Turismo Religioso e Culturale Región De Murcia

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RELIGI SO REGIÓN DE MURCIA TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE

Anno Giubilare


1 1 4 300 19

CITTÁ SANTA

ANNO GIUBILARE IN PERPETUUM

FESTIVITÁ RELIGIOSE DI INTERESSE TURISTICO INTERNAZIONALE GIORNI DI SOLE AL ANNO

GRADI DI TEMPERATURA MEDIA

TI FA FELICE


MURCIA

REGIÓN DE MURCIA LUOGHI DI PELLEGRINAGGIO Se volere percorrere la Regione di Murcia, dovete tenere i piedi a terra. Ad ogni passo vivrete emozioni sublimi, che eleveranno il vostro spirito oltre i confini del mondo terreno. La Regione di Murcia è un luogo d’incontro per la cristianità, come testimonia la concessione da parte di S.S. Papa Giovanni Paolo II a Caravaca de la Cruz della celebrazione dell’Anno Giubilare nel 2003, rendendola la quinta città al mondo (insieme a Santiago de Compostela, Santo Toribio de Liébana, Roma e Gerusalemme) a poter celebrare il Giubileo Perpetuo, nel caso di Caravaca ogni 7 anni e con il prossimo previsto per il 2017. La tradizione religiosa della Regione di Murcia non risiede soltanto in ogni chiesa, basilica e cattedrale. Il culto e il fervore pervadono tutti gli angoli - paesi e città – di una terra la cui cultura, arte, architettura, feste e tradizioni ci parlano proprio della sua eredità cristiana e vocazione religiosa. Scopri luoghi sacri in cui la gente accorre con devozione, mete di pellegrinaggio in cui trovare la pace interiore, leggende che dimorano nei cieli, feste che commuovono fino all’anima e un patrimonio religioso d’inestimabile valore.


RELIGIOSO E CULTURALE

CARAVACA DE LA CRUZ + Info

www.turismocaravaca.org www.caminodelacruz.es Caravaca de la Cruz è una città situata nella terra di confine tra Murcia e Granada. Un insediamento per il quale sono passati, uno dopo l’altro, iberi, romani e musulmani e che è costruito attorno al Castello, edificato nel XV sec. dall’Ordine dei Templari. Ma Caravaca è, prima di tutto, la Città Santa, la città della Croce che ne porta il nome. Secondo la leggenda, nel 1232, il re moro Abú Zaid si convertì al cristianesimo quando vide due angeli portare giù dal cielo una croce affinché un sacerdote imprigionato nel castello potesse dire messa. Questa leggenda portò alla costruzione, a partire dal 1617 e all’interno del recinto della fortezza, del principale monumento di questo luogo del nord-ovest murciano, il Santuario della Vera Cruz. Una costruzione nella quale predomina la lussuosa facciata di marmo rosso di Cehegín sulla quale è raffigurata l’esaltazione della Santa Croce. Il 2017, tuttavia, non sarà l'unico anno durante il quale il pellegrino potrà ricevere l'indulgenza plenaria: durante l'episcopato di Giovanni Paolo II, il pontefice concesse a Caravaca la dicitura di città giubilare in perpetuum. Ma questa espressione latina non è casuale e anzi è utile al pellegrino, che onorando la propria fede può raggiungere così il Santuario della Vera e Santa Croce e ottenere l'espiazione dei propri peccati in qualsiasi momento della propria vita. Nel 1998 la Santa Sede concesse al Santuario e alla Confraternita della Vera Cruz i privilegi e le indulgenze papali per celebrare il loro Anno Giubilare in Perpetuum ogni 7 anni. Durante l’Anno Giubilare 2017 Caravaca de la Cruz attende ansiosamente l’arrivo di migliaia di pellegrini. Misticismo, leggende e tradizioni hanno creato una storia che si perpetua nel tempo e che merita di essere vissuta almeno una volta nella vita.

CARAVACA DE LA CRUZ, ANNO GIUBILARE IN PERPETUUM Caravaca de la Cruz ha l’eccezionale privilegio, condiviso unicamente con Gerusalemme, di poter ottenere l’ambita “indulgenza plenaria” in qualsiasi momento e non solo durante la celebrazione dell’Anno Giubilare, che nel caso di Caravaca si svolge ogni 7 anni. L’unico requisito è quello di recarvisi in gruppi di minimo 3 persone e soddisfare le stesse condizioni dell’Anno Santo.

Anno Giubilare


ANNO GIUBILARE “IN PERPETUUM” CONCESSO DA SAN GIOVANNI PAOLO II

PAENITENTIARIA APOSTOLICA Penitenciaria Apostólica Prot. N. 2/98/1 BEATISIMO PADRE Javier Azagra Labiano, Obispo de Cartagena en España, assieme al suo clero, con i Fratelli della Confraternita della Santissima e Vea Croce, e gli altri fedeli sotto la sua responsabilità e cure pastorali esprime con fervore i sentimenti della filiale devozione verso Sua Santità ed espone reverentemente: Con la preghiera e insistenza dei Responsabili della Confraternita e ricavata l’opinione della Conferenza Episcopale Spagnola, è stato determinato, per la Diocesi di Cartagena in Spagna, di celebrare ogni sette anni un Anno Giubilare, iniciando nel 2003, nel Santuario della Santissima e Vera Cruz di Caravaca, con funzioni speciali e diverse iniziative religiose. Il Santuario, celebre e antico, è radicato nei cuori dei fedeli e proprio da esso venne diffusa dai predicatori del Vangelo un’ardente devozione nei confronti della Santissima Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Perchè tale devozione si conservi nel popolo cristiano e cresca di giorno in giorno, l’Eccellentissimo Oratore chiede reverentemente a Sua Santità il dono dell’Indulgenza Plenaria, per i pietosi fedeli che visitino il citato Santuario. E Dio, etc. Giorno 9 Gennaio 1998 La Penitenzieria Apostolica, sotto mandato del Sommo Pontefice, con piacere concede il poter ricevere l’Indulgenza plenaria con sentimenti di contrizione perfetta e solo compiendo le condizioni abituali (confessione sacramentale, comunione eucarística e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice) per i fedeli cristiani che partecipino devotamente in qualsiasi celebrazione nel Santuario della Santissima e Vera Croce di Caravaca, o che perlomeno recitino il Padre Nostro o il Credo: 1. Il giorno 3 Maggio, che li si celebra solennemente, e il giorno 14 Settembre, festa dell’Esaltazione della Santissima Croce. 2. Sempre che per devozione si pellegrini al Santuario in Gruppo. 3. Una volta all’anno, nel giorno che i fedeli scelgano liberamente. Si concede inoltre indulgenza plenaria, nella forma comune, nei giorni in cui, ogni sette anni, si celebri la solemne Apertura e Chiusura dell’Anno Giubilare e negli altri giorni dello stesso anno nei quali il Vescovo presieda un rito solemne. La presente concessione è in perpetuum. Senza nulla possa ostiare in contrario. + Luis De Magistris Regente N.M. Tedeschini Oficial


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CARAVACA DE LA CRUZ CARAVACA CITTÀ DI TERESA Compresa nell’itinerario turistico delle “Città di Teresa”, Caravaca possiede un convento fondato da Santa Teresa di Gesù nel 1576. L’edificio è formato da due parti: la Chiesa di San José e il Monastero delle Suore Carmelitane. La chiesa, ad una sola navata, fu ricostruita nel XVIII secolo e la sua decorazione è di stile rococò. Il monastero, attualmente disabitato, conserva ancora delle zone che ci invitano a vivere l’esperienza della vita all’epoca di Santa Teresa. Tale monastero fu visitato almeno sette volte da San Juan de la Cruz, che nel 1587 fondò il Convento di Nostra Signora del Carmen delle Carmelitane Scalze di Caravaca, molto vicino a quello di Santa Teresa. La Santa gli dette esplicitamente l’incarico di occuparsi della congregazione, giacché lei, alla fine, non poté recarvisi in persona perché era ammalata. In questo modo la Città della Croce è diventata uno dei pochi esempi che possono vantare la fondazione di Teresa e di San Juan allo stesso tempo. Santa Teresa portò con sé una Croce di Caravaca fino alla fine dei suoi giorni e tale croce è ora custodita nel Convento delle Madri Carmelitane Scalze di Bruxelles. Ciò dimostra il suo stretto rapporto con Caravaca e con la Vera Cruz, ma anche la smania con cui i pellegrini acquistano la Croce di Caravaca come simbolo di Fede. Caravaca possiede uno dei migliori complessi di architettura religiosa della Regione di Murcia: la Chiesa della Solitudine, quella del Salvatore e la Compagnia di Gesù, il Templete, il Monastero di Santa Clara, gli Eremi di Sant’Elena, San Sebastiano e la Reja e la magnifica Basilica della Santissima e Vera Cruz, son soste obbligatorie lungo un percorso che lascerà un profondo segno nel pellegrino. Un favoloso intrico di spazi, che confluisce in un tracciato labirintico di viuzze e piazzette tra le quali è facile perdersi per ritrovare sé stessi. Caravaca è orgogliosa della sua gente, della sua gastronomia e della sua spiritualità e non per nulla è uno dei paesi con più richiami turistici del Nord-ovest della Regione di Murcia, che si prenderà cura del viaggiatore fin dal suo arrivo e non lo lascerà indifferente.


BASILICA DELLA VERA CRUZ Nella Basilica della Santissima e Vera Cruz di Caravaca è custodita la Vera Cruz. Vi arrivano viaggiatori provenienti da tutto il mondo, per sentire la spiritualità in profondo raccoglimento. La Santissima e Vera Croce di Caravaca è una croce di origine orientale e aspetto patriarcale, con doppio asse trasversale o quattro bracci che si venera dal XIII sec. Secondo la tradizione, la reliquia, che apparve il 3 maggio 1231, recita così: “Le terre di Caravaca furono conquistate dal Sayid almohade di Valencia Abu-Zenit che, nell’anno in cui si verificò l’accaduto, era insediato qui. Si racconta che tra i prigionieri cristiani ci fosse un sacerdote della città di Cuenca chiamato Ginés Pérez Chirinos. Il Sayid interrogò il prigioniero su quale fosse il suo lavoro, al che questo rispose “dire messa”. La risposta del sacerdote suscitò la curiosità del Sayid, che mandò a prendere tutto il necessario affinché Chirinos potesse compiere una dimostrazione dell’atto liturgico nel salone principale dell’Alcazar. Poco dopo l’inizio della celebrazione, Chirinos si fermò ed espresse l’impossibilità di continuare la cerimonia per la mancanza di un crocifisso sull’altare. E, fu proprio in quel momento che, attraverso la finestra del salone, apparvero due angeli trasportando una croce che depositarono sull’altare affinché il sacerdote potesse continuare la messa. Di fronte a quella miracolosa apparizione, racconta la tradizione, il Sayid e i suoi si convertirono al cristianesimo”. I numerosi ordini religiosi che si stabilirono a Caravaca, e soprattutto i Gesuiti ed i Francescani, con il loro impegno missionario, contribuirono a propagare la conoscenza della Vera Cruz in tutta l’America Latina e in Europa.


RELIGIOSO E CULTURALE

CARAVACA DE LA CRUZ

DI MUSEO IN MUSEO Un’altra attrazione culturale di Caravaca de la Cruz sono i suoi musei. Nel Castello Fortezza si trova uno dei principali: il Museo della Vera Cruz, che conserva collezioni di oreficeria de di pittura. Nella pinacoteca risaltano 6 oli su tavola originali del XVI secolo, di Hernando de los Llanos, pittore che fu condiscepolo di Leonardo da Vinci. Per quel che riguarda l’oreficeria, spiccano, fra altri, la Teca-Ostensorio della Cruz, che risale agli inizi del XVI secolo, e il Portacruz de los Baños, regalo di Luis Fajardo, secondo marchese dei Vélez. Come pezzo importante del museo, inoltre, risalta la Casulla de Chirinos, un “tiraz” arabo (abito ornato con ricami elaborati) adattato alla forma di ornamento liturgico, che si pensa indossasse il sacerdote Chirinos al momento della miracolosa apparizione della Croce. Vista la sua particolare originalità, merita la pena visitare il museo di Musica Etnica di Barranda, dove si esibiscono circa 1.000 strumenti musicali di tutte le epoche e di tutti i continenti. Altre soste consigliate sono il Museo Archeologico, il Museo de Los Caballos del Vino, quello della Festa e quello di Miniature di Ángel Reinón.

UN SITO CON FASCINO A poco più di due chilometro dal centro urbano di Caravaca vi aspetta uno dei siti più ameni della Regione: Fuentes del Marqués. Sorgenti e acque sorgive, molta natura e un indiscutibile fascino, vi faranno sentire completamente a vostro agio. Qui si innalza l’antico Torrione Templare, circondato da leggende, che durante il Medio Evo servì come avamposto per la difesa contro i musulmani e che ora ospita il Centro di Interpretazione della Natura.


FESTE DELLA SANTISSIMA E DELLA VERA CRUZ Le Feste della Santissima e Vera Cruz, dichiarate di Interesse Turistico Internazionale nel 2004, si svolgono ogni anno dal 1 al 5 maggio. Il 2 maggio, inoltre, il castello ospita la popolare e spettacolare corsa de Los Caballos del Vino. Il 3 maggio non potete nemmeno perdere la processione, che percorre le vie del centro storico, dalla Chiesa del Salvador al Templete, ed è senza dubbio uno dei momenti più belli e imperdibili delle feste. Una menzione particolare merita il Parlamento fra il re moro e il re cristiano e il Bagno della Croce nel Templete, un atto di massa e di gran devozione. E come atto finale delle feste, il 5 maggio si svolge la Processione di Ascesa della Sacra Reliquia alla Basilica Santuario. Se la vostra visita non coincide con queste celebrazioni, potete scoprire tutto ciò che le riguarda presso Museo de Los Caballos del Vino e quello della Festa.

CAMMINO DELLA CROCE DI CARAVACA: CAMMINO DEL LEVANTE Invitiamo i viaggiatori a lasciarsi trasportare dal percorso de Il Cammino della Croce, che porta fino alla Città Santa, recuperando la tradizione del pellegrinaggio a piedi ed anche in bicicletta, lungo il quale si fondono il carattere religioso e la cultura, la natura, la gastronomia e il patrimonio. Ulteriori informazioni in www.caminodelacruz.es


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MULA + Info www.mula.es www.caminodelacruz.es

Nel cuore della Regione di Murcia si trova il paese di Mula, un enclave monumentale, il cui centro storico, dichiarato Complesso Artistico Nazionale nel 1981, sorprenderà i viaggiatori più curiosi. Invitiamo i visitatori a percorrere le sue viuzze e scoprire i suoi angoli, giacché le sorprese che nasconde sono un regalo per la vista. Spicca il Castello dei Vélez, un’imponente fortezza del XVI secolo dalla quale il signore dominava i suoi sudditi fin oltre queste terre bagnate dal fiume Mula. Ma questo paese è famoso soprattutto per la Santa Espina e per la sua Settimana Santa. Fervore religioso e tradizione si uniscono durante la Notte dei Tamburi, una festa considerata di Interesse Turistico Nazionale le cui origini risalgono alla metà del XIX secolo. La sera del Martedì Santo centinaia di tamburi rimbombano all’unisono durante quella che probabilmente sia la notte più emozionante degli abitanti di Mula. Il Pellegrinaggio all’eremo di El Niño de Mula è un’altra attività imprescindibile per gli abitanti di Mula, che tutti gli anni il 22 settembre accompagnano, con grande devozione e in un ambiente festivo, il ritorno dell’immagine del Bambin Gesù dal convento de La Encarnación, dopo che abbia trascorso varie settimane in diverse chiese della località. E se volete sfruttare al massimo il vostro soggiorno a Mula, potete visitare anche alcuni dei suoi edifici più interessanti, come la Chiesa di Santo Domingo, il Museo di Arte moderno “Fundación Casa Pintada”, dove si espongono le opere dell’artista di Mula Cristóbal Gabarrón, famoso in tutto il mondo, il Museo di Arte Iberico “El Cigarralejo”, che conserva la miglior esposizione di arte iberico della penisola, e il Real Monasterio de la Encarnación, dove le suore clarisse deliziano gli abitanti e i forestieri con i loro saporiti dolci, che vendono attraverso il piatto rotatorio.


LA SANTA ESPINA Il Real Monasterio de la Encarnación custodisce uno dei “gioielli della corona” per i fedeli cristiani: Il Reliquiario della Santa Spina, che ospita al suo interno una reliquia appartenente alla corona di spine che portava Gesù Cristo al momento della Passione e una ciocca di capelli della Vergine Maria. Anche se la prima notizia riguardante la corona di spine risale al V secolo, non se ne sa nulla fino al XI secolo, quando appare a Costantinopoli. Nel 1238 l’imperatore Baldovino II offrì la santa reliquia a Luigi IX, re di Francia, cercando il suo appoggio. Per custodirla il monarca fece costruire la Santa Cappella di Parigi, dove rimase fino alla Rivoluzione Francese, quando fu trasferita alla cattedrale di Notre Dame. Nei secoli, le spine furono offerte come regali fra re e nobili, e, in questo modo, furono distribuite in tutta la cristianità. Oggigiorno alcune di loro sono esposte per la venerazione, come quella della Cattedrale di Barcellona o quella che ospita la Cappella della Santa Spina nel Real Monasterio de la Encarnación a Mula, retto dalle suore Calarisse.


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MURCIA + Info

www.turismodemurcia.es www.caminodelacruz.es

Murcia è una città fondata nell’anno 831 da Abd-Al-Rahman II in un territorio privilegiato, al centro della Valle del fiume Segura. Dell’importanza che raggiunse in epoca araba danno buona testimonianza le mura che la circondavano, alcuni resti delle quali sono ancora visibili in diversi punti della città e che erano alte 15 m e avevano 95 torri. Un’importanza che è evidente anche nei numerosi reperti archeologici, come quelli di tipo palaziale realizzati nel Convento delle Clarisse, oggi museo di Santa Clara. La città cristiana ha lasciato una traccia profonda anche nella fisionomia urbana di Murcia. Così, due delle arterie principali, la Platería e la Trapería, sono anche testimonianza dell’intensa attività corporativa sviluppatasi nella città. Ma sarà a partire dal XVII sec., e soprattutto dal XVIII, che Murcia raggiungerà uno splendore urbano che la porterà a espandersi al di là delle proprie mura. Sarà il momento in cui si erigeranno numerose chiese, in larga parte barocche, che delimitano l’intero tessuto urbano. Templi come quelli della Merced, San Miguel, Santa Ana, Las Claras, Santo Domingo, Santa Eulalia e San Juan de Dios, che aggiungono alle architetture artistiche un importante patrimonio pittorico e scultoreo, con opere tra le quali risaltano quelle realizzate da Francisco Salzillo.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA Il primo tempio di Murcia è la Cattedrale, la cui costruzione è cominciata alla fine del XIV sec. e che presenta elementi dell’arte Gotica, come la Porta degli Apostoli e la Cappella dei Vélez; Rinascimentale, come nel caso della Cappella di Junterón, e Barocca, tra le quali risalta la facciata, concepita come gigantesca pala d’altare da Jaime Bort, con un’equilibrata coniugazione di scultura e architettura. Degna di nota è anche la torre, alta 90 m e costruita in diverse fasi tra i sec. XVI e XVIII. Insieme alla Cattedrale, anche l’ottocentesco edificio del Palazzo Episcopale non lascia indifferente il pellegrino.

Tra l'arte sacra della città, non perdete il Museo Salzillo. Essere spostati dal realismo delle figure e delle tappe del grande scultore di Murciano, Francisco Salzillo, che sono sfilate nella processione del Venerdì Santo. Ecco la sua famosa Betlemme, da cui nacque una delle tradizioni artigianali più profondamente radicate nella Regione di Murcia. Ci sono altri esempi magnifici di architettura barocca nel Santuario della Fuensanta e nel Monastero di los Jerónimos, noto anche come "El Escorial Murciano".


SETTIMANA SANTA E SALZILLO: ICONOGRAFIA BAROCCA Nell’ambito dell’arte sacro della città non potete perdere il Museo Salzillo. Il realismo delle figure e dei ritratti del geniale iconografo di Murcia Francisco Salzillo, che sfilano nella processione della Settimana Santa, non vi lasceranno indifferenti, come il suo famoso Presepe, che nasce da una delle tradizioni artigianali maggiormente radicate nella Regione di Murcia. La Settima Santa di Murcia è stata dichiarata di Interesse Turistico Internazionale. Le figure intagliate di Salzillo, l’essenza dell’orto e i nazareni che distribuiscono caramelle, “monas” (una specie di focaccia) ed altri omaggi, donano a questa Settimana Santa delle particolarità uniche nel nostro Paese. La processione più vistosa è quella del Venerdì Santo, conosciuta anche

come quella de “Los Salzillos”: all’alba escono 4.000 nazareni, che vestono una tunica viola e portano vere e proprie opere d’arte, realizzate nel XVIII secolo dal grande iconografo di Murcia Francisco Salzillo y Alcaraz. La sfilata più pittoresca e popolare è, senza dubbio, quella de “Los Coloraos” il Mercoledì Santo. Con la partecipazione di più di 3.000 nazareni, questa processione possiede la particolarità di essere formata da una gran quantità di bambini, che camminano alla testa del corteo, e di essere la più antica di Murcia. Ciò che la caratterizza sono i regali di caramelle, fave ed altri prodotti che evidenziano il legame fra gli abitanti degli orti e la Arciconfraternita del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.


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LORCA + Info

www.lorcaturismo.es www.caminodelacruz.es

Lorca è conosciuta come la “città barocca” per l’importante eredità barocca del centro storico e la spettacolare messa in scena delle cosiddette “parate biblico-passionali” della Settimana Santa lorquina grazie alle quali ha ottenuto nel 2007 la dichiarazione di Interesse Turistico Internazionale. Attraverso il fervore delle confraternite del Paso Blanco e del Paso Azul, azzurri e bianchi danno, con i rispettivi e preziosi ricami in seta e oro, alcuni dei quali dichiarati Beni di Interesse Culturale, un carattere ineguagliabile a questa Settimana Santa così tradizionale e piena di emozioni contrastanti. I numerosi siti archeologici, la Colonna Miliarie di epoca romana, la Torre dell’Espolón e la Torre Alfonsina, contributo cristiano successivo alla Reconquista; il Portico di San Antonio, porta dell’antica cinta muraria che difendeva la città (X sec.), le numerose chiese e conventi di epoche e stili differenti (dal XIII al XIV sec.), i palazzi e le residenze signorili del barocco, come il Palazzo di Guevara, quello dei Conti di San Julián o la casa dei Mula, la fortezza militare - che trasforma la cittadella medievale in un recinto inespugnabile - o le strade lastricate attorno a Plaza de España, con costruzioni dell’architettura popolare di enorme sapore tradizionale come la Zapatería e la Cava, sono alcuni degli esempi del patrimonio artistico della città, conosciuta anche come "Città del Sole". Esistono monumenti che il visitatore non può farsi sfuggire, come il Santuario Virgen de las Huertas, la Collegiata di San Patricio, il Calvario, dichiarato Bene di Interesse Internazionale, o il Museo del Belén.

MUSEI DE BORDADOS DELLA SETTIMANA SANTA I Musei de Bordados della Settimana Santa, ci ricordano che, a Lorca, è Settimana Santa tutto l’anno, poiché, grazie ai musei dei ricami, il visitatore non solo può conoscere lo splendido patrimonio delle confraternite che si esibiscono in questi musei, ma anche avvicinarsi un po’ di più all’esperienza originale e sorprendente delle Parate Bibliche Passionali grazie ai numerosi audio-video che

raccolgono i momenti più sensazionali ed emozionanti di quest’originale manifestazione. In questi musei sono protagonisti gli arazzi e gli stendardi delle immagini religiose propri di ciascuna confraternita così come il resto dei mantelli che indossavano i personaggi storici che fecero parte della vita, Passione e morte di Gesù Cristo. Sono mostrate anche alcune delle immagini e dei carri religiosi

che sfilano durante la Settimana Santa, opere d’arte di celebri scultori. Un altro tesoro che ci offrono alcuni di questi musei, è la possibilità di poter accederé alle botteghe dei ricami e ammirare come la ricamatrice lorquina realizza questa técnica che aspira ufficialmente a diventare Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.


SINAGOGA

HANUKKAH

Inoltre, Lorca ospita monumenti religiosi non ecclesiastici, come per esempio la Sinagoga e il Parco Archeologico del Quartiere Ebraico. Il quartiere ebraico della Lorca medievale si trovava all’interno dell’Alcazaba, separato dal resto della città dalle mura. La separazione fisica dei quartieri aveva come scopo la protezione degli ebrei, ma allo stesso tempo significava una chiara divisione etnica della comunità di Lorca, lasciando i cristiani nella parte bassa della città e gli ebrei in quella più pericolosa. I resti del quartiere ebraico di Lorca si estendono su una superficie di circa 5.700 metri quadrati. Fino ad oggi sono state scavate un totale di 12 abitazioni e una sinagoga del XIV secolo, l’unica ritrovata nella Regione di Murcia. L’interno della sala di preghiera conserva il luogo in cui si custodivano i “rotoli della torah”, una nicchia (hejal) decorata con rivestimenti in stile gotico. Sono conservati anche i resti del basamento in cui era collocato il bimah, luogo di lettura della torah.

A metà del mese di Dicembre, in occasione delle feste di Mori, Cristiani ed Ebrei, si rappresenta l’Accensione dello Hanukkah nella Sinagoga di Lorca, unica in Spagna a non essere stata profanata. Si tratta di una festa ebraica che commemora la sconfitta dei greci e la riconquista dell’indipendenza ebraica per mano dei Maccabei sui greci, e la successiva purificazione del Tempio di Gerusalemme dalle icone pagane nel II sec. a.C. La tradizione ebraica parla di un miracolo, durante il quale fu possibile accendere il candelabro del Tempio per otto giorni consecutivi con un’esigua quantità di olio, sufficiente per un solo giorno. Questo diede origine alla tradizione principale della festività, che è quella di accendere, in maniera progressiva, un candelabro con nove bracci chiamato “hanukkiah” (uno per ciascun giorno più un braccio «pilota»). A Lorca, più che una festa in sé, si tratta di un atto culturale e puntuale che ha luogo un solo giorno (tra la fine di Novembre e la prima quindicina di Dicembre). Gli ultimi sono stati celebrati nella Sinagoga del Castello di Lorca.


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CALASPARRA + Info

www.turismocalasparra.es www.murciaturistica.es

Questo paese di Murcia è famoso, oltre che per il Santuario di Nuestra Señora de la Esperanza, anche per la sua importante risaia, che produce il riso con la Denominazione di Origine Calasparra. Ma possiede anche altri ingredienti che alimentano corpo e anima. La sua privilegiata situazione geografica e la sua storia conferiscono a Calasparra un fascino speciale. Bagnata da quattro fiumi e due laghi artificiali, le sue acque sono un richiamo per il viaggiatore, non solamente per la ricchezza dei suoi paesaggi, ma anche per la varietà di attività che si possono svolgere, come la speleologia presso la Cueva del Puerto o il torrentismo. La discesa del fiume Segura lungo il Cañón de Almadenes, si svolge nello Spazio Naturale Protetto di Bosque de Ribera de Cañaverosa, nel quale vivono alcune delle ultime lontre della Regione, oltre ad una gran varietà di uccelli acquatici. Calasparra, inoltre, è nota per le sue grotte con pitture rupestri, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dalla UNESCO, e per i giacimenti archeologici, che vanno dal Paleolitico fino all’arte ispanico-musulmana.

SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA SPERANZA A Calasparra si trova il Santuario di Nostra Signora della Speranza, patrona di Calasparra, situato nella località denominata “Colline della Vergine”, luogo di grande belleza sulle rive del fiume Segura. Il Santuario è oggi un famoso luogo di pellegrinaggio, che ha celebrato l’ANNO SANTO GIUBILARE nel 2008. I primi dati scritti del Santuario risalgono all’inizio del XVII secolo, quando il congedato Alonso Benítez de Munera, fondò la chiesa della Fuensanta, oggi conosciuta come Santuario di Nostra Signora della Speranza, sebbene esistano elementi

che fanno ritenere che la Vergine fosse venerata da molto tempo prima. All’interno risalta, soprattutto, la pala d’altare principale, decorata con toni verdi e dorati, che include simboli mariani. Al centro si trova l’immagine della Vergine, formata da due figure: l’immagine di Nostra Signora della Speranza (La Grande) che è un’immagine decorata, tipica dei secoli XVI e XVII, donata nel 1617 da Donna Juana Sánchez e la cui testa è l’unico elemento originale e l’immagine di "La Pequeñica", della quale non si conoscono né la provenienza né la data di realizzazione. Superata la chiesa, incontriamo un

edificio a essa collegato con delle stanze denominate Camarín e Museo. Il Camarín è il luogo in cui "risiedono" le immagini di Nostra Signora e sono esposte a tutti i Pellegrini, protette da una semplice inferriata per preservarle dall’entusiasmo popolare, en el Museo si trova l’intero corredo della Vergine come mantelli, gioielli, vestiti etc. Altri monumenti religiosi di questa località sono la Chiesa di San Pedro, la Chiesa di Los Santos, la Chiesa della Merced, la cappella Ecce-Homo e la cappella di San Miguel.


TOTANA + Info www.turismo.totana.es www.murciaturistica.es

Totana comprende luoghi di interesse turistico di straordinaria bellezza e con una grande varietà paesaggistica. Il suo centro storico conserva abitazioni signorili dei secoli XVIII e XIX e monumenti la cui visita è imprescindibile, come la Chiesa di Santiago. Spicca il suo grande patrimonio archeologico, il cui massimo esponente è il giacimento de La Bastida, la città più potente dell’Europa continentale durante l’Epoca del Bronzo, 4.200 anni fa, e una piazzaforte che si può equiparare alla seconda città di Troia. Possiede inoltre l’invidiabile sito de Los Huertos, formato da case del diciannovesimo secolo, circondate da mandorli, aranci e limoni, che vi accompagneranno lungo la salita al sito di La Santa, nell’enclave naturale del Parco Regionale di Sierra Espuña.

SANTUARIO DI SANTA EULALIA DA MÉRIDA “LA SANTA” Nell’anno 2004 questo Santuario ha celebrato il Giubileo in onore di Santa Eulalia. È situato a sette chilometri dalla città di Totana dove si venera l’immagine di Santa Eulalia da Mérida, patrona di Totana dal 1644. Questa devozione oltrepassa i confini della città per estendersi fino ad altri punti della Regione di Murcia, come anche ad altre regioni, da cui arrivano pellegrini e devoti uniti dalla fede. Furono i cavalieri di Santiago coloro che portarono la devozione di Santa Eulalia fino a Totana, poiché queste

terre furono donate da Alfonso X il Saggio nel 1257 all’Ordine Militare di Santiago e al suo gran maestro, Pelay Pérez Correa, personaggio legato alla città di Mérida. Santuario di Santa Eulalia: la sua composizione architettonica e il colore ocra rosso delle facciate sono tipici di questa zona della Spagna e vanta la Dichiarazione di Bene di Interesse Culturale. È una piccola chiesa con una sola navata, coperta nel 1595 con un impressionante soffitto in arte mudéjar, le pareti sono completamen-

te dipinte con la tecnica del tempio che datano a partire dal XVII sec. e che raccontano in modo molto didattico la vita di Cristo e i miracoli della Santa, costituendo uno degli esempi più espressivi dell’arte popolare di tutto il Levante peninsulare. Nella località di La Santa, si gode di un contesto medio ambientale eccezionale con boschi di pino di Aleppo e una varietà enorme di piante autoctone che hanno creato un angolo meraviglioso dove poter riposare e godere della natura.


RELIGIOSO E CULTURALE

CARTAGENA + Info www.cartagenaturismo.es www.murciaturistica.es

SETTIMANA SANTA DI CARTAGENA La Settimana Santa di Cartagena è la festa per antonomasia della città. Dichiarata di Interesse Turistico Internazionale, la solennità, il carattere castrense e l’ordine caratterizzano delle processioni molto radicate fra gli abitanti della città. Dal Venerdì dell’Addolorata fino alla Domenica di Resurrezione trascorrono dieci giorni di luci, fiori, troni eccezionali e ammirabili vestimenti. Gli atti con maggior partecipazione si vivono con un gran fervore, come l’uscita di San Pedro del Arsenal o l’Incontro nella Plaza de la Merced. Le processioni della Settimana Santa di Cartagena sono le prime ad uscire di tutta la Spagna. Una buona scusa per cominciare qui i vostri giorni di meritato e ristoratore riposo.

Cartagena è una città che possiede oltre 3.000 anni di storia e che vi offre in ogni angolo, via e piazza testimonianze monumentali del suo magnifico passato storico. Il monumento più importante è il Teatro Romano, fatto costruire dall’imperatore Augusto nel I secolo a.C., anche se non fu scoperto fino al 1990. Bisogna menzionare anche il Museo del Teatro Romano, un affascinante complesso architettonico progettato da Rafael Moneo, nel quale ogni sala è più spettacolare della precedente. Il Museo comprende il palazzo di Pascual de Riquelme, la cattedrale di Santa Maria la Vecchia e, dopo aver percorso l’ultimo corridoio, la fermata più impressionante: il Teatro Romano. Cartagena Porto di Culture vi consentirà di godere del patrimonio e della ricchezza della città mediante il raggruppamento tematico dei contenuti. Scoprite le sue origini grazie ai resti della Muraglia Punica, testimonianza della

fondazione dell’urbe da parte del generale cartaginese Asdrubale nel 227 a.C. Nel suo Centro di Interpretazione, inoltre, si spiega ai visitatori, particolareggiatamente e in modo ameno, questa parte fondamentale della storia e dell’archeologia locale. Nel Quartiere del Foro Romano, restaurato di recente, potrete contemplare un isolato intero della Cartagena romana, ivi compreso un complesso termale del I secolo d.C. e l’edificio dell’atrio, risalente alla fine del I secolo a.C. Passeggiando per la città scoprirete anche che Cartagena conserva l’impronta militare che risale all’epoca medievale. Nel Castello de la Concepción, un luogo che gode di una vista privilegiata, si trova il Centro di Interpretazione, presso il quale vi sveleranno molti segreti di un’urbe mediterranea con grandi storie da raccontare.


ABANILLA

ULEA

+ Info

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www.abanilla.es www.murciaturistica.es

www.turismovalledericote.es www.murciaturistica.es

Sita nella comarca Orientale della Regione di Murcia, Albanilla è come un oasi nel deserto. L’aridità del suo paesaggio “lunare” contrasta con i fertili terreni agricoli bagnati dal fiume Chícamo e ciò conferisce al comune la sua speciale singolarità.

Ulea è terra di contrasti per antonomasia, giacché in questa zona coincidono i paesaggi secchi delle montagne confinanti e il verde della Valle di Ricote, nella quale si trova il comune, che fornisce al viaggiatore la scusa perfetta per fare una sosta lungo il suo cammino.

Passeggiare per il centro storico di Albanilla è quasi come un ritorno al passato, soprattutto durante le feste di Moros y Cristianos, che ricreano le battaglie dell’epoca della Riconquista.

Il percorso delle sue vie, strette e a gradini, con il costante mormorio dell’acqua proveniente da fontane, pozzi e ruote ad acqua, ricorda l’eredità musulmana, che si estende a tutta la valle. Un’orma del passato che si può apprezzare, senza dubbio, in uno dei monumenti più importanti del comune: la Chiesa di San Bartolomé, la più antica della valle di Ricote. Vi si può osservare l’evoluzione dall’antica moschea musulmana (prima del XV secolo) fino all’attuale chiesa (dalla fine del XV secolo). Questo tempio ospita tutto l’anno il “lignum crucis” di Ulea, una scheggia della croce di Cristo.

Il 3 maggio, la fede e la devozione dei suoi abitanti segnano l’inizio del tradizionale pellegrinaggio in onore alla Santa Croce, fino all’eremo di Mahoya. L’evento termina con un animato pranzo, durante il quale si gustano piatti e dolci tipici, come “il coniglio fritto” e “la mona (specie di focaccia) all’uovo”. Incoraggiamo il viaggiatore a visitare i numerosi eremi che si trovano lungo il cammino e che ricordano la pietà che, fin dall’antichità, pervade questo comune. Raccomandiamo la visita della Chiesa di SanJosé, patrono di Abanilla. Di stile barocco, fu costruita nel 1700 per ordine dell’Ordine militare e religiosa di Calatrava. In una delle sue cappelle è custodita la reliquia nota come la Santissima Croce di Abanilla. Secondo la tradizione si tratta di un “lignum crucis” appartenente al ceppo sul quale fu crocifisso Cristo.

Altri monumenti che meritano di essere visitati sono la Pila de la Reina Mora e la Plaza del Henchidor, dove tutti gli anni, il 3 maggio, si bagna la Santissima Vera Cruz.


RELIGIOSO E CULTURALE

CAMMINO DELLA CROCE CAMMINO DEL LEVANTE www.caminodelacruz.es

BULLAS / CARAVACA DE LA CRUZ

MULA / BULLAS

05

21 km

5 h.

ALGUAZAS / MULA

04

2 h.

21 km

5 h.

MURCIA / ALGUAZAS

03

2 h.

26 km

6,5 h.

ORIHUELA / MURCIA

02

2,5 h.

26 km

6,5 h.

01

2,5 h.

24 km

6 h.

2,5 h.

CARAVACA DE LA CRUZ

CEHEGÍN

Tappa 5 BULLAS-CARAVACA FINE DEL CAMMINO, IL SANTUARIO DELLA VERA CRUZ L’itinerario vi porterà a Cehegín, un paese il cui centro storico, dichiarato Complesso Storico, ospita un Importante patrimonio civile e religioso. Finalmente arriverete a destinazione, nella Città Santa di Caravaca de la Cruz. Una meritata ricompensa che, di sicuro, ricorderete con affetto, dopo aver goduto di alcune animate tappe lungo il pellegrinaggio.

BULLAS MULA

Tappa 4 MULA-BULLAS FRA PAESAGGI E VIGNETI Il cammino si inoltra nella comarca del Nordest, pertanto il paesaggio diventerà sempre più forestale e montagnoso. Entrando nel comune di Bullas, vi sorprenderanno i suoi vigneti, giacché questa zona produce un vino di grande qualità, che possiede una propria Denominazione di Origine.

La Puebla Los Baños de Mula

Pliego

Tappa 3 ALGUAZAS-MULA: TERRA DI CASTELLI E “BADLANDS” Troverete un peculiare paesaggio, nel quale spicca il contrasto fra l’aridità delle badlands (le “terre cattive”, prodotto dell’erosione) e la frondosa vegetazione delle rive del fiume Mula. L’itinerario passa per i pacati comuni di Campos del Río, dove vi invitiamo a percorrere la Calle del Rosario, per poi salire al Castello, alla Torre del Reloj e alla Chiesa barocca di San Giovanni Battista, e Albudeite, con una visita indispensabile alla Chiesa di Nostra Signora de los Remedios. Infine, il tratto porta a Los Baños de Mula e alle sue acque termali, che daranno un meritato riposo al vostro corpo e alla vostra anima.


Il Cammino del Levante guiderà i vostri passi fino a Caravaca de la Cruz, lungo un itinerario che unisce dieci comuni della Regione, partendo dalla vicina città di Orihuela. Diviso in 5 tappe o tratti, quasi 120 km di spiritualità, cultura, patrimonio, paesaggi, gastronomia e feste trasformeranno il vostro pellegrinaggio in una divertente avventura. Il Cammino del Levante, inoltre, è il primo itinerario di pellegrinaggio che possiede una segnaletica QR lungo tutti i tratti, per consentirvi di avere all’istante informazioni utili ad ogni passo (piantine, foto, punti di interesse...).

TESSERA DEL PELLEGRINO

Non dimenticatevi la vostra tessera del pellegrino, giacché, al vostro arrivo al Santuario della Vera Cruz, vi consentirà di ottenere l’indulgenza plenaria. Troverete chiese e monumenti caratteristici, dove potrete timbrare la vostra tessera. Oltre che nei tempi e nei luoghi di culto, potrete apporre il timbro sulla tessera anche presso gli Uffici Turistici della Regione, presso i luoghi autorizzati e in qualsiasi stabilimento che partecipi al progetto del Cammino del Levante. Non perdetevi il vostro timbro!

ORIHUELA

Santomera

ALGUAZAS

MOLINA DE SEGURA

El Raal

BENIEL

CAMPOS DEL RÍO ALBUDEITE

Cabezo de Torres

Javalí Viejo Javalí Nuevo

Santa Cruz

Monteagudo

Alquerías

Espinardo

Llano de Brujas

MURCIA

Tappa 2 Alcantarilla MURCIA - ALGUAZAS UNA PASSEGGIATA NEGLI ORTI DI MURCIA

Tappa 1 ORIHUELA - MURCIA IL FIUME SEGURA VI GUIDA LUNGO IL CAMMINO

Da Murcia si prosegue sull’argine sinistro del fiume, passando per centri abitati che nascondono i segreti degli orti di Murcia, fino ad arrivare al Azud Mayor o “Contraparada” di Murcia, un luogo per fermarsi e scoprire lo stretto rapporto che questa città ha mantenuto fin dall’antichità con l’acqua e il fiume Segura.

Il tratto inizia a pochi metri dalla Cattedrale del Salvador, a Orihuela, attraversa la confluenza dei fiumi Tajo-Segura e termina a Beniel. Esiste anche un itinerario alternativo, che consente di arrivare attraversando il fiume nel sito delle ruote gemelle. Vi attende la città di Murcia, dove potrete visitare la sua imponente cattedrale, sita nel centro storico.

E se lungo il cammino desiderate intrattenervi con una gran offerta culturale e di svago, non c’è nulla di meglio che fare una sosta a Molina de Segura, dove potrete vedere, ad esempio, il Museo dell’Enclave della Muraglia (MUDEM). Ad Alguazas spicca la Chiesa Parrocchiale di San Onofre e la Torre de los Moros o del Obispo, del XII secolo.

IL SAPORE DEL CAMMINO E siccome camminare fa venire fame, vi consigliamo di gustare alcuni dei piatti e dei prodotti tipici del Cammino: minestroni, “migas”, l’agnello di Segura... Scoprirete una grande varietà di piatti di riso tipici, con verdure, coniglio, pollo, ceci, lumache, “níscalos” (funghi Lactarius deliciosus)... per non parlare dei deliziosi insaccati e formaggi, dei dolci tipici, come le “yemas de Caravaca” e dei vini della terra, con Denominazione di Origine di Bullas, Jumillas e Yecla.


RELIGIOUS AND CULTURAL

TRADIZIONI ED EVENTI RELIGIOSI, FERVORE E CELEBRAZIONI POPOLARI + Info www.murciaturistica.es Fra le tradizioni e gli atti religiosi, spicca la Settimana Santa della Regione di Murcia. A volte nascosti dai copricapi a punta (capirotes) ed altre a viso scoperto, i sentimenti religiosi affiorano con la primavera, al ritmo della cornetta e del tamburo. Il silenzio e la devozione pervadono le vie e l’arte sacro conquista tutte le città e i paesi di Murcia. Tutti con lo stesso spirito, ma con riti e costumi completamente diversi. È proprio questa la ricchezza di alcune feste, che possiedono caratteristiche distintive proprie e che sono state insignite con orgoglio dei più alti riconoscimenti. Dichiarate di Interesse Turistico Internazionale: - Settimana Santa di Cartagena - Settimana Santa di Murcia - Settimana Santa di Lorca - Feste della Santissima e della Vera Cruz di Caravaca Dichiarate di Interesse Turistico Nazionale: - Settimana Santa di Jumilla - Settimana Santa di Cieza - La Notte dei Tamburi di Mula - Feste Patronali in Onore della Purissima Concezione di Yecla


DOVE DORMIRE Fra un’ampia offerta di alloggi e hotel costieri, urbani e rurali, potrete trovare quello che si adatti alla perfezione alle vostre preferenze. Moderne installazioni di recente costruzione o edifici che conservano il loro classicismo, forniti di tutti i servizi necessari per rendere il vostro soggiorno un’esperienza perfetta. Alcuni possiedono anche centri benessere e trattamenti di talassoterapia, per prendervi cura di voi stessi come meritate. La miglior ricompensa, se volete riposare, è rompere con la routine e fare sogni d’oro. Consultate le possibilità di alloggio della Regione di Murcia su www.murciaturistica.es


CAMMINO DELLA CROCE. Cammino del Levante

ABANILLA

CIEZA MORATALLA CARAVACA DE LA CRUZ CEHEGÍN

ALBUDEITE BULLAS

MULA

ULEA BLANCA ARCHENA MURCIA ALGUAZAS CAMPOS DEL RÍO

ORIHUELA BENIEL

MOLINA DE SEGURA

Aeroporto di San Javier

PUERTO LUMBRERAS

Caravaca de la Cruz Anno Giubilare 20017

Camino de la Cruz de Caravaca

caminodelacruz.es

Aeroporto di Alicante


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