Uno “strano bazar”: questa la definizione che Giuseppe Gerola diede del Museo civico di Trento. Storia breve quella del Museo, dalla metà del XIX secolo allo scoppio della prima guerra mondiale, ma intensa e ricca di significato. Il Museo era stato infatti concepito come strumento di promozione dello sviluppo intellettuale e di forte affermazione dell’italianità della gente trentina. Esso diventò invece (anche a causa della scarsa disponibilità finanziaria) punto d’incontro e di scambio, spesso in modo contraddittorio, tra i più moderni indirizzi museografici e il gusto per le rarità, le bizzarrie e l’esotico.