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I Book’s Blogger italiani presentano:
Cara/o quindicenne me‌
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Con le lettere e i racconti di:
Nasreen LivinDerevel Andrea Storti Magnifico Rettore Daniela QueenseptiennaBarisone Viola KillerQueen Lodato Roberta LisaCorradini Endymion Spring Serena Betti Giulia Porfiri
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Prefazione di Andrea Storti Fine anno, tempo di bilanci. Abbiamo fatto quello che volevamo fare quest'anno? Quello che ci eravamo prefissati? Siamo andati dove desideravamo andare? Abbiamo detto quello che sentivamo di dire? Ma se non ci fermassimo semplicemente all'anno appena trascorso? Se potessimo tornare a guardare piĂš indietro? Se potessimo tornare a quando eravamo quindicenni? Probabilmente non faremmo dei bilanci, ma qualcosa da dire l'avremmo sicuramente, giusto? Qualcosa da dire ce l'avevano infatti anche alcune celebritĂ come attori, sportivi e scrittori, una su tutti J. K. Rowling, la mamma di Harry Potter, o addirittura qualche personaggio letterario, come Piton (o SeverusSnape che dir si voglia), i quali hanno scritto una bella letterina ai se stessi del passato dandosi consigli, chiarendo situazioni, esprimendo rimpianti, il tutto raccolto in un bel volumetto intitolato "Dear Me".
Ed eccoci giungere a noi. Che cosa abbiamo in comune con personaggi del calibro della Rowling, noi?
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Molto semplicemente, ad alcuni blogger sembrava carino poter fare un piccolo dono natalizio ai propri lettori ma, allo stesso tempo, non si voleva cadere nel banale o nello scontato. Poi siamo giunti a conoscenza di questa bella idea della lettera al 'quindicenne me' e non abbiamo saputo resistere, dovevamo assolutamente 'adottare' questa iniziativa e farla nostra, perché ci sembrava un cosa originale e un modo per farci conoscere un pochino di più da tutte quelle persone che leggono i nostri post senza sapere veramente chi si nasconde dietro il nickname. Com'era, a quindici anni, quel tizio che ha recensito così aspramente Twilight? E quella che adora gli urban fantasy? E la ragazza che parla quasi solo di libri romantici? Alcune risposte potrete forse trovarle nelle lettere che abbiamo scritto ai nostri 'vecchi noi'. Si potrebbe quasi dire che riempire il foglio bianco è stata una sorta di terapia, di viaggio nell'io interiore, perché guardarsi indietro comporta sempre qualche pensiero di troppo. Ne sono uscite missive allegre e scherzose, serie e di riflessione... in somma, per tutti i gusti. Una cosa però è certa, in ogni lettera c'è un pezzo di vita e un frammento di cuore dell'autore.
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Sperando dunque di avervi fatto un dono gradito, noi vi auguriamo un sereno Natale e un felice anno nuovo, un anno che sia pieno di soddisfazioni e scarso di rimpianti, zeppo di letture interessanti e povero di ciofeche letterarie, con lo spread basso e i capitali alti! Che sia un Natale, e un anno, di cuore e non di cervello. Tanti auguri.
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Nasreen Cara quindicenne me, Non è da molto lontano nel tempo che ti scrivo. Nemmeno nello spazio a ben pensarci, sono sempre qua, in questa camera a battere su questi tasti che sembrano essere gli unici in grado di far schiudere la mia anima. Perché ti sto scrivendo? Perché ne ho viste molte di queste lettere in giro, ultimamente, e mi son chiesta: se potessi inviare un messaggio alla ragazzina che sono stata quasi 10 anni fa, cosa le direi? Cosa potrei dirle per poterla aiutare, come potrei accarezzare con poche e semplici parole quella cocciuta marmocchia? La risposta è tutt’altro che semplice ma posso provarci, anche se è difficile visto che le idee si ammassano e gli avvertimenti mi premono sulle labbra, come in un eterno flusso di parole intenzionate a salvarti. Ma ora son qua e ti scrivo, ti sto scrivendo e mettendo in guarda contro tutto ciò che combinerai negli anni a venire. Lo faccio infischiandomene delle leggi spazio-temporali e correndo un grosso rischio: e se accettando questi miei avvertimenti tu, io, cambiassimo tutto? E se cambiassi me? Che ne sarebbe di noi se tu decidessi, per la prima volta, di affidare la tua anima a qualcun’altro? 8
Vale veramente la pena avvertirti, aiutarti e cambiare il corso degli eventi per giungere ad una Io diversa, magari peggiore. Cosa possiamo saperne noi, magari combiniamo un bel pasticcio con questa lettera, sai? Nonostante ciò, sappi, che sono qua, abbarbicata su questa sedia, a scrivere una delle lettere più difficili della mia vita. Lo faccio, e lo faccio per te, ragazzina. Se potessi, prima di passare alla paternale, vorrei poterti abbracciare. Vorrei poterti prendere fra le braccia e sussurrarti di non aver paura, di smetterla di tormentarti giorno e notte e di goderti il tuo presente perché, credimi, sarai abbastanza forte da sopravvivere al futuro. Smetti di spingere quella porta, finiscila di colpirla con tutta la forza della tua insicurezza: il futuro ti attende, lo farà sempre. Ti abbraccerei forte e ti cullerei, sussurrandoti che non importa se ti senti sola, se tutto il mondo continua a rimbombare l’eco del tuo respiro: tu non sei sola. Ci sono Io con te, ci sono stata e ci sarò in futuro, e accanto alla sottoscritta puoi annoverare una vasta gamma di personaggi che non ti hanno mai lasciata sola benché silenziosi. Senza contare tutte quelle persone che, cacofoniche ed irritanti, hai allontanato tu, capricciosa, ma ti sono rimaste comunque incollate a quelle sottane che hai smesso di indossare da anni. Quindi smetti di sgranare gli occhi terrorizzata e goditi il tuo presente perché, anche se fiocamente illuminato, è tutto ciò che hai in questo momento e non tornerà mai più. Amiche, amici, conoscenti, scuola, lavoro, studio, famiglia, liti, paese, nemici, feste, problemi, sogni, illusioni… Sii indulgente 9
verso la vita che hai e vivi tutto con la stessa passione con la quale hai sempre aggredito quel futuro che hai continuamente temuto di non essere abbastanza veloce da raggiungere. Ed ecco che, accanto alle coccole, aggiungo il mio primo avvertimento. Seguilo, ragazzina. Fallo perché, oggi, mi ritrovo a voler recuperare ciò che non ho fatto in passato e di non averne il tempo. Non ti illuderò: la nostra paura del futuro è sempre qua. Continua a tormentarmi ogni attimo della mia vita, non so come sconfiggerla adesso che non posso prendere le cose con calma come avrei potuto in passato, ma posso aiutare te. Lasciati aiutare e non fare l’ostinata, non quando in palio ci sei tu. Forse, in verità, ti sto scrivendo questa lettera perché vorrei con tutte le mie forze che la mia Io del Futuro me ne invii una, che mi salvi da me stessa. Mi sono persa in buco temporale, forse sarebbe meglio lasciar perdere e tornare a pensare al presente, il passato è passato e non andrebbe stuzzicato. Le ferite potrebbero infettarsi e non sarebbe una cosa buona, no? Ma prima che io ti lasci vorrei dirti qualche altra cosetta, qualche avvertimento un po’ a random che non ti sveli troppo del tuo futuro ma che ti tenga sul chi vive abbastanza da non farti fregare da te stessa. Ti va? Ti dico, credi nell’amicizia e dai tutta te stessa perché anche se sembra assurdo spesso è proprio nei rivali che puoi trovare un grande amico. Spesso i rivali non sono altro che le proiezioni di 10
ciò che potremmo o vorremmo essere; una volta raggiunta questa consapevolezza, credimi, sarà tutta in discesa. Allo stesso tempo attenta agli amici. Non vorrei renderti ancora più sfiduciata verso il genere umano, ma tanto ci arriverai comunque: che male potrebbe fare evitare di passare contro altre sofferenze se il risultato dell’equazione è sempre lo stesso? Vorrei anche dirti di sorridere, sorridi per favore perché hai ancora forza per farlo. Sorridi perché sei testarda, coraggiosa, irriverente e abbastanza sfacciata da ingannare persino te stessa. E allora ingannati, ripetiti continuamente che la vita è bella e che puoi fare ed essere tutto ciò che vuoi, viviti questa illusione e sorridi. Fatti fare tante fotografie, fotografa ogni sorriso e dietro ogni foto scrivi per quale motivo hai sorriso. Oggi sarei così felice di poter rivedere i miei sorrisi di quindicenne, sai? Vuoi farti questo regalo? Ti aiuterà. Dell’amore ti dico: non avere fretta. È inutile che tu rincorra il sogno di un amore, perché ci cadrai, con tutte le scarpe oserei dire, ma finirai anche per fare tanti di quei pasticci! Ti innamorerai e, come fai sempre, amerai con tutta l’anima, fino a strapparti il cuore dal petto per osservarlo sanguinare e battere forsennatamente. Amerai, ti amerà e sarà bello, ma finirà. Questo lo so oggi e so che lo sai anche tu, è difficile che un amore del genere duri per sempre ma, quello che non sai, è “perché” non può durare. Questo non te lo dirò, non posso, ma posso dirti di non cambiare mai il tuo modo di amare, non ancora per lo meno, perché questa sarà la tua più grande forza e debolezza. 11
Ti porterà a commettere errori verso te stessa, verso la persona che ami, verso gli amici e parenti ma, sai che c’è? Quando si arriva ad amare così, così profondamente e con tale prepotenza, anche se poi va tutto a carte quarantotto, qualcosa dentro di te rimarrà per sempre ebbro di quel sentimento che ti darà la forza di amare, finalmente, anche te stessa. Sarà difficile arrivare a questa consapevolezza ma, te lo dico, ne uscirai, quindi affronta di petto questo amore che arriverà e vivilo sbagliando; in quel momento sarai felice ed è tutto quello che conta. Non lasciarti ingannare da chi ti darà mille consigli sensati, i sentimenti prudenti non sono ancora per te, non lasciarti fregare. Imparerai ad essere prudente e perderai un po’ del tuo impeto ma per adesso sii te stessa e vedrai, andrà bene. Un’altra cosa ti dico: non farlo. Quello che stai pensando, da giorni o forse mesi, ti dico non farlo. Qualunque cosa ti salti addosso e ti sbrani, qualunque sia il problema o il nemico, tu non farlo perché te ne vergognerai per molto. Non fuggire dal mondo che ti circonda, affrontalo nonostante le porte in faccia, gli schiaffi e l’indifferenza della gente. Loro ti ignorano? E tu urla più forte. Ti zittiscono? E tu scalcia ed urla più forte. Non ti arrendere perché, forse, le cose saranno diverse. Ma noi sappiamo entrambe che ti arrenderai e celerai tutto dietro la solita arroganza che ti contraddistingue, no? So che non saranno due caldi abbracci che ti scalderanno, che ti daranno fiducia e che ti sosterranno. Tu leggerai queste righe e stringerai il pugno, assottigliando lo sguardo. No, questa non sarò io, io sarò diversa. Ti dirai, sdegnata, che sarai grande, che gliela 12
fai vedere e che saranno costretti ad abbassare lo sguardo perché, scioccamente, sei certa che saranno invidiosi del tuo essere “arrivata”. Non lo so se arriveremo da qualche parte, in futuro, ma ti posso dire che le cose non andranno così bene, non così facilmente e, probabilmente, sarebbe davvero il caso che tu smettessi di lasciarti condizionare dal giudizio della gente. Non potrai essere amata da tutti, molti ti odieranno, è sempre così che vanno le cose. Vorrei davvero che tu potessi leggere e seguire questi consigli, cercare di cambiare il tuo futuro, ma sono altrettanto certa che il tuo orgoglio ti farà accartocciare questa lettera. Ti rimarrà in mente per giorni o forse settimane ma non l’accetterai mai, perché ancora non hai capito e perché sei troppo rabbiosa, troppo furiosa e oppressa da quel silenzio che ti schiaccia. Vorrei poterti abbracciare ed aiutarti a superare questo momento, che non ti ucciderà è vero, ma che ti cambierà profondamente. Vorrei darti quella fiducia nel prossimo che hai perso e quella serena speranza nel futuro che hai convertito di ossessiva determinazione. Ma non posso, tutto quello che posso dirti è: Buona fortuna. Sii forte e testarda perché il tuo futuro ti farà sorridere indulgente di questo tuo passato. Buon Nasreen
Natale
bambina,
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LivinDerevel Cara ragazza quindicenne, non mi conosci. Oh no, non hai la minima idea di chi io sia. Non ti preoccupare, ancora qualche anno e ci arriverai. Si avvicina il Natale, come sempre, adesso il tuo umore è alle stelle perché ti aspetti che sotto il tuo albero ci siano tante cose, un bel po’ di libri, e un po’ di cosette stupide che a te piacciono tanto. Speri che ci sia anche lui, vero? Non ci sarà, e lo sai benissimo. So cosa vuol dire. So cosa vuol dire aspettare qualcuno che tanto sai non ti apparterrà mai, ma qualcosa dentro di te continua a spingerti verso quel desiderio con una forza incredibile, ti aggrappi ad un’illusione che sai ti farà male, ma è così viscerale che non riesci a liberartene. A mente fredda, da esterna, ti dico di voltare la testa e smetterla di credere nelle tue utopie adolescenziali, ma so che è impossibile, quindi non mi resta altro che dirti di tenere duro, passerà. Ti sembrerà impossibile, impensabile, ma passerà, e ne uscirai più forte di prima, credimi. Lascia perdere l’amore, non è contemplato sulla tua strada, te ne stai già accorgendo, e le prove arriveranno presto, non preoccuparti. Dedicati anima e corpo a quello che sai fare veramente. Ricordi tutte le parole della professoressa di matematica, dei tuoi 16
compagni delle medie, di tutti quegli snob del tuo paese? Non dimenticarle mai, perché è grazie a loro se il tuo nome, o quello che ti sei scelto, inizierà pian piano a costruirsi una via. Lo so, adesso non ci credi nemmeno tu, il tuo non è altro che un sogno un po’ banale che porti avanti senza confidarci troppo. Non ti arrendere. Non ti arrendere perché sai di valere molto più di quello che pensi, non ti arrendere perché puoi dare molto, puoi migliorarti, puoi diventare qualcuno che nemmeno immagini, non ti arrendere perché sei nata per questo, perché sai di essere brava, devi solo avere la spinta giusta per provare, e vedrai quel che succederà, lo vedrai eccome. Abbi fiducia in quello che sai fare, fregatene di quello che gli schemi intorno a te vogliono farti seguire, ascolta quello che dice la tua testa e non ti arrendere mai. Sembra strano sentirmelo dire, vero? Perché anche questa tua passione, come tutta la storia della tua vita, sembra l’ennesimo miraggio che non raggiungerai mai veramente, no? No. Tu prova. Confida in te stessa, perché in un frammento della tua anima sai benissimo che ce la puoi fare. Che ce la farai. E abbi pazienza con le persone che ti circondano. Raccogli i bei momenti passati insieme e dimentica gli sgarbi e le ipocrisie, non vale la pena farsi il sangue acido chi non sa nemmeno cosa sia l’amicizia. Non ti arrabbiare con quelli che ti sono accanto perché ogni tanto fanno qualche errore, non lo fanno per cattiveria, non possono sapere di come stai cambiando e devi essere tu a dirglielo, non aspettarti che entrino nella tua ottica - non adesso un giorno ci riusciranno, ma ora nessuno di voi ne è in grado. So che ci sono momenti in cui vorresti tagliare i ponti con ognuno di 17
loro, so che a volte ti senti inadeguata, o vorresti urlargli in faccia che non capiscono nulla di te, ma le cose cambieranno. Le cose cambiano sempre, anche se ne rendi conto soltanto dopo. Fidati, l’amicizia esiste. Non quella dei cartoni animati che ogni tanto guardavi da piccola, non quella dei film che non vale una cicca, l’amicizia che avete instaurato e che si evolverà pian piano, tu non ci scommetteresti un soldo bucato e invece quest’amicizia supererà ostacoli e tempo, difetti e distanze, crescerete insieme, diverrete diversi ma con qualcosa che vi lega. Non sottovalutare mai quel che provi per i tuoi amici, le tue amiche, non saltare alle conclusioni, non avere mai fretta, perché gli vorrai bene, gli vorrai così bene che li ringrazierai di esserci anche quando avresti voluto stare completamente sola. Saranno pochi. Non sei mai stata la ragazza che ama circondarsi di persone che neppure conosci, tendi ad allontanare gli elementi fastidiosi, fortunatamente hai smesso di pensare in gruppo e sei diventata individuale. Saranno pochi, ma saranno la tua famiglia, e cerca di non dimenticarlo mai. Se ora pensi che la tua vita sia difficile, ah beh, aspetta di finire le superiori. Non ti nascondo che tutto sarà più complesso, tante cose si trasformeranno, anche se tu non vorresti cambiare nulla del tuo passato, perché è esattamente quello che ti ha trasformata, e che continuerà a farlo. Se ora pensi che il tuo mondo è grande aspetta un po’, e diventerà infinito. Scoprirai che esistono persone che ti somigliano, che hanno le tue passioni, che lottano per lo stesso obiettivo, che 18
hanno la tua stessa grinta, con cui potrai costruire qualcosa di vero, di solido, una base per il tuo futuro. Se ora pensi di essere una ragazza normale datti tempo. Scoprirai che di normale non hai proprio nulla, e ti piacerai più così, distante, originale, unica, scoprirai di non essere fatta con lo stesso stampino di chi hai conosciuto fin’ora, scoprirai di avere tanto da dare, tanto da scoprire, tanto da desiderare. Crescerai, semplicemente. Perderai qualcuno, strada facendo, e ti dispiacerà. Vorrei dirti che il tempo aggiusta ogni cosa, ma sono tutte balle, il tempo scorre e ti scivola dalle mani, saranno le tue decisioni a lastricare il terreno davanti a te, sarai tu a dover tenere gli occhi aperti e credere fino in fondo nelle tue scelte. Ti informo che diventerai una ragazza forte. Così forte da non piangere più quando le delusioni ti si accatasteranno di fronte come una montagna, così forte che un rifiuto non farà altro che spronarti ad andare avanti, ti informo che smetterai di crogiolarti sulle piccole ferite e le lascerai richiudere, userai le cicatrici come promemoria rievocandone il dolore, ma saprai imbrigliarlo e usarlo nel migliore dei modi. Ti informo che la felicità sarà oltre uno specchio trasparente, saprai che sarà tutt’intorno a te ma non la sentirai, non ci riuscirai. Ti informo che diverrai esigente con te stessa, autocritica e severa, punterai in alto, forse troppo. Anche se ancora non te lo so dire. 19
Lasciati andare. Vivi la scuola come il periodo più bello della tua vita, coi professori con cui sei in sintonia e i compagni con cui incredibilmente riesci a trovarti a tuo agio, ridete insieme più che potete, perché ti mancheranno quelle ore, ti mancherà quella complicità, quella voglia di stare al sole a fare finta di fare lezione, ti mancheranno i deliri in classe e per i corridoi, ti mancheranno persino le matricole. E ricordati di andare a trovarli e ringraziarli, ogni tanto, per tutto quello che hanno fatto senza che tu te ne rendessi conto. Hai imparato molto dal tuo passato, ma è stato solo l’inizio. Credi in te stessa. Credi nelle persone che hai intorno, in quelle che ti hanno sempre sostenuta, in quelle che sono appena arrivate ma che ti amano con tutte loro stesse, credi a quello che ti dicono gli sconosciuti, accetta i complimenti e glissa sulle critiche senza dimenticarle, impara dai tuoi errori. Lo so che è banale quello che sto dicendo, ma è un po’ come l’amore che stai provando. Tutto è scialbo e insipido se te lo raccontano, ma quando ci sei tu al centro del ciclone è un’altra storia. Ti auguro di essere sempre in pace con te stessa, di non soffrire per qualcuno che non ti merita, di essere forte. Ciao, ragazzina di quindici anni, buona fortuna.
LivinDerevel 20
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Andrea Storti Meleto del Silenzio, 16.12.2011
Caro
quindicenne
me,
sono te, ma dal futuro. Ho avuto questa preziosa opportunità di scriverti una lettera e, senza pensarci, l'ho colta al volo. Solo quando mi sono seduto alla mia scrivania, davanti al foglio bianco, ho scoperto che non avevo proprio idea di cosa dirti. Ho quindi dovuto riflettere e mi sono chiesto: se l'Andrea del futuro potesse scrivermi, cosa vorrei che mi dicesse? Consigli. Consigli e rassicurazioni, ovvio. Siccome, teoricamente, anche tu dovresti volere le mie stesse cose (ma nulla è sicuro, che l'adolescenza coi suoi ormoni impazziti fa strani effetti!), eccoti dunque accontentato (spero). Prima di cominciare, però, qualche informazione è d'obbligo. Ti scrivo da un futuro non poi così lontano (lascio un alone di mistero sulla mia/nostra età attuale), ma in cui le cose sono davvero molto diverse da quelle in cui ti trovi immerso. Non fraintendermi, non è un male! Non del tutto, per lo meno. Certo, c'è la crisi e... a proposito! Non è che potresti andare da chi di dovere e avvertirlo che dal 2008 in poi ci sarà l'inferno? Se lo fai, e per caso qualcuno ti credesse, beh, magari riusciamo a scamparla! 22
Comunque, come dicevo, non tutto quello che è cambiato è un male, anzi. Devo preannunciarti che il futuro sarà, non dico roseo ma... quasi. Sì, ci è andata bene, bisogna ammetterlo! Quindi rasserenati pure e ri-distenditi tranquillamente su quella poltrona. Però, dicevo, i consigli piacciono comunque. Quindi... te ne do giusto un paio, che so quanto facilmente ci annoiamo. Per prima cosa, pensa col cuore e non col cervello. Sì, lo so, molti dicono che bisognerebbe scegliere gli indirizzi scolastici in base alle opportunità lavorative che questi offrono (e sappi che in futuro la pressione che verrà esercitata su di te sarà anche maggiore). Molti dicono che per essere cool (non so se questo termine lo usate già, ma io lo uso lo stesso) bisogna fare così, oppure colà... beh, sai che ti dico? Fregatene alla grande! Sul serio. So che sembra una frase fatta e spesso abusata, ma fregatene comunque! Non sentire ragioni! Non farti abbindolare da chi consiglia. Certo, ascolta tutti, ma fai di testa tua, anzi... di cuore tuo! Nel tempo da cui ti scrivo, nessun lavoro è davvero sicuro. Nel mio tempo i nerd sono miliardari e quelli apparentemente cool non sempre hanno una vita facile quindi... le regole che gli altri ti danno contano molto poco, in questo senso. Contano molto di più gli obiettivi che ti poni. Pensa quindi solo a quello che vuoi fare, a chi vuoi essere. Non a quello che dovresti. Poi... te lo dico. So che non ami particolarmente i tuoi compagni 23
di classe, alcuni almeno (la maggior parte!), ma sappi che nel triennio le cose non andranno meglio, anzi! Quindi mettiti il cuore in pace. Un volta finiti 'sti benedetti 5 anni, non rivedrai più nessuno, fortunatamente! Non saprai neanche che fine hanno fatto, quindi stai contento! (Già, come puoi intuire, visto che non li rivedrai più, nessuno verrà strisciando da te che, nel mentre, sei diventato padrone dell'universo, mi spiace...) E un'altra cosa, visto che siamo in zona "cose-che-odi-di-più"... non accanirti tanto contro i brufoli, dopo infinite lotte ho scoperto che sono invincibili perché traggono potere dalle forze oscure dell'universo. Non riuscirai a farli sparire! Ah! Ancora un'altra cosa! (Me ne ricordo a intermittenza... sarà la vecchiaia!) L'amore si nasconde molto più vicino di quanto tu possa immaginare, solo... è nascosto sotto il terreno e non è ancora germogliato. Bene, direi che le cose essenziali te le ho dette, sono stato stringato e non ti ho fatto perdere troppo tempo. Ti posso salutare. Sìsì, tutto il resto mi par di ricordare andasse bene, tranquillo. Mal che vada, se mi son scordato di dirti qualcosa, te ne accorgerai da solo e molto presto! Ah, no! Ecco! Stavo per dimenticarmi il consiglio più importante di tutti! 24
So che stai iniziando a coltivare delle velleità da scrittore... ecco, un suggerimento davvero spassionato ma che potrebbe cambiarti la vita: scrivi di vampiri! No! Non come la Rice. E no! Assolutamente non in stile Dracula, per carità! Deve essere qualcosa di, come dire... più soft. Sì, ecco, soft. E, possibilmente, fai in modo che quando escono alla luce, questi tuoi vampiri, invece di crepare si mettano a sberluccicare! Sì, lo so che sembra una cagata pazzesca, ma ti assicuro che, monetariamente parlando, potrebbe cambiarti la vita. Poi basterà aggiungere una ragazza come tante, un po' rimbambita e con gli occhi da bambi, e vedrai... vedrai! Ok, ora Mi raccomando, Un grosso saluto,
fai
ti sogni
lascio sereni e...
davvero. GRANDI!
Andrea p.s. la mamma ti romperà per la stanza in disordine fino a quando abiterai con loro. Tu sopporta.
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Magnifico Rettore Caro Me quindicenne come va? Ho deciso di scriverti per rendermi conto di quanto sono cambiato dopo tutto questo tempo, ma soprattutto per darti, e darmi, coraggio. So che a volte non ti senti adeguato, che desideri passare tutta la tua vita da solo come un'aquila reale fiera e orgogliosa, che sei convinto che sentimenti come amore, amicizia e affetto sono sentimenti inutili, ma sai che ti dico? Sono tutte cavolate. Ascoltami, la vita è dura, ma ci si abitua, incontrerai persone speciali che ti aiuteranno a superare le difficoltà e persone che invece tenteranno di spazzare via ogni tua ambizione, e fidati io ne so qualcosa... So bene che tu vedi la tua vita come un manga dove tu sei l'eroe alla pari di Rufy, Goku ecc.. ma purtroppo le difficoltà ti sorprendono come un TIR sull'autostrada e forse tu fra qualche mese lo imparerai nel modo peggiore... Fidati, so di cosa parlo visto che molti complessi che ti affliggono continuano ad affliggere me dopo ben otto anni.. Ricorda bene queste parole: Resisti, combatti e realizza i tuoi sogni, cerca sempre di seguire il sentiero giusto che ti verrà indicato dalle persone giuste ed ignora coloro che vogliono importi la loro ragione a tutti i costi, ma soprattutto, cerca di vedere quanto TU sei importante per le persone che ti vogliono bene davvero. 27
Vedi Manuel io so una cosa di te che probabilmente ancora non riesci a vedere, tu hai la capacità di portare il sorriso ai tuoi amici quando ne hanno bisogno, e credimi di questi tempi è davvero una qualità importante, di quelle che ti distinguono dagli altri, inoltre liberati dall'immenso odio che provi, il mondo è già pieno di persone che si odiano per motivi sciocchi, perchè solo le persone come noi che conoscono il dolore dell'emarginazione possono cambiarlo davvero. Bè, ora ti saluto che devo proprio scappare, magari ti scriverò fra altri otto anni...o forse anche prima. Stammi bene :)
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Daniela QueenseptiennaBarisone Cara quindicenne me,
a distanza di dieci anni (quasi undici, come passa in fretta il tempo), partecipo a questa iniziativa per scriverti questa lettera e farti sapere qualcosa di te e me dal futuro. Dieci anni sono tanti, quasi non ci credo nemmeno io e a ormai venticinque, mi sento esattamente come te, ma anche diversa. Incredibilmente da brutto anatroccolo diventerai un cigno (e non lo dico per falsa modestia, ammettiamolo quindicenne me, ma quegli occhiali ti fanno proprio brutta… e capelli biondi!), ti succederanno un sacco di cose belle, ma anche brutte. Mi tocca dirtelo con il magone mentre scrivo.
Sai una cosa, cara quindicenne me? Lo sai quel ragazzo grande per cui ti sei invaghita? Ecco, lascialo perdere perché sarà solo la causa di tutti i tuoi problemi. Però è anche il motivo per cui lo lascerai e adesso io ho Alex vicino e non c’è davvero nulla di meglio al mondo. Non smettere di studiare, ma vai avanti, cambia quella dannata scuola e iscriviti al classico come volevi fare. Non smettere di suonare, ma cambia quel dannato flauto in un sassofono o in un 30
piano, perché è quello che volevi e non quello che ti è stato imposto. Cambia quegli stupidi occhiali e tingiti i capelli di un rosso fiammante. Vai all’università, studia, divertiti, esci con gli amici e smetterla di darti all’isolamento. Vai ai live di Vampiri e anche a quelli di Dungeons&Dragons già che ci sei. Non smettere di nuotare, non lasciarti andare.
Non ti dico di stare lontana da internet perché un sacco di amici li troverai e li perderai proprio qui, grazie a questo strumento che ti darà anche le chiavi del futuro lavorativo. Impara a rispondere, sii stronza e non lasciarti mettere i piedi in testa. Non stare più passivamente ad accettare che gli altri decidano per te perché ti sembra troppo maleducato intervenire. Sai, cara quindicenne me, ora non si sta male, anche se c’è la crisi, mancano lavoro e soldi (per questo ti dico studia, impara l’inglese e va all’estero più veloce che puoi).
Però se ripenso a tutti questi dieci anni… non voglio spaventarti, ma sono più i momenti brutti che quelli belli. Vorrei davvero che questa lettera servisse a cambiare qualcosa, ma è grazie a questi dieci anni di passato che sono fiera di quello che sono e che avrei voluto essere a quindici anni. 31
Quindi forse è il caso che smetta di piangere e te lo dica con tutto il cuore: stringi forte i denti, perchÊ nessuno, forse solo mamma, ti terrà per mano. Ti voglio bene anche se ti odiavi.
Daniela
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Viola KillerQueen Lodato Cara Viola, sono Viola. Insomma sono te, solo con qualche anno in più. Ne ho venti, per l'esattezza. Tu invece dovresti averne quindici, quando leggerai questa lettera. Bene, ti scrivo per dirti un paio di cosette: per cominciare, vacci piano con il trucco. Capisco che molte tue amichette abbondano, ma non sembri più figa, sembri solo più... come dire? Ecco... no, non mi viene in mente proprio nessun modo gentile per dirtelo. Anche i vestiti: dai, su! Quegli stivali a punta sono orripilanti... e devo parlare delle giacche informi e delle magliette ridicole? Fidati, è proprio te stessa a parlare. Un altro consiglio che ti do è il seguente: mangia un po' meno. Sai, a vent'anni non sono tanto più magra di te, anzi! Quindi – probabilmente non servirà a nulla ma ci provo comunque – dacci un taglio con le schifezze. Magari fatti comprare uno stepper, sono sicura che ti piacerà. Va bene, ho finito con le belinate: parliamo delle cose serie. L'estate dell'anno prossimo Veronica ti presenterà un tizio biondo con la passione per i Queen... lascialo perdere. Sarebbe solo tempo perso e non sei ancora grande a sufficienza per capire di chi fidarti. Piuttosto, la Vero tientela stretta, perché lei non ti abbandonerà. Ora litigate e sembrate troppo diverse, ma 34
crescendo capirai che è una delle poche amiche vere che tu abbia avuto. Magari, sai che potresti fare? Vai a Roma e cerca un tizio di nome Ivan Berdini. Al momento lui ha diciassette anni. Potresti aspettare la gita di quarta superiore, andrete a Roma. Frequenterà ancora l'istituto tecnico industriale Armellini, cercalo e... boh, non so. Chiedigli di uscire, chiedigli il numero, conoscilo... vedrai che non te ne pentirai. Ah, la tizia che ti consegnerà la lettera è davvero una fata. Me lo ha dimostrato, è un po' una rompibelino ma non mente riguardo ai poteri. La lettera che riceverai è davvero scritta da me. A proposito di scrivere... hai presente le tue storie? Digita Mary Sue su Google e capirai molte cose. Bene, ora ti saluto. Spero che tutto ciò serva a qualcosa. Viola (quella del 2011)
Una volta terminata, mi presi un po' di tempo per riflettere, consapevole della possibilità di far ricomparire la fata rompibelino in qualsiasi momento. Non mi era ancora chiaro come mai quello strano essere magico avesse deciso di darmi quella possibilità, ma dovevo riflettere bene prima di inviarla. Quando ebbi preso una decisione dissi il suo impronunciabile nome per farla tornare e, dopo, vari tentativi, riuscii a farla tornare. 35
“Finito?” mi domandò dopo essere ricomparsa davanti ai miei occhi. “Sì, l'ho finita” spiegai sventolando il foglio. Lei fece per prenderlo e io glielo impedii, infilandomelo in tasca. “La lettera l'ho scritta, ma non voglio che tu la dia a lei... cioè a me, insomma”. Sembrava esasperata e il suo tono di voce lo confermò. “Perché no? Insomma, credi che ti ricapiti?”. “Non sono interessata. Ci ho pensato a lungo, ma ne sono certa. Sai, cambiare il mio passato sarebbe come cambiare quattro carte a poker con in mano un poker di donne e un asso”. Evidentemente, la fata non conosceva il poker, perché mi guardò ancora più confusa. Io mi sentivo una figa pazzesca per quella metafora a cui avevo pensato una mezz'oretta buona: “Sono soddisfatta del mio poker di donne. È un buon punto... è vero che ce ne sono di più alti, ma quante sono le reali possibilità che vada meglio? Potrei trovare tre assi o fare scala reale... è estremamente improbabile. Mi va bene così. Se cambiassi tutto sarebbe un azzardo. Potrebbe capitarmi qualsiasi cosa... mi vado bene come sono ora”. “Quindi mi hai fatto perdere del tempo?”. Alzai le spalle. “Così pare. Se vuoi, per farmi perdonare, ti insegno a giocare a poker”. “Andata” accettò lei. 36
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Roberta Cara quindicenne me, cara ingenuotta con i capelli tinti di fucsia, sto parlando proprio con te. Ti scrivo perché fisicamente non posso essere lì per tirarti uno scappellotto (sai tutta la teoria che l'io del futuro non può incontrate l'io del passato altrimenti ci sarebbe una frattura nel continuum spazio tempo e roba del genere...) ma immaginatelo. Non posso permetterti di piangere. Sprecare lacrime per tanti altri mesi non servirà a nulla, te lo posso giurare. Ricordati che adesso, in cui nessuno è vicino a te, in cui nessuno ti capisce e tutti remano contro i tuoi sogni è il momento di lottare. Sei sola e, allora? Te la dovrai cavare, scalando montagne a mani nude e sudando il triplo degli altri, ma capirai anche quanto puoi essere forte. Respira tantissimo prima di dire qualsiasi cavolata ti passi per la testa e poi... dilla lo stesso (ma così , almeno non ti daranno dell'impulsiva). So che la tua curiosità ti sta impedendo di concentrarti su queste mie parole, già immagino che stai scorrendo veloce la lettera per vedere se mi smaschererò e ti svelerò qualcosa su come andranno le cose più in là. 38
Va bene, ti capisco ragazzina dal gusto bislacco per i vestiti. Immaginati fra una decina di anni circa. Ci sei? Ecco: sarai l'opposto. Tutte le tue convinzioni saranno vacillate da tempo, alcuni cambiamenti li coglierai come crescita personale e saranno strepitosi, da favola. Gli altri, quelli per cui vorresti urlare tutto il tempo, gettarti a terra e pregare che tutto finisca esisteranno sempre e saranno lì ad attenderti. Non posso indorare la pillola e dirti che tutto sarà rosa confetto, ok, ti piacerà ancora Hello Kitty, ma se adesso vedi tutto nero, dopo ci saranno le tenebre. Penserai di cadere, anzi lo farai. Il respirò verrà meno e quel cavolo di cuore che ti porti appresso verrà talmente tante volte rattoppato che assomiglierà a Frankenstein, ma dopotutto, ci sarà ancora. E batterà di nuovo forte. Non sentirti in colpa per quella scelta, era destino, l'ho capito adesso. Tutto quello che succederà sarà solo un lungo viaggio per migliorare te stessa perché, lo ammetto, adesso mi guardo allo specchio e il più delle volte, alla mattina faccio pollice in su e approvo tutti i difetti fisici e caratteriali che ho. Quindi fallo anche tu, magari una volta al mese, non chiedo tanto, almeno provaci. Molti che conosco dicono "Ah, quanto vorrei tornare indietro! Invidio il me quindicenne." Sai che ti dico? Io no. Mi spiace, ma quello che stai vivendo è il periodo più brutto della mia, della nostra vita, dove tutto ha cominciato a sgretolarsi, a cambiare troppo velocemente e ci ha 39
travolte catapultandoci di colpo nell'età adulta. Io non ti invidio per quanto dovrai ancora soffrire. Ma piangere...guai a te! Ti proibisco di venir divorata dal dolore per persone che non ti meritano e che sono piccole piccole. Avrai la tua rivincita. Non girerai il prossimo Kill Bill armata di katana, ma quando le incontrerai di nuovo saprai di essere migliore. Cento, mille volte meglio di loro. Adesso devo salutarti, sono un po' stanca dopo... no meglio che non ti dica cosa sto facendo. Non mi crederesti. L'hai sempre odiata! Ricordati questo però : io ti voglio bene, impara a farlo anche tu.
Roberta
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Lisa Corradinihttp://www.ilrifugiodeicalzinispaiati.blogspot.com /
Ciao Lisa,
nonostante ti conosca a memoria non posso svelare la mia identità, non ora. Ti prego però di continuare a leggere: forse alla fine di queste righe capirai.
Ti vedo in bagno mentre piangi e preghi. Preghi perché non vuoi vedere crescere i seni, significherebbe diventare grande. Ti vedo quando, nascosta dietro la porta del salotto, osservi i tuoi genitori seduti al tavolo con la testa china sorretta da una mano arresa. Anche quando ascolti i discorsi seri degli adulti, vicini di casa e amici. Ti sei accorta che tutti, indistintamente, hanno smesso di sorridere. Ti chiedi se è questo il prezzo da pagare per essere adulti mentre tu non vuoi crescere. E piangi. Ti vedo dopo la scuola quando osservi le tue amiche, quelle sveglie. I loro jeans attillati, le unghie dipinte di nero e un volgare taglio di capelli corto. Sul lato della testa una rasatura a fior di pelle a forma di stella. E sono lì, in cerchio, mentre nascondono 42
Giorgia appoggiata al muro che tenta di accendere una sigaretta. Parlano dei ragazzi che frequentano, loro. Mentre ti sbattono in faccia una vita già vissuta ti domandi che fretta hanno di crescere.
Ti vedo tra i banchi di scuola quando le altre tue amiche, quelle serie, ti parlano dei progetti per il futuro. Sono così sicure di sé da avere già degli obbiettivi e tu non sai nemmeno cosa significhi la parola obbiettivi. Sei come un pinguino appena nato che deve raggiungere il mare, vedi che gli altri sanno già cavarsela da soli e tu non sei capace.
Eppure hai capito che tutto sta cambiando e tu fai parte del cambiamento, anche se la sera dormi ancora con la luce accesa e abbracci un orsacchiotto. Sei arrivata al confine. Ti volti spesso a guardare con malinconia la tua infanzia mentre davanti a te vedi solo buio. Ti fa paura il buio e continui a piangere, in silenzio.
Mio piccolo bocciolo, non aver paura e ti prometto che, se lo vorrai, la tua vita sarà felice. Devi riuscire a sbagliare, solo così imparerai dai tuoi sbagli. 43
Se ora sono le persone a cui vuoi bene a decidere della tua vita, imparerai ad essere felice seguendo la tua strada. Imparerai che nessuno è migliore o peggiore, siamo tutti uguali e combattiamo la stessa battaglia della vita. Imparerai a dosare la forza e la fragilità racchiusa in ogni essere vivente, solo così troverai l’equilibrio. Imparerai che crescere non è poi così male se non smetti di sognare, mai. Dietro l’armadio della tua stanza tra il muro e il mobile, c’è un piccolo spazio dove nascondi un foglietto. Ci scrivi i tuoi voti presi a scuola. Ti serve per fare la media e sapere quale materia studiare. “Come posso sapere tante cose?”, ti starai chiedendo. So che il tuo colore preferito è il giallo e il tuo piatto preferito è il risotto allo zafferano. Sei timida e non ami essere al centro dell’attenzione. Beh, sappi che cambierai, diventerai una donna sicura di sé. Tutto avverrà quando sarà il momento, quando arriverà la tua stagione. Come vedi ti conosco a memoria e vivendo, giorno dopo giorno, imparerai anche tu conoscermi perché sono la tua età adulta e ti voglio bene.
Lisa Corradini
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Endymion Spring Cara Endy, è inutile che ti chieda come stai visto che lo so perfettamente. Cazzo, hai appena iniziato per la seconda volta la prima liceo, vero? Mamma e Papà che non ti parlano, cercare altri amici nonostante la tua goffaggine, professori nuovi, la storia di Markus... Ammettilo, è un grandissimi casino. La vuoi sentire una minchiata assurda? Continuerai a sentirti così anche se le cose miglioreranno! Sei una maledetta pessimista e lo sarai per ancora molto tempo. Spero che un giorno riusciremo a non esserlo più. Ti posso dire quello che ti dicono tutti: studia, stai tranquilla, lotta e vai avanti. Cose trite e ritrite ma che, alla fine, sono la verità, credimi. Ci sarà un momento, più avanti, in cui avrai tutto. O quasi tutto. Sai, mi piacerebbe farti qualche anticipazione ma mi sembrerebbe barare e a noi due non piacciono i bari. Posso darti un consiglio: scuola, famiglia e poi hobby e aspirazioni. Non fare come al solito che metti Mamma e Papà all'ultimo posto. Loro ci saranno sempre, ma non sempre ti piacerà chiedere il loro aiuto per le situazioni in cui ti sei cacciata. Però una cosa devo dirtela: Markus si è messo nei guai da solo! Si è fregato il futuro e non ti darà più fastidio! Pensa a goderti le 46
vacanze di Natale adesso, riposati e ricostruisci tutto dal principio. Ma non pensare che saranno rose e fiori, non ne vedrai nemmeno in primavera. Battuta pessima ma so che stai ridendo perchĂŠ io e te abbiamo un umorismo pessimo che ci fa ridere da sole! Buonanotte Endy, sogni d'oro e d'argento. E non smettere di sognare
Da Te.
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Serena Betti Cara me quindicenne, alla tua età sei una coglioncella. Non ti preoccupare tra cinque anni non sarà cambiato nulla, perciò uno dei pochi consigli che ti posso dare è smettila di mangiare da McDonald e di nascondere salamini nell’ armadio. Mamma li scoprirà e tu ti troverai ad andare in palestra quasi ogni sera, costretta dalla tua migliore amica mezza anoressica, fissata con diete ed esercizi.
So cosa starai pensando. “Hai la possibilità di scrivermi una lettera dal futuro e invece di evitarmi situazioni spiacevoli avvertendomi in anticipo, mi dici semplicemente di stare attenta alla mia dieta?” La verità è che vorrei dirti qualcosa di illuminante e di saggio che ti renda fiera di me e quindi di te allo stesso tempo, ma tutti i consigli che ho in mente di darti ti porterebbero a compiere delle scelte che non sei ancora in grado di prendere (beh tranne consigliarti di NON comprare un vestito a tubino blu... ti si strapperà proprio lì durante una festa e, fidati, sarà molto imbarazzante) e per quale motivo dovrei farti sentire ancora più inadeguata?
Ecco, siamo arrivati ad una delle nostre parole preferite: “inadeguatezza”, anche questa tua cara vecchia amica non si 49
allontanerà da te, o almeno non per i prossimi cinque anni. Forse sarebbe più giusto parlarti genericamente di quella che sarai. A venti anni ti guardi allo specchio e non ti piaci particolarmente: sei un po’ troppo bassa, un po’ troppo grassa, un po’ troppo lentigginosa, un po’ troppo te e questo non ti va bene. Come cinque anni fa.
A vent’ anni leggi di un concorso, vuoi partecipare, ma poi probabilmente non ne prendi parti. “E se perdo?”, l’ennesima delusione. “E se vinco e poi non sono all’altezza delle aspettative?” di nuovo la paura. Come cinque anni fa.
A vent’anni ti sei autoconvinta che la tua testa sia un pozzo senza fondo e lo riempi fino a quando non è colmo di pensieri, preoccupazioni, paure ed interrogativi senza risposta. Poi però raggiungi il limite, l’acqua sta per strabordare. Capisci che quello è il momento in cui dovresti arginare i tuoi dubbi, ma non lo fai, e ti fermi a guardare mentre tutto cola via, anche le cose belle. Piangi. Ti ricomponi. Sorridi. Come cinque anni fa.
Però una cosa in tutto questo tempo l’hai imparata: hai capito che tutti si sentono inadeguati. Anche le persone che sembrano sempre così forti. Soprattutto le persone che sembrano sempre così forti. Questa constatazione ti sembrerà banale forse, ma in seguito capirai che le piccole verità valgono molto più di quello che pensi: sono quei mattoncini su cui costruirai il resto. Allora ti 50
guardi allo specchio e non ti piaci particolarmente: sei un po’ troppo bassa, un po’ troppo grassa, un po’ troppo lentigginosa, un po’ troppo te e questo... questo ti deve andare bene: anche se fossi diversa, se fossi alta, slanciata e senza quei piccoli puntini in faccia che tenti di coprire sempre col fondotinta, troveresti qualcosa che non va in te, perché è molto più facile avere un buon motivo per lamentarsi, piuttosto che uno per apprezzarsi. Allora leggi di un concorso, vuoi partecipare, ma non ne sei sicura. Poi capisci che devi prenderne parte. “E se perdo?”, farai meglio la prossima volta.
“E se vinco e poi non sono all’altezza delle aspettative?”, non sei di fronte all’inquisizione spagnola. Beh per quanto riguarda la testa piena di pensieri mi dispiace deluderti ma ti sentirai sempre come in una lavatrice in modalità centrifuga, ma col tempo ti ci abituerai, infondo sei riuscita a farti piacere anche le montagne russe e il gatto nero di Giulia.
Un’altra apparentemente insignificante verità che scoprirai a vent’anni è che non puoi pretendere di avere la testa tra le nuvole e i piedi per terra allo stesso tempo, non perché sia impossibile, niente lo è, ma solo perché è estremamente doloroso. Di recente però, hai appreso un’altra piccola e molto personale verità: è questo dolore che ci porta avanti. Dicono che i sogni sono solo uno specchio per le allodole, ma hanno ragione solo in parte. Se le nostre fantasie rimangono tali allora si, fungono soltanto da 51
placebo ai nostri problemi, ma se vengono sfruttate a dovere possono trasformarsi in quella spinta necessaria a spiccare il volo.
So che tu a quindici anni di sogni ne hai molti, hai anche stilato una lista di cose che vorresti riuscire a fare prima dei 21 anni: non è andata benissimo fin’ora ma le tue piccole vittorie te le sei guadagnate e dovrai tenertele strette. L’unico consiglio che posso darti è non perderti. Il tuo eccessivo entusiasmo per tutto ti spingerà a buttarti a capofitto in ogni impresa, dividendo e sprecando le tue forze. Scegli una strada e percorrila. Non perderti.
Non perderti.
TheLunaticGirl
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Giulia Porfiri Cara me, credo che mi ci vorrà qualche minuto per abituarmi all’idea che sto scrivendo alla me stessa di 5 anni fa. Guardandomi ora sento che sei sempre parte di me ma mi rendo conto che non ti riavrò più indietro e che la cosa mi dispiace un po’ perché, in fondo, sei stata me per quasi 5 anni. Vedi, da un paio di anni a questa parte sono cambiata molto e, si sa, insieme ai cambiamenti arrivano nuove consapevolezze su quelli che si è stato fino a questo momento. Non sono certo in grado di capirmi al 100 % (altrimenti avrei già risolto parte dei miei problemi!) ma una cosa la so e posso dirtela: in questi 5 anni vissuti da te, “l’altra me”, io non sono stata del tutto me stessa. Non dico che tutti i miei comportamenti siano stati finzione, altrimenti non avrebbero senso nemmeno i legami stretti in quegli anni continuo a portare con me. No, semplicemente, ho sempre represso una gran parte di me stessa. L’invidia, la voglia di vendetta, le soddisfazioni, le ansie, le paure, l’egoismo. Questa sono io, e sei anche tu. A questo punto mi sento quasi in dovere di darti alcuni consigli. Ed ecco qui il mio primo consiglio per te: non reprimerti. Non 54
sforzarti di apparire come la persona ideale, come quella che è sempre allegra, felice, modesta, intelligente e matura. Anche per ché sappiamo entrambe che più ti sforzi per cercare di essere così e più rimani ferita dal fatto che quegli sforzi risultano sempre vani. Ma il perché del fallimento di questi sforzi è tanto chiaro quanto difficile da vedere per chi, come te, ignora se stessa. E il motivo dei tuoi fallimenti è proprio questo ignorare te stessa. Chi sono (e chi sei tu) è una cosa che purtroppo sto scoprendo solo ora. E in tutto questo turbine di pensieri nella mia mente si fanno prepotentemente spazio altri (gli ennesimi) dubbi. Cosa farò d’ora in poi? Quale sarà la mia vita? Cosa voglio fare? Quindi il secondo consiglio che ti do è quello di cercare di capire in cosa sei portata e qual è la tua vera passione per evitare di doverti ritrovare a combattere con un qualcosa che in fondo non desideri, che sia un lavoro, lo studio o qualsiasi altra cosa. Credo che sia per colpa di queste incertezze se in futuro ti ritroverai ad essere un persona estremamente inconcludente, come quella mi ritrovo ad essere io in questo momento. Quindi cerca di “allenarti” sin da ora a portare a termine i tuoi impegni, e si, anche quei videogiochi e libri che sono in sospeso da 3 anni fanno parte dell’interminabile lista di “cose da fare” che si allunga di anno in anno! Se non porti a termine piccolezze del genere come puoi sperare di essere più responsabile ed adulta in futuro? Anche se in fondo dire “adulta” è un po’ un parolone… insomma guarda me e ti renderai conto che non si smette mai di crescere! 55
Giuro che ho quasi finito di sproloquiare! L’ultimo consiglio che voglio darti è quello di imparare ad amarti un po’ di più. Non ne sei consapevole ma hai molti lati positivi che con il tempo le persone hanno imparato ad apprezzare. Ovviamente non mancheranno i classi momenti di sconforto in cui l’autostima sarà sottoterra o più in basso, se possibile.
Ecco, in questi momenti, oltre ad ingozzarti di cibo e a dormire, che rimangono comunque due valide opzioni, e a fare le tue solite sedute di autoanalisi (abitudine che non perderai con il tempo) ricorda sempre che ci sono persone che ti amano a prescindere dai tuoi insuccessi e che posso esserti di aiuto in questi momenti. Sai perché scrivo dei consigli che, anche volendo, non potresti riuscire a seguire? Semplicemente perché a volte continuo a vedere la tue azioni e i tuoi pensieri nella me stessa di adesso e dal momento che non si finisce mai di scoprirsi e di cambiare non li considero dei consigli rivolti unicamente a te ma anche alla me presente.
Beh, tu certamente penserai “Si, è tutto molto carino e commovente, ma alla fine, ora come ora, questi consigli non mi sono di nessuna utilità!”, e non dico che lo siano, ma spero tanto che seguendoli tu riesca a vedere del buono in quella che sei e che diventerai e che quando scriverai a te stessa fra 10, 20 o 40 anni riuscirai ad essere soddisfatta della persona che sei diventata. 56
Sei sempre dentro di me e ogni tanto mi capita di pensare a te con nostalgia.
Poi però mi rendo conto che “the show must go on” e ritorno ad affrontare il presente. Ti voglio bene e spero di riscriverti fra qualche anno. Anzi, credo proprio che lo farò!
Con affetto, Te Stessa.
PS: Non aprire la scatola dei ricordi prima di altri 5 anni!
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Referente del progetto: Debora Magini (Nasreen) Copertina: Daniela Barisone (Queenseptienna) Foto immagine di copertina: NikxStock.deviantART.com Impaginazione: Daniela Barisone
Tutti i racconti presenti in questo testo sono di proprietà dei rispettivi autori. Ne è vietata la copia, il plagio e l’appropriazione indebita. E’ possibile riprodurre questo testo citando la fonte.
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