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Metamorfosi Io non voglio morire commercialista
ImmaTessitore 2
Copyight Titolo: Metamorfosi Proprietà letteraria dell’autrice Imma Tessitore Caserta, luglio 2013 3
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Frase di Imma
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La ceretta La mole di dati richiesti dall'amministrazione statale, finanziaria e non, ha portata elefantiaca. Dati perlopiÚ inutili, la cui trasmissione comporta un lavoro e una perdita di tempo immane, che ha il solo fine di tenere le famose "carte a posto", e di cui il cittadino comune non ha la benchè minima idea, anche se i dati trattati lo riguardano. Per la fine dell'anno è molto probabile che si arrivi a chiedere la conta dei peli che avete nel culo. Consiglio, dunque, un'accurata depilazione. Ah, dimenticavo, per un risultato migliore e definitivo, usate preferibilmente la luce pulsata, che la ceretta, ormai, è roba obsoleta. 3 luglio 2013
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Per amore Seduti intorno al tavolo della mia cucina. Mangiamo, chiacchieriamo. Soprattutto ricordiamo. Proviamo a raccontarci 24 anni di vita durante i quali ci eravamo persi completamente di vista. Ascolto. E mentre ascolto mi chiedo come sia possibile sopravvivere a certi dolori, ma soprattutto rifletto sulla stupidità mia, e dell'essere umano in genere, nel tribolare e nell'affannarsi per quelle che, al cospetto, possono essere definite sciocchezze. Lui è un cane sciolto, di quelli che si sono limitati sempre a ringhiare, senza mai dare un morso, ma che la vita ha provveduto a sbranare, a smembrare. Lei una faccia da bambina, nonostante gli anni e le tragedie. È composta. È composta quando racconta, con voce sommessa, quasi pacata. È composta quando l'emotività la pervade e che solo percepisco da un lieve tremore delle labbra. È composta quando caccia via le lacrime, quando le soffoca. Quando soffoca un dolore arrabbiato e straripante. Ci troviamo a dire che la vita è strana e che sempre, quando pensi che forse puoi tirare un sospiro di sollievo, capita qualcosa che cambia tutto. In alcuni casi capita qualcosa che la vita te la stravolge per sempre. Te la annienta. E senza possibilità di appello. "Voi avete un vantaggio" dico con un'ironia amarissima, "non vi potrà mai più capitare nulla di peggio". Loro sono Ninni e Rosa Noce. La loro unica bellissima figlia, Stefania, è stata scannata come neanche più i maiali al mattatoio. Per amore, ovviamente. Per amore. 28 giugno 2013
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Il rammarico Io, per mestiere, metto i numeri nelle caselle. Io per mestiere metto i numeri nelle caselle, nei righi, nelle colonne. Li divido, li moltiplico, li scorporo. Li deduco e li detraggo. Diciamo così, li "tratto". Tratto i numeri degli altri, numeri che non creo io, numeri che non sono i miei. Che io, diciamoci la verità, i numeri non li ho dati mai. Purtroppo, vorrei aggiungere. Io i numeri non li ho dati neanche quando tenevo l'età che i numeri li dovresti dare a prescindere. Non foss'altro che per un fatto ormonale o anche solo per inseguire i sogni. E nei miei sogni di ragazzina i numeri no, non c'erano. C'erano lettere parole romanzi poesie cinema viaggi. C'era la musica e l'amore. C'erano alfabeti da mescolare. C'era un'anima da nutrire. Dicevano che avevo la testa sulle spalle. Ma perché, ditemi, gli altri dove ce l'hanno la testa? Io per mestiere metto i numeri nelle caselle e tutti questi numeri mi costringono a fare i conti. Quelli che non vorresti mai fare. Quelli con te stesso. Perché lo sai che, alla fine, i conti tornano sempre. È il risultato che cambia. E il risultato è che io, in questa bolgia di numeri, vedo solo quanto può essere terribile quella parte di vita che si chiama rammarico. 15 giugno 2013
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Fagioli bianchi Oggi mi ha chiesto i fagioli. I bianchi di spagna, sapete, quelli grandi che si mangiano in insalata. Ultimamente mi chiede di tutto, le cose più impensate. Mi chiede tutto quello che mangio io, di qualsiasi cosa si tratti. Anche i broccoli, tanto per fare un esempio. E dire che io non gli ho mai insegnato a mangiare cose strane. Per la verità non gli ho insegnato mai nulla. Tutto quello che sa, questo poveraccio, lo ha imparato da solo. Sa quando sto per uscire, quando sto per rientrare, quando sto per andare a letto. Chissà, forse conta i passi. Ma non gli ho insegnato neanche mai a contare. Sa anche quando sono triste e quando sono allegra. Allora ride. Si, lui ride. E no, neanche questo gli ho insegnato io. Così come non sono mai stata capace di fargli capire che quando entra qualcuno in casa dovrebbe placare l’entusiasmo ed evitare di saltare al collo delle persone, che non sta mica bene. Qualche volta mi piacerebbe che parlasse. No, non per mettermi a discorrere con lui, no. Ma solo per chiedergli come sta. Chessò, se è felice o se è triste. Se, per caso, si sente solo. Ma poi, a ben pensarci, meglio di no. Perché se parlasse, la prima, unica cosa che dovrebbe dirmi sarebbe un sonoro vaffanculo. Ah, dimenticavo, non chiedetegli mai la zampa. Non sa cosa sia. Non gliel’ho mai insegnato. 8 giugno 2013
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Gratitudine Stava proprio dietro di me, che quasi mi sfiorava. Pantaloni e polo blu, smanicato di un colore indefinito, 60/62 anni portati male, una faccia stropicciata dalla vita e un paio di occhi azzurri che quasi ci potevi nuotare. Un operaio con in mano un panino, una confezione di salame affettato e una bottiglia d'acqua. Il suo pranzo. Io, davanti a lui, con un carrello stracolmo. Mi giro e "prego", gli dico, facendogli segno di passare avanti. Il viso gli si è colorato di tutti i colori possibili e un'espressione di meraviglia, incredulità e immensa gratitudine gli si è stampata sul viso. Come chi è stato poco avvezzo, nel corso della vita, a gesti di gentilezza del tutto gratuiti. "Grazie" mi ha risposto, evidentemente imbarazzato. Tanto che ha finito per imbarazzare anche me, che non mi ritenevo meritevole di tanta gratitudine per un gesto che più che con la gentilezza aveva a che fare con il buon senso e, soprattutto, con il rispetto. E se la gentilezza a volte può costare, il rispetto, quello, dovrebbe essere sempre gratuito. A prescindere. 10 maggio 2013
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Tatuaggi C’aveva un cuore tatuato sul polso, quello che stava davanti a me a comprare le sigarette. Sapete, uno di quelli trafitti. Addirittura. Un cuore. Cos’è, poi, un cuore, avrei voluto chiedergli. Una macchina, una pompa dalla funzione squisitamente meccanica. Lui pompa, tu respiri. Lui pulsa, tu vivi. Come vivi non fa differenza. Non se ne interessa, non sono affari suoi. Non sta lì per questo. Lui pulsa, tu vivi. E non devi fare altro. Di un cuore non te ne puoi fare altro. Certo, c’è chi dice che a causa del cuore puoi sentire le farfalle nello stomaco. Ma si tratta, sicuramente, di una banale gastrite, nei casi gravi di un'esofagite da reflusso. Un maalox e ti passa, che le farfalle nello stomaco non ci possono mica vivere. Con tutto quell’acido! Al limite, del cuore, ne puoi fare carne da macello. Dicono sia buono. In padella. Dicono. 10 aprile 2013
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Persone E son giorni che ci penso. Alle persone. A tutte le persone che mi sono passate nella vita. A quelle che non ci sono più. Mai più. A quelle che ci sono da sempre ma è come se non ci fossero mai state. A quelle che ci sono da poco ma è come se ci fossero da sempre. A quelle che in qualche modo la vita te la “attraversano”, capaci di aprire squarci di comunanza, barlumi di appartenenza. E di conoscenza. E a quelle che a malapena te la sfiorano, troppo impegnate a curare i propri travagli che, per carità, "non v' è dolore uguale al mio". E alla fine, in tutta questa marea, in tutto questo fluire di "possibilità" rimane il fatto che, in fondo, siamo tutti figli unici. Che poi, a ben guardare e stando al codice civile, addirittura fratelli e sorelle, non è che siano poi parenti così stretti. 18 marzo 2013
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Solitudini "Aspettiamo, vero?" mi ha chiesto con un sorriso sornione, vedendomi seduta al tavolo proprio vicino alla bella vetrata che guarda sulla piazza. "No no, sono sola" gli rispondo, e subito quel sorriso gli si è trasformato in un' espressione mista tra il sorpreso e l'incredulo, che lui per esperienza sa che se una femmina si siede vicino alla vetrata vuol dire che sta aspettando un uomo. "Ah, vuole ordinare, allora?", "veramente ha già preso l'ordinazione il suo collega". Si è allontanato imbarazzato, come chi comprende di non averne azzeccata una. E mentre lo seguo con lo sguardo un poco mi dispiace, che non ero mica entrata per sconvolgere le convinzioni fondamentali che un cameriere si è fatto in anni e anni di dura gavetta e che l' esperienza gli ha confermato. Io volevo solo un tè. Uno solo. 22 febbraio 13
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Il dentista "Da quanto tempo..però, la trovo in forma" mi ha detto entrando e trovandomi seduta sulla sua poltrona. Mi ha allungato la mano e, preso dall'entusiasmo, mi ha baciato. "Allora, come va?" gli chiedo. "bene", mi risponde, "io dico sempre che va bene. E che potrei mai dire, in certi fatti mi ci vado a cacciare io, scientemente eh, perché certe volte lo sai da subito come vanno a finire certe cose e però...". "Embè, vedete", gli faccio io, "proprio l'altro giorno dicevo che l'esperienza si coniuga bene solo con il verbo fare. Quella ti può servire per imparare a cambiare una lampadina, ma quando si tratta di relazioni umane no, la solfa dell' esperienza è solo una menata. Addirittura ingombrante, qualche volta". Ci siamo scambiati poche altre parole, senza che nessuno dei due sapesse nulla l'uno dell'altra. Ciascuno parlava di se stesso e, soprattutto, per se stesso. Eppure c'era quell'empatia che spesso neanche un amico di vecchia data ti sa donare. Ci siamo guardati, solo un attimo, accennando tutti e due un sorriso, ma senza neanche provare a nascondere l'amarezza. "Si faccia vedere più spesso" mi ha detto abbracciandomi. Il mio dentista. 13 febbraio 2013
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Cose da cani E’ entrata nell’ambulatorio con un fagotto in mano, una specie di busta di plastica, come foderata di ovatta, forse una di quelle traverse assorbenti, con dentro qualcosa, qualcosa di vivo e ha farfugliato, con voce rotta, alla signorina che l’accoglieva “…..abbattere”. Distratta, l’unica parola che mi è arrivata è stata abbattere. Mi son girata, solo una frazione di secondo. Di più non potevo. Di più non tolleravo. E non ho avuto parole. Solo lacrime incontrollate. Cose di cani. 1 febbraio 2013
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Il gommista Il gommista mi ha guardato e mi ha detto "dottoré, venite, accomodatevi", io l'ho guardato un po' perplessa, che in tutto volevo un'inversione delle gomme mica sono andata per fare conversazione, ma comunque l'ho seguito nel suo bugigattolo. Il gommista è un omino buffo, basso e tarchiato, ma evidentemente è pieno di poesia "fa freddo stamattina, eh" mi fa, e io "beh, siamo in gennaio", "si, certo, però uno certe volte il freddo lo tiene dentro, non è vero dottoré?". Mi sono guardata intorno e il mio sguardo si è fermato sull' unica immagine che era attaccata al muro: padre Pio. Non gli ho risposto. Che avrei potuto mai dirgli. 26 gennaio 13
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Uomini e donne Io mò ci volevo dire un fatto alle donne. Non è mica sempre vero che per gli uomini ogni buco è un pertugio. Cioè, vorrei dire, com'è che 'sti uomini, gli stessi fino a un momento prima desiderati e anelati, improvvisamente diventano stronzi (nella migliore delle ipotesi, nella peggiore so' ricchioni) solo perchè non ci vogliono? Insomma, siamo serie, se non ci vogliono è perchè proprio non ci vogliono. Dovremmo imparare a farcene una ragione, girare le spalle e andarcene, invece di infierire a oltranza. 17 novembre 2012
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Cose da facebook Che bel posto che è Fb. Tutti solidali, tutti sempre pronti ad abbracciare una causa. C’è il lepidottero dell’africa meridionale in estinzione? La mamma del capo di un villaggio nel Burundi è malata? Il salame lo importano dalla cina? Tranquilli, c’è Fb, un posto dove la solidarietà è fattiva, eh. Qui si posta, si condivide, si tagga, si linka, si commenta, si sbraita e, soprattutto, ci si indigna. Si, ci si indigna assai. Salvo poi avere il vicino di casa che crepa e far finta di niente. Si, che bel posto che è Fb. E, pensate, la mattina tutti vi danno anche il buongiorno. 16 novembre 2012
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Cose uterine Li tenete presenti quegli automobilisti isterici, quelli che se pure stai già in piena manovra non ti fanno passare e ti strombazzano tutti inviperiti, quelli che “eh no, devo passare prima io”, tutti ringhiosi? Embè, fateci caso: il 95% son tutte donne cesse esagerate. Tutte. Si, certo, ci sta anche qualche uomo, ma sono quelli con l’utero retroverso. 5 novembre 2012
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Cose canine Anche per stasera posso confermare che l'unico, il solo maschio che io abbia mai conosciuto, che continua a scodinzolare tutte le sante sere che viene a letto con me, con un entusiasmo che non ha uguali, dopo ben 10 anni di onorata convivenza, è il mio cane. 30 ottobre 2012
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Cose da amanti Nei film gli amanti dormono sempre avvinghiati. Per tutta la notte. Io posso durare due minuti e mezzo/due minuti e quarantacinque. Se mi impegno arrivo pure a tre, và . Ma mi devo proprio impegnare assaje. Allora il punto è, o ho sempre avuto la schifezza degli amanti o nei film ci pigliano per il culo. 24 ottobre 2012
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Specchi Specchiarsi, a un certo punto dell'esistenza, è tutta una questione di luce. Se non c'è quella giusta sarebbe opportuno desistere, invece di infierire. 23 ottobre 2012
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Cazzimma Esiste una soglia di cazzimma al di sotto della quale vieni considerato uno stupido inetto, se non addirittura uno scellerato. PerchÊ, a quanto pare, la cazzimma è una filosofia di vita. Vincente. 15 ottobre 2012
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Puntini sospensivi C'è una tizia che mi chiede amicizia da un po' e che puntualmente rifiuto, che non mi convince per niente. Poco fa mi ha scritto in posta "Ti immagino molto bruna...". Adesso, posto che il colore della mia chioma è quasi plateale ma, secondo voi, quei puntini sospensivi, che significano? 2 ottobre 2012
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Frequentazioni Mi trovo benissimo con chi frequento poco. Non vi dico, poi, con chi frequento niente. 28 settembre 2012
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Brodo vegetale Da oggi in poi, se volete fare sesso, lo dovete fare eco-friendly. Eh si, lo hanno detto alla radio. Hanno detto che si possono usare asparagi, peperoncini, zucchine, peperoni e robe cosĂŹ. E poi hanno detto una cosa che ancora ci sto pensando. Hanno detto che assolutamente non si deve usare la carne. Proprio cosĂŹ, senza carne. Io mo' nun vuless' dicere 'na strunzata. Ma a mme questa mi sembra la ricetta del brodo vegetale. 12 settembre 2012
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