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CROCIERA MEDITERRANEA
La NEOS. Imbarcarsi su una nave è come entrare in una dimensione speciale, a metà tra la vacanza e una piccola, a volte sconosciuta, sorprendente, allegra avventura, specialmente per chi non
NEOS Giornalisti di viaggio associati Society ofTravel Journalists Via Giuditta Sidoli, 7 20129 Milano Tel. +39.0270100506 Fax + 39.0270124361 www.neosnews.it neos.segreteria@gmail.com Art Director Anna Nadalig Ha collaborato Giovanni Tagini Testi di Mario Bussoni, Luisa Espanet, Marisa Fumagalli, Laura Mulassano, Giosi Sacchini Nico Tondini Elaborazione grafica Gianfranco Provenzi Stampato in proprio La foto di copertina è di Pierluigi Orler Fotografie di Giulio Andreini, Giovanna Dal Magro, Emanuela De Santis, Anna Nadalig, Pierluigi Orler, Daniele Pellegrini, Angela Prati, Gianluigi Sosio, Giovanni Tagini, Nico Tondini, Graziella Vigo
Daniele Pellegrini
CROCIERA MEDITERRANEA
Daniele Pellegrini
Dimensione fantasia Imbarcarsi su una nave è come entrare in una dimensione speciale, a metà tra la vacanza e una piccola, a volte sconosciuta, sorprendente, allegra avventura, specialemente per chi non l'ha mai affrontata. Imbarcarsi sulla Mediterranea della Costa Crociere, l'ammiraglia grande come un palazzone, fantasiosa, ricca di suggestioni e colori, forme e decori, è davvero un’esperienza da ricordare e non solo per chi viaggia poco. La NEOS – in questa crociera mediterranea da Savona a Savona, passando per la solare Marsiglia, l'intrigante Barcellona, la placida e vacanziera isola di Palma de Mallorca e la piccola Ajaccio, ricca di storia e ricordi napoleonici – ha potuto assaggiare le delizie di una nave moderna e allo stesso temo rispettosa di tradizioni storico/artistico/mitologico proprie della realtà del Mare Nostrum. Si va dai decori e dai nomi dei ponti, mutuati dai miti della Grecia, ai colori degli arredi presi a prestito dai panorami marini mediterranei; dai dipinti e mosaici pompeiani, ai ghirigori eleganti dello stile barocco italiano. Superato l'impatto visivo e impressivo dei grandi spazi comuni – ristoranti e hall, salotti e zone dedicate ai bar, al ballo, al ritrovo dei passeggeri – si guarda con ammirazione ai particolari meno clamorosi, ma ugualmente importanti. Alla perfetta sistemazione della cabine, all'organizzazione del momento dei pasti, alla fantasia che impera nei menù dei ristoranti e della zona più disinvolta del "ready food". E si gode appieno l'accuratezza del servizio e dei
Giovanni Tagini
servizi, dai bar alle cabine, dal ristorante di poppa - grande e magnificamente arredato - alla spa, dalla palestra al Casinò, dalla piscina alle terrazze-salotti aperti, punti di ritrovo eletti per i passeggeri. Per chi conosce le navi di Costa Crociere la Mediterranea non è una sorpresa eccezionale... tutte le navi Costa sono delle sorprese, degli unicum usciti dalla professionalità di progettisti e architetti navali, decoratori e artigiani, operai specializzati e responsabili di ogni settore. Ogni nave Costa è pensata per attirare passeggeri nuovi, ma anche per mantenere fedeli i viaggiatori per mare che hanno già scelto la compagnia e non rinunciano a provare nuove navi e nuovi itinerari, garantiti da un nome di fama mondiale.Costa Crociere ha dato a NEOS l'opportunità di una breve e intensa vacanza per mare, ma anche la possibilità di provare (almeno per alcuni) un modo inusuale di rilassarsi, divertirsi, cambiare panorami e luoghi senza stancarsi e fare-disfare valigie. Per dei viaggiatori come noi... davvero una vacanza di grande appeal che consigliamo a tutti di sperimentare. Per uscire dalla routine ed entrare nella dimensione fantasie, svago e allegria. Laura Mulassano Presidente NEOS giornalisti di viaggio associati
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La NEOS in crociera In queste pagine la nostra crociera...le nostre foto ricordo, le nostre giornate sulla nave e nelle città che abbiamo toccato - Marsiglia e Barcellona, Palma e Ajaccio. Insomma la cronistoria di un altro viaggio NEOS, come sempre un'occasione unica per stare assieme, chiacchierare dei nostri problemi, confrontarci e anche...divertirci. La Mediterranea della Costa Crociere è stata mezzo e sede ideale per ritrovarci e anche per lavorare assieme per qualche giorno e realizzare un simpatico libro di appunti. Che è quello che vi presentiamo.
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1. La prua e il fumaiolo della Mediterranea 2. Graziella Vigo in agguato sul ponte. 3. Momento di riposo per Nico Tondini 4. Segretaria Sacchini al sole 5. Relax persino per Pellegrini 6. Ritratto marino della tesoriera Espanet 7. Tutti assieme in attesa della fotografia ufficiale della crociera 8. Ăˆ sera... e il Presidente sorride 6
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9. Angela Prati fotografa fotografata 10. Peps Sosio, socio nuovo in rodaggio 11. Dal Magro, finalmente ritratta 12. La coppia Tagini, giovani e belli 13. Capitan Bussoni e la sua pipa 14. Gabriella, adorabile compagna di Bussoni 15. L’artista Nadalig al lavoro 16. Il vulcanico Orler scala la nave 17. Chiacchiere tra Fumagalli e De Santis 18. Giulio Andreini, il fedelissimo 19. ...nostalgica discesa NEOS dalla nave
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Alla scoperta della nave Un Capitano in plancia, al timone (non più la vecchia e cara ruota… ma avveniristici computer) della sua nave…nulla di più perfetto per presentare un “palazzo marino” importante e grandioso come la Mediterranea della Costa Crociere. Tra monitor, misteriosi strumenti e carte nautiche – virtuali o reali – al comando di una equipe di ufficiali, esperti, specialisti di rotte e approdi, mari e porti di tutto il mondo, il Capitano è l’Imperatore assoluto di questi straordinari vascelli moderni che corrono oceani e mari interni. Ecco il capitano Mauro Bellomo che ha ricevuto i soci NEOS e mostrato loro i segreti della cabina di comando.
Spazi e camminamenti, terrazze e vasche, scale e passaggi, piscine e inattese piste di jogging, ponti sole e ristoranti metà al chiuso metà all’aperto. Il fascino degli esterni di una grande nave passeggeri è indubitabile e tutti i viaggiatori/passeggeri, per smaliziati che siano, sono attratti dalle infinite scoperte, dai mille angoli inattesi che si aprono alle loro esplorazioni e alla loro curiosità.
Una nave moderna è anche il tempio dello sport. La grande, luminosa piscina con fondo in mosaico, fontane e decori, è circondata da una doppia fila di sedie a sdraio, perfette d’estate per la tintarella e d’inverno ideali per la siesta al sole, ben coperti da un plaid. E per chi non vuole perdere l’allenamento? Palestre modernissime e superattrezzate
Daniele Pellegrini
Marsiglia: letteraria ma non solo Non sarà facile trovare un libro di Giancarlo Fusco, giornalista-scrittore fantasioso. Si può cercarlo sulle bancarelle o in Internet: Duri a Marsiglia - Ambienti e protagonisti della malavita romantica degli anni Trenta (Bietti). Il titolo la dice lunga sulla città: capitale del Mediterraneo, punto d’incontro tra Nord, Sud, Est, Ovest. Certo, la Marsiglia di “Borsalino”, del “Clan dei Marsigliesi”, con la faccia di Belmondo, non c’è più. Ma se affascina il lato noir, meglio seguirlo nel Vieux Port, con una deviazione alla collina di Notre-Dame-de-la-Garde. O sul Panier, il quartiere raccontato da Jean Paul Izzo, scomparso nel 2000. E siccome la realtà romanzesca insegue Marsiglia (Alfredo Mauro, gestore del ristorante “Don Corleone”, ha fondato l’associazione Polar Marseillais, mix di poliziesco e noir), fioriscono nuovi scrittori del luogo. Fin qui le suggestioni per il viaggiatore nostalgico. Che non perde la sosta alla Maison du Pastis, 108 quai du Port: 95 tipi di pastis. Ma la Marsiglia del futuro avanza, attrae archistar. Ecco il progetto Euromediterranée, la più grande operazione francese, dopo la Défense di Parigi, che cambierà lo skyline. Marsiglia si prepara a essere nel 2013 capitale europea della Cultura. I cantieri sono aperti, alcuni recuperi urbani completati. La Friche, ex manifattura di Tabacchi ( v.le mitiche Gauloises), è ora un centro culturale. Con ristorante “di tendenza”: “Les Grandes Tables”, 41 rue Jobin. Marisa Fumagalli
L’acquisto del pesce fresco, portato a riva dalla barche dei numerosi pescatori, è un vero e proprio rito a Marsiglia. L’ideale sarebbe andare di buon’ora al Vieux Port, camminare senza fretta lungo le banchine e non perdere su Quai des Belges il rito della criée, messo in scena dalle venditrici di pesce che lo propongono al miglior offerente.
Gianluigi Sosio
Nico Tondini
Se il Viex Port è il punto di riferimento della Marsiglia marinara, a monte, il simbolo riconosciuto è la chiesa di Notre-Damede-la-Garde. Arroccata sulla collina più alta e sormontata da una grande statua aurea della Madonna, può essere osservata da qualunque parte della città. La cripta con soffitto a volte è scavata nella roccia, mentre il santuario è ricco di mosaici e marmi.
Angela Prati
Il capoluogo della Provenza guarda al futuro, anche se due anime continuano a convivere: l’antico e il nuovo s’intrecciano, pur nei contrasti. Si recuperano i vecchi quartieri e si edificano avveniristici grattacieli. Da anni, va avanti il progetto Euromediterranée su aree degradate ed ex industriali: da la Joliette al Vieux Port, a Belle de Mai. Aspettando la Grande Marsiglia. Che sarà Capitale europea per la Cultura nel 2013.
Pieluigi Orler
Giovanni Tagini
Graziella Vigo
Tra la cattedrale Sainte-MarieMajeure, affacciata sui docks del nuovo porto e quello vecchio, si estende l’antico quartiere del Panier, con scalinate pittoresche, piazze, vicoli tortuosi, bar, atelier. Oggi, la storica casbah di Marsiglia sta cambiando volto: bonificata, è destinata a diventare un quartiere trendy.
Il centro antico di Marsiglia evoca atmosfere noir. Richiama pellicole di successo degli anni Settanta, che narravano il gangsterismo di questa città caratterizzata da un melting-pot alla mediterranea. La french connetion, ormai, è ricordo d’altri tempi. Lo scrittore di noir, contemporaneo, più famoso di Marsiglia è Jean Claude Izzo. Deceduto nel 2000, abitava nel Panier. Di lui citiamo “Casino totale”, tradotto in Italia per le edizioni E/O.
Giovanni Tagini
Gianluigi Sosio
Il complesso monumentale più significativo del Panier è la Vieille Charité. Ospizio per i poveri del secolo XVII, ha cambiato, nel tempo, il suo volto. Restaurata nel 1957, ora è un Centro Culturale ed ospita alcuni musei: archeologia mediterranea, arte africana, oceanica e amerindiana. Di particolare valore, la cappella centrale a cupola (puro barocco italiano).
Sorprendente, luccicante, hollywoodiana Una nave o un immenso, scintillante set per un film colossal? La Costa Mediterranea è unascoperta ad ogni svolta, ad ogni risalita delle scale decorate di lampade a fiamma .Si strappano oh di meraviglia quando si guarda agli ascensori hollywoodiani, quando si arriva nelle eleganti sale di ritrovo: sale che si susseguono a ritmo vertiginoso, cambiando il set a ogni passo. Qui luci e scintillii, là intrecci di colori fulminanti – dal rosa shocking al turchese splendente, dal giallo oro al rosso pompeiano. Ogni bar, ogni salotto è un luogo dove fermarsi per chiacchierare, bere un tè, un aperitivo, una coppa di champagne...
Eleganza e raffinatezza di arredi a poppa della nave, dove il ristorante Argentieri raccoglie i passeggeri nelle ore del pranzo e della cena. Men첫 elaborati e gustosi, carta di vini degna di esperti conoscitori, servizio impeccabile. Tutto parla di stile italiano.
Immagini dei miti mediterranei, teste e figure della leggenda: Medusa e Bacco, Afrodite e donne di Pompei. I decori della Nave riecheggiano al nostro passato di paesi del Mare Nostrum, decori che parlano greco, romano, fenicio, persino mediorientale.
Gianluigi Sosio
Barcellona cammina veloce Gaudì. Sono soprattutto le sue opere che continuano ad affascinare e sorprendere: ogni volta scopri simboli, colori e particolari mai notati prima. Eppure ci hanno provato in tanti a cambiare il volto della capitale catalana. Grandi nomi, con risultati alterni. Jean Nouvel ha violato lo skyline con la discutibile Torre Agbar, invadente e colorata. Calatrava si è esibito con il gioco di archi del ponte Bac de Ronda. Gli architetti Enric Miralles e Benedetta Tagliabue si sono impegnati nell’acrobatica Torre Marenostrum e hanno dato una nuova interpretazione del mercato ottocentesco di Santa Caterina. All’incrocio tra la Diagonal con Rambla de Prim, Herzog e De Meuron hanno progettato il Forum Building, palazzo triangolare con uno straordinario effetto sospeso. Anche per Barceloneta, riqualificata con palazzi, negozi, bar e ristoranti, ci sono voluti grandi architetti: da Bruce Graham a Frank O.Gery con la sua aerea Balena. Barcellona corre, tanto che sotto la Sagrada Familia e la Pedrera, indiscussi capolavori di Gaudì, sfreccia il discusso Ave, il treno ad alta velocità che arriverà fino in Francia. E molto è cambiato in città: le Ramblas, per esempio, hanno perso un po’ del loro fascino a favore di Gràcia, quartiere più vitale. Un dinamismo urbano che sa fare salti di qualità: vieta le corride e trasforma la storica Plaza de toros in un centro commerciale. E chi lascia Barcellona via mare parte dall’aerodinamico Palacruceros, il nuovo terminal disegnato per la Costa dallo studio Vicini di Genova, ai piedi del Montjuic. Giosi Sacchini
Nelle pagina precedente: Parco Guell, la Salamandra di Antoni Gaudì. Qui, i mosaici di Parco Guell. Ceramiche spezzate e colorate sono la geniale soluzione di Gaudì perseguire le linee curve. A destra, l’ingresso di quello che doveva essere un quartiere residenziale e che ora è uno spettacolare parco cittadino protetto dall’Unesco.
Angela prati
Gianluigi Sosio
Pierluigi Orler
Gianluigi Sosio
Nella pagina precedente, il Parco Guell: soffitto della sala delle 100 colonne e, a destra, il legno tema ripreso nel colonnato di Gaudì. In questa pagina: i particolari di Casa Battlò, un altro capolavoro di Gaudì protetto dall’Unesco.
Pierluigi Orler
Pierluigi Orler
A destra e a sinistra: il Forum Building di Herzog e De Meuron sovrastato dalla Torre diagonal ZeroZero. Al centro, dall’alto: L’Ave, il treno ad alta velocità. La fedele ricostruzione del padiglione tedesco che Mies Van der Rohe ha disegnato per l’esposizione Universale del 1929. Palazzo Allianz, che si affaccia sul Parco Mirò.
Giovanni Tagini
A sinistra: le Cadires, sedie di pietra sulla spiaggia di Bogatell. A destra: uno dei due tunnel sotto la vasca degli squali nell’acquario.
Giulio Andreini
Particolari della basilica minore della Sagrada Familia, la spettacolare chiesa che Gaudì progetta nel 1882 e che, a tutt’oggi, è ancora in costruzione seguendo per filo e per segno i disegni del grande architetto catalano in attesa di beatificazione per la sua profonda fede cattolica. Anche questo momento è considerato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Da sinistra a destra: Ponte Europa. Transbordador aeri, la funivia che ‘sorvola’ il porto. La Rambla del mar, che si allunga verso il centro commerciale di Maremagnum e l’Acquario. La statua di Cristoforo Colombo, sulla piazza omonima. Barcellona... cammina veloce. Ones (le Onde) scultura in tubi d’acciaio di Andreu Alfaro, in Plaza de la Carbonera. A destra: il W Barcelona Starwood
Giovanni Tagini
NEOS Giornalisti di viaggio associati Society ofTravel Journalists Via Giuditta Sidoli, 7 20129 Milano Tel. +39.0270100506 Fax + 39.0270124361 www.neosnews.it neos.segreteria@gmail.com Art Director Anna Nadalig Ha collaborato Giovanni Tagini Testi di Mario Bussoni, Luisa Espanet, Marisa Fumagalli, Laura Mulassano, Giosi Sacchini Nico Tondini Elaborazione grafica Gianfranco Provenzi Stampato in proprio La foto di copertina è di Pierluigi Orler Fotografie di Giulio Andreini, Giovanna Dal Magro, Emanuela De Santis, Anna Nadalig, Pierluigi Orler, Daniele Pellegrini, Angela Prati, Gianluigi Sosio, Giovanni Tagini, Nico Tondini, Graziella Vigo
Daniele Pellegrini
CROCIERA MEDITERRANEA
Daniele Pellegrini
Dimensione fantasia Imbarcarsi su una nave è come entrare in una dimensione speciale, a metà tra la vacanza e una piccola, a volte sconosciuta, sorprendente, allegra avventura, specialemente per chi non l'ha mai affrontata. Imbarcarsi sulla Mediterranea della Costa Crociere, l'ammiraglia grande come un palazzone, fantasiosa, ricca di suggestioni e colori, forme e decori, è davvero un’esperienza da ricordare e non solo per chi viaggia poco. La NEOS – in questa crociera mediterranea da Savona a Savona, passando per la solare Marsiglia, l'intrigante Barcellona, la placida e vacanziera isola di Palma de Mallorca e la piccola Ajaccio, ricca di storia e ricordi napoleonici – ha potuto assaggiare le delizie di una nave moderna e allo stesso temo rispettosa di tradizioni storico/artistico/mitologico proprie della realtà del Mare Nostrum. Si va dai decori e dai nomi dei ponti, mutuati dai miti della Grecia, ai colori degli arredi presi a prestito dai panorami marini mediterranei; dai dipinti e mosaici pompeiani, ai ghirigori eleganti dello stile barocco italiano. Superato l'impatto visivo e impressivo dei grandi spazi comuni – ristoranti e hall, salotti e zone dedicate ai bar, al ballo, al ritrovo dei passeggeri – si guarda con ammirazione ai particolari meno clamorosi, ma ugualmente importanti. Alla perfetta sistemazione della cabine, all'organizzazione del momento dei pasti, alla fantasia che impera nei menù dei ristoranti e della zona più disinvolta del "ready food". E si gode appieno l'accuratezza del servizio e dei
Giovanni Tagini
servizi, dai bar alle cabine, dal ristorante di poppa - grande e magnificamente arredato - alla spa, dalla palestra al Casinò, dalla piscina alle terrazze-salotti aperti, punti di ritrovo eletti per i passeggeri. Per chi conosce le navi di Costa Crociere la Mediterranea non è una sorpresa eccezionale... tutte le navi Costa sono delle sorprese, degli unicum usciti dalla professionalità di progettisti e architetti navali, decoratori e artigiani, operai specializzati e responsabili di ogni settore. Ogni nave Costa è pensata per attirare passeggeri nuovi, ma anche per mantenere fedeli i viaggiatori per mare che hanno già scelto la compagnia e non rinunciano a provare nuove navi e nuovi itinerari, garantiti da un nome di fama mondiale.Costa Crociere ha dato a NEOS l'opportunità di una breve e intensa vacanza per mare, ma anche la possibilità di provare (almeno per alcuni) un modo inusuale di rilassarsi, divertirsi, cambiare panorami e luoghi senza stancarsi e fare-disfare valigie. Per dei viaggiatori come noi... davvero una vacanza di grande appeal che consigliamo a tutti di sperimentare. Per uscire dalla routine ed entrare nella dimensione fantasie, svago e allegria. Laura Mulassano Presidente NEOS giornalisti di viaggio associati
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La NEOS in crociera In queste pagine la nostra crociera...le nostre foto ricordo, le nostre giornate sulla nave e nelle città che abbiamo toccato - Marsiglia e Barcellona, Palma e Ajaccio. Insomma la cronistoria di un altro viaggio NEOS, come sempre un'occasione unica per stare assieme, chiacchierare dei nostri problemi, confrontarci e anche...divertirci. La Mediterranea della Costa Crociere è stata mezzo e sede ideale per ritrovarci e anche per lavorare assieme per qualche giorno e realizzare un simpatico libro di appunti. Che è quello che vi presentiamo.
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1. La prua e il fumaiolo della Mediterranea 2. Graziella Vigo in agguato sul ponte. 3. Momento di riposo per Nico Tondini 4. Segretaria Sacchini al sole 5. Relax persino per Pellegrini 6. Ritratto marino della tesoriera Espanet 7. Tutti assieme in attesa della fotografia ufficiale della crociera 8. Ăˆ sera... e il Presidente sorride 6
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Anna Nadalig
Palma d’oro In qualsiasi stagione si sbarchi a Palma di Majorca ci si sente in vacanza e non solo perché la temperatura scende di rado sotto i 17 gradi. Pochi minuti e si è sul lungomare che fiancheggia il porto “turistico”:velieri da sogno si alternano a piccoli cabinati abitati da personaggi curiosi con l’immancabile cagnetto. In un quarto d’ora si raggiunge il centro, dominato dalla cattedrale della Seu. Enorme, sproporzionata rispetto alle dimensioni di Palma. Più che un’architettura gotica, la chiesa è un’entità intorno a cui si sviluppa la città. Colpisce la facciata laterale, tutt’uno con la muraglia sul porto. L’ideale è costeggiarla lungo il Parc de la Mar, con lago artificiale, fino alle case immerse in giardini selvaggi e poi salire per una qualunque strada, sbirciando nei cortili. Pochi passi e si arriva al municipio barocco, che passa in secondo piano rispetto al plurisecolare olivo che gli sta davanti. Da qui per vie e piazze con locali più o meno turistici, si raggiunge il Passeig del Born, una rambla in miniatura con alberi e panchine nel marciapiede centrale e gli indirizzi dello shopping locale(v.perle di majorca) e delle firme globalizzate, nelle strade ai lati. Da vedere il Castello Bellver . Gli autobus di linea si fermano alla base della collina. Su arrivano solo i taxi e i bus turistici. La salita a piedi nel bosco è faticosa, ma largamente compensata. Oltre che dalla vista, dal poter girare, liberamente, in questo edificio circolare con fossato, torre, ponte levatoio, cortile e pozzo, così perfetto da sembrare una scenografia. Luisa Espanet
Pierluigi Orler
Seu, la cattedrale gotica, magnifico e imponente fulcro della cittĂ , vista attraverso due installazioni contemporanee in rame e in bronzo, intorno al lago artificiale del Parc de la Mar.
Gianluigi Sosio
Camminando sul lungomare dal porto al centro, molti e diversi gli scorci. Una palma a cui fa da sfondo un palazzo effetto nido d’ape. I giardini di Plaza Porta de Camp con le sculture. Piste ciclabili.
Daniele Pellegrini
Intorno alla Seu dettagli che colpiscono. La vetrata di un palazzo, un “abbeveratoio� per volatili, il leone-guardiano su una scala. Giochi di ombre sul Chiostro di S.Francesco e sul Palacio dell’ Almudaina, la fontana di ungiardino e le spesse mura delle terme arabe
Giovanni Tagini
Daniele Pellegrini
Giovanni Tagini
Dall’alto di una torre ecco il castello di Bellver con il cortile dalla duplice arcata. E la sequenza di busti in marmo nelle sale.
Giovanni Tagini
Dalle linee essenziali e leggere Es Baluard Museum, il museo di arte contemporanea con una delle sue installazioni simbolo. A destra, quasi a contrasto, un particolare del Giardino degli Agrumi che parla del passato.
Gianluigi Sosio
Anna Nadalig
Un antico chiostro su un terrazzo, affacciato sulla Seu, con sculture contemporanee. È la Fondazione Mirò, dove l’artista visse dal 1956 al 1983, anno della morte. Accanto uno dei tanti cortili di fascino della città vecchia, con un nudo di donna in marmo bianco.
Giovanna Dal Magro
Qualsiasi sia il punto di vista, la cattedrale della Seu è l’elemento dominante. Eccola dalla parte opposta della baia oltre gli alberi delle barche a vela e i container.
L’importanza del food a bordo…
Il rito dei pasti e la qualità del food sono forse uno dei punti essenziali nella scelta di una nave da crociera.Vale per stranieri e italiani. Ecco: una visita alle mastodontiche cucine della Mediterranea è stata fondamentale per capire come la perfetta organizzazione, l’abilità del personale e la qualità dei prodotti e del menù siano il risultato di competenza e fantasia.
Bouillabaisse “La soupe c'est moi”. Ha un carattere dispotico, da Luigi XIV, la zuppa di pesce Bouillabaisse marsigliese. Non tollera, dall’alto della sua grandeur ittica, che esistano cacciucchi o brodetti. La sua mezza patata paglierina, carica di zafferano, spicca nel centro del piatto come il Sole giallo di Chagall. L’accompagnano con nonchalance tre filetti di loup sauvage (spigola) e otto cozze immobili che, in questo piccolo mare di brodo dorato racchiuso nel microcosmo di un piatto fondo, non sanno che Marseille sarà la loro tomba. E dire che dalla ricetta la Bouillabaisse appare come un piatto ricchissimo, un trionfo di molluschi, un tripudio di bivalvi e di pesci disparati. Mon Dieu... Ho trovato uno chef minimalista, un designer gastronomico, un khomeinista dei sapori flebili. Solo le fette tostate di baguette croccante e la salsa agliata aioli mi danno un brivido francese.
Tapas È impensabile che le Tapas non si siano diffuse in tutto il mondo e che abbiano il confine fisico dei Pirenei. Risposta mediterranea al fast food, hanno un’anima e sapori latini, vero cibo da micromeditazione per gastronauti curiosi. Le fette di prosciutto Jamon Serrano, sparse sul piatto come petali di un “m’ama, non m’ama iberico”, si mangiano in silenzio come in una sacrilega comunione, quasi senza masticare tanta è la morbidezza di questo affettato. Il crostoncino caldo di brie e tartufo ha la forza di un toro “bravo” e al tempo stesso la raffinatezza di una veronica da matador. Il montadito di granchio e crostacei ha l’estro e la fantasia di Antoni Gaudí: piccole guglie di gamberi, forme imprevedibili e oniriche, formano sul pane geometrie astratte di un modernismo catalano tutto da mangiare. Nico Tondini
Giovanni Tagini
Ajaccio e il suo Re Ad Ajaccio regna sempre Napoleone. La Maison Bonaparte è là in rue Saint Charles. “(Napoleone) non è un francese… si distingue in lui lo straniero di nascita e di sangue”. Parola di Ippolite Taine. Ed è indubbio che i Bonaparte (meglio i Buonaparte, nome poi modificato) fossero di origini toscane. A metà del Duecento, Guglielmo, ghibellino, essendo Firenze guelfa, riparava nella Repubblica di Genova e in quel di Sarzana. Nel Cinquecento, l’ultimo della Casata, Francesco, emigrava in Corsica. Corsica che, il 15 maggio 1768, Genova cedeva al re di Francia Luigi XV. I Buonaparte si schieravano (inutilmente) per l’indipendenza. Il 15 agosto 1769 nasceva Napoleone, figlio di Charles-Marie. La madre Maria Letizia Ramolino vantava origini lombarde. Anche nei momenti di gloria, Napoleone sarebbe stato tollerato come non francese. Sosteneva Louis Madelin: “Napoleone…è il discendente non degenere della Roma antica”. “Talvolta”, aggiungeva F.A de Chateaubriand, “si lascia sfuggire la frase: ‘Voialtri francesi’”.Egli non si rammaricava della propria discendenza..”La mia origine contro la quale si è tentato di gridare in Francia…mi ha fatto considerare come compatriota dagli italiani ed ha facilitato i miei successi in Italia”. Molti storici ignorano documenti indicanti quale data di nascita di Napoleone il 5 febbraio 1768. Una circostanza, quest’ultima, risultante nell’atto di matrimonio con Josephine Tascher de la Pagerie. Che confermerebbe la sua nazionalità italiana. Mario Bussoni
A suo tempo, Ajaccio non amava Napoleone a causa degli esosi tributi, del massiccio reclutamento per l’Armée e della voglia di indipendenza. L’amore sarebbe nato più tardi. Oggi, Napoleone è onnipresente e non solo su cartoline e souvenir. In Place Géneral de Gaulle, una statua del Grande Corso a cavallo e nelle vesti di imperatore romano; in Place Maréchal Foch, è ritratto come console.
Daniele Pelegrini
L’immagine classica e trionfale del Grande Corso, figlio di una piccolacittà isolana, l’Ajaccio dei pescatori
Giovanni Tagini
Giovanni Tagini
Pierluigi Orler
Davanti alla Cattedrale, che ricorda vagamente le chiese liguri, un gozzo turchese, simbolo della marineria corsa, strumento di lavoro dei pescatori della Grande Isola. Un busto bronzeo? Sempre Lui, il Corso.
Gianluigi Sosio
Una terra arida, coperta di piante Mediterranee, rocciosa e forte. È la Corsica di Ajaccio e dintorni Laggiù, le case della città e lesolitarie e brulle Isole Sanguinarie.
Daniele Pellegrini
Nico Tondini
I mercatini di Ajaccio abbondano di prodotti che ricordano quelli di Liguria e Toscana: olio, vino, salumi (coppa, lonzu, figatellu, prizutto e salcicce), olive e formaggi. A destra: due ragazzi giocano sul Memorial to Napoleon nella Placedu Casone
Daniele Pellegrini
Una bella visione del porto di Ajaccio che ha accolto anche la “nostra� Costa Mediterranea
Ringraziamenti
Foto di Daniele Pellegrini
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso un successo la crociera NEOS a bordo della Costa Mediterranea: – Costa Crociere che ha ospitato i soci NEOS da Savona a Savona (passando per Marsiglia, Barcellona, Palma de Mallorca e Ajaccio) per sei giorni – Atout France / Italia (Barbara Lovato) e Office de Tourisme et des Congres de Marseille, che hanno organizzato la visita a Marsiglia per i soci NEOS – L'Oficina Española de Turismo en Milán (Maite Vicente de Juan) che ha organizzato la visita dei soci NEOS a Barcellona