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Rilascio credenziali SPID in Biblioteca
Alla San Giorgio è disponibile l'importante servizio di attivazione dell'identità digitale
Possono richiedere SPID le persone maggiorenni. È possibile accedere al servizio solo dopo aver prenotato telefonicamente al numero
0573.371600, nei giorni di: mercoledì e venerdì in questi orari: 09.00/12.30 o 14.30/18.30 a settimane alterne.
SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette a cittadini e imprese di accedere con un'unica identità digitale ai servizi online di pubbliche amministrazioni e privati che sono parte del sistema SPID. L'identità SPID è costituita da credenziali con caratteristiche differenti in base al livello di sicurezza richiesto per l'accesso al servizio. Esistono tre livelli di identità SPID, ognuno dei quali corrisponde ad un diverso livello di sicurezza. Presso la Biblioteca, nello Spazio YouLab Pistoia, è possibile ottenere gratuitamente le credenziali SPID attraverso il servizio LepidaID.
I cittadini che intendono richiedere l'identità digitale SPID dovranno presentarsi muniti di: un indirizzo e mail valido un numero di cellulare; un documento di riconoscimento in corso di validità (carta di identità o passaporto o patente di guida); la tessera sanitaria fiscale in corso di validità.
In assenza anche di uno solo dei requisiti, non potrà essere erogato il servizio www.sangiorgio.comune.pistoia.it/
Nel periodo estivo, alcuni uffici e servizi del Comune di Pistoia variano l’orario di apertura al pubblico.
Biblioteca Forteguerriana, Biblioteca San Giorgio e Archivio storico saranno chiusi al pubblico da lunedì 14 a sabato 19 agosto. Nei giorni di sabato 29 luglio, 5 e 12 agosto, per la San Giorgio è prevista l’apertura ridotta, dalle 9 alle 13.30.
Da martedì 18 luglio e per tutto il mese di agosto, l’ufficio relazioni con il pubblico di piazza del Duomo sospenderà l’apertura pomeridiana del martedì e giovedì.
Gli uffici del servizio Educazione e istruzione saranno chiusi al pubblico il pomeriggio di giovedì 27 luglio, per l’intera giornata di mercoledì 16 agosto, e poi il martedì e giovedì pomeriggio dal primo al 24 agosto compreso.
Invariato l’orario di apertura del lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30. L’orario ordinario sarà ripristinato il 28 agosto.
Gli uffici Entrate di via XXVII aprile e Politiche sociali di via Capitini rimarranno chiusi per l’intera giornata di lunedì 24 luglio, e il martedì e giovedì pomeriggio dal 18 luglio fino al 31 agosto.
Nel mese di agosto, l’ufficio economato sarà aperto la mattina dalle 9 alle 12.30 su appuntamento (contattare i numeri 0573 371481, 0573 371028); lunedì 24 luglio rimarrà chiuso.
Nel mese di agosto, la segreteria generale sarà chiusa il martedì e giovedì pomeriggio.
Da martedì 18 luglio al 31 agosto, l’ufficio Pratiche edilizie sarà aperto il mercoledì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17. Il ricevimento telefonico è previsto dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 13. Gli uffici Gestione del Regolamento urbanistico e dei contributi, da martedì 18 luglio al 31 agosto rispetteranno il seguente orario: mercoledì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17. Per il ricevimento, contattare per mail i referenti.
Lo sportello anagrafico di via Santa sarà chiuso nella giornata di sabato dal 3 al 26 agosto compreso.
Lunedì 14 agosto saranno chiusi tutti gli uffici comunali, esclusi i servizi minimi essenziali, quelli della Polizia Municipale e i servizi essenziali di pronta reperibilità e di Stato civile.
I Pi Prestati E I Pi Richiesti I Pi Prestati
Titolo: Il rosmarino non capisce l'inverno
Autore : Matteo Bussola
Casa Editrice: Einaudi, 2022
Pagine: 153
ISBN: ,9788806254483
Tra i più prestati “Il rosmarino non capisce l’inverno” di Matteo Bussola. In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici. Una donna sola che in tarda età scopre l'amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore.
Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un'anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l'amore l'occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell'inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
I Pi Richiesti
Titolo: La casa delle luci
Autore: Donato Carrisi
Casa Editrice: Longanesi, 2022
Pagine: 428
ISBN: 9788830453524
Tra i più richiesti invece ecco “la casa delle luci” di Donato Carrisi. Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina... Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l'aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l'addormentatore di bambini. Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c'è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo. Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario. È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui. La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipnosi, non gli è sconosciuta. E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino. Perché a undici anni Pietro Gerber è morto. E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.
Pensando alla salute come bene comune che deve essere vissuto e partecipato, ognuno di noi dovrebbe essere più paziente, più cliente e più utente.
Riflettere su alcuni aspetti del concetto di pubblico e di privato nel sociale, potrebbe forse aiutare a fare un bel passo in avanti sul piano delle responsabilità individuali.
Nelle relazioni, laddove il pubblico ed il privato si intrecciano, i significati, gli atteggiamenti e i comportamenti con i quali siamo soliti confrontarsi con gli altri possono cambiare e determinare nuovi stili di vita.
Sulla scorta delle conoscenze acquisite e delle esperienze maturate, la persona che si rivolge al professionista per avere riscontri sulla propria situazione di salute, non è più comunemente individuata come “Paziente”. Da quando con la rimodulazione del concetto di Salute, la persona è invitata a prendersi responsabilità in merito alla propria condizione psicofisica e alla propria qualità della vita, il termine “paziente” - che rimanda all'idea ormai superata di colui che subiva passivamente le decisioni del professionista – ha fatto il suo tempo. Anche se, nella sua accezione più libera ed evoluta, conserva tutte le ragioni per continuare ad esistere. In un contesto sociale dove ognuno di noi si è abituato a far corrispondere ad ogni suo atto un valore in termini “economici”, l'adozione del termine “Cliente” anche in ambito sanitario ha trovato una sua immediata legittimazione.
In fondo, in ogni rapporto con professionisti della Salute il cittadino acquista consulenze, visite, trattamenti, dispositivi, per avere riscontri in termini di qualità della vita.
Dopo aver ricordato che il termine “Cliente” in Sanità lo trovo giusto per i motivi di cui sopra, ma riduttivo per i valori che in questo ambito sono in gioco, un signore mi ha risposto dicendo: “Lei ha ragione, lo capisco. Ma magari fossimo tutti Clienti...almeno qualcosa si sceglierebbe. Qui non sceglie più nulla nessuno. Si fa tutto quello che vogliono gli altri....”. Definita la salute di una Comunità come la qualità della Vita di ogni suo componente, e messi a punto i servizi utili a promuoverne i risultati, il concetto di “Utente” è forse il più appropriato. Si pensa in questo caso ad un cittadino che è consapevole del proprio stato di salute, responsabile della propria qualità della vita ed informato dei servizi presenti sul territorio dei quali può eventualmente beneficiare sia in termini di prevenzione che di cura.
In ambito tecnico-riabilitativo, dove, come nel nostro caso, è necessario acquistare un bene -l'apparecchio acustico- per poter fare una rieducazione uditiva, le resistenze e le difficoltà a percepire il valore economico oltre il dispositivo fine a se stesso, sono molte.
Più “paziente” per saper riconoscere l'appropriatezza dell'intervento e le competenze del professionista a cui decidiamo di affidarci, più “cliente” per saper scegliere con una visione economica più ampia rispetto alla convenienza del momento, più “utente” per conoscere meglio i ruoli, le responsabilità e le caratteristiche del servizio che ci apprestiamo a ricevere nella consapevolezza di stare all'interno di un processo di salute che riguarda l'intera Comunità.
Più Persona...con la fatica quotidiana di far vivere il nostro istinto nella ragione cercando di non confondere la semplicità con la semplicioneria....