Diva e Donna - Kate Fretti

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$"#!%# Settimanale femminile-anno VII n. 48 - 6 dicembre 2011 €1,30

E DONNA

GIAMPI TARANTINI LA COPPIA E SARA PIU’ INCREDIBILE TOMMASI

In forma per le Feste con la Dieta delle Vitamine TEO TEOCOLI CONFESSA Ho vissuto l’inferno della cocaina, e ai ragazzi dico: statene lontani

Grande speciale Regali di Natale

FIORELLO Dopo il successo record in tv, con Susanna sogna il secondo figlio

STRUGGENTE INTERVISTA A KATE LA FIDANZATA DI MARCO SIMONCELLI

CON SIC PARLO IN SOGNO E IL REGALO IMPOSSIBILE CHE VORREI E’ RIAVERLO A NATALE CON ME


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RIMINI, dicembre orse il dolore aiuta a crescere, o, forse, le teorie sull’utilità della sofferenza sono un espediente umano per sopportare meglio ciò che ci tocca patire in terra. In ogni caso, quello che ci ha insegnato Kate Fretti dal 23 ottobre scorso (giorno della tragica scomparsa del campione Marco Simoncelli sul circuito di Sepang, in Malesia) ha un valore inestimabile. Perché questa piccola regina delle lacrime nascoste, acerrima nemica del piangersi addosso, capace di stendere l’interlocutore con la semplicità delle sue risposte antiretoriche («Come stai?» «Così e così, dài…»), ma ferma (anzi coriacea) se si tratta di sostenere il suo punto di vista («Mi dicono che sono stata fortunata

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D8I:F J<DGI< E<C :LFI< a perdere Marco così giovane, che mi rifarò una vita, ma per me è vero il contrario: se fossi più vecchia dovrei aspettare meno tempo per raggiungerlo») ci ha mostrato l’aspetto migliore dei ragazzi di oggi. Svelando con pacata dolcezza esotica (copyright della mamma filippina, Girlie) e solida concretezza nordica (copyright del papà bergamasco Maurizio) che si può difendere con orgoglio la bellezza dei propri sogni anche se questi sogni vengono infranti in modo brutale. Kate Fretti compirà 23 anni il 13 dicembre: il primo compleanno senza Marco da cinque anni a questa parte, la prima tappa di un’esistenza nuova. Che, siamo sicuri, Kate saprà affrontare con un cipiglio tutto suo: poche frasi fatte e tanta forza. Mi hai detto di non volere regali per il

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«Spiritualmente sento che Marco XZZXekf X d\ g` [` gi`dX» compleanno, per Natale… «L’unico regalo sarebbe riavere Marco, qui, con me, ma è un regalo impossibile. E poi non ho bisogno di nulla. Ho comprato di tutto: le mie amiche sono convinte del potere terapeutico dello shopping, e mi hanno trascinato in giro per negozi. E ho già ricevuto un regalo speciale. Il papà di una delle mie due migliori amiche di Bergamo ha un maneggio e ha chiamato Ghost il cavallo che monterò sempre…». Hai dichiarato di sperare che accada come nel film Ghost: Demi Moore sta

modellando un vaso di creta, e Patrick Swayze - che è morto, ma non sopporta di vederla così triste - a un certo punto le fa sentire la sua presenza. Ti è arrivato qualche segnale da Marco? «No, non è ancora arrivato. Probabilmente sono ancora troppo arrabbiata con lui per quello che mi ha combinato e ho alzato una specie di muro. L’ho sognato due volte: nel primo non vedevo la faccia, come se avesse il volto in ombra, e io gli dicevo: “Dài, perché non mi parli, che cosa ti ho fatto?”. Nel secondo ero furibonda, avevo sentito che aveva preso un’altra ombrellina (ndr: sono le belle ragazze che riparano i piloti con un ombrello prima della partenza) al posto mio. L’ombrellina la devo fare solo io!». Eri gelosa di Marco?

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«No, se frequenti il paddock è chiaro che vedi un sacco di ragazze molto più belle di me. Ma ti accorgi anche che hanno lasciato il cervello a casa. Marco era una persona intelligente: mica gli piacevano le sciocchine. Quando ci siamo conosciuti, a Riccione, mi ha regalato un poster. Sulla dedica c’è scritto: “Mi piaci perché sei uno step avanti a tutte!”». Confermi? «Io l’ho conquistato di testa. Iniziava una frase e io la finivo. O viceversa… Eravamo sempre sintonizzati». Qual è il complimento più bello che ti ha fatto? «“Se sono arrivato dove sono arrivato è anche per merito tuo”». Aveva un modo speciale di chiamarti? «Veramente lui mi chiamava “brutta”. Ma

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)''/ CX ^`f`X [` J`Z jlc Z`iZl`kf ÈdXc\[\kkfÉ [` J\gXe^ io mica ci credevo, se me l’avesse detto un altro mi sarei offesa un po’, ma lui stava con me, mi aveva scelta, quindi...». E tu come ti vedi? «C’è di meglio e c’è di peggio. Mi vedo carina. Ma non è questo che conta». Che cosa conta? «Che Marco era speciale. Che la nostra storia era speciale. A chi mi dice di capirmi perché ha vissuto una situazione simile io dentro di me rispondo: “Ma tu non stavi con Marco!”. È andata così, e me la faccio andare, però è difficile credere che lui non c’è più, spiritualmente lo sento accanto a me più di prima. E poi il

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«Ci sono momenti in cui credo che ce la posso fare e altri in cui gli dico: ÈHlXe[f Xii`mf jl k\ e\ [`Zf [` klkk` ` Zfcfi`# c`k`^_`Xdf Zfd\ efe dX` ɾ vero amore capita una volta soltanto nella vita». Una fortuna che non capita a tutti. «Sì, sono stata anche molto fortunata a provarlo, ma non lo riproverò. Mi sono arrivate tante lettere, tante testimonianze di affetto, tanti messaggi su Facebook. Quello che preferisco

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n giovane solare, allegro, pieno di vita. Così appare il pilota-campione Marco Simoncelli nell’ultimo messaggio inviato ai suoi fan con You Tube: «Speriamo di salire sul podio, magari nel gradino centrale, quello più alto». @em\$ Z\ cX ^XiX jlc Z`iZl`kf [` J\gXe^# in Malesia, gli costerà la vita. Ma Marco non poteva intuirlo, né forse, avrebbe rinunciato alla passione che gli faceva brillare gli occhi: «Che voglia di scendere in pista, dopo la gara in Australia ho voglia di ritornare sulla moto». :` jXc`kf g\i cËlck`dX mfckX% Di SuperSic resta questo video: il sorriso aperto, la chioma sbarazzina.

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è di una ragazza che mi ha scritto: “Ti possono raccontare una marea di cavolate, ma non ti passerà, lo so per esperienza. Ti sposerai, avrai dei figli, ma questo amore incondizionato vivrà sempre accanto a te, non ti abbandonerà più”». Chi ti è stato accanto in questo periodo? «I miei genitori, i genitori di Marco, gli amici. E, per fortuna, mia mamma era con me in Malesia. È stato un caso, lei non è mai venuta alle gare Extraeuropee, si vede che il destino ha voluto darmi una mano, non lasciarmi sola in quella circostanza. Anche se lei ha sofferto due volte: per la perdita di una persona che considerava come un figlio, e perché vedeva quanto stavo male io. Però non mi ha mai mentito, mi ha detto soltanto: “Fai uscire tutto il dolore che hai dentro altrimenti questo dolore ti ucciderà”». Tu non sembri un tipo da piangersi addosso. Come stai reagendo? «Di base sono un tipo solare, comunicativo, amo fare sport, muovermi.


«Ho conquistato Marco di testa. <iXmXdf j\dgi\ j`ekfe`qqXk`»

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Non voglio piangermi addosso, deprimermi, stare tutto il giorno a letto, a guardare il soffitto; sarebbe peggio per la mia famiglia e per quella di Marco. Provo a fare le cose che facevo prima, provo a distrarmi. Ci sono momenti in cui penso che ce la posso fare e altri in cui gli dico: “Quando arrivo su te ne dico di tutti i colori, litighiamo come non fatto mai!”». Che progetti hai per il futuro? «Fare progetti mi viene un po’ diffi-

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cile, l’ho appena sperimentato, la vita può cambiare in trenta secondi. Non ho desideri precisi, mi sento come in una specie di limbo, vivo alla giornata. Però ho deciso di rimanere a Riccione, anche se le cose non sono andate come avevo previsto, e questo mi sembra un punto di partenza. E a gennaio inizierò a lavorare per un’azienda di merchandising, la stessa che avrebbe seguito Marco. Mi occuperò della promozione di prodotti legati ad alcuni piloti famosi. Però ho dimenticato una cosa fondamentale…». Quale? «Con i genitori di Marco stiamo aprendo una fondazione, con cui ogni anno sosterremo a una causa: un anno aiuteremo le famiglie degli sportivi che si sono seriamente infortunati in pista, un altro faremo qualcosa per quelle con figli disabili, o supporteremo le comunità che si occupano di tossicodipendenza. Tutte le informazioni saranno disponibili sul sito di Marco che continua a essere aperto, seguito da me e dai ragazzi di Retina». Ultima domanda: quando riesci a coltivare pensieri positivi? «Al mattino, se c’è il sole, mi dico: “Dai, forza Kate, ce la puoi fare”. Al mattino, col sole, sembra tutto più bello». Alessandra Appiano


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