TRAVELISTA EPICUREO
LIFESTYLE
VIAGGI
Epicureo / epiku’r o/ s. m. [dal lat. Epicureus, gr. Epikoúreios] chi si dedica solo al godimento della vita.
Lifestyle <làifstail> s.m. ingl., genere che mette in scena la vita quotidiana intesa come insieme di usi, costumi, gusti.
Vïàggio s.m. [lat. viatĭcum]. L’andare da un luogo ad altro luogo, per lo più distante per piacere.
EUR 15 | AED 60 | CHF 15 | HKD 120 | JPY 1800 | USD 17 | ZAR 275
anno 1 numero#5 | summer edition
MMXXI | 5781
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GRANDE CUVÉE ALMA BRUT L A N AT U R A A L C E N T R O
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Caro Viaggiatore... Il futuro prossimo ci riserva un’estate quasi completamente incentrata sull’Italia con qualche toccata in Grecia e Francia. La situazione ancora incerta ci porta ad essere attendisti, ma la rinnovata fiducia a spostarsi ha contaminato un po’ tutti in un susseguirsi di piccole grandi fughe in luoghi vicini. Con spirito propositivo (e già vaccinato) strizziamo già l’occhio all’autunno-inverno prossimo con idee e proposte, molte già fruibili ora, sia vicine che lontane. Abbiamo un nuovo appuntamento sulla Finanza: tratteremo temi interessanti, spesso poco battuti, ma rivelatori. Da Oslo alla Liguria, da Londra all’Attica vi invito a sfogliare questo numero estivo.
Buona lettura, Ico Inanc, Editore
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LE GOURMAND
LIFESTYLE 13 SFUMATURE ITALIANE
70 OLIO E OLIVE IN ITALIA
I colori dell’estate
19 MAR MEDITERRANEO NELLE PAGINE DEI LIBRI
Una tradizione millenaria
Tante proposte di lettura sotto l’ombrellone per bambini e adulti
URBAN
25 LE APER APERTURE TURE PIÙ AT AT TESE
83 LONDON ON THE INSIDE
11 struttur strutturee che non vvediamo ediamo ll’or ’oraa di pr proo var varee
Passeggiando a Belgravia
91 IL FUTURO È GIÀ QUI
MARE
Oslo
35 SABAH
101 VERSO EXPO 2021
Autentica sinfonia di natura
Dubai riparte
43 ISOLE IONIE Elogio della natura
CULTURA
51 CUORI DI LIGURIA
109 LOIRA ATLANTICA
Itinerari nel sole
Il bello della vita in versione slow
117 ATTICA
FINANZA
A state of mind
63 SUCCESSIONI E DONAZIONI
Inheritance Taxation in OECD Countries
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53 63
89 29
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CREDITS A cura di Ico Inanc
ico.inanc@travelista.it
Redattori Martina Torrini
social@travelista.it
Editorialisti Michele Abate, Eleonora Colombo, Rosalba Graglia, Mariella Grossi, Hélène Haubois, Giovanni Puccio, Luisa Puppo, Serena Rigon, Annabelle Spranklen. Art Director & Graphic Design Luca Mantovanelli
luca@enfantprodige.net
Advertising & Marketing Director Giovanni Pisani
giovanni.pisani@travelista.it
Digital www.travelista.it Digital Content Editor Martina Torrini
social@travelista.it
Digital Strategy Director Giovanni Pisani
giovanni.pisani@travelista.it
Ringraziamenti Stefania Fumagalli, Tiziana Lorillo, Flavia Sbrojvacca e Alessandro Venturini
Alcune delle immagini presenti nel magazine provengono da siti internet e sono contrassegnate come libere dai diritti di utilizzo; qualora violassero il diritto d’autore si prega di contattare marketing@ilviaggio.biz per farle rimuovere o segnalarne l’attribuzione.
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LIFESTYLE 13 SFUMATURE ITALIANE I colori dell’estate
19 MAR MEDITERRANEO NELLE PAGINE DEI LIBRI Tante proposte di lettura sotto l’ombrellone per bambini e adulti
25 LE APERTURE PIÚ ATTESE 11 strutture che non vediamo l'ora di provare
Casette variopinte che riprendono la palette dell’arcobaleno dipingono i borghi delle Cinque Terre di mille colori, in grado di rappresentare alla perfezione le mille sfumature del nostro Bel Paese.
Testo di: Martina Torrini
SFUMATURE ITALIANE I c o l o r i d e l l’ e s t a t e
Dopo un lungo inverno e una primavera incerta, è finalmente arrivata l’estate, con tutta la sua solarità. La stagione più calda dell’anno porta con sé tante sfumature di colore diverse, che tingono la nostra Penisola di rinnovata bellezza, da nord a sud. Dal bianco della candida Ostuni all’azzurro delle acque che lambiscono le coste della splendida Sardegna, dalle gradazioni di rosa e di viola che colorano i cieli italiani all’alba e al tramonto, dando vita a paesaggi surreali, al verde della natura e della campagna della Val d’Orcia, con i suoi scenari da film, passando per il blu profondo dei laghi e per l’arcobaleno di colori delle casette arroccate delle Cinque Terre, la palette è pressoché infinita. Lasciamoci abbagliare dalla luce di queste tinte vivaci e partiamo alla scoperta dei colori dell’estate, accogliendo questa meravigliosa stagione con un tributo speciale, tutto italiano.
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La candida Ostuni La Città Bianca è un borgo medievale pittoresco e tutto da scoprire, ricco di stradine e abitazioni imbiancate con la calce che si arrampicano sui fianchi scoscesi di un colle, in un groviglio di viuzze tortuose, un susseguirsi di piazzette, vicoli e corti. Una passeggiata nel centro storico di Ostuni, definito dai suoi abitanti la “terra”, è un tuffo nel regno del bianco, fra scorci panoramici sul mare all’orizzonte e contrasti fra gli edifici e il colore dei fiori sui balconi, fra botteghe artigiane, ristoranti tipici e negozietti.
I l f e n o m e n o d e l l’ e n ro s a d i ra s u l l e D o l o m i t i All’alba e al tramonto le Dolomiti regalano uno spettacolo davvero straordinario, quando il sole incendia le rocce delle montagne in un caleidoscopio di sfumature che va dal rosa al viola: uno scenario magico, che in ladino viene chiamato “enrosadira”, che significa letteralmente “diventare di colore rosa”. La colorazione assunta dalle cime dipende dalla composizione della roccia, la dolomia, in grado di permettere ai raggi del sole di rifrangersi sulla stessa dando vita alle caratteristiche tinte rosate, che hanno ispirato diverse leggende popolari.
L e v e rd e g g i a n t i c o l l i n e d e l l a Va l d ’O rc i a Dolci colline punteggiate da verdi cipressi e ricoperte da una fitta vegetazione di vigneti, uliveti, faggeti e castagneti, interrotta solo da piccoli e antichi borghi di origine medievale, ciascuno con la sua storia da raccontare. È questo lo scenario da sogno che si presenta agli occhi del visitatore della Val d’Orcia, che è stato fonte di ispirazione per molti artisti e pittori, soprattutto rinascimentali: il tempo qui sembra scorrere ancora secondo ritmi lenti e pacati, l’ideale per assaporare la realtà in maniera più slow.
L e a c q u e c r i s t a l l i n e d e l l a S a rd e g n a Per trovare il paradiso non serve andare lontano: tutta la costa della Sardegna può vantare acque caraibiche, sabbia finissima, rocce a picco sul mare e una ricca vegetazione mediterranea. Il mare sardo è uno specchio in grado di riflettere il cielo azzurro della regione e di ospitare un mondo sommerso ricco di una straordinaria flora e fauna acquatica: dal golfo di Orosei alla baia di Chia, passando per il glamour della Gallura, fra coste frastagliate e sabbiose, l’azzurro è dappertutto, in tutte le sue brillanti sfumature. 14
Ostuni, la Città Bianca.
I verdi paesaggi della Val d’Orcia.
Il cielo si tinge di rosa sulle Dolomiti.
Le acque azzurre della Sardegna.
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I l p ro f o n d o b l u d e l l a g o d i C o m o Tra i laghi della Lombardia, quello di Como è forse il più romantico ed elegante, grazie alle sue profondità blu cobalto, alle sue atmosfere suggestive e al susseguirsi di splendide ville, rigogliosi giardini e affascinanti borghi sui suoi tre rami, che sono stati meta di villeggiatura della nobiltà lombarda già a partire dal XVI secolo. Ma il lago di Como non è solo arte, architettura e natura: fu infatti la celebre ambientazione di uno dei romanzi più famosi della letteratura italiana, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
L a p a l e t t e a rc o b a l e n o d e l l e C i n q u e Te r re Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, dichiarati Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, sono i borghi più caratteristici della Riviera Ligure di Levante e possono essere visitati a piedi attraverso percorsi di trekking più o meno impegnativi, l’ideale per afferrarne la profonda essenza e bellezza. Casette variopinte che riprendono la palette dell’arcobaleno dipingono i borghi delle Cinque Terre di mille colori, in grado di rappresentare alla perfezione le mille sfumature del nostro Bel Paese.
Il blu del lago di Como.
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Il Mare Mediterraneo è storia, emozione, ma anche realtà, prigione, tragedia, gioia… ogni goccia d’acqua racchiude molti sentimenti.
Testo di: Eleonora Colombo
MAR MEDITERRANEO NELLE PAGINE DEI LIBRI Tante proposte di lettura sotto l’ombrellone per bambini e adulti Stai sognando il rumore delle onde del mare e il profumo della salsedine? Il Mediterraneo ha un posto nel tuo cuore? Il Mare Mediterraneo è storia, emozione, ma anche realtà, prigione, tragedia, gioia… ogni goccia d’acqua racchiude molti sentimenti. È possibile vivere l’esperienza del Mediterraneo anche prima di partire, mentre ti stai godendo il sole e la spiaggia del Mar Mediterraneo o quando ritorni e hai la nostalgia, viaggiando tra le pagine dei libri. Vi proponiamo quindi una carrellata di prodotti che non possono mancare nelle vostre librerie e nelle vostre valigie delle vacanze.
Eleonora Colombo Professionista, mamma e creatrice del progetto online Magikosmo. Da sempre appassionata di viaggi, di libri, di giochi ed amante delle emozioni forti e delle esperienze a tutto tondo
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Per bambini Geronimo Stilton Colpo di scena nell’antica Grecia e un’altra avventura nel tempo! Di Piemme Edizioni. Il simpatico topo, amico dei bambini, famoso per le sue avventure e anche per i suoi guai, ci fa immergere in una nuova esperienza, in una ambientazione ricca di fascino e mistero. Ecco che tra le pagine di questo libro ci troviamo prima catapultati nell’antica Grecia, tra dei e templi, vivendo una rocambolesca gara di tragedie in cui non mancano piccoli disastri, colpi di scena e tante risate. Nella seconda storia, invece, ci troviamo in vacanza in Egitto assieme a Geronimo Stilton, viaggiando in crociera sul Nilo e attraversando paesaggi ricchi di storia e di mistero. In questo viaggio il nostro amico topolino si è ritrovato alla corte di Ramses il Grande, attraversando esperienze emozionanti e da batticuore. Ricordiamo l’offerta attuale per cui due libri di geronimo stilton tra una lista di titoli hanno un prezzo di soli euro 15,50 Restando ancora in compagnia di simpatici topolini, ecco invece Tea Stilton, I segreti dell’Olimpo di Piemme edizioni. Le Tea Sisters sono sempre a caccia di avventure e sono sempre pronte a risolvere misteri, anche quelli più difficili. L’ambientazione: un teatro greco e una troupe di attori e registi pronti per andare in scena. A un certo punto, però, un colpo di scena impensabile: l’attore protagonista è sparito. Il regista disperato chiede aiuto alle sorelle topoline per risolvere questo enigma e ritrovare l’attore disperso. Anche i libri di tea stilton sono in offerta: 2 libri tra un elenco di titoli al prezzo di soli euro 15,80.
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Per adulti Valeria Parrella, Almarina di Einaudi. Un libro finalista al premio letterario Strega del 2020 che lascia assolutamente incollati nelle pagine perché la storia è appassionante e la scrittura è magnetica e scorrevole. La storia è ambientata a Nisida, un’isola del Mediterraneo, al largo di Napoli in cui il mare è bellissimo ma nessuno può godere di queste meraviglie perché è un’isola carcere. Elisabetta Maiorano, cinquantenne, sola, insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti, cercando di aprire a loro le porte del futuro oltre le sbarre. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano un altro orizzonte: la possibilità che quel carcere sia un punto di partenza o di ripartenza per ciascun detenuto. Un romanzo che profuma di voglia di libertà e di rinascita, che porta un messaggio forte, chiaro e importante: si può espiare, dimenticare e ricominciare meglio e più forti di prima. Questi libri e molto altro, per tutte le età e per tutti i gusti, li trovate da Makigosmo, un progetto online ricco di spunti e iniziative. Visitate le pagine social: FB @Magikosmo e IG: @magikosmo oppure potete chiamare o mandare un messaggio whatsapp (cell 3714260216) o inviare una mail (magicworldlibri@ gmail.com) per una consulenza ed un acquisto consapevole.
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Dall’Italia al Giappone, passando per diversi Paesi europei, per alcuni Stati africani e per il Nord America, numerosissime sono le nuove e sorprendenti aperture dell’anno, per cui non vediamo l’ora di ritornare a viaggiare.
Testo di: Martina Torrini
LE APERTURE PIÙ ATTESE 11 strutture che non vediamo l’ora di provare In tutto il mondo, molte strutture alberghiere hanno approfittato della pandemia e delle chiusure forzate per rinnovarsi, per prepararsi ad accogliere nuovi visitatori e affezionati in una veste completamente rivoluzionata, o con dettagli e particolari diversi, pur mantenendo la propria anima e la propria essenza. Altri hotel sono nati proprio in questo periodo, in silenzio, forse con meno clamore rispetto agli anni passati, per rispondere alle esigenze dei viaggiatori degli anni Venti. Molte aperture erano previste per il 2020, ma sono state rimandate all’anno successivo; altre sono state annunciate proprio come incentivo a una ripresa dei viaggi post COVID a seguito delle campagne vaccinali del 2021. Dall’Italia al Giappone, passando per diversi Paesi europei, per alcuni Stati africani e per il Nord America, numerosissime sono le nuove e sorprendenti aperture dell’anno, per cui non vediamo l’ora di ritornare a viaggiare.
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Casa di Langa – Italia, Piemonte Una struttura dotata di 39 camere immersa nella campagna piemontese, caratterizzata da un profondo rispetto per la natura e il suo futuro sostenibile. Su un terreno di 42 ettari, Casa di Langa offre la possibilità di scoprire i paesaggi, i suoni e i profumi delle Langhe, fra escursioni nei boschi, completo relax e un’intima immersione nella natura fra l’orto e la serra, dove si coltivano le erbe e le verdure per i gustosi menù del ristorante.
C a s t e l l o d i Re s c h i o – I t a l i a , U m b r i a Un castello dell’XI secolo, un palazzo ricco di storia e cultura, riportato al suo antico splendore dopo anni di attento restauro. Per trent’anni la famiglia Bolza si è occupata della ristrutturazione degli edifici di Castello di Reschio e del terreno su cui è costruito, trasformandoli in un progetto ambizioso e pittoresco, con 25 ville private e un hotel dotato di 36 camere, due ristoranti che utilizzano prodotti a chilometro zero e persino una Spa, costruita nell’antica cantina del palazzo.
B o rg o S a n t a n d re a – I t a l i a , C a m p a n i a Camere e suite vista mare con scorci panoramici sulla Costiera Amalfitana caratterizzano Borgo Santandrea, una splendida struttura che si ispira a uno stile mid-century, dove gli ospiti possono vivere una favola senza tempo, immersi in atmosfere incantate e circondati da un grande giardino mediterraneo. Affacciato sul mare, l’hotel si trova a circa 90 metri da una intima spiaggia privata, raggiungibile a piedi o tramite ascensore.
Masseria Calderisi – Italia, Puglia Una masseria del XVII secolo ripensata come un incantevole boutique hotel, circondato da 8 ettari di ulivi, agrumi e mandorli, orti e giardini. Alla Masseria Calderisi è possibile riscoprire la storia, la tranquillità e il lusso della semplicità, in un eclettico mix di passato e presente: gran parte della struttura è stata costruita in pietra di tufo, e i dettagli più tradizionali come gli alti soffitti a volta e i camini in pietra sono stati conservati con cura e combinati con materiali locali e tocchi di design, in una reinterpretazione contemporanea della classica masseria pugliese.
A n g s a n a C o r f ù Re s o r t & S p a – G re c i a , C o r f ù Un resort da sogno che può vantare 159 camere e suite dal gusto contemporaneo e 37 ville 26
Una Deluxe Room di Borgo Santandrea.
Una Suite del Castello di Reschio.
Gli interni minimal di una camera di Casa di Langa.
I candidi interni di Masseria Calderisi.
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Una capanna tradizionale di Sextantio Rwanda.
Vista panoramica da una piscina di Angsana Corfù.
Una suggestiva vista aerea di Kisawa Sanctuary.
La totale immersione nella natura di Hygge Circles Ugakei.
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private costruite con un’architettura di stampo locale, disseminate sulle colline che circondano la proprietà. Tra giardini mediterranei, uliveti e viste spettacolari sul mare cristallino e sulla baia di Benitses, Angsana Corfù Resort & Spa offre un’atmosfera chic e sofisticata, oltre alla possibilità di rilassarsi e dedicarsi a sport acquatici presso il beach club.
V i c e ro y Ko p a o n i k S e r b i a – S e r b i a , Ko p a o n i k Ai piedi delle montagne più alte della Serbia, Viceroy Kopaonik è la soluzione perfetta per chi è alla ricerca di infinite occasioni di avventura. Un rifugio da sogno dotato di 119 camere, un resort ski – in / ski – out in grado di dimostrare che è possibile vivere il meglio del lusso contemporaneo in un contesto così puro e incontaminato, quasi selvaggio, dove il clima è davvero ideale: la zona di Kopaonik può infatti vantare circa 200 giorni di sole all’anno.
K i s a w a S a n c t u a r y – M o z a m b i c o , I s o l a d i B e n g u e r ra “Kisawa” significa “indistruttibile” e richiama la missione dell’hotel: creare un legame fra persone e luoghi, fra la vita e la terra, combinare la fitta vegetazione in cui la struttura è immersa con il benessere dato da un intimo contatto con la natura. Su un terreno di 300 ettari, tra la foresta, la spiaggia e imponenti dune di sabbia, Kisawa Sanctuary si trova sulla punta meridionale dell’isola di Benguerra e offre il perfetto connubio fra tradizione e innovazione, fra design e artigianato.
Sextantio – Rwanda, Isola di Nkombo Entro la fine dell’anno sarà inaugurata una nuova struttura targata Sextantio sull’Isola di Nkombo, in Rwanda. Dopo le esperienze in Abruzzo e a Matera, dove sono stati recuperati luoghi dimenticati tramite modelli di alberghi diffusi, Daniele Kihlgren ha qui l’obiettivo di far rivivere capanne di fango e di terra come vere e proprie strutture ricettive, dove l’elemento antropologico locale diventa punto di partenza e riferimento per un nuovo modello di ospitalità.
H y g g e C i rc l e s U g a k e i – G i a p p o n e , I n a b e Con lo scopo di sviluppare una tipologia di turismo diversa, più sostenibile e attenta a ridurre l’impatto dell’uomo sulla natura e sull’ecosistema, un team danese e giapponese ha collaborato alla creazione di un progetto di glamping completamente green, in grado di riprendere i concetti della filosofia Hygge: circondarsi di ciò che rende magica la vita, come le amicizie, le risate, ma anche aspetti più concreti, come il calore, la luce, il cibo di stagione. 29
L o v a n g o Re s o r t & B e a c h C l u b – C a ra i b i , U S V i rg i n I s l a n d s In inverno sarà inaugurato uno splendido resort sull’isola privata di Lovango, nelle US Virgin Islands, un luogo dalle atmosfere magiche, un’oasi di privacy e riservatezza a breve distanza da St. John e dalle sue spiagge rinomate. Oltre al beach club e al ristorante presenti sull’isola, saranno costruiti splendidi bungalow, romantiche tende ed eleganti ville, ma sarà portata avanti anche una collaborazione con l’Università delle US Virgin Islands per un progetto di ripristino della barriera corallina.
S i x S e n s e s N e w Yo r k C i t y – S t a t i U n i t i , N e w Yo r k Il Gruppo Six Senses aprirà nel 2022 il suo primo hotel in Nord America, partendo da Manhattan. Six Senses New York City sarà composto da due grattacieli progettati dal famoso architetto Bjarke Ingels in una zona rinomata della metropoli, fra il fiume Hudson e la High Line; con camere dal gusto contemporaneo, dotate di tutti i migliori comfort e realizzate con materiali e tessuti naturali, l’hotel offrirà un’atmosfera tranquilla e rilassante, l’ideale per rigenerare i sensi dopo una giornata a New York City.
L’isola privata di Lovango, nelle US Virgin Islands.
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Six Senses New York City e uno scorcio sulla metropoli.
L’hotel e la spiaggia privata di Lovango Resort & Beach Club.
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MARE 35 SABAH Autentica sinfonia di natura
43 ISOLE IONIE Elogio della natura
51 CUORI DI LIGURIA Itinerari nel sole
Il territorio del Sabah occupa una porzione della terza isola più grande al mondo, il Borneo malese, ma racchiude al suo interno ambienti naturali incredibili e dalla varietà sorprendente.
Testo di: Martina Torrini
SABAH Autentica sinfonia di natura
Isole praticamente deserte circondate da acque di un turchese abbagliante, barriere coralline variopinte e brulicanti di vita, aree protette come il Bacino di Maliau e l’Area di Conservazione della Danum Valley, giungle e foreste rigogliose, habitat naturale di diverse specie di scimmie, serpenti, leopardi e coccodrilli, ma anche paradiso per gli appassionati di trekking: il territorio del Sabah occupa una porzione della terza isola più grande al mondo, il Borneo malese, ma racchiude al suo interno ambienti naturali incredibili e dalla varietà sorprendente. Centro principale del Borneo e via d’accesso per il Sabah è Kota Kinabalu, una tappa imprescindibile per chi sogna le meravigliose giungle dell’entroterra e le piccole isole lambite da acque cristalline disseminate attorno alla costa. Si tratta di una città moderna – sebben lontana dall’architettura all’avanguardia di Kuala Lumpur – che è stata completamente ricostruita nel 1963, a seguito delle devastazioni subite durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella stessa regione si trovano il Parco Nazionale di Tunku Abdul Rahman, su un arcipelago e riserva naturale circondata da acque smeraldo a breve distanza dalla capitale, il monte Kinabalu, il punto più alto del Borneo, la località di Tuaran, nota per le spiagge, i giardini e luoghi di interesse culturale, e l’impetuosa natura di Kota Belud.
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A circa 190 chilometri da Kota Kinabalu si apre la regione del Kudat, situata sulla punta a nord dell’isola del Borneo, una zona abitata dal gruppo etnico di Rungus. Questo territorio è noto principalmente per le sue tradizionali longhouse – costruzioni tipiche della Malesia e delle isole asiatiche sud orientali – edificate su pali di legno e suddivise in una parte riservata alla vita privata e una a quella pubblica: in alcune di queste longhouse è possibile anche trascorrere una notte circondati dalla natura, scoprendo le tradizioni locali fra musica e danze. La regione del Kudat è inoltre disseminata di villaggi dove si producono ancora in maniera artigianale i celebri gong utilizzati nelle cerimonie e nelle feste tradizionali malesi, ma è anche nota per il Tip of Borneo, l’estrema punta settentrionale del Sabah, punto di incontro del mare Cinese e di quello di Sulu.
Vista spettacolare sull’isola di Sibuan.
Scorcio panoramico sulla natura del Sabah.
Il ponte sospeso di Tamparuli.
La splendida isola di Mabul.
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Nel Sabah orientale, Sandakan è un importante snodo commerciale sul mare, il secondo centro urbano del territorio per estensione. Conosciuta come “la città della natura”, è una località ricca di biodiversità, il luogo perfetto per partire alla scoperta della regione nei suoi aspetti più autentici e green. A circa 25 chilometri dalla città si trova infatti il Sepilok Orangutan Rehabilitation Centre, un parco protetto dove si possono ammirare diversi esemplari di oranghi che vivono in libertà dopo essere stati salvati dal bracconaggio, dopo essere stati curati, rieducati e ripreparati alla vita nel loro habitat naturale: la foresta. Non lontano da qui il Bornean Sun Bear Conservation Centre, centro in cui si studia la specie di orso più piccola al mondo, quello malese, un altro animale protetto e a rischio d’estinzione: caratterizzato da un pelo nero e corto, con una macchia gialla a forma di mezzaluna sul petto e intorno agli occhi, è un esemplare di mammifero solitario e tranquillo, che è possibile osservare durante la sua routine quotidiana. Per conoscere una foresta selvaggia e impenetrabile si può visitare il Rainforest Discovery Centre, un giardino botanico attraversato da suggestivi ponti sospesi fra gli alberi, dove si cammina tra fiori e piante rare.
La suggestiva Bohey Dulang.
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Nella regione sud orientale del Sabah, la zona di Tawau è una sinfonia di verde e di blu: il verde delle foreste tropicali, delle piantagioni di semi di cacao e di olio di palma; il blu delle acque che lambiscono la costa e che circondano le isole al largo di Semporna, come Kapalai, Mabul, Bohey Dulang, Sipadan e tante altre, note per offrire alcuni tra gli angoli di paradiso più suggestivi al mondo agli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Per un soggiorno lontano dalla frenesia delle grandi città e dalle zone più battute dal turismo di massa, il territorio sud occidentale del Sabah cela al suo interno alcune tra le meraviglie naturali più sorprendenti della regione: si ha l’occasione di partire per un’escursione di trekking sul monte Trus Madi, il secondo per altitudine di tutta la Malesia, fra varietà di vegetazione molto diverse fra loro e panorami mozzafiato, o di visitare altri importantissimi luoghi per la tutela del patrimonio naturalistico e culturale dell’intera isola.
Famose, ma da riscoprire in modi nuovi. Attraverso la natura.
Testo di: Mariella Grossi
ISOLE IONIE Elogio della natura
Famose, ma da riscoprire in modi nuovi. Attraverso la natura. Il Parco Marino di Zante e le infinite grotte dell’isola. Le falesie bianche di Corfù. La laguna di Lefkada, rifugio di aironi e cormorani. Le spiagge delle tartarughe a Cefalonia. I 250 mila ulivi di Paxos e le passeggiate nella macchia di Antipaxos prima di arrivare al mare. Le acque cristallo vicino ai luoghi di Ulisse a Itaca. I fondali di Citera. E gli arcipelaghi segreti: le Diapontie sulla rotta dei delfini, le Strofadi dove la foca monaca….
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I t a c a : i l g ra n m a re d i O d i s s e o Passatempo di ogni estate: trovare le tracce di Ulisse-Odisseo a Itaca anche se non c’è un sicuro riscontro fra le scoperte archeologiche e i luoghi omerici. Bagno nelle acque cristalline di Dexa, il luogo del suo rientro dopo mille peripezie. Per proseguire (a piedi) verso la Grotta delle Ninfe dove Odisseo avrebbe nascosto i doni ricevuti dai Feaci. Il mare blu lambisce l’insenatura di Stavros con i presunti resti del suo palazzo. Le spiagge più belle? Polis, bosco di macchia e sassolini; Gidaki fra cedri e tamerici; Agios Ioannis dove la sabbia è bianca e impalpabile come borotalco; Filatro, acque smeraldo chiuse fra le rocce; Afales, paradiso dello snorkeling fra gli anfratti rocciosi delle scogliere.
L e f k a d a : o lt re l e s p i a g g e , a i ro n i e c a s c a t e Famosa, con angoli segreti. Spiagge lontane dalla folla come Gialos (sabbia dorata), Egremni (2 km di sabbia candida, raggiungibile solo via mare), Agios Ioannis e 7 Bandiere Blu. La più spettacolare è Porto Katsiki, nastro di sabbia ai piedi di una scogliera calcarea. Vasiliki è il paradiso del windsurf… Vale la pena spingersi nell’entroterra, inoltrandosi a piedi nella gola di Dimosario fino alla cascata di Nigri, fra uliveti e agrumeti. E poi c’è l’incredibile Laguna Lefkada, protetta da Natura 2000, paradiso di aironi, cormorani, anatre selvatiche e cavalieri dall’ala nera. Sbuca qui la strada sottomarina che collega Lefkada con Preveza e la costa dell’Epiro: un imperdibile detour.
Il meglio di Corfù, dall’Unesco alle bianche scogliere Il centro storico di Kerkyra, il capoluogo, è Patrimonio Unesco per la sua perfetta armonia di architetture bizantine e veneziane. Piccolo segreto? Il Museo di arte Asiatica (matk.gr) con una delle più ricche collezioni (15 mila pezzi) di capolavori orientali in Europa. Anche la natura ha i suoi capolavori: la Laguna di Korission, protetta da Natura 2000, il network ecologico della Ue per la sua biodiversità, dove vivono 120 specie di uccelli, compresi i flamingos. E il Canal d’Amour che si insinua fra le scogliere a strapiombo di Sidari. Poi il vicino Capo Drastis, falesie bianche, canali di acqua turchese, piccole spiagge. Da scoprire in barca.
Otto miglia al Paradiso, le Diapontie Marathi, Erikoussa, Othoni, più qualche scoglio sulla rotta dei delfini, in tutto meno di 18 kmq di arcipelago a otto miglia nautiche da Corfù (traghetti estivi) e 40 dalla costa pugliese. Il paradiso dei velisti, di chi cerca pace, silenzio, mare d’incanto, le notti illuminate dagli aloni delle lucciole, il volo dei falchi in cielo. E magari un tuffo nella grotta (a Othoni) dove la ninfa Calypso ammaliò 44
Uno scorcio pittoresco di Itaca.
Le onde si infrangono su una spiaggia di Lefkada.
Mare e natura a Lefkada.
Vista panoramica di Palaiokastritsa a Corfù.
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La famosa spiaggia del Navagio, a Zante.
Dettaglio della spiaggia del Navagio.
Le suggestive grotte di Paxos.
Vista panoramica di Citera.
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Ulisse. Un consiglio: prenotare un’esperienza gastronomica all’Acantha, boutique hotel di italiani a Erikoussa. Cucina di ricerca a meno di 100 passi dal mare (acanthahotel.com).
Zante, pioniera dell’ecologia I record dell’isola: Navagio, una delle spiagge più fotografate di tutta la Grecia per il relitto di una nave adagiata sulla sabbia bianca. Poi il primo (1999) Parco Marino fondato in Grecia a protezione delle tartarughe caretta-caretta e della foca monaca. Si estende per 135 km dalla baia di Laganas fino al piccolo arcipelago delle Strofadi (da non perdere). La costa del parco si sfrangia in belle spiagge accessibili fino al tramonto, poi diventano off limits per proteggere le tartarughe che vi depongono le uova. Da non perdere nel parco le due spiagge candide di sabbia di Marathonissi, isolotto che si raggiunge in barca. Infine le grotte, una miriade, le Grotte Blu, quelle di Keri, i faraglioni Mizitres…
La miniatura mediterranea di Paxos Terra di ulivi, 250 mila alberi su un’isola lunga 11 km e larga cinque. Creata, secondo il mito, da Poseidone che tagliò un pezzo di Corfù per ricavarne un pied à terre dove amoreggiare con la ninfa Anfitrite. Piccola ma incantevole per le case colorate dei centri abitati, per i colori del mare, le piccole spiagge wild di ciottoli (l’unica sabbiosa è Mangonissi), una miniatura mediterranea. Da girare anche a piedi seguendo i sentieri che serpeggiano negli uliveti alle spalle di Porto Longos, il villaggio più bello. In genere a fine estate, Paxos ospita l’International Music Festival dedicato alla musica classica. E a 20 minuti di caicco c’è Antipaxos…
Citera, quante sorprese È la più lontana delle Ionie, ma la più autentica, lontana dal turismo di massa, ricca di pesce e di aragoste. I suoi fondali e il relitto sommerso di una nave a Kaladi, la spiaggia più spettacolare sono un paradiso per i sub. Piace ai cercatori di miti e di storie, perché qui sarebbe nata Afrodite (dalle acque della spiaggia Paleopoli) e qui è affondata la nave che trasportava i marmi del Partenone (ora al British Museum). Tra un tuffo a Melidon o nel blu di Kalami, l’isola è da esplorare per memorie veneziane, monasteri bizantini. Da non perdere: la grotta-chiesa rupestre di S. Sofia con affreschi del XIII secolo; la gita in barca alla grotta marina di Chitra e alla spiaggia solitaria e segreta di Kyriakoulou. E Milopotamos, il più pittoresco dei 65 villaggi dell’isola: da qui inizia un percorso a piedi che segue il fiume fino a raggiungere laghetti e mulini. Poi un salto al forno Karavas a Karvounades per fare provviste di panpepato e dolci alle mandorle. È quasi un museo con i macchinari di quando (nell’800) era un mulino. Sull’isola crescono 723 specie di piante e fiori, per questo il suo miele è squisito, da comprare alla Cooperativa degli Apicoltori a Aroniadika. 47
Tutti i colori di Antipaxos Minuscola (5 kmq) e unplugged. Perché non circolano auto, ci sono un’unica strada e sentieri panoramici fra cedri, mirto e rosmarino. Si può esplorare in un giorno, a piedi. Da sempre è paragonata ai paradisi tropicali. Per i colori del mare, le spiagge di Vrika, Votoumi, e Mesovrika dove l’acqua è davvero di cristallo. Le vigne sono la seconda risorsa economica dell’isola dopo il turismo per i suoi abitanti (una sessantina) che producono vini rossi e bianchi. Il miglior punto panoramico? La taverna Bella Vista, 123 gradini sopra la spiaggia di Votoumi.
Cefalonia: 4 0 sp iagge e i r if ugi d e ll e t a r t a r ughe Vacanze balneari si, grazie a 40 spiagge, di cui 15 Bandiera Blu, ma si può vivere Cefalonia attraverso la sua natura. Le orchidee selvatiche e i pini neri tra i monti del Parco Nazionale Ainos. Il rifugio delle foche monache in una grotta di Dafnoudi Beach, da raggiungere lungo un sentiero che si inoltra nel bosco mediterraneo. Le spiagge di Kaminia e Mounda dove nidificano le tartarughe. L’incredibile grotta di Melissani con un lago alimentato da mare e acque dolci di una sorgente sotterranea. Da visitare tra mezzogiorno e le 14 quando sono più magici i giochi luminosi dei raggi del sole che filtrano dall’alto. E poi c’è il Robola, vino bianco secco sempre più apprezzato. Nella valle di Omala si visita (con degustazione) la Cooperativa che raggruppa 300 vinicoltori (robola.gr).
Il caratteristico villaggio di Asos, a Cefalonia.
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Un suggestivo tramonto su Cefalonia.
Le sfumature cristalline delle acque di Cefalonia.
Acque cristalline e rocce a picco sul mare.
Una caratteristica spiaggia di Antipaxos.
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Liguria, regione dall’anima duplice, dicono talora, hai tempo per conoscerne davvero la biodiversità anche culturale? Lo spazio non è che tempo, ed eccoti via via la Riviera di levante e quella di ponente, coste ed entroterra, abitati e ruralità.
Testo di: Luisa Puppo
CUORI DI LIGURIA Itinerari nel sole
Liguria, regione dall’anima duplice, dicono talora, hai tempo per conoscerne davvero la biodiversità anche culturale? Lo spazio non è che tempo, ed eccoti via via la Riviera di levante e quella di ponente, coste ed entroterra, abitati e ruralità. Recitò non a caso un ruolo primario sin dagli albori del turismo, costellandosi di hotel e stabilimenti balneari sedi di benefiche talasso ed elioterapie, ma di recente svelando ulteriori vocazioni, grazie all’infinito patrimonio storico-culturale, all’outdoor, all’enogastronomia pienamente mediterranea. Genova stessa, anche grazie ad alcuni eventi fra cui le Colombiadi 1992 e la nomina a Capitale europea della cultura 2004, è progressivamente divenuta meta heritage fra le più apprezzate in Italia.
Luisa Puppo Nata a Genova nel 1965, da quasi 25 è imprenditrice nel settore consulenze per il marketing e la formazione. Responsabile Comunicazione di Ligucibario®, piattaforma web ideata dall’enogastronomo Umberto Curti e dedicata al miglior made-in-Liguria, è anche ideatrice e autrice di LiguriabyLuisa, blog in lingua inglese dedicato all’internazionalizzazione e al turismo. Ambasciatrice di Genova nel Mondo, nominata dal Sindaco Marco Bucci l’8/03/2018 in virtù del suo specifico curriculum, è componente della Consulta del Corso di laurea triennale in Scienze del turismo dell’Università di Genova (Polo di Imperia). Presidente dell’associazione culturale fra professionisti “Genova World” è membro di World Food Travel Association (WFTA).
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Il tuo viaggio estivo può principiare da Sarzana, area di confine tra Liguria, Toscana ed Emilia interessata dalla Via Francigena (e dal dolce chiamato spungata, che garantiva calorie ben conservabili a viandanti e pellegrini). La città pare uno scrigno, stretto tutt’intorno a via Mazzini, dove passeggiare tra dimore patrizie e botteghe di charme, incontrando infine la Pieve di Sant’Andrea e l’austera fortezza di Firmafede, da cui scorgere anche la struttura sovrastante di Sarzanello. Scendi lungo la costa, proseguendo verso ponente, limitrofa alle Cinque Terre ti attende Levanto, “città slow” fiera del proprio mare (ricco di posidonie), con un centro storico suggestivo, dove spicca il ducentesco Duomo di Sant’Andrea, un gioiello dalla facciata a fasce alterne - marmo bianco di Carrara e serpentinite verde, puro gotico genovese. Splendido il rosone centrale, mentre la parte in alto termina con archetti pensili e teste apotropaiche. La ricetta più local sono i gattafuin, ravioloni di verdure fritti, perfetti in abbinamento ad un bianco della DOC locale. Giunti nel Golfo del Tigullio, incontrerai “pieds dans l’eau” una successione di località elegantissime, Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita… Musei, eventi, opportunità sportive, tradizioni dell’artigianato, risorse enogastronomiche (il bagnön d’acciughe, i gamberi, le radici amare, i cubeletti di pastafrolla…). A Rapallo, inoltre, sali sulle cabinette blu della funivia verso il Santuario di Montallegro, superando in 7 minuti 600 metri di dislivello, fra panorami mozzafiato.
La città e il lungomare di Rapallo.
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Scorcio sulle bellezze di Santa Margherita.
Il mare si infrange sugli scogli di Levanto.
La pittoresca Baia del Silenzio, a Sestri Levante.
Il borgo storico di Chiavari.
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Superata Recco (doveroso l’assaggio di focaccia col formaggio), Genova merita soste prolungate, già Petrarca la definì città regale, “Superba per uomini e per mura”, i carruggi medievali compongono un dedalo di colori, odori, voci, chiaroscuri, e centinaia di attività commerciali, fra cui sciamadde (in genovese “fiammate”) dove acquistare finger food irresistibili, focaccia, farinata, friscêu, cuculli, panissette…
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Riprendendo la marcia entri in provincia di Savona, il capoluogo è trafficato porto e anche scalo crocieristico, la darsena interamente riqualificata e punteggiata di ristoranti e brasserie. La “domina” il Priamar, imponente, magnifico complesso militare eretto dai Genovesi nel XVI secolo. Pochi passi ed ecco il vivace centro storico, scopri musei e chiese (Savona condivide con le Albisole la tradizione ceramica) e infine concediti zuppe di pesce e farinate bianche. Finale Ligure costituiva il confine preromano tra Sabatii e Ingauni, a 2 km dall’abitato costiero la deliziosa Finalborgo fu dimora dei feudatari più potenti, i marchesi Del Carretto, del loro stemma (d’oro a 5 bande di rosso) restano in Liguria numerose tracce. Ora la costa si fa pian piano conurbazione, ma d’improvviso si allarga nella piana di Albenga, celebre per i carciofi, le zucchine, gli asparagi… Nel centro storico ti affascineranno la Cattedrale di San Michele Arcangelo, il Battistero paleocristiano, ed il Museo Navale Romano, con molte anfore che l’archeologia recupera da relitti sommersi…
La cattedrale di San Michele Arcangelo, ad Albenga.
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Superate Alassio, la “città del muretto”, e l’inconfondibile profilo dell’isola Gallinara, ora Imperia ti svela dapprima Oneglia (patria di Andrea Doria), coi bei portici di via Bonfante e la “movida” di Calata Cuneo, dove scoprire pesce fresco e la tradizione della “piscialandrea”; e quindi Porto Maurizio, da via Cascione sali al Parasio, quieto cuore antico, e alle luminose logge di Santa Chiara. Il tuo viaggio ora perviene all’estremo ponente, ad itinerari liberty, Sanremo certamente non è solo la sede del Festival della canzone italiana. La “Pigna” disegna una magia medievale di piazzette e vicoli, che s’avvitava concentrica per scopi difensivi. Ma il territorio è interessato anche dal percorso ciclopedonale “Area 24”, sulla sede ferroviaria dismessa, quasi 30 chilometri di full immersion dentro una natura green&blue, respirando mare e Liguria. A tavola, non perdere sardenaira, gamberi e Vermentino di Bussana. Ultima tappa Bordighera, che – guarda caso - fu cara a pittori impressionisti come Claude Monet. Il tuo tour comprenderà la chiesina di Sant’Ampelio in fondo a Lungomare Argentina, il Béodo (il centro storico) donde parte anche il sentiero lungo l’antico acquedotto, e Villa Bicknell, museo-biblioteca con favolose collezioni archeo-botaniche.
FINANZA 63 SUCCESSIONI E DONAZIONI Inheritance Taxation in OECD Countries
L’imposta di successione torna ad essere di attualità nel dibattito politico italiano, dando nuovo vigore al tema del passaggio generazionale.
Testo di: Giovanni Puccio
SUCCESSIONI E DONAZIONI Inheritance Taxation in OECD Countries L’imposta di successione torna ad essere di attualità nel dibattito politico italiano, dando nuovo vigore al tema del passaggio generazionale. L’OCSE, nel report di recente pubblicazione (“Inheritance Taxation in OECD Countries”) ha comparato i prelievi fiscali applicati sulle eredità in 28 dei 36 Paesi membri. Tale studio osserva come, in generale, le imposte di successione e sulle donazioni abbiano subito una progressiva riduzione nei Paesi membri. Circa il 35% dei Paesi OCSE infatti non prevede l’imposta sulle successioni (ad esempio: Australia, Austria, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia). Al riguardo l’OCSE commenta evidenziando le difficoltà politiche associate all’introduzione di un tributo del genere. In Italia, tuttavia, le imposte di successione risultano sotto la media e risulta elevato il divario tra le aliquote italiane e quelle degli altri Paesi UE ed OCSE: 4% contro un prelievo dal 20 al 40% in Germania, dal 5 al 45% in Francia, in Spagna dal 5 al 35%, mentre in Giappone quasi del 50%. Infine anche la franchigia di 1 milione è tra le più alte al mondo.
Giovanni Puccio Classe 1986, laureato cum laude in Economia e Business Management presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma, lavora presso Credit Suisse Servizi Fiduciari dal 2014, occupandosi di fiscalità nazionale ed internazionale, dell’implementazione e dell’esecuzione degli adempimenti fiscali e segnaletici, inclusi quelli ai fini anti-riciclaggio. Subject Matter Expert on Italian and International Tax, analizza le problematiche fiscali in ambito civilistico e ne verifica l’impatto fiscale, effettuando revisioni fiscali delle procedure interne e valutando le criticità inerenti specifiche normative.
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Secondo l’OCSE, le imposte di successione possono essere uno strumento più efficace, più facile da valutare e da raccogliere rispetto ad altre forme di tassazione della ricchezza, come ad esempio le imposte patrimoniali. “Mentre la maggioranza dei Paesi dell’OCSE applica le imposte di successioni, esse giocano un ruolo limitato nell’aumentare le entrate e nell’affrontare le disuguaglianze, questo a causa del modo in cui sono state concepite” afferma Pascal Saint-Amas, direttore del Centro per la politica fiscale e l’amministrazione dell’OCSE. Ci sono forti motivazioni per aumentare l’uso delle imposte di successione e donazioni, ma sarà necessaria una migliore progettazione di queste imposte se si vogliono raggiungere gli obiettivi preposti. Solo 24 dei 37 Paesi membri applicano tali imposte, tuttavia, queste raccolgono pochissime entrate, solo lo 0,53% del gettito totale. Il nostro Bel Paese è considerato il paradiso delle tasse di successione, le esenzioni fiscali sono le seconde più alte al mondo dopo gli Stati Uniti. Lo stato raccoglie meno di un miliardo di euro all’anno, una delle cifre più basse dei paesi OCSE, solo lo 0,11% del gettito fiscale complessivo. In Germania si generano più di 7 miliardi (0,52%), in Francia 14 miliardi (1,38%), mentre la media OCSE si ferma al 0,53%. Le soglie di esenzione fiscali favoriscono i parenti più stretti ma differiscono ampiamente tra i Paesi. I coniugi, al seguito i figli, sono spesso esentati o beneficiano delle soglie di esenzioni più elevate. Mentre viene applicato, in quasi la totalità dei Paesi, un trattamento fiscale meno favorevole per il trasferimento a lontani parenti o eredi non imparentati.
Fonte: Inheritance Taxation in OECD Countries
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In Italia, le aliquote e le franchigie stabilite per l’imposta sulle successioni e donazioni sono state previste dall’articolo 2, comma 48, del D.L. n. 262 del 2006. In particolare, vengono applicate le aliquote: • del 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro; • del 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, 100.000 euro; • del 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia; • dell’8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia. Oltre alle franchigie di 100.000 euro e di 1 milione di euro, vi è una ulteriore franchigia, pari ad 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992. Il report sottolinea come in Italia la soglia di esenzione di un milione è la seconda più alta al mondo. Il livello di ricchezza che i genitori possono trasferire ai loro figli esentasse varia da quasi 14.000 euro in Belgio a più di 11 milioni di dollari negli Stati Uniti. Infine, è utile sottolineare come in Italia l’Erario incassa oltre alle imposte di successioni anche imposte ipotecarie e catastali, che creano un gettito superiore di una volta e mezzo rispetto al gettito creato dalle imposte di successione. Infatti, quasi nove successioni su dieci hanno per oggetto patrimoni che trovano completo assorbimento nelle franchigie che la legge prevede. Le restanti hanno pagato un’imposta di successioni. Però i beni caduti in successioni sono tra il 50 ed il 60% beni immobili, per i quali gli atti di successione hanno determinato anche un prelievo, a titolo di imposte ipotecarie e catastali.
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LE GOURMAND 71 OLIO E OLIVE IN ITALIA Una tradizione millenaria
Le varie tipologie di ulivo diffuse sul nostro territorio, dette cultivar, determinano una vera e propria ricchezza unica al mondo.
Testo di: Michele Abate
OLIO E OLIVE IN ITALIA Una tradizione millenaria
Da tempo remoto probabilmente ben prima dei Romani, gli ulivi si sono evoluti adattandosi alle caratteristiche del luogo di coltivazione. Questo ha portato ad un miglioramento genetico con una selezione delle varietà per resistenza alle condizioni climatiche, fisiologiche e ai parassiti di un determinato territorio. Questo ha reso nei secoli l’ulivo una pianta strettamente connessa al proprio luogo d’origine. Le varie tipologie diffuse sul nostro territorio, dette cultivar, determinano una vera e propria ricchezza unica al mondo. Sono oltre cinquecento le cultivar italiane e rappresentano il 40% di quelle conosciute al mondo. La continua valorizzazione e perpetuazione delle coltivazioni è l’unica possibilità per salvare e tramandare questo patrimonio. Da qui, da una tradizione millenaria, provengono le caratteristiche di tipicità dell’olio italiano diverse per ogni cultivar, ognuno legato al suo luogo di origine. Tale legame con i luoghi di origine ha portato alla creazione delle denominazioni di origine, le DOP, e delle indicazioni geografiche, le IGP, questo come già accaduto per molti altri prodotti ortofrutticoli ed enologici, ha innalzato il livello qualitativo e di sicurezza sulla provenienza per il consumatore. Si sono create quindi in questo modo circa cinquanta zone olivicole a denominazione per altrettanti oli extra vergini italiani.
Michele Abate Laureato in Storia Economica con una tesi sulla Martini & Rossi di Torino nel 1999, l’anno successivo conclude il corso di qualifica professionale per Sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier di Milano e fa un tirocinio in enologia in collaborazione con l’azienda enologica del Canton Ticino Il Portico di Rivera. Nel 2006 diventa assaggiatore di formaggi presso l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio. Collabora alla pubblicazione di svariati volumi di enogastronomia in qualità di editor e crea il canale Wine & food di eBay Italia. Organizza serate di degustazione di vino, formaggi e salumi in alcuni locali milanesi in collaborazione con chef emergenti oltre a tenere corsi di avvicinamento al vino e di valorizzazione olfattiva. Da qualche anno dirige la piattaforma mypersonaltaster.it e da circa un anno conduce anche terreitalia.ch, canale di vendita e promozione dei prodotti enogastronomici italiani in Svizzera.
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Bisogna però fare i dovuti distinguo sulla produzione di olio e di olive perché con il passare del tempo la produzione di olive da tavola si è ben allontanata da quella di olive da olio. Restano ancora delle varietà da olio che sono apprezzate anche a tavola, la taggiasca per esempio, simbolo dell’olivicoltura ligure dà vita ad un olio di estrema qualità ma è ottima anche degustata soprattutto sott’olio. Tra le olive da mensa poi alcune vengono raccolte e lavorate prima che il frutto prenda colore e sono note come olive verdi, è l’esempio della Bella di Cerignola, oliva di grandi dimensioni apprezzata per lo più in salamoia che raccolta prima dell’invaiatura, momento in cui il colore da verde vira verso il nero, è tra le più apprezzate insieme alla Nocellara del Belice.
Pregiate olive italiane.
Dettagli ulivo.
Paesaggi di un uliveto.
Fra storia e natura in Magna Grecia.
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Le olive da tavola Le olive da tavola sono frutti di cultivar selezionate per una produzione più attenta alla polpa e al gusto. Infatti, le olive di questi alberi sono generalmente più grosse e carnose, con un rapporto polpa/nocciolo più elevato. Alcune cultivar possono produrre frutti commestibili verdi e neri. Il colore nell’oliva dipende dal grado di maturazione e il fenomeno del cambio di colore è denominato invaiatura. Quindi, le olive verdi vengono raccolte precocemente rispetto alla loro maturazione e al processo di invaiatura. Al contrario, le olive nere vengono raccolte al termine, quando i frutti sono completamente neri e maturi. Le olive da tavola si possono consumare solo dopo una serie di trattamenti e lavaggi che servono ad addolcirne la polpa, eliminando ogni residuo amarognolo. Una volta completata la loro lavorazione, vengono confezionate in salamoia o anche sott’olio con aromi e spezie.
Cultivar da Olio Le cultivar da olio si differenziano da quelle per la produzione di olive da tavola per generare frutti di misura normalmente più piccola, con una percentuale di olio più alta. Anche il rapporto polpa e nocciolo è inferiore. Nei secoli, la selezione delle cultivar si è concentrata sulla produttività, quindi resa in olio, misura delle olive e sulle proprietà organolettiche e nutrizionali. Naturalmente, però, oltre alla singola cultivar, da cui derivano il 30% delle proprietà identificative di un olio, vari sono altri fattori che aggiungono la restante percentuale: le olive devono essere sane e non ammaccate, il loro grado di maturazione non deve essere troppo avanzato, per evitare di avere frutti deperibili nella fase di raccolta e di stoccaggio, precedente alla frangitura; le tecniche di estrazione e di conservazione.
Le principali zone olivicole italiane Bisogna innanzitutto sgombrare la mente dal preconcetto che le zone olivicole italiane siano concentrate tutte nel centro sud Italia e nelle zone costiere, anche nel nord Italia e nelle zone lacustri del Lago di Garda e sul Lago di Como ci sono ottime produzioni a livello qualitativo e quantitativo. Sul lago di Garda il cultivar autoctono casaliva produce un olio a denominazione di origine protetta tra i più apprezzati ed esportati, sia sulla costa lombarda sia su quella veneta. Nel nord Italia è proprio il Veneto e la provincia di Verona in particolare a presentare la maggior estensione di uliveti e una varietà di cultivar, oltre al già citato casaliva sono diffuse trepp, grignan e favarol che si estendono fino al Trentino. Ma sono Puglia e Toscana a rappresentare le due regioni a maggior produzione rispettivamente di olio e di olive e di olio extravergine di qualità. 75
La Toscana è la regione più produttiva nel Centro Italia di olio extravergine d’oliva di qualità Dop e Igp. Universalmente riconosciuto e celebre nel mondo, il tipico panorama toscano presenta caratteristiche uniche per clima e terreno. Le coltivazioni di olive si estendono soprattutto tra le provincie di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo. Sulle colline e nelle zone pedemontane, dove sono concentrati la maggior parte degli uliveti, le cultivar toscane si sono adattate al territorio nell’arco dei secoli. Il clima temperato e mitigato dal mare, le scarse piogge e il terreno calcareo costituiscono condizioni perfette per gli ulivi. Per questo motivo, nella bellezza toscana dei dolci declivi, troviamo cultivar di ulivo autoctone. Sono piante forti, con produttività costante. Si sono anche diffuse al di fuori dei confini territoriali, nel resto delle regioni centrali e, come nel caso della Frantoio, a livello internazionale. La maggior parte di queste importanti cultivar genera produzioni elevate di frutti e olio. La Puglia si distingue per l’elevata produzione di olio e olive da tavola, è la regione che ha una tradizione millenaria di coltivazione d’ulivo probabilmente derivata dalla presenza dei greci sul suo territorio. La prima caratteristica del territorio che colpisce chi l’osserva è il panorama di infinite distese di ulivi, sotto il cielo azzurro, distanziati uno dall’altro e ordinati in perfette file, spiccano su campi di terra rossa. Negli ultimi anni, il tragico problema della Xylella, con le controverse decisioni di sradicare olivi secolari, ha ferito profondamente questi uliveti e se ne vedono le conseguenze ad occhio nudo. La Puglia per la sua posizione, proiettata al centro del Mediterraneo, presenta un terreno argilloso e calcareo. Il clima secco e caldo completa il quadro idilliaco per la coltivazione ad uliveto.
Olio d’oliva.
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Viaggiando per le varie città e regioni italiane, come incontriamo ricette, formaggi e vini locali, così scopriamo anche oli ed olive tipici. In tutte le regioni si trovano infatti esempi di produzioni di eccellenza che rendono unico e particolare il panorama olivicolo della nostra penisola.
URBAN 83 LONDON ON THE INSIDE Passeggiando a Belgravia
91 IL FUTURO È GIÀ QUI Oslo
101 VERSO EXPO 2021 Dubai riparte
A Londra le zone centrali un tempo prettamente residenziali si animano di negozi, locali, ristoranti e attività commerciali in grado di dare un nuovo volto al vicinato… come nel caso di Belgravia.
Testo di: Annabelle Spranklen / Adattamento e prefazione di: Martina Torrini
LONDON ON THE INSIDE Passeggiando a Belgravia
Una delle metropoli più grandi d’Europa, Londra possiede un’identità unica ed è l’emblema della multiculturalità, tanto che i suoi oltre 8 milioni di abitanti rappresentano circa 270 nazionalità diverse. La capitale del Regno Unito ha una storia secolare, ma ha raggiunto l’apice della fama e del prestigio durante l’Età Vittoriana (1837 – 1901), quando la nazione regnava su un quarto del mondo intero: risalgono a quest’epoca molte delle icone e dei simboli della città, come il Big Ben, il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge. La Londra vittoriana era però ricca di contrasti: alla prosperità dei commerci e delle industrie, agli strati sociali più ricchi, si affiancavano milioni di persone che vivevano in estrema povertà in quartieri malsani, descritti con precisione dal genio di Dickens. Ma è dal Dopoguerra, a seguito dei bombardamenti, che Londra inizia un processo di riqualificazione che la rende sempre più simile a come la conosciamo oggi, anche se in continua evoluzione. Anche nel XXI secolo la metropoli britannica è un costante work in progress: i quartieri periferici diventano trendy, le zone centrali un tempo prettamente residenziali si animano di negozi, locali, ristoranti e attività commerciali in grado di dare un nuovo volto al vicinato… come nel caso di Belgravia.
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LONDRA
Dimenticate le stradine di ciottoli e i parchi più tranquilli della Londra storica. Belgravia è oggi uno dei quartieri più hot della città secondo Annabelle Spranklen Illustrazioni di ZOE MORE O’FERRALL
Ciò che più colpisce di Belgravia è che non è mai passata di moda. Questa meta centrale, nascosta fra l’elegante Knightsbridge e la movimentata zona di Victoria, conserva ancora la sua anima regency e una lunga storia di residenti famosi, attratti dall’architettura georgiana e dalle stradine di ciottoli. Questo è il quartiere dove Mozart, a soli 8 anni, compose la sua prima sinfonia; dove il misterioso Lord Lucan scomparve da 46 Lower Belgrave Street senza lasciare traccia; dove i Beatles festeggiarono all’ingresso della casa del loro manager, Brian Epstein, in 24 Chapel Street; dove Isabella Blow, Philip Treacy e Alexander McQueen abitarono nello stesso palazzo, al 67 di Elizabeth Street. Non c’è da meravigliarsi che questo legame con l’alta società abbia attratto chi era alla ricerca di investimenti nelle case londinesi. Gli occhi sono puntati sui cortili di residenze a sei piani che raggiungono facilmente il valore di 20 milioni di sterline, che da centro del gossip della Londra bene sono diventate più silenziose, più simili ad attrazioni turistiche che a case per i residenti. Ma non per molto ancora. La zona è tornata con il botto. Si trova infatti al centro del racconto storico per la TV di Julian Fellowes, Belgravia (2020), con Alice Eve. E la società di real estate Grosvernor Estate sta lavorando su un piano ventennale per rilanciare la zona con un look più trendy e alla moda. Nel nuovissimo centro commerciale all’aperto Eccleston Yards sono state inaugurate una serie di boutique indipendenti, a pochi passi da Victoria. Belgravia sta così diventando il cuore della Londra creativa e imprenditoriale… ha persino ospitato un’installazione artistica
di neon rosa e una spa all’aperto, Paradise Now. Un nuovo concept store, 50M, è il primo progetto nel campo della moda del collettivo d’arte Something & Son, in grado di offrire ai brand emergenti l’opportunità di mettere in mostra le proprie creazioni in uno spazio per la vendita libero da costi proibitivi. “Tutti ci domandano perché non nell’East London”, afferma Tracey Suen, project leader di Something & Son. “Per i brand che lavorano con noi, è giusto essere in questa parte della città. Volevamo un ambiente lussuoso per tutti i talenti incredibili che fanno parte della community di 50M, ed Eccleston Yards è il luogo perfetto. È a soli due passi da Elizabeth Street e da Victoria Station. Chi non adora la Victoria Line?!” Nel frattempo Tart London – servizio di catering da veri insider – ha aperto il suo primo ristorante in Eccleston Place. Le fondatrici, Lucy Carr-Ellison e Jemina Jones, hanno adibito questo spazio di più di 800 metri quadrati, ex centrale elettrica, a spazio polifunzionale, con un ristornate, un bar, una gastronomia da asporto, uno spazio eventi e persino uno studio fotografico. “C’è molto fermento riguardo Eccleston Yards”, spiega la Jones. “Ogni settimana apre una nuova boutique. E siamo circondati da brand eccezionali, che rendono questa zona un vero e proprio place to be”. I nuovi vicini di casa di Tart London sono gli specialisti del fitness Barry’s Bootcamp, che contribuiscono a rafforzare la zona. “Ho sempre associato Belgravia alle antiche famiglie ricche”, chiarisce la proprietaria, Rachel Mumford. “Ma con le recenti aperture di brand come il nostro, il quartiere si sta arricchendo di un incredibile mix di persone”. Girando l’angolo su Elizabeth Street – forse la via più instagrammabile di Belgravia, con le persone in coda per uno scatto agli esterni zuccherosi di Peggy Porschen – negli ultimi due anni sono stati inaugurati diversi locali e
“Volevamo un ambiente lussuoso per tutti i talenti più incredibili”
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negozi indipendenti, come il ristorante di street food greco The Athenian e lo store di abbigliamento NRBY. Belgravia è un quartiere antiquato? Non qui. Nella vicina Motcomb Street – dove Christian Louboutin aprì la sua prima boutique londinese 26 anni fa – Errol Douglas si occupa dei capelli della crème de la crème della città. Yotam Ottolenghi prepara i piatti più buoni e colorati della zona, mentre il monumento più famoso del quartiere – un elaborato edificio di interesse storico-culturale che ospita il Pantechnicon – è stato ristrutturato per accogliere cinque piani di negozi, piccoli ristoranti e lounge bar, “ispirati dalla cultura giapponese e da quella nordica”. Motcomb Street è stata persino resa zona a traffico limitato e arricchita di nuovi angoli verdi. Non è un caso che Teresa Tarmey, una fra le facialist più famose di Londra, abbia aperto qui la sua seconda clinica. Invece che vedere questa sempre più forte affluenza di nuove realtà come motivo di competizione, la comunità del quartiere si è rafforzata ulteriormente. “È una cosa bellissima, soprattutto perché si attraggono nuove persone”, dichiara Rachel Vosper, che ha aperto il suo negozio di candele in Kinnerton Street nove anni fa. “I clienti sono diventati sempre più socievoli. Vengono qui alla ricerca di vere e proprie esperienze e il Pantechnicon e Eccleston Yards sono i luoghi migliori per soddisfare tutte le loro esigenze”. È forse questa l’età dell’oro di Belgravia?
Errol Douglas
BEAUTY EXPERTS ERROL DOUGLAS
Errol è stato premiato come MBE (Member of the Order of the British Empire) per i suoi servizi nell’ambito della cura dei capelli… e appena entrerete nel suo negozio per un taglio o una piega scoprirete perché. I look contemporaneamente semplici e glamour sono il suo forte, e sa perfettamente come ottenere il massimo da un certo stile. Per la tinta, il braccio destro di Errol, Jade Blackley, non ha rivali. erroldouglas.com
TERESA TARMEY
6-7 Motcomb Street Fra le facialist più famose di Londra e dea della skincare (se non riesce lei a illuminare il vostro viso vuol dire che non c’è speranza), Teresa Tarmey è una recente acquisizione del quartiere. Non sappiamo se sia in grado di tornare indietro nel tempo con le sue tecniche anti age, ma sicuramente vi farà sentire ringiovaniti dopo un solo trattamento. steresatarmey.com
LONDON GRACE
147 Ebury Street Per una manicure da red carpet (da abbinare a un caffè o a un cocktail, in base alla giornata che avete avuto), London Grace esaudirà i vostri desideri in tempo zero. Per di più sono aperti fino a tardi (fino alle 22), vi accettano anche senza appuntamento e non vi giudicano se siete in ritardo. londongrace.co.uk
LA BRIGATA DEL BENESSERE BARRY’S BOOTCAMP
16 Eccleston Yards Uno dei primi spazi che hanno aperto a Eccleston Yards, questa palestra dagli allenamenti intensi è famosa per tenerein forma veri e propri VIP, tra cui David Beckham. barrysbootcamp.com
RE:MIND
25A Eccleston Place Questo centro meditazione vanta l’aria più pulita di tutta Londra: le pareti dello studio sono ricoperte di piante che filtrano l’aria. Questa destinazione per il benessere offre di tutto, da sessioni energizzanti da mezz’ora a trattamenti reiki per calmare mente e corpo. remindstudio.com
HOTPOD YOGA
19 Eccleston Yards Non per i deboli di cuore, queste lezioni di Vinyasa yoga si svolgono all’interno di un bozzolo gonfiabile a una temperatura di 37° C. Viene proposto come yoga per chi non pratica davvero la disciplina: le luci, l’aromaterapia e la musica rilassante vi aiuteranno a entrare nel mood. hotpodyoga.com
OTTOLENGHI
Prodotti di Teresa Tarmey
13 Motcomb Street Se le vetrine piene di cioccolato e meringhe non vi provocano l’acquolina, c’è un bancone ricco di ciotole di insalate colorate che, per quanto ci proverete, non potrete mai replicare a casa. ottolenghi.co.uk
“Ogni settimana apre una nuova boutique. È un vero e proprio place to be” – Lucy Carr-Ellison
CHIACCHIERATA FRA AMICI
Cinque minuti con Lucy CarrEllison e Jemina Jones, di Tart London Tart London
Descrivete Belgravia in tre parole... Casa. Bellissima. Un rifugio. (Scusate, sono due parole). I
Summerill & Bishop
vostri posti del cuore? A.Wong per i suoi deliziosi dim sum. Summerhill & Bishop per la mise en place della tavola.
La cosa migliore del quartiere?
Peggy Porschen
Si può trascorrere una giornata intera qui senza mai stancarsi. Si può andare in palestra da Barry’s Bootcamp, farsi fare la piega da SMUK, acquistare cristalli da Re: Mind e festeggiare la giornata con una bottiglia di vino da Wild by Tart! Tutti noi ci facciamo complimenti a vicenda ed è così divertente averli come vicini.
I MIGLIORI FOOD SPOT TART LONDON
3-4 Eccleston Yards Volete provare un brunch informale in un ristorante che è anche studio fotografico? Questo è il posto giusto. Le fondatrici, Lucy e Jemina, sono amanti del chilometro zero: fra i piatti migliori gli stufati e gli hamburger di cavolfiore, ma anche il muesli homemade. tart-london.com
PEGGY PORSCHEN
116 Ebury Street È molto semplice trovare la pasticceria più conosciuta di Belgravia, all’angolo fra Ebury Street ed Elizabeth Street: seguite la folla in coda per instagrammare i suoi esterni rosa pastello, le sue torte a strati e il tè dalle sfumature rosa. peggyporschen.com
DOMINIQUE ANSEL
17-21 Elizabeth Street Inventore del Cronut® e Miglior Pasticciere del Mondo nel 2017, Dominique Ansel ha molto di cui rispondere. La sua pasticceria è bellissima e irradiata di una splendida luce; la colazione è tutta ottima, ma vi consigliamo di provare il Cronut® del mese. dominiqueansellondon.com
MOSIMANN’S
11B West Halkin Street Guidato dal leggendario chef Anton Mosimann e dai suoi due figli, Philipp e Mark, questo prestigioso locale è stato costruito all’interno di una chiesa del XIX secolo, è uno dei luoghi preferiti della Famiglia Reale e una vera e propria icona di Belgravia. mosimann.com
Eccleston Yards
CHIACCHIERATA FRA AMICI
Cinque minuti con Louise Kennedy QUALCOSA DI DIVERSO 50M
14-15 Eccleston Yards Il paradiso per artisti e designer emergenti; un concept store super cool, ideato dal collettivo d’arte Something & Son, che è tutto il contrario di noioso. Da magazine di design di nicchia a brand ancora sconosciuti, vale la pena trascorrere un po’ di tempo qui. 50-m.com
EGG
36 Kinnerton Street Nascosto come un segreto nella tranquilla e residenziale Kinnerton Street, questo spazio informale e dalla forma particolare ha una forte personalità. Immaginate uno stile country – chic con un tocco di minimalismo nordico e giapponese. eggtrading.com
Descrivi Belgravia in tre parole… Elegante, chic, affascinante I tuoi posti del cuore? Il mio posto preferito per la colazione è Collins Room, al The Berkley – il manager Antonio Sitzia è sempre in grado di assicurarmi un perfetto inizio giornata. Adoro anche il nuovo bar con terrazza dell’hotel, progettato dal designer irlandese Bryan O’Sullivan. La cosa migliore del quartiere? Le bellissime architetture degli edifici, gli eleganti giardini e il fantastico senso di comunità.
TOMTOM CIGARS
63 Elizabeth Street Qui troverete una vasta gamma di sigari: Tomtom è uno dei più importanti commercianti londinesi di sigari cubani e di sigari New World. Il personale del negozio si vanta di poter reperire anche le tipologie di sigari più rare, e servono anche un caffè forte e un whisky eccellente. tomtomcoffee.co.uk
Borsa di Christian Louboutin
METE FASHION CHRISTIAN LOUBOUTIN
23 Motcomb Street Il primo negozio londinese dello stilista francese avrà sempre un posto speciale nel cuore fashion di Belgravia, grazie alle sue décolleté suolate di rosso. Oltre a un affidabilissimo servizio di riparazione, offre la possibilità di progettare il vostro paio di Louboutin personali. eu.christianlouboutin.com
LOUISE KENNEDY
9 West Halkin Street La regina della moda irlandese Louise Kennedy ha iniziato a rendere le donne londinesi più eleganti quasi 20 anni fa, quando ha aperto il suo primo negozio a Belgravia. I suoi cappotti vi faranno sentire come Jackie O., mentre i suoi pantaloni vi daranno un aspetto da top model. louisekennedy.com
BEULAH LONDON
77 Elizabeth Street Amato dalla Duchessa di Cambridge, Beulah London è un marchio chic ed etico, conosciuto per il suo stile elegante e i suoi colori decisi. Quando entrerete nel negozio per l’ultima collezione, scoprirete anche che il 10% dei profitti delle vendite viene devoluto al The Beulah Trust, che aiuta le vittime di traffico illecito. beulahlondon.com
50M
Rachel Vosper
LE MIGLIORI IDEE REGALO… LOCAL HEROES MUNGO & MAUD 79 Elizabeth Street Se solo il meglio è in grado di accontentare il vostro amico a quattro zampe, andate da Mungo & Maud, dove potrete trovare di tutto, da lettini chic a cibi biologici per cani, che vengono venduti tutti i giorni. Si dice che i cani di Yasmin Le Bon e di Paris Hilton siano grandi fan del negozio. mungoandmaud.com
SUMMERILL& BISHOP
A destra: un abito Beulah della collezione AW19; una fragranza Jo Loves; un outfit dalla collezione AW19 di Louise Kennedy a Beulah
58 Elizabeth Street Questo gioiello di negozio vanta i migliori accessori da tavola che si possano sognare. Immaginate tovaglie decorate a mano, oggetti di terracotta realizzati a mano, utensili da cucina in grado di trasformare la vostra casa e i vostri party. summerillandbishop.com
RACHEL VOSPER
69 Kinnerton Street L’esperta di candele e fragranze Rachel Vosper mantiene Belgravia profumata da nove anni con le sue splendide candele realizzate a mano e i suoi diffusori. Visitate la biblioteca del profumo, dove potrete creare la vostra fragranza o prenotare il vostro posto per un workshop sull’arte della creazione delle candele rachelvosper.com
JO LOVES
42 Elizabeth Street La leggendaria Joe Malone ha iniziato la sua carriera su Elizabeth Street come fiorista, più di 30 anni fa. Da allora ha costruito un impero globale (Jo Malone London), l’ha venduto a Estée Lauder e ha ricominciato da capo con una linea di candele, oli da bagno e profumi. La fragranza agrumata al pomelo è una delle più iconiche. joloves.com
MAYHEW NEWSAGENTS
15 Motcomb Street L’edicola più antica di Belgravia ha visto succedersi sei Primo Ministro, da oltre 25 anni. Non curandosi minimamente del presunto triste destino della carta stampata, offre un’impressionante varietà di riviste, oltre ai sigari cubani Hunters & Frankau.
NEILL STRAIN FLORAL COUTURE
11 West Halkin Street Con scenografie teatrali che invadono letteralmente il negozio e che illuminano i marciapiedi di Belgravia, Neill Strain è sempre molto richiesto. Con clienti affezionati come Kanye e Lady Gaga, Victoria Beckham e Donatella Versace, Neill realizza di tutto, da raffinati bouquet ad allestimenti per eventi. neillstrain.com
WALDEN CHYMIST
65 Elizabeth Street Dal 1846, questa famiglia di chimici ha curato i malesseri della comunità locale per più di 150 anni. Oltre alle medicine, questo negozio tradizionale offre una vasta selezione di idee regalo. elizabethstreetlondon.com
BELGRAVIA B OOKS
59 Ebury Street Questa grotta di Aladino vanta un’accurata selezione di titoli contemporanei, libri per bambini e di autori meno conosciuti. belgraviabooks.com M
Un viaggio da scartare, un’emozione da vivere. La Gift Card è declinata in tre pacchetti, ciascuno con le sue caratteristiche, ma tutti completamente personalizzabili e adattabili a tutte le tue esigenze. Ideali sia per regali aziendali o alle persone a te care, scegli una soluzione interamente modellata sulla persona che la riceverà.
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Capitale dell’architettura, città più green d’Europa (2019) in un Paese che ha appena creato il suo piano per un turismo solo sostenibile. Oslo è protagonista di una rivoluzione.
Testo di: Mariella Grossi
IL FUTURO È GIÀ QUI Oslo
Capitale dell’architettura, città più green d’Europa (2019) in un Paese che ha appena creato il suo piano per un turismo solo sostenibile. Oslo è protagonista di una rivoluzione. Urbanistica. Passo dopo passo sono cambiati l’anima e lo skyline del waterfront. Dieci km che hanno cambiato e cambieranno l’aspetto della città entro quest’anno. Fabbriche, capannoni, autostrade, porti, sono sostituiti da locali, percorsi da fare a piedi e in bici, centri sportivi, soprattutto spazi di arte e cultura. Il 22 ottobre aprirà, nel quartiere di Bjorvika, il nuovo Museo Munch, uno dei più vasti al mondo dedicati a un singolo artista, in un edificio monumento a filo d’acqua (munchmuseet.no). Naturalmente sostenibile, costruito con acciaio riciclato e a risparmio energetico, si definisce Living Museum, perché ospiterà ristorante, eventi culturali, mostre e performance di arte contemporanea per avvicinare i giovani alla cultura e far conoscere i nuovi creativi. Nel 2022 è previsto il nuovo Museo Nazionale che ne ingloberà tre, la Galleria Nazionale, il Museo di Arte Contemporanea e quello del design industriale. Ecco le dritte per una vacanza nella città che anticipa il futuro. Alla scoperta dei quartieri sull’acqua più hipster, Aker Brygge, Tjuvholmen, Bjorvika. Vivi, vibranti, d’avanguardia. Rigorosamente green.
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L’Astrup Fearnley Museum.
Un’installazione all’interno del The Thief.
Interni del The Thief.
Giochi di prospettiva all’Opera di Oslo.
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Basta una carta La chiave della città è l’Oslo Pass, card valida da 24 a 72 ore. Costa da 45 a 82 euro e consente di viaggiare gratuitamente su ogni mezzo di trasporto pubblico (tutti green), entrare nei musei e ottenere sconti per negozi, ristoranti, attività urbane. Dove: si scarica su internet, visitoslo.com. Sul sito la cartina con i posti dove ritirare la card. La nostra scelta: La musica. Tra gli sconti dell’Oslo Pass, concerti e balletti all’Opera (operaen.no), gli appuntamenti della Filarmonica (ofo.no).
U n a d o m e n i c a n e l l’ a r t e Ancora a Tjuvholmen. Si inizia la giornata con un ricco brunch all’art hotel The Thief, vicino all’Astrup Fearnley Museum: mobili Tim Dixon, opere da Andy Wharol a Niki de Saint Phalle. La maratona nel contemporaneo è un tour nelle gallerie d’arte del quartiere, fra le più importanti di Oslo e della Norvegia, come la brandstrup.no che rappresenta anche Marina Abramovich Dove: The Thief, Landgangen 1; the thief.com. Le gallerie d’arte più graffianti di Tjuvholmen: gerhardsengerner.com; pederlund.no; gallerihaaken.com; pushwagner.org. La nostra scelta: Bastard si definisce un bar illegittimo all’interno del ristorante bolgenogmoi.no: ottimi cocktail, musica da vinili, opere degli artisti BROSLO, cioè Nikolai Gyllenhammar e Jonny Hurts che si richiamano alla Pop Art. Anzi dichiarano di continuare dove si è fermato Wharol.
… e u n m e rc o l e d ì n e l l’ o r t o Losaeter è una fattoria urbana, con orti, forno del pane, campo di grano. Impresa che ha coinvolto 400 persone, dagli apicoltori agli erboristi. Ogni mercoledì organizzano una cena aperta a tutti. Si trova dove il fiume incontra il fiordo, a Bjørvika, quartiere vibrante e passerella di nuove architetture. Dove: Fattoria Losaeter, Kongshavnveien; loseter.no La nostra scelta: Salire sul tetto inclinato dell’Opera, il più grande teatro (musica, balletti) norvegese dall’architettura talmente avveniristica che organizzano tour a tema. Il tetto è il miglior belvedere sulla città e sul fiordo (operaen.no).
ma a Bjorvika c’è anche… Il Barcode, gruppo di 12 grattacieli di diverse altezze e larghezze, con spazi tra uno e l’altro che ricordano un codice a barre. Il miglior colpo d’occhio su Barcode è dall’Akrobaten, avveniristico ponte pedonale in vetro e acciaio. Si trovano in zona il Friluftshuset, centro per 95
attività sportive che affitta kayak, organizza hiking in città e nella foresta vicino al Oslo. Si è trasferito a Bjorvika anche Maeemo, il ristorante tre stelle più celebre della Norvegia, che da sempre ha scelto ingredienti bio e organici. Dove: Sport: friluftshuset.dntoslo.no. Ristorante Maeemo: Dronning Eufemias gate 23, maaemo.no. La nostra scelta: Salt, un progetto di arte nomade, concerti, locali all’aperto vista fiordo, architetture di legno, proprio di fronte all’opera di Oslo. E saune, la novità dell’estate, anche sotto le stelle (salted.no).
T j u v h o l m e n , d a Re n z o P i a n o a D a m i e n H i r s t Tjuvholmen, il nuovo quartiere dell’arte. Per la presenza dell’Astrup Fearnley Museum, progettato da Renzo Piano a filo d’acqua. Spazi luminosi, grazie al tetto di vetro, per opere dei mostri sacri dell’arte contemporanea, da Damien Hirst a Jeff Koons. Il Museo è affiancato dal Tjuvholmen Sculpture Park, altra passerella di opere firmate da Anish Kapoor o Louise Bourgeois. Tutta l’area è una caccia a tesori di arte e design: installazioni lungo i canali, negli edifici pubblici, visibili dalle vetrate dei palazzi “trasparenti”. Dove: Astrup Fearnley Museum, Strandpromenaden 2; afmuseet.no. La nostra scelta: Aperitivo e poi cena da sjomagasinet.no, wine bar proprio sull’acqua e ristorante di pesce, soprattutto di crostacei, cucinati su griglie a carbone.
Av v i s o a i n a v i g a n t i Bygdoy, il quartiere per gli appassionati di avventure. Sul mare e fra i ghiacci. Si trova qui l’imperdibile Museo Kon Tiki, dal nome della zattera in legno di balsa su cui il grande esploratore, Thor Heyerdahl navigò fino al Pacifico nel 1947. Si ammirano anche le zattere di papiro Ra con cui ha raggiunto le Antille dal Marocco (1970) e Ra II che si è spinta fino alle Maldive e Gibuti. A Bydgoy ci sono anche il Norway Maritime Museum oltre all’emozionantissimo Fram dedicato alle spedizioni polari. E il Museo delle Navi Vichinghe (tre). Dove: Museo Kon Tiki: kon-tiki.no. Norway Maritime: marmuseum.no. Fram: fco. Navi vichinghe: khm.uio.no. La nostra scelta: Vedere assolutamente, nel museo, i documentari sulle avventure di Thor Heyerdahl. Quello sulla spedizione con il Kon Tiki ha ricevuto l’Oscar nel 1952.
I l p i ù e c o , i l p i ù t re n d y Vulkan, il quartiere della rivoluzione industriale norvegese (ormai è storia) lungo il fiume Akerselva, è la punta di diamante della città green. Recupero dei vecchi edifici, nascita di nuovi, in nome della bio edilizia, dai pannelli solari, ai pozzi geotermici. Persino un alveare per le api urbane. Naturalmente è una zona ricca di locali e iniziative, ma da qui può sfuggire 96
Il futuristico Akrobaten.
Interni del museo Fram.
Interni del Norway Maritime Museum.
Tramonto sull’Astrup Fearnley.
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La pittoresca Damstredet.
Interni di Nordway Designs.
Uno scorcio su Vulkan © Finn Ståle Felberg.
Il giardino di Ramme Gård © furulunden.no.
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alla città stando (quasi) in città. Si cammina o, si pedala seguendo il corso del fiume che è lungo 8 km, e vanta persino le cascate. Dove: Tutto sul quartiere, vulkanoslo.no. La nostra scelta: Kontrast è un ristorante stellato (chef Mikael Svensson) che usa solo ingredienti organici e di produzione etica. restaurant-kontrast.no.
S t o r i c h e e g re e n Sono totalmente eco le barche di Green Boats per navigare nel fiordo e lungo le vie d’acqua della città. Anche su imbarcazioni storiche con un nuovo motore: elettrico. Alla fine dell’itinerario si può prenotare una sauna a Aker Brygge, vibrante distretto waterfront, un tempo zona dei cantieri navali. Dove: Con greenboats.no; tel. 0047.41.39.95.93. La nostra scelta: Navigare con le row row, replay delle barche imbarcazioni vichinghe.
C i s o n o a n c o ra … Due strade nel centro, Damstredet e con le case in legno del 1700-‘800. Meta di una breve, ma piacevole passeggiata nel passato. È vicina la Gamle Aker Kirke, chiesa millenaria immortalata da Edvard Munch nel quadro La via Telthusbakken con la Gamle Aker kirke (1880). In zona, vale un pranzo Fiskeriet Youngstorget, ristorante-pescheria. Dove: Telthusbakken si raggiunge con i bus 34 e 54. Ristorante Fiskeriet Youngstorget, Youngstorget 2b; fiskeriet.net La nostra scelta: Con il bus 60 o a piedi dalla stazione, scoprire Kampen, altro quartiere con edifici in legno e in mattoni (ma degli Anni ’30)
Q u a t t ro k m n e l d e s i g n È uno dei percorsi a tema di Oslo Escapes Route, che porta nei negozi migliori, nei locali arredati da designer. Come Nordway Designs, da 50 anni vetrina e shop di abiti, gioielli, oggetti per la casa. O Fulgen, caffè di giorno, cocktail bar alla sera: l’arredo è in vendita, sedie, tavoli, piatti, degli anni ’60-’70. Dove: si scarica itinerario, indirizzi e mappa dell’Escape Route sul design su visitoslo.com. La nostra scelta: Butikk Brocante, specializzato in lampade firmate dal 1800 al 1970, Stensberggata 19; Fb: Brocante-as-289287041197893.
L a c u lt u ra s i a l l a rg a Ramme è bosco, fiordo, la fattoria organica Ramme Gaard dove si può mangiare, giardino barocco. 99
A 40 minuti dal centro. Si trova qui Nedre Ramme, la casa che Edvard Munch comprò qui nel 1910 e dove visse sino alla sua morte nel 1944. Punto di partenza del Munch’s footsteps, itinerario alla ricerca dei paesaggi che hanno ispirato l’artista. C’è anche Ramme Billedgalleri’s, galleria d’arte con opere di pittori scandinavi, Munch compreso. Dove: Ramme Gaard: Rammeveien 1, Hvitsten; ramme.no La nostra scelta: Le passeggiate, nel favoloso Havlystparken
G i o v a n e , c re a t i v o Grunerlokka è un quartiere pieno di giovani, negozi curiosi come Inventarium, lampade e vetri retro style. O Brudd, con gli oggetti di una cooperativa di designer. C’è Mathallen, mercato alimentare (green) che si definisce il centro per la cultura del cibo, dove ci si può fermare per pranzo. E poi Torggata Botaniske, dove ogni cocktail e drink è preparato con ingredienti botanici. Da non perdere la passeggiata lungo il fiume fino alla Cascata Molla. Dove: Inventarium, Markveien 51; Fb: inverntariumet. Brudd: Markveien 42 A; brudd.info; mercato Mathallen: Vulkan 5; mathallenoslo.no. Torggata Botaniske: Torgata 17/B, Fb: torggata-Botaniske. La nostra scelta: Navigare con le row row, replay delle barche imbarcazioni vichinghe.
Gli interni di Inventarium.
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La metropoli degli Emirati Arabi Uniti si prepara a diventare il centro del mondo dal 01 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 in occasione di Expo 2021, la prima Esposizione Universale che si terrà in un paese arabo.
Testo di: Serena Rigon
VERSO EXPO 2021 Dubai riparte
Dubai, una città così camaleontica ed in continua evoluzione che finisce per convincere anche gli scettici. La metropoli degli Emirati Arabi Uniti si prepara a diventare il centro del mondo dal 01 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 in occasione di Expo 2021, la prima Esposizione Universale che si terrà in un paese arabo. Il sito dove si svolgerà l’evento è il nuovo quartiere fieristico da 400 ettari di Dubai Trade Center – Jebel Ali, posto nel quadrante sudovest di Dubai e adiacente al nuovo aeroporto internazionale di Dubai Al Maktoum. Fino a pochi anni fa completamente desertica, è oggi una zona strategica a circa metà strada tra il centro di Dubai e quello di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Serena Rigon Nata a Voghera nel 1987. Laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università di Pavia, grande amante dei viaggi fin dall’infanzia, dopo un Master in Tourism Management entra a far parte del team Il Viaggio nel 2013; qui ricopre il ruolo di private travel designer e lifestyle consultant.
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La sensazione che si prova arrivando a Dubai dopo mesi di lockdown è quella di essere investiti da un’energia nuova, un’energia a cui non eravamo più abituati: il flusso della metropoli in continuo movimento ti coinvolge fin da subito. Dubai ha la capacità di stupirti ogni volta che incroci il tuo cammino col suo, perché non è mai uguale a se stessa: nelle strade si parlano tutte le lingue del mondo, e ci sono sempre nuove cose da fare, e nuove attrazioni da provare, e poi quel nuovo ristorante, quel nuovo beach club, quella nuova terrazza panoramica. Tutto cambia e tutto si rinnova a Dubai, che conferma una non comune capacità di proiettarsi nel futuro; qui ti senti parte di un mondo che va avanti a velocità accelerata. Non a caso infatti il tema dell’Expo sarà “Connecting minds, Creating the future”; in quei mesi se ne vedranno delle belle: dalle sperimentazioni di visual perception al food multi-sensoriale, dalle nuove espressioni di linguaggio dell’arte alle soluzioni ecosostenibili per mobilità ed edilizia, oltre 60 performance ed eventi live al giorno.
Wave collection
Think green, go porcelain! Per tutelare il nostro ambiente possiamo fare molto di più ogni giorno. Basta un semplice gesto quotidiano. Perché usare contenitori usa e getta per un buon caffè quando una tazzina in porcellana può esaltarne appieno l’aroma? Se sei uno specialty coffee, conosci il valore di ottime materie prime naturali, quindi perché non scegliere la porcellana per le tazze del tuo locale? In Club House curiamo la produzione in Asia di articoli in porcellana dura feldspatica per torrefazioni da oltre trent’anni e sappiamo bene quanto materie prime naturali come la porcellana possano valorizzare il rito del caffè. Disegnate in Italia per le maggiori aziende internazionali, le nostre tazzine garantiscono un elevato livello qualitativo. Precisione, accuratezza, personalizzazione e versatilità sono le caratteristiche che rendono unica la nostra consulenza, per grandi e piccole realtà. Club House: designed in Italy, made in China.
Club House S.r.l. via Padana Superiore, 63 - 25045 Castegnato (BS) Italy tel. +39 030 214 0217 www.clubhouse.ch
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La percezione è quella di una città che sta “scaldando i motori” e si sta preparando ad accogliere i milioni di visitatori previsti, una città efficiente, ben organizzata, pulita e sicura. Ma d’altronde la cosa non ci meraviglia: nell’arco di pochi anni, Dubai è nata quasi dal nulla trasformandosi da un piccolo villaggio di pescatori alla metropoli dei record che conosciamo oggi, la “New York araba”. “Expo Dubai sarà la porta di accesso del mondo a una vita tornata alla normalità”, ha dichiarato il principe Hamdan bin Mohammed al-Maktoum, futuro emiro di Dubai; una corsa verso l’Esposizione Universale che va di pari passo con una campagna di vaccinazione adeguata: secondo quanto riportato infatti dall’agenzia Reuters alla fine di maggio, la campagna vaccinale del Paese si è dimostrata una tra le più efficienti e veloci al mondo e gli Emirati Arabi Uniti stessi hanno affermato che oltre il 73% della popolazione locale di età superiore ai 16 anni è stata vaccinata.
Dettaglio del Museum of the Future.
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CULTURA 109 LOIRA ATLANTICA Il bello della vita in versione slow
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La Loira Atlantica unisce icone imperdibili e tesori nascosti, e offre tanti incontri appassionanti. © M. Chaigneau
Testo di: Hélène Haubois / Adattamento di: Rosalba Graglia
LOIRA ATLANTICA Il bello della vita in versione slow
Castelli maestosi, la Loira, il fiume dei re ancora selvaggio, patrimonio mondiale dell’UNESCO, la scoperta di città (Nantes, Angers, Le Mans) dove si vive davvero bene, spazi verdi ideali per il relax, soste gastronomiche e naturalmente la costa atlantica, costellata di piccoli porti e villaggi pittoreschi. La Loira Atlantica unisce icone imperdibili e tesori nascosti, e offre tanti incontri appassionanti.
Hélène Haubois Si occupa di promozione turistica per la destinazione “Loira Atlantica” dalla Francia all’estero. Ha vissuto ad Angers fino al termine degli studi. Addetta stampa per l’Ente del Turismo australiano e per il parco Puy du Fou, Hélène ha lavorato per due anni a Londra e poi a Parigi nella promozione di destinazioni francesi sul mercato internazionale. Oggi vive e lavora a Nantes e ama far scoprire le mille sfaccettature della sua regione.
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Siete fan della cultura? Obiettivo Nantes per un’esperienza inedita. Tutto l’anno, seguite la linea verde tracciata a terra, vi condurrà da un’opera firmata da un grande artista attuale a un elemento importante del patrimonio, da una stradina storica a un’architettura contemporanea. In estate, dal 3 luglio al 12 settembre 2021, l’arte è ovunque in città. Artisti, architetti, designer e paesaggisti sono invitati ad animare i dodici chilometri del percorso artistico. Risalendo la Loira, incontrerete la bella città di Angers, famosa per i suoi giardini, e la fortezza che ospita uno dei gioielli degli arazzi medievali, l’Arazzo dell’Apocalisse, ma anche la Distilleria Cointreau, che vi offrirà una visita e una degustazione al sapore d’arancia. Continuando il tour nell’Anjou, visitate Saumur e fate una sosta a Fontevraud: è la più grande città monastica, un tesoro intatto del Medioevo da scoprire, con l’Abbazia fondata nel XII secolo. L’arte qui è onnipresente, con opere e mostre. Per il 2021 c’è una novità: l’apertura di un Museo d’Arte Moderna che ospita 900 opere del XIX e XX secolo! E – suggerimento davvero unico - il sito di Fontevraud può essere scoperto anche di notte. Contemplate in una emozionante visita solo per voi il chiostro, dopo la cena al ristorante (una stella Michelin) o prima di addormentarvi in una camera dell’hotel 4* dal look contemporaneo, proprio all’interno dell’abbazia di Fontevraud. Magico!
L’altra regione dei Castelli della Loira Molti sono proprietà privata e alcuni sono ancora abitati dai loro proprietari, come Château de Brissac, il castello più alto di Francia. All’interno nasconde anche un piccolo teatro Belle-Epoque! La visita si conclude sempre con un giro (e una degustazione!) nelle cantine, visto che il castello produce i propri vini fin dal XVI secolo. Nella Sarthe, a Château du Lude, vi aspetta un viaggio architettonico dal Medioevo al XIX secolo. Abitato dalla stessa famiglia da più di 250 anni, il castello, dagli interni riccamente decorati, rivela quattro secoli di arte di vivere alla francese! E i giardini uniscono in perfetta armonia aiuole regolari con un parco all’inglese.
Per chi ama la natura La Loira attraversa la regione per 250 chilometri e non mancherà di affascinarvi con lo splendore dei suoi panorami e la dolcezza di vivere che rivela. In barca, in bicicletta fra i villaggi lungo le rive, al mattino o al tramonto, la bellezza del fiume vi catturerà ovunque. Per immergervi nel verde, andate a scoprire uno dei quattro parchi naturali regionali: il Marais Poitevin, un vero e proprio labirinto di vie d’ acqua, vi farà pensare forse a una Venezia verde, come viene chiamata qui. Un luogo affascinante da esplorare in canoa, in pedalò o in barca! 112
L’imponente Castello di Lude © Loïc Lagarde - Sarthe Tourisme.
Alliance Pornic Resort Thalasso & Spa © J.HIHN.
Casa sull’albero di Château du Boisniard © Simon Bourcier.
Il Museo d’Arte Moderna a Fontevraud © Marc Domage.
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Degustazione di vini in vigna © Clack - Alice Grégoire.
Degustazione di ostriche © Cabane d’Adrien.
In bici lungo la Loira © Jean-Sébastien Evrard.
L’abbazia di Fontevraud © David Darrault.
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Per gli epicurei irriducibili I vigneti della Valle della Loira sono il terzo più grande vigneto di Francia. Nella Loira Atlantica, più di 200 proprietà vinicole sono aperte ai visitatori. Bianchi, rossi, rosé o bollicine, non perdetevi i famosi vini dell’Anjou, Saumur, Crémant de Loire o Muscadet, e scoprite le denominazioni più segrete, veri piccoli tesori da scoprire subito, come i vini Jasnières, i Fiefs Vendéens o i Crus comunali del Muscadet. I viticoltori condivideranno con voi la loro passione, come Evelyne de Pontbriand, enologa del Domaine du Closel a Savennières nell’ Anjou. Dopo la visita alla tenuta di famiglia di Château des Vaults, condividerà i segreti dei suoi vini e della loro produzione, e vi racconterà la sua incredibile storia mentre pranzerete insieme a lei. Nei vigneti di Nantes, vicino al nuovissimo Belvedere ultra-contemporaneo di Château-Thébaud con una vista mozzafiato sui vigneti, una visita all’azienda della Famiglia Lieubeau è d’obbligo. Si tratta di una proprietà d’ eccellenza che produce i Muscadet – grandi vini bianchi secchi della Loira – da appezzamenti eccezionali, le cui vecchie viti vengono coltivate secondo i principi della viticoltura bio, e dove la vendemmia si fa ancora a mano. E in fatto di gastronomia, puntate alla costa atlantica e all’isola di Noirmoutier per abbinare questo Muscadet con le ostriche! Da degustare direttamente dall’ostricoltore a La Cabane d’Adrien in mezzo alle saline. E cogliete l’occasione per portarvi a casa un po’ di fleur de sel per dare sapore ai vostri piatti. Nel menù anche pesce fresco e altri frutti di mare! Ci sono ben venti ristoranti stellati in Loira Atlantica. Incontrare gli chef è una vera delizia per il palato!
Per notti indimenticabili Che ne dite di una sessione di yoga sulla spiaggia appena svegli? 450 chilometri di costa e 250 spiagge offrono una pausa tonificante in hotel con vista. Una pausa benessere è un must nei centri di talassoterapia come l’Alliance Pornic a Pornic o l’Hôtel Thalasso & Spa a Les Sables d’Olonne! E che ne direste di trascorrere una notte… sotterranea? A Saumur nell’Anjou, nelle ex cave di tufo servito per costruire i castelli della Loira, chiese e cattedrali, sono state create delle abitazioni chiamate “troglodite”. La Demeure de la Vignole, che risale al XVII secolo, vi sorprenderà con la sua piscina riscaldata a 27°C e scavata nella roccia. A Château Boisniard in Vandea, nessun compromesso tra comfort e insolito. Camere nel castello o camere e suite in lussuose capanne di legno. A voi la scelta! 115
Attica significa Atene, il centro della storia, della cultura e della filosofia moderna.
Testo di: Martina Torrini
ATTICA A state of mind
Attica significa Atene, il centro della storia, della cultura e della filosofia moderna. Una delle città più importanti del mondo dal punto di vista storico, è oggi una metropoli moderna e piena di vita, dove monumenti e importanti testimonianze dell’antichità si accostano ad angoli di contemporaneità, dove la città cresce e prospera senza per questo dimenticare il suo passato. A due passi dal centro storico inizia la cosmopolita Riviera di Atene, una lunga striscia di terra che si estende lungo la penisola dell’Attica, fino a Capo Sounio, un susseguirsi di passeggiate, porti turistici, hotel a cinque stelle, ristoranti e bar sulla spiaggia. Una natura rigogliosa, quartieri altolocati, isole e isolette dai colori e dagli scenari pittoreschi, una ricca cultura gastronomica ed esperienze di soggiorno adatte a qualsiasi tipologia di viaggiatore… la regione dell’Attica è una vera e propria Grecia in miniatura!
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Tutta la zona è un autentico museo a cielo aperto: monumenti e siti archeologici di importanza mondiale si alternano a centri culturali e a musei di arte moderna, festival e spettacoli teatrali dell’antica tradizione della tragedia greca si succedono a performance di musica e danza in grado di stregare il pubblico. Ovunque, qui, avrete l’opportunità irripetibile di combinare un viaggio avventuroso fatto di escursioni fra natura e cultura a un itinerario verso il più profondo significato di bellezza. Una bellezza che passa anche per la natura e lo splendido mare che lambisce la costa dell’Attica: acque cristalline, sabbie dorate e isole come gemme incastonate fra le onde, ciascuna con dalle sue peculiarità. La costa si allunga da Faliro a Capo Sounio e offre infinite possibilità per gli amanti del mare, dalle escursioni in barca agli sport acquatici, passando per il semplice ma rigenerante dolce far niente sulla spiaggia, in litorali Bandiera Blu.
Una delle splendide spiagge di Egina.
Uno sguardo su un paesino di Poros.
Il leggendario Antico Tempio di Atena Poliàs.
Lo storico Tempio di Poseidone a Capo Sounio.
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Per chi non si accontenta di una vacanza di completo relax – fra un lussuoso hotel, ottime cene al ristorante e cocktail al tramonto – l’Attica è l’ideale per partire per un itinerario island hopping fra la moltitudine di isole che punteggiano il Golfo di Egina. Raggiungibili dal porto del Pireo (il porto di Atene) o in aereo dalla capitale, sono veri e propri rifugi paradisiaci contraddistinti da un mare cristallino e da un carattere proprio, da importanti monumenti e testimonianze dell’antichità, da edifici dall’architettura meravigliosa, da una ricca gastronomia e da un’ospitalità unica. Esplorerete Egina, la più vicina alla costa, ma anche Agistri e Poros; Spetses e Idra vi attendono di fronte al litorale opposto, e sono l’ideale per avventure ed escursioni in giornata. Citera e Anticitera, al confine con il Peloponneso, sono la meta perfetta per un soggiorno all’insegna del relax. Le isole più vicine ad Atene hanno un fascino unico. Egina è la destinazione preferita dagli abitanti della capitale: vanta una storia antichissima, risalente al IV millennio a.C. Qui il passato è presente in ogni angolo, come testimoniano i numerosi musei e siti archeologici, come il Museo Archeologico e il sito di Kolona, entrambi validi una visita non solo per gli appassionati di storia antica e mitologia. Ma Egina è famosa anche per le sue spiagge da sogno, sia attrezzate che selvagge: la più conosciuta è quella di Agia Marina, la più trendy, con la sua infinità di baretti e chioschi sulla spiaggia.
L’antica Acropoli di Atene.
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Idra è per i romantici e per gli appassionati di cinema che desiderano ammirare la location dove Sophia Loren emerge dalle acque nel film del 1957 “Il ragazzo sul delfino”, ma anche per gli amanti della musica interessati a visitare la casa dove Leonard Cohen ha trascorso i suoi ultimi anni. Sull’isola arte, bellezza e romanticismo si fondono: anche se cosmopolita, rimane fedele alla sua ricca tradizione navale. Spetses vanta un incredibile mix di antichità e contemporaneità. La particolarità dell’isola è data dal fatto che qui possono circolare solo pochissime automobili, incentivando un turismo più consapevole e invitando i viaggiatori ad esplorarla a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblico. Tutte le spiagge di Spetses sono affascinanti, soprattutto quelle situate sulla costa sud occidentale dell’isola, in grado di combinare il profondo blu delle acque con una rigogliosa natura verdeggiante. Con le sue attrazioni antiche e moderne e le sue spiagge incontaminate, Poros è il rifugio romantico per eccellenza. Abitata fin dall’epoca dei Micenei, è l’isola della natura, ricca di vegetazione, e ha raggiunto il suo massimo splendore fra l’età arcaica e quella classica, come testimoniano le rovine dell’imponente Tempio di Poseidone, del V secolo. Qualsiasi siano le vostre preferenze, l’Attica è una regione in grado di accontentare proprio tutti. Dagli amanti del mare agli appassionati di storia, archeologia e mitologia, ciascuno troverà qualcosa per cui stupirsi.
Intervallo: il diario di un viaggio illustrato di Ale Giorgini
Il mio Intervallo si è concluso il 4 Luglio, dopo 46 giorni di viaggio raccontati con 42 disegni e qualche ce ntinaio di foto pubblicate ne i mie i profili social. Ho guidato un auto pe r 4953 chilometri e ne ho camminati 306. Ho pedalato lungo l’argine del Sile, attraversato in barca il Lago d’Orta, visitato le Cinque Terre a bordo di un treno. Ho dormito in 21 letti diversi e bevuto diversi litri di ca˜è per svegliarmi dopo essere stato “cullato” dai grilli delle campagne toscane, dai clacson del tra˜ico de lle grandi città e dagli schiamazzi notturni delle osterie pugliesi. Ho incontrato amici che non ve de vo da me si, alcuni che non ve de vo da anni e qualcuno che non ave vo mai incontrato prima. Sono stato in luoghi invasi da folle di turisti e in borghi desolati in cui gli unici abitanti sembravano essere i gatti. Ho anche incontrato gechi (tanti), vespe (troppe), cavalli (due ), me duse (una), granchi, cicogne , fenicotteri, una vipera, un’upupa (anche se non me ne sono accorto) e un meraviglioso capriolo che in Toscana mi ha attraversato la strada. Non ho comprato nessun souvenir, ma mi porto a casa un paio di chili in più che sono il ricordo più be llo. Ho mangiato il frico friuliano, i cane de rli trentini, la focaccia ligure, le fave e cicoria pugliesi, la torta al te sto umbra, la piadina romagnola, i pici toscani e mi sono concesso uno strappo alla die ta ve ge tariana pe r assaggiare il prosciutto crudo di San Daniele a Udine, le alice fritte a Noli e gli spaghetti cazzole e melecche a Grottammare. Ho anche mangiato il mio primo strudel, grazie a una pasticce ria di Trento che lo pre para se nza 124
pinoli (sono allergico alla frutta a guscio). Sono passato dal fre ddo de l Trentino e dalle piogge friulane, al caldo torrido della Valle d’Itria e del Gargano, passando da fe lpa e giubbotto a costume e infradito ne l giro di una manciata di giorni. Non ricordo quante volte ho ape rto e chiuso la mia valigia, quello che so è che ora mi aspettano un bel po’ di lavatrici. Torno a casa stanco, ma felice. Perchè viaggiare allarga lo sguardo e pe rchè ancora una volta l‘Italia si è dimostrata una fonte ine sauribile di bellezza. Non vedo l’ora di poter ripartire: ho già dei nuovi progetti e delle nuove idee. Ma questa è un’altra storia. Anzi, un altro viaggio.
Nella pagina di sinistra, dall’alto: Sailorman (Trieste), Cannoli a colazione (Monterosso al Mare), Phone call (Martina Franca). In questa pagina, sotto: Madre Natura (Noli). Qui a destra dall’alto: Slow city (Modena), Aperitivo al porto (Vernazza), Wear music (Firenze), Incontri estivi (Isola San Giulio)
L’AUTORE: Ale Giorgini ha iniziato a disegnare da bambino e non ha più smesso. Oggi lavora come illustratore e designer per brand e magazine internazionali. Ha partecipato a mostre ed eventi in tutto il mondo: da Tokyo a Ne w York, da Zurigo a Me lbourne , da Parigi a Manche ste r, Los Ange le s, Vie nna, Montre al. Que sta è la te rza edizione del suo progetto Intervallo. Le immagini dei viaggi precedenti sono sul suo sito: www.alegiorgini.com Intervallo is supported by
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