Federica Pellegrini

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c 1,80 settimanale

n. 21  21/5/2012

QUESTA SETTIMANA

Cecilia Cassini Valentina Camerini Melania Mazzucco Clara Sanchez Milena Agus David Ley

Federica Pellegrini «La femminilità è una priorità: sono una donna, non solo un’atleta!»

SPECIALE CAPELLI

Volume XL o liscio ultra slim, colori choc o riflessi naturali, raccolto bon ton o selvaggio rock: vincono le scelte forti. Di testa e di cuore

MODA

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federica pellegrini compirà 24 anni il 5 agosto, proprio nel mezzo delle olimpiadi. è considerata una delle nuotatrici più forti del mondo. questa settimana è la protagonista della copertina di «grazia».

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a bordo vasca

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Mi prendo quello

che voglio Alle Olimpiadi avrà tutti gli occhi puntati addosso («Per questo mi alleno fino allo stremo»). Ma è fuori dall’acqua che Federica Pellegrini ha imparato a gestire l’ansia («Non mi vergogno più di piangere»), a essere sexy («Sono donna prima che campionessa...»), a ignorare i gossip. Cronaca di una giornata con l’azzurra che non ha paura di niente: «Nemmeno di passare per cattiva» di marina speich Foto Di lidia costantini

P

artiamo dalla fine. Dopo l’intervista a Federica Pellegrini, so (almeno) tre cose in più di lei: adora il sushi, non si vergogna a definirsi “cattiva” e, quando la vedi con Filippo Magnini, senti “fisicamente” l’attrazione che scorre tra di loro, quasi una specie di elettricità. La incontro a Verona, alla piscina federale dove si allena la nazionale. Sono le 11 e 30 di mattina: gli altri ragazzi della squadra vanno a farsi la doccia e lei rimane in vasca, sola. Una trentina di persone (videooperatori inglesi, fotografi giapponesi, truccatrici americane, assistenti indiani, manager italiani…) l’aspettano per girare lo spot per le Olimpiadi di Londra 2012 della Mizuno (di cui Federica è testimonial). Sono arrivati da ogni continente per incontrare una delle più forti atlete del mondo, una che a 16 anni ha vinto la sua prima medaglia olimpica (d’argento), a 20 il suo primo oro (a Pechino), e, a quasi 24, ha intenzione di conquistarne altre ai prossimi Giochi. Mi avvicino a lei mentre è seduta al make-up, tra uno scatto fotografico e la brevissima pausa pranzo.

Le piace essere truccata?

«Sì, mi rilassa. E mi diverte anche farlo da sola». La truccatrice le spiega, in inglese, che le sta per mettere uno spray che rende il make-up waterproof, molte riprese saranno sott’acqua. Federica ascolta attenta. Come è il suo inglese?

«Basic». Si mette a ridere. La guardo mentre si prepara davanti al fotografo: ha la professionalità di una modella. Intanto mi viene in mente l’abito bianco che indossava all’ultimo festival di Sanremo… Avrebbe mai immaginato di diventare un’icona sexy?

«No, perché da piccola ero un maschiaccio. Oggi, invece, considero la femminilità una priorità: mi vedo come una donna, non solo come un’atleta. Certo, la sensualità non deve mai scadere nella volgarità». La parte del suo corpo che ama di più e quella che proprio non sopporta?

«Ho finalmente fatto la pace con il mio fisico. Accetto tutto: mi piaccio come sono». •Segue

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Federica Pellegrini federica pellegrini con il fidanzato filippo magnini, 30 anni, campione di stile libero. La loro storia d’amore è cominciata l’anno scorso, ai mondiali di shanghai.

«quando ho lasciato marin per filippo, ho avuto tutti addosso. ma a 23 anni non si può cambiare idea?» Dallo spogliatoio arriva Filippo Magnini, il suo fidanzato, in pantaloni Dsquared e borchie dappertutto. Abbraccia Federica e le offre del sushi («È la sua passione», mi racconterà il nuotatore più tardi. E quando gli chiedo se l’anello che lei indossa l’ha comprato lui, risponde: «Assolutamente no, se l’è regalato da sola: non se ne separa mai»). Poi si appartano un po’, si scambiano tenerezze, parlano fitto. Nessuno osa disturbarli. «Ci vediamo dopo», lo saluta Federica, tirando fuori dal suo borsone un paio di chiavi di casa. Stanno per iniziare le riprese video. Cerco di continuare l’intervista inserendomi faticosamente nelle pause di ripresa.

«Un amore che il tempo dirà se ha la A maiuscola».

Come tutti i grandi personaggi, lei è una donna che divide: c’è chi la odia e chi la ama, chi l’ammira e chi la trova scontrosa. È difficile gestire gli attacchi e le critiche?

Piange di più per amore o per il nuoto?

«No, non m’interessano. Dico sempre quello che penso, senza chiedermi se può dare fastidio o meno alla gente».

Lei ha sofferto di attacchi di ansia e la gente ha scoperto il suo lato fragile, più “umano”...

Come quando ha rifiutato la sua candidatura come portabandiera alle Olimpiadi…

«E io ho scoperto il diritto di sentirmi leggera».

«Lasciamo perdere questo argomento, se no divento cattiva... Lo so, c’è chi dice che porterebbe la bandiera anche a costo di non dormire la notte prima della propria gara. Io la penso in modo molto diverso da altri atleti (Federica Pellegrini gareggerà, infatti, il giorno dopo la cerimonia di inaugurazione, ndr)».

«L’umore altalenante. Ma ora sono davvero serena».

Lei è una donna tenace. Sono molti a dire che si prende tutto quello che vuole.

«Sono una ragazza determinata. Seguo i miei obiettivi, nella vita di tutti i giorni e in quella sportiva. E cerco di centrarli. Finora ci sono quasi sempre riuscita». Anche dal punto di vista sentimentale. Che tipo di storia è quella con Filippo Magnini? Un amore folle o un amore della maturità, della consapevolezza, il raggiungimento di un equilibrio?

Entrambi venite da due famiglie molto solide: quanto conta avere valori simili nella coppia?

«La famiglia è un modello. Penso spesso a come hanno saputo costruirla i miei genitori e spero in futuro di essere soddisfatta per le stesse ragioni». Dopo il gossip dell’ultimo mondiale di Shanghai, quando ha lasciato Luca Marin per Magnini, ha detto: «Non sono una mangiatrice di uomini. Sono una ragazza di 23 anni che può cambiare idea». Quale lezione ha tratto da tutta quella vicenda?

«Che in Italia il gossip conta più di quanto pensassi». «Piango spesso. E non me ne vergogno. In questi anni spero di aver chiarito che non sono Wonder Woman».

La sua più grande debolezza? Se dovesse scegliere tra due qualità negative, meglio essere antipatica o cattiva?

«Cattiva, se parliamo di cattiveria agonistica nello sport». Una delle assistenti inglesi ci interrompe e si scusa a più riprese. «I’m really, really sorry», dice costernata. Mi sembra di essere a Hollywood, dove chi chiede qualcosa a una celeb, è per forza molto deferente… Federica dà indicazioni precise a un’assistente della Mizuno che metterà a punto il suo costume delle Olimpiadi: «Due centimetri più stretto sotto il petto. Un centimetro meno sul fianco...», dice senza esitazione mentre mostra quello che ha addosso. Perché, in vasca, lei è la più forte?

«Mi alleno fino allo stremo delle mie forze. Non conosco •Segue

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Federica Pellegrini

federica pellegrini, riemerge dal tuffo. la campionessa è testimonial di mizuno, l’azienda giapponese che ha creato lo speciale costume che indosserà a londra.

scelta dei materiali, l’arredamento. Verona è una città a misura mia, né troppo grande né troppo piccola». Tra gli operatori video che stanno girando lo spot, serpeggia un po’ di nervosismo. Non hanno ancora finito le riprese e il tempo sta per scadere. «Vi avverto: alle 14 vado via», dice Federica, perentoria. «Il mercoledì è il mio giorno libero: non posso andare oltre». Ha detto spesso che la forza mentale è una delle componenti più importanti per diventare un grande campione. Ma lo è anche conoscere bene il proprio corpo. Quanto lo ascolta?

«Moltissimo. E le sensazioni si amplificano durante gli impegni più stressanti. Per questo, quando sono ai blocchi di partenza, prima di una gara, batto un colpo alla testa e due colpetti al cuore: parte tutto da lì». Mancano pochi giorni all’inizio delle Olimpiadi. Ha qualche rito scaramantico?

«Quasi nessuno, non sono ossessionata da queste cose». Ha vinto la prima medaglia olimpica a 16 anni. Adesso ne ha 23 (ne compirà 24 proprio a Londra, il 5 agosto). La magia delle Olimpiadi, 8 anni dopo, sarà diversa?

altra strada per ottenere risultati». Il suo allenatore storico, Alberto Castagnetti (morto nel 2009, lasciandole un grande vuoto, ndr), le ha insegnato a non porsi mai dei limiti. Questo l’aiuta a vincere?

«Se cresce la consapevolezza del tuo potenziale, allora è giusto esplorarlo fino in fondo. Per questo motivo non trascuro alcun dettaglio. L’obiettivo: trovare la condizione atletica ideale. Se, quando sei in gara, hai l’intima convinzione che ti sei preparata come meglio non potevi, il resto viene da sé». Lei guadagna molto. Che rapporto ha con i soldi?

«Tranquillo, vengo da una famiglia semplice. Sono abbastanza oculata, anche se ho fatto qualche pazzia nello shopping. Ogni tanto mi vizio un po’...». La più grande follia?

«Un paio di scarpe, modello unico, acquistato su Internet. Ricordo ancora la faccia di mia mamma una volta concluso l’acquisto con la carta di credito…». Normalmente la vediamo in sneaker, come si sente quando indossa un tacco 12? Quante scarpe possiede?

«Oltre 300 paia. E il tacco 12 è una… passeggiata. Con il 14 invece…». Ha comprato casa a Verona, realizzando un sogno...

«Ho sempre pensato che, mettendo da parte un po’ di soldi, li avrei investiti in una casa da ristrutturare secondo il mio gusto e seguendo personalmente i lavori, la

«C’è più consapevolezza. Tempo fa guardavo delle foto di Atene 2004 e mi chiedevo se quella ragazzina si rendesse davvero conto di tutto quello che stava accadendo. L’Olimpiade per noi atleti è un evento semplicemente unico. Non riesco a trovare altro aggettivo». Londra non è solo la città delle Olimpiadi: è anche la capitale dello shopping, dell’arte, dei musei…

«Non ci sono mai stata, sono curiosa di scoprirla. Ma escludo di avere il tempo di visitarla fino a quando non sarà finita anche l’ultima staffetta…». Porta ancora in giro il suo cuscino, come oggetto di “conforto”, quando viaggia per le gare?

«Assolutamente sì». Molti dicono che lei incarna un mondo femminile tosto, non quello delle veline o delle donne oggetto, ma quello delle ragazze “con la testa” che si pongono obiettivi e li raggiungono a costo di grandi sacrifici.

«Non giudico mai le altre. Piuttosto, mi sta molto a cuore il delicato tema della violenza sulle donne. Per questo ho accettato con slancio l’invito di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno a far parte della loro campagna “Doppia difesa”». Ha un rapporto disinvolto con il suo corpo e la sua bellezza. Ha posato nuda e dichiarato che lo farebbe ancora, ha un piercing al capezzolo... Le piace scandalizzare o è davvero una donna disinibita?

«Posso finalmente permettermi di dire che mi sento una donna libera?». Il più bel complimento che le abbiano mai fatto?

«Sei una brava persona». n

su grazia.it - alla pagina facebook, commentate questa intervista e scoprite le foto del backstage del servizio

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