MySardegna N.26 by Marco Uccheddu

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Ottobre 2012 n.26

Foto copertina: Alberto Masala

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Eco Turismo Muravera, non solo spiagge: enduro, beach tennis, nordic walking, trekking, mountain bike, endurance, sparring e wind surf sono un nuovo modo di fare turismo: più responsabile, improntato sulla sostenibilità, sul rispetto e protezione della biodiversità e sulla conservazione delle tradizioni della popolazione locale

DESIGN

IDEA CONTROSOFFITTO I controsoffitti in fibra minerale rappresentano la soluzione ideale per uffici e luoghi ad alta frequentazione per la sistemazione della rete elettrica, informatica e di condizionamento, unendo un alto livello di prestazioni ad un’estetica particolarmente curata

’organizzazione di spazi per uffici o luoghi ad alta frequentazione ha, in genere, una serie di varianti di progetto, che vanno rispettate per garantire la necessaria flessibilità di utilizzo o di riconversione, oltre che per completare le necessarie installazioni impiantistiche, che in ambienti di questo tipo richiedono notoriamente maggiori spazi per la sistemazione delle reti principali, cioè elettrica, informatica e di condizionamento. Per questo motivo in quasi tutti gli allestimenti di uffici e luoghi pubblici si ricorre a due tipiche scelte costruttive: la realizzazione sia di pavimenti flottanti e che di controsoffitti, sistemi edilizi che garantiscono facilità e rapidità di posa nonché grande flessibilità in caso di modifiche all’organizzazione degli spazi. Uno dei maggiori problemi da affrontare, in queste situazioni, è l’isolamento degli spazi dalla trasmissione dei rumori attraverso il plenum compreso tra il solaio superiore ed il controsoffitto. Sistemi Costruttivi, azienda sestese specializzata in tecnologie all’avanguardia nelle costruzioni industriali e civili, ha scelto di avvalersi di uno

dei leader del settore, come soluzione a questa esigenza: la Armstrong Building Products. I controsoffitti in fibra minerale hanno come principale caratteristica quella di essere versatili e di poter garantire, al tempo stesso, elevate prestazioni, in termini di perfetto equilibrio tra assorbimento ed isolamento acustico, dovute alla tecnologia OP (Open Plan) che garantisce un coefficiente di assorbimento tra i più elevati, una notevole riduzione del rumore tra ambienti contigui ed anche un’elevata riflessione della luce, intorno all’86%, che incide in maniera notevole sui consumi energetici, riducendo l’utilizzo dell’illuminazione artificiale. “I controsoffitti in fibra minerale – afferma Mario Vollero, della Sistemi Costruttivi – rappresentano la soluzione ideale per ambienti dove la qualità estetica degli spazi deve essere supportata da adeguati livelli di comfort termico, acustico e di sicurezza al fuoco. Per esempio, cinema, teatri, centri commerciali, biblioteche, musei, ospedali e in generale tutti gli spazi sociali a grande affollamento, ma anche uffici, attività commerciali, capannoni, magazzini e sopratutto supermarket”.

I CONTROSOFFITTI IN FIBRA MINERALE Alta prestazione acustica Igienicità Lavabilità e spazzolabilità Resistenza al fuoco Classe 1 secondo il D.M. 26/6/1984) Resistenza agli impatti (i numerosi servizi incorporati nell’intercapedine rendono necessaria una frequente rimozione dei pannelli. Per questo il livello di resistenza agli urti è stato particolarmente curato) Riflessione luminosa (più il valore di riflessione della luce del soffitto è elevata e meno sarà il consumo di energia)

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NUMERO 26 -Ottobre 2012

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SOMMARIO

TURISMO

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NOVITà

MySardegna

5 Eco Turismo a Muravera DESIGN

14 Tre volte hi tech 15 Etichette dei prodotti SALUTE

2 Idea controsoffitto 20 La rivoluzione dell’infisso 21 Riposa bene e vivi felice 18 Guida al corretto uso delle lenti a contatto 22 Appartamento riscaldato, portafoglio intatto

NATURA

MOTORI

23 Fiat Panda Twin Air a metano

Anno IV • numero 26• Ottobre 2012 Proprietario e editore Marco Uccheddu m.uccheddu@mysardegna.it Direttore responsabile Ivan Fonnesu ivanfonnesu@yahoo.it Grafica e impaginazione Daniela Serpi info@danielaserpi.it Collaboratori: Francesco Murgia, Raffaele Usala, Gianluigi Deidda, Sandra Boi, Claudio Pistis, Manuela Cancedda. Fotografie a cura di: Alberto Masala (foto copertina), Visitmuravera.it, Davide Saiu, Manuela Cancedda, Marco Secci, Ettore Cavalli, Daniele Cherenti, Gianluigi Deidda. Redazione Via Is Mirrionis 51/C, 09121 Cagliari, tel: 070.2348127 redazione@mysardegna.it Stampa Nuove Grafiche Puddu srl Via del Progresso, 6 - Zona Industriale - Ortacesus (CA) Registrato presso il Tribunale di Cagliari Registrazione n° 6/09 del 07-04-2009

OPINIONI

MySardegna è distribuito in: Campidano di Cagliari, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano, Olbia Sarrabus, Gerrei, Parteolla, Marmilla, Trexenta.

11 Il giardino in autunno 17 Il frutteto familiare 24 Strade sicure e campi coltivabili MODA

12 Le calzature più fashion

La direzione di Mysardegna si riserva il diritto di rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore e la concessionaria di pubblicità non rispondono di eventuali errori di stampa, ritardi o danni causati dalla non pubblicazione di inserzioni per qualsiasi motivo. E’ vietata ogni riproduzione, anche parziale, di questa copia di giornale.

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26 Un nuovo modello di sviluppo

Eventi di Turismo Attivo e Sportivo

Muravera FEBBRAIO / OTTOBRE 2012 Enduro FEBBRAIO / SETTEMBRE

FEBBRAIO / SETTEMBRE

Endurance 5째 tappa campionato

Beachtennis circuito nazionale open

15 15 // 16 16 GIUGNO GIUGNO

23 23 // 24 24 GIUGNO GIUGNO

5째 tappa campionato regionale regionale

Nordic Walking Trekking MAGGIO / OTTOBRE

Murabeach Sport wake board, sup, sparring, wake board, sup, sparring, beach beachvolley, volley,rugby rugbyflag flag

MAGGIO / OTTOBRE

circuito nazionale open dm-df-dmx dm-df-dmxopen open

Sarrabus in Bici SETTEMBRE SETTEMBRE

23 23 // 24 24 GIUGNO GIUGNO

sardegnadamare.net sardegnadamare.net visitmuravera.it visitmuravera.it

REGIONE AUTONOMA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELLA SARDEGNA

Per Per info: info: T.T. 347 347 1392266 1392266

PROVINCIA DI PROVINCIA DI CAGLIARI CAGLIARI

COMUNE COMUNE DI DIMURAVERA MURAVERA

info@sardegnadamare.net info@sardegnadamare.net

TERRAMARI

TURISMO

ECO TURISMO A MURAVERA

egli ultimi anni si è delineato un nuovo modo di fare turismo: un turismo più responsabile, improntato sulla sostenibilità, sul rispetto e protezione della biodiversità e sulla conservazione delle tradizioni della popolazione locale. E’ in questo contesto che nasce il nostro progetto di Eco-Turismo: lo sviluppo del territorio che passa attraverso strategie di politiche di salvaguardia ambientale al fine di incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili, al riciclo, per consumi consapevoli e stili di vita sostenibili. L’obiettivo è creare un legame forte tra cittadini e il Comune, per l’adozione di buone prassi amministrative e la diffusione di politiche e scelte quotidiane orientate verso nuovi stili di vita basati sulla sostenibilità, sull’autoproduzione,

sulla convivialità, sulla solidarietà e sul buon senso, adottando delle strategie unitarie di progettazione che coinvolgano chi vive e lavora nel territorio. Il progetto prevede di mettere in rete il territorio con tutti i suoi beni culturali e ambientali, visti come parti integranti dell’identità locale, attraverso il recupero e la valorizzazione del patrimonio naturale, archeologico, culturale preservando le attività tradizionali, quali l’agricoltura e le produzioni locali tipiche, promuovendo l’ ”enogastronomia culturale” e i servizi che qualifichino l’ospitalità e l’accoglienza. La proposta è quella di creare un circuito di “eccellenze” fatto da specificità enogastronomiche, supportato dalla creazione di itinerari tematici, da proporre ai nostri visitatori studiando strategie di marketing emozionale.

Costeras

Un esempio di progettazione partecipata PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA COSTIERA Concorso di idee promosso dalla Regione Sardegna per la riqualificazione delle borgate marine avente come obiettivo la definizione delle modalità di intervento per la conservazione, il recupero, la trasformazione e il completamento dell’esistente in coerenza con la filosofia, gli obiettivi e gli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale. Oggetto delle proposte sono 8 insediamenti costieri, sorti sulla base di attività quali quella saliniera, della pesca, del culto religioso, del presidio militare, della bonifica agraria e dell’uso turistico e del tempo libero. All’interno di queste borgate sono state inserite anche le località di Torre Salinas e Colostrai. Il primo step del progetto Costeras, eseguito con il metodo della progettazione partecipata, ha visto il coinvolgimento degli operatori turistici del territorio e di tutti i cittadini che si sono resi disponibili, attraverso la pianificazione di sopralluoghi e assemblee pubbliche, alla prima stesura di un progetto preliminare, che servirà a sua volta come base sia per la partecipazione dell’amministrazione a bandi di finanziamento per la progettazione definitiva, esecutiva e per la realizzazione delle opere previste nel progetto preliminare, sia per la definizione di alcune soluzioni “esemplari” alle quali fare riferimento nella futura progettazione di interventi localizzati nelle borgate.

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TURISMO

ITINERARI 100 Km di sentieri da visitare La natura palpita a Muravera, e parla al visitatore attento, capace d’ascoltare. Alcuni luoghi più di altri rigenerano, ricaricano, regalano un benessere da consumarsi lentamente, sprofondano in un atavico contatto con la terra da amare e da esplorare. Vogliamo emozionarvi proponendovi avventure all’aria aperta in maniera totalmente sostenibile, spingendo sui pedali di una bicicletta o redini alla mano in sella ad un cavallo o semplicemente camminando. Stiamo riscoprendo i sentieri, itinerari e ippovie del territorio (circa 100 km totali) che verranno opportunamente tabellati e segnalati per offrire ai visitatori curiosi nuovi scenari naturalistici di grande pregio. Si fa raggiungere presto e senza grossi sforzi l’Oasi Naturalistica degli stagni di Feraxi e Colostrai, ospiti della pianura costiera alimentati entrambi dal Rio Corr’è Pruna e Picocca. I due stagni comunicanti, sono avviluppati da un silenzio e da una pace che rilassa e invoglia la passeggiata. Lo stagno di Colostrai è il maggiore dei due, vasto circa 110 ettari e casa di numerose specie di uccelli. Attraversare le sponde dello stagno e ammirarne la fauna e la flora è reso oggi più semplice grazie ai piccoli sentieri ordinati e puliti, da tagliare a piedi, in bicicletta o a cavallo, dedicandosi al birdwatching, alla fotografia o alla semplice, gratificante ammirazione della natura.  Fresco estivo e profumo primaverile potranno essere ricercati nel cuore della foresta di Baccu Arrodas, un incantevole incontro di querce, di lecci, di corbezzoli e carrubi. Sentieri pedonali sono stati tracciati da mani esperte per consentire al visitatore di esplorare fin nel cuore più intimo il selvatico animo di Baccu Arrodas, che propone aree per la sosta, per il riposo e per l’ascolto del canto dei numerosi animali nascosti fra il fogliame.

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070

SERVIZIO TAXI MURAVERA Autonoleggio Cuccu Autonoleggio Serra Autonoleggio Asciana

AUTOLINEE ARST - Numero Verde 800865042 -

Servizi Sanitari Ospedale - Pronto S Farmacia Muravera Farmacia Costa Rei - Via dei Tameric Farmacia Costa Rei - Piazza Italia Guardia Medica Turistica

Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Soccorso Stradale Corpo Forestale di Vigilanza Ambie Emergenza Sanitaria Emergenza Mare

Polizia Municipale Muravera Carabinieri Stazione di Muravera Polizia Stradale Muravera Corpo Forestale di Vigilanza Ambie Biblioteca Muravera Camper Service Muravera

3 SS

Comune di Muravera

NUMERI UTILI

aria - Costa Rei tel. 070 991350

NE DI MURAVERA vincia di Cagliari a, 1 - 09043 Muravera (CA) 00313 fax 070 9931204 a.ca.it - www.comune.muravera.ca.it

oloco Muravera 72 - 09043 Muravera (CA) muravera@gmail.com

Armungia

TURISMO

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Porto Corallo

SP 99

Monte Casargius

Monte Arrobiu

Muravera

Baccu Arrodas

Monte Genis

SS 12 5

Bruncu Adamu

Bruncu Riu Molas

Monte Narba

Peschiera di San Giovanni

Itinerario Via dell’Argento

Mont’Arbu

Monte Senni

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1 SS

Riu Picocca

Villaggio Colostrai

Spiaggia di Colostrai

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Stagno dei Colostrai

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125

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Spiaggia di Feraxi

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Punto di partenza: Muravera Lunghezza del percorso: 18 km Altitudine massima: 491 mt s.l.m. Consigliato a: a tutti Adatto per: mountain bike, trekking, nordic walking, equitazione. Strade asfaltate e sterrate. Descrizione del percorso: si parte da Muravera e si procede per la strada che conduce alla foresta di Baccu Arrodas, dove si trova l’omonima miniera oramai dismessa. Attraverso splendidi scenari mozzafiato si giunge in località Senni, per poi riscendere a valle verso la vecchia SS 125. Presenti numerose specie botaniche di pregio.

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SP 20

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Capo Ferrato SS 125

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Spiaggia di Costa Rei

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Monte Cresia

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Scoglio di Peppino

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SP 19

si segnala la presenza dell’omonima torre del XV secolo, da cui è possibile ammirare lo splendido panorama che va da Capo Carbonara a Porto Corallo. Da lassù si può ammirare un vero e proprio paradiso! Itinerario dei Sette Fratelli Punto di partenza: Costa Rei Lunghezza del percorso: 46 km Altitudine massima: 746 mt s.l.m. Consigliato a: a tutti

Arcu Gutturu Frascu

Monte Cannas

Bruncu Sedda Sa Scova

Punto di partenza: da Muravera prendere la ex SS 125 al Km 7 direzione Cagliari. Da Costa Rei prendere la strada provinciale 97 in direzione Capo Ferrato. Lunghezza del percorso: da Muravera 44 km; dalle lagune di Colostrai e Feraxi 25 km; da Costa Rei 25 km. Altitudine massima: percorso completo, 140 mt s.l.m. Solo le lagune, sul livello del mare. Consigliato a: a tutti, a chi ama la natura, il birdwatching, i panorami incontaminati. Adatto per: mountain bike, trekking, nordic walking, equitazione. Strade asfaltate e sterrate. Descrizione del percorso: prevede la visita delle lagune di Colostrai e di Feraxi e della nuova Oasi di Capo Ferrato. Millecinquecento ettari di lagune, 18 ecosistemi, specie di uccelli rarissime in tutto il Mediterraneo, produttività ittica, spiagge basaltiche e granitiche. Da visitare: le peschiere di Colostrai e di Feraxi, le spiagge, l’Ecomuseo Naturalia, il punto panoramico del faro, la baia delle anfore, la spiaggia di Portu s’Illixi.

SP 97

SP 18

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Itinerario delle Oasi

Punto di partenza: Frazione di Capo Ferrato Lunghezza del percorso: 3 km Altitudine massima: 300 mt s.l.m. Consigliato a: a tutti Livello di difficoltà: medio-alta Adatto per: trekking, nordic walking. Descrizione del percorso: Caratterizzato dalla presenza di rocce (tafoni e tor) splendidamente modellate dal vento, in uno scenario unico e suggestivo. A ridosso della vetta

S. Priamo

Bruncu Su Perdosu

Itinerario delle Foreste

Itinerario di Monte Ferru

Stagno delle Saline

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Punto di partenza: Muravera Lunghezza del percorso: 84,26 km Altitudine massima: 674,02 mt s.l.m. Consigliato a: utenti esperti Livello di difficoltà: BC/OC + Adatto per: mountain bike, trekking, nordic walking. Descrizione del percorso: il percorso ripercorre l’antica Via dell’Argento, che fino agli inizi del Novecento segnava il sentiero che portava alle miniere argentifere di Baccu Arrodas, Monte Narba, Serra s’Illixi, Tuviois, Pred’Arba.

Spiaggia di San Giovanni

SS 12 5

Bruncu Nieddu Mannu

Adatto per: mountain bike, trekking, nordic walking, equitazione. Descrizione del percorso: consigliato a chi ama la natura e ama la fotografia. Alta la possibilità di incontrare il cervo sardo e l’aquila reale, numerose le specie vegetali endemiche in un bosco intatto di quercus ilex, corbezzolo erica arborea e la famosa ginestra dell’Etna.

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TURISMO

Sentinelle del passato Il territorio è ricco di residui archeologici, spesso collocati in luoghi impervi da raggiungere, che ci informano di un epoca precedente addirittura a quella nuragica. Si tratta di strutture nascoste oramai dalle vegetazione, ma pur sempre solide e stabili, scavate nella pietra o composte dalla stessa. Le prime strutture delle quali intendiamo parlare sono certamente le Domus de Janas. I sardi le intesero come le piccole dimore delle fate che abitavano i luoghi distanti dai villaggi. In verità le domus sarebbero delle strutture funerarie costituite tra il IV e il III millennio a.C. da popolazioni che sopraggiunsero in Sardegna attraversando i mari, pacifiche, probabilmente votate ad un culto del sole, del toro e della luna, che pare abbiano trasmesso agli antichi sardi. Di notevole interesse archeologico risultano essere i menhirs. Si tratterebbe di pietre megalitiche, infisse nel terreno. Ne esistono di completamente lisce, che riprendono chiaramente un simbolismo fallico, altre invece riporterebbero il segno della fertilità femminile, le mammelle, andando a rappresentare la divinità femminile, la Dea Madre. Costruiti immaginiamo intorno al 3300-2500 a.C, vennero adorati a lungo, tanto che ancora Gregorio Magno nel 594 d.C. scriveva ad Ospitone, che egli, unico fra i sardi a non adorare più pietre, avrebbe dovuto aiutarlo nella pesante opera di cristianizzazione. La zona inoltre è ricca di nuraghes, che vennero costruiti in Sardegna tra il 1800 a.C. fin al VI secolo a.C. Resti dell’età punica sono visibili nell’unico esemplare rimasto rappresentato dalla Fortezza di “Baccu di Monte Nai” risalente al V sec. A.C. L’opera di colonizzazione da parte dei romani, avvenuta nel Isecolo a.C, è presente nei resti di vari villaggi. Da Visitare: Domus de Janas di Monte Nai Complesso megalitico Cuili Piras Complesso megalitico di Piscina Rei Complesso megalitico Nuraghe Scalas Complesso megalitico Baracca Su Entu Nuraghe Murtas Nuraghe S’Acqua Seccis Nuraghe Ponzianu Nuraghe Sa Spadula Tomba Arcu Ziu Marinu

Domus de Janas di Monte Nai

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Complesso megalitico Cuili Piras

Torre dei Dieci Cavalli

TURISMO

Marchio DE.CO. Un marchio per valorizzare i prodotti agroalimentari, enogastronomici e artigianali tradizionali locali Agrumi, cozze, dolci e tessuti tradizionali, sono solo alcuni dei prodotti agro-alimentari, enogastronomici ed artigianali che, per le loro tipicità, contraddistinguono il nostro territorio. Da oggi questi prodotti potranno ottenere il marchio di qualità De.C.O. Denominazione Comunale di Origine, istituito e approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio Comunale del Comune di Muravera. Le certificazioni DECO sono un riconoscimento ufficiale di prodotti tipici adottato da quasi 200 comuni d’Italia e rappresentano uno strumento di promozione e crescita del territorio. Il valore di questi prodotti non è solo economico ma anche culturale in quanto componenti essenziali della storia, del costume e della vita di una comunità locale. Chiunque abbia interesse può segnalare agli uffici comunali i prodotti che ritiene meritino la denominazione Comunale di Origine, indicandone le caratteristiche produttive o di confezionamento. Sulla ammissibilità della iscrizione nel registro della De.C.O. si pronuncia una Commissione di esperti, che redige il disciplinare di produzione di ogni prodotto. Il regolamento completo sarà consultabile all’indirizzo internet www.comune. muravera.ca.it.. L’utilizzo del Marchio Deco sarà gratuito e lo potranno richiedere i produttori che si impegneranno a rispettare il disciplinare di produzione.

ARRAMPICATA SU BIANCANEVE A partire da questa stagione, è possibile praticare l’arrampicata sportiva anche nel centro urbano di Costa Rei. E’ stata infatti scoperta da alcuni scalatori lo scorso inverno una piccola parete granitica. La falesia è stata probabilmente oggetto di arrampicate alcuni decenni fa, quando alcuni alpinisti o rocciatori, avrebbero posizionato alcuni chiodi ormai resi inutilizzabili dal tempo. Dopo i lavori di pulizia della vegetazione infestante e delle parti rocciose instabili, si è proceduto con l’eliminazione dei vecchi e pochi chiodi e con la richiodatura con moderno e sicuro materiale inox. L’arrampicata sportiva, si distingue dall’alpinismo per avere dei tracciati più brevi, in genere sino a 35 metri e per il fatto di essere praticata su percorsi già chiodati e dei quali si conosce l’altezza, il numero di protezioni sui quali far passare la corda e la difficoltà. Il piccolo settore (così si chiamano in gergo arrampicatori le pareti rocciose) di Costa Rei ha preso il nome dell’omonimo condominio in cui è inserito: Biancaneve, e ospita ora 7 vie di varia difficoltà, dal 4° grado al 6c+. L’arrampicata è piacevole per tutto l’arco dell’anno, ma nei mesi estivi è consigliato solo al mattino, per via del forte sole che sopraggiunge nel primo pomeriggio.

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TURISMO

DALLA TERRA DIRETTAMENTE IN TAVOLA Arriva il menù a Km zero

La nuova idea nella ristorazione è il menù a Km 0. Le nuove tendenze in fatto di gastronomia sostengono la valorizzazione delle produzioni locali, utilizzando materie prime reperite esclusivamente nel proprio territorio. Coerente a questa scelta di buon gusto, il ristorante Marina Giò propone, durante tutto l’anno, piatti particolarmente ricercati e specifici della cucina del Sarrabus. L’esperienza nella ristorazione dello chef Gianni Carta si esprime nella convinzione che ottime materie prime e prodotti di origine controllata siano da ricercare tra i coltivatori, i pescatori e gli allevatori del territorio, e nello specifico di Marina Giò, nel Sarrabus. La preparazione di menù stagionali, gustosi e a chilometro zero, parte dalla reperibilità stagionale degli ingredienti. Diventa naturale veder comparire in carta, in l’autunno e in inverno, pietanze come le pappardelle ai funghi porcini e i culurgiones, insieme ad altre prelibatezze tipiche del periodo. Per questi motivi il menù del pranzo cambia giornalmente, in linea con il valore della realtà territoriale e con il mantenimento delle tradizioni. Gianni Carta e il suo team vi invitano a chiedere sempre quali novità riserva la cucina: un must sono i ravioli di pesce, con il ripieno che può variare dalle orate, ai gamberi, alle seppie ed alle spigole con spezie varie, e conditi con vongole e bottarga. Oppure potete farvi consigliare dallo chef, che vi può suggerire piatti tipici della stagione fredda come i tortelloni ai funghi di carne, a base di cardoncelli (cordolinu de pezza) oppure porcini, rigorosamente acquistati da coltivatori specializzati, ma anche le bavette al tartufo nero, e i classici ravioli di ricotta e spinaci. Tutti i primi piatti variano giornalmente, sono creati con ingredienti della zona, e sopratutto, sono fatti con pasta fresca, creata con pazienza dallo chef Gianni Carta di Marina Giò. Anche tra i secondi, è sempre consigliato farsi consigliare dallo chef, perché il menù è aggiornato in base alla reperibilità del pescato locale: muggini al sale, e tutti i tipi di pesce locale rigorosamente freschissimo. Da non dimenticare anche i secondi piatti di terra, come le bistecche di manzo, di cavallo, la carne mista alla griglia, e il maialetto su ordinazione, prodotti esclusivamente a Km 0.

RISTORANTE - PIZZERIA

Ristorante Marina Giò

per prenotazioni ristorante: +39.333.9860200

BAR - CAFFETTERIA - GELATERIA

Bar Pizzeria Marina Giò per prenotazioni pizzeria: +39.334.2456207

Ristorante Marina Giò. A pranzo menù turistico euro12,00 Loc. San Giovanni - 09043 Muravera (CA) 10

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NATURA

IL GIARDINO IN AUTUNNO L’autunno e l’inverno sembrano le stagioni in cui il nostro giardino sembra regalarci meno emozioni e tripudi di colore. Sembra appunto. Perché con i giusti accorgimenti, le giuste cure, una buona dose di organizzazione e pollice verde, possiamo continuare a tenere colorato il nostro giardino e prepararci per la primavera

lla fine dell’estate il clima già sta mutando e i nostri fiori cominciano a sentire il cambiamento meteorologico. Pian piano i fiori nelle aiuole cominciano a deperire, le fioriture si fanno minori e di scarso sviluppo. Nel corso delle prime settimane autunnali le piante annuali cominciano a disseccare, mentre gran parte delle perenni da fiore e degli arbusti si preparano al riposo vegetativo invernale: evitiamo quindi di fornire concimazioni eccessive, per permettere alle piante di seguire il loro ciclo vitale. “A partire da ottobre è sempre consigliato prepararsi alla stagione fredda – afferma Carla Ferrau di Neoflor – comprando dei bulbi di tulipani, giacinti, muscari, narcisi che cominceranno a spuntare nei vasi già a gennaio”. Neoflor è l’azienda specializzata in produzione e vendita di piante ornamentali da interno e da esterno, fruttifere e orticole per hobbisti e professionisti, e forte dell’esperienza maturata nel campo, propone alcuni consigli per proteggere al meglio i fiori durante l’inverno e su quali piante puntare per lo shopping floreale della stagione fredda. Tra le tante piante che fioriscono in autunno, per decorare aiole e terrazzi è consigliata l’erica, un piccolo arbusto sempreverde. Nei mesi invernali si possono coltivare dei fiori che resistono bene anche alle temperature fredde: ciclamini, dalie, camelie, daphne, orchidee e crisantemi. Questi ultimi sono coloratissimi, e fioriscono in autunno, ma sono spesso snobbati perché la nostra tradizione li accomuna al culto dei defunti. In altri Paesi del mondo invece godono di grande reputazione, basti pensare che in Giappone il crisantemo è il fiore dell’Imperatore perché ricorda la forma del Sole, espressione di pace e nobiltà. Un altro utile consiglio è di coltivare anche delle piante aromatiche: “presso il nostro punto vendita è possibile acquistare piante di rosmarino, salvia, maggiorana, origano, timo – continua Carla Ferrau – essenze profumatissime e sopratutto utili in cucina”. Non solo, Neoflor offre la propria

esperienza e competenza anche per quanto riguarda le piante da frutto come agrumi, olivi, pesche, pesche, susine, ciliegie; le piante forestali come abeti, cipressi, pini, pini marittimi, lecci, corbezzoli. Tutte le piante presenti da Neoflor sono di produzione propria, e sono vendute direttamente al pubblico senza intermediari. Sono anche disponibili tutti i terricci e i concimi per i rinvasi da effettuare ai primi di novembre. Oltre alle piante di stagione sono disponibili tutte le piante da appartamento, le orchidee, e fra un mese le Stelle di Natale, a prezzi modici ed accessibili.

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MODA

AUTUNNO INVERNO 2012-2013:

LE CALZATURE PIù FASHION

Artigianali, comode, dal design raffinato ma soprattutto Made in Italy. Questa è la carta d’identità delle scarpe che fanno moda e tendenza nella stagione autunno inverno 2012/2013. Il modo della calzatura trae linfa vitale dalla tradizione artigianale per la creazione dei modelli più in voga

er la nuova stagione invernale 2012-2012 Flado ci propone delle calzature davvero originali, in linea con le tendenze della moda più moderne, e di classe. La parola d’ordine per quanto riguarda il mondo delle calzature per la nuova stagione è tacchi un po’ più larghi, borchiette negli stivali e colori vernice. Nella stagione invernale, i nostri piedi passeranno quindi con naturalezza da calzature flat a tacchi vertiginosi, da stivali a gamba alta a tronchetti. Stessa cosa vale per i materiali proposti, vernice, camoscio, velluto. Nulla più di una calzatura femminile parla della donna che la indossa. Comode, belle e molte volte sexy sono indicatori dello stile e dell’eleganza di chi le ha desiderate e scelte. “Quest’anno uno dei prodotti di punta nel mondo delle calzature eleganti per il giorno sono sicuramente le zeppe – afferma l’esperto team di Flado – che con il passare degli anni stanno diventando sempre più comode ed eleganti, come nei modelli proposti da Luciano Barachini e da Philippe Model”. Quest’ultimo brand è in-

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teramente Made in Italy, le calzature sono prodotte in maniera artigianale, e riescono a unire sia la comodità della scarpa che l’eleganza del tacco. Per la sera, o per le occasioni importanti, nel punto vendita Flado è presente una ricchissima gamma di scarpe dotate di tacco altissimo, in vernice, o classiche, impreziosite anche con particolari in grado di stupire anche gli occhi più distratti. “Per la nuova stagione sono molto richiesti anche gli ankle booties, o stivaletti bassi (conosciuti meglio come tronchetti), muniti di tacco, spesso altissimo e con plateau – continua il team di Flado - sono magnifici sotto i jeans, meglio se stretti alla caviglia e stanno benissimo anche sotto gli abiti da giorno e da sera (non quelli lunghi da gran gala)”. Per quanto riguarda i modelli da uomo, la tendenza è una scarpa sportiva, ma al tempo stesso rialzata, come i modelli di Serafini, o della collezione Philippe Model, che riprendono sempre uno stile molto uniforme, ma cambiando qualche particolare in grado di dare quel tocco in più che rende la calzatura a misura d’uomo.

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NOVITà

TRE VOLTE HI TECH Webtronica con le sue filiali di Sanluri e Villacidro ha lanciato la sfida in un angolo di Sardegna particolarmente ricettivo alle nuove istanze tecnologiche mondiali. Il proverbio dice che non c’è mai due senza tre, ed ecco quindi nascere il terzo punto vendita dello store più hi-tech del Medio Campidano, a Gonnosfanadiga. Una nuova sfida verso il futuro

asce il nuovo store di Webtronica a Gonnosfanadiga, che si aggiunge ai già consolidati punti vendita di Villacidro e Sanluri. La nuova filiale si trova in Via Porru Bonelli 43: Webtronica è il rivenditore hi-tech per eccellenza della piccola ma sempre in fermento provincia sarda, e si pone come il punto di riferimento per l’acquisto dei prodotti tecnologici più all’avanguardia e sopratutto per il mondo dei prodotti Apple. “Oltre alla rivendita di tutti gli ultimi ritrovati della tecnologia Macintosh – precisa Pier Paolo Sardu Amministratore di Webtronica - offriamo un servizio di assistenza e consulenza completi e coadiuvati da soluzioni personalizzate nella configurazione di ogni strumentazione”. I servizi del nuovo punto vendita sono quindi quelli che già fanno parte degli standard qualitativi Webtronica: assistenza tecnica, assistenza diretta sia nello store che a domicilio, vendita di computer e accessori, vendita e assistenza su registratori di cassa e copiatrici digitali e un ampio assortimento di arredo per ufficio. La nuova apertura a Gonnosfanadiga ha coinciso con il lancio del nuovo iPhone 5, già prenotabile presso qualsiasi punto vendita Webtronica. “Ergonomicità della tastiera, nitidezza dello schermo, durata della batteria senza confronti e silenziosità ne fanno un oggetto di lavoro unico e destinato ai lavori più impegnativi – termina Pier Paolo Sardu - il tutto accompagnato da una ricerca software avanti almeno 10 anni dalla concorrenza”. L’iPhone non è soltanto un cellulare, è un oggetto di culto per milioni di utenti nel mondo, e la quinta generazione dei melafonini più famosi offre veramente il meglio che si può trovare sul mercato per quanto riguarda l’hardware ma sopratutto per la scelta dei materiali usati e per l’assemblaggio.

NUOVA APERTURA: Gonnosfanadiga (VS), Via Porru Bonelli 43 14

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novità

ETICHETTE DEI PRODOTTI L’etichetta commerciale è per tutti i consumatori un importante veicolo di informazione, ma nelle mani di sapienti grafici ed esperti stampatori essa può diventare un ottimo strumento di marketing capace di raccontare la storia di un prodotto, e di sintetizzarne tutte le caratteristiche

iconosciamo un prodotto attraverso la sua etichetta. Come consumatori siamo abituati a considerare quel lembo di carta come un importante canale di informazione: le leggiamo per sapere chi ha fabbricato il prodotto, di quali materiali è composto, la data di scadenza, le istruzioni per l’uso, le modalità di conservazione o di utilizzo, e così via. Ma l’etichetta è qualcosa di più di un semplice cartellino applicato e contenente una serie di notizie: esso può diventare, in alcuni casi, un utile strumento per promuovere il prodotto stesso. Le etichette, insieme alla confezione, costituiscono uno degli elementi che l’impresa può utilizzare per differenziare i propri articoli da quelli della concorrenza. Quando l’etichetta arriva nelle mani di sapienti grafici essa può diventare un importante strumento di marketing dal forte impatto comunicativo, attraverso il quale diffondere il messaggio pubblicitario che si vuole far pervenire al consumatore: ci parla della sua essenza, delle sue origini, dei valori che riesce a soddisfare all’acquirente. Avere delle etichette create con il design giusto e accattivante spesso però non è sufficiente ad essere competitivi nel mercato. Capita infatti che queste vengano stampate in tutta fretta, con pochi colori, per esigenze di risparmio. Il risultato? Esistono prodotti con etichette con un design importante, ma con dei colori spenti e poco intensi, che non riescono ad accattivarsi le simpatie di chi acquista la merce dagli scaffali dei supermercati. In Sardegna la prima azienda nella produzione di etichette autoadesive con stampa digitale, con finitura professionale serigrafica è la Nuove Grafiche Puddu. “Possiamo stampare in offset con cinque colori in linea – spiega Paride Puddu – in flessografia, effettuare stampa a caldo (in oro, in argento, con rilievi), verniciare in UV, serigrafare, plastificare con finitura lucida o opaca. Non ci sono limiti nella nostra produzione”. Il parco macchine attuale permette all’azienda di realizzare la maggior parte delle lavorazioni con un ciclo produttivo completo, e di stimare tempi e costi con precisione. “Recentemente abbiamo integrato alla fase di lavorazione un verniciatore Flexo – continua Paride Puddu – estremamente utile per la protezione delle etichette, e che snellisce la fase di produzione”. Nuove Grafiche Puddu sta lavorando ormai da anni con alcune tra le più importanti aziende sarde legate all’agroalimentare, e per questo le etichette, sia quelle autoadesive che quelle acqua colla, sono dotate di tutte le certificazioni alimentari che la normativa europea richiede, fornendo ai propri clienti i requisiti ottimali per la gestione dell’igiene nei prodotti alimentari.

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NATURA

IL FRUTTETO FAMILIARE Da un po’ vengo sollecitato a riprendere la produzione di una serie di vecchi frutti che io chiamo “della memoria”: i frutti di “pruna è meli” che rubavamo acerbi dalla siepe di “ziu Pizzillotti” sulla strada di scuola; le pere “Buttidu” che assaggiavamo da Aprile nel cortile di casa Dessì; le ciliegie “Barracocchina” che il pastore portava dalla montagna insieme ai “callus de crabittu”, le Camusine delle colline; i fichi “mattinedda” che vediamo furtivamente assaporare da qualche automobilista dall’albero che sporge sulla strada statale su cui si affaccia il vivaio.

questi frutti che andiamo raccogliendo mano a mano che ci capita di trovare in giro per i vecchi orti o qualche amico ci richiede espressamente portandoci gli innesti, aggiungiamo alcune cultivars che pur non avendo particolari legami con il passato, dimostrano avere delle caratteristiche di serbevolezza, rusticità, frugalità, genuinità, che riteniamo interessanti per i piccoli frutteti familiari, la cui produttività è più legata alla benevolenza della Natura che ai miracoli della Chimica. E’ infatti molto scomodo poter seguire ogni singola varietà e specie quando abbiamo un pesco, un susino, un albicocco, un ciliegio sulla stessa, unica fila del nostro giardinetto, è difficile fare i trattamenti specifici per ogni parassita, è imbarazzante non poter raccogliere dei frutti maturi perché abbiamo trattato due giorni fa la pianta accanto con i frutti acerbi. Per questo motivo oggi si parla di coltura biologica, con il concetto di raccogliere ciò che si salva dai naturali predatori animali e fungini senza ricorrere a pratiche incerte ed inquinanti. Perciò più la specie è rustica e naturalmente adatta a sopravvivere senza la nostra protezione e più sarà soddisfacente e sano il nostro raccolto. Anche se ogni paese ha le sue denominazioni particolari, per cui è veramente difficile orizzontarsi e dare una classificazione unica fra le diverse diciture locali, abbiamo determinato e preparato una lista di queste varietà di: pesche, susine, albicocche, pere, mele, ciliegie, fichi, sorbe, nespole, castagni, mandorli, caki, uve, melograni, giuggioli, fichi d’india, agrumi ed olivi, che ci permettono di consigliare ai nostri clienti le varietà più adatte alle dimensioni e alle condizioni di ciascun frutteto di famiglia. Per ora le quantità di specie di cui disponiamo sono abbastanza limitate, ma ci rivolgiamo agli appassionati perché ci aiutino a raccogliere in modo sistematico la vecchia Frutta della Memoria, per il piacere del ricordo e la salute della nostra tavola. Dott. agr. Francesco Murgia

Si avvicina l’autunno e i frutticoltori Villacidresi cominciano a pensare alle nuove piante da frutto da impiantare. Presso i nostri uffici sono disponibili le note per la prenotazione degli astoni di un anno delle varietà di fruttiferi risultate le migliori nelle ultime stagioni. Per evitare le delusioni all’ultimo minuto, vi consigliamo di pensarci in tempo.

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SALUTE

GUIDA AL CORRETTO USO DELLE LENTI A CONTATTO Le lenti a contatto rappresentano l’alternativa agli occhiali per correggere i difetti della vista e per il loro utilizzo non esistono limiti di età. In Italia portano le lenti a contatto circa due milioni di persone, eppure, una su quattro non le cura a dovere. Quali sono allora le precauzioni che vanno adottate per un uso corretto delle lenti a contatto?

e lenti a contatto sono una delle moderne comodità che accompagnano la vita quotidiana. In commercio si trovano lenti a contatto morbide, rigide e semirigide. “Le lenti morbide sono costituite da siliconi ed un contenuto d’acqua, sono permeabili all’ossigeno e sono dette così perché ben si adattano alla forma della cornea – afferma Donato Atzei di Dimensione Vista - le lenti rigide sono realizzate con materiale resistente ma non flessibile; le lenti semirigide sono più flessibili rispetto alle rigide e consentono una certa penetrazione dell’ossigeno”. Ma quali precauzioni vanno adottate nell’uso delle lenti a contatto? “Innanzitutto occorre avere delle buone caratteristiche personali – continua il titolare di Dimensione Vista - si caratterizza per l’efficace lacrimazione e un buon film lacrimale che permette un maggior comfort e facilita il porto della lente”. Il primo consiglio di Dimensione Vista è di controllare sempre il tempo d’uso di lenti e liquidi. La lente a contatto infatti è formata da polimeri intrecciati come maglie, che dopo circa 25/30 giorni cominciano a sfilacciarsi: “ecco perché dopo circa un mese di applicazione della lente può capitare di sentire prurito all’occhio, oppure l’impressione che la lente gratti la cornea – continua Donato

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Atzei - sono sintomi che ci avvisano che le lenti a contatto vanno sostituite”. La lente a contatto nuova non porta solamente dei benefici alla struttura dell’occhio, ma consente un benessere visivo e dà pulizia agli occhi. Tra gli altri consigli, cambiare ogni tre mesi il contenitore delle lenti, che deve essere tenuto pulito con gli appositi liquidi; lavarsi le mani prima di mettersi e togliersi le lenti; lavare le lenti al primo sintomo di fastidio e di lacrimazione, ricordandosi di portare sempre un paio di occhiali di scorta; evitare di dormirci, tranne nei casi in cui le lenti a contatto sono ideate anche per dormire; mettersi le lenti prima di truccarsi per non trasferire sostanze cosmetiche che possono inquinare la lente a contatto; non conservare le lenti in soluzione salina, ma utilizzare sempre la soluzione unica, che non solo pulisce la lente, ma la disinfetta da batteri e virus con cui veniamo a contatto durante il giorno. “Un’ulteriore precauzione per il benessere visivo – termina Donato Atzei – è di operare una visita di controllo della salute oculare almeno ogni 6 mesi”. Da Dimensione Vista, si effettuano dei check up su prenotazione con la Lampada a Fessura e il Topografo Corneale, in grado di comunicarci subito lo stato di salute dei nostri occhi.

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LA RIVOLUZIONE DELL’INFISSO Una nuova tecnologia nel campo degli infissi permette di massimizzare le performance azzerando i costi di manutenzione. Una nuova generazione di infissi è entrata prepotentemente nel mondo dell’edilizia: costruiti interamente in puro legno massello, e rivestiti all’esterno con uno strato in alluminio di prim’ordine, rappresentano delle finestre di classe superiore, in grado di annullare gli effetti del tempo

ggi il laboratorio artigianale del legno Fratelli Saiu reinventa e rivoluziona il mercato degli infissi ibridi di qualità ribaltando i ruoli dei componenti fondamentali. Il nuovo infisso dei Fratelli Saiu è composto, come la tradizione aziendale vuole, interamente in prezioso e naturale legno, ma rivestito nella sua parte esterna in resistente e protettivo alluminio. Questa nuova concezione permette di salvaguardare l’integrità della struttura che rimane a contatto con l’interno della casa regalando benefici di naturalezza e armonia all’ambiente domestico. La parte interna in legno migliora l’insonorizzazione perché attutisce le vibrazioni promanate dal metallo esterno e permette uno scambio naturale di aria mantenendo il calore durante l’inverno e garantendo maggior fresco durante la stagione estiva. Le prerogative del legno naturale sono tutte potenziate dallo strato esterno di alluminio che protegge l’infisso da umidità, pioggia, vento e sole. La casa ne guadagna in salute e i nuovi infissi risultano praticamente eterni e senza necessità di manutenzioni ordinarie. Come da tradizione poi, il laboratorio artigianale del legno Fratelli Saiu permette una totale

Arredi su misura classici e moderni Serramenti interni ed esterni

personalizzazione delle sue creazioni, e i rivoluzionari infissi non sono da meno. Prima di tutto si possono variare le essenze che vanno dal mogano, frassino, castagno, rovere, e altre essenze lignee di diverse colorazioni e venature. Anche la parte esterna in alluminio può essere personalizzata a seconda di gusti ed esigenze. Per imprimere le caratteristiche desiderate allo strato di alluminio si opera un processo chiamato sublimazione, che consente di ottenere finiture ad effetto capaci di illudere anche l’occhio più esperto. A seconda dei gusti si potrà ottenere un effetto marmo, legno oppure bronzo, regalando un tocco di originalità ed eleganza. L’intelaiatura del nuovo infisso legno alluminio dei Fratelli Saiu fa da cornice ad un vetrocamera, fino ad un massimo di 42 millimetri. Prezioso, insonorizzante e coibentante, questo tipo di vetro è il compagno ideale dell’infisso della ditta villacidrese che garantisce eccelsi standard di qualità grazie alle lavorazioni artigianali e alle certificazioni europee che consentono di ottenere prodotti in linea con la tradizione ma coadiuvati dalle più moderne tecnologie costruttive. Che sia estate o inverno, con la pioggia o con il vento, con gli infissi di casa Saiu è sempre un buon giorno!

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Visitate le nostre esposizioni presso: Zona industriale strada C2 bis, Villacidro (VS), tel/fax: 070.9311111 - www.fratellisaiu.it; e-mail: saiu.fratelli@tiscali.it

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Le colorazioni esterne per la parte in alluminio

Le essemze in legno disponibili per la parte interna dell’infisso

DESIGN

RIPOSA BENE E VIVI FELICE Il riposo in un ambiente confortevole e accogliente è una necessità anche per i bambini e i ragazzi. Unire l’estetica alla tecnologia nel proprio spazio privato consente di raggiungere gradi di benessere capaci di migliorare le prestazioni scolastiche e sportive. La giusta cameretta, unita al giusto materasso, quindi, è la chiave per una vita sana e corretta. Poi quando il materasso è gratis... buon riposo a tutti!

’ambiente in cui si vive e si soggiorna influenza e condiziona la qualità della vita, sin dalle prime fasi della nostra esistenza. La cameretta è il primo spazio personale dei bambini, un angolo privato in cui riposare e dare sfogo alla inesauribile fantasia tipica della tenera età. Oggi, oltre al fattore estetico, occorre stimare il valore qualitativo degli ambienti domestici. Cosa si può desiderare di più che dormire in un ambiente bello e confortevole, cullati da un materasso ipertecnologico che memorizza le caratteristiche del nostro corpo per ridurre al massimo la pressione della forza gravitazionale del corpo dei nostri figli durante la fase di riposo? Arredare Oggi, a Villacidro, unisce l’estetica e la qualità delle camerette Moretti compact con la comodità e la tecnología dei materassi Memory Foam, il tutto in un’offerta senza precedenti. “Acquistando infatti una delle infinite soluzioni dedicate ai bambini e ai ragazzi – dice Efisio Loi di Arredare Oggi – Il materasso è in omaggio senza nessuna spesa

aggiuntiva”. La consegna della cameretta e del materasso avvengono senza problemi a domicilio, per un servizio completo e chiavi in mano. La qualità Moretti Compact ha bisogno di pochissime presentazioni. Arredare Oggi collabora da anni con la famosa casa costruttrice di elementi d’arredo proprio per il suo formidabile rapporto qualità prezzo. Materiali di prima qualità, severo studio di design, tecnologia ed ergonomicità, vanno di pari passo con infinite prove di sicurezza che permettano, a chi vive il mondo Moretti, di godere di un caldo abbraccio di benessere, bellezza e sicurezza. Oggi chi sceglie con Arredare Oggi le camerette Moretti Compact della linea Kids & Youngs avrà in regalo un materasso del valore commerciale di 600 Euro da abbinare alla cameretta. Il materasso potrà essere ad una piazza o a una piazza e mezzo ma comunque un incredibile Memory Foam. I materassi Memory Foam sono costituiti da una soffice ma resistente schiuma ipertecnologica e anallergica che permette di riposare al meglio favorendo una posizione corretta e la perfetta circolazione sanguigna. “La schiuma modifica la propria forma con il calore corporeo – termina Efisio Loi - e crea il luogo più accogliente possibile per il nostro corpo. La temperatura corporea è mantenuta perfettamente per tutta la durata del riposo, sia d’estate che d’inverno”.

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DESIGN

APPARTAMENTO RISCALDATO, PORTAFOGLIO INTATTO I sardi non rinunciano ad avere una casa comoda e accogliente sia in estate che in inverno. In maniera più che oculata gli isolani iniziano a ponderare l’acquisto di sistemi di riscaldamento sempre più economici e performanti con largo anticipo rispetto all’arrivo del “vero freddo”. E’ dunqe ora il momento giusto per risparmiare scegliendo le novità del mercato a prezzi vantaggiosi

e antiche case sarde possedevano un unico punto di propagazione di calore durante i rigidi mesi invernali, lasciando la maggior parte della casa al freddo. Gli agi e le comodità moderne erano sconosciuti all’antica società agropastorale sarda e sino a pochi anni fa erano in pochi a conoscere una vera alternativa all’antico focolare murato. Oggi grazie al connubio tra design, prestazioni e risparmio è possibile riscaldare agevolmente tutta la casa dicendo addio al vecchio e fuligginoso caminetto. La soluzione ottimale la propone Pronto Casa a Villacidro azienda specializzata in climatizzazione e riscaldamento domestico e industriale. “Questo inverno risparmio fa rima con design – afferma Angelo Mascia di Pronto Casa – infatti con le nuove stufe a pellet Ecoteck Ravelli la casa diventa più bella e calda risparmiando parecchio rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento”. La prima proposta di Pronto Casa è rivolta a chi necessita di salvaguardare il massimo spazio possibile all’interno della casa. Parliamo del modello Olivia della casa Ecoteck Ravelli, partner Pronto Casa nelle soluzioni per il riscaldamento domestico. Il design di questa stufa è molto accattivante e moderno, la forma è parallelepipeda e si sviluppa prevalentemente in altezza e larghezza (poco più di

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un metro di altezza per 80 cm circa di larghezza), di modo che si risparmi spazio in spessore: infatti sono solamente 25 i centimetri di profondità, il che consente di minimizzare l’ingombro della stufa. Anche lo scarico, che ha la possibilità di essere, oltre che posteriore, anche laterale o addirittura superiore, è un altro elemento che determina il poco ingombro della stufa. Il rendimento garantito è di circa l’85%. Il modello Olivia, quindi, è tra le stufe con più alti rendimenti sul mercato. “Per chi mira sopratutto alle prestazioni, senza badare troppo alle forme innovative – continua Giuseppe Boi di Pronto Casa – il modello Idro Ecoteck Ravelli HRV120 fa al caso suo”. Si tratta di una stufa a pellet ventilata con potenza nominale di 15.0 Kw. Pura potenza ad alto risparmio energetico quindi. La termostufa HRV120 può riscaldare fino a 135 mq di superficie ed è dotata di ventilazione forzata che le permette di propagare il calore in ogni angolo della casa. Questa grandiosa macchina per il riscaldamento ha un rendimento superiore al 90% e un sistema di regolazione automatica integrato, il tutto con 4 colori a scelta: bianco, nero, bordeaux e titanio. Pronto Casa, oltre alla fornitura della stufa, si occupa anche dell’installazione e della manutenzione di tutti i suoi prodotti. Una sicurezza in più per chi sceglie la qualità senza inconvenienti.

Ecoteck Ravelli - Olivia

Ecoteck Ravelli - Snella

Le stufe in promozione

MOTORI

FIAT PANDA TWIN AIR A METANO

Fiat punta sulla Panda TwinAir Natural Power, che unisce i vantaggi del piccolo 900cc alla convenienza del metano: è ancora più economica

l caro-carburanti continua ad essere uno dei temi più dibattuti tra gli automobilisti e lo sa bene anche Fiat, che in occasione della ripartenza delle attività dopo il periodo vacanziero ha pensato di porre l’accento sulla sua offerta a metano e GPL presentandone i vantaggi relativi al contenimento delle spese che queste versioni possono garantire. “Secondo i dati ufficiali delle vendite – afferma Simona Littera di Litterauto - nei primi sette mesi dell’anno, sono aumentate le immatricolazioni dei veicoli a metano, che hanno conosciuto un incremento molto elevato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Fiat coglie quindi l’occasione per parlare della propria gamma verde, che vede al centro la nuova Fiat Panda TwinAir Natural Power, versione che presenta il compatto bicilindrico di 900 centimetri cubi dotato di sovralimentazione e in grado di funzionare anche a metano, portando così un motore già economico di suo ad assicurare un ulteriore risparmio, a patto ovviamente di sacrificare un po’ di brillantezza nello spunto. “E se le nuova Fiat Panda a metano è la prima vettura al mondo ad essere dotata di un motore turbo a gas, la scelta può essere estesa anche ad altri modelli – continua la titolare di Litterauto - compresi la Fiat Punto, la Panda Classic, la Fiat 500, la Qubo e la Doblò, a cui si aggiunge poi la Fiat Bravo GPL”. Per i suoi modelli ecologici Fiat offre in questo periodo il finanziamento a 48 mesi con anticipo 0 e Tan 0 per cento, un’iniziativa

che, secondo quanto spiegato dallo stesso costruttore relativamente alla Panda Natural Power, consente un risparmio di 570 euro all’anno nei primi quattro anni (tale è la durata del finanziamento). La Panda TwinAir Turbo Natural Power viene proposta negli allestimenti Pop, Easy e Lounge ed è in vendita con prezzi di 13.950 euro, 14.700 euro e 15.950 euro. “La Panda a metano utilizza lo 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV e 143 Nm – continua Simona Littera - che garantisce un miglioramento delle prestazioni, con consumi ed emissioni ridotte a valori quasi da scooter: il bicilindrico turbo si accontenta di 3.1 chili di metano ogni 100 chilometri”. Le prestazioni restano comunque soddisfacenti per un’auto a metano: la nuova Panda Natural Power copre lo 0-100 km/h in 12.8 secondi e raggiunge la velocità massima di 168 km/h. La Panda Natural Power garantisce inoltre il 10% di autonomia in più rispetto alla generazione uscente. Il serbatoio (35 litri) ed il bagagliaio (200 litri) mantengono la stessa volumetria della Panda a benzina, seppur in presenza di bombole capienti circa 12 chili. In versione bi-fuel il motore TwinAir dispone di specifici elementi per il sistema d’alimentazione, fra cui il collettore d’aspirazione, gli iniettori, il sistema elettrico per il controllo del motore e le sedi valvole con geometria specifica e realizzate in materiale a bassa usura. I due impianti di alimentazione (metano e benzina) sono fra loro indipendenti e vengono installati già in fabbrica.

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NATURA

STRADE SICURE E CAMPI COLTIVABILI

Torna la stagione delle piogge, torna la paura di inondazioni capaci di mettere in ginocchio le case, le famiglie e l’economia locale. Occorre agire in fretta e mettere al sicuro strade sterrate, campi e gli alvei dei fiumi. Il modo per scongiurare disastri è semplice ed economico, e aiuta persino lo sviluppo dell’agricoltura locale. Perchè quindi rimandare?

“L

’amministrazione Comunale villacidrese e la Provincia del Medio Campidano non possono rimanere insensibili al nostro appello, ne va della sicurezza della popolazione”. Con questo grido d’allarme la Villbloc, azienda villacidrese specializzata nel movimento terra e nella fabbricazione di blocchetti mette in guardia sulla necessità di effettuare una manutenzione ordinaria degli sterrati comunali e dei torrenti in attesa delle violenti ed imprevedibili piogge autunnali. Una chiara e lungimirante programmazione del territorio puo’ aiutare a scongiurare disastri ambientali stagionali, ma anche dare una mano al settore agricolo. Come? Massimo Pilleri della Villbloc espone la sua soluzione che si presenta chiara e semplice. “La pioggia non ha ancora iniziato la sua azione erosiva nelle strade sterrate, cosi’ come i fiumi non hanno ancora trasportato a valle una mole tale di detriti e pietre da mettere in pericolo il normale deflusso delle acque – spiega Massimo Pilleri – Occorre quindi solo effettuare una manutenzione ordinaria con i materiali che la natura ci offre gratis e in abbondanza”. La maggior parte di queste pietre a cui fa riferimento il socio della Villbloc si trovano in terreni comunali, totalmente inutilizzabili

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perchè resi sterili proprio dalle pietre che potrebbero essere raccolte e frantumate dalle ditte del territorio come la Villbloc. Queste poi verrebbero utilizzate per il ripristino dei manti stradali e per la creazione di barriere al fine di proteggere dall’azione erosiva dell’acqua piovana. I campi, liberati dalle pietre potrebbero essere coltivati e diventare produttivi, dando una mano, cosi’, all’economia del paese. Voltare le spalle a queste richieste e rinnegare un problema cosi’ importante potrebbe essere molto pericoloso e potrebbe altresì esporre la popolazione e il territorio ad ingenti quanto evitabili danni. La richiesta è quanto di piu’ semplice e vantaggiosa per gli Enti Locali che controllano i terreni comunali. “Chiediamo urgentemente il permesso di bonificare dalle pietre che rendono sterili i campi – commenta Massimo Pilleri di Villbloc - il lavoro potrebbe essere svolto dividendo i terreni in lotti e affidandoli a ciascuna delle imprese villacidresi”. La metà di questo materiale litico verrà utilizzato per il ripristino gratuito delle strade sterrate e delle zone a rischio. Per effettuare questi lavori Villbloc dispone di tutti i mezzi capaci di rendere sicuri in poco tempo i terreni comunali, in tempo utile e prima che un possibile, pericoloso acquazzone autunnale, crei quella situazione di emergenza che tutti vorrebbero evitare per costi e danni.

OPINIONI

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO di Raffaele Usala - raffaele.usala@mysardegna.it

La situazione del Sulcis, Carbosulcis ed Alcoa, sta diventando l’ennesima cartina tornasole della crisi che attanaglia la grande industria italiana. Una storia troppo simile a tante altre, dove si è preferito rimandare il problema con sovvenzioni e rinvii politici, incuranti dei costi e delle conseguenze nel lungo periodo. Ma come spesso accade, sono i lavoratori che pagano il prezzo più alto di una disorganizzazione tutta nostrana

Carbosulcis

Alcoa

Ilva

HONEY di Valentina Bullita

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ssistenzialismo, assenteismo e mancanza di piani industriali strutturati e sostenibili. Queste sono, probabilmente, le chiavi di lettura di una crisi industriale che attanaglia non solo la Sardegna, ma che rispecchia la situazione italiana. La domanda principale non è se l’Alcoa o la Carbosulcis debbano rimanere in piedi o chiudere, la domanda principale è se la nostra economia sarda e italiana, possa ancora essere carente al 2012 di piani industriali, energetici e ambientali. Non si può continuare ad aiutare e sovvenzionare poli industriali e zone artigianali che continuamente e ciclicamente vanno in crisi perché l’energia costa troppo, perché si inquina troppo, perché la manodopera costa troppo. Le domande a cui le nostre istituzioni dovrebbero rispondere, e che ogni cittadino dovrebbe fare al proprio eletto sono proprio queste: perché le aziende cadono periodicamente in crisi? Perché le manifestazioni per difendere il posto di lavoro sono all’ordine del giorno? Perché mancano dei piani industriali ed energetici? Perché non è possibile investire risorse pubbliche in altre maniere? Per paragone, la nostra economia sembra un’auto vecchia: ogni tanto il motore e qualche pezzo strutturale si rompono. In una famiglia quando si possiede un mezzo che necessita di manutenzione si prova a ripararlo, affidando qualche centinaio di euro al meccanico, che sostituisce un ammortizzatore, il filtro della benzina e le candele, ma quando la manutenzione è troppa e continua, o ci si rende conto che l’auto consuma troppo carburante, significa che è arrivata l’ora di cambiarla. Così è la nostra economia: sta diventando

vecchia, necessita di troppa manutenzione (gli aiuti statali), consuma troppo carburante (energia elettrica), ma la famiglia (lo Stato) si ostina a voler mantenere. Politici, sindacati e spesso anche lavoratori non riescono a vedere una prospettiva a lungo termine. Chiudere un’importante polo industriale significherebbe perdite in almeno tre comparti: posti di lavoro per i lavoratori, poltrone per i sindacalisti e posizioni di potere per i politici. Continuare con l’assistenzialismo, con gli aiuti di stato significa invece mantenere intatti i rapporti esistenti che anzi, ne sono rafforzati. I sindacalisti possono continuare a svolgere il loro lavoro, incuranti delle critiche e della maggior concretezza che loro si chiede; i politici che dovrebbero lavorare per noi, dilapidano il denaro pubblico in progetti inutili e costosi, e continuando con la metafora dell’auto, prima non si curano della manutenzione ordinaria (la revisione), poi si rendono conto che occorre fare quella straordinaria, e invocano l’aiuto del governo che tampona le perdite con milioni di euro distribuiti a pioggia; i lavoratori e loro famiglie sono quelli che pagano il prezzo più alto anche per loro stessa colpa. In Italia il fenomeno dell’assenteismo è diffusissimo, ed è presente sia nel pubblico come nel privato: lavoratori ed operai pagati per stare in fabbrica o in ufficio che invece continuano a fingersi malati o si fanno timbrare il cartellino dal collega di turno. Certo, generalizzare sarebbe eccessivo: sappiamo tutti che nelle tre categorie (lavoratori, sindacalisti e politici) esistono persone che credono nel loro lavoro e che si impegnano, ma è anche altrettanto vero il contrario, e infatti l’assenteismo e

OPINIONI l’assistenzialismo stanno lentamente disabituando le persone al lavoro. La cassa integrazione riesce a tamponare la mancanza di lavoro, dando respiro sia all’azienda che al lavoratore, ma se questa perdura troppo a lungo fa diventare il lavoratore pigro, l’azienda poco incline a nuovi investimenti, il sindacalista sempre più potente e il politico fondamentale per trovare nuove risorse. La cassa integrazione è una rovina per gli operai: li obbliga a stare in casa, rinunciando ai diritti, ai doveri (e anche agli svaghi) del lavoro, sono pagati per non fare nulla, e si impigriscono. Non sarebbe meglio invece trovare loro un’altra occupazione? Esistono tanti lavori che potrebbero essere fatti “a progetto”, in attesa che si trovi una soluzione ai piani industriali mancanti, come pulire le città, pulire le campagne, costruire muretti a secco, ripristinare gli argini dei fiumi, fare servizio di sorveglianza da incivili e vandali metropolitani. In Inghilterra se perdi il lavoro entri in mobilità, lo Stato ti aiuta in tutto e per tutto: paga l’affitto e paga uno stipendio mensile, ma al tempo stesso, cerca di trovarti un posto di lavoro. Se lo rifiuti perdi ogni beneficio. In Italia è l’esatto contrario: il problema è ancora il troppo assistenzialismo. Per fare una provocazione, se in Italia chiudono le fabbriche a rischio, si perdono gli aiuti statali, finiscono i soldi, finisce la cassa integrazione, non ci sono più poltrone di potere e in tanti si dovranno riorganizzare e trovare nuovamente lavoro. Non sono solo l’Alcoa e la Carbosulcis, c’è l’Ilva, i cantieri nautici di Apuania e i distretti industriali veneti. Le crisi sono tante, e in tutte lo Stato, per conto delle istituzioni locali continua a mettere soldi all’interno di un recipiente vuoto. O si lavora per creare un piano industriale, energetico e ambientale che tenga conto sia delle esi-

genze delle aziende e sia delle necessità della popolazione, oppure continuiamo ad andare a fondo. I piani industriali fino a oggi sono stati concepiti solo per la politica: è un fatto noto a tutti come la politica, arbitrariamente, abbia deciso che la Sardegna dovesse divenire un polo chimico, quando l’industria del turismo e dei prodotti tradizionali stava cominciando a decollare. E’ noto a tutti come lo stabilimento di Pomigliano d’Arco in Campania sia stato voluto da quella che un tempo era l’IRI e dalla DC, che intendeva operare un grande piano industriale per il Mezzogiorno, e individuò nelle auto il motore trainante per l’economia italiana. Oggi l’Alcoa, l’Ilva, Pomigliano d’Arco, Apuania sembrano degli immensi stabilimenti semideserti, hanno attraversato il loro periodo più florido creando valore all’Italia, posti di lavoro e ampi guadagni alle società che li gestivano, erano l’emblema del boom economico italiano, ma oggi non lo sono più, anzi, sono diventati il simbolo di uno Stato che non riesce a mettersi alle spalle il suo passato e che non riesce ad investire in innovazione, sviluppo e lavoro giovanile. E tornano le domande proposte all’inizio dell’articolo: perché le aziende cadono periodicamente in crisi? Perché le manifestazioni per difendere il posto di lavoro sono all’ordine del giorno? Perché mancano dei piani industriali ed energetici? Perché non è possibile investire risorse pubbliche in altre maniere? Forse la risposta la conosciamo tutti, ma attuarla sarebbe troppo doloroso per pochi, almeno nel breve periodo. Una Nazione come la Sardegna e uno Stato come l’Italia dovrebbero capire che è finito il tempo dell’assistenzialismo, e dovrebbero guardare al futuro, ai prossimi cinquanta anni, con una visione lungimirante, in grado di non ripetere gli errori del passato.

L’area dove si trovano l’Alcoa e la Carbosulcis

Cantieri navali Apuania (Toscana)

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