Alessio Serpetti Critique

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EXPO CHIANCIANO Alessio Serpetti


The Artist Alessio Serpetti (Roma, 1975) frequenta sin da giovanissimo i Corsi di Arti Figurative diretti da Carlo Marcantonio dapprima presso l’Accademia Prenestina del Cimento, poi alla Scuola d’Arte “Casa Romana”. Dopo la Maturità artistica consegue il Diploma Accademico di Scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma e, successivamente, l’abilitazione per l’insegnamento di Educazione Artistica e Disegno e Storia dell’Arte. Alla fine degli Anni Novanta inaugura il suggestivo ciclo delle “Vedute di scena”, capricci scenografici in bianco e nero realizzati con la tecnica tradizionale del carboncino; dal 2009 orienta la sua ricerca verso un surrealismo scenografico ricco di simbolismi e di allegorie a carattere onirico e teatrale, avviando la raffinata collezione “L’Arte del Sogno”. Nel 2010 vive una significativa esperienza tra le file del Movimento Arcaista esponendo con delle Personali presentate da Paolo Levi; dal 2012 entra a far parte della prestigiosa Accademia dei Santi Lazzaro, Ignazio di Loyola e Francesco Borgia diretta da Daniele Radini Tedeschi; dal 2013 espone in eventi curati o presenziati da Vittorio Sgarbi. Da diversi anni partecipa ad importanti eventi internazionali: Biennale di Chianciano (2011), Biennale di Roma (2012), Biennale di Londra (2013), Biennale di Barcellona (2015); Triennale di Roma (2011); Spoleto Arte incontra Venezia (2014 e 2015); Premio Sulmona (2015). Le sue opere sono state esposte presso prestigiose sedi museali ed istituzionali, Ville, Palazzi storici e gallerie in Italia e all’estero, tra cui: Gipsoteca e Museo Canoviano di Possagno; Palazzo Valmarana Braga di Vicenza; Palazzo Giustinian-Faccanon di Venezia; Museo Casa di Dante e Museo Bellini di Firenze; Art Museum di Chianciano; Sale del Bramante, Complesso dei Dioscuri al Quirinale e Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma; Chelsea Old Town Hall e Royal Opera Arcade Gallery di Londra; Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona. La sua ricerca figurativa è stata oggetto di analisi in alcuni volumi di natura scientifica adottati nel 2012 come testi di studio dal Dipartimento di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Roma “La Sapienza”.


The Critique Con raffinati e sapienti tocchi di grafite e carboncino, l’artista Alessio Serpetti ghermisce lo spettatore in una trama di fluide divagazioni oniriche e misteri insondabili. Surreali paesaggi e mitologici rimandi si intrecciano in un eterno e coinvolgente racconto fatto di sovvertimenti delle logiche temporali e consce allucinazioni. Le anatomie marmoree e i sensuali profili femminili rimandano alla maestria tecnica che ha reso il canone classico del “Bello” ellenistico un pilastro per l’intera Storia dell’Arte. Nell’opera di Serpetti, l’apogeo estetico e culturale dell’Antica Grecia trova una singolare sintonia con elusive figure allegoriche e magiche visioni che appaiono ispirate dalla nobile epica di tradizione celtica. Inaspettatamente poi, le tonalità dell’enigmatica composizione ci riportano ai giochi di luce di antiche acqueforti di sapore fiammingo. Il sorprendente risultato compositivo disorienta e ammalia, attrae e sfugge allo stesso tempo, lasciando lo spettatore in un contrastante approccio interpretativo. Serpetti, esponente del celebre Movimento Arcaista, privilegia quindi la metafora, l’allusione, la citazione colta, liberando una passione struggente per i remoti splendori di un passato che oggi non va dimenticato, ma anzi contemplato e compreso. Universali sono i valori che nell’immediato il fruitore coglie, rapito dalle anime antiche che vanno in scena tra i favolistici bagliori lunari e le desolate vedute così simili a certe rovine piranesiane. Gli sfumati contorni e i morbidi contrasti dell’abile carboncino completano quell’aura di “mondo subconscio” che tanto ci affascina nelle criptiche storie narrate da Alessio Serpetti. La riscoperta dell’arcaico nasce quindi dalla necessita’ di armonizzare le glorie passate e stimoli contemporanei, in una rivalutazione estetica che infonde uno spirito moderno ad una composizione colma di erudita iconografia accademica. Elena Foschi International Confederation of Art Critics


EXPO CHIANCIANO Alessio Serpetti

ICAC

International Confederation of Art Critics


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