QUINTO ANTONELLI ––––––––––––
SCRITTURE DI CONFINE Guida all’Archivio della scrittura popolare
MUSEO STORICO IN TRENTO - onlus
ARCHIVIO DELLA SCRITTURA POPOLARE ----------------
STUDI E DOCUMENTI
ARCHIVIO DELLA SCRITTURA POPOLARE STUDI E D OCUMENTI Collana a cura di QUINTO A NTONELLI L’Archivio della scrittura popolare che ha sede presso il Museo storico in Trento è, innanzitutto, un luogo fisico di raccolta, catalogazione, conservazione e messa a disposizione per lo studio di testi autobiografici (e autografi) di origine popolare. Diari, autobiografie, epistolari, ma anche canzonieri, libri di famiglia, ricettari e quaderni di scuola di scriventi non professionisti trovano qui un riparo dalla dispersione e, nel contempo, si trasformano in documenti storici. L’Archivio, quindi, è anche luogo di studio, di dibattito, di confronto: con i suoi otto seminari ha tracciato un percorso metodologico e di ricerca del tutto originale, che va dalla messa a punto delle definizioni di campo e degli strumenti di catalogazione all’approfondimento tematico. Ora l’Archivio intende rendere visibile questo duplice impegno dando vita, sotto il proprio nome ad una serie editoriale anch’essa divisa in due collane. Scritture di guerra (in coedizione con il Museo della Guerra di Rovereto) riproduce, in una trascrizione fedele e leggibile, i testi autobiografici relativi all’esperienza della Grande Guerra. Questi nostri Studi e Documenti, invece, intendono, da un lato, riportare direttamente le ricerche e le riflessioni (storiche, antropologiche, linguistiche) condotte sui materiali dell’Archivio e, dall’altro, gettare un ponte, di volta in volta, o verso ricerche laterali o verso studi affini provenienti da vari centri europei.
QUINTO ANTONELLI
SCRITTURE DI CONFINE Guida all’Archivio della scrittura popolare
MUSEO STORICO
IN
1999
TRENTO
onlus
© MUSEO STORICO
IN
TRENTO
onlus
- 1999
ISBN 88-7197-037-3
Pubblicazioni Archivio della Scrittura Popolare Studi e Documenti Collana a cura di Quinto Antonelli
Impostazione grafica Antonio Mariotti Stampa Nuove Arti Grafiche «Artigianelli» In copertina Manifesto di Giancarlo Stefanati per il II Seminario nazionale della Federazione degli Archivi della Scrittura Popolare (Trento, 10-11 dicembre 1988).
Pubblicato con il contributo della Provincia Autonoma di Trento
5
Premessa
S
iamo lieti di presentare, a distanza di dodici anni dalla costituzione dell’Archivio, questa Guida a stampa e il Catalogo dell'Archivio della Scrittura Popolare in formato CDRom. La scelta di dar vita a due “contenitori” risponde soprattutto alle diverse esigenze d’uso: il supporto informatico ci sembra particolarmente adatto a rapide consultazioni archivistiche e a ricerche settoriali (per soggetto o per genere testuale, o per collocazione), con la possibilità di usufruire di rimandi a percorsi testuali e fotografici inseriti a lato. Inoltre il CDRom è un “contenitore” economico, di nuovo adatto quindi ad un archivio che di anno in anno acquisisce nuovi materiali che vanno a modificare, e inevitabilmente ad invecchiare, il panorama presentato dal Catalogo, che di quando in quando avrà quindi bisogno di un aggiornamento e di una ristampa. (Va da sé che il “panorama” è costituito dalle schede di tutti i materiali presenti nell’archivio). La Guida ha finalità diverse, così come una più lunga durata. Vuole presentare la storia e le caratteristiche di un Archivio anomalo: luogo di conservazione e luogo di studio, istituzione storico-culturale e luogo nazionale di confronto e di scambio. La Guida è divisa in tre sezioni. La prima cerca di ricostruire le esperienze storiografiche che hanno preparato e permesso la nascita dell’Archivio: le prime ricerche, i primi contatti, un grande convegno storico. La seconda offre un riassunto dei seminari nazionali (parziale, il riassunto, di tendenza e quindi a volte più minuzioso, a volte meno). Gli incontri, annuali nei primi tempi, trasformavano l’Archivio in un importante centro di confronto tra storici, antropologi, linguisti e in un anello forte nella rete degli archivi che si andava formando in Italia. Nel terzo capitolo la Guida, in una specie di inventario ragionato, cerca di dar conto della consistenza e della varietà dei materiali archivistici. Anche qui più che adottare modalità descrittive, abbiamo cercato di evidenziare le potenzialità dei documenti e dove era possibile anche qualche percorso di ricerca.
6 Si tratta dunque di una Guida che intende condurre il lettore (penso in primo luogo agli studenti e ai giovani laureandi) a contatto diretto dei testi per offrirgli più di una chiave di lettura. Risulterà chiaro sia a chi leggerà questa Guida, sia a chi consulterà il Catalogo che l’Archivio della scrittura popolare è il frutto di iniziative e di volontà di soggetti collettivi, del gruppo storico roveretano di “Materiali di lavoro”, in un primo tempo, del Museo storico in Trento successivamente. Ma è bene anche ricordare il contributo singolarmente prestato all’opera comune, soprattutto il paziente lavoro di ricerca e di raccolta dei testi: così gran parte del nucleo storico dell’Archivio lo si deve a Gianluigi Fait (che è stato per alcuni anni il responsabile dell’Archivio presso il Museo), a Diego Leoni, a Fabrizio Rasera e a Camillo Zadra. In un secondo tempo Patrizia Marchesoni, archivista presso il Museo storico, ha contribuito allo sviluppo del patrimonio archivistico e alla definizione dell’Archivio, in una misura che è andata ben aldilà dei suoi compiti istituzionali. Così come va ricordato il direttore del Museo, Vincenzo Calì, che ha creduto e crede nell’importanza dell’Archivio. A tutti loro è dedicata questa Guida. Si intende infine rigraziare le donne e gli uomini che hanno creduto nella funzione dell’Archivio donando o prestando i manoscritti dei loro cari.
Indice
Premessa
pag.
5
Origini di una ricerca e di un archivio
pag.
7
§ 1. Un’esperienza storiografica e didattica
».
9
§ 2. Prime ricerche e un convegno sulla Grande Guerra
»
13
§ 3. “Per un archivio interregionale della scrittura popolare”
»
16
§ 4. Verso un archivio trentino della scrittura popolare
»
21
pag.
23
§ 1. Ricognizioni e definizioni
»
24
§ 2. Il documento di fondazione della Federazione nazionale degli Archivi della scrittura popolare
»
30
§ 3. L’autobiografia popolare
»
37
§ 4. Lettere ai potenti
»
37
§ 5. Scritture bambine
»
39
§ 6. Un approfondimento con qualche digressione Apprendimento-addestramento alla scrittura - La scrittura e l’oralità - La scrittura dei bambini e le emergenze nazionali - Scritture private - Un bel testo trentino - Scritture interdette
»
41
§ 7. Il testo popolare e il suo lettore
»
55
§ 8. La rete degli Archivi
»
57
§ 9. Archivi autobiografici in Europa
»
62
CAPITOLO I
CAPITOLO II L’Archivio e i seminari della Federazione degli Archivi della scrittura popolare
CAPITOLO III L’Archivio come luogo di conservazione e di studio
pag.
65
§ 1. Scriventi
»
65
§ 2. Schedatura
»
67
§ 3. Inventario (1)
»
70
a) Un archivio radicato nel territorio: le scritture della Grande Guerra
»
70
b) Ricerche, studi, iniziative. Quaderni di guerra: diari e memorie autobiografiche - La coscienza nazionale negli scritti dei soldati trentini Soldati in guerra - L’ora di Dio - La guerra delle donne Un epistolario amoroso - Lingua e stile nelle scritture autobiografiche di guerra
»
75
§ 4. Un primo progetto editoriale: la collana “Scritture di guerra”
»
111
§ 5. Inventario (2) » a) Epistolari, diari e memorie autobiografiche della seconda guerra mondiale »
113
b) Canzonieri popolari
»
120
c) Autobiografie
»
124
d) Libri di famiglia
»
129
e) Quaderni e diari scolastici
»
133
»
136
pag.
138
pag.
144
§ 6. Un secondo progetto editoriale: “Archivio della scrittura popolare. Studi e documenti”
Epilogo Un Archivio all’altezza dei tempi
Appendice bibliografica 1. Atti dei seminari - 2. Tesi di laurea - 3. Studi, ricerche, pubblicazioni - 4. Collana “Scritture di guerra” - 5. Collana “Archivio della scrittura popolare. Studi e documenti”
Finito di stampare nel mese di dicembre1999 dalle Nuove Arti Grafiche Grafiche «ARTIGIANELLI» di Trento
Il ricorso, nel sottotitolo, al genere ‘manualistico’
(Guida a ...) precisa la natura ‘operativa’ del volume, che intende infatti essere uno strumento di consultazione per quanti, per studio o per curiosità, vogliono avvicinarsi all’Archivio della scrittura popolare che si trova presso il Museo storico in Trento. Nella Guida se ne ricostruisce la storia quasi ventennale, si dà conto delle iniziative di studio e di ricerca intraprese, e, in un repertorio ragionato, si descrivono i materiali conservati, individuando generi e temi. Il titolo, Scritture di confine, vuole già alludere a qualche caratteristica dei testi presenti nell’Archivio, che si pongono spesso al confine tra scrittura e oralità, tra autobiografia e ricostruzione letteraria, tra ‘alto’ e ‘basso’ nella circolazione culturale. E inoltre indica nel territorio, storicamente di confine, il luogo di origine di gran parte delle scritture.
* * *
Quinto Antonelli è il responsabile dell’Archivio della scrittura popolare al Museo storico in Trento.
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