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IL GIORNO DI SAN BARTOLOMEO
La festa dei bambini pistoiesi è in programma il 23 e 24 agosto con la celebrazione della Santa Messa e le unzioni in un clima di giochi, divertimento e bancarelle di dolciumi dove è possibile acquistare anche la famosa “Corona di San Bartolomeo”
Con la Festa di San Bartolomeo, protettore dei bambini, sacro e profano si uniscono in uno tra gli eventi più attesi e antichi dell’estate pistoiese. mercoledì 23 e giovedì 24 agosto sono in programma due giorni di festeggiamenti con celebrazioni religiose e momenti di svago. In questa occasione immancabile una golosità tipicamente pistoiese come la “corona di San Bartolomeo” realizzata con grossi biscotti di pasta frolla chiamati “pippi”, alternati a confetti e cioccolatini, che viene messa al collo dei bambini..
Bartolomeo (in aramaico Bar Talmaj, cioè figlio di Talmaj), si pensa fosse quel Natanaele di Cana di Galilea menzionato nel Vangelo di Giovanni, che Filippo invita ad incontrare Gesù, e che successivamente visse e operò in Mesopotamia e in Asia Minore. In Armenia, dopo aver convertito il fratello del re esorcizzandone la figlia, fu condannato a morte, sembra per scorticamento.
Per questa ragione le madri pistoiesi usavano in passato chiamare i bambini più vivaci, “sambartolomei”, “sambartolomeini”, oppure ancora, in forma abbreviata, “sammei”.
A Pistoia, infatti, la festa in onore del Santo è la festa dei bambini. Le bancarelle piene di giocattoli e dolciumi costituiscono il simbolo del ritorno alla condizione naturale dell’infanzia, il premio della purificazione che avviene dopo che il sacerdote “ha tracciato” una piccola croce sulla fronte dei fedeli, l’unzione appunto.