D A I LY
MUSICA
lunedì musica
11 luglio
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• S P E CIA L E u m b r i a j a z z •
Branford Marsalis
Duo o quartetto? Per Branford non fa differenza Il fratello maggiore della dinastia Marsalis è alla testa di un proprio quartetto da ben venticinque anni. All’inizio, la formazione presentava Kenny Kirkland al pianoforte, Robert Hurst al contrabbasso e Jeff «Tain» Watts alla batteria. Dopo la scomparsa del pianista (novembre 1998) il suo ruolo è passato nelle mani di Joey Calderazzo, capace di sviluppare con Branford un’intesa quasi sovrumana, come testimonia il recentissimo Cd in duo «Songs Of Mirth And Melancholy». Anche il contrabbassista è mutato una volta sola (oggi è Eric Revis) mentre a Watts è succeduto nel 2009 uno sconosciuto diciottenne di Filadelfia, Justin Faulkner, che ha saputo imporsi sulla scena a velocità supersonica, finendo addirittura per essere citato dal New York Times come uno dei giovani cui è affidato il futuro della batteria jazz. Luca Conti
ore 21
arena Santa Giuliana
EuroJazz Ensemble Otto rappresentanti dell’Europa unita (quella vera)
M Hans-Joachim Maquet
olto prima che gli stati membri dell’Unione europea stabilissero la convenzione di Schengen e permettessero la libera circolazione all’interno dei Paesi aderenti, un manipolo di musicisti cominciò a trovarsi e suonare regolarmente in giro per il continente. Era il 1976 quando Alan Skidmore, Leszek Zadlo, Gerd Dudek, Ali Haurand e Pierre Courbois formarono lo European Jazz Ensemble (Eje). Era un’Europa musicale ancor più ampia di quella odierna, data la presenza di un inglese: Skidmore, per l’appunto. Da allora l’Eje ha cambiato pelle più volte senza mai perdere identità, allargando e restringendo i propri effettivi a seconda dei casi e dei periodi. Si è espresso in forma di trio, quartetto, quintetto, sestetto e orchestra. Il verbo, fatto di aperture free, interesse per le tradizioni folkloriche più varie e per la musica contemporanea, non è mai venuto meno. Per il suo trentacinquesimo anniversario arriva a Perugia con la formula dell’ottetto: una rapida occhiata agli interessi
arena Santa Giuliana 11 luglio ore 21
da non perdere 12
di due componenti può darci un’idea della varietà musicale e culturale che confluisce all’interno dell’ensemble. Prendiamo Jirí Stivín. Ha studiato cinema a Praga (città in cui è nato) e prima di essere un jazzista è un raffinato interprete di musica antica. O il londinese Skidmore, pervaso da una duplice passione per il blues (ha registrato con il meglio del blues inglese – Alexis Korner, John Mayall, Eric Clapton – e perfino con Sonny Boy Williamson) e il jazz (ama Coltrane senza essere coltraniano). Dell’ottetto in scena quest’oggi fanno parte altri due padri fondatori: il polistrumentista Dudek e il contrabbassista Haurand. La ritmica è completata da un pianista in formazione dal 1982, Rob Van Den Broeck, e – dopo la recente scomparsa di Tony Levin – da Clark Tracey. Nella linea dei sax appaiono inoltre il già citato Stivín (contralto e flauti) e a un altro inglese: Stan Sulzmann. E infine Matthias Schriefl. Per chi non lo conoscesse, garantiamo noi: il giovane trombettista tedesco, classe 1981, non farà rimpiangere Manfred Schoof. Luca Civelli
teatro Pavone SIMONA SEVERINI ingresso libero - free entrance 15 teatro Pavone JAZZ ON FILM a cura di marco molendini in collaborazione con diego torroni 16,30 D’ANDREA THREE 18,30 hotel Brufani, sala Raffaello jazz aperitif & snacks ANAT COHEN QUARTET 19 Bottega del vino jazz, wine & gourmet cuisine RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI 21 main stage arena Santa Giuliana BRANFORD MARSALIS DUO & QUARTET feat. JOEY CALDERAZZO, ERIC REVIS, JUSTIN FAULKNER EUROPEAN JAZZ ENSEMBLE feat. JIRI STIVIN, MATTHIAS SCHRIEFL, ALAN SKIDMORE, STAN SULZMANN, GERD DUDEK, ROB VAN DEN BROECK, ALI HAURAND, CLARK TRACEY
’round midnight
hotel Brufani, sala Raffaello Jazz Club TIA FULLER QUARTET teatro Pavone Woman’s Land STEFANO DI BATTISTA QUARTETTO
concerti gratuiti centro storico
11,30 -18,30
street parades FUNK OFF piazza IV Novembre 21 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDON
ECM 2180
In viaggio con Manfred Eicher, cinque anni tra sessioni di registrazioni in tutto il mondo, un road movie musicale sulla appassionata carriera di un uomo. ECM 5050 DVD / Blu-ray
Amina Alaoui Arco Iris
Colonna sonora tratta dal Film Musiche di: Arvo Pärt, Eleni Karaindrou, Saluzzi/Lechner, Anouar Brahem, Gianluigi Trovesi, Marilyn Mazur, Nik Baertsch, Jan Garbarek ... ECM 2250 CD
Amina Alaoui, voce, daf Saïfallah Ben Abderrazak, violino Sofiane Negra, oud José Luis Montón, chitarra Eduardo Miranda, mandolino Idriss Agnel, percussioni
For Two
ECM 2207
ECM 2162
Bjarne Roupé, chitarre Per Salo, pianoforte
Sounds and Silence
ECM 2159
ECM 2139
Michael Mantler
Un Film di Peter Guyer e Norbert Wiedmer
Craig Taborn
François Couturier
Lee Konitz, sassofono Brad Mehldau, pianoforte Charlie Haden, contrabasso Paul Motian, batteria
Avenging Angel
Tarkovsky Quartet
Craig Taborn, pianoforte
François Couturier, pianoforte Anja Lechner, violoncello Jean-Marc Larché, sassofono Jean-Louis Matinier, accordion
ECM 2236
ECM 2228
ECM 2211-12
Live at Birdland
Marilyn Mazur
Ricardo Villalobos Max Loderbauer
Georges I. Gurdjieff
Celestial Circle
Re: ECM
Josefine Cronholm, voce John Taylor, pianoforte Anders Jormin, contrabbasso Marilyn Mazur, percussioni, batteria, voce
Ricardo Villalobos, electronics Max Loderbauer, electronics
The Gurdjieff Folk Instruments Ensemble Levon Eskenian L’ispirazione etnica nella musica di Gurdjieff
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MUSICA
Franco D’Andrea Three «A modo nostro attingiamo dal jazz antico»
16:30 teatro pavone
Simona Severini
Il grande pianista Franco D’Andrea (Merano, 1941); al clarinetto Daniele D’Agaro (Spilimbergo, 1958); e al trombone Mauro Ottolini (Bussolengo, 1972): tre generazioni, tre regioni pur prossime ma soprattutto tre strumenti nobili nel jazz che raramente agiscono in trio. Eppure la coesione tra questi musicisti fa dei Three, non ancora apparsi su disco, una delle più sorprendenti e convincenti novità d’oggi. «In realtà la storia dei Three ci fa retrocedere al Riff Trio, che avevo con Bosso e Petrella» ci dice D’Andrea. «Già quei due strumenti, tromba e trombone, erano in linea con un mio costante pensiero, quello di attingere, a modo nostro, al jazz antico, a quel mondo, più che dimenticato, sconosciuto. Dovendo a volte sostituire Bosso, mi rivolgevo a D’Agaro, rientrato in Italia dal lungo e felice periodo in Olanda, e mi accorsi che il clarinetto dava appunto una nuance più classica al trio. E D’Agaro, che pure è anche ottimo sassofonista, nei Three suona esclusivamente il clarinetto, perché questo insieme di sonorità mi evoca non soltanto l’importante storia che nel jazz ha il clarinetto, ma addirittura mi riporta al sound degli Hot Five di Armstrong. Con quei due strumenti il trio ha in sé il richiamo al suono di una banda». E il pianoforte? «Quello è un’orchestra esso stesso». Il ruolo che fu di Petrella è ora affidato all’estroso Ottolini, già per anni allievo D’Andrea al conservatorio di Trento: ora appare bravissimo nell’arricchire di effetti incisivi la musica dei Three, così capace di passare dall’astrazione free al jungle style ellingtoniano. Gian Mario Maletto
teatro Pavone 11 luglio ore 12
Tra la classica e Gainsbourg si trova la belle Simone, recentissima scoperta della My Favorite Records
«D
«una cantante sospesa
awn», «Little Wonder», «The Dreamer», «Res nova»: è un elenco di dischi con una serie di caratteristiche comuni. Sono tutti prodotti dalla stessa etichetta e sono lavori di musicisti giovani: per alcuni di loro si tratta dell’esordio discografico. Questa breve lista conferma una non comune politica di attenzione nei confronti della gioventù jazzistica italiana, a riprova che nel jazz conta saper osare. Patrizio Romano, produttore della My Favorite, ha deciso di rischiare ancora. Lo fa sostenendo il progetto di una cantante divisa tra classica e jazz, passione per la didattica e studi filosofici. Spetta proprio a lui raccontarci di Simona Severini, la sua ultima scoperta.
tra classica e jazz, passione per la didattica e studi filosofici» grarle con dell’altro: abbiamo aggiunto Emily della coppia Mercer-Mandel, The Summer Knows di Michel Legrand e Ce mortel ennui di Serge Gainsbourg. Sono brani francesi anche questi ultimi due ma di estrazione diversa.
Come nasce «La belle vie»? Inizialmente doveva essere una raccolta interamente dedicata a composizioni di Gabriel Fauré. Poi, però, ci siamo detti che avremmo dovuto, anche per ragioni di carattere commerciale, inte-
Agostino Mela
Patrizio, come vi siete conosciuti? Me ne parlò qualche tempo fa Franco Fayenz, raccontandomi che, nonostante l’età, Simona (che è dell’86) aveva già partecipato a lavori di Enrico Intra e Giorgio Gaslini.
Oltre alla presenza di Gabriele Mirabassi in tre brani, risaltano gli arrangiamenti eleganti e decisamente funzionali di Antonio Zambrini. Antonio è un musicista eccezionale e purtroppo poco considerato. Mi hanno molto colpito la cura e l’attenzione con le quali si è occupato di ogni singolo pezzo. È riuscito a valorizzare non solo le particolarità vocali di Simona ma anche il suono del piano trio, completato da Alex Orciari al contrabbasso e da Antonio Fusco alla batteria; ogni loro intervento è davvero sentito. Inoltre per il disco ha musicato in modo molto raffinato due testi di Arthur Rimbaud: Enfance (III) e Sensation. Luca Civelli
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MUSICA
Adesso diamo i numeri e scegliamo noi! 10/100: i cento migliori dischi del decennio
PROGRAMMA 12
La selezione è operata sulla base dei dischi recensiti da Musica Jazz dal febbraio 2001 – esordio di Filippo Bianchi alla direzione – al dicembre 2010. Sono stati solamente presi in considerazione il disco del mese e i dischi contrassegnati dal bollino, non previsto per le ristampe. Elenchiamo i dischi riportando: [1] titolare del disco; [2] titolo; [3] casa discografica; [4] anno di registrazione; [5] mese e anno di pubblicazione della recensione.
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teatro Pavone SIMONA SEVERINI ingresso libero - free entrance Bottega del vino jazz, wine & gourmet cuisine RENATO SELLANI CON MASSIMO MORICONI teatro Pavone JAZZ ON FILM a cura di marco molendini in collaborazione con diego torroni D’ANDREA THREE hotel Brufani, sala Raffaello jazz aperitif & snacks ANAT COHEN QUARTET Bottega del vino jazz, wine & gourmet cuisine RENATO SELLANI CON MASSIMO MORICONI apertura arena Santa Giuliana restaurant stage restaurant à la carte, snack bar HENRY BUTLER TRIO main stage BRANFORD MARSALIS DUO & QUARTET feat. JOEY CALDERAZZO, ERIC REVIS, JUSTIN FAULKNER EUROPEAN JAZZ ENSEMBLE feat. JIRI STIVIN, MATTHIAS SCHRIEFL, ALAN SKIDMORE, STAN SULZMANN, GERD DUDEK, ROB VAN DEN BROECK, ALI HAURAND, CLARK TRACEY hotel Brufani, sala Raffaello jazz dinner THE THREE LADIES OF BLUES & GUSTAV CSICK TRIO ristorante La Taverna jazz dinner STEFANO MINCONE TRIO
’round midnight
hotel Brufani, sala Raffaello Jazz Club TIA FULLER QUARTET
MICHEL PORTAL, «Minneapolis» | giugno 2000 JASON MORAN, «Black Stars» | maggio 2002 JOSH ROSEMAN, «Cherry» | maggio 2001 BRAD MEHLDAU, «Largo» | dicembre 2002 ALDO ROMANO, «Because Of Bechet» | febbraio 2003 WAYNE SHORTER, «Alegria» | maggio 2003 GREG OSBY, «St. Louis Shoes» | ottobre 2003 TIM BERNE, «The Sublime And Sciencefrictionlive» | febbraio 2004 HADEN-HENDERSON-FOSTER, «The Montreal Tapes» | marzo 2004 ICP ORCHESTRA, «Aan & Uit» | agosto/settembre 2004 IYER-LADD, «In What Language?» | agosto/settembre 2004 BILL CARROTHERS, «Armistice 1918» | gennaio 2005 STEFANO BOLLANI QUINTET, «I visionari» | aprile 2006 ORNETTE COLEMAN, «Sound Grammar» | ottobre 2006 (What’s New) FRESU-CAINE, «Things» | ottobre 2006 MORONI-PIERANUNZI, «Live Conversations» | ottobre 2006 NICITA-DI ROSA, «Unquiet Serenade» | novembre 2006 BOSSO-BOLTRO QUINTET, «Trumpet Legacy» | novembre 2006 FRANCO D’ANDREA, «Live At Radio Popolare» | febbraio 2007 JARRETT-PEACOCK-DEJOHNETTE, «My Foolish Heart. Live At Montreaux» | novembre 2007 THE CLAUDIA QUINTET, «For» | novembre 2007 MARIA SCHNEIDER ORCHESTRA, «Sky Blue» | dicembre 2007 BEN ALLISON, «Little Things Run The World» | luglio 2008 MELODY GARDOT, «My One And Only Thrill» | giugno 2009 PAOLINO DALLA PORTA, «Urban Raga» | dicembre 2009
teatro Pavone Woman’s Land STEFANO DI BATTISTA QUARTETTO CONCERTI GRATUITI centro storico
11,30 18,30
STREET PARADES FUNK OFF
piazza IV Novembre 21 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDON 23 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION
IN QUATTRO PUNTATE, MUSICA JAZZ DAILY VI ELENCA I CENTO MIGLIORI DISCHI JAZZ DEL DECENNIO SULLA BASE DELLE RECENSIONI USCITE SULLA RIVISTA DAL 2001 AL 2010
NON STOP MUSIC giardini Carducci self service restaurant & snacks 13 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND 14,30 HENRY BUTLER TRIO 16 ALLAN HARRIS QUINTET 17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS 19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND 21,30 ALLAN HARRIS QUINTET 23 THE BEALE STREET R&B BAND W/ TONI GREEN 00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS
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MUSICA
Jazz On Film MILLS BROTHERS, SARAH VAUGHAN, Teatro Pavone 11 luglio ore 15 ELLA FITZGERALD, FATS WALLER
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La vocalità nel jazz ha sempre avuto un ruolo particolare, palestra per dare sfogo alla grande spettacolarità e per avvicinare un pubblico spesso diffidente nei confronti dei virtuosismi strumentali. Il viaggio di Jazz On Film con gli specialisti del genere è ampio. Partono dalle first ladies Ella Fitzgerald, inarrestabile in anni d’oro (il filmato è del 1957), mentre travolge It Don’t Mean A Thing, If It Ain’t Got That Swing o Just One Of Those Things, e Billie Holiday: impossibile non replicare il gigantesco Fine And Mellow ma anche prove più raccolte (la seconda con I Loves You Porgy pochi mesi prima di morire). Immancabile Louis Armstrong, pioniere assoluto della vocalità in duetti con Dizzy Gillespie e Frank Sinatra. The Voice divide la scena anche con Ella Fitzgerald (nel classico Can’t We Be Friends), che duetta con un altro dei grandi crooners della storia: Nat King Cole. Sarah Vaughan affronta con il suo virtuosismo il classico Perdido, nel 1955, mentre l’impareggiabile Fats Waller ha tra le mani un cavallo di battaglia come Honeysuckle Rose. Tra i gruppi, i Mills Brothers sono capiscuola assoluti, come fanno ascoltare in un filmato degli anni Trenta. Quanto a Ray Charles, il suo blues è da strapparsi la pelle. La vocalità bianca, infi ne, è rappresentata al massimo con Chet Baker e un suo classico preferito, You Don’t Know What Love Is, e Anita O’Day nei primi anni Sessanta con Let’s Fall In Love. Marco Molendini
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MUSICA
Due cuori e ottantotto tasti
sabato 10 luglio
Chihiro Yamanaka e Herbie Hancock, regina e re del pianoforte l’altro ieri sera all’areana Santa Giuliana Elena Carminati
panoramica del Santa Giuliana
Hancock, Shorter, Miller sentitamente ringraziano
Addetti ai lavori Gigi Napolitano e Giovanni Tommaso, direttore degli Umbria Jazz Clinics.
Evolution Ensemble alla Berklee Summer School
Giancarlo Belfiore (11)
Consiglio dei docenti
Gianluca Petrella Doppio lavoro: con il Giovanni Guidi Quintet al pomeriggio e con i Tubolibre ’round midnight.
Compito ingrato, Mr Jones
Wayne Shorter
La parte di Miles nell’omaggio a Miles Elena Carminati
nel Tribute To Miles
Quelli della notte (perugina) Renzo Arbore e…
Riccioli e dreadlocks
Portfolio
Spalla, manico, voluta e riccio di Tomeka Reid
Nell’estasi dei sensi Il pianoforte sensuale di Chihiro Yamanaka
Baldacci Calcagnile Petrella Ottolini Tubolibre
Tensione conoscitiva L’attenzione non pare far difetto agli allievi dei seminari umbri del Berklee Supplemento al n. 7 (728), anno 67°, luglio 2011 direttore responsabile FILIPPO BIANCHI caposervizio Alessandro Achilli aachilli@22publishing.it grafica Luisella Paparoni lpaparoni@22publishing.it
assistente di redazione Alessandra Andretta aandretta@22publishing.it progetto grafico Pier Paolo Pitacco per Cento per Cento, Milano
Musica Jazz Daily - Speciale Umbria Jazz editor Alessandro Achilli aachilli@22publishing.it
in redazione Luca Civelli grafica Barbara Nigro collaboratori: Alceste Ayroldi • Enzo Capua • Daniele Cecchini • Luca Conti • Aldo Gianolio • Gian Franco Grilli • Gian Mario Maletto • Marco Molendini • Gigi Sabelli • Andrea Scaccia • Fabrizio Versienti.
22publishing s.r.l. Direzione, redazione, amministrazione: via Morozzo della Rocca 9 • 20123 Milano • tel. 02/87389383 • email: musicajazz@22publishing.it Distribuzione esclusiva Italia: m-Dis distribuzione media spa • via Cazzaniga 1 • 20132 Milano • tel. 02/2582.1 • fax 02/25825306 • email: info-service@m-dis.it • stampa: Rotopress International srl, Loreto (An) • Registrazione Tribunale di
Milano n. 711 del 1948. sped. in a.p. d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Dcb Milano.
Info per acquisto biglietti Umbria Jazz box office c/o Unicredit sala Lippi, corso Vannucci 39, Perugia orario continuato dalle 10 alle 19 / 10 am - 7 pm box office arena Santa Giuliana dal 9 al 18 luglio / from July 9 to July 18,
h 19 - 22 / 7 pm - 10 pm box office on line www.umbriajazz.com ritiro biglietti prenotati / reserved ticket collection box office arena Santa Giuliana dalle 14 alle 22 / from 2 pm to 10 pm Numero Verde 800462311
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