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tre colori sul comò un progetto a cura di Giorgia Borrello e Valentina Piccinni
La costruzione un laboratorio ideato, curato e realizzato da Liana Zanfrisco
Testi Valentina Piccinni Chiara Mezzalama
Cura del Catalogo Giorgia Borrello Stanislao Cantono di Ceva
Progetto Grafico Stanislao Cantono di Ceva
Fotografie Giorgia Borrello Valentina Piccinni still da video di Stanislao Cantono di Ceva
Ringraziamenti Davide Monaldi Chiara Mezzalama Lodovica Cantono di Ceva
Cos’è tre colori sul comò “Tre colori sul comò” è un progetto della galleria MuGa rivolto all’infanzia. Nei laboratori di “tre colori” si sperimentano le tecniche e le regole dell’arte: è facendo che si scoprono le qualità diverse dei materiali e le caratteristiche degli strumenti. I bambini imparano giocando. Il metodo s’ispira al motto montessoriano “aiutami a fare da me” affinché i bambini possano esprimersi liberamente senza l’interferenza degli adulti, diventando indipendenti e imparando a risolvere i problemi da soli. Le idee non sono proposte dagli adulti, nascono dalla sperimentazione, secondo il principio didattico: “Non dire cosa fare ma come”. Questo laboratorio è dunque un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco, dove si fa “ginnastica mentale” e si costruisce il sapere. E´ anche un luogo d’incontro educativo, di formazione e collaborazione; uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani, per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi, dove stimolare la creatività e il “pensiero progettuale“ fin dall’infanzia.
Questo primo ciclo d’incontri è stato dedicato alla costruzione. Ispirandosi ai quattro elementi - acqua (il blu), fuoco (il rosso), aria (il giallo) e terra (il comò) - l’artista visuale e collagista Liana Zanfrisco ha accompagnato i bambini in questa esperienza creativa unica e irripetibile. All’inizio di ogni lezione i bambini hanno ricevuto una scatola contenente un kit di costruzione uguale per tutti. I materiali utilizzati sono stati principalmente di recupero: cartone, stoffa, polistirolo e imballaggi vari; conchiglie, cortecce, pigne, fili di lana e corda, ma anche stecchini, plastilina, tappi e ritagli di giornale. Tutti questi elementi sono stati assemblati utilizzando come strumenti semplicemente forbici e colla, sfruttando con inventiva e creatività le qualità plastiche dei materiali stessi. In questi quattro incontri i giovani autori hanno dato prova di come l’estetica e la fantasia del bambino siano una risorsa inesauribile e mai scontata, che suscita sorpresa in coloro che si soffermano a goderne i risultati. In questo nostro piccolo catalogo avrete modo di scoprirlo anche voi.
nella mente dell’artista
foto di gruppo
BIMBO CATTIVO di Ludovico Cantono di Ceva 2011, cartoncino Ø 25 cm
“È nel giocare che l’individuo, adulto o bambino è in grado di essere creativo, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre se stesso” (D.W. Winnicott) L’arte è un modo sofisticato di giocare, e chi meglio di un bambino sa cosa vuole dire giocare ed è quindi per sua natura “artista”? Mentre guardavo lavorare i bambini nel laboratorio di “Tre colori sul Comò” (lavorare perché per i bambini giocare è una cosa seria, così come lo è per l’artista) ho pensato che c’erano in loro già tutti i presupposti del processo artistico: il caos, la ricerca, la sperimentazione, l’ispirazione, la condivisione, il narcisismo, e soprattutto la voglia di giocare. Mi sono immaginata che quei bambini si trovassero tutti insieme nella mente dell’artista al lavoro, ed ecco su per giù cosa succedeva: All’inizio c’era una grande confusione, il cercare il proprio posto all’interno di uno spazio, l’attesa per quello che accadrà. Elia è agitato, non riesce a stare fermo, Beatrice cerca qualcosa ma sembra non sapere esattamente che cosa cerca, Giulio si toglie le scarpe, Davide si guarda le scarpe, Andrea resta fermo sulla sedia; è la tempesta emotiva che precede la creazione. Mentre qualcuno comincia a seguire le indicazioni, gli altri continuano a restare nel caos: Ludovico bacia Margaux, Guglielmo litiga con
Giacomo, Asia si fa gli affari suoi, Lucrezia guarda il soffitto, e tutti vanno a prendere di tanto in tanto un biscotto e il succo di frutta. L’artista si prepara, deve fare i conti con le sue complicate istanze interiori: l’amore, l’aggressività, la paura, il desiderio, il bisogno di consolazione, il sogno. C’è un momento di rumore assoluto poi di fronte al compito cala il silenzio. Ecco fatto, l’artista si è immerso nell’opera. Ognuno si concentra sul suo lavoro. Sembra impossibile che solo un istante prima ci fosse quella confusione. La concentrazione dura qualche minuto, poi ricomincia il movimento. Margaux si stufa, Davide si è tutto sporcato di colla, Matteo deve fare la pipì, Elia è preso da se stesso, Andrea sbircia il lavoro del vicino, Alice chiede aiuto, Giulio è insoddisfatto, Asia taglia troppo, Elia guarda il suo lavoro contento. L’ispirazione va e viene e imparare a governare le proprie emozioni e trasformarle in oggetto non è facile. Poi, malgrado tutto, ognuno riesce a fare qualcosa. A raccontare qualcosa di sé. A scoprirsi, nascondersi, esprimersi e mettersi in mostra. E ora questo piccolo “miracolo” vogliamo mostrarlo anche a voi.
Chiara Mezzalama scrittrice, psicoterapeuta
gli artisti
e ic al a. 4 ni
an
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 80x151 cm
Alice, sempre entusiasta di partecipare al gioco creativo, non utilizza un approccio casuale ma, partendo da un’intuizione iniziale, sviluppa in modo progettuale l’idea che ha maturato. Con estrema libertà e velocità di esecuzione, ha dimostrato di saper gestire gli strumenti che le sono proposti senza mai sentire la necessità di avere altro a disposizione.
PROFILO ROSSO 2011, stoffa, polistirolo e pongo, 12.5x11.5x2 cm
COMPOSIZIONE IN BLU 2011, polistirolo, noce, gommapiuma, tappo e pongo, 16x14x8 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone 20.5x24 cm
Andrea cerca sempre il rapporto con la materia attraverso il tatto per riconoscerne le qualità fisiche che poi traduce in espressive. Il suo modus operandi è legato a un costruire assemblando gli elementi per similitudine, in un atto creativo aperto al confronto con gli altri, ai quali non smette mai di guardare, non per imitarli, ma per aggiungere a ciò che vede la sua inventiva.
andrea t. 4 anni
FINESTRA 2011, ritagli di giornale e stoffa su cartone, 22x22 cm
VOL(T)O ROSSO 2011, corteccia, cartone, pongo e spago, 14x15 cm
asi
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 25x22 cm [Dettaglio]
a m . 4 ann i
ROSSO SENZA TITOLO 2011, collage di stoffa, carta, cartone, pongo, 23x17x9 cm [Dettaglio]
Asia ha affrontato con entusiasmo e attenzione questa esperienza creativa. Autonomia e concentrazione sono di certo due qualità che la caratterizzano e che emergono dai suoi lavori. Utilizzando gli strumenti con sistematicità e precisione ha acquisito libertà d’espressione, riuscendo a dar vita alle sue creazioni combinando immaginazione e qualità tecniche.
SIRENA 2011, collage di cartone, stagnola, conchiglia, stoffa, zanzariera, 19x11 cm
beatric
e t. 3 anni
PESCE 2011, stoffa, cartoncino, pongo e conchiglia, 26x21 cm
Osservando le opere di Beatrice sono subito evidenti i progressi compiuti in quattro incontri. La realizzazione di un’idea prevede il saper utilizzare degli strumenti seguendo un metodo. E’ proprio attraverso l’acquisizione di questo metodo che Beatrice è riuscita a introiettare il saper fare, per potersi esprimere autonomamente in modo creativo. Il Totem-autoritratto, il suo ultimo lavoro, è la prova tangibile di come la maturità tecnica sia alla base dei risulti estetici. CANE 2011, corteccia, pongo e cartoncino, 13.5x22x4 cm
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 71.5x151.5 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale e stoffa su cartone, 23x23 cm [Dettaglio]
DAVIDE G. 3 anni
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 76.5x116 cm
Travolgente nel suo modo di fare, Davide ha iniziato ad approcciarsi ai materiali in modo istintivo, corporeo, tattile. Dimostrando sempre entusiasmo e ilarità, può essere considerato l’emblema di come l’arte sia un gioco inesauribile. La sua spiccata fantasia lo ha portato a realizzare opere coloratissime per le quali ha mostrato sempre soddisfazione.
Amante dell’assemblaggio e della costruzione, il primo lavoro di Elia, legato all’elemento acqua, racconta molto delle sue capacità tecniche. Queste, insieme alla maturità datagli dall’età, gli ha permesso di realizzare le opere seguendo un personale criterio nella scelta degli elementi da utilizzare, disposti con rigore e fantasia sui supporti che gli sono stati forniti.
i ann . 6 A A
ELI COMPOSIZIONE IN BLU 2011, rete in pvc, stoffa, gommapiuma, tappo, sasso, fil di ferro, 24x11x16 cm [dettaglio]
AUTORITRATTO 2011, pastello, ritagli su cartoncino 69x151.5 cm [dettaglio]
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 23x24.5 cm
Osservando l’intera produzione di Giacomo si evince che il fil rouge seguito da questo giovanissimo autore è quello dell’automobile. L’opera in cui è riuscito a esprimersi con maggiore libertà compositiva è il Totem dove, oltre all’immancabile macchina, ha dato una forte caratterizzazione al suo autoritratto utilizzando la tecnica del collage. MACCHINE 2011, polistirolo, stuzzicadenti e pongo, 12x5.5x7 cm
GI
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FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone 25.5x25.5 cm
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino 80.5x151.5 cm [dettaglio]
Il gioco della costruzione è stato intrapreso da Giulio con un vero e proprio intento collaborativo. Ingegnoso e produttivo, è stato sempre disposto a condividere materiali e a prestare il suo aiuto agli altri partecipanti, dimostrando un altruismo senza pari.
GIULI
O B. 4 ann i
SOTTO L’OMBRELLONE 2011,gommapiuma, stuzzicadenti, stoffa, tappo, pongo, conciglia 13x15x9 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 24.5x24.5 cm
VOLTO ROSSO 2011, pongo, stuzzicadenti, cartone e stoffa, 20x20x7 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 22.5x14.5 cm
ni n a 5 . M O M L La maturità e la personalità di Guglielmo sono E I L G le qualità che sottendono ogni suo fare. Di GU fronte ai materiali messi a sua disposizione,
BARCA A VELA 2011,gommapiuma, stoffa, polistirolo e conchiglia, 18x7x10 cm
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 105x151.5 cm firmato dall’autore
questo giovane autore si pone in maniera critica e costruttiva scegliendo gli elementi più adatti all’idea cui vuole dar forma, esaltandone la plasticità. Il risultato del suo rapido processo di realizzazione dell’opera è sempre sorprendente per ingegnosità e accuratezza.
La curiosità è alla base della sperimentazione di Luca che riesce a esaltare, dal punto di vista espressivo, le qualità dei materiali, rivisitandoli in modo decorativo. Sempre pronto all’ascolto e al confronto, Luca fa della sua esuberanza una virtù creativa.
FINESTRA 2011, ritagli di giornale e stoffa su cartone, 18.5x21.5 cm [qui sotto un dettaglio]
BARCA A VELA 2011, stoffa, stuzzicadenti, pongo, gommapiuma e plastica 8x15x10 cm
ni n a 4 . P LUCA
LUC
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4 a nni
FALÒ 2011, stoffa, pongo e polistirolo 12.5x11x6.5 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 21x19.5 cm
Autrice attenta e meticolosa, Lucrezia ha dimostrato una particolare predilezione per i dettagli. Sempre disposta ad ascoltare i consigli per migliorare l’uso dei mezzi messi a sua disposizione, è riuscita nel suo percorso di scoperta ad acquisire autonomia di linguaggio, cercando soluzioni creative e originali, come si può ben vedere dal suo autoritratto/Totem.
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 78x151 cm
BOSCO IN FIAMME CON POMPIERE 2011, stoffa, pongo, polistirolo e corteccia 21x10.5x9 cm
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Osservando l’approccio di Ludovico al laboratorio e alla costruzione è stato subito evidente come fosse già cosciente della natura del gioco creativo. Avendo già una buona conoscenza dei mezzi e degli strumenti è riuscito a realizzare con libertà le sue opere come fossero dei piccoli micro mondi ricchi di suggestioni, abitati da personaggi fantastici che, una volta terminata l’opera, ama far vivere inventando delle vere e proprie storie da raccontare agli altri.
C. 4 ni
an
AUTORITRATTO CON MACCHINA 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 77x151.5 cm
PESCE BLU 2011, cartoncino, stoffa, antiscivolo, elastico, sasso, fil di ferro, 22x14x2.5 cm firmato dall’autore
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 23x24 cm
SANS TITRE 2011, fil di ferro, antiscivolo, stoffa e noce, 10x10x2 cm
MAR
GAU
X A . 4 ann i
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, spago e ritagli su cartoncino, 74x113.5 cm [dettaglio]
ne è creazio ito a ll e d ed o il gioc momento d me x u a g r co a Per M o sia come opere, sia it o con concep duzione di nto condivis nza e ra ro alla p e di divertim a sua esube alla d L n occasio partecipanti. olicromia e ioni, p z i u r r gli alt chiata dalla erose cost ione c m e u u c p n ese z è ris ricità delle ità di id e p t a a r a zione. polim con un e determina e t a z z t reali a for della su indice
FINESTRA 2011, ritagli di giornale e stoffa su cartone, 25x22.5 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 25x22 cm
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa e ritagli su cartoncino, 151x79 cm [dettaglio]
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La riflessività di Margherita le ha permesso di incamerare gli insegnamenti dati per esprimersi al meglio. L’attenzione e la concentrazione caratterizzano la prima fase del suo processo creativo alla quale segue, soprattutto nelle opere realizzate con la tecnica del collage, un approccio di tipo associativo, secondo una poetica del colore e delle forme, con cui esprime visivamente il suo immaginario fantastico.
AL MARE, FORSE... 2011, polistirolo, gommapiuma, stuzzicadenti e cartone, 22x13x8 cm
AEREO 2011, gommapiuma e stuzzicadenti 14x12x7 cm
MATIL
DE L. 4 ann i
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch, plastica e ritagli su cartoncino, 77x127 cm
FUOCO 2011, stoffa, pongo e polistirolo, 13x10x7 cm
L’approccio di Matilde al gioco/creazione è sempre stato imprevedibile. Inizialmente sorpresa dalla novità dei materiali che gli sono stati forniti, ha ricercato un pennarello o una penna, mezzi familiari che si sono rivelati il suo personalissimo tramite per avvicinarsi al mondo della costruzione. La dimensione rappresentativa che unisce il costruire al disegnare ha avuto modo di essere espressa dalla giovane autrice nel suo Totem/autoritratto, dove disegno e collage concorrono a dar forma all’immaginazione.
MAT
TEO
IL ROSSO 2011, cartone, polistirolo e corteccia, 15x16x11 cm
G.
4 a nni
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone 22.5x22 cm
La fantasia di Matteo lo ha portato ad animare i materiali che gli sono stati messi a disposizione. Prima di arrivare ad assemblare i diversi elementi li maneggia singolarmente affascinato dalle loro qualitĂ materiche. Dopo questa fase indirizza la sua fervida immaginazione nella realizzazione di costruzioni originali ed elaborate.
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 152x115 cm
CROCE 2011, scotch, cartone e polistirolo, 11x9x5 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 26x22 cm [dettaglio]
ente lità vinc a u q la certo ne è di oberto. L’intuizio so creativo di R e artista lo ha es an del proc di questo giov sorprendenti a ni iv t io n z e lu delle L’inv e so r a e r c istintivo nde d a o o t t t a a t r il t gra por nche di o state che son , rivelandosi a i partecipanti ltr re sue ope per tutti gli a con i quali ha e n e, ispirazio ella costruzion ue idee. s d al gioco on altruismo le c o condivis
ROBER
TO F. 4 ann i
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 151x84 cm
AUTORITRATTO CON MACCHINA 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino, 151x84 cm
VOLTO [incompleto] 2011, cartoncino Ø 25 cm
Valerio con la sua serenità e sensibilità è riuscito ad acquisire al massimo tutti gli strumenti per lavorare in autonomia; questo gli ha permesso di ideare composizioni, collage e costruzioni ricche di dettagli possibili da realizzare solo quando si è dediti e attenti durante il processo creativo. La compiutezza delle opere è indicativa delle sue doti.
FINESTRA 2011, ritagli di giornale e stoffa su cartone, 24x21.5 cm [dettaglio]
VALERIO
C. 4 an ni OPERA ROSSA 2011, polistirolo, scotch, stoffa, cartone e stuzzicadenti 23x9x12 cm
PESCE RICCIO 2011, stuzzicadenti, pongo e gommapiuma, 14x13x4 cm
PUNTO ROSSO 2011, polistirolo e pallina di pongo coperta di scotch, 8x7x4 cm
VASK
EN C . 4 anni
BEAR FACE 2011, cartoncino Ø 25 cm
Il processo creativo di Vasken si basa sulla ricerca delle possibilità estetiche e strutturali date dalla combinazione dei materiali. Serietà e giovialità si alternano nella fase creativa e di confronto. Il suo approccio conoscitivo è sempre teso alla realizzazione di vere e proprie sculture minimali, dimostrando una capacità di sintesi fortemente concettuale.
Produttivo e operoso Vittorio ha un approccio progettuale al gioco creativo. I suoi lavori sono molto articolati, compiuti in ogni loro parte. Nulla è aleatorio, tutto sembra rispecchiare un’idea precisa, una volontà di dar forma al pensiero; usando i materiali e i supporti con cognizione di causa ha ottenuto sempre il risultato voluto dimostrandosi soddisfatto delle sue creazioni.
AUTORITRATTO 2011, pastello, stoffa, scotch e ritagli su cartoncino 152x85 cm
FINESTRA 2011, ritagli di giornale su cartone, 22x25 cm [dettaglio]
nni a 6 . A O VITTORI
ASSEMBLAGGIO ROSSO 2011, stoffa, cartone, rete e scotch, 16x17x2 cm [fronte e retro]
CHI è Liana Zanfrisco
Autrice “nomadica”, formatasi tra l’Italia, il Belgio e la Germania, muovendosi tra disegno, pittura, video, fotografia, ricamo e installazione, Liana Zanfrisco indaga la dimensione privata del suo quotidiano dasein. Attraverso il suo operare instilla poesia negli oggetti di uso comune, riflette sulla condizione naturale/culturale dell’essere donna, fa dei suoi diari un racconto onirico per immagini e dell’autorappresentazione un modo ironico ed intimo per parlare di sé a se stessa. Parallelamente si cimenta in un processo introspettivo di autoanalisi che la porta ad “illustrare” frammenti di memoria - conscia e inconscia - che si ripresentano nei suoi disegni avulsi da una temporalità definita, ma che rimandano ad un sospeso stato infantile insito in ogni individuo e dunque condivisibile. Quest’ultima dimensione della sua ricerca si è sviluppata in seguito alla prima esperienza che l’autrice ha conseguito lavorando a stretto contatto con i bambini, con i quali instaura un
vero e proprio rapporto di scambio. Venuto meno il gap docente/discente, la condizione che si raggiunge nei laboratori tenuti dall’autrice è quella di parità creativa; un reciproco guardarsi che per i più piccoli si traduce in una esperienza formativa che permette loro di imparare ad acquisire le soluzioni tecniche per poter restituite concretamente l’immagine fantastica, e che per l’autrice significa “lasciarsi coinvolgere nei loro giochi” facendo propria una metodologia di lavoro che ha molto a che vedere con l’automatismo psichico e il flusso di coscienza. Le influenze subite dal surrealismo e dalla patafisica sono da porre all’origine dell’interesse di Liana verso la libertà immaginativa priva di sovrastrutture socio-culturali. Per il “patapittore” Enrico Baj la fantasia è una facoltà “che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà”. Chi meglio dei bambini può indurre un adulto – artista e non – a scardinare l’ordine precostituito attraverso soluzioni immaginarie?
Š Nadia Ceccarelli
Esposizione finale dei lavori, dicembre 2011.
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© 2011 MuGa stampato presso Unicolor S.p.a. - Gennaio 2012 La prima edizione di questo catalogo è stata stampata in 30 esemplari, numerati e firmati da Liana Zanfrisco.
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via Giulia 108/109, 00186 Rome (IT) - (+39) 339 39 65 020 - muga@muga.it- facebook: MuGa MultimediaGallery