È divertente sapere che qui si festeggia due volte il capodanno, scambiandosi gli auguri in una lingua unica, quella di confine, che unisce due Paesi amici. Proseguendo, non poteva mancare un incontro con chi, più di tutto, rappresenta la terra lappone: i Sami. Fiera e forte della propria identità, la popolazione Sami narra la propria storia, lingua, cultura e modo di vivere in totale simbiosi con la natura. Pranziamo con loro, nella loro Lavvu, la tipica tenda riscaldata da un accogliente fuoco al centro, ascoltando storie e dolci canzoni. Salutati i Sami e i compagni di viaggio, mi sono diretta con la mia auto verso un altro piccolo villaggio, sempre sulle rive del fiume, per fare tappa in un piccolo hotel dove mi hanno accolto non come turista, ma come un vero componente della famiglia. Questo piccolo ma curatissimo hotel ha tutto il sapore di casa. La proprietaria è una simpatica signora appassionata d’arte contemporanea, come si nota dai pezzi d’arte e i dettagli presenti nella casa. La cucina è accanto al grande tavolo da pranzo, dove si mangia tutti insieme raccontandosi storie di viaggio senza mai distogliere lo sguardo dal cielo, che, davvero generoso, ci regala una splendida aurora boreale che mi lascia senza fiato… 119


Quasi con dispiacere la mattina successiva riparto, percorrendo circa 250 chilometri di foresta. La luce colorata di un cielo dove il sole, in gennaio, non sorge mai completamente, è la mia compagna di viaggio per tutta la mattina. Raggiungo due splendide strutture, uniche nel loro genere: un moderno lodge sul lago ghiacciato e un hotel con le camere incastonate tra gli alberi, ognuna diversa dall’altra. Un’immersione nella natura e nel lusso di una modernità che ha saputo, ancora una volta, rispettare pienamente l’ambiente circostante. Nel primo pomeriggio, prima del buio, riprendo la mia auto, che con le sue ruote chiodate mi fa sentire sicura e tranquilla, e raggiungo la città di Luleå, affacciata sul Golfo di Botnia. Pur essendo in città l’atmosfera che ritrovo è amichevole, calda e confortevole. La sera mi concedo una passeggiata nel centro cittadino, dispiaciuta di dover ripartire la mattina successiva senza poter approfittare di una pattinata sul lago ghiacciato di fronte a me. La mattina molto presto, in soli 10 minuti raggiungo l’aeroporto per il rientro in Italia, con gli occhi pieni dei colori di un sole che tenta di sorgere, con il cuore pieno del calore inaspettato che la Svezia ha saputo regalarmi, nonostante le temperature sottozero. E adesso? Non vedo l’ora di tornare d’estate, quando il candore della neve lascerà spazio ai mille colori estivi…




LE GOURMAND 125 COREA DEL SUD FOOD & NATURE Tutti i segreti della provincia di Jeollanam-do


Esiste un proverbio coreano che recita: “C’è così tanto cibo che le gambe del tavolo crolleranno”, ed è quello che può accadere nei ristoranti tradizionali della provincia di Jeollanam-do.


Testo di: Martina Torrini

COREA DEL SUD FOOD & NATURE Tutti i segreti della provincia di Jeollanam-do

Nella porzione più meridionale della Corea del Sud, Jeollanam-do è una delle province più verdi di tutto il Paese, ed è conosciuta per le sue dolci colline e per i suoi più di 5.000 chilometri di costa. Custode delle più antiche tradizioni coreane, la regione attrae sempre più viaggiatori interessati a scoprire il suo approccio rilassato alla vita e la sua straordinaria cucina. Esiste un proverbio coreano che recita: “C’è così tanto cibo che le gambe del tavolo crolleranno”, ed è quello che può accadere nei ristoranti tradizionali della provincia di Jeollanam-do, dove i piatti si accumulano sulla tavola senza soluzione di continuità, fra portate di pesce, alghe e sapori davvero curiosi. Come per un assaggio della buona cucina italiana non si può dimenticare una tappa nel sud della nostra Penisola, per provare il miglior cibo coreano è necessario fermarsi nella provincia di Jeollanam-do, alla scoperta di una cucina delicata, fresca e strutturata, ricca di piatti a base di preziosi doni del mare. L’incremento del turismo verso questa particolare zona della Corea del Sud è relativamente recente, e si basa soprattutto su viaggi esperienziali, per conoscere la cultura, le tradizioni, la gastronomia e la natura locale.

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Si parte dalla città di Mokpo, una località dal paesaggio fenomenale, che sembra quasi essere uscita da un quadro di Henri Rousseau, composta da montagne verdeggianti e da coste drammatiche che si affacciano su acque scintillanti e su isolotti da sogno. Il Parco Nazionale di Dadohaehaesang offre un panorama fatto di splendide scogliere calcaree, di acque smeraldo e di grotte nascoste tipiche dei paesaggi del sud est asiatico: la bellezza intatta del parco è dovuta probabilmente al suo isolamento, anche se oggi è raggiungibile più facilmente rispetto al passato, grazie a traghetti giornalieri. Un’altra località da sogno nella regione di Jeollanam-do è Gwanmaedo, un’isola dove ammirare acque brillanti come lapislazzuli percorrendo stradine costiere a picco sul mare o rilassandosi su baie e spiagge riparate e completamente deserte. Sull’isola vivono solo 200 persone, anche se durante l’alta stagione la popolazione aumenta in maniera esponenziale: gli isolani sono persone davvero amichevoli, che amano mescolarsi con i viaggiatori, far scoprire loro le prelibatezze della cucina locale e raccontare storie e leggende del passato. Anche i paesaggi di Gwanmaedo sono pittoreschi come le persone che vivono qui: campi di fiori dai mille colori, acque cristalline, una vegetazione rigogliosa, casette variopinte che contraddistinguono villaggi dal fascino senza tempo e diverse specie di uccelli colorati tingono l’isola di tutte le sfumature dell’arcobaleno, fondendosi con i misteri e le superstizioni della gente del posto.



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Ma la località più caratteristica della provincia di Jeollanam-do è Chunjinam, un luogo di pace e tranquillità dove risiede la Chef e monaca buddhista Jeong Kwan, protagonista della terza stagione della serie televisiva “Chef’s Table” su Netflix. Nascosta all’interno del Parco Nazionale di Naejangsan, Chunjinam è un vero e proprio locus amoenus contraddistinto da alte e ripide scogliere rocciose e da un fiume che conduce fino al tempio di Baekyangsa, ma anche da una serie di montagne – luoghi sacri per l’animismo e lo sciamanesimo, due culti che hanno lasciato le proprie tracce nel buddhismo Seon coreano. Qui si ha l’occasione di gustare il meglio della cultura gastronomica più autentica di Jeollanam-do: è possibile trascorrere alcuni giorni all’interno delle comunità monastiche – come quella di Baekyangsa, dove vive la monaca Chef Jeong Kwan – osservando le regole e gli orari del tempio e condividendo la preghiera e i pasti con i monaci, per imparare le basi del Barugongyang, la cucina del tempio. Si tratta di un tipo di cucina completamente vegana, dove è proibito l’utilizzo di cinque ingredienti che potrebbero turbare l’animo e distrarre il monaco dalla preghiera: cipolla, aglio, erba cipollina, cipollotti e porri. Vengono utilizzate molte salse e spezie, di cui la Chef conosce ogni proprietà, e prodotti stagionali per evitare lo spreco: così nasce ad esempio il kimchi del tempio, preparato in vasi di terracotta interrati in cui la verza può fermentare lentamente. Al tempio il tempo e lo spazio si dilatano, in cucina il gesto e gli ingredienti contano più degli strumenti e delle tecniche innovative. In tutta la provincia di Jeollanam-do la tradizione culinaria è una cosa seria, in grado di fondersi alla perfezione con la natura, la storia e la cultura locale. Il Tempio di Baekyangsa.

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CULTURA 133 ANDALUSIA Úbeda e Baeza e i loro tesori

139 WHEN IN ROMANIA Dalla moderna Bucarest all’autentica Transilvania


Due città distinte, ma unite nel rappresentare un vero e proprio tuffo nel passato, un viaggio nel tempo fino al Rinascimento spagnolo: Úbeda e Baeza sono considerate Patrimonio dell’UNESCO dal 2003.


Testo di: Martina Torrini

ANDALUSIA Úbeda e Baeza e i loro tesori Due città distinte, ma unite nel rappresentare un vero e proprio tuffo nel passato, un viaggio nel tempo fino al Rinascimento spagnolo: Úbeda e Baeza sorgono nella regione di Jaén, nella zona nord orientale dell’Andalusia, e sono considerate Patrimonio dell’UNESCO dal 2003. Attraverso un itinerario in queste zone sarete condotti verso un’altra epoca, fra il XVI e il XVII secolo, quando le due località erano al centro dello sviluppo artistico e culturale della Spagna; scoprirete l’architettura tradizionale delle città – con le sue influenze arabe – ma anche la natura che le circonda, fatta di infinite distese di ulivi che si dispiegano fino all’orizzonte e che danno vita a uno dei prodotti che più caratterizzano questa regione: l’olio. E poi potrete immergervi nella cultura e nelle tradizioni locali, costruite su secoli di memoria e trasmissione di un sapere familiare.

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Gli interni dell’Hospital de Santiago a Úbeda.

Dettaglio della Cattedrale di Úbeda.

Le pittoresche strade di Baeza.

Cortile interno dell’Hospital de Santiago a Úbeda.

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Úbeda Il bianco dei palazzi e delle chiese si combina alle mille sfumature di verde degli ulivi, dei cipressi, degli immensi giardini e delle ceramiche tradizionali. Dall’origine rinascimentale ma contraddistinta da evidenti influenze arabe, Úbeda è un trionfo di colori e suggestione: già abitata fin dalla Preistoria, fu un importante centro per i romani, gli ebrei e gli arabi, che lasciarono qui molte tracce del loro passaggio, visibili ancora oggi. Chiunque passò di qui lasciò un segno che contribuì alla stratificazione della città, dalle porte ai resti delle mura, dal quartiere giudaico alla produzione delle ceramiche di origine araba, fino alle dimore nobiliari e al centro storico rinascimentale, la caratteristica più peculiare della “regina”, come chiamava Úbeda il poeta spagnolo Antonio Machado. Il punto ideale per iniziare a esplorare la città è piazza Vázquez de Molina, una delle più belle d’Europa: si consiglia poi di proseguire verso la Sacra Cappella di El Salvador – dove si trova l’unica scultura di tutta la Spagna attribuita a Michelangelo – poi verso il palazzo del Decano Ortega, il Comune, la chiesa di Santa María de los Reales Alcáceres e il palazzo del Marqués de Mancera.

Baeza Proseguendo da Úbeda su una strada panoramica di otto chilometri che costeggia sterminati campi di ulivo si raggiunge Baeza, definita la “signora” dal poeta Antonio Machado, professore presso l’antica università della cittadina. Anche questa piccola località racconta una storia secolare, fatta di passaggi e dominazioni, di contaminazioni e contatto fra culture diverse: con il suo centro di epoca rinascimentale, è famosa soprattutto per la Cattedrale costruita sui resti di un’antica moschea in stile plateresco, una corrente artistica e architettonica unica in tutta Europa. Altri luoghi di notevole rilevanza sono il seminario di San Filippo Neri, attuale sede dell’Università Internazionale dell’Andalusia, e il Palazzo di Jabalquinto, caratterizzato da una splendida facciata gotica e da un cortile interno in stile rinascimentale. E per finire, come lasciare la regione senza aver assaggiato i suoi deliziosi prodotti gastronomici? Dai peperoni ripieni agli ochíos – dolcetti di farina e anice – dalle paste con le noci a quelle fritte, senza dimenticare l’olio d’oliva, vero e proprio simbolo della zona… c’è solo l’imbarazzo della scelta. 135


Attraverso un itinerario in queste zone sarete condotti verso un’altra epoca, fra il XVI e il XVII secolo, quando Úbeda e Baeza erano al centro dello sviluppo artistico e culturale della Spagna.



Dal movimento di Bucarest all’autentica Transilvania, la Romania ha qualcosa da offrire a ciascun viaggiatore.


Testo di: Raluca Spiac / Adattamento di: Martina Torrini

WHEN IN ROMANIA Dalla moderna Bucarest all’autentica Transilvania Sapevate che il Principe Carlo considera la Transilvania la sua seconda casa? Il Principe di Galles si innamorò della Transilvania dopo la sua prima visita nel 1998, da quando ritorna ogni primavera, non solo per la fioritura ma anche perché possiede una dimora storica che oggi è diventata una struttura ricettiva. Dal movimento di Bucarest – con i suoi alti edifici, le strutture di lusso e le infinite possibilità di provare una cucina raffinata – alla Transilvania – con le sue chiese secolari fortificate, i villaggi pittoreschi, la natura incontaminata e, ovviamente, il Castello di Dracula, fra le centinaia di altri castelli e palazzi – la Romania ha qualcosa da offrire a ciascun viaggiatore. Sia che preferiate conoscere qualcosa in più sulla sua storia più recente e su come il comunismo abbia dato forma all’architettura delle maggiori città, e di Bucarest in particolare, sia che desideriate vivere un’esperienza autentica, in contatto con le persone del posto e alla scoperta di tradizioni secolari, assaggiando la cucina locale, dovete visitare la Romania almeno una volta nella vita.

Raluca Spiac Raluca è tornata in Romania e ha iniziato a (ri)scoprire il suo Paese al di là di tutte le cose negative che ha sentito durante i suoi 9 anni all’estero (a cui si finisce per credere pur essendo rumeni). Ha deciso di rimanere e ha riscontrato che la Romania fosse il luogo ideale per una persona con un grande bagaglio di esperienza internazionale, con un grande spirito imprenditoriale, con una mente e un cuore aperti.

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Il suggestivo Castello di Bran.

La natura della Transilvania.

Il Parco Herastrau a Bucarest.

Un tradizionale villaggio della Transilvania.

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Cosa si può visitare in una settimana in Romania? Iniziate il vostro viaggio al The Marmorosch Bucharest, Autograph Collection. All’interno di uno storico palazzo di Bucarest dove sorgeva una delle banche più importanti del XIX secolo e costruito con influenze Art Déco, l’hotel è a pochi passi dalla Città Vecchia, dove strade e viuzze acciottolate si animano di boutique, caffè e ristoranti, il punto di partenza perfetto per far conoscenza con la Romania. Visitate il Parlamento – l’edificio più pesante al mondo – fate una passeggiata in uno fra i tanti parchi della città e godetevi un’ottima cena sulle sponde del lago Herastrau, o rilassatevi nella spa dell’hotel. Dopo aver visitato Bucarest, è tempo di dirigersi verso Sibiu, in Transilvania. Il suo centro storico è Patrimonio UNESCO: capirete il perché quando lo vedrete. Sibiu risale all’epoca medievale ed è un vero e proprio museo a cielo aperto fatto di edifici storici, cattedrali gotiche, catacombe, torri e piazze. Esplorate la cucina locale nella piazza principale, con gli imponenti Carpazi a farvi da sfondo. Continuate la vostra avventura nella campagna della Transilvania e scoprite Bethlen Estates, una struttura con una storia di più di 300 anni. Completamente ristrutturata ma con uno charme d’altri tempi, offre un’esperienza autentica, abbinata ai migliori comfort e servizi dell’epoca moderna. Godetevi una cena gourmet nel ristorante della struttura, trascorrete la notte e lasciatevi meravigliare dalla natura e dall’aria pulita che caratterizzano il luogo. In Transilvania non potrete perdervi Sighisoara, Patrimonio UNESCO e uno tra i pochi villaggi medievali ancora abitati in Europa. Di ritorno da Sighisoara, fermatevi a Malancrav, un piccolo paese in cui si trova una delle chiese più affascinanti di tutta la Transilvania, grazie ad affreschi di epoca pre Luterana dai colori brillanti. Dall’altra parte delle mura potrete scoprire Apafi Manor, un’antica casa padronale ristrutturata alla perfezione grazie all’aiuto e al supporto del Principe Carlo. Anche Brasov, la città circondata dalle cime dei Carpazi meridionali – in contrasto con l’architettura gotica, barocca e rinascimentale degli edifici – è un vero e proprio must durante un viaggio in Transilvania. Trascorrete la notte allo Schuster Boarding House, un boutique hotel di recente apertura, situato in un edificio Art Nouveau nel cuore del centro storico di Brasov. Uno dei motivi per cui vale la pena di prenotare qui è la sua terrazza con una vista panoramica a 360° sulla città. Iniziate la giornata con un walking tour guidato del centro medievale e raggiungete Rope Street – una delle vie più strette di tutta Europa – e la Chiesa Nera, una splendida cattedrale gotica chiamata così perché prese fuoco durante la Guerra austro-turca alla fine del XVII secolo. Nel pomeriggio visitate il Castello di Bran, che ispirò “Dracula” di Bram Stoker. In realtà il vero Dracula, Vlad l’Impalatore, non trascorse molto tempo in questo castello: nonostante ciò, è un luogo da non perdere, dove si possono scoprire un’inquietante camera delle torture e una splendida vista sul cortile interno e sulla vallata circostante. Potrete persino vivere il castello attraverso un’esperienza unica e particolare: cosa ne pensate di una deliziosa cena tradizionale con degustazione di vini locali nella sala della musica del castello, riportata al suo antico splendore dalla Regina Maria negli anni Venti? 141


Da Brasov, in 60 minuti di automobile raggiungerete Magura, un villaggio tradizionale ai piedi delle montagne, dove potrete partecipare a un percorso di trekking leggero. Attraversando delle gole, arriverete al Curmatura Lodge per il pranzo e potrete ammirare anche panorami spettacolari sui monti del Parco Nazionale Piatra Craiului. È tempo di lasciare Brasov e di dirigersi verso Sinaia, dove si trova il Castello di Peles, la residenza estiva della Famiglia Reale rumena, costruita alla fine del XIX secolo. Dopo la visita potrete pranzare al ristorante gourmet CantaCuisine, all’interno del Castello Cantacuzino a Busteni, costruito nel 1911 in stile neoromeno. Continuate il viaggio verso Bucarest, dove potrete visitare l’antica residenza di Ceausescu: osservate il lusso e l’opulenza dell’edificio, in forte contrasto con lo stato di povertà in cui la maggior parte della popolazione viveva durante il suo regime. Dopo una visita alla residenza di Ceausescu, scoprite il Parco Carol, il Monastero di Antim e il Cimitero degli Eroi per avere una panoramica del passato comunista del Paese. Queste sono solo alcune delle esperienze che potrete vivere in Romania. Il vostro viaggio su misura può includere tutto quello che desiderate, da una passeggiata a cavallo a una caccia al tartufo in abbinamento a una cooking class con uno chef locale, da una degustazione di vini a un tuffo nella tradizione e nella cultura locale. La Chiesa Nera di Brasov.

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