Veronesi nel Mondo Aprile 2011

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Anno XXXVIII - n. 44 - Dicembre 2010 – Rivista


Dalla Progettazione alla Realizzazione

SISTEMI ALUK: liberi di progettare

I sistemi ALUK vi lasciano liberi di progettare proponendovi soluzioni architettoniche per ogni esigenza costruttiva. La sede dell’Assemblea Legislativa dello stato del Sarawak, in Malesia è la prova che con la personalizzazione delle serie per facciate continue Aluk anche il progetto più ardito è realizzabile.

ZZZ DOX LW

Tipo di edificio Sarawak State Legislative Assembly Building Ubicazione Kuching, Stato del Sarawak (Malaysia) Committente Sarawak State Government Progetto Hijjas Kasturi Associates Sdn – arch. Aki Media Sistemi AluK Profili speciali a progetto

La qualità che premia


i nostri auguri

/¡LPSHJQR GL VHPSUH 8Q Ă€OR G¡DIIHWWR I

Cari Veronesi nel Mondo, voglio cogliere l’occasione di questo numero della rivista per ringraziarvi della vostra attenzione e dei numerosi messaggi che ci avete inviato. Il vostro sostegno alla vita associativa si manifesta nell’attivitĂ dei circoli e nella ripresa di quelli che stavano esaurendo, come è avvenuto per quello di Zurigo che, nel festeggiare i suoi oltre trent’anni di vita, ha ripreso vigore grazie alla nuova presidenza. Ciò testimonia che il legame tra i nostri PLJUDQWL HG H[ PLJUDQWL UHVWD IRUWH H ULFFR GL VLJQLĂ€FDWL FRQ l’apporto indispensabile delle nuove generazioni, che in molte circostanze ci hanno dimostrato di voler continuare a mantenere vivi i rapporti con la terra dei loro padri e dei loro nonni. 8Q LPSHJQR FROOHWWLYR FKH SHU O¡DVVRFLD]LRQH VLJQLĂ€FD VSHUDQza di proseguire a lungo nella propria opera. In questi quattro anni di attivitĂ volontaristica alla segreteria dell’associazione ho avuto modo di conoscere molti di voi e delle vostre attivitĂ , ho vissuto da vicino l’attivitĂ dei circoli e sono stato testimone dell’impegno, tutto sostenuto da un caldo volontariato, di molti di voi per far vivere i circoli dei migranti veronesi e mantenere i rapporti con i discendenti. La vita stessa dell’associazione è contrassegnata dai valori piĂš alti del volontariato, inteso come impegno personale, passione, creativitĂ , vicinanza alle istanze di tutti. Personalmente questi anni vissuti alla segreteria dell’associazione sono stati ricchi d’impegno ma anche di rapporti straordinari con il mondo dei migranti. Un’esperienza che resterĂ per sempre nel mio cuore. Auguro a tutti un felice 2011 con la voglia di andare sempre avanti, di mantenere salda la rete di relazioni nata in questi anni tra Verona e i tanti circoli di migranti e loro discendenti sparsi nel mondo. Grazie per questo bellissimo viaggio fatto insieme.

Cari Veronesi nel Mondo, grazie per l’attenzione con cui seguite la rivista e l’attivitĂ dei circoli. In segreteria sono arrivati numerosi messaggi, in particolare da missionari che operano in luoghi sperduti, che ci testimoniano con affetto la loro vicinanza e il conforto di sentire una voce “veroneseâ€? lĂ dove sono stati chiamati a svolgere il loro impegno. Ci hanno scritto DQFKH Ă€JOL GL YHURQHVL HPLJUDWL UDFFRQWDQGRFL OD VWRULD dei loro avi e manifestando la volontĂ di collaborare con l’associazione per mantenere salde le radici con la propria terra d’origine, possibilmente con l’opportunitĂ di poterla conoscere. Il legame tra discendenti di migranti veronesi e Verona resta dunque forte e affascinante per chi, portando un nome veronese, poco o nulla sa dell’origine della sua famiglia, della sua terra, di quella cultura di cui comunque egli è portatore, cosĂŹ come è portatore della cultura nuova acquisita dal Paese dove i suoi avi trovarono nuove opportunitĂ di lavoro. E per molti questo impegno s’è trasformato in un successo in termini economici e sociali. Grazie a voi ho conosciuto un mondo nuovo, ricco di valori e di grandissima umanitĂ . Ci sono tante Verona sparse nel mondo, ma aver avuto la possibilitĂ di conoscerne e apprezzarne i rappresentanti, sia direttamente sia tramite le pagine di questa rivista, è stata un’esperienza straordinaria. Auguro a tutti di continuare a lavorare per mantenere saldi i rapporti con la propria terra d’origine, di avere sempre la voglia di sentirsi un po’ italiani e veronesi, di poter avere sempre un’opportunitĂ di fare “ritorno a casaâ€?, anche solo per la curiositĂ di visitare i luoghi dei propri avi. Un felice 2011 a tutti e grazie per tutto quello che mi avete fatto conoscere in questi anni. Un abbraccio a tutti

Affettuosi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Un affettuoso augurio a tutti.

Ottavio Messetti Segretario

Anno XXXVIII - n. 44 - dicembre 2010 – Rivista

Cordialmente Elena Cardinali 'LUH]LRQH UHGD]LRQH DPPLQLVWUD]LRQH Corso Porta Nuova, 96 37122 Verona - ITALY - Tel. 045/8085809 - fax. 045/8085747 www.veronesinelmondo.org - info@veronesinelmondo.org

ORGANO DELL’ASSOCIAZIONE VERONESI NEL MONDO Autorizzazione del Trib. di Verona del 6/6/74 n° 312 Presidente On. Giuseppe Riccardo Ceni Direttore responsabile Elena Cardinali Segretario Ottavio Messetti

con il contributo della

*UDÂżFD H LPSDJLQD]LRQH: Delmiglio sas - studio@delmiglio.it )RWR GL FRSHUWLQD Angelo Sartori Fotoland 6WDPSD: Centro Graphis Press s.n.c. - 37012 Bussolengo - VR - Italy

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news dai circoli ITALIA

CAMPOSILVANO

Emigranti dalla Lessinia Il 18 luglio 2010 si è svolta una manifestazione per ricordare gli emigranti dalla Lessinia

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a Lessinia è stata terra di emigrazione. Specialmente dopo la seconda guerra mondiale, i paesi e le contrade subirono un rapido spopolamento: migliaia di persone dovettero fare fagotto e trasferirsi nelle cittĂ R YDUFDUH L FRQĂ€QL LQ cerca di lavoro o di un futuro migliore. Tenacia, laboriositĂ , coraggio sono i valori che hanno testimoniato dovunque sono arrivati. Consapevoli dei ORUR VDFULĂ€ci e del loro attaccamento alla terra d’origine, ogni anno li ricordiamo qui a Camposilvano davanti a un cippo monumentale che simbolicamente li

rappresenta tutti. Quest’anno la festa ha avuto un ospite molto gradito: Josè Dal Forno, un giovane brasiliano pronipote di AnWRQLR SDUWLWR GD &RORJQROD DL &ROOL DOOD Ă€QH QHO Josè è stato il primo discendente dei Dal Forno a torQDUH LQ ,WDOLD GRSR ROWUH DQQL &RPPRYHQWH O¡LQFRQWUR FRQ Luigi Zarattini un anziano ex emigrato in Brasile che abita nella stessa via dove nacque il bisnonno di Josè.

San Carlo Borromeo e la festa tradizionale

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na consolidata tradizione afferma che San Carlo Borromeo passò da Camposilvano, recandosi al Concilio di Trento. Questo avvenimento dovette ricoprire una notevole importanza per la JHQWH GL TXHVWD ORFDOLWj FKH QHO JOL GHdicò una cappella e lo invocò come protetWRUH GXUDQWH OD WHUULELOH SHVWH GHO /¡Rriginaria cappella è stata piĂš volte ampliata Ă€QR DOOD IRUPD DWWXDOH q O¡XQLFD FKLHVD LQ Lessinia dedicata a lui, segno della devozione a questo santo ben manifestata anche in alcuni racconti popolari. Per molti decenni la popolazione ha ricorGDWR FRQ XQD JLRUQDWD GL IHVWD OD Ă€JXUD GL S. Carlo.

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QHZV dai circoli ITALIA

CIRCOLO BALDENSE

$ SLHGL GDOOD )UDQFLD *XLGR %HUWROHWWL WRUQD DOOH VXH UDGLFL D &DSULQR

G

uido Bertoletti, classe 1952, è emigrato in Francia con i genitori all’ etĂ di cinque anni dalla natia Vilmezzano di Caprino. La famiglia si è fermata a Metz e lĂŹ ha trovato di che vivere e prosperare. Alla morte della moglie il padre di Guido preferĂŹ ritornare DL OXRJKL QDWLL ,O Ă€JOLR ULPDVWR D 0HW] viene perciò speriodicamente a visitare il genitore. Ma quest’anno ha pensato di effettuare il viaggio a piedi ed ha percorso in questa maniera la bellezza di novecento chilo-

ITALIA

metri via Basilea, il San Gottardo, Chiasso, Como, Bergamo, il lago d’Iseo, Salò, e di lĂŹ FRO EDWWHOOR Ă€QR D *DUGD H SRL Cavaion dove vive il padre. Il giorno dopo, sempre a piedi, ha voluto recarsi a Caprino, per rendere omaggio al monumento ai migranti, e qui è stato ricevuto dal vicesindaco Giovanni Pachera e dal presidente del Circolo ex Emigrati Baldensi cavalier Enzo Monego attorniati da un pubblico locale festoso. La cerimonia è poi proseguita in municipio per i convenevoli piĂš formali.

Circolo ex Emigrati Baldensi

BALDO-GARDA

*LWD GHO FLUFROR EDOGHQVH

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enerdÏ 24 Settembre il Circolo Baldense ha effettuato una gita che ha toccato la Franciacorta, il lago d’Iseo e Boario Terme. La giornata, assistita da un tempo clemente, ha permesso di visitare il santuario della Madonna della Neve con annesso museo della seta, una grande cantina vinicola e un museo del mondo agricolo del passato, e sostare a Boario nelle Terme omonime. E’ stata una giornata piacevole e serena. Sperando vogliate pubblicare sul nostro giornale questo nostro momento di aggregazione porgiamo cordiali saluti

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QHZV dei circoli ITALIA

DALLA VALPOLICELLA AL CADORE

5DGXQR D 3LHYH GL &DGRUH 9LVLWD LQ &DGRUH GL VRFL GHO FLUFROR H[ HPLJUDQWL GHOOD 9DOSROLFHOOD

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stato un successo l’incontro che si è tenuto il 27 giugno scorso a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, dove, con due pullman, VL VRQR UHFDWL FLUFD VRFL GHO circolo ex emigranti della Valpolicella, di cui è presidente Benito Scamperle, facente parte dell’Associazione Veronesi nel Mondo. Nella cittadina del Cadore famosa per aver dato i natali al pittore Tiziano Vecellio, c’è stato il caloroso incontro con gli amici ex migranti di Pieve di Cadore e di altre localitĂ del Bellunese che una cinquantina di anni fa avevano lavorato insieme ai veronesi in diverse localitĂ europee ma anche in Italia. L’appuntamento si è rinnovato a cinque anni di distanza dal precedente incontro. “E’ stata una domenica molto commoventeâ€?, racconta il presidente Scamperle, “per le grandi testimonianze d’affetto e di amicizia che gli amici bellunesi ci hanno dimostrato. Alla messa, celebrata da monsignor Renzo Marinello, il quale ha ringraziato i veronesi per la bella iniziativa, ha partecipato tutta la comunitĂ di Pieve di Cadoreâ€?. Dopo la celebrazione religiosa, il presidente degli ex

migranti bellunesi, Ruggero Valmassoi, ha accompagnato il gruppo arrivato da Verona in municipio, dove ad attenderlo c’era il vicesindaco Alberto Tabacchi, il quale ha ringraziato gli ex migranti della Valpolicella per aver voluto organizzare la giornata d’amicizia con gli amici bellunesi. Al termine degli auguri c’è stato uno scambio di doni. Il presidente Scamperle

SCAMPERLE E IL PRESIDENTE RUGGERO, EX EMIGRANTI PIEVE CADORE

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ha portato all’Amministrazione di Pieve di Cadore e agli amici bellunesi i saluti del presidente dell’Associazione Veronesi nel Mondo Riccardo Ceni. Nel corso del pranzo conviviale, in cui si sono scambiati molti ricordi vecchi di oltre mezzo secolo, è stato lanciato il progetto di ricambiare al piĂš presto la visita ai Veronesi nel Mondo della Valpolicella.


QHZV dai circoli BRASILE

ESPĂ?RITO SANTO

8QD PLVV YHURQHVH LQ %UDVLOH ,QL]LD LQ EHOOH]]D OD D )HVWD GHO PLJUDQWH

S

anta Teresa, una cittadina situata sulle montagne dello stato brasiliano dell’EspĂ­rito Santo, è conosciuta come la terra dei colibrĂŹ e ha come simbolo un colibrĂŹ che succhia il nettare di una orchidea. Ăˆ una cittĂĄ che ha come principale attrattiva la natura che la circonda: possiede una delle maggiori biodiversitĂ dle pianeta, superiore anche all’Amazzonia e il suo territorio è costituito per il 40 per cento da Mata Atlantica, la foresta che una volta copriva il territorio brasiliano lungo le coste. Secondo il censimento del 2009, Santa Teresa ha 20.742 abitanti, occupa un’aUHD GL FKLORPHWUL TXDGUDWL H VL WURYD D FKLORPHWUL GDOOD FDSLWDOH GHOOR VWDWR VitĂłria, a un’altezza di 675 metri sul livello del mare. Da sempre la sua economia si basa sulla coltivazione del caffè, ancora oggi il piĂš importante prodotto agricolo del Comune. Santa Teresa è considerata la culla dell’immigrazione italiana in Brasile per esser stata fondata da LPPLJUDWL LWDOLDQL QHO TXDQdo alcune famiglie venete (per la maggior parte veronesi) e trentine, che avevano attraversato l’Atlantico a bordo della nave Rivadavia, si stabilirono nella regione. Il nome della cittadina è dovuto alla fede di una donna che appese a un albero (conosciuto con il nome indigeno di Pau-Peba) un’immagine di Santa Teresa portata dall’Italia e lĂŹ, all’ombra dell’albero, gli immigrati cominciarono a riunirsi per pregare. La cultura trentina e veneta (soprattutto veronese) rimane molto viva nel dialetto parlato dalle persone piĂš anziane e dai giovani che sono andati a lavorare in Veneto, nei cibi, nei dolci (le chiacchiere o galani non mancano mai in tavola quando si fa festa!), nelle canzoni, nei cori, nei gruppi di danza.

portati dall’Italia dagli immigranti. Tutta la cittadina è addobbata a festa con i colori della bandiera italiana, bianco rosso e verde, e gli abitanti fanno a gara a decorare case e negozi nel modo piĂš originale possibile, con grande gioia dei turisti che fotografano ogni particolare. Il momento piĂš atteso è la famosa CarUHWHOD GHO 9LQ XQD VĂ€ODWD SHU OH VWUDGH piĂš vecchie della cittĂ di carri trainati da buoi e da trattori decorati con i colori della bandiera italiana, che “raccontaQuesto fa sĂŹ che Santa Teresa riceva un noâ€? la saga dell’emigrazione attraverso turismo molto speciale, i discendenti di le scene ricreate dai discendenti, giovani italiani dello EspĂ­rito Santo e degli sta- e vecchi. Ci sono le “nonneâ€? che fanno ti vicini e gli appassionati della cultura la polenta e servono il formaggio, che e della cucina italiana, che prenotano gli cuciono a macchina con una vecchia hotel della regione da un anno all’altro Singer, i “nonniâ€? che giocano a mora e a per non perdere le feste tradizionali della tresette, i bambini che ballano... cittadina. Come sempre, la Festa dell’Immigrante La piĂš famosa è la Festa dell’Immigrante italiano (quest’anno la XIX!) ha avuto italiano, che si tiene sempre nel mese di inizio con l’elezione della Miss Italiagiugno e ricorda le tradizioni e i costumi Santa Teresa 2010, evento che ha visto OD SUHVHQ]D GL FLUFD SHUVRQH +DQQR VĂ€ODWR VXOOD SDVVHUHOOD FLAVIA SILVESTRI ragazze in abiti che ricordano i vestiti delle campagne italiane del LQWHUSUHWDWL FRQ L VRJQL H OD nostalgia dei discendenti d’oltrePDUH $OOD Ă€QH q VWDWD HOHWWD )ODYLD Silvestri Janiques de Lima, una sedicenne discendente di veronesi del comune di Montorio Veronese, applaudita entusiasticamente dai presenti. 6DEDWR JLXJQR )ODYLD KD VĂ€ODto su un carro durante la Carretela del Vin rappresentando orgogliosamente la sua cittĂ , in mezzo alle danze, alle canzoni, alle musiche italiane e alle migliaia di persone FKH DFFRPSDJQDYDQR OD VĂ€ODWD SHU godere dello spettacolo e per ricevere vino e cibi tipicamente italiani (polenta, salumi, formaggio, biscotti) offerti al pubblico dalla comunitĂ di Santa Teresa, uno dei tanti pezzetti di Italia che si trovano girando il Brasile.

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QHZV dai circoli AUSTRALIA

DALL’AUSTRALIA

'D *ULIĂ€WK 16: , VDOXWL GDO QXRYR &RPLWDWR 'LUHWWLYR GHOO¡$VVRFLD]LRQH 9HURQHVL QHO 0RQGR COMITATO DIRETTIVO 2010 Presidente Rosetta Rossi Vice Presidente Toni Zorzanello Segretaria/Tesoriere Jeanette e Johnny Bonetti Consiglieri Orfeo Bergamin, Graziella e Tommaso Brighenti, Mario Brighenti, Franca e Giorgio Aloisi, Teresa Panebianco, Bruna Bortolin. Nella foto, invece, il comitato uscente.

AUSTRALIA

DALL’AUSTRALIA

'D 6LGQH\ 16: , 9HURQHVL GL 6\GQH\ DWWLYL DOO¡LQWHUQR GHOOD )HGHUD]LRQH 9HQHWD GHO 16: Con data 17 Giugno 2010 l’Associazione Veronesi nel Mondo di Sydney ha ricevuto conferma del proprio re-inserimento all’interno della Federazione Veneta del NSW. La )HGHUD]LRQH YHQQH IRQGDWD LO JLXJQR e l’Associazione Veronesi nel Mondo ne fece parte sin dall’anno successivo e precisamente GDO DSULOH JUD]LH D 5HQ]R &ROOD FKH in rappresentanza dei veronesi d’allora si era prodigato per darne una voce ed una presenza coordinata. Dopo alcuni anni di inattivitĂ , e dopo un lungo processo di ri-avvicinamento, Michele Grigoletti desidera ringraziare Giuseppe Fin, presidente uscente della Federazione e Ivana Smaniotto, segretaria della Federazione, per la cortesia e disponibilitĂ mostrata negli ultimi mesi.


QHZV dai circoli AUSTRALIA

DALL’AUSTRALIA

/D IXJD GHL FHUYHOOL (PLJUD]LRQH GHO ,,, PLOOHQQLR JLRYDQL GL VXFFHVVR

L

e emergenze della sopraggiunta immigrazione in Italia hanno fatto velocemente deviare l’attenzione dagli italiani all’estero agli stranieri in Italia, ma la fuga, dal Bel Paese, di talenti e di giovani di successo è un fenomeno che ha assunto le proporzioni di un vero e proprio esodo, stimato in decine di mi-

e insomma di quella parte particolare dell’algebra che è la madre di tutte le simmetrie.

l’Islam, e con la Russia. Ho attraversato incolume grazie al cielo la SARS, la malattia dei polli e tante altre epidemie di cui qui non si è parlato. Ho gestito le 'DOO¡,WDOLD DOO¡$XVWUDOLD &RPH PDL KDL contraddizioni della nuova potenza ecoVFHOWR XQ SDHVH FRVu GLVWDQWH GDOO¡(XUR- nomica mondiale, ben rappresentata nel SD FKH FRVD WL KD SRUWDWR DJOL DQWLSRGL Ă€OP GL 7RUQDWRUH ´/D VWHOOD FKH QRQ F¡qÂľ H TXDQGR FL VHL DUULYDWR OD SULPD Vi dico la veritĂ , non ho voglia di parlare YROWD" della Cina. Non mi ha mai spaventato viaggiare. Aspettavo con grande anticipa- &KH FRVD WL KD ULSRUWDWR LQ $XVWUDOLD H ]LRQH WXWWL L Ă€QH VHWWLPDQD H WXWWH OH D 6\GQH\" estati e i miei, sempre, non manca- Nel 2007 a carriera ormai avviata, divano mai di portarmi lontano oltre UHWWRUH RSHUDWLYR GL XQ XIĂ€FLR FRQ GLl’orizzonte che vedevo dalle mie pendenti a Pechino feci una importante FROOLQH DIĂ€QFKq LR SRWHVVL YHGHUH scelta di vita. Ho scelto la qualitĂ e cosĂŹ toccare e imparare. Non vengo da ancora una volta lasciai tutto quanto aveuna famiglia ricca di denari ma è vo e con una valigia presi un volo di sola una famiglia ricca di tutte le cose DQGDWD SHU O¡$XVWUDOLD Ă‹ GLIĂ€FLOH ODVFLDUH che contano. Viaggiavamo con una il certo per l’incerto sopprattutto quando tenda, poi con una roulotte e in- non si è piĂš “giovaniâ€? e si trovano semsemma coi mezzi che piano piano pre meno aziende capaci di investire su gliaia all’anno. Un esempio diretto lo è diventavano disponibili alla gente un trentottenne. Quasi incoscientemente Alberto Basile vincitore del NAB Inno- comune. Ma è la voglia di fare che conta ma mosso da tanta determinazione scelsi vation Award. GL SL GHL PH]]L &RVD PL KD LQĂ€QH SRUWD- di lasciare l’industria ferroviaria e di proto in Australia è una storia lunga ma det- YDUH DG LQVHULUPL QHOO¡LQGXVWULD Ă€QDQ]LD$OEHUWR %DVLOH XQ DOWUR YHURQHVH HF- ta cosĂŹ in poche parole: è stata la qualitĂ ria. Ci vollero oltre 4 mesi di colloqui per FHOOH LQ $XVWUDOLD della vita. Arrivai la prima volta nel 1997 ricevere la prima offerta. In quel giorno 6RQR XQ Ă€JOLR GHOOD EHOOLVVLPD 9HURQD con una borsa di studio del Governo Au- la mia vita cambiò. nato in cittĂ , cresciuto esplorando le no- straliano ed una dell’Australian National VWUH FROOLQH H SRL WRUQDWR GHĂ€QLWLYDPHQWH University. 2JJL SHU FKL ODYRUL H GL FKH FRVD WL RFLQ FLWWj SHU VWXGLDUH DIĂ€QFKp XQ JLRUQR PL FXSL" fosse concesso di esplorare i cieli. Quan- ,O WXR LQWHUPH]]R LQ &LQD WL KD SHUPHV- Sono Quantitative Analyst, o Quant do ero bambino sapevo in tutti i modi che VR GL FRQRVFHUH LQ SULPD SHUVRQD OD come si dice nell’ambiente, per la Natiosarei stato un astronauta. Ma mi sbaglia- QXRYD SRWHQ]D HFRQRPLFD PRQGLDOH nal Australia Bank. Noi Quant valutiavo. FRVD ULFRUGL GL TXHVWD HVSHULHQ]D" mo i modelli matematici che sottendono Ho studiato all’ITIS G. Marconi, Infor- Sono stato 3 anni in Cina, ho vissuto la RJQL RSHUD]LRQH EDQFDULD H YHULĂ€FKLDPR matica. Dopo il diploma, mi son innamo- maggior parte a Pechino come Direttore che i sistemi informatici della banca rato perdutamente dell’algebra, quella vendite per l’industria ferroviaria. Ho vi- implementino correttamente i suddetti delle combinazioni, dei cubi di Rubik VWR L GHVHUWL OH PRQWDJQH L FRQĂ€QL FRQ modelli. Ăˆ un lavoro da matematico ap-

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QHZV dai circoli AUSTRALIA

DALL’AUSTRALIA

plicato che mi riempie di soddisfazione sebbene io sia specializzato in matematica pura.

&RQFOXGHQGR FKH VXJJHULPHQWL SXRL GDUH DL WDQWL JLRYDQL LWDOLDQL FKH GHVLGHUDQR ODVFLDUH O¡,WDOLD SHU 9LQFLWRUH GHO 3UHPLR O¡$XVWUDOLD" 1$% GL FKH FRVD VL La mia Australia, la mia WUDWWD" apertura mentale, è nata In qualche modo la mia atquando ero bambino e i titudine matematica ai promiei genitori mi portablemi continua ad emervano al lago, in mongere. Riesco ad astrarre tagna o al mare ogni l’essenziale, a vedere la volta fosse possibile. comunione di comportaLa capacitĂ di osare ed menti all’interno dei sisteandare oltre l’orizzonte mi complessi. CosĂŹ ho il conosciuto si apprende dono di riuscire ad andare da bambini e si maniLQ XQ XIĂ€FLR GRYH L VLVWHfesta da grandi ma non mi e la gente non parlano necessariamente con tra di loro e a sviluppare il viaggi materiali. Occorlinguaggio che li accomuna. Poi possia- - un modo di viaggiare che piace dal do- re veramente viaggiare? No sicuramenmo linearizzare i processi dell’impresa e micilio al lavoro. te no. Li conoscete Benetton, Zoppas, possiamo misurarli perchè comunicano Sysley, Stefanel? Sono aziende venete tutti nello stesso linguaggio. In meno di Ho avuto la fortuna di raggiungere tutti e QDWH SHUFKp TXHVWH SHUVRQH TXL FRQ LO QRun anno alla National Australia Bank, ho tre. Ho scoperto che questi 3 ingredienti stro stesso bagaglio culturale e con i nosviluppato un linguaggio che mi permet- sono piĂš importanti di quale macchina stri stessi problemi di tutti i giorni hanno WH WL WUDWWDUH WXWWL JOL VWUXPHQWL Ă€QDQ]LDUL ho, di quanto prendo al mese, di quante creduto ai loro sogni. Oggi sono aziende allo stesso modo. Sono stato nominato telefonate ricevo e di quanti amici ho su OHDGHU DO PRQGR LQ JUDGR GL LQĂ XHQ]Dper l’Innovation Award 2009 assieme ad facebook re le decisioni di banche e stati. Ah, mi DOWUL LPSLHJDWL GD FLUFD PLOD GHOOD son fermato troppo presto: Avete sentito National Australia Bank. In 23 impiegati 8Q PRGR GL YLDJJLDUH FKH SLDFH" &KH mai parlare di Geox, Replay, Nordica, hanno preso il premio ed io ero tra loro. FRVD LQWHQGL GLUH" /RWWR 3HUPDWHHOLVD 'LDGRUD 6WRQHĂ \" Sydney è una cittĂ speciale in questo sen- Sono tutte aziende venete, faro al mon&KH FRVD UDSSUHVHQWD SHU WH O¡$XVWUD- so. Abito in una delle piĂš belle spiaggie do per qualitĂ e voglia di fare bene. Ops, OLD" 4XDOL VRQR JOL DVSHWWL SRVLWLYL GL di Sydney e vado e torno dal lavoro in mi sono quasi scordato ma la lista davTXHVWR JLRYDQH FRQWLQHQWH" traghetto. Sul traghetto non devo supera- YHUR QRQ Ă€QLVFH PDL 9RL QRQ DYHWH PDL L’Australia è un paese ricco di opportu- re nessuno; non ho 4 semafori rossi su sentito parlare di Marzotto, Valentino, nitĂ per la gente che ha l’energia e la vo- 5; non mi tagliano mai la strada. Sul tra- Dainese, Speedy, Diesel, Rana, Intimisglia di coglierle. Ăˆ un paese dove esiste ghetto sono accompagnato dal volo dei simi, Calzedonia, Bauli, Riello, Paluani, la meritocrazia ovvero i meriti valgono gabbiani, dalla vista di baie stupende e di /X[RWWLFD 0DUFROLQL 6DĂ€OR 0RUHOODalmeno tanto quanto le conoscenze della icone quali la Opera House e l’Harbour to, Carraro.... Sono tutte aziende venete gente che conta. Inoltre è un paese dove Bridge di una cittĂ bellissima. ragazzi, sono tutte qui da noi fatte verasi può contare sulla giustizia, un po’ mente da gente come me e te!!! A Verona come nella Venezia ai suoi tempi d’oro. 7L PDQFD 9HURQD H O¡,WDOLD SHUFKp" e nel Veneto siamo gia in capo al mondo. Unica e prima repubblica al mondo dove Io sono innamorato di Verona la reputo Io, nel mio piccolo, ho trovato una strada i contratti venivano fatti rispettare anche una cittĂ bellissima. Altrettanto innamo- che passa per l’Australia ma non è necesai Re. rato sono delle altre cittĂ e posti italia- sario che sia cosĂŹ. ni. E tuttavia ancora piĂš di tutto questo &KH FRVD LQWHQGL TXDQGR GLFL FKH KDL mi mancano gli italiani. Ma una cosa Alberto Basile VFHOWR OD TXDOLWj" ho imparato con tutti i miei viaggi. Per La qualitĂ si manifesta con un benessere poter raggiungere un qualsiasi obiettivo Š Michele Grigoletti - Associazione Veronesi nel interiore che permette di alzarsi contenti bisogna sapersi distaccare e bisogna sa- Mondo di Sydney – All rights reserved. michele.grigoletti@gmail.com tutti i giorni. A mio avviso gli ingredienti per trovare dentro di se quei valori che fondamentali per una migliore qualitĂ di improvvisamente vengono a mancare. Io Tutti i diritti riservati. Ăˆ vietata la copia in tutte le sue vita sono tre: porto Verona, l’Italia e gli italiani sempre forme senza autorizzazione scritta da parte dell’Associazione Veronesi nel Mondo di Sydney Australia. - un domicilio che piace; con me. Non mi abbandoneranno mai. - un lavoro che piace e

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QHZV dai circoli BRASILE

SAN PAOLO

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Scapin e Pavanelli a Verona

SVIZZERA

ZURIGO

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uesta foto fu ripresa in occasione della visita in Svizzera di Kurt Scheurer marito di Livia Ghirlanda, di Legnago, purtroppo deceduta qualche anno fa. Livia fu una persona molto attiva, entusiasta e dedicata al Circolo Veronesi nel Mondo di Johannesburg, sia Kurt, così chiamato Corrado, che fu il segratario del circolo per molti anni e diede un contributo assiduo e stimolante non solo a tutta la comunità dei Veronesi in Sud Africa, ma pure incoraggiando altre comunità italiane alla partecipazione dei vari eventi culturali veronesi. Durante la sua visita in Svizzera ha avuto l’opportunità di conoscere vari membri del Circolo Veronesi di Zurigo. Quindi lo abbiamo raggiunto a Bueren, vicino Berna (suo luogo di nascita) dove abbiamo trascorso una giornata intensa e interessante e come di consueto riempita di nuove scoperte.

Nella foto, da sinistra: Anna Maria Zanollo; Giancarlo Montagnani (ex Circolo di Johannesburg, da

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un anno residente a Zurigo) Francesca Zuber; Glenda Montagnani; Anita (compagna di Kurt); Kurt Scheurer e Heinrich Fishli, conoscente di Kurt da Zurigo


QHZV dai circoli ARGENTINA

CIRCOLO DI BUENOS AIRES

%LFHQWHQDULR GHOO¡$UJHQWLQD *UDQGL IHVWHJJLDPHQWL SHU O¡DYYHQLPHQWR VSHFLDOH 0DJJLR delegazione italiana, la piĂš numeroVD SRLFKp VL sono presentate tutte le regioni e diverse Province con i loro stendardi, i santi patroni, con gli abiti tipici. Alla Ă€QH KDQQR VĂ€ODWR L DJJLR GHO XQD GDWD FKH Bomberos Voluntarios de nel mondo in generale non è la Boca , i quali sono stati molto nota. Però per l’Argen- fondati dalla prima imtina è il giorno in cui diversi patrioti han- migrazione dei Genovesi no dichiarato il primo Governo Patrio. DOOD Ă€QH GHO VHFROR VFRUVR Tutto questo è avvenuto nel famoso “Cabildoâ€? che sta nella Plaza de Mayo e di Come si puĂł vedere nelle fronte alla Casa Rosada, o sia la casa del IRWRJUDĂ€H OD QRVWUD $VVRGoverno. Per cui il 25 maggio si festeg- ciazione Veronese L’Aregia una festa Patria, e giusto quest’anno na è stata presente con i si è commemorato il 200Âş anniversario. nostri stendardi. E’ stato un momento molto signiDa sabato 22 a martedi 25 maggio il go- Ă€FDWLYR H VWRULFR VHQ]D verno ha dichiarato periodo festivo per la dimenticare che quella commemorazione dell’anniversario, con giornata è stata l’unica molte manifestazioni. Tra queste dome- con maltempo e pioggia. QLFD q VWDWD RUJDQL]]DWD XQD VĂ€ODWD GL tutte le comunitĂ di immigrati arrivate Verona è sempre stata e sta sempre prein Argentina. Le due piĂš numerose sono sente in tutte le manifestazioni in Arla italiana e la spagnola. E’ stato vera- gentina, come potete vedere nelle nostre mente meraviglioso vedere passare la dimostrazioni di concerti lirici annuali, i corsi ricreativi di arte per bambini in italiano, come la presenza nei moPHQWL GLIĂ€FLOL FRQ l’aiuto che abbiamo inviato ai bisognosi del terremoto dell’Aquila, alle vittime dell’inondazione di anni fa nella cittĂ di Santa )p D TXHOOL FKH KDQ-

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no sofferto l’anno scorso nella cittĂĄ di Gualeguay nella Provincia di Entre Rios, a quelli del terremoto che ha devastato ConcepciĂłn e Bio Bio, nel sud del Cile dove hanno case di ricovero le Suore della Misericordia di Verona, e come logico contribuire alla Congregazione delle Suore della Misericordia per quanto sta dentro le nostre possibilitĂĄ. L’altro avvenimento importante è stato quello della re-inaugurazione del Teatro ColĂłn, da sei anni in restauro, un patrimonio storico dell’Argetina e uno dei cinque teatri lirici con miglior acustica del mondo. Luciano Stizzoli, presidente Associazione Veronese L’Arena


attività dell’associazione ARGENTINA

CIRCOLO DI BUENOS AIRES

Visita al museo della FundaciĂłn PROA

I

l Circolo Veronese L’Arena di Buenos Aires, perseguendo l’obiettivo della diffusione della cultura italiana, come giĂ si fa dal 2009, sta gestendo un Corso Ricreativo di Arte in Italiano, per bambini dai 5 ai 11 anni. L’anno scorso si sono iscritti 14 bambini e quest’anno il numero si è superato notevolmente siamo giĂ a 28. Perciò abbiamo dovuto rinforzare il numero di professoresse, che adesso sono sei, incluse le tre che stanno per aiutare. Quest’anno abbiamo incominciato con i libri “Girotondoâ€?, portati dall’Italia per approfondire un po’ piĂš nel vocabolario dei bimbi. Un’altra iniziativa è stata di portare i 28 bambini, piĂş le professoresse ed un gruppo del consiglio direttivo, a un mostra alla FundaciĂłn Proa, intitolata “L’Universo Futuristaâ€? del museo d’arte moderno e contemporaneo di Trento e Rovereto, il Mart, dove sono esposte piĂš di 200 opere d’arte e manifesti futuristi della danza, il teatro, la letteratura, e la IRWRJUDĂ€D FRQ RSHUH GL 0DUWLQHWWL (PLlio Pettoruti, Giacomo Balla, Renato di Bosso, Fortunato Depero e molti altri.

ARGENTINA

Questa visita è stata guidata da personale del museo spiegando ad i bambini in una lessico appropriato alla loro etĂ , le opere esposte. In una sala del museo si è potuto vedere un olio su legno del anno 1935 di Renato di Bosso chiamato “ Spirilando sull’Arenaâ€? . Potete immaginare quando i bambini hanno visto in quella mostra il nostro gran monumento. Ci sono state delle grida che tutti gli altri visitatori si sono avvicinati per vedere di che si trattava. Non si può descrivere a parole o con IRWRJUDĂ€H WXWWD TXHVW¡HVSHULHQ]D %LVRgna solo ringraziare la ComunitĂ delle Suore della Misericordi di Verona che

ci permettono di gestire questi corsi, e ringraziare le professoresse dell’aiuto in tale manifestazione, e i cari collaboratori come Giorgio, Danilo, Liduina, Irma e 6DQGUD FKH KDQQR DLXWDWR DIĂ€QFKq TXHVW¡ iniziativa sia riuscita in modo eccellente. Giorgio Zampicinini / Danilo Perazzini

ATTIVITĂ€ DEL CIRCOLO

Il gruppo nella riunione del Gitec - Civ

Continuando con la diffusione della cultura, l’associazione veronese l’Arena ha fatto questi due concerti nel salone delle suore della Misericordia. Con questo mantiene l’iniziativa che da quattro anni sta svolgendo.

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QHZV dai circoli BRASILE

PORTO ALEGRE RS

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QHZV dai circoli BRASILE

ENCANTADO RS

6HWWDQ¡DQQL GL PDWULPRQLR 5LQDOGR -RDR 3DVLQ H $OEHUWLQD :LWW LQ 3DVLQ

L

a coppia formata da Rinaldo Joao Pasin e Albertina Lardini Witt Pasin è formata da italiani nati in Brasile, a Encantado, nello stato del Rio *UDQGH GR 6XO +QQR DYXWR FLQTXH Ă€JOL Da molti anni abitano nel comune di Tres Passos, nello stesso Stato, cittĂ vicina alla frontiera con la Repubblica Argentina. Il 24 agosto 2010 questi nonni hanno fatto una bella festa, indimenticabile. Erano WXWWL LQVLHPH Ă€JOL QLSRWL SURQLSRWL IUDtelli e sorelle e tanti amici, vicini e lontaQL 3HUFKp LQ TXHVWR JLRUQR VL IHVWHJJLDvano i settanta anni di matrimonio. Rinaldo,93 anni, in gamba ancora, è sempre contento quando vede un bicchiere pieno di vino rosso insieme sempre a un bel churrasco gaucho. Meglio ancora se è grasso. Un altro piacere suo è andare in XQ Ă€XPH D SHVFDUH H SRL PDQJLDUH L SHVFL

con molto gusto. Albertina, anche lei novantreenne, è sempre occupata con i mestieri di casa. Mette tutto a posto senza aiuto di nessuno. Prepara i pasti per lei e Rinaldo. A loro due piace la polenta, il radicchio, il formaggio e il pollo. Ma il migliore cibo per i due è un vero churrasco con un’insalata di radicchi e vino rosso. E quando il sole non scalda troppo la coppia va in orto dove hanno piantato radici, patate, cipolla, manioca e mais per fare la farina della polenta. Questo il lavoro di questi bisnonni sempre insieme. Albertina ha anche la sua passione, che è la sua squadra di calcio preferita, del suo Gremio, che la vede in tv ogni volta che gioca, di giorno o di notte. I due sempre insieme, si alzano la mattina verso le sei, per bere un chimarrao (tè gaucho).

SVIZZERA

MATTMARK

8Q ULFRUGR GRYHURVR &RPPHPRUDWR D 0DWWPDUN LO ƒ DQQLYHUVDULR GHOOD WUDJHGLD

U

n evento amaro, come tanti altri, nella storia dell’emigrazione. Ottantotto lavoratori furono travolti dalla furia spaventosa del ghiacciaio Allalin nelle Alpi del Vallese, dal quale si staccò la punta (due milioni di metri cubi di ghiaccio) precipitando a valle con tutta la sua forza distruttrice sulle baracche del cantiere in cui alloggiavano i lavoratori impegnati nella costruzione della diga di Mattmark. Ben cinquantacinque dei lavoratori caduti erano italiani e di essi diciassette provenivano dalla provincia di Belluno. L’Associazione Veronesi nel Mondo ricorda questa tragedia che è tuttora profondamente scolpita nella memoria delle comunitĂ di appartenenza dei lavoratori deceduti e nella comunitĂ italiana in

Svizzera. Tragedie come quella di MattPDUN ULSRUWDQR LQ SULPR SLDQR L VDFULĂ€FL fatti dalle prime generazioni di emigrati e gli episodi amari che essi hanno vissuto. In memoria di questo tragico evento, nello scorso settembre, l’Associazione Bellunesi nel mondo ha organizzato due giornate cariche di emozioni, ricordi e sentimento. Un pullman di 50 persone, tra cui superstiti e parenti delle vittime, è partito dalla provincia di Belluno in direzione di Mattmark. Oltre a diversi consiglieri dell’Abm, era presente il vescovo mons. Giuseppe Andrich della diocesi di Belluno-Feltre che ha reso il viaggio ancora piĂš intenso coinvolgendo al dialogo alcuni testimoni diretti della catastrofe. Azar Tavassoli

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L’origine della famiglia Pasin è San Gregorio di Veronella, in provincia di Verona. I Lardini sono originari da Covo BerJDPR 0D SHUFKp QRPLQDUH WDQWH YROWH OD SDUROD LQVLHPH" 6u SRLFKp UDSSUHVHQWD OD gran caratteristica della coppia: settanta anni con tutti i momenti vissuti insieme, DQFKH DGHVVR D QRYDQWDWUp DQQL +D VFULWWR LO Ă€JOLR 1HXWRQ $QWRQLR 3Dsin).


DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

CAPRINO

ƒ UDGXQR GHJOL H[ PLJUDQWL ,O FLUFROR %DOGR *DUGD KD RVSLWDWR O¡HYHQWR

S

i è rinnovato lo scorso maggio il tradizionale raduno dei circoli degli ex migranti di tutta la provincia veronese a Caprino, dove è stata solennemente celebrata la festa che ha riunito circa 400 persone. La messa è stata celebrata nella chiesa parrocchiale del paese da monsignor Bruno Ferrante e vi ha partecipato anche il compianto

don Walter Soave, nonostante la malattia che pochi mesi fa se l’è portato via. Per don Soave l’appuntamento di Caprino era irrinunciabile

perchè aveva l’occasione di salutare tanti amici che aveva seguito e assistito nel suo lungo apostolato tra gli emigranti che lo ha portato in diversi Paesi all’estero. Alla cerimonia religiosa hanno partecipato anche il sindaco

MONSIGNOR BRUNO FERRANTE

di Caprino, Stefano Sandri, e gli assessori provinciali Giovanni Codognola, FRQ GHOHJD DOOD VLFXUH]]D H DL à XVVL PLgratori, e Marco Ambrosini con delega alla Cultura, Identità Veneta, Manifestazioni Locali per il Tempo Libero e Beni Ambientali. Per la Camera di Commercio era presente il dottor Fernando Morando. A rappresentare l’Associazione Veronesi nel Mondo, c’era il presidente onorario Claudio Valente che ha tenuto

IIL MONUMENTO ALL’EMIGRANTE

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DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

REGIONE VENETO

I SALUTI DEL PRESIDENTE ONORARIO CLAUDIO VALENTE

I SALUTI DEL SINDACO STEFANO SANDRI

il discorso di saluto a nome dell’Associazione. Erano presenti altresĂŹ tutti i presidenti dei circoli veronesi, Per la Valpolicella Benito Scamperle, per la Lessinia Aldo Corradi, per la Valdalpone Luigini Confente, per il Baldo Garda Enzo Monego e per la Pianura veronese Mirco Bertoldo. &RPH GD WUDGL]LRQH VL q VYROWD OD VĂ€ODWD FRQ L labari dei circoli degli ex migranti dei Veronesi nel Mondo partendo dalla chiesa parrocchiale per arrivare al monumento al migrante, realizzato nel 2004. Alla cerimonia era presente, tra gli altri partecipanti, un ex migrante in Svizzera, dove con il titolare della sua ditta aveva avviato una piccola fabbrica mettendo a punto una macchina speciale per gli imballaggi, che tecnicamente si chiama reggiatrice.Tornato a Caprino fondò con i soci svizzeri la Fromm che lavora sempre nel settore degli imballaggi. Al termine del pranzo conviviale all’hotel Oasi di Garda si sono svolte le premiazioni degli ex migranti che si sono distinti in particolari campi dell’imprenditoria o delle attivitĂ sociali.

LE AUTORITĂ€ PRESENTI

IL SEGRETRIO OTTAVIO MESSETTI CONSEGNA IL LIBRO DI VERONA AL PROF. SENATORE GONDOLA

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QHZV dai circoli SVIZZERA

ZURIGO

ƒ JLXELOHR GHO FLUFROR %HOOD PDQLIHVWD]LRQH SHU LO ULODQFLR GHO FLUFROR GL =XULJR

A

Zurigo è stata l’occasione del rilancio del circolo, fondato 33 anni fa dal migrante veronese Bruno Zanollo, l’incontro organizzato lo scorso 12 giugno dall’Associazione ve-

ronesi nel mondo, a cui ha partecipato un centinaio di persone tra veronesi e oriundi veronesi residenti in Svizzera. Il motivo della riunione era proprio il trentatreesimo anniverLA PRESIDENTE DEL CIRCOLO FRANCESCA ZUBER GUADAGNINI E IL SEGRETARIO OTTAVIO MESSETTI, APRONO LA SERATA sario del circolo, incontro a cui ha partecipato l’attuale presi- merosi veneti. dentessa Francesca Zuber Guada- Ad accompagnare la delegazione vegnini, che era segretaria ai tempi ronese, lo scorso giugno, oltre a Benito del presidente ZanolScamperle e Ottavio IL SALUTO DEL CONSOLE GENERALE lo, e il signor Rino Messetti, c’era anche IL SEGRETARIO CONSEGNA COPIA DEL LIBRO DI VERONA DI ZURIGO MARIO FRIDEGOTTO Zanoni, membro del il coro El Vesoto di AL CONSOLE E, SOTTO, LA FOTO DI VERONA circolo. Si è cosĂŹ conSan Floriano, che fu cretizzato l’impegno, fondato dal compianpreso l’anno scorso to Attilio Beghini, giĂ in occasione di una presidente dell’Asprecedente visita sociazione. Il coro di una delegazione veronese ha accomdell’Associazione, pagnato la messa, con il segretario Otche è stata celebrata tavio Messetti e il nella chiesa di Santa consigliere Benito Maria di Lourdes da Scamperle, presiun religioso svizzero, dente del circolo ex e ha poi allietato il migranti della Valpopranzo conviviale al licella, di dare nuovo ristorante Landus con impulso e di riorganizzare l’attivitĂ brani del repertorio veronese e alpino. del circolo di Zurigo a cui fanno Alla festa era presente anche il ConsoLA PRESIDENTE DEL CIRCOLO CONSEGNA LA SPILLA DEI VERONESI NEL MONDO AL CONSOLE riferimento molti ex migranti e nu- le generale di Zurigo, Mario Fridegotto, veronese, che è stato ben felice di condividere la giornata con gli ex migranti provenienti dalla sua terra d’origine. Il circolo di Zurigo fa parte del Caves, l’associazione dei circoli vene< IL SEGRETARIO OTTAVIO MESSETTI CONSEGNA LA SPILLA DEI VERONESI NEL MONDO ALLA SIGNORA LUISA MOGLIE DEL CONSOLE


QHZV dai circoli SVIZZERA

ZURIGO

A CENA TUTTI IN ALLEGRA COMPAGNIA

ti in Svizzera. Lo scorso anno, proprio con la Caves, era stata organizzata una giornata di studio a cui avevano partecipato la delegazione dei Veronesi nel Mondo, l’allora assessore regioQDOH DL à XVVL PLJUDWRUL 2VFDU 'H %RQD H L SUHVLGHQWL GHOOH DVVRciazioni venete dei migranti.Nella circoscrizione consolare di Zurigo vivono 120.000 italiani e fra loro sono diversi quelli di origine veneta e veronese in particolare.

La Caves rappresenta a tuttoggi un punto di riferimento signiÀFDWLYR SHU JOL LWDOLDQL LQ 6YL]]HUD )RQGDWD QHO VYROJH un’attività di coordinamento tra le varie realtà dei migranti ed oriundi italiani in terra elvetica. Al termine della festa sono state distribuite le premiazioni agli ex migranti veronesi in Svizzera. LA SIGNORA PIERINA ZARA ANTONELLO RICEVE LA PERGAMENA

LA PRESIDENTE DEL CIRCOLO FRANCESCA ZUBER GUADAGNINI CONSEGNA UN RICORDO DELLA FESTA AL PRESIDENTE DEL CORO “EL VESOTO�

IL GRUPPO DOPO LA SANTA MESSA

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DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

VERONA RICORDA

'RQ :DOWHU 6RDYH FL KD ODVFLDWR 1XPHURVH OH WHVWLPRQLDQ]H GL DIIHWWR H FRUGRJOLR

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scomparso a luglio, alla casa di riposo di Oppeano, il paese della Bassa veronese dove era nato il primo dicembre 1924, don Walter Soave, per moltissimi anni impegnato con gli emigrati. Per moltissime persone era un prete di frontiera, povero tra i poveri, capace di trasmettere nei fatti di ogni giorno una fede autentica. I suoi funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Roverchiara, amata cittadina dove si trasferĂŹ a due anni. A celebrare il rito è stato il vescovo Giuseppe Zenti insieme al parroco don Giampaolo Mirandola e altri sacerdoti della diocesi, alla presenza dei rappresentanti dei circoli degli ex emigrati dell’associazione Veronesi nel mondo. Presenti anche gli ex ragazzi del Salus di Legnago - fondato nel 1950 ÂŤcome una scuola di vita, aprendo QRL UDJD]]L DOOR VSRUW DQ]LFKp DOOD VWUDdaÂť, ricorda Memo Todeschini - e tanta gente comune. Quella gente che amava don Walter soprattutto ÂŤper il suo modo schietto di porsi al servizio dei piĂš deboliÂť, ha ricordato Claudio Valente, presidente onorario dei Veronesi nel mondo e grande amico del sacerdote, ÂŤpreferendo alla comoditĂ di una parURFFKLD XQD YLWD LQ SULPD OLQHD D Ă€DQFR prima degli operai legnaghesi di cui era

stato cappellano durante i suoi 12 anni di permanenza come curato, e poi, di chi si era trovato costretto ad emigrare.E’ stato anche per molti anni cappellano degli Alpini di Legnago. Formatosi al seminario di Verona, GRQ 6RDYH IX FRQVDFUDWR LO VHW-

WHPEUH )X FXUDWR D %DUGROLQR SRL a Legnago e a Lonato. Gli anni Sessanta lo portano in Francia, tra gli emigranti della Mosella e i lavoratori delle miniere di carbone. Ritorna in Italia nel 1970, parroco a Parona; nove anni dopo è a Montreal, in Canada, dove fonda una chiesa e un monumento all’Emigrante, eore della vitaÂť. Rientra in Veneto nel 1991. Era un prete della gente, don Walter, ŠXQ VDFHUGRWH GL FRQĂ€QHÂŞ ORQWDQR GDOOH gerarchie, e, a volte, anche ÂŤscomodoÂť. Come accadde quando nei primi anni Sessanta cominciò a sentire piĂš forte

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DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

VERONA RICORDA vesse nel dna. La sua pastorale era la relazione con le persone, il vangelo la sua vita. Franco, generoso, schivo, a tratti persino ironico, a volte timido, ma soprattutto un grande motivatore, capace di infondere sempre speranza e coraggio.

che mai la necessitĂ di partire per la regione della Mosella, in )UDQFLD SHU IDUVL XOWLPR WUD JOL XOWLPL D Ă€DQFR GHL ODYRUDWRUL delle miniere di carbone. ÂŤLa realtĂ degli emigranti era il suo mondoÂť, ha ricordato don Giuseppe Marchi, curato negli anni Settanta a Parona, a Ă€DQFR GL GRQ :DOWHU ŠWDQWR FKH VHPEUDYD TXDVL FKH FH O¡D-

,O ULFRUGR GHO 3UHVLGHQWH

3HU ULFRUGDUH 'RQ :DOWHU OD VXD SDVVLRQH SHU O¡HPLJUD]LRQH H SHU O¡LPSHJQR GHL QRVWUL ODYRUDWRUL QHO PRQGR YRUUHL ULSURSRUUH XQD EHOOD SRHVLD VFULWWD GD OXL ,O VXR ULFRUGR ULPDUUj QHL QRVWUL FXRUL 21


DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

IL MONDO RICORDA

,Q ULFRUGR GL GRQ :DOWHU 6RDYH 'DO &DQDGD Don Walter Soave nacque a Oppeano, prov. Di Verona, il 1° Dicembre 1924. 9HQQH RUGLQDWR VDFHUGRWH D 9HURQD LO 6HWWHPEUH ,O *LXJQR IHFH LO VXR LQJUHVVR nella parrocchia del Monte Carmelo a Montreal, Canada, dove, successivamente, si insediò. La sua dottrina si riassume in 5 parole: 'LR OD SDUROD SL EHOOD SL GLIĂ€FLOH SHU LQFRQWUDUOD /D YLWD RJQL JLRUQR XQ GRQR HVSHULHQ]D LUULSHWLELOH /D PRUWH RJQL JLRUQR SL PLVWHUR /D OLEHUWj GL OLEHUWj VL YLYH SHU OD OLEHUWj VL PXRUH /¡DPLFR DQLPD FXRUH YROWR FDUR Il suo, un viaggio di speranza e d’amore per l’emigrante. Una missione attenta alla vita spirituale di colui che, partito per luoghi lontani, sconosciuti, era in cerca di una posizione migliore, sicura. Don Walter era lĂŹ per sostenerlo, lui, amico sincero dell’emigrante, forte, coraggioso, pioniere. &L PDQFD WDQWR TXHVWD Ă€JXUD HFFOHVLDstica formidabile. Oratore elegante, di autentico stile, si esprimeva con voce serena, sicura. Don Walter colorava la vita: come ogni stagione, simbolo di speranza, dava un VLJQLĂ€FDWR DOOD YLWD CC/D IRU]D GL YLYHre la vita da uomini autentici. Allora sĂŹ FKH QH YDOH OD SHQD YLYHUH OD YLWDCC GLceva Don Walter alla sua gente ogni Domenica mattina, radunata in preghiera in questa Chiesa del Monte Carmelo da lui LQQDO]DWD QHO Una Chiesa Nuova a Montreal simbolo e guida spirituale per quell ’emigrante, che egli ha tanto amato. Don Walter Soave, la speranza di costruire, di guardare avanti, di affrontare la YLWD FRQ Ă€GXFLD LQ VH VWHVVL LQ 'LR HWHUQD speranza. In Lui, tutto diviene possibile, tutto si realizza, si rimpasta, cresce. Nel 1990 don Walter Soave, amico mentore della Parrocchia del Monte Carmelo, ritornava al suo nido, a Oppeano, dove si

riposa, contempla, ama. Il 21 Luglio 2010, muore al paese natio DOO¡HWj GL DQQL Rimane sempre vicino a noi, vivo nella nostra mente, nei nostri cuori, nei ricordi, nella bellezza di ogni stagione, nell’anima parrocchiale, che ancora lo ama, e lo invoca con affetto instancabile. Questo è il motore di fede da lui creato. Vincenzo Galati Parrocchia del Monte Carmelo Montreal, 9 Agosto 2010

'DO %UDVLOH Segretario Ottavio Messetti, La preghiamo di portare al dott. Riccardo Ceni e a tutti i consiglieri e Organi dell’Associazione Veronesi nel Mondo i nostri sentiti sentimenti ,per occasione della perdita del nostro sempre caro assistente spirituale Dom Walter Soave, che ci ha aiutato ad avere un forte legame con la fede in tutte le occasioni della nostra vita di migranti. Carla Flangini Laurini Presidente del Circolo San Zeno di San Paolo Gentile Presidente On. Riccardo Ceni, Abbiamo appreso con profondo ramarico la Scoparsa dell indimenticabile Don Walter Soave. La prego di trasmetere agli famigliari I nostri sentimenti Luigino Andrioli Presidente Onorario Circolo San Zeno di San Paolo

'DOO¡$XVWUDOLD Con grande dolore l’Associazione Veronesi di Melbourne si unisce al lutto per la perdita di Don Walter Soave, persona insostituibile, pochi come lui poteva dare risposta ai pensieri e alle pene di noi Emigranti andati via lontano dalla nostra terra, avendo Lui vissuto di persona la vita dell’Emigrazione. Un minuto di silenzio YHUUDC IDWWR LQ VXR QRPH DO SURVVLPR UDduno del gruppo Veronesi di Melbourne. A nome di tutti noi Renzo Zanella Presidente del Circolo di Melbourne

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'DOOD *HUPDQLD Buongiorno Ottavio, LQYLR OH PLH SL~ VHQWLWH FRQGRJOLDQ]H GDOla Germania. Cari saluti, Isabella Rossi

'DO %HOJLR Onorevole Presidente Giuseppe Riccardo Ceni, A nome del comitato dell’Associazione Veronesi nel Mondo - circolo di Charleroi, vi chiedo di presentare alla famiglia di don Walter Soave, le nostre piĂš sincere condoglianze. Alla famiglia, agli amici di don Walter Soave, un uomo al quale ho avuto non soltanto il piacere, ma sopratutto l’onore di stringere la mano. “Se la simpatia può dare un pò di sollievo in queste ore crudele che voi vivete, noi vogliamo dirvi, che la nostra vi e totalmente acquisitaâ€? Stoppele Lino Presidente del Circolo di Charleroi

'DO /XVVHPEXUJR Ho conosciuto don Walter Soave molto tempo fa, eravamo venuti a Verona in ferie con un gruppo di amici italiani,e non. 1HO SURJUDPPD Ă€JXUDYD XQD PDWWLQDWD a san Giovanni Lupatoto, visita alla famosa fabrica del signor Giovanni Rana e proprio lĂŹ ho avuto l’onore di incontrare,e conversare con don Walter, siamo rimasti LQVLHPH Ă€QR DO WDUGL SRPHULJLR SRL GRQ :DOWHU VL p ODVFLDWR DQGDUH FRPH D VHPpre fatto quanto si incotrava con gli emigranti roccotava un pezzo della sua vita, o meglio dire della sua storia. Ci siamo incotrati altre volte, che dire di lui, era un piacere ascoltarlo. E stato un buon esempio per tutti quelli che lan conosciuto una persona fantastica da non dimendicarla mai. La sua esistenza e stata travaglita,ora può riposare in pace. Vito Spinosa Presidente del circolo del Lussemburgo


DWWLYLWj dell’associazione BELGIO

IN RICORDO DELLA TRAGEDIA

/D VFLDJXUD GL 0DUFLQHOOH 8QD GHOHJD]LRQH GL 6DQ *LRYDQQL ,ODULRQH DOOD D FRPPHPRUD]LRQH GHOOD WUDJHGLD senti, di varie nazionalità , come di varie nazionalità erano i morti all’interno della miniera, animati dagli stessi obiettivi e progetti ed uniti dal medesimo tragico destino. Durante la S.Messa di suffragio ed al momento del rintocco della campana che ricordava mentre venivano scanditi i nomi di tutti i morti nella tragica fata-

Di fronte a questi eventi l’uomo si interroga, torna ad essere se stesso, si rende conto della propria pochezza di fronte DOOD JUDQGLRVLWj GHOOD QDWXUD VHQWH LQ Vp prepotente la necessitĂ dei valori indispensabili della solidarietĂ e della civile convivenza. Il benessere che le nazioni occidentali godono è in primis frutto del VDFULĂ€FLR GL WDQWL PLQDWRUL FKH KDQQR ODsciato sotto terra a volte la vita e quasi sempre la salute per poter far in modo FKH L SURSUL Ă€JOL H O¡LQWHUD VRFLHWj SRWHVsero crescere con un destino migliore. Marcinelle rappresenta un po’ una pagina nera per il Belgio e per l’Italia, nera come le facce dei minaon poteva assolutamente mantori “vendutiâ€? nell’interesse care la presenza di San Giovanni dello Stato, nera come lo sfrutIlarione alla 54^ commemoratamento e la mancanza delle ]LRQH XIĂ€FLDOH GHOOD WUDJHGLD QHOOH PLelementari norme di sicurezza, niere di carbone di Marcinelle, nel lonma che ha contribuito a scuotetano 1956 , che ha visto l’intera Europa re le coscienze e ha rappreseninterrogarsi sulla tragica situazione in tato un punto di partenza per cui venivano a trovarsi tante persone in un futuro migliore, per affratelFHUFD GHO VXGDWR SDQH TXRWLGLDQR SHU Vp lare le persone, unire i popoli. e per la famiglia lontana, per un riscatto San Giovanni Ilarione è stato civile e sociale, fatale epilogo e frutto litĂ , tutti si sono sentiti uniti e partecipi XQ SDHVH GL HPLJUDQWL H SRUWD LQ Vp TXHterminale di una spaventosa guerra mon- di quella immane tragedia. Le preghiere ste vive immagini, non si è mai dimendiale appena terminata e che ha costretto nella varie lingue, in italiano è stata let- WLFDWR GL TXHVWL Ă€JOL ORQWDQL FRQ VFDPEL gente di diversa nazionalitĂ partire, la- ta dalla nostra studentessa in medicina culturali, periodiche visite, gite e gruppi sciare patria ed affetti per sudare e fa- Giulia Sartori , hanno ricordato il loro organizzati per rinsaldare questi antichi WLFDUH DO Ă€QH GL SHUPHWWHUH XQ SDQH DOOD VDFULĂ€FLR OD ORUR DEQHJD]LRQH OD ORUR legami. famiglia lontana. volontĂ di riuscire a creare, con il loro Il giornale trimestrale “L’Alponeâ€?, che E San Giovanni Ilarione era presente, smassacrante lavoro, un mondo miglio- racconta la vita del paese, raggiunge con le piĂš alte autoritĂ del paese, nelle re. ogni tre mesi tutti i propri emigrati nei persone del sindaco Dal cinque continenti ed è questo motivo per Cero Domenico, dell’asloro di essere vivi e presenti, motivo di sessore alla cultura Ausentirsi a pieno titolo ancora cittadini del gusto Gambaretto e da paese di origine. una cinquantina di conForse anche per questo Marcinelle non è cittadini che hanno volupassata invano‌ to solennizzare la ricorOra attraverso l’autoritĂ consolare itarenza e portare il proprio liana in Belgio , si sta portando avanti il contributo di solidarietĂ progetto di gemellaggio di San Giovanni morale. Ilarione con un Comune della cintura di E’ stata una cerimonia Charleroi, nell’intento di ricordare avvesolenne, toccante, comnimenti comuni e portare avanti comuni movente, che ha cataprogetti . lizzato l’attenzione ed Gianni Sartori il pensiero di tutti i preAugusto Gambaretto

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QHZV dai circoli BELGIO

25° ANNIVERSARIO

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’associazione Veronesi nel Mondo, circolo di Charleroi, in Belgio, ha festeggiato lo scorso ottobre i suoi 25 anni di vita. Per l’occasione si è voluto creare un evento speciale, nato da un sogno del presidente del circolo belga, Lino Stoppele: sentir cantare Gigliola Cinquetti alla miniera del Bois du Cazier a Marcinelle. L’idea venne condivisa con i membri del comitato del circolo di Charleroi e si decise di parlarne con il presidente dell’associazione, Riccardo Ceni. E’ stato lui, amico di vecchia data della cantante veronese, a contattarla con la richiesta scaturita dal circolo di Charleroi. E la risposta arrivò in breve tem-

Claudio Valente e la signora Cinquetti si sono recati alla miniera del Bois du Cazier, dove, nell’agosto del 1956, avvenne la sciagura che costò la vita a tanti immigrati, tra cui il veronese Giuseppe Corso, a cui Verona ha intitolato una via. La delegazione si è recata al Memorial dove sono esposte le foto-

po, con la piena disponibilitĂ dell’artista. Anzi, nella lettera di risposta, la signora Cinquetti faceva capire che lei voleva fare qualcosa d’importante per i veronesi di Charleroi. CosĂŹ, incoraggiati da questa risposta positiva, i membri del circolo si misero all’opera per preparare l’evento di ottobre, che richiedeva una grande mole di lavoro. I preparativi sono cominciati a maggio. ( O¡ RWWREUH OD VLJQRUD &LQTXHWWL q DUULvata all’aeroporto di Bruxelles. La festa è stata il giorno successivo, quando la delegazione dei Veronesi nel mondo, con il presidente Ceni, il presidente onorario

JUDĂ€H GHOOH YLWWLPH GL Marcinelle. Un’occasione per raccogliersi un attimo in preghiera. Quindi è stato fatto un passaggio alla sala targhe, dove sono esposte le targhe che ricordano il lavoro degli immigrati in Belgio. Fra queste testimonianze di nazionalitĂ diverse quella dei veronesi nel Mondo, LQDXJXUDWD QHO dai rappresentanti della sede di verona e da quelli del circolo di Charleroi, alla memoria di Giuseppe Corso. La signora Cinquetti si è mostrata particolarmente interessata alla sala che ricorda TXHO WUDJLFR DJRVWR GHO testimone di quell’emigrazione “obbligataâ€? fatta da tanti italiani FKH VDFULĂ€FDURQR OD ORUR YLWD SHU avere un futuro migliore per le proprie famiglie. Successivamente Gigliola Cinquetti è stata accolta nel magniĂ€FR FRPSOHVVR GHQRPLQDWR OH Centre des loisirs di Marcinelle,

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con 362 partecipanti ad applaudire la nostra ambasciatrice accolta dal maestro di crimonia Carlo Martini, tesoriere del circolo. Son seguiti gli interventi del presidente Ceni, della dottoressa Iva Palmieri, console generale d’Italia a Charleroi, e del presidente del circolo di Charleroi Lino Stoppele. Presenti anche le delgazioni della cittĂ di Charleroi, e del circolo di Genk con il presidente Bruno Vaona. Chiusa la parte “diplomaticaâ€?, è iniziata quella ricreativa, in un’atmosfera calorosa in cui si è dialogato in dialetto veronese, con tanti incontri fra veronesi che non si vedevano da tanto tempo, con brindisi augurali di lunga vita al circolo di Charleroi. Ma il momento che tutti aspettavano era l’esibizione di Gigliola Cinquetti, l’indimenticabile vincitrice del concorso


QHZV dai circoli BELGIO

dell’Eurovisione nel 1964. La “salle des spectacles” del complesso di Marcinelle era gremita di gente, veronesi, belgi, persone di altre nazionalità e di altre culture che vivono a Charleroi. La voce della cantante veronese ha incantato tutti. I veronesi di Charleroi sono rimasti letteralmente “sous charme” dell’artista. Peccato solo che l’esibizione sia stata limitata a qualche canzone. Tutti avrebbero voluto ascoltare tanti altri brani famosi. Gigliola è stata salutata con grandissimi

25° ANNIVERSARIO

applausi da parte degli spettatori che si sono alzati in piedi. Purtroppo la signora Cinquetti doveva partire subito dopo lo spettacolo. Il pubblico l’ha salutata calorosamente, auspicando che

quel saluto non fosse un addio ma un “au revoir”. La serata è poi proseguita con balli e canti accompagnata dall’orchestra. Dice Lino Stoppele:”L’immenso successo ottenuto per questa festa non è soltanto merito del presidente. Voglio condividere i numerosi complimenti ricevuti dai partecipanti per la nostra organizzazione con tutti i membri del comitato di Charleroi e con tutte quelle persone che ci hanno dato una mano e hanno fatto in modo che la festa sia riuscita così bene. Grazie di cuore a tutti”.

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DQQLYHUVDULR

L FRQLXJL 7HUHVD H $JRVWLQR 5LJRGDQ]R


L’Associazione

ELENCO I CIRCOLI DEIE CIRCOLI CLUB NEL NEL MONDO MONDO ITALIA - Circoli Ex Emigranti 1. 9DOSROLFHOOD Presidente - Benito Scamperle 2. Val d’Alpone Presidente - Luigino Confente 3. Baldo – Garda Presidente - Enzo Monego 4. Pianura Veronese Presidente - Mirco Bertoldo 5. Lessinia Presidente - Aldo Corradi BELGIO 1 Charleroi Presidente - Lino Stoppele 2. Liegi Presidente - Giovanni Cielo 3. /LPEXUJR Presidente - Bruno Vaona

REGNO UNITO 1. %RXUQHPRXWK Presidente - Gianfranco Nobis ROMANIA 1. &DPSXOXQJ 0XVFHO Presidente - Cristina Dobrin SVEZIA 1. 0DOPR Presidente - Enrica Vincenzi

DANIMARCA 1. Copenaghen Presidente - Francesco Morelli

SVIZZERA 1. Frauenfeld Presidente - Guido Pizzini 2. 5RUVFKDFK Presidente - Omero Allegrini 3. 9RXYU\ Presidente - Vittoria Marchi 4. Zurigo Coordinatrice Francesca Zuber Guadagnini

FRANCIA 1. &KDPEHU\ Presidente - Marina Raguzzi

COLOMBIA 1. Bogotà Presidente- Gianpaolo Quintarelli

GERMANIA 1. Dusseldorf Presidente - Gabriella Bendinelli Dusseldorf Vice Presidente - Isabella Rossi 2. Hannover Presidente - ...................

VENEZUELA 1. &DUDFDV Presidente - Faccioli Guglielmo

(in attesa di candidatura)

IRLANDA 1. Dublino Presidente - Carlo Alberto Rizzini

ARGENTINA 1. Buenos Aires Presidente - Luciano Stizzoli 2. Santa Fé Presidente - Susana Colombo 3. Villa Regina-RN Presidente - Graciela De Bortoli

LUSSEMBURGO 1. /XVVHPEXUJR Presidente - Vito Spinosa

PARAGUAY 1. $VVXQFLRQ Presidente - Fernando Costantini

OLANDA 1. 0DDVWULFKW Presidente - Luigi Braggion

URUGUAY 1. Montevideo Presidente - Marcello Piccolboni

BRASILE 1. Antônio Prado-RS Presidente - Fernando Roveda 2. &DFKRHLUR GH ,WDSHPLULP (6 Presidente - Giuseppe Dalle Vedove 3. &ULFLXPD 6& Presidente - Valter Fabris 4. Porto Alegre-RS Presidente - Francisco Milanez 5. San Paolo-SP Presidente - Carla Flangini 6. Vitoria-ES Presidente - Vanda Andreoli 7. 7UH]H GH 0DMR 6& Presidente - Alzira Fragnani MESSICO 1. 3XHUWR (VFRQGLGR Presidente - ................... (in attesa di candidatura)

AUSTRALIA 1. $VFRW 9DOH 9,&7 Presidente - Renzo Zanella 2. &DPSEHOOWRZ 6$ Presidente - Pietro Chesini 3. *ULI¿WK 16: Presidente - Rosetta Rossi 4. 6LGQH\ 16: Presidente - Michele Grigoletti USA 1. 1HZ <RUN 1< Presidente - Lucio Caputo CANADA 1. Montreal Presidente - Rudy Marcolini 2. Toronto Presidente - Fabrizio Marcolini SUDAFRICA 1. Gauteng Presidente - Claudio Marangoni CINA 1. Hong Kong Presidente - Luigi Grisi


L’Associazione

ASSOCIAZIONE VERONESI NEL MONDO GLI ORGANI SOCIALI

6LDPR VWDWL WHVWLPRQL GL ODYRUR H VROLGDULHWj

Consiglio di Amministrazione *LXVHSSH 5LFFDUGR &HQL Presidente %HQLWR 0DUFKHWWL Vice-Presidente 0DXUL]LR )LOLSSL Vice-Presidente

I

Consiglieri Monsignor Bruno Fasani 0DVVLPR 0DULRWWL %HQLWR 6FDPSHUOH Luigino Confente Ottavio Messetti, Segretario Revisori dei Conti Stefano Morbioli, Presidente (PDQXHOD %HQHGHWWL Adriano Giuseppe Ferro 1HUHR 'DO %LDQFR Probiviri

*LRUJLR *LRFR Giovanni Rana

Passati Presidenti Alberto De Mori (1972 – 1976) Attilio Beghini (1976 – 1994) Fernando Solinas (1994 – 2001) Presidente onorario Claudio Valente

25$5, $3(5785$ 6('( '$ /81('Ă? $ 9(1(5'Ă? '$//( 25( $//( 25( 7HO )D[ LQIR#YHURQHVLQHOPRQGR RUJ ZZZ YHURQHVLQHOPRQGR RUJ

&RQYRFD]LRQH $VVHPEOHD 6RFL $VVRFLD]LRQH 9HURQHVL QHO 0RQGR 0DUWHGu $SULOH DOOH RUH LQ 3ULPD &RQYRFD]LRQH H DOOH LQ 6HFRQGD &RQYRFD]LRQH QHOOD 6DOD &RQVLJOLR GHOOD &DPHUD GL &RPPHUFLR GL 9HURQD 2UGLQH GHO *LRUQR $SSURYD]LRQH %LODQFLR &RQVXQWLYR $QQR $SSURYD]LRQH %LODQFLR GL 3UHYLVLRQH $QQR /LQHH 3URJUDPPDWLFKH $QQR 5LQQRYR &DULFKH 6RFLDOL FRPH GD 6WDWXWR 3HU LQIRUPD]LRQL

l presidente dell’associaformatisi nella nostra prozione Veronesi nel Monvincia a mantenere sempre GR 5LFFDUGR &HQL D Ă€QH vivo il rapporto tra i soci e i 2010 lascerĂ il suo incarico. vertici dell’associazione. “A 75 anniâ€?, spiega,â€?è tem“All’estero abbiamo esporpo di tirare i remi in barcaâ€?. tato il modello veronese Aveva iniziato sei anni fa. della solidarietĂ â€?, precisa “Tra tanti incarichi pubCeni, “collaborando in Arblici che ho svolto, anche gentina con le Sorelle della nell’Amministrazione cittaMisericordia e con l’istituto dina, questo dei Veronesi nel Provolo delle suore della Mondo è stato un vero grande * 5LFFDUGR &HQL Compagnia i Maria a Buemotivo d’orgoglio. Mi sono Presidente nos Aires. In Brasile i nostri fatto portavoce dei valori dei circoli sono stati coinvolti nostri migranti e voglio riin azioni di solidarietĂ con cordare il motto che ho composto come l’istituto Don Calabria di Porto Alegre emblema dell’associazione:omaggio al mentre nello Stato dell’Espirito Santo, a lavoro dei Veronesi nel Mondo missio- Vitoria, si è formata un’importante azionari di solidarietĂ â€?. ne di colalborazione con gli imprenditoQuesta responsabilitĂ , dice il presidente, ri locali. In Europa sono stati mantenuti “l’ho ereditata da mia madre Antoniet- vivi i rapporti con i circoli di Charleroi, WD Ă€JOLD GL PLJUDQWL LQ $UJHQWLQD SULPD in Belgio, con quelli del Lussemburgo e, della prima guerra mondiale. Ho avuto la in Svizzera, è satto rilanciato il circolo di possibilitĂ di conoscere quella che con- Rosarchâ€?. sideravo una famiglia legata da comuni In particolare a Buenos Aires i Veronesentimenti d’amore per la propria terra si nel Mondo, grazie anche al contributo d’origine, pur considerando che come in della Fondazione Cariverona, hanno fatto tutte le famiglie non sempre ci si capi- in modo di trovare i fondi per la messa a sce e ci si sopporta vicendevolmente. Ma norma e la ristrutturazione di buona parquando, sollecitando il buon senso, ci si te dell’Istituto Don Carlos Steeb, dove la parla, ogni divergenza può essere appia- veronese suor Ancilla Seno, originaria di nataâ€?. Isola della Scala, è madre regionale. Nel Il presidente Ceni ringrazia cosĂŹ gli enti fabbricato scolastico il nuovo auditorium fondatori, e in particolare il vescovo Giu- è stato intitolato alla memoria del proseppe Zenti. E ricorda con affetto chi in fessor Gino Barbieri, di cui suor Ancilla passato si è molto prodigato per il sodali- fu allieva, il fondatore della facoltĂ di zio e per gli stessi migranti, come il com- Economia e Comemrcio e tra i promopianto don Walter Soave, morto a luglio tori dell’universitĂ di Verona. Il teatro DOO¡HWj GL DQQL XQ VDFHUGRWH FKH SHU della scuola, diventato in un certo senso anni condivise con i migranti all’estero “supplenteâ€? del Teatro Colon della capile loro speranze e le loro sofferenze. tale argentina, ancora in corso di ristrutIn questi sei anni uno degli obiettivi del turazione, grazie alla rappresentazione di presidente Ceni è stata la rivitalizzazio- opere liriche, è diventato un punto d’inne dei circoli dei Veronesi nel Mondo contro per i migranti veronesi e veneti. all’estero, dall’Europa, all’America lati- Nell’istituto delle suore del “Provoloâ€? na all’Australia, cercando però anche di di Buenos Aires è stata sistemata l’area sensibilizzare i circoli degli ex migranti ULFUHDWLYD 4XL VSLFFD OD Ă€JXUD GHOOD YH-

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L’Associazione

LA FIRMA DELL’ACCORDO

ronese suor Giancarla, di origini cimbre, che ha passato mezzo secolo tra i bambini sordomuti della scuola. Importante anche l’accordo voluto dall’associazione tra la Camera di Commercio di Verona e l’associazione industriali dell’Espirito Santo, di cui è presidente l’oriundo veronese Nilton Chieppe, che oggi guida una delle piĂš grosse imprese brasiliane nel settore dei trasporti. Tra le iniziative culturali sostenute dall’associazione c’è il patrocinio di Casa Grezzana, nella cittĂ di Antonio Prado, nello Stato del Rio Grande do Sul,

to d’amicizia con il presidente Ceni. 3HU L JLRYDQL Ă€JOL GL migranti sono stati organizzati dei corsi, sul tema del vino e del marmo, in collaborazione con l’universitĂ di Verona. Inoltre è stato creato un coordinamento dei Giovani Veronesi nel Mondo che ogni anno tiene un meeting. Nel 2010 è stata la volta del Brasile e ha visto una folta partecipazione di giovani discendenti di migranti YHURQHVL Ă€JOL H QLSRti e anche pronipoti di migranti. Fitta collaborazione c’è stata in questi anni anche con i referenti dei circoli in

Australia e del Sudafrica. Sempre sul piano culturale, l’associazione ha curato la pubblicazione di tre volumi: uno foWRJUDÀFR D ÀUPD GHL fratelli Bassotto sulla verona di ieri e di oggi, un altro sulla Verona di oggi e un terzo su San Zeno

LQ %UDVLOH XQ FHQWUR FXOWXUDOH Ă€QDQ]LDWR da un lascito di una famiglia veronese, RULJLQDULD GL %HOĂ€RUH Oj HPLJUDWD 4XHsta Casa raccoglie numerose testimonianze storiche dei migranti veronesi e diventerĂ un punto di riferimento per gli studiosi e per gli eredi della cultura cimbra, anch’essa emigrata ad Antonio Prado con molte testimonianze artistiche. Quest’anno, in Belgio, per festeggiare i 25 anni del circolo, c’è stata una grande festa a cui ha partecipato la cantante veronese Gigliola Cinquetti, che si è resa disponibile grazie al suo vecchio rappor-

d’informazione. Tra queste quella di una signora che fu allieva dell’istituto Monsignor Giacomelli, ormai chiuso, che mi ha consegnato un libro con tutti i nomi delle allieve a cui si sente ancora legata. 9ROHYD VDSHUH FKH Ă€QH KDQQR IDWWR O¡LVWLtuto e, se possibile, anche le sue ex compagne con le quali vorrebbe riallacciare un dialogo, se possibile. Un impegno che porterò avanti anche dopo aver lasciato la presidenza dell’associazioneâ€?. Tra i progetti rimasti da realizzare, ma ormai a buon punto, c’è il monumento al

dello storico e scrittore Mario Patuzzo. Il libro su Verona storica è stato inviato ai consiglieri e alla Giunta comunale e provinciale di Verona. “Nei miei numerosi incontri all’esteroâ€?, conclude Ceni, ho abbracciato molti emigranti e ho ricevuto molte richieste

migrante, dell’artista veronese Virginio Ferrari, che lo ha chiamato L’Anello del Tempo, un grande semicerchio realizzato con pezzi di marmo provenienti da tutte le parti del mondo. La progettazione è dello studio Perbellini di Verona. A mettere a disposizione i materiali di costruzione è l’Asmave, l’associazione dei marmisti veronesi di cui è presidente Francesco Antolini, e la posa in opera sarĂ realizzata dal Collegio dei costruttori edili di Verona, di cui è presidente Andrea Ma-


L’Associazione

rani, recentemente eletto anche vicepresidente nazionale dell’Ance. L’opera,

secondo le piĂš recenti indicazioni del Comune di Ve-

Il presente numero della Rivista corrisponde al momento della mia uscita per scadenza statutaria della mia Presidenza dell’Associazione 9HURQHVL QHO 0RQGR +R VHQWLWR LO GRYHUH GL HYLGHQ]LDUH LQ SULPD Ă€OD in questa pagina i due piĂš validi e costanti collaboratori. Il Segretario Ottavio Messetti e la giornalista Elena Cardinali. Da parte mia assicuro di riservare nel mio cuore uno spazio particolare per tutti, non dimenticando nulla e perdonando qualsiasi tribolazione sofferta. Augurandomi altrettanto da parte Vostra, faccio mie le parole di Papa Paolo VI Nella staffetta della vita, “Dire ai giovani che il mondo esisteva prima di loro e ricordare ai vecchi che il mondo esisterĂ anche dopo di loroâ€?. Riccardo Ceni

rona, dovrĂ essere collocata nel piazzale della stazione ferroviaria di Porta Nuova.â€?Quest’opera testimonia l’attaccamento dei veronesi ai loro migranti, quelli di ieri e quelli di oggi, i migranti del terzo millennio che portano nel mondo l’operositĂ e l’ingegno, oltre al modello della solidarietĂ , dei veronesiâ€?, afferma il presidente Ceni. “In un momento GLIĂ€FLOH SHU O¡HFRQRPLD LWDOLDQD a Verona si dĂ una prova di grande vitalitĂ culturale,una testimonianza di come possano incontrarsi il volontariato e le realtĂ produttiveâ€?.

A tutti i veronesi nel mondo il mio personale augurio di Buon Natale e felice e prospero Anno Nuovo

Assemblea Veronesi nel Mondo GiovedĂŹ 10 giugno 2010 alle ore 11.00, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Verona, si è tenuta l’Assemblea dei Soci dell’Associazione Veronesi nel Mondo, che ha approvato il bilancio 2009.

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per ULFRUGDUH ITALIA

VERONA

$YYRFDWR /XLJL 5LJKHWWL /D VFRPSDUVD GL XQ JUDQGH SURWDJRQLVWD GHOOD YLWD YHURQHVH

L

utto nel mondo dell’editoria. Si è VSHQWR OR VFRUVR DJRVWR GRSR una breve malattia, all’etĂ di 79 anni all’ospedale Borgo Trento di Verona l’avvocato Luigi Righetti, presidente della societĂ Athesis e presidente dei Probi Viri dell’Associazione Veronesi nel Mondo.L’avvocato Luigi Righetti è stato per anni presidente della SocietĂ Editrice Athesis, in cui seppe tener uniti soci tutti amici, ma con caratteri diversi e spesso contrastanti. Una proprietĂ grandemente spezzettata, spesso con diverse opzioni sulla conduzione di un gruppo che oggi fattura quasi 100 milioni di euro. e cui fanno capo Bresciaoggi, l’Arena di Verona, il Giornale di Vicenza, le emittenti Telearena, Brescia Punto Tv e TeleMantova, Radioverona, la casa editrice Neri Pozza e la concessionaria di pubblicitĂ PubliAdige. Il suo intervento piĂš importante, e inusuale per lui che amava gestire i problemi in maniera soft e per linee interne, fu quando con l’amico Giorgio Zanotto, presidente della Banca Popolare, riuscĂŹ nel giro di due giorni festivi a traghettare il complesso dei giornali di Verona, Vicenza e Brescia, con le rispettive aziende editoriali, alle Associazioni industriali cittadine, sventando la possibilitĂ che in

sibilitĂ ai temi sociali e a quelli legati al mondo del volontariato, che gli fu sempre a cuore, tanto GD VRVWHQHUH Ă€Q GDOO¡Lnizio il premio Ucsi della Stampa cattolica destinato ai giornalisti impegnati nell’affrontare temi sociali e di solidarietĂ . I funerali si sono svolit nella Cattedrale di Verona alla presenza di numerosi esponenti del mondo imprenditoriale, Ă€QDQ]LDULR SROLWLFR H VRFLDOH GHOOD FLWWj oltre ai rappresentanti delel istituzioni civili e militari. La cerimonia funebre è stata concelebrata da numerosi sacerdoti, tra cui il parroco del Duomo, monsignor Antonio Finardi e il prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona, monsignor Alberto Piazzi. L’omelia è stata tenuta da monsignor Ezio Falavegna, parroco dei Santi Apostoli, la parrocchia dell’avvocato Righetti che aveva lo studio e l’abitazione in corso Cavour, vicario del vescovo per Verona centro. La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia al Chievo, il rione dove Luigi Righetti era nato e dove, da ragazzo, aveva militaro come capitano nella locale squadra di calcio.

L’AVV. LUIGI RIGHETTI

esse si inserisse un editore romano.Luigi Righetti fu un uomo di grande mediazione, che sapeva tuttavia contemperare l’intento di mantenere l’accordo piĂš vasto e piĂš condiviso nella compagine aziendale con una visione alta dell’impegno di editore, che interpretava come un servizio non solo di informazione ma anche di promozione civica e culturale alla comunitĂ dei cittadini. Apprezzato consulente giuridico di enti pubblici e societĂ private, l’avvocato Luigi Righetti aveva raggiunto importanti traguardi non solo nell’editoria e nella professione forense, fondando e dirigendo uno dei piĂš importanti e affermati studi di Verona, ma anche nella presenza nelle maggiori istituzioQL Ă€QDQ]LDULH YHURQHVL dapprima come consigliere di amministrazione della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, poi nella Banca Popolare, nella BpvBsgsp spa e nella Cattolica Assicurazioni. Uomo di grande cultura è stato ricordato anche L’AVV. LUIGI RIGHETTI CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per la sua notevole senGIORGIO NAPOLITANO IN VISITA A VERONA

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da ULFRUGDUH ITALIA

TRENTINI NEL MONDO

&RPPHPRUD]LRQH $ XQ DQQR GL GLVWDQ]D GDOOD VFRPSDUVD GL =DQGRQDL /HQ]L H =RUWHD

S

ono stati sei in cinque giorni, dal PDJJLR DO ƒ JLXJQR JOL DSSXQtamenti che la Trentini nel mondo, in prima persona o in collaborazione con altri soggetti, ha promosso per commemorare Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, ad un anno dalla loro tragica scomparsa. Particolarmente toccante è stata la cerimonia che si è svolta domenica 30 maggio sul Colle di Miravalle di Rovereto, sede della Campana dei caduti, dove il Club Armonia ed il Coro della Sosat (entrambi soci della Trentini nel mondo) hanno proposto ÂŤOratorio delle partenzeÂť, davanti ad oltre un centinaio di persone. Lo spettacolo KD LQYLWDWR DG XQD ULĂ HVVLRQH VXOO¡HPLgrazione e le sue molteplici implicazioni di carattere personale ed umano. Nei giorni precedenti, a Samone e a Canal San Bovo era stato allestito lo spettacolo ÂŤNon si pagaÂť, una commedia di Dario Fo, messa in scena dalla compagnia teatrale ÂŤLabarca dei comiciÂť di *HQN %HOJLR IRUPDWD GD Ă€JOL GL PLQDtori italiani emigrati, diretta da Claudio Pellegrini (prete operaio nato a PalĂš di Giovo) e grande amico di Rino Zandonai. La commedia è stata replicata il 30 maggio anche a Villa Lagarina. ÂŤNei suoi anni trascorsi in Belgio ad inVHJQDUH O¡LWDOLDQR DL Ă€JOL GHJOL HPLJUDWL Rino è stato un vero animatore cultura-

le ha ricordato ogni sera Claudio Pellegrini e con questo spettacolo noi vogliamo ringraziarlo per il suo continuo sostegno. ÂŤMigranti di ieri e di oggi, tra pregiudizi e discriminazioniÂť era il titolo della relazione tenuta il 1° giugno nella Sala Aurora di Palazzo Trentini a Trento da Claudio Pellegrini nella sua veste di prete, SRHWD H VFULWWRUH XQ PRPHQWR GL ULĂ HVsione voluto dalla Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, dopo la cerimonia di intitolazione a Giovanni Battista Lenzi della Sala delle Commissioni consiliari, a Palazzo Trentini. All’appuntamento hanno partecipato esponenti dei Bellunesi nel mondo, dei Mantovani nel mondo e dei Veronesi nel mondo, anche in rappresentanza dell’Unaie. “Quest’anno è passato facendoci sentire tutto il peso della solitudine e della tristezza per la mancanza di tre compagni di un viaggio che ancora non si sa dove ci porterĂ â€?, ha detto il presidente dell’Associazione Trentini nel Mondo Alberto Tafner. “Ma il dolore per la mancanza di questi tre amici un poco alla volta ci ha trasformato, costringendoci a farcene una ragione e spingendoci a riprendere in PDQR TXHO Ă€OR interrotto cosĂŹ

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brutalmente. Abbiamo dovuto trovare la forza per riprendere il viaggio interrotto e l’abbiamo trovata anche scavando nei ricordi attingendola nell’esempio che Rino, Luigi e Giovanni Battista ci hanno lasciato e nel senso di altruismo che questi nostri tre amici hanno sempre messo nello svolgimento delle loro attivitĂ a favore degli altri. Ăˆ giĂ passato un anno. E per la Trentini nel Mondo è stato un anno GDYYHUR GXUR SHUFKp DO GL Oj GHL UDSSRUti di stima, di affetto o di amicizia che ognuno di noi poteva avere con Rino, la scomparsa della persona che ha retto le sorti della Associazione per 20 anni, ha provocato un vuoto concreto e reale un vuoto che ha sostanzialmente messo in JLQRFFKLR OD 7UHQWLQL QHO 0RQGR SHUFKp una grandissima parte della sua attivitĂ faceva riferimento alla piĂš totale e universale dedizione del suo Direttoreâ€?.


attività dell’associazione ITALIA

REGIONE FESTIVITÀ VENETO 2010

Il calore del Natale L’abbraccio augurale del Vescovo a tutti i Veronesi del mondo

È

stato un successo l’incontro organizzato al Centro Carraro per il tradizionale scambio d’auguri tra i vertici dellassociazione Veronesi nel Mondo e i rappresentanti dei circoli degli ex migranti intervenuti con i loro familiari all’appuntamento natalizio. Oltre 150 persone si sono radunate al Centro Carraro dove il vescovo Giuseppe Zenti ha celebrato la messa, sottolinenando il grande valore del lavoro e della solidarietà trasmesso dagli emigranti veronesi in tutte le parti del mondo. Un esempio di vita semplice ma tenacemente attaccata alla speranza di un futuro migliore, trasformatasi in un impegno di

ODYRUR ÀQR DO VDFULÀFLR HVWUHPR della vita, come testimoniano le vittime di incidenti e disastri, come quello di marcinelle, dove le vittime erano migranti in cerca di fortuna. Al pranzo, accanto al presidente Riccardo Ceni, c’erano, tra gli altri, il presidente onorario dell’associazione Claudio Valente e il presidente del circolo belga di GLI AUGURI DEL VESCOVO A TUTTI I VERONESI NEL MONDO

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Charleroi Lino Stoppele, il quale ha ricordato la speciale trasferta autunnale in Belgio a cui ha partecipato la cantante veronese Gigliola Cinquetti. Il presidente Ceni ha sottolineato la grande vitalità dei circoli dei migranti e dei loro discendenti, in particolare in America Latina dove si sta formando un importante coordinamento dei Giovani Veronesi nel Mondo, JUD]LH DOOD SDUWHFLSD]LRQH GL WDQWL ÀJOL H nipoti di migranti veronesi. E ha ricorda-


DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

REGIONE VENETO

to, il presidente Ceni, “lo spirito di solidarietà e di volontaristico impegno che ha contraddistinto il lavoro dei soci dei circoli dell’associazione presente in tante parti del

al progresso nei Paesi ospitanti ma anche in Italia, a Verona, dove tanti migranti sono tornati dopo anni di lavoro, dopo aver IDWWR VWXGLDUH ÀJOL H QLSRWL H DYHU UHDOL]]DWR GHL EHQL VX FXL FRQtare per il resto dei propri giorni. In altre parole, un lavoro che ha contribuito al benessere sociale sia all’estero che a Verona. Un esempio da non dimenticare.

mondo”. All’incontro ha partecipato anche lo scrittore Mario Patuzzo, autore di libri sulla storia di Verona e di uno, in particolare, su San Zeno e la sua splendida basilica. Una speciale edizione del libro su Verona era stata realizzata per i Veronesi nel Mondo, a testimonianza della storia millenaria della città da cui sono partite centinaia di persone che nel mondo hanno portato la civiltà veronese fatta d’impegno lavorativo e di genialità nel creare impresa. La presenza di tanti ex migranti è stata, da sola, testimonianza di questo impegno che ha portato nel mondo l’immagine positiva di Verona e che ha contribuito

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DWWLYLWj dell’Associazione BRASILE

PORTO ALEGRE RS

8QD FRQIHGHUD]LRQH GL FLUFROL ,QWDQWR q VWDWD LQDXJXUDWD QHO 5LR *UDQGH GR 6XO ©&DVD *UH]]DQDª

N

IL PRESIDENTE RICCARDO CENI APRE I LAVORI DEL 3° MEETING ella prima settimana di novembre si è tenuto a Porto Alegre, in Brasile, il terzo meeting dei Giovani Veronesi nel mondo. L’incontro si è svolto in concomitanza con il IL GRUPPO DEI GIOVANI AL 3° MEETING A PORTO ALEGRE - BRASILE ventesimo anniversario di fondazione del Circolo dei Veronesi nel Mondo della alla realtà migratoria e si sono riuniti in ULD GL %HOÀRUH QHL PHVL VFRUVL DOFXQL GLcapitale amministrativa del Rio Grande una sorta di confederazione in modo da scendenti della famiglia veronese erano Do Sul, stato fortemente legato all’italia pote! r lavorare in gruppo e sfruttare ap- VWDWL ULFHYXWL GDO VLQGDFR GL %HOÀRUH QHOe a Verona dati i molti migranti che, più pieno tutte le sinergie a disposizione. la quale grazie all’intervento della munidi cento anni orsono, popolarono e colo- 6XOOD IDOVDULJD GHL GXH FRUVL ÀQDQ]LDWL cipalità si è creato un museo d! ella storia nizzarono quella zona. dalla Regione Veneto per il l 2010 e re- migratoria veronese. Nei due giorni di lavoro i giovani, tutti di alizzati dall’ Associazione Veronesi nel origine veneta e veronese, Mondo nel campo del setcon la rappresentanza del tore vinicolo e della lavorapresidente dell’ Associazione del marmo, i giovani zione Veronesi nel Mondo hanno appreso come poter Riccardo Ceni e del segreXWLOL]]DUH JOL VWUXPHQWL Àtario Ottavio Messetti, conanziari messi a disposizioordinati dal responsabile ne anche dal loro paese per per i giovani Marcellino eventuali contributi rivolti Pernigotto hanno seguito al rafforzamento dei rapdei corsi riguardanti la proporti commerciali e cultugettazione per fondi rivolti rali con l’italia. Nella domenica successiva il gruppo ha raggiunto il paese di Antonio Prado, anch’esso nel Rio Grande Do Sul e costituito in maggior parte da oriundi veronesi, dove è stata inaugurata Casa Grezzana, un centro culturale realizzato nella storica abitazione donata dalla famiglia Grezzana origina-

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DWWLYLWj dell’associazione ITALIA

REGIONE VENETO

'DO %UDVLOH SHU LO PDUPR *LRYDQL VXGDPHULFDQL ÀJOL GL HPLJUDWL YHQHWL D 9RODUJQH SHU XQ FRUVR

ÂŤN

uove tecniche e tecnologie avanzate nella lavorazione del marmo e della pietra. Questo il titolo del corso presentato lunedÏ alla Videomarmoteca di Volargne, organizzato dall’ Associazione veronesi nel mondo in collaborazione con la scuola del marmo Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio, in contemporanea con il simposio internazionale di scultura del marmo, L’arte del territorio, che si concluderà il 3 ottobre. Il corso, invece, che durerà tre settimane

problematiche ambientali o energetiche che lavorano in industrie del marmo in Brasile. Tra le materie trattate, oltre a petroJUDÀD DSSOLFDWD ODboratorio, trattazioni sull’evoluzione tecnologica del settore, visita alle aziende piÚ importanti che

I CORSISTI RICEVUTI IN CAMERA DI COMMERCIO DAL SEGRETARIO GENERALE DR. CESARE VENERI

SHU XQ WRWDOH GL RUH q VWDWR FRĂ€QDQziato dalla Regione ed è rivolto a dieci JLRYDQL %UDVLOLDQL Ă€JOL GL VHFRQGD R WHU]D generazione di emigrati veneti che hanno portato in sud America le tradizioni della lavorazione del marmo, scelti tra molti per il livello di preparazione e conoscenza della lingua italiana.Tutti! , ingegneri o laureati in scienze in relazione con le

PRESENTAZIONE DEL CORSO AL CENTRO TECNOLOGICO DEL MARMO

lavorano il marmo, verrà curato l’aspetto ambientale e degli aspetti energetici, spiega il professor Sergio Tommasi della Scuola del marmo ideatore del progetto. Ovviamente saranno fondamentali L JLRUQL SDVVDWL LQ ÀHUD in occasione di Mar-

Solo cosĂŹ si può superare l’impasse del momento. Io credoÂť, aggiunge Ceni, ÂŤche il settore lapideo possa dare molto ancora per l’economiaÂť. A dare il benvenuto ai giovani: il sindaco di Sant’Ambrogio Nereo Destri, il presidente di As.Ma.Ve Francesco AnWROLQL GL 9HURQDĂ€HUH &ODXGLR 9DOHQWH del Centro servizi marmo Filiberto Semenzin, di Ance Verona Andrea Marani, Anna Trevisani direttrice della Scuola

momacc per vedere le novità del settore. Il presidente dell’Associazione veronesi nel mondo, Riccardo Ceni, sottolinea l’importanza del progetto: In un momento cosÏ GLIÀFLOH SHU OD FULVL

I CORSISTI RICEVUTI NELLA SEDE DELLA REGIONE VENETO DALL’ASSESSORE DANIELE STIVAL

LA SERATA DI CHIUSURA CON LA CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE AL CORSO

economica nazionale, avere categorie, aziende ed enti che mettono a disposizione risorse per la formazione e l’apertura al settore internazionale è di estrema importanza.

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e don Romano Bettin del Centro Paolo Brenzoni. Emilly Andrade, capogruppo dei giovani, lavora nell’azienda di famiglia nella città di Vitoria in Brasile con i graniti. Sono venuta qui per imparare le tecniche italiane dice, specialmente per quanto riguarda i tagli e le strutture. Abbiamo molti scambi con l’Italia, in particolare molte importazioni.


9LVLWH a Verona ITALIA

BELFIORE

'DO %UDVLOH SHU RQRUDUH JOL DQWHQDWL LPPLJUDWL /D QLSRWH 0DULOLD *UH]]DQD H L SURQLSRWL -HIIHUVRQ HG +HOHQR VRQR DUULYDWL GDOOD FLWWDGLQD $QWRQLR 3UDGR SHU FRQRVFHUH OD WHUUD GHL SURSUL DYL

I

GLVFHQGHQWL GHO EHOĂ€RUHVH *LDFRPR commerciante e si costruĂŹ una casa *UH]]DQD HPLJUDWR LQ %UDVLOH VXO Ă€- in legno con il pavimento in terra nire dell’Ottocento, sono venuti per battuta. ÂŤUna casa che non abbiala prima volta in visita nel paese di ori- mo mai vendutoÂť, racconta Marilia gine del loro antenato. Cinque membri Grezzana, ÂŤe che la nostra famiglia della famiglia Grezzana, trapiantata nel sta ristrutturando per farla diventare Sudamerica, sono stati accolti dal sinda- la sede del circolo che man! tiene i co Gianfranco Carbognin dal vicesinda- contatti con i nostri parenti in Italia co, Piergiorgio Barbieri e dall’assessore e mantiene viv! e le nostre radiciÂť. Massimo Burato. All’incontro era pre- ÂŤI lavori sono in corso e contiamo di I DISCENDENTI GREZZANA IN BRASILE sente anche la famiglia Frigo, che risiede concluderli per l’inaugurazione del ancora in paese ed è formata dai discen- 7 novembreÂť, annuncia il pronipote denti di Teresa Frigo, madre di Giacomo Alexandre, ÂŤsi chiamerĂ â€œCasa Grezzana aver mai studiato una parola di italiano. Grezzana. Dalla cittĂ brasiliana di Anto- ² %HOĂ€RUH GL 9HURQDÂľ H RVSLWHUj LO FHQWUR CosĂŹ chiamano Carbognin affettuosanio Prado, nella regione del MARILLIA GREZZANA PAONOZZO CON IL SINDACO DI BELFIORE GIANFRANCO CARBOGNIN mente ÂŤsindicoÂť e le case degli Rio Grande do Sul, sono emigranti ÂŤcase tombaeÂť. Mentre giunti per vedere la terra si fotografano sotto il gonfalone EHOĂ€RUHVH 0DULOLD *UH]]Ddel Comune e il tricolore del Cona, nipote di Giacomo, Alemune, invitano a ÂŤfare ‘na canxandre e Viviane Grezzana, tadaÂť. ÂŤSono una quarantina le VXRL SURQLSRWL H L ORUR DIĂ€QL FDVH FRVWUXLWH WUD OD Ă€QH GHOO¡2WJefferson ed Heleno. tocento e l’inizio del Novecento I cinque discendenti di un dalle famiglie italiane che hanno HPLJUDQWH EHOĂ€ RUHVH VRQR colonizzato Anto! nio PradoÂť, stati accompagnati anche UDFFRQWD 1RLOUHpV )RUDODVVR FRQ dal consigliere comunale accento vicentino, ÂŤsono tutte GL $QWRQLR 3UDGR 1RLOUHpV tutelate e ricostruite esattamente Foralasso Perlioni, che dicom’erano, perchè sono considescende dalla famiglia Forarate patrimonio storico culturale lasso emigrata in Brasile 135 culturale Progetto Memoria. Per il taglio del PaeseÂť. ÂŤI nostri antenati ci anni fa dal paese di Roana in provincia di del nastro abbiamo invitato il sindaco hanno tramandato la lingua (il dialetto), Vicenza. E poi dal presidente del circolo CarbogninÂť. anche se quando sono arrivati in Brasidegli italiani emigrati in Brasile, Fernan- Ăˆ singolare come i discendenti degli le vigeva il divieto di parlare italianoÂť, do Roveda e dal presidente dell’asso- emigrati italiani, a distanza di 130 anni, sottolinea la Foralasso, ÂŤma soprattutto ciazione Veronesi nel mondo, Riccardo comprendano perfettamente il dialetto ci hanno lasciato in ereditĂ i valori e di Ceni. e lo parlino in modo stretto, pur senza fede che ci portiamo dentroÂť. *LDFRPR *UH]]DQD QDFTXH D %HOĂ€RUH QHO essere mai venuti prima in Italia e senza GD /XLJL *UH]]Dna e Teresa Frigo. Non aveva compiuto ancoUD DQQL TXDQGR QHO VL LPEDUFz SHU ÂŤla MericaÂť. Giunse in Brasile dove fece qualche lavoretto saltuario, prima di giungere ad Antonio Prado dove, WUD LO H LO VL fece una famiglia, intraprese la professione di

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eventi culturali BRASILE

ANTONIO PRADO RS

Cimbri in Brasile Un volume realizzato da Roveda raccoglie le loro tracce. Dai Lessini al Rio Grande do Sul tra case, chiese e capitelli

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n libro che raccoglie la storia e un ricco itinerario IRWRJUDĂ€FR VXL PDQXIDWWL UHDOL]]DWL GDL PLJUDQWL FLPEUL SHU OD PDJJLRU SDUWH veronesi, che tra il XIX e gli inizi del XX secolo si stabilirono nel Rio Grande do Sul, stato brasiliano del sud del Brasile, costruendo case, chiese e capitelli votivi secono lo stile dei loro SDHVL G¡RULJLQH 6L FKLDPD Š&DPPLQL GHOOD IHGHÂŞ HG q VWDWR SUHVHQWDWR DOOD FDPHUD GL &RPPHUFLR D FXL SRL q VWDWD GRQDWD XQD FRSLD dall’autore Fernando Roveda, oriundo veronese residente in Brasile, ricercatore e coordinatore del Progetto GHOOD PHPRULD UHIHUHQWH SHU OD FLWWj GL Antonio Prado, nel Rio Grande do Sul, nel sud del Brasile, del locale circolo dei Veronesi del Mondo, l’associazione di FXL q SUHVLGHQWH 5LFFDUGR &HQL FKH KD sostenuto il progetto. All’incontro, oltre ai rappresentanti dell’! ;Associazione Veronesi nel MonGR HUDQR SUHVHQWL SHU OD &DPHUD GL &RPPHUFLR )HUQDQGR 0RUDQGR H *LDQQL Dalla Bernardina, l’assessore con delega DL 9HURQHVL QHO PRQGR 9LWWRULR 'L 'LR H don Dario Ferro, della pastorale sociale del lavoro, in rappresentanza del vescovo Zenti. Fernando Roveda, che ha svolto una ricerca lunga quattro anni per realizzare il OLEUR GRFXPHQWDWR GD XQ LQWHUHVVDQWH UHSHUWRULR IRWRJUDĂ€FR ODYRUD DO VXR 3URJHWWR GHOOD PHPRULD GDO TXDQGR LQL]Lz a girare lo Stato del Rio Grande do Sul DOOD ULFHUFD GHOOH WHVWLPRQLDQ]H DUWLVWLFKH H DUFKLWHWWRQLFKH ODVFLDWH GDL PLJUDQWL YHURQHVL H YLFHQWLQL GL DVFHQGHQ]D FLPEUD /D VWHVVD FLWWj GL $QWRQLR 3UDGR GRYH LO SULPR SDUURFR QHO IX XQ VDFHUGR-

alle loro povere cose, ai ricordi della loro terra, alla loro cultura, L QRVWUL PLJUDQWL veronesi, quelli che arrivarono in Brasile quasi due secoli fa, abbiano portato FRQ Vq L JUDQGL valori della loro IHGHª KD GHWWR Roveda, quella fede che li ha sostenuti nelle loro fatiche e che ha dato speranza al loro lavoro. Di questa fede hanno lasciato W H V W L P R Q L D Q ] D nei capitelli, nelle chiese e nelle case. E RJJL UDFFRJOLHUH TXHVWD HUHGLWj PL VHPEUD O¡RPDJJLR PLJOLRUH FKH O¡DVVRFLD]LRne dei Veronesi nel Mo! ndo, la regione Veneto e le aziende brasiliane che sostengono il progetto, possano fare a questi QRVWUL SDGULª

te di Cavaion, don Antonio Pellegrini, fu FRVWUXLWD LQ JUDQ SDUWH GDL FLPEUL YHURQHVL H YLFHQWLQL H RJJL q FRQVLGHUDWD SDWULPRQLR VWRULFR GHO %UDVLOH /¡HSRSHD GHL FLPEUL YHURQHVL LQ %UDVLOH q VWDWD DQFKH LO WHPD GHO GRFXPHQWDULR SUHVHQWDWR GXH anni fa a Boscochiesanuova al Lessinia )LOPIHV WLYDO GRYH OD SURWDJRQLVWD HUD XQ¡DQ]LDQD PLJUDQWH che ancora parlava Cezar Prestes riceve la delegazione O¡DQWLFR GLDOHWWR FLPdi Antonio Prado bro. In quell’occasione una copia del *LRYHGL PDJJLR LO 6HJUHWDULR GL 6WDWR SHU OD OLEUR Š&DPPLQL GHOOD Cultura del Rio Grande del Sud, Cezar Prestes, ha ri)HGHÂŞ YHQQH FRQVHcevuto una delegazione del Circolo Culturale Italognata da Roveda al Brasiliano di AntĂ´nio Prado. Il gruppo ha presentato il vescovo Giuseppe SURJHWWR FKH SRUWDUj LQ ,WDOLD QHL SURVVLPL PHVL LO OLEUR Zenti. E l’anno scorso &DPPLQL GHOOD )HGH LO Ă€OP 6L 0LUDFROL 'HVLGHUDWH /D XQD FRSLD q VWDWD FRQSXEOLFD]LRQH GHO OLEUR YLQH VWDPSDWD Ă€QD OXJOLR LQ segnata a Papa Bene%UDVLOH FKH ULWUDWD OD UHOLJLRQH H OD VWRULD GHOO¡LPPLJUDdetto XVI che, ancozione italiana in Rio Grande do Sul. Nel corso della riura cardinale era stato QLRQH LO VHJUHWDULR KD VRWWROLQHDWR O¡LPSRUWDQ]D VWRULFD H ospite a Roana dove DQFKH SDWULPRQLDOH GHO OLEUR H KD IDWWR XQD GRPDQGD SHU DYHYD DYXWR PRGR GL la sponsorizzazione del Stato del Rio Grande del Sud a approfondire la conosostenere la realizzazione del progetto. VFHQ]D GHL FLPEUL Š,R FUHGR FKH LQVLHPH

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HYHQWL culturali ITALIA

LESSINIA FILM FESTIVAL

'DO %UDVLOH DOOD /HVVLQLD $QFKH )HUQDQGR 5RYHGD GL $QWRQLR 3UDGR 56 WUD L SUHPLDWL

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IL GRUPPO DEI PREMIATI

a giuria internazionale del Film Festival formata da due balcanici (Ilian Metev e NataĹĄa Muntean), due italiani (Roberto Mantovani e Maria Serena Tait) e uno svizzero (Mario Casella), ha deciso all’unanimitĂ l’assegnazione del riconoscimento Lessinia d’oro, Gran premio della ComunitĂ montana, a ÂŤFelicitĂ Âť, della georJLDQD 6DORPp $OHNVL ,O 3UHPLR GHO Comune di Bosco Chiesanuova, Lessinia d’Argento, è stato assegnato a ÂŤHimalaya, le chemin du cielÂť (Himalaya, il sentiero del cielo), di Marianne Chaud, giĂ vincitrice lo scorso anno dello stesso premio. Ad ÂŤA la vita!Âť di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino è stato assegnato il premio del Curatorium Cimbricum Veronense per la miglior opera che documenta e valorizza la lingua e la cultura delle minoranze etnico linguistiche in montagna. Il premio della Regione Veneto, alla miglior opera riguardante l’identitĂ culturale di montagna, lo ha meritato ÂŤAltzaneyÂť di Vano Arsenishvili e Nino Orjonikidze. Premio della Provincia di Verona alla miglior opera riguardante la ÂŤstoria in montagnaÂť è andato a ÂŤBergblutÂť (Sangue di montagna) di Philipp J. Pamer, che ha anche ricevuto il ri-

come miglior opera riguardante i Monti Lessini Veronesi. Per il miglior documentario naturalistico, il premio del Parco naturale della Lessinia è stato assegnato a ÂŤWilde Pyrenäen-Berge des LichtsÂť (Pirenei selvaggi-Montagne di luce), di JĂźrgen Eichinger.Al cortometraggio di animazione ÂŤUrsÂť di Moritz M! ayerhofer è stato dato il premio della giuria, mentre il premio speciale alla memoria di Mario Pigozzi e Piero Piazzola, assegnaconoscimento del to alla miglior opera di un giovane pubblico, come UHJLVWD q Ă€QLWR QHOOH PDQL GHO WUHQWHQQH opera che piĂš è $QXVK +DP]HKLDQ SHU LO Ă€OP Š/D PDLQ piaciuta, batten- et la voixÂť. GR VXO Ă€OR GL ODQD Il premio ÂŤLe montagne di bambiniÂť, la LO Ă€OP GL 0DULDQ- novitĂ di quest’anno, votato dai piccoli ne Chaud. spettatori, è andato al cartone animato ÂŤSe milagres de- ÂŤMasha i medvedÂť (Masha e l’orso) dei sejaisÂť (Se chie- russi Denis Chervyatsov, Oleg Kuzodi miracoli), dei vkov, Marina Nefedova e Oleg Uzhinov. EUDVLOLDQL $QGUp 8QD PHQ]LRQH VSHFLDOH LQĂ€QH KD ULFHConstantin e Ni- vuto ÂŤLa Yerbabuena - Comunidad in valdo Pereira, resistenciaÂť del francese naturalizzato ha meritato il PHVVLFDQR 1LFRODV 'pIRVVp 9 = Premio Lessinia

FERNANDO ROVEDA


HYHQWL culturali BRASILE

ANTONIO PRADO RS

5LFRQRVFLPHQWR D 5RYHGD /¡$VVHPEOHD GHOO¡56 %UDVLOH FRQIHULVFH DOOR VWXGLRVR OD PHGDJOLD G¡RUR Fernando Roveda, coordinatore del Progetto Memoria, mentre riceve la medaglia della 52ÂŞ Legislatura dellâ€?Assembleia Legislativa del Stato del Rio Grande del Sud. Da sinistra a destra: Deputato dello Stato, Franciso Appio, Presidente dell’Assembleia dello Stato, Giovani Cherini

della Fede, consegnato al Papa Benedetto XVI nello stesso anno. Secondo l’indicazione del Onorevole Appio, non solo è stato per ultime opere presentate, ma da tutti i progetti sviluppati in 15 anni del Progetto Memoria, il cui lavoro ha ricevuto premi statale, naziol ricercatore e coordinatore del Pro- nale e internazionale. getto Memoria di Antonio Prado, Nel mese di ottobre delFernando Roveda ha ricevuto il 14 lo scorso anno Roveda dicembre nell’Assembleia Legislativa aveva ricevuto un omagdel Rio Grande del Sud - Brasile, la Me- gio da parte dei progetti daglia al Merito della 52ÂŞ Legislatura, GHO OLEUR H GHO Ă€OP LQ VDOD per l’eccellente lavoro svolto dalla cultu- del Blocco H dell’Ura di Rio Grande del Sud, onore del par- niversitĂ di Caxias do lamento gaucho offerto alle persone di Sul, offerto dall’Istituto destache nella vita pubblica. La dichia- del Patrimonio Storico razione del Onorevole Francisco Appio è e Artistico Nacionale stato approvato il 12 maggio 2009, il la- – IPHAN - Premio RoYRUR GL ULFHUFD GHO Ă€OP GRFXPHQWDULR 6H drigo Melo Franco de Desiderate Miracoli e del libro Cammini Andrade nel 2009 nello

I

progetto “ Cammini della Fede e Se Desiderate Miracoli. Il libro e il documentario fa riferimento al patrimonio immateriale sotto il tema della religiositĂ degli immigrati italiani e dei loro discendenti. /D FHULPRQLD GL RQRUDWR GL YHULĂ€FDUsi in concomitanza con il seminario sul SDWULPRQLR LPPDWHULDOH OD VĂ€GD GHOOD diversitĂ : pratiche culturali e patrimonio immateriale – IPHAN - promosso dellâ€?UniversitĂ di Caxias do Sul - Progetto Ecirs insieme al Ministero della

Da sinistra a destra: Fernando Roveda, Ana AmĂŠlia Lemos, Senatore della Repubblica e Francisco Appio, Deputato dello Stato. Assembleia Legislativa del Stato del Rio Grande do Sul

Stato del Rio Grande del Sud. Roveda ha vinto nella categoria di protezione della natura delle attivitĂ immateriali per il

Fernando Roveda consegna il libro di Verona al Senatore della Repubblica, Ana Amelia Lemos.

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Cultura. Roveda ha ricevuto dalle mani GL 7HUHVD %XFKHEXDQ &DSR GHOOÂľ8IĂ€FLR Tecnico del Iphan ad Antonio Prado. Roveda, nel 2005 ha vinto il Premio Nazionale di Rodrigo Melo Franco de Andrade, a livello nazionale, maggiore distinzione in relazione a progetti di conservazione dei beni culturali in Brasile.


QHZV dai circoli ARGENTINA

CIRCOLO DI BUENOS AIRES

/¡LVWLWXWR 6WHHE RPDJJLD *LQR %DUELHUL $ %XHQRV $LUHV VDORQH GHGLFDWR DOOD PHPRULD GHOO¡HFRQRPLVWD

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er migliorare le condizioni di stu- te Ceni, a voler intitolare il Ă€Q GDOO¡LQL]LRÂŞ GLFH dio di centinaia di bambini e di ra- rinnovato auditorium del Riccardo Ceni ricorgazzi. Lo ha creato l’Associazione ÂŤDon SteebÂť di Buenos Aidando che anche sua Veronesi nel Mondo, con il presidente res all’illustre economista madre era emigrata in Riccardo Ceni, che ha fatto da interme- veronese. Argentina, ÂŤuna terra diario tra la Fondazione Cariverona e l’i- All’inaugurazione hanno a cui perciò mi sento stituto Carlo Steeb di Buenos Aires delle partecipato il vicario epidoppiamente legato. Sorelle della Misericordia, frequentato scopale di Buenos Aires Con la dedicazione da oltre mille allievi dalle elementari alle monsignor Juan Torella, i del Salone dell’istisuperiori, per un consistente contributo docenti della scuola e i raptuto Don Steeb alla che ha permesso di effettuare la ristruttu- presentanti del circolo L’AĂ€JXUD GL XQ JUDQGH razione degli impianti sanitari e una serie rena di Buenos Aires con il veronese come Gino PROF. GINO BARBIERI di interventi strutturali. presidente Luciano Stizzoli. Barbieri credo abbiaNella sua recente visita a Buenos Aires La giornata è stata coronata mo reso un doveroso il presidente Ceni, accompagnato dalla dalla rappresentazione della omaggio a una persona moglie Giulia e dal segretario dell’asso- comemdia musicale ÂŤVincenza, un nuo- che ha seminato cultura e senso cristiano ciazione Ottavio Messetti con la moglie YR VROFR G¡DPRUHÂŞ GHGLFDWR DOOD Ă€JXUD della vitaÂť. Nadia, hanno assistito all’inaugurazio- della beata Vincenza Poloni cofondatrice Alcuni anni fa, grazie al restauro del tene del Salòn de Actos del Collegio Don con don Carlo Steeb della congregazione atro dell’Istituto di Buenos Aires sosteSteeb, cioè l’auditodelle Sorelle della nuto dall’Associazione SUOR ANCILLA SENO rium, dedicato al pro- SUOR MARIA VISENTINI Misericordia. Veronesi nel Mondo fessor Gino Barbieri! Grazie al contribu(iniziativa partita dalche fu presidente della to di Cariverona il la richiesta di restauro Cassa di Risparmio di Salòn de Actos, uno di un pianoforte fatta Verona, Vicenza e Nodei piĂš importanti a da Luciano Stizzoli) è vara e che fu il primo livello didattico per nata una collaboraziopreside della facoltĂ di la sua ottima acustine con il locale Teatro Economia e Commerca, è stato coperto Còlon (a sua volta in cio che ebbe un ruolo di pannelli ignifufase di restauro) per chiave nello sviluppo ghi, e perciò messo la rappresentazione di della sede veronese in sicurezza, dotato opere liriche come ÂŤLa dell’universitĂ . La madre regionale delle di rivelatori di fumo e reso accessibile TraviataÂť di Giuseppe Verdi e ÂŤIl barSorelle della Misericordia, la veronese alle persone con disabilitĂ grazie a por- biere di SivigliaÂť di Gioacchino Rossini, suor Ancilla Seno, originaria di Isola del- te apribili con maniglie antipanico e con con artisti messi a disposizione del teatro la Scala, fu allieva del professor Barbieri delle nuove scale laterali. argentino, e ad accesso gratuito. ed è stata lei, d’accordo con il presiden- ,QROWUH VRQR VWDWH VRVWLWXLWH OH Ă€QHVWUH In Argentina l’Associazione veronesi del dei cortili inter- mondo ha intrapreso da anni iniziative di IL GRUPPO IN FESTA ni e dei corridoi solidarietĂ in collaborazione con i propri di ogni piano, circoli locali a favore di enti legati a Vemettendo quelle rona. Oltre che con le Sorelle della Micon i doppi vetri. sericordia, a Buenos Aires gli emigran,QĂ€QH VRQR VWDWL ti e le loro famiglie operano anche con sostituiti i sani- l’istituto per i sordomuti ÂŤProvoloÂť delle tari di tutti i piani suore della Compagnia di Maria, scuola dell’istituto. che rappresenta un punto di riferimento ÂŤSono particolar- per migliaia di famiglie argentine. Basti mente felice ed pensare che alcuni allievi di questa scuoemozionato per la vengono da zone remote del Paese e questa iniziativa accolti nel collegio creato per loro dalle che ho seguito religiose.

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QHZV dai circoli ARGENTINA

CIRCOLO DI BUENOS AIRES

9LFHQWD XQ QXHYR VXUFR GH DPRU

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lo spettacolo teatrale che a Buenos Aires ha preparato e seguito la beaWLĂ€FD]LRQH GL 0DGUH 9LQFHQ]D 0DULD Poloni, fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia per farne conoscere la vita e l’attualitĂ del suo messaggio. Ripetuto almeno una decina di volte in realWj GLYHUVH q VWDWR TXDVL LO Ă€RUH DOO¡RFFKLHOOR nella cerimonia inaugurativa dei notevoli interventi di ristrutturazione del Collegio Carlo Steeb. 'LHWUR OH TXLQWH Uno spettacolo non si improvvisa, soprattutto se oltre agli effetti scenici si vuole trasmettere qualcosa di positivo che coinvolga la vita. Lo sappiamo tutti e hanno dimostrato di saperlo bene e di tenerlo presente gli ideatori dell’opera “Vicenta, un nuevo surco de amorâ€?. Anzitutto il direttore e produttore teatrale Alfredo Russo, da parecchi anni insegnante di teatro alla Scuola Carlo Steeb, e il suo piĂš stretto collaboratore Emmanuel De Martino che si è fatto carico delle musiche originali e di offrire un consistente apporto per la stesura del copione della rappresentazione. Accanto a queste due “anime dello spettacoloâ€?, completarono l’equipe la coreografa Laura Scorza e la coppia degli aggiustatori musicali Mazzon- Mungo. Insieme lavorarono intensamente per mesi con l’intento di portare lo spirito di caritĂ di Madre Vincenza sul palcoscenico. Rimaneva il compito delicato di scegliere gli attori, persone dotate dal punto di vista artistico ma al contempo altrettanto capaci di far brillare con il ritmo della musica la storia luminosa di madre Vincenza. La scelta doveva perciò essere oculata. Allo scopo, si tenne un incontro aperto a tutti coloro che desideravano candidarsi. Convennero circa 200 concorrenti fra i quali si elessero i 12 attori ritenuti piĂš idonei all’intento. Il nome della protagonista principale interprete di Madre Vincenza, Paula Zanone, apparso giĂ precedentemente chiaro all’equipe, fu confermato dall’adesione della stessa durante l’incontro. /D YRFH GHOOD SULPD SURWDJRQLVWD Paula Zanone cosĂŹ commenta la sua esperien]D GL LQWHUSUHWH GHOOD Ă€JXUD GL 0DGUH 9LQFHQza: “Impersonando Madre Vincenza ho avuto la percezione di sentirmi interiormente trasformata in una donna dalle parole ferme e

dai profondi silenzi, che sa agire guidata da una grande forza e da altrettanta capacità , mantenendo il cuore spalancato su bisogni dei poveri. Mi sentivo spinta a guardare a lei ammirandola, per essere coinvolta ad immergermi nel meraviglioso mistero della sua totale donazione per amore a Dio e al prossimo�. /D YRFH GHO PXVLFLVWD Lavorare per lo spettacolo in stretta collaborazione con il regista Alfredo Russo fu per me un’esperienza straordinaria. All’inizio avvertimmo entrambi di essere davanti ad un’opera che ci superaYD 1RQ VDUHEEH VWDWR VXIÀFLHQWH SRWHU FRQWDre su molti attori capaci. Si respirava nell’aria qualcosa di grande al quale ci sentivamo impari. Eppure percepivamo che quell’amore e quella donazione vissuta tanti anni prima da Madre Vincenza si faceva presente in mezzo a noi. Era come se lei stessa ci desse una mano. Conservo nel cuore tutti i passaggi del processo creativo che richiesero anzitutto tante ricerche, un percorso arduo per conoscere la VXD YLWD /HJJHPPR SDUHFFKLH ELRJUDÀH GHOOD giovane Luigia divenuta poi madre Vincenza e interpellammo le Sorelle della Misericordia per conoscere in profondità il mistero della sua storia, per carpirne le motivazioni, le intenzioni, gli obiettivi, le paure i dubbi. Cercammo di approfondire tutto questo per metterci in sintonia con lei, vibrare insieme a lei per poter trasmettere fedelmente la sua storia. Partendo da questi presupposti che ci misero in comunione di spirito con la Madre, tutto divenne piÚ semplice, quasi naturale. 0HORGLH SDUROH VLWXD]LRQL DIÀRUDYDQR FRQ estrema spontaneità , cosÏ come dal cielo cadono le gocce di pioggia. La nostra preoccupazione a questo punto era di riuscire a trasmettere agli attori, ai musicisti, alla coreografa lo stesso spirito che doveva brillare sul palcoscenico. I dodici attori

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dimostrarono non solo la loro arte canora ma anche la capacitĂ di trasmettere lo spirito di Madre Vincenza che aveva loro toccato il cuore. Certamente la Madre aveva guidato e guidava ogni membro dell’equipe cosĂŹ che l’esperienza interiore di ognuno, al di lĂ dell’arte teatrale superava ogni nostra aspettativa. Dopo sei mesi di intenso lavoro giunse il momento di comunicare alla comunitĂ questi “raggi di luceâ€?. E come sempre, quel che si riceve è molto di piĂš di ciò che si dĂ . La risposta del pubblico fu tanto calorosa e affettuosa che non si poWUHEEH HVSULPHUH D SDUROH ( QRQ Ă€Qu WXWWR Ou Dopo vennero richieste altre rappresentazioni, in altre comunitĂ e province. Sicuramente la rappresentazione di “Vicenta, un surco nuevo de amorâ€?-ha lasciato una traccia positiva nella vita sia degli attori che degli spettatori ed è stata una prova che si può fare teatro e musica partendo dall’amore e che la vera arte sta proprio in questa felice combinazione. ( QRQ VROR FLy p GRYHUH GL JLXVWL]LD DJJLXQgere che questa commedia musicale, come JLi VL p GHWWR VRSUD VL p QXWULWD GHOO¡KXPXV delle profonde radici storiche e religiose del tempo in cui il carisma della MISERICORDIA si manifestĂł in Verona, non solamente, attraversando la cultura sudamericana, giovane, gioiosa, impregnata di dolore, di solidarietĂĄ e di viva fede, ha acquistato un ritmo, e una vivacitĂĄ che gli hanno permesso di essere capita, e di toccare il cuore degli spettatori di qualsiasi etĂĄ e ceto sociale che catturati dalla bellezza e profonditĂĄ del messaggio, hanno regalato agli attori momenti di profondo silenzio ed esplosioni di prolongati applausi. *UD]LH R 0,2 6,*125( SHUFKp QHOOD WXD LQĂ€QLWD 0,6(5,&25',$ ULQQRYL SHUHQQHmente l’INCARNAZIONE.


HQWL istituzioni ITALIA

CONVEGNO ECONOMICO

9HURQD QHO PRQGR ² 5HSRUW /¡HFRQRPLD LQWHUQD]LRQDOH GDJOL DQQL ]HUR DJOL DQQL GLHFL

S

i è svolto lo scorso 7 maggio 2010 presso il Polo Zanotto il Convegno “Verona nel mondo – Report 2010. L’economia internazionale dagli anni zero agli anni dieciâ€?, tradizionale appuntamento della Camera di Commercio organizzato in collaborazione con l’UniversitĂ degli Studi di Verona in occasione dell’Ottava Giornata dell’Economia. Il convegno, che si è svolto nell’Aula Magna del Polo Zanotto, è stato aperto dal MaJQLĂ€FR 5HWWRUH GHOO¡8niversitĂ di Verona, Alessandro Mazzucco. Il Presidente della Ca- IL PRESIDENTE DR. ALESSANDRO BIANCHI mera di Commercio, Alessandro Bianchi, nel suo intervento ha affrontato le principali tematiche legate alla crisi economica internazionale, illustrando la mission del sistema camerale e i programmi che la Camera di Commercio di Verona intende perseguire per supportare le imprese del territorio. Riccardo Borghero, Dirigente dell’Area Affari Economici della Camera di Commercio di Verona, nella sua relazione “An- SL VLJQLĂ€FDWLYL PHUFDWL GL GHVWLQD]LRQH teprima dati import-export 2009: focus GHOOH PHUFL VFDOLJHUH QRQFKp D FLz FKH su Veronaâ€?, ha presentato i dati 2009 sul GDJOL HVSHUWL YLHQH GHĂ€QLWR ´ULVFKLR SDHcommercio estero, con particolare riferi- seâ€?, che consiste nell’eventualitĂ che un mento ai principali prodotti esportati, ai determinato paese si trovi in condizioni

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tali da non poter onorare gli impeJQL Ă€QDQ]LDUL DVVXQWL GDL SURSUL UHsidenti nei confronti di soggetti non residenti a causa di una mancanza di risorse o per qualsiasi altro moWLYR JXHUUH LQVXUUH]LRQL FDWDVWURĂ€ QDWXUDOL FULVL Ă€QDQ]LDULH HFF Paolo Borzatta, Senior Partner di The European House-Ambrosetti, laureato in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano ed esperto di strategia del territorio, attrattivitĂ e competitivitĂ di aree JHRJUDĂ€FKH VWUDWHJLH D]LHQGDOL internazionalizzazione, creativitĂ nella strategia, innovazione e new business development, nella sua relazione “L’internazionalizzazione e il nuovo DNA aziendaleâ€?, ha affrontato il tema delle strategie legate all’internazionalizzazione che diventano, in un periodo di crisi, strumenti indispensabili per dare nuovo slancio all’economia delle imprese e del territorio.


HQWL istituzioni

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Camera di Commercio di Verona - Studi e Ricerca Tel. 045 8085854-855-871 - Fax 045 8085881 e-mail: statistica@vr.camcom.it - www.vr.camcom.it

P 7 ve olo MA rs Z G di itĂ an GI Ve de ott O ro gl o, , O na i S RE tu di 1

L’economia internazionale dagli anni zero agli anni dieci

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Nella tavola rotonda moderata dal Direttore di TeleArena Mario Puliero, intitolata “Economia e politica in tempo di crisiâ€?, rappresentati del mondo delle imprese, del lavoro e della politica si sono confrontati sulle “cose da fareâ€? per ridare slancio all’economia. Hanno preso parte al dibattito Ferdinando Albini (Presidente UpaConfartigianato Verona), Paolo Arena (Presidente Confcommercio Verona), Damiano Berzacola (Presidente Coldiretti Verona), Andrea Bolla 3UHVLGHQWH &RQĂ€QGXstria Verona), Massimo Castellani (Rappresentante Cgil-CislUil), Flavio Tosi (Sindaco Comune di Verona), Giovanni Miozzi (Presidente Provincia di Verona) e Alberto Giorgetti (Sottosegretario Ministero Economa e Finanze). “Verona nel Mondoâ€? è diventato uno degli appuntamenti piĂš importanti e attesi da tutti coloro che, a vario, titolo, si interessano di economia e di internazionalizzazione delle imprese. Ogni anno, insieme alla relazione realizzata dal Servizio Studi e Ricerca e brillantemente illustrata da Riccardo Borghero, il convegno della Camera di Commercio ospita esperti di economia internazionale, di strategia D]LHQGDOH QRQFKp DSSUH]]DELOL JLRUQDOLsti economici a livello internazionale.

CONVEGNO ECONOMICO

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ITALIA


HQWL istituzioni ITALIA

CONCORSO ENOLOGICO

9HURQD :LQH 7RS OH HWLFKHWWH SUHPLDWH UDSSUHVHQWDWLYH GL WXWWH OH GHQRPLQD]LRQL GL RULJLQH YHURQHVH

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omenica 27 giugno 2010 al Palazzo della Gran Guardia si è svolta la Cerimonia di Premiazione di “Verona Wine Top 2010â€?, Concorso Enologico, riservato alle aziende e ai vini DOCG e DOC della provincia di Verona, organizzato e promosso dalla Camera di Commercio di Verona con il patrocinio e il supporto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Veneto, della Provincia di Verona, del Comune di Verona e di VeronaFiere, giunto quest’anno alla settima edizione. 104 le etichette premiate, rappresentative di tutte le denominazioni di origine veronese, che potranno fregiarsi della menzione “Verona Wine Top 2010â€?. Cresce il numero delle aziende vincitrici, che passano da 60 della passata edizioQH D RIIUHQGR XQR VSDFFDWR DQFRU SL veritiero del mondo vinicolo veronese, dove alle grandi realtĂ cooperative e industriali e ai nomi storici della tradizione HQRORJLFD YHURQHVH VL DIĂ€DQFDQR D]LHQGH a conduzione familiare e nuove etichette

presenti solo da pochi anni sul mercato. Le selezioni si sono svolte presso VeronaFiere dal 7 al 9 giugno 2010 con la collaborazione dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, che si è assunta la responsabilitĂ dell’esecuzione tecnico operativa. In tre giorni di lavoro enologi e giornalisti specializzati, divisi in commissioni, hanno valutato 344 campioni presentati da 116 aziende veronesi. Le operazioni di concorso si sono svolte utilizzando il metodo “Union Internationale des Oenologuesâ€?, con la compilazione di 3.440 schede per le valutazioni, l’assegna]LRQH GL JLXGL]L parziali e l’utilizzo di quasi 4.000 bicchieri. L’elevata qualitĂ raggiunta dai produttori scaligeri è testimoniata dalla valutazione media dei vini iscritti a concorso, pari a Al termine della manifestazione i vini premiati sono stati offerti in degustazione avviando la fase promozionale dell’iniziativa stessa, in cui la Camera di Commercio di Verona si impegna a portare in Italia e nel mondo le eccellenze dell’enologia scalige-

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CONCORSO ENOLOGICO

ra. Lo scorso 13 settembre in Piazza Erbe, in occasione del Gran GalĂ di Giulietta e Romeo, è stata presentata la guida “Verona Wine Top 2010â€?, in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), contenente i contatti delle aziende vincitrici e le analisi sensoriali dei vini premiati, curate dalla giornalista statunitense Monica Larner, Italian Editor per la rivista Wine Enthusiast. Come per le precedenti edizioni, la guida sarĂ distribuita in tutto il mondo attraverso la rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e degli 8IĂ€FL ,&( OH SULQFLSDOL Ă€HUH H PDQLIHVWD]LRQL LQternazionali del settore agroalimentare. E’ possibile richiedere una o piĂš copie della guida inviando una mail a winetop@vr.camcom.it, indicando “Richiesta Guida Wine Top 2010â€? in oggetto.

L’attivitĂ promozionale continuerĂ a novembre con “Verona Wine Top @ Pragaâ€?, che vedrĂ la presentazione dei vini Wine Top 2010 nella capitale della Repubblica Ceca. L’iniziativa, realizzata dalla Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo Ceca, ha l’obiettivo di offrire alle aziende vincitrici nuove possibilitĂ di contatto con il mercato vitivinicolo della Repubblica Ceca.

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RICONOSCIMENTI

;,,, HGL]LRQH 0DUFKLR GL 4XDOLWj $OEHUJKL /D &DPHUD GL &RPPHUFLR SUHPLD OD TXDOLWj GHOO¡RVSLWDOLWj

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L q VYROWD PHUFROHGu OXJOLR SUHVso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Verona, la cerimonia di Premiazione della tredicesima edizione del Marchio di QualitĂ degli alberghi, per le sei strutture alle quali, per la prima volta quest’anno, gli è stato riconosciuto l’ambito riconoscimento. La cerimonia di premiazione è stata aperta dal Presidente della Camera di Commercio Alessandro Bianchi, il quale, dopo essersi complimentato con i rappresentanti degli alberghi premiati, ha sottolineato come, in un momento di GLIĂ€FROWj HFRQRPLFD JOREDOH FKH LQYHVWH anche la nostra provincia e che ha colpito praticamente tutti i settori, uno dei pochi comparti che mettono a segno risultati positivi è rappresentato proprio dal turismo, il quale, nonostante tutto, riesce ancora ad attrarre masse di visitatori nella nostra cittĂ . Questo grazie soprattutto al lavoro, all’impegno ed all’esperienza dei nostri albergatori. Erano inoltre presenti durante la premiazione, il Presidente di Promoveneto Fernando Morando, Presidente sezione 7XULVPR GL &RQĂ€QGXVWULD Enrico Perbellini con il rappresentate del Gruppo Alberghi Giovanni Zenatello, Roberto Magro Consigliere UGAV, Oliviero Fiorini Presidente sezione Turismo di Confcommercio con il Segretario di Confcommercio Giorgio Sartori ed il Segretario Generale della Camera di Commercio, dott. Cesare Veneri Il Marchio di QualitĂ delle

Imprese Alberghiere della regione Veneto è nato nel 1997 da un progetto congiunto di 4 Camere di Commercio (Verona, Padova, Vicenza e Belluno) con il patrocinio di Unioncamere e Federalberghi e il contributo operativo di Promoveneto. L’iniziativa ha riscosso immediatamente un enorme interesse fra gli operatori ed attualmente si sta estendendo a macchia di leopardo, con le medesime modalitĂ attuative, in numerose altre province grazie al contributo economico delle rispettive Camere di Commercio. Il Marchio, che quest’anno è stato assegnato a 114 KRWHO GL FXL QXRYL H conferme), è ormai giunto alla sua tredicesima edizione e rappresenta per gli ospiti un punto di riferimento chiaro e immediatamente comprensibile sulla QualitĂ ospitale delle nostre imprese alberghiere. Gli hotels che hanno ri

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cevuto il premio sono cosÏ dislocate sul nostro territorio: 71 nella zona lago (25 a Malcesine, 12 a Bardolino, 8 a Torri, 8 a Lazise, 9 a Garda, 4 a Peschiera, 2 a Costermano, 2 a Brenzone e 1 a Castelnuovo d/g) 21 nel comune di Verona 22 in provincia (1 Caldiero, 1 Castel d’Azzano, 1 Legnago, 2 Pescantina, 1 Ronco all’Adige, 2 S. Martino B.A. 1 S.Pietro Incariano, 1 S.Giovanni Lupatoto, 3 S.Bonifacio, 1 Soave, 1 Sommacampagna, 1 Tregnago, 2 Valeggio, 3 Villafranca, 1 Zevio). Il Marchio vuol essere, infatti, una garanzia per il turista, un aiuto e una guida che, al di là della FODVVLÀFD]LRQH UHJLRQDle, consente di valutare le diverse offerte ospiWDOL H LGHQWLÀFDUQH VSHFLÀFLWj H WLSRORJLD GL servizio. Mantenendo ed esaltando le caratteristiche di ogni struttura, il Marchio tutela le aspettative e i bisogni del turista, attraverso il costante controllo degli standard di qualità e lo stimolo agli operatori per in miglioramento continuo. Per tutela dell’ospite non si intende garanzia di lusso, nÊ realizzazione di grandi interventi strutturali che stravolgano l’offerta ospitale. Si tratta invece di assicurare un ambiente accogliente, funzionale, dotaWR GL VHUYL]L HIÀFLHQWL che corrispondano alle aspettative dei clienti. 2JQL DOEHUJR DO GL Oj GHOOD FODVVLÀFD]LR-

RICONOSCIMENTI chio, che nasce non come requisito obbligatorio, ma come sistema premiante, pronto a riconoscere, ad accogliere e a sostenere tutte le imprese che credono nell’importanza del miglioramento continuo, che lo ritengono condizione indispensabile per rimanere sul mercato, per garantirsi la soddisfazione degli ospiti, quindi per sostenere l’industria dell’ospitalità .

ne in stelle, è in grado di adottare i parametri necessari all’ottenimento del Mar-

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COME SI OTTIENE IL MARCHIO L’iniziativa si sviluppa attraverso varie fasi: la Camera di Commercio di Verona trasmette a tutti gli alberghi a due, tre, quattro o cinque stelle una circolare che dà notizia dell’avvio dell’iniziativa e invita ad aderire alla stessa; quindi si procede alla veULÀFD GHL SDUDPHWUL TXDOLtativi dei singoli alberghi, prendendo in esame dieci parametri strutturali: 1. accessibilità e posizione; 2. facciata e look esterno; 3. parcheggio; 4. hall aree comuni; 5. reception; 6. ristorante; 7. bar; 8. camere; 9. bagni; 10. servizi al cliente. successivamente una Commissione, nominata dalla Camera di Commercio, forma la graduatoria sulla base degli accertamenti effettuati; da ultimo, in una cerimonia XIÀFLDOH JOL DOEHUJKL RWWHQgono il riconoscimento e il materiale inerente al Marchio. Lo stesso materiale e il catalogo degli alberghi assegnatari, viene poi divulgato tramite mass media e le Fiere di settore.


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PREMIO MARCO POLO

ULSDUWH O¡H[SRUW &RQVHJQDWR D LPSUHVH YHQHWH 3UHPLR 5HJLRQDOH 0DUFR 3ROR ;;,,A HGL]LRQH

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opo la contrazione delle esportazioni del -21,5% registrata nel 2009, nel primo semestre 2010 l’export veneto è cresciuto del +11%, passando da 19,7 a 21,9 miliardi di euro, con un incremento in valore assoluto di 2,2 miliardi, archiviando di fatto la fase di recessione. Presso la Camera di Commercio di Verona, Federico Tessari, presidente Unioncamere del Veneto, Vittorio Mincato, presidente Centro Estero Veneto, e Tiziano Baggio, segretario generale della Programmazione Regione Veneto, in occasione della XXII^ edizione del Premio Regionale Marco Polo, hanno presentato il rapporto Veneto Internazionale 2010, realizzato dal Centro Studi di Unioncamere del Veneto in collaborazione con le CCIAA del Veneto. La crescita delle esportazioni nel primo semestre 2010 conferma il Veneto seconda regione d’Italia per valore dell’export dietro a Lombardia (45 miliardi di euro, +10%) e davanti all’Emilia Romagna (20 miliardi, +11,7%). Cresce anche il valore delle importazioni: +19,2% pari a +2,9 miliardi, incremento in linea con quello GHOOD /RPEDUGLD H SL PDUFDWR di quello dell’Emilia Romagna (+9,4%). Le esportazioni nel primo semestre 2010 ammontano a 21,9 miliardi di euro, le LPSRUWD]LRQL VRQR SDUL D PLOLDUGL per un saldo positivo di oltre 3,5 miliardi. ÂŤIl 2010 ha mostrato i primi segnali di ripresa e le ultime previsioni di crescita del Pil per l’anno in corso in Veneto si

attestano al +1,6%. Tuttavia, il disastro dell’alluvione che ha colpito le imprese venete potrebbe provocare un calo del Pil stimato fra lo 0,5% e lo 0,7%. In pratica la crescita sarebbe dimezzata – commenta Federico Tessari, presidente Unioncamere del Veneto –. Su proposta del sottoscritto, in quanto vicepresidente nazionale, una volta ultimata la stima dei danni Unioncamere destinerà parte del fondo perequativo, che oggi consiste in 39 milioni di euro, per aiutare le imprese venete che hanno subito danni. A guidare l’export nel primo semestre L PDFFKLQDUL LQGXVWULDOL che raggiungono i 4 miliardi di euro. A seguire, per un valore di circa un miliardo di euro, mezzi di trasporto e componenWLVWLFD FDUSHQWHULD PHWDOOLFD (+1,3%) e abbigliamento che registra una GHOOH SRFKH à HVVLRQL QHO FRPSDUWR PDQLfatturiero (-6,1%). Nel primo semestre 2010 il principale mercato di riferimento per il manifatturiero si conferma la Germania (3 miliardi di euro) che assorbe LO GHL à XVVL UHJLRQDOL 6HJXRQR Francia (2,4 miliardi, 11,1%), Stati Uniti (7,3%), Spagna (5,3%), Regno Unito H $XVWULD 0D L PDJJLRUL stimoli alle esportazioni giungono dalle economie emergenti: nel primo semestre di quest’anno, l’export veneto verso i I premiati veronesi: Formentelli Barthelemy – San Pietro in Cariano (VR), a sinistra e Parco Giardino Sigurta S.r.l. – Valeggio sul Mincio (VR), a destra

BRIC è aumentato del +26,7%, attestanGRVL D TXDVL PLOLDUGL GL HXUR H L Ă XVVL verso Brasile, India e Cina sono cresciuti di oltre il 30%, mentre perde posizioni la Russia. Nel corso del 2009, sul fronte dell’interscambio commerciale dei servizi il Veneto registra il miglior saldo a livello nazionale, anche se le entrate si ULGXFRQR GHO H L GHELWL GHOO¡ Ma è nel confronto con i dati pre-crisi che si nota come la regione si stia espandendo soprattutto nell’ambito dei servizi alle imprese, mentre la componente viaggi, la piĂš importante entrata, mostra una dinamica meno favorevole. Ancora negativo il saldo della bilancia tecnologica dei pagamenti con 92,4 milioni di HXUR SL PDUFDWR ULVSHWWR DJOL PLOLRQL GHO ,Q DWWLYR OH YRFL UHODWLYH DL VHUvizi a contenuto tecnologico e i servici di ricerca e sviluppo. Gli Stati Uniti si confermano il principale partner extraUe, mentre la Svizzera è il primo Paese europeo non Ue da cui il Veneto compra servizi tecnologici.


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Nel 2009 ulteriore frenata del -40,3% degli investimenti dall’estero, anche se sul totale nazionale cresce la quota veneta che arriva al 9,9% dal 7,5%. La Germania si conferma principale Paese di origine degli IDE in entrata. Anche gli investimenti esteri in uscita registrano una GLPLQX]LRQH GHO FRQ O¡2ODQGD ancora principale Paese di destinazione. Il Veneto si conferma comunque anche nel 2009 la quarta regione per IDE in uscita a livello nazionale.

CINA

PREMIO MARCO POLO All’inizio del 2009 le imprese venete con partecipazioni all’estero sono 972, il 15,1% del totale nazionale. Ad esse corULVSRQGRQR LPSUHVH HVWHUH SDUWHFLpate (13,9% del totale nazionale), che occupano quasi 141mila dipendenti (10,4% dell’occupazione all’estero) e registrano un fatturato di quasi 24,2 miliardi di euro (5,2% del totale nazionale). Sempre all’inizio del 2009, le imprese con sede in Veneto partecipate da multinazionali HVWHUH VRQR H DVVRUERQR TXDVL PLOD

dipendenti per un fatturato complessivo di oltre 24 miliardi di euro. La giornata si è conclusa con la consegna del Premio Regionale “Marco Poloâ€?, giunto alla sua XXII^ edizione, istituito da Unioncamere del Veneto e dal Centro Estero delle Camere di Commercio, quale riconoscimento a 14 imprese venete, due per provincia, distintesi nel corso del SHU LO FRQWULEXWR IRUQLWR DOOR VYLOXSpo dell’interscambio del Veneto.

CAVALIERATO

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A

d un nostro concittadino, l’onoULĂ€FHQ]D GD SDUWH GHO 3UHVLGHQWH della Repubblica per i suoi oltre 20 anni in Asia a servizio delle nostre aziende e per la promozione della cultura italiana. ,O 'U /XLJL *ULVL q GDO LO UDSSUHsentante per la Regione Sudest Asiatico del Banco Popolare, che attraverso i tre XIĂ€FL RSHUDWLYL LQ +RQJ .RQJ 6KDQJKDL e Pechino assicura alle aziende italiane interessate ad investire in Asia servizi di DVVLVWHQ]D OHJDOH DPPLQLVWUDWLYD Ă€VFDOH e di individuazione di partners e di stipula di contratti. Inoltre, svolge ricerche di mercato e attivitĂ di promozione commerciale per le aziende interessate ad approvvigionarsi o a vendere prodotti e servizi sui mercati orientali. Il Dr. Grisi ha anche ricoperto posizioni di rilievo nella comunitĂ italiana all’estero. Negli anni ‘90 è stato uno dei fondatori della Italian Business Association di Hong Kong, successivamente trasformata dal Ministro On. Fassino in Camera di Commercio Italiana, e della quale è stato per diversi anni Vice Presidente. Nel 2000 ha creato, e successivamente organizzato per cinque anni consecutivi, per conto della Camera di Commercio, la manifestazione “Italy 200X: Quality & Lifestyleâ€?, un Festival italiano che si svolge con cadenza annuale nel mese di Giugno. L’evento, che ha incluso una se-

rie di manifestazioni di carattere economico-culturale volte a promuovere I’Italia in Estremo Oriente, negli anni si è distinto per una crescente popolaritĂ e attesa tra i locali. Al Dr. Grisi va anche riconosciuto IL DR. LUIGI GRISI RICEVE L’ONORIFICENZA DAL CONSOLE GENERALE DI SHANGAI il successo nel sollecitare e coinvolgere nelle attivitĂ del Il Club, oltre a mantenere attivo il conmese italiano di Hong Kong prestigiose tatto fra i concittadini presenti nei Paesi aziende italiane, quali Bulgari, Ferrari e dell’Estremo Oriente, ha anche lo scoMaserati, ecc. po di promuovere la promozione della Il logo di “Italy 200X: Quality & Life- cultura Italiana, e non solo veronese, in styleâ€?, oggi di proprietĂ della Camera di questa parte del mondo. L’associazione Commercio e registrato a Hong Kong, è registrata a Hong Kong ha competenza stato creato dal Dr. Grisi in collaborazio- territoriale su tutta la Regione Sudest ne con un designer locale. Asia. Il Dr. Grisi ha ricoperto per oltre dieci Nel Dicembre 2006, la Camera di Comanni la carica di Vice Presidente e Te- mercio di Verona ha riconoscuito al Dr. soriere dalla Dante Alighieri di Hong Grisi il premio FedeltĂ al Lavoro, ProKong, che grazie al suo dedicato coin- gresso Economico e Lavoro Veronese volgimento ha vissuto in quegli anni il nel Mondo, nella categoria riservata ai periodo del suo massimo successo, con lavoratori all’estero. la partecipazione di numerosissimi stu- La professionalitĂ , il costante impegno denti ai corsi di lingua italiana e di pub- e la disponibilitĂ del Dr. Grisi sono stati blico agli eventi culturali organizzati apprezzati e premiati con il conferimendall’associazione (mostre, gala dinner, WR GHOO¡LPSRUWDQWH RQRULĂ€FHQ]D GL &DYDed altri). liere al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2007 il Dr. Grisi ha costituito il Club Complimenti vivissimi al Dr. Grisi. Veronesi nel Mondo, Regione Asia/PaciRiccardo Ceni, Ă€FR GHO TXDOH q DWWXDOPHQWH 3UHVLGHQWH Presidente Ass. Veronesi nel Mondo

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PREMI ISTITUZIONALI

)HGHOWj DO ODYRUR )UD L SUHPLDWL OD YHURQHVH QHO PRQGR &DUOD )ODQJLQL

C

DUOD )ODQJLQL Ă€JOLD di immigrati veronesi, vive in Brasile da 63 anni. Vi è arrivata con i genitori Vanda e Bruno, QHO 6SRVDWD FRQ O¡LQgegnere Eggerthe Laurini, KD GXH Ă€JOL 5HQDWR H )ODli ho lasciati con la speranza di torvia, che ai genitori hanno nare, un giorno. Dal porto di San“regalatoâ€? sei nipoti: PauWRV VLDPR DQGDWL LQ SXOOPDQ Ă€QR lo,23 anni, Augusto, 20, alla stazione ferroviaria e dopo un Luca17, Bruno, 15, Giulia, giorno di viaggio siamo arrivati in 10 e Bianca di 3 anni.A noAraraquara, all’interno dello stavembre le è stato conferito IL PRESIDENTE DALLA CAMERA DI COMMERCIO DR ALESSANDRO BIANCHI CONSEGNA to di San Paolo. Mi ricordo quel L’ATTESTATO ALLA SIGNORA CARLA FLANGINI ACCOMPAGNATA DAL PRESIDENTE il premio FedeltĂ al Lavoro giorno che papĂ , quando usciva per RICCARDO CENI nel corso di una cerimonia alla Camera storiaâ€?.. lavorare come agronomo, mi ha portata di Commercio di Verona. Le Memorie di Carla Flangini comincia- per la prima volta a scuola. Era una stan“Mi sono sentita onorata nel ricevere il no cosĂŹ:â€?Alla sera seduta in una sedia im- ]D FRQ WUH Ă€OH GL EDQFKL GLYLVH LQ SULPD Premio FedeltĂĄ al Lavoroâ€?, dice Car- magino un tempo passato in Italia in una seconda e terza classe con un’unica propiccola cittĂ del nord chia- fessoressa. Che triste, non potevo parlamata Bovolone. Mi passa- re con nessuno perchè non conoscevo la no tante immagini per la lingua. In quell’epoca l’Italia era nemica testa. Vedo una bambina GHO %UDVLOH SHUFLz HUD WXWWR SL GLĂ€FLOH piutosto imbarazzata, il 3RFR D SRFR FRQ PROWR VDFULĂ€FLR H UHrombo degli aerei che nuncie, ci siamo abituati a quel modo di vanno in direzione dove vita locale. Ho amato questa terra in tal lei e il suo fratello Alber- PRGR FKH XQ JLRUQR DOOD Ă€QH GHO &RUVR to stanno giocando e la Normale, fui inaricata dalla mia profesmamma che la chiama che VRUHVVD GL HGXFD]LRQH Ă€VLFD GL SRWDUH OD LA GIUNTA CAMERALE AL COMPLETO corra dentro casa. Vedo bandiera nazionale brasiliana in una ceriancora quella bambina PRQLD XIĂ€FLDOH /¡HPR]LRQH q VWDWD FRVL la Flangini, “dopo 30 anni di impegno mentre gioca nei campi con suo fratello grande che mi sono tenuta le lacrime. come professoressa e anche coordinatri- un po’ lontano da casa e un’altra volta la Non dimenticherĂł mai i valori che miei ce educativa. Ho percorso una vita de- mamma li chiama perche i soldati nemi- genitori ci hanno insegnato:famiglia, laGLFDQGROD DL JLRYDQL GDL SLFFROLQL Ă€QR ci potevano raggiungerli. Che senszione voro e religioneâ€?. ai grandini, pronti per l’universitĂ .Inse- ,che paura, una immagine ingnavo francese e portoghese con molto descrivibile di quella notte, amore e dedicazione. Dal 2000 sono in del mattino in cui mio papĂ pensione. Mi occupo come volontaria è venuto da me piangendo e a favore degli anziani bisognosi del Ri- dicendomi: “ ciao bambina, covero â€?Vivenzia Felizâ€? con altre nove YDGR LQ %UDVLOH OD JXHUUD q Ă€amiche. Oltre questo sono l’attuale presi- nita, vedrò se ce la faccio, poi, dente del circolo San Zeno di San Paolo, venite voiâ€?.Mio padre l’anno associazione veronese fondata dal mio SULPD O¡ DJRVWR GHO ¡ q DQSDSj %UXQR )ODQJLQL DQQL ID &HUFR GL dato in Brasile e l’anno dopo, entrare in contatto con nostra cara cittĂ QHO ¡ DQFKH QRL VLDPR VFHVL madre Verona e mantenere i rapporti con da una nave, la Paolo Tocai nostri concitadini veronesi sparsi per nelli, dopo una triste giornata il mondo.Mi piace scrivere ed ho scelto a Genova dove siamo rimasti una forma particolare per raccontare la con i miei nonni e i miei zii.LĂ CARLA FLANGINI, PRESIDENTE DEL CIRCOLO DI SAN PAOLO

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DUWH e cultura U.S.A.

LISA BORGIANI E MASSIMO NIDINI

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ono i cantori della cittĂ futuribile, i visionari delle cittĂ (si spera) piĂš a misura di persona di un futuro prossimo. Il loro messaggio sta girando il mondo attraverso mostre d’arte personali e collettive e sono giĂ stati contattati per partecipare al GalĂ Italia che si terrĂ a febbraio a New York, l’appuntamento internazionale per presentare le eccellenze italiane, dai vini, alla gastronomia, alla moda all’arte. Lisa Borgiani, 31 anni, fotografa, e Massimo Nidini, 66 anni, pittore, entrambi veronesi, con studio a Sant’Anastasia, sono due artisti contemporanei italiani che fondoQR SLWWXUD H IRWRJUDĂ€D SHU FUHDUH OH ORUR opere fotopittoriche. Le loro opere sono VWDWH HVSRVWH LQ QXPHURVH Ă€HUH G¡DUWH LQternazionali ed esposizioni: New York, Art Expo, London Art Fair, Singapore Art Fair, Art Innsbruck! Fiera, Fiera Index Dubai, The Affordable Art Fair di Londra. Ad ottobre 2010 presenteranno il loro nuovo progetto ÂŤDreaming Cristals on DuisburgÂť ad Essen, capitale europea della cultura 2010. L’invito al Gala Italia porta anch’esso XQD Ă€UPD ŠYHURQHVHÂŞ TXHOOD GL /XFLR Caputo, un funzionario trapiantato nella Grande Mela da moltissimi anni, presidente del locale circolo dell’associazione Veronesi nel Mondo. Il dottor Caputo è presidente dell’Italian wine and food InstituteÂť di New York, ed è, tra l’altro, sopravvissuto al crollo delle Torri Gemelle nel 2001. Ăˆ anche fondatore e presidente del Gei (Gruppo Esponenti Italiani) che raggruppa gli enti e le principali aziende italiane negli Stati Uniti. ÂŤHo conosciuto il dottor Caputo nelle scorse settimane a New York dove mi

trovavo per partecipare a una mostra collettivaÂť, racconta Lisa Borgiani. ÂŤCosĂŹ mi ha inviato insieme a Massimo Nidini a partecipare al GalĂ Italia che sarĂ organizz! ato al marriott Hotel dove ci sarĂ anche uno spazio dedicato alle nostre opere di fotopittura. Presenteremo una quindicina di realizzazioni sul tema delle fusioni delle cittĂ in movimento, una visione futuristica delle cittĂ Âť. La mostra a New York ha il patrocinio dell’Istituto italiano di cultura. La coppia artistica è appena tornata da Londra dove ha esposto le sue ÂŤDynamic CitiesÂť all’Istituto italiano di cultura, mostra sponsorizzata dal Banco Popolare, sede di Londra, e con il patrocinio del Comune. A settembre esporranno al Parlamento europeo di Bruxelles, sempre con il patrocinio del Comune e dell’Istituto italiano di cultura a Bruxelles. Attualmente loro opere sono esposte a Colonia, in Germania. ÂŤStiamo anche collaborando con due universitĂ statunitensi, di New York e della GeorgiaÂť, aggiunge Massimo Nidini, ŠSRLFKq VVWDQQR UHDOL]]DQGR GHL Ă€OPDWL

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in animazione tridimensionale sui nostri quadri. Con la fotopittura cerchiamo di veicolare il tema della cittĂ d! el futuro come luogo che conserva le sue memorie storiche ma che sa anche innovare la sua struttura tenendo conto della societĂ che cambiaÂť. Dal 13 al 17 settembre nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo di Bruxelles i due artisti hanno esposto le loro opere nella mostra itinerante Dynamic Cities – Fotopitture di Lisa Borgiani e Massimo Nidini – esposizione patrocinata dal Comune di Verona, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e la galleria d’arte Bont art di Colonia. Al vernissage è stata abbinata una degustazione di vini veronesi. Il percorso dei due artisti nasce da sovrapposizioni di cittĂ in movimento, sfuocate fusioni di architetture antiche e moderne, cittĂ che si fondono alla ricerca della loro nuova identitĂ . La velocitĂ delle fotopitture è il simbolo della forza del progresso, di un equilibrio DUPRQLFR YHORFH FKH JXDUGD FRQ Ă€GXFLD LO IXWXUR Ă‹ XQD VĂ€GD FRQWUR OD VWDWLFLWj una trasformazione, l’interpretazione di verticalitĂ come elevazione architettonica e concettuale.Anche Georges Perec nel suo libro “Specie di spaziâ€? si chiedeva che cosa fosse la cittĂ : â€œâ€ŚĂ¨ lo spazio che ci circonda, costituito da pieni e da YXRWL HGLĂ€FL JLDUGLQL VWUDGH FRUULGRL della metropolitana. La cittĂ non è però uno spazio, un singolo spazio, ma un insieme, un agglomerato di piccoli spazi, moltissimi piccoli spazi. Lo spazio è un dubbio: devo continuamente individuarlo, designarlo. Non è mai mio, mi viene dato, devo conquistarlo


DUWLVWL veronesi U.S.A.

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l presidente dell’Italian Wine & Food Istitute e del Gruppo Esponenti Italiani (Gei), Cavaliere di Gran Croce dottor Lucio Caputo, referente a New York per l’associazione Veronesi nel Mondo, è stato eletto presidente dell’ American Society of the Italian Legions of Merit (Aslim), l’organizzazione che raccoglie tutti coloro che hanno ricevuto decorazioni dallo stato italiano. Il dottor Caputo succede al giudice della Corte Suprema dello Stato di New York, Cavaliere di Gran Croce Dominic Massaro che ha presieduto la prestigiosa organizzazione negli ultimi sei anni. La proclamazione del nuovo presidente è avvenuta nel corso della 45ma edizione del Gala Annuale della societĂ nei saloni dell’Union League Club di Manhattan alla presenza di circa 400 membri della societĂ , autoritĂ , personalitĂ e giornalisti. Fra gli ospiti l’ambasciatore italiano a Washin! gton, Giulio Terzi di Sant’Agata, il presidente dell’Istituto Commercio Estero, Ambasciatore Umberto Vattani, Mario Andretti, l’archivescovo Francis A. Chullikat, Osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, gli ambasciatori di alcuni Paesi europei, il console generale a New York, ministro Francesco Talò, il presidente della National Italian American Foundation

(Niaf) Joseph Del Raso, l’ambasciatore Daniele Bodini, il presidente dell’Order of Sons of Italy Joseph Di Trapani, il presidente della Italy America Chamber RI &RPPHUFH &ODXGLR %R]R LO Ă€QDQ]LHre Joseph Perella, l’onorevole Frank J. Guarini, il giudice della Corte Suprema Eugene Nardelli, il Capo di Gabinetto del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio Perella, il presidente del comitato italo-americano sull’educazione Berardo Paradiso, l’Italian Trade Commissioner Aniello Musella, l’Italian Travel Commissioner Riccardo Strano, il dirigente dell’Istituto Italiano di Cultura Riccard! o Viale. L’American Society of the Italian Legions of Merit! , che ha oltre 50 anni di vita, è stata fondata dopo la seconda guerra mondiale per rafforzare i rapporti di American Society of the Italian

Legions of Merit nell’amicizia fra Italia e Stati Uniti. La società , a carattere nazionale, ha oltre 700 soci che per i loro particolari meriti sono stati decorati dal presidente della Repubblica Italiana. Le decorazioni sono state conferite in uno dei cinque ordini RQRULÀFL /D VRFLHWj IUD OH VXH WDQWH DWWLYLWj KD DQFKH TXHOOD GL HODUJLUH DVVLVWHQ]D ÀQDQziaria ad un ampio spettro di organizzazioni culturali ed umanitarie.

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l giovane scrittore veronese Alberto Fezzi ha incontrato a New York Mril dottor Lucio Caputo, presidente del Circolo Veronesi nel Mondo della Grande Mela Nell’imponente palazzo One Grand Central Plaza, sede del Circolo, situato di

fronte alla Grand Central Station, Alberto Fezzi ha presentato il nuovo libro “Guida del mondo (per gente strana)â€? (Bonaccorso Editore anno 2010) e consegnato alcune copie al presidente Caputo, il quale nel corso dell’incontro ha anche voluto mandare il proprio saluto da oltreoceano al presidente Riccardo Ceni. La consegna del libro è risultata quanto mai azzeccata, considerata la provenienza dell’autore ed il tema del libro: trenta storie, ambientate in altrettante cittĂ del mondo, e la cui coSHUWLQD UDIĂ€JXUD SURSULR OD FLWWj GL 1HZ York ai tempi delle Torri Gemelle, simbolo

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quindi di una guida che disegna un itinerario ironico, dissacrante, cupo, grottesco, romantico e disperato delle nostre vite e del mondo in cui viviamo. Una guida per gente strana, appunto. Dopo il grande successo di “Sognando un Negroniâ€?, “Io ballo da solo (però mi guardo intorno)â€? e “Fino alle lacrimeâ€?, Alberto Fezzi diventa uno scrittore vero e cerca di dimostrare, anche tramite l’incontro con mister Caputo ed il Circolo di New York, che esiste un mondo anche al di fuori delle mura di Verona. Per ulteriori info www.albertofezzi.com


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iĂš che un libro un viaggio nella storia, partendo da un personaggio straordinario, San Zeno, vescovo moro di Verona, e dalla spettacolare basilica a lui dedicata. Mario Patuzzo, l’autore, racconta cosĂŹ una vicenda secolare dove entrano personaggi, curiositĂ , aneddoti, approfondimenti. Il suo “San Zeno gioiello di arte romanicaâ€?, HGLWULFH /D *UDĂ€FD VXSHUD DPSLDPHQte il concetto di testo di storia dell’arte e diventa una sorta di romanzo storico, dove s’incontrano gli antichi Romani e le origini delle comunitĂ cristiane e i primi vescovi veronesi, Euprepio, Dimidriano, Simplicio, Procolo, Saturnino, Lucilio, Cricino e Zenone (o Zeno). Di quest’ultimo la storia diventa particolareggiata e si allarga alla cultura dell’epoca, alle sue tensioni, le sue paure, come il diavolo, ULPDVWH Ă€QR DL JLRUQL QRVWUL DOOH YLFHQGH dell’impero romano con i suoi travagli e

ITALIA

le conquiste. Il libro è stato recentemente presentato in Sala Farinati della Biblioteca Civica dal direttore Agostino Contò, dall’architetto Flavio Pachera che sta seguendo i restauri della basilica di San Zeno e dall’autore che KD Ă€UPDWR DOWUH RSHUH storiche come “Verona romana medievale e scaligeraâ€?, sempre per O¡HGLWULFH /D *UDĂ€FD Mina Pimazzoni, al termine, ha letto la celebre poesia di Berto Barbarani “San Zen che rideâ€?. E proprio al riso di San Zeno è dedicato un capitolo del libro di Patuzzo che analizza un quasi dimenticato aspetto della religio-

sitĂ , il “risus pascalisâ€?, il riso di Pasqua, quell’antica abitudine dei predicatori di raccontare ai fedeli, per attirarne meglio l’attenzione dopo l’austeritĂ del periodo quaresimale, storielle talvolta non del tutto ortodosse nel giorno di Pasqua. Puntuali i capitoli che trattano della parte strettamente artistico-architettonica della basilica, come quello dedicato alla torre abbaziale del monastero di San Zeno o quello che si sofferma su particolari come il pontile e l’iconostasi zenoniana e il complesso scultoreo sulla balustrata. In questo affresco su San Zeno, il santo e la sua chiesa, scorre la storia di Verona e dell’Italia antica.

VERONA

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accontare la storia di Barbarani non è solo far conoscere un uomo dal grande talento letterario; è anche far conoscere la storia di Verona in un momento cruciale di passaggio dalla romantica epoca dell’Ottocento a quella moderna del Novecento. Un momento perciò ricco di avvenimenti, produzione artistica, di scoperte e riscoperte, di ricerche culturali e VFLHQWLĂ€FKH Lo spettatore vede animarsi via via l’Arena, che proprio ai primi del 1900 diede il via alle rappresentazioni liriche, il teatro Ristori, che ospitava le piĂš stravaganti riviste satiriche, le testate degli in-

numerevoli giornali che stimolavano il dibattito cittadino. Arricchiscono il video alcuni dei piÚ bei quadri di Angelo dall’Oca Bianca, amico di Berto, che rendono l’atmosfera di al-

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cune poesie e stati d’animo di Barbarani. /D Ă€FWLRQ q VWDWD JLUDWD QHL OXRJKL LQ FXL il poeta ha vissuto, amato, scritto, e, soprattutto, trovato ispirazione per le sue poesie: il centro storico di Verona con le sue osterie, il Lungadige, il quartiere di San Giovanni in valle, il rione di San Zeno, la Valpantena, il colle di San Leonardo, Avesa, la Val d’Adige, il lago di Garda e il monte Baldo. Il documentario cerca cosĂŹ di raccontare la Verona di quel tempo, la sua febbre, la sua “tenerezza frementeâ€?, il suo “morbinâ€?, attraverso lo sguardo insieme malinconico e acceso di un artista dalla sensibilitĂ straordinaria.


VWRULH venete e veronesi ITALIA

DA VERONA AL VENETO

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opo sette edizioni in italiano e due in inglese dedicate ai Protagonisti di Verona, la collana Excellence Book sbarca in Veneto. Il volume, che si fregia del patrocinio della Regione Veneto, apre con la prefazione del Governatore Zaia e dell’Assessore al Turismo Finozzi, a cui fanno seguito le storie dei protagonisti 2010, ciascuna in due lingue. Tra le autoritĂ presenti, il presidente della commissione regionale all’Agricoltura Davide Bendinelli, il vice sindaco di Verona, Vito Giacino e il presidente di Confapi Veneto Alberto Tosi, tutti e tre protagonisti della collana Excellence Book. /D SUHVHQWD]LRQH XIĂ€FLDOH VL q VYROWD sabato 11 dicembre a partire dalle ore 10.30 nella prestigiosa cornice di Villa Arvedi, vera e propria perla della Valpantena, a Verona. Come di consueto hanno presenziato i vari protagonisti che hanno avuto modo modo di conoscersi tra un intervento musicale e una degustazione di prodotti tipici, rigorosamente dei protagonisti della collana. ,O ULQIUHVFR Ă€QDOH KD YLVWR SURWDJRQLVWL L cioccolatini della Cioccolateria di Verona, i tortellini della Avesani, i formaggi Lattebusche, il prosecco Gregoletto, l’olio Arvedi e un fantastico risotto preparato personalmente da Gabriele Ferron. L’evento è stato presentato dai giornalisti Gigi Vesentini e Alessandra Rutili.

Typical products Accademia del Tartufo del Delta Polesano, Dimer Manzolli Azienda agricola Brenner, asparago di Lusia, Oscar Brenner Azienda Vinicola Gregoletto, prosecco Pramaor di Miane, famiglia Gregoletto Lattebusche, industria casearia bellunese, Antonio Bortoli Salvagno, Frantoio di Verona, Giovanni Salvagno SocietĂ Agricola Vignalta, ArquĂ Petrarca, Graziano Cardin e Lucio Gomiero Zenato, cantina di S. Benedetto di Lugana

Cultural Associations Associazione 11 Settembre, Vicenza, Mario Giulianati Opera Ca’ Edimar, Padova, Mario Dupuis Circolo Cultura e Stampa di Belluno, Luigino Boito Consorzio Europeo Ricostruzione Storica, Venezia, Massimo Andreoli Gruppo Archeologico di Villadose, Enrico Maragno 2IÀFLQD &RQWHPSRUDQHD 9HURQD 5REHUto Bianconi

Ecco i nomi dei 31 protagonisti raccontati nel volume, sudduvusi per capitoli:

Made in Nordest Certottica, Belluno, Floriano Prà Gruppo Euromobil, Treviso, Gaspare Lucchetta Gruppo Fedon, Belluno, Callisto Fedon Santo Passaia, Verona, Per Angelo Passaia Rossi & Arcandi, Vicenza, Stefano Rossi 9HURQDÀHUH *LRYDQQL 0DQWRYDQL Hospitality Abano Ritz thermae & wellenss hotel, Ida Poletto B&B Magioca, Verona, Marisa Merighi Ristorante Al Borgo, Belluno, Giuliano Viel Trattoria Il Pergolino, Vicenza, Giovanni Cariolato Villa Arvedi, Verona, Paolo Arvedi Interesting people Antonella Barina, giornalista Ansa di Venezia Ettore Bonalberti, Accademia cucina di Venezia e Mestre Christian Mometti, chef medaglia d’oro Carlo Sala, critico e curatore d’arte di Conegliano.

Territories La cittĂ di Caorle, Marco Sarto La cittĂ di Garda, Davide Bendinelli Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Adriano Buoso

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FUNIVIE MALCESINE-MONTE BALDO

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on solo natura e panorami di grande suggestione. Il monte Baldo è anche tecnica e fantasia, splendide voci, musica famosa in tutto il mondo, classica e gioiosa, scienza e spettacolo. E’ la sintesi di quelle che sono le principali caratteristiche del gruppo montuoso che si affaccia sul lago di Garda con i suoi dolci pendii o le pareti a picco, apprezzate anche quest’anno da migliaia di visitatori che sono saliti in vetta utilizzando la funivia che parte da Malcesine e che nel secondo tratto offre la grande opportunitĂ di viaggiare su una cabina che ruota completamente su se stessa, oppure sul versante opposto la seggiovia di Pra’ Alpesina rinnovata di recente. La tecnica e la fantasia sono state esaltate nell’ormai tradizionale Festa dell’aria che vede gli aquiloni assoluti protagonisti di una giornata capace di attirare l’entusiasmo di grandi e piccoli, tutti con il naso all’insĂš ad ammirare le spettacolari evoluzioni di tanti capolavori di ingegneria “disegnatiâ€? dalla creativitĂ dei loro costruttori. Enormi aquiloni fatti a piovra, a pesce, a maggiordomo, a folletto, a Topolino hanno regalato momenti dio alta spettacolarita grazie anche a un costante vento teso che ha propiziato le

no è stata regalata dal coro della Fondazione Arena di Verona che, grazie all’impegno della Funivia Malcesine-Monte Baldo, si è esibito per un’ora in localitĂ Pozza della Stella, un vero e proprio DQĂ€WHDWUR QDWXLUDOH D XQD GHFLQD di minuti a piedi dalla stazione a monte della funivia. In questo incantevole scenario e in una giornata di pieno sole gli oltre cento coristi dell’Arena hanno dato il meglio di loro stessi interpretando una serie di romanze d’opera tra le piĂš conosciute al mondo. Uno spettacolo nello VSHWWDFROR O¡KDQQR GHĂ€QLWR PROWL condizioni ideali per far gustare l’ebbrez- degli oltre tremila spettatori accorsi sul za del volo. Baldo per non perdere un concerto che Alla giornata, organizzata sotto l’aspet- è ormai entrato nel “cartelloneâ€? dell’eto tecnico da Bruno Pegorini, fondatore state veronese. Un’esperienza ricca di dell’Anemos kite team Verona e apprez- VLJQLĂ€FDWR DQFKH SHU LO PDHVWUR GHO FRUR zato protagonista dei Mondiali di aquilo- Giovanni Andreoli, soddisfatto “non ni disputati lo scorso annoa weifang in solo per l’impegno e l’interpretazione Cina, hanno partecipato i gruppi Alincie- dei miei cantanti, ma anche per la senlo di Verona, Fly team di Custoza (Vero- sibilitĂ del pubblico che ha dimostrato na), Liberi di volare di Mogliano Veneto davvero di intendersene di musica e che (Treviso), team Valentino di Osio Sotto non ha mancato di sottolineare con spon(Bergamo) e Aquilonisti Vulandra di Fer- WDQHL DSSODXVL L PRPHQWL SL VLJQLĂ€FDWLYL rara dove ogni anno viene proposto un dell’esibizione. Per noi una grande opraduno al quale partecipano centinaia di portunitĂ di portare la musica fuori dai appassionati. Per tutto un giorno il cielo teatri tradizionali e davvero in mezzo del Baldo si è colorato di mille tonalitĂ e alla gente: sono piĂš che convinto, infat´WUHQLÂľ GL DTXLORQL OXQJKL Ă€QR D WUHFHQWR ti, che giornate cosĂŹ siano davvero molto metri sono stati ammirati per ore mentre importanti anche per avvicinare alla culdecine di bambini hanno potuto costruire tura musicale il semplice escursionista.â€? il loro piccolo aqui- Una promozione della cultura a tutto lone e farlo volare campo “che va nel segnoâ€?, sottolinea grazie al laboratorio il presidente della Funivia Malcesineallestito proprio con Monte Baldo, Giuseppe Venturini “prolo scopo di avvici- SULR GHOOD QRVWUD Ă€ORVRĂ€D D]LHQGDOH FKH nare i piĂš piccoli a va oltre all’aspetto legato solamente al questo fantastico trasporto dei passeggeri, ma vuole valomondo, capace di su- rizzare l’intera zona baldense e, di consescitare sempre nuove guenza del lago di Garda, nelle sue varie emozoni. caratteritiche: da quelle naturalistiche e Come sempre nuova ambientale, a quelle sportive, enogastroè stata l’emozione nomiche e culturali: e in questo senso il che anche quest’an- bel canto proposto dal coro dell’Arena è

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FUNIVIE MALCESINE-MONTE BALDO

LO QRVWUR Ă€RUH DOO¡RFFKLHOORÂľ 8Q Ă€RUH FKH q GHVWLQDWR D UHVWDUH sempre vivo grazie anche all’altro appuntamento musicale di grande rilievo che caratterizza il monte Baldo: il concerto jazz della banda ritmo sinfonica CittĂ di Verona, diretta dal maestro Marco Pasetto, che sul piazzale antistante la stazione di arrivo della Funivia Malcesine-Monte Baldo ha proposto “Best of big bandsâ€? (Il meglio delle grandi bande). “Un repertorio che può soddisfare le esigenze di qualsiasi palatoâ€?, spiega Pasetto “capace di avvicinare alla nostra musica il turista occasionale e nello stesso di entusiasmare gli appassionati del jazzâ€?. Per Pasetto e i suoi “ragazziâ€? il concerto sul Monte Baldo rappresenta un appuntamento ormai tradizionale e atteso che non ha nulla da invidiare alla piĂš famosa stagione Suoni delle Dolomiti e “complice l’aria frizzante, un panorama che non ha eguali e un pubblico sempre piĂš attento e interessato a seguire il nostro concerto, il Baldo è ormai un “teatroâ€? consolidato

anche per la musica dove torniamo a suonare sempre molto volentieriâ€?. Sul Baldo la stagione estiva si è conclusa con “Pippi calzelungheâ€? portata in scena dalla Fondazione Aida di Verona per la gioia di decine e decine di bambini. Lo spettacolo narra la vicenda di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi, e dei suoi amici attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. La storia di Pippi si snoda dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle, con una scimmietta dallo strano nome il Signor Nilsson e con

un cavallo sistemato nella veranda, alle sue avventure con Annika e Tommy, i suoi vicini di casa, e compagni di giochi LQ XQD VFHQRJUDĂ€D FRORUDWLVVLma e divertente. In modo tale da avere un quadro esaustivo e divertente di uno dei personaggi oramai piĂš celebri nel mondo intero proprio per la sua simpatia e capacitĂ di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po’ rude con la stessa libertĂ dei maschi. Uno spettacolo che ha anche voluto ricordare il centenario della nascita della maggiore scrittrice svedese di letteratura per ragazzi, Astrid Lindgreen, e allestito nell’auditorium a monte della Funivia Malcesine-Monte baldo quest’anno arricchito da uno schermo a giorno sul quale si possono proiettare immagini in piena luce senza compromettere il panorama del lago di Garda che si può ammirare dalle grandi vetrate della capiente sala.

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l monte Baldo ha visto quest’anno il debutto del “Trail della speranzaâ€?, marcia non competitiva con partenza dall’Orto botanico di Novezzina, in comune di Ferrara di Monte Baldo, e arrivo alla stazione a monte della funivia che collega Malcesine al Monte Baldo. Il “Trail della speranzaâ€? è stato presenWDWR XIĂ€FLDOPHQWH QHOOD VHGH GHOOD &XULD diocesana di Verona. Don Flavio Bertoldi, responsabile della sezione pastorale turismo, tempo libero, sport e pellegrinaggi, ha illustrato la manifestazione nei suoi contenuti generali sottolineandone VRSUDWWXWWR LO VLJQLĂ€FDWR PRUDOH QRQ VROR un sentiero sportivo, ma un vero e proprio cammino di vita, un percorso di accrescimento personale in cui fatica e impegno contribuiscono al raggiungimento di elevati obiettivi. La parte tecnica della manifestazione podistica è stata evidenziata da Giovanni Pressi, presidente del gruppo sportivo dilettantistico Valdalpone De Megni che ha tra l’altro messo in

risalto le bellezze naturali attraverso le quali si snoda il sentiero e il segretario dello stesso gruppo podistico organizzatore della non competitiva, Gianluigi Pasetto, ha ricordato che mai avrebbe pensato, oltre trent’anni fa quando è nata la Montefortiana (la marcia che ogni anno LQ JHQQDLR DWWLUD QRQ PHQR GL PLOD SRdisti nella veronese Val d’Alpone), di riuscire a proporre una marcia con arrivo in quota. Un segno, è stato ribadito piĂš volte durante la presentazione, della forza e serietĂ organizzativa del gruppo podistico il cui valore è stato sottolineato anche da Claudio Sterza, responsabile del Centro turistico giovanile, profondamente convinto della valenza anche storica e turistica, oltre che paesaggistica, dell’itinerario.Un percorso nella natura, ha precisato Giuseppe Venturini, presidente

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della Funivia Malcesine-Monte Baldo, destinato ad entusiasmare non soltanto gli sportivi, ma anche gli escursionisti e, in generale, quanti frequentano un’area dalle mille attrattive. Concetti, quelli sottolineati nel corso della presentazione del Trail, che sono stati ribaditi conm entusiasmo dagli oltre 200 partecipanti alla marcia che hanno potuto godere di una giornata dalle condizioni meteo particolarmente favorevoli alla corsa e alla camminata in quota.


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FUNIVIE MALCESINE-MONTE BALDO

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Il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, ha tenuto a batWHVLPR OD SUHVHQWD]LRQH XIĂ€FLDOH nell’auditorium della stazione d’arrivo della Funivia Malcesine-Monte Baldo, del libro “Flora illustrata del Monte Baldoâ€? (edizioni Osiride) degli studiosi Filippo Prosser, Alessio Bertolli e Francesco Testi, frutto della collaborazione tra Cassa rurale di Brentonico e Museo civico di Rovereto. “Un’opera che arricchisce il patrimonio di un’area conosciuta in tutto il mondo per il suo interesse na-

turalistico e botanicoâ€?, ha sottolineato il presidente della Funivia, Giuseppe Venturini. “Un canto all’intelligenza dell’uomoâ€?, ha precisato monsignor Zenti, che ha lodato le qualitĂ di “un’opera che esalta ciò che Dio ha creatoâ€?. ,O YROXPH KD SHU RJJHWWR OD Ă RUD GHO Monte Baldo, una catena montuosa prealpina prevalentemente carbonatica di circa 390 chilometri quadrati di superĂ€FLH VLWXDWD D FDYDOOR WUD OH SURYLQFH GL Verona e di Trento. L’escursione altitudinale si estende dai 65 m del Lago di *DUGD DL PHWUL GL &LPD 9DOGULWWD $ ciò corrisponde una variabilitĂ ambientale assai marcata, che spazia dalla fascia submediterranea, dominata dal leccio e dalla coltura dell’olivo, alle zone di vetta, con paesaggi propri della fascia alpina. La particolare posizione geograĂ€FD KD LQROWUH SHUPHVVR DO 0RQWH %DOGR

di non essere mai del tutto sommerso durante le glaciazioni pleistoceniche, rendendolo quindi zona di rifugio e di differenziazione di specie endemiche. Sono considerate tutte le SLDQWH YDVFRODUL IHOFL H DIĂ€QL FRQLIHUH H SLDQWH FRQ Ă€RUL legnose ed erbacee) crescenti spontaneamente, naturalizzate o casuali (quindi non intenzionalmente coltivate) sul Monte Baldo. Nel volume sono disposte in ordine sistematico, ovvero partendodalle piĂš arcaiche (le felci) alle piĂš evolute (le orchidee). Alle peculiari caratteristiche ambientali corrisponde una ULFFKH]]D Ă RULVWLFD LQXVXDOH FKH IX ULFRQRVFLXWD DOPHQR Ă€Q GDO XVI secolo e che ha conferito al Monte Baldo un solida fama che YD EHQ ROWUH L FRQĂ€QL QD]LRQDOL Francesco Calzolari nel 1566 ha pubblicato nel “Viaggio di Monte Baldoâ€? alcune centinaia di specie con l’indicazione precisa della localitĂ di crescita. Si tratta di uno dei primi lavori al mondo concepiti con questo approccio moderno. Da quei tempi sono stati innumerevoli i culWRUL GHOOD Ă RULVWLFD FKH VL VRQR UHFDWL VXO 0RQWH %DOGR SHU VWXGLDUH OD VXD Ă RUD QHO volume sono citate oltre 600 persone che si sono occupate in modo piĂš o meno apSURIRQGLWR GHOOD Ă RUD GHO 0RQWH %DOGR La sezione botanica del Museo Civico di Rovereto da oltre 20 anni raccoglie GDWL Ă RULVWLFL GDO %DOGR ,O territorio è stato percorso in modo dettagliato, senza trascurare le zone piĂš selvagge. In questo modo sono stati raccolti 141.000 dati. Altri 34.000 derivano dalla consultazione di oltre 600 pubblicazioni e, in parte minore, da campioni

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d’erbario. Il tutto è stato inserito in un database georeferenziato che ha permesso un’accurata valutazione critica e soprattutto la creazione delle mappe distributive. Il volume (1240 pagine) è aperto da una parte generale in cui viene esposta la VWRULD GHOO¡HVSORUD]LRQH Ă RULVWLFD GHO 0 Baldo, la metodologia della ricerca ed i risultati di alcune elaborazioni dei dati rilevati. Segue quindi la parte speciale illustrata, in cui vengono presentate le 1952 specie (o sottospecie) spontanee o naturalizzate la cui presenza sul M. Baldo è considerata sicura. Per ciascuna enWLWj VRQR IRUQLWL XQD IRWRJUDĂ€D XQ WHVWR descrittivo e una mappa di distribuzione a punti, oltre a ulteriori elementi conoscitivi (primo segnalatore per il M. Baldo, livello di minaccia per le province di Trento e di Verona, escursione altitudinaOH HFF /D SDUWH LFRQRJUDĂ€FD q DUULFFKLta da 26 tavole a colori e 40 disegni al tratto. In appendice sono commentate alWUH HQWLWj FDVXDOL HG XOWHULRUL WD[D VHJQDODWL LQ SDVVDWR SHU HUURUH ,QĂ€QH LO volume è completato dall’elenco delle localitĂ e date di scatto di ciascuna fotoJUDĂ€D GD XQD ELEOLRJUDĂ€D GL ROWUH voci e da un indice analitico di 5390 voci, comprensivo dei principali sinonimi e dei nomi comuni.


HQWL e istituzioni ITALIA

REGIONE VENETO

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Quest’anno il Comune di Motta di Livenza (Treviso) ha accolto migliaia di emigrati ed ex emigranti che hanno dato vita alla terza edizione della “Giornata Veneti nel Mondoâ€?, voluta GDOOD 5HJLRQH FRQ XQD VSHFLĂ€FD OHJJH per creare un grande momento di aggregazione e d’incontro nella terra d’origiQH 8Q¡RFFDVLRQH GL JUDQGH VLJQLĂ€FDWR quello che ha unito la Giornata dei Veneti nel Mondo e le celebrazioni per il 500° anniversario dell’apparizione della Beata Vergine Maria al pio Giovanni Cigana a Motta di Livenza. /¡HYHQWR VL q DSHUWR VDEDWR DJRVWR scorso, con l’inaugurazione della mostra IRWRJUDĂ€FD VXOO¡HPLJUD]LRQH WUHYLJLDQD H veneta nel mondo presso la Fondazione Giacomini; è seguita poi in piazza Luzzatti la rappresentazione teatrale “Merica‌Merica‌Mericaâ€?, a cura dell’AsVRFLD]LRQH %XFD GHO 'LDYROR LO FXL Ă€OR conduttore è dato da una zattera che vaga per gli oceani con uno strano personaggio impegnato a raccontare storie di emigrazione.

Domenica 29 agosto la Giornata è iniziata con una Messa presso la Basilica della Madonna dei Miracoli; sono seguiti gli interventi delle autoritĂ e il pranzo conviviale. Non sono mancati balli popolari con il gruppo Pastoria del Borgofuro; e canti popolari con il Gruppo Folcloristico Trevigiano con VĂ€ODWD LQ FRVWXPH GD IHVWD RWWRcententesco; e terminato con la VĂ€ODWD GHOOH DXWRULWj H GHOOH EDQGLHUH Ă€QR DO 0RQXPHQWR GHOO¡(PLJUDQWH in piazza San Rocco il tutto accompagnato dalla Fanfara dei Bersaglieri del Piave di San DonĂ . “Oggi come le precedenti edizioni di Belluno ed Asiago – ha sottolineato l’assessore regionale ai Flussi Migratori Daniele Stival – si è avuto grande successo di partecipazione, a dimostrazione di quanto forte e reciproca sia la voglia di conoscerci, avere contatti, allacciare collaborazioni, tra la Regione ed i nostri emigrati nel mondo. Da piĂš di 100 anni

essi sono i nostri migliori ambasciatori nei Paesi dove sono andati a vivere portando la nostra cultura, la nostra storia, la nostra identitĂ , la voglia di fare, l’onestĂ , l’abnegazione che da sempre caratterizzano le genti veneteâ€?. L’assessore ha concluso dicendo: “¡¡¡rafforzeremo questi legami e guarderemo con un occhio di riguardo al mondo giovanile, che chiede, ed avrĂ , maggiori occasioni di scambio in chiave economica e di formazione professionale e tecnicaâ€?. Azar Tavassoli

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ello scorso mese di luglio si è concluso a Bruxelles il “V Meeting dei Giovani Veneti nel Mondoâ€?. Anche questa volta un incontro faccia a faccia del Comitato dei Giovani Veneti all’Estero e del Coordinamento regionale, dove hanno condiviso esperienze e hanno progettato nuovi idee per il futuro delle associazioni dell’emigrazione veneta. Questi giovani, riunitisi presso la sede della Regione Veneto di Bruxelles, hanno proposto i seguenti progetti: uno stage formativo in Canada all’interno di diverse aziende gestite da oriundi YHQHWL XQ FRUVR LWDOLDQR FRQ FHUWLĂ€FD]LRQH Ă€QDOH SUHVVR OD VFXROD 'DQWH $OLJKLHUL in Veneto per dieci ragazzi provenienti dall’estero; un viaggio di scambio culturale per dieci ragazzi veneti in Brasile per diffondere la conoscenza dell’identi-

tĂ Veneta in realtĂ differenti dalle loro. Si è inoltre deciso di partecipare al bando indetto dal ministero della GioventĂš “Giovani nel Mondoâ€?, mentre il presidente dell’Associazione “Veneti nel Mondo onlusâ€? ha illustrato il social network “GloEDOYHQÂľ ,QĂ€QH L FRRUGLQDWRUL 0DUco Di Lello per il Coordinamento dei giovani veneti e Alvirio Tonet, per il Comitato Giovani Veneti nel Mondo, hanno relazionato all’assessore l’attivitĂ svolta durante l’intero Meeting. L’assessore regionale ai Flussi Migratori Daniele Stival si è dimostrato molto soddisfatto del lavoro svolto e dall’organizzazione dello stesso Meeting. Oltre agli impegni ci sono stati momenti di svago e di interesse culturale-storico come le visite al Parlamento Europeo,

al console di Charleroi e alla miniera di Marcinelle a Le Bois Du Cazier. Questa YLVLWD WRFFDQWH D ULFRUGR GHOO¡ DJRVWR 1956, dove morirono piÚ di 100 minatori a causa di un incendio esploso negli inferi della miniera. Presente al Meeting, nella fase conclusiva, anche il coro del Comelico. Azar Tavassoli


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REGIONE VENETO

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assessore veneto ai Flussi migratori Daniele Stival ha presentato il 27 novembre scorso alle autorità rodigine la Consulta Regionale dei Veneti nel Mondo, organismo LVWLWXLWR GDOOD 5HJLRQH FRQ XQD VSHFLÀFD legge, che costituisce il momento più alto del lavoro di programmazione delle iniziative da attuare a supporto degli emigrati veneti e dei loro discendenti. Alla cerimonia, che si è svolta presso l’Accademia dei Concordi, sono intervenuti il sindaco Rovigo, Fausto Merchiori, la presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili, il presidente della Camera Commercio Lorenzo Belloni, il vicepresidente di Confapi – Apindindustria Vicenza Mariano Rigotto e il vescovo di Rovigo monsignor Lucio Soravito De Franceschi. Ha portato un saluto alla cerimonia anche il sindaco di Porto Viro Geremia Gennari che domani ospiterà la Consulta nel suo territorio. Portando ai partecipanti anche i saluti del presidente della Regione Luca Zaia, Stival ha sottolineato “l’importanza del momento di confronto che, dopo Montevideo, approda in Veneto in una fase nuova ed importante della vita istituzionale della Regione: a pochi mesi dalla nascita di una nuova amministrazione regionale che intende mettere in cantiere tante nuove idee da coordinare, GHÀQLUH HG DWWXDUHµ “Pensiamo- ha sottolineato Stival – a nuovi progetti che pongano al centro dell’attenzione i gio-

vani, le loro aspettative formative, la creazione di nuove opportunità di sviluppo economico e di lavoro attraverso contatti costanti, lo scambio d’informazioni, l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, il dialogo attraverso la rete, a cominciare dai social network come facebook e twitter. Il tutto rafforzando e valorizzando ulteriormente il ruolo delle Associazioni dei veneti nel mondo”. Alla Consulta di Rovigo partecipano tra l’altro le federazioni e i comitati dei Veneti nel Mondo di Brasile, Venezuela, Uruguay, Australia, Canada, Sudafrica e Svizzera. Molto concreta l’organizzazione dei lavori, che è stata preceduta da corsi di formazione per i consultori e per i dirigenti delle Associazioni, e da moPHQWL GL DSSURIRQGLPHQWR VSHFLÀFR VXO territorio veneto e la sua evoluzione nel tempo, l’identità come risorsa competiti-

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va, la valorizzazione del made in Veneto, la promozione della cultura, l’esperienza dei musei, l’editoria, la promozione internazionale, la gestione dei cicli progettuali. “Tutti argomenti di estrema concretezza – ha tenuto a sottolineare Stival – attraverso i quali mi auguro si possano dare ai nostri emigrati gli strumenti necessari per rafforzare il loro ruolo di ambasciatori del Veneto nel mondo e creare i presupposti per un concreto e comune lavoro nell’interesse dello sviluppo del nostro Veneto di quel grande Veneto che si realizza attraverso la presenza dei nostri emigrati in tanti Paesi del globo. Naturalmente – ha concluso Stival – gli esiti e le proposte di questa Conferenza saranno tenuti in ampia considerazione QHOOD GHÀQL]LRQH GHOOD SURJUDPPD]LRQH futura”. Azar Tavazzoli


VROLGDULHWj e sociale SAU

GUINEA BIS

COOPERATIVA MADRUGADA

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artirĂ dall’ospedale di Borgo Trento la sala operatoria destinata al nuovo reparto di chirurgia al Campus Madrugada in Guinea Bissau, il grande complesso socio-ospedaliero intitolato a monsignor Settimio Ferrazzetta. Lo ha confermato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera integrata universitaria, il dottor SanGUR &DIĂ€ LO TXDOH KD SUHFLsato che, appena completato l’iter burocratico previsto dalla regione Veneto, che ha giĂ deliberato la donazione del complesso operatorio dismesso da Borgo Trento a favore della diocesi di Bissau, si avvierĂ la complessa procedura per l’invio della struttura. ÂŤĂˆ conseguentemente a questa delibera che l’associazione, a sua volta, ha deliberato l’inizio dei lavori di costruzione del padiglione chirurgico al Campus Madrugada della diocesi di Bissau, a gennaio visitato dal vescovo Giuseppe ZentiÂť, precisa il dottor Giorgio Parise che segue l’attivitĂ dell’Associazione per la Collaborazione allo Sviluppo di Base della Guinea Bissau di Verona onlus, che ha sede a San Bernardino, ÂŤlavori che ad oggi hanno comportato giĂ XQ LQYHVWLPHQWR GL ROWUH HXUR Tutto questo è stato possibile grazie anche all’interessamento e alla sensibilitĂ del nostro consigliere, il professor Roberto Corrocher e della Regione Veneto, con particolari ringraziamenti per il direttore generale dell’Azienda sanitaria ospedaliera integrata di Verona, il GRWWRU 6DQGUR &DIĂ€ H GHO UHVSRQVDELOH dell’UnitĂ Complessa per le relazioni socio-sanitarie della Regione Veneto, il dottor Luigi Bertinato. L’intenzione della nostra associazione è portare a termine al piĂš presto la fase edilizia del

padiglione chirurgico a Bissau, per iniziare entro l’anno la fase di allestimento strumentale ed arredamento. Il presidente dell’associazione, l’avvocato Bortolo Brogliato fa presen-

te che sono giĂ stai nominati i nuovi amministratori dei reparti sanitari e quelli delle scuole. Il Campus, voluto dallo scomparso monsignor Settimio Ferrazzetta,originario di Selva di Progno, primo vescovo e primate della Guinea Bissau, morto nel 1999, rappresenta, di fatto, l’unico polo sanitario ed educativo di questa regione africana dove, a dispetto di notevoli risorse naturali, esiste una dilagante povertĂ . Gli stessi governanti locali preferiscono farsi curare nell’ospedale realizzato grazie ai contributi di moltissimi volontari, in particoalre veronesi e vicentini, anziochè ricorrere all’ospedale locale le cui strutture sono inadeguate e ben lontane da standard sanitari accettabili.

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ÂŤContiamo di inaugurare il nuovo reparto di chirurgia entro l’annoÂť, precisa l’avvocato Brogliato. ÂŤLa parte PXUDULD q TXDVL Ă€QLWD H DWWHQGLDPR come da accordi con la Regione Veneto e l’ospedale di Borgo Trento, due sale operatorie attrezzate che verranno dismesse dallo stesso ospedale. So che c’è un iter burocratico abbastanza complesso e anche il costo del trasferimento non sarĂ cosa da SRFR 0D VRQR Ă€GXFLRVR FKH riusciremo a rispettare le scadenze. Ci sono giĂ pronti dodici chirurghiÂť. L’Associazione per la Collaborazione allo Sviluppo di Base della Guinea Bissau è nata il 30 novembre 1993 per collaborare con una realtĂ del Terzo Mondo giĂ esistente e consolidata: la Cooperativa Madrugada (aurora in portoghese) di Bissau. La Cooperativa è stata fondata in Guinea Bissau nel 1991 ad opera di un gruppo di medici ed un sacerdote, in seguito alla constatazione che le strutture sociali esistenti erano inadeguate alle necessitĂ socio-sanitarie di base. Questa cooperativa nasce in loco, non è gestita da realtĂ straniere, dĂ lavoro a personale locale e si DXWRĂ€QDQ]LD L’associazione interviene solo a livello di investimenti, immobili ed attrezzature, e in termini di formazione professionale continua. Svolge inoltre un’azione di controllo riguardante solamente la gestione dei propri progetti d’investimento, la cui realizzazione è DIĂ€GDWD DOOD &RRSHUDWLYD 0DGUXJDGD


VROLGDULHWj e sociale ITALIA

SAN MARTINO BUON ALBERGO

8Q DQJHOR GL QRPH 5REHUWR ,O YRORQWDULR q VWDWR GL UHFHQWH SUHPLDWR FRQ OD PDVVLPD RQRULĂ€FHQ]D GHO VXR SDHVH

U

n aiuto concreto per i bambini della Repubblica Dominicana. E’ ciò che fa che ogni giorno da 24 anni fa Roberto Danese, volontario veronese originario di San Martino Buon Albergo trasferitosi nella repubblica del Centro America meglio conosciuta come Santo Domingo. ÂŤSpesso quel posto viene dipinto come il paradiso terrestreÂť, spiega Danese, ÂŤma questo è vero per i turisti che si fermano solo in certi luoghi. Io ci sono andato per la prima YROWD QHO SHU IDUH XQD YDFDQ]D Allora scoprii che dietro la facciata turistica c’era una realtĂ di miseria, povertĂ , malasanitĂ e malnutrizione che colpisce tanti abitantiÂť. Al rientro in Italia Roberto Danese continua a pensare a quell’esperienza traumatica. ÂŤHo fatto altri 3-4 viaggi lĂ Âť, continua, ÂŤpoi ho deciso di restare per aiutare chi stava maleÂť. CosĂŹ nel corso degli anni sono nati molti progetti per aiutare la popolazione di Sabana Grande de BoyĂ , un paese che dista 120 chilometri dalla capitale Santo Domingo. Roberto ha conosciuto BayĂ grazie a padre Francesco Buriasco con cui ha collaborato per anni. Il primo progetto è stato ÂŤPueblo nuevoÂť, un luogo che ospitava un centinaio di bambini a cui ogni giorno veniva distribuito un pasto caldo e fornita un’istruzione di base. La JHVWLRQH YLHQH DIĂ€GDWD D suor Eufemia e Danese realizza ÂŤCasa di pietraÂť, una costruzione che viene adibita ad orfanotroĂ€R ,O SURJHWWR VXFFHVVLvo viene chiamato dagli stessi abitanti ÂŤProgetto RobertoÂť: si tratta di una scuola che attualmente ospita circa 300 bambini. “Per migliorare la situazione innanzitutto bisogna migliorare l’educazioneâ€?, spiega, “ma è necessario lavorare an-

in condizioni piĂš che dignitose, una quarantina di anziani altrimenti abbandonati a loro stessi. Molti sono ciechi perchè hanno lavorato al taglio della canna da zucchero che, una volta incisa, libera una polvere dannosa per gli occhi. Nel 2003 alcuni amici di Roberto hanno fondato la onlus ÂŤAmici del Progetto RobertoÂť per supportare le sue attivitĂ in Repubblica Dominicana. L’attivitĂ di Roberto Danese si è rivelta preziosa anche in occasione del recente terremoto che ha devastato +DLWL LO 3DHVH FRQĂ€QDQWH FRQ 6DQWR Domingo. Danese ha subito allertato una catena di aiuti per la popolazione terremotata, a cui si sono uniti molti veronesi. Una prima raccolta di fondi ha fruttato oltre 40.000 euro messi a disposizione del ÂŤProgetto RobertoÂť per aiuti alla popolazione di Haiti. I soldi sono che sull’alimentazioneâ€? serviti per pagare il trasporto dei beni Per ospitare i genitori naturali dei bam- di prima necessitĂ e l’acquisto di quelbini adottati a distanza dai veronesi Ro- li per integrare le donazioni di aziende berto ha fatto costruire il Villaggio ar- benefattrici. Sono partiti due container cobaleno, un complesso urbano inserito di latte in polvere, pasta, riso, garze. La in un barrio a sud di Sabana. Nel 2000 Provincia di Verona ha stanziato 3mila è iniziata anche la costruzione del com- euro per la spesa di trasporto di uno dei plesso ÂŤMondo feliceÂť che consta di un container. Tra le aziende che si sono imRUIDQRWURĂ€R FKH DFFRJOLH XQD WUHQWLQD GL mediatamente rese disponibili ci sono bambini e di una casa di riposo, chiamata state Bauli, Vicentini e Federfarma. L’iÂŤHogar de FatimaÂť in cui soggiornano, niziativa del missionario laico Roberto Danese, presente ai Palazzi Scaligeri per ringraziare i promotori del suo progetto e rendere conto dell’utilizzo degli aiuti, è condivisa dall’amministrazione provinciale.Per lui parlano gli incredibili risulWDWL UDJJLXQWL GDO D Sabana Grande de BoyĂ ed il gran numero di adozioni a distanza sostenute dai nostri concittadini.

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6ROLGDULHWj e Sociale TANZANIA

TANZANIA

'D 9HURQD DO FXRUH G¡$IULFD /D 6FXROD 6XSHULRUH ´6DQ *DVSDUH %HUWRQL¾ D 0VROZD

Carissimi, un caldo saluto dalla Tanzania dove mi trovo con 14 studenti del liceo alle Stimate con padre Zanon il loro insegnante. Panorami bellissimi e tanta povera gente che vive serena, nonostante non abbia niente. A voi il mio saluto e la mia preghiera, nel cielo stellato di miliardi di stelle che ti sembra di toccare con un dito. don Gino africano

S

ono tornato il 4 di agosto 2010 dalla Tanzania con un gruppo di studenti della scuola superiore di Verona “Alle Stimateâ€?. Abbiamo visitato la missione e abbiamo potuto vedere questa grande scuola PiĂš di dieci anni fa padre Cesare era in Italia per partecipare al Capitolo ordinario degli Stimmatini della provincia italiana del Sacro Cuore. In quell’ occasione era tutto preso dall’idea di fondare una scuola in terra di missione, in Tanzania. Una scuola superiore ad indirizzo agrario. Da come ne parlava, c’era bisogno di tutto: macchine operative per tracciare strade e spianare colline, tecnici laici per la costruzione GHOO¡HGLĂ€FLR DWWUH]]DWXUH

per aule e laboratori, ma soprattutto c’era bisogno di esperti operatori nel campo scolastico. ,O FRPSOHVVR VFRODVWLFR Ora l’opera dei missionari Stimmatini è veramente un grande complesso scola-

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stico, degno di essere messo vicino, per quanto conosco, a quelli delle Stimate a Verona e del Bertoni a Udine. Il centro scolastico San Gaspare Bertoni VL VWHQGH VXO Ă€DQFR GHO FROOH GHO VRWWRVWDQWH SDHVH GL 0VROZD DOW P Ai piedi di questa collina, chiamata ora collina di Padre Cesare, transita la strada SULQFLSDOH GHOOD YDOOH GHO Ă€XPH -RYL /D valle è orientata Nord-Sud. Msolwa è a sei chilometri a Nord di Kisanga, sede originaria della Missione degli Stimmatini, e a Km 40 da Mikumi (alt. m 400), sbocco a Sud sulla strada asfaltata. La VWUDGD FKH JLXQJH Ă€Q TXL q DQFRUD LQ WHUUD battuta ed è l’unica che percorre l’intera YDOOH GHOOR -RYL H FKH TXDQGR VDUj Ă€QLWD dovrĂ congiungerne Mikumi a Sud con Kilosa a Nord. Il complesso scolastico è distribuito su un’area recintata di oltre cinque ettari GL WHUUHQR , YDUL HGLĂ€FL D GXH SLDQL EHQ distinti, sono stati razionalmente disposti su tre ampi terrazzamenti della collina. A progettare ed in parte ad eseguire quest’ opera ci ha pensato Cesare con la potente caterpillar cingolata Gimac, regalatagli da Tovazzi di Volano (TN). Sul primo terrazzo in alto sono disposte, con ampie vedute sulla valle, la casa della comunitĂ stimmatina, la casa delle suore terziarie cappuccine, il collegio femminile e, dalla parte opposta, la casa che ospita i vari gruppi di volontari. Sul secondo terrazzamento si trovano la falegnameria e O¡RIĂ€FLQD PHFFDQLFD UHJQR del tuttofare Elio Pozza; la grandiosa mensa comune per tutti i collegiali (piĂš di quattrocento posti) con cucina e forno per fare il pane; SRL LO SULPR HGLĂ€FLR GHOOD scuola con sei aule scolastiche e annesse aule speciali per il primo e secondo anno. Nel terzo terrazzamento, il piĂš basso, si trova il secon-


6ROLGDULHWj e Sociale TANZANIA

GR HGLĂ€FLR VFRODVWLFR FRQ DOWUH VHL DXOH normali per gli studenti del terzo e del quarto anno con la biblioteca comune e la sala di consultazione, i laboratori di Ă€VLFD H GL FKLPLFD $O FHQWUR F¡q XQ HGLĂ€FLR FRVWLWXLWR GD XQ VROR YDVWR VDORQH che può fungere da aula magna, teatro e cappella per i collegiali. Accanto ad esso L GXH HGLĂ€FL GHO FROOHJLR PDVFKLOH $O GL fuori dei terrazzamenti, specialmente sul lato occidentale della collina e sopra il villaggio di capanne, si trovano le case in muratura degli insegnanti della scuola. 7UD JOL HGLĂ€FL VL WURYDQR FDPSL VSRUWLYL giardini, orti, strade e scalette a gradini che mettono in comunicazione i vari ambienti. In tutta la valle dello Jovi non c’è un centro di formazione professionale di questo tipo. I nostri giovani muratori dipendenti dal capomastro Filo frequentano questa scuola a Kilosa, sede di provincia nella regione di Morogoro, ad oltre cento chilometri di distanza. La scuola superiore san Gaspare Bertoni di Msolwa è ad indirizzo agrario. A questa scelta ha concorso forse una richiesta per l’approvazione da parte dello stato di una scuola di tal tipo in una zona ad economia eminentemente agricola. Anticamente la regione di Morogoro era considerata terra fertilissima. Nella nostra scuola agraria le materie sono lingua inglese, lingua swahili, storia civile, geRJUDĂ€D PDWHPDWLFD Ă€VLFD FKLmica, biologia e agraria. I nostri studenti, essendo tutti FROOHJLDOL SHUFKp SURYHQLHQWL GD molto lontano, possono essere ben assistiti e stimolati nel loro SURĂ€WWR OD VDOD GL FRQVXOWD]LRQH della biblioteca l’ho vista molto frequentata. Ogni mese è riservata una settimana per interro-

TANZANIA gazioni generali orali e scritte. Per questo la scuola san Gaspare Bertoni è risultata come una delle prime di tutto lo stato per la quotazione di merito degli alunni. Il primo ciclo quadriennale termina con l’esame statale: agli studenti viene rilaVFLDWR XQ FHUWLĂ€FDWR GL IUHTXHQza con il giudizio sulle singole materie esaminate. Al presente la nostra scuola superiore chiude con questo esaPH VWDWDOH OD VXD DWWLYLWj GLGDWWLFD SHUFKp da qualche anno s’è ritenuto problematico organizzare il secondo ciclo biennale d’insegnamento agrario. Dopo il quarto anno i nostri migliori studenti vanno alle VFXROH VWDWDOL FKH VRQR SUHVVRFKp JUDWXite. Molti invece chiudono cosĂŹ la loro formazione scolastica. Il secondo ciclo della scuola superiore di qualsiasi indirizzo è molto diverso dal primo, tanto che il ciclo quadriennale corrisponde ad una generica scuola media all’italiana. E solo il biennio si presenta con una eviGHQWH GLYHUVLĂ€FD]LRQH D FDUDWWHUH VSHFLĂ€FR SHU FLDVFXQ LQGLUL]]R FRQ L SRFKL LQsegnamenti propri dell’ indirizzo stesso. Dunque lo studente che ha superato positivamente l’esame di stato di quarta superiore (il nostro esame di terza media), tra le materie da lui preferite e maggiorPHQWH TXDOLĂ€FDWH QH VFHJOLH WUH ² q OD FRsiddetta combinazione – alle quali dovrĂ aggiungerne d’obbligo altre due e cioè matematica e cultura generale. Fatta questa sua combinazione personalizzata in libero accordo con la scuola, lo studente dovrĂ scegliere quella scuola che gli offre tale combinazione. Questo comporta quasi sempre la necessitĂ di abbandonare la scuola frequentata nel

quadriennio superiore ed inserirsi in altra scuola, che generalmente è quella di staWR SHUFKp q TXDVL JUDWXLWD Fino a qualche anno fa anche la nostra scuola san Gaspare Bertoni offriva le sue combinazioni. L’indirizzo agrario QH FRQVHQWLYD VROR WUH Ă€VLFD FKLPLFD ELRORJLD LQJOHVH VWRULD FLYLOH JHRJUDĂ€D FKLPLFD ELRORJLD JHRJUDĂ€D $G HVVH VL dovevano aggiungere le altre due materie d’obbligo, matematica e cultura generale. Ciò comportava anche una maggior quaOLĂ€FD]LRQH GHJOL LQVHJQDQWL H ODERUDWRUL piĂš attrezzati e specializzati. Purtroppo queste tre combinazioni risultarono poco appetibili per gli studenti che avevano frequentato il quadriennio nella nostra scuola. Ultimamente, di due sezioni di una trentina di alunni ciascuna, ne sono rimaste meno di una decina: preferivano liberamente altre scuole specialmente statali. E cosĂŹ le due sezioni programmate per l’intero indirizzo agrario, che occupavano le dodici aule scolastiche, ora stanno trasformandosi in tre sezioni del primo ciclo generico, occupando cosĂŹ le dodici aule della scuola: questo secondo il programma di padre David Kalyosi, il direttore della scuola superiore san Gaspare Bertoni a Msolwa. Fortemente selettiva in partenza è capace di portare alunni ad una scelta equilibrata del successivo ciclo biennale di specializzazione professionale e a sua volta ad entrare nelle universitĂ . Una facoltĂ di agraria si trova a Morogoro, sede regionale, nell’ universitĂ di Sokoine. Padre Gino Zantedeschi Delle missioni stimmatine di Verona giovedĂŹ 19 agosto 2010

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da ULFRUGDUH ARGENTINA

CIRCOLO DI BUENOS AIRES

2VYDOGR 9LUJLOLR *DO]HQDWL 8QD YLWD GHGLFDWD D ULFRUGDUH OH QRVWUH RULJLQL YHURQHVL

N

DWR O¡ JLXJQR GHO D %XHQRV $LUHV in Argentina, fu il primo Galzenati della famiglia nato in Sud America. Suo padre, Vittorio, abitava ai piedi del Ponte Pietra, in riva all’Adige ed era un artigiano del ferro battuto. Nel 1913, decise di emigrare in Argentina, imbarcandosi sul piroscafo Principessa Giovanna. Nel giro di due anni arrivarono gli altri fratelli, Saturno, Giulia ed Enrico. Una volta installato il suo magazzino come fabbro si è aperta la strada insieme ai fraWHOOL 6SRVDQGRVL FRQ &DWDOLQD QDFTXHUR GXH Ă€JOL Osvaldo Virgilio e Iris Josefa. Nel 1947, Osvaldo Virgilio si sposo con Irma, con la quale a dato vita Quattro generazioni di veD GXH Ă€JOL 2VYDOGR 9LFWRULR H &HVDU 'DQLHO L TXDOL ronesi in Argentina: Sopra, 2VYDOGR 9LFWRULR LO Ă€JOLR sua volta gli diedero vita a 7 nipoti e 3 bisnipoti. Ai 22 anni entra a lavorare nella ferrovia General Sotto, Osvaldo Virgilio con %HOJUDQR GRYH LQFRPLQFLD GDO SULPR JUDGLQR Ă€QR Federico, il nipote che fa a conseguire la laurea d’Ingegnere Meccanico ed la cronica, e Franco il suo Elettricista, continuando poi la sua carriera arri- bisnipote. vando ad essere nominato Gerente Generale della linea ferroviaria San Martin. Da ragazzino s’interessò a conservare l’identitĂ dei suoi genitori non dimenticando mai le sue origini. Per questo fu sempre legato all’Associazione Veronese L’Arena, della quale durante molti anni fu il suo VHJUHWDULR Ă€QR FKH QHO LQ FRLQFLGHQ]D GHOOD YLVLWD GHO

GO LUSSEMBUR

presidente Riccardo Ceni in Argentina, il quale consegnò personalmente il Diploma d’Onore per la sua attivitĂ svolta in Argentina. E’ stato presente all’inaugurazione della statua del leone di San Marco, nella Costanera di Buenos Aires, e creatore della tessera dei soci della nostra Associazione. A 97 anni dopo l’arrivo di suo padre in ArgenWLQD KD PDQWHQXWR VHPSUH DFFHVD OD VXD Ă€DPPD veronese la quale la continuerĂ senza spegnere i VXRL Ă€JOL H QLSRWL &RPH OXL WDQWL DOWUL YHURQHVL hanno seminato la tradizione e l’orgoglio della loro cara e bella Verona. MartedĂ­ 21 settembre DYHQGR FRPSLXWR DQQL ULSRVD LQ SDFH con la tranquillitĂ d’aver compiuto tutto quello che gli propose la vita. L’ultima sua volontĂ sarĂ compiuta fra poco tempo, ed è quella di spargere le sue ceneri nel nostro Adige, da dove potrĂ contemplare la citta che insegnò alle sue quattro generazioni a mantenere sempre accesa l’amore per la terra d’origine.

CIRCOLO LUSSEMBURGO

%HQYHQXWR %HUWDPq

B

envenuto Bertamè è nato a Esch (Lussemburgo) l’11 maggio 1929 GD PDGUH 9RO] 7KpUqVH QDWD D 5DVWDWW LO IHEEUDLR H GD &DUOR %HUWDPq QDWR *DUGD LO JHQQDLR Carlo a 14 anni andò a lavorare in Germania nella Foresta Nera. LĂŹ conobbe la VXD IXWXUD PRJOLH 7KpUqVH VL VSRVDURQR HG HEEHUR Ă€JOL /D SULPRJHQLWD &DUROD nacque a Rastatt, Marina e Carlo a AuERQp LQ )UDQFLD 9HURQLFD 1LQL 3DROR H Noel a Ste Marie aux ChĂŞnes in Francia, HG LQĂ€QH )RUWXQDWR %HQYHQXWR H *LXVHSpe, nacquero a Esch-sur Alzette in Lussemburgo. Benvenuto Bertamè era il penultino dei 9 Ă€JOL $ OXL SLDFHYD VHPSUH DQGDUH D *DUda, la patria di suo padre. Cosi proprio

lÏ conobbe sua moglie Rosa Dall’Ora. Si sposarono nella chiesa parrocchiale di Garda il 9 maggio 1959. Ebbero volta tre ÀJOL 0DUFR 3DROD H )UDQFR Benvenuto di mestiere ha fatto il tornitore specializzato alla Siderurgica Arbed Belval. Invece il suo hobby e la sua vita era la musica. Per 63 anni ha suonato il fagotto il clarino, il pianoforte e il sassoIRQR $QFKH L VXRL ÀJOL VXRQDYDQR 0DUco il clarinetto, Franco il violino, Paola il pianoforte. Benvenuto era un padre severo con i suoi ÀJOL SHUFKq YROHYD FKH IRVVHUR EUDYL FRQ buone maniere e che studiassero bene. (UD ÀHUR GL ORUR /XL HUD XQD SHUVRQD molto intelligente, educato, amasto da tutti e molto sensibile.

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Benvenuto nella sua malattia ha sofferto molto e gli ultimi due anni sono stati PROWR GLIĂ€FLOL SHU OXL Se n’è andato in silenzio e ci ha lasciati soli, ma abbiamo tanti ricordi di lui. Grazie Nuto di tutto quello che ci hai dato e insegnato. Dall’Ora Rosa Bertamè


da ULFRUGDUH AUSTRALIA

CI HANNO LASCIATO

-RKQQ\ =ROOR

I

l 3 novembre 2010 ci ha lasciato Johnny Zollo chiamato da tutti “Johnny Guitarâ€?, per l’aria bonacciona del suo carattere. Nato a Benevento il 27 febbraio 1927 e trasferitosi con la famiglia a Verona all’etĂ di sette anni, a 25 anni partiva per l’Australia, per realizzarsi crearsi una famiglia e una posizione. Incontrò Alma, che sposò, ed HEEHUR XQ Ă€JOLR (UD QHO SDHse giusto, le possibilitĂ erano tante, bastava farsi su le maniche e partire. Aveva tanta volontĂ di fare cose in piĂš, possedeva l’arte, che aveva acquisito a Verona, per le cose antiche, archi, volti, travi, rustici, mattoni esposti, e la lavorazione in ferro battuto. Aveva la passione di creare le cose che nessuno si sognava di fare. Tante sono le opere che ha realizzato e che a sua volta sono diventati beni culturali. La sua tenacia lo portava alle idee piĂš bizzarre come aprire sale da bigliardo dove realizzò legalmente il biliardo a tavolo largo. Inoltre assieme ad altri introdusse le pinbol

e slot machine nei bar. Sono state idee che hanno dato il via a strutture di sale giochi compreso il Casinò. Johnny Guitar faceva parte dell’Associazione Veronesi nel Mondo di Melbourne dove assieme alla moglie partecipava alle iniziative. Anni addietro fece parte come consigliere nel comitato direttivo. Soci ed amici ci si uniscono alla famiglia Zollo nel dolore per la perdita del nostro socio ed amico Johnny. Per sempre ricorderemo il suo umore la grande tempra, il vigore invincibile e la sua immancabile presenza assieme alla moglie $OPD HG LO Ă€JOLR 'XJODV DO IUDWHOOR 5DIDHOH e le sorelle Ida e Tina in Verona. In questi momenti le parole non servono ad alleviare il dolore. Vogliate accettare le nostre piĂš sentite condoglianze per la vostra grande perdita da parte della famiglia di Ida e Renzo Zanella di tutti I soci ed amici e quanti lo hanno conosciuto, assieme a tutto il comitato. Ciao Johnny.

*LXOLD %HUWRQFHOOL Giulia Bertoncelli nata a Verona il 20 ottobre 1920, emigrata in Australia assieme al marito Piero Rasia nel 1956, 64 anni fa, piena di entusiasmo e carica di energia ha aiutato il marito nel costruire il loro nido la loro casa anche perchè erano nati I loro tre Ă€JOL 0LUHOOD )UDQFHVFR H Norma e sucessivamente nipoti. Giulia, questa donna alta, ancora bella che all’apparenza non faceva mai vedere la sua sofferenza. A lei piaceva uscire, vedere gente, parlare con i Veronesi ed amici. Non mancava mai alle feste che si facevano durante l’anno, in particolar modo alla festa di Santa Lucia e quando si davano i giocattoli ai bambini anche lei scherzosa-

mente si metteva sempre in ÀOD H FKLVVj SHU XQ PRPHQWR le tornavano i ricordi di bambina. Non averla attorno si sentiva la sua mancanza, il suo buon umore la sua positività ci metteva tutti in allegria ed era benvoluta da tutti noi. Amava Verona, la nostra Associazione Veronesi nel Mondo soci e gli amici. Piero non si da pace nell’averla perduta cosi in breve WHPSR FRPH SXUH L ÀJOL Noi dell’Associzione Veronesi in Melbourne ci uniamo al dolore della famiglia e ricordando Giulia con il suo sorriso simpatico. Renzo Zanella

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(PPD *XJOLHOPLQL

E

mma nasceva a Verona il 2 gennaio 1916, dai genitori Cristiano e Domenica Segala. Nel 1936 all’etĂ di 20 anni arrivò a Sydney e presto incontrò e sposò Vittorio Guglielmini. Emma e Vittorio si spostarono presso un’azienda agricola in Hanwood ebbero tre bambini: Luigi, Ferruccio e Franco, e nel 1940 comperarono la loro azienda agricola LQ *ULIĂ€WK ,Q TXHJOL DQQL (PPD e Vittorio andarono in contro alla SHUGLWD GHO ORUR Ă€JOLR SL JLRYDne Franco all’etĂ di 5 anni. Dopo FKH L VXRL Ă€JOL VL VSRVDURQR (PPD diventò orgogliosa nonna di Lorraine, Gabriella, Paul, Leanne ed Amanda e bisnonna di 9 pronipoti. Durante la sua vita, Emma ha lavoUDWR DOO¡RVSHGDOH GL *ULIĂ€WK SHU SDUHFFKL DQQL 9LWWRULR PRUu QHO all’etĂ di 77 anni. Luigi e Ferruccio e le loro rispettive famiglie vogliono ringraziare tutti i presenti per la partecipazione , il supporto e la presenza in questo triste momento. Alle sorelle e al personale della casa di cura del villaggio Scalabrini, a Padre Beltrame, Dott. Peter Calaizis, Tony ed Anna Zorzanello, Belinda Aventi e Loretta Zanotto - Vi ringraziamo tutti per la vostra amorosa cura e il vostro contributo alla vita di Emma. Grazie


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ECCELLENZA NEL MONDO

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0DVWHU &ODVV DO &UHPOLQR *DEULHOH )HUURQ LQVHJQD OH QRVWUH WLSLFLWj DJOL FKHI UXVVL

G

abriele Ferron è appena rientrato dalla Russia, dove, assieme ad una selezionata rappresentanza delle eccellenze food and wine made in Italy, ha avuto il piacere di raccontare il nostro paese facendo conoscere ed apprezzare il meglio della produzione e della tradizione culinaria italiana ad un pubblico moscovita del settore. Il progetto di promozione delle realtĂ produttive italiane di qualitĂ si è svolto con il patrocinio della CittĂ di Mosca, della Direzione dell’Istituto Centrale Europeo ICE di Mosca, la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Mosca e dell’Agenzia Nazionale Turismo ENIT di Mosca, ed ha visto Gabriele Ferron impegnato a condurre un Master Class ULYROWR DJOL &KHI GHO &UHPOLQR H Ă€QDOL]zato a far conoscere le tecniche di preparazione di uno dei piatti simbolo della cucina italiana: il risotto. Oltre al Cremlino, la promozione si è estesa anche ad alcuni dei ristoranti italiani piĂš rinomati della capitale.

8QD IRWRJUDĂ€D GL *DEULHOH )HUURQ FKH ULFHYH O¡DWWHVWDWR GL GRFHQ]D GD SDUWH GL 2OHJ %ROWDHY Direttore Commerciale del FGUP Food Producing Complex “Kremlievskyâ€?.

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avid Conati, eclettico scrittore e artista veronese, racconta i suoi concittadini sulle pagine di un libro.che recita nel sottotioli: “Guida ia migliori difetti e alle peggiori virtĂšâ€?. Si tratta di un divertente volumetto che narra aneddoti, storie, fatti e misfatti della nostra cittĂ , traendone un ritratto fresco e piacevole. Ma come sono, poi, questi veronesi? “Sono sicuramente franchi, galli, celti, longobardi, un po’ veneti, austroungarici, germani e cimbri con qualche goto ancora presente nel Dna - racconta David Conati Ospitali, certo, vista la marea di popoli che

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nel corso dei secoli continuano a passare da Verona...â€?. E, aggiungiamo noi, gente che dalla propria cittĂ si è spinta nel mondo, aportare lavoro, con serietĂ ma anche col tipico sorrisetto sulle labbra. Insomma, un libro che consigliamo volentieri a veronesi e non, per conoscere e riĂ HWWHUH LQ PRGR GLYHUWLWR H GLYHUWHQWH VXOOD veronesitĂ .

Veronesi - David Conati Edizioni Sonda, pag 130 - euro 11. www.sonda.it


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urismo a chilometri zero? In Lessinia è possibile coniugando attivitĂ all’aria aperta e cibi del territorio. Si chiama Bosco Allegro l’iniziativa realizzata da Corrado Benedetti, diventato XQR GHL SL DSSUH]]DWL DIĂ€QDWRUL GL VDOXPL e formaggi del Veronese, con sede a Croce dello Schioppo di Sant’Anna d’Alfaedo, per offrire spazi di divertimento ÂŤen plein airÂť ai vacanzieri della domenica (e di tutti gli altri giorni) e anche ai camperisti. Dietro allo spaccio di salumi e formaggi ha realizzato un’area attrezzata per i pic nic, con caminetti per cuocere la carne ai ferri nella piazzetta dei camini, panche e tavolini in mezzo al verde, con sentiero nel bosco e ampi spazi per giocare e prendere il sole, oltre a una piazzola attrezzata per la sosta dei camper. L’accesso prevede un piccolo ÂŤpedaggioÂť consistente in una spesa minima allo spaccio (3 euro per i bambini e 6 per gli adulti) e possibilitĂ a tempo illimitato di fruizione della grande area verde da cui si gode anche un bellissimo panorama sulla Lessinia. E per i gruppi che vogliono far festa, possibilitĂ di fruire di una sorta di ÂŤcateringÂť casereccio curato personalmente da Corrado Benedetti che metterĂ a disposizione le sue scorte di braciole, salsicce, salumi e formaggi per allestire un “banchettoâ€?

campestre con i sapori genuini della Lessinia. L’idea è di creare un’opportunitĂ di degustazione di prodotti del territorio in uan cornice di grande bellezza naturale, dove si possono fare agevolmente delle escursioni (basta pensare al vicino Ponte di Veia) adatte a tutta la famiglia, e non lontano da casa. L’iniziativa è stata inau-

gurata quest’estate, con una festa serale allietata da un complesso musicale che ha proposto brani del repertorio classico italiano e internazionale. Chi lo desidera, magari per l’occasione di una festa, di un compleanno o di un anniversario, può chiedere anche questo optional. Info: www.boscoallegro.it, www.benedettilessinia.it, WHOHIRQR

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9HURQHVL QHO 0RQGR $QQR Di Michele Grigoletti

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1 lowRes_VnM_Aprile.pdf

4,728

2 VNM_Giugno_2009.pdf

3,481

3 VNM_Luglio_2004.pdf

2,988

4 VNM_12_2002.pdf

2,657

5 VNM_Ottobre_2008.pdf

2,447

6 VNM_Dicembre_2008.pdf

2,212

7 VNM_Marzo_2005.pdf

2,132

8 VNM_Luglio_2005.pdf

2,041

9 VNM_Aprile_2008.pdf

1,819

10 VNM_Luglio_2007.pdf

1,676

11 VNM_Luglio_2006.pdf

1,499

12 VNM_01_2004.pdf

1,488

13 VNM_Novembre_2005.pdf

1,484

14 VNM_Aprile_2003.pdf

_

p

15 VNM_Dicembre_2009.pdf

1,451

16 VNM_06-07_01.pdf

1,402

17 VNM_Agosto_2000.pdf

1,231

18 VNM_Dicembre_2006.pdf

1,171

19 VNM_10-11_01.pdf

1,099

20 VNM_Novembre_2006.pdf

1,082

21 Hi_Res_VnM_Aprile.pdf

1,066

22 VNM_Dicembre_2005.pdf

1,042

23 VNM_Marzo_2009.pdf

976

24 VNM_Dicembre_2007.pdf

921

25 VNM_Novembre_2000.pdf

827

26 VNM_Dicembre_2004.pdf

800

27 VNM_11_2003.pdf

783

28 VNM_Febbraio_2006.pdf

702

29 Avesani.pdf

692

30 12+Apostoli.pdf

591

31 VNM_2008_Statistiche_Web.pdf

585

32 VNM_Luglio_2008.pdf

575

33 VNM_2005_Statistiche_Web.pdf

527

34 VNM_Aprile_2007.pdf

498

35 VNM_Marzo_2001.pdf

457

36 VNM_Aprile_2004.pdf

453

37 VNM_Gennaio_1997.pdf

385

38 pandian.pdf

375

39 Manifesto_base.pdf

363

40 VNM_Novembre_1997.pdf 136

1,455

315

Media

460

Totali

62,596


VWDWLVWLFKH 67$7,67,&+( *(1(5$/, 3HULRGR JHQQDLR GLFHPEUH 1XPHUR 9LVLWDWRUL 3DJLQH /HWWH 5LFKLHVWH WRWDOL *LRUQDOL 3') VFDULFDWL

Pagine

Richieste

Sessioni

Visitatori

3 circoli.htm

1,889

1,775

1,238

4 home_associazione.htm

1,780

1,681

1,183

6 index.htm

1,304

1,218

586

7 archivionline.htm

1,298

1,184

773

8 giovani.htm

1,293

1,215

812

9 periodico.htm

1,271

1,187

748

10 cultura.htm

1,198

1,124

730

11 aziende.htm

1,193

1,113

722

12 c_cognomi.htm

1,187

1,092

835

13 contatti.htm

1,165

1,066

665

14 significato_cognomi.htm

1,153

1,121

987

15 links.htm

1,138

1,074

685

16 registrati.htm

965

862

520

17 mappa.htm

914

852

470

18 VNM_2005_07_tutto.htm

862

789

480

19 galleria.htm

832

792

463

20 033_br_madeinverona.htm

760

729

425

21 significato_cognomi2.htm

737

725

608

22 0_Lista_Comuni_Provincia.htm

712

680

375

23 035_corso_gen10.htm

702

666

391

24 ass_storia.htm

701

665

362

25 video_associazione.htm

700

651

314

26 GiogioGioco.htm

700

666

381

27 020_monumento_emigrante.htm

698

657

329

28 ass_statuto.htm

684

649

395

29 ass_organigramma.htm

667

641

382

30 ass_evoluzione.htm

657

628

340

31 VR_cognomi_di_verona_1.htm

652

633

524

32 VNM_2005_12_tutto.htm

639

604

388

33 030_sudamerica.htm

612

579

291

34 031_arena_articolo12.htm

608

582

298

35 sala_stampa.htm

606

579

279

36 032_lettera_vino.htm

599

573

286

37 028_giuseppecorso.htm

596

566

283

38 038_vnm_mag2010.htm

588

540

355

39 VNM_09_04_tutto.htm

587

537

384

40 029_suor_tommasi.htm

575

543

262

1,970

Altri

138,282

135,510

72,720

2,010

Totali

209,632

202,021

98,191

YLVLWDWRUL FRSLH

Andamento pagine lette negli anni 11.335 pagine lette nel 2002 26.729 pagine lette nel 2003 39.560 pagine lette nel 2004 SDJLQH OHWWH QHO SDJLQH OHWWH QHO 114.799 pagine lette nel 2007 SDJLQH OHWWH QHO 212.632 pagine lette nel 2009 andamento visitatori negli anni 4.575 visitatori nel 2002 11.241 visitatori nel 2003 YLVLWDWRUL QHO 20.103 visitatori nel 2005 35.442 visitatori nel 2006 YLVLWDWRUL QHO YLVLWDWRUL QHO YLVLWDWRUL QHO Aumentato inoltre il numero di copie del periodico Veronesi nel Mondo scaricato in formato elettronico (PDF) tramite il sito Internet. 3.740 11.729 51.977 62.596

copie FRSLH copie FRSLH FRSLH FRSLH FRSLH copie copie

nel 2002 QHO nel 2004 QHO QHO QHO QHO nel 2009 nel 2010

SHU XQ WRWDOH GL FRSLH VFDULFDWH LQ DQQL

3HU OD OLVWD FRPSOHWD VFDULFD LO GRFXPHQWR 6WDWLVWLFKH GDO VLWR ZZZ YHURQHVLQHOPRQGR RUJ

69


tĞ͛ƌĞ ǁĂŝƚŝŶŐ ĨŽƌ LJŽƵ͘ ͕ WŚŽĞŶŝdž 'ƌŽƵƉ ƌĞĐƌƵŝƚƐ Ăůů ĂƌŽƵŶĚ WŚŽĞŶŝdž 'ƌŽƵƉ ƌĞĐƌƵŝƚƐ Ăůů ĂƌŽƵŶĚ ƚŚĞ ƚŚĞ ǁŽƌůĚ͕ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůƐ ĂŶĚ LJŽƵŶŐ ǁŽƌůĚ͕ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůƐ ĂŶĚ LJŽƵŶŐ ƉĞŽƉůĞ ƉĞŽƉůĞ ĨŽƌ Ăůů ŝƚƐ ĚŝǀŝƐŝŽŶƐ ĂŶĚ ĨŽƌ Ăůů ŝƚƐ ĚŝǀŝƐŝŽŶƐ ĂŶĚ ŶĞƚǁŽƌŬƐ ŶĞƚǁŽƌŬƐ ZŽůĞ

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