Muse...coming soon

Page 1

Muse. . . comin g soon 8 giug n il giorn o ale de l muse o che

verrà

Il MUSE per le scuole

Dal 27 luglio un’occasione da non perdere

e l’assunzione di funzioni educative.

spiccati caratteri interdisciplinari.

Nel MUSE, le scuole di ogni ordine e

Lo spazio espositivo del museo è

grado si troveranno in un ambiente

organizzato in gallerie tematiche, nelle

Tra i compiti più rilevanti che il MUSE si

appositamente strutturato per fornire

quali vi è la possibilità di interagire

è posto, ereditandoli dal suo trascorso

un’esperienza formativa rilevante,

con i reperti esposti, con gli apparati

museale, vi sono l’ampliamento delle

sia in termini di approfondimenti

multimediali e le importanti attrezzature

relazioni con il mondo della scuola

disciplinari che di narrazioni, dagli

scientifiche.


La parola al direttore La ricerca di relazioni forti con il mondo

Tutte le gallerie sono pensate per

diario di bordo in forma di social network

della scuola e l’attenzione verso

essere interagite da gruppi classe con

a completamento di percorsi avviati

l’apprendimento informale sono entrati

livelli di esperienza differenziati per età.

o da sviluppare in classe.

nel codice genetico del MUSE quale

Negli spazi espositivi saranno presenti

La possibilità di organizzare la visita

portato storico di circa 20 anni di attività

permanentemente gli “Helper”, giovani

al MUSE, prevedendo esperienze

educative svolte dal Museo Tridentino di

assistenti preparati per orientare

laboratoriali ed esplorazione libera,

Scienze Naturali, che trasferendosi nel

e suggerire interessanti spunti di

permette di programmare il tempo

nuovo museo porta con sé un ormai ricco

osservazione, aiutare a sviluppare un

di permanenza dall’intera giornata

bagaglio storico di esperienze e contatti

ragionamento attorno a un exhibit

alla specifica e singola fruizione dei

con il mondo della scuola.

interattivo, supportare i più piccoli o

laboratori. La Segreteria didattica e

L’obiettivo di mantenere la rilevanza delle

fornire materiali di consumo, orientare

un competente Call center sarà attivo

attività educative è stato un mandato

e assistere i giovani visitatori verso

per fornire dettagliate precisazioni

culturale e funzionale accolto con

successive esplorazioni.

organizzative e disciplinari, facilitare

entusiasmo dall’architetto Renzo Piano

Nei laboratori didattici, organizzati

le prenotazioni, fornire tutte le

che già nella progettazione dell’edificio,

per specifiche destinazioni disciplinari,

informazioni a supporto della visita.

sentite le esigenze e le proposte degli

sarà possibile interagire più direttamente

Continuerà il programma di relazione

educatori del MUSE, ha dedicato

con materiali e attrezzature scientifiche.

con gli insegnanti con l’obiettivo di

grandissima attenzione all’organizzazione

Qui le attività saranno condotte dai

rafforzare la community attorno al

degli spazi espositivi e di quelli a specifica

“Coach”, operatori didattici che

programma DocentiClub. Con le loro

destinazione educativa.

assommano alla formazione accademica

indicazioni, suggerimenti, sperimentazioni

uno specifico training sulle modalità

e valutazioni, i docenti aiuteranno l’area

educative di conduzione dei laboratori,

Programmi e il Settore Educativo del

con particolare attenzione al metodo

MUSE ad offrire un insieme di opportunità

IBSE (Inquire Based Science Education).

di visita altamente stimolanti.

Tra le novità di rilievo vi saranno le attività autogestite dagli studenti con dei tablet in rete. Il loro uso permetterà di sviluppare autonomi approfondimenti disciplinari, la partecipazione a giochi collettivi di ricerca dalle spiccate caratteristiche interdisciplinari, la costruzione di un

Michele Lanzinger Direttore del MUSE


3. L’emo zione

Da non perdere Science on a sphere

Secondo me

iniziative educative proposte: il DNA

Primo esemplare in Italia, la sfera di circa

Uno spazio di confronto e discussione.

costruzione di parti, i cosiddetti biobrick,

due metri di diametro, con i suoi scenari

Una componente interessante della

per nuovi sistemi biologici.

proiettati a 360° è una delle installazioni

visita al MUSE. In conclusione i gruppi

educative più entusiasmanti del MUSE.

classe sono chiamati a conversare

Prodotta dalla NOAA (National Oceanic

attorno a tavole rotonde e, sollecitati

and Atmospheric Administration), questa

dall’explainer, ad esprimere le loro

sfera permette di osservare le dinamiche

opinioni, creare connessioni, fare proposte

Si tratta di un innovativo laboratorio

meteo del pianeta con aggiornamenti

(principalmente) sui temi dello sviluppo

di personal digital fabrication dove

ogni due ore, le temperature al suolo,

responsabile. Un esercizio di cittadinanza

sarà possibile impratichirsi della

le correnti oceaniche, la distribuzione

attiva e responsabile.

prototipizzazione solida, vale a dire,

barcoding di reperti naturali e alimenti, la

FabLab

della concentrazione della CO2, ma

“stampare” degli oggetti tridimensionali

anche la geometria sferica, ecc. Oltre

mediante stampanti 3D ad estrusione

400 programmi prodotti dalle più

DiYBio (Do it by yourself)

e plotter. Presente per la prima volta all’interno di uno spazio museale, il

rilevanti agenzie di ricerca internazionali a disposizione per sessioni classe

è un vero e proprio laboratorio di biotech

FabLab invita a prendere dimestichezza

indimenticabili.

messo a disposizione delle scuole

con la digital fabrication a partire dalla

secondarie di primo e secondo grado.

progettazione e modellizzazione solida

Un luogo per sperimentare in prima

di piccoli giocattoli, portachiavi, di fatto

persona i processi biomolecolari noti

qualsiasi cosa sia ideabile dalla creatività

e per contribuire a nuove osservazioni

dei giovani frequentatori. Nel FabLab

Il settore Science Center del MUSE.

scientifiche nei settori delle bioscienze.

inoltre sarà possibile programmare e

In quest’area gli esperimenti si fanno

Uno staff di operatori museali, ricercatori e

realizzare robot o strumentazioni varie

interagendo direttamente con gli exhibit.

appassionati qualificati assisterà i giovani

utilizzando i processori Arduino e, per

Un angolo di scienza attiva che dimostra

fruitori in modo partecipativo, informale

i più piccoli, inventare con LittleBits,

operativamente l’antico detto “se ascolto

e creativo e con l’ausilio di tecnologie

mattoncini concatenabili a formare strani

dimentico, se vedo ricordo, se faccio

proprie dei laboratori di biotech. Tra le

ma funzionanti apparati elettronici.

Scienza hands on

capisco”.


Lo stil4. e Il MUS speciaE è un luog incont le, per tutt o della r rare il moni, dove coltivaicerca per do scient re la curios della cifica e il pia ità c onosc enza. ere

Un moderno science center

Una grande avventura per la mente

confronto, per un genitore il migliore

interni si presenta di particolare

investimento da fare per i propri figli.

raffinatezza, con un originalissimo

Ogni spazio è finalizzato a stimolare

equilibrio tra gli spazi che si compongono

Il nuovo museo coniuga i contenuti e il

l’apprendimento ma ha anche momenti

attorno ad un affascinante unico grande

tradizionale approccio dei musei di storia naturale con i nuovi temi e le modalità di interazione con il visitatore dei più

di relax, di gioco, di comunicazione e

spazio aperto “big void”, al centro

apprendimento informale.

dell’edificio, verso il quale si affacciano e distribuiscono i 6 piani dell’esposizione

Il percorso espositivo è un grande e

permanente. Un ulteriore fondamentale

un innovativo modo di confrontarsi col

personale esperimento di appropriazione

aspetto dell’unicità del progetto

pubblico mediante exhibit interattivi e

di conoscenza da ottenere mettendosi

espositivo è di aver applicato il concetto

installazioni multimediali, una grande

in gioco in prima persona nel rapporto

di “zero gravity” coniato dallo studio

attenzione alla interdisciplinarietà e

e nell’interazione con le accattivanti

Renzo Piano Building Workshop. Con

la possibilità di sperimentare in prima

installazioni interattive. Un percorso

questo termine gli architetti intendono

persona nei laboratori aperti al pubblico.

che stimola la curiosità, il dialogo tra

un modo integrato di realizzare gli

Insomma, un intreccio col “fare” pratico

i visitatori, la messa in discussione

apparati espositivi, caratterizzati da

e con gli strumenti di apprendimento

del senso comune. Un percorso che

un effetto di trasparenza e immaterialità,

informale, per costruirsi una visione del

invita il visitatore a discutere i propri

attorno al quale ruotano gli allestimenti,

mondo e per poter poi intervenire con le

convincimenti in tema di natura,

che prevedono oggetti sospesi che

proprie scelte nel dibattito scientifico sui

scienza e innovazione.

sembrano fluttuare all’interno del

grandi temi locali e planetari. Il MUSE si

La struttura stessa dell’edificio è stata

MUSE, agganciati tramite cavi sottili;

candida così a diventare uno dei musei

progettata per riflettere l’esperienza

tavoli, ripiani, pannelli, monitor e foto

scientifici più innovativi in Europa.

di visita. La forma rilevata dell’edificio,

agganciati al soffitto o al pavimento con

Al MUSE il visitatore è stimolato a

con le falde che rimandano alle acclività

tiranti d’acciaio. Tra le cifre stilistiche

ritornare, per entrare in contatto con

dei versanti alpini, è una vera e propria

dell’allestimento museale si ricorda una

esposizioni e informazioni sempre nuove.

metafora della montagna, che ordina

grammatica basata su piani orizzontali

È il teatro dello scambio culturale. È un

la scansione del percorso espositivo

dello stesso bambù della pavimentazione,

centro dove l’agire vale quanto studiare.

dall’alto verso il basso.

con piani verticali trasparenti od

Per gli scienziati è un’occasione di

Anche l’arredo museografico degli

opacizzati tutti in vetro.

moderni science centre, dove si offre


5. La str ategia

Un luogo dove costruire il futuro Conoscere, riflettere, sperimentare per affrontare con consapevolezza le sfide del presente per plasmare il nostro domani

percorso di tecniche e di rete di territori.

parte della ricerca, dell’innovazione e

Alla crescita delle tecniche è cambiato

del dibattito collettivo. Può, in poche

lo scenario globale della presenza

parole, costruire il proprio futuro.

dell’uomo. Dalla rivoluzione industriale in poi, il procedere delle tecniche ha

Riflettere, sperimentare, lasciare al

progressivamente generato impatti

visitatore la voglia di tornare per nuove

sull’ambiente e ora, entrati pienamente

esperienze educative e di conoscenza

nel 21° secolo, il tema della crescita

informale. Il MUSE ha un target molto

tecnologica ha messo in evidenza dei

ampio di visitatori avendo scelto di non

“limiti planetari”, quelli che riconosciamo

prediligere una specifica fascia di età:

ad esempio nella perdita di biodiversità,

offre una sponda al turismo per chi

del cambio climatico e dei problemi

intende scoprire le mille relazioni tra i

dell’acuirsi dei fenomeni meteorologici,

temi del MUSE e il territorio alpino; al

dell’inaridimento di vaste aree del pianeta.

turismo curioso e attento che, come la

Non a caso i nuovi scenari prefigurati

tradizione del museo insegna, si rivolge

e i programmi di sviluppo promossi

in particolare ai gruppi famigliari; al

dall’Unione europea nell’ambito del

turismo scolastico che trova nei percorsi

programma Europa 2020 individuano

espositivi e nei suoi numerosi laboratori

nell’economia, ambiente e società i tre

un supporto fenomenale all’educazione

assi fondamentali lungo i quali costruire

per competenze. Capire quali sono

l’idea del futuro del nostro continente.

le strade da intraprendere nel campo

Ecco perché il MUSE ha individuato nel

energetico, per il rispetto delle risorse

rapporto dialettico ma costruttivo tra

naturali, allargando lo sguardo a quello

sviluppo e sostenibilità ambientale, nel

che la tecnologia e le biotecnologie

rapporto con il ruolo della nostra società

possono offrire, per compiere ulteriori

contemporanea, il nucleo caratterizzante

passi verso un’armoniosa simbiosi

l’intera sua filosofia.

di uomo e ambiente. Da qui parte l’investimento sulle generazioni future.

Conoscere, ragionare, avere Imparare com’è cambiato il nostro

consapevolezza, sono atteggiamenti

Può tuttavia suscitare sorpresa scoprire

ambiente, dalla preistoria a oggi, significa

importanti che devono far parte del

che il MUSE si rivolge anche ai giovani

comprendere un percorso lungo 200

bagaglio del cittadino contemporaneo.

“nerd”, termine che sta ad indicare gli

mila anni caratterizzato dall’evolversi

Ma non basta. Oggi è richiesto di

appassionati di nuove tecnologie, i giovani

congiunto della capacità tecnologica

prendere posizione e di comportarsi di

alla ricerca di luoghi dove sperimentare le

dell’umanità e del suo rapporto con la

conseguenza per affrontare e risolvere

proprie abilità nell’interagire con le nuove

natura, con il suo paesaggio. Questo

questi problemi di portata planetaria.

tecnologie in un laboratorio pensato

è uno dei nuclei concettuali più forti

Relativamente a ciò, il MUSE offre la

tutto per loro. Scuole, famiglie, giovani

e innovativi di tutto il MUSE. Il piano

possibilità di interagire, di imparare, di

e “start upper” avranno a disposizione

espositivo della preistoria, con un

portare a casa la buona pratica della

un laboratorio di Digital fabrication, un

accostamento di temi e di esperienze

sostenibilità ambientale e sociale.

modo per completare un ragionamento

del tutto nuovi nello scenario museale

Concretamente, indica la strada per uno

sul nostro futuro. Conoscenza,

internazionale, propone una riflessione

sviluppo sostenibile attraverso la ricerca

consapevolezza e responsabilità. Il futuro

nuova ma, a ben vedere, semplice e

di soluzioni innovative, anche attraverso

è nelle nostre mani e sta a noi disegnarlo

diretta. La società attuale è il frutto di un

le nuove tecnologie. Ognuno può fare

e progettarlo!


L’offer 6. ta

Vent’anni di esperienza nell’educazione e nella formazione Il Museo delle Scienze diventa MUSE

volta alla diffusione della conoscenza

ente formativo accreditato, quindi tutte

portando con sé un’esperienza

naturalistica e scientifica, alla

le iniziative dispongono del necessario

ventennale nel campo educativo; in linea

cultura della sostenibilità, a forme di

riconoscimento formale amministrativo.

con le sue finalità istituzionali ha posto

partecipazione attiva e cura degli aspetti

Gli insegnanti e i formatori potranno

al centro del suo operare la diffusione

comunicativi e relazionali. Una didattica

trovare al MUSE un set di servizi e attività

delle conoscenze provenienti dal mondo

laboratoriale, che utilizza approcci

qualificati e orientati non solo al supporto

della scienza e della ricerca, dialogando

pedagogici quali l’active learning,

della didattica scientifica, ma a tutte

e confrontandosi con un pubblico di

Inquiry Based Science Education (IBSE),

le esigenze della moderna professione

diverse età, in particolare, con quello

cooperative learning, problem based

di educatore, tra cui la formazione

scolastico. Partendo dall’educazione

learning, interpretazione ambientale,

e la valorizzazione professionale, la

naturalistica ha man mano spostato

allo scopo di indurre nelle persone

collaborazione, l’innovazione di metodi

il focus sull’educazione ambientale

processi di riflessione e di cambiamento

e strumenti educativi, l’esplorazione di nuovi linguaggi.

e sullo sviluppo sostenibile. Il panel

dei comportamenti. Sulla scia del

delle proposte educative si è così

suggerimento di Galileo Galilei per il quale

ampliato e arricchito nel tempo di nuove

“Il buon insegnamento è per un quarto

proposte fino a raggiungere il numero

preparazione e tre quarti teatro” da oltre

La Tessera gratuita “Docenti Club”,

di circa 300 iniziative, indoor e outdoor.

8 anni il museo esplora e sperimenta

utile per accedere ai vari ed esclusivi

Grazie alla rete museale presente sul

con successo originali metodologie

benefit e agevolazioni loro riservati;

territorio provinciale, costituita da 7

educative appartenenti all’ambito

I corsi di aggiornamento disciplinare

sezioni tematiche territoriali e 5 sezioni

dei “nuovi linguaggi”: teatro scienza,

e le esperienze immersive, collegati

convenzionate, ha proposto una ricca

science show, animazione scientifiche,

direttamente a ricerche in corso

varietà di argomenti scientifici e di

scienza e danza, spettacoli scientifici,

di svolgimento presso il MUSE,

esperienze attive e “immersive”, di cui

demonstration, giochi scientifici, musica

per vivere successivamente in classe

hanno fruito annualmente circa 50.000

e scienza. Questi hanno permesso di

l’indagine scientifica;

studenti del territorio provinciale ed extra-

creare contaminazioni tra scienza ed arte,

Il coinvolgimento nella progettazione

provinciale.

rendendo i saperi scientifici ancora più

partecipata di percorsi educativi

Nei processi di realizzazione delle

accessibili e accattivanti.

e attività museali per una

iniziative, il museo ha aderito al concetto

Ciò ha premesso di instaurare con la

valorizzazione delle migliori

di “sistema educativo integrato”, inteso

scuola un forte legame e un dialogo

competenze pedagogico/didattiche;

come sistema costituito non solo dalla

continuo, modulando e adattando di volta

La disponibilità di spazi, strumenti

scuola, ma anche da tutti i soggetti e

in volta le attività per realizzare iniziative

e risorse per la progettazione

le realtà che rappresentano il territorio,

rispondenti ai bisogni dei docenti: per

e realizzazione di azioni educative

aventi come obiettivi istituzionali

questo, particolare attenzione è stata

la conoscenza, la divulgazione e

dedicata ai curricula scolastici e ai piani

l’educazione. Molte proposte del museo

di studio nazionali e provinciali.

Centri di ricerca provinciali e nazionali,

specifiche, destinate a programmazioni scolastiche particolari; Gli strumenti per affiancarli e

sono state frutto della collaborazione con enti autorevoli, come Università e

Alcune opportunità per i docenti:

Teacher care

supportarli se impegnati in progetti scolastici specifici: Intercultura (per dare massima inclusione

Istituzioni Scolastiche provinciali,

agli studenti stranieri) e CLIL

Amministrazioni pubbliche, Servizi

Una cura particolare è riservata agli

Provinciali, Musei, Giardini Botanici,

insegnanti, ai quali sono dedicate linee

(Content Language Integrated

Parchi naturali, Associazioni culturali

preferenziali di contatto con le attività

Learning), dove la lingua

nazionali, etc.

museali e opportunità nell’ambito del

straniera viene usata nello

Il risultato é un’educazione museale

Lifelong learning. Da anni il MUSE è

svolgimento di lezioni di scienze.


L’offer 7. ta

Il Museo, unico partner italiano del progetto europeo INQUIRE, è inserito nella rete nazionale e internazionale degli Enti che, nella didattica delle scienze, si adoperano per la diffusione dell’approccio IBSE (Inquiry Based Science Education). Il Museo si pone per questo come punto di riferimento per la regione Trentino Alto Adige e per le regioni limitrofe.

EDUMUSE. Il Muse come spazio di apprendimento attivo, immersivo e informale Natura, ambiente, biodiversità, evoluzione, adattamenti, innovazione, sperimentazione, sostenibilità e tecnologia: questi gli elementi che tracciano il percorso di visita al MUSE, alla ricerca di un equilibrio tra scienza, natura e società, attraverso un “sapere” che si intreccia con un “fare”. I percorsi di visita proposti alle scuole seguiranno due assi tematici (le dimensioni verticale e orizzontale dell’architettura): partendo dalle cime delle nostre montagne, attraversando i cambiamenti degli ecosistemi alpini si arriverà al fondovalle analizzando, al diminuire della quota, l’impatto antropico sul territorio e contestualmente le dinamiche planetarie. Il tutto a partire dallo studio del territorio locale. I percorsi di visita svilupperanno quindi importanti tematiche che riguardano il nostro sistema Terra, su cui l’intera società è chiamata a riflettere oggi. Si punterà a raccontare un nuovo rapporto tra uomo e ambiente e si rifletterà su

la scienza: la primissima infanzia potrà

musicali e altro.

“buone pratiche” e possibili soluzioni per

immergersi nell’innovativo “Maxi Ooh!”,

Un luogo della creatività, uno spazio

un approccio allo sviluppo sostenibile.

un ambiente sensoriale unico che mette

di apprendimento e formazione, una

Multidisciplinarietà e multisensorialità,

al centro la creatività e la relazione, i

comunità di risorse e competenze, una

contaminazione dei saperi e delle

piccoli visitatori potranno esplorare il

piattaforma d’innovazione sociale ed

discipline, insegnamento pratico per

bosco interattivo (Discovery room),

economica.

lo sviluppo di un nuovo modo di fare

bambini, ragazzi e adulti potranno

La serra tropicale che riserverà agli

educazione. I percorsi di visita, proposti

“allenare” la mente nel moderno science

studenti e agli insegnanti un percorso

attraverso un’impronta innovativa, più che

center, una “palestra” della scienza, per

speciale in cui assaggiare e toccare dal

insegnare e spiegare concetti e saperi

indagare i fenomeni fisici.

vivo risorse e materie prime testimonianza

scientifici, punteranno a far sorgere nei

Il Fablab, un nuovo laboratorio del fare,

delle diversità, dell’equilibrio degli

ragazzi domande per far ricercare loro

sarà un’officina con strumenti per la

ecosistemi e della necessità di proteggere

risposte. Grazie all’ausilio di documenti,

“personal digital fabrication”, dagli utensili

le relazioni con la natura.

reperti, exhibit multimediali e giochi

della tradizione a quelli del futuro (laser

Non mancheranno certamente per

interattivi verranno proposti momenti

cutter, microchip, diodi, plotter vinilici)

le scuole le esperienze laboratoriali,

di sperimentazione attiva, di dialogo e

a corredo di sofisticate stampanti in 3D

i science show, le animazioni scientifiche,

confronto per un intreccio pratico della

di ultima generazione. Un luogo dove tutti

gli spettacoli che permetteranno di

cultura col “fare”.

potranno progettare e realizzare oggetti

proseguire l’approfondimento tematico

Tutte le età potranno trovare nel Muse

propri, da piccoli portachiavi o semplici

sempre nell’ottica di un approccio di

il loro “spazio” e il loro modo di vivere

giocattoli, a prodotti alimentari, strumenti

active learning.


Attivo, attrattivo, memorabile Il MUSE è un sogno che si realizza, quello di offrire un luogo piacevole sul modello degli science center e dei musei internazionali. Un museo delle scienze nuovo che si confronta con il pubblico in modo nuovo: exhibit multimediali, giochi interattivi, sperimentazioni in prima persona, “sapere” e “fare” che si intrecciano. Questi sono i nostri strumenti per intervenire nel dibattito scientifico sui grandi temi locali e planetari.

+5 La terrazza panoramica Uno spazio da cui ammirare la valle

+2 La lunga storia delle Dolomiti, patrimonio UNESCO

dell’Adige e le montagne circostanti.

+4 Sulla cima delle Dolomiti All’interno di un tunnel o lungo uno stretto passaggio attrezzato per vivere le emozioni dell’alta quota, con voli mozzafiato sopra le cime alpine e dolomitiche, i ghiacciai e le foreste, tra

L’evoluzione degli ambienti geologici del passato da scoprire in modo interattivo e divertente: antiche montagne, vulcani, deserti, mari tropicali e scogliere coralline. Illusioni ottiche di stalattiti, stalagmiti e autentici reperti archeologici popolano la grotta, dove addentrarsi come degli speleologi.

con le sue dinamiche ed evoluzioni.

Rischi ambientali e protezione civile

+3 La natura delle Alpi

Ogni tipo di rischio naturale e intervento

suoni e sensazioni del paesaggio alpino,

Il labirinto della biodiversità è un ricco mosaico di ambienti diversi, dove osservare piante e incontrare animali

d’emergenza può essere gestito mettendosi nei panni di un operatore professionale nell’area dedicata alla protezione civile.

selvatici delle Alpi, approfondendo aspetti della loro vita.

+5 +4 +3 +2 BIBLIOTECA

BAR BOOKSHOP

RISCHI AMBIENTALI PROTEZIONE CIVILE

+1 0 -1

PIAZZA D’INGRESSO

SALA CONFERENZE

AUTORIMESSA


Perco 9. rsi

+1 Dentro la macchina del tempo

0 Maxi Ooh! - Sentire, vedere, toccare

Il Grande Vuoto In uno spazio di 18 metri di altezza, dal lucernario al piano interrato, fluttuano

La Time machine ripercorre le principali

Bimbi - da 0 a 5 anni - e adulti

animali sospesi nell’aria, fra proiezioni e

fasi dell’evoluzione culturale, economica

sperimentano insieme un ambiente

paesaggi sonori.

e sociale dell’uomo mettendo in scena la

sensoriale unico, che mette al centro la

vita dei nostri antenati preistorici - come

creatività e la relazione.

i cacciatori neandertaliani e lo sciamano del riparo Dalmeri - fino alle sfide dei nostri

La palestra della scienza

La serra tropicale montana Una vera e propria attrazione vivente.

giorni. Dalla Preistoria al futuro si giunge così nel vivo dell’attualità, affrontando

Oggetti e installazioni interattive per

600 metri quadri di foresta, ravvivati da

il tema della sostenibilità, fra sviluppo e

provare in prima persona gli effetti di alcuni

una fragorosa cascata, ospitano piccoli

ricerca di una nuova armonia globale.

fenomeni fisici.

mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, farfalle

FabLab - Il posto giusto per dar forma alle idee

tropicali. Alberi ed essenze provengono

-1 Evoluzione, dinosauri, dna

Un laboratorio per costruire gli oggetti

La galleria dell’evoluzione propone

immaginati e progettati con strumentazioni

un viaggio lungo 4,5 miliardi di anni, a

all’avanguardia.

partire dalla formazione del Pianeta, fino ai mammiferi. Nello spazio si trovano

Il mondo in una sfera

alcune prime forme cellulari, scheletri di dinosauro a grandezza naturale,

Correnti oceaniche, tempeste

mammiferi, orme fossili e rettili marini dei

atmosferiche, venti d’alta quota, continenti

caldi mari di un antichissimo Trentino.

in movimento: nella sfera interattiva NOAA

La storia evolutiva delle specie prosegue

proiezioni e immagini animate mostrano i

attraverso l’albero della vita, un racconto

possibili scenari climatici futuri.

immersivo della storia del DNA, la molecola al centro dell’evoluzione.

MOSTRE TEMPORANEE

SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO

MOSTRE TEMPORANEE

da un’area montana della Tanzania a elevatissima biodiversità, sede di ricerca del museo da oltre 10 anni.


10.

Il ruolo scient dei musei della sifici e dei c proce cienza nel entri il casosso educat Ne pa Finlandia. ivo: Mikkorliamo con DirettoMyllykosk i, per il pre Program Sciencubblico, H mi Vanta e Center deureka a (Hel sinki). i

Vision i

Quando una visita si trasforma in un’esplorazione

Entriamo subito nel vivo della questione

e vivendo.

diverso rispetto a prima della visita. Ad

dell’educazione informale: come e

Ad Heureka, nel nostro Centro della

esempio, grazie ai dati, agli esperimenti

quanto sono utili al percorso scolastico

Scienza finlandese, ad esempio, solo

dimostrativi e alle informazioni proposte

standardizzato le proposte non sempre

l’1% dei visitatori arriva singolarmente,

dalla mostra posso comprendere meglio

strettamente curricolari che troviamo nei

mentre il 99% viene con un gruppo

l’incidenza dei cambiamenti climatici e il

musei?

scolastico oppure con la famiglia, e la

fatto che costituiscano un problema per

famiglia è composta da un gruppo di

la vita sul pianeta Terra. Da questo primo

Personalmente ritengo che - delle

individui appartenenti a generazioni

tassello di conoscenza, naturalmente,

diverse tipologie di apprendimento

diverse. La mostra, in quanto strumento

poi posso continuare ad approfondire

possibili - quella che può essere

che stimola curiosità promuovendo la

l’argomento, per arrivare a conoscere e

offerta da un ambiente cosiddetto “di

riflessione, diventa così una piattaforma

saperne di più.

apprendimento aperto” costituisca una

grazie alla quale i visitatori si confrontano

integrazione fondamentale per la crescita,

nel dialogo, dando vita a una sorta di

la maturazione e la formazione della

“apprendimento sociale”: non si tratta

persona. Per noi professionisti di Musei e

di un processo unidirezionale che vede

Centri della Scienza quella dell’educazione

il museo trasmettere informazioni

è una questione cruciale, che ha a che fare

e conoscenze al visitatore, ma di

con il ruolo sociale e culturale delle nostre

un’elaborazione unica e sempre nuova

istituzioni. Per questa ragione, anziché

stimolata dal contesto, che per ciascun

usare il termine “educazione” preferirei

visitatore nasce dall’esperienza compiuta

usare la definizione “apprendimento a

in prima persona.

scelta libera”, perché è proprio grazie agli

C’è un termine tecnico mutuato dalla

ambienti aperti di questo tipo di istituzioni

pedagogia che esprime bene il concetto

- che ospitano installazioni e mostre - che

alla base della filosofia educativa

le persone sperimentano una sorta di

degli science center, l’“apprendimento

avventura.

costruttivista”, il processo cioè grazie al

In realtà chi si occupa professionalmente

quale ognuno costruisce il proprio sapere.

di educazione sa che ci sono parecchi

è importante capire che l’apprendimento

vincoli - dettati da programmi, obiettivi,

non è solo questione di dati e di abilità,

valutazioni, necessità temporali, ecc. -

ma anche di motivazione. Quando un

rispetto ai quali spesso è difficile venire

visitatore riesce ad avere un ruolo attivo

a patti. Ma se consideriamo le mostre

nel processo di apprendimento, la sua

che troviamo in un museo o centro

motivazione aumenta in modo decisivo

della scienza è intuibile che si tratta

grazie alla gratificazione che ne deriva e

di installazioni pensate per favorire un

tende a proseguire nella propria avventura

dialogo tra gli utenti, una porta aperta

verso una conoscenza sempre più

alla democrazia nel modo di porre gli

approfondita.

interlocutori tutti allo stesso livello. Quando un visitatore percorre una delle

C’è infine un altro elemento piuttosto

nostre mostre, porta i suoi pensieri

importante: quello della consapevolezza.

all’interno di quello spazio, interagisce

Grazie ad una mostra su determinato

con gli allestimenti e si pone in relazione,

focus, io visitatore posso acquisire una

spesso in dialogo, con le altre persone

consapevolezza rispetto a quel tema,

che in quel momento la stanno guardando

elaborando un pensiero e un punto di vista


11.

Vision i

Sembra quasi lei si riferisca ad un percorso di coscienza, una consapevolezza che potrebbe essere assimilata alla “considerazione”, intesa in senso etimologico: “cum sidera” (con le stelle), quasi a voler indicare la tensione verso un livello superiore, un livello ultra-terreno, per andare all’origine di tutto, alle stelle. Ecco che ora sono io che imparo grazie a questa nostra chiacchierata: è molto pertinente oltre che divertente, è proprio come essere in uno Science Center. Mi permetta di ritornare però ai tre elementi distintivi del processo educativo: il dialogo, l’apprendimento a scelta libera e l’apprendimento costruttivista per sottolineare che le esperienze che meglio rappresentano l’attuale tendenza nel settore dell’educazione museale sono quelle che si basano sull’utilizzo del corpo. Per fare solo un esempio, prendiamo le installazioni interattive, quelle che richiedono il coinvolgimento del visitatore: egli potrà azionare leve o premere pulsanti, fare delle scelte o usare il proprio corpo o pensiero per

all’avanguardia. Ovviamente non

- della durata variabile dai due ai cinque

lasciare tracce significative della sua

dobbiamo intendere questa indicazione

giorni - presso il nostro centro della

presenza o del suo ragionare nella mostra.

come un’estremizzazione: è importante

scienza: hanno quindi l’obbligo di seguire

Grazie al contributo dell’utente, quindi,

infatti che le attività proposte (le mostre,

un iter che prevede tale esperienza

l’esposizione cambierà e al contempo

i laboratori) si connettano a uno o più

curricolare. In questo modo quasi tutti

qualcosa del visitatore rimarrà nella

argomenti previsti dai curricula scolastici,

gli insegnanti, dal ’93 a oggi (e speriamo

mostra, che ne avrà registrato le tracce.

ma è importante anche offrire delle

ciò continui anche in futuro), hanno

Col tempo, dopo che molte persone

alternative, riuscire a ideare e proporre

fatto un’esperienza formativa diretta in

l’avranno percorsa e visitata, la mostra

qualcosa di integrativo per i ragazzi, che

questo ambiente speciale che è il nostro

sarà stata arricchita di molti dati, molte

normalmente potrebbe risultare difficile

centro, hanno conosciuto e sperimentato

informazioni, tanto da diventare un

da realizzare per via della mancanza nelle

le sue “metodologie di insegnamento”

prodotto collettivo, risultato dell’azione

scuole di strutture o installazioni adeguate

e hanno compreso non solo il ruolo di

di molte persone e non del solo curatore

o difficile da approfondire in classe per

Heureka, ma anche quello degli altri luoghi

che l’ha ideata. Un vero e proprio prodotto

via dei tempi. I nostri musei consentono di

di apprendimento informale ad esso

culturale collettivo.

stimolare un modo originale di affrontare

simili (gli altri musei, i teatri, i laboratori

e connettere i vari temi e le diverse

scientifici o le biblioteche, tutte quelle

Come si integra l’educazione informale

discipline, permettendo di avvicinare e

istituzioni che offrono occasioni per

nel sistema scolastico finlandese, noto

intrecciare le varie discipline - cosa che a

incontrare la cultura). I docenti possono

per l’utilizzo dei metodi più efficaci per la

scuola si può fare in modo più focalizzato,

quindi scegliere il proprio curriculum

preparazione in campo scientifico?

a volte meno libero. In tal senso sono

liberamente, ma sono tenuti a partecipare

un contesto dove è facile promuovere

a questo tipo di esperienza formativa. Va

Per rispondere desidero raccontare

l’interdisciplinarità, che è una modalità

sottolineato che nelle scuole finlandesi

un aneddoto. Quando parecchi anni fa

molto fruttuosa di approccio al sapere. Un

non ci sono esami finali: chi frequenta i

abbiamo riunito ad Heureka il primo

altro aspetto rilevante - certamente - è la

nove anni di scuola obbligatoria non deve

comitato educativo formato da esperti

formazione del corpo docente. Ormai da

superare un test finale per ottenere la

pedagogisti per discutere quali proposte

30 anni, in Finlandia, abbiamo un sistema

licenza dalla scuola dell’obbligo (l’esame

educative avremmo dovuto offrire e

di formazione accademica rivolto a tutti gli

finale si fa solo alla fine delle superiori a

come le avremmo dovute strutturare

insegnanti di qualunque grado (compresi

18 anni). In questo modo l’insegnante è

per rispondere alle esigenze della

quelli che lavorano con i bimbi dell’asilo)

sollevato dall’onere di dover preparare

scuola, la nostra prima domanda è stata

che non prevede una specializzazione

gli allievi a superare un esame nazionale

cosa avremmo dovuto fare perché il

dei docenti su singole materie, ma una

e può sviluppare l’insegnamento più

centro scientifico fosse davvero utile. Il

loro preparazione su tutte. Tra l’altro

liberamente, in modo creativo. Con

comitato ci rispose raccomandandoci

questo sistema prevede anche che tutti

maggiore libertà di utilizzare i luoghi

di non seguire le indicazioni curriculari,

gli aspiranti docenti formati all’Università

come il nostro, per creare occasioni di

ma di puntare su cose nuove,

di Helsinki devono aver seguito un corso

apprendimento.


12.

L’educ nell’es azione info Museoperienza d rmale della S Nazionaleel Tecno cienza e d da Vinlogia Leonaella Interv ci di Milano rdo Xanthista a Maria . Servizoudaki, Dir Rappoi Educativi ettore del Murti internaze ionali seo.

Vision i

Tutti diversi, tutti uguali

Il termine educazione scientifica

tali enti culturali nelle ultime decadi,

e promuovono l’esperienza educativa

informale (detta anche ISE dall’inglese

che li ha portati ad assumere forme

dei visitatori. In effetti, devo dire

Informal Science Education) si riferisce

di dialogo e modalità di interazione

che per me non si può parlare di

a un processo volto a generare un

con il pubblico pressoché uguali. Non

differenze sostanziali nell’educazione e

apprendimento di temi, attitudini, abilità

possiamo più parlare di una netta

nell’apprendimento informale nemmeno

e conoscenze di ambito scientifico. Il

distinzione fra quello che è uno Science

quando paragoniamo un museo

termine informale si riferisce al fatto che

Center e un Museo, ovvero l’istituzione

scientifico a un museo artistico.

non avviene secondo tempi o in luoghi

che poggia il prestigio e l’attività

specifici e si distingue dall’educazione

principale sulle proprie collezioni. Su

Ma qual è dunque il vantaggio di aderire alla

di tipo formale tipica delle istituzioni

questo tema, noi - operatori museali

proposta educativa di un museo? Qual è la

ufficialmente deputate all’ istruzione,

attivamente impegnati nell’attività di

differenza tra approfondire un tema o degli

come ad esempio la scuola e l’Università.

mediazione culturale - abbiamo avuto

argomenti all’interno di un museo piuttosto

L’educazione scientifica informale è la

modo e occasione di confrontarci a lungo

che all’interno di un’aula scolastica con il

risposta a un’idea di uomo come di un

in questi ultimi vent’anni analizzando

docente, o da soli in biblioteca piuttosto che

essere naturalmente curioso, sociale e

le differenze e le similitudini che

a casa?

attivamente coinvolto nell’esperienza

caratterizzano i Musei e i Centri della

dell’apprendimento, che lo accompagna

Scienza, nel tentativo di comprendere

In un museo, così come in una

durante tutto l’arco della vita. Di

quale istituzione fosse la più adeguata

qualunque altra istituzione impegnata

conseguenza, le azioni di educazione

ad offrire alla comunità (con in testa

nell’educazione informale, la prima

informale si caratterizzano per la pluralità

la scuola) un’esperienza valida,

differenza è rappresentata dalla

di metodi e tecniche adottate, spesso

un’esperienza educativa che rispondesse

centralità del soggetto nel processo di

sperimentali, piacevoli e accessibili e

alle esigenze dell’utenza. Rispetto al

apprendimento. Invece di partire dal

rivolte a una molteplicità di utenti anche

passato, oggi molte situazioni si sono

curriculum, da un percorso formalizzato

molto differenti tra loro.

omogeneizzate: i musei sono diventati

o da precisi contenuti - a volte anche

più interattivi, molti centri della scienza

valutati e certificati - da trasmettere,

hanno integrato oggetti storici nella loro

da comprendere e da apprendere, nei

Parlando di educazione informale, riscontra

narrativa, tanto da poter dire che adesso

musei scientifici partiamo dalla persona,

delle differenze di approccio e di visione

sono arrivati a condividere tante cose,

dal suo bagaglio individuale i conoscenze

educativa tra ciò che propone un Centro

ad imparare uno dall’altro. È ormai un

ed esperienze pregresse, ovvero dal

della Scienza e ciò che possiamo trovare

dato di fatto comune a tutte le parti del

punto in cui è quando giunge al museo.

in un Museo di Scienze? Quali sono le

mondo osservare da un lato gli Science

A tale patrimonio personale ricco

principali caratteristiche degli approcci

Center interrogarsi sulla valenza storico-

del vissuto, di emozioni, aspettative,

educativi contemporanei, quelli che meglio

sociale della scienza e della tecnologia,

motivazioni e via discorrendo, la persona

si identificano con lo stato dell’arte a livello

sul valore degli oggetti storici e delle

andrà ad aggiungere l’esperienza fatta

internazionale?

collezioni, e dall’altro vedere che i Musei

in questo specifico contesto: il museo.

hanno integrato nel loro modo di fare

Il luogo, infatti, non offre soltanto una

Desidero innanzitutto sottolineare che

molti strumenti nati originariamente

conoscenza disciplinare, ma consente

non rilevo alcuna differenza sostanziale

dai Centri della Scienza, come la

di esperire tutto ciò che uno sa: che

fra l’approccio che sta alla base

sperimentazione diretta e l’utilizzo di

siano oggetti, fenomeni, stimoli, testi:

dell’attività di educazione informale

apparati interattivi, che invitano i visitatori

tutto viene elaborato, compreso lo

all’interno di un Museo e quello di un

a una partecipazione attiva. è per questa

stesso spazio, che diventa lo scenario

Science Center: il motivo che giustifica

ragione che affermo che non ci sono

nel quale l’individuo incontra gli altri,

tale coincidenza è da ricercare senz’altro

ormai tante differenze nel come un museo

può interloquire con persone conosciute

nel cambiamento che ha interessato

o un science centre interpretano

o nuove. La visita al museo e l’incontro


13.

di contenuti, situazioni e soggetti nuovi

interdisciplinari e favorire la percezione

diventa un’esperienza di apprendimento,

del sapere scientifico come conoscenza

maturazione e stimolo dell’individuo.

fondamentale per la vita contemporanea - proprio perché sappiamo che la scienza

In ultima analisi, quale aiuto o supporto può

informa e condiziona il nostro quotidiano

offrire un museo al lavoro del docente?

vivere. Riducendo i pregiudizi e la diffidenza di talune persone verso determinati

Qui inserirei il secondo elemento di

argomenti o materie scientifiche, i

differenza che contraddistingue un

musei consentono una maggiore

percorso educativo scolastico da

democratizzazione del sapere?

uno di tipo informale: l’aiuto che il museo può dare è quello di mettere

Sì, certo, il museo dovrebbe

a disposizione delle modalità e

rappresentare il luogo (e il modo) per

degli strumenti che favoriscono

parlare a tutti e quindi per far conoscere

l’apprendimento esperienziale,

a tutti l’importanza della scienza. Grazie

l’apprendimento sperimentale e infine

ai metodi e ai linguaggi diversificati che

anche l’apprendimento sociale. In

i musei utilizzano nelle loro proposte

breve, generalizzando e semplificando

educative, ogni persona, ogni visitatore

un pochino, in un museo si fanno delle

è in grado di trovare il modo ideale per

attività, si creano dei contesti che invitano

relazionarsi con la scienza, sulla base dei

lo studente a imparare in modo diverso

propri strumenti, interessi e finalità.

da quello in cui è abituato ad apprendere nel contesto della classe. è pur vero

Quali sono le tendenze attuali e quelle più

che in moltissime scuole oggi i metodi

all’avanguardia relativamente alle offerte

esperienziali e sperimentali sono ormai

educative dei musei della scienza?

all’ordine del giorno. Tuttavia, il museo resta una risorsa, in quanto è un mondo

I primi due sono metodi per coinvolgere

interdisciplinare, che mette a disposizione

i nostri visitatori in esperienze di

dello studente e dell’insegnante dei

apprendimento coinvolgenti e per loro

modi diretti di interagire con il sapere,

significative: Il primo è L’Inquiry-based

tramite gli oggetti, i fenomeni, gli apparati

science education (IBSE) che si sta

interattivi. Ed è così che i musei ci offrono

sempre di più esplicitando e strutturando

l’opportunità di creare un rapporto

come la metodologia per conoscere

con la scienza che passa dal vissuto

e comprendere la scienza. Non credo

personale dello studente, o del giovane

si possa parlare - più - di avanguardia

in generale, che arriva a comprendere

riguardo IBSE - anzi, se guardiamo

la scienza proprio attraverso l’indagine,

a Frank Oppenheimer già nel 1969,

la conoscenza e l’uso del metodo

quando ha fondato l’Exploratorium di

scientifico, attraverso una partecipazione

San Francisco, lavorava per promuovere

diretta alla sperimentazione. Qui non

esperienze simili. Attualmente è la

troviamo chi ci vuole convincere che ci

metodologia più studiata, dibattuta ed

dobbiamo fidare, che la spiegazione la

applicata in campo scientifico, perché

troviamo impacchettata nei libri, che

rappresenta la ‘traduzione’ del metodo

basta imparare a memoria la formula:

scientifico in contesti e processi

qui possiamo vivere l’esperienza in

educativi. Il secondo approccio è quello

prima persona. Di conseguenza è più

“scienza e società”, che pur non essendo

facile porsi e porre delle domande, fare

nuovo, è un approccio che stiamo ancora

delle osservazioni, commettere errori

indagando dal punto di vista educativo.

e ragionarci sopra. E così che i musei scientifici aprono ‘nuove prospettive’, consentono di esperire nuovi orizzonti conoscitivi: un ambiente - quello del museo - che diventa esso stesso uno strumento e, grazie a un successivo lavoro di elaborazione in classe, può rivelarsi d’aiuto ai docenti e perfino allo studente stesso. Si può quindi dire che un museo scientifico moderno, con le sue proposte di educazione informale, riesce ad abbassare le barriere

Vision i


14.

Vision i

di co-curating e co-interpretation, cioè su processi di coinvolgimento diretto dei visitatori nelle scelte di strumenti, metodi, messaggi, contenuti partendo proprio dalla loro esperienza e dalle loro necessità che affiancano quelle del museo e dei suoi esperti. Sarebbe possibile secondo lei anche una cocreazione dei percorsi educativi? Sì, certo, e già succede in alcuni musei nel mondo (sicuramente negli Stati Uniti): visitatori, rappresentanti le varie tipologie di pubblico, progettano, scelgono e decidono insieme le attività educative da proporre. Ad esempio se l’obiettivo è offrire un percorso esclusivo ed interessante ai visitatori adolescenti è opportuno che si progetti insieme l’attività, Il museo mette a disposizione degli

indicatore di tendenza, che non possiamo

utenti determinati strumenti e contesti,

affatto ignorare. Sebbene non siano

invitandoli a diventare parte attiva di un

ancora pienamente entrati a far parte

dialogo fatto con la comunità scientifica

della normale dotazione dei musei, tali

su temi di attualità, di frontiera, su temi

mezzi e tecnologie sono oggetto di

controversi, così da analizzare e definire

sperimentazione e implementazione

in modo responsabile il ruolo sociale della

da parte di molte istituzioni, cosa che

scienza e, viceversa, il ruolo della società

sta succedendo, per altro, anche nel

nell’evoluzione della scienza. Andando

mondo della scuola. Ed è proprio con

oltre questi e pensando anche al futuro,

un occhio attento alla scuola, alle

recentemente stiamo assistendo ad una

esigenze di docenti e studenti, alle sfide

rivoluzione più o meno silente: si tratta

che il futuro ci pone, alle opportunità

del cambiamento, epocale, dei modelli

che la tecnologia offre, che i musei si

educativi e perfino i musei si stanno

offrono come luoghi per esperire il life

interrogando sul nuovo ruolo da assumere

longlearning. Del resto il museo, per

in relazione a questo cambiamento.

quanto detto fin qui, è l’istituzione che

Quest’ultimo, iniziato a partire dal nuovo

può meglio di altre promuovere l’user-

millennio, sta interessando innanzitutto i

generated-knowledge, la conoscenza

concetti di ‘apprendimento’, ‘istruzione’,

generata, creata dall’utente. Attualmente

‘esperto’ e ‘autorità’ con forti implicazioni

nei musei si contano ancora pochi e timidi

sui processi di istruzione formali, sul

tentativi di applicare questo metodo di

ruolo del discente nelle scelte e nella

co-creation del sapere, ma stanno pian

costruzione della conoscenza. In tutto

piano nascendo dei progetti di co-curating

questo, le nuove tecnologie digitali,

di esposizioni, programmi o eventi che

internet e le reti sociali costituiscono

vengono ideati e creati assieme alla

uno strumento decisamente potente

comunità di utenti. Qui al Museo Leonardo

che determina i concetti e i processi

da Vinci abbiamo in corso due progetti

sopra indicati, diventando anche un

sperimentali che si basano sui concetti

stando seduti allo stesso tavolo con un gruppo di adolescenti: loro metteranno a disposizione un punto di vista che non avremmo potuto recuperare al nostro interno, nonostante le competenze e i saperi presenti al museo. Tra l’altro, questo tipo di co-progettazione mette immediatamente in discussione il concetto di autorità: il museo non rappresenta più la voce della verità, non è più l’ente che trasmette i messaggi in modo mono-direzionale, impartisce la conoscenza e la modula per conto degli altri, ma diventa autentico interlocutore dei propri utenti, si mette al loro livello per costruire conoscenza assieme a loro, che hanno pieno diritto di intervenire nella sua costruzione. Assieme, poi, utenti e museo troveranno il modo per rendere tale conoscenza patrimonio di tutti. Se su questo fronte in Italia si contano ancora pochi casi, Inghilterra e Stati Uniti stanno indicando la strada da seguire: una prassi che è certamente molto interessante sia nel metodo che nel merito: ci può aiutare a definire il nostro ruolo nella società. Qui tocca a noi ridefinire la nostra missione, che non può non considerare la questione della democrazia della conoscenza.


15. Metod o

Il MUSE promuove l’approccio Inquiry nella didattica delle scienze e con i gruppi. In questi giorni è in corso nelle scuole la fase di sperimentazione diretta con valutazione. Per tutta la durata del corso vi è stata una puntuale azione di Negli ultimi anni si è rilevato un

il museo ha ideato e realizzato due

tutoraggio a distanza da parte dello staff

preoccupante declino dell’interesse dei

corsi di formazione, della durata di 60

MUSE.

giovani per le scienze e la matematica.

ore ciascuno, dal titolo “IBSE: come

è previsto anche un corso a carattere

Il Consiglio Europeo ha ritenuto di

uno scienziato!”, dedicati a docenti ed

nazionale, dedicato ai formatori dal titolo

dover affrontare questa emergenza

educatori che operano con studenti dai 9

“La diffusione dell’approccio IBSE nella

stimolando una più ampia diffusione delle

ai 14 anni.

didattica delle scienze” che si svolgerà

metodologie di insegnamento di queste

Una prima edizione sperimentale si è

presso il MUSE, dal 28 al 31 agosto 2013.

materie. L’approccio consigliato è quello

svolta nell’anno scolastico 2011/12 a

Questo corso è rivolto al personale che

IBSE (Inquiry Based Science Education),

Trento, presso il Museo delle Scienze, in

opera presso Enti e Istituti Scolastici che si

che adatta il metodo scientifico ad una

collaborazione con il Centro Formazione

occupano della formazione di docenti ed

platea scolastica. L’IBSE si è dimostrato

Insegnanti di Rovereto, Dipartimento della

educatori, con lo scopo di fornire strumenti

adatto ad ogni tipologia di scuola perché

Conoscenza della Provincia Autonoma

utili alla progettazione di un futuro corso

accresce l’interesse e il rendimento degli

di Trento. Alle lezioni hanno partecipato

di formazione sulla metodologia IBSE da

alunni e stimola anche la motivazione degli

28 corsisti, di cui 13 docenti di scuola

svolgere sul proprio territorio.

insegnanti.

primaria e secondaria di primo e secondo

Il Progetto INQUIRE vuole contribuire a

Su questi presupposti si fonda INQUIRE,

grado e 15 educatori.

creare a livello nazionale ed internazionale

un progetto triennale finanziato dall’Unione

Una seconda edizione è in corso di

una comunità di pratica interessata ad

Europea nell’ambito del 7° Programma

svolgimento, nell’anno scolastico 2012/13,

utilizzare l’IBSE per confrontare in maniera

Quadro, il cui obiettivo principale è

a Bergamo in collaborazione con l’orto

costruttiva conoscenze ed esperienze.

proprio quello di diffondere l’approccio

botanico “L. Rota”, l’Ufficio Scolastico

Il MUSE agisce come catalizzatore

IBSE sia nelle scuole che nelle sedi di

per la Lombardia - Ambito Territoriale X°

rafforzando il proprio ruolo educativo,

insegnamento informale.

e l’Università degli Studi di Bergamo, con

formando e sostenendo un numero

Il Progetto INQUIRE è coordinato

la partecipazione di 42 corsisti. Durante il

sempre maggiore di insegnanti ed

dall’Università di Innsbruck, con il

percorso formativo i partecipanti hanno

educatori che sviluppano la loro

sostegno di Botanic Gardens Conservation

potuto apprendere le teorie dell’approccio

competenza nell’approccio IBSE. Per i

International. Vi partecipano giardini

IBSE e sperimentarne alcune attività

prossimi anni sono previsti altri corsi di

botanici, dipartimenti universitari di

selezionate a livello nazionale ed europeo.

formazione a livello nazionale e attività

scienze dell’educazione e musei scientifici

Grazie a workshop creativi, basati sulla

educative in chiave IBSE da proporre nelle

di 11 paesi europei (Regno Unito,

metodologia del World Café (un metodo

varie sedi.

Germania, Austria, Francia, Spagna,

semplice ed efficace che utilizza la

Portogallo, Italia, Norvegia, Belgio,

suddivisione in gruppi, la presenza di

Per sapere di più sul Progetto INQUIRE si

Bulgaria e Russia).

un facilitatore e il supporto di supporti

possono consultare il sito Inquire Botany,

Il MUSE è l’unico referente per l’Italia e il

cartacei su cui scrivere le proprie idee

www.inquirebotany.org, i social media e

suo impegno, condiviso con gli altri partner

attorno a vari argomenti, dando vita a

il forum, http://inquire.italiaforum.net/,

del progetto, è quello di divulgare a livello

conversazioni informali, vivaci e costruttive

gestiti dal museo.

nazionale l’approccio IBSE nell’educazione

con l’obiettivo di produrre apprendimento,

scientifica, sia nelle scuole che nei musei

condividere conoscenze e generare

scientifici, nei parchi naturali, negli orti e

cambiamento) sono stati forniti stimoli

giardini botanici italiani.

operativi utili alla progettazione di nuove

Per favorire la diffusione dell’IBSE,

attività IBSE da sperimentare nelle classi


Come raggiungere il museo Il Muse si trova a Trento in Corso del Lavoro e della Scienza 3, vicinissimo al centro cittadino, a soli 10 minuti a piedi dalla Piazza del Duomo. Dal 27 luglio sarà aperto un sottopasso pedonale che connetterà direttamente il centro cittadino (Tre Portoni - Via S.Croce) al MUSE.

In treno

In auto o pullman

In corriera

Per raggiungere il MUSE dalla stazione

Per raggiungere il MUSE dall’Autostrada

La stazione delle autocorriere

del treno, scendere alla fermata di Trento.

A22, è necessario uscire a TRENTO SUD

(tel. 0461/983627) si trova in via Pozzo

Il museo è raggiungibile a piedi

e proseguire in direzione del centro città.

a cento metri dalla stazione ferroviaria.

percorrendo circa 1,3 km (circa 15/20 min).

Percorrendo Via Sanseverino si arriverà

Per raggiungere Trento con le corriere

Usciti dalla stazione, procedere a destra

direttamente alla sede del museo. Il

di linea visita il sito www.trentinotrasporti.it

(direzione sud) da Via Dogana verso Via

museo dispone di un parcheggio con

Antonio Gazzoletti, quindi percorrere Via

circa 180 posti auto ed è situato nelle

Pozzo e superare il Cavalcavia di San

vicinanze di due grandi parcheggi

Lorenzo. Alla rotonda prendere la 3ª uscita

pubblici, il parcheggio Sanseverino

Il museo si trova lungo la ciclabile che

e imboccare Lungadige Monte Grappa

e il parcheggio in via Monte Baldo,

collega Bolzano con Rovereto e dispone

(costeggiando il fiume Adige), continuare

ai quali è collegato da un bus navetta

di un parcheggio biciclette.

su Via Roberto da Sanseverino.

gratuito ogni venti minuti.

In bicicletta

Una linea di autobus urbani collega direttamente la stazione dei treni e delle autocorriere al MUSE.

San Michele all’Adige. E poi ancora, ogni anno l’offerta prevede un ricco panorama

Cosa visitare oltre al MUSE Informazioni turistiche Contatta l’APT TRENTO Via Giannantonio Manci, 2 - Trento. 0461 216000. www.apt.trento.it

di iniziative di carattere internazionale con il Festival dell’economia, che raduna a Trento premi Nobel, economisti, politici

L’ offerta culturale del territorio trentino

e rappresentanti della società civile

è di primissimo livello, e conta il Mart,

per partecipare a dibattiti e riflessioni

museo d’arte moderna e contemporanea

sui temi economici mondiali, Oriente

di Trento e Rovereto - tra i più importanti

Occidente, il Festival internazionale di

in Europa - il Castello del Buonconsiglio,

danza di Rovereto, i Suoni delle Dolomiti,

con le sue collezioni medievali presenti

manifestazione unica nel suo genere che

anche a Beseno, Stenico e Thun e il Museo

raduna musicisti da tutto il mondo e il

degli usi e costumi della gente trentina a

Trento Film Festival, la più antica rassegna cinematografica dedicata alla montagna, all’esplorazione e all’avventura.

Da segnare in agenda

L’inaugurazione del MUSE Una 24 ore no stop di eventi, laboratori scientifici, giochi e spettacoli dal vivo Dalle 18 del 27 luglio alle 18 del 28 luglio.

Museo delle Scienze Corso del Lavoro e della Scienza, 3 38123 Trento t. +39 0461 270311

www.muse.it

Iscriviti alla newsletter abbiamo una sorpresa per te! Seguici su:

| Foto: Alessandro Gadotti - Archivio TrentoFutura, Fabio Pupin - Archivio MUSE Museo delle Scienze, Lucio Tonina, Massimo Zarucco - Archivio ufficio stampa PAT, Rendering: Renzo Piano Building Workshop | 3.000 copie - Giugno 2013

Inform 16. azioni


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.