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La mostra “Mezz’aria. La strana apertura della ricerca sonora”

A Palazzo Fabroni le ricerche attorno al suono di 16 artisti italiani, esposte negli spazi del museo, con un programma di interventi dal vivo

Le sale per le esposizioni temporanee poste al secondo piano del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni ospitano la mostra collettiva «Mezz'aria La strana apertura della ricerca sonora», inaugurata il 19 maggio scorso. Al centro dell’esposizione vi sono le ricerche attorno al suono di 16 artisti italiani, presentate incrociando installazioni, performance e pratiche diverse e rese così accessibili con il loro nucleo altrimenti poco visibile. Sviluppata con modalità espositive ibride, la mostra si espande nel periodo di apertura in altri luoghi del museo e della città attraverso un calendario di interventi dal vivo. Curata da Nub e Gabriele Tosi, è realizzata in collaborazione con Comune di Pistoia/ Musei Civici/Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni e riunisce un gruppo di autori rappresentativo della scena contemporanea dedita a esprimersi attraverso il suono, formato da Marco Baldini, Elena Biserna, Luca Boffi, Andrea Borghi, Francesco Cavaliere, Stefano De Ponti, Nicola Di Croce, Giulia Deval, Alessandra Eramo, Renato Grieco, Riccardo La Foresta, Enrico Malatesta, Chiara Pavolucci, Leandro Pisano, Diana Lola Posani e Francesco Toninelli. «Mezz'aria» porta dentro e fuori Palazzo Fabroni voci, dispositivi, testi, immagini, suoni, oggetti e opere, anche mediante l’attivazione di spazi museali e cittadini, intrecciando esteriorità e interiorità, apertura e intimità. Il tentativo è reso possibile dal coinvolgimento attivo degli artisti e dalla loro disponibilità a rimodulare gli interventi in favore dell’altro. La città «filtra» dalle finestre assieme alla luce, artificiosamente divenuta blu, mentre il pubblico si trova immerso in microclimi poetici e percettivi generati dalle relazioni aperte tra le presenze in mostra e ciò che le circonda. Si scoprono così possibili nuove modalità di sentire assieme e in solitudine, capaci di infrangere le abitudini individuali e sostituire la confortevole freddezza della condivisione digitale con la conflittualità della compresenza. Le 10 sale che ospitano la mostra all’ultimo piano del museo sono anch’esse a mezz’aria in ragione dell’architettura, che divide il percorso in due metà collegate da un camminamento sospeso. Il titolo si riferisce anche alla partecipazione del visitatore, qui vero e proprio essere narrante invitato ad attraversare «Mezz'aria» cercando andature e pause proprie.

Estensione di un progetto ideato durante la pandemia da Nub (associazione culturale nata nel 2010 per mano di Federico Fiori e Francesca Lenzi), la mostra suggerisce una fruizione contaminata sviluppando reciprocità inedite e miscele inattese attraverso l'uso di volumi bassi e materiali misti, tra i quali figurano anche partiture e oggetti legati alla pratica performativa. Ne emerge una coralità tenue ed emotivamente avvolgente, simile a quella di una comunità riunita attorno a un falò fatto di «voci, suoni e altre forme artistiche a bassa materialità».

La mostra è visitabile fino al 25 luglio 2023 negli orari di apertura del museo (vedi box).

© foto di Rachele Salvioli

FOCUS

MEZZ'ARIA. LA STRANA APERTURA DELLA RICERCA SONORA

Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni - via Sant’Andrea

18, Pistoia

Orario di apertura: dal martedì al venerdì ore 15.00/19.00 sabato, domenica e festivi ore 11.00/19.00 chiuso il lunedì

Ingresso (comprensivo della visita al museo): intero 3,50 euro, ridotto 2,00 euro.

In programma inoltre alcuni interventi dal vivo: sabato 10 giugno ore 18.00, Palazzo Fabroni, sala Parmiggiani, Solo per voce ed elettronica di Alessandra Eramo ore 19.00, Palazzo Fabroni, sala Parmiggiani, E Sona Performance, walks e indagine sulle usanze sonore nella cultura rurale di Romagna di Enrico

Malatesta domenica 11 giugno alle 18.00, workshop Manicula a cura di Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci, con passeggiata con partenza da Palazzo Fabroni in direzione Villone Puccini sabato 17 giugno ore 17.00, Palazzo Fabroni, sala Parmiggiani, incontro a cura di Radio Papesse con Elena Biserna, Leandro Pisano e Nicola Di Croce ore 19.00, Palazzo Fabroni, Giardino d’autore, concerto acustico La Caccia. Concerto per uccelli per quattro interpreti di Walter Marchetti a cura di Marco Baldini ore 21.00, Palazzo Fabroni, sala Parmiggiani, Drummophone, concerto acustico di Riccardo La Foresta ore 22.00 Feminist Steps|Oscillation, workshop condotto da Elena Biserna, passeggiata con partenza da Palazzo Fabroni in direzione del centro città.

Visite guidate con i curatori:

Sabato 10 giugno ore 17.00

Domenica 11 giugno ore 17.00

Domenica 9 luglio ore 16.00: Guided tour with the curators (english language)

Domenica 9 luglio ore 17.00

Sabato 15 luglio ore 17.00

Nota:

Per informazioni: info@nubprojectspace.com

Oggi tutte le aziende sono chiamate a impegnarsi nella tutela dell’ambiente.

Ed è lungo questa direzione che, già da alcuni anni, si sta muovendo Gi.Metal, azienda leader nel settore di utensili per pizzeria e ristorazione.

Non a caso da poco è terminato un importante piano di rifacimento della copertura dello stabilimento principale dell’azienda, con la rimozione e lo smaltimento di 6.000 mq di amianto.

Ingenti risorse sono state investite in energie rinnovabili, con l’installazione di impianti fotovoltaici. Anche i prodotti sono attenti all’ambiente. I materiali maggiormente impiegati, alluminio e acciaio, sono naturalmente riciclabili; mentre gli scarti di lavorazione vengono reinviati ai fornitori, per essere nuovamente lavorati.

Da gennaio 2021 sono state aggiunte al packaging prodotto specifiche indicazioni per facilitare il recupero e smaltimento degli imballaggi, mentre l’utilizzo di cartone certificato FSC è già stato esteso alle scatole di alcune linee prodotto.

Green anche la scelta di digitalizzare i processi informativi aziendali, così da ridurre lo spreco di carta.

Scelte concrete, dall’impatto misurabile, portate avanti nella convinzione che sia nella sostenibilità che si giochi la grande scommessa del nostro futuro.

PISTOIA COM’ERA (QUARTA PARTE)

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