Gloriette @ ioArch N°87 - Maggio 2020

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La grande terrazza wellness a sporto collocata in posizione asimmetrica sul tetto dell’hotel è sicuramente la principale caratteristica di questa struttura.

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HOTEL, SOPRABOLZANO, ALTO ADIGE

l’identità dei luoghi La Guesthouse Gloriette, sull’altopiano del Renon, ripropone gli elementi dell’architettura locale, come l’arco e il tetto a padiglione. ciò che sorprende è il vistoso semicilindro in sommità, che trasformato in guscio aggettante ospita la piscina della spa. Il progetto è di noa*

Prima la demolizione dell’albergo esistente, il Bergfink, poi la costruzione ex novo della Guesthouse Gloriette, sull’altopiano del Renon, in Alto Adige. Il tutto in soli sei mesi. Il nuovo hotel, che ripropone il disegno delle abitazioni e degli alberghi di villeggiatura della zona, è un edificio solitario, inserito nel paesaggio e che si ispira nelle sue forme semplificate ai caratteri dello stile Liberty. Il progetto di questa nuova struttura è dello studio noa*, network of architecture di Bolzano. Importante per i progettisti era incorporare nella nuova realizzazione alcuni elementi dell’architettura locale, come gli archi in [ 54 ]

IOARCH_87

facciata o il tetto a padiglione, caratteristici degli edifici di Soprabolzano, o l’elemento decorativo a forma di rombo presente nelle logge delle case cantoniere lungo la ferrovia del Renon. Il volume dell’hotel, che si sviluppa al di sopra dell’autorimessa, si compone di 25 camere, di cui 7 suite-giardino. Al piano terra è collocata l’area pubblica dell’albergo: la reception, la lobby e il ristorante con terrazza. Nei tre piani superiori si trovano le camere degli ospiti e, alle estremità, le suite, chiaramente riconoscibili dai bow window che danno vita, sull’involucro, a una forte impronta architettonica.

A partire dal piano terra fino ai piani superiori, sulla facciata interna si sviluppa una sequenza simmetrica di archi, elemento architettonico quest’ultimo che viene parzialmente riproposto anche negli altri prospetti dell’edificio. Nella parte superiore, con il tetto a padiglione quasi come fosse un corpo a sé stante, si trova l’area wellness dell’albergo. Qui, vistoso, emerge l’elemento dell’arco, in questo caso trasformato in un guscio aggettante color bronzo, che sfonda l’involucro del tetto e, in virtù della sua posizione asimmetrica, dà dinamicità a tutta l’architettura. È il semicilindro rovesciato a dare riconosci-

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La grande terrazza wellness a sporto collocata in posizione asimmetrica sul tetto dell’hotel è sicuramente la principale caratteristica di questa struttura.

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HOTEL, SOPRABOLZANO, ALTO ADIGE

l’identità dei luoghi La Guesthouse Gloriette, sull’altopiano del Renon, ripropone gli elementi dell’architettura locale, come l’arco e il tetto a padiglione. ciò che sorprende è il vistoso semicilindro in sommità, che trasformato in guscio aggettante ospita la piscina della spa. Il progetto è di noa*

Prima la demolizione dell’albergo esistente, il Bergfink, poi la costruzione ex novo della Guesthouse Gloriette, sull’altopiano del Renon, in Alto Adige. Il tutto in soli sei mesi. Il nuovo hotel, che ripropone il disegno delle abitazioni e degli alberghi di villeggiatura della zona, è un edificio solitario, inserito nel paesaggio e che si ispira nelle sue forme semplificate ai caratteri dello stile Liberty. Il progetto di questa nuova struttura è dello studio noa*, network of architecture di Bolzano. Importante per i progettisti era incorporare nella nuova realizzazione alcuni elementi dell’architettura locale, come gli archi in [ 54 ]

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facciata o il tetto a padiglione, caratteristici degli edifici di Soprabolzano, o l’elemento decorativo a forma di rombo presente nelle logge delle case cantoniere lungo la ferrovia del Renon. Il volume dell’hotel, che si sviluppa al di sopra dell’autorimessa, si compone di 25 camere, di cui 7 suite-giardino. Al piano terra è collocata l’area pubblica dell’albergo: la reception, la lobby e il ristorante con terrazza. Nei tre piani superiori si trovano le camere degli ospiti e, alle estremità, le suite, chiaramente riconoscibili dai bow window che danno vita, sull’involucro, a una forte impronta architettonica.

A partire dal piano terra fino ai piani superiori, sulla facciata interna si sviluppa una sequenza simmetrica di archi, elemento architettonico quest’ultimo che viene parzialmente riproposto anche negli altri prospetti dell’edificio. Nella parte superiore, con il tetto a padiglione quasi come fosse un corpo a sé stante, si trova l’area wellness dell’albergo. Qui, vistoso, emerge l’elemento dell’arco, in questo caso trasformato in un guscio aggettante color bronzo, che sfonda l’involucro del tetto e, in virtù della sua posizione asimmetrica, dà dinamicità a tutta l’architettura. È il semicilindro rovesciato a dare riconosci-

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noa*

SI TE PLAN 0 1

GSPubl i s her Ver s i on 0. 0. 100. 10

5

10m

Fondato nel 2015 da Lukas Rungger e Stefan Rier, lo studio di architettura ha sedi a Bolzano e Berlino. Opera nel campo della progettazione architettonica e dell’interior design. Rungger e Rier dirigono lo studio collaborando con una rete di esperti che si forma secondo le specifiche esigenze di ciascun progetto. Esplorare il genius loci, analizzare l’anima del luogo, la scelta dei materiali, la riduzione all’essenza dell’edificio: sono i punti di riferimento della filosofia e della metodologia di noa*. Etica, responsabilità e sostenibilità sono alla base del loro lavoro progettuale. Le opere di noa* hanno ottenuto premi e riconoscimenti: recentemente il progetto della Guesthouse Gloriette ha ricevuto il premio Platinum all’Outstanding Property Award London 2019 nella categoria Architectural design boutique hotel. www.noa.network

La zona wellness situata all’ultimo piano dell’hotel, con l’ingresso alla scenografica piscina. Coperta da un semicilindro rovesciato in alluminio color bronzo che all’esterno si dissolve in una rete leggera.

Qui accanto, un angolo del lounge bar e, sotto, il terrazzo di una delle 25 camere del Gloriette Guesthouse con le sedute Nolita di Pedrali.

crediti Località Soprabolzano, Renon Committente Alber Wilhelm Gmbh Progetto architettonico e Interior design noa* (network of architecture)

Projcet management

achammer + breitenberger

Progetto statico Stefano Brunetti Progettazione Klimahaus e antincendio

KTB-Group Engineering Design

Progetto piscina plan4D Direzione lavori Christian Vitroler Impresa di costruzioni Ramoser Gmbh Volumetria 6.400 mc Superficie 2.000 mq Camere 25 (di cui 7 suite-giardino) Cronologia gennaio/luglio 2018 Fotografie Alex Filz Rivestimenti di facciata e coperture Alpewa Fornitori Pedrali (sedute), Schindler (ascensori),

Metal Ritten (carpenteria metallica), Wolf Fenster (serramenti) Rubner Türen (porte), Starpool (sauna), Fantini Silvano (cucine)

[ 56 ]

IOARCH_87

bilità all’edificio: lo attraversa e definisce gli spazi dell’ultimo piano. È rivestito dell’identico pannello di alluminio color bronzo dei bow window. All’interno la copertura della piscina è formata da un altro guscio arrotondato, che si dissolve verso l’esterno a formare una struttura a rete fatta di barre ricurve d’acciaio che scompare del tutto nella parte finale e rimane a cielo aperto. Il tema dell’arco è ripreso anche all’interno dell’hotel: nelle camere con l’elemento a specchio arrotondato alla base; nel camino della lounge dove l’arco è estruso attorno al proprio asse; nello schienale delle sdraio della terrazza della spa. Nella zona pubblica è stato scelto un pavimento in resina senza fuga, interrotto da isole con finitura in legno che definiscono le aree lounge e ristorante. Stessa soluzione anche per la zona Spa nel sottotetto. Il progetto degli interni ha posto un’attenzione particolare ai bow window delle suite, che dispongono di particolari aree lounge con camino, vasca liberamente posizionata o divano

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noa*

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5

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Fondato nel 2015 da Lukas Rungger e Stefan Rier, lo studio di architettura ha sedi a Bolzano e Berlino. Opera nel campo della progettazione architettonica e dell’interior design. Rungger e Rier dirigono lo studio collaborando con una rete di esperti che si forma secondo le specifiche esigenze di ciascun progetto. Esplorare il genius loci, analizzare l’anima del luogo, la scelta dei materiali, la riduzione all’essenza dell’edificio: sono i punti di riferimento della filosofia e della metodologia di noa*. Etica, responsabilità e sostenibilità sono alla base del loro lavoro progettuale. Le opere di noa* hanno ottenuto premi e riconoscimenti: recentemente il progetto della Guesthouse Gloriette ha ricevuto il premio Platinum all’Outstanding Property Award London 2019 nella categoria Architectural design boutique hotel. www.noa.network

La zona wellness situata all’ultimo piano dell’hotel, con l’ingresso alla scenografica piscina. Coperta da un semicilindro rovesciato in alluminio color bronzo che all’esterno si dissolve in una rete leggera.

Qui accanto, un angolo del lounge bar e, sotto, il terrazzo di una delle 25 camere del Gloriette Guesthouse con le sedute Nolita di Pedrali.

crediti Località Soprabolzano, Renon Committente Alber Wilhelm Gmbh Progetto architettonico e Interior design noa* (network of architecture)

Projcet management

achammer + breitenberger

Progetto statico Stefano Brunetti Progettazione Klimahaus e antincendio

KTB-Group Engineering Design

Progetto piscina plan4D Direzione lavori Christian Vitroler Impresa di costruzioni Ramoser Gmbh Volumetria 6.400 mc Superficie 2.000 mq Camere 25 (di cui 7 suite-giardino) Cronologia gennaio/luglio 2018 Fotografie Alex Filz Rivestimenti di facciata e coperture Alpewa Fornitori Pedrali (sedute), Schindler (ascensori),

Metal Ritten (carpenteria metallica), Wolf Fenster (serramenti) Rubner Türen (porte), Starpool (sauna), Fantini Silvano (cucine)

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bilità all’edificio: lo attraversa e definisce gli spazi dell’ultimo piano. È rivestito dell’identico pannello di alluminio color bronzo dei bow window. All’interno la copertura della piscina è formata da un altro guscio arrotondato, che si dissolve verso l’esterno a formare una struttura a rete fatta di barre ricurve d’acciaio che scompare del tutto nella parte finale e rimane a cielo aperto. Il tema dell’arco è ripreso anche all’interno dell’hotel: nelle camere con l’elemento a specchio arrotondato alla base; nel camino della lounge dove l’arco è estruso attorno al proprio asse; nello schienale delle sdraio della terrazza della spa. Nella zona pubblica è stato scelto un pavimento in resina senza fuga, interrotto da isole con finitura in legno che definiscono le aree lounge e ristorante. Stessa soluzione anche per la zona Spa nel sottotetto. Il progetto degli interni ha posto un’attenzione particolare ai bow window delle suite, che dispongono di particolari aree lounge con camino, vasca liberamente posizionata o divano

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Il Gloriette è il risultato dell’incontro tra Alpewa, la committenza e i progettisti, e del successivo felice processo di collaborazione che ha permesso di individuare insieme soluzioni e materiali innovativi che potessero risolvere la dicotomia tra un’architettura audace, pensata dallo studio noa*, e una struttura che voleva comunque conservare le caratteristiche della tradizione locale. Per un edificio quindi in delicato equilibrio tra il nuovo e il tipico. Elementi, materiali e soluzioni che Alpewa – leader nel settore dei rivestimenti per l’involucro edilizio – con la preziosa consulenza di Lorenz Pichler, project manager dell’azienda, ha reso disponibili per un’applicazione che potesse inserirsi nel progetto esattamente al livello richiesto in termini di estetica e di qualità. I lavori di lattoneria e quelli per la messa in opera dei rivestimenti del tetto e della facciata sono stati affidati a Pechlaner Nikolaus & Urban, eccellente carpenteria locale che ben conosce la gamma Alpewa. Per l’hotel Gloriette sono stati utilizzati: i pannelli compositi Stacbond che ben si adattano a ricoprire i cubi sporgenti dell’hotel, data la vasta gamma di colori disponibili e l’estrema adattabilità a qualsiasi forma.

foto dario conci

Oltre lo standard

le scaglie in alluminio Prefa per il tetto, una forma che guarda al passato ma con materiali moderni garantiti 40 anni. le membrane in Epdm Firestone, un telo impermeabile innovativo ed estremamente durevole, utilizzato per rivestire tetti piani e superfici a contatto con l’acqua per evitare il deterioramento delle sottostrutture a causa dell’umidità. La consulenza di Alpewa durante la fase di cantiere, con i tecnici Fabian Pircher per Stacbond e le membrane e Rheinold Augschöll per Prefa, ha seguito i progettisti e gli artigiani durante i lavori, per garantire la corretta posa dei materiali e risolvere le problematiche di cantiere. Gloriette è la dimostrazione di quanto un partner serio e competente in materia di involucro edilizio possa costituire un supporto indispensabile in ogni fase della realizzazione, dai preliminari al cantiere, e consentire il raggiungimento degli obiettivi comuni in termini di tempi, qualità, costi. [ 58 ]

IOARCH_87

Rivestiamo l’architettura HOTEL GLORIETTE Bolzano Progetto architettonico e di interni nOa* Materiali STacBOnd, pannello composito in alluminio / PREfa-ScaGLIa, alluminio preverniciato

www.alpewa.com


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Il Gloriette è il risultato dell’incontro tra Alpewa, la committenza e i progettisti, e del successivo felice processo di collaborazione che ha permesso di individuare insieme soluzioni e materiali innovativi che potessero risolvere la dicotomia tra un’architettura audace, pensata dallo studio noa*, e una struttura che voleva comunque conservare le caratteristiche della tradizione locale. Per un edificio quindi in delicato equilibrio tra il nuovo e il tipico. Elementi, materiali e soluzioni che Alpewa – leader nel settore dei rivestimenti per l’involucro edilizio – con la preziosa consulenza di Lorenz Pichler, project manager dell’azienda, ha reso disponibili per un’applicazione che potesse inserirsi nel progetto esattamente al livello richiesto in termini di estetica e di qualità. I lavori di lattoneria e quelli per la messa in opera dei rivestimenti del tetto e della facciata sono stati affidati a Pechlaner Nikolaus & Urban, eccellente carpenteria locale che ben conosce la gamma Alpewa. Per l’hotel Gloriette sono stati utilizzati: i pannelli compositi Stacbond che ben si adattano a ricoprire i cubi sporgenti dell’hotel, data la vasta gamma di colori disponibili e l’estrema adattabilità a qualsiasi forma.

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Oltre lo standard

le scaglie in alluminio Prefa per il tetto, una forma che guarda al passato ma con materiali moderni garantiti 40 anni. le membrane in Epdm Firestone, un telo impermeabile innovativo ed estremamente durevole, utilizzato per rivestire tetti piani e superfici a contatto con l’acqua per evitare il deterioramento delle sottostrutture a causa dell’umidità. La consulenza di Alpewa durante la fase di cantiere, con i tecnici Fabian Pircher per Stacbond e le membrane e Rheinold Augschöll per Prefa, ha seguito i progettisti e gli artigiani durante i lavori, per garantire la corretta posa dei materiali e risolvere le problematiche di cantiere. Gloriette è la dimostrazione di quanto un partner serio e competente in materia di involucro edilizio possa costituire un supporto indispensabile in ogni fase della realizzazione, dai preliminari al cantiere, e consentire il raggiungimento degli obiettivi comuni in termini di tempi, qualità, costi. [ 58 ]

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Rivestiamo l’architettura HOTEL GLORIETTE Bolzano Progetto architettonico e di interni nOa* Materiali STacBOnd, pannello composito in alluminio / PREfa-ScaGLIa, alluminio preverniciato

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